Environmental & Social Information • Mar 24, 2024
Environmental & Social Information
Open in ViewerOpens in native device viewer

Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023 ai sensi del D.Lgs. 254/2016


| Presidente | Gian Maria GROS-PIETRO |
|---|---|
| Vice Presidente | Paolo Andrea COLOMBO |
| Consigliere Delegato e Chief Executive Officer |
Carlo MESSINA (a) |
| Consiglieri | Franco CERUTI Paola TAGLIAVINI Liana LOGIURATO Luciano NEBBIA Bruno PICCA Livia POMODORO Maria Alessandra STEFANELLI Bruno Maria PARIGI Daniele ZAMBONI Maria MAZZARELLA Anna GATTI Fabrizio MOSCA () Milena Teresa MOTTA () Maria Cristina ZOPPO () Alberto Maria PISANI () (*) Roberto FRANCHINI () |
| DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI |
Fabrizio DABBENE |
SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A.
(a) Direttore Generale.
(*) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
(*) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione. (*) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
(*) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
(*) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione. (**) Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.

| LETTERA AGLI STAKEHOLDER | 6 |
|---|---|
| EXECUTIVE SUMMARY | 9 |
| Principali indicatori di performance | 10 |
| Indici, classifiche e riconoscimenti di sostenibilità | 23 |
| IDENTITÀ E PROFILO DEL GRUPPO | 27 |
| Presentazione del Gruppo | 28 |
| Mission e valori | 30 |
| Adesione volontaria ad iniziative nazionali e internazionali, partnership e strategie per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite |
32 |
| GOVERNANCE E GESTIONE DEI RISCHI |
44 |
| Struttura di governance | 45 |
| Il Consiglio di Amministrazione | 45 |
| Remunerazioni | 47 |
| Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi |
49 |
| Azionariato | 50 |
| Governance della Sostenibilità | 53 |
| Formazione e diffusione della cultura in ambito ESG |
56 |
| Attuazione e governo del Codice Etico | 58 |
| Gestione dei rischi sociali, ambientali e di governance |
61 |
| Presidio dei rischi ESG e reputazionali | 66 |
| ANALISI DI MATERIALITÀ E STAKEHOLDER ENGAGEMENT |
80 |
| CREAZIONE DI VALORE SOSTENIBILE E INTEGRITÀ NEL BUSINESS |
92 |
| Valore e solidità del Gruppo | 93 |
| Modello di Business | 93 |
| Il Piano d'Impresa 2022-2025 | 94 |
| Performance economico finanziaria e distribuzione del valore generato |
95 |
| Integrità nella condotta aziendale | 99 |
| Lotta alla corruzione | 101 |
| Contrasto al riciclaggio | 103 |
|---|---|
| Rispetto della normativa fiscale | 104 |
| Tutela della libera concorrenza | 109 |
| Rispetto della privacy e protezione dei dati | 109 |
| Rispetto delle norme giuslavoristiche | 111 |
| Le attività di audit | 113 |
| Contenzioso e sanzioni | 114 |
| QUALITÀ DEL SERVIZIO E SODDISFAZIONE DEL CLIENTE |
115 |
| Qualità del servizio | 117 |
| Tutela del cliente e vendita responsabile | 122 |
| Salute e sicurezza del cliente | 123 |
| INNOVAZIONE, TRASFORMAZIONE DIGITALE E CYBERSECURITY |
125 |
| Sostegno all'innovazione | 129 |
| I processi di trasformazione digitale della Banca |
132 |
| Il canale della rete fisica e l'integrazione con le strutture online |
134 |
| Cybersecurity | 136 |
| INCLUSIONE FINANZIARIA E SOSTEGNO AL TESSUTO PRODUTTIVO |
139 |
| Inclusione finanziaria | 142 |
| Supporto al Terzo Settore | 146 |
| Educazione e diffusione della cultura finanziaria |
149 |
| Sostegno al tessuto produttivo | 150 |
| INVESTIMENTI E ASSICURAZIONE SOSTENIBILI |
154 |
| Investimenti attenti alla sostenibilità | 158 |
| Assicurazione sostenibile | 165 |
| SUPPORTO ALLA COMUNITÀ E IMPEGNO PER LA CULTURA |
172 |
| Contributo monetario alla comunità | 176 |
| Partnership a impatto sociale nella comunità | 178 |
| Promozione dell'inclusione educativa e dell'occupabilità giovanile |
181 |

| Continuo impegno verso la cultura | 182 | LA RENDICONTAZIONE AI SENSI | |
|---|---|---|---|
| Iniziative istituzionali | DELLA TASSONOMIA UE (REGOLAMENTO UE 2020/852) |
316 | |
| a sostegno della comunità | 183 | ||
| TUTELA DEL LAVORO | 189 | INDICE DEI CONTENUTI GRI | 378 |
| Tutela dell'occupazione | 191 | GRI PERIMETRI DI IMPATTO | 392 |
| Relazioni industriali | 192 | ||
| ATTRAZIONE, VALORIZZAZIONE, DIVERSITY E INCLUSION |
INDICE INDICATORI SASB | 395 | |
| DELLE PERSONE DEL GRUPPO | 193 | INDICE METRICHE STAKEHOLDER CAPITALISM WEF |
399 |
| Attrazione | 198 | ||
| Persone e trasformazione digitale | 199 | NOTA METODOLOGICA | 402 |
| Sistemi di valutazione e di incentivazione | 200 | ||
| Formazione e sviluppo | 202 | RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE |
405 |
| Diversity, equity e inclusion | 205 | ||
| SALUTE, SICUREZZA E BENESSERE | CONTATTI | 410 | |
| DELLE PERSONE DEL GRUPPO | 209 | ||
| Welfare e People Care | 213 | ||
| Clima aziendale | 217 | ||
| Salute e sicurezza | 218 | ||
| TRANSIZIONE VERSO UN'ECONOMIA SOSTENIBILE, GREEN E CIRCULAR |
225 | ||
| Finanziamenti e servizi per un'economia sostenibile, green e circular |
229 | ||
| CAMBIAMENTO CLIMATICO | 242 | ||
| Strategia per il contrasto al cambiamento climatico |
246 | ||
| Piani per la riduzione delle proprie emissioni | 249 | ||
| Gestione responsabile delle risorse | 253 | ||
| TUTELA DEI DIRITTI UMANI | 257 | ||
| GESTIONE RESPONSABILE DELLA CATENA DI FORNITURA |
262 | ||
| OBIETTIVI STRATEGICI ESG E CLIMATE |
265 | ||
| INDICATORI | 271 |

Nel 2023 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha proseguito le attività volte a perseguire gli obiettivi dichiarati nel Piano d'Impresa 2022-2025, esprimendo la capacità di generare una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder fondata anche sul forte impegno ESG, sancito in uno dei quattro pilatri del Piano d'Impresa; nella consapevolezza che, quale uno dei principali gruppi bancari in Europa, Intesa Sanpaolo esercita un impatto rilevante in termini di sostenibilità ambientale e sociale, nel breve e nel lungo periodo, con le proprie attività dirette e indirette.
I risultati economici e patrimoniali ottenuti nel 2023 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività e di essere un modello di riferimento per la sostenibilità riconosciuto, tra l'altro, dal posizionamento ai vertici nei principali indici e classifiche: è l'unica Banca italiana presente nei Dow Jones Sustainability Indices (World e Europe), prima banca europea e seconda al mondo nell'indice 2024 di Corporate Knights ''Global 100 Most Sustainable Corporations in the World'', inclusa nel Leadership level di CDP; è inoltre presente per il sesto anno consecutivo nell'indice sulla parità di genere 2023 Bloomberg Gender-Equality Index e inclusa come prima banca in Europa e unica banca in Italia nel Refinitiv Global Diversity and Inclusion Index 2023. L'impegno del Gruppo è testimoniato anche dalla partecipazione a tutte le principali iniziative delle Nazioni Unite relative alla sostenibilità e che riguardano il settore finanziario e si inquadrano nel raggiungimento degli UN Sustainable Development Goals.
Intesa Sanpaolo presenta anche quest'anno un set integrato e articolato di reportistica di sostenibilità, incentrato sulla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria (DCNF), corredata dal Climate Report – dedicato ai temi climatici e alla transizione verso un'economia a basse emissioni - e da un documento focalizzato sui risultati raggiunti rispetto ai Principles for Responsible Banking. La DCNF 2023 contiene una ampia sezione dedicata alla rendicontazione ai sensi della Tassonomia Europea.
Il coordinamento delle progettualità legate ai principali temi ESG è guidato nell'ambito del Programma ISP4ESG, un'iniziativa di ampio respiro e di significativo impatto avviata nel 2019 con l'obiettivo di integrare le logiche ESG nel modello di business e nella strategia del Gruppo anche tramite la Cabina di Regia ESG. È proseguito a pieno ritmo il progetto sul Reporting ESG di Gruppo, che nel 2023 si è focalizzato sulle richieste derivanti dalla Tassonomia Europea e sulle attività preparatorie in vista della rendicontazione 2024 secondo la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), oggetto nel 2024 di una progettualità dedicata.
Dopo la definizione, nell'ambito del Piano di Impresa, dei primi target intermedi al 2030 sulle emissioni finanziate in quattro settori a maggiori emissioni (Oil&Gas, Power Generation, Automotive, Coal mining, per quest'ultimo con un phase out previsto entro il 2025), nel 2023 l'attività è proseguita, nell'ambito del progetto Target Setting, su ulteriori settori (Iron&Steel e Commercial Real Estate). Il Climate Report include i progressi registrati nel 2023, che evidenziano una diminuzione di oltre il 22%, rispetto al 2022, delle emissioni finanziate assolute nei settori oggetto di target.
Mantenendo fede al forte impegno del Gruppo per favorire la transizione verso un'economia a basse emissioni, nel periodo 2021-2023 sono stati erogati circa 45 miliardi nell'ambito della Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rientrano nel piano di erogazioni di 76 miliardi (2021-2026) del Gruppo dedicato alla green, circular economy e alla transizione ecologica. Al suo interno è stato inoltre confermato nel Piano l'impegno per l'economia circolare, in partnership con la Fondazione Ellen MacArthur e con Cariplo Factory, con 8 miliardi di linee di credito dedicate: nel 2023 sono stati erogati 5,6 miliardi, 4,7 miliardi dei quali relativi a criteri green. Inoltre, nel 2023 sono stati erogati circa 1,7 miliardi di Mutui Green (4,3 miliardi nel 2022-2023).
Per sostenere le PMI che ambiscono a migliorare il profilo di sostenibilità, Intesa Sanpaolo propone il finanziamento S-Loan, declinato in 6 linee di prodotto; nel 2023 sono stati concessi circa 1,7 miliardi (circa 5,2 miliardi dal lancio nel luglio 2020). È proseguita anche l'iniziativa legata ai Laboratori ESG, che costituiscono un punto di incontro fisico e virtuale per supportare le PMI nella transizione sostenibile, raggiungendo nel 2023 complessivi 13 laboratori.
In linea con quanto dichiarato nel Piano d'Impresa 2022-2025, è stato lanciato Think Forestry, un importante progetto di riforestazione e preservazione del capitale naturale, con l'obiettivo di piantumare e preservare 100 milioni di alberi attraverso l'azione congiunta della banca e delle imprese clienti.
Prosegue il rafforzamento dell'offerta di prodotti di investimento attenti alla sostenibilità, con una penetrazione in Eurizon di circa il 74% di prodotti di risparmio gestito classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della Sustainable Finance Disclosure (SFDR), includendo le Gestioni Patrimoniali, sul totale degli Asset under Management. Grazie alla nuova figura dell'"Ambasciatore ESG" nelle reti di Fideuram e Intesa Sanpaolo Private Banking è stato creato un punto di ascolto per le esigenze di Clienti e Private Banker, con l'obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità. Inoltre, il Gruppo Assicurativo ha incrementato la percentuale di opzioni di investimento (classificate artt. 8 e 9 della SFDR) sottostanti i prodotti assicurativi unit-linked/ multiramo ad oltre l'80% a fine 2023.
Sul fronte della raccolta, il 2023 ha visto un considerevole aumento dei volumi delle emissioni Green che ha portato il Gruppo ad inserirsi tra i primi emittenti bancari europei dell'anno: sono stati emessi Green Bond per circa 5,2 miliardi di euro e Social Bond per 750 milioni in sterline.
Più in generale, nel 2023 l'azione di sostegno di Intesa Sanpaolo al sistema economico ha continuato ad essere incisiva, destinando nuovo credito a medio lungo termine all'economia reale per 60,4 miliardi, dei quali 40,3 miliardi in Italia.

L'inclusione sociale, in una prospettiva di transizione dell'economia equa e inclusiva, rappresenta un tema fondamentale per il Gruppo: nel Piano d'Impresa è stato definito l'impegno a erogare nuovo credito sociale per circa 25 miliardi, di cui 5,5 miliardi erogati nel 2023 in social lending e urban regeneration (circa 14,8 miliardi nel 2022-2023). Si evidenziano in particolare i finanziamenti a sostegno di enti non-profit per 252 milioni e la messa a disposizione di 71 milioni nell'ambito del Fund for Impact a sostegno diretto di famiglie e individui per garantire un accesso al credito più ampio e sostenibile attraverso programmi dedicati.
Inoltre, nel 2023 la Banca si è impegnata a destinare un nuovo contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro per il quinquennio 2023-2027, di cui circa 300 milioni di costi già sostenuti nel 2023, in linea con l'obiettivo pluriennale, a supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali, ed è stata creata un'unità organizzativa dedicata, con funzione di indirizzo e di governo delle attività di impatto sociale.
Grande attenzione è stata dedicata al contrasto alla povertà con l'obiettivo al 2025 di realizzare oltre 50 milioni di interventi col Programma cibo e riparo per i bisognosi, attraverso il quale nel 2022-2023 sono stati realizzati oltre 36,8 milioni di interventi, includendo circa 30 milioni di pasti, circa 3,3 milioni di dormitori/letti, oltre 3,2 milioni di prescrizioni di farmaci, oltre 446 mila capi di abbigliamento.
Nel 2023 sono stati erogati attraverso il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo oltre 18,9 milioni di euro a sostegno di oltre 700 progetti realizzati da enti non profit a favore delle fasce più deboli della popolazione. Grande rilievo riveste la promozione diretta della cultura attraverso le Gallerie d'Italia, i cui spazi espositivi sono già stati raddoppiati: le quattro sedi museali sono considerate centri d'eccellenza dell'offerta culturale, di progetti di ricerca, esposizioni temporanee e valorizzazione di collezioni d'arte condivisi con i più importanti interlocutori internazionali e che hanno accolto circa 680.000 visitatori nel 2023. Lungo il percorso della transizione digitale, l'App Intesa Sanpaolo Mobile è stata riconosciuta nel 2023 da Forrester come "Global Mobile Banking Apps Leader" e "Global Digital Experience Leader" per il secondo anno consecutivo, classificandosi prima assoluta tra tutte le banking apps valutate nel mondo e rimane punto di riferimento per oltre 12,5 milioni di clienti multicanale, con quasi due miliardi di login all'anno, 178 milioni di operazioni transazionali e supportando gli acquisti di prodotti e servizi sui canali digitali del Gruppo. A giugno 2023 è stato effettuato il lancio commerciale della nuova banca digitale Isybank, concepita secondo criteri di semplicità, accessibilità, inclusività e di sicurezza.
Attribuendo un valore strategico all'innovazione per la crescita della nuova economia, e ponendosi l'obiettivo di promuovere circa 800 progetti di innovazione nell'orizzonte del Piano d'Impresa, il Gruppo ha lanciato 204 progetti nel 2023 attraverso Intesa Sanpaolo Innovation Center (405 progetti dal 2022). Particolare rilevanza è data alla crescita delle startup ad alto potenziale, fornendo servizi non finanziari, come percorsi di accelerazione, e supporto di fondi di venture capital, anche grazie a Neva SGR, che dal 2022 ha investito oltre 85 milioni.
Si tratta di risultati resi possibili grazie alle Persone che lavorano in Intesa Sanpaolo e che rappresentano la risorsa più importante del Gruppo. Dal 2022 sono state riqualificate circa 3.850 persone e il Gruppo ha continuato a investire sulla formazione raggiungendo 26,1 milioni di ore erogate dal 2022 a fronte di un obiettivo di Piano al 2025 pari a circa 50 milioni di ore. Inoltre, con l'intento di sostenere la diffusione della cultura della sostenibilità e promuovere lo sviluppo di competenze in tale ambito, nel 2023 sono state erogate oltre 1 milione di ore dedicate alle tematiche ESG, con circa il 93% delle persone del Gruppo formate. Nel particolare contesto di crisi del 2023 che richiedeva, tra l'altro, soluzioni per mitigare l'impatto dell'inflazione, Intesa Sanpaolo ha svolto un ruolo di forte promotore per il rinnovo nel 2023 del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore creditizio e finanziario, che prevede un incremento salariale del 9% circa.
Un'attenzione particolare è stata data ai temi della diversity & inclusion nel 2023, rafforzando anche la collaborazione con ISPROUD, la prima community di persone del Gruppo cui aderiscono oltre 1.000 persone LGBTQ+ e alleati. Intesa Sanpaolo è stata la prima tra i maggiori gruppi bancari italiani a ottenere la certificazione per la parità di genere "Prassi di Riferimento (PDR) 125:2022", prevista dal PNRR, per l'impegno nella diversity & inclusion e ha ricevuto il riconoscimento come "Best Improvement" con riferimento al Parks LGBT+ Diversity Index 2023.
È continuato a crescere l'indice di soddisfazione delle Persone di Intesa Sanpaolo, che raggiunge il livello più alto degli ultimi dieci anni (84% nel 2023 rispetto a 79% nel 2021 e 66% nel 2013). Inoltre, è stata riconosciuta Top Employer 2024 per il terzo anno consecutivo da Top Employers Institute e ha ricevuto il premio come Best Talent Acquisition Team nell'ambito dei 2023 LinkedIn Talent Awards.
Con questi risultati raggiunti, Intesa Sanpaolo è impegnata a proseguire con convinzione e nel rispetto delle aspettative di tutti gli Stakeholder il percorso intrapreso da tempo, definito dalle linee strategiche del Piano d'Impresa 2022-2025, per realizzare con responsabilità, anche rispetto alle tematiche ESG, gli impegni assunti.
Carlo Messina Gian Maria Gros-Pietro

pag. xx Link alle pagine della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023 [i] Link ai siti Internet

Comando da tastiera1
Torna alla posizione precedente
1 Attivo a seguito del download del documento.

Executive Summary


Il Gruppo si conferma motore dell'economia reale e sociale: a fronte di un obiettivo fissato nel Piano di Impresa di €328mld per il periodo 2022- 2025, nel 2023 sono stati erogati ~€60mld di nuovo credito a mediolungo termine. Inoltre, nel 2023 circa 3.600 aziende italiane sono state aiutate a tornare in bonis da posizioni di credito deteriorato (~140.800 dal 2014), preservando circa 18.000 posti di lavoro (~704.000 dal 2014).
I risultati del 2023 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie al modello di business ben diversificato e resiliente, con un utile netto pari a €7,7mld che ha segnato un incremento pari al 76,4% rispetto al 2022.

Il valore economico generato nel 2023 è pari a circa €26mld ed è in aumento rispetto al valore 2022 (€20,7mld*). Le persone del Gruppo, cui è stata destinata la quota più elevata del valore economico distribuito, hanno beneficiato di oltre il 31% del valore economico generato, per un totale di oltre €8mld. Agli Azionisti, ai detentori degli strumenti di capitale e ai terzi è stato destinato oltre il 22% del valore economico generato, per un ammontare complessivo di circa €5,8mld, prevalentemente attribuibile al dividendo proposto.
* Dati riesposti per l'applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 da parte delle società assicurative del Gruppo.
sociale e ambientale.
Executive Summary


systems, che ha validità sino a maggio 2025.
della certificazione UNI ISO 37001:2016 Anti-bribery management


L'NPS è un indicatore che esprime la propensione dei clienti a consigliare un prodotto, un servizio o un'azienda, calcolato in punti indice (tra -100 e + 100) sottraendo la percentuale di detrattori (clienti insoddisfatti) alla percentuale di promotori (clienti fedeli all'azienda) ottenuta. Il trend dell'NPS risulta in crescita nel corso del 2023 per tutti i Territori Commerciali, confermando l'importanza della cura della relazione e dell'attenzione verso i clienti, che hanno consentito di ottenere risultati di soddisfazione superiori a quelli rilevati nell'anno precedente.



A giugno 2023 è stato effettuato il lancio commerciale della nuova banca digitale Isybank (con rilascio dell'app sugli store iOS e Android e attivazione del sito vetrina ufficiale), con una nuova piattaforma digitale nativa in cloud, isytech, sviluppata in partnership con la fintech leader Thought Machine, che consente di servire i clienti del segmento retail fruitori prevalentemente digitali dei servizi bancari e orientati al mobile banking. Coerentemente con le esigenze di questa fascia di clienti, Isybank è stata concepita secondo criteri di semplicità, accessibilità, inclusività e di sicurezza, mantenendo la possibilità di una relazione diretta con i gestori di Filiale Digitale, in quanto l'approccio di Intesa Sanpaolo è di preservare il valore delle persone nell'interazione con il cliente.

Il Gruppo riconosce il valore fondamentale dell'innovazione per la crescita della nuova economia e si è impegnato, tramite la controllata Intesa Sanpaolo Innovation Center, per la promozione di circa 800 progetti di innovazione nell'orizzonte del Piano d'Impresa 2022-2025, di cui 204 sono stati lanciati nel 2023 (405 dal 2022). Il Piano prevede particolare attenzione alla crescita delle startup ad alto potenziale, fornendo servizi non finanziari (es. percorsi di accelerazione) e supporto di fondi di venture capital, anche grazie a Neva SGR (€100mln gli investimenti previsti per Neva SGR nell'arco di Piano). Nell'ambito del supporto alle startup, si evidenzia inoltre la realizzazione di due iniziative: Up2Stars, per la quale è in corso la seconda edizione, rivolta a 40 startup su 4 pilastri verticali (Watertech; Renewable energy and energy efficiency; AI for business transformation; IoT, infrastructure and mobility) e In Action ESG Climate, volta a promuovere nuove soluzioni per contrastare il cambiamento climatico e supportare la transizione green attraverso l'innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi modelli di business.
Executive Summary

Entrambe le emissioni sono dedicate a finanziare o rifinanziare le categorie social descritte nel Green, Social and Sustainability Bond Framework del Gruppo [i], in allineamento agli ICMA Green Bond Principles 2021, Social Bond Principles 2021 e Sustainability Bond Guidelines 2021.
* La rendicontazione segue le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili approvate dal Gruppo a fine 2022, cui si aggiungono il credito erogato a sostegno di eventi calamitosi e per la rigenerazione urbana. Comprende inoltre ~€750mln di finanziamenti green erogati nel 2023 ai giovani. Per un maggiore dettaglio rispetto alla rendicontazione secondo le suddette Regole si rimanda alle pagg. 283 e 309.
** Comprende ~€750mln di finanziamenti green erogati nel 2023 ai giovani.



Fondi ai sensi degli artt. 8 e 9 SFDR* -
73% 149
110 54%

engagement ESG
165 società
In linea con gli obiettivi di Piano d'Impresa 2022-2025 e in un'ottica di rafforzamento dell'offerta ESG nell'asset management, nel 2023 il patrimonio dei prodotti che promuovono, tra le altre caratteristiche, quelle ambientali e/o sociali, o che hanno obiettivi di investimento sostenibile, classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR è pari a ~149mld (€156mld l'obiettivo al 2025 del Piano d'Impresa), che rappresentano il 73,3%** del patrimonio gestito in OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) dalla società. Per maggiori dettagli si rimanda alla pag. 161.
2022 2023
In qualità di aderente ai Principi Italiani di Stewardship per l'esercizio dei diritti amministrativi e di voto nelle società quotate, Eurizon presta particolare attenzione alle politiche implementate dagli emittenti, stimolando il confronto con le società in cui investe: nel corso del 2023 ha svolto attività di engagement per 343 società, di cui circa la metà sono state interessate da engagement aventi ad oggetto tematiche ESG, a conferma di un'attenta focalizzazione da parte di Eurizon nei confronti delle tematiche di sostenibilità e dell'efficacia dello strumento dell'azionariato attivo.
per le quali sono state svolte attività di
Fondi ai sensi degli artt. 8 e 9 SFDR* -

Tra i fondi propri offerti da Fideuram, 97 sono classificati secondo gli artt. 8 e 9 della SFDR (rispetto agli 81 del 2022) per un totale di oltre €33mld di patrimonio (in crescita rispetto ai circa €27mld nel 2022), che rappresentano il 71% del patrimonio totale. A integrazione dell'offerta dei fondi propri di Fideuram Asset Management (FAM) e Fideuram Asset Management Ireland (FAMI), il cliente ha a disposizione anche l'offerta di prodotti ESG di terzi in collaborazione con le primarie case d'investimento a livello internazionale. Al 31 dicembre 2023, si evidenzia che il 70% del patrimonio di risparmio gestito dei clienti*** è classificato ai sensi degli artt. 8 e 9 del Regolamento SFDR.

Nell'ambito della Divisione Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, le attività di engagement vengono condotte dalle società Fideuram Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland. Per quanto riguarda Fideuram Asset Management, la società nel corso del 2023 ha condotto 112 attività di engagement (delle quali quasi il 70% su tematiche ESG) con 106 società: per il 74% circa di queste gli engagement hanno avuto ad oggetto tematiche ESG.
oggetto di engagement
Fideuram Asset Management Ireland nel corso dell'anno ha condotto 98 attività di engagement (delle quali quasi l'84% su tematiche ESG) con 94 società: per l'87% circa di queste gli engagement hanno avuto ad oggetto tematiche ESG.
* Classificati secondo gli artt. 8 e 9 della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR).
** ~74% includendo le Gestioni Patrimoniali (GP) ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR.
*** Sono considerate tutte le componenti di risparmio gestito: fondi à la carte, linee relative alle GP e i fondi interni assicurativi di gestione patrimoniale.
Executive Summary

* Come costo per la Banca (inclusi costi di struttura pari a ~€0,5mld relativi alle ~1.000 persone dedicate al sostegno di iniziative/progetti), già tenuto in considerazione nella guidance 2024-2025.
studi entro alcuni mesi dalla fine del percorso.
fragili a professioni nell'ambito del caring. Il programma ha visto ad oggi la partenza di 8 classi in Toscana, Campania e Lazio che hanno coinvolto complessivamente 112 persone. I primi dati relativi al monitoraggio dell'iniziativa rilevano che il 77% dei NEET trovano lavoro e/o riprendono gli
** Come costo per la Banca.



quello definito nel Piano precedente (~5.000 persone), assicurando la continua attenzione della Banca nella salvaguardia dell'occupazione e nella creazione di nuove opportunità di sviluppo.
Il numero delle assunzioni avvenute nel corso del 2023 segna un aumento del 13% circa rispetto al 2022; tale incremento si osserva sia per gli uomini che le donne (in particolare le donne rappresentano quasi il 57% delle nuove assunzioni del 2023); la fascia di età più numerosa riguarda le assunzioni di giovani di età inferiore ai 30 anni, a conferma della volontà di Intesa Sanpaolo di supportare la crescita del Gruppo e il ricambio generazionale. Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer 2024 da Top Employers Institute per il terzo anno consecutivo e ha ricevuto il premio Best Talent Acquisition Team nell'ambito dei Talent Awards del 2023 di LinkedIn.
2.187
2.871
Executive Summary

| Composizione persone del Gruppo per genere |
Ripartizione per categoria e genere | |||
|---|---|---|---|---|
| % | % | 60,3% | ||
| 38,0% | ||||
| 54% | ||||
| 37,8% | ||||
| 22,4% | 22,3% | |||
| 15,4% | ||||
| 46% | ||||
| 1,9% | ||||
| Uomini Donne |
1,4% 0,5% |
|||
| Dirigenti | Quadri direttivi | Aree professionali | ||
| Uomini Donne |
||||
| nel 2022 e 38,8% nel 2021). | 15.000 risorse a livello di Gruppo, con un'incidenza del 29,6% rispetto al totale della popolazione femminile (29,1% nel 2022). Il rapporto tra il personale direttivo femminile sul totale del personale direttivo è pari al 40,1%, in costante miglioramento rispetto ai periodi precedenti (39,4% |
|||
| Formazione ESG | Indagine di clima interno | |||
| Formazione n. ore* |
n. ore** | 1.000.959 | ||
| ore di formazione erogata nel 2023 ~13,5 (12,6 nel 2022), di cui mln 12,2mln in modalità digitale ore di formazione erogata dal 2022 ~26,1 rispetto ai 50mln definiti mln nel Piano d'Impresa 2022-2025 |
642.466 2022 |
2023 | 84% 70,8% |
l'indice di soddisfazione del Gruppo delle persone in Italia ha risposto alla rilevazione. Il dato sale al 77,9% all'estero |
| ~93% | delle persone del Gruppo formate in ambito ESG |
* I dati sono esposti sulla base di un calcolo che tiene conto di parametri di efficacia formativa.


%
>240 talenti

Anche nel 2023 sono stati oggetto di continua osservazione gli impegni finalizzati alla garanzia di eque opportunità, nei processi di assunzione e promozione a ruoli di responsabilità.
~470 key people identificati tra il Middle Management per iniziative di sviluppo e formazione dedicate In linea con quanto definito nel Piano d'Impresa 2022-2025 il Gruppo
hanno già completato l'International Talent Program e per ~240 persone il programma è ancora in corso
è impegnato in una strategia innovativa tesa alla gestione e sviluppo dei talenti. Nel 2023 oltre 240 talenti di Gruppo hanno già completato il percorso di sviluppo nell'ambito dell'International Talent Program, tuttora in corso per ~240 persone; sono stati inoltre identificati ~470 key people, soprattutto tra il Middle Management, per iniziative di sviluppo e formazione dedicate.

I dati relativi al rapporto remunerazione donne/uomini nel 2023 a livello di Gruppo non presentano variazioni significative rispetto al 2022. In Italia si conferma la parità per le aree professionali.
Nel Sistema Incentivante la prospettiva ESG continua a ricoprire centrale importanza tramite la previsione di uno specifico e articolato KPI. Detto KPI, presente dal 2021 e che rappresenta un'evoluzione rispetto al precedente KPI trasversale "Diversity & Inclusion", è stato assegnato nelle schede obiettivo 2023 al CEO e a circa 3.000 manager del Gruppo (perimetro Italia ed estero), in coerenza con gli impegni assunti nel Piano d'Impresa 2022-2025.
Executive Summary



In un'ottica di costante presidio in materia di salute e sicurezza, nel corso del 2023 la Banca ha mantenuto alta l'attenzione alla formazione in tali ambiti; si evidenzia un incremento pari a quasi il 20% rispetto al 2022 del numero delle persone del Gruppo formate.
Gli infortuni nel 2023 sono sostanzialmente in linea con quelli del 2022, anche in termini di incidenza percentuale sul totale organico di Gruppo, a conferma della volontà di Intesa Sanpaolo di ridurre la possibilità di accadimento di qualunque evento dannoso per le persone, l'ambiente e le parti esterne interessate e migliorare progressivamente le prestazioni del Gruppo in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
2022 2023

Il Piano di Impresa 2022-2025 ha confermato la centralità del benessere delle persone quale pilastro della strategia HR di Gruppo. In questa prospettiva, le iniziative di People Care si sono poste in sinergia con il sostegno alla diversità e all'inclusione, con il welfare aziendale e con le nuove modalità di lavoro.
In particolare, si segnala CareLab, il laboratorio per favorire il benessere delle persone del Gruppo (fisico, emotivo, psicologico e sociale) che mette a disposizione sia una piattaforma con contenuti video, podcast, articoli e una costellazione di strumenti e app, sia eventi e iniziative in presenza e in modalità digitale, palestre aziendali e servizio di Employee Assistance Program (servizio di supporto psicologico).
Infine, la nuova organizzazione del lavoro a seguito di accordo stipulato con le organizzazioni sindacali nel corso del 2023 ha migliorato ulteriormente le misure di flessibilità in tema di orario e smart working, introducendo la settimana lavorativa di 4 giorni su base volontaria a parità di retribuzione.

€ mld
44,9

Nel Piano d'Impresa 2022-2025 è attribuito grande rilievo agli obiettivi correlati alla transizione verso un'economia a basse emissioni sostenendo le iniziative e i progetti green a favore dei propri clienti. In particolare, Intesa Sanpaolo ha dato la disponibilità di €76mld di nuovo credito in relazione agli ambiti di applicazione della Missione 2 del PNRR, focalizzata sul supporto alla green economy, circular economy e transizione ecologica, di cui quasi €45mld già erogati nel periodo 2021-2023.
2021-26 2021-23
Il Piano d'Impresa 2022-2025 prevede uno specifico obiettivo relativo all'erogazione di credito green agli individui pari a €12mld, al fine di dare ulteriore impulso al credito sostenibile per i clienti Retail con particolare attenzione alla transizione ecologica. Complessivamente, le erogazioni del Mutuo Green sono pari a €4,3mld nel periodo 2022-2023.
76

Nel Piano d'Impresa 2022-2025 il Gruppo ha confermato il proprio impegno per l'economia circolare, promuovendo la diffusione di tale modello, rinnovando la partnership con la Fondazione Ellen MacArthur, con Cariplo Factory per il Circular Economy Lab e annunciando 8 miliardi di linee di credito per l'economia circolare. Nell'ambito del plafond, dedicato a circular e green economy e che può prevedere specifici incentivi, nel 2023 sono stati valutati e validati 366 progetti per un importo di ~€11,7mld; accordati ~€7,2mld in 242 transazioni (di cui €4,8mld relativi a criteri green) ed erogati €5,6mld tenendo conto di progetti accordati in precedenza (di cui €4,7mld relativi a criteri green), raggiungendo in anticipo l'obiettivo fissato al 2025.
* Focalizzata sul supporto di green economy, circular economy e transizione ecologica.
** Plafond dedicato a circular e green economy che può prevedere specifici incentivi.
Executive Summary



Prosegue anche nel 2023 l'iniziativa legata ai Laboratori ESG: si tratta di punti di incontro, fisici e virtuali, per accompagnare le imprese italiane nella transizione sostenibile e tracciare un percorso di sviluppo volto a sostenere una crescita di lungo periodo con impatti positivi su ambiente e persone. I Laboratori, insieme alle istituzioni del territorio che ne hanno preso parte, promuovono la discussione e stimolano la consapevolezza sulle tematiche ESG tra le aziende e le filiere attraverso incontri di approfondimento e workshop, con l'obiettivo di supportare i clienti a muovere i primi passi verso iniziative che migliorino il profilo di sostenibilità con positivi riflessi sullo sviluppo dell'impresa. Dopo l'inaugurazione del primo Laboratorio ESG nell'ottobre del 2021 a Brescia e il lancio di 9 laboratori nel 2022, nel corso del 2023 sono stati avviati nuovi laboratori anche in altre province italiane: Milano, Torino e Firenze. L'obiettivo dei laboratori è infatti quello di fornire tutti gli strumenti necessari per investire in progetti di economia sostenibile, digitale e circolare, combinando le esigenze delle aziende con le competenze di partner qualificati, università e centri di innovazione.



A fronte di un obiettivo di carbon neutrality per le emissioni proprie entro il 2030*** si registra una riduzione a fine 2023 pari al 28%, in linea con gli impegni assunti nel Piano d'Impresa.

Oltre alle azioni di efficienza energetica volte a ridurre il proprio impatto ambientale, il Gruppo Intesa Sanpaolo si è impegnato, laddove possibile, nel produrre l'energia elettrica attraverso l'installazione di impianti fotovoltaici e ad acquistare energia elettrica da fonte rinnovabile, che nel 2023 corrisponde all'88% del totale dell'energia elettrica acquistata (91% nel 2022). Hanno influito sulla riduzione di acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile il mix energetico nazionale di alcune Banche del perimetro estero, ove l'acquisto dell'energia green risulta vincolato da monopoli statali, il leggero aumento della produzione di energia elettrica da cogeneratore in Italia e le numerose iniziative di efficienza energetica che ne hanno ridotto al contempo la necessità di acquisto.
tonnellate di carta acquistata

tonnellate di rifiuti prodotti

Gli eventi straordinari occorsi nel 2020 e 2021 hanno indotto cambiamenti significativi nelle abitudini e modi di lavorare e l'introduzione delle nuove regole in materia di green banking procurement hanno avviato un percorso virtuoso nella riduzione generale dei consumi di carta. Da un confronto con il 2022 l'utilizzo della carta si è ridotto del 5,4%, con un aumento di acquisto di carta riciclata da parte delle controllate estere, a conferma della sempre maggiore attenzione del Gruppo agli impatti sull'ambiente. Anche il consumo pro-capite (41,5 kg nel 2023 vs 42,8 kg del 2022) conferma la maggior consapevolezza da parte delle persone del Gruppo nell'uso della carta. Grazie alle varie azioni di dematerializzazione portate a termine negli ultimi cinque anni, nel 2023 si è registrato un risparmio di carta di circa 3.317 t, corrispondenti a 3.531 t di CO2 evitata e a un risparmio teorico economico di circa 5 milioni di euro.
Nel 2023 si evidenzia una riduzione dei rifiuti prodotti pari all'11% rispetto al 2022.
La gestione dei rifiuti del Gruppo Intesa Sanpaolo, inclusa la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento presso siti esterni all'organizzazione, viene svolta da parte di soggetti terzi nel rispetto di quanto previsto dalle norme di riferimento e dalla legislazione vigente. Soltanto il 6,8% dei rifiuti prodotti è destinato allo smaltimento (il 4,9% viene conferito in discarica), mentre oltre il 93% viene valorizzato attraverso operazioni di preparazione al riutilizzo, recupero o riciclo.
** Calcolata sul totale dell'energia elettrica acquistata.
* Market-based: il dato relativo allo Scope2 per l'energia elettrica acquistata considera il contributo, previsto contrattualmente, dei certificati di Garanzia di Origine da fonte rinnovabile e quindi con zero emissioni.
Executive Summary
Intesa Sanpaolo è presente nei principali indici e classifiche di sostenibilità elaborati da società specializzate che selezionano le aziende non solo sulla base delle performance economiche, ma anche guardando ai risultati conseguiti nelle tre dimensioni ESG (Environmental, Social, Governance) o in ambiti specifici come la diversity.
I principali indici e le classifiche in cui Intesa Sanpaolo è presente sono:
La Banca è inclusa nei DJSI World e DJSI Europe sulla base della valutazione annuale condotta da S&P Global secondo un criterio best in class tra le società a maggiore capitalizzazione.
Il DJSI World include circa 300 società tra le 2.500 maggiori aziende al mondo comprese nell'indice S&P Global BMI. Il DJSI Europe include circa 150 società tra le 600 maggiori aziende europee dell'indice S&P Global BMI.
Intesa Sanpaolo figura anche in alcuni indici della serie S&P ESG.
A febbraio 2024 Intesa Sanpaolo è stata inclusa nel S&P Global Sustainability Yearbook 2024 – Top 10% CSA Score 2023.
Intesa Sanpaolo è compresa in 2 indici della serie FTSE4Good e nell'indice FTSE Developed ESG Index sulla base di un rating ESG attribuito da FTSE Russell. Il rating si avvale di informazioni pubbliche rilasciate da 8.000 società operanti in 47 diversi mercati finanziari.
Basati sull'analisi degli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di governance di oltre 10.000 società, gli indici rappresentano le principali strategie ESG delle aziende. Intesa Sanpaolo ha un rating AA ed è inclusa in diverse famiglie di indici, tra cui MSCI ESG Leaders, MSCI Climate Change, MSCI Climate Action e MSCI Low Carbon. [D]
CDP realizza annualmente un assessment per la valutazione dell'approccio alla mitigazione dei cambiamenti climatici (oltre 21.000 società valutate su tematiche ambientali nel 2023). L'analisi si basa su dati e informazioni fornite dalle aziende, valutate su 4 livelli successivi (comunicazione, consapevolezza, gestione, leadership) che rappresentano il progresso delle società nella tutela dell'ambiente. La valutazione contempla una scala da A (migliore) a D-. Nel 2023 Intesa Sanpaolo è stata inclusa nel Leadership level.
L'indice comprende le 100 società più sostenibili al mondo, valutate sulla base di informazioni pubbliche, in relazione a 25 indicatori, partendo da un universo di oltre 6.700 società quotate.






Intesa Sanpaolo è inclusa nell'indice MIB ESG e in altri Euronext ESG Indices, tra cui Euronext Vigeo Europe 120 e Euronext Vigeo Euro 120, sulla base della valutazione condotta da Moody's ESG Solutions. L'indice MIB ESG è il primo indice bluechip per l'Italia dedicato alle best practice ESG, lanciato ad ottobre 2021 da Euronext - Borsa Italiana.
Solactive ESG include Intesa Sanpaolo nei suoi Global e Europe Corporate Social Responsibility Indices - basati sui criteri dell'associazione indipendente Forum Ethibel - e in altri indici ESG che fanno riferimento ai rating di ISS come Solactive ISS Prime Rated ESG Index Series.
Intesa Sanpaolo è inclusa negli indici Morningstar ESG, tra cui Global Markets Sustainability Leaders, Eurozone ESG Select 50 che si basano sulle valutazioni di Sustainalytics e in alcuni indici tematici, come Developed Markets Gender Diversity, Developed Europe Gender Diversity che si basano sulle valutazioni di Equileap.
Intesa Sanpaolo fa parte di diverse famiglie di indici STOXX® di sostenibilità, tra cui gli ESG e i Climate Indices. Tra gli indici, lo STOXX® Global ESG Leaders Index seleziona le società secondo criteri best in class, sulla base del rating di sostenibilità attribuito da Sustainalytics.
Analizzano le società in base al livello di conformità ai principi di sostenibilità e governance dell'Unione Europea, dell'OCSE e delle Nazioni Unite. Intesa Sanpaolo figura negli Standard Ethics Italian Index, Standard Ethics Italian Banks Index, Standard Ethics European Banks Index e Standard Ethics European 100 Index.
Una famiglia di oltre 60 indici basati sull'analisi di informazioni pubbliche di oltre 4.000 società. Intesa Sanpaolo è inclusa, tra gli altri, nell'ECPI World ESG Equity e nell'ECPI Euro ESG Equity.
Indice tematico dedicato all'uguaglianza di genere che include 484 società analizzate su cinque aree di indagine, partendo da un universo di riferimento di oltre 11.500 società quotate. 2023
Partendo da oltre 15.000 società analizzate a livello globale, l'indice tematico seleziona le 100 aziende quotate più inclusive e attente alle diversità nell'ambiente di lavoro.






Executive Summary
Intesa Sanpaolo ha inoltre ricevuto alcuni riconoscimenti nel campo della sostenibilità, in particolare:
Intesa Sanpaolo si conferma miglior banca europea per le relazioni con gli analisti finanziari e gli investitori istituzionali e per gli aspetti ESG.
Intesa Sanpaolo si è classificata al primo posto nella classifica ESG Perception Index 2023 di Reputation Manager, società leader in Italia nell'analisi e gestione della reputazione. La classifica semestrale include le prime 200 società italiane percepite come più sostenibili sul web. Il modello di analisi valuta la prossimità del brand ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall'ONU.
Intesa Sanpaolo è stata inclusa per la prima volta nella 2024 ESG Top-Rated Companies List, che include le società con i migliori ESG Risk Rating di Sustainalytics. Le società vengono distinte con l'attribuzione di un badge: Intesa Sanpaolo ha ottenuto i badge 2024 ESG Top-Rated Industry e 2024 ESG Top-Rated Regional. [D]
Associazione Bancaria italiana - Premio per l'innovazione nei Servizi Bancari [i] Il progetto Sharing Energy: Comunità energetiche solidali ha ottenuto il premio innovazione per la sostenibilità; una Menzione Speciale al progetto AI per Corporate Targeting Automation.
Istituito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dalla Fondazione Cotec, viene assegnato ogni anno ai migliori progetti d'innovazione del settore bancario, dell'industria, dei servizi, dell'università, della pubblica amministrazione e del terziario, anche al fine di favorire la crescita della cultura dell'innovazione nel Paese. Intesa Sanpaolo ha vinto con il Progetto Sharing Energy: comunità energetiche solidali.
Intesa Sanpaolo è stata inclusa nella classifica World's Best Companies 2023 realizzata da Statista e Time, classificandosi terza in Italia nella categoria Banking & Financial Services. La classifica prende in considerazione tre fattori: la soddisfazione dei dipendenti, la crescita dei ricavi e la valutazione della sostenibilità (ESG). Statista è una delle principali società di indagini economiche al mondo. Il Time è una delle riviste di informazione più autorevoli a livello internazionale con sede negli Stati Uniti.
Intesa Sanpaolo è stata inclusa tra i Diversity Leaders al 59esimo posto su 850 società analizzate (seconda banca in Italia).
Corriere della Sera, Pianeta 2030 e Statista – Aziende più attente al clima 2024 [i] Intesa Sanpaolo è stata inclusa nella classifica Aziende più attente al clima 2024, che include le realtà italiane che hanno ridotto maggiormente il rapporto tra le loro emissioni di CO2 e il fatturato.



A marzo 2024 Intesa Sanpaolo si è aggiudicata 11 premi in diverse categorie: tra cui "ESG" e "Sustainability" con i progetti "ESG Scoring", "Finanza Insieme" e "Impact Counter". Sulla base dei risultati conseguiti nelle diverse categorie è stato assegnato il Premio Speciale – "Istituzione Finanziaria innovativa" dell'anno 2023 per le grandi banche. AIFIn - Associazione Italiana Financial Innovation - è un organismo indipendente attivo dal 2004 che si propone di promuovere e diffondere la cultura dell'innovazione nel settore bancario, assicurativo e finanziario.
Intesa Sanpaolo è tra le Top 20 società europee (su 500 società quotate analizzate) per trasparenza nella comunicazione nei canali digitali. La ricerca evidenzia come esempio virtuoso la performance di Intesa Sanpaolo nella comunicazione di sostenibilità.
Intesa Sanpaolo è tra le Top 10 aziende italiane per comunicazione di sostenibilità sui canali digitali secondo la ricerca sustainability di Lundquist, che ha coinvolto 85 società italiane.
Intesa Sanpaolo ha confermato la sua posizione tra i Top Performer ESG Identity all'interno dell'Integrated Governance Index (IGI), posizionandosi per la prima volta tra i TOP 10 nella classifica complessiva (che comprende Area Ordinaria e Area Straordinaria) e al terzo posto nella classifica dell'Area straordinaria.
Nel 2023 il Grattacielo di Torino ha ottenuto la conferma della certificazione LEED Platinum - Existing Buildings Operations & Maintenance del Green Building Council nella categoria gestione sostenibile, conseguita nel 2019. Precedentemente il Centro Direzionale aveva già ricevuto la certificazione LEED Platinum, per la costruzione dell'edificio, grazie alle caratteristiche progettuali e alle soluzioni tecnologiche adottate. Anche il Grattacielo Gioia 22 di Milano ha acquisito la certificazione LEED Platinum – Core and Shell relativa alla progettazione e la costruzione degli impianti meccanici, elettrici, idraulici ed antincendio.
Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer Italia 2024 da Top Employers Institute per il terzo anno consecutivo. Anche Privredna Banka Zagabria (PBZ) è stata riconosciuta Top Employer Croazia per il secondo anno consecutivo e VUB Banka è Top Employer Slovacchia per il primo anno.
L'ente è un'autorità a livello globale nel riconoscimento delle eccellenze nelle pratiche HR: nel 2024, l'istituto ha certificato oltre 2.300 aziende in 121 Paesi del mondo.







Identità e profilo del Gruppo

Il Gruppo Intesa Sanpaolo, con una capitalizzazione di 53,7 miliardi di euro*, è uno dei principali gruppi bancari in Europa, con un forte impegno ESG, un posizionamento ai vertici mondiali per l'impatto sociale e grande focus sul clima.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo è il maggiore gruppo bancario in Italia, con 13,6 milioni di clienti e oltre 3.300 filiali, ed è leader italiano nelle attività finanziarie per famiglie e imprese in particolare nell'intermediazione bancaria (con una quota del 18% dei prestiti e del 22% dei depositi), nel risparmio gestito (24%), nei fondi pensione (25%), e nel factoring (27%).
Intesa Sanpaolo ha una presenza internazionale strategica, con oltre 900 sportelli e 7,2 milioni di clienti, incluse le banche controllate operanti nel commercial banking in 12 Paesi in Europa centro-orientale e in Medio Oriente e Nord Africa e una rete internazionale specializzata nel supporto alla clientela corporate in 25 Paesi, in particolare nel Medio Oriente e Nord Africa e in quelle aree in cui si registra il maggior dinamismo delle imprese italiane.
La struttura del Gruppo si articola in Aree di Governo e Strutture Centrali a diretto riporto del Consigliere Delegato e CEO e sei Divisioni – anch'esse a riporto del Consigliere Delegato e CEO – orientate al cliente.

* Al 29 febbraio 2024.
** Al Presidente del Consiglio di Amministrazione riporta la Segreteria Tecnica di Presidenza.
*** Nell'ambito dell'Area di Governo Chief Financial Officer è inoltre inserita la figura del Dirigente Preposto.

Le sei Divisioni attraverso cui si articolano le attività del Gruppo sono:
| Banca dei Territori |
Focalizzazione sul mercato e centralità del territorio per il rafforzamento delle relazioni con gli individui, le piccole e medie imprese e gli enti nonprofit. La Divisione include le attività di credito industriale, leasing e factoring, nonché la digital bank Isybank (che opera anche nell'instant banking tramite Mooney, partnership con il Gruppo ENEL). |
|---|---|
| IMI Corporate & Investment Banking |
Partner globale per le imprese, le istituzioni finanziarie e la pubblica amministrazione in un'ottica di medio/ lungo termine, su basi nazionali ed internazionali. Include le attività di capital markets & investment banking ed è presente in 25 Paesi a supporto dell'attività cross-border dei suoi clienti con una rete specializzata costituita da filiali, uffici di rappresentanza e controllate che svolgono attività di corporate banking. |
| International Subsidiary Banks |
Include le controllate che svolgono attività di commercial banking nei seguenti Paesi: Albania (Intesa Sanpaolo Bank Albania), Bosnia-Erzegovina (Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina), Croazia (Privredna Banka Zagreb), Egitto (Bank of Alexandria), Moldavia (Eximbank), Repubblica Ceca (la filiale di Praga della VÚB Banka), Romania (Intesa Sanpaolo Bank Romania), Serbia (Banca Intesa Beograd), Slovacchia (VÚB Banka), Slovenia (Intesa Sanpaolo Bank), Ucraina (Pravex Bank) e Ungheria (CIB Bank). |
| Private Banking |
Serve i clienti appartenenti al segmento Private e High Net Worth Individuals con l'offerta di prodotti e servizi mirati. La Divisione include Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, con 6.696 private banker. |
| Asset Management |
Soluzioni di asset management rivolte alla clientela del Gruppo, alle reti commerciali esterne al Gruppo e alla clientela istituzionale. La Divisione include Eurizon con 311 miliardi di euro(1) di masse gestite. |
| Insurance | Prodotti assicurativi, previdenziali e finanziari rivolti alla clientela del Gruppo. Al Gruppo Assicurativo, che ha una raccolta diretta assicurativa pari a 173 miliardi di euro, fanno capo Intesa Sanpaolo Vita – che controlla Intesa Sanpaolo Assicura, Intesa Sanpaolo RBM Salute, Intesa Sanpaolo Insurance Agency e InSalute Servizi – e Fideuram Vita. |
Il dettaglio della struttura organizzativa di Intesa Sanpaolo si trova nel sito Internet del Gruppo [i].

Ranking in Italia – Quote di mercato(2)
| 1° | Impieghi | 18,4% |
|---|---|---|
| 1° | Depositi(3) | 22,1% |
| 1° | Risparmio Gestito(4) | 24,0% |
| 1° | Fondi pensione(5) | 24,5% |
| 1° | Factoring(5) | 27,2% |
(1) Al netto delle duplicazioni.

La Mission è l'anima vigile di un'azienda, la linea guida di tutte le sue azioni, sia nel lavoro interno, sia con i clienti, rappresenta la bussola dei comportamenti di tutte le persone della Banca, impegnate nella realizzazione dei Piani di Impresa.
Nel gennaio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato la nuova Mission del Gruppo, riformulata sulla scia di quanto già sancito dal Piano di Impresa 2018-2021 e nell'ambito della definizione di quello del 2022-2025 ribadendo la centralità delle persone di Intesa Sanpaolo, risorse fondamentali e fattore decisivo per il successo della Banca.
Noi persone di Intesa Sanpaolo:
Crediamo
nell'integrità e nella sostenibilità delle nostre azioni e di quelle della nostra Banca.
Ci prendiamo cura dei nostri clienti con l'eccellenza dei nostri prodotti, dei nostri servizi e dei nostri comportamenti.
Creiamo valore e innovazione per le persone, per le imprese e le comunità di tutti i paesi e i territori in cui operiamo.
Costruiamo un futuro
al servizio di uno sviluppo sostenibile a favore dell'ambiente, delle giovani generazioni e di una società realmente inclusiva.
L'introduzione della nuova Mission e l'importanza crescente dei temi ESG, sia nel contesto esterno che nella strategia del Gruppo, hanno evidenziato la necessità di un aggiornamento del Codice Etico. Una prima proposta evolutiva è stata quindi oggetto di incontri di confronto con i Sustainability Manager delle Aree di Governo/ Divisioni di Business per poi proseguire l'iter interno di concordanza formale con le funzioni di Governance e le Divisioni di Business. Il testo è stato rivisto con l'inserimento, tra l'altro, della nuova Mission e includendo o rafforzando temi legati alla strategia di Gruppo (tra gli altri: gli impegni assunti a livello internazionale, la diversity, equity & inclusion e la lotta al cambiamento climatico). A giugno 2023 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato il Codice Etico aggiornato.
Nella realizzazione della Mission aziendale, la strategia del Gruppo mira alla creazione di valore solido e sostenibile nel tempo, sotto il profilo economico-finanziario, sociale e ambientale, costruito grazie a relazioni di fiducia con gli stakeholder e basato sui seguenti valori enunciati nel Codice Etico.
Perseguiamo i nostri obiettivi con onestà, correttezza e responsabilità, nel pieno e sostanziale rispetto delle regole, dell'etica professionale e dello spirito degli accordi sottoscritti.
Ci poniamo l'obiettivo di migliorare continuamente, guardando lontano, anticipando le sfide, coltivando la creatività diffusa e finalizzata all'innovazione, valorizzando il merito.
Poniamo la trasparenza alla base delle nostre azioni, della nostra comunicazione e dei nostri contratti per consentire a tutti i nostri interlocutori di fare scelte informate, consapevoli e autonome.
Vogliamo coniugare la grande dimensione con il radicamento territoriale, essere una banca che riesce a pensare in grande e mettere al centro le persone e le comunità.
Ci impegniamo a evitare ogni discriminazione nelle nostre condotte e a rispettare le differenze di genere, identità e/o espressione di genere, orientamento affettivo-sessuale, stato civile e situazione familiare, età, etnia, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizione socioeconomica, nazionalità, lingua, background culturale, condizioni fisiche e psichiche o qualsiasi altra caratteristica della persona anche legata alla manifestazione del proprio pensiero.

Il valore della persona in quanto tale guida il nostro modo di agire: adottiamo l'ascolto e il dialogo come leve di miglioramento continuo nelle relazioni. Ci prendiamo cura della salute e della sicurezza delle persone ai fini di un'esperienza professionale rispettosa del benessere fisico e psicologico.
Promuoviamo un uso efficiente e consapevole di tutte le risorse, evitando lo spreco e privilegiando sempre scelte sostenibili nel tempo. Ci impegniamo a contrastare il cambiamento climatico, a tutelare la natura e la biodiversità e a supportare il percorso di transizione verso un'economia sostenibile, green e circolare.
Il Gruppo si impegna ad osservare i principi dello sviluppo sostenibile e ha aderito a importanti iniziative internazionali, volte a promuovere il dialogo fra imprese, organismi sovranazionali e società civile, e a perseguire il rispetto dell'ambiente e dei diritti umani.

Iniziativa dell'ONU che promuove la responsabilità sociale delle imprese attraverso l'adesione a dieci principi fondamentali relativi ai diritti umani, al lavoro, all'ambiente e alla lotta alla corruzione.
Principi promossi dall'ONU che definiscono linee guida per le imprese rivolte alla promozione di uguaglianza di genere e sviluppo professionale femminile nel luogo di lavoro.
Programma Ambientale delle Nazioni Unite che promuove il dialogo tra le istituzioni finanziarie su performance economica, protezione ambientale e sviluppo sostenibile.
Alleanza di banche promossa da UNEP FI, con l'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, per i portafogli prestiti e gli investimenti a bilancio.
Alleanza di investitori istituzionali internazionali impegnati ad azzerare le emissioni nette di gas serra nei propri portafogli di investimento entro il 2050. Intesa Sanpaolo aderisce tramite Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita.
Iniziativa costituita da asset manager a livello internazionale per sostenere l'obiettivo di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050, favorendo investimenti in linea con gli sforzi per limitare il riscaldamento globale.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo aderisce attraverso Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management (Ireland).
Alleanza tra i principali assicuratori e riassicuratori del mondo impegnati a portare i propri portafogli di sottoscrizione a zero emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050, in linea con un aumento massimo della temperatura di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali entro il 2100. Intesa Sanpaolo aderisce tramite Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita.
Programma dell'UNEP FI per avvicinare il settore bancario agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ONU (UN Sustainable Development Goals) e all'accordo di Parigi sul clima del 2015.
Programma dell'UNEP FI per il settore assicurativo, con lo scopo di affrontare i rischi e le opportunità connesse a tematiche ambientali, sociali e di governance. Il Gruppo Intesa Sanpaolo aderisce ai Principi come firmatario attraverso Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita..
Principi sull'integrazione dei criteri ESG negli investimenti, nati dalla partnership tra lo UNEP FI e il Global Compact. Il Gruppo Intesa Sanpaolo aderisce ai Principi come firmatario attraverso Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR, Fideuram Asset Management (Ireland) e il Fondo Pensione del Gruppo.
Linee guida per la valutazione e la gestione del rischio sociale e ambientale nei progetti basate sui criteri dell'International Finance Corporation, organismo della Banca Mondiale.







Identità e profilo del Gruppo
Organizzazione non profit indipendente che fornisce ad aziende e Paesi un sistema globale di informazioni sul cambiamento climatico. L'adesione a CDP favorisce la diffusione delle informazioni sulle emissioni e sulla gestione dei rischi e delle opportunità associati al cambiamento climatico.
Intesa Sanpaolo ed Eurizon Capital SGR aderiscono al CDP come investor signatories.
Istituita nel dicembre 2015 dal Financial Stability Board (FSB), a giugno 2017 la Task Force ha pubblicato undici raccomandazioni per promuovere una rendicontazione trasparente su rischi e opportunità legati ai cambiamenti climatici da parte delle imprese. La TCFD è stata sciolta nel corso di COP28; le responsabilità della TCFD in tema di reporting finanziario su tematiche correlate al clima sono passate all'International Sustainability Standards Board (ISSB).
Intesa Sanpaolo pubblica dal 2021 il TCFD Report(1), disponibile sul sito web [i].
Promossa dalla Commissione Europea nell'ambito del perseguimento degli obiettivi UE sul cambiamento climatico, dal 2020 l'iniziativa supporta la diffusione su vasta scala delle tecnologie legate alla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili o a bassa emissione di carbonio entro il 2030.
Organizzazione che sviluppa linee guida riconosciute a livello globale (GRI Standard) per la rendicontazione di sostenibilità. Intesa Sanpaolo è membro della GRI Community.
Standard di rendicontazione riconosciuto a livello internazionale per misurare e gestire l'impatto sociale da parte delle imprese.
Associazione multi-Stakeholder con l'obiettivo di diffondere la cultura e sostenere lo sviluppo della finanza sostenibile. È il rappresentante italiano di EuroSIF (European Sustainable Investment Forum). Oltre Intesa Sanpaolo sono membri ordinari del Forum anche Eurizon Capital SGR e Fideuram Asset Management Ireland.
Associazione europea degli investitori istituzionali sui temi del cambiamento climatico, per aiutare a definire le politiche pubbliche, le pratiche di investimento e i comportamenti aziendali al fine di affrontare i rischi e le opportunità a lungo termine associati ai cambiamenti climatici.
Il Gruppo aderisce attraverso Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland, che partecipano anche ad iniziative di engagement collettivo quali Net Zero Engagement Initiative, Climate Action 100+ e Nature Action 100.
Ulteriori approfondimenti sono disponibili nel 2023 Climate Report [i].
La fondazione è uno dei principali promotori internazionali della transizione sistemica verso la Circular Economy. Intesa Sanpaolo è Strategic Partner della Fondazione, con la quale ha rinnovato l'accordo di collaborazione per il triennio 2022-2024.










Intesa Sanpaolo aderisce al Global Compact e si riconosce nella comunità delle imprese che sostengono gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile sono stati fissati dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e sono stati sottoscritti dai 193 Paesi membri dell'ONU, tra cui l'Italia, a fine 2015. Sono 17 Obiettivi con 169 target, che danno seguito agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) lanciati nel 2005.
Gli obiettivi del Piano d'Impresa 2022-2025 relativi ai temi ESG e di sostenibilità presentano una stretta connessione con alcuni Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Questo legame è evidenziato anche dall'analisi di materialità che consente di far emergere la rilevanza di alcune tematiche sia in termini di impatto sulle strategie del Gruppo che sui propri Stakeholder.
Pertanto, nella tabella seguente sono stati affiancati ai diversi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, oltre alle azioni, ai progetti e ai risultati maggiormente significativi per gli effetti positivi sulla collettività, anche il legame con il Piano d'Impresa 2022-2025 e i temi materiali. Tale approccio testimonia il contributo del Gruppo alla generazione di un cambiamento positivo a livello globale attraverso un impegno che, considerando l'attività di finanziamenti erogati dal Gruppo a supporto di famiglie e imprese e gli investimenti, si estende a tutti gli SDGs ed è, in particolare, focalizzato su 13 obiettivi.

Identità e profilo del Gruppo
| Contributo agli SDGs | SCONFIGGERE LA POVERTÀ |
SALUTE E BENESSERE |
ISTRUZIONE DI QUALITÀ |
PARITÀ DI GENERE | ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE |
LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA |
INDUSTRIA, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE |
RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE |
CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI |
CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI |
LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO |
PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI FORTI |
PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore e solidità del Gruppo | sì |
||||||||||||
| Integrità nella condotta aziendale | sì |
||||||||||||
| Qualità del servizio e soddisfazione del cliente |
sì |
||||||||||||
| Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity |
sì |
sì |
|||||||||||
| Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo |
sì |
sì |
sì |
sì |
sì |
sì |
sì |
sì |
|||||
| Investimenti e assicurazione sostenibili | sì |
sì |
sì |
||||||||||
| Supporto alla comunità e impegno per la cultura |
sì |
sì |
sì |
sì |
sì |
||||||||
| Tutela del lavoro | sì |
||||||||||||
| Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo |
sì |
sì |
sì |
sì |
sì |
||||||||
| Salute, sicurezza e benessere delle persone del Gruppo |
sì |
sì |
|||||||||||
| Transizione verso un'economia sostenibile, green e circular |
sì |
sì |
sì |
sì |
|||||||||
| Cambiamento climatico | sì |
sì |
sì |
Questi sono gli Obiettivi individuati e le principali Azioni realizzate nel 2023, ove non diversamente specificato.
| ◦ Nuovo credito a supporto di attività Contributo monetario alla comunità (vedi pag. 176) SCONFIGGERE Nel 2023 complessivamente il contributo monetario alla comunità no-profit e di persone vulnerabili e LA POVERTÀ ammonta a ~€101mln, di cui in particolare il 22% per la solidarietà sociale, giovani per €25mld il 13% per lo sviluppo economico e il 5,7% per fronteggiare emergenze ◦ Supporto delle persone in difficoltà civili e umanitarie. effettuando circa 50 milioni di interventi (pasti, posti letto, farmaci Programma cibo e riparo per i bisognosi (vedi pag. 178) Nel periodo 2022-2023 sono stati portati a termine più di 36,8 milioni di e indumenti), con l'espansione interventi con ~30 milioni di pasti, ~3,3 milioni di dormitori/letti, ~3,2 milioni del programma cibo e riparo per i bisognosi di prescrizioni di farmaci, 446.000 capi di abbigliamento. ◦ Progetto per la promozione dello Social lending (vedi pag. 142) Nel 2023 concessi €5,5mld in social lending. sviluppo di 6.000-8.000 unità di Credito al Terzo Settore (vedi pag. 146) alloggi sociali e posti letto per Erogati finanziamenti a supporto degli enti no-profit per complessivi studenti €252mln. ◦ Fondo Impact che consente l'erogazione di prestiti a categorie Fund for Impact (vedi pag. 143) Nel 2023, messi a disposizione ~€71mln a sostegno dei bisogni di persone con difficoltà di accesso al credito e famiglie per garantire un accesso più ampio e sostenibile al credito, con nonostante il loro potenziale programmi dedicati. ◦ Forte impegno nell'ESG, con una posizione ai vertici mondiali per Social Housing (vedi pag. 180) Avviate nuove partnership con Coima e Redo al fine di dare nuovo impatto sociale impulso al progetto MilanoSesto, il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia. Supporto finanziario e di advisory alla cordata Coima, Covivio e Prada per il progetto dell'ex scalo ferroviario di Porta Romana dove verrà realizzato il Villaggio Olimpico. Fondo di Beneficenza (vedi pag. 176) Nel 2023 erogati attraverso il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo ~€18,9mln a sostegno di 700 progetti realizzati da enti non profit con il 99% delle risorse destinate a interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione (obiettivo >70% largamente superato). |
SDGs | Azioni 2023 | Obiettivi |
|---|---|---|---|
offerti attraverso l'attivazione di almeno un Laboratorio ESG in ogni Direzione Regionale al 2025 e di ~100 specialisti ESG dedicati ◦ Continuo impegno per la cultura attraverso la valorizzazione del
patrimonio del Gruppo

| SDGs | Azioni 2023 | Obiettivi |
|---|---|---|
| SALUTE E BENESSERE |
Contributo monetario alla comunità (vedi pag. 176) Nel 2023 complessivamente il contributo monetario alla comunità ammonta a ~€101mln, di cui in particolare il 41,7% per arte e cultura e il 3,3% per la salute. Salute e sicurezza del cliente (vedi pag. 123) Nel 2023, sul perimetro degli insediamenti territoriali di Intesa Sanpaolo in Italia, si è verificata una rapina (portata a termine) e 2 tentativi, a fronte di 9 rapine (portate a termine) e 5 tentativi nel 2022. Welfare e People Care (vedi pag. 213) ◦ Circa 3.000 accessi nel 2023 al servizio di sostegno psicologico Ascolto e Supporto. ◦ Piattaforma Carelab: usufruita da oltre il 70% della popolazione in perimetro (Italia e Serbia) nel 2023. ◦ Nel 2023 il Fondo sanitario integrativo del Gruppo ha assistito circa 246.000 persone con ~€200mln di prestazioni sanitarie intermediate al netto della franchigia. ◦ Nuova organizzazione del lavoro con le Organizzazioni sindacali nel mese di maggio 2023 che ha migliorato ulteriormente le misure di flessibilità in tema di orario e smart working, introducendo la settimana lavorativa di 4 giorni su base volontaria a parità di retribuzione. |
◦ Iniziative per il benessere e la sicurezza delle persone su larga scala (es. nuovi spazi per uffici, palestre, cibo sano, sicurezza nei viaggi di lavoro) ◦ Attenzione continua alla sicurezza del cliente e dei collaboratori ◦ Promozione del welfare |
| ISTRUZIONE DI QUALITÀ |
Formazione (vedi pag. 202) L'offerta formativa del Gruppo ha privilegiato i canali digitali con modalità di fruizione semplici, veloci e interattive erogando nel 2023 ~13,5 milioni di ore di formazione, di cui 12,2 milioni in modalità digitale (nel 2022-2025 ~50 mln). La formazione in ambito ESG (vedi pag. 56) Complessivamente, nel 2023, la formazione ESG rappresenta oltre il 19% della formazione totale. Circa 86.800 persone del Gruppo (circa 93% del totale) hanno fruito di oltre 1 milione di ore* di formazione ESG. Formazione ed engagement ESG dei clienti (vedi pag. 236) ◦ Prosegue anche nel 2023 l'iniziativa legata ai Laboratori ESG: dopo l'inaugurazione del primo Laboratorio ESG nell'ottobre del 2021 a Brescia e il lancio di 9 laboratori nel 2022, nel corso del 2023 sono stati avviati nuovi laboratori anche in altre province italiane: Milano, Torino e Firenze. I Laboratori ESG costituiscono un punto di incontro fisico e virtuale per supportare le PMI nell'approccio alla sostenibilità, e un'evoluzione dei servizi di consulenza offerti dai partner (es. Circularity, Nativa, CE Lab e altri). ◦ La funzione European Regulatory & Public Affairs (ERPA) ha svolto iniziative di formazione interna per sensibilizzare le persone del Gruppo su tematiche ambientali in discussione presso i regolatori europei. |
◦ Creazione di un ecosistema unico di competenze adeguato all'evoluzione della Banca tramite ~50 milioni di ore di formazione nel periodo 2022-2025 ◦ 100% delle persone del Gruppo con formazione in ambito ESG entro il 2025 ◦ Supportare la formazione e l'accesso al mercato del lavoro italiano di 3.000 giovani nel periodo 2022-2025 tramite Giovani e Lavoro ◦ Fondo Impact che consente l'erogazione di prestiti a categorie con difficoltà di accesso al credito nonostante il loro potenziale ◦ Supporto alle PMI/Corporate nel perseguimento dei propri obiettivi di sostenibilità aumentando i servizi di consulenza specializzata |
* I dati sono esposti sulla base di un calcolo che tiene conto di parametri di efficacia formativa.
** Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
Identità e profilo del Gruppo


Educazione e diffusione della cultura finanziaria (vedi pag. 149) Attraverso il Museo del Risparmio, la formazione/ divulgazione della cultura finanziaria ha raggiunto nel corso del 2023 circa 44.300 utenti, di cui 34.300 studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Tramite progetti educativi dedicati e visite didattiche sono state erogate oltre 1.500 ore di formazione a cui hanno partecipato 16.400 studenti e 3.070 adulti e docenti.
Promozione dell'inclusione educativa e dell'occupabilità giovanile (vedi pag. 181)


| SDGs | Azioni 2023 | Obiettivi |
|---|---|---|
| PARITÀ DI GENERE | Fund for Impact (vedi pag. 143) ◦ Proseguito Mamma@work, prestito a condizioni fortemente agevolate lanciato nel luglio 2020 per conciliare maternità e lavoro nei primi anni di vita dei figli. Nel corso del 2023 sono stati accordati 1,3 milioni di euro a circa 250 mamme. L'offerta per l'imprenditoria femminile (vedi pag. 145) Il finanziamento Business Gemma sostiene le imprese femminili e le lavoratrici autonome beneficiando gratuitamente della garanzia della sezione speciale del Fondo PMI per l'imprenditoria femminile. Nel 2023 sono stati erogati 114 finanziamenti per quasi 7,3 milioni di euro. Prodotti e servizi per le piccole e medie imprese (vedi pag. 230) Nell'ambito del plafond S-Loan, finanziamento dedicato alle PMI per progetti finalizzati a migliorare il profilo di sostenibilità, si evidenzia S-Loan Diversity per valorizzare e promuovere la parità di genere e il ruolo della donna nel contesto socioeconomico. |
|
| ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE |
Finanziamenti e servizi per un'economia sostenibile, green e circular (vedi pag. 229) Nel 2023 sono stati erogati ~€3,7mld di finanziamenti in ambito sostenibilità ambientale, pari al 6,2% sul totale del credito erogato. Tra i prodotti principali risaltano i mutui Green (erogazioni per oltre €1,7mld). Circular Economy (vedi pag. 232) Nel 2023 sono stati valutati e validati 366 progetti per un importo di ~€11,7mld; accordati ~€7,2mld in 242 transazioni (di cui €4,8mld relativi a criteri green) ed erogati €5,6mld tenendo conto di progetti accordati in precedenza (di cui €4,7mld relativi a criteri green), raggiungendo in anticipo l'obiettivo fissato al 2025. Green Bond (vedi pag. 234) Il 2023 ha visto un considerevole aumento dei volumi delle emissioni Green che ha portato il Gruppo ad inserirsi tra i primi emittenti bancari europei dell'anno. In particolare, a febbraio 2023 Intesa Sanpaolo ha collocato un'emissione Senior Non Preferred Green dual tranche per complessivi 2,25 miliardi di euro, raccogliendo ordini complessivi per 5,3 miliardi. A marzo 2023 è stata finalizzata un'emissione Senior Non Preferred Green destinata al mercato in sterline, per un valore nominale di 600 milioni. Il Bond è stato il primo Green in sterline di Intesa Sanpaolo e più in generale il primo Senior Non Preferred del Gruppo su questo mercato. A maggio 2023 Intesa Sanpaolo ha collocato un Green Bond in formato Senior Preferred dual tranche per complessivi 2,25 miliardi di euro. Il totale delle emissioni green ammonta a €5,17mld e, grazie all'ultima emissione, il Green Bond Ratio, la percentuale di obbligazioni verdi in essere a fine esercizio, risulta pari a ~19,9%. Consumo e produzione di energia rinnovabile (vedi pag. 252) Acquistata ~88% di energia elettrica rinnovabile sul totale acquistato nel 2023. L'autoproduzione di energia da fonte rinnovabile fotovoltaica è stata pari a 1.387 MWh. |
◦ Supporto ai clienti nella transizione ESG/climate ◦ Plafond di 8 miliardi per l'economia circolare relativo al periodo 2022- 2025 ◦ Ulteriore impulso al credito sostenibile per i clienti retail con particolare attenzione alla transizione ecologica: €12mld di credito green agli individui ◦ 100% di energia Elettrica rinnovabile a livello di Gruppo nel 2030 (livello già raggiunto in Italia nel 2021) ◦ Mantenimento dei livelli di produzione di energia elettrica da fotovoltaico |
| LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA |
Sostegno al tessuto produttivo (vedi pag. 150) ◦ Erogati circa €60,4mld di nuovo credito a medio lungo termine, con circa 40,3mld in Italia, di cui circa 35mld erogati a famiglie e piccole e medie imprese. ◦ Nel 2023 circa 3.600 aziende italiane sono state aiutate a tornare in bonis da posizioni di credito deteriorato (oltre 140.800 dal 2014), preservando rispettivamente circa 18.000 posti di lavoro (704.000 dal 2014). ◦ È in corso lo sviluppo di un'offerta a sostegno dell'evoluzione sostenibile delle filiere, con l'ingaggio del capo-filiera e dei fornitori per il miglioramento del loro profilo di sostenibilità. A fine 2023 le aziende capofila aderenti al programma Sviluppo Filiere riguardano oltre 880 filiere con un potenziale di circa 20.500 fornitori e una forza lavoro di oltre 113.000 dipendenti. ◦ Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha dato avvio all'accordo stipulato a fine 2022 con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), che prevede la concessione di garanzie alle imprese a valere sul programma InvestEU. Tali garanzie intendono sostenere l'accesso al credito di PMI e Small Midcap attraverso la concessione di finanziamenti a medio lungo termine con focus sulla sostenibilità, sostenuto da un plafond di 100 milioni di euro e, sull'innovazione, da un plafond di ulteriori 200 milioni. Nel corso dell'anno sono stati supportati 68 progetti di investimento, per oltre 139 milioni di finanziamenti concessi. Le risorse stanziate dal FEI resteranno a disposizione delle imprese fino a ottobre 2026, salvo proroghe o esaurimento anticipato. |
◦ Nuovo credito a medio-lungo termine erogato all'economia reale per ~€328mld di cui €285mld in Italia (valore cumulato 2022-2025) ◦ Assunzione di ~4.600 professional nel periodo 2022-2025 ◦ Programma di riconversione/ riqualificazione di ~8.000 persone del Gruppo per distribuire la capacità in eccesso verso le priorità del Piano di Impresa. Programma "Leader del futuro" rivolto a ~1.000 talenti e key people a livello di Gruppo ◦ Rafforzamento dell'offerta ESG nell'Asset management(1): crescita a €156mld di risparmio gestito investito in prodotti ESG nel 2025 da €110mld nel 2021, aumentando l'incidenza sul totale del risparmio gestito al 60% dal 46% |
(1) Perimetro Eurizon – Fondi ai sensi degli artt. 8 e 9 SFDR 2019/2088.
Identità e profilo del Gruppo


Intesa Sanpaolo si è impegnata a rafforzare l'offerta di ESG nell'Asset management attraverso il lancio di nuovi fondi sostenibili: a fine 2023 gli AuM ai sensi degli artt. 8 e 9 SFDR ammontano a circa €149mld, pari a circa il 73,3% del totale AuM(2). Fideuram offre 97 fondi classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR per un totale di €33,3mld di patrimonio (il 71% del patrimonio totale dei fondi gestiti).
Promozione dell'inclusione educativa e dell'occupabilità (vedi pag. 181)
Le prime tre edizioni del Programma "Digital Restart" – un programma della Divisione Private Banking, volto a formare e ricollocare nel mercato del lavoro disoccupati di età compresa tra i 40 e i 50 anni, attraverso il finanziamento di borse di studio per il Master in Data Analysis che forma professionisti al fine di metterli in grado di analizzare e gestire dati e informazioni a supporto del processo decisionale – si sono concluse nel 1sem.23 coinvolgendo 75 partecipanti, di cui 49 hanno ottenuto un nuovo impiego

Nel corso dell'anno sono stati introdotti i nuovi modi di lavorare, effettuata la trasformazione sulle strutture, inserite figure specifiche dedicate al presidio e all'evoluzione delle competenze (New Group Technology) ed effettuate 686 assunzioni.
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
Crescere", linea di credito per i genitori con figli in età scolastica. Sistemi di valutazione e di incentivazione (vedi pag. 200)
Consolidata l'adozione del sistema di mappatura delle posizioni organizzative manageriali presenti in azienda denominato Global Banding, che valuta in modo oggettivo il valore relativo dei diversi ruoli organizzativi e rappresenta in maniera più organica le responsabilità di ciascun Manager, anche attraverso l'utilizzo di una denominazione internazionale valida per le posizioni manageriali in Italia e all'estero.

◦ progetto EeMAP (Energy efficient Mortgages Action Plan), iniziativa europea che intende creare mutui per l'efficienza energetica per incentivare la riqualificazione degli edifici e l'acquisto di proprietà altamente efficienti.
Nel 2023 la Banca ha assunto impegni per circa €639mln di nuovi investimenti per il sostegno di iniziative in student housing, servizi e infrastrutture sostenibili, in aggiunta alle più importanti iniziative di rigenerazione urbana in corso in Italia.

Per maggiori dettagli si veda SDG 8 - Lavoro dignitoso e crescita economica.
Il Codice Etico, le Regole in materia ambientale ed energetica e le Regole in materia di Green Banking Procurement individuano fra le responsabilità del Gruppo l'attenta valutazione delle conseguenze della sua attività sugli ecosistemi e la riduzione della propria impronta ecologica. Per questo motivo, una gestione responsabile delle risorse risulta prioritaria per il Gruppo Intesa Sanpaolo al fine di mitigare il proprio impatto sull'ambiente.
◦ Plafond di 8 miliardi per l'economia circolare relativo al periodo 2022- 2025

Strategia per il contrasto al cambiamento climatico (vedi pag. 246) ◦ Emissioni finanziate: a febbraio 2022 sono stati presentati i target intermedi di riduzione per il 2030, allineati a Net-Zero, nei settori Oil&Gas, Power Generation, Automotive ed estrazione del carbone, che rappresentavano più del 60% delle emissioni finanziate del portafoglio delle aziende non finanziarie nei settori indicati dalla NZBA.
Nel 2023 è proseguito l'esercizio di target setting su nuovi settori, unitamente all'elaborazione di dati e documentazione da presentare entro marzo 2024 per ottenere la validazione SBTi.
◦ Ad ottobre 2022, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR, Fideuram Asset Management Ireland e il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita hanno pubblicato i loro primi obiettivi intermedi. A maggio 2023, il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita ha presentato a NZAOA la propria rendicontazione annuale sui progressi. A settembre 2023, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland hanno completato la prima rendicontazione annuale dei loro progressi Net Zero attraverso la piattaforma PRI.
◦ Il Gruppo ha redatto il piano di transizione, nel rispetto dei requisiti della NZBA e seguendo le indicazioni del GFANZ (Glasgow Financial Alliance for Net Zero); il piano di transizione e il monitoraggio dei target settoriali al 2030 sono disponibili nel 2023 Climate Report.
◦ Lanciato "Think Forestry", il progetto di riforestazione e preservazione del capitale naturale, al fine di favorire la sostenibilità ambientale e la transizione verso un'economia a zero emissioni.
Piani per la riduzione delle proprie emissioni (vedi pag. 249)
Risultati ottenuti nel 2023 relativamente all'Own Emissions Plan: ◦ a fronte di un obiettivo di riduzione al 2030 delle emissioni assolute riconducibili ai consumi energetici Scope1 + Scope2 Market-Based del
Nell'ambito del framework di risk management, il governo dei fattori di rischio ESG è declinato nell'ambito delle diverse categorie di rischio primario (rischio di credito, rischio di mercato, rischio di liquidità, rischi operativi e rischi reputazionali) e si sviluppa in stretta integrazione con il presidio dei rischi reputazionali, valorizzando le interconnessioni che caratterizzano questi profili di rischio. Il rischio ESG, infatti, essendo determinato dai potenziali impatti negativi di una società o di un'attività sull'ambiente, sulle persone e sulle comunità, e comprendendo inoltre i rischi connessi alla condotta aziendale (corporate governance), può avere ripercussioni sulla redditività, sul profilo reputazionale, sulla qualità del credito e può comportare conseguenze legali.
Transizione verso un'economia sostenibile, green e circular (vedi pag. 226)
Nel periodo 2021-2023 erogati ~€44,9mld dei €76mld di nuovo credito in relazione agli ambiti di applicazione della Missione 2(3) del PNRR.
Finanziamenti e servizi per un'economia sostenibile, green e circular (vedi pag. 229)
Investimenti attenti alla sostenibilità (vedi pag. 158) Per maggiori dettagli si veda SDG 8 - Lavoro dignitoso e crescita economica.
(3) Focalizzata sul supporto di green economy, circular economy e transizione ecologica.
(4) -53% vs 2019 attraverso specifiche azioni di medio-lungo termine volte alla riduzione dei propri consumi di gas naturale, gasolio ed energia elettrica tradizionale
Identità e profilo del Gruppo
| SDGs | Azioni 2023 | Obiettivi |
|---|---|---|
| PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI FORTI |
Lotta alla corruzione (vedi pag. 101) ◦ Le Linee Guida Anticorruzione di Gruppo, approvate dal Consiglio di Amministrazione, già adottate a partire dal 2017, definiscono l'impegno del Gruppo nel rispettare le disposizioni normative volte a contrastare la corruzione in ogni sua forma. ◦ Il 29 settembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato l'aggiornamento delle Linee Guida Anticorruzione di Gruppo con diverse previsioni, tra le quali l'inclusione nelle erogazioni soggette alla disciplina delle Linee Guida anche dell'adesione ad attività associative che di fatto sono assimilabili per rischio alle beneficenze. È inoltre proseguita la verifica di coerenza della normativa interna di dettaglio ai principi generali definiti nelle Linee Guida Anticorruzione, al fine di procedere al necessario allineamento, e l'analisi dei presidi anticorruzione effettivamente in essere nelle singole aree a maggior rischio, al fine di individuare eventuali interventi di rafforzamento. In particolare, sono state aggiornate le normative di processo in tema di gestione degli omaggi e delle spese di rappresentanza, gestione del patrimonio immobiliare e cessione dei beni mobili. ◦ Nel corso del 2023 si è concluso il primo dei due audit programmati ai fine del mantenimento della certificazione UNI ISO 37001:2016 Anti bribery management systems, con ampliamento del perimetro che comprende Intesa Sanpaolo - incluse le filiali estere - le entità bancarie e le principali realtà finanziarie e assicurative. ◦ In Intesa Sanpaolo la formazione su anticorruzione e antiriciclaggio è obbligatoria e segue cicli pluriennali, anche secondo le prescrizioni locali. Nel 2023 sono state formate 88.485 persone del Gruppo (oltre il 94% del totale) per un totale di 387.721 ore erogate. |
◦ Continua verifica di coerenza dell'applicazione della normativa interna rispetto alle Linee Guida in materia di anticorruzione e all'Antibribery Management System |
| PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI |
Adesione volontaria ad iniziative nazionali e internazionali, partnership e strategie per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (vedi pag. 32) Intesa Sanpaolo aderisce a numerose iniziative/partnership che |

supportano e contribuiscono al raggiungimento degli SDGs e collegate alle tematiche rilevanti per la strategia del Gruppo e i suoi stakeholder. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Adesione volontaria ad iniziative nazionali e internazionali, partnership e strategie per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite" (vedi pag. 32).

Governance e gestione dei rischi
Governance e gestione dei rischi
| Struttura di governance | 45 |
|---|---|
| Il Consiglio di Amministrazione | 45 |
| Remunerazioni | 47 |
| Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi | 49 |
| Azionariato | 49 |
| Governance della Sostenibilità | 53 |
| Formazione e diffusione della cultura in ambito ESG | 56 |
| Attuazione e governo del Codice Etico | 58 |
| Gestione dei rischi sociali, ambientali e di governance | 61 |
| Presidio dei rischi ESG e reputazionali | 66 |
Intesa Sanpaolo adotta il modello di amministrazione e controllo monistico nel quale le funzioni di amministrazione e di controllo sono esercitate rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato per il Controllo sulla Gestione, costituito al suo interno, entrambi nominati dall'Assemblea.
Sul sistema di corporate governance e sulle remunerazioni sono fornite dettagliate informazioni, inclusi riferimenti alla diversity nell'ambito del Consiglio di Amministrazione, rispettivamente nella "Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari" e nella "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" pubblicate sul sito internet della Banca, alle quali si rinvia. In particolare, nella "Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari" sono specificamente rappresentati il modello di attribuzioni e responsabilità degli Organi sui rischi ESG ed i profili di diversity della composizione degli Organi stessi.
Al Consiglio di Amministrazione spetta la gestione dell'impresa e può dunque compiere tutte le operazioni necessarie, utili o comunque opportune per il raggiungimento dell'oggetto sociale, sia di natura ordinaria che straordinaria. Esso esercita le funzioni di indirizzo e di supervisione strategica della Società e delibera tutti i più rilevanti atti aziendali.
Il Consigliere Delegato e CEO è Capo dell'Esecutivo e Direttore Generale e sovrintende alla gestione aziendale nell'ambito dei poteri attribuitigli, in conformità con gli indirizzi generali programmatici e strategici determinati dal Consiglio. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione sovraintende ai lavori del Consiglio, ne organizza e dirige l'attività e svolge tutti i compiti previsti dalla normativa di vigilanza e dallo Statuto. Ha un ruolo non esecutivo e non svolge, neppure di fatto, funzioni gestionali.
Nell'ambito del Consiglio è costituito il Comitato per il Controllo sulla Gestione, di nomina assembleare, che è composto da cinque consiglieri di amministrazione indipendenti ai sensi di Statuto ed esercita le funzioni di controllo anche in qualità di comitato per il controllo interno e la revisione contabile (di cui al D. Lgs. n. 39/2010).
L'Assemblea ordinaria del 29 aprile 2022 ha determinato in 19 il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione, provvedendo alla nomina degli amministratori per il mandato triennale sulla base delle liste presentate dai soci.
Tutti i consiglieri sono non esecutivi, ad eccezione del Consigliere Delegato e CEO; 14 consiglieri sono indipendenti. Le minoranze azionarie sono adeguatamente rappresentate (5 componenti) e presenti in tutti i Comitati consiliari con attribuzione della presidenza del Comitato per il Controllo sulla Gestione e del Comitato per le operazioni con parti correlate. I Consiglieri sono in possesso dei requisiti di idoneità alla carica richiesti dalla normativa di riferimento e dalle disposizioni statutarie.

Nell'ambito del Consiglio di Amministrazione sono costituiti quattro Comitati, i cui membri sono nominati dal Consiglio stesso tra i suoi componenti, con compiti istruttori, consultivi e propositivi:
Tutti i Comitati di nomina consiliare sono composti da cinque Consiglieri di Amministrazione non esecutivi in maggioranza indipendenti, ad eccezione del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, che risulta integralmente composto da Consiglieri indipendenti. Tutti i Comitati sono presieduti da consiglieri indipendenti.
In base allo Statuto di Intesa Sanpaolo, il Consiglio adotta le misure necessarie ad assicurare che ciascun Consigliere e il Consiglio nel suo complesso risultino costantemente adeguati per grado di diversificazione, anche in termini di esperienza, età, genere e proiezione internazionale, oltre che per competenza, correttezza, reputazione, autonomia di giudizio e dedizione di tempo.
Nel documento sulla composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione pubblicato sul sito internet della Banca nel mese di marzo 2022 è stato richiesto agli azionisti, in previsione del rinnovo degli Organi avvenuto con l'Assemblea ordinaria del 29 aprile 2022, di assicurare nell'ambito del Consiglio di Amministrazione la più ampia diversità di genere, in presenza di adeguate professionalità, e la diversificazione tra le fasce di età degli amministratori, oltre che un articolato livello di conoscenze ed esperienze.
Con particolare riferimento all'adeguatezza e diversità dei profili professionali richiesti, nel documento citato è stata delineata in una "Skills Directory", l'insieme di esperienze, conoscenze e competenze, molto buone o distintive – con una diffusione molto ampia, mediamente ampia o contenuta – considerate opportune per conseguire la composizione qualitativa ottimale complessiva del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo per il mandato 2022-2024. Le competenze e le conoscenze hanno successivamente trovato rafforzamento e integrazione sulla base dei programmi di inserimento nonché dell'articolato piano di induction dedicato sia ai consiglieri di nuova nomina (onboarding) sia all'intero Consiglio.
Per approfondimenti rispetto alle competenze dichiarate dai singoli consiglieri a un livello distintivo si rimanda alla Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pag. 13).
Al genere meno rappresentato è riservata almeno la quota di due quinti dei componenti complessivi (8 componenti su 19), in linea con la normativa ad oggi applicabile in materia di parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate. Nell'attuale struttura del Consiglio, inoltre, il genere femminile è rappresentato nell'ambito di tutti i Comitati consiliari, raggiunge l'80% dei componenti del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate ed esprime la presidenza del Comitato Rischi e Sostenibilità e del Comitato Nomine.
Il Consiglio di Amministrazione ha valutato la propria composizione come adeguata, anche in termini di diversity, e idonea a consentire una composizione dei Comitati consiliari correttamente bilanciata.
Nella designazione degli esponenti delle società controllate, il Consiglio di Amministrazione opera secondo politiche e principi omogenei a livello di Gruppo e, nel rispetto della normativa e delle best practice applicabili a ciascuna controllata, attribuisce specifica rilevanza al grado di diversificazione, anche in termini di età, genere, anzianità di carica, provenienza geografica e proiezione internazionale. Nel definire la composizione degli Organi viene ricercato il mix di profili personali e professionali più adeguato ed efficace in rapporto – per ciascuna controllata – a natura, articolazione delle attività e rischi assunti. Si tiene conto a tal fine delle eventuali indicazioni formulate dall'Organo amministrativo delle singole controllate in sede di autovalutazione annuale.
Il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine, assicura l'attuazione di programmi di inserimento e piani di formazione dei componenti del Consiglio stesso. In quest'ambito, su indicazione del Presidente, si provvede a organizzare e a promuovere la partecipazione degli Amministratori a iniziative finalizzate ad accrescere la conoscenza dei settori di attività della Banca e delle società del Gruppo, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, dei principi di corretta gestione dei rischi, nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento, come pure a incontri, anche informali, tesi all'approfondimento di questioni strategiche.
Nel corso del 2023 sono state svolte 10 sessioni di induction a favore dei Consiglieri. Le sessioni di formazione hanno riguardato tra l'altro le seguenti tematiche: intelligenza artificiale, aggiornamento sui principali progetti ESG di Gruppo, strategic succession management, novità introdotte dall'AML package della Commissione europea, normativa e presidi in materia di financial sanctions. In particolare, tutti i 19 Consiglieri hanno partecipato alla sessione di induction relativa alle novità introdotte dall'AML Package della Commissione Europea.
Allo scopo di favorire la migliore conoscenza del contesto aziendale e normativo di riferimento e della relativa evoluzione, è a disposizione dei Consiglieri mediante una piattaforma informatica dedicata, regolarmente aggiornata, una raccolta dei documenti di governance, dei riferimenti normativi, della principale corrispondenza con le Autorità di vigilanza, delle situazioni contabili e ulteriore documentazione utile allo svolgimento delle proprie funzioni.
Il Consiglio di Amministrazione riceve periodicamente dalle funzioni aziendali di controllo informative sull'attività svolta, che illustrano le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati e le proposte degli interventi da adottare per la loro rimozione nell'ambito delle diverse aree aziendali. Tali relazioni comprendono anche le tematiche relative all'anticorruzione.
Diversi Consiglieri hanno inoltre cariche nei Consigli di Amministrazione di primarie Università italiane, nonché nei Consigli di fondazioni ed enti del Terzo Settore, attivi nei campi dell'arte e della cultura, della salute, del sostegno alla povertà e dell'economia circolare, del sostegno alle politiche in materia di nutrizione. Inoltre, un Consigliere di amministrazione, nonché Presidente del Comitato Rischi e Sostenibilità, riveste la medesima carica di presidente in altre due società quotate.
Un'informativa completa, sia qualitativa sia quantitativa, viene fornita nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti (di seguito anche Politiche), disponibile sul sito internet [i].
Gli organi principali che vigilano sulle Politiche sono:
Il Consiglio di Amministrazione, acquisita la relazione predisposta dal Comitato Remunerazioni, delibera in merito alle Politiche al fine di presentarle all'Assemblea che ha la responsabilità finale per la loro approvazione. Le Politiche 2023 sono state definite tenendo conto degli esiti della votazione dell'Assemblea avvenuta il 29 aprile 2022 e hanno ottenuto un significativo gradimento con voti favorevoli pari all'88,1% del capitale rappresentato in Assemblea.
Nel corso del 2023, il Comitato Remunerazioni si è avvalso di una primaria società di consulenza indipendente esterna nell'ambito di specifici temi riguardanti la popolazione Apicale.
Lo Statuto della Banca prevede che ai componenti del Consiglio di Amministrazione spetti, oltre al rimborso delle spese sostenute per ragione del loro ufficio, un compenso determinato dall'Assemblea all'atto della loro nomina in misura fissa per l'intero periodo di carica. L'Assemblea stabilisce anche il compenso additivo della carica di Presidente e Vicepresidente. Lo Statuto prevede che l'Assemblea determini, all'atto della nomina del Comitato per il Controllo sulla Gestione e per l'intero periodo della carica, un compenso specifico per i Consiglieri di Amministrazione che compongono questo Comitato, in ugual misura per ciascun Consigliere, ma con un'apposita maggiorazione per il Presidente.
A norma di Statuto, al Consigliere Delegato compete anche una remunerazione fissa e variabile collegata al ruolo di Direttore Generale, determinata dal Consiglio di Amministrazione in coerenza con le Politiche approvate dall'Assemblea.
Come previsto dalle Disposizioni di Vigilanza, l'Assemblea ha deliberato da diversi anni l'innalzamento dell'incidenza della remunerazione variabile sulla remunerazione fissa fino a un massimo di 2:1 per i Risk Taker di Gruppo, ivi incluso il Consigliere Delegato e Direttore Generale.
La componente variabile della remunerazione, legata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance collegati alla creazione di valore per gli azionisti e corretti per i rischi assunti, è composta dal Sistema Incentivante annuale legato al sistema di valutazione Managers' Performance Accountability e dal Piano di

Incentivazione a lungo termine 2022–2025 Performance Share Plan (PSP). In coerenza con quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza e dalle Politiche, tali componenti variabili sono soggette a differimento e in parte assegnate in azioni sottoposte a periodi di holding successivi al periodo di vesting.
Nell'ambito del Sistema Incentivante annuale, se il premio maturato dal CEO è pari o inferiore al 100% della remunerazione fissa, la corresponsione avviene per il 55% in azioni e per la restante quota in contanti; invece, se il premio maturato è superiore al 100% della remunerazione fissa, la corresponsione avviene per il 60% in azioni e per il 40% in contanti. Inoltre, l'erogazione del 60% del premio è sottoposta al differimento in 5 anni. La corresponsione delle quote differite è subordinata alla verifica, anno per anno, delle condizioni di malus. Infine, l'azienda si riserva di attivare meccanismi di claw-back sui premi già corrisposti nei 5 anni successivi al pagamento degli stessi, in caso di provvedimenti disciplinari previsti a fronte di comportamenti fraudolenti o di colpa grave, in caso violazioni degli obblighi imposti ai sensi dell'articolo 26 e 53, commi 4 e ss., del TUB o degli obblighi in materia di remunerazione e incentivazione, nonché in caso di comportamenti non conformi alle disposizioni di legge, regolamenti, statutarie o a eventuali codici etici o di condotta da cui è derivata una "perdita significativa" per la Banca o per la clientela.
Nel Sistema Incentivante la prospettiva ESG continua a ricoprire centrale importanza tramite la previsione di uno specifico e articolato KPI. Detto KPI – presente dal 2021 e che rappresenta un'evoluzione rispetto al precedente KPI trasversale "Diversity & Inclusion" – è stato assegnato nelle schede obiettivo 2023 al CEO e a circa 3.000 manager del Gruppo (perimetro Italia ed estero), in coerenza con l'impegno sempre crescente della Banca nella sostenibilità sociale, culturale e ambientale e con l'obiettivo di creare valore di lungo periodo per le sue persone, i suoi clienti, la comunità e l'ambiente.
Inoltre, la previsione del KPI è in linea con l'attenzione sempre più rilevante su tali temi da parte di Regolatori, Proxy Advisor, Azionisti e Stakeholder del Gruppo.
Il KPI ESG è valutato in base a specifici driver.
In particolare, per il CEO (peso 15%):
Per la restante popolazione la valutazione del KPI ESG (peso 10/15%) avviene:
In particolare, sono valutati progetti/azioni specifiche in ambito ESG, nonché la promozione di un ambiente di lavoro inclusivo attraverso l'individuazione e attuazione di azioni gestionali mirate, con un focus particolare sul rispetto degli impegni in termini di equilibrio di genere.
La componente ESG è stata altresì ricompresa nei due nuovi Piani di Incentivazione a lungo termine lanciati in concomitanza con il nuovo Piano d'Impresa 2022-2025.
In particolare, il PSP destinato al Management – circa 3.100 beneficiari (inclusi il Consigliere Delegato e CEO, i restanti Risk Taker Apicali di Gruppo e gli altri Risk Taker di Gruppo) – e basato su azioni riconosciute a termine a fronte del raggiungimento di specifici obiettivi di performance, prevede un KPI composito che, in logica di sostenibilità, agisce come eventuale demoltiplicatore, riducendo del 10/20% il numero di dette azioni, in funzione del grado di raggiungimento. Il KPI è costituito da un sub-KPI per ciascuno dei 3 fattori in cui si articola ESG individuato nel Piano d'Impresa, ovvero:
Invece, per tutti i Professional del perimetro Italia è stato avviato il Piano LECOIP 3.0 (hanno aderito al Piano 45.629 persone – circa il 63% degli aventi diritto) basato su Certificate aventi come sottostante azioni Intesa Sanpaolo che riconosce un rendimento minimo (del 4%) del capitale inizialmente assegnato a fronte del raggiungimento da parte del Gruppo del medesimo KPI composito ESG del Piano PSP. In caso di mancato raggiungimento dell'indicatore, l'ammontare che sarebbe stato riconosciuto ai dipendenti sarà investito dalla Banca in progetti ESG che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi ESG in questione.
La Banca, per garantire una sana e prudente gestione, che coniughi la redditività dell'impresa con un'assunzione dei rischi consapevole e con condotte operative improntate a correttezza, ha adottato il Regolamento del Sistema dei Controlli Interni Integrato.
Il sistema dei controlli interni è stato disegnato in modo da realizzare un presidio costante per l'identificazione, il governo e il controllo dei rischi connessi alle attività svolte ed è basato su tre livelli:
esclusivamente a compiti di controllo ovvero eseguiti nell'ambito del back office.

Costituito dai controlli sui rischi e sulla conformità, con l'obiettivo di assicurare, tra l'altro, la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi; il rispetto dei limiti operativi assegnati alle varie funzioni; la conformità dell'operatività aziendale alle norme, incluse quelle di autoregolamentazione. Preposte a tali controlli sono le Strutture dell'Area di Governo Chief Compliance Officer, cui riporta anche la Direzione Centrale Anti Financial Crime, e dell'Area di Governo Chief Risk Officer, cui riporta l'Area di Coordinamento Internal Validation & Controls; tali strutture (c.d. "Funzioni di controllo di II livello") sono distinte da quelle operative e separate dalla revisione interna.
Costituito dai controlli di linea, che sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, che, per quanto possibile, sono incorporati nelle procedure informatiche. I controlli sono effettuati dalle stesse Strutture operative e di business (c.d. "Funzioni di I livello"), anche attraverso unità dedicate
Costituito dai controlli di revisione interna – affidati al Chief Audit Officer – volti a individuare violazioni delle procedure e della regolamentazione, nonché a valutare periodicamente completezza, adeguatezza, funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e affidabilità del sistema dei controlli interni e del sistema informativo a livello di Gruppo.

Il capitale sociale di Intesa Sanpaolo è pari a euro 10.368.870.930,08, diviso in n. 18.282.798.989 azioni ordinarie. Alla data del 15 dicembre 2023 l'azionariato di Intesa Sanpaolo risulta così composto (titolari di quote con diritti di voto superiori al 3%(1)):

Di seguito si fornisce la stima della composizione dell'azionariato per area geografica e per tipologia azionisti, sulla base delle segnalazioni nominative dei percettori della distribuzione agli azionisti del dividendo come effettuate dagli intermediari (data stacco 22 maggio 2023).


(1) Azionisti a titolo di gestione del risparmio potrebbero avere chiesto l'esenzione dalla segnalazione fino al superamento della soglia del 5%. BlackRock Inc. ha segnalato con Modello 120 A in data 9 dicembre 2020 una partecipazione pari al 5,005% del capitale sociale di Intesa Sanpaolo nonché con Modello 120 B in data 4 dicembre 2020 una partecipazione aggregata pari al 5,066% e non ha comunicato aggiornamenti di tali quote a seguito delle successive variazioni intervenute nel numero di azioni in cui è suddiviso il capitale sociale di Intesa Sanpaolo.
La normativa italiana (art. 120 del Testo unico della finanza) prevede l'obbligo di comunicazione alla società partecipata e alla Consob del superamento della soglia del 3% del capitale avente diritto di voto detenuto in una società quotata, nonché (art. 19 del Testo unico bancario) l'autorizzazione preventiva della Banca d'Italia all'acquisizione di partecipazione rilevante in una banca o che comporti la possibilità di esercitare un'influenza notevole sulla banca stessa ovvero all'acquisizione di partecipazione che attribuisca una quota dei diritti di voto o del capitale almeno pari al 10%.

Nella relazione con il mercato Intesa Sanpaolo ispira la propria attività a una precisa condotta di apertura, in particolare per quanto riguarda i risultati di bilancio e periodici, nonché le strategie del Gruppo, anche tramite incontri con la comunità finanziaria nazionale e internazionale, nel quadro di un dialogo con il mercato fondato su una prassi di corretta e tempestiva comunicazione.
Nel corso del 2023, la comunicazione con la comunità finanziaria ha continuato a incentrarsi sui messaggi chiave del Piano di Impresa 2022-2025, tra i quali lo status di Banca Zero-NPL, il rafforzamento della leadership ESG, una solida patrimonializzazione e una creazione di valore crescente e sostenibile. Per garantire la parità di accesso, anche nel 2023 le informazioni sono state rese disponibili in modo tempestivo, agevole e non oneroso tramite una pluralità di canali, come Internet e conference call con numero verde gratuito. La sezione Investor Relations del sito Internet [i] propone contenuti articolati e aggiornamenti tematici per rendere sempre disponibile agli Stakeholder un'informazione ampia e sistematica.
Al fine di contribuire alla creazione di valore sostenibile nel tempo, si sono svolti regolari e frequenti incontri con la comunità finanziaria che hanno consolidato rapporti duraturi e fiduciari. Particolare attenzione è stata inoltre riservata agli investitori ESG con incontri dedicati. Nel corso del 2023 ESG & Sustainability ha promosso specifiche iniziative, tra cui il riscontro a 22 assessment provenienti da società specializzate e investitori, oltre a numerose risposte a richieste di engagement e questionari su temi ESG e climate change e un'attività di 40 incontri con 67 soggetti diversi tra investitori e analisti focalizzati sulla sostenibilità, anche in collaborazione con Investor Relations e Investor Coverage.
Intesa Sanpaolo si è dotata a fine 2021 di una Politica per la gestione del dialogo con gli investitori in coerenza con il codice di Corporate Governance e con le Disposizioni di Vigilanza sul governo societario. L'iniziativa si pone anche in linea con i principi guida della normativa europea sull'incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti delle società quotate in mercati regolamentati (Direttiva SHR-II) e, in particolare, degli investitori istituzionali e gestori di attivi. L'obiettivo principale della Politica è definire i principi che regolano specificatamente il dialogo del Consiglio di Amministrazione della Banca con gli investitori (intendendo come tali gli investitori, anche potenziali, diversi dalle persone fisiche e, nel caso di persone fisiche, i soli titolari di azioni Intesa Sanpaolo) e i consulenti di voto (proxy advisor).
In particolare, la Politica regolamenta:
La Politica regola anche le responsabilità che fanno capo agli Organi sociali e alle Strutture interne a supporto della gestione del dialogo. Nel quadro della Politica, nel 2023 la Società ha dato corso, su richiesta di investitori di natura istituzionale, a un dialogo con il Presidente del Consiglio di Amministrazione in merito a tematiche di sostenibilità. Il Consiglio - che viene regolarmente aggiornato sulle richieste pervenute e sugli esiti, come previsto dalla Politica - è stato informato sui contenuti significativi del predetto dialogo intercorso. Tenuto conto del complesso delle informazioni fornite, il Consiglio di Amministrazione, a settembre 2023, nell'ambito della valutazione annuale riservata a tale argomento, ha ritenuto la Politica adottata efficace e adeguata.
La quotazione dell'azione ordinaria Intesa Sanpaolo nel 2023 ha registrato una dinamica correlata a quella degli indici relativi al settore bancario, con una tendenza al rialzo fino alla prima decade di marzo, un marcato calo nella seconda decade di marzo, un andamento fluttuante dalla terza decade di marzo alla fine di maggio, una ripresa nel seguente bimestre, un successivo andamento fluttuante fino alla fine di ottobre e un'ulteriore ripresa nell'ultimo bimestre, raggiungendo il punto di massimo agli inizi di dicembre e chiudendo l'anno in crescita del 27,2% rispetto a fine 2022.
La capitalizzazione di Intesa Sanpaolo è salita a 48,3 miliardi di euro a fine 2023 da 39,5 miliardi a fine 2022.

L'Assemblea rappresenta il momento conclusivo di un percorso di informazione, dialogo e confronto con gli azionisti di Intesa Sanpaolo che consente a questi ultimi di manifestare consapevolmente il proprio voto, con le modalità e sugli argomenti ad essa riservati dalla legge e dallo Statuto.
Intesa Sanpaolo da sempre si prefigge di agevolare la più ampia rappresentanza dei Soci alle Assemblee e di garantire il miglior livello qualitativo delle informazioni offerte, al fine di valorizzare adeguatamente l'evento assembleare.
L'Assemblea è convocata dal Consiglio di Amministrazione ogniqualvolta esso lo ritenga opportuno, ovvero su richiesta di tanti Soci che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale.
L'Assemblea, previa comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, può inoltre essere convocata dal Comitato per il Controllo sulla Gestione, ove risulti necessario per l'esercizio delle relative funzioni.
Durante l'esercizio 2023 l'Assemblea si è riunita il 28 aprile in sede ordinaria e straordinaria.
Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto a un voto nelle Assemblee ordinarie e straordinarie. Non vi sono restrizioni al diritto di voto e non sono previste azioni con voto maggiorato.
Le linee strategiche e le politiche in materia di sostenibilità/ESG (Environmental, Social, Governance) sono approvate dal Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità, tenendo conto degli obiettivi di solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore per tutti gli stakeholder.
Di seguito sono indicate le principali responsabilità in materia di ESG che fanno capo agli Organi e alle Strutture di Intesa Sanpaolo.
| Consiglio di Amministrazione |
Il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità, approva gli aggiornamenti al Codice Etico nonché le linee strategiche e le politiche in materia di sostenibilità (ESG), ivi incluso il modello di responsabilità sociale e culturale e il contrasto al cambiamento climatico, tenendo conto degli obiettivi di solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore per tutti gli stakeholder; approva, anche con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità, la DCNF, nonché ogni altra reportistica di particolare rilievo in questo ambito, monitorando le performance di sostenibilità del Gruppo, incluse quelle relative al contrasto al cambiamento climatico e garantendo che la stessa sia redatta e pubblicata in conformità alla vigente normativa. |
|---|---|
| Comitato Rischi e Sostenibilità |
Il Comitato Rischi e Sostenibilità supporta il Consiglio di Amministrazione: nella valutazione e nell'approfondimento delle tematiche di sostenibilità (ESG) connesse all'esercizio dell'attività della Banca e nell'approvazione delle linee strategiche e delle politiche in materia di sostenibilità, ivi incluso il modello di responsabilità sociale e culturale e il contrasto al cambiamento climatico, concorrendo ad assicurare il miglior presidio dei rischi e tenendo conto degli obiettivi di solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore per tutti gli stakeholder; nell'approvazione dell'elenco dei settori sensibili sotto il profilo ESG rilevanti ai fini dell'attività di finanziamento del Gruppo; nell'approvazione degli aggiornamenti al Codice Etico e nell'esame della Relazione annuale sul Codice Etico; nell'approvazione della DCNF, approfondendo, in particolare, i temi potenzialmente più rilevanti nell'ambito della sostenibilità, nonché di ogni altra reportistica di particolare rilievo in questo ambito sottoposta al Consiglio di Amministrazione; nella verifica del posizionamento del Gruppo rispetto alle best practice nazionali e internazionali nell'ambito della sostenibilità, con particolare riferimento alla partecipazione di Intesa Sanpaolo ai principali indici di sostenibilità. |
| Comitato per il Controllo sulla Gestione |
Il Comitato per il Controllo sulla Gestione, con il supporto delle funzioni competenti in materia di sostenibilità (ESG) e revisione interna, vigila sul rispetto dei principi e dei valori contenuti nel Codice Etico; con riferimento alla DCNF, vigila sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel D. Lgs. 254/2016 e ne riferisce nella relazione annuale all'Assemblea. |
| Consigliere Delegato e CEO |
Il Consigliere Delegato e CEO governa le performance di sostenibilità ed esercita il potere di proposta nei confronti del Consiglio per le deliberazioni di competenza. |
| Comitato di Direzione |
Il Comitato di Direzione è un organismo manageriale di Gruppo con ruolo deliberativo, informativo e consultivo composto dal Consigliere Delegato e CEO, che lo presiede, e dal top management, inclusi i responsabili delle Aree di Governo e delle Divisioni. Il Comitato, Sessione Piano d'Impresa e Sostenibilità (ESG), collabora nell'individuazione dei temi di sostenibilità (ESG) potenzialmente rilevanti ai fini della definizione e dell'aggiornamento delle tematiche materiali; collabora, tenendo conto degli obiettivi di solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore per tutti gli stakeholder, nella definizione delle linee strategiche e delle politiche di sostenibilità (ESG), ivi incluso il modello di responsabilità sociale e culturale e il contrasto al cambiamento climatico, che il Consigliere Delegato e CEO sottopone ai Comitati consiliari competenti e al Consiglio di Amministrazione; esamina, preventivamente alla presentazione al Consiglio di Amministrazione, la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria, il Climate Report(*) e ogni altra reportistica di particolare rilievo sulle tematiche di sostenibilità. Per l'esame delle tematiche di sostenibilità (ESG) e delle iniziative nel contesto dei mercati internazionali, il Comitato si riunisce con frequenza almeno trimestrale nell'ambito della sessione Piano d'Impresa e Sostenibilità (ESG). Ha inoltre il compito di indirizzare la coerenza dello sviluppo tecnologico, con specifico riferimento all'artificial intelligence/machine learning, con i principi etici del Gruppo. |

| Cabina di Regia ESG | La Cabina di Regia ESG è presieduta dall'Area CFO e dalla Direzione Strategic Initiatives and Social Impact e si avvale dei Sustainability Manager, individuati in ciascuna Area di Governo e Divisione, che garantiscono una supervisione complessiva ed integrata delle iniziative ESG per il perimetro di competenza e contribuiscono alla proposizione strategica del Gruppo su queste tematiche. È stata introdotta nell'ambito del Programma ISP4ESG ed è attiva da ottobre 2020. La Cabina di Regia ESG supporta il Comitato di Direzione – Sessione Piano di Impresa e Sostenibilità (ESG) – nella proposizione strategica afferente alle tematiche ESG; esercita il coordinamento operativo per l'attuazione delle iniziative ESG di maggior rilievo e valuta l'opportunità e la solidità delle nuove iniziative in tale ambito. |
|---|---|
| ESG & Sustainability | ESG & Sustainability, all'interno della Direzione Financial Market Coverage dell'Area di Governo Chief Financial Officer, presidia il processo di definizione, approvazione e aggiornamento degli indirizzi in materia di ESG e sostenibilità, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali e contribuisce, in coordinamento con la Cabina di Regia ESG, al supporto al Comitato di Direzione nella predisposizione delle proposte di linee strategiche e politiche di sostenibilità (ESG); presidia la promozione e l'implementazione degli aspetti ESG e di sostenibilità nelle strategie e nell'operatività del Gruppo, tra cui i temi di Climate Change, anche in collaborazione con le altre strutture; cura l'aggiornamento del Codice Etico e monitora la sua applicazione con il supporto delle funzioni del Chief Audit Officer; provvede alla rendicontazione ESG e di sostenibilità (i.e. DCNF, Climate Report(*), PRB Report); presidia i rapporti con la comunità finanziaria in relazione ai temi ESG e di sostenibilità; presidia l'attività di coinvolgimento degli stakeholder in relazione ai temi ESG e di sostenibilità; cura le attività di comunicazione, in coordinamento con la Cabina di Regia ESG, e di definizione del fabbisogno formativo del Gruppo sui temi ESG e di sostenibilità, anche in collaborazione con le altre funzioni aziendali competenti. |
(*) In precedenza TCFD Report.
Il sistema di governance della sostenibilità/ESG è basato sul coinvolgimento, oltre che del Consiglio di Amministrazione, anche dei Comitati che supportano i processi di valutazione e approfondimento delle tematiche ESG. Nel 2023 si sono tenute 23 riunioni del Consiglio di Amministrazione, in 14 delle quali sono stati trattati, tra l'altro, anche argomenti in ambito ESG, tra cui: Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2022 ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016; TCFD Report 2022, Principles for Responsible Banking Report 2022; Relazione sul Codice Etico e sui principi di responsabilità sociale e ambientale; aggiornamento delle Linee Guida per il governo dei rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) di Gruppo e delle Linee Guida per il Governo delle Operazioni di Maggior Rilievo di Gruppo; Modern Slavery Statement 2022; aggiornamento del Codice Etico; Neutralità delle Politiche di Remunerazione del Gruppo rispetto al genere - Analisi del gender pay gap; Ridenominazione e aggiornamento dei Principi in materia di Diversity, Equity and Inclusion; Equità di genere e applicazione dei Principi. Inoltre, nel mese di luglio si è tenuta una seduta di Induction avente ad oggetto l'aggiornamento sulle attività della Cabina di Regia ESG e sui principali progetti evolutivi ESG di Gruppo.
Nel 2023, si sono tenute 46 riunioni del Comitato Rischi e Sostenibilità, 13 delle quali hanno riguardato tematiche ESG, tra cui, oltre alla maggior parte di quelle sopra indicate: l'esame dell'Action Plan redatto in risposta alle aspettative di BCE sull'esito dell'assessment sui rischi climatici e ambientali e la Relazione annuale del Responsabile ambientale. Il Comitato ha altresì monitorato le evoluzioni dello ESG & Cimate Credit Framework e del Climate Risk Stress Test Framework. Il Comitato ha inoltre esaminato i pareri rilasciati dal Risk Management sulle Operazioni di Maggior Rilievo con profilo rilevante ai fini dei rischi reputazionali ed ESG-Climate Change, qualora di competenza del Consiglio di Amministrazione.
Nel 2023 si sono tenute, inoltre, 31 riunioni del Comitato di Direzione (ciascuna articolata in una o più sessioni). In particolare, le sessioni "Piano d'Impresa e Sostenibilità ESG" dedicate anche alle tematiche ESG sono state 15, durante le quali sono stati affrontati ad esempio gli aggiornamenti sulle principali attività ESG in corso, nonché diverse tematiche sopra menzionate.
La Cabina di Regia ESG si è inoltre riunita 11 volte nell'anno, di cui due sessioni dedicate al tema degli Investimenti attenti alla sostenibilità ed una agli ESG Sectorial Color Coding (per maggiori dettagli vedi pag. 78 e il 2023 Climate Report [i]).
La Governance della Sostenibilità è rafforzata anche dal ruolo dei Sustainability Manager dei quali si avvale la Cabina di Regia ESG, individuati in ciascuna Area e Divisione, che hanno il compito di coordinare le numerose iniziative ESG intraprese dalle Divisioni e dalle Aree di Governo e valutare in modo coerente nuove opportunità e progetti trasversali in ambito ESG. Nel perimetro della Divisione International Subsidiary Banks, il modello di governance ESG è coerente con l'eterogeneità e le specificità dei territori di riferimento ed in

linea con l'approccio della Capogruppo. Il presidio delle tematiche ESG è stato ulteriormente rafforzato nel corso del 2023: successivamente alla creazione, a livello di Head Office, di una struttura dedicata a supporto del Sustainability Manager a diretto riporto del Responsabile di Divisione e della nomina, a livello di singola Banca, di un ESG manager, solitamente identificato nella figura del deputy CEO e coadiuvato da un team ESG a suo riporto, quest'anno tutte le Banche della Divisione hanno completato l'implementazione di un Comitato ESG. I compiti e la composizione dei membri del Comitato sono comuni a tutte le Banche e rispecchiano le medesime caratteristiche del Comitato presente a livello di Divisione (International Subsidiary Banks Division's Sustainability Committee): l'organo, presieduto dall'ESG manager, ha finalità consultive e decisionali e l'obiettivo di coordinare e guidare le tematiche ESG, per assicurare la corretta implementazione delle strategie e delle linee guida di Capogruppo.
L'indirizzamento dei principali temi ESG è coadiuvato dal Programma ISP4ESG, un'iniziativa di ampio respiro e di significativo impatto avviata nel 2019 con l'obiettivo di integrare le logiche ESG nel modello di business e nella strategia della Banca anche attraverso la gestione delle attività connesse al funzionamento della Cabina di Regia ESG.
Nel corso del 2023 sono state gestite diverse progettualità strategiche e di rilievo per il Gruppo sui temi della sostenibilità, fra cui si evidenziano:
Nell'ambito delle iniziative di rilievo per il Gruppo sui temi della sostenibilità, si evidenzia inoltre il progetto ESG Reporting.
La continua evoluzione della normativa europea in tema di reporting ESG e di sostenibilità(2), unitamente alle richieste derivanti dall'adesione ai diversi standard di rendicontazione di natura volontaria(3), hanno portato Intesa Sanpaolo a definire un progetto pluriennale focalizzato sul Reporting ESG di Gruppo, che vedrà nel 2024 il completamento dell'ultima fase e il raggiungimento degli obiettivi progettuali.
Il progetto, nato nel 2021 con l'obiettivo di creare un approccio integrato e trasversale al Reporting ESG di Gruppo in grado di far fronte ai nuovi requisiti normativi e alle best practice emergenti, ha visto il coinvolgimento, oltre che delle strutture della Capogruppo, delle Divisioni Asset Management, Insurance, Private Banking e International Subsidiary Banks.
Nel 2023, la terza fase progettuale, organizzata in cantieri, si è focalizzata su: definizione delle soluzioni target per la predisposizione dei Template richiesti dall'Art. 8 dell'Atto Delegato della EU Taxonomy e dei Template quantitativi e dei Table qualitativi previsti dal Pillar 3 in ambito ESG (le attività del cantiere sul Pillar 3 in ambito ESG si sono sviluppate in sinergia con le attività del cantiere in ambito Tassonomia UE); industrializzazione dei relativi indicatori tra i quali il GAR (secondo un'ottica di allineamento alla tassonomia); definizione delle soluzioni a regime del processo di monitoraggio dedicato ai KPI ESG per il presidio del raggiungimento dei target di Piano, del GAR Gestionale e del Sector Reporting; predisposizione/aggiornamento della normativa interna (es. per la predisposizione dell'informativa Pillar 3, del PRB e TCFD Report(4), ecc.).
La quarta e ultima fase, avviata nei primi mesi del 2024, avrà tra i principali obiettivi il monitoraggio e la finalizzazione delle progettualità sviluppate nel 2023 e il completamento degli sviluppi a target ai fini della rendicontazione 2024.
(2) Tra cui Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e i relativi European Sustainability Reporting Standards (ESRS) dell'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG), le EBA Guidelines su ESG Reporting, la Tassonomia UE (e relativi obblighi di disclosure), la Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), la guida BCE sulla gestione dei rischi ambientali e climatici.
(3) Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), Sustainability Accounting Standards Board (SASB), (Principles for Responsibile Banking) PRB e World Economic Forum (WEF).
(4) Dal 2023 ridenominato Climate Report.

