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Intesa Sanpaolo

Interim / Quarterly Report Nov 3, 2023

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Interim / Quarterly Report

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Distribuzione da parte di Intesa Sanpaolo S.p.A. di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2023 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Consiglio di Amministrazione 3 novembre 2023

Questo documento contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management Intesa Sanpaolo in merito ad eventi futuri. Previsioni e stime sono in genere identificate da espressioni come "è possibile," "si dovrebbe," "si prevede," "ci si attende," "si stima," "si ritiene," "si intende," "si progetta," "obiettivo" oppure dall'uso negativo di queste espressioni o da altre varianti di tali espressioni oppure dall'uso di terminologia comparabile. Queste previsioni e stime comprendono, ma non si limitano a, tutte le informazioni diverse dai dati di fatto, incluse, senza limitazione, quelle relative alla posizione finanziaria futura di Intesa Sanpaolo e ai risultati operativi, la strategia, i piani, gli obiettivi e gli sviluppi futuri nei mercati in cui Intesa Sanpaolo opera o intende operare.

A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali informazioni di carattere previsionale come previsione di risultati effettivi. La capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di raggiungere i risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire significativamente (ed essere più negativi di) da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali previsioni e stime comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti di base.

Le previsioni e le stime ivi formulate si basano su informazioni a disposizione di Intesa Sanpaolo alla data di approvazione del presente documento. Intesa Sanpaolo non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente e di rivedere previsioni e stime a seguito della disponibilità di nuove informazioni, di eventi futuri o di altro, fatta salva l'osservanza delle leggi applicabili. Tutte le previsioni e le stime successive, scritte ed orali, attribuibili a Intesa Sanpaolo o a persone che agiscono per conto della stessa sono espressamente qualificate, nella loro interezza, da queste dichiarazioni cautelative.

Sommario

Cariche Sociali

Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Considerazioni sulla distribuzione di un acconto sui dividendi 11
I risultati economici 14
Gli aggregati patrimoniali 23
Il presidio dei rischi 33
Eventi successivi alla chiusura del primo semestre 2023 34
Informativa sulle prospettive economiche e sull'evoluzione prevedibile dell'esercizio in corso 37

Prospetto contabile di Intesa Sanpaolo S.p.A. al 30 giugno 2023 predisposto ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Schemi Contabili
Stato patrimoniale
Conto economico
Prospetto della redditività complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
Note illustrative
Criteri di redazione e politiche contabili
51
Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 57
Allegati 59

7

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione

Presidente Gian Maria GROS-PIETRO
Vice Presidente Paolo Andrea COLOMBO
Consigliere delegato e Chief Executive Officer Carlo MESSINA (a)
Consiglieri Franco CERUTI
Roberto FRANCHINI ()
Anna GATTI
Liana LOGIURATO
Maria MAZZARELLA
Fabrizio MOSCA (
)
Milena Teresa MOTTA ()
Luciano NEBBIA
Bruno Maria PARIGI
Bruno PICCA
Alberto Maria PISANI (
)
Livia POMODORO
Maria Alessandra STEFANELLI
Paola TAGLIAVINI
Daniele ZAMBONI
Maria Cristina ZOPPO (
)
Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Fabrizio DABBENE
Società di Revisione EY S.p.A.

(a) Direttore Generale

(*) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione

(**) Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione

9

Relazione degli Amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Considerazioni sulla distribuzione di un acconto sui dividendi

Il Piano d'Impresa 2022-2025 – presentato il 4 febbraio 2022 – ha confermato l'impegno del Gruppo per una creazione e distribuzione di valore sostenibile nell'arco di Piano, prevedendo un dividend payout pari al 70% del risultato netto contabile consolidato per ciascun anno del Piano ed un ritorno di capitale addizionale attraverso un buyback di 3,4 miliardi di euro, realizzato per una prima parte nel 2022 e completato nei primi mesi del 2023.

Nell'ambito della forte distribuzione di valore prevista, come già nel 2021 e nel 2022, anche nel 2023 il Consiglio di Amministrazione intende avvalersi della facoltà concessa dall'art. 29.5 dello Statuto Sociale di deliberare un acconto sui dividendi nei modi e nelle forme di legge.

L'art. 2433-bis del Codice Civile, commi 1 e 2, stabilisce che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita solo alle società il cui bilancio è assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e deliberata dagli amministratori dopo il rilascio da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente e la sua approvazione. È altresì previsto, al comma 3, che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.

La distribuzione deve essere deliberata dagli amministratori sulla base di un prospetto contabile e di una relazione dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consente la distribuzione stessa. Su tali documenti deve essere acquisito il parere del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti.

In merito alla quantificazione dell'importo dell'acconto sui dividendi, il comma 4 del medesimo articolo del Codice Civile stabilisce che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.

Tutto ciò premesso, stante la facoltà concessa dall'art. 29.5 dello Statuto Sociale, si precisa che il Bilancio di esercizio di Intesa Sanpaolo S.p.A. al 31 dicembre 2022:

  • non ha evidenziato perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti;
  • è stato assoggettato a revisione legale da parte di EY S.p.A. che ha rilasciato, in data 23 marzo 2023, un giudizio positivo;
  • è stato approvato dall'Assemblea degli Azionisti il 28 aprile 2023.

Nel caso di Intesa Sanpaolo S.p.A. la distribuzione dell'acconto è determinata sulla base del Prospetto contabile al 30 giugno 2023, predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS omologati dalla Unione Europea (IFRS-EU) utilizzati nella redazione del bilancio individuale al 31 dicembre 2022, al quale si rinvia per una più completa presentazione. Si evidenzia che gli aggiornamenti apportati alle politiche contabili del Bilancio consolidato semestrale per recepire l'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi non trovano applicazione con riferimento al bilancio individuale di Intesa Sanpaolo S.p.A., che non esercita direttamente attività assicurativa.

Il Prospetto contabile è composto dallo Stato patrimoniale al 30 giugno 2023, dal Conto economico del periodo intermedio dal 1° gennaio al 30 giugno 2023, dal Prospetto della redditività complessiva rilevata nello stesso periodo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio – 30 giugno 2023, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 giugno 2023.

I valori esposti sono confrontati con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio, fatta eccezione per lo Stato patrimoniale, il quale è confrontato con il corrispondente prospetto al 31 dicembre 2022.

Le riserve disponibili risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 giugno 2023 ammontano a 22.833 milioni di euro, mentre l'utile di periodo disponibile ammonta a 3.686 milioni di euro.

Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione.

La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella.

(milioni di euro)
Voce
Utile di Intesa Sanpaolo S.p.A. del periodo 1° gennaio - 30 giugno 2023 3.934
Quota dell'utile di periodo da destinare a Riserva legale (a) -
Quota dell'utile di periodo non distribuibile ai sensi dell'art. 6, c. 1, lett. a), del D.Lgs. n. 38/2005 248
Utile di periodo disponibile 3.686
Riserve disponibili 22.833
Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, Cod.Civ.) 3.686
Acconto dividendo proposto 2.633
Acconto dividendo proposto per azione (centesimi di euro) (b) 14,40

(a) La Riserva legale, pari a 2.125 milioni al 30 giugno 2023, rappresenta oltre il 20% del Capitale sociale.

(b) In seguito all'annullamento di tutte le azioni proprie acquistate in esecuzione del programma di buyback - comunicato al mercato il 6 febbraio 2023, avviato il 13 febbraio e concluso il 4 aprile 2023 - il numero di azioni costituenti il capitale sociale è sceso a 18.282.798.989 a fronte di un capitale sociale rimasto invariato a 10.368.870.930,08 euro.

Pertanto, ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del Codice Civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo è pari a 3.686 milioni di euro.

Si ricorda che con riferimento al programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento (buyback) approvato dall'Assemblea di Intesa Sanpaolo del 29 aprile 2022 e autorizzato dalla BCE con comunicazione pervenuta il 24 giugno 2022 per un esborso complessivo massimo di 3.400 milioni e per un numero non superiore a n. 2.615.384.615 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, dopo il programma iniziale avviato il 4 luglio 2022 e concluso l'11 ottobre 2022 con l'esborso di 1.700 milioni e l'acquisto di n. 988.632.803 azioni (tutte annullate), il 3 febbraio 2023 il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha deliberato di dare esecuzione alla restante parte del programma per un esborso massimo di 1.700 milioni e per un numero di azioni non superiore a n. 1.626.751.812.

Gli acquisti hanno preso avvio il 13 febbraio 2023 e si sono conclusi il 4 aprile 2023. Nel periodo sono state complessivamente acquistate n. 706.004.171 azioni, pari a circa il 3,72% del capitale sociale in essere al termine del programma, a un prezzo medio di acquisto per azione pari a 2,4079 euro, per un controvalore totale di 1.699.999.999,33 euro.

Le transazioni sono avvenute sul mercato regolamentato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana per il tramite dell'intermediario terzo incaricato dell'esecuzione del programma, in piena indipendenza e senza alcun coinvolgimento del Gruppo Intesa Sanpaolo, nel rispetto dei termini autorizzati dall'Assemblea di Intesa Sanpaolo del 29 aprile 2022.

L'annullamento delle azioni è avvenuto in data 2 maggio 2023. A fronte di un capitale sociale rimasto invariato a 10.368.870.930,08 euro, le azioni ordinarie prive di valore nominale che lo compongono sono diminuite da n. 18.988.803.160 a n. 18.282.798.989. Lo Statuto sociale aggiornato in seguito a tale annullamento è stato depositato il 3 maggio presso il Registro delle Imprese di Torino.

In considerazione di quanto sopra, l'acconto di distribuzione del dividendo sull'esercizio 2023 dovrà essere assegnato ad ognuna delle n. 18.282.798.989 azioni ordinarie che alla data del presente documento costituiscono il capitale sociale di Intesa Sanpaolo S.p.A.

In relazione all'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse delle banche1 di cui all'art. 26 del D.L. 10 agosto 2023 n. 104, convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023 n. 136, e considerata in particolare la previsione di cui al comma 5-bis del citato articolo che consente – in luogo del versamento dell'imposta prevista – di destinare a una riserva non distribuibile un importo non inferiore a due volte e mezza la suddetta imposta, si segnala che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 25 ottobre 2023, ha deliberato che proporrà all'Assemblea, in sede di approvazione del Bilancio d'esercizio 2023 e di destinazione dell'utile dell'esercizio e distribuzione agli azionisti del dividendo, la destinazione a specifica riserva, avvalendosi dell'opzione prevista dal predetto provvedimento, di un importo pari a 1.991.446.276,10 euro a valere sull'utile dell'intero esercizio 2023. Tale importo troverà pertanto specifica evidenza nelle Proposte all'Assemblea del Bilancio 2023.

Tenuto conto che le condizioni sopracitate previste dai commi da 1 a 3 dell'art. 2433-bis del Codice Civile risultano soddisfatte, alla luce (i) di quanto riportato nei successivi capitoli della presente Relazione in merito all'andamento della situazione economica e finanziaria di Intesa Sanpaolo S.p.A. nei primi sei mesi del 2023 unitamente alle informazioni incluse nel paragrafo "Eventi successivi", (ii) dell'andamento economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo Intesa Sanpaolo nei primi nove mesi dell'esercizio 2023 e (iii) di quanto indicato nel paragrafo " Informativa sulle prospettive economiche e sull'evoluzione prevedibile dell'esercizio in corso", il Consiglio di Amministrazione intende distribuire – nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433-bis del Codice Civile – un acconto sui dividendi complessivamente pari a 2.632.723.054,42 euro, risultante da un importo unitario di 14,40 centesimi di euro per ciascuna azione ordinaria, al lordo delle ritenute di legge, che verrà pagato alla prima data utile, ossia il 22 novembre 2023 (con stacco cedole il 20 novembre e record date il 21 novembre).

Si precisa che alle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date del giorno 21 novembre 2023 non spetta l'acconto sui dividendi e l'importo corrispondente verrà girato a Riserva Straordinaria.

1 In proposito si rimanda anche al capitolo Eventi successivi alla chiusura del primo semestre 2023 della presente Relazione.

A fronte della distribuzione dell'acconto sui dividendi in parola, i coefficienti patrimoniali del Gruppo Intesa Sanpaolo – sia registrati al 30 settembre 2023 sia attesi a fine anno – si mantengono ampiamente superiori ai requisiti minimi stabiliti dalle normative di vigilanza e in particolare il Common Equity Tier 1 Ratio, superiore anche al livello minimo del 12% a regime che il Gruppo si è prefisso di rispettare. Inoltre, non sussistono raccomandazioni dei regolatori in merito ai requisiti patrimoniali applicabili a Intesa Sanpaolo che ostino alla distribuzione dell'acconto sui dividendi.

Nei capitoli che seguono vengono illustrati gli andamenti economici e patrimoniali di Intesa Sanpaolo S.p.A. nel corso della prima parte dell'esercizio 2023.

***

Per il quadro macroeconomico di riferimento, nonché per il presidio dei principali aspetti di rischio correlati al conflitto militare tra Russia e Ucraina, si fa rinvio al capitolo introduttivo della Relazione semestrale al 30 giugno 2023, pubblicata sul sito istituzionale www.group.intesasanpaolo.com.

Nel medesimo capitolo trovano altresì illustrazione gli altri eventi rilevanti che nel periodo hanno interessato Intesa Sanpaolo, tra cui la presentazione ufficiale di Isybank, la nuova banca digitale del Gruppo, e l'aggiornamento sulla realizzazione del Piano d'Impresa 2022-2025, con focus particolare sui progetti e le iniziative attraverso le quali si concretizza l'impegno del Gruppo in termini di ESG e sostenibilità.

Per consentire una migliore comprensione dell'evoluzione della gestione di Intesa Sanpaolo S.p.A. nei commenti andamentali semestrali vengono utilizzati aggregati ed indicatori configurabili quali "Indicatori Alternativi di Performance". Per una loro descrizione si rimanda allo specifico capitolo della Relazione sulla gestione che accompagna il Bilancio consolidato 2022 confermando che nel presente documento non sono state apportate modifiche agli indicatori utilizzati.

I risultati economici

Premessa

Di seguito si riportano il Conto economico e lo Stato patrimoniale riclassificati al 30 giugno 2023 della Capogruppo Intesa Sanpaolo S.p.A., corredati da un sintetico commento dei risultati economici e degli aggregati patrimoniali.

Aspetti generali

Per consentire una lettura più immediata dei risultati, il Conto economico viene esposto secondo uno schema riclassificato sintetico. Al fine di garantire un raffronto in termini omogenei, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono riesposti, ove necessario e se materiali, soprattutto in relazione alle variazioni intervenute nel perimetro di riferimento. Tale omogeneizzazione avviene tramite dati "riesposti", che accolgono/escludono i valori delle società entrate/uscite nel/dal perimetro di riferimento.

In particolare, con lo scopo di ridurre la volatilità delle diverse voci di Conto economico connessa ai cambi di perimetro dovuti a cessioni/scissioni di rami d'azienda, sono state riclassificate dalle voci originarie alla voce "Utile (Perdita) delle attività operative cessate" le componenti economiche del primo semestre 2022 relative al ramo d'azienda avente ad oggetto specifiche attività concernenti la progettazione e l'erogazione di soluzioni formative per i dipendenti del Gruppo conferito da parte di Capogruppo a Intesa Sanpaolo Formazione il 22 giugno 2022 (con pari efficacia contabile e fiscale), unitamente alle maggiori spese amministrative in relazione ai nuovi servizi resi a Intesa Sanpaolo in ambito formativo per effetto della sottoscrizione di accordi commerciali con Digit'Ed.

Rispetto allo schema previsto dalla Circolare n. 262 della Banca d'Italia, vengono effettuate alcune aggregazioni e riclassificazioni. I dettagli analitici delle riesposizioni, delle aggregazioni e delle riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le riclassificazioni e aggregazioni di voci effettuate nel Conto economico riclassificato riguardano le seguenti fattispecie:

  • − i dividendi relativi a partecipazioni valutate al patrimonio netto, nonché quelli incassati e pagati nell'ambito dell'attività di prestito titoli, che sono riallocati nella voce Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value;
  • − i differenziali su derivati, classificati nel portafoglio di negoziazione, stipulati a copertura di operazioni in divisa, che, in funzione della stretta correlazione esistente, sono ricondotti tra gli interessi netti;
  • − le commissioni periodiche su rapporti di conto corrente con saldi attivi applicate alla clientela (ad esclusione del segmento clientela retail e PMI), in coerenza con quanto previsto dai fogli informativi, che vengono ricondotte nell'ambito degli interessi netti, in quanto volte a rifondere il costo finanziario sostenuto dalla Banca;
  • − il Risultato netto dell'attività di negoziazione, il Risultato netto dell'attività di copertura, il Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico nonché gli utili e perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione o riacquisto di passività finanziarie, che sono riallocati nell'unica voce Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value, ad eccezione degli eventuali importi relativi a rettifiche di valore di quote di finanziamenti obbligatoriamente valutati al fair value che, in quanto attinenti a misurazioni di posizioni creditizie, vengono ricondotti nell'ambito della voce Rettifiche di valore nette su crediti per consentire una rappresentazione unitaria delle rettifiche di valore riferite alla medesima posizione;
  • − la quota del premio all'emissione dei Certificates riconosciuta alle reti per il loro collocamento, che viene riclassificata dal Risultato netto dell'attività di negoziazione e dal Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico alle Commissioni nette;
  • − i recuperi di spese e di imposte e tasse, che sono portati a riduzione delle Spese amministrative, anziché essere evidenziati tra gli Altri proventi;
  • − gli oneri relativi ad alcuni sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive del Gruppo, ove finanziati attraverso i ricavi commissionali generati dalle reti stesse sulla base di criteri di quantificazione di carattere deterministico correlati ai suddetti ricavi, che vengono riclassificati dalle Spese del personale alle Commissioni passive, in analogia al trattamento contabile previsto per i sistemi di incentivazione dei consulenti finanziari non dipendenti;
  • − gli Utili e perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (finanziamenti e titoli di debito rappresentativi di finanziamenti), che sono appostati tra le Rettifiche di valore nette su crediti;
  • − le Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, gli effetti economici delle modifiche contrattuali nonché gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate, ricondotti nell'ambito dell'unica voce Rettifiche di valore nette su crediti. La voce include anche gli eventuali importi relativi a rettifiche di valore per rischio creditizio di quote di finanziamenti obbligatoriamente valutati al fair value che, in quanto attinenti a misurazioni di posizioni creditizie, vengono ricondotti nell'ambito della voce Rettifiche di valore nette su crediti per consentire una rappresentazione unitaria delle rettifiche di valore riferite alla medesima posizione;
  • − il rientro del time value del Trattamento di fine rapporto del personale e dei Fondi per rischi ed oneri, che è ricondotto tra gli Interessi netti, in quanto il fenomeno deriva direttamente dall'applicazione del criterio del costo ammortizzato, in assenza di variazioni nella previsione dei flussi futuri attesi, coerentemente con il trattamento del time value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;

  • − le Rettifiche di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato diverse dai crediti e le rettifiche di valore per deterioramento di partecipazioni nonché di attività materiali ed immateriali (inclusi gli immobili e altri beni, anche derivanti dall'attività di escussione di garanzie o di acquisto in asta e destinati alla vendita sul mercato nel prossimo futuro), che sono riclassificate alla voce Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività, la quale recepisce dunque – oltre agli accantonamenti per rischi ed oneri diversi da quelli relativi a impegni e garanzie – gli effetti valutativi delle attività diverse dai crediti, con la sola eccezione delle svalutazioni delle attività intangibili che confluiscono, al netto degli effetti fiscali, nella voce Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili;
  • − gli oneri sostenuti nel 2022 relativamente ad una erogazione liberale una tantum alle persone di Intesa Sanpaolo ad esclusione di quelle con qualifica di dirigente o retribuzione equivalente, non relazionata alla loro performance lavorativa ma finalizzata a mitigare l'impatto dell'inflazione, che sono stati riclassificati dalle Spese del personale agli Altri proventi (oneri) netti;
  • − gli utili (perdite) realizzati su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato diverse dai crediti, su partecipazioni e su altri investimenti, che vengono riclassificati alla voce Altri proventi (oneri) netti. La voce recepisce dunque sinteticamente, oltre ai proventi ed oneri non strettamente correlati alla gestione operativa, gli effetti da realizzo delle attività diverse dai crediti. Fanno eccezione gli utili (perdite) realizzati su titoli di debito che, in considerazione del modello di business che prevede una gestione strettamente correlata con gli altri strumenti finanziari, vengono ricondotti nell'ambito del Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value;
  • − gli Oneri di integrazione e di incentivazione all'esodo del personale, che sono riclassificati, al netto dell'effetto fiscale, a voce propria dalle voci Spese del personale, Spese amministrative e da altre voci di conto economico;
  • − gli Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione che, al netto dell'effetto fiscale, sono ricondotti a voce propria. Essi normalmente rappresentano le quote di ammortamento, nonché eventuali svalutazioni, delle attività e passività finanziarie e delle immobilizzazioni materiali e immateriali oggetto di valutazione al fair value nell'ambito dell'applicazione del principio IFRS 3;
  • − i Tributi e gli altri oneri finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario, che sono ricondotti, al netto delle imposte, alla specifica voce;
  • − le Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo, che sono esposte al netto delle imposte.

