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FinecoBank

Annual Report Mar 22, 2024

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Annual Report

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BILANCI E RELAZIONI 2023

Bilanci e Relazioni 2023

Indice

Cariche Sociali e Società di Revisione 7
Premessa alla lettura dei bilanci 9
Relazione e Bilancio consolidato di FinecoBank S.p.A. 13
Relazione sulla gestione consolidata 13
Dati di sintesi 13
Andamento della gestione 31
L'azione FinecoBank 38
I risultati conseguiti nelle principali aree di attività 39
La rete dei consulenti finanziari 43
Le risorse 45
L'infrastruttura tecnologica 50
Il sistema dei controlli interni 52
Principali rischi e incertezze 53
La struttura organizzativa 54
La continuità operativa 57
I principali aggregati patrimoniali 58
L'azionariato 74
I risultati economici 75
Fondi propri e requisiti patrimoniali 83
I risultati della controllante e della controllata 85
Le operazioni con parti correlate 96
Altre informazioni 98
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione 99
Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio 101
Schemi del bilancio consolidato 103
Stato patrimoniale consolidato 103
Conto economico consolidato 105
Prospetto della redditività consolidata complessiva 106
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 107
Rendiconto finanziario consolidato 108
Nota integrativa consolidata 111
Parte A – Politiche contabili 111
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 159
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato 211
Parte D – Redditività consolidata complessiva 231
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura 232
Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato 302

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 305
Parte H – Operazioni con parti correlate 306
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 309
Parte L – Informativa di settore 314
Parte M – Informativa sul leasing 315
Allegati 319
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato 319
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche
e integrazioni 323
Relazione della Società di Revisione 325
Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. 333
Schemi del bilancio 333
Stato patrimoniale 333
Conto economico 335
Prospetto della redditività complessiva 336
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 337
Rendiconto finanziario 338
Nota integrativa 341
Parte A – Politiche contabili 341
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale 362
Parte C – Informazioni sul conto economico 414
Parte D – Redditività complessiva 435
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura 436
Parte F – Informazioni sul patrimonio 488
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 491
Parte H – Operazioni con parti correlate 492
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 495
Parte L – Informativa di settore 497
Parte M – Informativa sul leasing 498
Allegati 503
Allegato 1 – Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato 503
Allegato 2 – Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato 506
Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche
e integrazioni 509
Relazione della Società di Revisione 511
Relazione del Collegio Sindacale 519
Glossario 551

Indice

Cariche Sociali e Società di Revisione

Marco Mangiagalli Presidente

Gianmarco Montanari Vice Presidente

Arturo Patarnello Elena Biffi Giancarla Branda Maria Alessandra Zunino De Pignier Maria Lucia Candida Marin Gueorguiev Paola Generali Patrizia Albano

Consiglio di Amministrazione

Alessandro Foti Amministratore Delegato e Direttore Generale

Consiglieri

Collegio Sindacale Luisa Marina Pasotti Presidente Giacomo Ramenghi Massimo Gatto Membri Effettivi

Lucia Montecamozzo

Marco Salvatore

Membri Supplenti

KPMG S.p.A. Società di revisione

Lorena Pelliciari Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria di FinecoBank del 27 aprile 2023 e rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2025.

Sede legale

Cariche Sociali e Società di Revisione

20131 Milano - Piazza Durante, 11, Italia

"FinecoBank Banca Fineco S.p.A."

o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.".

Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Premessa alla lettura dei bilanci

Il presente fascicolo di bilancio include il Bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) e il Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) entrambi redatti, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023.

La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, nell'esercizio dei poteri stabiliti dall'art. 43 del decreto legislativo 18 agosto 2015 n. 136, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati dalla Banca per la redazione del presente Bilancio consolidato e Bilancio dell'impresa.

Il Bilancio consolidato comprende:

  • gli Schemi del bilancio consolidato, costituiti dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell'esercizio 2022;
  • la Nota integrativa consolidata;

ed è accompagnato:

Premessa alla lettura dei bilanci

  • dalla Relazione sulla gestione consolidata, nella quale sono stati riportati gli schemi di bilancio riclassificati, i risultati principali delle diverse aree di business ed i commenti ai risultati dell'esercizio, nonché le ulteriori informazioni richieste dalla Consob. A supporto dei commenti sui risultati dell'esercizio, nella Relazione sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati dei prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati, il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato tra gli Allegati (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006), e vengono utilizzati anche altri Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"), la cui descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario (in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415));
  • dall'Attestazione relativa al bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato dipende dagli arrotondamenti.

Il Bilancio dell'impresa comprende:

  • gli Schemi del bilancio dell'impresa, costituiti dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell'esercizio 2022;
  • la Nota integrativa;

ed è accompagnato dall'Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

Per la Relazione sulla gestione del Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata nella quale, in apposita sezione, sono riportati gli schemi di bilancio riclassificati ed i commenti ai risultati dell'esercizio della Banca. Il raccordo degli schemi di bilancio riclassificati con gli schemi di bilancio è riportato tra gli Allegati.

Inoltre, completano il fascicolo di bilancio:

  • la Relazione del Collegio Sindacale;
  • le Relazioni della Società di Revisione.

Come sopra descritto, FinecoBank redige un solo fascicolo denominato "Bilanci e relazioni", che include il Bilancio consolidato del Gruppo e il Bilancio dell'impresa di FinecoBank. L'integrazione dei contenuti dei due bilanci in un unico fascicolo comporta l'eliminazione delle duplicazioni di alcune informazioni di natura qualitativa presenti in entrambi i documenti e, al fine di facilitarne la lettura, l'adozione di un sistema di rimandi tra i capitoli dedicati al bilancio consolidato e dell'impresa; ai sensi di questi rimandi si intende interamente riprodotto, nel paragrafo contenente il rimando, il contenuto dei singoli paragrafi oggetto di rimando. Per maggiori dettagli in merito si rimanda all'Allegato "Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato" del Bilancio dell'impresa di FinecoBank.

Le informazioni in merito al Governo societario e gli assetti proprietari, richieste ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, figurano in una relazione distinta approvata dal Consiglio di Amministrazione, consultabile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (o Dichiarazione non finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta approvata dal Consiglio di Amministrazione, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Premessa alla lettura dei bilanci

Vengono altresì pubblicati e resi disponibili sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com), secondo i relativi iter approvativi, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", redatta ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58 e dell'art. 84-quater, comma 1, del Regolamento emittenti, il documento "Informativa Stato per Stato", redatto ai sensi dell'art. 89 della Direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio Europeo (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V), e il documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2023", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (c.d. CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto.

Infine, si segnala che, in base alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815, è previsto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere le relazioni finanziarie annuali nel formato XHTML e di marcare i bilanci consolidati IFRS utilizzando il linguaggio di marcatura (detto anche di taggatura) XBRL, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. La Relazione Finanziaria Annuale Consolidata del Gruppo, che include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo, è predisposta in formato XHTML e prevede la taggatura, nel bilancio consolidato, delle informazioni richieste dal Regolamento per il 2023. In particolare, gli emittenti sono tenuti a marcare tutte le informazioni comunicate nei bilanci consolidati IFRS, o attraverso riferimenti incrociati ad altre parti delle relazioni finanziarie annuali, che corrispondono alle informazioni specificate nell'allegato II del Regolamento Delegato, se presenti nei bilanci consolidati IFRS. La stessa è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com). Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo "Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali" riportato nella Parte A - Politiche contabili della Nota integrativa consolidata.

Il presente documento, in formato PDF, non costituisce adempimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format) per il quale è stato elaborato apposito formato XHTML.

Dati di sintesi

Relazione sulla gestione consolidata

Relazione e Bilancio conso lidato di Fineco Bank S.p.A.

Dati di sintesi

FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech in Europa. Quotata nel FTSE MIB, Fineco propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari (di seguito Rete). Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie. Fineco è leader nel brokerage in Europa e uno dei più importanti player nel Private Banking in Italia, con servizi di consulenza evoluti e altamente personalizzati. La Rete, al 31 dicembre 2023, è costituita da 2.962 consulenti finanziari, distribuita sul territorio con 428 negozi finanziari (Fineco Center).

Il Gruppo FinecoBank è costituito dalla Capogruppo Fineco e da Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese, che ha come mission lo sviluppo di soluzioni di investimento in partnership con i migliori gestori internazionali.

FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano, fa parte dell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana e dello STOXX Europe 600 Index.

In data 25 ottobre 2023, l'agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine di FinecoBank pari a "BBB" con outlook stabile, mantenendo il rating a breve termine "A-2".

FinecoBank è inclusa negli indici di sostenibilità Borsa Italiana MIB ESG Index (Euronext), FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2023, S&P Global 1200 ESG Index, Standard Ethics Italian Banks Index e Standard Ethics Italian Index. Inoltre:

  • Standard Ethics: per il terzo anno consecutivo ha confermato il rating "EE+", posizionando la Banca tra gli istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio di sostenibilità più solido attualmente assegnato nel settore bancario;
  • Sustainalytics: ESG risk rating pari a 14,3 (Low risk), confermando il posizionamento tra le migliori banche a livello internazionale;
  • S&P Global ESG Score: 68 punti su 100;
  • CDP Climate Change1 : rating pari a "B" ottenuto con la prima compilazione del questionario, dimostrando di affrontare gli impatti ambientali delle attività e di garantire una buona gestione ambientale;
  • MSCI: ESG rating pari ad "AA" (leader) nel settore dei "diversified financials";
  • Moody's Analytics: ESG overall score pari a 57 punti su 100 (robust performance);
  • LSEG ESG Score2 : punteggio pari a 82 su 100, che indica performance ESG eccellenti e un alto grado di trasparenza nel reporting pubblico di sostenibilità.

Nel 2023 il Gruppo ha registrato una crescita molto robusta, con risultati che confermano un consolidamento del percorso di sviluppo, rafforzato da una forte spinta dei clienti verso gli investimenti e da una maggiore richiesta di consulenza, con clienti sempre più interessati a interagire con i mercati attraverso la piattaforma di investimento. L'attrattività dell'offerta e le iniziative messe in atto su tutto il territorio nazionale insieme alla Rete si confermano decisivi per la forte accelerazione dei clienti registrata soprattutto negli ultimi mesi dell'anno. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution". Nel corso del 2023 sono stati acquisiti 119.179 nuovi clienti, che porta il totale a 1.562.907. Al risultato dell'esercizio 2023 ha contribuito, inoltre, Fineco AM, grazie all'ampia offerta di nuove strategie di investimento efficienti, innovative e adeguate all'evoluzione dei mercati.

La raccolta netta totale realizzata nel corso del 2023 è stata pari a 8.792 milioni di euro, confermandosi solida anche in una fase di mercato particolarmente complessa. Nello specifico, la raccolta netta gestita e la raccolta netta amministrata hanno registrato flussi netti positivi pari, rispettivamente, a 2.662 milioni di euro e 8.258 milioni di euro, attraendo anche parte della liquidità in eccesso detenuta dai clienti, con conseguente rilevazione di una raccolta netta diretta negativa per 2.128 milioni di euro. L'incidenza di FAM, calcolata rapportando la raccolta netta retail della società con la raccolta netta gestita, è pari al 118% (77,4% nell'esercizio 2022). Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. La raccolta netta realizzata dalla Rete nel corso del 2023 è stata pari 7.110 milioni di euro.

A fine 2023 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 122.556 milioni di euro, registrando un incremento del 15% rispetto ai 106.558 milioni di euro di fine 2022, grazie alla raccolta netta realizzata nel 2023 e all'effetto mercato positivo. La raccolta gestita da FAM è pari a 30.874 milioni di euro, di cui 20.003 milioni di euro sono relativi a classi retail e 10.871 milioni di euro sono relativi a classi istituzionali, risultato che evidenzia l'accelerazione in atto nel processo di crescita della società. L'incidenza di FAM, calcolata rapportando le masse retail della società con il saldo della raccolta gestita, è pari al 34,5%. Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della Rete al 31 dicembre 2023 è pari a 106.705 milioni di euro. Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 55.960 milioni di euro, pari al 45,7% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo, in aumento del 23,7% rispetto al 31 dicembre 2022.

La qualità del credito si conferma elevata, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, che si attesta a 5 bps, si mantiene strutturalmente contenuto e i crediti deteriorati netti al 31 dicembre 2023 rappresentano lo 0,07% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,06% al 31 dicembre 2022).

1 Il punteggio relativo all'anno di reporting 2023 è stato rilasciato nel mese di febbraio 2024 ed è pari a "C", posizionando il Gruppo nella fascia di "awareness" rispetto alle tematiche e agli impatti legati ai cambiamenti climatici. 2 Nel corso del secondo semestre 2023, il rating ESG della società di dati e analisi Refinitiv è stato ridenominato LSEG ESG Score.

Anche l'attività di brokerage ha registrato risultati importanti nel 2023, con una media mensile di ricavi superiore di oltre il 35% rispetto a quella rilevata nel periodo 2017-2019, confermando così un floor strutturalmente più elevato rispetto ai livelli pre-pandemia, indipendentemente dalle condizioni di mercato.

Il risultato dell'esercizio si attesta a 609,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 42,1% rispetto all'esercizio precedente (+42,0% rispetto all'utile dell'esercizio 2022 depurato delle poste non ricorrenti3 ). Il cost/income ratio si attesta al 24,1% (29,6% al 31 dicembre 2022), a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

Al 31 dicembre 2023 il Ratio - Capitale primario di classe 1 si attesta al 24,34%, in crescita rispetto al 20,82% del 31 dicembre 2022. Il coefficiente di Leva finanziaria si attesta al 4,95% e in crescita rispetto al 4,03% rilevato a fine 2022. Gli indicatori di liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2023 sono molto solidi: il Liquidity Coverage Ratio (LCR) pari al 823%4 e il Net Stable Funding Ratio (NSFR) pari 378%.

Gli Schemi di bilancio riclassificati e gli indicatori

Nella Relazione sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati i prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati (Indicatori Alternativi di Performance, "IAP"). Le principali riclassificazioni e aggregazioni delle voci riportate negli schemi riclassificati sono illustrate in calce alla tabella del Conto economico consolidato riclassificato e dello Stato Patrimoniale consolidato riclassificato, mentre il raccordo completo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato negli Allegati "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006). Vengono, inoltre, utilizzati anche altri IAP, la cui descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario (in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415).

Con riferimento agli IAP, l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha emanato specifici Orientamenti5 in merito ai criteri per la loro presentazione nelle informazioni regolamentate, incluso pertanto il presente Bilancio, quando tali indicatori non risultano definiti o previsti dal framework sull'informativa finanziaria. Tali orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli IAP, e la loro osservanza migliorerà la comparabilità, affidabilità e comprensibilità degli IAP, con conseguenti benefici agli utilizzatori dell'informativa finanziaria. Consob ha recepito in Italia gli Orientamenti e li ha incorporati nelle proprie prassi di vigilanza6 . Secondo la definizione degli Orientamenti ESMA, un IAP è un indicatore di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria e sono solitamente ricavati dalle poste di bilancio redatte conformemente alla disciplina vigente sull'informativa finanziaria. Non rientrano strettamente nella definizione di IAP gli indicatori pubblicati in applicazione della disciplina prudenziale.

3Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 4 Calcolato come media del coefficiente di copertura della liquidità sulla base delle osservazioni a fine mese nel corso degli ultimi 12 mesi per ciascun trimestre del pertinente periodo di informativa, coerentemente con quanto riportato nell'Informativa al pubblico Pillar III.

5 ESMA/2015/1415.

6 Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
ATTIVO 31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 2.266.550 1.469.713 796.837 54,2%
Attività finanziarie di negoziazione 14.109 16.926 (2.817) -16,6%
Finanziamenti a banche 376.373 426.696 (50.323) -11,8%
Finanziamenti a clientela 6.198.541 6.445.713 (247.172) -3,8%
Altre attività finanziarie 21.403.026 24.634.034 (3.231.008) -13,1%
Coperture 707.274 1.424.704 (717.430) -50,4%
Attività materiali 146.497 146.208 289 0,2%
Avviamenti 89.602 89.602 - n.a.
Altre attività immateriali 34.465 36.787 (2.322) -6,3%
Attività fiscali 49.997 46.577 3.420 7,3%
Crediti d'imposta acquistati 1.618.030 1.093.255 524.775 48,0%
Altre attività 411.236 438.670 (27.434) -6,3%
Totale dell'attivo 33.315.700 36.268.885 (2.953.185) -8,1%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Debiti verso banche 866.978 1.677.235 (810.257) -48,3%
Debiti verso clientela 28.757.589 31.695.647 (2.938.058) -9,3%
Titoli in circolazione 809.264 497.926 311.338 62,5%
Passività finanziarie di negoziazione 6.997 4.574 2.423 53,0%
Coperture 28.712 (3.180) 31.892 n.a.
Passività fiscali 86.706 42.627 44.079 103,4%
Altre passività 564.778 443.659 121.119 27,3%
Patrimonio 2.194.676 1.910.397 284.279 14,9%
- capitale e riserve 1.592.305 1.479.771 112.534 7,6%
- riserve da valutazione (6.730) 2.121 (8.851) n.a.
- risultato netto 609.101 428.505 180.596 42,1%
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.315.700 36.268.885 (2.953.185) -8,1%

Stato patrimoniale consolidato - Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 31/12/2023 30/09/2023 30/06/2023 31/03/2023 31/12/2022
Cassa e disponibilità liquide 2.266.550 1.797.852 1.518.628 1.414.068 1.469.713
Attività finanziarie di negoziazione 14.109 21.354 16.868 15.730 16.926
Finanziamenti a banche 376.373 425.899 415.627 445.895 426.696
Finanziamenti a clientela 6.198.541 6.058.003 6.184.498 6.311.901 6.445.713
Altre attività finanziarie 21.403.026 21.626.742 22.613.241 24.350.662 24.634.034
Coperture 707.274 1.028.424 1.028.822 1.300.265 1.424.704
Attività materiali 146.497 141.156 143.799 142.637 146.208
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 34.465 34.841 35.788 35.875 36.787
Attività fiscali 49.997 60.133 46.100 46.987 46.577
Crediti d'imposta acquistati 1.618.030 1.456.572 1.341.774 1.313.546 1.093.255
Altre attività 411.236 346.201 381.175 413.399 438.670
Totale dell'attivo 33.315.700 33.086.779 33.815.922 35.880.567 36.268.885
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2023 30/09/2023 30/06/2023 31/03/2023 31/12/2022
Debiti verso banche 866.978 1.385.130 1.299.539 1.605.506 1.677.235
Debiti verso clientela 28.757.589 28.212.892 29.187.761 30.877.798 31.695.647
Titoli in circolazione 809.264 807.409 803.054 798.748 497.926
Passività finanziarie di negoziazione 6.997 7.554 8.538 7.208 4.574
Coperture 28.712 (16.363) (13.438) (7.885) (3.180)
Passività fiscali 86.706 137.320 65.017 105.386 42.627
Altre passività 564.778 496.840 553.994 435.390 443.659
Patrimonio 2.194.676 2.055.997 1.911.457 2.058.416 1.910.397
- capitale e riserve 1.592.305 1.602.736 1.601.514 1.909.094 1.479.771
- riserve da valutazione (6.730) (939) 1.063 2.070 2.121
- risultato netto 609.101 454.200 308.880 147.252 428.505
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.315.700 33.086.779 33.815.922 35.880.567 36.268.885

Dati di sintesi

Le principali riclassificazioni e aggregazioni delle voci dell'attivo dello Stato patrimoniale consolidato riclassificato riguardano le seguenti fattispecie:

  • i titoli di debito contabilizzati nella voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche" e nella voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela" sono stati riclassificati ed esposti nella voce "Altre attività finanziarie". Nel medesimo aggregato sono stati esposti i titoli contabilizzati nella voce "20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", "30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "70. Partecipazioni";
  • le attività finanziarie contabilizzate nella voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche" e nella voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela" diverse dai titoli di debito sono state esposte, rispettivamente, nella voce "Finanziamenti a banche" e "Finanziamenti a clientela";
  • le voci "50. Derivati di copertura" e "60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)" sono state aggregate ed esposte nella voce "Coperture" dell'attivo;
  • i crediti acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, contabilizzati nella voce "130. Altre attività", sono stati esposti nella voce "Crediti d'imposta acquistati".

Con riferimento al passivo dello Stato patrimoniale consolidato riclassificato, le principali riclassificazioni e aggregazioni delle voci riguardano le seguenti fattispecie:

  • le voci "40. Derivati di copertura" e "50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)" sono state aggregate ed esposte nella voce "Coperture" del passivo;
  • le voci "80. Altre passività", "90. Trattamento di fine rapporto" e "100. Fondo rischi ed oneri" sono state aggregate ed esposte nella voce "Altre passività";
  • le voci che rappresentano il patrimonio netto sono state aggregate ed esposte nella voce "Patrimonio".

Conto economico consolidato

(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
687.956 392.200 295.756 75,4%
687.748 342.796 344.952 100,6%
208 49.404 (49.196) -99,6%
(68) (276) 208 -75,4%
489.906 465.627 24.279 5,2%
60.402 89.899 (29.497) -32,8%
(565) 156 (721) n.a.
1.237.631 947.606 290.025 30,6%
(126.867) (117.294) (9.573) 8,2%
(307.918) (273.486) (34.432) 12,6%
163.603 136.830 26.773 19,6%
(27.139) (26.865) (274) 1,0%
(298.321) (280.815) (17.506) 6,2%
939.310 666.791 272.519 40,9%
(3.596) (3.115) (481) 15,4%
935.714 663.676 272.038 41,0%
(63.587) (57.762) (5.825) 10,1%
111 (1.552) 1.663 n.a.
872.238 604.362 267.876 44,3%
(263.137) (175.857) (87.280) 49,6%
609.101 428.505 180.596 42,1%
609.101 428.505 180.596 42,1%
609.101 428.505 180.596 42,1%

Dati di sintesi

Conto economico consolidato – Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
2023
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 157.431 170.847 180.184 179.494
di cui Interessi netti 157.431 170.765 180.047 179.505
di cui Profitti da gestione della Tesoreria - 82 137 (11)
Dividendi e altri proventi su partecipazioni - (6) (28) (34)
Commissioni nette 120.871 121.254 120.074 127.707
Risultato negoziazione, coperture e fair value 15.123 14.956 16.249 14.074
Saldo altri proventi/oneri 235 (19) (479) (302)
RICAVI 293.660 307.032 316.000 320.939
Spese per il personale (29.795) (30.583) (31.145) (35.344)
Altre spese amministrative (74.630) (72.727) (76.613) (83.948)
Recuperi di spesa 37.625 38.832 43.366 43.780
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.587) (6.650) (6.884) (7.018)
Costi operativi (73.387) (71.128) (71.276) (82.530)
RISULTATO DI GESTIONE 220.273 235.904 244.724 238.409
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (664) (1.415) 78 (1.595)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 219.609 234.489 244.802 236.814
Altri oneri e accantonamenti (9.269) (2.737) (39.974) (11.607)
Profitti netti da investimenti (723) 142 692 -
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 209.617 231.894 205.520 225.207
Imposte sul reddito del periodo (62.365) (70.266) (60.200) (70.306)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 147.252 161.628 145.320 154.901
RISULTATO DEL PERIODO 147.252 161.628 145.320 154.901
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 147.252 161.628 145.320 154.901

(Importi in migliaia)
2022
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 107.461 68.946 84.219 131.574
di cui Interessi netti 59.347 67.614 84.261 131.574
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 48.114 1.332 (42) -
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (45) (103) (20) (108)
Commissioni nette 118.637 113.877 114.105 119.008
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.989 25.854 21.212 13.844
Saldo altri proventi/oneri 365 51 139 (399)
RICAVI 255.407 208.625 219.655 263.919
Spese per il personale (28.348) (29.190) (28.958) (30.798)
Altre spese amministrative (69.366) (64.998) (65.477) (73.645)
Recuperi di spesa 35.335 33.728 33.250 34.517
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.590) (6.601) (6.636) (7.038)
Costi operativi (68.969) (67.061) (67.821) (76.964)
RISULTATO DI GESTIONE 186.438 141.564 151.834 186.955
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (801) (424) (292) (1.598)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 185.637 141.140 151.542 185.357
Altri oneri e accantonamenti (10.239) (2.259) (41.617) (3.647)
Profitti netti da investimenti (553) (201) (325) (473)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 174.845 138.680 109.600 181.237
Imposte sul reddito del periodo (51.385) (39.777) (29.570) (55.125)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 123.460 98.903 80.030 126.112
RISULTATO DEL PERIODO 123.460 98.903 80.030 126.112
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 123.460 98.903 80.030 126.112

Dati di sintesi

Le principali riclassificazioni e aggregazioni delle voci del Conto economico consolidato riclassificato riguardano le seguenti fattispecie:

  • nella voce "Margine finanziario" è stata esposta la voce "30. Margine di interesse" e sono stati riclassificati ed esposti gli utili e perdite da cessione o riacquisto dei titoli di debito non deteriorati contabilizzati nelle voci "100. Utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito" e "100. Utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito". Nel medesimo aggregato sono stati riclassificati i proventi derivanti dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, contabilizzati nella voce "40. Commissioni attive";
  • nella voce "Dividendi e altri proventi su partecipazioni" sono state riclassificate le rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto, contabilizzate nella voce "250. Utili (Perdite) delle partecipazioni";
  • nella voce "Commissioni nette" è stata esposta la voce "60. Commissioni nette", al netto dei proventi derivanti dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, e sono stati riclassificati ed esposti gli altri oneri/proventi di gestione connessi con l'attività di asset manager esercitata dalla controllata Fineco AM relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses, contabilizzati nella voce "230. Altri oneri/proventi di gestione";
  • nella voce "Risultato negoziazione, coperture e fair value" sono state aggregate ed esposte le voci "80. Risultato netto dell'attività di negoziazione", "90. Risultato netto dell'attività di copertura", "100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" al netto degli utili e perdite dei titoli di debito non deteriorati esposti nella voce "Margine finanziario" e "110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. Nel medesimo aggregato sono stati riclassificati ed esposti i dividendi e proventi simili percepiti su titoli rappresentativi di capitale detenuti per la negoziazione o obbligatoriamente valutati al fair value, contabilizzati nella voce "70. Dividendi e proventi simili";
  • le rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi, contabilizzate nella voce "230. Altri oneri/proventi di gestione", sono state esposte nella voce "Altre spese amministrative";
  • i recuperi di spesa, contabilizzati nella voce "230. Altri oneri/proventi di gestione", sono stati esposti nella voce "Recuperi di spesa";
  • i contributi al Fondo di risoluzione unico (SRF) e al Sistema di garanzia dei depositi (DGS), contabilizzati nella voce "190. Spese amministrative: b) altre spese amministrative", sono stati riclassificati ed esposti nella voce "Altri oneri e accantonamenti". Nel medesimo aggregato è stata esposta la voce "200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
  • le rettifiche e riprese nette per rischio credito relative ai titoli di debito, contabilizzate nella voce "130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e nella voce "130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", sono state riclassificate ed esposte nella voce "Profitti netti da investimenti".

I principali dati patrimoniali

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ⁽¹⁾ 5.535.383 5.916.090 (380.707) -6,4%
Totale dell'attivo 33.315.700 36.268.885 (2.953.185) -8,1%
Raccolta diretta da clientela ² 28.441.830 30.569.876 (2.128.046) -7,0%
Raccolta indiretta da clientela ³ 94.114.670 75.987.994 18.126.676 23,9%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 122.556.500 106.557.870 15.998.630 15,0%
Patrimonio 2.194.676 1.910.397 284.279 14,9%

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e i conti deposito Cash Park.

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.

Dati struttura

Dati al
31/12/2023 31/12/2022
N° Dipendenti 1.384 1.336
N° Consulenti finanziari 2.962 2.918
N° Negozi finanziari operativi ¹ 428 426

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).

Dati di sintesi

Indicatori di redditività, produttività ed efficienza

(Importi in migliaia)
Dati al
31/12/2023 31/12/2022
Margine finanziario/Ricavi 55,59% 41,39%
Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi 44,42% 58,64%
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 184,28% 197,88%
Cost/income ratio 24,10% 29,63%
Costi operativi/TFA 0,26% 0,26%
Cost of risk 5 bp 4 bp
CoR (sistema incentivante) 5 bp 4 bp
ROE 29,64% 23,54%
Rendimento delle attività 1,83% 1,18%
EVA (calcolato sul capitale allocato) 539.809 367.339
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) 388.738 264.529
RARORAC (calcolato sul capitale allocato) 85,02% 55,10%
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) 19,25% 14,75%
ROAC (calcolato sul capitale allocato) 95,94% 64,28%
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) 30,16% 23,89%
Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi 90.115 80.695
Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) 28.502 25.526

Legenda

Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.

Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Ricavi.

Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 31 dicembre 2023 e quello del 31 dicembre precedente.

Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.

CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi, incluse le rettifiche sui margini disponibili delle linee di credito concesse, e crediti verso clientela (media del saldo al 31 dicembre 2023 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.

ROE: rapporto fra il risultato d'esercizio e il patrimonio netto contabile (escluse le riserve da valutazione) medio dell'esercizio (media del saldo di fine esercizio e quello del 31 dicembre precedente). Il ROE pubblicato nell'informativa finanziaria del 2022 era stato calcolato escludendo dal patrimonio netto contabile i dividendi per i quali era prevista la distribuzione, pertanto, il dato comparativo relativo all'esercizio 2022 è stato rideterminato e riesposto.

Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo di bilancio.

EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra il risultato d'esercizio, escludendo eventuali i proventi/oneri straordinari e i relativi effetti fiscali, e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico7 assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).

RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra il risultato d'esercizio operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).

7 Il capitale allocato è il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico. Il capitale economico al 31 dicembre 2023 è mantenuto uguale a quello al 30 settembre 2023, ultimo dato disponibile.

Indicatori patrimoniali

Dati al
31/12/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,62% 16,31%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,13% 1,18%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 64,24% 67,92%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 85,37% 84,29%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 6,59% 5,27%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 19,46% 19,35%
Qualità del credito Dati al
31/12/2023 31/12/2022
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,07% 0,06%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,02% 0,02%
Coverage ratio¹ - Sofferenze 93,07% 92,65%
Coverage ratio¹ - Inadempienze probabili 67,96% 68,13%
Coverage ratio¹ - Esposizioni scadute deteriorate 56,85% 57,92%
Coverage ratio¹ - Totale crediti deteriorati 83,54% 86,02%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare del fondo svalutazione e l'esposizione lorda.

Fondi propri e requisiti patrimoniali consolidati

Dati al
31/12/2023 31/12/2022
Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) 1.151.527 987.099
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 1.651.527 1.487.099
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 4.731.105 4.740.149
Ratio - Capitale primario di classe 1 24,34% 20,82%
Ratio - Capitale di classe 1 34,91% 31,37%
Ratio - Totale fondi propri 34,91% 31,37%
Dati al
31/12/2023 31/12/2022
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 1.651.527 1.487.099
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 33.356.370 36.857.107
Indicatore di leva finanziaria 4,95% 4,03%

Dati di sintesi

Quote di mercato

31/12/2023 31/12/2022
Trading Borsa Italiana (Assosim)
Volumi intermediati c/terzi - Azioni 26,85% 26,44%
Classifica volumi intermediati c/terzi - Azioni
Rete Consulenti finanziari (Assoreti) 31/12/2023 31/12/2022
Volumi Stock 13,59% 13,34%
Classifica Stock
Rete Consulenti finanziari (Assoreti) 31/12/2023 31/12/2022
Volumi Raccolta Netta 16,21% 19,55%
Classifica Raccolta Netta
30/09/2023 31/12/2022
Raccolta complessiva (Banca d'Italia)
Quota di mercato Totale Raccolta 2,31% 2,22%
Quota di mercato Raccolta Diretta 1,48% 1,70%
Quota di mercato Raccolta Indiretta 3,00% 2,69%

Alcuni dati sopra esposti si riferiscono al 30 settembre 2023 in quanto ultimi disponibili.

Lo scenario macroeconomico e la politica monetaria

Agli inizi del 2023 l'economia mondiale ha evidenziato una maggiore solidità rispetto alla fine del 2022, grazie alla riapertura dell'economia cinese e alla tenuta dei mercati del lavoro negli Stati Uniti. Le difficoltà che hanno interessato il settore bancario statunitense agli inizi di marzo hanno avuto delle ricadute sui mercati finanziari mondiali, ma, da allora, la maggior parte dei prezzi delle attività ha recuperato le perdite registrate nel periodo.

Alla fine del 2023 l'attività economica mondiale si è indebolita: la produzione manifatturiera ha continuato a ristagnare e la dinamica dei servizi ha perso vigore. Negli Stati Uniti, dopo la forte espansione dei consumi nel terzo trimestre, sono emersi alcuni segnali di rallentamento dell'attività; in Cina il protrarsi della crisi del settore immobiliare sta frenando la crescita, che rimane ben al di sotto del periodo pre-pandemico. Gli scambi internazionali hanno registrato una dinamica modesta, su cui hanno inciso la debolezza della domanda di beni e la stretta monetaria a livello globale. Dopo l'accentuata volatilità di inizio ottobre, i prezzi del greggio e del gas naturale sono diminuiti e sono rimasti contenuti nonostante gli attacchi al traffico navale nel Mar Rosso. In autunno l'inflazione di fondo si è ridotta negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove le rispettive banche centrali hanno mantenuto i tassi invariati.

L'economia dell'area dell'euro si è indebolita nella seconda metà del 2023 per effetto delle condizioni di finanziamento più stringenti, della debolezza del clima di fiducia e delle perdite di competitività e, al momento, ci si attende che recuperi a un ritmo lievemente inferiore a quello previsto nelle proiezioni macroeconomiche degli esperti della Banca Centrale Europea di settembre 2023. La crescita dovrebbe tuttavia rafforzarsi dagli inizi del 2024, in un contesto in cui il reddito disponibile reale dovrebbe aumentare grazie al calo dell'inflazione, alla dinamica robusta dei salari e alla tenuta dell'occupazione, mentre la dinamica delle esportazioni si dovrebbe allineare ai miglioramenti della domanda esterna. L'inasprimento della politica monetaria della Banca Centrale Europea e le condizioni sfavorevoli dell'offerta di credito continuano a trasmettersi all'economia, incidendo sulle prospettive per la crescita a breve termine. Tali effetti dovrebbero esaurirsi nel prosieguo dell'orizzonte temporale di proiezione e questo dovrebbe fornire un sostegno alla crescita. Gli esperti dell'Eurosistema prevedono che il tasso di incremento medio annuo del PIL in termini reali scenda dal 3,4% nel 2022 allo 0,6% nel 2023, per poi risalire allo 0,8% nel 2024 e stabilizzarsi all'1,5% nel 2025 e nel 2026.

Nell'insieme, in base alle proiezioni macroeconomiche formulate a dicembre 2023 dagli esperti dell'Eurosistema, in un contesto in cui si ritiene che le aspettative di inflazione a medio termine rimangano ancorate all'obiettivo della Banca Centrale Europea del 2%, l'inflazione complessiva misurata sull'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) scenderebbe dal 5,4% nel 2023 a una media del 2,7% nel 2024, del 2,1% nel 2025 e dell'1,9% nel 2026.

Nel corso dell'esercizio 2023 è continuata la fase di restrizione della politica monetaria; il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha alzato i tassi ufficiali per un totale di 200 punti base tra febbraio e settembre, con interventi che hanno portato i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%. Nelle successive sedute, inclusa quella del 24 gennaio 2024, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento. Il Consiglio direttivo, infatti, è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine e ritiene che i tassi di interesse di riferimento si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo. Anche le decisioni future assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario.

In aggiunta al rialzo dei tassi ufficiali, nel mese di marzo 2023 la Banca Centrale Europea ha avviato la riduzione del portafoglio APP (Asset Purchase Programme) a un ritmo medio di 15 miliardi mensili, operando attraverso una riduzione dei reinvestimenti delle scadenze in conto capitale, annunciando altresì l'interruzione totale di tali reinvestimenti a partire da luglio.

Il Consiglio direttivo ha comunicato l'intenzione di continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP (pandemic emergency purchase programme) nella prima parte del 2024. Nella seconda parte dell'anno, invece, intende ridurre il portafoglio del PEPP di 7,5 miliardi di euro al mese, in media, e terminare i reinvestimenti nell'ambito di tale programma alla fine del 2024. Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del PEPP al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria riconducibili alla pandemia.

Dati di sintesi

Il conflitto Russia-Ucraina

Al 31 dicembre 2023 il contesto derivante dal conflitto Russia-Ucraina nel quale opera il Gruppo è sostanzialmente immutato rispetto a quello illustrato nel Bilancio al 31 dicembre 2022.

Il Gruppo, infatti, non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli. Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, il Gruppo si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 31 dicembre 2023 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili al Gruppo, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.

Nel 2023 non si rilevano, pertanto, impatti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo e anche in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

Eventi di rilievo del periodo

Emissione di un titolo Senior Preferred

Il 16 febbraio 2023 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred, destinati agli investitori qualificati, per un importo di 300 milioni di euro. L'emissione, che rientra all'interno del programma EMTN8 (Euro Medium Term Notes), ha una cedola annuale a tasso fisso per i primi 5 anni pari al 4,625% (con spread pari a 5 anni Mid Swap rate + 150 basis points, rispetto a una guidance iniziale di 5 anni Mid swap rate + 175 basis points), a tasso variabile tra il quinto e sesto anno, scadenza 6 anni con possibilità di call per l'emittente il quinto anno, è un public placement destinato alla negoziazione sul mercato regolamentato gestito da Euronext Dublin ed ha rating pari a BBB (S&P Global Ratings).

L'emissione ha registrato un volume di ordini pari a 1,2 miliardi di euro, a conferma dell'apprezzamento manifestato nei confronti di FinecoBank dal mercato anche nel segmento fixed-income. Il collocamento consente alla Capogruppo di avere un buffer aggiuntivo rispetto al requisito MREL LRE fully loaded.

Al collocamento hanno aderito solo investitori istituzionali, prevalentemente asset manager (71% del totale) e banche/private banks (19%), con sede, principalmente, in Italia (36%), Regno Unito (26%), Francia (16%), Germania e Austria (16%).

Assemblea degli Azionisti

In data 27 aprile 2023 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti di FinecoBank, la quale ha deliberato favorevolmente in merito a tutti i punti all'ordine del giorno.

In sede ordinaria le deliberazioni hanno riguardato:

  • l'approvazione del Bilancio dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A.;
  • la destinazione del risultato dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A.;
  • l'eliminazione di una riserva negativa non soggetta a variazioni presente nel bilancio di FinecoBank S.p.A. mediante copertura della stessa in via definitiva;
  • l'integrazione del corrispettivo della Società di Revisione legale dei conti;
  • la determinazione del numero degli amministratori;
  • la fissazione della durata del mandato degli Amministratori;
  • la nomina del Consiglio di Amministrazione;
  • la determinazione, ai sensi dell'art. 20 del vigente Statuto, del compenso spettante agli Amministratori per le attività da questi svolte nell'ambito del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari;
  • la nomina del Collegio Sindacale;
  • la determinazione, ai sensi dell'art. 23, comma 17, del vigente Statuto del compenso spettante ai componenti il Collegio Sindacale;
  • la Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2023;
  • la Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022;
  • il Sistema incentivante 2023 per i Dipendenti appartenenti al Personale più rilevante;
  • il Sistema incentivante 2023 per i Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante";
  • l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio del Sistema 2023 PFA. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

In sede straordinaria le deliberazioni hanno riguardato:

  • la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 Cod. civ., della facoltà di deliberare, anche in più volte e per un periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione assembleare, un aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2349 Cod. civ., per un importo massimo di euro 177.097,47 (da imputarsi interamente a capitale), con emissione di massime numero 536.659 nuove azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di euro 0,33 ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e regolare godimento, da assegnare al Personale più rilevante 2023 di FinecoBank, ai fini di eseguire il Sistema Incentivante 2023; conseguenti modifiche statutarie;
  • la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 Cod. civ., della facoltà di deliberare nel 2028 un aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2349 Cod. civ., di massimi euro 27.921,96 corrispondenti a un numero massimo di 84.621 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di euro 0,33 ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento, da assegnare al Personale più rilevante 2022 di FinecoBank, ai fini di completare l'esecuzione del Sistema Incentivante 2022; conseguenti modifiche statutarie.

Con riferimento alla destinazione del risultato dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., l'Assemblea ha approvato le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione che prevedevano, tra l'altro, la distribuzione ai Soci di un dividendo unitario pari ad euro 0,49 per azione, per un ammontare complessivo di 299,2 milioni di euro, che è stato messo in pagamento, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, il giorno 24 maggio 2023 con data di "stacco" della cedola il giorno 22 maggio 2023. Ai sensi dell'art. 83-terdecies del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), erano,

8 Il programma EMTN è stato approvato dal Consiglio di amministrazione di Fineco in data 15 dicembre 2022 e finalizzato in data 13 febbraio 2023.

pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risultavano azionisti in base alle evidenze dei conti relative al termine della giornata contabile del 23 maggio 2023.

Operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze di Eurovita

In data 30 giugno 2023 su impulso del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nonché con la collaborazione del Comitato di Sorveglianza e del Commissario Straordinario di Eurovita, è stata raggiunta un'intesa tra le banche distributrici delle polizze Eurovita, tra cui FinecoBank, le cinque primarie compagnie assicurative italiane (Allianz Italia, Intesa Sanpaolo Vita, Generali Italia, Poste Vita e Unipol SAI) ed alcuni dei principali istituti bancari operanti in Italia (Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER, Credit Agricole Italia, Intesa Sanpaolo e Mediobanca), su un'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze di Eurovita.

L'IVASS e la Banca D'Italia hanno seguito con attenzione la definizione dell'operazione nell'ambito dei propri ruoli istituzionali e hanno preso atto con favore dell'accordo. Lo spirito dell'iniziativa, condiviso da tutti i partecipanti, è stato quello di raggiungere l'obiettivo di garantire la piena tutela degli investitori che hanno sottoscritto polizze Eurovita: in questo quadro, era infatti previsto che, ad esito dell'operazione, l'intero portafoglio assicurativo delle banche distributrici sia rilevato dai cinque gruppi assicurativi che sarebbero diventati pertanto le nuove compagnie di riferimento degli attuali clienti. Il progetto prevedeva, inoltre, quale passaggio tecnico intermedio, l'iniziale trasferimento delle polizze ad una società assicurativa di nuova costituzione, Cronos Vita S.p.A., partecipata dalle cinque compagnie assicurative sopra citate.

In data 27 settembre 2023 la Capogruppo ha sottoscritto la documentazione contrattuale inerente all'operazione, che prevede, in particolare la stipula di un contratto di finanziamento avente ad oggetto la concessione da parte di FinecoBank a Cronos Vita S.p.A. di un finanziamento per un ammontare massimo di 555 milioni di euro con una data di scadenza che cade l'ottavo anniversario del giorno successivo alla data di closing, avvenuta in data 31 ottobre 2023. L'efficacia del finanziamento era sospensivamente condizionata al verificarsi di determinate condizioni entro la medesima data di closing, tra le quali, in particolare, il perfezionamento della cessione del compendio aziendale da Eurovita a Cronos Vita S.p.A. e l'autorizzazione dell'IVASS (i) al trasferimento degli attivi dal libro mastro della relativa Gestione Separata al valore contabile della Gestione Separata ed all'allocazione degli stessi al patrimonio libero di Cronos Vita S.p.A.; (ii) allo svolgimento da parte di Cronos Vita S.p.A. dell'attività assicurativa nei rami vita cui si riferiscono le Polizze. Il finanziamento è assistito da:

  • garanzie reali costituite in conformità a quanto previsto inter alia dal decreto legislativo 170/2004 (per quanto applicabile), aventi ad oggetto gli strumenti finanziari individuati in applicazione dei criteri di selezione degli attivi indicati all'interno del Contratto di Finanziamento (c.d. Garanzia Finanziaria Attivi Rilevanti) e
  • una garanzia fideiussoria a prima richiesta rilasciata dalle cinque compagnie assicurative che partecipano nel capitale di Cronos Vita S.p.A. per un importo totale garantito pari al 120% dell'ammontare massimo del finanziamento a garanzia del pieno e puntuale adempimento da parte di Cronos S.p.A. di tutte le obbligazioni derivanti dal Contratto di Finanziamento (c.d. Garanzia Compagnie di Assicurazione).

La Capogruppo ha, inoltre, stipulato un accordo di servicing con il quale FinecoBank conferisce a Cronos Vita S.p.A., che accetta, l'incarico di svolgere determinati servizi inerenti le polizze comprese nel portafoglio del servicing.

Infine, per quanto occorresse, si segnala che la Capogruppo ha, altresì, sottoscritto un accordo di ribilanciamento dei costi con le altre banche distributrici, in base al quale le banche che hanno distribuito polizze appartenenti alla classe di rischio III si impegnano a versare, ciascuna secondo specifiche percentuali, in favore delle banche che hanno distribuito polizze appartenenti alla classe di rischio I e V, un importo annuo massimo pari al 30% dei costi sostenuti da quest'ultime, per un periodo di otto anni a partire dalla data in cui entreranno in vigore e acquisteranno efficacia i contratti sopra citati.

2023 EU-Wide Stress test

Nel corso del primo semestre 2023 il Gruppo FinecoBank ha partecipato per la prima volta all'EU-wide stress test condotto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dall'Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con la Banca d'Italia e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS).

In data 28 luglio 2023 sono stati pubblicati i risultati del sopracitato EU-wide stress test i quali confermano la solidità patrimoniale di FinecoBank: l'impatto sui coefficienti patrimoniali, inferiore a 300 bps nello scenario avverso, colloca il Gruppo tra le prime tre banche italiane sottoposte all'esercizio di stress test e tra le migliori in Europa. I risultati del 2023 EU-wide stress test saranno utilizzati dalle Autorità competenti, nell'ambito del processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), per la valutazione della capacità di FinecoBank di rispettare i requisiti prudenziali a fronte di scenari di stress.

Decreto legge 10 agosto 2023, n. 104 ("Decreto Omnibus")

L'art. 26 del decreto legge 10 agosto 2023, n. 104, così come risulta dopo le modifiche approvate in sede di conversione in legge, prevede, per l'anno 2023, un'imposta straordinaria a carico delle banche in dipendenza dell'aumento dei tassi di interesse e del costo del credito. L'imposta è determinata applicando un'aliquota pari al 40% sull'ammontare del margine degli interessi ricompresi nella voce 30 del conto economico redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024 che eccede per almeno il 10% il medesimo margine rilevato nell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022.

L'ammontare dell'imposta straordinaria, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari allo 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale, determinato ai sensi dei paragrafi 3 e 4 dell'articolo 92 del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023.

In luogo del versamento è prevista la possibilità di destinare a una riserva non distribuibile a tal fine individuata, in sede di approvazione del bilancio relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024, per un importo non inferiore a due volte e mezza l'imposta dovuta. Tale riserva rispetta le condizioni previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013 per la sua computabilità tra gli elementi del capitale primario di classe 1. In caso di perdite di esercizio o di utili di esercizio di importo inferiore a quello del suddetto ammontare, la riserva è costituita o integrata anche utilizzando prioritariamente gli utili degli esercizi precedenti a partire da quelli più recenti e successivamente le altre riserve patrimoniali disponibili.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank tenutosi in data 10 ottobre 2023 ha deliberato di proporre nella relazione illustrativa al bilancio 2023, in sede dell'assemblea annuale degli azionisti 2024, la destinazione di una quota parte dell'utile alla summenzionata riserva, sulla base di quanto previsto in sede di conversione in legge dell'art. 26 del decreto legge 10 agosto 2023 n.104. Tenuto conto delle caratteristiche della legge e della decisione del Consiglio di Amministrazione di non regolare l'imposta e di costituire la specifica riserva indisponibile, non è stato rilevato alcun onere e obbligazione a pagare l'imposta nel Bilancio al 31 dicembre 2023 (la contabilizzazione della già menzionata riserva avverrà a seguito della delibera assembleare).

Andamento della gestione

Andamento della raccolta diretta e indiretta

Andamento della gestione

Nonostante una fase di mercato particolarmente complessa, la solidità del percorso di crescita del Gruppo ha consentito di registrare una raccolta netta totale di 8.792 milioni di euro nell'anno 2023. Si tratta di un risultato che conferma la capacità della Rete di intercettare le esigenze della clientela in tutte le fasi di mercato e di affiancarli in una pianificazione efficace e di lungo periodo.

Al 31 dicembre 2023 il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) si attesta a 122.557 milioni di euro, registrando un aumento del 15% rispetto a fine 2022, grazie alla raccolta amministrata (Asset Under Custody-AUC) e alla raccolta gestita (Asset Under Management-AUM) realizzata nell'esercizio e all'effetto mercato positivo, parzialmente compensati da una riduzione della raccolta diretta, per effetto degli investimenti in titoli di Stato e in prodotti del risparmio gestito effettuati dai clienti con la liquidità in eccesso. Il saldo della sola raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 94.115 milioni di euro, in aumento rispetto ai 75.988 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2022 (+23,9%).

La raccolta diretta, pari a 28.442 milioni di euro, è caratterizzata dall'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela – la quota preponderante della raccolta diretta, infatti, è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
31/12/2023 Comp% 31/12/2022 Comp% Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 27.748.318 22,6% 30.569.876 28,7% (2.821.558) -9,2%
Depositi vincolati e pronti contro termine 693.512 0,6% - 0,0% 693.512 n.a.
SALDO RACCOLTA DIRETTA 28.441.830 23,2% 30.569.876 28,7% (2.128.046) -7,0%
Gestioni patrimoniali 364.520 0,3% 318.115 0,3% 46.405 14,6%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 38.838.704 31,7% 33.827.309 31,7% 5.011.395 14,8%
Prodotti assicurativi 13.760.462 11,2% 15.595.412 14,6% (1.834.950) -11,8%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
5.052.451 4,1% 2.331.802 2,2% 2.720.649 116,7%
SALDO RACCOLTA GESTITA 58.016.137 47,3% 52.072.638 48,9% 5.943.499 11,4%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 36.098.533 29,5% 23.915.356 22,4% 12.183.177 50,9%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 36.098.533 29,5% 23.915.356 22,4% 12.183.177 50,9%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA
122.556.500 100,0% 106.557.870 100,0% 15.998.630 15,0%
di cui Guided products & services 46.544.051 38,0% 40.221.024 37,7% 6.323.027 15,7%

Saldo raccolta diretta e indiretta

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 38% al 31 dicembre 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con il saldo della raccolta diretta e indiretta.

Andamento della gestione

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso dell'esercizio 2023 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.

Raccolta netta

(Importi in migliaia)
Anno Comp % Anno Comp % Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi (2.821.558) -32,1% 1.074.585 10,5% (3.896.143) n.a.
Depositi vincolati e pronti contro termine 693.508 7,9% (1) 0,0% 693.509 n.a.
RACCOLTA DIRETTA (2.128.050) -24,2% 1.074.584 10,5% (3.202.634) -298,0%
Gestioni patrimoniali 20.897 0,2% 29.298 0,3% (8.401) -28,7%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 2.594.318 29,5% 1.718.166 16,7% 876.152 51,0%
Prodotti assicurativi (2.366.563) -26,9% 1.288.819 12,6% (3.655.382) -283,6%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
2.413.347 27,4% 542.651 5,3% 1.870.696 n.a.
RACCOLTA GESTITA 2.661.999 30,3% 3.578.934 34,9% (916.935) -25,6%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 8.258.439 93,9% 5.605.749 54,6% 2.652.690 47,3%
RACCOLTA AMMINISTRATA 8.258.439 93,9% 5.605.749 54,6%
2.652.690
47,3%
RACCOLTA NETTA TOTALE 8.792.388 100,0% 10.259.267 100,0% (1.466.879) -14,3%
di cui Guided products & services 3.809.380 43,3% 3.491.748 34,0% 317.632 9,1%

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 43,3% al 31 dicembre 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con la raccolta netta totale.

Andamento della gestione

Andamento dei principali aggregati patrimoniali

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 2.266,6 milioni di euro ed in aumento di 796,8 milioni di euro rispetto alla fine del precedente esercizio (1.469,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è costituita, principalmente, dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo di 1.932 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima richiesta per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 1,5 milioni di euro, e dalla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 333 milioni di euro.

I Finanziamenti a banche si attestano a 376,4 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 50,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile principalmente alla diminuzione della riserva obbligatoria minima richiesta per il periodo di riferimento in corso.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.198,5 milioni di euro, in diminuzione di 247,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Nel corso del 2023 sono stati erogati 180 milioni di euro di prestiti personali, 134 milioni di euro di mutui, sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 907 milioni di euro, di cui 894 milioni garantiti, e sono stati erogati finanziamenti a Cronos Vita Assicurazioni S.p.A. per complessivi 292,5 milioni di euro. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) con un coverage ratio dell'83,5%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,07% (0,06% al 31 dicembre 2022).

Le Altre attività finanziarie si attestano a 21.403 milioni di euro, in diminuzione di 3.231 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, delle vendite e dei rimborsi di titoli di debito valutati al costo ammortizzato effettuati nel corso dell'esercizio. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 628,1 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 1.681,3 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2022 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2023. Si precisa che la voce include la valutazione netta negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, per un importo pari a 641 milioni di euro (1.416,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 707,3 milioni di euro ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a 28,7 milioni di euro ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione negativa fair value dei contratti derivati di copertura rilevata nell'esercizio è imputabile sia alla chiusura di alcuni contratti derivati contestualmente alla vendita dei titoli di debito coperti sia alla riduzione di fair value dei contratti in essere. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione positiva. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.

I Crediti d'imposta acquistati, pari a 1.618 milioni di euro, includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni, in crescita rispetto ai 1.093,3 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2022, per effetto degli acquisti effettuati nell'esercizio, che sono stati di importo superiore rispetto alle compensazioni effettuate.

I Debiti verso banche sono pari a 867 milioni di euro ed evidenziano una riduzione di 810,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile, principalmente, alla diminuzione dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati, per effetto della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura, come sopra descritto, e della variazione negativa di fair value registrata nell'esercizio dai contratti derivati di copertura.

I Debiti verso clientela si attestano a 28.757,6 milioni di euro, in diminuzione di 2.938,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della riduzione della raccolta diretta da clientela (-2.128 milioni di euro), confluita in prodotti del risparmio amministrato e gestito, come precedentemente descritto, e della riduzione delle operazioni di funding effettuate dalla tesoreria di Capogruppo tramite pronti contro termine sul mercato Repo MTS (- 834,4 milioni di euro).

I Titoli in circolazione, pari a 809,3 milioni di euro, includono esclusivamente i Senior Preferred Bond emessi da FinecoBank. Nel corso dell'esercizio la Banca ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred per un importo nominale di 300 milioni di euro.

Il Patrimonio si attesta a 2.194,7 milioni di euro, in aumento di 284,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, grazie, principalmente, all'utile dell'esercizio 2023, pari a 609,1 milioni di euro, che ha più che compensato le principali riduzioni rilevate nel periodo, dovute alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023, per un importo complessivo di 299,2 milioni di euro, e al pagamento delle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 21,6 milioni di euro.

Andamento della gestione

Andamento dei principali aggregati economici

I Ricavi si attestano a 1.237,6 milioni di euro, registrando un incremento del 30,6% rispetto ai 947,6 milioni di euro registrati nell'esercizio 2022, grazie, principalmente, al contributo del Margine finanziario e delle Commissioni nette, parzialmente compensato dalla contrazione del Risultato negoziazione, coperture e fair value.

Il Margine finanziario evidenzia un incremento del 75,4% rispetto all'esercizio 2022 (+295,8 milioni di euro) supportato dagli Interessi netti, che registrano una crescita del 100,6% rispetto all'esercizio 2022 (+345 milioni di euro), grazie, principalmente, all'incremento dei tassi d'interesse di mercato. I Profitti da gestione della Tesoreria, invece, evidenziano una contrazione di 49,2 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022.

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 24,3 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+20,9 milioni di euro), grazie al crescente contributo di Fineco AM e alla crescita del risparmio gestito, e alle commissioni generate dal Brokerage (+5,4 milioni di euro). Nell'esercizio 2023 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 155,7 milioni di euro.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 60,4 milioni di euro ed evidenzia una riduzione di 29,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di -7,2 milioni di euro (+12,2 milioni di euro nell'esercizio 2022), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura del rischio tasso e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge.

I Costi operativi evidenziano un incremento di 17,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+9,6 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +7,6 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,3 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 6,2% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 24,1% (29,6% al 31 dicembre 2022), a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del 2023 si attestano a -3,6 milioni di euro (-3,1 milioni di euro nell'esercizio 2022). Il cost of risk è pari a 5 punti base.

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 63,6 milioni di euro in aumento del 10,1% rispetto all'esercizio 2022. La voce include i contributi annui versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS), per un importo complessivo pari a 35 milioni di euro (40 milioni di euro versati nell'esercizio precedente), e il contributo ordinario annuo versato al Single Resolution Fund nell'ambito della Direttiva 2014/59/UE, per un importo pari a 6,6 milioni di euro (7,6 milioni di euro versati nell'esercizio precedente). Nell'esercizio 2023, inoltre, è stato rilevato un accantonamento a fronte degli obblighi derivanti dall'accordo di ribilanciamento dei costi che la Capogruppo ha sottoscritto con le altre banche distributrici nell'ambito dell'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze Eurovita precedentemente descritta.

I Profitti netti da investimenti si attestano a 0,1 milioni di euro (-1,6 milioni di euro nell'esercizio 2022).

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 872,2 milioni di euro, in aumento del 44,3% rispetto all'esercizio precedente (+44,2% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel 20229 ), grazie, principalmente, alla crescita del Margine finanziario, (+295,8 milioni di euro) e delle Commissioni nette (+24,3 milioni di euro), parzialmente compensati dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-29,5 milioni di euro) e dalla crescita dei Costi operativi (+17,5 milioni di euro).

Il Risultato dell'esercizio si attesta a 609,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 42,1% rispetto ai 428,5 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente (+42,0% escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 202210).

9 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale)

10 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

Andamento della gestione

La comunicazione e le relazioni esterne

Nel corso dell'anno 2023, caratterizzato da una rilevante complessità dei mercati finanziari, l'attività di comunicazione del Gruppo si è concentrata nell'approfondire le conseguenze per i risparmiatori e le possibili strategie da attuare, anche tramite interviste ai principali esponenti della Banca. In questo contesto, il 7 marzo 2023 è stata presentata la nuova campagna di comunicazione, che si distacca nettamente dal concept "Noi siamo Fineco" lanciato nel 2020 e che sposta l'attenzione dal brand alle persone, con le loro esigenze e i loro desideri. La campagna si è ispirata ai risultati di una ricerca condotta da Research Dogma, che ha indagato il rapporto degli italiani col tempo, costatando un crescente clima di incertezza sul futuro, ma anche la scoperta di nuove priorità cui dedicare tempo e attenzioni.

Nell'ambito della stessa campagna è stato lanciato il podcast "Se potessi avere". Tra aprile e dicembre sono stati realizzati quindici episodi nei quali altrettanti protagonisti raccontano le loro storie di cambiamento: si tratta di persone che hanno deciso di mettersi in discussione e ricominciare scegliendo un altro lavoro o un nuovo approccio a questioni importanti come tempo, energia e salute mentale. Il podcast parla di come il denaro e il risparmio abbiano influito su queste scelte e perché sia importante parlare di come anche una gestione oculata del proprio patrimonio e un'attenta analisi delle ricadute economiche possano influire positivamente nella vita di tutte e tutti.

Nel corso del 2023 sono stati pianificati quattro flight pubblicitari che prevedevano, oltre alla TV, alla radio e alla stampa anche il digital e l'outdoor a livello nazionale. Nel flight pianificato nel mese di settembre e ottobre, inoltre, è stata lanciata l'operazione Fineco Days, con l'obiettivo di supportare la rete di consulenti finanziari impegnata sul territorio in una serie di eventi finalizzati a coinvolgere la clientela.

La comunicazione si è concentrata, inoltre, sulla presentazione della nuova piattaforma per la consulenza evoluta, Advice+, e sul supporto alla Rete a livello territoriale, tramite articoli e redazionali pubblicati su testate locali per illustrare i servizi disponibili per i risparmiatori, con focus sui temi legati alla consulenza. In ambito nazionale la comunicazione ha riguardato la capillarità della Rete, supportando l'attività di reclutamento con numerosi articoli e interviste agli area manager per annunciare i nuovi ingressi. A questo proposito, una particolare attenzione è stata posta sulle iniziative attuate per favorire la formazione e l'ingresso di giovani professionisti, sia tramite interviste dedicate alle caratteristiche del Progetto Giovani, sia supportando le richieste dei media impegnati ad approfondire il tema del rinnovamento generazionale nella consulenza. In tale ambito, si evidenzia che l'Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei Consulenti Finanziari ha confermato che anche nel 2023 Fineco si posiziona al primo posto tra le reti per la presenza in percentuale di under 30 sul totale dei consulenti finanziari.

Un ulteriore filone per le attività di comunicazione ha riguardato i temi della sostenibilità, a partire dalle iniziative legate a favorire un ambiente di lavoro positivo e stimolante. Fineco si è confermata "Top Employer Italia" anche nel 2023, grazie all'attenzione dedicata alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze; inoltre, l'indagine "Diversity Leaders", realizzata da Statista con il Financial Times, ha posizionato Fineco al primo posto in Italia e al sesto in Europa tra le aziende più attente ai temi della diversità e dell'inclusione.

La Banca è stata indicata tra i vincitori del Premio EMAS Italia 2023, nella categoria dedicata alle iniziative più efficaci e innovative di utilizzo del logo EMAS nell'ambito della comunicazione aziendale. Si tratta di un riconoscimento di eccellenza a livello comunitario, assegnato alle organizzazioni che adottano una politica ambientale in grado di ridurre gli impatti in modo concreto e misurabile.

Per quanto riguarda gli aspetti sociali, Fineco AM ha sostenuto anche la seconda edizione di AIxGirls, il primo tech camp femminile in intelligenza artificiale e data science, dedicato alle ragazze delle classi di quarta superiore: un percorso formativo con l'obiettivo di orientare le giovani verso la scelta di facoltà STEM (facoltà di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) al termine del loro percorso di studi liceali. Fineco AM ha inoltre sviluppato in collaborazione con Feduf (Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio) un progetto di educazione finanziaria, coinvolgendo circa 700 studenti dei primi due anni delle scuole superiori di Roma, Milano e Napoli: l'iniziativa si è conclusa a dicembre e ha visto la partecipazione del gruppo Taxi 1729, composto da educatori ed esperti che hanno sviluppato metodi innovativi per appassionare i giovani ai temi dell'educazione finanziaria.

Infine, FinecoBank ha continuato a sostenere le iniziative organizzate da TEDxMilano, concretizzando il proprio impegno anche nel sostegno al grande evento in presenza TEDx Milano "Da cosa nasce cosa". L'evento incentrato sulle relazioni e connessioni sempre più stringente fra le azioni del singolo e le azioni della collettività in una comunità globale. Più di 1.500 partecipanti e 11 speaker di molteplici settori che sul palco hanno dato il proprio contributo di valore per coinvolgere la community nel creare impatto positivo sul territorio, per sviluppare contaminazioni culturali e progettare una società del futuro sostenibile, mission che il Gruppo condivide.

Andamento della gestione

Le principali iniziative a tutela dell'ambiente

Anche per il 2023 il Gruppo ha confermato la collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). Fineco continua ad essere Corporate Golden Donor del FAI dal 2017, una qualifica che premia le aziende più attive nel settore della cultura e della tutela del patrimonio artistico del territorio. Fineco è stata inoltre main sponsor delle "Giornate FAI di Primavera" nell'edizione del 2023, le più grandi feste di piazza dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con più di 1.000 aperture.

È stato rinnovato fino al 2024 il progetto avviato dal Comune di Milano "Cura e adotta il verde pubblico", con una collaborazione per la riqualificazione delle aree verdi urbane del capoluogo lombardo, nella zona compresa tra Corso Como, Corso Garibaldi e Largo La Foppa. L'obiettivo del progetto di sponsorizzazione, della durata di tre anni, è quello di contribuire alla conservazione e al miglioramento delle aree verdi esistenti.

La progettualità con Lifegate si è ampliata e trasformata, dal progetto Plasticless al nuovo Water Defenders Alliance: un gruppo di stakeholder che uniti possono contrastare concretamente il tema dell'inquinamento delle acque nei nostri mari. Un'iniziativa che si articola in attività che vanno a ridurre le plastiche dai mari, un'operazione di pulizia dei fondali del territorio ligure (progetto "Smart Bay") e un'azione congiunta con i porti per contrastare la presenza di idrocarburi sulle superfici delle acque di alcuni porti italiani.

Le principali iniziative di solidarietà

Anche nel 2023 Fineco ha proseguito nel proprio impegno a sostegno della comunità.

Nel primo semestre, in occasione dell'emergenza terremoto che ha colpito Siria e Turchia, FinecoBank ha sostenuto Save the Children, attiva sui territori con la distribuzione di beni di prima necessità e supporto alle popolazioni colpite. Fineco ha inoltre contribuito alla raccolta fondi della Croce Rossa Italiana, intervenuta in Emilia-Romagna per soccorrere ed evacuare la popolazione a seguito delle alluvioni che hanno colpito il territorio. Inoltre, nel mese di maggio, Fineco ha sostenuto il Pic Nic Theodora, uno dei due eventi principali di fundraising dell'associazione, la cui mission è quella di portare momenti di gioco, ascolto ed evasione ai bambini ricoverati in ospedale grazie alle visite personalizzate dei Dottor Sogni, artisti professionisti, assunti e formati dalla Fondazione Theodora per operare in reparti pediatrici di alta complessità.

Il secondo semestre 2023 ha visto l'avvio della tradizionale campagna di solidarietà natalizia di Fineco che affianca una donazione della Banca alla partecipazione dei clienti sul sito della Banca. Sono stati selezionati quattro ambiti di intervento, attraverso il sostegno di progetti selezionati tra quelli di Associazioni attive sul territorio nazionale.

Nell'ambito della tutela dell'infanzia e della malattia, Fineco ha sostenuto Fondazione Ronald McDonald's e in particolare il progetto "Adotta una famiglia", grazie al quale sarà possibile sostenere la permanenza nelle Case Ronald e Family Room delle famiglie dei bambini ricoverati presso le strutture ospedaliere partner della Fondazione.

Per quanto riguarda la lotta alla violenza di genere e il sostegno all'inclusione sociale, la Banca ha contribuito al progetto "Dai segni ai sogni", il percorso formativo con cui Fondazione Libellula aiuta il personale socio-sanitario di ospedali e pronto soccorso a riconoscere i segni della violenza domestica anche quando non sono visibili.

Sempre nel corso del secondo semestre 2023, Fineco ha direttamente sostenuto anche altre associazioni senza scopo di lucro: "I Semprevivi", VIDAS, "Terre des Hommes" e "Amici del Cenacolo".

Sostenibilità

Nel corso del 2023 Fineco ha continuato il proprio percorso di Sostenibilità nelle diverse aree di intervento delineate nel Piano ESG 2020-2023.

In particolare, in ambito finanza responsabile, circa il 48% dei fondi di Fineco AM era relativo a fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di esse (ex art. 8 SFDR), mentre il 2% era relativo a fondi con obiettivo di investimento sostenibile (ex art. 9 SFDR). Nel 2023, a livello di Gruppo, circa il 62% dei fondi distribuiti nella piattaforma Fineco risultava essere classificato ex articolo 8 SFDR, mentre circa il 5% era classificato ex articolo 9.

Sempre in ambito di finanza responsabile, la Banca ha in essere due operazioni di collateral switch (prestito titoli collateralizzato) con criteri ESG. Rispetto alle transazioni tradizionali, le operazioni prevedono il pagamento di un'extra fee correlata al raggiungimento dei seguenti target di Sostenibilità da parte di Fineco: (i) 100% di nuovi fondi con rating ESG inseriti nella piattaforma italiana tra il 31 dicembre 2021 e il 31 dicembre 2023 (ii) score dell'S&P Corporate Sustainability Assessment maggiore a 67 su 100. Poiché entrambi i target sono stati raggiunti al 31 dicembre 2023, alla scadenza delle operazioni, fissata per aprile 2024, l'extra fee sarà riconosciuta a Fineco dalla controparte e retrocessa da Fineco a Save the Children.

Nell'ambito della gestione degli impatti ambientali, a giugno 2023 FinecoBank ha superato con esito positivo la seconda verifica, da parte di una società terza, sul mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) certificato EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), riconoscimento di eccellenza a livello comunitario assegnato alle organizzazioni che adottano una politica ambientale in grado di ridurre gli impatti in modo concreto

Andamento della gestione

e misurabile, sviluppando nuove soluzioni per favorire la sostenibilità. Nell'ambito delle attività del SGA, sono state inoltre sviluppate una serie di iniziative mirate alla valorizzazione del riconoscimento ottenuto, attraverso, fra l'altro, la promozione del logo EMAS nella rete commerciale e il coinvolgimento dei dipendenti tramite una campagna di sensibilizzazione sui comportamenti virtuosi da adottare in ufficio.

Nel 2023 è proseguita e si è conclusa l'iniziativa Fineco Impact, challenge promossa dal Club Ambassador Fineco in collaborazione con LifeGate, con l'obiettivo di sostenere startup sostenibili e innovative nel loro percorso di crescita. Sono risultate vincitrici tre startup, premiate per l'abilità di saper unire tecnologia, sostenibilità e fattore umano, con l'obiettivo di generare un impatto positivo su società e ambiente.

Fineco, come precedentemente citato, è entrata a far parte della Water Defenders Alliance, l'alleanza promossa da LifeGate per rispondere concretamente ai problemi delle acque e ridurre l'inquinamento dei mari italiani.

In merito agli aspetti sociali, nel corso dell'anno è stata inaugurata nella sede di Milano la nuova area wellbeing, spazio polifunzionale dedicato ai dipendenti, che mette disposizione una gamma di servizi legati al benessere, tra i quali un'area pranzo e break, grazie alla partnership con Foorban, e un'area Mobility (dotata di spogliatoi e docce), che offre corsi di fitness e per gestire al meglio gli spostamenti casa – lavoro.

Si è svolta inoltre la nuova edizione di AIxGirls, il campus estivo su intelligenza artificiale e data science dedicato alle ragazze di quarta superiore, che, per il secondo anno consecutivo, è stato supportato da Fineco AM.

Nel mese di dicembre 2023 è stato adottato il nuovo ESG Multi-Year Plan (MYP) 2024-2026, con la definizione di nuovi obiettivi e target. Il MYP ESG 2024-2026 ha lo scopo di coniugare la crescita del business e la solidità finanziaria con la sostenibilità sociale e ambientale, creando valore nel lungo periodo per tutti gli stakeholder. Nel MYP ESG 2024-2026 sono inclusi, in particolare, gli obiettivi e i target che la Banca ha definito nell'ambito del proprio sistema di gestione della parità di genere, che è stato certificato ai sensi della norma UNI PdR 125:2022 nel dicembre 2023.

Con riferimento all'inclusione negli indici di sostenibilità e alle valutazioni delle agenzie di rating ESG, si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Dati di sintesi".

Riconoscimenti

Di seguito si riportano i riconoscimenti assegnati a Fineco nel corso del 2023:

  • Top Employer Italia: Fineco ha ricevuto nel 2023 per il quinto anno consecutivo, la certificazione Top Employer Italia, assegnata alle società che si distinguono per l'eccellenza di strategie e politiche in ambito Human Resources;
  • MF Investment & Advisor Awards 2023 Best in ESG: alla Rete di consulenza di Fineco viene conferito il migliore rating di sostenibilità Standard Ethics;
  • MF ESG Awards Best ESG Rating Award: Fineco si aggiudica il miglior rating dell'agenzia Standard Ethics nel settore bancario;
  • Leader della Sostenibilità 2023: la pubblicazione, curata da Statista azienda specializzata in ricerche di mercato, ranking e analisi di dati aziendali - riconosce Fineco tra le aziende italiane che si sono contraddistinte sui temi ESG;
  • Most climate-conscious companies 2023: la pubblicazione, a cura di Statista, riconosce Fineco tra le aziende italiane che hanno ridotto maggiormente il rapporto tra emissioni di CO2 e fatturato;
  • Best Company in ESG (Mid Cap): anche nel 2023 Fineco si è aggiudicata diversi riconoscimenti da parte di Institutional Investor, una delle più autorevoli testate internazionali del settore finanziario, nella categoria small-mid cap delle banche, tra cui Best ESG Program e Best Company Board;
  • Forum Banca Awards 2023: Fineco si è aggiudicata il premio per il Miglior Progetto ESG relativo al comparto mid banks;
  • Premio EMAS Italia 2023: Fineco ha ricevuto il premio nella categoria dedicata alle iniziative più efficaci e innovative di utilizzo del logo EMAS nell'ambito della comunicazione aziendale;
  • FT Diversity Leaders 2024: Fineco si è posizionata al primo posto in Italia, sesta in Europa, tra le 50 società candidate nella classifica Europe's Diversity Leaders. L'indagine pubblicata da Financial Times e Statista è stata realizzata selezionando le aziende europee che interpretano i valori della diversità e dell'inclusione;
  • Private Banking Awards 2023 Wealth tech: in occasione dei Private Banking Awards 2023, Fineco si è aggiudicata il premio nella categoria "Wealth Tech" per la sua capacità di "abbinare la personalizzazione dell'offerta tipica del private banking con la scalabilità dell'offerta resa possibile dalla tecnologia";
  • Istitutional Investor: anche nel 2023 Fineco si aggiudica diversi riconoscimenti nel sondaggio "Developed Europe and Emerging EMEA Executive Team" 2023 condotto da Institutional Investor. Il voto degli investitori, per la categoria small-mid cap, ha premiato Fineco posizionandola al primo posto come "Best Company Board", "Best ESG Program", "Best Analyst/Investor event", "Best IR Program" e al terzo posto come "Best IR Team".

L'Azione FinecoBank

Informazioni sul titolo azionario

L'azione FinecoBank

a

Al 31 dicembre 2023 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 13,585 euro. Il valore medio registrato dall'azione nel corso dell'anno 2023 è stato pari a 13,394 euro.

La capitalizzazione di mercato della società al 31 dicembre 2023 risulta di 8.295 milioni di euro.

Anno
2014
Anno
2015
Anno
2016
Anno
2017
Anno
2018
Anno
2019
Anno
2020
Anno
2021
Anno
2022
Anno
2023
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo 4,750 7,805 7,400 8,735 11,890 12,385 13,425 17,305 16,180 16,990
- minimo 3,808 4,438 4,622 5,345 7,956 8,514 6,918 12,875 10,335 10,655
- medio 4,173 6,479 5,980 6,914 9,823 10,234 11,329 14,947 13,401 13,394
- fine periodo 4,668 7,625 5,330 8,535 8,778 10,690 13,400 15,435 15,520 13,585
Numero azioni (milioni)
- in circolazione a fine periodo 606,3 606,5 606,8 607,7 608,4 608,9 609,6 609,9 610,1 610,6

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD, futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'Investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM, servizi di collocamento e distribuzione di oltre 4.170 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 76 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite la Rete di consulenti finanziari distribuita sul territorio.

Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la Rete ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia, fortemente integrata e fondata sul cliente, ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 settembre 2023 ha deliberato la chiusura del business nel mercato britannico. La decisione segue il significativo cambio del contesto regolamentare nel Regno Unito successivamente all'uscita dall'Unione Europea. Nel nuovo contesto, non sarebbe più stato possibile mantenere un modello di business capital light, facendo leva sull'infrastruttura italiana di Fineco. La Capogruppo ha, infatti, potuto continuare a fornire i propri servizi nel Regno Unito dalla sede italiana in regime di libera prestazione di servizi, all'interno di un framework regolamentare conosciuto come "Temporary Regime", consentito fino a dicembre 2023. A partire dal 2024 sono, quindi, previste tutte le necessarie attività per procedere alla chiusura dei rapporti ancora in essere nel rispetto delle normative vigenti.

Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione industriale dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse.

Banking

Banking e Carte di pagamento

Nel corso dell'esercizio 2023 è continuata l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi e l'ottimizzazione e digitalizzazione dei processi, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela. In particolare, si segnala:

  • la riattivazione nella piattaforma di distribuzione di conti Deposito Banche terze del "Conto Deposito Rendimax per Fineco" di Banca IFIS e la contestuale rimodulazione delle offerte sia in termini di tassi sia in termini di scadenze;
  • la revisione, con il rilascio della nuova area pubblica del sito, del processo di rigenerazione codici in area pubblica del sito con l'obiettivo di offrire ai clienti una migliore usabilità;
  • sulle applicazioni mobile, la migrazione del servizio bonifici ad una nuova infrastruttura tecnica che consente un miglioramento in termini di prestazioni e usabilità ai clienti;
  • il restyling degli elementi grafici delle applicazioni mobile;
  • l'introduzione della firma digitale sulla richiesta di carta di credito Gold World, che conclude il processo di "digitalizzazione" delle richieste di carte offerte online;
  • il lancio delle seguenti iniziative legate al conto deposito di Fineco "Cash Park":
    • o CashPark Investing PAC: il deposito vincolato a 12 mesi che permette di ottenere un rendimento sulla nuova liquidità depositata e che prevede un decumulo mensile dell'importo vincolato a favore del fondo (PAC) selezionato in fase di sottoscrizione;
    • o CashPark Investing PIC: il deposito vincolato a 12 mesi o 24 mesi che permette di ottenere un rendimento sulla nuova liquidità depositata e che prevede la contestuale sottoscrizione di un fondo di investimento per una quota minima pari ad almeno il 10% dell'investimento totale;
    • o CashPark Svincolabile: il deposito a 12 mesi che permette di ottenere un rendimento sulla nuova liquidità depositata, con la possibilità di svincolare le somme prima della scadenza.

Rispetto ai processi di acquisizione, le attività si sono, altresì, focalizzate sulla revisione e contestuale ottimizzazione del processo di apertura del conto per il canale online desktop e app, al fine di garantire al cliente un accesso immediato con i codici subito disponibili al momento della richiesta.

A partire da maggio 2023, inoltre, sono state avviate una serie di iniziative commerciali finalizzate ad incrementare ancora di più il grado di fidelizzazione della clientela, premiando, per i già clienti, la scelta di accreditare lo stipendio in Fineco.

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività

La tabella seguente riporta lo spending dell'anno 2023 e il saldo di bilancio delle carte di credito al 31 dicembre 2023 confrontati con lo stesso periodo dell'esercizio precedente. Lo spending delle carte di credito evidenzia un incremento del 9,8% rispetto all'esercizio precedente.

(Importi in migliaia)
Anno 2023 Anno 2022 Variazioni
Spending Consistenze
Prodotti di Credito Spending Consistenze Spending Consistenze Assoluta % Assoluta %
Carte di credito revolving 39.621 35.001 38.821 34.802 800 2,1% 199 0,6%
Carte di credito a saldo 3.514.834 319.154 3.199.203 305.822 315.631 9,9% 13.332 4,4%
Totale 3.554.455 354.155 3.238.024 340.624 316.431 9,8% 13.531 4,0%

Mutui, fidi e prestiti personali

Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nel corso del 2023 è proseguita l'attività di ottimizzazione e ampliamento del portafoglio prodotti. In tale ambito si evidenzia:

  • per il prodotto Credit Lombard, lo sviluppo di una modalità di approvazione "instant", riservata alla clientela ritenuta "eligible" in base alle regole di credito definite dalla Banca e per le sole richieste da 10.000 a 50.000 euro;
  • per il prodotto Fideiussione, l'estensione dell'offerta alle persone giuridiche che rispondono a specifiche caratteristiche definite dalla Banca;
  • in linea con gli impegni e l'attenzione della Banca sui temi della sostenibilità ambientale, da dicembre è stata ampliata l'offerta dei prestiti personali con il lancio del Prestito Green, per finanziare, ad un tasso dedicato, l'acquisto e l'installazione di tecnologie per le energie rinnovabili.

La tabella seguente riporta le erogazioni dell'anno 2023 e il saldo di bilancio dei prodotti di credito al 31 dicembre 2023 confrontati con lo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le erogazioni evidenziano una contrazione del 31,5% rispetto all'esercizio 2022, complice anche il rialzo dei tassi di interesse.

(Importi in migliaia)
Prodotti di Credito Anno 2023 Anno 2022 Variazioni
Erogazioni Consistenze
Erogazioni Consistenze Erogazioni Consistenze Assoluta % Assoluta %
Prestiti personali e sovvenzioni
chirografarie a rimborso rateale
179.985 504.384 276.252 552.369 (96.267) -34,8% (47.985) -8,7%
Fidi in conto corrente * 907.301 2.173.882 1.127.631 2.401.690 (220.330) -19,5% (227.808) -9,5%
Mutui 133.943 2.500.016 377.742 2.619.278 (243.799) -64,5% (119.262) -4,6%
Totale 1.221.229 5.178.282 1.781.625 5.573.337 (560.396) -31,5% (395.055) -7,1%

* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.

Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso dell'esercizio 2023 ammontano complessivamente a 894 milioni di euro (877 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 11 milioni di euro garantiti da pegni e 6 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività

Brokerage

Il 2023 è stato un anno complesso per i mercati finanziari. Dopo un primo trimestre caratterizzato da un'incertezza del mercato e dalla conseguente volatilità, i mesi successivi sono stati guidati da una generale fase di stabilizzazione sia per i mercati azionari sia per i mercati obbligazionari. Gli ultimi mesi dell'anno, infine, sono stati caratterizzati da un rallentamento della crescita mondiale e le politiche monetarie più restrittive, per cercare di contenere l'inflazione, hanno ostacolato tutti i principali mercati.

Nonostante tale contesto, il Brokerage ha registrato importanti risultati nel 2023, con una media mensile di ricavi superiore di oltre il 35% rispetto a quella rilevata nel periodo 2017-2019, confermando così un floor strutturalmente più elevato rispetto ai livelli pre-pandemia, indipendentemente dalle condizioni di mercato. Tale crescita è guidata dal contributo di tre componenti strutturali: il processo di miglioramento del business, grazie all'ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi, l'ampliamento della base di clienti che utilizza la piattaforma di brokerage, con una crescita significativa degli investitori attivi in termini assoluti, e l'aumento della quota di mercato retail.

Per quanto riguarda l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi si evidenzia:

  • iI nuovo Conto Trading, creato per la sola negoziazione in strumenti finanziari e pensato per investire in modo pratico, con apertura del conto con un selfie, senza canoni mensili di gestione del conto o costi di custodia dei titoli;
  • la nuova piattaforma di trading FinecoX, che offre un'interfaccia più moderna e user-friendly con diversi modelli preconfigurati e ampie possibilità di personalizzazione: gli utenti possono monitorare grafici, watchlist, notizie, portafoglio e ordini in una singola schermata e investire in una vasta gamma di strumenti finanziari; FinecoX si affianca a Fineco Powerdesk, la piattaforma di trading più utilizzata dai trader italiani, che continuerà ad essere disponibile per gli investitori più esperti;
  • l'ampliamento della gamma dei prodotti negoziabili sul mercato Vorvel, con la negoziazione di circa 400 titoli di Stato (italiani ed esteri);
  • l'ampliamento dell'offerta dei Certificati a Leva Fissa emessi da FinecoBank (su sito, Power Desk e Mobile App) con i sottostanti indici USA e commodities;
  • la migrazione tecnologica e il restyling del sito Fineco;
  • l'estensione dell'accordo con i maggiori manufacturer di ETF per la negoziazione di una gamma di strumenti a zero commissioni per i clienti, includendo, oltre a Lyxor/Amundi e BlackRock, anche Xtrackers.

La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso dell'anno 2023 rispetto all'anno precedente.

(Importi in migliaia)
Anno Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) 8.150.521 8.642.549 (492.028) -5,7%
Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) 2.453.925 2.751.775 (297.850) -10,8%
Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) 849.506 915.481 (65.975) -7,2%
Totale ordini Equity 11.453.952 12.309.805 (855.853) -7,0%
Ordini - Bond 1.125.011 576.955 548.056 95,0%
Ordini - Derivati 10.206.657 12.511.096 (2.304.439) -18,4%
Ordini - Forex 1.054.474 1.110.676 (56.202) -5,1%
Ordini - CFD 1.768.354 2.381.047 (612.693) -25,7%
Ordini - Fondi 3.830.558 4.417.392 (586.834) -13,3%
Totale ordini 29.439.006 33.306.971 (3.867.965) -11,6%

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività

Investing

Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti. Inoltre, all'interno della consulenza in amministrato, sono effettuate IPO continuative di Investment Certificates.

La piattaforma fondi sul mercato italiano è composta da 76 case di investimento per oltre 4.170 ISIN sottoscrivibili al 31 dicembre 2023, di cui 247 fondi di Fineco AM.

Tra le soluzioni a delega per la clientela private, nel 2023 si è consolidata l'offerta delle gestioni patrimoniali rappresentata dalle linee in titoli, Private Value e Private Etiche e dalle linee in ETF e fondi denominate Private Global, ciascuna declinata su profili di rischio da prudente a dinamico e caratterizzata da un'esposizione azionaria crescente.

Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, continua l'attenzione della clientela verso il fondo pensione aperto Core Pension, disponibile in esclusiva per la rete FinecoBank. Grazie alla proposizione paperless mediante raccolta delle adesioni in modalità digitale e tramite web collaboration, le masse gestite registrano un continuo incremento, pari a circa il 35% rispetto al 31 dicembre 2022, con una preferenza per i comparti azionari.

Anche nell'ambito della consulenza assicurativa è continuata l'offerta, in special modo, sui prodotti multiramo e unit linked.

In merito all'offerta sul mercato primario (IPO), nel 2023 è continuata l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture utilizzate sono quelle a "capitale protetto" al 100%, con partecipazione al rialzo del sottostante, e "condizionatamente protette", attraverso barriere di protezione fino al 70%, autocallable con coupon condizionato trimestrale ed effetto memoria. Il continuo incremento del numero dei Certificates quotati sul mercato secondario, anche tematici ed ESG, amplia le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza della Banca.

Con riferimento ai servizi di consulenza, sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela. Le richieste di personalizzazione di portafogli Private superiori a 500 mila euro hanno raggiunto un controvalore di oltre 4,8 miliardi di euro, a dimostrazione dell'apprezzamento del servizio svolto e della necessità, da parte della clientela, di ricevere soluzioni di investimento personalizzate.

Nell'ottica di supportare l'attività dei consulenti finanziari sui clienti con posizioni articolate su più dossier o riferibili ad un nucleo familiare esteso, è stato lanciato nel 2020 il servizio "Monitoraggio Attivo". Tale servizio, dedicato a clientela con portafogli superiori a 2,5 milioni di euro, prevede un dialogo costante tra il consulente finanziario ed un team di Senior Investment Advisor che monitorano costantemente l'intera posizione del cliente avvalendosi di una piattaforma dedicata e tecnologicamente avanzata. Gli asset per cui è attualmente attivo il servizio ammontano ad oltre 2,6 miliardi di euro.

Nel continuo processo di sviluppo delle soluzioni per i consulenti finanziari, il servizio di "Diagnosi Private" è stato oggetto di interventi volti ad arricchire i report con nuove analisi sui portafogli della clientela, tra cui il contributo dei singoli strumenti, dei fattori di mercato e delle asset class al rischio atteso del portafoglio. Inoltre, sono state aggiunte due nuove sezioni che mostrano i dettagli sul merito creditizio dei prodotti obbligazionari detenuti in portafoglio e il dettaglio sui proventi per tipo di strumento e la possibilità di inserire in "Diagnosi" prodotti non standard, come gestioni separate presso terzi di cui siano noti i rendimenti annui. Infine, il report "Fund Insight" è stato arricchito di una sezione di analisi rolling rispetto all'universo di riferimento del prodotto, che permette di analizzare il comportamento over-time del rendimento e della volatilità a 1 anno rolling rispetto alla categoria di appartenenza.

Il saldo della raccolta gestita è pari a 58.016 milioni di euro al 31 dicembre 2023, in crescita dell'11,4% rispetto al 31 dicembre precedente.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
31/12/2023 Comp % 31/12/2022 Comp % Assoluta %
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 38.838.704 66,9% 33.827.309 65,0% 5.011.395 14,8%
Prodotti assicurativi 13.760.462 23,7% 15.595.412 29,9% (1.834.950) -11,8%
Gestioni patrimoniali 364.520 0,6% 318.115 0,6% 46.405 14,6%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
5.052.451 8,7% 2.331.802 4,5% 2.720.649 116,7%
Totale saldo raccolta gestita 58.016.137 100,0% 52.072.638 100,0% 5.943.499 11,4%

La rete dei consulenti finanziari

La rete dei consulenti finanziari

Come descritto in precedenza, il 2023 è stato un anno caratterizzato da scenari diversi e complessi: spinte inflazionistiche, politiche monetarie restrittive, tassi elevati e attrattività delle emissioni di titoli di Stato e instabilità dei mercati che, però, hanno chiuso l'anno in forte ripresa. Questa fase non ha comunque frenato la crescita di Fineco che, facendo leva su un modello di business particolarmente efficiente e versatile, rafforza il proprio ruolo di leadership del settore, grazie alla capacità di intercettare la crescente richiesta di consulenza proveniente dai clienti e la vocazione all'acquisizione di nuova clientela, costantemente supportata da campagne di marketing e da un numero importante di eventi clienti organizzati su tutto il territorio.

La caratteristica di grande flessibilità del modello di business, l'ampiezza di soluzioni di investimento a disposizione e la piattaforma di consulenza, rinnovata nel corso dell'anno, hanno costituito l'infrastruttura utilizzata dalla Rete per meglio cogliere e soddisfare le esigenze dei clienti. La capacità dei consulenti finanziari di instaurare con i clienti forti relazioni basate sulla fiducia professionale ha poi consentito di guidarli con efficacia nella direzione di un'efficace pianificazione finanziaria e patrimoniale, evitando quindi i rischi di una gestione emotiva degli asset. La combinazione dei due elementi, infrastruttura e relazione, è, ancora una volta, alla base della riconosciuta e confermata attrattività della Banca. A ciò si aggiungono le innovative soluzioni di investimento messe a punto da Fineco AM, che hanno supportato ed ampliato la gamma d'offerta con strumenti difensivi in grado di far fronte alle oscillazioni del mercato, unendo, al contempo, la protezione del capitale.

La raccolta della Rete dell'anno 2023 evidenzia risultati importanti, anche se il contesto di tassi di interesse elevati ha influenzato l'asset mix della raccolta, che vede privilegiata la componente amministrata e in particolare la raccolta in titoli di Stato. In dettaglio:

  • Raccolta Netta Totale: 7.110 milioni di euro;
  • Raccolta Netta Gestita Totale: 2.677 milioni di euro;
  • Raccolta Netta in Guided Products: 3.806 milioni di euro;
  • Nuovi clienti acquisiti: 60.501.

I risultati raggiunti sono certificati anche dalla classifica Assoreti, che posiziona la Banca al 2° posto per raccolta netta effettuata nel 2023.

Il portafoglio medio della Rete è aumentato del 12,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 31,9 milioni di euro a 36 milioni di euro; i Total Financial Assets ascrivibili alla Rete ammontano a 106,7 miliardi di euro e sono la testimonianza di una costante attività improntata alla crescita e di una relazione di fiducia stabile con i clienti.

Per quanto riguarda il segmento Private, l'esercizio 2023 si chiude con un incremento significativo degli assets e di numero di clienti. Al 31 dicembre 2023 i Total Financial Assets riferiti alla clientela private hanno raggiunto il nuovo record di 50,5 miliardi di euro (oltre il 47% del TFA complessivo) tendenza analoga anche per il numero dei clienti private (superata la soglia dei 50.000 clienti). La raccolta netta si è attestata a 3,9 miliardi di euro.

La Rete ha tenuto alta l'attenzione anche per quanto riguarda l'educazione finanziaria; nell'anno sono stati tenuti complessivamente 1.857 eventi clienti con la partecipazione di circa 67.000 tra clienti e prospect, con una particolare intensificazione nella parte finale d'anno. Tra ottobre e novembre sono stati lanciati i cosiddetti FinecoDays: due mesi di forte concentrazione della Rete nell'organizzazione di eventi dedicati a clienti e prospect su tematiche riguardanti investimenti, pianificazione finanziaria e patrimoniale, finanza comportamentale. In questi due mesi sono stati organizzati 744 eventi cui hanno partecipato circa 29.000 persone tra clienti e prospect. Tra questi cono stati organizzati eventi ad hoc, dedicati specificamente alla clientela di fascia alta sul tema più ampio della pianificazione patrimoniale: 17 incontri, con oltre 1.400 clienti Private coinvolti.

Per quanto riguarda l'attività di reclutamento, il modello si conferma fortemente attrattivo in modo particolare per i professionisti provenienti da modelli più tradizionali. Nel 2023 sono stati inseriti 70 nuovi consulenti finanziari "senior", ovvero professionisti di consolidata esperienza provenienti dalle banche tradizionali, dagli istituti specializzati nel Private Banking e dalle altre reti di consulenza finanziaria. I giovani si confermano ancora una volta una importante risorsa sulla quale puntare: nell'anno sono stati avviati alla professione 71 nuovi consulenti nell'ambito del progetto dedicato espressamente a questa categoria. Il saldo netto della Rete è di 44 unità con un tasso di turnover decisamente modesto (pari a 3,3%).

Al 31 dicembre 2023 la Rete è composta da 2.962 consulenti finanziari.

La presenza capillare della Rete sul territorio è supportata dai 428 Fineco Center. Nel corso dell'esercizio sono state messe a punto 17 nuove aperture a ulteriore sostegno dell'immagine e della presenza capillare sul territorio.

La rete dei consulenti finanziari

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della Rete effettuata nel corso del 2023 a confronto con l'esercizio precedente. La raccolta netta totale si attesta a 7.110,1 milioni di euro, con un importante contributo della raccolta gestita e amministrata, che è stata pari a 8.854 milioni di euro (+16,6% rispetto allo scorso anno).

Raccolta netta - Rete consulenti finanziari

(Importi in migliaia)
Anno Comp % Anno Comp % Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi (2.370.286) -33,3% 1.187.547 13,5% (3.557.833) -299,6%
Depositi vincolati e pronti contro termine 626.424 8,8% (1) 0,0% 626.425 n.a.
RACCOLTA DIRETTA (1.743.862) -24,5% 1.187.546 13,5% (2.931.408) -246,8%
Gestioni patrimoniali 20.897 0,3% 29.298 0,3% (8.401) -28,7%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 2.604.065 36,6% 1.717.634 19,6% 886.431 51,6%
Prodotti assicurativi (2.361.085) -33,2% 1.291.416 14,7% (3.652.501) -282,8%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
2.413.362 33,9% 542.691 6,2% 1.870.671 n.a.
RACCOLTA GESTITA 2.677.239 37,7% 3.581.039 40,8% (903.800) -25,2%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 6.176.709 86,9% 4.012.986 45,7% 2.163.723 53,9%
RACCOLTA AMMINISTRATA 6.176.709 86,9% 4.012.986 45,7% 2.163.723 53,9%
RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE
CONSULENTI FINANZIARI
7.110.086 100,0% 8.781.571 100,0% (1.671.485) -19,0%
di cui Guided products & services 3.805.682 53,5% 3.483.339 39,7% 322.343 9,3%

Si precisa che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 53,5% al 31 dicembre 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con la raccolta netta totale della Rete.

La tabella sottoesposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla Rete al 31 dicembre 2023, complessivamente pari a 106.705,5 milioni di euro, in crescita del 14,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (93.212 milioni di euro). Secondo la classifica Assoreti al 31 dicembre 2023 FinecoBank manteneva il 2° posto per patrimonio totale, pari al 13,6% del sistema Reti con un incremento del 0,3% di quota di mercato rispetto all'anno precedente.

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete consulenti finanziari

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
31/12/2023 Comp% 31/12/2022 Comp% Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 21.506.552 20,2% 23.876.839 25,6% (2.370.287) -9,9%
Depositi vincolati e pronti contro termine 626.788 0,6% - 0,0% 626.788 n.a.
SALDO RACCOLTA DIRETTA 22.133.340 20,7% 23.876.839 25,6% (1.743.499) -7,3%
Gestioni patrimoniali 364.520 0,3% 318.115 0,3% 46.405 14,6%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 38.423.236 36,0% 33.428.469 35,9% 4.994.767 14,9%
Prodotti assicurativi 13.711.524 12,9% 15.544.251 16,7% (1.832.727) -11,8%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
5.051.943 4,7% 2.331.778 2,5% 2.720.165 116,7%
SALDO RACCOLTA GESTITA 57.551.223 53,9% 51.622.613 55,4% 5.928.610 11,5%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 27.020.906 25,3% 17.712.757 19,0% 9.308.149 52,6%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 27.020.906 25,3% 17.712.757 19,0% 9.308.149 52,6%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA -
RETE CONSULENTI FINANZIARI
106.705.469 100,0% 93.212.209 100,0% 13.493.260 14,5%
di cui Guided products & services 46.475.490 43,6% 40.159.797 43,1% 6.315.693 15,7%

Si precisa che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 43,6% al 31 dicembre 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con il saldo della raccolta diretta e indiretta della Rete.

Le risorse

Le risorse

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Al 31 dicembre 2023 le risorse della Banca sono pari a 1.311, in aumento rispetto alle 1.279 presenti in azienda al 31 dicembre 2022.

Nel corso del 2023, tutti i dipendenti hanno continuato a beneficiare del lavoro da remoto secondo le modalità stabilite dall'Accordo Individuale già in essere. Nel mese di marzo si è provveduto ad effettuare un'integrazione a tale Accordo che ha elevato la possibilità di lavorare da remoto fino a un massimo di 14 giornate mensili suddivise su base settimanale (16 per i turnisti).

Sono proseguite, inoltre, ulteriori iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti, in continuità con quanto fatto nel corso dello scorso anno (ad esempio in ambito salute e welfare).

Le attività di selezione si sono svolte ancora in modalità "a distanza" e sono state per lo più volte al rafforzamento e all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo e tecnologico ed al controllo e gestione dei rischi.

Anche nel 2023, FinecoBank si è impegnata per attrarre nuovi talenti, con particolare focus sulle nuove generazioni (Millenials e Generazione Z), grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neolaureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni. È continuata la partecipazione a Career Day, in presenza e digitali, così come è proseguito l'utilizzo di tecniche alternative di selezione e di onboarding che contribuiscono a semplificare il processo e supportano in maniera pratica ed efficace la struttura Chief People Officer, manager e candidati che possono così anche dotarsi immediatamente di tutta la strumentazione necessaria al lavoro da remoto.

Delle 84 assunzioni del 2023, molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.

Anche il 2023 ha visto un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 37 risorse consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.

Nel corso dell'anno 2023 le uscite hanno coinvolto complessivamente 52 risorse di cui:

  • 39 per dimissioni;
  • 13 per altri motivi.

Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:

Uomini Donne Totale
Qualifica 31/12/2023 31/12/2022 31/12/2023 31/12/2022 31/12/2023 31/12/2022
Dirigenti 25 24 6 6 31 30
Quadri Direttivi 330 314 142 132 472 446
Aree Professionali 405 402 403 401 808 803
Totale 760 740 551 539 1.311 1.279

Al 31 dicembre 2023 i part-time presenti in Banca sono 100, circa il 7,6% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 42% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 13 anni, mentre l'età media è pari a circa 42,7 anni.

Le risorse

Formazione dipendenti

La formazione dei dipendenti nel corso del 2023 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale - manageriale.

Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:

Area intervento Ore di formazione
Obbligatoria 21.259
Tecnica 19.900
Linguistica 4.135
Comportamentale – Manageriale 2.548
Totale 47.842

*Fineco AM inclusa

Formazione obbligatoria

La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo. La Banca, infatti, ritiene che la formazione su tali tematiche sia fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole sono essenziali per Fineco.

Per questo motivo è stata prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, rivolta a tutti i dipendenti ed erogata principalmente sulla Piattaforma Learning Next, con la creazione di corsi su tematiche rilevanti, quali ad esempio: Esternalizzazioni e internalizzazioni, Gestione dei servizi informatici forniti da terze parti, PSD2 e PAD e GDPR-Data Breaches, Carta d'Integrità, Codice di Condotta e Compliance Culture, Antiriciclaggio e Antiterrorismo e Anticorruzione.

Sono state anche organizzate sessioni live relative a "Focus Indicatori di anomalia e resoconto SOS" in ambito AML.

Inoltre, sono stati rilasciati anche corsi di formazione obbligatoria per specifici target, come ad esempio: L'integrazione dei fattori ESG in ambito bancario/finanziario, Credito revolving: rischi, governance e tutela del cliente, La Product Oversight Governance per i servizi d'investimento.

Con l'obiettivo di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti di tali materie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi, vengono effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria. Il completamento della formazione obbligatoria è presupposto per l'accesso al sistema incentivante.

All'interno delle strutture che si occupano di fornire informazioni alla clientela, sono stati poi erogati corsi di formazione obbligatoria in ambito assicurativo IVASS, di aggiornamento professionale ai fini del regolamento CONSOB e Assessment annuale delle competenze sulle materie indicate da ESMA.

Per garantire la continuità operativa in caso di crisi, sono stati organizzati percorsi formativi di Business Continuity da parte delle risorse essenziali verso le risorse sostitutive per 521 ore, oltre a sessioni di formazione "Awareness su ECM e Gestione Incidenti" con l'obiettivo di far accrescere il livello di consapevolezza e cultura in Azienda sul tema.

Nel corso dell'anno sono stati rilasciati anche i seguenti corsi di formazione obbligatoria:

  • "Outside Business Interests OBI" con l'obiettivo di fornire consapevolezza in merito alla procedura operativa che i dipendenti sono tenuti a seguire quando detengono o intendono detenere un Interesse Personale Esterno all'Ambito (OBI);
  • "Il sistema di controlli interni sul Financial Reporting (Legge 262/2005)" con lo scopo di far conoscere il Modello 262 adottato dalla Banca in conformità alla normativa che ha introdotto la figura del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Inoltre, al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro, la Banca eroga a tutte le risorse impattate adeguata formazione in maniera continuativa e periodica sulla base delle normative vigenti.

Infine, per aumentare conoscenza e consapevolezza sulle possibili minacce informatiche ed essere in grado di reagire in modo adeguato ad esse, Fineco ha continuato a promuovere nel corso dell'anno la campagna di informazione "I Navigati – Informati e sicuri", dedicata all'approfondimento sui diversi attacchi informatici e correlata alle pillole formative già presenti sulla piattaforma di formazione.

Le risorse

Formazione tecnica, comportamentale e manageriale

Nel corso del 2023, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni, partner strategici, università e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche e comportamentali necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti. A titolo esemplificativo evidenziamo le seguenti iniziative:

  • in linea con le nuove disposizioni previste dal 40° aggiornamento della circolare 285, è stato predisposto un percorso formativo specialistico dal titolo "Risk Management, Cyber-resiliency e adempimenti normativi nel settore bancario" che ha coinvolto alcune risorse delle aree di Risk, Compliance, Audit ed Organizzazione oltre a formazione tecnica specialistica avanzata per alcuni colleghi che hanno fruito di corsi di Cyber Security Audit e ITIL v4 Foundation.
  • per lo sviluppo delle competenze digitali sono in attivazione percorsi formativi online su piattaforma dedicata.

Nel corso del 2023, a seguito di un confronto con i manager della Banca per approfondire le esigenze formative di ciascuna struttura, sono stati individuati, progettati ed erogati dei percorsi formativi ad hoc con l'obiettivo di rispondere in modo puntuale alle specifiche esigenze emerse dalla raccolta fabbisogni.

Di seguito l'elenco dei percorsi formativi strutturati e attivati nel corso dell'anno e che hanno coinvolto complessivamente 127 risorse.