In vista della rendicontazione 2024 secondo la CSRD, nell'ambito del progetto ESG Reporting è stata svolta una gap analysis di alto livello che ha tenuto in considerazione tutti gli ESRS al fine di effettuare una prima valutazione del grado di allineamento dell'attuale disclosure di sostenibilità del Gruppo (in particolare la DCNF) a tali standard. I risultati dell'analisi sono stati presentati all'interno di un workshop interno dedicato alla normativa CSRD e agli standard ESRS che ha coinvolto numerose strutture e società del Gruppo.
A valle della gap analysis di alto livello, in considerazione della complessità e dell'impatto sull'attuale processo di reporting, a fine 2023 sono state condotte diverse attività propedeutiche (tra cui l'individuazione delle strutture owner dei contenuti richiesti dagli standard ESRS e l'onboarding delle stesse, oltre alla definizione della governance complessiva di progetto, delineata in diversi cantieri), del nuovo progetto dedicato alla CSRD, avviato nel 2024.
Formazione e comunicazione sono due leve fondamentali per il coinvolgimento di tutte le persone del Gruppo nella realizzazione del "forte impegno ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per l'impatto sociale e grande focus sul clima" che è uno dei quattro pilastri del Piano d'impresa 2022-2025.
Le attività formative hanno lo scopo di sostenere la diffusione della cultura della sostenibilità, non solo trasmettendo nozioni e conoscenze in ambito ESG, ma facendo in modo che esse si trasformino per le Persone del Gruppo nelle competenze necessarie a svolgere il ruolo di "agenti del cambiamento", contribuendo alla realizzazione delle strategie aziendali orientate a generare insieme valore economico, sociale e ambientale.
Obiettivo di Intesa Sanpaolo, infatti, è fare in modo che entro il 2025 tutte le persone del Gruppo abbiano ricevuto una formazione in ambito ESG, attraverso una proposta formativa strutturata su due livelli:
Complessivamente, nel 2023, la formazione ESG rappresenta oltre il 19% della formazione totale; circa 86.800 persone del Gruppo (circa il 93% del totale) hanno fruito di oltre 1 milione di ore di formazione ESG.
Gli argomenti trattati coprono trasversalmente gli ambiti ESG, con particolare riferimento a temi ambientali e sociali quali Tassonomia UE e Agenda 2030 ONU, finanza sostenibile, Net-Zero ed economia circolare, diversità e inclusione, smart working e welfare. Nel 2023 è stata pubblicata una nuova collezione di moduli formativi obbligatori sul Codice Etico di Gruppo, a seguito dell'aggiornamento del documento. E' proseguito anche il ciclo di incontri dedicati alle tematiche di Diversity & Inclusion (D&I), iniziato nel 2022 e diventato ormai un format consolidato. Nel corso dell'anno, sono stati realizzati alcuni webinar dedicati a tematiche quali "Disabilità e Lavoro", "Body Positivity", "Genitorialità inclusiva".
Iniziative ESG dedicate, in aula fisica o remota, hanno riguardato i membri dei CdA delle società Italiane ed estere (nell'ambito del "Board Member Induction Program"), gli Executive Directors (mediante i "Compliance Talk"), i neoassunti, gli stagisti e i talent (negli incontri di onboarding).
La Divisione Banca dei Territori ha continuato il percorso orientato al miglioramento del proprio profilo di sostenibilità con un team di oltre 220 persone delle Direzioni Regionali e delle Direzioni Impact, Agribusiness e Filiale Digitale specializzate su dimensioni ESG quali governance, clienti, lavoratori, comunità, ambiente. Il team supporta la Divisione sullo sviluppo di iniziative concrete ed ancora più inclusive per la realizzazione di un impatto positivo verso i clienti e la comunità, in coerenza con gli impegni del Piano di Impresa. La Divisione ha sviluppato uno specifico percorso formativo per circa 400 Gestori Imprese sulla transizione sostenibile delle imprese, utile per approfondire le caratteristiche e le modalità di offerta dei prodotti e servizi dedicati alla sostenibilità. Questo piano formativo, erogato sia con sessioni live e digitali, si è focalizzato sul contesto della transizione sostenibile, sui principi ESG e sul loro impatto sul mercato, sugli obiettivi, i benefici e gli strumenti della transizione energetica (sia lato banca che lato imprese), sull'offerta della Banca a favore delle imprese. Infine, per diffondere la conoscenza su prodotti e servizi bancari ESG di specifico interesse, tra cui quelli dedicati al Terzo Settore, sono stati pubblicati alcuni Learning Object dedicati sulla piattaforma Apprendo.
Governance e gestione dei rischi
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha organizzato interventi di aggiornamento e sensibilizzazione sul posizionamento della Banca in materia ESG a favore della community internazionale "SHAPE", dedicata ai giovani under 36. Alle tematiche ESG è stato dedicato ampio spazio anche nel palinsesto del nuovo percorso di Alta Scuola Accademica "IMI CIB Next Generation Education Program", promosso dalla Divisione in collaborazione con Digit'Ed e SDA Bocconi.
Il Gruppo Assicurativo per diffondere conoscenza e sensibilizzazione sui temi ESG ha realizzato una serie di webinar, aperti a tutta la popolazione aziendale, come ad esempio "Lotta allo spreco alimentare", "Turismo sostenibile" e "Abbigliamento sostenibile", effettuati in collaborazione con relatori esterni esperti delle tematiche trattate. È stato anche realizzato un incontro specifico intitolato "Il nostro impegno per l'ambiente, la società, le persone" per condividere gli importanti progressi compiuti dalla Divisione Insurance nel 2023 sui temi collegati alla sostenibilità.
La Divisione Asset Management ha avviato nel 2023 un nuovo percorso di "Alta Formazione Eurizon", rivolto ad una selezione di giovani under 35 delle società italiane della Divisione, con due nuovi moduli di formazione ESG: "Etica e comportamenti" e "La dimensione ESG" sull'impatto ESG nella finanza, nell'economia e nella società e sulla politica di sostenibilità della Divisione. Inoltre, ai fini dell'ampliamento delle competenze sulle tematiche ESG e con il supporto di enti internazionali di certificazione, sono state erogate sessioni di formazione specialistica propedeutiche all'ottenimento delle certificazioni ESG "Climate and Investing Certification" e "PRI Applied Responsible Investment". Per consentire alle persone della Direzione Marketing e Sviluppo di Eurizon di comprendere al meglio come le tematiche ESG interessino e abbiano un impatto sulle scelte dei clienti della SGR, nel corso dell'anno, nell'ambito della struttura ESG & Strategic Activism di Eurizon, è proseguito il format "ESG Breakfast", un approfondimento sui temi legati alla sostenibilità.
La Divisione International Subsidiary Banks, in continuità con gli anni precedenti, ha sviluppato la formazione trasversale ESG per i membri dei Board, per le persone delle funzioni di head office della Divisione e per le diverse funzioni aziendali nelle controllate. In particolare, due iniziative di training si sono focalizzate sul Social Lending e sul rischio ESG in ambito creditizio, con il coinvolgimento di persone sia della Divisione che delle Subsidiaries. Nell'ambito di "People First" (programma disegnato in ambito Risorse Umane, che mette al centro le persone e le accompagna verso il cambiamento) sono state realizzate specifiche iniziative di aggregazione e sensibilizzazione sui temi ESG. In particolare, sono stati erogati 2 webinar su iniziative di volontariato ecologico e sociale (rivolte a persone di Head Office di Divisione).
La Divisione Private Banking ha sviluppato numerose attività di carattere informativo e formativo, anche a supporto dell'ampliamento dell'offerta di prodotti ESG. Tra queste, due incontri per i Consiglieri della Divisione su credito e investimenti attenti alla sostenibilità; un percorso di formazione ESG (in collaborazione con alcune prestigiose Università) dedicato ai Private Banker delle Reti Fideuram, Sanpaolo Invest e IW Private Investments, con la possibilità di accedere a un esame finale di certificazione (ESG Advisor EFPA) delle competenze acquisite; l'erogazione di formazione specifica in ambito ESG per i private banker e i consulenti finanziari non dipendenti della rete ISPB. Uno specifico iter formativo ESG è stato avviato da ISP Wealth Management, rivolto in primis alle persone a contatto con la clientela e alle funzioni coinvolte nel processo di offerta e monitoraggio dei prodotti della Divisione. Infine, due sessioni in aula, promosse da Reyl & Cie con il supporto del Center for Sustainable Finance & Private Wealth dell'Università di Zurigo, sono state erogate a Relationship Manager, Banker e altre funzioni interne (in particolare le funzioni di controllo a Lugano, Ginevra, Zurigo e Dubai) sulle tematiche di "Sustainable and Impact Investing for Financial Institutions".
La comunicazione interna di sostenibilità ha incluso la pubblicazione di news nella Intranet aziendale, di articoli nella rivista aziendale Mosaico e di video per la WebTv di Intesa Sanpaolo. Di particolare rilievo sono state le comunicazioni sulla reportistica di sostenibilità (DCNF, TCFD Report(5), PRB Report) e sull'aggiornamento del Codice Etico, a supporto del quale è stata anche inviata una e-mail a tutte le persone del Gruppo per favorirne la diffusione, la conoscenza e la formazione. Ulteriori comunicazioni hanno riguardato: i risultati relativi all'inclusione di Intesa Sanpaolo in classifiche e indici di sostenibilità, la sensibilizzazione su specifiche iniziative ESG (ad esempio: versione interattiva e video della DCNF, formazione ESG, il progetto "Think Forestry", la Giornata Mondiale dell'Ambiente, la Giornata internazionale dell'infanzia). Comunicazioni più specifiche hanno inoltre riguardato le Divisioni tramite le proprie aree intranet (ad esempio: portale Atlante per IMI Corporate & Investment Banking e One Desk per ISBD).
(5) Dal 2023 ridenominato Climate Report.
La sezione Sostenibilità del sito web istituzionale ed i canali social accolgono invece la comunicazione esterna in materia di sostenibilità. Anche quest'anno è stata pubblicata una versione sintetica interattiva della DCNF, completamente riprogettata nella nuova sezione "Un anno di sostenibilità" che facilita la navigazione per tema materiale. I più importanti indicatori di natura non finanziaria sono stati raccolti in un'unica pagina della sezione sostenibilità del sito e sono scaricabili in formato excel. Anche grazie a questi interventi il Gruppo si è posizionato nel 2023 come prima banca in Italia e tra le top 10 società italiane nella nuova classifica "Sustainability" di Lundquist per l'efficacia della comunicazione di sostenibilità sui canali digitali e si è confermato come prima banca in Europa nella classifica "Webranking Europe 500" di Lundquist-Comprend per la trasparenza e l'efficacia della comunicazione online, anche di sostenibilità.
Il Codice Etico è uno strumento di autoregolamentazione volontaria adottato da tutte le società del Gruppo ed è parte integrante del modello di gestione della Sostenibilità. Contiene la mission, i valori aziendali e i principi che regolano le relazioni con gli stakeholder richiamando, per alcuni ambiti di particolare rilevanza (es. diritti umani, tutela del lavoro, salvaguardia dell'ambiente, lotta alla corruzione), regole e principi coerenti ai migliori standard internazionali.
Il Codice Etico del Gruppo è stato aggiornato a giugno 2023 dopo un articolato processo di coinvolgimento di tutte le strutture, italiane ed estere, e la collaborazione dei Sustainability Manager. L'ultimo aggiornamento del Codice Etico risaliva al 2016 ed è stata valutata e condivisa la necessità di un arricchimento dei contenuti espressi all'interno del Codice Etico in quanto i temi di sostenibilità/ESG hanno assunto una rilevanza crescente sia nel contesto di riferimento sia all'interno del Gruppo, con un rafforzamento degli impegni ESG di Intesa Sanpaolo confermati nel Piano d'Impresa 2022-2025. Inoltre, il Gruppo ha aderito a importanti iniziative internazionali (tra cui: PRB, PSI, Alleanze Net-Zero) e sono state emanate politiche e regole interne per disciplinare tematiche attinenti ai principi del Codice (tra cui: Principi in materia di Diversity, Equity & Inclusion, Linee Guida per il Governo dei rischi ESG). In aggiunta, una nuova mission è stata approvata dal CdA di Intesa Sanpaolo a gennaio 2022. Tra le principali novità, oltre alla nuova mission aziendale, è stato integrato tra i principi e valori di riferimento del Gruppo, quello di «Equità e Inclusione» con una declinazione più mirata a evitare ogni discriminazione, è stato esplicitato con riguardo al principio di «Tutela dell'ambiente», l'impegno a contrastare il cambiamento climatico e a supportare il percorso di transizione verso un'economia sostenibile, green e circolare e, infine, è stato rafforzato l'impegno sull'attività di diffusione e formazione per favorirne l'adozione nell'operatività quotidiana.
Il meccanismo di attuazione e di governo del Codice si basa sui seguenti capisaldi:
(6) In precedenza TCFD Report.
formazione, Gestione dei fornitori, Gestione delle segnalazioni di presunta inosservanza del Codice Etico). Nel 2023, il livello di implementazione del Codice Etico di Intesa Sanpaolo a livello di Gruppo è stato valutato mediamente pari a 4,94 su una scala da 0 a 5, per ciascuno degli aspetti specifici di Governance previsti dalla Prassi di Riferimento. L'assessment ha messo in evidenza la matura consapevolezza e il solido presidio della Governance della sostenibilità di Gruppo, in sinergia con la Cabina di Regia dedicata alle tematiche ESG. In particolare, lo scoring, superiore a 4 per tutti i temi e in entrambi i perimetri, ha evidenziato per l'Italia il massimo punteggio in relazione a 8 temi rispetto ai 5 del 2022 (Integrità nella condotta aziendale; Innovazione, trasformazione e cybersecurity; Valore e solidità del Gruppo; Qualità del Servizio e soddisfazione del cliente; Transizione verso un'economia sostenibile, green e circular; Attrazione, valorizzazione, D&I delle persone del Gruppo; Supporto alla comunità e impegno alla cultura; Tutela del lavoro). All'estero hanno raggiunto il massimo punteggio 4 temi rispetto ai 2 del 2022 (Integrità nella condotta aziendale; Tutela del lavoro; Innovazione, trasformazione e cybersecurity; Supporto alla comunità e impegno alla cultura). Sulla base dell'attività svolta non sono pervenuti all'attenzione della terza parte incaricata elementi che lascino intendere che la gestione degli aspetti di sostenibilità (indicati dalla norma UNI ISO 26000:2010) da


• Infine, l'ultimo caposaldo per l'attuazione e governo del Codice Etico è rappresentato dalle iniziative per la diffusione della cultura della sostenibilità attraverso le attività di formazione e comunicazione interna ed esterna (si veda il paragrafo Formazione e diffusione della cultura in ambito ESG).
Il rispetto dei principi e valori del Codice Etico è stato monitorato con il supporto delle strutture del Chief Audit Officer, anche per poterne riferire annualmente tra gli altri al Comitato per il Controllo sulla Gestione e all'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs 231/2001. Sono state effettuate verifiche su 10 aree a rischio (per un totale di 55 interventi di audit) che hanno considerato anche aspetti e implicazioni di responsabilità sociale e ambientale tra i quali:
Il Gruppo ha attivato processi e responsabilità specifiche atti a comprendere e gestire i rischi in modo da assicurare solidità e continuità aziendale nel lungo periodo, estendendo i benefici ai suoi Stakeholder. Di seguito viene presentato un quadro dei principali temi ESG che sono significativi per il loro possibile impatto sulle attività aziendali e le relative azioni di mitigazione. Nei paragrafi che seguono vengono approfonditi e descritti i principali presidi relativi ad alcuni dei rischi identificati nella tabella sottostante.
| Tema | Rischio potenziale | Potenziali impatti | Azioni di mitigazione |
|---|---|---|---|
| Integrità nella condotta aziendale |
Rischi di conformità a norme vigenti (corruzione, riciclaggio, fiscale, libera concorrenza, privacy, giuslavoristiche) e inefficace risposta a cambiamenti regolamentari Rischi reputazionali |
Multe, sanzioni, limitazioni allo svolgimento dell'attività Danni alla reputazione e al marchio |
Sistema di controlli interni articolato su più livelli Definizione di normativa aziendale interna Formazione specialistica ai collaboratori Istituzione di un sistema di whistleblowing Emanazione di norme interne per lo svolgimento dell'attività aziendale anche in relazione a temi ESG |
| Qualità del servizio e soddisfazione del cliente |
Pratiche commerciali scorrette Inadeguato livello di servizio per il cliente Inadeguata comunicazione al cliente Mancata accessibilità ai servizi |
Insoddisfazione del cliente con perdita di competitività, di clienti e quote di mercato con diminuzione della redditività Contenziosi e reclami Multe e sanzioni Danni alla reputazione e al marchio |
Modello focalizzato sul livello di servizio, sulla consulenza personalizzata e sulla trasparenza Processo di clearing per i nuovi prodotti e servizi Gestione attenta e proattiva dei reclami Attività di dialogo con le associazioni dei consumatori Azioni mirate ad assicurare l'accessibilità ai servizi Piano di Business continuity |
| Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity |
Transizione poco efficace da canali tradizionali al digitale Rischio informatico Continuità operativa in caso di emergenze, blocchi o malfunzionamenti |
Perdita di competitività, di clienti e quote di mercato con diminuzione della redditività Contenziosi e reclami Multe e sanzioni Danni alla reputazione e al marchio |
Prevenzione del rischio informatico Attenta valutazione dei rischi emergenti Sviluppo di un'offerta/soluzioni innovative Integrazione rete fisica con strutture online (e.g. Isybank) Diffusione della cultura digitale Innovazioni mirate ad assicurare l'accessibilità ai servizi a soggetti con disabilità |

| Tema | Rischio potenziale | Potenziali impatti | Azioni di mitigazione |
|---|---|---|---|
| Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo |
Inadeguata offerta di prodotti/servizi al cliente Rischi reputazionali |
Perdita di competitività, di clienti e quote di mercato con diminuzione della redditività Danni alla reputazione e al marchio |
Sviluppo dell'offerta a favore dell'inclusione finanziaria di soggetti vulnerabili Sviluppo di soluzioni a supporto del Terzo Settore Sviluppo dell'offerta per sostenere il tessuto produttivo |
| Investimenti e assicurazione sostenibili |
Valutazione e controllo dei rischi ESG nel portafoglio di investimenti Investimenti in settori controversi Rischi reputazionali Mancato rispetto della normativa |
Perdita di competitività, di quote di mercato e di clienti attenti agli aspetti ESG con diminuzione della redditività Danni alla reputazione e al marchio Multe e sanzioni |
Integrazione dei fattori ESG nel processo di Investimento Sviluppo di un'offerta ESG Attività di engagement sulle società Formazione in ambito ESG Sistema di controlli interni Sottoscrizione dei PRI (Principles for Responsible Investment) e dei Principi di Stewardship Sottoscrizione dei PSI Principles for Sustainable Insurance) |
| Supporto alla comunità e impegno per la cultura |
Rischi reputazionali | Danni alla reputazione e al marchio |
Sviluppo di investimenti e partnership a impatto sociale nelle comunità Sviluppo di progetti per la formazione e il lavoro delle nuove generazioni Iniziative di promozione della cultura per la coesione sociale Sviluppo di iniziative istituzionali a sostegno della comunità |
| Tutela del lavoro | Conflittualità e relativi rischi giuslavoristici |
Contenziosi Scioperi con conseguenze sulla continuità del servizio alla clientela e sulla redditività Insoddisfazione dei collaboratori con ricadute sulla produttività |
Gestione responsabile dei processi di ristrutturazione aziendale, con la riconversione di risorse ad altre attività Nuove assunzioni per promuovere il ricambio generazionale Gestione dei rischi giuslavoristici Sistema di relazioni industriali |
Governance e gestione dei rischi
| Tema | Rischio potenziale | Potenziali impatti | Azioni di mitigazione |
|---|---|---|---|
| Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo |
Inadeguata valorizzazione e motivazione dei collaboratori Incapacità ad attrarre e trattenere i talenti Cessazione del rapporto con manager che ricoprono ruoli rilevanti Insufficiente attenzione ai temi di diversità e inclusione |
Insoddisfazione dei collaboratori con ricadute sulla produttività Mancanza di personale adeguatamente formato e qualificato Inadeguati livelli di servizio ai clienti Danni alla reputazione e al marchio |
Investimenti in attività formative e di sviluppo Strategia di Talent Attraction (di breve e lungo periodo) che, declinata in varie azioni di comunicazione e su canali differenziati, viene definita rispetto ai diversi target di interesse Programmi per la gestione e sviluppo dei talenti Riconoscimento del merito dei collaboratori Nuovi piani di incentivazione (incluso LTI) per favorire l'imprenditorialità individuale Piani di successione per la continuità del business Iniziative per valorizzare la diversità e l'inclusione, inclusa formazione con focus specifico sul tema Principi in materia di Diversity, Equity& Inclusion Regole in materia di diversità per orientamento e identità sessuale Regole per il contrasto alle molestie sessuali Adesione a "Women's Empowerment Principles" Richiesta di certificazioni sui temi rilevanti (ad es. ISO PDR 125:2022) |
| Salute, sicurezza e benessere delle persone del Gruppo |
Infortuni sul lavoro Malattie professionali Rischi collegati alla pandemia da COVID-19 Rapine Inadeguata motivazione dei collaboratori Difficoltà di conciliazione casa lavoro |
Insoddisfazione dei collaboratori con ricadute sulla produttività Danni a persone derivanti dalla pandemia COVID-19 Danni a persone o cose nel corso di una rapina Danni alla reputazione e al marchio Insoddisfazione dei collaboratori con ricadute sulla produttività Perdita di competenze derivanti dalla fuoriuscita di collaboratori |
Formazione su salute e sicurezza Certificazione sul sistema di gestione sulla salute e sicurezza (ISO 45001) su tutte le filiali e palazzi in Italia Certificazione sul sistema di gestione dei rischi psicosociali (ISO 45003) Protocollo Biosafety Trust Certification finalizzato a prevenire e mitigare il rischio di infezioni da agenti biologici Valutazione e gestione del rischio infettivo Valutazione dei rischi per i luoghi e processi di lavoro Prevenzione e contrasto alle rapine Valutazione dei rischi per le condizioni soggettive e sociali Valutazione dello stress lavoro-correlato Agevolazioni per la conciliazione casa lavoro Lavoro flessibile e nuovi modelli organizzativi Visite mediche volontarie e gratuite per la promozione della salute Offerta di soluzioni per il welfare e la qualità della vita in azienda Sviluppo di indagini di clima |
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Tema | Rischio potenziale | Potenziali impatti | Azioni di mitigazione |
|---|---|---|---|
| Transizione verso un'economia sostenibile, green e circular |
Gestione dei rischi ESG nei finanziamenti Finanziamenti in settori o operazioni controverse Rischi reputazionali Rischio di non conformità alla regolamentazione Rischio di litigation |
Perdita di competitività, di quote di mercato e di clienti attenti agli aspetti ESG con diminuzione della redditività Crediti problematici o necessità di accantonamenti Danni alla reputazione e al marchio |
Inclusione dei rischi ESG, climate change e reputazionali all'interno del Risk Appetite Framework Modello di rating che include anche aspetti qualitativi delle imprese sulle tematiche ESG Processi di risk clearing che includono gli aspetti ambientali, sociali e di Governance Equator Principles per i finanziamenti dedicati allo sviluppo di progetti Linee Guida per il Governo dei rischi Ambientali, Sociali e di Governance (ESG) di Gruppo Inclusione dei fattori ESG nel framework creditizio con Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili Sviluppo di un'offerta specifica a favore della transizione con plafond dedicati anche in ottica di de risking dei finanziamenti Redazione di un transition plan per i settori oggetto di target Formazione ed engagement verso collaboratori, clienti e altri stakeholder Sviluppo di studi e ricerche |
Con riferimento al tema "Cambiamento Climatico", si rimanda alle tabelle Rischi indiretti/diretti legati al climate change presenti in questo paragrafo e al capitolo Cambiamento Climatico (pag. 243).
Con riferimento al tema "Valore e solidità del Gruppo", i rischi e le relative modalità di presidio si inquadrano nel più ampio framework di gestione della solidità patrimoniale e della performance economica del Gruppo; per maggiori approfondimenti si rimanda alla Relazione sulla Gestione e al Bilancio consolidato del Gruppo.
Il rafforzamento del complessivo sistema di governo dei rischi passa anche attraverso l'identificazione, la comprensione e il presidio dei cosiddetti rischi emergenti, ossia quei rischi caratterizzati da componenti poco conosciute o in rapida evoluzione, potenzialmente rilevanti nel medio termine rispetto alla posizione finanziaria e al modello di business del Gruppo, ancorché le loro ricadute non siano facilmente valutabili e non siano ancora compiutamente integrabili nei framework di gestione dei rischi più consolidati.
L'individuazione di tali fattispecie deriva in prima battuta dall'analisi costante del contesto esterno e delle principali evidenze raccolte dalla funzione di risk management nell'ambito dell'attività di identificazione dei rischi, svolta all'interno del Gruppo in modo continuativo al fine di mantenere un costante allineamento con il mutevole contesto interno ed esterno e di garantire l'adeguatezza dei presidi e dei vincoli posti in essere a salvaguardia della "Long term viability". Tale attività, oltre a essere svolta nell'ambito dei processi caratteristici di identificazione e valutazione, passa anche per il confronto con i propri peer e con le best practice di mercato, oltre che con le altre funzioni di controllo/di business della Banca.
Eventuali rischi emergenti, per i quali non sia stato ancora sviluppato un modello di calcolo del capitale economico, vengono comunque valutati mediante approcci expert-based oppure utilizzando proxy o modelli di calcolo semplificati al fine di garantire una prudente valutazione del capitale economico assorbito.
In tale contesto, la crescente digitalizzazione dell'infrastruttura tecnologica e dell'offerta commerciale, la maggiore automazione dei processi (ad esempio mediante l'introduzione della robotica e/o dell'intelligenza artificiale) e l'introduzione di nuove modalità di lavoro hanno indotto una modifica della morfologia di alcuni rischi. In particolare, pur non rappresentando rischi intrinsecamente nuovi, è verosimile aspettarsi una potenziale significativa esposizione a:
• rischi IT e Cyber, in relazione a: (i) crescente aumento della dipendenza dai sistemi ICT e conseguente aumento del numero di utenti che utilizzano i canali virtuali e dei dispositivi interconnessi, (ii) crescita esponenziale della quantità di dati gestiti che devono essere protetti oltre che di qualità (iii) maggior ricorso ai servizi IT offerti da

Governance e gestione dei rischi
terze parti (Open Banking, Fintech, sistemi Cloud), (iv) bassi costi di produzione di nuove tecniche di attacco
La gestione delle soluzioni di IA e dei rischi ad essi connessi è garantita attraverso l'aggiornamento e l'integrazione della normativa aziendale applicabile, mentre il monitoraggio delle iniziative in corso è previsto attraverso specifiche iniziative progettuali. Sono stati altresì definiti specifici statement nel Risk Appetite di Gruppo e indicatori per monitorare il rispetto degli stessi.
Inoltre, considerata la rapida evoluzione del mondo dei Digital Asset, il Gruppo ha avviato una serie di iniziative progettuali finalizzate allo studio ed alla graduale implementazione di use case relativi all'offerta di servizi in tema di asset digitali ed all'applicazione delle tecnologie ad essi connessi (Blockchain, Distributed Ledger Technology - DLT, Metaverso). Sebbene l'attuale stato di avanzamento delle attività non consenta di formulare una valutazione complessiva della rischiosità associata a tali ecosistemi, dalle analisi preliminari effettuate è verosimile aspettarsi che l'operatività in digital asset e l'utilizzo delle nuove tecnologie presentino le stesse famiglie di rischio dei prodotti di finanza tradizionale, ma con una rilevanza accresciuta a causa dei seguenti fattori:
La continua evoluzione del contesto operativo, interno ed esterno, impone il continuo aggiornamento degli attuali framework di analisi (es. politiche di sviluppo del portafoglio, sistema dei controlli interni, sistemi di pagamento, presidi di cybersecurity, presidi antiriciclaggio e contrasto del finanziamento al terrorismo, trattamento contabile, fiscale e prudenziale degli asset) in modo da tener conto della nuova/mutata operatività e massimizzare l'efficacia dei presidi di identificazione e mitigazione della potenziale esposizione del Gruppo. In tal senso, proseguono le iniziative progettuali volte ad ottimizzare il profilo di resilienza del Gruppo.
Inoltre, con il fine di presidiare efficacemente l'evoluzione di tali fattispecie, oltre ad accelerare il processo di digitalizzazione in modo da incrementare la redditività di lungo periodo e cogliere nuove opportunità commerciali, il Gruppo ha continuato a garantire investimenti per:
Per maggiori dettagli sulla cybersecurity si rimanda al paragrafo Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity (vedi pag. 136).

Il Gruppo Intesa Sanpaolo, in linea con l'approccio in tema di sostenibilità/ESG e in accordo con i principi delineati nel Codice Etico, è consapevole dell'importanza di un'allocazione delle risorse corretta e responsabile, secondo criteri di sostenibilità sociale e ambientale. Promuove pertanto uno sviluppo equilibrato, che possa riorientare flussi di capitali verso investimenti attenti alla sostenibilità che contemperino interessi quali la conservazione dell'ambiente naturale, la lotta al cambiamento climatico, la salute, il lavoro, il benessere dell'intera collettività e la salvaguardia del sistema di relazioni sociali. Nell'ambito del framework di risk management, il governo dei fattori di rischio ESG è declinato nell'ambito delle diverse categorie di rischio primario (rischio di credito, rischio di mercato, rischio di liquidità, rischi operativi e rischi reputazionali) e si sviluppa in stretta integrazione con il presidio dei rischi reputazionali, valorizzando le interconnessioni che caratterizzano questi profili di rischio. Il rischio ESG, infatti, essendo determinato dai potenziali impatti negativi di una società o di un'attività sull'ambiente, sulle persone e sulle comunità, e comprendendo inoltre i rischi connessi alla condotta aziendale (corporate governance), può avere ripercussioni sulla redditività, sul profilo reputazionale, sulla qualità del credito e può comportare conseguenze legali.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo riconosce grande rilevanza al rischio di reputazione, ossia al rischio attuale e prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell'immagine della Banca da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o Autorità di Vigilanza.
Il Gruppo persegue la gestione attiva della propria immagine presso tutti gli stakeholder, attraverso il coinvolgimento di tutte le Unità Organizzative e ricercando una crescita robusta e sostenibile, in grado di creare valore per tutti i portatori di interesse. Inoltre, il Gruppo si propone di minimizzare i possibili effetti negativi sulla propria reputazione attraverso la governance rigorosa e dettagliata, la gestione proattiva dei rischi e l'indirizzo e il controllo delle attività.
La gestione complessiva dei rischi reputazionali viene anzitutto perseguita attraverso:
Tali processi, che coinvolgono a diverso titolo funzioni di controllo, specialistiche e di business, includono in particolare:
Il modello di governance del rischio reputazionale include inoltre un sistema integrato di presidio dei rischi di conformità, nella convinzione che il rispetto delle norme e la correttezza negli affari costituiscano elementi fondamentali nello svolgimento dell'attività bancaria, che per sua natura è fondata sulla fiducia.

A tutela degli interessi della clientela e della reputazione del Gruppo, particolare attenzione è poi dedicata alla definizione e gestione della propensione al rischio della clientela stessa, perseguita attraverso l'individuazione delle caratteristiche soggettive e oggettive del cliente. Le valutazioni di adeguatezza in sede di strutturazione del prodotto e prestazione del servizio di consulenza sono assistite da elementi oggettivi, che considerano la reale natura dei rischi che il cliente sopporta all'atto della sottoscrizione di operazioni in derivati oppure dell'effettuazione di investimenti finanziari.
La commercializzazione dei prodotti finanziari, più in particolare, è anche disciplinata da specifiche valutazioni preventive dei rischi sia dal punto di vista della banca (insieme dei rischi con diretto impatto proprietario, siano essi di credito, finanziari e operativi), sia dal punto di vista del cliente (rischio del portafoglio, complessità e frequenza delle operazioni, concentrazione su emittenti o su divisa estera, coerenza con gli obiettivi ed i profili di tolleranza al rischio, conoscenza e consapevolezza dei prodotti e dei servizi proposti).
La gestione dei rischi ESG richiede che sia tenuto in considerazione non solo l'impatto di tali rischi sull'organizzazione della Banca, ma anche il potenziale impatto sugli stakeholder e i rischi a cui la Banca espone i propri stakeholder e l'ambiente con la propria operatività.
Il Gruppo adotta pertanto un approccio olistico alle tematiche ESG, che si fonda su:
(7) Linee Guida internazionali, a cui le istituzioni finanziarie aderiscono su base volontaria, per la gestione dei rischi socio-ambientali derivanti dal finanziamento di progetti. I Principi sono basati sui criteri dell'International Finance Corporation (IFC) della Banca Mondiale (i Performance Standard), che riguardano, fra gli altri temi: la valutazione degli impatti sociali e ambientali; la tutela dei diritti dei lavoratori; l'esclusione del lavoro minorile e di quello forzato; la prevenzione dell'inquinamento e la promozione dell'efficienza energetica; i rischi sulla salute e la sicurezza delle comunità; la consultazione delle popolazioni interessate e la tutela dei loro diritti; la salvaguardia della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse naturali; la conservazione del patrimonio culturale.
(8) Operazioni di particolare rilevanza, di tipo proprietario o con singoli clienti o controparti, potenzialmente in grado di determinare un impatto significativo sul profilo di rischio complessivo e/o sui rischi specifici del Gruppo.

In relazione ai rischi ESG associati alle proprie attività di business, Intesa Sanpaolo presta particolare attenzione alle problematiche di sostenibilità correlate ai settori sensibili, fra cui assumono particolare importanza il cambiamento climatico e gli impatti sull'ambiente.
Intesa Sanpaolo si è dotata di "Linee guida per il governo dei rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) di Gruppo" che definiscono, fra l'altro: 1) un elenco di "settori sensibili" con riferimento ai rischi ESG e/o reputazionali; 2) criteri generali per limitare ed escludere i prestiti 3) criteri dettagliati applicabili a singoli settori sensibili mediante l'applicazione di norme settoriali specifiche.
Secondo la normativa aziendale in materia di rischi ESG, il Gruppo si impegna a non finanziare aziende e progetti che si caratterizzino per il loro impatto negativo su:
Inoltre, la Banca si impegna a non finanziare aziende e progetti qualora in fase di valutazione dell'operazione risultassero ubicati in aree di conflitto armato attivo, oppure emergessero evidenze, quali procedimenti giudiziari promossi dalle competenti Autorità, relativi a violazioni in materia di diritti umani e pratiche di lavoro forzato o minorile.
Tra i settori di attività sensibili sotto il profilo ESG, il settore del carbone, il settore oil&gas ed il settore della produzione e commercio di armamenti [i] rivestono un'importanza particolare e sono oggetto di apposita regolamentazione interna, che si applica a tutte le Società e Banche del Gruppo.
In particolare:
(9) Elenco di siti ufficialmente riconosciuti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO). I siti sono selezionati in base ad un valore culturale, storico, scientifico o di qualche altra forma di rilevanza, e sono legalmente protetti dai trattati internazionali.
(10) Convenzione che fornisce il quadro per la conservazione e l'uso accorto delle zone umide e delle loro risorse. Quasi il 90% degli stati membri delle Nazioni Unite hanno aderito alla Convenzione diventando "parti contraenti". Un impegno chiave delle parti contraenti è identificare e collocare zone umide idonee nell'elenco delle zone umide di importanza internazionale, noto anche come elenco Ramsar.
(11) Elenco di aree protette che sono state identificate e classificate (dalla classe I alla VI) dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), un'unione di membri composta unicamente da organizzazioni governative e organizzazioni della società civile. Le categorie sono definite come segue: - I Protezione rigorosa [Ia) Riserva naturale rigorosa e Ib) Area selvaggia] - II Conservazione e protezione degli ecosistemi (ad es. Parco nazionale) - III Conservazione delle caratteristiche naturali (cioè, monumento naturale) - IV Conservazione attraverso la gestione attiva (ad es., Area di gestione degli habitat / specie) - V Conservazione del paesaggio / paesaggio marino e ripristino (ad es., Paesaggio / paesaggio marino protetto) - VI Uso sostenibile delle risorse naturali (ad esempio, area protetta delle risorse gestite).
Governance e gestione dei rischi
offshore) e dell'Amazzonia (oil nell'area nota come Amazon Sacred Headwatwers(12)). Nello specifico le norme vietano il finanziamento di progetti volti allo sviluppo, costruzione ed espansione delle attività di sfruttamento ed estrazione di risorse non convenzionali e alle relative infrastrutture di trasporto. Inoltre, il Gruppo si impegna al phase out delle esposizioni collegate a tali risorse non convenzionali entro il 2030;
• con riferimento al settore degli armamenti, le "Regole in materia di operatività con soggetti attivi nel settore dei materiali di Armamento", in coerenza con i valori e i principi espressi nel Codice Etico, formulano l'espresso divieto di porre in essere ogni tipo di attività bancaria e/o di finanziamento connessa con la produzione e/o la commercializzazione di armi controverse e/o bandite da trattati internazionali, quali: armi nucleari, biologiche e chimiche; bombe a grappolo e a frammentazione; armi contenenti uranio impoverito; mine terrestri anti-persona. Nella consapevolezza della necessità di sostenere la difesa nazionale ed europea, unitamente ai Paesi alleati nella NATO, Intesa Sanpaolo limita la propria attività bancaria e/o di finanziamento alle sole operazioni che riguardino la produzione e/o la commercializzazione di materiali di armamento ai Paesi che appartengono all'Unione europea e/o alla NATO. Sono inoltre consentite, ma soggette a un processo di approvazione straordinario, le operazioni in Paesi che non appartengono all'Unione Europea o alla NATO, subordinatamente alla presenza di programmi intergovernativi con la Repubblica Italiana. Le altre Banche e Società del Gruppo non sono autorizzate ad effettuare operazioni che riguardino la produzione e/o la commercializzazione di materiali di armamento. Le sole Banche Estere del Gruppo possono richiedere specifica e preventiva autorizzazione alla Capogruppo qualora tali operazioni riguardino materiali di armamento destinati all'utilizzo in via definitiva da parte di forze armate e relativi enti preposti alla difesa nonché di forze di polizia del Paese di insediamento della Banca stessa. L'operatività delle filiali e delle Banche Estere del Gruppo è inoltre assoggettata alle normative locali, laddove più stringenti rispetto alla normativa di Gruppo.
L'Area Chief Risk Officer e l'Area Chief Financial Officer, con il supporto delle diverse Aree di Governo e Divisioni, collaborano per individuare e analizzare il ventaglio dei rischi e delle opportunità legati al climate change per integrarli nell'ambito degli ordinari processi di valutazione e presidio dei rischi e delle strategie creditizie, e fissare obiettivi e linee guida volte ad implementare azioni atte a gestire e mitigare tali rischi.
Le attività chiave nella gestione dei rischi climatici riguardano:
Con riferimento alla disclosure collegata alla gestione dei rischi climatici, da ottobre 2018 Intesa Sanpaolo ha deciso di supportare le raccomandazioni della "Task Force on Climate-related Financial Disclosures" (TCFD) e da allora ha progressivamente inserito, all'interno della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e del Bilancio, le informazioni relative al risk management in ambito climate change. Inoltre, dal 2021 viene pubblicato il TCFD report(13) [i] a cui si rimanda per una rappresentazione dettagliata del tema.
Annualmente vengono inoltre identificati i potenziali impatti, il relativo orizzonte temporale (breve, medio, lungo) e le azioni di mitigazione e di adattamento intraprese per ciascun rischio potenziale identificato, sia con riferimento ai rischi indiretti sia ai rischi diretti.

Rischio di cambiamento climatico: disallineamento degli attori economici rispetto ad azioni volte a ridurre le loro emissioni di CO2 attraverso: Rischi di politche e di regolamentazione; Rischi tecnologici: Preferenze dei consumatori; Rischi reputazionali.
| Tipologia di rischio |
Orizzonte tem porale* |
Area di Business** | Impatti Potenziali | Azioni implementate | Opportunità | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| BT | MT | LT | BdT | CIB | PB | ISB | AuM | INS | CC | ||||
| Rischio di Credito |
| | | | | | | C o n t r o p a r t i società non finanziarie: L'introduzione di politiche climatiche e di cambia menti tecnologici può in debolire la competitività delle aziende, incidendo sui loro bilanci mediante la riduzione degli utili, l'alte razione dei costi aziendali, la necessità di investimen ti, con impatti sulla loro af fidabilità creditizia e sulla loro solvibilità. Famiglie e clienti retail: Il mancato rispetto delle normative o i cambiamenti delle preferenze verso abi tazioni a basso consumo energetico possono inci dere sul valore dei beni di garanzia o renderli ob soleti. Inoltre, l'aumento dei prezzi dell'energia o le politiche di promozione della mobilità sostenibili potrebbero incidere sui costi delle famiglie, sulla loro capacità di spesa e di conseguenza sulla loro affidabilità creditizia e sulla loro solvibilità |
Analisi dei rischi ESG e climatici nel portafoglio creditizio attraverso la va lutazione di materialità, l'a nalisi di scenario, l'eserci zio di analisi del Contesto Operativo e il processo di valutazione del rischio del le transazioni Definizione di obiettivi le gati all'intensità fisica en missiva delle controparti finanziate appartenenti a settori specifici Limiti e soglie di monito raggio stabiliti nell'ambito del Risk Appetite Fra mework Identificazione di prodotti e transazioni sostenibili dal punto di vista ambien tale (ad esempio, prestiti net zero e finanziamenti a medio-lungo termine con garanzie green di SACE), sociali, di governance e di altro tipo Attuazione di politiche di autoregolamentazione (portafoglio crediti) |
Finanza sosteni bile: aumentare il supporto ai clienti per la transizione energetica of frendo prodotti e soluzioni finan ziarie dedicate (ad esempio prodotti per l'e conomia green e circolare) |
|||
| Rischio di Mercato |
| | | | | | | | | Emittenti - società non finanziarie: L'introduzione di politiche climatiche e di cambia menti tecnologici può in debolire la competitività delle aziende, incidendo sui loro bilanci attraverso la riduzione degli utili, l'al terazione dei costi azien dali, la necessità di inve stimenti, con impatti sulla loro affidabilità creditizia, sulla solvibilità e sul valore dei loro strumenti finan ziari negoziati sui mercati finanziari. Emittenti governativi: L'impatto sull'economia reale e sul sistema fi nanziario, insieme agli adeguamenti sociali per sostenere la transizione, potrebbe comportare costi più elevati per i Paesi ad alto impatto emissivo, il che, a sua volta, potrebbe avere un impatto sulla loro affidabilità creditizia, sulla solvibilità e sul valore degli strumenti finanziari scam biati sui mercati finanziari. Asset manage ment/ Assicurazioni: Conseguenze del cam biamento climatico sulle aziende presenti in por tafoglio con conseguente possibile riduzione del valore degli asset gestiti o degli investimenti. |
Analisi dei rischi ESG e climatici nel portafoglio d'investimento attraverso la valutazione di materia lità, l'analisi di scenario e l'esercizio di Analisi del Contesto Operativo Definizione di limiti e di early warning all'interno del Risk Appetite Fra mework Identificazione di investi menti green, sociali e so stenibili Attuazione di politiche di autoregolamentazione (portafoglio di investimen to) Ribilanciamento del porta foglio titoli |
Aumentare e ampliare la gam ma di prodotti e servizi di investi mento |

Governance e gestione dei rischi
Rischio di cambiamento climatico: disallineamento degli attori economici rispetto ad azioni volte a ridurre le loro emissioni di CO2 attraverso: Rischi di politche e di regolamentazione; Rischi tecnologici: Preferenze dei consumatori; Rischi reputazionali.
| Tipologia di rischio |
Orizzonte tem porale* |
Area di Business** Impatti Potenziali |
Azioni implementate | Opportunità | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| BT | MT | LT | BdT | CIB | PB | ISB | AuM | INS | CC | ||||
| Rischio Operativo |
| | | | | | | Condotta: Perdite derivanti dall'inos servanza involontaria o da negligenza nel rispettare un obbligo professionale nei confronti dei clienti (inclusi i requisiti fiduciari e di adeguatezza), o dalla natura o dalla progetta zione di un prodotto o di un impegno (ad esempio, greenwashing). Contenzioso: Costi legali e responsa bilità associate agli inve stimenti e alle attività di business sensibili al clima. |
Analisi dei rischi ESG e cli matici attraverso la valuta zione di materialità, l'anali si di scenario, l'esercizio di Analisi del Contesto Ope rativo e il monitoraggio delle perdite operative |
||||
| Rischio di Liquidità |
| | | | | | | Esposizioni creditizie: L'impatto dei rischi di tran sizione sulle esposizioni dei clienti potrebbe influire sulla posizione di liquidità del Gruppo (ad esempio, linee impegnate non uti lizzate/default delle con troparti). Raccolta: I fattori di rischio di transi zione possono influenzare i clienti e quindi ridurre l'accesso della banca a fonti di finanziamento sta bili. Esposizioni di mercato/ finanziarie: Gli impatti della transi zione sugli emittenti e sui loro strumenti finanziari potrebbero ridurre la capa cità della Banca di nego ziare o liquidare le attività computate nelle riserve di liquidità. |
Analisi dei rischi ESG e climatici attraverso la va lutazione di materialità e l'analisi di scenario |
Aumento dell'e missione di obbli gazioni green ed ESG |
|||
| Rischio Reputazionale |
| | | | | | | | | Deterioramento dell'imma gine del Gruppo a causa di aspettative non soddi sfatte nella gestione dei rischi climatici e ambientali o nell'adattamento del bu siness Percezione negativa da parte degli stakeholder e in particolare degli inve stitori ESG a causa di una gestione nulla o inadegua ta di tali rischi. Possibile esclusione dagli indici di sostenibilità (ESG) o posizione peggiore in termini di sostenibilità o rating ESG più basso. |
Analisi dei rischi ESG e climatici attraverso il pro cesso di valutazione del rischio delle transazioni Partecipazione a gruppi di lavoro internazionali sui temi del cambiamento cli matico (ad esempio UNEP FI, Iniziative Net Zero) Iniziative di coinvolgimen to degli stakeholder Monitoraggio della perce zione del mercato e del posizionamento del rating ESG |
Miglioramento della percezione/ immagine del gruppo sia per gli investitori che per i clienti |
|
| Azioni trasversali ai rischi | ne/integrazione delle politiche interne | Monitoraggio attivo delle normative ESG in evoluzione e implementazio Collaborazione attiva con i policy maker per evidenziare la necessità di |
|||||||||||
| normative ambientali ed ESG stabili e chiare | Inclusione del rischio climatico nei sistemi di gestione del rischio |

| Rischio di cambiamento climatico: Rischi legati agli impatti fisici del cambiamento climatico: Cronico e Acuto | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di rischio(14) |
Orizzonte tem porale* |
Area di Business**(15) | Impatti Potenziali | Azioni implementate | Opportunità | ||||||||
| BT | MT | LT | BdT | CIB | PB | ISB | AuM | INS | CC | ||||
| Rischio di Credito |
| | | | | | | Controparti - società non finanziarie: Gli eventi meteorologici gravi, sia acuti che cronici, possono avere un impatto sul merito di credito e sulla solvibilità delle imprese, con impatti che variano a seconda del settore di at tività e della loro localizza zione, incidendo potenzial mente sulla loro redditività. Famiglie e clientela re tail: Eventi climatici acuti o cro nici possono danneggiare o distruggere gli immobili, diminuendone il valore e aumentando il rischio di credito. |
Analisi dei rischi ESG e climatici nel portafoglio prestiti attraverso la valu tazione della materialità, l'analisi di scenario, l'eser cizio di Analisi del Conte sto Operativo e il processo di valutazione del rischio delle transazioni Limiti e definizione di early warning all'interno del Risk Appetite Framework |
Rafforzamento delle relazioni con i clienti. Nuo vi prestiti agevo lati per il ripristino delle strutture danneggiate Finanziamento di edifici e infra strutture resilienti per l'adattamento al cambiamento climatico Polizze assicura tive a copertura dei rischi fisici |
|||
| Rischio di Mercato |
| | | | | | | | | Emittenti – società non finanziarie: Gli eventi meteorologici gravi, sia acuti che cronici, possono avere un impatto sul merito di credito e sulla solvibilità delle imprese, con impatti che variano a seconda del settore di at tività e della loro localizza zione, incidendo potenzial mente sulla loro redditività e sul valore dei loro stru menti finanziari negoziati sui mercati finanziari. Emittenti governativi: Eventi meteorologici gra vi, sia acuti che cronici, possono avere un impatto sull'economia reale e sui sistemi finanziari, insieme agli adeguamenti sociali per sostenere le imprese e la popolazione in caso di eventi climatici. Ciò potrebbe comportare un aumento dei costi per le nazioni più inclini ai rischi fisici, che a loro volta po trebbe avere un impatto sulla loro affidabilità cre ditizia, sulla solvibilità e sul valore degli strumenti finanziari scambiati sui mercati finanziari. Asset Management / Assicurazioni: Possibili eventi meteorologici estre mi, acuti e cronici, posso no causare perdite sui titoli dei portafogli gestiti. |
Analisi dei rischi ESG e climatici nel portafoglio d'investimento attraverso la valutazione della mate rialità, l'analisi di scenario e l'esercizio di Analisi del Contesto Operativo |
(14) Nella sezione dei rischi fisici non sono stati considerati potenziali impatti e azioni direttamente collegati al rischio reputazionale. Inoltre, nel contesto dei rischi fisici, il rischio operativo può essere considerato un «rischio diretto", si veda la tabella successiva
(15) Con riferimento alla Divisione insurance: a. Gli eventi catastrofici possono incidere negativamente sulla redditività dell'attività assicurativa con conseguente aumento dei sinistri e possono superare le stime delle compagnie assicurative sui rischi e le perdite attese, determinando un aumento dei premi assicurativi con conseguente possibile diminuzione della domanda di assicurazioni;
b. i potenziali impatti definiti precedentemente aprono ad opportunità di sviluppo di polizze specifiche per eventi catastrofici estremi.
Governance e gestione dei rischi

| Rischio di cambiamento climatico: Rischi legati agli impatti fisici del cambiamento climatico: Cronico e Acuto | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di rischio(14) |
Orizzonte tem porale* |
Area di Business**(15) | Impatti Potenziali | Azioni implementate | Opportunità | ||||||||
| BT MT LT |
BdT | CIB | PB ISB AuM INS CC |
||||||||||
| Rischio di Liquidità |
| | | | | | | Esposizioni creditizie: L'impatto del rischio fisico sulle esposizioni dei clien ti potrebbe influire sulla posizione di liquidità del Gruppo (ad esempio, linee impegnate non utilizzate/ default delle controparti). |
Analisi dei rischi ESG e climatici attraverso la va lutazione di materialità e l'analisi di scenario |
||||
| Raccolta: I fattori di rischio fisico possono colpire i clienti riducendo l'accesso della Banca a fonti di finanzia mento stabili. |
|||||||||||||
| Esposizioni di mercato/ finanziarie: Gli impatti fisici sugli emit tenti e sulle attività sotto stanti i loro strumenti fi nanziari potrebbero ridurre la capacità della Banca di negoziare o liquidare le attività computate nelle ri serve di liquidità. |
* Orizzonte temporale: 0-3 anni breve periodo; 4-7 anni medio periodo; 7-30 anni lungo periodo. L'orizzonte temporale indicato di seguito considera le analisi effettuate dal Gruppo bancario in vari esercizi di valutazione dei rischi legati al clima. Le analisi non sono esaustive dei potenziali impatti che la Banca potrebbe affrontare nel breve, medio e lungo termine e non sono indicative della materialità degli impatti valutati, come dettagliato nella sezione dedicata al Risk Management. ** Aree di business: BdT = Banca dei Territori; CIB = Corporate & Investment Bank; PB = Private Banking; ISB = International Subsidiary Banks; AuM = Asset Management; INS = Insurance; CC = Corporate Center. Le aree in cui è possibile osservare gli impatti dei rischi climatici sono qui identificate, sulla base della rilevanza del business. Ciò non esclude la possibilità che anche altre aree, non indicate, possano avere impatti potenziali. I dettagli delle analisi condotte sulle diverse aree di business sono visibili nella sezione dedicata al Risk Management.
L'integrazione dei rischi ESG e in particolare del climate change risk, nel framework di risk management avviene principalmente attraverso:
L'analisi di materialità è un processo di valutazione dei potenziali impatti dei rischi ESG e climatici per il Gruppo. Tale analisi si basa su un approccio organico e strutturato alla valutazione dei rischi che prevede una declinazione granulare dei driver di rischio e l'integrazione di elementi forward-looking.
I risultati del Materiality Assessment sono elemento fondante per la definizione delle strategie settoriali in materia ("ESG Sectoral Strategy") e guidano la definizione, nell'ambito del Risk Appetite Framework, di limiti, Key Risk Indicator e azioni specifiche volte al contenimento dei rischi ESG, in particolare con riferimento ai settori più esposti a tali rischi.
Nella gestione dei rischi di credito, mercato, liquidità, operativo e reputazionale sono valutati anche gli effetti dei fattori climatici e ambientali. Tali valutazioni sono meglio descritte nel 2023 Climate Report [i] a cui si rimanda per una rappresentazione dettagliata del tema.
Un elemento fondamentale per integrare nelle strategie aziendali i rischi e opportunità connessi al cambiamento climatico considerando le implicazioni anche di medio lungo termine, è costituito dall'analisi di scenario. La Climate Scenario Analisys è utilizzata, nel quadro più generale del materiality assessment, al fine di esplorare le potenziali vulnerabilità di portafoglio, in particolare quello creditizio, nell'ambito degli esercizi di stress test regolamentari o del processo Internal Capital Assessment Adequacy Process (ICAAP) e Internal Liquidity Assessment Adequacy Process (ILAAP). Per la conduzione di tale attività Intesa Sanpaolo adotta un approccio

che integra differenti soluzioni dedicate alla verifica degli impatti del rischio di transizione e fisico sul portafoglio NFC (Non Financial Corporate) e sul portafoglio garantito da immobili. Per quanto riguarda il rischio di transizione, la valutazione dell'impatto viene effettuata attraverso lo shock dei bilanci delle singole controparti e del livello di efficienza energetica degli immobili residenziali e commerciali a garanzia. La stima dell'impatto del rischio fisico, invece, viene determinato in base alla geolocalizzazione degli immobili a garanzia o dei siti produttivi della clientela NFC e in funzione delle differenti tipologie di eventi climatici. Per una più dettagliata descrizione di tali soluzioni si rimanda al 2023 Climate Report.
A dicembre 2023 ha inoltre preso avvio l'esercizio "One-off Fit-for-55 climate risk scenario analysis", a cui partecipa Intesa Sanpaolo, svolto dall'European Banking Authority (EBA) su mandato della Commissione Europea in collaborazione con l'European Supervisory Authorities (ESAs), la Banca Centrale Europea e l'European Systemic Risk Board (ESRB). L'esercizio prevede l'applicazione di scenari top-down sui dati raccolti dalle banche con l'obbiettivo di valutare la resilienza del settore finanziario UE e la sua capacità di sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio anche in condizioni di stress.
| Rischi di Transizione | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cambiamenti nelle normative ambientali ■ Introduzione di nuovi limiti di emissione di gas a effetto serra o di nuovi sistemi di rendicontazione correlati ■ Aumento del costo delle materie prime Cambiamenti nelle normative e negli standard ambientali a cui il Gruppo aderisce volontariamente (standard ISO) |
||||||||
| Tipologia di rischio Orizzonte temporale* | Impatti Potenziali | Azioni implementate | ||||||
| Rischi operativi & Altri |
BT |
MT |
LT | Possibili sanzioni in caso di mancato rispetto delle nuove regolamentazioni Costi per l'adeguamento degli impianti di riscalda mento e condizionamento e per i nuovi strumenti di monitoraggio Costi relativi a potenziali tasse legate alle emissioni di gas serra Aumento dei costi di approvvigionamento energetico Costi di modifica dei processi di certificazione in caso di cambiamenti degli standard |
Monitoraggio costante e preventivo di eventuali modifi che alla normativa nazionale ed europea Partecipazione a corsi di formazione o workshop de dicati Implementazione e monitoraggio del proprio piano di emissioni Azioni di efficientamento energetico Incremento dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili Azioni preventive di sostituzione dei vecchi impianti con sistemi di nuova generazione a basso impatto am bientale, nonché sistemi di monitoraggio dei consumi in fase di ristrutturazione di filiali ed edifici Monitoraggio continuo e precauzionale di eventuali modifiche degli standard |
Eventi meteorologici estremi (inondazioni, frane, valanghe, smottamenti, forti piogge, grandinate, nevicate, piogge, grandinate, forti nevicate, trombe d'aria, uragani, cicloni, tempeste)
Aumento o riduzione delle temperature medie, innalzamento del livello del mare, stress idrico e siccità
| Tipologia di rischio(16) |
Orizzonte temporale* | Impatti Potenziali | Azioni implementate | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| BT | MT | LT | ||||
| Rischi operativi & Altri: Acuto |
| | | Continuità operativa: eventi meteorologici estremi possono causare danni materiali e interruzioni delle attività del Gruppo Beni propri: eventi meteorologici estremi possono causare danni materiali ai beni del Gruppo |
Valutazione cautelativa dei rischi idrogeologici per gli edifici Adozione di un piano di continuità operativa e di mi sure per prevenire/mitigare/gestire i danni fisici alle strutture della banca Creazione di una piattaforma per identificare il livello di rischio di ogni asset immobiliare del Gruppo Assicurazione a copertura dei rischi e dei loro impatti |
(16) Nell'ambito dei rischi diretti, sono stati presi in considerazione sia i rischi operativi sia altri tipi di rischi non direttamente collegati al quadro prudenziale del Gruppo.

Governance e gestione dei rischi
| Rischi operativi & Altri: Cronico |
|
Aumento dei costi di approvvigionamento energetico legato al maggior consumo di calore o elettricità Rischio di interruzione della corrente elettrica a causa dell'aumento della domanda di energia Innalzamento del livello del mare con conseguente impatto sugli edifici vicini |
Azioni di efficientamento energetico Aumento dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili Azioni preventive per la sostituzione dei vecchi impian ti con sistemi di nuova generazione a basso impatto ambientale, nonché sistemi di monitoraggio dei consu mi durante la ristrutturazione degli edifici di proprietà |
|---|---|---|---|
| Potenziali incendi dovuti all'aumento della temperatu ra nelle aree vicine agli edifici della Banca |
delle filiali Valutazione preventiva del rischio di innalzamento del livello del mare Adozione di un piano di continuità operativa e di azioni per mitigare/gestire eventuali interruzioni di corrente |
||
| Certificazioni ISO 14001, ISO 50001 e ISO 45001 che tengano conto dei rischi legati al cambiamento clima tico |
|||
| Creazione di una piattaforma per identificare il livello di rischio di ogni asset immobiliare del Gruppo |
* Orizzonte temporale: 0-3 anni breve periodo; 4-7 anni medio periodo; 7-30 anni lungo periodo. L'orizzonte temporale indicato di seguito considera le analisi effettuate dal Gruppo bancario in vari esercizi di valutazione dei rischi legati al clima. Le analisi non sono esaustive dei potenziali impatti che la Banca potrebbe affrontare nel breve, medio e lungo termine e non sono indicative della materialità degli impatti valutati, come dettagliato nella sezione dedicata al Risk Management.
Con riferimento agli impatti diretti, Intesa Sanpaolo è impegnata ad analizzare e contenere i possibili rischi sui propri immobili nonché ad affrontare con azioni immediate gli eventuali disastri ambientali che si possono verificare.
A tale scopo, in coerenza con quanto stabilito nel Piano d'Impresa, nel 2023 è stato individuato uno specifico tool che consente di elaborare il grado di esposizione ai principali rischi territoriali e climate change degli asset immobiliari di ISP, quali ad esempio alluvioni, rischi idrogeologici, siccità, incendi boschivi, etc. Tale piattaforma geolocalizza ogni singolo asset del perimetro Italia e calcola l'indice di esposizione per ciascun rischio, sulla base dei dati delle principali fonti certificate nazionali ed internazionali, quali ad esempio: SwissRE, Copernicus, INGV, ISPRA, Protezione Civile ecc.
La piattaforma è sviluppata anche per individuare le aree ad alto valore per la biodiversità, ad esempio siti "Natura 2000", siti di interesse comunitario (SIC), e gli asset che eventualmente ricadono in suddette zone. Le attività svolte da Intesa Sanpaolo nelle sedi del Gruppo non sono, in generale, impattanti sullo stato della biodiversità. Di conseguenza Intesa Sanpaolo effettuerà lo screening delle proprie sedi relativamente alla loro eventuale localizzazione in aree ad elevata valenza naturalistica o in loro prossimità.
Nel 2024 la piattaforma sarà resa operativa anche per le filiali e le sedi estere e si svilupperà una funzionalità per la gestione informatizzata degli eventi emergenziali.
Nell'ambito del Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori (D.lgs. 81/2008) viene, tra gli altri, valutato il rischio idrogeologico dovuto ad alluvione e frana. La valutazione del rischio idrogeologico degli edifici viene effettuata sia preventivamente sia a seguito di un evento esterno per il mantenimento delle caratteristiche di agibilità degli edifici interessati.
Relativamente al Dissesto Idrogeologico il criterio di riferimento per l'alluvione, a partire dalla mappatura territoriale delle aree a pericolosità idraulica perimetrate dalle Autorità di Bacino Distrettuali, si basa sul livello di pericolosità associato ad un'area allagabile e dipende dalla probabilità con cui l'area può essere inondata. Convenzionalmente le pericolosità sono ottenute ipotizzando un'alluvione che abbia tempi medi di ritorno: elevata tra i 20 e 50 anni (alluvioni frequenti), media tra 100 e 200 anni, bassa oltre 200 anni (scarsa probabilità di alluvioni o scenari di eventi estremi).
Per quanto riguarda la Frana il criterio di riferimento si basa sul livello di pericolosità associato dai Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) di ISPRA a un'area soggetta a fenomeni franosi. Le aree a pericolosità da frana individuate dai PAI includono, oltre alle frane già verificatesi, anche le zone di possibile evoluzione dei fenomeni e le zone potenzialmente suscettibili a nuovi fenomeni franosi. Convenzionalmente le aree sono classificate in 5 classi: pericolosità molto elevata P4, elevata P3, media P2, moderata P1 e aree di attenzione AA
In Italia su un totale di oltre 3.000 asset immobiliari, allo stato attuale, le risultanze delle valutazioni evidenziano: con riferimento al rischio alluvione 141 immobili in zone a rischio alluvione elevato; con riferimento al rischio frana 16 immobili in zone ad alto rischio frana (P4) e 34 in zone a pericolosità elevata (P3).
Queste valutazioni, oltre all'analisi quotidiana dei bollettini di allerta meteo dell'Arpa e dei bollettini di criticità nazionale e regionali della Protezione Civile, consentono al Gruppo Intesa Sanpaolo in Italia di mettere in atto azioni che tengono conto degli effetti derivanti da eventi critici legati a fenomeni naturali da ricondursi ai cambiamenti climatici, consentendo di gestire diversi potenziali scenari di rischio, indicati nei Piani di Emergenza, al fine di mitigare e ridurre i possibili danni, con particolare riguardo ai lavoratori e agli Stakeholder.

Inoltre, sulle Filiali di Venezia, interessate dall'emergenza correlata al fenomeno "dell'acqua alta" dovuto all'innalzamento del livello delle maree, viene periodicamente consultato il bollettino delle maree per consentire la segnalazione preventiva alle strutture competenti per l'attivazione delle procedure previste negli specifici Piani di Emergenza. Inoltre, prosegue il progetto per l'aggiornamento dell'analisi del rischio specifico sulla base dell'implementazione del Mose nel comune di Venezia.
In generale relativamente a tutti i rischi diretti legati al climate change, in Italia all'accadimento di scenari di crisi, è prevista l'attivazione del GEC (Gestione Eventi Critici) già alla prima allerta maltempo. Il GEC garantisce il monitoraggio continuativo e puntuale della situazione e supporta il coordinamento complessivo delle azioni intraprese dalle strutture territoriali, in costante raccordo con le strutture centrali di competenza.
Nel caso di gravissimi eventi calamitosi viene anche attivato il NOGE (Nucleo Operativo Gestione Emergenze) del Business Continuity Management Department che monitora la situazione, valuta la chiusura temporanea degli stabili e attiva eventuali altri interventi.
Al fine di garantire la continuità operativa nelle aree maggiormente colpite dal maltempo, vengono inoltre attivati i referenti per le crisi delle strutture territoriali e centrali per la segnalazione tempestiva di criticità: ciò avviene con particolare riferimento a ritardi nel trasporto valori e corrispondenza, difficoltà del personale nel raggiungere il posto di lavoro, difficoltà per l'operatività e per l'impiantistica delle filiali.
Anche nell'Analisi del Contesto del Sistema di Gestione HSE (Health, Safety and Environment) conforme agli standard internazionali ISO 45001, ISO 14001, ISO 50001 si sono tenuti in considerazione, tra gli altri, anche i rischi legati al climate change. Sono stati identificati alcuni ambiti, tra i quali: (i) normativa ambientale e di salute e sicurezza, (ii) innovazioni dei luoghi di lavoro, processi e strumenti, (iii) sviluppo professionale, (iv) benessere delle persone, (v) valorizzazione delle persone e Diversity Inclusion, (vi) gestione della manutenzione degli impianti, (vii) accesso al credito e inclusione finanziaria, (viii) patrimonio immobiliare, efficienza e manutenzione degli impianti, (ix) strumenti di comunicazione interna. Per ognuno di questi fattori sono valutate le aspettative delle parti interessate evidenziando per ognuno di essi punti di forza e di debolezza, azioni in essere o ulteriori azioni da implementare per mitigare un rischio potenziale. Per ognuno di essi è stata identificata la struttura preposta al presidio delle azioni secondo un modello che tiene conto del valore attribuito all'impatto e alla probabilità di accadimento.
Il RAF integra e traduce in presidi specifici quanto definito in termini di indirizzi strategici, ESG/Climate Materiality Assessment e ESG Sectorial Color Coding, individuando anno per anno limiti, Key Risk Indicator, e azioni specifiche volte al contenimento dei rischi ESG, con particolare con riferimento ai settori più esposti a tali rischi. In tale contesto si inseriscono anche specifici interventi connessi alle scelte strategiche del Gruppo quali, ad esempio, l'adesione agli obiettivi di "Net-Zero". In particolare, per i settori a maggiore intensità di emissione, nell'ambito del Piano Industriale sono stati definiti target settoriali intermedi al 2030 oggetto di un piano di transizione come da indicazioni della Net-Zero Banking Alliance (NZBA), a mitigazione del potenziale rischio prospettico. Ai settori Oil & Gas, Power Generation, Automotive, Coal Mining, Iron&Steel e Commercial Real Estate (CRE), già coperti da target, si aggiungeranno progressivamente ulteriori settori, in coerenza con gli impegni sottoscritti con l'adesione alla NZBA e con la richiesta di validazione da parte della Science Based Target initiative (SBTi).
La sezione ESG Climate Change e Reputational Risk del RAF di Gruppo include:
Gli sviluppi condotti nel corso del 2023 consentiranno di consolidare ulteriormente la sezione in oggetto e di ampliarne il perimetro anche in termini di portafogli presidiati (es. Residential Real Estate e Commercial Real Estate).
Sempre nell'ambito del RAF sono identificate le principali limitazioni ed esclusioni al finanziamento verso settori/
Governance e gestione dei rischi
controparti maggiormente esposti ai rischi ESG che vengono poi integrate in policy di autoregolamentazione e/o nei processi aziendali.
Con riferimento al Credit Risk Appetite, indicatore che guida i gestori in fase di origination del credito nella valutazione delle controparti, sono previsti fattori di rischiosità e resilienza connessi a elementi ESG.
In particolare, per le controparti Corporate e Large Corporate è integrato nel framework lo score sviluppato internamente da Intesa Sanpaolo che valuta le caratteristiche ESG delle controparti; in caso di assenza di tale score interno viene considerato lo score esterno ESG di Moody's attribuito alla controparte, mentre in caso di assenza di entrambi si valorizza la presenza di certificazioni ambientali attribuibili alla controparte e la sua eventuale esposizione a rischi socio-ambientali. Per le controparti SME Retail il fattore di rischiosità e resilienza valorizza la presenza di certificazioni ambientali attribuibili alla controparte.
Un innovativo modello di rating Corporate è stato messo a punto grazie anche alla pluriennale collaborazione con Confindustria Piccola Industria e validato dalla BCE. Nel modello gli aspetti sociali e ambientali possono assumere una valenza positiva portando ad un miglioramento del rating. Il modello, infatti, oltre alla consueta valutazione economico finanziaria, valorizza, in termini di facilitazione all'accesso al credito e condizioni economiche più favorevoli, anche fattori qualitativi intangibili dell'impresa, quali i marchi, i brevetti, le certificazioni di qualità e ambientali, le attività di ricerca e sviluppo, d'innovazione e digitalizzazione, i progetti di sviluppo e di posizionamento competitivo, la gestione del rischio d'impresa, la proprietà e il management, nonché l'appartenenza a una filiera.
Nel 2023, a seguito dell'autorizzazione ricevuta dall'Autorità di Vigilanza, è stata introdotta una nuova release del modello di rating (PD Large Corporate) che, nell'ambito della valutazione del rischio di credito della controparte, prevede il rafforzamento dell'analisi dei fattori ESG mediante l'introduzione di uno specifico modulo.
Per le controparti italiane, nella parte qualitativa del modello di rating, è stata inoltre prevista anche la valutazione di aspetti connessi ad eventi catastrofali in funzione dell'area geografica di appartenenza. L'importanza del rischio fisico è stata infatti analizzata attentamente da Intesa Sanpaolo, in particolare in quanto l'Italia è considerata uno dei Paesi europei maggiormente esposto agli effetti del cambiamento climatico.Intesa Sanpaolo ha pertanto sviluppato un modulo ad hoc, "CAT RISK", per la misurazione del rischio climatico fisico legato alle controparti nazionali con un fatturato aziendale inferiore a 500 milioni di euro, valutando il rischio di calamità naturali che incide potenzialmente sugli impianti e attrezzature delle imprese. Il modulo accerta il grado di rischio del territorio italiano a livello comunale. La percentuale dell'area ad elevato rischio CAT è trasformata e normalizzata al fine di ottenere un indicatore continuo del livello di rischio per diverse calamità naturali.
Sono stati analizzati diversi fattori collegati al rischio fisico e sono state inserite tre variabili nel modello finale: incendio, terremoto e inondazioni.
Il modello identifica un impatto specifico sullo standing creditizio che va da neutro (assenza di rischio CAT) a negativo (esposizione a Rischio CAT). L'esposizione al rischio CAT è calcolata automaticamente; un questionario accerta la presenza di assicurazioni contro il rischio di calamità naturali che, ove presenti, possono neutralizzare l'impatto del rischio CAT.
Il Codice Etico di Intesa Sanpaolo prevede che le decisioni di investimento e la politica creditizia tengano conto dei rischi socio-ambientali associati alle attività delle imprese clienti. Tale impegno è anche contenuto nelle "Regole in materia di politica ambientale ed energetica", nei "Principi in materia di Diritti Umani" e nelle "Linee Guida per il Governo dei rischi Ambientali, Sociali e di Governance (ESG) di Gruppo".
Intesa Sanpaolo intende considerare attentamente i fattori di rischio climatico e ambientale nella valutazione del merito creditizio delle controparti, nel processo di concessione del credito, assicurandone il monitoraggio all'interno dei propri portafogli.
Attualmente la Banca ha sviluppato un approccio olistico per l'integrazione dei fattori ESG/Climate all'interno del framework creditizio. In particolare, la Banca ha rivisto il processo del credito con l'obiettivo di favorire la transizione verso un'economia più sostenibile.
Elementi chiave del nuovo framework creditizio sono:

Tali elementi incidono su processi di Risk Appetite Framework (RAF), Credit Risk Appetite (CRA), Strategie Creditizie e concessione creditizia.
Nell'ambito dell'ESG Sectoral Color Coding è stata inoltre definita una classificazione dei settori / sottosettori di attività economica in base alle caratteristiche ESG di rischio e di opportunità al fine di:
In una logica di continuità e integrazione rispetto al sectoral assessment, si inserisce lo score ESG di controparte che Intesa Sanpaolo ha previsto per le aziende non finanziarie e che include anche componenti relative al rischio climatico (con riferimento al livello di preparazione alla gestione del rischio di transizione e fisico), la cui implementazione sui sistemi IT della Banca è avvenuta nel 2022 con riferimento al portafoglio delle Divisioni Banca dei Territori e IMI Corporate & Investment Banking. Lo scopo è quello di valutare il profilo ESG dei clienti aziende, adottando il medesimo approccio per l'intero portafoglio, dai grandi clienti quotati alle piccole e medie imprese. Lo score è costruito utilizzando dati da fonte esterna e interna e riguarda i più importanti indicatori di rischio e opportunità nelle tre dimensioni ESG, tra cui rientrano (a titolo esemplificativo):
Nel corso del 2023 il modello di ESG scoring proprietario è stato ulteriormente arricchito per valutare nuovi segmenti di portafoglio e tipologia di controparti e per migliorare la basi dati che alimentano il modello di valutazione. Al riguardo, il modello di scoring è stato aggiornato per cogliere le specificità della Finanza di Progetto e per valutare la clientela aziende operante in un primo gruppo di paesi di presenza della Divisione Banche Estere. Altri sviluppi sono in corso per valutare la performance di sostenibilità della clientela istituzionale e per coprire altri paesi del centro-est Europa. In parallelo, è stato avviato un programma di raccolta dati sulla clientela imprese della Banca dei Territori tramite uno specifico questionario ESG, volto ad integrare la base dati già a disposizione del Gruppo minimizzando il carico di lavoro per la clientela e la rete commerciale e offrendo in risposta alla compilazione del questionario un benchmark di posizionamento per tutte le aziende partecipanti. Tale benchmark consente alle aziende di valutare in maniera oggettiva la propria performance di sostenibilità secondo le principali metriche quantitative (quali ad es. l'intensità di emissioni di CO2 o di consumo d'acqua) confrontate sia con la media del settore di appartenenza sia rispetto alla media delle aziende clienti di Intesa Sanpaolo.
Nel 2023 Intesa Sanpaolo è stata premiata come migliore banca in Europa nella categoria "Innovation of The Year" agli ESG Securitisation Awards, dalla testata internazionale online di informazione finanziaria Structured Credit Investor.
Le banche premiate sono state scelte tenendo conto dello sviluppo di nuovi segmenti ESG, della capacità di innovazione in termini di strutturazione, del volume di transazioni effettuate e del modello di gestione attiva del rischio di credito. Intesa Sanpaolo si è distinta per il suo modello di ESG proprietario che fornisce una valutazione quali-quantitativo che analizza e classifica il profilo ESG delle aziende clienti e permette di capire il loro posizionamento rispetto ad altre società clienti del Gruppo.
In particolare, la selezione del portafoglio cartolarizzato è stata arricchita dalla conoscenza del loro profilo ESG, focalizzando l'attenzione sulle imprese di "classe" migliore, ovvero appartenenti ai primi 3 decili della distribuzione di Score per tutta la clientela Intesa Sanpaolo. L'importanza di poter disporre di uno score ESG proprietario consiste nel poter valutare aziende piccole e medie, che non dispongono di uno score di mercato offerto da info provider e che pertanto possono essere valutate soltanto ricorrendo ad un modello interno.

Nell'ambito della concessione creditizia corporate, il processo di ESG & Reputational Risk Clearing assume particolare rilievo. Obiettivo di tale processo è l'identificazione e la valutazione dei potenziali rischi reputazionali ed ESG associati alle Operazioni Maggior Rilievo (OMR) e alle operazioni di finanziamento Corporate come stabilito dalla normativa interna. Si articola su due livelli di controllo: il primo, a cura delle strutture proponenti, volto ad identificare controparti, progetti e operazioni più esposte a criticità ESG e reputazionali ed il secondo, a cura della Direzione Enterprise Risk Management, volto a valutare tali criticità e a fornire una 'risk opinion' comprensiva dell'attribuzione di un livello di rischio (da basso a molto alto) a supporto del processo decisionale. Nel 2023 sono state analizzate circa 284 operazioni di finanziamento a clienti corporate, il 61% delle quali classificate con un livello di rischio reputazionale ed ESG basso o medio-basso.
Rientrano nell'ambito del processo di ESG & Reputational Risk Clearing anche le operazioni sottoposte agli Equator Principles (EP)(17), linee guida internazionali a cui Intesa Sanpaolo aderisce dal 2007 (il Gruppo adotta attualmente gli "EP IV", versione aggiornata delle Linee Guida in materia). I finanziamenti sottoposti allo screening degli Equator Principles che hanno raggiunto il perfezionamento finanziario nel 2023 risultano 30 (per un totale di 434 dal 2007) per un importo accordato complessivo di circa 3.889 milioni di euro(18). La tabella mostra il numero dei progetti che hanno raggiunto il perfezionamento finanziario nel 2023, suddivisi per categoria(19).
| Totale | Categoria A | Categoria B | Categoria C | |
|---|---|---|---|---|
| Project Finance | 30 | 3 | 18 | 9 |
| Prestiti alle imprese destinati a progetti |
0 | 0 | 0 | 0 |
(17) Gli EP si applicano ai prodotti finanziari di seguito descritti, quando sono utilizzati a supporto dello sviluppo di nuovi progetti: Servizi di consulenza per la finanza di progetto (Project Finance Advisory Services), Finanza di progetto (Project Finance), Prestiti alle imprese legati a progetti (Project-Related Corporate Loans), Prestiti Ponte (Bridge Loans) e operazioni di Rifinanziamento e Acquisizione legate a Progetti.
(18) L'accordato soggetto agli EP nel corso dell'anno è stato pari al 13,5% dell'accordato totale di project finance.
(19) Gli EP prevedono l'assegnazione di una categoria di rischio ai progetti da finanziare (A alto, B medio, C basso) basata su variabili quali le caratteristiche socio-ambientali del Paese, il settore industriale di appartenenza e le caratteristiche proprie del progetto in esame. I progetti a rischio più elevato e, se opportuno, quelli a rischio medio, vengano valutati da parte di un consulente indipendente che ne identifica i principali impatti sociali e ambientali.

Analisi di materialità e Stakeholder engagement

La rendicontazione non finanziaria e di sostenibilità si focalizza su aspetti rilevanti che riflettono gli impatti, positivi o negativi, effettivi o potenziali, generati dalle attività del Gruppo Intesa Sanpaolo sull'economia, l'ambiente e le persone, compresi gli impatti sui loro diritti umani, capaci di influenzare in maniera significativa la percezione dei propri Stakeholder.
Tali aspetti, oltre a costituire il centro della rendicontazione non finanziaria e di sostenibilità, risultano fondamentali anche per l'individuazione e gestione di rischi e opportunità, contribuendo altresì ad orientare la strategia aziendale sui temi rilevanti per il business e per gli Stakeholder.
In continuità con l'approccio adottato per la rendicontazione 2022, il processo di analisi di materialità 2023 del Gruppo Intesa Sanpaolo è stato condotto in conformità ai GRI Standards - Universal Standards (2021). In particolare, sono stati ulteriormente approfonditi i processi di mappatura e analisi degli impatti del Gruppo Intesa Sanpaolo in ambito economico, ambientale e sociale, compresi i diritti umani, in linea con le metriche definite dagli Standard GRI 2021 e riprese altresì dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). L'analisi di materialità 2023 si è pertanto sviluppata secondo le seguenti macrofasi, cui si rimanda nel seguito per la trattazione di dettaglio:
Inoltre, sono stati considerati impegni, progetti e attività realizzati da Intesa Sanpaolo in ambito ESG, tra cui le progettualità strategiche incluse nel Piano d'Impresa 2022-2025, nonché specifiche iniziative e policy in ambito ESG.
Tale analisi ha portato, rispetto alla lista riportata nella DCNF 2022, all'affinamento degli impatti potenzialmente rilevanti per il Gruppo.

La mappa degli Stakeholder rappresenta l'universo relazionale del Gruppo, con il quale Intesa Sanpaolo si confronta regolarmente per individuare e monitorare le loro esigenze e prospettive in relazione agli ambiti di impatto da questi considerati prioritari. L'identificazione della mappa degli Stakeholder rappresenta la prima fase del processo di aggiornamento periodico dell'analisi di materialità.

Intesa Sanpaolo ha realizzato una mappatura dettagliata degli impatti potenzialmente rilevanti per il Gruppo e i suoi Stakeholder attraverso un'analisi che ha preso in considerazione i seguenti elementi:
Analisi di materialità e Stakeholder engagement
L'analisi interna è stata svolta sulla base delle metriche di valutazione definite dai GRI Standards (riprese anche dagli standard di rendicontazione ESRS, applicabili a partire dal reporting sull'esercizio 2024, con riferimento alla definizione della rilevanza di impatto) come di seguito descritte:
Inoltre, in linea con quanto specificato dai GRI Standards, nel caso di potenziali impatti negativi sui Diritti umani, è stato attribuito un peso maggiore alla gravità dell'impatto (derivante da scale, scope e carattere di irrimediabilità) rispetto alla sua probabilità di accadimento.
L'assegnazione dei punteggi ai singoli impatti secondo le metriche stabilite dai GRI Standards è stata svolta prendendo in considerazione gli impegni, le iniziative, i dati e gli obiettivi contenuti all'interno della disclosure elaborata dal Gruppo (in particolare la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2022 e il Piano di Impresa 2022-2025 di Intesa Sanpaolo) e dunque valutando il contributo, attuale e futuro, positivo e negativo, dello stesso verso gli ambiti di impatto individuati.
La seconda fase di valutazione è stata realizzata attraverso il coinvolgimento delle principali categorie di Stakeholder e dei Sustainability Manager del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Il processo di valutazione degli impatti ha visto:
Nella tabella seguente si riportano le modalità di svolgimento delle attività di Stakeholder engagement incluse nell'analisi di materialità, suddivise per le singole categorie, e la sintesi degli aspetti emersi durante le attività di dialogo e coinvolgimento delle parti interessate:
| Categoria stakeholder |
Stakeholder | Modalità di ascolto | Sintesi delle tematiche trattate |
|---|---|---|---|
| Clienti | Clienti privati Clienti imprese |
Questionario online compilato da un campione di oltre 5.800 clienti privati Interviste telefoniche su un campione di oltre 1.500 clienti imprese |
• Governance responsabile, solida e sostenibile, creazione e distribuzione di valore per tutti gli stakeholder del Gruppo • Svolgimento dell'attività bancaria nel pieno rispetto delle regole e dei principi di correttezza negli affari • Iniziative per la salvaguardia ambientale e la riduzione dell'impronta ecologica delle Sedi e Filiali del Gruppo • Impegno per la promozione di uno sviluppo economico sostenibile, anche alla luce degli obiettivi internazionali e comunitari in ambito Climate Change e sostenibilità. In particolare, promozione di un modello economico a basse emissioni di carbonio e basato sull'economia circolare, attraverso lo sviluppo di un'offerta dedicata rivolta alla clientela • Erogazione di prestiti a categorie che avrebbero difficoltà di accesso al credito, e offerta di prodotti ad alto impatto sociale • Attenzione alla qualità del servizio, alla cura, alla relazione e alla soddisfazione del cliente • Promozione di una strategia di crescita improntata all''innovazione digitale, in modo da anticipare i nuovi trend ed essere competitivi sul mercato • Impegno ad affermarsi come digital company attraverso una piattaforma multicanale evoluta, volta a garantire un'offerta innovativa, sicura ed efficace • Impegno a garantire ai propri clienti la sicurezza informatica • Investimenti attenti alla sostenibilità e integrazione delle tematiche di sostenibilità nell'esercizio dell'attività assicurativa • Valorizzazione dei talenti, sviluppo delle competenze interne, sistemi di valutazione e incentivazione, piani periodici di formazione, diversity management • Supporto alla comunità e impegno per la cultura attraverso iniziative di solidarietà tramite progetti realizzati in partnership, erogazioni liberali e sponsorizzazioni, promozione dell'arte e della cultura in Italia e all'estero |
| Ambiente/ Comunità |
Figure rappresentative / esperti di riferimento |
Questionari e interviste one to one virtuali con figure rappresentative della Comunità e del territorio |
• Aspetti ambientali, in particolare in relazione alla transizione verso un'economia Green e Circular, al cambiamento climatico ed alla tutela dell'ambiente • Evoluzione del contesto normativo (es. Tassonomia EU, SFRD) e l'impatto che può generare sulle organizzazioni • Capacità di promuovere un approccio sistemico verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) definiti nel contesto delle Nazioni Unite • Cambiamento climatico (e.g., carbon compensation, carbon neutrality) • Opportunità di riferimento legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza • Ruolo di leader del Gruppo Intesa Sanpaolo circa le tematiche ESG • Importanza nella comunicazione dei risultati conseguiti e degli obiettivi prefissati in ambito di sostenibilità e ESG • Principali sfide e punti di forza del Gruppo Intesa Sanpaolo per la realizzazione del Piano di Impresa con focus in ambito ESG • Importanza della diversità e dell'inclusione all'interno dell'ambito lavorativo • Rilevanza del concetto di Innovation e relativa soddisfazione delle esigenze della clientela • Fidelizzazione della clientela • Sostegno alle PMI in materia di sostenibilità • Contributo nella promozione di percorsi di innovazione per il Terzo Settore • Educazione delle nuove generazioni sui temi di sostenibilità |
| Azionisti/ Investitori |
Investitori SRI | Analisi delle principali domande poste dagli Investitori ESG del Gruppo Intesa Sanpaolo |
• Aspetti ambientali, in particolare in relazione alla transizione verso un'economia Green e Circular, alla tutela dell'ambiente, alla biodiversità, al cambiamento climatico e agli obiettivi Net Zero del Gruppo Intesa Sanpaolo, con un'attenzione particolare alle principali sfide legate allo sviluppo di target e alla qualità dei dati disponibili • Dialogo con i clienti corporate del Gruppo Intesa Sanpaolo (e.g. piani di transizione) • Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo (e.g. tasso di turnover, gender diversity, etc.) • Gender pay gap • Modern Slavery Act • Introduzione della settimana lavorativa corta • Esposizione verso settori ESG-sensitive |

Analisi di materialità e Stakeholder engagement
| Categoria stakeholder |
Stakeholder | Modalità di ascolto | Sintesi delle tematiche trattate |
|---|---|---|---|
| Azionisti/ Investitori |
Piccoli azionisti | Intervista one to one virtuale |
• Importanza dell'educazione finanziaria e diffusione dei principi di finanza etica per le giovani generazioni • Lotta alla denatalità e all'invecchiamento della popolazione italiana, anche attraverso incentivi alla natalità (e.g. Fondo di credito "Nuovi nati" nell'ABI) • Promozione di incentivi alle iniziative imprenditoriali avviate da parte di cittadini extra-comunitari • Ampliamento delle attività formative anche verso la clientela del Gruppo Intesa Sanpaolo |
| Persone | Persone del Gruppo, in Italia e all'estero |
Survey finalizzata all'ascolto delle opinioni e delle esigenze delle persone del Gruppo tramite erogazione di questionari su indagine di clima interno e domande relative ai temi di sostenibilità a più di 72.000 persone del Gruppo |
• Valutazione in merito alla percezione dell'immagine del Gruppo dal punto di vista dei clienti, sulla base delle singole esperienze professionali • Attenzione e cura dei livelli di occupazione nei processi di ristrutturazione • Assunzioni di giovani • Valutazione sulle variabili connesse alla valorizzazione del personale (es. senso di orgoglio e appartenenza, valorizzazione del merito, autonomia e riconoscimenti economici) • Sviluppo e retention dei talenti • Valutazione delle opportunità di formazione e crescita professionale offerte dal Gruppo Intesa Sanpaolo • Benessere delle persone (flessibilità e work-life balance, rapporto con i colleghi e con i responsabili) • Soddisfazione lavorativa delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo • Valutazione sulla trasparenza e oggettività dei sistemi di valutazione delle performance • Valutazione e conoscenza delle Policy presenti nel gruppo (e.g. Diversity ed Inclusion) • Valutazione in merito alla soddisfazione dei clienti su aspetti quali l'affidabilità, la trasparenza e chiarezza delle procedure del Gruppo Intesa Sanpaolo • Iniziative e prodotti ESG del Gruppo Intesa Sanpaolo |
| Organizzazioni sindacali |
Focus group virtuale con 15 rappresentanti delle sigle sindacali |
• Tutela e futuro del lavoro, anche in considerazione del trend in ambito digitalizzazione dei servizi • Supporto alla comunità • Inclusione finanziaria • Comunicazione delle informazioni di carattere non finanziario • Temi ambientali e biodiversità • Transizione ecologica, importanza dell'utilizzo di energie rinnovabili e promozione della mobilità sostenibile per i dipendenti • Livello di disoccupazione giovanile al Sud • Gender pay gap |
Nel corso delle attività di engagement, oltre a richiedere valutazioni agli Stakeholder circa gli impatti potenzialmente rilevanti per il Gruppo Intesa Sanpaolo, sono stati posti quesiti relativi (i) all'evoluzione del contesto normativo e come questa influenzi le attività del Gruppo Intesa Sanpaolo, (ii) alla comunicazione dei risultati conseguiti dal Gruppo Intesa Sanpaolo e agli obiettivi prefissati in ambito di sostenibilità e (iii) alle principali sfide future e ai punti di forza del Gruppo Intesa Sanpaolo per la realizzazione del Piano d'Impresa, con riferimento agli ambiti ESG. Le attività di Stakeholder engagement sono documentate da verbali redatti in collaborazione con i soggetti interessati e gestiti da una terza parte indipendente. Le tematiche proposte ai singoli Stakeholder interessano diversi aspetti della sostenibilità, non limitando l'ascolto a quelli tradizionalmente legati a ciascuna categoria, stimolando quindi il confronto e l'apertura verso nuovi punti di vista.

Gli impatti valutati tramite analisi interna e stakeholder engagement sono stati poi aggregati in macro-ambiti di impatto e ricondotti ai temi potenzialmente rilevanti per il Gruppo Intesa Sanpaolo. L'analisi degli esiti delle due attività di valutazione, infine, ha consentito di definire una lista prioritizzata di temi, di seguito rappresentata in affiancamento ai temi chiave in ambito ESG del nuovo Piano di Impresa 2022-2025.
| Ranking | Tematiche materiali 2023 prioritizzate |
Temi chiave ESG e climate Piano di Impresa 2022-2025 |
Legenda Temi chiave ESG e climate Piano d'Impresa 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| 1 | Transizione verso un'economia sostenibile, green e circular |
Impareggiabile supporto per far fronte ai bisogni sociali |
|
| 1 | Valore e solidità del Gruppo | Trasversale | Forte focus sul inclusione finanziaria |
| 3 | Cambiamento climatico | Continuo impegno per la cultura |
|
| 4 | Integrità nella condotta aziendale | Trasversale | Promozione dell'innovazione |
| 4 | Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo |
Accelerazione nell'impegno verso la Net-Zero |
|
| 6 | Qualità del servizio e soddisfazione del cliente |
Supporto ai clienti nella transizione ESG / Climate |
|
| 6 | Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity |
Le nostre persone sono la nostra risorsa più importante |
|
| 8 | Investimenti e assicurazione sostenibili | ||
| 9 | Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo |
||
| 10 | Salute, sicurezza e benessere delle persone del Gruppo |
||
| 10 | Tutela del lavoro | ||
| 12 | Supporto alla comunità e impegno per la cultura |
Nel 2023 sono stati confermati gli ambiti materiali identificati nel 2022 che rispondono alle richieste contenute nel D.Lgs. 254/2016. Si segnala, tuttavia, che le analisi condotte hanno determinato una lieve risalita nel ranking del tema Integrità nella condotta aziendale. Si è ritenuto infatti che gli impatti associati al tema siano diffusi su tutta la value chain del Gruppo Intesa Sanpaolo e coinvolgano la totalità dei suoi Stakeholder, contribuendo a definire la trasversalità dell'Integrità nella condotta aziendale, che rappresenta il presupposto di una corretta gestione delle attività svolte dal Gruppo sia dal punto di vista strategico, per il mantenimento di un contesto economico competitivo, sia per quanto riguarda la tutela dei diritti delle persone del Gruppo e dei soggetti a monte e a valle della catena del valore.
Si riporta di seguito una mappatura di alto livello, emersa dalle attività di analisi preliminare e sottoposta alla valutazione interna ed esterna, degli impatti generati o che possono essere generati dal Gruppo – raggruppati per ciascuna delle tematiche materiali e suddivisi in positivi e negativi.
Impatti generati o che possono essere generati dal Gruppo Intesa Sanpaolo (potenziali/effettivi - positivi/negativi)
Analisi di materialità e Stakeholder engagement
| Positivi | Negativi | |
|---|---|---|
| Transizione verso un'economia sostenibile, green e circular |
• Supporto a privati e aziende nella transizione ESG / Climate attraverso il processo di erogazione del credito / finanziamenti e la composizione del portafoglio con riferimento ad aziende considerate virtuose sotto il profilo ambientale e sociale, sviluppo di prodotti di investimento e assicurativi e selezione di target di investimento sostenibili • Contributo alle attività di protezione del capitale naturale attraverso l'avvio di progetti di riforestazione • Contributo alla protezione della biodiversità attraverso l'erogazione di finanziamenti verso settori e attività che promuovono pratiche ecocompatibili |
• Mancata o parziale influenza su privati e aziende nella transizione ESG / Climate attraverso il processo di erogazione del credito / finanziamenti e la composizione del portafoglio con riferimento ad aziende considerate virtuose sotto il profilo ambientale e sociale, sviluppo di prodotti di investimenti e assicurativi e selezione di target di investimento sostenibili |
| Valore e solidità del Gruppo |
• Contributo alla crescita dell'economia nazionale e allo sviluppo economico, sociale e ambientale del Paese e del sistema di welfare attraverso il rispetto della normativa fiscale applicabile • Massimizzazione dell'efficienza dei processi di generazione e ripartizione di valore e relativa distribuzione a shareholders/stakeholder (ad esempio, dipendenti e fornitori) |
• Potenziale riduzione dell'efficienza dei processi di generazione del valore dell'organizzazione, con conseguenze negative in ambito di ridistribuzione di valore a shareholders/ stakeholders |
| Cambiamento climatico |
• Promozione di iniziative di efficienza energetica e di utilizzo di energia rinnovabile all'interno dell'organizzazione con conseguente riduzione delle emissioni in atmosfera • Progressiva riduzione delle emissioni di gas serra e di altri gas lesivi dell'ozono attraverso l'adesione alle alleanze Net-zero (tra cui Net Zero Banking Alliance) e l'attenzione al tema riposta nell'erogazione di finanziamenti e nella composizione del portafoglio crediti e investimenti |
• Contributo al cambiamento climatico attraverso le emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra, anche a seguito del potenziale incremento dei consumi energetici |
| Integrità nella condotta aziendale |
• Diffusione di una consapevole e adeguata cultura dell'etica e dei diritti umani da parte del management, dei dipendenti, dei partner commerciali, dei lavoratori della catena del valore e degli altri stakeholder • Prevenzione dei fenomeni di riciclaggio e di corruzione e disincentivazione dei comportamenti anti-competitivi • Promozione della trasparenza attraverso il rispetto della normativa fiscale applicabile e il potenziamento del sistema di controllo interno del rischio fiscale |
• Potenziali casi di non-compliance e violazione dei diritti umani all'interno dell'organizzazione e lungo la propria catena del valore, inclusa la supply chain |
| Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo |
• Contributo all'inclusione finanziaria e alle opportunità di accesso al credito attraverso la diffusione della cultura finanziaria, sviluppo di prodotti dedicati alle categorie sociali più vulnerabili e la costante prosecuzione dei progetti a favore dell'inclusione educativa e della mobilità sociale, contribuendo alla capacità dei clienti di soddisfare i propri bisogni primari • Supporto creditizio al Terzo settore e ad organizzazioni no-profit per promuovere iniziative territoriali • Contributo alla rigenerazione urbana attraverso l'erogazione di finanziamenti |
• Scarsa accessibilità / discriminazione finanziaria per le fasce sociali più vulnerabili e potenziale riduzione dei progetti a favore dell'inclusione educativa e della mobilità sociale |
| Qualità del servizio e soddisfazione del cliente |
• Maggiore soddisfazione della clientela attraverso una elevata qualità dei servizi erogati |
• Riduzione della soddisfazione della clientela dovuta a potenziale inefficace/ inefficiente gestione dei contenziosi/ reclami, della relazione con il cliente e di eventuali inefficienze dei servizi erogati anche dal punto di vista tecnologico |
Tematiche materiali
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Tematiche | Impatti generati o che possono essere generati dal Gruppo Intesa Sanpaolo (potenziali/effettivi - positivi/negativi) |
|---|---|
| materiali | Positivi Negativi |
| Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity |
• Supporto alla crescita di imprese e start-up, • Violazione dei sistemi IT / compromissione di allo sviluppo di ecosistemi di innovazione e a dati e violazione della privacy intenzionali e/o programmi di sviluppo e innovazione (digitale e non intenzionali che coinvolgono informazioni non) con impatti sull'economia e sulla società riservate, a danno dell'organizzazione e con • Accelerazione della business transformation relativi impatti diretti e indiretti sul contesto e supporto allo sviluppo di lungo termine delle esterno aziende • Potenziale mancata promozione e gestione • Diffusione di una mentalità/cultura dell'innovazione dei processi di innovazione e trasformazione con eventi e nuovi format educativi digitale, con possibile insoddisfazione della clientela e/o possibile perdita di segmenti di mercato. |
| Investimenti e assicurazione sostenibili |
• Contributo allo sviluppo sostenibile attraverso • Mancata o parziale influenza nei processi di specifici strumenti di investimento e assicurativi sviluppo sostenibile attraverso specifici strumenti con ricadute positive in ambito economico, di investimento e con ricadute negative in ambito ambientale, sociale e di governance economico, ambientale, sociale e di governance |
| Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo |
• Sostegno alla formazione e allo sviluppo delle • Potenziale riduzione dell'attrattività come datore competenze e valorizzazione delle potenzialità di lavoro a seguito di mancato rispetto di principi e unicità delle persone del Gruppo, anche e comportamenti etici all'interno del Gruppo tramite la definizione di programmi di gestione e • Potenziale aumento del turnover e perdita di sviluppo dei talenti conoscenze e competenze chiave • Promozione di un ambiente aperto alla Diversity & Inclusion, grazie a iniziative dedicate e l'attenzione alle pari opportunità di genere • Creazione di opportunità di lavoro e sviluppo professionale, all'interno e all'esterno del Gruppo • Aumento della retention aziendale anche attraverso benefits/ welfare per i dipendenti e sostegno alle famiglie • Aumento della retention aziendale tramite la remunerazione competitiva delle persone del Gruppo basata sul riconoscimento del merito • Contributo allo sviluppo di giovani talenti attraverso partnership con le Università e Business School nazionali e internazionali; collaborazioni con comunità nel settore IT e tech, spesso con focus sul genere femminile |
| Salute, sicurezza e benessere delle persone del Gruppo |
• Incremento del benessere psico - fisico delle • Diminuzione del benessere psico - fisico delle persone del Gruppo (e.g. riduzione infortuni/ persone del Gruppo (e.g. aumento tasso di malattie professionali) infortuni e malattie professionali) • Sostegno al congedo parentale • Incremento dell'equilibrio tra vita privata e professionale attraverso specifiche politiche e iniziative |
| Tutela del lavoro | • Garanzia del diritto alla libera associazione dei • Aumento del turnover dovuto anche ad un dipendenti dell'organizzazione deterioramento della dignità professionale/ • Contributo al contrasto del lavoro forzato e/o personale dei dipendenti minorile all'interno dell'organizzazione e della • Potenziali conflittualità con le organizzazioni propria supply chain sindacali e mancanze nell'applicazione del diritto • Maggiore retention dei lavoratori a seguito della alla contrattazione collettiva piena tutela dei diritti delle persone del Gruppo, della difesa dell'occupazione e attenzione alla dignità professionale/personale |
| Supporto alla comunità e impegno per la cultura |
• Contributo allo sviluppo di infrastrutture e • Contributo al peggioramento delle condizioni servizi sostenuti localmente anche attraverso della comunità di riferimento attraverso il investimenti e iniziative in ambito sociale e supporto ad attività e progetti potenzialmente culturale dannosi dal punto di vista ambientale e/o sociale • Contributo al benessere e al sostegno delle comunità locali attraverso donazioni e contributi in natura • Supporto ai bisogni sociali della collettività anche attraverso lo sviluppo di partnership e iniziative • Promozione dell'inclusione educativa e dell'occupabilità giovanile • Promozione dello sviluppo di abitazioni in social housing per i giovani in Italia ed assistenza alle persone anziane • Promozione e sviluppo costante della cultura |
Analisi di materialità e Stakeholder engagement
Tutti i temi, valutati in base agli impatti positivi e negativi sugli Stakeholder interni ed esterni, sulle strutture aziendali e sulla base dei potenziali rischi/opportunità di business correlati, sono risultati materiali e sono stati rendicontati e approfonditi nel presente documento.
I perimetri di rendicontazione per ognuna delle tematiche sono indicati alle pagg. 393-394. La lista dei temi materiali è condivisa con il Comitato di Direzione e con il Comitato Rischi e Sostenibilità, facente parte del Consiglio di Amministrazione.
I risultati ottenuti sono stati esaminati, in termini di coerenza, anche rispetto a un'analisi di contesto sui temi di sostenibilità, generali e di settore, a livello nazionale e internazionale. Tale analisi è stata, inoltre, aggiornata attraverso la lettura critica dei documenti più rilevanti in ambito ESG pubblicati nel 2023.
| RISCHI E OPPORTUNITÀ A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tema materiale | Rischi e opportunità | Trend e obiettivi nazionali e internazionali | |||
| Transizione verso un'economia sostenibile, green e circular |
• Rischi legati ai cambiamenti climatici • Gestione dei rischi reputazionali ed ESG nei finanziamenti e nei prodotti assicurativi • Transizione dai combustibili fossili |
• Supporto alla crescita della domanda e dell'offerta di prodotti e servizi low carbon • Aumento della competitività green delle imprese italiane • Supporto ai finanziamenti per progetti ambientali • Crescente attenzione verso l'economia circolare nonché verso la salvaguardia della biodiversità e dei servizi ecosistemici • Transizione verso un'economia sostenibile attraverso una rete collaborativa e la promozione di modelli di sviluppo circolari • Diffusione della cultura della tutela ambientale • Promozione di processi di "Just Transition" al fine di assicurare una transizione socialmente equa verso un'economia sostenibile, green e circular |
|||
| Valore e solidità del Gruppo |
• Qualità del credito • Utilizzo efficiente del capitale e diversificazione • Attrazione di investitori attenti alla sostenibilità • Gestione dei rischi d'impresa, ESG e reputazionali • Cambiamenti della struttura organizzativa • Interesse azionisti / investitori / analisti • Continui sviluppi normativi in ambito ESG/compliance • Gestione eventi di crisi e sviluppi macroeconomici • Business continuity |
• Globalizzazione e competitività • Valutazione di scenari a lungo termine includendo i rischi e le opportunità legati al clima • Promozione di mercati finanziari trasparenti, efficienti ed ESG friendly • Diffusione dei valori e della cultura in ambito ESG • Valutazione dei risvolti finanziari legati agli impatti ESG • Integrazione degli ambiti ESG nei processi di pianificazione strategica industriale • Crescente attenzione alla resilienza aziendale e alla business continuity |
|||
| Cambiamento Climatico |
• Rischi legati ai cambiamenti climatici • Tutela operativa in situazione di rischio • Fluttuazione dei costi dell'energia e relativi impatti su costi e investimenti aziendali • Transizione dai combustibili fossili |
• Aumento della temperatura media globale • Innalzamento dei mari e aumento della loro temperatura • Diffusione di eventi metereologici estremi • Impatti avversi per la biodiversità e competizione per le risorse naturali • Crescente set normativo applicabile in ambito nazionale e internazionale • Individuazione, gestione e rendicontazione della governance, della strategia, della gestione dei rischi climatici, degli obiettivi in relazione al clima promosse dalla TCFD • Riduzione e rendicontazione delle emissioni atmosferiche per il contrasto ai cambiamenti climatici • Utilizzo responsabile di energia e risorse naturali (ad inclusione della corretta gestione dei rifiuti in ottica di circolarità) • Energia e acqua pulite e accessibili • Promozione di azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici |

| Tema materiale | Rischi e opportunità | Trend e obiettivi nazionali e internazionali |
|---|---|---|
| Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo |
• Inclusione finanziaria • Supporto alle PMI • Gestione dei rischi reputazionali ed ESG nei finanziamenti • Danni alla reputazione e al marchio • Coerenza con esigenze dei clienti • Compliance normativa (anche in riferimento alle selling practices e product labelling) |
• Aumento dei livelli d'istruzione finanziaria anche in termini di sostenibilità • Integrazione di fattori di rischio ESG nella gestione del credito • Azioni per sradicare la povertà • Supporto ai giovani e al tessuto produttivo |
| Qualità del servizio e soddisfazione del cliente |
• Vicinanza al cliente e semplificazione operativa • Innovazione di prodotto e modelli di servizio • Rischio informatico • Pratiche commerciali scorrette • Rischi reputazionali legati all'applicazione di fattori/criteri ESG e al marchio • Insoddisfazione dei clienti • Contenziosi e reclami |
• Crescita dei depositi bancari e aumento dei prestiti, a causa o in relazione all'incertezza legata al contesto pandemico • Continuità operativa e soddisfazione dei consumatori • Riorientamento del sistema finanziario verso un'offerta che integra i criteri ESG • Salute e sicurezza dei clienti • Digitalizzazione dei servizi • Multicanalità e customizzazione dell'offerta • Crescente interesse per criptovalute e non-fungible token (NFT) |
| Innovazione, trasformazione digitale e cyber security |
• Gestione rischi di compliance e data breach • Qualità del servizio • Privacy • Rischio informatico • Diversificazione dei mercati e dei servizi • Contenziosi e reclami • Danni alla reputazione e al marchio |
• Digital transformation/Identità digitale, pagamenti e fatturazioni online • Nuove tecnologie per garantire maggiore accessibilità, efficacia ed eccellenza nei servizi erogati • Digital customer experience • Diffusione dell'utilizzo dei servizi di Home Banking • Crescente attenzione allo sviluppo e miglioramento continuo dei processi di data governance, prevenzione dei cyber attack e resilienza delle infrastrutture IT • Diffusione dell'intelligenza artificiale, blockchain, DLT e della robotica |
| Integrità nella condotta aziendale |
• Prevenzione della corruzione • Gestione rischi di compliance e data breach • Investimenti in settori controversi • Lotta alla criminalità organizzata • Posizionamento e reputazione del Gruppo |
• Diffusione della criminalità organizzata • Incentivazione di un comportamento etico • Lotta contro la corruzione attiva e passiva • Tutela della libera concorrenza • Rispetto delle norme giuslavoristiche • Privacy, Cyber & data security • Antiriciclaggio • Antifrode |
| Investimenti e assicurazione sostenibili |
• Diversificazione dell'offerta • Gestione dei rischi reputazionali ed ESG negli investimenti e in relazione ai prodotti assicurativi • Danni alla reputazione e al marchio • Coerenza con esigenze dei clienti • Compliance normativa (anche in riferimento alle selling practices e product labelling) |
• Attenzione degli investitori agli aspetti ESG e alla misurazione della sostenibilità degli investimenti, anche come strumenti per il contrasto ai cambiamenti climatici • Soddisfazione dei clienti rispetto alla gestione del patrimonio da parte degli operatori finanziari • Integrazione di fattori di rischio ESG nella gestione degli investimenti e nelle attività assicurative • Promozione di stili di vita sostenibili • Diffusione di pratiche di ESG integration negative/positive screening, impact investing • Crescente attenzione alla rendicontazione in ambito di sostenibilità per i servizi finanziari |
| Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo |
• Attrazione e retention dei talenti • Investimenti in formazione • Diversity, equity & inclusion management • Valorizzazione delle persone • Danni alla reputazione e al marchio |
• Incentivazione della proattività del consulente bancario per la diffusione dei prodotti ESG • Criteri ESG nell'incentivazione e inclusione delle persone • Diversità di genere, equità e inclusione • Diffusione di modelli di valutazione delle performance periodiche integrati con elementi ESG • Mobilità professionale |
| Salute, sicurezza e benessere delle persone del Gruppo |
• Welfare aziendale • Work-life balance e flessibilità • Gestione dei rischi per la salute e la sicurezza delle persone • Soddisfazione dei collaboratori • Danni alla reputazione e al marchio • Continuità di business |
• Attenzione al clima aziendale • Attenzione alla salute e alla sicurezza delle persone • Diffusione di pratiche di Welfare e wellbeing • Applicazione di protocolli per la prevenzione e mitigazione dei rischi di natura biologica |
Analisi di materialità e Stakeholder engagement
| Tema materiale | Rischi e opportunità | Trend e obiettivi nazionali e internazionali |
|---|---|---|
| Tutela del lavoro | • Occupazione • Rischi giuslavoristici • Cambiamenti della struttura organizzativa • Formazione continua • Contenziosi |
• Consultazione e inclusione delle persone • Continuità occupazionale/Welfare, wellbeing e ammortizzatori sociali • Crescente digitalizzazione e diffusione di modalità ibride di lavoro • Trasformazione del mix di occupazioni • Crescente mobilità lavorativa e competizione per i migliori talenti |
| Supporto alla comunità e impegno per la cultura |
• Valorizzazione del brand • Leadership del Gruppo nella società per la diffusione della cultura della sostenibilità • Promozione e misurazione di attività ad alto impatto sociale • Supporto ad attività in settori controversi e rischio reputazionale • Gestione dei cambiamenti sociodemografici in corso • Danni alla reputazione e al marchio |
• Sviluppo sociale ed economico delle comunità locali • Rafforzamento della cooperazione per realizzare obiettivi globali di sviluppo sostenibile • Diffusione di strumenti di finanza sociale • Aumento delle diseguaglianze sociali • Innalzamento dell'età media della popolazione |

Creazione di valore sostenibile e integrità nel business

1
Massimo de-risking upfront, abbattendo il Costo del rischio
2 Riduzione strutturale dei Costi, grazie alla tecnologia
3 Crescita delle Commissioni, grazie a Wealth Management, Protection & Advisory
4
Forte impegno nell'ESG, con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale e grande focus sul clima

Nonostante gli effetti negativi sull'economia reale scaturiti dalla crisi pandemica e dal recente conflitto in Ucraina, anche negli ultimi anni Intesa Sanpaolo si è dimostrata in grado di realizzare notevoli risultati generando valore per tutti gli stakeholder.
Oggi il Gruppo Intesa Sanpaolo si presenta tra i principali operatori del settore ed è ben posizionato per poter cogliere al meglio le opportunità del mercato, grazie alle competenze distintive acquisite negli anni, al network internazionale consolidato, ai continui investimenti in tecnologia e digitale, alla posizione di primo piano in ambito ESG e ad un modello operativo snello che ha già più volte dimostrato di saper evolvere in modo proattivo anticipando le nuove dinamiche di mercato.
Il Gruppo ha dimostrato di essere una macchina operativa di successo, raggiungendo sistematicamente i propri obiettivi. Inoltre, il mutato scenario dei tassi, la capacità della Banca di gestire i costi con forte attenzione e flessibilità e il massivo deleveraging realizzato rappresentano il volano per un'ulteriore crescita, anche in un contesto di grande complessità come quello attuale.
Intesa Sanpaolo si distingue da tempo per il proprio ruolo in ambito ESG, in cui è tra le best practice globali sulla componente sociale, e ambisce a rafforzare tale leadership su tutte le dimensioni del paradigma ESG. Il Gruppo continuerà ad operare a supporto della collettività, con particolare attenzione alle categorie più in difficoltà, allo stesso tempo rinnovando l'impegno Net-Zero, supportando la transizione energetica al fine di contemperare le esigenze ambientali e sociali.
Il Gruppo ha l'ambizione di essere un Wealth Management, Protection & Advisory leader nel panorama europeo, caratterizzato da Zero-NPL, dalla forte spinta digitale e dal focus sulle commissioni, continuando allo stesso tempo ad eccellere in ambito ESG e offrendo la migliore esperienza professionale per le proprie persone.
Con il Piano d'Impresa 2022-2025, la Banca, oltre ad offrire la migliore esperienza professionale per le proprie persone, si è posta l'obiettivo di continuare a generare valore per tutti gli stakeholder e allo stesso tempo costruire una banca profittevole, innovativa e sostenibile.
Nel corso del 2023 è proseguito lo sviluppo delle principali iniziative industriali del Piano d'Impresa 2022-2025 (si veda il Bilancio 2023, pag. 46), i cui obiettivi verranno conseguiti attraverso una strategia imperniata su quattro cardini fondamentali (i "Pillar" del Piano) e sviluppata grazie alla qualità delle persone che compongono la Banca:
• Massivo de-risking upfront, abbattendo il costo del rischio:
Intesa Sanpaolo ha sempre gestito proattivamente e prudentemente il proprio portafoglio di rischi, superando indenne le diverse crisi degli ultimi anni. Con il Piano d'Impresa 2022-2025 il Gruppo persegue una strategia strutturale di de-risking, già significativamente avviata nel precedente Piano di Impresa, collocandosi tra i migliori in Europa per ratio e stock di crediti deteriorati (Zero-NPL Bank), con un conseguente netto calo del Costo del rischio.
• Riduzione strutturale dei costi grazie alla tecnologia:
Intesa Sanpaolo è già un operatore di riferimento nell'efficienza operativa e nella gestione dei costi, grazie ad un costante presidio e alla forte flessibilità che hanno portato la Banca a essere molto efficiente, pur mantenendo un significativo livello di investimenti a supporto della crescita. La prossima sfida sarà quella di rafforzare ulteriormente il vantaggio competitivo nella gestione dei costi e diventare leader assoluto nel panorama europeo per efficienza operativa.
Nell'orizzonte di Piano 2022-2025, Intesa Sanpaolo continuerà a generare valore per tutti i suoi stakeholder, rispettando ancora una volta gli impegni presi con i propri azionisti e le proprie persone e contribuendo allo sviluppo economico, sociale e ambientale del Paese.
Creazione di valore sostenibile e integrità nel business

Tali obiettivi sono illustrati nelle diverse sezioni del documento, unitamente ai progressi raggiunti nel 2023. Tra questi figurano:
| Stakeholder | Benefici | Risultati 2023 | Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Azionisti | Risultato netto Dividendi |
ƒ 7,7mld di euro di Risultato netto nel 2023 (+76% vs 2022()) ƒ 5,4mld di euro di dividendi cash per il 2023, pari ad un cash payout ratio del 70%() e 12% di dividend yield() + buyback equivalente a ~55pb del CET1 ratio che si intende lanciare a giugno 2024(**) |
ƒ >€5mld di Risultato netto nel 2022, €6,5mld nel 2025 ƒ >€22mld distribuiti agli Azionisti per il periodo 2021-2025 (payout ratio annuale del 70%, combinato con un addizionale buyback pari a €3,4mld nel 2022) |
| Famiglie e imprese | Nuovo credito a medio lungo termine erogato all'economia reale |
~60,4mld di euro (141,8 dal 2022) di cui ~40,3mld in Italia (98,7 dal 2022) |
~€328mld di cui €285mld in Italia |
| Dipendenti | Spese del personale | ~7,0mld di euro (13,7 dal 2022) | ~€26,5mld |
| Fornitori | Acquisti e investimenti | ~4,4mld di euro (8,9 dal 2022) | ~€17mld |
| Settore Pubblico | Imposte dirette e indirette | ~4,6mld di euro (7,8 dal 2022) | ~€15mld |
(*) Riesposto per l'applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 da parte delle società assicurative del Gruppo.
(**) Come previsto nel Piano di Impresa 2022-2025. €2,6mld pagati come interim dividend il 22.11.23.
(***) Basato sul Prezzo medio del titolo ISP nel 2023. Soggetto all'approvazione degli azionisti.
(****) Soggetto all'approvazione della BCE e degli azionisti.
L'esercizio 2023 si è chiuso con un utile netto consolidato in crescita di oltre il 76% a 7.724 milioni. Il miglioramento è stato sostenuto dal positivo andamento della gestione operativa, in particolare dal lato dei ricavi, e dalle diminuite rettifiche di valore su crediti, pressoché dimezzatesi rispetto al 2022. Nel corso di quell'esercizio si erano infatti registrate, da un lato, appostazioni relative al rischio, principalmente di credito, verso Russia e Ucraina per complessivi 1.415 milioni al lordo dell'effetto fiscale; dall'altro, rettifiche su crediti in bonis per 1.174 milioni lordi, che includevano componenti riferite a management overlay e ad azioni di de-risking, solo parzialmente mitigate da riprese sugli overlay a presidio della vulnerabilità delle moratorie (721 milioni).
Dal lato dei ricavi, i proventi operativi netti sono saliti a 25.138 milioni (+17,2% rispetto al 2022), trainati dal positivo andamento degli interessi netti. Questi ultimi sono cresciuti del 54,2% a 14.646 milioni, sostenuti in particolare dall'intermediazione con clientela e dagli interessi sulle attività finanziarie in portafoglio. La dinamica degli interessi netti ha più che compensato le flessioni evidenziate da altre voci di ricavo. Le commissioni nette sono diminuite del 4% a 8.558 milioni, condizionate dalla volatilità dei mercati; il risultato dell'attività assicurativa è rimasto sostanzialmente stabile a 1.666 milioni (-0,5%); il risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value ha registrato una contrazione del 78,4% a 298 milioni, da leggersi congiuntamente all'incremento del margine di interesse con riferimento all'operatività in certificates; gli altri proventi/oneri operativi netti si sono ridotti a -30 milioni (-32 milioni nel 2022), in virtù di aumentati utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto.
Nel contesto inflattivo che ha caratterizzato il 2023, i costi operativi sono saliti del 3,6% a 11.329 milioni. In dettaglio, le spese per il personale si sono incrementate del 3,5% a 6.981 milioni: al loro interno gli effetti positivi della riduzione degli organici medi hanno solo parzialmente compensato gli adeguamenti retributivi scaturenti dal rinnovo del contratto nazionale collettivo. Le spese amministrative sono risultate parimenti in aumento del 3,1% a 3.002 milioni, seppur con andamenti contrapposti fra le diverse voci. Anche gli ammortamenti hanno registrato una crescita del 5,2% a 1.346 milioni che ha interessato in particolare la componente riferita alle immobilizzazioni immateriali, essenzialmente investimenti in tecnologia.
(1) I commenti, se non diversamente specificato, sono basati sui dati degli schemi riclassificati pubblicati nel Bilancio consolidato 2023 del Gruppo Intesa Sanpaolo. Si segnala che, pur a fronte dell'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2023, dell'IFRS 17 Contratti assicurativi e dell'IFRS 9 Strumenti finanziari (in seguito al termine del regime di "Deferral Approach") da parte delle compagnie assicurative del Gruppo, negli schemi riclassificati è stata assicurata continuità di rappresentazione rispetto all'impostazione adottata negli esercizi precedenti, sia per le poste di Stato patrimoniale che per quelle di Conto economico. Coerentemente con la modifica, nei prospetti contabili consolidati, dei dati di raffronto in seguito all'applicazione retrospettiva dei due principi a far data dal 1° gennaio 2022, anche i dati comparativi degli schemi riclassificati risultano riesposti in termini omogenei. Gli importi sono espressi in milioni di euro. Per ulteriori dettagli o approfondimenti, si fa rinvio al Bilancio Consolidato 2023 del Gruppo Intesa Sanpaolo.

La descritta dinamica dei ricavi e dei costi ha determinato un miglioramento del 31,4%, a 13.809 milioni, del risultato della gestione operativa mentre il cost/income è sceso di quasi 6 punti percentuali, dal 51% al 45,1%.
Le rettifiche di valore nette su crediti si sono più che dimezzate a 1.529 milioni, dai 3.113 milioni del 2022 che includevano, tra gli altri, gli effetti valutativi delle esposizioni verso Russia e Ucraina per 1.298 milioni (nel 2023 sono state invece contabilizzate riprese per complessivi 206 milioni).
Il conto economico consolidato del 2023 ha inoltre registrato:
In seguito a tali appostazioni il risultato corrente lordo si è attestato a 12.058 milioni, in crescita del 64,6%.
L'evoluzione della base imponibile ha dato luogo ad un aumento delle imposte sul reddito a 3.438 milioni (+65,3%), pur avendo beneficiato di 352 milioni in seguito all'iscrizione di imposte anticipate relative a perdite pregresse della ex UBI Banca. Al netto delle imposte sono stati inoltre rilevati oneri di integrazione e incentivazione all'esodo per 222 milioni (140 milioni nel 2022), unitamente ad effetti economici negativi dell'allocazione dei costi di acquisizione per -161 milioni (-146 milioni nel 2022).
Continua ad essere rilevante, seppur in diminuzione, l'importo degli oneri finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario: 485 milioni (706 milioni al lordo dell'effetto fiscale) rispetto ai 576 milioni (836 milioni al lordo dell'effetto fiscale) registrati nel 2022.
Con riferimento agli aggregati patrimoniali, al 31 dicembre 2023 i finanziamenti verso clientela hanno totalizzato 429,5 miliardi, in riduzione del 3,9% rispetto a dodici mesi prima. L'andamento è stato determinato dai crediti di natura commerciale, diminuiti del 4,2% a 402,1 miliardi: il comparto ha infatti risentito del rialzo dei tassi di interesse che ha frenato la domanda, sia dal lato delle imprese, sia da parte delle famiglie, in particolare con riferimento ai finanziamenti a medio-lungo termine. In virtù delle continue azioni di de-risking, i crediti deteriorati netti sono scesi al di sotto dei 5 miliardi (-9,7%) mentre la loro incidenza è rimasta stabile al 2,3% in termini lordi e all'1,2% in termini netti(2). La loro copertura è migliorata al 49,8%, dal 48,4% di fine 2022.
Dal lato della provvista, a fine 2023 la raccolta diretta bancaria del Gruppo si presentava in crescita del 5,6% a 576,1 miliardi. Rispecchiando la tendenza in atto a livello di sistema e nonostante la ripresa intervenuta nel quarto trimestre, i conti correnti hanno evidenziato una diminuzione del 5,8% a 407,9 miliardi; la loro dinamica è stata ampiamente compensata dalla positiva evoluzione delle obbligazioni, salite del 49,6% a 78,3 miliardi, in virtù di un importante piano di funding che ha permesso al Gruppo di rafforzare i buffer disponibili rispetto ai requisiti MREL. È risultata parimenti in progresso anche l'altra raccolta (+41,2% a 62,4 miliardi), in particolare quella valutata al fair value, per la quasi totalità rappresentata da certificati di investimento (+80,4% a 29,9 miliardi).
La raccolta diretta assicurativa si è confermata sostanzialmente stabile a 172,7 miliardi (-0,5% rispetto a dicembre 2022). Al positivo andamento delle passività assicurative (+1,9% a 119,8 miliardi) si sono contrapposte le riduzioni delle passività finanziarie designate al fair value (-5,1% a 51,4 miliardi), integralmente rappresentate da contratti di investimento unit linked, e dell'altra raccolta assicurativa al costo ammortizzato (-22,6% a 1,5 miliardi), nella quale sono incluse le passività subordinate.
La raccolta indiretta ha chiuso il 2023 con uno stock di 722,2 miliardi, in progresso del 10%. L'evoluzione è stata trainata in primis dalla raccolta amministrata, salita del 22,8% a 278,2 miliardi; il risparmio gestito si è invece attestato a 444 miliardi, evidenziando una ripresa del 3,2%, essenzialmente concentrata nel quarto trimestre in virtù del buon andamento dei mercati.
In uno scenario di generale preoccupazione per il protrarsi del conflitto fra Russia e Ucraina e per l'aggravamento delle tensioni nella regione mediorientale, caratterizzato da prospettive di moderato rallentamento dell'economia
(2) In base alla definizione EBA, al 31 dicembre 2023 l'incidenza dei crediti deteriorati è diminuita all'1,8% in termini lordi ed allo 0,9% in termini netti (1,9% e 1% a fine 2022).
reale, da attesi progressi nella riduzione dell'inflazione e da auspicate riduzioni dei tassi, viene richiesto un presidio sempre più attento dei fattori che consentono di perseguire una redditività sostenibile: elevata liquidità, capacità di funding, basso leverage, adeguata patrimonializzazione e prudenti valutazioni delle attività.
A fine 2023 le attività liquide del Gruppo ammontavano a 307 miliardi, di cui 202 miliardi (al netto haircut) prontamente disponibili. Entrambi gli indicatori regolamentari – Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio – risultano ampiamente rispettati. Al 31 dicembre 2023 le operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti erano in essere per 45 miliardi.
Le fonti di raccolta sono stabili e ben diversificate, con la raccolta diretta bancaria da clientela (inclusi i titoli emessi) costituita per il 78% dalla componente retail.
Nel 2023 la raccolta a medio lungo termine wholesale è stata di 22,4 miliardi, nel cui ambito figurano operazioni benchmark di Tier 2 per un miliardo di euro, di green senior non-preferred per 2,25 miliardi di euro e 600 milioni di sterline, di green senior preferred per 2,25 miliardi di euro, di social senior preferred per 750 milioni di sterline, di senior preferred per 5,5 miliardi di euro e 4,25 miliardi di dollari, di senior non-preferred per 1,5 miliardi di dollari, di obbligazioni bancarie garantite per 1,25 miliardi di euro e di Additional Tier 1 per 1,25 miliardi di euro (per il 91% collocate presso investitori esteri).
Il leverage ratio al 31 dicembre 2023 era pari al 5,8%.
La patrimonializzazione del Gruppo si mantiene elevata e largamente superiore ai requisiti regolamentari. A fine 2023 – deducendo dal capitale 2,6 miliardi di acconto dividendi 2023 pagati a novembre 2023 e 2,8 miliardi di saldo dividendi 2023 proposto, il Common Equity Tier 1 ratio (ovvero il rapporto tra il Capitale primario, Common Equity Tier 1, e il totale delle attività ponderate) è risultato pari al 13,7%.
| Indicatori [mln di euro] | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Finanziamenti verso clientela | 429.540 | 446.854 |
| Raccolta diretta bancaria | 576.136 | 545.386 |
| Raccolta diretta assicurativa | 172.746 | 173.672 |
| Patrimonio netto del Gruppo | 63.963 | 61.103 |
| Utile netto consolidato | 7.724 | 4.379 |
| Dividendi | 5.408 | 3.046 |
| Capitalizzazione media di borsa | 45.144 | 38.433 |
| Totale attività | 963.570 | 974.587 |
| Valore economico generato | 25.903 | 20.655 |
| Valore economico distribuito | -20.583 | -16.196 |
Dati di raffronto riesposti, ove necessario e se materiale, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Il valore economico generato nell'esercizio dal Gruppo viene calcolato secondo le istruzioni dell'Associazione Bancaria Italiana ed in coerenza con gli standard di riferimento a livello internazionale. Il calcolo viene effettuato riclassificando le voci del Conto economico consolidato incluso nei prospetti contabili disciplinati dalla Circolare n. 262 della Banca d'Italia.
Il valore economico generato, nell'esercizio 2023 salito a 25,9 miliardi, è rappresentato dal Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa – che tiene dunque conto anche delle rettifiche di valore da deterioramento di crediti e di altre attività finanziarie – cui si aggiungono le quote di utili e perdite realizzati su partecipazioni e investimenti e gli altri proventi netti di gestione. Il valore economico generato esprime il valore della ricchezza prodotta, in massima parte distribuito tra le controparti (Stakeholder) con le quali il Gruppo si rapporta a vario titolo nell'operatività quotidiana. In dettaglio:
• i dipendenti e i collaboratori hanno beneficiato del 32% del valore economico generato, per un totale di circa 8,2 miliardi. Nell'importo complessivo sono inclusi, oltre alle retribuzioni del personale dipendente, anche i compensi corrisposti alle reti di consulenti finanziari, i compensi corrisposti ai consulenti finanziari della Divisione Private e la quota, riferita alle spese per il personale, dei costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi;

Il restante ammontare del valore economico generato, 5,3 miliardi, è stato trattenuto dal sistema impresa ed è prevalentemente costituito da rettifiche/riprese di valore e accantonamenti, imposte anticipate e differite e dall'utile consolidato destinato a riserva.
| VALORE ECONOMICO | Milioni di euro | |
|---|---|---|
| VALORE ECONOMICO GENERATO VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO |
25.903 -20.583 |
100,0% 79,5% |
| Dipendenti e collaboratori | -8.164 | 31,5% |
| Fornitori | -2.965 | 11,5% |
| Stato, Enti e Istituzioni, Comunità | -3.677 | 14,2% |
| Azionisti, Detentori di strumenti di capitale e Terzi | -5.777 | 22,3% |
| VALORE ECONOMICO TRATTENUTO | 5.320 | 20,5% |

Creazione di valore sostenibile e integrità nel business
| Lotta alla corruzione | 101 |
|---|---|
| Contrasto al riciclaggio | 103 |
| Rispetto della normativa fiscale | 104 |
| Tutela della libera concorrenza | 108 |
| Rispetto della privacy e protezione dei dati | 109 |
| Rispetto delle norme giuslavoristiche | 111 |
| Le attività di audit | 113 |
| Contenzioso e sanzioni | 114 |
Il Gruppo Intesa Sanpaolo riconosce che l'osservanza delle normative e dei codici di condotta interni ed esterni ricopre un significativo rilievo, anche dal punto di vista strategico e, pertanto, agisce nella convinzione che il rispetto delle regole e la correttezza negli affari (lotta alla corruzione attiva e passiva, contrasto al riciclaggio, rispetto della normativa fiscale, tutela della libera concorrenza, rispetto della privacy e delle norme che regolano i rapporti di lavoro) costituiscano elementi fondamentali nello svolgimento dell'attività bancaria, che per sua natura è fondata sulla fiducia e la trasparenza. Intesa Sanpaolo ritiene, infatti, che il rispetto delle regole favorisca la creazione e il mantenimento di un contesto economico competitivo e la tutela dei diritti dei clienti. La consapevolezza e diffusione della cultura dell'etica e dei diritti umani tra le persone del Gruppo, i propri partner commerciali e portatori d'interesse può tradursi in un contributo concreto per lo sviluppo del territorio e della comunità. Il Gruppo è impegnato infatti nel perseguire gli obiettivi aziendali con onestà, correttezza e responsabilità, nel pieno e sostanziale rispetto delle regole, dell'etica professionale e dello spirito degli accordi sottoscritti, prevedendo standard elevati di compliance per tutte le persone del Gruppo.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 |
|---|---|---|
| Lotta alla corruzione e contrasto al riciclaggio |
Formazione per prevenire la corruzione e il riciclaggio |
ƒ 88.485 persone del Gruppo formate (94,4% del totale) ƒ 387.721 ore erogate La formazione su anticorruzione e antiriciclaggio è obbligatoria e segue cicli pluriennali, anche secondo le prescrizioni locali |
| Sanzioni disciplinari per corruzione nei confronti di persone del Gruppo |
ƒ 0 | |
| Licenziamenti per corruzione | ƒ 0 | |
| Consulenze e clearing interni su operazioni nelle aree a maggior rischio corruzione |
ƒ 500 | |
| Certificazioni | ƒ Concluso nel 2023, con il coinvolgimento di numerose strutture del Gruppo, il primo dei due audit programmati ai fini del mantenimento della certificazione UNI ISO 37001:2016 Anti-bribery management systems, che ha validità sino a maggio 2025 |

| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 |
|---|---|---|
| Tutela della libera concorrenza |
Formazione sulla libera concorrenza | ƒ 60.152 persone del Gruppo formate (64,2% del totale) ƒ 1.340.265 ore erogate |
| Richieste interne di consulenze e clearing antitrust su progetti del Gruppo |
ƒ Sono state richieste consulenze e clearing per 121 iniziative, di cui 19 consulenze e 80 clearing conclusi (pareri non soggetti a variazioni o aggiornamenti); le rimanenti sono ancora in corso |
|
| Rispetto della privacy e protezione dei dati |
Formazione sul rispetto della privacy | ƒ 76.405 persone del Gruppo formate (81,5% del totale) ƒ 117.319 ore erogate |
| Casi di perdita o furto di dati della clientela |
ƒ In Italia valutati 142 casi, per 133 dei quali non è stato rilevato un rischio per i diritti e le libertà degli interessati e pertanto non è stato necessario procedere con la notifica all'Autorità Garante. Per i restanti 9 casi si è proceduto con la notifica all'Autorità Garante e, per 2 di essi, si è anche provveduto alla notifica agli interessati. Nel perimetro estero UE valutati 87 casi di presunta violazione di dati personali, per 77 dei quali i Data Protection Officer locali non hanno rilevato un rischio per i diritti e le libertà degli interessati, i restanti 10 casi sono stati riportati alle Autorità locali |
|
| Tutela del consumatore |
Formazione per la tutela del consumatore |
ƒ 76.932 persone del Gruppo formate (82,1% del totale) ƒ 1.567.128 ore erogate |
| Attività di audit | Audit ESG | ƒ Svolti 7 audit rientranti nell'ambito del Programma ESG oltre a 3 verifiche "ESG related" (focalizzate principalmente su altri aspetti, ma che includono anche analisi su temi ESG) |
| Whistleblowing | Segnalazioni di whistleblowing | ƒ 30 segnalazioni sul canale ordinario di capogruppo, di cui 1 giudicata non pertinente; per 29 sono stati avviati specifici accertamenti. In aggiunta, sui canali whistleblowing attivi nelle Banche Estere del Gruppo sono pervenute 8 segnalazioni, di cui 4 giudicate non pertinenti |
Intesa Sanpaolo intende agire da interlocutore attendibile e qualificato per i regolatori. In tale contesto, il Gruppo aderisce attivamente ai principi del Global Compact delle Nazioni Unite che prevedono lo sviluppo di politiche per la lotta alla corruzione, per la tutela dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori e per il rispetto dell'ambiente.
Il Gruppo ha definito e attuato un articolato sistema di valutazione dei rischi, diffuso sulle strutture aziendali e applicato secondo i criteri di risk assessment. Il rispetto delle regole e l'integrità della condotta aziendale sono inoltre assicurati da attività di compliance dedicate al presidio del rischio in materia di anticorruzione, antiriciclaggio e tutela della concorrenza. Il Gruppo si conforma al principio di collaborazione attiva nell'azione di prevenzione di tali fenomeni che rappresentano una grave minaccia per l'economia legale.
Intesa Sanpaolo segue l'evoluzione della normativa fiscale internazionale guidata dall'OCSE per contrastare i fenomeni di erosione fiscale e slittamento dei profitti da Paesi ad alta fiscalità verso quelli a bassa fiscalità, con l'impegno costante di rispettarne i principi. Intesa Sanpaolo è impegnata costantemente nell'attuazione degli interventi normativi, organizzativi e tecnologici atti a rispondere adeguatamente alle esigenze di tutela della privacy.
L'Internal auditing svolge una costante e indipendente azione di sorveglianza sul regolare andamento dell'operatività e dei processi del Gruppo. Per il dettaglio delle politiche definite dal Gruppo in ogni ambito di rilievo si rimanda ai singoli paragrafi.
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->
Creazione di valore sostenibile e integrità nel business
Il Codice Etico di Gruppo prevede che gli obiettivi aziendali siano perseguiti con onestà, correttezza e responsabilità, nel pieno e sostanziale rispetto delle regole, dell'etica professionale e dello spirito degli accordi sottoscritti. A tal fine il Gruppo riconosce il rilievo strategico dell'attività volta a garantire l'osservanza delle normative e dei codici di condotta interni ed esterni; sono definiti standard elevati di compliance per tutte le persone del Gruppo, sanciti in primis dal Codice Etico e dal Codice di Comportamento. Si stabilisce, inoltre, che Intesa Sanpaolo si ispira alle Linee Guida dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e ai principi anticorruzione statuiti dalle Nazioni Unite. Il Gruppo si impegna altresì a contribuire alla lotta contro la corruzione, applicando il principio di "tolleranza zero" e adottando la massima coerenza e trasparenza dei comportamenti aziendali, prevenendo laddove possibile le situazioni di conflitto di interesse anche solo potenziale. Il Gruppo si è dotato, nel tempo, di rigorose procedure interne e di specifiche Linee Guida per la prevenzione del rischio di commissione di reati di corruzione.
Il D. Lgs. 231/01 (Decreto) prevede un regime di responsabilità amministrativa delle Società per alcuni reati o illeciti specificamente individuati, commessi nel loro interesse o vantaggio. Intesa Sanpaolo si è da tempo dotata del Modello di organizzazione, gestione e controllo che definisce i principi di controllo e di comportamento da adottare per ridurre il rischio di commissione dei reati o illeciti previsti dal Decreto, tra i quali la corruzione e i reati ambientali.
Nella predisposizione del Modello si è tenuto conto della normativa, delle procedure e dei sistemi di controllo esistenti in quanto idonei anche come misure di prevenzione di reati e illeciti in genere, inclusi quelli previsti dal Decreto.
Quali specifici strumenti già esistenti e diretti a programmare la formazione e l'attuazione delle decisioni aziendali e ad effettuare i controlli sull'attività di impresa, anche in relazione ai reati e agli illeciti da prevenire, la Banca ha individuato:
Il Consiglio di Amministrazione delega le strutture a dare attuazione al Modello e a curare il costante aggiornamento e l'implementazione della normativa interna e dei processi aziendali, che costituiscono parte integrante del Modello, nel rispetto dei principi di controllo e di comportamento definiti per ogni attività sensibile. L'efficace e concreta attuazione del Modello è garantita altresì:
Ferma restando l'autonoma responsabilità di ciascuna società di diritto italiano del Gruppo in ordine all'adozione e all'efficace attuazione di un proprio Modello, Intesa Sanpaolo nell'esercizio della sua funzione di Capogruppo impartisce criteri e direttive di carattere generale e verifica la rispondenza dei Modelli delle società a tali criteri e direttive. Nel corso del 2023 la Capogruppo ha aggiornato il Modello per tenere conto delle recenti evoluzioni normative ed in particolare del D.Lgs. 24/2023 che, in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937, ha disciplinato in modo organico i sistemi interni di segnalazione (c.d. whistleblowing) e modificato il D.Lgs. 231/2001, rinviando alle disposizioni del citato Decreto per quanto riguarda i canali di segnalazione interna, il divieto di ritorsione e il sistema disciplinare. Sono in corso le attività di aggiornamento del Modello da parte delle società italiane del Gruppo.

Al fine di consentire all'OdV una visione d'insieme sulla pianificazione dei controlli, la funzione Compliance raccoglie annualmente dalle strutture preposte i piani delle attività sulle aree sensibili e li integra nel Piano delle Verifiche 231. L'OdV, sulla scorta di tale documento, valuta l'adeguatezza del programma di verifiche ed elabora eventuali azioni di rafforzamento.
I responsabili delle unità organizzative coinvolte nei processi sensibili ai sensi del Decreto, mediante un processo di autodiagnosi complessivo sull'attività svolta, attestano l'attuazione del Modello. Infine, è assicurata una costante attenzione alla formazione e diffusione della cultura di compliance: a tal riguardo è stato rivisto il corso di formazione a distanza il cui rilascio, pianificato nel triennio 2022-2024, è in corso.
Le Linee Guida Anticorruzione di Gruppo, approvate dal Consiglio di Amministrazione, già adottate a partire dal 2017, individuano i principi, identificano le aree sensibili e definiscono i ruoli, le responsabilità e i macroprocessi per la gestione di tale rischio, rafforzando ulteriormente un quadro normativo interno già caratterizzato dalla presenza del Codice Etico, del Codice Interno di Comportamento di Gruppo e – per le società italiane del Gruppo – del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Le Linee Guida definiscono l'impegno a rispettare le disposizioni normative volte a contrastare la corruzione in ogni sua forma, ove per corruzione si intende l'offerta o l'accettazione, in via diretta o indiretta, di denaro o altra utilità in grado di influenzare il ricevente, al fine di indurre o premiare l'esecuzione di una funzione/attività o l'omissione della stessa. In coerenza con le best practice internazionali, il Gruppo non tollera:
Il presidio della materia è assegnato alla Direzione Centrale Anti Financial Crime, al suo Responsabile è attribuito il ruolo di Responsabile Anticorruzione di Gruppo.
Le Linee Guida Anticorruzione sono approvate e adottate dalle società italiane ed estere del Gruppo.
Il 29 settembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato l'aggiornamento delle Linee Guida Anticorruzione di Gruppo con le seguenti previsioni: aggiornamento delle fonti normative esterne e inserimento delle più importanti fonti di "soft law"(3); affinamenti del processo attraverso il quale vengono individuate le aree a maggior rischio; inclusione nelle erogazioni soggette alla disciplina delle Linee Guida anche dell'adesione ad attività associative che di fatto sono assimilabili per rischio alle beneficenze; inserimento di un focus sui "Business Introducers"(4), con ulteriori specifiche cautele, in considerazione dei maggiori rischi collegati a tale fattispecie; integrazione delle attività svolte dalla Direzione Centrale Anti Financial Crime; inserimento di uno specifico riferimento a quanto previsto dalla norma Iso 37001 relativamente alla necessità di acquisire periodiche dichiarazioni di impegno al rispetto delle Linee Guida da parte dei componenti il Consiglio di Amministrazione e dei Dirigenti apicali della Capogruppo; introduzione della facoltà in capo al Responsabile Anticorruzione di Gruppo di autorizzare deroghe a talune disposizioni contenute nelle Linee Guida in specifiche operazioni/situazioni caratterizzate da limitati rischi di corruzione. Nel corso del 2023 è proseguita la verifica di coerenza della normativa interna di dettaglio ai principi generali definiti nelle Linee Guida Anticorruzione, al fine di procedere al necessario allineamento, e l'analisi dei presidi anticorruzione effettivamente in essere nelle singole aree a maggior rischio, al fine di individuare eventuali interventi di rafforzamento. In particolare, sono state aggiornate le normative di processo in tema di: Regole per la gestione degli omaggi e delle spese di rappresentanza con l'adozione da parte della Capogruppo dell'applicativo informatico "Registro Omaggi"; Gestione patrimonio immobiliare e Immobili e Patrimonio Artistico - Gestione amministrativa Immobili, in particolare per quanto concerne la vendita e gestione - locazione/comodato - di immobili per finalità sociali (progetto "Immobili per il bene"); Cessione beni mobili, in particolare per quanto concerne modalità, strumenti e tempistiche dei controlli anticorruzione sui beneficiari degli interventi nell'ambito dell'iniziativa "Donare per non sprecare".
(3) Nelle fonti di "soft law" sono presi in considerazione gli orientamenti espressi da Gruppi di lavoro internazionali e Autorità dedicate a vario titolo alla prevenzione del fenomeno della corruzione (fra cui: Group of States against Corruption (GRECO) – Consiglio d'Europa; Working Group on Bribery in International Business Transactions – OECD; Autorità Nazionale Anticorruzione – Italia; Department of Justice – USA; Serious Fraud Office – Regno Unito; Agence Française Anticorruption – Francia).
(4) Per "Business Introducers" si intendono soggetti terzi che, mettendo in contatto il Gruppo con clientela potenziale o esistente, promuovono lo sviluppo delle attività del Gruppo nell'ambito dei servizi bancari, finanziari e assicurativi, ad esclusione di coloro che svolgono attività di sviluppo commerciale o collocamento di prodotti/servizi del Gruppo e che sono sottoposti a specifiche discipline o forme di vigilanza nelle proprie giurisdizioni (in Italia, ad esempio, le Banche e gli altri intermediari collocatori di prodotti d'investimento, i Consulenti Finanziari, gli Agenti in Attività Finanziaria, i Mediatori Creditizi, gli Intermediari Assicurativi).
Creazione di valore sostenibile e integrità nel business
Intesa Sanpaolo aveva già ottenuto a maggio 2022 il rinnovo della certificazione UNI ISO 37001:2016 Antibribery management systems, che costituisce lo standard internazionale in materia, con ampliamento del perimetro che comprende le entità del Gruppo incluse nel risk assessment di Compliance e di Anti Financial Crime. In particolare, la certificazione ha validità sino a maggio 2025 (subordinatamente a due audit di mantenimento) e riguarda Intesa Sanpaolo (incluse le filiali estere), le entità bancarie e le principali realtà finanziarie e assicurative. Nel corso del 2023 è stato concluso il primo dei due audit di mantenimento (il successivo è previsto per il 2024) che ha compreso diverse sessioni di verifica che hanno coinvolto Direzioni Centrali di Capogruppo, Direzioni Regionali della Divisione Banca dei Territori, Filiali italiane di dette Direzioni Regionali e una filiale estera, nonché un campione di cinque società italiane ed estere.
In corso d'anno sono state evase dalla Direzione Centrale Anti Financial Crime 500 pratiche tra consulenze e clearing aventi ad oggetto specifiche operazioni nelle aree a maggior rischio corruzione, con particolare riferimento ai temi di acquisto, gestione e cessione di partecipazioni e altri asset, beneficenze, sponsorizzazioni, rapporti con fornitori, assunzione di personale e omaggi.
Nel corso del 2023 è proseguita l'erogazione del corso e-learning rilasciato nei confronti delle persone del Gruppo operanti nelle società italiane e nelle filiali estere. In particolare, sono resi disponibili e in corso di erogazione gli aggiornamenti in tema Anti-Bribery and Corruption per il perimetro Italia (piattaforma Apprendo) e per il perimetro Estero (piattaforma LEA) aventi per oggetto il richiamo dei principali obblighi generali e degli adempimenti specifici previsti dalla normativa interna in materia di Anticorruzione.
Non risultano casi di provvedimenti disciplinari connessi a episodi di corruzione. Non si registrano sanzioni significative per non conformità a leggi o regolamenti relativamente a corruzione.
Intesa Sanpaolo pone particolare attenzione al rispetto della normativa nazionale e internazionale volta a contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, che riconosce come grave minaccia per l'economia legale con effetti destabilizzanti per il sistema bancario e si conforma al principio di collaborazione attiva nell'azione di prevenzione di tali fenomeni.
Nel rispetto delle previsioni normative del legislatore e delle Autorità di vigilanza di settore e ispirandosi agli standard internazionali contenuti nelle Raccomandazioni del GAFI (Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale - Financial Action Task Force), il Gruppo ha adottato procedure, strumenti e controlli volti a mitigare il rischio di essere coinvolto, anche inconsapevolmente, in fatti di riciclaggio, finanziamento del terrorismo, violazione degli embarghi e della normativa armamenti.
Il sistema di governo del Gruppo per il contrasto ai fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo è basato su Linee Guida che costituiscono un quadro di riferimento sistematico e funzionale, improntato al principio di collaborazione attiva da parte del Gruppo nella prevenzione di tali attività illecite.
Sono attivi specifici processi e procedure in materia di obblighi di adeguata verifica della clientela, segnalazione delle operazioni sospette, conservazione e messa a disposizione di dati, informazioni e documenti, valutazione e gestione del rischio, controllo interno e garanzia di osservanza di tutte le disposizioni pertinenti per prevenire e impedire la realizzazione di operazioni connesse al riciclaggio, finanziamento del terrorismo, violazione degli embarghi e della normativa armamenti. Le Linee Guida e gli standard definiti dalla Capogruppo sono declinati e implementati presso le singole strutture operative in modo proporzionale alle caratteristiche e alla complessità dell'attività svolta, alle dimensioni e all'articolazione organizzativa, nel rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa locale e assicurando la condivisione delle informazioni a livello consolidato.
Sono da tempo attive procedure che consentono di effettuare controlli automatici sull'anagrafe del Gruppo e sulle transazioni al fine di mitigare il rischio di avere clienti iscritti nelle liste di soggetti sottoposti a restrizioni o congelamento dei propri beni (black list).
Nel 2023 la programmazione della Direzione Centrale Anti Financial Crime ha visto come prioritaria:

allo sviluppo del private banking internazionale. In particolare, nel contesto del private banking internazionale si segnala che è in corso un piano di azione con scadenza finale 31 dicembre 2024 volto al rafforzamento dei presidi locali.
Le policy interne di Intesa Sanpaolo prevedono che partiti e movimenti politici non possono essere destinatari di erogazioni liberali e sponsorizzazioni. Per quanto concerne i finanziamenti a partiti politici, associazioni collaterali e singoli candidati, apposite regole precisano che l'unica forma di nuova concessione creditizia a loro favore, riservata alla competenza del Consiglio di Amministrazione, è costituita dall'anticipazione su base annuale della "contribuzione 2x1000" a fronte della cessione, da notificarsi ai sensi di legge, delle somme spettanti ai partiti a valere su tale forma di contribuzione. Nel 2023 Intesa Sanpaolo non ha concesso finanziamenti in tale ambito.
Nel rispetto del Codice Etico, il Gruppo – nella sua totalità – è impegnato a osservare principi improntati a valori di onestà e integrità nella gestione della variabile fiscale, al rispetto delle norme fiscali applicabili nei Paesi in cui opera il Gruppo e al mantenimento di un rapporto collaborativo e trasparente con l'autorità fiscale, anche attraverso l'adesione ai regimi di cooperative compliance.
Intesa Sanpaolo riconosce l'importanza di contribuire alle comunità delle giurisdizioni in cui opera, pagando il giusto ammontare di tasse e per questo motivo pone particolare attenzione all'evoluzione della normativa fiscale sia domestica sia internazionale volta a contrastare i fenomeni di erosione fiscale e slittamento dei profitti, con l'impegno costante di rispettarne i principi. Il Gruppo ha rafforzato il sistema di controllo interno del rischio fiscale, denominato Tax Control Framework (TCF), rendendolo idoneo a presidiare il rilievo strategico del rischio fiscale e a soddisfare i requisiti di accesso al regime di adempimento collaborativo introdotto in Italia, ai sensi del D. Lgs. 128/2015 e, nella stessa ottica, ha aggiornato il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, ai fini della responsabilità degli enti per i reati tributari, sancita dal decreto legislativo n. 231 del 2001, al fine di presidiare il rischio di frode fiscale. Il 10 dicembre 2018, Intesa Sanpaolo è stata ammessa dall'Agenzia delle Entrate al regime di Adempimento Collaborativo che decorre dal 2017, anno di presentazione dell'istanza. Nell'ambito di tale regime è possibile per Intesa Sanpaolo e l'Agenzia delle Entrate effettuare valutazioni congiunte sulle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali attraverso contatti costanti e preventivi, volti a risolvere anticipatamente potenziali controversie.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo in conformità alla bassa propensione al rischio fiscale, tramite l'implementazione del Tax Control Framework, intende assicurare il grado di risk appetite dichiarato nei Principi di condotta in materia fiscale, dotandosi di presidi idonei a gestire preventivamente il rischio fiscale [i], che assicurano nel tempo la conformità alle regole fiscali e tributarie dei Paesi dove opera e garantiscono l'integrità patrimoniale e reputazionale di tutte le Società del Gruppo. I principi sono parte integrante del Tax Control Framework, disegnato ed implementato in linea con gli standard OCSE. In particolare, sono stati stabiliti gli indirizzi per garantire un'uniforme gestione della fiscalità presso tutte le Società del Gruppo ispirati alle logiche di: (i) corretta e tempestiva determinazione e liquidazione delle imposte dovute per legge ed esecuzione dei connessi adempimenti, (ii) contenimento del rischio fiscale, inteso come rischio di operare in violazione di norme di natura tributaria ovvero in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento nelle diverse giurisdizioni in cui il Gruppo opera, sia per fattori esogeni (principalmente, l'incertezza interpretativa determinata dall'ambiguità o scarsa chiarezza delle norme tributarie) che per fattori endogeni (tipicamente, il non corretto e/o tempestivo adempimento di prescrizioni cogenti, la mancata rilevazione di novità normative che impattino sulla fiscalità del Gruppo, il compimento di operazioni che possano essere contestate dalle autorità fiscali come abusive).
I principi riportati nel documento sono i seguenti:
Creazione di valore sostenibile e integrità nel business
• Relationship - Il Gruppo in ragione del proprio ruolo di contribuente per le imposte proprie e di collaboratore dell'Amministrazione finanziaria per la fiscalità dei clienti, ritiene strategica una relazione evoluta, collaborativa e trasparente con l'autorità fiscale che garantisca a quest'ultima, tra l'altro, la piena comprensione dei fatti sottesi all'applicazione delle norme fiscali, incluse quelle riferibili alla predisposizione della documentazione di transfer pricing. In quest'ottica, Intesa Sanpaolo promuove l'adesione ai regimi di cooperative compliance delle società che integrano i requisiti previsti dalle discipline nazionali, al fine di realizzare forme di relazione rafforzata con le autorità fiscali. In caso di controversie fiscali insorte, il Gruppo valuta caso per caso le scelte disponibili, ricorrendo alla sede contenziosa solo se ritiene che le proprie posizioni, pur non condivise dall'autorità fiscale, siano fondate e ragionevoli.
Con l'adozione dei Principi, il Gruppo Intesa Sanpaolo si impegna a:
I Principi di condotta in materia fiscale sono adottati da Intesa Sanpaolo anche in qualità di Capogruppo e sono approvati e, ove necessario, per effetto di un mutamento sostanziale del contesto esterno e/o interno, aggiornati periodicamente dal Consiglio di Amministrazione, previa presentazione al Comitato Rischi e Sostenibilità e al Comitato per il Controllo sulla Gestione che ne valuta la relativa attuazione, con cadenza almeno annuale, attraverso la relazione periodica che rappresenta gli esiti del monitoraggio del Tax Control Framework e la valutazione e gestione degli eventuali rischi fiscali del periodo di imposta di riferimento. Su tale presupposto, i Principi sono pubblicati sul sito istituzionale di Intesa Sanpaolo e devono essere recepiti da tutte le Società del Gruppo, previa delibera dei propri organi con funzioni di supervisione strategica. L'interpretazione delle disposizioni contenute nei Principi di condotta in materia fiscale è rimessa alla Capogruppo che, attraverso la Funzione Fiscale, ne cura altresì l'aggiornamento.
Sono state inoltre approvate le Linee Guida per la gestione del rischio fiscale nell'ambito del regime di adempimento collaborativo con l'Agenzia delle Entrate che disciplinano i criteri e i processi che Intesa Sanpaolo deve adottare per garantire adeguatezza ed effettività al proprio Tax Control Framework, prescrivendo altresì gli opportuni processi di monitoraggio e la conseguente reportistica al Consiglio di Amministrazione, nonché le relative Regole.
Le tipologie di rischio fiscale che possono manifestarsi nell'ambito dei processi aziendali sono state individuate da Intesa Sanpaolo in:

Per i rischi fiscali di natura interpretativa, attraverso le interlocuzioni preventive con l'Agenzia delle Entrate, svolte nell'ambito del regime di adempimento collaborativo per l'anno 2023, le principali entità del Gruppo sono pervenute ad una comune valutazione dei fatti sottesi ai rischi fiscali significativi. In esito alle interlocuzioni svolte, non risultano posizioni interpretative incerte. Per le interlocuzioni che ancora non si sono concluse, il Gruppo, per prevenire qualsiasi rischio, adotta la soluzione più cautelativa dal punto di vista fiscale.
Le Funzioni di business e le Direzioni Centrali che compiono operazioni con potenziali impatti fiscali si devono attenere ai Principi di condotta in materia fiscale e alle Linee Guida nella esecuzione delle attività di competenza. Qualora i processi di clearing adottati dalla Banca non prevedano già il coinvolgimento della Funzione fiscale, è onere della Funzione di business (Divisione o Direzione Centrale) che proponga/strutturi le operazioni coinvolgere preventivamente il Responsabile della Funzione fiscale per consentire una adeguata valutazione degli effetti e dei rischi fiscali conseguenti alla loro attuazione.
Il Gruppo assicura che le funzioni fiscali coinvolte abbiano rilevanza organizzativa, risorse materiali e risorse umane adeguate al raggiungimento degli obiettivi, e che il relativo personale sia costantemente aggiornato, attraverso l'utilizzo di basi dati e fonti informative specialistiche aggiornate nonché iniziative di formazione periodiche. Inoltre, il Gruppo prevede per le funzioni diverse da quelle fiscali (sia di business che operative) attività di formazione periodiche su tematiche di particolare rilevanza e attualità.
Per garantire l'attuazione dei Principi, il Gruppo sostiene importanti investimenti in tecnologia volti ad adottare soluzioni digitali evolute finalizzate al presidio e all'efficientamento della gestione della fiscalità diretta e indiretta.
La Funzione Fiscale, nelle sue attività di gestione del rischio fiscale:
Le Funzioni di business o le Direzioni Centrali che pongono in essere operazioni con potenziali impatti fiscali:
Creazione di valore sostenibile e integrità nel business
Il governo del rischio fiscale, seguendo anche le logiche previste nelle Linee Guida di Compliance di Gruppo, si articola nei seguenti macro-processi:
Il Gruppo controlla i rischi fiscali, attraverso l'adozione del TCF, che include processi, procedure, regole di governance, attività di manutenzione nel continuo e testing, oltre che utilizzo di tecnologia a supporto della consistenza del dato che alimenta il calcolo delle imposte dovute per legge.
Il TCF consente di monitorare e misurare il rischio fiscale, avendo riguardo tanto alla conformità alla normativa tributaria (rischio di adempimento, gestito nelle mappe dei rischi - ove è evidenziato il rischio residuo), quanto all'incertezza che nasce dalla relativa applicazione (rischio interpretativo, gestito attraverso la specifica procedura che conduce alla misurazione di impatto e materialità dell'incertezza fiscale).