Conto economico riclassificato

30.06.2023
30.06.2022
(milioni di euro)
Variazioni
assolute %
Interessi netti 4.839 3.041 1.798 59,1
Commissioni nette 2.708 2.788 -80 -2,9
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value 226 1.280 -1.054 -82,3
Altri proventi (oneri) operativi netti 2.270 2.456 -186 -7,6
Proventi operativi netti 10.043 9.565 478 5,0
Spese del personale -2.509 -2.559 -50 -2,0
Spese amministrative -1.010 -989 21 2,1
Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali -527 -512 15 2,9
Costi operativi -4.046 -4.060 -14 -0,3
Risultato della gestione operativa 5.997 5.505 492 8,9
Rettifiche di valore nette su crediti -639 -618 21 3,4
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività -158 -103 55 53,4
Altri proventi (oneri) netti 189 141 48 34,0
Utile (Perdita) delle attività operative cessate - 31 -31
Risultato corrente lordo 5.389 4.956 433 8,7
Imposte sul reddito -1.151 -961 190 19,8
Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) -51 7 -58
Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) -64 -55 9 16,4
Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) -195 -222 -27 -12,2
Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di
controllo (al netto delle imposte)
6 -240 246
Risultato netto 3.934 3.485 449 12,9
Dati riesposti, ove necessario e se materiali.

Il conto economico del primo semestre 2023 di Intesa Sanpaolo S.p.A. si è chiuso con un utile netto di 3.934 milioni, rispetto ai 3.485 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente (+449 milioni; +12,9%), mentre il risultato corrente lordo, pari a 5.389 milioni, segna un incremento di 433 milioni (+8,7%) rispetto ai 4.956 milioni di giugno 2022.

Risultato netto

La variazione del risultato netto del primo semestre 2023 è attribuibile:

  • all'incremento dei Proventi operativi netti per 478 milioni (+5%), riconducibile al maggior apporto degli Interessi netti (+1.798 milioni; +59,1%), solo parzialmente compensato dalle flessioni del Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value (-1.054 milioni; -82,3%), degli Altri proventi operativi netti (-186 milioni; -7,6%), principalmente per minori Dividendi (-207 milioni; -8,8%), e delle Commissioni nette (-80 milioni; -2,9%);
  • al lieve calo dei Costi operativi per 14 milioni (-0,3%), per il decremento delle Spese del personale (-50 milioni; -2%), controbilanciato in buona parte dalla crescita delle Spese amministrative (+21 milioni; +2,1%) e dell'Ammortamento di immobilizzazioni materiali e immateriali (+15 milioni; +2,9%);
  • a maggiori Rettifiche di valore nette su crediti per 21 milioni (+3,4%);
  • all'aumento degli Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività per 55 milioni (+53,4%), riconducibili per 11 milioni a maggiori Altri accantonamenti netti, per 15 milioni a maggiori Rettifiche di valore nette su titoli valutati al costo ammortizzato e su titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per 29 milioni a maggiori Rettifiche di valore nette su altre attività;
  • alla crescita degli Altri proventi netti per 48 milioni (+34%);
  • all'azzeramento degli Utili netti delle attività operative cessate (-31 milioni);
  • all'effetto fiscale connesso alle predette variazioni;
  • a maggiori Oneri di integrazione (al netto delle imposte) per 58 milioni;
  • a maggiori oneri connessi agli Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) per 9 milioni (+16,4%);
  • a minori Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) per 27 milioni (-12,2%);
  • a minori Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo (al netto delle imposte) per 246 milioni.

Interessi netti

(milioni di euro)
Voci 30.06.2023 30.06.2022 Variazioni
assolute %
Rapporti con clientela 5.586 3.134 2.452 78,2
Titoli in circolazione -1.402 -803 599 74,6
Intermediazione con clientela 4.184 2.331 1.853 79,5
Titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti 598 214 384
Altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
92 -91 183
Altre attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
415 231 184 79,7
Attività finanziarie 1.105 354 751
Rapporti con banche -522 268 -790
Differenziali su derivati di copertura -386 -161 225
Altri interessi netti 458 249 209 83,9
Interessi netti 4.839 3.041 1.798 59,1

Gli Interessi netti, pari a 4.839 milioni, segnano una decisa crescita rispetto al primo semestre 2022 (+1.798 milioni; +59,1%), influenzata anche dalle decisioni di politica monetaria assunte dalla BCE e, in particolare, dai ripetuti rialzi dei tassi ufficiali di riferimento decisi a partire da luglio 2022.

Il contributo dell'intermediazione derivante dall'operatività con la clientela è stato pari a 4.184 milioni, in crescita di 1.853 milioni rispetto a giugno 2022 (+79,5%), di cui +2.452 milioni sui rapporti con clientela, parzialmente compensati da maggiori interessi passivi su titoli in circolazione per 599 milioni.

Gli interessi sulle attività finanziarie si sono attestati a +1.105 milioni, in aumento di 751 milioni, per l'incremento dell'apporto dei titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti (+384 milioni), delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (+184 milioni), e delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (+183 milioni).

L'apporto dell'interbancario è risultato pari a -522 milioni, registrando una flessione di 790 milioni rispetto ai +268 milioni del primo semestre 2022, per gli effetti della dinamica dell'operatività con banche che risente del diverso contesto di tassi di mercato fra i due periodi a raffronto.

Infine, sono risultati in crescita gli altri interessi netti, pari a 458 milioni, contro i 249 milioni di giugno 2022 (+209 milioni; +83,9%).

Commissioni nette

(milioni di euro)
Voci 30.06.2023 30.06.2022 Variazioni
assolute %
Garanzie rilasciate / ricevute 55 91 -36 -39,6
Servizi di incasso e pagamento 238 228 10 4,4
Conti correnti 604 598 6 1,0
Servizio Bancomat e carte di credito 155 140 15 10,7
Attività Bancaria Commerciale 1.052 1.057 -5 -0,5
Intermediazione e collocamento titoli 707 703 4 0,6
Intermediazione valute 1 2 -1 -50,0
Gestioni patrimoniali 43 55 -12 -21,8
Distribuzione prodotti assicurativi 450 460 -10 -2,2
Altre commissioni intermediazione / gestione 115 104 11 10,6
Attività di gestione, intermediazione e consulenza 1.316 1.324 -8 -0,6
Altre commissioni nette 340 407 -67 -16,5
Commissioni nette 2.708 2.788 -80 -2,9

Le Commissioni nette, pari a 2.708 milioni, risultano in lieve flessione rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (-80 milioni; -2,9%). La diminuzione ha interessato tutti i comparti: l'attività bancaria commerciale (-5 milioni; -0,5%), l'attività di gestione, intermediazione e consulenza (-8 milioni; -0,6%) e le altre commissioni nette (-67 milioni; -16,5%). Nell'ambito dell'attività bancaria commerciale, si evidenziano minori commissioni su garanzie rilasciate e ricevute (-36 milioni), mentre risultano in aumento le commissioni su servizio bancomat e carte di credito (+15 milioni), su servizi di incasso e pagamento (+10 milioni) e sui conti correnti (+6 milioni).

Relativamente all'attività di gestione, intermediazione e consulenza, la flessione è principalmente dovuta al minor apporto delle gestioni patrimoniali (-12 milioni) e della distribuzione di prodotti assicurativi (-10 milioni), solo in parte compensata dall'incremento delle altre commissioni di intermediazione e gestione (+11 milioni). Infine, per quanto riguarda le altre commissioni nette la diminuzione è principalmente dovuta ai finanziamenti concessi.

Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value

(milioni di euro)
Voci 30.06.2023 30.06.2022 Variazioni
assolute %
Risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option -99 469 -568
Risultato netto da operazioni di copertura in hedge accounting -55 35 -90
Risultato netto da attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto
economico
96 158 -62 -39,2
Risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato
267 628 -361 -57,5
Risultato netto da riacquisto di passività finanziarie 17 -10 27
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value 226 1.280 -1.054 -82,3

Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value ammonta a 226 milioni, contro i 1.280 milioni registrati nel primo semestre dell'esercizio precedente (-1.054 milioni; -82,3%). Tale andamento va letto insieme al marcato incremento del margine di interesse, con particolare riferimento all'operatività in certificates che ha prodotto effetti positivi sul margine, in termini di maggiore liquidità impiegata, ed effetti negativi sul trading correlati alla gestione dei rischi finanziari a seguito della crescita dei tassi di mercato.

Nello specifico, il calo della voce complessiva è ascrivibile al minor risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option (-568 milioni, in larga parte derivanti dall'operatività in tassi per i maggiori livelli dei tassi del primo semestre 2023 rispetto a quelli significativamente più contenuti del 2022), al minor risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e al costo ammortizzato (-361 milioni, dei quali -350 milioni per il venir meno degli utili 2022 da cessione di titoli di debito HTC, prevalentemente governativi), al minor risultato netto da operazioni di copertura in hedge accounting (-90 milioni), condizionato dal corso dei tassi, al minor apporto del risultato netto da attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico (-62 milioni; -39,2%). A tali effetti negativi si contrappongono maggiori utili netti da riacquisto di passività finanziarie (+27 milioni), principalmente ascrivibile ai riacquisti di propri titoli di debito sul mercato secondario.

Altri proventi (oneri) operativi netti

Gli Altri proventi operativi netti si attestano a 2.270 milioni e si confrontano con i 2.456 milioni del primo semestre 2022, evidenziando un calo di 186 milioni (-7,6%). L'aggregato include i dividendi da società partecipate e, per la parte residua, gli altri proventi netti di natura operativa. La variazione della voce è pressoché integralmente ascrivibile alla componente dividendi, in calo di 207 milioni (-8,8%). In particolare, nel primo semestre 2023 sono stati contabilizzati dividendi per complessivi 2.141 milioni, a fronte dei 2.348 milioni di giugno 2022. Gli Altri proventi netti di natura operativa, pari a 129 milioni, evidenziano un incremento di 21 milioni rispetto al primo semestre 2022 (+19,4%).

Proventi operativi netti

Per effetto delle predette dinamiche, i Proventi operativi netti assommano a 10.043 milioni, segnando un incremento di 478 milioni (+5%) rispetto al saldo del primo semestre dell'esercizio precedente, che era stato pari a 9.565 milioni.

Costi operativi

(milioni di euro)
Voci 30.06.2023 30.06.2022 Variazioni
assolute %
Salari e stipendi 1.701 1.785 -84 -4,7
Oneri sociali 464 474 -10 -2,1
Altri oneri del personale 344 300 44 14,7
Spese del personale 2.509 2.559 -50 -2,0
Spese per servizi informatici 303 301 2 0,7
Spese di gestione immobili 137 105 32 30,5
Spese generali di funzionamento 150 150 - -
Spese legali e professionali 96 110 -14 -12,7
Spese pubblicitarie e promozionali 40 36 4 11,1
Oneri per outsourcing verso società del Gruppo 12 9 3 33,3
Costi indiretti del personale 64 61 3 4,9
Altre spese 137 153 -16 -10,5
Imposte indirette e tasse 80 76 4 5,3
Recupero di spese ed oneri -9 -12 -3 -25,0
Spese amministrative 1.010 989 21 2,1
Immobilizzazioni materiali 206 217 -11 -5,1
Immobilizzazioni immateriali 321 295 26 8,8
Ammortamenti 527 512 15 2,9
Costi operativi 4.046 4.060 -14 -0,3

I Costi operativi ammontano a 4.046 milioni, in leggero calo rispetto a giugno 2022 (-14 milioni; -0,3%), grazie alla riduzione delle spese del personale, che passano da 2.559 milioni a 2.509 milioni (-50 milioni; -2%), parzialmente compensata dalla crescita delle altre spese amministrative, che salgono da 989 milioni a 1.010 milioni (+21 milioni; +2,1%) e degli ammortamenti su immobilizzazioni materiali e immateriali, che si attestano a 527 milioni a fronte dei 512 milioni di giugno 2022 (+15 milioni; +2,9%).

Con specifico riferimento alle spese del personale, il calo di 50 milioni è principalmente ascrivibile all'incidenza delle componenti variabili della retribuzione.

Per quanto attiene alle altre spese amministrative, l'incremento di 21 milioni è fondamentalmente riconducibile al comparto delle spese per la gestione degli immobili (+32 milioni), per l'aumento dei costi relativi all'approvvigionamento di energia elettrica e gas, parzialmente compensato dalla contrazione delle spese legali e professionali (-14 milioni).

Infine, l'incremento di 15 milioni degli ammortamenti su immobilizzazioni materiali e immateriali è imputabile per 26 milioni alle attività immateriali, in seguito agli investimenti tecnologici effettuati, cui si contrappone la flessione di 11 milioni dei beni materiali.

Risultato della gestione operativa

L'andamento dei proventi e degli oneri operativi sopra illustrato ha determinato un Risultato della gestione operativa di 5.997 milioni, che si raffronta con i 5.505 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente evidenziando un incremento di 492 milioni, pari al +8,9%.

Il cost/income ratio di giugno 2023 si attesta al 40,3%, in miglioramento rispetto al valore del medesimo periodo del 2022 (42,4%).

(milioni di euro)
Voci 30.06.2023 30.06.2022 Variazioni
assolute %
Sofferenze -182 -151 31 20,5
Inadempienze probabili -349 -464 -115 -24,8
Crediti scaduti / sconfinanti -130 -99 31 31,3
Crediti Stage 3 -661 -714 -53 -7,4
di cui titoli di debito -3 - 3 -
Crediti Stage 2 71 107 -36 -33,6
di cui titoli di debito -3 -8 -5 -62,5
Crediti Stage 1 -72 -8 64
di cui titoli di debito 19 3 16
Rettifiche/Riprese nette su crediti -662 -615 47 7,6
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 17 -1 18
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito relativo
a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
6 -2 8
Rettifiche di valore nette su crediti -639 -618 21 3,4

Le Rettifiche su crediti si attestano a 639 milioni, in aumento di 21 milioni (+3,4%) rispetto a giugno 2022 (618 milioni). L'incremento è principalmente ascrivibile a minori riprese sulla componente performing per 100 milioni, parzialmente compensate dall'effetto positivo di 53 milioni della componente non performing, connesso anche al progressivo de-risking del

portafoglio creditizio della Banca.

In particolare, si registra l'incremento delle rettifiche su sofferenze (+31 milioni; +20,5%) e su crediti scaduti e sconfinanti (+31 milioni; +31,3%), più che compensato dal calo delle rettifiche su inadempienze probabili (-115 milioni; -24,8%).

Sul fronte dei crediti performing, si registrano un incremento delle rettifiche di valore nette su crediti in Stage 1 (+64 milioni) e minori riprese su crediti in Stage 2 (-36 milioni; -33,6%).

Al 30 giugno 2023 l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si attesta al 2,3%, stabile rispetto a giugno 2022. Considerando la metodologia adottata dall'EBA, l'incidenza dei crediti deteriorati lordi a giugno 2023 è pari all'1,9%.

Il costo del credito annualizzato, espresso dal rapporto tra rettifiche di valore nette e crediti netti, si porta a giugno 2023 a 34 punti base, in aumento di 4 punti base rispetto ai 30 punti base di giugno 2022.

A giugno 2023 il coverage medio dei crediti deteriorati risulta pari al 47,2%, evidenziando un incremento di 4,7 punti percentuali rispetto al dato di giugno 2022 (42,5%), riconducibile alla diversa composizione del portafoglio per categoria di deterioramento. Nel dettaglio, le sofferenze presentano un livello di copertura pari al 66,4%, le inadempienze probabili del 39,5%, i crediti scaduti e sconfinanti del 19,5%, mentre la copertura delle posizioni forborne nell'ambito delle attività deteriorate è pari al 41%. Infine, il coverage dei finanziamenti in bonis si attesta allo 0,5%, ed incorpora il rischio fisiologico sul portafoglio crediti.

Gli utili netti da modifiche contrattuali senza cancellazioni si quantificano in 17 milioni, contro perdite per 1 milione al 30 giugno 2022. Da ultimo, gli Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate evidenziano un apporto positivo di 6 milioni, a fronte dei 2 milioni di accantonamenti di giugno 2022 (+8 milioni).

Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività

Voci 30.06.2023 30.06.2022 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
Altri accantonamenti netti -55 -44 11 25,0
Rettifiche di valore nette su titoli valutati al costo ammortizzato e su titoli valutati
al fair value con impatto sulla redditività complessiva
-70 -55 15 27,3
Rettifiche di valore nette su altre attività -33 -4 29
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività -158 -103 55 53,4

Gli Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività ammontano a 158 milioni e si confrontano con i 103 milioni di giugno 2022, con un incremento di 55 milioni, pari al +53,4%. Attengono a stanziamenti a fronte di controversie legali e oneri diversi (55 milioni, dei quali 32 milioni quale stima del costo relativo al nuovo concorso a premi Reward "Intesa Sanpaolo 2024" lanciato in ottica di fidelizzazione e coinvolgimento della clientela), a rettifiche di valore nette su titoli di debito valutati al costo ammortizzato che non rappresentano finanziamenti e su titoli di debito valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (70 milioni) e a rettifiche di valore nette su altre attività (33 milioni).

Altri proventi (oneri) netti

Gli Altri proventi (oneri) netti sono pari a 189 milioni (+141 milioni al 30 giugno 2022) e includono 195 milioni di plusvalenza derivante dalla cessione di Zhong Ou Asset Management Company Limited.

Al 30 giugno 2022 la voce comprendeva 194 milioni di plusvalenza derivante dalla cessione di Intesa Sanpaolo Formazione e 38 milioni di oneri di erogazione liberale una tantum alle persone di Intesa Sanpaolo per mitigare l'impatto dell'inflazione.

Utile (Perdita) delle attività operative cessate

L'Utile delle attività operative cessate a giugno 2023 non risulta valorizzato, mentre nel periodo a confronto evidenziava un risultato pari a 31 milioni, riferiti alla riesposizione degli effetti economici connessi al ramo d'azienda avente ad oggetto specifiche attività concernenti la progettazione e l'erogazione di soluzioni formative per i dipendenti del Gruppo conferito a Intesa Sanpaolo Formazione S.p.A. da parte della Capogruppo Intesa Sanpaolo (22 giugno 2022, con pari efficacia contabile e fiscale), unitamente all'incremento delle spese amministrative in relazione ai nuovi servizi resi a Intesa Sanpaolo per effetto della sottoscrizione di specifici accordi commerciali con Digit'Ed.

Risultato corrente lordo

Il Risultato corrente lordo si attesta pertanto a 5.389 milioni, in incremento di 433 milioni (+8,7%) rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (4.956 milioni).

Imposte sul reddito

Le Imposte sul reddito calcolate sulle componenti che contribuiscono al risultato corrente lordo ammontano a -1.151 milioni, a fronte dei -961 milioni del periodo a confronto.

Oneri di integrazione e di incentivazione all'esodo (al netto delle imposte)

Gli Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) ammontano a -51 milioni e sono principalmente riferiti ad ammortamenti su beni materiali e immateriali (-49 milioni) e spese amministrative (-4 milioni), parzialmente compensati dal rilascio dei fondi rischi ed oneri (+2 milioni). Si confrontano con i +7 milioni di giugno 2022, principalmente riconducibili agli effetti positivi relativi alle spese per il personale (+38 milioni) e agli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri (+10 milioni), parzialmente compensati dagli effetti negativi di ammortamenti su beni materiali e immateriali (-35 milioni) ed altre spese amministrative (-8 milioni).

Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte)

Gli Effetti economici derivanti dall'allocazione dei costi di acquisizione (al netto dell'effetto fiscale) sono risultati pari a -64 milioni, a fronte di -55 milioni di giugno 2022. La voce comprende gli importi riconducibili alle rivalutazioni di crediti, debiti, immobili e all'iscrizione di nuove attività immateriali attuate, in applicazione del principio contabile IFRS 3, in sede di rilevazione delle operazioni di acquisizione di partecipazioni e/o aggregati patrimoniali.

Tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte)

La voce relativa ai Tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto dell'effetto fiscale) ammonta a 195 milioni, in flessione rispetto ai 222 milioni consuntivati a giugno 2022 (-27 milioni; -12,2%); accoglie l'importo dovuto a titolo di contributo ordinario nei confronti del Fondo di Risoluzione Unico (SRF) per 194 milioni.

Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo (al netto delle imposte)

Le Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo (al netto del relativo effetto fiscale) ammontano a +6 milioni e sono riferibili per 12 milioni alla svalutazione di talune partecipazioni di controllo, compensati per 18 milioni dal rilascio parziale dello stanziamento effettuato nel 2022 per fronteggiare i rischi indiretti a fronte della partecipazione detenuta in Pravex Bank Joint-Stock Company, in relazione al conflitto in corso, allo scopo di cogliere il valore del patrimonio netto contribuito dalla partecipata al Bilancio di Gruppo.

A giugno 2022 la voce ammontava a -240 milioni, relativi principalmente alle svalutazioni integrali delle partecipazioni di controllo detenute in Ucraina e Russia, rispettivamente Pravex Bank Joint-Stock Company e Joint Stock Company Banca Intesa, per complessivi 116 milioni, nonché lo stanziamento di 82 milioni chiamato a fronteggiare i rischi indiretti a fronte della partecipazione in Pravex Bank Joint-Stock Company.

Gli aggregati patrimoniali

Aspetti generali

Per consentire una valutazione più immediata delle consistenze patrimoniali, viene predisposto uno Stato patrimoniale sintetico riclassificato.

A differenza di quanto precisato con riferimento ai dati economici, per i dati patrimoniali riferiti al periodo precedente non si è reso necessario riesporre le risultanze numeriche su basi omogenee, stante l'assenza di variazioni intervenute nel perimetro di riferimento.

Rispetto allo schema previsto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia, vengono effettuate alcune aggregazioni e riclassificazioni. I dettagli analitici delle aggregazioni e delle riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati al presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le aggregazioni di voci dello Stato Patrimoniale riclassificato riguardano:

  • − l'evidenza separata delle attività finanziarie che costituiscono Finanziamenti verso banche e Finanziamenti verso clientela, indipendentemente dai rispettivi portafogli contabili di allocazione;
  • − l'evidenza separata delle attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti, distinte tra attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, attività finanziarie valutate al fair value con impatto al conto economico e attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, al netto di quanto riclassificato nelle voci Finanziamenti verso banche e Finanziamenti verso clientela;
  • − l'aggregazione in un'unica voce delle Attività materiali ed immateriali, con articolazione nelle sottovoci Attività di proprietà e Diritti d'uso acquisiti con il leasing;
  • − l'inclusione del valore dei Derivati di copertura e dell'Adeguamento di valore delle attività/passività finanziarie oggetto di copertura generica tra le Altre voci dell'attivo/Altre voci del passivo;
  • − l'evidenza separata dei Debiti verso banche al costo ammortizzato;
  • − l'aggregazione in un'unica voce dell'ammontare dei Debiti verso clientela al costo ammortizzato e dei Titoli in circolazione;
  • − il raggruppamento in un'unica voce (Fondi per rischi e oneri) dei fondi aventi destinazione specifica (Trattamento di fine rapporto del personale e Fondi per rischi e oneri relativi a: impegni e garanzie rilasciate, quiescenza e obblighi simili, altri fondi per rischi e oneri);
  • − la riclassificazione dei Debiti per leasing in specifica sottovoce nell'ambito delle Altre voci del passivo;
  • − l'indicazione delle Riserve in modo aggregato, e al netto delle eventuali azioni proprie.

Stato Patrimoniale riclassificato

(milioni di euro)
Attività 30.06.2023 31.12.2022 Variazioni
assolute %
Cassa e disponibilità liquide 66.037 97.071 -31.034 -32,0
Finanziamenti verso banche 30.852 35.264 -4.412 -12,5
Finanziamenti verso clientela 375.891 385.795 -9.904 -2,6
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 374.223 383.277 -9.054 -2,4
Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con
impatto sul conto economico
1.668 2.518 -850 -33,8
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti 54.301 46.629 7.672 16,5
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 48.845 47.523 1.322 2,8
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 44.131 34.196 9.935 29,1
Partecipazioni 24.179 23.646 533 2,3
Attività materiali e immateriali 11.869 12.056 -187 -1,6
Attività di proprietà 10.993 11.136 -143 -1,3
Diritti d'uso acquisiti con il leasing 876 920 -44 -4,8
Attività fiscali 14.855 16.594 -1.739 -10,5
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 554 528 26 4,9
Altre voci dell'attivo 20.676 16.079 4.597 28,6
Totale attività 692.190 715.381 -23.191 -3,2
Passività 30.06.2023 31.12.2022 Variazioni
assolute %
Debiti verso banche al costo ammortizzato 113.815 159.956 -46.141 -28,8
Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione 438.082 433.616 4.466 1,0
Passività finanziarie di negoziazione 49.745 48.810 935 1,9
Passività finanziarie designate al fair value 13.609 8.795 4.814 54,7
Passività fiscali 434 431 3 0,7
Passività associate ad attività in via di dismissione - 15 -15
Altre voci del passivo 17.888 5.241 12.647
di cui debiti per leasing 899 943 -44 -4,7
Fondi per rischi e oneri 3.827 4.464 -637 -14,3
di cui fondi per impegni e garanzie finanziarie rilasciate 416 425 -9 -2,1
Capitale 10.369 10.369 - -
Riserve 33.006 33.531 -525 -1,6
Riserve da valutazione 287 81 206
Acconti su dividendi - -1.400 -1.400
Strumenti di capitale 7.194 7.188 6 0,1
Risultato netto 3.934 4.284 -350 -8,2
Totale passività e patrimonio netto 692.190 715.381 -23.191 -3,2

Finanziamenti verso clientela

Finanziamenti verso clientela: composizione

(milioni di euro)
Voci 30.06.2023 31.12.2022 Variazioni
Incidenza % Incidenza % assolute %
Conti correnti 10.146 2,7 9.742 2,5 404 4,1
Mutui 216.614 57,6 226.219 58,6 -9.605 -4,2
Anticipazioni e finanziamenti 123.588 32,9 123.817 32,1 -229 -0,2
Crediti da attività commerciale 350.348 93,2 359.778 93,2 -9.430 -2,6
Operazioni pronti c/termine 15.358 4,1 15.357 4,0 1 -
Crediti rappresentati da titoli 5.547 1,5 5.775 1,5 -228 -3,9
Crediti deteriorati 4.638 1,2 4.885 1,3 -247 -5,1
Finanziamenti verso clientela 375.891 100,0 385.795 100,0 -9.904 -2,6

Al 30 giugno 2023, i Finanziamenti verso clientela ammontano complessivamente a 375,9 miliardi, in decremento rispetto ai 385,8 miliardi dell'esercizio precedente (-9,9 miliardi; -2,6%). Tale dinamica è stata pressoché interamente determinata dal calo dei crediti commerciali (-9,4 miliardi; -2,6%) in particolare mutui (-9,6 miliardi; -4,2%) e finanziamenti a breve sotto forma di anticipazioni e finanziamenti (-0,2 miliardi; -0,2%), solo in parte compensato dall'andamento positivo dei conti correnti (+0,4 miliardi; +4,1%). L'evoluzione dei crediti commerciali è stata condizionata dalla svolta restrittiva di politica monetaria, in particolare dal forte e repentino rialzo dei tassi di riferimento, che ha contribuito a determinare un calo significativo della domanda di finanziamenti da parte di famiglie e imprese, e il ricorso da parte di queste ultime a fonti interne, in particolare l'utilizzo di liquidità accumulata negli anni passati sui depositi bancari. Importante anche l'impatto sulle erogazioni di nuovi contratti di mutuo, una tendenza iniziata a metà dello scorso anno, col rialzo dei tassi ufficiali, che si è accentuata nel 2023 in relazione alla flessione delle compravendite di immobili residenziali in atto dall'ultimo trimestre 2022.

I crediti deteriorati hanno segnato una flessione attestandosi a 4,6 miliardi (-0,2 miliardi; -5,1%). In lieve calo anche i crediti rappresentati da titoli, pari a 5,5 miliardi (-0,2 miliardi; -3,9%).

Finanziamenti verso clientela: qualità del credito

Voci 30.06.2023 31.12.2022 (milioni di euro)
Variazione
Esposizione
netta
Incidenza
%
Esposizione
netta
Incidenza
%
Esposizione
netta
Sofferenze 969 0,2 919 0,3 50
Inadempienze probabili 3.249 0,9 3.637 0,9 -388
Crediti Scaduti / Sconfinanti 420 0,1 329 0,1 91
Crediti Deteriorati 4.638 1,2 4.885 1,3 -247
Crediti deteriorati in Stage 3 (soggetti a impairment) 4.594 1,2 4.761 1,3 -167
Crediti deteriorati valutati al fair value con contropartita il conto
economico
44 - 124 - -80
Crediti in bonis 365.625 97,3 375.049 97,2 -9.424
Stage 2 27.263 7,3 33.694 8,7 -6.431
Stage 1 337.892 89,9 340.655 88,3 -2.763
Crediti in bonis valutati al fair value con contropartita il conto
economico
470 0,1 700 0,2 -230
Crediti in bonis rappresentati da titoli 5.547 1,5 5.775 1,5 -228
Stage 2 735 0,2 724 0,2 11
Stage 1 4.812 1,3 5.051 1,3 -239
Crediti detenuti per la negoziazione 81 - 86 - -5
Totale finanziamenti verso clientela 375.891 100,0 385.795 100,0 -9.904
di cui forborne performing 4.855 6.254 -1.399
di cui forborne non performing 1.852 1.949 -97
Finanziamenti verso clientela classificati tra le attività in via
di dismissione
518 368 150

Sotto il profilo della qualità degli impieghi, le esposizioni deteriorate nette si riducono del 5,1% passando dai 4,9 miliardi del 31 dicembre 2022 ai 4,6 miliardi del 30 giugno 2023.

La dinamica delle singole componenti evidenzia:

  • − un incremento delle sofferenze da 919 a 969 milioni, pari al +5,4%;
  • − una flessione delle inadempienze probabili, che passano da 3.637 a 3.249 milioni, pari al -10,7%;
  • − una crescita dei crediti scaduti e/o sconfinanti, la cui esposizione ammonta a 420 milioni rispetto ai 329 milioni del 31 dicembre 2022 (+27,7%).

L'incidenza delle attività deteriorate sul totale dei crediti netti verso clientela si attesta all'1,2% (1,1% in base alla definizione EBA), valore in lieve diminuzione rispetto all'1,3% di dicembre 2022 (1,2% in base alla definizione EBA), con una copertura dei crediti deteriorati pari al 47,2%.

I crediti netti in bonis ammontano a 365,6 miliardi, contro i 375 miliardi del 31 dicembre 2022, evidenziando quindi un calo di 9,4 miliardi (-2,5%). Il relativo coverage medio si attesta a 0,46% (Stage 1 pari a 0,16% e Stage 2 pari a 4,04%), sostanzialmente in linea rispetto a quello del 31 dicembre 2022 (0,48%, di cui Stage 1 pari a 0,13% e Stage 2 pari a 3,84%).

Gli aggregati patrimoniali

Altre attività e passività finanziarie dell'operatività bancaria: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di strumenti finanziari Attività finanziarie
valutate al fair
Attività finanziarie
valutate al fair
Titoli valutati al
costo
TOTALE
attività
Passività
finanziarie
value
con impatto a
value
con impatto sulla
ammortizzato che
non
finanziarie di negoziazione
(*)
conto redditività costituiscono
economico complessiva finanziamenti
Titoli di debito emessi da Governi
30.06.2023 8.830 31.059 35.512 75.401 X
31.12.2022 7.324 25.514 27.369 60.207 X
Variazione assoluta 1.506 5.545 8.143 15.194 X
Variazione % 20,6 21,7 29,8 25,2 X
Altri titoli di debito
30.06.2023 4.578 11.947 18.789 35.314 X
31.12.2022 3.076 7.355 19.260 29.691 X
Variazione assoluta 1.502 4.592 -471 5.623 X
Variazione % 48,8 62,4 -2,4 18,9 X
Titoli di capitale
30.06.2023 1.614 1.125 X 2.739 X
31.12.2022 1.349 1.327 X 2.676 X
Variazione assoluta 265 -202 X 63 X
Variazione % 19,6 -15,2 X 2,4 X
Quote OICR
30.06.2023 2.806 X X 2.806 X
31.12.2022 2.658 X X 2.658 X
Variazione assoluta 148 X X 148 X
Variazione % 5,6 X X 5,6 X
Debiti verso banche e verso clientela
30.06.2023 X X X X -9.112
31.12.2022 X X X X -7.241
Variazione assoluta X X X X 1.871
Variazione % X X X X 25,8
Derivati finanziari
30.06.2023 29.692 X X 29.692 -30.975
31.12.2022 32.162 X X 32.162 -32.838
Variazione assoluta -2.470 X X -2.470 -1.863
Variazione % -7,7 X X -7,7 -5,7
Derivati creditizi
30.06.2023 1.325 X X 1.325 -1.327
31.12.2022 954 X X 954 -935
Variazione assoluta 371 X X 371 392
Variazione % 38,9 X X 38,9 41,9
TOTALE 30.06.2023 48.845 44.131 54.301 147.277 -41.414
TOTALE 31.12.2022 47.523 34.196 46.629 128.348 -41.014
Variazione assoluta 1.322 9.935 7.672 18.929 400
Variazione % 2,8 29,1 16,5 14,7 1,0

(*) L'importo della voce non comprende i "certificates", che sono inclusi nella tabella della raccolta diretta bancaria.

La tabella sopra riportata evidenzia la composizione delle altre attività e passività finanziarie, queste ultime al netto dei "certificates", in quanto ricompresi negli aggregati della raccolta diretta bancaria.

Le attività finanziarie complessive si sono attestate a 147,3 miliardi, in aumento di 18,9 miliardi da inizio anno (+14,7%). Le passività finanziarie di negoziazione hanno mostrato un aumento di 0,4 miliardi (+1%), attestandosi a 41,4 miliardi.

L'incremento delle attività finanziarie è principalmente ascrivibile all'incremento dello stock dei titoli di debito emessi da Governi (+15,2 miliardi; +25,2%) e dagli altri titoli di debito (+5,6 miliardi; +18,9%), parzialmente compensato dal decremento dei derivati finanziari (-2,5 miliardi; -7,7%).

Più in dettaglio, le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - che includono i derivati finanziari e creditizi e i titoli di debito e di capitale detenuti con finalità di negoziazione e obbligatoriamente valutati al fair value - si analizzano congiuntamente alle passività finanziarie di negoziazione e designate al fair value, al netto dei certificates già inclusi nella raccolta diretta. Al 30 giugno 2023 tale aggregato presenta una consistenza pari a +7,4 miliardi, a fronte di +6,5 miliardi di dicembre 2022, evidenziando una variazione di +0,9 miliardi. La dinamica è ascrivibile sia alle attività finanziarie detenute per la negoziazione, in aumento di 1,3 miliardi (+2,8%) per effetto dell'incremento delle attività per cassa (+3 miliardi), in particolare dei titoli di debito governativi (+1,5 miliardi), dei titoli di debito banche (+1,2 miliardi) e dei derivati creditizi (+0,4 miliardi), in parte controbilanciati dai derivati finanziari (-2,5 miliardi), sia alle maggiori passività finanziarie di negoziazione per 0,4 miliardi (+1%), la cui variazione è dovuta principalmente ai debiti verso banche (+1,1 miliardi), ai debiti verso clientela (+0,8 miliardi) e ai derivati creditizi (+0,4 miliardi), solo in parte compensata dai derivati finanziari (-1,9 miliardi).

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano a 44,1 miliardi. Lo stock, costituito da titoli di debito per 43 miliardi e da investimenti di natura partecipativa e da interessenze di private equity per 1,1 miliardi, evidenzia un incremento di 9,9 miliardi (+29,1%), dovuto principalmente a titoli di debito non strutturati. I titoli di debito HTCS risultano prevalentemente classificati a Stage 1 (98,7%).

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti ammontano a 54,3 miliardi, in aumento di 7,7 miliardi (+16,5%) rispetto all'esercizio precedente, principalmente per effetto della crescita dei titoli di debito verso governi. I titoli di debito HTC risultano prevalentemente classificati a Stage 1 (89,7%).

Titoli di debito: stage allocation

(milioni di euro)
Titoli di debito: stage allocation Attività finanziarie
valutate al fair value
con impatto sulla
redditività
complessiva
Titoli valutati al costo
ammortizzato che non
costituiscono
finanziamenti
TOTALE
Stage 1
30.06.2023 42.454 48.702 91.156
31.12.2022 32.763 44.826 77.589
Variazione assoluta 9.691 3.876 13.567
Variazione % 29,6 8,6 17,5
Stage 2
30.06.2023 552 5.599 6.151
31.12.2022 106 1.803 1.909
Variazione assoluta 446 3.796 4.242
Variazione %
Stage 3
30.06.2023 - - -
31.12.2022 - - -
Variazione assoluta - - -
Variazione % - - -
TOTALE 30.06.2023 43.006 54.301 97.307
TOTALE 31.12.2022 32.869 46.629 79.498
Variazione assoluta 10.137 7.672 17.809
Variazione % 30,8 16,5 22,4

Raccolta diretta bancaria

(milioni di euro)
Voci 30.06.2023 31.12.2022 Variazioni
Incidenza % Incidenza % assolute %
Conti correnti e depositi 310.143 67,4 335.558 74,5 -25.415 -7,6
Operazioni pronti c/termine e prestito titoli 15.020 3,3 1.275 0,3 13.745
Obbligazioni 81.151 17,6 67.018 14,9 14.133 21,1
Certificati di deposito 127 - 136 - -9 -6,6
Passività subordinate 13.538 2,9 12.549 2,8 989 7,9
Altra raccolta 40.043 8,8 33.671 7,5 6.372 18,9
di cui: valutata al fair value (*) 21.940 4,8 16.591 3,7 5.349 32,2
Raccolta diretta bancaria 460.022 100,0 450.207 100,0 9.815 2,2

(*) Valori riferiti a "certificates" inclusi nello schema di Stato patrimoniale nelle voci "Passività finanziarie di negoziazione" e "Passività finanziarie designate al fair value".

La raccolta diretta da clientela, costituita dai Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione, nonché dai certificates, che rappresentano una forma di raccolta non al costo ammortizzato alternativa a quella obbligazionaria, assomma a 460 miliardi, in aumento di 9,8 miliardi (+2,2%) rispetto al 31 dicembre 2022. La dinamica è riconducibile principalmente all'incremento della provvista obbligazionaria (+14,1 miliardi; +21,1%), delle operazioni pronti contro termine e prestito titoli (+13,7 miliardi) e dei certificates (+5,3 miliardi; +32,2%), in parte controbilanciato dal decremento dei conti correnti e depositi (-25,4 miliardi; -7,6%). In un contesto di progressivo innalzamento dei tassi le imprese hanno utilizzato la liquidità per ridurre il ricorso al credito bancario e la clientela privata ha reindirizzato parte delle somme disponibili sui conti correnti su prodotti di investimento più remunerativi. In questo senso va letta la contrazione sui conti correnti e depositi a fronte della crescita dell'altra raccolta, in particolare i certificates.