Percorsi manageriali

  • "Leadership Evolution" dedicato ai senior manager: un percorso formativo che offre occasioni di confronto per apprendere nuove attitudini manageriali (ad esempio: il pensiero strategico, l'agilità emotiva e cognitiva, la gestione di team ibridi, la forza del dialogo di qualità, la gestione del feedback);
  • "LeaderSHIFT" dedicato ai manager di nuova nomina: un percorso formativo che offre occasioni di confronto e di crescita nel ruolo di manager e permette di potenziare le competenze su leadership e management);
  • Percorso di coaching "Elevating your impact" dedicato ai manager: un percorso formativo che offre occasioni di confronto e crescita professionale al fine di acquisire maggior consapevolezza dei punti di forza e delle aree di attenzione rispetto alle sfide del ruolo e del contesto;
  • "Structogram® TRAINING SYSTEM" dedicato ai manager della funzione di Compliance: un percorso formativo integrato, basato su un protocollo di Analisi Biostrutturale, volto all'acquisizione di una maggior consapevolezza di sé, con l'obiettivo di sviluppare le proprie competenze manageriali, individuali e relazionali.

Percorsi per lo sviluppo delle competenze trasversali

  • "Dire, scrivere, ascoltare: strumenti per una comunicazione efficace": un percorso che permette di acquisire le tecniche della "comunicazione efficace", al fine di influenzare positivamente le interazioni professionali;
  • "Efficacia personale: essere protagonisti del proprio sviluppo": un percorso che offre spunti di riflessione e strumenti per gestire al meglio le relazioni, i conflitti, le priorità e l'organizzazione personale;
  • "Excel livello intermedio" e "Excel livello avanzato": i due percorsi hanno l'obiettivo di approfondire ed affinare le conoscenze tecniche per un utilizzo sempre più efficace dell'applicativo.

Sono inoltre proseguiti i percorsi formativi di Project Management dedicati sia ai manager che ai professional.

Anche quest'anno, per rispondere alle necessità di formazione comportamentale, manageriale ed anche personale di tutti i dipendenti, rimane disponibile su Learning Next un catalogo formativo on line liberamente accessibile, che viene costantemente arricchito con nuovi corsi distribuiti su diverse macrocategorie formative: Communication & Influencing, People & Self-Management, Leadership, Efficiency, Execution & Organization, Ethics & Respect, Diversity & Inclusion, Health & Safety, Languages.

Molta importanza viene data anche al training on the job, estremamente utile per garantire una formazione concreta, pratica ed efficace. Per questo motivo nel 2023, per la maggior parte dei nuovi ingressi, è stato progettato un percorso a loro dedicato con l'obiettivo di fornire un supporto pratico nei primi mesi delle nuove attività lavorative attraverso affiancamenti con colleghi senior.

È proseguito, come di consueto, anche il training on the job all'interno del Customer Care. Le ore complessive erogate in modalità TOJ a livello Banca sono state in totale 15.464.

Anche per il 2023 FinecoBank ha rinnovato l'associazione a Valore D, che offre la possibilità ai dipendenti di accedere a contenuti e corsi pensati per valorizzare il talento femminile e promuovere la cultura inclusiva in azienda, con particolare focus sulla parità di genere che hanno riguardato tematiche quali stereotipi inconsapevoli, inclusività del linguaggio, collaborazione in team eterogenei, valorizzazione delle risorse e molestie di genere e sessuali nei luoghi di lavoro. Inoltre, all'interno della sezione Ethics & Respect, Diversity & Inclusion del catalogo on line sono presenti anche corsi sull'Etica, sulla Valorizzazione delle diversità e sulla diversità culturale.

Le risorse

Formazione linguistica

Per quanto riguarda la formazione linguistica, anche per il 2023 tutti i dipendenti hanno avuto l'opportunità di utilizzare una piattaforma dedicata, basata sull'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di accrescere le competenze della lingua inglese di ognuno attraverso un percorso di apprendimento personalizzato sulla base del livello di conoscenza iniziale e dei propri interessi.

Inoltre, sono stati attivati per 320 dipendenti i consueti percorsi di formazione di inglese sia di gruppo che individuali, telefonici o svolti in aula virtuale. Per determinate risorse sono stati attivati corsi di Legal English e di tedesco.

La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.

Anche nel catalogo formativo on line di Learning Next sono stati aggiunti corsi di formazione linguistica dedicati alle lingue tedesco, spagnolo, francese e di business english.

La controllata: Fineco Asset Management Designated Activity Company (Dac)

Al 31 dicembre 2023 le risorse della società sono 73, di cui 29 donne e 44 uomini con un'età media pari a circa 36,3 anni.

Le assunzioni provenienti da mercato sono state finalizzate al rafforzamento sia delle funzioni di business che di supporto e controllo.

La formazione dei dipendenti nel corso del 2023 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria.

Piani di incentivazione

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2023, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 16 gennaio 2023, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023:

  • Sistema Incentivante 2023 per il personale dipendente appartenente al "Personale più rilevante";
  • Sistema Incentivante 2023 per i consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante".

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:

  • con riferimento ai piani "Sistema Incentivante 2017", "Sistema Incentivante 2018", "Sistema Incentivante 2019", "Sistema Incentivante 2020", "Sistema Incentivante 2021":
    • o l'esecuzione dei piani;
    • o l'assegnazione della quarta tranche azionaria del piano 2017, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 27.426 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017 e successiva seduta del 10 gennaio 2018 per la delega di completamento;
    • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del piano 2018 e della quarta tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o l'assegnazione della seconda e della terza tranche azionaria del piano 2019, attribuita nel 2020, corrispondente a n. 33.898 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del piano 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 1.908 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020;
    • o l'assegnazione della prima tranche azionaria del piano 2021, attribuita nel 2022, corrispondente a n. 64.324 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 gennaio 2021;
    • o un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.969,65 euro corrispondente a complessive n. 169.605 azioni ordinarie gratuite FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2023, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018, 10 aprile 2019, 28 aprile 2020 e 28 aprile 2021 ai sensi

Le risorse

dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;

  • o l'assegnazione della seconda tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2020, della terza tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2019 e della terza tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2017 e della terza tranche in denaro della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2022 (Bonus Pool)":
    • o il "Bonus Pool 2022" di FinecoBank;
    • o le proposte di determinazione del bonus 2022 per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, gli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche e altro Personale più rilevante;
    • o l'attribuzione di n. 143.653 azioni ordinarie FinecoBank, da corrispondere gratuitamente al Personale sopra menzionato secondo quanto stabilito dai Regolamenti.
    • o l'assegnazione della prima tranche in denaro.
  • con riferimento al "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank:
    • o l'esecuzione del piano;
    • o l'assegnazione della prima, della seconda e della terza tranche azionaria del Piano, attribuita nel 2018 e corrispondente a n. 342.170 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 112.916,10 euro con efficacia dal 31 marzo 2023 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2022 PFA":
    • o la proposta di determinazione del Bonus Pool 2022 per la rete dei consulenti finanziari;
    • o le proposte di determinazione del bonus 2022 per i Consulenti Finanziari appartenenti al "Personale più rilevante";
    • o l'attribuzione di 27.466 azioni FinecoBank (nel rispetto del limite massimo di n. 260.779 azioni ordinarie), da corrispondere gratuitamente ai consulenti finanziari sopra menzionati secondo quanto stabilito dai Regolamenti;
    • o l'acquisto di azioni proprie, in considerazione dell'autorizzazione ottenuta dall'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli art. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR) come modificato dal Reg. UE n. 876/2019, coerentemente alla deliberazione assembleare; o l'assegnazione della prima tranche in denaro.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2021 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA":
    • o l'esecuzione dei piani;
    • o l'assegnazione della prima tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2021 PFA" corrispondente a n. 45.380 azioni FinecoBank e della seconda tranche in denaro da corrispondere ai consulenti finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano,
    • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2020 PFA" corrispondente a n. 12.781 azioni FinecoBank e della terza tranche in denaro da corrispondere ai Consulenti Finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano,
    • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2019 PFA corrispondente a n. 8.227 azioni FinecoBank" e della seconda tranche in denaro da corrispondere ai Consulenti Finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano,
    • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2018 PFA", corrispondente a n. 3.435 azioni FinecoBank, da corrispondere ai Consulenti Finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.
  • con riferimento al "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i consulenti finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante":
    • o l'esecuzione del piano;
    • o l'assegnazione della prima tranche in azioni corrispondente a n. 6.197 azioni FinecoBank da corrispondere ai beneficiari del Piano.

Il Consiglio di Amministrazione di Fineco AM riunitosi il 19 aprile 2023 ha approvato il proprio Sistema Incentivante 2023 per il personale locale appartenente al "Personale più rilevante".

L'infrastruttura tecnologica

L'infrastruttura tecnologica FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech e propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie.

La strategia competitiva di Fineco si basa su un approccio che da sempre anima la Banca, l'interpretazione dei bisogni del cliente ed il sistema informativo rappresenta uno strumento di primaria importanza per il conseguimento degli obiettivi sia strategici che operativi: Fineco affianca alla cura della clientela una componente intrinseca di innovazione che riesce a seguire i trend tecnologici più attuali anche attraverso la propria cultura interna, rendendo l'esperienza dei clienti fluida e intuitiva su tutti i canali.

Nel corso degli anni la scelta strategica in ambito IT e Security è stata di presidiare internamente tutte le attività tecnologiche e di sicurezza che potessero fornire un contributo significativo per lo sviluppo del business. Questo approccio ha consentito di offrire prodotti customizzati e distintivi, mantenere un know-how interno e un controllo elevato sull'evoluzione della propria tecnologia e dei propri servizi, mantenere la proprietà intellettuale delle applicazioni sviluppate e degli algoritmi a supporto, garantire un rapido time to market, così come migliori e costanti performance nell'erogazione dei servizi.

L'attuale architettura è strutturata su più livelli logici, segregati in termini di reti e sistemi di erogazione:

  • Layer di frontend per le applicazioni web, mobile e di banca telefonica;
  • Layer di backend per l'erogazione dei servizi core quali il banking, il trading e i servizi di consulenza;
  • Layer di integrazione tecnica che consente di far interagire i due layer precedenti e di integrarsi con le controparti necessarie (info-provider, mercati, partner, etc);
  • Data layer, che ospita il complesso del patrimonio informativo aziendale, strutturato e destrutturato.

I paradigmi architetturali e di sviluppo in uso, orientati all'"agile development", unitamente all'adozione di tecnologie di ultima generazione, consentono d'integrare in modo efficace e sostenibile i canali distributivi, la piattaforma operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.

L'ottica è quella di avere un'elevata sostenibilità in termini di struttura dei costi tecnologici, un'elevata scalabilità di tipo "orizzontale", progettare servizi che vengano erogati in modo distribuito e mantenere all'interno dell'azienda lo sviluppo e la gestione delle applicazioni a valore aggiunto che rappresentino un fattore competitivo per Fineco, sia esso quantificabile in termini di "time to market" o di efficienza/leva operativa.

Nel corso del 2023 la Banca ho proseguito la consueta attività di adeguamento tecnologico, ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa con particolare attenzione al consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili, interoperabili ed aperti, che migliorino l'experience dei clienti e dei consulenti finanziari, oltre che a garantire l'aderenza alle opportunità offerte dal panorama normativo.

Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.

L'infrastruttura tecnologica

Disclosure rischi crisi russo-ucraina – cyber attack

Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto, tramite alcuni alert, di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, sollecitando l'adozione di "una postura di massima difesa cibernetica". In Italia, l'attenzione è stata posta in generale verso i ministeri, enti governativi e le aziende strategiche per l'interesse nazionale, tra cui gli istituti finanziari.

Il Gruppo continua ad avere l'obiettivo di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco continua a mantenere le iniziative intraprese a seguito dell'inizio del conflitto volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, ulteriori meccanismi sono oggetto di continua valutazione ed introduzione per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.

Il sistema dei controlli interni

Il sistema dei controlli interni

Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.

La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.

I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.

Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.

La Banca Centrale Europea e la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.

Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della Banca (Risk Appetite Framework - "RAF");
  • prevenzione del rischio che la Banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l'usura ed il finanziamento al terrorismo);
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
  • affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
  • conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne della Banca e del Gruppo FinecoBank.

FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.

Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata11, prevede tre tipologie di controlli:

  • controlli di 1° livello (cd. "controlli di linea"): sono controlli relativi allo svolgimento delle singole attività lavorative e sono posti in essere sulla base di procedure esecutive all'uopo predisposte sulla base di un'apposita normativa interna. Il presidio sui processi ed il loro costante aggiornamento è affidato ai "responsabili di processo", che hanno l'incarico di porre in essere controlli idonei a garantire il corretto svolgimento dell'attività quotidiana da parte del personale interessato, nonché il rispetto delle deleghe conferite. I processi presidiati riguardano sia le strutture di contatto con la clientela sia quelle esclusivamente interne;
  • controlli di 2° livello: sono controlli legati all'operatività quotidiana connessi al processo di misurazione dei rischi e sono effettuati in via continuativa da strutture diverse da quelle operative. I controlli sui rischi di mercato, di credito e operativi, aventi ad oggetto la verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative ed il controllo della coerenza dell'operatività delle singole aree produttive rispetto ai predefiniti obiettivi di rischio/rendimento, sono assegnati alla funzione Risk Management; i controlli sui rischi di non conformità alle norme sono in carico alla Direzione Compliance; sulle aree normative per le quali sono già previste forme di controllo da parte di strutture specialistiche, il presidio del rischio di non conformità è attribuito a queste ultime sulla base del modello operativo di «Coverage Indiretto»;
  • controlli di 3° livello: sono quelli tipici della revisione interna, basati sull'analisi delle informazioni ricavate dalle basi-dati o dai report aziendali nonché sullo svolgimento di verifiche in loco. Questo tipo di controllo è volto a individuare violazioni delle procedure e della regolamentazione nonché a valutare periodicamente la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l'affidabilità del sistema dei controlli interni e del sistema informativo (ICT audit), con cadenza prefissata in relazione alla natura e all'intensità dei rischi. Tali controlli sono assegnati alla funzione Internal Audit; per verificare la rispondenza dei comportamenti delle società appartenenti al Gruppo agli indirizzi della Capogruppo nonché l'efficacia del sistema dei controlli interni, la funzione di revisione interna di FinecoBank a livello consolidato effettua periodicamente verifiche in loco sulle componenti del Gruppo, tenuto conto della rilevanza delle diverse tipologie di rischio assunte dalle entità.

11 Si segnala che al 31 dicembre 2023 la società Fineco International Ltd, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa (si segnala che il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 settembre 2023 ne ha deliberato la chiusura, per ulteriori dettagli in merito si rimanda all'informativa predisposta successivamente).

Il sistema dei controlli interni

Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit da parte di funzioni interne alla società.

La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.

Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.

Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:

  • organi e funzioni di controllo, comprendendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Rischi e Parti Correlate, il Comitato Remunerazione, il Comitato Nomine, il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01 nonché le funzioni aziendali di controllo (Risk Management, Compliance, Internal Audit)12 ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo13;
  • modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi che prevedono:
    • o forme di collaborazione e coordinamento tra le funzioni di controllo, sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo;
    • o definizione dei flussi informativi tra gli Organi Aziendali e le funzioni di controllo della Banca.

In ultimo, si precisa che il Gruppo Bancario FinecoBank, in qualità di ente significativo ai sensi del regolamento 468/2014 (MVU), è soggetto alla supervisione diretta della Banca Centrale Europea (BCE). Di conseguenza, l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) è svolto da un Joint Supervisory Team (JST), composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LSIs" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.

Principali rischi e incertezze

Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte A – Politiche contabili e alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata e dell'impresa.

12 Tra le funzioni aziendali di controllo rientrano anche la Funzione Antiriciclaggio, la Funzione di Convalida come disciplinata dalle relative disposizioni e la Funzione di Controllo dei Rischi ICT e di sicurezza come disciplinata dal Capitolo 4, Sez. II, par. 4 della Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013. In data 14 dicembre 2023 con decorrenza 1 aprile 2024 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato una modifica organizzativa che prevede il trasferimento della Unit Funzione Antiriciclaggio e Anticorruzione dalla Funzione di Compliance, portandola a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale e la sua riclassificazione a Direzione. All'interno della Direzione Compliance opera inoltre la Unit DPO, Outsourcing, & ICT & Security Compliance, al cui responsabile, con delibera del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, è assegnato il ruolo di Data Protection Officer.

13 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni.

Al riguardo, la Banca ha individuato alcune funzioni/strutture organizzative che sulla base di specifici compiti assegnati presidiano taluni ambiti normativi. In particolare, rilevano i presidi del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e quello di Controllo sulla Rete di vendita dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede.

Il modello di presidio indiretto prevede inoltre che, con riferimento ad altre normative per le quali siano già previste forme specifiche di presidio specializzato - adeguate a gestire i profili di rischio di non conformità - i compiti della funzione compliance possano essere graduati. Compliance rimane comunque responsabile, in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate, almeno della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità e della individuazione delle relative procedure, e procede alla verifica dell'adeguatezza delle procedure medesime a prevenire il rischio di non conformità. Attualmente, sono stati individuati presidi specialistici nelle seguenti funzioni aziendali:

- Corporate Law & Board Secretary's Office in relazione ad operazioni con parti correlate e soggetti collegati; Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro (Delegato 81); Responsabile dei Lavori ai sensi dell'dell'articolo 89, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; Risorse Umane; GBS - Organizzazione e Operations Banca - Business Continuity Manager; CFO - Affari Fiscali e Consulenza; CFO - Amministrazione e Segnalazioni OdV; CFO - Rappresentante della Direzione ai sensi del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) n. 1221/2009/CE.

Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

La struttura organizzativa

Il modello organizzativo della Capogruppo

Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.

Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit)14, nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il Chief Financial Officer (CFO), il Legale, il Chief People Officer, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.

Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:

  • la rete di vendita (Network PFA & Private Banking Department);
  • il business (Global Business Department);
  • il funzionamento operativo (Global Banking Services Department).

In breve sintesi:

La struttura organizzativa

  • al Network PFA & Private Banking Department è affidato il compito di presidiare la gestione e lo sviluppo della Rete dei consulenti finanziari FinecoBank abilitati all'offerta fuori sede e di garantire il necessario supporto alla Rete di Vendita nella gestione della clientela ascrivibile al segmento Private Banking;
  • al Global Business Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei prodotti Trading, Banking, Credit, Investing e dei servizi di consulenza finanziaria, offerti alla clientela della Banca;
  • il Global Banking Services (GBS) Department coordina le strutture organizzative preposte al presidio dei processi organizzativi/operativi, dei sistemi informativi e della logistica, necessari per garantire l'efficace ed efficiente esercizio dei sistemi al servizio del business. Al GBS Department riportano le seguenti strutture: ICT & Security Office Department (CIO), CRM – Customer Relationship Management Department, Organization & Bank Operations Department, Financial Operations Department, Procurement Office team, Real Estate Unit, General Services unit e Operational Monitoring & Private Bankers team.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano, oltre ai tre Vice Direttori Generali ed i relativi Department di competenza (Network PFA & Private Banking Department, Global Business Department e Global Banking Services Department), le seguenti strutture organizzative: il Chief Financial Officer (CFO) Department, il Chief Risk Officer (CRO) Department, il Chief Lending Officer (CLO) Department, il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, Chief People Officer Department, Compliance Department, il Team Regulatory Affairs & Resolution Unit e il Team Identity & Communications.

La funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.

Il Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2023, al fine di rappresentare nell'organigramma della Banca una chiara presenza e collocazione della Resolution Unit ai sensi di Sigle Resolution Board Expectations for Banks, ha deliberato la ridenominazione della struttura Regulatory Affairs in Regulatory Affairs & Resolution Unit e la creazione, a suo diretto riporto, del nuovo team Resolution Management. Tale team presta il supporto operativo per lo svolgimento dei compiti della Resolution Unit. Inoltre, nella stessa seduta, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'istituzione del SRB Permanent Work Group, con il compito di garantire la corretta applicazione dell'ampia e articolata normativa esterna in ambito Resolution, avvalendosi della partecipazione e del contributo di diverse strutture organizzative dotate di specifici skill e know-how. Infine, si è provveduto all'integrazione delle responsabilità e dei compiti in materia di SRB e stress test regolamentari nell'ambito del Chief Risk Officer Departement (CRO).

Con decorrenza 30 giugno 2023, al fine di implementare quanto previsto dal 40° aggiornamento della Circolare n. 285/13 della Banca d'Italia in materia di Rischio ICT e di Sicurezza, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'aggiornamento delle responsabilità in capo all'Amministratore Delegato e Direttore Generale e l'attribuzione di specifici compiti alle funzioni di controllo di secondo livello Chief Risk Officer (CRO) e Compliance. Contestualmente, è stato previsto un aggiornamento della struttura organizzativa della Direzione Internal Audit, con lo scorporo dei presidi sui rischi relativi alle tecnologie dell'informazione e di sicurezza in una nuova Unit dedicata, a suo diretto riporto. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato una revisione dell'assetto organizzativo della Direzione Compliance attraverso la ridistribuzione delle attività inerenti al Compliance Risk

14 Tra le funzioni aziendali di controllo rientrano anche la funzione antiriciclaggio, la funzione di convalida come disciplinata dalle relative disposizioni e la funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza come disciplinata dal Capitolo 4, Sez. II, par. 4 della Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013.

La struttura organizzativa

Assessment (CRA) e ai Controlli di II Livello (2LCs) alle Unit già responsabili delle attività di monitoraggio della normativa esterna e dell'attività di consulenza.

Il Consiglio di Amministrazione di novembre 2023 ha deliberato:

  • nell'ambito della Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, la riorganizzazione della struttura dedicata al presidio territoriale e al supporto alla Rete di Vendita FinecoBank;
  • nell'ambito della Direzione Global Business, la riorganizzazione della struttura di marketing dedicata alla progettazione e al design dei servizi dedicati alla clientela;
  • nell'ambito della Direzione Chief Financial Officer, il trasferimento della struttura Capital Management a diretto riporto della Direzione Amministrazione e Segnalazioni OdV;
  • un'integrazione delle responsabilità dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale e del Responsabile della Funzione Antiriciclaggio e Anticorruzione nel rispetto delle previsioni del Provvedimento della Banca d'Italia del 1° agosto 2023 e degli Orientamenti EBA sull'utilizzo di soluzioni di onboarding a distanza del cliente (EBA/GL 2022/15).

Si precisa, infine, che il Consiglio di Amministrazione di dicembre 2023 ha deliberato:

  • con decorrenza primo gennaio 2024, nell'ambito della Direzione Global Business, la creazione di una nuova struttura dedicata al presidio dei trend tecnologici emergenti nel panorama fintech del brokerage;
  • con decorrenza primo aprile 2024, il trasferimento della Funzione Antiriciclaggio e Anticorruzione a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

La struttura organizzativa

Sistema di gestione manageriale di Gruppo

La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo.

Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo15e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.

FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.

Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management (ambito Chief Risk Officer); Crediti (ambito Chief Lending Officer), Legale/Societario; Compliance; Internal Audit, Chief People Officer, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).

Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.

15 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia.

La continuità operativa

La continuità operativa

A livello di consolidato la Capogruppo ha emanato linee guida in materia di gestione dell'emergenza e crisi e di gestione della continuità operativa, che prevedono un modello decentrato di gestione dell'emergenza stessa, basato sui piani delle singole Società in funzione delle peculiarità di ciascuna.

Come previsto dalla normativa di riferimento, la Capogruppo si è dotata di un modello che prevede strutture organizzative dedicate alla gestione della Business Continuity e delle Crisi, sia in regime di attività ordinaria sia in situazioni di emergenza.

L'impianto di Business Continuity e Crisis Management della Banca prevede i) il piano di gestione delle emergenze e delle crisi (Piano di ECM), ii) il piano di continuità operativa (BCP) – di cui costituiscono parte integrante il piano di disaster recovery (DRP, che stabilisce le misure per il ripristino delle applicazioni e dei sistemi informativi colpiti da "disastro") ed il piano di cyber attack (che definisce le strategie per la gestione degli attacchi informatici su larga scala) – oltre iii) il piano di gestione delle pandemie (che recepisce l'esperienza maturata durante l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19).

Nel corso del 2023 sono state opportunamente aggiornate le linee guida in materia di gestione dell'emergenza e crisi, in allineamento con la normativa di riferimento esterna, nonché i piani interessati, al fine di recepire le stesse e le evoluzioni del business, nell'ambito dell'aggiornamento annuale. La Banca ha mantenuto il lavoro da remoto quale principale misura di gestione dell'emergenza, prevista dal Piano di BC. Tali piani in materia di BC&CM sono sottoposti alle consuete verifiche annuali a cura delle competenti strutture.

In linea con le indicazioni di governance di Gruppo e con l'evoluzione del business, la controllata irlandese Fineco Asset Management DAC si è dotata di propri piani di ECM, BC e DR; tra le misure adottate è previsto il lavoro da remoto quale soluzione di emergenza nel proprio piano di continuità operativa.

I principali aggregati patrimoniali

Cassa e disponibilità liquide

I principali aggregati patrimoniali

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 2.266,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (1.469,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è costituita dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo di 1.932 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 1,5 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 333 milioni di euro.

Attività finanziarie di negoziazione

Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 14,1 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:

  • titoli azionari, per un importo pari a 8,8 milioni di euro (10,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022), presenti nel portafoglio di proprietà in quanto utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, derivanti dall'attività di internalizzazione e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione positiva dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 1,7 milioni di euro (2,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022), che trovano corrispondenza nelle valutazioni negative rilevate nelle "Passività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione positiva dei contratti derivati CFD, negoziati in contropartita dei clienti, e dei contratti derivati regolamenti o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la relativa copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, dei contratti derivati Opzioni Knock Out e Certificates emessi, per un importo complessivo di 3,6 milioni di euro (3,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Crediti verso banche centrali 269.082 311.357 (42.275) -13,6%
Crediti verso banche 107.291 115.339 (8.048) -7,0%
Depositi a scadenza 71.303 66.486 4.817 7,2%
Altri finanziamenti: 35.988 48.853 (12.865) -26,3%
1. Pronti contro termine attivi 397 261 136 52,1%
2. Altri 35.591 48.592 (13.001) -26,8%
Totale 376.373 426.696 (50.323) -11,8%

Finanziamenti a banche

I Finanziamenti a banche sono pari a 376,4 milioni di euro, in diminuzione di 50,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, e sono rappresentati principalmente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dai depositi attivi presso banche.

I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia che, come descritto in precedenza, corrisponde alla giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso.

La voce "Altri finanziamenti: 1. Pronti contro termine attivi" include, esclusivamente, le operazioni di stock lending, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non include la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della nota integrativa consolidata.

I principali aggregati patrimoniali

La voce "Altri finanziamenti: 2. Altri" si riferisce per 28,5 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia a fronte di operazioni in contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari (41,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 7,1 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (7,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Finanziamenti a clientela

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Conti correnti 2.173.882 2.401.690 (227.808) -9,5%
Pronti contro termine attivi 130.237 139.026 (8.789) -6,3%
Mutui 2.500.015 2.619.278 (119.263) -4,6%
Carte di credito, prestiti personali 857.653 892.064 (34.411) -3,9%
Altri finanziamenti 536.754 393.655 143.099 36,4%
Totale 6.198.541 6.445.713 (247.172) -3,8%

I Finanziamenti a clientela sono pari a 6.198,5 milioni di euro, in diminuzione di 247,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (-3,8%), e sono rappresentati da:

  • utilizzi di conto corrente per 2.173,9 milioni di euro, principalmente affidati, in diminuzione di 227,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, di cui utilizzi di conto corrente garantiti da titoli (in particolare "Credit Lombard") per un ammontare pari 2.053,2 milioni di euro;
  • pronti contro termine attivi per 130,2 milioni di euro, in diminuzione di 8,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, costituiti, principalmente, da operazioni di "Leva Multiday" con clientela retail, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, la cui consistenza è direttamente collegata alle operazioni realizzate dai clienti e in essere alla data di bilancio. Le operazioni di pronti contro termine eseguite dalla tesoreria di Capogruppo sul mercato Repo MTS e regolate tramite una Controparte Centrale, oggetto di compensazione in bilancio come previsto dallo IAS 32, ammontano a 3,3 milioni di euro (2,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022);
  • mutui per 2.500 milioni di euro, in diminuzione di 119,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Le erogazioni del 2023 sono state pari a 134 milioni di euro, in calo del 64,5% rispetto all'esercizio precedente, complice anche il rialzo dei tassi di interesse;
  • carte di credito revolving e a saldo e prestiti personali per 857,7 milioni di euro, in diminuzione di 34,4 milioni di euro;
  • altri finanziamenti per 536,8 milioni di euro, costituiti, principalmente, dai finanziamenti erogati a Cronos Vita Assicurazioni S.p.A., per un importo di bilancio di 293,1 milioni di euro, dai depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari, per un ammontare di 103,7 milioni di euro (259,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022), e dai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un ammontare di 136,3 milioni di euro (130,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

I principali aggregati patrimoniali

I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 5.535,4 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo.

(Importi in migliaia)
Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Conti correnti 2.171.981 2.399.917 (227.936) -9,5%
Utilizzo carte di credito 354.091 340.579 13.512 4,0%
Mutui 2.498.915 2.618.344 (119.429) -4,6%
Prestiti personali 502.827 550.764 (47.937) -8,7%
Altri finanziamenti 3.810 3.032 778 25,7%
Finanziamenti in bonis 5.531.624 5.912.636 (381.012) -6,4%
Conti correnti 1.901 1.772 129 7,3%
Mutui 1.101 934 167 17,9%
Utilizzo carte di credito 63 46 17 37,0%
Prestiti personali 672 676 (4) -0,6%
Altri finanziamenti 22 26 (4) -15,4%
Finanziamenti deteriorati 3.759 3.454 305 8,8%
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 5.535.383 5.916.090 (380.707) -6,4%
Finanziamenti clienti istituzionali 293.022 - 293.022 n.a.
Pronti contro termine 130.069 138.988 (8.919) -6,4%
Pronti contro termine - deteriorati 168 37 131 n.a.
Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione 103.593 259.849 (156.256) -60,1%
Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari 136.268 130.713 5.555 4,3%
Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari
- deteriorati
38 36 2 5,6%
Crediti di funzionamento e altri crediti 663.158 529.623 133.535 25,2%
Finanziamenti a clientela 6.198.541 6.445.713 (247.172) -3,8%

I Finanziamenti clienti istituzionali includono, esclusivamente, i finanziamenti erogati a Cronos Vita Assicurazioni S.p.A..

Le attività deteriorate

(Importi in migliaia)
Categoria Importo lordo
Consistenze al
Fondo svalutazione
Consistenze al
Importo netto
Consistenze al
Coverage ratio*
Dati al
31/12/2023 31/12/2022 31/12/2023 31/12/2022 31/12/2023 31/12/2022 31/12/2023 31/12/2022
Sofferenze 16.019 19.104 (14.909) (17.699) 1.110 1.405 93,1% 92,6%
Inadempienze probabili 5.665 4.459 (3.850) (3.038) 1.815 1.421 68,0% 68,1%
Scaduti 2.410 1.666 (1.370) (965) 1.040 701 56,8% 57,9%
Totale 24.094 25.229 (20.129) (21.702) 3.965 3.527 83,5% 86,0%

(*) Calcolato come rapporto fra i dati riportati nella colonna Fondo svalutazione e Importo lordo

La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 4 milioni di euro, di cui 1,1 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,8 milioni di euro di inadempienze probabili e 1,1 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,07% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,06% al 31 dicembre 2022). Il coverage ratio dei crediti deteriorati e pari all'83,5%.

I principali aggregati patrimoniali

Altre attività finanziarie

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
7.010 5.552 1.458 26,3%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
29.069 26.872 2.197 8,2%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 21.365.295 24.599.892 (3.234.597) -13,1%
- titoli di debito emessi da banche 2.617.222 3.602.498 (985.276) -27,4%
- titoli di debito emessi da clientela 18.748.073 20.997.394 (2.249.321) -10,7%
Partecipazioni 1.652 1.718 (66) -3,8%
Totale 21.403.026 24.634.034 (3.231.008) -13,1%

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC (class "C" e "A"), per un importo complessivo di 6 milioni di euro, e quote di OICR per 1 milione di euro.

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"16. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stato suddivisi per paese emittente:

(Importi in migliaia)
Controparte Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Francia 29.062 26.865 2.197 8,2%
Totale 29.062 26.865 2.197 8,2%

I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono i titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., per 628,1 milioni di euro (1.681,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022), e covered bond e altri titoli obbligazionari emessi da istituzioni creditizie o da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie, per un importo complessivo di 1.989,1 milioni di euro (1.921,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

16 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

I principali aggregati patrimoniali

I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono, principalmente, ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli valutati al costo ammortizzato emessi da Stati sovrani, inclusi i titoli emessi dall'European Financial Stability Facility e dall'European Stability Mechanism, suddivisi per emittente. I restanti titoli valutati al costo ammortizzato, che ammontano complessivamente a 2.249,6 milioni di euro (2.202,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), sono costituiti principalmente da titoli emessi da Autorità locali e dall'Unione Europea. Si precisa che il valore di bilancio include la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse.

(Importi in migliaia)
Controparte Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Italia 5.144.659 7.659.647 (2.514.988) -32,8%
Spagna 4.569.998 4.521.003 48.995 1,1%
Germania 171.792 171.506 286 0,2%
Francia 1.466.045 1.456.728 9.317 0,6%
Stati Uniti 553.551 547.721 5.830 1,1%
Austria 677.113 670.898 6.215 0,9%
Irlanda 934.278 912.684 21.594 2,4%
Regno Unito 22.924 56.199 (33.275) -59,2%
Belgio 720.605 719.639 966 0,1%
Portogallo 371.608 379.113 (7.505) -2,0%
Svizzera 21.726 32.477 (10.751) -33,1%
Arabia Saudita 90.338 90.316 22 0,0%
Cile 212.968 214.101 (1.133) -0,5%
Cina 165.270 165.210 60 0,0%
Lettonia 29.772 29.740 32 0,1%
Islanda 14.973 14.967 6 0,0%
EFSF (European Financial Stability Facility) 712.439 640.874 71.565 11,2%
ESM (European Stability Mechanism) 619.426 511.905 107.521 21,0%
Totale 16.499.485 18.794.728 (2.295.243) -12,2%

La riduzione delle esposizioni verso lo Stato italiano è imputabile, principalmente, alle vendite realizzate nel corso dell'esercizio.

I principali aggregati patrimoniali

Coperture

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive 880.955 1.691.642 (810.687) -47,9%
Derivati copertura del passivo - valutazioni positive 15.622 - 15.622 n.a.
Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica (189.303) (266.938) 77.635 -29,1%
Totale attivo 707.274 1.424.704 (717.430) -50,4%
di cui:
Valutazioni positive 859.675 1.697.148 (837.473) -49,3%
Ratei attivi e passivi ricondotti 36.902 (5.506) 42.408 n.a.
Adeguamento di valore delle attività coperte (189.303) (266.938) 77.635 -29,1%
Totale attivo 707.274 1.424.704 (717.430) -50,4%
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative 32.460 403 32.057 n.a.
Derivati copertura del passivo - valutazioni negative 27.528 63.349 (35.821) -56,5%
Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica (31.276) (66.932) 35.656 -53,3%
Totale passivo 28.712 (3.180) 31.892 n.a.
di cui:
Valutazioni negative 56.226 66.861 (10.635) -15,9%
Ratei attivi e passivi ricondotti 3.762 (3.109) 6.871 n.a.
Adeguamento di valore delle passività coperte (31.276) (66.932) 35.656 -53,3%
Totale passivo 28.712 (3.180) 31.892 n.a.
(Importi in migliaia)
Sintesi valutazioni derivati di copertura Attivo Passivo Sbilancio
Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo 859.675 56.226 803.449
Adeguamento di valore delle attività /passività coperte (189.303) (31.276) (158.027)
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica (640.767) - (640.767)
Totale 29.605 24.950 4.655

Al 31 dicembre 2023 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, la cui inefficacia di copertura al 31 dicembre 2023 ammonta a 4,7 milioni di euro.

La variazione negativa dei contratti derivati di copertura dell'attivo rilevata nell'esercizio è imputabile sia alla chiusura di alcuni contratti derivati contestualmente alla vendita dei titoli di debito coperti sia alla riduzione di fair value dei contratti in essere.

I principali aggregati patrimoniali

Attività materiali

Le Attività materiali sono costituite da immobili, terreni, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature, compresi eventuali "diritti d'uso" determinati conformemente alle previsioni dell'IFRS 16.

(Importi in migliaia)
Attività materiali Saldo al Investimenti anno Altre variazioni e
vendite Anno
Ammortamenti e
rettifiche Anno
Saldo al
31/12/2022 2023 2023 2023 31/12/2023
Immobili e terreni 124.458 10.023 (154) (12.635) 121.692
Macchine elettroniche 15.835 9.243 (42) (6.261) 18.775
Mobili e arredi 3.042 897 (1) (1.144) 2.794
Impianti e attrezzature 2.873 1.489 (22) (1.104) 3.236
Totale 146.208 21.652 (219) (21.144) 146.497

La voce Immobili e terreni include il valore di bilancio dell'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo di 62,7 milioni di euro, e il "diritto d'uso" relativo a immobili e terreni, per un importo complessivo di 59 milioni di euro, determinato conformemente alle previsioni dell'IFRS 16.

Gli investimenti della voce Immobili e terreni si riferiscono all'iscrizione del diritto d'uso degli immobili in affitto, mentre le altre variazioni si riferiscono alle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Gli investimenti in macchine elettroniche sono finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture del Gruppo. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.

Avviamento

L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).

Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco AM, grazie al modello di business integrato verticalmente.

Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.

L'impairment test dell'avviamento iscritto in bilancio, effettuato al 31 dicembre 2023, non ha fatto emergere alcuna evidenza di perdite di valore; per ogni ulteriore informazione inerente al test di impairment e alle relative analisi di sensitività si rinvia alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata.

I principali aggregati patrimoniali

Altre attività immateriali

Le Altre attività immateriali comprendono i Marchi e domini Fineco, per un importo di 27,5 milioni di euro, e i software che presentano utilità pluriennale, necessari al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte agli obblighi normativi e di reporting finanziario, per un importo di 7 milioni di euro.

Si precisa che i Marchi e domini Fineco sono attività immateriali a vita utile indefinita e sono soggetti ad impairment test unitamente all'Avviamento.

(Importi in migliaia)
Attività immateriali Saldo al Investimenti Anno Altre variazioni e
vendite Anno
Ammortamenti e
rettifiche Anno
Saldo al
31/12/2022 2023 2023 2023 31/12/2023
Software 9.290 3.673 - (5.963) 7.000
Marchi 27.459 - - - 27.459
Altre attività immateriali 38 - - (32) 6
Totale 36.787 3.673 - (5.995) 34.465

Crediti d'imposta acquistati

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni, per un importo di bilancio di 1.618 milioni di euro, in crescita rispetto ai 1.093,3 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2022 per effetto degli acquisti effettuati nel corso del 2023. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti. Per ulteriori informazioni si veda Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Sezione 13 – Altre attività – Voce 130, della nota integrativa consolidata.

I principali aggregati patrimoniali

Attività fiscali e Altre attività

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Attività fiscali - -
Attività correnti - - - n.a.
Attività fiscali anticipate 52.816 47.823 4.993 10,4%
Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 1.615 2.407 (792) -32,9%
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (4.434) (3.653) (781) 21,4%
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (4.434) (3.653) (781) 21,4%
Totale Attività fiscali 49.997 46.577 3.420 7,3%
Altre attività
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 8.049 7.896 153 1,9%
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi
finanziari
3.730 2.050 1.680 82,0%
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 129 129 - n.a.
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 2.809 3.691 (882) -23,9%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 20.191 19.673 518 2,6%
- titoli e cedole da regolare 541 3.589 (3.048) -84,9%
- altre operazioni 19.650 16.084 3.566 22,2%
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali" 258.290 295.937 (37.647) -12,7%
- acconti d'imposta 254.217 290.700 (36.483) -12,6%
- crediti d'imposta 4.073 5.237 (1.164) -22,2%
Partite in attesa di regolamento 4.594 4.153 441 10,6%
- effetti, assegni ed altri documenti 4.594 4.153 441 10,6%
Partite in corso di lavorazione 10.817 7.753 3.064 39,5%
- POS, bancomat e Visa debit 10.813 7.749 3.064 39,5%
- altre 4 4 - n.a.
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza - 1 (1) -100,0%
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti
e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o
passività finanziarie
26.042 16.980 9.062 53,4%
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli
che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
76.585 80.407 (3.822) -4,8%
Totale Altre attività 411.236 438.670 (27.434) -6,3%

Le Attività fiscali, post compensazione IAS 12, non evidenziano variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2022. Si precisa che le "Attività fiscali", correnti e differite, al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale compensate, rispettivamente, con le "Passività fiscali" correnti e differite.

Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia, in particolare, un decremento della voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali", per un importo di circa 38 milioni di euro, determinato, principalmente, dalla riduzione degli acconti versati per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi e un incremento di 9,1 milioni di euro della voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", determinato da maggiori risconti attivi relativi a costi operativi.

I principali aggregati patrimoniali

Debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Debiti verso banche 866.978 1.677.235 (810.257) -48,3%
Conti correnti e depositi a vista 1.205 7.812 (6.607) -84,6%
Finanziamenti 50.786 55.321 (4.535) -8,2%
- Pronti contro termine passivi 50.786 55.321 (4.535) -8,2%
Debiti per leasing 3.487 3.691 (204) -5,5%
Altri debiti 811.500 1.610.411 (798.911) -49,6%
Totale 866.978 1.677.235 (810.257) -48,3%

I Debiti verso banche sono pari a 867 milioni di euro ed evidenziano un decremento di 810,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile, principalmente, alla riduzione dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati, per effetto della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura, come precedentemente descritto, e della variazione negativa di fair value registrata nell'esercizio 2023 dai contratti derivati di copertura.

La voce "Conti correnti e depositi a vista" si riduce di 6,6 milioni di euro per effetto, principalmente, del decremento della liquidità presente sui conti correnti aperti da banche clienti.

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" include, esclusivamente, operazioni di stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della nota integrativa consolidata.

La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in contratti derivati, la cui variazione, come sopra descritto, è una conseguenza diretta della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura e della riduzione di fair value registrata nell'esercizio 2023 dai contratti derivati di copertura.

Debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Conti correnti e depositi a vista 27.704.387 30.538.691 (2.834.304) -9,3%
Depositi a scadenza 695.275 - 695.275 n.a.
Finanziamenti 133.930 930.840 (796.910) -85,6%
- Pronti contro termine passivi 133.930 930.840 (796.910) -85,6%
Debiti per leasing 57.895 59.660 (1.765) -3,0%
Altri debiti 166.102 166.456 (354) -0,2%
Debiti verso clientela 28.757.589 31.695.647 (2.938.058) -9,3%

I Debiti verso clientela ammontano a 28.757,6 milioni di euro, in diminuzione di 2.938,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della riduzione della raccolta diretta da clientela in conto corrente e della chiusura delle operazioni di funding effettuate dalla tesoreria di Capogruppo tramite pronti contro termine sul mercato Repo MTS in essere al 31 dicembre precedente. Con riferimento alla riduzione della raccolta diretta da clientela in conto corrente, si precisa che la stessa è confluita in prodotti del risparmio gestito, amministrato e nel conto deposito di Fineco "Cash Park", rappresentato nella voce "Depositi a scadenza", oggetto di specifiche iniziative commerciali realizzate negli ultimi mesi del 2023.

I principali aggregati patrimoniali

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da:

  • operazioni di "Short selling" con clientela retail e operazioni di stock lending con clientela istituzionale, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, per un importo di 133,9 milioni di euro;
  • operazioni di pronti contro termine eseguite dalla tesoreria di Capogruppo sul mercato Repo MTS e regolate tramite una Controparte Centrale, oggetto di compensazione in bilancio come previsto dallo IAS 32, per un importo di 50 migliaia di euro.

La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della nota integrativa consolidata.

La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 52,7 milioni di euro (51,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 52,8 milioni di euro (53,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 60,7 milioni di euro (62,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Titoli in circolazione

I Titoli in circolazione ammontano a 809,3 milioni di euro (497,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e includono esclusivamente gli strumenti Senior Preferred emessi da FinecoBank nel mese di ottobre 2021, per un importo nominale di 500 milioni di euro, e nel mese di febbraio 2023, per un importo nominale di 300 milioni di euro.

Passività finanziarie di negoziazione

Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 7 milioni di euro (4,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:

  • scoperti tecnici pari 2,2 milioni di euro (0,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022), presenti nel portafoglio di proprietà per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte nei confronti dei clienti e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione negativa dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 1,4 milioni di euro (2,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022), che trovano corrispondenza nelle valutazioni positive rilevate nelle "Attività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione negativa dei contratti derivati CFD, Opzioni Knock Out e Certificates emessi, negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, per un importo complessivo 3,3 milioni di euro (1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

I principali aggregati patrimoniali

Passività fiscali e Altre passività

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Passività correnti 86.706 42.627 44.079 103,4%
Passività fiscali differite 4.434 3.653 781 21,4%
Totale ante compensazione IAS 12 91.140 46.280 44.860 96,9%
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (4.434) (3.653) (781) 21,4%
Totale Passività fiscali 86.706 42.627 44.079 103,4%
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 257 241 16 6,6%
Altri debiti relativi al personale dipendente 18.920 17.305 1.615 9,3%
Contributi previdenziali da versare 8.745 7.717 1.028 13,3%
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi
finanziari
43.107 42.589 518 1,2%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 66.471 45.955 20.516 44,6%
- titoli e cedole da regolare 28.128 10.318 17.810 172,6%
- deleghe di pagamento 22.705 24.480 (1.775) -7,3%
- altre partite 15.638 11.157 4.481 40,2%
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" 71.993 55.995 15.998 28,6%
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 39.741 31.631 8.110 25,6%
- altre 32.252 24.364 7.888 32,4%
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 1.500 2.017 (517) -25,6%
Partite in attesa di regolamento 180.008 130.091 49.917 38,4%
- bonifici in partenza 152.839 115.172 37.667 32,7%
- POS e bancomat 27.169 14.919 12.250 82,1%
Partite in corso di lavorazione 2.785 880 1.905 216,5%
- bonifici in arrivo 1.326 808 518 64,1%
- altre partite in corso di lavorazione 1.459 72 1.387 n.a.
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i
clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o
passività finanziarie
240 275 (35) -12,7%
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da
quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
19.195 19.572 (377) -1,9%
Somme a disposizione della clientela 8.013 11.715 (3.702) -31,6%
Trattamento di fine rapporto 4.378 3.942 436 11,1%
Fondo per rischi ed oneri 139.166 105.365 33.801 32,1%
Totale Altre passività 564.778 443.659 121.119 27,3%

Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate esclusivamente da passività fiscali correnti, per un importo di 87 milioni di euro. Si precisa che le "Passività fiscali", correnti e differite, al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato compensate, rispettivamente, con le "Attività fiscali" correnti e differite.

Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia, in particolare, l'incremento della voce "Partite in attesa di regolamento", per un importo 49,9 milioni di euro, per effetto di maggiori bonifici e operazioni su POS e bancomat da regolare con i circuiti, e della voce "Partite definitive non imputabili ad altre voci – titoli e cedole da regolare", per un importo di 17,8 milioni di euro, per effetto, principalmente, di maggiori operazioni in titoli regolate dopo la chiusura dell'esercizio.

La voce "Fondo per rischi ed oneri", che evidenzia un incremento di 33,8 milioni di euro, si compone di:

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate, per un importo di 0,3 milioni di euro (0,01 milioni di euro al 31 dicembre 2022);

I principali aggregati patrimoniali

Fondi rischi ed oneri – Altri fondi che accolgono accantonamenti per complessivi 138,9 milioni di euro, per i quali, in presenza di una passività con scadenza e/o ammontare incerti, è stata riscontrata un'obbligazione in corso come risultato di un evento passato ed è stato possibile effettuare una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
rilasciate
304 74 230 n.a.
Controversie legali e fiscali 27.308 27.417 (109) -0,4%
- Cause in corso 21.305 19.661 1.644 8,4%
- Reclami 2.512 4.339 (1.827) -42,1%
- Vertenze fiscali 3.491 3.417 74 2,2%
Oneri per il personale 7.812 6.799 1.013 14,9%
Altri 103.742 71.075 32.667 46,0%
- Indennità suppletiva clientela 89.948 68.584 21.364 31,2%
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 220 383 (163) -42,6%
- Altri fondi 13.574 2.108 11.466 n.a.
Fondo rischi ed oneri - altri fondi 138.862 105.291 33.571 31,9%
Totale fondo rischi ed oneri 139.166 105.365 33.801 32,1%

Il fondo per "Controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti, nonché gli accantonamenti per vertenze fiscali.

Il fondo "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

Con riferimento al fondo "Altri", si evidenzia l'incremento della voce "Indennità supplettiva clientela", imputabile alla valutazione attuariale al 31 dicembre 2023, che ha determinato un incremento di 14,8 milioni di euro, e agli accantonamenti netti (service cost e interest expense) rilevati nell'esercizio, pari a 8 milioni di euro. Infine, si precisa che l'incremento della voce "Altri fondi" è dovuta, principalmente, all'accantonamento rilevato in relazione agli obblighi derivanti dall'accordo di ribilanciamento dei costi che la Capogruppo ha sottoscritto con le altre banche distributrici nell'ambito dell'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze Eurovita precedentemente descritta.

Si precisa, infine, che la voce "Indennità contrattuale e patti di non concorrenza" al 31 dicembre 2023 include solamente il Fondo indennità contrattuale, in quanto il Fondo per patti di non concorrenza in essere al 31 dicembre 2022 è stato azzerato interamente nel corso dell'esercizio 2023.

I principali aggregati patrimoniali

Il Patrimonio

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Capitale sociale 201.508 201.340 168 0,1%
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934 - n.a.
Riserve 890.106 778.211 111.895 14,4%
(Azioni proprie) (1.243) (1.714) 471 -27,5%
Riserve da valutazione (6.730) 2.121 (8.851) n.a.
Strumenti di capitale 500.000 500.000 - n.a.
Utile (Perdita) d'esercizio 609.101 428.505 180.596 42,1%
Totale 2.194.676 1.910.397 284.279 14,9%

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale ammonta a 201,5 milioni di euro, composto da 610.631.635 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.

Le riserve sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40,3 milioni di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1,2 milioni di euro;
  • Altre Riserve, di cui:
    • o Riserva connessa ai piani Equity Settled, per un ammontare pari a 45,8 milioni di euro;
    • o Riserva da consolidamento, per un ammontare pari a 34,7 milioni di euro;
    • o Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 2,2 milioni di euro.
    • o altre riserve di utili, per un ammontare pari a 765,9 milioni di euro, di cui 86,4 milioni soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement17, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%; a partire dal 3 giugno 2023, e per i prossimi 5 anni, la cedola è stata fissata al 7,363%. Nel corso del 2023 i pagamenti delle cedole sono stati contabilizzati a diminuzione della Riserva straordinaria per complessivi 3,5 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%. Nel corso dell'esercizio 2023 i pagamenti delle cedole sono stati contabilizzati a diminuzione della Riserva straordinaria per complessivi 21,6 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:

  • l'assegnazione di n. 342.170 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della prima, della seconda e della terza tranche azionaria del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020 per i dipendenti, attribuito nel 2018, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 0,1 milioni di euro con efficacia dal 31 marzo 2023;
  • l'assegnazione di n. 169.605 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della quarta tranche azionaria del sistema incentivante 2017, della terza tranche azionaria del sistema incentivante 2018, della quarta tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, della seconda e della terza tranche azionaria del sistema incentivante 2019, della seconda tranche azionaria del sistema incentivante 2020 e della prima tranche azionaria del sistema incentivante 2021, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 0,05 milioni di euro con efficacia dal 31 marzo 2023.

A fronte dei suddetti aumenti di capitale è stata conseguentemente ridotta la riserva di utili disponibili, in particolare è stata utilizzata la riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il personale di FinecoBank, costituita con la Riserva straordinaria disponibile. La Riserva straordinaria è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.

17 Unrated e unlisted.

I principali aggregati patrimoniali

L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., pari a 422 milioni di euro, come segue:

  • alle 610.631.635 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 511.775 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023, un dividendo unitario di 0,49 euro per complessivi 299,2 milioni di euro;
  • alla Riserva Legale 0,03 milioni di euro, pari allo 0,008% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva indisponibile ex art. 6 comma 2 D. Lgs. 38/2005 0,7 milioni di euro;
  • alla Riserva Straordinaria 122 milioni di euro.

La stessa Assemblea ha approvato, inoltre, l'eliminazione della riserva negativa derivante dalla valutazione di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva mediante copertura della stessa con l'utilizzo della riserva straordinaria disponibile per 136,77 euro. Tale riserva era stata iscritta in seguito all'operazione di cessione, efficace a partire dal 27 settembre 2022, delle 20 azioni di UniCredit Services S.C.p.A., detenute da FinecoBank per un importo 172,37 euro e cedute per un corrispettivo di 35,6 euro.

Nel corso dell'esercizio 2023, inoltre, la Riserva straordinaria è stata ridotta di 21,6 milioni di euro per l'importo, al netto della relativa fiscalità, delle cedole corrisposte ai detentori degli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi dalla Banca, ed è stata incrementata per la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,04 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2023 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 91.459 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,015% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,2 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 0,5 milioni di euro, in relazione al sistema incentivante 2022 a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito, rispettivamente, del sistema incentivante 2018, 2019, 2020 e 2021 e del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020, per un importo complessivo di 1 milione di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è ridotta complessivamente di 0,5 milioni di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.

La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 5,3 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per 1 milione di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari delle sopra citate tranche azionarie relative ai sistemi incentivanti, per un totale di 76.020 azioni ordinarie FinecoBank.

La Riserva da valutazione è costituita:

  • per -2,6 milioni di euro dalla riserva netta negativa da valutazione dei titoli di debito emessi da Stati sovrani contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", che registra una variazione positiva di 1,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della variazione di fair value al netto della relativa fiscalità;
  • per -4,1 milioni di euro dalla riserva netta negativa relativa ai piani a benefici definiti, che registra una variazione negativa di 10,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della contabilizzazione di perdite attuariali al netto della relativa fiscalità riconducibili, principalmente, al Fondo indennità suppletiva di clientela.

I principali aggregati patrimoniali

Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato

(Importi in migliaia)
Descrizione Patrimonio netto di cui: Risultato Netto
31/12/2023 31/12/2023
Saldi di FinecoBank 2.155.387 604.498
Effetto del consolidamento di Fineco AM 152.982 118.296
Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM (113.693) (113.693)
Patrimonio e utile di pertinenza di terzi - -
Saldi di pertinenza del Gruppo 2.194.676 609.101

L'azionariato

L'azionariato Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di 201.508.439,55 euro, composto da 610.631.635 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Alla data del 31 dicembre 2023 i principali azionisti risultano essere i seguenti:

Maggiori Azionisti % di possesso
BlackRock Inc. 9,185%
Schroders PLC 5,054%
Capital Research and Management Company 5,034%
Wellington Management Group LLP 5,015%
FMR LLC 4,460%

I risultati economici

Margine finanziario

I risultati economici

Il Margine finanziario si attesta a 688 milioni di euro, in crescita del 75,4% rispetto all'esercizio precedente grazie al contributo degli Interessi netti.

Gli Interessi netti dell'esercizio 2023 si attestano a 687,7 milioni di euro, in aumento di 345 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, principalmente, all'incremento dei tassi d'interesse di mercato, in quanto una quota dei finanziamenti e dei titoli di debito sono sensibili alla variazione dei tassi d'interesse, anche grazie alla stipula di contratti derivati di copertura del rischio tasso che prevedono l'incasso del tasso variabile e il pagamento del tasso fisso. Nella voce Interessi netti sono ricondotti, inoltre, i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, per un importo di 4 milioni di euro (5,2 milioni di euro nell'esercizio 2022).

I Profitti da gestione della Tesoreria si attestano a 0,2 milioni di euro ed includono esclusivamente gli utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (49,4 milioni di euro nell'esercizio 2022). Si segnala che la voce nell'esercizio 2022 includeva anche gli utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per 0,3 milioni di euro. Le vendite sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi attivi, suddivisi in funzione delle attività/passività finanziare che li hanno originati.

(Importi in migliaia)
Interessi Attivi Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1 (1) -100,0%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
252 212 40 18,9%
Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value 5 5 - n.a.
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi
da banche
59.678 49.265 10.413 21,1%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi
da clientela
229.684 184.148 45.536 24,7%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche 11.227 2.834 8.393 296,2%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a
clientela
183.612 94.209 89.403 94,9%
Derivati di copertura 211.861 (5.358) 217.219 n.a.
Altre attività 81.912 19.615 62.297 n.a.
Passività finanziarie 170 12.339 (12.169) -98,6%
Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria 3.960 5.248 (1.288) -24,5%
Totale interessi attivi 782.361 362.518 419.843 115,8%

Gli interessi attivi su Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva non evidenziano variazioni significative rispetto al 2022.

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche registrano un incremento di 10,4 milioni di euro (+21,1%), grazie, in particolare, all'aumento dei tassi di interesse dei titoli a tasso variabile.

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati, Enti sovranazionali e Autorità locali, il cui incremento (+24,7%) è principalmente imputabile all'aumento dei tassi di interesse.

La voce Derivati di copertura include i differenziali attivi e passivi dei contratti derivati stipulati a copertura del rischio di tasso d'interesse su mutui erogati a clientela e titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, e raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. La variazione positiva dei differenziali pari a 217,2 milioni di euro è principalmente riconducile all'aumento dei tassi di mercato, precedentemente citato.

Gli interessi attivi rilevati sulle Altre attività includono gli interessi maturati con il metodo dell'interesse effettivo sui crediti d'imposta acquistati, per un importo di 31,1 milioni di euro (13,7 milioni di euro nell'esercizio 2022), e gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", per un importo di 50,6 milioni di euro (5,9 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2022).

I risultati economici

Gli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie si sono sostanzialmente azzerati per effetto dell'andamento dei tassi di interesse di mercato. Si ricorda, infatti, che i tassi di interessi negativi rilevati nel 2022 avevano determinato la rilevazione di interessi attivi sulle operazioni di TLTRO III, per un importo di 6,5 milioni di euro, sulle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS, per un importo di 3,2 milioni di euro, e su operazioni di stock lending passive, margini di variazione e cash collateral ricevuti per un importo di 2,6 milioni di euro.

Gli Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo.

Con riferimento agli interessi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:

(Importi in migliaia)
Dettaglio interessi attivi Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Interessi attivi su finanziamenti a banche 11.227 2.834 8.393 296,2%
- pronti contro termine 17 5 12 240,0%
- deposito vincolato per riserva obbligatoria 6.584 1.769 4.815 272,2%
- depositi vincolati 3.898 970 2.928 n.a.
- altri finanziamenti e cash collateral 728 90 638 n.a.
Interessi attivi su finanziamenti a clientela 183.612 94.209 89.403 94,9%
- conti correnti 90.215 27.715 62.500 225,5%
- pronti contro termine 17.271 12.125 5.146 42,4%
- mutui 43.907 30.571 13.336 43,6%
- carte di credito 3.981 3.967 14 0,4%
- prestiti personali 22.378 19.116 3.262 17,1%
- altri finanziamenti e cash collateral 5.860 715 5.145 n.a.

Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano 11,2 milioni di euro, in aumento di 8,4 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022, per effetto, principalmente, di maggiori interessi su depositi vincolati, incluso il deposito per riserva obbligatoria, grazie all'incremento dei tassi di interesse.

Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 183,6 milioni di euro, registrando un incremento di 89,4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+94,9%), grazie alla crescita dei tassi di interesse di mercato di cui hanno beneficiato quasi tutte le forme di impiego e, in particolare, gli utilizzi di fidi in conto corrente (+62,5 milioni di euro).

I risultati economici

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi passivi, suddivisi in funzione delle passività/attività finanziare che li hanno originati.

(Importi in migliaia)
Interessi Passivi Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche (42.742) (5.330) (37.412) n.a.
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (35.456) (7.674) (27.782) n.a.
Titoli in circolazione (15.188) (3.160) (12.028) n.a.
Attività finanziarie (1.227) (3.558) 2.331 -65,5%
Totale interessi passivi (94.613) (19.722) (74.891) n.a.
Interessi netti 687.748 342.796 344.952 100,6%
Profitti da gestione della Tesoreria 208 49.404 (49.196) -99,6%
Margine finanziario 687.956 392.200 295.756 75,4%

Gli interessi passivi su Titoli in circolazione si riferiscono agli interessi maturati sui Senior Preferred Bond emessi da FinecoBank, il cui incremento è imputabile agli interessi maturati sul titolo emesso nel corso del 2023.

Gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi negativi rilevati su alcuni titoli di proprietà. Si ricorda che nell'esercizio 2022, per effetto dei tassi di interesse negativi, erano stati rilevati interessi passivi anche su cash collateral versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari e sulle disponibilità liquide presso banche, banche centrali e società specializzate.

Con riferimento agli interessi su Passività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:

(Importi in migliaia)
Dettaglio interessi passivi Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Interessi passivi su debiti verso banche (42.742) (5.330) (37.412) n.a.
- conti correnti di corrispondenza (48) (1) (47) n.a.
- depositi liberi e cash collateral (40.562) (5.038) (35.524) n.a.
- altri conti correnti (9) (11) 2 -18,2%
- pronti contro termine (2.042) (195) (1.847) n.a.
- debiti per leasing (81) (85) 4 -4,7%
Interessi passivi su debiti verso clientela (35.456) (7.674) (27.782) n.a.
- conti correnti (17.643) (5.100) (12.543) 245,9%
- depositi vincolati (1.769) - (1.769) n.a.
- pronti contro termine (14.725) (1.612) (13.113) n.a.
- debiti per leasing (1.319) (962) (357) 37,1%

Gli interessi passivi su debiti verso banche si attestano a 42,7 milioni di euro, in aumento rispetto all'esercizio 2022 per effetto, principalmente, degli interessi passivi rilevati sui cash collateral ricevuti per l'operatività in contratti derivati, a causa della crescita dei tassi di mercato.

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 35,5 milioni di euro, in aumento di 27,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, per effetto, principalmente, di maggiori interessi rilevati su un cluster di conti correnti della clientela in divisa diversa da euro fruttiferi di interessi, e sulle operazioni di funding effettuate dalla tesoreria di Capogruppo tramite operazioni di pronti contro termine sul mercato Repo MTS.

I risultati economici

Ricavi

(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Margine finanziario 687.956 392.200 295.756 75,4%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (68) (276) 208 -75,4%
Commissioni nette 489.906 465.627 24.279 5,2%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 60.402 89.899 (29.497) -32,8%
Saldo altri proventi/oneri (565) 156 (721) n.a.
RICAVI 1.237.631 947.606 290.025 30,6%

Dividendi e altri proventi su partecipazioni

I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente l'effetto negativo rilevato nel conto economico dell'esercizio 2023 in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Vorvel SIM S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole.

Commissioni nette

(Importi in migliaia)
Riclassifica gestionale Esercizio Variazione
2023 2022 Assoluta %
Brokerage 105.930 100.515 5.415 5,4%
di cui:
- Azioni 73.813 79.039 (5.226) -6,6%
- Obbligazioni 16.669 7.171 9.498 132,5%
- Derivati 10.750 12.018 (1.268) -10,6%
- Altre commissioni 4.698 2.287 2.411 105,4%
Investing 329.833 308.957 20.876 6,8%
di cui:
- Collocamento 3.374 5.234 (1.860) -35,5%
- Gestione 393.095 374.404 18.691 5,0%
- Altre 4.250 4.566 (316) -6,9%
- Altre commissioni PFA (70.886) (75.247) 4.361 -5,8%
Banking 55.326 56.155 (829) -1,5%
Altre (1.183) - (1.183) n.a.
Totale 489.906 465.627 24.279 5,2%

La tabella sopra riportata riporta le commissioni nette suddivise in funzione delle tre macroaree di attività integrate nelle quali si articola l'offerta del Gruppo, precedentemente descritte. In particolare, il Banking include i servizi di conto corrente, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; il Brokerage, include il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti; l'Investing include l'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM, i servizi di collocamento e distribuzione di prodotti finanziari di terzi, tra i quali fondi comuni d'investimento, comparti di SICAV, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché i servizi di consulenza in materia di investimenti.

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 24,3 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni Investing (+20,9 milioni di euro), grazie al crescente contributo di Fineco AM e alla crescita del risparmio gestito. Nel corso dell'esercizio 2023 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 151,4 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Brokerage (+5,4 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Banking hanno registrato una leggera flessione (-0,8 milioni di euro).

I risultati economici

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 60,4 milioni di euro ed evidenzia una diminuzione di 29,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di -7,2 milioni di euro (+12,2 milioni di euro nell'esercizio 2022), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e "A", la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2023 un risultato positivo di 1 milione di euro (+0,1 milioni di euro nell'esercizio 2022).

Il Saldo altri proventi/oneri è negativo per 0,6 milioni di euro.

Costi Operativi

(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Spese per il personale (126.867) (117.294) (9.573) 8,2%
Altre spese amministrative (307.918) (273.486) (34.432) 12,6%
Recuperi di spesa 163.603 136.830 26.773 19,6%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (27.139) (26.865) (274) 1,0%
Totale costi operativi (298.321) (280.815) (17.506) 6,2%

I costi operativi evidenziano un incremento del 6,2% rispetto all'esercizio precedente, determinato in parte da costi strettamente collegati alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 24,1% (29,6% al 31 dicembre 2022).

Le Spese per il personale si attestano a 126,9 milioni di euro, di cui 11,6 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento dell'8,2% rispetto all'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.336 unità del 31 dicembre 2022 alle 1.384 unità al 31 dicembre 2023.

(Importi in migliaia)
Spese del personale Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
1) Personale dipendente (124.362) (115.204) (9.158) 7,9%
- salari e stipendi (84.810) (78.465) (6.345) 8,1%
- oneri sociali (20.556) (18.463) (2.093) 11,3%
- indennità di fine rapporto (785) (734) (51) 6,9%
- accantonamento al trattamento di fine rapporto (179) (121) (58) 47,9%
- versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: (6.046) (5.502) (544) 9,9%
a) a contribuzione definita (6.046) (5.502) (544) 9,9%
- costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri (4.780) (4.998) 218 -4,4%
- altri benefici a favore di dipendenti (7.206) (6.921) (285) 4,1%
2) Amministratori e sindaci (2.519) (2.105) (414) 19,7%
3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre
aziende
14 15 (1) -6,7%
Totale spese per il personale (126.867) (117.294) (9.573) 8,2%

I risultati economici

(Importi in migliaia)
Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (171.026) (142.916) (28.110) 19,7%
2) COSTI E SPESE DIVERSE 26.711 6.260 20.451 326,7%
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (29.780) (26.459) (3.321) 12,6%
Comunicazioni su mass media (20.931) (21.928) 997 -4,5%
Marketing e promozioni (7.186) (3.524) (3.662) 103,9%
Sponsorizzazioni (427) (582) 155 -26,6%
Convention e comunicazione interna (1.236) (425) (811) 190,8%
B) Spese relative al rischio creditizio (1.612) (1.493) (119) 8,0%
Spese recupero crediti (419) (215) (204) 94,9%
Informazioni commerciali e visure (1.193) (1.278) 85 -6,7%
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti
finanziari
(4.665) (3.131) (1.534) 49,0%
Altre spese relative al personale (1.582) (1.096) (486) 44,3%
Spese consulenti finanziari (3.083) (2.035) (1.048) 51,5%
D) Spese relative all'ICT (57.556) (54.633) (2.923) 5,4%
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.794) (2.180) 386 -17,7%
Spese software - affitto e manutenzione (15.249) (13.217) (2.032) 15,4%
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese
telefoniche
(6.285) (7.565) 1.280 -16,9%
Consulenza e servizi ICT resi da terzi (16.447) (14.834) (1.613) 10,9%
Infoprovider finanziari (17.781) (16.837) (944) 5,6%
E) Consulenze e servizi professionali (5.390) (5.240) (150) 2,9%
Consulenze e servizi professionali (4.280) (4.266) (14) 0,3%
Spese e cause legali (515) (445) (70) 15,7%
Spese Società di revisione (595) (529) (66) 12,5%
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili (5.954) (6.393) 439 -6,9%
Manutenzione mobili, macchine, impianti (537) (304) (233) 76,6%
Manutenzione e pulizia locali (1.618) (1.372) (246) 17,9%
Fitti passivi per locazione immobili (761) (840) 79 -9,4%
Utenze e spese condominiali (3.038) (3.877) 839 -21,6%
G) Altre spese di funzionamento (30.341) (31.386) 1.045 -3,3%
Spese postali e trasporto documenti (3.546) (3.312) (234) 7,1%
Servizi amministrativi, logistici e call center (16.258) (17.043) 785 -4,6%
Assicurazioni (3.990) (4.404) 414 -9,4%
Diritti, quote e contributi ad associazioni (4.145) (4.277) 132 -3,1%
Altre spese amministrative (2.402) (2.350) (52) 2,2%
H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (1.594) (1.835) 241 -13,1%
I) Recupero spese 163.603 136.830 26.773 19,6%
Recupero spese accessorie 607 912 (305) -33,4%
Recuperi di imposte 162.996 135.918 27.078 19,9%
Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa (144.315) (136.656) (7.659) 5,6%

Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 144,3 milioni di euro, con un incremento di 7,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. In particolare, si segnalano:

  • "Spese relative all'ICT", in crescita di 2,9 milioni di euro, tra le quali si evidenzia l'incremento delle spese "Spese software affitto e manutenzione" per 2 milioni di euro, "Consulenza e servizi ICT resi da terzi" per 1,6 milioni di euro e per "Infoprovider finanziari" per 0,9 milioni di euro, funzionali all'operatività del Gruppo;
  • "Spese di pubblicità Marketing e comunicazione" in crescita di 3,3 milioni di euro per effetto, in particolare, di maggiori spese di marketing e promozioni.

I risultati economici

La voce "Imposte indirette e tasse" al netto dei "Recuperi di imposte" evidenzia un incremento di 1 milione di euro, riconducibile, principalmente, a maggiori oneri per Tobin tax.

Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali evidenziano un incremento di 0,3 milioni di euro.

Risultato lordo dell'operatività corrente

(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
RISULTATO DI GESTIONE 939.310 666.791 272.519 40,9%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e
impegni
(3.596) (3.115) (481) 15,4%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 935.714 663.676 272.038 41,0%
Altri oneri e accantonamenti (63.587) (57.762) (5.825) 10,1%
Profitti netti da investimenti 111 (1.552) 1.663 n.a.
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 872.238 604.362 267.876 44,3%

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni nell'esercizio 2023 si attestano a -3,6 milioni di euro (-3,1 milioni di euro nell'esercizio 2022) e beneficiano di riprese di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di circa 0,4 milioni di euro (+1,5 milioni di euro nell'esercizio 2022), determinato sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 63,6 milioni di euro in crescita del 10,1% rispetto all'esercizio 2022. I contributi annui versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS), pari complessivamente a 35 milioni di euro, hanno registrato una riduzione di 5 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022 (40 milioni di euro versati nell'esercizio precedente) e anche il contributo ordinario annuo versato Single Resolution Fund nell'ambito della Direttiva 2014/59/UE, pari a 6,6 milioni di euro, ha registrato una riduzione di 1 milione di euro rispetto all'esercizio 2022 (7,6 milioni di euro versati nell'esercizio precedente). Tali riduzioni sono state compensate dall'accantonamento rilevato a fronte degli obblighi derivanti dall'accordo di ribilanciamento dei costi che la Capogruppo ha sottoscritto con le altre banche distributrici nell'ambito dell'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze Eurovita precedentemente descritta.

I Profitti netti da investimenti si attestano a 0,1 milioni di euro (-1,6 milioni di euro nell'esercizio 2022) e beneficiano di riprese di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di 0,3 milioni di euro (-1,4 milioni di euro nell'esercizio 2022).

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 872,2 milioni di euro, in aumento del 44,3% rispetto all'esercizio 2022 (+44,2% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel 202218). Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita del Margine finanziario (+295,8 milioni di euro), e delle Commissioni nette (+24,3 milioni di euro), parzialmente compensati dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (- 29,5 milioni di euro) e dalla crescita dei Costi operativi (+17,5 milioni di euro).

18 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

I risultati economici

Imposte sul reddito dell'esercizio

(Importi in migliaia)
Imposte sul reddito d'esercizio Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Oneri per imposte correnti IRES (205.252) (132.319) (72.933) 55,1%
Oneri per imposte correnti IRAP (46.540) (31.307) (15.233) 48,7%
Oneri per imposte correnti estere (17.154) (15.040) (2.114) 14,1%
Totale imposte correnti (268.946) (178.666) (90.280) 50,5%
Variazione delle imposte anticipate 6.673 3.635 3.038 83,6%
Variazione delle imposte differite (864) (826) (38) 4,6%
Totale imposte differite 5.809 2.809 3.000 106,8%
Imposte sul reddito d'esercizio (263.137) (175.857) (87.280) 49,6%

Le Imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare, a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 e successivamente dall'art. 42 del D.L n. 17 del 2022 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel D.L. 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita).

Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia. Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.

Risultato d'esercizio e Risultato netto di pertinenza del Gruppo

Il Risultato d'esercizio, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 609,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 42,1% rispetto all'esercizio precedente (+42,0% escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 202219).

19 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

Fondi propri e requisiti patrimoniali

Fondi propri e requisiti patrimoniali

Fondi propri e requisit i patrimoniali

I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 31 dicembre 2023 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 31 dicembre 2023, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.651,5 milioni di euro, comprensivi dell'utile dell'esercizio 2023, pari a 609,1 milioni di euro, al netto di dividendi da distribuire per complessivi 421,6 milioni di euro, che il Consiglio di Amministrazione proporrà all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per il 24 aprile 2024, ed oneri prevedibili pari a 1,8 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank.

A fine 2023 le Attività ponderate per il rischio risultano pressoché invariate rispetto all'anno precedente. L'incremento dei rischi operativi, determinato dall'aggiornamento dell'Indicatore Rilevante - con l'inclusione dei ricavi del 2023 e l'esclusione dei ricavi 2020 – è stato compensato dalla riduzione del rischio di controparte relativo alle operazioni di prestito titoli effettuate dalla tesoreria di Capogruppo e, in misura minore, dalla riduzione del lending alla clientela.

Al 31 dicembre 2023 il Ratio - Capitale primario di classe 1 si attesta al 24,34%, in crescita rispetto al 20,82% del 31 dicembre 2022 grazie alla quota parte dell'utile di esercizio inclusa nel Capitale primario di classe 1. Anche il Ratio - Capitale di classe 1 e il Ratio – Totale fondi propri beneficiano di tale effetto attestandosi al 34,91%.

In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 30 novembre 2023 la Banca Centrale Europea ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024:

  • 8,23% in termini di Common Equity Tier 1 ratio che comprende il requisito di Pillar II (Pillar 2 Requirement P2R) fissato nella misura dell'1,13%;
  • 10,10% in termini di Tier 1 Ratio che comprende un P2R fissato nella misura dell'1,50%;
  • 12,60% in termini di Total Capital Ratio che comprende un P2R fissato nella misura del 2,00%.

Si precisa che tali requisiti includono la riserva di conservazione del capitale, pari al 2,5%, e la riserva di capitale anticiclica determinata con riferimento alle esposizioni in essere al 31 dicembre 2023, pari a 0,10%.

Si ricorda che fino al 31 dicembre 2023 i requisiti patrimoniali aggiuntivi (P2R) richiesti al Gruppo erano i seguenti: 0,98% in termini di CET1, 1,31% in termini di T1 e 1,75% in termini di Total Capital.

Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2023.

Requisiti CET1 T1 TOTAL CAPITAL
A) Requisiti di Pillar 1 4,50 % 6,00 % 8,00 %
B) Requisiti di Pillar 2 0,98 % 1,31 % 1,75 %
C) TSCR (A+B) 5,48 % 7,31 % 9,75 %
D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: 2,60 % 2,60 % 2,60 %
1. riserva di conservazione del capitale (CCB) 2,50 % 2,50 % 2,50 %
2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) 0,10 % 0,10 % 0,10 %
E) Overall Capital Requirement (C+D) 8,08 % 9,91 % 12,35 %

Al 31 dicembre 2023 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.

A fine 2023 il coefficiente di Leva finanziaria si attesta al 4,95%, un livello ampiamente superiore rispetto al requisito regolamentare applicabile pari al 3% e in crescita rispetto al 4,03% rilevato a fine 2022, grazie alla riduzione delle esposizioni, ed in particolare alla riduzione dell'attivo di bilancio complice la riduzione della raccolta diretta da clientela, e all'incremento del Capitale di classe 1, grazie alla quota parte dell'utile di esercizio inclusa nel Capitale primario di classe 1.

Con riferimento al requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL), si precisa che nel mese di dicembre 2023 FinecoBank ha ricevuto dal Single Resolution Board e da Banca d'Italia la decisione aggiornata sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL), che sostituisce la precedente decisione comunicata al pubblico nel mese di marzo 2023. A partire dal 1° gennaio 2024, FinecoBank dovrà rispettare su base consolidata un requisito MREL TREA (esposizione al rischio) pari al 18,94% – a cui andrà sommato il Combined Buffer Requirement

Fondi propri e requisiti patrimoniali

applicabile – e un requisito MREL LRE (esposizione complessiva per la leva finanziaria) pari al 5,25%. Al fine del rispetto del requisito e del computo delle altre passività ammissibili emesse da Fineco, non è richiesto un requisito di subordinazione nell'emissione di strumenti MREL eligible (e.g. Senior unsecured). Al 31 dicembre 2023 FinecoBank evidenzia risultati già ampiamento superiori ai requisiti da rispettare dal 1° gennaio 2024.

In merito alle iniziative poste in essere nel 2020, tuttora in vigore, si ricorda anche il Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento EU e del Consiglio pubblicato in data 26 giugno 2020 che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che ha apportato una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Il suddetto Regolamento, inoltre, aveva anticipato l'applicazione di alcune misure contenute nel CRR II, valide pertanto sino all'entrata in vigore di quest'ultimo a partire dal 28 giugno 2021. Tra le principali misure ancora in vigore si cita l'estensione fino al 31 dicembre 2024 del regime transitorio che consente di ridurre il potenziale impatto sul CET1 derivante dall'incremento degli accantonamenti per perdite attese sui crediti calcolate secondo il modello di impairment IFRS 9, tramite l'inclusione progressiva nel CET1 ("Trattamento temporaneo volto ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri"). È prevista la possibilità per le banche che in precedenza avessero già deciso di avvalersi o non avvalersi delle disposizioni transitorie, di poter revocare la decisione in qualsiasi momento durante il nuovo periodo transitorio. Al 31 dicembre 2023 il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicare il trattamento temporaneo.

Per maggiori dettagli in merito alla composizione dei Fondi propri, alle variazioni intervenute nel periodo con riferimento alle Attività di rischio ponderate per il rischio e all'Esposizione ai fini della leva finanziaria si rimanda all'informativa contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2023" pubblicato sul sito internet della Società (https://about.finecobank.com).

I risultati della controllante e della controllata

La controllante: FinecoBank S.p.A.

I risultati della controllante e della controllata Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati di FinecoBank S.p.A. a livello individuale esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2022 e un'informativa sui risultati conseguiti.

Principali indici di bilancio

Dati struttura

Dati al
31/12/2023 31/12/2022
N° Dipendenti 1.311 1.279
N° Consulenti finanziari 2.962 2.918
N° Negozi finanziari operativi ¹ 428 426

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).

I principali dati patrimoniali

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ⁽¹⁾ 5.535.383 5.916.089 (380.706) -6,4%
Totale dell'attivo 33.251.116 36.208.289 (2.957.173) -8,2%
Raccolta diretta da clientela ² 28.441.830 30.569.876 (2.128.046) -7,0%
Raccolta indiretta da clientela ³ 94.114.670 75.987.994 18.126.676 23,9%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 122.556.500 106.557.870 15.998.630 15,0%
Patrimonio 2.155.387 1.875.711 279.676 14,9%

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e i conti deposito Cash Park.

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.

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Indicatori patrimoniali

Dati al
31/12/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,65% 16,34%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,06% 1,15%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 64,37% 68,04%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 85,54% 84,43%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 6,48% 5,18%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 19,46% 19,35%
Qualità del credito Dati al
31/12/2023 31/12/2022
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,07% 0,06%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,02% 0,02%
Coverage ratio¹ - Sofferenze 93,07% 92,65%
Coverage ratio¹ - Inadempienze probabili 67,96% 68,13%
Coverage ratio¹ - Esposizioni scadute deteriorate 56,85% 57,92%
Coverage ratio¹ - Totale crediti deteriorati 83,54% 86,02%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare del fondo svalutazione e l'esposizione lorda.

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Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
ATTIVO 31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 2.249.361 1.438.427 810.934 56,4%
Attività finanziarie di negoziazione 14.109 16.926 (2.817) -16,6%
Finanziamenti a banche 351.272 416.733 (65.461) -15,7%
Finanziamenti a clientela 6.175.952 6.426.087 (250.135) -3,9%
Altre attività finanziarie 21.405.097 24.636.590 (3.231.493) -13,1%
Coperture 707.274 1.424.705 (717.431) -50,4%
Attività materiali 144.768 144.102 666 0,5%
Avviamenti 89.602 89.602 - n.a.
Altre attività immateriali 34.465 36.734 (2.269) -6,2%
Attività fiscali 49.749 46.467 3.282 7,1%
Crediti d'imposta acquistati 1.618.030 1.093.255 524.775 48,0%
Altre attività 411.437 438.661 (27.224) -6,2%
Totale dell'attivo 33.251.116 36.208.289 (2.957.173) -8,2%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2023 31/12/2022 Assoluta %
Debiti verso banche 866.978 1.677.235 (810.257) -48,3%
Debiti verso clientela 28.744.000 31.679.857 (2.935.857) -9,3%
Titoli in circolazione 809.264 497.926 311.338 62,5%
Passività finanziarie di negoziazione 6.997 4.575 2.422 52,9%
Coperture 28.712 (3.180) 31.892 n.a.
Passività fiscali 85.560 41.865 43.695 104,4%
Altre passività 554.218 434.300 119.918 27,6%
Patrimonio 2.155.387 1.875.711 279.676 14,9%
- capitale e riserve 1.557.619 1.451.605 106.014 7,3%
- riserve da valutazione (6.730) 2.121 (8.851) n.a.
- risultato netto 604.498 421.985 182.513 43,3%
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.251.116 36.208.289 (2.957.173) -8,2%

I risultati della controllante e della controllata

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Stato patrimoniale - Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 31/12/2023 30/09/2023 30/06/2023 31/03/2023 31/12/2022
Cassa e disponibilità liquide 2.249.361 1.755.329 1.482.349 1.394.252 1.438.427
Attività finanziarie di negoziazione 14.109 21.354 16.868 15.730 16.926
Finanziamenti a banche 351.272 365.207 385.640 415.934 416.733
Finanziamenti a clientela 6.175.952 6.041.168 6.168.419 6.273.273 6.426.087
Altre attività finanziarie 21.405.097 21.628.865 22.615.698 24.352.759 24.636.590
Coperture 707.274 1.028.424 1.028.822 1.300.265 1.424.705
Attività materiali 144.768 139.308 141.829 140.630 144.102
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 34.465 34.828 35.761 35.835 36.734
Attività fiscali 49.749 59.995 45.977 46.860 46.467
Crediti d'imposta acquistati 1.618.030 1.456.572 1.341.774 1.313.546 1.093.255
Altre attività 411.437 346.167 380.710 413.082 438.661
Totale dell'attivo 33.251.116 32.966.819 33.733.449 35.791.768 36.208.289

(Importi in migliaia)

Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2023 30/09/2023 30/06/2023 31/03/2023 31/12/2022
Debiti verso banche 866.978 1.385.130 1.299.539 1.605.506 1.677.235
Debiti verso clientela 28.744.000 28.196.218 29.174.000 30.863.823 31.679.857
Titoli in circolazione 809.264 807.409 803.054 798.748 497.926
Passività finanziarie di negoziazione 6.997 7.554 8.538 7.208 4.575
Coperture 28.712 (16.363) (13.438) (7.885) (3.180)
Passività fiscali 85.560 132.508 63.764 100.826 41.865
Altre passività 554.218 488.639 546.765 426.306 434.300
Patrimonio 2.155.387 1.965.724 1.851.227 1.997.236 1.875.711
- capitale e riserve 1.557.619 1.568.049 1.566.827 1.874.407 1.451.605
- riserve da valutazione (6.730) (939) 1.063 2.070 2.121
- risultato netto 604.498 398.614 283.337 120.759 421.985
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.251.116 32.966.819 33.733.449 35.791.768 36.208.289

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 2.249,4 milioni di euro ed in aumento di 810,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (1.438,4 milioni di euro), è costituita, principalmente, dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.932 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 1,5 milioni di euro, e dalla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti UK, per un importo di 315,8 milioni di euro.

I Finanziamenti a banche si attestano a 351,3 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 65,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile principalmente alla diminuzione della riserva obbligatoria minima richiesta per il periodo di riferimento in corso.

I risultati della controllante e della controllata

La controllante: FinecoBank S.p.A.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.176 milioni di euro, in riduzione di 250,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Nel corso del 2023, infatti, stati erogati 180 milioni di euro di prestiti personali, 134 milioni di euro di mutui, sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 907 milioni di euro, di cui 894 milioni garantiti, e sono stati erogati finanziamenti a Cronos Vita Assicurazioni S.p.A. per complessivi 292,5 milioni di euro. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) con un coverage ratio dell'83,5%.

Le Altre attività finanziarie si attestano a 21.405,1 milioni di euro, in diminuzione di 3.231,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, delle vendite e dei rimborsi di titoli di debito valutati al costo ammortizzato effettuati nel corso dell'esercizio. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 628,1 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 1.681,3 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2022 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2023. Si precisa che la voce include la valutazione netta negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, per un importo pari a 641 milioni di euro (1.416,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 707,3 milioni di euro ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a 28,7 milioni di euro ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione negativa del fair value dei contratti derivati di copertura rilevata nell'esercizio è imputabile sia alla chiusura di alcuni contratti derivati contestualmente alla vendita dei titoli di debito coperti sia alla riduzione di fair value dei contratti in essere. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione positiva. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica, trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.

I Crediti d'imposta acquistati pari a 1.618 milioni di euro, includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni, in crescita rispetto ai 1.093,3 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2022, per effetto degli acquisti effettuati nel periodo, che sono stati di importo superiore rispetto alle compensazioni effettuate nel 2023.

I Debiti verso banche sono pari a 867 milioni di euro ed evidenziano una riduzione di 810,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile principalmente alla diminuzione dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati, per effetto della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura, come sopra descritto, e della variazione negativa di fair value registrata nell'esercizio dai contratti derivati di copertura.

I Debiti verso clientela si attestano a 28.744 milioni di euro, in diminuzione di 2.935,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della riduzione della raccolta diretta in conto corrente da clientela (-2.128 milioni di euro), confluita in prodotti del risparmio amministrato e gestito, come precedentemente descritto, e della riduzione delle operazioni di funding effettuate dalla tesoreria di Capogruppo tramite pronti contro termine sul mercato Repo MTS (-834,4 milioni di euro).

I Titoli in circolazione, pari a 809,3 milioni di euro, includono esclusivamente i Senior Preferred Bond emessi da FinecoBank. Nel corso del 2023 la Banca ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred per un importo di 300 milioni di euro.

Il Patrimonio si attesta a 2.155,4 milioni di euro, evidenziando un incremento di 279,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, grazie, principalmente, all'utile dell'esercizio 2023, che ha più che compensato le principali riduzioni rilevate nel periodo, dovute alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023, per un importo complessivo di 299,2 milioni di euro, e al pagamento delle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 21,6 milioni di euro.

I risultati della controllante e della controllata

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Conto economico

(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Margine finanziario 686.697 392.415 294.282 75,0%
di cui Interessi netti 686.489 343.011 343.478 100,1%
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 208 49.404 (49.196) -99,6%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 113.625 96.926 16.699 17,2%
Commissioni nette 334.236 326.611 7.625 2,3%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 60.350 90.053 (29.703) -33,0%
Saldo altri proventi/oneri 504 1.223 (719) -58,8%
RICAVI 1.195.412 907.228 288.184 31,8%
Spese per il personale (115.310) (107.056) (8.254) 7,7%
Altre spese amministrative (299.516) (265.403) (34.113) 12,9%
Recuperi di spesa 163.603 136.830 26.773 19,6%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (26.501) (26.296) (205) 0,8%
Costi operativi (277.724) (261.925) (15.799) 6,0%
RISULTATO DI GESTIONE 917.688 645.303 272.385 42,2%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (3.594) (3.096) (498) 16,1%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 914.094 642.207 271.887 42,3%
Altri oneri e accantonamenti (63.587) (57.762) (5.825) 10,1%
Profitti netti da investimenti 111 (1.552) 1.663 n.a.
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 850.618 582.893 267.725 45,9%
Imposte sul reddito dell'esercizio (246.120) (160.908) (85.212) 53,0%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 604.498 421.985 182.513 43,3%
RISULTATO D'ESERCIZIO 604.498 421.985 182.513 43,3%

I risultati della controllante e della controllata

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Conto economico – Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
2023
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 157.385 170.613 179.759 178.940
di cui Interessi netti 157.385 170.531 179.622 178.951
di cui Profitti da gestione della Tesoreria - 82 137 (11)
Dividendi e altri proventi su partecipazioni - 29.571 (28) 84.082
Commissioni nette 84.950 83.677 80.941 84.668
Risultato negoziazione, coperture e fair value 15.123 14.952 16.268 14.007
Saldo altri proventi/oneri 465 236 (185) (12)
RICAVI 257.923 299.049 276.755 361.685
Spese per il personale (27.114) (27.853) (28.114) (32.229)
Altre spese amministrative (72.044) (70.857) (74.920) (81.695)
Recuperi di spesa 37.625 38.832 43.366 43.780
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.412) (6.491) (6.733) (6.865)
Costi operativi (67.945) (66.369) (66.401) (77.009)
RISULTATO DI GESTIONE 189.978 232.680 210.354 284.676
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (643) (1.438) 91 (1.604)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 189.335 231.242 210.445 283.072
Altri oneri e accantonamenti (9.269) (2.737) (39.974) (11.607)
Profitti netti da investimenti (723) 142 692 -
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 179.343 228.647 171.163 271.465
Imposte sul reddito del periodo (58.584) (66.069) (55.886) (65.581)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 120.759 162.578 115.277 205.884
RISULTATO DEL PERIODO 120.759 162.578 115.277 205.884

I risultati della controllante e della controllata

La controllante: FinecoBank S.p.A.

(Importi in migliaia)
2022
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 107.548 69.070 84.258 131.539
di cui Interessi netti 59.434 67.738 84.300 131.539
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 48.114 1.332 (42) -
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (45) 23.061 (20) 73.930
Commissioni nette 86.016 80.657 79.870 80.068
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.994 26.007 21.238 13.814
Saldo altri proventi/oneri 525 212 274 212
RICAVI 223.038 199.007 185.620 299.563
Spese per il personale (25.844) (26.271) (26.400) (28.541)
Altre spese amministrative (67.349) (62.919) (63.619) (71.516)
Recuperi di spesa 35.335 33.728 33.250 34.517
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.524) (6.469) (6.449) (6.854)
Costi operativi (64.382) (61.931) (63.218) (72.394)
RISULTATO DI GESTIONE 158.656 137.076 122.402 227.169
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (795) (424) (285) (1.592)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 157.861 136.652 122.117 225.577
Altri oneri e accantonamenti (10.239) (2.259) (41.617) (3.647)
Profitti netti da investimenti (553) (201) (325) (473)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 147.069 134.192 80.175 221.457
Imposte sul reddito del periodo (47.895) (36.340) (25.683) (50.990)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 99.174 97.852 54.492 170.467
RISULTATO DEL PERIODO 99.174 97.852 54.492 170.467

I Ricavi si attestano a 1.195,4 milioni di euro, registrando un aumento del 31,8% rispetto ai 907,2 milioni di euro registrati nell'esercizio 2022, grazie, principalmente, al contributo del Margine finanziario, delle Commissioni nette e dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni, parzialmente compensato dalla contrazione del Risultato negoziazione, coperture e fair value.

Il Margine finanziario si attesta a 686,7 milioni di euro, in crescita del 75% rispetto all'esercizio precedente, grazie al contributo degli Interessi netti, che registrano una crescita del 100,1% rispetto all'esercizio 2022 (+343,5 milioni di euro), grazie, principalmente, all'incremento dei tassi d'interesse di mercato. I Profitti da gestione della Tesoreria, invece, evidenziano una contrazione di 49,2 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022.

I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono i dividendi percepiti da Fineco AM, pari complessivamente a 113,7 milioni di euro (97,2 milioni di euro nell'esercizio 2022), al netto dell'effetto negativo rilevato in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Vorvel SIM S.p.A. pari a - 0,1 milioni di euro.

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 7,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, all'aumento delle commissioni generate dall'Investing (+4,2 milioni di euro) e delle commissioni generate dal Brokerage (+5,4 milioni di euro).

ll Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 60,3 milioni di euro ed evidenzia una riduzione di 29,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di -7,2 milioni di euro (+12,2 milioni di euro nell'esercizio 2022), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge. Il risultato comprende, inoltre, le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e "A", la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2023 un risultato positivo di 1 milione di euro (+0,1 milioni di euro nell'esercizio 2022).

I risultati della controllante e della controllata

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,5 milioni di euro.

I Costi operativi evidenziano un incremento di 15,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+8,3 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +7,3 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e + 0,2 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 6% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 23,2% (28,9% al 31 dicembre 2022) a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del 2023 si attestano a -3,6 milioni di euro (-3,1 milioni di euro nell'esercizio 2022) e beneficiano di riprese di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di 0,4 milioni di euro (+1,5 milioni di euro nell'esercizio 2022), determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. Il cost of risk è pari a 5 punti base.

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 63,6 milioni di euro in crescita del 10,1% rispetto all'esercizio 2022. I contributi annui versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS), pari complessivamente a 35 milioni di euro, hanno registrato una riduzione di 5 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022 (40 milioni di euro versati nell'esercizio precedente) e anche il contributo ordinario annuo versato Single Resolution Fund nell'ambito della Direttiva 2014/59/UE, pari a 6,6 milioni di euro, ha registrato una riduzione di 1 milione di euro rispetto all'esercizio 2022 (7,6 milioni di euro versati nell'esercizio precedente). Tali riduzioni sono state compensate dall'accantonamento rilevato a fronte degli obblighi derivanti dall'accordo di ribilanciamento dei costi che la Banca ha sottoscritto con le altre banche distributrici nell'ambito dell'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze Eurovita precedentemente descritta.

I Profitti netti da investimenti si attestano a 0,1 milioni di euro (-1,6 milioni di euro nell'esercizio 2022) e beneficiano di riprese di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di 0,3 milioni di euro (nell'esercizio 2022 erano state rilevate rettifiche di valore per 1,4 milioni di euro).

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 850,6 milioni di euro, in aumento del 45,9% rispetto all'esercizio precedente (+45,8% escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2022 precedentemente citate20), grazie, in particolare, alla crescita del Margine finanziario (+294,3 milioni di euro), delle Commissioni nette (+7,6 milioni di euro) e dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni (+16,7 milioni di euro), parzialmente compensato dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-29,7 milioni di euro) e dalla crescita dei Costi operativi (+15,8 milioni di euro).

Il Risultato dell'esercizio si attesta a 604,5 milioni di euro, evidenziando un incremento 43,3% rispetto ai 422 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente (+43,1% escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2022 precedentemente citate21).

20 Cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 21 Cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

I risultati della controllante e della controllata

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Fondi propri e requisiti patrimoniali

Dati al
31/12/2023 31/12/2022
Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) 1.112.236 952.411
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 1.612.236 1.452.411
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 4.663.040 4.689.014
Ratio - Capitale primario di classe 1 23,85% 20,31%
Ratio - Capitale di classe 1 34,57% 30,97%
Ratio - Totale fondi propri 34,57% 30,97%
Dati al
31/12/2023 31/12/2022
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 1.612.236 1.452.411
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 33.275.784 36.782.307
Indicatore di leva finanziaria 4,85% 3,95%

I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 31 dicembre 2023 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 31 dicembre 2023, i Fondi Propri della Banca ammontano a 1.612,2 milioni di euro, comprensivi dell'utile dell'esercizio 2023, pari a 604,5 milioni di euro, al netto di dividendi da distribuire per complessivi 421,6 milioni di euro, che il Consiglio di Amministrazione proporrà all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per il 24 aprile 2024, ed oneri prevedibili pari a 1,8 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank.

A fine 2023 le Attività ponderate per il rischio risultano pressoché invariate rispetto all'anno precedente. L'incremento dei rischi operativi, determinato dall'aggiornamento dell'Indicatore Rilevante - con l'inclusione dei ricavi del 2023 e l'esclusione dei ricavi 2020 - è stato compensato dalla riduzione del rischio di controparte relativo alle operazioni di prestito titoli effettuate dalla tesoreria di Capogruppo e, in misura minore, dalla riduzione del lending alla clientela.

Al 31 dicembre 2023 il Ratio - Capitale primario di classe 1 si attesta al 23,85%, in crescita rispetto al 20,31% del 31 dicembre 2022 grazie alla quota parte dell'utile di esercizio inclusa nel Capitale primario di classe 1. Anche il Ratio - Capitale di classe 1 e il Ratio – Totale fondi propri beneficiano di tale effetto attestandosi al 34,57%.

A fine 2023 il coefficiente di Leva finanziaria si attesta al 4,85%, un livello ampiamente superiore rispetto al requisito regolamentare applicabile pari al 3% e in crescita rispetto al 3,95% rilevato a fine 2022, grazie alla riduzione delle esposizioni, ed in particolare alla riduzione dell'attivo di bilancio complice la riduzione della raccolta diretta da clientela, e all'incremento del Capitale di classe 1, grazie alla quota parte dell'utile di esercizio inclusa nel Capitale primario di classe 1.

I risultati della controllante e della controllata

La controllata: Fineco Asset Management DAC

Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, con sede nella Repubblica d'Irlanda, il cui obiettivo è quello di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.

Gli assets gestiti da Fineco AM al 31 dicembre 2023 sono pari a 30,9 miliardi di euro (25,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2022), in particolare:

  • 4,2 miliardi di euro riferiti a Core Series (4,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2022);
  • 20,6 miliardi di euro riferiti a FAM Series (15,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2022);
  • 6,1 miliardi di euro riferiti a FAM Evolution (6,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2022).

Si precisa, inoltre, che 20 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 10,9 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.

Al 31 dicembre 2023 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 83,2 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da due depositi vincolati per un importo complessivo di 25,1 milioni di euro, dalla Cassa e disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 17,2 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 37,8 milioni di euro.

Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R. per un importo di 0,9 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", e Altre attività per un importo di 0,2 milioni di euro.

I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 28,8 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 15,2 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 1,3 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

Le Altre passività, pari a 11 milioni di euro, si riferiscono principalmente a debiti verso personale dipendente e debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari.

Il Patrimonio si attesta a 42,3 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, da utili trattenuti per 5,1 milioni di euro, dal risultato netto dell'esercizio per 118,3 milioni di euro, al netto dei dividendi pagati alla Capogruppo FinecoBank nel corso dell'ultimo trimestre 2023 per 84,1 milioni di euro.

Nel corso del 2023 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 155,7 milioni di euro (350,1 milioni di euro di commissioni attive, 198,7 milioni di euro di commissioni passive e 4,3 milioni di euro di altri proventi di gestione netti connessi con l'attività di asset manager relativi all'applicazione del modello "Fixed Operating Expenses") e il Risultato netto dell'esercizio si attesta a 118,3 milioni di euro.

Le operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 7 febbraio 2023, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come successivamente modificato;
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d'Italia del 27 dicembre 2006 n. 263 ("Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e successivi aggiornamenti);
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2023 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate. Per maggiori dettagli in merito alle operazioni con parti correlate si rimanda alla Parte H – Operazioni con parti correlate riportata nella nota integrativa consolidata.

Rapporti verso imprese del Gruppo

FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2023 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2023 verso Fineco AM, unica società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento con il metodo integrale.

(Importi in migliaia)
Attività Passività Garanzie e impegni Ricavi (+) Costi (-)
Fineco Asset Management DAC 15.592 30 - 280.758 (30)

Si segnala che le Attività riportate nella tabella sono riferibili, principalmente, ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e che i Ricavi includono le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nell'esercizio 2023 dalla Banca, oltre ai dividendi riconosciuti da Fineco AM per complessivi 113,7 milioni di euro.

Rapporti verso imprese controllate non consolidate

Al 31 dicembre 2023 la società Fineco International Ltd, con sede in Gran Bretagna e controllata al 100% da FinecoBank S.p.A. - non è operativa ed è stata esclusa dall'area di consolidamento. A tal proposito si segnala che il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 settembre 2023 ne ha deliberato la chiusura, in data 13 dicembre 2023 è avvenuto il deposito della domanda di "dissolution" della società presso la Company House inglese (registro delle imprese) e in data 26 dicembre 2023 è avvenuta la pubblicazione della richiesta di cancellazione sulla Gazzetta Ufficiale, che sarà effettiva trascorsi due mesi da tale data, salvo eventuali opposizioni alla cancellazione.

Nel corso dell'esercizio 2023 FinecoBank ha rinunciato al credito vantato nei confronti della società, rappresentato dall'utilizzo di una linea di credito, aumentando, di conseguenza, il valore della partecipazione per un importo di 0,2 milioni di euro, per poi rilevare una rettifica di valore da deterioramento di pari importo, azzerando completamente il valore della partecipazione. Al 31 dicembre 2023 non sussistono rapporti verso Fineco International Ltd.

Le operazioni con parti correlate

Rapporti verso imprese sottoposte a influenza notevole

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2023 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2023 verso Vorvel SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza ed oggetto di consolidamento con il metodo del patrimonio netto.

(Importi in migliaia)
Attività Passività Garanzie e impegni Ricavi (+) Costi (-)
Vorvel SIM S.p.A. - 157 - - (623)

I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel SIM S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Vorvel, dei Certificati emessi da Fineco.

Altre informazioni

Altre informazioni

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

Ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58 e dell'art. 84-quater, comma 1, del Regolamento emittenti, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ", è disponibile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Le attività di ricerca e sviluppo

Al fine di sostenere soluzioni tecnologiche in linea con la mission aziendale, le attività di ricerca e sviluppo sono indirizzate allo sviluppo di software che consentono di assicurare un'attività di consulenza finanziaria e accessibilità a strumenti finanziari sempre più innovativa unitamente ad un'attività di negoziazione in conto proprio esclusiva.

Più nel dettaglio, i principali software sviluppati negli anni sono i seguenti:

  • Advice, programma per elaboratore attraverso il quale la Banca abilita i propri consulenti finanziari ad offrire un servizio di consulenza professionale alla clientela interessata ad un piano finanziario personalizzato;
  • Internalizzatore, programma per elaboratore attraverso il quale la Banca esegue in conto proprio ordini della clientela relativi al trading su mercati finanziari come controparte alternativa al mercato;
  • Powerdesk e webtrading, software che permettono di offrire alla clientela, rispettivamente, strumenti sofisticati ed efficienti per svolgere trading online sui principali mercati finanziari internazionali e soluzioni semplici a completamento dei servizi di direct banking.

Le attività si sono distinte sia con riferimento allo sviluppo di nuove applicazioni sia al rafforzamento/mantenimento delle funzionalità esistenti al fine di rispondere in modo sempre più efficiente alle esigenze della clientela.

Informazione sui termini relativi alla convocazione dell'Assemblea ordinaria dei Soci

Ai sensi dell'art. 2364, comma 2, del Codice Civile e dell'art. 6, comma 4, dello Statuto della Società, il Bilancio d'esercizio sarà sottoposto ad approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria dei Soci entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio.

Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario ai sensi dell'art. 3 e dell'art. 4, del D. Lgs. N. 254 del 30 dicembre 2016

La Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario (o Dichiarazione non Finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta rispetto al Bilancio consolidato, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Informativa Stato per Stato

L'Informativa Stato per Stato ai sensi dell'Art. 89 della Direttiva 2013/36/ UE del Parlamento europeo e del Consiglio (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V), è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Informativa in merito alla deroga all'obbligo di pubblicazione del documento informativo nei casi previsti dagli articoli 70, comma 6, e 71, comma 1, del Regolamento Emittenti

Ai sensi dell'articolo 70, comma 8, e dell'articolo 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, FinecoBank S.p.A. si è avvalsa della facoltà di derogare all'obbligo pubblicazione del documento informativo nei casi previsti dagli articoli 70, comma 6, e 71, comma 1, del Regolamento Emittenti.

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Relazione sulla gestione consolidata

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Piani di incentivazione

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 16 gennaio 2024, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 12 gennaio 2024, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione che saranno sottoposti all'Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 24 aprile 2024:

  • Sistema Incentivante 2024 per i dipendenti appartenenti al "Personale più rilevante";
  • Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2024-2026 per i dipendenti;
  • Sistema Incentivante 2024 per i consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante".

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 6 febbraio 2024, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 febbraio 2024, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:

  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 per i dipendenti. In particolare, è stata approvata l'assegnazione di n. 114.511 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della terza e quarta tranche azionaria del Piano, attribuita nel 2018, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 37.788,63 euro con efficacia dal 28 marzo 2024;
  • Sistemi Incentivanti 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023 per i dipendenti identificati come "Personale più rilevante". In particolare, è stata approvata:
    • o l'assegnazione di n. 165.150 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della dell'ultima tranche azionaria del Sistema Incentivante 2018, della terza tranche azionaria del Sistema Incentivante 2019, della seconda e terza tranche azionaria del Sistema Incentivante 2020, della seconda tranche azionaria del Sistema Incentivante 2021 e della prima tranche azionaria del Sistema Incentivante 2022, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 54.499,50 euro con efficacia dal 28 marzo 2024;
    • o l'assegnazione della prima tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2023, della seconda tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2021, della seconda tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2020, dell'ultima tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2018;
  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2021-2023 per i dipendenti. In particolare, è stata approvata l'assegnazione di n. 88.131 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della prima tranche azionaria del Piano, attribuita nel 2021, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 29.083,23 euro con efficacia dal 28 marzo 2024;
  • Sistemi Incentivanti 2020, 2021, 2022 e 2023 per i consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante". In particolare, è stata approvata:
    • o l'assegnazione di n. 12.781 azioni della terza tranche azionaria riferibile al Sistema Incentivante 2020;
    • o l'assegnazione della seconda e quarta tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2020;
    • o l'assegnazione di n. 19.004 azioni della seconda tranche azionaria riferibile al Sistema Incentivante 2021;
    • o l'assegnazione della terza tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2021;
    • o l'assegnazione di n. 16.480 azioni FinecoBank della prima tranche azionaria riferibile al Sistema Incentivante 2022;
    • o l'assegnazione della prima tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2023;
  • Piano di incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 per i consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante". In particolare, è stata approvata l'assegnazione di n. 6.194 azioni della seconda tranche azionaria.

Emissione di un titolo Additional Tier1 e Offerta di riacquisto dell'Additional Tier1 5,875% Perp NC 3 dicembre 2024

In data 4 marzo 2024 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento di un'emissione sul mercato di strumenti Additional Tier1 destinati agli investitori istituzionali, per un importo complessivo pari a 500 milioni di euro e una cedola semestrale per i primi 5,5 anni pari al 7,5% (con spread pari a 5,5 anni Mid Swap rate interpolato + 488,9 basis points) rispetto a una guidance iniziale pari all'8%. Lo spread finale dell'operazione è il più basso nel panorama italiano per questa tipologia di strumenti da inizio 2023, grazie a una domanda complessiva pari a circa 7 volte l'offerta e alla qualità del credito.

L'emissione ha registrato un volume di ordini superiore a 3,45 miliardi di euro, a conferma dell'apprezzamento manifestato nei confronti di FinecoBank dal mercato anche nel segmento fixed-income. Al collocamento hanno aderito solo investitori istituzionali, prevalentemente asset manager (67% del totale) e banche/private banks (17%). L'emissione è stata collocata principalmente a investitori istituzionali di Regno Unito (28%), Francia (26%), Italia (18%), Germania e Austria (7%) e Svizzera (6%).

Nel dettaglio, l'emissione ha le seguenti caratteristiche: le obbligazioni sono perpetue con possibilità di call per l'emittente dopo 5,5 anni e successivamente ogni sei mesi alle date di pagamento delle cedole, collocamento pubblico, destinato alla negoziazione sul mercato regolamentato

Relazione sulla gestione consolidata

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

gestito da Euronext Dublin, rating pari a BB- (S&P Global Ratings), cedola semestrale a tasso fisso per i primi 5,5 anni. Si ricorda che l'emissione dello strumento Additional Tier1 rientra all'interno del programma EMTN (Euro Medium Terms Notes22).

BNP Paribas e UniCredit hanno agito come Global Coordinator e BNP Paribas, Morgan Stanley & Co. Limited, UBS Europe SE e UniCredit Bank hanno agito in qualità di joint bookrunners e joint lead managers.

Contestualmente FinecoBank ha annunciato l'intenzione di procedere ad un'offerta di riacquisto dell'obbligazione in essere Additional Tier1 5,875% Perp NC 3 dicembre 2024 emessa per un importo nominale di 300 milioni di euro e di riservarsi la facoltà di procedere al richiamo, alla prima data disponibile, del private placement di 200 milioni di euro Additional Tier1 in essere, mantenendo in tal modo invariato a 500 milioni di euro l'ammontare complessivo degli strumenti Additional Tier1 computabili nel proprio capitale.

FinecoBank ha conferito mandato a BNP Paribas e UniCredit, in qualità di dealer managers, per l'operazione di riacquisto "any & all" a prezzo fisso sull'Additional Tier1 da 300 milioni di euro.

In data 11 marzo 2024 si è conclusa l'offerta di acquisto della suddetta obbligazione Additional Tier 1. L'ammontare nominale complessivo delle obbligazioni validamente portate in adesione nell'offerta è stato pari a 168 milioni di euro. Si precisa, inoltre, che FinecoBank ha ricevuto l'autorizzazione della Banca Centrale Europea per richiamare l'ammontare residuale delle obbligazioni non riacquistate nell'offerta alla prima data utile, il 3 dicembre 2024.

Evoluzione prevedibile della gestione

Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini, generale incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina ed elevata inflazione, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza. Si sta, infatti, assistendo ad una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.

Si conferma l'efficacia di un modello di business diversificato e sostenibile, in grado di produrre stabilmente risultati solidi in tutte le fasi di mercato. Il nuovo contesto, caratterizzato da grandi cambiamenti, rappresenta per Fineco uno stimolo per crescere in tutte le aree di business: dal banking, che beneficia di un incremento del margine di interesse, all'investing, con il contributo di Fineco AM, fino al brokerage, la cui attività continuerà ad attestarsi oltre i livelli precedenti la pandemia. Inoltre, la capacità di integrare tutti i servizi in un'unica piattaforma tecnologicamente avanzata rende possibile uno sviluppo sano ed equilibrato del Gruppo, confermando un incremento sia degli investimenti sulla crescita, sia dei dividendi futuri, a fronte di un costante impegno nella sostenibilità.

Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, capital light e a basso rischio. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo, grazie alla qualità dei servizi e all'efficienza dei processi, nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.

FinecoBank detiene una quota di mercato sui Total Financial Assets ("TFA")23 pari al 2,31% a settembre 2023 (ultimo dato disponibile), con interessanti potenziali margini di crescita.

Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza, si prevede un positivo andamento della gestione nel 2024, salvo il verificarsi di ulteriori eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione.

22 Il rinnovo del programma EMTN (Euro Medium Term Notes) è stato approvato dal Consiglio di amministrazione di Fineco in data 16 gennaio 2024, ed è stato finalizzato in data 13 febbraio 2024. 23 Fonte Banca d'Italia, flussi di ritorno Bastra.

Relazione sulla gestione consolidata

Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio

Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio Sottoponiamo alla Vostra approvazione il Bilancio dell'esercizio 2023 della Capogruppo FinecoBank S.p.A. e la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2023, che ammonta a 604.497.541,49 euro.

Si ricorda che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, non possono essere distribuiti utili d'esercizio in misura corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto. Ai sensi dell'art. 6, 2° comma del D.Lgs. n. 38/2005, tali utili devono essere iscritti in una riserva indisponibile. Tale riserva verrà pertanto incrementata per l'importo di 460.656,46 euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze non realizzate rilevata nell'esercizio 2023.

Inoltre, si ricorda che ai sensi dell'art. 26 del decreto legge 10 agosto 2023, n. 104, è stata introdotta una imposta straordinaria una tantum per l'anno 2023 a carico delle banche, calcolata sull'ammontare del margine degli interessi ricompresi nella voce 30 del conto economico redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024 che eccede per almeno il 10 per cento il medesimo margine nell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022. L'ammontare dell'imposta straordinaria, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari allo 0,26 per cento dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale, determinato ai sensi dei paragrafi 3 e 4 dell'articolo 92 del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023. In luogo del versamento previsto dal comma 4 dell'articolo 26 del decreto legge 10 agosto 2023, n. 104, il comma 5-bis del medesimo decreto prevede che le banche possano destinare, in sede di approvazione del bilancio relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024, a una riserva non distribuibile a tal fine individuata un importo non inferiore a due volte e mezza l'imposta calcolata ai sensi del presente articolo. Tale riserva rispetta le condizioni previste dal regolamento (UE) n. 575/2013 per la sua computabilità tra gli elementi del capitale primario di classe 1. In caso di perdite di esercizio o di utili di esercizio di importo inferiore a quello del suddetto ammontare, la riserva è costituita o integrata anche utilizzando prioritariamente gli utili degli esercizi precedenti a partire da quelli più recenti e successivamente le altre riserve patrimoniali disponibili. Qualora la riserva sia utilizzata per la distribuzione di utili, l'imposta di cui al presente articolo, maggiorata, a decorrere dalla scadenza del termine di versamento di cui al comma 4, di un importo pari, in ragione d'anno, al tasso di interesse sui depositi presso la Banca centrale europea, è versata entro trenta giorni dall'approvazione della relativa delibera. A tal fine verrà destinata ad una riserva non distribuibile l'importo di 30.478.590,00 euro.

L'Assemblea è invitata ad approvare:

  • il Bilancio dell'esercizio 2023 di FinecoBank S.p.A.;
  • la destinazione dell'utile d'esercizio 2023 pari a euro 604.497.541,49 come segue:
    • o alle 610.999.427 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 367.792 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2024, un dividendo unitario di 0,69 euro per complessivi euro 421.589.604,63;
    • o alla Riserva legale euro 24.274,27, pari allo 0,004% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
    • o alla Riserva non distribuibile ex art. 26 comma 5-bis decreto legge 10 agosto 2023, n. 104 euro 30.478.590,00, corrispondenti all'ammontare dell'imposta straordinaria determinata ai sensi del suddetto decreto;
    • o alla Riserva indisponibile ex art. 6 comma 2 D. Lgs. 38/2005 euro 460.656,46;
    • o alla Riserva straordinaria euro 151.944.416,13.

La messa in pagamento del dividendo nella misura anzidetta, con l'osservanza delle disposizioni di legge, avverrà il giorno 22 maggio 2024 con data di "stacco" della cedola il giorno 20 maggio 2024. Ai sensi dell'art. 83-terdecies del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), saranno, pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risulteranno azionisti in base alle evidenze dei conti al termine della giornata contabile del 21 maggio 2024 ("record date").

Si precisa che verrà girata a Riserva straordinaria la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si troverà in possesso alla record date.

Il Consiglio di Amministrazione

Milano, 12 marzo 2024

FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti

FinecoBank S.p.A. Il Presidente Marco Mangiagalli

Schemi del bilancio consolidato Stato patrimoniale consolidato

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Voci dell'attivo 31/12/2023 31/12/2022
10. Cassa e disponibilità liquide 2.266.550 1.469.713
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 21.119 22.478
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 14.109 16.926
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 7.010 5.552
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 29.069 26.872
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 27.940.209 31.472.301
a) crediti verso banche 2.993.595 4.029.194
b) crediti verso clientela 24.946.614 27.443.107
50. Derivati di copertura 896.577 1.691.642
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (189.303) (266.938)
70. Partecipazioni 1.652 1.718
90. Attività materiali 146.497 146.208
100. Attività immateriali 124.067 126.389
- avviamento 89.602 89.602
110. Attività fiscali 49.997 46.577
b) anticipate 49.997 46.577
130. Altre attività 2.029.266 1.531.925
Totale dell'attivo 33.315.700 36.268.885

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2023 31/12/2022
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.433.831 33.870.808
a) debiti verso banche 866.978 1.677.235
b) debiti verso clientela 28.757.589 31.695.647
c) titoli in circolazione 809.264 497.926
20. Passività finanziarie di negoziazione 6.997 4.574
40. Derivati di copertura 59.988 63.752
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (31.276) (66.932)
60. Passività fiscali 86.706 42.627
a) correnti 86.706 42.627
80. Altre passività 421.234 334.352
90. Trattamento di fine rapporto del personale 4.378 3.942
100. Fondi per rischi e oneri: 139.166 105.365
a) impegni e garanzie rilasciate 304 74
c) altri fondi per rischi e oneri 138.862 105.291
120. Riserve da valutazione (6.730) 2.121
140. Strumenti di capitale 500.000 500.000
150. Riserve 890.106 778.211
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
170. Capitale 201.508 201.340
180. Azioni proprie (-) (1.243) (1.714)
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 609.101 428.505
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.315.700 36.268.885

Conto economico consolidato

Conto economico consolidato

(Importi in migliaia)
Voci 2023 2022
10. Interessi attivi e proventi assimilati 778.401 357.272
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 515.577 344.458
20. Interessi passivi e oneri assimilati (94.613) (19.723)
30. Margine di interesse 683.788 337.549
40. Commissioni attive 940.347 903.823
50. Commissioni passive (450.731) (437.515)
60. Commissioni nette 489.616 466.308
70. Dividendi e proventi simili 226 206
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 66.273 77.966
90. Risultato netto dell'attività di copertura (7.151) 12.207
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 208 49.404
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 208 49.095
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - 309
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
1.054 (480)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.054 (480)
120. Margine di intermediazione 1.234.014 943.160
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (3.098) (5.186)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.098) (5.184)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - (2)
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 2 (1)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 1.230.918 937.973
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 1.230.918 937.973
190. Spese amministrative: (474.801) (436.679)
a) spese per il personale (126.867) (117.294)
b) altre spese amministrative (347.934) (319.385)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (22.206) (10.051)
a) impegni e garanzie rilasciate (229) (23)
b) altri accantonamenti netti (21.977) (10.028)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (21.144) (20.258)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (5.995) (6.607)
230. Altri oneri/proventi di gestione 165.694 139.717
240. Costi operativi (358.452) (333.878)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni (263) (276)
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 35 543
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 872.238 604.362
300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (263.137) (175.857)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 609.101 428.505
330. Utile (Perdita) d'esercizio 609.101 428.505
350. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 609.101 428.505
2023 2022
Utile per azione (euro) 1,00 0,70
Utile per azione diluito (euro) 1,00 0,70

Note:

Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa consolidata, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.

Prospetto della redditività consolidata complessiva

Prospetto della redditività consolidata complessiva

(Importi in migliaia)
Voci Totale Totale
2023 2022
10. Utile (Perdita) d'esercizio 609.101 428.505
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (10.146) 12.306
70. Piani a benefici definiti (10.156) 12.307
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10 (1)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 1.295 (4.308)
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
1.303 (4.308)
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (8) -
200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (8.851) 7.998
210. Redditività complessiva (Voce 10 + 200) 600.250 436.503
230. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 600.250 436.503

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31/12/2023

(Importi in migliaia)
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio del di
al saldi
al
esercizio precedente di Operazioni sul patrimonio netto
2023
31/12/2023
netto
31/12/2023
netto
31/12/2022
Esistenze
apertura
Modifica
01/01/2023
Esistenze
Riserve destinazioni
e
Dividendi
altre
Variazioni
riserve
azioni
Emissioni
nuove
proprie
Acquisto
azioni
Distribuzione
straordinaria
dividendi
di
di
Variazione
capitale
strumenti
azioni
su
Derivati
proprie
options
Stock
partecipative
interessenze
Variazioni
complessiva
Redditività
Patrimonio
esercizio
al
gruppo
Patrimonio
al
terzi
Capitale:
- azioni ordinarie 201.340 - 201.340 - - - 168 - - - - - - - 201.508 -
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934 - 1.934 - - - - - - - - - - - 1.934 -
Riserve:
- di utili 736.780 - 736.780 129.295 - (21.574) - - - - - (168) - - 844.333 -
- altre 41.431 - 41.431 - - - - - - - - 4.342 - - 45.773 -
Riserve da
valutazione
2.121 - 2.121 - - - - - - - - - - (8.851) (6.730) -
Strumenti di capitale 500.000 - 500.000 - - - - - - - - - - - 500.000 -
Azioni proprie (1.714) - (1.714) - - - 990 (519) - - - - - - (1.243) -
Utile (Perdita) di
esercizio
428.505 - 428.505 (129.295) (299.210) - - - - - - - - 609.101 609.101 -
Patrimonio netto del
gruppo
1.910.397 - 1.910.397 - (299.210) (21.574) 1.158 (519) - - - 4.174 - 600.250 2.194.676 -
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - - - -

L'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 ha approvato su proposta del Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023 la distribuzione di un dividendo unitario di 0,49 euro, per complessivi 299.209.501,15 euro. La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31/12/2022

(Importi in migliaia)
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio del di
al
31/12/2021
Esistenze
saldi al esercizio precedente di Operazioni sul patrimonio netto
2022
31/12/2022
netto
31/12/2022
netto
apertura
Modifica
01/01/2022
Esistenze
Riserve destinazioni
e
Dividendi
altre
Variazioni
riserve
azioni
Emissioni
nuove
proprie
Acquisto
azioni
Distribuzione
straordinaria
dividendi
di
di
Variazione
capitale
strumenti
azioni
su
Derivati
proprie
options
Stock
partecipative
interessenze
Variazioni
complessiva
Redditività
esercizio
Patrimonio
al
gruppo
Capitale:
- azioni ordinarie 201.267 - 201.267 - - - 73 - - - - - - - 201.340 -
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934 - 1.934 - - - - - - - - - - - 1.934 -
Riserve:
- di utili 613.810 - 613.810 142.764 - (19.721) - - - - - (73) - - 736.780 -
- altre 36.392 - 36.392 - - - - - - - - 5.039 - - 41.431 -
Riserve da
valutazione
(5.877) - (5.877) - - - - - - - - - - 7.998 2.121 -
Strumenti di capitale 500.000 - 500.000 - - - - - - - - - - - 500.000 -
Azioni proprie (1.440) - (1.440) - - - 576 (850) - - - - - - (1.714) -
Utile (Perdita) di
esercizio
380.711 - 380.711 (142.764) (237.947) - - - - - - - - 428.505 428.505 -
Patrimonio netto del
gruppo
1.726.797 - 1.726.797 - (247.947) (19.721) 649 (850) - - - 4.966 - 436.503 1.910.397 -
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - - - -

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022 ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,39 euro, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022. La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Rendiconto finanziario consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

(Importi in migliaia)
Voci Importo
2023 2022
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione 829.513 596.581
- risultato d'esercizio (+/-) 609.101 428.505
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività (745) (491)
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 7.079 9.426
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 5.656 7.339
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 27.139 26.865
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 36.961 23.846
- ricavi e costi netti dei contratti di assicurazione emessi e delle cessioni in riassicurazione (-/+) - -
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 83.166 2.403
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) 61.156 98.688
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 3.723.471 (2.573.483)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.838 4.009
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value (399) 72
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - 17.593
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.865.216 (2.056.183)
- altre attività (143.184) (538.974)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (3.415.338) 2.245.999
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.460.678) 2.280.211
- passività finanziarie di negoziazione 3.087 (133)
- passività finanziarie designate al fair value - -
- altre passività 42.253 (34.079)
4. Liquidità generata/assorbita dai contratti di assicurazione emessi e dalle cessioni in
riassicurazione
- -
- contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività/attività (+/-) - -
- cessioni in riassicurazione che costituiscono attività/passività (+/-) - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 1.137.646 269.097
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 38 1.677
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività materiali 38 1.677
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di società controllate e di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (15.762) (14.080)
- acquisti di partecipazioni (195) (700)
- acquisti di attività materiali (11.894) (9.070)
- acquisti di attività immateriali (3.673) (4.310)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (15.724) (12.403)
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 640 (201)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (321.942) (258.316)
- vendita/acquisto di controllo di terzi - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (321.302) (258.517)
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 800.620 (1.823)

Rendiconto finanziario consolidato

RICONCILIAZIONE

(Importi in migliaia)

Voci di bilancio Importo
2023 2022
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 1.469.752 1.464.216
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 800.620 (1.823)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (4.122) 7.359
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 2.266.250 1.469.752

Legenda

(+) generata (-) assorbita

Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.

La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie del Gruppo, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.

A.1 Parte generale

Nota integrativa consolidata Parte A – Politiche contabili

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio consolidato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023.

Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).

La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione del presente Bilancio consolidato. Si precisa che in data 17 novembre 2022 è stato pubblicato l'8° aggiornamento della suddetta Circolare che recepisce il nuovo principio contabile internazionale IFRS 17 "Contratti assicurativi" - che sostituisce a partire dal 1° gennaio 2023 il principio contabile sui contratti assicurativi IFRS 4 - e delle conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali, tra cui lo IAS 1 "Presentazione del bilancio" e l'IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative". L'aggiornamento, che consiste in una revisione integrale della Circolare, si applica a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2023.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del presente Bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti emanati dall'ESMA (European Securities and Markets Authority), dall'European Banking Authority, dalla Banca Centrale Europea, dalla Banca d'Italia e dalla Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS;
  • i documenti predisposti dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il Bilancio consolidato è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa consolidata ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione sulla gestione consolidata") e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio consolidati e i dati delle tabelle di nota integrativa consolidata dipende dagli arrotondamenti.

Lo Stato patrimoniale consolidato e il Conto economico consolidato sono esposti a confronto con i corrispondenti schemi relativi all'esercizio precedente.

Nel Prospetto della redditività consolidata complessiva, all'utile (perdita) d'esercizio, rilevato nel Conto economico consolidato, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo all'esercizio precedente.

Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nell'esercizio di riferimento del bilancio e nell'esercizio precedente.

Il Rendiconto finanziario consolidato riporta i flussi finanziari intervenuti nell'esercizio di riferimento del bilancio esposti a confronto con quelli relativi all'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato dell'esercizio rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.

Gli schemi di Bilancio consolidato e la nota integrativa consolidata sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per

Parte A - Politiche contabili

l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente. Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa consolidata che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.

Il presente Bilancio consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dubbi o incertezze circa la capacità dello stesso di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).

I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Infine, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione consolidata, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.

Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento

Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento include FinecoBank e le società da questa direttamente controllate. Non sono presenti società indirettamente controllate da FinecoBank.

Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:

  • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023 di FinecoBank S.p.A.;
  • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023 di Fineco Asset Management DAC ("Fineco AM"), consolidata integralmente e partecipata in via esclusiva, predisposto secondo gli IAS/IFRS e le cui voci sono state opportunamente riclassificate ed adeguate per esigenze di consolidamento.

Si precisa che al 31 dicembre 2023 la società Fineco International Ltd, con sede in Gran Bretagna, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa ed è stata esclusa dall'area di consolidamento. A tal proposito si segnala che il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 settembre 2023 ne ha deliberato la chiusura, in data 13 dicembre 2023 è avvenuto il deposito della domanda di "dissolution" della società presso la Company House inglese (registro delle imprese) e in data 26 dicembre 2023 è avvenuta la pubblicazione della richiesta di cancellazione sulla Gazzetta Ufficiale, che sarà effettiva trascorsi due mesi da tale data, salvo eventuali opposizioni alla cancellazione.

Per il consolidamento con il metodo del patrimonio netto sono stati utilizzati i dati preliminari riferiti alla data contabile del 31 dicembre 2023 forniti da Vorvel SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza notevole ed inclusa nel perimetro.

Variazioni dell'area di consolidamento

Non si segnalano variazioni dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2022.

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Sede legale Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità voti %
Denominazioni imprese Sede operativa rapporto (1) Impresa partecipante Quota % (2)
1. Fineco Asset Management DAC Dublino Dublino 1 FinecoBank 100% 100% effettivi
2. Fineco International LTD Londra Londra 1 FinecoBank 100% 100% effettivi

Legenda:

(1)Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria (2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Società controllate

Il Gruppo determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento considerando i seguenti fattori:

    1. lo scopo e la costituzione della partecipata al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
    1. il potere al fine di comprendere se si hanno diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
    1. l'esposizione alla variabilità dei rendimenti e la capacità di utilizzare il potere detenuto per influenzare i rendimenti a cui esso è esposto;
    1. l'esistenza di potenziali relazioni "principale/agente", come definiti dall'IFRS 10.

Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.

Il Gruppo differenzia fra entità governate attraverso diritti di voto, cosiddette entità operative, e entità non governate attraverso diritti di voto, le quali comprendono, ad esempio, entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso delle entità operative, i seguenti fattori forniscono evidenza di controllo:

  • si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, di più della metà dei diritti di voto di un'impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
  • si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si dispone della capacità pratica di governare unilateralmente le attività rilevanti attraverso:
    • o il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
    • o il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto;
    • o il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del Consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario, e la gestione dell'impresa compete a quel consiglio o organo;
    • o il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del Consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario, e la gestione dell'impresa compete a quel consiglio o organo.

Le entità a destinazione specifica ("special purpose entities") sono considerate controllate laddove il Gruppo sia in grado di governare/gestire gli assets sottostanti in concomitanza con una esposizione ad almeno il 30% del rischio di prima perdita associato al sottostante (di norma coincidente con le classi di esposizione più junior delle passività emesse dallo SPE).

Il controllo dei fondi di investimento è tipicamente evidenziato dal diritto contrattuale alla gestione delle scelte/strategie di investimento del fondo stesso (sia direttamente, agendo come asset manager, sia indirettamente mediante l'abilità di rimuovere l'asset manager) in concomitanza con il possesso di almeno il 30% dell'esposizione (combinato disposto di quote e commissioni ricevute dal fondo nel caso in cui l'investor sia anche asset manager). Nell'ambito dei fondi gestiti da società del Gruppo, non sono considerati controllati i fondi in fase di Seed/Warehousing. In questa fase, infatti, la finalità del fondo è quella di investire, secondo quanto previsto dal relativo regolamento, in attività finanziarie e non finanziarie al fine di collocare le quote ad investitori terzi. Conseguentemente si ritiene che la società di gestione non sia in grado di esercitare un effettivo potere a seguito del limitato ambito discrezionale.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.

L'influenza notevole si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

Parte A - Politiche contabili

3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interesse di terzi significative

Alla data del 31 dicembre 2023 l'unica partecipazione controllata in via esclusiva, Fineco AM, è partecipata al 100%.

Come precedentemente descritto, si ricorda che FinecoBank detiene anche il 100% di Fineco International Ltd, per la quale in data 26 dicembre 2023 è avvenuta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della richiesta di cancellazione dal registro delle imprese inglese, che sarà effettiva trascorsi due mesi da tale data, salvo eventuali opposizioni alla cancellazione.

3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi

Nessun dato da segnalare.

3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili

Nessun dato da segnalare.

4. Restrizioni significative

Nessun dato da segnalare.

5. Altre informazioni

Come richiesto dal paragrafo 11 dell'IFRS 12, si precisa che non vi sono bilanci di società controllate utilizzati nella preparazione del bilancio consolidato riferiti a una data diversa da quella del bilancio consolidato stesso.

Metodi di consolidamento

Consolidamento integrale

Le partecipazioni in società controllate sono consolidate con il metodo integrale, che consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata.

Dopo l'eventuale attribuzione ai terzi, in voce propria, delle quote di loro pertinenza del patrimonio e del risultato economico (rispettivamente voce "190. Patrimonio di pertinenza di terzi" e voce "340. Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi"), il valore contabile della partecipazione viene annullato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della controllante (100% nel caso di società interamente detenuta dalla controllante). Le differenze risultanti da questa operazione, se positive, sono rilevate – dopo l'eventuale imputazione a elementi dell'attivo o del passivo della controllata, incluse le attività intangibili – come avviamento nella voce Attività immateriali. Le eventuali differenze negative sono imputate al conto economico. I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate. I dividendi distribuiti dalle società controllate vengono elisi dal conto economico consolidato in contropartita alle riserve di utili di esercizi precedenti.

Consolidamento con il metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono consolidate, come previsto dallo IAS 28, con il metodo del patrimonio netto, che consiste nell'iscrizione iniziale della partecipazione al costo di acquisizione, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisto, e il suo successivo adeguamento di valore sulla base della quota di pertinenza del patrimonio netto della partecipata.

All'atto dell'acquisizione è necessario individuare la differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata; tale differenza, se positiva, è imputata ad avviamento e inclusa nel valore contabile della partecipazione, se negativa, è rilevata come provento nella determinazione della quota d'interessenza della partecipante nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente il valore contabile è aumentato o diminuito in misura pari alla quota di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione, rilevati in conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni".

Tale quota deve essere rettificata per tenere conto:

  • degli utili e delle perdite derivanti da transazioni della società collegata, in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa;
  • dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value alla data di acquisizione e delle perdite per riduzione di valore su avviamento e eventuali altri elementi non monetari.

I dividendi percepiti non sono rilevati a conto economico, ma sono trattati come mera transazione patrimoniale che riduce il valore contabile della partecipazione a fronte della liquidità ricevuta.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Se la collegata redige il proprio bilancio in valuta, le differenze di conversione alla data di bilancio vanno rilevate in una apposita riserva da valutazione per conversione monetaria da rilevare nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata nel conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2024 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.

Sezione 5 – Altri aspetti

Nel corso del 2023 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2023:

  • IFRS 17 Contratti assicurativi (Reg. UE 2021/2036);
  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio e IFRS Practice Statement 2: Informativa sulle politiche contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 8 Politiche contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed errori: definizione delle stime contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione (Reg. UE 2022/1392);
  • Modifiche all'IFRS 17 Applicazione iniziale degli IFRS 17 e IFRS 9: Informazioni comparative (Reg. UE 2022/1491);
  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: Riforma fiscale internazionale norme tipo (Secondo Pilastro) (Reg. UE 2023/2468).

Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sul Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. Con riferimento alle "Modifiche allo IAS 12 - Imposte sul reddito: Riforma fiscale internazionale – Modello Secondo Pilastro", si precisa che la Repubblica di Irlanda, nella quale ha la sede legale la controllata Fineco AM, introdurrà una qualified domestic top up tax a partire dal 1° gennaio 2024.

Alla data del 31 dicembre 2023, inoltre, risultano omologati i seguenti principi contabili applicabili a partire dagli esercizi successivi al 2023:

  • Modifiche all'IFRS 16 Leasing: Passività per leasing in un'operazione di sale and leaseback (Reg. UE 2023/2579);
  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio: Classificazione delle passività come correnti e non correnti Differimento della data di entrata in vigore - Passività non correnti con covenants (rispettivamente, gennaio 2020, luglio 2020 e ottobre 2022) (Reg. UE 2023/2822).

Al 31 dicembre 2023 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • Modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario e all'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative: Accordi di finanziamento dei fornitori (maggio 2023);
  • Modifiche allo IAS 21 Gli effetti delle variazioni dei tassi di cambio: Mancanza di scambiabilità (agosto 2023).

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.

Si precisa, inoltre, che in data 25 ottobre 2023, l'ESMA ha pubblicato il Public Statement ESMA32-193237008-1793 "European common enforcement priorities for 2023 annual financial reports", la dichiarazione pubblica annuale nella quale ha definito le priorità comuni a livello europeo per la predisposizione delle relazioni finanziarie annuali 2023 degli emittenti ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati dell'EEA ("European

Parte A - Politiche contabili

Economic Agreement"). In particolare, l'ESMA elenca le seguenti raccomandazioni che gli emittenti dovrebbero considerare, in funzione della loro rilevanza e materialità, nella predisposizione delle relazioni finanziarie annuali:

  • Questioni legate al clima. In tale ambito l'ESMA pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o Coerenza tra i bilanci IFRS e le informazioni non finanziarie, nella misura in cui gli effetti di tali aspetti siano rilevanti;
    • o Contabilità dei sistemi di scambio di quote di emissione e dei certificati di energia rinnovabile. Gli emittenti dovrebbero fornire informazioni sui principi contabili utilizzati per la rilevazione, la misurazione e la presentazione dei sistemi di scambio di quote di emissione e dei certificati di energia rinnovabile;
    • o Riduzione di valore delle attività non finanziarie a seguito di misure volte a prevenire o mitigare i rischi legati al clima. Gli emittenti dovrebbero considerare i rischi derivanti da questioni legate al clima nella valutazione dell'esistenza di riduzioni di valore delle attività non finanziarie;
    • o Trasparenza sugli impatti finanziari e sul trattamento contabile applicato ai contratti di acquisto di energia elettrica;
    • o Considerazioni specifiche per gli istituti finanziari, in particolare fornendo informazioni sul loro impegno nei green financing.
  • Contesto macroeconomico. In tale ambito l'ESMA pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o Aumento dei tassi d'interesse e impatto sul (ri)finanziamento. L'ESMA osserva che l'impatto dei recenti aumenti dei tassi di interesse sui bilanci può essere pronunciato per gli emittenti che dipendono fortemente dal debito finanziario. Inoltre, l'ESMA ricorda l'importanza di un'informativa che spieghi in che modo i cambiamenti del contesto macroeconomico influiscono sulle esposizioni al rischio, dal momento che il rischio di tasso di interesse si manifesta non solo sugli strumenti finanziari fruttiferi rilevati nel bilancio, ma anche su alcuni strumenti finanziari fuori bilancio;
    • o Rischio di liquidità. Nel ricordare la disclosure quantitativa e qualitativa richiesta dall'IFRS 7, l'ESMA osserva che, in uno scenario di mercati volatili, il rischio di liquidità può essere aumentato dalle richieste di margini aggiuntivi su contratti derivati, pertanto, gli emittenti devono fornire informazioni qualitative e quantitative dei loro accordi di garanzia per spiegare come viene gestito il rischio di liquidità. Con riferimento all'informativa sulla concentrazione dei rischi richiesta dall'IFRS 7, l'ESMA ricorda, inoltre, che, nell'attuale contesto, gli istituti finanziari dovrebbero valutare e fornire disclosure in merito alla loro esposizione alla concentrazione dei rischi sia con riferimento alle attività (ad esempio, il rischio di credito) sia con riferimento alle passività (ad esempio, i depositi dei clienti) e come gestiscono tale rischio;
    • o Hedge accounting. L'ESMA invita gli emittenti a fornire (i) informazioni dettagliate sull'efficacia delle relazioni di copertura durante e alla fine del periodo di riferimento e (ii) informazioni sulle relazioni di copertura interrotte;
    • o Fair Value measurement and disclosure. L'ESMA osserva che nell'attuale contesto macroeconomico può esistere un maggiore livello di incertezza nella determinazione del fair value (i) degli investimenti immobiliari e (ii) degli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e si aspetta che gli emittenti forniscano le informazioni richieste dall'IFRS 13 in materia di disclosure. Con riferimento alla disclosure relativa agli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, l'ESMA, alla luce delle attuali condizioni macroeconomiche, invita gli emittenti a prestare particolare attenzione, in quanto gli emittenti, soprattutto quelli che hanno difficoltà a far fronte ai propri obblighi finanziari, potrebbero aver bisogno di vendere attività finanziarie per generare ulteriore liquidità.

L'ESMA, ricorda, inoltre, alcuni aspetti generali che gli emittenti devono valutare, in particolare:

  • Contratti assicurativi. Nel primo anno di applicazione dei nuovi requisiti previsti dall'IFRS 17 Contratti Assicurativi, l'ESMA ribadisce la richiesta di trasparenza nell'attuazione di tale norma;
  • Modifiche allo IAS 12 Regole modello secondo pilastro della riforma fiscale internazionale. Per periodi in cui la legislazione del Secondo Pilastro è (sostanzialmente) emanata ma non ancora effettiva, gli emittenti dovrebbero darne comunicazione, fornendo informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili per aiutare gli utilizzatori del bilancio per comprendere l'esposizione dell'emittente alle imposte sul reddito del secondo pilastro alla fine del periodo di riferimento;
  • Sustainability reporting. A partire dal primo gennaio 2024, i requisiti di rendicontazione stabiliti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) diventeranno applicabili per le relazioni finanziarie annuali pubblicate nel 2025. Sebbene i relativi European Sustainability Reporting Standards (ESRS) siano ancora in fase di elaborazione legislativa dopo la loro adozione da parte della Commissione europea il 31 luglio 2023, si può generalmente prevedere che gli emittenti interessati dai nuovi requisiti dovranno probabilmente affrontare una curva di apprendimento significativa nell'implementazione dei nuovi requisiti.

Nella misura in cui applicabili, le suddette raccomandazioni sono state adottate ai fini della predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Infine, con riferimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format), l'ESMA ricorda agli emittenti che tutti i dati numerici presenti nel bilancio consolidato devono essere marcati utilizzando l'elemento principale della tassonomia con il significato contabile che più si avvicina all'informazione da marcare. Gli emittenti non dovrebbero creare elementi di tassonomia aggiuntivi quando esiste già un elemento adeguato allo scopo; nella rara circostanza in cui non sia disponibile alcun elemento appropriato, l'emittente deve creare un elemento di estensione. L'ESMA ricorda, inoltre, che l'obiettivo del markup (block tagging) è facilitare la navigazione da parte degli utenti tra le note al bilancio consolidato ed estrarre facilmente le informazioni rilevanti.

Rischi, incertezze e impatti del conflitto militare Russia-Ucraina

Come descritto nel paragrafo "Il conflitto Russia-Ucraina" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nel corso del 2023 non si rilevano impatti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo e anche in ottica prospettica non si rilevano impatti negativi in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

In conformità agli IFRS la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate di seguito, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.

Nella presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2023. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini delle valutazioni. Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.

I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.

Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:

  • del fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • dei crediti/titoli di debito e relative rettifiche e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria. A tal proposito si cita, seppur in modo non esaustivo, il rischio di incertezza insito nella determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, nell'inclusione di fattori forward looking, anche di tipo macroeconomico, per la determinazione di PD e LGD, nella determinazione dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati (per ulteriori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment" riportata nella Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata);
  • del trattamento di fine rapporto e altri benefici dovuti ai dipendenti e consulenti finanziari;
  • dei fondi per rischi e oneri, la cui quantificazione è oggetto di stima con riferimento all'ammontare degli esborsi necessari per l'adempimento delle obbligazioni, tenuto conto della probabilità effettiva del dover impiegare risorse;
  • del valore d'uso delle attività immateriali a vita indefinita, rappresentate da avviamento, marchi e domini;
  • della fiscalità differita attiva;
  • delle passività fiscali;

la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.

Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD") e Loss Given Default ("LGD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, le curve di PD e LGD sono stimate per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari, elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. I fattori di tipo "forward looking" utilizzati al 31 dicembre 2023 includono informazioni prospettiche che considerano le possibili evoluzioni della crisi geopolitica

Parte A - Politiche contabili

ed economica innescata dal conflitto tra Russia e Ucraina e delle condizioni sociosanitarie derivanti dalle possibili nuove varianti di infezioni da COVID-19.

Un altro aspetto chiave richiesto dal principio contabile IFRS 9 è rappresentato dalla necessità di rilevare ad ogni data di riferimento se si è verificato un incremento significativo del rischio di credito su ogni singola esposizione creditizia (Significant Increase in Credit Risk – SICR), recepito attraverso un modello di Staging Allocation a tre stadi. Tale modello prevede un primo stadio (stage 1) che include le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, un secondo stadio (stage 2) che include le esposizioni su cui è stato rilevato un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, e un terzo stadio (stage 3), che include le esposizioni deteriorate (Non-performing exposures - NPE). Con riferimento alle controparti istituzionali con cui viene svolta attività creditizia, il Gruppo si avvale di una metodologia che confronta il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data in cui l'esposizione è stata iscritta per la prima volta nel bilancio. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento. Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni, il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 2 – Politiche di gestione del rischio di credito della presente nota integrativa consolidata.

Nel corso del 2023 non si è rilevato un significativo deterioramento del portafoglio creditizio, né con riferimento agli investimenti finanziari né con riferimento ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Sulle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo ha acquisito a titolo di investimento non sono state rilevate variazioni nel merito creditizio tali da innescare un passaggio in stage 2. I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria non hanno mostrato significativi incrementi dei flussi a stage 2 o stage 3. Questi ultimi, infatti, sono erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione e sono prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie o immobiliari. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.

Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 14 dicembre 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura adottata per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 6 febbraio 2024, confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della presente nota integrativa consolidata. Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso della partecipazione in Vorvel SIM S.p.A. - modello, assunzioni e parametri utilizzati - i cui risultati evidenziano un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio.

Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale detenuto da FinecoBank, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che l'attività possa aver subito una riduzione di valore, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2023, ha richiesto una perizia ad una società terza indipendente dalla quale non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.

Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legati in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, le ipotesi attuariali utilizzate riflettono le attuali prospettive economiche.

Nessuna incertezza è stata, inoltre, rilevata in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2023 ha dato esito positivo.

Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente nota integrativa consolidata.

Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa consolidata.

Dichiarazione di continuità aziendale

Si ritiene che non vi siano dubbi in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2023, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.

Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.

Contributi a fondi di garanzia e di risoluzione

La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.

Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che la contribuzione totale dovuta dalle Consorziate per il 2023 risulta pari a complessivi 1.283.166 migliaia di euro (1.406.386 migliaia di euro nell'esercizio 2022), così ripartita:

  • contribuzione ordinaria annuale per la costituzione della dotazione finanziaria, per 777.046 migliaia di euro (888.101 migliaia di euro nell'esercizio 2022);
  • contribuzione aggiuntiva, finalizzata al reintegro graduale, fino al 2024, della parte di dotazione finanziaria complessivamente utilizzata a fronte di interventi (Statuto, art. 25), per 471.050 migliaia di euro (471.248 migliaia di euro nell'esercizio 2022);
  • contributo supplementare per 35.070 migliaia di euro (47.037 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha, inoltre, comunicato che, allo scopo di raggiungere il livello obiettivo dello 0,8% dei depositi protetti nella tempistica definita dalla legge, la contribuzione 2024 verrà richiamata, in via eccezionale, entro e non oltre il 2 luglio 2024.

La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2023 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.

La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2023, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. Spese amministrative b) altre spese amministrative", ammonta complessivamente a 35.030 migliaia di euro (40.008 migliaia di euro nell'esercizio 2022), così composta:

  • contribuzione ordinaria annuale per 21.213 migliaia di euro (25.264 migliaia di euro nell'esercizio 2022);
  • contribuzione aggiuntiva per 12.859 migliaia di euro (13.406 migliaia di euro nell'esercizio 2022);
  • contributo supplementare per 957 migliaia di euro (1.338 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.

La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2023, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 6.581 migliaia di euro (7.601 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.

Parte A - Politiche contabili

Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali

La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA.

Il linguaggio XBRL (eXtensible Business Reporting Language) è leggibile da un dispositivo automatico e consente l'utilizzo automatizzato di grandi quantità di informazioni. Il linguaggio XBRL è consolidato e utilizzato in diverse giurisdizioni ed è attualmente l'unico linguaggio di markup appropriato per marcare le informazioni contenute nei bilanci. L'utilizzo del linguaggio di markup XBRL comporta l'applicazione di una tassonomia per convertire il testo leggibile da utenti umani in informazioni leggibili da un dispositivo automatico. La tassonomia IFRS, resa disponibile dalla Fondazione IFRS, è una tassonomia consolidata elaborata per marcare le informazioni presentate secondo gli IFRS. L'utilizzo della tassonomia IFRS facilita la comparabilità a livello mondiale dei markup dei bilanci redatti conformemente agli IFRS.

Gli emittenti sono tenuti a redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML e a "marcare" i bilanci consolidati IFRS contenuti nelle relazioni finanziarie annuali per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2021 o in data successiva. Per le "marcature", gli emittenti utilizzano il linguaggio di markup XBRL e una tassonomia i cui elementi sono quelli della tassonomia di base contenuti nel Regolamento Delegato (UE) 2019/815 e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto. In particolare, la tassonomia utilizzata per la taggatura 2023 è quella contenuta nel Regolamento Delegato (UE) 2022/2553 della Commissione del 21 settembre 2022. Se non è opportuno utilizzare elementi della tassonomia di base, gli emittenti creano gli elementi della tassonomia di estensione.

Con riferimento alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023 l'obbligo di marcatura riguarda le seguenti informazioni:

  • Anagrafica di base;
  • Schemi di bilancio consolidati (Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato, Prospetto della redditività consolidata complessiva, Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e Rendiconto finanziario consolidato);
  • Nota integrativa consolidata.

L'Allegato II dell'RTS (Regulatory Technical Standards) sull'ESEF include una serie di elementi definiti con il tipo di elemento "textBlockItemType" che si prevede di utilizzare per contrassegnare (secondo l'approccio del tagging a blocchi) le informazioni più ampie contenute nei bilanci consolidati IFRS, come le note integrative e le politiche contabili del bilancio consolidato IFRS. Considerando che tali elementi sono di granularità diversa, è richiesto ai redattori di considerare il significato contabile di un elemento della tassonomia al momento di selezionare l'etichetta di blocco appropriata per contrassegnare tale informativa. Questo è particolarmente importante nei casi in cui esistono più etichette di blocco che possono corrispondere a una determinata informativa. L'ESMA è del parere che gli emittenti debbano, come minimo, contrassegnare le informazioni contenute nel bilancio consolidato IFRS (comprese le intestazioni/titoli) con gli elementi dell'Allegato II. Nel caso in cui un'informativa corrisponda a più elementi di diversa granularità (con elementi più ristretti e più ampi), i redattori devono utilizzare ciascun elemento ed etichettare in modo multiplo le informazioni nella misura in cui ciò corrisponda al significato contabile sottostante dell'informazione. In alcuni casi, il contenuto delle tabelle (cioè colonne o righe selezionate) presentate nel bilancio dell'emittente può corrispondere a più elementi elencati nella tabella dell'allegato II.

Tenendo conto della complessità tecnica e del fatto che i tag applicati all'interno di tali tabelle potrebbero non essere comprensibili senza informazioni sul layout, l'ESMA raccomanda che il livello di granularità più basso per l'etichettatura a blocchi dei bilanci consolidati IFRS sia costituito da singole tabelle contenute in un'unica tabella. Pertanto, gli emittenti non sono tenuti ad applicare gli elementi "textBlockItemType" dell'Allegato II a righe o colonne selezionate di tali tabelle e dovranno invece applicare gli elementi corrispondenti all'intera tabella.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella seduta del 12 marzo 2024 ha approvato la tassonomia da utilizzare per la marcatura degli schemi e della nota integrativa del presente bilancio consolidato 2023, parte integrante della Relazione finanziaria annuale di FinecoBank, e la versione XHTML, incluso nell'ESEF package, della stessa Relazione finanziaria annuale, che verrà pertanto pubblicata nel linguaggio XHTML sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF approvato dall'ESMA, sul sito di Fineco (https://about.finecobank.com), per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla Direttiva 2004/109/CE (c.d. direttiva Transparency). Si precisa che la Relazione finanziaria annuale consolidata del Gruppo include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo FinecoBank. Si segnala, infine, che il presente documento "Bilanci e Relazioni 2023" è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella medesima seduta del 12 marzo 2024.

Altre Informazioni

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è sottoposto a revisione contabile ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società KPMG S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2021.

I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:

  • è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve;
  • fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo;
  • è un contratto derivato non designato nell'ambito di operazioni di copertura contabile ivi compresi i derivati aventi fair value positivo incorporati in passività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico.

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico consolidato.

Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.

Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:

  • il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata "sottostante") a condizione che, nel caso di variabile non finanziaria, questa non sia specifica di una delle parti contrattuali;
  • non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione di valore in risposta a cambiamenti di fattori di mercato;
  • è regolato a data futura.

Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.

Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:

  • le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a quelle del contratto che lo ospita;
  • uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato, e;
  • lo strumento ibrido non è valutato nella sua interezza al fair value con effetto rilevato a conto economico.

Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.

Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".

Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo dello stato patrimoniale consolidato.

b) Attività finanziarie designate al fair value

Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.

Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati

Parte A - Politiche contabili

nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".

Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".

c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

In particolare, sono classificati in questa voce:

  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti detenuti all'interno di un business model il cui obiettivo non è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Held to collect), nè il possesso di attività finalizzato sia alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia alla vendita delle attività finanziarie (Held to collect & sell) e che non sono un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione;
  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi;
  • quote di O.I.C.R.;
  • strumenti di capitale per le quali il Gruppo non esercita l'opzione concessa dal principio di valutare tali strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie ("held-to-collect and sell");
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, il Gruppo ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:

a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;

b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.

Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.

Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposti nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.

Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività consolidata complessiva ed anch'esse esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.

Parte A - Politiche contabili

In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico. In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato.

3 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("Held to collect");
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche e clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari). In quest'ultima categoria rientrano anche i crediti verso società prodotto e i crediti verso la rete di consulenti finanziari a fronte di anticipazioni provvigionali erogate. Sono esclusi i crediti "a vista", nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria), che sono rappresentati nella voce "Cassa e disponibilità liquide".

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:

  • le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;
  • le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione del criterio del tasso di interesse effettivo, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.

Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

4 - Operazioni di copertura

Il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9, ad eccezione delle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie, per le quali applica le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39, come previsto dall'IFRS 9 paragrafo 6.1.3.

Le operazioni di copertura sono realizzate con lo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Possono essere identificate le seguenti tipologie di coperture:

  • copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività;
  • copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa, attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività rilevata o ad una operazione prevista altamente probabile, che potrebbero influire sul conto economico degli esercizi successivi;
  • copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono gestite in una valuta differente dall'Euro.

Operazioni di copertura IFRS 9 – Copertura specifica ("Micro Hedge Accounting")

Alle operazioni di copertura specifica il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9. Il Gruppo realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.

Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia.

Una relazione di copertura è considerata efficace se vengono soddisfatti tutti i seguenti requisiti:

  • esiste una relazione economica tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura. Ciò implica che il valore dello strumento di copertura evolve, in genere, nella direzione opposta di quello dell'elemento coperto in conseguenza di uno stesso rischio, che è il rischio coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica;
  • il rapporto di copertura ("hedge ratio") usato ai fini del hedge accounting è lo stesso che l'entità utilizza effettivamente per coprire la quantità di elemento coperto. Tale designazione non deve riflettere uno squilibrio tra le ponderazioni dell'elemento coperto e dello strumento di copertura che determinerebbe l'inefficacia della copertura (a prescindere dal fatto che sia rilevata o meno) che potrebbe dare luogo a un risultato contabile che sarebbe in contrasto con lo scopo della contabilizzazione delle operazioni di copertura.

La verifica dell'efficacia della relazione di copertura deve essere effettuata all'inizio della relazione e su base continuativa, almeno ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale (reporting date), e comunque ogni qualvolta si verifichino delle modifiche significative nelle circostanze che influenzano i requisiti di efficacia. Il test di efficacia può essere anche solo di tipo qualitativo e svolto solo su base prospettica.

L'inefficacia di una relazione di copertura è misurata in base alle variazioni di fair value dello strumento coperto e di quello di copertura, comparando i cambiamenti dei loro valori. La misurazione del valore dello strumento coperto deve tener conto del valore temporale del denaro, pertanto, deve essere effettuata al valore attuale netto. Per misurare i cambiamenti nel valore dello strumento coperto il Gruppo utilizza, come espediente pratico, un derivato "ipotetico" che abbia i termini identici a quelli dello strumento (senza però includere altri elementi – presenti nel derivato di copertura – di cui è privo lo strumento coperto).

Dalla relazione di copertura possono essere esclusi, come costi di copertura, i seguenti elementi:

  • il time value delle opzioni acquistate
  • l'elemento a termine dei contratti forward

i basis spread in valuta estera La componente esclusa è sospesa a patrimonio netto e ammortizzata.

Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.

La relazione di copertura cessa inoltre integralmente quando cessa, nel suo complesso, di soddisfare i criteri di ammissibilità, ad esempio:

  • la relazione di copertura non risponde più all'obiettivo di gestione del rischio in base al quale è stata ammessa alla contabilizzazione delle operazioni di copertura;
  • è venduto o cessa lo strumento di copertura;
  • viene a mancare la relazione economica tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura ovvero l'effetto del rischio di credito assume prevalenza sulle variazioni di valore determinate da detta relazione economica.

Non è consentito riclassificare, e quindi cessare, una relazione di copertura che:

  • risponde ancora all'obiettivo di gestione del rischio in base al quale è stata ammessa alla contabilizzazione delle operazioni di copertura (ossia l'entità persegue ancora detto obiettivo di gestione del rischio);
  • continua a soddisfare tutti gli altri criteri di ammissibilità (una volta tenuto conto di un eventuale riequilibrio della relazione di copertura, se del caso).

Le operazioni di copertura sono valutate al fair value, in particolare:

  • nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è rilevata a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura". Le variazioni nel fair value dell'elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato, sono iscritte alla medesima voce di conto economico consolidato in contropartita del cambiamento del valore di carico dell'elemento coperto. L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'elemento coperto. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita dell'elemento coperto, quest'ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di valutazione previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza e la variazione di fair value cumulata è ammortizzata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi utilizzando il tasso di interesse effettivo ricalcolato alla data di inizio dell'ammortamento. Nel caso in cui l'elemento coperto venga venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto" di conto economico consolidato. La differenza di fair value del derivato di copertura rispetto all'ultima data di misurazione dell'efficacia è rilevata immediatamente a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura";
  • nel caso di copertura di flussi finanziari, gli strumenti derivati di copertura sono valutati al fair value; la variazione del fair value dello strumento di copertura considerata efficace è imputata alla voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. La parte inefficace è invece imputata a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura". Se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata efficace, oppure la relazione di copertura è terminata, l'ammontare complessivo dei profitti o delle perdite su quello strumento di copertura, già rilevato tra le "Riserve da valutazione", vi rimane fino al momento in cui la transazione oggetto di copertura ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la transazione si verifichi; in quest'ultima circostanza i profitti o perdite sono trasferiti dal patrimonio netto consolidato alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato. Le variazioni di fair value complessivamente rilevate nella voce 120. "Riserve da valutazione" sono esposte nel Prospetto della redditività consolidata complessiva;
  • nel caso di copertura dell'investimento netto in una società estera, le coperture di investimenti in società estere le cui attività sono gestite in una valuta differente dall'Euro sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari. L'utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è classificato nel patrimonio netto consolidato ed è rilevato nel conto economico consolidato nel momento in cui l'investimento netto nell'entità viene ceduto. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 120. "Riserve da valutazione" sono esposte anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva; la parte inefficace è invece imputata a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura".

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato il Gruppo ha in essere operazioni di copertura specifica del rischio di tasso di interesse di titoli di debito.

Operazioni di copertura IAS 39 - Copertura generica ("Macro Hedge Accounting")

Alle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie il Gruppo applica le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39. Il Gruppo realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.

Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.

Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata. La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.

La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.

Nelle operazioni di copertura generica di portafoglio di attività/passività, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria, ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possano essere utilizzati per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere designati come oggetto di copertura generica (macrohedging)

Parte A - Politiche contabili

importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua durata, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura e se i risultati effettivi siano all'interno di un intervallo compreso fra l'80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica misurata con riferimento al rischio coperto è rilevato nelle voci 60. dell'attivo "Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)" o 50. del passivo "Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)", in contropartita della voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Nella stessa voce di conto economico consolidato è rilevata la variazione del fair value dello strumento di copertura.

L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60. dell'attivo o 50. del passivo è rilevata a conto economico consolidato tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte. Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico consolidato.

Alla data di riferimento del Bilancio consolidato il Gruppo ha in essere operazioni di copertura generica del rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela al dettaglio e raccolta diretta a tasso fisso da clientela.

5 - Partecipazioni

La voce include le interessenze detenute in società collegate e joint ventures, nonché le interessenze in società controllate escluse dall'area di consolidamento in applicazione delle policy del Gruppo.

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni regolati dagli IFRS10 Bilancio consolidato, IAS28 Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS11 Accordi a controllo congiunto sono dettagliati, nella misura in cui applicabili, nella Sezione 3. "Area e metodi di consolidamento" della Parte A.1 della presente nota integrativa consolidata, che include l'informativa sulle valutazioni e assunzioni significative adottate per stabilire l'esistenza di controllo, controllo congiunto o influenza notevole in ossequio a quanto previsto dall'IFRS12 (paragrafi 7-9).

Le restanti interessenze azionarie, diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nello stato patrimoniale consolidato nella voce 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" (si veda la Sezione 8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione), sono classificate quali attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value e trattate in modo corrispondente (si vedano le Sezioni 1 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" e 2 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva").

6 - Attività materiali

La voce include:

  • terreni
  • fabbricati
  • mobili ed arredi
  • macchine e dispositivi elettronici
  • impianti, macchinari e attrezzature
  • automezzi

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

  • attività ad uso funzionale
  • attività detenute a scopo di investimento
  • rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS2

La voce può includere, altresì, le attività materiali rivenienti dall'escussione delle garanzie ricevute.

Attività ad uso funzionale e Attività detenute a scopo di investimento

Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.

Nelle attività materiali confluiscono i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali di cui all'IFRS 16, nonché le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nello stato patrimoniale consolidato nella voce 130. "Altre attività" .

Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Per quanto riguarda le attività materiali per diritti d'uso acquisite con il leasing, al momento dell'iscrizione iniziale dette attività sono valutate sulla base dei flussi finanziari associati ai contratti di leasing, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario. I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.

Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:

  1. "Spese amministrative: b) Altre spese amministrative", se riferite ad attività ad uso funzionale; ovvero:

  2. "Altri oneri/proventi di gestione", se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.

I terreni e i fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata, ad eccezione dei diritti d'uso; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.

Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:

Fabbricati non superiore a 33,3 anni
Mobili e arredi non superiore a 9 anni
Macchine e dispositivi elettronici non superiore a 5 anni
Impianti, macchinari e attrezzature non superiore a 14 anni
Automezzi non superiore a 4 anni

La vita utile utilizzata per il calcolo degli ammortamenti dei diritti d'uso non eccede la vita utile attribuita al diritto di utilizzo.

La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la relativa vita utile viene rideterminata e la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

In particolare, si precisa che le spese per migliorie capitalizzate sull'attività principale, con particolare riferimento agli immobili, possono determinare un significativo aumento della vita utile del bene, che non può in ogni caso superare la vita utile sopra riportata a partire dalla data di capitalizzazione della miglioria.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Parte A - Politiche contabili

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce 280. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato il Gruppo non detiene attività materiali rivenienti dall'escussione delle garanzie ricevute.

Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS2

Le attività materiali costituiscono rimanenze laddove siano detenute per la vendita nel normale svolgimento dell'attività aziendale. Tali attività sono oggetto di valutazione al minore fra costo e valore netto di realizzo. Eventuali rettifiche di valore derivanti dall'applicazione del citato criterio sono rilevate alla voce "210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato il Gruppo non detiene rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS2.

7 - Attività immateriali

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, marchi e domini, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.

Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.

Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:

  • software non superiore a 3 anni;
  • altre attività immateriali non superiore a 5 anni.

Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento, del marchio e domini Fineco.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 220. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce "280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero "220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".

Avviamento

Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.

L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.

Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio consolidato, corrispondente all'avviamento iscritto nel bilancio d'esercizio della Banca, riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.

In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.

Parte A - Politiche contabili

L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 270. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il contributo della controllata Fineco AM, grazie al modello di business integrato verticalmente.

Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.

Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la Sezione 10.3 "Attività immateriali – Altre informazioni" della successiva Parte B della presente nota integrativa consolidata.

8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.

Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte rispettivamente nello stato patrimoniale consolidato alle voci 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.

Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva (si veda Parte D - Redditività consolidata complessiva).

Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 320. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico consolidato. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico consolidato.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti "Attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione".

9 - Fiscalità corrente e differita

Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale consolidato del bilancio rispettivamente nelle voci 110. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.

In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la legislazione fiscale vigente;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la legislazione fiscale vigente;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri e riferibili a:
    • o differenze temporanee deducibili;
    • o riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
    • o riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;
    • o passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito dovute negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee imponibili.

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite, sono calcolate applicando le legislazioni fiscali nazionali vigenti (con riferimento a ciascuna società consolidata integralmente) e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate.

In particolare, per la fiscalità corrente, relativa a FinecoBank, l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%. A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.

Per quanto riguarda la partecipata irlandese Fineco AM, le imposte sono state calcolate applicando l'aliquota del 12,5% (prevista dalla relativa legislazione fiscale).

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.

Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.

Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico consolidato alla voce 300. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività consolidata complessiva tra le riserve da valutazione.

Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:

  • esistenza di un diritto di compensare gli ammontari rilevati; e
  • l'intenzione di regolare le posizioni attive e passive con un unico pagamento su base netta o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:

  • esistenza di un diritto di compensare le sottostanti attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti; e
  • le attività e le passività fiscali differite si riferiscono a imposte sul reddito applicate dalla medesima giurisdizione fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta (normalmente in presenza di un contratto di Consolidato fiscale).

10 - Fondi per rischi e oneri

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment", e i fondi su altri impegni e altre garanzie che non sono soggetti alle regole di svalutazione dell'IFRS 9. Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico consolidato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".

Fondi di quiescenza e per obblighi simili

I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.

In particolare:

  • un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l'età, gli anni di servizio e le politiche di remunerazione dell'impresa. In questo caso il rischio attuariale e il rischio d'investimento ricadono in sostanza sull'impresa;
  • un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l'impresa versa dei contributi predeterminati. Il beneficio è dato dall'ammontare accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal rendimento sui contributi. L'erogante non ha rischio attuariale e/o d'investimento legato a tale tipologia di piano in quanto non ha l'obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi qualora il fondo non detenga attività sufficienti per pagare i benefici a tutti i dipendenti.

Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.

Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, nello stato patrimoniale consolidato alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 120. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.

Altri fondi

Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione; e
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare della relativa passività.

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Il fondo rischi e oneri per controversie legali include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che lo assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: b) altri accantonamenti netti" del conto economico consolidato, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.

Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.

In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico consolidato per meglio rifletterne la natura.

11 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi (tra i quali depositi, conti correnti, finanziamenti, passività del leasing, debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.).

Parte A - Politiche contabili

Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.

Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato includono le passività del leasing rilevate inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica della corrispondente attività per diritto di utilizzo.

Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico consolidato alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.

Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 140. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.

Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo possono prevedere clausole di negative pledges e di covenants, di contenuto standard in base alle prassi normalmente in uso. La natura degli impegni assunti, in linea con la prassi dei mercati, e le remote probabilità che gli eventi di default si verifichino, consentono di considerare tali clausole come non significative.

12 - Passività finanziarie di negoziazione

Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:

  • contratti derivati che non sono designati come strumenti di copertura;
  • obbligazioni a consegnare attività finanziarie prese a prestito da un venditore allo scoperto (ossia le vendite allo scoperto di attività finanziarie non già possedute);
  • passività finanziarie emesse con l'intento di riacquistarle a breve termine;
  • passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato unitariamente e per il quale sussiste evidenza della sua gestione in un'ottica di negoziazione.

Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.

Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".

13 - Passività finanziarie designate al fair value

Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:

tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;

ovvero,

un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente al Consiglio di Amministrazione o organo equivalente.

Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.

Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.

Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico consolidato nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 120. Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".

14 - Operazioni in valuta

Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.

Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura dell'esercizio.

Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato.

Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine esercizio.

In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.

Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto consolidato sono esposte anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

15 - Attività e passività assicurative

L'IFRS 17 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l'assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo (l'assicurato), concordando di risarcire quest'ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto.

In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l'iscrizione:

  • alla voce 160. "Risultato dei servizi assicurativi" di conto economico consolidato, di:
    • o ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi, che riflettono la quota del corrispettivo ricevuto dall'assicurato a fronte dei servizi forniti nell'esercizio;
    • o costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi, ossia le spese connesse con i contratti assicurativi emessi;
    • o ricavi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione, che comprende l'importo recuperato dai riassicuratori;
    • o costi per servizi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione, che include le provvigioni/altre spese relative alla riassicurazione;

Parte A - Politiche contabili

  • alla voce 170. "Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa" di conto economico consolidato, dei costi/ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi e alle cessioni in riassicurazione, dove figura il saldo, positivo o negativo, dei cambiamenti del valore di bilancio dei contratti assicurativi emessi e delle cessioni in riassicurazione connessi con gli effetti e le variazioni del valore temporale del denaro, nonché con gli effetti e le variazioni dei rischi finanziari associati con i flussi finanziari derivanti da tali operazioni;
  • alla voce 110. "Passività assicurative" del passivo di stato patrimoniale consolidato, dei contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività, ovvero contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione, emessi e i contratti d'investimento con elementi di partecipazione discrezionale, e le cessioni in riassicurazione che costituiscono passività;
  • alla voce 80. "Attività assicurative" dell'attivo di stato patrimoniale consolidato, dei contratti di assicurazione emessi che costituiscono attività, ovvero contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione, emessi e i contratti d'investimento con elementi di partecipazione discrezionale e delle cessioni in riassicurazione che costituiscono attività.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti attività e passività assicurative.

16 - Altre informazioni

Aggregazioni aziendali

Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.

Un'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).

In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:

  • identificazione dell'acquirente;
  • determinazione del costo dell'aggregazione aziendale;

e

allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell'aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.

In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.

La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.

Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.

Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.

La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.

In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.

Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:

  • al fair value, oppure
  • come proporzione delle interessenze di terzi nelle attività, passività e passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita.

Attività finanziarie "impaired acquisite o originate" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI)

Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nello stato patrimoniale consolidato nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale attività finanziaria "impaired acquisite o originate" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).

Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.

L'informativa relativa alle attività finanziarie "impaired acquisite o originate" riportata nella nota integrativa consolidata è esclusa dalla ripartizione per stadi di rischio di credito e rilevata separatamente.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti attività finanziarie "impaired acquisite o originate".

Azioni proprie

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di acquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

Benefici ai dipendenti

Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall'azienda in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti e si suddividono in

  • benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e dai benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale) che si prevede di liquidare interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato l'attività lavorativa e rilevati interamente a conto economico al momento della maturazione (rientrano in tale categoria, ad esempio, i salari, gli stipendi e le prestazioni "straordinarie");
  • benefici successivi al rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro che obbligano l'impresa ad un'erogazione futura nei confronti dei dipendenti. Tra questi, rientrano il trattamento di fine rapporto e i fondi pensione che, a loro volta si suddividono in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti o fondi di quiescenza aziendale;
  • benefici per la cessazione del rapporto di lavoro, ossia quei compensi che l'azienda riconosce ai dipendenti come contropartita alla cessazione del rapporto di lavoro, in seguito alla decisione della stessa di concludere il rapporto di lavoro prima della normale data di pensionamento;
  • benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi successivi al temine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno svolto le proprie prestazioni lavorative.

I benefici ai dipendenti sono rilevati nel conto economico consolidato nella voce 190. "Spese amministrative a) spese per il personale" e sono normalmente iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti, ad eccezione dei benefici per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare, che sono normalmente iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 100. "Fondo rischi ed oneri", e del trattamento di fine rapporto, iscritto nello stato patrimoniale consolidato alla voce 90. "Trattamento di fine rapporto del personale".

Cassa e disponibilità liquide

Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti "a vista", nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali "a vista" sono rilevate nella voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito".

Compensazione di attività e passività finanziarie

La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:

  • il possesso di un diritto esercitabile per la compensazione degli importi rilevati contabilmente;
  • l'intenzione di regolare le partite al netto o realizzare l'attività ed estinguere contemporaneamente la passività.

In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa consolidata, riportate in Parte B - Altre informazioni.

In tali tavole, in particolare, sono esposti:

  • i valori di bilancio, prima e dopo gli effetti della compensazione contabile, relativi alle attività e passività finanziarie che soddisfano le condizioni necessarie al riconoscimento di tali effetti;
  • la misura delle esposizioni che non soddisfano tali requisiti, ma che sono incluse in accordi di Master Netting Agreement o similari, che attivano le condizioni di compensazione solo in seguito a specifiche circostanze (ad es. un evento di default);
  • la misura delle garanzie reali ad esse connesse.

Contributi ai fondi di garanzia e di risoluzione

Il trattamento contabile applicabile ai contributi ai fondi di risoluzione è stato disciplinato dalla Banca d'Italia con Comunicazione del 20 gennaio 2016 "Contributi ai fondi di risoluzione: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza" e con Comunicazione del 25 gennaio 2017 "Contribuzioni addizionali al Fondo di risoluzione nazionale: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza". L'applicazione degli IFRS ai contributi ai fondi di garanzia ("Deposit Guarantee Schemes") sono stati oggetto di una Opinion ESMA "Application of the IFRS requirements in relation to the recognition of contributions to Deposit Guarantee Schemes in IFRS accounts" (2015/ESMA/1462 del 25 settembre 2015).

Ai fini del trattamento in bilancio è necessario far riferimento allo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali" e all'Interpretazione IFRIC21 "Tributi". Quest'ultima, infatti, tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo nel caso in cui tale passività rientri nell'ambito di applicazione dello IAS 37. Ai sensi dell'IFRIC21, "un tributo rappresenta un impiego di risorse che incorporano benefici economici imposto dalle amministrazioni pubbliche alle entità in conformità alla legislazione". Gli obblighi di contribuzione, sia nella forma "ordinaria" sia nella forma "straordinaria", derivano da previsioni legislative e, conseguentemente, ricadono nella nozione di "Tributi" di cui all'IFRIC21. Lo IAS 37 e l'IFRIC21 prevedono che al verificarsi del fatto vincolante che crea un'obbligazione attuale debba essere registrata una passività. Poiché il decreto non prevede che i contributi siano, per intero oppure parzialmente, ridotti o restituiti agli intermediari, ogni volta che si verifica il fatto vincolante la passività connessa con i relativi contributi va registrata per l'intero importo. Poiché non è possibile ravvisare in contropartita alla passività né un'attività immateriale ai sensi dello IAS 38 né un'attività per un pagamento anticipato (prepayment asset), ne consegue che i contributi devono essere imputati a conto economico. Essendo forme di contribuzione assimilate contabilmente a tributi, tali contributi sono rilevati nella voce di conto economico consolidato 190 "Spese amministrative b) altre spese amministrative", nella quale vanno ricondotte, fra l'altro, le imposte indirette e le tasse (liquidate e non liquidate) di competenza dell'esercizio.

Contributi pubblici

I contributi pubblici si manifestano sotto forma di trasferimenti di risorse alla società a condizione che questa abbia rispettato, o si impegni a rispettare, certe condizioni relative alle sue attività operative. Sono escluse quelle forme di assistenza pubblica alle quali non può ragionevolmente essere associato un valore e le operazioni con gli enti pubblici che non possono essere distinte dalle normali attività commerciali della società.

I contributi pubblici si possono distinguere in:

  • contributi in conto capitale, per il cui ottenimento è condizione essenziale che l'entità acquisti, costruisca o comunque acquisisca attività immobilizzate;
  • contributi in conto esercizio, diversi da quelli in conto capitale.

I contributi pubblici devono essere rilevati, con un criterio sistematico, nel conto economico negli esercizi in cui la società rileva come costi le relative spese che i contributi intendono compensare e solo nel momento in cui esiste una ragionevole certezza che:

  • a) l'entità rispetterà le condizioni previste; e
  • b) i contributi saranno ricevuti.

Il Gruppo iscrive i contributi pubblici in conto capitale nello stato patrimoniale consolidato come ricavo differito nella voce 80. "Altre passività" e rileva la quota parte di competenza dell'esercizio nel conto economico consolidato nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione" durante la vita utile del bene.

I contributi in conto esercizio sono presentati nel conto economico consolidato nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione" oppure vengono dedotti dal costo correlato se tale compensazione consente di riflettere in modo più appropriato la sostanza dell'operazione.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile

netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

Per i titoli emessi, sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato le commissioni di collocamento dei prestiti obbligazionari pagate a terzi, le quote pagate alle borse valori, i compensi pagati alla Società di revisione per l'attività svolta a fronte di ogni singola emissione e, più in generale, i costi sostenuti per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti, consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti

I Decreti Legge n. 18/2020 (c.d. "Cura Italia") e n. 34/2020 (c.d. "Rilancio")24 hanno introdotto nell'ordinamento italiano misure fiscali di incentivazione connesse sia con spese per investimenti (es. eco e sismabonus) sia con spese correnti (es. canoni di locazione di locali ad uso non abitativo). Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). Per l'eco ed il sisma bonus, oltre che per gli altri incentivi per interventi edilizi, è possibile usufruire dell'incentivo anche tramite sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore, al quale verrà riconosciuto un credito d'imposta. La maggior parte dei crediti d'imposta oggetto delle misure d'incentivo sono cedibili a terzi acquirenti, che li utilizzeranno secondo la specifica disciplina prevista. Nessuno dei crediti in oggetto è rimborsabile direttamente dallo Stato, in quanto gli stessi possono essere utilizzati in compensazione senza possibilità di riportare a nuovo, né chiedere a rimborso, la quota parte non compensata nell'anno di riferimento per motivi di incapienza.

La contabilizzazione dei crediti d'imposta acquistati da un soggetto terzo (cessionario del credito d'imposta) non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale. Lo IAS 8 prevede che, nei casi in cui vi sia una fattispecie non esplicitamente trattata da un principio contabile IAS/IFRS, la direzione aziendale definisca un'accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni.

A tal fine il Gruppo, tenendo in considerazione le indicazioni espresse dalle Autorità25, si è dotato di una accounting policy che fa riferimento alla disciplina contabile prevista dall'IFRS 9, considerando che i crediti d'imposta in questione sono, sul piano sostanziale, assimilabili a un'attività finanziaria.

Il credito d'imposta viene inizialmente rilevato al suo fair value, corrispondente al prezzo dell'operazione, comprensivo dei costi iniziali direttamente attribuibili all'operazione, e successivamente misurato con un modello contabile basato sull'IFRS 9 corrispondente ad un business model "Held To Collect", che prevede la misurazione al costo ammortizzato, in quanto ritenuto più idoneo a fornire un'informativa rilevante e attendibile, considerando che le attuali intenzioni di FinecoBank sono quelle di ottenere un rendimento lungo tutta la durata dell'operazione. Il tasso di interesse effettivo viene calcolato stimando i cash flow attesi, tenuto conto di tutti i termini relativi al credito d'imposta, compreso le compensazioni attese e il fatto che il credito d'imposta non utilizzato in ciascun periodo di compensazione sarà perso.

Ad ogni reporting period vengono rilevati a conto economico i proventi di competenza del periodo, ammortizzando secondo una logica finanziaria la differenza fra il valore nominale del credito d'imposta acquistato e l'importo riconosciuto al cliente maggiorato dei costi diretti iniziali connessi alla pratica.

L'eventuale revisione delle stime dei cash flow attesi comporta il ricalcolo del valore contabile lordo del credito d'imposta come il valore attuale dei nuovi cash flow attualizzati all'originario tasso di interesse effettivo, come previsto dal paragrafo B5.4.6 dell'IFRS 9. Eventuali anticipazioni rispetto alle compensazioni stimate originariamente generanno delle riprese di valore, mentre eventuali posticipi genereranno delle rettifiche di valore, che verranno rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio.

Il credito d'imposta non è assoggettato ad impairment secondo le regole definite dall'IFRS 9, in quanto l'operazione non espone il Gruppo ad un rischio di credito.

Come specificato dal documento congiunto delle Autorità, tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale nella voce di bilancio 130. "Altre attività", mentre i proventi determinati con il tasso di interesse effettivo vengono rilevati nella voce 10. "Interessi attivi e proventi assimilati". Nella medesima voce vengono rilevati gli utili/perdite determinati dalla revisione delle stime in merito ai cash flow attesi, ad eccezioni di quelli derivanti dal mancato utilizzo dei crediti d'imposta acquistati che vengono rilevati nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione".

24 Convertiti in legge, con modificazioni, rispettivamente dalla Legge n. 27 del 24 aprile 2020 e dalla Legge n. 77 del 17 luglio 2020.

25Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

In caso di cessione a terzi, la differenza fra il prezzo incassato e il costo ammortizzato residuo alla data di cessione verrà rilevato nella voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Criteri di classificazione delle attività finanziarie

Il metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).

In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:

  • "detenute per incassare flussi di cassa contrattuali" ("HTC"), valutate al costo ammortizzato e sottoposte a riduzione di valore basata sulle perdite attese;
  • "detenute per incassare i flussi di cassa e per la vendita" ("HTCS"), valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, in una riserva di patrimonio netto, e sottoposte a riduzione di valore basata sulle perdite attese;
  • "detenute nell'ambito di altri modelli di business", ad esempio detenute per la negoziazione, valutate al fair value rilevato a conto economico.

È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:

  • designare irrevocabilmente un'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato a conto economico se in questo modo si elimina o si riduce significativamente un disallineamento ("disallineamento contabile") che altrimenti risulterebbe da una differente valutazione di attività o passività o dalla rilevazione di utili e perdite su basi differenti;
  • designare irrevocabilmente particolari investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a conto economico, come valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Al momento della cessione le variazioni di fair value iscritte in apposita riserva di patrimonio netto non sono riclassificate a conto economico, bensì ad altra riserva di patrimonio netto.

Business model

Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:

  • Held to collect (HTC): il cui obiettivo è quello di detenere le attività finanziarie al fine di incassare i flussi di cassa contrattuali. L'inserimento di un portafoglio di attività finanziarie in tale business model non comporta necessariamente l'impossibilità di vendere gli strumenti anche se è necessario considerare la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future;
  • Held to collect and sell (HTCS): il cui obiettivo è perseguito sia mediante l'incasso dei flussi contrattuali sia mediante la vendita delle attività finanziarie. Entrambe le attività (raccolta dei flussi contrattuali e vendita) sono indispensabili per il raggiungimento dell'obiettivo del modello di business, pertanto, le vendite sono più frequenti e significative rispetto ad un business model HTC e sono parte integrante delle strategie perseguite;
  • Altri modelli di business: nei quali confluiscono sia le attività finanziarie detenute con finalità di trading sia le attività finanziarie gestite con un modello di business non riconducibile ai business model precedenti.

Il Business model del Gruppo è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (Risk Appetite Framework) stabilito annualmente. Tuttavia, una singola società può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.

Per il business model Held to collect, il Gruppo ha definito delle soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione e ha definito dei parametri che consentono di identificare eventuali aumenti del rischio di credito delle attività, in quanto, come previsto dall'IFRS9 paragrafo B4.1.3A, indipendentemente dalla loro frequenza e valore, le vendite a causa di un aumento del rischio di credito non sono incompatibili con un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, perché la qualità creditizia delle attività finanziarie è rilevante per la capacità dell'entità di raccogliere i flussi finanziari contrattuali.

Il Gruppo ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti principali attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:

  • finanziamenti alla clientela (a titolo di esempio mutui, prestiti personali, sovvenzioni chirografarie, carte di credito revolving, aperture di credito in conto corrente e, convenzionalmente, scoperti di conto corrente);
  • operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail "Leva multiday" e istituzionale;
  • carte di credito a saldo;
  • depositi, finanziamenti e pronti contro termine di tesoreria;

  • altri crediti di funzionamento;
  • titoli di proprietà per i quali l'obiettivo definito nella politica di investimento è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali.

Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo definito nella politica di investimento è perseguito sia mediante l'incasso dei flussi contrattuali sia mediante la vendita delle attività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto, non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.

Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.

In particolare, si tratta delle seguenti principali attività identificate dal Gruppo:

  • attività finanziare connesse all'internalizzazione
  • attività finanziarie di trading
  • titoli ritirati dalla clientela
  • altri titoli (che non rientrano in nessuno dei precedenti punti).

SPPI Test

Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).

Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.

Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:

  • Capitale: è il fair value (valore equo) dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale. Tale valore può modificarsi durante la vita dello strumento finanziario, per esempio per effetto dei rimborsi di parte del capitale;
  • Interesse: costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al prestito, nonché per il margine di profitto.

Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali).

Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.

Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente, ad eccezione del repricing periodico dei tassi d'interesse, e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.

Si precisa che il Gruppo non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli, composto da attività finanziarie plain vanilla.

Derecognition di attività finanziarie

La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale consolidato di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.

Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:

la parte comprende soltanto flussi finanziari identificati specificamente dall'attività finanziaria (o dal gruppo di attività finanziarie similari);

Parte A - Politiche contabili

  • la parte comprende soltanto la quota interamente proporzionale (pro rata) dei flussi finanziari dall'attività finanziaria (o dal gruppo di attività finanziarie similari);
  • la parte comprende soltanto una quota interamente proporzionale di flussi finanziari identificati specificamente dall'attività finanziaria (o dal gruppo di attività finanziarie similari).

In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.

Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.

I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):

  • non sussiste l'obbligo da parte della società a corrispondere importi non incassati dall'attività originaria;
  • è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell'attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari;
  • sussiste l'obbligo a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari incassati e non si ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo.

Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.

Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.

Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.

Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.

Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.

Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.

Impairment

Aspetti generali

I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci Attività finanziarie al costo ammortizzato, Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (Impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.

Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:

  • Stadio 1: comprende le esposizioni creditizie di nuova erogazione o acquisizione nonché le esposizioni che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 2: comprende le esposizioni creditizie che, sebbene performing, hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 3: comprende le esposizioni creditizie deteriorate.

Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno. Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.

Parte A - Politiche contabili

Al fine di rispondere alle richieste del principio, la Capogruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD e LGD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile26. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" 27 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.

La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali utilizzando i parametri creditizi forniti da Moody's Analytics, mentre per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati con una metodologia differente a seconda del tipo di prodotto, attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per ulteriori informazioni in merito si rimanda al paragrafo 2.3 "Metodi di misurazione delle perdite attese" della parte E "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della presente nota integrativa consolidata.

Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale. Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:

  • il confronto fra il rating della controparte alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto/acquisto dei titoli. La metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima apertura del rapporto;
  • elementi assoluti quali i backstop previsti dalla normativa (e.g. 30 giorni di scaduto);
  • ulteriori evidenze interne (e.g. classificazione forborne).

Con riferimento alle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, la metodologia di staging allocation si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, ed è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento. Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare. In particolare, l'importo della perdita per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali. I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.

Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore

Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).

In particolare:

  • la PD (Probability of Default), esprime la probabilità di accadimento di un evento di default della posizione creditizia, in un determinato arco temporale (es. 1 anno);
  • la LGD (Loss Given Default), esprime la percentuale di perdita stimata, e quindi il tasso atteso di recupero, all'accadimento di un evento di default della posizione creditizia;
  • la EAD (Exposure at Default), esprime la misura della esposizione al momento dell'evento di default della posizione creditizia;
  • il Tasso di Interesse Effettivo è il tasso di sconto espressione del valore temporale del denaro.

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno, apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.

26 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9

27 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.

Parte A - Politiche contabili

I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

  • introdurre adeguamenti "point-in-time" previsti dal principio contabile;
  • includere informazioni "forward looking";
  • estendere i parametri di rischio creditizio ad una prospettiva pluriennale.

Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.

Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.

Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.

Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.

La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:

  • Sofferenze: rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfettaria per tipologie di esposizioni omogenee;
  • Inadempienze probabili ("Unlikely to Pay"): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per le quali non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Le inadempienze probabili sono valutate in bilancio analiticamente (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee.

Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione cosiddette forborne, possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momento della concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing Technical Standards dell'EBA. Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni qualora l'ammontare del capitale, degli interessi o delle commissioni non pagate alla data in cui erano dovute superino entrambe le seguenti soglie: a) limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail; b) limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso debitore. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche.

Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore

La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking". Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, della Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della presente nota integrativa consolidata.

Leasing IFRS16

Un contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. L'IFRS 16 fornisce una definizione di leasing basata sulla nozione di controllo ("right of use" o "diritto d'uso") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi, individuando quali discriminanti dei leasing: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e il diritto di dirigere (vale a dire controllare) l'uso del bene oggetto del contratto. Rientrano nella definizione di leasing, oltre ai contratti di leasing propriamente detti, anche quelli di affitto, noleggio, locazione e comodato.

Il modello contabile da applicarsi da parte del locatario prevede che, per tutte le tipologie di leasing (leasing operativo e leasing finanziario) debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto ("passività del leasing").

Con riferimento, invece, al modello contabile che deve applicare il locatore, il principio contabile prevede la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario: un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà di un'attività sottostante; un leasing è classificato come operativo se, sostanzialmente, non trasferisce tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà di un'attività sottostante.

Locatario

Al momento dell'iscrizione iniziale l'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione, è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing alla data di decorrenza dello stesso, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario (ove esistenti). I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti ed eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 6- Attività materiali).

La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, il Gruppo ha previsto l'esclusione dei contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), l'esclusione di tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e non applica il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata. Si precisa inoltre che le componenti non leasing sono separate dalle componenti leasing e rilevate a conto economico per competenza secondo il principio contabile applicabile e che nel conto economico sono rilevati anche i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing.

Locatore

I contratti di locazione stipulati dal Gruppo sono stati classificati come leasing operativo, pertanto, i pagamenti ricevuti sono rilevati come proventi con un criterio a quote costanti nella voce di conto economico 230 "Altri oneri/proventi di gestione". Le attività sottostanti oggetto del contratto di leasing operativo sono ammortizzate e assoggettate al processo di verifica di perdite per riduzione di valore in modo analogo alle attività simili (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 6- Attività materiali).

Per maggiori dettagli in merito alle operazioni di leasing si rimanda alla Parte M – Informativa sul leasing, contenuta nella presente nota integrativa consolidata.

Operazioni di pronti contro termine e prestito titoli

I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.

Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.

Parte A - Politiche contabili

Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.

Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:

  • nella voce Interessi per la componente positiva (prestatario) e negativa (prestatore) legata alla remunerazione della disponibilità di cassa versata al prestatore;
  • alla voce Commissioni per la componente negativa (prestatario) e positiva (prestatore) legata al servizio ricevuto (prestato) mediante la messa a disposizione del titolo da parte del prestatore.

Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.

Operazioni TLTRO III - Targeted Longer Term Refinancing Operations III

Le operazioni TLTRO III sono strumenti non convenzionali di politica monetaria che permettono agli enti creditizi dell'Eurosistema di finanziarsi a lungo termine a tassi molto vantaggiosi, con l'obiettivo di aumentare l'erogazione di prestiti a favore di imprese e consumatori dell'area euro.

Il Gruppo alla data del presente bilancio non ha in essere operazioni TLTRO III. Le operazioni chiuse nel corso dell'esercizio 2022 erano iscritte nelle "Passività finanziarie al costo ammortizzato" e misurate al costo ammortizzato, applicando le previsioni contenute nell'IFRS 9.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (nello specifico i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni, che possono consistere nell'assegnazione di:

  • diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette);
  • diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share) regolati con strumenti rappresentativi di capitale;
  • diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share) regolati per cassa.

In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.

Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.

In eventuali accordi di pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime e iscritte a conto economico in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando tutte le variazioni di fair value nel conto economico.

Rinegoziazioni

Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.

La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività/passività tramite un'analisi di tipo qualitativo. Per le passività finanziarie, inoltre, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo, per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione della passività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario (test soglia 10%).

Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non siano sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico consolidato come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni".

In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.

Parte A - Politiche contabili

In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazione, che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.

Le rinegoziazioni per motivi commerciali vedono coinvolti debitori che non versano in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse, in linea generale, tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per il debitore. In linea generale, tali rinegoziazioni sono considerate sostanziali e sono contabilmente assimilate ad un'estinzione anticipata del debito originario e all'apertura di un nuovo finanziamento.

Strumenti di capitale

Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.

In particolare, sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:

  • durata illimitata o comunque pari alla durata societaria;
  • piena discrezionalità dell'emittente nel pagamento di cedole o nel rimborso, anche anticipato, del capitale.

Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:

  • mantengano nella piena discrezionalità dell'emittente la facoltà ad operare il ripristino del valore nominale (write-up) successivo ad un capital event che ne abbia determinato la riduzione (write-down);
  • non incorporino previsioni che impongano all'emittente di provvedere a pagamenti (must pay clauses) a seguito di eventi autentici entro il controllo delle parti.

Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati nello stato patrimoniale consolidato in voce 140. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, al netto delle relative imposte.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 10 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.

Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del D.Lgs. n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.

I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto consolidato nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Parte A - Politiche contabili

Write–off

Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare il capitale e gli interessi maturati. Le valutazioni relative al possibile write-off sono attuate in base ad una serie di criteri, elencati di seguito (a titolo esemplificativo e non esaustivo), quali:

  • irreperibilità del debitore e/o del garante, qualora presente;
  • mancanza di beni aggredibili (ad esempio, la mancanza di stipendio, proprietà immobiliari);
  • azioni giudiziali infruttuose e dispendiose rispetto al credito esigibile;
  • decesso del debitore ed eventuale mancanza degli eredi e/o rinuncia all'eredità.

In ogni caso, la politica aziendale è quella di non proseguire le attività di recupero successivamente all'iscrizione di un write-off.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEI COSTI

I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:

  • gli interessi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. Negli interessi passivi (o negli interessi attivi, in caso di interessi passivi negativi) figurano inoltre gli interessi maturati sui debiti per leasing determinati sulla base del tasso di finanziamento marginale. Gli interessi attivi (o gli interessi passivi) comprendono anche i differenziali o i margini, positivi (o negativi), maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a
    • o contratti derivati finanziari di copertura di attività e passività che generano interessi;
    • o contratti derivati finanziari classificati nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value (c.d. fair value option);
    • o contratti derivati finanziari connessi gestionalmente con attività e passività classificate nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione o connessi gestionalmente con "altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze (c.d. contratti "pluriflusso");
  • gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso;
  • i dividendi sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione, a meno che tale data non sia nota o l'informazione non sia immediatamente disponibile, nel qual caso è ammessa la rilevazione al momento dell'incasso;
  • le commissioni da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, in relazione alla prestazione dei servizi da cui sono originate, secondo le previsioni del principio IFRS 15 (come nel seguito dettagliato). Le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo sono rilevate tra gli interessi;
  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti a conto economico al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi;
  • gli utili e perdite derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del perfezionamento della vendita, ovvero quando è adempiuta l'obbligazione di fare nei confronti del cliente;
  • i costi sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza; eventuali costi rilevati per ottenere i contratti con i clienti, che il Gruppo non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto, sono rilevati come attività e ammortizzati a conto economico sistematicamente e coerentemente con la rilevazione dei ricavi relativi al trasferimento ai clienti dei beni o servizi ai quali l'attività si riferisce.

Tra i costi, le spese amministrative includono, inoltre, i canoni di leasing a breve termine, i canoni di leasing di modesto valore (vale a dire i contratti i cui beni sottostanti al contratto non superano, quando nuovi, la soglia di 5 mila euro), i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing, la componente IVA dei canoni di leasing da pagare/pagati sui contratti di leasing rilevati in accordo con IFRS 16 e i canoni per il leasing di attività immateriali.

Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:

  • in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("point in time"),
  • o
  • nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.

Parte A - Politiche contabili

Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, il Gruppo procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.

L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente. Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere soggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che il Gruppo prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.

Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.

Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.

Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che il Gruppo utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per effetto del quale l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.

A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza, la gestione di OICR o prodotti assicurativi) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.

In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dal Gruppo in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:

  • le commissioni di negoziazione, raccolta ordini e collocamento di strumenti finanziari sono contabilizzate "point in time", in quanto il servizio prestato si intende adempiuto nel momento della prestazione del servizio. Il corrispettivo è quantificato generalmente in misura fissa o percentuale, in base alle condizioni contrattuali, sul controvalore dello strumento negoziato/collocato;
  • le commissioni di consulenza, di gestione di portafogli e di gestione di prodotti assicurativi sono contabilizzate "over time", in quanto il servizio prestato si intende adempiuto nel corso della durata del contratto (metodo basato sugli input). Per questa tipologia di commissioni, infatti, si è ritenuto che gli input necessari a fornire il servizio incorporato nell'obbligazione di fare siano distribuiti uniformemente lungo la durata del relativo contratto. Non sono presenti commissioni di performance su strumenti del risparmio gestito. Per quanto riguarda il collocamento di specifiche polizze assicurative il cui rendimento è determinato in base al rendimento della gestione separata alla ricorrenza annuale della polizza, si precisa, tuttavia, che è presente una variabilità determinata dal rendimento della gestione separata, che può determinare una riduzione dell'aliquota applicabile;
  • le commissioni relative ai sistemi di pagamento sono rilevate principalmente "point in time", ad eccezione di alcuni servizi contabilizzati "over time" nel corso della durata del contratto (SEPA Electronic Database Alignment). I corrispettivi sono quantificati in misura fissa, con riferimento principalmente alle operazioni eseguite per conto della clientela (ad esempio prelievi Bancomat, prelievi Visa debit, pagamento bollettini postali, ecc.), o in misura percentuale sul controvalore dell'operazione, con riferimento principalmente ai ricavi percepiti dai circuiti e generati dalle operazioni eseguite per conto della clientela (circuito carte di credito/Visa debit, Pos, ecc.);
  • i recuperi dell'imposta di bollo sulle attività finanziarie sono contabilizzati "over time", in base alle disposizioni vigenti, in quanto il servizio si intende adempiuto nel corso della durata del contratto.

Parte A - Politiche contabili

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.

Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.

In particolare, possono essere riclassificate:

  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria della valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nel prospetto della redditività complessiva e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria del fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio a quella del fair value (valore equo) rilevato nel prospetto della redditività complessiva e viceversa.

I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:

  • un elemento che in precedenza era uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto non presenta più tali caratteristiche;
  • un elemento diventa uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto;
  • cambiamenti della valutazione.

Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:

  • un cambiamento di intenzione in relazione a determinate attività finanziarie (anche in caso di cambiamenti significativi delle condizioni di mercato);
  • la temporanea scomparsa di un dato mercato per le attività finanziarie;
  • il trasferimento di attività finanziarie tra parti dell'entità con diversi modelli di business.

Nell'esercizio 2023 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi

Nessun dato da segnalare.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Nessun dato da segnalare.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo

Nessun dato da segnalare.

A.4 Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).

Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.

Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:

  • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
  • processi di verifica ai fini della quantificazione delle rettifiche di Fair value (Fair value Adjustment o FVA).

I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.

Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dal Gruppo.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Tra i metodi di valutazione ammessi dal Gruppo si citano:

  • Discounted cash flow: le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
  • Modello di determinazione del prezzo delle opzioni: le tecniche di valutazione degli Option model sono generalmente utilizzate per strumenti nei quali il detentore ha un diritto o un obbligo contingente basato sul verificarsi di un evento futuro, come il superamento da parte del prezzo di un'attività di riferimento di un prezzo di strike predeterminato. Gli Option model stimano la probabilità che uno specifico evento si verifichi incorporando assunzioni come la volatilità dei rendimenti sottostanti ed il prezzo dello strumento sottostante.
  • Approccio di Mercato: è una tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.

Fair value Adjustment (FVA)

Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.

Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui il Gruppo dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.

Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.

Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".

Titoli obbligazionari a reddito fisso

I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Agli strumenti liquidi, quotati in mercati attivi è assegnata la gerarchia del fair value pari ad 1 ed è considerato il prezzo Denaro (per le posizioni long) e il prezzo Lettera (per le posizioni short). Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model.

Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.

Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.

Prodotti finanziari strutturati

Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.

Derivati Over-the-counter (OTC)

Il fair value dei contratti derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che il Gruppo negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference), opzioni (daily options e knockout options), e quelli che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.

Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) Fineco utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:

  • current price del sottostante "St"
  • strike "K";
  • barriera "L" (nel caso di opzioni esotiche come le Barrier Options);
  • tasso interesse "r";
  • volatilità "σt".

Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima, infatti, effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.

Titoli di capitale e Derivati quotati

I Titoli di capitale e i derivati quotati, tra i quali i certificati emessi da Fineco, sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. In tal caso è considerato il prezzo di chiusura del mercato regolamentato a maggiore liquidità cui Fineco ha accesso. I titoli di capitale, se quotati, sono classificati come Livello 2 nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto ed al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 31 dicembre 2023 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 9,79%, stimando al 31 dicembre 2023 il "litigation risk" in misura pari allo 3,79% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Le preferred share class "A" invece sono soggette ad un metodo di valutazione in bilancio che non prevede l'applicazione di un "Litigation Discount". Inoltre, essendo queste ultime convertibili in azioni VISA-A Common e successivamente vendibili, la componente "Illiquidity Risk" risulta inferiore rispetto alle Visa class "C", pertanto, il fattore di sconto è stato stimato al 3,96%. Alle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

Fondi di Investimento

Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.

Il fair value delle poste a vista o a revoca, delle attività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.

Il fair value delle passività finanziarie a vista, delle passività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Cassa e disponibilità liquide

Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Descrizione degli input utilizzati nella misurazione del fair value degli strumenti di Livello 2 e 3

Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.

Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare, può trattarsi di:

  • prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività simili;
  • prezzi quotati in mercati che non sono attivi per attività o passività simili o identiche;
  • input diversi dai prezzi quotati che sono osservabili per attività o passività (ad esempio: tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente citati; volatilità implicite; spread creditizi);
  • input confermati da dati di mercato che non possono essere direttamente osservati, ma basati su o supportati da dati di mercato.

I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.

Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.

Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:

  • volatilità storica, quando non è possibile osservare la volatilità implicita (es. di opzioni simili in quanto non sufficientemente liquide). La volatilità storica in genere non rappresenta le attuali aspettative degli operatori di mercato circa la volatilità futura, anche se è l'unica informazione disponibile per valutare un'opzione;
  • previsioni finanziarie sviluppate utilizzando i dati propri nel caso in cui non ci fossero le informazioni disponibili;
  • correlazione tra attività non liquide. Ci sono diversi tipi di input di correlazione, tra cui la correlazione di credito, la correlazione cross-attività (ad esempio correlazione tra equity e interest rate) e la correlazione tra attività dello stesso tipo (ad esempio correlazione tra tassi di interesse) che generalmente vengono utilizzati per valutare strumenti ibridi ed esotici;
  • credit spread quando non è osservabile o non può essere avvalorato da dati di mercato osservabili.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.

Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.

Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale e Derivati quotati".

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.

Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.

Sono previsti, in particolare, tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi per attività o passività identiche a cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione. Un mercato attivo è tale se le operazioni relative all'attività o alla passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, diversi dai prezzi di mercato già inclusi nel Livello 1. Gli input sono considerati osservabili se sono sviluppati sulla base di informazioni disponibili al mercato riguardanti eventi o transazioni correnti e riflettono le assunzioni che le controparti di mercato utilizzerebbero per valutare l'attività o la passività;
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente significativi input, diversi da quelli inclusi nel Livello 1 e nel Livello, non osservabili su mercati attivi. Gli input non osservabili devono comunque riflettere le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione dell'attività o passività, incluse le assunzioni sul rischio.

Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.

A.4.4 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
31/12/2023 31/12/2022
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 11.208 3.856 6.055 13.360 4.067 5.051
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 10.230 3.856 23 13.037 3.866 23
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 978 - 6.032 323 201 5.028
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
29.062 - 7 26.865 - 7
3. Derivati di copertura - 896.577 - - 1.691.642 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 40.270 900.433 6.062 40.225 1.695.709 5.058
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 5.324 1.670 3 3.184 1.387 3
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 59.988 - - 63.752 -
Totale 5.324 61.658 3 3.184 65.139 3

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello L3 = Livello 3

Nel corso dell'esercizio corrente non vi sono stati trasferimenti significativi di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.

Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.

Impatti della crisi determinata dal conflitto Russia-Ucraina sulla misurazione del fair value

La crisi determinata dal conflitto militare tra Russia-Ucraina non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Importi in migliaia)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
Totale di cui: a) attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate al
fair value
di cui: c) altre
attività finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair
value
Attività
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 5.051 23 - 5.028 7 - - -
2. Aumenti 1.611 424 - 1.187 - - - -
2.1. Acquisti 424 424 - - - - - -
2.2. Profitti imputati a: 1.187 - - 1.187 - - - -
2.2.1. Conto Economico 1.187 - - 1.187 - - - -
- di cui plusvalenze 1.187 - - 1.187 - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - X X X - - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - - - - - - -
3. Diminuzioni (607) (424) - (183) - - - -
3.1. Vendite (424) (424) - - - - - -
3.2. Rimborsi - - - - - - - -
3.3. Perdite imputate a: (183) - - (183) - - - -
3.3.1. Conto Economico (183) - - (183) - - - -
- di cui minusvalenze (181) - - (181) - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - X X X - - - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - - - - - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - - - - - - -
4. Rimanenze finali 6.055 23 - 6.032 7 - - -

Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico consolidato, ove presenti, nelle seguenti voci:

  • Voce 80: "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
  • Voce 110: "Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico";
  • Voce 90: "Risultato netto dell'attività di copertura".

Le sottovoci 2.2.2 "Profitti imputati a Patrimonio netto" e 3.3.2 "Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Importi in migliaia)
Passività
finanziarie detenute
per la
negoziazione
Passività
finanziarie
designate al fair
value
Derivati di
copertura
1. Esistenze iniziali 3 - -
2. Aumenti - - -
2.1. Emissioni - - -
2.2. Perdite imputate a: - - -
2.2.1. Conto Economico - - -
- di cui minusvalenze - - -
2.2.2. Patrimonio netto X - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - -
3. Diminuzioni - - -
3.1. Rimborsi - - -
3.2. Riacquisti - - -
3.3. Profitti imputati a : - - -
3.3.1. Conto Economico - - -
- di cui plusvalenze - - -
3.3.2. Patrimonio netto X - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -
4. Rimanenze finali 3 - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al 31/12/2023 31/12/2022
fair value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 27.940.209 19.409.985 837.063 6.494.211 31.472.301 20.844.398 1.962.312 6.707.496
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - - -
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 27.940.209 19.409.985 837.063 6.494.211 31.472.301 20.844.398 1.962.312 6.707.496
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.433.831 777.598 31.513 29.591.557 33.870.808 428.061 - 33.372.882
2. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 30.433.831 777.598 31.513 29.591.557 33.870.808 428.061 - 33.372.882

Legenda:

L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio

Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.

Parte A - Politiche contabili

A.5 Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.

Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.

Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra il prezzo pagato/importo erogato e il fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profi/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.

L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.

Non risultano day-one profit/loss dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Attivo

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023 31/12/2022
a) Cassa 6 4
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 1.933.510 1.197.698
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 333.034 272.011
Totale 2.266.550 1.469.713

La voce "b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo dei depositi overnight e della liquidità depositata presso Banca d'Italia, al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato crediti verso banche".

La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 8.765 - - 10.533 - -
3. Quote di O.I.C.R. - - 23 6 - 23
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 8.765 - 23 10.539 - 23
B. Strumenti derivati - - - - - -
1. Derivati finanziari 1.465 3.856 - 2.498 3.866 -
1.1 di negoziazione 1.465 3.856 - 2.498 3.866 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 1.465 3.856 - 2.498 3.866 -
Totale (A+B) 10.230 3.856 23 13.037 3.866 23

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in contratti derivati su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.

I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 3.652 migliaia di euro (3.830 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. regular way), per un importo pari a 1.669 migliaia di euro (2.534 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 8.765 10.533
a) Banche - 1
b) Altre società finanziarie 688 397
di cui: imprese di assicurazione - -
c) Società non finanziarie 8.077 10.135
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R. 23 29
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) 8.788 10.562
B. Strumenti derivati
a) Controparti Centrali 73 177
b) Altre 5.248 6.187
Totale (B) 5.321 6.364
Totale (A+B) 14.109 16.926

Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. regular way).

2.3 Attività finanziarie designate al fair value: composizione merceologica

Nessun dato da segnalare.

2.4 Attività finanziarie designate al fair value: composizione per debitori/emittenti

Nessun dato da segnalare.