I rischi fiscali diffusi sul Gruppo - quali ad esempio la corretta applicazione del principio di libera concorrenza per le transazioni infragruppo, della normativa sulla global minimum tax o Pillar 2, delle disposizioni in materia di disallineamenti da ibridi - sono monitorati e gestiti localmente ma sotto l'indirizzo e controllo della Capogruppo.
Per le principali entità del Gruppo, che aderiscono al regime di adempimento collaborativo, annualmente viene predisposta e sottoscritta dall'Agenzia delle Entrate e dalla singola società del Gruppo una nota di chiusura dell'anno di compliance, in cui vengono attestati gli esiti dei controlli sul Tax Control Framework e delle interlocuzioni svolte sui rischi fiscali significativi (di tale nota di chiusura viene dato anche conto al Consiglio di amministrazione nella relazione periodica sul TCF).
Intesa Sanpaolo, nel dotarsi di processi e procedure per la gestione del rischio fiscale, nel rispetto dei "Principi di condotta in materia fiscale", assicura che i processi per la gestione del rischio fiscale garantiscano un'adeguata protezione degli stakeholder interni ed esterni, sia in termini di mitigazione del rischio (anche in considerazione dei possibili impatti reputazionali), sia in termini più generali di salvaguardia dello stakeholders' value, inteso come interesse degli stakeholder al non depauperamento del valore aziendale.
Intesa Sanpaolo, attraverso un processo strutturato, annualmente, prima dell'assemblea di approvazione del bilancio, garantisce agli azionisti la possibilità di presentare domande e quesiti, anche con riguardo alle tematiche fiscali, attinenti alle tematiche all'ordine del giorno. Le domande formulate e le relative risposte sono pubblicate sul sito web di Intesa Sanpaolo [i].
Inoltre, Intesa Sanpaolo ha adottato, per tutto il personale che lavora nel Gruppo e per taluni stakeholder, un sistema di segnalazione (whistleblowing) di atti o comportamenti che possano costituire violazioni delle norme relative all'attività bancaria, nonché di politiche e/o procedure interne dell'azienda o di condotte che diano luogo a conflitti di interesse. Lo strumento in commento si applica anche alle condotte che possano comportare violazioni dei Principi e della normativa fiscale.
L'impegno di Intesa Sanpaolo nella buona governance della fiscalità si è concretizzato anche nella predisposizione dei processi per la corretta gestione degli incentivi fiscali, adottati dal nostro Paese per abilitare la transizione ecologica del patrimonio immobiliare del Paese e di cui il Gruppo ha in concreto supportato l'attuazione, acquistando i crediti fiscali dai clienti, previo svolgimento dei controlli volti ad evitare fenomeni di frode.
Nel corso del 2023, oltre a imposte indirette per 1.217 milioni, il Gruppo ha rilevato imposte sul reddito di competenza dell'esercizio per 3.438 milioni per la massima parte in Italia, dove sono stati realizzati la maggior parte dei proventi operativi netti, come risulta dalla tabella che segue.
| Dati 2023 mln di euro | Italia | Europa | Resto del mondo |
|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito | -2.600 | -671 | -167 |
| Proventi operativi netti | 19.288 | 4.836 | 1.014 |
Le Filiali estere sono indicate nella ripartizione geografica con riferimento al Paese di localizzazione delle filiali stesse. Per quanto riguarda le imposte sul reddito, dal momento che Intesa Sanpaolo non ha esercitato l'opzione per il regime di esenzione del reddito delle filiali estere (c.d. Branch exemption), i redditi di tali entità vengono tassati anche in Italia. Intesa Sanpaolo, in adempimento della normativa di riferimento, pubblica anche una informativa "Stato per Stato" nella quale sono indicate (secondo le regole stabilite dalla Banca d'Italia) per ciascuno Stato le seguenti informazioni: il margine di intermediazione, il numero dei dipendenti, l'utile o perdita prima delle imposte, le imposte sull'utile o sulla perdita. Il documento può essere consultato al seguente link [i].
Creazione di valore sostenibile e integrità nel business
Il Gruppo presidia e promuove costantemente la libera concorrenza e diffonde la cultura di compliance alla normativa antitrust, operando per assicurare che regole e procedure internazionali, europee e nazionali in materia siano effettivamente applicate e rispettate.
Nel Codice Etico di Gruppo, Intesa Sanpaolo dichiara il suo impegno a competere lealmente nel mercato e cooperare con altri soggetti economici, privati e pubblici, ogni qualvolta sia necessario per rafforzare la capacità complessiva dei Paesi dove il Gruppo opera. La Banca è costantemente impegnata nella gestione delle relazioni con istituzioni e organismi, nel presidio della normativa esistente e in un'attenta attività di advocacy sulle eventuali proposte di legge che possano incidere sulle attività del Gruppo e dei suoi stakeholder a livello nazionale, europeo e internazionale in un'ottica sia di contenimento del rischio legale, economico e reputazionale, sia di valorizzazione di nuove opportunità.
Per la crescente rilevanza delle problematiche antitrust, il Gruppo si è dotato già da tempo di un presidio del rischio di non conformità in materia antitrust affidato alla responsabilità della Direzione Institutional Affairs. In tale ottica ha adottato un ampio Programma di Compliance Antitrust che contempla tra i suoi elementi fondamentali la costituzione di uno specifico team interno volto a vigilare sul rispetto delle norme antitrust, l'adozione di un Regolamento di Gruppo in materia antitrust (che ha inglobato la Policy di Compliance Antitrust), delle Regole di comportamento in materia antitrust e delle Regole in materia di ispezioni antitrust, nonché un programma di formazione e informazione. Il presidio del tema è stato esteso per ricomprendere, oltre alle declinazioni più classiche della disciplina antitrust (concentrazioni, abusi di posizione dominante e intese), anche la normativa europea sugli aiuti di Stato e le recenti norme italiane a sostegno della competitività del sistema Italia.
Anche nel 2023 è proseguita l'attività di sensibilizzazione e diffusione della cultura di compliance antitrust all'interno del Gruppo attraverso la realizzazione di 11 clip Web TV, la pubblicazione di 14 articoli per il periodico di comunicazione del Gruppo "Mosaico" (tradotti anche in lingua inglese) e la diffusione di specifiche segnalazioni di "Antitrust Update". Nel corso dell'anno sono state inoltre realizzate una serie di iniziative di formazione a distanza su temi specifici, rivolte a varie realtà del Gruppo. Con riferimento alla formazione digitale, nel 2023 la Collection "Antitrust… Solo regole o un supporto al mercato?" - disponibile sulla piattaforma Apprendo e accessibile anche dalle persone delle Banche/Società estere del Gruppo in lingua inglese - è stata arricchita con 10 nuovi Learning Object dedicati al controllo delle concentrazioni tra imprese.
Intesa Sanpaolo mantiene da sempre alto e costante l'impegno nella protezione dei dati personali dei dipendenti e clienti, assicurando la raccolta ed il trattamento dei dati nel pieno rispetto delle disposizioni legislative vigenti. Il quadro normativo di riferimento per la tutela dei dati personali è rappresentato dal Regolamento (UE) 2016/679 (c.d. GDPR) entrato in vigore il 25 maggio 2018, i cui nuovi precetti sono stati assimilati dalla Banca e formalizzati nei principali documenti interni di Governance costituiti dal Codice Etico di Gruppo, che delinea i principi ed i valori su cui Intesa Sanpaolo basa le proprie scelte e attività, e dal Codice Interno di Comportamento dove sono definite le condotte che i dipendenti ed i collaboratori del Gruppo sono chiamati ad osservare per assicurare il corretto trattamento dei dati.
Inoltre, Intesa Sanpaolo richiede anche ai propri fornitori il rispetto delle policy, dei regolamenti e degli standard inerenti alla protezione dei dati personali, definendone il ruolo soggettivo nelle attività di trattamento, valutando la sussistenza delle garanzie necessarie, formalizzando le condizioni contrattuali, ed attuando assessment di conformità e adeguatezza.
In particolare, il GDPR ha introdotto il c.d. principio di accountability che impone al titolare dei dati personali la messa a terra di interventi normativi, organizzativi e tecnologici atti a garantire che il trattamento dei dati personali avvenga in conformità ed alla luce dei criteri definiti nel Regolamento stesso quali: privacy by design, privacy by default, nomina del Data Protection Officer, privacy impact assessment, registro delle attività di trattamento, ruolo soggettivo delle Terze Parti e gestione dei data breach.
Il presidio della Privacy è garantito dal Data Protection Officer e dalla Funzione Privacy, collocata sotto la Direzione Centrale Compliance Governance, Privacy e Controlli ed articolata in tre uffici: Consulenza Privacy - Rapporti con il Garante Privacy e gli Interessati - Governo Privacy.
Al Data Protection Officer ed alla struttura Privacy sono affidati i seguenti compiti:
Nell'ambito del Sistema Integrato dei Controlli Interni, le Funzioni di Controllo procedono a verifiche con profondità e periodicità diversificate i cui esiti sono riportati al Consiglio di Amministrazione, inerenti alla conformità delle attività ai requisiti normativi sulla protezione dei dati personali ed al corretto adempimento dei provvedimenti emanati dall'Autorità Garante su questi temi. In questo contesto, il Chief Audit Officer svolge attività di controllo periodiche definite, oltre che sulla base degli specifici obblighi normativi in materia (verifiche espletate con periodicità annuale), in ottica risk based, tenendo conto anche delle evidenze riportate dalle altre Funzioni aziendali di controllo. In termini generali, le verifiche indipendenti dell'Internal Audit sono volte ad accertare la completezza, l'adeguatezza e la funzionalità del modello di gestione del rischio di non conformità in materia di data protection, segnalando eventuali irregolarità relative al trattamento dei dati personali alle strutture aziendali responsabili, al Data Protection Officer e riferendone in Consiglio di Amministrazione. Il Data Protection Officer, in osservanza del GDPR e delle Linee Guida, ha il compito di predisporre una relazione, almeno annuale, per riferire al Consiglio di Amministrazione le questioni in tema di protezione dei dati di particolare rilevanza.
Questo impegno permette, attraverso l'adozione di appropriate misure, la mitigazione dei rischi di reputazione e di non conformità nell'ambito del trattamento dei dati personali anche con riferimento alla liceità e correttezza del trattamento, delle finalità del trattamento e della pertinenza, completezza e non eccedenza dei dati raccolti. Il Gruppo Intesa Sanpaolo si è dotato di un modello per la gestione degli eventi critici che definisce puntualmente le attività finalizzate ad un'efficiente gestione degli incidenti, prevedendo il coinvolgimento di diverse Funzioni a seconda della natura del caso specifico.
In questo scenario, il Data Protection Officer gestisce gli eventi di non conformità fornendo assistenza e collaborazione per garantire l'individuazione e l'implementazione delle azioni atte a eliminare o mitigare gli effetti dell'evento.
Qualora l'evento configuri un data breach, il Data Protection Officer è chiamato a valutarne gli impatti in termini di rischio concreto per i diritti e le libertà delle persone fisiche: se il rischio risulta essere elevato, effettua la notifica verso l'Autorità e, in caso di rischio particolarmente elevato, provvede a darne comunicazione anche agli interessati.
Intesa Sanpaolo ha emanato specifici documenti di Governance che impartiscono puntuali istruzioni sulle condotte che i dipendenti ed i collaboratori devono tenere per assicurare una corretta raccolta, utilizzo e tutela dei dati personali, in ottemperanza alla normativa nazionale ed internazionale vigente ed ai principi che guidano il Gruppo, formalizzati nel Codice Etico e nel Codice Interno di Comportamento di Gruppo (quest'ultimo in corso di aggiornamento, con un rafforzamento delle previsioni in tema di trattamento dei dati personali).
Di recente, sono state aggiornate le Linee Guida sulla protezione dei dati personali delle persone fisiche e le Regole aziendali per il trattamento e la protezione dei dati delle persone fisiche, che delineano il modello di gestione del rischio di non conformità in materia di protezione dei dati personali stabilendo i principi generali e declinando i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle strutture aziendali coinvolte. Inoltre, sanciscono gli adempimenti richiesti ai fini del trattamento e della protezione e stabiliscono l'applicazione di sanzioni in caso di inosservanza delle disposizioni.
Il mancato rispetto della normativa esterna o interna inerente alla tutela della privacy da parte di un autorizzato al trattamento comporta l'attivazione di un iter volto a verificare l'effettiva condotta illecita. Nel caso di violazioni accertate e non giustificate, vengono sempre informate le Funzioni preposte per l'avvio di un procedimento disciplinare che di norma si conclude comminando uno dei provvedimenti previsti dal Codice Disciplinare nei confronti del soggetto inadempiente.
Il Gruppo, avendo società localizzate in diversi Paesi UE ed Extra-UE, si conforma alle normative locali secondo quanto dalle stesse espressamente previsto in materia di protezione dei dati personali.
Creazione di valore sostenibile e integrità nel business

Nell'anno appena trascorso è proseguito il monitoraggio sulle terze parti, sia mediante la somministrazione di questionari di self assessment a 115 fornitori che mediante visite on site su 12 fornitori. Nel complesso, entrambe le attività hanno registrato un esito positivo con la maggior parte dei fornitori che ha ottenuto un livello di presidio medio/alto. Nel 2024 verrà data maggiore priorità ed attenzione sia a quei fornitori che non hanno riscontrato alla richiesta di compilazione del questionario, sia a quelle terze parti che nell'ambito del self assessment e delle visite on site hanno ottenuto un livello di presidio basso.
Le attività di sensibilizzazione rivolte ai dipendenti del Gruppo ed inerenti tematiche di data protection sono continuate tramite l'erogazione di corsi di formazione obbligatori in modalità e-learning e la messa a disposizione di nuovi moduli per consentire al personale un apprendimento pratico della normativa ed un continuo aggiornamento.
L'informativa privacy è stata oggetto di restyling al fine di garantire una sua maggiore chiarezza e trasparenza, anche mediante l'ausilio di apposite grafiche che ne agevolano la fruibilità e la facile comprensione. Il documento, pubblicato sul sito internet [i], specifica che Intesa Sanpaolo attua il trattamento dei dati personali solo per le finalità descritte ed esplicitamente indicate nell'informativa stessa, resa disponibile agli interessati. Nessun trattamento viene attuato per finalità secondarie non esplicitamente indicate.
In relazione al trattamento di dati personali per finalità di marketing, è richiesto il consenso libero, esplicito ed inequivocabile da parte dell'interessato; qualora quest'ultimo neghi il consenso o non effettui alcun tipo di scelta, i dati raccolti non saranno in alcun modo trattati e utilizzati per tale scopo.
In ambito progettuale, la nascita della nuova banca Isybank ha comportato l'espletamento degli adempimenti normativi legati agli aspetti di data protection ed il contestuale avvio della messa a target dei processi e dei presidi privacy, che si protrarranno nel 2024.
È proseguita l'elaborazione della nuova piattaforma integrata che aumenterà il presidio sul Registro dei Trattamenti e sui principali processi aziendali della privacy. I lavori di elaborazione, di test e di perfezionamento si protrarranno fino al 2025.
In relazione a quanto svolto in perimetro Estero, nei confronti delle Società UE è continuata l'attività di indirizzo, coordinamento e controllo tramite lo svolgimento di appositi meeting dedicati alla presentazione dei processi privacy, alla discussione di tematiche rilevanti e l'invio ed analisi di flussi informativi periodici. Nel panorama extra-UE è stato rafforzato il presidio sulle filiali estere caratterizzate da un maggior trattamento di dati personali, con l'obiettivo di ridurre i rischi di non conformità e potenziarne la governance.
Quest'anno, a conclusione di procedimenti istruttori delle varie Autorità locali in materia di tutela dei dati personali, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha ricevuto una sanzione monetaria di 21.000,00 euro e 2 sanzioni non monetarie consistenti in ammonimenti.
In merito alle richieste pervenute dalla clientela in tema di protezione dei dati personali, nel 2023 sono pervenute in Italia 188 segnalazioni per presunti eventi di non conformità (di cui 159 riferibili a Intesa Sanpaolo S.p.A.) e 16 richieste (di cui 9 a fronte di reclami da parte di clienti e 7 a titolo di richieste di informazioni/documenti) da parte del Garante per la protezione dei dati personali nei confronti di Società appartenenti al Gruppo per le quali sono stati forniti i necessari riscontri.
Nel 2023 sono stati valutati in Italia 142 casi (di cui 75 riferibili a Intesa Sanpaolo S.p.A.) di perdita o furto di dati di clienti del Gruppo (Data Breach) per 133 dei quali (di cui 68 riferibili a Intesa Sanpaolo S.p.A.) non è stato rilevato un rischio per i diritti e le libertà degli interessati e pertanto non è stato necessario procedere con la notificazione all'Autorità Garante. Per i restanti 9 casi (di cui 7 riferibili a Intesa Sanpaolo S.p.A) è stato invece ritenuto necessario o prudenziale procedere alla notifica all'Autorità Garante; di questi, 2 casi (di cui 1 riferibile a Intesa Sanpaolo S.p.A) sono stati notificati anche agli interessati.
Le Società estere con sede nell'Unione Europea hanno riportato complessivamente 87 incidenti/eventi di presunta violazione di dati personali, di cui 10 riportati alle Autorità locali mentre per i restanti 77 i Data Protection Officer locali non hanno rilevato un rischio per i diritti e le libertà degli interessati, non risultando così necessaria la notifica alla rispettiva Autorità Garante.
In coerenza con l'impegno fissato nel Codice Etico per lo sviluppo di un ambiente di lavoro permeato dalla reciproca fiducia, dalla lealtà e arricchito dall'apporto di ogni persona, il modello di gestione in materia è incardinato sugli accordi relativi alla contrattazione nazionale e di secondo livello (Gruppo). Il rispetto di tali regole, oltre che di quelle di fonte legale, è funzionale al miglioramento del clima lavorativo in un processo di costante crescita della qualità dei rapporti tra Azienda, personale e clientela. Infatti, esse sono orientate ad affermare la necessità di un'organizzazione del lavoro trasparente e sostenibile, con chiarezza di responsabilità operative ai vari livelli, per

assicurare costantemente il rispetto delle regole e la prevenzione dei comportamenti non conformi, individuando misure che assicurino sintesi efficaci fra obiettivi delle imprese e attese dei lavoratori in tema di clima aziendale e relazioni interne. La responsabilità gestionale e quindi anche il monitoraggio della effettiva applicazione degli accordi sindacali intervenuti, è affidata alla Direzione Centrale Affari Sindacali e Politiche del Lavoro.
Il protocollo per le Relazioni Industriali individua le modalità per permettere all'Azienda e alle Organizzazioni Sindacali di ricercare soluzioni per migliorare il benessere delle persone del Gruppo e offrire un contributo positivo alla produttività con risposte evolute e innovative nell'area della previdenza, dell'assistenza e dei servizi a favore delle famiglie, dell'educazione e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
In generale, il numero di cause intentate su questioni di lavoro è quantitativamente modesto: nel 2023 sono state notificate 54 cause (di cui 24 da personale in servizio) per violazioni di norme giuslavoristiche e ne sono state chiuse 55. Le principali tipologie di contenzioso in corso riguardano danni da dequalificazione, impugnative di licenziamenti e sanzioni disciplinari, mansioni superiori, cessazione del rapporto di lavoro (cessione ramo d'azienda - Intrum). Nel 2023 non risultano notificate cause di persone del Gruppo in servizio che abbiano quale oggetto esclusivo il mobbing.
Non risultano evidenze per casi di discriminazione che hanno portato a istruttorie per provvedimenti da definire secondo procedimenti o processi formali. Per quanto riguarda le segnalazioni relative alle "Regole per il contrasto alle molestie sessuali", è stato attivato in 10 occasioni il tavolo di lavoro interfunzionale per la gestione di potenziali casistiche della specie.
A tal proposito sono proseguite le iniziative di formazione in materia di "Regole per il contrasto alle molestie sessuali".
È stato inoltre svolto un costante monitoraggio sul rispetto delle regole disciplinate dal Codice Interno di Comportamento di Gruppo, con effettuazione, da parte delle funzioni di Controllo, di specifiche attività d'indagine in presenza di situazioni di presunta irregolarità; nei casi in cui è stata effettivamente accertata la sussistenza di comportamenti irregolari si è provveduto all'avvio del previsto iter disciplinare.
È stato anche costituito un gruppo di lavoro tra gli Uffici del Servizio Legale e Consulenza del Lavoro e l'Ufficio Relazioni Industriali con il compito di analizzare le richieste dei dipendenti che impattano sull'applicazione del Codice Interno di Comportamento di Gruppo.
L'Ufficio Procedimenti del Lavoro ha supportato un'iniziativa di diffusione della Risk Culture avviata dalle funzioni di Audit nell'ambito delle strutture del Corporate.
D'intesa con la Divisione International Subsidiary Banks, sono proseguiti i tavoli per l'adeguamento del Codice Interno di Comportamento in coerenza con le normative locali ai fini del recepimento del testo anche da parte delle Banche Estere. È inoltre proseguita l'analoga attività di recepimento e armonizzazione con le realtà estere gestite dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking e da Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking.
Sono continuate nel contempo le attività di monitoraggio e revisione del Codice Interno di Comportamento di Gruppo finalizzate all'aggiornamento del testo anche alla luce delle novità legislative introdotte:
Si è tenuto poi conto delle novità in tema di organizzazione del lavoro (c.d. Next Way of Working), dell'impatto sempre maggiore di alcuni temi, quali Diversity, Equity & Inclusion, ovvero la Cybersecurity e, in tema di strumenti di lavoro, è stato introdotto il divieto esplicito di utilizzare strumenti o procedure diversi da quelli forniti o autorizzati dalla Società, così da garantire la costante tracciatura delle attività nel rispetto delle specifiche normative in tema di record keeping. Inoltre, dopo oltre un triennio di applicazione del nuovo testo, l'aggiornamento ha offerto l'occasione anche per recepire alcuni spunti di integrazione/miglioramento tratti dall'esperienza pratica e suggeriti da funzioni diverse.
Creazione di valore sostenibile e integrità nel business
La pianificazione delle attività di Audit è coordinata da una specifica struttura interna, che supporta il Chief Audit Officer nella definizione e assegnazione degli obiettivi e dei piani di medio/breve periodo ai Centri di Responsabilità Auditing, strutture interne focalizzate su specifiche funzioni della Banca o società del Gruppo (es. funzioni centrali, ITC, rete filiali, società prodotto, ecc.) piuttosto che su ambiti di rischio trasversali. L'attività di pianificazione tiene conto delle indicazioni emerse nella fase di "analisi dei rischi", delle richieste degli Organi Amministrativi e di Controllo aziendali, nonché del Vertice Aziendale, degli obblighi derivanti dalla normativa esterna e delle indicazioni degli Organi di Vigilanza. Dal punto di vista temporale, essa si articola in:
Nell'ambito delle strutture del Chief Audit Officer, alla DC Audit Global & Strategic Risks compete - tra l'altro anche il presidio trasversale dei rischi connessi alle tematiche ESG.
La funzione di Internal Audit, come previsto dagli standard internazionali, è sottoposta periodicamente a una Quality Assurance Review (QAR) esterna. La più recente si è conclusa nel primo semestre 2022 con la conferma della valutazione massima prevista ("Generalmente Conforme"); la prossima è prevista nel secondo semestre 2024. Il valutatore esterno ha evidenziato il continuo processo di sviluppo e crescita della Funzione, nonché l'aumento dell'efficacia rispetto a quanto rilevato nella QAR precedente e alle best practice internazionali. Inoltre, annualmente viene predisposto il Piano Interno di assicurazione e miglioramento qualità, incluso nel Piano Annuale sottoposto all'approvazione degli Organi.
Sul perimetro estero, le attività di audit sono articolate in modo da assicurare il monitoraggio diretto delle filiali estere di Intesa Sanpaolo e garantire il presidio sulle Strutture Centrali e sulle Banche e Società delle Divisioni International Subsidiary Banks, Private, Asset Management e IMI Corporate & Investment Banking. Per le Banche della Divisione International Subsidiary Banks e la Divisione Insurance, gli Uffici dedicati di Capogruppo assicurano la governance delle attività svolte dalle unità di audit locali e, ove necessario, un'attività di audit diretta.
Nel 2023 sono state analizzate 268 Aree di Rischio individuate su Strutture Centrali, Banche e Società del Gruppo, con il perfezionamento di 407 interventi di audit (67 dei quali "straordinari" - originati quindi da richieste specifiche di Organi Aziendali, Autorità di Vigilanza o da accadimenti/circostanze che si sono verificati dopo il perfezionamento della pianificazione annuale(6)). Il rischio residuo complessivo sul Gruppo (Q-Factor) determinato a fine 2023 attraverso la metodologia di audit è risultato nel range di accettabilità e le azioni di mitigazione a supporto dei punti di attenzione segnalati da Audit nel corso dei diversi interventi sono monitorate attraverso gli strumenti di "Tableau de bord" e "Repository" fino alla loro soluzione.
Ai fini del D. Lgs. 231/2001, nel 2023 sono state segnalate come rilevanti dalle strutture audit di Capogruppo, 96 attività di verifica; 4 di queste (pari al 4% circa) hanno riguardato il rischio corruzione impattando su 3 Aree di Governo/Divisioni/Legal Entities.
In ambito ESG, l'attività di audit del 2023 si è articolata principalmente su un Programma di verifiche (7 interventi) focalizzate direttamente su temi riguardanti l'analisi dell'evoluzione della Governance (Processo di predisposizione dell'informativa di Terzo Pilastro, con focus sui fattori ESG) e del framework ESG (impatti ESG nella gestione della supply chain; emissione di green bonds per conto terzi; integrazione dei principi "Sustainable and Responsible Investments" (SRI) e dei fattori ESG nei processi di investimento, per il perimetro Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking; Own Emission Plan; Finanziamenti "Per Merito – Studio Si"; integrazione delle tematiche ESG nel framework dei rischi di mercato e di controparte). Inoltre sono state completate le verifiche "ESG related", focalizzate principalmente su altri aspetti, ma che hanno previsto anche analisi su temi ESG (Coerenza delle strategie creditizie con l'andamento settoriale; presidio della qualità del portafoglio crediti con riferimento anche ad indicatori ESG e al rispetto dei principi e valori del Codice Etico; Modello unico di adeguatezza, follow up ispezione Consob 2021 e consulenza evoluta per la Divisione Private Banking) e ad altri interventi che toccano più marginalmente temi ambientali, sociali e tematiche di governance afferenti il Codice Etico (vedi pag. 58). Le diverse attività di audit hanno evidenziato un livello di rischio residuo adeguato.
Tra le ulteriori iniziative attivate nel corso del 2023 dalle strutture del Chief Audit Officer si segnala inoltre il programma SAIL (Strategic Audit Innovation Line-up), a supporto dell'evoluzione dell'audit in arco di piano 2022-2025. All'interno di tale programma il cantiere "Audit for Future" ha sviluppato anche per il 2023 iniziative interne ad impatto sociale, ambientale e di diversity & inclusion, tra cui le iniziative "CAO4FOOD" e
(6) Sono state inoltre completate 4 attività di audit che erano in corso al 31/12/2022 mentre 3 ulteriori attività, in corso al 31/12/2023, verranno completate nel corso del 2024. Infine, 7 attività inizialmente pianificate non sono state attivate per mutate esigenze di programmazione.

"CAO4HEALTH", destinate rispettivamente alla distribuzione di pasti e di medicinali a persone in difficoltà, e le iniziative sull'orientamento di genere svolte in collaborazione con l'associazione Parks.
Nel Gruppo è attivo un sistema interno di segnalazione di violazioni (whistleblowing) di normative sia europee sia nazionali, che ledono l'interesse pubblico o l'integrità di Intesa Sanpaolo e delle Società del Gruppo (ad esempio: illeciti amministrativi, contabili, civili o penali; condotte illecite rilevanti ex D.lgs. 231/01; norme disciplinanti l'attività bancaria, politiche e/o procedure interne dell'azienda o di condotte che diano luogo a conflitti di interesse) di cui si è venuti a conoscenza nell'ambito del contesto lavorativo. Il processo whistleblowing è stato aggiornato nel luglio 2023, a fronte dell'entrata in vigore del D.Lgs. 24/2023. Ogni soggetto facoltizzato (dipendenti, collaboratori, fornitori, consulenti, etc.) che abbia il sospetto che si sia verificata o che si possa verificare una violazione, può inoltrare una segnalazione tramite specifici canali disponibili 24 ore su 24 (e-mail o messaggistica vocale), reperibili sul sito internet di Gruppo [i] e sul portale intranet della Banca/Società, fornendo una descrizione il più possibile circostanziata dei fatti e dei comportamenti considerati in contrasto con la normativa, avvalendosi della lingua italiana/inglese (lingua internazionale di riferimento), ovvero di quella della nazione di appartenenza. La Banca pone in essere appositi presidi nei confronti di tutti i soggetti coinvolti, assicurando la riservatezza delle informazioni ricevute e dell'identità del segnalante, al fine di tutelarlo da possibili condotte ritorsive o discriminatorie conseguenti alla segnalazione. Il Chief Audit Officer è la struttura incaricata di assicurare il corretto svolgimento del processo. Nel 2023 sono state ricevute sul Canale Ordinario di Capogruppo 30 segnalazioni, di cui 1 giudicata non pertinente, mentre 29 hanno comportato l'avvio di specifici accertamenti. Sono inoltre attivi presso le Banche estere del Gruppo canali whistleblowing dedicati, su cui sono pervenute 8 segnalazioni, di cui 4 considerate non pertinenti. Come previsto dal processo, tutte le pratiche sono state gestite, attivando le pertinenti funzioni aziendali per le verifiche e le valutazioni di competenza, nonché per gli eventuali interventi di risk mitigation.
Al 31 dicembre 2023 risultavano pendenti a livello di Gruppo circa 11.000 vertenze (a cui si aggiungono circa 23.400 controversie "seriali" presenti presso le Banche Estere che nell'insieme rappresentano un petitum molto contenuto), diverse da quelle di tipo fiscale, con un petitum(7) complessivo di circa 3.300 milioni di euro. Tale importo comprende l'insieme delle vertenze per le quali il rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza è stato valutato possibile o probabile e, quindi, non include le vertenze per le quali il rischio è stato valutato remoto.
A livello di Gruppo, a fine 2023 il valore complessivo delle pretese per contenziosi fiscali (imposta, sanzioni e interessi) è di 155 milioni, in netta diminuzione rispetto ai 219 milioni del 31 dicembre 2022.
In relazione al rispetto delle normative ambientali, per danni causati all'ambiente a seguito dell'operatività della Banca e in tema di salute e sicurezza, negli ultimi tre anni non sono emerse segnalazioni o sanzioni significative (vedi pag. 276).
Per quanto riguarda il contenzioso del lavoro, a fine dicembre 2023 non risultano in essere controversie rilevanti sotto l'aspetto sia qualitativo che quantitativo.
Per informazioni sui rischi legali e sulle vertenze civilistiche, amministrative, penali e fiscali più rilevanti si rimanda al Bilancio Consolidato (vedi pagg. 561-580) [i].
A seguito della riforma del processo civile nel contesto della c.d. Riforma Cartabia di cui al D.Lgs. 10 ottobre 2022, 149, la Mediazione (quale attività svolta da un soggetto terzo per favorire una soluzione amichevole della controversia) è stata rafforzata diventando uno dei principali strumenti deflattivi del contenzioso ed il luogo ideale per la composizione bonaria delle pretese. Intesa Sanpaolo ha sempre considerato con attenzione le opportunità offerte dalla mediazione. A tal riguardo nel primo semestre 2023, la Direzione Centrale Legale e Contenzioso ha gestito un numero di casi pari a 589 mediazioni, partecipando al 59,3% di esse e raggiungendo un accordo transattivo nel 25,5% dei procedimenti, registrando così dati migliori rispetto a quelli di sistema pari al 7%(8). Considerando tutto l'anno 2023, su un numero complessivo di mediazioni pari a 1.126, la partecipazione si è attestata al 66% ed è stato raggiunto un accordo nel 27,2% dei casi.
(7) I dati di petitum non comprendono le pretese di valore indeterminato, vale a dire quelle che all'instaurarsi della vertenza non contengono una specifica richiesta economica; il valore di queste vertenze viene determinato nel corso del procedimento allorché emergono gli elementi sufficienti per la valutazione
(8) Fonte: Ministero della Giustizia – Statistiche del 2023 (periodo 1 gennaio – 30 giugno 2023).

Qualità del servizio e soddisfazione del cliente

| Qualità del servizio | 117 |
|---|---|
| Tutela del cliente e vendita responsabile | 122 |
| Salute e sicurezza del cliente | 123 |
Il Gruppo è focalizzato nella fornitura di prodotti e servizi bancari, finanziari e assicurativi di eccellenza ai clienti, attivando leve di sviluppo per le realtà territoriali in cui opera. Il modello di servizio è organizzato per aree di business, con una struttura organizzativa che assicura il presidio in Italia e negli Stati esteri in cui opera. Il dialogo con la propria clientela rappresenta un impegno costante per il Gruppo, al fine di mantenere la relazione su un livello di eccellenza, massimizzandone la soddisfazione e riducendo la probabilità e rilevanza di reclami e contenziosi. Intesa Sanpaolo rende chiara e comprensibile l'esposizione delle informazioni destinate al cliente in tutte le fasi della relazione con la Banca, attraverso semplicità del linguaggio e informative trasparenti. Elementi di attenzione per il Gruppo sono inoltre il presidio della salute e della sicurezza delle persone: la gestione del rischio di sicurezza fisica riveste fondamentale importanza per la tutela dell'integrità fisica delle persone, siano esse collaboratori, clienti o fornitori.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 | Obiettivi al 2025 |
|---|---|---|---|
| Qualità del servizio e soddisfazione del cliente |
Net Promoter Score(*) | NPS Retail: 28; NPS Exclusive: 22 NPS Imprese: 22; NPS Terzo Settore: 31; NPS Agribusiness: 18. Nel 2023, l'indagine è il risultato di circa 590.000 rilevazioni su clienti Retail, 111.000 rilevazioni su clienti Exclusive, 65.000 rilevazioni su clienti Imprese, 11.000 rilevazioni su clienti Terzo Settore e 17.000 rilevazioni su clienti Agribusiness |
Rafforzare la qualità del livello di servizio |
| Tempi medi di risposta a reclami e ricorsi della clientela (Capogruppo) rispetto alla normativa di riferimento (NR) |
Prodotti e servizi d'investimento: 36 gg (vs NR 60 gg); Prodotti e servizi assicurativi: 21 gg (vs NR 45 gg); Servizi di pagamento: 10 gg di calendario (vs NR 15 gg lavorativi); Ordinari: 17 gg (vs NR 60 gg) |
Mantenimento di elevati livelli di performance nell'ascolto dei clienti |
|
| Numero di rapine | 4 (12 nel 2022) | Attenzione continua alla sicurezza del cliente e delle persone del Gruppo |
(*) L'NPS è un indicatore che esprime la propensione dei clienti a consigliare un prodotto, un servizio o un'azienda, calcolato in punti indice (tra -100 e + 100) sottraendo la percentuale di detrattori (clienti insoddisfatti) alla percentuale di promotori (clienti fedeli all'azienda) ottenuta.
Rilevazioni sulla clientela della Divisione Banca dei Territori.

In coerenza con i valori e i principi di condotta definiti nel Codice Etico, che si basano sull'ascolto e dialogo, sulla trasparenza ed equità e sulla tutela della sicurezza nelle relazioni commerciali, il Gruppo pone il cliente al centro e aspira a mantenere i rapporti a un livello di eccellenza. Tali valori e principi sono recepiti in norme essenziali di comportamento definite nel Codice Interno di Comportamento di Gruppo. Inoltre, per specifiche aree di attività che governano la qualità della relazione con la clientela, sono previste Linee Guida di governance e regole basate sull'attivazione di processi che, adottando modelli a elevato livello di tutela, improntano i comportamenti a criteri di sostanziale buona fede e correttezza nella relazione. Anche gli aspetti di salute e sicurezza dei clienti sono presidiati con politiche che stabiliscono principi, regole di comportamento e definizione di responsabilità nella relazione operativa in filiale. A conferma della costante attenzione verso tali tematiche, a novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato le Linee Guida di Corporate and Physical Security per il Gruppo Intesa Sanpaolo, aggiornando e integrando la precedente versione.
Intesa Sanpaolo ha adottato un modello di servizio focalizzato per aree di business con una struttura organizzativa che assicura il presidio in Italia e negli Stati esteri in cui opera. Le Divisioni hanno il compito di sviluppare la miglior qualità nel livello di servizio tramite i vari canali, al fine di rendere più efficace l'offerta commerciale per le diverse tipologie di clientela. La soddisfazione dei clienti e la qualità del servizio offerto sono monitorate e presidiate dalle strutture che si occupano di Customer Satisfaction e Customer Experience nelle diverse Divisioni di business.
La Divisione Banca dei Territori (BdT) ha sviluppato un articolato ed estensivo sistema di ascolto del cliente che è in grado di identificare fattori di soddisfazione e insoddisfazione, di intercettare prontamente gli ambiti su cui intervenire, attivando processi dedicati e azioni di miglioramento. Il sistema di ascolto della Divisione è basato su numerosi strumenti:
L'NPS è un indicatore che esprime la propensione dei clienti a consigliare un prodotto, un servizio o un'azienda, calcolato in punti indice (tra -100 e + 100) sottraendo la percentuale di detrattori (clienti insoddisfatti) alla percentuale di promotori (clienti fedeli all'azienda) ottenuta. Intesa Sanpaolo effettua le rilevazioni NPS via telefono, e-mail, app o Internet Banking sui clienti Privati, Aziende Retail, Imprese, Terzo Settore e Agribusiness.
Il sistema di ascolto si è ulteriormente evoluto nel corso del 2023:

Nel corso del 2023 è stato avviato il sistema di rilevazione della Qualità per Isybank, la nuova banca digitale, attivando 33 punti di contatto per raccogliere i feedback dei clienti sul processo di apertura conto e sulle operazioni in self.
Complessivamente, a livello di Divisione, nel corso del 2023 sono stati raccolti circa 2,2 milioni di feedback dalla clientela; in particolare, si riportano di seguito le risultanze delle survey NPS.
| Net Promoter Score (NPS) per tipologia di clientela | 2021 | 2022 | 2023 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Retail | 16 | 22 | 28 | ||
| Exclusive | 14 | 16 | 22 | ||
| Imprese | 13 | 17 | 22 | ||
| Terzo Settore | 19 | 23 | 31 | ||
| Agribusiness | 8 | 17 | 18 |
Rilevazioni sulla clientela della Divisione Banca dei Territori.
l trend dell'NPS risulta in crescita nel corso del 2023 per tutti i Territori Commerciali (Retail ed Esclusive +6, Imprese +5, Terzo Settore +8, Agribusiness +1), confermando l'importanza della cura della relazione e dell'attenzione verso i clienti, che hanno consentito di ottenere risultati di soddisfazione superiori a quelli rilevati nell'anno precedente.
Nel 2023 è stato rilasciato il nuovo portale "Customer Experience in Filiale", che consente alla rete di accedere ad un quadro di sintesi della qualità ed è progettato per dare supporto nel complesso lavoro di gestione delle relazioni con i clienti. La "Customer Experience in Filiale" offre una vista sintetica, completa e tempestiva della qualità percepita dai clienti nelle loro interazioni con le Filiali, per individuare le aree di miglioramento e definire piani d'azione sempre più accurati.
Il portale è già disponibile per tutte le Aree e le Filiali dei Territori Commerciali Retail ed Exclusive della Divisione Banca dei Territori e sarà esteso nei primi mesi del 2024 ai Territori Commerciali Imprese, Agribusiness, Impact e alla Filiale Digitale.
Parallelamente è stato avviato il Programma Crescita NPS, un piano di azioni identificate dalla rete con il costante presidio del referente Qualità e Reclami delle singole Direzioni, che ha l'obiettivo di stimolare le buone pratiche volte ad accogliere e anticipare le aspettative dei clienti, migliorando la loro percezione del servizio offerto.
Nel corso del 2023 è stato ulteriormente rafforzato il sistema di "close the loop", ovvero la chiusura del cerchio della qualità, estendendo a ulteriori segmenti della clientela business le iniziative di ricontatto da parte dei gestori di filiale nei confronti di coloro che ne hanno espresso il desiderio rispondendo all'indagine NPS. Tali iniziative consentono di rafforzare la relazione, valorizzare il dato di NPS raccolto e minimizzare il rischio di insoddisfazione grazie all'ascolto attivo.
Sono state inoltre analizzate circa 137mila risposte relative a questionari inviati alle persone del Gruppo della Divisione BdT, al fine di migliorare il dialogo, la collaborazione interna e gli strumenti di lavoro che utilizzano tutti i giorni. In particolare, è proseguito il Programma Quality4Network, che rileva la soddisfazione sui servizi forniti dalle strutture centrali alla Rete, con l'obiettivo di migliorarne la qualità e rendere più semplice le attività quotidiane delle persone del Gruppo a contatto con la clientela.
Anche nelle relazioni con la clientela Grandi Imprese le indagini di customer experience sono progettate ed effettuate regolarmente sulla base di quanto condiviso con le strutture responsabili di prodotti e servizi, con l'obiettivo di identificare le linee da perseguire per il miglioramento dell'offerta.
I risultati delle indagini sono costantemente condivisi con le funzioni di relazione che, nell'approccio con il cliente, beneficiano delle informazioni ottenute e possono agire con una maggiore consapevolezza e attenzione verso le sue necessità.
Qualità del servizio e soddisfazione del cliente
Nel corso del 2023, la Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha progettato e realizzato le seguenti indagini che hanno coinvolto:
Nel 2023 la Divisione Banche Estere ha portato avanti il processo mensile di ascolto della clientela, coerente con la metodologia adottata dalla Capogruppo e volto a rilevare la qualità percepita dai clienti sul loro rapporto con la Banca, sui canali utilizzati e sull'offerta di prodotti e servizi. In base alle evidenze emerse, le Banche stanno implementando specifiche iniziative volte a migliorare il livello di soddisfazione della clientela, tra le quali un maggiore dialogo con i clienti da parte dei gestori e una maggiore spinta all'utilizzo dei canali digitali per le transazioni. Nel 2023 queste iniziative hanno continuato a coinvolgere VÚB Banka, PBZ, Banca Intesa Beograd (BIB), CIB Bank e sono state estese ad Intesa Sanpaolo Bank Slovenia (ISP Slovenia), BiH e Intesa Sanpaolo Bank Albania (ISP Albania).
Le indagini di benchmarking in CIB Bank, BIB, VÚB Banka, ISP Slovenia, PBZ, Alexbank e ISP Albania hanno coinvolto complessivamente oltre 14.300 intervistati, di cui circa 3.500 clienti delle Banche Estere del Gruppo interessate da tali survey. Inoltre, il programma di ascolto Instant Feedback – Net Promoter Score (NPS), attivo in cinque banche della Divisione, ha consentito di raccogliere circa 185.000 opinioni della clientela, relative alle loro esperienze di contatto con la Banca.
Prosegue l'analisi dell'andamento dei reclami su tutte le controllate della Divisione, ad eccezione di Pravex Bank, a causa della situazione contingente. Per quanto riguarda la clientela Small Business (ambito retail), nel 2023 in VÚB Banka, PBZ, BIB e CIB Bank è continuato il processo trimestrale di ascolto, che ha consentito di raccogliere circa 10.500 opinioni della clientela.
Per quanto riguarda l'ambito Corporate, nel 2023 il perimetro delle banche coinvolte dalle due tipologie di rilevazione sopra menzionate è stato esteso a sette banche: VÚB Banka, CIB Bank, PBZ, BIB, ISP Slovenia, ISP Albania e Intesa Sanpaolo Bank Romania, quest'ultima inserita nel corso del 2023. Le indagini hanno coinvolto complessivamente circa 3.100 clienti.
Tra i maggiori punti di forza emersi si evidenziano: la qualità del servizio di consulenza, la capacità di ascolto del personale, la proattività nel trovare soluzioni ai bisogni dei clienti e la stabilità garantita dei canali online.
Il sistema di rilevazione della Customer Satisfaction del Gruppo Assicurativo coinvolge su base volontaria tutte le chiamate ricevute dal Servizio Clienti di Intesa Sanpaolo Vita e Intesa Sanpaolo Assicura tramite un questionario di due domande per la valutazione del servizio. Nel corso dell'anno l'indagine sui clienti a valle delle telefonate con il Servizio Clienti ha ottenuto buoni risultati. In particolare, su una scala da 1 a 5, il voto medio è stato 4,2 per le chiamate ricevute dal Servizio Clienti di Intesa Sanpaolo Vita e 4,3 per le chiamate ricevute dal Servizio Clienti di Intesa Sanpaolo Assicura, sia nella soddisfazione generale sia nella gestione della chiamata.
L'iniziativa si affianca a quella già attiva per i soli clienti di Intesa Sanpaolo Assicura che nel 2023 hanno espresso un livello di soddisfazione significativo; in particolare, su una scala da 0 a 10, i voti medi raccolti sono stati i seguenti: 9,0 per la richiesta di assistenza stradale; 8,4 per la gestione dei sinistri RC auto; 8,7 per la gestione dei sinistri Corpi Veicoli Terrestri (CVT); 8,0 per la richiesta di Assistenza in casa e 8,0 per la gestione dei sinistri Casa.

L'indagine di Customer Satisfaction sui clienti della Divisione Private Banking tiene conto delle peculiarità dei modelli di servizio di ogni società. Quest'anno un focus specifico è stato dedicato ai clienti di Fideuram Direct, un nuovo canale distributivo online che si affianca alle reti fisiche. Rispetto all'anno precedente il numero di questionari compilati è sostanzialmente duplicato: infatti, hanno risposto 61.845 clienti (44.966 di Fideuram, 12.272 di Sanpaolo Invest, 621 di IW Private Investments, 3.497 di Intesa Sanpaolo Private Banking e 489 di Fideuram Direct) rispetto ai 34.000 circa del 2022.
Dall'indagine condotta sono emersi i seguenti aspetti:
Il Gruppo Intesa Sanpaolo è impegnato in un dialogo costante con la propria clientela per mantenere la relazione su un livello di eccellenza. La possibilità di manifestare alla Banca eventuali motivi di insoddisfazione mediante l'invio di un reclamo, utilizzando molteplici modalità di trasmissione per garantire facilità di accesso, è attribuita a tutte le fasce di clientela. Può essere compilato il format online presente sul sito della Banca e sull'App, può essere fatto un invio per posta cartacea, anche consegnata a mano presso qualsiasi punto operativo, o per posta elettronica agli indirizzi presenti sui documenti di trasparenza e sul sito.
. L'attenta e tempestiva gestione dei reclami e delle altre istanze con le quali i clienti manifestano insoddisfazione ha un'importanza fondamentale per consolidare il rapporto fiduciario e indirizzare situazioni di criticità. Le normative emanate dalle competenti Autorità di Vigilanza prevedono, nell'ordinamento italiano, specifici adempimenti informativi da parte della Funzione di Compliance, con lo scopo di riferire agli Organi aziendali e alle autorità, con periodicità almeno annuale, sulla situazione complessiva dei reclami ricevuti, nonché sull'adeguatezza delle procedure e delle soluzioni organizzative adottate.
L'impianto normativo, procedurale e organizzativo adottato dal Gruppo è definito dalle Linee Guida per la gestione dei reclami, degli esposti ad Autorità di Vigilanza e dei ricorsi a Organismi di risoluzione alternativa delle controversie emanate dal Consiglio di Amministrazione della Banca a luglio 2016 e aggiornate a ottobre 2021. Nel 2023 sono state registrate complessivamente 119.768 istanze(1) a livello di Gruppo suddivise come segue:
• Divisione Banca dei Territori: le istanze registrate sono state complessivamente 68.260 (+19% rispetto al 2022, -5% se si escludono gli impatti dell'operazione Isybank che ha concentrato nell'ultima parte dell'anno 13.999 istanze), di cui 52.997 relative a Banche e Società del Gruppo(2) (+14% rispetto al 2022), 6.910 presentate a Prestitalia (+19%) e 8.353 presentate da ex clienti di Accedo (+69%). L'aumento riguarda in particolare i) la categoria Organizzazione, altro e sito Internet, per l'operazione di trasferimento della clientela definita "prevalentemente digitale" a Isybank e ii) le istanze relative alla Cessione del Quinto dello Stipendio. Nel corso del 2023 è stato definito l'esito di 67.355 istanze, di cui 31.081 hanno trovato accoglimento e, fra queste,
(1) Le istanze comprendono i reclami e la loro eventuale reiterazione (ricorsi della clientela), i ricorsi ad Organismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie (ricorsi ad A.D.R.) e le richieste di chiarimenti formulate dalle autorità di vigilanza a fronte di esposti della clientela (esposti).
(2) Banche e Società della Divisione Banca dei Territori (Intesa Sanpaolo, Acantus, Isybank).

10.238 hanno comportato esborsi; di queste 5.569 istanze sono riferite alla pregressa attività di Accedo e 2.229 sono riferite a Prestitalia. Escludendo le istanze presentate da ex clienti di Accedo e clienti di Prestitalia, che reclamano la restituzione pro-quota di commissioni e/o oneri pagati al momento dell'erogazione, si riportano di seguito reclami, reiterazioni, esposti e ricorsi A.D.R. (Alternative Dispute Resolution) presentati per le diverse categorie di prodotto/servizio, generalmente in riduzione rispetto all'anno precedente:

delle pratiche, Previmedical, in forza dei più stringenti standard fissati nel nuovo Accordo di servizi sottoscritto a marzo 2023 e agli effetti del completamento delle azioni intraprese da ISP RBM Salute (inserimento di due nuove società specializzate a supporto della Centrale Operativa e rafforzamento della struttura addetta alla customer advocacy). Le contestazioni riguardano principalmente aspetti liquidativi e amministrativi. Nell'anno sono state evase 9.709 istanze, di cui 2.920 hanno trovato accoglimento; tra queste 197 hanno comportato esborsi.
• Divisione Asset Management: sono state registrate 190 istanze, con una diminuzione del 13%, principalmente riconducibili alla errata o mancata esecuzione degli ordini, alla correttezza dell'informativa (precontrattuale ed ex post) e ai rendimenti insoddisfacenti causati dalla volatilità dei mercati, dovuta anche alla instabilità geopolitica. Le contestazioni hanno riguardato principalmente l'operatività di Eurizon Capital SGR e in particolare la gestione collettiva del risparmio. Nel 2023 sono state evase 191 istanze, di cui 7 accolte con esborso.
Intesa Sanpaolo, in un contesto di relazioni corrette e trasparenti tra intermediari e clienti, rende chiara e comprensibile l'esposizione delle informazioni destinate al cliente in tutte le fasi della relazione con la Banca, attraverso semplicità del linguaggio, informative trasparenti e l'allineamento delle condizioni all'interno dei diversi documenti riferiti ad uno stesso prodotto/servizio. I principali documenti dell'offerta, redatti secondo requisiti di chiarezza e comprensibilità, sono presenti, oltre che in filiale, anche sul sito internet della Banca, nella sezione Trasparenza bancaria [i] in particolare, con riferimento ai Fogli Informativi dei prodotti e dei servizi, alle Guide specifiche e ai Documenti informativi delle condizioni offerte alla generalità della clientela. Il rispetto dei diritti dei clienti in tutte le fasi del rapporto contrattuale è inoltre assicurato attraverso presidi organizzativi e di controllo della conformità alla disciplina in materia di tutela della clientela e attraverso comportamenti improntati a trasparenza e correttezza sia nella fase di collocamento sia durante lo svolgimento del rapporto.
Nell'ambito degli investimenti, Intesa Sanpaolo offre ai clienti il più alto livello di tutela con il servizio di consulenza. Rispetto a operazioni relative a prodotti finanziari o servizi di investimento sono formulate raccomandazioni personalizzate coerenti con il profilo finanziario del cliente stesso. In tal senso è pienamente operativo un impianto di Regole specifiche alle quali il personale della Banca deve fare riferimento. Dall'entrata in vigore della Direttiva MiFID II e dei Regolamenti europei in tema di protezione degli investitori(3), le Regole sono state rafforzate al fine di poter offrire un più alto livello di tutela agli investitori e maggiore trasparenza delle negoziazioni sui mercati degli strumenti finanziari. In particolare, Intesa Sanpaolo prevede adempimenti in termini di governo degli strumenti finanziari, requisiti di conoscenza e competenza delle persone del Gruppo preposte alla prestazione dei servizi di investimento e informativa ex ante ed ex post su costi, oneri e incentivi dei prodotti e servizi offerti. Il modello è stato ulteriormente affinato per introdurre un nuovo profilo di indagine sulle preferenze di sostenibilità volto a verificare la coerenza tra la percentuale dei prodotti finanziari/servizi di investimento ESG rispetto alle preferenze di sostenibilità espresse dal cliente in sede di profilatura, che comprendono anche la percentuale minima di portafoglio da destinare ad investimenti volti a soddisfare tali preferenze. Inoltre, i processi della Banca sono stati integrati al fine di mettere a disposizione del personale e del cliente specifiche informazioni relative alla sostenibilità degli strumenti oggetto di investimento e, conseguentemente, è stata integrata la reportistica oggetto di periodico invio alla clientela con informazioni sia relativamente alle preferenze espresse, sia relativamente alla composizione del portafoglio in termini di prodotti sostenibili.
Tra i progetti in ambito consulenza, Valore Insieme continua a rappresentare un'offerta di consulenza globale erogata dai gestori in filiale avvalendosi di un'innovativa piattaforma di relazione che fornisce un supporto consulenziale evoluto e personalizzato in tutte le fasi di costruzione, protezione e trasmissione dell'intero patrimonio, anche attraverso prodotti di investimento dedicati. È un servizio rivolto a chi cerca un rapporto esclusivo che unisca una piattaforma innovativa al supporto professionale e continuo di un gestore dedicato.
(3) Direttiva 2014/65/UE (cd. MiFID II), Regolamento 2014/600/UE (cd. MiFIR) e Regolamento 2014/1286/UE (cd. PRIIPs).
Qualità del servizio e soddisfazione del cliente

I nuovi prodotti e servizi e le loro successive variazioni sono assoggettati al processo di Product Governance con il coinvolgimento delle varie strutture della Banca al fine di valutare tutte le caratteristiche del prodotto e indentificarne con chiarezza la platea a cui esso è destinato con un obiettivo di tutela per il cliente. Tale processo è costantemente oggetto di verifica da parte della Funzione Compliance per garantire il rispetto sostanziale e formale della normativa interna ed esterna e delle valutazioni sottostanti. Il processo di Product Governance permette di gestire con chiarezza le singole fasi che prevedono il concept, lo sviluppo, il clearing, l'approvazione e il monitoraggio dei prodotti o servizi analizzati. Ogni attività vede la partecipazione di più strutture al fine di valutare le caratteristiche dei singoli prodotti e servizi, anche sotto il profilo ESG, sia realizzati dalla Banca sia da produttori terzi, come richiesto dalla normativa(4). I prodotti e servizi sono poi soggetti ad un periodico monitoraggio post-vendita al fine di valutarne la rispondenza nel tempo rispetto ai parametri di target market predefiniti e alle caratteristiche della clientela di riferimento.
Le valutazioni di conformità, comunque all'interno delle valutazioni di Product Governance, sono condotte nel rispetto dei principi di correttezza e tutela dell'interesse dei clienti e attengono anche alla qualità dell'informativa fornita, alla coerenza dei servizi, dei prodotti o delle operazioni con le esigenze e le caratteristiche della clientela alla quale sono indirizzati.
L'intero processo è normato da Linee guida interne e da specifiche guide di processo di cui la Banca si è dotata, nelle quali sono identificate nel dettaglio attività e strutture coinvolte.
Intesa Sanpaolo ha continuato il dialogo aperto e costruttivo già avviato da tempo con tutte le Associazioni dei Consumatori appartenenti al Consiglio Nazionale Consumatori Utenti (CNCU) presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e rappresentative a livello nazionale. In tale contesto sarà rinnovato nel 2024 l'Accordo Quadro "Innoviamo le Relazioni", in scadenza. Nel corso del 2023 sono stati svolti 6 tavoli tematici rivolti ai responsabili nazionali delle Associazioni dei Consumatori aventi ad oggetto temi rilevanti, quali: Progetto Quick Training; presentazione Isybank; Comunità Energetiche Rinnovabili.
Inoltre, nell'ottica di sviluppare ulteriormente la collaborazione con le Associazioni dei Consumatori territoriali, sono stati consolidati e svolti incontri ad personam con i delegati regionali di 19 regioni, oltre alla partecipazione alla XXI sessione programmatica del CNCU di Genova.
Sono inoltre proseguite nel corso del 2023 le iniziative formative del progetto pluriennale "Mettere in comune competenze", che dal 2011 vede Intesa Sanpaolo e le Associazioni dei Consumatori confrontarsi e condividere le conoscenze sui rispettivi mestieri; si sono quindi tenuti 9 webinar rivolti ai rappresentanti regionali delle Associazioni di alcune regioni.
Al fine di consolidare le relazioni locali sono state avviate visite guidate con i rappresentati delle Associazioni regionali presso i musei Gallerie d'Italia. Il primo incontro si è svolto a Napoli nel novembre 2023.
Il Gruppo è inoltre socio e componente del Direttivo di Consumers' Forum, unica associazione indipendente presente in Italia composta dalle più importanti Associazioni dei consumatori e le maggiori imprese industriali e di servizi del Paese. Nel corso del 2023 sono proseguite le attività di Conciliazione Permanente basate sull'accordo sottoscritto dalla Banca con tutte le organizzazioni dei consumatori italiane, uno strumento gestito attraverso il protocollo di conciliazione condiviso.
Intesa Sanpaolo tutela la salute e sicurezza di tutte le persone che vi operano e transitano implementando regole operative e misure tecnologiche di sicurezza, supportate da strumenti informativi e di diffusione della cultura in materia. Il Gruppo considera la protezione delle persone, delle informazioni e dei beni un obiettivo essenziale, riconoscendo un ruolo indispensabile anche ai temi della corporate e della physical security, al fine di garantire la conservazione e la crescita del valore aziendale, la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e la tutela di beni materiali e immateriali. Sulla base dell'esperienza maturata nel corso della recente emergenza sanitaria, la Banca ha rafforzato i propri presidi e le misure di sicurezza, tutelando clienti e persone del Gruppo e permettendo a tutti di operare in piena efficacia, efficienza e sicurezza.
(4) Banca d'Italia – integrazione nel 2019 delle Istruzioni di vigilanza in materia di "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari" con specifiche previsioni in materia di product governance; IVASS - Lettera "Direttiva UE 2016/97 sulla distribuzione assicurativa e orientamenti preparatori EIOPA sui presidi in materia di governo e controllo del prodotto da parte delle imprese di assicurazione e dei distributori di Prodotti assicurativi" del 4 settembre 2017 e Regolamento 45 recante disposizioni in materia di requisiti di governo e controllo dei prodotti assicurativi in vigore dal 31 marzo 2021; Consob - Reg. Intermediari, modificato dalla Delibera 21466 in vigore dal 31 marzo 2021.

Per il presidio della salute e della sicurezza delle persone, siano esse del Gruppo, clienti o fornitori, la gestione del rischio di corporate and physical security è fondamentale per la tutela dell'integrità fisica.
A tal fine la Funzione Corporate and Physical Security (Funzione CPS) contribuisce, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, alla definizione delle politiche e degli indirizzi di sicurezza per il Gruppo, attraverso la promozione, l'indirizzo, l'evoluzione e l'innovazione di modelli, misure e soluzioni di sicurezza fisica, info-fisica e di Travel Security.
Alla base di quanto sopra vi è l'analisi del contesto di rischio in cui opera il Gruppo, condotta secondo metodologie e prassi di livello internazionale, anche in ottica evolutiva e prospettica e attraverso l'analisi di dati provenienti da fonti interne ed esterne. A seguito di tali valutazioni, la Funzione CPS provvede poi a definire e aggiornare le strategie di prevenzione e le contromisure di tipo formativo, organizzativo, tecnologico o umano metodologico, definendo i requisiti dei sistemi di sicurezza e verificandone l'efficacia nel tempo; gestisce inoltre le segnalazioni di allarme e le situazioni critiche attraverso i Security Operation Center di sicurezza fisica e Travel Security, con un approccio di High Reliability Organizations (HRO), volta a rafforzare la resilienza dei sistemi, dei processi e delle procedure in essere.
La Funzione CPS fornisce i propri servizi in modalità diretta per le Società del perimetro Italia secondo un modello di gestione accentrato, o fornendo indirizzi e supporto alle Società che operano in base a un modello di gestione decentrato. A tal fine, esegue anche assessment e analisi specifiche, sia nei locali della Banca sia da remoto, avvalendosi dove necessario dei "data lake" del Gruppo. In entrambi i casi la metodologia applicata è quella descritta dallo standard ISO 31000:2018, con l'obiettivo di prevenire possibili accadimenti in danno a persone e beni, materiali o immateriali, del Gruppo.
Nel perimetro della Divisione International Subsidiary Banks, viene fornito supporto e indirizzo nella definizione di piani per la resilienza delle persone in caso di emergenze o crisi, coordinandone operativamente la loro attivazione, in collaborazione con le funzioni preposte. Nell'ambito del Modello Organizzativo per la Gestione delle Crisi per il Gruppo, le funzioni preposte collaborano inoltre per la gestione delle situazioni critiche anche a supporto della continuità operativa. In ambito Travel Security viene fornito un supporto alle missioni di lavoro all'estero, oltre all'analisi dei livelli di rischio Paese, del rischio viaggio, attraverso l'adozione di metodologie appropriate: è attivo un monitoraggio costante dei viaggiatori all'estero e/o degli espatriati del Gruppo, per mitigare incidenti e/o emergenze, anche con il supporto di Partner qualificati.
Relativamente ai rischi connessi ai reati di tipo predatorio, la Funzione CPS svolge un'attività di analisi e misurazione dei rischi rapina e furto così come la verifica in loco del livello di protezione dei siti più esposti. Nel 2023, sul perimetro degli insediamenti territoriali di Intesa Sanpaolo in Italia si è verificato 1 evento rapina portato a termine e 2 tentativi, a fronte di 9 eventi portati a termine nel 2022 e 5 tentativi. Per il rischio furto che generalmente, a differenza delle rapine, non impatta sulla salute e sicurezza delle persone, si sono registrati in corso d'anno 8 attacchi alle macchine ATM (2 consumati e 6 tentati), in diminuzione rispetto ai 12 attacchi del 2022 (5 consumati e 7 tentati).
Altro ambito di presidio del rischio di attacco all'incolumità fisica delle persone del Gruppo è costituito dalle aggressioni, non a scopo predatorio, verso le persone del Gruppo, per cui sono state avviate da tempo azioni di rilevazione, analisi e contenimento. L'andamento del fenomeno è in crescita rispetto al 2018, anno di prima rilevazione ed è osservato anche da ABI nelle attività finanziarie che prevedono il contatto con la clientela. Nel 2023 sono stati registrati 309 casi di aggressione (di cui 13 con contatto fisico, gli altri verbali), a fronte di 264 (di cui 16 con contatto fisico) nel 2022. Le azioni di mitigazione sono costituite dalla formazione rivolta alle persone del Gruppo esposte al rischio e deputate alla gestione degli eventi, alla loro rilevazione e gestione (indagine, supporto psicologico, azione legale) con il contributo delle Divisioni e Direzioni del Gruppo.

Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity

| Sostegno all'innovazione | 129 |
|---|---|
| I processi di trasformazione digitale della Banca | 132 |
| Il canale della rete fisica e l'integrazione con le strutture online | 134 |
| Cybersecurity | 136 |
Intesa Sanpaolo intende mantenere una crescita sostenibile del business facendo leva sul coinvolgimento attivo delle persone e su un'infrastruttura digitale all'avanguardia. La sfida per il futuro, in linea con il Piano d'Impresa 2022-2025 e gli obiettivi ESG, è quella di accelerare la trasformazione digitale della clientela del Gruppo, estendendo la digitalizzazione e dematerializzazione a tutti i processi: i clienti possono infatti contare su una piattaforma digitale innovativa, inclusiva e pienamente integrata alla rete fisica.
Come previsto dal Piano, nel corso del 2023 il Gruppo ha presentato Isybank, la nuova banca digitale nata per servire efficacemente i clienti retail che non usano le filiali e ridurre il costo del servizio, mediante l'utilizzo di tecnologia all'avanguardia, cloud-native adattabile alla clientela multi-valuta e multinazionale e lavorando in partnership con la fintech leader Thought Machine.
Fondamentale è il ruolo di Intesa Sanpaolo nel supporto alle startup, che ricoprono un ruolo catalizzatore per la crescita sostenibile ed orientata al futuro e alle imprese per lo sviluppo dei loro processi di innovazione, anche attraverso la promozione e il sostegno della business transformation e di progetti multidisciplinari di ricerca, leve strategiche chiave per rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione. Aspetti altrettanto qualificanti sono la capacità di soddisfare la clientela tramite una macchina operativa in grado di offrire soluzioni semplici, rispondenti alle esigenze, attribuendo importanza strategica alla sicurezza informatica. La protezione delle informazioni, dei clienti e in generale il ruolo attivo nella resilienza cibernetica del Paese rappresentano elementi di rilievo per la Banca e il continuo rafforzamento dei presidi di controllo attivati dal Gruppo permette di mantenere un approccio responsabile e trasparente nelle relazioni.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity |
Banca Digitale | ƒ Lancio commerciale di Isybank a giugno 2023 e rilascio dell'app sugli store iOS e Android; avvio del nuovo sito internet vetrina ufficiale dedicato ƒ Definito il piano per il conferimento del ramo d'azienda da Intesa Sanpaolo a Isybank e completata la prima migrazione pianificata della clientela |
ƒ Creazione di una nuova banca digitale per servire efficacemente una parte significativa della clientela retail di ISP che non si reca nelle filiali |
| Pagamenti digitali | ƒ 266mln di pagamenti digitali nel 2023 (~136,8mln nel 2022) |
ƒ Ulteriore crescita nel settore dei pagamenti con partnership strategiche aumentando i pagamenti digitali del 50% a circa 75 milioni nel 2025 da 51 milioni nel 2021 |
|
| Blocco di transazioni fraudolente |
ƒ Bloccate transazioni fraudolente per ~€41mln per i clienti privati e ~€26mln per i clienti imprese |
ƒ Rafforzamento della cybersecurity |

| Azioni/Risultati 2023 | Obiettivi di Piano al 2025 | |||
|---|---|---|---|---|
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Valore cumulato dal 2022 | Valore cumulato 2022-2025 | |
| Innovazione, trasformazione digitale e |
Progetti di innovazione |
ƒ 204 progetti di innovazione lanciati nel 2023 (405 progetti lanciati dal 2022) |
ƒ Promozione dell'innovazione con il lancio di circa 800 progetti nel 2022- 2025 |
|
| cybersecurity | In particolare: | ƒ Sviluppo di progetti multidisciplinari | ||
| ƒ Sviluppo di progetti di ricerca applicata multidisciplinare, di cui 16 progetti in corso nel campo delle neuroscienze, dell'intelligenza artificiale e della robotica ƒ Realizzazione di iniziative per la crescita delle startup e sviluppo di ecosistemi di innovazione nelle città di Torino, Firenze, Napoli, Venezia, |
di ricerca applicata ƒ Sviluppo di ecosistemi d'innovazione di respiro internazionale coordinando il network di relazioni con imprese, incubatori, centri di ricerca, università ed altri enti |
|||
| nazionali ed internazionali ƒ Supporto alle startup ad alto potenziale |
||||
| Ancona e Taranto | ƒ Accelerazione della business |
|||
| ƒ In Action ESG Climate: seconda edizione dell'iniziativa promossa dalla |
transformation e supporto allo sviluppo di lungo termine delle |
|||
| Divisione Insurance con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center per lo sviluppo di nuove soluzioni per contrastare il cambiamento climatico e sostenere la transizione ecologica attraverso l'innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi modelli di business. A luglio, premiate 4 imprese (tra le ~140 candidate) a cui è stato riconosciuto un contributo complessivo di ~€0,6mln. Nelle due edizioni, sono state complessivamente premiate 7 imprese per un ammontare totale di €1,1mln ƒ Up2Stars: seconda edizione dell'iniziativa rivolta a 40 startup; completata l'accelerazione delle startup selezionate per la prima call nel settore "Watertech". In corso l'accelerazione di 10 startup dell'ambito "Renewable energy and energy efficiency" e chiusa la call su "AI for business transformation". Complessivamente ~200 candidature ricevute nel 2023 |
corporate ƒ Diffusione di un mindset/una cultura in ambito innovazione attraverso eventi e nuovi format educativi |
|||
| per i tre percorsi ƒ Business transformation: dal 2022, 43 aziende coinvolte in programmi di open innovation, di cui 6 coinvolte in progetti trasformativi in ambito economia circolare |
||||
| ƒ Diffusione del mindset/cultura dell'innovazione: nel 2023 realizzati 36 eventi di posizionamento e match-making, con >3.000 partecipanti (dal 2022, 68 eventi con >5.200 partecipanti) |

| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|
|---|---|---|---|---|
| Investimenti di Neva SGR in startup |
ƒ Neva SGR: nel 2023 ~€31mln di investimenti in startup, >€85mln dal 2022. Presentati i nuovi fondi Neva II Global e Neva II Europe che saranno lanciati nel secondo semestre 2024 |
ƒ Supporto alle startup ad alto potenziale fornendo servizi non finanziari (es. percorsi di accelerazione) e in connessione/ con il supporto di fondi di venture capital, anche grazie a Neva SGR: ~€100mln di investimenti in startup nel 2022-2025 |
||
| Assunzioni in ambito tech |
ƒ 686 persone assunte in ambito tech | ƒ -Internalizzazione o riconversione verso ruoli IT e attività ad alto valore aggiunto: ~2.000 nuove assunzioni in ambito tech |
||
| Formazione alle persone del Gruppo sulla sicurezza informatica |
ƒ 83.344 partecipanti; 122.306 ore erogate |
ƒ Offrire alle persone del Gruppo una formazione di eccellenza sulle competenze critiche per la transizione digitale |
In un contesto altamente digitalizzato e competitivo, caratterizzato dall'esigenza di attivare continui processi di trasformazione e innovazione, l'impegno di Intesa Sanpaolo è supportato da un'infrastruttura all'avanguardia che colloca il Gruppo tra le best practice europee. In questo contesto Intesa Sanpaolo propone ai propri clienti una consulenza specializzata in grado di guidarli nei loro processi innovativi per far fronte alle sfide future. Attraverso l'ottimizzazione di una piattaforma multicanale evoluta, volta a offrire a tutti i segmenti di clientela un'offerta innovativa, sicura ed efficace, l'obiettivo è quello di raggiungere una completa digitalizzazione dei processi prioritari di Gruppo. L'ampliamento della User Experience grazie anche ad accordi e partnership, nonché le nuove funzionalità che privilegiano l'utilizzo di dispositivi mobili, rappresentano elementi cruciali nel processo di digitalizzazione della Banca. Il forte investimento in tecnologie e la visione strategica in questo ambito hanno garantito una solida continuità aziendale durante la recente emergenza sanitaria, per la gestione del business interno e la rapida interazione con i clienti mediante un'ampia gamma di servizi a distanza.
L'operato della Banca evidenzia pratiche di cybersecurity già allineate ai migliori standard internazionali e certificate dalle autorità nazionali, grazie a un'attenta gestione dei dati e a una focalizzazione sui temi di gestione del rischio e continuo presidio del patrimonio aziendale. Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo approva annualmente il Piano di Sicurezza Informatica; inoltre, in linea con la normativa vigente, la cybersecurity è governata da linee guida e processi integrati per salvaguardare gli interessi e i diritti dei clienti attraverso il Sistema dei Controlli Interni Integrato della Banca, che definisce le responsabilità a tutti i livelli aziendali.
Il profilo di cybersecurity si basa anche sulla diffusione della consapevolezza dei rischi e delle metodologie di prevenzione, da parte di tutti i soggetti coinvolti (strutture della Banca, collaboratori, clienti e fornitori).
Intesa Sanpaolo ha avviato una profonda revisione dei processi tesi all'innovazione anche in considerazione della forte spinta al digitale. Questa trasformazione ha avuto importanti riflessi anche sul fronte del supporto al cliente: il Gruppo ha infatti sviluppato soluzioni finanziarie mirate e servizi di assistenza specialistica per le imprese che investono in progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, proponendo loro una gamma di prodotti in grado di finanziare idee e iniziative al fine di mantenere la loro competitività.
Intesa Sanpaolo Innovation Center (di seguito anche "Innovation Center" o "Società") è la società del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata all'innovazione di frontiera. Esplora scenari e trend futuri, sviluppa progetti multidisciplinari di ricerca applicata, supporta startup, accelera la business transformation delle imprese secondo i criteri dell'open innovation e della circular economy, favorisce lo sviluppo di ecosistemi innovativi e diffonde la cultura dell'innovazione, per fare del Gruppo Intesa Sanpaolo la forza trainante di un'economia più consapevole, inclusiva e sostenibile.
Nell'ambito del Piano d'Impresa 2022-2025, l'attività di Innovation Center è stata collocata nel quarto pilastro, focalizzato sull'impegno ESG, individuando due direttrici di attività:
Intesa Sanpaolo Innovation Center, in collaborazione con centri di ricerca e università, realizza progetti di ricerca applicata multidisciplinari. Da inizio 2023 la Società ha rafforzato l'approccio di "frontier research" che, sfruttando, superando e valorizzando le conoscenze dell'ArtificiaI Intelligence Lab e del Neuroscience Lab e altre competenze presenti, mira a favorire la multidisciplinarietà e la generazione di nuove expertise, grazie al ruolo di Innovation Center come "orchestratore di innovazione", non solo per il Gruppo ma anche coinvolgendo imprese, enti e partner scientifici.
Dall'avvio dell'operatività di ricerca (2018) sono stati attivati complessivamente 65 progetti di ricerca che coprono molteplici filoni(1), ridefiniti a inizio 2023 coniugando i nuovi trend, le attività svolte e quelle in pipeline.
A fine 2023 risultano in corso 16 progetti. Nell'anno sono stati avviati 12 progetti (di cui due supportati dall'attivazione del nuovo strumento Dottorato Innovativo previsto dal PNRR), tra cui si evidenziano:
Sono stati completati 10 progetti di ricerca, tra cui si evidenziano i seguenti in ambito neuroscientifico:
• uno nel filone Health & Safety and Wellbeing, volto all'analisi dell'impatto di strategie di intervento di carattere neuroscientifico sul benessere aziendale che ha portato, tra l'altro, all'industrializzazione del programma di allenamento sulla dimensione del carico cognitivo all'interno della piattaforma di Intesa Sanpaolo – CareLab
(1) Agritech, Low Carbon Materials & Decarbonization, Energy transition, Climate & Biodiversity, Health & Safety and wellbeing, marketing & communication, HR-Education & Inclusion and ART, Anti Financial Crima & Fraud Detection, Finance, Insurance & Wealth Management.

– rivolta al benessere delle persone del Gruppo. Il progetto e la sua industrializzazione sono stati citati da Top Employers Italia nell'e-Book 2023 "For a better world of Work" nella scheda dedicata a "Percorsi per carico cognitivo, technostress e ageing";
• due del filone HR, Education & Inclusion and Art; uno finalizzato a supportare la Divisione IMI Corporate & Investment Banking nell'implementazione di strategie di intervento per crescere la flessibilità cognitive e il ragionamento logico-strategico e uno focalizzato sull'analisi dell'impatto di pratiche di self-awareness/ mindfulness per la riduzione dello stress e a supporto del training cognitivo di persone del Gruppo che svolgono attività di Business Coach.
Nel 2023 sono state rilasciate 9 pubblicazioni scientifiche connesse a progetti di ricerca (di cui due riferite alle ricerche sulla sanitizzazione degli ambienti, due relative alle ricerche sviluppate nell'analisi delle interazioni tra robot umanoide e uomo e una riguardante la sperimentazione sull'uso di robot a supporto di bambini con disturbi dello spettro autistico) e sono stati realizzati 27 seminari e workshop su temi di frontiera.
Intesa Sanpaolo Innovation Center ha maturato competenze distintive nel supporto alla crescita di startup; tale attività viene svolta attraverso percorsi gestiti direttamente o in partnership, nel contesto di azioni su Ecosistemi di innovazione o di progettualità specifiche o per clienti terzi. In tale ambito, nel 2023 la Società ha realizzato 8 percorsi che hanno portato ad analizzare oltre 420 startup di cui 56 sono state accelerate. Si evidenzia la realizzazione della seconda edizione delle iniziative:
Per sostenere la crescita delle startup, Intesa Sanpaolo Innovation Center offre servizi di Business Development per analisi delle caratteristiche del mercato potenziale di riferimento e della concorrenza, nonché per identificare opportunità di business e soluzioni tecnologiche più adeguate e supporta il Gruppo nelle analisi propedeutiche all'erogazione del finanziamento MLT "Convertibile Impresa", dedicato alle startup innovative.
Intesa Sanpaolo Innovation Center nel corso del 2023 ha realizzato iniziative per il supporto alla crescita di ecosistemi di respiro internazionale. In particolare:
Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity

sponsorizzato dalla Divisione Banca dei Territori (BdT) e Innovation Center, sviluppato da CDP, LVenture e con la collaborazione del Ministero del Turismo, con 7 startup accelerate(3), ~1,3 milioni di euro di capitale raccolto e 6 nuove risorse assunte.
La Società ha altresì supportato la Divisione BdT per i programmi triennali di accelerazione «Next Age» (Silver Economy) ad Ancona, per il quale è stata lanciata la call della terza classe a gennaio 2024 e «Faros» (Blue Economy) a Taranto – la seconda classe si concluderà a febbraio 2024 - promossi da CDP e gestiti rispettivamente da AC75 Startup Accelerator e A|cube.
Tra le altre progettualità a supporto dell'innovazione dei territori, si segnala che Innovation Center è stata coinvolta dal Comune di Torino in un progetto di ripristino della navigazione turistica e di rilancio delle aree fluviali del Po (progetto "Fiume di futuro"), che prevede tra l'altro la creazione di un River Center, hub di informazione, condivisione, esperienze da vivere a stretto contatto con il fiume, attrezzato per lo svolgimento di eventi, attività innovative, nonché per la valorizzazione e promozione turistica della città e dei suoi eventi. A fine 2023 la Società ha messo a disposizione della città i risultati dello scouting di tecnologie legate a tematiche fluviali di potenziale di interesse per l'engagement dei visitatori.
Al fine di generare nuovo valore economico e relazionale per il Gruppo e accrescere la competitività delle aziende, Intesa Sanpaolo Innovation Center, in sinergia e coordinamento con le Divisioni Banca dei Territori e IMI Corporate & Investment Banking, offre servizi non finanziari e di advisory anche per facilitare l'incontro tra domanda ed offerta di innovazione e favorire l'avvio di percorsi di transizione al paradigma della circular economy.
Nel corso del 2023 è proseguita la partecipazione del Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita, in qualità di partner industriale, all'Health&BioTech Accelerator, uno dei più importanti programmi di accelerazione di innovazione in ambito salute. Tale programma utilizza un approccio di Open Innovation in collaborazione con startup internazionali e player chiave della filiera sanitaria (come ad esempio istituti di ricerca, centri di cura e salute). Grazie al progetto sono stati identificati prototipi e soluzioni innovative (ad esempio fisioterapia con wearable device, robotica, nuove piattaforme digitali e soluzioni per la promozione del benessere) da integrare all'interno del core business assicurativo, anche grazie alla nascita di InSalute Servizi costituita all'interno del Gruppo Assicurativo, dedicata alla gestione dei sinistri e allo sviluppo di un network di strutture sanitarie convenzionate. All'interno dei programmi di trasformazione digitale, inoltre, il Gruppo Assicurativo continua ad investire in soluzioni innovative in ottica non solo di funzionalità, ma anche di maggiore trasparenza nei confronti del cliente.
Intesa Sanpaolo Innovation Center promuove la diffusione della conoscenza e della cultura dell'innovazione a rafforzamento del posizionamento del Gruppo quale attore che promuove l'innovazione al suo interno e tra i clienti, favorendo il matching tra domanda e offerta d'innovazione, sfruttando la presenza capillare del Gruppo e le relazioni e partnership con gli attori dei diversi Ecosistemi d'innovazione. Questa attività è svolta principalmente attraverso il proprio sito internet (dall'avvio a giugno 2022 sono state oltre 270mila le pagine visitate con più di 91mila utenti raggiunti) ed eventi d'innovazione, sia di match making per l'incontro tra domanda e offerta d'innovazione, che di posizionamento.
I 36 eventi di innovazione realizzati nel 2023 hanno coinvolto oltre 3.000 partecipanti, di cui 6 hanno avuto come oggetto tematiche inerenti la circular economy. Si evidenziano in particolare:
(3) Il numero delle startup selezionate è pari a 8, delle quali una ha lasciato il programma alla fine.

Foundation e la Camera di Commercio Italiana in Hong Kong e Macao finalizzati a portare testimonianze su tematiche CE nella Greater Bay area;
• Next steps toward implementing the strategy: evento organizzato con il Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo nell'ambito di "Digital Green Week|Circular Economy and Energy Transition: the road to decarbonisation" durante il quale è stato possibile un confronto tra diversi stakeholder su quali potrebbero essere i prossimi passi per liberare il potenziale di transizione al paradigma della CE.
La Società analizza inoltre trend di innovazione su temi di particolare rilevanza e realizza report su tecnologie innovative industriali a beneficio delle imprese e del Gruppo e altre pubblicazioni su tematiche di innovazione. Nel 2023 sono stati realizzati 9 report, tra i quali si evidenziano gli ITR (Industry Trend Report) "Watertech" e "Sustainable Cities", gli X-plore Silver Economy e Bioplastics, la pubblicazione del report "Metaverse e Social Congnition" e 6 altre pubblicazioni sul mondo dell'innovazione.
Per orientare l'innovazione anche verso tematiche di diversity & inclusion, Innovation Center ha realizzato nel 2023 un progetto pilota, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, per la città di Torino che ha identificato necessità e tecnologie per mappare e promuovere la rimozione delle barriere architettoniche intorno al Grattacielo di Intesa Sanpaolo.
Inoltre, Intesa Sanpaolo Innovation Center presidia e sviluppa il network di innovazione nazionale ed internazionale e gli Ecosistemi a maggiore crescita (Israele, Dubai, Hong Kong, Londra, New York) per scouting tecnologico e accompagnamento dei clienti delle Divisioni di business.
Nova+ è il finanziamento a medio lungo termine dedicato a sostenere le imprese che investono in ricerca e innovazione, che prevede la valutazione tecnico industriale del progetto di ricerca svolta da una struttura di ingegneri della Banca specializzati per settore tecnologico. Laddove presenti specifici requisiti (finanziamento di importo non superiore a 500.000 euro e clientela in perimetro Banca dei Territori gestita in apposita procedura), le aziende che portano a termine i progetti finanziati con Nova+ possono godere di un beneficio sul tasso, a valle di una asseverazione della fine del progetto oggetto del finanziamento da parte della Banca. A fine 2023, in linea con i trend tecnologici a livello europeo, è stato effettuato un aggiornamento delle linee tematiche del prodotto, che sono: Nova+ Digitale & Industria 5.0, Nova+ Green, Nova+ Space & Security, Nova+ Health, Nova+ Mobility, Nova+ Agritech. Per le articolazioni Green, Mobility e Agritech sussiste anche l'attributo ESG/Sostenibilità ambientale ai sensi delle Regole di classificazione dei prodotti e operazioni sostenibili, approvate dal Gruppo a fine 2022.
Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha dato avvio all'accordo stipulato a fine 2022 con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), che prevede la concessione di garanzie alle imprese a valere sul programma InvestEU. Tali garanzie intendono sostenere l'accesso al credito di PMI e Small Midcap attraverso la concessione di finanziamenti a medio lungo termine con focus sulla sostenibilità, sostenuto da un plafond di 100 milioni di euro e, sull'innovazione, da un plafond di ulteriori 200 milioni. Nel corso dell'anno sono stati supportati 68 progetti di investimento, per oltre 139 milioni di finanziamenti concessi. Le risorse stanziate dal FEI resteranno a disposizione delle imprese fino a ottobre 2026, salvo proroghe o esaurimento anticipato.
Nel 2023 sono proseguite le attività di gestione dell'ammortamento del portafoglio di finanziamenti (pari a 377 milioni di euro) garantiti FEI Innovfin con garanzia ordinaria al 50% e legati a progetti di ricerca, innovazione e sviluppo, in base all'originario accordo del 2018, con un periodo di disponibilità che si è concluso a fine 2022.
Infine, nel 2023 Intesa Sanpaolo ha approvato 101 progetti per circa 985 milioni di euro di investimenti ammissibili a favore di 223 soggetti beneficiari, in qualità di Banca concessionaria di agevolazioni pubbliche per la ricerca e l'innovazione (in particolare il Fondo per la Crescita Sostenibile, gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Complessivamente i progetti approvati, non decaduti o revocati, sul Fondo Crescita Sostenibile dal 2014 sino al 2023 sono stati 541 per un totale di circa 3,4 miliardi di euro di investimenti ammissibili a favore di 990 soggetti beneficiari.
Con il Piano d'Impresa 2022-25 Intesa Sanpaolo prosegue il percorso - già avviato nei precedenti anni - in tema di digitalizzazione, innovazione e multicanalità. Tale percorso prevede la progressiva e profonda revisione
Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity
della piattaforma IT, l'efficientamento del modello operativo e la trasformazione verso il cloud. Si evidenziano i principali interventi del 2023:
Con il portale Opening Future, hub di comunicazione sviluppato dal Gruppo in collaborazione con Google Cloud e Noovle (cloud company del Gruppo TIM), sono state promosse ulteriori iniziative al fine di accrescere e diffondere una cultura digitale e costruire un IT «green» in Italia. Sfruttando le capability tecnologiche locali e internazionali delle società partner sulla tecnologia (5G, IoT) e sull'intelligenza artificiale, si è arricchita l'offerta formativa gratuita per la collettività (studenti e docenti, PMI e startup). Inoltre, è operativo il Centro di Eccellenza a Torino per lo sviluppo di nuovi prodotti e per specifiche iniziative di formazione, accelerati dall'intelligenza artificiale. Nel corso del 2023, sono state coinvolte oltre 1.800 PMI, startup e fintech e ~5.000 persone (studenti e docenti) hanno partecipato a iniziative di formazione.
Nel corso del 2023 è stato lanciato il programma AIxeleration, per portare a scala l'adozione dell'intelligenza artificiale nel Gruppo in modo sostenibile, responsabile e omogeno su tutte le Divisioni favorendo nuove opportunità di business, aumentando l'efficienza operativa e migliorando ulteriormente la gestione dei rischi. Il programma poggia sulla realizzazione di un ecosistema che ha tra le sue fondamenta: una base dati coerente e comune, il cloud, il rafforzamento delle competenze, la sottoscrizione di accordi con partner tecnologici (es. Microsoft, Google) e accademici (es. London University, Fujitsu), CENTAI (centro di ricerca di Intesa Sanpaolo per l'intelligenza artificiale) e la diffusione della cultura A.I. all'interno del Gruppo. Sono stati avviati oltre 75 use case, grazie a oltre 150 AI Specialist dedicati e sono stati inoltre lanciati laboratori finalizzati alla sperimentazione della Generative AI.
Sul fronte dell'innovazione nelle modalità di interazione con la clientela, sono state rilasciate ulteriori evolutive per integrare maggiormente i canali di contatto e migliorare l'offerta e la user experience; grazie a tale impegno, l'app di Intesa Sanpaolo si conferma anche nel 2023 prima classificata come Overall Leader. L'app Intesa Sanpaolo Mobile è punto di riferimento per oltre 12,5 milioni di clienti multicanale, conta oltre due miliardi di login e circa 178 milioni di operazioni transazionali all'anno e supporta l'acquisto di prodotti e servizi conclusi sui canali digitali del Gruppo, che rappresentano circa il 40% delle vendite totali di Banca dei Territori.
Inoltre, nel 2023:

completa dematerializzazione dei processi, la modalità di gestione della firma sul corredo contrattuale è stata resa interamente dematerializzata per i Customer Journey Carte Commercial e Ripartizione Breve Termine e Impegni di Firma ed è stata integrata in Inbiz una nuova funzionalità che permette ai clienti di utilizzare, per la sottoscrizione di prodotti e servizi, Firme Digitali remote emesse da Certification Authority terze, in alternativa a quelle emesse dalla Banca (MyKey/BancaIdentity);
Il sistema di change management OTTOMILA! ha accompagnato anche nel 2023 le quasi 45.000 persone della Divisione Banca dei Territori (BdT) nella realizzazione degli obiettivi del Piano d'Impresa 2022-2025. All'interno di una cornice di valori condivisa sono state individuate nel corso dell'anno circa 50 iniziative concrete e facilmente replicabili, personalizzate sulle esigenze delle diverse realtà. Tra le attività strategiche di OTTOMILA!, oltre all'attenzione verso le tematiche ambientali e di inclusione, resta centrale l'attenzione verso la trasformazione digitale con il format Vividigitale, che conferma la sua funzione informativa per gli aspetti legati a tematiche digitali, automatizzazioni di processo e nuove piattaforme. Si rivolge in prima battuta ai diffusori di cultura digitale, persone della rete di BdT individuate tempo per tempo in ciascuna filiale, per essere primi divulgatori all'interno di ogni unità organizzativa. Confermati anche gli incontri a distanza Vivichat: un palinsesto informativo e di approfondimento dedicato a temi prioritari, progetti strategici e nuovi servizi e prodotti. Complessivamente, i due format hanno totalizzato 195 sessioni online, raggiungendo circa 84.000 partecipanti. A questi strumenti si affianca l'attività di sensibilizzazione delle persone anche attraverso la pubblicazione sul portale OTTOMILA! di contenuti specifici, dedicati, tra gli altri, all'utilizzo consapevole e in sicurezza dei nuovi strumenti e processi, alla collaborazione da remoto e alla gestione della relazione con la clientela anche a distanza, fornendo spunti di riflessione e incentivando i contributi delle persone. Il coinvolgimento e la partecipazione attiva sono inoltre proseguiti con l'Altimetro, strumento consolidato e riconosciuto in BdT che, attraverso la compilazione di un questionario trimestrale, anonimo e volontario, punta a incentivare il confronto all'interno dei luoghi di lavoro, stimolando il dialogo e la riflessione a partire da ciò che già funziona, per migliorare insieme.
Le filiali continuano a rappresentare il luogo fisico di relazione personale con la clientela della rete distributiva, soprattutto per le operazioni più complesse/evolute. L'adozione della versione più aggiornata del layout di filiale consente un significativo cambiamento del luogo fisico dove incontrare il cliente, con spazi modulari che pongono al centro l'accoglienza e aree funzionali a seconda del tipo di attività da svolgere (salotti di ricevimento clienti, area living, zona self banking, ecc.). Il nuovo layout di filiale, che si adatta anche a ospitare eventi artistici e culturali, a fine 2023 è presente in 406 filiali, di cui 30 filiali Imprese, con un incremento di 35 unità rispetto al 2022.
Isybank è la banca digitale del Gruppo, nata per soddisfare le necessità di clienti prevalentemente digitali che preferiscono gestire il proprio conto e i prodotti collegati in autonomia da smartphone e/o tramite il supporto dei gestori di Filiale Digitale. Il cliente può aprire il conto corrente direttamente dall'app dedicata in pochi minuti. Il conto risulta già attivo al completamento del processo di onboarding e la carta di debito collegata è contestualmente attiva nella sua versione digitale.
L'offerta, consultabile sul sito di Isybank [i], è in costante evoluzione e comprende carte, pagamenti digitali ed alcuni prodotti di finanziamento. Il catalogo prodotti verrà completato entro fine 2024. Elemento distintivo dell'offerta è la Filiale Digitale, che consente la relazione con un esperto gestore bancario: ciò rappresenta un plus rispetto all'offerta delle altre banche digitali e delle fintech.
Durante tutto il 2023, grazie al proprio modello di servizio specializzato in funzione del segmento di clientela, la Filiale Digitale ha proseguito il percorso avviato nel 2022 volto al costante miglioramento della qualità percepita dal cliente nell'assistenza e nella consulenza offerta, ampliando inoltre il perimetro dei clienti serviti. Infatti, a maggio 2023 è stato attivato il Service dedicato alla clientela Fideuram che è andato a regime nel mese di
Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity
ottobre su oltre un milione di clienti, con elevati livelli di servizio; parallelamente, con il lancio commerciale di Isybank avvenuto a giugno, è iniziata l'attività di assistenza per i primi clienti della nuova banca digitale ed è stato avviato il supporto inbound e outbound alla clientela Intesa Sanpaolo in perimetro di migrazione.
In ottica di innovazione e perfezionamento costante dell'esperienza di servizio con la Filiale Digitale, sono inoltre continuate le attività di sviluppo tecnologico e di aggiornamento del chatbot Ellis, sia per Intesa Sanpaolo sia per Isybank, a cui si sono aggiunte le attività dedicate all'integrazione del voicebot Ellis, reso disponibile ai primi 2 milioni di clienti sul numero verde della Banca, con l'obiettivo di completare il roll out su tutta la clientela, ampliando nel contempo i casi d'uso gestiti end to end e affiancando Filiale Digitale nel garantire alti livelli di servizio.
Nel corso del 2023 la Filiale Digitale ha proseguito le attività formative rivolte ai clienti, organizzando webinar a loro dedicati, volti a incentivare una diffusione sempre più consapevole, capillare e sicura delle diverse funzionalità disponibili sui servizi digitali, continuando così a favorire la transizione al digitale e promuovendo l'inclusività anche nei confronti dei clienti senior (over 65).
Nel corso del 2023, la Divisione International Subsidiary Banks ha proseguito le attività correlate ai seguenti progetti:
Il servizio di Remote Offer, attivo in PBZ, ISP Slovenia, ISP Albania e CIB Bank permette di assistere i clienti da remoto tramite l'invio e la finalizzazione di offerte commerciali sui canali online. In particolare, a partire dal 2023 CIB Bank può usufruire di servizi di interazione online evoluti che permettono una customer care ancora più efficace. I nuovi clienti possono aprire il conto corrente tramite un processo completamente online in ISP Slovenia, ISP Albania, CIB Bank and ISP Romania e, in particolare per queste ultime due banche, utilizzando unicamente l'applicazione mobile.
Infine, per VÚB Banka e BIB sono stati attivati meccanismi antifrode avanzati che proteggono il cliente, valutando il rischio delle transazioni online ed eventualmente bloccando quelle a rischio.
L'operatività della clientela con disabilità visive è realizzata, in Italia, con sportelli automatici dotati di un'interfaccia grafica ad alta leggibilità per le persone ipovedenti, mentre per la clientela non vedente oltre 6.400 macchine sono dotate di cuffie per l'ascolto della guida vocale. Il monitoraggio sull'accessibilità e sulla fruibilità di edifici e servizi ha portato a concludere il censimento di 2.599 punti operativi (costituiti essenzialmente da filiali Retail, Exclusive, Imprese, Private, Corporate, distaccamenti delle diverse tipologie di filiali, sportelli distaccati e aziendali) su 4.169 totali, ossia circa il 62%, verificando la fruibilità delle apparecchiature automatizzate e l'accessibilità delle diverse aree con presenza di percorsi tattili per persone con disabilità visive. Sul sito internet di Intesa Sanpaolo è possibile reperire informazioni specifiche in merito all'accessibilità delle filiali [i]. In particolare, sono segnalate indicazioni relative all'accessibilità alle filiali e aree self da parte delle persone con disabilità motorie; è possibile così sapere, ad esempio, se sono presenti casse con operatore accessibili, adeguati spazi di manovra nei corridoi distributivi, ascensori o piattaforma elevatrice o montascale per collegare vari piani.
In ambito accessibilità digitale, nel corso del 2022 sono state introdotte impostazioni di accessibilità sul sito web e sull'app per favorire l'inclusione digitale di tutti i clienti con disabilità visive. Nel corso del 2023, in rispondenza alla normativa di riferimento, al fine di indirizzare le attività di assessment e remediation sui digital touchpoint (siti e app) del perimetro Italia di Gruppo e favorire l'attivazione dei nuovi sviluppi in ottica accessibile, sono state pubblicate le dichiarazioni di accessibilità su tutti i touchpoint in perimetro, attivato il meccanismo di gestione feedback per eventuali segnalazioni dei clienti e avviate le azioni di rimedio su alcuni touchpoint prioritari.
Nelle Banche Estere, in ambito Digical, nel 2023 è proseguita l'analisi della normativa per l'adeguamento degli applicativi mobile e web, secondo l'European Accessibility Act, che consente l'utilizzo delle piattaforme a persone con disabilità, offrendo il servizio in inglese e nella lingua locale. Le attività di mappatura dell'accessibilità dall'esterno condotte nel 2022 hanno riguardato il 100% degli immobili strumentali (filiali, head office, ecc.) e hanno preso in considerazione diversi parametri comuni (accessibilità dall'esterno, alle casse, ai gestori, ecc.). I livelli più alti di accessibilità dall'esterno hanno riguardato Croazia (95%) e Slovenia (93%) con un trend in miglioramento osservabile per tutti i Paesi del perimetro Banche Estere, tenuto conto delle variazioni intervenute nel numero di filiali. Nel corso del 2024 verrà avviata una survey di aggiornamento del precedente rilevamento dei siti del perimetro delle Banche Estere, considerando le reti di filiali e gli head office.
Intesa Sanpaolo prosegue inoltre la collaborazione con Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili) che opera da anni con l'Associazione Italiana Editori e con l'Unione Italiana Ciechi e ipovedenti, al fine di ampliare l'accessibilità dei documenti del Gruppo pubblicati sia su internet sia sulla Intranet aziendale
L'attività di concessione del credito ai privati è realizzata, in termini di prodotti e di processo, in un'ottica multicanale. Il cliente può sottoscrivere il finanziamento su più canali: in Filiale, in modalità self dall'internet banking e dall'app, tramite Offerta a Distanza, oppure tramite Offerta Fuori Sede. Inoltre, la richiesta di finanziamento può essere ripresa, gestita e conclusa da un canale diverso rispetto a quello di apertura.
Nel credito alle PMI, a novembre 2023 è stato rilasciato lo User Journey (UJ) del credito, un nuovo processo dematerializzato e digitalizzato che semplifica il percorso di concessione dei prodotti creditizi per tutta la clientela Business. Il nuovo UJ del credito, rivolto alla clientela SME Retail e SME Corporate/Corporate, è attualmente utilizzabile per l'offerta a distanza dell'Apertura di Credito in Conto Corrente (APC), dell'Anticipo Transato POS (ATP) e del finanziamento Circolante Impresa.
Il Gruppo attribuisce importanza strategica alla protezione delle informazioni dei clienti e in generale contribuisce attivamente alla resilienza cibernetica del Sistema Paese. La cybersecurity è governata da linee guida e processi integrati per tutelare gli interessi e i diritti dei clienti, delle persone del Gruppo con regole inquadrate nel Sistema dei Controlli Interni Integrato della Banca.
Il modello di cybersecurity del Gruppo ha un approccio articolato nelle tre principali macroaree (Indirizzo, Controllo, Presidio attivo). In accordo con tale modello sono stati definiti opportuni ruoli e responsabilità tra cui: (i) gli Organi societari e i Comitati che assumono la generale responsabilità di indirizzo e controllo della cybersecurity supportati dalle Funzioni di Governo che assicurano l'efficace gestione della stessa; (ii) l'Information Security Officer di Gruppo che assicura la protezione delle informazioni e delle infrastrutture e promuove le opportune iniziative di cyber culture sia per i clienti, sia per il personale del Gruppo; (iii) le funzioni competenti che erogano i servizi, progettano e rilasciano soluzioni di cybersecurity attenendosi alla normativa in materia.

I compiti di cybersecurity sono svolti secondo linee guida comuni all'interno del Gruppo. Il modello e il sistema di gestione della cybersecurity sono rivisti e aggiornati annualmente o a fronte di cambiamenti normativi, regolamentari, organizzativi e tecnologici, anche in ottica di miglioramento continuo. La struttura di cybersecurity conduce annualmente specifiche attività di Strategic Intelligence volte a identificare gli scenari di rischio più rilevanti per Intesa Sanpaolo.
Tenuto conto della crescente importanza della cybersecurity anche in relazione al Piano d'Impresa, il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo approva annualmente il Piano di Sicurezza Informatica che indirizza in modo strutturato e coordinato le sfide introdotte dallo spazio cibernetico tramite gli interventi previsti dalle funzioni del Gruppo chiamate a garantire i presidi in materia. La chiara definizione delle responsabilità nella diffusione della cultura di cybersecurity per tutelare ogni componente del patrimonio aziendale è il filo conduttore principale. In particolare, il Piano di Sicurezza Informatica prevede di implementare una strategia di cybersecurity di Gruppo basata sulla perfetta conoscenza degli elementi del perimetro da proteggere che cresce insieme ai servizi offerti e ai nuovi rischi fortemente dipendenti dai comportamenti e dal fattore umano. Tale strategia si fonda su quattro principali pilastri:
Tali pilastri hanno consentito di individuare i progetti operativi e gli investimenti necessari per l'implementazione delle iniziative definite all'interno del piano complessivo, mirati ad accrescere i livelli di:
Tra le iniziative più rilevanti per la Banca si evidenziano:

la comunicazione verso l'esterno in caso di evento critico.
Relativamente al presidio antifrode, la Banca mantiene costantemente aggiornato il proprio sistema in grado di analizzare in tempo reale le operazioni effettuate dalla clientela tramite i canali digitali e rilevare, attraverso un sistema di valutazione del rischio, quelle potenzialmente anomale considerando anche le caratteristiche delle disposizioni e gli strumenti utilizzati (es. verifica dell'effettivo possesso dell'app della Banca da parte del cliente); il Gruppo agisce inoltre in collaborazione con le Autorità per contrastare le nuove tecniche utilizzate dai frodatori e sfrutta ogni canale per sensibilizzare la clientela a fronteggiare attivamente i tentativi di phishing e ricordare come le credenziali siano personali, debbano essere ben custodite e non debbano essere comunicate a terzi. Sono state estese le comunicazioni di cyber awareness a tutta la clientela, al fine di prevenire frodi e truffe derivanti da tecniche di Social Engineering e diffusione di Malware.
Nel corso del 2023, per l'intero sistema finanziario, si è confermata la crescente tendenza dei tentativi di attacco che ha richiesto a Intesa Sanpaolo di bloccare transazioni fraudolente pari a circa 41 milioni di euro per i clienti privati e circa 26 milioni di euro per i clienti imprese.
Intesa Sanpaolo rivolge particolare attenzione all'accrescimento delle competenze degli specialisti di settore tramite collaborazioni con le università (ad esempio Università Bocconi, Università Cattolica, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Business School IlSole24Ore, Università di Padova, Alma Mater Studiorum di Bologna) e ha proseguito con le iniziative per l'accrescimento della cultura di cybersecurity del sistema finanziario con la partecipazione a gruppi di lavoro nazionali e internazionali (ad esempio Europol, ECSO, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, CERTFin), sviluppando contenuti di sensibilizzazione per la comunità, indirizzando la normativa di riferimento e portando testimonianze a supporto del settore pubblico/privato circa la propria esperienza nel mondo della cybersecurity. Intesa Sanpaolo ha rafforzato la propria collaborazione con le Associazioni dei Consumatori (per l'iniziativa "Mettere In Comune Competenze 2023 - MICC") e con il Museo del Risparmio partecipando agli eventi formativi promossi a favore delle scuole primarie, secondarie e dei loro docenti contribuendo, ad esempio, alle iniziative "Metti in pratica la Cybersecurity", "Sicurezza informatica e cultura digitale nelle scuole: come proteggerci e sensibilizzare", "Sicurezza informatica e cultura digitale: Cryptovalute e Intelligenza Artificiale" e ha proseguito la collaborazione con CERTFin per la realizzazione di nuove campagne di divulgazione di massa "I Navigati". Nel secondo semestre del 2023 è stata attivata la prima stagione del podcast "L'arte della difesa digitale" di cyber awareness all'interno di Intesa Sanpaolo On Air.
Per quanto riguarda il personale del Gruppo, Intesa Sanpaolo effettua nel continuo la formazione personalizzata a tutti i livelli gerarchici mediante pianificazione periodica di iniziative di simulazione con Top Management, di formazione a distanza o in aula, di verifiche sull'efficacia delle iniziative di sensibilizzazione verso tutto il personale, nonché certificazioni di settore per gli specialisti di sicurezza.
Il presidio di cybersecurity e di business continuity integrato all'interno dei meccanismi di Crisis Management ha confermato l'efficacia sia nella gestione degli eventi connessi a calamità naturali, sia nel caso dell'emergenza pandemica, così come nel caso delle più recenti tensioni geopolitiche consentendo la continuità dei servizi e la tutela di clienti e persone del Gruppo.
È proseguito infine l'impegno di Intesa Sanpaolo nel mantenimento delle certificazioni da parte di terze parti per le proprie attività di cybersecurity e continuità operativa a garanzia della qualità e dell'adeguato presidio dei servizi erogati (vedi [i]).

Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo

I TEMI RILEVANTI
| Inclusione finanziaria | 142 |
|---|---|
| Supporto al Terzo Settore | 146 |
| Educazione e diffusione della cultura finanziaria | 149 |
| Sostegno al tessuto produttivo | 150 |
Intesa Sanpaolo attribuisce un ruolo centrale alla crescita economica e sociale delle realtà in cui opera, elemento fondamentale e radicato nella storia e nel modo di operare del Gruppo. Il Piano d'Impresa 2022- 2025 conferma il ruolo di Intesa Sanpaolo come Banca dell'economia reale, consentendo di assicurare alle imprese meritevoli il supporto finanziario anche nei momenti di difficoltà, accompagnandole nella realizzazione di soluzioni innovative di ristrutturazione, rilancio e crescita. Il Piano prevede un obiettivo di 328 miliardi di euro (di cui 285 in Italia) di credito a medio lungo termine da erogare all'economia reale, a famiglie e imprese. Inoltre, il contesto post-pandemico e gli sviluppi geopolitici e socioeconomici più recenti hanno colpito duramente le famiglie e le imprese, alle quali Intesa Sanpaolo ha prestato immediato sostegno con una serie di interventi volti ad alleviare la crisi economico-sociale.
Le tematiche legate all'inclusione finanziaria e al sostegno del tessuto produttivo sono risultate negli ultimi anni ancora più rilevanti per il Gruppo tanto da prevedere uno specifico target nel Piano d'Impresa 2022- 2025 che impegna la Banca a erogare 25 miliardi di euro di credito sociale nell'intero arco di Piano.
L'intervento del Gruppo si traduce anche in iniziative di sostegno al Terzo Settore e di inclusione finanziaria delle categorie vulnerabili, con riferimento, in particolare, ai giovani, alla loro educazione e formazione. È stato inoltre confermato il Fund for Impact, che prevede il sostegno diretto alle persone che non possono accedere al credito attraverso i canali finanziari tradizionali, con programmi dedicati tra i quali spicca per Merito, prestito a favore degli studenti universitari.
Oltre alle sopracitate iniziative, con il Piano d'Impresa il Gruppo si è impegnato nel sostegno al credito per la rigenerazione urbana, mediante nuovi finanziamenti a supporto degli investimenti in student housing, servizi e infrastrutture sostenibili, in aggiunta alle più importanti iniziative di rigenerazione urbana in corso in Italia.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Banca dell'economia reale |
Credito a medio lungo termine erogato all'economia reale |
ƒ ~60,4mld di euro (141,8 dal 2022) di cui ~40,3mld in Italia (98,7 dal 2022) |
ƒ ~€328mld di cui €285mld in Italia (valore cumulato 2022-2025) |
| Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo |
Social lending | ƒ Circa €5,5mld erogati(1), pari al 9,1% sul totale dei finanziamenti ƒ Considerando i finanziamenti rientranti nella categoria sostenibilità sociale, il totale erogato risulta pari a €3,7mld(2) |
ƒ Nuovo credito a supporto di attività no-profit e di persone vulnerabili e giovani per €25mld |
| di cui credito al Terzo Settore |
ƒ Nel 2023 concessi crediti a supporto degli enti no-profit per un totale di €252mln |
(1) La rendicontazione segue le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili approvate dal Gruppo a fine 2022, cui si aggiungono il credito erogato a sostegno di eventi calamitosi e per la rigenerazione urbana. Comprende inoltre ~€750mln di finanziamenti green erogati nel 2023 ai giovani. Per un maggiore dettaglio rispetto alla rendicontazione secondo le suddette Regole si rimanda alle pagg. 283 e 309.
(2) Esclude il credito erogato a sostegno di eventi calamitosi e per la rigenerazione urbana. Non comprende inoltre ~€750mln di finanziamenti green erogati nel 2023 ai giovani.
Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo |
di cui Fund for Impact |
ƒ Fund for Impact: nel 2023, messi a disposizione €71mln a sostegno dei bisogni di persone e famiglie per garantire un accesso più ampio e sostenibile al credito. Tra le principali iniziative si evidenziano: |
ƒ Fondo Impact che consente l'erogazione di prestiti a categorie con difficoltà di accesso al credito nonostante il loro potenziale |
| ƒ Per Merito, linea di credito non garantita dedicata agli studenti universitari |
|||
| ƒ Mamma@work, prestito per conciliare maternità e lavoro nei primi anni di vita dei figli |
|||
| ƒ "Per Esempio", destinato ai volontari del Servizio Civile, "per Crescere", per i genitori con figli in età scolastica, e "per avere Cura", destinato alle famiglie con persone non autosufficienti: le tre iniziative sono state lanciate a luglio 2021 |
|||
| di cui Programma per la rigenerazione urbana |
ƒ Nel 2023 assunti impegni per €639mln di nuovi investimenti di iniziative in housing, servizi e infrastrutture sostenibili, in aggiunta alle più importanti iniziative di rigenerazione urbana in corso in Italia (oltre €1,2mld dal 2022) |
ƒ Nuovo credito alla rigenerazione urbana per il finanziamento di un programma dedicato |
|
| Social Bond | ƒ A maggio 2023 Intesa Sanpaolo ha collocato con successo una nuova emissione Senior Preferred Social destinata al mercato in sterline, per un nominale di 750 milioni, con scadenza maggio 2033. Il libro ordini ha chiuso a più di 1,6 miliardi e si è dimostrato il più grande mai conseguito da un emittente bancario italiano su questo mercato |
||
| Educazione finanziaria |
ƒ Museo del Risparmio: la formazione/ divulgazione della cultura finanziaria ha raggiunto nel corso del 2023 circa 44.300 utenti, di cui 34.300 studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Tramite progetti educativi dedicati e visite didattiche sono state erogate oltre 1.500 ore di formazione a cui hanno partecipato 16.400 studenti e 3.070 adulti e docenti |

Intesa Sanpaolo garantisce un'offerta di prodotti e servizi che favorisce l'inclusione finanziaria e l'accesso al credito, nel rispetto di quanto prevede il Codice Etico di Gruppo tra i principi di relazione con i clienti, nella convinzione che l'inclusione sociale consenta alle persone di migliorare la propria condizione e di poter esercitare appieno i propri diritti di cittadinanza. Il Codice Etico riporta anche l'impegno di Intesa Sanpaolo nel promuovere la crescita economica e sociale del Paese in cui opera. In particolare, questa responsabilità si traduce nell'assistere le aziende nello sviluppo, nel miglioramento della competitività, nell'innovazione e nell'internazionalizzazione del business. Il nuovo Piano d'Impresa, in continuità rispetto a quello precedente, ha confermato il Fund for Impact destinato al sostegno diretto alle persone che non possono accedere al credito attraverso i canali finanziari tradizionali, con programmi dedicati. Intesa Sanpaolo si conferma un acceleratore della crescita dell'economia reale in Italia: a supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono stati resi disponibili dal Gruppo oltre 400 miliardi di euro di finanziamenti a medio-lungo termine per imprese e famiglie. In considerazione della crescente rilevanza assunta dalle tematiche ESG negli ultimi anni, sia sul piano politico(3) che regolamentare(4) e per una maggiore trasparenza interna ed esterna rispetto ai prodotti e alle operazioni ritenute sostenibili, il Gruppo ha approvato nel corso del 2022 le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili.
Il supporto ai soggetti in condizioni di vulnerabilità è realizzato da progetti ed iniziative mirate alla corretta allocazione delle risorse individuando attori sul territorio con i quali sviluppare accordi e sinergie che rendano più semplice l'accesso al credito di soggetti vulnerabili o non bancabili. A tali categorie il Gruppo propone una vasta gamma di prodotti e servizi finanziari in continua evoluzione, anche grazie a ricerche di mercato e feedback ricevuti dai clienti, adattando la proposta alle esigenze e preferenze degli stessi. Inoltre, nel rispetto della normativa vigente, Intesa Sanpaolo prevede procedure specifiche per il contrasto al sovraindebitamento, così come specificato nella normativa interna.
Nel Piano d'Impresa 2022-2025 Intesa Sanpaolo si è impegnata a erogare 25 miliardi di euro di social lending nell'intero periodo e nel corso del 2023 il Gruppo ha erogato nuovi finanziamenti per circa 5,5 miliardi di euro(5), pari al 9,1% del totale dei crediti erogati. La Banca ha così contribuito a creare opportunità imprenditoriali e occupazionali, nonché ad aiutare le persone in difficoltà attraverso diverse forme, così come previsto dal Piano d'Impresa: prestiti antiusura; prodotti e servizi destinati ad associazioni ed enti del Terzo Settore; prodotti dedicati alle categorie sociali più vulnerabili per favorirne l'inclusione finanziaria; finanziamenti a sostegno delle popolazioni colpite da eventi calamitosi; altri prestiti sociali.
Sempre nell'ambito del Piano, si segnala inoltre l'impegno del Gruppo nel sostegno al credito per la rigenerazione urbana con un programma dedicato attraverso infrastrutture sostenibili e di servizi: nel corso dell'anno sono stati assunti impegni per circa 639 milioni di euro. L'impegno di Intesa Sanpaolo con riferimento a tali iniziative prevede uno sviluppo che tiene conto dell'evoluzione del settore Real Estate e che si avvale di iniziative strategiche aperte al contributo di investitori industriali e istituzionali, degli operatori Tier 1 nel settore immobiliare per contribuire ad amplificare l'impatto economico, ambientale e sociale della rigenerazione urbana attraverso investimenti e partnership.
Considerando i soli finanziamenti rientranti nella categoria sostenibilità sociale, il totale erogato risulta pari a €3,7mld(6).
Sono attive collaborazioni con vari enti per favorire il credito a persone o piccole imprese in difficoltà. Complessivamente nel 2023 il Gruppo ha erogato oltre 74 milioni di euro in prestiti sociali e antiusura in Italia e all'estero, di cui in particolare circa 3,6 milioni (relativi a oltre 200 finanziamenti) per la lotta contro l'usura. Gli accordi con Fondazioni e Associazioni (ad es. Adiconsum, Exodus 94, Fondazione Lombarda Antiusura) favoriscono l'inclusione creditizia di persone o piccole imprese svantaggiate. Le garanzie finanziate con il Fondo di prevenzione dell'usura consentono l'accensione di prestiti del circuito bancario, prevenendo così l'esclusione finanziaria di soggetti deboli che altrimenti potrebbero rivolgersi ai canali illegali del credito.
(3) Introduzione dell'European Climate Law (Regulation EU 2021/1119) da parte della Commissione Europea, che si è impegnata a diventare il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e a promuovere la transizione energetica dei Paesi membri.
(4) Pubblicazione delle Linee Guida di EBA sulla Loan Origination and Monitoring ("LOM") - EBA guidelines EBA/GL/2020/06.
(5) La rendicontazione segue le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili approvate dal Gruppo a fine 2022, cui si aggiungono il credito erogato a sostegno di eventi calamitosi e per la rigenerazione urbana. Comprende inoltre ~€750mln di finanziamenti green erogati nel 2023 ai giovani. Per un maggiore dettaglio rispetto alla rendicontazione secondo le suddette Regole si rimanda alle pagg. 283 e 309 della sezione Indicatori.
(6) Esclude il credito erogato a sostegno di eventi calamitosi e per la rigenerazione urbana. Non comprende inoltre ~€750mln di finanziamenti green erogati nel 2023 ai giovani.
Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo
La microfinanza è un'attività al centro della strategia di Bank of Alexandria, quale driver per la riduzione della povertà e lo sviluppo socioeconomico del Paese. Bank of Alexandria mira a posizionarsi come riferimento per l'inclusione finanziaria in Egitto, l'empowerment economico ed il sostegno al reddito delle piccole realtà e dei clienti non bancarizzati, con maggiore focus su piccoli agricoltori, allevatori ed artigiani.
Nel 2023 la Banca, grazie alla presenza di un catalogo diversificato di prodotti, in particolare in ambito Agribusiness, sviluppato anche in coerenza con le guide della Banca Centrale d'Egitto, ha erogato complessivamente oltre 31.200 prestiti per un totale di quasi 49 milioni di euro, fornendo alla clientela anche servizi di formazione, in collaborazione con il World Food Programme (WFP) ed avvalendosi di partnership e collaborazioni con ONG, Ministeri ed enti privati.
Il Fund for Impact, plafond creditizio per le attività aventi impatto sociale, è stato istituito nel 2019 e confermato nel Piano d'Impresa 2022-2025; permette l'erogazione di prestiti a categorie che avrebbero altrimenti difficoltà ad accedere al credito nonostante il loro potenziale.
I prodotti del Fund for Impact prevedono tassi agevolati e tempi lunghi di restituzione (fino a 15 anni in molti casi); nel 2023 sono stati messi a disposizione circa 71 milioni di euro. Di seguito i principali programmi dedicati:
Tra le soluzioni del Fund for Impact introdotte nell'offerta nel 2021 e nel 2022, si segnalano:
Per le iniziative che fanno riferimento al Fund for Impact, è stata resa obbligatoria la compilazione di un questionario "rilevatore d'impatto" (RIM), che è premessa necessaria a calcolare l'impatto sociale attribuibile al prodotto. Una delle principali attività condotte nel corso del 2022 ha riguardato la misura dell'impatto, sia qualitativo che anche in termini monetari, dei finanziamenti a valere sul Fund for Impact. Sono ora disponibili questionari, relativi dati ed elaborazioni per tutti i prodotti, nonché prime misure previsionali dell'impatto generato dai prestiti erogati, dal concepimento di questi prodotti a fine dicembre 2023.

Il rilevatore d'impatto o RIM è un questionario proposto ai clienti interessati a un prodotto a valere sul Fund for Impact (per Merito, Mamma@work e gli altri finanziamenti di cui sopra). L'analisi dell'impatto per alcuni prodotti va molto oltre gli aspetti di benessere, coprendo ad esempio impatti quali l'aumento del reddito netto nel lungo termine, le maggiori entrate erariali, la maggiore occupabilità o la minore possibilità di sviluppare malattie. L'impatto più comune è il maggior reddito di lungo termine. Nel caso di per Merito, a fronte di 5.101 prestiti per 88 milioni di euro accordati durante il 2023, si stima che il prodotto possa generare per gli studenti beneficiari (più precisamente quelli che in assenza del prestito avrebbero dovuto rinunciare agli studi, modificarne il percorso, finirli in ritardo o abbandonarli del tutto) impatti di tipo sociale, fiscale, previdenziale ed economico. Complessivamente, si stima che tutti i benefici generati dal prodotto per i prestiti del 2023 ammontino a circa 79 milioni di euro, a fronte di un costo che gli stessi dovranno sostenere di 60 milioni di euro.
Una diversa versione del RIM è impiegata per indagare gli impatti dei finanziamenti al Terzo Settore, supportati dal Fondo di Solidarietà e Sviluppo. Nel 2023 il Gruppo ha pubblicato i risultati relativi all'anno 2022, emersi con la rilevazione degli effetti attesi del credito alle organizzazioni di Terzo Settore (per approfondimenti si veda il documento pubblicato sul sito di Gruppo [i]). Nel 2023 tale rilevazione è continuata: sono stati compilati 662 questionari, che corrispondono a crediti per circa 261 milioni di euro erogati nel corso dell'anno. Le risultanze evidenziano che: i) nel 56% dei casi, non ci sarebbero state alternative al finanziamento di Intesa Sanpaolo; ii) ogni milione di euro prestato genererà 14 nuovi posti di lavoro e ne preserverà altri 58; (iii) a regime, i beneficiari delle iniziative saranno circa 1,2 milioni; (iv) circa 19 mila posti di lavoro saranno creati o preservati nelle organizzazioni finanziate e altri 9 mila per effetto indiretto sulle comunità di riferimento (es. integrazione lavorativa di persone che hanno ricevuto formazione professionale).
Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha confermato un impegno concreto al fianco delle popolazioni colpite da eventi calamitosi che colpiscono il territorio italiano, attivando plafond dedicati, mettendo a disposizione nuovi finanziamenti agevolati destinati al ripristino delle strutture danneggiate (abitazioni, negozi, uffici, laboratori artigianali, aziende), moratorie sui finanziamenti in corso, interventi in ambito tutela e iter preferenziali, semplificati e veloci.
Nel corso del 2023 sono stati erogati quasi 6.000 finanziamenti agevolati per oltre 700 milioni di euro.
Intesa Sanpaolo aderisce al Fondo di Garanzia per la Prima Casa, istituito dalla Legge di Stabilità 2014. Il c.d. Decreto Sostegni bis pubblicato a maggio 2021 ha rifinanziato il Fondo per gli anni 2021, 2022 prorogando inoltre le agevolazioni anche per il 2023 con D.L. 132/2023.
Anche nel 2023, la Banca ha quindi offerto ai soggetti identificati come prioritari (ad esempio i giovani che non hanno compiuto 36 anni di età oppure le famiglie monogenitoriali con figli minori) mutui a condizioni agevolate che spaziano dall'esenzione/azzeramento dell'imposta sostitutiva, alla possibilità di accedere ad elevati Loan To Value (LTV) anche con la garanzia dello Stato e al beneficio di tassi molto competitivi. Nel 2023 sono stati erogati circa 12.600 mutui, per un controvalore di circa 1,4 miliardi di euro.
Il Gruppo ha inoltre aderito all'Accordo per le donne vittime di violenza che l'ABI e i principali sindacati hanno sottoscritto. Per le donne inserite nei percorsi certificati di protezione, che si trovino in difficoltà economica, l'accordo prevede la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui e dei prestiti personali per 18 mesi. La Banca in fase di adesione ha previsto anche la sospensione dell'intera rata per offrire un maggior supporto. Il protocollo previsto con una prima validità di due anni è stato ulteriormente prorogato fino a novembre 2025.
ABI ha comunicato una nuova iniziativa volta a valorizzare, nei confronti dei clienti, gli attuali strumenti di rinegoziazione a supporto delle famiglie con mutui a tasso variabile senza tetto massimo, dandone adeguata comunicazione. Tale iniziativa risulta coerente con quanto già previsto da Intesa Sanpaolo che da anni offre ai
Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo
clienti la possibilità di rinegoziare il mutuo, individuando la tipologia di rinegoziazione più adeguata alle proprie esigenze valutando tra le diverse soluzioni, compresa la sospensione del pagamento delle rate.
Ad aprile 2023, Intesa Sanpaolo ha integrato la funzionalità "Confronta luce e gas col partner Switcho", il primo servizio che aiuta i clienti a risparmiare sulle utenze domestiche di luce e gas, in modo gratuito, digitale e innovativo, rinnovando la volontà di mettere a fattor comune soluzioni e risorse funzionali al sostegno delle famiglie italiane per affrontare i rincari energetici e la spesa quotidiana. Nel 2023 sono stati circa 30.000 gli utenti ad inviare una bolletta per confrontare le proposte e più di 4.000 i passaggi effettuati a favore di un'offerta più vantaggiosa.
Intesa Sanpaolo pone attenzione ai giovani e alle loro esigenze attraverso un'offerta completa dedicata. Si evidenziano di seguito le principali soluzioni:
Infine, nel corso del 2023 nel perimetro Banche Estere è stata sviluppata un'offerta dedicata ai giovani per l'acquisto dell'abitazione principale, anche avvalendosi di programmi statali a sostegno delle giovani generazioni. Tale offerta è attiva in cinque realtà: CIB Bank, Eximbank, ISP Slovenia, PBZ e VÚB Banka; nel 2023 sono stati complessivamente erogati quasi 3.300 finanziamenti per circa 275 milioni di euro.
Il finanziamento Business Gemma è un finanziamento a medio-lungo termine finalizzato a sostenere ogni tipologia di investimento o esigenza di liquidità correlati all'attività economica professionale delle imprese femminili e lavoratrici autonome. Si caratterizza principalmente per la sua modularità e adattabilità alle diverse esigenze, grazie anche alla possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale fino a 12 mesi al verificarsi di determinati eventi nella vita dell'imprenditrice o lavoratrice autonoma (ad esempio la maternità). È possibile, inoltre, richiedere la garanzia della Sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI dedicata all'imprenditoria femminile senza spese aggiuntive. Nel 2023 sono stati erogati 114 finanziamenti per quasi 7,3 milioni di euro.
Nel perimetro Banche Estere, il programma Women in Business della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), attivo in Albania e Serbia, è proseguito nel 2023 con l'obiettivo di sostenere le micro, Piccole e Medie Imprese gestite da donne nei Balcani occidentali, offrendo prestiti agevolati, consulenza

tecnica e condivisione del know-how. Nel 2023 BIB ha erogato a imprenditrici di PMI locali 173 prestiti per circa 3,2 milioni di euro, mentre ISP Albania ha erogato 14 prestiti per circa 940 mila euro, con focus sui settori del turismo e dello sviluppo agricolo. In aggiunta a tali iniziative, BIB, sempre in collaborazione con BERS, ha promosso webinar e organizzato incontri: in particolare quest'anno è stata erogata un'attività formativa incentrata sulle strategie di prezzo e sulla scontistica con esperti del settore.
A supporto della parità di genere e valorizzazione del ruolo femminile nell'imprenditoria, Intesa Sanpaolo promuove con la Fondazione Marisa Bellisario il premio Women Value Company - Intesa Sanpaolo. Il premio, giunto nel 2023 alla settima edizione, è dedicato alle Piccole e Medie Imprese che hanno attuato politiche e strategie concrete e innovative per garantire a uomini e donne pari opportunità e riconoscimenti di carriera. Tra circa 1.100 candidate da tutta Italia per l'edizione 2023, 100 sono state le PMI celebrate nel corso di tre eventi che si sono svolti tra ottobre e novembre, dal titolo "Donne e imprese che guardano al futuro". Gli eventi hanno rappresentato un'occasione di condivisione e di confronto sulle politiche aziendali e le best practice volte ad eliminare il gender gap, per un dibattito concreto che mira a ispirare ed evolvere la cultura aziendale delle PMI italiane.
Intesa Sanpaolo continua ad offrire prodotti specifici per i clienti stranieri in Italia, che necessitano di inviare denaro nei paesi di origine, attraverso il servizio Money Transfer in partnership con Western Union. È anche disponibile il servizio Express to Family frutto di accordi con alcune controllate della Divisione Banche Estere: Alexbank, ISP Albania, BIB, Pravex Bank ed Eximbank. Il servizio è fruibile presso le filiali Intesa Sanpaolo sia da correntisti che da clientela occasionale.
Nel corso del 2023 sono state complessivamente effettuate oltre 42.200 rimesse per circa 23,8 milioni di euro.
Negli ultimi anni sono cresciuti l'interesse e l'attenzione verso il tema dell'inclusione finanziaria. Diverse iniziative nazionali e internazionali, anche di tipo normativo, hanno portato alla luce il ruolo che l'inclusione finanziaria può avere nella riduzione delle disuguaglianze e nel pieno accesso dei diritti. Nel 2021 è stato istituito un Osservatorio Permanente sull'Inclusione Finanziaria per mettere a sistema le connessioni tra tutti gli attori incontrati nel tempo nei gruppi di lavoro, interni alla Banca ed esterni, nelle istituzioni, nei centri di ricerca, nelle università, nelle fondazioni e per non disperdere il patrimonio di persone, proposte e conoscenze acquisite con la prima fase del progetto di studio sull'inclusione finanziaria dei migranti (2018-2020). L'obiettivo dell'Osservatorio Permanente, oltre a monitorare costantemente il fenomeno dell'esclusione finanziaria e misurare l'efficacia di misure e strategie adottate, è quindi quello di facilitare le connessioni di rete e l'avanzamento di concrete proposte a livello di sistema. Nel 2023 è stata avviata una seconda fase di progetto con la previsione di una nuova edizione dello studio del 2018, aggiornando il lavoro agli ultimi dati disponibili dopo la crisi pandemica e la successiva crisi legata al conflitto ucraino che ha avuto un impatto rilevante sui migranti.
La Direzione Impact opera nei confronti del Terzo Settore con un'offerta dedicata alle sue organizzazioni, una raccolta complessiva di circa 9,3 miliardi di euro, dei quali circa 6,7 miliardi in raccolta diretta, nonché impieghi per circa 2,8 miliardi; nel corso del 2023 sono stati inoltre erogati finanziamenti per circa 252 milioni di euro.
Nel 2023 è stata rinnovata la convenzione promossa da Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo, CSVnet Lombardia, Fondazione ONC, Cooperfidi Italia, Fondazione Peppino Vismara e Fondazione Social Venture Giordano Dell'Amore, che permette l'erogazione di finanziamenti a tassi agevolati, sulla base di un sistema di garanzie e fondi di copertura volto a supportare l'accesso al credito degli enti attivi in Lombardia e nelle
Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo
province di Novara e del Verbano Cusio Ossola.
Il Fondo di Solidarietà e Sviluppo sostiene, con modalità simili a quelle del Fund for Impact, l'operatività della Direzione Impact di Intesa Sanpaolo facilitando la concessione di credito a clienti del Terzo Settore con buone prospettive ma difficoltà di accesso al credito.
For Funding è la piattaforma di crowdfunding sociale del Gruppo rivolta alle organizzazioni no-profit che vogliono avviare una campagna di raccolta fondi per supportare progetti a elevato impatto e rappresenta un modello unico e distintivo nel mondo del crowdfunding sociale e del finanziamento ai progetti no-profit. Le iniziative sono selezionate da un team interno che valuta l'organizzazione beneficiaria e la tipologia dei progetti al fine di valorizzare i più meritevoli e ogni transazione è gratuita per il donatore e per il beneficiario. Nel 2023 For Funding ha raccolto circa 10,2 milioni di euro di donazioni(7), confermando una continua crescita dei volumi su base annua dopo essersi collocata nel 2020 come prima piattaforma italiana di Donation Crowdfunding. Per stimolare le donazioni e incrementarne l'impatto, Intesa Sanpaolo si impegna in prima persona attraverso donazioni proprie. Per alcuni prodotti sottoscritti dai clienti, la Banca devolve una parte dei propri margini a progetti For Funding con una mission coerente con quella dei prodotti stessi; in particolare:
Nell'ambito della piattaforma For Funding, è proseguito per tutto il 2023 il programma FORMULA dedicato alla sostenibilità ambientale, all'inclusione sociale e all'accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. Dal lancio del programma, ogni tre mesi le strutture territoriali del Gruppo individuano organizzazioni no-profit di eccellenza a livello locale che realizzano interventi per il soccorso e lo sviluppo delle comunità sul proprio territorio, con cui la Banca definisce un progetto dedicato e lancia una raccolta fondi per sostenerlo tramite la piattaforma For Funding. Per tali progetti Intesa Sanpaolo destina 1,5 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online (incrementati a 2 euro per prodotto acquistato online a partire dal 01.07.2023) e promuove le donazioni sui propri canali.
Nel 2023 sono stati raccolti complessivamente (includendo donazioni della Banca e dei clienti) circa 7,1 milioni di euro(7) nell'ambito del programma FORMULA, destinati in parte alla realizzazione di 52 progetti a livello locale (circa 5,9 milioni di euro(7) e interventi di rilevanza sociale per tutto il territorio nazionale, promossi attraverso le iniziative "Custodi del Bello" e "Innovazione digitale affianco alla vita dei più fragili" di Fondazione Don Carlo Gnocchi (circa 1,2 milioni di euro).
(7) Comprensivi di 740mila euro di devoluzioni di Intesa Sanpaolo destinati ai progetti locali Formula sostenuti nell'ultimo trimestre 2023 ed erogati a gennaio 2024.