Crediti e debiti verso banche - posizione interbancaria netta

Si ricorda che, per effetto del rialzo dei tassi di interesse ufficiali, a partire dal mese di settembre 2022 l'eccesso di liquidità non è più depositato nel conto della Riserva Obbligatoria, aggregata tra i Finanziamenti verso banche, bensì in depositi a vista (overnight) presso la Banca Centrale, che sono esposti nella voce "Cassa e disponibilità liquide". Al 30 giugno 2023 tale importo era pari a 57,5 miliardi (89 miliardi a dicembre 2022).

Includendo la liquidità di cui sopra, al 30 giugno 2023 la posizione interbancaria netta presenta uno sbilancio pari a -25,5 miliardi e si confronta con i -35,7 miliardi al 31 dicembre 2022 (segnando un calo di 10,2 miliardi, pari al -28,7%). La dinamica dell'aggregato riflette la riduzione dei finanziamenti verso banche per 4,4 miliardi (-12,5%) e del saldo dei depositi a vista overnight con la BCE per 31,5 miliardi (-35,4%) che si raffronta con la flessione dei debiti verso banche di 46,1 miliardi (-28,8%), in seguito ai rimborsi anticipati o per estinzione naturale di operazioni di rifinanziamento TLTRO III con la BCE intervenuti nel corso del primo semestre 2023, per 51 miliardi. Al 30 giugno 2023 l'indebitamento in essere verso la BCE per operazioni di TLTRO III risulta pari a 45 miliardi.

Partecipazioni

Le Partecipazioni, che si attestano a 24,2 miliardi, comprendono quote societarie di controllo, di collegamento e di controllo congiunto, e sono in leggero incremento rispetto alla fine dell'esercizio precedente (+0,5 miliardi; +2,3%).

Attività materiali e immateriali

Le Attività materiali e immateriali ammontano a 11,9 miliardi, in riduzione di 0,2 miliardi (-1,6%) rispetto ai 12,1 miliardi del 31 dicembre 2022.

Attività fiscali

Le Attività fiscali, al netto delle Passività fiscali, ammontano a 14,4 miliardi, in calo di 1,7 miliardi (-10,8%) rispetto al 31 dicembre 2022.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono pari a circa 3,8 miliardi, in flessione rispetto alla fine dell'esercizio precedente (-0,6 miliardi; -14,3%).

Attività non correnti in via di dismissione e passività associate

Le Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e le correlate passività associate accolgono le attività e le relative passività non più riferite alla normale operatività in quanto oggetto di cessione. Al 30 giugno 2023 sono presenti attività/gruppi di attività in corso di cessione per 0,6 miliardi, mentre le passività associate assumono un saldo non significativo (0,5 milioni). La voce è riferibile a crediti in bonis per 516 milioni e a crediti non performing per 2 milioni, nonché ad alcuni singoli immobili per 36 milioni. Si segnala che nel mese di maggio 2023 si è perfezionata la cessione della partecipazione in Zhoung Ou Asset Management Co. Ltd., precedentemente classificata tra le attività in corso di dismissione.

Patrimonio netto

Il Patrimonio netto, comprensivo dell'utile di periodo pari a 3.934 milioni, ammonta a 54,8 miliardi a fronte dei 54,1 miliardi al 31 dicembre 2022.

Oltre al diverso risultato netto dei due periodi a confronto (-0,4 miliardi; -8,2%), le variazioni più significative che concorrono all'incremento di 0,7 miliardi (+1,4%) sono ascrivibili:

  • − all'effetto positivo, rilevato in sede di riparto dell'utile d'esercizio 2022, connesso alla chiusura dell'acconto sul dividendo pagato in data 21 novembre 2022 a valere sul risultato dell'esercizio 2022, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2022 in conformità alle previsioni dell'art. 2433-bis, comma 4, del Codice Civile (+1,4 miliardi);
  • − al calo delle riserve di 0,5 miliardi (-1,6%), dovuto all'effetto netto tra l'incremento della riserva straordinaria e della riserva legale per 1,2 miliardi, conformemente a quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2023 in sede di riparto dell'utile dell'esercizio 2022 e l'utilizzo della riserva straordinaria per 1,7 miliardi, riconducibile alla conclusione del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento (buyback), avviato il 13 febbraio 2023 e conclusosi il 4 aprile 2023, e al successivo annullamento di 706.004.171 azioni, senza riduzione del capitale sociale;

− all'incremento delle riserve da valutazione (+0,2 miliardi).

(milioni di euro)
Importo al
30.06.2023
Quota
capitale
Quota
utili
Quota in
sospensione
d'imposta
Possibilità
di
utilizzazione
(a)
Riepilogo
utilizzi effettuati
negli ultimi tre
esercizi
Patrimonio netto
– Capitale sociale 10.369 7.824 759 1.786 - -
– Strumenti di capitale 7.194 7.232 -38 - - -
– Sovraprezzi di emissione (b) 28.160 13.037 11.454 3.669 A, B, C 394
– Riserva legale 2.125 520 1.605 - A(1), B, C(1) -
– Riserva straordinaria 2.640 317 2.323 - A, B, C 1.932
– Riserva da concentrazione (L. 30/07/1990) n. 218, art. 7 c.3) 302 - - 302 A, B(2), C(3) -
– Riserva da concentrazione (L. 30/07/1990) n. 218, art. 7 c.2) 366 - - 366 A, B(2), C(3) -
– Altre riserve di cui:
Riserva di legge Filiali Estere 13 - 13 - A, B, C -
Riserva contribuzione piani di incentivazione LECOIP 3.0 / POP / PSP 154 152 2 - A -
Riserva avanzo di fusione Intesa Sanpaolo Provis 3 3 - - A, B, C -
Riserva IFRS 2 per piano incentivazione del personale 66 66 - - A -
Riserva su strumenti di capitale AT1 -1.696 - -1.696 - - -
Riserva in sospensione di imposta ex UBI Banca 421 - - 421 A, B,C -
Riserva utili indisponibili ex art.6 del D. Lgs. 38/2005 1.051 - 1.051 - B -
Riserva piani di stock option 42 - 42 - A -
Riserve: altre -622 - -626 4 - -
– Riserve da valutazione:
Riserva di rivalutazione (L. 2/12/1975, n. 576) 4 - - 4 A, B(2), C(3) -
Riserva di rivalutazione (L. 19/3/1983) 146 - - 146 A, B(2), C(3) -
Riserva di rivalutazione (L. 29/12/1990, n. 408) 9 - - 9 A, B(2), C(3) -
Riserva di rivalutazione (L. 30/12/1991, n. 413) 380 - - 380 A, B(2), C(3) -
Riserva di rivalutazione (L. 22/11/2000, n. 342) 460 - - 460 A, B(2), C(3) -
Riserva da valutazione FVOCI -1.755 - -1.755 - - -
Riserva da valutazione attività materiali e immateriali 1.667 - 1.667 - (4) -
Riserva da valutazione CFH -349 - -349 - - -
Riserva da valutazione piani a benefici definiti -175 - -175 - - -
Riserva da valutazione Passività finanziarie designate al fair value con impatto
a conto economico
-100 - -100 - - -
– Azioni proprie -19 -19 - - - -
Totale Capitale e Riserve 50.856 29.132 14.177 7.547 (5) -
Quota non distribuibile (c) 8.108 - - - - -

(a) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci.

(b) La riserva ha origine per 23.734 milioni dall'operazione di fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI per effetto dell'applicazione del Principio contabile IFRS 3 relativo alle operazioni di aggregazione.

In attesa di un intervento legislativo in merito alla qualificazione della riserva iscritta in applicazione del citato principio contabile, questa è considerata indisponibile sino a concorrenza dei valori di avviamento e intangibili iscritti in bilancio. Si evidenzia, limitatamente alla quota in sospensione di imposta, che in caso di utilizzazione della riserva a copertura di perdite non si può dare luogo a distribuzione di utili fino a quando la riserva non è integrata, o ridotta in misura corrispondente. Inoltre, qualora la quota in sospensione di imposta venga distribuita ai soci, la stessa concorre a formare il reddito di impresa. La quota di utili in sospensione, pari a 3.669 milioni comprende 1.685 milioni relativi al riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili di taluni cespiti immobiliari operato ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 948, della Legge n. 145/2018 e 1.473 milioni relativi al riallineamento dei valori fiscali del brand name e di altre attività immateriali ai maggiori valori contabili ai sensi dell'articolo 110, commi 8 e 8 bis del Decreto Legge 104/2020.

(c) La quota non distribuibile è principalmente riferibile alle riserve di rivalutazione, alle riserve da valutazione costituite in contropartita diretta della valutazione al fair value delle attività materiali, alla riserva costituita nell'ambito dei piani di incentivazione a lungo termine, a parte della riserva sovrapprezzo, alle altre riserve in sospensione di imposta, alla quota degli utili corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico dell'esercizio precedente, al netto del relativo onere fiscale, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value), ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, nonché alla quota della riserva legale corrispondente a un quinto del capitale sociale ai sensi dell'art. 2430 del Codice Civile.

(1) Utilizzabile per aumento di capitale (A) e per la distribuzione ai soci (C) per la quota che supera un quinto del capitale sociale.

(2) In caso di utilizzazione della riserva a copertura di perdite non si può dare luogo a distribuzione di utili fino a quando la riserva non è integrata, o ridotta in misura corrispondente.

(3) La riserva, qualora non venga imputata al capitale, può essere ridotta soltanto con l'osservanza delle disposizioni dei commi secondo e terzo dell'articolo 2445 del Codice Civile. Qualora venga distribuita ai soci concorre a formare il reddito imponibile della società.

(4) La riserva è indisponibile ai sensi dell'articolo 6 del Decreto Legislativo n. 38/2005.

(5) Per effetto dell'applicazione dell'articolo 47, comma 1, del TUIR, nella quota utili sono comprese riserve di utili per 4.208 milioni fiscalmente qualificate come riserve di capitale.

Le riserve da valutazione sono state ricomprese nell'ambito delle riserve di utili, stante che si tratta o di riserve destinate a confluire nel conto economico al momento del realizzo o estinzione delle corrispondenti attività o passività ovvero di riserve sostanzialmente assimilabili a riserve di utile.

I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI SOLVIBILITÀ

(milioni di euro)
Fondi propri e coefficienti di solvibilità 30.06.2023 31.12.2022
(*) IFRS9
"Fully loaded"
IFRS9
"Transitional"
Fondi propri
Capitale primario di Classe 1 (CET1) al netto delle rettifiche regolamentari 37.546 36.396 37.025
Capitale aggiuntivo di Classe 1 (AT1) al netto delle rettifiche regolamentari 7.184 7.184 7.184
CAPITALE DI CLASSE 1 (TIER 1) 44.730 43.580 44.209
Capitale di Classe 2 (T2) al netto delle rettifiche regolamentari 9.255 9.054 8.431
TOTALE FONDI PROPRI 53.985 52.634 52.640
Attività di rischio ponderate
Rischi di credito e di controparte 274.248 280.555 280.008
Rischi di mercato e di regolamento 12.006 8.325 8.325
Rischi operativi 18.892 18.043 18.043
Altri rischi specifici (a) - - -
ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE 305.146 306.923 306.376
Coefficienti di solvibilità %
Common Equity Tier 1 ratio 12,3% 11,9% 12,1%
Tier 1 ratio 14,7% 14,2% 14,4%
Total capital ratio 17,7% 17,1% 17,2%

(*) Il periodo transitorio IFRS 9 è terminato al 31 dicembre 2022, pertanto gli importi riportati nella colonna al 30 giugno 2023 sono confrontabili con il precedente periodo "IFRS9 Fully loaded".

(a) La voce include tutti gli altri elementi non considerati nelle precedenti voci che entrano nel computo dei requisiti patrimoniali complessivi.

I Fondi propri si attestano a 54 miliardi, mentre il Common Equity Tier 1 ratio si posiziona al 12,3%, valore ampiamente superiore a quello minimo previsto.

Il presidio dei rischi

L'informativa sul ruolo svolto dalla Capogruppo Intesa Sanpaolo per garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto è riportata nel corrispondente capitolo delle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023, al quale si fa rimando. Si rammenta che Intesa Sanpaolo, in qualità di Capogruppo, svolge nei confronti delle società del Gruppo un ruolo di indirizzo e di coordinamento2 , esercitando la responsabilità nella definizione delle linee guida e delle regole metodologiche inerenti al processo di gestione dei rischi.

In particolare, nel richiamato capitolo delle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato trovano trattazione i seguenti principali fattori di rischio:

  • il conflitto militare fra Russia e Ucraina, con l'illustrazione degli approcci valutativi adottati, che non riguardano soltanto il portafoglio crediti ma, seppur in misura contenuta, anche posizioni in titoli e immobili, nonché i dettagli riepilogativi delle esposizioni sia dirette, da parte cioè delle controllate nei due Paesi, sia cross-border, ovvero generate principalmente dall'attività di corporate ed investment banking della Capogruppo e delle banche estere della Divisione IMI C&IB. Dopo il significativo de-risking realizzato nel 2022, prevalentemente per effetto della cessione a titolo definitivo di due importanti esposizioni, si evidenzia nel primo semestre 2023 un'ulteriore riduzione dei rischi per cessioni, rimborsi ed estinzioni;
  • il rischio di credito, con gli aggiornamenti dello scenario macroeconomico di riferimento per il calcolo dell'Expected Credit Loss. A fronte di perduranti incertezze che gravano sullo scenario previsionale di base, seppur in miglioramento – per i rischi verso l'alto della componente di fondo dell'inflazione e le possibili turbative negli approvvigionamenti energetici europei, che potrebbero spingere le banche centrali a prolungare nel tempo politiche monetarie restrittive con potenziali effetti recessivi – sono stati adottati "post-model adjustment" agli esiti delle metodologie valutative, nel quadro consentito dal principio IFRS 9. Nel caso della Capogruppo Intesa Sanpaolo, questi sono stati applicati ai segmenti Retail/SME Retail e SME Corporate a partire da livelli di rischio medio/alti con particolare modulazione per i settori maggiormente esposti ai rischi delle prospettive economiche;
  • il rischio di controparte, fattispecie particolare di rischio di credito che riguarda i contratti derivati e le transazioni di strumenti finanziari, di principale rilievo per la Capogruppo, autorizzata all'utilizzo di metodologie avanzate di misurazione, e presente solo in via residuale nelle altre banche del Gruppo che applicano comunque a livello gestionale le metriche avanzate in modalità semplificata;
  • i rischi di mercato, declinati con riferimento sia al portafoglio di negoziazione, che vede Intesa Sanpaolo rappresentare la quota prevalente a livello consolidato, sia al portafoglio bancario, relativamente al quale viene sinteticamente delineato il sistema di misurazione vigente che esamina il profilo di rischio delle poste di bilancio o fuori bilancio più strettamente connesse con l'attività di intermediazione creditizia sulla base di due prospettive distinte ma complementari: quella del valore economico, di medio-lungo periodo, e quella del margine di interesse, di più breve periodo;
  • il rischio di liquidità, ricordando che la Capogruppo svolge funzioni di presidio e gestione della liquidità con riferimento non solo alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva del Gruppo e il rischio di liquidità a cui è esposto attraverso un sistema interno di controllo e di gestione, descritto negli aspetti più qualificanti, che si sviluppa nel quadro del Risk Appetite Framework del Gruppo e delle soglie massime di tolleranza ivi approvate;
  • i rischi ESG (Environmental, Social and Governance) e il rischio di cambiamento climatico, con l'illustrazione delle principali azioni messe in atto per il monitoraggio e la gestione di questi rischi nell'ambito del Risk Appetite Framework;
  • i rischi operativi, per i quali viene delineato il modello di governo che coinvolge, con responsabilità diretta, sia le Unità Organizzative della Capogruppo sia quelle delle altre Banche e Società del Gruppo, in coerenza con una strategia di assunzione e gestione prudente di tali rischi al fine di garantire solidità e continuità aziendale nel lungo periodo. Particolare attenzione viene dedicata all'informativa sui rischi legali, con l'aggiornamento delle evoluzioni intervenute per le vertenze più rilevanti in essere, e a quella sul contenzioso fiscale, anch'esso esplicitato con riferimento alle controversie più rilevanti.

L'informativa quali-quantitativa sul presidio dei rischi riportata nelle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 include anche, in quanto oggetto di attento monitoraggio da parte della Capogruppo:

  • alcune tipologie di prodotti finanziari che gli Organismi di Vigilanza sovranazionali e nazionali considerano ad elevato rischio, auspicandone pertanto la massima trasparenza: trattasi dei prodotti strutturati di credito, dell'operatività svolta attraverso Special Purpose Entities (SPE), delle leveraged transactions, degli investimenti in hedge fund e dell'operatività in derivati di negoziazione stipulati con la clientela;
  • i tre pilastri nei quali si articola il quadro delle valutazioni finanziarie al fair value, ovvero la misurazione del fair value di attività e passività finanziarie secondo i principi contabili internazionali (IFRS), la verifica indipendente dei prezzi (IPV - Independent Price Verification) e la misurazione del prudent value, questi ultimi stabiliti dalla CRR (Capital Requirement Regulation);
  • le attività di transizione svolte da Intesa Sanpaolo sulle varie categorie di strumenti finanziari nell'ambito della riforma dei tassi benchmark (Interest rate benchmark reform).

Successivamente al 30 giugno 2023 non si sono rilevati eventi tali da modificare significativamente il profilo di rischio della Banca e del Gruppo.

2 In proposito, si specifica che Intesa Sanpaolo non esercita su Risanamento S.p.A. e sulle sue controllate attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

Eventi successivi alla chiusura del primo semestre 2023

Successivamente alla chiusura del semestre non sono intervenuti eventi tali da incidere negativamente sulla situazione economico patrimoniale inclusa nel Prospetto contabile di Intesa Sanpaolo al 30 giugno 2023 predisposto ai sensi dell'art.2433 bis del Codice Civile, riportato nel seguito del presente documento.

In data odierna, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2023, che chiude con un risultato di periodo in significativo miglioramento ed una patrimonializzazione solida e largamente superiore ai requisiti regolamentari.

Come evidenziato nel comunicato stampa dedicato, al quale si rimanda, il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un utile netto in crescita dell'85% a 6.122 milioni, sostenuto dalla crescita degli interessi netti, da un cost/income tra i migliori in Europa, nonostante l'inflazione e i forti investimenti in tecnologia e crescita, e da un costo del rischio ormai sceso ai minimi storici, coerentemente con un posizionamento del Gruppo tra i migliori in Europa per stock ed incidenza di crediti deteriorati. Un'altrettanto positiva evoluzione di ricavi, costi e risultato netto si presenta confermata anche per la Capogruppo Intesa

Sanpaolo. Tenendo conto del payout previsto nell'ambito del Piano d'impresa, pari al 70% dell'utile consolidato – e quindi di dividendi già

maturati nei nove mesi per 4,3 miliardi – il Common Equity Tier 1 Ratio a livello consolidato si è attestato al 13,6%. Il livello raggiunto dal CET1 non considera peraltro il beneficio addizionale di 120 punti base derivante dall'assorbimento delle imposte differite attive (DTA), del quale circa 25 punti base nell'orizzonte 4° trimestre 2023 – 2025 (Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 14,9%3).

Di seguito si riepilogano gli altri principali eventi che hanno interessato Intesa Sanpaolo dopo la chiusura del primo semestre 2023.

Il 19 luglio 2023 è stato sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali l'accordo relativo al trasferimento di due rami d'azienda, da parte della controllante al 100% Intesa Sanpaolo, a Isybank, la nuova banca digitale del Gruppo ufficialmente presentata il 15 giugno, quale progetto qualificante del Piano d'Impresa 2022-2025 volto a coniugare la solidità e l'offerta commerciale di una banca con i servizi semplici e veloci tipici di una fintech. La nuova realtà si rivolge infatti alla clientela del Gruppo costituita da fruitori prevalentemente digitali dei servizi bancari e orientati al mobile banking, mantenendo tuttavia la possibilità di una relazione diretta con il personale della filiale digitale.

Il conferimento, deliberato dalla Capogruppo il 30 marzo 2023, riguarda due distinti rami d'azienda aventi ad oggetto ognuno l'insieme di beni e rapporti giuridici organizzati funzionalmente per la gestione dei clienti persone fisiche che utilizzano prevalentemente canali digitali.