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 48 - - 77 201 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 48 - - 77 201 -
2. Titoli di capitale 1 - 6.032 1 - 5.028
3. Quote di O.I.C.R. 929 - - 245 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale 978 - 6.032 323 201 5.028

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituiti, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C" e "A", per un importo di 6.022 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso del 2023 pari a 1.013 migliaia di euro. Le quote di OICR sono detenute dalla controllata Fineco AM per 929 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa consolidata.

Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo non rilevante.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Titoli di capitale 6.033 5.029
di cui: banche 8 14
di cui: altre società finanziarie 6.022 5.010
di cui: società non finanziarie 3 5
2. Titoli di debito 48 278
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 45 76
c) Banche 3 202
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. 929 245
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 7.010 5.552

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 29.062 - - 26.865 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 29.062 - - 26.865 - -
2. Titoli di capitale - - 7 - - 7
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 29.062 - 7 26.865 - 7

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"28. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Titoli di debito 29.062 26.865
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 29.062 26.865
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 7 7
a) Banche - -
b) Altri emittenti: 7 7
- altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie 7 7
- altri - -
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 29.069 26.872

28 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 29.064 - - - - (2) - - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2023 29.064 - - - - (2) - - - -
Totale 31/12/2022 26.867 - - - - (2) - - - -

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
269.082 - - - - 269.082 311.357 - - - - 311.357
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
2. Riserva obbligatoria 269.082 - - X X X 311.357 - - X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X - - - X X X
B. Crediti verso banche 2.724.513 - - 1.757.250 711.173 107.291 3.717.837 - - 1.604.553 1.784.822 115.339
1. Finanziamenti 107.291 - - - - 107.291 115.339 - - - - 115.339
1.1. Conti correnti - - - X X X - - - X X X
1.2. Depositi a
scadenza
71.303 - - X X X 66.486 - - X X X
1.3. Altri finanziamenti 35.988 - - X X X 48.853 - - X X X
- Pronti contro termine
attivi
397 - - X X X 261 - - X X X
- Finanziamenti per
leasing
- - - X X X - - - X X X
- Altri 35.591 - - X X X 48.592 - - X X X
2. Titoli di debito 2.617.222 - - 1.757.250 711.173 - 3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di debito 2.617.222 - - 1.757.250 711.173 - 3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 -
Totale 2.993.595 - - 1.757.250 711.173 376.373 4.029.194 - - 1.604.553 1.784.822 426.696

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 28.489 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati e altre operazioni finanziarie (41.306 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e per 7.102 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (7.286 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
Tipologia
operazioni/Valori
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 6.194.576 3.965 - - - 6.117.838 6.442.186 3.527 - - - 6.280.800
1.1. Conti correnti 2.171.981 1.901 - X X X 2.399.917 1.773 - X X X
1.2. Pronti contro
termine attivi
130.069 168 - X X X 138.989 37 - X X X
1.3. Mutui 2.498.914 1.101 - X X X 2.618.344 934 - X X X
1.4. Carte di credito,
prestiti personali e
cessioni del quinto
856.918 735 - X X X 891.343 721 - X X X
1.5. Finanziamenti
per leasing
- - - X X X - - - X X X
1.6. Factoring - - - X X X - - - X X X
1.7. Altri
finanziamenti
536.694 60 - X X X 393.593 62 - X X X
2. Titoli di debito 18.748.073 - - 17.652.735 125.890 - 20.997.394 - - 19.239.845 177.490 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di debito 18.748.073 - - 17.652.735 125.890 - 20.997.394 - - 19.239.845 177.490 -
Totale 24.942.649 3.965 - 17.652.735 125.890 6.117.838 27.439.580 3.527 - 19.239.845 177.490 6.280.800

Legenda: L1: Livello 1

L2: Livello 2 L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

La voce "Altri finanziamenti" include, principalmente, i finanziamenti erogati a Cronos Vita Assicurazioni S.p.A., per un importo di bilancio di 293.022 migliaia di euro (non presenti al 31 dicembre 2022), i depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari, per un ammontare di 103.593 migliaia di euro (259.849 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), e i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un ammontare di 136.306 migliaia di euro (130.750 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, il Gruppo effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;

  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa consolidata.

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
1. Titoli di debito 18.748.073 - - 20.997.394 - -
a) Amministrazioni pubbliche 18.748.073 - - 20.997.394 - -
b) Altre società finanziarie - - - - - -
di cui: imprese di assicurazione - - - - - -
c) Società non finanziarie - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 6.194.576 3.965 - 6.442.186 3.527 -
a) Amministrazioni pubbliche 4 - - 2 - -
b) Altre società finanziarie 524.682 5 - 381.053 1 -
di cui: imprese di assicurazione 22.693 - - 28.909 - -
c) Società non finanziarie 1.340 26 - 1.149 17 -
d) Famiglie 5.668.550 3.934 - 6.059.982 3.509 -
Totale 24.942.649 3.965 - 27.439.580 3.527 -

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive (Importi in migliaia)
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 21.371.034 - - - - (5.739) - - - -
Finanziamenti 6.536.839 - 46.375 24.094 - (6.922) (5.343) (20.129) - -
Totale 31/12/2023 27.907.873 - 46.375 24.094 - (12.661) (5.343) (20.129) - -
Totale 31/12/2022 31.446.950 - 41.720 25.229 - (15.294) (4.602) (21.702) - -

Sezione 5 – Derivati di copertura – Voce 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair Value Fair Value
31/12/2023 VN 31/12/2022 VN
L1 L2 L3 31/12/2023 L1 L2 L3 31/12/2022
A. Derivati finanziari
1. Fair value - 896.577 - 9.070.461 - 1.691.642 - 9.976.612
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
3. Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1. Fair value - - - - - - - -
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 896.577 - 9.070.461 - 1.691.642 - 9.976.612

Legenda:

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(Importi in migliaia)
Operazioni/Tipo di copertura Flussi finanziari
Specifica Investim.
titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica esteri
1. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - X X X - X X
2. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
684.177 X - - X X X - X X
3. Portafoglio X X X X X X 196.778 X - X
4. Altre operazioni - - - - - - X - X -
Totale attività 684.177 - - - - - 196.778 - - -
1. Passività finanziarie - X - - - - X - X X
2. Portafoglio X X X X X X 15.622 X - X
Totale passività - - - - - - 15.622 - -
1. Transazioni attese X X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
X X X X X X - X - -

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Adeguamento positivo 75 -
1.1 di specifici portafogli: 75 -
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 75 -
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (189.378) (266.938)
2.1 di specifici portafogli: (189.378) (266.938)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (189.378) (266.938)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale (189.303) (266.938)

Sezione 7 – Le partecipazioni – Voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede legale Sede operativa Tipo di rapporto Rapporto di partecipazione
Impresa
partecipante
Quota % Disponibilità voti %
A. Imprese controllate in modo congiunto
B. Imprese sottoposte a influenza notevole
Vorvel SIM S.p.A. Milano Milano Influenza
notevole
FinecoBank S.p.A. 20% 20%

Come descritto in precedenza, FinecoBank detiene anche il 100% di Fineco International Ltd, esclusa dall'area di consolidamento. In data 26 dicembre 2023 è avvenuta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della richiesta di cancellazione dal registro delle imprese inglese, che sarà effettiva trascorsi due mesi da tale data, salvo eventuali opposizioni alla cancellazione.

Per maggiori dettagli in merito all'illustrazione dei criteri e dei principi riguardanti l'area e i metodi di consolidamento si rimanda alla Sezione 3 - Parte A - Politiche contabili.

7.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

Nessun dato da segnalare.

7.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili

Nessun dato da segnalare.

7.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili

(Importi in migliaia)
Denominazioni Valore di
bilancio delle
partecipazioni
Totale
attivo
Totale
passività Ricavi totali
Utile (Perdita)
della
operatività
corrente al
netto delle
imposte
Utile (Perdita)
delle attività
operative al
netto delle
imposte
Utile (Perdita)
d'esercizio (1)
Altre
componenti
reddituali al
netto delle
imposte (2)
Redditività
complessiva (3) =
(1) + (2)
Imprese controllate in modo
congiunto
Imprese sottoposte a influenza
notevole
Vorvel SIM S.p.A. 1.652 7.919 918
3.291
(354) (354) 167 (187)

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
A. Esistenze inziali 1.718 1.295
B. Aumenti 195 700
B.1 Acquisti - -
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 195 700
C. Diminuzioni (261) (277)
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore (195) -
C.3 Svalutazioni (66) (276)
C.4 Altre variazioni - (1)
D. Rimanenze finali 1.652 1.718
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

Nel corso dell'esercizio 2023 FinecoBank ha rinunciato al credito vantato nei confronti di Fineco International Ltd, rappresentato dall'utilizzo di una linea di credito, aumentando, di conseguenza, il valore della partecipazione per un importo di 195 migliaia di euro, per poi rilevare una rettifica di valore da deterioramento di pari importo, azzerando completamente il valore della partecipazione.

Test di impairment sulle partecipazioni

Come richiesto dai principi IAS/IFRS, l'impairment test delle partecipazioni viene eseguito in caso vi sia l'obiettiva evidenza di una riduzione di valore, in seguito a uno o più eventi che si siano verificati dopo la rilevazione iniziale dell'investimento netto, e tali eventi di perdita abbiano un impatto sui futuri flussi finanziari previsti.

Per le partecipazioni di collegamento e controllo congiunto, il processo di rilevazione dell'obiettiva evidenza di una riduzione di valore prevede la verifica della presenza di indicatori di impairment di natura qualitativa e quantitativa. In presenza di indicatori di impairment, viene determinato il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso, e se quest'ultimo risulta inferiore al valore contabile si procede alla rilevazione dell'impairment. Non è sempre necessario determinare sia il fair value sia il valore d'uso. Se uno dei due valori risulta superiore al valore contabile, l'attività non ha subito una riduzione di valore e non è necessario stimare l'altro importo.

Per determinare il valore d'uso della partecipazione Vorvel SIM S.p.A., unica società sottoposta a influenza notevole, è stato utilizzato il modello dei flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF), dove il costo del capitale (ke) è stato calcolato utilizzando i medesimi valori che FinecoBank utilizza all'interno di altri modelli già in uso in altri contesti, ad eccezione del Beta per il quale è stato fatto riferimento ad un paniere di società comparabili. I risultati dell'impairment test non hanno evidenziato la necessità di apportare rettifiche per riduzione di valore, risultando il valore d'uso superiore al valore contabile. Si ricorda che la valutazione al patrimonio netto al 31 dicembre 2023 ha determinato una svalutazione di 66 migliaia di euro.

La metodologia per la determinazione del valore recuperabile sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2024.

Come descritto precedentemente, la Capogruppo ha rinunciato al credito vantato nei confronti di Fineco International Ltd, rilevando una rettifica di valore da deterioramento pari a 195 migliaia di euro.

7.6 Valutazioni e assunzioni significative per stabilire l'esistenza di controllo congiunto o influenza notevole

Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures) le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra il Gruppo e una o più altre controparti e per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Sono considerate società sottoposte ad influenza notevole (collegate) le entità nelle quali il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

7.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto

Non sono presenti impegni riferiti a società controllate in modo congiunto.

7.8 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte a influenza notevole

Non sono presenti impegni riferiti a società sottoposte a influenza notevole.

7.9 Restrizioni significative

Nessun dato da segnalare.

7.10 Altre informazioni

Per la valutazione con il metodo del patrimonio netto di Vorvel SIM S.p.A. sono stati utilizzati i dati preliminari riferiti alla data contabile del 31 dicembre 2023 forniti dalla stessa Società.

Sezione 8 – Attività assicurative – Voce 80

Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Attività di proprietà 86.930 84.653
a) terreni 23.932 23.932
b) fabbricati 38.795 39.487
c) mobili 2.794 3.042
d) impianti elettronici 18.771 15.835
e) altre 2.638 2.357
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 59.567 61.555
a) terreni 296 -
b) fabbricati 58.669 61.039
c) mobili - -
d) impianti elettronici 4 -
e) altre 598 516
Totale 146.497 146.208
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata. Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.

9.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo Nessun dato da segnalare.

9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate Nessun dato da segnalare.

9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.

9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Nessun dato da segnalare.

9.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 23.932 137.667 19.960 53.381 13.905 248.845
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (37.141) (16.918) (37.546) (11.032) (102.637)
A.2 Esistenze iniziali nette 23.932 100.526 3.042 15.835 2.873 146.208
B. Aumenti: 381 14.051 898 9.243 1.490 26.063
B.1 Acquisti - 9.642 897 9.207 1.489 21.235
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo
di investimento
- - X X X -
B.7 Altre variazioni 381 4.409 1 36 1 4.828
C. Diminuzioni: (85) (17.113) (1.146) (6.303) (1.127) (25.774)
C.1 Vendite - - - (38) - (38)
C.2 Ammortamenti (85) (12.491) (1.134) (6.259) (1.098) (21.067)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a
- (59) (10) (2) (6) (77)
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - (59) (10) (2) (6) (77)
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - X X X -
b) attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni - (4.563) (2) (4) (23) (4.592)
D. Rimanenze finali nette 24.228 97.464 2.794 18.775 3.236 146.497
D.1 Riduzioni di valore totali nette (132) (45.871) (17.874) (36.719) (11.692) (112.288)
D.2 Rimanenze finali lorde 24.360 143.335 20.668 55.494 14.928 258.785
E. Valutazione al costo 24.228 97.464 2.794 18.775 3.236 146.497

Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.

Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.

(Importi in migliaia)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso 16 4.409 4.425
Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso (2.461) (21) (2.482)

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

9.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

9.8 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

9.9 Impegni per acquisto di attività materiali

Al 31 dicembre 2023 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 89 migliaia di euro. Segnaliamo inoltre che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.

Sezione 10 – Attività immateriali – Voce 100 10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X 89.602 X 89.602
A.1.1 di pertinenza del gruppo X 89.602 X 89.602
A.1.2 di pertinenza di terzi X - X -
A.2 Altre attività immateriali 7.006 27.459 9.328 27.459
di cui: software 7.000 - 9.290 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 7.006 27.459 9.328 27.459
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 7.006 27.459 9.328 27.459
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 7.006 117.061 9.328 117.061

Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.

La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

Per quanto riguarda le considerazioni condotte al 31 dicembre 2023 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli in merito all'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.

10.2 Attività immateriali: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Avviamento Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali:
altre
Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 124.729 - - 110.690 27.459 262.878
A.1 Riduzioni di valore totali nette (35.127) - - (101.362) - (136.489)
A.2 Esistenze iniziali nette 89.602 - - 9.328 27.459 126.389
B. Aumenti - - - 3.673 - 3.673
B.1 Acquisti - - - 3.673 - 3.673
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - (5.995) - (5.995)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - (5.995) - (5.995)
- Ammortamenti X - - (5.995) - (5.995)
- Svalutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 89.602 - - 7.006 27.459 124.067
D.1 Rettifiche di valori totali nette (35.127) - - (107.357) - (142.484)
E. Rimanenze finali lorde 124.729 - - 114.363 27.459 266.551
F. Valutazione al costo 89.602 - - 7.006 27.459 124.067

Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita

Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.

10.3 Attività immateriali: altre informazioni

Al 31 dicembre 2023 gli impegni contrattuali del Gruppo per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 2.212 migliaia di euro.

Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Altre informazioni – Impairment test Attività immateriali a vita utile indefinita

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita. Non è sempre necessario determinare sia il fair value sia il valore d'uso. Se uno dei due valori risulta superiore al valore contabile, l'attività non ha subito una riduzione di valore e non è necessario stimare l'altro importo.

Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:

  • il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
  • l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività).

Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.

Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.

Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.

La definizione della CGU

La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.

La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.

La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d'uso della CGU

I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso. Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.

Modello di impairment test

Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.

Flussi finanziari

Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:

  • anno 2024, in cui vengono considerati i dati di budget (sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione del 14 dicembre 2023);
  • anni 2025-2026, in cui vengono considerati i dati del piano pluriennale approvati dal Consiglio di Amministrazione del 14 dicembre 2023;
  • periodo intermedio di 5 anni dal 2027 al 2031, per il quale le previsioni dei flussi finanziari vengono proiettate applicando, a partire dall'ultimo periodo di previsione esplicita (2026), tassi di crescita decrescenti fino al 2% di "terminal value" (TV);
  • "terminal value", determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso medio di crescita nominale del PIL dell'Eurozona dal 2013 al 2022 è stato pari al 3,6% (di cui 2,0% dovuto all'inflazione).

I tassi di attualizzazione dei flussi

I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.

In particolare, il costo del capitale per FinecoBank è la somma dei seguenti addendi:

  • Risk Free: media giornaliera a 3 mesi del rendimento del BTP a 10 anni (pari a 4,52%);
  • Equity Risk Premium ERP (Beta * Market Risk Premium): calcolato utilizzando come premio per il rischio offerto dal mercato azionario rispetto all'investimento privo di rischio (Rm-Rf) il valore di 6,20% e come Beta (coefficiente che lega il rendimento dell'azione a quello del mercato azionario) la media giornaliera a 5 anni dell'azione FinecoBank rispetto agli indici FTSEMIB e SXXP.

Il costo del capitale del 2026 è calcolato considerando come Risk free il rendimento medio atteso del BTP a 10 anni previsto nel 2026 (media a 3 mesi, pari a 4,01%); l'ERP è invece mantenuto uguale a quello calcolato per il 2024. Il costo del capitale del 2026 viene poi mantenuto costante fino al TV.

I risultati dell'impairment test

La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 14 dicembre 2023. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2024, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 31 dicembre 2023 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Si evidenzia, inoltre, che in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank" emerge una capitalizzazione di borsa pari a 8.295 milioni di euro al 31 dicembre 2023, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.

Analisi di sensitività

In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.

La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.

Incremento dell'1% del tasso di Decremento dell'1% del tasso Decremento Utilizzo del Core Tier1
attualizzazione al netto delle Incremento dell'1% del di crescita nominale per il del 5% degli ratio al 31/12/2023
imposte (ke) Core Tier 1 Ratio target calcolo del terminal value utili annuali (24,34%)
Variazione valore d'uso -10,1% -0,3% -6,4% -5,2% -2,8%

I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.

Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even ipotizzando un tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) pari a circa 24 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 55% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).

Sezione 11 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo

La voce "Attività fiscali", pari a 49.997 migliaia di euro al 31 dicembre 2023, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate", già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 4.436 migliaia di euro.

La voce "Passività fiscali", pari a 86.706 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti", già al netto della compensazione degli acconti d'imposta del 2023. Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 4.436 migliaia di euro.

Attività e Passività fiscali correnti

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Attività fiscali correnti - -
Passività fiscali correnti 86.706 42.627

Attività/Passività fiscali anticipate/differite

Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:

  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del conto economico per 52.399 migliaia di euro;
  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del patrimonio netto per 2.032 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del conto economico per 3.921 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del patrimonio netto per 513 migliaia di euro.

In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:

  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRES tiene conto dei risultati economici attesi dal Gruppo per i futuri esercizi, secondo le determinazioni assunte dai competenti organi societari;
  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRAP avviene sulla base dei risultati economici attesi dal Gruppo nei futuri esercizi, tenendo conto dell'evoluzione del contesto normativo di riferimento;
  • la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.

Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti per l'Italia si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57%.

Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.

Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre, non risultano perdite fiscali.

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Accantonamenti in contropartita del conto economico 50.784 45.897
- di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 17.186 13.186
- di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri 23.062 19.455
- di cui Riallineamento avviamenti art. 110 del D.L. n. 104/2020 9.603 9.807
- di cui Altro 933 3.449
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 2.032 1.926
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 750 -
- di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva 1.282 1.926
Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) 1.615 2.407
Totale ante compensazione IAS 12 54.431 50.230
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (4.434) (3.653)
Totale 49.997 46.577

11.2 Passività per imposte differite: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
Accantonamenti in contropartita del conto economico 3.921 3.057
- di cui Avviamento e Marchio 3.824 2.943
- di cui Altro 97 114
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 513 596
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 513 596
Totale ante compensazione IAS 12 4.434 3.653
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (4.434) (3.653)
Totale - -

11.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Importo iniziale 48.304 44.779
2. Aumenti 11.583 8.537
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 11.557 8.537
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 11.557 8.537
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 26 -
3. Diminuzioni (7.488) (5.012)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (4.854) (4.904)
a) rigiri (4.854) (4.904)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni: (2.634) (108)
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 - -
b) altre (2.634) (108)
4. Importo finale 52.399 48.304

Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per l'anno 2023 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Le variazioni in diminuzione si riferiscono, principalmente, agli utilizzi o rilasci del fondo rischi e oneri.

11.4 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Importo iniziale 2.407 2.772
2. Aumenti - -
3. Diminuzioni (792) (365)
3.1 Rigiri (792) (365)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - -
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 1.615 2.407

Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 come modificato dalla L. n. 145 del 2018 e dalla L. n. 160 del 2019 e successivamente dall'art. 42 del D.L n. 17 del 2022. La L. n. 213 del 2023 ha rimodulato il piano di rientro dei crediti verso la clientela ante 2016 a partire dalle quote riferite al 2024.

11.5 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Importo iniziale 3.057 2.148
2. Aumenti 895 1.060
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 895 973
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 895 973
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 87
3. Diminuzioni (31) (151)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (29) (151)
a) rigiri - (151)
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre (29) -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni (2) -
4. Importo finale 3.921 3.057

Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite passive sull'ammortamento del marchio e degli avviamenti oggetto di riallineamento ex art. 110 del D.L. 104/2020.

11.6 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Importo iniziale 1.926 1.048
2. Aumenti 749 1.926
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 749 1.926
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 749 1.926
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni (643) (1.048)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (643) (1.048)
a) rigiri (643) (1.048)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 2.032 1.926

Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono alle perdite attuariali iscritte a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised. Le variazioni in diminuzione si riferiscono alle rivalutazioni su titoli classificati alla voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

11.7 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Importo iniziale 596 705
2. Aumenti - 94
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - 94
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - 94
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni (83) (203)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (83) (203)
a) rigiri (83) (203)
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 513 596

Le variazioni in diminuzione delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono alle perdite attuariali iscritte a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.

11.8 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo Nessun dato da segnalare.

Sezione 13 – Altre attività – Voce 130 13.1 Altre attività: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 8.049 7.896
Crediti d'imposta acquistati 1.618.030 1.093.255
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 3.730 2.050
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 129 129
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 2.809 3.691
Partite definitive non imputabili ad altre voci: 20.191 19.673
- titoli e cedole da regolare 541 3.589
- altre operazioni 19.650 16.084
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": 258.290 295.937
- acconti d'imposta 254.217 290.700
- crediti d'imposta 4.073 5.237
Partite in attesa di regolamento 4.594 4.153
Partite in corso di lavorazione 10.817 7.753
- POS, bancomat e Visa debit 10.813 7.749
- Altre 4 4
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza - 1
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
26.042 16.980
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
76.585 80.407
Totale 2.029.266 1.531.925

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo pari a circa 393 milioni di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo in ambito penale, acquistati per un importo complessivo di circa 56 milioni di euro. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio consolidato i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, i cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto (comma 6 dell'art. 121 cit.) oppure in caso di concorso con dolo o colpa grave, con esclusione di quest'ultima in caso di acquisizione di tutta la documentazione prescritta (cfr. comma 6-bis inserito nell'art. 121 del DL 34/2020 dal decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11). A tal riguardo, va, inoltre, sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione e che, in linea con le migliori best practice, FinecoBank ha posto in essere una serie di approfonditi controlli, anche con il supporto di società specializzate, in modo tale da prevenire qualsiasi forma di responsabilità; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Si segnala altresì che, ai sensi del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge 28 marzo 2022 n. 25, art. 28-ter, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento della cessazione del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa consolidata), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.

Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti

(Importi in migliaia)

Ratei e risconti attivi
31/12/2023
Ratei e risconti passivi
31/12/2023
Esistenze iniziali 80.407 19.572
Aumenti 47.954 14.038
a) operazioni di aggregazione aziendale - -
b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da
contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della
valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale
modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica
del contratto; (IFRS 15 Par 118.b)
- -
c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) - -
d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché
l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d)
- -
e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei
ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e)
- -
f) altro 47.954 14.038
Diminuzioni (51.776) (14.415)
a) operazioni di aggregazione aziendale - -
b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da
contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della
valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale
modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica
del contratto; (IFRS 15 Par 118.b)
- -
c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) (335) -
d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché
l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d)
- -
e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei
ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e)
- -
f) altro (51.441) (14.415)
Rimanenze finali 76.585 19.195

La voce "Aumenti f) altro" include il valore al 31 dicembre 2023 dei ratei e risconti sorti nell'esercizio 2023. La voce "Diminuzioni f) altro" include il rigiro a conto economico, per la quota di competenza dell'esercizio 2023, dei ratei e risconti in essere al 31 dicembre 2022.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal paragrafo 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.

Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare

(Importi in migliaia) Durata attese delle obbligazioni di fare <=1 anno Durata attese delle obbligazioni di fare >1 anno 31/12/2023 31/12/2023 Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par 120a) 21.604 - Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par 120a) 1.399 5.061 Totale 23.003 5.061

L'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 28.063 migliaia di euro. L'82% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.

Passivo

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Fair Value Fair Value
VB L1
L2
L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali - X X X - X X X
2. Debiti verso banche 866.978 X X X 1.677.235 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 1.205 X X X 7.812 X X X
2.2 Depositi a scadenza - X X X - X X X
2.3 Finanziamenti 50.786 X X X 55.321 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 50.786 X X X 55.321 X X X
2.3.2 Altri - X X X - X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
2.5 Debiti per leasing 3.487 X X X 3.691 X X X
2.6 Altri debiti 811.500 X X X 1.610.411 X X X
Totale 866.978 - -
866.978
1.677.235 - - 1.677.235

Legenda: VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La voce 2.3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

La voce 2.6 Altri debiti include, principalmente, margini di variazioni ricevuti per l'operatività in derivati.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Fair Value
VB L1
L2
L3 VB L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 27.704.387 X X X 30.538.691 X X X
2. Depositi a scadenza 695.275 X X X - X X X
3. Finanziamenti 133.930 X X X 930.840 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi 133.930 X X X 930.840 X X X
3.2 Altri - X X X - X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
5. Debiti per leasing 57.895 X X X 59.660 X X X
6. Altri debiti 166.102 X X X 166.456 X X X
Totale 28.757.589 - 31.513 28.724.579 31.695.647 - - 31.695.647

Legenda: VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La voce 3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa consolidata.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 809.264 777.598 - - 497.926 428.061 - -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 809.264 777.598 - - 497.926 428.061 - -
2. altri titoli - - - - - - - -
2.1 strutturate - - - - - - - -
2.2 altre - - - - - - - -
Totale 809.264 777.598 - - 497.926 428.061 - -

Legenda:

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Nessun dato da segnalare.

1.5 Dettaglio dei debiti strutturati

Nessun dato da segnalare.

1.6 Debiti per leasing

(Importi in migliaia)
Voci/Scaglioni temporali Fino a 1 anno Da 1 a 2 anni Da 2 a 3 anni Da 3 a 4 anni Da 4 a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti per leasing 11.104 10.792 8.453 7.203 6.355 17.475
- Debiti per leasing - Banche 420 442 452 462 473 1.238
- Debiti per leasing - Clientela 10.684 10.350 8.001 6.741 5.882 16.237

L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2023 è pari a 12.776 migliaia di euro.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VN L1 L2 L3 Fair Value * VN L1 L2 L3 Fair Value *
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela 29 2.210 - 3 2.213 593 396 - 3 399
3. Titoli di debito - - - - X - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale (A) 29 2.210 - 3 2.213 593 396 - 3 399
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 3.114 1.670 - X X 2.788 1.387 - X
1.1 Di negoziazione X 3.114 1.670 - X X 2.788 1.387 - X
1.2 Connessi con la fair value
option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair value
option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale (B) X 3.114 1.670 - X X 2.788 1.387 - X
Totale (A+B) X 5.324 1.670 3 X X 3.184 1.387 3 X

Legenda:

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD, Knock Out Option e Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo complessivo pari a 3.347 migliaia di euro (1.784 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. regular way), per un importo pari a 1.436 migliaia di euro (2.391 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

2.2 Dettaglio delle "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate

Nessun dato da segnalare.

2.3 Dettaglio della "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati

Nessun dato da segnalare.

Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Derivati di copertura – Voce 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair value 31/12/2023 VN Fair value 31/12/2022 VN
L1 L2 L3 31/12/2023 L1 L2 L3 31/12/2022
A. Derivati finanziari - 59.988 - 2.857.000 - 63.752 - 3.420.000
1) Fair value - 59.988 - 2.857.000 - 63.752 - 3.420.000
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 59.988 - 2.857.000 - 63.752 - 3.420.000

Legenda

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura

(Importi in migliaia)
Operazioni/Tipo di copertura Fair Value Flussi finanziari
Specifica
Titoli di debito
e tassi di
interesse
Titoli di
capitale e
indici azionari
Valute e oro Credito Merci Altri Generica Specifica Generica Investim. esteri
1. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - X X X - X X
2. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
32.460 X - - X X X - X X
3. Portafoglio X X X X X X - X - X
4. Altre operazioni - - - - - - X - X -
Totale attività 32.460 - - - - - - - - -
1. Passività finanziarie - X - - - - X - X X
2. Portafoglio X X X X X X 27.528 X - X
Totale passività - - - - - - 27.528 - - -
1. Transazioni attese X X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
X X X X X X - X - -

Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50

5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 1.271 -
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie (32.547) (66.932)
Totale (31.276) (66.932)

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60

Vedi sezione 11 dell'attivo.

Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.

Sezione 8 – Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 257 241
Altri debiti relativi al personale dipendente 18.920 17.305
Contributi previdenziali da versare 8.745 7.717
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 43.107 42.589
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: 66.471 45.955
- titoli e cedole da regolare 28.128 10.318
- deleghe di pagamento 22.705 24.480
- altre partite 15.638 11.157
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": 71.993 55.995
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 39.741 31.631
- altre 32.252 24.364
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 1.500 2.017
Partite in attesa di regolamento: 180.008 130.091
- bonifici in partenza 152.839 115.172
- POS e bancomat 27.169 14.919
Partite in corso di lavorazione: 2.785 880
- bonifici in arrivo 1.326 808
- altre partite in corso di lavorazione 1.459 72
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
240 275
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
19.195 19.572
Somme a disposizione della clientela 8.013 11.715
Totale 421.234 334.352

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90 9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
A. Esistenze iniziali 3.942 5.033
B. Aumenti 490 49
B.1 Accantonamento dell'esercizio 158 49
B.2 Altre variazioni 332 -
C. Diminuzioni (54) (1.140)
C.1 Liquidazioni effettuate (54) (43)
C.2 Altre variazioni - (1.097)
D. Rimanenze finali 4.378 3.942
Totale 4.378 3.942

La voce B.2 Altre variazioni include l'incremento del Trattamento di fine rapporto del personale per effetto della valutazione attuariale, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, rilevata in contropartita delle riserve da valutazione.

9.2 Altre informazioni

Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).

Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2023 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.

L'esercizio in corso è stato interessato dai normali accadimenti riferibili al fondo trattamento di fine rapporto in conformità alle previsioni di legge ed agli accordi aziendali vigenti.

Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:

  • il fondo trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2006 (o sino alla data di scelta compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 - del dipendente nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) continua a configurarsi come un piano a "benefici definiti" e pertanto sottoposto a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri;
  • le quote maturate dall'01.01.2007 (o dalla data di scelta compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 del dipendente nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare), sono state considerate come un piano a "contribuzione definita" (in quanto l'obbligazione dell'azienda cessa nel momento in cui versa le quote di trattamento di fine rapporto maturate al fondo prescelto dal dipendente) e pertanto il relativo costo di competenza del periodo è pari agli importi versati alla Previdenza Complementare ovvero al Fondo Tesoreria dell'INPS.

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31/12/2023 31/12/2022
Tasso di attualizzazione 3,45% 4,10%
Tasso di inflazione atteso 2,00% 2,50%

(Importi in migliaia)
Trattamento di fine rapporto: altre informazioni Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Accantonamento dell'esercizio 158 49
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti - -
- Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti 158 49
- Utili e perdite da riduzioni o estinzioni - -
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate - -
(Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) 332 (1.097)
- Utili/perdite attuariali sull'esercizio 220 (61)
- Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche - -
- Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie 112 (1.036)

Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di - 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 83 migliaia di euro (+1,90%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 81 migliaia di euro (-1,84%). Una variazione di -25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 49 migliaia di euro (-1,12%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 50 migliaia di euro (+1,14%).

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 226 36
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 78 38
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 138.862 105.291
4.1 controversie legali e fiscali 27.308 27.417
4.2 oneri per il personale 7.812 6.799
4.3 altri 103.742 71.075
Totale 139.166 105.365

La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 23.817 migliaia di euro (24.000 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.491 migliaia di euro (3.417 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 89.948 migliaia di euro (68.584 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), il Fondo indennità contrattuale, per un importo pari a 220 migliaia di euro (189 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 13.574 migliaia di euro (2.108 migliaia di euro al 31

dicembre 2022), tra i quali, in particolare, gli obblighi derivanti dall'accordo di ribilanciamento dei costi che la Capogruppo ha sottoscritto con le altre banche distributrici nell'ambito dell'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze Eurovita precedentemente descritta e gli eventi formativi per i consulenti finanziari.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Fondi su altri impegni e
altre garanzie rilasciate
Fondi di quiescenza Altri fondi per rischi ed
oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 38 - 105.291 105.329
B. Aumenti 40 - 46.611 46.651
B.1 Accantonamento dell'esercizio 40 - 27.799 27.839
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - 3.357 3.357
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - 212 212
B.4 Altre variazioni - - 15.243 15.243
C. Diminuzioni - - (13.040) (13.040)
C.1 Utilizzo nell'esercizio - - (12.512) (12.512)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - (127) (127)
C.3 Altre variazioni - - (401) (401)
D. Rimanenze finali 78 - 138.862 138.940

La voce B.1 Accantonamento dell'esercizio include gli accantonamenti netti rilevati nel conto economico. La voce C.1 Utilizzo nell'esercizio include solo gli utilizzi monetari.

La voce B.3 Altre variazioni include l'incremento del Fondo di indennità suppletiva di clientela e del Fondo indennità contrattuale per effetto della valutazione attuariale, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, rilevata in contropartita delle riserve da valutazione.

Si segnala che nelle "Altre variazioni" sono inclusi i trasferimenti tra i reclami e le cause in corso, relativi alle controversie legali e fiscali rilevati negli "altri fondi per rischi ed oneri", così come rappresentati nella tabella 10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi.

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisiti/e o
originati/e
Totale
1. Impegni a erogare fondi 186 - 37 - 223
2. Garanzie finanziarie rilasciate 3 - - - 3
Totale
189
- 37 - 226

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10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Altre garanzie rilasciate - -
2. Altri impegni 78 38
Totale 78 38

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nessun dato da segnalare.

10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Controversie legali e fiscali 27.308 27.417
- Cause in corso 21.305 19.661
- Reclami 2.512 4.339
- Vertenze fiscali 3.491 3.417
Oneri per il personale 7.812 6.799
Altri 103.742 71.075
- Indennità suppletiva clientela 89.948 68.584
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 220 383
- Altri fondi 13.574 2.108
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 138.862 105.291
(Importi in migliaia)
Fondo rischi e oneri Totale Utilizzi Trasferimenti e
altre variazioni
Utili (perdite)
attuariali IAS
19R *
Accantonamenti
netti**
Totale
31/12/2022 31/12/2023
Controversie legali e fiscali 27.417 (2.608) - - 2.499 27.308
- Cause in corso 19.661 (1.937) 401 - 3.180 21.305
- Reclami 4.339 (607) (401) - (819) 2.512
- Vertenze fiscali 3.417 (64) - - 138 3.491
Oneri per il personale 6.799 (6.722) - - 7.735 7.812
Altri 71.075 (3.182) - 14.841 21.008 103.742
- Indennità suppletiva clientela 68.584 (1.484) - 14.820 8.028 89.948
- Indennità contrattuale e patti di non
concorrenza
383 - - 21 (184) 220
- Altri fondi 2.108 (1.698) - - 13.164 13.574
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 105.291 (12.512) - 14.841 31.242 138.862

* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.

** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

Si precisa che la voce "Indennità contrattuale e patti di non concorrenza" al 31 dicembre 2023 include solamente il Fondo indennità contrattuale, in quanto il Fondo per patti di non concorrenza in essere al 31 dicembre 2022 è stato azzerato interamente nel corso dell'esercizio 2023.

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31/12/2023 31/12/2022
Tasso di attualizzazione 3,45% 4,10%
Tasso di incremento salariale 4,50% 0,00%

Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.

Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 1.978 migliaia di euro (+2,20%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.907 migliaia di euro (-2,12%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 572 migliaia di euro (-0,64%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 586 migliaia di euro (+0,65%).

Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 3,3 migliaia di euro (+1,51%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 3,2 migliaia di euro (-1,46%). Una variazione di -/+25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.

Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2023 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati sui fondi "Controversie legali e fiscali" e "Altri fondi" (ad eccezione dell'indennità suppletiva di clientela e dell'indennità contrattuale, per i quali le relative sensitivity analysis sono state precedentemente descritte) una variazione di - 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 192,9 migliaia di euro (+0,15%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 190,6 migliaia di euro (-0,15%).

Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio. Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio. Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa consolidata.

Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.

Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo indennità contrattuale, relativo ad uno specifico cluster di consulenti finanziari, è costituito a fronte di una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, tra i quali, in particolare, gli obblighi derivanti dall'accordo di ribilanciamento dei costi che la Capogruppo ha sottoscritto con le altre banche distributrici nell'ambito dell'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze Eurovita precedentemente descritta e gli eventi formativi per i consulenti finanziari.

Sezione 11 – Passività assicurative – Voce 110

Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.

Sezione 13 – Patrimonio del gruppo – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180 13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di FinecoBank ammonta a 201.508 migliaia di euro, composto da 610.631.635 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:

  • l'assegnazione:
    • o della quarta tranche azionaria del piano 2017, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 27.426 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017 e successiva seduta del 10 gennaio 2018 per la delega di completamento;
    • o della terza tranche azionaria del piano 2018 e della quarta tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o della seconda e della terza tranche azionaria del piano 2019, attribuita nel 2020, corrispondente a n. 33.898 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o della seconda tranche azionaria del piano 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 1.908 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020;
    • o della prima tranche azionaria del piano 2021, attribuita nel 2022, corrispondente a n. 64.324 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 gennaio 2021

e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 56 migliaia di euro corrispondente a complessive n. 169.605 azioni ordinarie gratuite FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2023, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018, 10 aprile 2019, 28 aprile 2020 e 28 aprile 2021 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;

della prima, della seconda e della terza tranche azionaria del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020 per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018 e corrispondente a n. 342.170 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 113 migliaia di euro con efficacia dal 31 marzo 2023 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.

A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.

Al 31 dicembre 2023 il Gruppo, nello specifico la Capogruppo FinecoBank, detiene in portafoglio numero 91.459 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,015% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.243 migliaia di euro. Nel corso del 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 519 migliaia di euro, in relazione al sistema incentivante 2022 a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito, rispettivamente, del sistema incentivante 2018, 2019, 2020 e 2021 e del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020, per un importo complessivo di 990 migliaia di euro.

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Capitale sociale 201.508 201.340
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
Riserve 890.106 778.211
(Azioni proprie) (1.243) (1.714)
Riserve da valutazione (6.730) 2.121
Strumenti di capitale 500.000 500.000
Utile (Perdita) d'esercizio 609.101 428.505
Totale 2.194.676 1.910.397

13.2 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 609.983.381 -
- interamente liberate 610.119.860 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (136.479) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 609.983.381 -
B. Aumenti 587.795 -
B.1 Nuove emissioni 511.775 -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: 511.775 -
- a favore dei dipendenti 500.667 -
- a favore degli amministratori - -
- altre 11.108 -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni 76.020 -
C. Diminuzioni (31.000) -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie (31.000) -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 610.540.176 -
D.1 Azioni proprie (+) 91.459 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 610.631.635 -
- interamente liberate 610.631.635 -
- non interamente liberate - -

Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" nell'ambito del sistema incentivante 2018, 2019, 2020 e 2021 e del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020.

13.3 Capitale: altre informazioni

Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40.302 migliaia di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1.243 migliaia di euro;
  • Riserva da consolidamento, pari a 34.686 migliaia di euro;
  • Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 2.214 migliaia di euro;
  • altre riserve di utili, per un ammontare pari a 765.888 migliaia di euro, di cui 86.354 migliaia di euro soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 168 migliaia di euro, in particolare è stata utilizzata la riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il personale di FinecoBank, costituita con la Riserva straordinaria disponibile. La Riserva straordinaria è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 6 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 519 migliaia di euro, in relazione al sistema incentivante 2022 a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito sistema incentivante 2018, 2019, 2020 e 2021 e del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020, per un importo complessivo di 990 migliaia di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è ridotta complessivamente di 471 migliaia di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.

L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., pari a 421.985 migliaia di euro, come segue:

  • alle 610.631.635 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 511.775 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023, un dividendo unitario di 0,49 euro per complessivi 299.210 migliaia di euro;
  • alla Riserva Legale 34 migliaia di euro, pari allo 0,008% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva indisponibile ex art. 6 comma 2 D. Lgs. 38/2005 721 migliaia di euro;
  • alla Riserva Straordinaria 122.021 migliaia di euro.

La stessa Assemblea di ha approvato, inoltre, l'eliminazione della riserva negativa derivante dalla valutazione di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva mediante copertura della stessa con l'utilizzo della riserva straordinaria disponibile per 136,77 euro. Tale riserva era stata iscritta in seguito all'operazione di cessione, efficace a partire dal 27 settembre 2022, delle 20 azioni di UniCredit Services S.C.p.A., detenute da FinecoBank per un importo 172,37 euro e cedute per un corrispettivo di 35,6 euro.

Nel corso dell'esercizio 2023, inoltre, la Riserva straordinaria è stata ridotta per l'importo, al netto della relativa fiscalità, delle cedole corrisposte ai detentori dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 8.834 migliaia di euro, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro, ed è stata incrementata per la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 45 migliaia di euro.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

13.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement29, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. A partire dal 3 giugno 2023 e per i prossimi 5 anni, la cedola è stata fissata al 7,363%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

Nel corso dell'esercizio 2023 non sono stati emessi Strumenti di capitale.

13.6 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Sezione 14 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190

14.1 Dettaglio della voce 190 "patrimonio di pertinenza di terzi"

Nessun dato da segnalare.

14.2 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

29 Unrated e unlisted.

ALTRE INFORMAZIONI

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale Totale
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
31/12/2023 31/12/2022
1. Impegni a erogare fondi 286.043 317 187 - 286.547 16.747
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche - - - - - -
d) Altre società finanziarie 262.427 - - - 262.427 13
e) Società non finanziarie - - - - - 59
f) Famiglie 23.616 317 187 - 24.120 16.675
2. Garanzie finanziarie rilasciate 28.318 - - - 28.318 28.685
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche 17.170 - - - 17.170 17.170
d) Altre società finanziarie - - - - - -
e) Società non finanziarie 85 - - - 85 -
f) Famiglie 11.063 - - - 11.063 11.515

Gli impegni a erogare fondi a Famiglie comprendono, principalmente, le operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore da regolare, mentre gli impegni a erogare fondi ad Altre società finanziarie comprendono, principalmente, la quota parte non utilizzata del finanziamento concesso a Cronos Vita Assicurazioni S.p.A..

Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Valore nominale Valore nominale
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Altre garanzie rilasciate
di cui: esposizioni creditizie deteriorate - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
2. Altri impegni 2.354.551 2.330.931
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 130 101
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche 3.096 2.502
d) Altre società finanziarie 21.459 19.492
e) Società non finanziarie 2.191 2.525
f) Famiglie 2.327.805 2.306.412

Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. regular way).

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Importi in migliaia)

Portafogli Importo
31/12/2023
Importo
31/12/2022
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - 13
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.987.910 4.946.516
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

  • titoli di debito, principalmente titoli di Stato, e in misura residuale titoli di capitale, costituiti a garanzia di operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione;
  • titoli di debito, in particolare titoli di Stato, costituiti a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività con la Cassa di Compensazione e Garanzia, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e/o a garanzia dell'operatività in contratti derivati. I titoli risultano impegnati fino al momento in cui il Gruppo decide di cessare l'operatività a fronte della quale sono stati posti a cauzione o garanzia;
  • margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari;
  • titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. impegnati a garanzia di operazioni di prestito titoli realizzate con la clientela. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione.

Come sopra descritto, si segnala che la voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" include i margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari; tali attività non erano incluse nella tabella "3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni" pubblicata nell'informativa finanziaria del 2022, il cui valore, pari a complessivi 301.154 migliaia di euro, era riportato in calce alla stessa. Per omogeneità di confronto il dato comparativo dell'esercizio 2022 è stato riesposto.

4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-linked e index-linked

Nessun dato da segnalare.

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi Importo
31/12/2023
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 399.165.683
Titoli 124.543.028
a) acquisti 68.427.483
1. regolati 67.744.721
2. non regolati 682.762
b) vendite 56.115.545
1. regolate 55.525.791
2. non regolate 589.754
Contratti derivati 274.622.655
a) acquisti 137.254.796
1. regolati 136.847.031
2. non regolati 407.765
b) vendite 137.367.859
1. regolate 136.977.976
2. non regolate 389.883
2. Gestioni di portafogli 30.782.516
a) individuali -
b) collettive 30.782.516
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 31.601.180
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 8.256
2. altri titoli 31.592.924
c) titoli di terzi depositati presso terzi 31.601.180
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 21.744.757
4. Altre operazioni 32.885.646
Attività di ricezione e trasmissione degli ordini 32.885.646
a) acquisti 16.724.771
b) vendite 16.160.875

6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(Importi in migliaia)
Forme
tecniche
Ammontare lordo Ammontare delle Ammontare netto
passività
delle attività
finanziarie
finanziarie
riportato in
bilancio (b)
bilancio (c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
(f=c-d-e)
Ammontare netto
delle attività
finanziarie (a)
compensato in Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante ricevuti
in garanzia (e)
31/12/2023 31/12/2022
1. Derivati 896.577 - 896.577 59.988 810.795 25.794 -
2. Pronti contro termine 2.317.105 2.313.830 3.275 3.275 - - -
3. Prestito titoli 397 - 397 397 - - 10
4. Altre - - - - - - -
Totale 31/12/2023 3.214.079 2.313.830 900.249 63.660 810.795 25.794 X
Totale 31/12/2022 4.326.379 2.632.369 1.694.010 66.110 1.627.890 X 10

7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche Ammontare lordo Ammontare delle Ammontare
netto delle
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
(f=c-d-e)
(Importi in migliaia)
Ammontare netto
delle passività
finanziarie (a)
attività finanziarie
compensato in
bilancio (b)
passività
finanziarie
riportato in
bilancio (c=a-b)
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante posti a
garanzia (e)
31/12/2023 31/12/2022
1. Derivati 59.988 - 59.988 59.988 - - -
2. Pronti contro termine 2.313.880 2.313.830 50 50 - - 62.993
3. Prestito titoli 78.164 - 78.164 73.168 3.007 1.989 6.555
4. Altre
operazioni
- - - - - - -
Totale 31/12/2023 2.452.032 2.313.830 138.202 133.206 3.007 1.989 X
Totale 31/12/2022 3.620.474 2.632.369 988.105 918.557 - X 69.548

l principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa circa gli strumenti finanziari che sono stati compensati nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32 o che sono potenzialmente compensabili, al ricorrere di determinate condizioni, ma vengono esposti nello stato patrimoniale senza effettuare compensazioni in quanto regolati da accordi quadro di compensazione o similari che non rispettano tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32, paragrafo 42.

Al riguardo, si segnala che FinecoBank effettua operazioni di pronti contro termine sul mercato Repo MTS, regolate da un accordo con Cassa Compensazione e Garanzia e dal relativo Regolamento per la gestione centralizzata del clearing delle transazioni, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42 per la compensazione in bilancio. Gi effetti della compensazione sono riportati nella voce 2. Pronti contro termine.

Per quanto riguarda gli strumenti potenzialmente compensabili, al ricorrere di taluni eventi, FinecoBank utilizza accordi bilaterali di netting che consentono, nel caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari e operazioni SFT (Securities Financing Transactions). In particolare, sono presenti accordi di tipo ISDA Master Agreement (promosso dall'International Swaps and Derivatives Association per operazioni in derivati), GMRA (Global Master Repurchase Agreement per operazioni di pronti contro termine) e GMSLA

(Global Master Securities Lending Agreement per operazioni di prestito titoli). Si precisa, inoltre, che i contratti derivati inclusi nella voce 1. Derivati sono oggetto di clearing presso un Partecipante diretto ad una Controparte Centrale ed è previsto lo scambio di cash collateral.

8. Operazioni di prestito titoli

Il Gruppo, in particolare la Capogruppo, svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.

A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.

Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 98.417 migliaia di euro, per un fair value pari a 152.470 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che sono esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 824.236 migliaia di euro.

(Importi in migliaia)
Titoli ricevuti in prestito da: Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2023
Ceduti Ceduti in pronti contro
termine passivi
Altre finalità
Banche
Società finanziarie 1
Assicurazioni
Imprese non finanziarie 1.213 2
Altri soggetti 573 89.349 7.280
Totale valore nominale 573 90.563 7.282
(Importi in migliaia)
Titoli ricevuti in prestito da: Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2023
Ceduti Ceduti in pronti contro
termine passivi
Altre finalità
Banche
Società finanziarie 28 214
Assicurazioni
Imprese non finanziarie 55 1.347 12
Altri soggetti 1.948 133.551 15.315
Totale fair value 2.031 135.112 15.327

9. Informativa sulle attività a controllo congiunto

Nessun dato da segnalare.

Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato

Sezione 1 – Interessi – Voce 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale
2023
Totale
2022
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico:
5 - - 5 6
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - 1
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
5 - - 5 5
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
252 - X 252 212
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 289.362 194.839 X 484.201 330.504
3.1 Crediti verso banche 59.678 11.227 X 70.905 52.099
3.2 Crediti verso clientela 229.684 183.612 X 413.296 278.405
4. Derivati di copertura X X 211.861 211.861 (5.358)
5. Altre attività X X 81.912 81.912 19.617
6. Passività finanziarie X X X 170 12.291
Totale 289.619 194.839 293.773 778.401 357.272
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - 235 - 235 219
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X - X - -

Le operazioni di TLTRO III sono state rimborsate integralmente nel corso dell'esercizio 2022. Gli interessi maturati al 31 dicembre 2022, riportati nella voce 6. "Passività finanziarie", erano pari a 6.478 migliaia di euro.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

(Importi in migliaia)
Voci Totale Totale
2023 2022
Interessi attivi su attività in valuta 37.273 14.177

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale
2023
Totale
2022
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (78.198) (15.188) X (93.386) (16.165)
1.1 Debiti verso banche centrali - X X - -
1.2 Debiti verso banche (42.742) X X (42.742) (5.330)
1.3 Debiti verso clientela (35.456) X X (35.456) (7.674)
1.4 Titoli in circolazione X (15.188) X (15.188) (3.161)
2. Passività finanziarie di negoziazione - -
-
- -
3. Passività finanziarie designate al fair value - -
-
- -
4. Altre passività e fondi X X - - -
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X (1.227) (3.558)
Totale (78.198) (15.188) - (94.613) (19.723)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (1.401) X X (1.401) (1.047)

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Voci 2023 2022
Interessi passivi su passività in valuta (17.168) (5.295)

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Voci 2023 2022
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 441.935 139.349
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (230.074) (144.707)
C. Saldo (A-B) 211.861 (5.358)

Sezione 2 – Commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi/Valori Totale
2023
Totale
2022
a) Strumenti finanziari 131.115 127.298
1. Collocamento titoli 13.952 13.855
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 13.952 13.855
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 90.081 88.143
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 24.391 25.748
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 65.690 62.395
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 27.082 25.300
di cui: negoziazione per conto proprio 27.082 25.300
di cui: gestione di portafogli individuali - -
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 75.054 72.312
d) Compensazione e regolamento - -
e) Gestione di portafogli collettive 346.143 306.031
f) Custodia e amministrazione 1.391 1.539
1. Banca depositaria - -
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 1.391 1.539
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
h) Attività fiduciaria - 26
i) Servizi di pagamento 84.193 83.482
1. Conti correnti 17.703 24.999
2. Carte di credito 37.243 32.035
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 17.536 15.813
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 11.711 10.635
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento - -
j) Distribuzione di servizi di terzi 291.338 302.092
1. Gestioni di portafogli collettive 172.739 182.722
2. Prodotti assicurativi 112.394 115.525
3. Altri prodotti 6.205 3.845
di cui: gestioni di portafogli individuali 3.745 3.615
k) Finanza strutturata - -
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
m) Impegni a erogare fondi - -
n) Garanzie finanziarie rilasciate 103 87
di cui: derivati su crediti - -
o) Operazioni di finanziamento 342 273
di cui: per operazioni di factoring - -
p) Negoziazione di valute - -
q) Merci - -
r) Altre commissioni attive 1.130 1.356
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
s) Operazioni di prestito titoli 9.538 9.327
Totale 940.347 903.823

L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2023 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 1.516 migliaia di euro (1.372 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Si segnala, infine, che la voce j) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 162.896 migliaia di euro (174.621 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

2.2 Commissioni passive: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di servizi/Valori Totale
2023
Totale
2022
a) Strumenti finanziari (10.853) (10.335)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (10.853) (10.335)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento (5.619) (5.495)
c) Gestione di portafogli collettive (31.860) (32.056)
1. Proprie - -
2. Delegate a terzi (31.860) (32.056)
d) Custodia e amministrazione (4.594) (4.287)
e) Servizi di incasso e pagamento (27.431) (24.040)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (19.443) (17.296)
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute - -
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (367.210) (359.680)
j) Negoziazione di valute - -
k) Altre commissioni passive (1.991) (565)
l) Operazioni di prestito titoli (1.173) (1.057)
Totale (450.731) (437.515)

Nella voce i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 553 migliaia di euro (616 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Proventi Totale Totale
2023 2022
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 176 2 164 1
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 48 - 41 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 224 2 205 1

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

2023

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B) -
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 202 38.939 (100) (25.287) 13.754
1.1 Titoli di debito - 2.322 - (1.984) 338
1.2 Titoli di capitale 202 36.017 (100) (22.790) 13.329
1.3 Quote di O.I.C.R. - 600 - (513) 87
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 8 874 (40) (1.125) (283)
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 8 874 (40) (1.125) (283)
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 18.449
4. Strumenti derivati 7.446 187.296 (8.235) (157.872) 34.353
4.1 Derivati finanziari: 7.446 187.296 (8.235) (157.872) 34.353
- Su titoli di debito e tassi di interesse 144 2.190 (171) (2.009) 154
- Su titoli di capitale e indici azionari 7.198 162.597 (7.977) (138.480) 23.338
- Su valute e oro X X X X 5.718
- Altri 104 22.509 (87) (17.383) 5.143
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 7.656 227.109 (8.375) (184.284) 66.273

2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B) -
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 240 46.117 (420) (35.997) 9.940
1.1 Titoli di debito - 2.960 - (2.296) 664
1.2 Titoli di capitale 232 42.365 (419) (33.033) 9.145
1.3 Quote di O.I.C.R. 8 792 (1) (668) 131
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 4 498 (5) (365) 132
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 4 498 (5) (365) 132
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 19.825
4. Strumenti derivati 8.864 246.878 (7.399) (204.941) 48.069
4.1 Derivati finanziari: 8.864 246.878 (7.399) (204.941) 48.069
- Su titoli di debito e tassi di interesse 126 2.345 (108) (2.257) 106
- Su titoli di capitale e indici azionari 8.646 201.478 (7.147) (167.755) 35.222
- Su valute e oro X X X X 4.667
- Altri 92 43.055 (144) (34.929) 8.074
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 9.108 293.493 (7.824) (241.303) 77.966

Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Valori Totale
2023
Totale
2022
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 35.933 1.619.135
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 500.998 -
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 141 74.882
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 537.072 1.694.017
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (508.426) (74.991)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - (1.606.819)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (35.797) -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (544.223) (1.681.810)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (7.151) 12.207
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
2023
Totale
2022
Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.204 (32.996) 208 49.137 (42) 49.095
1.1 Crediti verso banche - (287) (287) - - -
1.2 Crediti verso clientela 33.204 (32.709) 495 49.137 (42) 49.095
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - 309 - 309
2.1 Titoli di debito - - - 309 - 309
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) 33.204 (32.996) 208 49.446 (42) 49.404
Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
- - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività (B) - - - - - -

Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value

Nessun dato da segnalare.

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

2023

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 1.274 2 (40) (8) 1.228
1.1 Titoli di debito 1 1 - (2) -
1.2 Titoli di capitale 1.187 - (7) (2) 1.178
1.3 Quote di O.I.C.R. 86 1 (33) (4) 50
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X (174)
Totale 1.274 2 (40) (8) 1.054

2022

(Importi in migliaia)

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 2.394 35 (2.610) (601) (782)
1.1 Titoli di debito - 1 (11) - (10)
1.2 Titoli di capitale 2.394 20 (2.577) (457) (620)
1.3 Quote di O.I.C.R. - 14 (22) (144) (152)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X 302
Totale 2.394 35 (2.610) (601) (480)

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Primo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Totale Totale
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
2023
A. Crediti verso banche (119) - - - - - 129 - - 10 (290)
- Finanziamenti (98) - - - - - 74 - - - (24) (88)
- Titoli di debito (21) - - - - - 55 - - - 34 (202)
B. Crediti verso clientela (2.642) (1.886) (74) (4.785) - - 3.749 1.120 1.410 - (3.108) (4.894)
- Finanziamenti (1.818) (1.886) (74) (4.785) - - 2.688 1.120 1.410 - (3.345) (3.003)
- Titoli di debito (824) - - - - - 1.061 - - - 237 (1.891)
Totale (2.761) (1.886) (74) (4.785) - - 3.878 1.120 1.410 - (3.098) (5.184)

Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Impaired Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
acquisite o
originate
2023 2022
A. Titoli di debito - - - - - - - - - - - (2)
B. Finanziamenti - - - - - - - - - - - -
- Verso clientela - - - - - - - - - - - -
- Verso banche - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - - - - - - (2)

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

9.1 Utili (Perdite) da modifiche contrattuali: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
2023
Totale
2022
Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3 (1) 2 1 (2) (1)
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela 3 (1) 2 1 (2) (1)
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - -
Totale 3 (1) 2 1 (2) (1)

Sezione 10 – Risultato dei servizi assicurativi – Voce 160 Nessun dato da segnalare.

Sezione 11 – Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa – Voce 170

Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Spese amministrative – Voce 190

12.1 Spese per il personale: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2023 2022
1) Personale dipendente (124.348) (115.189)
a) salari e stipendi (84.810) (78.465)
b) oneri sociali (20.556) (18.463)
c) indennità di fine rapporto (785) (734)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (179) (121)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (6.046) (5.502)
- a contribuzione definita (6.046) (5.502)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (4.780) (4.998)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (7.206) (6.921)
j) recuperi compensi personale distaccato 14 15
2) Altro personale in attività - -
3) Amministratori e sindaci (2.519) (2.105)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (126.867) (117.294)

Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 4.780 migliaia di euro (4.998 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

12.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Dati al
2023 2022
Personale dipendente 1.306 1.264
(a) dirigenti 44 40
(b) quadri direttivi 480 452
(c) restante personale dipendente 782 772
Altro personale 16 16

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Nessun dato da segnalare.

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Tipologia di spese/Valori 2022
Incentivi all'esodo 720 (200)
Piano medico (1.657) (1.621)
Buoni pasto (1.550) (921)
Spese di formazione (571) (426)
Altri (4.147) (3.753)
Totale (7.205) (6.921)

La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo complessivo pari a 3.215 migliaia di euro.

Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato

12.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia di spese/Valori
Totale
2023
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE
(171.026)
2) COSTI E SPESE DIVERSE
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione
(29.780)
Comunicazioni su mass media
(20.931)
Marketing e promozioni
(7.186)
Sponsorizzazioni
(427)
Convention e comunicazione interna
(1.236)
B) Spese relative al rischio creditizio
(1.612)
Spese recupero crediti
(419)
Informazioni commerciali e visure
(1.193)
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari
(4.665)
Altre spese relative al personale
(1.582)
Spese consulenti finanziari
(3.083)
D) Spese relative all'ICT
(57.556)
Spese hardware - affitto e manutenzione
(1.794)
Spese software - affitto e manutenzione
(15.249)
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche
(6.285)
Consulenza e servizi ICT resi da terzi
(16.447)
Infoprovider finanziari
(17.781)
E) Consulenze e servizi professionali
(5.390)
Consulenze e servizi professionali
(4.280)
Spese e cause legali
(515)
Spese Società di revisione
(595)
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili
(5.954)
Manutenzione mobili, macchine, impianti
(537)
Manutenzione e pulizia locali
(1.618)
Fitti passivi per locazione immobili
(761)
Utenze e spese condominiali
(3.038)
G) Altre spese di funzionamento
(30.341)
Spese postali e trasporto documenti
(3.546)
Servizi amministrativi, logistici e call center
(16.258)
Assicurazioni
(3.990)
Diritti, quote e contributi ad associazioni
(4.145)
Altre spese amministrative
(2.402)
H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)
(41.610)
Totale
(347.934)
(Importi in migliaia)
Totale
2022
(142.916)
(26.459)
(21.928)
(3.524)
(582)
(425)
(1.493)
(215)
(1.278)
(3.131)
(1.096)
(2.035)
(54.633)
(2.180)
(13.217)
(7.565)
(14.834)
(16.837)
(5.240)
(4.266)
(445)
(529)
(6.393)
(304)
(1.372)
(840)
(3.877)
(31.386)
(3.312)
(17.043)
(4.404)
(4.277)
(2.350)
(47.734)
(319.385)

Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi registrati nell'anno 2023 per il contributo ordinario, aggiuntivo e supplementare versato al Deposit Guarantee Schemes (DGS), per un importo complessivo di 35.030 migliaia di euro (40.008 migliaia di euro nell'esercizio 2022), il contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 6.581 migliaia di euro (7.601 migliaia di euro nell'esercizio 2022). Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato

Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale
2023
Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") (548)
Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") (5)
Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing -
Totale (553)

Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA sui canoni dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 200

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Totale Totale
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Primo e secondo
Terzo stadio
stadio
2023 2022
1. Impegni a erogare fondi (181) (36) 24 2 (191) (2)
2. Garanzie finanziarie rilasciate - - 2 - 2 18
Totale (181) (36) 26 2 (189) 16

13.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali 2023 2022
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
1. Altri impegni (77) 37 (40) (39) - (39)
2. Altre garanzie rilasciate - - - - - -
Totale (77) 37 (40) (39) - (39)

13.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale 2023 Totale 2022
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali e fiscali (5.977) 3.479 (2.498) (5.279) 3.122 (2.157)
Fondo indennità suppletiva clientela (8.028) - (8.028) (7.273) - (7.273)
Altri fondi rischi ed oneri (11.658) 207 (11.451) (761) 163 (598)
Totale (25.663) 3.686 (21.977) (13.313) 3.285 (10.028)

La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto.

Sezione 14 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 210 14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Componente reddituali Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
2023 2022
(a) (b) (c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività materiali (21.067) (77) - (21.144) (20.258)
1 Ad uso funzionale (21.067) (77) - (21.144) (20.168)
- Di proprietà (9.591) (18) - (9.609) (8.848)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (11.476) (59) - (11.535) (11.320)
2. Detenute a scopo d'investimento - - - - (90)
- Di proprietà - - - - (90)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
3 Rimanenze X - - - -
Totale
(21.067)
(77) - (21.144) (20.258)

Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

Sezione 15 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 220 15.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

(Importi in migliaia)
Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Risultato netto Risultato netto
Attività/Componente reddituale Riprese di valore 2023 2022
(a) (b) (c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività immateriali (5.995) - - (5.995) (6.607)
di cui: software (5.963) - - (5.963) (6.520)
A.1 Di proprietà (5.995) - - (5.995) (6.607)
- Generate internamente dall'azienda - - - - -
- Altre (5.995) - - (5.995) (6.607)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale (5.995) - - (5.995) (6.607)

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.

Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 16.1 Altri oneri di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2023 2022
Rimborsi e abbuoni (170) (211)
Penali, ammende e sentenze sfavorevoli (1.301) (871)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi (1.594) (1.835)
Insussistenze di attività (311) (66)
Altri oneri di gestione (1.080) (1.429)
Totale (4.456) (4.412)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2023 2022
Recupero di spese: 163.603 136.830
- recupero spese accessorie 607 912
- recuperi di imposta 162.996 135.918
Fitti attivi su immobiliari 808 751
Altri proventi dell'esercizio corrente 5.739 6.548
Totale 170.150 144.129

L'ammontare degli altri proventi di gestione rilevati nell'esercizio 2023 ed inclusi nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 49 migliaia di euro (48 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

La voce Altri proventi dell'esercizio corrente include i proventi connessi con l'attività di asset manager esercitata dalla controllata Fineco AM, relativi all'applicazione del modello "Fixed Operating Expenses", per un importo di 4.250 migliaia di euro (4.566 migliaia di euro nell'esercizio 2022), e i contributi pubblici di competenza dell'esercizio per 63 migliaia di euro contabilizzati dalla Capogruppo (63 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing. Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250

17.1 Utile (perdite) delle partecipazioni: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Settori Totale
2023
Totale
2022
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri - -
1. Svalutazioni - -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto - -
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (263) (276)
1. Svalutazioni (68) (276)
2. Rettifiche di valore da deterioramento (195) -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (263) (276)
Totale (263) (276)

Le svalutazioni su imprese sottoposte a influenza notevole, per un ammontare di 68 migliaia di euro, si riferiscono alla valutazione con il metodo del patrimonio netto della società Vorvel Sim S.p.A..

Le rettifiche di valore da deterioramento, per un ammontare di 195 migliaia di euro, si riferiscono all'azzeramento del valore di bilancio della partecipazione detenuta dalla Banca in Fineco International Ltd, come precedentemente descritto.

Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 Nessun dato da segnalare.

Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.

Sezione 20 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 280 20.1 Utile (perdite) da cessione di investimenti: composizione

(Importi in migliaia)
Componente reddituale/Settori Totale
2023
Totale
2022
A. Immobili - 541
- Utili da cessione - 541
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 35 2
- Utili da cessione 35 4
- Perdite da cessione - (2)
Risultato netto 35 543

Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.

Sezione 21 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 300 21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Settori Totale
2023
Totale
2022
1. Imposte correnti (-) (268.946) (178.666)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - -
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n.
214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 6.673 3.635
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (864) (826)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (263.137) (175.857)

21.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(Importi in migliaia)
Totale
2023
Utile ante imposte 872.238

(Importi in migliaia)

Imposte
Componenti reddituali/Settori IRES IRAP Estere Totale
2023
Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica (233.920) (47.379) (17.019) (298.318)
- Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della
base imponibile
(2.243) (3.690) - (5.933)
- Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione
della base imponibile
35.663 5.451 - 41.114
- Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni
precedenti
- - - -
- Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive - - - -
Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva (200.500) (45.618) (17.019) (263.137)

Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.

Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.

Sezione 24 – Altre informazioni

1.1 Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti

Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale KPMG S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.

(Importi in euro)
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
Revisione Contabile KPMG S.p.A. 200.488
Revisione Contabile KPMG (Ireland) 27.500
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 208.179
Servizi di attestazione KPMG (Ireland) 42.500
Altri servizi KPMG S.p.A. 37.500
Totale 516.167

1.2 Informativa in tema di trasparenza delle erogazioni pubbliche richieste dall'articolo 1, comma 125 della legge 124/2017

Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019, il Gruppo ha escluso dall'informativa le attribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet.

Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2023 FinecoBank non ha incassato contributi pubblici erogati da soggetti italiani. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2020 era stata presentata la comunicazione per l'accesso al credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari Art. 57-bis del Decreto Legge 24 aprile 2017, n.50, convertito con modificazione dalle legge 21 giugno 2017, n.96; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, n.90.

Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".

Sezione 25 – Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.

2023 2022
Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) 609.101 428.505
Numero medio delle azioni in circolazione 610.410.519 609.932.199
Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) 611.794.654 611.424.585
Utile per azione base 0,998 0,703
Utile per azione diluito 0,996 0,701

25.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Parte D – Redditività consolidata complessiva

Parte D – Redditività consolidata complessiva Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva

(Importi in migliaia)
Voci Totale Totale
2023 2022
10. Utile (Perdita) d'esercizio 609.101 428.505
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (10.146) 12.306
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
a) variazione di fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): - -
a) variazione del fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
a) variazione di fair value (strumento coperto) - -
b) variazione di fair value (strumento di copertura) - -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti (15.174) 18.455
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10 (1)
100. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi - -
110. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 5.018 (6.148)
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 1.295 (4.308)
120. Copertura di investimenti esteri: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
130. Differenze di cambio: - -
a) variazioni di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
140. Copertura dei flussi finanziari: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
di cui: risultato delle posizioni nette - -
150. Strumenti di copertura (elementi non designati): - -
a) variazioni di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
160. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: 1.946 (6.437)
a) variazioni di fair value 1.946 (5.824)
b) rigiro a conto economico - (613)
1. rettifiche per rischio di credito - -
2. utili/perdite da realizzo - (613)
c) altre variazioni - -
170. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
180. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: (8) -
a) variazioni di fair value (8) -
b) rigiro a conto economico - -
1. rettifiche da deterioramento - -
2. utili/perdite da realizzo - -
c) altre variazioni - -
190. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
200. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
210. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (643) 2.129
220. Totale altre componenti reddituali (8.851) 7.998
230. Redditività complessiva (Voce 10 + 220) 600.250 436.503
240. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - -
250. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 600.250 436.503

Premessa

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.

Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO), che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle funzioni aziendali che assumono il rischio, ed è responsabile dei rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.

Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.

Struttura organizzativa

Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:

  • il Consiglio di Amministrazione;
  • l'Amministratore Delegato e Direttore Generale;
  • il Collegio Sindacale;
  • il Comitato Rischi e Parti Correlate;
  • il Comitato Remunerazione;
  • il Comitato Nomine;
  • il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale;
  • l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01;
  • le funzioni aziendali di controllo (CRO, Compliance, Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo30 .

Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.

Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework. Al Collegio Sindacale sono anche attribuite le responsabilità del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di cui all'art. 19 D.lgs. n.39/2010 (come modificato dal D.lgs. 135/2016).

Il Comitato Rischi e Parti Correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.

Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.

Il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della

30Tra le altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo si citano per rilevanza la Funzione di controllo dei Rischi ICT e di Sicurezza (i cui compiti sono ripartiti per competenza tra la Direzione CRO e la Direzione Compliance), la Funzione Antiriciclaggio e Antiterrorismo e la Funzione di Convalida.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.

La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.

La funzione di Internal Validation, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni sviluppati dalle diverse funzioni della Capogruppo, ed è pienamente indipendente da queste ultime.

La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, presidia il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative, alle scelte gestionali della Banca individuate nella propensione al rischio di Gruppo (RAF) e dei principi e delle politiche definite dal CRO, svolgendo un'attività di monitoraggio degli stessi e di verifica del rispetto dei limiti stabiliti.

Il CRO, con il contributo del Chief Financial Officer (CFO), ognuno per i propri ambiti di competenza, ha la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.

La Direzione CRO, nell'ambito dei controlli di secondo livello, ha la responsabilità della gestione e del controllo dei rischi di credito, di mercato, operativi, ICT e di sicurezza, reputazionali, di tasso di interesse, di liquidità e di sostenibilità in collaborazione con il CFO, il CLO ed il CIO per i rispettivi ambiti di competenza. Con riferimento all'informativa agli Organi Aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate), il CRO fornisce periodicamente informativa sull'attività svolta e sui risultati emersi dalle verifiche effettuate, i punti di debolezza rilevati e propone gli interventi da adottare per la loro rimozione al fine dell'assunzione delle decisioni più opportune per la gestione e riduzione dei rischi stessi.

In particolare, la Direzione CRO di Capogruppo:

  • è coinvolta nella definizione del RAF, delle politiche di governo dei rischi e delle varie fasi che costituiscono il processo di gestione dei rischi nonché nella fissazione dei limiti operativi all'assunzione delle varie tipologie di rischio. In tale ambito, ha, tra l'altro, il compito di proporre i parametri quantitativi e qualitativi necessari per la definizione del RAF, che fanno riferimento anche a scenari di stress e, in caso di modifiche del contesto operativo interno ed esterno della banca, l'adeguamento di tali parametri;
  • verifica l'adeguatezza del RAF;
  • verifica nel continuo l'adeguatezza del processo di gestione dei rischi e dei limiti operativi;
  • sviluppa e manutiene i modelli di controllo dei rischi;
  • definisce la metodologia di valutazione e controllo del rischio ICT e di sicurezza e monitora il livello di rischio informatico a cui il Gruppo è esposto rispetto alla propensione al rischio definita dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo;
  • assicura l'effettiva implementazione della metodologia di valutazione del rischio informatico, supportando e coordinando le singole funzioni coinvolte, ciascuno per quanto di competenza, durante il processo di valutazione dei rischi ICT;
  • definisce metriche comuni di valutazione dei rischi operativi coerenti con il RAF, coordinandosi con la funzione di conformità alle norme, con la funzione ICT e con la funzione di continuità operativa;
  • definisce modalità di valutazione e controllo dei rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), nonché dei rischi reputazionali, coordinandosi con la funzione di conformità alle norme, di sostenibilità e le altre funzioni aziendali maggiormente esposte;
  • coadiuva gli organi aziendali nella valutazione del rischio strategico monitorando le variabili significative;
  • sviluppa e applica indicatori in grado di evidenziare situazioni di anomalia e di inefficienza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi; analizza i rischi dei nuovi prodotti e servizi. In particolare, l'identificazione dei rischi relativi ai nuovi prodotti e servizi è garantita dalla
  • partecipazione permanente del CRO al comitato prodotti;
  • svolge controlli di secondo livello volti a verificare il corretto svolgimento del processo creditizio sia a livello individuale che di portafoglio; monitora costantemente il rischio effettivo assunto dal Gruppo e la sua coerenza con gli obiettivi di rischio nonché il rispetto dei limiti operativi assegnati alle strutture operative in relazione all'assunzione delle varie tipologie di rischio.

La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate e Collegio Sindacale) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo.

Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile della funzione Compliance permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Risk Appetite

ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.

I principali obiettivi del Risk Appetite sono:

  • valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello locale e di Gruppo, che il Gruppo decide di assumere (o di evitare) in una prospettiva di lungo termine;
  • specificare i tipi di rischio che il Gruppo intende assumere, stabilendo, come richiesto dalla normativa, i c.d. Risk Appetite, Risk Tolerance, Risk Capacity sia in condizioni operative normali che di stress;
  • assicurare "ex-ante" un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come definita dalle proiezioni di rendimento del piano pluriennale/budget;
  • assicurare che il business si sviluppi entro i limiti di tolleranza al rischio stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, in conformità alle vigenti regolamentazioni nazionali e internazionali;
  • integrare i principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) nella strategia, nelle scelte di business e nella gestione dell'operatività;
  • supportare le discussioni sulle opzioni strategiche future con riferimento al profilo di rischio;
  • indirizzare la visione degli stakeholder interni ed esterni su un profilo di rischio coerente con il piano pluriennale;
  • fornire delle descrizioni qualitative rispetto ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) ai fini di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli interni.

Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.

La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:

  • Capitale: includono le misure di adeguatezza patrimoniale di I Pilastro e II Pilastro e sono volti a garantire in ogni momento il rispetto dei requisiti richiesti dalle Autorità di Vigilanza;
  • Liquidità: comprendono sia gli indicatori regolamentari sia quelli gestionali volti al presidio del rischio di liquidità di breve e lungo termine anche in condizioni di stress – nonché del corretto bilanciamento tra impieghi e raccolta di Gruppo;
  • Credito: hanno l'obiettivo di misurare la rischiosità del portafoglio dei crediti verso clientela ordinaria, principalmente composto da clientela al dettaglio;
  • Mercato: hanno l'obiettivo di rilevare la rischiosità/volatilità dei portafogli della Banca attraverso misure complessive di rischio di mercato;
  • Profittabilità e rischio: sono volti a misurare il profilo di rischio/rendimento del Gruppo;
  • Tasso di interesse: comprendono le misure al rischio tasso di interesse sul portafoglio bancario in termini di variazione del valore economico e del margine di interesse;
  • Rischio strategico: rilevano determinate tipologie di rischio che potrebbero minacciare l'attuale posizione competitiva ed il conseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo;
  • Rischi non finanziari: includono le misure volte al presidio dei rischi operativi (in particolare il rischio di condotta e i rischi ICT e Cyber), reputazionali, nonché quelli derivanti da fattori Ambientali Sociali e di Governance (ESG).

Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.

Il Risk Appetite rappresenta l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici.

La Risk Tolerance definisce la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.

La Risk Capacity rappresenta il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'Autorità di vigilanza.

La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.

Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano pluriennale. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.

Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:

  • identificazione dei rischi; questa fase è condivisa e propedeutica ai processi di valutazione di adeguatezza del capitale e della liquidità ICAAP/ILAAP. L'attività prevede l'identificazione da parte del Risk Management di Capogruppo di tutti i rischi - sia quantitativi sia qualitativi - ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto, avuto riguardo alla propria operatività e ai mercati di riferimento. Il processo di identificazione dei rischi coinvolge anche la società Fineco Asset Management, le cui valutazioni sono incluse nella mappa dei rischi a livello consolidato di Gruppo;
  • definizione ed approvazione del Risk Appetite da parte del Consiglio di Amministrazione di Gruppo;
  • monitoraggio e reporting trimestrale degli indicatori di Risk Appetite.

Processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process)

La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.

Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: prospettiva economica e la prospettiva normativa. Tali prospettive si integrano reciprocamente e sono incorporate nelle attività e nelle decisioni imprenditoriali rilevanti.

Tramite la prospettiva normativa interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza patrimoniale assicurando di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti normativi e le richieste di Vigilanza relative al capitale nonché di poter far fronte agli altri vincoli patrimoniali interni ed esterni nel tempo. L'obiettivo è quindi quello di garantire, anche in un'ottica prospettica, che la dotazione di Fondi Propri sia sufficiente a rispettare l'Overall Capital Requirement ed il Pillar 2 Guidance. Con la prospettiva economica interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza economica del proprio capitale assicurando che i rischi economici siano coperti in misura sufficiente mediante la dotazione di risorse patrimoniali interne. La prospettiva economica considera uno spettro di rischi più ampio rispetto a quella normativa (si cita a titolo di esempio il rischio tasso di interesse).

Per la prospettiva economica di Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno Complessivo; tale metrica è monitorata con cadenza trimestrale ed illustrata agli Organi Sociali all'interno della Relazione sulle esposizioni al rischio di Gruppo.

Cultura del rischio

Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.

Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:

  • sono istituiti Comitati manageriali al fine di assicurare un livello di consapevolezza dei rischi diffuso a tutti i livelli organizzativi, con il coinvolgimento sia delle strutture di business sia di controllo (c.d. "tone from the top");
  • sono implementati meccanismi di incentivazione che considerano una ponderazione per i rischi legati all'andamento annuale di un sottoinsieme degli indicatori del RAF (c.d. "CRO Dashboard");
  • sono mantenuti rapporti continuativi con il Chief Risk Officer di Fineco AM, per condividere l'informativa sul profilo di rischio e sui piani di sviluppo per migliorarne l'evoluzione e la gestione dei rischi;
  • sono svolte periodiche attività di induction con il Consiglio di Amministrazione ed approfondimento di tematiche riguardanti i rischi con il Comitato Rischi e Parti Correlate;
  • sono offerti ai dipendenti corsi specifici allo scopo di sviluppare e uniformare la comprensione dei rischi e la loro conoscenza (ad esempio relativo ai rischi ICT e Cyber).

Sezione 1 – Rischi del consolidato contabile

Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.

Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.

Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella presente Sezione 1 "Rischi del consolidato contabile".

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre
esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.110 1.815 1.040 36.735 27.899.509 27.940.209
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 29.062 29.062
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - - 48 48
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale 31/12/2023 1.110 1.815 1.040 36.735 27.928.619 27.969.319
Totale 31/12/2022 1.405 1.421 701 31.252 31.464.665 31.499.444

Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Importi in migliaia)
Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off*
parziali
complessivi
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
24.094 (20.129) 3.965 - 27.954.248 (18.004) 27.936.244 27.940.209
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - 29.064 (2) 29.062 29.062
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - X X - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - X X 48 48
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
Totale 31/12/2023 24.094 (20.129) 3.965 - 27.983.312 (18.006) 27.965.354 27.969.319
Totale 31/12/2022 25.229 (21.702) 3.527 - 31.515.537 (19.898) 31.495.917 31.499.444

(Importi in migliaia)

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 7 5.314
2. Derivati di copertura - - 896.577
Totale 31/12/2023 - 7 901.891
Totale 31/12/2022 - 1 1.698.005

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione)

B.1 Entità strutturate consolidate

Nessun dato da segnalare.

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente

Nessun dato da segnalare.

B.2.2 Altre entità strutturate

Informazioni di natura qualitativa

Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.

Informazioni di natura quantitativa

La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.

(Importi in migliaia)
Voci di bilancio / tipologia di
entità strutturata
Portafogli contabili
dell'attivo
Totale attività
(a)
Portafogli
contabili del
passivo
Totale passività
(b)
Valore contabile
netto (c=a-b)
Esposizione massima al
rischio di perdita (d)
Differenza tra
esposizione al rischio di
perdita e valore
contabile (e=d-c)
1. Società veicolo - - - - - - -
MFV 929 - 929 929 -
2. O.I.C.R. CA 37.833 CA 1.091 36.742 37.833 1.091
HFT - - - - -
Totale 38.762 1.091 37.671 38.762 1.091

Legenda

MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione

Si segnala che nella tabella sopra esposta l'esposizione riportata nelle "Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value" è rappresentata da quote di O.I.C.R. detenute dalla controllata Fineco AM, mentre le attività e le passività al costo ammortizzato rappresentano, rispettivamente, il credito e il debito che la società vanta nei confronti dell'ICAV che ha emesso il fondo di investimento.

Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale

1.1 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.

I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.

La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.

L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.

L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.

Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.

Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro. Per maggiori dettagli sui titoli governativi si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani.

Impatti derivanti dal conflitto Russia - Ucraina

Al 31 dicembre 2023 non si rilevano impatti significativi derivanti dal conflitto Russia - Ucraina in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Al fine di garantire un adeguato presidio del rischio di credito, il Gruppo FinecoBank si è dotato di un efficace sistema di governance interna, organizzato su distinti ed articolati livelli di responsabilità.

Al primo livello, il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria e il processo di concessione e allocazione dei plafond per controparti istituzionali è di responsabilità della Direzione Chief Lending Officer (CLO). In tale contesto la Direzione CLO effettua sia la valutazione del merito creditizio della clientela e delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizie, sia il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie, al fine di rilevare tempestivamente eventuali anomalie ed effettuare le necessarie classificazioni prudenziali.

In aggiunta al monitoraggio andamentale, la Direzione CLO provvede anche a calcolare i tassi di decadimento della clientela per tipologia di prodotto, finalizzati ad intercettare incrementi nella rischiosità dei prodotti offerti dal Gruppo alla propria clientela, e alla stima dei parametri di rischio (PD e LGD) utilizzati per il calcolo delle perdite attese in ambito IFRS 9.

Al secondo livello, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno della Direzione CRO il Team Credit Risk & Internal Capital ha la responsabilità di:

  • monitorare, attraverso controlli di secondo livello, il credito concesso alla clientela, focalizzandosi più in generale sulla qualità complessiva del portafoglio crediti della Banca rilevando tempestivamente eventuali fenomeni di anomalia;
  • supportare la Direzione CLO nello sviluppo e nella manutenzione dei modelli di scoring utilizzate dalla Banca per la valutazione del merito creditizio della propria clientela al dettaglio;
  • verificare, attraverso controlli di secondo livello, il corretto svolgimento del monitoraggio andamentale sulle singole esposizioni, valutando la coerenza delle classificazioni prudenziali e l'adeguatezza delle rettifiche di valore;
  • monitorare, attraverso controlli di secondo livello, il grado di concentrazione delle garanzie reali finanziarie verso singoli emittenti, e delle garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio climatico e ambientale;
  • analizzare il livello di rischiosità dei singoli prodotti, verificando periodicamente la correttezza dei tassi di decadimento della clientela al dettaglio calcolati dalla Direzione CLO;
  • definire un modello di reporting per il Gruppo specificando le regole di rilevazione di stock e flussi;
  • definire i parametri creditizi (PD e LGD) utili per la definizione del pricing del prodotto, nell'ambito del lancio di un nuovo prodotto di credito; sviluppare e manutenere le metodologie per il calcolo delle perdite attese conformemente al principio contabile IFRS9, ed effettuare i
  • controlli di data quality sulle rettifiche di valore;
  • sviluppare e manutenere i modelli per il calcolo del Capitale Interno dei rischi di credito e applicare i relativi scenari di stress;
  • monitorare il rischio di credito e il rischio paese derivante dagli investimenti strategici del Gruppo, tenendo in adeguata considerazione l'esposizione delle controparti ai rischi ambientali, sociali e di governance (ESG), e la loro capacità di fronteggiarli;
  • verificare sistematicamente il rispetto dei limiti operativi relativi all'attività di marginazione e formulare analisi di scenario (stress test) per la valutazione della sostenibilità dell'operatività dal punto di vista economico e patrimoniale;
  • supportare il Department CFO nella formulazione dei dati di forecast e di budget relativi alle rettifiche su crediti.

2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito

Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.

Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macroeconomiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.

Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.

Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:

  • sottoscrizione di contratti derivati;
  • compravendite di titoli, "futures", valute;
  • detenzione di titoli di terzi.

Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.

Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.

Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.

2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Come anticipato, la valutazione del rischio di credito durante la fase di erogazione dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è effettuata dalla Direzione CLO, ed è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.

La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo FinecoBank sono disciplinate da una specifica Global Policy in tema di Collateral Management.

La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, svolge controlli di secondo livello su tutte le fasi che caratterizzano il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. I controlli, che sono basati principalmente sullo sviluppo di indicatori che permettono di effettuare monitoraggi ad evento, vertono sulla verifica del rispetto della normativa interna e dei poteri delegati conferiti dal Consiglio di Amministrazione alle strutture deliberanti e sull'individuazione di irregolarità a livello di singola esposizione o di portafoglio, anche in relazione al portafoglio garanzie. In aggiunta ai controlli sopra descritti sono svolti anche monitoraggi periodici focalizzati sulla valutazione della qualità e della performance del portafoglio crediti.

La valutazione del merito creditizio delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia è effettuata dalla Direzione CLO nell'ambito del processo di concessione e allocazione dei plafond assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. I Plafond sono dei "tetti di rischio" e rappresentano i limiti più alti in termini di rischio di credito che il Gruppo è disposto ad accettare nei confronti di una determinata controparte.

Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") o Corporate con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili. Il meccanismo dei Plafond consente al Gruppo di limitare e monitorare il rischio di concentrazione verso singole controparti (concentrazione single name) e il relativo gruppo economico.

La materia è disciplinata dalla Global Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate", che definisce i principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio di credito e di controparte associato all'attività creditizia con le suddette controparti, inclusi gli emittenti di strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella Global Policy, la Direzione CLO, oltre a valutare il merito creditizio delle controparti e approvare i plafond richiesti dalle diverse funzioni di Gruppo conformemente ai poteri di delega tempo per tempo vigenti, effettua il monitoraggio operativo. Quest'ultimo è volto ad assicurare che tutte le funzioni di Gruppo rispettino in ogni momento i plafond assegnati, i limiti delle Grandi Esposizioni e delle Parti Correlate, e che le controparti del Gruppo mantengano un merito creditizio sufficientemente elevato.

La Direzione CRO invece effettua il monitoraggio sistematico a livello accentrato e di singola controparte con esposizione rilevante, incentrato sull'analisi di una serie di indicatori di Early Warning, e svolge dei controlli di secondo livello sul rispetto del limite sulle Grandi Esposizioni e sulle esposizioni verso Parti Correlate.

In sostanza il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dalla Direzione CRO, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, la Direzione CRO predispone la Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio, indirizzata al Consiglio di Amministrazione; in tale contesto è evidenziato l'andamento del portafoglio crediti e le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento. Con particolare riferimento al portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è riportata l'analisi dei flussi tra classificazioni, lo stock dei crediti deteriorati e delle posizioni che usufruiscono di moratorie di pagamento e le relative perdite attese. Sono inoltre evidenziate le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento sulla concentrazione delle garanzie reali finanziarie acquisite dal Gruppo come collateral per gli affidamenti in conto corrente. Con riferimento alle esposizioni verso controparti finanziarie, Banche e Stati Sovrani, sono invece evidenziate le risultanze dei monitoraggi sul rischio emittente, rischio controparte e rischio paese.

Nell'ambito del presidio sul rischio paese sono monitorati alcuni indicatori (Worldwide Governance Indicator) sviluppati da un team di ricercatori in collaborazione con la World Bank, che hanno l'obiettivo di esprimere in modo sintetico l'efficacia delle politiche attuate dalle autorità governative delle diverse nazioni e un indicatore specifico di rischio ambientale, denominato ND-Gain, sviluppato da un team di ricercatori dell'università statunitense Notre Dame. Quest'ultimo indicatore considera due grandezze fondamentali: il livello di vulnerabilità di un paese ai cambiamenti climatici ("vulnerability") e il posizionamento della rispettiva nazione in termini di capacità economica, sociale e di governance per far fronte ai mutamenti del clima ("readiness"). I due indicatori sono confrontati al fine di determinare l'esposizione di quel paese ai rischi climatici e ambientali.

A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.

Impatti derivanti dal conflitto Russia – Ucraina

Al 31 dicembre 2023 non si rilevano impatti significativi derivanti dal conflitto Russia - Ucraina in termini di migrazione di posizioni a non performing o di incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia. Eventuali incrementi in termini di rettifiche su crediti su determinate esposizioni non sono direttamente riconducibili al conflitto militare, ma derivano dal sostanziale deterioramento del quadro macroeconomico.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.

Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:

  • Stadio 1: comprende le esposizioni creditizie di nuova erogazione o acquisizione nonché le esposizioni che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 2: comprende le esposizioni creditizie che, sebbene performing, hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 3: comprende le esposizioni creditizie deteriorate.

Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.

Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.

Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD e LGD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.

La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics.

Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati con una metodologia differente a seconda del tipo di prodotto.

Per i prestiti personali la PD è stimata da un modello sviluppato internamente dalla Direzione CRO che, sulla base della performance del portafoglio degli ultimi 7 anni (in coerenza con la massima maturity del prodotto), calcola una curva di PD a cui ogni singola posizione è associata in base alla sua anzianità. La LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti e sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.

Per i mutui, in assenza di una sufficiente profondità storica dei dati di default e recuperi (Fineco eroga mutui dal 2016), è utilizzata una curva di PD stimata con criteri conservativi rispetto ai tassi di default attualmente registrati. La LGD è stimata attraverso un modello che tiene in considerazione la coverage media applicata alle esposizioni non performing, determinata e aggiornata su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca, le spese legali per il recupero, l'importo del debito residuo, e il rapporto tra quest'ultimo e il valore dell'immobile a garanzia (Exposure to Value – ETV). Nella stima dell'LGD il modello tiene inoltre in considerazione i rischi climatici e ambientali (rischio fisico), utilizzando come driver la classe energetica degli immobili a garanzia e il loro eventuale collocamento geografico in aree ad alto rischio ambientale (sismico e idrogeologico).

Per le altre esposizioni la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato, mentre la LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.

Infine, per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.

Un aspetto chiave derivante dal principio contabile IFRS 9 è rappresentato dal modello di Stage Allocation, finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.

Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:

  • il confronto fra il rating della controparte alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto/acquisto dei titoli. La metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima apertura del rapporto;
  • elementi assoluti quali i backstop previsti dalla normativa (e.g. 30 giorni di scaduto);
  • ulteriori evidenze interne (e.g. classificazione forborne).

Con riferimento alle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo acquista a titolo di investimenti, o con cui il Gruppo svolge attività creditizia, l'approccio utilizzato è quello basato sul rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's. Come già anticipato, la metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima apertura del rapporto.

Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, a prescindere dalla materialità dello scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per le esposizioni al dettaglio classificate in stage 2, diversamente dalle esposizioni classificate in stage 3, non è previsto un periodo di prova (cure period) per il rientro alla classe di rischio precedente. Di conseguenza, nel momento in cui cessano le condizioni per la classificazione a stage 2 (ad esempio i 30 giorni di scaduto), provvisto che non vi siano ulteriori evidenze che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte, le esposizioni sono automaticamente riclassificate in stage 1.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.

In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.

Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.

Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.

I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.

Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore

Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).

In particolare:

  • la PD (Probability of Default), esprime la probabilità di accadimento di un evento di default della posizione creditizia, in un determinato arco temporale (es. 1 anno);
  • la LGD (Loss Given Default), esprime la percentuale di perdita stimata, e quindi il complemento a uno del tasso atteso di recupero, all'accadimento di un evento di default della posizione creditizia;
  • la EAD (Exposure at Default), esprime la misura della esposizione al momento dell'evento di default della posizione creditizia;
  • il Tasso di Interesse Effettivo è il tasso di sconto espressione del valore temporale del denaro.

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.

I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

  • introdurre adeguamenti "point-in-time" previsti dal principio contabile;
  • includere informazioni "forward looking";
  • estendere i parametri di rischio creditizio ad una prospettiva pluriennale.

Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.

Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.

Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.

Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.

In particolare, si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2023.

Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore

La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".

Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.

Modifiche dovute al conflitto militare tra Russia e Ucraina

Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").

Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS-9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dal conflitto militare tra Russia e Ucraina, il Gruppo FinecoBank si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Per ulteriori dettagli si rimanda all'apposito paragrafo "Misurazione delle perdite attese".

Valutazione dell'incremento significativo del rischio di credito (SICR)

Al 31 dicembre 2023 non si rilevano posizioni che hanno subito un incremento significativo del rischio di credito direttamente connesso al conflitto militare tra Russia e Ucraina.

Misurazione delle perdite attese

Al 31 dicembre 2023, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi geopolitica ed economica innescata dal conflitto militare tra Russia e Ucraina.

Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.

Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2023 considera lievi fluttuazioni dei prezzi delle fonti energetiche (petrolio e gas naturale) nel breve termine ed una sostanziale stabilizzazione nel medio/lungo termine, assumendo che non vi siano interruzioni nelle forniture durante l'inverno e che il conflitto militare tra Russia e Ucraina continui senza coinvolgere stati terzi. Si ipotizza inoltre che la BCE abbia raggiunto l'apice della propria campagna di politica monetaria restrittiva, mentre l'inflazione continua a ridursi, senza tuttavia che sconfini sotto la soglia strategica del 2% entro la fine del 2024. Infine, sono ipotizzate ulteriori ondate di contagi da COVID 19, ma senza che si verifichino impatti sostanziali sull'economia. In considerazione del contesto macroeconomico sopra delineato, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona sono stimate allo 0,65%.

In Italia, paese in cui il Gruppo detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo per il 2023 sono stimate al 1,19%, per poi ridursi lievemente nel corso del 2024. La tendenza è determinata da un lato dalla scarsa crescita degli investimenti, dovuta ai tassi di interesse ancora elevati, dall'altro dalla graduale ripresa dei consumi, determinata dalla riduzione dell'inflazione;

Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui il Gruppo detiene l'esposizione.

Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2023 ipotizza una rapida risoluzione del conflitto russo/ucraino con un conseguente allentamento delle tensioni geopolitiche. La minor incertezza circa le forniture di energia ne determina una riduzione dei prezzi, contribuendo alla riduzione dell'inflazione. Il rafforzamento dell'economia consente alla BCE di intervenire in modo più incisivo contro l'inflazione, determinando una protrazione della politica monetaria restrittiva. In Italia, lo scenario si traduce in una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo dell'1,37% nel 2023, in aumento al 2,62% nel 2024 per poi assestarsi nel medio/lungo periodo tra l'1,6 e il 2%.

Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2023 ipotizza invece un aggravamento della crisi geopolitica, con la conseguente crescita di un sentimento di paura dilagante di escalation del conflitto alla NATO, e un incremento delle tensioni tra Cina e Stati Uniti per il controllo delle rotte commerciali. Per alleviare la pressione sul debito sovrano, la BCE inverte la rotta e riprende la politica monetaria espansiva acquistando titoli di stato, ma non abbastanza rapidamente da prevenire il crollo dei mercati finanziari. Le previsioni in tale scenario si traducono in livelli di crescita modesti in Italia nel 2023, pari allo 0,89%, con una brusca inversione di tendenza nel 2024 (-4,16%) e un ritorno graduale alla crescita a partire dal 2025.

Al 31 dicembre 2023, applicando esclusivamente lo scenario favorevole sulle esposizioni complessive del Gruppo, si sarebbero realizzate rettifiche di valore per circa 0,4 milioni di euro, mentre applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole le rettifiche sarebbero pari a 9,8 milioni di euro. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive di Gruppo al 31 dicembre 2023 sono pari a 3,3 milioni di euro.

I dettagli circa le previsioni dei principali dati macroeconomici utilizzate negli scenari sono riportate in dettaglio nella seguente tabella:

Scenarios Variables 2023 2024 2025 2026 2027
Eurozona-PIL (Δ%) 0,65% 1,04% 1,78% 1,84% 1,66%
ITA-PIL (Δ%) 1,19% 1,00% 1,60% 1,97% 1,93%
Baseline (40%) ITA-Rapporto Debito/PIL 139% 137% 137% 136% 132%
ITA-Tasso di disoccupazione 7,77% 8,06% 8,22% 8,34% 8,40%
ITA-Inflazione 5,87% 1,83% 1,30% 1,39% 1,59%
Eurozona-PIL (Δ%) 0,85% 2,88% 1,85% 1,66% 1,64%
ITA-PIL (Δ%) 1,37% 2,62% 1,60% 1,81% 1,92%
Favorable (30%) ITA-Rapporto Debito/PIL 139% 134% 133% 131% 128%
ITA-Tasso di disoccupazione 7,74% 7,80% 7,88% 8,05% 8,18%
ITA-Inflazione 5,88% 2,03% 1,37% 1,35% 1,62%
Eurozona-PIL (Δ%) 0,36% -4,00% 1,13% 3,28% 2,00%
ITA-PIL (Δ%) 0,89% -4,16% 0,99% 3,38% 2,23%
Unfavorable (30%) ITA-Rapporto Debito/PIL 139% 149% 154% 152% 148%
ITA-Tasso di disoccupazione 7,94% 10,02% 11,04% 10,40% 9,86%
ITA-Inflazione 5,85% 0,59% 0,09% 1,23% 1,55%

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione di credito, il Gruppo acquisisce diverse tipologie di garanzie reali. Per i mutui fondiari, il Gruppo acquisisce a garanzia tramite ipoteca principalmente immobili residenziali, mentre sugli affidamenti in conto corrente sono accettati in pegno diverse tipologie di strumenti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di Stato.

Anche in presenza di garanzie reali il Gruppo effettua una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali (margini), differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.

Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritti dalla policy "Normativa erogazione crediti commerciali". In particolare, il Gruppo concede alla propria clientela finanziamenti per un ammontare massimo pari all'80% del valore dei beni ipotecati. Il rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile cauzionale, attestato secondo quanto sopra descritto, prende il nome di Loan To Value (LTV), ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia. A seconda della finalità del mutuo (acquisto, surroga, rifinanziamento e liquidità) possono essere previsti dei limiti (LTV) più stringenti. Al 31 dicembre 2023 il LTV medio del portafoglio mutui è pari a circa il 50%.

La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse. Il valore degli immobili è sorvegliato su base annuale attraverso indici di rivalutazione di mercato stimati da un fornitore esterno specializzato nelle valutazioni sul mercato immobiliare. Tale attività è finalizzata ad individuare eventuali immobili che necessitino di una rivalutazione e può essere svolta anche con maggiore frequenza qualora le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative.

Per le garanzie reali finanziarie invece, i principi e le regole sono descritte nella policy "Collateral Management". La valutazione degli strumenti finanziari avviene prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui il rating di emissione, la classe di liquidità, la capitalizzazione e l'appartenenza ad un indice riconosciuto. Tali parametri, a seconda della tipologia di strumento oggetto di valutazione, possono influire oltre che sull'eligibilità a pegno dello strumento stesso, anche sul margine considerato al fine di determinare l'importo dell'affidamento.

Il monitoraggio del controvalore delle garanzie reali finanziarie è svolto su base giornaliera da procedure automatiche che effettuano il Mark to Market di ogni singolo strumento contenuto nei depositi a garanzia, e confrontano il controvalore derivante con l'importo affidato in fase di delibera. In caso di perdite superiori al valore soglia, si provvede caso per caso alla valutazione delle modalità di risoluzione in accordo con il cliente.

3. Esposizioni creditizie deteriorate 3.1 Strategie e politiche di gestione

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia, dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.

Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.

Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro dell'esposizione debitoria.

Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.

3.2 Write-off

Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare il capitale e gli interessi maturati.

Le valutazioni relative al possibile write-off sono attuate in base ad una serie di criteri, elencati di seguito (a titolo esemplificativo e non esaustivo), quali:

  • irreperibilità del debitore e/o del garante, qualora presente;
  • mancanza di beni aggredibili (ad esempio, la mancanza di stipendio, proprietà immobiliari);
  • azioni giudiziali infruttuose e dispendiose rispetto al credito esigibile;
  • decesso del debitore ed eventuale mancanza degli eredi e/o rinuncia all'eredità.

In ogni caso, la politica aziendale è quella di non proseguire le attività di recupero successivamente all'iscrizione di un write-off.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2023.

Al 31 dicembre 2023 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 2 "Rischi del consolidato prudenziale", ad eccezione delle tabelle A.1.2, A.1.4, A.1.6, A.1.6bis e A.1.8 e B.3.