A ottobre 2022 Intesa Sanpaolo ha collocato il suo primo Social Bond in formato Senior Preferred per un valore nominale di 750 milioni di euro, con scadenza gennaio 2030. La domanda ha raccolto oltre 1,3 miliardi di ordini, con circa il 70% di investitori specializzati in tematiche ESG. La prima emissione "Social" da parte di Intesa Sanpaolo è risultata essere la più grande emissione per un emittente bancario italiano in questo formato.
A maggio 2023 Intesa Sanpaolo ha collocato con successo una nuova emissione Senior Preferred Social destinata al mercato in sterline, per un nominale di 750 milioni, con scadenza maggio 2033. Il libro ordini ha chiuso a più di 1,6 miliardi e si è dimostrato il più grande mai conseguito da un emittente bancario italiano su questo mercato.
Entrambe le emissioni sono dedicate a finanziare o rifinanziare le categorie social descritte nel Green, Social and Sustainability Bond Framework del Gruppo [i], in allineamento agli ICMA Green Bond Principles 2021, Social Bond Principles 2021 e Sustainability Bond Guidelines 2021. Il Gruppo si impegna a rendicontare annualmente fino alla scadenza, in un'ottica di Portfolio approach, sull'utilizzo dei proventi tramite il Green and Social Bond Report [i],un report dedicato sottoposto a un processo di assurance esterno. Il portafoglio social a valere del quale sono state finalizzate le emissioni è costituito prevalentemente da finanziamenti alle PMI operanti in aree svantaggiate (inclusi i finanziamenti COVID) e a soggetti non profit operanti in settori di particolare attenzione sociale (sanità, istruzione, welfare e solidarietà). Il buon esito delle operazioni ha dimostrato il forte apprezzamento da parte degli investitori per l'impegno del Gruppo sui temi ESG e di sostenibilità. A marzo 2024 è stato pubblicato il Green and Social Bond Report con le evidenze numeriche e qualitative riferite all'anno 2023.
| Portafoglio finanziamenti social | OBBLIGAZIONI SOCIAL ISP | |||
|---|---|---|---|---|
| Categorie ammissibili | Ammontare* (€) | Principali impatti** | ISIN | Ammontare (€) |
| Accesso ai servizi essenziali - Assistenza sanitaria - Educazione - Intrattenimento e sport - Benessere e solidarietà Promozione socioeconomica ed |
1.141 mln 391 mln 93 mln 116 mln 480 mln 681 mln |
- 8,5 milioni di beneficiari - 104 mila posti di lavoro creati e preservati - 3.906 studenti che, in assenza del prestito, avrebbero dovuto |
XS2545759099 | 750 mln |
| empowerment - S-Loan - D-Loan - Prodotti finanziari accessibili |
537 mln 13 mln 131 mln |
rinunciare agli studi - 913 S-Loan e 51 D-Loan erogati |
||
| Creazione di posti di lavoro e programmi volti a prevenire e/o ridurre la disoccupazione in periodi di crisi - PMI in aree socialmente ed economicamente svantaggiate |
7.709 mln 3.207 mln |
- 83 mila posti di lavoro creati in 17 mila PMI situate in zone socialmente ed economicamente svantaggiate - 6,5 mila PMI hanno evitato la chiusura attraverso i finanziamenti COVID-19, preservando 60 mila posti di |
XS2630420268*** | 863 mln |
| - Supporto in caso di calamità naturali e di emergenze sanitarie o sociali |
4.502 mln | lavoro | ||
| Totale | 9.531 mln | - Oltre 8,5 milioni di beneficiari - 97 mila posti di lavoro creati - 150 mila posti di lavoro preservati |
Totale | 1.613 mln |
* Al 31/12/2023.
** Al 31/12/2023. L'elenco non è esaustivo: per un profilo di impatto completo delle tre categorie sociali ammissibili, si veda il Green and Social Bond Report [i].
*** Emissione pubblica pari a GBP 750mln (maggio 2023).
Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo

Nel 2023 il Museo del Risparmio (MdR) ha ampliato le iniziative di educazione finanziaria e alla cittadinanza economica per una gestione consapevole delle risorse finanziarie e naturali: combinando modalità digitali, in presenza e ibride sono stati raggiunti complessivamente 44.300 utenti, di cui 34.300 studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Tramite progetti educativi dedicati e visite didattiche sono state erogate oltre 1.500 ore di formazione per un totale di circa 1.100 interventi, di cui 84 webinar divulgativi e di approfondimento, a cui hanno partecipato 16.400 studenti e 3.070 adulti e docenti; le attività del MdR sono inserite nei calendari degli eventi delle istituzioni locali, permettendo così una crescita del numero di visitatori stranieri e provenienti da altre regioni italiane. Inoltre, la rete di collaborazioni con il Terzo Settore ha visto un incremento di attività in sede, soprattutto per adulti.
Tra i principali progetti ed eventi rivolti alle scuole si evidenziano:
Si segnala inoltre un aumento delle presenze agli eventi per adulti e un incremento dei visitatori nella fascia 18-25 anni; nel corso del 2023 sono state proposte diverse iniziative per il pubblico adulto, tra le quali:
Il MdR è sempre più inclusivo. La collaborazione con l'Ente Nazionale Sordi (ENS) ha coinvolto un cospicuo numero di persone non udenti in visite guidate e corsi di educazione finanziaria.
Sul sito del MdR un nuovo blog offre pillole di educazione finanziaria e sostenibilità, news dal mondo economico/ finanziario, analisi su attività, eventi e indagini del Museo.
Prosegue lo scambio di esperienze e progettualità con partner esteri, in particolare tra l'International Federation of Finance Museums, rete internazionale co-fondata dal MdR e FLITIN (Financial LITeracy International Network), la rete di Ambassador del Gruppo Intesa Sanpaolo per la diffusione dell'educazione finanziaria in Italia, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Egitto, Slovacchia, Moldavia, Romania, Serbia, Slovenia, Ucraina e Ungheria. Tra le iniziative promosse da FLITIN si citano:

È proseguita anche nel 2023 la partnership con l'Osservatorio Permanente Giovani-Editori per il progetto Young Factor, con l'obiettivo di sostenere la lettura critica e l'alfabetizzazione economico-finanziaria nei giovani, che è riuscita a proseguire con il progetto nelle scuole, coinvolgendo quasi 700mila studenti. Sviluppato nell'ambito dell'iniziativa Il Quotidiano in Classe, il progetto intende favorire la diffusione della cultura economico-finanziaria tra i giovani, fornire supporti di conoscenza utili per operare scelte consapevoli per il proprio futuro e favorire la formazione di cittadini responsabili.
Il progetto ha visto anche la realizzazione di un roadshow dal titolo "Inspire a generation" con incontri in presenza in alcune scuole di Milano, Verona, Parma, Palermo e Roma che hanno coinvolto giornalisti ed economisti in un'interazione costante e proficua con i ragazzi sugli argomenti e sulle parole chiave incluse nel quaderno di lavoro realizzato dall'Osservatorio (anche con il contributo della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo) e distribuito per l'anno scolastico 2023-24.
Intesa Sanpaolo si propone come punto di riferimento, non solo finanziario, a sostegno del sistema economico del Paese e del mondo imprenditoriale e associativo, anche durante la fase di rilancio dell'economia nel periodo post-pandemico. Il Gruppo affianca i propri clienti in un modello di relazione consolidato e duraturo, fondato su qualità, affidabilità e fiducia. Nei confronti di imprese e Piccole e Medie Imprese clienti, il Gruppo propone soluzioni che guardano al futuro del Made in Italy nel mondo e contribuiscono a condividere i loro percorsi di internazionalizzazione, capitalizzazione, sviluppo e digitalizzazione, con un'attenzione particolare verso le tematiche ESG e della transizione ecologica, così come dichiarato nel Piano d'Impresa 2022-2025.
Complessivamente nel 2023 Intesa Sanpaolo ha destinato nuovo credito a medio lungo termine all'economia reale per circa 60,4 miliardi di euro, con circa 40,3 miliardi in Italia, di cui circa 35 miliardi erogati a famiglie e Piccole e Medie Imprese. Nel 2023 circa 3.600 aziende italiane (circa 140.800 dal 2014) sono state riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato, con un impatto positivo generato sull'occupazione attraverso la tutela di circa 18.000 posti di lavoro (704.000 dal 2014).
Prosegue il programma "CresciBusiness", nato a fine 2022 con l'obiettivo di accompagnare micro, piccole imprese e liberi professionisti in un percorso di crescita digitale e sostenibile. Nel 2023 il programma si è arricchito di un'offerta dedicata al mondo delle libere professioni, con condizioni agevolate su prodotti e servizi dedicati, oltre a un progetto rivolto ai giovani imprenditori (18-35 anni) per supportarli ad avviare, sviluppare e proteggere la propria attività grazie ad un'offerta di prodotti e servizi a condizioni agevolate, alla diffusione dell'educazione finanziaria sugli incentivi pubblici e alla promozione di strumenti che favoriscono l'accesso al credito. Inoltre, nel corso del 2023 si è svolta la prima edizione di CresciBusiness-Digitalizziamo, un progetto di ampio respiro che mette al centro e dà valore alle realtà imprenditoriali di minori dimensioni che da sempre costituiscono dei punti di riferimento e di eccellenza nei territori nazionali. Tra le oltre 2.000 aziende candidate ne sono state selezionate 120 quali rappresentanti della trasformazione digitale del tessuto imprenditoriale italiano, che sono state incontrate nel corso del tour di 120 tappe sul territorio italiano, che si è svolto tra settembre e ottobre.
Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha concretamente supportato le imprese in ambito PNRR grazie a Incent Now, la piattaforma di un consulente esterno, gratuita per i clienti della Banca, che consente di orientarsi tra i bandi disponibili e che conta più di 13.000 iscritti. Inoltre, grazie a partner specializzati del Gruppo, si sono svolti webinar informativi per illustrare le opportunità e offrire servizi di consulenza. Per i 15.000 clienti aggiudicatari degli incentivi, Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione un'ampia offerta finanziaria per anticipare o integrare i contributi pubblici.
In continuità con il lancio nel 2022 dell'offerta dedicata alle Zone Economiche Speciali (ZES) e alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), nel corso del 2023 sono stati siglati gli accordi con la ZES Sardegna e la ZES Adriatica, con l'intento di accompagnare gli investimenti delle imprese in queste aree strategiche.
In relazione al Superbonus e agli altri bonus fiscali edilizi, anche nel 2023 la Banca ha dato continuità e supporto a imprese e famiglie grazie all'attività di ricessione dei crediti fiscali che ha permesso di ampliare la propria capacità fiscale.
Nell'ambito della propria missione di supporto all'economia del Paese, si ricorda inoltre che, a fronte degli interventi previsti dal Decreto "Rilancio" (D.L. 34/2020) per la ripresa del settore delle costruzioni e le riqualificazioni energetiche degli edifici, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha attivato soluzioni dedicate non soltanto per coloro che intendono cedere il loro credito fiscale direttamente ma anche per le imprese che praticano lo sconto in fattura per l'acquisto dei crediti fiscali e la relativa liquidazione. A fine 2023 risultavano iscritti in bilancio crediti fiscali per 20,1 miliardi.

Inoltre, sono proseguite per tutto l'anno le iniziative a supporto delle imprese per favorire l'incremento dei pagamenti digitali: per gli associati a Confcommercio, Confesercenti e Federalberghi è previsto il rimborso delle commissioni addebitate sulle operazioni effettuate di importo minore o uguale a 15 euro (c.d. micropagamenti POS) sino al 31.12.2023.
La crescita dimensionale delle PMI italiane è sostenuta dalle strutture di Corporate Finance e dalla partnership con Elite, società parte del Gruppo Euronext, attraverso soluzioni finanziarie innovative che diano al contempo elevata visibilità alle aziende nei confronti di investitori istituzionali e accrescano la reputazione e la cultura finanziaria delle stesse. Nel corso del 2023, Intesa Sanpaolo ha portato 51 aziende rappresentative dell'intero territorio italiano e settori economici e 24 startup innovative in 3 Elite Lounge (programma internazionale di accompagnamento delle imprese più ambiziose nelle loro fasi di sviluppo) in versione ibrida, fisica e digitale.
Nel 2023 è proseguito il programma Intesa Sanpaolo Basket Bond in partnership con Elite, che prevede la sottoscrizione da parte di Intesa Sanpaolo di obbligazioni emesse da imprese a supporto del proprio piano di sviluppo e una potenziale successiva cartolarizzazione tramite "Note" destinate a investitori istituzionali. Dal suo avvio a fine 2023 il programma ha visto la sottoscrizione di obbligazioni per un ammontare complessivo pari a 160 milioni di euro e ha coinvolto 21 imprese in tutta Italia.
Prosegue il programma Imprese Vincenti, l'iniziativa che mette in risalto i percorsi di crescita, di trasformazione digitale e i modelli di business sviluppati dalle imprese. L'obiettivo è fornire visibilità, programmi di supporto allo sviluppo, advisory e workshop in collaborazione con partner di rilievo. La quarta edizione, che si è conclusa a marzo 2023, ha registrato ottimi risultati: oltre 4.000 imprese candidate, 140 imprese selezionate e celebrate come Imprese Vincenti nel corso del Tour di 14 tappe su tutto il territorio nazionale. A novembre 2023 è partita la quinta edizione del programma, che si protrarrà per tutto il 2024. Questa edizione è focalizzata sui progetti di crescita e sull'impatto sostenibile delle PMI su comunità e territori.
Prosegue l'iniziativa Resto al Sud, che dal 2018 sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nel Sud Italia ed estesa successivamente ai comuni colpiti dal sisma 2016-2017 e alle aree insulari lagunari e lacustri del Centro-Nord Italia con la denominazione "Resto Qui". L'iniziativa, gestita da Invitalia, si avvale di una dotazione di 1,25 miliardi di euro ed è rivolta a chi ha un'età compresa tra i 18 e i 55 anni e intende creare un'impresa (in forma individuale, societaria, cooperativa), avviare un'attività libero professionale (in forma individuale o societaria) o sviluppare un'impresa già costituita dopo il 21/06/2017. L'incentivo, operativo in tutti i settori economici, ad eccezione dell'agricoltura, prevede un vero e proprio mix di agevolazioni:
Intesa Sanpaolo, in partnership con Invitalia, ha contribuito a promuovere la conoscenza del progetto e, nel corso del 2023, ha realizzato il primo evento nell'ambito del Programma CresciBusiness dedicato ai giovani imprenditori. Complessivamente, nel 2023 Intesa Sanpaolo ha erogato quasi 1.300 finanziamenti per oltre 45,4 milioni di euro relativamente all'iniziativa Resto al Sud, a conferma del ruolo e dell'impegno della Banca anche a sostegno di una finanza più inclusiva.

Nel corso dei primi mesi dell'anno sono stati declinati sul territorio gli accordi sottoscritti alla fine del 2022 con Confcommercio, Confesercenti, Federalberghi e Confartigianato, oltre all'accordo siglato con Confapi, con circa ottanta eventi locali. È stato sottoscritto un nuovo accordo con Fipe Confcommercio, con la messa a disposizione di soluzioni dedicate alla crescita e allo sviluppo delle attività delle imprese del settore. Il sostegno alle imprese del turismo è stato riconfermato attraverso un potenziamento dell'accordo con Federalberghi, Federturismo, Confindustria Alberghi e Federterme, mediante l'innalzamento del plafond di nuovi finanziamenti al settore a 10 miliardi di euro, dei quali 3 miliardi alle imprese del Sud Italia. Un nuovo accordo è stato siglato anche con Faita Federcamping, con iniziative dedicate per la crescita delle imprese del turismo all'aria aperta.
A sostegno del piano Motore Italia Transizione Energetica sono stati sottoscritti i seguenti accordi: accordo triennale con Confindustria che mette a disposizione delle aziende una liquidità pari a 150 miliardi di euro e un'ampia e strutturata collaborazione; protocollo di collaborazione con ANCI per promuovere sui territori la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER, che rappresentano una progettualità virtuosa di autoproduzione di energia elettrica da fonti green: gruppi di famiglie, imprese o enti del Terzo Settore scelgono di unirsi per autoprodurre e consumare energia elettrica da fonti rinnovabili, rendendo l'energia condivisibile a km zero); accordo di collaborazione con GSE per favorire l'integrazione delle tematiche ESG e dello sviluppo sostenibile nell'ambito finanziario e nel tessuto imprenditoriale nazionale.
La sostenibilità ambientale, sociale e di governance è al centro degli addendum siglati con Confartigianato Imprese e poi con Anita Confindustria. Con il mondo delle professioni è stato sottoscritto un protocollo con Adepp, l'associazione degli enti previdenziali privati, per favorire l'accesso al credito ai professionisti. Infine, si cita l'accordo siglato con il Consiglio Nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Nel 2023 è continuato il collocamento delle provviste BEI sulla Rete. Nel secondo semestre 2023 è stato sottoscritto con BEI un nuovo accordo di funding per 300 milioni di euro da dedicare a progetti di investimento per Midcap, con focus sull'innovazione (progetti e controparti con caratteristiche innovative). A fine anno è stato sottoscritto un altro accordo di funding BEI di 100 milioni di euro da dedicare ai settori dell'agricoltura e della bioeconomy, con focus su progetti di investimento in ambito sostenibilità ambientale e climate action.
Nel 2023 è stato rinnovato l'accordo tra ICE Agenzia e Intesa Sanpaolo per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. L'Accordo è fondato su un rapporto di reciproca collaborazione e si propone di continuare a sostenere le esigenze di imprese clienti del Gruppo nei loro progetti di business sui mercati internazionali con attività di carattere consulenziale, formativo e informativo. È stato inoltre rinnovato anche l'accordo tra Intesa Sanpaolo e la società del Gruppo SACE, SACE SRV, per l'offerta alla clientela imprese della Banca del servizio di recupero crediti internazionale.
A supporto della raccolta di informazioni sulle performance ESG dell'impresa, nel 2023 è stata introdotta la nuova Piattaforma ESG con accesso condiviso fra cliente e gestore imprese, allo scopo di analizzare profilo e posizionamento dell'azienda in chiave ESG rispetto a benchmark di riferimento. A dicembre 2023 è stato attivato lo scambio di informazioni con la piattaforma Dialogo Industriale, nata con l'obiettivo di accrescere la relazione dei gestori con le imprese, permettendo una migliore comprensione dei loro bisogni finalizzata all'offerta delle soluzioni più adatte alle peculiarità di ciascuna impresa. Nell'ambito di valutazione complessiva del profilo di rischio di un'impresa, è stata introdotta in Dialogo Industriale la raccolta di un set informativo, certificato dal cliente, legato al possesso di polizze assicurative a copertura rischi. L'analisi prospettica e di sostenibilità del progetto dell'impresa cliente tramite personalizzazione di un Business Plan è stata integrata maggiormente nei processi Banca per una piena valorizzazione del set informativo nato in Dialogo Industriale e utilizzato in altri ambiti di analisi, anche di merito creditizio.
Prosegue il programma Sviluppo Filiere, volto a supportare le imprese di ogni settore e dimensione favorendo l'accesso al credito e ponendo al centro il rapporto che unisce le aziende capofila e la loro rete dei fornitori diretti e indiretti e/o la loro rete dei rivenditori, consentendo una più accurata comprensione dei fabbisogni finanziari delle singole filiere. In tale ambito la Banca ha deciso di sviluppare offerte dedicate ai settori maggiormente impattati dal PNRR, contenenti prodotti e servizi a supporto delle specificità dei diversi business, anche in ambito ESG e digitalizzazione. A proposito dell'ambito ESG, da aprile 2023 è nato il programma Sviluppo Filiere - Filiere Sostenibili, che accompagna la capofila e le aziende di filiera nel percorso di miglioramento del profilo di sostenibilità. A fine 2023 le aziende capofila aderenti al programma Sviluppo Filiere riguardano oltre 880 filiere con un potenziale di circa 20.500 fornitori e una forza lavoro di oltre 113.000 dipendenti.
Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo
Intesa Sanpaolo sostiene le imprese italiane e le loro sussidiarie all'estero fornendo il supporto finanziario e consulenziale per le varie necessità connesse ai percorsi di internazionalizzazione con il supporto di:
Inoltre, per agevolare lo sviluppo internazionale delle imprese e favorire la conoscenza della rete estera e dei servizi disponibili, Intesa Sanpaolo organizza varie tipologie di eventi (in presenza e in remoto) sull'internazionalizzazione, in Italia e all'estero, accompagna le imprese in missioni all'estero in collaborazione con vari partner esterni, organismi istituzionali e associazioni di categoria, attiva vari strumenti di comunicazione interna ed esterna. Nel corso del 2023 sono stati sottoscritti ulteriori accordi con i consulenti esterni per il supporto all'internazionalizzazione delle imprese.
Il servizio Welfare Hub, messo a disposizione da Intesa Sanpaolo alla propria clientela, permette alle aziende di erogare premi ai propri dipendenti sottoforma di servizi welfare, in alternativa al pagamento in busta paga, sfruttando così i benefici fiscali previsti dalla normativa sia per l'azienda che per i dipendenti. Il servizio si concretizza nella predisposizione di una piattaforma digitale accessibile da pc, tablet, smartphone e App.
Nel corso del 2023 è stato completato il restyling della piattaforma, finalizzato a migliorare la user experience degli utenti (semplificazione delle logiche di navigazione, revisione e miglioramento degli strumenti di ricerca, manuali e documenti a supporto utenti).
Sono stati inoltre effettuati gli interventi necessari per garantire alle aziende clienti la possibilità di applicare le novità fiscali incluse nel Decreto Lavoro (aumento limiti fringe per dipendenti con figli e erogazione somme a titolo di contributo/rimborso per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale), già introdotte nel 2022.
Welfare Hub viene proposto anche come strumento di sostenibilità dal Programma Sviluppo Filiere e dal finanziamento S-Loan e a fine 2023 hanno aderito al servizio 6.236 aziende nella versione standard e 224 nella versione gruppi aziendali (tra contraenti principali e aderenti).

Investimenti e assicurazione sostenibili
Investimenti attenti alla sostenibilità 158 Assicurazione sostenibile 165
Il sistema finanziario globale ha stabilito tra i suoi obiettivi di canalizzare le risorse necessarie verso un'economia nel pieno rispetto del clima e dell'ambiente, indirizzando i flussi di capitale verso attività sostenibili e influenzando così in modo decisivo il futuro del pianeta.
L'Unione Europea, anche in un'ottica di competitività di lungo periodo, ha adottato una serie di misure per orientare i flussi di capitale verso investimenti attenti alla sostenibilità, per integrare gli aspetti ESG nella gestione del rischio e per promuovere la trasparenza e la visione a lungo termine nell'attività economica e finanziaria; a tale scopo il quadro normativo di riferimento è stato ampliato dal legislatore europeo attraverso una serie di disposizioni(1) che disciplinano l'attività nei processi d'investimento e nell'informativa alla clientela e che guidano l'impegno del Gruppo nel tracciare un percorso sempre più incisivo verso gli obiettivi comuni globali, anche attraverso un'offerta sempre più ampia di investimenti che integrano la sostenibilità e di soluzioni assicurative per la protezione del cliente, e grazie a una consulenza rafforzata in ottica ESG per favorire maggior consapevolezza della clientela sul tema. Il Gruppo Intesa Sanpaolo, consapevole del cambiamento in atto, ha integrato i fattori ESG nel proprio processo di investimento mirando a favorire uno sviluppo economico e sociale sostenibile e a contribuire positivamente ai risultati finanziari dei portafogli dei clienti, riducendone al contempo i rischi. Questo impegno punta, inoltre, ad evitare potenziali impatti negativi sull'ambiente, l'economia e le persone, compresi i diritti umani, determinati da una mancata considerazione dei principi di sostenibilità in connessione ai servizi assicurativi e di investimento.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 | Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Investimenti attenti alla sostenibilità |
Fondi ai sensi della normativa SFDR |
ƒ Eurizon offre una gamma diversificata in tutte le asset class di 306 prodotti(2) che promuovono, tra le altre caratteristiche, quelle ambientali e/o sociali, o che hanno obiettivi di investimento sostenibile, classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) con ~€149mld di masse, che rappresentano circa il 73,3%(3) del patrimonio totale gestito in fondi. ƒ Fideuram offre 97 fondi classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR per un totale di €33,3mld di patrimonio (il 71% del patrimonio totale dei fondi gestiti) |
Rafforzamento dell'offerta ESG nell'Asset management(4): crescita a €156mld di risparmio gestito investito in prodotti ESG nel 2025 da €110mld nel 2021, aumentando l'incidenza sul totale del risparmio gestito al 60% dal 46% |
(1) Il Regolamento EU 2019/2088 (Sustainable Finance Disclosure Regulation) che disciplina l'informativa nel campo della finanza sostenibile, il Regolamento EU 2020/852 (cd. Regolamento Tassonomia) relativo all'istituzione di un quadro per la classificazione delle attività considerate sostenibili, il Regolamento Delegato EU 2021/1253 relativo all'integrazione delle preferenze di sostenibilità dei clienti da parte delle imprese di investimento, il Regolamento Delegato EU 2021/1269 riferito all'integrazione dei fattori di sostenibilità negli obblighi di governance dei prodotti e il Regolamento Delegato (UE) 2022/1288 riguardante il contenuto e la presentazione delle informazioni di sostenibilità degli investimenti. (2) OICR (Organismo di Investimento Collettivo del Risparmio).
(3) 74% includendo le Gestioni Patrimoniali ai sensi degli artt. 8 e 9 SFDR.
(4) Perimetro Eurizon – OICR e Gestioni Patrimoniali ai sensi degli artt. 8 e 9 SFDR 2088.

| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 | Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Investimenti attenti alla sostenibilità |
ƒ È stata istituita la figura dell'"Ambasciatore ESG": per la prima fase sono stati selezionati 34 Private Banker tra i circa 6.000 appartenenti alle Reti Fideuram e Intesa Sanpaolo Private Banking in base alla loro attenzione alle tematiche ESG – con l'obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità nei territori di appartenenza. |
Sviluppo di servizi di consulenza ESG dedicati per Fideuram, anche attraverso l'erogazione di specifica formazione ai consulenti finanziari |
|
| Attività di engagement con società emittenti(5) |
ƒ Eurizon ha condotto 592 attività di engagement(6) (con 343 società), di cui 228 su tematiche ESG (ca. il 40% del totale degli engagement svolti nel periodo) |
Potenziamento dell'attività di engagement in linea con i Principi di Stewardship |
|
| ƒ In Fideuram Asset Management SGR (FAM) e Fideuram Asset Management (Ireland) (FAMI), sono rispettivamente 106 e 94 le società sulle quali sono state condotte attività di engagement; tra queste, 78 (circa il 74%) per FAM e 82 (circa l'87%) per FAMI sono state coinvolte in engagement su tematiche ESG |
|||
| ƒ La Divisione Private Banking ha effettuato nel corso dell'anno 16 eventi rivolti ai clienti con circa 14.000 partecipanti, di cui 4.000 clienti |
|||
| Assicurazione sostenibile |
Polizze unit-linked | ƒ I'80,4%(7) delle opzioni di investimento di tipo unit-linked collegate a prodotti aperti a nuove sottoscrizioni (esclusa previdenza) è classificato secondo gli artt. 8 e 9 della SFDR (nel 2022 il 72%) |
Rafforzamento dell'offerta unit-linked/ multiramo con opzioni di investimento ESG |
| Copertura per Terremoto e/o Alluvione |
ƒ Copertura per Terremoto e/o Alluvione fornita ai clienti che assicurano la loro abitazione: €38,5mld di valore assicurato |
Rafforzamento del posizionamento nell'ambito dell'assicurazione danni non-motor, tra cui la tutela del patrimonio immobiliare |
156
(5) Per approfondimenti sulle attività delle Società del Gruppo in tale ambito e in relazione agli impegni assunti in seguito dell'adesione alle iniziative Net-Zero, inclusi i risultati raggiunti nel 2023, si rimanda al 2023 Climate Report del Gruppo Intesa Sanpaolo [i].
(6) Eurizon definisce come engagement il confronto/dialogo con le società in cui investe al fine di coinvolgerle in una relazione di medio/lungo periodo, con l'obiettivo di monitorare e determinare impegni da parte di tali società su specifiche tematiche, nonché la partecipazione alle relative Assemblee degli azionisti. (7) Si riferisce al numero di fondi.

La gestione del risparmio e la protezione assicurativa del cliente sono centrali per le attività del Gruppo Intesa Sanpaolo e si avvalgono di strutture organizzative in aree di business che presidiano in modo specializzato l'asset management, il private banking e le esigenze di tutela con prodotti e servizi finanziari e assicurativi. A partire dalle richieste di diversificazione dei portafogli della clientela needbased (spesa, riserva, investimento, previdenza e tutela) e di obiettivi specifici di allocazione efficace delle risorse correlati in modo crescente a valutazioni di sostenibilità, l'offerta è stata ampliata dalla gestione e consulenza finanziaria al tema della protezione che interessa tutti i clienti: dai piccoli ai grandi patrimoni, dalle PMI alle grandi aziende, con la dovuta modulazione delle garanzie. L'attività è pertanto orientata allo sviluppo di prodotti finanziari e assicurativi, nonché di servizi consulenziali al cliente, per soddisfare le esigenze di benessere e di tutela delle famiglie e delle imprese anche nel lungo periodo, favorendo una scelta consapevole anche grazie a una consulenza sempre più specializzata in ottica ESG. Anche la normativa interna con le Linee Guida e le Regole per la commercializzazione di prodotti finanziari e assicurativi esplicita l'obbligo degli operatori di agire in modo trasparente, corretto e diligente nella prestazione dei servizi di investimento, come richiesto anche dalle norme vigenti.
Nel Codice Etico di Gruppo, nell'ambito dei principi di condotta verso la clientela, si dichiara che nella valutazione degli investimenti e nella definizione dei prodotti assicurativi assumono una rilevanza crescente i criteri ESG, con l'obiettivo ultimo di promuovere uno sviluppo equo e sostenibile. Per questo il Gruppo mira, ove possibile, a offrire ai propri clienti la possibilità di scegliere prodotti che rispondano anche alle loro preferenze in materia di sostenibilità, al fine di attivare un circolo virtuoso tra impegno delle aziende verso comportamenti sostenibili e progressiva sensibilizzazione dei clienti. In tale ottica, nel portafoglio di offerta sono messi a disposizione fondi che applicano criteri di selezione coerenti con i Principles for Responsible Investment (PRI) con l'obiettivo di stimolare dinamiche orientate alla sostenibilità di lungo termine nelle aziende in cui si investe e di offrire alla clientela prodotti attenti alla sostenibilità. Eurizon Capital e Fideuram Asset Management SGR hanno aderito inoltre ai Principi di Stewardship definiti da Assogestioni e che si ispirano allo Stewardship Code promosso dall'European Fund and Asset Management Association (EFAMA) per stimolare il confronto e la collaborazione con gli emittenti quotati in cui le società investono, anche con riguardo a tematiche di sostenibilità sociale e ambientale. Nell'ambito di un più generale percorso di integrazione della sostenibilità nelle logiche e strategie di business, il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita ha aderito ai Principles for Sustainable Insurance (PSI) promossi dalle Nazioni Unite.
In linea con le politiche di Gruppo orientate alla mitigazione del cambiamento climatico, a fine 2021, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland hanno aderito alla Net-Zero Asset Managers Initiative (NZAMI) e il Gruppo assicurativo Intesa Sanpaolo Vita alle due alleanze Net-Zero afferenti al core business assicurativo Net-Zero Insurance Alliance (NZIA) e Net-Zero Asset Owner Alliance (NZAOA); queste iniziative promosse dalle Nazioni Unite hanno come obiettivo della neutralità climatica al 2050. A seguito dell'adesione, nel 2022 le società di Intesa Sanpaolo attive nell'asset e wealth management hanno determinato i rispettivi target per la Net-Zero Asset Managers Initiative (NZAMI) e la Net-Zero Asset Owner Alliance (NZAOA). Eurizon e Fideuram, inoltre, fanno parte dell'Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC), organismo europeo per la collaborazione degli investitori sul cambiamento climatico, che agisce per favorire la riduzione delle emissioni di carbonio.
L'impegno è proseguito nel 2023 con l'adesione di Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland a Net-Zero Engagement Initiative (NZIE) e alle iniziative Climate Action 100+ e Nature Action 100, che si focalizzano sulle attività di engagement con oggetto la mitigazione del cambiamento climatico, la conservazione del capitale naturale e della biodiversità. Eurizon inoltre partecipa a PRI Advance, iniziativa di engagement collettivo per la promozione del rispetto dei diritti umani in particolare nei confronti delle società che operano in regioni geografiche maggiormente a rischio.
In coerenza con la partecipazione attiva e gli impegni assunti pubblicamente nell'ambito delle più importanti iniziative europee in tema ESG e climate, il Gruppo Intesa Sanpaolo si propone nel Piano d'Impresa 2022-2025 come leader nel Wealth Management, Protection & Advisory, con un forte impegno in ambito ESG. In particolare, ha dichiarato tra i suoi obiettivi l'ampliamento dell'offerta di prodotti attenti alla sostenibilità nell'asset management e nell'assicurazione vita, l'ulteriore sviluppo dello scoring ESG proprietario di Eurizon con l'estensione del suo modello anche agli emittenti governativi e lo sviluppo da parte di Fideuram di servizi di consulenza con focus ESG; in ambito assicurativo, il Gruppo Intesa Sanpaolo si è impegnato per lo sviluppo di un'offerta ESG danni dedicata

e l'arricchimento dell'offerta ESG/climate all'interno della gamma Vita del Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita.
Nel 2023 le Società del Gruppo hanno proseguito con le attività previste dalla normativa SFDR (Regolamento UE 2019/2088) in ambito di finanza sostenibile, in termini di politiche, ruoli e responsabilità, processi e rendicontazione.
L'Unione Europea ha consolidato il suo impegno nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nella gestione delle risorse naturali con una serie di disposizioni regolamentari entrate in vigore negli ultimi tre anni. In considerazione della complessità della nuova normativa, è fondamentale individuare, monitorare e gestire i rischi e le opportunità riconducibili a fattori ESG con l'obiettivo ultimo di attrarre capitali e promuovere una crescita sostenibile nel mercato europeo.
In un contesto così articolato, anche nel 2023 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha confermato la propria leadership negli investimenti attenti alla sostenibilità. Il Gruppo ha complessivamente raggiunto oltre 400 fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, quelle ambientali e/o sociali, o che hanno obiettivi di investimento sostenibile, classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR, per un patrimonio di oltre 182 miliardi di euro (310 fondi per un patrimonio di oltre 136 miliardi nel 2022).
A seguito dell'adesione alle iniziative Net-Zero a fine 2021, nel 2022 Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland dac hanno determinato i rispettivi target, approvati dai singoli Consigli di Amministrazione, facendo seguito alla pubblicazione - in sede di Piano d'Impresa 2022-2025 - degli obiettivi al 2030 di riduzione delle emissioni finanziate relative ai principali settori ad alta intensità di emissioni, riconducibili all'adesione alla Net-Zero Banking Alliance. Il 2023 è stato un anno importante in relazione all'adesione a NZAMI, con la predisposizione delle attività di monitoraggio interno e di rendicontazione esterna della progressione nel perseguimento degli obiettivi (avvalendosi della piattaforma di UNPRI) e con l'avvio delle attività di engagement sul tema Net-Zero nei confronti degli emittenti partecipati. I risultati raggiunti e le attività realizzate dalle Società del Gruppo in ambito Net-Zero sono presentati nel 2023 Climate Report del Gruppo Intesa Sanpaolo [i].
Eurizon Capital SGR SpA offre agli investitori una gamma ampia e diversificata di fondi che integrano i rischi di sostenibilità nel processo di investimento e a fine 2023 vantava un patrimonio pari a circa 149 miliardi di euro in prodotti(8) attenti alla sostenibilità che, nel rispetto delle prassi di buona governance, promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali, o che hanno obiettivi di investimento sostenibile, classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 del Regolamento UE 2019/2088 (SFDR). Tali prodotti rappresentano circa il 73,3% del patrimonio gestito in OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) dalla società(9).
La vision e la mission di Eurizon Capital SGR S.p.A. sottolineano l'impegno fiduciario nei confronti dei propri clienti ed investitori e, più in generale, degli stakeholder che richiede alla Società di affrontare in modo efficace le tematiche legate alla sostenibilità, con particolare riferimento ai rendimenti dei propri prodotti finanziari e agli emittenti in cui investe per conto dei patrimoni gestiti. In linea di continuità con la propria Politica di impegno, la SGR ritiene inoltre fondamentale la collaborazione e il dialogo con le società partecipate per promuovere regole e comportamenti orientati al perseguimento della crescita sostenibile nel tempo. Eurizon ritiene infatti che gli emittenti che implementano elevati standard a livello ambientale, sociale e di governo societario siano in grado di generare performance sostenibili nel lungo periodo.
Nel corso del 2023, Eurizon ha aggiornato la propria Politica di Sostenibilità affinando le strategie ESG / SRI adottate dai prodotti e prevedendo specifici criteri di selezione negativa, positiva e strategie di impegno; in particolare, la Politica di Sostenibilità di Eurizon prevede:
(8) OICR ai sensi degli artt. 8 e 9 del Regolamento UE 2019/2088 (SFDR).
(9) Circa il 74% includendo le Gestioni Patrimoniali ai sensi della normativa SFDR 2019/2088.

In particolare, le principali novità recepite nel corso del 2023 nell'ambito della Politica di Sostenibilità hanno riguardato:
Inoltre, Eurizon Capital SGR ha definito specifiche metodologie di selezione e monitoraggio degli strumenti finanziari volte all'integrazione dei rischi di sostenibilità e dei fattori ESG anche all'interno del Processo di Investimento per gli strumenti finanziari nei cosiddetti "Private Markets" gestiti da Eurizon Capital Real Asset SGR S.p.A.
Per ciascuna strategia ESG / SRI, Eurizon mantiene specifici processi decisionali e limiti operativi finalizzati al contenimento dei rischi, anche reputazionali, dei portafogli gestiti, il cui rispetto è monitorato dalla Funzione Risk Management con il supporto della Funzione Compliance & AML.
Si segnala inoltre che, nel 2023, in linea con le previsioni del Regolamento SFDR, è stata fatta una disclosure quantitativa sui Principali effetti negativi delle scelte di investimento sui fattori di sostenibilità (c.d. PAI) in riferimento a Eurizon Capital SGR S.p.A. e le sue controllate.
Come per gli anni precedenti, anche nel 2023, Eurizon ha pubblicato su base volontaria il proprio Report di Sostenibilità per l'anno 2022 riferito alla Divisione Asset Management. In continuità con quanto fatto per l'anno precedente e nel rispetto degli standard di rendicontazione adottati per la definizione e prioritizzazione dei temi materiali, la Società ha coinvolto differenti stakeholder esterni ed interni, tra cui organi e strutture aziendali, che concorrono alla definizione e all'attuazione della Politica di Sostenibilità a testimonianza della trasversalità degli impegni aziendali.
(10) Per approfondimenti sulle strategie ESG/SRI adottate da Eurizon Capital SGR si rinvia alla Politica di Sostenibilità [i].
(11) La SGR ha definito un modello di screening interno che valuta gli emittenti societari ai fini dell'investimento in prodotti art.8 e art.9 sulla base di 6 indicatori, valutando positivamente quelle società che (i) presentano strutture di gestione solide, ossia prevedono membri indipendenti nell'organo amministrativo, non hanno ricevuto pareri negativi del revisore esterno e non hanno controversie in relazione al Principio n. 10 del Global Compact delle Nazioni Unite (cd. "UNGC") relativo all'impegno contro la corruzione in tutte le sue forme; (ii) a livello di relazioni con il personale non sono caratterizzate da controversie in relazione al Principio n. 3 UNGC relativo alla libertà di associazione e al riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva, (iii) in materia di remunerazione del personale non presentano controversie in relazione al Principio n. 6 UNGC relativo all'eliminazione della discriminazione in materia di impiego e occupazione; (iv) non presentano controversie relative agli adempimenti fiscali, ossia procedimenti in materia fiscale a carico della società non ancora risolti.

Nel corso dell'anno, Eurizon ha inoltre provveduto ad aggiornare la propria Politica di Impegno che illustra le modalità di dialogo con le società partecipate e le tematiche ritenute prioritarie da parte della SGR nell'ambito delle attività di Stewardship condotte dalla Società. In particolare, per il 2023 sono state individuate quattro macro-tematiche: (i) la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, (ii) la mitigazione della perdita di biodiversità e il contrasto della deforestazione, (iii) il rispetto dei diritti umani e il contrasto alla produzione di armi non convenzionali e (iv) l'adozione di pratiche di buona governance.
Infine, per l'anno 2023 il Comitato Devoluzioni di Eurizon, organo che sovrintende le attività di devoluzione e beneficienza della Divisione Asset Management, ha approvato la donazione di un importo complessivo di 733.000(12) euro a favore di 56 iniziative benefiche nell'ambito delle devoluzioni previste dalla documentazione legale di alcuni prodotti gestiti. In particolare sono state privilegiate le iniziative a supporto di attività sociali e umanitarie, di ricerca medica e di supporto ai bisognosi.

Eurizon ha adottato un modello operativo che prevede il coinvolgimento di organi e strutture aziendali a cui sono attribuiti specifici ruoli e responsabilità per il monitoraggio e la gestione dei rischi di sostenibilità. In particolare, all'interno della Direzione Investimenti, la struttura ESG & Strategic Activism cura la diffusione e implementazione dei principi di sostenibilità degli investimenti, presidia l'attività di Stewardship e ha specifiche competenze in materia di:
(12) A tale importo si aggiungono 11.000 euro donati in corso d'anno in favore di ulteriori n.2 iniziative ritenute meritevoli dal Comitato.
Investimenti e assicurazione sostenibili
In qualità di aderente ai Principi di Stewardship per l'esercizio dei diritti amministrativi e di voto nelle società quotate, la SGR presta particolare attenzione alle politiche implementate dagli emittenti, stimolando il confronto con le società in cui investe. I Principi di Stewardship sono definiti da Assogestioni e si ispirano allo Stewardship Code promosso dall'European Fund and Asset Management Association (EFAMA), di cui Eurizon Capital SGR è membro, e che hanno l'obiettivo di incoraggiare, a livello europeo, lo sviluppo di pratiche di buon governo societario.
Nel 2023, Eurizon ha condotto complessivamente 1.165 incontri con società emittenti; di questi, 592 sono considerati attività di engagement(13) e hanno coinvolto 343 emittenti. Gli engagement che hanno trattato tematiche ESG nel periodo risultano essere 228 e rappresentano circa il 40% del totale degli engagement svolti nel periodo, a conferma del forte impegno di Eurizon nei confronti delle tematiche di sostenibilità e dell'azionariato attivo.
In questo contesto, si evidenzia che nell'ambito della Net-Zero Asset Managers Initiative (NZAMI)(14), a luglio 2022 è iniziata l'attività di engagement con l'obiettivo di contattare 155 aziende entro il 2030, selezionate prendendo in considerazione diversi fattori, tra cui il livello attuale di emissioni di carbonio, quello stimato per il futuro, la giurisdizione ed i progressi compiuti in riferimento agli obiettivi di decarbonizzazione prefissati.
Inoltre, in considerazione del costante impegno della SGR nel promuovere l'adozione di elevati standard di governance e una condotta orientata alla crescita sostenibile delle società in cui investe, nel 2023 Eurizon ha aggiornato la Procedura di Voto relativa agli strumenti finanziari di pertinenza dei patrimoni gestiti di Eurizon Capital SGR S.p.A., definita in attuazione della Strategia per l'esercizio dei diritti di intervento e di voto inerenti agli strumenti finanziari di pertinenza dei patrimoni gestiti di Eurizon Capital SGR S.p.A., che è stata a sua volta stata aggiornata.
A questo proposito Eurizon adotta processi differenziati per l'esercizio dei diritti di voto, a seconda che la decisione sia riconducibile alle assemblee delle società ritenute più rilevanti sulla base di criteri di tipo quantitativo e qualitativo(15) oppure delle società per le quali la SGR si avvale del voto elettronico (proxy voting). A seguito di queste modifiche, nel corso del 2023, Eurizon ha preso parte a 1.413 assemblee degli azionisti, di cui 100 di selezionate società quotate sulla Borsa Italiana (7% del totale) e 1.313 sui mercati internazionali (93%), esprimendo il voto su 18.641 risoluzioni all'ordine del giorno.
Nel 2023 Eurizon ha pubblicato lo Stewardship Report relativo alle attività di engagement e all'esercizio del diritto di voto, riportando oltre alle statistiche relative alle attività condotte, anche un dettaglio di come le tematiche maggiormente rilevanti per la SGR sono state affrontate.
Nell'ambito del Regolamento UE 2019/2088 (SFDR), a fine 2023, il patrimonio degli OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) offerti ai sensi degli artt. 8 e 9 ammonta a circa 149 miliardi di euro, rappresentanti complessivamente circa il 73,3% del patrimonio gestito in OICR da parte di Eurizon(16); in particolare, il patrimonio dei prodotti ai sensi dell'art. 8 ammonta a circa 145,6 miliardi di euro e il patrimonio dei prodotti ai sensi dell'art. 9 a circa 3,4 miliardi di euro.
Il numero di prodotti gestiti(17) secondo tali criteri è pari a 306 (60 dei quali lanciati nel 2023) - considerando le singole finestre di collocamento - riferiti a tutte le principali asset class (azionari, bilanciati, flessibili, obbligazionari, monetari e alternativi). In particolare, in linea con la mission aziendale, nel 2023 sono stati lanciati dalla SGR diversi OICR che integrano i fattori ESG nel processo di selezione e che prevedono la protezione del capitale, strategie "step-in" per investire gradualmente nei mercati azionari o metodologie "buy&watch" per gestire portafogli obbligazionari con duration decrescente. Si evidenzia che a fronte del continuo impegno verso i target di Net-Zero sottoscritti e pubblicati dalla SGR nel 2022, la Società ha lanciato la terza edizione del fondo Eurizon Step 50 Obiettivo Net-Zero che, come le due precedenti lanciate nel 2022, investe in aziende globali impegnate nel raggiungimento dell'obiettivo Net-Zero entro il 2050.
(13) Eurizon definisce Engagement il confronto/dialogo con le società in cui investe in un'ottica di coinvolgimento e relazione di medio/lungo periodo, con l'obiettivo di monitorarne e determinarne gli impegni su specifiche tematiche, nonché di partecipare alle relative assemblee degli azionisti.
(14) Per approfondimenti sulle attività delle Società del Gruppo in ambito engagement e stewardship e in relazione agli impegni assunti in seguito dell'adesione alle iniziative Net-Zero, inclusi i risultati raggiunti nel 2023, si rimanda al Report climatico 2023 del Gruppo Intesa Sanpaolo [i].
(15) Per un approfondimento sui criteri quali-quantitativi definiti da Eurizon, si rimanda alla Politica di Impegno di Eurizon Capital SGR S.p.A. [i]. (16) ~74% includendo le Gestioni Patrimoniali (GP) ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR.
(17) OICR.
Nel perimetro della Divisione International Subsidiary Banks, l'offerta di prodotti attenti alla sostenibilità di VÚB Banka (Slovacchia), Intesa Sanpaolo Bank (Slovenia), Privredna Banka Zagreb (Croazia) e CIB Bank (Ungheria) si è ulteriormente arricchita per un totale di 51 fondi a catalogo. Nello specifico, la Divisione offre la gamma Manager Selection che beneficia della recente revisione da art. 6 ad art. 8 secondo la normativa SFDR e VÚB Banka ha proposto un nuovo fondo azionario globale durante l'anno ai sensi dell'art. 8.
A maggio 2023 la SGR ha pubblicato il Green Bonds Impact Report in riferimento ai comparti Eurizon Fund Absolute Green Bonds e Eurizon Fund Green Euro Credit in cui sono illustrati i risultati dell'analisi quantitativa d'impatto e il contributo agli SDGs delle Nazioni Unite per l'anno 2022(18).
In particolare, in relazione a Eurizon Fund Absolute Green Bonds, si è calcolato che per ogni milione di euro investito si ottengono i seguenti risultati: 837 Megawatt/ora di energia rinnovabile prodotta, 1.478.928 litri di acqua risparmiati o purificati, 749 tonnellate di CO2 ridotta. Il patrimonio del fondo a fine dicembre 2023 si è attestato a oltre 1,34 miliardi di euro e nel corso del 2022 ha investito in 457 obbligazioni Green e tematiche.
Per il fondo Eurizon Fund Green Euro Credit, per ogni milione di euro investito si ottengono i seguenti risultati: 1.056 Megawatt/ora di energia rinnovabile prodotta, 1.600.737 litri di acqua risparmiati o purificati, 717 tonnellate di CO2 ridotta. Il patrimonio del fondo a fine 2023 si è attestato a oltre 0,73 miliardi di euro.
Anche con riferimento ai mandati istituzionali, il processo di investimento della Società tiene conto dell'integrazione dei criteri ESG nelle scelte di investimento in accordo con quanto previsto dal Regolamento UE 2019/2088. In particolare, tutti i mandati rispettano criteri di esclusione sia per quanto riguarda tematiche SRI (con riferimento agli emittenti operanti in settori non "responsabili") che ESG (emittenti "critici" con basso score ESG). Su un numero elevato di mandati (45 mandati, per un controvalore di circa 11,2 miliardi di euro gestiti) viene prodotto con regolarità un report specifico ESG in cui è dettagliato il posizionamento del portafoglio rispetto al benchmark di riferimento. Inoltre, Eurizon gestisce complessivamente 31 mandati relativi a 17 clienti per circa 7,5 miliardi di euro (di cui 8 riconducibili al perimetro della controllata Eurizon Capital Real Assets SGR S.p.A.) su cui vengono implementate specifiche limitazioni agli investimenti e/o viene fornito supporto ai clienti nell'attività di engagement e di corporate governance.
La Divisione Private Banking considera di fondamentale importanza l'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nel proprio modello di business nella convinzione che questi elementi, oltre a favorire uno sviluppo economico e sociale sostenibile, possano contribuire positivamente ai risultati finanziari dei portafogli dei clienti riducendone, al contempo, i rischi.
In coerenza con le evoluzioni normative introdotte a livello europeo e nazionale in ambito sostenibilità, la normativa interna viene costantemente adeguata per integrare le modifiche sulle preferenze dei clienti, sulla product governance e sulla gestione dei prodotti finanziari, sui processi di erogazione dei servizi di investimento, della consulenza in materia di prodotti finanziari e della distribuzione di prodotti assicurativi.
Con l'obiettivo di delineare un approccio volto non soltanto all'orientamento verso investimenti attenti alla sostenibilità e responsabili (SRI), ma anche all'integrazione di fattori ambientali, sociali e di governance, le Società prodotto della Divisione hanno adottato le Politiche di Investimento Sostenibile e Responsabile. Tali politiche coinvolgono tutti i collaboratori e trovano applicazione nelle attività aziendali e nei processi di investimento. Si segnala che, nel corso del 2023, sono stati effettuati alcuni aggiornamenti delle Politiche di Investimento Sostenibile e Responsabile, da parte di Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management (Ireland) dac, sia attraverso l'inserimento di ulteriori criteri di esclusione nella selezione degli strumenti finanziari (emittenti coinvolti nelle attività estrattive di oil & gas non convenzionali e in armamenti come previsto dalle «Regole in materia di operatività con soggetti attivi nel settore dei materiali di armamento» del Gruppo Intesa Sanpaolo) sia attraverso il rafforzamento del concetto di buona governance delle società partecipate in conformità con il Regolamento SFDR, verificando la presenza di un set minimale di requisiti in riferimento alla struttura di gestione, alle relazioni con il personale ed alla sua remunerazione ed al rispetto degli obblighi fiscali.
(18) Per gli approfondimenti in merito agli importanti risultati di impatto ambientale e sociale derivati dagli investimenti effettuati, si rimanda al Green Bonds Impact Report [i].
Investimenti e assicurazione sostenibili
Infine sono state effettuate alcune integrazioni relative al framework art.8 e alla classificazione di un emittente come "investimento attento alla sostenibilità".
Ai sensi degli articoli 3 e 4 del Regolamento SFDR, inoltre, Fideuram pubblica sul proprio sito istituzionale il documento sulle Politiche sull'integrazione dei rischi di sostenibilità e informazioni sui principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità nella prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti e nell'ambito della distribuzione assicurativa, con cui illustra la propria politica rispetto all'integrazione dei rischi di sostenibilità nelle attività e nei processi aziendali di selezione degli emittenti e di definizione del catalogo dei prodotti finanziari ed erogazione del servizio di consulenza.
Sono state altresì adottate le Politiche di Impegno volte a descrivere i comportamenti che le società della Divisione attuano per stimolare il confronto con gli emittenti e favorire l'impegno a lungo termine nelle imprese nelle quali investono. Inoltre, entrambe le Società (Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland dac) svolgono l'attività relativa all'esercizio dei diritti amministrativi e di voto, attraverso la piattaforma di proxy voting ISS per i titoli detenuti dai Fondi gestiti. Fideuram Asset Management SGR ha anche aderito, in coerenza alla Direttiva SRD II, ai Principi italiani di Stewardship promossi da Assogestioni per l'esercizio dei diritti amministrativi e di voto nelle società quotate assicurando così una piena trasparenza in merito a performance e strategia dell'emittente, governance, responsabilità sociale di impresa e gestione dei rischi.
Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, attraverso una Governance basata su importanti presidi organizzativi, costruisce e persegue una strategia aziendale integrata che guarda, oltre ai risultati di business, al capitale umano, sociale, relazionale e ambientale. In particolare:
Nel 2023 è proseguito il Programma ESG avviato nel 2021 dalla Divisione, che punta ad integrare la sostenibilità in tutti gli aspetti di gestione del business e delle operation attraverso il coinvolgimento trasversale di tutte le funzioni aziendali. Tra i principali obiettivi si evidenziano la definizione del posizionamento strategico rispetto alle tematiche ESG, l'integrazione della sostenibilità nel modello di servizio, l'inclusione dei fattori e dei rischi di sostenibilità sia nel processo di investimento, sia nell'attività di consulenza finanziaria e lo sviluppo della cultura e sensibilità aziendale verso temi ESG.
Lo sviluppo e la selezione di nuove soluzioni di investimento prevedono che, nel processo di selezione degli emittenti e delle Società Prodotto, rientrino le analisi volte a valutarne il posizionamento rispetto a parametri riferiti ai fattori ESG e alla gestione del rischio di sostenibilità; inoltre, nel rispetto del Regolamento EU 2019/2088 (SFDR), sono stati adottati a livello di Gruppo, oltre ai criteri di classificazione dei prodotti sostenibili (artt. 8 e 9) ove applicabile, anche la presenza di investimenti attenti alla sostenibilità/ecosostenibili (art. 2 comma 17 del Regolamento EU 2020/852) e la considerazione dei PAI (art. 7 della SFDR). Questa impostazione irrobustisce la valutazione della sostenibilità dei prodotti in fase di selezione e monitoraggio nel tempo della gamma di offerta.
A fronte di una clientela fortemente orientata alla sostenibilità, come emerge dall'analisi delle risposte ai questionari Mifid, ed in linea con gli obiettivi del Gruppo, la Divisione prosegue il dialogo con le proprie fabbriche prodotto e con i partner terzi allo scopo di ampliare l'offerta di soluzioni di investimento attenti alla sostenibilità a disposizione dei consulenti delle Reti.
(19) Per un approfondimento sulle adesioni, si rimanda al 2023 Climate Report del Gruppo Intesa Sanpaolo sul sito istituzionale di Gruppo [i].

Nell'ambito dei prodotti e servizi della Casa, già in gamma, si segnala l'attività svolta da Fideuram Asset Management SGR che ha ricondotto 16 linee di gestione patrimoniali all'art. 8 SFDR (11 Fogli Fideuram, 1 Fideuram Omnia e 4 Wealth Collection).
Anche nel 2023, la nuova offerta si è fortemente indirizzata su soluzioni che rispecchiassero i criteri adottati dalla Divisione in tema ESG con una incidenza di oltre l'80% dei prodotti ai sensi degli artt. 8 e 9 SFDR sul totale dei nuovi prodotti. Tra le novità, che hanno riguardato le differenti famiglie di prodotto (fondi tradizionali ed alternativi, gestioni patrimoniali, prodotti di investimento assicurativo e collocamenti di prodotti di risparmio amministrato), si segnalano:
Nell'ambito delle Gestioni Patrimoniali, la gamma Fogli Fideuram è stata arricchita con nuove linee ESG, tra le quali Foglio Net-Zero Transition (art. 8 SFDR), ed è stato arricchito l'universo investibile del Mio Foglio ESG (art. 8 SFDR); quest'ultimo consente al cliente di costruire il proprio portafoglio a partire da uno specifico elenco di strategie che presentano spiccate caratteristiche ESG (tutte classificate artt. 8 o 9 SFDR) o di utilizzare portafogli modelli predefiniti ("percorsi guidati") declinati per livello di rischio e costruiti secondo l'approccio "High Conviction", legato alla selezione tattica di specifici temi ESG.
Al 31 dicembre 2023, per Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management (Ireland) si potevano contare 240 prodotti ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR, per un totale di masse gestite pari a 60,5 miliardi di euro così ripartite: 33,3 miliardi in fondi di investimento, 21,2 miliardi in gestioni patrimoniali e la quota restante in prodotti assicurativi. Nello specifico l'offerta ESG in fondi prevedeva 92 fondi classificati ai sensi dell'art. 8 e 5 classificati ai sensi dell'art. 9 del Regolamento SFDR su un totale di 191 fondi (33,3 miliardi di euro pari al 71% del patrimonio totale dei fondi).
Ad integrazione dell'offerta di prodotti del Gruppo secondo l'Approccio di Architettura Aperta Guidata per soddisfare anche i bisogni più sofisticati, il cliente può trovare a catalogo anche l'offerta di prodotti ESG di terzi in collaborazione con le primarie case d'investimento a livello internazionale. Al 31 dicembre 2023, si evidenzia che circa il 70% del patrimonio di risparmio gestito dei clienti è investito in prodotti classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 del Regolamento SFDR (57% nel 2022).
In linea con l'obiettivo dichiarato nel Piano d'Impresa 2022-2025 relativo allo Sviluppo di servizi di consulenza ESG dedicati, anche nel corso del 2023 Fideuram ha integrato il proprio modello di servizio basato sulla consulenza personalizzata per gestire le preferenze di sostenibilità dei propri clienti, che da luglio 2021 vengono raccolte attraverso il questionario di profilatura Mifid. Nel corso dell'anno, nel questionario Mifid è stata inserita una domanda relativa alla percentuale minima di prodotti sostenibili che il cliente vuole detenere nel proprio portafoglio, modificando di conseguenza il controllo di coerenza ESG in sede di proposta. Inoltre, nel corso dell'anno è stato realizzato l'arricchimento delle informazioni di carattere normativo per i prodotti finanziari e i servizi di investimento (ad esempio le percentuali di allineamento alla tassonomia e di investimenti attenti alla sostenibilità e i Principal Adverse Impacts - PAI) e sono state rese disponibili sulle piattaforme e sulla reportistica di Fideuram e di Intesa Sanpaolo Private Banking.
Per quanto riguarda l'engagement, nel 2023 Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management (Ireland) dac hanno effettuato rispettivamente 112 e 98 attività, di cui 78 e 82 su tematiche ESG (69,6% e 83,7%).
In ottica di sensibilizzazione ed engagement(20) nei confronti dei clienti sui temi di sostenibilità, nel 2023 si sono realizzati 16 eventi con circa 14.000 partecipanti, di cui 4.000 clienti.
(20) Per approfondimenti sulle attività delle Società del Gruppo in ambito engagement e stewardship e in relazione agli impegni assunti in seguito dell'adesione alle iniziative Net-Zero, inclusi i risultati raggiunti nel 2023, si rimanda al 2023 Climate Report del Gruppo Intesa Sanpaolo [i].
Investimenti e assicurazione sostenibili
L'interesse dei clienti per gli investimenti attenti alla sostenibilità è in crescita costante: in questo processo evolutivo, risulta fondamentale il ruolo dei Private Banker, pronti ad ascoltare e indirizzare le esigenze dei clienti facendo comprendere le logiche di un investimento ESG e i suoi punti di valore.
La Divisione Private Banking forma professionisti altamente qualificati, che si riconoscono nei valori ESG, diffondendo una cultura finanziaria attenta ai criteri di sostenibilità e offrendo un servizio di qualità. Per questo sono stati realizzati diversi percorsi di formazione sul tema, in collaborazione con prestigiose università italiane e momenti formativi ad hoc, usufruendo dell'esperienza di importanti società di Asset Manager internazionali.
In questo contesto rientra l'istituzione del ruolo di ESG Ambassador attualmente ricoperto da un gruppo di 34 Private Banker, selezionati per una prima fase pilota tra i circa 6.000 appartenenti alle Reti Fideuram e Intesa Sanpaolo Private Banking sulla base della loro attenzione ai temi ESG.
Gli ESG Ambassador sono chiamati a promuovere, sui rispettivi territori, la cultura della sostenibilità con una duplice finalità: divulgare le tematiche ESG e i comportamenti sostenibili e rappresentare un punto di ascolto delle esigenze dei clienti e dei Private Banker.
Con l'introduzione della figura dell'ESG Ambassador, la Divisione punta ad accelerare ulteriormente il processo di diffusione degli indirizzi e delle politiche sostenibili non solo al proprio interno, ma anche nei confronti dei Clienti e più in generale del territorio.
Intesa Sanpaolo Vita S.p.A., in qualità di Capogruppo del Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita (di seguito Gruppo Assicurativo), durante il 2023 ha proseguito il suo percorso di sviluppo delle tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, realizzando interventi su vari ambiti di attività (prodotti, investimenti, gestione sinistri) e specifiche iniziative atte a generare un impatto concreto sulla società.
Il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita integra i fattori ESG nelle diverse aree di business in cui opera coerentemente con quanto richiesto dalla normativa e con gli impegni assunti con l'adesione alla Net-Zero Asset Owner Alliance, alla Net-Zero Insurance Alliance, ai PSI (Principles for Sustainable Insurance) delle Nazioni Unite e con i principi definiti da altre iniziative internazionali, tra cui il Global Compact delle Nazioni Unite e gli Equator Principles, a cui la capogruppo Intesa Sanpaolo ha aderito e che si inquadrano nell'ambito del raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (UN Sustainable Development Goals).
Intesa Sanpaolo Vita S.p.A ha predisposto strumenti per il presidio della Governance e della gestione dei rischi in ambito sostenibilità tramite l'attribuzione di ruoli e responsabilità, la definizione di politiche, processi ed iniziative progettuali dedicate, anche in linea con l'evoluzione della normativa nazionale e internazionale.
Nel 2023 sono proseguite le attività dell'unità organizzativa dedicata alla sostenibilità che ha l'obiettivo di coordinare le progettualità ESG delle Compagnie del Gruppo Assicurativo, promuovere iniziative interne ed esterne per diffondere la cultura della sostenibilità e facilitarne la realizzazione insieme alle funzioni preposte. Inoltre, ha il compito di coordinare le iniziative trasversali di posizionamento del Gruppo Assicurativo in ambito ESG, promuovere quelle relative alla cultura assicurativa e ricoprire il ruolo di referente nei confronti della Capogruppo bancaria e degli stakeholder esterni.
Il Gruppo Assicurativo, durante l'anno, ha proseguito lungo la roadmap degli obiettivi ESG, sia di natura strategica che di conformità regolamentare, e del piano di azione di breve e medio periodo definiti in occasione del Piano di Impresa 2022-25. I tavoli di lavoro vedono il coinvolgimento delle principali strutture della Divisione e un costante coordinamento nei confronti della Capogruppo bancaria e delle altre Divisioni di Intesa Sanpaolo (in particolare delle Divisioni Private Banking e Asset Management).
Il Gruppo Assicurativo nel 2023 ha aggiornato la propria Politica di Sostenibilità che riassume i valori e gli impegni del Gruppo, riconducibili all'obiettivo di promuovere un modello di business responsabile e sostenibile integrando sempre di più i principi di sostenibilità nelle decisioni e nei processi aziendali. La Politica, inoltre, attribuisce ruoli e responsabilità al Consiglio di Amministrazione e alle strutture aziendali rispetto all'integrazione

dei principi ESG, oltre a descrivere i pilastri di sostenibilità declinandoli in impegni concreti in ambito ambientale, sociale e di governance.
Anche la Politica del Gruppo Assicurativo per l'integrazione dei fattori di sostenibilità ESG nel processo di investimento è stata aggiornata rafforzando l'efficacia dei presidi ex-ante della strategia di investimento e prevedendo un'ulteriore estensione delle liste di esclusione verso gli emittenti critici e operanti in settori ritenuti non socialmente responsabili. Coerentemente con le modifiche alla Politica, sono stati aggiornati anche i mandati di gestione per includere le nuove regole e i presidi ESG. È stato inoltre rinforzato il processo di Due Diligence sulle case d'investimento terze e quello di engagement delle controparti in portafoglio.
In termini di informativa, a inizio 2023 Intesa Sanpaolo Vita ha reso disponibile sul sito dei Principle for Sustainable Insurance (PSI) [i] il Report on progress relativo all'anno 2022. Il documento, partendo dall'approccio strategico individuato dal Gruppo Assicurativo per indirizzare i rischi e le opportunità ESG, illustra le azioni poste in essere lungo la catena del valore assicurativa per rispondere sempre meglio ai principi PSI sia lato modello di business e di gestione dei rischi, sia di ingaggio degli stakeholder interni ed esterni al fine di diffondere questi principi e promuovere iniziative per la società e l'ambiente.
Nel giugno 2023, nel rispetto delle esigenze normative, è stata pubblicata sui siti delle compagnie Vita la prima Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità (PAI Statement), tenendo in considerazione tutti gli indicatori obbligatori e due indicatori supplementari contenuti nell'Allegato I del Regolamento Delegato UE 2022/1288. Inoltre, a dicembre 2023 è stata aggiornata la Politica relativa ai Principal Adverse Sustainability Impact (PAI), che definisce le modalità di considerazione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità individuati, l'individuazione di PAI prioritari e una revisione del sistema di monitoraggio. Tale politica è applicabile a tutte le Società in ambito vita del Gruppo Assicurativo. In aggiunta, è stato aggiornato il Risk Management Framework, nell'ottica di integrare i fattori ESG all'interno della Mappa dei Rischi del Gruppo Assicurativo e nel Risk Appetite Framework (RAF) ed è stata completata la revisione del framework delle politiche di rischio.
In tale contesto è stato arricchito anche il Report Own Risk and Solvency Assessment (ORSA) per includere le analisi prospettiche dei rischi derivanti dal cambiamento climatico, sia in ambito danni che in ambito vita, anche attraverso lo svolgimento di stress test.
Durante il 2023 è stata anche predisposta la prima Opinion sui rischi di sostenibilità della Funzione Attuariale, in ottemperanza al Regolamento Delegato UE 2015/35, il quale prevede che la Funzione Attuariale esprima considerazioni circa i rischi di sostenibilità rispetto alla politica di sottoscrizione.
Sono state aggiornate anche le Politiche di remunerazione e incentivazione in coerenza e in linea con le previsioni in tema di integrazione dei rischi di sostenibilità ai sensi del Regolamento UE 2019/2088. Anche per il 2023, in continuità con il precedente esercizio, tra gli obiettivi di azione strategica è stato assegnato a tutti i manager un KPI, con un peso del 15%, denominato "Environmental, Social and Governance (ESG)". Gli obiettivi correlati al KPI ESG si basano sia su risultati a livello di Capogruppo, riconoscendo l'impegno nella sostenibilità del Gruppo nel suo complesso, sia a livello di Gruppo Assicurativo, al fine di valorizzare gli ambiti di azione delle singole strutture.
Inoltre, per le Funzioni Fondamentali, per il 2023, in continuità dal 2018, è stato confermato un KPI, con un peso del 10%, di "Risk Culture - Promozione di consapevolezza a tutti i livelli dell'organizzazione rispetto ai rischi emergenti con particolare focus rispetto a quelli connessi al cambiamento climatico e all'innovazione tecnologica attraverso azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione".
Sui siti internet delle Società sono state pubblicate le sintesi delle Politiche di Remunerazione sopra menzionate.
Infine, anche per rispondere ai requisiti del Regolamento IVASS n. 38/2018, è stato predisposto un piano di formazione per i Consigli di Amministrazione delle Società del Gruppo Assicurativo - al fine di garantire un adeguato bagaglio di competenze tecniche per svolgere il proprio ruolo nel rispetto della natura, della portata e della complessità dei compiti assegnati - che ha previsto anche un incontro specifico sulle tematiche ESG e sugli impatti che generano nel contesto assicurativo. L'incontro è stato intitolato "ESG OnLive Event: Sustainable Lending and Investments" e si è focalizzato sul fondamentale ruolo degli investimenti all'interno della "rivoluzione ESG".
In linea con l'evoluzione del contesto normativo internazionale, nel 2023 sono proseguite le attività per rispondere ai requisiti normativi con riferimento al Regolamento UE 2019/2088 (SFDR) e al Regolamento Delegato UE 2022/1288 (SFDR) relativi all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, ed al Regolamento UE 2020/852 (Tassonomia Green) che definisce un quadro normativo che favorisce gli investimenti attenti alla sostenibilità.

In particolare, nel corso dell'anno sono state adeguate le rendicontazioni periodiche e aggiornate le informative di prodotto precontrattuali per i prodotti di investimento assicurativi (IBIPs) e i prodotti previdenziali, anche alla luce degli adempimenti richiesti dalla Circolare COVIP(21).
A livello progettuale, nel corso dell'anno si sono concluse le attività pianificate per la creazione di una prima infrastruttura dati e processi per gestire le nuove esigenze ESG, ed è stata realizzata una Dashboard specifica per monitorare gli obiettivi ESG.
A fronte dell'entrata in vigore di nuove normative(22), sono state effettuate analisi di impatto e, ove necessario, aperti nuovi filoni progettuali. A seguito dell'introduzione della Direttiva (UE) 2022/2464 Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), il Gruppo Assicurativo durante la seconda parte dell'anno 2023 ha avviato una serie di attività propedeutiche alla predisposizione del reporting di sostenibilità intraprendendo un primo esercizio di analisi di doppia rilevanza per l'identificazione degli impatti, rischi ed opportunità applicabili al Gruppo Assicurativo.
Il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita ha aderito alle alleanze Net Zero a dicembre 2021. In particolare, come richiesto dalla Net Zero Asset Owner Alliance (NZAOA) si è impegnato a portare a zero le emissioni di gas serra del portafoglio di investimenti delle compagnie del Gruppo entro il 2050 attraverso la definizione di specifici obiettivi intermedi sul portafoglio di investimenti (ad esempio la carbon intensity), attività di coinvolgimento con le principali controparti per sviluppare e promuovere percorsi di transizione e incentivi per il finanziamento della transizione climatica e delle nuove tecnologie verdi. Nell'ottobre 2022, il Gruppo Assicurativo ha pubblicato i suoi primi obiettivi climatici intermedi per il portafoglio di investimenti. Tutti i risultati raggiunti e le attività realizzate nel 2023 dal Gruppo Assicurativo in ambito Net-Zero sono presentati nel 2023 Climate Report del Gruppo Intesa Sanpaolo [i].
L'evoluzione del sistema di governance e dell'offerta è stata accompagnata da una continua evoluzione delle strategie di integrazione dei fattori ESG nelle scelte di investimento e rafforzamento dei sistemi di monitoraggio e controllo delle stesse.
La Politica del Gruppo Assicurativo per l'integrazione dei fattori di sostenibilità ESG nel processo di investimento descrive le metodologie di selezione e monitoraggio degli strumenti finanziari adottate dal Gruppo Assicurativo al fine di integrare l'analisi dei rischi di sostenibilità nell'ambito del proprio processo di investimento. In particolare, allo scopo di integrare i fattori ESG nelle proprie scelte di investimento, il Gruppo Assicurativo adotta i criteri che seguono:
Nell'ambito del processo di selezione e monitoraggio degli OICR (c.d. Manager Selection Integration), sia promossi e distribuiti da Società del Gruppo che di fund house terze, il Gruppo Assicurativo, quando presidia direttamente il processo di selezione degli OICR, integra l'analisi finanziaria degli OICR analizzando il livello di integrazione di fattori SRI e/o ESG e dei connessi rischi di sostenibilità, mediante un processo di Due Diligence.
(21) Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP)
(22) Si ricordano: l'entrata in vigore del Regolamento Delegato UE 2023/2485 che definisce le attività economiche supplementari che contribuiscono in modo sostanziale alla mitigazione e all'adattamento dei cambiamenti climatici, apportando modifiche ad alcune attività preesistenti; la pubblicazione del Regolamento Delegato UE 2023/2486 (Environmental Delegated Act), che delinea i criteri di vaglio tecnico per i restanti quattro obiettivi ambientali previsti dalla Tassonomia. Quest'ultimo modifica alcune regole di calcolo dei KPI della Tassonomia ed aggiorna i template di rendicontazione.

Il Comitato Investimenti, nella Sessione di Gruppo trimestrale, presidia e analizza la situazione del portafoglio, verifica l'applicazione dei limiti e delle regole previsti dalla Politica del Gruppo Assicurativo per l'integrazione dei fattori di sostenibilità ESG nel processo di investimento, l'andamento delle attività di engagement ed i risultati dei controlli e del monitoraggio svolti dalla Funzione Risk Management.
Il Comitato Investimenti svolge, inoltre, una funzione informativa e consultiva nella definizione delle proposte da presentare al Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo Vita nelle sue competenze per il Gruppo in merito alle tematiche di investimento sostenibile e responsabile volte a garantire l'innovazione di metodologie e processi adottati, il monitoraggio del rispetto degli indicatori ESG e delle modalità con cui gli stessi sono tenuti in considerazione per i diversi prodotti e servizi offerti alla clientela.
Grazie a tavoli di lavoro trasversali che hanno coinvolto anche le società di asset management del Gruppo si è mantenuta una costante attenzione sull'evoluzione del contesto esterno, dei dati e metodologie disponibili e dei possibili ambiti di ulteriore sviluppo.
Le masse in gestione relative ad opzioni di investimento artt.8 e 9 ai sensi SFDR dei prodotti IBIPs e Fondi Pensione ammontavano al 31 dicembre 2023 a 60,6 miliardi (pari al 34% del totale delle masse in gestione) in crescita rispetto ai 41,7 miliardi di fine 2022.
Nel 2023 l'offerta Vita e Danni è stata oggetto di vari interventi volti a farla evolvere in chiave ESG.
Nell'ambito del Ramo Vita, in cui il Gruppo Assicurativo opera con le compagnie Intesa Sanpaolo Vita, Fideuram Vita e, fino a fine novembre 2023, Intesa Sanpaolo Life(23), è continuato l'impegno per offrire ai clienti una scelta sempre più ampia di opzioni di investimento classificate artt. 8 e 9 ai sensi del Regolamento UE 2019/2088 (SFDR).
I prodotti del Ramo Vita integrano aspetti di sostenibilità nei seguenti ambiti:
Nella categoria "Risparmio e Investimento" l'arricchimento in tema di sostenibilità ha riguardato tutte le tipologie di prodotto (Unit-Linked, multiramo, Ramo I). Per le Unit-Linked e multiramo, a livello di Gruppo Assicurativo, la percentuale di opzioni di investimento classificate artt. 8 e 9 sul totale delle opzioni di investimento disponibili nei prodotti aperti a nuove sottoscrizioni è passata dal 72% di fine 2022 a circa l'80% a fine 2023.
Nello specifico, Intesa Sanpaolo Vita ha lanciato sul mercato una nuova Multiramo (Patrimonio Profilo, collocato dalla rete della Banca dei Territori) con opzioni di investimento art. 8 e ha arricchito la Multiramo Synthesis, collocata dalla rete Intesa Sanpaolo Private Banking, di nuovi fondi esterni ed interni classificati art. 8.
Fideuram Vita ha ampliato le opzioni di investimento sottostanti i prodotti Unit Linked (Fideuram Vita Futura e prodotti della famiglia Fideuram Vita Insieme) e i prodotti Multiramo (Fideuram Vita Sintonia e Fideuram Vita Gemini), attraverso l'inserimento di un'ampia selezione di fondi interni ed esterni classificati dalle rispettive società di gestione come artt. 8 e 9. Gli interventi effettuati hanno permesso di riclassificare come art. 8 tutti i prodotti della famiglia Fideuram Vita Insieme, i prodotti multiramo e diversi fondi interni.
Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo Life, l'offerta distribuita sul territorio italiano comprende, già da marzo 2023, la totalità dei prodotti in commercializzazione classificati come art. 8.
Nel mese di ottobre, anche i prodotti collocati in Spagna sono stati oggetto di interventi che ne hanno permesso la riclassificazione come art. 8.
Per quanto attiene ai prodotti di Ramo I, Intesa Sanpaolo Vita ha collocato tre prodotti collegati ad una Gestione Separata di nuova costituzione, Base Performance, nata già in linea con la politica di investimento ESG e quindi classificata art. 8.
Sempre in ambito "Risparmio e Investimento", rientrano anche alcune proposte rivolte a particolari segmenti di clientela:
(23) In data 1° dicembre 2023 Intesa Sanpaolo Life è confluita in Intesa Sanpaolo Vita con un'operazione straordinaria di fusione
Investimenti e assicurazione sostenibili
Per quanto concerne l'ambito dei prodotti di "Previdenza Complementare", si segnalano:
Nell'ambito del ramo Danni, il Gruppo Assicurativo è attivo con le compagnie Intesa Sanpaolo Assicura, Intesa Sanpaolo RBM Salute, con prodotti in ambito Mobilità (auto e moto), Casa (furto, incendio, ecc.), Salute (infortuni, malattia) e PMI/ Corporate.
Il prodotto Auto ViaggiaConMe presenta ad oggi una soluzione a consumo chilometrico che sensibilizza il cliente all'utilizzo responsabile del veicolo, risparmiando sul premio assicurativo a valle di un uso minore dell'auto (monitorato tramite un device tecnologico installato nella vettura). Prevede, inoltre, la protezione del veicolo in caso di catastrofi naturali come trombe d'aria, uragani, inondazioni, alluvioni, mareggiate, frane, smottamenti, caduta grandine o neve, terremoto. La garanzia cristalli nel corso del 2023 è stata arricchita estendendo la sua copertura ai danni da eventi naturali.
Il prodotto XME Protezione è una polizza con una gamma di coperture assicurative negli ambiti della Salute, della Casa e della Famiglia che il cliente può acquistare, anche in momenti diversi, personalizzando la protezione secondo le proprie esigenze. Oltre alla tradizionale copertura dedicata alla casa, XME Protezione integra la possibilità di proteggere l'abitazione in caso di catastrofi naturali come terremoto e alluvione, prevedendo un indennizzo fino all'80% del valore di ricostruzione.
In linea con l'obiettivo del Piano d'Impresa 2022-2025 relativo al rafforzamento del posizionamento nell'ambito dell'assicurazione danni non-motor, Intesa Sanpaolo Assicura ha aumentato la sua esposizione sulle coperture Terremoto ed alluvione raggiungendo i 38,5 miliardi di euro a fine 2023 (35 miliardi alla fine del 2022).
Il prodotto XME Protezione prevede anche coperture dedicate al pagamento o al rimborso delle spese mediche in caso di infortunio o malattia, con riguardo a eventi come il ricovero o l'intervento, ma anche le visite specialistiche, la diagnostica strumentale, la fisioterapia o l'oculistica, e percorsi di prevenzione integrati e finalizzati a tutelare la salute dei clienti in anticipo rispetto al sorgere delle patologie più comuni. L'offerta salute del XME Protezione prevede inoltre coperture dedicate ai clienti senior (over 65) che, a fronte di determinati eventi, si trovano in temporanea difficoltà. L'attenzione verso il segmento senior è confermata inoltre dal prolungamento dell'età in copertura fino a 90 anni per il modulo ricoveri e interventi. Tra i moduli offerti all'interno del XME Protezione è da segnalare anche il modulo Caregiver dedicato alla copertura di rischi derivanti da eventi imprevisti (malattia, infortunio o impossibilità di rientro al domicilio da un viaggio) che impediscano al Caregiver di svolgere la propria attività di assistenza non professionale a favore dei propri cari over 65. La Compagnia in tali casi mette a disposizione operatori sociosanitari e assistenziali che forniscono aiuto all'assicurato per garantire la continuità delle prestazioni.
Per le piccole e medie imprese, nell'attuale offerta Tutela Business (Commercio, Manifattura, Agricoltura, Uffici e Studi) sono presenti coperture dedicate ai rischi climatici a tutela di eventi naturali non di natura catastrofale (garanzia eventi atmosferici) ed alla responsabilità civile per danni a cose conseguenti all'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo.
Nel mese di novembre 2023 sono stati rivisti significativamente i due prodotti Tutela Business Manifattura e Commercio, ed è stata offerta la possibilità di estendere la copertura incendio e altri eventi materiali tramite l'acquisto della copertura eventi catastrofali che prevede la garanzia terremoto sempre presente e la garanzia aggiuntiva alluvione, inondazione, e allagamento. L'assicurato ha facoltà di scegliere tra due diversi limiti di indennizzo: l' 80% o il 50% della somma assicurata. Un elemento che caratterizza tali prodotti è l'"Anticipo indennizzo": dopo 30 giorni dalla presentazione della denuncia, l'Assicurato può richiedere un acconto del 50% del presumibile indennizzo se il danno accertato dalla Compagnia è superiore a 15.000 euro e se non ci sono contestazioni sul sinistro. La Compagnia pagherà l'anticipo dell'indennizzo entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta.
È proseguita nel 2023 la vendita del prodotto RC Ambientale lanciato a fine 2022 con più di 1.700 polizze vendute. La polizza permette la copertura per la responsabilità civile derivante da danni all'ambiente che l'impresa può provocare in relazione all'attività svolta, in particolare in caso si verifichi un danno all'ambiente o una sua minaccia imminente. Il sottoscrittore si impegna al rispetto di requisiti tecnici di base che rappresentano le best practice nella gestione dei rischi di danno all'ambiente. In tale ottica, si incentivano le imprese a migliorare la gestione dei propri rischi.

Nell'ambito della protezione della salute, a supporto delle imprese e del loro welfare aziendale, Intesa Sanpaolo Assicura offre la polizza Collettiva Infortuni che protegge una o più categorie di lavoratori in caso di infortunio durante lo svolgimento di attività professionali e extraprofessionali. Tra le categorie di lavoratori, sono coperte anche quelle tradizionalmente non assicurabili come stagisti, tirocinanti e personale con contratto di collaborazione. La gamma di protezione in questo ambito si completa con due soluzioni assicurative offerte da Intesa Sanpaolo RBM Salute riservate alle aziende e dirette alla tutela dei lavoratori e delle loro famiglie: una per la copertura dei rischi connessi a gravi malattie, mentre l'altra si concretizza in un piano sanitario per il rimborso delle spese mediche.
Intesa Sanpaolo Assicura durante l'anno 2023 ha rivisto i processi sinistri nell'ottica di una maggiore sensibilità ambientale, favorendo un minore ricorso alla carta in fase di denuncia (tramite APP Assicurazioni, mail, call center) e di gestione (fascicolo interamente consultabile a video) del sinistro. Sono stati introdotti strumenti alternativi di quantificazione del danno (video perizia da remoto) riducendo gli impatti ambientali. Ove possibile, i periti utilizzano nei grandi centri urbani veicoli elettrici durante gli spostamenti necessari per effettuare le valutazioni dei danni. Da ultimo, sono stati sensibilizzati i network di carrozzerie al fine di prediligere la riparazione dei danni alla sostituzione dei componenti e l'utilizzo di materiali green.
Il Gruppo Assicurativo ha proseguito nel suo costante impegno su tematiche di sostenibilità sociale e ambientale con l'obiettivo di produrre un impatto concreto e positivo sulla società, realizzando iniziative a supporto sia della transizione ecologica, sia di categorie di soggetti in condizioni di fragilità economica o sociale in collaborazione con partner, fondazioni ed enti specializzati e attivi sul territorio.
Anche l'impegno a promuovere e diffondere la cultura assicurativa è proseguito nel 2023, con la realizzazione di iniziative al fine di colmare il "protection gap" dei Millennials italiani e favorire comportamenti sempre più responsabili e sostenibili, con l'intento di diffondere nei confronti degli stessi un approccio consapevole e ragionato alla gestione dei rischi e la comprensione del conseguente valore per la singola persona e il nucleo familiare.
Le iniziative sono state realizzate attraverso il programma In Action Esg, articolato su tre filoni (In Action Esg NEET, In Action Esg CLIMATE, In Action Esg POOL).
Attraverso In Action Esg NEET, in collaborazione con la Fondazione Dynamo, sono stati offerti percorsi professionalizzanti dedicati alla promozione e inclusione nel mondo del lavoro dei giovani che vivono situazioni di disagio sociale, economico o familiare, con un focus su alcune regioni del territorio italiano. In particolare, l'iniziativa, attraverso attività di qualificazione professionale su profili legati all'ambito del caring, delle professioni di cura e di supporto ai fragili, consente ai NEET di riprendere percorsi di formazione e di inserimento, tramite tirocini e accompagnamento al lavoro. A fine anno 2023 il programma ha visto la partenza di 8 classi in Toscana, Campania e Lazio che hanno coinvolto complessivamente 112 persone. In base ai primi dati disponibili, si rileva che il 77% di NEET dopo alcuni mesi dalla fine del percorso trova lavoro e/o riprende un percorso di studio.
In Action Esg CLIMATE è invece il programma in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center S.p.A. nato nel 2022 nella forma di call for ideas e riproposto nel 2023 e dedicato a promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni concrete per contrastare il cambiamento climatico e sostenere la transizione ecologica, supportando l'imprenditoria italiana (es. giovani imprese, PMI, etc.). Il programma prevede l'assegnazione di un contributo economico di 500 mila euro complessivi ai migliori progetti e soluzioni raccolti e selezionati sulla base dell'impatto positivo che possono avere sulla transizione ecologica: i candidati devono presentare un piano di impiego solido e dettagliato delle risorse ricevute che, per i vincitori, viene monitorato nei dodici mesi successivi. L'edizione 2023 ha avuto un grande riscontro, raccogliendo circa 140 progetti e, viste la qualità e la potenzialità delle soluzioni analizzate, assegnando oltre al 1° e al 2° premio, due 3° premi ex aequo, portando da 500 mila, importo originariamente previsto, a 600 mila euro il contributo complessivamente erogato e così suddiviso:
Dalle attività di monitoraggio che il Gruppo Assicurativo effettua in relazione ai contributi erogati e, in particolare, con riferimento alle imprese vincitrici dell'edizione 2022 per le quali tali attività si sono concluse, è emerso l'effetto concreto e tangibile apportato ai progetti delle aziende vincitrici grazie al contributo erogato, in particolare per quanto riguarda la crescita del fatturato delle stesse, l'organico e la ricerca e sviluppo.
Investimenti e assicurazione sostenibili
Tali realtà aziendali premiate, inoltre, hanno mostrato un rilevante percorso di crescita e di apprezzamento da parte degli investitori istituzionali e di partner industriali.
Attraverso In Action Esg POOL, infine, la community on line delle Compagnie vita del Gruppo Assicurativo, agli inizi del 2023 è stato lanciato La Sfida, un contest che aveva l'obiettivo di diffondere il valore della protezione e della cultura assicurativa e far comprendere come gli strumenti assicurativi e previdenziali possano essere preziosi alleati delle nuove generazioni. Il Contest, presente on line da gennaio a marzo del 2023, ha proposto con ironia, in dieci episodi, situazioni di vita quotidiana fornendo suggerimenti utili sul mondo assicurativo. Il gioco è stata l'occasione per capire in modo innovativo e divertente l'importanza di alcuni comportamenti virtuosi nelle scelte di protezione assicurativa.

Supporto alla comunità e impegno per la cultura
Supporto alla comunità e impegno per la cultura

| Contributo monetario alla comunità | 176 |
|---|---|
| Partnership a impatto sociale nella comunità | 178 |
| Promozione dell'inclusione educativa e dell'occupabilità giovanile | 181 |
| Continuo impegno verso la cultura | 182 |
| Iniziative istituzionali a sostegno della comunità | 183 |
Intesa Sanpaolo attribuisce un ruolo centrale ai progetti rivolti alla crescita sociale, culturale e civile delle comunità in cui opera: il sostegno alle persone in difficoltà, alla collettività e al territorio, la valorizzazione del patrimonio artistico italiano sono elementi fondamentali e radicati nella storia e nel modo di operare del Gruppo. La Banca si è posta come riferimento per le comunità e la loro crescita, attraverso investimenti in infrastrutture e servizi a supporto dello sviluppo locale. Il Gruppo si impegna a rispondere con efficienza ai bisogni sociali emergenti facendosi carico delle sfide sociali e sviluppando partnership, anche in ambito culturale, al fine di sostenere le fasce di popolazione meno incluse nel tessuto economico e sociale. Con il Piano d'Impresa 2022-2025, Intesa Sanpaolo ha affermato il proprio forte impegno in ambito ESG, con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale. In particolare, il Gruppo si mette a disposizione della comunità con il proprio supporto per far fronte ai bisogni sociali della collettività, garantendo l'assolvimento dei bisogni primari delle persone in difficoltà e l'assistenza alle persone anziane. Allo stesso tempo, la Banca promuove l'inclusione educativa e l'occupabilità giovanile, avvalendosi della collaborazione con scuole e atenei per contribuire al benessere delle nuove generazioni nei territori in cui il Gruppo opera.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Supporto alla Comunità |
Intesa Sanpaolo per il Sociale |
ƒ Nel corso del 2023 sono stati già sostenuti €300mln(*) di contributo ƒ In ottica di rafforzamento dell'impegno della Banca per il sociale, nel corso del 2023 è stata creata una nuova unità organizzativa a diretto riporto del CEO con funzione di indirizzo e di governo delle attività di impatto sociale |
Forte impegno della Banca nella sostenibilità sociale per un presente e un futuro più inclusivi e solidali con l'impegno a destinare, nel periodo 2023-2027, un contributo € 1,5mld di euro attraverso selezionate iniziative e progetti per far fronte ai bisogni sociali, contrastare le disuguaglianze e favorire l'inclusione finanziare, sociale, educativa e culturale, anche facendo leva su partnership strategiche(**) |
| Contributo monetario alla comunità(***) |
ƒ Circa €101mln di cui circa il 41,7% in ambito arte e cultura e oltre il 22% in solidarietà sociale |
Forte impegno nell'ESG, con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale |
|
| Social Housing | ƒ Avviate nuove partnership con Coima e Redo al fine di dare nuovo impulso al progetto MilanoSesto, il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia |
Progetto per la promozione dello sviluppo di 6.000-8.000 unità di alloggi sociali e posti letto per studenti, uno dei più estesi programmi in Italia |
|
| ƒ Supporto finanziario e di advisory alla cordata Coima, Covivio e Prada per il progetto dell'ex scalo ferroviario di Porta Romana dove verrà realizzato il Villaggio Olimpico |

| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Supporto alla Comunità |
Programma cibo e riparo per i bisognosi |
Nel periodo 2022-2023 realizzati oltre 36,8mln di interventi, donando: ƒ ~30mln di pasti ƒ ~3,3mln di posti letto ƒ >3,2mln di farmaci ƒ >446.000 indumenti |
Supporto delle persone in difficoltà effettuando circa 50 milioni di interventi nel 2022-2025 (pasti, posti letto, farmaci e indumenti), con l'espansione del programma cibo e riparo per i bisognosi |
| Programma Giovani e Lavoro |
ƒ Oltre 6.300 giovani di età 18-29 anni hanno inviato la propria candidatura nel 2023 (oltre 37.800 dal 2019) ƒ Oltre 2.000 studenti intervistati e più di 920 studenti formati/in formazione attraverso 37 corsi nel 2023 (circa 8.900 studenti intervistati e più di 3.900 studenti formati/in formazione dal 2019) ƒ Circa 2.400 aziende coinvolte dall'inizio del Programma |
Promozione dell'inclusione educativa e dell'occupabilità giovanile attraverso il lancio di programmi per oltre 3.000 giovani e il coinvolgimento di più di 4.000 scuole e università in programmi di educazione inclusiva |
|
| Progetto Generation4 Universities |
Intesa Sanpaolo è lo sponsor principale del progetto Generation4Universities, sviluppato da Generation e McKinsey & Company, finalizzato ad aiutare gli studenti all'ultimo anno di università a iniziare una carriera professionale di successo. Il programma, terminato a luglio, ha coinvolto 94 studenti provenienti da 36 università e 22 primarie aziende italiane come potenziali datori di lavoro |
||
| Progetto School4Life | Lancio del progetto School4Life per l'orientamento dei giovani a rischio abbandono scolastico. Nell'anno scolastico 2023/24 Intesa Sanpaolo porterà la propria proposta formativa a più di 500 studenti di 8 scuole medie |
||
| Tesi in Azienda | Intesa Sanpaolo supporta gli studenti nella stesura dell'elaborato di tesi di laurea o di dottorando. Il progetto ha coinvolto circa 230 studenti nel 2023 |
||
| Formazione digitale ai giovani |
L'iniziativa P-Tech, in partnership con IBM, si pone l'obiettivo di formare giovani professionisti nell'ambito delle nuove skills digitali. Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha collaborato erogando 3 webinar, 1 workshop online di chiusura dell'anno scolastico sulle attività delle banche e diversi incontri di mentoring |
Supporto alla comunità e impegno per la cultura
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Impegno per la cultura |
Attività culturali | ƒ Contributo monetario per Arte e Cultura pari a oltre €42mln ƒ ~680.000 visitatori alle Gallerie d'Italia nel 2023. 11 progetti espositivi temporanei, 3.670 laboratori didattici con 83.000 studenti partecipanti, 520 tour per visitatori con esigenze speciali con 6.620 partecipanti ƒ Terza edizione del corso di alta formazione di Gallerie d'Italia Academy per giovani manager del patrimonio culturale (30 studenti, 8 borse di studio) ƒ 363 opere d'arte dalle collezioni |
ƒ Continuo impegno per la cultura attraverso la valorizzazione del patrimonio del Gruppo: adeguamento degli spazi espositivi delle Gallerie d'Italia e apertura di due nuovi musei a Torino e Napoli ƒ Partnership con musei e istituzioni pubbliche/private nazionali e internazionali ƒ Sponsorizzazione di attività ed eventi culturali (es. opera lirica, musica e cinema) ƒ Contributo alla tutela del patrimonio artistico del Paese con il programma di restauri Restituzioni (XX edizione) in collaborazione con il Ministero della Cultura |
| di proprietà della Banca in prestito per 73 mostre temporanee in sedi nazionali e internazionali |
|||
| ƒ Organizzazione della XX edizione del programma Restituzioni (che si concluderà nel 2025) che coinvolge 115 opere d'arte del patrimonio nazionale da restaurare e 50 enti di tutela del Ministero della Cultura |
(*) Come costo per la Banca.
(**) Come costo per la Banca (inclusi costi di struttura pari a ~€0,5mld relativi alle ~1.000 persone dedicate al sostegno di iniziative/progetti), già tenuto in considerazione nella guidance 2024-2025.
(***) Il contributo monetario alla comunità è calcolato secondo la metodologia B4SI (Business for Social Impact). Tale ammontare è parzialmente incluso nell'importo relativo all'impegno di Intesa Sanpaolo per il sociale, pari a €300mln, a fronte dell'obiettivo di €1,5mld nel periodo 2023-2027.
Il Gruppo svolge un ruolo attivo nei confronti dei territori in cui opera. Il Codice Etico richiama l'attenzione alle esigenze della comunità, che si concretizza in diverse attività con obiettivi di sviluppo sostenibile, quali la promozione di iniziative di solidarietà tramite progetti realizzati in partnership, erogazioni liberali, sponsorizzazioni di iniziative di rilievo culturale e sociale, valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale sia del Paese sia del Gruppo.
Il Piano d'Impresa 2022-2025 riafferma il ruolo di Intesa Sanpaolo come punto di riferimento della società, con l'impegno di assumere una posizione di vertice a livello globale per impatto sociale. A questo scopo, Intesa Sanpaolo ha ulteriormente rafforzato il proprio impegno a supportare iniziative per far fronte ai bisogni sociali, contrastare le disuguaglianze e favorire l'inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale impegnandosi a destinare nel quinquennio 2023-2027 1,5 miliardi di euro(1) per queste finalità.
Continua, infine, l'impegno verso la cultura tramite iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e storico per sostenere l'arte e la cultura in Italia e all'estero e la formazione delle future generazioni. Rientrano in quest'ambito l'aumento delle sedi del complesso museale e l'adeguamento degli spazi espositivi per la condivisione delle opere del Gruppo con la comunità, mostre temporanee, laboratori didattici e progetti di inclusione sociale, progetti formativi per le professioni dell'arte e della cultura, partnership e sponsorizzazioni di attività ed eventi culturali.
I progetti sono promossi nell'intento di rispondere alle esigenze più avvertite dalle comunità, tenendo conto degli obiettivi delle maggiori istituzioni pubbliche e private internazionali e nazionali che contribuiscono alla determinazione delle politiche sociali. Gli interventi sono in sinergia con enti e istituzioni del territorio, puntando così a positive ricadute sociali delle iniziative. In coerenza con i valori di riferimento del Gruppo, le modalità di intervento sono realizzate seguendo criteri trasparenti e rendicontabili e procedure dirette ad evitare ogni possibile conflitto di interesse.
(1) Come costo per la Banca (inclusi costi di struttura pari a ~0,5mld relativi alle ~1.000 persone dedicate al sostegno di iniziative/progetti), già tenuto in considerazione nella guidance 2024-2025.

L'impegno di Intesa Sanpaolo verso la Comunità si sostanzia annualmente in una serie di contributi di varia natura che nel 2023 hanno raggiunto oltre 101 milioni di euro.
Nel 2023, i contributi monetari sono classificati secondo la motivazione e ripartiti come segue:
I principali ambiti di intervento verso i quali sono stati indirizzati i contributi monetari nel 2023 sono stati: il sostegno dell'arte e cultura per 42,2 milioni di euro (37,1 milioni nel 2022), la solidarietà sociale per 22,2 milioni di euro (15,2 milioni nel 2022), lo sviluppo economico per 13,1 milioni di euro (13,8 milioni di euro nel 2022), l'istruzione e la ricerca per 8,5 milioni di euro (l'importo erogato nel 2022 era stato di 10,1 milioni), la salute per 3,3 milioni di euro (3,6 milioni nel 2022).
La gestione delle liberalità di Capogruppo è realizzata tramite il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale previsto dallo Statuto di Intesa Sanpaolo e affidato al Presidente del Consiglio di Amministrazione, il quale sottopone all'approvazione del Consiglio Linee Guida biennali per la definizione di priorità strategiche e indirizzi tematici e un Piano annuale di ripartizione delle risorse. Il Regolamento disciplina la gestione del Fondo e definisce i meccanismi per la selezione dei progetti, nel principio di separazione delle iniziative liberali dal perseguimento di interessi di natura commerciale. Sono valutate solo richieste relative a progetti con un chiaro impatto sociale ed è analizzata la capacità di raggiungere gli obiettivi dichiarati nel progetto attraverso l'analisi del track record. Il limite massimo di sostegno per lo stesso progetto è di tre anni consecutivi. L'estratto del Regolamento [i] e le Linee Guida biennali [i] sono consultabili sul sito Internet del Gruppo. Il Gruppo ha individuato nelle beneficenze una delle aree a maggior rischio D.lgs. n. 231/2001. Il Regolamento del Fondo e le Linee Guida Anticorruzione di Gruppo hanno previsto puntuali regole preventive, che sono state integrate nella Guida di Processo del Fondo e nella procedura informatica di richiesta delle liberalità.
Nel 2023 il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo ha erogato oltre 18,9 milioni di euro a sostegno di oltre 700 progetti realizzati da enti non profit. Il 90% dei fondi è stato erogato sul territorio nazionale. Complessivamente, sono stati raggiunti oltre 900.000 beneficiari diretti (al netto dei progetti di ricerca medica). L'obiettivo di destinare un'elevata quota delle risorse (>70%) per interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione è stato più che superato raggiungendo l'incidenza del 99%.
Le Linee Guida 2023-2024, pubblicate a valle di un'attività di stakeholder engagement con enti del Terzo Settore, evidenziano l'Area Sociale come prioritaria. Per questa ragione ad essa è stata destinata la maggior parte dei fondi disponibili (91% delle erogazioni effettuate nel 2023). Quattro le principali direttrici d'intervento, strettamente collegate a problematiche aggravate dalla crisi sanitaria, economica e sociale di questi anni, per un ammontare di 7 milioni di euro erogati (37% del totale delle erogazioni):
Supporto alla comunità e impegno per la cultura

Nell'ambito del primo focus, il Fondo ha garantito interventi di accoglienza temporanea, percorsi a favore di soggetti in una situazione abitativa fragile, Hub territoriali per gli aiuti materiali (mense, empori e botteghe solidali), iniziative a supporto delle famiglie per l'accesso a beni e servizi di prima necessità e al pagamento di affitti e bollette. Tutti gli interventi hanno previsto un accompagnamento personalizzato all'uscita dalla povertà.
I progetti di lotta alla povertà educativa e al divario digitale hanno interessato tutto il ciclo scolastico; particolare attenzione è stata rivolta agli alunni con background migratorio, con bisogni educativi speciali e al superamento del gender gap. A livello geografico, gli interventi insistono sulle aree periferiche e sugli ambiti urbani in cui sono presenti evidenti contesti di marginalizzazione socioeconomica. Le metodologie adottate contribuiscono al miglioramento delle capacità di apprendimento, allo sviluppo delle soft skill e ai bisogni prioritari dei ragazzi, coinvolgendo le famiglie e il personale scolastico, nell'ottica di rafforzare il sostegno della comunità educante nel lungo periodo.
Per quanto concerne i NEET e gli ELET, numerosi sono gli interventi sostenuti per l'individuazione e l'ingaggio dei beneficiari con l'obiettivo di aiutarli nella definizione del loro percorso di vita, attraverso attività di (ri)orientamento, formazione e tutoraggio lavorativo. I progetti hanno consentito di affrontare il supporto dei giovani attraverso la salvaguardia di antiche tradizioni e mestieri e con la formazione collegata a professionalità emergenti.
L'ultimo focus riguarda il tema della lotta alla violenza e alla discriminazione in tutte le sue forme. I beneficiari dei progetti sono donne vittime di violenza e i loro figli, lavoratori agricoli oggetto di sfruttamento, migranti di prima o seconda generazione che hanno difficoltà a inserirsi nella comunità di riferimento, individui con disabilità fisica o cognitiva che faticano a raggiungere l'autonomia, persone discriminate per il loro orientamento sessuale.
Il Fondo ha supportato progettualità afferenti anche altri temi sociali, quali povertà sanitaria e lotta alle malattie, disabilità, sport dilettantistico inclusivo e progetti culturali che si caratterizzano per i loro risvolti sociali. Novità delle Linee Guida 23-24 è il sostegno alla Ricerca in ambito sociale: nel 2023 sono stati selezionati tre studi su usura, caporalato e dispersione scolastica.
La Presidenza di Intesa Sanpaolo ha inoltre messo a disposizione una parte delle risorse del Fondo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Piano d'Impresa 2022-2025. Complessivamente, a livello centrale, oltre alle attività ricomprese nel primo focus delle Linee Guida sugli interventi emergenziali contro la povertà, sono stati erogati 2,4 milioni di euro per la distribuzione di circa 1,5 milioni di pasti in un anno, ovvero di circa 4.000 pasti al giorno.
Il Fondo è anche intervenuto a sostegno delle persone colpite dall'alluvione in Emilia-Romagna e dai terremoti in Turchia, Siria e Marocco.
È continuata la collaborazione con la Divisione International Subsidiary Banks con 11 progetti sostenuti per quasi 1,2 milioni di euro erogati (oltre la metà delle liberalità internazionali) nei Paesi inclusi nel perimetro della Divisione. È stato garantito, in particolare, il prosieguo degli interventi in Ucraina di Medici Senza Frontiere e Soleterre Strategie di Pace.
Il Fondo ha anche portato avanti l'attività di contrasto alla povertà nel mondo con iniziative in Paesi con un Indice di Sviluppo Umano basso o medio.

Con il Piano d'Impresa 2022-2025 Intesa Sanpaolo conferma la propria attenzione ai temi della sostenibilità e dell'inclusività attraverso lo sviluppo di partnership a impatto sociale. Il modello operativo degli interventi a favore delle comunità si basa su nuove e consolidate reti relazionali che danno vita a collaborazioni con organizzazioni, enti del Terzo Settore, aziende e istituzioni, creando veri e propri ecosistemi di solidarietà. Si tratta di una serie di iniziative strutturate che si caratterizzano per la capillarità degli interventi, la pluralità dei soggetti coinvolti, la programmazione pluriennale e la capacità di risposta al bisogno. Si afferma così un'operatività innovativa e resiliente che si articola lungo due direttrici:
Continua la collaborazione pluriennale con la Fondazione Banco Alimentare mediante: i) l'accordo che ha l'obiettivo di rafforzare e potenziare le reti del territorio nella loro capacità di recupero e di distribuzione di prodotti alimentari destinati agli enti caritatevoli locali e ii) l'accordo per lo sviluppo del progetto Ri-pescato: dal mercato illegale al mercato solidale finalizzato al recupero e alla lavorazione del pescato di frodo sequestrato in Sicilia dalla Guardia Costiera per la distribuzione agli enti caritatevoli. Contribuiscono inoltre al raggiungimento degli obiettivi sui pasti anche le partnership con: i) Fondazione San Patrignano con il progetto Prevenire e Sostenere: insieme per restituire un futuro che garantisce la distribuzione di pasti alle persone ospitate nella Comunità; ii) Dynamo Camp che assicura pasti gratuiti ai bambini che usufruiscono della Terapia Ricreativa della Fondazione; iii) Fondazione di Comunità di Messina per supportare le iniziative territoriali a contrasto della povertà alimentare; iv) City Angels per offrire gratuitamente ospitalità e ristoro a persone senza fissa dimora presso il centro di accoglienza Elio Fiorucci a Milano; v) Associazione VIDAS per l'offerta gratuita dei pasti giornalieri ai piccoli pazienti e alle loro famiglie accolti nell'hospice Casa Sollievo Bimbi; vi) Cooperativa Semi di Vita per offrire alle persone in difficoltà alimenti biologici coltivati sui terreni confiscati alle mafie; vii) Fondazione Cometa per la realizzazione del progetto A tavola per Crescere Insieme che garantisce pasti e merende ai bambini che frequentano il doposcuola presso il centro diurno della Società Cooperativa Sociale "Il Manto". Prosegue la partnership con Caritas Italiana attraverso il programma Aiutare chi Aiuta: un sostegno alle nuove fragilità. L'edizione 2022-2023 dell'accordo ha previsto lo sviluppo di iniziative su tutto il territorio italiano a supporto delle Diocesi su due filoni di intervento: inclusione sociale della popolazione anziana e contrasto alla povertà giovanile. Tali accordi nel periodo 2022-2023 hanno consentito la distribuzione di circa 30 milioni di pasti.
Nell'ambito dei progetti dedicati all'accoglienza, alcune iniziative coincidono con quelle indicate per l'obiettivo dei pasti. Gli enti no profit offrono infatti alle persone in difficoltà sia cibo sia ospitalità, anche temporanea. A copertura dei posti letto si ricordano le partnership con: i) Dynamo Camp, per i bambini malati ospiti della Fondazione, ii) Fondazione San Patrignano, per le persone fragili assistite nella struttura, iii) Associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la Violenza, per garantire ospitalità in Case Rifugio alle donne vittime di violenza, iv) City Angels per offrire gratuitamente ospitalità e ristoro a persone senza fissa dimora nel centro di accoglienza Elio Fiorucci a Milano e v) Associazione VIDAS per l'accoglienza dei piccoli pazienti e delle loro famiglie nei sei miniappartamenti all'interno dell'hospice Casa Sollievo Bimbi. Tali accordi nel periodo 2022-2023 hanno garantito la messa a disposizione di circa 3,3 milioni di posti letto.

Continua la collaborazione con la Fondazione Banco Farmaceutico con i progetti: i) Pharma Links: reti solidali contro la povertà sanitaria, per sviluppare e potenziare nuove reti di raccolta e distribuzione dei farmaci, in un numero crescente di città, sulla base del modello di intervento del Banco Farmaceutico, ii) BF Online, progetto a supporto della piattaforma gestionale del Banco, per ottimizzare il flusso agli enti caritativi dei farmaci provenienti dalle donazioni aziendali, dalla Giornata di Raccolta del Farmaco (GRF) e dal Recupero Farmaci Validi (RFV). Prosegue inoltre l'iniziativa con Caritas Italiana Aiutare chi Aiuta: un sostegno alle nuove fragilità che, nell'edizione 2022-2023, ha promosso la distribuzione di kit sanitari alle famiglie. Tali accordi nel periodo 2022-2023 hanno consentito 3,2 milioni di prescrizioni di farmaci.
A questo ambito si riferiscono tutte quelle iniziative che hanno l'obiettivo di offrire indumenti e altri beni primari per garantire una vita dignitosa alle persone che si trovano in condizioni di difficoltà. Prosegue per il sesto anno consecutivo il progetto Golden Links: i legami sono oro, in partnership con Caritas Italiana e alcune aziende clienti della Banca, per il recupero e la distribuzione di eccedenze di produzione. Contribuiscono alla raccolta di indumenti e beni di prima necessità anche gli accordi con Caritas Italiana Aiutare chi Aiuta: un sostegno alle nuove fragilità edizione 2022-2023 e con City Angels. Tali accordi nel periodo 2022-2023 hanno consentito la distribuzione di 446.000 indumenti.
L'inclusione sociale e la coesione territoriale sono al centro delle politiche pubbliche più importanti degli ultimi anni e anche la Banca si è fatta portatrice della loro promozione indirizzando le proprie attività progettuali al fine di riequilibrare le disuguaglianze. Anche su questo fronte, l'attività si basa su un sistema strutturale di relazioni per co-progettare interventi, a valenza nazionale o territoriale, a favore di chi è in posizione di svantaggio e fatica a raggiungere quella soglia minima di benessere e dignità che dovrebbe spettare a tutti.
Nell'ambito della Coesione e Inclusione Sociale rientrano le iniziative che impattano su importanti aree di intervento. Relativamente all'assistenza a persone anziane, giovani e famiglie, Caritas Italiana è da tempo un partner primario: la sua rete capillare, distribuita su tutto il territorio nazionale, consente di attivare progettualità di ampio respiro in grado di raggiungere le comunità anche più periferiche. La partnership si è concretizzata con il programma Aiutare chi Aiuta: un sostegno alle nuove fragilità. L'edizione 2022-2023 del programma ha previsto lo sviluppo di iniziative su tutto il territorio italiano a supporto delle Diocesi su due filoni di intervento: l'Inclusione sociale della popolazione anziana e il Contrasto alla povertà giovanile. Prosegue inoltre la partnership triennale con FOM - Fondazione Oratori Milanesi, grazie al progetto Oratori di periferia - rigenerazione sociale nella Diocesi di Milano per riportare le comunità al centro. Attivo in 30 parrocchie dell'hinterland milanese, il programma mira a ricostruire il tessuto sociale delle aree periferiche coinvolte, ridefinire un'identità comunitaria e affiancare le famiglie provenienti da contesti di disagio e di povertà educativa, con focus sui giovani.
I progetti inerenti il mondo dell'infanzia sono numerosi e riguardano molteplici aspetti:

Settore e amministrazione pubblica. Tramite la mappatura della città di Milano sono stati individuati 25 quartieri presidiati da 23 reti del territorio, con il coinvolgimento di oltre 400 organizzazioni. Ad oggi, sono stati raggiunti 50.000 beneficiari, di cui 26.500 minori. È stato attivato uno spazio di screening dentale per bambini in maggiore fragilità economica e sociale, che possono ricevere anche una visita optometrica gratuita e, in caso di bisogno, la fornitura di occhiali da vista. Inoltre, la Banca ha sostenuto la realizzazione di 2 Hub di recupero e redistribuzione del cibo, l'apertura di 3 Empori della Solidarietà Caritas e di 6 Botteghe della Solidarietà, insieme al supporto fornito al Social Market IBVA Solidando e all'Emporio Popolare di Molise Calvairate per raddoppiare il numero delle famiglie servite.
• Il programma formativo WeBecome, rivolto ai bambini delle scuole primarie per favorirne l'inclusione e sviluppare comportamenti positivi, risponde alla necessità di colmare le criticità emergenti in tema di disagio minorile. WeBecome affronta temi di educazione civica digitale, bullismo e cyberbullismo, diversità, dipendenze, ma anche cibo e nutrizione, innovazione e sviluppo delle potenzialità individuali. Il percorso tematico O come Oltremare, recentemente inserito nell'Alfabeto per Crescere, avvicina i bambini ai problemi degli oceani e alla loro salvaguardia per il benessere futuro di tutti gli abitanti del nostro pianeta. Nei primi mesi del 2023 è stato completato il percorso tematico S come Sguardi che ha introdotto i bambini alla sostenibilità coniugata come responsabilità verso l'ambiente sociale ed ecologico in cui ciascuno opera. Il progetto ha complessivamente coinvolto oltre 2.350 scuole e si è proposto come un importante supporto alla didattica raggiungendo oltre 21.900 visualizzazioni della piattaforma e 235.400 visualizzazioni del sito vetrina del progetto.
Il 26 ottobre 2023 a Brescia, durante l'incontro "Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo. L'impegno di Intesa Sanpaolo", la Banca ha confermato, come da Piano d'Impresa, il proprio forte impegno nella sostenibilità sociale per un presente e un futuro più inclusivi e solidali e si è impegnata a destinare, nel periodo 2023-2027, 1,5 miliardi di euro(*) a iniziative e progetti per far fronte ai bisogni sociali e ridurre le disuguaglianze.
Questo ulteriore forte impegno sociale verso gli azionisti, i clienti e la società nel suo complesso si articola nel contrasto alla povertà e all'emergenza demografica e nel supporto all'inclusione educativa, all'occupabilità dei giovani e agli enti del Terzo Settore.
Per rafforzare questa strategia d'intervento a favore del Paese, dei territori e delle comunità, la Banca si è dotata di una nuova unità organizzativa dedicata, a diretto riporto del CEO, denominata Intesa Sanpaolo per il Sociale, con sede a Brescia, con funzione di indirizzo e di governo delle attività di impatto sociale.
Il piano di azione social housing che prevede, in arco di Piano d'Impresa 2022-25, la promozione di almeno 6.000 abitazioni e posti letto in studentati su tutto il territorio nazionale, è un tema di sempre più grande attualità stante il perdurare di uno scenario macroeconomico di forte incertezza e instabilità che ha ulteriormente accentuato la condizione di fragilità di una quota consistente delle famiglie italiane. Inoltre, la ripresa delle attività universitarie in presenza dopo la pandemia Covid ha di nuovo messo in luce l'emergenza abitativa degli studenti fuori sede.
L'iniziativa che il Gruppo ha intrapreso è uno dei più estesi programmi di social housing in Italia e rientra tra le iniziative concrete di inclusione e di riduzione delle disuguaglianze. Allo scopo, sono state avviate nuove partnership con Coima e Redo, primari operatori del settore, che hanno permesso di dare nuovo impulso al progetto MilanoSesto, il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia, il quale prevede la realizzazione di interventi in edilizia libera, convenzionata e sociale, in sinergia alla realizzazione della Città della Salute e della Ricerca che fa capo a Regione Lombardia, oltre ad attività commerciali, uffici e un parco urbano. In tale contesto proseguono le attività di sviluppo iniziate nel lotto Unione 0 che permetteranno a Coima e Redo di realizzare circa 27.000mq di edilizia residenziale convenzionata.
Il Gruppo ha anche fornito un rilevante supporto di advisory e finanziario alla cordata Coima, Covivio e Prada per il progetto dell'ex scalo ferroviario di Porta Romana dove verrà realizzato il Villaggio Olimpico che diventerà successivamente uno degli studentati realizzati in edilizia residenziale sociale tra i più grandi per dimensione in Europa, con 1.700 posti letto convenzionati.
(*) Come costo per la Banca (inclusi costi di struttura pari a ~0,5mld relativi alle ~1.000 persone dedicate al sostegno di iniziative/progetti), già tenuto in considerazione nella guidance 2024-2025.

In un'ottica di forte attenzione al mondo dei giovani, alla loro formazione e al loro inserimento nel mondo del lavoro, Intesa Sanpaolo ha dato vita a diverse progettualità.
Il Percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO) Z Lab è un costruttivo esempio di collaborazione tra mondo della scuola e del credito con più di 4.100 studenti provenienti da 126 scuole, coinvolti in 207 percorsi attivati in 29 città in tutta Italia. Nell'ambito delle iniziative Impact, Z Lab è il percorso triennale che Intesa Sanpaolo ha pensato per sviluppare le competenze trasversali e favorire l'orientamento degli studenti alla fine del quinto anno di scuola superiore. In qualità di azienda ospitante, Intesa Sanpaolo mette a disposizione degli studenti ambienti digitali per dinamiche interattive, laboratori esperienziali, project work, cultura digitale. Gli studenti lavorano con l'assistenza di un team interno che si occupa a tempo pieno delle attività laboratoriali in qualità di tutor.
Di rilievo anche il progetto Futurità, dedicato agli studenti di terza e quarta superiore, per facilitare lo sviluppo della cultura della sostenibilità a supporto dell'insegnamento dell'educazione civica, con valenza come PCTO (ex alternanza scuola-lavoro). La terza edizione di Futurità - tenuta nell'anno scolastico 2022/2023 – ha coinvolto oltre 140 classi e 2.700 studenti.
Intesa Sanpaolo reputa fondamentali anche i rapporti con le università e le partnership con i principali atenei italiani attraverso il sostegno allo studio e alla ricerca. Le partnership consentono un trasferimento dei saperi e delle competenze delle università verso il Gruppo e mettono a disposizione della comunità accademica il know-how di Intesa Sanpaolo. Inoltre, attraverso il sostegno alla ricerca, si contribuisce alla creazione di nuovi modelli di trasferimento tecnologico e di connessione con il mondo imprenditoriale per generare valore. Intesa Sanpaolo collabora con oltre 60 atenei italiani e internazionali (in particolare Oxford e Cambridge). Nel 2023 sono stati siglati oltre 60 nuovi accordi e sono continuate collaborazioni avviate sul territorio nazionale (Intesa Sanpaolo è socia di 2 degli 8 centri di competenza nazionali, Smact e Bi-Rex, che coinvolgono 13 università e 2 istituti di ricerca nazionali, e collabora attraverso diverse modalità con gli altri 6 centri di competenza); sono state inoltre erogate oltre 130 borse di studio e assegni di ricerca a favore di giovani studenti e ricercatori.
Giovani e Lavoro è il programma nato nel 2019 dalla partnership tra Intesa Sanpaolo e Generation Italy, fondazione non profit di McKinsey & Company, per offrire corsi di formazione gratuiti a 5.000 giovani tra i 18 e i 29 anni attualmente non occupati (di cui 3.000 nel periodo di Piano 2022-2025). Il programma mira a favorire l'accesso al mondo del lavoro, offrendo alle aziende personale qualificato con l'obiettivo di farne assumere almeno il 75-80%. I programmi formativi si concentrano su corsi esperienziali e di breve durata (3-14 settimane) su specifici settori professionali, identificati tra quelli maggiormente difficili da coprire nel mercato del lavoro italiano. I percorsi proposti sono: addetto vendita nel settore Retail; personale per il settore Hospitality, Food & Beverage; operatore macchine a controllo numerico (CNC); sviluppatore Java; sviluppatore Salesforce; sistemista, analista Cybersecurity e Data Engineer. Nel corso del 2023, oltre 6.300 giovani hanno inviato la propria candidatura (oltre 37.800 dal 2019). Sono stati intervistati oltre 2.000 studenti e sono stati circa 920 gli studenti formati/in formazione attraverso 37 corsi (circa 8.900 studenti intervistati e oltre 3.900 studenti formati/ in formazione dal 2019). Dall'inizio del programma sono state coinvolte circa 2.400 aziende.
Di rilievo, inoltre, il progetto Generation4Universities, sviluppato da Generation Italy e McKinsey & Company, per aiutare gli studenti di talento all'ultimo anno di università a intraprendere una carriera professionale di successo. Il programma, le cui attività si sono concluse a luglio, ha coinvolto 94 studenti (a fronte di circa 300 candidature ricevute) provenienti da 36 atenei e 22 importanti aziende italiane come potenziali datori di lavoro. I candidati hanno avuto l'opportunità di sostenere almeno un colloquio con aziende partner del programma al termine del percorso (anche Intesa Sanpaolo ha riservato 2 posizioni di stage). Al 31 dicembre 2023 risultano già attivati circa 50 stage.
Nato nel 2022, School4Life è un progetto biennale realizzato con la collaborazione del Consorzio ELIS. Comprende un programma di orientamento rivolto ai giovani a rischio di abbandono scolastico e iniziative a supporto di famiglie e docenti; coinvolge circa 15.000 studenti su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione alle regioni dove il fenomeno è più diffuso. Intesa Sanpaolo ha scelto di erogare la sua proposta formativa a circa 850 studenti di 14 scuole medie avvalendosi dell'expertise aziendale in ambito di educazione finanziaria, spirito imprenditoriale e orientamento. Nella seconda edizione del progetto avviata con l'anno scolastico 2023-24, Intesa Sanpaolo porterà la sua proposta formativa a oltre 500 studenti di 8 scuole medie.
Intesa Sanpaolo offre il proprio supporto anche agli studenti impegnati nella tesi di laurea o di dottorato con il progetto Tesi in Azienda. A seconda del tipo di elaborato, tramite l'iniziativa, la Banca aiuta i laureandi nel modo più adeguato: dalla segnalazione mirata di fonti e materiali utili, fino al supporto specialistico a cura di professionisti aziendali. Il progetto, che rafforza ulteriormente l'impegno della Banca a sostegno dello studio e dell'inclusione, ha coinvolto circa 230 studenti nel 2023.
Nel 2022 è stato avviato anche il progetto NEET per promuovere l'inclusione di giovani che vivono situazioni di disagio sociale, economico e familiare nel mondo del lavoro. In questo modo, la Banca contribuisce alla qualificazione dei giovani preparandoli alla vita professionale, con un'attenzione particolare agli ambiti che interessano il tema del benessere e la cura della persona. Il progetto è realizzato in collaborazione con Dynamo Academy, che mette a disposizione la sua esperienza in tema di giovani, formazione, cura e benessere, tramite la progettazione e realizzazione di percorsi formativi specifici. L'ambito formativo identificato è stato quello del Tecnico dell'animazione socioeducativa, finalizzato a formare professionisti in grado di progettare e gestire attività di carattere socioeducativo, ricreativo e culturale per lo sviluppo delle relazioni e dell'inclusione. A fine anno 2023 il programma ha visto la partenza di 8 classi in Toscana,Campania e Lazio che hanno coinvolto complessivamente 112 persone.
Sul fronte delle collaborazioni con gli atenei italiani, Intesa Sanpaolo collabora all'iniziativa P-Tech di Fondazione IBM per contrastare l'abbandono scolastico. Il progetto è attivo nelle province di Taranto e Rieti con il supporto del Politecnico di Bari e dell'Università La Sapienza; si tratta di un percorso che si innesta al terzo anno della scuola superiore e prosegue fino al conseguimento della laurea in materie digitali, accompagnando studenti e studentesse in 6 anni di formazione altamente specializzata composta da seminari e workshop tematici, oltre a lezioni pomeridiane di approfondimento per affrontare il nuovo mondo del lavoro. Nell'ambito dell'iniziativa, nel 2023 Intesa Sanpaolo ha erogato 3 webinar, ha illustrato le attività delle banche nel workshop (online) di chiusura dell'anno scolastico sull'orientamento e ha svolto diversi incontri di mentoring one to one con i partecipanti.
Progetto Cultura è il programma pluriennale di iniziative con cui Intesa Sanpaolo esprime il proprio impegno, diretto e concreto, nella promozione di arte e cultura. Le attività sono ideate e realizzate in dialogo con realtà e istituzioni pubbliche e private, nazionali e internazionali.
Una delle componenti principali del Progetto è Gallerie d'Italia che, con le sue 4 sedi di Milano, Napoli, Torino e Vicenza, è il polo museale di Intesa Sanpaolo. I musei ospitano le collezioni d'arte di proprietà, mostre temporanee e iniziative di valore sociale e culturale. In particolare, nel 2023:
L'approccio delle Gallerie d'Italia è in linea con la definizione di museo dell'ICOM (International Council of Museums), che ribadisce il fondamentale ruolo sociale delle istituzioni museali nel favorire accessibilità, inclusività, promozione della diversità, sostenibilità, partecipazione della comunità.
Progetto Cultura gestisce il patrimonio artistico e archivistico di proprietà. Le collezioni d'arte contano circa 35.000 opere dall'archeologia al contemporaneo. I beni sono costantemente oggetto di attività di conservazione, restauro, studio e condivisione. Tra le iniziative di valorizzazione nel 2023, si segnala il prestito di 363 opere in 73 mostre in Italia e all'estero, l'affido in comodato di 52 beni e i progetti dedicati a nuclei collezionistici di valore identitario per le comunità, realizzati in collaborazione con le istituzioni dei territori (da Pistoia, con Fondazione Caript, ad Arezzo, con Fondazione Bruschi). L'Archivio Storico, uno dei primi e più importanti archivi bancari a livello europeo, gestisce 20 km lineari di documenti datati tra il 1380 e i primi anni Duemila. Sono proseguite nel 2023 le attività sugli archivi tradizionali, ibridi e nativi digitali legate alla conservazione, restauro, digitalizzazione, catalogazione e apertura alla pubblica fruizione, anche attraverso le più avanzate
Supporto alla comunità e impegno per la cultura

tecnologie disponibili (tra cui l'innovativo formato LOD), sia dell'Archivio della Banca, sia dell'Archivio Publifoto.
Relativamente alla tutela del patrimonio d'arte nazionale, sin dal 1989 Intesa Sanpaolo cura il programma di restauri Restituzioni in sinergia con il Ministero della Cultura. Nel 2023 è proseguita l'organizzazione della ventesima edizione che coinvolge 115 opere provenienti da tutte le regioni italiane, 50 enti di tutela e 57 laboratori di restauro.
Nell'ambito dell'impatto sul contesto culturale e sociale del Paese:
Anche nelle iniziative di partnership e sponsorizzazioni, l'impegno di Intesa Sanpaolo intende essere coerente con i propri valori etici, culturali e sociali, attraverso la selezione di progetti capaci di veicolare messaggi in linea con l'immagine e la reputazione della Banca e del Gruppo non solo in ambito economico, ma anche civile, culturale e sociale. I rapporti tra Intesa Sanpaolo e le comunità sono infatti sviluppati tramite attività di sostegno a cultura, arte, ricerca e innovazione, per favorire nuove opportunità di sviluppo economico e sociale con programmi di solidarietà e inclusione e di valorizzazione dello sport; promozione della sostenibilità come valore abilitante per le imprese e fattore di fiducia per la clientela.
Anche nel 2023, le iniziative a sostegno della comunità sono state caratterizzate da un grande dispiegamento di competenze, risorse e interventi a supporto di famiglie, imprese, enti e istituzioni. Le principali aree di intervento hanno riguardato la cultura, l'ambiente e la sostenibilità, il dialogo con il tessuto produttivo, l'inclusione sociale, lo sport e la prevenzione della salute.
Nel 2023 Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Cariplo, Fondazione Raffaele Mattioli e Fondazione Corriere della Sera, ha dedicato due giornate di studio ai 200 anni della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (12 giugno 1823) e ai 50 anni dalla scomparsa di Raffaele Mattioli (27 luglio 1973), per approfondire il ruolo svolto dalla Fondazione Cariplo nello sviluppo economico e nella diffusione della cultura del risparmio non solo nei territori lombardi, e la figura di un banchiere, intellettuale e protagonista della storia del Paese a cavallo del XX Secolo.
I due momenti si sono svolti sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e hanno accolto la testimonianza di studiosi e accademici, oltre all'importante contributo delle ricerche svolte dall'Archivio Storico di Intesa Sanpaolo.
Nell'ambito delle attività di promozione della cultura, nel 2023 sono state realizzate numerose importanti iniziative attraverso la collaborazione con enti e istituzioni di primario livello, in particolare per avvicinare le nuove generazioni all'opera, alla musica, all'arte e alla cultura. Fra queste:
Nel 75^ anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione italiana, di particolare importanza è stato il sostegno del Gruppo al progetto Come nasce la Costituzione, che ha visto la ridigitalizzazione e pubblicazione integrale degli Atti dell'Assemblea costituente, dei resoconti dei lavori della Commissione dei 75 e delle tre Sottocommissioni, resi ora disponibili in un'opera in formato digitale accessibile a tutti. La creazione, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, di un portale dedicato consentirà di navigare all'interno delle sedute, di effettuare ricerche per parole chiave e per articolo della Costituzione, oltre che di scaricare documenti in formato word e pdf da utilizzare a scopi di consultazione, culturali e didattici.
Supporto alla comunità e impegno per la cultura
Importanti iniziative riguardano inoltre la sostenibilità ambientale:
In tema di inclusione sociale, Intesa Sanpaolo sostiene la ricerca con l'obiettivo di favorire nuove opportunità di sviluppo economico e sociale attraverso collaborazioni con primari enti e tra le principali iniziative:

La povertà in Italia dimostra che sono ancora troppe le disuguaglianze che affliggono la popolazione, ma i numeri confermano anche che a pagarne il prezzo più alto sono le donne: sono circa 2,3 milioni in condizioni di indigenza (più numerose - in termini assoluti - di minori, giovani e anziani).
La situazione è ancor più critica per le donne sopravvissute alla violenza maschile, per le quali le difficoltà nel raggiungere una autonomia, anche economica, aumentano a livello esponenziale. L'impegno di Intesa Sanpaolo nel 2023 è stato rivolto verso l'equità di genere e la valorizzazione del talento femminile:
Per ulteriori approfondimenti si veda pag. 205.
Intesa Sanpaolo offre inoltre il proprio sostegno a manifestazioni sportive di varia natura, con la volontà di promuovere valori fondamentali per la crescita delle nuove generazioni: sana competitività, rispetto delle regole, dinamicità, fair play, superamento dei propri limiti; tutti principi fondanti della società civile, condivisi dalla migliore cultura d'impresa. Tra le principali iniziative in questo ambito:
Supporto alla comunità e impegno per la cultura
Tra le iniziative istituzionali a sostegno delle comunità, nel 2023 è stato autorizzato un importante sostegno economico (a valere sul biennio 2023-2024) a tre progetti in ambito sanitario relativi all'acquisto di apparecchiature di alta precisione in favore di tre strutture ospedaliere di Cuneo e provincia, in particolare: l'allestimento di nuove postazioni di nefrologia presso l'ospedale di Mondovì dell'ASL CN1, l'acquisto di una TAC di tipo spettrale per il presidio ospedaliero Michele e Pietro Ferrero di Verduno per l'ASL CN2 e la dotazione di una nuova PET/CT per la struttura ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo.
Nel 2023 Media and Associations Relations ha proseguito nell'attività di diffusione e conoscenza dei progetti del Gruppo, oltre al consolidamento della reputazione della Banca attraverso la gestione dei rapporti con i media e la produzione di contenuti per il sito e i canali social. L'operatività si è svolta garantendo la credibilità dei flussi di notizie verso gli organi di informazione: testate cartacee, radiofoniche, televisive, web, economiche, generaliste e specializzate, a diffusione locale, nazionale e internazionale. La struttura ha gestito inoltre le relazioni istituzionali con ABI e, in ambito nazionale, con le altre associazioni di settore e di categoria e i relativi think tank a cui la Banca aderisce, promuovendone e indirizzandone i rapporti.
Nel 2023 sono stati oltre 17 mila gli articoli pubblicati su Intesa Sanpaolo, con un costante sentiment positivo e una preminenza netta rispetto ai competitor (analisi Eikon). Un'indagine IPSOS ha confermato che anche nel 2023 il servizio di ufficio stampa, in base ai giudizi dei 75 giornalisti interpellati, è al vertice delle aziende italiane per chiarezza di strategia comunicativa, preparazione, rapidità e disponibilità di risposta. Secondo un'indagine Doxa, il 2023 ha confermato un indice reputazionale nettamente positivo scaturito dai ritorni dei media.
L'anno 2023 ha visto la gestione delle relazioni con i media concentrarsi sulla comunicazione del business e sul processo di trasformazione digitale del Gruppo, così come sulle iniziative ESG e culturali.
Tra le principali attività di comunicazione per la Banca dei Territori si segnalano eventi e conferenze stampa a sostegno delle iniziative dedicate a imprese e mondo retail, a partire dalla presentazione di Isybank, e quelle legate a transizione digitale e supporto alle famiglie, anche da parte della Divisione Impact, attraverso comunicati stampa e interviste. A questo si aggiunge il supporto al lancio di "Think Forestry".
Diverse le attività della Divisione IMI Corporate & Investment Banking con una notevole eco mediatica a cui si aggiunge l'organizzazione dell'evento dedicato alle imprese italiane a Parigi. In evidenza sui media anche l'impegno della Divisione International Subsidiary Banks per l'internazionalizzazione delle imprese e il consolidamento in Romania, oltre alle attività promosse dalle Aree di Governo. La Direzione Studi e Ricerche e SRM hanno confermato la propria unicità come punto di riferimento indipendente per i media italiani e internazionali. Infine, Neva Sgr ha rafforzato la sua presenza sulla stampa nazionale, locale e di settore per il sostegno all'innovazione.