In data 11 ottobre 2023 Isybank ha deliberato un aumento del capitale sociale da 30 milioni a 31 milioni, da realizzarsi in due tranche e da liberarsi mediante i conferimenti in natura dei suddetti rami, per la valutazione dei quali Intesa Sanpaolo si è avvalsa del supporto di un esperto terzo indipendente.

Nel fine settimana del 14-15 ottobre 2023 ha avuto luogo il trasferimento del primo ramo costituito da circa 300 mila clienti di Intesa Sanpaolo con profili operativi più semplici, individuati sulla base di specifici requisiti. Il conferimento ha avuto efficacia giuridica dal 16 ottobre 2023. Il secondo trasferimento, che riguarderà clienti con profili relativamente più complessi rispetto al precedente, è previsto nel marzo 2024, in parallelo con l'arricchimento del catalogo prodotti, servizi e funzionalità e con nuove iniziative di Marketing e Comunicazione.

Il 28 luglio sono stati resi noti i risultati del 2023 EU-wide stress test condotto dall'Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con il Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU), la Banca d'Italia, la Banca Centrale Europea (BCE) e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS), cui è stata sottoposta anche Intesa Sanpaolo con riferimento al perimetro consolidato. Lo scenario di riferimento copre un orizzonte temporale di tre anni (2023-2025). Lo stress test è stato condotto in base a un'ipotesi di bilancio statico al dicembre 2022 e quindi non considera strategie aziendali e iniziative gestionali future. Non rappresenta una previsione della redditività del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Il CET1 ratio fully loaded risultante dallo stress test al 2025, anno finale della simulazione, per il Gruppo Intesa Sanpaolo è pari al 14,85% nello scenario base e al 10,85% nello scenario avverso, rispetto al 13,53% di partenza, registrato al 31 dicembre 2022. Tali risultati evidenziano la capacità di Intesa Sanpaolo di confermare la propria solidità anche in scenari complessi, grazie al modello di business ben diversificato e resiliente.

Nell'ambito di una gestione proattiva del capitale, il 31 agosto 2023 Intesa Sanpaolo ha annunciato un'offerta di riacquisto per cassa di tutto o parte del prestito obbligazionario perpetuo di propria emissione "€750.000.000 6,25% Additional Tier 1 Notes" in circolazione per l'intero importo nominale (ISIN XS1614415542, prima call 16 maggio 2024), al prezzo di 100,25% – offerta soggetta ai termini e alle condizioni, nonché alle restrizioni di offerta e distribuzione, previsti nel tender offer memorandum datato 31 agosto 2023 – e il contestuale lancio di una nuova emissione obbligazionaria perpetua del tipo Additional Tier 1 a

3 Stimato considerando l'assorbimento totale delle imposte differite attive (DTA) relative all'affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro – esente da imposte – a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all'acquisizione dell'Insieme Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l'atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite pregresse e delle DTA relative all'acquisizione di UBI Banca e all'accordo sindacale di novembre 2021 e la prevista distribuzione a valere sull'utile assicurativo dei primi nove mesi del 2023.

tasso fisso reset per un importo nominale non inferiore a 750.000.000 di euro da collocare, a condizioni di mercato, ad investitori qualificati, inclusi gli eventuali portatori dei titoli oggetto dell'offerta.

Alla scadenza dell'offerta di riacquisto, il 7 settembre 2023, l'ammontare dei titoli validamente presentati è risultato pari a 503.077.000 euro, equivalente a circa il 67,08% dell'importo nominale in circolazione, che Intesa Sanpaolo ha accettato di riacquistare: alla data di regolamento dell'11 settembre 2023 ha pertanto pagato ai portatori in offerta dei titoli il corrispettivo del prezzo di acquisto e l'ammontare degli interessi maturati. Il prestito è ora in essere per l'importo residuale di 246.923.000 di euro e verrà interamente rimborsato alla prima data di call (16 maggio 2024) avendo Intesa Sanpaolo già ricevuto la necessaria autorizzazione da parte della BCE.

Il 7 settembre è avvenuto il regolamento della nuova emissione di titoli obbligazionari perpetui "€1.250.000.000 9,125% Additional Tier 1 Notes" (ISIN XS2678939427), quotata alla Borsa del Lussemburgo, con prima data di reset del tasso di interesse al 7 marzo 2030 e, successivamente, ogni cinque anni.

Nel periodo dall'11 settembre al 13 settembre 2023 è stato realizzato un programma di acquisto di azioni proprie ordinarie a servizio dei piani di assegnazione gratuita di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo ai dipendenti e Consulenti Finanziari del Gruppo riguardanti (i) principalmente, il sistema di incentivazione del Gruppo Intesa Sanpaolo basato su azioni relativo all'esercizio 2022 e (ii) in proporzione minore, i sistemi di incentivazione di alcune società controllate, sempre relativi al 2022. Tali sistemi di incentivazione sono destinati ai Risk Taker che maturino un premio superiore alla c.d. "soglia di materialità"4 , ai percettori di un importo "particolarmente elevato"5 e a coloro i quali, tra Middle Management o Professional non Risk Taker, maturino "bonus rilevanti"6 . L'acquisto era altresì a servizio, qualora ricorrano determinate condizioni, della corresponsione di compensi riconosciuti in occasione della cessazione anticipata del rapporto di lavoro (c.d. Severance).

Nei tre giorni di esecuzione del programma sono state complessivamente acquistate – tramite la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, incaricata dell'esecuzione – n. 32.000.000 di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, pari a circa lo 0,18% del capitale sociale della Capogruppo, ad un prezzo medio per azione pari a 2,4697 euro, per un controvalore totale di 79.031.462,67 euro. La sola Capogruppo ha acquistato n. 20.200.547 azioni a un prezzo medio unitario di 2,4683 euro, per un controvalore di 49.861.766,11 euro.

Le operazioni sono state effettuate in osservanza delle disposizioni di cui agli artt. 2357 e seguenti e 2359-bis e seguenti del Codice Civile e dei limiti indicati dalle autorizzazioni dei rispettivi organi sociali competenti a deliberare. In particolare, nel caso della Capogruppo Intesa Sanpaolo, nei termini autorizzati dall'Assemblea del 28 aprile 2023.

Ai sensi dell'art. 132 del TUF e dell'art. 144-bis del Regolamento Emittenti e successive modifiche, gli acquisti sono stati effettuati sul mercato regolamentato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana, secondo le modalità operative stabilite per tali operazioni nei regolamenti di organizzazione e gestione del mercato stesso.

Il 12 settembre 2023 Intesa Sanpaolo – che attraverso Intesa Sanpaolo Casa offre servizi di intermediazione e consulenza immobiliare avvalendosi di una rete di agenzie nelle principali città italiane – Homepal a Better Place – agenzia immobiliare online di nuova generazione che supporta i clienti nelle diverse fasi di compravendita immobiliare attraverso una piattaforma digitale e agenti immobiliari collegati da remoto – e BPER Banca – già azionista di Homepal – hanno reso noto di avere raggiunto un accordo per una partnership strategica e commerciale con l'obiettivo di creare un nuovo operatore attivo su tutto il mercato italiano. La nuova realtà potrà beneficiare della complementarità dei modelli di servizio di Intesa Sanpaolo Casa e di Homepal e, facendo leva sulle reti di Intesa Sanpaolo e BPER, sarà in grado di soddisfare le esigenze dei clienti nella compravendita immobiliare attraverso servizi tecnologici, presenza fisica ed esperienza dei propri agenti.

Il perfezionamento dell'operazione è avvenuto il 23 ottobre 2023 con il conferimento in Homepal da parte di Intesa Sanpaolo della partecipazione del 100% di Intesa Sanpaolo Casa. A seguito dell'operazione Intesa Sanpaolo partecipa al capitale di Homepal con una quota del 49%; il restante capitale è detenuto per il 34% dai precedenti soci di Homepal e per il 17% da BPER Banca.

Il valore di conferimento di Intesa Sanpaolo Casa in Homepal è stato supportato da un'apposita fairness opinion predisposta da un esperto indipendente ai sensi dell'art. 2343 del Codice Civile. Nell'ambito dell'operazione sono stati altresì definiti i diritti di Intesa Sanpaolo quale socio di minoranza e la governance della società; sulla base di quanto previsto dagli accordi la partecipazione di Intesa Sanpaolo in Homepal è classificata tra le interessenze sottoposte ad influenza notevole ai sensi dello IAS 28. Considerato che il closing dell'operazione è avvenuto dopo la chiusura del terzo trimestre, sussistendo tutti gli elementi previsti dall'IFRS 5, al 30 settembre 2023 la partecipazione in Intesa Sanpaolo Casa è stata riclassificata tra le attività in via di dismissione.

Nel corso del terzo trimestre è proseguito a livello di Gruppo il piano di uscite volontarie incentivate ai sensi degli accordi sindacali del 29 settembre 2020 e del 16 novembre 2021. Le uscite sono state 888, delle quali 855 con decorrenza 1° luglio. Complessivamente nei primi nove mesi del 2023 le uscite volontarie avvenute nel perimetro di Gruppo sono state 2.190, per un totale da inizio 2021 di 7.049 cessazioni, a fronte delle 9.200 previste entro il primo trimestre 2025 sulla base dei due citati accordi sindacali.

Nel periodo luglio-settembre 2023 le assunzioni definite a livello di Gruppo nell'ambito dei medesimi accordi sono state circa 350, per un totale di circa 1.250 nei nove mesi del 2023 e di circa 2.600 da inizio 2021, rispetto alle 4.600 previste entro la fine del 2025.

Nell'ambito del Piano d'Impresa 2022-2025, attraverso il quale il Gruppo intende perseguire una strategia modulare di derisking, già significativamente avviata nel precedente Piano di Impresa, si segnala che nel mese di ottobre è stata perfezionata

4 Pari a 50 mila euro o un terzo della remunerazione totale (salvo quanto diversamente previsto da specifiche normative locali).

5 Ai sensi delle Politiche di Remunerazione e Incentivazione del Gruppo, per il triennio 2022-2024 si considera "particolarmente elevata" la remunerazione variabile superiore a 400 mila euro.

6 Ossia di importo superiore alla "soglia di materialità" (per il Middle Management e i Professional pari di norma a 80 mila euro, salvo quanto diversamente previsto da specifiche normative locali e fermo che per quelli operanti nelle funzioni di business di Intesa Sanpaolo Wealth Management e quelli appartenenti al Gruppo Reyl la soglia è fissata in 150 mila euro) e al 100% della retribuzione fissa.

la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati di Intesa Sanpaolo costituito da sofferenze per un ammontare, al lordo delle rettifiche di valore, pari a circa 0,3 miliardi che al 30 giugno 2023 risultavano classificate fra le attività in via di dismissione.

In relazione all'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse delle banche di cui all'art. 26 del D.L. 10 agosto 2023 n. 104, convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023 n. 136, e considerata in particolare la previsione di cui al comma 5-bis del citato articolo che consente – in luogo del versamento dell'imposta prevista – di destinare a una riserva non distribuibile un importo non inferiore a due volte e mezza la suddetta imposta, si segnala che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 25 ottobre 2023, ha deliberato che proporrà all'Assemblea, in sede di approvazione del Bilancio d'esercizio 2023 e di destinazione dell'utile dell'esercizio e distribuzione agli azionisti del dividendo, la destinazione a specifica riserva, avvalendosi dell'opzione prevista dal predetto provvedimento, di un importo pari a 1.991.446.276,10 euro a valere sull'utile dell'intero esercizio 2023.

Qualora in futuro tale riserva venisse distribuita, dovrebbe scontare il pagamento dell'imposta calcolata ai sensi del comma 3 dell'art. 26, ammontante a 796.578.510,44 euro, cui andrebbero ad aggiungersi gli interessi calcolati sulla base del tasso di interesse sui depositi presso la Banca Centrale Europea. La consistenza delle riserve liberamente distribuibili e non in sospensione di imposta di cui Intesa Sanpaolo dispone al 30 settembre 2023 (22.713 milioni) e la presenza di ulteriori riserve liberamente distribuibili in sospensione di imposta (4.750 milioni), portano a ritenere il pagamento in futuro della suddetta imposta altamente remoto.

Infine, il 30 ottobre 2023 Intesa Sanpaolo ha reso nota l'acquisizione della rumena First Bank S.A. dal fondo di investimento privato statunitense J.C. Flowers & Co. Intesa Sanpaolo e JCF Tiger Holdings S.A.R.L., azionista di controllo di First Bank S.A., hanno firmato un accordo per l'acquisizione del 99,98% delle azioni della banca. La transazione dovrebbe chiudersi entro il primo trimestre del 2024, in attesa dell'approvazione delle autorità di regolamentazione competenti.

First Bank è una banca commerciale con 40 filiali in Romania focalizzata sul servizio alle PMI e alla clientela retail, che negli ultimi anni ha dato priorità agli investimenti nella tecnologia digitale, sviluppando una delle applicazioni di mobile banking più apprezzate del mercato.

L'operazione permetterà di rafforzare la presenza del Gruppo nel centro-est Europa ed in particolare in Romania, dove già opera attraverso Intesa Sanpaolo Bank Romania, parte della Divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo.

Informativa sulle prospettive economiche e sull'evoluzione prevedibile dell'esercizio in corso

Per il Gruppo Intesa Sanpaolo, per il 2023 si prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti attesi pari a ben oltre 14 miliardi nel 2023 e in ulteriore crescita nel 2024 e nel 2025) e da un continuo focus sul cost management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita dell'utile netto a oltre 7,5 miliardi.

L'attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo e le iniziative industriali chiave sono ben avviate, con una prospettiva di utile netto consolidato per il 2024 e il 2025 superiore a quello previsto per il 2023.

Per la Capogruppo ci si attende nel secondo semestre dell'anno un utile netto ancora sostenuto, grazie anche all'ulteriore crescita degli interessi netti.

Si prevede una forte distribuzione di valore:

  • payout ratio cash pari al 70% dell'utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa;
  • acconto dividendi cash da distribuire a valere sui risultati del 2023 pari a circa 2,6 miliardi, in distribuzione a novembre;
  • ulteriore distribuzione per il 2023 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali, nei primi giorni di febbraio 2024;
  • eventuale ulteriore distribuzione per il 2024 e il 2025 da valutare anno per anno.

Si prevede una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio, per il Gruppo, a regime - confermando l'obiettivo superiore al 12% nell'orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4 - pari nel 2025 a oltre il 14,5% ante Basilea 4, a oltre il 14% post Basilea 4 e a oltre il 15% post Basilea 4 includendo l'assorbimento delle DTA (che avverrà per la gran parte entro il 2028), tenendo conto del predetto payout ratio previsto per gli anni del Piano di Impresa e non considerando un'eventuale ulteriore distribuzione. A livello individuale i requisiti patrimoniali sono attesi ampiamente superiori a quelli minimi stabiliti.

Il Consiglio di Amministrazione

Milano, 3 novembre 2023

* * *

Si segnala che nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2023, dopo l'approvazione del presente documento, la società di revisione EY S.p.A. ha rilasciato il parere normativamente previsto.

39

Prospetto contabile di Intesa Sanpaolo S.p.A. al 30 giugno 2023 predisposto ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

41

Schemi contabili

Stato Patrimoniale – Voci dell'Attivo

Voci dell'attivo 30.06.2023 31.12.2022 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
10. Cassa e disponibilità liquide 66.037 97.071 -31.034 -32,0
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 49.474 48.462 1.012 2,1
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 45.753 44.502 1.251 2,8
b) attività finanziarie designate al fair value 1 1 - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 3.720 3.959 -239 -6,0
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 45.204 35.904 9.300 25,9
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 459.342 465.041 -5.699 -1,2
a) crediti verso banche 32.089 36.567 -4.478 -12,2
b) crediti verso clientela 427.253 428.474 -1.221 -0,3
50. Derivati di copertura 7.824 8.774 -950 -10,8
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -8.740 -9.472 -732 -7,7
70. Partecipazioni 24.179 23.646 533 2,3
80. Attività materiali 7.637 7.720 -83 -1,1
90. Attività immateriali 4.232 4.336 -104 -2,4
di cui:
- avviamento 67 67 - -
100. Attività fiscali 14.855 16.594 -1.739 -10,5
a) correnti 2.528 3.348 -820 -24,5
b) anticipate 12.327 13.246 -919 -6,9
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 554 528 26 4,9
120. Altre attività 21.592 16.777 4.815 28,7
Totale dell'attivo 692.190 715.381 -23.191 -3,2
Schemi contabili
Stato Patrimoniale –
Voci del Passivo e del Patrimonio Netto
Voci del passivo e del patrimonio netto 30.06.2023 31.12.2022 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 552.796 594.515 -41.719 -7,0
a) debiti verso banche 113.822 159.962 -46.140 -28,8
b) debiti verso la clientela 344.158 354.851 -10.693 -3,0
c) titoli in circolazione 94.816 79.702 15.114 19,0
20. Passività finanziarie di negoziazione 49.745 48.810 935 1,9
30. Passività finanziarie designate al fair value 13.609 8.795 4.814 54,7
40. Derivati di copertura 4.400 4.652 -252 -5,4
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -7.360 -7.962 -602 -7,6
60. Passività fiscali
a) correnti
434
68
431
74
3
-6
0,7
-8,1
b) differite 366 357 9 2,5
70. Passività associate ad attività in via di dismissione - 15 -15
80. Altre passività 19.949 7.608 12.341

Stato Patrimoniale – Voci del Passivo e del Patrimonio Netto

50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -7.360 -7.962 -602 -7,6
60. Passività fiscali 434 431 3 0,7
a) correnti 68 74 -6 -8,1
b) differite 366 357 9 2,5
70. Passività associate ad attività in via di dismissione - 15 -15
80. Altre passività 19.949 7.608 12.341
90. Trattamento di fine rapporto del personale 726 797 -71 -8,9
100. Fondi per rischi e oneri 3.101 3.667 -566 -15,4
a) impegni e garanzie rilasciate 416 425 -9 -2,1
b) quiescenza e obblighi simili 72 125 -53 -42,4
c) altri fondi per rischi e oneri 2.613 3.117 -504 -16,2
110. Riserve da valutazione 287 81 206
120. Azioni rimborsabili - - - -
130. Strumenti di capitale 7.194 7.188 6 0,1
140. Riserve 4.865 5.369 -504 -9,4
145. Acconti su dividendi (-) - -1.400 -1.400
150. Sovrapprezzi di emissione 28.160 28.212 -52 -0,2
160. Capitale 10.369 10.369 - -
170. Azioni proprie (-) -19 -50 -31 -62,0
180. Utile (Perdita) di periodo (+/-) 3.934 4.284 -350 -8,2
Totale del passivo e del patrimonio netto 692.190 715.381 -23.191 -3,2

Conto Economico

Voci
30.06.2023
30.06.2022
Variazioni
assolute
%
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
11.128
4.279
6.849
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo
9.709
3.937
5.772
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
-6.199
-1.208
4.991
30.
Margine di interesse
4.929
3.071
1.858
60,5
40.
Commissioni attive
3.151
3.261
-110
-3,4
50.
Commissioni passive
-545
-477
68
14,3
60.
Commissioni nette
2.606
2.784
-178
-6,4
70.
Dividendi e proventi simili
2.261
2.488
-227
-9,1
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
82
234
-152
-65,0
90.
Risultato netto dell'attività di copertura
-55
35
-90
100.
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
244
52
192
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
63
200
-137
-68,5
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
164
-140
304
c) passività finanziarie
17
-8
25
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a
110.
conto economico
-170
639
-809
a) attività e passività finanziarie designate al fair value
-201
543
-744
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
31
96
-65
-67,7
120.
Margine di intermediazione
9.897
9.303
594
6,4
130.
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di:
-743
-492
251
51,0
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
-725
-455
270
59,3
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
-18
-37
-19
-51,4
140.
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
16
-1
17
150.
Risultato netto della gestione finanziaria
9.170
8.810
360
4,1
160.
Spese amministrative:
-4.144
-4.176
-32
-0,8
a) spese per il personale
-2.540
-2.559
-19
-0,7
b) altre spese amministrative
-1.604
-1.617
-13
-0,8
170.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
-36
-190
-154
-81,1
a) impegni e garanzie rilasciate
9
-1
10
b) altri accantonamenti netti
-45
-189
-144
-76,2
180.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
-236
-237
-1
-0,4
190.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
-380
-339
41
12,1
200.
Altri oneri/proventi di gestione
404
415
-11
-2,7
210.
Costi operativi
-4.392
-4.527
-135
-3,0
220.
Utili (Perdite) delle partecipazioni
156
34
122
230.
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
-
-3
-3
240.
Rettifiche di valore dell'avviamento
-
-
-
-
250.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
1
1
-
-
260.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
4.935
4.315
620
14,4
270.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
-1.001
-830
171
20,6
280.
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
3.934
3.485
449
12,9
290.
Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte
-
-
-
-
300.
Utile (Perdita) di periodo
3.934
3.485
449
12,9