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino a
90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
26.240 4.768 255 108 4.661 703 23 29 3.288 - - -
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - - - - - -
Totale
31/12/2023
26.240 4.768 255 108 4.661 703 23 29 3.288 - - -
Totale
31/12/2022
24.495 2.839 108 331 1.731 1.748 57 12 3.205 - - -

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

(Importi in migliaia)
----------------------- -- -- -- --
Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio
Causali/ stadi di rischio Banche
vista
e
banche
a
Centrali
verso
Crediti
costo
al
valutate
ammortizzato
finanziarie
Attività
redditività
fair
al
valutate
sulla
complessiva
finanziarie
impatto
con
Attività
value
di
corso
dismissione
in
finanziarie
Attività
individuali
svalutazioni
cui:
di
collettive
svalutazioni
cui:
di
Banche
vista
e
banche
a
Centrali
verso
Crediti
costo
al
valutate
ammortizzato
finanziarie
Attività
redditività
fair
al
valutate
sulla
complessiva
finanziarie
impatto
con
Attività
value
di
corso
dismissione
in
finanziarie
Attività
individuali
svalutazioni
cui:
di
collettive
svalutazioni
cui:
di
Banche
vista
e
banche
a
Centrali
verso
Crediti
costo
al
valutate
ammortizzato
finanziarie
Attività
redditività
fair
al
valutate
sulla
complessiva
finanziarie
impatto
con
Attività
value
di
corso
dismissione
in
finanziarie
Attività
individuali
svalutazioni
cui:
di
collettive
svalutazioni
cui:
di
Rettifiche complessive
iniziali
(121) (15.296) (2) - - (15.419) - (4.602) - - - (4.602) - (21.703) - - (17.646) (4.057)
Variazioni in aumento da
attività finanziarie
acquisite o originate
(68) (1.512) - - - (1.580) - (946) - - - (946) - (1.600) - - (74) (1.526)
Cancellazioni diverse dai
write-off
42 2.735 - - - 2.777 - 397 - - - 397 - 463 - - 149 314
Rett/riprese di valore
nette per rischio di
credito
18 1.411 - - - 1.429 - (218) - - - (218) - (2.427) - - (1.096) (1.331)
Modifiche contrattuali
senza cancellazioni
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Cambiamenti della
metodologia di stima
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati
direttamente a conto
economico
- - - - - - - 26 - - - 26 - 5.138 - - 4.958 180
Altre variazioni - - - - - - - - - - - - - - - - (1.150) 1.150
Rettifiche complessive
finali
(129) (12.662) (2) - - (12.793) - (5.343) - - - (5.343) - (20.129) - - (14.859) (5.270)
Recuperi da incasso su
attività finanziarie oggetto
di write-off
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati
direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - - - - - (74) - - (68) (6)

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

(segue) (Importi in migliaia)
Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi su impegni a
Attività fin. impaired acquisite o originate erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
Causali/ stadi di rischio al
valutate
ammortizzato
finanziarie
costo
Attività
al
sulla
valutate
complessiva
impatto
finanziarie
con
redditività
value
Attività
fair
di
corso
dismissione
in
finanziarie
Attività
individuali
svalutazioni
cui:
di
collettive
svalutazioni
cui:
di
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
impaired
e
fondi
originati
rilasciate
erogare
o
acquisiti/e
a
fin.
Impegni
garanzie
Tot.
Rettifiche complessive iniziali - - - - - (34) - (2) - (41.760)
Variazioni in aumento da attività finanziarie
acquisite o originate
X X X X X (181) - (36) - (4.343)
Cancellazioni diverse dai write-off - - - - - 10 - - - 3.647
Rett/riprese di valore nette per rischio di credito - - - - - 16 - 1 - (1.199)
Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - - - - - -
Cambiamenti della metodologia di stima - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - 5.164
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Rettifiche complessive finali - - - - - (189) - (37) - (38.491)
Recuperi da incasso su attività finanziarie
oggetto di write-off
- - - - - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a conto economico - - - - - - - - - (74)

A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

(Importi in migliaia)
Valori lordi/valore nominale
Portafogli/stadi di rischio Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo stadio e
terzo stadio
Trasferimenti tra primo stadio e
terzo stadio
Da primo stadio a
secondo stadio
Da secondo
stadio a primo
stadio
Da secondo
stadio a terzo
stadio
Da terzo stadio
a secondo
stadio
Da primo stadio
a terzo stadio
Da terzo stadio
a primo stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.965 2.949 769 108 4.700 131
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate 4 - - 3 181 30
31/12/2023 9.969 2.949 769 111 4.881 161
31/12/2022 29.157 817 722 26 3.359 239

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
acquisite
Impaired
originate
o
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
acquisite
originate
Impaired
o
Esposizione
Netta
Write-off parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE PER CASSA
A.1 A VISTA 2.266.673 2.266.673 - - - (129) (129) - - - 2.266.544 -
a) Deteriorate - X - - - - X - - - - -
b) Non deteriorate 2.266.673 2.266.673 -
X
- (129) (129) - X - 2.266.544 -
A.2 ALTRE 2.993.849 2.993.847 - - - (251) (251) - - - 2.993.598 -
a) Sofferenze - X - - - - X - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - - - - X - - - - -
b) Inademp. probabili - X - - - - X - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - - - - X - - - - -
c) Esposizioni scadute
deteriorate
- X - - - - X - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - - - - X - - - - -
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
- - -
X
- - - - X - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - -
X
- - - - X - - -
e) Altre esposizioni non
deteriorate
2.993.849 2.993.847 -
X
- (251) (251) - X - 2.993.598 -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - -
X
- - - - X - - -
TOTALE (A) 5.260.522 5.260.520 - - - (380) (380) - - - 5.260.142 -
B. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate - X - - - - X - - - - -
b) Non deteriorate 974.246 17.170 -
X
- (1) (1) - X - 974.245 -
TOTALE (B) 974.246 17.170 - - - (1) (1) - - - 974.245 -
TOTALE (A+B) 6.234.768 5.277.690 - - - (381) (381) - - - 6.234.387 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 60.183 migliaia di euro.

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e
accantonamenti complessivi
Tipologie esposizioni/valori stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
o
originate
Impaired
acquisite
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
o
Impaired
acquisite
Esposizione
Netta
originate
Write-off
parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE
PER CASSA
a) Sofferenze 16.019 X - 16.019 - (14.909) X - (14.909) - 1.110 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
267 X - 267 - (246) X - (246) - 21 -
b) Inadempienze probabili 5.665 X - 5.665 - (3.850) X - (3.850) - 1.815 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
570 X - 570 - (336) X - (336) - 234 -
c) Esposizioni scadute
deteriorate
2.410 X - 2.410 - (1.370) X - (1.370) - 1.040 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
18 X - 18 - (14) X - (14) - 4 -
d) Esposizioni scadute non
deteriorate
37.227 31.440 5.787 X - (492) (176) (316) X - 36.735 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
12 - 12 X - (1) - (1) X - 11 -
e) Altre esposizioni non
deteriorate
24.952.281 24.911.651 40.587 X - (17.261) (12.234) (5.027) X - 24.935.020 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
2.213 - 2.213 X - (40) - (40) X - 2.173 -
TOTALE (A) 25.013.602 24.943.091 46.374 24.094 - (37.882) (12.410) (5.343) (20.129) - 24.975.720 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE
FUORI BILANCIO
a) Deteriorate 318 X - 247 - (115) X - (70) - 203 -
b) Non deteriorate 2.657.916 297.191 317 X - (188) (187) - X - 2.657.728 -
TOTALE (B) 2.658.234 297.191 317 247 - (303) (187) - (70) - 2.657.931 -
TOTALE (A+B) 27.671.836 25.240.282 46.691 24.341 - (38.185) (12.597) (5.343) (20.199) - 27.633.651 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta, inoltre, nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 205.025 migliaia di euro.

A.1.6 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Nessun dato da segnalare.

A.1.6bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Nessun dato da segnalare.

A.1.7 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(Importi in migliaia)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 19.104 4.459 1.666
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 2.420 3.978 2.381
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 781 2.702 2.118
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate - - -
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 1.596 282 -
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
B.5 altre variazioni in aumento 43 994 263
C. Variazioni in diminuzione (5.505) (2.772) (1.637)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - (65) (293)
C.2 write-off (5.026) (184) (2)
C.3 incassi (468) (997) (688)
C.4 realizzi per cessioni - - -
C.5 perdite da cessione - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - (1.292) (586)
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
C.8 altre variazioni in diminuzione (11) (234) (68)
D. Esposizione lorda finale 16.019 5.665 2.410
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

A.1.7bis Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

(Importi in migliaia)
Causali/Qualità Esposizioni oggetto di
concessioni: deteriorate
Esposizioni oggetto di
concessioni: non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 829 2.223
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -
B. Variazioni in aumento 302 1.140
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni - 1.101
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 29 X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X -
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione - -
B.5 altre variazioni in aumento 273 39
C. Variazioni in diminuzione (276) (1.138)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X (945)
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni - X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X (29)
C.4 write-off (39) -
C.5 incassi (179) (152)
C.6 realizzi per cessioni - -
C.7 perdite da cessione - -
C.8 altre variazioni in diminuzione (58) (12)
D. Esposizione lorda finale 855 2.225
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

A.1.8 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Nessun dato da segnalare.

A.1.9 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate
Causali/Categorie Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali (17.699) (234) (3.038) (311) (965) (13)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -
B. Variazioni in aumento (2.727) (76) (2.550) (165) (1.233) (20)
B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired
acquisite o originate
- X - X - X
B.2 altre rettifiche di valore (1.562) (33) (2.351) (136) (1.223) (12)
B.3 perdite da cessione - - - - - -
B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
(1.150) (43) (180) (13) - -
B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
B.6 altre variazioni in aumento (15) - (19) (16) (10) (8)
C. Variazioni in diminuzione 5.517 64 1.738 140 828 19
C.1 riprese di valore da valutazione 123 15 210 49 169 1
C.2 riprese di valore da incasso 369 10 358 50 282 3
C.3 utili da cessione - - - - - -
C.4 write-off 5.026 39 184 - 2 -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
- - 967 41 363 15
C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
C.7 altre variazioni in diminuzione (1) - 19 - 12 -
D. Rettifiche complessive finali (14.909) (246) (3.850) (336) (1.370) (14)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

(Importi in migliaia)
Esposizioni Classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6 Senza rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.978.762 6.254.363 6.227.579 179 - - 6.517.459 27.978.342
- Primo stadio 8.978.762 6.254.363 6.227.579 179 - - 6.446.990 27.907.873
- Secondo stadio - - - - - - 46.374 46.374
- Terzo stadio - - - - - - 24.095 24.095
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
29.064 - - - - - - 29.064
- Primo stadio 29.064 - - - - - - 29.064
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
C. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
Totale (A+B+C) 9.007.826 6.254.363 6.227.579 179 - - 6.517.459 28.007.406
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate
- - 17.170 - - - 297.695 314.865
- Primo stadio - - 17.170 - - - 297.191 314.361
- Secondo stadio - - - - - - 317 317
- Terzo stadio - - - - - - 187 187
- Impaired acquisiti/e o originati/e - - - - - - - -
Totale (D) - - 17.170 - - - 297.695 314.865
Totale (A+B+C+D) 9.007.826 6.254.363 6.244.749 179 - - 6.815.154 28.322.271

La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.

La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.

La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.

Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, il Gruppo si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Amministrazioni centrali e Obbligazioni bancarie garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100%, fatte salve le eccezioni stabilite dal CRR 575/2013, tra le quali, ad esempio, le esposizioni verso le amministrazioni centrali e le banche centrali degli Stati membri denominate e finanziate nella valuta nazionale di dette amministrazioni centrali e banche centrali a cui è applicato il fattore di ponderazione dello 0%, come specificato all'articolo 114 del CRR.

Al 31 dicembre 2023 le esposizioni verso soggetti retail sono costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro, che non hanno rating esterno. Le esposizioni

con rating verso soggetti non retail derivano principalmente da titoli emessi da controparti Sovereign e da esposizioni creditizie verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.

A.2.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)

La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(Importi in migliaia)
Garanzie reali Garanzie personali
(2)
lorda netta (1) Derivati su crediti
Esposizione ipoteche reali Altri derivati
Esposizione -
Immobili
-
Finanziamenti
Immobili
leasing
Titoli garanzie
Altre
CLN Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
628.500 628.500 - - 621.906 - - -
1.1. totalmente garantite 397 397 - - 396 - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
1.2. parzialmente garantite 628.103 628.103 - - 621.510 - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
17.166 17.165 - - 17.165 - - -
2.1. totalmente garantite 17.166 17.165 - - 17.165 - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2.2. parzialmente garantite - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -

A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(segue)

(Importi in migliaia)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati Totale
Banche società
finanziarie
Altre
soggetti
Altri
Amministrazioni pubbliche Banche società
finanziarie
Altre
soggetti
Altri
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - - - - - 621.906
1.1. totalmente garantite - - - - - - - 396
- di cui deteriorate - - - - - - - -
1.2. parzialmente garantite - - - - - - - 621.510
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
- - - - - - - 17.165
2.1. totalmente garantite - - - - - - - 17.165
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2.2. parzialmente garantite - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(Importi in migliaia)
Garanzie reali
(1)
Garanzie personali
(2)
lorda netta Derivati su crediti
Esposizione Esposizione Ipoteche Finanziamenti
reali
Altri derivati
-
Immobili
leasing
per
-
Immobili
Titoli garanzie
Altre
CLN Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
5.027.535 5.022.167 2.499.627 - 2.354.904 68.093 -
-
1.1. totalmente garantite 5.021.577 5.016.240 2.498.630 - 2.353.313 68.063 -
-
- di cui deteriorate 2.136 1.456 1.101 - 354 1 -
-
1.2. parzialmente garantite 5.958 5.927 997 - 1.591 30 -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
299.381 299.203 - - 235.990 4.020 -
-
2.1. totalmente garantite 299.348 299.170 - - 235.970 4.019 -
-
- di cui deteriorate 124 123 - - 123 - -
-
2.2. parzialmente garantite 33 33 - - 20 1 -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(segue)

(Importi in migliaia)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti Crediti di firma Totale
Altri derivati (1)+(2)
Banche società
finanziarie
Altre
soggetti
Altri
Amministrazioni
pubbliche
Banche società
finanziarie
Altre
soggetti
Altri
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - - - 95.829 - 5.018.453
1.1. totalmente garantite - - - - - 95.829 - 5.015.835
- di cui deteriorate - - - - - - - 1.456
1.2. parzialmente garantite - - - - - - - 2.618
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
- - - - - 59.181 - 299.191
2.1. totalmente garantite - - - - - 59.181 - 299.170
- di cui deteriorate - - - - - - - 123
2.2. parzialmente garantite - - - - - - - 21
- di cui deteriorate - - - - - - - -

A.4 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l'escussione di garanzie ricevute

Nessun dato da segnalare.

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Controparti Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui: imprese
di assicurazione)
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
Rettifiche valore
netta
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - (1) - -
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - 5 (21) - -
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - -
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 18.777.185 (5.514) 524.683 (461) 22.693 (3)
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
Totale (A) 18.777.185 (5.514) 524.688 (483) 22.693 (3)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 78 - 267.359 (143) - -
Totale (B) 78 - 267.359 (143) - -
Totale (A+B) 31/12/2023 18.777.263 (5.514) 792.047 (626) 22.693 (3)
Totale (A+B) 31/12/2022 21.024.339 (7.242) 383.897 (474) 28.909 (8)

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(segue)

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Controparti Società non finanziarie Famiglie
Rettifiche valore
Esposizione netta
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - (4) 1.110 (14.904)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 21 (246)
A.2 Inadempienze probabili 25 (91) 1.785 (3.738)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 234 (336)
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 1 (3) 1.039 (1.367)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 4 (14)
A.4 Esposizioni non deteriorate 1.340 (12) 5.668.548 (11.766)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 2.184 (41)
Totale (A) 1.366 (110) 5.672.482 (31.775)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - 203 (115)
B.2 Esposizioni non deteriorate 2.478 - 2.182.789 (45)
Totale (B) 2.478 - 2.182.992 (160)
Totale (A+B) 31/12/2023 3.844 (110) 7.855.474 (31.935)
Totale (A+B) 31/12/2022 3.123 (79) 8.141.090 (33.587)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Importi in migliaia)
Italia Altri paesi europei America
Esposizioni/Aree geografiche netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 1.106 (14.872) 2 (23) 2
A.2 Inadempienze probabili 1.810 (3.832) - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 1.039 (1.368) 1 (2) -
A.4 Esposizioni non deteriorate 11.240.477 (15.874) 11.976.729 (1.619) 768.740
Totale (A) 11.244.432 (35.946) 11.976.732 (1.644) 768.742
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 203 (115) - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 2.444.672 (187) 7.392 - 57
Totale (B) 2.444.875 (302) 7.392 - 57
Totale (A+B) 31/12/2023 13.689.307 (36.248) 11.984.124 (1.644) 768.799
Totale (A+B) 31/12/2022 16.084.949 (38.659) 11.775.258 (2.303) 764.055

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(segue)

(Importi in migliaia)
America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze (13) - - - (1)
A.2 Inadempienze probabili - 5 (17) - (1)
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate (110) 258.455 (99) 727.355 (51)
Totale (A) (123) 258.460 (116) 727.355 (53)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - 579 - 4 (1)
Totale (B) - 579 - 4 (1)
Totale (A+B) 31/12/2023 (123) 259.039 (116) 727.359 (54)
Totale (A+B) 31/12/2022 (285) 258.468 (88) 669.719 (47)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Importi in migliaia)
Italia Altri paesi europei America
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 3.119.761 (160) 1.157.325 (144) 161.587
Totale (A) 3.119.761 (160) 1.157.325 (144) 161.587
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 17.341 (1) 896.721 - -
Totale (B) 17.341 (1) 896.721 - -
Totale (A+B) 31/12/2023 3.137.102 (161) 2.054.046 (144) 161.587
Totale (A+B) 31/12/2022 3.482.724 (182) 2.907.496 (161) 98.925

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(segue)

(Importi in migliaia)
America
Asia
Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate (20) - - 821.469 (56)
Totale (A) (20) - - 821.469 (56)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - - - -
Totale (B) - - - - -
Totale (A+B) 31/12/2023 (20) - - 821.469 (56)
Totale (A+B) 31/12/2022 (7) - - 718.953 (50)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.4 Grandi esposizioni

Al 31 dicembre 2023 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto (di seguito CRR), sono le seguenti:

  • valore di bilancio: 24.433.004 migliaia di euro, escluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette come sotto definite;
  • valore non ponderato: 29.498.847 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • valore ponderato: 1.600.545 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • numero "posizioni di rischio": 31.

Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi, ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39) del CRR, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.

Il CRR prevede, inoltre, l'applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente. Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR, alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute ("esposizioni indirette"). Inoltre, gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").

In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni del Gruppo Fineco.

Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

C. Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Il Gruppo, nello specifico la Capogruppo, realizza operazioni passive di pronti contro termine e prestito titoli garantite da somme di denaro, che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine, a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli. I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto il Gruppo realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.

La Capogruppo effettua, inoltre, operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da altri titoli, in qualità di prestatore, a valere su titoli di proprietà.

Informazioni di natura quantitativa

D.1 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

(Importi in migliaia)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto
di contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto
di contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - X - - -
1. Titoli di debito - - - X - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - X - - -
4. Derivati - - - X - - -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
C. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.270.336 - 2.270.336 - 2.313.880 - 2.313.880
1. Titoli di debito 2.270.336 - 2.270.336 - 2.313.880 - 2.313.880
2. Finanziamenti - - - - - - -
Totale
31/12/2023
2.270.336 - 2.270.336 - 2.313.880 - 2.313.880
Totale
31/12/2022
3.642.588 - 3.642.588 - 3.466.841 - 3.466.841

Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.

Nella tabella sopra riportata sono escluse le Attività finanziarie cedute in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, alle quali non è associata alcuna passività.

D.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Nessun dato da segnalare.

D.3 Consolidato prudenziale - Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value

Nessun dato da segnalare.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento ("continuing involvement")

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D. Operazioni di covered bond

Nessun dato da segnalare.

E. Consolidato prudenziale - Modelli per la misurazione del rischio di credito

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio di Negoziazione

Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la misurazione giornaliera del VaR e del Credit Spread VaR, misure che impattano direttamente il calcolo del Capitale Interno del Gruppo. L'esposizione al rischio di credito del portafoglio di negoziazione permane comunque estremamente limitata.

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio Bancario

Il portafoglio bancario del Gruppo è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca d'Italia. Alle esposizioni verso controparti istituzionali è attribuita la classe di rating. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.

Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani

Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2023. Precisiamo che il Gruppo detiene anche titoli di debito emessi da Stati sovrani classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 48 migliaia di euro.

Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

(Importi in migliaia)
Valore nominale al Valore di bilancio al Fair value al % Sulla voce di
bilancio
31/12/2023 31/12/2023 31/12/2023 31/12/2023
Italia 5.206.299 5.144.659 4.925.281 15,4%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.206.299 5.144.659 4.925.281 18,4%
Spagna 4.822.000 4.569.998 4.521.863 13,7%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.822.000 4.569.998 4.521.863 16,4%
Germania 175.000 171.792 161.508 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 175.000 171.792 161.508 0,6%
Francia 1.508.500 1.495.107 1.368.430 4,5%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
35.000 29.062 29.062 100,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.473.500 1.466.045 1.339.368 5,2%
Stati Uniti 565.611 553.551 550.809 1,7%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 565.611 553.551 550.809 2,0%
Austria 671.000 677.113 611.262 2,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 671.000 677.113 611.262 2,4%
Irlanda 960.500 934.278 917.835 2,8%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 960.500 934.278 917.835 3,3%
Regno Unito 23.014 22.924 22.935 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 23.014 22.924 22.935 0,1%
Belgio 715.000 720.605 657.501 2,2%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 715.000 720.605 657.501 2,6%
Portogallo 330.000 371.608 339.108 1,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 330.000 371.608 339.108 1,3%
Svizzera 21.598 21.726 21.723 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 21.598 21.726 21.723 0,1%
Arabia Saudita 90.000 90.338 77.339 0,3%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 90.000 90.338 77.339 0,3%
Cile 203.100 212.968 175.140 0,6%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 203.100 212.968 175.140 0,8%
Cina 165.832 165.270 137.489 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 165.832 165.270 137.489 0,6%
Lettonia 30.000 29.772 23.964 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.000 29.772 23.964 0,1%
Islanda 15.000 14.973 13.068 0,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.000 14.973 13.068 0,1%
Totale esposizioni sovrane 15.502.454 15.196.682 14.525.255 45,6%

Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio consolidato, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio indicate.

Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Al 31 dicembre 2023 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 45,6% del totale dell'attivo del bilancio consolidato. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 31 dicembre 2023 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.

Moody's Fitch Ratings Standard & Poor's
Italia Baa3 BBB BBB
Spagna Baa1 A- A
Germania Aaa AAA AAA
Francia Aa2 AA- AA
Stati Uniti Aaa AA+ AA+
Austria Aa1 AA+ AA+
Irlanda Aa3 AA- AA
Belgio Aa3 AA- AA
Portogallo A3 A- BBB+
Regno Unito Aa3 AA- AA
Svizzera Aaa AAA AAA
Arabia Saudita A1 A+ A
Cile A2 A- A+
Cina A1 A+ A+
Lettonia A3 A- A+
Islanda A2 A A+

1.2 Rischi di mercato

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.

Strategie e processi di gestione del rischio

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.

L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.

Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:

  • Misure complessive di rischio di mercato (ad esempio il VaR): hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale interno ed alla perdita economica accettata per le attività di negoziazione; questi limiti devono essere coerenti con il budget di ricavi assegnato e la Risk Taking Capacity assunta;
  • Misure granulari di rischio di mercato (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): esistono indipendentemente, ma agiscono in parallelo ai limiti complessivi al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio, portafogli e prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livelli fissati per i limiti granulari mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli fattori di rischio o l'eccessiva esposizione verso fattori di rischio che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR.

Struttura e organizzazione

La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Direzione CRO, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:

  • definire, implementare e perfezionare adeguate metriche a livello globale per la misurazione dell'esposizione al rischio di mercato;
  • proporre, sulla base delle metriche definite, i limiti di rischio coerenti con la struttura di propensione al rischio approvata dal Consiglio di Amministrazione;
  • calcolare le metriche di rischio per le misure globali e granulari per i portafogli del Gruppo;
  • verificare che le metriche siano compatibili con i limiti approvati;
  • dare inizio al processo di escalation in caso di superamento dei limiti, coinvolgendo il Top Management del Gruppo;
  • discutere e approvare i nuovi prodotti aventi profili di rischio di mercato innovativi o complessi.

Impatti derivanti dal conflitto militare Russia-Ucraina

Nel corso del 2023 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dal conflitto militare tra Russia e Ucraina. Nel corso del 2023, inoltre, non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dai suddetti eventi, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.

Sistemi di misurazione e di reporting

Portafoglio di Negoziazione

Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.

Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

Portafoglio Bancario

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. La Direzione CRO della Capogruppo FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.

Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio. Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.

La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:

  • Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e passivo. Il valore economico del Gruppo può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi, cioè i flussi attesi dell'attivo meno quelli del passivo. Una misura di rischio rilevante da questo punto di vista è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1 punti base. Questa misura è riportata al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche secondo gli scenari EBA previsti. Una variabile di controllo da questo punto di vista è il Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse;
  • Income perspective: l'analisi si concentra sull'impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 200 punti base. Tale misura fornisce un'indicazione dell'impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi 12 mesi.

La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione

Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.

Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).

In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.

Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.

In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la Direzione CRO esegue una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.

Misure di rischio

Il VaR

Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:

è facilmente comprensibile e comunicabile;

  • non richiede di esplicitare alcuna ipotesi particolare circa la forma funzionale della distribuzione dei rendimenti dei fattori di rischio;
  • non richiede di stimare la matrice delle varianze-covarianze dei fattori di mercato che possono influenzare il valore del portafoglio considerato;
  • cattura la struttura delle correlazioni riflessa nelle variazioni congiunte dei fattori di mercato ipotizzando implicitamente che essa resti costante anche in futuro.

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.

1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.

Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative direzionali sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione con la clientela retail, in particolare per quanto riguarda l'attività di negoziazione in conto proprio, in base alla quale FinecoBank si pone come controparte diretta del Cliente. Tale attività, in cui rientra anche l'internalizzazione sistematica su una selezione definita di strumenti finanziari e l'attività di market maker sui certificates emessi dalla Banca, è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione, tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Euro

(Importi in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - 3 -
+ Posizioni corte - - - 3 72 - 3 -
- Altri
+ Posizioni lunghe 466 124.718 172 - 526 - 3.752 -
+ Posizioni corte 466 124.457 172 - 526 - 3.658 -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - 294 - - - - - -
+ Posizioni corte - 256 - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 97.389 150 24.600 - - - -
+ Posizioni corte 20 101.969 260 24.080 - - - -

Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. regular way).

Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. regular way).

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importi in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ Posizioni lunghe - 81.338 - 13 2 - - -
+ Posizioni corte - 83.841 - 13 2 - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - 367 - - - - - -
+ Posizioni corte - 417 - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 35 118.339 647 42.180 - - - -
+ Posizioni corte 17 113.483 522 42.604 - - - -

Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. regular way).

Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. regular way).

Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Indice quotazione Quotati
ITALIA U.S.A. LUSSEMBURGO SPAGNA PAESI BASSI ALTRI PAESI Non quotati
A. Titoli di capitale
- posizioni lunghe 305 3.189 2.785 187 512 1.788 -
- posizioni corte 301 621 31 208 35 1.013 -
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di
capitale
- posizioni lunghe 44.280 52.496 26.604 23.720 21.321 31.499 -
- posizioni corte 44.320 52.455 26.869 23.739 21.229 31.596 -
C. Altri derivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe 634 2.418 541 321 162 1.538 -
- posizioni corte 542 5.293 2.683 302 752 2.284 -
D. Derivati su indici azionari
- posizioni lunghe 63.966 278 - - - 1.403 -
- posizioni corte 39.727 18.081 - 202 - 9.568 -

Fineco non assume posizioni speculative direzionali sui propri portafogli, in coerenza con la propensione al rischio di mercato e la Market Risk Policy approvati dal Consiglio di Amministrazione della Banca. Il portafoglio di negoziazione è movimentato esclusivamente per necessità di business legata alla negoziazione in conto proprio con la clientela; le posizioni legate a tale attività sono quindi soggette ad una serie di limiti previsti dalle policy che portano ad una sostanziale chiusura del rischio di mercato derivante dalle posizioni a fine giornata.

Tali politiche portano ad un elevato turnover giornaliero degli strumenti nel portafoglio di negoziazione. Considerando tale contesto, non è significativo riportare evidenze circa l'impatto della variazione dei prezzi dei titoli di capitale e degli indici azionari sul margine di intermediazione, sul risultato d'esercizio e sul patrimonio netto, nonché i risultati delle analisi di scenario.

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l'analisi della sensitività

Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.

Al 31 dicembre 2023 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 288 migliaia di euro. La media per l'anno 2023 è pari a 183 migliaia di euro, con un picco massimo di 487 migliaia di euro ed un minimo di 25 migliaia di euro.

La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.

Il CRO si è dotato di un sistema di controlli che riguarda limiti sulle posizioni aperte a fine giornata, sui profitti e perdite generati e sul VaR calcolato sulle posizioni aperte a fine giornata (limiti mai raggiunti nel corso dell'anno). Nel corso dell'anno sono state registrate delle perdite in 15 giornate e tra queste solo in una la perdita ha superato il valore di VaR (40 migliaia di euro verso 25 migliaia di euro).

1.2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:

  • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili del Gruppo;
  • sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.

Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

  • gap risk: nasce dalla struttura a termine del portafoglio bancario e descrive il rischio che emerge dalla tempistica delle variazioni di tasso sullo strumento. Il rischio di "gap" comprende anche il rischio di riprezzamento, rischio derivante dalle discrepanze temporali in termini di riprezzamento delle attività e passività del Gruppo. Tali discrepanze comportano un rischio legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativo all'esposizione del Gruppo rispetto a variazioni, nell'inclinazione e nella forma, della curva dei tassi d'interesse.
  • basis risk: può essere suddiviso in due tipi di rischio:
    • o rischio "tenor", deriva dalla mancata corrispondenza tra scadenza dello strumento e variazione dei tassi di interesse;
    • o rischio valuta, definito come il rischio di un potenziale compensazione tra le sensitività al tasso di interesse emergenti dall'esposizione al rischio tasso in valute diverse;
  • option risk rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di portafoglio bancario.

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera la propensione a rischio ed i limiti di rischio tasso di interesse in termini di Economic Value Sensitivity (EV) ed Net Interest Income Sensitivity (NII).

Con riferimento all'Economic Value Sensitivity, al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, con cadenza settimanale sono effettuate analisi di scenario che prevedono molteplici variazioni nella curva dei tassi, sia paralleli (+/- 200 bps) sia non paralleli. Tra questi assumono particolare rilievo i sei scenari standardizzati - Supervisory Outlier Test (cfr. paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività") - come definiti dagli orientamenti EBA in vigore. All'interno del Risk Appetite è monitorata l'analisi di sensitività del valore economico del peggiore scenario SOT; il rispetto delle specifiche soglie di rischio è oggetto di reporting trimestrale agli Organi Sociali.

L'indicatore di NII Sensitivity è calcolato applicando due scenari paralleli previsti dai SOT che riprendono le ipotesi sottostanti le valutazioni degli scenari dell'EV sensitivity (cfr. paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività") e sono calcolati con le seguenti ipotesi:

  • applicazione di un floor post-shock crescente da -100 a 0 (da O/N a 20 anni incremento di 5 bps all'anno) per singola valuta e singola curva;
  • ponderazione al 50% per i contributi positivi di NII (per singola valuta).

Anche l'analisi di sensitività sul margine di interesse è monitorata all'interno del Risk Appetite applicando il peggiore scenario di shock parallelo.

Il framework degli indicatori dei rischi di mercato comprende inoltre una pluralità di metriche suddivise tra globali, ad esempio Interest Rate VaR, e granulari, ad esempio BP01 (Basis Point 01) sensitivity; tali metriche sono monitorate con cadenza giornaliera.

Il Risk Appetite Framework prevede infine limiti di rischio in termini di VaR del portafoglio bancario e del portafoglio di negoziazione in cui il rischio tasso è una componente (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza). Nell'ambito del portafoglio bancario il VaR costituisce una misura del Credit Spread Risk in the Banking Book (CSRBB).

Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

Focus sul portafoglio obbligazionario

Con specifico riferimento al portafoglio HTC di FinecoBank, che al 31 dicembre 2023 risulta prevalentemente composto da strumenti obbligazionari governativi (titoli emessi da Stati, Enti sovrannazionali e Organizzazioni internazionali governative), variazioni nei tassi di interesse potrebbero determinare delle variazioni di fair value positive o negative, che, come previsto dai principi contabili con riferimento agli strumenti classificati nel portafoglio HTC, non sono contabilizzate nel conto economico. Si evidenzia, inoltre, che al 31 dicembre 2023 una parte consistente del portafoglio titoli, pari a 8.047,5 milioni di euro, risulta coperto da strumenti finanziari derivati, che hanno per natura una sensitivity opposta a quella dell'attività coperta. La sensitivity di rischio tasso a +100 bps dei titoli coperti da contratti derivati ammonta a -398,59 milioni di euro, mentre la sensitivity dei relativi derivati a copertura ammonta a +347,53 milioni di euro.

Focus su investimenti immobiliari

Al 31 dicembre 2023, il Gruppo non detiene significativi investimenti nel settore immobiliare. L'unica eccezione è rappresentata dall'immobile sito a Milano, presso cui la Capogruppo FinecoBank ha la propria sede legale. Per tale immobile, il valore di mercato è stato determinato da un valutatore esterno ed è costituito dalla somma dei flussi di cassa attesi attualizzati e del valore del bene attualizzato al termine dell'arco temporale ipotizzato. Il tasso di attualizzazione, più noto come WACC (dall'acronimo inglese Weighted Average Cost of Capital), applicato per la stima dell'immobile, rappresenta il rendimento atteso che l'investimento immobiliare deve generare per remunerare i creditori, gli eventuali azionisti e gli altri fornitori di capitale. Il fair value ammonta a 79,25 milioni di euro, la sensitivity al tasso di attualizzazione (WACC) ammonta rispettivamente a -6,24 milioni di euro nello scenario +100 bps, e a 6,91 milioni di euro nello scenario -200 bps.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro

(Importo in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi a fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 4.430.608 2.228.072 599.265 529.118 9.245.098 12.000.686 846.687 -
1.1 Titoli di debito - 1.016.726 491.141 372.240 8.388.128 11.106.600 2 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 1.016.726 491.141 372.240 8.388.128 11.106.600 2 -
1.2 Finanziamenti a banche 2.054.697 270.117 25.101 - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 2.375.911 941.229 83.023 156.878 856.970 894.086 846.685 -
- c/c 2.172.418 49 49 98 546 2 - -
- altri finanziamenti 203.493 941.180 82.974 156.780 856.424 894.084 846.685 -
- con opzione di rimborso anticipato 7.281 497.065 82.302 153.681 850.912 894.071 846.667 -
- altri 196.212 444.115 672 3.099 5.512 13 18 -
2. Passività per cassa 27.671.738 178.223 19.186 647.745 564.407 326.087 2.060 -
2.1 Debiti verso clientela 26.859.072 127.988 19.078 647.527 63.986 14.177 2.060 -
- c/c 26.742.987 - - - - - - -
- altri debiti 116.085 127.988 19.078 647.527 63.986 14.177 2.060 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 116.085 127.988 19.078 647.527 63.986 14.177 2.060 -
2.2 Debiti verso banche 812.666 50.235 108 218 1.830 1.237 - -
- c/c 1.166 - - - - - - -
- altri debiti 811.500 50.235 108 218 1.830 1.237 - -
2.3 Titoli di debito - - - - 498.591 310.673 - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - 498.591 310.673 - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - 5.590.624 423.131 946.191 (1.306.248) (5.171.584) (482.116) -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - 5.590.624 423.131 946.191 (1.306.248) (5.171.584) (482.116) -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - 5.590.624 423.131 946.191 (1.306.248) (5.171.584) (482.116) -
+ Posizioni lunghe - 8.822.461 450.000 1.000.000 1.655.000 - - -
+ Posizioni corte - 3.231.837 26.869 53.809 2.961.248 5.171.584 482.116 -
4. Altre operazioni fuori bilancio (263.773) (9.739) 10.338 224 526 262.419 5 -
+ Posizioni lunghe 38 3.876 13.616 224 526 262.419 5 -
+ Posizioni corte 263.811 13.615 3.278 - - - - -

I Finanziamenti a clientela in conto corrente a tasso indicizzato concessi dalla Banca sono stati rappresentati nella colonna a vista. In linea generale, infatti, il riprezzamento del tasso avviene ad inizio mese sulla base della media delle rilevazioni giornaliere del mese precedente.

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importo in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi a fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 252.471 134.128 97.624 386.357 126.543 1 - -
1.1 Titoli di debito - 49.825 97.624 386.357 126.531 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 49.825 97.624 386.357 126.531 - - -
1.2 Finanziamenti a banche 246.785 46.216 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 5.686 38.087 - - 12 1 - -
- c/c 749 - - - - 1 - -
- altri finanziamenti 4.937 38.087 - - 12 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 4.937 38.087 - - 12 - - -
2. Passività per cassa 971.488 26.886 - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela 971.449 26.241 - - - - - -
- c/c 961.401 - - - - - - -
- altri debiti 10.048 26.241 - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 10.048 26.241 - - - - - -
2.2 Debiti verso banche 39 645 - - - - - -
- c/c 39 - - - - - - -
- altri debiti - 645 - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio - (5.826) 5.826 - - - - -
+ Posizioni lunghe - 3.294 9.120 - - - - -
+ Posizioni corte - 9.120 3.294 - - - - -

Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti, alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Template EU IRRBB

Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 31 dicembre 2023 ed al 30 giugno 2023. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.

(Importi in migliaia)
a b c d
Supervisory shock scenarios Changes of the economic value of equity Changes of the net interest income
Current period Last period Current period Last period
1 Shock al rialzo parallelo (48.511) (77.383) 110.400 113.838
2 Shock al ribasso parallelo 22.242 38.481 (225.399) (235.729)
3 Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) 52.213 30.469 - -
4 Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) (114.566) (75.240) - -
5 Shock up dei tassi a breve (121.300) (94.576) - -
6 Shock down dei tassi a lungo 63.618 49.285 - -

La tabella riporta i risultati gli scenari c.d. Supervisory Outlier Test, così come descritti al paragrafo precedente, condotti sul valore economico e sul margine di interesse. Con riferimento all'Economic Value i risultati mostrano una sensitività negativa in caso di rialzo dei tassi, parallelo o dei tassi a breve, mentre una sensitività positiva negli scenari rialzisti, paralleli o dei tassi a lungo termine. L'analisi di sensitività sul margine d'interesse mostra nello shift rialzista sulla curva di tasso di interesse un impatto positivo, mentre in quello ribassista un impatto negativo.

Oltre agli scenari SOT sopra descritti, la Capogruppo conduce con cadenza settimanale le analisi di sensitività regolamentari sull'Economic Value con scenari paralleli di +/- 200 bps. Ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, l'analisi evidenzia un impatto negativo che si attesta a -48.555 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 21.788 migliaia di euro.

Con riferimento alle restanti misure di rischio tasso di interesse, si riporta che l'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point (BP01) evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -210 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2023 l'Interest Rate VaR del Gruppo (*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%) si attesta a circa 9.642 migliaia di euro. La media per il 2023 è pari a 10.493 migliaia di euro con un picco massimo di 12.211 migliaia di euro ed un minimo di 8.166 migliaia di euro.

Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 31.933 migliaia di euro. La media per il 2023 è pari a 74.760 migliaia di euro con un picco massimo di 120.556 migliaia di euro ed un minimo di 31.579 migliaia di euro.

1.2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo, nello specifico FinecoBank, effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.

Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

(Importi in migliaia)
Valute
Voci USD GBP CHF JPY CAD ALTRE VALUTE
A. Attività finanziarie 827.165 95.213 61.317 7.325 3.249 15.618
A.1 Titoli di debito 607.980 22.924 29.432 - - -
A.2 Titoli di capitale 12.266 427 - - 72 -
A.3 Finanziamenti a banche 164.211 71.069 31.697 7.325 3.176 15.522
A.4 Finanziamenti a clientela 42.708 793 188 - 1 96
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività 193 41 1 - - 23
C. Passività finanziarie 818.211 95.694 61.010 7.314 3.257 14.022
C.1 Debiti verso banche 645 - - - - 39
C.2 Debiti verso clientela 817.566 95.694 61.010 7.314 3.257 13.983
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività 2.148 295 - - 1 249
E. Derivati finanziari - - - - - -
- Opzioni - - - - - -
+ Posizioni lunghe 711 - - 1 - -
+ Posizioni corte 492 6 - 64 - -
- Altri derivati - - - - - -
+ Posizioni lunghe 106.205 9.313 12.529 26.729 2.253 6.941
+ Posizioni corte 104.451 8.357 11.368 26.636 2.133 6.695
Totale attività 934.274 104.567 73.847 34.055 5.502 22.582
Totale passività 925.302 104.352 72.378 34.014 5.391 20.966
Sbilancio (+/-) 8.972 215 1.469 41 111 1.616

L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio è quantificato attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi della sensitività

Al 31 dicembre 2023 il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 149 migliaia di euro. La media per l'anno 2023 è pari a 86 migliaia di euro con un picco massimo di 149 migliaia di euro ed un minimo di 37 migliaia di euro.

1.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

1.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

Totale 31/12/2022 (Importi in migliaia)
Totale 31/12/2023
Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse - - 1.088 144 - - 1.289 1.003
a) Opzioni - - 28 - - - 28 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 144 - - - 1.003
e) Altri - - 1.060 - - - 1.261 -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - 112.977 37.793 - - 77.458 19.993
a) Opzioni - - 15.390 - - - 7.947 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 37.793 - - - 19.993
e) Altri - - 97.587 - - - 69.511 -
3. Valute e oro - - 216.376 188 - - 138.946 -
a) Opzioni - - 667 - - - 521 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 188 - - - -
e) Altri - - 215.709 - - - 138.425 -
4. Merci - - 4.541 2.653 - - 4.118 2.553
5. Altri - - - 286 - - - -
Totale - - 334.982 41.064 - - 221.811 23.549

La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Vorvel e non regolati con controparti centrali.

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Over the counter Mercati
organizzati
Over the counter
Tipologie derivati Controparti Senza controparti centrali Controparti Senza controparti centrali Mercati
organizzati
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 3 - - - 1 -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - 32 - - - 76
g) Altri - - 3.617 - - - 3.753 -
Totale - - 3.620 32 - - 3.754 76
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - 1.880 - - - 574 -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - 54 - - - 70
g) Altri - - 1.413 - - - 1.140 -
Totale - - 3.293 54 - - 1.714 70

La lettera g) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Vorvel e non regolati con controparti centrali.

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Altre società
Controparti centrali
Banche
Altri soggetti
finanziarie
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
X
-
-
1.088
- fair value positivo
X
-
-
12
- fair value negativo
X
-
-
1
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
X
3
5.038
107.936
- fair value positivo
X
-
96
2.761
- fair value negativo
X
-
-
2.776
3) Valute e oro
- valore nozionale
X
147.117
-
69.259
- fair value positivo
X
119
-
592
- fair value negativo
X
48
-
351
4) Merci
- valore nozionale
X
-
-
4.541
- fair value positivo
X
-
-
40
- fair value negativo
X
-
-
117
5) Altri
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
3) Valute e oro
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
4) Merci
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
5) Altri
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
(Importi in migliaia)
Attività sottostanti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti rientranti in accordi di compensazione
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

(Importi in migliaia)
Sottostanti/Vita residua Fino ad 1 anno Oltre 1 anno e fino
a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 1.060 - 28 1.088
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari 25.116 93 87.768 112.977
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 216.376 - - 216.376
A.4 Derivati finanziari su merci 4.202 - 339 4.541
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31/12/2023 246.754 93 88.135 334.982
Totale 31/12/2022 166.510 87 55.214 221.811

B. Derivati creditizi

Nessun dato da segnalare.

1.3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

Si precisa che il Gruppo ha in essere esclusivamente coperture di fair value che rispondono tutti ad una logica di copertura del rischio tasso, e prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva € STR.

A. Attività di copertura del fair value

Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente Asset Swap e interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. A seconda dell'operatività economica sottostante è possibile distinguere tre tipologie di coperture attualmente in essere:

  • Copertura dei titoli di Stato: una parte della liquidità della Capogruppo è attualmente investita in titoli di Stato a tasso fisso. La scelta di acquistare titoli a tasso fisso è stata fatta tenendo conto della elevata liquidità di tali strumenti rispetto a titoli a tasso variabile disponibili sul mercato. L'Asset Swap prevede il pagamento della cedola del titolo (tasso fisso) e la ricezione del tasso variabile più spread, senza upfront da pagare/incassare alla data di negoziazione del derivato. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare le coperture replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza e date di pagamento degli interessi;
  • Copertura della componente stabile della raccolta a vista a tasso fisso: FinecoBank, utilizza un modello economico-statistico per la modellizzazione delle poste a vista che consente di quantificare una componente insensibile alla variazione dei tassi di interesse. È quindi possibile definire le coperture da porre in essere in osservanza dei limiti di sensitivity approvati da Fineco all'interno del Risk Appetite Framework;
  • Copertura dei mutui a tasso fisso: la Banca copre parte del rischio tasso derivante dal portafoglio mutui a tasso fisso tramite contratti swap in cui paga tasso fisso e riceve tasso variabile senza spread. Le coperture si concentrano sulla componente a tasso fisso oltre i 10 anni, in quanto la componente inferiore è gestibile tramite natural hedge rispetto a poste del passivo a tasso fisso di pari scadenza.

Si segnala, infine, che nel corso dell'esercizio 2023 non ci sono state interruzioni delle relazioni di copertura, ma esclusivamente chiusure di contratti derivati di copertura contestualmente alla vendita delle attività coperte.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività del Gruppo.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività del Gruppo.

D. Strumenti di copertura

Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.

L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. Il Gruppo utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.

Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente core insensible delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza e date di pagamento degli interessi.

Tutti i derivati finanziari di copertura in essere al 31 dicembre 2023 sono oggetto di clearing presso un Partecipante diretto ad una Controparte Centrale.

E. Elementi coperti

Le attività coperte sono rappresentate da titoli a tasso fisso e mutui erogati a clientela a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti per la componente di rischio tasso con Asset Swap e Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso dei titoli o il tasso fisso dei mutui con un tasso variabile.

Le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dal Gruppo.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 11.927.461 - - - 13.396.612 - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap 11.927.461 - - - 13.396.612 - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale 11.927.461 - - - 13.396.612 - - -

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Importi in migliaia)
Fair value positivo e negativo Variazione del valore
usato per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Tipologie derivati Over the counter Totale Totale
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati 31/12/2023 31/12/2022
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati
Fair value positivo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap 896.577 - - - 1.691.642 - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 896.577 - - - 1.691.642 - - - - -
Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap 59.988 - - - 63.752 - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 59.988 - - - 63.752 - - - - -

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Controparti centrali
Banche Altre società finanziarie
Altri soggetti
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
3) Valute e oro
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
4) Merci
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
5) Altri
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
11.927.461
-
-
-
- fair value positivo
896.577
-
-
-
- fair value negativo
59.988
-
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
3) Valute e oro
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
4) Merci
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
5) Altri
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
(Importi in migliaia)
Attività sottostanti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti rientranti in accordi di compensazione
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo
-
-
-
-

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(Importi in migliaia)
Sottostanti/Vita residua Fino ad 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5
anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di
interesse
1.657.514 4.616.248 5.653.699 11.927.461
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici
azionari
- - - -
A.3 Derivati finanziari su valute ed oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31/12/2023 1.657.514 4.616.248 5.653.699 11.927.461
Totale 31/12/2022 147.151 5.463.153 7.786.308 13.396.612

B. Derivati creditizi di copertura

Nessun dato da segnalare.

C. Strumenti non derivati di copertura

Nessun dato da segnalare.

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

Come enunciato nella Parte A della presente nota integrativa consolidata, il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9 per le operazioni di coperture specifica ("MicroHedging"), mentre si è avvalso della facoltà di continuare ad utilizzare lo IAS 39 per le operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie (copertura generica o "Macrohedging").

Nella tabella sotto riportata sono esposte le operazioni di copertura specifica ("MicroHedging") in essere, per le quali il Gruppo applica le previsioni dell'IFRS 9.

Per completezza di informazione, si segnala che le operazioni di copertura generica in essere al 31 dicembre 2023, per le quali il Gruppo applica le previsioni dello IAS 39, si riferiscono a:

  • "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un ammontare monetario pari a 1.388.461 migliaia di euro, riferito esclusivamente ai mutui;
  • "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un ammontare monetario pari a 3.205.000 migliaia di euro, riferito esclusivamente alla raccolta core.
(Importi in migliaia)
Coperture specifiche
Coperture
specifiche:
valore di
bilancio
Coperture specifiche -
posizioni nette: valore
di bilancio delle
attività o passività
(prima della
compensazione)
Variazioni
cumulate di fair
value dello
strumento
coperto
Cessazione
della copertura:
variazioni
cumulate
residue del fair
value
Variazioni del
valore usato per
rilevare
l'inefficacia della
copertura
Coperture generiche:
Valore di bilancio
A. Attività
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - copertura
di:
- - - - - -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse - - - - - X
1.2 Titoli di capitale e indici azionari - - - - - X
1.3 Valute e oro - - - - - X
1.4 Crediti - - - - - X
1.5 Altri - - - - - X
2. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - copertura di:
6.877.563 6.877.563 (640.767) - 423.363 -
2.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 6.877.563 6.877.563 (640.767) - 423.363 X
2.2 Titoli di capitale e indici azionari - - - - - X
2.3 Valute e oro - - - - - X
2.4 Crediti - - - - - X
2.5 Altri - - - - - X
Totale 31/12/2023 6.877.563 6.877.563 (640.767) - 423.363 -
Totale 31/12/2022 7.760.843 7.760.843 (1.416.588) - (1.341.416) -
B. Passività
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - copertura di:
- - - - - -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse - - - - - X
1.2 Valute e oro - - - - - X
1.3 Altri - - - - - X
Totale 31/12/2023 - - - - - -
Totale 31/12/2022 - - - - - -

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

D.2 Coperture dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

Nessun dato da segnalare.

E. Effetti delle operazioni di copertura a patrimonio netto

Nessun dato da segnalare.

1.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Nessun dato da segnalare, in quanto non sono presenti derivati di negoziazione e derivati di copertura oggetto di compensazione in bilancio ai sensi dello IAS 32, paragrafo 42.

1.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.

I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:

  • il rischio di liquidità di breve termine si riferisce al rischio di non-conformità tra l'ammontare e/o le scadenze dei flussi di cassa in entrata ed in uscita nel breve termine (inferiore all'anno);
  • il rischio di liquidità di mercato è il rischio che il Gruppo possa fronteggiare un cambiamento di prezzo notevole e avverso, generato da fattori esogeni ed endogeni che comportino delle perdite, nella vendita di attivi considerati liquidi. Nel caso peggiore, il Gruppo potrebbe non essere capace di liquidare queste posizioni;
  • il rischio di liquidità strutturale è definito come l'incapacità del Gruppo di procurarsi, in modo stabile e sostenibile, i fondi necessari per mantenere un rapporto adeguato tra le attività e le passività a medio/lungo termine (oltre l'anno) ad un prezzo ragionevole senza impattare le operazioni giornaliere o la situazione finanziaria del Gruppo;
  • il rischio di stress o contingenza è legato alle obbligazioni future ed inattese (per esempio prelievo di depositi) e potrebbe richiedere alla banca un ammontare maggiore di liquidità rispetto a quanto considerato necessario per gestire il business ordinario;
  • rischio di finanziamento, il Gruppo potrebbe non essere in grado di affrontare in modo efficace eventuali uscite di cassa previste.

La principale fonte di liquidità per il Gruppo è costituita dai depositi a vista della clientela, che risultano composti in buona parte da liquidità transazionale, e rappresentano una fonte di liquidità estremamente diversificata (al 31 dicembre 2023, l'esposizione verso i top 100 depositanti è pari all'1,93%). Nel corso degli ultimi anni, tuttavia, il Gruppo ha diversificato le proprie fonti di raccolta attraverso l'accensione e il successivo rimborso di operazioni di rifinanziamento presso la banca centrale (Targeted Longer Term Refinancing Operations III) e l'emissione di strumenti finanziari nel comparto Senior Preferred.

L'ultima emissione è risalente al 16 febbraio 2023 quando, nell'ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Notes), pur non avendo specifiche esigenze di finanziamento, FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred destinati agli investitori qualificati, per un importo complessivo pari a 300 milioni di euro, così come previsto nel proprio piano pluriennale e nel funding plan 2023-2025, con l'obiettivo di soddisfare il requisito MREL mantenendo un adeguato buffer rispetto al requisito minimo richiesto.

Si segnala inoltre che nel corso del quarto trimestre dell'anno, a seguito del sensibile incremento dei tassi di interesse di mercato derivante dall'implementazione di politiche monetarie fortemente restrittive da parte della Banca Centrale Europea, la banca ha deciso di ampliare la gamma di prodotti a disposizione dei risparmiatori tornando ad offrire alla propria clientela anche strumenti di deposito a termine (c.d. Cashpark).

Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili (HQLA), quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.

Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.

I principi fondamentali

L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.

Il Gruppo è dotato di una "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, che ha lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata, garantendo la coerenza tra il Piano di Contingency per il rischio di liquidità, il piano di Contingency di capitale, il RAF di Gruppo ed il Group Recovery Plan.

Ruoli e responsabilità

La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.

La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.

La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.

A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:

  • Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;
  • Gestione del rischio di liquidità strutturale (rischio strutturale) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo oltre l'anno. L'obiettivo primario è quello di mantenere un adeguato rapporto tra passività a medio/lungo termine e attività a medio/lungo termine, finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di finanziamento, attuali e prospettiche, a breve termine;
  • Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità. Il Gruppo riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.

In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.

Gestione della liquidità di breve termine

L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.

Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.

L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.

Gestione della liquidità strutturale

L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. L'indicatore regolamentare è inoltre affiancato da un indicatore gestionale denominato "Structural Ratio", che ne condivide gli obiettivi e gran parte

delle logiche. Tale indicatore è stato sviluppato dalla Direzione CRO di Capogruppo con l'obiettivo di monitorare il rischio di trasformazione delle scadenze, considerando le specificità del funding di Fineco rappresentate nel modello delle Poste a Vista della Banca.

Stress test di liquidità

L'attività di Liquidity Stress Test valuta l'impatto di scenari macro o microeconomici sulla posizione di liquidità di Fineco, con l'obiettivo di testare la capacità della Banca di continuare la sua attività in situazioni di tensioni di liquidità.

Gli stress test sono effettuati simulando scenari di stress idiosincratico (calo della fiducia dei clienti) e situazioni di generale shock di mercato; anche una combinazione delle due cause deve essere considerata nel programma di stress test. All'interno delle simulazioni di stress test, sono anche previste analisi di sensitività per valutare l'impatto prodotto dal movimento di un particolare singolo fattore di rischio.

Sono inoltre definiti degli scenari aggiuntivi (c.d. reverse stress testing) volti a individuare i fattori di rischio e la magnitudine degli stessi necessari a compromettere l'adeguatezza del profilo di rischio di liquidità del Gruppo.

Modelli comportamentali per le poste del passivo

FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti, alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla Direzione CRO di Capogruppo e validati dalla funzione di Validazione Interna del Gruppo.

Nel corso del 2023, in un contesto di mercato caratterizzato da tassi di interesse elevati e maggiori deflussi di liquidità, sono state apportate delle modifiche al modello comportamentale delle poste a vista, finalizzate a recepire il nuovo contesto di mercato. Il modello così modificato è stato sottoposto al vaglio della funzione di Validazione Interna.

Contingency Liquidity Management di Gruppo

L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:

  • attivazione di un modello operativo straordinario e di governo della liquidità;
  • coerente comunicazione interna ed esterna;
  • una serie di azioni disponibili per mitigare gli effetti negativi sulla liquidità;
  • una serie di Early Warning Indicator, inseriti anche all'interno del Recovery Plan di Gruppo, i quali indicano che si sta sviluppando una crisi.

Internal Liquidity Adequacy Assessment Process (ILAAP)

Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento. Le prove di stress, che sono condotte sulla base di scenari che considerano fattori di rischio idiosincratici, sistemici e una combinazione di essi, non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo.

Informazioni di natura quantitativa

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare 262 di Banca d'Italia), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale. Non sono stati pertanto utilizzati dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo.

Le aperture di credito in conto corrente con contratto di fido fino a revoca concesse dalla Banca, i margini iniziali, i margini di variazione e il default fund sono stati convenzionalmente rappresentati nella colonna a vista. A tal fine si precisa che, in linea generale, la Banca ha la facoltà di recedere, in qualsiasi momento, dalle aperture di credito con contratto di fido fino a revoca, nonché di ridurne l'importo o di sospenderne l'utilizzo con effetto immediato, al ricorrere di giusta causa o di giustificato motivo, oppure con un preavviso previsto contrattualmente. I margini iniziali, i margini di variazione e il default fund, invece, sono attività per cassa senza una scadenza contrattuale definita, il cui importo può variare giornalmente.

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Valuta di denominazione: Euro

(Importi in migliaia)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5 anni Durata
Indeterminata
Attività per cassa 4.350.681 24.608 341.181 32.061 953.889 579.881 644.211 9.670.807 13.079.124 269.091
A.1 Titoli di Stato - - 9.004 3.240 44.508 437.601 365.620 7.197.533 8.457.213 -
A.2 Altri titoli di debito - 406 1.144 1.023 634.175 9.410 71.022 1.536.579 2.578.554 -
A.3 Quote OICR 929 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 4.349.752 24.202 331.033 27.798 275.206 132.870 207.569 936.695 2.043.357 269.091
- Banche 2.054.363 1.892 - - 1 25.101 - - - 269.091
- Clientela 2.295.389 22.310 331.033 27.798 275.205 107.769 207.569 936.695 2.043.357 -
Passività per cassa 27.706.288 161.241 12.442 681 18.289 19.750 675.053 565.727 317.905 -
B.1 Depositi e conti correnti 26.752.260 178 287 681 2.371 16.768 666.323 32.921 - -
- Banche 1.166 - - - - - - - - -
- Clientela 26.751.094 178 287 681 2.371 16.768 666.323 32.921 - -
B.2 Titoli di debito - - - - 13.875 - 2.500 500.000 300.000 -
B.3 Altre passività 954.028 161.063 12.155 - 2.043 2.982 6.230 32.806 17.905 -
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - 155.236 - - - - - 564 300 812
- Posizioni corte - 158.741 - - 144 - 3 636 158 812
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe 801 - 5.662 43.704 40.329 93.741 158.232 - - -
- Posizioni corte 1.316 - 3.510 4.850 21.886 30.437 57.012 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - 4.677 - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - 4.677 - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe 38 2 28 438 129 13.616 224 526 262.424 -
- Posizioni corte 263.811 13.305 - 310 - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importi in migliaia)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeterminata
Attività per cassa 252.805 9.074 965 25.865 53.576 147.097 399.534 126.719 1 -
A.1 Titoli di Stato - - 255 23.028 27.709 100.876 391.861 126.697 - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - 7.673 - - -
A.3 Quote OICR 23 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 252.782 9.074 710 2.837 25.867 46.221 - 22 1 -
- Banche 246.823 214 - - 401 46.221 - - - -
- Clientela 5.959 8.860 710 2.837 25.466 - - 22 1 -
Passività per cassa 972.086 26.857 90 - - - - - 580 -
B.1 Depositi e conti correnti 961.474 - - - - - - - - -
- Banche 39 - - - - - - - - -
- Clientela 961.435 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività 10.612 26.857 90 - - - - - 580 -
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - 116.857 - 90 188 - 90 27 - -
- Posizioni corte - 112.780 - 2.245 506 - 91 27 - -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe 2.846 - - - - - - - - -
- Posizioni corte 2.014 - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - 4.479 - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - 4.479 - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - 9.120 - - - -
- Posizioni corte - 9.120 - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

1.5 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Definizione di rischio operativo

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.

Ad esempio, possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Framework per la gestione dei rischi operativi

Il Gruppo è dotato di una Global Policy per monitoraggio ed il controllo dei Rischi Operativi e Reputazionali, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo FinecoBank, che stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.

Il Gruppo è inoltre dotato di una Global Policy che definisce il sistema di governo e controllo dei rischi ICT e di sicurezza all'interno del Gruppo. Il documento è stato recentemente aggiornato al fine di rendere conforme il Gruppo al 40° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, che ha introdotto novità significative in materia di gestione, valutazione e monitoraggio del rischio informatico e di sicurezza.

Struttura Organizzativa

Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.

La reportistica prodotta dalla Direzione CRO per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.

Il team Operational & Reputational Risk è inserito all'interno della Direzione CRO, cui fa capo il Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:

  • definire il sistema di mitigazione e controllo dei rischi operativi, ICT e di Sicurezza, nel rispetto di quanto definito dalla normativa esterna e, in accordo con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con l'evoluzione operativa di Gruppo;
  • predisporre regolarmente report sull'esposizione ai rischi operativi e reputazionali volti ad informare e supportare il management nell'attività di gestione;
  • predisporre un sistema di Indicatori di Rischio per prevenire i rischi operativi e reputazionali, anche derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG);
  • verificare che i dati di perdita operativa identificati dalle diverse aree del Gruppo siano regolarmente e tempestivamente registrati;
  • effettuare, in collaborazione con le altre funzioni aziendali, analisi di scenario atte ad identificare e prevenire perdite ad impatto potenzialmente elevato, ancorché poco probabili;
  • proporre al CRO strategie di mitigazione dei rischi operativi;
  • effettuare training e supporto sul controllo dei rischi operativi alle strutture del Gruppo;
  • garantire il presidio del rischio reputazionale all'interno del perimetro definito dal Gruppo;
  • effettuare sistematici controlli a distanza, mediante gli Indicatori di Rischio, su tutta la Rete dei PFA, al fine di mitigare i rischi di frode legati all'operatività dei PFA;
  • svolgere controlli ex-post sulle verifiche svolte dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, al fine di individuare aree di miglioramento;
  • implementare ed aggiornare il sistema di gestione degli Indicatori di Anomalia anche in relazione a nuove attività aziendali ed a normative;
  • valutare l'efficacia delle coperture assicurative sull'infedeltà dei PFA, considerando rinnovi, limiti e franchigie;
  • valutare i rischi operativi e/o reputazionali risultanti dalle operazioni di maggior rilievo (es. esternalizzazioni rilevanti), assicurando la coerenza delle stesse con il RAF;
  • supportare il Consiglio di Amministrazione nella definizione della propensione a rischio operativo, ICT e di sicurezza, e declinarla opportunamente all'interno di specifiche misure, metriche ed indicatori volti a misurare i rischi;

assicurare l'effettiva implementazione della metodologia di valutazione del rischio informatico, supportando e coordinando le singole funzioni coinvolte, ciascuno per quanto di competenza, durante il processo di valutazione dei rischi ICT.

Gestione e mitigazione del rischio

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.

Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, la Direzione CRO ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.

Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza.

Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.

Parallelamente ai controlli diretti sulla rete di vendita svolti attraverso SoFIA, sono svolti anche dei controlli ex-post sulle verifiche effettuate dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, finalizzati ad individuare eventuali aree di miglioramento.

Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer è infatti espressamente prevista dalla Global Policy "Processo Nuovi Prodotti".

Sistema di misurazione dei rischi

Per il calcolo del requisito regolamentare per il rischio operativo, FinecoBank si avvale del Metodo Standardizzato previsto dall'art. 317 del Regolamento 575/2013 (CRR). In base a tale approccio il requisito è calcolato come una media triennale dell'Indicatore Rilevante31 suddiviso per linee di business e pesato per un coefficiente fissato dalla Vigilanza.

Ai fini del calcolo del Capitale Interno di Secondo Pilastro, invece, il Gruppo si avvale di un modello sviluppato internamente che fa leva sulla serie storica di dati interni di perdita, registrati e classificati conformemente ai criteri previsti dalla CRR. In particolare, l'art. 324 della CRR prevede la classificazione dei dati di perdita nei 7 Event Type (ET) descritti di seguito descritti:

  • Frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna del Gruppo o legata da contratto di agenzia (consulente finanziario);
  • Frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni al Gruppo;
  • Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;
  • Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;
  • Danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

L'analisi delle perdite operative consente inoltre alla Direzione CRO di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.

Per quanto riguarda i controlli di secondo livello, la Direzione CRO si avvale di una molteplicità di Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit, Reputazione, Trasparenza, AML/CFT) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. All'interno del cruscotto di monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali, sono stati identificati un set di indicatori rilevanti ai fini ESG, in quanto un loro valore anomalo potrebbe

31 L'Indicatore Rilevante è dato dalla somma di varie voci del Conto Economico, e coincide in larga parte con il Margine di intermediazione di Gruppo.

segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business.

Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.

La valutazione del rischio operativo ICT e di sicurezza

Il 40° aggiornamento della Circolare 285/2013 di Banca d'Italia ha introdotto novità significative in materia di gestione, valutazione e monitoraggio del rischio informatico e di sicurezza. Tra queste, il documento prevede l'istituzione di una funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza, lasciando liberi gli enti di attribuire i nuovi compiti alle funzioni aziendali di controllo dei rischi e di compliance già presenti, in relazione ai ruoli, alle responsabilità e alle competenze proprie di ciascuna delle due funzioni. Alla data attuale, il Gruppo FinecoBank ha scelto di suddividere le responsabilità della nuova funzione di controllo tra la Direzione CRO e la Direzione Compliance.

Le due Direzioni hanno conseguentemente aggiornato il proprio framework di controllo al fine di allinearlo pienamente alle disposizioni normative. Con riferimento alla Direzione CRO questo ha riguardato integrazioni relativi alla declinazione della propensione a rischio, alle metriche di rischio ICT/Cyber monitorate ed alla valutazione di rischio degli interventi di modifica sostanziale del sistema informativo.

Il Gruppo svolge periodicamente delle specifiche analisi di scenario, volte a valutare l'impatto di eventi caratterizzati da una bassa frequenza ma un'elevata gravità, e su base annuale un'analisi complessiva sulla situazione del rischio informatico. In particolare, l'esito di quest'ultima attività, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo, è stata approvata dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Capogruppo nel mese di novembre 2023. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dai responsabili di processo di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.

L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario 2023 del Gruppo FinecoBank, pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Con l'avvio del conflitto militare tra Russia e Ucraina, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli asset ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente assicurando, nel contempo, il costante e continuo monitoraggio in merito all'evoluzione del contesto.

Analisi dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento

Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2022 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione, ed è stata trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2023, così come chiesto dalla normativa citata.

Impatti derivanti dal conflitto militare Russia-Ucraina

Non sono stati registrati impatti rilevanti derivanti e dal conflitto militare Russia-Ucraina sui profili di rischio operativo del Gruppo. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dal conflitto militare Russia-Ucraina.

FinecoBank non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi in seguito al conflitto militare Russia-Ucraina.

B. Rischi derivanti da pendenze rilevanti

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare

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Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2023 un fondo per rischi e oneri pari a 23.817 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

C. Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria

I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2023 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.

A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.

In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 2,9 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,5 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

L'analisi delle perdite operative consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.

Al 31 dicembre 2023, circa il 60% delle perdite operative del Gruppo è relativo al rischio di condotta, che comprende i due event type "Frode interna" e "Clientela, prodotti e prassi professionali". In particolare, l'event type "frode interna" si manifesta principalmente attraverso frodi perpetrate a danno dei clienti dai consulenti finanziari facenti parte della rete di vendita. A mitigazione di tale rischio, oltre ai numerosi controlli a distanza effettuati sulla rete di vendita da diverse strutture della Banca (Direzione Controlli Rete, Internal Audit, Compliance e Direzione CRO), è stata stipulata una polizza di assicurazione sull'infedeltà dei consulenti finanziari. L'event type "Clientela, prodotti e prassi professionali" invece si manifesta principalmente attraverso il misselling dei prodotti finanziari alla clientela.

Le perdite relative agli altri event type, descritti nella sezione "Sistema di misurazione dei rischi", costituiscono il restante 40%.

Si evidenzia che la riduzione del peso delle perdite operative del Gruppo relative al rischio di condotta rispetto a dicembre 2022 (ammontavano a circa il 76%) è dovuta principalmente alla riduzione delle perdite derivanti da frodi interne (ET 1) nel corso del 2023, e solo in misura esigua all'incremento delle perdite relative agli altri event type.

I dati riportati sono coerenti con il modello di business di FinecoBank che si focalizza sull'offerta di servizi di consulenza finanziaria alla clientela al dettaglio, e vanta una delle maggiori reti di vendita in Europa.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

1.6 Altri rischi e informazioni

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposto il Gruppo, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo). In aggiunta ai tradizionali rischi finanziari, sono individuati anche i potenziali rischi non finanziari rilevanti, tra cui si citano a titolo di esempio i rischi reputazionali e quelli derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).

Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.

I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo del Gruppo a dicembre 2023 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.

Rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG)

In occasione del processo annuale di Risk Inventory, la Direzione CRO predispone un focus sui rischi ESG e sui rischi reputazionali. Trattandosi di rischi trasversali, l'analisi ha avuto come oggetto di valutazione l'impatto dei fattori di rischio ambientali, sociali, reputazionali e di governance sulle tradizionali categorie di rischio già gestite e monitorate dal Gruppo. Coerentemente alle priorità evidenziate dai regulator, la valutazione dei rischi ESG è stata svolta considerando diversi orizzonti temporali (breve e medio/lungo termine), e si è concentrata sui rischi climatici e ambientali. Per tutti gli orizzonti temporali considerati, la valutazione non ha mostrato una elevata incidenza di questi ultimi sul profilo di rischio del Gruppo.

In generale, il modello di business di FinecoBank risulta poco esposto ai fattori di rischio climatici ed ambientali. I risultati dell'analisi hanno confermato che le categorie di rischio che, seppur marginalmente, potrebbero essere impattate da fattori climatici e ambientali sono i rischi di credito derivanti dall'affidamento della clientela al dettaglio e i rischi di business derivanti dall'offerta di prodotti finanziari non allineati alle preferenze di sostenibilità della clientela.

Relativamente ai rischi di credito, l'analisi svolta in sede di risk inventory 2024 riconosce che i mutui fondiari erogati alla clientela al dettaglio potrebbero risentire già nel breve periodo della riduzione del valore degli immobili a garanzia, dovuta principalmente a fattori di rischio fisici acuti (ad es. inondazioni o frane). La tendenza potrebbe inoltre aggravarsi nel lungo periodo con il peggioramento del surriscaldamento globale, attraverso una maggior frequenza ed intensità degli eventi di rischi fisici acuti, con una manifestazione più evidente dei rischi fisici cronici (ad esempio l'innalzamento del livello del mare) e con una maggior probabilità di riscontrare fattori di rischio di transizione, come potrebbe essere ad esempio l'imposizione di un requisito minimo di classe energetica per la vendita degli immobili.

Al fine di mitigare le esposizioni ai rischi ESG, nell'ambito dei controlli di secondo livello sui rischi di credito sono stati previsti una serie di monitoraggi volti a presidiare le aree ritenute maggiormente a rischio, tra cui si citano a titolo di esempio l'inserimento di un indicatore specifico di rischio ambientale (ND-Gain) nel contesto del monitoraggio del rischio paese, l'integrazione dei fattori di rischio climatici e ambientali nel modello per la stima della Loss Given Default (LGD) dei mutui fondiari in ambito ECL IFRS 9 e il monitoraggio sulla concentrazione degli immobili a garanzia dei mutui fondiari in aree ad elevato impatto climatico e ambientale, incluso nel RAF già dal 2020.

Diversamente dai rischi di credito, i rischi di business risultano maggiormente concentrati nel breve termine. In particolare, la performance dei prodotti di investimento classificabili come non-sostenibili ai sensi della EU taxonomy regulation, offerti della Legal Entity Fineco Asset Management, potrebbero risentire di taluni rischi di transizione, come ad esempio il cambio di preferenza della clientela, che potrebbe orientarsi verso prodotti maggiormente sostenibili offerti da altri asset manager. Il fattore di rischio dovrebbe diminuire nel medio/lungo termine in seguito all'affinamento da parte di Fineco AM della propria offerta di prodotti sostenibili.

Infine, si segnala che, nel contesto dell'ICAAP 2022 Fineco ha svolto sia uno stress test climatico quantitativo, sia un reverse stress test qualitativo. Il primo si è focalizzato su tre fattori di rischio non correlati considerati rilevanti per il modello di business di Fineco:

  • cambio di preferenza dei clienti dai fondi Fineco AM classificati come "non-ESG" (art. 6 SFDR) a fondi di gestori terzi classificati come "ESG" (art. 7 e 8 SFDR). L'obiettivo dello scenario, che può essere classificato come rischio di transizione, è stimare l'impatto del cambio di preferenza sul profilo commissionale e sul capitale interno relativo al rischio di business del Gruppo;
  • riduzione del valore degli immobili a garanzia dei mutui fondiari situati in aree ad elevato rischio climatico e ambientale (rischio fisico). La riduzione di valore determinerebbe un incremento di LGD e un conseguente incremento delle rettifiche su crediti e un maggior capitale interno a fronte dei rischi di credito;
  • downgrade dei paesi maggiormente esposti ai rischi climatici e ambientali. Nello stress test ICAAP 2022, in coerenza con le esposizioni detenute dal Gruppo, le controparti considerate sono state Cina, Emirati Arabi Uniti e Lettonia. Il downgrade determina una maggiore PD delle citate controparti istituzionali, e di conseguenza maggiori rettifiche su crediti e capitale interno a fronte dei rischi di credito.

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Il reverse stress test invece ipotizzava l'allagamento di entrambi i Centri Elaborazione Dati (CED) di FinecoBank per un periodo prolungato di tempo in seguito ad un evento alluvionale estremo

I risultati degli stress test confermano gli impatti limitati dei fattori climatici e ambientali sul modello di business del Gruppo.

Infine, nell'ambito del Sistema di Gestione Ambientale certificato ai sensi del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, nel corso del 2023 è stata aggiornata la valutazione degli aspetti e dei rischi ambientali nell'ambito dell'Analisi Ambientale, strumento che consente di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. In particolare, le valutazioni della significatività degli aspetti ambientali diretti e indiretti sono state confermate, ad eccezione di quella relativa alla mobilità del personale, che è stata rivalutata come "non significativa".

Per ulteriori informazioni sui rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance a cui il Gruppo risulta esposto si rimanda alla Dichiarazione di Carattere non finanziario 2023.

Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

Sezione 1 – Il patrimonio consolidato

A. Informazioni di natura qualitativa

Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato

La gestione del patrimonio del Gruppo è orientata ad assicurare che i ratios siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.

Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.

Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo termine perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. A tal proposito, si precisa che a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 30 novembre 2023 la Banca Centrale Europea ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024:

  • 8,23% in termini di Common Equity Tier 1 ratio che comprende il requisito di Pillar II (Pillar 2 Requirement P2R) fissato nella misura dell'1,13%;
  • 10,10% in termini di Tier 1 Ratio che comprende un P2R fissato nella misura dell'1,50%;
  • 12,60% in termini di Total Capital Ratio che comprende un P2R fissato nella misura del 2,00%.

Si precisa che tali requisiti includono la riserva di conservazione del capitale, pari al 2,5%, e la riserva di capitale anticiclica determinata con riferimento alle esposizioni in essere al 31 dicembre 2023, pari a 0,10%.

Si ricorda che fino al 31 dicembre 2023 i requisiti patrimoniali aggiuntivi (P2R) richiesti al Gruppo erano i seguenti: 0,98% in termini di CET1, 1,31% in termini di T1 e 1,75% in termini di Total Capital.

Per quanto riguarda il coefficiente di leva finanziaria, invece il requisito minimo da rispettare risulta pari al 3%.

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement32, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. A partire dal 3 giugno 2023 e per i prossimi 5 anni, la cedola è stata fissata al 7,363%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, destinato alla negoziazione sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

32 Unrated e unlisted.

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(Importi in migliaia)
Voci del patrimonio netto Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
1. Capitale 201.508 - - - 201.508
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 - - - 1.934
3. Riserve 890.106 - - - 890.106
4. Strumenti di capitale 500.000 - - - 500.000
5. (Azioni proprie) (1.243) - - - (1.243)
6. Riserve da valutazione: (6.730) - - - (6.730)
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
(2.595) - - - (2.595)
- Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti (4.136) - - - (4.136)
- Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
1 - - - 1
7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi 609.101 - - - 609.101
Totale 2.194.676 - - - 2.194.676

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/valori Consolidato prudenziale Imprese di
Altre imprese
assicurazione
Elisioni e aggiustamenti
da consolidamento
Totale
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito - (2.595) - - - - - - - (2.595)
2. Titoli di capitale - - - - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2023 - (2.595) - - - - - - - (2.595)
Totale 31/12/2022 - (3.898) - - - - - - - (3.898)

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (3.898) - -
2. Variazioni positive 1.303 - -
2.1 Incrementi di fair value 1.303 - -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito - X -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo - X -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
3. Variazioni negative - - -
3.1 Riduzioni di fair value - - -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito - - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo - X -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
3.5 Altre variazioni - - -
4. Rimanenze finali (2.595) - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali
a benefici definiti
1. Esistenze iniziali 6.020
2. Variazioni positive -
2.1 Incrementi di fair value -
2.2 Altre variazioni -
3. Variazioni negative (10.156)
3.1 Riduzioni di fair value -
3.2 Altre variazioni (10.156)
4. Rimanenze finali (4.136)

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2023", pubblicato sul sito internet della Società (https://about.finecobank.com), previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio e il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix).

Nota integrativa consolidata

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Nessuna informazione da segnalare.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Parte H – Operazioni con parti correlate Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business. Sono inclusi in questa categoria, inoltre, i dirigenti con responsabilità strategiche (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti) di Fineco AM, unica società del Gruppo oltre alla Capogruppo FinecoBank.

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Componenti reddituali/settori 2023 2022
Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale
a) benefici a breve termine 9.095 8.322
b) benefici successivi al rapporto di lavoro 302 572
di cui relativi a piani a prestazioni definite - -
di cui relativi a piani a contribuzioni definite 302 572
c) altri benefici a lungo termine 534 442
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - -
e) pagamenti in azioni 2.898 3.132
Totale 12.829 12.468

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 7 febbraio 2023, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come tempo per tempo modificato e aggiornato (da ultimo con delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020);
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Capitolo 11 della Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 (recante le "Disposizioni di vigilanza per le banche"), così come integrata a seguito dell'aggiornamento n. 33 del 23 giugno 2020;
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2023 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2023, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:

(Importi in migliaia)
Consistenze al 31/12/2023
Società
controllate non
consolidate
Società
collegate
Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo
di bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato b) crediti
verso clientela
- - 1.074 466 1.540 0,01% 4.272 0,02%
Totale attivo - - 1.074 466 1.540 0,01% 4.272 0,01%
Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato b) debiti verso
la clientela
- - 1.805 4.328 6.133 0,02% 1.929 0,01%
Passività finanziarie di
negoziazione
- - - - - 0,00% 51 0,73%
Altre passività - 157 236 - 393 0,09% - 0,00%
Totale passivo - 157 2.041 4.328 6.526 0,02% 1.980 0,01%
Garanzie rilasciate e impegni - - 726 56 782 0,25% - 0,00%

Si precisa che nella tabella sopra esposta non è riportato il valore di bilancio delle partecipazioni detenute nelle Società collegate rilevate nella voce di bilancio 70 Partecipazioni.

Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:

(Importi in migliaia)
Società
controllate non
consolidate
Società
collegate
Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo
di bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Interessi attivi e proventi assimilati - - 11 17 28 0,00% - 0,00%
Interessi passivi e oneri assimilati - - (5) (2) (7) 0,01% - 0,00%
Commissioni attive - - 4 9 13 0,00% 17.750 1,89%
Commissioni passive - (623) - - (623) 0,14% (6.855) 1,52%
Risultato netto dell'attività di
negoziazione
- - - 2 2 0,00% - 0,00%
Rettifiche/riprese di valore nette
per rischio di credito
- - 1 - 1 -0,03% 3 -0,10%
Altri oneri/proventi di gestione - - 76 12 88 0,05% - 0,00%
Totale conto economico - (623) 87 38 (498) 10.898

Si segnala che due soggetti giuridici, che rientrano nella categoria "Azionisti" al 31 dicembre 2023, risultano essere stati fra i primi prenditori di una quota dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del 2021 (gli Azionisti non erano tali alla data di collocamento) e dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del 2023, ma nulla è stato riportato nelle tabelle sopra riportate in quanto lo strumento è un public placement quotato e non è disponibile l'informazione in merito ai possessori del titolo alla data di bilancio.

La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.652 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati principalmente dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel SIM S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Vorvel, dei certificates emessi da Fineco. Con riferimento ai rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., si precisa che la tabella sopra riportata non include la valutazione al patrimonio netto della Società che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2023 di una svalutazione di 68 migliaia di euro.

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

Parte H - Operazioni con parti correlate

La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Capogruppo (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica), dei Dirigenti con responsabilità strategica della controllata Fineco AM (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti, con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2023 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:

  • agli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche (ovvero quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, il soggetto interessato);
  • alle controllate (anche congiuntamente) dai "dirigenti con responsabilità strategiche" o dei loro stretti familiari.

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2023 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2023 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive di competenza dell'esercizio 2023.

A. Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

1.1 Strumenti in circolazione

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti e consulenti finanziari del Gruppo sono riconoscibili strumenti Equity-Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di azioni di FinecoBank.

Alle categorie sopra riportate sono riconducibili le assegnazioni dei seguenti piani:

  • Sistemi Incentivanti (Bonus Pool) che offrono al personale più rilevante identificato in base ai requisiti normativi, una struttura di bonus composta da pagamenti immediati (a seguito della valutazione della performance) e differiti, in denaro e in azioni ordinarie FinecoBank, su un arco temporale di massimo 6 anni. Questa struttura di pagamento garantisce l'allineamento con gli interessi degli azionisti ed è soggetta alla verifica di clausole di malus (che si applicano nel caso specifiche soglie di profittabilità, patrimonio e liquidità non siano raggiunte) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano (entrambe rappresentano condizioni di vesting differenti da condizioni di mercato);
  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 riservato al personale dipendente interamente basato su azioni gratuite FinecoBank da assegnare a selezionati dipendenti della Banca. Il Piano fissa obiettivi legati ai target 2020 di FinecoBank in termini di creazione di valore, sostenibilità e rischio, con condizioni di accesso e condizioni di malus e clawback. Il piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale definita secondo le categorie di beneficiari, in linea con le previsioni normative;
  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2021-2023 riservato al personale dipendente interamente basato su azioni gratuite FinecoBank da assegnare a selezionati dipendenti del Gruppo FinecoBank. Il Piano fissa obiettivi legati ai target del triennio 2021-2023 del Gruppo FinecoBank in termini di value creation, industrial sustainability, risk e stakeholder value, con condizioni di accesso e condizioni di malus e clawback. Il piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale definita secondo le categorie di beneficiari, in linea con le previsioni normative;
  • Sistemi Incentivanti riservati ai consulenti finanziari che offrono ai consulenti finanziari, identificati come personale più rilevante in base ai requisiti normativi, sistemi incentivanti composti da pagamenti in denaro immediati (a seguito della valutazione della performance) e differiti, in denaro e in azioni ordinarie FinecoBank, su un arco temporale massimo di 5 anni. Questa struttura di pagamento garantisce l'allineamento con gli interessi degli azionisti ed è soggetta alla verifica di clausole di malus (che si applicano nel caso specifiche soglie di profittabilità, patrimonio e liquidità non siano raggiunte) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano (entrambe condizioni di vesting differenti da condizioni di mercato);
  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 per i consulenti finanziari identificati come Personale più rilevante che offre ai consulenti finanziari identificati nell'anno 2020 come personale più rilevante, un premio in denaro e in azioni FinecoBank a fronte del raggiungimento di obiettivi commerciali di performance nel triennio 2018-2020. Il piano prevede condizioni di accesso e condizioni di malus e clawback. Il piano prevede altresì una struttura di pagamento in un arco pluriennale.

I piani di incentivazione riservati ai dipendenti che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti di capitale rivenienti da aumenti di capitale gratuiti ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile.

I piani di incentivazione riservati ai consulenti finanziari che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti finanziari acquistati sul mercato in esecuzione dell'autorizzazione dell'Assemblea della Banca ai sensi dell'art. 2357 del Codice Civile e dell'Autorità di Vigilanza.

1.2 Modello di valutazione 1.2.1 Sistemi Incentivanti (Bonus Pool)

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.1.1 Sistema incentivante 2022 (Bonus Pool)

Il sistema incentivante 2022 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk Appetite Framework);
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come personale più rilevante, sulla base dei criteri previsti dalla normativa di riferimento;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 6 anni e composta da un mix di denaro e azioni, come richiesto dalla normativa applicabile.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2022 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Azioni FinecoBank assegnate
Sistema incentivante 2022 (bonus pool) – Beneficiari in 4 rate
Rata 2024 Rata 2026 Rata 2027 Rata 2028
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 18-gen-22 18-gen-22 18-gen-22 18-gen-22
Data definizione numero Azioni – Date of Board resolution 07-feb-23 07-feb-23 07-feb-23 07-feb-23
Inizio periodo di Vesting 01-gen-22 01-gen-22 01-gen-22 01-gen-22
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-22 31-dic-24 31-dic-25 31-dic-26
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] 16,495 16,495 16,495 16,495
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,486 -1,828 -2,538 -3,301
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 16,009 14,667 13,957 13,194
Azioni FinecoBank assegnate
Sistema incentivante 2022 (bonus pool) – Beneficiari in 3 rate
Rata 2024 Rata 2025 Rata 2026
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 18-gen-22 18-gen-22 18-gen-22
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 07-feb-23 07-feb-23 07-feb-23
Inizio periodo di Vesting 01-gen-22 01-gen-22 01-gen-22
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-22 31-dic-23 31-dic-24
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] 16,495 16,495 16,495
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,486 -1,147 -1,828
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 16,009 15,348 14,667

1.2.1.2 Sistema incentivante 2023 (Bonus Pool)

Il sistema incentivante 2023 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk Appetite Framework);
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come personale più rilevante, sulla base dei criteri previsti dalla normativa di riferimento;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 6 anni e composta da un mix di denaro e azioni, come richiesto dalla normativa applicabile.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2023 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.2 Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 riservato al personale dipendenti

Il Piano fissa obiettivi legati ai target 2020 di FinecoBank in termini di creazione di valore, sostenibilità e rischio. I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" della Banca, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.

Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:

  • obiettivi di performance a livello di banca quali l'EVA, il Cost/Income e il Cost of Risk sui crediti commerciali;
  • condizioni di accesso e di malus di profittabilità, capitale e liquidità definite;
  • specifiche condizioni individuali di conformità e di clawback;
  • una ponderazione per il rischio legata all'andamento annuale della CRO Dashboard.

Il Piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale, definita secondo le categorie di beneficiari ed in linea con le previsioni normative.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.3 Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2021-2023 riservato al personale dipendenti

Il Piano fissa obiettivi legati ai target del triennio 2021-2023 del Gruppo FinecoBank in termini di value creation, industrial sustainability, risk e stakeholder value. I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" del Gruppo FinecoBank, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.

Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:

  • obiettivi di performance (quali il ROAC, il Net Sales of AUM, il Cost Income Ratio, e il Cost of Risk sui crediti commerciali), stakeholder value (customer satisfaction, people engagement ed estensione del rating ESG a tutti i nuovi fondi);
  • condizioni di accesso e di malus di profittabilità, capitale e liquidità;
  • specifiche condizioni individuali di conformità e di clawback;
  • una ponderazione per il rischio legata all'andamento annuale della CRO Dashboard.

Il Piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale, definita secondo le categorie di beneficiari ed in linea con le previsioni normative.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2021 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.4 Sistemi Incentivanti riservati ai consulenti finanziari

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2016 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.4.1. Sistema incentivante 2022 PFA

Il Sistema Incentivante 2022 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk Appetite Framework);
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come personale più rilevante sulla base dei criteri previsti dalla normativa di riferimento;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 5 anni e composta da un mix di denaro e azioni, come richiesto dalla normativa applicabile.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2022 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Azioni FinecoBank assegnate
Sistema incentivante 2022 PFA
Rata 2024 Rata 2025 Rata 2026
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 18-gen-22 18-gen-22 18-gen-22
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 07-feb-23 07-feb-23 07-feb-23
Inizio periodo di Vesting 01-gen-22 01-gen-22 01-gen-22
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-22 31-dic-23 31-dic-24
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] 16,369 16,369 16,369
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,486 -1,147 -1,828
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 15,883 15,222 14,541

1.2.4.2. Sistema incentivante 2023 PFA

Il Sistema Incentivante 2023 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk Appetite Framework);
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come personale più rilevante sulla base dei criteri previsti dalla normativa di riferimento;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 5 anni e composta da un mix di denaro e azioni, come richiesto dalla normativa applicabile.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2022 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.5 Sistemi Incentivanti a Lungo Termine 2018-2020 per i consulenti finanziari identificati come Personale più rilevante

Il Piano è dedicato ai consulenti finanziari che sono stati identificati come personale più rilevante della Banca nell'anno 2020 e prevede obiettivi commerciali di performance triennali (2018–2020). Il piano inoltre prevede:

  • condizioni di accesso sulla base di performance individuali e di Gruppo;
  • condizioni di malus di capitale, liquidità e profittabilità;
  • specifiche condizioni individuali di conformità e clawback;
  • una ponderazione per il rischio legata all'andamento annuale della CRO Dashboard;
  • una struttura bilanciata di pagamenti "immediati" e "differiti", sotto forma di denaro e/o di azioni.

Il Piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

B. Informazioni di natura quantitativa

1. Variazioni annue

(Importi in migliaia)
Consolidato prudenziale Imprese di assicurazione Altre imprese Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Voci / Numero opzioni e prezzi di esercizio Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
A. Esistenze iniziali 2.013.326 - ott-24 - - - - - - 2.013.326 - ott-24 2.037.312 - giu-24
B. Aumenti 171.119 - X - - X - - X 171.119 - X 244.406 - X
B.1 Nuove emissioni 171.119 - lug-25 - - - - - - 171.119 - lug-25 244.406 - mag-24
B.2 Altre variazioni - - X - - X - - X - - X - - X
C. Diminuzioni (593.081) - X - - X - - X (593.081) - X (268.392) - X
C.1 Annullate (5.286) - X - - X - - X (5.286) - X (2.115) - X
C.2 Esercitate (587.795) - X - - X - - X (587.795) - X (266.277) - X
C.3 Scadute - - X - - X - - X - - X - - X
C.4 Altre variazioni - - X - - X - - X - - X - - X
D. Rimanenze finali 1.591.364 - lug-25 - - - - - - 1.591.364 - lug-25 2.013.326 - ott-24
E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio 422.251 - X - - X - - X 422.251 - X 587.795 - X

Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.

2. Altre informazioni

Effetti sul Risultato Economico

Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled. L'impatto a conto economico consolidato è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).

Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Complessivo Piani vested Complessivo Piani vested
Oneri 5.333 5.614
Oneri relativi a Piani Equity Settled 5.333 5.614
Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" 35
Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" 46
Credito maturato verso Unicredit S.p.A. 23 69

Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari.

Parte L – Informativa di settore

Parte L – Informativa di settore

L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto non è significativo identificare settori operativi distinti.

I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.

Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato della presente nota integrativa consolidata.

Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco AM svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.

Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.

Parte M – Leasing

Sezione 1 - Locatario

Parte M – Informativa sul leasing

Informazioni qualitative

I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio IFRS16 sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.

Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.

Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:

  • di periodi coperti da un diritto di risoluzione (con le relative eventuali penalità) o da un'opzione di proroga del leasing a favore del solo locatario, del solo locatore o a favore di entrambi, anche in periodi differenti nell'arco della durata contrattuale;
  • di periodi coperti da un'opzione di acquisto dell'attività sottostante.

In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.

Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.

In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), costituiti, ad esempio dai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.

Informazioni quantitative

Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 della presente nota integrativa consolidata.

Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa consolidata.

Inoltre, con riferimento alle informazioni:

  • sugli interessi passivi sui debiti per leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C –Sezione 1 Voce 20;
  • sugli altri oneri connessi con i diritti d'uso acquisiti con il leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C Sezione 14 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 210.

Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Parte M – Leasing

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:

(Importi in migliaia)
Ammortamento Ammortamento
Attività 2023 2022
Diritti d'uso acquisiti con il leasing
1. Attività materiali (11.477) (11.320)
1.1 terreni (85)
1.2 fabbricati (11.147) (11.107)
1.3 mobili
1.4 impianti elettronici (7)
1.5 altre (238) (213)

Alla data del 31 dicembre 2023 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2023.

Sezione 2 - Locatore

Informazioni qualitative

Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.

Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.

Informazioni quantitative

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.

1. Informazioni di stato patrimoniale e di conto economico

Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.

2. Leasing finanziario

2.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

Nessun dato da segnalare.

2.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Parte M – Leasing

3. Leasing operativo

3.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere

Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.

(Importi in migliaia)
Fasce temporali Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Fino a 1 anno 815 753
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 179 753
Da oltre 2 anni fino a 3 anni 45 167
Da oltre 3 anni fino a 4 anni - 42
Da oltre 4 anni fino a 5 anni - -
Da oltre 5 anni - -
Totale 1.039 1.715

3.2 Altre informazioni

Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Allegati

Allegati

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

(Importi in migliaia)

Consistenze al
ATTIVO 31/12/2023 31/12/2022
Cassa e disponibilità liquide = voce 10 2.266.550 1.469.713
Attività finanziarie di negoziazione 14.109 16.926
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 14.109 16.926
Finanziamenti a banche 376.373 426.696
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche 2.993.595 4.029.194
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito (2.617.222) (3.602.498)
Finanziamenti a clientela 6.198.541 6.445.713
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela 24.946.614 27.443.107
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito (18.748.073) (20.997.394)
Altre attività finanziarie 21.403.026 24.634.034
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 7.010 5.552
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 29.069 26.872
70. Partecipazioni 1.652 1.718
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito 2.617.222 3.602.498
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito 18.748.073 20.997.394
Coperture 707.274 1.424.704
50. Derivati di copertura 896.577 1.691.642
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (189.303) (266.938)
Attività materiali = voce 90 146.497 146.208
Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento 89.602 89.602
Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento 34.465 36.787
Attività fiscali = voce 110 49.997 46.577
Crediti d'imposta acquistati 1.618.030 1.093.255
Altre attività 411.236 438.670
130. Altre attività 2.029.266 1.531.925
a dedurre: Crediti d'imposta acquistati (1.618.030) (1.093.255)
Totale dell'attivo 33.315.700 36.268.885
(Importi in migliaia)
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Consistenze al
31/12/2023 31/12/2022
Debiti verso banche 866.978 1.677.235
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche 866.978 1.677.235
Debiti verso clientela 28.757.589 31.695.647
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela 28.757.589 31.695.647
Titoli in circolazione 809.264 497.926
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione 809.264 497.926
Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 6.997 4.574
Coperture 28.712 (3.180)
40. Derivati di copertura 59.988 63.752
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (31.276) (66.932)
Passività fiscali = voce 60 86.706 42.627
Altre passività 564.778 443.659
80. Altre passività 421.234 334.352
90. Trattamento di fine rapporto 4.378 3.942
100. Fondo rischi ed oneri 139.166 105.365
Patrimonio 2.194.676 1.910.397
- capitale e riserve 1.592.305 1.479.771
140. Strumenti di capitale 500.000 500.000
150. Riserve 890.106 778.211
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
170. Capitale 201.508 201.340
180. Azioni proprie (-) (1.243) (1.714)
- riserve da valutazione (6.730) 2.121
120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2.595) (3.898)
120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (4.136) 6.020
120. Riserva da valutazione di cui: quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 1 (1)
- Risultato netto = voce 200 609.101 428.505
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.315.700 36.268.885

Allegati

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

CONTO ECONOMICO
2023
Margine finanziario
687.956
di cui Interessi netti
687.748
30. Margine d'interesse
683.788
+ commissioni nette prestito titoli di Tesoreria
3.960
di cui Profitti da gestione della Tesoreria
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati)
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non deteriorati)
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
70. Dividendi e proventi simili
a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70
(178)
a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70
+ rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto
Commissioni nette
489.906
60. Commissioni nette
489.616
+ altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE)
4.250
a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria
(3.960)
Risultato negoziazione, coperture e fair value
60.402
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
66.273
90. Risultato netto dell'attività di copertura
(7.151)
110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value
1.054
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
a dedurre: Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non
deteriorati)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie
+ dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70)
+ dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70)
Saldo altri proventi/oneri
(565)
230. Altri oneri/proventi di gestione
165.694
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese
(163.603)
a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
1.594
a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE)
(4.250)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati)
a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati)
(208)
RICAVI
1.237.631
Spese per il personale
(126.867)
190. Spese amministrative - a) spese per il personale
(126.867)
Altre spese amministrative
(307.918)
190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative
(347.934)
a dedurre: contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)
41.610
+ rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
(1.594)
Recuperi di spesa
163.603
230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese
163.603
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali
(27.139)
210. Rettifiche/Riprese di valore su attività materiali
(21.144)
220. Rettifiche/Riprese di valore su attività immateriali
(5.995)
Costi operativi
(298.321)
RISULTATO DI GESTIONE
939.310
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
(3.596)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(3.098)
a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito
(271)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate
(229)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE
935.714
Altri oneri e accantonamenti
(63.587)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti
(21.977)
+ contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)
(41.610)
Profitti netti da investimenti
Esercizio
2022
392.200
342.796
337.549
5.247
208
49.404
208
49.095
-
309
(68)
(276)
226
206
(165)
(48)
(41)
(68)
(276)
465.627
466.308
4.566
(5.247)
89.899
77.966
12.207
(480)
-
309
-
(309)
-
178
165
48
41
156
139.717
(136.830)
1.835
(4.566)
208
49.095
(49.095)
947.606
(117.294)
(117.294)
(273.486)
(319.385)
47.734
(1.835)
136.830
136.830
(26.865)
(20.258)
(6.607)
(280.815)
666.791
(3.115)
(5.184)
2.093
-
(2)
-
2
2
(1)
(23)
663.676
(57.762)
(10.028)
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (47.734)
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito 111
(1.552)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni
(263)
271
(2.093)
a dedurre: rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto -
(2)
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (276)
68
276
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
872.238
35
543
Imposte sul reddito dell'esercizio
(263.137)
604.362
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
609.101
(175.857)
RISULTATO DELL'ESERCIZIO
609.101
428.505

Attestazione

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-Ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e

  3. l'effettiva applicazione

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2023.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

  2. I sottoscritti attestano, inoltre, che

  3. 3.1 il Bilancio consolidato:

  4. a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  5. b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  6. c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 12 marzo 2024

FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti

FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari

Relazione della Società di Revisione

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Il bilancio del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2023
comprende fondi per rischi ed oneri per €139,2 milioni. Di
essi €27,3 milioni sono relativi a controversie legali e
fiscali, in particolare €3,5 milioni relativi a vertenze fiscali
(sanzioni ed interessi) ed €23,8 milioni relativi a
controversie legali, che accolgono gli accantonamenti
effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni
cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte
dei consulenti finanziari del Gruppo, di controversie in
essere con ex consulenti finanziari e di altre vertenze
giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela in
relazione all'ordinaria attività bancaria svolta.
La valutazione dei fondi per rischi e oneri stanziati a
fronte dei contenziosi in essere è un'attività di stima
complessa, caratterizzata da un elevato livello di
incertezza, nella quali gli Amministratori formulano stime
sull'esito dei contenziosi, sul rischio di soccombenza e
sui tempi di chiusura degli stessi.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei
fondi per rischi e oneri un aspetto chiave dell'attività di
revisione
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
· la comprensione del processo di valutazione dei
fondi per rischi e oneri, l'esame della
configurazione e messa in atto dei controlli e lo
svolgimento di procedure per valutare l'efficacia
operativa dei controlli ritenuti rilevanti;
· l'analisi degli scostamenti tra la stima contabile dei
fondi per rischi e oneri degli esercizi precedenti e i
valori consuntivati a seguito della successiva
definizione dei contenziosi, al fine di comprendere
l'accuratezza del processo di valutazione adottato;
· analisi della documentazione rilevante, tra cui il
registro reclami e le relazioni predisposte dalle
funzioni di controllo del Gruppo;
· l'ottenimento, tramite richiesta scritta, di
informazioni dai consulenti legali che assistono il
Gruppo nella valutazione del rischio di
soccombenza nei contenziosi in essere e nella
quantificazione delle relative passività e l'esame
della coerenza di tali informazioni con gli elementi
considerati dagli Amministratori ai fini della
valutazione dei fondi per rischi e oneri;
· l'analisi di ragionevolezza delle assunzioni adottate
nella stima dei fondi per rischi e oneri relativi ai
principali contenziosi, mediante colloqui con le
funzioni aziendali coinvolte e mediante l'analisi
della documentazione di supporto;
· l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
hilancio relativa ai tondi nor risoni e oneri

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
L'erogazione di crediti alla clientela rappresenta una
rilevante attività del Gruppo.
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
l crediti verso la clientela, iscritti tra le attività finanziarie · comprensione dei processi aziendali e del relativo
valutate al costo ammortizzato, al 31 dicembre 2023 ambiente informatico della Capogruppo con
ammontano a €24.946,6 milioni (di cui €6.198,5 milioni riferimento all'erogazione, al monitoraggio, alla
relativi a finanziamenti ed €18.748,1 milioni relativi a titoli classificazione e alla valutazione dei crediti verso la
di debito) e rappresentano il 74,9% del totale attivo del clientela;
bilancio consolidato. Le rettifiche di valore nette sui crediti · esame della configurazione e della messa in atto
verso la clientela addebitate al conto economico dei controlli e lo svolgimento di procedure per
dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 ammontano a valutare l'efficacia operativa dei controlli ritenuti
€3,1 milioni. rilevanti, con particolare riferimento
Ai fini della classificazione, gli Amministratori effettuano all'identificazione dei crediti che presentano
analisi, talvolta complesse, rivolte a individuare le indicatori di perdite di valore e alla determinazione
posizioni che, successivamente all'erogazione, mostrano delle rettifiche di valore;
evidenze di una possibile perdita di valore, considerando
sia informazioni interne, legate all'andamento delle
posizioni creditorie, sia informazioni esterne, legate al
settore di riferimento o all'esposizione complessiva dei
· analisi dei criteri di classificazione utilizzati al fine di
ricondurre i crediti verso la clientela alle categorie
richieste dall'IFRS 9 (c.d. "staging");
debitori verso il sistema bancario. · analisi delle politiche e dei modelli di valutazione
La valutazione dei crediti verso la clientela è un'attività di analitici e forfetari utilizzati e l'esame della
stima complessa, caratterizzata da un alto grado di ragionevolezza delle principali assunzioni e variabili
incertezza e di soggettività, nella quale gli Amministratori in essi contenuti, nonchè l'analisi degli
utilizzano modelli di valutazione sviluppati internamente adeguamenti resi necessari alla luce degli effetti
che tengono in considerazione numerosi elementi economici riconducibili al contesto geopolitico; tale
quantitativi e qualitativi quali, tra gli altri, i dati storici attività è stata svolta con il supporto di esperti del
relativi agli incassi, i flussi di cassa attesi e i relativi tempi network KPMG;
attesi di recupero, l'esistenza di indicatori di possibili · selezione di un campione di crediti valutati con
perdite di valore, la valutazione delle eventuali garanzie, metodologie forfetarie, la verifica dell'applicazione
l'impatto di variabili macroeconomiche, di scenari futuri e dei modelli di valutazione adottati e la verifica della
di ricohi goi cottori noi quali operano i olianti do Cruppo SISTER SELL BARREN LE LE SERVER LE SERVICE PART POR LES PART POST PART POR LES PART POR LES PART POR LES PART POR LES PART POR LES PART POR LES PART POST POST PART POST PART

-

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Le commissioni attive sono rilevate a conto economico in
funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di
fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da
"IFRS 15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti". In
particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri
proventi sono riconosciuti a conto economico:
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
· la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico del Gruppo con
riferimento al processo di stima di contabilizzazione
delle commissioni attive;
· in un momento preciso, quando l'entità adempie
l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o
servizio promesso ("point in time");
· analisi dei processi e dei controlli implementati dal
Gruppo, anche mediante il coinvolgimento di
specialisti in sistemi informativi;
· nel corso del tempo, mano a mano che l'entità
adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il
bene o servizio promesso ("over time").
· l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa alle commissioni attive.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere
oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene
rilevato a conto economico in funzione della valutazione
dell'importo più probabile che il Gruppo prevede di
ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti
e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della
valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio
fornito, e dalla circostanza che si ritenga altamente
probabile che non si verifichi un significativo
adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.
E' stata focalizzata la nostra attenzione su questo aspetto
in quanto abbiamo identificato un potenziale rischio di
iscrizione dei ricavi (commissioni attive) non di

-

-

-

Schemi del bilancio

Bilancio dell'impresa di FinecoBan k S.p.A. Schemi del bilancio

Stato patrimoniale

(Importi in euro)
Voci dell'attivo 31/12/2023 31/12/2022
10. Cassa e disponibilità liquide 2.249.361.045 1.438.427.475
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 20.190.605 22.034.006
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 14.109.598 16.926.125
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 6.081.007 5.107.881
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 29.069.167 26.871.867
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 27.892.519.456 31.442.711.914
a) crediti verso banche 2.968.493.839 4.019.230.495
b) crediti verso clientela 24.924.025.617 27.423.481.419
50. Derivati di copertura 896.576.945 1.691.642.395
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (189.302.895) (266.937.532)
70. Partecipazioni 4.652.258 4.717.944
80. Attività materiali 144.768.101 144.102.403
90. Attività immateriali 124.066.951 126.336.179
- avviamento 89.601.768 89.601.768
100. Attività fiscali 49.748.672 46.466.550
b) anticipate 49.748.672 46.466.550
120. Altre attività 2.029.466.001 1.531.915.613
Totale dell'attivo 33.251.116.306 36.208.288.814

Stato patrimoniale

Schemi del bilancio

Stato patrimoniale

(Importi in euro)
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2023 31/12/2022
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.420.242.163 33.855.017.916
a) debiti verso banche 866.978.421 1.677.234.836
b) debiti verso clientela 28.743.999.484 31.679.856.833
c) titoli in circolazione 809.264.258 497.926.247
20. Passività finanziarie di negoziazione 6.996.038 4.574.499
40. Derivati di copertura 59.988.318 63.752.044
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (31.276.214) (66.931.573)
60. Passività fiscali 85.560.151 41.864.448
a) correnti 85.560.151 41.864.448
80. Altre passività 410.675.167 324.992.786
90. Trattamento di fine rapporto del personale 4.377.426 3.941.852
100. Fondi per rischi e oneri: 139.165.395 105.365.432
a) impegni e garanzie rilasciate 303.508 74.433
c) altri fondi per rischi e oneri 138.861.887 105.290.999
110. Riserve da valutazione (6.729.779) 2.121.634
130. Strumenti di capitale 500.000.000 500.000.000
140. Riserve 855.420.797 750.045.402
150. Sovrapprezzi di emissione 1.934.113 1.934.113
160. Capitale 201.508.440 201.339.554
170. Azioni proprie (-) (1.243.250) (1.713.868)
180. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 604.497.541 421.984.575
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.251.116.306 36.208.288.814

Conto economico

Conto economico

Voci
2023
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
777.092.014
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo
514.267.948
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(94.562.602)
30.
Margine di interesse
682.529.412
40.
Commissioni attive
757.064.801
50.
Commissioni passive
(418.868.552)
60.
Commissioni nette
338.196.249
70.
Dividendi e proventi simili
113.918.808
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
66.272.344
90.
Risultato netto dell'attività di copertura
(7.150.878)
100.
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
207.727
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
207.727
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
-
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
110.
1.002.434
economico
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
1.002.434
120.
Margine di intermediazione
1.194.976.096
130.
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di:
(3.096.336)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(3.096.347)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
11
140.
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
2.093
150.
Risultato netto della gestione finanziaria
1.191.881.853
160.
Spese amministrative:
(454.842.323)
a) spese per il personale
(115.310.542)
b) altre spese amministrative
(339.531.781)
170.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(22.206.170)
a) impegni e garanzie rilasciate
(229.076)
b) altri accantonamenti netti
(21.977.094)
180.
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
(20.558.884)
190.
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
(5.942.100)
200.
Altri oneri/proventi di gestione
162.513.563
210.
Costi operativi
(341.035.914)
220.
Utili (Perdite) delle partecipazioni
(262.776)
250.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
34.948
260.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
850.618.111
270.
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
(246.120.570)
280.
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
604.497.541
(Importi in euro)
2022
357.175.413
344.361.908
(19.411.748)
337.763.665
737.313.448
(405.455.208)
331.858.240
97.407.443
77.968.230
12.206.743
49.404.721
49.095.285
309.436
(328.208)
(328.208)
906.280.834
(5.166.849)
(5.164.928)
(1.921)
(1.287)
901.112.698
(418.358.835)
(107.056.626)
(311.302.209)
(10.051.077)
(22.738)
(10.028.339)
(19.742.182)
(6.553.901)
136.218.250
(318.487.745)
(275.576)
542.697
582.892.074
(160.907.499)
421.984.575
300. Utile (Perdita) d'esercizio 604.497.541 421.984.575
2023 2022
Utile per azione (euro) 0,99 0,69
Utile per azione diluito (euro) 0,99 0,69

Note:

Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa, Parte C – Informazioni sul conto economico, Sezione 22.