Fra le molte iniziative del settore Wealth Management - promosse sugli organi di stampa in Italia e all'estero – si segnalano: nuovi servizi dedicati alla clientela, gli outlook mensili di Eurizon, prodotti di investimento attenti ai temi ESG e un evento istituzionale in Spagna con i vertici della Divisione Asset Management. Per la Divisione Private si è tenuto l'evento di lancio di Direct Advisory oltre allo sviluppo delle reti di consulenti finanziari e private banker.
Rispetto alle attività istituzionali, sociali e culturali, di particolare rilievo è la visibilità data all'impegno per il sociale in occasione dell'evento «Nessuno escluso»: più di 60 giornalisti coinvolti in presenza e circa 800 pubblicazioni tra stampa, passaggi TV e Radio e web con un'audience potenziale di 18 milioni di persone (fonte Doxa). Nel corso dell'anno le attività si sono concentrate per far emergere sui media il ruolo di Intesa Sanpaolo nella fase di rinnovo del CCNL, oltre al racconto delle innovazioni nelle modalità lavorative. Anche nel 2023 è stata data evidenza sui media al Museo del Risparmio per l'educazione finanziaria. In ambito culturale grande visibilità hanno ricevuto le iniziative dei musei della Banca.
Relativamente ai media internazionali - data la complessa situazione geopolitica - l'attività è stata calibrata di volta in volta con il preciso scopo di preservare l'ottima reputazione di cui Intesa Sanpaolo e il CEO Carlo Messina godono anche all'estero. Durante l'anno, gli sforzi si sono concentrati anche sulla diffusione presso i media business and finance internazionali di iniziative importanti, tra cui l'evoluzione tecnologica verso un'infrastruttura core banking basata su tecnologia cloud, il lancio di soluzioni innovative di digital banking e l'impegno per impatto sociale e sostenibilità. Al tempo stesso si è raggiunta la comunità degli investitori attraverso selezionati media finanziari internazionali, con particolare focus su performance finanziarie e attuazione del Piano d'Impresa, oltre ai vari riconoscimenti ricevuti sia a livello nazionale che internazionale.
Nella sezione Newsroom del sito sono state pubblicate oltre 540 News ottimizzate per l'indicizzazione da parte dei motori di ricerca. Nel corso del 2023 il profilo Twitter (@IntesaSanpaolo) ha raggiunto circa 18 mila iscritti, con oltre 1.700 tweet postati. La struttura ha anche introdotto nuove newsletter per raccontare il mondo di Intesa Sanpaolo ai giornalisti e per la condivisione sui canali social.
Conferenze stampa, comunicati, interviste, news, post e altre iniziative di comunicazione proprie della professione giornalistica: oltre 5.900 gli interventi di media relations nel 2023.
Nell'ambito delle relazioni istituzionali con ABI, sono state seguite 39 procedure di consultazione attivate da regulators nazionali ed europei. La struttura ha partecipato alla costituzione del nuovo Gruppo di lavoro interbancario dell'Associazione "Pillar 3 ESG" volto ad analizzare la rendicontazione EBA Pillar 3 ESG, ha aderito all'iniziativa ABI "Diversità e inclusione nella finanza 2023" ed è Banca Supporter del relativo Osservatorio. Il Gruppo ha, inoltre, aderito a due importanti iniziative promosse da ABI: il Protocollo d'intesa sottoscritto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la promozione della "Carta europea della disabilità" e il Protocollo d'intesa sottoscritto con il Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica. Infine, la struttura ha collaborato con ABI all'evento "ESG in banking" sui criteri ESG nel settore finanziario.
La struttura ha contribuito alla realizzazione del XVI Simposio Cotec Europa e promosso ricerche e iniziative su temi quali solidarietà collettiva (con Censis), competitività delle imprese (con Fondazione Symbola), innovazione tecnologica (con DigithON) e giustizia civile (con italiadecide). Ha inoltre curato la relazione con le associazioni territoriali e settoriali del sistema confindustriale e altre associazioni di categoria di livello nazionale.

Tutela del lavoro

Tutela dell'occupazione 191 Relazioni Industriali 192
Le persone hanno sempre rappresentato e continuano a rappresentare la risorsa principale del Gruppo, nonché il fattore abilitante al suo successo futuro, contribuendo attivamente a definire le priorità strategiche del Piano di Impresa 2022-2025. La centralità delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo, sancita anche nel Piano d'Impresa, passa attraverso la piena tutela dei diritti dei lavoratori con particolare riguardo allo sviluppo delle relazioni industriali e di difesa dell'occupazione. I programmi adottati, anche grazie ai numerosi accordi sottoscritti con le Organizzazioni sindacali, puntano a evitare potenziali impatti negativi sulla dignità professionale e personale delle persone del Gruppo e hanno consentito un'efficace tutela dei livelli occupazionali sia attraverso attività di riqualificazione professionale verso le iniziative prioritarie del Piano d'Impresa, sia mediante un piano di assunzioni di nuove risorse all'interno del Gruppo, bilanciando le uscite volontarie previste. Nell'ambito della contrattazione collettiva di secondo livello, l'introduzione, la sperimentazione e il consolidamento di numerosi strumenti innovativi, mirano ad ampliare il sistema di welfare integrato e ricercare il miglior equilibrio tra vita professionale e privata.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Tutela dell'occupazione |
Persone ricollocate verso attività ad alto valore aggiunto |
ƒ ~2.000 persone riqualificate nel 2023 (3.850 dal 2022) |
ƒ ~8.000 persone ricollocate verso iniziative ad alto valore aggiunto |
| Nuove assunzioni | ƒ ~3.000 professional assunti dal 2021 |
ƒ ~4.600 nuove assunzioni (di cui ~500 nel 2021) |
|
| Relazioni industriali |
Persone del Gruppo iscritte a un sindacato |
ƒ 76,13% in Italia (contratto credito) e 28,2 % all'estero |
ƒ Persone come fattore abilitante anche attraverso un significativo |
| Accordi sindacali sottoscritti |
ƒ 41 accordi sindacali sottoscritti (253 dal 2018) |
confronto con i rappresentanti sindacali |
La gestione dei temi riguardanti la tutela dei diritti dei lavoratori è definita nel Codice Etico, aggiornato nel corso del 2023 per valorizzare ulteriormente l'impegno del Gruppo sugli ambiti relativi alla sostenibilità e all'inclusione. Riconosce i principi stabiliti dalle Convenzioni fondamentali dell'OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e in particolare il diritto di associazione e di negoziazione collettiva, il divieto del lavoro forzato e minorile e la non discriminazione nell'occupazione. Il sistema contrattuale collettivo applicato opera pienamente su due piani distinti e complementari, il primo a livello nazionale e il secondo a livello aziendale per il Gruppo Intesa Sanpaolo (struttura contrattuale di secondo livello). Il modello di relazioni industriali adottato e sviluppato dal Gruppo, di concerto con le Organizzazioni sindacali, ha costantemente promosso il confronto tra le Parti quale modalità volta ad individuare le soluzioni e gli strumenti più idonei ad affrontare e gestire le diverse fasi di crescita e riorganizzazione. Concreta evidenza delle modalità attraverso le quali si articolano e vengono valorizzate le relazioni sindacali in Intesa Sanpaolo è data anche dall'opera di organismi bilaterali Azienda/Sindacato, realizzati con lo scopo di analizzare, ricercare e proporre azioni positive, soluzioni e strumenti in materia di pari opportunità, welfare, sicurezza e sviluppo sostenibile.
Per Intesa Sanpaolo, impegnata da sempre a sostenere la crescita dell'economia reale in Italia, la tutela dell'occupazione è un tema prioritario per garantire la solidità economica nel medio-lungo termine e uno degli elementi caratterizzanti del Piano d'Impresa 2022-2025. Lo sviluppo delle politiche del lavoro è affidato a una specifica struttura dell'Area di Governo Chief Operating Officer, che ha il compito di definire gli accordi sindacali e monitorarne l'implementazione. Nell'ambito degli accordi sottoscritti, al fine di garantire un ricambio generazionale senza impatti sociali, assieme a nuovi percorsi di riconversione professionale, è stata prevista l'uscita di circa 9.200 dipendenti su base esclusivamente volontaria per pensionamento o per accesso al Fondo di solidarietà di settore, che si realizzerà nel Gruppo entro il 31 marzo 2025. Nel corso del 2023 sono avvenute, in questo contesto, circa 2.250 cessazioni. Al contempo, sempre in forza degli accordi sindacali già definiti, è prevista la realizzazione di 4.600 assunzioni a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2025, al fine di perseguire una gestione equilibrata degli effetti derivanti dalle uscite e per supportare la crescita del Gruppo nell'arco del Piano d'impresa 2022-2025. A tal fine sono state effettuate circa 3.000 assunzioni, delle quali circa 1.650 nel 2023. Le politiche occupazionali del Gruppo comprendono l'ingresso di nuove persone anche mediante il contratto misto (oltre 980 persone in servizio a fine 2023), una modalità di svolgimento dell'attività lavorativa caratterizzata dalla presenza contemporanea di due contratti in capo alla medesima persona, uno di lavoro subordinato part-time a tempo indeterminato, e uno di lavoro autonomo da consulente finanziario per svolgere l'offerta fuori sede. Nel 2023 il tasso di turnover di Gruppo, pari a -1,36%, registra un andamento coerente con gli interventi strutturali previsti.
L'ufficio Mobilità Infragruppo e HR Proactive Placement, nel corso del 2023, ha continuato a presidiare gli strumenti e i processi di mobilità verificando la disponibilità di personale interno e delle relative competenze necessarie, in funzione dei fabbisogni individuati e garantendo la valorizzazione in nuovi ruoli. In particolare, l'attività di riconversione e di upskilling delle risorse è stata indirizzata, coerentemente con la strategia del Gruppo, a favore delle iniziative prioritarie ad alto valore aggiunto per la Banca. Nel dettaglio, nel corso del 2023, le attività hanno coinvolto ~2.000 persone (circa 4.000 dal 2022, a fronte di un target di Piano al 2025 pari a 8.000 persone) indirizzate principalmente alle iniziative prioritarie di Piano, ad esempio alla crescita del business (come la Filiale Digitale), alle Funzioni di Controllo e verso i progetti di Digitalizzazione degli applicativi e dei processi aziendali. Dal punto di vista geografico, le persone coinvolte nei vari programmi sono dislocate in tutte le aree del territorio nazionale: questo concetto di "delocalizzazione" è stato sempre più attuato anche grazie alle nuove modalità di lavoro, sempre più diffuse e alimentate nell'ottica del "Next Way of Working". Rispetto ai percorsi di cambiamento intrapresi si rileva un elevato grado di soddisfazione, espresso dalle persone del Gruppo attraverso periodiche survey anonime; anche i Responsabili delle strutture riceventi hanno espresso mediamente un alto livello di soddisfazione.

Durante tutto il corso del negoziato di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Credito, Intesa Sanpaolo ha partecipato direttamente alle trattative che hanno portato, congiuntamente ad ABI e alle Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali, alla sottoscrizione dell'Accordo di rinnovo del Contratto Collettivo 19 dicembre 2019 sottoscritto in data 23 novembre 2023, in risposta alle aspettative di tutte le persone che operano nel settore.
Il confronto con le Organizzazioni sindacali è regolato, oltre che dalle previsioni di settore, anche dal Protocollo delle Relazioni Industriali, che rende possibile l'attuazione nel Gruppo di uno specifico modello di relazioni sindacali. Il dialogo con le Organizzazioni sindacali sui progetti aziendali è costante, tempestivo e finalizzato a individuare soluzioni condivise rispetto alle differenti esigenze che si presentano all'attenzione delle Parti, anche in coerenza con la rappresentatività sindacale in Italia (il 76,13% del personale in servizio), in linea con quella nazionale di settore. Nel 2023 sono stati sottoscritti 41 accordi, tra cui il più innovativo è quello in tema di organizzazione del lavoro, con l'introduzione della cosiddetta settimana corta (4x9), e del Lavoro Flessibile, in una rinnovata modalità, con l'istituzione di un plafond annuale di giorni di lavoro da casa pari a 120, aumentabili in casi specifici. Si è continuato a dedicare attenzione all'impianto di welfare integrato, con particolare riguardo ai temi di Previdenza Complementare e Assistenza Sanitaria, oltre che al rinnovamento istituzionale dell'ente aziendale finalizzato ad attività ricreative culturali e sportive dei dipendenti del Gruppo. Gli accordi raggiunti consentono di valorizzare e ampliare ulteriormente gli strumenti di welfare a beneficio delle persone di Intesa Sanpaolo e delle loro famiglie, di migliorare l'efficacia dell'organizzazione aziendale e di definire politiche del lavoro sostenibili e differenziate anche in fasi diverse della vita lavorativa, tali da creare coesione e solidarietà tra le diverse generazioni presenti nel Gruppo. Anche nel corso del 2023 è stato fondamentale il ruolo e l'attività svolti dal Comitato Welfare, Sicurezza e Sviluppo sostenibile costituito a seguito del Protocollo delle Relazioni Industriali; un organismo bilaterale, composto da un'adeguata rappresentanza aziendale e dalle Organizzazioni sindacali, di volta in volta integrata da componenti tecniche in grado di offrire competenze specifiche rispetto all'argomento trattato.

Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo

| Attrazione | 198 |
|---|---|
| Persone e trasformazione digitale | 199 |
| Sistemi di valutazione e di incentivazione | 200 |
| Formazione e sviluppo | 202 |
| Gestione e sviluppo dei talenti | 204 |
| Diversity, equity e inclusion | 205 |
Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha dimostrato negli ultimi anni di essere in grado di generare valore per tutti gli stakeholder, anche in scenari esterni difficili. Le priorità strategiche del Piano di Impresa 2022-2025 ribadiscono che le persone del Gruppo costituiscono la risorsa più importante che rappresenta sempre più il fattore decisivo per il successo della Banca. Le persone di Intesa Sanpaolo, infatti, grazie alla loro professionalità, alle loro diverse competenze e ai loro percorsi di crescita e riconversione professionale, assieme a un importante investimento tecnologico nell'ambito del processo di digitalizzazione in atto, continuano a garantire l'eccellenza nella qualità del servizio al cliente e la piena realizzazione degli obiettivi di Piano. Intesa Sanpaolo si impegna a contrastare potenziali episodi di discriminazione o violazione dei diritti delle persone all'interno del Gruppo e a valorizzarne le potenzialità e le unicità, anche tramite la promozione della formazione e del merito, nonché l'attenzione alle tematiche di diversità, equità e inclusione.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Attrazione e valorizzazione delle persone del Gruppo |
Employer brand awareness |
ƒ 100 eventi digitali o in presenza presso Università ƒ Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer 2024 da Top Employers Institute per il terzo anno consecutivo e ha ricevuto il premio Best Talent Acquisition Team nell'ambito dei Talent Awards del 2023 di LinkedIn |
|
| Formazione | ƒ Nel 2023 le ore di formazione fruite hanno raggiunto complessivamente circa 13,5 milioni (~26,1mln ore di formazione erogate dal 2022), di cui 12,2 milioni in modalità digitale. Il gradimento tra le persone del Gruppo, pari al 78% per la formazione digitale e al 98% per quella live, si attesta su livelli elevati, in linea con quelli già conseguiti negli scorsi anni |
ƒ 50mln di ore di formazione nel periodo 2022-2025 |

| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Attrazione e valorizzazione delle persone del Gruppo |
Formazione | ƒ Completata la creazione del nuovo player leader in Italia nella formazione attraverso la combinazione tra ISP Formazione e Digit'Ed, società del Fondo Nextalia. Continua la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Digit'Ed Spa: facendo leva sulle infrastrutture di apprendimento innovative della Banca, si è posizionata su mercato come soggetto aggregatore dei migliori operatori italiani del settore |
ƒ Creazione del campione nazionale della formazione: offrire alle persone del Gruppo una formazione di eccellenza sulle competenze critiche per la transizione digitale ed ecologica, investendo nelle più moderne tecnologie di apprendimento |
| Job community | ƒ Circa 25.100 persone del Gruppo all'interno delle job community al 2023 |
ƒ Nuove "job community", gruppi di professionisti con competenze, percorsi di apprendimento e titoli omogenei, finalizzate alla definizione di un modello di sviluppo coerente in tutto il Gruppo: incremento delle persone al loro interno da circa 4.000 nel periodo 2018-2021 a circa 20.000 nel periodo 2022-2025 |
|
| Programmi di gestione e sviluppo dei talenti |
ƒ Oltre 240 talenti hanno completato il loro percorso di sviluppo nell'ambito dell'International Talent Program, in corso per altre ~240 risorse ƒ Identificati ~470 key people, soprattutto tra il Middle Management per iniziative di sviluppo e formazione dedicate |
ƒ Programma "Leader del futuro" rivolto a ~1.000 talenti e key people a livello di Gruppo |
|
| Piano di Incentivazione a lungo termine per il Management(*) |
ƒ Performance Share Plan (PSP): piano di incentivazione a lungo termine basato su azioni e destinato al Management – circa 3.100 beneficiari (ivi inclusi il Consigliere Delegato e CEO, i restanti Risk Taker Apicali di Gruppo e gli altri Risk Taker di Gruppo) – volto a supportare gli obiettivi del Piano d'Impresa 2022- 2025 e a indirizzare la performance in una logica di sostenibilità. In particolare, con riferimento a quest'ultima, è stato introdotto un KPI composito ESG (costituito da un sub-KPI per ciascuno dei 3 fattori in cui si articola ESG individuato nel Piano d'Impresa) che agisce come demoltiplicatore riducendo, in funzione del grado di raggiungimento, il numero di azioni che si vestono a termine in base al conseguimento degli obiettivi del Piano d'Impresa |
ƒ Piano di incentivazione a lungo termine per rafforzare il coinvolgimento del Management nel raggiungimento degli obiettivi del Piano d'Impresa e premiare la creazione di valore per gli azionisti |

| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Attrazione e valorizzazione delle persone del Gruppo |
Piano di incentivazione a lungo termine per i Professional(*) |
ƒ LECOIP 3.0: piano di incentivazione a lungo termine basato su Certificate aventi come sottostante azioni Intesa Sanpaolo e rivolto a tutti i professional del perimetro Italia, a cui hanno aderito 45.629 persone; in particolare, con riferimento a ESG, si prevede un rendimento minimo del capitale inizialmente assegnato a fronte del raggiungimento da parte del Gruppo del medesimo KPI composito ESG previsto nel Performance Share Plan (PSP) |
ƒ Piano di incentivazione a lungo termine destinato ai professional per promuoverne l'identificazione (ownership) e lo spirito di appartenenza al Gruppo e favorire la condivisione del valore creato nel tempo a seguito del raggiungimento degli obiettivi del Piano d'Impresa |
| Piani di incentivazione a breve termine(*) |
ƒ Nel sistema incentivante annuale del CEO e di altri ~3.000 Manager, in continuità con il 2021, nell'ambito della Performance Scorecard è prevista l'assegnazione del KPI trasversale di Gruppo ESG articolato in 3 sub KPI e valutato sia a livello di Gruppo (in termini di presenza di Intesa Sanpaolo negli indici di sostenibilità) sia di Area di Governo/ Divisione (in termini di raggiungimento degli impegni di Diversity, Equity & Inclusion e di progetti/ iniziative specifiche) e a cui è attribuito un peso pari al 15% e per i restanti Manager, un peso pari al 10/15%(**) |
Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Diversity e inclusion delle persone del Gruppo |
Iniziative di Diversity & Inclusion |
ƒ Nel biennio 2022-2023 sono state effettuate 43 nuove nomine a posizioni senior: 18 di queste (42%) hanno riguardato donne e 25 (58%) hanno riguardato uomini |
ƒ ~50% di donne in nuove nomine per posizioni senior (1-2 livelli organizzativi dal Consigliere Delegato e CEO) |
| ƒ Intesa Sanpaolo è: i) la prima banca in Europa e l'unica banca italiana tra i 100 luoghi di lavoro più inclusivi e attenti alle diversità e inclusione, secondo il Refinitiv Global Diversity and Inclusion Index 2023 ii) inclusa per il sesto anno consecutivo nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI) 2023 iii) classificata al primo posto nella classifica globale ESG Corporate Award, nella categoria Best Company for Diversity Equity & Inclusion, tra le società large cap iv) il primo grande Gruppo bancario italiano ad ottenere la certificazione Prassi di Rifermento (PDR) 125:2022 per la/ parità di genere prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Effettuati con successo due audit: un audit mid-term per il mantenimento della Certificazione Gender Equality European & International Standard (GEEIS) – Diversity, acquisita nel 2021 e un audit annuale per il mantenimento della Certificazione Nazionale della Parità di Genere (PDR) 125:2022. |
ƒ Promozione di un ambiente inclusivo e aperto alla diversità grazie a una serie di iniziative dedicate e un focus sulle pari opportunità di genere |
||
| ƒ Avviato il monitoraggio degli obiettivi Diversity & Inclusion 2023 per ciascuna Divisione e Area di Governo; rafforzata la collaborazione con ISPROUD, la prima community di dipendenti del Gruppo (ad oggi >1.000 Persone LGBTQ+ e alleate) |
|||
| ƒ Con riferimento al Parks LGBT+ Diversity Index 2023, Intesa Sanpaolo ha ricevuto il riconoscimento "Best Improvement" |
(*) Per approfondimenti si veda pag. 47, paragrafo "Remunerazioni" nel capitolo "Governance e gestione dei rischi" e paragrafo "Sistemi di valutazione e di incentivazione".
(**) Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.

La continua valorizzazione, la crescita e la soddisfazione delle persone rappresentano obiettivi fondamentali da perseguire: Intesa Sanpaolo, in linea con il Piano di Impresa 2022-2025, continua a investire sui propri talenti, incentivando la diversità e l'inclusione, creando un ecosistema unico di competenze adeguato all'evoluzione della Banca, sviluppando ulteriormente il percorso di Next Way of Working, con l'obiettivo di garantire la migliore esperienza professionale per le persone del Gruppo.
La valorizzazione delle persone e il principio dell'eccellenza basata sul riconoscimento del merito sono definiti nelle Politiche di Remunerazione e Incentivazione di Gruppo, nei Principi in Materia di Diversity, Equity & Inclusion e nel Codice Etico.
Strumenti specifici per Manager e Professional consentono di attuare processi strutturati di valutazione delle performance e di mappatura delle competenze. Le Politiche di Remunerazione e Incentivazione del Gruppo hanno la finalità di allineare i comportamenti delle persone del Gruppo agli interessi di tutti gli Stakeholder, orientandone l'azione verso il raggiungimento di obiettivi sostenibili nel medio-lungo termine nel quadro di una prudente assunzione dei rischi attuali e prospettici, nonché di contribuire a fare del Gruppo un "Employer of choice" per capacità di attrarre, motivare e trattenere le migliori risorse. Le Politiche, disegnate nel rispetto dei requisiti normativi e fondate sulla correttezza nelle relazioni con la clientela, collegano le remunerazioni ai rischi assunti allineando i sistemi retributivi alle politiche di prudente gestione dei rischi finanziari e non finanziari. Inoltre, le Politiche si ispirano ai principi di merito premiando i contributi distintivi e assicurando una stringente relazione tra riconoscimenti e risultati raggiunti/rischi assunti, ai principi di equità sia in termini interni ed esterni, ai principi di gender equality e di sostenibilità, consentendo di contenere gli oneri entro valori compatibili con le disponibilità economico-finanziarie.
I Principi in Materia di Diversity, Equity & Inclusion e il Codice Etico, aggiornato nel 2023, valorizzano le specificità di ciascuna persona quale spinta all'innovazione e contributo essenziale alla crescita del Gruppo, garantendo al contempo pari opportunità di sviluppo e di crescita professionale, di accesso ai percorsi formativi e alle iniziative di aggiornamento e di attribuzione dei ruoli. La Struttura Diversity, Equity & Inclusion, nell'ambito dell'Area di Governo Chief Operating Officer, ha come mission la valorizzazione di tutte le forme di diversità che coesistono nel Gruppo tra cui il genere, le diverse generazioni, le disabilità, gli orientamenti affettivi, le differenze culturali, etniche, religiose.
Nel 2023, in coerenza con i principali trend che vedono l'equilibrio tra vita professionale e privata e i sistemi di welfare come pilastri delle scelte e degli orientamenti lavorativi, l'Employer Branding si è concentrato su contenuti che valorizzassero l'impegno del Gruppo verso le sue persone, le nuove modalità di lavoro flessibile e i nuovi spazi di lavoro. Inoltre, è proseguito l'investimento nel filone comunicativo legato all'innovazione, a sostegno del posizionamento del brand aziendale negli ambiti connessi alla tecnologia e, conseguentemente, a supporto della necessità di effettuare assunzioni di risorse. In una logica omnicanale, le attività di employer branding hanno presidiato sia il mondo fisico che digitale. Intesa Sanpaolo ha condiviso le posizioni aperte nelle società del Gruppo e le proprie attività di promozione del brand su molteplici canali social, sfruttando l'hashtag #personeprimacheprofessionisti per sottolineare i propri valori: TikTok (78 milioni di visualizzazioni), Linkedin (11 milioni di visualizzazioni) e Instagram (37 milioni di visualizzazioni), YouTube (3 milioni di visualizzazioni) e Spotify (1 milione di visualizzazioni). Sia Instagram sia Linkedin hanno inoltre raggiunto livelli di engagement circa 4 volte superiori al benchmark, testimonianza della qualità dei contenuti e dell'interesse suscitato.
Sempre in ambito digitale, anche la pagina Career è stata rinnovata e costantemente aggiornata nei contenuti. Infine, si è svolta una attività sperimentale all'interno di un ambiente virtuale (Metaverso) per sondare le potenzialità del canale ai fini dell'Employer Branding. La collaborazione con gli atenei ha visto l'integrazione tra eventi digitali e in presenza, con circa 100 iniziative tra career day, workshop, training seminar e corporate presentation. Nel 2023 sono state inoltre attivate iniziative ad hoc di Job Shadowing, Women Mentoring e InCompany training, capaci di differenziarsi dalle attività più tradizionali e aumentare la riconoscibilità del brand e l'engagement tra studenti e studentesse. In ottica internazionale, sono state avviate collaborazioni con atenei in US, UK, Francia e Svizzera, con la partecipazione a 6 eventi all'estero e l'attivazione di molteplici canali digitali dedicati al sourcing.

A questi eventi, si aggiunge l'organizzazione di un Contest game dedicato al reclutamento di giovani risorse. Le azioni di employer branding si sono inoltre orientate verso il rafforzamento di collaborazioni e contaminazioni con Community tecnologiche e/o gender-oriented, che hanno portato alla creazione di molteplici iniziative congiunte e all'inaugurazione di un Polo Tecnologico a Napoli, polo che avrà l'obiettivo di intercettare i talenti del Mezzogiorno e consolidare il suo ecosistema innovativo.
A supporto del piano di assunzioni di Gruppo, nel corso del 2023 sono stati valutati complessivamente circa 90.000 curricula e incontrati in valutazione circa 10.500 candidati esterni.
Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer 2024 da Top Employers Institute per il terzo anno consecutivo e classificata al primo posto nella classifica Best Talent Acquisition Team 2023 di Linkedin.
Inoltre, al fine di alimentare i bacini di crescita manageriale, nel 2023 sono state interessate da iniziative di assessment oltre 800 persone, equamente distribuite per genere.
Le Persone continuano a rappresentare la risorsa principale del Gruppo, fattore abilitante per il successo di progettualità strategiche e per il raggiungimento dei risultati previsti dal Piano d'Impresa 2022-2025. L'impegno a offrire servizi in ambito HR semplici, digitali e innovativi, al servizio di tutte le persone del Gruppo, resta pertanto costante nel tempo. In particolare, nel corso del 2023, è stata avviata la realizzazione del "Nuovo Core HR", una nuova piattaforma HR di Gruppo basata su infrastruttura Cloud, con processi e sistemi standardizzati a livello di Gruppo, che contribuirà a rendere più semplice l'operatività tra tutte le società di Intesa Sanpaolo e a guidare sempre di più le politiche HR grazie ad un processo di gestione basato su dati e reporting globali. Nell'arco dell'anno la nuova piattaforma è stata attivata in Italia, Serbia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Slovenia e Moldavia. In collaborazione con l'Area di Governo Chief Data, A.I., Innovation and Technology Officer, sono state avviate alcune sperimentazioni sull'intelligenza artificiale generativa Open AI, in piena coerenza con le linee guida di Gruppo per un'adozione etica della stessa, così da valutarne l'utilizzo in ambito HR, cogliendo le opportunità per migliorare i modi di lavorare, i processi e la user experience.
Continua anche nel 2023 l'approccio innovativo del Programma Digital & Data HR Transformation, introdotto nel 2020, che ha consentito il proseguimento della trasformazione digitale dei servizi e dei processi dedicati alle persone, attraverso una co-leadership delle Aree di Governo Chief Operating Officer e Chief Data, A.I., Innovation and Technology Officer prevedendo una modalità di lavoro semi-agile, piattaforme IT 100% Cloud e team interfunzionali. Lanciato nel 2022, il processo di Onboarding per le nuove persone del Gruppo è entrato a pieno regime. È un modello in continua evoluzione che interessa tutte le Aree di Governo del Gruppo e le Divisioni italiane e ha previsto anche l'introduzione di un portale di pre-hiring progettato appositamente per accompagnare le risorse in ingresso fin dalle primissime fasi post selezione sviluppando senso di appartenenza ancor prima dell'assunzione ufficiale nel Gruppo.
Parallelamente, fino a quando tutte le Società del perimetro ISBD non saranno migrate sulla piattaforma Nuovo Core HR, permane lo strumento "Employee Central - ISBD People Data" che ha realizzato una reportistica avanzata e dashboard relative ai principali dati personali e professionali di circa 20.000 persone di 9 controllate nel perimetro gestito dalla Divisione International Subsidiary Banks, al fine di permettere analisi strutturate degli HR data e supportare le decisioni strategiche del management.
Nato nel 2018, è lo spazio dedicato a tutte le persone di Intesa Sanpaolo. Dal portale è possibile accedere al profilo personale, in cui ogni persona del Gruppo ha a disposizione i principali dati personali, il curriculum e uno spazio per raccontarsi e condividere le ambizioni professionali, la sezione LECOIP 3.0, PSP (Performance Share Plan) e Piano POP (Performance-based Option Plan) con il valore dei Piani di incentivazione a lungo termine e di azionariato diffuso per professional e manager. Sono presenti, inoltre, sezioni dedicate ai Servizi alla Persona, che raccolgono oltre 300 prodotti e iniziative offerti alle persone del Gruppo, alla mobilità interna, come Jobs@ISP, il mercato del lavoro interno con le opportunità professionali dedicate a tutti i dipendenti e Next, il programma di reskilling e upskilling di Intesa Sanpaolo. In #People sono disponibili anche l'area Performance Management e News e contenuti informativi multimediali per mantenere sempre aggiornate le persone del Gruppo sugli eventi e le notizie più importanti. Inoltre, sono presenti anche gli strumenti per pianificare e gestire il proprio tempo e le proprie presenze.
Sono state sviluppate anche tre App collegate a #People e ai sistemi HR: l'App #People per i dispositivi mobili, l'App Feedback collegata al sistema di Performance Management di Gruppo, che consente di condividere con semplicità i feedback fra persone in ruoli di responsabilità e collaboratori, e l'App #Planning per la gestione delle proprie presenze, ampliando così gli strumenti per pianificare e gestire il proprio tempo.
Nel contesto del Piano di Impresa 2022-2025 e nell'ottica di continuare a offrire servizi sempre più efficaci e digitali, #People ha l'ambizione di diventare l'unico punto di sintesi di tutti i contenuti e i servizi HR alla Persona per le risorse del Gruppo a livello globale. In linea con questo obiettivo, nel 2023 è stato adottato anche nelle International Subsidiary Banks di Serbia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Slovenia e Moldavia.
Per massimizzare l'equità interna, la competitività esterna e la meritocrazia, Intesa Sanpaolo continua ad applicare il sistema di mappatura delle posizioni organizzative manageriali presenti in azienda denominato Global Banding. Considerando la complessità, la tipologia di influenza e l'impatto sui risultati e sulla strategia del Gruppo, il Global Banding valuta in modo oggettivo il valore relativo dei diversi ruoli organizzativi e rappresenta in maniera più organica – all'esterno e all'interno – le responsabilità di ciascun Manager, anche attraverso l'adozione di una denominazione internazionale valida per le posizioni manageriali in Italia e all'estero. Attualmente sono state valutate circa 3.200 posizioni manageriali. Con riferimento alla valorizzazione dei professional, per riconoscere il livello di contributo professionale fornito nel proprio mestiere e la progressiva specializzazione delle competenze, e rappresentare al contempo un sistema di sviluppo delle persone anche alternativo a quello manageriale, è stata completata la fase di mappatura del title in tutte le Aree di Governo, negli staff Divisionali e nelle Società del perimetro Italia in cui le figure professionali non sono specificamente identificate.
In questo contesto, con riferimento ai sistemi di misurazione della performance, UpPER rappresenta lo strumento di valutazione delle prestazioni adottato, prevalentemente, per i professional: supportato da un sistema digitale, pone al centro ogni singola persona, valorizzando lo specifico mestiere e il suo contributo. La valutazione della prestazione si basa su tre indicatori, condivisi tra responsabili e collaboratori all'inizio dell'anno. Al fine di favorire il dialogo continuo, durante il ciclo di valutazione, i responsabili possono fornire ai collaboratori feedback sugli indicatori assegnati, anche grazie all'utilizzo della specifica App, consentendo alla persona di ricevere interventi formativi coerenti.
Il sistema di valutazione rivolto al Middle Management (a eccezione dei Senior Director) è aHead, che prevede KPI definiti in coerenza con le leve agite dai manager e indicatori manageriali connessi al Modello di Leadership del Gruppo. Invece, per i Risk Taker e il Middle Management del Gruppo con title di "Senior Director" o di "Head of" in alcune specifiche funzioni di business, il sistema di valutazione adottato è Managers' Performance Accountability, che prevede KPI qualitativi e quantitativi, oggettivi e misurabili, individuati coerentemente con gli obiettivi del Piano d'Impresa.
Infine, per quanto attiene le Banche Estere, il New Performance Appraisal Tool – NewPat consente la valutazione della prestazione di tutte le persone delle strutture centrali. Nel 2021 era stata avviata l'introduzione del Network Incentive Model – NIM, tool dedicato alla valutazione del personale di filiale su 3 banche pilota (Privredna Banka Zagreb, Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina ed Intesa Sanpaolo Bank Slovenia). Tra il 2022 e il 2023 il tool è stato esteso anche alle altre Banche del perimetro gestito dalla Divisione International Subsidiary Banks.
Per quanto riguarda i Sistemi di Incentivazione, il Gruppo prevede sia Piani a breve termine sia Piani a lungo termine rivolti a tutta la popolazione aziendale.
In particolare, per i Risk Taker e il Middle Management del Gruppo è previsto il Sistema Incentivante annuale collegato al sistema di valutazione Managers' Performance Accountability/aHead (secondo la clusterizzazione sopra specificata) e con riferimento alle Banche Estere a NewPat/NIM, per i quali, in funzione del raggiungimento degli obiettivi, è determinato un premio secondo le regole previste nelle Politiche di Remunerazione ed Incentivazione. In tale Sistema Incentivante la prospettiva ESG continua a ricoprire centrale importanza tramite la previsione di uno specifico e articolato KPI. Detto KPI – presente dal 2021 e che rappresenta un'evoluzione rispetto al precedente KPI trasversale "Diversity & Inclusion" – è stato assegnato nelle schede obiettivo 2023 al CEO e a circa 3.000 manager del Gruppo (perimetro Italia ed estero),
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

in coerenza con l'impegno sempre crescente della Banca nella sostenibilità sociale, culturale e ambientale e con l'obiettivo di creare valore di lungo periodo per le sue persone, i suoi clienti, la comunità e l'ambiente (si veda pag. 47).
Invece, per tutto il personale del Gruppo, fatta eccezione per i Risk Taker e il Middle Management, per i quali sono previsti specifici sistemi incentivanti, il 30 maggio 2023 è stato sottoscritto un accordo sindacale per l'erogazione del Premio Variabile di Risultato (PVR) 2023 con finalità sia distributivo-partecipativa, volto a valorizzare l'apporto collettivo al conseguimento dei risultati dell'anno e alla realizzazione degli obiettivi del Piano d'Impresa 2022-2025, sia incentivante, al fine di premiare il merito e la performance di squadra. Il PVR 2023 premia l'incremento di redditività, produttività, innovazione, qualità ed efficienza aggiuntiva e si contraddistingue nel confermare quali valori centrali i principi di inclusione, merito e orientamento a risultati sostenibili nel medio-lungo periodo, in relazione con il Piano d'Impresa. In una logica redistributiva, a seguito degli ottimi risultati della Banca, il Gruppo aumenterà l'ammontare complessivo destinato al PVR 2023 a 155 milioni di euro (116 milioni di euro nel 2022), di cui 25 milioni di euro vengono dall'incorporazione sperimentale nel sistema premiante del Sistema Eccellenza Tutela, che finora non era stato oggetto di contrattazione. L'importo del premio base riconosciuto va da un minimo di 1.020 euro a un massimo di 2.750 euro, a cui si andranno ad aggiungere le quote del premio d'eccellenza. Il PVR 2023 si compone di due quote:
Il Premio di Eccellenza destinato al personale di Rete di Intesa Sanpaolo è volto a premiare il lavoro delle migliori Filiali e a valorizzare i comportamenti distintivi, con focus sul conseguimento di performance sostenibili nel tempo in termini, tra l'altro, di redditività, qualità del credito, crescita, qualità del servizio, soddisfazione dei clienti e presidio dei rischi operativi, tenuto conto in ogni caso della valutazione qualitativa. In particolare, sono previsti anche KPI di carattere non finanziario tra cui almeno (i) il KPI di Eccellenza Operativa, con la finalità di misurare in modo sintetico il rispetto delle norme più rilevanti in tema di esercizio dell'attività bancaria e di intermediazione, gestione dei conflitti di interesse, trasparenza nei confronti della clientela e disciplina posta per la tutela del cliente e (ii) il KPI di Eccellenza nel servizio e Net Promoter Score, con la finalità di misurare in modo sintetico la qualità del servizio erogato.
Invece, la quota dedicata esclusivamente al personale della Rete coinvolto nell'offerta di prodotti assicurativi è collegata alla misurazione dei risultati in ambito assicurativo nel business Danni (con specifico focus sul segmento no-motor) in termini di crescita sostenibile, di qualità del servizio reso (anche rispetto al completamento della formazione obbligatoria preventiva) nonché di soddisfazione dei clienti. Anche in questo caso sono previsti mandatoriamente KPI di carattere non finanziario tra cui almeno il KPI di Eccellenza Operativa nella proposizione delle polizze.
A conferma che l'assistenza, i servizi a favore delle famiglie e la conciliazione dei tempi vita e lavoro costituiscono temi al centro dell'attenzione delle politiche del Gruppo, anche per il PVR 2023 è stata prevista la possibilità di richiederne il riconoscimento, in tutto o parte, con servizi welfare, cogliendo le opportunità che, di anno in anno, la normativa fiscale in materia di remunerazioni e di produttività del lavoro riconosce ai collaboratori. Infine, per il personale della Divisione Insurance, con accordo del 9 giugno 2023, è stato previsto il riconoscimento del Premio Aggiuntivo Variabile (PAV) e del Premio Sociale.
Allo scopo di tutelare i diritti e gli interessi del cliente, si precisa che i Sistemi Incentivanti dedicati al personale operante nelle reti di vendita del Gruppo non prevedono alcun KPI economico-finanziario basato sui livelli di distribuzione di uno specifico prodotto/servizio. Inoltre, ai fini del raggiungimento degli obiettivi, vengono prese in considerazione solo le operazioni conformi al profilo della clientela. Inoltre, il modello formativo del Gruppo indirizza i colleghi sui comportamenti e le tecniche commerciali appropriate da adottare, e sulle modalità di relazione, rispettose verso tutti i clienti, per ogni singolo prodotto commercializzato.
Oltre a tali strumenti, al fine di valorizzare l'impegno e il coinvolgimento di tutte le persone del Gruppo al conseguimento degli obiettivi economici, patrimoniali e di sostenibilità del Piano d'Impresa 2022-2025, il Gruppo ha confermato l'utilizzo di Sistemi di Incentivazione a lungo termine allineati all'orizzonte temporale del Piano stesso e differenziati per finalità, strumenti e cluster di popolazione. Nello specifico, sono stati avviati due nuovi Piani di Incentivazione a lungo termine destinati a tutta la popolazione:
In tali Piani, seppur secondo meccanismi differenti in funzione della popolazione a cui ciascuno è rivolto, è ricompresa la prospettiva ESG – Environmental, Social e Governance (si veda pag. 47 - paragrafo "Remunerazioni" nel capitolo "Governance e gestione dei rischi"). In particolare, il Piano LECOIP 3.0, contrattato con le Organizzazioni sindacali nel 2022, in continuità con le precedenti edizioni e a cui hanno aderito circa 45.600 Professional, ha previsto l'assegnazione a titolo gratuito di azioni Intesa Sanpaolo e consente la maturazione di un capitale maggiore dell'investimento iniziale in funzione dell'andamento positivo del titolo azionario Intesa Sanpaolo inclusivo di un rendimento minimo del 4% collegato alla realizzazione di specifici obiettivi ESG di Gruppo, calcolato come percentuale fissa del capitale inizialmente assegnato.
La Direzione Centrale Politiche di Sviluppo e Learning nel corso del 2023 ha proseguito nell'implementazione di modelli e metodologie di formazione innovativi, orientati alle persone del Gruppo e utili a promuovere una formazione multicanale che massimizza semplicità e flessibilità di apprendimento tramite l'utilizzo delle diverse Piattaforme/App formative aziendali (es. Apprendo, Myla e Scuola dei Capi e LEA, quest'ultima dedicata alle persone appartenenti alle Banche Estere coordinate dalla Divisione International Subsidiary Banks).
Nel 2023 le ore di formazione fruite hanno raggiunto complessivamente circa 13,5 milioni, di cui 12,2 milioni in modalità digitale. Il gradimento tra le persone del Gruppo, pari al 78% per la formazione digitale e al 98% per quella live, si attesta su livelli elevati, in linea con quelli già conseguiti negli scorsi anni.
Continua la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Digit'Ed Spa, società costituita nel 2022 a seguito del conferimento del ramo d'azienda riferito alla formazione. Digit'Ed (partner esclusivo di Intesa Sanpaolo nella realizzazione delle iniziative formative), facendo leva sulle infrastrutture di apprendimento innovative di Intesa Sanpaolo, si è posizionata su mercato come soggetto aggregatore dei migliori operatori italiani del settore.
Nel 2023, in continuità con quanto fatto nell'anno precedente, al fine di rafforzare ulteriormente il presidio sulla formazione obbligatoria, sono stati introdotti dei meccanismi sul sistema incentivante per le persone che non completano la formazione obbligatoria entro le tempistiche richieste.
Sul piano tematico, l'offerta formativa è stata ampliata e aggiornata con la pubblicazione di nuovi contenuti digitali per recepire gli aggiornamenti normativi in materia di D.Lgs. 231, Antiriciclaggio e Anticorruzione, Business Continuity e Cybersecurity, ambiti quest'ultimi che continuano ad essere ritenuti di estrema rilevanza, sia in seguito al continuo sviluppo digitale del Gruppo che alla difficile situazione politica internazionale. Inoltre, al fine di promuovere a tutti i livelli dell'organizzazione una prudente assunzione dei rischi attuali e prospettici, con particolare focus rispetto a quelli connessi al cambiamento climatico e all'innovazione tecnologica, sono state erogate iniziative di informazione, sensibilizzazione e formazione nell'ambito della cultura e gestione del rischio. Sui temi di Diversity, Equity & Inclusion sono state erogate iniziative in continuità con quanto fatto negli anni precedenti, come ad esempio le iniziative dedicate all'empowerment al femminile, alla genitorialità e alla diffusione della cultura sull'ageing, a cui sono state aggiunte altre iniziative dedicate ai temi dell'interculturalità, della leadership inclusiva, della disabilità e del linguaggio inclusivo.
Nel perimetro della Divisione International Subsidiary Banks è stato completato il piano di formazione sulla leadership inclusiva che ha visto coinvolti i top manager delle banche in perimetro, ad eccezione di Pravex, stante la situazione internazionale in essere; la Divisione IMI Corporate & Investment Banking invece ha promosso iniziative finalizzate a riconoscere il ruolo e gli effetti degli stereotipi che frenano l'efficacia delle relazioni interculturali e a fornire strumenti per superarli e creare ponti per la collaborazione, valorizzando le differenze e il contributo di tutti.
Da sottolineare l'investimento in formazione sostenuto dal Gruppo nell'importante percorso di trasformazione digitale avviato già a partire dallo scorso anno. In particolare, nell'ambito del Progetto MATRIX, che si pone

l'obiettivo di creare un ecosistema di modelli e strumenti HR per sostenere nel continuo lo sviluppo tecnologico del Gruppo, nel corso del 2023 è stata erogata una specifica formazione sia digitale che live, progettata ad hoc per accompagnare l'onboarding dei neoassunti dell'area IT che hanno fruito complessivamente di circa 30.000 ore di formazione.
In linea con il Piano di Impresa 2022-2025 e con l'obiettivo di rafforzare la cultura e le competenze in ambito ESG sono stati sviluppati e resi disponibili diversi contenuti formativi, con l'obiettivo di continuare a rafforzare la cultura e le competenze delle persone del Gruppo nel campo della sostenibilità (per approfondimenti sulla formazione in ambito ESG si veda pag. 56).
Il 2023 ha visto il completamento, sul perimetro Italia del Gruppo (64.000 persone), dell'adozione del Modello delle Conoscenze e dei Mestieri e degli strumenti ad esso collegati, che, fotografando il know how e le professioni esistenti nel Gruppo, abilitano diversi processi HR (come il Titling Professional, la formazione e lo sviluppo delle persone). Continuando il percorso avviato nel 2021, sono proseguite le attività relative alla declinazione dei Mestieri sulle strutture di Gruppo, in particolare è stato avviato uno stream dedicato per l'adeguamento alle best practice del mondo Tech. Tali attività hanno permesso l'attivazione delle Campagne di rilevazione delle Conoscenze, tramite la piattaforma Teti Competenze, per la raccolta e l'aggiornamento dei dati di presidio delle conoscenze afferenti ai propri Mestieri per circa 50.000 persone durante il corso dell'anno.
Sempre rispetto al mondo dei Mestieri, nel 2023 è stata completata, per il perimetro Italia, la comunicazione del Mestiere nel Profilo di #People e in Teti World, il nuovo strumento che permette di esplorare e approfondire in maniera organica il mondo delle Conoscenze e dei Mestieri di Gruppo, così da rendere lo strumento un asset a disposizione delle persone nell'ottica del proprio percorso formativo e di sviluppo.
A partire dal Modello dei Mestieri e in coerenza con il Piano di Impresa 2022-2025 è stato sviluppato e consolidato il Modello delle Community con l'obiettivo di aggregare e facilitare lo scambio di informazioni e best practice tra le persone, anche di strutture diverse, raggruppandole in base al proprio mestiere/famiglia professionale (Community di Mestiere) e/o in base ad interessi comuni e rilevanti per ISP, per un totale di circa 9.500 iscritti nelle 8 Community attivate.
Nel 2023 la formazione manageriale ha continuato ad accompagnare oltre 8.000 Manager, 1.800 COA (Coordinatore Operativo Attività) e circa 270 Talenti con una vasta offerta di iniziative. L'ascolto delle esigenze dei Manager è stato il punto di partenza per erogare formazione personalizzata sui bisogni manageriali in un nuovo contesto: oltre 130 Capi sono stati coinvolti nei Shadow Coaching Meeting, finalizzati a migliorare la performance nella gestione dei meeting da remoto, oltre 370 Capi in Distance Tutoring e circa 650 Capi in percorsi di Coaching.
Nell'ambito delle iniziative personalizzate di empowerment, 415 Manager sono stati coinvolti in iniziative di Power Speaking per potenziare le strategie di comunicazione in pubblico, e oltre 160 Manager in iniziative di Senior e Peer Mentoring. Sono stati realizzati diversi journey formativi personalizzati per Struttura, profilo del singolo Manager ed esigenza peculiare di sviluppo. Tra questi, ad esempio, il programma formativo per accompagnare oltre 470 Key People con sede di lavoro in Italia e all'estero, la Business School K-Hub per circa 30 Executive Manager e la continuazione del programma Female Leadership Acceleration per valorizzare il talento femminile e accompagnare circa 180 responsabili nella crescita manageriale. Sono inoltre proseguite le iniziative formative nell'ambito dell'International Talent Program per i Talenti del Gruppo e le iniziative di Diversity, Equity & Inclusion per oltre 500 Manager sui temi della leadership inclusiva, age management e disabilità.
Nel 2023 sono proseguiti anche gli appuntamenti periodici con i Digital Talks sui temi di leadership e scenari futuri con oltre 10.000 partecipazioni di Manager italiani e internazionali. Nell'ambito della formazione obbligatoria per i Manager sono state inoltre realizzate 8 edizioni di Compliance Talks.
La progettazione di contenuti in formato digitale si è focalizzata sulle situazioni manageriali dell'attuale contesto lavorativo, tra cui l'introduzione del 4x9 e del nuovo lavoro flessibile, e sui temi strategici per la Banca inclusi nel nuovo Piano d'Impresa 2022-2025: la sostenibilità, le tematiche di Diversity, Equity & Inclusion, l'evoluzione tecnologica e digitale in ambito lavorativo e la trasformazione di mestieri e modelli di business.
Inoltre, nell'ambito delle iniziative Impact, Intesa Sanpaolo ha portato avanti l'impegno rivolto agli studenti sviluppando progettualità e programmi di educazione inclusiva in ottica formazione e lavoro (per approfondimenti si veda pag. 181).
In ambito internazionale sono proseguiti i Digital Talks dedicati ai Manager delle Banche Estere, con 3 edizioni su temi di trend macroeconomici, leadership e new ways of working e leadership inclusiva.

Gli obiettivi del Piano di Impresa 2022-2025 sono supportati da forti investimenti nelle persone del Gruppo: nell'ambito di una strategia innovativa sui talenti rientra il Programma Leader del Futuro, rivolto a circa 1.000 talenti e key people su tutto l'arco di Piano.
L'International Talent Program (ITP) costituisce una delle più importanti iniziative di valorizzazione dei talenti a livello di Gruppo. Lanciato nel 2017, per lo sviluppo di una nuova generazione di manager e di professional di cultura trasversale e internazionale, il Programma è rivolto a un bacino di professional o di middle manager del Gruppo, ed è costituito da percorsi di sviluppo personalizzati della durata indicativa di 3 anni. L'ITP trova una nuova dimensione nelle linee guida 2022- 2025 del Gruppo Intesa Sanpaolo, che presentano una nuova e innovativa talent strategy incentrata su Piano d'Impresa, digital acceleration, ESG ed enabling behaviours. Questi 4 driver sono basilari per lo sviluppo e il rafforzamento delle competenze chiave – tecnico-specialistiche e manageriali – e per acquisire una visione globale del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Tutti i partecipanti al Programma sono coinvolti anche in iniziative di training specialistico e manageriale in lingua inglese in collaborazione con le migliori Business School, in workshop internazionali focalizzati sull'innovazione e in iniziative di project work fortemente connessi ai business del Gruppo. Ai Talent è dedicato anche un programma di mentorship e di tutorship che vede coinvolti i Senior Manager e i Responsabili delle strutture che ospitano i talent.
Con l'avvio della terza edizione dell'International Talent Program e di una edizione dedicata a neolaureati assunti nel Gruppo dal mercato esterno, a fine 2023 il numero dei talent inseriti nel Programma ha superato complessivamente quota 500: un importante passo avanti verso l'obiettivo del Piano d'Impresa, finalizzato a rafforzare il middle management del Gruppo sempre più in un'ottica internazionale.
I 500 talent sono/sono stati coinvolti in tre edizioni di International Talent Program trasversali a tutto il Gruppo, e in alcune edizioni dedicate ad aree specifiche: due edizioni per le Funzioni di Controllo, una per l'area Chief Data, A.I., Innovation and Technology Officer, una per l'area Chief Lending Officer, una per la Digital Compliance e un'edizione dedicata ai migliori graduate assunti da mercato esterno, oltre ai talent provenienti da UBI Banca che stanno continuando il loro percorso customizzato in Intesa Sanpaolo.
Il programma Key People rappresenta un percorso di eccellenza rivolto al middle management del Gruppo, individuato come fattore abilitante per il nuovo Piano d'Impresa, in quanto espressione di elevato potenziale, in possesso di competenze distintive chiave per il raggiungimento degli obiettivi del Piano e/o responsabile della gestione di specifici progetti strategici per il Piano stesso. Lanciato nel 2022, è rivolto a circa 470 manager, operanti anche nella Rete, con l'obiettivo di valorizzarne la crescita professionale e manageriale a tutto tondo e orientandoli potenzialmente verso futuri ruoli di responsabilità in contesti manageriali particolarmente complessi. I partecipanti sono coinvolti, nell'arco di durata del Piano d'Impresa, in un percorso di sviluppo personalizzato caratterizzato da iniziative trasversali, rivolte a tutta la community, e premium, ovvero dedicate, disegnate da Scuola Capi e selezionate di volta in volta per le persone, attraverso la supervisione di un pool dedicato di Gestori HR insieme alle Gestioni HR di riferimento. Nel corso del 2023 l'iniziativa Key People è stata estesa a 50 persone provenienti dalle Banche in perimetro ISBD.
Al fine di garantire la sicurezza e la continuità del business aziendale anche in caso di cessazione per qualsiasi causa del rapporto di lavoro e/o della carica dei manager che ricoprono ruoli aziendali rilevanti, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha da diversi anni definito e adottato regole per la gestione dei piani di successione dei ruoli chiave, come individuati dalla Banca, includendo anche i Risk Taker Apicali (Strategic Succession Planning). Tali regole rappresentano per la Banca un'opportunità di valorizzazione del proprio capitale umano, nell'ottica di una gestione strategica della crescita interna dei manager, con l'obiettivo di garantire la costante presenza in azienda delle migliori risorse, aggiornate e competitive. Sempre nell'ottica della valorizzazione delle risorse interne, la pianificazione della successione è affiancata ad un processo di individuazione, gestione e sviluppo delle risorse ad alto potenziale, che consente di contribuire a naturali meccanismi di successione, garantendo al Gruppo il costante e necessario ricambio generazionale.
Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo

La popolazione aziendale è equilibrata per presenza maschile e femminile, con un 46% di uomini e un 54% di donne. Il personale direttivo femminile (dirigenti e quadri direttivi) è pari a quasi 15.000 risorse a livello di Gruppo, con un'incidenza del 29,6% rispetto al totale della popolazione femminile. Il rapporto tra il personale direttivo femminile sul totale del personale direttivo è pari al 40,1% (39,4% nel 2022 e 38,8% nel 2021).
Nel corso del 2023, la Struttura Diversity, Equity & Inclusion (DE&I), a diretto riporto del Chief Operating Officer, ha proseguito la propria attività di promozione di un ambiente di lavoro inclusivo, in grado di accogliere e valorizzare ogni forma di diversità. Supportata da un processo di misurazione e valutazione continua dei risultati ottenuti, la strategia di inclusione del Gruppo costituisce il riferimento per un'efficace cooperazione con tutte le realtà coinvolte a diverso titolo nella co-creazione e nella realizzazione delle iniziative. Il Comitato Operativo DE&I, composto da focal point per ogni Divisione, Area di Governo e altre Strutture chiave per la progettazione, la realizzazione e il coordinamento delle iniziative di inclusione, ha proseguito la sua attività di allineamento, confronto e condivisione, favorendo un continuo scambio fra la Struttura DE&I e tutte le realtà del Gruppo, per veicolare le diverse iniziative di inclusione e co-progettare e indirizzare iniziative specifiche.
Inoltre, è proseguita per tutto il corso dell'anno l'attività della Cabina di Regia Diversity, Equity & Inclusion, dedicata ad un continuo monitoraggio del rispetto degli impegni enunciati nei Principi in materia di Diversity, Equity & Inclusion di Gruppo: sono stati oggetto di continua osservazione gli impegni finalizzati alla garanzia di eque opportunità, nei processi di assunzione, promozione a ruoli di Responsabilità, nomine alla Dirigenza e nel piano per la successione dei ruoli apicali.
Oggetto dell'attività della Cabina di Regia DE&I è stato anche il monitoraggio del rispetto dell'impegno relativo alle promozioni che vertono sulle posizioni senior (primo e secondo livello di riporto dal CEO) come definito nel Piano d'Impresa 2022-2025: tali nomine dovranno essere equilibrate per genere nell'arco del piano quadriennale. Nel biennio 2022-2023, sono state effettuate 43 nuove nomine a posizioni senior: 18 di queste (42%) hanno riguardato donne e 25 (58%) hanno riguardato uomini. In particolare, nel corso del 2023 sono state registrate 28 nomine a posizioni senior: 9 di queste (32%) hanno riguardato donne.
I Principi in Materia di Diversity, Equity & Inclusion – documento che affianca il Codice Etico, i Principi in materia di Diritti Umani e il Codice Interno di Comportamento, rafforzando il messaggio sui valori che contraddistinguono il Gruppo e che ispirano tutti i processi, le iniziative e i comportamenti – è stato oggetto di aggiornamento nel corso del 2023, e la nuova versione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione. Le modifiche al contenuto del documento riguardano l'espressa previsione della non tolleranza di qualsiasi forma di discriminazione, l'impegno esplicito alla formazione e sensibilizzazione sulle tematiche DE&I, l'integrazione dell'impegno nei confronti delle coppie dello stesso genere, precedentemente assunto in altro documento di normativa interna, e una maggiore attenzione all'utilizzo di un linguaggio sempre più inclusivo e rispettoso. Quest'ultimo aspetto ha rivestito grande rilevanza nell'ambito delle progettualità di inclusione del 2023. Nel corso dell'anno è stato avviato il cantiere di lavoro "Parole di tutto rispetto", un progetto dedicato alla comunicazione inclusiva nato dalla collaborazione tra la Struttura Diversity, Equity & Inclusion, le Strutture di Comunicazione Interna e con il supporto di un gruppo di lavoro creato all'interno dell'Area Chief Operating Officer. L'obiettivo principale è quello di definire un documento interno di linee operative che possa supportare le persone del Gruppo nell'utilizzo di una comunicazione sempre più inclusiva e accessibile attraverso il suggerimento di buone pratiche da adottare. Il progetto si arricchisce con iniziative di sensibilizzazione e di formazione, rivolte alla popolazione aziendale, sull'importanza dell'utilizzo di un linguaggio rispettoso di tutte le dimensioni della diversità.
A valle della pubblicazione, nel corso del 2021, delle Regole per il Contrasto alle Molestie Sessuali e dell'erogazione di un corso formativo obbligatorio per tutta la popolazione aziendale, così come nel 2022, anche nel 2023 è stata progettata e rilasciata una nuova edizione di questo percorso formativo obbligatorio, sempre rivolto a tutte le persone del Gruppo: per arricchire i contenuti delle precedenti edizioni, il corso ha affrontato il tema della segnalazione e del relativo processo di gestione. Le funzioni che si occupano della gestione delle segnalazioni sono state destinatarie di specifica formazione, psicologica e legale, per svolgere al meglio il proprio ruolo. Anche nel 2023 è stato offerto un servizio di ascolto e supporto psicologico e di informativa legale dedicato alle vittime di molestie sessuali, accessibile gratuitamente e gestito da professionisti esterni. Nel 2023 è stato attivato 10 volte il tavolo di lavoro interfunzionale per la gestione di potenziali casistiche riconducibili alle Regole per il Contrasto alle Molestie Sessuali, in coerenza con il processo ivi definito. Delle 10, 1 è stata chiusa come molestia sessuale accertata con conseguente avvio dell'iter disciplinare (con adozione di una sanzione conservativa nel rispetto del principio di proporzionalità), 6 come non sussistenza di molestia sessuale e 1 come molestia sessuale non accertata ma accertata violazione di altra normativa della Banca. 2 segnalazioni risultano ancora aperte poiché le verifiche sono ancora in corso.

Al fine di valorizzare il talento femminile e favorire la creazione di contesti lavorativi equi e inclusivi, sono proseguite le iniziative di sviluppo per donne professional e manager, tra cui le iniziative finalizzate alla valorizzazione e crescita di donne inserite in percorsi di sviluppo, che prevedono programmi di job rotation, percorsi di shadowing, formazione ed empowerment.
Anche nel 2023 sono proseguite le iniziative di sviluppo con l'obiettivo di valorizzare il talento femminile, ma anche di favorire la creazione di contesti lavorativi equi ed inclusivi, anche tramite l'esperienza pratica di osservazione. Nel primo semestre del 2023 è stata avviata una iniziativa di Digital Interchange in ambito Chief Financial Officer (con il coinvolgimento di 22 Explorer e 20 strutture Host). Nel secondo semestre dell'anno sono state avviate: 3 iniziative di Shadowing (con il coinvolgimento complessivo di 94 Shadowee e 94 Shadower, in ambito Chief Data, A.I., Innovation and Technology Officer, Chief Operating Officer e Chief Financial Officer) e un'altra iniziativa di Digital Interchange (con il coinvolgimento complessivo di 21 Explorer e 21 Host in ambito Chief Data, A.I., Innovation and Technology Officer).
È proseguito il programma "Female Leadership Acceleration", un percorso di formazione e sviluppo rivolto a donne manager, con l'obiettivo di creare una comunità alla quale dedicare approcci gestionali personalizzati in termini di crescita e creare networking tra le partecipanti. È stata inoltre avviata un'iniziativa di group coaching dedicata a donne che hanno assunto per la prima volta un ruolo di responsabilità al fine di allenare competenze di leadership inclusiva.
Anche il programma rivolto alle persone lungo-assenti del Gruppo ha proseguito la sua attività, arrivando a coinvolgere più di 400 persone lungo-assenti in un percorso di accompagnamento ad adesione facoltativa, con l'obiettivo di instaurare un rapporto di vicinanza con la persona durante l'assenza e favorire un proficuo rientro al lavoro.
Le iniziative di supporto alla genitorialità sono state rivolte sia alle mamme sia ai papà: in aggiunta alle attività di formazione pensate per favorire una presa di consapevolezza sul valore dell'essere genitori e professionisti/e, è proseguita l'erogazione di un percorso di sensibilizzazione, già avviato nel 2022, con l'obiettivo di coinvolgere i papà di diverse Aree del Gruppo in una riflessione sugli stereotipi di genere legati alla genitorialità. Dopo una prima edizione all'interno di un'Area di Governo, l'iniziativa è stata estesa ad una Divisione, arrivando così a coinvolgere più di 100 papà. Sono ora in fase di progettazione ulteriori percorsi di sensibilizzazione, rivolti ad altri perimetri del Gruppo.
In tema di orientamenti affettivi e identità di genere, è proseguita la collaborazione con Parks – Liberi e Uguali, a cui Intesa Sanpaolo è associata e con la quale sono state progettate iniziative di comunicazione e sensibilizzazione per favorire la piena inclusione delle persone LGBT+. È proseguito l'impegno di garantire supporto, all'interno del Gruppo, alle persone che desiderino essere assistite nell'ambiente lavorativo durante il loro percorso di affermazione di genere. Nel corso dell'anno si è consolidata l'esperienza di ISPROUD, la community (o ERG – Employee Resource Group o gruppo di affinità) di persone LGBTQ+ e alleate nata spontaneamente nel corso 2021 e cresciuta grazie al passaparola. Nel 2023 la community è arrivata a coinvolgere più di 1.000 persone in Italia e all'estero che si incontrano periodicamente per confrontarsi, condividere idee ed esperienze da tradurre in idee progettuali concrete da proporre all'azienda. Numerose sono state le iniziative per le quali ISPROUD ha collaborato con la Struttura Diversity, Equity & Inclusion e con il resto del Gruppo, offrendo il suo contributo per la progettazione di contenuti interni ed esterni, l'organizzazione di eventi e l'avvio di nuove progettualità. Nel 2023, al Parks LGBT+ Diversity Index, Intesa Sanpaolo ha ricevuto il riconoscimento "best improvement" e il premio come "migliore persona alleata", assegnato al Chief Financial Officer.
Il valore dell'inclusione è stato oggetto di diversi contenuti formativi progettati e proposti nel corso dell'anno, personalizzati e rivolti a popolazioni differenti del Gruppo.
Nel 2023 sono state avviate iniziative formative dedicate all'ambito dell'interculturalità con specifico focus sull'efficacia e l'importanza di una comunicazione tra culture differenti inclusiva e rispettosa. Le persone che da poco hanno assunto un ruolo di responsabilità hanno partecipato alla managerial discussion sui temi della Leadership Inclusiva, che ha coinvolto nel tempo tutta la popolazione dei/delle Responsabili in Italia (più di 6.600 persone coinvolte). L'iniziativa è stata inoltre diffusa nel perimetro della Divisione International Subsidiary Banks (ad eccezione di Pravex), con le prime aule internazionali realizzate a partire da Novembre 2022 e proseguite nel corso del 2023, rivolte ai CEO delle Banche Estere ed ai loro diretti riporti.
Si evidenziano inoltre le seguenti iniziative rivolte ai dipendenti delle Banche Estere:
Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo

• La conferma degli ISBD Sports Events dedicati ai dipendenti delle Banche Estere e ai loro figli. In circa 4.000 hanno partecipato, come ogni anno, a competizioni di running, calcio, volley e basket.
Nel corso del 2023 è stata inoltre avviata la cornice progettuale "Arte e Inclusione", curata dalle Strutture di Diversity, Equity & Inclusion e Arte, Cultura e Beni Storici per lo sviluppo di iniziative volte a promuovere una cultura dell'equità attraverso l'arte.
Nel 2023 le Banche Estere hanno confermato ed arricchito i diversi impegni per rafforzare la D&I attraverso numerose iniziative locali. Tra queste, Banca Intesa Beograd è stata premiata con il "Family Friendly Award 2023" da parte del "Ministry of Family Welfare and Demography and Chamber of Commerce and Industry of Serbia" per le diverse iniziative a favore delle proprie persone ed a supporto della famiglia, grazie anche a partnership dedicate (es. UNICEF). Alexbank ha aderito all'Egyptian Gender Equity Seal, un processo di certificazione, conclusosi positivamente nel corso del 2022, in collaborazione con il Consiglio Nazionale per le donne, rivolto a promuovere l'uguaglianza e rimuovere la discriminazione di genere, che ha come focus quattro ambiti: il recruitment, lo sviluppo professionale, la conciliazione famiglia/lavoro e le politiche contro le molestie sessuali. Nel 2023, in tale ambito, Alexbank, ha avviato un percorso di incontri su temi legati alla leadership femminile mirati ad accrescere ed arricchire il set di competenze necessarie per una buona leadership in un contesto a complessità crescente. CIB Bank nell'ambito della certificazione "Family Friendly Place" ha proseguito anche nel 2023 con diverse iniziative a favore delle proprie persone (ad es. "Womentoring program" e "Female Leader Training Program"). VÚB Banka e PBZ hanno proseguito con iniziative formative dedicate (ad es. "Women leadership academy" e "Women mentoring program"). Inoltre, a livello di Divisione, nell'ambito di "People First", programma - disegnato in ambito Risorse Umane - che mette al centro le persone e le accompagna verso il cambiamento, è stata lanciata un'iniziativa denominata "Women4Future": un comitato di 21 donne top manager di ISBD unite da un obiettivo comune: collaborare e condividere le loro prospettive in uno spazio ad hoc con lo scopo di guidare l'innovazione e di portare cambiamenti positivi all'interno della Divisione.
La strategia di inclusione del Gruppo prevede di generare un impatto anche oltre la Banca e, in tale ottica, è proseguita la collaborazione con Valore D, associazione di imprese che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile per la crescita delle aziende e del Paese, nonché la partnership e partecipazione attiva di più di 100 Role Model aziendali all'iniziativa InspirinGirls, il progetto dedicato alle ragazze e ai ragazzi delle scuole medie che prevede incontri con donne manager del Gruppo con l'obiettivo di superare gli stereotipi di genere che possono ostacolare sogni e ambizioni in età scolare e influenzare la scelta dei successivi percorsi educativi. Per generare un positivo impatto sul tessuto sociale nazionale e coinvolgere tutte le aree del territorio italiano, Intesa Sanpaolo partecipa attivamente al programma YEP – Young Women Empowerment Program, volto alla valorizzazione del talento femminile con focus specifico sul Sud Italia. Il programma, sviluppato in collaborazione con Ortygia Business School, prevede un percorso di mentoring rivolto a giovani studentesse universitarie (mentee) del Sud Italia in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) ed economico, che stanno per affacciarsi al mondo del lavoro e che possono beneficiare, tramite questo programma, di strumenti utili per delle scelte consapevoli in ambito accademico e di carriera, attraverso l'interazione con role model al femminile, manager e professioniste di Intesa Sanpaolo che mettono a loro disposizione il proprio percorso e la propria esperienza. A sostegno della partecipazione delle donne alle carriere STEM, sono state 4 le borse di studio nell'ambito del programma Girls@Polimi, per contribuire attivamente ad attrarre più studentesse nelle facoltà tecnico-scientifiche, che offrono maggiori prospettive occupazionali. Inoltre, nel corso del 2023 Intesa Sanpaolo ha partecipato attivamente a diversi eventi dedicati ai temi della valorizzazione delle diversità tra cui: 4 Weeks 4 Inclusion, la maratona di incontri dedicati ai temi dell'inclusione a cui hanno aderito più di 400 aziende; "Giovani e futuro: verso uno sviluppo sostenibile", l'evento realizzato da University for SDGs per promuovere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030.
A testimonianza del suo continuo impegno nei confronti dell'inclusione, Intesa Sanpaolo – già primo grande Gruppo bancario italiano a ottenere nel 2022 la certificazione per la parità di genere per il suo impegno in materia di diversità e inclusione secondo i criteri stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nella Missione 5 "Inclusione e coesione" – ha sostenuto e superato nel 2023 il previsto audit di mantenimento che ha confermato il valore e l'efficacia delle iniziative di inclusione intraprese dal Gruppo.
Nel corso del 2023, Intesa Sanpaolo ha inoltre sostenuto e superato l'audit di mantenimento della Certificazione Gender Equality European & International Standard (GEEIS-Diversity), acquisita nel 2021. La Certificazione internazionale, rilasciata tramite Bureau Veritas, valuta e valorizza l'impegno delle società in materia di diversità e inclusione, quali elementi strategici di un'organizzazione. Intesa Sanpaolo è stata la prima banca in Italia e tra le prime in Europa a ottenere la certificazione e nel corso dell'anno ha confermato il proprio impegno per la valorizzazione di tutte le dimensioni della diversità.
L'impegno di Intesa Sanpaolo sul fronte dell'inclusione e della valorizzazione delle diversità è stato riconosciuto anche dagli indici internazionali: Intesa Sanpaolo è stata inserita per il sesto anno consecutivo nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI) 2023. L'analisi ha riguardato oltre 11.500 aziende quotate nelle principali borse mondiali analizzate e ha portato all'inclusione nell'indice di 484 società. Intesa Sanpaolo è inoltre la prima banca in Europa e l'unica banca italiana tra i 100 luoghi di lavoro più inclusivi e attenti a diversità e inclusione secondo il Refinitiv Global Diversity and Inclusion Index 2023, indice internazionale che valuta oltre 15.000 aziende quotate a livello globale.
L'inclusione è un tema di rilevanza primaria per il Gruppo anche nell'ambito della contrattazione sindacale, che ha definito fin dal 2014, il Protocollo Quadro sull'Inclusione e le pari opportunità, presupposto di uno specifico accordo, parte integrante del Contratto collettivo di secondo livello di Gruppo. In tema di orientamento affettivo e identità di genere, già dal 2014 sono state definite specifiche politiche aziendali che delineano il quadro di riferimento per l'estensione alle unioni tra persone dello stesso genere dei benefici previsti dalla normativa aziendale. L'Accordo Inclusione prevede, oltre alla promozione dello specifico gruppo di lavoro interfunzionale che si occupa delle problematiche legate al mondo della disabilità e della malattia, l'avvio di progetti sperimentali, con il supporto del Comitato Welfare, Sicurezza e Sviluppo Sostenibile, finalizzati a promuovere l'occupabilità di persone con disturbi dello spettro autistico. Tali progetti sono parzialmente finanziati attraverso l'iniziativa Arrotonda Solidale, che prevede il versamento, su base volontaria da parte di tutte le persone del Gruppo, dell'arrotondamento all'euro inferiore dello stipendio mensile netto; l'Azienda, a sua volta, versa i centesimi mancanti a completamento dell'euro per ciascuna persona del Gruppo. Nell'ambito dell'impegno a prevedere iniziative in favore dei figli con disabilità non autosufficienti delle persone del Gruppo, su iniziativa della Fondazione Intesa Sanpaolo Ente Filantropico è stata costituita una società di mutuo soccorso – Ente del Terzo Settore.
Il riferimento in azienda per tutte le problematiche legate al mondo della disabilità e della malattia è il Gruppo di Lavoro interfunzionale creato a seguito dell'Accordo Inclusione dell'agosto 2018. Coordinato dalla funzione Welfare, conta la partecipazione attiva di circa 80 persone del Gruppo in rappresentanza di molteplici strutture aziendali. Obiettivo è quello di unire le professionalità differenti con un gioco di squadra, per sostenere e valorizzare in azienda il contributo di tutte le persone. Il gruppo si confronta periodicamente con le Organizzazioni Sindacali nell'ambito del Comitato Welfare, Sicurezza e Sviluppo sostenibile per la definizione delle iniziative da intraprendere ed opera in sinergia con la Funzione Diversity, Equity & Inclusion. Tutti i componenti del gruppo e una rappresentanza di tutte le sigle sindacali hanno partecipato al Corso di Alta Formazione "Disability Manager e mondo del lavoro" organizzata dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, al fine di creare le basi per un linguaggio comune, importante strumento di lavoro. L'impegno del Gruppo sul tema si declina da una parte nella gestione delle singole segnalazioni provenienti dalle persone del Gruppo e dall'altra in molteplici attività come il presidio dei temi di accessibilità ai sistemi informatici, la formazione e l'organizzazione di azioni culturali volte alla sensibilizzazione e al coinvolgimento delle persone sul tema. Tra le varie iniziative, in collaborazione con Gallerie d'Italia, è attivo il progetto "Visite d'altri Sensi" che prevede la partecipazione di persone cieche in qualità di guide museali sensoriali e, in collaborazione con Innovation Center, è stato realizzato un progetto legato all'accessibilità negli spostamenti urbani, partito come primo pilota con il coinvolgimento del Comune di Torino.
Altrettanto intenso l'impegno verso l'esterno, con la partecipazione al tavolo di lavoro "Abilitiamo la Disabilità", nel quale Intesa Sanpaolo è presente con altre aziende, istituzioni, associazioni e organizzazioni no profit, per confrontarsi sulle esperienze maturate, con l'obiettivo di approfondire, consolidare e diffondere una cultura avanzata sui temi del Disability Management, oltre a diversi Convegni sul tema.
Inoltre, Intesa Sanpaolo, che ha ricevuto la certificazione Dyslexia Friendly Company nel 2018, conferma il suo impegno di sensibilizzazione sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Dopo l'erogazione di webinar specifici rivolti a tutta la popolazione aziendale, sono sempre disponibili sulla intranet guide, videoclip, infografiche e un questionario di autovalutazione per genitori e famiglie, utili ad approfondire il tema in tutte le sue sfaccettature e gestirne la convivenza, con impatto migliorativo sul benessere e sulla qualità della vita in tutti i contesti.


| Welfare e People Care | 213 |
|---|---|
| Clima aziendale | 217 |
| Salute e sicurezza | 218 |
Per Intesa Sanpaolo risulta di fondamentale importanza la definizione di approcci, politiche e misure concrete di sviluppo, gestione e potenziamento di un sistema moderno e integrato di welfare aziendale, centrale anche per il mantenimento di elevati livelli di soddisfazione delle proprie persone. I programmi ad oggi adottati, anche grazie ai numerosi accordi sottoscritti con le Organizzazioni sindacali, hanno consentito l'introduzione e il consolidamento di numerosi strumenti contrattuali di natura innovativa, in grado di favorire lo sviluppo di un efficace sistema di welfare aziendale e di un miglior equilibrio tra vita professionale e vita privata. Inoltre, con l'intento di gestire ed evitare potenziali impatti negativi sul benessere psico-fisico delle proprie persone, Intesa Sanpaolo ha da tempo adottato un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro conforme ai più avanzati standard internazionali.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 | Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Welfare e People Care |
Next Way of Working | ƒ Dopo l'estensione a circa 72.000 persone del Gruppo dei nuovi tool per la pianificazione del lavoro e per la consuntivazione delle presenze e assenze, continua il rilascio progressivo della funzionalità di prenotazione degli spazi di lavoro in coerenza con il completamento degli interventi immobiliari per l'attivazione del Next Way of Working |
ƒ Applicazione su larga scala del modello Next Way of Working (ibrido: fisico/da remoto) garantendo la massima flessibilità a tutte le persone del Gruppo e rinnovando la dotazione informatica e il layout dei luoghi di lavoro |
| ƒ Nuova organizzazione del lavoro con le Organizzazioni sindacali nel mese di maggio 2023 che ha migliorato ulteriormente le misure di flessibilità in tema di orario e smart working, introducendo la settimana lavorativa di 4 giorni su base volontaria a parità di retribuzione |

| Obiettivi di Piano al 2025 | |||
|---|---|---|---|
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 | Valore cumulato 2022-2025 |
| Ascolto e Supporto | ƒ Circa 3.000 accessi al servizio nel 2023 ƒ A partire dal 1° giugno il servizio di sostegno psicologico Ascolto e Supporto è stato esteso a tutte le persone delle realtà estere del Gruppo |
ƒ Iniziative per il benessere e la sicurezza delle persone su larga scala (es. nuovi spazi per uffici, palestre, cibo sano, sicurezza nei viaggi di lavoro) |
|
| CareLab/ #Stepbystep/ Piattaforma palestra online/ 21days/ 4Fooding |
ƒ Oltre il 70% della popolazione (perimetro Italia e Serbia) ha finora usufruito delle opportunità di benessere offerte da CareLab ƒ Raggiunti oltre 12.300 iscritti all'App #Stepbystep dedicata al movimento ƒ Raggiunti oltre 9.400 iscritti alla palestra online di CareLab ƒ Attivati complessivamente oltre 8.200 percorsi nella web app 21days, per allenare abitudini di benessere emotivo ƒ Raggiunti oltre 5.600 iscritti alla web app 4Fooding dedicata all'alimentazione |
||
| Energy Corner | ƒ 58 energy corner (lounge attrezzate con spazi di relazione, cibo e bevande) finora attivati presso 21 sedi aziendali sul territorio |
||
| Palestre aziendali | ƒ Attivate nr. 2 palestre aziendali presso la sede di Brescia e la sede di Milano in via Gioia 22 |
||
| Associazione Lavoratori Intesa Sanpaolo |
ƒ Oltre 173.000 iscritti ƒ Oltre €5mln a sostegno di iniziative per il tempo libero, servizi alla persona, turismo, cultura e sport |
ƒ Promozione del welfare | |
| Fondo sanitario integrativo |
ƒ Circa 200mln di prestazioni sanitarie (in auto assicurazione e con coperture sanitarie e Long Term Care - LTC) ƒ Circa 246.000 assistiti di cui oltre 219.000 con prestazioni sanitarie in |
||
| Previdenza complementare |
auto-assicurazione ƒ Circa 140.000 iscritti a tutti i Fondi di Gruppo (Contribuzione e Prestazione Definita) ƒ Circa €10,7mld di patrimonio |
||
| Clima aziendale | Analisi di clima interno |
ƒ Continua a crescere l'indice di soddisfazione delle Persone del Gruppo che raggiunge il livello più alto degli ultimi dieci anni (84% nel 2023 vs 79% nel 2021 e 66% nel 2013) |

| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 | Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| ƒ In itinere: 383 | |||
| ƒ % infortuni sul numero di persone: 0,6% |
|||
| Certificazione del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza |
ƒ Confermata la certificazione della conformità del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro alla norma ISO 45001 che copre, per il perimetro Italia, il 100% delle filiali e dei palazzi della capogruppo Intesa Sanpaolo e delle società della Divisione Insurance. Inoltre, è stata attestata anche la conformità alle linee guida ISO 45003 relative alla gestione dei rischi psicosociali. |
||
| Formazione su salute e sicurezza |
ƒ 40.978 persone partecipanti alla formazione su salute e sicurezza; 121.182 ore erogate |
Il Codice Etico di Intesa Sanpaolo stabilisce, tra i principi di relazione con le persone del Gruppo, la promozione di politiche che agevolino l'equilibrio fra vita personale e professionale; l'attuazione concreta si esplica in regole specifiche emanate in materia di conciliazione. Il welfare è una dimensione prioritaria su cui si incentrano le azioni per supportare la motivazione e il coinvolgimento, ponendo le persone al centro, con l'obiettivo di soddisfare i loro bisogni e quelli dei loro familiari. Coerentemente, anche il confronto tra l'azienda e le Organizzazioni sindacali ha spesso posto al centro della discussione le politiche di potenziamento e affinamento degli strumenti che costituiscono il welfare aziendale e contribuiscono a favorire in misura significativa la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro del personale e dunque a favorire il benessere delle persone del Gruppo. Benessere che viene tutelato anche sul fronte della salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro, per il tramite di misure sempre più efficaci come dichiarato nella Politica di salute, sicurezza e benessere sul lavoro e nel Codice Etico di Gruppo. La normativa interna prevede un sistema di compiti e responsabilità, declinato in regole e guide operative aziendali, cui partecipano una pluralità di soggetti, in relazione a specifiche competenze professionali ovvero a determinate funzioni aziendali.
Intesa Sanpaolo ha scelto un modello di welfare aziendale che opera all'interno di un sistema integrato e include: la previdenza complementare, l'assistenza sanitaria integrativa, l'Associazione culturale, ricreativa e sportiva delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo (ALI), la Fondazione Intesa Sanpaolo Ente Filantropico, nonché il coordinamento del gruppo interfunzionale Disability management, le attività relative all'ambito dell'attenzione alla persona e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e il complesso delle attività di Mobility management (si veda pag. 252). Il sistema di welfare aziendale si propone di agire sui principali elementi per il miglior equilibrio tra vita privata e professionale delle persone del Gruppo e delle loro famiglie con l'obiettivo di favorire soluzioni e progetti sostenibili e coerenti con le loro aspettative. La gestione e il monitoraggio delle attività sono seguite dalla Direzione Affari Sindacali e Politiche del Lavoro.
Nel 2023 sono state ulteriormente rafforzate le iniziative di People Care per promuovere e diffondere benessere e qualità della vita delle persone, in coerenza con il Piano di Impresa 2022-2025 e con la strategia HR di Gruppo. In ascolto dei bisogni delle persone, sono stati sviluppati nuovi strumenti, servizi innovativi e iniziative diversificate per favorire il benessere a tutto tondo, in sinergia con il sostegno alla diversità e all'inclusione, con il welfare aziendale e con le nuove modalità di lavoro. È proseguita la rivisitazione degli spazi aziendali e sono stati allestiti ulteriori "Energy corner", luoghi accoglienti con offerta di cibo sano per garantire una pausa di qualità e incoraggiare l'incontro e la relazione. L'utilizzo modulare degli ambienti ha permesso di accogliere sessioni mattutine di yoga, eventi con esperti nelle diverse dimensioni del benessere e iniziative a carattere culturale e sociale. In particolare, la nuova sede di Milano in via Gioia 22 si è costituita come hub di sperimentazione di queste attività, tra le quali cineforum, teatro ed eventi. Per incentivare l'attività motoria sono state allestite due palestre aziendali, a Brescia e Milano in via Gioia 22, e sono previste ulteriori aperture in altre sedi nel corso del 2024.
In ambito estero, è stato esteso a tutte le persone del Gruppo il sostegno psicologico a cura di psicologici e psicoterapeuti di un operatore leader europeo nel settore. È attivo per 93.000 persone in 40 Paesi, gratuitamente, 24 ore su 24 e 365 giorni l'anno, in forma anonima e in lingua locale. L'iniziativa è accompagnata dalla progressiva estensione all'estero anche della piattaforma "CareLab", il laboratorio per la promozione del benessere fisico, mentale ed emotivo che si articola in un'offerta strutturata di contenuti, strumenti e iniziative, digitali e in presenza, a disposizione delle persone e personalizzabile per cluster omogenei di popolazione. Ad oggi CareLab è presente, oltre che in Italia, in Serbia, in Moldavia, in Bosnia Erzegovina, in Slovenia e in Croazia. Il percorso di estensione continuerà nel corso del 2024. Sono state avviate sperimentazioni pilota con app di mercato su meditazione e mindfulness ed è stata arricchita 21days, web app che incentiva l'adozione progressiva di comportamenti virtuosi per il proprio benessere emotivo e che oggi conta 8 percorsi di allenamento, come ad esempio quelli per potenziare l'intelligenza emotiva, l'autostima, coltivare relazioni di qualità e alleviare il carico cognitivo. Per promuovere abitudini alimentari sane, la web app 4Fooding è stata ampliata con delle sezioni per consentire una maggiore comprensione degli ingredienti dei prodotti alimentari e per incentivare le persone a comporre a casa piatti unici inspirati al piatto della Salute di Harward, che guida anche l'offerta della ristorazione aziendale. Grazie all'app #Stepbystep, che premia uno stile di vita attivo, sono state realizzate una serie di iniziative, come le speciali competizioni in passi che permettono il coinvolgimento collettivo di gruppi di persone nel raggiungimento di obiettivi ESG: trasformando i passi percorsi in azioni concrete, ciascuno ha potuto coniugare l'attenzione al proprio benessere fisico con il supporto a iniziative per la cura dell'ambiente o per aiutare le persone più fragili. CareLab continua a ospitare iniziative di apertura e attenzione al tema della disabilità, in collaborazione con Disability Management e Diversity Equity and Inclusion, ad esempio la serie di contenuti sulla dislessia nel mondo del lavoro e in età scolare, in collaborazione con AID, Associazione Italiana Dislessia. Sono proseguiti anche nel 2023 alcuni webinar nel format dialogo tra esperti, con personalità di richiamo a livello nazionale. A supporto della genitorialità, sono stati realizzati i primi percorsi interattivi per accompagnare le persone nell'esperienza genitoriale fino ai tre anni di vita dei figli. In coerenza con il percorso formativo svolto nel 2022 e rivolto ai gestori HR sull'importanza del loro ruolo per il benessere delle persone, People Care opera anche nella nuova community "Tribe HR", piattaforma di condivisione e scambio fra persone accomunate dallo stesso mestiere, al fine di diffondere una sempre maggiore consapevolezza dell'importanza del benessere e della salute mentale, elementi che, come l'inclusione, possono plasmare la cultura aziendale e mettere sempre più al centro la persona, fattore distintivo del Gruppo.

Nell'ambito di "People First", programma - disegnato in ambito Risorse Umane - che mette al centro le persone e le accompagna verso il cambiamento, da gennaio 2023 è stata lanciata l'iniziativa Be Well. Trattasi di un programma annuale di wellbeing che fa leva su uno spazio virtuale dedicato al benessere delle persone delle Banche della Divisione Internal Susbsidiary Banks. Be Well mette a disposizione contenuti video ed articoli su temi di nutrizione, movimento ed equilibrio mente-corpo.
Ormai dal 2015, il Lavoro Flessibile è il modello di smart working del Gruppo Intesa Sanpaolo. Dalla fase sperimentale al consolidamento quale modalità ordinaria di prestazione dell'attività lavorativa, il Lavoro Flessibile ha coinvolto gradualmente un numero sempre crescente di strutture e persone, rivelandosi per tutto il periodo emergenziale un modello vincente, un'esperienza di successo nell'organizzazione del lavoro e un efficace strumento di intervento per garantire la continuità operativa. Al fine di rendere possibile il ricorso a questa modalità di prestazione lavorativa, Intesa Sanpaolo ha completato i processi di fornitura delle dotazioni informatiche e rivisto i processi organizzativi e tecnologici. A fine 2023 gli aderenti al Lavoro Flessibile a livello di Gruppo risultano essere oltre 74.600. Alla luce delle esperienze maturate nell'ambito del Gruppo, e in coerenza con il Piano d'Impresa 2022-2025, il 26 maggio 2023 è stato sottoscritto l'accordo che prevede ulteriori misure per quanto attiene l'organizzazione del lavoro, che vanno in un'ottica di una maggiore flessibilità: maggiore flessibilità in termini di orario lavorativo giornaliero, un plafond annuale di giorni di lavoro da casa pari a 120 (aumentabili a 140 in casi specifici), la settimana lavorativa di nove ore per quattro giorni (settimana corta) su base volontaria a parità di retribuzione, la sperimentazione dello smart working in oltre 280 filiali di Banca dei Territori e Divisione Private Banking e la sperimentazione della settimana corta per il personale di circa 40 filiali di grandi dimensioni e per quello di oltre 250 filiali di piccole dimensioni.
Avviato nel 2021 e accelerato dalla pandemia, il programma Next Way of Working trova ampio spazio anche all'interno del nuovo Piano di Impresa 2022-2025 con l'obiettivo di garantire la migliore esperienza professionale per le persone del Gruppo. Sono proseguite le attività di revisione delle logiche gestionali e di allocazione degli spazi immobiliari, nonché gli interventi tecnologici con l'obiettivo di rafforzare i benefici complessivi per il Gruppo, realizzare nuovi ambienti di lavoro ed estendere strumenti e iniziative digitali rivolti alle persone del Gruppo. Tali interventi sono pensati con l'obiettivo di supportare le persone nell'utilizzo strutturale di una modalità di lavoro flessibile, basata sull'alternanza di lavoro in ufficio e da remoto, promuovendo e favorendo al contempo l'adozione di comportamenti inclusivi. I nuovi spazi sono disegnati per valorizzare i momenti di presenza in sede, creando occasioni di coworking utili a rafforzare il senso di appartenenza, ampliare il networking e favorire il benessere delle persone attraverso lo sviluppo di iniziative dedicate (es. creazione aree fitness, energy corner, attenzione al cibo sano). I nuovi strumenti tecnologici supportano le persone nella progressiva adozione di modalità di lavoro ibride, garantendo massima flessibilità nell'organizzazione del proprio tempo e delle proprie attività, nonché nel lavoro in team. Si inseriscono in quest'ambito l'attivazione di uno strumento dedicato alla pianificazione del tempo e alla prenotazione degli spazi di lavoro (disponibile sia in versione desktop che mobile tramite app #Planning), uno strumento dedicato alla consuntivazione delle presenze – assenze, una dashboard dedicata al monitoraggio delle attività di pianificazione e prenotazione e, infine, la progressiva estensione di Microsoft Teams per facilitare, valorizzare e arricchire il lavoro ibrido. È stata inoltre avviata un'iniziativa finalizzata ad ampliare le occasioni di confronto tra Manager e collaboratore, potenziando gli attuali strumenti di feedback con la "Gestione dei Task". Il cambiamento, innescato dal nuovo modo di lavorare, continua ad essere accompagnato passo dopo passo da un piano di change management che ha l'obiettivo di supportare le persone del Gruppo nell'adozione dei comportamenti più efficaci nel nuovo contesto lavorativo e che prevede azioni personalizzate (per manager, HR e professional), contenuti digitali, incontri live, ascolto ad hoc.
Nel perimetro della Divisione International Subsidiary Banks, le Banche stanno proseguendo con le analisi per verificare l'applicabilità del progetto Next Way of Working e dei modelli di lavoro flessibile, in linea con quanto previsto dalle leggi locali e dalle linee guida di Gruppo. In particolare, nel 2023, VÚB Banka ha avviato l'analisi del framework Next way of Working e sta procedendo con la sperimentazione del 4x9 sulla Filiale Digitale. In BIB è in corso una revisione dell'utilizzo degli spazi aziendali, mentre PBZ ha esteso anche alle altre banche dell'HUB (Slovenia e Bosnia) il progetto "Smart working and Optimization of Workspace". Elementi comuni a tali iniziative sono l'identificazione di un target di giorni previsto per il lavoro da casa, la revisione del layout interno alle sedi aziendali sulla base delle nuove esigenze, oltre all'estensione del lavoro flessibile ad un maggior numero di persone.

Uno strumento innovativo adottato dal Gruppo è la Banca del Tempo, una riserva di tempo messa a disposizione dall'azienda e dalle persone del Gruppo per essere più vicini a quelle persone che si trovano, anche per brevi periodi, in situazioni di difficoltà e per dare loro la possibilità di avere del tempo in più. È anche una scommessa sulla capacità di essere generosi e solidali perché, in aggiunta alle ore messe a disposizione dall'azienda, con una dotazione iniziale di 65.000 ore, ogni persona ha la possibilità di donare alcuni dei propri permessi o ferie, che l'azienda implementa con un uguale quantitativo di tempo, fino ad un massimo di 100.000 ore complessive. Questa possibilità è stata ampliata nell'ambito del rinnovo della contrattazione di secondo livello nel 2021 prevedendo la possibilità di utilizzo anche per sostegno ai familiari e affini entro il primo grado, anziani (oltre i 75 anni di età) o non autosufficienti, e introducendo in via sperimentale per il biennio 2022- 2023 un nuovo plafond per assistere il coniuge, i familiari e gli affini entro il secondo grado in occasione di interventi chirurgici. In relazione ai gravi eventi alluvionali che hanno coinvolto le Regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana nei mesi di maggio e novembre 2023, Intesa Sanpaolo e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto due accordi, finalizzati a promuovere le donazioni alla Banca del Tempo per riconoscere permessi retribuiti alle persone del Gruppo che dovevano far fronte a necessità personali e familiari dovute all'alluvione e per permettere la partecipazione ad iniziative di volontariato finalizzate al sostegno delle popolazioni colpite. Il Gruppo ha messo a disposizione 4.000 ore aggiuntive totali in relazione a tali eventi e ha raddoppiato le donazioni pervenute nelle campagne di riferimento. Nel corso del 2023 sono state avviate, nell'ambito dell'iniziativa della Banca del Tempo, molteplici attività di volontariato aziendale, che hanno consentito a oltre 300 persone di prestare la propria opera nelle giornate di lavoro presso associazioni ed enti esterni selezionati dal Gruppo. Le ore di permesso autorizzate sono state complessivamente circa 135.000. Nel 2023 sono state donate dalle persone del Gruppo circa 34.500 ore, cui si sono aggiunte le ore messe a disposizione dall'azienda (e in via eccezionale, a fronte di un accordo, circa 11.000 ore di ferie non fruite da parte del personale cessato ai sensi degli accordi aziendali per le uscite volontarie), per un totale complessivo di circa 145.000 ore.
Interventi a tutela della maternità e della paternità sono attuati mettendo a disposizione un servizio di Asili Nido aziendali di eccellenza, a Firenze, Milano, Moncalieri, Napoli, Torino, Brescia e Bergamo, che accolgono complessivamente 330 bimbi e una rete di asili nido in convenzione su tutto il territorio nazionale.
Il complesso di norme dedicate alla genitorialità contempla una serie di permessi specifici retribuiti per l'inserimento dei figli presso l'asilo nido o la scuola materna, per l'accompagnamento al Pronto Soccorso e ulteriori giorni non retribuiti finalizzati all'assistenza di figli minorenni a favore di genitori separati o divorziati, affidatari esclusivi dei figli, nonché in caso di vedovanza e di famiglie monogenitoriali. Per i padri sono disponibili specifici permessi retribuiti aggiuntivi per la nascita dei figli, e il riconoscimento di un'integrazione economica del 10% della quota retribuita prevista per legge per i congedi parentali, nonché la possibilità di fruizione di ulteriori 10 giorni di congedo parentale. Nel corso del 2022 è proseguito il percorso di estensione delle misure della contrattazione di secondo livello con la sottoscrizione di due accordi sindacali che rafforzano l'inclusione e le pari opportunità, estendendo le previsioni a tutela della genitorialità alle unioni civili, alle unioni di fatto e a favore dei figli del coniuge. In questo ambito sono stati introdotti uno specifico congedo straordinario retribuito in occasione della nascita e un congedo straordinario facoltativo per le necessità di assistenza dei figli del coniuge, dell'unito civilmente o del convivente. Analogamente al congedo parentale per i padri, tali permessi sono fruibili entro il compimento del dodicesimo anno di età con un trattamento economico pari al 40% della retribuzione a carico del Gruppo. Nel 2023 attraverso un accordo sindacale tali misure sono state adeguate alle nuove previsioni in materia di congedo parentale, con mantenimento delle integrazioni economiche da parte aziendale e piena equiparazione in materia di tutela della genitorialità. Con il rinnovo del Contratto Collettivo di Secondo Livello, è stato previsto a partire dal 2023 un contributo welfare per ciascun figlio fiscalmente a carico fino al ventiquattresimo anno di età, come versamento sulla posizione di previdenza complementare a nome dello stesso, prevedendo anche la possibilità di fruire dell'importo in forma rimborsuale tramite il "Conto Sociale". Il medesimo contributo sarà riconosciuto anche ai casi di ingresso in famiglia del minore in affidamento.
Tra gli istituti di welfare aziendale è stato recentemente introdotto il cd. "Pacchetto Giovani", che comprende una maggiorazione della contribuzione datoriale alla previdenza complementare per i primi 5 anni dall'assunzione, un "bonus prima casa" e un "bonus nascita figli" erogabili entro i primi 10 anni dall'assunzione.
Nel 2023 il sistema di Previdenza integrativa del Gruppo ha raggiunto un totale di circa 140 mila aderenti per circa €10,7 miliardi di patrimonio. In relazione ai processi di integrazione delle diverse forme previdenziali del Gruppo nei Fondi Pensione di riferimento, si è ultimata la confluenza del Fondo CR Firenze nel Fondo Pensione a Prestazione definita.
Nel corso dell'anno, per rendere l'offerta sempre più coerente con i fabbisogni previdenziali degli iscritti, nell'attuale complesso contesto economico-finanziario, si è provveduto ad una razionalizzazione dei comparti finanziari ed assicurativi del Fondo Pensione a contribuzione definita di Gruppo ed un cambio di denominazione dei comparti stessi. I Fondi Pensione a contribuzione propongono ai propri iscritti una pluralità di opzioni di investimento, permettendo di scegliere la propria all'allocazione ottimale in base alle necessità individuali, alla specifica propensione al rischio, anche su più comparti. Gli organi e le strutture dei Fondi sono poi impegnati a valutare costantemente l'andamento dei mercati, per mantenere e difendere gli obiettivi reddituali di ciascun comparto, con gli interventi che si ritengono necessari nell'interesse dei propri iscritti e per la tutela del risparmio previdenziale. È sempre alta l'attenzione verso le tematiche ESG e la coerenza dei portafogli in gestione con le Linee guida sugli investimenti socialmente responsabili; tali aspetti sono considerati fondamentali anche nell'ottica di un corretto presidio del rischio oltre che per il rispetto delle prescrizioni normative. Per quanto concerne le coperture assicurative caso morte/invalidità, nel corso del 2023 si è proceduto ad una selezione pubblica che ha consentito di ottenere tariffe in riduzione rispetto al passato, oltre ad un miglioramento delle condizioni, registrando circa 40 mila aderenti. Sotto l'aspetto organizzativo, sono state ulteriormente affinate e implementate le funzionalità dell'area riservata agli iscritti del Fondo a contribuzione, ampliando le opzioni per l'operatività on-line ed eliminando la modulistica cartacea.
Il Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo è un'Associazione senza scopo di lucro che opera secondo valori mutualistici e di solidarietà sociale, con finalità di assistenza sanitaria integrativa a favore di tutte le persone del Gruppo Intesa Sanpaolo, nonché degli ex collaboratori in esodo e in pensione che ne hanno fatto parte e dei loro familiari. Nel complesso il Fondo offre assistenza sanitaria a circa 246.000 iscritti, mentre le coperture Long Term Care (LTC) attivate dal Fondo coprono circa 65.000 persone.
Inoltre, il Fondo sta promuovendo un efficace programma di prevenzione e diagnosi precoce per le più diffuse patologie in ambito oncologico, che consente agli assistiti di effettuare visite specialistiche ed accertamenti diagnostici a titolo gratuito, senza alcun onere o franchigia a loro carico. L'ammontare della spesa per assistenza sanitaria, prevenzione e LTC, nell'esercizio 2023 complessivamente supera i 200 milioni di euro ed oltre un terzo della stessa è effettuata presso le strutture della rete convenzionata. Con l'obiettivo di migliorare il servizio agli iscritti e di qualificare l'azione del Fondo, nel 2023 è stata effettuata una selezione del Third Party Administrator (TPA) per il triennio 2024 – 2026; il servizio è stato aggiudicato a InSalute Servizi, società del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nel settore della sanità integrativa.
Anche per il 2023 la Divisione International Subsidiary Banks ha rinnovato l'iniziativa International Healthcare Programme che offre ai propri collaboratori esteri con contratto di lavoro a tempo indeterminato, per un totale di oltre 18.000 persone, consulenza medica di second opinion (estesa anche a coniugi e figli in età scolare) e/o trattamenti sanitari in centri d'eccellenza (solo per il dipendente) situati in paesi esteri rispetto a quello di residenza e/o luogo di lavoro. Il programma offre assistenza in caso di malattie gravi (cancro, trapianti, interventi chirurgici ad alta complessità, ecc.) e prevede la copertura delle spese per il trattamento e per i servizi complementari (assistenza visti, degenza, alloggio per l'accompagnatore, viaggio, ecc.), nonché la neutralizzazione di tutte le spese di trasporto ed alloggio nel paese estero ed i rimborsi per le spese mediche da sostenere una volta rientrati nel proprio paese. Nel 2023 è stato aggiunto anche il servizio di "medicina di precisione", che prevede cure personalizzate tramite l'utilizzo di test genetici in caso di malattie oncologiche.
L'Associazione Lavoratori Intesa Sanpaolo (ALI) opera dal 2014 nel Sistema di Welfare di Gruppo come circolo unico di Gruppo. ALI propone iniziative di aggregazione, turismo, cultura, sport e servizi alla persona a oltre 173.000 soci. L'Associazione, da alcuni anni, si propone l'obiettivo di realizzare anche iniziative per promuovere il raggiungimento di alcuni fra gli obiettivi dell'Agenda ONU 2030. Inoltre, in linea con gli obiettivi volti a migliorare la vivibilità e la sicurezza delle città e delle strade e a contrastare il cambiamento climatico, ALI offre contributi economici per la mobilità sostenibile e per incentivare l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico effettuati sul Mobility Ticket di Intesa Sanpaolo (SDGs 11 e 13) e convenzioni "green", per l'acquisto o lo sharing e il noleggio a lungo termine di scooter e vetture ibride ed elettriche. Nel 2023, in coerenza con l'obiettivo di diffondere buone pratiche sul tema della tutela ambientale contribuendo alla riduzione dell'utilizzo di bottiglie di plastica monouso e favorire un maggior consumo di acqua fonte di benessere (SDGs 11 e 12 e 14), 1.650 soci ordinari neoassunti hanno ricevuto per Natale una borraccia.

Il 2023 ha registrato un significativo incremento delle iniziative aggregative seguendo il trend già iniziato nello scorso anno, in particolare, si segnalano a livello nazionale le numerose proposte di turismo intercontinentale e si confermano le iniziative promosse dai territori di turismo e valorizzazione culturale.
L'ampia gamma dei servizi alla persona offre iniziative e contributi dedicati alle famiglie con figli per l'acquisto dei testi scolastici, la frequenza in Campus estivi in Italia e all'estero, l'orientamento per la scelta dell'università e della scuola secondaria e corsi di apprendimento per migliorare il rendimento scolastico dedicati anche ai ragazzi con disturbi di apprendimento (Studio con metodo!). È stata stipulata una nuova convenzione con Tutornow, la start-up specializzata in servizi di formazione e ripetizione online per ragazzi dalle elementari all'università. L'Associazione offre servizi gratuiti di sostegno psicologico in collaborazione con STIMULUS e di consulenza personalizzata sui servizi socioassistenziali ed educativi "Welcare Family" in collaborazione con Welfare Come Te.
In coerenza con gli obiettivi di inclusione sociale (SDG 10), sono state proposte nuove edizioni del corso sull'Amministrazione di sostegno e del corso online "Il metodo Validation: aiutare l'anziano fragile". Nell'ambito della promozione delle iniziative di solidarietà, l'Associazione, come di consueto, ha preso parte con i suoi volontari alla Giornata di raccolta del farmaco, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus e ha promosso "La cultura del dono, dare il meglio di noi" il webinar di sensibilizzazione verso le donazioni di midollo osseo e/o di sangue con l'obiettivo di creare cultura e consapevolezza sul tema (SDG 3).
In ambito culturale è stato raddoppiato il "contributo libri" e sempre molto apprezzata la campagna "Al cinema con ALI".
Più attività fisica e meno sedentarietà (SDG 3) è alla base del contributo sport e tempo libero e dell'offerta delle reti di palestre Gympass che includono anche attività online.
Promosse a livello nazionale e territoriale le manifestazioni sportive: dallo sci al volley e al tennis, dalla corsa al calcio a fronte delle quali sono state organizzate alcune giornate di preparazione atletica in collaborazione con il partner Gympass.
Ampia l'offerta nel mondo delle convenzioni per sostenere il potere di spesa delle famiglie: numerosi i gruppi di acquisto alimentare (Destination Gusto) e quelli per l'acquisto di gift card della GDO ed Enjoy.
Nel corso del 2023, l'Associazione ha avviato il procedimento finalizzato ad acquisire la personalità giuridica e si è dotata di un nuovo Statuto - come definito dalle Fonti istitutive - in vigore dal 1° gennaio 2024.
Attraverso la Fondazione Intesa Sanpaolo Ente Filantropico è proseguita l'opera di contrasto al disagio economico e sociale. Nel corso del 2023 la Fondazione ha deliberato interventi relativi all'attività istituzionale per oltre 3 milioni di euro, di cui circa 690 mila euro destinati alle persone del Gruppo, pensionati e loro familiari in comprovato stato di difficoltà e per una specifica iniziativa straordinaria dedicata alle persone del Gruppo vittime dell'alluvione dell'Emilia-Romagna e delle Marche del mese di maggio 2023; circa 850 mila euro per borse di studio universitarie e progetti di dottorato in discipline umanistiche e oltre 1,5 milioni di euro per interventi di solidarietà - come mense e dormitori - nonché ad Enti del Terzo Settore che hanno realizzato progetti direttamente a favore di persone bisognose meritevoli di solidarietà.
Il Gruppo Donatori Sangue è attivo sin dal 1966, con lo scopo di sensibilizzare alla donazione di sangue (oppure di plasma o di piastrine) le persone di tutte le società del Gruppo in servizio ed in quiescenza, nonché i loro familiari, sia indirizzandoli presso i punti di prelievo delle Associazioni Nazionali e degli ospedali, sia attraverso raccolte di sangue organizzate presso alcune Strutture aziendali. Ogni anno, gli oltre 2.500 soci attivi (si può essere donatore dai 18 fino ai 70 anni) contribuiscono con migliaia di donazioni alle necessità degli ospedali per tutti gli interventi che richiedono trasfusioni ai pazienti.
La Comunicazione Interna di Intesa Sanpaolo si occupa di sviluppare una cultura comune basata sui valori aziendali e favorire il senso di appartenenza delle persone. Un sistema integrato che, oltre l'ascolto strutturato dei collaboratori, si compone di strumenti quali la Intranet, la Web Tv, Mosaico, Mosaico International che facilitano la costante informazione, il coinvolgimento, la condivisione degli obiettivi e la partecipazione attiva ai cambiamenti. Proprio la Intranet, a partire dal mese di maggio 2023, si è presentata in una nuova veste, al passo con la rapida evoluzione dei modi di vivere e lavorare in azienda.
Momento centrale del 2023 è stata poi l'Analisi di Clima che rileva, ogni due anni, la percezione delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo, in Italia e all'estero, con strumenti quantitativi. L'Analisi di Clima 2023 si è svolta a cavallo tra giugno e luglio, con la consulenza metodologica e il supporto operativo di una società

terza che garantisce il totale anonimato ai partecipanti alla survey e che dà anche la possibilità alle persone non vedenti di partecipare direttamente online alla survey attraverso lo screen reader in loro dotazione. Il questionario online - compilabile in 13 lingue su ogni device, aziendale e privato - è stato articolato in 14 domande che hanno indagato la soddisfazione lavorativa, la percezione relativa all'immagine generale del Gruppo e all'efficacia delle nuove modalità di lavoro (smart working e settimana corta), la conoscenza dei temi e dei progetti ESG, la soddisfazione dei clienti e del management. La rilevazione ha fatto registrare il dato più alto di adesione e soddisfazione dei rispondenti dal 2007 ad oggi. In Italia per Aree Professionali, Quadri Direttivi e Dirigenti hanno risposto il 70,8% delle persone, e per le Banche Estere il 77,9%, con un indice di soddisfazione di Gruppo dell'84%. Questo dato conferma che l'evento della fusione di UBI, che aveva influito sui risultati dell'analisi del 2021 in quanto avvenuto pochi mesi prima, è stato ben assorbito dalle persone. Tra gli aspetti interessanti e positivi emerge che il Gruppo è visto sempre più forte e innovativo, le persone sono sempre più fiere di lavorare nel Gruppo Intesa Sanpaolo, condividendone valori, visione e cambiamenti. È inoltre migliorata la percezione del "vertice" - soprattutto sulla capacità di motivare, rispettare gli impegni presi, costruire il futuro - e dei capi diretti. Vengono promosse le nuove modalità di lavoro, che fanno percepire migliore equilibrio tra vita professionale e privata, più autonomia e più produttività, e le politiche interne del Gruppo soprattutto sul rifiuto verso le discriminazioni, in particolare di genere ed età.
Quest'anno sono stati realizzati inoltre oltre 110 attività e progetti di ascolto (feedback, survey, focus group, interviste, ecc.) nelle singole strutture, in Italia e all'estero, che hanno coinvolto la quasi totalità delle persone delle Aree di Governo, Divisioni e società del Gruppo.
La Direzione Centrale Sicurezza sul lavoro, Ambiente ed Energia è la struttura che, nell'ambito del Gruppo, sovrintende alle attività di presidio della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, secondo quanto previsto dalla "Politica della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro" approvata da Intesa Sanpaolo nella figura del Datore di Lavoro individuato dal Consiglio di Amministrazione.
Nell'ambito di tale Politica Intesa Sanpaolo ha implementato ed efficacemente attuato un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro, individuando all'interno della propria struttura organizzativa le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della propria politica di tutela delle persone del Gruppo.
Le responsabilità e le modalità connesse all'attuazione, al mantenimento, al monitoraggio e al miglioramento del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro sono contenute nella Guida di Processo – Gestione della Conformità – Gestione ambito normativo Sicurezza sul lavoro, approvata dalle funzioni aziendali competenti. Le attività descritte nel suddetto documento e le procedure messe in atto consentono di garantire nel tempo la capacità di rispettare le normative vigenti e di perseguire i principi e gli impegni dichiarati nella Politica aziendale in materia. La Guida è stata definita con l'obiettivo di ridurre la possibilità di accadimento di qualunque evento dannoso per le persone, l'ambiente e le parti esterne interessate, controllare i rischi nell'ambito dell'operatività dell'azienda e dei fornitori coinvolti nel contesto aziendale, migliorare progressivamente le prestazioni del Gruppo in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
I rischi per la salute e la sicurezza delle persone del Gruppo sono valutati secondo un approccio multidisciplinare, considerando l'effetto combinato dell'ambiente di lavoro, dei processi e delle attrezzature nonché delle condizioni soggettive dei lavoratori. L'attività di gestione dei rischi per la salute e sicurezza si articola nelle seguenti fasi:
All'interno della Guida sono previsti in modo specifico dei controlli operativi di salute e sicurezza per l'individuazione, prevenzione e gestione delle emergenze, attuando modalità efficaci per prevenire o per minimizzare i rischi. In particolare, sono state definite le modalità per l'individuazione e la nomina degli addetti all'emergenza, le procedure per lo svolgimento dei compiti assegnati per la gestione dell'emergenza, l'organizzazione e l'esecuzione dei controlli periodici e delle esercitazioni di emergenza.
La Guida, inoltre, al fine di presidiare i rischi da interferenze, definisce in modo specifico gli adempimenti in tema di salute e sicurezza in caso di organizzazione di eventi interni o di servizi, forniture e lavori in appalto da svolgersi presso le sedi del Gruppo da parte di fornitori o subfornitori esterni.
Tra i presidi previsti dalla Guida, al fine di valutare gli infortuni, gli incidenti avvenuti e/o mancati (near miss) nei luoghi di lavoro, l'Ufficio Medicina del Lavoro e Rischi Psico Sociali, che garantisce un sempre maggiore presidio delle attività inerenti alla medicina del lavoro (sorveglianza sanitaria, analisi infortuni e malattie professionali, gestione emergenza sanitaria) e ai rischi psico sociali, segnala settimanalmente il riepilogo degli infortuni denunciati all'Ufficio Prevenzione e Protezione che attiva l'istruttoria preliminare. Per ognuno degli infortuni e/o degli incidenti segnalati da Preposti, Coordinatori degli Addetti all'Emergenza, lavoratori o Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) viene effettuata un'attività di verifica da parte dell'Ufficio Prevenzione e Protezione. L'attività prevede la raccolta di tutti gli elementi conoscitivi sia di natura testimoniale sia documentale (es. descrizione attività, attrezzature in uso, ditte presenti, ecc.) e, ove necessario, l'effettuazione di un sopralluogo per individuare la causa primaria dell'evento e definire gli eventuali provvedimenti correttivi da adottare.
Nel settembre 2022 la Direzione Sicurezza sul Lavoro, Ambiente ed Energia e la struttura People Care e Servizi al Personale hanno ritenuto di avviare il Progetto "Tutela 4ALL", in considerazione dei risultati positivi della sperimentazione di analisi e valutazione dei rischi emergenti relativi a tecnostress, carico cognitivo e ageing, che sono state sviluppate nel 2019-2020 nell'ambito del Progetto Salute e Sicurezza 4.0, in linea di continuità con il progetto di ricerca neuroscientifico "Analisi dell'impatto di strategie di intervento di carattere neuroscientifico sul benessere aziendale" ("Tutela Fase 2") a cura del Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center in collaborazione con la Scuola IMT Alti Studi Lucca, concluso nel 2021 e che ha coinvolto circa 8.300 persone afferenti a 9 strutture centrali del Gruppo Intesa Sanpaolo. Lo studio, che ha coinvolto circa 300 persone appartenenti a strutture di Rete, di Direzione e di Società del Gruppo, ha analizzato le 3 dimensioni di interesse suddette: gestione del carico cognitivo (con proposta di training), effetto ageing e tecnostress. L'obiettivo del Progetto di Ricerca è stato quello di creare e testare un sistema di rilevazione e di intervento per migliorare il benessere del Gruppo, con particolare attenzione alle persone con disabilità sensoriale, visiva e uditiva. I risultati del progetto, concluso nel dicembre 2022, sono stati presentati al campione in forma anonima e aggregata nel mese di giugno 2023. In considerazione degli esiti positivi del Progetto "Tutela Fase 2", a fine 2022 è stato avviato il programma di industrializzazione del carico cognitivo – realizzato nell'ambito di CareLab - rilasciato sulla piattaforma "21days" ad aprile 2023 e disponibile per tutte le persone del Gruppo. Seguirà, nel corso del 2024, il processo di industrializzazione per le dimensioni del tecno stress e dell'effetto ageing. Nel 2023 Top Employers Italia ha pubblicato nell'e-Book 2023 "For a better world of Work" una scheda dedicata a "Percorsi per carico cognitivo, tecnostress e ageing" selezionando il progetto di ricerca del Gruppo Intesa Sanpaolo sfociato in un "percorso di allenamento" per alleviare il carico cognitivo. Nell'E-book 2023, Top Employers ha raccolto un ventaglio di pratiche in linea con i trend attuali dando visibilità alle migliori iniziative a livello nazionale e il Gruppo Intesa Sanpaolo ha contribuito presentando un'iniziativa sperimentale realizzata nel corso del 2022, nel più ampio quadro di sensibilizzazione e attività per il benessere delle persone del Gruppo.
Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center hanno anche partecipato all'evento "Persone, città e politiche urbane", tenutosi lo scorso 29 settembre presso il Palazzo delle Stelline di Milano e organizzato da University4SDGs, rete nazionale di associazioni universitarie che promuove i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) presenti all'interno dell'Agenda ONU 2030. "Sostenibilità sociale e benessere" è il tema del tavolo di lavoro guidato, insieme con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dal team interfunzionale che ha coinvolto la Direzione Centrale Sicurezza sul Lavoro, Ambiente ed Energia, People Care e Servizi al Personale e il Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center. A ulteriore conferma dell'attenzione posta dall'Azienda agli aspetti connessi ai rischi psico sociali, nel corso del 2022 è stata implementata la cartella sanitaria utilizzata per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria che viene erogata ogni anno ad una popolazione significativa di lavoratori del Gruppo Intesa Sanpaolo (nel 2023 oltre 27.000). I protocolli adottati per l'effettuazione delle visite mediche hanno lo scopo di valutare lo stato di salute del lavoratore ai contenuti della mansione nel suo complesso e di permettere al medico competente di formulare il relativo giudizio di idoneità con un approccio olistico. In quest'ottica è stato introdotto un nuovo strumento, con lo scopo di raccogliere maggiori evidenze relativamente agli impatti che i rischi emergenti e la trasformazione di quelli tradizionali hanno sulla popolazione dei lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria, con l'obiettivo di individuare eventuali necessità di attivare nuovi processi/iniziative legati al benessere e alla salute dei lavoratori.

L'attuale quadro normativo di tutela di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro - il Decreto Legislativo 81/2008 - oltre ad aver fatto riferimento specifico allo "stress lavoro-correlato" come uno dei rischi oggetto di valutazione e tutela (secondo i contenuti dell'Accordo europeo dell'8 ottobre 2004), ha "demandato alla Commissione Consultiva permanente per la salute sicurezza del lavoro, il compito di elaborare le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato".
L'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL attualmente confluito in INAIL), dopo un'attenta analisi su come è stata gestita la problematica relativa allo stress nei diversi Paesi dell'Unione Europea, ha scelto di riprendere e contestualizzare per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato il modello Management Standards approntato dall'Health and Safety Executive (HSE), validato nel Regno Unito e nella Repubblica Irlandese su più di 26.000 lavoratori.
Il percorso metodologico che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha scelto si basa sull'attività di ricerca iniziata nel Dipartimento di Medicina del Lavoro dell'ISPESL, ora INAIL, e si articola in due macro-fasi: una necessaria/obbligatoria (valutazione preliminare) e una eventuale (valutazione approfondita).
La Valutazione preliminare obbligatoria, che deve essere oggettiva, complessiva e, quando possibile, parametrica, consiste nella rilevazione degli "indicatori di rischio da stress lavoro-correlato verificabili e ove possibile numericamente apprezzabili", individuati dalla Commissione Consultiva, appartenenti a tre famiglie distinte:
I. Eventi sentinella (es. indici infortunistici; assenze per malattia; turnover, ecc.)
II. Fattori di contenuto del lavoro (es. ambiente, carichi e ritmi di lavoro; orario e turni, ecc.).
III. Fattori di contesto del lavoro (es. cultura organizzativa, autonomia decisionale e controllo, comunicazione, ecc.).
La valutazione viene effettuata su Gruppi Omogenei (G.O.), gruppi di lavoratori omogenei dal punto di vista dell'esposizione al rischio in relazione all'ambiente, alle attrezzature, ai compiti lavorativi e alla loro combinazione.
L'applicazione del metodo di valutazione sopra indicato è effettuata da un gruppo di gestione della valutazione che programma, coordina e applica l'intero processo valutativo di ciascuna Società del perimetro Italia.
Tale Gruppo è costituito dal Datore di Lavoro (o suoi delegati), dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (ed Addetti SPP), dai Medici Competenti Coordinatori e territoriali oltre a eventuali specialisti esterni (psicologi/ergonomi/etc.). Si avvale inoltre delle funzioni aziendali ritenute necessarie in relazione alle caratteristiche della società (Risorse Umane, Organizzazione, Formazione, Legale ecc.) coinvolgendo i lavoratori e/o i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
Il Gruppo di valutazione raccoglie i dati relativi agli "eventi sentinella" e provvede alla compilazione finale delle liste di controllo: "contenuto del lavoro" e "contesto del lavoro", definendo così la classificazione del livello di rischio (basso/medio/elevato).
La valutazione approfondita è invece una fase eventuale il cui obbligo viene introdotto solo in caso di identificazione di condizioni di rischio medie o elevate e nel caso in cui gli interventi correttivi messi in atto dall'azienda non risultino efficaci. È finalizzata alla valutazione della "percezione soggettiva" dei lavoratori e viene attuata attraverso strumenti e metodologie specifiche (es. questionari, focus group ecc.). Nelle aziende di maggiori dimensioni tale fase può essere realizzata tramite un campione rappresentativo di lavoratori.
Dall'entrata in vigore dell'obbligo nel gennaio 2011 Intesa Sanpaolo ha portato a termine 95 valutazioni preliminari applicate a circa 70 gruppi omogenei comprensivi di tutti i lavoratori di Intesa Sanpaolo del perimetro Italia, mappando interamente l'organizzazione ed estendendo l'attività a tutte le società prodotto e le banche del gruppo successivamente incorporate in Intesa Sanpaolo, nell'ambito delle approvazioni degli specifici documenti di valutazione dei rischi.
Come previsto dall'art. 29 comma 3 del d.lgs. 81/2008, la valutazione dei rischi è stata rielaborata in presenza di modifiche organizzative del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, o comunque effettuata una nuova valutazione trascorsi due/tre anni dall'ultima.