Prospetto della redditività complessiva

30.06.2023 30.06.2022 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
10. Utile (Perdita) di periodo 3.934 3.485 449 12,9
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico -151 3 -154
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva -159 -491 -332 -67,6
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio
merito creditizio)
-56 190 -246
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - -
50. Attività materiali -2 177 -179
60. Attività immateriali - - -
70. Piani a benefici definiti 66 127 -61 -48,0
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 356 -743 1.099
100. Copertura di investimenti esteri - - -
110. Differenze di cambio - - -
120. Copertura dei flussi finanziari 60 153 -93 -60,8
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
296 -896 1.192
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - - -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 205 -740 945
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 4.139 2.745 1.394 50,8

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 giugno 2023

30.06.2023 (milioni di euro)
Capitale
azioni
ordinarie
altre
azioni
Sovrap
prezzi
di
emissione
Riserve
di utili
altre Riserve
da
valutazione
Strumenti
di
capitale
Acconti
su
dividendi
Azioni
proprie
Utile
(Perdita)
di
periodo
Patrimonio
netto
ESISTENZE AL 31.12.2022 10.369 - 28.212 4.467 902 81 7.188 -1.400 -50 4.284 54.053
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - - -
ESISTENZE AL 1.1.2023 10.369 - 28.212 4.467 902 81 7.188 -1.400 -50 4.284 54.053
ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE (a)
Riserve - - - 1.220 - - - - - -1.220 -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - 1.400 - -3.064 -1.664
VARIAZIONI DEL PERIODO
Variazioni di riserve - - -57 -1.880 156 1 - - - - -1.780
Operazioni sul patrimonio netto
Emissione nuove azioni - - 5 - - - - - 1.731 - 1.736
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - -1.700 - -1.700
Acconti su dividendi - - - - - - - - - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - - - -
Variazione strumenti di capitale - - - - - - 6 - - - 6
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - -
Stock option - - - - - - - - - - -
Redditività complessiva del periodo - - - - - 205 - - - 3.934 4.139
PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2023 10.369 - 28.160 3.807 1.058 287 7.194 - -19 3.934 54.790

(a) La voce comprende i dividendi ed eventuali importi destinati al fondo beneficenza della Capogruppo.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 giugno 2022

30.06.2022 (milioni di euro)
Capitale
azioni
ordinarie
altre
azioni
Sovrap
prezzi
di
emissione
Riserve
di utili
altre Riserve
da
valutazione
Strumenti
di
capitale
Acconti
su
dividendi
Azioni
proprie
Utile
(Perdita)
di
periodo
Patrimonio
netto
ESISTENZE AL 31.12.2021 10.084 - 27.445 7.088 1.087 855 6.260 -1.399 -69 2.948 54.299
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - - -
ESISTENZE AL 1.1.2022 10.084 - 27.445 7.088 1.087 855 6.260 -1.399 -69 2.948 54.299
ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE (a)
Riserve - - - 233 - - - - - -233 -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - 1.399 - -2.715 -1.316
VARIAZIONI DEL PERIODO
Variazioni di riserve - - 598 -582 -270 3 - - - - -251
Operazioni sul patrimonio netto
Emissione nuove azioni 285 - 405 - - - - - 37 - 727
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - -
Acconti su dividendi - - - - - - - - - - -
Distribuzione dividendi - - -233 - - - - - - - -233
Variazione strumenti di capitale - - - - - - 921 - - - 921
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - -
Stock option - - - - - - - - - - -
Redditività complessiva del periodo - - - - - -740 - - - 3.485 2.745
PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2022 10.369 - 28.215 6.739 817 118 7.181 - -32 3.485 56.892

(a) La voce comprende i dividendi ed eventuali importi destinati al fondo beneficenza della Capogruppo.

Rendiconto finanziario

30.06.2023 (milioni di euro)
30.06.2022
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 6.548 1.898
Risultato di periodo (+/-) 3.934 3.485
Plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value
con impatto a conto economico (-/+)
2.171 -1.465
Plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 55 -35
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 824 662
Rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 616 576
Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 136 274
Imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 998 782
Rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
Altri aggiustamenti (+/-) -2.186 -2.381
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie -9.285 -847
Attività finanziarie detenute per la negoziazione -3.152 -1.276
Attività finanziarie designate al fair value - -
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value -127 -90
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -9.051 5.460
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.518 9.478
Altre attività -1.473 -14.419
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (*) -26.973 -2.986
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -41.838 -23.892
Passività finanziarie di negoziazione 835 863
Passività finanziarie designate al fair value 4.525 1.979
Altre passività 9.505 18.064
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa -29.710 -1.935
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 2.564 2.597
Vendite di partecipazioni 343 224
Dividendi incassati su partecipazioni 2.141 2.348
Vendite di attività materiali 28 25
Vendite di attività immateriali 52 -
Vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da -405 -467
Acquisti di partecipazioni -33 -77
Acquisti di attività materiali
Acquisti di attività immateriali
-45
-327
-114
-276
Acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 2.159 2.130
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
Emissioni/acquisti di azioni proprie -1.664 643
Emissione/acquisti di strumenti di capitale -156 781
Distribuzione dividendi e altre finalità -1.664 -1.549
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista -3.484 -125
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO -31.035 70
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 97.071 7.730
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo -31.035 70
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 1 1
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DEL PERIODO 66.037 7.801

LEGENDA: (+) generata (–) assorbita

(*) Con riferimento all'informativa prevista dal par. 44 B dello IAS 7, si precisa che le variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento ammontano a -26.974 milioni (liquidità assorbita) e sono riferibili per -41.838 milioni a flussi finanziari, per +5.360 milioni a variazioni di fair value e per +9.504 milioni ad altre variazioni. ù

49

Note illustrative

Criteri di redazione e politiche contabili

Il presente prospetto contabile di Intesa Sanpaolo S.p.A. per il periodo chiuso al 30 giugno 2023, redatto ai sensi dell'art. 2433-bis C.C., è costituito dagli schemi contabili (stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario) e dalle presenti Note illustrative. I suddetti schemi sono stati predisposti applicando i principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS-IC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 giugno 2023, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

I prospetti contabili predisposti per la determinazione dell'utile semestrale sono stati redatti in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dagli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea.

Le politiche contabili adottate per la predisposizione di tali prospetti contabili, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimaste invariate rispetto a quelle adottate per il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 di Intesa Sanpaolo, al quale si fa pertanto rinvio. Si evidenzia che gli aggiornamenti apportati alle politiche contabili del Bilancio consolidato semestrale per recepire l'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi non trovano applicazione con riferimento al bilancio individuale di Intesa Sanpaolo S.p.A., che non esercita direttamente attività assicurativa.

Con riferimento all'evoluzione della normativa contabile, trovano applicazione a partire dal 1° gennaio 2023 il Regolamento n. 357/2022 del 2 marzo 2022 ed il Regolamento n. 1392/2022 dell'11 agosto 2022, di cui si illustrano a seguire i principali contenuti.

Regolamento n. 357/2022 del 2 marzo 2022

Il Regolamento n. 357/2022 adotta talune modifiche di minore rilevanza e chiarimenti volti ad aiutare le entità nell'applicazione di giudizi di rilevanza nell'illustrazione delle politiche contabili (modifiche allo IAS 1) e a distinguere tra principi contabili e stime (modifiche allo IAS 8); pertanto non comporta impatti significativi per la Banca, sebbene possa costituire un utile riferimento per le analisi e per migliorare l'informativa di bilancio.

Più in dettaglio il Regolamento introduce le seguenti modifiche:

IAS 1 Presentazione del bilancio

Si tratta di limitate modifiche (c.d. "narrow scope amendments") allo IAS 1 Presentazione del bilancio e al documento IFRS Practice Statement 2 "Making Materiality Judgements" che forniscono alcune indicazioni per aiutare le società a individuare quali informazioni sui principi contabili (le cosiddette "politiche contabili") devono essere divulgate applicando giudizi di rilevanza. Le informazioni sulle politiche contabili sono rilevanti se, considerate congiuntamente con altre informazioni contenute nel bilancio, è ragionevole attendersi che possano influenzare le decisioni degli utilizzatori del bilancio. Le informazioni rilevanti devono essere chiaramente esposte; non è invece necessario illustrare le informazioni irrilevanti e, in ogni caso, queste ultime non devono oscurare quelle rilevanti.

IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori

Le modifiche allo IAS 8 sono volte a fornire chiarimenti per distinguere i cambiamenti nei principi contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. In proposito è stata aggiunta la definizione di stima contabile, in precedenza non prevista – "le stime contabili sono importi monetari in bilancio soggetti a incertezza della valutazione" – e introdotte altre modifiche al fine di fornire maggiori chiarimenti.

Si precisa che l'entità può dover modificare una stima contabile se si verificano mutamenti nelle circostanze sulle quali la stima si era basata o a seguito di nuove informazioni, nuovi sviluppi o maggiore esperienza. Le correzioni degli errori si distinguono dai cambiamenti nelle stime contabili: le stime contabili, per loro natura, sono approssimazioni che necessitano di una modifica se si viene a conoscenza di informazioni aggiuntive. Per esempio, l'utile o la perdita rilevato a seguito della risoluzione di un evento incerto non rappresenta la correzione di un errore.

Regolamento n. 1392/2022 - modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito – Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione

Con il Regolamento n. 1392/2022 dell'11 agosto 2022 la Commissione Europea ha adottato le modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito "Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione", pubblicate dallo IASB in data 7 maggio 2021. Gli emendamenti chiariscono in che modo le società devono contabilizzare le imposte differite su operazioni quali leasing e obblighi di smantellamento e mirano a ridurre la diversità nell'iscrizione in bilancio di attività e passività fiscali differite su tali operazioni7 . La fattispecie di interesse per Intesa Sanpaolo si riscontra in relazione alla contabilizzazione delle operazioni di leasing in cui il locatario iscrive inizialmente nello stato patrimoniale l'attività (right of use) e la corrispondente passività del leasing (lease liability), di norma di pari importo. In funzione della normativa fiscale applicabile, potrebbero sorgere differenze temporanee imponibili e deducibili di uguale entità al momento della rilevazione iniziale dell'attività e della passività. Con le modifiche in oggetto è stato precisato che in tali casi l'entità deve rilevare qualsiasi passività e attività fiscale che ne deriva (pertanto, l'esenzione prevista dai paragrafi 15 e 24 dello IAS 12 - che permette di non iscrivere fiscalità differita nei casi in cui l'operazione nel suo complesso non influenza l'utile - non si applica a tali casistiche).

7 Secondo la definizione dello IAS 12 sono differenze temporanee imponibili/deducibili le differenze temporanee fra valori contabili e fiscali che, nella determinazione del reddito imponibile (perdita fiscale) di esercizi futuri, si tradurranno in importi imponibili/deducibili quando il valore contabile dell'attività o della passività sarà realizzato o estinto.

Le modifiche in oggetto non sono rilevanti per Intesa Sanpaolo, in quanto secondo le disposizioni fiscali applicabili in Italia (in applicazione del c.d. Decreto fiscale IFRS 16), sia il right of use che la passività del leasing assumono integralmente rilevanza fiscale (valore civile e fiscale allineato), così come sono trattate in derivazione ai fini fiscali anche le conseguenti componenti economiche rilevate in bilancio (ammortamenti e interessi). Tale approccio vale non solo per le nuove operazioni di leasing, successive alla prima applicazione dell'IFRS 16, ma anche per le operazioni esistenti al momento della FTA a seguito del riallineamento fiscale effettuato, come consentito dal decreto fiscale e, pertanto, non sorgono differenze temporanee imponibili o deducibili.

Come sopra anticipato, si segnala che il Regolamento UE n. 2036/2021 del 19 novembre 2021 che ha omologato il principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi e il successivo Regolamento n. 1491/2022 dell'8 settembre 2022 con cui sono adottate le modifiche all'IFRS 17 – Prima applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 – Informazioni comparative, applicabili dal 1° gennaio 2023, non trovano applicazione con riferimento a Intesa Sanpaolo, ma solamente per la predisposizione del Bilancio consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Sebbene non in vigore, al 30 giugno 2023, si segnalano infine le modifiche apportate dallo IASB allo IAS 12 Imposte in materia di International Tax Reform – Pillar Two Model. Il processo di omologazione europeo è in corso e dovrebbe concludersi a breve per permettere un'applicazione immediata delle modifiche apportate al principio.

A fine 2021, più di 135 Paesi, che rappresentano oltre il 90% del PIL globale, hanno raggiunto un accordo sulla riforma fiscale internazionale che introduce un'imposta minima globale (c.d. Global Minimum Tax") per le grandi imprese multinazionali. Nel dettaglio, questi Paesi hanno aderito al documento dell'OCSE Inclusive Framework on Base Erosion and Profit Shifting, che introduce un modello a due pilastri (c.d. Pillar) per affrontare le problematiche fiscali derivanti dalla digitalizzazione dell'economia. In Europa, la Direttiva per attuare la componente di imposta minima della riforma OCSE è stata approvata dalla Commissione europea lo scorso 12 dicembre 2022. A seguito del superamento delle riserve da parte di alcuni Paesi membri, è stato raggiunto l'accordo unanime in sede UE per l'adozione della proposta di Direttiva comunitaria volta a realizzare un livello minimo di tassazione effettiva del 15% dei gruppi multinazionali che presentano ricavi complessivi superiori a 750 milioni l'anno. La Direttiva n. 2523/2022 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale UE il 22 dicembre 2022 e dovrà essere trasposta nelle legislazioni nazionali dei Paesi UE entro la fine del 2023, per trovare applicazione dal periodo d'imposta 2024. Con la pubblicazione delle modifiche allo IAS 12, lo IASB intende rispondere celermente ai dubbi di diversi stakeholder sulle potenziali implicazioni derivanti dall'applicazione delle regole del Pillar Two sulla contabilizzazione delle imposte, stante l'imminente entrata in vigore delle nuove disposizioni fiscali in alcune giurisdizioni. In particolare, le modifiche apportate al principio introducono una eccezione temporanea obbligatoria che prevede di non rilevare la fiscalità differita che deriverebbe dall'implementazione del Pillar Two Framework. L'eccezione è immediatamente applicabile e con effetto retroattivo; per le entità europee le modifiche saranno applicabili alla conclusione del processo di omologazione attualmente in corso.

Sono inoltre previsti specifici requisiti di disclosure per le società impattate, con differenti obblighi informativi da soddisfare nei periodi in cui la normativa Pillar Two è emanata o sostanzialmente emanata ma non ancora in vigore e nei periodi in cui la riforma fiscale è in vigore. Tali requisiti di disclosure sono applicabili a partire dai bilanci annuali che iniziano dal 1° gennaio 2023 e non sono obbligatori nei resoconti intermedi redatti prima del 31 dicembre 2023.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo soddisfa il presupposto soggettivo della normativa in esame ed è dunque potenzialmente impattato dalla stessa. Di conseguenza, viene costantemente monitorato lo stato di avanzamento della normativa in Italia e nei Paesi dove Intesa Sanpaolo e le società del Gruppo sono presenti. Le analisi, anche di natura organizzativa e procedurale, finalizzate alla futura corretta gestione dell'imposta, sono attualmente focalizzate sulla mappatura delle entità del Gruppo, delle loro caratteristiche e delle relative informazioni soggettive rilevanti per la loro classificazione, nonché sulla individuazione delle principali problematiche interpretative ed applicative, ivi incluso l'esame dei Safe Harbours eventualmente usufruibili.

Le principali tematiche contabili connesse al conflitto militare tra Russia e Ucraina e l'approccio di Intesa Sanpaolo

Di seguito vengono rappresentate sinteticamente le principali tematiche contabili conseguenti al conflitto ancora in corso tra la Federazione russa e l'Ucraina e l'approccio seguito da Intesa Sanpaolo per affrontarle. Il contesto della crisi russo/ucraina è stato infatti oggetto di stretta attenzione sin dallo scoppio delle ostilità a fine febbraio 2022, avendo il Gruppo:

  • una presenza diretta con due controllate nei paesi belligeranti (Pravex Bank Public Joint-Stock Company e Banca Intesa Russia), dunque particolarmente esposte alle conseguenze del conflitto;
  • esposizioni cross border erogate nell'ambito della sua attività di corporate ed investment banking.

Relativamente a queste ultime, occorre ricordare che, nella sua attività di lending, la Divisione IMI C&IB ha nel tempo finanziato controparti residenti nella Federazione Russa; oltre due terzi dei crediti verso la clientela russa riguardano primari gruppi industriali, contraddistinti da consolidati rapporti commerciali con clienti appartenenti alle principali filiere internazionali e da una quota rilevante derivante da export di materie prime.

A fine 2022 il complesso di tali esposizioni si era già significativamente ridotto per il significativo processo di de-risking impostato nel secondo semestre 2022. Ulteriori operazioni di de-risking sono continuate nel primo semestre 2023, con la dismissione del portafoglio titoli e ulteriori dismissioni/incassi di posizioni cross border. Anche le esposizioni fuori bilancio sono state ulteriormente ridotte nel semestre. Le citate manovre de-risking e le persistenti importanti rettifiche sulle residue posizioni, effettuate in continuità metodologica con quanto fatto in sede di valutazione delle esposizioni per il Bilancio d'esercizio 2022 (cui si fa rimando per ulteriori dettagli), hanno portato ad un'ulteriore diminuzione dell'esposizione netta complessiva.

Ai fini della rendicontazione semestrale 2023, infatti, sono confermate le principali scelte in tema di calcolo dell'ECL adottate per il Bilancio 2022 relativamente ai crediti performing verso controparti russe ed ucraine, per i quali si è deciso di adottare un approccio ai fini di calcolo dell'ECL fortemente guidato dall'emergere del rischio geopolitico, quindi condizionato dal Paese di residenza delle controparti, anche mediante applicazione di management overlay. Le imprese russe finanziate vantavano generalmente, prima dello scoppio del conflitto, rating elevati e, pertanto, per la maggior parte di esse l'evoluzione del business non presenta rischi aumentati diversi da quelli indotti dal contesto geopolitico. Per queste ultime, quindi, il rischio attualmente prevalente è il rischio di trasferimento e cioè il rischio che esse non onorino gli impegni di ripagamento del debito non per aspetti direttamente attinenti al loro business, quanto piuttosto per vincoli governativi imposti. Tale modalità è stata ritenuta la più

opportuna per incorporare accantonamenti legati al rischio paese e geopolitico relativi al conflitto in corso, altrimenti non adeguatamente colti dai sistemi di misurazione del rischio normalmente in uso.

Con specifico riferimento alla Capogruppo Intesa Sanpaolo, al 30 giugno 2023 le esposizioni verso clientela residente in Russia ammontano (al netto delle garanzie ECA), in termini di valori lordi, a 36 milioni (valore di bilancio sostanzialmente nullo in termini di valori netti). A tali valori si aggiungono esposizioni verso banche per 216 milioni (208 milioni in termini di valori netti)8 . Le esposizioni verso soggetti residenti in Ucraina sono residuali e ammontano complessivamente a 26 milioni (sia in termini di valori lordi sia netti).

Complessivamente i processi valutativi e la registrazione degli effetti economici di incassi e cessioni hanno portato alla rilevazione nel semestre, al lordo degli effetti fiscali, di 15 milioni di riprese su crediti.

In riferimento alle partecipazioni di controllo detenute da Capogruppo in Pravex Bank e Joint Stock Company Banca Intesa si è confermato l'azzeramento del valore di ambedue le controllate, in continuità con quanto fatto in sede di Bilancio d'esercizio 2022, nonché l'adeguamento dello stanziamento, ora pari a 53 milioni, effettuato allo scopo di cogliere il valore del patrimonio netto contribuito dalla partecipata ucraina al bilancio di Gruppo (il fondo era pari a 71 milioni al 31 dicembre 2022).