Schemi del bilancio

Prospetto della redditività complessiva

Prospetto della redditività complessiva

(Importi in euro)
Voci Totale Totale
2023 2022
10. Utile (Perdita) d'esercizio 604.497.541 421.984.575
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (10.145.951) 12.306.166
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - (137)
70. Piani a benefici definiti (10.156.132) 12.307.234
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10.181 (931)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 1.294.401 (4.307.725)
complessiva 140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività 1.302.212 (4.307.725)
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (7.811) -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (8.851.550) 7.998.441
180. Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 595.645.991 429.983.016

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31/12/2023

(Importi in euro)
Allocazione risultato esercizio Variazioni dell'esercizio
precedente Operazioni sul patrimonio netto
31/12/2022
al
Esistenze
apertura
saldi
Modifica
01/01/2023
al
Esistenze
Riserve altre
destinazioni
e
Dividendi
riserve
di
Variazioni
azioni
nuove
Emissioni
proprie
azioni
Acquisto
di
Distribuzione
straordinaria
di
strumenti
dividendi
capitale
Variazione
proprie
azioni
su
Derivati
options
Stock
interessenze
partecipative
Variazioni
complessiva
20223
esercizio
Redditività
netto
2023
Patrimonio
esercizio
Capitale:
- azioni
ordinarie
201.339.554 - 201.339.554 - - - 168.886 - - - - - - - 201.508.440
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934.113 - 1.934.113 - - - - - - - - - - - 1.934.113
Riserve:
- di utili 708.614.620 - 708.614.620 122.775.074 (21.573.225) - - - - - (168.886) - - 809.647.583
- altre 41.430.782 - 41.430.782 - - - - - - - - 4.342.432 - - 45.773.214
Riserve da
valutazione
2.121.634 - 2.121.634 - - 137 - - - - - - - (8.851.550) (6.729.779)
Strumenti di
capitale
500.000.000 - 500.000.000 - - - - - - - - - - - 500.000.000
Azioni proprie (1.713.868) - (1.713.868) - - - 990.029 (519.411) - - - - - - (1.243.250)
Utile (Perdita) di
esercizio
421.984.575 - 421.984.575 (122.775.074) (299.209.501) - - - - - - - - 604.497.541 604.497.541
Patrimonio
netto
1.875.711.410 - 1.875.711.410 - (299.209.501) (21.573.088) 1.158.915 (519.411) - - - 4.173.546 - 595.645.991 2.155.387.862

L'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 ha approvato su proposta del Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023 la distribuzione di un dividendo unitario di 0,49 euro, per complessivi 299.209.501,15 euro. La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31/12/2022

(Importi in euro)
Allocazione risultato esercizio Variazioni dell'esercizio
precedente Operazioni sul patrimonio netto
31/12/2021
al
Esistenze
apertura
saldi
Modifica
01/01/2022
al
Esistenze
Riserve altre
destinazioni
e
Dividendi
riserve
di
Variazioni
azioni
nuove
Emissioni
proprie
azioni
Acquisto
di
Distribuzione
straordinaria
dividendi
di
strumenti
capitale
Variazione
proprie
azioni
su
Derivati
options
Stock
interessenze
partecipative
Variazioni
complessiva
2022
esercizio
Redditività
netto
2022
Patrimonio
esercizio
Capitale: - - - - - - - - - - - - - - -
- azioni
ordinarie
201.266.924 - 201.266.924 - - - 72.630 - - - - - - 201.339.554
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934.113 - 1.934.113 - - - - - - - - - - - 1.934.113
Riserve: - - - - - - - - - - - -
- di utili 597.754.112 - 597.754.112 130.654.078 - (19.720.940) - - - - - (72.630) - - 708.614.620
- altre 36.392.274 - 36.392.274 - - - - - - - - 5.038.508 - - 41.430.782
Riserve da
valutazione
(5.876.807) - (5.876.807) - - - - - - - - - - 7.998.441 2.121.634
Strumenti di
capitale
500.000.000 - 500.000.000 - - - - - - - - - - - 500.000.000
Azioni proprie (1.440.090) - (1.440.090) - - - 575.858 (849.636) - - - - - - (1.713.868)
Utile (Perdita) di
esercizio
368.600.823 - 368.600.823 (130.654.078) (237.946.745) - - - - - - - - 421.984.575 421.984.575
Patrimonio
netto
1.698.631.349 - 1.698.631.349 -- (237.946.745) (19.720.940) 648.488 (849.636) - - - 4.965.878 - 429.983.016 1.875.711.410

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022 ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,39 euro, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022.

La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, e i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Rendiconto finanziario

Rendiconto finanziario

(Importi in migliaia)
Voci Importo
2023 2022
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione 710.325.505 492.194.744
- risultato d'esercizio (+/-) 604.497.541 421.984.575
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
(691.157) (513.207)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 7.078.578 9.426.075
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 5.660.929 7.321.021
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 26.500.985 26.296.083
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 36.896.404 23.775.619
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 82.782.299 2.403.299
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) (52.400.074) 1.501.279
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 3.741.885.190 (2.584.385.035)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.837.584 4.009.838
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 32.886 421.639
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - 4.719.583
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.883.312.615 (2.054.402.306)
- altre attività (143.297.895) (539.133.789)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (3.414.369.336) 2.253.687.658
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.458.476.022) 2.277.489.639
- passività finanziarie di negoziazione 3.085.157 (133.033)
- passività finanziarie designate al fair value - -
- altre passività 41.021.529 (23.668.948)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 1.037.841.359 161.497.367
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 113.731.668 98.879.002
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni 113.693.265 97.201.681
- vendite di attività materiali 38.403 1.677.321
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (15.552.663) (13.576.509)
- acquisti di partecipazioni (194.720) (700.001)
- acquisti di attività materiali (11.685.071) (8.566.634)
- acquisti di attività immateriali (3.672.872) (4.309.874)
- acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 98.179.005 85.302.493
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 639.504 (201.148)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (321.941.504) (258.316.173)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (321.302.000) (258.517.321)
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 814.718.364 (11.717.461)

Schemi del bilancio

Rendiconto finanziario

RICONCILIAZIONE

(Importi in migliaia)

Voci Importo
2023 2022
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 1.438.464.910 1.442.823.550
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 814.718.364 (11.717.461)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (4.122.998) 7.358.821
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 2.249.060.276 1.438.464.910

Legenda

(+) generata

(-) assorbita

Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.

La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie della Banca, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.

Parte A - Politiche contabili

Nota integrativa Parte A – Politiche contabili A.1 Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio di FinecoBank S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023.

Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).

La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio. Si precisa che in data 17 novembre 2022 è stato pubblicato l'8° aggiornamento della suddetta Circolare che recepisce il nuovo principio contabile internazionale IFRS 17 "Contratti assicurativi" - che sostituisce a partire dal 1° gennaio 2023 il principio contabile sui contratti assicurativi IFRS 4 - e delle conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali, tra cui lo IAS 1 "Presentazione del bilancio" e l'IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative". L'aggiornamento, che consiste in una revisione integrale della Circolare, si applica a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2023.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del presente Bilancio è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti emanati dall'ESMA (European Securities and Markets Authority), dall'European Banking Authority, dalla Banca Centrale Europea, dalla Banca d'Italia e dalla Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS;
  • i documenti predisposti dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il Bilancio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione (si rimanda alla Relazione sulla gestione consolidata) e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle di nota integrativa dipende dagli arrotondamenti.

Lo Stato patrimoniale e il Conto economico sono esposti a confronto con i corrispondenti schemi relativi all'esercizio precedente.

Nel Prospetto della redditività complessiva, all'utile (perdita) d'esercizio, rilevato nel Conto economico, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo all'esercizio precedente.

Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nell'esercizio di riferimento del bilancio e nell'esercizio precedente.

Il Rendiconto finanziario riporta i flussi finanziari intervenuti nell'esercizio di riferimento del bilancio esposti a confronto con quelli relativi all'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato dell'esercizio rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.

Gli schemi di bilancio sono redatti in unità di euro mentre la nota integrativa, salvo quando diversamente indicato, è redatta in migliaia di euro. Entrambi sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente. Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.

Parte A - Politiche contabili

Il presente Bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca, dubbi o incertezze circa la capacità di FinecoBank di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).

I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Infine, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.

Come descritto in precedenza, FinecoBank redige un solo fascicolo denominato "Bilanci e relazioni" che include il Bilancio consolidato del Gruppo e il Bilancio dell'impresa di FinecoBank. L'integrazione dei contenuti dei due bilanci in un unico fascicolo comporta l'eliminazione delle duplicazioni di alcune informazioni di natura qualitativa presenti in entrambi i documenti e, al fine di facilitarne la lettura, l'adozione di un sistema di rimandi tra i capitoli dedicati al bilancio consolidato e dell'impresa; ai sensi di questi rimandi si intende interamente riprodotto, nel paragrafo contenente il rimando, il contenuto dei singoli paragrafi oggetto di rimando. Per maggiori dettagli in merito si rimanda all'Allegato "Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato".

Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio al 31 dicembre 2023.

Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2023 è stato approvati dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2024, che ne ha autorizzato la diffusione pubblica, anche ai sensi dello IAS10.

Sezione 4 – Altri aspetti

Nel corso del 2023 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2023:

  • IFRS 17 Contratti assicurativi (Reg. UE 2021/2036);
  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio e IFRS Practice Statement 2: Informativa sulle politiche contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 8 Politiche contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed errori: definizione delle stime contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione (Reg. UE 2022/1392);
  • Modifiche all'IFRS 17 Applicazione iniziale degli IFRS 17 e IFRS 9: Informazioni comparative (Reg. UE 2022/1491);
  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: Riforma fiscale internazionale norme tipo (Secondo Pilastro) (Reg. UE 2023/2468).

Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sul Bilancio al 31 dicembre 2023.

Alla data del 31 dicembre 2023, inoltre, risultano omologati i seguenti principi contabili applicabili a partire dagli esercizi successivi al 2023:

  • Modifiche all'IFRS 16 Leasing: Passività per leasing in un'operazione di sale and leaseback (Reg. UE 2023/2579);
  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio: Classificazione delle passività come correnti e non correnti Differimento della data di entrata in vigore - Passività non correnti con covenants (rispettivamente, gennaio 2020, luglio 2020 e ottobre 2022) (Reg. UE 2023/2822).

Al 31 dicembre 2023 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • Modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario e all'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative: Accordi di finanziamento dei fornitori (maggio 2023).
  • Modifiche allo IAS 21 Gli effetti delle variazioni dei tassi di cambio: Mancanza di scambiabilità (agosto 2023).

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.

Si precisa, inoltre, che in data 25 ottobre 2023, l'ESMA ha pubblicato il Public Statement ESMA32-193237008-1793 "European common enforcement priorities for 2023 annual financial reports", la dichiarazione pubblica annuale nella quale ha definito le priorità comuni a livello europeo per la predisposizione delle relazioni finanziarie annuali 2023 degli emittenti ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati del EEA ("European Economic Agreement"). In particolare, l'ESMA elenca le seguenti raccomandazioni che gli emittenti dovrebbero considerare, in funzione della loro rilevanza e materialità, nella predisposizione delle relazioni finanziarie annuali:

Parte A - Politiche contabili

  • Questioni legate al clima. In tale ambito l'ESMA pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o Coerenza tra i bilanci IFRS e le informazioni non finanziarie, nella misura in cui gli effetti di tali aspetti siano rilevanti;
      • o Contabilità dei sistemi di scambio di quote di emissione e dei certificati di energia rinnovabile. Gli emittenti dovrebbero fornire informazioni sui principi contabili utilizzati per la rilevazione, la misurazione e la presentazione dei sistemi di scambio di quote di emissione e dei certificati di energia rinnovabile;
    • o Riduzione di valore delle attività non finanziarie a seguito di misure volte a prevenire o mitigare i rischi legati al clima. Gli emittenti dovrebbero considerare i rischi derivanti da questioni legate al clima nella valutazione dell'esistenza di riduzioni di valore delle attività non finanziarie;
    • o Trasparenza sugli impatti finanziari e sul trattamento contabile applicato ai contratti di acquisto di energia elettrica;
    • o Considerazioni specifiche per gli istituti finanziari, in particolare fornendo informazioni sul loro impegno nei green financing.
  • Contesto macroeconomico. In tale ambito l'ESMA pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o Aumento dei tassi d'interesse e impatto sul (ri)finanziamento. L'ESMA osserva che l'impatto dei recenti aumenti dei tassi di interesse sui bilanci può essere pronunciato per gli emittenti che dipendono fortemente dal debito finanziario. Inoltre, l'ESMA ricorda l'importanza di un'informativa che spieghi in che modo i cambiamenti del contesto macroeconomico influiscono sulle esposizioni al rischio, dal momento che il rischio di tasso di interesse si manifesta non solo sugli strumenti finanziari fruttiferi rilevati nel bilancio, ma anche su alcuni strumenti finanziari fuori bilancio;
    • o Rischio di liquidità. Nel ricordare la disclosure quantitativa e qualitativa richiesta dall'IFRS 7, l'ESMA osserva che, in uno scenario di mercati volatili, il rischio di liquidità può essere aumentato dalle richieste di margini aggiuntivi su contratti derivati, pertanto, gli emittenti devono fornire informazioni qualitative e quantitative dei loro accordi di garanzia per spiegare come viene gestito il rischio di liquidità. Con riferimento all'informativa sulla concentrazione dei rischi richiesta dall'IFRS 7, l'ESMA ricorda, inoltre, che, nell'attuale contesto, gli istituti finanziari dovrebbero valutare e fornire disclosure in merito alla loro esposizione alla concentrazione dei rischi sia con riferimento alle attività (ad esempio, il rischio di credito) sia con riferimento alle passività (ad esempio, i depositi dei clienti) e come gestiscono tale rischio;
    • o Hedge accounting. L'ESMA invita gli emittenti a fornire (i) informazioni dettagliate sull'efficacia delle relazioni di copertura durante e alla fine del periodo di riferimento e (ii) informazioni sulle relazioni di copertura interrotte;
    • o Fair Value measurement and disclosure. L'ESMA osserva che nell'attuale contesto macroeconomico può esistere un maggiore livello di incertezza nella determinazione del fair value (i) degli investimenti immobiliari e (ii) degli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e si aspetta che gli emittenti forniscano le informazioni richieste dall'IFRS 13 in materia di disclosure. Con riferimento alla disclosure relativa agli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, l'ESMA, alla luce delle attuali condizioni macroeconomiche, invita gli emittenti a prestare particolare attenzione, in quanto gli emittenti, soprattutto quelli che hanno difficoltà a far fronte ai propri obblighi finanziari, potrebbero aver bisogno di vendere attività finanziarie per generare ulteriore liquidità.

L'ESMA, ricorda, inoltre, alcuni aspetti generali che gli emittenti devono valutare, in particolare:

  • Contratti assicurativi. Nel primo anno di applicazione dei nuovi requisiti previsti dall'IFRS 17 Contratti Assicurativi, l'ESMA ribadisce la richiesta di trasparenza nell'attuazione di tale norma;
  • Modifiche allo IAS 12 Regole modello secondo pilastro della riforma fiscale internazionale. Per periodi in cui la legislazione del Secondo Pilastro è (sostanzialmente) emanata ma non ancora effettiva, gli emittenti dovrebbero darne comunicazione, fornendo informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili per aiutare gli utilizzatori del bilancio per comprendere l'esposizione dell'emittente alle imposte sul reddito del secondo pilastro alla fine del periodo di riferimento.
  • Sustainability reporting. A partire dal primo gennaio 2024, i requisiti di rendicontazione stabiliti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) diventeranno applicabili per le relazioni finanziarie annuali pubblicate nel 2025. Sebbene i relativi European Sustainability Reporting Standards (ESRS) siano ancora in fase di elaborazione legislativa dopo la loro adozione da parte della Commissione europea il 31 luglio 2023, si può generalmente prevedere che gli emittenti interessati dai nuovi requisiti dovranno probabilmente affrontare una curva di apprendimento significativa nell'implementazione dei nuovi requisiti.

Nella misura in cui applicabili, le suddette raccomandazioni sono state adottate ai fini della predisposizione del Bilancio al 31 dicembre 2023.

Rischi, incertezze e impatti del conflitto militare Russia-Ucraina

Come descritto nel paragrafo "Il conflitto Russia-Ucraina" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nel corso del 2023 non si rilevano impatti sulla situazione economica e patrimoniale della Banca e anche in ottica prospettica non si rilevano impatti negativi in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime

Parte A - Politiche contabili

e le relative ipotesi, riportate di seguito, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.

Nella presentazione del bilancio al 31 dicembre 2023 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2023. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini delle valutazioni. Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.

I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.

Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:

  • del fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • dei crediti/titoli di debito e relative rettifiche e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria. A tal proposito si cita, seppur in modo non esaustivo, il rischio di incertezza insito nella determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, nell'inclusione di fattori forward looking, anche di tipo macroeconomico, per la determinazione di PD e LGD, nella determinazione dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati (per ulteriori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment" riportata nella Parte A – Politiche contabili della Nota integrativa);
  • trattamento di fine rapporto e altri benefici dovuti ai dipendenti e consulenti finanziari;
  • fondi per rischi e oneri, la cui quantificazione è oggetto di stima con riferimento all'ammontare degli esborsi necessari per l'adempimento delle obbligazioni, tenuto conto della probabilità effettiva del dover impiegare risorse;
  • del valore d'uso delle attività immateriali a vita indefinita, rappresentate da avviamento, marchi e domini;
  • fiscalità differita attiva;
  • passività fiscali;

la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.

Ai fini del calcolo delle perdite attese, FinecoBank utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD") e Loss Given Default ("LGD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, le curve di PD e LGD sono stimate per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari, elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. I fattori di tipo "forward looking" utilizzati al 31 dicembre 2023 includono informazioni prospettiche che considerano le possibili evoluzioni della crisi geopolitica ed economica innescata dal conflitto tra Russia e Ucraina e delle condizioni sociosanitarie derivanti dalle possibili nuove varianti di infezioni da COVID-19.

Un altro aspetto chiave richiesto dal principio contabile IFRS 9 è rappresentato dalla necessità di rilevare ad ogni data di riferimento se si è verificato un incremento significativo del rischio di credito su ogni singola esposizione creditizia (Significant Increase in Credit Risk – SICR), che in FinecoBank è stato recepito attraverso un modello di Staging Allocation a tre stadi. Tale modello prevede un primo stadio (stage 1) che include le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, un secondo stadio (stage 2) che include le esposizioni su cui è stato rilevato un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, e un terzo stadio (stage 3), che include le esposizioni deteriorate (Non-performing exposures - NPE). Con riferimento alle controparti istituzionali con cui viene svolta attività creditizia, il FinecoBank si avvale di una metodologia che confronta il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data in cui l'esposizione è stata iscritta per la prima volta nel bilancio. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dalla Banca a titolo di investimento. Con riferimento alle controparti retail,

Parte A - Politiche contabili

in assenza di rating interni, la Banca si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 2 – Politiche di gestione del rischio di credito della presente nota integrativa.

Nel corso del 2023 non si è rilevato un significativo deterioramento del portafoglio creditizio, né con riferimento agli investimenti finanziari né con riferimenti ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria della Banca. Sulle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che la Banca ha acquisito a titolo di investimento, non sono state rilevate variazioni nel merito creditizio tali da innescare un passaggio stage 2. I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria invece non hanno mostrato significativi incrementi dei flussi a stage 2 o stage 3. Questi ultimi infatti sono erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione e sono prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.

Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 14 dicembre 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 6 febbraio 2024, confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale – Sezione 9 – Attività immateriali della nota integrativa. Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso della partecipazione in Vorvel SIM S.p.A. - modello, assunzioni e parametri utilizzati -, i cui risultati evidenziano un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio.

Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale detenuto da FinecoBank, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che l'attività possa aver subito una riduzione di valore, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2023, ha richiesto una perizia ad una società terza indipendente dalla quale non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.

Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legati in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, le ipotesi attuariali utilizzate riflettono le attuali prospettive economiche.

Nessuna incertezza è stata, inoltre, rilevata in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2023 ha dato esito positivo.

Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente nota integrativa.

Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa.

Dichiarazione di continuità aziendale

Si ritiene che non vi siano dubbi in merito alla continuità aziendale della Banca in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2023, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.

Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze ritengono di avere la ragionevole certezza che la Banca continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.

Parte A - Politiche contabili

Contributi a fondi di garanzia e di risoluzione

La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.

Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che la contribuzione totale dovuta dalle Consorziate per il 2023 risulta pari a complessivi 1.283.166 migliaia di euro (1.406.386 migliaia di euro nell'esercizio 2022), così ripartita:

  • contribuzione ordinaria annuale per la costituzione della dotazione finanziaria, per 777.046 migliaia di euro (888.101 migliaia di euro nell'esercizio 2022);
  • contribuzione aggiuntiva, finalizzata al reintegro graduale, fino al 2024, della parte di dotazione finanziaria complessivamente utilizzata a fronte di interventi (Statuto, art. 25), per 471.050 migliaia di euro (471.248 migliaia di euro nell'esercizio 2022);
  • contributo supplementare per 35.070 migliaia di euro (47.037 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha, inoltre, comunicato che, allo scopo di raggiungere il livello obiettivo dello 0,8% dei depositi protetti nella tempistica definita dalla legge, la contribuzione 2024 verrà richiamata, in via eccezionale, entro e non oltre il 2 luglio 2024.

La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2023 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.

La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2023, versata e contabilizzata nella voce 160. Spese amministrative b) altre spese amministrative", ammonta complessivamente a 35.030 migliaia di euro (40.008 migliaia di euro nell'esercizio 2022), così composta:

  • contribuzione ordinaria annuale per 21.213 migliaia di euro (25.264 migliaia di euro nell'esercizio 2022);
  • contribuzione aggiuntiva per 12.859 migliaia di euro (13.406 migliaia di euro nell'esercizio 2022);
  • contributo supplementare per 957 migliaia di euro (1.338 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.

La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2023, versata e contabilizzata nella voce 160. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 6.581 migliaia di euro (7.601 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui la Banca non si è avvalsa.

Parte A - Politiche contabili

Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali

Si segnala che in base alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815, è previsto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere le relazioni finanziarie annuali nel formato XHTML e di marcare i bilanci consolidati IFRS utilizzando il linguaggio di marcatura (detto anche di taggatura) XBRL, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. La Relazione Finanziaria Annuale del Gruppo che è stata predisposta in formato XHTML, include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo, ma solo gli schemi del bilancio consolidato e la nota integrativa consolidata sono stati oggetto di taggatura sulla base delle informazioni minime richieste dal Regolamento per il 2023. La stessa è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com). Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo "Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali" riportato nella Parte A - Politiche contabili della Nota integrativa consolidata.

Altre Informazioni

Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2023 è sottoposto a revisione contabile, ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società KPMG S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2021.

I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.

Parte A - Politiche contabili

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Si rimanda al paragrafo "a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, che qui si intende integralmente riportato.

b) Attività finanziarie designate al fair value

Si rimanda al paragrafo "b) Attività finanziarie designate al fair value" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, che qui si intende integralmente riportato.

c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Si rimanda al paragrafo "c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, che qui si intende integralmente riportato.

2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Si rimanda al paragrafo "2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Si rimanda al paragrafo "3 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

4 – Operazioni di copertura

Si rimanda al paragrafo "4 - Operazioni di copertura" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

5 - Partecipazioni

Gli investimenti partecipativi rientrano nella definizione di strumenti di patrimonio netto e, conseguentemente, di strumento finanziario, contenuta nello IAS32. Gli investimenti in strumenti di patrimonio netto, effettuati con l'intento di stabilire o mantenere un rapporto operativo di lungo termine nelle società partecipate possono essere considerati come un "investimento strategico".

In particolare, essi si distinguono in società controllate, a controllo congiunto e collegate.

Società controllate

Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali si dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso la capacità di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui si è esposti attraverso il rapporto con la stessa.

Al fine di verificare l'esistenza di controllo vengono considerati i seguenti fattori:

lo scopo e la costituzione della partecipata al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;

Parte A - Politiche contabili

  • il potere al fine di comprendere se si hanno diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione alla variabilità dei rendimenti e la capacità di utilizzare il potere detenuto per influenzare i rendimenti a cui esso è esposto;
  • l'esistenza di potenziali relazioni "principale/agente", come definiti dall'IFRS 10.

Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.

Tra le controllate possono essere comprese anche eventuali "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.

Le partecipazioni in società controllate sono iscritte al costo, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisizione, e valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. A tal fine, se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede a confrontare il valore di iscrizione in bilancio con il valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendo riferimento al valore d'uso degli investimenti partecipativi. Il valore d'uso è determinato mediante modelli di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e basati sull'attualizzazione dei previsti flussi finanziari futuri ricavabili dalla partecipazione (metodologia cosiddetta Discounted Cash Flow).

Nel caso in cui non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d'uso il valore del patrimonio netto della società. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico nella voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.

L'influenza notevole si presume quando la partecipante detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

Lo IAS 27 – Bilancio Separato, al paragrafo 10, prevede che le partecipazioni in società collegate siano contabilizzate secondo il criterio del costo oppure in conformità all'IFRS9 o con il metodo del patrimonio netto.

La Banca ha adottato il metodo del patrimonio netto, che consiste nell'iscrizione iniziale della partecipazione al costo di acquisizione, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisto, e il suo successivo adeguamento di valore sulla base della quota di pertinenza del patrimonio netto della partecipata.

All'atto dell'acquisizione è necessario individuare la differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata; tale differenza, se positiva, è imputata ad avviamento e inclusa nel valore contabile della partecipazione, se negativa, è rilevata come provento nella determinazione della quota d'interessenza della partecipante nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente il valore contabile è aumentato o diminuito in misura pari alla quota di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione, rilevati in conto economico nella voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni".

Tale quota deve essere rettificata per tenere conto:

  • degli utili e delle perdite derivanti da transazioni della società collegata, in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa;
  • dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value alla data di acquisizione e delle perdite per riduzione di valore su avviamento e eventuali altri elementi non monetari.

I dividendi percepiti non sono rilevati a conto economico ma sono trattati come mera transazione patrimoniale che riduce il valore contabile della partecipazione a fronte della liquidità ricevuta.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.

Se la collegata redige il proprio bilancio in valuta, le differenze di conversione alla data di bilancio vanno rilevate in una apposita riserva da valutazione per conversione monetaria da rilevare nel Prospetto della redditività complessiva.

Parte A - Politiche contabili

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata nel conto economico nella voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.

6 - Attività materiali

Si rimanda al paragrafo "6 - Attività materiali" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

7 - Attività immateriali

Si rimanda al paragrafo "7 - Attività immateriali" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Si rimanda al paragrafo "8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

9 - Fiscalità corrente e differita

Si rimanda al paragrafo "9 - Fiscalità corrente e differita" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

10 - Fondi per rischi e oneri

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

Si rimanda al paragrafo "Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 10 - Fondi per rischi ed oneri, che qui si intende integralmente riportato.

Fondi di quiescenza e per obblighi simili

Si rimanda al paragrafo "Fondi di quiescenza e per obblighi simili" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 10 - Fondi per rischi ed oneri, che qui si intende integralmente riportato.

Altri fondi

Si rimanda al paragrafo "Altri fondi" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 10 - Fondi per rischi ed oneri, che qui si intende integralmente riportato.

11 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Si rimanda al paragrafo "11 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

Parte A - Politiche contabili

12 - Passività finanziarie di negoziazione

Si rimanda al paragrafo "12 - Passività finanziarie di negoziazione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

13 - Passività finanziarie designate al fair value

Si rimanda al paragrafo "13 - Passività finanziarie designate al fair value" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

14 - Operazioni in valuta

Si rimanda al paragrafo "14 - Operazioni in valuta" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

15 - Altre informazioni

Si rimanda al paragrafo "16 - Altre informazioni" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

Si rimanda al paragrafo "A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, che qui si intende integralmente riportato.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi

Nessun dato da segnalare.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Nessun dato da segnalare.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo Nessun dato da segnalare.

Parte A - Politiche contabili

A.4 Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).

Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.

La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:

  • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
  • processi di verifica ai fini della quantificazione delle rettifiche di Fair value (Fair value Adjustment o FVA).

I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.

Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dalla Banca.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, la Banca utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Tra i metodi di valutazione ammessi dalla Banca si citano:

  • Discounted cash flow: le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
  • Modello di determinazione del prezzo delle opzioni: le tecniche di valutazione degli Option model sono generalmente utilizzate per strumenti nei quali il detentore ha un diritto o un obbligo contingente basato sul verificarsi di un evento futuro, come il superamento da parte del prezzo di un'attività di riferimento di un prezzo di strike predeterminato. Gli Option model stimano la probabilità che uno specifico evento si verifichi incorporando assunzioni come la volatilità dei rendimenti sottostanti ed il prezzo dello strumento sottostante.
  • Approccio di Mercato: è una tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

Parte A - Politiche contabili

Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.

Fair value Adjustments

Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.

Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui la Banca dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.

Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.

Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3, si precisa che la Banca non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".

Titoli obbligazionari a reddito fisso

I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Agli strumenti liquidi, quotati in mercati attivi è assegnata la gerarchia del fair value pari ad 1 ed è considerato il prezzo Denaro (per le posizioni long) e il prezzo Lettera (per le posizioni short). Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model.

Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.

Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.

Prodotti finanziari strutturati

La Banca determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.

Derivati Over-the-counter (OTC)

Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che la Banca negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference), opzioni (daily options e knockout options), e quelli che la Banca negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.

Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) la Banca utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:

  • current price del sottostante "St";
  • strike "K";
  • barriera "L" (nel caso di opzioni esotiche come le Barrier Options);
  • tasso interesse "r";
  • volatilità "σt".

Parte A - Politiche contabili

Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che la Banca negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima, infatti, effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.

Titoli di capitale e Derivati quotati

I Titoli di capitale e i derivati quotati, tra i quali i certificati emessi da Fineco, sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. In tal caso è considerato il prezzo di chiusura del mercato regolamentato a maggiore liquidità cui Fineco ha accesso. I titoli di capitale, se quotati, sono classificati come Livello 2 nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto ed al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", la Banca ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 31 dicembre 2023 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 9,79%, stimando al 31 dicembre 2023 il "litigation risk" in misura pari allo 3,79% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Le preferred share class "A" invece sono soggette ad un metodo di valutazione in bilancio che non prevede l'applicazione di un "Litigation Discount". Inoltre, essendo queste ultime convertibili in azioni VISA-A Common e successivamente vendibili, la componente "Illiquidity Risk" risulta inferiore rispetto alle Visa class "C", pertanto, il fattore di sconto è stato stimato al 3,96%. Alle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

Fondi di Investimento

La Banca può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti da società del Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.

Il fair value delle poste a vista o a revoca, e delle attività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando la metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.

Il fair value delle passività finanziarie a vista, delle passività finanziarie valutate con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Parte A - Politiche contabili

Cassa e disponibilità liquide

Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Descrizione degli input utilizzati nella misurazione del fair value degli strumenti di Livello 2 e 3

Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.

Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare, può trattarsi di:

  • prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività simili;
  • prezzi quotati in mercati che non sono attivi per attività o passività simili o identiche;
  • input diversi dai prezzi quotati che sono osservabili per attività o passività (ad esempio: tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente citati; volatilità implicite; spread creditizi);
  • input confermati da dati di mercato che non possono essere direttamente osservati, ma basati su o supportati da dati di mercato.

I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.

Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.

Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:

  • volatilità storica, quando non è possibile osservare la volatilità implicita (es. di opzioni simili in quanto non sufficientemente liquide). La volatilità storica in genere non rappresenta le attuali aspettative degli operatori di mercato circa la volatilità futura, anche se è l'unica informazione disponibile per valutare un'opzione;
  • previsioni finanziarie sviluppate utilizzando i dati propri nel caso in cui non ci fossero le informazioni disponibili;
  • correlazione tra attività non liquide. Ci sono diversi tipi di input di correlazione, tra cui la correlazione di credito, la correlazione cross-attività (ad esempio correlazione tra equity e interest rate) e la correlazione tra attività dello stesso tipo (ad esempio correlazione tra tassi di interesse) che generalmente vengono utilizzati per valutare strumenti ibridi ed esotici;
  • credit spread quando non è osservabile o non può essere avvalorato da dati di mercato osservabili.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.

Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.

Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale e Derivati quotati".

Parte A - Politiche contabili

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.

Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.

Sono previsti, in particolare, tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi per attività o passività identiche a cui la Banca può accedere alla data di valutazione. Un mercato attivo è tale se le operazioni relative all'attività o alla passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, diversi dai prezzi di mercato già inclusi nel Livello 1. Gli input sono considerati osservabili se sono sviluppati sulla base di informazioni disponibili al mercato riguardanti eventi o transazioni correnti e riflettono le assunzioni che le controparti di mercato utilizzerebbero per valutare l'attività o la passività;
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente significativi input, diversi da quelli inclusi nel Livello 1 e nel Livello, non osservabili su mercati attivi. Gli input non osservabili devono comunque riflettere le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione dell'attività o passività, incluse le assunzioni sul rischio.

Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.

A.4.4 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

Parte A - Politiche contabili

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
31/12/2023 31/12/2022
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 10.279 3.856 6.055 13.115 3.868 5.051
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 10.230 3.856 23 13.037 3.866 23
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 49 - 6.032 78 2 5.028
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
29.062 - 7 26.865 - 7
3. Derivati di copertura - 896.577 - - 1.691.642 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 39.341 900.433 6.062 39.980 1.695.510 5.058
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 5.324 1.670 3 3.184 1.387 3
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 59.988 - - 63.752 -
Totale 5.324 61.658 3 3.184 65.139 3

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Nel corso dell'esercizio corrente non vi sono stati trasferimenti significativi di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.

Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.

Impatti della crisi determinata dal conflitto Russia-Ucraina sulla misurazione del fair value

La crisi determinata dal conflitto militare tra Russia-Ucraina non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali la Banca detiene investimenti significativi.

Parte A - Politiche contabili

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Importi in migliaia)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
Totale di cui: a) attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate al
fair value
di cui: c) altre
attività finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair
value
Attività
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 5.051 23 - 5.028 7 - - -
2. Aumenti 1.611 424 - 1.187 - - - -
2.1. Acquisti 424 424 - - - - - -
2.2. Profitti imputati a: 1.187 - - 1.187 - - - -
2.2.1. Conto Economico 1.187 - - 1.187 - - - -
- di cui plusvalenze 1.187 - - 1.187 - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - X X X - - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - - - - - - -
3. Diminuzioni (607) (424) - (183) - - - -
3.1. Vendite (424) (424) - - - - - -
3.2. Rimborsi - - - - - - - -
3.3. Perdite imputate a: (183) - - (183) - - - -
3.3.1. Conto Economico (183) - - (183) - - - -
- di cui minusvalenze (181) - - (181) - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - X X X - - - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - - - - - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - - - - - - -
4. Rimanenze finali 6.055 23 - 6.032 7 - - -

Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico, ove presenti, nelle seguenti voci:

  • Voce 80: "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
  • Voce 110: "Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico";
  • Voce 90: "Risultato netto dell'attività di copertura".

Le sottovoci "2.2.2 Profitti imputati a Patrimonio netto" e "3.3.2 Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Parte A - Politiche contabili

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Importi in migliaia)
Passività
finanziarie detenute
per la
negoziazione
Passività
finanziarie
designate al fair
value
Derivati di
copertura
1. Esistenze iniziali 3 - -
2. Aumenti - - -
2.1. Emissioni - - -
2.2. Perdite imputate a: - - -
2.2.1. Conto Economico - - -
- di cui minusvalenze - - -
2.2.2. Patrimonio netto X - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - -
3. Diminuzioni - - -
3.1. Rimborsi - - -
3.2. Riacquisti - - -
3.3. Profitti imputati a : - - -
3.3.1. Conto Economico - - -
- di cui plusvalenze - - -
3.3.2. Patrimonio netto X - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -
4. Rimanenze finali 3 - -

Parte A - Politiche contabili

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al 31/12/2023 31/12/2022
fair value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 27.892.519 19.409.985 837.063 6.446.521 31.442.711 20.844.398 1.962.312 6.677.906
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
Totale 27.892.519 19.409.985 837.063 6.446.521 31.442.711 20.844.398 1.962.312 6.677.906
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.420.242 777.598 31.513 29.577.968 33.855.018 428.061 33.357.092
2. Passività associate ad attività in via di dismissione
Totale 30.420.242 777.598 31.513 29.577.968 33.855.018 428.061 - 33.357.092

Legenda:

VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.

Parte A - Politiche contabili

A.5 Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.

Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.

Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra prezzo e fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profi/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.

L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.

Non risultano day-one profit/loss dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Attivo

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
a) Cassa 6 4
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 1.933.510 1.197.698
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 315.845 240.725
Totale 2.249.361 1.438.427

La voce "b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo dei depositi overnight e della liquidità depositata presso Banca d'Italia, al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche".

La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK.

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 8.765 - - 10.533 - -
3. Quote di O.I.C.R. - - 23 6 - 23
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 8.765 - 23 10.539 - 23
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 1.465 3.856 - 2.498 3.866 -
1.1 di negoziazione 1.465 3.856 - 2.498 3.866 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 1.465 3.856 - 2.498 3.866 -
Totale (A+B) 10.230 3.856 23 13.037 3.866 23

Legenda:

L1: Livello 1

L2: Livello 2 L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in contratti derivati su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.

I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 3.652 migliaia di euro (3.830 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.669 migliaia di euro (2.534 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 8.765 10.533
a) Banche - 1
b) Altre società finanziarie 688 397
di cui: imprese di assicurazione - -
c) Società non finanziarie 8.077 10.135
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R. 23 29
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) 8.788 10.562
B. Strumenti derivati - -
a) Controparti Centrali 73 177
b) Altre 5.248 6.187
Totale (B) 5.321 6.364
Totale (A+B) 14.109 16.926

Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

2.3 Attività finanziarie designate al fair value: composizione merceologica

Nessun dato da segnalare.

2.4 Attività finanziarie designate al fair value: composizione per debitori/emittenti

Nessun dato da segnalare.

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 48 - - 77 2 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 48 - - 77 2 -
2. Titoli di capitale 1 - 6.032 1 - 5.028
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale 49 - 6.032 78 2 5.028

Legenda:

L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C" e "A", per un importo di 6.022 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso del 2023 pari a 1.013 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa.

La Banca ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo non rilevante.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

(Importi in migliaia) (Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Titoli di capitale 6.033 5.029
di cui: banche 8 14
di cui: altre società finanziarie 6.022 5.010
di cui: società non finanziarie 3 5
2. Titoli di debito 48 79
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 45 76
c) Banche 3 3
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 6.081 5.108

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 29.062 - - 26.865 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 29.062 - - 26.865 - -
2. Titoli di capitale - - 7 - - 7
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 29.062 - 7 26.865 - 7

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"33. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E della presente nota integrativa.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Voci/Valori 31/12/2023 31/12/2022
1. Titoli di debito 29.062 26.865
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 29.062 26.865
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 7 7
a) Banche - -
b) Altri emittenti: 7 7
- altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie 7 7
- altri - -
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 29.069 26.872

33 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 29.064 - - - - (2) - - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2023 29.064 - - - - (2) - - - -
Totale 31/12/2022 26.867 - - - - (2) - - - -

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
269.082 - - - - 269.082 311.357 - - - - 311.357
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
2. Riserva obbligatoria 269.082 - - X X X 311.357 - - X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X - - - X X X
B. Crediti verso banche 2.699.412 - - 1.757.250 711.173 82.190 3.707.873 - - 1.604.553 1.784.822 105.375
1. Finanziamenti 82.190 - - - - 82.190 105.375 - - - - 105.375
1.1. Conti correnti - - - X X X - - - X X X
1.2. Depositi a
scadenza
46.202 - - X X X 56.522 - - X X X
1.3. Altri finanziamenti 35.988 - - X X X 48.853 - - X X X
- Pronti contro termine
attivi
397 - - X X X 261 - - X X X
- Finanziamenti per
leasing
- - - X X X - - - X X X
- Altri 35.591 - - X X X 48.592 - - X X X
2. Titoli di debito 2.617.222 - - 1.757.250 711.173 - 3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di debito 2.617.222 - - 1.757.250 711.173 - 3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 -
Totale 2.968.494 - - 1.757.250 711.173 351.272 4.019.230 - - 1.604.553 1.784.822 416.732

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.6 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.

La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 28.489 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati e altre operazioni finanziarie (41.306 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e per 7.102 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (7.286 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022
31/12/2023
Tipologia
operazioni/Valori
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 6.171.987 3.965 - - - 6.095.249 6.422.560 3.527 - - - 6.261.174
1.1. Conti correnti 2.171.981 1.901 - X X X 2.399.917 1.773 - X X X
1.2. Pronti contro
termine attivi
130.069 168 - X X X 138.989 37 - X X X
1.3. Mutui 2.498.914 1.101 - X X X 2.618.344 934 - X X X
1.4. Carte di credito,
prestiti personali e
cessioni del quinto
856.918 735 - X X X 891.343 721 - X X X
1.5. Finanziamenti
per leasing
- - - X X X - - - X X X
1.6. Factoring - - - X X X - - - X X X
1.7. Altri
finanziamenti
514.105 60 - X X X 373.967 62 - X X X
2. Titoli di debito 18.748.073 - - 17.652.735 125.890 - 20.997.394 - - 19.239.845 177.490 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di
debito
18.748.073 - - 17.652.735 125.890 - 20.997.394 - - 19.239.845 177.490 -
Totale 24.920.060 3.965 - 17.652.735 125.890 6.095.249 27.419.954 3.527 - 19.239.845 177.490 6.261.174

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.7 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.

La voce "Altri finanziamenti" include, principalmente, i finanziamenti erogati a Cronos Vita Assicurazioni S.p.A., per un importo di bilancio di 293.022 migliaia di euro (non presenti al 31 dicembre 2022), i depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari, per un ammontare di 103.593 migliaia di euro (259.849 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), e i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un ammontare di 113.718 migliaia di euro (111.124 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E della presente nota integrativa.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa.

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
1. Titoli di debito 18.748.073 - - 20.997.394 - -
a) Amministrazioni pubbliche 18.748.073 - - 20.997.394 - -
b) Altre società finanziarie - - - - - -
di cui: imprese di assicurazione - - - - - -
c) Società non finanziarie - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 6.171.987 3.965 - 6.422.560 3.527 -
a) Amministrazioni pubbliche 4 - - 2 - -
b) Altre società finanziarie 502.093 5 - 361.427 1 -
di cui: imprese di assicurazione 22.693 - - 28.909 - -
c) Società non finanziarie 1.340 26 - 1.149 17 -
d) Famiglie 5.668.550 3.934 - 6.059.982 3.509 -
Totale 24.920.060 3.965 - 27.419.954 3.527 -

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti con
basso rischio
di credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 21.371.034 - - - - (5.739) - - - -
Finanziamenti 6.489.124 - 46.375 24.094 - (6.897) (5.343) (20.129) - -
Totale 31/12/2023 27.860.158 - 46.375 24.094 - (12.636) (5.343) (20.129) - -
Totale 31/12/2022 31.417.338 - 41.720 25.229 - (15.272) (4.602) (21.702) - -

Sezione 5 – Derivati di copertura – Voce 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair Value Fair Value
31/12/2023 VN 31/12/2022 VN
L1 L2 L3 31/12/2023 L1 L2 L3 31/12/2022
A. Derivati finanziari
1. Fair value - 896.577 - 9.070.461 - 1.691.642 - 9.976.612
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
3. Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1. Fair value - - - - - - - -
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 896.577 - 9.070.461 - 1.691.642 - 9.976.612

Legenda:

VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(Importi in migliaia)
Operazioni/Tipo di copertura Flussi finanziari
Specifica Investim.
titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica
esteri
1. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - X X X - X X
2. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
684.177 X - - X X X - X X
3. Portafoglio X X X X X X 196.778 X -
X
4. Altre operazioni - - - - - - X - X -
Totale attività 684.177 - - - - - 196.778 - -
-
1. Passività finanziarie - X - - - - X - X X
2. Portafoglio X X X X X X 15.622 X -
X
Totale passività - - - - - - 15.622 - -
1. Transazioni attese X X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
X X X X X X - X -
-

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Adeguamento positivo 75 -
1.1 di specifici portafogli: 75 -
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 75 -
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (189.378) (266.938)
2.1 di specifici portafogli: (189.378) (266.938)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (189.378) (266.938)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale (189.303) (266.938)

Sezione 7 – Le partecipazioni – Voce 70 7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede legale Sede operativa Quota di
partecipazione %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. Fineco Asset Management DAC Dublino Dublino 100% 100%
2. Fineco International Ltd Londra Londra 100% 100%
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
1. Vorvel SIM S.p.A. Milano Milano 20% 20%

Come descritto in precedenza, in data 26 dicembre 2023 è avvenuta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della richiesta di cancellazione dal registro delle imprese inglese di Fineco International Ltd, che sarà effettiva trascorsi due mesi da tale data, salvo eventuali opposizioni alla cancellazione.

7.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
A. Esistenze inziali 4.718 4.295
B. Aumenti 195 700
B.1 Acquisti - -
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 195 700
C. Diminuzioni (261) (277)
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore (195) -
C.3 Svalutazioni (66) (276)
C.4 Altre variazioni - (1)
D. Rimanenze finali 4.652 4.718
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

Nel corso dell'esercizio 2023 FinecoBank ha rinunciato al credito vantato nei confronti di Fineco International Ltd, rappresentato dall'utilizzo di una linea di credito, aumentando, di conseguenza, il valore della partecipazione per un importo di 195 migliaia di euro, per poi rilevare una rettifica di valore da deterioramento di pari importo, azzerando completamente il valore della partecipazione.

Test di impairment sulle partecipazioni

Come richiesto dai principi IAS/IFRS, l'impairment test delle partecipazioni viene eseguito in caso vi sia l'obiettiva evidenza di una riduzione di valore, in seguito a uno o più eventi che si siano verificati dopo la rilevazione iniziale dell'investimento netto, e tali eventi di perdita abbiano un impatto sui futuri flussi finanziari previsti.

Per le partecipazioni di collegamento e controllo congiunto, il processo di rilevazione dell'obiettiva evidenza di una riduzione di valore prevede la verifica della presenza di indicatori di impairment di natura qualitativa e quantitativa. In presenza di indicatori di impairment, viene determinato il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso, e se quest'ultimo risulta inferiore al valore contabile si procede alla rilevazione dell'impairment. Non è sempre necessario determinare sia il fair value sia il valore d'uso. Se uno dei due valori risulta superiore al valore contabile, l'attività non ha subito una riduzione di valore e non è necessario stimare l'altro importo.

Le partecipazioni di controllo rilevate nel bilancio separato di FinecoBank sono sottoposte al test di impairment, qualora ne ricorrano i presupposti, mantenendo la coerenza fra le valutazioni effettuate nel bilancio separato e le valutazioni effettuate nel bilancio consolidato.

Per determinare il valore d'uso della partecipazione Vorvel SIM S.p.A., unica società sottoposta a influenza notevole, è stato utilizzato il modello dei flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF), dove il costo del capitale (ke) è stato calcolato utilizzando i medesimi valori che FinecoBank utilizza all'interno di altri modelli già in uso in altri contesti, ad eccezione del Beta per il quale è stato fatto riferimento ad un paniere di società comparabili. I risultati dell'impairment test non hanno evidenziato la necessità di apportare rettifiche per riduzione di valore, risultando il valore d'uso superiore al valore contabile. Si ricorda che la valutazione al patrimonio netto al 31 dicembre 2023 ha determinato una svalutazione di 66 migliaia di euro.

La metodologia per la determinazione del valore recuperabile sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2024.

Come descritto precedentemente, la Capogruppo ha rinunciato al credito vantato nei confronti di Fineco International Ltd, rilevando una rettifica di valore da deterioramento pari a 195 migliaia di euro.

7.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

7.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.8 Restrizioni significative

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.9 Altre informazioni

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Attività di proprietà 86.360 84.096
a) terreni 23.932 23.932
b) fabbricati 38.795 39.487
c) mobili 2.455 2.669
d) impianti elettronici 18.540 15.651
e) altre 2.638 2.357
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 58.408 60.006
a) terreni 296 -
b) fabbricati 57.510 59.490
c) mobili - -
d) impianti elettronici 4 -
e) altre 598 516
Totale 144.768 144.102
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

La Banca ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo Nessun dato da segnalare.

8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Nessun dato da segnalare.

8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.

8.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Nessun dato da segnalare.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 23.932 135.468 19.266 53.014 13.905 245.585
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (36.491) (16.597) (37.363) (11.032) (101.483)
A.2 Esistenze iniziali nette 23.932 98.977 2.669 15.651 2.873 144.102
B. Aumenti: 381 14.051 816 9.117 1.490 25.855
B.1 Acquisti - 9.642 815 9.081 1.489 21.027
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo
di investimento
- - X X X -
B.7 Altre variazioni 381 4.409 1 36 1 4.828
C. Diminuzioni: (85) (16.723) (1.030) (6.224) (1.127) (25.189)
C.1 Vendite - - - (38) - (38)
C.2 Ammortamenti (85) (12.101) (1.018) (6.180) (1.098) (20.482)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a
- (59) (10) (2) (6) (77)
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - (59) (10) (2) (6) (77)
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - X X X -
b) attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni - (4.563) (2) (4) (23) (4.592)
D. Rimanenze finali nette 24.228 96.305 2.455 18.544 3.236 144.768
D.1 Riduzioni di valore totali nette (132) (44.831) (17.438) (36.457) (11.692) (110.550)
D.2 Rimanenze finali lorde 24.360 141.136 19.893 55.001 14.928 255.318
E. Valutazione al costo 24.228 96.305 2.455 18.544 3.236 144.768

Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.

Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.

(Importi in migliaia)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso 16 4.409 4.425
Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso (2.461) (21) (2.482)

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

8.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

8.8 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

8.9 Impegni per acquisto di attività materiali

Al 31 dicembre 2023 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 89 migliaia di euro.

Segnaliamo, inoltre, che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.

Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X 89.602 X 89.602
A.2 Altre attività immateriali 7.006 27.459 9.275 27.459
di cui: software 7.000 - 9.237 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 7.006 27.459 9.275 27.459
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 7.006 27.459 9.275 27.459
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 7.006 117.061 9.275 117.061

Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.

La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

Per quanto riguarda le considerazioni condotte al 31 dicembre 2023 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli in merito all'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Avviamento Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali: altre Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 124.729 - - 110.425 27.459 262.613
A.1 Riduzioni di valore totali nette (35.127) - - (101.150) - (136.277)
A.2 Esistenze iniziali nette 89.602 - - 9.275 27.459 126.336
B. Aumenti - - - 3.673 - 3.673
B.1 Acquisti - - - 3.673 - 3.673
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - (5.942) - (5.942)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - (5.942) - (5.942)
- Ammortamenti X - - (5.942) - (5.942)
- Svalutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 89.602 - - 7.006 27.459 124.067
D.1 Rettifiche di valori totali nette (35.127) - - (107.092) - (142.219)
E. Rimanenze finali lorde 124.729 - - 114.098 27.459 266.286
F. Valutazione al costo 89.602 - - 7.006 27.459 124.067

Legenda

DEF: a durata definita

INDEF: a durata indefinita

Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.

9.3 Attività immateriali: altre informazioni

Al 31 dicembre 2023 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 2.212 migliaia di euro.

Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Altre informazioni – Impairment test

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita. Non è sempre necessario determinare sia il valore d'uso sia il fair value. Se uno dei due valori risulta superiore al valore contabile, l'attività non ha subito una riduzione di valore e non è necessario stimare l'altro importo.

Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:

il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;

l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.

Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.

Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. Cash Generating Unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.

La definizione della CGU

La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.

La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.

La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d'uso della CGU

I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso. Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.

Modello di impairment test

Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Flussi finanziari

Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:

  • anno 2024, in cui vengono considerati i dati di budget (sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione del 14 dicembre 2023);
  • anni 2025-2026, in cui vengono considerati i dati del piano pluriennale approvati dal Consiglio di Amministrazione del 14 dicembre 2023;
  • periodo intermedio di 5 anni dal 2027 al 2031, per il quale le previsioni dei flussi finanziari vengono proiettate applicando, a partire dall'ultimo periodo di previsione esplicita (2026), tassi di crescita decrescenti fino al 2% di "terminal value" (TV);
  • "terminal value", determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso medio di crescita nominale del Pil dell'Eurozona dal 2013 al 2022 è stato pari al 3,6% (di cui 2,0% dovuto all'inflazione).

I tassi di attualizzazione dei flussi

I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.

In particolare, il costo del capitale per FinecoBank è la somma dei seguenti addendi:

  • Risk Free: media giornaliera a 3 mesi del rendimento del BTP a 10 anni; (pari a 4,52%);
  • Equity Risk Premium ERP (Beta * Market Risk Premium): calcolato utilizzando come premio per il rischio offerto dal mercato azionario rispetto all'investimento privo di rischio (Rm-Rf) il valore di 6,20% e come Beta (coefficiente che lega il rendimento dell'azione a quello del mercato azionario) la media giornaliera a 5 anni dell'azione FinecoBank rispetto agli indici FTSEMIB e SXXP.

Il costo del capitale del 2026 è calcolato considerando come Risk free il rendimento medio atteso del BTP a 10 anni previsto nel 2026 (media a 3 mesi, pari a 4,01%); l'ERP è invece mantenuto uguale a quello calcolato per il 2024. Il costo del capitale del 2026 viene poi mantenuto costante fino al TV.

I risultati dell'impairment test

La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 14 dicembre 2023. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2024, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 31 dicembre 2023 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Si evidenzia, inoltre, che in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank" emerge una capitalizzazione di borsa pari a 8.295 milioni di euro al 31 dicembre 2023, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.

Analisi di sensitività

In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.

La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.

Incremento dell'1% del tasso
di attualizzazione al netto delle
imposte (KE)
Incremento dell'1% del
core tier 1 ratio target
Decremento dell'1% del tasso di
crescita nominale per il calcolo
del terminal value
Decremento
del 5% degli
utili annuali
Utilizzo del core tier1
ratio al 31/12/2023
(24,34%*)
Variazione valore d'uso -10,1% -0,3% -6,4% -5,2% -2,8%

Core Tier 1 consolidato

I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.

Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even ipotizzando un tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) di circa 24 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 55% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).

Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo

La voce "Attività fiscali", pari a 49.749 migliaia di euro al 31 dicembre 2023, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate", già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 4.432 migliaia di euro.

La voce "Passività fiscali", pari a 85.560 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti", già al netto della compensazione degli acconti IRES e IRAP versati nel corso del 2023. Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 4.432 migliaia di euro.

Attività e Passività fiscali correnti

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Attività fiscali correnti - -
Passività fiscali correnti 85.560 41.865

Attività/Passività fiscali anticipate/differite

Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale individuale al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:

  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del conto economico per 52.149 migliaia di euro;
  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del patrimonio netto per 2.032 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del conto economico per 3.919 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del patrimonio netto per 513 migliaia di euro.

In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:

  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRES tiene conto dei risultati economici attesi dalla Banca per i futuri esercizi, secondo le determinazioni assunte dai competenti organi societari;
  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRAP avviene sulla base dei risultati economici attesi dalla Banca nei futuri esercizi, tenendo conto dell'evoluzione del contesto normativo di riferimento;
  • la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.

Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57%.

Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre, non risultano perdite fiscali.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
50.534 45.754
17.186 13.186
23.062 19.455
9.603 9.807
683 3.306
2.032 1.926
750 -
1.282 1.926
1.615 2.407
54.181 50.087
(4.432) (3.620)
49.749 46.467

10.2 Passività per imposte differite: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Accantonamenti in contropartita del conto economico 3.919 3.024
- di cui Avviamento e Marchio 3.824 2.943
- di cui Altro 95 81
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 513 596
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 513 596
Totale ante compensazione IAS 12 4.432 3.620
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (4.432) (3.620)
Totale - -

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Importo iniziale 48.161 44.757
2. Aumenti 11.447 8.416
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 11.421 8.416
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 11.421 8.416
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 26 -
3. Diminuzioni (7.459) (5.012)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (4.854) (4.904)
a) rigiri (4.854) (4.904)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni: (2.605) (108)
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 - -
b) altre (2.605) (108)
4. Importo finale 52.149 48.161

Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per l'anno 2023 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Le variazioni in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente agli utilizzi o rilasci di fondo rischi e oneri.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

10.3 bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
1. Importo iniziale 2.407 2.772
2. Aumenti - -
3. Diminuzioni (792) (365)
3.1 Rigiri (792) (365)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - -
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 1.615 2.407

Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 come modificato dalla L. n. 145 del 2018 e dalla L. n. 160 del 2019 e successivamente dall'art. 42 del D.L n. 17 del 2022. La L. n. 213 del 2023 ha rimodulato il piano di rientro dei crediti verso la clientela ante 2016 a partire dalle quote riferite al 2024.

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Importo iniziale 3.024 2.146
2. Aumenti 895 1.029
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 895 946
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 895 946
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 83
3. Diminuzioni - (151)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - (151)
a) rigiri - (151)
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 3.919 3.024

Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite passive sull'ammortamento del marchio e degli avviamenti oggetto di riallineamento ex art. 110 del D.L. 104/2020.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Importo iniziale 1.926 1.048
2. Aumenti 749 1.926
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 749 1.926
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 749 1.926
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni (643) (1.048)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (643) (1.048)
a) rigiri (643) (1.048)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 2.032 1.926

Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono alle perdite attuariali iscritte a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised. Le variazioni in diminuzione si riferiscono alle rivalutazioni su titoli classificati alla voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Importo iniziale 596 705
2. Aumenti - 94
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - 94
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - 94
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni (83) (203)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (83) (203)
a) rigiri (83) (203)
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 513 596

Le variazioni in diminuzione delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono alle perdite attuariali iscritte a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.

10.7 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 11 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Altre attività – Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 8.049 7.896
Crediti d'imposta acquistati 1.618.030 1.093.255
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 3.890 2.170
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 129 129
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 2.809 3.691
Partite definitive non imputabili ad altre voci: 20.437 19.975
- titoli e cedole da regolare 541 3.589
- altre operazioni 19.896 16.386
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": 258.290 295.937
- acconti d'imposta 254.217 290.700
- crediti d'imposta 4.073 5.237
Partite in attesa di regolamento 4.594 4.153
Partite in corso di lavorazione 10.817 7.753
- POS, bancomat e Visa debit 10.813 7.749
- Altre 4 4
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza - 1
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
25.836 16.549
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
76.585 80.407
Totale 2.029.466 1.531.916

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo pari a circa 393 milioni di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo in ambito penale, acquistati per un importo complessivo di circa 56 milioni di euro. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, i cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto (comma 6 dell'art. 121 cit.) oppure in caso di concorso con dolo o colpa grave, con esclusione di quest'ultima in caso di acquisizione di tutta la documentazione prescritta (cfr. comma 6-bis inserito nell'art. 121 del DL 34/2020 dal decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11). A tal riguardo, va, inoltre, sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione e che, in linea con le migliori best practice, FinecoBank ha posto in essere una serie di approfonditi controlli, anche con il supporto di società specializzate, in modo tale da prevenire qualsiasi forma di responsabilità; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Si segnala altresì che, ai sensi del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge 28 marzo 2022 n. 25, art. 28 ter, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento della cessazione del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.

Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti

(Importi in migliaia)
Ratei e risconti attivi
31/12/2023
Ratei e risconti passivi
31/12/2023
Esistenze iniziali 80.407 19.572
Aumenti 47.954 14.038
a) operazioni di aggregazione aziendale - -
b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da
contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della
valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale
modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica
del contratto; (IFRS 15 Par 118.b)
- -
c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) - -
d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché
l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d)
- -
e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei
ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e)
- -
f) altro 47.954 14.038
Diminuzioni (51.776) (14.415)
a) operazioni di aggregazione aziendale - -
b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da
contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della
valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale
modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica
del contratto; (IFRS 15 Par 118.b)
- -
c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) (335) -
d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché
l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d)
- -
e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei
ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e)
- -
f) altro (51.441) (14.415)
Rimanenze finali 76.585 19.195

La voce "Aumenti f) altro" include il valore al 31 dicembre 2023 dei ratei e risconti sorti nell'esercizio 2023. La voce "Diminuzioni f) altro" include il rigiro a conto economico, per la quota di competenza dell'esercizio 2023, dei ratei e risconti in essere al 31 dicembre 2022.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal paragrafo 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.

Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare

(Importi in migliaia)
Durata attese delle obbligazioni di
fare <=1 anno
31/12/2023
Durata attese delle obbligazioni di
fare >1 anno
31/12/2023
Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non
adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par
21.604 -
120a)
Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non
adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par
120a)
1.399 5.061
Totale 23.003 5.061

L'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 28.063 migliaia di euro. L'82% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Passivo

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali - X X X - X X X
2. Debiti verso banche 866.978 X X X 1.677.235 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 1.205 X X X 7.812 X X X
2.2 Depositi a scadenza - X X X - X X X
2.3 Finanziamenti 50.786 X X X 55.321 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 50.786 X X X 55.321 X X X
2.3.2 Altri - X X X - X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
2.5 Debiti per leasing 3.487 X X X 3.691 X X X
2.6 Altri debiti 811.500 X X X 1.610.411 X X X
Totale 866.978 - - 866.978 1.677.235 - - 1.677.235

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La voce 2.3.1 "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.6 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.

La voce 2.6 Altri debiti include, principalmente, margini di variazioni ricevuti per l'operatività in derivati.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2
L3
1. Conti correnti e depositi a vista 27.704.387 X X X 30.538.691 X X X
2. Depositi a scadenza 695.275 X X X - X X X
3. Finanziamenti 133.930 X X X 930.840 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi 133.930 X X X 930.840 X X X
3.2 Altri - X X X - X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
5. Debiti per leasing 56.552 X X X 57.880 X X X
6. Altri debiti 153.856 X X X 152.446 X X X
Totale 28.744.000 - 31.513 28.710.990 31.679.857 - - 31.679.857

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

La voce 3.1 "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.7 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli/Valori
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 809.264 777.598 - - 497.926 428.061 - -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 809.264 777.598 - - 497.926 428.061 - -
2. altri titoli - - - - - - - -
2.1 strutturate - - - - - - - -
2.2 altre - - - - - - - -
Totale 809.264 777.598 - - 497.926 428.061 - -

Legenda: VB: Valore di bilancio

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Nessun dato da segnalare.

1.5 Dettaglio dei debiti strutturati

Nessun dato da segnalare.

1.6 Debiti per leasing

(Importi in migliaia)
Voci/Scaglioni temporali Fino a 1 anno Da 1 a 2 anni Da 2 a 3 anni Da 3 a 4 anni Da 4 a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti per leasing 10.556 10.348 8.102 7.203 6.355 17.475
- Debiti per leasing - Banche 420 442 452 462 473 1.238
- Debiti per leasing - Clientela 10.136 9.906 7.650 6.741 5.882 16.237

L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2023 è pari a 12.292 migliaia di euro.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
Tipologia operazioni/Valori Fair Value
Fair Value Fair Value Fair Value
VN L1 L2 L3 * VN L1 L2 L3 *
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela 29 2.210 - 3 2.213 593 396 - 3 399
3. Titoli di debito - - - - X - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale (A) 29 2.210 - 3 2.213 593 396 - 3 399
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 3.114 1.670 - X X 2.788 1.387 - X
1.1 Di negoziazione X 3.114 1.670 - X X 2.788 1.387 - X
1.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale (B) X 3.114 1.670 - X X 2.788 1.387 - X
Totale (A+B) X 5.324 1.670 3 X X 3.184 1.387 3 X

Legenda:

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD, Knock Out Option e Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo complessivo pari a 3.347 migliaia di euro (1.784 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.436 migliaia di euro (2.391 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

2.2 Dettaglio delle "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate

Nessun dato da segnalare.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

2.3 Dettaglio della "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati

Nessun dato da segnalare.

Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Derivati di copertura – Voce 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(Importi in migliaia)
Fair value 31/12/2023 VN Fair value 31/12/2022 VN
L1 L2 L3 31/12/2023 L1 L2 L3 31/12/2022
A. Derivati finanziari - 59.988 - 2.857.000 - 63.752 - 3.420.000
1) Fair value - 59.988 - 2.857.000 - 63.752 - 3.420.000
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 59.988 - 2.857.000 - 63.752 - 3.420.000

Legenda

VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura

(Importi in migliaia)
Operazioni/Tipo di copertura Fair Value Flussi finanziari
Specifica
Titoli di debito
e tassi di
interesse
Titoli di
capitale e
indici azionari
Valute e oro Credito Merci Altri Generica Specifica Generica Investim. esteri
1. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - X X X - X X
2. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
32.460 X - - X X X - X X
3. Portafoglio X X X X X X - X - X
4. Altre operazioni - - - - - - X - X -
Totale attività 32.460 - - - - - - - - -
1. Passività finanziarie - X - - - - X - X X
2. Portafoglio X X X X X X 27.528 X - X
Totale passività - - - - - - 27.528 - - -
1. Transazioni attese X X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
X X X X X X - X - -

Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50

5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte: composizione per portafogli coperti

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle passività coperte/ Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 1.271 -
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie (32.547) (66.932)
Totale (31.276) (66.932)

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60 Vedi sezione 10 dell'attivo.

Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 11 dell'attivo.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Sezione 8 – Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 236 159
Altri debiti relativi al personale dipendente 13.122 12.947
Contributi previdenziali da versare 8.745 7.717
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 39.024 37.688
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: 66.401 45.954
- titoli e cedole da regolare 28.128 10.318
- deleghe di pagamento 22.705 24.480
- altre partite 15.568 11.156
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": 71.405 55.977
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 39.741 31.631
- altre 31.664 24.346
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 1.500 2.017
Partite in attesa di regolamento: 180.008 130.091
- bonifici in partenza 152.839 115.172
- POS e bancomat 27.169 14.919
Partite in corso di lavorazione: 2.785 880
- bonifici in arrivo 1.326 808
- altre partite in corso di lavorazione 1.459 72
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
240 275
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
19.195 19.572
Somme a disposizione della clientela 8.014 11.715
Totale 410.675 324.992

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Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
A. Esistenze iniziali 3.942 5.033
B. Aumenti 490 49
B.1 Accantonamento dell'esercizio 158 49
B.2 Altre variazioni 332 -
C. Diminuzioni (54) (1.140)
C.1 Liquidazioni effettuate (54) (43)
C.2 Altre variazioni - (1.097)
D. Rimanenze finali 4.378 3.942
Totale 4.378 3.942

La voce B.2 Altre variazioni include l'incremento del Trattamento di fine rapporto del personale per effetto della valutazione attuariale, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, rilevata in contropartita delle riserve da valutazione.

9.2 Altre informazioni

Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).

Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2023 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.

L'esercizio in corso è stato interessato dai normali accadimenti riferibili al fondo trattamento di fine rapporto in conformità alle previsioni di legge ed agli accordi aziendali vigenti.

Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:

  • il fondo trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2006 (o sino alla data di scelta compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 - del dipendente nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) continua a configurarsi come un piano a "benefici definiti" e pertanto sottoposto a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri;
  • le quote maturate dall'01.01.2007 (o dalla data di scelta compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 del dipendente nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare), sono state considerate come un piano a "contribuzione definita" (in quanto l'obbligazione dell'azienda cessa nel momento in cui versa le quote di trattamento di fine rapporto maturate al fondo prescelto dal dipendente) e pertanto il relativo costo di competenza del periodo è pari agli importi versati alla Previdenza Complementare ovvero al Fondo Tesoreria dell'INPS.

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31/12/2023 31/12/2022
Tasso di attualizzazione 3,45% 4,10%
Tasso di inflazione atteso 2,00% 2,50%

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

(Importi in migliaia)
Trattamento di fine rapporto: altre informazioni
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Accantonamento dell'esercizio 158 49
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti - -
- Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti 158 49
- Utili e perdite da riduzioni o estinzioni - -
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate - -
(Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) 332 (1.097)
- Utili/perdite attuariali sull'esercizio 220 (61)
- Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche - -
- Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie 112 (1.036)

Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di - 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 83 migliaia di euro (+1,90%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 81 migliaia di euro (-1,84%). Una variazione di – 25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 49 migliaia di euro (-1,12%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 50 migliaia di euro (+1,14%).

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100 10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
Voci/Valori
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 226 36
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 78 38
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 138.862 105.291
4.1 controversie legali e fiscali 27.308 27.417
4.2 oneri per il personale 7.812 6.799
4.3 altri 103.742 71.075
Totale 139.166 105.365

La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 23.817 migliaia di euro (24.000 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.491 migliaia di euro (3.417 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono la Banca nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 88.948 migliaia di euro (68.584 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), il Fondo indennità contrattuale, per un importo pari a 220 migliaia di euro (189 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, per un importo pari a 13.574 migliaia di euro (2.108 migliaia di euro al 31

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

dicembre 2022), tra i quali, in particolare, gli obblighi derivanti dall'accordo di ribilanciamento dei costi che la Capogruppo ha sottoscritto con le altre banche distributrici nell'ambito dell'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze Eurovita precedentemente descritta e gli eventi formativi per i consulenti finanziari.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Fondi su altri impegni e
altre garanzie rilasciate
Fondi di quiescenza Altri fondi per rischi ed
oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 38 - 105.291 105.329
B. Aumenti 40 - 46.611 46.651
B.1 Accantonamento dell'esercizio 40 - 27.799 27.839
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - 3.357 3.357
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - 212 212
B.4 Altre variazioni - - 15.243 15.243
C. Diminuzioni - - (13.040) (13.040)
C.1 Utilizzo nell'esercizio - - (12.512) (12.512)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - (127) (127)
C.3 Altre variazioni - - (401) (401)
D. Rimanenze finali 78 - 138.862 138.940

La voce B.1 Accantonamento dell'esercizio include gli accantonamenti netti rilevati nel conto economico. La voce C.1 Utilizzo nell'esercizio include solo gli utilizzi monetari.

La voce B.3 Altre variazioni include l'incremento del Fondo di indennità suppletiva di clientela e del Fondo indennità contrattuale per effetto della valutazione attuariale, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, rilevata in contropartita delle riserve da valutazione.

Si segnala che nelle "Altre variazioni" sono inclusi i trasferimenti tra i reclami e le cause in corso, relativi alle controversie legali e fiscali rilevati negli "altri fondi per rischi ed oneri", così come rappresentati nella tabella 10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi.

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisiti/e o
originati/e
Totale
1. Impegni a erogare fondi 186 - 37 - 223
2. Garanzie finanziarie rilasciate 3 - - - 3
Totale 189 - 37 - 226

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
1. Altre garanzie rilasciate - -
2. Altri impegni 78 38
Totale 78 38

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nessun dato da segnalare.

10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Controversie legali e fiscali 27.308 27.417
- Cause in corso 21.305 19.661
- Reclami 2.512 4.339
- Vertenze fiscali 3.491 3.417
Oneri per il personale 7.812 6.799
Altri 103.742 71.075
- Indennità suppletiva clientela 89.948 68.584
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 220 383
- Altri fondi 13.574 2.108
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 138.862 105.291
(Importi in migliaia)
Fondo rischi e oneri Totale Utilizzi Trasferimenti e
altre variazioni
Utili (perdite)
attuariali IAS
19R *
Accantonamenti
netti**
Totale
31/12/2022 31/12/2023
Controversie legali e fiscali 27.417 (2.608) - - 2.499 27.308
- Cause in corso 19.661 (1.937) 401 - 3.180 21.305
- Reclami 4.339 (607) (401) - (819) 2.512
- Vertenze fiscali 3.417 (64) - - 138 3.491
Oneri per il personale 6.799 (6.722) - - 7.735 7.812
Altri 71.075 (3.182) - 14.841 21.008 103.742
- Indennità suppletiva clientela 68.584 (1.484) - 14.820 8.028 89.948
- Indennità contrattuale e patti di non
concorrenza
383 - - 21 (184) 220
- Altri fondi 2.108 (1.698) - - 13.164 13.574
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 105.291 (12.512) - 14.841 31.242 138.862

* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.

** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Si precisa che la voce "Indennità contrattuale e patti di non concorrenza" al 31 dicembre 2023 include solamente il Fondo indennità contrattuale, in quanto il Fondo per patti di non concorrenza in essere al 31 dicembre 2022 è stato azzerato interamente nel corso dell'esercizio 2023.

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31/12/2023 31/12/2022
Tasso di attualizzazione 3,45% 4,10%
Tasso di incremento salariale 4,50% 0,00%

Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.

Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 1.978 migliaia di euro (+2,20%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.907 migliaia di euro (-2,12%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 572 migliaia di euro (-0,64%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 586 migliaia di euro (+0,65%).

Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 3,3 migliaia di euro (+1,51%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 3,2 migliaia di euro (-1,46%). Una variazione di -/+25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.

Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2023 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati sui fondi "Controversie legali e fiscali" e "Altri fondi" (ad eccezione dell'indennità suppletiva di clientela e dell'indennità contrattuale, per i quali le relative sensitivity analysis sono state precedentemente descritte) una variazione di - 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 192,9 migliaia di euro (+0,15%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 190,6 migliaia di euro (-0,15%).

Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono la Banca nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.

Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa.

Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.

Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo indennità contrattuale, relativo ad uno specifico cluster di consulenti finanziari, è costituito a fronte di una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, tra i quali, in particolare, gli obblighi derivanti dall'accordo di ribilanciamento dei costi che la Capogruppo ha sottoscritto con le altre banche distributrici nell'ambito dell'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze Eurovita precedentemente descritta e gli eventi formativi per i consulenti finanziari.

Sezione 11 – Azioni rimborsabili – Voce 120

Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Patrimonio dell'impresa – Voci 110, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

12.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di FinecoBank ammonta a 201.508 migliaia di euro, composto da 610.631.635 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:

  • l'assegnazione:
    • o della quarta tranche azionaria del piano 2017, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 27.426 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017 e successiva seduta del 10 gennaio 2018 per la delega di completamento;
    • o della terza tranche azionaria del piano 2018 e della quarta tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o della seconda e della terza tranche azionaria del piano 2019, attribuita nel 2020, corrispondente a n. 33.898 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o della seconda tranche azionaria del piano 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 1.908 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020;
    • o della prima tranche azionaria del piano 2021, attribuita nel 2022, corrispondente a n. 64.324 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 gennaio 2021
    • e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 56 migliaia di euro corrispondente a complessive n. 169.605 azioni ordinarie gratuite FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2023, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018, 10 aprile 2019, 28 aprile 2020 e 28 aprile 2021 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;
  • della prima, della seconda e della terza tranche azionaria del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018 e corrispondente a n. 342.170 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 113 migliaia di euro con efficacia dal 31 marzo 2023 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.

A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.

Al 31 dicembre 2023 il Gruppo, nello specifico la Capogruppo FinecoBank, detiene in portafoglio numero 91.459 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,015% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.243 migliaia di euro. Nel corso del 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 519 migliaia di euro, in relazione al sistema incentivante 2022 a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito, rispettivamente, del sistema Incentivante 2018, 2019, 2020 e 2021 e del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020, per un importo complessivo di 990 migliaia di euro.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Capitale sociale 201.508 201.340
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
Riserve 855.420 750.045
(Azioni proprie) (1.243) (1.714)
Riserve da valutazione (6.730) 2.121
Strumenti di capitale 500.000 500.000
Utile (Perdita) d'esercizio 604.498 421.985
Totale 2.155.387 1.875.711

12.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 609.983.381 -
- interamente liberate 610.119.860 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (136.479) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 609.983.381 -
B. Aumenti 587.795 -
B.1 Nuove emissioni 511.775 -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: 511.775 -
- a favore dei dipendenti 500.667 -
- a favore degli amministratori - -
- altre 11.108 -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni 76.020 -
C. Diminuzioni (31.000) -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie (31.000) -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 610.540.176 -
D.1 Azioni proprie (+) 91.459 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 610.631.635 -
- interamente liberate 610.631.635 -
- non interamente liberate - -

Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" nell'ambito del sistema incentivante 2018, 2019, 2020 e 2021 e del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

12.3 Capitale: altre informazioni

Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40.302 migliaia di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1.243 migliaia di euro;
  • Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 2.214 migliaia di euro;
  • altre riserve di utili, per un ammontare pari a 765.888 migliaia di euro, di cui 86.354 migliaia di euro soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 169 migliaia di euro, in particolare è stata utilizzata la riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il personale di FinecoBank, costituita con la Riserva straordinaria disponibile. La Riserva straordinaria è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 6 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 519 migliaia di euro, in relazione al sistema incentivante 2022 a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del sistema incentivante 2018, 2019, 2020, 2021 e del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020, per un importo complessivo di 990 migliaia di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è ridotta complessivamente di 471 migliaia di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.

L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., pari a 421.985 migliaia di euro, come segue:

  • alle 610.631.635 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 511.775 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023, un dividendo unitario di 0,49 euro per complessivi 299.210 migliaia di euro;
  • alla Riserva Legale 34 migliaia di euro, pari allo 0,008% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva indisponibile ex art. 6 comma 2 D. Lgs. 38/2005 721 migliaia di euro;
  • alla Riserva Straordinaria 122.021 migliaia di euro.

La stessa Assemblea ha approvato, inoltre, l'eliminazione della riserva negativa derivante dalla valutazione di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva mediante copertura della stessa con l'utilizzo della riserva straordinaria disponibile per 136,77 euro. Tale riserva era stata iscritta in seguito all'operazione di cessione, efficace a partire dal 27 settembre 2022, delle 20 azioni di UniCredit Services S.C.p.A., detenute da FinecoBank per un importo 172,37 euro e cedute per un corrispettivo di 35,6 euro.

Nel corso dell'esercizio 2023, inoltre, la Riserva straordinaria è stata ridotta per l'importo, al netto della relativa fiscalità, delle cedole corrisposte ai detentori dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 8.834 migliaia di euro, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro, ed è stata incrementata per la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 45 migliaia di euro.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Informativa relativa alla disponibilità e distribuibilità del patrimonio netto

In conformità all'art. 2427, comma 7-bis c.c., e secondo il documento n.1 emanato il 25 ottobre 2004 dall'Organismo Italiano di Contabilità, si fornisce l'indicazione analitica delle voci del patrimonio netto distinguendole in relazione alla loro disponibilità, distribuibilità ed al loro utilizzo negli ultimi tre esercizi.

(Importi in migliaia)
Natura/descrizione Importo Possibilità di Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre esercizi
precedenti
utilizzazione Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 201.508
Strumenti di capitale 500.000
Sovrapprezzi di emissione 1.934 A, B, C 1.934 (1)
Riserve:
Riserva legale 40.302 B 40.302
Riserva straordinaria 679.535 A, B, C 679.535 387.842*
Riserva straordinaria in sospensione d'imposta 86.354 A, B 86.354 (2)
Riserva connessa ai piani Equity settled 45.773 A, B, C 28.804 7.707
Riserva per azioni proprie 1.243
Riserva da utili indisponibili (art. 6 comma 2 D.Lgs 38/2005) 2.214 B 2.214 (3)
Riserve da valutazione:
Riserve da valutazione Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
(2.596) (4)
Riserve da valutazione utili (perdite) attuariali relativi a piani
previdenziali benefici definiti
(4.137)
Riserva da valutazione: quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio netto
2
TOTALE 1.552.132 839.142
Quota non distribuibile 128.870
Residua quota distribuibile (Ammontare distribuibile) 710.272

Legenda

A: per aumento di capitale. B: per copertura perdite. C: per distribuzione soci.

Note:

(1) Ai sensi dell'art. 2431 c.c., si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c.

(2) La riserva, per un importo di 86.354 migliaia di euro, è soggetta ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

(3) La riserva può essere utilizzata per la copertura delle perdite di esercizio solo dopo aver utilizzato le riserve di utili disponibili e la riserva legale come stabilito dall'art. 6 del D.Lgs. n. 38/05. In tale caso essa è reintegrata accantonando gli utili degli esercizi successivi.

(4) La riserva, ove positiva, è indisponibile ai sensi dell'art.6 del D.Lgs 38/2005.

* Include gli utilizzi connessi della "Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank", costituita tramite la "Riserva straordinaria".

Dal prospetto sopra riportato risulta che l'Ammontare distribuibile è pari a 710.272 migliaia di euro, corrispondente alle riserve in corrispondenza delle quali è stata indicata la lettera C nella colonna "Possibilità di utilizzazione". Si precisa che l'Ammontare distribuibile non include l'utile dell'esercizio 2023, la cui destinazione sarà oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti del 24 aprile 2024.

Di seguito si riportano in dettaglio gli utilizzi delle riserve effettuate nei tre esercizi precedenti.

Esercizio 2020:

  • utilizzo della Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il personale di FinecoBank, costituita tramite la Riserva straordinaria, per complessivi 211 migliaia di euro per l'aumento di capitale della quarta tranche del piano "2014-2017 Multi-year Plan Top Management", della quarta tranche del sistema incentivante 2014, della terza tranche del sistema incentivante 2015, della seconda tranche del sistema incentivante 2016, della prima tranche del sistema incentivante 2017 e della prima tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, nonché dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 15 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della Riserva straordinaria per il pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della Riserva straordinaria per 4.868 migliaia di euro per la copertura della riserva negativa derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9;

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

utilizzo della Riserva connessa ai piani Equity settled per 6.561 migliaia di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari della Rete di azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito della terza tranche del piano di stock granting "2015-2017 PFA PLAN", della seconda tranche del sistema incentivante 2016 e della prima tranche del sistema incentivante 2017.

Esercizio 2021:

  • utilizzo della Riserva straordinaria per complessivi 323.247 migliaia di euro per il pagamento di un dividendo unitario pari a euro 0,53, approvato dall'Assemblea degli Azionisti in data 21 ottobre 2021;
  • utilizzo della Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il personale di FinecoBank, costituita tramite la Riserva straordinaria per complessivi 114 migliaia di euro per l'aumento di capitale della quarta tranche del sistema incentivante 2015, della terza tranche del sistema incentivante 2016, della seconda tranche del sistema incentivante 2017, della prima tranche del sistema incentivante 2018, della prima tranche del sistema incentivante 2019, della prima tranche del piano di incentivazione a lungo termine 2018- 2020 riservato al personale dipendenti e della seconda tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, nonché dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 6 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della Riserva straordinaria per il pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della Riserva connessa ai piani Equity settled per 570 migliaia di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari della Rete di azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito della terza tranche del sistema incentivante 2016, della seconda tranche del sistema incentivante 2017, della prima tranche del sistema incentivante 2018 e della prima tranche del sistema incentivante 2019.

Esercizio 2022:

  • utilizzo della Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il personale di FinecoBank, costituita tramite la Riserva straordinaria per complessivi 73 migliaia di euro per l'aumento di capitale della quarta tranche del sistema incentivante 2016, della terza tranche del sistema incentivante 2017, della seconda tranche del sistema incentivante 2018, della seconda tranche del sistema incentivante 2019, della prima tranche del sistema incentivante 2020, della seconda tranche del piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020 riservato al personale dipendenti e della terza tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, nonché dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 7 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della Riserva straordinaria per il pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della Riserva connessa ai piani Equity settled per 576 migliaia di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari della Rete di azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito della terza tranche del sistema incentivante 2017, della seconda tranche del sistema incentivante 2018, della seconda tranche del sistema incentivante 2019 e della prima tranche del sistema incentivante 2020.

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement34, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. A partire dal 3 giugno 2023 e per i prossimi 5 anni, la cedola è stata fissata al 7,363%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

Nel corso dell'esercizio 2023 non sono stati emessi Strumenti di capitale.

12.6 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

34 Unrated e unlisted.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

ALTRE INFORMAZIONI

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

(Importi in migliaia)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale Totale
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
31/12/2023 31/12/2022
1. Impegni a erogare fondi 286.043 317 187 - 286.547 16.747
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche - - - - - -
d) Altre società finanziarie 262.427 - - - 262.427 13
e) Società non finanziarie - - - - - 59
f) Famiglie 23.616 317 187 - 24.120 16.675
2. Garanzie finanziarie rilasciate 28.318 - - - 28.318 28.685
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche 17.170 - - - 17.170 17.170
d) Altre società finanziarie - - - - - -
e) Società non finanziarie 85 - - - 85 -
f) Famiglie 11.063 - - - 11.063 11.515

Gli impegni a erogare fondi a Famiglie comprendono, principalmente, le operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore da regolare, mentre gli impegni a erogare fondi ad Altre società finanziarie comprendono, principalmente, la quota parte non utilizzata del finanziamento concesso a Cronos Vita Assicurazioni S.p.A..

Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale
Totale
31/12/2023
1. Altre garanzie rilasciate
di cui: deteriorati
-
a) Banche Centrali
-
b) Amministrazioni pubbliche
-
c) Banche
-
d) Altre società finanziarie
-
e) Società non finanziarie
-
f) Famiglie
-
2. Altri impegni
2.354.551
di cui: deteriorati
130
a) Banche Centrali
-
b) Amministrazioni pubbliche
-
c) Banche
3.096
d) Altre società finanziarie
21.459
e) Società non finanziarie
2.191
f) Famiglie
2.327.805
(Importi in migliaia)
Valore nominale
Totale
31/12/2022
-
-
-
-
-
-
-
2.330.931
101
-
-
2.502
19.492
2.525
2.306.412

Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Importi in migliaia)
Portafogli Importo
31/12/2023
Importo
31/12/2022
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - 13
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.987.910 4.946.516
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

  • titoli di debito, principalmente titoli di Stato, e in misura residuale titoli di capitale, costituiti a garanzia di operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione;
  • titoli di debito, in particolare titoli di Stato, costituiti a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività con la Cassa di Compensazione e Garanzia, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e/o a garanzia dell'operatività in contratti derivati. I titoli risultano impegnati fino al momento in cui il Gruppo decide di cessare l'operatività a fronte della quale sono stati posti a cauzione o garanzia;
  • margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari;
  • titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. impegnati a garanzia di operazioni di prestito titoli realizzate con la clientela. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Come sopra descritto, si segnala che la voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" include i margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari; tali attività non erano incluse nella tabella "3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni" pubblicata nell'informativa finanziaria del 2022, il cui valore, pari a complessivi 301.154 migliaia di euro, era riportato in calce alla stessa. Per omogeneità di confronto il dato comparativo dell'esercizio 2022 è stato riesposto.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi Importo
31/12/2023
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 399.165.683
Titoli 124.543.028
a) acquisti 68.427.483
1. regolati 67.744.721
2. non regolati 682.762
b) vendite 56.115.545
1. regolate 55.525.791
2. non regolate 589.754
Contratti derivati 274.622.655
a) acquisti 137.254.796
1. regolati 136.847.031
2. non regolati 407.765
b) vendite 137.367.859
1. regolate 136.977.976
2. non regolate 389.883
2. Gestioni individuale di portafogli -
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 31.601.180
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 8.256
2. altri titoli 31.592.924
c) titoli di terzi depositati presso terzi 31.601.180
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 21.743.828
4. Altre operazioni 32.885.646
Attività di ricezione e trasmissione degli ordini 32.885.646
a) acquisti 16.724.771
b) vendite 16.160.875

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(Importi in migliaia)
Forme
tecniche
Ammontare lordo Ammontare delle
passività
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
Ammontare netto
delle attività
finanziarie
riportato in
bilancio (c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
(f=c-d-e)
Ammontare netto
delle attività
finanziarie (a)
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante ricevuti
in garanzia (e)
31/12/2023 31/12/2022
1. Derivati 896.577 - 896.577 59.988 810.795 25.794 -
2. Pronti contro termine 2.317.105 2.313.830 3.275 3.275 - - -
3. Prestito titoli 397 - 397 397 - - 10
4. Altre - - - - - - -
Totale 31/12/2023 3.214.079 2.313.830 900.249 63.660 810.795 25.794 X
Totale 31/12/2022 4.326.379 2.632.369 1.694.010 66.110 1.627.890 X 10

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(Importi in migliaia)
Forme tecniche Ammontare lordo Ammontare delle Ammontare
netto delle
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
delle passività
finanziarie (a)
attività finanziarie
compensato in
bilancio (b)
passività
finanziarie
riportato in
bilancio (c=a-b)
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante posti a
garanzia (e)
Ammontare netto
(f=c-d-e)
31/12/2023
Ammontare netto
31/12/2022
1. Derivati 59.988 - 59.988 59.988 - - -
2. Pronti contro termine 2.313.880 2.313.830 50 50 - - 62.993
3. Prestito titoli 78.164 - 78.164 73.168 3.007 1.989 6.555
4. Altri - - - - - - -
Totale 31/12/2023 2.452.032 2.313.830 138.202 133.206 3.007 1.989 X
Totale 31/12/2022 3.620.474 2.632.369 988.105 918.557 - X 69.548

l principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa circa gli strumenti finanziari che sono stati compensati nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32 o che sono potenzialmente compensabili, al ricorrere di determinate condizioni, ma vengono esposti nello stato patrimoniale senza effettuare compensazioni in quanto regolati da accordi quadro di compensazione o similari che non rispettano tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32, paragrafo 42.

Al riguardo, si segnala che FinecoBank effettua operazioni di pronti contro termine sul mercato Repo MTS, regolate da un accordo con Cassa Compensazione e Garanzia e dal relativo Regolamento per la gestione centralizzata del clearing delle transazioni, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42 per la compensazione in bilancio. Gi effetti della compensazione sono riportati nella voce 2. Pronti contro termine.

Per quanto riguarda gli strumenti potenzialmente compensabili, al ricorrere di taluni eventi, FinecoBank utilizza accordi bilaterali di netting che consentono, nel caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari e operazioni SFT (Securities Financing Transactions). In particolare, sono presenti accordi di tipo ISDA Master Agreement (promosso dall'International Swaps and Derivatives Association per operazioni in derivati), GMRA (Global Master Repurchase Agreement per operazioni di pronti contro termine) e GMSLA (Global Master Securities Lending Agreement per operazioni di prestito titoli). Si precisa, inoltre, che i contratti derivati inclusi nella voce 1. Derivati sono oggetto di clearing presso un Partecipante diretto ad una Controparte Centrale ed è previsto lo scambio di cash collateral.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

7. Operazioni di prestito titoli

La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.

A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.

Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 98.417 migliaia di euro, per un fair value pari a 152.470 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 824.236 migliaia di euro.

(Importi in migliaia)
Titoli ricevuti in prestito da: Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2023
Ceduti Ceduti in pronti contro
termine passivi
Altre finalità
Banche
Società finanziarie 1
Assicurazioni
Imprese non finanziarie 1.213 2
Altri soggetti 573 89.349 7.280
Totale valore nominale 573 90.563 7.282
(Importi in migliaia)
Titoli ricevuti in prestito da: Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2023
Ceduti Ceduti in pronti contro
termine passivi
Altre finalità
Banche
Società finanziarie 28 214
Assicurazioni
Imprese non finanziarie 55 1.347 12
Altri soggetti 1.948 133.551 15.315
Totale fair value 2.031 135.112 15.327

8. Informativa sulle attività a controllo congiunto

Nessun dato da segnalare.

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 1 – Interessi – Voce 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Parte C – Informazioni sul conto economico

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale
2023
Totale
2022
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico:
5 - - 5 6
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - 1
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
5 - - 5 5
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
252 - X 252 212
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 289.362 193.530 X 482.892 330.408
3.1 Crediti verso banche 59.678 9.918 X 69.596 52.003
3.2 Crediti verso clientela 229.684 183.612 X 413.296 278.405
4. Derivati di copertura X X 211.861 211.861 (5.358)
5. Altre attività X X 81.912 81.912 19.617
6. Passività finanziarie X X X 170 12.291
Totale 289.619 193.530 293.773 777.092 357.176
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - 235 - 235 219
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X - X - -

Le operazioni di TLTRO III sono state rimborsate integralmente nel corso dell'esercizio 2022. Gli interessi maturati al 31 dicembre 2022, riportati nella voce 6. "Passività finanziarie", erano pari a 6.478 migliaia di euro.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Voci 2023 2022
Interessi attivi su attività in valuta 37.273 14.177

Parte C - Informazioni sul conto economico

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale
2023
Totale
2022
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (78.148) (15.188) X (93.336) (16.126)
1.1 Debiti verso banche centrali - X X - -
1.2 Debiti verso banche (42.742) X X (42.742) (5.330)
1.3 Debiti verso clientela (35.406) X X (35.406) (7.635)
1.4 Titoli in circolazione X (15.188) X (15.188) (3.161)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi X X - - -
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X (1.227) (3.286)
Totale (78.148) (15.188) - (94.563) (19.412)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (1.351) X X (1.351) (1.008)

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

(Importi in migliaia)
Voci Totale Totale
2023 2022
Interessi passivi su passività in valuta (17.168) (5.295)

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(Importi in migliaia)
Voci Totale Totale
2023 2022
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 441.935 139.349
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (230.074) (144.707)
C. Saldo (A-B) 211.861 (5.358)

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 2 – Commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi/Valori Totale
2023
Totale
2022
a) Strumenti finanziari 131.116 127.302
1. Collocamento titoli 13.953 13.859
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 13.953 13.859
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 90.081 88.143
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 24.391 25.748
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 65.690 62.395
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 27.082 25.300
di cui: negoziazione per conto proprio 27.082 25.300
di cui: gestione di portafogli individuali - -
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 75.054 72.312
d) Compensazione e regolamento - -
e) Custodia e amministrazione 1.391 1.539
1. Banca depositaria - -
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 1.391 1.539
f) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
g) Attività fiduciaria - 26
h) Servizi di pagamento 84.193 83.482
1. Conto correnti 17.703 24.999
2. Carte di credito 37.243 32.035
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 17.536 15.813
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 11.711 10.635
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento - -
i) Distribuzione di servizi di terzi 454.198 441.609
1. Gestioni di portafogli collettive 335.599 322.239
2. Prodotti assicurativi 112.394 115.525
3. Altri prodotti 6.205 3.845
di cui: gestioni di portafogli individuali 3.745 3.615
j) Finanza strutturata - -
k) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
l) Impegni a erogare fondi - -
m) Garanzie finanziarie rilasciate 103 87
di cui: derivati su crediti - -
n) Operazioni di finanziamento 342 273
di cui: per operazioni di factoring - -
o) Negoziazione di valute - -
p) Merci - -
q) Altre commissioni attive 1.130 1.356
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
r) Operazioni di prestito titoli 9.538 9.327
Totale 757.065 737.313

Parte C - Informazioni sul conto economico

L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2023 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 1.516 migliaia di euro (1.372 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Si segnala, infine, che la voce i) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 325.756 migliaia di euro (314.138 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

(Importi in migliaia)
Canali/Valori Totale
2023
Totale
2022
a) presso propri sportelli: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -
b) offerta fuori sede: 451.257 438.907
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli 10.948 11.812
3. servizi e prodotti di terzi 440.309 427.095
c) altri canali distributivi: 16.894 16.561
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli 3.005 2.047
3. servizi e prodotti di terzi 13.889 14.514

Le commissioni riportate nel punto (c) "altri canali distributivi" si riferiscono alle commissioni generate dal canale online e comprendono anche le commissioni incassate dalle società prodotto, collocamento e mantenimento, a fronte della sottoscrizione online di quote di fondi comuni di investimento e prodotti assicurativi.

Parte C - Informazioni sul conto economico

2.3 Commissioni passive: composizione

(Importi in migliaia)
Tipoligia di servizi/Valori Totale
2023
Totale
2022
a) Strumenti finanziari (10.853) (10.335)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (10.853) (10.335)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento (5.619) (5.495)
c) Custodia e amministrazione (4.594) (4.287)
d) Servizi di incasso e pagamento (27.429) (24.036)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (19.443) (17.296)
e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f) Impegni a ricevere fondi - -
g) Garanzie finanziarie ricevute - -
di cui: derivati su crediti - -
h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (367.210) (359.680)
i) Negoziazione di valute - -
j) Altre commissioni passive (1.991) (565)
k) Operazioni di prestito titoli (1.173) (1.057)
Totale (418.869) (405.455)

Nella voce "h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 553 migliaia di euro (616 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Proventi Totale Totale
2023 2022
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 176 2 164 1
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 48 - 41 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - -
D. Partecipazioni 113.693 - 97.202 -
Totale 113.917 2 97.407 1

Nella voce D. Partecipazioni sono rilevati esclusivamente i dividendi percepiti da Fineco AM.

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

2023

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B)
- (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 202 38.939 (100) (25.287) 13.754
1.1 Titoli di debito - 2.322 - (1.984) 338
1.2 Titoli di capitale 202 36.017 (100) (22.790) 13.329
1.3 Quote di O.I.C.R. - 600 - (513) 87
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 8 874 (40) (1.125) (283)
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 8 874 (40) (1.125) (283)
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 18.448
4. Strumenti derivati 7.446 187.296 (8.235) (157.872) 34.353
4.1 Derivati finanziari: 7.446 187.296 (8.235) (157.872) 34.353
- Su titoli di debito e tassi di interesse 144 2.190 (171) (2.009) 154
- Su titoli di capitale e indici azionari 7.198 162.597 (7.977) (138.480) 23.338
- Su valute e oro X X X X 5.718
- Altri 104 22.509 (87) (17.383) 5.143
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 7.656 227.109 (8.375) (184.284) 66.272

Parte C - Informazioni sul conto economico

2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B)
- (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 240 46.117 (420) (35.997) 9.940
1.1 Titoli di debito - 2.960 - (2.296) 664
1.2 Titoli di capitale 232 42.365 (419) (33.033) 9.145
1.3 Quote di O.I.C.R. 8 792 (1) (668) 131
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 4 498 (5) (365) 132
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 4 498 (5) (365) 132
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 19.827
4. Strumenti derivati 8.864 246.878 (7.399) (204.941) 48.069
4.1 Derivati finanziari: 8.864 246.878 (7.399) (204.941) 48.069
- Su titoli di debito e tassi di interesse 126 2.345 (108) (2.257) 106
- Su titoli di capitale e indici azionari 8.646 201.478 (7.147) (167.755) 35.222
- Su valute e oro X X X X 4.667
- Altri 92 43.055 (144) (34.929) 8.074
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 9.108 293.493 (7.824) (241.303) 77.968

Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Valori Totale
2023
Totale
2022
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 35.933 1.619.135
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 500.998 -
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 141 74.882
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 537.072 1.694.017
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (508.426) (74.991)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - (1.606.819)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (35.797) -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (544.223) (1.681.810)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (7.151) 12.207
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
Totale
2023
2022
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.204 (32.996) 208 49.137 (42) 49.095
1.1 Crediti verso banche - (287) (287) - - -
1.2 Crediti verso clientela 33.204 (32.709) 495 49.137 (42) 49.095
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - 309 - 309
2.1 Titoli di debito - - - 309 - 309
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) 33.204 (32.996) 208 49.446 (42) 49.404
B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività (B) - - - - - -

Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value

Nessun dato da segnalare.

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

2023

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 1.188 - (7) (4) 1.177
1.1 Titoli di debito 1 - - (2) (1)
1.2 Titoli di capitale 1.187 - (7) (2) 1.178
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X (174)
Totale 1.188 - (7) (4) 1.003

2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 2.394 21 (2.588) (457) (630)
1.1 Titoli di debito - 1 (11) - (10)
1.2 Titoli di capitale 2.394 20 (2.577) (457) (620)
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X 302
Totale 2.394 21 (2.588) (457) (328)

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Importi in migliaia)
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Totale Totale
Primo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
2023 2022
A. Crediti verso banche (119) - - - - - 129 - - - 10 (282)
- Finanziamenti (98) - - - - - 74 - - - (24) (80)
- Titoli di debito (21) - - - - - 55 - - - 34 (202)
B. Crediti verso clientela (2.642) (1.886) (74) (4.785) - - 3.751 1.120 1.410 - (3.106) (4.883)
- Finanziamenti (1.818) (1.886) (74) (4.785) - - 2.690 1.120 1.410 - (3.343) (2.992)
- Titoli di debito (824) - - - - - 1.061 - - - 237 (1.891)
Totale
(2.761)
(1.886) (74) (4.785) - - 3.880 1.120 1.410 - (3.096) (5.165)

Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
2023 2022
A. Titoli di debito - - - - - - - - - - - (2)
B. Finanziamenti - - - - - - - - - - - -
- Verso clientela - - - - - - - - - - - -
- Verso banche - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - - - - - - (2)

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

9.1 Utili (Perdite) da modifiche contrattuali: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
2023
Totale
2022
Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3 (1) 2 1 (2) (1)
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela 3 (1) 2 1 (2) (1)
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - -
Totale 3 (1) 2 1 (2) (1)

Sezione 10 – Spese amministrative – Voce 160 10.1 Spese per il personale: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2023 2022
1) Personale dipendente (112.894) (105.052)
a) salari e stipendi (76.299) (70.791)
b) oneri sociali (19.584) (17.619)
c) indennità di fine rapporto (785) (734)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (179) (121)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (5.432) (4.805)
- a contribuzione definita (5.432) (4.805)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (4.716) (4.927)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (5.899) (6.055)
2) Altro personale in attività - -
3) Amministratori e sindaci (2.430) (2.020)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 14 15
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -
Totale (115.310) (107.057)

Nella voce 1 "h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 4.716 migliaia di euro (4.927 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Parte C - Informazioni sul conto economico

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Dati al
2023 2022
Personale dipendente 1.241 1.217
(a) dirigenti 31 30
(b) quadri direttivi 456 435
(c) restante personale dipendente 754 752
Altro personale 13 13

10.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Nessun dato da segnalare.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Tipologia di spese/Valori 2023 2022
Incentivi all'esodo 720 (200)
Piano medico (1.555) (1.539)
Buoni pasto (1.550) (921)
Spese di formazione (571) (426)
Altri (2.943) (2.969)
Totale (5.899) (6.055)

La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo pari a 2.062 migliaia di euro.