Pur in assenza di classificazioni di rischio medio-alto, Intesa Sanpaolo ha inoltre ritenuto di effettuare delle valutazioni approfondite, come strumento descrittivo e conoscitivo più completo di tutte le dimensioni organizzative, per i gruppi di lavoratori maggiormente noti in letteratura scientifica come esposti a questo rischio (es. lavoratori di contact-center, lavoratori notturni, guardie, autisti, ecc.), oltre che ai nuovi modelli tempo per tempo introdotti (es. filiali new concept, filiali ad orario esteso, filiali digitali, ecc.).
Nell'ottobre 2023 si è concluso l'aggiornamento della valutazione preliminare per lo stress lavoro correlato nella rete. Sono stati esaminati 25 gruppi omogenei dei comparti Retail ed Exclusive (filiali tradizionali e New-Concept), Imprese, le filiali Digitali (tradizionali e remote), le filiali Agribusiness e Terzo settore e gli Specialisti Sviluppo Estero e di Protezione. Per la valutazione preliminare è stato utilizzato il metodo emanato dall'Inail nel 2011 ed aggiornato nel 2017. I risultati hanno permesso di classificare tutti i gruppi in fascia di rischio bassa, evidenziando alcune aree di miglioramento in parte diverse a seconda del gruppo omogeneo. Parallelamente si è svolta la valutazione approfondita in collaborazione con il dipartimento di Scienze biomediche e cliniche "Luigi Sacco" dell'Università degli Studi di Milano, suddivisa in due fasi: quantitativa e qualitativa. Per la fase quantitativa sono stati interessate 1559 persone e di queste 680 hanno partecipato alle attività di compilazione assistita di questionari per la rilevazione delle condizioni di benessere in azienda. Per consentire una maggiore partecipazione si è scelto di utilizzare, per la prima volta, una modalità di somministrazione a distanza in modalità assistita dagli Specialisti dell'Università di Milano. Tra i questionari proposti è stata inserita una scala per la rilevazione del tecnostress, attualmente considerato uno dei rischi emergenti più preoccupanti nell'ambito dell'evoluzione del modo di lavorare, e delle sue componenti (tecno-overload, tecno-invasion, tecno complexity).
Successivamente all'analisi dei risultati del questionario, un sottogruppo di 204 partecipanti, è stato invitato prendere parte a 17 focus-group di approfondimento qualitativo delle criticità organizzative, in funzione della mansione e della struttura di appartenenza. A completamento dell'attività di valutazione approfondita sono stati condotti dagli specialisti psicologi che collaborano con la banca, ulteriori 8 focusgroup al fine di esplorare le criticità correlate a variabili precise non esaminate precedentemente: le differenze di genere (M/F), le differenze per classi di età (Under 50/Over 50), le persone in prolungato home-working poiché in condizioni di fragilità e quelli rientrati in presenza dopo un lungo periodo di home working. Anche nella fase approfondita sia le indagini quantitative che qualitative hanno evidenziato una condizione di sostanziale benessere con l'indicazione di alcune aree di miglioramento a seconda del gruppo omogeneo. I risultati di entrambe le fasi di valutazione saranno pubblicati nel documento di valutazione dei rischi in approvazione nel 2024. Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020- 2025, rappresenta lo strumento fondamentale di pianificazione centrale degli interventi di prevenzione e promozione della salute da realizzare sul territorio. Nell'ambito di tale Piano, alcune Regioni, tramite le Aziende Sanitarie Locali (ASL/ATS), ad oggi ATS Lombardia, ASL Toscana Nord-Ovest, ASL Bari, ASL Taranto, ASL Lecce, ASL Brindisi – seguiranno poi altre del Paese – si sono già attivate con Piani Mirati di Prevenzione (PMP), che vedono coinvolta Intesa Sanpaolo – con altri Istituti e ABI – in particolare sul rischio stress lavoro correlato, con l'obiettivo di sensibilizzazione sul tema e, più in generale, sui rischi psico-sociali. Il PMP ha come orientamento principale quello di favorire l'emersione di buone prassi, sia sulla valutazione e gestione dello stress lavoro correlato (SLC) e come «gold standard» sulla valutazione e gestione dei rischi psico-sociali. Il Piano prevede l'ingaggio delle aziende tramite incontri e distribuzione del materiale informativo; una compilazione da parte di ciascuna Banca di una scheda di auto-valutazione relativa alla descrizione del processo che la stessa ha seguito per la valutazione dello SLC; una compilazione da parte di tutti i lavoratori di un questionario di percezione del rischio. Per quest'ultima fase, nel corso del 2023, le persone destinatarie dell'iniziativa sono state circa 1.000 nella Regione Puglia. L'attività proseguirà anche nel 2024/2025 e gli step successivi verranno definiti dalle stesse ASL/ATS a seguito dei risultati che emergeranno.
In coerenza con il Piano di Impresa 2022-2025 e con il Progetto HSE (Health Safety & Environment) 4.0 ad esso correlato volto a valutare, attraverso nuove metodologie e applicazioni avanzate, tra l'altro, le vulnerabilità soggettive, a giugno 2023 Intesa Sanpaolo ha ottenuto l'Attestazione di Conformità per la «Gestione della salute e sicurezza sul lavoro – salute psicologica e sicurezza sul lavoro – Linee guida per la gestione dei rischi psico sociali (ISO 45003), da parte di un ente terzo di certificazione. La certificazione ISO 45003 rappresenta un riconoscimento significativo dell'impegno per la promozione di un ambiente lavorativo sano e sostenibile.
Questa certificazione è il risultato di un approccio proattivo alla gestione dei rischi psico-sociali, che tiene conto dei risultati dell'implementazione di pratiche e politiche conformi alle norme internazionali stabilite per garantire il benessere psicologico dei dipendenti. La conformità a tali norme non solo evidenzia la dedizione al rispetto delle migliori pratiche del settore, ma sottolinea anche la volontà di creare un ambiente lavorativo che favorisca la produttività, la soddisfazione dei dipendenti e la sostenibilità aziendale nel lungo termine.
Annualmente viene effettuata una riunione di Riesame del Sistema di Gestione HSE, nella quale l'Alta Direzione valuta i risultati ottenuti e definisce nuovi obiettivi quali/quantitativi relativi al miglioramento delle prestazioni di salute e sicurezza per l'anno in corso. Attraverso un costante monitoraggio degli indicatori di sistema e un piano annuale di verifiche interne, la Direzione Sicurezza sul Lavoro, Ambiente e Energia rendiconta annualmente il livello di raggiungimento dei target definiti dall'Alta Direzione. Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha mantenuto la certificazione di conformità del proprio Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro alla norma ISO 45001; le attività di verifica condotte da parte terza hanno interessato un campione rappresentativo di filiali e palazzi e coinvolto le principali strutture centrali, il personale di filiale, i medici competenti, i Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza e il personale dei fornitori afferenti alle ditte di manutenzione e di pulizia. La certificazione conseguita copre tutte le filiali e palazzi di Intesa Sanpaolo del perimetro Italia. L'Ente di certificazione ha inoltre confermato che l'organizzazione ha pienamente implementato i propri protocolli di gestione del rischio in linea con i requisiti normativi nazionali e di settore vigenti. Coerentemente con il ruolo di centralità attribuito da Intesa Sanpaolo alla medicina del lavoro, sia quale strumento primario di prevenzione, sia, in ottica prospettica, per la promozione della salute, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha scelto di proseguire nel percorso di sistematizzazione mantenendo il protocollo Biosafety Trust Certification, che valorizza l'insieme di best practice di riferimento per minimizzare i rischi di diffusione delle malattie infettive trasmissibili e non nei luoghi di aggregazione pubblici e privati. Intesa Sanpaolo (nella figura del Datore di Lavoro) – con la collaborazione del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e dei Medici Competenti, previa consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza – elabora e mantiene aggiornato il Documento di Valutazione dei Rischi che fra l'altro contiene:
Nel corso del 2023 è stato redatto il "Piano Pandemico" per il contenimento della diffusione di qualsiasi agente biologico patogeno in ottemperanza con quanto previsto dal Decreto legislativo 81 del 2008, secondo il quale il datore di lavoro ha l'obbligo di individuare i rischi generali e i rischi specifici connessi alle particolari modalità di esecuzione del rapporto di lavoro e predisporre le misure di prevenzione e protezione adeguate, e con quanto raccomandato dall'OMS e dai regolamenti attuativi dello Stato italiano. L'obiettivo del Piano è rafforzare la preparazione ad una eventuale pandemia a livello nazionale e locale, in modo da riconoscere tempestivamente l'inizio della pandemia, minimizzare il rischio di trasmissione, limitandone la morbosità e la mortalità e, di conseguenza, ridurre l'impatto sui servizi sanitari e sociali, assicurando il mantenimento dei servizi essenziali. Il gruppo Intesa Sanpaolo, in seguito all'intensificarsi dell'attività sismica legata al fenomeno del bradisismo nell'area dei Campi Flegrei ed in ragione dell'innalzamento del livello di criticità ad "attenzione", ha predisposto una serie di procedure da seguire parallelamente ad iniziative atte a tenere costantemente informate tutte le strutture del Gruppo. In particolare, è stato predisposto il "Piano per la gestione emergenza scenario rischio vulcanico nell'area dei Campi Flegrei" nel quale vengono definite le eventuali azioni operative ed organizzative a cui ciascuna Struttura Organizzativa coinvolta dovrà far riferimento in base allo scenario di allerta per rischio vulcanico registrato, indicando le misure da attuare, in base al livello di allerta, al fine di tutelare la salute e sicurezza di tutte le persone che possono essere presenti negli asset aziendali, in coerenza con quanto contenuto nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ex D.lgs. n. 81/2008 e le procedure indicate nel Piano di Emergenza allegato al DVR. Nel corso dell'anno si è fatto fronte ad emergenze causate da eventi alluvionali nelle Marche, in Emilia-Romagna e in Toscana. Sono quindi state attivate le strutture di Gestione Emergenze e i livelli del Modello di Gestione delle Crisi, predisponendo tutte le attività necessarie per la sicurezza delle persone, con l'attivazione del supporto psicologico e di tutti gli interventi necessari al rientro (ripristino delle strutture danneggiate, monitoraggi ambientali, verifica da parte di Medici Competenti). Per quanto riguarda il perimetro estero è stato sviluppato un modello di gestione dei rischi per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori presso le filiali estere in coerenza alla Politica, alle Guide di processo ed alle strategie OH&S (Organizational Health & Safety) della Capogruppo. Per le suddette filiali Intesa Sanpaolo e per le Subsidiary Banks sono state identificate le situazioni di rischio e sono stati rilasciati i relativi piani di miglioramento. In particolare, per le Banche del perimetro ISBD, nel corso del 2023, sono proseguite e
sono state perfezionate le attività relative al progetto di Gruppo "People Security & Resilience" con la finalità di migliorare la capacità del Gruppo di rispondere ad eventi critici imprevisti, con potenziale impatto sulla sicurezza delle persone e delle banche coinvolte, sfruttando le sinergie tra il livello centrale e quello locale. Tra le attività principali si evidenziano:
La crescente complessità e dinamicità del contesto, oltre che la sempre maggiore rilevanza dei rischi di conformità, di continuità operativa, reputazionali e dei c.d. rischi emergenti legati al Next Way of Working e al cambiamento climatico, rendono necessario rinnovare il modello di valutazione dei rischi HSE in ottica 4.0, sensibilizzando sull'impatto delle nuove tecnologie digitali sul lavoro e sui luoghi di lavoro e sulle correlate sfide e opportunità in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con l'obiettivo di aumentare l'efficienza dei presidi messi in atto e delle azioni di mitigazione. Le strategie per il raggiungimento di tali obiettivi portano ad una evoluzione della valutazione delle "vulnerabilità" esistenti e delle misure preventive poste in essere, attraverso un modello di valutazione della vulnerabilità integrata (edifici, persone, processi), per disciplinare la gestione di situazioni critiche conseguenti sia ad eventi di portata settoriale, sia a fenomeni catastrofici estesi che possono colpire l'azienda. La valutazione e il relativo documento vengono aggiornati, almeno una volta l'anno, in relazione all'evoluzione tecnica nonché alle significative modifiche del processo produttivo e dell'assetto organizzativo dell'azienda tali da incidere sull'esposizione al rischio dei lavoratori. Questo impegno è stato assolto anche nel 2023 con la messa a disposizione di tutte le persone del Gruppo del documento aggiornato.
A seguito di un accordo sindacale del 2021 sono stati rinnovati i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) di Gruppo i cui ambiti di competenza sono definiti su base territoriale. La rappresentanza in Italia attualmente è costituita da 96 persone che rappresentano quasi il 100% dei lavoratori. Con questa rappresentanza sono pienamente operative le procedure di consultazione (svolte 14 Riunioni di Consultazione nel corso dell'anno) e partecipazione al complessivo sistema di gestione della salute e sicurezza come previsto dalla normativa nazionale di riferimento.
Per quanto riguarda il perimetro estero è stato sviluppato un modello di gestione dei rischi per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori presso le filiali estere in coerenza alla Politica, alle Guide di processo ed alle strategie OH&S (Organizational Health & Safety) della Capogruppo. Per le suddette filiali Intesa Sanpaolo e per le Subsidiary Banks sono state identificate le situazioni di rischio e sono stati rilasciati i relativi piani di miglioramento.
Con Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center e la Scuola IMT Alti Studi di Lucca è in corso il progetto di ricerca denominato "Tutela4HCI", che ha lo scopo di indagare la Human Computer Interaction (HCI) di persone del Gruppo e le caratteristiche inerenti in relazione a variabili soggettive (ad es. demografiche). Il progetto vuole mappare un campione della popolazione sia di sede centrale sia di rete allo scopo di analizzare quali fattori incidono sulle interazioni delle persone di Intesa Sanpaolo con i mezzi tecnologici, in attuazione del protocollo sanitario del Gruppo, fornendo informazioni utili relative a risorse cognitive, controllo sulla propria performance, carico cognitivo, percezione della tecnologia ecc. con particolare attenzione a soggetti con difficoltà di apprendimento digitale. Il progetto di ricerca "Tutela 4HCI" è stato avviato a novembre 2022 e avrà una durata prevista di circa 30 mesi.
Sono state coinvolte oltre 5.500 persone del Gruppo (panel appartenente sia alla Rete che alla Direzione e bilanciato per genere, età, mestieri e distribuzione geografica) per le quali era già stata pianificata la visita medica periodica di Sorveglianza Sanitaria. Il 29 settembre 2023 si è conclusa la survey iniziale del progetto che ha visto 1.922 accessi e 1.204 risposte complete: il 73% dei partecipanti è risultato quindi idoneo alla fase di training che si svilupperà nel corso del 2024. I risultati di questa prima fase saranno presentati al panel dei partecipanti durante un seminario condotto da Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center in collaborazione con la Scuola IMT Alti Studi di Lucca e la Direzione Sicurezza sul Lavoro, Ambiente ed

Energia, ad inizio anno 2024. Nel 2023 è stato avviato un nuovo progetto di ricerca applicata dal titolo "Risk Aversion 4ISP", commissionato dalla struttura Salute e Sicurezza (Direzione Centrale Sicurezza sul Lavoro Ambiente ed Energia) e dal Museo del Risparmio. Il progetto sperimentale, che sarà anch'esso realizzato dal Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center, in collaborazione con il suo partner scientifico Scuola IMT Alti Studi Lucca, mira a indagare l'esistenza di una correlazione tra genere ed avversione al rischio (finanziario e relativo alla salute) delle persone del Gruppo che volontariamente parteciperanno alla ricerca. Il progetto si realizzerà attraverso l'analisi sperimentale dei valori di cortisolo e testosterone presenti nei campioni salivari, affiancata dai risultati di alcuni task comportamentali eseguiti al personal computer. Per la definizione del campione nei mesi di novembre e dicembre 2023 le persone operanti in alcuni palazzi di Milano, sono state invitate alla compilazione di una survey per la profilatura e la raccolta delle adesioni. Alla fase sperimentale che sarà avviata nel 2024, hanno scelto di partecipare 1.013 persone del Gruppo ed 812 di queste hanno dato disponibilità anche per la fase "in presenza", per la raccolta del campione salivare.
Per quanto attiene infine alle misure di sicurezza e protezione personale connesse alla pandemia da COVID-19, con il supporto di Medici Competenti Coordinatori, è stato disposto il sostanziale superamento dell'approccio prudenziale mantenuto pur a fronte della cessazione dello stato di emergenza nel marzo 2022. A partire dal 1° marzo 2023 sono state pertanto sospese le disposizioni interne in tema di distanziamento interpersonale con conseguente superamento della distanza minima di un metro per tutte le attività in presenza, con il ritorno alle capienze ordinarie massime previste in base alla configurazione degli spazi e la rimozione delle barriere in plexiglass ove presenti. È stata peraltro ribadita l'importanza di comportamenti individuali responsabili ed in particolare la raccomandazione all'uso di dispositivi di protezione FFP2 nei contesti di maggiore aggregazione e per condizioni di fragilità, alla corretta igienizzazione delle mani e delle postazioni, nonché all'areazione degli ambienti. Dal 1° settembre 2023, facendo seguito alle mutate previsioni di legge, è stato abolito l'obbligo di isolamento domiciliare in caso di positività, sostituito dalla raccomandazione di una serie di precauzioni generalmente valide per prevenire la trasmissione delle infezioni respiratorie (per i sintomatici, permanenza a casa fino al termine dei sintomi; corretto utilizzo delle mascherine FFP2 nei luoghi di lavoro e nelle aree break e di ristorazione aziendale; distanziamento interpersonale; igienizzazione delle mani). Conseguentemente è venuto meno l'obbligo di segnalare i casi di positività a Medicina del Lavoro tramite lo strumento aziendale preposto. Continua infine ad essere prevista una maggiore attenzione per i lavoratori in situazioni di vulnerabilità con l'estensione del lavoro agile da casa, in linea con quanto progressivamente statuito dalle disposizioni legislative. In virtù di quanto previsto dalla Legge 3 luglio 2023 n. 85, nel corso dei mesi di settembre e ottobre 2023 sono stati visitati dai medici competenti aziendali oltre 1.500 persone in smart working continuativo (o astensione cautelativa) per fragilità Covid. Queste valutazioni hanno soprattutto permesso di raccogliere dati sanitari che, in forma anonima e aggregata, andranno ad integrare l'indagine epidemiologica 2023, fornendo spunti di riflessione sulla modalità di lavoro di queste persone.


| Finanziamenti e servizi per un'economia sostenibile, green e circular | 229 |
|---|---|
| Cultura e iniziative green e di sostenibilità | 236 |
L'Unione Europea ha definito tra le priorità strategiche la trasformazione dell'economia in chiave moderna, competitiva ed efficiente sotto il profilo delle risorse, preservando nel contempo l'ambiente naturale, affrontando i cambiamenti climatici e rendendo l'Europa neutra in termini di emissioni di CO2 entro il 2050. Tra i pilastri finanziari alla base dell'obiettivo UE, si evidenziano il Green Deal del 2019 e i piani nazionali di ripresa e resilienza nell'ambito del Next Generation EU. A dicembre 2023, il vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) ha dichiarato l'urgente necessità di affrontare le crisi globali interconnesse del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità nel contesto del più ampio raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Intesa Sanpaolo ha sempre creduto che fare banca significhi essere parte attiva e motore della trasformazione del contesto economico e sociale di riferimento. Consapevole del proprio ruolo e contributo nei processi di sviluppo sostenibili, da tempo è in prima linea nella sfida di accelerare la transizione verso un'economia a basse emissioni per il raggiungimento degli obiettivi climatici globali e contribuire alla protezione del capitale naturale; nondimeno, il Gruppo prende in considerazione il suo potenziale impatto per una trasformazione giusta (Just Transition), al fine di promuovere processi di transizione in modo socialmente equo. Lo testimoniano l'adesione alla Net Zero Banking Alliance e la partecipazione alla Glasgow Financial Alliance for Net Zero (GFANZ), la coalizione globale di importanti istituzioni finanziarie impegnate ad accelerare la decarbonizzazione dell'economia; inoltre il Piano d'Impresa 2022-2025 contiene un grande focus sul clima e delinea chiare direttrici per il Gruppo a favore della transizione ecologica, con finanziamenti e plafond dedicati a supporto della green e circular economy e della transizione ecologica.
La trasformazione profonda del sistema deve essere costantemente accompagnata dal coinvolgimento di tutti gli stakeholder: Intesa Sanpaolo contribuisce a creare occasioni di confronto che favoriscono la cultura del cambiamento in ottica di sostenibilità attraverso iniziative di engagement, formazione, partecipazione ai tavoli di lavoro e iniziative di sensibilizzazione.
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Transizione verso un'economia sostenibile, green e circular |
Nuovo credito in relazione agli ambiti di applicazione della Missione 2(1) del PNRR |
ƒ Erogati ~€44,9mld nel periodo 2021-2023 |
ƒ Nuovo credito a supporto della transizione ecologica: ~€76mld crediti nell'ambito del PNRR (2021- 2026) |
| Finanziamenti in ambito sostenibilità ambientale(2) |
ƒ Nel 2023 erogati ~€3,7mld, pari al 6,2% del totale dei finanziamenti |
ƒ Supporto ai clienti nella transizione ESG/climate |
|
| di cui Mutui Green | ƒ Nel 2023 erogati Mutui Green per ~€1,7mld (~€4,3mld nel periodo 2022-2023) |
ƒ Ulteriore impulso al credito sostenibile per i clienti retail con particolare attenzione alla transizione ecologica: €12mld di credito green agli individui nell'orizzonte di Piano 2022- 2025 |
(1) Focalizzata sul supporto di green economy, circular economy e transizione ecologica.
(2) A partire dal 2023 la rendicontazione segue le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili approvate dal Gruppo a fine 2022. Sono considerati in tale classificazione i finanziamenti rientranti nelle categorie sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale, "altra sostenibilità". In particolare la categoria "altra sostenibilità" include le operazioni non finalizzate associate a covenant/kpi sostenibili. Tali covenant/kpi devono essere documentabili in fase di proposta e/o nel corso della durata dell'operazione e coerenti con le categorie di classificazione definite nelle Regole. I finanziamenti sostenibili si compongono delle tre categorie suddette. Per un maggiore dettaglio rispetto alla rendicontazione secondo le suddette Regole si rimanda alla pag. 309.

INDICATORI DI PERFORMANCE, RISULTATI CONSEGUITI E OBIETTIVI
| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti in ambito "altra sostenibilità"(3) |
ƒ Nel 2023 erogati ~€3,6mld | ƒ Supporto all'economia sostenibile | |
| Finanziamenti sostenibili(3) |
ƒ Nel 2023 erogati ~€11mld | ||
| Circular economy | ƒ Plafond creditizio circular economy(4): €5,6mld erogati nel 2023 (€8,7mld dal 2022) |
ƒ €8mld dedicati alla circular economy | |
| ƒ Prosegue la collaborazione con la Fondazione Ellen MacArthur, di cui Intesa Sanpaolo è Strategic Partner, attraverso un rinnovato accordo triennale 2022-2024 |
|||
| Finanziamenti ESG Linked per le Piccole Medie Imprese: S-Loan |
ƒ Continuo arricchimento della gamma di prodotti S-Loan dedicati alle PMI per finanziare progetti volti a migliorare il loro profilo di sostenibilità (6 linee di prodotti: S-Loan ESG, S-Loan Diversity, S-Loan Climate Change; S-Loan Agribusiness, S-Loan Tourism e S-Loan CER). ~€5,2mld concessi dal lancio, di cui ~€1,7mld nel 2023 |
ƒ Supporto all'economia sostenibile | |
| Cultura e iniziative green e di sostenibilità |
ƒ Attivati 13 Laboratori ESG (Venezia, Padova, Brescia, Bergamo, Cuneo, Bari-Taranto, Roma, Napoli-Palermo, Milano, Torino e Firenze), punti di incontro fisico e virtuale per supportare le PMI nell'approccio alla sostenibilità, e un'evoluzione dei servizi di consulenza offerti dai partner |
ƒ Supporto alle PMI/Corporate nel perseguimento dei propri obiettivi di sostenibilità aumentando i servizi di consulenza specializzata offerti attraverso l'attivazione di almeno un Laboratorio ESG in ogni Direzione Regionale al 2025 e di ~100 specialisti ESG dedicati |
|
| Green e Social Bond Report |
ƒ A marzo 2024 è stato pubblicato il terzo Green and Social Bond Report basato su una rendicontazione annuale secondo il Portfolio approach. Il Gruppo effettua una rendicontazione che stima gli impatti e i benefici ottenuti per l'intero portafoglio dei finanziamenti ammissibili per ognuna delle categorie green. In totale nel corso del 2023 sono state evitate 6,5mln di tonnellate di CO2 eq [i] |
ƒ Supporto all'economia verde |
(3) A partire dal 2023 la rendicontazione segue le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili approvate dal Gruppo a fine 2022. Sono considerati in tale classificazione i finanziamenti rientranti nelle categorie sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale, "altra sostenibilità". In particolare la categoria "altra sostenibilità" include le operazioni non finalizzate associate a covenant/kpi sostenibili. Tali covenant/kpi devono essere documentabili in fase di proposta e/o nel corso della durata dell'operazione e coerenti con le categorie di classificazione definite nelle Regole. I finanziamenti sostenibili si compongono delle tre categorie suddette. Per un maggiore dettaglio rispetto alla rendicontazione secondo le suddette Regole si rimanda alla pag. 309.

| Macrotema | Progetti/Indicatori | Azioni/Risultati 2023 Valore cumulato dal 2022 |
Obiettivi di Piano al 2025 Valore cumulato 2022-2025 |
|---|---|---|---|
| Green Bond | ƒ Nel corso del 2023 sono stati emessi Green Bond per complessivi ~€5,17mld di euro, in particolare: a febbraio 2023 è stata collocata un'emissione Senior Non Preferred Green dual tranche per complessivi €2,25mld; a marzo 2023 è stata finalizzata un'emissione Senior Non Preferred Green destinata al mercato in sterline, per un valore nominale di 600 milioni; a maggio 2023 è stato collocato un Green Bond in formato Senior Preferred dual tranche per complessivi €2,25mld |
ƒ Supporto all'economia verde |
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, in linea con i principi del Codice Etico e le Regole in materia di politica ambientale ed energetica, ha sempre prestato una particolare attenzione all'offerta di prodotti e servizi green volti alla clientela anche al fine di contribuire al contrasto al cambiamento climatico.
Inoltre, in considerazione dell'evoluzione di fattori regolamentari e di mercato, per una maggiore trasparenza interna ed esterna rispetto ai prodotti e alle operazioni ritenute sostenibili e in linea con quanto previsto dalle Linee Guida di European Banking Authority (EBA), sono state definite le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili.
Nel Piano d'Impresa 2022-2025 è attribuito grande rilievo agli obiettivi correlati alla transizione verso un'economia a basse emissioni sostenendo le iniziative e i progetti green a favore dei propri clienti.
Per dare impulso e sostegno concreto alla green economy, il Gruppo si è impegnato con specifici plafond e ha sviluppato un'offerta, ampia e diversificata, di prodotti di finanziamento e di consulenza, dedicati a tutte le tipologie di clienti, in Italia e all'estero. In particolare, Intesa Sanpaolo ha dato la disponibilità di 88 miliardi di euro a supporto della green economy, della circular economy e della transizione ecologica, di cui 76 miliardi di euro in relazione agli ambiti di applicazione della Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)(5) e 12 miliardi di euro di nuovo credito green agli individui; in tale ambito, è stato inoltre confermato nel nuovo Piano l'impegno per l'economia circolare, promuovendo la diffusione di tale modello anche con il supporto della Fondazione Ellen MacArthur e rinnovando il plafond dedicato(6) con 8 miliardi di nuovo credito.
L'attenzione di Intesa Sanpaolo per il supporto alla transizione ESG si realizza anche attraverso l'emissione di bond dedicati al finanziamento di progetti di natura ambientale. Per queste emissioni la Banca ha sviluppato appositi Framework conformi ai Green Bond Principles e alle Sustainability Bond Guidelines di ICMA.
Le risorse finanziarie da sole non sono però sufficienti ad abilitare la trasformazione sostenibile delle imprese; servono lo sviluppo di una nuova cultura aziendale orientata alla sostenibilità e l'acquisizione di competenze specifiche. A tale scopo la Banca ha studiato un'ampia e articolata proposta che integra una piattaforma di formazione online dedicata, programmi di formazione e accompagnamento su misura e laboratori ESG.
La partecipazione al dibattito internazionale sviluppatosi sui temi della sostenibilità ambientale fa parte dell'impegno del Gruppo verso la spinta al cambiamento globale, accompagnata anche da numerose iniziative per la diffusione della cultura ambientale che vedono coinvolte le diverse Divisioni e Società del Gruppo.
(5) 2021-2026.
(6) Plafond, dedicato a circular e green economy, che prevede specifici incentivi.
Nel 2023, le erogazioni del Gruppo rientranti nella categoria sostenibilità ambientale(8) sono state pari a circa 3,7 miliardi di euro, corrispondenti al 6,2% del totale dei finanziamenti del Gruppo.
L'offerta coinvolge tutti i segmenti di clientela: privati (51,7%), imprese e Terzo Settore (5,5%), corporate (42,9%).
Inoltre, il programma Motore Italia Transizione Energetica (il programma del Gruppo che prevede una serie di iniziative per incentivare gli investimenti in energia da fonti rinnovabili), nell'ambito del plafond di 76 miliardi di euro relativo agli ambiti di applicazione della Missione 2 del PNRR, mette a disposizione diversi strumenti: finanziamenti per ridurre la dipendenza energetica, strumenti per mitigare l'aumento dei costi delle materie prime, servizi di consulenza specializzata per facilitare l'accesso a bandi e la realizzazione di progettualità complesse.
Il nuovo Piano d'Impresa ha previsto un ulteriore impulso al credito sostenibile per i clienti retail con particolare attenzione alla transizione ecologica, mettendo a disposizione 12 miliardi di euro di credito green agli individui. Nel 2023 è proseguito l'impegno della Banca verso la clientela retail attraverso l'erogazione di mutui e prestiti con finalità ambientali.
Le disposizioni della Direttiva Europea sul rendimento energetico nell'edilizia (EPBD) prevedono la progressiva riqualificazione del patrimonio immobiliare dei Paesi dell'UE. In quest'ottica, il sistema bancario è sollecitato a svolgere un ruolo trasformativo nell'indirizzare gli investimenti finanziari verso le attività che possono contribuire a ridurre la dipendenza dell'Unione Europea dai combustibili fossili, favorendo il raggiungimento degli obiettivi climatici dell'UE per le emissioni zero entro il 2050.
Le soluzioni di finanziamento proposte dalla Banca sono disponibili non solo per supportare l'acquisto o la costruzione di un immobile con elevata efficienza energetica, ma anche per chi desidera migliorare il rendimento energetico attraverso, ad esempio, la sostituzione di infissi e di caldaie ad alte rese, l'acquisto di mezzi ecologici e l'installazione di pannelli solari e fotovoltaici.
La Banca propone Green - Mutuo Domus: un mutuo ipotecario a condizioni agevolate (riduzione del TAN e gratuità della certificazione energetica per le finalità inerenti alla ristrutturazione) che permette l'acquisto e la costruzione di un immobile a uso abitativo nel territorio italiano in classe energetica elevata (uguale o superiore alla B) o la ristrutturazione di un immobile a uso abitativo nel territorio italiano con miglioramento di almeno una classe energetica.
Nel 2023 sono stati erogati circa 12.100 mutui green, per un corrispettivo pari a circa 1,7 miliardi di euro.
A tal proposito Intesa Sanpaolo partecipa al progetto EeMAP (Energy efficient Mortgages Action Plan).
Nell'ambito di EeMAP, Intesa Sanpaolo ha inoltre aderito all'Energy Efficient Mortgage Label (EEML), un progetto che ha come obiettivi quello di massimizzare l'allineamento normativo del portafoglio con i principali sviluppi giuridici e politici, come la tassonomia dell'UE, la direttiva sul credito ipotecario (MCD, Mortgage Credit Directive), il regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR, Capital Requirements Regulation) o equivalenti a livello internazionale.
Nell'ambito del progetto EEML, a partire dal 2021, Intesa Sanpaolo riporta i dati aggregati trimestrali sul portafoglio green e sul portafoglio standard.
L'offerta green è arricchita da una serie di servizi dedicati, alcuni dei quali offerti da aziende partner. Si tratta di servizi accessori e facoltativi che aiutano, ad esempio, a valutare il possibile risparmio derivante da interventi di riqualificazione energetica.
In coerenza al contesto normativo definito dal Regolamento EU 2020/852 sulla Tassonomia Europea, Intesa Sanpaolo ha messo in atto una serie di attività volte a disporre delle informazioni relative al rendimento energetico degli immobili a garanzia delle pratiche di mutuo.
La conoscenza e completezza delle informazioni relative agli immobili oggetto di ipoteca assume un duplice rilievo strategico per la Banca:
• miglior consapevolezza del patrimonio immobiliare a garanzia dei mutui con particolare riguardo al livello di qualità energetica dello stesso;
(7) Per ulteriori approfondimenti si rimanda al 2023 Climate Report [i].
(8) La rendicontazione segue le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili approvate dal Gruppo a fine 2022. Per un maggiore dettaglio rispetto alla rendicontazione secondo le suddette Regole si rimanda alla pag. 309 della sezione Indicatori.

• rendersi parte attiva per proporre alla clientela eventuali interventi di riqualificazione dell'immobile finalizzati a ridurre i consumi energetici e tutelare il valore del patrimonio immobiliare dei Clienti.
Tra i prodotti assicurativi che mirano a coprire le esigenze assicurative del cliente in ambito Famiglia, Salute e Beni, la polizza XME Protezione pone particolare attenzione alla tutela dagli eventi calamitosi, offrendo protezione per danni causati da eventi atmosferici come alluvioni, inondazioni e bombe d'acqua. La copertura arriva a rimborsare fino all'80% del valore di ricostruzione. A dicembre 2023 risultano sottoscritte circa 470.000 polizze XME Protezione con copertura alluvione e terremoto.
Nell'ambito dei prodotti assicurativi motor, la polizza auto ViaggiaConMe presenta una soluzione a consumo chilometrico che, oltre a sensibilizzare il cliente all'utilizzo responsabile del veicolo, risparmiando sul premio assicurativo a valle di un uso minore dell'auto (monitorato tramite un device tecnologico installato nella vettura), include nell'assistenza e soccorso stradale 24 ore su 24 anche una copertura gratuita per la bicicletta (anche e-bike) guidata dal contraente della polizza auto.
Tra i principali prodotti proposti alla clientela PMI rientra il finanziamento Sustainability-linked "S-Loan" per supportare le piccole e medie imprese che ambiscono a migliorare il profilo di sostenibilità e con l'obiettivo di affiancarle in un percorso di cambiamento strutturale, correlando le decisioni di natura economica e finanziaria ai loro impatti ambientali e sociali, attraverso precisi impegni presi con la Banca mediante specifici indicatori (KPI) ESG soggetti a monitoraggio annuale. Nel 2023 la percentuale di imprese che nella selezione dei KPI ne ha scelto uno di ambito Environment è stata del 37,2%.
Per le società di capitali interessate a migliorare il proprio profilo ESG, è possibile scegliere tra sei linee di offerta in funzione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare:
S-Loan CER è una nuova linea di finanziamento, nata nel 2023, che Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle aziende che decidono di investire in energie rinnovabili: il meccanismo prevede un incentivo in termini di agevolazione sul tasso di interesse, a cui viene riconosciuta un'ulteriore premialità nel caso in cui l'impresa destini parte dell'energia prodotta e non autoconsumata alla Comunità Energetica Rinnovabile (CER)(9). Nel 2023 con S-Loan sono stati finanziati circa 1.100 progetti per un valore di circa 1,7 miliardi di euro. Questi finanziamenti hanno contribuito alla raccolta di fondi attraverso la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo "For Funding", che prevede l'identificazione di progetti solidali da sostenere con donazioni legate alla vendita dei prodotti sostenibili (tra cui S-Loan), stimolando le stesse imprese a donare a loro volta. In relazione alla tipologia di finanziamento abbinato, la soluzione S-Loan scelta può anche essere associata alle principali garanzie statali: Fondo di Garanzia, SACE SupportItalia e Garanzia SACE Green. La garanzia che viene rilasciata da SACE per la convenzione SACE GREEN è pari all'80% ed è rivolta a imprese società di capitali - con rating minimo di rischio e fatturato non superiore a 500 milioni di euro - per finanziamenti a medio/lungo termine fino a 15 milioni di euro, con durata tra i 36 mesi e i 20 anni. Nel corso del 2023 sono stati perfezionati dalla Banca 56 Finanziamenti MLT con Garanzia Sace Green per oltre 192 milioni di euro.
Tra i prodotti che rappresentano soluzioni per professionisti e imprese nella realizzazione di programmi di investimento nel settore energetico, si ricorda il finanziamento Energia Impresa.
Oltre ai prodotti, l'offerta alle imprese prevede, quale tratto distintivo, il supporto degli Specialisti MLT/Leasing, che valutano gli aspetti tecnico/finanziari dell'investimento e la relativa sostenibilità anche avvalendosi, nel caso, dell'assistenza del Desk Energy & Utilities nella fase di origination del progetto, nella strutturazione del finanziamento, nella predisposizione della due diligence tecnica, preceduta da una perizia - di norma a cura di un perito esterno appositamente incaricato secondo le regole vigenti - a supporto della valutazione creditizia della Banca, e nella formulazione del parere finale di sostenibilità tecnica, economica e finanziaria del progetto. Il Desk Energy & Utilities, composto da un team di professionisti del settore, si rivolge agli imprenditori che hanno pianificato investimenti nelle energie rinnovabili o che intendono diversificare le proprie fonti energetiche, valutando i progetti sotto il profilo tecnico-industriale e la sostenibilità finanziaria dell'investimento: un servizio completo che spazia dagli aspetti creditizi di valutazione dei rischi e di strutturazione delle soluzioni finanziarie più adeguate, alla consulenza sulle nuove opportunità di mercato, sulle misure di sostegno incentivante
(9) Una Comunità Energetica è un'associazione che produce e condivide energia rinnovabile, per generare e gestire in autonomia energia verde a costi vantaggiosi, riducendo nettamente le emissioni di CO2 e lo spreco energetico. Ne possono far parte semplici cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese.
(comprese quelle del PNRR) e sugli indirizzi tecnologici quali fattori abilitanti della transizione energetica (quali, ad esempio, investimenti nella produzione di energia da fonti rinnovabili, in efficienza energetica, nella produzione di biometano e idrogeno - green e blue -, nella distribuzione di gas metano, nel servizio idrico integrato e nel trattamento dei rifiuti solidi urbani).
Nell'ambito dello sviluppo dell'offerta assicurativa per il mondo Business, dal 2022 è stata introdotta a catalogo la polizza RC Ambientale, nata dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo Assicura e il consorzio Pool Ambiente, dedicato alle Imprese e Aziende Retail clienti. Il prodotto, oltre a tutelare le imprese dal rischio di richiesta di risarcimento derivante da loro responsabilità, promuove un orientamento alla salvaguardia dell'ambiente, e quindi delle comunità, diffonde la cultura della prevenzione e mette a disposizione strumenti per gestire e risolvere le situazioni di crisi ambientale.
Anche nel 2023 è continuato il sostegno di Intesa Sanpaolo nei confronti delle imprese non profit che intendono investire in progetti di efficientamento energetico per risparmiare sui costi energetici e aumentare la sostenibilità complessiva dell'attività aziendale.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking prosegue nel proprio impegno nell'ambito della sostenibilità, promuovendo soluzioni finanziarie innovative che rispondano al crescente bisogno di un'offerta sempre più in linea con i criteri ESG. Nel corso dell'anno ha accompagnato e sostenuto aziende con piani strategici sostenibili e investimenti per la transizione verso un'economia green e circolare.
In tale ottica, nel 2023, in IMI Corporate & Investment Banking è stato costituito un team di advisory che supporta la clientela della Divisione nelle operazioni di finanza sostenibile e segue tutte le attività ad esse connesse.
L'offerta finanziaria a disposizione comprende le principali soluzioni ESG: Sustainability-linked e soluzioni con proventi vincolati a specifici investimenti, che permettono, a seconda dei casi, di impiegare il plafond circular economy dedicato della Banca. In particolare, in termini di soluzioni Sustainability linked, il Gruppo nel 2023 ha supportato i suoi clienti con loan, bond, garanzie, cartolarizzazioni, hedging, mentre tra le operazioni con proventi vincolati finalizzate si citano i Green loan, Green, Social e Sustainable bonds, Green Convertible bonds oltre al Project Finance dedicato al mondo dell'energia rinnovabile (eolico, fotovoltaico, biomasse, idroelettrico).
Nel corso dell'anno, la Divisione ha partecipato a numerose operazioni di finanziamento green, circular e sustainability linked (bilaterali e sindacati); inoltre ha svolto il ruolo di Joint Lead Manager della prima emissione obbligazionaria Green di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per un ammontare di 500 milioni di euro e riservata ad investitori istituzionali. IMI Corporate & Investment Banking è stata anche incaricata da BFF Bank S.p.A. per la strutturazione del Social Bond Framework e del Programma EMTN (Euro Medium Term Notes) a valere sulle emissioni rivolte a clientela istituzionale.
La Divisione ha inoltre svolto un ruolo primario in diverse operazioni di carattere ESG promosse da Fondi Sovrani e Fondi Pensione, partecipando attivamente a numerosi finanziamenti green nei confronti di società leader a livello mondiale in settori quali agrifood, energie rinnovabili, trasporto ferroviario, logistica e telecomunicazioni.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking gestisce i rapporti con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) e nel 2023 ha agito in qualità di fronting Bank per l'ammodernamento di 178 Km della tratta ferroviaria Palermo – Catania, che permetterà di ridurre di un terzo i tempi di percorrenza attuali, con importanti ricadute sullo sviluppo economico, sociale e sostenibile della Sicilia. Il progetto è inserito all'interno del PNRR. L'intervento di Intesa Sanpaolo prevede un nozionale di 1 miliardo di euro; la controgaranzia di BEI è sostenuta da InvestEU(10) ed è pari al 50% dei finanziamenti offerti sotto forma di bondistica a supporto dei costruttori aggiudicatari dei bandi emessi da Ferrovie dello Stato.
(10) Il Fondo d'investimento InvestEU è il programma per il rilancio degli investimenti privati nell'UE per favorire competitività e crescita nel lungo periodo.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha confermato il proprio impegno per l'economia circolare promuovendo la diffusione di tale modello, avvalendosi anche del supporto della Fondazione Ellen MacArthur, (EMF), il principale sostenitore della transizione verso l'economia circolare, di cui il Gruppo è Strategic Partner dal 2015 e con cui è in essere una collaborazione pluriennale che scadrà a fine 2024.
La transizione verso un'economia circolare è perseguita anche grazie al contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo dedicata all'innovazione di frontiera nonché centro di competenza in ambito Circular Economy.
Al fine di promuovere e divulgare il paradigma dell'economia circolare, nel corso dell'anno sono proseguite molteplici iniziative e avviati nuovi progetti. In primis si segnalano le numerose attività di consolidamento delle competenze interne al Gruppo, tramite una serie di iniziative tra cui: l'organizzazione di webinar tematici sull'economia circolare (ad esempio a beneficio della Divisione International Subsidiary Banks); la pubblicazione sull'intranet di 12 videoclip denominate Circular Stories, che includono interviste a clienti e persone del Gruppo su casi concreti; lo sviluppo e la pubblicazione sul sito di Gruppo di podcast su argomenti di economia circolare interpretati da voci autorevoli ed esperti degli argomenti di volta in volta trattati; la condivisione di esperienze e success stories con le Banche Estere del Gruppo attraverso la pubblicazione di 3 video-cartoon e 2 podcast.
In particolare, con riguardo alle Banche Estere, nel corso dell'anno sono state organizzate 5 sessioni online dedicate ai Relationship manager dei segmenti Corporate e SME. Le sessioni formative hanno coinvolto 190 persone, con l'obiettivo di supportare i clienti nel processo di transizione verso un'economia green e circolare, anche attraverso la condivisione di best practices a livello di Gruppo. Nel 2023, all'interno di queste sessioni formative, si è aggiunto un focus sulla nuova offerta S-Loan, attivata inizialmente su tre geografie: Slovacchia, Ungheria e Serbia.
La diffusione del paradigma dell'economia circolare è stata promossa anche attraverso l'organizzazione di eventi di approfondimento dedicati alle imprese, attraverso la collaborazione tra le Direzioni Regionali della Divisione Banca dei Territori, la Divisione IMI Corporate & Investment Banking e nell'ambito dell'iniziativa Laboratori ESG.
Inoltre lnnovation Center ha collaborato con il team di Arte, Cultura e Beni Storici della Banca alla realizzazione della mostra fotografica dedicata all'economia circolare «The Circle», presso il museo di Gallerie d'Italia di Torino.
L'impegno del Gruppo per l'economia circolare si è realizzato anche in ambito education. Nel corso del 2023 Intesa Sanpaolo Innovation Center ha partecipato, tramite il Circular Economy Lab (CE Lab)(11), al lancio del progetto Circular Agent per la realizzazione di una piattaforma digitale da parte di We-School, leader in Italia per progetti a impatto sociale nelle scuole, dedicata alla divulgazione dei principi di circular economy a studenti delle scuole secondarie di primo grado del territorio della regione Lombardia. Il progetto prevede il coinvolgimento di 50 scuole del territorio; l'attività è partita a novembre 2023 con l'erogazione dei primi moduli formativi.
Il Gruppo ha sperimentato direttamente l'applicazione di modelli innovativi di economia circolare tramite due progetti pilota in ambito ICT (programma "Circular ICT") che hanno previsto la vendita di hardware informatico dismesso dal Gruppo con lo scopo di valorizzare tali asset in ottica circolare (e.g. ricondizionamento, riuso), di riduzione dei costi legati alla giacenza in magazzino e di abbattimento delle emissioni di CO2 collegate alle attività di dismissione e smaltimento.
Nell'ottica di sostenere concretamente le imprese lungo il processo di transizione circolare, il Gruppo ha rinnovato l'obiettivo di incremento dell'offerta creditizia dedicata all'economia circolare (annunciato inizialmente con il Piano d'Impresa 2018-2021), prevedendo di erogare ulteriori 8 miliardi di euro nell'arco del Piano d'Impresa 2022-2025. L'opportunità di accedere a finanziamenti dedicati all'economia circolare è disponibile per i clienti delle Divisioni Banca dei Territori, IMI Corporate & Investment Banking e International Subsidiary Banks ed è rivolto alle imprese, italiane ed estere, che adottano soluzioni circolari con modalità innovative, concedendo loro le migliori condizioni di accesso al credito.
All'interno del processo creditizio e sulla base di criteri specifici di economia circolare definiti insieme alla EMF (relativi al framework circular) e di criteri specifici in ambito economia verde (relativi al framework green, aggiornato ad aprile 2023 in linea con il Green, Social & Sustainability Bond Framework di Intesa Sanpaolo), Intesa Sanpaolo Innovation Center ha la responsabilità di esprimere una valutazione di carattere tecnico relativa al livello di circolarità e livello di ammissibilità al finanziamento delle iniziative proposte dalle imprese.
(11) Iniziativa di innovazione multi-stakeholder costituita nel 2018 grazie alla collaborazione tra Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory, con l'obiettivo di supportare e accompagnare la trasformazione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell'interesse collettivo accelerando la transizione verso l'economia circolare.
Nello specifico, i criteri di ammissibilità del framework circular sono i seguenti:
Per quanto riguarda il framework green, i criteri di ammissibilità utilizzati sono:
Nel corso del 2023, con il supporto specialistico di Intesa Sanpaolo Innovation Center, sono stati valutati 384 progetti, di cui 366 validati con esito positivo per un ammontare di circa 11,7 miliardi di euro. Di questi sono stati poi accordati dal Gruppo circa 7,2 miliardi di euro in 242 operazioni (di cui 4,8 miliardi relativi a criteri green) ed erogati 5,6 miliardi tenendo conto di importi accordati in precedenza (di cui 4,7 miliardi relativi a criteri green); complessivamente, dal 2022, sono stati analizzati 834 progetti, di cui 786 validati per un ammontare di 20,8 miliardi di euro, accordati oltre 12 miliardi di euro in 472 operazioni (di cui 7,4 miliardi relativi a criteri green) ed erogati 8,7 miliardi tenendo conto di importi accordati in precedenza (di cui 6,9 miliardi relativi a criteri green).
In generale, sono stati supportati numerosi progetti di aziende per iniziative quali la sostituzione di materiali critici e da fonte fossile con altri da fonte riciclata o biologica, il riutilizzo dei rifiuti organici urbani per la produzione di biometano e di compost e recupero di CO2 , il revamping di impianti di energia rinnovabile con allungamento della vita utile e aumento della capacità produttiva, il recupero di scarti di produzione industriale per il riutilizzo in nuove linee di prodotto.
Sempre in ambito finanziario, nel 2023 il Gruppo (con il team Active Credit Portfolio Steering) ha continuato a estendere gli schemi di protezione dal rischio di credito per ottimizzare l'assorbimento di capitale. Nel terzo trimestre 2023 è stata perfezionata una nuova cartolarizzazione sintetica di circa 2,7 miliardi di euro su un portafoglio di crediti a imprese con un elevato ESG Score e/o rientranti nell'ambito dell'economia circolare.

Un'ulteriore sinergia in ambito finanza tra il Gruppo e la Fondazione Ellen MacArthur ha trovato riscontro nell'ambito della Divisione Asset Management, con la stipula di un accordo tra Intesa Sanpaolo Innovation Center ed Eurizon Capital SGR che, nell'anno, ha portato alla valorizzazione della partnership con la Fondazione nell'attività di revisione degli strumenti di Eurizon per la valutazione di circolarità delle aziende del fondo comune Eurizon Fund – Equity Circular Economy, oltre alla pubblicazione a settembre 2023 di un white paper dal titolo Identifying companies leading the transition to Circular Economy.
Sul fronte della ricerca, nel 2023 è proseguita la collaborazione del Gruppo con l'Università Bocconi in ambito Economia Circolare & Finanza. La partnership si basa sull'accordo tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e l'Università (rinnovato a fine 2022 per un ulteriore triennio) finalizzato ad approfondire la relazione tra economia circolare e sostenibilità, migliorare la metrica di misurazione del grado di circolarità delle imprese e valutare le opportunità offerte al settore finanziario dalla trasformazione circolare dei settori economici, a partire, ad esempio, dalla teoria del de-risking dei portafogli finanziari. Un'ulteriore attività in ambito ricerca è stata la collaborazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center, tramite il CE Lab, con l'Osservatorio Energy & Strategy del Politecnico di Milano per lo sviluppo del Report annuale sullo stato dell'Economia Circolare in Italia.
Intesa Sanpaolo ha collaborato con l'Alleanza Italiana per l'Economia Circolare, di cui è promotrice. In particolare, nel 2023 Intesa Sanpaolo Innovation Center ha contribuito alla redazione di un report che evidenzia il ruolo dell'economia circolare nelle attività di ripristino del capitale naturale e delle biodiversità. Il Gruppo ha partecipato inoltre alla stesura e alla presentazione del Libro Bianco della Community Valore Acqua, iniziativa nazionale coordinata da The European House – Ambrosetti, fornendo il proprio contributo specialistico nell'ambito delle attività del percorso annuale. Per la Banca, il progetto è stato gestito e coordinato da Institutional Special Projects and Policies, la componente scientifica è stata affidata alla Direzione Studi e Ricerche. Data l'ampia trasversalità dell'iniziativa è stato costituito un gruppo di lavoro che ha coinvolto anche Intesa Sanpaolo Innovation Center, la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, la Divisione Banca dei Territori e SRM.
Nell'ambito dei servizi non finanziari a sostegno dell'innovazione circolare, è proseguita l'attività del CE Lab, finalizzata a supportare e accompagnare la trasformazione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell'interesse collettivo, accelerando la transizione verso la circular economy. Nel corso del 2023 il CE Lab ha guidato e facilitato l'individuazione delle esigenze di innovazione circolare attraverso l'attivazione di due programmi di Circular Open Innovation per il settore Mobility e Healthcare e di un progetto di Circular Workshop per il settore Fashion. Inoltre, nel 2023 Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center hanno siglato uno Strategic Master Agreement con il Ministero dell'Economia degli Emirati Arabi Uniti al fine di promuovere l'adozione dei principi della circular economy e la progettazione di un ecosistema circolare nel Paese. Nel corso dell'anno è stata anche avviata la fase pilota del progetto di creazione in un nuovo tool Circular Assessment, uno strumento di valutazione e misurazione del grado di circolarità delle imprese clienti sviluppato dal CE Lab. Ulteriore ambito di valorizzazione dell'expertise su temi circolari a supporto delle imprese è l'attività svolta da Intesa Sanpaolo Innovation Center tramite il CE Lab in qualità di Partner Tecnico in Tech4Planet, secondo Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico lanciato da CDP Venture Capital in collaborazione con il Politecnico di Milano, con il coinvolgimento del Politecnico di Torino e del Politecnico di Bari, che prevede il supporto nelle analisi di merito dei modelli di business circolari degli investimenti proposti e la collaborazione con gli altri Partner Tecnici nelle attività di supporto ai team con riferimento alle tematiche di economia circolare.
Intesa Sanpaolo è stata la prima banca italiana a emettere un Green Bond nel 2017 e da allora è diventata emittente abituale di bond ESG. A fine 2023 l'outstanding delle emissioni Green era pari a circa 8,7 miliardi di euro, segnando un notevole incremento rispetto ai 3,5 miliardi dell'anno precedente.
Nel 2019 Intesa Sanpaolo, sulla base delle Linee Guida per l'emissione di Sustainability Bond (Sustainability Bond Framework - predisposto in linea con gli standard internazionali redatti da ICMA, in particolare con i Green Bond Principles 2018, i Social Bond Principles 2018 e le Sustainability Bond Guidelines 2018) a supporto di finanziamenti e progetti per la green economy, la circular economy e il sociale, ha emesso il primo Green Bond focalizzato sulla circular economy da 750 milioni di euro, destinato a sostenere i finanziamenti concessi dalla Banca nell'ambito del plafond da 6 miliardi di euro dedicato alla circular economy. Il Bond ha ottenuto, in sede di emissione, la Second Party Opinion di ISS ESG. Nel 2020 grazie a questa emissione il Gruppo Intesa Sanpaolo è risultato vincitore dell'Environmental Finance's 2020 Bond Awards. Inoltre, UNEP FI (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente e la finanza) ha citato il bond tra gli esempi di obbligazioni sostenibili nel report Financing Circularity: Demystifying Finance for the Circular economy, riconoscendo l'impegno del Gruppo nell'ambito della diffusione dei valori dell'economia circolare.
Sempre nel 2019, UBI Banca ha emesso un Green Bond da 500 milioni di euro per rifinanziare un portafoglio selezionato di project finance nel settore delle energie rinnovabili, focalizzato essenzialmente su energia solare ed eolica; l'emissione è stata effettuata nell'ambito di un Framework redatto in coerenza alle linee guida emanate dall'ICMA: il titolo ha ottenuto la Second Party Opinion da parte di ISS ESG.
A marzo 2021, Intesa Sanpaolo ha collocato un Green Bond per un valore nominale di 1,25 miliardi di euro: l'utilizzo dei proventi è focalizzato sulla copertura dei mutui green concessi per la costruzione o l'acquisto di immobili ad alta efficienza energetica e per la ristrutturazione di edifici con conseguente miglioramento di almeno due classi energetiche, come previsto dal Green, Social and Sustainability Bond Framework del 2021 (allineato agli ICMA Green Bond Principles - 2018, ICMA Sustainability Bond Guidelines - 2018 e ICMA Social Bond Principles - 2020), che stabiliva per l'utilizzo dei proventi un elenco di categorie ammissibili di finanziamenti green, social e per la circular economy. Il Green Bond ha ottenuto, in sede di emissione, la Second Party Opinion di ISS ESG.
A giugno 2022 Intesa Sanpaolo ha pubblicato il nuovo Green, Social and Sustainability Bond Framework (GSS Framework), allineato agli ICMA Green Bond Principles 2021, ICMA Social Bond Principles 2021 e ICMA Sustainability Bond Guidelines 2021, oltre che alla Tassonomia Europea Green (su base "best effort"). Il Framework ha ottenuto la Second Party Opinion da parte di ISS ESG.
I bond emessi a valere del nuovo Framework sono destinati a finanziare/rifinanziare tutti i progetti rientranti nelle categorie green descritte nel documento.
Ad agosto 2022 Intesa Sanpaolo ha collocato il primo Green Bond Senior Non Preferred per un valore nominale di 1 miliardo di euro.
Il 2023 ha visto un considerevole aumento dei volumi delle emissioni Green che ha portato il Gruppo ad inserirsi tra i primi emittenti bancari europei dell'anno. In particolare, a febbraio 2023 Intesa Sanpaolo ha collocato un'emissione Senior Non Preferred Green dual tranche per complessivi 2,25 miliardi di euro, raccogliendo ordini complessivi per 5,3 miliardi.
A marzo 2023 è stata finalizzata un'emissione Senior Non Preferred Green destinata al mercato in sterline, per un valore nominale di 600 milioni. Il Bond è stato il primo Green in sterline di Intesa Sanpaolo e più in generale il primo Senior Non Preferred del Gruppo su questo mercato.
A maggio 2023 Intesa Sanpaolo ha collocato un Green Bond in formato Senior Preferred dual tranche per complessivi 2,25 miliardi di euro.
Il Green Bond Ratio, la percentuale di obbligazioni verdi in essere a fine esercizio sull'importo totale delle obbligazioni pubbliche in essere di Senior Preferred, Senior Non Preferred e Covered Bond destinate ad investitori istituzionali (media mobile a cinque anni), risulta pari a circa l'19,9%(12).
Nel corso del 2023 sono stati emessi Green Bond per complessivi 5,17 miliardi di euro.
A marzo 2023 è stato pubblicato il secondo Green and Social Bond Report basato su una rendicontazione annuale secondo il Portfolio approach. Il Gruppo effettua, infatti, una rendicontazione che stima gli impatti e i benefici ottenuti per l'intero portafoglio dei finanziamenti ammissibili per ognuna delle categorie green e permette, inoltre, di calcolare le tonnellate di CO2 evitate direttamente riconducibili al singolo bond acquistato, osservando l'impatto medio stimato per milione di euro finanziato. A marzo 2024 è stato pubblicato il Green and Social Bond Report con le evidenze numeriche e qualitative riferite all'anno 2023.
| Portafoglio finanziamenti green | OBBLIGAZIONI GREEN ISP(13) | |||
|---|---|---|---|---|
| Categorie ammissibili | Ammontare(14) (€) | Emissioni GHG evitate (tCO2 eq)(15) |
ISIN | Ammontare (€) |
| Energie Rinnovabili | 2.337 mln | 2.812.800 | XS2529233814 | 1.000 mln |
| - Fotovoltaico | 1.867 mln | XS2450068619(16) | 18 mln | |
| - Eolico | 376 mln | XS1979446843 | 500 mln | |
| - Idroelettrico | 94 mln | |||
| Efficienza energetica | 142 mln | 30.500 | XS2317069685 | 1.250 mln |
| Green Buildings | 8.542 mln | 201.300 | XS2089368596 | 750 mln |
| Edifici costruiti dal 1 gennaio 2021 | 2023 Issuances | |||
| - NZEB(18) -10% | 818 mln | |||
| Edifici costruiti fino al 31 dicembre 2020 | XS2592650373 | 1.500 mln | ||
| - Classe energetica A | 4.919 mln | XS2592658947 | 750 mln | |
| - Altro nel Top 15% | 2.805 mln | XS2598063480(17) | 673 mln | |
| XS2625195891 | 1.000 mln | |||
| Circular Economy | 2.197 mln | 3.433.000 | XS2625196352 | 1.250 mln |
| Totale | 13.218 mln | 6.477.600 | Totale | 8.691 mln |
(12) Al 31/12/2023.
(13) Al 31/12/2023.
(14) Portafoglio riferito ai soli finanziamenti outstanding ammissibili per ogni categoria.
(15) Emissioni evitate per portafoglio di finanziamenti ammissibili.
(16) Private placement per ¥2,4mld emesso nel 2022.
(17) Emissione Pubblica GBP 600 mln.
(18) Nearly Zero Energy Building.

Le risorse finanziarie non sono sufficienti ad abilitare la trasformazione sostenibile delle imprese e della società; sono necessari lo sviluppo di una nuova cultura aziendale orientata alla sostenibilità e l'acquisizione di competenze specifiche: per tale scopo, il Gruppo ha definito nel Piano d'Impresa 2022-2025 chiari obiettivi di supporto ai clienti nella transizione ESG/climate e nel 2023 ha realizzato numerose iniziative rivolte sia ai collaboratori che ai clienti (per le iniziative e la formazione in ambito circular economy vedi pag. 232).
Apprendo è la piattaforma multimediale che anche nel 2023 si è confermata lo strumento principale per diffondere a tutte le persone del Gruppo i contenuti inerenti le tematiche ambientali; i diversi moduli a disposizione sono stati fruiti da oltre 67.000 persone del Gruppo per circa 34.000 ore complessive.
Sulle tematiche di tutela ambientale, sono disponibili on line sulla piattaforma due corsi obbligatori per i dipendenti direttamente coinvolti nell'applicazione del Sistema di Gestione Ambientale e dell'Energia (circa 6.000 persone). Per tutte le altre persone è invece disponibile un corso facoltativo con lo scopo di diffondere buone pratiche in ambito green. Sono inoltre state pubblicate sulla intranet aziendale una serie di news volte a sensibilizzare i dipendenti sulla riduzione dei propri consumi energetici sia sul posto di lavoro che a casa propria.
Nel corso del 2023, i colleghi del Real Estate di tutte le Banche Estere sono stati coinvolti in una revisione delle progettualità volte alla riduzione delle emissioni proprie, in coerenza con gli obiettivi del piano Industriale di Gruppo 2022-2025. Questa analisi ha permesso di identificare un perimetro aggiornato di interventi e di ricalibrare la loro prioritizzazione alla luce dell'evoluzione del contesto. Sempre nel corso del 2023, sono stati organizzati diversi momenti di approfondimento con le funzioni rilevanti delle sussidiarie, al fine di incrementarne la sensibilizzazione e fornire loro un sempre maggior supporto.
La funzione European Regulatory & Public Affairs (ERPA) ha svolto iniziative di formazione interna per sensibilizzare le persone del Gruppo su tematiche ambientali in discussione presso i regolatori europei. La struttura di Bruxelles ha svolto formazione e consulenze per diverse strutture centrali e di business della Capogruppo, oltre che verso società del gruppo attive in Italia e all'estero. Gli incontri hanno posto l'attenzione sugli obiettivi europei del Green Deal Europeo, nello specifico su rilevanti dossier legislativi per il Gruppo, relativi alla Strategia di finanza sostenibile dell'UE, al pacchetto di misure settoriali destinate alla riduzione delle emissioni Fit for 55, al pacchetto di misure volto al raggiungimento dell'indipendenza dell'Unione dai combustibili fossili russi RepowerEU e al piano di supporto per le materie prime e le tecnologie necessarie per la transizione verso un'economia sostenibile secondo il Green Deal Industrial Plan.
L'attività di sensibilizzazione e formazione nei confronti delle strutture centrali e di business si è focalizzata sulle principali decisioni legislative europee, tra cui la proposta legislativa su Corporate Sustainable Due Diligence Directive (CSDDD), gli standard rendicontativi della Corporate Sustainable Reporting Directive (CSRD), i criteri tecnici di screening e i requisiti rendicontativi della Tassonomia dell'Unione europea, la Proposta di Regolamento per la trasparenza e l'integrità delle attività di rating ESG, il Regolamento sulle obbligazioni verdi europee e sull'informativa volontaria per le obbligazioni commercializzate come obbligazioni ecosostenibili e per le obbligazioni legate alla sostenibilità. ERPA ha offerto anche un contributo sulle principali proposte legislative del pacchetto Fit for 55.
Inoltre, per quanto riguarda la Strategia di finanza sostenibile dell'UE, ERPA ha fornito contributi alle istituzioni e alle autorità europee, ove richiesto, attraverso la partecipazione alle consultazioni e alle survey europee, a gruppi di lavoro e agli eventi in materia, in relazione ad esempio alla Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), al mercato europeo dei mutui e dei prestiti verdi e al tema del greenwashing.
Anche in Eurizon Capital SGR, nell'ambito della formazione obbligatoria all'interno del percorso "30 ore", sono stati erogati alcuni Learning Object a tema ESG inerenti, ad esempio, gli obiettivi dell'Agenda ONU 2030, la circular economy, la finanza e gli investimenti attenti alla sostenibilità, gli Obiettivi Net Zero, che hanno coinvolto oltre 150 persone.
Intesa Sanpaolo è anche impegnata nello sviluppo di una cultura aziendale orientata alla sostenibilità nelle imprese clienti, così come dichiarato anche nel Piano d'Impresa 2022-2025: è un passaggio fondamentale per accompagnarle verso una transizione economica sostenibile non solo da un punto di vista finanziario; per aumentare la consapevolezza e le competenze necessarie delle imprese clienti sul tema, è stato sviluppato un progetto che prevede sia una piattaforma online dedicata, sia programmi di formazione e accompagnamento su misura, avvalendosi di competenze interne e di collaborazioni esterne.
(19) Per ulteriori approfondimenti si rimanda al 2023 Climate Report [i].
Con decorrenza 1° luglio 2022 Intesa Sanpaolo Formazione s.p.a. è stato oggetto di una complessa operazione societaria che ne ha determinato il cambio di denominazione (ora Digit'Ed s.p.a.), la cessione del pacchetto azionario e la conseguente collocazione al di fuori del Gruppo. Digit'Ed ha proseguito l'attività di sviluppo della formazione digitale dedicata alle imprese attraverso la piattaforma formativa Skills4Capital, con l'obiettivo di accompagnare la crescita dell'impresa, sviluppare competenze e cogliere le opportunità di un mercato in continua evoluzione. Nel corso del 2023, sono stati resi disponibili dei programmi formativi creati da Intesa Sanpaolo insieme a Intesa Sanpaolo-Digit'Ed, con particolare focus sulle tematiche ESG, in due formulazioni:
Digit'Ed ha inoltre mantenuto la piattaforma Skills4ESG, volta a favorire la consapevolezza sulle tematiche ESG attraverso un portale per i clienti, punto di accesso unico ai temi di formazione ESG con offerta di contenuti dedicati, news e storie di successo su tematiche ESG e di sostenibilità, presentazione delle iniziative che il Gruppo Intesa Sanpaolo dedica a tematiche sostenibili con impatto sociale, ambientale e di governance ed ulteriori servizi in ambito formativo (ad es. corsi di Alta Formazione, formazione One-to-One, workshop multi-azienda).
Prosegue anche nel 2023 l'iniziativa legata ai Laboratori ESG: si tratta di punti di incontro, fisici e virtuali, per accompagnare le imprese italiane nella transizione sostenibile e tracciare un percorso di sviluppo volto a sostenere una crescita di lungo periodo con impatti positivi su ambiente e persone. I Laboratori, insieme alle istituzioni del territorio che ne hanno preso parte, promuovono la discussione e stimolano la consapevolezza sulle tematiche ESG tra le aziende e le filiere attraverso incontri di approfondimento e workshop, con l'obiettivo di supportare i clienti a muovere i primi passi verso iniziative che migliorino il profilo di sostenibilità con positivi riflessi sullo sviluppo dell'impresa. Dopo l'inaugurazione del primo Laboratorio ESG nell'ottobre del 2021 a Brescia e il lancio di 9 laboratori nel 2022, nel corso del 2023 sono stati avviati nuovi laboratori anche in altre province italiane: Milano, Torino e Firenze. L'obiettivo dei 13 laboratori è infatti quello di fornire tutti gli strumenti necessari per investire in progetti di economia sostenibile, digitale e circolare, combinando le esigenze delle aziende con le competenze di partner qualificati, università e centri di innovazione.
Nel 2023 sono stati effettuati 68 eventi sia fisici che online, che hanno trattato numerose tematiche legate alla valorizzazione e protezione dell'ambiente e che hanno visto la partecipazione di circa 1.500 partecipanti, tra aziende clienti e non clienti.
Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha lanciato la quinta edizione di "Imprese Vincenti", il programma dedicato alla valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale; uno dei temi premianti della nuova edizione è stata la sostenibilità, con focus su tutte le PMI che hanno adottato i criteri ESG, mostrando rispetto e visione strategica in merito all'impatto ecosistemico sui territori e sulle comunità in cui operano.
È stata importante anche nel 2023 la partecipazione del Gruppo al dibattito internazionale sviluppatosi sui temi della sostenibilità ambientale.
Con riferimento al tema degli impatti ambientali diretti è proseguita la partecipazione al gruppo di lavoro dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI) sul Green Banking che prevede l'approfondimento dei processi relativi alla gestione dell'energia e dell'ambiente in Banca secondo le principali norme internazionali. Nel 2023 l'attenzione si è focalizzata in primis sugli approfondimenti e confronti con ENEA in tema di diagnosi energetiche ricorrendo, nel 2023, l'obbligo quadriennale di redazione delle stesse ai sensi del D.Lgs 102/2014. E' inoltre proseguita la rendicontazione degli impatti ambientali diretti secondo gli Standards GRI con la relativa rilevazione annuale (anno 2022) e l'aggiornamento delle linee guida ABI Lab sull'applicazione in banca degli standards GRI con i fattori 2023. Il tavolo ha inoltre iniziato a elaborare un documento "ponte" tra gli attuali standard e i nuovi standard di rendicontazione ambientale ESRS Sector-Agnostic con l'obiettivo di giungere, durante il 2024, alla stesura delle nuove linee guida del settore bancario che recepiscano i nuovi standard europei. Infine, sono stati avviati approfondimenti sui temi dell'autoproduzione da fonte rinnovabile, la partecipazione a comunità energetiche e gli strumenti di carbon offset. Su quest'ultimo punto sarà avviato nel 2024 un progetto volto a individuare un approccio metodologico del settore bancario alla compensazione delle emissioni di CO2 .

In tema di finanza sostenibile, si è rafforzata la collaborazione con l'Associazione Bancaria Italiana (ABI) all'interno degli specifici gruppi di lavoro, con l'obiettivo di sensibilizzare il settore finanziario e non finanziario su temi legati alla sostenibilità ambientale e sull'imminente impatto delle evoluzioni normative, in particolare quelle relative alla ESG disclosure.
A livello europeo, Intesa Sanpaolo ha interagito con i legislatori, con le principali associazioni di categoria e altri stakeholder per promuovere e rappresentare le diverse iniziative del Gruppo sulla sostenibilità ambientale. Intesa Sanpaolo, tramite il suo ufficio a Bruxelles, porta le sue best practice all'attenzione del regolatore, svolge attività di formazione ai funzionari europei sulle tematiche finanziarie a supporto della sostenibilità e rappresenta le specificità del proprio contesto perché siano tenute in considerazione nel corso del processo legislativo.
Il Gruppo ha continuato anche la collaborazione con le principali associazioni di categoria europee, contribuendo ai lavori di:
Inoltre, Intesa Sanpaolo ha lavorato nel corso del 2023 con EMF-ECBC, ABI, EBF e AFME sulla proposta di direttiva relativa all'efficientamento energetico degli immobili (Energy Performance of Buildings Directive) e ha contribuito alla redazione delle posizioni del settore su alcuni dei principali documenti (legislativi e nonlegislativi) pubblicati nel 2023. Sono continuati i lavori del "Roundtable 4 – Access to Finance" della Renewable Low Carbon Fuel (RLCF) industrial Alliance della Commissione europea, ove Intesa Sanpaolo ha continuato nel suo ruolo di coordinamento.
Con l'obiettivo di contribuire alla diffusione ed il consolidamento dell'economia circolare nel 2023 è proseguita l'attività di advocacy sul tema a livello internazionale e nazionale. Tra le progettualità a livello internazionale si evidenzia la partecipazione all'iniziativa United Nations Environment Programme - Finance Initiative (UNEP FI) volta a promuovere le migliori pratiche di economia circolare nel settore bancario globale. Intesa Sanpaolo, attraverso Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha avuto un ruolo di leadership nella stesura del report The Guidance on Resource Efficiency and Circular Economy Target Setting 2.0, pubblicata ad aprile 2023 nell'ambito dei Principles for Responsible Banking. Inoltre, a partire da luglio, Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center hanno preso parte alla task force denominata Nexus between circular economy, climate and nature (a cura di UNEP FI) e contribuito alla discussione e alla predisposizione dei primi documenti del gruppo di lavoro.
In ambito nazionale, il Gruppo ha aderito, tramite Intesa Sanpaolo Innovation Center, al Freight Leader Council, realtà che riunisce aziende leader della filiera della logistica con lo scopo di formulare riflessioni, giudizi ed indirizzi rivolti alle istituzioni per favorire lo sviluppo e la competitività della logistica circolare; ha inoltre preso parte attiva ai Gruppi di lavoro di Italian Circular Economy Stakeholder Platform (ICESP), piattaforma nazionale a cui hanno aderito più di 300 organizzazioni, per promuovere la transizione circolare nei confronti di una pluralità di attori tra cui Pubblica Amministrazione, imprese, mondo della ricerca e società civile.
Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (SRM) è un centro studi del Gruppo volto alla diffusione della conoscenza e della cultura economica, con focus sullo sviluppo del Mezzogiorno, sull'Economia dei Trasporti Marittimi e la Logistica e sull'Energia. Nel corso del 2023 SRM ha pubblicato ricerche e partecipato a numerosi incontri e seminari nazionali ed internazionali (svolti in presenza, in digitale e con modalità ibride) su ambiente, Green Economy, Blue Economy e sostenibilità, ampliando la capacità di analisi dei fenomeni. SRM, tra l'altro, aderisce anche a SosLog, associazione per lo sviluppo della logistica sostenibile che ha come obiettivo la diffusione di informazioni, ricerche e iniziative rivolte a diffondere la cultura dei trasporti e della logistica sostenibile.
Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha confermato il proprio impegno allo sviluppo delle energie rinnovabili in Africa, quale Socio Fondatore di Res4Africa.
Inoltre, continua l'impegno di Intesa Sanpaolo nella Climate Investment Platform (CIP), a cui la Banca ha
aderito nel 2021 come prima banca italiana: l'iniziativa riunisce istituzioni finanziarie pubbliche e private per supportare la realizzazione di progetti di energia rinnovabile in tutto il mondo. Intesa Sanpaolo è partner di Energy & Strategy del Politecnico di Milano nell'ambito di alcuni Osservatori focalizzati sui trend di mercato e sullo sviluppo tecnologico nei comparti della produzione di energia da fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica, della produzione di idrogeno e del Mercato elettrico nazionale. Inoltre, la Banca ha partecipato all'edizione 2023 di Futura EXPO, evento di tre giorni dedicato alla sostenibilità con un ricco palinsesto di appuntamenti e workshop, organizzato dalla Camera di Commercio di Brescia e ideato con lo scopo di portare innovazione e sviluppare la cultura della sostenibilità attraverso la crescita green dei territori.
Nel 2023 è proseguito l'impegno nello sviluppo di progetti di studio e di ricerca in campo ambientale e sociale. Di seguito alcune delle più importanti pubblicazioni e iniziative realizzate:
Al fine di sensibilizzare clienti e persone del Gruppo sulle tematiche ambientali, Intesa Sanpaolo aderisce a varie iniziative il cui obiettivo è diffondere sempre di più la cultura della sostenibilità e le buone pratiche. I principali eventi internazionali a cui il Gruppo ha partecipato nel 2023 sono stati: M'Illumino di Meno, la giornata dedicata al risparmio energetico promossa da Radio 2 (Intesa Sanpaolo ogni anno si impegna allo spegnimento di luci nelle proprie sedi principali in orari definiti), la Giornata Mondiale dell'Ambiente (World Environment Day), promossa dall'UNEP FI, quest'anno dedicata alla lotta all'inquinamento da plastica, e la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, promossa dalla Commissione Europea. In occasione di questi eventi Intesa Sanpaolo ha attivato comunicazioni di sensibilizzazione sia interne che esterne attraverso la intranet aziendale, la rete degli ATM, il sito istituzionale e i profili social del Gruppo. In aggiunta, Intesa Sanpaolo Innovation Center ha organizzato eventi dedicati (Innovation Coffee) in presenza per le persone del

Gruppo, accessibili on line anche dal pubblico esterno.
Con l'obiettivo di migliorare la sostenibilità ambientale, anche attraverso la riduzione delle proprie emissioni come previsto nel Piano d'impresa, Intesa Sanpaolo ha lanciato l'iniziativa Think Forestry, che permette l'accesso a un network di iniziative forestali nazionali ed internazionali, offrendo strumenti innovativi per supportare le imprese nel loro percorso di riduzione delle emissioni di CO2 e di gestione delle emissioni residue. Come primo step è stato avviato, grazie a un accordo con la società Rete Clima, un ampio programma di messa a dimora di nuove piante per contribuire alla riforestazione del territorio italiano. Le imprese possono accedere a Think Forestry a condizioni dedicate, grazie alla segnalazione dei gestori. La banca partecipa in modo diretto con il supporto alla creazione di nuove foreste in alcune città italiane e l'organizzazione di veri e propri eventi di piantumazione con un investimento iniziale di 100 mila euro che consentirà di piantare migliaia di alberi. Nel 2023 sono stati realizzati i primi eventi di piantumazione a Torino e a Roma.
Nell'ambito delle iniziative per la tutela dell'ambiente, Intesa Sanpaolo ha promosso il lancio del progetto RI-PARTY-AMO, realizzato in partnership con WWF e Jova Beach Party 2022, che ambisce a realizzare una mobilitazione nazionale per la protezione delle zone costiere e di altre aree critiche del patrimonio ambientale italiano. Ad agosto 2023 si è concluso il tour di pulizia che, con 340 eventi nazionali e locali, ha permesso di ripulire oltre 20,2 milioni di m2 di territorio. Gli oltre 10.340 volontari aderenti hanno partecipato a 216 pulizie delle spiagge, 104 pulizie dei fiumi, 18 laghi e 53 fondali. Sono stati completati gli interventi di rinaturazione presso Fermo e Ladispoli, mentre proseguono le opere ed i lavori in corso presso Bresso, Albenga, Policoro e San Giuliano Milanese. In primavera è terminato il programma "Ri-Party-Amo Arriva A Scuola" che ha coinvolto circa 4.270 classi di elementari e medie in tutto il territorio nazionale. Nell'autunno invece sono stati portati a termine i workshop negli atenei italiani, con l'evento conclusivo svoltosi a novembre presso l'Università di Milano Bicocca. All'interno del piano "Formiamo i giovani" sono state assegnate 15 borse di studio per gli studenti delle scuole superiori.
In ottica di tutela del capitale naturale, nel 2023 Intesa Sanpaolo ha promosso anche l'avvio della raccolta fondi a sostegno del progetto Priceless Planet Coalition, l'iniziativa realizzata insieme al Fondo Filantropico Italiano ETS in partnership con Mastercard, Conservation International e World Resources Institute, realtà che operano da anni nella tutela delle foreste e che hanno l'obiettivo di piantare 100 milioni di alberi entro il 2025. Intesa Sanpaolo ha devoluto al progetto parte dei ricavati derivanti dai Mutui Green erogati nel corso dell'anno 2023, per un totale di 81 mila euro. Inoltre, prosegue anche nel 2023 il sostegno della Banca a Forestami, un progetto di forestazione urbana che si pone l'obiettivo di piantumare 3 milioni di nuovi alberi entro il 2030 nel territorio della Città metropolitana di Milano. Anche per questo progetto Intesa Sanpaolo ha destinato una donazione per ciascun Mutuo Green e per alcune tipologie di prestiti sottoscritti dai clienti della Banca, per un ammontare complessivo di circa 172 mila euro. Tale contributo ha portato a oltre 1 milione di euro(20) la raccolta fondi attivata da Intesa Sanpaolo a supporto di Forestami attraverso la piattaforma For Funding, con cui la banca ha promosso un sostegno pluriennale al progetto a partire da novembre 2020 fino al 31 dicembre 2023. Tale supporto ha consentito, nel complesso, la messa a dimora di oltre 22.400 piante nella città metropolitana di Milano.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking organizza e partecipa attivamente a numerosi eventi nel corso dell'anno come sponsor o offrendo contributi di vario tipo. Nel 2023, tra gli altri, sono stati organizzati diversi webinar incentrati sui temi ESG e sull'utilizzo delle risorse del PNRR per iniziative legate alla sostenibilità. In particolare, si citano: il webinar 'PNRR roadmap per la transizione'; la sponsorship a IREFI Forum sur infrastructures et energies; il webinar 'Green bond standard regulation: key features and implications'; la Conference 'The sustainability footprint of the Sovereign Wealth Funds'; la Conference '2023 ISMO – Looking at sustainability from the mid corporate angle'.
All'interno della collaborazione con AITI (Associazione Italiana Tesorieri d'Impresa), la Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha avviato un percorso di eventi informativi a beneficio degli associati AITI e Andaf, Acmi, Assocontroller e Ancot sulle tematiche ESG dal titolo "ESG per l'impresa e per il tesoriere: stato dell'arte e prospettive". Il percorso è costituito da 3 webinar in modalità digitale e si concluderà nel 2024.
Infine, nel corso del 2023 la Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha portato avanti iniziative nell'ambito del "Research Lab in Sustainable Urban Regeneration" (SUR Lab), istituito dal Dipartimento di Social and Political Sciences della Bocconi con il sostegno di Intesa Sanpaolo. In particolare, professionisti della Banca hanno partecipato alle nuove edizioni del corso "Economics of sustainable urban regeneration", a conferenze in qualità di speaker e realizzato un contributo per il Massive Online Open Course (MOOC) di Università Bocconi online da metà dicembre 2022.
Nel 2023 la Divisione Private Banking ha organizzato eventi in presenza sui temi ESG, dedicati ai clienti delle
(20) Di cui oltre 700.000 euro donati dal Gruppo
Reti. Nello specifico sono stati organizzati 13 eventi in presenza, di cui 8 eventi in collaborazione con BlackRock, su temi automotive e innovazione relativi a impatti, prospettive e opportunità degli investimenti attenti alla sostenibilità, con un focus sul settore automobilistico; 5 eventi sono stati relalizzati in collaborazione con Raffaisen, in prestigiosi teatri con un focus sui cambiamenti climatici e sull'analisi delle possibili soluzioni, che passano anche attraverso le scelte sul risparmio. Infine, è stato realizzato un evento webinar, in collaborazione con BlackRock e The European House - Ambrosetti, destinato a tutta la clientela per dibattere i temi relativi alla mobilità sostenibile e alla rivoluzione che impatterà il settore dei trasporti.
Nel perimetro Banche Estere, si segnalano nel 2023 la partecipazione delle Banche a due iniziative internazionali collegate al World Environment Day (5 giugno) ed all'International day of Awareness on Food loss and waste (29 settembre), oltre a diverse iniziative in ambito locale. In particolare, il World Environment Day delle Nazioni Unite ha visto la partecipazione di 6 banche: Bank of Alexandria (Egitto), CIB Bank (Ungheria), Intesa Sanpaolo Bank Romania, Intesa Sanpaolo Bank (Slovenia) e PBZ (Croazia). In occasione di queste giornate internazionali sono stati organizzati due webinar, il primo sulle misure per il contenimento dell'inquinamento collegato all'utilizzo della plastica, che ha interessato 300 collaboratori, ed il secondo sulla lotta allo spreco alimentare, che ha visto la partecipazione di 370 persone della Divisione.
Nel 2023 VÚB Banka, in collaborazione con la Fondazione VÚB, ha lanciato la terza edizione di Atlas, il primo premio slovacco per l'ecologia e la protezione della natura. In questa edizione sono stati presentati 92 progetti, di cui 55 hanno avuto accesso alla fase di selezione, che ha proclamato 7 vincitori, individuati con il supporto di una giuria di esperti.

Cambiamento climatico
| Strategia per il contrasto al cambiamento climatico | 246 |
|---|---|
| Piani per la riduzione delle proprie emissioni | 249 |
| Gestione responsabile delle risorse | 253 |
L'aumento costante delle temperature dovuto alla crescente concentrazione di gas a effetto serra nell'atmosfera sta determinando conseguenze e ripercussioni non solo sull'ecosistema del pianeta e sul benessere delle persone in tutto il mondo, ma anche sulle dinamiche economiche e sociali delle generazioni presenti e future.
Il 2023 è stato l'anno più caldo dal 1850 a oggi: durante il vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) è stato dichiarato che limitare il riscaldamento globale a 1,5°C richiede riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni globali di gas serra del 43% entro il 2030 e del 60% entro il 2035; è stato posto inoltre l'accento sul tema della perdita di biodiversità e sull'importanza di proteggere, ripristinare e utilizzare in modo sostenibile gli ecosistemi, attraverso un'azione climatica efficace e sostenibile che preveda anche una transizione verso l'abbandono dell'energia fossile entro il 2050 e l'aumento sia della capacità di energia rinnovabile a livello mondiale sia del tasso di miglioramento dell'efficienza energetica entro il 2030.
L'Unione Europea ha assunto chiari impegni in merito alla lotta al cambiamento climatico, con l'obiettivo di ridurre le emissioni almeno del 55% entro il 2030 e di fare dell'Europa il primo continente a impatto zero sul clima entro il 2050. L'impegno europeo per garantire la transizione verso un'economia a basse emissioni si è tradotto nel 2019 nel Green Deal, il piano d'azione per rendere sostenibile l'economia dell'UE, supportato da un piano di investimenti che prevede di mobilitare almeno 1.000 miliardi di euro di investimenti attenti alla sostenibilità nei successivi dieci anni; successivamente nel 2021 nella Recovery and Resilience Facility, strumento che prevede sovvenzioni e prestiti subordinati alla presentazione di piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR), in cui il 37% delle risorse dovrà essere destinato al clima.
Contrastare efficacemente le cause del cambiamento climatico e adattarsi ai suoi impatti richiede, quindi, uno sforzo a livello globale oltre che a livello Paese ed una visione sistemica del problema. Gli sviluppi geopolitici e socioeconomici degli ultimi anni hanno inoltre contribuito a focalizzare l'attenzione sulla necessità di garantire una maggiore resilienza dei sistemi sociali, ambientali ed economici agli stress interni ed esterni, incluso il cambiamento climatico.
Intesa Sanpaolo è in prima linea nel favorire e supportare tali processi di mitigazione e adattamento al climate change grazie all'implementazione di iniziative di efficienza energetica e riduzione delle emissioni sia dirette che indirette del Gruppo.
| EMARKE SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Alliance (NZIA) | ||
|---|---|---|
| Consumi energetici |
ƒ Energia elettrica: 379.798 MWh, -8,1% vs 2022 ƒ Energia termica: 213.524 MWh, -7,5% vs 2022 |
ƒ Contenimento dei consumi energetici |
| ƒ Acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile sul totale dell'energia elettrica acquistata: 88,2% (90,7% nel 2022) |
ƒ 100% di energia elettrica rinnovabile a livello di Gruppo nel 2030 (livello già raggiunto in Italia nel 2021) |
|
| ƒ Produzione energia elettrica da fonte rinnovabile: 1.387 MWh (+3,2% vs 2022) |
ƒ Mantenimento dei livelli di produzione di energia elettrica da fotovoltaico |
|
| ƒ Viaggi di lavoro: 119 mln km | ||
| Gestione responsabile |
ƒ Carta acquistata: 4.094 t, -5,4% vs 2022; |
ƒ Utilizzo consapevole delle risorse |
| delle risorse | ƒ Carta acquistata ecologica (compresa riciclata) sul totale: 88,7% (89,1% nel 2022) |
|
| ƒ Risparmi di carta: 3.317 t | ||
| ƒ Toner utilizzati: 90,6 t (75,0 t nel 2022) |
||
| ƒ Toner utilizzati rigenerati sul totale: 49,3% (63,2% nel 2022) |
||
| ƒ Rifiuti: 3.781 t (4.267 t nel 2022); | ||
| ƒ Perimetro certificato ISO 14001 e 50001: 100% siti di Intesa Sanpaolo in Italia. Perimetro certificato ISO 50001: 100% siti di CIB Bank in Ungheria |
||
| ƒ Nuovo Centro Direzionale di Torino: nel 2023 ottenuta la conferma della certificazione LEED Platinum - Existing Buildings Operations & Maintenance del Green Building Council nella categoria gestione sostenibile degli edifici |
||
| ƒ Gioia 22 di Milano: Palazzo NZEB e Certificazione LEED |
(1) Fattori di emissione per il calcolo della CO2 elaborati da Intesa Sanpaolo, in coerenza alle Linee guida ABI in materia ambientale emanate da ABI Energia e sulla base delle principali pubblicazioni 2023 (UNFCCC, IEA, IPCC, AIB, ecc.). Per maggiori informazioni si veda pag. 310.
del Green Building Council nella categoria Core and Shell
(2) Market-Based: il dato relativo allo Scope2 per l'energia elettrica acquistata considera il contributo, previsto contrattualmente, dei certificati di Garanzia di Origine da fonte rinnovabile e quindi con zero emissioni. (3) -53% vs 2019 attraverso specifiche azioni di medio-lungo termine volte alla riduzione dei propri consumi di gas naturale, gasolio ed energia elettrica tradizionale
Cambiamento climatico
| Macrotema | Progetto/ Indicatore |
Azioni/Risultati 2023 | Obiettivi di Piano al 2025 e Obiettivi Net-Zero |
|---|---|---|---|
| Protezione e ripristino del capitale naturale |
ƒ Avviato un progetto di riforestazione e preservazione del capitale naturale, denominato Think Forestry, con l'obiettivo di favorire la sostenibilità ambientale e la transizione verso un'economia a zero emissioni |
ƒ Impegno per ripristinare e accrescere il capitale naturale con più di 100mln di alberi piantati, direttamente e con finanziamenti dedicati alle aziende clienti ƒ Adozione di una policy specifica sulla biodiversità |
La tutela dell'ambiente è una delle dimensioni chiave dell'impegno di Intesa Sanpaolo in ambito sostenibilità/ESG e si concretizza in strumenti e politiche di autoregolamentazione in materia ambientale ed energetica che definiscono le linee strategiche e operative entro cui il Gruppo realizza le iniziative(4) di salvaguardia ambientale e di riduzione della propria impronta ecologica. Il Codice Etico di Gruppo e le Regole in materia di politica ambientale ed energetica, approvati dal vertice aziendale, definiscono i principi e le linee guida relativi alla responsabilità ambientale del Gruppo e al presidio degli impatti generati dalla propria attività.
In tale ottica, con l'adesione nel 2021 alle alleanze Net-Zero promosse dalla UNEP Finance Initiative su credito, investimenti e assicurazione, Intesa Sanpaolo si è posta l'obiettivo di arrivare a zero emissioni nette entro il 2050 con riferimento sia alle proprie che a quelle relative ai portafogli prestiti e investimenti, per l'asset management e per l'attività assicurativa, stabilendo obiettivi intermedi al 2030. All'interno del Piano d'Impresa 2022-2025, a seguito dell'adesione alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), sono stati pubblicati gli obiettivi al 2030 relativi a quattro settori ad alta intensità di emissioni: Oil & Gas, Power Generation, Automotive e Coal Mining (su quest'ultimo in particolare è previsto un phase out entro il 2025). Nel 2023 è proseguito l'esercizio di target setting sui settori Iron&Steel e Commercial Real Estate.
A ottobre 2022, anche le società del wealth management Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR, Fideuram Asset Management Ireland e il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita hanno pubblicato i loro primi obiettivi intermedi, finalizzati a raggiungere entro il 2050 la neutralità delle emissioni nette di gas serra dei patrimoni gestiti.
Inoltre, Intesa Sanpaolo supporta le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) e pubblica un Climate Report(5), che include specifiche informazioni sul clima in linea a tali Raccomandazioni.
Gli impatti diretti sono presidiati da un Sistema di Gestione Ambientale esteso a tutte le filiali e i palazzi di Intesa Sanpaolo del perimetro Italia. Sullo stesso perimetro sono applicati un Sistema di Gestione dell'Energia ed un Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza dei lavoratori. Si può quindi parlare di un Sistema di Gestione che soddisfa tutti i requisiti dei più recenti standard di riferimento in materia (ISO 14001, 50001, 45001) ed è sottoposto a verifica e certificazione annuale da parte di un Ente terzo internazionale e indipendente che ne attesta la conformità.
Come ulteriore presidio, un team di strutture interne propone, definisce, attua e monitora costantemente le attività a supporto della riduzione delle emissioni di gas serra del Gruppo. Una struttura posta all'interno della Direzione Centrale Sicurezza sul lavoro, Ambiente e Energia, a diretto riporto del Datore di Lavoro, in cui è posta anche la figura dell'Energy Manager, coordina tutte le azioni del Gruppo in tema di riduzione delle emissioni dirette. Inoltre, al responsabile della Direzione Centrale Sicurezza sul Lavoro, Ambiente e Energia, in qualità di Responsabile Ambientale, sono stati attribuiti ampi poteri decisionali, organizzativi e di spesa, ivi compreso quello di preventiva approvazione di ogni modifica del processo produttivo che possa rilevare ai fini ambientali. Per gli ambiti di competenza, è inoltre stato istituito anche il ruolo del Mobility Manager nella Direzione Affari Sindacali e Politiche del Lavoro.
(5) In precedenza TCFD Report.
(4) Programma Ambientale delle Nazioni Unite che promuove il dialogo tra le istituzioni finanziarie su performance economica, protezione ambientale e sviluppo sostenibile
Le attività che da anni sono attuate per ridurre le proprie emissioni riguardano vari ambiti, fra cui, ad esempio, l'acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile (con l'impegno entro il 2030 all'acquisto del 100% di energia da fonti rinnovabili nel Gruppo, obiettivo già raggiunto in Italia nel 2021), azioni di efficienza e ottimizzazione energetica e sviluppo di iniziative di mobility management per ridurre le emissioni dovute agli spostamenti. Inoltre, in relazione alla conservazione del capitale naturale, il Piano d'Impresa 2022-2025 prevede lo sviluppo di una specifica policy sulla biodiversità e un importante progetto di riforestazione e preservazione del capitale naturale, denominato Think Forestry, con il fine di favorire la sostenibilità ambientale e la transizione verso un'economia a zero emissioni; l'obiettivo, a
livello globale, è la piantumazione e preservazione di 100 milioni di alberi attraverso l'azione congiunta della banca e delle imprese clienti. Al fine di impegnarsi in misura sempre maggiore alla riduzione degli impatti ambientali, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha aggiornato nel 2023 le proprie Regole in materia di Green Banking Procurement, definendo, in aggiunta ai precedenti criteri già applicati, ulteriori requisiti di sostenibilità nella realizzazione di eventi
sostenibili e sicuri.
Il Gruppo gestisce attentamente i rischi diretti e indiretti legati ai cambiamenti climatici promuovendo comportamenti adattivi o diretti alla loro mitigazione e sviluppando, nel contempo, una cultura incentrata sulla prevenzione. Per un'analisi dettagliata si rimanda alla sezione Gestione dei rischi e dei potenziali impatti legati al cambiamento climatico (vedi pag. 69).
Il Gruppo Intesa Sanpaolo è consapevole della sfida posta dal cambiamento climatico. Il Piano d'Impresa 2022-2025 ha confermato l'impegno del Gruppo volto a contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici globali, favorendo la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. A tal fine il Gruppo Intesa Sanpaolo ha scelto di perseguire l'obiettivo Net-Zero entro il 2050 per tutte le principali linee di business: credito, investimenti e comparto assicurativo. Infatti, oltre a fare parte della Net-Zero Banking Alliance (NZBA), Intesa Sanpaolo ha aderito alla Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI), attraverso Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland, e alla Net Zero Asset Owner Initiative (NZAOA) nonché alla Net Zero Insurance Alliance (NZIA) tramite Intesa Sanpaolo Vita.
Intesa Sanpaolo, anche in linea con i principi del Codice Etico, considera parte integrante della propria strategia per il contrasto al cambiamento climatico una robusta governance della sostenibilità, una solida gestione dei rischi, lo sviluppo di un'adeguata offerta di prodotti, tra cui finanziamenti, servizi, e un'ampia offerta di investimenti sostenibili e responsabili, oltre allo sviluppo e all'implementazione di processi, regole e procedure a supporto della transizione verso un'economia sostenibile.
Da sempre Intesa Sanpaolo è impegnata nel favorire la sostenibilità ambientale, ponendo attenzione non solo al cambiamento climatico - come evidenzia l'elevata rilevanza della tematica per gli stakeholders, risultante dalla sua presenza nella lista dei temi materiali (vedi pag. 86) - ma anche mirando alla salvaguardia della natura e della biodiversità.
Con riferimento alle emissioni finanziate, ai target intermedi di riduzione per il 2030 pubblicati a febbraio 2022 - Oil&Gas, Power Generation, Automotive e Coal Mining - sono stati aggiunti i settori Iron&Steel e Commercial Real Estate (CRE). I settori Automotive e Power Generation sono stati inoltre rivisti in allineamento alle scelte di perimetro e scope effettuate per la definizione dei target SBTi. I settori coperti da target setting rappresentano più del 66% delle emissioni finanziate del portafoglio delle aziende non finanziarie nei settori indicati dalla NZBA.
I progressi e il monitoraggio annuale dei target, nonché il Piano di Transizione Settoriale, sono disponibili nel 2023 Climate Report [i]. La tabella sotto riportata rappresenta in dettaglio, per ciascun settore oggetto di target, le metriche applicate, la baseline e l'obiettivo al 2030.
(6) Per approfondimenti si rimanda al 2023 Climate Report [i].

| Cambiamento climatico | |
|---|---|
| Sector Targets | Scope | Value Chain | Metrics | Baseline (baseline date) |
Target (2030) |
|---|---|---|---|---|---|
| Oil&Gas | Scope 1,2,3 | Upstream operators and integrated players |
gCO2 e/MJ |
64 (30/06/2021) |
55* (52-58) |
| Power generation | Scope 1,2 | Generation and integrated players |
kgCO2 e/MWh |
214 (30/06/2021) |
110 |
| Power generation revised** |
Scope 1,2 | Generation and integrated players |
kgCO2 e/MWh |
202 (31/12/2022) |
110 |
| Automotive | Scope 3 TTW | Vehicle production | gCO2 e/vkm |
162 (30/06/2021) |
95 |
| Automotive revised** | Scope 3 WTW | Vehicle production | gCO2 e/vkm |
192 (31/12/2022) |
100 |
| Coal mining (exclusion policy) |
Exclusion policy | Coal mining | €bn exposure | 0.2 (30/06/2021) |
Zero by 2025 Zero emissions |
| Iron&Steel | Scope 1,2 | Companies producing crude steel that use iron ore (or scrap) as an input |
tCO2 /tsteel |
1.05 (31/12/2022) |
0.81 |
| Commercial Real Estate |
Scope 1,2,3 | In-use operational emissions of buildings in Italy |
kgCO2 e/m2 |
43.16 (31/12/2022) |
27.98 |
* Central value of the range indicated as target.
** For revised and new sectors the exposure perimeter does not include HTC, Equity Banking Book and short term loans, in line with the choices made for the definition of SBTi targets. For the Automotive revised sector: Focus is on production of light duty vehicles (light trucks in addition to passenger cars) in line with the design choices made for the definition of SBTi targets; scope of emissions widened from previous Tank to Wheel to Well to Wheel.
L'impegno Net-Zero si è consolidato anche attraverso il monitoraggio dei target intermedi – pubblicati a ottobre 2022 - da parte delle società di Intesa Sanpaolo attive nel wealth management (aderenti alla NZAMI e alla NZAOA).
Con riferimento alle emissioni proprie, oltre ad aver già ottenuto una loro riduzione del 59,5% nel 2023 rispetto ai livelli del 2008, Intesa Sanpaolo, all'interno del Piano di Impresa 2022-2025, ha pubblicato l'Own Emission Plan, ponendosi l'obiettivo, nel suo percorso verso Net-Zero, del raggiungimento della carbon neutrality per le proprie emissioni e dell'acquisto del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2030 (livello già raggiunto nel 2021 per filiali e palazzi con sede in Italia).
Per una rappresentazione dettagliata dei target nel segmento wealth management, dei risultati relativi all'Own Emission Plan, oltre che per le tematiche attinenti governance, strategia, gestione dei rischi e ulteriori metriche e target relative al contrasto al cambiamento climatico si rimanda al Climate Report [i] pubblicato dal Gruppo in concomitanza con la presente Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria.

Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha preso parte a diverse iniziative e partnership che dimostrano l'adesione del Gruppo e lo sforzo collettivo del settore per raggiungere l'obiettivo Net-Zero. Le iniziative abbracciano un'ampia gamma di settori e temi.
Nell'ambito delle attività dell'UNEP FI a partire dal 2021 Intesa Sanpaolo partecipa all'Implementation Work Track della NZBA, dedicato alle banche che fanno parte dell'Alleanza e finalizzato a facilitare l'implementazione delle attività necessarie per la definizione degli obiettivi e per il raggiungimento del target Net-Zero. Il Gruppo di Lavoro ha curato le attività relative al secondo Progress Update report che include tutte le informazioni sui progressi e gli obiettivi Net Zero raggiunti dai partecipanti all'Alleanza (tra cui Intesa Sanpaolo), presentato a dicembre nel corso della COP28 di Dubai. Nel 2022, sono stati inoltre istituiti cinque gruppi di lavoro settoriali: Commercial and Residential Real Estate; Oil&Gas; Iron&Steel; Power Generation and Automotive & Trucking. All'interno della NZBA, Intesa Sanpaolo, attraverso gli specialisti della Divisione IMI Corporate & Investment Banking, ha partecipato nel 2023 alle attività del gruppo di lavoro settoriale sul Power Generation e ha contribuito al White Paper la cui pubblicazione è prevista nel corso del 2024. Sempre all'interno della cornice UNEP FI, Intesa Sanpaolo partecipa al programma Climate Risk e TCFD, che mira a sviluppare buone pratiche per identificare, misurare, divulgare e gestire il rischio climatico nel settore finanziario.
Sul fronte Net Zero e Transaction Banking, Intesa Sanpaolo partecipa inoltre, in qualità di coordinatore, al gruppo di lavoro globale sulla sostenibilità di BAFT (Bankers Association for Finance and Trade).
La partecipazione ai gruppi di lavoro in tema di contrasto al cambiamento climatico coinvolge anche le divisioni di wealth management nell'ambito degli impegni assunti con l'adesione alle rispettive alleanze Net Zero. Eurizon e Fideuram contribuiscono, tra le altre, alle attività dell'IIGCC Net Zero Engagement Initiative (Engagement collettivi) e dell'iniziativa Principles for Responsible Investment. Intesa Sanpaolo Vita ha svolto un ruolo di co-leader nel Gruppo di lavoro NZAOA "Emission Attribution", oltre ad aver partecipato al gruppo di lavoro sul debito sovrano di ASCOR (Assessing Sovereign Climate-related Opportunities and Risks).
I dettagli e le informazioni relative ai Gruppi di lavoro legati al cambiamento climatico sono disponibili all'interno del Climate Report di Gruppo [i].
Nell'orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 è atteso inoltre lo sviluppo di una policy sulla biodiversità ed è presente l'impegno di piantare e preservare 100 milioni di alberi a livello globale. In relazione a questo impegno è stato lanciato nel corso del 2023 il Progetto Think Forestry volto ad accompagnare le imprese clienti nel percorso di transizione ecologica con il duplice obiettivo di salvaguardare e accrescere il capitale naturale, ovvero le foreste, e accelerare nel percorso di mitigazione dei cambiamenti climatici supportando la riduzione delle emissioni di CO2 delle attività economiche della clientela.
In coerenza agli impegni assunti dal Gruppo in tema di responsabilità ambientale, sin dal 2009 Intesa Sanpaolo ha elaborato obiettivi di medio-lungo termine attraverso la predisposizione di specifici piani di azione. Il primo Piano Ambientale di Intesa Sanpaolo ha coperto il periodo 2009-2013, cui ha fatto seguito quello relativo al 2013-2016 ed il Climate Change Action Plan del 2017-2022. Tutti i Piani si sono posti obiettivi misurabili in tema di risparmio energetico, di risparmio economico e di abbattimento delle emissioni di CO2 . Il perimetro di interesse, limitato all'Italia nel primo Piano, si è ampliato nel tempo con l'inclusione delle Banche Estere.
In considerazione dell'adesione alla Net-Zero Banking Alliance e della sempre maggiore rilevanza strategica rivestita dal tema delle emissioni di CO2 , Intesa Sanpaolo nel 2022 ha pubblicato un nuovo piano, denominato Own Emissions Plan, che sostituisce il precedente Climate Change Action Plan. I target previsti nel Piano al 2030 sono:
Al termine del 2023 si registra una riduzione del 28,2% delle emissioni Scope 1 e 2 Market-Based rispetto al 2019, in linea con quanto previsto dai piani di intervento ed un acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile dell'88,2%.
Le emissioni di gas ad effetto serra che il Gruppo Intesa Sanpaolo rendiconta in CO2 equivalente, in coerenza con lo standard internazionale GHG Protocol (Greenhouse Gas Protocol), sono relative a:
L'impegno della Banca per il contenimento delle emissioni di CO2 si concretizza nella realizzazione dell'Own Emissions Plan che identifica specifiche azioni e obiettivi al 2030 volti alla riduzione dei propri consumi di gas naturale, gasolio ed energia elettrica.
La strategia di riduzione delle proprie emissioni Scope 1 e 2, che considera anche l'utilizzo e la composizione della flotta aziendale in un'ottica di miglioramento continuo della performance ambientale in termini di emissioni, ha registrato anche nel 2023 importanti risultati nella riduzione dei consumi energetici in linea con gli obiettivi fissati dal piano.
Nell'anno 2023 si è confermato il trend di riduzione dei consumi elettrici attestandosi ad un -8,1% rispetto all'anno precedente grazie a interventi di efficientamento ed ottimizzazione energetica e di riorganizzazione della rete commerciale.
Dal punto di vista dei consumi di energia termica, le azioni attuate per la realizzazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni del Gruppo e le normative nazionali volte al contenimento dei consumi energetici hanno consentito nel 2023 una riduzione dei consumi del 7,5%.
A livello complessivo le emissioni di gas ad effetto serra di Scope1 + Scope2 Market-Based risultano in diminuzione del 9%. Le emissioni Scope 1 e Scope 2 Location Based dimostrano che gli interventi di efficienza energetica avviati ed il passaggio della flotta a veicoli ibridi ed elettrici hanno prodotto dei risultati con una diminuzione del 9,2% rispetto al 2022.
Pur essendo diminuiti il numero degli addetti (-2,3%) e le superfici (-1,6%), le emissioni parametrate sono ulteriormente in calo: -6,8% emissioni ad addetto e -7,5% quelle parametrate alle superfici.
Inoltre, il Gruppo Intesa Sanpaolo non si limita solamente alla rendicontazione delle emissioni Scope 1 e 2, ma si impegna anche a rendicontare le emissioni indirette Scope3, legate ad attività dell'azienda ma non controllate direttamente dalla stessa (carta, rifiuti, macchine d'ufficio, ecc.).
(7) Gas fluorurati utilizzati come refrigeranti nel settore della refrigerazione, del condizionamento dell'aria e delle pompe di calore (ad es. idrofluorocarburi, HFC), come isolanti nelle connessioni alla rete elettrica (ad es. esafluoruro di zolfo, SF6) e nei settori elettronico e farmaceutico (ad es. perfluorocarburi, PFC)

La redazione dell'Own Emissions Plan ha accelerato varie iniziative volte alla riduzione dei consumi energetici che già nel Gruppo trovavano applicazione da parecchi anni.
In particolare, in Italia, sono stati portati a termine nel 2023 alcuni interventi di ammodernamento degli impianti, sostituzione di corpi illuminanti e manutenzione di facciate e infissi, che hanno previsto un investimento di oltre 2 milioni di euro, con una stima di risparmio energetico annuo di oltre 5,2 GWh e di riduzione delle emissioni potenziali annue di CO2 pari a circa 1.200 t. Sul perimetro estero, con un investimento di oltre 800 mila euro, le iniziative hanno evidenziato un risparmio energetico annuo pari a circa 0,44 GWh e una riduzione delle emissioni potenziali annue di CO2 pari a circa 81 t.
A queste iniziative vanno aggiunte le azioni di ottimizzazione energetica avviate nel 2023, quali la riduzione dell'orario/periodo di accensione degli impianti, la riduzione di 1 grado di temperatura per il riscaldamento, la riduzione dell'orario di accensione delle insegne, che hanno permesso, insieme ad ulteriori azioni di messa a terra di precedenti interventi di efficienza energetica, risparmi per oltre 7 GWh solo sul perimetro Italia.
Nel corso del 2023 è proseguito lo sviluppo e l'affinamento della gestione e del governo dei consumi energetici degli immobili del perimetro Italia, che vengono gestiti da una piattaforma centralizzata, denominata Sigi Energia, collegata a sensori installati negli edifici (datalogger e sonde di temperatura). Con riferimento ai grandi edifici, che presentano dati numerosi e complessi, nell'anno 2023 il progetto Smart Building di Intesa Sanpaolo ha segnato un importante passo avanti, estendendo la soluzione a 30 grandi immobili e introducendo una piattaforma di monitoraggio energetico sviluppata in collaborazione con Microsoft e Iconics. L'approccio datadriven adottato permette non solo di ridurre le anomalie nei consumi energetici non individuabili con i sistemi di monitoraggio tradizionali, ma anche di ottimizzare l'utilizzo degli spazi e migliorare la gestione operativa e la spesa. Inoltre, l'integrazione con soluzioni di Intelligenza Artificiale e Machine Learning ha aperto la strada verso analisi predittive e prescrittive che consentiranno di migliorare ulteriormente la gestione degli edifici e degli spazi lavorativi, promuovendo un futuro più efficiente e sostenibile. Nel 2023 il Grattacielo di Torino ha ottenuto la conferma della certificazione LEED Platinum–Existing Buildings Operations & Maintenance del Green Building Council nella categoria gestione sostenibile, conseguita nel 2019. Precedentemente il Centro Direzionale aveva già ricevuto la certificazione LEED Platinum–New Construction, per la costruzione dell'edificio, grazie alle caratteristiche progettuali e alle soluzioni tecnologiche adottate. Anche il Grattacielo Gioia 22 di Milano, inaugurato nel 2023 e sede di alcune società del Gruppo, ha acquisito la certificazione LEED Platinum–Core and Shell relativa alla progettazione e la costruzione degli impianti meccanici, elettrici, idraulici ed antincendio. L'edificio è il primo grattacielo a Milano NZEB–Nearly Zero Energy Building: il 65% del fabbisogno energetico dell'immobile è autoprodotto in sito utilizzando sia il fotovoltaico che il geotermico. Nel 2023 è stata inoltre completata all'interno dell'immobile l'installazione di 150 colonnine di ricarica auto a servizio delle auto ad uso strumentale in uso ai dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo, come primo passo di un progetto più ampio che prevede l'installazione di colonnine di ricarica auto negli immobili del gruppo su tutto il territorio nazionale.
(8) L'unità di misura in Gigajoule (GJ) può essere agevolmente ottenuta utilizzando la seguente conversione: es. 1 MWh = 3,60 GJ.

Di seguiti vengono riportati alcuni significativi interventi di efficientamento realizzati nel 2023.
Nel complesso gli interventi realizzati nel 2023 a Firenze genereranno un risparmio energetico pari a 300 MWh/anno.
Nel complesso le azioni volte nei Data Center hanno generato un risparmio energetico nel 2023 superiore ai 10 GWh.
La Banca, a seguito della completa ristrutturazione di uno dei 3 Palazzi al Cairo, oltre a sostituire impianti ormai obsoleti ed energivori, ha provveduto a ristrutturare completamente la facciata, creando una doppia "pelle" che porterà ad un notevole saving energetico, riducendo drasticamente il consumo relativo al condizionamento degli edifici. Nel complesso gli interventi realizzati porteranno un risparmio energetico annuale stimato in circa 245.000 kWh.
In continuità con l'impegno della banca sul tema dell'efficienza energetica, unica subsidiary con un Sistema di gestione dell'Energia certificato, nel palazzo di Petrezselyem a Budapest sono stati sostituiti gruppi frigo obsoleti con pompe di calore di ultima generazione. Il risparmio energetico annuale stimato di tale iniziativa è di circa 60.000 m3 di gas naturale.
Con l'avvio del piano di riduzione delle emissioni, Intesa Sanpaolo Romania ha deciso di ridurre i propri consumi di gas installando presso i propri edifici un sistema di controllo da remoto del sistema di riscaldamento. Questa semplice ma efficace soluzione permette di gestire da remoto l'impianto di riscaldamento tramite un app. Tra il 2022 e il 2023 il risparmio energetico stimato nei buildings della Banca è stato pari a 8.850 m3 di gas naturale.
In qualità di Grande Impresa, Intesa Sanpaolo e le sue società controllate devono effettuare ogni quattro anni le diagnosi energetiche sugli immobili per i quali esercitano il controllo dei consumi energetici ai sensi del D.Lgs 102/14. Nel 2023, le imprese multisito come Intesa Sanpaolo hanno dovuto effettuare la diagnosi su un numero di siti proporzionati e sufficientemente rappresentativi per consentire di tracciare un quadro fedele della prestazione energetica globale dell'impresa e di individuare, in modo affidabile, le opportunità di miglioramento più significative. Per ottemperare all'obbligo sopracitato, nel 2023 Intesa Sanpaolo ha utilizzato gli audit energetici effettuati per la certificazione ISO 50001. In Italia, rispetto ai 27 siti individuati con la procedura standard, sono stati presentati a ENEA 53 audit energetici che hanno riguardato: 3 CED, 14 Palazzi e 36 Filiali. Inoltre, è stata presentata la diagnosi energetica per la flotta auto. Sono stati evidenziati dei possibili miglioramenti a fronte di investimenti a breve e medio periodo che riguardano principalmente gli impianti di climatizzazione, l'installazione di impianti fotovoltaici e la sostituzione dei corpi illuminanti (sostituzione con luci a led).

Oltre alle azioni di efficienza energetica volte a ridurre il proprio impatto ambientale, il Gruppo Intesa Sanpaolo si è impegnato, laddove possibile, nel produrre l'energia elettrica (totalmente autoconsumata) attraverso l'installazione di impianti fotovoltaici e ad acquistare energia elettrica da fonte rinnovabile.
L'autoproduzione di energia da fonte rinnovabile è in aumento e proviene dagli impianti fotovoltaici installati in Italia (9 di taglia inferiore ai 20 kWp e 10 di grandi dimensioni), da due impianti in Slovenia e da tre nuovi impianti in Croazia nei vari palazzi di Privredna Banka Zagreb a Split, Slavonski Brod e Čakovec, che hanno iniziato la loro produzione a fine 2023. Nel 2023 l'autoproduzione del Gruppo Intesa Sanpaolo è stata pari a 1.387 MWh con un risparmio economico generato dal mancato acquisto di energia elettrica pari a circa 308.000 euro, ed un totale di CO2 evitata pari a 639 tonnellate.
A conferma dell'impegno nello sviluppo delle rinnovabili, nel 2024 entreranno in esercizio anche due nuovi impianti fotovoltaici nei Palazzi di Tirana di Intesa Sanpaolo Albania e nella sede centrale Eximbank in Moldavia. Intesa Sanpaolo ha inoltre siglato, a partire dal 2024 e per 10 anni, un Power Purchase Agreement (PPA) per l'approvvigionamento di circa il 10% del fabbisogno annuale elettrico in Italia da fonti rinnovabili. La produzione sarà assicurata da due impianti fotovoltaici di nuova realizzazione ubicati in Sicilia.
Sul fronte degli acquisti di energia green, nel 2023 l'acquisto della stessa si attesta all'88,2% del totale dell'energia elettrica acquistata (90,7% nel 2022) ed il consumo di energia elettrica da fonte rinnovabile a circa l'82,1% del consumo totale di energia elettrica (85,1% nel 2022).
Nell'anno 2023 si è confermato il trend di riduzione dei consumi elettrici, in particolare in Italia (-8,9%) dove l'acquisto di energia rinnovabile si è ormai attestata al 100%. Tale riduzione positiva ha abbassato percentualmente l'energia da fonte rinnovabile acquistata a livello di Gruppo. Hanno inoltre influito sulla riduzione di quest'ultima anche il mix energetico nazionale di alcune Banche del perimetro estero, ove l'acquisto dell'energia green risulta vincolato da monopoli statali, ed il leggero aumento della produzione di energia elettrica (totalmente autoconsumata) da cogeneratore in Italia.
Nell'ambito della Direzione Affari Sindacali Politiche del Lavoro, il Mobility Management è la funzione dedicata ad agevolare gli spostamenti casa-lavoro dei collaboratori, per migliorarne la qualità e per favorire modalità di trasporto sostenibili. L'impegno è di tradurre in azioni concrete quanto emerso dall'ascolto delle persone delle Gruppo, al fine di proporre un articolato ventaglio di opzioni per gli spostamenti quotidiani e declinare le azioni dei Piani di Spostamento Casa - Lavoro.
Il 2022 ci ha permesso di consolidare le novità legislative introdotte l'anno precedente, che hanno portato Intesa Sanpaolo ad aumentare notevolmente il novero delle città oggetto di analisi, che oggi sono 27. L'organizzazione del Gruppo prevede, oltre al Mobility Manager così come previsto dalla normativa, un team di coordinamento e un Referente Territoriale della Mobilità per ogni singola città, in modo da garantire un presidio dei temi in linea con la nostra capillarità.
I principali progetti e servizi che il Gruppo mette a disposizione al fine di ridurre l'uso del mezzo di trasporto privato individuale e le relative emissioni di CO2 sono:
altresì l'avvio di progetti mirati all'installazione di infrastrutture per la ricarica presso le principali sedi aziendali, a fronte della crescente necessità di poter rifornire i mezzi anche durante lo stazionamento in ufficio;
Nel perimetro Banche Estere, continua l'impegno nel progressivo ricambio del parco auto aziendale, con l'acquisto di modelli elettrici, ibridi o meno inquinanti e nell'utilizzo delle navette aziendali di cui hanno usufruito circa 300 colleghi in Bank of Alexandria (Egitto), e nell'adozione di soluzioni di car pooling delle auto aziendali e/o private, attive in Intesa Sanpaolo Bank (Albania), CIB Bank (Ungheria), Banca Intesa Beograd (Serbia), Pravex Bank (Ucraina), Intesa Sanpaolo Bank Romania, Intesa Sanpaolo Bank (Slovenia), Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina e in VÚB Banka (Slovacchia). Inoltre, in CIB Bank, dal 2018 è stato sottoscritto un contratto per l'utilizzo del car sharing che si avvale esclusivamente di auto elettriche e che nel 2022 ha visto circa 1.600 utilizzatori. In crescita la mobilità leggera attraverso biciclette di proprietà della Banca e creazione di spazi per parcheggiarle, come rastrelliere o appositi locali. Sempre in CIB, nel 2022, circa 1.500 dipendenti hanno adottato la bicicletta come mezzo di trasporto nello spostamento casa - lavoro.
Il Codice Etico, le Regole in materia di politica ambientale ed energetica e le Regole in materia di Green Banking Procurement individuano fra le responsabilità del Gruppo l'attenta valutazione delle conseguenze della sua attività sugli ecosistemi e la riduzione della propria impronta ecologica. Per questo motivo, una gestione responsabile delle risorse risulta prioritaria per il Gruppo Intesa Sanpaolo al fine di mitigare il proprio impatto sull'ambiente.
In continuità con quanto fatto in passato, Intesa Sanpaolo nel 2023 ha mantenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione "Health, Safety & Environment" (HSE) applicato a tutti gli immobili strumentali del perimetro Italia ai sensi delle norme ISO 45001, 14001 e 50001; il processo di certificazione e sorveglianza è a cura di un Organismo terzo indipendente.
Attraverso questo strumento Intesa Sanpaolo mantiene alta l'attenzione sui temi ESG, sul monitoraggio e la gestione del rischio, sul miglioramento continuo delle proprie prestazioni e sul coinvolgimento delle strutture interne.
L'applicazione del Sistema e il suo coordinamento sono affidate alla Direzione Centrale Sicurezza sul Lavoro, Ambiente ed Energia e prevedono il coinvolgimento della Direzione Centrale Immobili e Logistica in qualità di funzione che accentra le attività relative agli asset immobiliari, della Direzione Centrale Politiche di Sviluppo e Learning per le esigenze formative, di Group Technology per la gestione e l'efficientamento delle infrastrutture ICT e della Divisione Banca dei Territori per le attività svolte a livello di Rete.
Il Sistema prevede anche dei cicli di verifiche interne con controlli di primo livello effettuati da tutte le strutture che gestiscono i processi individuati come "sensibili; di secondo livello volti a valutare la conformità dei luoghi e dei processi di lavoro, affinché siano implementate le opportune azioni correttive per gestite le eventuali anomalie e di terzo livello effettuati dalla funzione Internal Audit.
Una volta all'anno il Datore di Lavoro di Intesa Sanpaolo insieme al suo Delegato e al Responsabile Ambientale, in collaborazione con il Responsabile del Sistema di Gestione HSE, conducono la riunione di Riesame della Direzione alla quale partecipano tutte le funzioni che hanno impatto sul mantenimento del Sistema.
Nella stessa sede viene valutata l'opportunità di revisionare la Politica Ambientale ed Energetica e la Politica di Salute e Sicurezza e benessere sul lavoro; nel corso del 2023 entrambi i documenti sono stati aggiornati per cogliere ed esplicitare al meglio i valori sui quali si basa il nostro impegno sui temi della tutela ambientale e della salute e sicurezza.
Il Riesame costituisce il principale momento di analisi e confronto sull'andamento, l'adeguatezza e l'efficacia del Sistema rispetto a quanto previsto dalle norme ISO di riferimento e dalla legislazione vigente.
Nella riunione vengono analizzati i risultati delle verifiche interne, gli indicatori che illustrano l'andamento delle performance del Sistema, le variazioni intervenute in merito all'analisi di contesto e delle parti interessate, gli aggiornamenti in tema di normativa interna ed esterna e i cambiamenti dei fattori rilevanti.

L'Alta Direzione, inoltre, valuta i risultati ottenuti e definisce nuovi obiettivi qualitativi e quantitativi relativi al miglioramento delle prestazioni. Dal 2023 gli esiti della Riunione di Riesame vengono presentati anche al Comitato di Direzione ove presenzia il Top Management della Banca.
Inoltre, con riferimento alle Banche Estere, CIB Bank, impegnata nell'approvvigionamento e nell'uso responsabile di beni e servizi conformi alle normative in materia di protezione e conservazione dell'ambiente, grazie alle azioni svolte in materia energetica, ha mantenuto la propria certificazione ISO 50001 applicata a tutti i propri immobili del territorio ungherese anche nel 2023.
Gli eventi straordinari occorsi nel 2020 e 2021 hanno indotto cambiamenti significativi nelle abitudini e modi di lavorare e l'introduzione delle nuove regole in materia di green banking procurement hanno avviato un percorso virtuoso nella riduzione generale dei consumi di carta. Da un confronto con il 2022 l'utilizzo della carta si è ridotto del 5,4%, con un aumento di acquisto di carta riciclata da parte delle controllate estere a conferma della sempre maggiore attenzione del Gruppo agli impatti sull'ambiente. Anche il parametro ad addetto (41,5 kg nel 2023 vs 42,8 kg del 2022) conferma la maggior consapevolezza da parte dei dipendenti del Gruppo nell'uso della carta. Grazie alle varie azioni di dematerializzazione portate a termine negli ultimi cinque anni, nel 2023 si è registrato un risparmio di carta di circa 3.317 tonnellate, corrispondenti a 4.701 t di CO2 evitata e a un risparmio teorico economico di circa 5 milioni di euro.
In Italia nel corso del 2023 il progetto di dematerializzazione è stato esteso a ulteriori prodotti e servizi dedicati alle persone giuridiche (PG), in particolare sono state oggetto di dematerializzazione quattro polizze di tutela dedicate alle PG. Si tratta delle polizze RC Cyber, RC Amministratori, sindaci e Dirigenti, Tutela Business Commercio e Tutela Business Manifattura. Le polizze dematerializzate sono state rilasciate per l'offerta in sede e nel corso del 2024 si prevede l'attivazione dell'offerta a distanza per le polizze Commercio e Manifattura.
Inoltre, sempre in ambito PG, in continuità con quanto già realizzato in ottica digitale sul portale INBIZ per la Clientela Imprese e Corporate, a novembre è stata rilasciata la nuova applicazione Scambio Documentale che permette ai clienti che utilizzano il canale NDCE Business di sottoscrivere in modalità dematerializzata la documentazione generata da processi non oggetto di Customer Jouney.
L'intervento ha interessato una serie di processi che ad oggi producono documentazione cartacea e richiedono la presenza in filiale del cliente per la sottoscrizione. La nuova applicazione, senza intervenire sulle procedure preesistenti, consente al gestore di inviare al canale del cliente i documenti in formato PDF per la firma a distanza e successivamente prevede la loro archiviazione nei repository digitali della Banca.
La nuova applicazione è ad oggi disponibile su tutta la Rete Imprese e Agribusiness e nel corso del mese di gennaio 2024 sarà estesa a tutti i gestori Aziende Retail e Terzo Settore. Ulteriori sviluppi per il 2024 prevedono la dematerializzazione del prodotto Anticipo Fatture, l'ampliamento dei prodotti gestiti con lo Scambio Documentale e la gestione della firma su APP.
La nuova customer experience semplice e innovativa offerta ai clienti, data dall'utilizzo della firma grafometrica o digitale remota per la sottoscrizione dei documenti contrattuali in tutte le filiali della Banca, consente di eliminare l'operatività su carta e di migliorare l'efficienza dei gestori, attraverso una notevole semplificazione dei processi interni di gestione e archiviazione del cartaceo. La creazione di un archivio documentale digitale agevola l'archiviazione stessa e la ricerca dei documenti e ne garantisce una migliore conservazione, secondo la normativa vigente, azzerando le tempistiche di back office.
In continuità con le iniziative per la digitalizzazione di tutti i sistemi e servizi HR intraprese nel corso degli scorsi anni, anche nel 2023 la dematerializzazione delle comunicazioni ai dipendenti è continuata come in occasione della sottoscrizione degli accordi del Lavoro flessibile sia per i dipendenti con contratto assicurativo, sia per quelli del credito. Inoltre, sono stati digitalizzati i processi per la "variazione di orario" e per la "scelta della banca delle ore".
Nel 2023 è proseguito il processo di trasformazione digitale anche nelle filiali del perimetro delle International Subsidiary Banks attraverso i progetti "Digical ABC", "Digical Onboarding" e l'implementazione di un nuovo modello di servizio commerciale in alcune Banche.
Infine, con riferimento alla cancelleria eco-sostenibile, l'applicazione delle Regole in materia di Green Banking Procurement ha avviato un processo virtuoso di acquisto di materiali a basso impatto ambientale in tutto il Gruppo. Nel 2023 è stato acquistato materiale di cancelleria ecosostenibile in percentuale maggiore rispetto al 2022, e in particolare circa 29,6 tonnellate di cancelleria ecosostenibile, di cui 24,1 tonnellate di materiale contenente carta (block notes, post-it, cartelline, etc.), 4,1 tonnellate di penne a sfera ed il restante tra

Cambiamento climatico
evidenziatori e timbri in materiale riciclato e materiale economale con presenza di legno ecosostenibile.
L'aumento del consumo di toner (+20,8%) risulta invece correlato al perfezionamento dell'attività di rendicontazione in particolare nel perimetro estero. Nel perimetro Italia si conferma il trend in discesa degli acquisti di toner (-7,3%), in particolare di quelli tradizionali (-13,4%).
Il consumo di acqua potabile, proveniente da acquedotti, nel Gruppo Intesa Sanpaolo è prevalentemente legato agli usi igienici ed in misura molto residuale alla produzione del freddo per la climatizzazione. Nel 2023 il consumo di acqua pro capite del Gruppo è risultato pari a 20 metri cubi per addetto, in leggero aumento rispetto al dato del 2022, ma sostanzialmente in linea con gli ultimi anni.
Nel Gruppo Intesa Sanpaolo particolare importanza viene data ai monitoraggi ambientali ed alla gestione delle sostanze pericolose per l'ambiente, anche con riguardo alla tutela fisica di dipendenti e collaboratori e alla salubrità degli ambienti di lavoro in attuazione di una precisa responsabilità, etica prima ancora che legale. Nel 2023, in Italia, la Direzione Sicurezza sul Lavoro Ambiente Energia ha gestito specifiche campagne di misura sulle varie matrici ambientali: amianto e fibre artificiali vetrose, rumore, radon, elettromagnetismo, acqua e aria. La valutazione dei dati ambientali ottenuti dai monitoraggi ha consentito di verificare la conformità ai limiti normativi vigenti e di prevedere tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie. In tale ambito, con riferimento al radon e all'amianto, la Direzione Sicurezza sul Lavoro Ambiente Energia ha effettuato la valutazione del rischio specifico per tutti i luoghi di lavoro in accordo con quanto prescritto dalle relative norme di settore, nominando, ove necessario, i consulenti esperti per le tematiche trattate. Nel 2023 nell'attuazione del sistema di gestione della prevenzione e controllo delle malattie infettive adottato da Intesa Sanpaolo, sono proseguiti, in Italia, i monitoraggi utili a valutare la qualità microbiologica dell'aria e dell'acqua all'interno degli ambienti di lavoro. I risultati delle indagini sulla qualità dell'aria sono stati soddisfacenti: il livello di contaminazione microbica interno è risultato mediamente inferiore a quanto riscontrato in esterno confermando che il trattamento aria e i ricambi della stessa sono tali da garantire una costante ed elevata qualità dell'aria indoor. Analoghe osservazioni si possono applicare ai principali parametri chimico-fisici quali ad esempio VOC/CO2 /CO/HCHO risultati sempre nella norma e in concentrazioni inferiori a quanto riscontrato all'esterno. Relativamente alla legionella, sono state attuate tutte le fasi del processo finalizzate a tenere sotto controllo e prevenire il rischio, compresa la gestione di eventuali non conformità e le conseguenti azioni correttive. Inoltre, la Direzione Sicurezza sul Lavoro Ambiente Energia prosegue nello sviluppo di progetti sperimentali, in Italia, per il trattamento dell'aria, che dovrebbero ulteriormente migliorare la qualità dell'aria indoor, sia in senso chimico-fisico, che in termini microbiologici.
In Italia, ai fini della gestione dei rifiuti prodotti presso gli insediamenti del Gruppo, il territorio è stato suddiviso in numerosi lotti dove operano ditte specializzate nelle attività di raccolta, differenziazione, ritiro e smaltimento. Tali ditte sono sottoposte ad un processo di valutazione nel corso del quale sono acquisite anche le necessarie autorizzazioni ad operare in qualità di trasportatori (includendo anche le targhe dei veicoli utilizzati) e di destinatari. Le varie tipologie di rifiuti speciali sono gestite in base alle loro caratteristiche specifiche, mentre per le frazioni differenziate, come ad esempio carta, plastica e vetro, vige il rispetto delle disposizioni localmente emanate. Di particolare attenzione lo smaltimento in Italia delle macchine d'ufficio: le stesse, prima di diventare rifiuto, vengono sottoposte a un attento processo di verifica ed eventuale ricondizionamento per la loro reimmissione nel processo.
Allo stesso modo, nel perimetro estero la raccolta e gestione dei rifiuti avviene rispettando la legislazione nazionale di riferimento.
La gestione dei rifiuti del Gruppo Intesa Sanpaolo, inclusa la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento presso siti esterni all'organizzazione, viene svolta da parte di soggetti terzi nel rispetto di quanto previsto dalle norme di riferimento e dalla legislazione vigente.
Nel 2023 si registra una consistente diminuzione della quantità complessiva di rifiuti rispetto all'anno precedente (-11,4%), in particolare dei rifiuti pericolosi (-35,6%).
Soltanto il 6,8% dei rifiuti prodotti è destinato allo smaltimento (il 4,9% viene conferito in discarica), mentre oltre il 93% viene valorizzato attraverso operazioni di preparazione al riutilizzo, recupero o riciclo.

Sulla base di quanto previsto dalle "Regole in materia di Green Banking Procurement" aggiornate a maggio 2023, le Strutture che si occupano di acquisto di macchine da ufficio (fotocopiatrici, stampanti, computer da tavolo, monitor per computer e stand alone, notebook e ATM/ MTA) si impegnano ad applicare criteri di acquisto e utilizzo responsabile delle apparecchiature. Nel 2023 sono state acquistate centralmente le seguenti principali categorie di macchine da ufficio, di cui si indicano le percentuali di quelle soggette alle valutazioni in base ai criteri del Green Banking Procurement: notebook 92%, mini-desktop 100%, ATM/MTA 100%, monitor 86%.
In ottica di valorizzazione degli aspetti di sostenibilità, vengono considerate sia le normative di legge e i vigenti requisiti di conformità in materia, sia specifici criteri di valutazione ambientale. Inoltre, come ulteriore elemento di supporto alla valutazione, viene utilizzato l'Internal Carbon Pricing, quale strumento utile per la valorizzazione dell'efficienza energetica in termini di emissioni GHG generate dal consumo energetico nell'intero ciclo di vita degli apparati.
In linea con i principi della circular economy legati al riuso e all'allungamento della vita utile dei prodotti, Intesa Sanpaolo nel 2023 ha realizzato la vendita di oltre 10.000 beni informatici funzionanti ma non più utilizzati dalla Banca. Di questi, più di 4.000 tra desktop, portatili e monitor sono stati ceduti a condizioni economiche vantaggiose ad una società operante all'interno di un carcere a Milano, che offre impiego ai detenuti nel ricondizionamento di beni informatici altrimenti destinati allo smaltimento. Questo percorso, oltre alimentare una logica di circular economy, favorisce anche il recupero e il reinserimento nel mondo del lavoro dei detenuti, valorizzando la persona e le sue capacità professionali, in una visione complessiva di forte impatto economico e sociale. Gli altri 6.000, in particolare strutture di data center, sono stati assegnati tramite asta di vendita ad una società lombarda specializzata nel recupero, ricondizionamento e rivendita di dispositivi informatici dismessi. Nel complesso, le iniziative hanno permesso il reinserimento nel ciclo economico di beni inutilizzati, favorendo la riduzione dei costi operativi di gestione degli asset tecnologici (es. costi di giacenza a magazzino) ed evitando la produzione di rifiuti, con una conseguente riduzione dell'impatto ambientale di Gruppo dovuto allo smaltimento pari a circa 21.500 kg di CO2 eq di emissioni evitate.
Sulla base di quanto previsto dalle "Regole in materia di Green Banking Procurement", in occasione di organizzazione di eventi, quali eventi aziendali, convegni, conferenze stampa, convention e corsi di formazione, il Gruppo Intesa Sanpaolo si è impegnato a perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale prevedendo il minor utilizzo possibile di risorse, bassi impatti per l'ambiente e limitando la produzione di rifiuti fin dalla fase di progettazione.
Inoltre, le stesse Regole impongono anche un'attenta valutazione di alcuni rischi connessi alla tipologia dell'evento, alla conformazione del luogo, al numero e alle caratteristiche dei partecipanti. L'organizzazione di eventi sicuri tiene quindi conto, ad esempio, dei requisiti dell'area, della capienza massima, delle norme antincendio, emergenza ed evacuazione, dei rischi interferenziali, dei rischi sanitari, al fine di predisporre le adeguate misure di prevenzione e protezione secondo quanto previsto dalla Guida di Processo Gestione della Conformità – Gestione ambito normativo Sicurezza sul lavoro.
Sul tema degli eventi formativi si evidenzia l'impiego ormai sempre più esteso di innovative soluzioni tecniche e organizzative mediante la pressoché totale digitalizzazione della formazione.
Nel 2023 in Italia c'è stata una forte ripresa delle attività di relazione con gli stakeholder e i territori, privilegiando eventi in presenza. Tuttavia, per raggiungere un pubblico più ampio, si è optato anche per la comunicazione ibrida. I servizi di catering sono tornati ai livelli pre-pandemia, con un focus su prodotti locali e di stagione, e l'uso di materiali biodegradabili o compostabili è rimasto in linea con le politiche ambientali. Nella scelta delle location, quando possibile, si è dato priorità alla caratteristica dell'accessibilità e si è promosso l'uso di trasporti collettivi o a basso impatto ambientale.
Per il tour 2023 "Crescibusiness Digitalizziamo(9)", ad esempio, che ha incluso oltre 100 eventi in diverse località, sono state utilizzate auto ibride per ridurre l'impatto ambientale. Tutte le comunicazioni interne ed esterne sono state effettuate in formato elettronico, con l'adozione di nuovi formati per gli inviti elettronici e l'uso di e-mail o QR code per la distribuzione di documenti. Gli allestimenti per fiere ed eventi hanno dato priorità all'uso di materiali riutilizzabili o riciclati. Durante le ATP Finals del 2023, in occasioni di eventi realizzati dalla Banca, sono stati riutilizzati gli arredi e i materiali delle edizioni precedenti, inclusi sistemi di illuminazione a basso consumo energetico. Per eventi ricorrenti, si è cercato di riutilizzare gli stessi allestimenti e attrezzature tecniche per minimizzare l'impatto ambientale della produzione.
(9) Iniziativa ideata da Intesa Sanpaolo per valorizzare le aziende che si sono distinte nei processi di digitalizzazione attraverso una mirata riorganizzazione dei rispettivi modelli di business in funzione delle sempre più complesse esigenze della clientela, a cominciare dai new media e dalle nuove modalità di pagamento evoluto.

Tutela dei diritti umani

Il Gruppo Intesa Sanpaolo è da sempre impegnato nella tutela dei diritti umani in coerenza ai valori espressi nel Codice Etico.
Consapevole che le proprie attività producono direttamente o indirettamente impatti sui diritti umani, ha definito gli ambiti di responsabilità verso ciascuno stakeholder. Sono stati infatti considerati gli impatti verso le persone del Gruppo, i clienti, i fornitori e la comunità. Anche l'ambiente è un tema fortemente interrelato ai principi dei diritti umani e pertanto la promozione di elevati standard ambientali deve considerarsi un fattore chiave per il rispetto e il godimento degli stessi.
Il tema dei diritti umani, in quanto trasversale ai diversi ambiti di operatività del Gruppo, è presente in modo diffuso nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria, come sintetizzato nella seguente tabella:
| Stakeholder | AREA DI IMPATTO | vedi pag. | ||
|---|---|---|---|---|
| Persone del Gruppo | Salute e sicurezza dei lavoratori e contrasto alle condizioni di disagio e stress |
pag. | 218 | |
| Persone del Gruppo | Contrasto alle molestie del personale | pag. | 205 | |
| Persone del Gruppo | Libertà di associazione sindacale | pag. | 192 | |
| Persone del Gruppo | Non discriminazione, pari opportunità ed equa retribuzione | pag. | 205 | |
| Persone del Gruppo | Vita familiare attraverso politiche di conciliazione casa-lavoro | pag. | 213 | |
| Persone del Gruppo | Salvaguardia della sicurezza sociale tramite la previdenza complementare |
pag. | 213 | |
| Clienti | Politiche e soluzioni per il contrasto alle rapine | pag. | 124 | |
| Clienti/Persone del Gruppo |
Privacy dei dati personali e sensibili | pag. | 109 | |
| Clienti | Inclusione finanziaria delle fasce sociali più vulnerabili | pag. | 142 | |
| Fornitori | Inclusione di criteri di rispetto dei diritti umani nella catena di fornitura | pag. | 263 | |
| Comunità | Valutazione del rispetto dei diritti umani da parte delle aziende clienti, con particolare riferimento ai dipendenti delle stesse, e nei progetti finanziati, con particolare riferimento ai diritti delle comunità coinvolte |
pag. | 67 | |
| Comunità | Vita culturale e attività benefiche orientate al rispetto dei diritti umani | pag. | 176 | |
| Ambiente | Tutte | pagg. | 226; 243 |
Anche nel 2023, con riferimento all'esercizio 2022, è stato pubblicato il Modern Slavery Statement, predisposto dal Gruppo in risposta alle richieste normative del "UK Modern Slavery Act" e dell'"Australian Modern Slavery Act". Lo Statement, disponibile sul sito internet del Gruppo [i], è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e delle società controllate soggette alla normativa. Il documento descrive le misure adottate dal Gruppo per combattere il rischio di schiavitù nella propria catena di fornitura e nelle proprie attività. Il processo di aggiornamento del Modern Slavery Statement comprende una valutazione complessiva dei potenziali rischi rilevanti e l'aggiornamento nel continuo dei requisiti legali, in base all'operatività del Gruppo.
I Principi Guida su Imprese e Diritti Umani dell'ONU, approvati nel 2011, sanciscono il dovere dello Stato di proteggere i diritti umani, il dovere delle imprese di rispettarli ovunque esse operino (indipendentemente dalla capacità o volontà degli Stati di adempiere ai loro obblighi) e la necessità di rafforzare l'accesso ad appropriati ed efficaci rimedi per le vittime di abuso da parte delle imprese. Inoltre, come nel caso del UK Modern Slavery Act e dell'Australian Modern Slavery Act, si stanno diffondendo normative nazionali a tutela dei diritti umani e che richiedono maggior trasparenza alle società sugli impatti della loro catena dal valore.
Le imprese, infatti, possono generare attraverso la propria attività diversi impatti in materia di diritti umani: positivi, come l'offerta di servizi innovativi che migliorano la qualità della vita delle persone; o negativi, come lo sfruttamento dei lavoratori o il trasferimento forzato di persone o intere comunità. Inoltre, le aziende possono essere coinvolte indirettamente in violazioni compiute da altre imprese o Stati.
Un'istituzione finanziaria come Intesa Sanpaolo, con il suo ruolo di intermediario, attiva una catena di valore che coinvolge molteplici individui, enti, imprese, Stati. Per questo motivo, oltre al rispetto della normativa di riferimento cui è soggetta in tutti i paesi in cui opera, è impegnata a individuare, mitigare e ove possibile prevenire, le potenziali violazioni dei diritti umani legate alle proprie attività, come raccomandato dai Principi Guida su Imprese e Diritti Umani dell'ONU.
Il Gruppo ha adottato una specifica policy in materia di diritti umani, approvata dal Consiglio di Amministrazione a dicembre 2017, nella quale riprende i principi già presenti nel Codice Etico traducendoli in impegni concreti.
| Indicatori | 2022 | 2023 | |
|---|---|---|---|
| Infortuni sul lavoro | 168 | 183 | |
| Persone del Gruppo iscritte a un sindacato (% sul totale)* | 65,2% | 63,5% | |
| Persone del Gruppo in part-time (% sul totale) | 12,4% | 12,2% | |
| Segnalazioni al Codice Etico per presunte discriminazioni | 11 | 13 | |
| Cause in essere per mobbing** | 2 | 3 | |
| Casi di perdita o furto di dati di clienti notificati all'Autorità Garante/Autorità Locale | 18 | 19 | |
| Rapine - Numero di eventi ogni 100 sportelli | 0,35% | 0,12% | |
| Fornitori iscritti a Supplier Gate*** (n.) | 9.770 | 10.641 | |
| Progetti sottoposti a screening Equator Principles****: Numero Importo accordato (milioni di euro) |
18 1.081 |
30 3.889 |
|
| Liberalità gestite a livello centrale che sono rivolte a categorie vulnerabili e svantaggiate (% sul totale gestito dal Fondo di Beneficenza) |
99% | 99% |
* Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore copre la totalità dei dipendenti in Italia. La % dei dipendenti operanti in Italia e coperti dal contratto collettivo del credito iscritti ad un sindacato è pari al 76,13%.
** Sono in corso tre vertenze di dipendenti in servizio che includono, tra le rivendicazioni, anche quelle per mobbing.
*** Tutti i fornitori attivi inseriti nel portale sono soggetti ad accertamenti sull'etica del business, sul rispetto dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente.
**** Nel 2023 l'importo accordato soggetto allo screening degli Equator Principles è risultato pari al 13,5% dell'accordato totale di project finance.
Con la policy di Gruppo, i Principi in materia di Diritti Umani, Intesa Sanpaolo dichiara di:

L'implementazione e la progressiva estensione della tutela dei diritti umani viene monitorata da ESG & Sustainability attraverso:
Tenuto conto degli esiti del monitoraggio, Intesa Sanpaolo si impegna a:
Come ulteriore garanzia per tutti gli stakeholder è attiva la casella del Codice Etico (codice.etico@ intesasanpaolo.com) alla quale chiunque può segnalare eventuali inosservanze con garanzia di riservatezza e non ritorsione.
L'ambito dei diritti umani è stato oggetto di verifica di una parte terza ai sensi dei principi e dei contenuti della norma ISO 26000. L'attestazione 2023 mostra come il tema dei diritti umani sia oggetto di presidio e monitoraggio costanti, con riferimento sia alla prospettiva interna al Gruppo (diritti dei lavoratori) che a quella esterna, esplicitata attraverso: la promozione di iniziative rivolte alle comunità in cui il Gruppo opera; l'offerta di prodotti e servizi specifici (es. servizi che vanno incontro ad esigenze sociali specifiche o che promuovono l'inclusione finanziaria di categorie vulnerabili); lo screening di operazioni creditizie rilevanti anche su tematiche di diritti umani; la valutazione dei fornitori e partner anche in riferimento a questi temi.
La verifica ha confermato, in particolare, l'impegno del Gruppo in azioni e misure volte a tutelare la salute, la sicurezza e il benessere dei propri collaboratori e clienti; a questo, anche in un'ottica di inclusione e di vicinanza alle situazioni di maggiore fragilità, si è aggiunto il sostegno, con diverse modalità e interventi, a comunità, famiglie e imprese per contrastare e gestire al meglio le sfide che il contesto economico-sociale pone e le situazioni quotidiane che le persone si trovano a gestire e fronteggiare. Si evidenzia, con particolare riferimento alle Banche Estere direttamente coinvolte nell'attività, un buon presidio del tema con numerose iniziative rivolte al supporto della comunità.
Di seguito i presidi, le procedure e le attività individuati in fase di verifica in ambito Diritti umani, in linea ai requisiti previsti dalla ISO 26000:
| Ambiti | Presidi, procedure e attività |
|---|---|
| Necessaria diligenza | Il Gruppo ha adottato una politica sui diritti umani che declina gli impegni assunti nei confronti dei principali stakeholder del gruppo (dipendenti, clienti, fornitori, comunità) e volti a sostenere la tutela dei diritti umani secondo i principi contenuti nella Dichiarazione Universale e le successive convenzioni internazionali. Tali principi sono richiamati anche in altri documenti interni (es. Codice Etico). Sono previste procedure per affrontare gli impatti negativi derivanti dalle decisioni e attività aziendali o risultanti dalle attività di coloro con i quali il Gruppo ha relazioni; non sono state segnalate attività inerenti a una specifica mappatura dei rischi attinenti i diritti umani con relativa prioritizzazione. |
| Situazioni di rischio per i diritti umani |
Il Gruppo, consapevole che le proprie attività possono produrre in maniera diretta o indiretta impatti sui diritti umani, si impegna a garantire il rispetto di essi in caso di esposizione a una o più circostanze di rischio, tramite l'adozione e implementazione di procedure che consentono di gestire situazioni specifiche (es. Regole di Gruppo sui sistemi interni di segnalazioni delle violazioni – Whistleblowing, Regole per il contrasto alle molestie sessuali) e promuovere iniziative, attività e servizi che rispondano ad esigenze sociali specifiche a supporto delle persone del Gruppo che si trovano in contesti di conflitto e che promuovono l'inclusione finanziarie dei soggetti più vulnerabili. Nel 2023, con riferimento al 2022, è stato pubblicato il Modern Slavery Statement che contiene le misure adottate dal Gruppo per combattere il rischio di schiavitù nella propria catena di fornitura e nelle proprie attività e degli impegni assunti in ambito diritti umani. |
Tutela dei diritti umani
| Ambiti | Presidi, procedure e attività |
|---|---|
| Evitare la complicità | Il Gruppo si impegna per assicurarsi di non partecipare, agevolare o avvantaggiarsi di violazioni dei diritti umani e di prevenire e affrontare i rischi di complicità integrando le proprie procedure e processi di gestione delle tematiche di diritti umani con caratteristiche comuni dei riferimenti normativi e sociali, impegnandosi a sostenere la tutela dei diritti umani secondo i principi affermati a livello internazionale. Inoltre, esiste un primo livello di valutazione dei fornitori e dei partner che utilizza metriche ad hoc e include una valutazione del rispetto dei diritti umani, parte del processo di ESG Reputational Risk Clearing. |
| Risoluzione delle controversie |
Si rileva la presenza di meccanismi che consentono a coloro i quali ritengano vi siano state delle violazioni relativamente ai diritti umani di segnalarle all'organizzazione. Gli strumenti sono adottati in compliance con la normativa vigente, accessibili e comunicati a tutti gli stakeholder (dipendenti, ma anche fornitori, clienti e soggetti esterni), assicurando la riservatezza e l'assenza di ritorsioni per il segnalante. |
| Esistono procedure e regole specifiche per la gestione delle segnalazioni, tradotte anche in inglese per la condivisione e uniformità di approccio presso le Banche Estere, le quali sono risultate consapevoli sul tema. |
|
| Discriminazione e gruppi vulnerabili |
Emerge l'impegno ad evitare episodi di discriminazione sia all'interno del Gruppo (nei processi di assunzione e gestione del personale) sia nelle relazioni verso l'esterno e nell'ambito delle proprie operazioni: l'applicazione degli Equator Principles prevede anche la valutazione di rischi sociali, quali la tutela dei diritti dei lavoratori, l'esclusione del lavoro minorile e di quello forzato nell'ambito dei progetti finanziati; la gestione delle tematiche di sostenibilità nei settori sensibili avviene attraverso un quadro normativo interno che include le «Linee Guida per il Governo dei rischi Ambientali, Sociali e di Governance (ESG) di Gruppo». Inoltre, il processo di qualifica dei fornitori di Intesa prevede la valutazione di una serie di documenti preliminari che includono DURC e documenti secondo il decreto legislativo 81/08. Le iniziative promosse in ambito diversità ed inclusione mirano a tutelare i diritti umani, volte a garantire le pari opportunità a tutte le persone ed evitare qualsiasi tipo di discriminazione. |
| Diritti civili e politici | Il rispetto e la promozione dei diritti civili e politici, con particolare riferimento alla libertà di associazione e alla libertà di opinione ed espressione, sono tutelati anche attraverso il costante confronto con le Organizzazioni sindacali. |
| Diritti economici, sociali e culturali |
Sono proseguite le attività di promozione di un ambiente di lavoro inclusivo. Nel 2023 sono state aggiornate le Regole per il Contrasto alle Molestie Sessuali, che affiancano il Codice Etico ed il Codice di Comportamento nell'esplicitare la politica di ferma condanna di ogni tipo di molestia e che disciplina nel dettaglio il processo di gestione delle segnalazioni, introducendo una casella mail dedicata. Sono implementate iniziative di supporto alla genitorialità. Il costante confronto con le Organizzazioni sindacali è regolato, oltre che dalle previsioni di settore, anche dal Protocollo delle Relazioni Industriali, rinnovato nel corso del 2021, che rende possibile l'attuazione nel Gruppo di uno specifico modello di relazioni sindacali e che ha visto la creazione del Comitato Welfare, Sicurezza e Sviluppo sostenibile. La sicurezza fisica delle persone è tutelata dalla funzione Corporate and Physical Security, e forte attenzione è posta anche alla tutela della privacy e alla sicurezza dei dati dei clienti. |
| Principi fondamentali e diritti sul lavoro |
È garantita la libertà di associazione e riconosciuto il diritto alla contrattazione collettiva. Circa il 77% dei dipendenti in Italia e circa il 30% all'estero sono iscritti ad un sindacato(*). Sono adottate politiche occupazionali non discriminanti per genere, età, etnia, religione, nazionalità, opinione politica, orientamento sessuale o disabilità (es. Principi in materia di diversity, equity and inclusion e Regole per il contrasto alle molestie sessuali). In Italia, è stato costituito l'Ufficio Medicina del Lavoro e Rischi Psico-Sociali per garantire un sempre maggiore presidio delle attività inerenti alla medicina del lavoro (sorveglianza sanitaria, analisi infortuni e malattie professionali, gestione emergenza sanitaria) e ai rischi psico sociali. Inoltre, Intesa Sanpaolo ha scelto un modello di welfare aziendale che opera all'interno di un sistema integrato che si propone di agire per il miglior bilanciamento della vita privata e professionale delle persone del Gruppo e delle loro famiglie. |
Nota: i presidi, le procedure e le attività riportate nella tabella rappresentano quanto emerso dalla verifica svolta da parte terza incaricata dal Gruppo, ai sensi dei principi e dei contenuti della norma ISO 26000.
* Dati 2022 disponibili alla data della verifica svolta da parte terza incaricata dal Gruppo. Si veda tabella precedente "Indicatori" per i dati 2023.