Per maggiori dettagli si rinvia, inoltre, a quanto rappresentato nella Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2023 (Relazione intermedia sulla gestione e Note illustrative del Bilancio consolidato semestrale abbreviato).

Le principali tematiche contabili connesse all'applicazione delle metodologie IFRS 9 ai crediti

Scenario macroeconomico ai fini del condizionamento forward looking

La previsione di base aggiornata a giugno 2023 dalla Direzione Studi e Ricerche sposa un'ipotesi relativamente favorevole sulle prospettive di crescita. Nonostante nei principali paesi avanzati la crescita rimanga modesta sia nel 2023 che nel 2024, non si prevede una vera recessione. L'inflazione è prevista in calo verso livelli relativamente coerenti con gli obiettivi di stabilità, grazie agli effetti diretti e indiretti del calo dei prezzi energetici, all'esaurimento dei processi di aggiustamento dei prezzi dei servizi e ad una riduzione dei margini di profitto delle imprese, che consente di ammortizzare l'aumento del costo del lavoro dovuto alla rincorsa salariale.

Nell'Area euro, dopo la lieve recessione che ha caratterizzato i trimestri a cavallo d'anno, l'economia dovrebbe tornare a crescere. La ripresa, prevista nella seconda metà del 2023 e nella prima parte del 2024, resterà, tuttavia, complessivamente debole, appesantita dagli effetti della restrizione monetaria. La crescita del PIL si assesterà allo 0,7% nel 2023 e all'1,2% nel 2024. Tra le principali economie, la crescita nell'anno in corso verrà trainata da Italia e Spagna, grazie ad un inizio d'anno decisamente migliore delle attese e alla crescita del settore turismo, mentre la Germania continuerà a crescere a ritmo inferiore alle attese per via della debolezza del settore manifatturiero, prima di riaccelerare l'anno prossimo.

Per quanto concerne la spesa per investimenti, la prospettiva di tassi che permarranno elevati ancora a lungo continuerà a frenare la domanda di mutui e, di conseguenza, gli investimenti residenziali, attesi in deciso calo nel 2023 e sostanzialmente stagnanti nel 2024. Gli investimenti delle imprese sono previsti in rallentamento a causa della restrizione creditizia, nonostante profitti ancora positivi. Dovrebbe infine risultare complessivamente positivo l'apporto degli investimenti pubblici, soprattutto nel 2024, sull'onda dell'utilizzo dei fondi Next Generation EU (NGEU). La spesa per consumi è prevista in calo, stante la propensione al consumo delle famiglie piuttosto limitata e l'aumento del costo del denaro che peserà sui redditi disponibili, soprattutto nei Paesi dove i consumatori presentano i maggiori tassi di indebitamento.

Per i settori energivori in particolare, nonostante il calo dei prezzi delle materie prime energetiche, la produzione non mostra ancora segnali di recupero e le aspettative di ripresa restano deboli. Saranno i servizi a trainare la crescita, guidati soprattutto dai comparti più penalizzati dalla pandemia, come il turismo, che devono ancora ritornare sui livelli pre-COVID. Tra gli elementi di supporto, che riducono, almeno nel breve termine, i rischi recessivi, il principale è rappresentato dalla tenuta del mercato del lavoro.

Il trend di rallentamento dell'inflazione dovrebbe continuare, nei prossimi mesi, per tutte le principali componenti, con la rilevante eccezione dei servizi. I rischi sullo scenario relativi alle attese inflazionistiche sono verso l'alto e concentrati sulla componente "di fondo": una forte crescita dei salari e una tenuta dei profitti grazie ad una domanda più resiliente delle attese, in particolare nel settore dei servizi, potrebbero mantenere l'inflazione su livelli elevati più a lungo del previsto.

La previsione di crescita dell'Italia per il 2023 è prevista pari all'1,2%, grazie alla sorpresa positiva del primo trimestre, trainata dai consumi privati e pubblici. Il PIL italiano è aumentato, nei primi mesi del 2023, ad un ritmo più alto rispetto ai maggiori paesi dell'Eurozona: particolarmente positiva, specie nel confronto con gli altri paesi dell'Area, la crescita della spesa delle famiglie (trainata dai consumi di beni, durevoli e non durevoli). La previsione per il 2024 è prevista pari al +1,3%. Nel dettaglio, gli investimenti dovrebbero rimanere il principale motore di crescita del PIL nella seconda metà del 2023 e nel 2024, grazie anche ai crescenti incentivi legati alla transizione energetica e digitale. Gli investimenti in costruzioni risentiranno sia dell'aumento dei tassi di interesse sia della riduzione degli incentivi fiscali, ma nel breve termine il completamento delle opere finanziate dai bonus edilizi potrebbe continuare a sostenere l'attività e nel medio termine il segmento non residenziale beneficerà della cantierizzazione dei progetti infrastrutturali previsti dal PNRR. La spesa per consumi continuerà a essere trainata dai servizi, mentre il calo del reddito disponibile reale peserà sui consumi di beni.

L'inflazione sembra aver superato definitivamente il punto di massimo; il trend discendente è atteso continuare nei prossimi mesi, ma l'inflazione dovrebbe tornare di poco superiore al 2% solo a dicembre 2024. L'inflazione italiana resta, nel breve periodo, superiore a quella media europea a causa del maggior contributo dei prezzi dell'energia, viceversa l'inflazione core è più contenuta a causa della dinamica dei salari meno vivace.

I prezzi degli immobili residenziali sono negativamente condizionati dal ridimensionamento, a partire da aprile, degli incentivi fiscali all'edilizia e dalla restrizione delle condizioni creditizie: il calo atteso della domanda di credito riguarderà in gran parte i mutui residenziali con conseguenti impatti sui prezzi degli immobili.

8 Sono inoltre presenti rischi di firma per 203 milioni (198 milioni netti) Cross Border verso clientela residente in Russia (netto ECA, incluse le garanzie prestate dalla Capogruppo a Intesa Sanpaolo Lussemburgo ed Ireland per 200 milioni) e complessivi 591 milioni (591 milioni netti) verso banche residenti russe.

Per quanto concerne i livelli occupazionali, le intenzioni di assunzione delle imprese restano espansive non solo nei servizi ma anche nell'industria.

La metodologia adottata dalla Banca prevede di tenere in considerazione anche gli scenari alternativi (migliorativo/peggiorativo), per i quali si utilizzano principalmente informazioni esterne (tra le altre, le previsioni minime e massime di una variabile fondamentale come il PIL sulla base di quanto rilevato da Consensus Economics).

In particolare, per lo scenario favorevole, sono state individuate le previsioni di crescita del PIL più elevate nel sondaggio di Consensus Economics, pubblicato a giugno 2023, per i principali paesi avanzati e l'andamento di consumi privati e investimenti fissi dello scenario di base è stato adattato in modo da restituire un profilo di crescita media annua del PIL identico a tali previsioni. Le altre variabili sono state ricalcolate coerentemente. Tali ipotesi restituiscono uno scenario caratterizzato da tassi di crescita reale più elevati, inflazione più elevata, tasso di disoccupazione più basso: tali scostamenti sono, tuttavia, relativamente contenuti rispetto allo scenario base.

Lo scenario "sfavorevole" è stato costruito a partire dalle previsioni di crescita del PIL più basse nel sondaggio di Consensus Economics, pubblicato a giugno 2023, per i principali paesi avanzati. L'andamento di consumi privati e investimenti fissi dello scenario di base è stato adattato in modo da restituire un profilo di crescita del PIL allineato a tali previsioni, uno shock negativo è stato imposto anche all'andamento di indici di borsa e prezzi immobiliari, mentre le altre variabili sono state ricalcolate coerentemente. Lo scenario "sfavorevole" produce deviazioni più ampie dallo scenario base rispetto allo scenario "favorevole", in particolare, l'andamento del PIL italiano è previsto sostanzialmente stagnante nel triennio, inferiore rispetto a quello ipotizzato nello scenario base rispettivamente di 120, 110 e 70 punti base nei tre anni di previsione. La contrazione della crescita determina un calo dell'inflazione più rapido e profondo che consente alla BCE di attuare una politica di rialzo dei tassi meno restrittiva: tale ipotesi porta ad una stima, alla fine del triennio, di tassi a breve termine inferiori di 27 punti base rispetto allo scenario centrale, mentre gli IRS decennali sono stimati più bassi di 110 punti.

Si richiama la scelta adottata dalla Banca nel Bilancio 2022 di tenere conto delle assumptions più prudenti considerate nello scenario meno favorevole incluso nelle "Proiezioni macroeconomiche per l'Area dell'euro" pubblicate dalla BCE il 15 dicembre 2022. Secondo la BCE, un importante rischio per le prospettive dell'Area dell'euro riguardava la possibilità di turbative più gravi degli approvvigionamenti energetici europei, risultanti in ulteriori picchi dei prezzi dell'energia e in tagli alla produzione. Nelle ipotesi adottate dalla BCE, lo scenario meno favorevole rifletteva questi rischi e, al fine di tener conto di queste ipotesi più drastiche, la banca aveva aggiunto nella previsione sfavorevole elaborata uno shock al mercato europeo del gas naturale, tarato su quello previsto nello scenario avverso dell'Eurosistema per questa variabile, attraverso un aumento molto significativo del prezzo del gas rispetto alle previsioni dello scenario base sia nel 2023 che nel 2024. Gli effetti sulla crescita erano di conseguenza stati aggravati per catturare possibili fenomeni di razionamento. Innestando queste ipotesi, scaturiva un andamento dell'inflazione molto più aggressivo rispetto a quello dello scenario base e impatti pesanti sul PIL italiano e dell'Area euro, con due anni di variazione del PIL negativa.

Rispetto alle previsioni di dicembre 2022 le incertezze legate all'andamento dei prezzi dei beni energetici sono ridimensionate; nell'aggiornamento di giugno la BCE si limita a fornire una analisi di sensibilità delle stime di PIL e inflazione a percorsi alternativi di crescita dei prezzi energetici, pur continuando ad evidenziare i significativi elementi di incertezza che gravano sullo scenario macro-economico. I rischi per la crescita sono descritti come orientati prevalentemente al ribasso.

Anche la Direzione Studi e Ricerche evidenzia tali rischi sullo scenario previsionale aggiornato a giugno 2023: permangono rischi previsionali rivolti verso il basso, in particolare essendo la previsione centrale di inflazione al 2025 appena in linea con l'obiettivo e quindi con probabilità di scostamento implicitamente molto alta: un'inflazione che eccedesse l'obiettivo anche nei prossimi due anni porterebbe a una politica monetaria più restrittiva di quella oggi scontata nei prezzi e, quindi, a una crescita più bassa già nel 2024; per l'Italia ulteriori rischi al ribasso potrebbero derivare da possibili ritardi nell'attuazione del PNRR.

Nell'aggiornamento ai fini della valutazione dei crediti al 30 giugno, la Banca ha adottato gli scenari centrale ed alternativi elaborati dalla Direzione Studi e Ricerche, come sopra rappresentato. Complessivamente sulla ECL dei crediti performing nel corso del semestre è stato rilevato un impatto derivante dallo scenario macroeconomico pari a 99,5 milioni di riprese, in buona parte originate dal superamento delle assunzioni dello scenario sfavorevole adottate a fine 2022 dalla BCE. Stante il permanere degli elementi di incertezza sulle previsioni stesse, le scelte adottate dalla Banca ai fini della Semestrale 2023 sono state orientate a non modificare per il momento le policy degli accantonamenti sui crediti performing e di mantenere i coverage sostanzialmente invariati, pur in presenza di uno scenario in miglioramento, attraverso l'adozione di management overlay.

Base Migliorativo Peggiorativo
2022 2023 2024 2025 2022 2023 2024 2025 2022 2023 2024 2025
PIL Reale Area euro
(variazione annua)
3,5% 0,7% 1,2% 1,6% 3,5% 0,9% 1,6% 2,0% 3,5% 0,2% 0,3% 0,8%
Area euro Inflazione Area euro
(variazione annua)
8,4% 5,6% 2,4% 2,1% 8,4% 5,6% 2,6% 2,4% 8,4% 5,5% 2,0% 1,8%
Euribor 3M 0,34 3,49 3,91 3,24 0,34 3,49 4,16 3,38 0,34 3,44 3,56 2,97
EurIRS 10Y 1,92 3,15 3,63 3,95 1,92 3,15 3,80 4,18 1,92 2,73 2,17 2,86
Euro/USD 1,05 1,10 1,14 1,15 1,05 1,10 1,14 1,13 1,05 1,10 1,13 1,15
PIL Reale Italia (variazione
annua)
3,8% 1,2% 1,3% 1,2% 3,8% 1,4% 1,6% 1,9% 3,8% -0,0% 0,2% 0,5%
Inflazione Italia (variazione
annua)
8,2% 6,3% 2,3% 2,1% 8,2% 6,4% 2,7% 2,7% 8,2% 6,3% 1,7% 1,5%
Italia Prezzi immobili Italia
(variazione annua)
3,7% -0,1% 0,1% 1,0% 3,7% 0,1% 1,0% 1,8% 3,7% -1,9% -3,9% -2,4%
Rendimento BOT 6 mesi 0,5 3,4 3,9 3,5 0,5 3,3 4,0 3,6 0,5 3,2 3,3 3,1
Rendimento BTP 10 anni 3,0 4,4 5,0 5,5 3,0 4,2 5,0 5,6 3,0 4,1 3,7 4,9
BTP-Bund Spread 10 anni
(basis points)
188 181 165 167 188 169 155 151 188 193 188 212
Tasso % di disoccupazione 8,1 8,0 7,8 7,7 8,1 7,9 7,7 7,4 8,1 8,1 8,3 8,5
Prezzo gas naturale (€/MWh) 131 54 48 40 131 54 49 41 131 54 46 39
Beni Prezzo petrolio (BRENT) 99,0 80,1 80,0 80,0 99,0 80,5 83,4 82,0 99,0 79,4 74,1 74,8
USA PIL Reale (variazione annua) 2,1% 1,4% 0,8% 2,3% 2,1% 1,6% 1,4% 2,9% 2,1% 1,1% -0,4% 1,7%
Tasso % di disoccupazione 3,7 3,7 4,3 4,4 3,7 3,5 3,7 3,8 3,7 3,8 4,7 4,9

Scenari macroeconomici Intesa Sanpaolo per il calcolo dell'ECL al 30 giugno 2023

Scenari elaborati a giugno 2023 dalla Direzione Studi e Ricerche. Dati previsionali per gli anni 2023, 2024 e 2025.

Management overlay (Post-Model Adjustments)

Come per il Bilancio al 31 dicembre 2022, anche ai fini della valutazione dei crediti al 30 giugno sono stati adottati dei "postmodel adjustment" agli esiti delle metodologie di stima della ECL, nel quadro consentito dal principio IFRS 9 ed alla luce della maggiore prudenza necessaria per le significative incertezze derivanti dal contesto corrente e prospettico.

Infatti, gli esiti delle suddette metodologie, pur incorporando approcci "forward-looking" e gli aggiornamenti dello scenario macroeconomico, sono stati ritenuti non sufficienti da un lato a tener maggiormente conto delle incertezze e dei rischi delle previsioni, dall'altro per le caratteristiche di stima adottate, in quanto basate su metodologie ancorate alle relazioni osservate di lungo periodo, che possono essere non pienamente adeguate in un contesto evolutivo che può originarsi da eventi non osservati e non prevedibili. Tale scelta deriva dalla considerazione delle perduranti condizioni di incertezza che gravano sulle previsioni economiche, i cui rischi continuano a essere orientati al ribasso stante la persistenza di significative spinte inflazionistiche che potrebbero spingere le Banche Centrali a prolungare nel tempo politiche monetarie restrittive con potenziali effetti recessivi, come evidenziato in precedenza. In tale contesto, gli interventi adottati in Bilancio sono stati estesi al fine di tener maggiormente conto di tali rischi previsionali sulle valutazioni creditizie.

I post model adjustments sono applicati ai segmenti Retail/SME Retail e SME Corporate a partire da livelli di rischio medio/alti, con particolare modulazione per i settori particolarmente esposti ai rischi derivanti dalle prospettive macroeconomiche (perimetro commercial real estate o con andamento settoriale negativo o energivori della Divisione BdT).

Nell'insieme, nei fondi rettificativi delle esposizioni performing del primo semestre dell'anno insistono elementi di prudenza per circa 0,8 miliardi.

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Fabrizio Dabbene, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Milano, 3 novembre 2023

Fabrizio Dabbene Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Raccordi tra prospetti contabili pubblicati e prospetti contabili modificati

Raccordo tra Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 pubblicato e Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 modificato Raccordo tra Conto economico al 30 giugno 2022 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2022 modificato

Raccordo tra prospetti contabili pubblicati/modificati e prospetti contabili riesposti

Raccordo tra Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 pubblicato e Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 riesposto Raccordo tra Conto economico al 30 giugno 2022 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2022 riesposto

Prospetti contabili riesposti

Stato patrimoniale di Intesa Sanpaolo Conto economico riesposto di Intesa Sanpaolo

Raccordi tra prospetti contabili riesposti e schemi di bilancio riclassificati di Intesa Sanpaolo

Raccordo tra Stato patrimoniale e Stato patrimoniale riclassificato di Intesa Sanpaolo Raccordo tra Conto economico riesposto e Conto economico riclassificato di Intesa Sanpaolo

Raccordi tra prospetti contabili pubblicati e prospetti contabili modificati

Raccordo tra Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 pubblicato e Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 modificato

Lo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 pubblicato non ha necessitato di modifiche.

Raccordo tra Conto economico al 30 giugno 2022 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2022 modificato

Il Conto economico al 30 giugno 2022 pubblicato non ha necessitato di modifiche.

Raccordo tra prospetti contabili pubblicati/modificati e prospetti contabili riesposti

Raccordo tra Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 pubblicato e Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 riesposto

Lo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 pubblicato non ha necessitato di riesposizioni.

Raccordo tra Conto economico al 30 giugno 2022 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2022 riesposto

(milioni di euro)
30.06.2022 Conferimento
Ramo
30.06.2022
Riesposto
Formazione
(a)
10. Interessi attivi e proventi assimilati 4.279 - 4.279
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 3.937 - 3.937
20. Interessi passivi e oneri assimilati -1.208 - -1.208
30. Margine di interesse 3.071 - 3.071
40. Commissioni attive 3.261 - 3.261
50. Commissioni passive -477 - -477
60. Commissioni nette 2.784 - 2.784
70. Dividendi e proventi simili 2.488 - 2.488
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 234 - 234
90. Risultato netto dell'attività di copertura 35 - 35
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 52 - 52
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 200 - 200
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -140 - -140
c) passività finanziarie -8 - -8
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 639 - 639
a) attività e passività finanziarie designate al fair value 543 - 543
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 96 - 96
120. Margine di intermediazione 9.303 - 9.303
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: -492 - -492
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -455 - -455
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -37 - -37
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni -1 - -1
150. Risultato netto della gestione finanziaria 8.810 - 8.810
160. Spese amministrative: -4.176 -33 -4.209
a) spese per il personale -2.559 5 -2.554
b) altre spese amministrative -1.617 -38 -1.655
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -190 - -190
a) impegni e garanzie rilasciate -1 - -1
b) altri accantonamenti netti -189 - -189
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -237 - -237
190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -339 2 -337
200. Altri oneri/proventi di gestione 415 - 415
210. Costi operativi -4.527 -31 -4.558
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni 34 - 34
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali -3 - -3
240. Rettifiche di valore dell'avviamento - - -
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1 - 1
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 4.315 -31 4.284
270. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -830 10 -820
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 3.485 -21 3.464
290. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte - 21 21
300. Utile (Perdita) di periodo 3.485 - 3.485

(a) La riesposizione è riferita al conferimento a Intesa Sanpaolo Formazione del ramo di attività di Intesa Sanpaolo dedicato alla progettazione ed erogazione di servizi e prodotti formativi per i dipendenti del Gruppo con sede in Italia, avvenuto in via propedeutica alla cessione di Intesa Sanpaolo Formazione perfezionata a fine giugno 2022.