Parte C - Informazioni sul conto economico

10.5 Altre spese amministrative: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2023 2022
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (169.925) (142.439)
2) COSTI E SPESE DIVERSE (127.997) (121.129)
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (27.911) (25.128)
Comunicazioni su mass media (19.109) (20.627)
Marketing e promozioni (7.139) (3.494)
Sponsorizzazioni (427) (582)
Convention e comunicazione interna (1.236) (425)
B) Spese relative al rischio creditizio (1.612) (1.493)
Spese recupero crediti (419) (215)
Informazioni commerciali e visure (1.193) (1.278)
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari (4.212) (2.799)
Altre spese relative al personale (1.129) (764)
Spese consulenti finanziari (3.083) (2.035)
D) Spese relative all'ICT (54.022) (50.145)
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.794) (2.180)
Spese software - affitto e manutenzione (15.244) (13.207)
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche (6.261) (7.545)
Consulenza e servizi ICT resi da terzi (14.913) (13.117)
Infoprovider finanziari (15.810) (14.096)
E) Consulenze e servizi professionali (4.611) (4.561)
Consulenze e servizi professionali (3.651) (3.661)
Spese e cause legali (429) (421)
Spese Società di revisione (531) (479)
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili (5.788) (6.312)
Manutenzione mobili, macchine, impianti (536) (304)
Manutenzione e pulizia locali (1.606) (1.356)
Fitti passivi per locazione immobili (761) (840)
Utenze e spese condominiali (2.885) (3.812)
G) Altre spese di funzionamento (29.841) (30.691)
Spese postali e trasporto documenti (3.546) (3.311)
Servizi amministrativi, logistici e call center (16.142) (16.931)
Assicurazioni (3.959) (4.186)
Diritti, quote e contributi ad associazioni (3.857) (3.945)
Altre spese amministrative (2.337) (2.318)
H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (41.610) (47.734)
Totale (339.532) (311.302)

Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi registrati nell'anno 2023 per il contributo ordinario, aggiuntivo e supplementare versato al Deposit Guarantee Schemes (DGS), per un importo complessivo di 35.030 migliaia di euro (40.008 migliaia di euro nell'esercizio 2022), il contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 6.581 migliaia di euro (7.601 migliaia di euro nell'esercizio 2022). Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

Parte C - Informazioni sul conto economico

Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale
2023
Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") -
Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") (5)
Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing -
Totale (5)

Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA sui canoni dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.

Sezione 11 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Totale Totale
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Primo e secondo
stadio
Terzo stadio 2023 2022
1. Impegni a erogare fondi (181) (36) 24 2 (191) (2)
2. Garanzie finanziarie rilasciate - - 2 - 2 18
Totale (181) (36) 26 2 (189) 16

11.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali 2023 2022
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
1. Altri impegni (77) 37 (40) (39) - (39)
2. Altre garanzie rilasciate - - - - - -
Totale (77) 37 (40) (39) - (39)

Parte C - Informazioni sul conto economico

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale 2023 Totale 2022
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali e fiscali (5.977) 3.479 (2.498) (5.279) 3.122 (2.157)
Fondo indennità suppletiva clientela (8.028) - (8.028) (7.273) - (7.273)
Altri fondi rischi ed oneri (11.658) 207 (11.451) (761) 163 (598)
Totale (25.663) 3.686 (21.977) (13.313) 3.285 (10.028)

La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Componente reddituali Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
2023 2022
(a)
(b)
(c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività materiali (20.482) (77) - (20.559) (19.742)
1 Ad uso funzionale (20.482) (77) - (20.559) (19.652)
- Di proprietà (9.396) (18) - (9.414) (8.680)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (11.086) (59) - (11.145) (10.972)
2. Detenute a scopo d'investimento -
-
- - (90)
- Di proprietà -
-
- - (90)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing -
-
- - -
3 Rimanenze X - - - -
Totale
(20.482)
(77) - (20.559) (19.742)

Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 190 13.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Componente reddituale Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
2023 2022
(a) (b) (c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività immateriali (5.942) - - (5.942) (6.554)
di cui: software (5.910) - - (5.910) (6.467)
A.1 Di proprietà (5.942) - - (5.942) (6.554)
- Generate internamente dall'azienda - - - - -
- Altre (5.942) - - (5.942) (6.554)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale (5.942) - - (5.942) (6.554)

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 12.3 Altre informazioni.

Sezione 14 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 200 14.1 Altri oneri di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2023 2022
Rimborsi e abbuoni (170) (211)
Penali, ammende e sentenze sfavorevoli (1.301) (871)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi (1.594) (1.835)
Insussistenze di attività (311) (66)
Altri oneri di gestione (285) (547)
Totale (3.661) (3.530)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2023 2022
Recupero di spese: 163.603 136.830
- recupero spese accessorie 607 912
- recuperi di imposta 162.996 135.918
Fitti attivi su immobiliari 808 751
Altri proventi dell'esercizio corrente 1.763 2.167
Totale 166.174 139.748

L'ammontare degli altri proventi di gestione rilevati nell'esercizio 2023 ed inclusi nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 49 migliaia di euro (48 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

Parte C - Informazioni sul conto economico

La voce Altri proventi dell'esercizio corrente include i contributi pubblici di competenza dell'esercizio per 63 migliaia di euro (63 migliaia di euro nell'esercizio 2022).

La Banca non ha effettuato operazioni di sub-leasing. La Banca non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, la Banca ha, come locatore, in essere operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

Sezione 15 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 220 15.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

(Importi in migliaia)
Componente reddituale/Valori Totale
2023
Totale
2022
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (263) (276)
1. Svalutazioni (68) (276)
2. Rettifiche di valore da deterioramento (195) -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (263) (276)

Le svalutazioni, per un ammontare di 68 migliaia di euro, si riferiscono alla valutazione con il metodo del patrimonio netto della società Vorvel Sim S.p.A..

Le rettifiche di valore da deterioramento, per un ammontare di 195 migliaia di euro, si riferiscono all'azzeramento del valore di bilancio della partecipazione detenuta dalla Banca in Fineco International Ltd come precedentemente descritto.

Sezione 16 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 230 Nessun dato da segnalare.

Sezione 17 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 240 Nessun dato da segnalare.

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 18 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 250 18.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

(Importi in migliaia)
Componente reddituale/Valori Totale
2023
Totale
2022
A. Immobili - 541
- Utili da cessione - 541
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 35 2
- Utili da cessione 35 4
- Perdite da cessione - (2)
Risultato netto 35 543

La Banca non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 19 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 270 19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Valori Totale
2023
Totale
2022
1. Imposte correnti (-) (251.792) (163.626)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - -
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n.
214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 6.566 3.513
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (894) (795)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (246.120) (160.908)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(Importi in migliaia)
Totale
2023
Utile ante imposte 850.618
(Importi in migliaia)
Imposte
Componenti reddituali/Valori IRES IRAP Totale
2023
Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica (233.920) (47.379) (281.299)
- Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base
imponibile
(2.243) (3.690) (5.933)
- Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base
imponibile
35.661 5.451 41.112
- Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti - - -
- Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive - - -
Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva (200.502) (45.618) (246.120)

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 20 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 290 Nessun dato da segnalare.

Sezione 21 – Altre informazioni

1.1 Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti

Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale KPMG S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.

(Importi in euro)
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
Revisione Contabile KPMG S.p.A. 200.488
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 208.179
Altri servizi KPMG S.p.A. 37.500
Totale 446.167

1.2 Informativa in tema di trasparenza delle erogazioni pubbliche richieste dall'articolo 1, comma 125 della legge 124/2017

Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019 la Banca ha escluso dall'informativa le "attribuzioni", i corrispettivi e le retribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque in rapporti sinallagmatici che sono tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet.

Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2023 FinecoBank non ha incassato contributi pubblici erogati da soggetti italiani. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2020 era stata presentata la comunicazione per l'accesso al credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari Art. 57-bis del Decreto Legge 24 aprile 2017, n.50, convertito con modificazione dalle legge 21 giugno 2017, n.96; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, n.90.

Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 22 – Utile per azione

22.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.

2023 2022
Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) 604.498 421.985
Numero medio delle azioni in circolazione 610.410.519 609.932.199
Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) 611.794.654 611.424.585
Utile per azione base 0,990 0,692
Utile per azione diluito 0,988 0,690

22.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Parte D – Redditività complessiva

Parte D – Redditività complessiva

Prospetto analitico della redditività complessiva

(Importi in euro)
Voci Totale
2023
Totale
2022
10. Utile (Perdita) d'esercizio 604.498 421.985
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (10.146) 12.306
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
a) variazione di fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio - -
merito creditizio):
a) variazione del fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
a) variazione di fair value (strumento coperto) - -
b) variazione di fair value (strumento di copertura) - -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti (15.174) 18.455
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10 (1)
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 5.018 (6.148)
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 1.294 (4.308)
110. Copertura di investimenti esteri: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
120. Differenze di cambio: - -
a) variazioni di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
130. Copertura dei flussi finanziari: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
di cui: risultato delle posizioni nette - -
140. Strumenti di copertura (elementi non designati): - -
a) variazioni di valore - -
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
-
-
-
-
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
1.945 (6.437)
a) variazioni di fair value 1.945 (5.824)
b) rigiro a conto economico - (613)
- rettifiche per rischio di credito - -
- utili/perdite da realizzo - (613)
c) altre variazioni - -
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: (8) -
a) variazioni di fair value (8) -
b) rigiro a conto economico - -
- rettifiche da deterioramento - -
- utili/perdite da realizzo - -
c) altre variazioni - -
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (643) 2.129
190. Totale altre componenti reddituali (8.852) 7.998
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 595.646 429.983

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

Si rimanda alla Premessa riportata nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata, che qui si intende integralmente riportato.

Sezione 1 – Rischio di credito

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle polit iche di copertura

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Si rimanda al paragrafo "1. Aspetti generali" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

Impatti derivanti dal conflitto Russia - Ucraina

Si rimanda al paragrafo "Impatti derivanti dal conflitto Russia - Ucraina" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Si rimanda al paragrafo "2.1 Aspetti organizzativi" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito

Si rimanda al paragrafo "2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, 2.1 Aspetti organizzativi, che qui si intende integralmente riportato.

2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo

Si rimanda al paragrafo "2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Si rimanda al paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Si rimanda al paragrafo "2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

3. Esposizioni creditizie deteriorate

3.1 Strategie e politiche di gestione

Si rimanda al paragrafo "3.1 Strategie e politiche di gestione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 3. Esposizioni creditizie deteriorate, che qui si intende integralmente riportato.

3.2 Write-off

Si rimanda al paragrafo "3.2 Write-off" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 3. Esposizioni creditizie deteriorate, che qui si intende integralmente riportato.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

Si rimanda al paragrafo "3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 3. Esposizioni creditizie deteriorate, che qui si intende integralmente riportato.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Si rimanda al paragrafo "4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 1 "Rischio di credito", ad eccezione delle tabelle A.1.4, A.1.6, A.1.8, A.1.8bis, A.1.10 e B.3.

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre
esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.110 1.815 1.040 36.735 27.851.819 27.892.519
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 29.062 29.062
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - - 48 48
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale 31/12/2023 1.110 1.815 1.040 36.735 27.880.929 27.921.629
Totale 31/12/2022 1.405 1.421 701 31.252 31.434.876 31.469.655

Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Importi in migliaia)
Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Rettifiche di
Esposizione
valore
lorda
complessive
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi*
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
24.094 (20.129) 3.965 - 27.906.533 (17.979) 27.888.554 27.892.519
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
- - - - 29.064 (2) 29.062 29.062
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - X X - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - X X 48 48
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
Totale 31/12/2023 24.094 (20.129) 3.965 - 27.935.597 (17.981) 27.917.664 27.921.629
Totale 31/12/2022 25.229 (21.702) 3.527 - 31.485.925 (19.876) 31.466.128 31.469.655

(Importi in migliaia)

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 7 5.314
2. Derivati di copertura - - 896.577
Totale 31/12/2023 - 7 901.891
Totale 31/12/2022 - 1 1.698.005

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)

Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino a
90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
26.240 4.768 255 108 4.661 703 23 29 3.288 - - -
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2023 26.240 4.768 255 108 4.661 703 23 29 3.288 - - -
Totale 31/12/2022 24.495 2.839 108 331 1.731 1.748 57 12 3.205 - - -

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessive

(Importi in migliaia)
Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio
Causali/stadi di rischio Banche
vista
e
banche
a
Centrali
verso
Crediti
al
valutate
ammortizzato
finanziarie
costo
Attività
al
sulla
valutate
complessiva
impatto
finanziarie
con
redditività
value
Attività
fair
di
corso
dismissione
in
finanziarie
Attività
individuali
svalutazioni
cui:
di
collettive
svalutazioni
cui:
di
Banche
vista
e
banche
a
Centrali
verso
Crediti
al
valutate
ammortizzato
finanziarie
costo
Attività
al
sulla
valutate
complessiva
impatto
finanziarie
con
redditività
value
Attività
fair
di
corso
dismissione
in
finanziarie
Attività
individuali
svalutazioni
cui:
di
collettive
svalutazioni
cui:
di
Banche
vista
e
banche
a
Centrali
verso
Crediti
al
valutate
ammortizzato
finanziarie
costo
Attività
al
sulla
valutate
complessiva
impatto
finanziarie
con
redditività
value
Attività
fair
di
corso
dismissione
in
finanziarie
Attività
individuali
svalutazioni
cui:
di
collettive
svalutazioni
cui:
di
Rettifiche complessive
iniziali
(119) (15.274) (2) - - (15.395) - (4.602) - - - (4.602) - (21.703) - - (17.646) (4.057)
Variazioni in aumento da
attività finanziarie
acquisite o originate
(68) (1.512) - - - (1.580) - (946) - - - (946) - (1.600) - - (74) (1.526)
Cancellazioni diverse dai
write-off
42 2.736 - - - 2.778 - 397 - - - 397 - 463 - - 149 314
Retti/riprese di valore
nette per rischio di
credito (+/-)
17 1.414 - - - 1.431 - (218) - - - (218) - (2.427) - - (1.096) (1.331)
Modifiche contrattuali
senza cancellazioni
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Cambiamenti della
metodologia di stima
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati
direttamente a conto
economico
- - - - - - - 26 - - - 26 - 5.138 - - 4.958 180
Altre variazioni - - - - - - - - - - - - - - - - (1.150) 1.150
Rettifiche complessive
finali
(128) (12.636) (2) - - (12.766) - (5.343) - - - (5.343) - (20.129) - - (14.859) (5.270)
Recuperi da incasso su
attività finanziarie
oggetto di write-off
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati
direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - - - - - (74) - - (68) (6)

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessive

(segue)
(segue) (Importi in migliaia)
Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi su impegni a erogare
fondi e garanzie finanziarie rilasciate
Causali/stadi di rischio al
valutate
ammortizzato
finanziarie
costo
Attività
al
sulla
valutate
complessiva
impatto
finanziarie
con
redditività
value
Attività
fair
di
corso
dismissione
in
finanziarie
Attività
individuali
svalutazioni
cui:
di
collettive
svalutazioni
cui:
di
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
impaired
e
originati/e
fondi
rilasciate
erogare
o
acquisiti/e
a
fin.
Impegni
garanzie
Tot.
Rettifiche complessive iniziali - - - - - (34) - (2) - (41.736)
Variazioni in aumento da attività finanziarie
acquisite o originate
X X X X X (181) - (36) - (4.343)
Cancellazioni diverse dai write-off - - - - - 10 - - - 3.648
Rett/riprese di valore nette per rischio di credito - - - - - 16 - 1 - (1.197)
Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - - - - - -
Cambiamenti della metodologia di stima - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - 5.164
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Rettifiche complessive finali - - - - - (189) - (37) - (38.464)
Recuperi da incasso su attività finanziarie
oggetto di write-off
- - - - - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - (74)

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

(Importi in migliaia)
Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo stadio e
terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da primo
stadio a
secondo
stadio
Da secondo
stadio a primo
stadio
Da secondo
stadio a terzo
stadio
Da terzo
stadio a
secondo
stadio
Da primo
stadio a terzo
stadio
Da terzo stadio
a primo stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.965 2.949 769 108 4.700 131
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate 4 - - 3 181 30
Totale 31/12/2023 9.969 2.949 769 111 4.881 161
Totale 31/12/2022 29.157 817 722 26 3.359 239

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
o
originate
Impaired
acquisite
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
o
originate
Impaired
acquisite
Esposizione
Netta
Write-off parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE
PER CASSA
A.1 A VISTA 2.249.483 2.249.483 - - - (128) (128) - - - 2.249.355 -
a) Deteriorate - X - - - - X - - - - -
b) Non deteriorate 2.249.483 2.249.483 - X - (128) (128) - X - 2.249.355 -
A.2 ALTRE 2.968.741 2.968.739 - - - (244) (244) - - - 2.968.497 -
a) Sofferenze - X - - - - X - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - - - - X - - - - -
b) Inademp. probabili - X - - - - X - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - - - - X - - - - -
c) Esposizioni scadute
deteriorate
- X - - - - X - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - - - - X - - - - -
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
- - - X - - - - X - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - X - - - - X - - -
e) Altre esposizioni non
deteriorate
2.968.741 2.968.739 - X - (244) (244) - X - 2.968.497 -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - X - - - - X - - -
TOTALE (A) 5.218.224 5.218.222 - - - (372) (372) - - - 5.217.852 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE
FUORI BILANCIO
a) Deteriorate - X - - - - X - - - - -
b) Non deteriorate 974.246 17.170 - X - (1) (1) - X - 974.245 -
TOTALE (B) 974.246 17.170 - - - (1) (1) - - - 974.245 -
TOTALE (A+B) 6.192.470 5.235.392 - - - (373) (373) - - - 6.192.097 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli senza garanzia e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 60.183 migliaia di euro.

A.1.7 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
acquisite
originate
Impaired
o
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
acquisite
originate
Impaired
o
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER
CASSA
a) Sofferenze 16.019 X - 16.019 - (14.909) X - (14.909) - 1.110 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
267 X - 267 - (246) X - (246) - 21 -
b) Inadempienze probabili 5.665 X - 5.665 - (3.850) X - (3.850) - 1.815 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
570 X - 570 - (336) X - (336) - 234 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 2.410 X - 2.410 - (1.370) X - (1.370) - 1.040 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
18 X - 18 - (14) X - (14) - 4 -
d) Esposizioni scadute non
deteriorate
37.227 31.440 5.787 X - (492) (176) (316) X - 36.735 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
12 - 12 X - (1) - (1) X - 11 -
e) Altre esposizioni non
deteriorate
24.929.675 24.889.044 40.587 X - (17.243) (12.216) (5.027) X - 24.912.432 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
2.213 - 2.213 X - (40) - (40) X - 2.173 -
TOTALE (A) 24.990.996 24.920.484 46.374 24.094 - (37.864) (12.392) (5.343) (20.129) - 24.953.132 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE
FUORI BILANCIO
a) Deteriorate 318 X - 247 - (115) X - (70) - 203 -
b) Non deteriorate 2.657.916 297.191 317 X - (188) (187) - X - 2.657.728 -
TOTALE (B) 2.658.234 297.191 317 247 - (303) (187) - (70) - 2.657.931 -
TOTALE (A+B) 27.649.230 25.217.675 46.691 24.341 - (38.167) (12.579) (5.343) (20.199) - 27.611.063 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 205.025 migliaia di euro.

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Nessun dato da segnalare.

A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Nessun dato da segnalare.

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(Importi in migliaia)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 19.104 4.459 1.666
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 2.420 3.978 2.381
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 781 2.702 2.118
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate - - -
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 1.596 282 -
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
B.5 altre variazioni in aumento 43 994 263
C. Variazioni in diminuzione (5.505) (2.772) (1.637)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - (65) (293)
C.2 write-off (5.026) (184) (2)
C.3 incassi (468) (997) (688)
C.4 realizzi per cessioni - - -
C.5 perdite da cessione - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - (1.292) (586)
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
C.8 altre variazioni in diminuzione (11) (234) (68)
D. Esposizione lorda finale 16.019 5.665 2.410
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

(Importi in migliaia)
Causali/Qualità Esposizioni oggetto di
concessioni: deteriorate
Esposizioni oggetto di
concessioni: non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 829 2.223
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -
B. Variazioni in aumento 302 1.140
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni - 1.101
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 29 X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X -
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione - -
B.5 altre variazioni in aumento 273 39
C. Variazioni in diminuzione (276) (1.138)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X (945)
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni - X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X (29)
C.4 write-off (39) -
C.5 incassi (179) (152)
C.6 realizzi per cessioni - -
C.7 perdite da cessione - -
C.8 altre variazioni in diminuzione (58) (12)
D. Esposizione lorda finale 855 2.225
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Nessun dato da segnalare.

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate
Causali/Categorie Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali (17.699) (234) (3.038) (311) (965) (13)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -
B. Variazioni in aumento (2.727) (76) (2.550) (165) (1.233) (20)
B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired
acquisite o originate
- X - X - X
B.2 altre rettifiche di valore (1.562) (33) (2.351) (136) (1.223) (12)
B.3 perdite da cessione - - - - - -
B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
(1.150) (43) (180) (13) - -
B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
B.6 altre variazioni in aumento (15) - (19) (16) (10) (8)
C. Variazioni in diminuzione 5.517 64 1.738 140 828 19
C.1 riprese di valore da valutazione 123 15 210 49 169 1
C.2 riprese di valore da incasso 369 10 358 50 282 3
C.3 utili da cessione - - - - - -
C.4 write-off 5.026 39 184 - 2 -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
- - 967 41 363 15
C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
C.7 altre variazioni in diminuzione (1) - 19 - 12 -
D. Rettifiche complessive finali (14.909) (246) (3.850) (336) (1.370) (14)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

A.2 Classificazione attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)

(Importi in migliaia)
Esposizioni Classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6 Senza rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.978.762 6.254.363 6.227.579 179 - - 6.469.743 27.930.626
- Primo stadio 8.978.762 6.254.363 6.227.579 179 - - 6.399.274 27.860.157
- Secondo stadio - - - - - - 46.374 46.374
- Terzo stadio - - - - - - 24.095 24.095
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
29.064 - - - - - - 29.064
- Primo stadio 29.064 - - - - - - 29.064
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
C. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
Totale (A+B+C) 9.007.826 6.254.363 6.227.579 179 - - 6.469.743 27.959.690
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate
- - 17.170 - - - 297.695 314.865
- Primo stadio - - 17.170 - - - 297.191 314.361
- Secondo stadio - - - - - - 317 317
- Terzo stadio - - - - - - 187 187
- Impaired acquisiti/e o originati/e - - - - - - - -
Totale (D) - - 17.170 - - - 297.695 314.865
Totale (A+B+C+D) 9.007.826 6.254.363 6.244.749 179 - - 6.767.438 28.274.555

La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.

La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.

La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.

Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, la Banca si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Amministrazioni centrali e obbligazioni bancarie garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100%, fatte salve le eccezioni stabilite dal CRR 575/2013, tra le quali, ad esempio, le esposizioni verso le amministrazioni centrali e le banche centrali degli Stati membri denominate e finanziate nella valuta nazionale di dette amministrazioni centrali e banche centrali a cui è applicato il fattore di ponderazione dello 0 per cento, come specificato all'articolo 114 del CRR.

Al 31 dicembre 2023 le esposizioni verso soggetti retail sono costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro, che non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente da titoli emessi da controparti Sovereign e da esposizioni creditizie verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)

La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(Importi in migliaia)
Garanzie reali
(1)
Garanzie personali
(2)
lorda netta Derivati su crediti
ipoteche per reali Altri derivati
Esposizione Esposizione -
Immobili
-
Finanziamenti
Immobili
leasing
Titoli garanzie
Altre
CLN Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
628.500 628.500 - - 621.906 - -
-
1.1. totalmente garantite 397 397 - - 396 - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
1.2. parzialmente garantite 628.103 628.103 - - 621.510 - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
17.166 17.165 - - 17.165 - -
-
2.1. totalmente garantite 17.166 17.165 - - 17.165 - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2.2. parzialmente garantite - - - - - - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(segue)

(Importi in migliaia)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati Totale
Banche società
finanziarie
Altre
soggetti
Altri
Amministrazioni
pubbliche
Banche società
finanziarie
Altre
soggetti
Altri
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - - - - -
621.906
1.1. totalmente garantite - - - - - - -
396
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
1.2. parzialmente garantite - - - - - - -
621.510
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
- - - - - - -
17.165
2.1. totalmente garantite - - - - - - -
17.165
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2.2. parzialmente garantite - - - - - - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(Importi in migliaia)
Garanzie reali
(1)
Garanzie personali
(2)
lorda
netta
Esposizione Esposizione
Ipoteche
reali
per
-
Altri derivati
-
Immobili
Finanziamenti
Immobili
leasing
Titoli garanzie
Altre
CLN Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
5.027.535 5.022.167 2.499.627 - 2.354.904 68.093 -
-
1.1. totalmente garantite 5.021.577 5.016.240 2.498.630 - 2.353.313 68.063 -
-
- di cui deteriorate 2.136 1.456 1.101 - 354 1 -
-
1.2. parzialmente garantite 5.958 5.927 997 - 1.591 30 -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
299.381 299.203 - - 235.990 4.020 -
-
2.1. totalmente garantite 299.348 299.170 - - 235.970 4.019 -
-
- di cui deteriorate 124 123 - - 123 - -
-
2.2. parzialmente garantite 33 33 - - 20 1 -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(segue)

(Importi in migliaia)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti Crediti di firma Totale
Altri derivati (1)+(2)
Banche società
finanziarie
Altre
soggetti
Altri
Amministrazioni
pubbliche
Banche società
finanziarie
Altre
soggetti
Altri
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - - - 95.829 -
5.018.453
1.1. totalmente garantite - - - - - 95.829 -
5.015.835
- di cui deteriorate - - - - - - -
1.456
1.2. parzialmente garantite - - - - - - -
2.618
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
- - - - - 59.181 -
299.191
2.1. totalmente garantite - - - - - 59.181 -
299.170
- di cui deteriorate - - - - - - -
123
2.2. parzialmente garantite - - - - - - -
21
- di cui deteriorate - - - - - - -
-

A.4 Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l'escussione di garanzie ricevute

Nessun dato da segnalare.

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Controparti Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui: imprese di
assicurazione)
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - (1) - -
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - 5 (21) - -
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - -
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 18.777.185 (5.515) 502.093 (442) 22.693 (3)
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
Totale (A) 18.777.185 (5.515) 502.098 (464) 22.693 (3)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 78 - 267.359 (143) - -
Totale (B) 78 - 267.359 (143) - -
Totale (A+B) 31/12/2023 18.777.263 (5.515) 769.457 (607) 22.693 (3)
Totale (A+B) 31/12/2022 21.024.339 (7.243) 364.270 (457) 28.909 (8)

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(segue)

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Controparti Società non finanziarie Famiglie
Rettifiche valore
Esposizione netta
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - (4) 1.110 (14.904)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 21 (246)
A.2 Inadempienze probabili 25 (91) 1.785 (3.738)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 234 (336)
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 1 (3) 1.039 (1.367)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 4 (14)
A.4 Esposizioni non deteriorate 1.340 (12) 5.668.549 (11.766)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 2.184 (41)
Totale (A) 1.366 (110) 5.672.483 (31.775)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - 203 (115)
B.2 Esposizioni non deteriorate 2.478 - 2.182.789 (45)
Totale (B) 2.478 - 2.182.992 (160)
Totale (A+B) 31/12/2023 3.844 (110) 7.855.475 (31.935)
Totale (A+B) 31/12/2022 3.123 (79) 8.141.090 (33.587)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Importi in migliaia)
Italia Altri paesi europei America
Esposizioni/Aree geografiche netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 1.106 (14.872) 2 (23) 2
A.2 Inadempienze probabili 1.810 (3.832) - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 1.039 (1.368) 1 (2) -
A.4 Esposizioni non deteriorate 11.240.477 (15.874) 11.954.139 (1.601) 768.740
Totale (A) 11.244.432 (35.946) 11.954.142 (1.626) 768.742
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 203 (115) - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 2.444.672 (187) 7.392 - 57
Totale (B) 2.444.875 (302) 7.392 - 57
Totale (A+B) 31/12/2023 13.689.307 (36.248) 11.961.534 (1.626) 768.799
Totale (A+B) 31/12/2022 16.084.949 (38.659) 11.755.631 (2.287) 764.055

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(segue)

(Importi in migliaia)
America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze (13) - - - (1)
A.2 Inadempienze probabili - 5 (17) - (1)
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate (110) 258.455 (99) 727.356 (51)
Totale (A) (123) 258.460 (116) 727.356 (53)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - 579 - 4 (1)
Totale (B) - 579 - 4 (1)
Totale (A+B) 31/12/2023 (123) 259.039 (116) 727.360 (54)
Totale (A+B) 31/12/2022 (285) 258.468 (88) 669.719 (47)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(Importi in migliaia)
Esposizioni / Aree geografiche Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
netta
Esposizione
valore
complessive
Rettifiche
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 281 (3.810) 88 (1.408) 244 (3.537) 493 (6.117)
A.2 Inadempienze probabili 526 (1.131) 173 (337) 262 (873) 849 (1.491)
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 355 (396) 136 (186) 259 (356) 289 (430)
A.4 Esposizioni non deteriorate 2.489.536 (4.181) 801.631 (1.285) 6.695.682 (7.848) 1.253.628 (2.560)
Totale (A) 2.490.698 (9.518) 802.028 (3.216) 6.696.447 (12.614) 1.255.259 (10.598)
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 56 (24) 13 (19) 12 (17) 122 (55)
B.2 Esposizioni non deteriorate 1.148.620 (158) 352.929 (10) 514.972 (9) 428.151 (10)
Totale (B) 1.148.676 (182) 352.942 (29) 514.984 (26) 428.273 (65)
Totale (A+B) 31/12/2023 3.639.374 (9.700) 1.154.970 (3.245) 7.211.431 (12.640) 1.683.532 (10.663)
Totale (A+B) 31/12/2022 3.154.860 (10.721) 1.247.929 (3.488) 9.950.403 (13.406) 1.731.757 (11.044)

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Aree geografiche Italia Altri paesi europei America
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 3.119.761 (160) 1.115.035 (135) 161.587
Totale (A) 3.119.761 (160) 1.115.035 (135) 161.587
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 17.341 (1) 896.721 - -
Totale (B) 17.341 (1) 896.721 - -
Totale (A+B) 31/12/2023 3.137.102 (161) 2.011.756 (135) 161.587
Totale (A+B) 31/12/2022 3.482.724 (182) 2.866.048 (152) 98.925

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (segue)

(Importi in migliaia)
America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate (20) - - 821.469 (57)
Totale (A) (20) - - 821.469 (57)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - - - -
Totale (B) - - - - -
Totale (A+B) 31/12/2023 (20) - - 821.469 (57)
Totale (A+B) 31/12/2022 (7) - - 718.953 (50)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Importi in migliaia)
Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per
cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
- - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 887.745 (77) 29.423 (5) 2.202.593 (78) - -
Totale (A) 887.745 (77) 29.423 (5) 2.202.593 (78) - -
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 17.341 (1) - - - - - -
Totale (B) 17.341 (1) - - - - - -
Totale (A+B) 31/12/2023 905.086 (78) 29.423 (5) 2.202.593 (78) - -
Totale (A+B) 31/12/2022 1.944.291 (123) 29.377 (7) 1.509.056 (52) - -

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B.4 Grandi esposizioni

Al 31 dicembre 2023 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto (di seguito CRR), sono le seguenti:

  • valore di bilancio: 24.594.510 migliaia di euro, escluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette come sotto definite;
  • valore non ponderato: 29.660.415 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • valore ponderato: 1.762.360 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • numero "posizioni di rischio": 32.

Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del CRR, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.

Il CRR prevede, inoltre, l'applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente ("esposizioni indirette"). Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute. Inoltre, il suddetto Regolamento prevede che gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").

In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni della Banca.

Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

C. Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)

Le informazioni di natura qualitativa e quantitativa di cui alla presente sezione non vanno fornite dalle banche che redigono il bilancio consolidato ai sensi della Circolare 262 di Banca d'Italia.

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

La Banca effettua operazioni passive di pronti contro termine e prestito titoli garantite da somme di denaro, che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine, a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli. I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto la Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.

La Banca effettua, inoltre, operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da altri titoli, in qualità di prestatore, a valere su titoli di proprietà.

Informazioni di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio

(Importi in migliaia)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto
di contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - X - - -
1. Titoli di debito - - - X - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - X - - -
4. Derivati - - - X - - -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
C. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
D. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
E. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
2.270.336 - 2.270.336 - 2.313.880 - 2.313.880
1. Titoli di debito 2.270.336 - 2.270.336 - 2.313.880 - 2.313.880
2. Finanziamenti - - - - - - -
Totale
31/12/2023
2.270.336 - 2.270.336 - 2.313.880 - 2.313.880
Totale
31/12/2022
3.642.588 - 3.642.588 - 3.466.841 - 3.466.841

Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.

Nella tabella sopra riportata sono escluse le Attività finanziarie cedute in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, alle quali non è associata alcuna passività.

E.2 Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Nessun dato da segnalare.

E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value

Nessun dato da segnalare.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento ("continuing involvement")

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D. Operazioni di covered bond

Nessun dato da segnalare.

F. Modelli per la misurazione del rischio di credito

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio di Negoziazione

Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la misurazione giornaliera del VaR e del Credit Spread VaR, misure che impattano direttamente il calcolo del Capitale Interno. L'esposizione al rischio di credito del portafoglio di negoziazione permane comunque estremamente limitata.

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio Bancario

Il portafoglio bancario della Banca è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca di Italia. Alle esposizioni verso controparti istituzionali è attribuita la classe di rating. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani

La Banca è esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2023. Precisiamo che la Banca detiene anche titoli di debito emessi da Stati sovrani classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 48 migliaia di euro.

La Banca ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

(Importi in migliaia)
Valore nominale al Valore di bilancio al Fair value al % Sulla voce di
bilancio
31/12/2023 31/12/2023 31/12/2023 31/12/2023
Italia 5.206.299 5.144.659 4.925.281 15,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.206.299 5.144.659 4.925.281 18,4%
Spagna 4.822.000 4.569.998 4.521.863 13,7%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.822.000 4.569.998 4.521.863 16,4%
Germania 175.000 171.792 161.508 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 175.000 171.792 161.508 0,6%
Francia 1.508.500 1.495.107 1.368.430 4,5%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
35.000 29.062 29.062 100,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.473.500 1.466.045 1.339.368 5,3%
Stati Uniti 565.611 553.551 550.809 1,7%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 565.611 553.551 550.809 2,0%
Austria 671.000 677.113 611.262 2,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 671.000 677.113 611.262 2,4%
Irlanda 960.500 934.278 917.835 2,8%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 960.500 934.278 917.835 3,4%
Regno Unito 23.014 22.924 22.935 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 23.014 22.924 22.935 0,1%
Belgio 715.000 720.605 657.501 2,2%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 715.000 720.605 657.501 2,6%
Portogallo 330.000 371.608 339.108 1,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 330.000 371.608 339.108 1,3%
Svizzera 21.598 21.726 21.723 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 21.598 21.726 21.723 0,1%
Arabia Saudita 90.000 90.338 77.339 0,3%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 90.000 90.338 77.339 0,3%
Cile 203.100 212.968 175.140 0,6%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 203.100 212.968 175.140 0,8%
Cina 165.832 165.270 137.489 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 165.832 165.270 137.489 0,6%
Lettonia 30.000 29.772 23.964 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.000 29.772 23.964 0,1%
Islanda 15.000 14.973 13.068 0,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.000 14.973 13.068 0,1%
Totale esposizioni sovrane 15.502.454 15.196.682 14.525.255 45,7%

Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio della Banca, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio indicate.

Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Al 31 dicembre 2023 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 45,7% del totale dell'attivo del bilancio della Banca. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dalla Banca non vi sono titoli di debito strutturati.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 31 dicembre 2023 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali la Banca è esposta.

Moody's Fitch Ratings Standard & Poor's
Italia Baa3 BBB BBB
Spagna Baa1 A- A
Germania Aaa AAA AAA
Francia Aa2 AA- AA
Stati Uniti Aaa AA+ AA+
Austria Aa1 AA+ AA+
Irlanda Aa3 AA- AA
Belgio Aa3 AA- AA
Portogallo A3 A- BBB+
Regno Unito Aa3 AA- AA
Svizzera Aaa AAA AAA
Arabia Saudita A1 A+ A
Cile A2 A- A+
Cina A1 A+ A+
Lettonia A3 A- A+
Islanda A2 A A+

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Sezione 2 – Rischi di mercato

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio della Banca, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.

Strategie e processi di gestione del rischio

Si rimanda al paragrafo "Strategie e processi di gestione del rischio" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Struttura e organizzazione

Si rimanda al paragrafo "Struttura e organizzazione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Impatti derivanti dal conflitto militare Russia-Ucraina

Si rimanda al paragrafo "Impatti derivanti dal conflitto militare Russia-Ucraina" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Sistemi di misurazione e di reporting

Si rimanda al paragrafo "Sistemi di misurazione e di reporting" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione

Si rimanda al paragrafo "Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Misure di rischio

Si rimanda al paragrafo "Misure di rischio" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza, che qui si intende integralmente riportato.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Si rimanda al paragrafo "B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza, che qui si intende integralmente riportato.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Euro

(Importi in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - 3 -
+ Posizioni corte - - - 3 72 - 3 -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 466 124.718 172 - 526 - 3.752 -
+ Posizioni corte 466 124.457 172 - 526 - 3.658 -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - 294 - - - - - -
+ Posizioni corte - 256 - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 97.389 150 24.600 - - - -
+ Posizioni corte 20 101.969 260 24.080 - - - -

Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importi in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 81.338 - 13 2 - - -
+ Posizioni corte - 83.841 - 13 2 - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - 367 - - - - - -
+ Posizioni corte - 417 - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 35 118.339 647 42.180 - - - -
+ Posizioni corte 17 113.483 522 42.604 - - - -

Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Indice quotazione Quotati
ITALIA U.S.A. LUSSEMBURGO SPAGNA PAESI BASSI ALTRI PAESI
A. Titoli di capitale
- posizioni lunghe 305 3.189 2.785 187 512 1.788 -
- posizioni corte 301 621 31 208 35 1.013 -
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di
capitale
- posizioni lunghe 44.280 52.496 26.604 23.720 21.321 31.499 -
- posizioni corte 44.320 52.455 26.869 23.739 21.229 31.596 -
C. Altri derivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe 634 2.418 541 321 162 1.538 -
- posizioni corte 542 5.293 2.683 302 752 2.284 -
D. Derivati su indici azionari
- posizioni lunghe 63.966 278 - - - 1.403 -
- posizioni corte 39.727 18.081 - 202 - 9.568 -

Fineco non assume posizioni speculative direzionali sui propri portafogli, in coerenza con la propensione al rischio di mercato e la Market Risk Policy approvati dal Consiglio di Amministrazione della Banca. Il portafoglio di negoziazione è movimentato esclusivamente per necessità di business legata alla negoziazione in conto proprio con la clientela; le posizioni legate a tale attività sono quindi soggette ad una serie di limiti previsti dalle policy che portano ad una sostanziale chiusura del rischio di mercato derivante dalle posizioni a fine giornata.

Tali politiche portano ad un elevato turnover giornaliero degli strumenti nel portafoglio di negoziazione. Considerando tale contesto, non è significativo riportare evidenze circa l'impatto della variazione dei prezzi dei titoli di capitale e degli indici azionari sul margine di intermediazione, sul risultato d'esercizio e sul patrimonio netto, nonché i risultati delle analisi di scenario.

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l'analisi della sensitività

La Banca monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.

Al 31 dicembre 2023 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 288 migliaia di euro. La media per l'anno 2023 è pari a 183 migliaia di euro, con un picco massimo di 487 migliaia di euro, ed un minimo di 25 migliaia di euro.

La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.

Il Risk Management si è dotato di un sistema di controlli che riguarda limiti sulle posizioni aperte a fine giornata, sulle P&L generate e sul VaR calcolato sulle posizioni aperte a fine giornata (limiti mai toccati nel corso dell'anno). Nel corso dell'anno sono state registrate delle perdite in 15 giornate e tra queste solo in una la perdita ha superato il valore di VaR (40 migliaia di euro verso 25 migliaia di euro).

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Focus sul portafoglio obbligazionario

Con specifico riferimento al portafoglio HTC di FinecoBank, che al 31 dicembre 2023 risulta prevalentemente composto da strumenti obbligazionari governativi (titoli emessi da Stati, Enti sovrannazionali e Organizzazioni internazionali governative), variazioni nei tassi di interesse potrebbero determinare delle variazioni di fair value positive o negative, che, come previsto dai principi contabili con riferimento agli strumenti classificati nel portafoglio HTC, non sono contabilizzate nel conto economico. Si evidenzia inoltre che, al 31 dicembre 2023, una parte consistente del portafoglio

titoli, pari ad 8.047,5 milioni di euro, risulta coperto da strumenti finanziari derivati, che hanno per natura una sensitivity opposta a quella dell'attività coperta. La sensitivity di rischio tasso a +100 bps dei titoli coperti da derivati ammonta a -398,59 milioni di euro, mentre la sensitivity dei relativi derivati a copertura ammonta a +347,53 milioni di euro.

Focus su investimenti immobiliari

Al 31 dicembre 2023, la Banca non detiene significativi investimenti nel settore immobiliare. L'unica eccezione è rappresentata dall'immobile sito a Milano, presso cui FinecoBank ha la propria sede legale. Per tale immobile, il valore di mercato è stato determinato da un valutatore esterno, ed è costituito dalla somma dei flussi di cassa attesi attualizzati e del valore del bene attualizzato al termine dell'arco temporale ipotizzato. Il tasso di attualizzazione, più noto come WACC (dall'acronimo inglese Weighted Average Cost of Capital), applicato per la stima dell'immobile, rappresenta il rendimento atteso che l'investimento immobiliare deve generare per remunerare i creditori, gli eventuali azionisti e gli altri fornitori di capitale. Il fair value ammonta a 79,25 milioni di euro, la sensitivity al tasso di attualizzazione (WACC) ammonta rispettivamente a -6,24 milioni di euro nello scenario +100 bps, e a 6,91 milioni di euro nello scenario -200 bps.

Per ogni altra informazione qualitativa si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario, che qui si intende integralmente riportato.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro

(Importo in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi a fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 4.413.449 2.205.497 574.164 529.118 9.245.098 12.000.686 846.687 -
1.1 Titoli di debito - 1.016.726 491.141 372.240 8.388.128 11.106.600 2 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 1.016.726 491.141 372.240 8.388.128 11.106.600 2 -
1.2 Finanziamenti a banche 2.037.538 270.117 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 2.375.911 918.654 83.023 156.878 856.970 894.086 846.685 -
- c/c 2.172.418 49 49 98 546 2 - -
- altri finanziamenti 203.493 918.605 82.974 156.780 856.424 894.084 846.685 -
- con opzione di rimborso anticipato 7.281 497.065 82.302 153.681 850.912 894.071 846.667 -
- altri 196.212 421.540 672 3.099 5.512 13 18 -
2. Passività per cassa 27.671.738 165.843 19.078 647.531 563.610 326.087 2.060 -
2.1 Debiti verso clientela 26.859.072 115.608 18.970 647.313 63.189 14.177 2.060 -
- c/c 26.742.987 - - - - - - -
- altri debiti 116.085 115.608 18.970 647.313 63.189 14.177 2.060 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 116.085 115.608 18.970 647.313 63.189 14.177 2.060 -
2.2 Debiti verso banche 812.666 50.235 108 218 1.830 1.237 - -
- c/c 1.166 - - - - - - -
- altri debiti 811.500 50.235 108 218 1.830 1.237 - -
2.3 Titoli di debito - - - - 498.591 310.673 - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - 498.591 310.673 - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - 5.590.624 423.131 946.191 (1.306.248) (5.171.584) (482.116) -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - 5.590.624 423.131 946.191 (1.306.248) (5.171.584) (482.116) -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - 5.590.624 423.131 946.191 (1.306.248) (5.171.584) (482.116) -
+ Posizioni lunghe - 8.822.461 450.000 1.000.000 1.655.000 - - -
+ Posizioni corte - 3.231.837 26.869 53.809 2.961.248 5.171.584 482.116 -
4. Altre operazioni fuori bilancio (263.773) (9.739) 10.338 224 526 262.419 5 -
+ Posizioni lunghe 38 3.876 13.616 224 526 262.419 5 -
+ Posizioni corte 263.811 13.615 3.278 - - - - -

I Finanziamenti a clientela in conto corrente a tasso indicizzato concessi dalla Banca sono stati rappresentati nella colonna a vista. In linea generale, infatti, il riprezzamento del tasso avviene ad inizio mese sulla base della media delle rilevazioni giornaliere del mese precedente.

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importo in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi a fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 252.442 134.115 97.624 386.357 126.543 1 - -
1.1 Titoli di debito - 49.825 97.624 386.357 126.531 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 49.825 97.624 386.357 126.531 - - -
1.2 Finanziamenti a banche 246.756 46.216 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 5.686 38.074 - - 12 1 - -
- c/c 749 - - - - 1 - -
- altri finanziamenti 4.937 38.074 - - 12 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 4.937 38.074 - - 12 - - -
2. Passività per cassa 971.488 26.796 - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela 971.449 26.151 - - - - - -
- c/c 961.401 - - - - - - -
- altri debiti 10.048 26.151 - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 10.048 26.151 - - - - - -
2.2 Debiti verso banche 39 645 - - - - - -
- c/c 39 - - - - - - -
- altri debiti - 645 - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio - (5.826) 5.826 - - - - -
+ Posizioni lunghe - 3.294 9.120 - - - - -
+ Posizioni corte - 9.120 3.294 - - - - -

Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività

Template EU IRRBB

Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB, riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 31 dicembre 2023 ed al 30 giugno 2023. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.

(Importi in migliaia)
a b c d
Supervisory shock scenarios Changes of the economic value of equity Changes of the net interest income
Current period Last period Current period Last period
1 Shock al rialzo parallelo (48.511) (77.383) 110.400 113.838
2 Shock al ribasso parallelo 22.242 38.481 (225.399) (235.729)
3 Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) 52.213 30.469 - -
4 Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) (114.566) (75.240) - -
5 Shock up dei tassi a breve (121.300) (94.576) - -
6 Shock down dei tassi a lungo 63.618 49.285 - -

La tabella riporta i risultati gli scenari c.d. Supervisory Outlier Test, così come descritti al paragrafo precedente, condotti sul valore economico e sul margine di interesse. Con riferimento all'Economic Value i risultati mostrano una sensitività negativa in caso di rialzo dei tassi, parallelo o dei tassi a breve, mentre una sensitività positiva negli scenari rialzisti, paralleli o dei tassi a lungo termine. L'analisi di sensitività sul margine d'interesse mostra nello shift rialzista sulla curva di tasso di interesse un impatto positivo, mentre in quello ribassista un impatto negativo.

Oltre agli scenari SOT sopra descritti, la Banca conduce con cadenza settimanale le analisi di sensitività regolamentari sull'Economic Value con scenari paralleli di +/- 200 bps. Ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, l'analisi evidenzia un impatto negativo che si attesta a -48.555 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 21.788 migliaia di euro.

Con riferimento alle restanti misure di rischio tasso di interesse, si riporta che l'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point (BP01) evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -210 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2023 l'Interest Rate VaR della Banca (*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%) si attesta a circa 9.642 migliaia di euro. La media per il 2023 è pari a 10.493 migliaia di euro con un picco massimo di 17.211 migliaia di euro ed un minimo di 8.166 migliaia di euro.

Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 31.933 migliaia di euro. La media per il 2023 è pari a 74.760 migliaia di euro con un picco massimo di 120.556 migliaia di euro ed un minimo di 31.579 migliaia di euro.

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.3 Rischio di cambio, che qui si intende integralmente riportato.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Si rimanda al paragrafo "B. Attività di copertura del rischio di cambio" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.3 Rischio di cambio – portafoglio bancario, che qui si intende integralmente riportato.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

(Importi in migliaia)
Valute
Voci USD GBP CHF JPY CAD ALTRE VALUTE
A. Attività finanziarie 827.123 95.213 61.317 7.325 3.249 15.618
A.1 Titoli di debito 607.980 22.924 29.432
A.2 Titoli di capitale 12.266 427 72
A.3 Finanziamenti a banche 164.182 71.069 31.697 7.325 3.176 15.522
A.4 Finanziamenti a clientela 42.695 793 188 1 96
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività 193 41 1 23
C. Passività finanziarie 818.211 95.694 61.010 7.314 3.257 14.022
C.1 Debiti verso banche 645 39
C.2 Debiti verso clientela 817.566 95.694 61.010 7.314 3.257 13.983
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività 2.062 291 1 249
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe 711 1
+ Posizioni corte 492 6 64
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 106.205 9.313 12.529 26.729 2.253 6.941
+ Posizioni corte 104.451 8.357 11.368 26.636 2.133 6.695
Totale attività 934.232 104.567 73.847 34.055 5.502 22.582
Totale passività 925.216 104.348 72.378 34.014 5.391 20.966
Sbilancio (+/-) 9.016 219 1.469 41 111 1.616

L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio è quantificato attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Al 31 dicembre 2023 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 149 migliaia di euro. La media per l'anno 2023 è pari a 86 migliaia di euro con un picco massimo di 149 migliaia di euro ed un minimo di 37 migliaia di euro.

Sezione 3 – Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse - - 1.088 144 - - 1.289 1.003
a) Opzioni - - 28 - - - 28 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 144 - - - 1.003
e) Altri - - 1.060 - - - 1.261 -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - 112.977 37.793 - - 77.458 19.993
a) Opzioni - - 15.390 - - - 7.947 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 37.793 - - - 19.993
e) Altri - - 97.587 - - - 69.511 -
3. Valute e oro - - 216.376 188 - - 138.946 -
a) Opzioni - - 667 - - - 521 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 188 - - - -
e) Altri - - 215.709 - - - 138.425 -
4. Merci - - 4.541 2.653 - - 4.118 2.553
5. Altri - - - 286 - - - -
Totale - - 334.982 41.064 - - 221.811 23.549

La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Vorvel e non regolati con controparti centrali.

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Over the counter Over the counter Mercati
Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 3 - - - 1 -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - 32 - - - 76
g) Altri - - 3.617 - - - 3.753 -
Totale - - 3.620 32 - - 3.754 76
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - 1.880 - - - 574 -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - 54 - - - 70
g) Altri - - 1.413 - - - 1.140 -
Totale - - 3.293 54 - - 1.714 70

La lettera g) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Vorvel e non regolati con controparti centrali.

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Importi in migliaia)
Attività sottostanti Controparti centrali Banche Altre società finanziarie Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X - - 1.088
- fair value positivo X - - 12
- fair value negativo X - - 1
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X 3 5.038 107.936
- fair value positivo X - 96 2.761
- fair value negativo X - - 2.776
3) Valute e oro
- valore nozionale
X 147.117 - 69.259
- fair value positivo X 119 - 592
- fair value negativo X 48 - 351
4) Merci
- valore nozionale X - - 4.541
- fair value positivo X - - 40
- fair value negativo X - - 117
5) Altri
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci -
- valore nozionale
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo - - - -
5) Altri - - - -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

(Importi in migliaia)
Sottostanti/Vita residua Fino ad 1 anno Oltre 1 anno e fino
a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 1.060 - 28 1.088
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari 25.116 93 87.768 112.977
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 216.376 - - 216.376
A.4 Derivati finanziari su merci 4.202 - 339 4.541
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31/12/2023 246.754 93 88.135 334.982
Totale 31/12/2022 166.510 87 55.214 221.811

B. Derivati creditizi

Nessun dato da segnalare.

3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

Si precisa che la Banca ha in essere esclusivamente coperture di fair value che rispondono tutti ad una logica di copertura del rischio tasso, e prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva € STR.

A. Attività di copertura del fair value

Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente Asset Swap e interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. A seconda dell'operatività economica sottostante è possibile distinguere tre tipologie di coperture attualmente in essere:

  • Copertura dei titoli di Stato: una parte della liquidità della Banca è attualmente investita in titoli di Stato a tasso fisso. La scelta di acquistare titoli a tasso fisso è stata fatta tenendo conto della elevata liquidità di tali strumenti rispetto a titoli a tasso variabile disponibili sul mercato. L'Asset Swap prevede il pagamento della cedola del titolo (tasso fisso) e la ricezione del tasso variabile più spread, senza upfront da pagare/incassare alla data di negoziazione del derivato. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare le coperture replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza e date di pagamento degli interessi;
  • Copertura della componente stabile della raccolta a vista a tasso fisso: FinecoBank, utilizza un modello economico-statistico per la modellizzazione delle poste a vista che consente di quantificare una componente insensibile alla variazione dei tassi di interesse. È quindi possibile definire le coperture da porre in essere, in osservanza dei limiti di sensitivity approvati da Fineco all'interno del Risk Appetite Framework;
  • Copertura dei mutui a tasso fisso: la Banca copre parte del rischio tasso derivante dal portafoglio mutui a tasso fisso tramite contratti swap, in cui paga tasso fisso e riceve tasso variabile senza spread. Le coperture si concentrano sulla componente a tasso fisso oltre i 10 anni in quanto la componente inferiore è gestibile tramite natural hedge rispetto a poste del passivo a tasso fisso di pari scadenza.

Si segnala, infine, che nel corso dell'esercizio 2023 non ci sono state interruzioni delle relazioni di copertura, ma esclusivamente chiusure di contratti derivati di copertura contestualmente alla vendita delle attività coperte.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività della Banca.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività della Banca.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

D. Strumenti di copertura

Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/passività a tasso fisso.

L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. Il Gruppo utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.

Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente core insensible delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza e date di pagamento degli interessi.

Tutti i derivati finanziari di copertura in essere al 31 dicembre 2023 sono oggetto di clearing presso un Partecipante diretto ad una Controparte Centrale.

E. Elementi coperti

Le attività coperte sono rappresentate da titoli a tasso fisso e mutui erogati a clientela a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti per la componente di rischio tasso con Asset Swap e Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso dei titoli o il tasso fisso dei mutui con un tasso variabile.

Le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dalla Banca.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 11.927.461 - - - 13.396.612 - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap 11.927.461 - - - 13.396.612 - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale 11.927.461 - - - 13.396.612 - - -

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Importi in migliaia)
Fair value positivo e negativo Variazione del valore
usato per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Tipologie derivati Over the counter Over the counter Totale Totale
Senza controparti centrali Senza controparti centrali 31/12/2023 31/12/2022
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Fair value positivo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap 896.577 - - - 1.691.642 - - - - -
c) Cross currency
swap
- - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 896.577 - - - 1.691.642 - - - - -
Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap 59.988 - - - 63.752 - - - - -
c) Cross currency
swap
- - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 59.988 - - - 63.752 - - - - -

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Importi in migliaia)
Attività sottostanti Controparti centrali Banche Altre società finanziarie Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X -
-
-
- fair value positivo X -
-
-
- fair value negativo X -
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X -
-
-
- fair value positivo X -
-
-
- fair value negativo X -
-
-
3) Valute e oro
- valore nozionale X -
-
-
- fair value positivo X -
-
-
- fair value negativo X -
-
-
4) Merci
- valore nozionale X -
-
-
- fair value positivo X -
-
-
- fair value negativo X -
-
-
5) Altri
- valore nozionale X -
-
-
- fair value positivo X -
-
-
- fair value negativo X -
-
-
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale 11.927.461 -
-
-
- fair value positivo 896.577 -
-
-
- fair value negativo 59.988 -
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - -
-
-
- fair value positivo - -
-
-
- fair value negativo - -
-
-
3) Valute e oro
- valore nozionale - -
-
-
- fair value positivo - -
-
-
- fair value negativo - -
-
-
4) Merci
- valore nozionale - -
-
-
- fair value positivo - -
-
-
- fair value negativo - -
-
-
5) Altri
- valore nozionale - -
-
-
- fair value positivo - -
-
-
- fair value negativo - -
-
-

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(Importi in migliaia)
Sottostanti/Vita residua Fino ad 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5
anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di
interesse
1.657.514 4.616.248 5.653.699 11.927.461
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici
azionari
- - - -
A.3 Derivati finanziari su valute ed oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31/12/2023 1.657.514 4.616.248 5.653.699 11.927.461
Totale 31/12/2022 147.151 5.463.153 7.786.308 13.396.612

B. Derivati creditizi di copertura

Nessun dato da segnalare.

C. Strumenti non derivati di copertura

Nessun dato da segnalare.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

Come enunciato nella Parte A della presente nota integrativa, la Banca applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9 per le operazioni di coperture specifica ("MicroHedging"), mentre si è avvalsa della facoltà di continuare ad utilizzare lo IAS 39 per le operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie (copertura generica o "Macrohedging").

Nella tabella sotto riportata sono esposte le operazioni di copertura specifica ("MicroHedging") in essere, per le quali la Banca applica le previsioni dell'IFRS 9.

Per completezza di informazione, si segnala che le operazioni di copertura generica in essere al 31 dicembre 2023, per le quali la Banca applica le previsioni dello IAS 39, si riferiscono a:

  • l'ammontare monetario delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" oggetto di copertura generica è pari a 1.388.461 migliaia di euro, riferito esclusivamente ai mutui;
  • l'ammontare monetario delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" oggetto di copertura generica è pari a 3.205.000 migliaia di euro, riferito esclusivamente alla raccolta core.
(Importi in migliaia)
Coperture
specifiche -
Coperture specifiche
Coperture
specifiche: valore
di bilancio
posizioni nette:
valore di bilancio
delle attività o
passività (prima
della
compensazione)
Variazioni
cumulate di fair
value dello
strumento
coperto
Cessazione della
copertura:
variazioni
cumulate residue
del fair value
Variazioni del
valore usato per
rilevare
l'inefficacia della
copertura
Coperture
generiche: Valore
di bilancio
A. Attività
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - copertura di:
- - - - - -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse - - - - - x
1.2 Titoli di capitale e indici azionari - - - - - x
1.3 Valute e oro - - - - - x
1.4 Crediti - - - - - x
1.5 Altri - - - - - x
2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
- copertura di:
6.877.563 6.877.563 (640.767) - 423.363 -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 6.877.563 6.877.563 (640.767) - 423.363 x
1.2 Titoli di capitale e indici azionari - - - - - x
1.3 Valute e oro - - - - - x
1.4 Crediti - - - - - x
1.5 Altri - - - - - x
Totale 31/12/2023 6.877.563 6.877.563 (640.767) - 423.363 -
Totale 31/12/2022 7.760.843 7.760.843 (1.416.588) - (1.341.416) -
B. Passività
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - copertura di:
- - - - - -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse - - - - - x
1.2 Valute e oro - - - - - x
1.3 Altri - - - - - x
Totale 31/12/2023 - - - - - -
Totale 31/12/2022 - - - - - -

D.2 Coperture dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

Nessun dato da segnalare.

E. Effetti delle operazioni di copertura a patrimonio netto

Nessun dato da segnalare.

3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Nessun dato da segnalare, in quanto non sono presenti derivati di negoziazione e derivati di copertura oggetto di compensazione in bilancio ai sensi dello IAS 32, paragrafo 42.

Sezione 4 – Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.4 Rischio di liquidità, che qui si intende integralmente riportato.

Informazioni di natura quantitativa

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare 262 di Banca d'Italia), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale. Non sono stati pertanto utilizzati dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo.

Le aperture di credito in conto corrente con contratto di fido fino a revoca concesse dalla Banca, i margini iniziali, i margini di variazione e il default fund sono stati convenzionalmente rappresentati nella colonna a vista. A tal fine si precisa che, in linea generale, la Banca ha la facoltà di recedere, in qualsiasi momento, dalle aperture di credito con contratto di fido fino a revoca, nonché di ridurne l'importo o di sospenderne l'utilizzo con effetto immediato, al ricorrere di giusta causa o di giustificato motivo, oppure con un preavviso previsto contrattualmente. I margini iniziali, i margini di variazione e il default fund, invece, sono attività per cassa senza una scadenza contrattuale definita, il cui importo può variare giornalmente.

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie: Valuta di denominazione: Euro

(Importi in migliaia)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre
15 giorni
a 1 mese
Da oltre 1
mese fino
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
Da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5 anni Durata
Indeterminata
A. Attività per cassa 4.332.593 24.608 341.181 32.053 916.096 554.780 644.211 9.670.807 13.079.124 269.091
A.1 Titoli di Stato - - 9.004 3.240 44.508 437.601 365.620 7.197.533 8.457.213 -
A.2 Altri titoli di debito - 406 1.144 1.023 634.175 9.410 71.022 1.536.579 2.578.554 -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 4.332.593 24.202 331.033 27.790 237.413 107.769 207.569 936.695 2.043.357 269.091
- Banche 2.037.204 1.892 - - 1 - - - - 269.091
- Clientela 2.295.389 22.310 331.033 27.790 237.412 107.769 207.569 936.695 2.043.357 -
B. Passività per cassa 27.706.288 161.241 287 681 18.064 19.642 674.839 564.930 317.905 -
B.1 Depositi e conti correnti 26.752.260 178 287 681 2.371 16.768 666.323 32.921 - -
- Banche 1.166 - - - - - - - - -
- Clientela 26.751.094 178 287 681 2.371 16.768 666.323 32.921 - -
B.2 Titoli di debito - - - - 13.875 - 2.500 500.000 300.000 -
B.3 Altre passività 954.028 161.063 - - 1.818 2.874 6.016 32.009 17.905 -
C. Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - 155.236 - - - - - 564 300 812
- Posizioni corte - 158.741 - - 144 - 3 636 158 812
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe 801 - 5.662 43.704 40.329 93.741 158.232 - - -
- Posizioni corte 1.316 - 3.510 4.850 21.886 30.437 57.012 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - 4.677 - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - 4.677 - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe 38 2 28 438 129 13.616 224 526 262.424 -
- Posizioni corte 263.811 13.305 - 310 - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importi in migliaia)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni
a 1 mese
Da oltre 1
mese fino
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
Da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
Da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeterminata
A. Attività per cassa 252.776 9.074 965 25.865 53.563 147.097 399.534 126.719 1 -
A.1 Titoli di Stato - - 255 23.028 27.709 100.876 391.861 126.697 - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - 7.673 - - -
A.3 Quote OICR 23 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 252.753 9.074 710 2.837 25.854 46.221 - 22 1 -
- Banche 246.794 214 - - 401 46.221 - - - -
- Clientela 5.959 8.860 710 2.837 25.453 - - 22 1 -
B. Passività per cassa 972.086 26.857 - - - - - - 580 -
B.1 Depositi e conti correnti 961.474 - - - - - - - - -
- Banche 39 - - - - - - - - -
- Clientela 961.435 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività 10.612 26.857 - - - - - - 580 -
C. Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - 116.857 - 90 188 - 90 27 - -
- Posizioni corte - 112.780 - 2.245 506 - 91 27 - -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe 2.846 - - - - - - - - -
- Posizioni corte 2.014 - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - 4.479 - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - 4.479 - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - 9.120 - - - -
- Posizioni corte - 9.120 - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Sezione 5 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.5 Rischi operativi, Informazioni di natura qualitativa, che qui si intende integralmente riportato.

B. Rischi derivanti da pendenze rilevanti

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti di FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2023 un fondo per rischi e oneri pari a 23.817 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono la Banca, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

C. Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria

I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2023 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.

A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.

In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2023 la Banca ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 2,9 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,5 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

L'analisi delle perdite consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi della Banca e di individuare eventuali aree critiche.

Al 31 dicembre 2023 il 60% delle perdite operative della Banca è relativo al rischio di condotta, che comprende i due event type "Frode interna" e "Clientela, prodotti e prassi professionali". In particolare, l'event type "frode interna" si manifesta principalmente attraverso frodi perpetrate a danno dei clienti dai consulenti finanziari facenti parte della rete di vendita. A mitigazione di tale rischio, oltre ai numerosi controlli a distanza effettuati sulla rete di vendita da diverse strutture della Banca (Direzione Controlli Rete, Internal Audit, Compliance e Direzione CRO), è stata stipulata una polizza di assicurazione sull'infedeltà dei consulenti finanziari. L'event type "Clientela, prodotti e prassi professionali" invece si manifesta principalmente attraverso il misselling dei prodotti finanziari alla clientela.

Le perdite relative agli altri event type, descritti nella sezione "Sistema di misurazione dei rischi", sono residuali e pari a circa il 40%.

Si evidenzia che la riduzione del peso delle perdite operative del Gruppo relative al rischio di condotta rispetto a dicembre 2022 (ammontavano a circa il 76%) è dovuta principalmente alla riduzione delle perdite derivanti da frodi interne (ET 1) nel corso del 2023, e solo in misura esigua all'incremento delle perdite relative agli altri event type.

I dati riportati sono coerenti con il modello di business di FinecoBank che si focalizza sull'offerta di servizi di consulenza finanziaria alla clientela al dettaglio, e vanta una delle maggiori reti di vendita in Europa.

Sezione 6 – Altri rischi e informazioni

Si rimanda al paragrafo "1.6 Altri rischi e informazioni" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, che qui si intende integralmente riportato.

Parte F – Informazioni sul patrimonio

Parte F - Informazioni sul patrimonio

Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio è orientata ad assicurare che i ratios siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.

Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dalla Banca, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.

La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Banca elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo periodo perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. A tal proposito, si precisa che a livello individuale la Banca è soggetta ai seguenti requisiti patrimoniali previsti dal Regolamento (UE) 575/2013:

  • 4,50% in termini di Common Equity Tier 1 ratio;
  • 6% in termini di Tier 1 Ratio;
  • 8% in termini di Total Capital Ratio.

Si evidenzia, inoltre, che la Banca ha l'obbligo di detenere, in aggiunta al patrimonio primario di classe 1, necessario per soddisfare i requisiti in materia di Fondi propri previsti dall'articolo 92 CRR, una riserva di conservazione del capitale pari al 2,5% dell'esposizione complessiva al rischio della Banca ed una riserva di capitale anticiclica specifica per l'ente che, con riferimento alle esposizioni in essere al 31 dicembre 2023, risulta pari a 0,10%.

Per quanto riguarda il coefficiente di leva finanziaria, invece il requisito minimo da rispettare risulta pari al 3%.

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement35 , perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. A partire dal 3 giugno 2023 e per i prossimi 5 anni, la cedola è stata fissata al 7,363%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, destinato alla negoziazione sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

35 Unrated e unlisted.

Parte F - Informazioni sul patrimonio

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Importo
31/12/2023
Importo
31/12/2022
1. Capitale 201.508 201.340
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
3. Riserve 855.420 750.045
- di utili 809.647 708.614
a) legale 40.302 40.268
c) azioni proprie 1.243 1.714
d) altre 768.102 666.632
- altre 45.773 41.431
4. Strumenti di capitale 500.000 500.000
5. (Azioni proprie) (1.243) (1.714)
6. Riserve da valutazione: (6.730) 2.121
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(2.595) (3.898)
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (4.136) 6.020
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto 1 (1)
7. Utile (perdita) d'esercizio 604.498 421.985
Totale 2.155.387 1.875.711

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Attività/Valori Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito - (2.595) - (3.898)
2. Titoli di capitale - - - -
3. Finanziamenti - - - -
Totale - (2.595) - (3.898)

Parte F - Informazioni sul patrimonio

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (3.898) - -
2. Variazioni positive 1.303 - -
2.1 Incrementi di fair value 1.303 - -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito - X -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo - X -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
3. Variazioni negative - - -
3.1 Riduzioni di fair value - - -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito - - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo - X -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
3.5 Altre variazioni - - -
4. Rimanenze finali (2.595) - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(Importi in migliaia)

Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali
a benefici definiti
1. Esistenze iniziali 6.020
2. Variazioni positive -
2.1 Incrementi di fair value -
2.2 Altre variazioni -
3. Variazioni negative (10.156)
3.1 Riduzioni di fair value -
3.2 Altre variazioni (10.156)
4. Rimanenze finali (4.136)

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2023", pubblicato sul sito internet della Società (https://about.finecobank.com), previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio e il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix).

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Nessuna informazione da segnalare.

Parte H – Operazioni con parti correlate

Parte H - Operazioni con parti correlate

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business. Sono inclusi in questa categoria, inoltre, i dirigenti con responsabilità strategiche (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti) di Fineco AM, unica società del Gruppo oltre alla Capogruppo FinecoBank.

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/settori Totale Totale
2023 2022
Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale
a) benefici a breve termine 7.665 7.178
b) benefici successivi al rapporto di lavoro 257 253
di cui relativi a piani a prestazioni definite - -
di cui relativi a piani a contribuzioni definite 257 253
c) altri benefici a lungo termine - -
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - -
e) pagamenti in azioni 2.848 3.074
Totale 10.770 10.505

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 7 febbraio 2023, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come tempo per tempo modificato e aggiornato (da ultimo con delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020);
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Capitolo 11 della Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 (recante le "Disposizioni di vigilanza per le banche"), così come integrata a seguito dell'aggiornamento n. 33 del 23 giugno 2020;
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2023 sono state poste in essere dalla Banca operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2023, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:

(Importi in migliaia)
Consistenze al 31/12/2023
Società
controllate non
consolidate
Società
collegate
Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo
di bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato b) crediti verso
clientela
- - 1.074 466 1.540 0,01% 4.272 0,02%
Totale attivo - - 1.074 466 1.540 0,01% 4.272 0,01%
Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato b) debiti verso
la clientela
- - 1.805 4.328 6.133 0,02% - 0,00%
Passività finanziarie di
negoziazione
- - - - - 0,00% 51 0,73%
Altre passività - 157 236 - 393 0,10% - 0,00%
Totale passivo - 157 2.041 4.328 6.526 0,02% 51 0,00%
Garanzie rilasciate e impegni - - 726 56 782 0,25% - 0,00%

Si precisa che nella tabella sopra esposta non è riportato il valore di bilancio delle partecipazioni detenute nelle Società collegate rilevate nella voce di bilancio 70 Partecipazioni.

Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico:

(Importi in migliaia)
Conto economico esercizio 2023
Società controllate
non consolidate
Società
collegate
Amministratori,
collegio sindacale
e dirigenti
strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo
di bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Interessi attivi e proventi
assimilati
- - 11 17 28 0,00% - 0,00%
Interessi passivi e oneri assimilati - - (5) (2) (7) 0,01% - 0,00%
Commissioni attive - - 4 9 13 0,00% 17.750 2,35%
Commissioni passive - (623) - - (623) 0,15% - 0,00%
Risultato netto dell'attività di
negoziazione
- - - 2 2 0,00% - 0,00%
Rettifiche/riprese di valore nette
per rischio di credito
- - 1 - 1 -0,03% 3 -0,10%
Altri oneri/proventi di gestione - - 76 12 88 0,05% - 0,00%
Totale conto economico - (623) 87 38 (498) 17.753

Si segnala che due soggetti giuridici, che rientrano nella categoria "Azionisti" al 31 dicembre 2023, risultano essere stati fra i primi prenditori di una quota dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del 2021 (gli Azionisti non erano tali alla data di collocamento) e dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del primo semestre 2023, ma nulla è stato riportato nelle tabelle sopra riportate in quanto lo strumento è un public placement quotato e non è disponibile l'informazione in merito ai possessori del titolo alla data di bilancio.

La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.652 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati principalmente dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel SIM S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Vorvel, dei certificates emessi da Fineco. Con riferimento ai rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., si precisa che la tabella sopra riportata non include la valutazione al patrimonio netto della Società che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2023 di una svalutazione di 68 migliaia di euro.

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e

Parte H - Operazioni con parti correlate

controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Banca (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica), dei Dirigenti con responsabilità strategica della controllata Fineco AM (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti, con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1) e nei confronti del Responsabile Internal Audit, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2023 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:

  • agli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche (ovvero quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, il soggetto interessato);
  • alle controllate (anche congiuntamente) dai "dirigenti con responsabilità strategiche" o dei loro stretti familiari.

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2022 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2023 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive di competenza dell'esercizio 2023.

Sono escluse le consistenze al 31 dicembre 2023 e le componenti economiche maturate nel corso dell'esercizio 2023 nei confronti di Fineco Asset Management DAC, in quanto esposte nella tabella sotto riportata.

Rapporti con le società del Gruppo FinecoBank

(Importi in migliaia)
Fineco Asset Management DAC Totale 31/12/2023
Attivo 15.592
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela 15.226
Altre attività 366
Passivo 30
Altre passività 30
Conto economico 280.728
Commissioni attive 166.828
Dividendi e proventi simili 113.694
Altre spese amministrative (30)
Altri oneri/proventi di gestione 236

Si precisa che nella tabella sopra esposta non è riportato il valore di bilancio della partecipazione detenuta nella Società controllata rilevata nella voce di bilancio 70 Partecipazioni.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si riferiscono a crediti di funzionamento connessi all'attività di distribuzione di prodotti finanziari.

Le componenti economiche rilevate in bilancio si riferiscono, principalmente, alle commissioni attive retrocesse alla Banca in relazione all'attività di collocamento dei prodotti finanziari e al dividendo percepito.

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Per la descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali si rimanda al paragrafo A. Informazioni di natura qualitativa - 1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - Parte I della nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

1. Variazioni annue

(Importi in migliaia)
Voci / Numero opzioni e prezzi di esercizio Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Numero opzioni Prezzi medi di
esercizio
Scadenza media Numero opzioni Prezzi medi di
esercizio
Scadenza media
A. Esistenze iniziali 2.013.326 - ott-24 2.037.312 - giu-24
B. Aumenti 171.119 - X 244.406 - X
B.1 Nuove emissioni 171.119 - lug-25 244.406 - mag-24
B.2 Altre variazioni - - X - - X
C. Diminuzioni (593.081) - X (268.392) - X
C.1 Annullate (5.286) - X (2.115) - X
C.2 Esercitate (587.795) - X (266.277) - X
C.3 Scadute - - X - - X
C.4 Altre variazioni - - X - - X
D. Rimanenze finali 1.591.364 - lug-25 2.013.326 - ott-24
E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio 422.251 - X 587.795 - X

Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

2. Altre informazioni

Effetti sul Risultato Economico

Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled. L'impatto a conto economico è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).

Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2023 Totale 31/12/2022
Complessivo Piani vested Complessivo Piani vested
Oneri 5.269 5.543
Oneri relativi a Piani Equity Settled 5.269 5.543
Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" 35
Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" 46
Credito maturato verso Unicredit S.p.A. 23 69
Credito maturato verso Fineco AM 241 268

Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari.

Parte L – Informativa di settore

Parte L – Informativa di settore

L'informativa di settore, come richiesto dal principio contabile internazionale IFRS 8 viene presentata esclusivamente in forma consolidata. Si rimanda, pertanto, all'informativa di settore fornita nella Parte L della nota integrativa consolidata.

Parte M – Informativa sul leasing

Sezione 1 - Locatario

Parte M – Informativa sul leasing

Informazioni qualitative

I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio IFRS16 sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dalla Banca e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.

La Banca è potenzialmente esposta ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.

La Banca ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:

  • di periodi coperti da un diritto di risoluzione (con le relative eventuali penalità) o da un'opzione di proroga del leasing a favore del solo locatario, del solo locatore o a favore di entrambi, anche in periodi differenti nell'arco della durata contrattuale;
  • di periodi coperti da un'opzione di acquisto dell'attività sottostante.

In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.

La Banca non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.

In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), costituiti ad esempio ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.

Informazioni quantitative

Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80 della presente nota integrativa.

Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa.

Inoltre, con riferimento alle informazioni:

  • sugli interessi passivi sui debiti per leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C –Sezione 1 Voce 20;
  • sugli altri oneri connessi con i diritti d'uso acquisiti con il leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C Sezione 14 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 190.

Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

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Nota integrativa

Parte M – Informativa sul leasing

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:

(Importi in migliaia)
Ammortamento Ammortamento
Attività 2023 2022
Diritti d'uso acquisiti con il leasing
1. Attività materiali (11.087) (10.972)
1.1 terreni (85)
1.2 fabbricati (10.757) (10.759)
1.3 mobili
1.4 impianti elettronici (7)
1.5 altre (238) (213)

Alla data del 31 dicembre 2023 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2023.

Sezione 2 - Locatore

Informazioni qualitative

La Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.

Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.

Informazioni quantitative

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 14 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 200 della presente nota integrativa.

1. Informazioni di stato patrimoniale e di conto economico

La Banca non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 14 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 200 della presente nota integrativa.

2. Leasing finanziario

2.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

Nessun dato da segnalare.

Nota integrativa

Parte M – Informativa sul leasing

2.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

3. Leasing operativo

3.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere

Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.

(Importi in migliaia)
Fasce temporali Totale Totale
31/12/2023 31/12/2022
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Fino a 1 anno 815 753
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 179 753
Da oltre 2 anni fino a 3 anni 45 167
Da oltre 3 anni fino a 4 anni - 42
Da oltre 4 anni fino a 5 anni - -
Da oltre 5 anni - -
Totale 1.039 1.715

3.2 Altre informazioni

Come indicato precedentemente, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali la Banca gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Allegati

Allegato 1 – Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato

(Importi in migliaia)

Allegato 1 - Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato

Consistenze al
ATTIVO 31/12/2023 31/12/2022
Cassa e disponibilità liquide = voce 10 2.249.361 1.438.427
Attività finanziarie di negoziazione 14.109 16.926
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 14.109 16.926
Finanziamenti a banche 351.272 416.733
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche 2.968.494 4.019.231
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito (2.617.222) (3.602.498)
Finanziamenti a clientela 6.175.952 6.426.087
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela 24.924.025 27.423.481
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito (18.748.073) (20.997.394)
Altre attività finanziarie 21.405.097 24.636.590
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 6.081 5.108
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 29.069 26.872
70. Partecipazioni 4.652 4.718
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito 2.617.222 3.602.498
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito 18.748.073 20.997.394
Coperture 707.274 1.424.705
50. Derivati di copertura 896.577 1.691.642
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (189.303) (266.937)
Attività materiali = voce 80 144.768 144.102
Avviamenti = voce 90. Attività immateriali di cui: avviamento 89.602 89.602
Altre attività immateriali = voce 90 al netto dell'avviamento 34.465 36.734
Attività fiscali = voce 100 49.749 46.467
Crediti d'imposta acquistati 1.618.030 1.093.255
Altre attività 411.437 438.661
120. Altre attività 2.029.467 1.531.916
a dedurre: Crediti d'imposta acquistati (1.618.030) (1.093.255)
Totale dell'attivo 33.251.116 36.208.289

Allegato 1 - Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato

(Importi in migliaia)
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2023 31/12/2022
Debiti verso banche 866.978 1.677.235
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche 866.978 1.677.235
Debiti verso clientela 28.744.000 31.679.857
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela 28.744.000 31.679.857
Titoli in circolazione 809.264 497.926
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione 809.264 497.926
Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 6.997 4.575
Coperture 28.712 (3.180)
40. Derivati di copertura 59.988 63.752
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (31.276) (66.932)
Passività fiscali = voce 60 85.560 41.865
Altre passività 554.218 434.300
80. Altre passività 410.674 324.993
90. Trattamento di fine rapporto 4.378 3.942
100. Fondo rischi ed oneri 139.166 105.365
Patrimonio 2.155.387 1.875.711
- capitale e riserve 1.557.619 1.451.605
130. Strumenti di capitale 500.000 500.000
140. Riserve 855.420 750.045
150. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
160. Capitale 201.508 201.340
170. Azioni proprie (-) (1.243) (1.714)
- riserve da valutazione (6.730) 2.121
110. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2.595) (3.898)
110. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (4.136) 6.020
110. Riserva da valutazione di cui: quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 1 (1)
- Risultato netto = voce 180 604.498 421.985
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.251.116 36.208.289

Allegato 1 - Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato

(Importi in migliaia)
Esercizio
CONTO ECONOMICO 2023 2022
Margine finanziario 686.697 392.415
di cui Interessi netti 686.489 343.011
30. Margine d'interesse 682.529 337.764
+ commissioni nette prestito titoli di Tesoreria 3.960 5.247
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 208 49.404
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) 208 49.095
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non deteriorati) - 309
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 113.625 96.926
70. Dividendi e proventi simili 113.919 97.408
a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 (178) (165)
a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 (48) (41)
+ rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto (68) (276)
Commissioni nette 334.236 326.611
60. Commissioni nette 338.196 331.858
a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria (3.960) (5.247)
Risultato negoziazione, coperture e fair value 60.350 90.053
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 66.272 77.968
90. Risultato netto dell'attività di copertura (7.151) 12.207
110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value 1.003 (328)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - 309
a dedurre: Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non - (309)
deteriorati)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie - -
+ dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) 178 165
+ dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) 48 41
Saldo altri proventi/oneri 504 1.223
200. Altri oneri/proventi di gestione
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese
162.513
(163.603)
136.218
(136.830)
a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi 1.594 1.835
a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati)
-
208
-
49.095
a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) (208) (49.095)
RICAVI 1.195.412 907.228
Spese per il personale (115.310) (107.056)
160. Spese amministrative - a) spese per il personale (115.310) (107.056)
Altre spese amministrative (299.516) (265.403)
160. Spese amministrative - b) altre spese amministrative (339.532) (311.302)
a dedurre: contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) 41.610 47.734
+ rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (1.594) (1.835)
Recuperi di spesa 163.603 136.830
200. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese 163.603 136.830
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (26.501) (26.296)
180. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali (20.559) (19.742)
190. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali (5.942) (6.554)
Costi operativi (277.724) (261.925)
RISULTATO DI GESTIONE 917.688 645.303
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (3.594) (3.096)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.096) (5.165)
a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (271) 2.093
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - (2)
a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito - 2
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 2 (1)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate (229) (23)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 914.094 642.207
Altri oneri e accantonamenti
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti
(63.587)
(21.977)
(57.762)
(10.028)
+ contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (41.610) (47.734)
Profitti netti da investimenti 111 (1.552)
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito 271 (2.093)
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito - (2)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni (263) (276)
a dedurre: rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 68 276
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 35 543
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 850.618 582.893
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 270 (246.120) (160.908)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
RISULTATO DELL'ESERCIZIO
604.498
604.498
421.985
421.985

Allegato 2 – Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato

Allegato 2 - Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato

Si riporta di seguito l'elenco dei rimandi di informativa qualitativa dal Bilancio dell'impresa al Bilancio consolidato:

SEZIONE DEL BILANCIO DELL'IMPRESA OVE PRESENTE IL
RINVIO AL BILANCIO CONSOLIDATO
SEZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO OVE REPERIBILE
L'INFORMATIVA
Relazione sulla gestione – I principali risultati di FinecoBank Per la sezione inerente ai principali risultati di FinecoBank si rinvia alla
sezione "I principali risultati della controllante e della controllata" paragrafo
"La controllante: FinecoBank S.p.A." della Relazione sulla gestione
consolidata.
Parte A – Politiche contabili, A.1 - Parte generale, Sezione 4 – Altri
aspetti
Per i paragrafi inerenti agli altri aspetti sulle politiche contabili, laddove
indicato, si rinvia ai corrispondenti paragrafi di Parte A - Politiche contabili,
A.1 Parte generale, Sezione 5 – Altri aspetti della Nota integrativa
consolidata.
Parte A – Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci
di bilancio
Per i paragrafi inerenti alle principali voci di bilancio, laddove indicato, si
rinvia ai corrispondenti paragrafi di Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte
relativa alle principali voci di bilancio della Nota integrativa consolidata.
Parte A – Politiche contabili, A.3 Informativa sui trasferimenti tra
portafogli di attività finanziarie
Per i paragrafi inerenti all'informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività
finanziarie si rinvia ai corrispondenti paragrafi di Parte A - Politiche contabili,
A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 1 – Rischio di credito
Per i paragrafi inerenti a "1. Aspetti generali", "2. Politiche di gestione del
rischio di credito", "3. Esposizioni creditizie deteriorate", "4. Attività
finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di
concessioni", laddove indicato, si rinvia ai corrispondenti paragrafi della
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 -
Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di Credito - Informazioni di
natura qualitativa della Nota integrativa consolidata.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 2 – Rischio di Mercato
Per i paragrafi inerenti a "Strategie e processi di gestione del rischio",
"Struttura e organizzazione", "Impatti derivanti dal conflitto militare Russia
Ucraina", "Sistemi di misurazione e di reporting", "Procedure e metodologie
per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione", "Misure
di rischio", "2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio
di negoziazione di vigilanza", "2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo
– portafoglio bancario", "2.3 Rischio di cambio", laddove indicato, si rinvia ai
corrispondenti paragrafi della Parte E - Informazioni sui rischi e sulle
politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.2
Rischio di Mercato della Nota integrativa consolidata.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 4 – Rischio di liquidità
Per i paragrafi inerenti a "A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi
di misurazione del rischio di liquidità", laddove indicato, si rinvia ai
corrispondenti paragrafi della Parte E - Informazioni sui rischi e sulle
politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.4
Rischio di Liquidità - Informazioni di natura qualitativa della Nota integrativa
consolidata.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 5 – Rischi operativi
Per le informazioni sui rischi operativi, laddove indicato, si rinvia ai
corrispondenti paragrafi della Parte E - Informazioni sui rischi e sulle
politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.5
Rischi operativi della Nota integrativa consolidata.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 6 - Altri rischi e informazioni
Per le informazioni sugli "Altri rischi e informazioni, laddove indicato, si rinvia
ai corrispondenti paragrafi della Parte E - Informazioni sui rischi e sulle
politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.6
Altri rischi e informazioni della Nota integrativa consolidata.
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali, Sezione 1 - Descrizione degli accordi di pagamento
basati su propri strumenti patrimoniali
Per le informazioni sulla "Descrizione degli accordi di pagamento basati su
propri strumenti patrimoniali", laddove indicato, si rinvia ai corrispondenti
paragrafi della Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali della Nota integrativa consolidata

Attestazione

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-Ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e

  3. l'effettiva applicazione

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2023.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

  2. I sottoscritti attestano, inoltre, che

3.1 il Bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;

3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 12 marzo 2024

FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Il Dirigente Preposto alla redazione Direttore Generale dei documenti contabili societari Alessandro Foti Lorena Pelliciari

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti di FinecoBank S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di FinecoBank S.p.A. (nel seguito anche la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di FinecoBank S.p.A. al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a FinecoBank S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

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Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25
20124 Milano MI ITALIA

Valutazione dei fondi per rischi ed oneri

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.10 "Fondi per rischi e oneri"

Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Passivo": Sezione 10 "Fondi per rischi e oneri"

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 11.3 "Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione"

Nota integrativa "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura": Sezione 5: "Rischi operativi", al paragrafo B. "Rischi derivanti da pendenze rilevanti"

Il bilancio di FinecoBank S.p.A. al 31 dicembre 2023
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
comprende fondi per rischi ed oneri per €139,2 milioni. Di
· la comprensione del processo di valutazione dei
essi €27,3 milioni sono relativi a controversie legali e
fondi per rischi e oneri, l'esame della
fiscali, in particolare €3,5 milioni relativi a vertenze fiscali
configurazione e messa in atto dei controlli e lo
(sanzioni ed interessi) ed €23,8 milioni relativi a
svolgimento di procedure per valutare l'efficacia
controversie legali, che accolgono gli accantonamenti
operativa dei controlli ritenuti rilevanti;
effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni
cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte
· l'analisi degli scostamenti tra la stima contabile dei
dei consulenti finanziari della Banca, di controversie in
fondi per rischi e oneri degli esercizi precedenti e i
essere con ex consulenti finanziari e di altre vertenze
valori consuntivati a seguito della successiva
giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela in
definizione dei contenziosi, al fine di comprendere
l'accuratezza del processo di valutazione adottato;
La valutazione dei fondi per rischi e oneri stanziati a
· analisi della documentazione rilevante, tra cui il
fronte dei contenziosi in essere è un'attività di stima
registro reclami e le relazioni predisposte dalle
complessa, caratterizzata da un elevato livello di
funzioni di controllo della banca;
incertezza, nella quali gli Amministratori formulano stime
sull'esito dei contenziosi, sul rischio di soccombenza e
· l'ottenimento, tramite richiesta scritta, di
sui tempi di chiusura degli stessi.
informazioni dai consulenti legali che assistono la
Banca nella valutazione del rischio di soccombenza
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei
nei contenziosi in essere e nella quantificazione
delle relative passività e l'esame della coerenza di
tali informazioni con gli elementi considerati dagli
Amministratori ai fini della valutazione dei fondi per
rischi e oneri;
· l'analisi di ragionevolezza delle assunzioni adottate
nella stima dei fondi per rischi e oneri relativi ai
principali contenziosi, mediante colloqui con le
funzioni aziendali coinvolte e mediante l'analisi
della documentazione di supporto;
· l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
relazione all'ordinaria attività bancaria svolta.
fondi per rischi e oneri un aspetto chiave dell'attività di
revisione.
bilancio relativa ai fondi per rischi e oneri.

Classificazione e valutazione dei crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 8 "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
L'erogazione di crediti alla clientela rappresenta una
rilevante attività della Banca.
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
l crediti verso la clientela, iscritti tra le attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato, al 31 dicembre 2023
ammontano a €24.924 milioni (di cui € 6.1 /5,9 milioni
finanziamenti ed €18.748 milioni titoli di debito) e
· comprensione dei processi aziendali e del relativo
ambiente informatico della Banca con riferimento
all'erogazione, al monitoraggio, alla classificazione
e alla valutazione dei crediti verso la clientela;
rappresentano il 75% del totale attivo del bilancio
d'esercizio. Le rettifiche di valore nette sui crediti verso la
clientela addebitate al conto economico dell'esercizio
chiuso al 31 dicembre 2023 ammontano a €3,1 milioni.
· esame della configurazione e della messa in atto
dei controlli e lo svolgimento di procedure per
valutare l'efficacia operativa dei controlli ritenuti
rilevanti, con particolare riferimento
Ai fini della classificazione, gli Amministratori effettuano
analisi, talvolta complesse, rivolte a individuare le
posizioni che, successivamente all'erogazione, mostrano
evidenze di una possibile perdita di valore, considerando
sia informazioni interne, legate all'andamento delle
posizioni creditorie, sia informazioni esterne, legate al
settore di riferimento o all'esposizione complessiva dei
all'identificazione dei crediti che presentano
indicatori di perdite di valore e alla determinazione
delle rettifiche di valore;
analisi dei criteri di classificazione utilizzati al fine di
ricondurre i crediti verso la clientela alle categorie
richieste dall'IFRS 9 (c.d. "staging");
debitori verso il sistema bancario. · analisi delle politiche e dei modelli di valutazione
La valutazione dei crediti verso la clientela è un'attività di
stima complessa, caratterizzata da un alto grado di
incertezza e di soggettività, nella quale gli Amministratori
utilizzano modelli di valutazione sviluppati internamente
che tengono in considerazione numerosi elementi
quantitativi e qualitativi quali, tra gli altri, i dati storici
relativi agli incassi, i flussi di cassa attesi e i relativi tempi
analitici e forfetari utilizzati e l'esame della
ragionevolezza delle principali assunzioni e variabili
in essi contenuti, nonché l'analisi degli
adeguamenti resi necessari alla luce degli effetti
economici riconducibili al contesto geopolitico; tale
attività è stata svolta con il supporto di esperti del
network KPMG;
attesi di recupero, l'esistenza di indicatori di possibili · selezione di un campione di crediti valutati con

perdite di valore, la valutazione delle eventuali garanzie, metodologie forfetarie, la verifica dell'applicazione l'impatto di variabili macroeconomiche, di scenari futuri e dei modelli di valutazione adottati e la verifica della di rischi dei settori nei quali operano i clienti della Banca. La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è influenzata anche dalle incertezze del contesto che incidono sulle condizioni economiche attuali e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti

potenzialmente rilevanti derivanti dal mercato dell'energia, dalle catene di fornitura, dalla tensione inflazionistica e dagli effetti delle politiche monetarie sui tassi di interesse.

Per tali ragioni abbiamo considerato la classificazione e la valutazione dei crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato un aspetto chiave dell'attività di revisione.

  • corrispondenza delle percentuali di svalutazione applicate con quelle previste da tali modelli; selezione di un campione di crediti valutati
  • analiticamente e l'esame della ragionevolezza degli indicatori di perdite di valore identificati e delle assunzioni relative alla recuperabilità, anche in base alle eventuali garanzie ricevute;
  • analisi delle variazioni significative delle categorie di crediti e delle relative rettifiche di valore rispetto ai dati degli esercizi precedenti e la discussione dei risultati con le funzioni aziendali coinvolte;
  • esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa ai crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

iscrizione di ricavi da commissioni attive un aspetto

chiave dell'attività di revisione.

Revenue recognition - rilevazione dei ricavi da commissioni attive (IFR\$ 15)

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 2.1 "Commissioni attive: composizione"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Le commissioni attive sono rilevate a conto economico in
funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di
fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da
"IFRS 15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti". In
particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri
proventi sono riconosciuti a conto economico:
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
· la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della Banca con
riferimento al processo di stima di contabilizzazione
delle commissioni attive;
· in un momento preciso, quando l'entità adempie
l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o
servizio promesso ("point in time");
· l'analisi dei processi e dei controlli implementati
dalla Banca, anche mediante il coinvolgimento di
specialisti in sistemi informativi;
· nel corso del tempo, mano a mano che l'entità
adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il
bene o servizio promesso ("over time").
· l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa alle commissioni attive.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere
oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene
rilevato a conto economico in funzione della valutazione
dell'importo più probabile che il Gruppo prevede di
ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti
e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della
valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio
fornito, e dalla circostanza che si ritenga altamente
probabile che non si verifichi un significativo
adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.
E' stata focalizzata la nostra attenzione su questo aspetto
in quanto abbiamo identificato un potenziale rischio di
iscrizione dei ricavi (commissioni attive) non di
competenza dell'esercizio o non effettivamente realizzati.
Per tali ragioni abbiamo considerato l'esistenza di

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A. per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Ĝli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali ((SA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Banca;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • . siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Banca cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2021 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Banca e del bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank per gli esercizi dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2030.

Dichiariamo che non sono stati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della Relazione sulla Gestione e della Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di FinecoBank S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di FinecoBank S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 15 marzo 2024 KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio

Relazione del Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A.

all'Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 24 aprile 2024 per l'approvazione del Bilancio al 31.12.2023

ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale (di seguito anche il "Collegio") è chiamato a riferire all'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank S.p.A. (di seguito anche "FinecoBank" o "Fineco" o la "Banca" o l'"Impresa" o "Capogruppo") sull'attività di vigilanza svolta nell'esercizio 2023 e sulle omissioni e sui fatti censurabili rilevati, ai sensi dell'art. 153 del 24 febbraio 1998 ("TUF") e dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile.

Le informazioni fornite di seguito tengono altresì conto delle indicazioni contenute nella Comunicazione CONSOB n. DEM/1025564 del 06 aprile 2001 e successive modifiche e/o integrazioni.

1. Nomina e attività del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 e resterà in carica fino all'approvazione dell'Impresa relativo all'esercizio al 31 dicembre 2025 (di seguito anche l'"Esercizio").

La nomina ha riguardato il rinnovo dell'intero Collegio Sindacale (costituito da tre Sindaci effettivi e due Sindaci supplenti), per gli esercizi 2023-2025, nelle persone dei Signori Luisa Marina Pasotti quale Presidente, Giacomo Ramenghi e Massimo Gatto quali Sindaci effettivi e dei Signori Lucia Montecamozzo e Alessandro Gaetano quali Sindaci supplenti.

In conformità alle previsioni del Regolamento degli Organi Aziendali e in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, in relazione all'Esercizio, il Collegio Sindacale ha condotto il processo annuale di autovalutazione. Risultano confermate le professionalità e competenze espresse da tutti i suoi componenti, nonchè ritenuti adeguati la sua composizione collettiva nonché i meccanismi di funzionamento dell'organo. In particolare, gli esiti dell'autovalutazione hanno evidenziato una equilibrata ripartizione delle competenze presenti nel Collegio Sindacale in materia di regolamentazione, controlli e rischi, anche climatici ed ambientali, di società appartenenti al settore bancario e finanziario.

Il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2023 ha complessivamente tenuto n. 41 riunioni, della durata media di circa tre ore e trentaquattro minuti.

Nel corso del 2023, il Collegio Sindacale ha partecipato a tutte le diciassette sedute del Consiglio di Amministrazione. All'Assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 27 aprile 2023, ha partecipato in presenza il Presidente del Collegio Sindacale, mentre gli altri sindaci effettivi hanno partecipato in video conferenza.

lnoltre, il Presidente ha partecipato, unitamente ad almeno uno degli altri sindaci effettivi, a tutte le n. 31 riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate. Il Collegio Sindacale ha assicurato altresì la partecipazione a tutte le n. 13 riunioni del Comitato Remunerazione, le n. 13 riunioni del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale nonché a n. 16 riunioni del Comitato Nomine.

Nel corso dell'esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2023 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei D.Lgs. n. 385/1993 (TUB), 58/1998 (TUF) e 39/2010 e successive modificazioni e/o integrazioni, delle norme statutarie e delle norme emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo, altresì, in considerazione le Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di Società Quotate emanate, anche di recente, dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC).

I componenti del Collegio Sindacale hanno altresì partecipato all'induction program previsto nel 2023 per i componenti del Consiglio di Amministrazione, svolto in taluni casi con il supporto di un consulente esterno e a corsi di aggiornamento ricorrenti anche al fine di preservare nel tempo il bagaglio di competenze tecniche necessarie per svolgere con consapevolezza il ruolo.

2. Operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale

Sulla base di quanto già definito dal Consiglio di Amministrazione in occasione dell'approvazione dei risultati preliminari al 31 dicembre 2023, resi noti al mercato il 6 febbraio 2024, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank S.p.A. in data 12 marzo 2024 ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Il risultato consolidato dell'esercizio si attesta a 609,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 42,1% rispetto all'esercizio precedente (+42,0% rispetto all'utile dell'esercizio 2022 depurato delle poste non ricorrenti¹). Il costincome ratio si attesta al 24,1% (29,6% al 31 dicembre 2022), a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di gosti.

Sulla base delle principali evidenze acquisite nell'adempimento delle proprie funzioni, sono stati individuati taluni aspetti rilevanti che hanno caratterizzato l'esercizio 2023 in merito ai quali, pur se in gran parte illustrati nella Relazione sulla gestione del Gruppo redatta dagli Amministratori (cui si fa rinvio), il Collegio Sindacale ritiene opportuno farne richiamo, tenuto conto della loro rilevanza nell'ambito delle valutazioni inerenti alla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di FinecoBank.

Riguardo alle operazioni di maggior rilievo, il Collegio Sindacale evidenzia anzitutto la partecipazione di FinecoBank al salvataggio della compagnia assicurativa Eurovita, operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori di polizza Eurovita, su impulso del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

In data 30 giugno 2023, in esecuzione della delibera del Consiglio di Amministrazione del 28.06.2023, assunta previo parere positivo all'operazione da parte della Direzione CRO, Fineco congiuntamente alle altre principali banche distributrici delle polizze Eurovita (Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER, Credit Agricole Italia, Intesa Sanpaolo e Mediobanca), e le cinque primarie compagnie assicurative italia, Intesa Sanpaolo Vita, Generali Italia, Poste Vita e Unipol SAI) hanno raggiunto un accordo finalizzato a perseguire e raggiungere l'obiettivo di garantire piena tutela degli investitori che hanno sottoscritto polizze Eurovita.

L'operazione ha previsto, quale passaggio tecnico intermedio, l'iniziale trasferimento delle polizze ad una società assicurativa di nuova costituzione, Cronos Vita S.p.A., partecipata dalle cinque compagnie assicurative sopra citate.

Ad esito della operazione l'intero portafoglio assicurativo delle banche distributrici sarà rilevato dai cinque gruppi assicurativi che diverranno le nuove compagnie di riferimento degli attuali sottoscrittori.

L'IVASS e la Banca d'Italia hanno seguito con attenzione dell'operazione nell'ambito dei propri ruoli istituzionali e hanno preso atto con favore dell'accordo.

* Variazine of lair value dell'esposizione in Ithi di captale no istituto del Forbol hitebancario di Tutla dei Deposit per un importo di -1,3 milioni dell'efelto fiscale)

In data 27 settembre 2023 Fineco ha sottoscritto la documentazione contrattuale inerente all'operazione, che ha previsto, in particolare, la stipula di un contratto di finanziamento avente ad oggetto la concessione da parte di FinecoBank a Cronos Vita S.p.A. di un finanziamento per un ammontare massimo di 555 milioni di euro con una data di scadenza che cade l'ottavo anniversario del giorno successivo alla data di closing, avvenuta in data 31 ottobre 2023.

ll finanziamento è assistito da:

  • garanzie reali costituite in conformità a quanto previsto inter alia decreto legislativo 170/2004 (per quanto applicabile), aventi ad oggetto gli strumenti finanziari individuati in applicazione dei criteri di selezione degli attivi indicati all'interno del Contratto di Finanziamento (c.d. Garanzia Finanziaria Attivi Rilevanti) e
  • una garanzia fideiussoria a prima richiesta rilasciata dalle cinque compagnie assicurative che partecipano nel capitale di Cronos Vita S.p.A. per un importo totale garantito pari al 120% dell'ammontare massimo del finanziamento a garanzia del pieno e puntuale adempimento da parte di Cronos S.p.A. di tutte le obbligazioni derivanti dal Contratto di Finanziamento (c.d. Garanzia Compagnie di Assicurazione).

La Capogruppo ha, inoltre, stipulato un accordo di servicing con il quale FinecoBank ha conferito a Cronos Vita S.p.A., che ha accettato, l'incarico di svolgere determinati servizi inerenti alle polizze comprese nel portafoglio del servicing.

Infine, Fineco ha, altresì, sottoscritto un accordo di ribilanciamento dei costi con le altre banche distributrici, in base al quale le banche che hanno distribuito polizze appartenenti alla classe di rischio Ill si impegnano a versare, ciascuna secondo specifiche percentuali, in favore delle banche che hanno distribuito polizze appartenenti alla classe di rischio l e V, un importo annuo massimo pari al 30% dei costi sostenuti da quest'ultime, per un periodo di otto anni a partire dalla data in cui entreranno in vigore e acquisteranno efficacia i contratti sopra citati.

Alla data del 31 dicembre 2023 la Banca, nell'ambito di questa operazione di salvataggio, ha erogato finanziamenti per complessivi 292,5 milioni di euro, sui quali sono maturati interessi per 0,7 milioni di euro. Le commissioni di servicing ammontano a 1,2 milioni di euro. Inoltre, è stato effettuato un accantonamento nel Fondo rischi ed oneri attualizzato per far fronte agli obblighi derivanti dall'accordo di ribilanciamento sopra menzionato.