Gestione responsabile della catena di fornitura
Gestione responsabile della catena di fornitura
Intesa Sanpaolo, allo scopo di garantire che le relazioni con i fornitori e le politiche di acquisto possano creare le condizioni per favorire uno sviluppo economico attento alla tutela dell'ambiente e al rispetto dei diritti umani, ha accentrato presso la Capogruppo le attività di sourcing, indirizzo normativo, qualifica e monitoraggio dei fornitori. Il Progetto di Razionalizzazione degli Acquisti realizzato dalla Direzione Centrale Acquisti ha uniformato il processo acquisitivo e le logiche di acquisto ai principi di ascolto, trasparenza, pari opportunità ed equità sanciti dal Codice Etico e ai criteri di responsabilità sociale e ambientale condivisi dal Gruppo. A fine 2022 è stato pubblicato l'aggiornamento delle Linee Guida per gli Acquisti di Gruppo, con l'obiettivo di definire ruoli e responsabilità nel processo di gestione degli acquisti di Gruppo, nonché i principi e i macroprocessi da osservare durante tutte le fasi di gestione degli acquisti di beni e servizi. Nel 2022 sono state aggiornate e pubblicate anche le Regole in materia di Acquisti, il documento che descrive le norme operative da applicare al processo di acquisto valido per tutte le strutture della Banca.
La Direzione Centrale Acquisti (DCA) promuove politiche e best practice condivise in materia di acquisti per tutto il Gruppo, al fine di salvaguardare i principi di responsabilità etica, sociale e ambientale condivisi da Intesa Sanpaolo. Tale struttura, responsabile degli acquisti nell'ambito definito dalle Linee Guida e Regole in materia, presidia il processo acquisitivo assicurando la regolarità e la coerenza degli acquisti rispetto agli indirizzi consolidati nelle policy e nella normativa interna di riferimento, anche per il tramite di una soluzione applicativa denominata Supplier Gate, improntata all'eticità negoziale e al confronto competitivo delle caratteristiche (tecniche ed economiche) delle offerte presentate da fornitori e subfornitori. Attualmente i moduli di vendor management (gestione dei fornitori) e di e-sourcing (gestione online delle gare) del portale Supplier Gate sono utilizzati anche dalle principali società estere del Gruppo Intesa Sanpaolo; è prevista la graduale estensione di tali supporti informatici alle altre società del Gruppo non dotate di analoghi strumenti. Nel corso del 2023 la DCA ha implementato una nuova piattaforma applicativa (Portale Qualifica 2.0) per la gestione del processo di qualifica e per il monitoraggio delle controparti di interesse, con l'obiettivo di automatizzare la raccolta di tutte le informazioni necessarie alla due diligence, determinare uno score di qualifica e focalizzare le attività di controllo sugli aspetti più critici. La nuova piattaforma è integrata con Supplier Gate. In sede di iscrizione al portale, i fornitori prendono visione del Codice Etico di Intesa Sanpaolo e successivamente, in caso di stipula del contratto di fornitura o servizio, assumono l'impegno anche per i propri esponenti, dipendenti, collaboratori e subfornitori di rispettare, nell'esecuzione dell'incarico conferito, i principi contenuti nel Codice in quanto a sé riferibili. Devono inoltre prendere visione del Modello di organizzazione, gestione e controllo (D.lgs. 231/2001), del Codice Interno di Comportamento di Gruppo e dei principi in materia di Diversity & Inclusion. La valutazione dei fornitori che si sono iscritti tiene conto non solo delle caratteristiche economico-finanziarie e tecnico-organizzative di ciascuno di essi, ma anche degli aspetti riguardanti l'etica del business, il rispetto dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente, sulla scorta di quanto dichiarato attraverso la compilazione di specifici questionari e/o il possesso di determinate certificazioni. Se il risultato di questa valutazione è positivo, i fornitori sono qualificati nell'Albo Fornitori di Gruppo e possono essere invitati agli eventi acquisitivi. Al termine dell'esercizio 2023 avevano completato la procedura di iscrizione sul portale Supplier Gate circa 8.400 fornitori. Di questi, circa 4.200 sono risultati qualificati e idonei ad essere invitati ad eventi acquisitivi.
Nel corso del 2023 è proseguita la mappatura, tramite la compilazione di specifico questionario, dei fornitori in materia di sostenibilità sociale (includendo anche i diritti umani), ambientale e di governance allo scopo di rafforzare i criteri di valutazione e scelta dei migliori fornitori. La compilazione del questionario è obbligatoria per tutti i nuovi fornitori. Il punteggio ESG, che scaturisce dalla compilazione del suddetto questionario e dal possesso di determinate certificazioni in coerenza coi criteri di Gruppo, esprime la qualità del fornitore sulle

tematiche ESG e può influenzare la scelta dei migliori fornitori, in relazione alle specifiche esigenze d'acquisto. Ne consegue che, in relazione a specifiche categorie merceologiche a maggior impatto ambientale o sociale, i fornitori che non rispettano i requisiti minimi possono essere esclusi dagli eventi negoziali.
È proseguita anche la campagna di recupero di tutti i precedenti fornitori utilizzati in maniera ricorrente, al fine di pervenire a una valutazione globale entro il 2025. Al termine del 2023 il 65% dei fornitori qualificati e ingaggiati dalla Direzione Centrale Acquisti ha compilato il questionario e ottenuto un punteggio ESG. Nel corso del 2024 verrà inoltre rilevato nei sistemi di qualifica fornitori anche l'ESG Score di Direzione Centrale Financial Market Coverage per tutti i fornitori che siano anche clienti di Intesa Sanpaolo e oggetto di valutazione ESG.
Con riferimento al possesso di documenti che certificano la regolarità contributiva dei fornitori nei confronti dei propri dipendenti, nel corso del 2023, la Direzione Centrale Acquisti ha effettuato circa 15.700 verifiche di conformità sui documenti caricati in Supplier Gate. Detti controlli vengono svolti sia sul fornitore diretto che sui subfornitori dichiarati contrattualmente.
È assicurata alle funzioni coinvolte nel processo acquisitivo la possibilità di porre in atto controlli e verifiche dirette, anche mediante l'acquisizione di ulteriore documentazione probatoria della regolarità contributiva e retributiva dei fornitori.
Oltre alla compilazione del questionario ESG, viene richiesta a tutti i fornitori la compilazione di un questionario reputazionale, il cui esito, come il precedente, può influenzare la scelta e l'utilizzo dei fornitori. Inoltre, ai fornitori che erogano servizi che impattano sulla continuità operativa e cybersecurity o sul trattamento dei dati, viene richiesta la compilazione di ulteriori specifici questionari. Allo scopo di garantire obiettività e trasparenza nella fase di aggiudicazione della fornitura e di tenere in considerazione le implicazioni di natura etica e le valutazioni di impatto sociale-ambientale, gli eventi acquisitivi sono svolti attraverso il portale Supplier Gate, che consente il confronto in maniera imparziale di una pluralità di offerte e la tracciatura delle negoziazioni effettuate, ricercando il migliore trade-off tra la valutazione della parte tecnica e amministrativa (ivi compresi i criteri di sostenibilità socio-ambientale) e una distinta e separata valutazione puramente economica.
Apposite clausole, inserite nei contratti utilizzati dalla Direzione Centrale Acquisti, prescrivono che i fornitori iscritti a Supplier Gate di Intesa Sanpaolo rispettino i principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice Interno di Comportamento e si impegnino ad adottare, nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali, tutte le misure idonee a prevenire condotte rilevanti ai sensi del D.lgs. 231/2001, della normativa in materia di antiriciclaggio e lotta alla corruzione, e a presentare, su richiesta, la documentazione comprovante il rispetto e il mantenimento degli obblighi assunti in materia socio-ambientale anche da parte di eventuali subaffidatari.
Le clausole contrattuali prescrivono in capo al fornitore l'obbligo di corrispondere al personale dipendente un trattamento economico, retributivo, normativo, previdenziale, assicurativo e le cautele antinfortunistiche non inferiori a quanto previsto nelle leggi, regolamenti o accordi collettivi applicabili (anche in relazione alla categoria e alla zona). Le condizioni contrattuali standard obbligano ciascun fornitore e l'eventuale subaffidatario a operare in modo pienamente rispondente alle disposizioni legislative in materia di ambiente, ecologia e gestione dei rifiuti (ivi incluse le norme in materia di circolazione e smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) impegnandosi, ove richiesto, anche a documentare in ogni momento tale adempimento.

Obiettivi strategici ESG e climate

Nel Piano di Impresa 2022-2025 del Gruppo Intesa Sanpaolo è prioritaria una creazione di valore crescente e sostenibile con una solida distribuzione di valore per gli Azionisti, mantenendo una patrimonializzazione solida, perseguendo una strategia strutturale di riduzione dei crediti deteriorati per posizionarsi come una Banca Zero-NPL e mettendo a disposizione di tutti gli stakeholder complessivamente oltre 520 miliardi di euro.
Il Gruppo punta a rafforzare ulteriormente la leadership nelle tematiche ESG con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale e grande focus sul clima.
Con il Piano di Impresa Intesa Sanpaolo prosegue inoltre il percorso - già avviato nei precedenti anni - in tema di digitalizzazione, innovazione e multicanalità. Tale percorso prevede la progressiva e profonda revisione della piattaforma IT, l'efficientamento del modello operativo e la trasformazione verso il cloud.
Per Intesa Sanpaolo continuano sempre a essere le persone il fattore decisivo per il successo del Gruppo, contribuendo a rendere possibile la realizzazione degli obiettivi del Piano di Impresa.
Per quanto riguarda gli impegni su tematiche ESG, il Gruppo ha delineato una serie di obiettivi(*) che si declinano nei seguenti ambiti di intervento:
| Supporto per far fronte ai bisogni sociali |
Supporto alle persone in difficoltà |
Espansione del programma cibo e riparo per i bisognosi effettuando circa 50 milioni di interventi per distribuire pasti, posti letto, medicine e vestiti |
|---|---|---|
| SCONFIGGERE LA POVERTÀ ISTRUZIONE |
Promozione dell'inclusione educativa e dell'occupabilità giovanile |
Lancio di programmi di occupabilità giovanile per oltre 3.000 giovani e coinvolgimento di più di 4.000 scuole e università in programmi di educazione inclusiva Promozione di 3.000-4.000 abitazioni in social housing per i giovani in Italia (es. studenti, giovani lavoratori) |
| DI QUALITÀ | Assistenza alle persone anziane |
Creazione di circa 30 senior community hub per offrire, localmente, attività sociali/di svago e servizi sanitari e socioassistenziali dedicati |
| LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA |
Promozione di 3.000-4.000 abitazioni in social housing per i senior in Italia (e.g. senior con un reddito limitato, che vivono da soli) |
|
| RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE |
Nel quinquennio 2023-2027, impegno a destinare 1,5 miliardi di euro(**) a iniziative e progetti per far fronte ai bisogni sociali, contrastare le disuguaglianze e favorire l'inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale. |
(*) Ove non diversamente specificato, tali obiettivi si riferiscono all'orizzonte temporale di Piano 2022-2025.
(**) Come costo per la Banca (inclusi costi di struttura pari a ~€0,5mld relativi alle ~1.000 persone dedicate al sostegno di iniziative/progetti), già tenuto in considerazione nella guidance 2024-2025.
2022-2025 Credito al Terzo Settore Supporto creditizio e servizi dedicati per le organizzazioni no-profit per promuovere iniziative territoriali che portano beneficio alle comunità e all'ambiente Fund for Impact Sostegno diretto alle persone che non possono accedere al credito attraverso i canali finanziari tradizionali, con programmi dedicati come "Per Merito", la prima linea di credito non garantita dedicata a tutti gli studenti universitari e "MAMMA@WORK", un prestito a condizioni fortemente agevolate per conciliare maternità e lavoro nei primi anni di vita dei figli Credito per la rigenerazione urbana Programma dedicato alla rigenerazione urbana con investimenti in ospedali, mobilità smart, reti a banda larga, istruzione, infrastrutture sostenibili e di servizi
Previsti flussi cumulati di credito sociale per 25 miliardi di euro nel periodo
Credito alle persone vulnerabili
Supporto diretto alle persone vulnerabili e con difficile accesso al credito
Supporto alle famiglie colpite da calamità naturali attraverso prestiti agevolati
Partnership per erogare microcredito a privati o piccole imprese in difficoltà
Due nuovi musei delle Gallerie d'Italia a Torino e Napoli(1) ed adeguamento degli spazi espositivi a Milano e Vicenza con un incremento complessivo degli spazi espositivi da 14.200 mq nel 2021 a 30.000 nel 2025
Programma pluriennale di originali mostre temporanee, laboratori didattici con le scuole e progetti di inclusione sociale dedicati alle categorie vulnerabili
Creazione di un centro d'eccellenza nelle nuove Gallerie d'Italia di Torino per la valorizzazione della fotografia
Programma "Restituzioni" dedicato al restauro e alla valorizzazione del patrimonio nazionale curato dalla Banca in collaborazione con il Ministero della Cultura
Formazione nelle professioni dell'arte e della cultura
Partnership con musei, istituzioni pubbliche/private nazionali e internazionali
Sponsorizzazione di attività ed eventi culturali
(1) Trasformazione in sedi museali di Palazzo Turinetti in Piazza San Carlo a Torino e del Palazzo ex Banco di Napoli a Napoli.
SCONFIGGERE


| Promozione dell'innovazione INDUSTRIA, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE |
Sviluppo di progetti multidisciplinari di ricerca applicata (es. Intelligenza Artificiale, neuroscienze, robotica) attraverso la collaborazione con centri di ricerca d'eccellenza, promuovendo il trasferimento tecnologico e gli spin-off e creando asset intangibili e Intellectual property |
|
|---|---|---|
| Supporto alle startup ad alto potenziale fornendo servizi non finanziari (es. percorsi di accelerazione) e in connessione/con il supporto di fondi di venture capital, anche grazie a Neva SGR |
||
| Supporto allo sviluppo di ecosistemi d'innovazione di respiro internazionale coordinando il network di relazioni con imprese, incubatori, centri di ricerca, università ed altri enti nazionali ed internazionali |
||
| Accelerazione della business transformation e supporto allo sviluppo di lungo termine delle corporate (es. scouting di nuove tecnologie), promuovendo il de-risking e la competitività attraverso programmi di Open Innovation |
||
| Diffusione di un mindset/una cultura in ambito innovazione attraverso eventi e nuovi format educativi |
||
| Sviluppo/supporto di circa 800 progetti di innovazione nel periodo 2022-2025 |
||
| Investimenti di Neva SGR in startup per circa 100 milioni di euro |
||
| Forte focus su iniziative per il clima e l'ambiente LOTTA AL CAMBIAMENTO |
Accelerazione verso emissioni net zero |
Emissioni Net-Zero nel 2050 per i portafogli prestiti e investimenti e per l'asset management e l'attività assicurativa. In linea con le richieste delle adesioni alle alleanze Net zero, sono stati fissati una serie di obiettivi intermedi, per i quali si rimanda al 2023 Climate Report [i] |
| CLIMATICO | Impegno a ottenere la validazione dei target di riduzione delle emissioni dalla Science Based Target initiative (SBTi) |
|
| Obiettivo di carbon neutrality per le emissioni proprie nel 2030(2) con il 100% di energia acquistata da fonti rinnovabili a livello di Gruppo nel 2030 |
||
| Protezione e ripristino del capitale |
Impegno a piantare più di 100 milioni di alberi, direttamente e con finanziamenti dedicati ai clienti |
|
| naturale | Adozione di una policy specifica sulla biodiversità |
(2) -53% vs 2019 attraverso specifiche azioni di medio-lungo termine volte alla riduzione dei propri consumi di gas naturale, gasolio ed energia elettrica tradizionale.
Supporto della transizione ecologica: 88 miliardi di euro di nuovo credito per la green economy, circular economy e transizione verde (76 miliardi di euro in relazione agli ambiti di applicazione della Missione 2(3) del PNRR(4), 12 miliardi

| di credito green agli individui(5)), di cui 8 miliardi dedicati alla circular economy | ||
|---|---|---|
| ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE |
Credito sostenibile per i clienti retail |
Ulteriore impulso al credito sostenibile per i clienti Retail con particolare attenzione alla transizione ecologica |
| Supporto alle PMI/ Corporate nel percorso verso la sostenibilità |
Rafforzamento del credito sostenibile alle PMI/Corporate | |
| LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA |
Circular economy Lab dedicato e Partner strategico di Ellen MacArthur Foundation |
|
| Più di dodici Laboratori ESG, almeno uno in ogni Direzione Regionale, con circa 100 specialisti ESG dedicati, in collaborazione con partner specializzati per supportare le PMI/Corporate nella transizione ESG |
||
| Piattaforma Skills4ESG per la formazione e il coinvolgimento dei clienti |
||
| Valutazione della clientela basata sullo scoring ESG proprietario di ISP |
Completa integrazione dello Scoring ESG proprietario nel modello di credit risk appetite di Intesa Sanpaolo, come componente chiave per la valutazione del credito sostenibile insieme alle considerazioni a livello di settore (ESG/climate heatmap settoriale) ed incluso anche nella valutazione del merito creditizio dell'intera base clienti di Intesa Sanpaolo, in linea con l'evoluzione della normativa prevista |
|
| Inclusione dell'ESG scoring nel framework delle strategie creditizie |
||
| Rafforzamento | Ampliamento dell'offerta ESG in asset management | |
| dell'offerta ESG nell'Asset management |
Aumento dei nuovi fondi ESG(6) come percentuale del totale dei nuovi fondi introdotti dal 58% nel 2021 al 70% nel 2025 |
|
| Incremento degli Asset under Management (AuM) in investimenti attenti alla sostenibilità(7) da 110 miliardi di euro nel 2021 a 156 miliardi nel 2025 con una percentuale sul totale del patrimonio dei fondi dal 46% nel 2021 al 60% nel 2025 |
||
| Ulteriore sviluppo dello scoring ESG proprietario di Eurizon, con estensione a nuove asset class |
||
| Sviluppo di servizi di consulenza ESG dedicati per Fideuram |
||
| Sviluppo di un'offerta assicurativa ESG dedicata |
Sviluppo di un'offerta ESG danni dedicata Arricchimento dell'offerta ESG/climate all'interno della gamma Vita del Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita. |
|
(3) Focalizzata sul supporto di green economy, circular economy e transizione ecologica.

Le Persone hanno sempre rappresentato e continuano a rappresentare la risorsa principale del Gruppo, nonché il fattore abilitante al suo successo futuro.
La continua valorizzazione, la crescita e la soddisfazione delle persone rappresentano obiettivi fondamentali da perseguire: il Gruppo continuerà ad investire sui suoi talenti, incentivando la diversità e l'inclusione, creando un ecosistema unico di competenze adeguato all'evoluzione della Banca.
| Persone del Gruppo |
Next Way of Working |
"Next Way of Working" su larga scala (ibrido fisico-remoto) garantendo la massima flessibilità a tutti i dipendenti rafforzando i sistemi informatici e migliorando i layout dei luoghi di lavoro |
|---|---|---|
| SALUTE E BENESSERE |
Circa il 33% dei giorni lavorati da remoto nel 2025 (esclusa la rete delle filiali) |
|
| Iniziative per il benessere e la sicurezza delle persone su larga scala |
||
| ISTRUZIONE | Nuovi piani di incentivazione per favorire l'imprenditorialità individuale |
|
| DI QUALITÀ | Strategia innovativa sui talenti |
Programma "Leader del futuro" rivolto a circa 1.000 talenti e key people a livello di Gruppo |
| PARITÀ DI GENERE | Rafforzamento della presenza internazionale su mercati chiave con capacità distintive e del mondo digital con l'insourcing di competenze core |
|
| Diversity & Inclusion |
Promozione di un ambiente inclusivo e aperto alla diversità grazie a una serie di iniziative dedicate e un focus sulle pari opportunità di genere |
|
| RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE |
Nuove nomine per posizioni senior leadership(8) equilibrate per genere(9) |
|
| Ecosistema per l'apprendimento |
Incremento delle Persone riconvertite/riqualificate da circa 5.000 nel periodo 2018-2021 a circa 8.000 nel periodo 2022-2025 |
|
| Circa 4.600 assunzioni in orizzonte di Piano di cui circa 500 nel 2021 |
||
| Incremento delle ore di formazione da circa 45 milioni nel periodo 2018-2021 a circa 50 milioni nel periodo 2022-2025 con il 100% delle persone di Intesa Sanpaolo formate su ESG |
||
| Creazione del campione nazionale della formazione per posizionarsi come soggetto aggregatore dei migliori operatori italiani del settore, offrire alle Persone del Gruppo una formazione di eccellenza sulle competenze critiche per la transizione digitale ed ecologica e investire nelle più moderne tecnologie di apprendimento per fornire una esperienza di formazione sempre più efficace |
||
| Nuove "job community" (gruppi di professionisti con competenze, percorsi di apprendimento e titoli omogenei) finalizzate alla definizione di un modello di sviluppo coerente in tutto il Gruppo con un incremento delle persone al loro interno da circa 4.000 nel periodo 2018-2021 a circa 20.000 nel periodo 2022-2025 |
||
| Semplificazione dei processi grazie alla tecnologia |
Infrastruttura cloud che abilita una nuova "piattaforma HR" di Gruppo |
|
| Semplificazione organizzativa per migliorare efficienza e time to-market |
||
| Modelli organizzativi innovativi in aree selezionate del Gruppo, valorizzando l'agility e l'imprenditorialità |
(8) 1-2 livelli organizzativi dal Consigliere Delegato e CEO.
(9) Si prevede che ciò possa consentire di raggiungere circa il 30% di presenza femminile nelle posizioni di senior leadership entro il 2025.


(1) L'eventuale mancata quadratura dei dati riportati nelle tabelle e nei grafici dipende dagli arrotondamenti.

| 2023 | ||
|---|---|---|
| Composizione e diversità | n. | % |
| Uomini | 11 | 58% |
| Donne | 8 | 42% |
| <=30 anni di età | 0 | 0 |
| 31-50 anni di età | 0 | 0 |
| >50 anni di età | 19 | 100% |
| Consiglieri indipendenti* | 14 | 74% |
| Incontri | 23 | - |
| Partecipazione [%] | - | 99% |
* Requisiti di indipendenza ai sensi della normativa vigente e dello Statuto.
| Membri | Indipendenti* | Incontri | Partecipazione [%] | |
|---|---|---|---|---|
| Comitato per il Controllo sulla Gestione* | 5 | 5 | 44 | 100 |
* Requisiti di indipendenza ai sensi della normativa vigente e dello Statuto.
| Comitati | Membri | Indipendenti* | Incontri | Partecipazione [%] |
|---|---|---|---|---|
| Comitato Remunerazioni* | 5 | 3 | 18 | 100 |
| Comitato Nomine | 5 | 3 | 8 | 100 |
| Comitato Rischi e Sostenibilità | 5 | 3 | 46 | 100 |
| Comitato per le Operazioni con Parti Correlate | 5 | 5 | 12 | 97 |
* Requisiti di indipendenza ai sensi della normativa vigente e dello Statuto.

| Presentazioni, roadshow e incontri [n.] |
2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Presentazioni istituzionali del Gruppo | 64 | 66 | 88 |
| Comunicazioni finanziarie pubbliche | 175 | 237 | 144 |
| Roadshow | 51 | 41 | 40 |
| Europa | 1 | 11 | 20 |
| Stati Uniti | 0 | 3 | 6 |
| Asia | 0 | 0 | 1 |
| Altro* | 50 | 27 | 13 |
| Incontri con investitori e analisti | 377 | 382 | 443 |
| di cui: | |||
| Incontri con investitori e analisti su tematiche ESG** | 50 | 44 | 40 |
| Risposte a richieste ricevute | ~12.000 | ~12.000 | ~12.000 |
* Virtual meetings.
** ESG: tematiche ambientali, sociali e di governance.
| Formazione su tematiche ESG* | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Partecipanti [n.] | 71.075 | 17.373 | 88.448 | 69.993 | 16.927 | 86.920 | 70.022 | 16.772 | 86.794 |
| Ore erogate (aula+online) [n.]** |
873.986 | 60.224 | 934.210 | 555.701 | 86.765 | 642.466 | 912.431 | 88.528 | 1.000.959 |
| Partecipanti sul totale [%] | 95,2 | 79,0 | 91,5 | 95,8 | 77,4 | 91,6 | 97,5 | 76,5 | 92,6 |
| Ore erogate sul totale (aula+online) [%]** |
21,7 | 6,4 | 18,8 | 14,9 | 7,6 | 13,2 | 22,8 | 7,8 | 19,4 |
* I dati comprendono anche la formazione su salute e sicurezza e anticorruzione. Al fine di rendere comparabili i dati, i valori del 2021 sono stati riesposti.
** Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
| Codice Etico: segnalazioni di presunte inosservanze pervenute [n.] |
2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Clienti | 76 | 78 | 99 |
| Collaboratori | 11 | 27 | 17 |
| Fornitori | 1 | 1 | 0 |
| Comunità | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 88 | 106 | 116 |

| Whistleblowing [n.] | 2021 | 2022 | 2023* |
|---|---|---|---|
| Segnalazioni ricevute | 35 | 28 | 30 |
| Segnalazioni risultate non pertinenti | 2 | 4 | 1 |
| Segnalazioni con avvio di specifici accertamenti | 33 | 24 | 29 |
I dati 2021 sono stati riesposti.
* Dati riferiti al canale ordinario di capogruppo. Sui canali whistleblowing attivi nelle Banche Estere del Gruppo sono pervenute ulteriori 8 segnalazioni, di cui 4 giudicate non pertinenti.
| Formazione per la prevenzione | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| della corruzione* | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Partecipanti [n.] | 17.830 | 12.092 | 29.922 | 3.447 | 14.608 | 18.055 | 68.970 | 14.032 | 83.002 |
| Ore di formazione specifica [n.]** | 17.616 | 22.520 | 40.136 | 3.090 | 35.952 | 39.042 | 28.253 | 34.811 | 63.064 |
| Dirigenti [%] | 39,3 | 67,1 | 46,8 | 15,6 | 69,0 | 30,2 | 79,9 | 71,6 | 77,7 |
| Quadri [%] | 23,9 | 59,7 | 28,7 | 3,8 | 75,9 | 13,5 | 96,3 | 73,7 | 93,3 |
| Aree professionali [%] | 23,4 | 53,2 | 31,9 | 5,1 | 64,1 | 22,1 | 96,3 | 61,1 | 85,9 |
| % collaboratori che hanno ricevuto formazione specifica sulla prevenzione della corruzione |
23,9 | 55,0 | 30,9 | 4,7 | 66,8 | 19,0 | 96,0 | 64,0 | 88,5 |
| % di ore per formazione specifica sulla prevenzione della corruzione** |
0,4 | 2,4 | 0,8 | 0,1 | 3,2 | 0,8 | 0,7 | 3,1 | 1,2 |
* La formazione obbligatoria ha carattere ciclico non necessariamente annuale. I dati di fruizione vanno letti pertanto in continuità rispetto all'intero arco temporale rappresentato. ** Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
| Formazione per la prevenzione del riciclaggio* |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Partecipanti [n.] | 59.580 | 13.880 | 73.460 | 55.490 | 16.815 | 72.305 | 66.406 | 17.609 | 84.015 |
| Ore di formazione specifica [n.]** | 178.489 | 30.113 | 208.603 | 214.240 | 43.945 | 258.185 | 261.009 | 63.647 | 324.656 |
| Dirigenti [%] | 64,4 | 71,7 | 66,3 | 45,8 | 72,1 | 53,0 | 80,3 | 80,5 | 80,4 |
| Quadri [%] | 78,0 | 66,6 | 76,5 | 71,9 | 81,4 | 73,2 | 91,6 | 85,8 | 90,8 |
| Aree professionali [%] | 81,5 | 61,8 | 75,9 | 80,1 | 75,7 | 78,8 | 93,5 | 78,9 | 89,2 |
| % collaboratori che hanno ricevuto formazione specifica sulla prevenzione del riciclaggio |
79,8 | 63,1 | 76,0 | 76,0 | 76,9 | 76,2 | 92,4 | 80,4 | 89,6 |
| % di ore per formazione specifica sulla prevenzione del riciclaggio** |
4,4 | 3,2 | 4,2 | 5,7 | 3,9 | 5,3 | 6,5 | 5,6 | 6,3 |
* La formazione obbligatoria ha carattere ciclico non necessariamente annuale. I dati di fruizione vanno letti pertanto in continuità rispetto all'intero arco temporale rappresentato. ** Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.

| Totale formazione per la prevenzione della corruzione e del riciclaggio |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Partecipanti [n.]* | 61.009 | 14.884 | 75.893 | 55.981 | 18.558 | 74.539 | 69.526 | 18.959 | 88.485 |
| Ore di formazione specifica [n.]** | 196.105 | 52.634 | 248.739 | 217.330 | 79.897 | 297.227 | 289.262 | 98.459 | 387.721 |
| Dirigenti [%] | 71,0 | 71,0 | 71,0 | 53,9 | 83,5 | 62,0 | 94,1 | 89,8 | 93,0 |
| Quadri [%] | 80,3 | 72,7 | 79,3 | 72,4 | 89,9 | 74,8 | 97,0 | 91,5 | 96,3 |
| Aree professionali [%] | 83,1 | 66,1 | 78,3 | 80,6 | 83,4 | 81,4 | 96,7 | 85,1 | 93,2 |
| Partecipanti [%] | 81,7 | 67,7 | 78,5 | 76,6 | 84,8 | 78,5 | 96,8 | 86,5 | 94,4 |
| Ore di formazione specifica / Totale ore di formazione [%]** |
4,9 | 5,6 | 5,0 | 5,8 | 7,0 | 6,1 | 7,2 | 8,6 | 7,5 |
* Al fine di evitare duplicazioni i collaboratori che hanno partecipato ad entrambe le tipologie di corsi (anticorruzione e antiriciclaggio) sono considerati una sola volta. ** Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
| Formazione per la tutela della libera concorrenza [n.] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Partecipanti | 64.670 | 666 | 65.336 | 69.700 | 4.262 | 73.962 | 59.260 | 908 | 60.168 |
| Ore erogate (aula + online)* | 1.531.449 | 550 | 1.532.000 | 1.515.307 | 4.968 | 1.520.274 | 1.339.304 | 1.033 | 1.340.337 |
* Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
| Formazione per la tutela del consumatore [n.] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Partecipanti | 69.126 | 6.595 | 75.721 | 57.415 | 9.871 | 67.286 | 67.673 | 9.259 | 76.932 |
| Ore erogate (aula + online)* | 1.832.636 | 20.786 | 1.853.422 | 1.646.811 | 25.941 | 1.672.752 | 1.541.583 | 25.544 | 1.567.128 |
* Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
| Formazione per la tutela della privacy [n.] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Partecipanti | 54.660 | 7.881 | 62.541 | 50.184 | 7.512 | 57.696 | 69.430 | 6.975 | 76.405 |
| Ore erogate (aula + online)* | 74.524 | 12.108 | 86.632 | 55.964 | 11.263 | 67.228 | 106.850 | 10.469 | 117.319 |
* Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.

| Sanzioni per non aderenza a norme ambientali |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Sanzioni [n.] | 15 | 0 | 15 | 11 | 0 | 11 | 14 | 0 | 14 |
| Importo [migliaia di euro] | 3,6 | 0,0 | 3,6 | 1,1 | 0,0 | 1,1 | 2,2 | 0,0 | 2,2 |
| Sanzioni per non aderenza a norme su salute e sicurezza dei collaboratori |
2021 2022 |
2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Sanzioni [n.] | 14 | 1 | 15 | 4 | 0 | 4 | 13 | 0 | 13 |
| Importo [migliaia di euro] | 31,0 | 0,4 | 31,4 | 6,0 | 0,0 | 6,0 | 23,0 | 0,0 | 23,0 |
| Cause in essere | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| collaboratori [n.] | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Risoluzione rapporto di lavoro | 8 | 50 | 58 | 15 | 45 | 60 | 21 | 53 | 74 | |
| Costituzione e svolgimento del rapporto di lavoro |
40 | 7 | 47 | 38 | 6 | 44 | 29 | 0 | 29 | |
| Mansioni e qualifiche | 20 | 2 | 22 | 16 | 1 | 17 | 20 | 1 | 21 | |
| Previdenza e assistenza | 1 | 1 | 2 | 2 | 2 | 4 | 6 | 0 | 6 | |
| Trattamento economico | 11 | 31 | 42 | 31 | 28 | 59 | 33 | 23 | 56 | |
| Comportamento antisindacale | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Varie | 3 | 8 | 11 | 2 | 6 | 8 | 4 | 19 | 23 | |
| Richieste avanzate dalla Direzione Provinciale del Lavoro |
0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 5 | 0 | 5 | |
| Attive (promosse dalla Banca verso i collaboratori) |
3 | 9 | 12 | 4 | 9 | 13 | 3 | 1 | 4 |
Non si rilevano cause di mobbing accertate con condanna passata in giudicato.
| Provvedimenti disciplinari [n.] |
2021 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Biasimo scritto e rimprovero verbale o scritto |
191 | 90 | 281 | 207 | 102 | 309 | 229 | 74 | 303 |
| Riduzione della retribuzione | 0 | 89 | 89 | 0 | 45 | 45 | 0 | 81 | 81 |
| Sospensione dal servizio con privazione della retribuzione (da 1 a 10 giorni) |
139 | 0 | 139 | 157 | 3 | 160 | 167 | 3 | 170 |
| Licenziamento per giusta causa o giustificato motivo |
13 | 69 | 82 | 22 | 71 | 93 | 30 | 65 | 95 |
| Sanzioni disciplinari per corruzione nei confronti dei collaboratori |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Licenziamenti per corruzione | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |

| Paese | Numero dipendenti - FTE |
Ricavi da vendite a terze parti (migliaia di euro) |
Ricavi da operazioni infragruppo (migliaia di euro)* |
Utile/perdita ante imposte (migliaia di euro) |
Attività materiali diverse da disponibilità liquide e mezzi equivalenti (migliaia di euro) |
Imposte sul reddito delle società versate sulla base del criterio di cassa (migliaia di euro) |
Imposte sul reddito delle società maturate sugli utili/perdite (migliaia di euro) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ALBANIA | 700 | 55.491 | 913 | 12.784 | 27.778 | - 693 | - 1.820 |
| AUSTRALIA** | 13 | 34.926 | 145 | 4.225 | 845 | - 1.847 | - 2.447 |
| BELGIO | 13 | 3.384 | - | 1.557 | 231 | - 292 | - 124 |
| BOSNIA E ERZEGOVINA |
545 | 57.248 | 185 | 15.836 | 11.708 | - 2.768 | - 1.731 |
| BRASILE | 47 | 61.530 | - | 22.440 | 804 | - 4.446 | - 7.043 |
| REPUBBLICA CECA |
21 | 58.015 | 18.256 | 14.338 | 955 | - 1.724 | - 2.618 |
| CINA** | 254 | 120.554 | 69.180 | 2.023 | 9.140 | - 2.287 | - 4.267 |
| CROAZIA | 3.813 | 518.990 | 50.793 | 251.957 | 206.194 | - 31.253 | - 40.476 |
| EGITTO | 4.330 | 743.506 | 367 | 191.319 | 147.026 | - 19.367 | - 62.735 |
| EMIRATI ARABI UNITI** |
49 | 125.233 | 13.451 | 38.008 | 3.668 | - 13 | - 13 |
| FRANCIA** | 43 | 62.920 | 8.084 | 20.441 | 1.227 | - 14.361 | - 7.925 |
| GERMANIA** | 40 | 70.638 | 8.600 | 42.114 | 4.391 | - 8.525 | - 9.073 |
| GIAPPONE** | 16 | 11.939 | 4.302 | 5.399 | 586 | - 982 | - 2.026 |
| IRLANDA | 162 | 2.642.795 | 307.512 | 274.093 | 8.691 | - 55.643 | - 30.910 |
| ITALIA | 68.831 | 30.046.439 | 5.465.085 | 7.730.302 | 9.622.917 | - 197.499 | - 702.972 |
| LUSSEMBURGO | 452 | 1.649.391 | 135.012 | 524.138 | 223.088 | - 89.316 | - 121.922 |
| MOLDAVIA | 365 | 24.443 | 235 | 3.825 | 12.184 | - | - 447 |
| OLANDA** | - | 34.243 | 11.679 | 16.496 | 34 | - 4.500 | - 5.509 |
| POLONIA** | 11 | 53.170 | 7.880 | 14.193 | 268 | - 2.873 | - 2.873 |
| QATAR** | 9 | 3 | - | - 1.544 | 512 | - 8 | - 2 |
| REGNO UNITO** | 224 | 141.809 | 110.189 | 94.761 | 13.075 | - 30.946 | - 28.845 |
| ROMANIA | 570 | 72.045 | - 987 | 5.633 | 22.816 | - | - 281 |
| RUSSIA | 907 | 125.776 | - 367 | - 115.864 | 15.014 | - 1.088 | - 3.738 |
| SERBIA | 3.186 | 410.934 | 11.200 | 127.865 | 84.362 | - 15.345 | - 16.879 |
| SINGAPORE** | 45 | 90.799 | 2.363 | 31.469 | 1.303 | - 2.217 | - 4.336 |
| SLOVACCHIA | 3.705 | 586.041 | 12.300 | 177.250 | 117.753 | - 40.031 | - 46.485 |
| SLOVENIA | 660 | 93.467 | 3.429 | 19.809 | 29.023 | - 4.350 | - 3.703 |
| SPAGNA** | 27 | 80.799 | 8.424 | 49.877 | 666 | - 13.935 | - 14.922 |
| SVIZZERA | 320 | 140.930 | - 77 | - 22.325 | 29.236 | - | - 433 |
| TURCHIA** | 26 | 61.235 | 5.356 | 48.651 | 223 | - 9.559 | - 12.507 |
| U.S.A.** | 189 | 455.101 | 128.825 | 145.588 | 668 | - 12.340 | - 36.694 |
| UCRAINA | 728 | 22.905 | - | - 127.956 | 7.808 | - | - |
| UNGHERIA | 2.251 | 563.175 | 36.971 | 112.963 | 59.305 | - 36.209 | - 14.343 |
| Totale aziende Gruppo Intesa Sanpaolo |
92.552 | 9.731.665 | |||||
| Rettifiche di consolidamento |
3.724.064 | ||||||
| Consolidato Gruppo Intesa Sanpaolo |
92.552 | 6.007.601 |
I dati indicati sono relativi al periodo d'imposta 2022; ciò in quanto, al fine di soddisfare lo standard GRI, il Gruppo ISP utilizza anche i dati raccolti per il Country by Country Reporting introdotto, in linea con i lavori dell'OCSE relativi al progetto Base Erosion and Profit Shifting project (BEPS), dalla normativa fiscale italiana (articolo 1, paragrafo 145 della legge n. 208/2015) che deve essere inviato alle autorità fiscali locali entro 12 mesi dalla fine del periodo d'imposta rilevante ("CbCR OCSE").
Per quanto concerne la fonte dei dati del CbCR OCSE, gli stessi sono prevalentemente desunti dal processo di preparazione del bilancio consolidato ("reporting package"). In linea con quanto indicato dall'OCSE, i valori delle colonne "Ricavi da vendite a terze parti", "Ricavi da operazioni infragruppo o con altre giurisdizioni fiscali", "Attività materiali diverse da disponibilità liquide e mezzi equivalenti", "Imposte sul reddito delle società maturate sugli utili/perdite" desunti dal CbCR OCSE, non essendo oggetto di rettifiche di consolidamento, non sono riconciliati con quanto riportato nel bilancio consolidato.
Il valore riferito alle "Imposte sul reddito delle società versate sulla base del criterio di cassa" non è incluso nel reporting package del bilancio consolidato; di conseguenza un modulo aggiuntivo è stato inviato a tutte le entità del gruppo.
I valori indicati nella colonna "Utile/perdita ante imposte" sono invece desunti dal Country by Country Reporting richiesto dalla Direttiva CRD IV [i] e sono riconciliati con quanto riportato nel bilancio consolidato.
I valori indicati nella colonna "Numero dipendenti - FTE" sono anch'essi desunti dal Country by Country Reporting richiesto dalla Direttiva CRD IV. Rispetto all'informativa riportata nel bilancio consolidato, i valori sono calcolati su base equivalente a tempo pieno, secondo le specifiche istruzioni della Banca d'Italia in materia di Country by Country Reporting (Circ. 285, Titolo III, Cap. 2).
In merito alle differenze tra l'imposta sul reddito maturata sugli utili e l'imposta dovuta, si rappresenta che queste sono principalmente riconducibili a effetti della participation exemption; allo storno delle imposte sui dividendi "consolidati"; agli adjustment della fiscalità anticipata/differita anche per tener conto della presentazione delle dichiarazioni integrative relative ad esercizi precedenti; alle variazioni locali in aumento o in diminuzione delle imposte.
Per approfondimenti si rinvia alla sezione 21 della Nota integrativa consolidata - Parte C - del Bilancio consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo al 31 dicembre 2022 (pag. 416).
* In linea con le linee guida OCSE relative al Country by Country Reporting, sono indicate anche le transazioni infragruppo relative a entità residenti nella medesima giurisdizione. ** In tale giurisdizione, Intesa Sanpaolo S.p.A. è presente anche o solo con stabili organizzazioni ("branch") che non applicano il regime di branch exemption, il cui reddito, pertanto, è attratto a tassazione nella giurisdizione della casa-madre.
Nota aggiornate a mano
Attività finanziarie della clientela

| Indici di efficienza del personale (milioni di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Finanziamenti verso clientela / Numero dei dipendenti | 4,68 | 4,55 |
| Proventi operativi netti / Numero dei dipendenti | 0,22 | 0,27 |
| Attività finanziarie della clientela(2) / Numero dei dipendenti | 12,60 | 13,83 |
| Indici patrimoniali | 2022 | 2023 |
| Patrimonio netto / Finanziamenti verso clientela | 13,7% | 14,9% |
| Patrimonio netto / Attività finanziarie della clientela(2) | 5,1% | 4,9% |
| Coefficienti di solvibilità | 2022 | 2023 |
| Capitale primario di Classe 1 (CET1) al netto delle rettifiche regolamentari/Attività di rischio ponderate (Common Equity Tier 1 ratio) |
13,5% | 13,7% |
| Capitale di Classe 1 (TIER 1) / Attività di rischio ponderate | 16,0% | 16,3% |
| Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate | 19,0% | 19,2% |
| Indici reddituali | 2022 | 2023 |
| Risultato d'esercizio (di pertinenza della Capogruppo) / Patrimonio netto(3) | 8,5% | 15,2% |
| Costi operativi / Proventi operativi netti (Cost income Ratio) | 51,0% | 45,1% |
| Indici di rischiosità | 2022 | 2023 |
| Sofferenze nette su finanziamenti verso clientela / Finanziamenti verso clientela | 0,2% | 0,2% |
| Crediti deteriorati netti / Finanziamenti verso clientela | 1,2% | 1,2% |
| Rettifiche di valore su finanziamenti verso clientela in sofferenza / Sofferenze lorde su finanziamenti verso clientela |
69,2% | 72,4% |
| Rettifiche di valore su crediti deteriorati / Crediti deteriorati lordi verso clientela | 48,4% | 49,8% |
(1) Indici calcolati con riferimento ai prospetti riclassificati pubblicati nel Bilancio consolidato 2023 del Gruppo Intesa Sanpaolo. In seguito all'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2023, dei due principi contabili IFRS 17 Contratti assicurativi e IFRS 9 Strumenti finanziari da parte dalle compagnie assicurative del Gruppo, i dati di raffronto risultano modificati per l'applicazione retrospettiva, a far data dal 1° gennaio 2022, dei due principi.
(2) Attività finanziarie della clientela: raccolta diretta bancaria, raccolta diretta assicurativa e raccolta indiretta, al netto delle elisioni riferite a componenti della raccolta indiretta che costituiscono anche forme di raccolta diretta.
(3) Risultato netto rapportato al patrimonio netto di fine esercizio. Il patrimonio netto non include gli strumenti di capitale AT1 e l'utile d'esercizio. Il ROE relativo al 2022 non è stato riesposto.

| VOCI DI BILANCIO [milioni di euro] | 2022(1) | 2023 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 15.709 | 32.525 |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | -3.874 | -15.589 |
| 40. | Commissioni attive | 10.925 | 10.528 |
| 50. | Commissioni passive(2) | -1.627 | -1.736 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 645 | 660 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 36 | 513 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 33 | -59 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | -474 | -467 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 167 | -58 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | -669 | -445 | |
| c) passività finanziarie | 28 | 36 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
-5.443 | 2.367 |
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | 5.866 | -3.619 | |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | -11.309 | 5.986 | |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | -2.636 | -1.416 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -2.579 | -1.359 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | -57 | -57 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | -5 | -29 |
| 160. | Risultato dei servizi assicurativi(3) | 2.508 | 2.608 |
| 170. | Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa | 3.691 | -5.318 |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione(4) | 954 | 931 |
| 250. (parziale) | Utili (perdite) delle partecipazioni (per la quota di utili/perdite realizzati)(5) | 197 | 217 |
| 280. | Utili (perdite) da cessione di investimenti | 16 | 168 |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | - |
| A | TOTALE VALORE ECONOMICO GENERATO | 20.655 | 25.903 |
| 190.b (parziale) Altre spese amministrative (al netto imposte indirette, erogazioni liberali ed oneri per fondi di risoluzione e garanzia dei depositi)(6) |
-2.831 | -2.965 | |
| VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AI FORNITORI | -2.831 | -2.965 | |
| 190.a | Spese per il personale(7) | -7.744 | -8.164 |
| VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AI DIPENDENTI E AI COLLABORATORI | -7.744 | -8.164 | |
| 340. | Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | -23 | -28 |
| VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A TERZI | -23 | -28 | |
| 350. (parziale) | Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo - Quota attribuita agli Azionisti(8) | -3.046 | -5.408 |
| 350. (parziale) | Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo - Quota attribuita ai detentori di strumenti di capitale(9) |
-312 | -341 |
| VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AD AZIONISTI E DETENTORI DI STRUMENTI DI CAPITALE |
-3.358 | -5.749 | |
| 190.b (parziale) Altre spese amministrative: imposte indirette e tasse | -1.139 | -1.217 | |
| 190.b (parziale) Altre spese amministrative: oneri per fondi di risoluzione e garanzia dei depositi | -816 | -720 | |
| 300. (parziale) | Imposte sul reddito dell'esercizio (imposte correnti)(10) | -247 | -1.697 |
| VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A STATO, ENTI E ISTITUZIONI | -2.202 | -3.634 | |
| 230. (parziale) | Altri oneri/proventi di gestione: erogazioni liberali(11) | -20 | -21 |
| 350. (parziale) | Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo - Quota assegnata al fondo di beneficenza(12) |
-18 | -22 |
| VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A COLLETTIVITA' E AMBIENTE | -38 | -43 | |
| B | Totale Valore Economico Distribuito | -16.196 | -20.583 |
| C | Totale Valore Economico Trattenuto (Prelevato) dal Sistema Impresa (13) | 4.459 | 5.320 |
(1) Dati modificati per l'applicazione retrospettiva dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 da parte delle società assicurative del Gruppo.
(2) I dati differiscono da quelli del Conto economico consolidato incluso fra i prospetti contabili disciplinati dalla Circolare 262 di Banca d'Italia, presentati nel fascicolo di bilancio, in quanto i compensi corrisposti alle reti di consulenti finanziari sono stati riclassificati tra le Spese per il personale.
(3) I dati differiscono da quelli del Conto economico consolidato incluso fra i prospetti contabili disciplinati dalla Circolare 262 di Banca d'Italia, presentati nel fascicolo di bilancio, in quanto i compensi corrisposti ai consulenti finanziari della Divisione Private e la quota, riferita alle spese per il personale, dei costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi sono stati riclassificati tra le Spese per il personale. Inoltre la quota, riferita alle altre spese amministrative, dei costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi è stata riclassificata tra le Altre Spese Amministrative.
(4) I dati differiscono da quelli del Conto economico consolidato incluso fra i prospetti contabili del fascicolo di bilancio per l'esclusione delle somme relative alle erogazioni liberali, esposte a voce propria.
(5) I dati differiscono da quelli del Conto economico consolidato incluso fra i prospetti contabili del fascicolo di bilancio per l'esclusione delle componenti di utili/perdite non realizzati, esposte a voce propria.
(6) I dati differiscono da quelli del Conto economico consolidato incluso fra i prospetti contabili del fascicolo di bilancio per l'esclusione delle imposte indirette e tasse, delle erogazioni liberali e dei tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario, esposti a voce propria, e per l'inclusione della quota, riferita alle altre spese amministrative, dei costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi.
(7) I dati differiscono da quelli del Conto economico consolidato incluso fra i prospetti contabili del fascicolo di bilancio in quanto ricomprendono i compensi corrisposti alle reti di consulenti finanziari, i compensi corrisposti ai consulenti finanziari della Divisione Private e la quota, riferita alle spese per il personale, dei costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi.
(8) Per l'esercizio 2022 l'importo tiene conto dell'acconto dividendo distribuito nel mese di novembre per complessivi 1.400 milioni (al netto della quota non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute alla record date, per un importo di 1,8 milioni). Per l'esercizio 2023 l'importo tiene conto dell'acconto dividendo distribuito nel mese di novembre per complessivi 2.629 milioni (al netto della quota non distribuita a fronte delle azioni
proprie detenute alla record date, per un importo di 3,7 milioni).
(9) Interessi maturati relativi alle cedole su strumenti di capitale aggiuntivi di classe 1 (AT1), contabilizzati direttamente a patrimonio netto.
(10) I dati differiscono da quelli del Conto economico consolidato incluso fra i prospetti contabili del fascicolo di bilancio per l'esclusione delle imposte anticipate e differite, esposte a voce propria. (11) I dati differiscono da quelli esposti nel capitolo "Supporto alla comunità e impegno per la cultura" in quanto considerano unicamente gli importi qualificati come "Erogazioni liberali" ai sensi delle Regole contabili di Gruppo, iscritti nella presente voce.
(12) I dati includono le quote assegnate ai fondi beneficenza in sede di destinazione dell'utile d'esercizio.
(13) Rappresentato da rettifiche/riprese di valore e accantonamenti, imposte anticipate e differite e dall'utile consolidato destinato a riserva.

Clienti retail per anzianità di rapporto [anni - %]


Anzianità media Italia: 17 anni Anzianità media Estero: 12 anni Anzianità media Gruppo: 16 anni 10,7%


| Presenza nelle regioni | 2021 | 2022 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| italiane a più bassa densità di popolazione [n.]* |
Filiali | Atm | Filiali | Atm | Filiali | Atm |
| Valle d'Aosta | 17 | 38 | 17 | 39 | 17 | 39 |
| Basilicata | 33 | 64 | 32 | 61 | 30 | 62 |
| Sardegna | 64 | 131 | 64 | 158 | 60 | 164 |
| Molise | 9 | 23 | 9 | 20 | 9 | 21 |
| Trentino Alto Adige | 38 | 56 | 36 | 51 | 32 | 53 |
Nel triennio considerato non si osservano variazioni sostanziali nel numero degli atm e delle filiali nelle regioni indicate.
* Fonte: Annuario ISTAT 2023, popolazione residente al 01/01/2023 e relativi dati di superficie. Le regioni considerate sono quelle con meno di 100 abitanti per Kmq.
| Banche del Gruppo nei | 2021 | 2022 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Paesi esteri [n.]* | Filiali | Atm | Filiali | Atm | Filiali | Atm |
| Albania | 35 | 60 | 35 | 64 | 35 | 76 |
| Croazia | 244 | 1.073 | 232 | 1.055 | 225 | 894 |
| Romania | 33 | 35 | 34 | 37 | 34 | 36 |
| Serbia | 147 | 366 | 146 | 380 | 143 | 396 |
| Slovacchia | 168 | 581 | 160 | 563 | 157 | 554 |
| Ucraina | 45 | 101 | 43 | 96 | 40 | 85 |
| Ungheria | 61 | 120 | 60 | 118 | 60 | 117 |
| Moldavia | 17 | 72 | 17 | 61 | 17 | 63 |
| Egitto | 175 | 544 | 174 | 661 | 173 | 754 |
| Federazione Russa | 27 | 37 | 27 | 36 | 27 | 36 |
* La ripartizione per Paese è effettuata in base alla sede della Capogruppo per i gruppi controllati all'estero (PBZ in Croazia, VÚB Banka in Slovacchia e CIB Bank in Ungheria).

| Crediti non-retail delle banche e delle società italiane del Gruppo 2023 |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| 5,1% Amministrazioni pubbliche |
|||||
| 8,1% Società finanziarie |
|||||
| Società non finanziarie di cui: | 42,6% | ||||
| Servizi | 4,7% | ||||
| Utility | 4,3% | ||||
| Distribuzione | 3,1% | ||||
| Immobiliare | 3,0% | ||||
| Costr. e materiali per costruzioni | 2,9% | ||||
| Alimentare | 2,7% | ||||
| Metallurgia e prodotti in metallo | 2,2% | ||||
| Sistema moda | 2,1% | ||||
| Infrastrutture | 2,1% | ||||
| Mezzi di trasporto | 1,9% | ||||
| Energia ed estrazione | 1,9% | ||||
| Meccanica | 1,8% | ||||
| Agricoltura | 1,7% | ||||
| Turismo | 1,6% | ||||
| Trasporti | 1,6% | ||||
| Chimica, gomma e plastica | 1,6% | ||||
| Componenti e apparecchiature elettriche | 0,9% | ||||
| Farmaceutica | 0,8% | ||||
| Mobili ed elettrodomestici | 0,7% | ||||
| Media | 0,5% | ||||
| Legno e carta | 0,4% | ||||
| Altri beni di consumo | 0,2% |
L'eventuale mancata quadratura sui dati dipende dagli arrotondamenti.

| Project Finance [n.]* | Categoria A | Categoria B | Categoria C |
|---|---|---|---|
| Totale | 3 | 18 | 9 |
| Settore | |||
| Petrolio e Gas | 1 | 1 | |
| Estrattivo | |||
| Energia | 1 | 10 | 1 |
| Infrastrutture | 4 | 4 | |
| Altro | 1 | 3 | 4 |
| Regione | |||
| Americhe | 1 | 7 | |
| Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) | 2 | 6 | 9 |
| Asia e Oceania | 5 | ||
| Tipo di Paese** | |||
| Designato | 2 | 11 | 2 |
| Non Designato | 1 | 7 | 7 |
| Revisione indipendente | |||
| Si | 3 | 16 | 2 |
| No | 2 | 7 |
* Progetti che hanno raggiunto il perfezionamento finanziario nel 2023.
** Paesi Designati: sono quei Paesi che si ritiene abbiano una solida governance ambientale e sociale, sistemi legislativi e una capacità istituzionale pensati per proteggere la propria popolazione e l'ambiente naturale. L'elenco dei Paesi Designati è disponibile sul sito web dell'Associazione Equator Principles. Gli Equator Principles prevedono l'assegnazione di una categoria di rischio ai progetti da finanziare (A alto, B medio e C basso).
| Project Finance e | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| finanziamenti alle imprese destinati a progetti chiusi nel corso dell'anno* |
Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Progetti [n.] | 13 | 6 | 19 | 9 | 9 | 18 | 17 | 13 | 30 |
| Impegno economico [milioni di euro] | 836 | 592 | 1.428 | 857 | 224 | 1.081 | 3.485 | 404 | 3.889 |
* Progetti che hanno raggiunto il perfezionamento finanziario nel corso dell'anno.
| Social lending: credito erogato [migliaia di euro] | 2023 | ||
|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | |
| Prestiti antiusura | 3.611 | 0 | 3.611 |
| Finanziamenti al Terzo Settore | 252.399 | 0 | 252.399 |
| Prodotti per fasce sociali vulnerabili | 2.903.059 | 454.577 | 3.357.636 |
| Altri prestiti sociali | 21.838 | 48.829 | 70.667 |
| Totale finanziamenti in ambito sostenibilità sociale* | 3.180.906 | 503.407 | 3.684.313 |
| Sostegno a persone colpite da eventi calamitosi | 713.950 | 0 | 713.950 |
| Rigenerazione urbana | 377.161 | 0 | 377.161 |
| Altri finanziamenti per fasce sociali vulnerabili** | 747.150 | 0 | 747.150 |
| Totale social lending | 5.019.167 | 503.407 | 5.522.573 |
* La rendicontazione segue le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili approvate dal Gruppo a fine 2022, per tale motivo non sono stati esposti i dati del 2021 e 2022 in quanto non comparabili.
Le suddette Regole prevedono operazioni e prodotti rientranti nella categoria "sostenibilità sociale": in particolare, tale categoria ad oggi non ricomprende il credito erogato a sostegno di eventi calamitosi e per la rigenerazione urbana. Non include inoltre ~€750mln di finanziamenti green erogati nel 2023 ai giovani, già inclusi nella categoria "sostenibilità ambientale".
| Rete Terzo Settore | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Clienti [n.] | 102.023 | 102.029 | 107.053 |
| Clienti affidati [n.] | 16.781 | 19.192 | 16.226 |
| Impieghi [migliaia di euro] | 2.801.640 | 2.852.000 | 2.786.923 |
| Raccolta diretta [migliaia di euro] | 6.916.666 | 6.982.476 | 6.651.853 |
| Raccolta indiretta [migliaia di euro] | 2.127.330 | 2.231.054 | 2.348.885 |
| Eurizon SGR: fondi classificati secondo la normativa SFDR* | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Fondi ai sensi degli artt. 8 e 9 [n.] | 172 | 232 | 306 |
| Fondi ai sensi degli artt. 8 e 9: patrimonio [miliardi di euro] | 110,6 | 110,3 | 149,0 |
| Percentuale di fondi ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR rispetto al patrimonio totale dei fondi gestiti [%] |
46 | 54 | 73 |
*Sustainable Finance Disclosure Regulation.
| Fideuram: fondi classificati secondo la normativa SFDR* | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Fondi ai sensi degli artt. 8 e 9 [n.] | 8 | 81 | 97 |
| Fondi ai sensi degli artt. 8 e 9: patrimonio [miliardi di euro] | 2,6 | 26,5 | 33,3 |
| Percentuale di fondi ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR rispetto al patrimonio totale dei fondi gestiti [%] |
3 | 61 | 71 |
*Sustainable Finance Disclosure Regulation.
| Eurizon SGR: attività di engagement ESG* | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Attività di engagement totali [n.] | 958 | 538 | 592 |
| Attività di engagement su tematiche ESG [n.] | 287 | 271 | 228 |
| Attività di engagement su tematiche ESG sul totale attività di engagement [%] |
30,0 | 50,4 | 38,5 |
* Il numero di attività del 2021 è stato calcolato sul totale complessivo degli incontri e degli engagement condotti nel periodo.
| Eurizon SGR: società per le quali sono state svolte attività di engagement ESG* |
2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Società che compongono i portafogli [n.]** | 1.646 | 1.330 | 1.388 |
| Società per le quali sono state svolte attività di engagement [n.] | 644 | 342 | 343 |
| Società per le quali sono state svolte attività di engagement ESG [n.] | 240 | 194 | 165 |
| Società che compongono i portafogli oggetto di engagement ESG [%] | 14,6 | 15,0 | 11,9 |
| Società per le quali sono state svolte attività di engagement ESG sul totale delle società oggetto di engagement [%] |
37,3 | 56,7 | 48,1 |
* Per il 2021 i dati sono calcolati sul totale degli incontri tenuti con gli emittenti nei rispettivi anni.
** Il numero complessivo riportato si riferisce agli emittenti equity detenuti nei fondi di diritto italiano.
| Fideuram Asset Management (FAM): attività di engagement ESG |
2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Attività di engagement totali [n.] | 78 | 112 |
| Attività di engagement su tematiche ESG [n.] | 62 | 78 |
| Attività di engagement su tematiche ESG sul totale attività di engagement [%] | 79,5 | 69,6 |

| Fideuram Asset Management (FAM): società per le quali sono state svolte attività di engagement ESG |
2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Società che compongono i portafogli [n.] | 1.191 | 512 |
| Società per le quali sono state svolte attività di engagement [n.] | 63 | 106 |
| Società per le quali sono state svolte attività di engagement ESG [n.] | 47 | 78 |
| Società che compongono i portafogli oggetto di engagement ESG [%] | 3,9 | 15,2 |
| Società per le quali sono state svolte attività di engagement ESG sul totale delle società oggetto di engagement [%] |
74,6 | 73,6 |
| Fideuram Asset Management Ireland (FAMI): attività di engagement ESG |
2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Attività di engagement totali [n.] | 106 | 98 |
| Attività di engagement su tematiche ESG [n.] | 91 | 82 |
| Attività di engagement su tematiche ESG sul totale attività di engagement [%] | 85,9 | 83,7 |
| Fideuram Asset Management Ireland (FAMI): società per le quali sono state svolte attività di engagement ESG |
2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Società che compongono i portafogli [n.] | 4.424 | 4.265 |
| Società per le quali sono state svolte attività di engagement [n.] | 90 | 94 |
| Società per le quali sono state svolte attività di engagement ESG [n.] | 75 | 82 |
| Società che compongono i portafogli oggetto di engagement ESG [%] | 1,7 | 1,9 |
| Società per le quali sono state svolte attività di engagement ESG sul totale delle società oggetto di engagement [%] |
83,3 | 87,2 |
| Canali distributivi e automazione operazioni: Italia |
2021 | 2022 | 2023 | |
|---|---|---|---|---|
| Contratti multicanale (stock) [n.]* | 12.866.019 | 12.136.767 | 12.553.976 | |
| Contratti multicanale (stock)/n. clienti [%]* | 96,2 | 90,1 | 93,4 | |
| Automazione bonifici [%] | 94,4% | 93,8% | 94,6% | |
| Automazione titoli [%] | 85,2% | 65,9% | 49,5% | |
| Remote Banking: contratti attivi alla data [n.] | 237.721 | 232.035 | 326.647 | |
| Remote Banking: disposizioni [n.] | 142.582.424 | 112.373.420 | 88.524.023 |
* Monitoraggio effettuato sulla clientela della Divisione Banca dei Territori.
| 2021 | 2022 | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Canali distributivi: Estero | N° contratti multicanale (stock) |
N° contratti multicanale (stock)/n. clienti |
N° contratti multicanale (stock) |
N° contratti multicanale (stock)/n. clienti |
N° contratti multicanale (stock) |
N° contratti multicanale (stock)/n. clienti |
| Albania | 53.478 | 23% | 76.111 | 32% | 88.784 | 37% |
| Croazia | 676.709 | 36% | 762.399 | 41% | 785.475 | 42% |
| Romania | 19.415 | 33% | 25.363 | 44% | 27.025 | 69% |
| Serbia | 648.863 | 52% | 510.506 | 41% | 636.529 | 50% |
| Slovacchia | 642.577 | 73% | 713.919 | 78% | 761.042 | 81% |
| Ucraina | 75.998 | 100% | 77.487 | 99% | 53.696 | 91% |
| Ungheria | 349.736 | 92% | 436.676 | 90% | 356.627 | 90% |
| Moldavia | 12.543 | 16% | 15.050 | 25% | 17.256 | 31% |
| Federazione Russa | 23.349 | 36% | 16.767 | 37% | 18.552 | 54% |
La ripartizione per paese è effettuata in base alla sede della Capogruppo per i Gruppi bancari esteri (PBZ in Croazia, VÚB Banka in Slovacchia e CIB Bank in Ungheria).

| Formazione in materia di | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| sicurezza informatica [n.] | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Partecipanti | 70.567 | 8.674 | 79.241 | 70.190 | 15.395 | 85.585 | 69.149 | 14.195 | 83.344 |
| Ore erogate (aula + online)* |
183.671 | 30.125 | 213.796 | 41.034 | 51.733 | 92.767 | 72.914 | 49.392 | 122.306 |
* Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
| Net Promoter Score (NPS) per tipologia di clientela |
2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Retail | 16 | 22 | 28 |
| Exclusive | 14 | 16 | 22 |
| Imprese | 13 | 17 | 22 |
| Terzo Settore | 19 | 23 | 31 |
| Agribusiness | 8 | 17 | 18 |
Rilevazioni sulla clientela della Divisione Banca dei Territori.
| 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia [n.] | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Finanziamenti | 31.814 | 7.504 | 39.318 | 22.014 | 5.422 | 27.436 | 25.293 | 4.569 | 29.862 |
| Sistemi di pagamento | 22.235 | 29.139 | 51.374 | 13.194 | 26.007 | 39.201 | 10.103 | 22.434 | 32.537 |
| Sistemi organizzativi, sito Internet, altro |
19.614 | 5.469 | 25.083 | 16.283 | 4.413 | 20.696 | 27.162 | 3.798 | 30.960 |
| Prodotti assicurativi | 13.803 | 195 | 13.998 | 13.569 | 139 | 13.708 | 12.395 | 165 | 12.560 |
| C/C, depositi e dossier titoli | 7.872 | 6.263 | 14.135 | 6.580 | 5.987 | 12.567 | 4.926 | 6.054 | 10.980 |
| Investimenti | 2.440 | 227 | 2.667 | 3.335 | 248 | 3.583 | 2.602 | 267 | 2.869 |
| Totale | 97.778 | 48.797 | 146.575 | 74.975 | 42.216 | 117.191 | 82.481 | 37.287 | 119.768 |
In merito alle richieste pervenute dalla clientela in tema di protezione dei dati personali in Italia, nel 2023 sono pervenute 188 segnalazioni per presunta violazione del Codice Privacy e 9 richieste di riscontro da parte del Garante per la protezione dei dati personali, a fronte di ricorsi presentati al Garante su iniziativa del cliente nell'ambito dell'esercizio del diritto di accesso ai dati (su un totale di 16 richieste complessive del Garante per la protezione dei dati personali nei confronti di Società appartenenti al Gruppo per le quali sono stati forniti i necessari riscontri). Nel perimetro estero UE i Data Protection Officer locali hanno gestito 129 segnalazioni per presunta violazione della normativa sulla protezione dei dati personali e 12 richieste di riscontro da parte dell'Autorità Garante locale a fronte di reclami presentati alle Autorità su iniziativa di clienti.

| Contributo alla comunità per tipologia [migliaia di euro] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Contributo monetario alla comunità | 77.974 | 2.455 | 80.429 | 94.097 | 2.491 | 96.588 | 97.903 | 3.246 | 101.148 |
| Beni e servizi donati alla comunità | 0 | 5 | 5 | 0 | 4 | 4 | 0 | 1 | 1 |
| Contributi in termini di tempo | 11 | 22 | 34 | 30 | 71 | 101 | 89 | 70 | 160 |
| Spese di gestione | 5.862 | 508 | 6.370 | 6.206 | 512 | 6.718 | 6.710 | 423 | 7.133 |
| Contributo complessivo alla comunità |
83.848 | 2.990 | 86.837 | 100.333 | 3.078 | 103.411 | 104.702 | 3.740 | 108.442 |
| Contributo alla comunità per area geografica [migliaia di euro]* |
2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Unione Europea | 85.328 | 102.187 | 106.454 |
| Altri Paesi europei | 589 | 377 | 1.357 |
| Africa | 920 | 842 | 612 |
| Sud America | 0 | 5 | 19 |
| Totale contributo alla comunità | 86.837 | 103.411 | 108.442 |
* Dati rilevati in base all'area geografica della Banca del Gruppo che ha contribuito.


| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Contributo monetario alla comunità per ambito di intervento [migliaia di euro] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Arte e Cultura | 32.036 | 197 | 32.232 | 36.881 | 200 | 37.080 | 42.039 | 184 | 42.223 |
| Solidarietà sociale | 16.560 | 420 | 16.980 | 14.839 | 376 | 15.215 | 21.857 | 422 | 22.278 |
| Salute | 4.723 | 726 | 5.449 | 3.057 | 587 | 3.644 | 2.793 | 562 | 3.355 |
| Istruzione e ricerca | 8.058 | 200 | 8.258 | 9.914 | 222 | 10.137 | 8.396 | 114 | 8.510 |
| Emergenze civili e umanitarie |
443 | 1 | 443 | 10.858 | 11 | 10.869 | 5.769 | 18 | 5.787 |
| Sviluppo economico | 4.284 | 609 | 4.894 | 13.365 | 507 | 13.871 | 12.605 | 495 | 13.100 |
| Ambiente | 1.826 | 93 | 1.919 | 877 | 244 | 1.120 | 1.536 | 100 | 1.636 |
| Altro | 10.045 | 210 | 10.254 | 4.306 | 344 | 4.651 | 2.908 | 1.351 | 4.259 |
| Totale contributo monetario alla comunità |
77.974 | 2.455 | 80.429 | 94.097 | 2.491 | 96.588 | 97.903 | 3.246 | 101.148 |
| Contributo monetario alla comunità per motivazione [migliaia di euro] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Donazioni non continuative | 7.510 | 482 | 7.992 | 13.434 | 562 | 13.996 | 9.801 | 1.637 | 11.439 |
| Investimenti nella comunità | 34.623 | 1.004 | 35.626 | 41.778 | 917 | 42.695 | 48.914 | 848 | 49.762 |
| Iniziative commerciali con risvolto sulla comunità |
35.841 | 970 | 36.811 | 38.885 | 1.012 | 39.897 | 39.187 | 761 | 39.947 |
| Totale contributo monetario alla comunità |
77.974 | 2.455 | 80.429 | 94.097 | 2.491 | 96.588 | 97.903 | 3.246 | 101.148 |


| Volontariato aziendale | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Totale corrispettivo monetario delle ore di volontariato aziendale [migliaia di euro] |
11 | 22 | 34 | 30 | 71 | 101 | 89 | 70 | 160 |
| Ore di volontariato aziendale [n.] |
310 | 1.788 | 2.098 | 863 | 5.707 | 6.570 | 2.299 | 4.476 | 6.775 |
| Collaboratori coinvolti in attività di volontariato aziendale [n.] |
40 | 194 | 234 | 115 | 845 | 960 | 317 | 1.163 | 1.480 |
| Tipologia [n.] | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Comunicati stampa | 2.070 | 2.018 | 1.898 |
| Conferenze stampa | 1.247 | 1.111 | 1.128 |
| Interventi di manager a eventi pubblici seguiti da Ufficio stampa |
641 | 723 | 727 |
| News pubblicate sul sito di Gruppo | 458 | 568 | 540 |
| Post su Twitter | 1.325 | 1.442 | 1.700 |
| Totale interventi ufficio stampa | 5.741 | 5.862 | 5.993 |
| Totale fatturato | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Totale fatturato di Gruppo [migliaia di euro] | 2.899.000 | 2.912.000 | 3.002.000 |
| Fornitori Supplier Gate* | 2021 | 2022 | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fornitori [n.] | 10.058 | 9.770 | 10.641 | ||||
| di cui: | |||||||
| Italia [n.] | 5.999 | 5.234 | 5.638 | ||||
| Europa (esclusa Italia) [n.] | 3.834 | 4.265 | 4.672 | ||||
| Resto del mondo [n.] | 225 | 271 | 331 | ||||
| Quota dell'ordinato in Europa per sede legale del fornitore | |||||||
| Europa [%] | 98 | 98 | 97 | ||||
| Resto del mondo [%] | 2 | 2 | 3 | ||||
* I dati si riferiscono unicamente ai fornitori con iscrizione completata o in itinere sul Supplier Gate del Gruppo Intesa Sanpaolo.

| Composizione dipendenti | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| per Paese [n.] | Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale |
| Italia | 36.962 | 37.723 | 74.685 | 35.909 | 37.126 | 73.035 | 35.116 | 36.732 | 71.848 |
| Lussemburgo | 132 | 79 | 211 | 133 | 79 | 212 | 129 | 79 | 208 |
| Irlanda | 20 | 14 | 34 | 17 | 12 | 29 | 21 | 12 | 33 |
| Egitto | 3.109 | 1.191 | 4.300 | 3.085 | 1.245 | 4.330 | 3.026 | 1.354 | 4.380 |
| Albania | 184 | 475 | 659 | 184 | 516 | 700 | 189 | 540 | 729 |
| Croazia | 975 | 2.710 | 3.685 | 946 | 2.687 | 3.633 | 940 | 2.678 | 3.618 |
| Bosnia | 196 | 366 | 562 | 176 | 373 | 549 | 180 | 386 | 566 |
| Slovenia | 172 | 506 | 678 | 178 | 503 | 681 | 179 | 522 | 701 |
| Romania | 158 | 410 | 568 | 160 | 411 | 571 | 168 | 430 | 598 |
| Serbia | 792 | 2.286 | 3.078 | 785 | 2.330 | 3.115 | 774 | 2.367 | 3.141 |
| Ungheria | 695 | 1.541 | 2.236 | 717 | 1.548 | 2.265 | 727 | 1.584 | 2.311 |
| Slovacchia | 1.114 | 2.670 | 3.784 | 1.097 | 2.592 | 3.689 | 1.125 | 2.510 | 3.635 |
| Ucraina | 167 | 606 | 773 | 162 | 570 | 732 | 147 | 506 | 653 |
| Federazione Russa | 258 | 717 | 975 | 230 | 677 | 907 | 215 | 654 | 869 |
| Brasile | 32 | 15 | 47 | 32 | 15 | 47 | 32 | 15 | 47 |
| Moldavia | 123 | 237 | 360 | 132 | 236 | 368 | 125 | 241 | 366 |
| Stati Uniti | 33 | 13 | 46 | 37 | 9 | 46 | 46 | 10 | 56 |
| Gruppo | 45.122 | 51.559 | 96.681 | 43.980 | 50.929 | 94.909 | 43.139 | 50.620 | 93.759 |
I dati sono al netto dei dipendenti con contratti atipici.
I dipendenti delle sussidiarie estere controllate da società italiane sono inclusi nel perimetro Italia.
La ripartizione per Paese è effettuata in base alla sede della Capogruppo per i Gruppi bancari esteri (VÚB Banka in Slovacchia e CIB Bank in Ungheria).

Le donne che lavorano in banca nel Sistema Italia rappresentano il 47,9% del personale, a fronte del 52,1% degli uomini.

| Dipendenti per tipologia | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di contratto e genere [n.] | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Contratti a tempo indeterminato | 74.615 | 19.439 | 94.054 | 73.019 | 19.180 | 92.199 | 71.827 | 19.185 | 91.012 |
| Uomini | 36.928 | 7.051 | 43.979 | 35.901 | 6.996 | 42.897 | 35.103 | 6.881 | 41.984 |
| Donne | 37.687 | 12.388 | 50.075 | 37.118 | 12.184 | 49.302 | 36.724 | 12.304 | 49.028 |
| Contratti a tempo determinato | 15 | 2.451 | 2.466 | 13 | 2.576 | 2.589 | 21 | 2.612 | 2.633 |
| Uomini | 8 | 1.073 | 1.081 | 7 | 1.049 | 1.056 | 13 | 1.115 | 1.128 |
| Donne | 7 | 1.378 | 1.385 | 6 | 1.527 | 1.533 | 8 | 1.497 | 1.505 |
| Apprendistato | 55 | 106 | 161 | 3 | 118 | 121 | 0 | 114 | 114 |
| Uomini | 26 | 36 | 62 | 1 | 26 | 27 | 0 | 27 | 27 |
| Donne | 29 | 70 | 99 | 2 | 92 | 94 | 0 | 87 | 87 |
| Dipendenti per tipologia di contratto e genere [%] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Contratti a tempo indeterminato | 99,91 | 88,38 | 97,28 | 99,98 | 87,68 | 97,14 | 99,97 | 87,56 | 97,07 |
| Uomini | 49,45 | 32,06 | 45,49 | 49,16 | 31,98 | 45,20 | 48,86 | 31,40 | 44,78 |
| Donne | 50,46 | 56,32 | 51,79 | 50,82 | 55,70 | 51,95 | 51,11 | 56,15 | 52,29 |
| Contratti a tempo determinato | 0,02 | 11,14 | 2,55 | 0,02 | 11,78 | 2,73 | 0,03 | 11,92 | 2,81 |
| Uomini | 0,01 | 4,88 | 1,12 | 0,01 | 4,80 | 1,11 | 0,02 | 5,09 | 1,20 |
| Donne | 0,01 | 6,26 | 1,43 | 0,01 | 6,98 | 1,62 | 0,01 | 6,83 | 1,61 |
| Apprendistato | 0,07 | 0,48 | 0,17 | 0,00 | 0,54 | 0,13 | 0,00 | 0,52 | 0,12 |
| Uomini | 0,03 | 0,16 | 0,06 | 0,00 | 0,12 | 0,03 | 0,00 | 0,12 | 0,03 |
| Donne | 0,04 | 0,32 | 0,10 | 0,00 | 0,42 | 0,10 | 0,00 | 0,40 | 0,09 |
I dati del Sistema Italia per i lavoratori bancari sono i seguenti: contratti a tempo indeterminato (97,9%), contratti a termine (0,8%), di apprendistato (1,3%).
| Altre tipologie di lavoro | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Dipendenti assunti con contratto di lavoro misto [n.]* |
858 | 779 | 983 |
* I dati sono considerati da quando è stata attivata tale tipologia di contratto e non sono riferiti al solo anno indicato.
| Lavoro flessibile | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Persone del Gruppo abilitate al lavoro flessibile [n.] |
78.000 | 74.000 | 74.638 |
| Contratti atipici e stage [n.] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Contratto di somministrazione | 38 | 37 | 75 | 40 | 17 | 57 | 46 | 25 | 71 |
| Uomini | 17 | 17 | 34 | 20 | 6 | 26 | 24 | 13 | 37 |
| Donne | 21 | 20 | 41 | 20 | 11 | 31 | 22 | 12 | 34 |
| Contratto a progetto | 21 | 0 | 21 | 24 | 0 | 24 | 22 | 0 | 22 |
| Uomini | 19 | 0 | 19 | 21 | 0 | 21 | 19 | 0 | 19 |
| Donne | 2 | 0 | 2 | 3 | 0 | 3 | 3 | 0 | 3 |
| Stage | 113 | 133 | 246 | 406 | 156 | 562 | 362 | 168 | 530 |
| Uomini | 48 | 45 | 93 | 166 | 65 | 231 | 187 | 64 | 251 |
| Donne | 65 | 88 | 153 | 240 | 91 | 331 | 175 | 104 | 279 |

Indicatori
| 2021 | 2022 | 2023 | |
|---|---|---|---|
| Consulenti finanziari [n.] | Italia | Italia | Italia |
| Consulenti finanziari | 6.594 | 6.645 | 6.694 |
| Uomini | 5.191 | 5.193 | 5.175 |
| Donne | 1.403 | 1.452 | 1.519 |
| Forza lavoro complessiva [n.] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Forza lavoro complessiva | 81.451 | 22.166 | 103.617 | 80.150 | 22.047 | 102.197 | 78.972 | 22.104 | 101.076 |
| Uomini | 42.237 | 8.222 | 50.459 | 41.309 | 8.142 | 49.451 | 40.521 | 8.100 | 48.621 |
| Donne | 39.214 | 13.944 | 53.158 | 38.841 | 13.905 | 52.746 | 38.451 | 14.004 | 52.455 |
Include dipendenti, altri collaboratori (nelle varie forme contrattuali) e consulenti finanziari.
| Dipendenti per categoria e genere [% sul totale dei dipendenti] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Dirigenti | 1,7 | 2,2 | 1,8 | 1,7 | 2,2 | 1,8 | 1,9 | 2,2 | 1,9 |
| Uomini | 1,4 | 1,3 | 1,4 | 1,3 | 1,3 | 1,3 | 1,4 | 1,3 | 1,4 |
| Donne | 0,4 | 0,9 | 0,5 | 0,4 | 0,9 | 0,5 | 0,5 | 0,9 | 0,6 |
| Quadri direttivi | 42,1 | 22,0 | 37,5 | 42,5 | 22,2 | 37,8 | 42,8 | 21,4 | 37,8 |
| Uomini | 25,8 | 12,2 | 22,7 | 25,8 | 12,2 | 22,7 | 25,8 | 11,4 | 22,4 |
| Donne | 16,3 | 9,8 | 14,8 | 16,6 | 10,0 | 15,1 | 17,1 | 9,9 | 15,4 |
| Aree professionali | 56,2 | 75,8 | 60,6 | 55,8 | 75,6 | 60,4 | 55,3 | 76,5 | 60,3 |
| Uomini | 22,3 | 23,6 | 22,6 | 22,0 | 23,4 | 22,3 | 21,7 | 23,9 | 22,2 |
| Donne | 33,9 | 52,2 | 38,0 | 33,8 | 52,3 | 38,0 | 33,6 | 52,6 | 38,0 |
I dati del Sistema Italia per i lavoratori bancari sono i seguenti: dirigenti (2,4%), quadri direttivi (42,2%) e aree professionali (55,4%).
| Dipendenti - Suddivisione per categoria e genere [% sul totale di categoria] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Uomini | Donne | Uomini | Donne | Uomini | Donne | ||
| Dirigenti | 74,0 | 26,0 | 72,2 | 27,8 | 71,4 | 28,6 | |
| Quadri direttivi | 60,6 | 39,4 | 60,0 | 40,0 | 59,3 | 40,7 | |
| Dirigenti + Quadri direttivi | 61,2 | 38,8 | 60,6 | 39,4 | 59,9 | 40,1 | |
| Aree professionali | 37,3 | 62,7 | 37,0 | 63,0 | 36,9 | 63,1 |
| Posizioni di diretto riporto al CEO* [%] | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| % Donne sul totale riporti di primo livello | 6 | 6 | 6 |
| % Donne sul totale riporti di secondo livello | 20 | 21 | 24 |
| % Donne sul totale riporti di primo e secondo livello | 18 | 19 | 23 |
* Chief Executive Officer.
| Dipendenti part time per genere |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Dipendenti part time / Totale dipendenti [%] |
16,2% | 1,4% | 12,8% | 15,7% | 1,4% | 12,4% | 15,5% | 1,4% | 12,2% |
| Ripartizione dipendenti part time per genere [n.] |
12.110 | 313 | 12.423 | 11.498 | 313 | 11.811 | 11.125 | 301 | 11.426 |
| Uomini | 1.277 | 39 | 1.316 | 1.129 | 37 | 1.166 | 1.181 | 31 | 1.212 |
| Donne | 10.833 | 274 | 11.107 | 10.369 | 276 | 10.645 | 9.944 | 270 | 10.214 |
In Italia il personale che lavora part time è il 15,5%, circa il 3% in più di incidenza percentuale rispetto al dato del Sistema Italia per il settore bancario (12,4%).

| Dipendenti full time per genere |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Dipendenti full time / Totale dipendenti [%] |
83,8% | 98,6% | 87,2% | 84,3% | 98,6% | 87,6% | 84,5% | 98,6% | 87,8% |
| Ripartizione dipendenti full time per genere [n.] |
62.575 | 21.683 | 84.258 | 61.537 | 21.561 | 83.098 | 60.723 | 21.610 | 82.333 |
| Uomini | 35.685 | 8.121 | 43.806 | 34.780 | 8.034 | 42.814 | 33.935 | 7.992 | 41.927 |
| Donne | 26.890 | 13.562 | 40.452 | 26.757 | 13.527 | 40.284 | 26.788 | 13.618 | 40.406 |
| Età media dei dipendenti | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Età media dipendenti | 48,5 | 41,1 | 46,8 | 48,9 | 41,2 | 47,1 | 49,1 | 41,1 | 47,2 |
| Uomini | 49,5 | 41,5 | 48,1 | 49,9 | 41,5 | 48,3 | 50,0 | 41,2 | 48,3 |
| Donne | 47,4 | 40,8 | 45,6 | 48,0 | 41,1 | 46,1 | 48,3 | 41,1 | 46,3 |
| Dirigenti | 54,3 | 47,2 | 52,4 | 54,2 | 47,5 | 52,4 | 54,3 | 48,0 | 52,6 |
| Quadri direttivi | 51,6 | 46,3 | 50,9 | 52,0 | 46,5 | 51,2 | 52,0 | 46,4 | 51,3 |
| Aree professionali | 45,9 | 39,3 | 44,0 | 46,4 | 39,5 | 44,4 | 46,6 | 39,4 | 44,5 |
I dati del Sistema Italia per le maggiori banche sono i seguenti: età media dipendenti (48,5), uomini (49,4), donne (47,5), dirigenti (53,5), quadri direttivi (51,4) e aree professionali (46,0).
| Dipendenti per fasce d'età [%] | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| <=30 | 3,5 | 18,4 | 6,9 | 3,3 | 19,2 | 7,0 | 3,9 | 19,6 | 7,6 | |
| Uomini | 1,8 | 7,1 | 3,0 | 1,7 | 7,3 | 3,0 | 2,1 | 7,3 | 3,3 | |
| Donne | 1,8 | 11,3 | 3,9 | 1,6 | 12,0 | 4,0 | 1,8 | 12,3 | 4,3 | |
| 31-50 | 50,1 | 61,3 | 52,6 | 47,2 | 59,9 | 50,1 | 45,3 | 58,9 | 48,5 | |
| Uomini | 21,9 | 21,3 | 21,7 | 20,6 | 21,0 | 20,7 | 19,7 | 20,9 | 19,9 | |
| Donne | 28,2 | 40,0 | 30,9 | 26,6 | 38,9 | 29,4 | 25,6 | 38,1 | 28,6 | |
| >50 | 46,4 | 20,3 | 40,5 | 49,5 | 20,9 | 42,9 | 50,8 | 21,4 | 43,9 | |
| Uomini | 25,9 | 8,7 | 21,9 | 26,9 | 8,6 | 22,7 | 27,2 | 8,4 | 22,8 | |
| Donne | 20,5 | 11,7 | 18,5 | 22,6 | 12,2 | 20,2 | 23,6 | 13,0 | 21,1 |
La distribuzione dei dipendenti per fasce d'età nel Sistema Italia è la seguente: <= 30 (5,9%), 31 - 50 (50,4%) e > 50 (43,7%).

| 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banche Estere: senior manager assunti nella comunità locale |
Manager prima linea [n.] |
Manager prima linea assunti nella comunità locale [n.] |
Manager prima linea assunti nella comunità locale/ Manager prima linea [%] |
Manager prima linea [n.] |
Manager prima linea assunti nella comunità locale [n.] |
Manager prima linea assunti nella comunità locale/ Manager prima linea [%] |
Manager prima linea [n.] |
Manager prima linea assunti nella comunità locale [n.] |
Manager prima linea assunti nella comunità locale/ Manager prima linea [%] |
| Albania | 12 | 10 | 83,3 | 13 | 10 | 76,9 | 13 | 10 | 76,9 |
| Croazia | 15 | 13 | 86,7 | 19 | 17 | 89,5 | 17 | 15 | 84,8 |
| Bosnia | 13 | 10 | 76,9 | 12 | 9 | 75,0 | 15 | 13 | 76,7 |
| Slovenia | 13 | 9 | 69,2 | 14 | 11 | 78,6 | 14 | 11 | 78,6 |
| Romania | 13 | 11 | 84,6 | 12 | 10 | 83,3 | 13 | 9 | 69,2 |
| Serbia | 14 | 13 | 92,9 | 15 | 14 | 93,3 | 15 | 14 | 93,3 |
| Slovacchia | 18 | 14 | 77,8 | 16 | 13 | 81,3 | 16 | 14 | 87,5 |
| Ucraina | 12 | 9 | 75,0 | 11 | 9 | 81,8 | 12 | 10 | 83,3 |
| Ungheria | 13 | 11 | 84,6 | 13 | 11 | 84,6 | 13 | 11 | 84,6 |
| Moldavia | 9 | 7 | 77,8 | 12 | 10 | 83,3 | 11 | 9 | 81,8 |
| Egitto | 14 | 11 | 78,6 | 14 | 12 | 85,7 | 13 | 12 | 92,3 |
| Federazione Russa | 17 | 16 | 94,1 | 16 | 16 | 100,0 | 16 | 16 | 100,0 |
La ripartizione per Paese è effettuata in base alla sede della Capogruppo per i Gruppi bancari esteri (VÚB Banka in Slovacchia e CIB Bank in Ungheria). In considerazione della finalità dell'indicatore, è presentata una disclosure relativa alle società del perimetro estero.
| Dipendenti per livello d'istruzione e genere [%] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Laureati | 43,9 | 72,8 | 50,5 | 46,9 | 73,0 | 52,9 | 48,8 | 73,5 | 54,6 |
| Uomini | 21,2 | 28,9 | 23,0 | 22,7 | 28,8 | 24,1 | 23,5 | 28,7 | 24,7 |
| Donne | 22,7 | 44,0 | 27,5 | 24,2 | 44,1 | 28,8 | 25,3 | 44,8 | 29,8 |
| Diplomati | 50,7 | 24,3 | 44,7 | 49,7 | 23,9 | 43,8 | 48,1 | 23,7 | 42,4 |
| Uomini | 24,6 | 6,8 | 20,6 | 24,1 | 6,5 | 20,1 | 23,3 | 6,5 | 19,4 |
| Donne | 26,1 | 17,6 | 24,2 | 25,6 | 17,4 | 23,7 | 24,9 | 17,1 | 23,1 |
| Altro | 5,4 | 2,8 | 4,8 | 3,4 | 3,1 | 3,3 | 3,1 | 2,9 | 3,0 |
| Uomini | 3,6 | 1,5 | 3,1 | 2,4 | 1,5 | 2,2 | 2,1 | 1,4 | 1,9 |
| Donne | 1,7 | 1,4 | 1,7 | 1,1 | 1,5 | 1,2 | 1,0 | 1,4 | 1,1 |
I dati Sistema Italia relativi alla scolarità nelle maggiori banche sono i seguenti: laureati e con titolo post-laurea (49,2%), diplomati (48,0%), altro (2,9%).
| Anzianità di lavoro media dei dipendenti [anni] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Anzianità media totale | 21,4 | 11,5 | 19,1 | 21,7 | 11,7 | 19,4 | 21,7 | 10,8 | 19,1 |
| Uomini | 21,6 | 11,7 | 19,8 | 21,8 | 11,7 | 19,9 | 21,7 | 10,8 | 19,7 |
| Donne | 21,2 | 11,4 | 18,5 | 21,6 | 11,6 | 18,9 | 21,7 | 10,8 | 18,7 |
| Dirigenti | 21,0 | 12,8 | 18,8 | 20,8 | 14,0 | 18,9 | 20,7 | 13,5 | 18,8 |
| Quadri direttivi | 24,4 | 17,1 | 23,4 | 24,5 | 17,2 | 23,5 | 24,4 | 16,3 | 23,3 |
| Aree professionali | 19,2 | 9,9 | 16,5 | 19,6 | 10,0 | 16,8 | 19,7 | 9,2 | 16,6 |

| Dipendenti appartenenti alle categorie tutelate [%] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Disabili | 5,1 | 1,9 | 4,3 | 5,1 | 2,5 | 4,5 | 5,1 | 2,7 | 4,5 |
| Uomini | 2,7 | 0,6 | 2,3 | 2,7 | 0,9 | 2,3 | 2,6 | 0,9 | 2,2 |
| Donne | 2,3 | 1,3 | 2,1 | 2,4 | 1,6 | 2,2 | 2,4 | 1,8 | 2,3 |
| Categorie protette | 1,3 | 0,9 | 1,2 | 1,2 | 0,8 | 1,1 | 1,2 | 0,8 | 1,1 |
| Uomini | 0,6 | 0,1 | 0,5 | 0,6 | 0,1 | 0,5 | 0,6 | 0,1 | 0,5 |
| Donne | 0,6 | 0,8 | 0,7 | 0,6 | 0,8 | 0,6 | 0,6 | 0,7 | 0,6 |
| Assunzioni per genere ed età [n.] | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Totale | 1.380 | 2.611 | 3.991 | 1.429 | 3.054 | 4.483 | 2.108 | 2.950 | 5.058 | |
| Uomini | 665 | 942 | 1.607 | 807 | 1.044 | 1.851 | 1.150 | 1.037 | 2.187 | |
| Donne | 715 | 1.669 | 2.384 | 622 | 2.010 | 2.632 | 958 | 1.913 | 2.871 | |
| <=30 | 976 | 1.397 | 2.373 | 703 | 1.640 | 2.343 | 1.190 | 1.535 | 2.725 | |
| 31-50 | 366 | 1.114 | 1.480 | 641 | 1.278 | 1.919 | 865 | 1.254 | 2.119 | |
| >50 | 38 | 100 | 138 | 85 | 136 | 221 | 53 | 161 | 214 |
| Tasso assunzioni per genere ed età [%] |
2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Totale | 1,8 | 11,9 | 4,1 | 2,0 | 14,0 | 4,7 | 2,9 | 13,5 | 5,4 | |
| Uomini | 1,8 | 11,5 | 3,6 | 2,2 | 12,9 | 4,2 | 3,3 | 12,9 | 5,1 | |
| Donne | 1,9 | 12,1 | 4,6 | 1,7 | 14,6 | 5,2 | 2,6 | 13,8 | 5,7 | |
| <=30 | 36,9 | 34,5 | 35,5 | 29,0 | 39,0 | 35,4 | 42,4 | 35,7 | 38,3 | |
| 31-50 | 1,0 | 8,3 | 2,9 | 1,9 | 9,8 | 4,0 | 2,7 | 9,7 | 4,7 | |
| >50 | 0,1 | 2,2 | 0,4 | 0,2 | 3,0 | 0,5 | 0,1 | 3,4 | 0,5 |
| Cessazioni per genere ed età [n.] | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Totale | 4.358 | 3.167 | 7.525 | 3.486 | 3.181 | 6.667 | 3.461 | 2.891 | 6.352 | |
| Uomini | 2.651 | 1.209 | 3.860 | 2.147 | 1.139 | 3.286 | 2.040 | 1.067 | 3.107 | |
| Donne | 1.707 | 1.958 | 3.665 | 1.339 | 2.042 | 3.381 | 1.421 | 1.824 | 3.245 | |
| <=30 | 162 | 770 | 932 | 256 | 918 | 1.174 | 201 | 811 | 1.012 | |
| 31-50 | 679 | 1.651 | 2.330 | 813 | 1.685 | 2.498 | 569 | 1.447 | 2.016 | |
| >50 | 3.517 | 746 | 4.263 | 2.417 | 578 | 2.995 | 2.691 | 633 | 3.324 |
| Tasso cessazioni per genere ed età [%] |
2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Totale | 5,8 | 14,4 | 7,8 | 4,8 | 14,5 | 7,0 | 4,8 | 13,2 | 6,8 | |
| Uomini | 7,2 | 14,8 | 8,6 | 6,0 | 14,1 | 7,5 | 5,8 | 13,3 | 7,2 | |
| Donne | 4,5 | 14,2 | 7,1 | 3,6 | 14,8 | 6,6 | 3,9 | 13,1 | 6,4 | |
| <=30 | 6,1 | 19,0 | 13,9 | 10,6 | 21,8 | 17,7 | 7,2 | 18,8 | 14,2 | |
| 31-50 | 1,8 | 12,2 | 4,6 | 2,4 | 12,9 | 5,3 | 1,7 | 11,2 | 4,4 | |
| >50 | 10,1 | 16,7 | 10,9 | 6,7 | 12,7 | 7,4 | 7,4 | 13,5 | 8,1 | |

| Cessazioni per motivazione [n.] | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Rapporti di lavoro cessati nell'anno | 4.358 | 3.167 | 7.525 | 3.486 | 3.181 | 6.667 | 3.461 | 2.891 | 6.352 |
| Dimissioni | 900 | 1.193 | 2.093 | 1.131 | 1.538 | 2.669 | 839 | 1.388 | 2.227 |
| Pensionamenti | 89 | 172 | 261 | 143 | 171 | 314 | 193 | 248 | 441 |
| Esodo | 3.202 | 0 | 3.202 | 2.026 | 0 | 2.026 | 2.260 | 0 | 2.260 |
| Morte | 76 | 40 | 116 | 79 | 14 | 93 | 83 | 23 | 106 |
| Altro - incentivate | 17 | 607 | 624 | 6 | 381 | 387 | 5 | 314 | 319 |
| Altro - non incentivate | 68 | 988 | 1.056 | 87 | 929 | 1.016 | 76 | 770 | 846 |
| Cessazioni per scadenza tempo determinato |
6 | 167 | 173 | 14 | 148 | 162 | 5 | 148 | 153 |
| Turnover per genere ed età | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Totale | -2.978 | -556 | -3.534 | -2.057 | -127 | -2.184 | -1.353 | 59 | -1.294 | |
| Uomini | -1.986 | -267 | -2.253 | -1.340 | -95 | -1.435 | -890 | -30 | -920 | |
| Donne | -992 | -289 | -1.281 | -717 | -32 | -749 | -463 | 89 | -374 | |
| <=30 | 814 | 627 | 1.441 | 447 | 722 | 1.169 | 989 | 724 | 1.713 | |
| 31-50 | -313 | -537 | -850 | -172 | -407 | -579 | 296 | -193 | 103 | |
| >50 | -3.479 | -646 | -4.125 | -2.332 | -442 | -2.774 | -2.638 | -472 | -3.110 | |
| Tasso di turnover per genere ed età [%] |
2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Totale | -3,8 | -2,5 | -3,5 | -2,7 | -0,6 | -2,2 | -1,8 | 0,3 | -1,4 | |
| Uomini | -5,1 | -3,2 | -4,8 | -3,6 | -1,2 | -3,2 | -2,5 | -0,4 | -2,1 | |
| Donne | -2,6 | -2,0 | -2,4 | -1,9 | -0,2 | -1,4 | -1,2 | 0,6 | -0,7 | |
| <=30 | 44,5 | 18,3 | 27,5 | 22,7 | 20,7 | 21,4 | 54,3 | 20,2 | 31,7 | |
| 31-50 | -0,8 | -3,8 | -1,6 | -0,5 | -3,0 | -1,2 | 0,9 | -1,5 | 0,2 | |
| >50 | -9,1 | -12,6 | -9,5 | -6,1 | -8,8 | -6,4 | -6,7 | -9,1 | -7,0 |
Il tasso di turnover è determinato come delta fra l'incidenza percentuale delle assunzioni e delle cessazioni dell'anno di riferimento rapportate sull'organico ricostruito di inizio anno. L'organico di inizio anno è dato dall'organico di fine anno sottraendo le assunzioni e comprendendo le cessazioni avvenute nel periodo.
| Promozioni per genere | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Totale | 5.922 | 2.227 | 8.149 | 6.054 | 3.192 | 9.246 | 5.729 | 2.165 | 7.894 | |
| Uomini [n.] | 2.688 | 908 | 3.596 | 2.798 | 1.521 | 4.319 | 2.682 | 943 | 3.625 | |
| Donne [n.] | 3.234 | 1.319 | 4.553 | 3.256 | 1.671 | 4.927 | 3.047 | 1.222 | 4.269 | |
| Collaboratori promossi [%] | 7,9 | 10,1 | 8,4 | 8,3 | 14,6 | 9,7 | 8,0 | 9,9 | 8,4 | |
| Uomini [% su collaboratori promossi] | 45,4 | 40,8 | 44,1 | 46,2 | 47,7 | 46,7 | 46,8 | 43,6 | 45,9 | |
| Donne [% su collaboratori promossi] | 54,6 | 59,2 | 55,9 | 53,8 | 52,3 | 53,3 | 53,2 | 56,4 | 54,1 |

| Media retribuzioni base lorde per categoria e genere FTE* [migliaia di euro] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Dirigenti | 155,5 | 79,4 | 134,6 | 169,0 | 75,1 | 143,3 | 171,3 | 78,3 | 146,4 |
| Uomini | 160,6 | 91,9 | 144,8 | 175,7 | 86,6 | 155,2 | 178,7 | 90,2 | 158,6 |
| Donne | 136,8 | 58,9 | 105,9 | 147,5 | 57,6 | 112,7 | 148,9 | 60,3 | 116,2 |
| Quadri direttivi | 61,3 | 25,8 | 56,6 | 62,8 | 26,4 | 57,8 | 66,8 | 28,1 | 61,6 |
| Uomini | 63,5 | 26,4 | 58,9 | 65,2 | 26,7 | 60,4 | 69,2 | 28,8 | 64,4 |
| Donne | 57,8 | 25,1 | 52,8 | 59,0 | 25,9 | 53,9 | 62,9 | 27,4 | 57,5 |
| Aree professionali | 41,2 | 14,2 | 33,2 | 42,3 | 14,8 | 34,0 | 45,6 | 16,5 | 36,5 |
| Uomini | 41,2 | 15,8 | 34,9 | 42,4 | 16,1 | 35,9 | 45,8 | 18,0 | 38,5 |
| Donne | 41,2 | 13,5 | 32,1 | 42,1 | 14,2 | 32,8 | 45,4 | 15,8 | 35,3 |
I livelli di retribuzione di base del personale femminile non differiscono, per ruolo e anzianità comparabili, da quelli del personale maschile.
* I dati esposti sono calcolati sulla base dei dipendenti espressi in Full Time Equivalent (FTE) al fine di una più accurata e puntuale rappresentazione dei valori medi di retribuzioni e remunerazioni in relazione al genere e all'inquadramento professionale.
| Media remunerazioni per categoria e genere FTE* [migliaia di euro] |
2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Dirigenti uomini | 278,6 | 116,7 | 241,2 | 286,0 | 106,9 | 244,7 | 295,9 | 116,1 | 255,1 | |
| Dirigenti donne | 224,5 | 70,0 | 163,2 | 220,2 | 70,4 | 162,2 | 237,6 | 79,2 | 179,1 | |
| Quadri direttivi uomini | 70,7 | 30,5 | 65,8 | 73,3 | 31,1 | 68,0 | 78,6 | 33,4 | 73,2 | |
| Quadri direttivi donne | 64,0 | 27,6 | 58,5 | 65,5 | 29,2 | 59,9 | 70,5 | 31,3 | 64,5 | |
| Aree professionali uomini | 43,6 | 17,4 | 37,1 | 45,4 | 17,9 | 38,6 | 49,2 | 19,5 | 41,5 | |
| Aree professionali donne | 43,7 | 14,5 | 34,2 | 45,1 | 15,7 | 35,2 | 48,8 | 17,1 | 38,0 | |
| Media remunerazione annua di tutti i dipendenti |
58,3 | 20,3 | 49,5 | 60,3 | 21,1 | 51,0 | 65,1 | 22,8 | 54,9 | |
| Rapporto tra remunerazione del CEO e remunerazione media di tutti i dipendenti** |
80,3 | 97,0 | 104,6 | |||||||
| Mediana remunerazione annua di tutti i dipendenti |
50,8 | 47,5 | 50,9 | |||||||
| Rapporto tra remunerazione del CEO e valore mediano delle remunerazioni di tutti i dipendenti** |
92,2 | 104,1 | 112,8 |
Comprende la retribuzione base media lorda e la parte variabile.
* I dati esposti sono calcolati sulla base dei dipendenti espressi in Full Time Equivalent (FTE) al fine di una più accurata e puntuale rappresentazione dei valori medi di retribuzioni e remunerazioni in relazione al genere e all'inquadramento professionale.
** Si precisa che nel 2021 i ratio tra la remunerazione del CEO e quella di tutti i dipendenti sono stati calcolati con riferimento al perimetro Italia che coincide con la sede operativa più significativa del Gruppo e che consente di confrontare le retribuzioni di dipendenti impiegati nel medesimo mercato del lavoro e, di conseguenza, con livelli retributivi omogenei. Nel 2022 si osserva un incremento di tali indicatori risultato del combinato disposto, in via maggioritaria, del cambio di metodologia di calcolo (si è passati infatti dal considerare il solo perimetro Italia al ricomprendere tutto il Gruppo includendo, pertanto, i paesi esteri in cui il Gruppo è presente nei quali si osservano livelli retributivi significativamente inferiori rispetto a quelli italiani, in coerenza con le prassi locali) e, in subordine, dell'aumento delle componenti variabili liquidate al CEO nel corso del 2022 rinvenienti da sistemi incentivanti degli anni precedenti. Nel 2023, pur a fronte della crescita della remunerazione dei dipendenti (circa +7,6 e +7,2% con riferimento rispettivamente al valore di media e mediana), si registra un ulteriore incremento degli indicatori determinato dall'aumento della remunerazione variabile del CEO dovuto sempre all'incremento delle componenti variabili liquidate nel corso del 2023, anche conseguentemente al raggiungimento di eccellenti livelli di performance a fronte degli obiettivi assegnati, come riportato nella Relazione per la remunerazione di Gruppo. Infatti, si precisa che la componente fissa della remunerazione del CEO è rimasta invariata dal 2016.

| Rapporto retribuzione e | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| remunerazione donne/uomini - FTE* [%] |
Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Rapporto retribuzioni base - donne su uomini - FTE |
||||||||||
| Dirigenti** | 0,9 | 0,6 | 0,7 | 0,8 | 0,7 | 0,7 | 0,8 | 0,7 | 0,7 | |
| Top Executive | - | - | - | 0,8 | 0,8 | 0,8 | 0,9 | 0,7 | 0,8 | |
| Senior Executive | - | - | - | 0,9 | 0,8 | 0,9 | 0,9 | 0,7 | 0,8 | |
| Altri Dirigenti | - | - | - | 0,9 | 0,8 | 0,7 | 0,8 | 0,8 | 0,7 | |
| Quadri direttivi | 0,9 | 0,9 | 0,9 | 0,9 | 1,0 | 0,9 | 0,9 | 1,0 | 0,9 | |
| Aree professionali | 1,0 | 0,9 | 0,9 | 1,0 | 0,9 | 0,9 | 1,0 | 0,9 | 0,9 | |
| Rapporto remunerazione - donne su uomini - FTE |
||||||||||
| Dirigenti** | 0,8 | 0,6 | 0,7 | 0,8 | 0,7 | 0,7 | 0,8 | 0,7 | 0,7 | |
| Top Executive | - | - | - | 0,7 | 0,7 | 0,8 | 0,8 | 0,7 | 0,8 | |
| Senior Executive | - | - | - | 0,8 | 0,8 | 0,8 | 0,8 | 0,7 | 0,8 | |
| Altri Dirigenti | - | - | - | 0,8 | 0,8 | 0,7 | 0,8 | 0,8 | 0,7 | |
| Quadri direttivi | 0,9 | 0,9 | 0,9 | 0,9 | 0,9 | 0,9 | 0,9 | 0,9 | 0,9 | |
| Aree professionali | 1,0 | 0,8 | 0,9 | 1,0 | 0,9 | 0,9 | 1,0 | 0,9 | 0,9 | |
La retribuzione base è annua lorda. La remunerazione è calcolata come retribuzione più eventuale bonus/sistema premiante.
* I dati esposti sono calcolati sulla base dei dipendenti espressi in Full Time Equivalent (FTE) al fine di una più accurata e puntuale rappresentazione dei valori medi di retribuzioni e remunerazioni in relazione al genere e all'inquadramento professionale.
** La segmentazione dei Dirigenti in Top Executive, Senior Executive e Altri Dirigenti è definita sulla base del sistema di mappatura delle posizioni organizzative manageriali presenti in azienda denominato Global Banding.
| Rapporto tra il salario standard di | 2022 | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| un neoassunto per genere e il salario minimo locale* |
Uomo | Donna | Uomo | Donna | ||
| Italia | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | ||
| Lussemburgo | 1,1 | 1,0 | 1,5 | 1,5 | ||
| Irlanda*** | 1,9 | 3,3 | 1,6 | - | ||
| Egitto | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | ||
| Albania | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | ||
| Croazia | 1,5 | 1,4 | 1,3 | 1,2 | ||
| Bosnia | 1,2 | 1,2 | 1,2 | 1,2 | ||
| Slovenia | 1,0 | 1,0 | 1,0 | 1,0 | ||
| Romania | 1,0 | 1,1 | 1,4 | 1,2 | ||
| Serbia | 1,2 | 1,2 | 1,1 | 1,1 | ||
| Ungheria | 1,1 | 1,1 | 1,1 | 1,1 | ||
| Slovacchia | 1,2 | 1,1 | 1,0 | 1,0 | ||
| Ucraina | 0,9 | 1,1 | 1,3 | 1,0 | ||
| Federazione Russa | 1,8 | 1,8 | 1,5 | 1,5 | ||
| Brasile | 3,6 | 3,6 | 3,0 | 3,6 | ||
| Moldavia | 2,1 | 2,1 | 1,9 | 2,0 | ||
| Stati Uniti | 0,9 | 1,6 | 0,7 | 0,8 |
* Per salario standard di un neoassunto si intende lo stipendio inferiore base corrisposto al neoassunto nell'esercizio di riferimento.
** Per salario minimo locale si intende il salario minimo previsto dalla contrattazione collettiva (ove applicabile) o dalle normative vigenti - ove presenti - nei singoli Paesi in cui il Gruppo opera. Nei Paesi dove si rileva la presenza maggiore di dipendenti (oltre il 90%) si applicano previsioni di assunzioni sostanzialmente in linea con quanto previsto dal contratto collettivo o dalla normativa locale.
*** Non risultano assunzioni di donne nel 2023.

| 2021 | 2022 | 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valutazione delle performance | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Dipendenti oggetto di valutazione annuale delle performance [%] | 87,7 | 99,0 | 90,0 | 96,9 | 97,4 | 85,9 | 94,7 |
| Uomini | 93,7 | 98,9 | 95,6 | 98,3 | 97,2 | 93,0 | 96,4 |
| Donne | 84,2 | 99,1 | 86,8 | 95,7 | 97,6 | 81,8 | 93,2 |
| Dirigenti [%] | 94,2 | 99,6 | 96,0 | 98,6 | 93,8 | 90,0 | 92,8 |
| Uomini | 95,2 | 99,7 | 97,2 | 99,1 | 93,1 | 91,0 | 92,7 |
| Donne | 92,5 | 99,3 | 94,3 | 97,3 | 95,7 | 88,7 | 93,1 |
| Quadri direttivi [%] | 95,4 | 99,3 | 96,0 | 98,8 | 97,5 | 94,8 | 97,2 |
| Uomini | 97,6 | 99,3 | 98,5 | 99,2 | 97,6 | 97,5 | 97,6 |
| Donne | 92,6 | 99,2 | 92,9 | 98,3 | 97,4 | 91,6 | 96,5 |
| Aree professionali [%] | 85,3 | 98,8 | 88,1 | 95,7 | 97,4 | 83,3 | 93,2 |
| Uomini | 91,6 | 98,5 | 94,0 | 97,4 | 96,9 | 91,0 | 95,4 |
| Donne | 82,4 | 99,0 | 85,5 | 94,7 | 97,7 | 79,8 | 91,9 |
| Dipendenti oggetto di valutazione annuale delle performance [n.] | 19.290 | 72.312 | 19.694 | 92.006 | 69.959 | 18.822 | 88.781 |
| Uomini | 7.646 | 35.531 | 7.714 | 43.245 | 34.117 | 7.465 | 41.582 |
| Donne | 11.644 | 36.781 | 11.980 | 48.761 | 35.842 | 11.357 | 47.199 |
| Dirigenti [n.] | 452 | 1.268 | 461 | 1.729 | 1.248 | 434 | 1.682 |
| Uomini | 279 | 976 | 279 | 1.255 | 938 | 262 | 1.200 |
| Donne | 173 | 292 | 182 | 474 | 310 | 172 | 482 |
| Quadri direttivi [n.] | 4.623 | 30.786 | 4.656 | 35.442 | 30.004 | 4.433 | 34.437 |
| Uomini | 2.619 | 18.723 | 2.634 | 21.357 | 18.065 | 2.438 | 20.503 |
| Donne | 2.004 | 12.063 | 2.022 | 14.085 | 11.939 | 1.995 | 13.934 |
| Aree professionali [n.] | 14.215 | 40.258 | 14.577 | 54.835 | 38.707 | 13.955 | 52.662 |
| Uomini | 4.748 | 15.832 | 4.801 | 20.633 | 15.114 | 4.765 | 19.879 |
| Donne | 9.467 | 24.426 | 9.776 | 34.202 | 23.593 | 9.190 | 32.783 |
Nel 2022 è stata affinata la metodologia di raccolta e rendicontazione dei dati. Si precisa che a seguito dell'affinamento della metodologia non è rendicontabile l'anno comparativo 2021 per il quale la valutazione delle performance ha coinvolto la quasi totalità dei dipendenti del perimetro Italia.
| Ripartizione personale di filiale per categoria e genere [%] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Direttori | 9,5 | 9,1 | 9,4 | 9,7 | 9,0 | 9,5 | 9,6 | 9,1 | 9,5 |
| Uomini | 6,2 | 3,8 | 5,7 | 6,1 | 3,9 | 5,6 | 5,9 | 3,8 | 5,4 |
| Donne | 3,3 | 5,3 | 3,7 | 3,5 | 5,1 | 3,9 | 3,7 | 5,3 | 4,1 |
| Gestori direttivi | 61,6 | 43,6 | 57,5 | 62,0 | 45,6 | 58,2 | 63,1 | 45,2 | 58,8 |
| Uomini | 22,3 | 13,6 | 20,3 | 21,9 | 13,8 | 20,0 | 22,1 | 13,3 | 20,0 |
| Donne | 39,3 | 30,1 | 37,2 | 40,1 | 31,8 | 38,1 | 41,1 | 31,9 | 38,9 |
| Altro | 28,9 | 47,3 | 33,1 | 28,3 | 45,5 | 32,3 | 27,3 | 45,7 | 31,7 |
| Uomini | 14,2 | 13,4 | 14,0 | 13,9 | 12,6 | 13,6 | 13,4 | 12,3 | 13,1 |
| Donne | 14,7 | 33,9 | 19,1 | 14,5 | 32,9 | 18,8 | 14,0 | 33,4 | 18,6 |
Nel 2023, rispetto al totale dei Direttori di filiale pari a 3.620, 1.570 sono donne e 2.050 uomini.

| Formazione per categoria | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| professionale [ore]* | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Dirigenti | 115.558 | 40.747 | 156.305 | 96.048 | 52.641 | 148.688 | 107.615 | 55.348 | 162.963 | |
| Uomini | 91.267 | 20.911 | 112.178 | 70.659 | 25.549 | 96.208 | 80.498 | 28.784 | 109.282 | |
| Donne | 24.291 | 19.836 | 44.127 | 25.389 | 27.091 | 52.480 | 27.117 | 26.565 | 53.682 | |
| Quadri direttivi | 4.553.223 | 301.440 | 4.854.663 | 4.033.695 | 353.753 | 4.387.449 | 4.389.997 | 352.392 | 4.742.389 | |
| Uomini | 2.784.903 | 130.319 | 2.915.222 | 2.401.926 | 170.442 | 2.572.367 | 2.584.090 | 172.878 | 2.756.967 | |
| Donne | 1.768.320 | 171.121 | 1.939.441 | 1.631.770 | 183.312 | 1.815.081 | 1.805.908 | 179.515 | 1.985.422 | |
| Aree professionali | 6.670.225 | 1.340.142 | 8.010.367 | 6.267.320 | 1.658.212 | 7.925.532 | 6.730.031 | 1.619.719 | 8.349.751 | |
| Uomini | 2.616.314 | 329.027 | 2.945.341 | 2.435.451 | 421.220 | 2.856.671 | 2.596.148 | 448.634 | 3.044.783 | |
| Donne | 4.053.910 | 1.011.116 | 5.065.026 | 3.831.869 | 1.236.992 | 5.068.860 | 4.133.883 | 1.171.085 | 5.304.968 | |
| Totale | 11.339.006 | 1.682.329 13.021.335 10.397.063 | 2.064.606 12.461.669 | 11.227.644 | 2.027.460 13.255.103 | |||||
| Uomini | 5.492.485 | 480.256 | 5.972.741 | 4.908.036 | 617.211 | 5.525.247 | 5.260.736 | 650.296 | 5.911.031 | |
| Donne | 5.846.521 | 1.202.073 | 7.048.594 | 5.489.027 | 1.447.395 | 6.936.422 | 5.966.908 | 1.377.164 | 7.344.072 |
* I dati sono esposti sulla base di un calcolo che tiene conto di parametri di efficacia formativa. I dati non comprendono le ore di formazione erogate al personale cessato nel corso dell'anno.
| Formazione per categoria | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| professionale [n° partecipanti] |
Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Dirigenti | 1.268 | 445 | 1.713 | 1.264 | 460 | 1.724 | 1.317 | 469 | 1.786 |
| Uomini | 998 | 273 | 1.271 | 971 | 279 | 1.250 | 997 | 285 | 1.282 |
| Donne | 270 | 172 | 442 | 293 | 181 | 474 | 320 | 184 | 504 |
| Quadri direttivi | 31.174 | 4.500 | 35.674 | 30.848 | 4.666 | 35.514 | 30.608 | 4.528 | 35.136 |
| Uomini | 19.115 | 2.480 | 21.595 | 18.760 | 2.566 | 21.326 | 18.416 | 2.425 | 20.841 |
| Donne | 12.059 | 2.020 | 14.079 | 12.088 | 2.100 | 14.188 | 12.192 | 2.103 | 14.295 |
| Aree professionali | 41.114 | 15.071 | 56.185 | 40.101 | 15.271 | 55.372 | 39.235 | 15.553 | 54.788 |
| Uomini | 16.166 | 4.649 | 20.815 | 15.727 | 4.728 | 20.455 | 15.318 | 4.883 | 20.201 |
| Donne | 24.948 | 10.422 | 35.370 | 24.374 | 10.543 | 34.917 | 23.917 | 10.670 | 34.587 |
| Totale | 73.556 | 20.016 | 93.572 | 72.213 | 20.397 | 92.610 | 71.160 | 20.550 | 91.710 |
| Uomini | 36.279 | 7.402 | 43.681 | 35.458 | 7.573 | 43.031 | 34.731 | 7.593 | 42.324 |
| Donne | 37.277 | 12.614 | 49.891 | 36.755 | 12.824 | 49.579 | 36.429 | 12.957 | 49.386 |
| Formazione per fasce d'età [n. ore] | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Ore di formazione* | |||||||||
| <=30 | 206.432 | 242.004 | 448.436 | 201.723 | 306.609 | 508.332 | 248.795 | 320.703 | 569.498 |
| 31-50 | 2.112.878 | 577.016 | 2.689.894 | 1.852.881 | 682.858 | 2.535.739 | 1.892.439 | 658.578 | 2.551.017 |
| >50 | 1.702.732 | 127.057 | 1.829.789 | 1.681.437 | 150.641 | 1.832.078 | 1.868.376 | 160.470 | 2.028.846 |
| Ore di formazione erogate pro-capite* | |||||||||
| <=30 | 78 | 60 | 67 | 83 | 73 | 77 | 89 | 75 | 80 |
| 31-50 | 57 | 43 | 53 | 54 | 52 | 53 | 58 | 51 | 56 |
| >50 | 49 | 28 | 47 | 47 | 33 | 45 | 51 | 34 | 49 |
* Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

| Formazione per contenuti [%] | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Manageriale | 7,5 | 6,5 | 7,3 | 6,8 | 4,7 | 6,3 | 7,2 | 5,6 | 6,8 |
| Commerciale | 4,5 | 15,4 | 6,6 | 4,5 | 17,0 | 7,4 | 2,4 | 10,5 | 4,2 |
| Operativa | 43,6 | 26,7 | 40,4 | 46,2 | 28,9 | 42,1 | 46,3 | 26,9 | 42,0 |
| Credito | 5,3 | 6,0 | 5,4 | 2,6 | 5,2 | 3,2 | 3,4 | 4,6 | 3,6 |
| Finanza | 25,5 | 13,3 | 23,2 | 29,6 | 9,9 | 25,0 | 27,0 | 8,9 | 22,9 |
| Estero | 0,1 | 0,1 | 0,1 | 0,0 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,1 | 0,0 |
| Informatica | 2,4 | 4,0 | 2,7 | 2,5 | 3,1 | 2,7 | 4,5 | 5,0 | 4,6 |
| Specialistica | 5,4 | 23,1 | 8,7 | 2,9 | 28,1 | 8,8 | 4,4 | 34,9 | 11,1 |
| Linguistica | 5,8 | 4,9 | 5,6 | 4,8 | 3,1 | 4,4 | 4,8 | 3,6 | 4,6 |
| Formazione pro-capite per contenuti [n. ore]* |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Manageriale | 4,1 | 2,8 | 3,8 | 3,5 | 2,5 | 3,3 | 4,0 | 2,9 | 3,8 |
| Commerciale | 2,4 | 6,6 | 3,4 | 2,3 | 8,8 | 3,8 | 1,4 | 5,5 | 2,3 |
| Operativa | 23,5 | 11,5 | 20,7 | 23,6 | 15,0 | 21,6 | 25,8 | 14,0 | 23,1 |
| Credito | 2,9 | 2,6 | 2,8 | 1,4 | 2,7 | 1,7 | 1,9 | 2,4 | 2,0 |
| Finanza | 13,7 | 5,7 | 11,9 | 15,1 | 5,2 | 12,8 | 15,0 | 4,6 | 12,6 |
| Estero | 0,0 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,1 | 0,0 |
| Informatica | 1,3 | 1,7 | 1,4 | 1,3 | 1,6 | 1,4 | 2,5 | 2,6 | 2,5 |
| Specialistica | 2,9 | 9,9 | 4,5 | 1,5 | 14,6 | 4,5 | 2,4 | 18,2 | 6,1 |
| Linguistica | 3,1 | 2,1 | 2,9 | 2,5 | 1,6 | 2,3 | 2,7 | 1,9 | 2,5 |
* Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
| Sussidi e agevolazioni ricevuti relativi al personale [migliaia di euro] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Totale | 4.413 | 177 | 4.591 | 14.303 | 235 | 14.538 | 9.602 | 246 | 9.847 |
| di cui importo formazione finanziata (solo Italia) |
4.413 | 0 | 4.413 | 14.303 | 0 | 14.303 | 9.602 | 0 | 9.602 |
| di cui altro | 0 | 177 | 177 | 0 | 235 | 235 | 0 | 246 | 246 |
| Formazione per categoria e genere [ore medie]* |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Dirigenti | 39,1 | 46,3 | 41,1 | 39,8 | 57,4 | 44,6 | 44,1 | 69,1 | 50,8 |
| Uomini | 38,7 | 37,9 | 38,5 | 36,7 | 44,9 | 38,6 | 42,4 | 61,0 | 46,5 |
| Donne | 40,9 | 59,4 | 48,4 | 50,1 | 76,0 | 60,4 | 49,6 | 81,1 | 61,4 |
| Quadri direttivi | 51,8 | 36,4 | 49,7 | 47,5 | 39,8 | 46,4 | 51,6 | 41,0 | 50,2 |
| Uomini | 51,9 | 29,2 | 49,1 | 46,8 | 34,6 | 45,3 | 51,0 | 35,8 | 49,1 |
| Donne | 51,5 | 45,3 | 50,6 | 48,5 | 46,2 | 48,2 | 52,6 | 47,0 | 51,8 |
| Aree professionali | 55,9 | 44,8 | 52,7 | 54,3 | 55,6 | 54,7 | 59,4 | 54,6 | 58,0 |
| Uomini | 56,0 | 38,6 | 51,9 | 54,3 | 48,1 | 52,8 | 59,3 | 48,0 | 56,5 |
| Donne | 55,8 | 47,7 | 53,3 | 54,3 | 58,9 | 55,8 | 59,5 | 57,6 | 58,9 |
| Ore di formazione per dipendente [n.]* |
53,9 | 43,0 | 51,4 | 51,2 | 52,1 | 51,4 | 55,8 | 52,0 | 54,9 |
* Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.

| Formazione per modalità di erogazione |
2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Formazione in aula [% su ore erogate]* |
3,2 | 34,4 | 7,2 | 3,9 | 32,8 | 8,7 | 3,6 | 34,3 | 8,3 | |
| Formazione a distanza [% su ore erogate]* |
96,8 | 65,6 | 92,8 | 96,1 | 67,2 | 91,3 | 96,4 | 65,7 | 91,7 | |
| Numero partecipanti | 73.556 | 20.016 | 93.572 | 72.213 | 20.397 | 92.610 | 71.160 | 20.550 | 91.710 | |
| Ore di formazione erogate (aula + distanza) [n.]* |
11.339.006 | 1.682.329 | 13.021.335 | 10.397.063 | 2.064.606 | 12.461.669 | 11.227.644 | 2.027.460 | 13.255.103 |
* I dati sono esposti sulla base di un calcolo che tiene conto di parametri di efficacia formativa. I dati non comprendono le ore di formazione erogate al personale cessato nel corso dell'anno.
| Costi di formazione | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Costi di formazione [migliaia di euro] |
13.748 | 3.262 | 17.010 | 55.184 | 3.823 | 59.007 | 92.896 | 4.657 | 97.553 |
| Costi di formazione per collaboratore [euro] |
184 | 148 | 176 | 756 | 175 | 622 | 1.293 | 213 | 1.040 |
| Clima aziendale | 2021 | 2022** | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Italia | Estero | Italia | Estero | ||
| Analisi di clima [% aderenti all'indagine sul campione selezionato] |
62,3 | 55,7 | - | - | 70,8 | 77,9 | |
| Indice di soddisfazione dipendenti [%] |
76,0* | 73,0 | - | - | 84,0 | 81,0 | |
| Variazione indice di soddisfazione dipendenti rispetto al periodo precedente |
7,0 | -5,0 | - | - | 8,0 | 8,0 | |
| Analisi di clima [n.] | 1 | 1 | - | - | 1 | 1 | |
| Eventi di comunicazione interna [n.] | 232 | 387 | 423 | 576 | 452 | 726 | |
| Focus group [n.] | 12 | 39 | 6 | 33 | 10 | 40 | |
| Partecipanti ai focus group [n.] | 120 | 4.012 | 48 | 5.968 | 80 | 5.551 |
* Rilevazione effettuata su aree professionali e quadri direttivi.
** Nel 2022 non sono state condotte indagini di clima.