Prospetti contabili riesposti

Stato patrimoniale di Intesa Sanpaolo

30.06.2023 31.12.2022 (milioni di euro)
Variazioni
Voci dell'attivo
assolute %
10. Cassa e disponibilità liquide 66.037 97.071 -31.034 -32,0
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 49.474 48.462 1.012 2,1
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 45.753 44.502 1.251 2,8
b) attività finanziarie designate al fair value 1 1 - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 3.720 3.959 -239 -6,0
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 45.204 35.904 9.300 25,9
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 459.342 465.041 -5.699 -1,2
a) crediti verso banche 32.089 36.567 -4.478 -12,2
b) crediti verso clientela 427.253 428.474 -1.221 -0,3
50. Derivati di copertura 7.824 8.774 -950 -10,8
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -8.740 -9.472 -732 -7,7
70. Partecipazioni 24.179 23.646 533 2,3
80. Attività materiali 7.637 7.720 -83 -1,1
90. Attività immateriali 4.232 4.336 -104 -2,4
di cui:
- avviamento 67 67 - -
100. Attività fiscali 14.855 16.594 -1.739 -10,5
a) correnti 2.528 3.348 -820 -24,5
b) anticipate 12.327 13.246 -919 -6,9
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 554 528 26 4,9
120. Altre attività 21.592 16.777 4.815 28,7

Totale dell'attivo 692.190 715.381 -23.191 -3,2

Voci del passivo e del patrimonio netto 30.06.2023 31.12.2022 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 552.796 594.515 -41.719 -7,0
a) debiti verso banche 113.822 159.962 -46.140 -28,8
b) debiti verso la clientela 344.158 354.851 -10.693 -3,0
c) titoli in circolazione 94.816 79.702 15.114 19,0
20. Passività finanziarie di negoziazione 49.745 48.810 935 1,9
30. Passività finanziarie designate al fair value 13.609 8.795 4.814 54,7
40. Derivati di copertura 4.400 4.652 -252 -5,4
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -7.360 -7.962 -602 -7,6
60. Passività fiscali 434 431 3 0,7
a) correnti 68 74 -6 -8,1
b) differite 366 357 9 2,5
70. Passività associate ad attività in via di dismissione - 15 -15
80. Altre passività 19.949 7.608 12.341
90. Trattamento di fine rapporto del personale 726 797 -71 -8,9
100. Fondi per rischi e oneri 3.101 3.667 -566 -15,4
a) impegni e garanzie rilasciate 416 425 -9 -2,1
b) quiescenza e obblighi simili 72 125 -53 -42,4
c) altri fondi per rischi e oneri 2.613 3.117 -504 -16,2
110. Riserve da valutazione 287 81 206
120. Azioni rimborsabili - - -
130. Strumenti di capitale 7.194 7.188 6 0,1
140. Riserve 4.865 5.369 -504 -9,4
145. Acconti su dividendi (-) - -1.400 -1.400
150. Sovrapprezzi di emissione 28.160 28.212 -52 -0,2
160. Capitale 10.369 10.369 - -
170. Azioni proprie (-) -19 -50 -31 -62,0
180. Utile (Perdita) di periodo (+/-) 3.934 4.284 -350 -8,2
Totale del passivo e del patrimonio netto 692.190 715.381 -23.191 -3,2

Conto economico riesposto di Intesa Sanpaolo

30.06.2023 30.06.2022 (milioni di euro)
Variazioni
Riesposto assolute %
10. Interessi attivi e proventi assimilati 11.128 4.279 6.849
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 9.709 3.937 5.772
20. Interessi passivi e oneri assimilati -6.199 -1.208 4.991
30. Margine di interesse 4.929 3.071 1.858 60,5
40. Commissioni attive 3.151 3.261 -110 -3,4
50. Commissioni passive -545 -477 68 14,3
60. Commissioni nette 2.606 2.784 -178 -6,4
70. Dividendi e proventi simili 2.261 2.488 -227 -9,1
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 82 234 -152 -65,0
90. Risultato netto dell'attività di copertura -55 35 -90
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 244 52 192
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 63 200 -137 -68,5
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 164 -140 304
c) passività finanziarie 17 -8 25
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
110. economico -170 639 -809
a) attività e passività finanziarie designate al fair value
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
-201
31
543
96
-744
-65
-67,7
120. Margine di intermediazione 9.897 9.303 594 6,4
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di:
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
-743
-725
-492
-455
251
270
51,0
59,3
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -18 -37 -19 -51,4
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 16 -1 17
150. Risultato netto della gestione finanziaria 9.170 8.810 360 4,1
160. Spese amministrative: -4.144 -4.209 -65 -1,5
a) spese per il personale -2.540 -2.554 -14 -0,5
b) altre spese amministrative -1.604 -1.655 -51 -3,1
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -36 -190 -154 -81,1
a) impegni e garanzie rilasciate 9 -1 10
b) altri accantonamenti netti -45 -189 -144 -76,2
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -236 -237 -1 -0,4
190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -380 -337 43 12,8
200. Altri oneri/proventi di gestione 404 415 -11 -2,7
210. Costi operativi -4.392 -4.558 -166 -3,6
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni 156 34 122
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - -3 -3
240. Rettifiche di valore dell'avviamento - - -
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1 1 - -
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 4.935 4.284 651 15,2
270. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -1.001 -820 181 22,1
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 3.934 3.464 470 13,6
290. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte - 21 -21
300. Utile (Perdita) di periodo 3.934 3.485 449 12,9

Raccordi tra prospetti contabili riesposti e schemi di bilancio riclassificati di Intesa Sanpaolo

Raccordo tra Stato patrimoniale e Stato patrimoniale riclassificato di Intesa Sanpaolo

(milioni di euro)
Attività 30.06.2023 31.12.2022
Cassa e disponibilità liquide 66.037 97.071
Voce 10 Cassa e disponibilità liquide 66.037 97.071
Finanziamenti verso banche 30.852 35.264
Voce 40a (parziale) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso banche 30.818 35.135
Voce 20a (parziale) Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Finanziamenti verso banche - -
Voce 20c (parziale) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - Finanziamenti verso banche 34 29
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti verso
Voce 30 (parziale) banche - 100
Finanziamenti verso clientela 375.891 385.795
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 374.223 383.277
Voce 40b (parziale) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso clientela 368.656 377.477
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie ed
Voce 40b (parziale) altri) 5.567 5.800
Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con impatto sul conto economico 1.668 2.518
Voce 20a (parziale) Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Finanziamenti verso clientela 81 86
Voce 20b (parziale) Attività finanziarie designate al fair value - Finanziamenti verso clientela - -
Voce 20c (parziale) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - Finanziamenti verso clientela 514 824
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti verso
Voce 30 (parziale) clientela 1.073 1.608
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti 54.301 46.629
Voce 40a (parziale) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (banche) 1.271 1.432
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed
Voce 40b (parziale) assicurazioni) 53.030 45.197
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 48.845 47.523
Voce 20a (parziale) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 45.672 44.416
Voce 20b (parziale) Attività finanziarie designate al fair value - Titoli di debito 1 1
Voce 20c (parziale) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 3.172 3.106
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 44.131 34.196
Voce 30 (parziale) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 44.131 34.196
Partecipazioni 24.179 23.646
Voce 70 Partecipazioni 24.179 23.646
Attività materiali e immateriali 11.869 12.056
Attività di proprietà 10.993 11.136
Voce 80 (parziale) Attività materiali 6.761 6.800
Voce 90 Attività immateriali 4.232 4.336
Diritti d'uso acquisiti con il leasing 876 920
Voce 80 (parziale) Attività materiali 876 920
Attività fiscali 14.855 16.594
Voce 100 Attività fiscali 14.855 16.594
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 554 528
Voce 110 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 554 528
Altre voci dell'attivo 20.676 16.079
Voce 50 Derivati di copertura 7.824 8.774
Voce 60 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -8.740 -9.472
Voce 120 Altre attività 21.592 16.777
Totale attività 692.190 715.381

(milioni di euro)

Passività 30.06.2023 31.12.2022
Debiti verso banche al costo ammortizzato 113.815 159.956
Voce 10 a) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche 113.822 159.962
- Voce 10 a) (parziale) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) -7 -6
Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione 438.082 433.616
Voce 10 b) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela 344.158 354.851
Voce 10 c) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli in circolazione 94.816 79.702
- Voce 10 b) (parziale) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela (di cui debiti per leasing) -892 -937
Passività finanziarie di negoziazione 49.745 48.810
Voce 20 Passività finanziarie di negoziazione 49.745 48.810
Passività finanziarie designate al fair value 13.609 8.795
Voce 30 Passività finanziarie designate al fair value 13.609 8.795
Passività fiscali 434 431
Voce 60 Passività fiscali 434 431
Passività associate ad attività in via di dismissione - 15
Voce 70 Passività associate ad attività in via di dismissione - 15
Altre voci del passivo 17.888 5.241
Voce 40 Derivati di copertura 4.400 4.652
Voce 50 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -7.360 -7.962
Voce 80 Altre passività 19.949 7.608
Voce 10 a) (parziale) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) 7 6
Voce 10 b) (parziale) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela (di cui debiti per leasing) 892 937
Fondi per rischi e oneri 3.827 4.464
Voce 90 Trattamento di fine rapporto del personale 726 797
Voce 100 a) Fondi per rischi e oneri - Impegni e garanzie rilasciate 416 425
Voce 100 b) Fondi per rischi e oneri - Quiescenza e obblighi simili 72 125
Voce 100 c) Fondi per rischi e oneri - Altri fondi per rischi e oneri 2.613 3.117
Capitale 10.369 10.369
Voce 160 Capitale 10.369 10.369
Riserve 33.006 33.531
Voce 140 Riserve 4.865 5.369
Voce 150 Sovrapprezzi di emissione 28.160 28.212
Voce 170 Azioni proprie (-) -19 -50
Riserve da valutazione 287 81
Voce 110 Riserve da valutazione 287 81
Acconti su dividendi - -1.400
Voce 145 Acconti su dividendi (-) - -1.400
Strumenti di capitale 7.194 7.188
Voce 130 Strumenti di capitale 7.194 7.188
Risultato netto 3.934 4.284
Voce 180 Utile (Perdita) di periodo (+/-) 3.934 4.284
Totale passività e patrimonio netto 692.190 715.381

Raccordo tra Conto economico riesposto e Conto economico riclassificato di Intesa Sanpaolo

Voci 30.06.2023 (milioni di euro)
30.06.2022
Riesposto
Interessi netti 4.839 3.041
Voce 30 Margine di interesse 4.929 3.071
- Voce 30 (parziale) Margine di interesse (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) 46 23
+ Voce 60 (parziale) Commissioni nette (Commissioni periodiche c/c con saldi attivi (tassi negativi)) 3 38
+ Voce 70 (parziale) Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a
conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (Dividendi incassati e pagati nell'ambito dell'attività di prestito titoli)
7 1
+ Voce 80 (parziale) Risultato netto dell'attività di negoziazione (Componenti del Risultato dell'attività di negoziazione correlate ad
interessi netti)
-118 -89
+ Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto ed altri fondi del personale) -17 -3
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Rientro time value fondi rischi ed
+ Voce 170 b) (parziale) oneri) -11 -
Commissioni nette 2.708 2.788
Voce 60 Commissioni nette 2.606 2.784
- Voce 60 (parziale) Commissioni nette (Commissioni periodiche c/c con saldi attivi (tassi negativi)) -3 -38
+ Voce 80 (parziale) Risultato netto dell'attività di negoziazione (Collocamento Certificates) 25 25
+ Voce 110 a) (parziale) Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
(a) attività e passività finanziarie designate al fair value (Collocamento Certificates)
115 50
+ Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Oneri sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive) -13 -11
+ Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Recuperi spese varie) -22 -22
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value 226 1.280
Voce 80 Risultato netto dell'attività di negoziazione 82 234
Voce 90 Risultato netto dell'attività di copertura -55 35
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
Voce 100 b) complessiva 164 -140
Voce 100 c) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie 17 -8
Voce 110 a) Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
(a) attività e passività finanziarie designate al fair value
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
-201 543
Voce 110 b) (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a
31 96
+ Voce 70 (parziale) conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (inclusi i dividendi su OICR)
120 140
- Voce 70 (parziale) Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a
conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (Dividendi incassati e pagati nell'ambito dell'attività di prestito titoli)
-7 -1
Risultato netto dell'attività di negoziazione (Componenti del Risultato dell'attività di negoziazione correlate ad
- Voce 80 (parziale) interessi netti) 118 89
+ Voce 100 a) (parziale) - Voce 80 (parziale) Risultato netto dell'attività di negoziazione (Collocamento Certificates)
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) - Effetto correlato al risultato di negoziazione
-25
81
-25
361
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
- Voce 100 c) (parziale) acquisizione)
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
-1 -2
- Voce 110 a) (parziale) (a) attività e passività finanziarie designate al fair value (Collocamento Certificates) -115 -50
- Voce 110 b) (parziale) Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
(b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Oneri riguardanti il sistema bancario)
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
1 7
- Voce 110 b) (parziale) (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Importi ricondotti a rettifiche di valore nette
su crediti)
14 -5
+ Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Accantonamenti/Rilasci
ricondotti al Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value)
- -
+ Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Negoziazione e valutazione altre attività) 2 6
Altri proventi (oneri) operativi netti 2.270 2.456
Voce 70 Dividendi e proventi simili 2.261 2.488
Voce 200 Altri oneri/proventi di gestione 404 415
Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a
conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività
- Voce 70 (parziale) complessiva (inclusi i dividendi su OICR) -120 -140
- Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Recuperi spese e imposte indirette) -279 -313
- Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Negoziazione e valutazione altre attività) -2 -6
- Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Proventi/oneri non ricorrenti o non correlati alla gestione caratteristica) 7 15
- Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Oneri/proventi di integrazione) -1 -3
+ Voce 220 (parziale) Utili (Perdite) delle partecipazioni (Valutate al Patrimonio Netto) - -
Proventi operativi netti 10.043 9.565

Voci 30.06.2023 (milioni di euro)
30.06.2022
Riesposto
Spese del personale -2.509 -2.559
Voce 160 a) Spese per il personale -2.540 -2.554
- Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo) 1 -57
- Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto ed altri fondi del personale) 17 3
- Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Oneri sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive) 13 11
- Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Erogazione liberale a favore del personale) - 38
Spese amministrative -1.010 -989
Voce 160 b) Altre spese amministrative -1.604 -1.655
- Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Oneri di integrazione) 6 12
- Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) 287 319
- Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Recuperi spese varie) 22 22
+ Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Recuperi spese e imposte indirette) 279 313
Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali -527 -512
Voce 180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -236 -237
Voce 190 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -380 -337
- Voce 180 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (Oneri di integrazione) 25 20
- Voce 180 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (Svalutazioni) 5 -
- Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Oneri di integrazione) 47 31
- Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Svalutazioni) 2 -
- Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
10 11
Costi operativi -4.046 -4.060
Risultato della gestione operativa 5.997 5.505
Rettifiche di valore nette su crediti -639 -618
Voce 140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 16 -1
Voce 170 a) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (a) impegni e garanzie rilasciate 9 -1
+ Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti -33 -164
+ Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(enti pubblici, imprese non finanziarie ed altri)
15 3
+ Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti
(Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione)
41 50
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
+ Voce 110 b) (parziale) (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Importi ricondotti a rettifiche di valore nette
su crediti)
-14 5
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
+ Voce 130 a) (parziale) ammortizzato - Finanziamenti
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
-689 -425
ammortizzato - Finanziamenti (Importi ricondotti ad altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su
+ Voce 130 a) (parziale) altre attività)
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
4 6
+ Voce 130 a) (parziale) ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie ed altri) -2 -8
+ Voce 130 b) (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti
17 -6
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (a) impegni e garanzie rilasciate (Accantonamenti per rischio
- Voce 170 a) (parziale) di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Accantonamenti per oneri non
-3 -1
+ Voce 170 b) (parziale) ricorrenti) - -76
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività -158 -103
Voce 170 b) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti -45 -189
Voce 230 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - -3
+ Voce 130 a) (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni)
-34 -22
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - Finanziamenti (Importi ricondotti ad altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su
+ Voce 130 a) (parziale) altre attività)
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
-4 -6
- Voce 130 a) (parziale) ammortizzato - Titoli di debito verso banche (Oneri riguardanti il sistema bancario) - 2
+ Voce 130 b) (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - Titoli di debito
-35 -31
+ Voce 170 a) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (a) impegni e garanzie rilasciate (Accantonamenti per rischio
di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate)
3 1
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Rientro time value fondi rischi ed
- Voce 170 b) (parziale) oneri) 11 -
- Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Oneri di integrazione)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Accantonamenti/Rilasci
-2 -13
- Voce 170 b) (parziale) ricondotti al Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Accantonamenti per oneri non
- -
- Voce 170 b) (parziale) ricorrenti)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Oneri futuri su partecipazioni di
- 76

controllo) -18 82

  • Voce 180 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (Svalutazioni) -5 - + Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Svalutazioni) -2 - + Voce 220 (parziale) Utili (Perdite) delle partecipazioni (Rettifiche/Riprese di valore per deterioramento di partecipazioni collegate) -27 -

  • Voce 170 b) (parziale)

77

(milioni di euro)
Voci 30.06.2023 30.06.2022
Riesposto
Altri proventi (oneri) netti 189 141
Voce 220 Utili (Perdite) delle partecipazioni 156 34
Voce 250 Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1 1
Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(governi, imprese finanziarie ed assicurazioni)
78 361
Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(Banche)
3 -
- Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) - Effetto correlato al risultato di negoziazione
-81 -361
+ Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Erogazione liberale a favore del personale) - -38
+ Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Proventi/oneri non ricorrenti o non correlati alla gestione caratteristica) -7 -15
- Voce 220 (parziale) Utili (Perdite) delle partecipazioni (Valutate al Patrimonio Netto) - -
- Voce 220 (parziale) Utili (Perdite) delle partecipazioni (Rettifiche/Riprese di valore per deterioramento di partecipazioni collegate) 27 -
- Voce 220 (parziale) Utili (Perdite) delle partecipazioni (Impairment su partecipazioni di controllo) 12 159
Utile (Perdita) delle attività operative cessate - 31
Voce 290 Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte - 21
- Voce 290 (parziale) Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte (Imposte) - 10
Risultato corrente lordo 5.389 4.956
Imposte sul reddito -1.151 -961
Voce 270 Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -1.001 -820
+ Voce 290 (parziale) Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte (Imposte) - -10
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Oneri di integrazione) -25 3
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
-32 -27
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore dell'avviamento) - -
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Utile/Perdite delle partecipazioni - Impairment di
- Voce 270 (parziale) partecipazioni di controllo) - -1
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) -93 -103
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore nette su attività finanziarie -
Investimenti per la stabilità del sistema bancario)
- -3
Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) -51 7
+ Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo) -1 57
+ Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Oneri di integrazione) -6 -12
+ Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Oneri di integrazione) 2 13
+ Voce 180 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (Oneri di integrazione) -25 -20
+ Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Oneri di integrazione) -47 -31
+ Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Oneri/proventi di integrazione) 1 3
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Oneri di integrazione) 25 -3
Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) -64 -55
+ Voce 30 (parziale) Margine di interesse (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) -46 -23
+ Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti
(Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione)
-41 -50
+ Voce 100 c) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
1 2
+ Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
-10 -11
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
32 27

(milioni di euro)
Voci 30.06.2023 30.06.2022
Riesposto
Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) -195 -222
+ Voce 110 b) (parziale) Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
(b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Oneri riguardanti il sistema bancario)
-1 -7
+ Voce 130 a) (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - Titoli di debito verso banche (Oneri riguardanti il sistema bancario)
- -2
+ Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) -287 -319
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) 93 103
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore nette su attività finanziarie -
Investimenti per la stabilità del sistema bancario)
- 3
Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo (al netto delle imposte) 6 -240
Voce 240 Rettifiche di valore dell'avviamento - -
+ Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Oneri futuri su partecipazioni di
controllo)
18 -82
+ Voce 220 (parziale) Utili (Perdite) delle partecipazioni (Impairment su partecipazioni di controllo) -12 -159
  • Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore dell'avviamento) - -

partecipazioni di controllo) - 1

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Utile/Perdite delle partecipazioni - Impairment di

Risultato netto 3.934 3.485

  • Voce 270 (parziale)

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