Con riferimento alle commissioni di servicing che FinecoBank paga a Cronos Vita S.p.A., la Banca effettua periodiche verifiche così come dispone lo IAS 37.

Al 31 dicembre 2023 non si rilevano impatti significativi derivanti dal conflitto Russia - Ucraina in termini di deterioramento dei portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank in data 12 settembre 2023 ha deliberato la chiusura del business nel mercato britannico. La decisione segue il significativo cambio del contesto regolamentare nel Regno Unito successivamente all'unione Europea. In data 13 dicembre 2023 è avvenuto il deposito della domanda di "dissolution" della società presso la Company House inglese (registro delle imprese) e in data 26 dicembre 2023 è avvenuta la pubblicazione della richiesta di cancellazione sulla Gazzetta Ufficiale, che sarà effettiva trascorsi due mesi da tale data, in assenza di eventuali opposizioni alla cancellazione. A partire dal 2024 sono, quindi, previste tutte le necessarie attività per procedere alla chiusura dei rapporti ancora in essere nel rispetto delle normative vigenti.

3. Altri eventi del periodo

Il 16 febbraio 2023 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred, destinati agli investitori qualificati, per un importo di 300 milioni di euro. L'emissione, che rientra all'interno del programma EMTN² (Euro Medium Term Notes), ha una cedola annuale a tasso fisso per i primi 5 anni pari al 4,625% (con spread pari a 5 anni Mid Swap rate + 150 basis points, rispetto a una guidance iniziale di 5 anni Mid swap rate + 175 basis points), a tasso variabile tra il quinto e sesto anno, scadenza a 6 anni con possibilità di call per l'emittente il quinto anno, è un public placement destinato alla negoziazione sul mercato regolamentato gestito da Euronext Dublin ed ha rating pari a BBB (S&P Global Ratings).

Nel corso del primo semestre 2023 il Gruppo FinecoBank ha partecipato per la prima volta all'EUwide stress test condotto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dall'Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con la Banca d'Italia e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS).

In data 28 luglio 2023 sono stati pubblicati i risultati del sopracitato EU-wide stress test i quali confermano la solidità patrimoniale di FinecoBank: l'impatto sui coefficienti patrimoniali, inferiore a 300 bps nello scenario avverso, colloca il Gruppo tra le prime tre banche italiane sottoposte all'esercizio di stress test e tra le migliori in Europa.

Con riferimento all'imposta straordinaria a carico dell'aumenza dell'aumento dei tassi di interesse e del costo del credito introdotta dall'art. 26 del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank tenutosi in data 10 ottobre 2023 ha deliberato di proporre nella Relazione illustrativa al bilancio 2023, in sede dell'assemblea annuale degli azionisti, la destinazione di una quota parte dell'utile a una Riserva non distribuibile a tal fine individuata, per un importo non inferiore a due volte e mezza l'imposta dovuta. Tale riserva rispetta le condizioni previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013 per la sua computabilità tra gli elementi del capitale primario di classe 1. In caso di perdite di esercizio o di utili di esercizio di importo inferiore a quello del suddetto ammontare, la riserva è costituita o integrata anche utilizzando prioritariamente gli utili degli esercizi precedenti a partire da quelli più recenti e successivamente le altre riserve patrimoniali disponibili.

Pertanto, tenuto conto delle caratteristiche della decisione del Consiglio di Amministrazione di non regolare l'imposta e di costituire la specifica riserva indisponibile, la Banca non ha rilevato alcun onere né obbligazione nel Bilancio al 31 dicembre 2023 con riferimento all'imposta summenzionata; la contabilizzazione della Riserva avverrà in conformità all'esito della delibera assembleare.

FinecoBank nel corso del 2023 ha continuato nell'acquisto di ulteriori Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020.

La voce di Bilancio consolidato "130. Altre Attività" accoglie i "Crediti d'imposta ex art. 121 D.L. 34/2020" acquistati da FinecoBank e comprende sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia quelli acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

La voce Crediti d'imposta acquistati al 31.12.2023 è iscritta per un importo di 1.618 milioni di euro, in crescita rispetto all'importo di 1.093 milioni in essere al 31 dicembre 2022 per effetto degli acquisti effettuati nel corso del 2023, che sono stati superiori rispetto alle compensazioni effettuate.

In Nota Integrativa consolidata viene precisato che fra i Crediti di imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo pari a circa 393 milioni di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto preventivo nell'ambito di

Il programma EMTN è stato approvalo dal Consiglio di Amministrazione di Fineco in dala 15 dicembre 2022 e finalizzato in dala 13 febraio 2023

procedimenti penali, del tutto estranei a FinecoBank, per un importo complessivo di circa 56 milioni di euro.

La problematica dei crediti di imposta acquistati e delle quote di compensazione non più attuabili, è stata portata all'attenzione della società di Revisione che non ha rilevato criticità in merito alla rappresentazione in Bilancio ed è stata oggetto di richieste e approfondimenti da parte del Collegio Sindacale in incontri dedicati con KPMG S.p.A. alla presenza del Responsabile Affari fiscali e consulenza e del CFO di Fineco, assunte informazioni dalla funzione Legal.

Con riferimento al requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL), si precisa che nel mese di dicembre 2023 FinecoBank ha ricevuto dal Single Resolution Board e da Banca d'Italia la decisione aggiornata sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL), che sostituisce la precedente decisione comunicata al pubblico nel mese di marzo 2023. A partire dal 1º gennaio 2024, FinecoBank dovrà rispettare su base consolidata un requisito MREL TREA (esposizione al rischio) pari al 18,94% – a cui andrà sommato il Combined Buffer Requirement applicabile – e un requisito MREL LRE (esposizione complessiva per la leva finanziaria) pari al 5,25%. Al fine del rispetto del requisito e del computo delle altre passività ammissibili emesse da Fineco, non è richiesto un requisito di subordinazione nell'emissione di strumenti MREL eligible (e.g. Senior unsecured). Al 31 dicembre 2023 FinecoBank evidenzia risultati già ampiamente superiori ai requisiti da rispettare dal 1° gennaio 2024.

Il Gruppo Bancario FinecoBank, in qualità di ente significativo ai sensi del regolamento 468/2014 (MVU), è soggetto alla supervisione diretta della Banca Centrale Europea (BCE). Di conseguenza, l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) è svolto dal Joint Supervisory Team (JST) assegnato a Fineco, composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LS/s" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.

4. Operazioni atipiche o inusuali

ll fascicolo di Bilancio, le informazioni ricevute nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e quelle fornite dal Presidente, dall'Amministratore Delegato, dal Management, dal Responsabile Internal Audit e dal Revisore legale non hanno evidenziato operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

5. Operazioni infragruppo o con parti correlate

FinecoBank dispone di una Global Policy "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy") che ha lo scopo di definire, nell'ambito dell'operatività della Banca e del Gruppo FinecoBank, i principi e le regole da osservare per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della Banca e delle altre società del Gruppo.

Detta Global Policy è stata da ultimo aggiornata, dal Consiglio di Amministrazione in occasione della riunione del 7 febbraio 2023, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale.

Le operazioni infragruppo o con parti correlate sono evidenziate nella Relazione sulla Gestione Consolidata e nell'apposita sezione della Nota Integrativa Consolidata – Parte H - con l'indicazione delle attività, delle passività, delle garanzie ed impegni, dei costi e dei ricavi in essere al 31 dicembre 2023, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Nel corso dell'esercizio 2023 sono state poste in essere dal Gruppo Fineco operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, operazioni perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti. Non sono state altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura

rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Il Collegio Sindacale, che nel corso dell'Esercizio ha partecipato a tutte le riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate nelle quali sono state anche esaminate le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati, ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dalla Banca nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico ed ha verificato che nella Relazione sulla Gestione consolidata e nelle Note Integrative al Bilancio il Consiglio di Amministrazione abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate in base alla vigente disciplina.

6. Attività di vigilanza sulla revisione legale e sull'indipendenza del Revisore legale

ll Collegio Sindacale, identificato quale "Comitato per il controllo interno e per la revisione contabile" dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010 nella versione riformulata a seguito della revisione legale recepita mediante il D.Lgs. 135/2016, ha vigilato: i) sul processo di informativa finanziaria; il) sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio; iii) sull'attività di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e iv) sull'indipendenza del Revisore legale dei conti, in particolare per quanto riguarda le prestazioni di servizi non di revisione.

Il Collegio Sindacale ha esaminato le Relazioni di revisione rilasciate in data 15 marzo 2024 dalla Società di Revisione legale KPMG S.p.A. ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014 sul Bilancio d'esercizio e sul Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023, cui si fa rinvio per ogni informazione di dettaglio.

In sintesi, con riferimento al Bilancio d'esercizio dell'impresa FinecoBank la società di revisione KPMG S.p.A. esprime il seguente giudizio:

  • "il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di FinecoBank al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15".

ln relazione ad altre disposizioni di legge e regolamentari, esprime i seguenti giudizi:

  • il bilancio di esercizio al 31.12.2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815;
  • la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sono coerenti con il Bilancio d'esercizio di FinecoBank, al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, nulla da riportare.

Analogamente, con riferimento al Bilancio consolidato, la società di revisione KPMG S.p.A. esprime il seguente giudizio:

  • "il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15".

ln relazione ad altre disposizioni di legge e regolamentari, esprime i seguenti giudizi:

il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815. Alcune informazioni contenute nella Nota Integrativa al bilancio consolidato

quando estratte dal formato XHTML in una istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML;

  • la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari richiamati sono coerenti con il Bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'Impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, nulla da riportare.

In data 15 marzo 2024 la Società di Revisione ha emesso altresì la Relazione Aggiuntiva, ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, da cui non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di governance.

Unitamente alla Relazione Aggiuntiva, la Società di Revisione ha fornito al Collegio Sindacale la conferma annuale dell'indipendenza ai sensi dell'art. 6, paragrafo 2), lett. a), del Regolamento Europeo 537/2014 e ai sensi del paragrafo 17 del principio di revisione internazionale (ISA Italia) 260.

Il Collegio ha tenuto incontri periodici, in conformità all'art. 150, comma 3, del TUF e delle disposizioni del D.lgs. n. 39/2010, con la Società di Revisione - esaminando il piano delle attività di revisione 2023, verificandone l'adeguatezza, seguendone l'esecuzione e scambiando tempestivamente i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti – senza che siano stati evidenziati rilievi particolari da dover comunicare, né fatti ritenuti censurabili che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del TUF.

Nella Nota Integrativa Consolidata, così come nella Nota Integrativa della Capogruppo, ai sensi dell'art. 149 - duodecies del Regolamento Emittenti è data pubblicità dei corrispettivi di revisione legale dei conti, nonché dei corrispettivi per i servizi consentiti, diversi dalla revisione, prestati nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 a FinecoBank ed alla società controllata Fineco AM dalla Società di revisione e dalle entità della rete cui appartiene la Società di revisione stessa.

Si riportano di seguito i compensi in unità di euro (al netto di IVA e spese, ma compresivi di adeguamento Istat contrattualmente pattuito):

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
Revisione Contabile KPMG S.p.A. 200.488
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 208.179
Altri servizi KPMG S.p.A. 37.500
TOTALE Euro 446.167

relativi ai servizi prestati a FinecoBank:

relativi ai servizi alla controllata Fineco AM

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
Revisione Contabile KPMG (Ireland) 27.500
Servizi di attestazione KPMG (Ireland) 42.500
TOTALE Euro 70.000

A livello consolidato, i servizi di attestazione di Fineco AM si riferiscono alla revisione dei reporting package predisposti da Fineco AM per la redazione dei prospetti contabili consolidati del Gruppo FinecoBank al 31 marzo, 30 giugno e 30 settembre e alla revisione contabile del Bilancio di Fineco AM al 30 settembre di ogni esercizio.

Nel corso del 2023 il Collegio Sindacale ha approvato in via preventiva l'assegnazione alla società di Revisione KPMG S.p.A. dell'incarico di assistenza professionale delle seguenti attività:

  • supporto metodologico alla predisposizione del capitolo "Alternative Performance Measures" (APM) incluso nel prospetto del Programma "Euro Medium Term Note" (di seguito EMTN), come richiesto da CBI e Euronext Dublin nel rispetto dell'ESMA, comprese le recenti linee guida dell'ESMA APM;
  • analisi di consistenza tra i dati finanziari al 30 giugno 2022 presenti nel prospetto del Programma EMTN e quanto presente nel bilancio consolidato semestrale al 30.06.2022 necessarie all'esame di accuratezza dei dati APM 2022 inerenti al prospetto EMTN per l'emissione di titoli di debito ammessi alla negoziazione su un mercato regolamentato dell' European Economic Area (EEA);
  • emissione Comfort letter e Bring down letter AT1 e Senior Preferred 300 milioni febbraio 2023.

7 . Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sulla affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione

ll Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto della normativa che regola l'articolato processo amministrativo e contabile, in virtù del quale il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale rilasciano le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.

Il Collegio Sindacale, in quanto Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha altresì monitorato il processo della informativa finanziaria, senza riscontrare problematiche o criticità.

Le procedure amministrative e contabili per la formazione dell'impresa, del Bilancio Consolidato e di ogni altra comunicazione finanziaria, sono state predisposte sotto la Responsabilità del Dirigente Preposto che, unitamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale, nella periodica rendicontazione sulle stesse e nella "Relazione sul sistema dei controlli interni sul financial reporting in ottemperanza alla legge n. 262/2005", di cui il Consiglio di Amministrazione ne ha avuto informativa in data 1 agosto 2023 e in data 6 febbraio 2024, ne attesta l'adeguatezza di effettiva applicazione dei controlli, in relazione alle caratteristiche dell'Impresa e del Gruppo Fineco e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato e del Bilancio dell'Impresa di FinecoBank al 31 dicembre 2023.

La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio è basata su un modello definito in coerenza con l''Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit), che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

Il Dirigente Preposto e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank attestano altresì che il Bilancio Consolidato ed il Bilancio dell'Impresa:

  • sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e, per il Bilancio consolidato, dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Il Dirigente Preposto della Capogruppo, nel corso degli incontri con il Collegio Sindacale, non ha segnalato carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il suddetto giudizio di

adeguatezza e di effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili al fine della corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili adottati.

Con regolare periodicità il Dirigente Preposto presenta al Consiglio di Amministrazione un aggiornamento della situazione delle attività svolte e lo stato di avanzamento lavori delle attività dirette al miglioramento del Sistema di Controllo Interno relativo all'attività di Financial Reporting.

Nel corso dei periodici incontri finalizzati allo scambio di informazioni, il Revisore legale dei conti non ha segnalato significative criticità del sistema di controllo interno inerente al processo di informativa finanziaria.

Il Bilancio al 31.12.2023 di FinecoBank S.p.A. è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell''Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1 ° gennaio 2023.

In data 25 ottobre 2023, l'ESMA ha pubblicato il Public Statement ESMA32-193237008-1793 "European common enforcement priorities for 2023 annual financial reports", la dichiarazione pubblica annuale nella quale ha definito le priorità comuni a livello europeo per la predisposizione delle relazioni finanziarie annuali 2023 degli emittenti ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati del EEA ("European Economic Agreement"). Fineco ha esaminato le raccomandazioni ivi contenute, valutandone la portata e l'applicabilità nel Bilancio di FinecoBank al 31.12.2023.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla redazione del Bilancio dell'Impresa e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 in conformità ai principi contabili sopra richiamati.

Il Bilancio costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).

Gli schemi di bilancio e della Nota Integrativa utilizzati da Fineco corrispondono a quanto stabilito da Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti

La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno previsto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. Inoltre, laddove la relazione finanziaria annuale contenga bilanci consolidati redatti conformente agli IFRS (International Financial Reporting Standards), è prevista una marcatura delle informazioni economico – finanziarie utilizzando il linguaggio XBRL (eXtensible Business Reporting Language) con l'obiettivo di accrescere ulteriormente l'accessibilità, l'analisi e la comparabilità dei dati in essi contenuti.

II Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella seduta del 12 marzo 2024 ha approvato la tassonomia da utilizzare per la marcatura degli schemi e della nota integrativa del bilancio consolidato 2023, parte integrante della Relazione finanziaria annuale di FinecoBank, e la versione XHTML, inclusa nell'ESEF package, della stessa Relazione finanziaria annuale, che verrà pubblicata nel linguaggio XHTML sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF approvato dall'ESMA, sul sito di Fineco, per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla Direttiva 2004/109/CE (c.d. direttiva Transparency).

I documenti di Bilancio in formato PDF, messi a disposizione da FinecoBank come copia cortesia, non costituiscono adempimento agli obblighi derivanti dalla "Direttiva Transparency" e dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF" - European Single Electronio Format) per i quali è stato elaborato apposito formato XHTML.

Sulla base delle evidenze riscontrate, dell'informativa resa dal Dirigente Preposto, nonché delle osservazioni della Società di revisione, il Collegio Sindacale ha motivo di ritenere che il sistema amministrativo contabile della Banca e del Gruppo sia affidabile e adeguato ad assicurare una completa, tempestiva ed attendibile rappresentazione degli accadimenti gestionali, conformemente ai principi contabili adottati.

8. Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario ex D.Lgs. 254/2016 (DNF)

Ai sensi del D.Lgs. 254/2016, Fineco ha redatto, per il quinto anno, la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo di FinecoBank" (nel seguito anche solo "DNF" o "Report") che costituisce una relazione distinta dalla Relazione sulla gestione consolidata, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016

Il Report, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2024, è redatto in conformità degli artt. 3 e 4 del D.Lgs. 254/2016 ed è stato preceduto dalla verifica dell'analisi di materialità condotta per il precedente esercizio e confermata anche per il 2023.

L'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 12 marzo 2024 è stata preceduta dall'esame e valutazione del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale e del Comitato Rischi e Parti Correlate nella riunione congiunta del 22 febbraio 2024.

La DNF dell'esercizio 2023 è stata redatta in continuità con quella del 2022, in attesa dei rilevanti aggiornamenti che saranno successivamente introdotti in conformità ai nuovi requisiti normativi. Anche per rispondere alle richieste di alcune agenzie di rafing, sono stati apportati miglioramenti nella rappresentazione di alcune aree quali: formazione, frading ed esternalizzazioni. Inoltre, è stata integrata la disclosure, in allegato alla DNF, del nuovo Multi-Year Plan ESG 2024-2026 (MYP ESG 24-26), che include il Programma Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2023.

La Banca si è organizzata in vista del significativo impatto delle novità introdotte dalla normativa esterna CRSD. E in corso la gap analysis con il supporto di una società di consulenza esterna.

In conformità con quanto richiesto dal D.Lgs. 254/2016, il perimetro dei dati e delle informazioni comprende le società consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio Consolidato 2023, ovvero FinecoBank S.p.A. e la Società controllata Fineco Asset Management DAC, con sede in Irlanda.

In linea con l'anno precedente, il processo di rendicontazione è disciplinato dalla Global Operational Regulation FB 026_2021 "Redazione e pubblicazione della Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank" ed è stato svolto attraverso l'utilizzo di una piattaforma dedicata alla raccolta dei dati e delle informazioni. Tale strumento prevede, per ogni area tematica oggetto di rendicontazione, l'attribuzione di specifici ruoli all'interno di ciascuna struttura della Banca coinvolta per competenza (data owner, data reviewer, data approver), al fine di assicurare i relativi controlli interni. Inoltre, tale strumento, tramite le diverse funzionalità, consente di rendere il processo di reporting più efficiente, veloce e collaborativo, riducendo altresì i rischi operativi derivanti dalle elaborazioni manuali dei dati.

Il Report, anche per l'anno 2023 include due documenti aggiuntivi: il PRB Reporting and Seff-Assesment Template (PRB Report), richiesto nell'ambito della sottoscrizione dei Principles for Responsible Banking delle Nazioni Unite (UN PRB), che nell'anno 2023 include l'analisi di impatto, e la Dichiarazione Ambientale, richiesta nell'ambito della certificazione ambientale EMAS.

Sotto il profilo della compliance normativa, il documento è stato integrato con la disclosure prevista dal Regolamento (UE) 852/2020 ("Tassonomia") per l'esercizio 2023 e con l'assoggettamento per la prima volta ad assurance del sopracitato PRB Report, in linea con gli adempimenti previsti dalla sottoscrizione dei PRB delle Nazioni Unite. Nello specifico, tali principi richiedono che a partire dal

terzo anno di sottoscrizione, il PRB Report sia sottoposto a limited assurance, in linea con le Guidance for assurance providers - Providing Limited Assurance for Reporting Version 2 (aggiornato a ottobre 2022).

Riguardo alla metodologia, è stato mantenuto il riferimento ai GRI Standards, in continuità con il 2022.

Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza delle disposizioni in materia, previste dal D.Lgs. 254/2016.

Il Collegio Sindacale ha ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF ed ha esaminato la documentazione resa disponibile, nonché la Circolare Assonime n. 13 del 12 giugno 2017 a commento del D.Lgs. 254/2016 e la Circolare n. 4 dell'11 febbraio 2019 (Novità in tema di dichiarazione non finanziaria).

A norma dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/2016, la verifica di conformità delle informazioni fornite rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione adottati spetta al Revisore legale, con apposita relazione, distinta da quella dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010.

La DNF del Gruppo FinecoBank al 31.12.2023 è sottoposta a giudizio di conformità ("limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte della Società di revisione KPMG S.p.A., che esprime con apposita relazione distinta un'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.lgs. 254/16.

Il Collegio Sindacale ha incontrato il Revisore per una preliminare indicazione riguardo la modalità di esame adottata e ha preso altresì atto della "Relazione della Società di revisione indipendente sulla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario" (Relazione) relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, emessa in data 15.03.2024, nella quale la Società di revisione, dopo aver espressamente indicato le procedure svolte, conclude che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti all'attenzione della stessa elementi che facciano ritenere che la DNF del Gruppo FinecoBank relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative ("GRI Standards").

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale indica che, nel corso della disamina relativa alla Dichiarazione non Finanziaria, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi di non conformità e/o di violazione delle relative disposizioni normative.

9. Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e sull'adeguatezza delle funzioni di controllo

FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni finalizzato a consentire l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.

Il sistema informativo della Banca, rispondente a caratteristiche di sicurezza ed efficienza, svolge un ruolo primario di supporto.

Tra gli obiettivi più attuali del sistema dei controlli interni della Banca è prevista la gestione della sicurezza informatica, che comprende i processi e le misure volti, in raccordo con la generale azione aziendale, a preservare la sicurezza delle informazioni e dei beni aziendali, a garantire a ciascuna risorsa informatica una protezione, in termini di riservatezza, integrità, disponibilità e accountability, appropriata e coerente lungo l'intero ciclo di vita, anche mediante un monitoraggio periodico e costante delle performance. Obiettivo di tale processo è anche di contribuire alla conformità del sistema informativo alle norme di legge e a regolamenti interni ed esterni.

Il Collegio Sindacale si è periodicamente interfacciato con la funzione ICT & Security, sottolineando l'importanza di una prudente e costante attenzione ai rischi connessi alla cybersecurity, anche alla luce delle recenti raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Il Collegio Sindacale ha avuto conferma che la funzione ICT & Security di Fineco sta costantemente monitorando la sicurezza informatica anche in relazione ad eventi esterni, con opportune misure volte a sanare la vulnerabilità e a rafforzare i presidi organizzativi e tecnici, intensificando altresì i flussi informativi con gli organi di controllo.

La sicurezza informatica nel settore bancario è sempre più una priorità per la Banca Centrale Europea, che per la prima volta nei primi mesi del 2024, ha previsto uno stress test sulla resilienza informatica per tutte le banche sottoposte a vigilanza, ivi compresa FinecoBank, finalizzato a misurare la preparazione e il grado di resilienza degli istituti di credito europei riguardo ai rischi informatici. Inoltre, FinecoBank è stata coinvolta con una modalità di enhanced assessment dedicata soltanto ad un subset degli Istituti vigilati. Il test è il primo del suo genere e si concentra sul modo in cui i meccanismi di risposta e recupero delle banche affronterebbero l'eventualità di un attacco informatico grave ma plausibile. Le autorità di vigilanza esamineranno i risultati, previsti entro l'estate 2024, per individuare eventuali debolezze e carenze e garantiranno che le banche vi pongano rimedio per resistere ad attacchi reali.

Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su: - organi e funzioni di controllo, coinvolgendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Rischi e Parti Correlate, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Collegio Sindacale, nonché le funzioni aziendali con specifici compiti al riguardo; - modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi.

La Banca ha istituito le funzioni aziendali di controllo permanenti ed indipendenti: i) di conformità alle norme (Compliance); ii) di controllo dei rischi (Risk Management); iii) di revisione internal Audit). Analogo assetto del sistema di controllo è stato definito per la controllata Fineco AM.

Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.

A livello manageriale la Banca ha inoltre istituito il Comitato di Coordinamento delle Funzioni di Controllo (di seguito anche "Comitato CFC") e l'Internal Control Business Committee (ICBC). Il Comitato CFC è preposto a garantire l'integrazione e il raccordo delle Funzioni di Controllo, al fine di coordinare i percorsi di mitigazione dei rischi rilevati dalle stesse e migliorare il Sistema dei Controlli Interni della Società. L'ICBC rappresenta un punto di confronto tra Business e funzioni di controllo su tematiche relative ai controlli interni, per garantire un pronto ed efficace indirizzo delle criticità o degli interventi su potenziali aree di debolezza, anche attraverso la verifica di action plan manageriali attuativi e/o di rimedio predisposti dalle competenti funzioni, a mitigazione dei rischi connessi.

Il Collegio Sindacale ha acquisito informazioni, tenuto incontri con le funzioni aziendali e vigilato sul funzionamento e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno.

Per ciascuna delle funzioni di Collegio Sindacale illustra brevemente quanto è emerso dal controllo, nel continuo, in corso d'anno.

Internal audit

Il Collegio Sindacale dà atto che le Relazioni trimestrali e la Relazione annuale, predisposte con riferimento al 2023, dall'Internal Audit per la propria valutazione del Sistema di Controllo Interno contenenti anche sezioni dedicate alle risultanze dell'attività di Audit svolta sui processi della Banca,

sulla Rete dei Consulenti Finanziari, agli Audit Finding nella loro composizione anche temporale - sono state regolarmente presentate al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Collegio Sindacale ed al Consiglio di Amministrazione ed ivi discusse.

La Relazione al 31.12.2023, presentata al Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2024, fornisce una visione d'insieme del sistema di controllo interno della Banca sulla base dei risultati delle attività di audit svolte, soffermandosi – nel dettaglio – sulle evidenze di particolare rischio emerse e sulle azioni correttive pianificate dal management e dagli owner dei processi.

Contiene anche informazioni sulla struttura e sull'organico della funzione di Internal Audit; inoltre, considerato il ruolo di funzione Internal Audit di Capogruppo, la Relazione include una sintesi dei risultati delle attività svolte dalla funzione Internal Audit della controllata Fineco Asset Management DAC.

Il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank S.p.A. è stato valutato dalla funzione Internal Audit mostly satisfactory, considerando i risultati delle attività di audit svolte nell'anno 2023, l'andamento dei finding, inclusi quelli formulati dai Regulators, nonché tutte le informazioni disponibili, fra cui le valutazioni espresse da altri "assurance providers" interni ed esterni.

Le attività di controllo di secondo livello svolte delle funzioni Risk Management e Compliance relativamente ai processi oggetto di audit nel corso dell'anno sono risultate nel complesso adeguate.

Il Piano annuale di audit per l'anno 2023, definito sulla base dell'analisi dei rischi emergenti dall'aggiornamento annuale del Risk Assessment e tenuto conto delle Linee Guida di Gruppo, nonché degli obblighi normativi vigenti e delle necessità di follow-up di precedenti audit emessi con valutazione negativa, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 gennaio 2023 e successivamente modificato con delibera del 12 settembre 2023; ha previsto lo svolgimento di n. 20 audit sui processi, di cui n. 2 con avvio entro il 2023 (in relazione alle richieste formulate dal Collegio Sindacale e dal Comitato Rischi e Parti Correlate) ed emissione successiva nel 2024, n. 3 relazioni annuali obbligatorie e n. 400 audit sulla rete dei Consulenti Finanziari (PFA).

Nel corso dell'anno è stato completato il piano annuale approvato e svolto un ulteriore audit non pianificato richiesto dal Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, ha monitorato il rispetto del piano di Audit - per quanto concerne sia le strutture centrali ed i processi sia la rete dei Consulenti Finanziari verificandone le tempistiche di effettiva attuazione.

Nel corso del 2023, come pianificato, la società PricewaterhouseCoopers (PwC) ha svolto la Quality Assurance Review (QAR) esterna volta al rilascio della «certificazione QAR» secondo le procedure previste dall'International Standards on Assurance Engagements 3000 emanato dall'international Auditing and Assurance Standards Board ("IAASB"); PwC ha rilasciato la certificazione ad inizio 2024 esprimendo la massima valutazione prevista dalla scala a 3 livelli ("Generalmente Conforme", "Parzialmente Conforme", "Non Conforme") utilizzata in conformità al framework definito nel Quality Assessment Manual emesso dall'institute of Internal Auditors, avendo riscontrato che l'organizzazione e lo svolgimento delle attività della Funzione di Internal Audit sono "Generalmente Conformi" agli Standard per la pratica professionale dell'Internal Auditing e al Codice Etico della Professione in vigore al momento di svolgimento delle attività.

Nel corso dell'anno 2023, PwC ha inoltre completato l'assessment quali-quantitativo della funzione Internal Audit, richiesto dal Collegio Sindacale, rilasciando una relazione che è stata presentata agli Organi aziendali; in sintesi, PwC ha analizzato gli aspetti organizzativi, le modalità operative, i flussi informativi e il reporting, i meccanismi adottati dalla Funzione per il monitoraggio ed il miglioramento della qualità delle attività di Internal Audit.

Gli esiti dell'assessment hanno evidenziato la rispondenza alle prescrizioni regolamentari e alle disposizioni di autoregolamentazione e la sostanziale uniformità con i peer analizzati, nonché fornito, in ottica prospettica, alcuni spunti evolutivi e di innovazione per la Funzione.

Con decorrenza 30.06.2023 è stato modificato l'assetto organizzativo della Direzione Internal Audit; in particolare, in considerazione della crescente importanza attribuita alla gestione e al controllo dei rischi ICT e di sicurezza, anche dal 40° aggiornamento della Circolare 285/2013 di Banca d'Italia, sono stati scorporati i presidi relativi a tale ambito in una nuova Unit denominata Audit Processi ICT, di Sicurezza e di Supporto, a riporto della Direzione Internal Audit. Conseguentemente, la Unit Audit Processi è stata ridenominata in Unit Audit Processi di Governance e di Business.

Nel corso del 2023 sono proseguite le attività per l'incremento graduale delle risorse per il raggiungimento del target sizing della funzione deliberato l'8 novembre 2022 dal Consiglio di Amministrazione. La Direzione sta intensificando le attività di ricerca per anticipare il raggiungimento del farget sizing indicato, così come raccomandato dal Collegio Sindacale anche alla luce della necessità di incrementare gli audit a piano, considerata la crescita anche dimensionale della Banca.

Il Collegio Sindacale ha esaminato gli Audit Report emessi dall'Internal Audit nel corso del 2023 utilizzando le informazioni ivi contenute e richiedendo anche supplementi di informativa, prontamente predisposti dalla funzione, ritenuti necessari per lo svolgimento della propria attività e per monitorare il recepimento delle raccomandazioni e degli interventi correttivi in essi contenuti. Vi è stata una particolare attenzione, nei confronti dei Responsabili delle Aree organizzative interessate, anche al rispetto delle scadenze per lo svolgimento delle azioni rimediali previste.

Risk Management

Nel corso del 2023 il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente il Chief Risk Officer (CRO) per svolgere nel continuo un controllo della funzione presieduta ed approfondire le relazioni informative dallo stesso predisposte per gli Organi Aziendali così da vigilare, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate, sull'efficacia, la completezza, la funzionalità e l'affidabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del Risk Appetite Framework, in linea con le previsioni del Codice di Corporate Governance e con le disposizioni di vigilanza.

Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di Banca d'Italia (Circolare n. 285) in data 23.01.2023 è stato sottoposto al Consiglio di Amministrazione per opportuna informativa il Piano di attività della funzione di controllo dei rischi e della validazione interna per l'anno 2023.

Le attività progettuali della funzione di controllo dei rischi programmate per il 2023 sono state concentrate sullo svolgimento del Comprehensive Assessment che consiste in una valutazione condotta da ECB che si compone di due esercizi molto complessi e strutturati: gli SSM Stress Test (con cadenza biennale) e l'Asset Quality Review (AQR), esercizio straordinario avviato su iniziativa ECB. L'attività del Risk Management si è particolarmente concentrata negli SSM Stress Test con il necessario coordinamento del gruppo di lavoro inter-funzionale della Banca.

Nell'ambito del Processo SREP, la Direzione CRO ha aggiornato il framework di stress test interno, ha sviluppato un modello interno per il calcolo del capitale interno a fronte dei rischi operativi ed ha partecipato al Resolvability Work Programme.

Con riferimento al report 2022 ICAAP/ILAAP, in data 24.03.2023 la funzione Internal Audit ha emesso un audit report con valutazione mostly satisfactory di quanto oggetto di verfica: conformità alla normativa di riferimento, esterna ed interna, dei presidi adottati nelle procedure di definizione del Group Risk Appetite Framework (RAF), di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale ((CAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process), calcolata considerando il perimetro di consolidamento e di liquidità (ILAAP - Internal Liquidity Adequacy Assessment Process), nonché della relativa documentazione a supporto.

Tutte le attività di controllo dei rischi di natura ordinaria sono state effettuate secondo le scadenze previste e sono state confermate e integrate per l'anno 2023. Con riferimento alle violazioni dei limiti previsti dalle Policy approvate, esse sono state gestite tramite i processi di escalation e, come previsto, ne è stata data informativa agli Organi Sociali nella Relazione sulle esposizioni al rischio trimestrale.

Come previsto dalla Global Policy Framework dei Controlli e dei Rischi Integrati, approvata dal Consiglio di Amministrazione a novembre 2023, e conformemente alle richieste normative, il Risk Management ha valutato la robustezza ed efficacia del programma delle prove di sfress e la necessità di aggiornamento dello stesso almeno su base annuale.

Per l'anno 2023, il quadro generale delle prove di stress test nonché il programma per la loro conduzione è stato sviluppato in continuità con il framework adottato nell'esercizio precedente, includendo i riscontri ricevuti da ECB all'interno del processo SREP ed analisi aggiuntive in ambito ESG.

Nella riunione del 8 marzo 2024 la funzione CRO ha anticipato al Collegio Sindacale i contenuti della Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo al 31 dicembre 2023 in corso di ultimazione, soffermandosi sull'andamento generale dei rischi 2023, ivi compresi il rispetto del Risk Appetite Framework e l'andamento generale del Capitale Interno, nonché sulle tematiche riguardanti le Unrealized Losses, AQR, le perdite operative e gli approfondimenti svolti in ambito ICT e Sicurezza.

FinecoBank ha approvato a dicembre 2023 – conformemente alle disposizioni di Banca d'Italia – il documento "Group Risk Appetite 2024" definito coerentemente alla Global Policy "Risk Appetite Framework" approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 2 agosto 2022.

II Risk Appetite 2024 del Gruppo FinecoBank mantiene inalterata la struttura formata da Risk Appetite Statement e da Risk Appetite KPI (Key Performance Indicators). Per ciascun KPI sono individuate le rispettive soglie, costituite da Risk Appetite, Risk Capacity, i cui valori sono stati opportunamente rivisti in considerazione del modello di business, del processo di budget, del Piano Pluriennale 2024-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2023 e della composizione del portafoglio di FinecoBank.

La revisione e la scelta delle nuove soglie è stata condivisa con la Direzione CFO di FinecoBank, nonché con tutte le altre funzioni direttamente coinvolte nel calcolo dei singoli KPI.

La Direzione Chief Risk Officer (CRO) è composta alla data del 31 dicembre 2023 da numero 21 risorse (20,67 Full Time Equivalent) ed è organizzata internamente in cinque Team che rispondono al Chief Risk Officer, tre dei quali sono articolati in relazione ai singoli profili di maggior rilievo per il Gruppo (credito, mercato ed operativi); due Team sono invece dedicati alle attività trasversali ai diversi profili di rischio.

Compliance

La Funzione Compliance presidia il rischio di non conformità alle norme e garantisce il necessario supporto alla Banca e alle Entità del Gruppo, agli Organi Societari ed al personale, secondo un approccio risk based, con riguardo a tutta l'attività aziendale, e contribuendo, unitamente alle altre Funzioni Aziendali di Controllo, alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del sistema dei controlli interni, prestando consulenza proattiva o su richiesta e verificando che le procedure interne siano adeguate a prevenire tale rischio attraverso la misurazione del rischio stesso.

Il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio, ha tenuto incontri periodici con il Responsabile della funzione Compliance della Banca, per monitorare l'attività di pianificazione dei controlli in base ai rischi evidenziati e gli esiti dei controlli di secondo livello svolti.

La Direzione Compliance è stata oggetto in corso d'anno di progressive evoluzioni che hanno impattato l'organizzazione, le attività e lo staff, con l'obiettivo di garantire e rafforzare il presidio sulle aree normative di competenza, in linea con le normative vigenti in materia.

In ottica di rafforzamento del sistema di controllo interno, con decorrenza 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione ha approvato una revisione dell'assetto organizzativo della Direzione Compliance. La revisione è finalizzata alla creazione di poli di eccellenza con elevata specializzazione sulle normative, processi e procedure aziendali, attraverso la ridistribuzione delle attività inerenti al Compliance Risk Assessment (CRA) e ai Controlli di II Livello (2LCs), alle unit già responsabili delle attività di monitoraggio della normativa esterna e dell'attività di consulenza, garantendo in tal modo una conoscenza diretta e verticale delle valutazioni di competenza.

Con specifico riferimento alla gestione del rischio di non conformità in ambito ICT & Security Compliance, conformente a quanto previsto dalla normativa regolamentare di riferimento (Circolare della Banca d'Italia n. 285 - 40° aggiornamento), la Funzione Compliance, mediante il supporto della Unit DPO, Outsourcing, ICT & Security Compliance:

  • assicura la conformità dei sistemi e dei progetti ICT, nonché di tutte le attività svolte nell'ambito del sistema informativo, alle disposizioni di legge, regolamentari o statutarie e ai regolamenti e codici interni applicabili alla Banca;
  • concorre alla definizione della policy di sicurezza dell'informazione per l'ambito di competenza al fine di garantirne l'aderenza alle normative applicabili, collaborando principalmente con l'ICT & Security Office Department e il CRO Department;
  • valida, nell'ambito del processo interno di valutazione delle policy aziendali, per quanto di competenza la policy che definisce la metodologia di gestione del rischio ICT e di sicurezza della Banca.

Al fine di meglio rappresentare da un punto di vista organizzativo l'autonomia e l'indipendenza della Funzione Antiriciclaggio, il Consiglio di Amministrazione ha approvato (in data 14 dicembre 2023 con decorrenza 1° aprile 2024):

  • il trasferimento della unit Funzione Antiriciclaggio e Anticorruzione a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, con contestuale ridenominazione in Direzione Antiriciclaggio e Anticorruzione;
  • la costituzione della nuova struttura tecnica Compliance Oversight in staff alla Direzione Compliance, alla quale si attribuiscono le attività di supporto al Compliance Officer nel coordinamento dell'attività di oversight della funzione Compliance presso le Legal Entity del Gruppo.

Fra le principali attività svolte nel 2023, è stato effettuato il Compliance Risk Assessment: nel rispetto della pianificazione 2023, sono state portate a termine le attività di mappatura e valutazione del rischio di non-conformità nelle seguenti aree regolamentari: Market Abuse, SFTR (Securities Financing Transactions Regulation), Central Depositories (relativamente alla normativa SHRD II), IDD (Insurance Distribution Directive), Segnalazioni di Vigilanza (RA semplificato), Outsourcing (RA semplificato), Sistema Informativo (RA semplificato). Allo stesso tempo sono state definite e monitorate le opportune azioni di mitigazione (ivi comprese quelle derivanti dai controlli di secondo livello e dai finding di audit e delle autorità di vigilanza su aspetti compliance sensitive).

Nel corso del 2023 sono stati eseguiti n. 792 controlli di secondo livello su 19 aree normative. I risultati dei monitoraggi svolti sono stati presentati al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale di FinecoBank mediante appositi report e sono integrati nel processo di assessment del rischio di compliance.

Nel 2023 il catalogo dei controlli di secondo livello in capo a Compliance è stato integrato con specifici presidi in ambito Product Oversight Governance.

Compliance segue la realizzazione delle azioni correttive di cui è risk owner e/o action owner definite in esito agli interventi di audit, nel corso del 2023 non sono stati formulati finding di audit, attribuiti a Compliance, con severità "critical" o "major".

In data 12 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Compliance Plan 2024 che illustra il programma annuale delle attività di Compliance definito sulla base dei principali rischi ai quali la società è esposta e per i quali sono pianificati i relativi interventi di gestione.

Il Piano prevede budget relativi all'ambito delle risorse umane e delle spese per consulenza e servizi IT, necessari allo svolgimento delle attività programmate per l'anno 2024.

Nel corso dell'anno il Collegio Sindacale ha esaminato su base trimestrale il Compliance Activities Report, nonché la Relazione Annuale della Funzione Compliance di FinecoBank con riferimento alle attività svolte nel 2023 e alla programmazione 2024, discussa nell'ambito del Comitato Rischi e Parti Correlate del 11 marzo 2024 e poi portata all'attenzione del Consiglio di Amministrazione dello scorso 12 marzo 2024, che si articola in quattro sezioni: - 1. Il modello organizzativo e le risorse umane e tecnologiche di Compliance; - 2. Attività svolta e risultati conseguiti; - 3. Individuazione e valutazione dei rischi primari di non conformità; - 4. Presidi specialistici 285: attività e risultati.

Si ricorda che la Banca, dal luglio 2017, è ammessa al regime c.d. di adempimento collaborativo, previsto dal D.lgs. 5 agosto 2015, n. 128, (articoli da 3 a 7), nell'ambito del quale la rilevazione di un adeguato sistema di gestione e controllo del rischio fiscale è uno dei requisiti essenziali, oltreché per l'ammissione, anche per la permanenza nel suddetto regime.

In relazione alla valutazione del rischio operativo ICT e di sicurezza, il 40° aggiornamento della Circolare 285/2013 di Banca d'Italia ha introdotto novità significative in materia di gestione, valutazione e monitoraggio del rischio informatico e di sicurezza. Tra queste, il documento prevede l'istituzione di una funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza, lasciando liberi gli enti di attribuire i nuovi compiti alle funzioni aziendali di controllo dei rischi e di compliance già presenti, in relazione ai ruoli, alle responsabilità e alle competenze proprie di ciascuna delle due funzioni.

Con decorrenza 30 giugno 2023, al fine di implementare quanto previsto dal 40° aggiornamento della Circolare n. 285/13 della Banca d'Italia in materia di Rischio ICT e di Sicurezza, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'aggiornamento delle responsabilità in capo all'Amministratore Delegato e Direttore Generale e l'attribuzione di specifici compiti alle funzioni di secondo livello Chief Risk Officer (CRO) e Compliance.

Le due Direzioni hanno conseguentemente aggiornato il proprio framework di controllo al fine di allinearlo pienamente alle disposizioni normative. Con riferimento alla Direzione CRO questo ha riguardato integrazioni relativi alla declinazione della propensione a rischio, alle metriche di rischio ICT/Cyber monitorate ed alla valutazione di rischio degli interventi di modifica sostanziale del sistema informativo.

ll Gruppo svolge periodicamente delle specifiche analisi di scenario, volte a valutare l'impatto di eventi caratterizzati da una bassa frequenza ma un'elevata gravità, e su base annuale un'analisi complessiva sulla situazione del rischio informatico. In particolare, l'esito di quest'ultima attività, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo, è stata approvata dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Capogruppo nel mese di novembre 2023. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dai responsabili di processo di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.

L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrifà. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti,

anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo.

Con l'avvio del conflitto militare tra Russia e Ucraina, il CSIRT (il team di risposta per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli asset ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russoucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente assicurando, nel contempo, il costante e continuo monitoraggio in merito all'evoluzione del contesto.

Data Protection Officer

Si ricorda che, a far data dal 1º gennaio 2022, è stata costituita - all'interno delle Funzione Compliance - la Unit "DPO, Outsourcing, ICT & Security Compliance" con l'obiettivo di evidenziare la rilevanza riconosciuta da Fineco alle tematiche sulla privacy, attraverso l'assegnazione di risorse dedicate al presidio delle norme sulla protezione dei dati personali. La Unit nel corso dell'anno ha quindi lavorato al fine di rafforzare le metodologie di analisi e i processi già implementati negli anni passati, diffondendo in maniera quanto più pratica ed efficace possibile la cultura della protezione dei dati personali di titolarità della Banca.

II Data Protection Officer (DPO) di FinecoBank ha predisposto la "Relazione del Data Protection Officer di FinecoBank S.p.A. – Anno 2023", presentata al Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2024, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate nella riunione del 11 marzo 2024 e al Collegio Sindacale, che illustra, per macro aree, i temi su cui il DPO ha operato nel corso dell'anno compresi quelli per i quali ha fornito consulenza e supporto a tutte le strutture: (i) aggiornamento della normativa interna; (ii) richieste di esercizio dei diritti degli interessati; (iii) risk assessment e controlli di secondo livello come da catalogo; (iv) valutazione degli episodi che hanno generato data breach ; (v) reclami: supporto alle strutture competenti; (vi) richieste di parere in ambito privacy ; (vii) valutazione circolari/processi; (viii) analisi di nuovi prodotti/servizi e progetti dal punto di vista del trattamento dei dati personali (privacy by design e by default).

Il DPO nel corso del 2023 ha svolto tali compiti a diretto riporto del Compliance Officer di FinecoBank e nel pieno della propria autonomia interagisce, ove necessario, con il Delegato dal Titolare per il trattamento.

Per assolvere a quanto sopra indicato sono state assegnate al DPO apposite risorse in termini di persone e applicativi a supporto.

Nel complesso i controlli svolti non hanno evidenziato particolari anomalie.

Periodicamente, e comunque almeno annualmente, il DPO, attraverso una "campagna di certificazione" richiama i process owner a una revisione delle informazioni qualificanti i processi.

La funzione Compliance, attraverso controlli periodici di secondo livello, ha verificato la coerenza di quanto inserito nel Registro dei trattamenti - strumento previsto dal GDPR (art. 30) - rispetto, sia all'operatività effettiva, sia alle previsioni normative interne (Linee guida per la compilazione del Registro dei Trattamenti).

Al fine di supportare i process owner nelle attività di certificazione dei processi di pertinenza, la funzione ha aggiornato il documento "Linee guida per la compilazione del Registro dei Trattamenti"

nonché assistito i process owner (o loro delegati) nell'utilizzo del tool per la gestione del Registro. La nuova campagna di certificazione sarà lanciata nel primo trimestre 2024 al fine di beneficiare dei processi aggiornati e certificati ai fini della L. 262/2005.

La Banca ha reso disponibile a tutta la popolazione di FinecoBank un apposito corso on line di formazione obbligatoria dal titolo "GDPR- Personal Data Breach". Le percentuali di fruizione di tale corso, sia da parte dei dipendenti sia da parte dei consulenti finanziari, alla fine del 2023 si è attestata ad oltre il 98%.

Tale corso è stato reso disponibile anche alla controllata FAM dove la partecipazione allo stesso dei dipendenti si è attestata a fine 2023 al 98%.

Antiriciclaggio

Al fine di assicurare l'indipendenza della Funzione Antiriciclaggio, la unit riferisce direttamente agli organi con funzioni di supervisione strategica, gestione e controllo e ha accesso a tutte le attività della Banca nonché a qualsiasi informazione rilevante per lo svolgimento dei propri compiti.

La Unit si articola nei team:

  • Governance e Controlli per Antiriciclaggio e Anticorruzione³;
  • Servizio Antiriciclaggio e Anticorruzione;
  • Segnalazioni Operazioni Sospette.

Con riferimento all'ispezione on site della Banca d'Italia in ambito AML, conclusasi senza sanzioni, ma con la necessità di adottare alcune azioni correttive, le Funzioni preposte hanno identificato una serie di azioni di rimedio volte a rispondere efficacemente alle principali aree di miglioramento individuate e maggiormente prioritarie in termini di rilevanza, così come rappresentate e discusse nelle riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate del 14 aprile 2023, del 26 aprile 2023 e del 5 maggio 2023. Per lo scopo è stato predisposto un apposito Piano Interventi AML approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Collegio Sindacale, ha previsto che la funzione Internal Audit svolga, tempo per tempo, le verifiche relative alle attività del Piano di interventi AML, a partire da quelle concluse e/o da concludersi in tempo utile per consentire alla Funzione di terminare il primo audit entro la fine dell'anno.

Il Collegio Sindacale ha monitorato, costantemente, l'esecuzione del Piano e l'osservanza delle tempistiche di esecuzione.

Con riferimento alla funzione Anticorruzione, al fine di meglio rappresentare da un punto di vista organizzativo l'autonomia e l'indipendenza della funzione Antiriciclaggio rispetto alla funzione Compliance, in data 14 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la modifica organizzativa della funzione Antiriciclaggio e Anticorruzione previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate dell'11 dicembre 2023.

La modifica organizzativa avrà decorrenza dal 1º aprile 2024 e prevede in particolare il trasferimento della unit Funzione Anticorruzione a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, sua riclassificazione e ridenominazione in Direzione Antiriciclaggio e Anticorruzione.

Conseguentemente, il right stato adeguato a numero 20 risorse. Il numero complessivo delle risorse della Funzione AML al 31.12.2023 risulta essere pari a 17 (+1 FTE rispetto al periodo precedente).

3 Nuova Unit della Funzione Antiriciclaggio e Antiterrorismo costituita per effetto della ri-organizzazione del 30 giugno 2023

La Relazione annuale al 31 dicembre 2023 comprensiva dell'esercizio di autovalutazione è in corso di predisposizione, mentre il report informativo relativo al quarto trimestre 2023 è stato presentato al Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2024.

l report informativi sui presidi aziendali di antiriciclaggio e terrorismo, presentati al Consiglio di Amministrazione, dopo essere stati esaminati dal Comitato Rischi e Parti Correlate, a seguito di richiesta del Collegio Sindacale prontamente accolta dalla funzione, a decorrere dal secondo semestre 2023 hanno cadenza trimestrale e illustrano la gestione andamentale del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo; attestano inoltre che tutti i controlli di secondo livello pianificati in ciascun semestre sono stati svolti.

Il Piano Antiriciclaggio e Anticorruzione 2024, predisposto dalla Funzione Antiriciclaggio e Anticorruzione, contiene il programma annuale delle attività per l'anno 2024. Tale pianificazione, che negli anni precedenti era inclusa nel Compliance Plan della Direzione Compliance, è stata presentata come documento separato al Consiglio di Amministrazione che lo ha approvato in data 12 marzo 2024.

Reclami

Il Collegio Sindacale ha preso atto della "Relazione della Unit Reclami e Contenzioso sulla situazione complessiva dei Reclami e del Contenzioso di FinecoBank S.p.A. relativa al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2023" predisposta dalla Unit Reclami e Contenzioso in conformità alla Global Policy" Gestione Reclami" ed ai Processi "Gestione dei reclami" e "Gestione e valutazione cause passive ed attive" in vigore.

La Relazione illustra l'attività svolta nell'anno 2023 fornendo, in forma aggregata, informazioni in merito ai reclami e al contenzioso e le relative analisi quantitative.

Tali informazioni - anche a seguito di specifica comunicazione da parte della Unit - vengono analizzate nel continuo dalle funzioni competenti per individuare eventuali criticità ricorrenti ed assumere le iniziative necessarie per il loro superamento.

Le valutazioni circa le principali criticità riscontrate nonché l'adeguatezza delle procedure e delle soluzioni organizzative individuate vengono svolte dalla funzione Compliance.

Nel corso del 2023 i reclami ricevuti da FinecoBank registrano un lieve incremento (circa lo 0,94%) rispetto ai reclami pervenuti nel 2022.

La principale area di contestazione si riferisce alla categoria "C/C e Operazioni di Incasso e Pagamento", cui fa seguito quella relativa alla categoria "Altro", con riguardo alla quale si è registrato un ragguardevole incremento rispetto al 2022 a causa dei molti reclami pervenuti in materia di cessione dei crediti di imposta inerenti al "superbonus" (agevolazione fiscale disciplinata dall'articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 "Decreto rilancio" riproposta nella legge di bilancio 2022).

Segue poi la categoria "Servizi di Investimento e Accessori", con un trascurabile aumento rispetto al 2022. Infine, si annoverano i reclami in tema di "Finanziamenti e Mutui" ove si registra una diminuzione del 20,07% rispetto al 2022.

Gli esborsi in termini di valore sono pressoché raddoppiati rispetto a quelli registrati nel 2022. Tale incremento è principalmente dovuto all'adempimento di alcune decisioni pronunciate dall'ACF in senso sfavorevole alla Banca e alla conclusione di alcuni accordi transattivi con la clientela, i più rilevanti dei quali riferiti alla prestazione di servizi di investimento.

Dei reclami evasi nel periodo, il 99,82% è stato chiuso nei termini prescritti.

Dall'analisi e dai controlli effettuati il Collegio Sindacale con il rilevare che i reclami ricevuti non hanno evidenziato significative carenze nelle procedure interne e nell'organizzazione della Società. Permane l'attenzione riguardo al carico di lavoro per un adeguato aggiornamento del right sizing.

Whistleblowing

In ottemperanza alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia (Circolare 285/2013 e successivi aggiornamenti) e alla Legge 179/2017, che introduce nuove disposizioni a tutela di coloro che segnalano reati o irregolarità di cui sono venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato, il Gruppo FinecoBank S.p.A. ha definito e disciplinato con normativa interna (Global Compliance Policy - Whistleblowing, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2020) un processo volto a consentire la segnalazione da parte del Personale e di Terze Parti di atti o fatti che possano costituire violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria, mettendo a disposizione canali di segnalazione e impegnandosi a mantenere la riservatezza dei dati personali del Segnalante e del Segnalato.

La funzione Compliance ha redatto la "Relazione sul sistema interno di segnalazione delle violazioni (c.d. Whistleblowing)" 2023, presentata al Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2024, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate e presentazione al Collegio Sindacale.

In data 26 novembre 2019 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, la Direttiva 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio riguardante "la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione". Il provvedimento ha lo scopo di rafforzare l'applicazione del diritto e dell'Unione in ambito "whistleblowing", stabilendo norme comuni volte a garantire un elevato livello di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione. Tale Direttiva è stata recepita in Italia con il D. Lgs. 24/2023.

Fineco ha adottato una propria Group Policy per il Whistleblowing, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 11 luglio 2023, un processo interno (Circolare n. 157 del 13 ottobre 2023) e un Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/01 aggiornato secondo il D.Lgs. 24/2023.

Per garantire l'effettiva conoscenza del Whistleblowing, delle novità normative introdotte dal D. Lgs. 24/2023 e della procedura per effettuare le segnalazioni, sono previste attività formative obbligatorie rivolte al personale della Banca e alla rete di vendita:

  • riferimenti specifici sul tema nel corso Anticorruzione, svolto in modalità e-learning, rivolto a tutto il personale della Banca e alla rete di vendita;
  • una circolare informativa con obbligo di presa visione pubblicata sulla corporate aziendale e sulla extranet promotori, contenente la Policy Whistleblowing.

Nel 2023 le segnalazioni Whistleblowing ricevute da FinecoBank sono state due (rispetto alle 8 ricevute nel 2022; -75%), che sono state chiuse nel corso dell'anno, comunicando gli esiti ai segnalanti.

Organismo di Vigilanza

FinecoBank si avvale di un Organismo appositamente istituito per lo svolgimento delle funzioni di Vigilanza di cui al D. Lgs. 231/2001. L'attuale Organismo di Vigilanza ("OdV"), che si compone di numero tre componenti, di cui due esterni ed uno interno alla Banca, ossia il Responsabile Internal Audit, resterà in carica sino all'approvazione del Bilancio al 31.12.2025.

II Collegio Sindacale nel corso del 2023 ha incontrato l'Organismo di Vigilanza per un reciproco confronto sulle attività svolte da entrambi gli organi.

In particolare, nell'incontro del 20 novembre 2023, il Collegio ha ricevuto: i) l'illustrazione dello stato di aggiornamento del Modello 231 e dei Protocolli di Decisione; ii) l'esposizione dei principali temi seguiti nel corso dell'anno con particolare focus sulle interlocuzioni della Banca con le Autorità di Vigilanza; iii) la conferma dell'attività pianificata per il 2023 e, a sua volta, ha informato riguardo le tematiche principali dell'attività di controllo svolta.

Si è così sviluppato uno scambio di informazioni fra gli organismi, concordando in particolare sull'opportunità di periodici incontri di allineamento e confronto sui temi più rilevanti e che presentano punti di comune interesse, pur nel rispetto dei ruoli e delle competenze propri di ciascun Organismo.

Il Collegio Sindacale ha altresì esaminato la "Relazione informativa dell'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza (OdV) ai sensi del D.Lgs. 08 giugno 2001, n. 231, al 31 dicembre 2023" che illustra in dettaglio le attività del 2023. La Relazione è stata presentata al Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2024.

Dalle risultanze delle attività svolte dall'OdV non sono emerse violazioni della normativa di riferimento.

Il Consiglio di Amministrazione, chiamato a valutare, previo parere del Comitato Rischi e Parti Correlate, l'adeguatezza, funzionalità ed efficacia del sistema di controllo interno della società, nella riunione del 12 marzo 2024 ha esaminato, tra l'altro, il Tableau de Bord integrato Anno 2023 delle funzioni di controllo, trasmesso anche al Comitato Rischi e Parti Correlate e al Collegio Sindacale, documento che evidenzia le principali carenze rilevate dalle Funzioni di Controllo (Internal Audit, Risk Management, Compliance, Antiniciaggio e Antiterrorismo, Data Protection Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi della legge n. 262/2005) con indicazione dei rischi, degli impatti, delle raccomandazioni e delle misure correttive; il documento include il contributo dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, in qualità di Organo con Funzione di Gestione, chiamato a individuare eventuali ulteriori iniziative e interventi necessari per garantire nel continuo la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità del sistema dei controlli interni, nonché una sintetica sezione relativa alle carenze rilevate dalle analoghe funzioni di controllo della controllata Fineco Asset Management DAC.

Il documento è stato redatto in attuazione di quanto previsto dalla Global Policy FB 016 2023 Group ICS Evaluation, nonché del Regolamento del Comitato di Coordinamento delle Funzioni di Controllo ("FC").

Il Tableau de Bord si pone pertanto come uno degli elementi a supporto dell'attività di valutazione dell'adeguatezza ed efficacia dei Controlli interni, in uno con gli altri contributi portati all'attenzione dell'Organo con Funzione di Supervisione Strategica dai vari attori del Sistema dei Controlli Interni.

Il Collegio Sindacale ha esaminato il Tableau de Bord integrato, apprezzando lo strumento informativo e di orientamento per un concreto ed attento monitoraggio dell'assetto organizzativo, della capacity delle funzioni di controllo nonché della loro indipendenza.

Sulla base della documentazione esaminata, delle informazioni ricevute e dei riscontri effettuati nel corso della propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale, pur richiamando l'esistenza di alcuni interventi correttivi e implementazioni in atto anche in termini di rafforzamento delle risorse per un adeguato presidio in relazione all'incremento delle incombenze anche a seguito del passaggio a BCE, ritiene complessivamente adeguato il Sistema di Controllo Interno.

10. Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo

Il Collegio Sindacale vigila nel continuo sull'adeguatezza della struttura organizzativa e sul suo corretto funzionamento, svolgendo periodici incontri con i vertici aziendali e con i Responsabili delle varie aree e funzioni; da tale attività di vigilanza non sono emerse significative carenze di natura organizzativa.

In apertura d'anno, il Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2023, al fine di rappresentare nell'organigramma della Banca una chiara presenza e collocazione della Resolution Unit ai sensi di Sigle Resolution Board Expectations for Banks, aveva deliberato la ridenominazione della struttura

Regulatory Affairs in Regulatory Affairs & Resolution Unit e la creazione, a suo diretto riporto, del nuovo team Resolution Management.

Nel corso dell'esercizio 2023 sono intervenute diverse modifiche organizzative di volta in volta richiamate, a titolo indicativo, nella presente Relazione nell'ambito della specifica funzione.

Inoltre, Il Consiglio di Amministrazione di novembre 2023 ha deliberato: nell'ambito della Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, la riorganizzazione della struttura dedicata al presidio territoriale e al supporto alla Rete di Vendita FinecoBank; nell'ambito della Direzione Global Business, la riorganizzazione della struttura di marketing dedicata alla progettazione e al design dei servizi dedicati alla clientela; nell'ambito della Direzione Chief Financial Officer, il trasferimento della struttura Capital Management a diretto riporto della Direzione Amministrazione e Segnalazioni OdV.

Il Collegio Sindacale richiama le ulteriori modifiche organizzative, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2023 con decorrenza 1º aprile 2024 che prevedono:

  • il trasferimento della unit Funzione Antiriciclaggio e Anticorruzione a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, con contestuale ridenominazione in Direzione Antiriciclaggio e Anticorruzione;
  • la creazione della Competence Line Funzione Antiriciclaggio e Anticorruzione con contestuale aggiornamento della GP Group Managerial Golden Rules;
  • la costituzione, nell'ambito della Direzione Compliance, della nuova struttura tecnica Compliance Oversight in staff alla Direzione Compliance, alla quale si attribuiscono le attività di supporto al Compliance Officer nel coordinamento dell'attività di oversight della funzione Compliance presso le Legal Entity del Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione del 14 dicembre 2023 ha altresì approvato, con efficacia a far data dal 1º gennaio 2024, la creazione nell'ambito Direzione Products & Services di un nuovo team Innovation Hub, a riporto della unit Global Brokerage, dedicato ai temi di Intelligenza Artificiale e Blockchain.

Il Collegio Sindacale ha accolto con particolare favore la creazione di una distinta Direzione Antiriciclaggio e Anticorruzione che va nella direzione auspicata dalle Autorità ed ulteriormente rafforza l'autonomia della funzione.

Sulla base della documentazione esaminata e delle informazioni ricevute nell'espletamento delle attività di vigilanza, in presenza di un Organigramma e del relativo Regolamento aziendale che dettaglia ruoli e responsabilità delle strutture organizzative in continua evoluzione, e la definizione, l'applicazione ed il monitoraggio di precise normative aziendali finalizzate allo svolgimento delle attività proprie di ciascuna funzione di FinecoBank, nonché le implementazioni adottate o in corso di adozione, il Collegio Sindacale valuta complessivamente adeguato l'assetto organizzativo della Banca.

11. Attività di vigilanza sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate

FinecoBank, iscritta in qualità di "Capogruppo" del "Gruppo Bancario FinecoBank" nell'Albo dei gruppi bancari (unitamente alla controllata Fineco AM) esercita attività di direzione e coordinamento sul Gruppo ai sensi della vigente normativa.

Relativamente alla controllata Fineco AM, dall'analisi delle informazioni richieste dal Collegio Sindacale al CEO ai sensi dell'art. 151, co.2, del TUF e dei risultati di audit, non sono emerse criticità.

12. Piano di continuità operativa

In applicazione delle Disposizioni di Vigilanza (Circolare di Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti) e delle vigenti Global Policy in materia di Business Continuity ed Emergency and Crisis Management, FinecoBank S.p.A. si è dotata di un Piano di Continuità Operativa (di seguito anche il "Piano di BC" o "BCP"), quale misura predefinita per la gestione di determinati scenari di emergenza con impatto sulla continuità operativa del business, sia in regime di attività ordinaria sia in situazioni di emergenza.

L'impianto di Business Continuity e Crisis Management della Banca prevede: i) il piano di gestione delle emergenze e delle crisi (Piano di ECM), ii) il piano di continuità operativa (BCP) - di cui costituiscono parte integrante il piano di disaster recovery (DRP, che stabilisce le misure per il ripristino delle applicazioni e dei sistemi informativi colpiti da "disastro") ed il piano di cyber attack (che definisce le strategie per la gestione degli attacchi informatici su larga scala) – oltre iii) il piano di gestione delle pandemie (che recepisce l'esperienza maturata durante l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19).

Nel corso del 2023 sono state opportunamente aggiornate le linee guida in materia di gestione dell'emergenza e crisi, in allineamento con la normativa di riferimento esterna, nonché i piani interessati, al fine di recepire le stesse e le evoluzioni del business, nell'ambito dell'aggiornamento annuale. La Banca ha mantenuto il lavoro da remoto quale principale misura di gestione dell'emergenza, prevista dal Piano di BC. Tali piani in materia di BC&CM sono sottoposti alle consuete verifiche annuali a cura delle competenti strutture.

In linea con le indicazioni di governance di Gruppo e con l'evoluzione del business, la controllata irlandese Fineco Asset Management DAC si è dotata di propri piani di ECM, BC e DR; tra le misure adottate è previsto il lavoro da remoto quale soluzione di emergenza nel proprio piano di continuità operativa.

Con l'obiettivo di verificare il corretto funzionamento, l'efficienza delle strategie di ripristino previste nei citati Piani, in linea con le indicazioni normative, Fineco nel 2023 ha eseguito le verifiche annuali condotte sul Perimetro Processi vigente. I test BC, i test relativi alle attività di ripristino da backup, i test di energia elettrica e tutti i relativi esiti, complessivamente positivi, sono stati illustrati al Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2024.

Tutti i test hanno avuto esito positivo, senza ripercussioni sulle attività di business e senza degradi percepibili o disservizi.

Come prassi l'Organo con Funzione di Gestione (OFG, ruolo ricoperto dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale), supportato dal Comitato Business Continuity & Crisis Management (Comitato BC&CM) nella seduta del 31 gennaio 2024, ha verificato l'esto dei test di energia elettrica, di BC, di DR e di ripristino da backup svolti nel corso del 2023.

Il Collegio Sindacale dà atto del continuo presidio, in linea con le vigenti Disposizioni di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285 e con la normativa interna, del Piano di Continuità Operativa della Banca (Business Continuity Plan) e della avvenuta esecuzione, con esito positivo, delle attività di test di Business Continuity e di Disaster Recovery annualmente pianificate.

13. Politiche retributive

Nel corso del 2023, secondo quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in materia di "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione", il Collegio Sindacale ha verificato l'adeguatezza e la rispondenza al quadro normativo delle politiche e delle prassi di remunerazione adottate ed i relativi processi aziendali, rilasciando, ove necessari, i propri pareri favorevoli al Consiglio di Amministrazione.

La Banca ha provveduto a dare esecuzione alla Politica retributiva 2023 approvata dall'Assemblea degli azionisti dello scorso 27 aprile 2023.

Il Gruppo si impegna a favorire il benessere e la soddisfazione dei propri dipendenti, anche attraverso specifiche iniziative di welfare e wellbeing, e a creare un ambiente di lavoro inclusivo in cui sono valorizzate la diversità e le pari opportunità, con un giusto bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata. A dimostrazione dell'impegno sulle tematiche di Diversity e Inclusion, nel 2023 è stata conseguita la Certificazione per la Parità di genere ai sensi di riferimento UNI 125:2022.

Nel corso del 2023, inoltre, il Comitato Remunerazione ha collaborato con il management al fine di definire il Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2024-2026 in linea con le direttive strategiche di Gruppo e, in generale, con l'evoluzione del contesto in cui Fineco opera, con l'obiettivo di rafforzare l'allineamento con gli interessi di tutti gli stakeholder.

La Politica in materia di remunerazione per il 2024, predisposta in allineamento alle linee guida di investitori e proxy advisor e al quadro regolamentare di riferimento, conferma la stretta correlazione con il Piano Pluriennale del Gruppo e il Multi-Year Plan ESG per il triennio 2024-2026, con lo scopo di incentivare la crescita del business e la solidità finanziaria e, al contempo, coniugare gli obiettivi economico-finanziari con la sostenibilità sociale e ambientale.

In particolare, vengono presi in considerazione obiettivi legati alla sostenibilità intesa come capacità di generare e mantenere valore per tutti gli stakeholder nel medio-lungo periodo, allineando le politiche retributive ai principi previsti dal Multi Year Plan ESG 2024-2026 del Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank in data 12 marzo 2024, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione, ha approvato la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" di FinecoBank, formulata dalla funzione Risorse Umane con il contributo, per le parti di relativa competenza, delle funzioni Compliance, CRO, CFO e Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete che sintetizza gli elementi dell'approccio retributivo adottato per il 2024 e riassume i principali risultati del 2023, evidenziando i dati sulla remunerazione variabile e fissa dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale. Inoltre, tiene in considerazione anche gli Orientamenti dell'EBA su sane politiche di remunerazione, gli Orientamenti ESMA relativi a taluni aspetti dei requisiti in materia di retribuzione della MiFID II (ESMA35-43-3565), Orientamenti ESMA sugli obblighi di governance dei prodotti ai sensi della MiFID II.

Come previsto dalla Direttiva UE 2017/828, il documento è costituito da due distinte sezioni: Sezione l "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024" e Sezione annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023". Ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 la "Sezione I – Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024" è sottoposta a deliberazione vincolante dell'Assemblea degli Azionisti, mentre è richiesto alla stessa di esprimere un voto consultivo non vincolante in merito alla "Sezione annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023".

La Politica Retributiva 2024, comprensiva della "Relazione Annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023" e recante in allegato "l'informativa al sensi dell'art. 450 del Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di Esecuzione (UE) n. 637/2021" e i "Piani retributivi basati su strumenti finanziari", è messa a disposizione del pubblico ai sensi del Regolamento Consob n. 11971/1999. La Relazione assolve contemporaneamente agli obblighi informativi di cui agli artt. 114-bis e 123-ter del TUF e agli obblighi previsti dalla normativa bancaria.

La Direzione Internal Audit ha esaminato il sistema di remunerazione ed incentivazione adottato da FinecoBank ("Banca") e dal Gruppo per la determinazione ed erogazione dei compensi ad esponenti degli Organi Sociali e delle retribuzioni variabili al personale dipendente ed alla rete di vendita, al fine di riscontrarne la conformità alla normativa di vigilanza emanata dalla Banca d'Italia e alla Politica Retributiva definita per il 2023 ed approvata dall'Assemblea dei Soci.

La valutazione complessiva è Mostly Satisfactory, considerata l'applicazione generalmente corretta del sistema di remunerazione ed incentivazione 2023 e la conformità della Politica Retributiva 2024 alla normativa esterna di riferimento. Le verifiche svolte hanno accertato in ambito governance il

corretto adempimento degli obblighi previsti dalla normativa di riferimento, la generale conformità delle politiche di remunerazione all'attuale contesto normativo e la sostenibilità rispetto alle condizioni patrimoniali e reddituali della Banca, la diffusione delle Policy di Gruppo alla controllata Fineco Asset Management DAC ed il corretto funzionamento degli organi preposti, fra cui il Comitato Remunerazione ed il Consiglio di Amministrazione; anche il framework della normativa interna risulta complessivamente adeguato.

lnoltre, è stata riscontrata la complessiva conformità alla normativa esterna del processo di individuazione delle risorse appartenenti alla categoria del personale più rilevante (Identified Staff), sia per il personale dipendente sia per i Consulenti Finanziari.

Le Funzioni Aziendali di controllo, in particolare Compliance e CRO, sono state coinvolte, per le rispettive attività di competenza, nelle fasi di definizione della politica retributiva nonché nel processo di valutazione della performance annuale. Inoltre, la funzione ha svolto i controlli previsti dalla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013 volti alla verifica del divieto di attivare programmi o accordi che specificatamente tutelino il valore di strumenti finanziari indisponibili assegnati all'interno dei piani incentivanti (c.d. personal hedging).

Le risultanze dell'audit saranno presentate alla prossima Assemblea degli Azionisti nell'ambito della Relazione annuale dei compensi corrisposti nell'esercizio 2023.

La Banca ha adempiuto agli obblighi normativi relativi alla pubblicazione sul sito aziendale dei documenti "Politica Retributiva 2023" e "Politica dei Pagamenti di Fine Rapporto" ed alle segnalazioni richieste dalla Banca d'Italia in ambito remunerazione.

14. Pareri rilasciati ai sensi di legge

ll Collegio Sindacale esprime le proprie osservazioni riguardo a: Relazione sulle attività di Revisione Interna svolte sui servizi di investimento; Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo; Relazione annuale della Funzione Internal Audit relativa ai controlli svolti sulle funzioni operative importanti o di controllo esternalizzate, alle carenze eventualmente riscontrate e alle conseguenti azioni correttive adottate; Relazione annuale sulle attività della funzione di Compliance.

Si è, inoltre, espresso in merito al Piano delle attività della funzione interna per il 2023, in vista delle deliberazioni di competenza del Consiglio di Amministrazione, come richiesto dal Codice delle società quotate in vigore nell'esercizio 2022 - art. 6, racc. 33, lett. C) del Codice di Corporate Governance.

15. Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Il Collegio ha vigilato sull'osservanza dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione sia nello svolgimento della propria attività, inclusiva della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, sia durante gli incontri con il management e con i Responsabili delle varie Aree e Funzioni della Banca.

La partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ha consentito di ottenere periodicamente dagli Amministratori sull'attività svolta e sulle operazioni deliberate nell'esercizio.

Durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha tra l'altro accertato che i soggetti delegati hanno riferito, ai sensi dell'art. 150, comma 1, del TUF, sulle operazioni compiute in funzione dei poteri loro attribuiti.

La frequenza delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, le informazioni fornite nel corso delle riunioni e, in generale, il complesso dei flussi informativi posti in essere sono, a giudizio del Collegio, esaurienti rispetto agli obblighi di legge e di Statuto e dei regolamenti applicabili.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'osservanza degli obblighi informativi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o richieste dalle Autorità di vigilanza.

Durante le sedute del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione i Sindaci hanno preso visione delle relazioni trimestrali delle Funzioni di controllo della Banca, delle relazioni del Dirigente Preposto e hanno verificato che le relazioni e le informazioni previste dalla normativa di vigilanza sono state rispettate.

I componenti del Consiglio di Amministrazione hanno regolarmente partecipato all'induction program 2023, con la presenza dell'intero Collegio Sindacale, svolto in taluni casi con il supporto di consulenti esterni, comprendente anche sessioni di formazione ricorrente al fine di preservare nel tempo il bagaglio di competenze tecniche necessarie per svolgere in modo informato e consapevole il proprio ruolo.

In data 12 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato, con riferimento all'esercizio 2023, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.

FinecoBank è dotata di un processo per la definizione del Piano di successione, aggiornato da ultimo dal Consiglio di Amministrazione del 12.03.2024, previo parere favorevole del Comitato Nomine in data 07.03.2024, in linea con le disposizioni regolamentari di riferimento.

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni in contrasto con i principi di corretta amministrazione o deliberate e attuate non in conformità alla legge, allo Statuto, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o manifestatamente imprudenti o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

16. Adesione della società al codice del Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate

FinecoBank aderisce al Codice di Corporate Governance delle Società Quotate ("Codice") e, in ossequio al Codice, all'interno del Consiglio di Amministrazione operano, con funzioni propositive, consultive e di coordinamento, il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale, il Comitato Nomine, il Comitato Remunerazione e il Comitato Rischi e Parti Correlate. I comitati sono composti da amministratori indipendenti non esecutivi.

Nel dicembre 2023, il Presidente del Comitato per la Corporate Governance (il "Comitato") ha inviato ai Presidenti degli organi amministrativi delle società emittenti una lettera al fine di dare seguito alla prassi di fornire evidenza del monitoraggio sullo stato di applicazione del Codice di corporate governance incentivando un'applicazione sempre più consapevole dello stesso da parte degli emittenti che vi aderiscono e, più in generale, per promuovere l'evoluzione della corporate governance da parte di tutte le società quotate italiane secondo i principi del Codice stesso.

l contenuti della predetta lettera della Dottor Massimo Tononi, Presidente del Comitato italiano per la Corporate Governance (promosso da ABI, Ania, Assogestioni, Assonime, Borsa Italiana e Confindustria), nonché del relativo allegato "Relazione 2023 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate" (il "Rapporto"), forniscono indicazioni sul processo di adesione al nuovo Codice e costituiscono, pertanto, un importante parametro per la valutazione del relativo grado di adesione da parte di FinecoBank.

Come auspicato nella Lettera, le raccomandazioni in FinecoBank sono state adeguatamente portate all'attenzione del Consiglio di Amministrazione e dei comitati competenti al fine di individuare, anche in sede di autovalutazione, le possibili evoluzioni della governance o di colmare eventuali lacune nell'applicazione o nelle spiegazioni fornite. Il contenuto della Lettera è stato sottoposto, per quanto di competenza, all'attenzione degli organi di controllo degli emittenti.

Nella riunione del 12 marzo 2024, facendo seguito alle informative rese, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato le valutazioni effettuate sulle Raccomandazioni formulate nella Lettera e sul grado di adesione alle stesse, così come previamente illustrate e discusse nei Comitati endoconsiliari competenti per materia e nel Collegio Sindacale. Il Collegio Sindacale ha riscontrato la coerente applicazione delle regole di governo societario espresse nel suddetto Codice.

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 e rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea di approvazione dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2025.

Si ricorda che ai sensi della vigente normativa e del Codice di Corporate Governance delle società quotate, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto, previo parere del Comitato Nomine, alla verifica annuale della sussistenza del requisito di indipendenza in capo alla maggioranza degli Amministratori, riportandone gli esiti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari relativa all'esercizio 01.01.2023 – 31.12.2023, oltre al mantenimento dei requisiti di idoneità ed il rispetto di divieto di interlocking. Il Collegio Sindacale verifica la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.

17. Ulteriore attività del Collegio Sindacale e informativa richiesta dalla CONSÓB

17.1 Denunce ex art, 2408 c.c.

Nel corso del 2023 il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ex art. 2408 c.c..

17.2 Esposti, eventuali iniziative intraprese e relativi esiti

Nel corso dell'Esercizio al Collegio Sindacale non sono pervenuti esposti.

18. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

In data 4 marzo 2024 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento di un'emissione sul mercato di strumenti Additional Tier 1 destinati istituzionali, per un importo complessivo pari a 500 milioni di euro e una cedola semestrale per i primi 5,5% (con spread pari a 5,5 anni Mid Swap rate interpolato + 48,9 basis points) rispetto a una guidance iniziale pari all'8%.

Lo spread finale dell'operazione è il più basso nel panorama italiano per questa tipologia di strumenti da inizio 2023, grazie a una domanda complessiva pari a circa 7 volte l'offerta e alla qualità del credito. L'emissione ha registrato un volume di ordini superiore a 3,45 miliardi di euro, a conferma dell'apprezzamento manifestato nei confronti di FinecoBank dal mercato anche nel segmento fixedincome.

Contestualmente FinecoBank ha annunciato l'intenzione di procedere ad un'offerta di riacquisto dell'obbligazione in essere Additional Tier 1 5,875% Perp NC 3 dicembre 2024 emessa per un importo nominale di 300 milioni di euro e di riservarsi la facoltà di procedere al richiamo, alla prima data disponibile, del private placement di 200 milioni di euro Additional Tier 1 in essere, mantenendo in tal modo invariato a 500 milioni di euro l'ammontare complessivo degli strumenti Additional Tier 1 computabili nel proprio capitale. FinecoBank ha conferito mandato a BNP Paribas e UniCredit, in qualità di dealer managers, per l'operazione di riacquisto "any & all" a prezzo fisso sull'Additional Tier 1 da 300 milioni di euro.

In data 11 marzo 2024 si è conclusa l'offerta di acquisto della suddetta obbligazione Additional Tier 7. L'ammontare nominale complessivo delle Obbligazioni validamente portate in adesione nell'offerta è stato pari a 168 milioni di euro. Si precisa, inoltre, che FinecoBank ha ricevuto l'autorizzazione della Banca Centrale Europea per richiamare l'ammontare residuale delle obbligazioni non riacquistate nell'offerta alla prima data utile, il 3 dicembre 2024.

Riguardo alla prevedibile evoluzione della gestione, gli amministratori indicano, quale scenario prospettico, che pur in un contesto di pressione sui margini, generale incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina ed elevata inflazione, il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, capital light e a basso rischio. Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza, Fineco prevede un positivo andamento della gestione nel 2024, salvo il verificarsi di ulteriori eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione.

Il Collegio Sindacale, dato il contesto di incertezza eccezionalmente elevata, viste le proiezioni sottostanti allo scenario macroeconomico per il 2024, monitorerà adeguatamente l'evolversi della situazione e l'impatto della stessa sugli asset di Fineco e sull'evoluzione della gestione.

19. Osservazioni e considerazioni conclusive

Il Collegio Sindacale, a compendio dell'attività di vigilanza complessivamente svolta, non ha riscontrato significative irregolarità né omissioni e/o fatti censurabili, né è venuto a conoscenza di operazioni poste in essere nell'esercizio cui si riferisce la presente Relazione, non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere non in conformità alla Legge e allo Statuto Sociale, o non rispondenti all'interesse di FinecoBank, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o manifestatamente imprudenti o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Adeguati scambi di informativa si sono concretizzati anche riguardo alla partecipata Fineco Asset Management DAC.

19.1 Dichiarazione di continuità aziendale

Richiamando quanto precisato nei documenti di Bilancio al 31.12.2023, nella valutazione delle poste significative del bilancio gli amministratori indicano di aver considerato tutti gli elementi.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che non vi siano dubbi in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile, né incertezze tali da dar luogo a rettificative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non ritiene possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, il Consiglio di Amministrazione indica di aver considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2023, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.

A livello di consolidato la Capogruppo ha emanato linee guida in materia di gestione dell'emergenza e crisi e di gestione della continuità operativa, che prevedono un modello decentrato di gestione dell'emergenza stessa, basato sui piani delle singole Società in funzione delle peculiarità di ciascuna.

Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.

19.2 Considerazioni in merito al Bilancio Consolidato

Con riferimento al Bilancio Consolidato del Gruppo, il Collegio Sindacale, considerato il contenuto della relazione emessa dalla Società di Revisione, dà atto che lo stesso è stato redatto in applicazione dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D. Lgg. n. 136/15, in conformità agli International Financial Reporting Standards, adottati dalla Unione Europea.

Il Bilancio Consolidato è stato inoltre predisposto sulla base delle "Istruzioni per la redazione del bilancio delle imprese e del bilancio consolidato delle società finanziarie capogruppo

di gruppi bancan" emanate da Banca d'Italia, nonché delle integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 del 2005.

L'area di consolidamento, non variata rispetto all'esercizio precedente, include FinecoBank e Fineco AM quale unica società da questa direttamente controllata.

Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:

  • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023 di FinecoBank S.p.A.;
  • consolidata integralmente e partecipata in via esclusiva, predisposto secondo gli IAS/IFRS e le cui voci sono state opportunamente riclassificate ed adeguate alle esigenze di consolidamento.

Nella Relazione sulla Gestione consolidata è data informativa anche dell'andamento della società controllata.

19.3 Osservazioni in ordine al Bilancio di esercizio di FinecoBank al 31.12.2023 ed alla sua approvazione nonché in ordine alla destinazione dell'utile di esercizio dell'Impresa

Il Bilancio d'esercizio dell'Impresa comprende:

  • gli Schemi del bilancio di FinecoBank S.p.A., costituiti dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell'esercizio 2022,
  • la Nota integrativa

ed è accompagnato dall'Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

Per la Relazione sulla gestione del Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata nella quale, in apposita sezione, sono riportati gli schemi di bilancio riclassificati ed i commenti ai risultati dell'esercizio della Banca.

L'Assemblea sarà invitata ad approvare:

  • il Bilancio dell'esercizio 2023 di FinecoBank S.p.A.;
  • la destinazione dell'utile d'esercizio 2023 pari a euro 604.497.541,49 che gli amministratori proporranno come segue:
    • o alle 610.999.427 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 367.792 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2024, un dividendo unitario di 0,69 euro per complessivi euro 421.589.604,63;
    • o alla Riserva legale euro 24.274,27, pari allo 0,004% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
    • o alla Riserva non distribuibile ex art. 26 comma 5-bis decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104 euro 30.478.590,00, corrispondenti all'ammontare dell'imposta straordinaria determinata ai sensi del suddetto decreto;
    • alla Riserva indisponibile ex art. 6 comma 2 D. Lgs. 38/2005 euro 460.656,46;
    • o alla Riserva straordinaria euro 151.944.416,13.

Il Collegio Sindacale, preso atto del contenuto e delle conclusioni della Relazione emessa dal Revisore legale dei Conti, preso atto altresì delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale e dal Dirigente Preposto, non ravvisa, per quanto di propria competenza, elementi ostativi all'approvazione dell'impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2023, che evidenzia un utile di 604.497.541,49 euro nonché alla sua destinazione così come proposta dal Consiglio di Amministrazione.

Non sono stati rilevati i presupposti per l'esercizio della facoltà del Collegio Sindacale di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'art. 153, secondo comma, del TUF.

Milano, 19 marzo 2024

II Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A.

Luisa Marina Pasotti (Presidente)

. No

Massimo Gatto (Sindaco effettivo)

Giacomo Ramenghi (Sindaco effettivo) (Ciamo

Glossario ABS – Asset Backed Securities

Strumenti finanziari il cui rendimento e rimborso sono garantiti da un portafoglio di attività (collateral) dell'emittente (solitamente uno Special Purpose Vehicle – SPV), destinato in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi.

Attività di rischio ponderate

Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".

Audit

Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).

Banking book - Portafoglio bancario

Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria", diversi da quelli classificati nel Trading book - Portafoglio di negoziazione.

Bail-in

Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.

Basilea 2

Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.

  • Pillar 1 (primo pilastro): fermo restando l'obiettivo di un livello di capitalizzazione pari all'8% delle esposizioni ponderate per il rischio, è stato delineato un nuovo sistema di regole per la misurazione dei rischi tipici dell'attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi) che prevede metodologie alternative di calcolo caratterizzate da diversi livelli di complessità con la possibilità di utilizzare, previa autorizzazione dell'Organo di Vigilanza, modelli sviluppati internamente;
  • Pillar 2 (secondo pilastro): prevede che le banche devono dotarsi di processi e strumenti per determinare il livello di capitale interno complessivo (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP) adeguato a fronteggiare tutte le tipologie di rischio, anche diverse da quelle presidiate dal requisito patrimoniale complessivo (primo pilastro), nell'ambito di una valutazione dell'esposizione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto di riferimento. All'Autorità di Vigilanza spetta il compito di esaminare il processo ICAAP, formulare un giudizio complessivo ed attivare, ove necessario, le opportune misure correttive;
  • Pillar 3 (terzo pilastro): introduce obblighi di pubblicazione delle informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi.

Basilea 3

Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.

Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD

Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).

Basis point

Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.

Best practice

Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.

Budget

Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.

Capitale economico

Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.

Capitale Interno

Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.

Capitale primario di classe 1 o CET 1

La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.

Capitale aggiuntivo di classe 1 - Additional Tier 1

Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:

  • piena discrezionalità dell'emittente nei pagamenti delle cedole e nei rimborsi, anche anticipati, del capitale residuo;
  • lo strumento è perpetuo o ha una durata pari alla durata dell'entità;
  • conserva la totale discrezionalità dell'emittente relativa alla possibilità di effettuare una rivalutazione del valore nominale dopo il verificarsi di un evento di capitale che ha determinato una svalutazione;
  • non contiene alcuna disposizione che imponga all'emittente di provvedere a pagamenti (clausole obbligatorie) a seguito di eventi reali sotto il diretto controllo delle parti.

Capitale di classe 1 - Tier 1 Capital

Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).

CDS – Credit Default Swap

Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).

CFD (Contract For Difference)

Strumenti finanziari derivati il cui valore è direttamente collegato a quello dell'attività sottostante (valori mobiliari, indici, valute, futures su obbligazioni, futures su indici di volatilità e futures su materie prime) e ne segue quindi l'andamento. In particolare, il CFD prevede il pagamento del differenziale di prezzo registrato tra il momento dell'apertura e il momento di chiusura del contratto.

CFO

Chief Financial Officer.

CGU – Cash Generating Unit

Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.

CIO

Chief Information Officer.

Classe di merito di credito

Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.

Clausola di Claw back

Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.

CLO

Chief Lending Officer.

Corporate

Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.

Covenant

Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).

Covered bond

Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).

CRD (Capital Requirement Directive)

Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti. La CRD V è la Direttiva (EU) 2019/878 del 20 maggio 2019 che modifica la Direttiva 2013/36/EU.

Crediti deteriorati

I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).

Crediti commerciali

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, ovvero finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

CRM - Credit Risk Mitigation

Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.

CRO

Chief Risk Officer.

Default

Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.

EAD – Exposure At Default

Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.

EBA European Banking Authority

L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.

ECA

Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).

ECAI

Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).

ECB (European Central Bank)

Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.

EL Perdite attese (Expected Losses)

Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).

EPS – Earnings Per Shares (Utile per azione)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

EPS – Earnings Per Shares diluito (Utile per azione diluito)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.

Esposizioni non performing

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:

  • esposizioni rilevanti scadute/sconfinante da più di 90 giorni nel pagamento di un'obbligazione rilevante, dove le condizioni per la fissazione della soglia di rilevanza sono definite dal Regolamento Delegato (UE) 2018/171;
  • esposizioni per cui banca giudica improbabile l'integrale adempienza del debitore senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, a prescindere dall'esistenza di un ammontare scaduto o dal numero di giorni di scaduto.

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate

Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni e che superino le soglie di rilevanza definite nel Regolamento Delegato (UE) 2018/171.

Fair value

Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.

Fondi propri o Total Capital

I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.

Forbearance/Esposizioni oggetto di concessione

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).

Funding

Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.

Futures

Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.

Goodwill (Avviamento)

Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.

Grandi esposizioni

Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.

Haircut

Differenza fra il valore dei beni costituiti in garanzia e l'ammontare del credito accordato in un'operazione di credito garantita. Nelle operazioni garantite da titoli, rappresenta la percentuale del prezzo di mercato (o del valore nominale) di un'attività finanziaria versata a garanzia da sottrarre al prezzo di mercato stesso (o al valore nominale) al fine della determinazione del valore di garanzia.

HNWI

High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.

IAS/IFRS

Principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).

ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process

Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".

Impairment

Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.

Inadempienze probabili ("Unlikely toPay")

Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Incremento significativo del rischio di credito "SICR"

Criterio utilizzato per verificare il passaggio di Stage. Se il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale le rettifiche di valore sono pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento (lifetime ECL).

Index linked

Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.

IRB – Internal Rating Based

Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.

IRS – Interest RateSwap

Vedi voce "Swap".

Joint venture

Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.

Ke

Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.

KPI - "Key Performance Indicators"

Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.

Key Risk Indicators

Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.

Knock Out Option

Le Knock Out Option sono contratti derivati appartenenti alla categoria delle opzioni con barriera. Esse si caratterizzano per il fatto che la facoltà di acquisto o di vendita cessa di esistere quando il prezzo del sottostante tocca lo Strike predeterminato (detto anche "Barriera").

LCR - Liquidity Coverage Ratio

Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.

Leasing

Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.

LGD – Loss Given Default

Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).

LTV – Loan To Value

Il Loan To Value (LTV) è rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile ricevuto a garanzia, ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia.

Marginazione Long e Short

La marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.

Mark to Market

Processo di valutazione di un portafoglio di titoli o altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.

Maturity Ladder

Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.

NAV - Net Asset Value

È il valore della quota in cui è frazionato il patrimonio di un fondo comune d'investimento.

NSFR - Net Stable Funding Ratio

L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.

NSFR Adjusted

L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.

OICR – Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio

La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).

OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari

La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.

Option

Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).

OTC – Over The Counter

La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.

Payout ratio

Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.

PD – Probability of Default

Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.

Private banking

Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.

Ratio Capitale di Classe 1 - Tier 1 Capital Ratio

Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).

Rating

Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.

Requisito dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL)

Il requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (Minimum Requirement for Eligible Liabilities) è fissato dalle Autorità di Risoluzione per assicurare che una banca mantenga in ogni momento sufficienti strumenti idonei a facilitare l'attuazione della strategia di risoluzione definita dall'Autorità stessa in caso di crisi. Il MREL ha l'obiettivo di evitare che la risoluzione di una banca dipenda dal sostegno finanziario pubblico e, quindi, aiuta a garantire che gli azionisti e i creditori contribuiscano all'assorbimento delle perdite e alla ricapitalizzazione.

Retail

Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.

Rischio di credito

Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.

Rischio di credito di controparte

Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.

Rischio di liquidità

Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).

Rischio di mercato

Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzo dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.

Rischio operativo

Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Riserva di capitale anticiclica

Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.

Riserva di conservazione del capitale

Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.

Risk Taking Capacity

Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.

RWA – Risk Weighted Assets (Attività di rischio ponderate)

Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.

Sensitivity

Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.

Sensitivity Analysis

L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).

Sofferenze

Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).

Spread

Con questo termine di norma si indicano la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l'emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento.

SPV – Special Purpose Vehicle

Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor". Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.

Swap

Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.

TLTRO - Targeted Longer-Term Refinancing Operations

I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che offrono agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.

Trading book - Portafoglio di negoziazione

Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

Validazione (interna)

Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.

VaR – Value at Risk

Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.

Indicatori Alternativi di Performance ("IAP")

Nella Relazione sulla gestione consolidata vengono utilizzati degli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP") di cui si riporta di seguito la descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate, ad eccezione degli IAP presentati nei prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata, per i quali si rimanda ai prospetti di raccordo con gli schemi del bilancio consolidato e individuale riportati tra gli Allegati.

Altre attività finanziarie/Totale attivo

È il rapporto tra le Altre attività finanziarie, così come rappresentate nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda, e il Totale attivo.

Consolidato

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Altre attività finanziarie (Importi in migliaia) 21.403.026 24.634.034
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.315.700 36.268.885
Altre attività finanziarie/Totale attivo
64,24%
67,92%

Individuale

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Altre attività finanziarie (Importi in migliaia) 21.405.097 24.636.590
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.251.116 36.208.289
Altre attività finanziarie/Totale attivo 64,37% 68,04%

Asset under management o Raccolta gestita

Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali, prodotti assicurativi e prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata.

Asset Under Custody o Raccolta amministrata

Titoli di Stato, obbligazioni ed azioni. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata.

Glossario

Cost/Income Ratio

È il rapporto tra i costi operativi e i ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.

Consolidato

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Costi operativi (Importi in migliaia) 298.321 280.815
Ricavi (Importi in migliaia) 1.237.631 947.606
Cost/Income Ratio 24,10% 29,63%

Individuale

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Costi operativi (Importi in migliaia) 277.724 261.925
Ricavi (Importi in migliaia) 1.195.412 907.228
Cost/Income Ratio 23,23% 28,87%

Costo del rischio/Cost of risk

È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Rettifiche nette su crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 2.651 2.485
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) (media delle medie degli ultimi quattro
trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente)
5.787.703 5.680.431
Cost of Risk (bps) 5 4

CoR (sistema incentivante)

È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi, incluse le rettifiche sui margini disponibili delle linee di credito concesse, e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria.

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Rettifiche nette su crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 2.724 2.517
Crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre
precedente)
5.716.646 5.658.581
CoR (sistema incentivante) (bps) 5 4

Costi operativi/TFA

È il rapporto tra i costi operativi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda, e i Total Financial Asset medi (TFA, vedi voce), calcolati come media tra il saldo dei TFA di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Costi operativi (Importi in migliaia) 298.321 280.815
TFA medi (Importi in migliaia) 114.557.186 107.236.642
Costi operativi/TFA
0,26%
0,26%

Coverage ratio

Il Coverage ratio rappresenta la percentuale di un determinato aggregato di esposizioni creditizie coperto da un fondo di svalutazione ed è calcolato come rapporto fra l'ammontare del fondo di svalutazione e l'esposizione lorda. Per la riconciliazione numerica dei Coverage (Sofferenze, Inadempienze probabili, Esposizioni scadute deteriorate e Totale crediti deteriorati) si rimanda alla tabella "Le attività deteriorate" riportata nel paragrafo "Finanziamenti a clientela" della Relazione sulla gestione consolidata.

Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria

È il rapporto tra i Crediti deteriorati (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Le attività deteriorate" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Crediti deteriorati (Importi in migliaia) 3.965 3.527
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.535.383 5.916.090
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,07% 0,06%

Individuale

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Crediti deteriorati (Importi in migliaia) 3.965 3.527
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.535.383 5.916.089
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,07% 0,06%

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria

I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata.

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo

È il rapporto tra i Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e il Totale attivo.

Consolidato

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.535.383 5.916.090
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.315.700 36.268.885
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,62% 16,31%

Individuale

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.535.383 5.916.089
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.251.116 36.208.289
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,65% 16,34%

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela

È il rapporto tra i crediti di finanziamento verso clientela (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e la raccolta diretta da clientela (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.535.383 5.916.090
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 28.441.830 30.569.876
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 19,46% 19,35%

Individuale

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.535.383 5.916.089
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 28.441.830 30.569.876
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 19,46% 19,35%

EVA – Economic Value Added

L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra il risultato d'esercizio, escludendo i proventi/oneri straordinari da investimenti e i relativi effetti fiscali, e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).

(Importi in migliaia)
Voci 31/12/2023 31/12/2022
+ Risultato d'esercizio 609.101 428.505
- i proventi netti straordinari da investimenti e i relativi effetti fiscali (24) (366)
- il costo figurativo del capitale allocato (calcolato sul maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico
assorbito)
(69.268) (60.799)
EVA (calcolato sul capitale allocato) 539.809 367.339
(Importi in migliaia)
Voci 31/12/2023 31/12/2022
+ Risultato d'esercizio 609.101 428.505
- i proventi netti straordinari da investimenti e i relativi effetti fiscali (24) (366)
- il costo figurativo del patrimonio netto contabile (calcolato come media dei fine trimestri dell'anno) (220.339) (163.610)
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) 388.738 264.529

Finanziamenti a banche/Totale attivo

È il rapporto tra i Finanziamenti a banche, così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Banche" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e il Totale attivo.

Consolidato

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Finanziamenti a banche (Importi in migliaia) 376.373 426.696
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.315.700 36.268.885
Finanziamenti a banche/Totale attivo
1,13%
1,18%

Individuale

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Finanziamenti a banche (Importi in migliaia) 351.272 416.733
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.251.116 36.208.289
Finanziamenti a banche/Totale attivo
1,06%
1,15%

Guided products & services

Prodotti e/o servizi costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multi compartimentale "Core Series", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Eurovita Focus" e "Old Mutual", i fondi "FAM Evolution" attivi e passivi, "FAM Target", "FAM Global Defence", "FAM Series"e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice" e "Fineco Plus".

Guided products & services/TFA

È il rapporto tra i Guided products & Services (vedi voce) e i TFA (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda.

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Guided products & services (Importi in migliaia) 46.544.051 40.221.024
TFA medi (Importi in migliaia) 114.557.186 107.236.642
Guided products & services/ TFA
40,6%
37,5%

Margine finanziario/Ricavi

È il rapporto tra il Margine finanziario e i Ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Margine finanziario (Importi in migliaia) 687.956 392.200
Ricavi (Importi in migliaia) 1.237.631 947.606
Margine finanziario/Ricavi
55,59%
41,39%

Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto

È il rapporto tra il Patrimonio netto (incluso utile) e il Totale passivo e patrimonio netto, così come rappresentati nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Patrimonio netto (incluso utile) (Importi in migliaia) 2.194.676 1.910.397
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 33.315.700 36.268.885
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 6,59% 5,27%

Individuale

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Patrimonio netto (incluso utile) (Importi in migliaia) 2.155.387 1.875.711
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 33.251.116 36.208.289
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 6,48% 5,18%

Proventi di intermediazione e diversi

Includono le voci Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri, così come rappresentate nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Commissioni nette 489.906 465.627
Risultato negoziazione, coperture e fair value 60.402 89.899
Saldo altri proventi/oneri (565) 156
Proventi di intermediazione e diversi
549.743
555.682

Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi

È il rapporto tra i Proventi di intermediazione e diversi (vedi voce) e i Costi operativi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Proventi di intermediazione e diversi (Importi in migliaia) 549.743 555.682
Costi operativi (Importi in migliaia) 298.321 280.815
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 184,28% 197,88%

Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi

È il rapporto tra i Proventi di intermediazione e diversi (vedi voce) e i Ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Proventi di intermediazione e diversi (Importi in migliaia) 549.743 555.682
Ricavi (Importi in migliaia) 1.237.631 947.606
Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi 44,42% 58,64%

Raccolta diretta da clientela

Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata.

Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto

È il rapporto tra la Raccolta diretta da clientela (vedi voce), così come rappresentata nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" a cui si rimanda, e il Totale passivo e patrimonio netto, così come rappresentato nella tabella dello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 28.441.830 30.569.876
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 33.315.700 36.268.885
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto
85,37%
84,29%

Individuale

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 28.441.830 30.569.876
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 33.251.116 36.208.289
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 85,54% 84,43%

Raccolta netta totale

Somma della raccolta effettuata nel periodo di riferimento al netto dei rimborsi effettuati nello stesso periodo con riferimento ad Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce). Per la riconciliazione numerica si rimanda alla tabella riportata nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata. La Raccolta netta totale è rappresentata anche con riferimento ai soli clienti delle Rete di consulenti finanziari.

RARORAC - Risk adjusted Return on Risk adjusted Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

(Importi in migliaia)
Voci 31/12/2023 31/12/2022
EVA (calcolato sul capitale allocato) (Importi in migliaia) 539.809 367.340
Capitale allocato: maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito (Importi in migliaia) (media
trimestri anno)
634.903 666.660
RARORAC (calcolato sul capitale allocato) 85,02% 55,10%
Voci 31/12/2023 31/12/2022
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) (Importi in migliaia) 388.738 264.529
Patrimonio netto contabile (media trimestri anno) (Importi in migliaia) 2.019.601 1.793.968
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) 19,25% 14,75%

ROA - Rendimento delle attività

Rapporto tra il risultato d'esercizio, così come rappresentato nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda, e il totale attivo di bilancio, così come rappresentato nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda.

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Risultato d'esercizio (Importi in migliaia) 609.101 428.505
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.315.700 36.268.885
ROA - Return on Assets
1,83%
1,18%

ROAC – Return On Risk Allocated Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra il risultato d'esercizio e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Risultato d'esercizio (Importi in migliaia) 609.101 428.505
Capitale allocato: maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito (Importi in migliaia) (media
trimestri anno)
634.903 666.660
ROAC (calcolato sul capitale allocato) 95,94% 64,28%
Voci 31/12/2023 31/12/2022
Risultato d'esercizio (Importi in migliaia) 609.101 428.505
Patrimonio netto contabile (media trimestri anno) (Importi in migliaia) 2.019.601 1.793.968
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) 30,16% 23,89%

ROE

Rapporto fra il risultato d'esercizio e il patrimonio netto contabile (escluse le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il ROE pubblicato nell'informativa finanziaria del 2022 era stato calcolato escludendo dal patrimonio netto contabile i dividendi per i quali era prevista la distribuzione, pertanto, il dato comparativo relativo all'esercizio 2022 è stato rideterminato e riesposto.

31/12/2023 31/12/2022
Risultato d'esercizio (Importi in migliaia) 609.101 428.505
Patrimonio netto contabile (Medio) (Importi in migliaia) 2.054.841 1.820.475
Return Of Equity (ROE) 29,64% 23,54%

Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria

Rapporto fra le Sofferenze (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Le attività deteriorate" a cui si rimanda, e i Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Sofferenze (Importi in migliaia) 1.110 1.405
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.535.383 5.916.090
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,02% 0,02%

Individuale

Voci 31/12/2023 31/12/2022
Sofferenze (Importi in migliaia) 1.110 1.405
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.535.383 5.916.089
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,02% 0,02%

Total Financial Asset – TFA o Saldo raccolta diretta e indiretta

Saldo alla data di riferimento della somma di Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce). Per la riconciliazione numerica si rimanda alla tabella riportata nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata. Il Total Financial Asset è rappresentato anche con riferimento ai soli clienti delle Rete di consulenti finanziari.

finecobank.com

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