| Accessi Web Tv e House organ |
2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| WebTv accessi totali [n.]* | 427.229 | 621.712 | 551.935 |
| House organ: numero totale di accessi online |
320.888 | 290.736 | 283.429 |
* Gli accessi unici medi giornalieri alla intranet aziendale nel 2023 sono 65.200.
| Libertà sindacali | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Dipendenti iscritti a un sindacato [n.] |
54.502 | 6.511 | 61.012 | 52.776 | 6.431 | 59.207 | 50.828 | 6.092 | 56.920 |
| Dirigenti | 231 | 49 | 280 | 237 | 52 | 289 | 238 | 50 | 288 |
| Quadri direttivi | 22.026 | 2.133 | 24.159 | 21.357 | 2.068 | 23.425 | 20.851 | 1.813 | 22.664 |
| Aree professionali | 32.245 | 4.329 | 36.574 | 31.182 | 4.311 | 35.493 | 29.739 | 4.229 | 33.967 |
| Dipendenti iscritti a un sindacato [%]* | 77,1 | 30,4 | 66,2 | 76,2 | 29,8 | 65,2 | 74,7** | 28,2 | 63,5 |
| Giorni di assenza per motivazioni sindacali (tutti i permessi ai sindacalisti) |
84.745 | 129 | 84.874 | 93.948 | 131 | 94.078 | 99.422 | 85 | 99.507 |
| Giorni di assenza per assemblee/ scioperi (anche dipendenti non sindacalisti) |
1.466 | 131 | 1.597 | 1.197 | 131 | 1.328 | 10.957 | 89 | 11.045 |
| Uomini | 765 | 67 | 832 | 539 | 49 | 588 | 4.633 | 26 | 4.659 |
| Donne | 701 | 64 | 765 | 658 | 82 | 739 | 6.324 | 63 | 6.386 |
| Giorni di assenza per partecipazione a scioperi |
1.039 | 0 | 1.039 | 620 | 0 | 620 | 1.634 | 0 | 1.634 |
| Uomini | 552 | 0 | 552 | 291 | 0 | 291 | 733 | 0 | 733 |
| Donne | 487 | 0 | 487 | 329 | 0 | 329 | 901 | 0 | 901 |
| Giorni di assenza per assemblee | 427 | 131 | 558 | 578 | 131 | 708 | 9.323 | 89 | 9.411 |
| Uomini | 213 | 67 | 280 | 248 | 49 | 297 | 3.900 | 26 | 3.926 |
| Donne | 214 | 64 | 278 | 329 | 82 | 411 | 5.423 | 63 | 5.485 |
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore copre la totalità dei dipendenti in Italia e il 55,2% dei dipendenti all'estero. Con riferimento ai dipendenti non coperti da accordi collettivi, si segnala che nella maggior parte dei paesi in cui il Gruppo opera i contratti di lavoro sono regolati dalle legislazioni sul lavoro locali. In taluni casi, ai dipendenti non coperti da accordi di contrattazione collettiva sono applicate le medesime condizioni riservate ai dipendenti coperti dagli accordi; in altri casi (ad esempio per dipendenti con contratti di dirigenza) le condizioni contrattuali sono definite individualmente.
* I dati sono stati calcolati sulla base dei Full Time Equivalent - FTE.
** La % dei dipendenti operanti in Italia e coperti dal contratto collettivo del credito iscritti ad un sindacato è pari a 76,13%.
| Contributi a favore dei collaboratori [migliaia di euro] |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Polizze assicurative e infortuni | 25.245 | 1.089 | 26.334 | 20.299 | 693 | 20.992 | 12.509 | 854 | 13.363 |
| Premio fedeltà | 9.602 | 274 | 9.876 | 9.742 | 672 | 10.413 | 8.055 | 700 | 8.756 |
| Erogazioni figli studenti | 7.288 | 176 | 7.465 | 7.117 | 132 | 7.248 | 5.186 | 99 | 5.285 |
| Attività ricreative culturali | 3.566 | 1.791 | 5.357 | 3.789 | 1.133 | 4.922 | 3.993 | 1.443 | 5.436 |
| Erogazioni per figli con disabilità in condizione di gravità |
6.567 | 31 | 6.598 | 6.925 | 29 | 6.954 | 8.570 | 49 | 8.620 |

| Assistenza sanitaria e previdenza complementare |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Contributi a carico dell'azienda per assistenza sanitaria integrativa [migliaia di euro] |
83.674 | 3.511 | 87.186 | 96.424 | 4.485 | 100.909 | 104.506 | 3.889 | 108.395 |
| Assistenza sanitaria: assistiti [n.] | 74.854 | 10.282 | 85.136 | 75.078 | 10.225 | 85.303 | 72.891 | 12.802 | 85.693 |
| Contributi a carico dell'azienda per previdenza complementare [migliaia di euro] |
172.862 | 4.128 | 176.990 | 174.172 | 4.083 | 178.255 | 175.748 | 4.171 | 179.918 |
| Previdenza complementare: assistiti [n.] | 79.577 | 3.079 | 82.656 | 73.064 | 3.299 | 76.363 | 71.584 | 3.414 | 74.998 |
| Facilitazioni creditizie a favore dei collaboratori |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Mutui [n.] | 4.028 | 916 | 4.944 | 3.671 | 1.057 | 4.728 | 2.068 | 538 | 2.606 |
| Totale erogato mutui [migliaia di euro] | 680.720 | 68.578 | 749.298 | 625.372 | 87.163 | 712.535 | 319.484 | 28.241 | 347.725 |
| Prestiti [n.] | 19.149 | 6.215 | 25.364 | 25.600 | 5.286 | 30.886 | 25.479 | 3.774 | 29.253 |
| Totale erogato prestiti [migliaia di euro] |
140.051 | 49.415 | 189.466 | 169.371 | 32.386 | 201.757 | 107.191 | 22.254 | 129.445 |
Facilitazioni concesse a tutto il personale con contratto a tempo indeterminato a eccezione dei mutui agevolati concessi anche a collaboratori assunti con contratto di apprendistato.
| 2021 | 2022 | 2023 | |
|---|---|---|---|
| Congedi per maternità | Italia | Italia | Italia |
| Dipendenti che hanno diritto a congedi per maternità |
74.685 | 73.035 | 71.848 |
| Uomini | 36.962 | 35.909 | 35.116 |
| Donne | 37.723 | 37.126 | 36.732 |
| Dipendenti che hanno usufruito del congedo per maternità obbligatoria |
1.218 | 1.055 | 922 |
| Uomini | 6 | 23 | 14 |
| Donne | 1.212 | 1.032 | 908 |
| Dipendenti che sono rientrati dal congedo per maternità obbligatoria |
891 | 857 | 805 |
| Uomini | 6 | 23 | 13 |
| Donne | 885 | 834 | 792 |
| Dipendenti rientrati dal congedo per maternità obbligatoria che nei 12 mesi successivi sono ancora dipendenti della Banca |
1.321 | 850 | 845 |
| Uomini | 276 | 6 | 23 |
| Donne | 1.045 | 844 | 822 |
| 2021 | 2022 | 2023 | |
|---|---|---|---|
| Congedi per maternità - Tassi [%] | Italia | Italia | Italia |
| Tasso di ritorno al lavoro dopo il congedo per maternità obbligatoria |
99,2 | 99,0 | 99,3 |
| Uomini | 100,0 | 100,0 | 100,0 |
| Donne | 99,2 | 98,9 | 99,2 |
| Tasso di retention dei dipendenti rientrati dal congedo per maternità obbligatoria e ancora dipendenti nei 12 mesi successivi |
97,2 | 95,3 | 98,6 |
| Uomini | 89,6 | 100,0 | 100,0 |
| Donne | 99,4 | 95,3 | 98,6 |

| Assenze per motivazione | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| e genere - giorni persi [n.] | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Totale assenze | 1.039.834 | 610.822 | 1.650.656 | 1.174.853 | 627.577 | 1.802.430 | 953.460 | 577.945 | 1.531.405 |
| Malattia | 477.181 | 154.106 | 631.287 | 652.938 | 162.851 | 815.789 | 496.730 | 145.614 | 642.344 |
| Uomini | 209.852 | 22.817 | 232.670 | 281.952 | 27.811 | 309.763 | 210.823 | 23.443 | 234.265 |
| Donne | 267.329 | 131.289 | 398.618 | 370.986 | 135.040 | 506.026 | 285.907 | 122.172 | 408.079 |
| Infortunio | 12.810 | 3.329 | 16.139 | 11.583 | 2.001 | 13.585 | 13.702 | 2.861 | 16.563 |
| Uomini | 6.639 | 410 | 7.049 | 5.752 | 278 | 6.030 | 5.796 | 363 | 6.159 |
| Donne | 6.172 | 2.919 | 9.091 | 5.831 | 1.723 | 7.554 | 7.906 | 2.498 | 10.404 |
| Puerperio | 190.354 | 286.645 | 476.999 | 173.637 | 274.370 | 448.008 | 148.104 | 258.345 | 406.449 |
| Uomini | 10.739 | 3.210 | 13.949 | 11.368 | 4.243 | 15.611 | 10.695 | 3.255 | 13.950 |
| Donne | 179.615 | 283.435 | 463.050 | 162.270 | 270.127 | 432.397 | 137.409 | 255.090 | 392.499 |
| Motivi personali e familiari | 106.582 | 146.910 | 253.491 | 124.129 | 120.340 | 244.469 | 82.997 | 140.809 | 223.806 |
| Uomini | 46.175 | 69.350 | 115.526 | 52.583 | 65.352 | 117.935 | 37.300 | 69.965 | 107.264 |
| Donne | 60.406 | 77.559 | 137.966 | 71.546 | 54.989 | 126.534 | 45.698 | 70.844 | 116.542 |
| Congedi per incarichi pubblici | 8.145 | 1.468 | 9.613 | 11.267 | 541 | 11.807 | 9.072 | 196 | 9.268 |
| Uomini | 6.012 | 647 | 6.659 | 7.618 | 528 | 8.146 | 6.084 | 86 | 6.170 |
| Donne | 2.132 | 821 | 2.953 | 3.649 | 13 | 3.661 | 2.988 | 110 | 3.098 |
| Permessi donazioni sangue e altre tipologie |
8.665 | 315 | 8.980 | 9.006 | 482 | 9.487 | 9.417 | 616 | 10.033 |
| Uomini | 6.056 | 145 | 6.200 | 6.128 | 283 | 6.411 | 6.468 | 270 | 6.738 |
| Donne | 2.609 | 170 | 2.779 | 2.877 | 199 | 3.076 | 2.950 | 346 | 3.296 |
| Handicap | 125.721 | 897 | 126.618 | 132.241 | 1.292 | 133.532 | 151.620 | 1.575 | 153.195 |
| Uomini | 51.458 | 149 | 51.607 | 52.748 | 242 | 52.990 | 60.371 | 412 | 60.783 |
| Donne | 74.262 | 748 | 75.010 | 79.493 | 1.050 | 80.543 | 91.250 | 1.163 | 92.412 |
| Altro | 110.378 | 17.152 | 127.530 | 60.052 | 65.700 | 125.752 | 41.818 | 27.928 | 69.746 |
| Uomini | 62.250 | 1.936 | 64.185 | 37.688 | 12.435 | 50.123 | 27.022 | 2.131 | 29.153 |
| Donne | 48.128 | 15.217 | 63.345 | 22.364 | 53.266 | 75.629 | 14.796 | 25.798 | 40.593 |
I giorni persi sono calcolati sulla base dei giorni lavorativi in calendario.

| Assenze per motivazione e | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| genere [%] | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Totale assenze su giorni teorici lavorativi |
6,33 | 12,62 | 7,76 | 7,31 | 13,04 | 8,63 | 6,03 | 11,99 | 7,42 |
| Uomini | 2,43 | 2,04 | 2,34 | 2,84 | 2,31 | 2,72 | 2,31 | 2,07 | 2,25 |
| Donne | 3,90 | 10,58 | 5,42 | 4,47 | 10,73 | 5,92 | 3,73 | 9,92 | 5,17 |
| Malattia | 2,90 | 3,18 | 2,97 | 4,06 | 3,38 | 3,91 | 3,14 | 3,02 | 3,11 |
| Uomini | 1,28 | 0,47 | 1,09 | 1,75 | 0,58 | 1,48 | 1,33 | 0,49 | 1,14 |
| Donne | 1,63 | 2,71 | 1,87 | 2,31 | 2,81 | 2,42 | 1,81 | 2,53 | 1,98 |
| Infortunio | 0,08 | 0,07 | 0,08 | 0,07 | 0,04 | 0,07 | 0,09 | 0,06 | 0,08 |
| Uomini | 0,04 | 0,01 | 0,03 | 0,04 | 0,01 | 0,03 | 0,04 | 0,01 | 0,03 |
| Donne | 0,04 | 0,06 | 0,04 | 0,04 | 0,04 | 0,04 | 0,05 | 0,05 | 0,05 |
| Puerperio | 1,16 | 5,92 | 2,24 | 1,08 | 5,70 | 2,15 | 0,94 | 5,36 | 1,97 |
| Uomini | 0,07 | 0,07 | 0,07 | 0,07 | 0,09 | 0,07 | 0,07 | 0,07 | 0,07 |
| Donne | 1,09 | 5,86 | 2,18 | 1,01 | 5,61 | 2,07 | 0,87 | 5,29 | 1,90 |
| Motivi personali e familiari | 0,65 | 3,04 | 1,19 | 0,77 | 2,50 | 1,17 | 0,53 | 2,92 | 1,09 |
| Uomini | 0,28 | 1,43 | 0,54 | 0,33 | 1,36 | 0,56 | 0,24 | 1,45 | 0,52 |
| Donne | 0,37 | 1,60 | 0,65 | 0,45 | 1,14 | 0,61 | 0,29 | 1,47 | 0,56 |
| Congedi per incarichi pubblici | 0,05 | 0,03 | 0,05 | 0,07 | 0,01 | 0,06 | 0,06 | 0,00 | 0,04 |
| Uomini | 0,04 | 0,01 | 0,03 | 0,05 | 0,01 | 0,04 | 0,04 | 0,00 | 0,03 |
| Donne | 0,01 | 0,02 | 0,01 | 0,02 | 0,00 | 0,02 | 0,02 | 0,00 | 0,02 |
| Permessi donazioni sangue e altre tipologie |
0,05 | 0,01 | 0,04 | 0,06 | 0,01 | 0,05 | 0,06 | 0,01 | 0,05 |
| Uomini | 0,04 | 0,00 | 0,03 | 0,04 | 0,01 | 0,03 | 0,04 | 0,01 | 0,03 |
| Donne | 0,02 | 0,00 | 0,01 | 0,02 | 0,00 | 0,01 | 0,02 | 0,01 | 0,02 |
| Handicap | 0,77 | 0,02 | 0,60 | 0,82 | 0,03 | 0,64 | 0,96 | 0,03 | 0,74 |
| Uomini | 0,31 | 0,00 | 0,24 | 0,33 | 0,01 | 0,25 | 0,38 | 0,01 | 0,29 |
| Donne | 0,45 | 0,02 | 0,35 | 0,49 | 0,02 | 0,39 | 0,58 | 0,02 | 0,45 |
| Altro | 0,67 | 0,35 | 0,60 | 0,37 | 1,37 | 0,60 | 0,26 | 0,58 | 0,34 |
| Uomini | 0,38 | 0,04 | 0,30 | 0,23 | 0,26 | 0,24 | 0,17 | 0,04 | 0,14 |
| Donne | 0,29 | 0,31 | 0,30 | 0,14 | 1,11 | 0,36 | 0,09 | 0,54 | 0,20 |
| Assenteismo e malattia | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| professionale - tassi | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Tasso di assenteismo* | 3,86 | 3,31 | 3,73 | 5,09 | 3,48 | 4,72 | 4,37 | 3,13 | 4,08 |
| Uomini | 3,45 | 1,35 | 3,07 | 4,49 | 1,64 | 3,97 | 3,81 | 1,39 | 3,36 |
| Donne | 4,26 | 4,47 | 4,31 | 5,68 | 4,55 | 5,37 | 4,92 | 4,14 | 4,70 |
| Tasso di malattia professionale** | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
* Il tasso di assenteismo è il rapporto percentuale tra il numero di giorni persi per malattia, infortunio (inclusi gli infortuni di primo soccorso), incarichi pubblici, permessi donazione sangue e altri, handicap, assemblee/scioperi e giorni teorici lavorativi.
** Il tasso di malattia professionale è pari al numero totale di ricorsi per malattie professionali diviso per il numero totale delle ore lavorate.

| Infortuni per anno e | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| genere | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Totale infortuni nell'anno [n.] | 485 | 41 | 526 | 474 | 46 | 520 | 507 | 59 | 566 |
| Uomini | 216 | 6 | 222 | 203 | 7 | 210 | 198 | 11 | 209 |
| Donne | 269 | 35 | 304 | 271 | 39 | 310 | 309 | 48 | 357 |
| Tasso di infortunio* | 4,57 | 1,30 | 3,82 | 4,61 | 1,48 | 3,88 | 4,93 | 1,87 | 4,21 |
| Uomini | 3,85 | 0,51 | 3,28 | 3,76 | 0,61 | 3,21 | 3,70 | 0,95 | 3,22 |
| Donne | 5,39 | 1,78 | 4,34 | 5,55 | 1,99 | 4,51 | 6,28 | 2,41 | 5,14 |
| Giorni di lavoro persi [n.] | 12.810 | 3.329 | 16.139 | 11.583 | 2.001 | 13.585 | 13.702 | 2.861 | 16.563 |
| Uomini | 6.639 | 410 | 7.049 | 5.752 | 278 | 6.030 | 5.796 | 363 | 6.159 |
| Donne | 6.172 | 2.919 | 9.091 | 5.831 | 1.723 | 7.554 | 7.906 | 2.498 | 10.404 |
| Tasso di giorni di lavoro persi (indice di gravità)** |
0,11 | 0,09 | 0,11 | 0,10 | 0,06 | 0,09 | 0,13 | 0,08 | 0,11 |
| Uomini | 0,11 | 0,03 | 0,10 | 0,10 | 0,02 | 0,08 | 0,10 | 0,03 | 0,09 |
| Donne | 0,12 | 0,13 | 0,12 | 0,11 | 0,08 | 0,10 | 0,15 | 0,11 | 0,14 |
| Infortuni / totale dipendenti [%] | 0,6 | 0,2 | 0,5 | 0,6 | 0,2 | 0,5 | 0,7 | 0,3 | 0,6 |
* Tasso di infortunio = (numero totale di infortuni nell'anno / totale delle ore lavorate) x 1.000.000. Per agevolare la lettura questo indicatore è stato calcolato usando un fattore di moltiplicazione pari a 1.000.000 (ore lavorate).
** Tasso di giorni di lavoro persi (o indice di gravità) = (numero di giorni persi / numero totale delle ore lavorative) x 1.000. Per agevolare la lettura questo indicatore è stato calcolato usando un fattore di moltiplicazione pari a 1.000 (ore lavorative). I giorni di lavoro persi includono gli infortuni di primo soccorso.
| Infortuni sul lavoro e in itinere |
2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Infortuni sul lavoro [n.] | 180 | 14 | 194 | 150 | 18 | 168 | 154 | 29 | 183 | |
| Uomini [n.] | 86 | 1 | 87 | 61 | 3 | 64 | 54 | 8 | 62 | |
| Donne [n.] | 94 | 13 | 107 | 89 | 15 | 104 | 100 | 21 | 121 | |
| Tasso di infortunio sul lavoro* | 1,70 | 0,44 | 1,41 | 1,46 | 0,58 | 1,25 | 1,50 | 0,92 | 1,36 | |
| Uomini | 1,53 | 0,09 | 1,29 | 1,13 | 0,26 | 0,98 | 1,01 | 0,69 | 0,95 | |
| Donne | 1,88 | 0,66 | 1,53 | 1,82 | 0,77 | 1,51 | 2,03 | 1,05 | 1,74 | |
| Infortuni in itinere [n.] | 305 | 27 | 332 | 324 | 28 | 352 | 353 | 30 | 383 | |
| Uomini [n.] | 130 | 5 | 135 | 142 | 4 | 146 | 144 | 3 | 147 | |
| Donne [n.] | 175 | 22 | 197 | 182 | 24 | 206 | 209 | 27 | 236 | |
| Tasso di infortunio in itinere** | 2,88 | 0,86 | 2,41 | 3,15 | 0,90 | 2,62 | 3,43 | 0,95 | 2,85 | |
| Uomini | 2,32 | 0,43 | 2,00 | 2,63 | 0,35 | 2,23 | 2,69 | 0,26 | 2,26 | |
| Donne | 3,51 | 1,11 | 2,81 | 3,73 | 1,22 | 3,00 | 4,24 | 1,35 | 3,40 |
* Tasso di infortunio sul lavoro = (numero totale di infortuni sul lavoro nell'anno / totale delle ore lavorate) x 1.000.000. Per agevolare la lettura questo indicatore è stato calcolato usando un fattore di moltiplicazione pari a 1.000.000 (ore lavorate).
** Tasso di infortunio in itinere = (numero totale di infortuni in itinere nell'anno / totale delle ore lavorate) x 1.000.000. Per agevolare la lettura questo indicatore è stato calcolato usando un fattore di moltiplicazione pari a 1.000.000 (ore lavorate).
| Infortuni per tipologia [n.] | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |||
| Totale infortuni | 485 | 41 | 526 | 474 | 46 | 520 | 507 | 59 | 566 | ||
| Incidente alla guida di mezzi di trasporto |
196 | 8 | 204 | 198 | 19 | 217 | 202 | 14 | 216 | ||
| Cadute/scivolamenti | 237 | 15 | 252 | 138 | 16 | 154 | 221 | 24 | 245 | ||
| Rapina | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Altri casi | 52 | 17 | 69 | 138 | 11 | 149 | 84 | 21 | 105 |
| EMARKE SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| 2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Infortuni gravi e decessi [n.] | 2021 | 2022 | |||||||||
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |||
| Ricorsi presentati per malattia professionale |
4 | 0 | 4 | 8 | 0 | 8 | 8 | 0 | 8 | ||
| Infortuni gravi/gravissimi | 152 | 3 | 155 | 111 | 7 | 118 | 94 | 7 | 101 | ||
| sul lavoro | 57 | 2 | 59 | 28 | 1 | 29 | 27 | 6 | 33 | ||
| in itinere | 95 | 1 | 96 | 83 | 6 | 89 | 67 | 1 | 68 | ||
| Infortuni gravi/gravissimi con condanna passata in giudicato |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Morti sul lavoro con condanna passata in giudicato |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Formazione in materia di salute e sicurezza |
2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Ore di formazione in materia di salute e sicurezza* |
164.097 | 31.404 | 195.500 | 169.268 | 30.699 | 199.967 | 87.906 | 33.276 | 121.182 |
| Dipendenti che hanno partecipato a corsi sulla salute e sicurezza [n.] |
27.458 | 9.588 | 37.046 | 25.116 | 9.224 | 34.340 | 31.224 | 9.754 | 40.978 |
| Dipendenti che hanno partecipato ai corsi sulla salute e sicurezza [%] |
37 | 44 | 38 | 34 | 42 | 36 | 43 | 45 | 44 |
| Costi della formazione in materia di salute e sicurezza [migliaia di euro] |
217 | 27 | 244 | 7 | 264 | 270 | 8 | 55 | 62 |
| Ore di formazione in materia di salute e sicurezza per dipendente |
2,2 | 1,4 | 2,0 | 2,3 | 1,4 | 2,1 | 1,2 | 1,5 | 1,3 |
* Ore definite come durata delle unità didattiche fruite.
| Rapine | 2021 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Rapine | 1 | 2 | 3 | 9 | 3 | 12 | 1 | 3 | 4 |
| Rapine ogni 100 sportelli | 0,0 | 0,2 | 0,1 | 0,3 | 0,3 | 0,3 | 0,0 | 0,3 | 0,1 |
| Colloqui di supporto psicologico al personale coinvolto in rapine |
13 | 0 | 13 | 126 | 0 | 126 | 68 | 0 | 68 |
| Sopralluoghi negli ambienti di lavoro finalizzati alla valutazione di sicurezza |
847 | 0 | 847 | 676 | 0 | 676 | 634 | 0 | 634 |
| Plafond circular economy*: credito erogato [milioni di euro] | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Estero | Gruppo | ||||
| Finanziamenti criteri green | 4.576 | 135 | 4.711 | ||
| Finanziamenti criteri circular | 808 | 69 | 877 | ||
| Totale | 5.385 | 204 | 5.589 |
* Plafond dedicato a circular e green economy che può prevedere specifici incentivi.
Indicatori
Le tematiche relative agli aspetti ESG e in particolare al tema del climate change hanno acquisito una rilevanza crescente negli ultimi anni, con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale, sociale e alle tematiche di governance. Sul fronte politico si è assistito a una forte accelerazione sui temi ESG nel 2021, con l'introduzione dell'European Climate Law(1) da parte della Commissione Europea, impegnata a diventare il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e a promuovere la transizione energetica dei Paesi membri e sul fronte regolamentare, con la pubblicazione di nuove normative europee tra le quali le Linee Guida di EBA sulla Loan Origination and Monitoring ("LOM")(2), con particolare focus sui prodotti bancari sostenibili.
In considerazione dei fattori sopra elencati, per una maggiore trasparenza interna ed esterna rispetto ai prodotti ed alle operazioni ritenute sostenibili, il Gruppo ha deciso di redigere le Regole per la classificazione dei prodotti creditizi e delle operazioni creditizie sostenibili, approvate a fine 2022. A partire dal 2023 la rendicontazione segue tali Regole e sono considerati in questa classificazione i finanziamenti rientranti nelle categorie sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale, "altra sostenibilità". Le categorie comprendono le seguenti attività:
Sostenibilità ambientale: Energia rinnovabile, Efficienza energetica, Prevenzione e controllo dell'inquinamento, Gestione sostenibile delle risorse naturali, Conservazione della biodiversità marina e terrestre, Trasporto sostenibile, Gestione sostenibile della risorsa e dello scarto idrico, Adattamento al cambiamento climatico, Efficienza ecologica e economia circolare, Edifici green, Attività/progetti a zero emissioni (esclusivamente per i settori rilevanti ai fini del Net-Zero); - Sostenibilità Sociale: Accessibilità alle infrastrutture di base, Accesso ai servizi essenziali, Alloggi accessibili, Creazione e conservazione dei livelli occupazionali, Sicurezza alimentare e sostenibilità dei sistemi alimentari, Avanzamento socioeconomico e empowerment;
Altre forme di sostenibilità: questa categoria include le operazioni non finalizzate associate a covenant/kpi sostenibili. Tali covenant/kpi devono essere documentabili in fase di proposta e/o nel corso della durata dell'operazione e coerenti con le categorie di classificazione definite nelle Regole.
| Finanziamenti in ambito sostenibilità sociale: credito erogato [migliaia di euro] |
2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | |||
| Prestiti antiusura | 3.611 | 0 | 3.611 | ||
| Terzo Settore | 252.399 | 0 | 252.399 | ||
| Prodotti per fasce sociali vulnerabili | 2.903.059 | 454.577 | 3.357.636 | ||
| Altri prestiti sociali | 21.838 | 48.829 | 70.667 | ||
| Totale finanziamenti in ambito sostenibilità sociale | 3.180.906 | 503.407 | 3.684.313 |
| Finanziamenti in ambito sostenibilità ambientale: | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| credito erogato [migliaia di euro] | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Privati | 1.835.522 | 95.916 | 1.931.438 | ||
| Imprese e Terzo Settore | 197.779 | 6.023 | 203.801 | ||
| Corporate & Project Finance | 1.152.128 | 451.363 | 1.603.491 | ||
| di cui Project Finance | 648.405 | 80.472 | 728.877 | ||
| Totale finanziamenti in ambito sostenibilità ambientale | 3.185.429 | 553.301 | 3.738.730 |
| Finanziamenti rientranti nella categoria "altra sostenibilità": | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| credito erogato [migliaia di euro] | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Imprese e Terzo Settore | 1.589.587 | 0 | 1.589.587 | ||
| Corporate & Project Finance | 1.814.914 | 185.081 | 1.999.995 | ||
| Totale finanziamenti altra sostenibilità | 3.404.501 | 185.081 | 3.589.582 |
| Totale finanziamenti sostenibili: credito erogato | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| [migliaia di euro] | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Finanziamenti in ambito sostenibilità sociale | 3.180.906 | 503.407 | 3.684.313 | ||
| Finanziamenti in ambito sostenibilità ambientale | 3.185.429 | 553.301 | 3.738.730 | ||
| Finanziamenti rientranti nella categoria "altra sostenibilità" | 3.404.501 | 185.081 | 3.589.582 | ||
| Totale finanziamenti sostenibili | 9.770.836 | 1.241.789 | 11.012.625 |
(1) Regulation EU 2021/1119.
(2) EBA guidelines EBA/GL/2020/06. In particolare, si fa riferimento all'esigenza di classificazione dei prodotti creditizi ritenuti sostenibili (Art. 58)2 , la loro valutazione nell'ambito del product governance e l'applicazione della stessa all'interno dei processi di concessione creditizia.
| Parametri | Unità | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Addetti = Collaboratori + Consulenti |
n. | 77.208 | 23.198 | 100.406 | 76.048 | 24.986 | 101.034 | 74.619 | 24.120 | 98.739 |
| Collaboratori | n. | 74.685 | 21.996 | 96.681 | 73.035 | 21.874 | 94.909 | 71.848 | 21.911 | 93.759 |
| Consulenti | n. | 2.523 | 1.202 | 3.725 | 3.013 | 3.112 | 6.125 | 2.771 | 2.209 | 4.980 |
| Totale trasferte | n. | 308.454 | 11.632 | 320.086 | 397.630 | 6.148 | 403.778 | 444.105 | 4.067 | 448.172 |
| Totale trasporti | migliaia di km | 62.372 | 17.224 | 79.596 | 85.332 | 21.996 | 107.328 | 98.010 | 21.149 | 119.159 |
| Superficie calpestabile |
migliaia di m2 | 3.735 | 592 | 4.328 | 3.410 | 587 | 3.997 | 3.351 | 581 | 3.933 |
| Fattori di emissione energia* |
2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unità** | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Energia elettrica - mix nazionale |
kgCO2 eq/kWh |
0,279 | 0,365 | 0,293 | 0,261 | 0,335 | 0,274 | 0,269 | 0,325 | 0,279 |
| Energia elettrica - mix residuo |
kgCO2 eq/kWh |
0,468 | 0,468 | 0,468 | 0,460 | 0,413 | 0,416 | 0,459 | 0,400 | 0,404 |
| Gas naturale | kgCO2 eq/m3 |
1,988 | 1,920 | 1,981 | 1,997 | 1,920 | 1,991 | 2,018 | 1,923 | 2,009 |
| Gasolio | kgCO2 eq/l |
2,660 | 2,517 | 2,634 | 2,672 | 2,526 | 2,643 | 2,673 | 2,496 | 2,628 |
* Fonti: Elaborazioni Intesa Sanpaolo da pubblicazioni 2023 con dati riferiti al 2021 da ABI Lab (Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI in materia ambientale), ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change), IEA (International Energy Agency), AIB (Association of Issuing Bodies), EPA (United States Environmental Protection Agency), IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). ** CO2 eq = CO2 *GWP + CH4 *GWP + N2 O*GWP dove GWP = GWP-100anni da IPCC AR6 WGI 2021.
| Fattori di emissione mobilità* |
Unità** | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|---|
| Auto flotta - Benzina | kgCO2 eq/km |
0,260 | 0,188 | 0,164 |
| Auto flotta - Hybrid | kgCO2 eq/km |
0,144 | 0,139 | 0,138 |
| Auto flotta - Plug-in | kgCO2 eq/km |
n.d | n.d | 0,189 |
| Auto flotta - Gasolio | kgCO2 eq/km |
0,165 | 0,162 | 0,160 |
| Auto personali - Benzina |
kgCO2 eq/km |
0,177 | 0,174 | 0,173 |
| Auto personali - Gasolio |
kgCO2 eq/km |
0,173 | 0,171 | 0,172 |
| Treno - Alta Velocità | kgCO2 eq/km |
0,042 | 0,042 | 0,041 |
| Treno - Altre tipologie |
kgCO2 eq/km |
0,047 | 0,047 | 0,046 |
| Aereo - Voli nazionali | kgCO2 eq/km |
0,125 | 0,117 | 0,112 |
| Aereo - Voli misti | kgCO2 eq/km |
0,094 | 0,084 | 0,090 |
| Aereo - Voli internazionali |
kgCO2 eq/km |
0,065 | 0,052 | 0,061 |
* Fonti: Elaborazioni Intesa Sanpaolo da pubblicazioni 2023 con dati riferiti al 2021 da ABI Lab (Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI in materia ambientale), ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Eco-passenger (realizzato dall'UCI - International Union of Railway), ICAO (International Civil Aviation Organization), IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change).
** CO2 eq = CO2 *GWP + CH4 *GWP + N2 O*GWP dove GWP = GWP-100anni da IPCC AR6 WGI 2021.

| Emissioni di gas ad effetto serra |
Unità | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| [CO2 eq] |
Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Emissioni dirette (Scope1) |
tCO2 eq |
43.144 | 6.486 | 49.630 | 44.574 | 14.457 | 59.030 | 41.234 | 9.241 | 50.475 |
| Emissioni da gas naturale per riscaldamento autonomo |
tCO2 eq |
31.934 | 2.751 | 34.685 | 21.633 | 1.861 | 23.494 | 17.831 | 2.616 | 20.446 |
| Emissioni da gas naturale per cogenerazione |
tCO2 eq |
0 | 536 | 536 | 11.811 | 540 | 12.350 | 12.922 | 0 | 12.922 |
| Emissioni da gasolio per riscaldamento autonomo |
tCO2 eq |
1.039 | 161 | 1.199 | 969 | 175 | 1.144 | 364 | 145 | 508 |
| Emissioni da gasolio per gruppi elettrogeni |
tCO2 eq |
n.d | n.d | n.d | n.d | n.d | n.d | 87 | 69 | 156 |
| Emissioni da gas HFC | tCO2 eq |
3.981 | 318 | 4.298 | 3.568 | 8.902 | 12.470 | 3.958 | 3.579 | 7.537 |
| Emissioni da benzina per la flotta |
tCO2 eq |
191 | 589 | 780 | 945 | 759 | 1.704 | 1.631 | 997 | 2.628 |
| Emissioni da gasolio per la flotta |
tCO2 eq |
6.000 | 2.132 | 8.132 | 5.648 | 2.220 | 7.869 | 4.442 | 1.837 | 6.278 |
| Emissioni indirette (Scope2 Market based) |
tCO2 eq |
6.359 | 24.542 | 30.901 | 4.583 | 12.255 | 16.838 | 5.006 | 13.586 | 18.591 |
| Emissioni da energia elettrica consumata (esclusa cogenerazione) |
tCO2 eq |
1.713 | 23.543 | 25.256 | 1.017 | 11.412 | 12.429 | 984 | 12.814 | 13.798 |
| Emissioni da gas naturale per riscaldamento condominiale (incluso teleriscaldamento) |
tCO2 eq |
4.646 | 942 | 5.588 | 3.566 | 794 | 4.361 | 3.741 | 753 | 4.494 |
| Emissioni da gasolio per riscaldamento condominiale |
tCO2 eq |
0 | 57 | 57 | 0 | 49 | 49 | 281 | 19 | 300 |
| Totale emissioni dirette + indirette (Scope1 + 2 Market based) |
tCO2 eq |
49.503 | 31.029 | 80.531 | 49.157 | 26.712 | 75.869 | 46.240 | 22.827 | 69.067 |
| Totale emissioni dirette + indirette per addetto |
tCO2 eq/add. |
0,6 | 1,3 | 0,8 | 0,6 | 1,1 | 0,8 | 0,6 | 0,9 | 0,7 |
| Totale emissioni dirette + indirette per metro quadro |
kgCO2 eq/m2 |
13,3 | 52,4 | 18,6 | 14,4 | 45,5 | 19,0 | 13,8 | 39,3 | 17,6 |
| Totale emissioni dirette + indirette (Scope1 + 2 Location-based) |
tCO2 eq |
150.567 | 32.757 | 183.325 | 131.652 | 37.453 | 169.105 | 122.505 | 31.061 | 153.566 |
| Altre emissioni indirette (Scope3)* |
tCO2 eq |
40.984 | 17.444 | 58.428 | 36.595 | 14.149 | 50.745 | 41.560 | 14.333 | 55.893 |
| Viaggi di lavoro [Cat. 6] | tCO2 eq |
2.826 | 206 | 3.032 | 4.113 | 478 | 4.591 | 5.103 | 392 | 5.495 |
| Carta acquistata [Cat. 1] |
tCO2 eq |
2.713 | 1.202 | 3.915 | 1.735 | 1.163 | 2.898 | 2.573 | 1.161 | 3.733 |
| Rifiuti [Cat. 5] | tCO2 eq |
255 | 24 | 279 | 324 | 28 | 352 | 289 | 36 | 325 |
| Macchine d'ufficio [Cat. 2]** |
tCO2 eq |
12.411 | 3.655 | 16.066 | 8.856 | 2.652 | 11.508 | 3.902 | 1.190 | 5.092 |
| Internet banking [Cat. 11] |
tCO2 eq |
n.d | n.d | n.d | 101 | 112 | 213 | 114 | 111 | 224 |
| Vettori energetici [Cat. 3]*** |
tCO2 eq |
14.171 | 9.277 | 23.448 | 13.143 | 6.609 | 19.752 | 20.514 | 8.028 | 28.542 |
| Trasporto valori [Cat. 4] | tCO2 eq |
8.608 | 3.080 | 11.688 | 8.324 | 3.106 | 11.431 | 9.065 | 3.415 | 12.481 |
* Dato totale ricostituito a seguito di modifiche nelle categorie rendicontate.
** Emissioni Scope3 riferite alla produzione delle macchine d'ufficio acquistate.
*** Emissioni Scope3 generate: (a) nella catena di fornitura del gas naturale, (b) nella produzione delle fonti energetiche impiegate nel mix di energia elettrica e (c) nella distribuzione e trasformazione dell'energia elettrica stessa.

| Emissioni di altri gas lesivi dell'ozono (NOX, SO2 ) |
Unità | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||
| Emissioni di NOX | t | 35 | 30 | 65 | 29 | 17 | 46 | 24 | 21 | 45 |
| Emissioni di SO2 | t | 1 | 23 | 24 | 1 | 10 | 11 | 1 | 12 | 13 |
| Consumo di energia | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| suddiviso per fonte | Unità | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Consumo diretto di ener gia primaria (Scope1) |
GJ | 646.995 | 96.985 | 743.980 | 675.492 | 84.808 | 760.300 | 610.130 | 87.571 | 697.701 | |
| Consumo di gas naturale per riscaldamento auto nomo |
GJ | 550.762 | 49.063 | 599.826 | 371.453 | 33.173 | 404.626 | 302.965 | 46.635 | 349.600 | |
| Consumo di gas naturale per cogenerazione |
GJ | 0 | 9.617 | 9.617 | 202.798 | 9.686 | 212.484 | 219.555 | 0 | 219.555 | |
| Consumo di gasolio per riscaldamento autonomo |
GJ | 13.980 | 2.277 | 16.257 | 12.975 | 2.474 | 15.450 | 4.868 | 2.060 | 6.928 | |
| Consumo di gasolio per gruppi elettrogeni |
GJ | n.d | n.d | n.d | n.d | n.d | n.d | 1.162 | 1.009 | 2.171 | |
| Consumo di benzina per la flotta |
GJ | 2.554 | 7.711 | 10.265 | 12.655 | 9.756 | 22.411 | 22.102 | 13.273 | 35.374 | |
| Consumo di gasolio per la flotta |
GJ | 79.699 | 28.317 | 108.016 | 75.610 | 29.720 | 105.330 | 59.479 | 24.594 | 84.073 | |
| Consumo indiretto di energia primaria (Scope2) |
GJ | 1.453.545 | 346.461 | 1.800.006 | 1.266.582 | 326.833 | 1.593.415 | 1.149.102 | 313.468 | 1.462.570 | |
| Consumo da energia elettri ca rinnovabile |
GJ | 1.317.702 | 68.602 | 1.386.304 | 1.144.620 | 121.242 | 1.265.863 | 1.027.344 | 94.707 | 1.122.050 | |
| Consumo da energia elettri ca non rinnovabile (esclusa cogenerazione) |
GJ | 13.175 | 180.933 | 194.108 | 11.931 | 116.877 | 128.808 | 11.296 | 138.829 | 150.126 | |
| Consumo da gas naturale per riscaldamento condo miniale (incluso teleriscal damento) |
GJ | 122.668 | 96.101 | 218.769 | 110.030 | 88.015 | 198.046 | 106.701 | 79.661 | 186.363 | |
| Consumo da gasolio per riscaldamento condominiale |
GJ | 0 | 826 | 826 | 0 | 698 | 698 | 3.761 | 270 | 4.031 | |
| Totale energia diretta + indiretta (Scope1 + 2) |
GJ | 2.100.540 | 443.446 | 2.543.986 | 1.942.074 | 411.641 | 2.353.715 | 1.759.232 | 401.039 | 2.160.271 | |
| Totale energia diretta + indiretta per addetto |
GJ/ add. |
27,2 | 19,1 | 25,3 | 25,5 | 16,5 | 23,3 | 23,6 | 16,6 | 21,9 | |
| Altri consumi indiretti di energia primaria (Scope3)* |
GJ | 858.811 | 666.658 | 1.525.469 | 756.499 | 496.176 | 1.252.674 | 813.499 | 543.152 | 1.356.652 | |
| Viaggi di lavoro [Cat. 6] | GJ | 39.854 | 2.875 | 42.728 | 60.119 | 6.632 | 66.750 | 75.684 | 5.404 | 81.088 | |
| Carta acquistata [Cat. 1] | GJ | 104.664 | 58.917 | 163.581 | 61.938 | 56.685 | 118.623 | 78.657 | 56.681 | 135.339 | |
| Rifiuti [Cat. 5] | GJ | 3.305 | 296 | 3.601 | 4.038 | 288 | 4.326 | 3.296 | 312 | 3.608 | |
| Macchine d'ufficio [Cat. 2]** | GJ | 189.864 | 55.918 | 245.782 | 128.301 | 38.426 | 166.727 | 55.400 | 16.895 | 72.295 | |
| Internet banking [Cat. 11] | GJ | n.d | n.d | n.d | 1.796 | 2.443 | 4.239 | 2.026 | 2.426 | 4.452 | |
| Vettori energetici [Cat. 3]*** | GJ | 390.339 | 501.855 | 892.194 | 373.832 | 344.505 | 718.337 | 460.699 | 409.546 | 870.245 | |
| Trasporto valori [Cat. 4] | GJ | 130.785 | 46.797 | 177.582 | 126.475 | 47.197 | 173.672 | 137.736 | 51.889 | 189.625 |
* Dato totale ricostituito a seguito di modifiche nelle categorie rendicontate.
** Consumi di energia primaria Scope3 riferiti alla produzione delle macchine d'ufficio acquistate.
*** Consumi di energia primaria Scope3 generati: (a) nella catena di fornitura del gas naturale, (b) nella produzione delle fonti energetiche impiegate nel mix di energia elettrica e (c) nella distribuzione e trasformazione dell'energia elettrica stessa.

| Focus energia | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| elettrica totale (inclusa cogenerazione) |
Unità | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo |
| Totale energia elettrica consumata |
GJ | 1.330.877 | 253.568 | 1.584.445 | 1.244.856 | 242.171 | 1.487.027 | 1.133.735 | 233.536 | 1.367.271 |
| Energia elettrica per addetto |
kWh/add. | 4.788 | 3.036 | 4.383 | 4.547 | 2.692 | 4.088 | 4.220 | 2.690 | 3.846 |
| Energia elettrica per metro quadro |
kWh/m2 | 99 | 119 | 102 | 101 | 115 | 103 | 94 | 112 | 97 |
| Energia elettrica acquistata |
GJ | 1.326.163 | 249.348 | 1.575.511 | 1.151.893 | 237.939 | 1.389.832 | 1.033.821 | 233.362 | 1.267.183 |
| di cui rinnovabile | % | 99,0 | 27,4 | 87,7 | 99,0 | 50,9 | 90,7 | 98,9 | 40,5 | 88,2 |
| Energia elettrica autoprodotta |
GJ | 4.715 | 4.220 | 8.934 | 92.963 | 4.232 | 97.195 | 99.914 | 174 | 100.088 |
| di cui rinnovabile | % | 100,0 | 4,4 | 54,9 | 5,0 | 4,3 | 5,0 | 4,8 | 100,0 | 5,0 |
| 2021 | 2022 | 2023 | Gruppo 19.351 28.165 56.771 14.873 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Trasporti | Unità | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | |
| Aereo | migliaia di km |
6.117 | 1.330 | 7.447 | 11.748 | 1.921 | 13.669 | 17.711 | 1.640 | |
| Treno | migliaia di km |
7.789 | 215 | 8.004 | 19.331 | 556 | 19.887 | 27.804 | 361 | |
| Flotta | migliaia di km |
37.535 | 15.339 | 52.874 | 41.319 | 17.838 | 59.157 | 38.969 | 17.802 | |
| Auto Personali | migliaia di km |
10.931 | 340 | 11.271 | 12.933 | 1.680 | 14.614 | 13.526 | 1.347 | |
| Collegamenti remoti | migliaia | 29.796 | 244 | 30.039 | 28.111 | 9 | 28.120 | 24.143 | 9 | 24.153 |
| Percorrenza per collaboratore in trasferta |
km/coll. | 202 | 1.481 | 249 | 215 | 3.578 | 266 | 221 | 5.200 | 266 |
| Consumo di carta | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unità | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Carta acquistata | t | 4.356 | 1.328 | 5.684 | 3.026 | 1.301 | 4.327 | 2.924 | 1.170 | 4.094 |
| Carta acquistata / addetto |
kg/add. | 56,4 | 57,2 | 56,6 | 39,8 | 52,1 | 42,8 | 39,2 | 48,5 | 41,5 |
| Carta riciclata certificata | % | 64,9 | 10,0 | 52,1 | 74,5 | 12,1 | 55,7 | 76,2 | 13,9 | 58,4 |
| Carta certificata ecosostenibile (non riciclata) |
% | 22,5 | 44,3 | 27,6 | 21,1 | 61,9 | 33,4 | 18,0 | 61,2 | 30,3 |
| Consumo di toner | 2021 | 2022 Gruppo Italia Estero Gruppo Italia 114.063 56.590 18.422 75.012 52.481 |
2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unità | Italia | Estero | Estero | Gruppo | ||||||
| Toner: totale | kg | 73.140 | 40.923 | 38.107 | 90.588 | |||||
| Toner: cartucce rigenerate |
% | 79,2 | 6,9 | 53,3 | 81,3 | 7,4 | 63,2 | 82,5 | 3,6 | 49,3 |
| Toner: cartucce tradizionali |
% | 20,8 | 93,1 | 46,7 | 18,7 | 92,6 | 36,8 | 17,5 | 96,4 | 50,7 |

| Indicatori | |
|---|---|
| Consumo di acqua | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unità | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo 1.970 20,0 |
|
| Totale acqua consumata | migliaia m3 (ML) |
1.449 | 351 | 1.800 | 1.450 | 312 | 1.762 | 1.627 | 343 | |
| Totale acqua consumata / addetto |
m3 /add. |
18,8 | 15,1 | 17,9 | 19,1 | 12,5 | 17,4 | 21,8 | 14,2 |
| Rifiuti speciali per tipologia |
2021 | 2022 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unità | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |
| Totale rifiuti | t | 4.513 | 867 | 5.380 | 3.441 | 826 | 4.267 | 2.998 | 783 | 3.781 |
| Totale rifiuti / addetto | kg/add. | 58,5 | 37,4 | 53,6 | 45,2 | 33,1 | 42,2 | 40,2 | 32,5 | 38,3 |
| Totale rifiuti non destinati allo smaltimento* |
t | 4.257 | 813 | 5.070 | 3.161 | 791 | 3.952 | 2.776 | 749 | 3.524 |
| Carta e cartone | t | 2.284 | 587 | 2.872 | 1.088 | 656 | 1.743 | 1.087 | 591 | 1.678 |
| Cartucce, nastri e pellicole |
t | 54 | 2 | 56 | 38 | 1 | 39 | 40 | 11 | 50 |
| Macchine da ufficio | t | 1.644 | 27 | 1.671 | 1.812 | 28 | 1.840 | 1.534 | 55 | 1.589 |
| Monitor | t | 94 | 37 | 130 | 155 | 24 | 179 | 85 | 15 | 99 |
| Altre tipologie | t | 181 | 160 | 340 | 68 | 82 | 150 | 31 | 77 | 108 |
| Totale rifiuti destinati allo smaltimento* |
t | 256 | 54 | 310 | 280 | 35 | 315 | 222 | 34 | 256 |
| Carta e cartone | t | 4 | 1 | 5 | 9 | 5 | 14 | 8 | 4 | 13 |
| Cartucce, nastri e pellicole |
t | 19 | 1 | 19 | 19 | 1 | 19 | 26 | 7 | 33 |
| Macchine da ufficio | t | 157 | 3 | 160 | 174 | 3 | 177 | 148 | 5 | 153 |
| Monitor | t | 35 | 14 | 49 | 58 | 9 | 67 | 32 | 6 | 37 |
| Altre tipologie | t | 41 | 36 | 77 | 20 | 17 | 38 | 9 | 12 | 21 |
* Tutte le operazioni sui rifiuti sono effettuate presso un sito esterno.
| Rifiuti speciali | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| non destinati allo smaltimento* |
Unità | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||||
| Totale rifiuti non pericolosi |
t | 4.163 | 772 | 4.935 | 3.006 | 743 | 3.749 | 2.691 | 697 | 3.388 | ||||
| Riciclo | t | 2.346 | 593 | 2.939 | 1.151 | 657 | 1.808 | 1.140 | 593 | 1.733 | ||||
| Riutilizzo/recupero | t | 1.813 | 179 | 1.992 | 1.846 | 86 | 1.932 | 1.544 | 103 | 1.648 | ||||
| Preparazione per il riutilizzo |
t | 4 | 0 | 4 | 4 | 0 | 5 | 2 | 0 | 3 | ||||
| Altre operazioni di recupero |
t | 0 | 0 | 0 | 4 | 0 | 5 | 4 | 0 | 4 | ||||
| Totale rifiuti pericolosi | t | 94 | 40 | 135 | 155 | 48 | 202 | 85 | 52 | 136 | ||||
| Riciclo | t | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| Riutilizzo/recupero | t | 94 | 40 | 134 | 154 | 48 | 202 | 84 | 52 | 136 | ||||
| Preparazione per il riutilizzo |
t | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| Altre operazioni di recupero |
t | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 |
* Tutte le operazioni sui rifiuti sono effettuate presso un sito esterno.
Metodologia utilizzata per le stime: nei limitati casi di indisponibilità dei dati sono state effettuate delle stime adottando fattori ricavati dalla media dei valori maggiormente rispondenti alla specificità dell'indicatore.

| Rifiuti speciali | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| destinati allo smaltimento* |
Unità | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | ||||
| Totale rifiuti non pericolosi |
t | 221 | 40 | 261 | 222 | 26 | 248 | 191 | 29 | 219 | ||||
| Discarica | t | 164 | 38 | 202 | 163 | 25 | 188 | 130 | 20 | 150 | ||||
| Incenerimento con recupero energetico |
t | 18 | 1 | 18 | 18 | 1 | 19 | 14 | 4 | 18 | ||||
| Incenerimento senza recupero energetico |
t | 37 | 1 | 37 | 40 | 1 | 41 | 45 | 4 | 49 | ||||
| Altre operazioni di smaltimento |
t | 3 | 1 | 3 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | ||||
| Totale rifiuti pericolosi |
t | 35 | 14 | 49 | 58 | 9 | 67 | 32 | 6 | 37 | ||||
| Discarica | t | 33 | 13 | 46 | 54 | 9 | 63 | 30 | 5 | 35 | ||||
| Incenerimento con recupero energetico |
t | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| Incenerimento senza recupero energetico |
t | 2 | 1 | 2 | 3 | 0 | 3 | 2 | 0 | 2 | ||||
| Altre operazioni di smaltimento |
t | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 |
* Tutte le operazioni sui rifiuti sono effettuate presso un sito esterno.
| Spese per | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| la gestione dell'ambiente |
Unità | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | Italia | Estero | Gruppo | |||
| Gestione rifiuti speciali | migliaia di euro |
1.698 | 417 | 2.115 | 1.428 | 427 | 1.855 | 437 | 524 | 961 | |||
| Formazione | migliaia di euro |
2 | 213 | 215 | 39 | 75 | 114 | 1 | 23 | 23 | |||
| Manutenzione impianti | migliaia di euro |
50.485 | 9.631 | 60.116 | 45.165 | 7.772 | 52.936 | 1.467 | 8.402 | 9.869 | |||
| Monitoraggi e certificazioni ambientali |
migliaia di euro |
3.974 | 46 | 4.020 | 5.085 | 8 | 5.092 | 6.200 | 108 | 6.308 | |||
| Totale | migliaia di euro |
56.159 | 10.307 | 66.466 | 51.716 | 8.282 | 59.997 | 8.104 | 9.057 | 17.161 |



Con l'obiettivo di favorire l'orientamento dei capitali verso attività economiche sostenibili e rafforzare la trasparenza del mercato in merito alla sostenibilità, nell'ambito del Piano d'azione per finanziare la crescita sostenibile dell'Unione Europea è stata introdotta la Tassonomia Europea, quale framework per l'identificazione delle attività economiche sostenibili. Nello specifico, il Regolamento UE 2020/852 (c.d. "Regolamento Tassonomia") prevede che possano essere definite "ecosostenibili" quelle attività che contribuiscono ad almeno uno dei seguenti obiettivi ambientali, senza arrecare danni significativi agli altri obiettivi e svolte nel rispetto di garanzie minime di salvaguardia(1):
Tale Regolamento è stato integrato nel tempo da atti delegati che definiscono, per ciascuno dei sei obiettivi ambientali, le attività economiche ed i criteri di vaglio tecnico per verificare che soddisfino i requisiti della Tassonomia Europea, nonché gli obblighi di rendicontazione da parte del mercato rispetto alle attività che svolgono o, nel caso degli enti finanziari, che supportano tramite finanziamenti ed investimenti. In particolare, il Regolamento Delegato UE 2021/2139 ed il Regolamento Delegato UE 2023/2485 per i primi due obiettivi climatici, ed il Regolamento Delegato UE 2023/2486, per i restanti quattro obiettivi ambientali, stabiliscono le tipologie di attività economiche che hanno il potenziale di contribuire a tali obiettivi (c.d. "ammissibili alla Tassonomia") ed i criteri di vaglio tecnico che, nello specifico caso, consentono di confermare un contributo sostanziale di tali attività agli obiettivi ambientali (c.d. "allineate alla Tassonomia"). Inoltre, il Regolamento Delegato UE 2021/2178 definisce specifici indicatori di prestazione per adempiere all'obbligo di rendicontazione in capo alle imprese, i quali variano dal tipo di impresa e, nell'ambito delle imprese finanziarie, dal tipo di attività svolta, distinguendo infatti tra enti creditizi, gestori di attività finanziarie, imprese assicurative e riassicurative e imprese di investimento. Con l'introduzione di specifiche attività economiche legate al settore del gas fossile e nucleare tra quelle che possono contribuire alla transizione energetica, il quadro legislativo è stato arricchito da un ulteriore atto normativo, il Regolamento Delegato UE 2022/1214, che integra tali specifiche attività nella Tassonomia Europea e definisce rispetto a quest'ultime obblighi informativi addizionali per tutte le imprese.
(1) Le garanzie minime di salvaguardia sono procedure attuate da un'impresa che svolge un'attività economica al fine di garantire che sia in linea con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, inclusi i principi e i diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e dalla Carta internazionale dei diritti dell'uomo.
Alla luce di tale quadro normativo, corredato dai chiarimenti interpretativi e sull'implementazione degli obblighi informativi pubblicati progressivamente dalla Commissione Europea, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha provveduto a predisporre le informative richieste e metterle a disposizione all'interno della propria Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria annuale a partire dall'esercizio 2021. Inoltre, a seguito della pubblicazione in data 21 dicembre 2023 di ulteriori FAQ da parte della Commissione Europea, il Gruppo ha analizzato quanto previsto da tali specifici chiarimenti interpretativi ed ha definito gli interventi necessari per aderire alle indicazioni di quest'ultime sulla base del best effort possibile in considerazione delle tempistiche e dati a disposizione(2). In particolare, il quadro normativo vigente definisce una progressiva implementazione degli obblighi informativi che prevede:
| Totale degli attivi ecosostenibili(6) |
KPI (Turnover based) |
KPI (CapEx based) |
Copertura % (sul totale degli attivi)(7) |
% di attivi esclusi dal numeratore del GAR (articolo 7, paragrafi 2 e 3, e punto 1.1.2. dell'allegato V) (8) |
% di attivi esclusi dal denominatore del GAR (articolo 7, paragrafo 1, e punto 1.2.4 dell'allegato V) (9) |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI principale | GAR (coefficiente di attivi verdi) per lo stock |
14.952 | 2,65% | 3,32% | 70,56% | 60,56% | 29,44% |
| Totale degli attivi ecosostenibili(6) |
KPI (Turnover based) |
KPI (CapEx based) |
Copertura % (sul totale degli attivi)(7) |
% di attivi esclusi dal numeratore del GAR (articolo 7, paragrafi 2 e 3, e punto 1.1.2. dell'allegato V) (8) |
% di attivi esclusi dal denominatore del GAR (articolo 7, paragrafo 1, e punto 1.2.4 dell'allegato V) (9) |
||
| KPI aggiuntivi | GAR (flusso) | 3.807 | 0,67%(10) | 1,07%(10) | 70,56% | 60,56% | 29,44% |
| Portafoglio di negoziazione (11) | |||||||
| Garanzie finanziarie | 142 | 2,43% | 4,78% | ||||
| Attività finanziarie gestite | 3.566 | 1,39% | 2,77% | ||||
| Ricavi relativi a commissioni e |
(3) Per ulteriori dettagli su tale informativa si rimanda alla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2021 e 2022 del Gruppo Intesa Sanpaolo disponibili sul sito web. (4) In aggiunta a tale disclosure, a decorrere dal 2026 (reporting period 2025) la banca dovrà comunicare due ulteriori indicatori: KPI sul portafoglio di negoziazione e KPI su ricavi relativi a commissioni e compensi).
(5) Si precisa che il Gruppo Intesa Sanpaolo pubblica tali informazioni solo a partire da quest'anno a seguito della corrispondente messa a disposizione dei dati necessari da parte delle proprie controparti non finanziarie a partire dal reporting period 2022.
compensi (11)
(2) Si riportano di seguito gli indicatori di prestazione ai sensi della Tassonomia delle società controllate che si sono avvalse dell'esenzione dalla redazione di una propria dichiarazione non finanziaria individuale o consolidata ai sensi dell'art. 19a e 29a della Direttiva europea (c.d. NFRD): VUB Banka: 6,66% Turnover-based; 7,36% CapEx-based; Privredna Banka Zagreb: 3,22% Turnover-based; 2,99% CapEx-based; Intesa Sanpaolo Bank (Slovenia): 2,32% Turnover-based; 4,04% CapEx-based; Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking: 0,59% Turnover-based; 0,93% CapEx-based; Intesa Sanpaolo Vita: a. KPI Underwriting: 0,00% Turnover-based; 0,00% CapEx-based; b. KPI Investment: 1,50% Turnover-based; 2,90% CapEx-based.
(6) Gli importi sono espressi in milioni di euro (7) Percentuale calcolata come rapporto tra attivi coperti dal KPI (c.d. "covered assets") sul totale degli attivi della Banca. Tale % risulta la medesima anche a livello flow.
(8) Percentuale calcolata come rapporto degli attivi esclusi dal numeratore del KPI (in particolare: derivati, esposizioni verso imprese non soggette all'obbligo di pubblicare informazioni non finanziarie ai sensi dell'articolo 19 bis o 29 bis della direttiva 2013/34/UE, prestiti interbancari a vista, attività liquide e relative a liquidità, altre categorie di attivi, portafoglio di negoziazione) sul totale dei covered assets. Tale % risulta la medesima anche a livello flow.
(9) Percentuale calcolata come rapporto degli attivi esclusi dal denominatore del KPI (in particolare: esposizioni verso amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali, esposizioni verso banche centrali, portafoglio di negoziazione) sul totale degli attivi della Banca. Tale % risulta la medesima anche a livello flow.
(10) Il GAR flow è stato calcolato utilizzando il medesimo denominatore del GAR stock. (11) Il KPI per commissioni e compensi e il KPI per il portafoglio di negoziazione si applicano solo a decorrere dal 2026

Il GAR stock Turnover-based del Gruppo Intesa Sanpaolo, pari a 2,65%, è costituito dalle seguenti esposizioni:
In questo primo anno di rendicontazione del GAR aligned non sono state valorizzate esposizioni allineate alla Tassonomia con riferimento a credito al consumo per l'acquisto di autovetture e prestiti e anticipi che finanziano l'edilizia residenziale pubblica e altri finanziamenti specializzati alle autorità pubbliche.
Con riferimento al KPI relativo alle garanzie finanziarie, sono state considerate le garanzie finanziarie a supporto di prestiti, anticipi e titoli di debito che finanziano attività economiche di imprese finanziarie e non finanziarie. Per il KPI relativo alle attività finanziarie gestite sono stati considerati gli investimenti a livello consolidato di Eurizon Capital SGR(13) e Fideuram Asset Management SGR(14) incluse eventuali masse delegate in gestione a terzi ed escluse invece quelle gestite in delega per conto di imprese finanziarie terze.(15)
In accordo con quanto previsto dalla normativa e come precisato nei recenti chiarimenti pubblicati dalla Commissione Europea, con riferimento alle modalità di calcolo degli indicatori rendicontati si segnala in generale che:
Con riferimento, infine, alle modalità di rappresentazione degli indicatori attraverso i template previsti dal Regolamento UE 2021/2178 (riportati in Appendice al documento), si segnala che:
Ulteriori specifiche di dettaglio sulla metodologia e le modalità di rappresentazione sono state inserite direttamente in calce ai rispettivi template quando ritenute rilevanti ai fini di una migliore comprensione dei dati.
Si riportano infine gli indicatori sintetici Turnover-based e CapEx-based ponderati di Gruppo che rappresentano la media ponderata dei KPIs EU Taxonomy dei singoli segmenti di business in proporzione ai ricavi generati da
(12) Si precisa che le verifiche di allineamento hanno riguardato anche il rispetto del criterio di DNSH per l'obiettivo ambientale di adattamento ai cambiamenti climatici (i.e. assessment del rischio fisico).
(13) Eurizon Capital SGR SPA, Eurizon Capital SA, Epsilon SGR SPA, Eurizon Asset Management Croatia DOO, Eurizon Asset Management Hungary LTD, Eurizon Asset Management Slovakia Sprav. Spol. AS, Eurizon SLJ Capital Limited.
(14) Fideuram Asset Management SGR SPA, Fideuram Asset Management (Ireland) DAC.
(15) Come previsto dalla FAQ n. 41 (Draft Commission Notice del 21/12/2023). (16) Come previsto dalla FAQ n. 3 (Draft Commission Notice del 21/12/2023).
(17) Tuttavia, in accordo alla FAQ n. 13 (Draft Commission Notice del 21/12/2023), nei limitati casi di imprese finanziarie aventi capogruppo non finanziaria, le relative esposizioni "use of proceeds not known" sono state ponderate in funzione degli indicatori allineati alla Tassonomia delle capogruppo non finanziarie.
(18) Come previsto dalla FAQ n. 63 (Draft Commission Notice del 21/12/2023).
(19) Ossia: uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine, transizione verso un'economia circolare, prevenzione e controllo dell'inquinamento, protezione degli ecosistemi e della biodiversità.

ciascuno di essi nell'ambito del bilancio consolidato finanziario, rispettivamente 2,3% e 3,1%.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, attraverso il Piano di Impresa 2022-2025, intende proseguire nella creazione di valore crescente e sostenibile, rafforzando ulteriormente la leadership nelle tematiche ESG con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale e grande focus sul clima.
In particolare, Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione 88 miliardi di euro per supportare la green economy, la circular economy e la transizione ecologica, di cui 76 miliardi di euro in relazione agli ambiti di applicazione della Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)(20) e 12 miliardi di euro di nuovo credito green agli individui.
Inoltre, il Gruppo supporta un'accelerazione verso un'economia sostenibile con l'obiettivo net-zero nel 2050 per le emissioni dei portafogli prestiti e investimenti, per l'Asset management e l'attività assicurativa, a conferma dell'impegno preso dal Gruppo nell'ambito dell'adesione alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), alla Net-Zero Assets Managers Initiative (NZAMI), nonché alla Net-Zero Assets Owner Alliance (NZAOA) e alla Net-Zero Insurance Alliance (NZIA). In particolare, per quanto concerne l'attività creditizia sono stati stabiliti target intermedi per alcuni settori prioritari (per ulteriori dettagli si rimanda al 2023 Climate Report).
Il Gruppo Intesa Sanpaolo è consapevole che la Tassonomia è stata disegnata nell'ottica di assegnare al sistema bancario europeo un ruolo decisivo di stimolo all'economia reale per perseguire l'ambiziosa strategia dell'Unione Europea per lo sviluppo sostenibile e la transizione verso un'economia a basso contenuto di carbonio (riduzione delle emissioni di almeno il 55% entro il 2030 e carbon neutrality al 2050), aumentando il livello di trasparenza e comparabilità dei mercati. In tale contesto, il Gruppo ha avviato nel 2022 il progetto "EU Taxonomy Green Enhancement" al fine di rispondere alle richieste normative della Tassonomia UE, valutare il livello di allineamento alla normativa dei propri impieghi e indirizzare dinamicamente il portafoglio crediti con particolare attenzione alle nuove erogazioni attraverso l'individuazione di nuove opportunità di business, anche mediante nuovi prodotti (cd. prodotti "aligned-by-design"), ed una revisione del sistema di incentivazione di pricing.
| 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (CCM) | Mitigazione dei cambiamenti climatici | climatici (CCA) | Adattamento ai cambiamenti | Acque e risorse marine (WTR) |
Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | PPC + BIO) | |||||||||||||||||||||
| tassonomia)* | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla |
tassonomia)* | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la | |||||||||||||||||||||
| in milioni di EUR | Valore contabile (lordo) totale | Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
||||||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | |||||||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore |
||||||||||||||||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappre sentativi di capitale non posseduti per la negozi azione ammissibili per il calcolo del GAR |
260.318 133.139 14.934 9.949 | 252 2.242 | - | 18 | - | - | 151.389 14.952 9.949 | 252 2.242 | |||||||||||||||||||||
| 2 Imprese finanziarie | 47.994 | 320 | - | 1 | 134 | - | - | - | 7.864 | 320 | - | 1 | 134 | |||||||||||||||||
| 3 Enti creditizi 4 Prestiti e anticipi |
17.949 11.296 |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
3.345 2.084 |
- - |
- - |
- - |
- - |
|||||||||||||||||
| 5 Titoli di debito, compresi UoP |
6.653 | - | - | - | - | - | - | - | 1.261 | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 6 Strumenti rappresentativi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||||||
| di capitale 7 Altre Imprese finanziarie |
30.045 | 320 | - | 1 | 134 | - | - | - | 4.519 | 320 | - | 1 | 134 | |||||||||||||||||
| 8 di cui imprese di investi mento |
51 | 3 | - | - | 3 | - | - | - | 33 | 3 | - | - | 3 | |||||||||||||||||
| 9 Prestiti e anticipi | 34 | 3 | - | - | 3 | - | - | - | 33 | 3 | - | - | 3 | |||||||||||||||||
| 10 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 11 Strumenti rappresentativi di capitale |
17 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||||||
| 12 di cui società di gestione | 341 | 13 | - | - | - | - | - | - | 46 | 13 | - | - | - | |||||||||||||||||
| 13 Prestiti e anticipi | 93 | 13 | - | - | - | - | - | - | 46 | 13 | - | - | - | |||||||||||||||||
| 14 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 15 Strumenti rappresentativi di capitale |
248 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||||||
| 16 di cui imprese di assicu razione |
8.082 | - | - | - | - | - | - | - | 2.127 | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 17 Prestiti e anticipi | 735 | - | - | - | - | - | - | - | 225 | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 18 Titoli di debito, compresi UoP |
547 | - | - | - | - | - | - | - | 148 | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 19 Strumenti rappresentativi di capitale |
6.800 | - | - | - | - | - | 1.754 | - | - | - | ||||||||||||||||||||
| 20 Imprese non finanziarie | 34.230 | 4.691 | 26 | 251 2.108 | 18 | - | - | 10.386 4.709 | 26 | 251 2.108 |

| 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (CCM) | Mitigazione dei cambiamenti climatici | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) |
Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | PPC + BIO) | ||||||||||||||||||||||||
| tassonomia)* | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia)* |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
|||||||||||||||||||||||||
| in milioni di EUR | Valore contabile (lordo) totale | Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
||||||||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | |||||||||||||||||
| 21 Prestiti e anticipi | 30.473 | 4.439 | - | 228 1.988 | 18 | - | - | 9.555 4.457 | - | 228 1.988 | ||||||||||||||||||||||
| 22 Titoli di debito, compresi UoP |
3.284 | 214 | 26 | 23 | 98 | - | - | - | 675 | 214 | 26 | 23 | 98 | |||||||||||||||||||
| 23 Strumenti rappresentativi di capitale |
473 | 38 | - | 22 | - | - | 156 | 38 | - | 22 | ||||||||||||||||||||||
| 24 Famiglie | 177.896 133.139 9.923 9.923 | - | - | - | - | - | - | 133.139 9.923 9.923 | - | - | ||||||||||||||||||||||
| 25 di cui prestiti garantiti da immobili residenziali |
132.942 132.942 9.923 9.923 | - | - | - | - | - | - | 132.942 9.923 9.923 | - | - | ||||||||||||||||||||||
| 26 di cui prestiti per la ristrut turazione di edifici |
168 | 168 | - | - | - | - | - | - | - | - | 168 | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 27 di cui prestiti per veicoli a motore |
144 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||||||||
| 28 Finanziamento delle | 198 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| amministrazioni locali 29 Finanziamento dell'edili |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 30 | zia Finanziamento di altre pubbliche amministrazi oni locali |
198 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante prese di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
321 | 321 | - | - | - | - | - | - | - | - | 321 | - | - | - | - | ||||||||||||||||
| 32 | Attivi esclusi dal nu meratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) |
303.394 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||
| 34 | 33 Imprese finanziarie e non finanziarie PMI e imprese non finan ziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi |
232.799 133.601 |
||||||||||||||||||||||||||||||
| di informativa NFRD 35 Prestiti e anticipi |
131.295 | |||||||||||||||||||||||||||||||
| 36 di cui prestiti garantiti da | 23.757 | |||||||||||||||||||||||||||||||
| immobili non residenziali 37 di cui prestiti per la ris |
101 | |||||||||||||||||||||||||||||||
| trutturazione di edifici 38 Titoli di debito |
1.647 | |||||||||||||||||||||||||||||||
| 39 Strumenti rappresentativi di capitale |
659 | |||||||||||||||||||||||||||||||
| 40 | Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informativa NFRD |
25.232 |

| 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) |
Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | PPC + BIO) | |||||||||||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia)* |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia)* |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la | |||||||||||||||||||||
| in milioni di EUR | Valore contabile (lordo) totale | Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
||||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | |||||||||||||
| 41 Prestiti e anticipi | 23.523 | |||||||||||||||||||||||||||
| 42 Titoli di debito | 1.573 | |||||||||||||||||||||||||||
| 43 Strumenti rappresentativi di capitale |
136 | |||||||||||||||||||||||||||
| 44 Derivati | 6.980 | |||||||||||||||||||||||||||
| 45 Prestiti interbancari | 3.076 | |||||||||||||||||||||||||||
| a vista 46 Disponibilità liquide e attivi in contante |
3.934 | |||||||||||||||||||||||||||
| 47 | Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamen |
56.607 | ||||||||||||||||||||||||||
| to, merci, ecc.) | ||||||||||||||||||||||||||||
| 48 Totale attivi GAR 49 Attivi non inclusi per il |
564.034 133.460 14.934 9.949 | 252 2.242 | - | 18 | - | - | 151.710 14.952 9.949 | 252 2.242 | ||||||||||||||||||||
| calcolo del GAR | 235.295 | |||||||||||||||||||||||||||
| 50 | Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali |
103.364 | ||||||||||||||||||||||||||
| 51 Esposizione verso le banche centrali |
93.720 | |||||||||||||||||||||||||||
| 52 Portafoglio di negozi azione |
38.211 | |||||||||||||||||||||||||||
| 53 Attivi totali | 799.329 133.460 14.934 9.949 | 252 2.242 | - | 18 | - | - | 151.710 14.952 9.949 | 252 2.242 | ||||||||||||||||||||
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD) | ||||||||||||||||||||||||||||
| 54 Garanzie finanziarie | 5.843 | 142 | - | 14 | 72 | - | - | - | 407 | 142 | - | 14 | 72 | |||||||||||||||
| 55 Attività finanziarie gestite 256.310 56 Di cui titoli di debito |
74.728 | 3.458 1.800 |
- - |
32 | 59 1.543 467 |
108 55 |
- - |
70 32 |
13.829 3.566 7.181 1.855 |
- - |
32 | 59 1.613 499 |
||||||||||||||||
| 57 Di cui strumenti rappre sentativi di capitale |
92.364 | 1.337 | - | 20 | 908 | 42 | - | 33 | 5.209 1.379 | - | 20 | 941 |

| 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici | (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | PPC + BIO) | ||||||||||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla |
tassonomia)* | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia)* |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la alla tassonomia) |
tassonomia (ammissibile | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
||||||||||||||||||||
| in milioni di EUR | Valore contabile (lordo) totale | Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
||||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | |||||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore |
||||||||||||||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappre sentativi di capitale non posseduti per la negozi azione ammissibili per il calcolo del GAR |
260.318 133.139 18.658 9.955 | 280 4.737 | - | 78 | - | - | 154.888 18.736 9.955 | 280 4.737 | |||||||||||||||||||
| 2 Imprese finanziarie | 47.994 | 1.002 | - | 11 | 716 | - | - | - | 7.207 1.002 | - | 11 | 716 | ||||||||||||||||
| 3 Enti creditizi 4 Prestiti e anticipi |
17.949 11.296 |
4 - |
- - |
- - |
4 - |
- - |
- - |
- - |
2.275 1.465 |
4 - |
- - |
- - |
4 - |
|||||||||||||||
| 5 Titoli di debito, compresi UoP |
6.653 | 4 | - | - | 4 | - | - | - | 809 | 4 | - | - | 4 | |||||||||||||||
| 6 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||||
| 7 Altre Imprese finanziarie | 30.045 | 998 | - | 11 | 712 | - | - | - | 4.933 | 998 | - | 11 | 712 | |||||||||||||||
| 8 di cui imprese di investi mento |
51 | 7 | - | 1 | 7 | - | - | - | 34 | 7 | - | 1 | 7 | |||||||||||||||
| 9 Prestiti e anticipi | 34 | 7 | - | 1 | 7 | - | - | - | 34 | 7 | - | 1 | 7 | |||||||||||||||
| 10 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||
| 11 Strumenti rappresentativi di capitale |
17 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||||
| 12 di cui società di gestione 13 Prestiti e anticipi |
341 93 |
44 44 |
- - |
6 6 |
2 2 |
- - |
- - |
- - |
59 58 |
44 44 |
- - |
6 6 |
2 2 |
|||||||||||||||
| 14 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||
| 15 Strumenti rappresentativi di capitale |
248 | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | ||||||||||||||||||
| 16 di cui imprese di assicu razione |
8.082 | - | - | - | - | - | - | - | 2.039 | - | - | - | - | |||||||||||||||
| 17 Prestiti e anticipi | 735 | - | - | - | - | - | - | - | 162 | - | - | - | - | |||||||||||||||
| 18 Titoli di debito, compresi UoP |
547 | - | - | - | - | - | - | - | 137 | - | - | - | - | |||||||||||||||
| 19 Strumenti rappresentativi di capitale |
6.800 | - | - | - | - | - | 1.741 | - | - | - | ||||||||||||||||||
| 20 Imprese non finanziarie | 34.230 | 7.733 | 32 | 269 4.021 | 78 | - | - | 14.542 7.809 | 32 | 269 4.021 | ||||||||||||||||||
| 21 Prestiti e anticipi 22 Titoli di debito, compresi |
30.473 | 7.322 | 6 | 250 3.858 | 47 | - | - | 13.454 7.369 | 6 | 250 3.858 | ||||||||||||||||||
| gli UoP | 3.284 | 366 | 26 | 19 | 142 | 31 | - | - | 938 | 397 | 26 | 19 | 142 | |||||||||||||||
| 23 Strumenti rappresentativi di capitale |
473 | 45 | - | 21 | - | - | 150 | 45 | - | 21 |

| 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (CCM) | Mitigazione dei cambiamenti climatici | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | PPC + BIO) | ||||||||||||||||||||||
| tassonomia)* | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia)* |
Di cui verso settori pertinenti per | tassonomia) | la tassonomia (ammissibile alla | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
|||||||||||||||||||||
| in milioni di EUR | Valore contabile (lordo) totale | Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
||||||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | |||||||||||||||
| 24 Famiglie | 177.896 133.139 9.923 9.923 | - | - | - | - | - | - | 133.139 9.923 | 9.923 | - | - | |||||||||||||||||||
| 25 di cui prestiti garantiti da immobili residenziali |
132.942 132.942 9.923 9.923 | - | - | - | - | - | - | 132.942 9.923 | 9.923 | - | - | |||||||||||||||||||
| 26 di cui prestiti per la ristrut turazione di edifici |
168 | 168 | - | - - |
- | - | - | - | - | 168 | - | - | - | - | ||||||||||||||||
| 27 di cui prestiti per veicoli a motore |
144 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||||||
| 28 Finanziamento delle amministrazioni locali |
198 | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||
| 29 Finanziamento dell'edili zia |
- | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazi oni locali |
198 | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante prese di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
321 | 321 | - | - - |
- | - | - | - | - | 321 | - | - | - | - | |||||||||||||||
| 32 | Attivi esclusi dal nu meratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) |
303.394 | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||
| 33 Imprese finanziarie e non finanziarie |
232.799 | |||||||||||||||||||||||||||||
| 34 | PMI e imprese non finan ziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD |
133.601 | ||||||||||||||||||||||||||||
| 35 Prestiti e anticipi | 131.295 | |||||||||||||||||||||||||||||
| 36 di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali |
23.757 | |||||||||||||||||||||||||||||
| 37 di cui prestiti per la ris trutturazione di edifici |
101 | |||||||||||||||||||||||||||||
| 38 Titoli di debito 39 Strumenti rappresentativi |
1.647 | |||||||||||||||||||||||||||||
| 40 | di capitale Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi |
659 25.232 |
||||||||||||||||||||||||||||
| di informativa NFRD 41 Prestiti e anticipi |
23.523 | |||||||||||||||||||||||||||||
| 42 Titoli di debito | 1.573 | |||||||||||||||||||||||||||||
| 43 Strumenti rappresentativi di capitale |
136 | |||||||||||||||||||||||||||||
| 44 Derivati | 6.980 |

| 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici | (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | PPC + BIO) | |||||||||||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla |
tassonomia)* | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia)* |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla |
tassonomia) | |||||||||||||||||||||
| in milioni di EUR | Valore contabile (lordo) totale | Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
|||||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | ||||||||||||||
| 45 Prestiti interbancari a vista |
3.076 | ||||||||||||||||||||||||||||
| 46 Disponibilità liquide e attivi in contante |
3.934 | ||||||||||||||||||||||||||||
| 47 | Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamen to, merci, ecc.) |
56.607 | |||||||||||||||||||||||||||
| 48 Totale attivi GAR | 564.034 133.460 18.658 9.955 | 280 4.737 | - | 78 | - | - | 155.209 18.736 9.955 | 280 4.737 | |||||||||||||||||||||
| 49 Attivi non inclusi per il calcolo del GAR |
235.295 | - | |||||||||||||||||||||||||||
| 50 | Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali |
103.364 | |||||||||||||||||||||||||||
| 51 Esposizione verso le banche centrali |
93.720 | ||||||||||||||||||||||||||||
| 52 Portafoglio di negozi azione |
38.211 | ||||||||||||||||||||||||||||
| 53 Attivi totali | 799.329 133.460 18.658 9.955 | 280 4.737 | - | 78 | - | - | 155.209 18.736 9.955 | 280 4.737 | |||||||||||||||||||||
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD) | |||||||||||||||||||||||||||||
| 54 Garanzie finanziarie | 5.843 | 279 | - | 19 | 117 | 0 | - | 0 | 528 | 279 | - | 19 | 117 | ||||||||||||||||
| 55 Attività finanziarie gestite 256.310 | 6.782 | - | 138 2.632 | 314 | - | 171 | 18.823 7.096 | - | 138 2.803 | ||||||||||||||||||||
| 56 Di cui titoli di debito | 74.728 | 3.305 | - | 56 | 801 | 136 | - | 64 | 8.835 3.441 | - | 56 | 865 | |||||||||||||||||
| 57 Di cui strumenti rappre sentativi di capitale |
92.364 | 2.873 | - | 63 1.558 | 159 | - | 93 | 7.817 3.033 | - | 63 1.652 |

| Mitigazione dei cambiamenti | climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | (BIO) | Biodiversità ed ecosistemi | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)* |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)* |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
NFRD) | Imprese non finanziarie (soggette a |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
||||||||||
| Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
||||||||||
| Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (codice e marchio) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
| 1 C20.11 Produzione di gas industriali | 5 | - | 33 | 5 | ||||||||||||||||||||||||
| 2 C20.14 Fabbricazione di altri prodotti chimici organici di base |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| C22.11 Fabbricazione di pneumatici e 3 camere d'aria in gomma; ricostruzione di pneumatici in gomma |
- | - | 2 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 4 C22.19 Fabbricazione di altri prodotti in gomma |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 5 C22.22 Fabbricazione di articoli da imballaggio in plastica |
6 | - | 6 | 6 | ||||||||||||||||||||||||
| 6 C23.12 Modellazione e lavorazione del vetro piano |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 7 C23.51 Fabbricazione di cemento | 3 | - | 52 | 3 | ||||||||||||||||||||||||
| 8 C23.61 Fabbricazione di prodotti in calcestruzzo per l'edilizia 9 C23.63 Produzione di calcestruzzo |
1 | 1 | 38 | 2 | ||||||||||||||||||||||||
| preconfezionato 10 C24.10 Fabbricazione di ferro e |
- 57 |
- - |
3 112 |
- 57 |
||||||||||||||||||||||||
| acciaio di base e di ferroleghe 11 C24.20 Fabbricazione di tubi, profili cavi e relativi accessori di acciaio |
2 | - | 4 | 2 | ||||||||||||||||||||||||
| 12 C25.11 Fabbricazione di strutture metalliche e parti di strutture |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 13 C25.12 Fabbricazione di porte e finestre in metallo |
1 | - | 13 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 14 C25.99 Fabbricazione di altri prodotti in metallo n.c.a. |
- | - | 47 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 15 C26.11 Fabbricazione di componenti elettronici |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 16 C26.20 Fabbricazione di computer e apparecchiature periferiche C26.51 Fabbricazione di strumenti |
- | - | 17 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 17 e apparecchi di misurazione, test e navigazione |
24 | - | 33 | 24 |

| Mitigazione dei cambiamenti | climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti | climatici (CCA) | Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| NFRD)* | Imprese non finanziarie (soggette a |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)* |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
|||||||||||||
| (lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
|||||||||||||
| Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (codice e marchio) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
| 18 C27.11 Fabbricazione di motori elettrici, generatori e trasformatori |
1 | - | 10 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| C27.12 Fabbricazione di apparecchi 19 per la distribuzione e il controllo dell'elettricità |
1 | - | 3 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 20 C27.32 Fabbricazione di altri fili e cavi elettronici ed elettrici |
3 | - | 9 | 3 | ||||||||||||||||||||||||
| 21 C27.33 Produzione di dispositivi di cablaggio |
1 | - | 1 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| C27.40 Fabbricazione di 22 apparecchiature per l'illuminazione |
2 | - | 2 | 2 | ||||||||||||||||||||||||
| elettrica 23 C27.51 Fabbricazione di apparecchi elettrici per uso domestico |
4 | - | 28 | 4 | ||||||||||||||||||||||||
| 24 C27.90 Fabbricazione di altre apparecchiature elettriche |
1 | - | 1 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 25 C28.22 Fabbricazione di apparecchi di sollevamento e movimentazione |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| C28.25 Fabbricazione di 26 apparecchiature di raffreddamento e ventilazione per uso non domestico |
1 | - | 2 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 27 C28.29 Fabbricazione di altre macchine di impiego generale n.c.a. |
1 | - | 1 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 28 C28.92 Fabbricazione di macchine per l'estrazione mineraria e costruzione |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 29 C28.99 Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali n.c.a. |
1 | - | 2 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 30 C29.10 Fabbricazione di veicoli a motore |
91 | - | 527 | 91 | ||||||||||||||||||||||||
| 31 C30.11 Costruzione di navi e strutture galleggianti |
51 | - | 400 | 51 | ||||||||||||||||||||||||
| 32 C30.12 Costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive |
- | - | 44 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 33 C30.20 Fabbricazione di locomotive e materiale rotabile ferroviario |
30 | - | 30 | 30 | ||||||||||||||||||||||||
| 34 C30.91 Fabbricazione di motocicli 35 D35.11 Produzione di energia elettrica |
1 158 |
- - |
25 272 |
1 158 |
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
EU Ta |
||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| NFRD)* | Imprese non finanziarie (soggette a |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)* |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
xo no my |
|||||||||||
| (lordo) | Valore contabile |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
(lordo) | Valore contabile |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
||||||||
| Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (codice e marchio) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
|
| 36 D35.12 Trasmissione di energia | 328 | - | 341 | 328 | |||||||||||||||||||||||||
| elettrica 37 D35.13 Distribuzione di energia |
407 | - | 621 | 407 | |||||||||||||||||||||||||
| elettrica 38 D35.21 Produzione di gas |
10 | - | 11 | 10 | |||||||||||||||||||||||||
| 39 D35.22 Distribuzione di combustibili gassosi tramite condotte |
10 | - | 12 | 10 | |||||||||||||||||||||||||
| 40 D35.30 Fornitura di vapore e aria | 1 | - | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||||||
| condizionata 41 E36.00 Raccolta, trattamento e |
63 | - | 93 | 63 | |||||||||||||||||||||||||
| fornitura dell'acqua 42 E38.11 Raccolta di rifiuti non pericolosi |
1 | - | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||||||
| 43 E38.21 Trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi |
3 | - | 10 | 3 | |||||||||||||||||||||||||
| 44 E38.32 Recupero dei materiali selezionati |
1 | - | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||||||
| 45 F41.20 Costruzione di edifici |
- | - | 2 | - | |||||||||||||||||||||||||
| residenziali e non residenziali 46 F42.11 Costruzione di strade e |
67 | - | 137 | 67 | |||||||||||||||||||||||||
| autostrade 47 F42.12 Costruzione di ferrovie e |
51 | - | 52 | 51 | |||||||||||||||||||||||||
| metropolitane 48 F42.13 Costruzione di ponti e tunnel |
18 | - | 112 | 18 | |||||||||||||||||||||||||
| 49 F42.21 Costruzione di progetti di utilità per fluidi |
3 | - | 3 | 3 | |||||||||||||||||||||||||
| 50 F43.21 Installazione elettrica | 3 | - | 6 | 3 | |||||||||||||||||||||||||
| F43.22 Installazione di impianti 51 idraulici, di riscaldamento e di condizionamento 52 F43.99 Altre attività di costruzione |
2 | - | 4 | 2 | |||||||||||||||||||||||||
| specializzate n.c.a. 53 H49.10 Trasporto ferroviario di |
1 | - | 2 | 1 | |||||||||||||||||||||||||
| passeggeri interurbano 54 H49.20 Trasporto ferroviario di merci |
- 21 |
- - |
192 124 |
- 21 |
|||||||||||||||||||||||||
| 55 H49.31 Trasporto terrestre urbano ed extraurbano di passeggeri |
- | - | 92 | - |

| Mitigazione dei cambiamenti | climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
|||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PMI e altre Imprese non imprese non finanziarie finanziarie non (soggette a soggette a NFRD)* NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)* |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
|||||||||||||
| (lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
|||||||||||
| Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (codice e marchio) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
| 56 H49.39 Altri trasporti terrestri di passeggeri n.c.a. |
25 | - | 25 | 25 | ||||||||||||||||||||||||
| 57 H49.41 Trasporto merci su strada | - | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 58 H49.50 Trasporto tramite conduttura | 111 | - | 258 | 111 | ||||||||||||||||||||||||
| 59 H52.21 Attività di servizi connessi ai trasporti terrestri |
12 | - | 75 | 12 | ||||||||||||||||||||||||
| 60 H53.10 Attività postali con obbligo di servizio universale |
10 | - | 30 | 10 | ||||||||||||||||||||||||
| 61 J61.10 Attività di telecomunicazione via cavo |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 62 J61.20 Attività di telecomunicazione | 1 | - | 5 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| senza fili 63 J61.90 Altre attività di |
6 | - | 29 | 6 | ||||||||||||||||||||||||
| telecomunicazione 64 J62.01 Attività di programmazione |
1 | 3 | 26 | 4 | ||||||||||||||||||||||||
| informatica 65 J62.02 Attività di consulenza |
1 | - | 5 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| informatica 66 J62.09 Altre attività di servizi informatici |
4 | - | 11 | 4 | ||||||||||||||||||||||||
| e di tecnologia dell'informazione 67 J63.11 Elaborazione dati, hosting e |
- | - | 2 | - | ||||||||||||||||||||||||
| attività correlate 68 L68.20 Affitto e gestione di beni |
||||||||||||||||||||||||||||
| immobili propri o in leasing 69 M71.12 Attività di ingegneria e |
23 | 1 | 175 | 24 | ||||||||||||||||||||||||
| consulenza tecnica connessa M72.19 Altre ricerche e sviluppi |
12 | 1 | 20 | 13 | ||||||||||||||||||||||||
| 70 sperimentali nel campo delle scienze naturali e dell'ingegneria |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 71 N77.11 Noleggio e leasing di autovetture e veicoli leggeri a motore |
1 | - | 95 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| N77.39 Noleggio e leasing di 72 macchinari, attrezzature e beni materiali n.c.a. |
- | - | 2 | - |

| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PMI e altre Imprese non imprese non finanziarie finanziarie non (soggette a soggette a NFRD)* NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)* |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
NFRD) | Imprese non finanziarie (soggette a |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
||||||||||||||
| Valore Valore contabile contabile (lordo) (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
|||||||||||||||
| Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (codice e marchio) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
| 1 C20.11 Produzione di gas industriali | 5 | - | 17 | 5 | ||||||||||||||||||||||||
| 2 C20.14 Fabbricazione di altri prodotti chimici organici di base |
- | - | 2 | - | ||||||||||||||||||||||||
| C22.11 Fabbricazione di pneumatici e 3 camere d'aria in gomma; ricostruzione di pneumatici in gomma |
- | - | 2 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 4 C22.19 Fabbricazione di altri prodotti | 1 | - | 2 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| in gomma 5 C22.22 Fabbricazione di articoli da |
3 | - | 6 | 3 | ||||||||||||||||||||||||
| imballaggio in plastica 6 C22.29 Fabbricazione di altri prodotti |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| in plastica 7 C23.12 Modellazione e lavorazione |
||||||||||||||||||||||||||||
| del vetro piano 8 C23.13 Produzione di vetro cavo |
- - |
- - |
2 1 |
- - |
||||||||||||||||||||||||
| 9 C23.51 Fabbricazione di cemento | 8 | - | 65 | 8 | ||||||||||||||||||||||||
| 10 C23.61 Fabbricazione di prodotti in calcestruzzo per l'edilizia |
16 | 1 | 45 | 17 | ||||||||||||||||||||||||
| 11 C23.63 Produzione di calcestruzzo preconfezionato |
1 | - | 3 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 12 C23.91 Produzione di prodotti abrasivi 13 C24.10 Fabbricazione di ferro e |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| acciaio di base e di ferroleghe 14 C24.20 Fabbricazione di tubi, profili |
49 | - | 93 | 49 | ||||||||||||||||||||||||
| cavi e relativi accessori di acciaio | 2 | - | 4 | 2 | ||||||||||||||||||||||||
| 15 C25.11 Fabbricazione di strutture metalliche e parti di strutture |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 16 C25.12 Fabbricazione di porte e finestre in metallo |
- | - | 2 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 17 C25.72 Fabbricazione di serrature e cerniere |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 18 C25.99 Fabbricazione di altri prodotti in metallo n.c.a. |
- | - | 36 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 19 C26.11 Fabbricazione di componenti elettronici |
- | - | 3 | - |

| climatici (CCM) | Mitigazione dei cambiamenti Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
|||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PMI e altre Imprese non imprese non finanziarie finanziarie non (soggette a soggette a NFRD)* NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)* |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
NFRD) | Imprese non finanziarie (soggette a |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre Imprese non imprese non finanziarie finanziarie non (soggette a soggette a NFRD) NFRD |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
|||||||||||||||||
| (lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
||||||||||||
| Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (codice e marchio) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
|
| 20 C26.20 Fabbricazione di computer e | - | - | 19 | - | |||||||||||||||||||||||||
| apparecchiature periferiche C26.51 Fabbricazione di strumenti |
|||||||||||||||||||||||||||||
| 21 | e apparecchi di misurazione, test e navigazione |
25 | - | 33 | 25 | ||||||||||||||||||||||||
| 22 C27.11 Fabbricazione di motori elettrici, generatori e trasformatori |
- | - | 8 | - | |||||||||||||||||||||||||
| 23 | C27.12 Fabbricazione di apparecchi per la distribuzione e il controllo |
2 | - | 5 | 2 | ||||||||||||||||||||||||
| dell'elettricità 24 C27.32 Fabbricazione di altri fili e cavi elettronici ed elettrici |
14 | - | 19 | 14 | |||||||||||||||||||||||||
| 25 C27.33 Produzione di dispositivi di cablaggio |
1 | - | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||||||
| 26 | C27.40 Fabbricazione di apparecchiature per l'illuminazione |
5 | - | 9 | 5 | ||||||||||||||||||||||||
| elettrica 27 C27.51 Fabbricazione di apparecchi |
5 | - | 31 | 5 | |||||||||||||||||||||||||
| elettrici per uso domestico 28 C27.90 Fabbricazione di altre |
1 | - | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||||||
| apparecchiature elettriche 29 C28.22 Fabbricazione di apparecchi di sollevamento e movimentazione |
- | - | 3 | - | |||||||||||||||||||||||||
| 30 | C28.25 Fabbricazione di apparecchiature di raffreddamento e |
1 | - | 2 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| ventilazione per uso non domestico 31 C28.29 Fabbricazione di altre |
1 | - | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||||||
| macchine di impiego generale n.c.a. 32 C28.49 Fabbricazione di altre |
1 | - | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||||||
| macchine utensili 33 C28.92 Fabbricazione di macchine per l'estrazione mineraria e costruzione |
- | - | 1 | - | |||||||||||||||||||||||||
| 34 C28.99 Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali n.c.a. |
1 | - | 3 | 1 | |||||||||||||||||||||||||
| 35 C29.10 Fabbricazione di veicoli a motore |
217 | - | 554 | 217 | |||||||||||||||||||||||||
| 36 C30.11 Costruzione di navi e strutture galleggianti |
37 | - | 353 | 37 |
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) PMI e altre |
climatici (CCA) | Adattamento ai cambiamenti | Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + | CE + PPC + BIO) | EU Ta |
|||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| NFRD)* | Imprese non finanziarie (soggette a |
imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
NFRD)* | Imprese non finanziarie (soggette a |
imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
PMI e altre | Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
xo no my |
|||||||||
| (lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
||||||||||
| Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (codice e marchio) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
| 37 C30.12 Costruzione di imbarcazioni da | - | - | 39 | - | ||||||||||||||||||||||||
| diporto e sportive 38 C30.20 Fabbricazione di locomotive e |
||||||||||||||||||||||||||||
| materiale rotabile ferroviario | 27 | - | 30 | 27 | ||||||||||||||||||||||||
| 39 C30.91 Fabbricazione di motocicli 40 D35.11 Produzione di energia elettrica |
3 467 |
- - |
19 565 |
3 467 |
||||||||||||||||||||||||
| 41 D35.12 Trasmissione di energia | 366 | - | 371 | 366 | ||||||||||||||||||||||||
| elettrica 42 D35.13 Distribuzione di energia elettrica |
701 | - | 990 | 701 | ||||||||||||||||||||||||
| 43 D35.21 Produzione di gas | 20 | - | 32 | 20 | ||||||||||||||||||||||||
| 44 D35.22 Distribuzione di combustibili | 19 | - | 21 | 19 | ||||||||||||||||||||||||
| gassosi tramite condotte 45 D35.30 Fornitura di vapore e aria condizionata |
2 | - | 2 | 2 | ||||||||||||||||||||||||
| 46 E36.00 Raccolta, trattamento e fornitura dell'acqua |
119 | - | 140 | 119 | ||||||||||||||||||||||||
| 47 E38.11 Raccolta di rifiuti non pericolosi | 2 | - | 2 | 2 | ||||||||||||||||||||||||
| 48 E38.21 Trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi |
9 | - | 14 | 9 | ||||||||||||||||||||||||
| 49 E38.32 Recupero dei materiali selezionati |
1 | - | 2 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 50 F41.10 Sviluppo di progetti edilizi 51 F41.20 Costruzione di edifici |
- - |
- - |
1 2 |
- - |
||||||||||||||||||||||||
| residenziali e non residenziali 52 F42.11 Costruzione di strade e |
80 | - | 122 | 80 | ||||||||||||||||||||||||
| autostrade 53 F42.12 Costruzione di ferrovie e metropolitane |
40 | - | 47 | 40 | ||||||||||||||||||||||||
| 54 F42.13 Costruzione di ponti e tunnel | 16 | - | 58 | 16 | ||||||||||||||||||||||||
| 55 F42.21 Costruzione di progetti di utilità per fluidi |
2 | - | 6 | 2 | ||||||||||||||||||||||||
| 56 F43.21 Installazione elettrica F43.22 Installazione di impianti 57 idraulici, di riscaldamento e di condizionamento |
5 3 |
- - |
6 5 |
5 3 |
||||||||||||||||||||||||
| 58 F43.99 Altre attività di costruzione specializzate n.c.a. |
1 | - | 2 | 1 |

| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + | CE + PPC + BIO) | |||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| NFRD)* | Imprese non finanziarie (soggette a |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)* |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
NFRD | PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
NFRD) | Imprese non finanziarie (soggette a |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD) |
PMI e altre imprese non finanziarie non soggette a NFRD |
||||||||||||
| (lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
(lordo) | Valore contabile |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
Valore contabile (lordo) |
||||||||||||
| Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (codice e marchio) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCA) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (WTR) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CE) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (PPC) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (BIO) | in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
in milioni di EUR | Di cui ecosostenibile (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
| 59 H49.10 Trasporto ferroviario di | - | - | 189 | - | ||||||||||||||||||||||||
| passeggeri interurbano 60 H49.20 Trasporto ferroviario di merci |
21 | - | 127 | 21 | ||||||||||||||||||||||||
| 61 H49.31 Trasporto terrestre urbano ed extraurbano di passeggeri |
- | - | 102 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 62 H49.39 Altri trasporti terrestri di | 25 | - | 25 | 25 | ||||||||||||||||||||||||
| passeggeri n.c.a. 63 H49.41 Trasporto merci su strada |
1 | - | 2 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 64 H49.50 Trasporto tramite conduttura | 225 | - | 490 | 225 | ||||||||||||||||||||||||
| 65 H52.21 Attività di servizi connessi ai trasporti terrestri |
5 | 31 | 92 | 36 | ||||||||||||||||||||||||
| 66 H53.10 Attività postali con obbligo di | 18 | - | 32 | 18 | ||||||||||||||||||||||||
| servizio universale 67 J61.10 Attività di telecomunicazione |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| via cavo 68 J61.20 Attività di telecomunicazione |
||||||||||||||||||||||||||||
| senza fili | - | - | 2 | - | ||||||||||||||||||||||||
| 69 J61.90 Altre attività di telecomunicazione |
1 | - | 30 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 70 J62.01 Attività di programmazione informatica |
3 | 14 | 45 | 17 | ||||||||||||||||||||||||
| 71 J62.02 Attività di consulenza informatica |
1 | - | 18 | 1 | ||||||||||||||||||||||||
| 72 J62.09 Altre attività di servizi informatici | 7 | 7 | 18 | 14 | ||||||||||||||||||||||||
| e di tecnologia dell'informazione 73 J63.11 Elaborazione dati, hosting e |
||||||||||||||||||||||||||||
| attività correlate 74 L68.20 Affitto e gestione di beni |
- | - | 4 | - | ||||||||||||||||||||||||
| immobili propri o in leasing | 22 | 3 | 172 | 25 | ||||||||||||||||||||||||
| 75 M71.12 Attività di ingegneria e consulenza tecnica connessa |
34 | - | 53 | 34 | ||||||||||||||||||||||||
| 76 N77.11 Noleggio e leasing di autovetture e veicoli leggeri a motore |
6 | - | 155 | 6 | ||||||||||||||||||||||||
| N77.39 Noleggio e leasing di mac 77 chinari, attrezzature e beni materiali n.c.a. |
- | - | 1 | - | ||||||||||||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici Adattamento ai cambiamenti Acque e risorse marine Biodiversità ed ecosistemi TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + Economia circolare (CE) Inquinamento (PPC) (CCM) climatici (CCA) (WTR) (BIO) PPC + BIO) Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi coperti Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi coperti coperti che finanziano che finanziano settori pertinenti coperti che finanziano settori coperti che finanziano settori coperti che finanziano settori coperti che finanziano settori che finanziano settori pertinenti settori pertinenti per la per la tassonomia (ammissibili alla pertinenti per la tassonomia pertinenti per la tassonomia pertinenti per la tassonomia pertinenti per la tassonomia per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) tassonomia) tassonomia) Quota del totale degli Quota del totale degli Quota del totale degli Quota del totale degli Quota del totale degli Quota del totale degli attivi attivi coperti che attivi coperti che attivi coperti che attivi coperti che attivi coperti che Quota del totale degli attivi % (a fronte del totale degli attivi coperti che finanziano settori finanziano settori finanziano settori finanziano settori finanziano settori finanziano settori coperti che finanziano settori coperti al denominatore) pertinenti per la tassonomia pertinenti per la pertinenti per la pertinenti per la pertinenti per la pertinenti per la pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) tassonomia (allineati tassonomia (allineati tassonomia (allineati tassonomia (allineati tassonomia (allineati (allineati alla tassonomia) alla tassonomia) alla tassonomia) alla tassonomia) alla tassonomia) alla tassonomia) Di cui di transizione Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui abilitante Di cui abilitante Di cui abilitante Di cui abilitante Di cui abilitante Di cui abilitante proventi proventi proventi proventi proventi proventi proventi GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappre sentativi di capitale non 1 23,60 2,65 1,76 0,05 0,40 - 0,00 - 0,00 26,84 2,65 1,76 posseduti per la negozi azione ammissibili per il calcolo del GAR 0,06 - 0,00 0,02 0,00 - - 1,39 0,06 - 2 Imprese finanziarie 3 Enti creditizi - - - - - - - 0,59 - - 4 Prestiti e anticipi - - - - - - - 0,37 - - 5 Titoli di debito, compresi - - - - - - - 0,22 - - UoP 6 Strumenti rappresentativi - - - - - 0,00 - di capitale 7 Altre Imprese finanziarie 0,06 - 0,00 0,02 0,00 - - 0,80 0,06 - 8 di cui imprese di investi 0,00 - 0,00 0,00 - - - 0,01 0,00 - mento 9 Prestiti e anticipi 0,00 - 0,00 0,00 - - - 0,01 0,00 - 10 Titoli di debito, compresi - - - - - - - - - - UoP 11 Strumenti rappresentativi - - - - - - - di capitale 12 di cui società di gestione 0,00 - - - - - - 0,01 0,00 - 13 Prestiti e anticipi 0,00 - - - - - - 0,01 0,00 - 14 Titoli di debito, compresi - - - - - - - - - - UoP |
2023 | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quota del totale degli attivi coperti | ||||||||||||||||||
| Di cui abilitante | Di cui di transizione | |||||||||||||||||
| 0,40 32,56 | 0,05 | |||||||||||||||||
| 0,02 6,00 |
0,00 | |||||||||||||||||
| - - 2,24 |
||||||||||||||||||
| - - 1,41 |
||||||||||||||||||
| - - 0,83 |
||||||||||||||||||
| - - 0,00 |
||||||||||||||||||
| 0,02 3,76 |
0,00 | |||||||||||||||||
| 0,00 0,01 |
0,00 | |||||||||||||||||
| 0,00 0,00 |
0,00 | |||||||||||||||||
| - - - |
||||||||||||||||||
| - - 0,00 |
||||||||||||||||||
| - - 0,04 |
||||||||||||||||||
| - - 0,01 |
||||||||||||||||||
| - - - |
||||||||||||||||||
| 15 Strumenti rappresentativi - - - - - 0,00 - di capitale |
- - 0,03 |

| 2023 Mitigazione dei cambiamenti climatici Adattamento ai cambiamenti Acque e risorse marine Economia circolare (CE) Inquinamento (PPC) (CCM) climatici (CCA) (WTR) |
||||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | PPC + BIO) | ||||||||||||||||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla |
|||||||||||||||||||||||
| % (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti | ||||||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | |||||||||||||||
| 16 di cui imprese di assicu razione |
0,00 | - | 0,00 | - | - | - | - | 0,38 | 0,00 | - | 0,00 | - | 1,01 | |||||||||||||||||
| 17 Prestiti e anticipi | 0,00 | - | 0,00 | - | - | - | - | 0,04 | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,09 | |||||||||||||||||
| 18 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | 0,03 | - | - | - | - | 0,07 | |||||||||||||||||
| 19 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | 0,31 | - | - | - | 0,85 | ||||||||||||||||||||
| 20 Imprese non finanziarie | 0,83 | 0,00 | 0,05 | 0,38 | 0,00 | - | 0,00 | 1,85 | 0,83 | 0,00 | 0,05 | 0,38 | 4,28 | |||||||||||||||||
| 21 Prestiti e anticipi | 0,78 | 0,00 | 0,04 | 0,35 | 0,00 | - | 0,00 | 1,69 | 0,78 | 0,00 | 0,04 | 0,35 | 3,81 | |||||||||||||||||
| 22 Titoli di debito, compresi UoP |
0,04 | 0,00 | 0,01 | 0,02 | 0,00 | - | 0,00 | 0,12 | 0,04 | 0,00 | 0,01 | 0,02 | 0,41 | |||||||||||||||||
| 23 Strumenti rappresentativi di capitale |
0,01 | - | 0,00 | - | - | 0,03 | 0,01 | - | 0,00 | 0,06 | ||||||||||||||||||||
| 24 Famiglie | 23,60 | 1,76 | 1,76 | - | - | - | - | - | - | 23,60 | 1,76 | 1,76 | - | - 22,26 | ||||||||||||||||
| 25 di cui prestiti garantiti da immobili residenziali |
23,56 | 1,76 | 1,76 | - | - | - | - | - | - | 23,56 | 1,76 | 1,76 | - | - 16,63 | ||||||||||||||||
| 26 di cui prestiti per la ristrut turazione di edifici |
0,03 | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,03 | - | - | - | - | 0,02 | |||||||||||||||
| 27 di cui prestiti per veicoli a motore |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,02 | |||||||||||||||||||
| 28 Finanziamento delle amministrazioni locali |
0,00 | - | - | - | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - | - | 0,02 | ||||||||||||||||
| 29 Finanziamento dell'edilizia | 0,00 | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - | - | 0,00 | |||||||||||||||
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,02 | ||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute medi ante prese di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,06 | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,06 | - | - | - | - | 0,04 | ||||||||||||||
| 32 Totale attivi GAR | 23,66 | 2,65 | 1,76 | 0,05 | 0,40 | 0,00 | 0,00 | - | 0,00 | 26,90 | 2,65 | 1,76 | 0,05 | 0,40 70,56 | ||||||||||||||||

| 2023 | ||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
climatici (CCA) | Adattamento ai cambiamenti | (WTR) | Acque e risorse marine | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | (BIO) | Biodiversità ed ecosistemi | PPC + BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | ||||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla |
|||||||||||||||||||
| % (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti | ||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | |||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore |
||||||||||||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappre sentativi di capitale non posseduti per la negozi azione ammissibili per il calcolo del GAR |
23,60 3,31 1,77 0,05 0,84 | - 0,01 | - | - | 27,45 3,32 1,77 0,05 0,84 32,56 | ||||||||||||||||||||
| 2 Imprese finanziarie | 0,18 | - 0,00 0,13 | 0,00 | - | - | 1,28 0,18 | - 0,00 0,13 6,00 | |||||||||||||||||||
| 3 Enti creditizi | 0,00 | - | - 0,00 | - | - | - | 0,40 0,00 | - | - 0,00 2,24 | |||||||||||||||||
| 4 Prestiti e anticipi | 0,00 | - | - 0,00 | - | - | - | 0,26 0,00 | - | - 0,00 1,41 | |||||||||||||||||
| 5 Titoli di debito, compresi UoP |
0,00 | - | - 0,00 | - | - | - | 0,14 0,00 | - | - 0,00 0,83 | |||||||||||||||||
| 6 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - 0,00 | |||||||||||||||||
| 7 Altre Imprese finanziarie | 0,18 | - 0,00 0,13 | 0,00 | - | - | 0,87 0,18 | - 0,00 0,13 3,76 | |||||||||||||||||||
| 8 di cui imprese di investi mento |
0,00 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,01 0,00 | - 0,00 0,00 0,01 | |||||||||||||||||||
| 9 Prestiti e anticipi | 0,00 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,01 0,00 | - 0,00 0,00 0,00 | |||||||||||||||||||
| 10 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||
| 11 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - 0,00 | |||||||||||||||||
| 12 di cui società di gestione | 0,01 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,01 0,01 | - 0,00 0,00 0,04 | |||||||||||||||||||
| 13 Prestiti e anticipi | 0,01 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,01 0,01 | - 0,00 0,00 0,01 | |||||||||||||||||||
| 14 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||
| 15 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - 0,03 |

| 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
climatici (CCA) | Adattamento ai cambiamenti | Acque e risorse marine (WTR) |
Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | (BIO) | Biodiversità ed ecosistemi | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | PPC + BIO) | |||||||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla |
||||||||||||||||||||
| % (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli tassonomia (allineati |
attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti | |||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | |||||||||||||
| 16 di cui imprese di assicu razione |
0,00 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,36 0,00 | - 0,00 0,00 1,01 | |||||||||||||||||||||
| 17 Prestiti e anticipi | 0,00 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,03 0,00 | - 0,00 0,00 0,09 | |||||||||||||||||||||
| 18 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | 0,02 | - | - | - | - 0,07 | ||||||||||||||||
| 19 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | 0,31 | - | - | - 0,85 | |||||||||||||||||||
| 20 Imprese non finanziarie | 1,37 0,01 0,05 0,71 | 0,01 | - 0,00 | 2,58 1,38 0,01 0,05 0,71 4,28 | ||||||||||||||||||||||||
| 21 Prestiti e anticipi | 1,30 0,00 0,04 0,68 | 0,01 | - 0,00 | 2,38 1,31 0,00 0,04 0,68 3,81 | ||||||||||||||||||||||||
| 22 Titoli di debito, compresi UoP |
0,06 0,00 0,01 0,03 | 0,00 | - 0,00 | 0,17 0,06 0,00 0,01 0,03 0,41 | ||||||||||||||||||||||||
| 23 Strumenti rappresentativi di capitale |
0,01 | - 0,00 | - | - | 0,03 0,01 | - 0,00 0,06 | ||||||||||||||||||||||
| 24 Famiglie | 23,60 1,76 1,76 | - | - | - | - | - | - | 23,60 1,76 1,76 | - | - 22,26 | ||||||||||||||||||
| 25 di cui prestiti garantiti da immobili residenziali |
23,56 1,76 1,76 | - | - | - | - | - | - | 23,56 1,76 1,76 | - | - 16,63 | ||||||||||||||||||
| 26 di cui prestiti per la ristrut turazione di edifici |
0,03 | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,03 | - | - | - | - 0,02 | ||||||||||||||
| 27 di cui prestiti per veicoli a motore |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - 0,02 | ||||||||||||||||||
| 28 Finanziamento delle amministrazioni locali |
0,00 | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - | - 0,02 | ||||||||||||||
| 29 Finanziamento dell'edilizia | 0,00 | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - | - 0,00 | ||||||||||||||
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - 0,02 | |||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute medi ante prese di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,06 | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,06 | - | - | - | - 0,04 | |||||||||||||
| 32 Totale attivi GAR | 23,66 3,31 1,77 0,05 0,84 | - 0,01 | - 0,00 | 27,51 3,32 1,77 0,05 0,84 70,56 | ||||||||||||||||||||||||
| 2023 | ||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
climatici (CCA) | Adattamento ai cambiamenti | (WTR) | Acque e risorse marine | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
PPC + BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | |||||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla |
|||||||||||||||||||
| % (a fronte del flusso di attivi totali ammissibili) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi nuovi coperti | ||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | |||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore |
||||||||||||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappre sentativi di capitale non posseduti per la negozi azione ammissibili per il calcolo del GAR |
2,09 0,67 0,18 0,02 0,18 | - 0,00 | - 0,00 | 3,79 0,67 0,18 0,02 0,18 8,50 | |||||||||||||||||||||
| 2 Imprese finanziarie | 0,04 | - 0,00 0,01 | - | - | - | 0,80 0,04 | - 0,00 0,01 3,99 | |||||||||||||||||||
| 3 Enti creditizi | - | - | - | - | - | - | - | 0,51 | - | - | - | - 1,80 | ||||||||||||||
| 4 Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | 0,34 | - | - | - | - 1,25 | ||||||||||||||
| 5 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | 0,17 | - | - | - | - 0,54 | ||||||||||||||
| 6 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - 0,00 | |||||||||||||||||
| 7 Altre imprese finanziarie | 0,04 | - 0,00 0,01 | - | - | - | 0,29 0,04 | - 0,00 0,01 2,19 | |||||||||||||||||||
| 8 di cui imprese di investi mento |
0,00 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,00 0,00 | - 0,00 0,00 0,00 | |||||||||||||||||||
| 9 Prestiti e anticipi | 0,00 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,00 0,00 | - 0,00 0,00 0,00 | |||||||||||||||||||
| 10 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||
| 11 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||
| 12 di cui società di gestione | - | - | - | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - | - 0,00 | ||||||||||||||
| 13 Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - | - 0,00 | ||||||||||||||
| 14 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||
| 15 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||
| 16 di cui imprese di assicu razione |
- | - | - | - | - | - | - | 0,02 | - | - | - | - 0,02 |

| Mitigazione dei cambiamenti climatici Adattamento ai cambiamenti Acque e risorse marine Biodiversità ed ecosistemi TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + Economia circolare (CE) Inquinamento (PPC) (CCM) climatici (CCA) (WTR) (BIO) PPC + BIO) Quota del totale degli attivi coperti Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti coperti che finanziano settori coperti che finanziano settori coperti che finanziano settori coperti che finanziano settori coperti che finanziano settori che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla pertinenti per la tassonomia pertinenti per la tassonomia pertinenti per la tassonomia pertinenti per la tassonomia pertinenti per la tassonomia per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) tassonomia) Quota del totale degli Quota del totale degli Quota del totale degli Quota del totale degli Quota del totale degli Quota del totale degli attivi attivi coperti che attivi coperti che attivi coperti che attivi coperti che attivi coperti che Quota del totale degli attivi % (a fronte del flusso di attivi coperti che finanziano settori finanziano settori finanziano settori finanziano settori finanziano settori finanziano settori coperti che finanziano settori totali ammissibili) pertinenti per la tassonomia pertinenti per la pertinenti per la pertinenti per la pertinenti per la pertinenti per la pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) tassonomia (allineati tassonomia (allineati tassonomia (allineati tassonomia (allineati tassonomia (allineati (allineati alla tassonomia) alla tassonomia) alla tassonomia) alla tassonomia) alla tassonomia) alla tassonomia) Di cui di transizione Di cui di transizione Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui impiego dei Di cui abilitante Di cui abilitante Di cui abilitante Di cui abilitante Di cui abilitante Di cui abilitante proventi proventi proventi proventi proventi proventi proventi 17 Prestiti e anticipi - - - - - - - 0,02 - - - 18 Titoli di debito, compresi - - - - - - - - - - - UoP 19 Strumenti rappresentativi - - - - - - - - di capitale 20 Imprese non finanziarie 0,45 0,00 0,02 0,17 0,00 - 0,00 0,90 0,45 0,00 0,02 0,17 1,92 21 Prestiti e anticipi 0,45 0,00 0,02 0,16 0,00 - 0,00 0,87 0,45 0,00 0,02 0,16 1,77 22 Titoli di debito, compresi 0,01 - 0,00 0,00 0,00 - 0,00 0,02 0,01 - 0,00 0,00 0,14 UoP 23 Strumenti rappresentativi 0,01 - 0,00 - - 0,01 0,01 di capitale 2,09 0,18 0,18 - - - - - - 2,09 0,18 0,18 - 24 Famiglie 25 di cui prestiti garantiti da 2,08 0,18 0,18 - - - - - - 2,08 0,18 0,18 - immobili residenziali 26 di cui prestiti per la ristrut 0,01 - - - - - - - - 0,01 - - - turazione di edifici 27 di cui prestiti per veicoli a - - - - - - - - - motore 28 Finanziamento delle am - - - - - - - - - - - - - ministrazioni locali 29 Finanziamento dell'edilizia - - - - - - - - - - - - - Finanziamento di altre 30 pubbliche amministrazioni - - - - - - - - - - - - - locali Garanzie ottenute medi |
2023 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quota del totale degli attivi nuovi coperti | |||||||||||||||||
| Di cui abilitante | |||||||||||||||||
| - 0,02 | |||||||||||||||||
| - | - | ||||||||||||||||
| - | - | ||||||||||||||||
| - 0,00 0,02 | |||||||||||||||||
| - 2,59 | |||||||||||||||||
| - 1,47 | |||||||||||||||||
| - 0,01 | |||||||||||||||||
| - 0,01 | |||||||||||||||||
| - 0,00 | |||||||||||||||||
| - | - | ||||||||||||||||
| - 0,00 | |||||||||||||||||
| ante presa di possesso: - - - - - - - - - - - - - 31 immobili residenziali e non residenziali |
- | - | |||||||||||||||
| 32 Totale attivi GAR 2,09 0,67 0,18 0,02 0,18 - 0,00 - 0,00 3,79 0,67 0,18 0,02 0,18 70,56 |
| 2023 | |||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti | climatici (CCA) | (WTR) | Acque e risorse marine | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
PPC + BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | ||||||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla |
||||||||||||||||||||
| % (a fronte del flusso di attivi totali ammissibili) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi nuovi coperti | |||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | ||||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore |
|||||||||||||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappre sentativi di capitale non posseduti per la negozi azione ammissibili per il calcolo del GAR |
2,09 1,07 0,18 0,03 0,51 0,00 0,00 | - 0,00 | 4,06 1,07 0,18 0,03 0,51 8,50 | |||||||||||||||||||||||
| 2 Imprese finanziarie | 0,12 | - 0,00 0,10 | - | - | - | 0,68 0,12 | - 0,00 0,10 3,99 | ||||||||||||||||||||
| 3 Enti creditizi | 0,00 | - | - 0,00 | - | - | - | 0,34 0,00 | - | - 0,00 1,80 | ||||||||||||||||||
| 4 Prestiti e anticipi | 0,00 | - | - 0,00 | - | - | - | 0,23 0,00 | - | - 0,00 1,25 | ||||||||||||||||||
| 5 Titoli di debito, compresi UoP |
0,00 | - | - 0,00 | - | - | - | 0,11 0,00 | - | - 0,00 0,54 | ||||||||||||||||||
| 6 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - 0,00 | ||||||||||||||||||
| 7 Altre imprese finanziarie | 0,11 | - 0,00 0,10 | - | - | - | 0,34 0,11 | - 0,00 0,10 2,19 | ||||||||||||||||||||
| 8 di cui imprese di investi mento |
0,00 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,00 0,00 | - 0,00 0,00 0,00 | ||||||||||||||||||||
| 9 Prestiti e anticipi | 0,00 | - 0,00 0,00 | - | - | - | 0,00 0,00 | - 0,00 0,00 0,00 | ||||||||||||||||||||
| 10 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||
| 11 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 12 di cui società di gestione | 0,00 | - | - | - | - | - | - | 0,00 0,00 | - | - | - 0,00 | ||||||||||||||||
| 13 Prestiti e anticipi | 0,00 | - | - | - | - | - | - | 0,00 0,00 | - | - | - 0,00 | ||||||||||||||||
| 14 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||
| 15 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||||
| 16 di cui imprese di assicu razione |
- | - | - | - | - | - | - | 0,00 | - | - | - | - 0,02 |

| 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) |
Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | PPC + BIO) | |||||||||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla |
tassonomia) | |||||||||||||||||||||
| % (a fronte del flusso di attivi totali ammissibili) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi nuovi coperti | ||||||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui di transizione | Di cui abilitante | |||||||||||||
| 17 Prestiti e anticipi | - | - | - - |
- | - | - | 0,00 | - | - | - | - 0,02 | |||||||||||||||||
| 18 Titoli di debito, compresi UoP |
- | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||||
| 19 Strumenti rappresentativi di capitale |
- | - - |
- | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||||||||
| 20 Imprese non finanziarie | 0,77 0,00 0,03 0,41 | 0,00 | - 0,00 | 1,29 0,77 0,00 0,03 0,41 1,92 | ||||||||||||||||||||||||
| 21 Prestiti e anticipi | 0,74 0,00 0,03 0,40 | 0,00 | - 0,00 | 1,24 0,74 0,00 0,03 0,40 1,77 | ||||||||||||||||||||||||
| 22 Titoli di debito, compresi UoP |
0,02 | - 0,00 0,01 | 0,00 | - 0,00 | 0,04 0,02 | - 0,00 0,01 0,14 | ||||||||||||||||||||||
| 23 Strumenti rappresentativi di capitale |
0,01 | - 0,00 | - | - | 0,01 0,01 | - 0,00 0,02 | ||||||||||||||||||||||
| 24 Famiglie | 2,09 0,18 0,18 | - - |
- | - | - | - | 2,09 0,18 0,18 | - | - 2,58 | |||||||||||||||||||
| 25 di cui prestiti garantiti da immobili residenziali |
2,08 0,18 0,18 | - - |
- | - | - | - | 2,08 0,18 0,18 | - | - 1,47 | |||||||||||||||||||
| 26 di cui prestiti per la ristrut turazione di edifici |
0,01 | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,01 | - | - | - | - 0,01 | ||||||||||||||
| 27 di cui prestiti per veicoli a motore |
- | - | - | - - |
- | - | - | - | - 0,01 | |||||||||||||||||||
| 28 Finanziamento delle am ministrazioni locali |
- | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - 0,00 | |||||||||||||||
| 29 Finanziamento dell'edilizia | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||||||
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali |
- | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - 0,00 | ||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute medi ante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||||
| 32 Totale attivi GAR | 2,09 1,07 0,18 0,03 0,51 0,00 0,00 | - 0,00 | 4,06 1,07 0,18 0,03 0,51 70,56 | |||||||||||||||||||||||||

| 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) |
Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
|
| Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
|
| % (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
| Di cui impiego dei Di cui abilitante transizione Di cui di proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante transizione Di cui di proventi |
|
| 1 Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie) |
4,78 - 0,33 2,00 |
0,00 - 0,00 |
9,04 4,78 - 0,33 2,00 |
||||
| 2 Attività finanziarie gestite (KPI rel ativo alle attività finanziarie gestite) |
2,65 - 0,05 1,03 |
0,12 - 0,07 |
7,34 2,77 - 0,05 1,09 |

| 2023 | |||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici | (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine | (WTR) | Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
PPC + BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + | ||||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla |
tassonomia)* | Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi (ammissibili alla tassonomia) |
coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla |
||||||||||||||||
| % (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la alla tassonomia) |
Quota del totale degli tassonomia (allineati |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
|||||||||||||||||
| Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
Di cui abilitante | Di cui impiego dei proventi |
transizione Di cui di |
Di cui abilitante | ||||||||||
| 1 Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie) |
0,38 | - | 0,15 | 0,23 | 0,00 | - 0,00 |
1,27 | 0,38 | - | 0,15 | 0,23 | ||||||||||||||
| 2 Attività finanziarie gestite (KPI rel ativo alle attività finanziarie gestite) |
0,40 | - | 0,01 | 0,18 | 0,01 | - 0,01 |
1,66 | 0,41 | - | 0,01 | 0,19 |
| 2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mitigazione dei cambiamenti climatici Adattamento ai cambiamenti (CCM) climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) |
Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* |
Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)* (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
|||||||
| % (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
||||
| Di cui impiego dei Di cui abilitante transizione Di cui di proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante proventi |
Di cui impiego dei Di cui abilitante transizione Di cui di proventi |
|||||
| 1 Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie) |
0,72 - 0,19 0,43 |
0,00 - 0,00 |
1,60 0,72 - 0,19 0,43 |
||||||||
| 2 Attività finanziarie gestite (KPI rel ativo alle attività finanziarie gestite) |
0,79 - 0,01 0,32 |
0,04 - 0,03 |
2,25 0,82 - 0,01 0,34 |

| Riga | Attività legate all'energia nucleare | |
|---|---|---|
| 1. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile |
No |
| 2. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrog eno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili. |
Sì |
| 3. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza |
Sì |
| Attività legate ai gas fossili | ||
| 4. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili |
Sì |
| 5. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| 6. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
6 | 0,00 | 6 | 0,00 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | 0 | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
14.945 | 2,65 | 14.927 | 2,65 | 18 | 0,00 |
| 8. | KPI applicabile totale | 14.952 | 2,65 | 14.934 | 2,65 | 18 | 0,00 |
* Gli importi dei Template Annex XII sono espressi in milioni di euro

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 | 1 | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
10 | 0,00 | 10 | 0,00 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
18.724 | 3,32 | 18.647 | 3,31 | 78 | 0,01 |
| 8. | KPI applicabile totale | 18.736 | 3,32 | 18.658 | 3,31 | 78 | 0,01 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
6 | 0,04 | 6 | 0,04 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | 0 | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
14.945 | 99,96 | 14.927 | 99,84 | 18 | 0,12 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
14.952 | 100 | 14.934 | 99,88 | 18 | 0,12 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
1 | 0,01 | 1 | 0,01 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
10 | 0,05 | 10 | 0,05 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
18.724 | 99,94 | 18.647 | 99,53 | 78 | 0,41 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
18.736 | 100 | 18.658 | 99,59 | 78 | 0,41 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
48 | 0,01 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
5 | 0,00 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
5 | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
136.700 | 24,24 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
136.758 | 24,25 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
42 | 0,01 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
8 | 0,00 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
136.422 | 24,19 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
136.473 | 24,20 |
| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
2 | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
412.322 | 73,10 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
412.324 | 73,10 |

| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
9 | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
2 | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
408.814 | 72,48 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
408.825 | 72,48 |
| Riga | Attività legate all'energia nucleare | |
|---|---|---|
| 1. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile |
No |
| 2. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrog eno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili. |
Sì |
| 3. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza |
Sì |
| Attività legate ai gas fossili | ||
| 4. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| 5. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| 6. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
4 | 0,00 | 4 | 0,00 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
3.803 | 0,67 | 3.800 | 0,67 | 3 | 0,00 |
| 8. | KPI applicabile totale | 3.807 | 0,67 | 3.804 | 0,67 | 3 | 0,00 |
* Gli importi dei Template Annex XII sono espressi in milioni di euro

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 | 1 | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
7 | 0,00 | 7 | 0,00 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
6.005 | 1,06 | 5.994 | 1,06 | 11 | 0,00 |
| 8. | KPI applicabile totale | 6.012 | 1,07 | 6.001 | 1,07 | 11 | 0,00 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
4 | 0,10 | 4 | 0,10 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
3.803 | 99,90 | 3.800 | 99,81 | 3 | 0,08 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
3.807 | 100 | 3.804 | 99,92 | 3 | 0,08 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
1 | 0,01 | 1 | 0,01 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
7 | 0,11 | 7 | 0,11 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
6.005 | 99,88 | 5.994 | 99,69 | 11 | 0,19 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
6.012 | 100 | 6.001 | 99,81 | 11 | 0,19 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
13 | 0,00 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
3 | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
17.588 | 3,12 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
17.605 | 3,12 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
9 | 0,00 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
2 | 0,00 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
16.878 | 2,99 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
16.888 | 2,99 |
| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
542.621 | 96,20 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
542.622 | 96,20 |

| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
6 | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
541.126 | 95,94 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
541.133 | 95,94 |

| Riga | Attività legate all'energia nucleare | |
|---|---|---|
| 1. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile |
No |
| 2. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrog eno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili. |
Sì |
| 3. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza |
Sì |
| Attività legate ai gas fossili | ||
| 4. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| 5. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| 6. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | 0 | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
101 | 0,04 | 100 | 0,04 | 1 | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
2 | 0,00 | 2 | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 | 1 | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
3.462 | 1,35 | 3.355 | 1,31 | 107 | 0,04 |
| 8. | KPI applicabile totale | 3.566 | 1,39 | 3.458 | 1,35 | 108 | 0,04 |
* Gli importi dei Template Annex XII sono espressi in milioni di euro

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
16 | 0,01 | 16 | 0,01 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
131 | 0,05 | 130 | 0,05 | 1 | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
2 | 0,00 | 2 | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 | 1 | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
6.947 | 2,71 | 6.634 | 2,59 | 313 | 0,12 |
| 8. | KPI applicabile totale | 7.096 | 2,77 | 6.782 | 2,65 | 314 | 0,12 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
0 | 0,01 | 0 | 0,01 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
101 | 2,82 | 100 | 2,79 | 1 | 0,03 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
2 | 0,06 | 2 | 0,06 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
1 | 0,02 | 1 | 0,02 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
3.462 | 97,08 | 3.355 | 94,08 | 107 | 3,01 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
3.566 | 100 | 3.458 | 96,97 | 108 | 3,03 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
16 | 0,22 | 16 | 0,22 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
131 | 1,85 | 130 | 1,83 | 1 | 0,01 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
2 | 0,02 | 2 | 0,02 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
1 | 0,02 | 1 | 0,02 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
6.947 | 97,89 | 6.634 | 93,48 | 313 | 4,41 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
7.096 | 100 | 6.782 | 95,58 | 314 | 4,42 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
4 | 0,00 | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
394 | 0,15 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
577 | 0,22 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
38 | 0,01 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
9.250 | 3,61 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
10.263 | 4,00 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
4 | 0,00 | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
260 | 0,10 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
412 | 0,16 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
3 | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
11.047 | 4,31 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
11.727 | 4,58 |
| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
56 | 0,02 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
242.422 | 94,58 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
242.481 | 94,60 |

| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
115 | 0,04 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
42 | 0,02 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
7 | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
237.322 | 92,59 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
237.486 | 92,66 |
| Riga | Attività legate all'energia nucleare | |||
|---|---|---|---|---|
| 1. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile |
No | ||
| 2. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrog eno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili. |
Sì | ||
| 3. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza |
Sì | ||
| Attività legate ai gas fossili | ||||
| 4. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
Sì | ||
| 5. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
Sì | ||
| 6. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | 0 | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
22 | 0,01 | 21 | 0,01 | 1 | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | 0 | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | 0 | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
1.038 | 0,40 | 1.008 | 0,39 | 29 | 0,01 |
| 8. | KPI applicabile totale | 1.060 | 0,41 | 1.029 | 0,40 | 30 | 0,01 |
* Gli importi dei Template Annex XII sono espressi in milioni di euro

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
4 | 0,00 | 4 | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
32 | 0,01 | 32 | 0,01 | 1 | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | 0 | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | 0 | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
2.071 | 0,81 | 1.977 | 0,77 | 94 | 0,04 |
| 8. | KPI applicabile totale | 2.108 | 0,82 | 2.013 | 0,79 | 95 | 0,04 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | 0 | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
22 | 2,04 | 21 | 1,95 | 1 | 0,09 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
0 | 0,02 | 0 | 0,02 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
0 | 0,01 | 0 | 0,01 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
1.038 | 97,92 | 1.008 | 95,15 | 29 | 2,78 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
1.060 | 100,00 | 1.029 | 97,14 | 30 | 2,86 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
4 | 0,18 | 4 | 0,18 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
32 | 1,54 | 32 | 1,50 | 1 | 0,04 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
0 | 0,01 | 0 | 0,01 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
0 | 0,01 | 0 | 0,01 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
2.071 | 98,26 | 1.977 | 93,79 | 94 | 4,46 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
2.108 | 100,00 | 2.013 | 95,49 | 95 | 4,51 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
77 | 0,03 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
82 | 0,03 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
17 | 0,01 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
3.184 | 1,24 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
49 | 0,02 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
61 | 0,02 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
3.537 | 1,38 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
3.648 | 1,42 |
| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
16 | 0,01 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
252.050 | 98,34 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
252.066 | 98,34 |

| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
28 | 0,01 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
11 | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
1 | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
250.513 | 97,74 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
250.553 | 97,75 |

| Riga | Attività legate all'energia nucleare | |
|---|---|---|
| 1. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile |
No |
| 2. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrog eno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili. |
No |
| 3. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza |
Sì |
| Attività legate ai gas fossili | ||
| 4. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| 5. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
No |
| 6. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili. |
No |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
3 | 0,06 | 3 | 0,06 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
139 | 2,37 | 138 | 2,37 | 0 | 0,00 |
| 8. | KPI applicabile totale | 142 | 2,43 | 142 | 2,42 | 0 | 0,00 |
* Gli importi dei Template Annex XII sono espressi in milioni di euro

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
3 | 0,05 | 3 | 0,05 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
276 | 4,73 | 276 | 4,72 | 0 | 0,00 |
| 8. | KPI applicabile totale | 279 | 4,78 | 279 | 4,78 | 0 | 0,00 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
3 | 2,37 | 3 | 2,37 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
139 | 97,6 | 138 | 97,43 | 0 | 0,20 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
142 | 100 | 142 | 99,8 | 0 | 0,20 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
3 | 1,14 | 3 | 1,14 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
276 | 98,9 | 276 | 98,8 | 0 | 0,08 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
279 | 100 | 279 | 100 | 0 | 0,08 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
17 | 0,29 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
248 | 4,24 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
265 | 4,53 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
249 | 4,25 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
249 | 4,25 |
| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
5.437 | 93,04 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
5.437 | 93,04 |

| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
5.315 | 90,96 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
5.315 | 90,96 |
| Riga | Attività legate all'energia nucleare | |
|---|---|---|
| 1. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile |
No |
| 2. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrog eno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili. |
No |
| 3. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza |
Sì |
| Attività legate ai gas fossili | ||
| 4. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
Sì |
| 5. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
No |
| 6. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili. |
No |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
1 | 0,01 | 1 | 0,01 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
22 | 0,37 | 22 | 0,37 | 0 | 0,00 |
| 8. | KPI applicabile totale | 22 | 0,38 | 22 | 0,38 | 0 | 0,00 |
* Gli importi dei Template Annex XII sono espressi in milioni di euro

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
1 | 0,01 | 1 | 0,01 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denom inatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
41 | 0,71 | 41 | 0,71 | 0 | 0,00 |
| 8. | KPI applicabile totale | 42 | 0,72 | 42 | 0,72 | 0 | 0,00 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
1 | 2,65 | 1 | 2,65 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
22 | 97,35 | 22 | 97,28 | 0 | 0,08 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
22 | 100 | 22 | 99,93 | 0 | 0,08 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
1 | 1,34 | 1 | 1,34 | - | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numer atore del KPI applicabile |
- | 0,00 | - | 0,00 | - | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche alline ate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile |
41 | 98,7 | 41 | 98,63 | 0 | 0,03 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del KPI applicabile |
42 | 100 | 42 | 99,97 | 0 | 0,03 |
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
3 | 0,05 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
49 | 0,84 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
52 | 0,89 |

| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | % | Importo | % | Importo | % | ||
| 1. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 2. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 3. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | - | ||||
| 4. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
0 | 0,00 | ||||
| 5. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 6. | Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regola mento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 | ||||
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche am missibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al de nominatore del KPI applicabile |
51 | 0,88 | ||||
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
51 | 0,88 |
| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
5.769 | 98,73 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
5.769 | 98,73 |

| Riga | Attività economiche | Importo | Percentuale |
|---|---|---|---|
| 1. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 2. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 3. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 4. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 5. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 6. | Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delega to (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile |
- | 0,00 |
| 7. | Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non in cluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile |
5.750 | 98,40 |
| 8. | Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile |
5.750 | 98,40 |
| 2023 | |||
|---|---|---|---|
| Valore medio ponderato di tutti gli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazi one diretti a finanziare o associati ad attività economiche allineate alla tassonomia rispetto al valore di tutti gli attivi coperti dal KPI, con le seguenti ponderazioni per gli investimenti nell'impresa: sulla base del fatturato: 1,50% sulla base delle spese in conto capitale: 2,90% |
Valore medio ponderato di tutti gli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diretti a finanziare o associati ad attività economiche allineate alla tassonomia, con le seguenti ponderazioni per gli investimenti nell'impresa: sulla base del fatturato: 1.230 sulla base delle spese in conto capitale: 2.380 |
||
| Percentuale di attivi coperti dal KPI rispetto al totale degli investimenti delle imprese di assi curazione o riassicurazione (totale attività finanziarie gestite). A esclusione degli investimenti in entità sovrane. Coefficiente di copertura: 46,50% |
Valore monetario degli attivi coperti dal KPI. A esclusione degli investimenti in entità sovrane. Copertura: 82.035 |
||
| Informazioni aggiuntive complementari: scomposizione del denominatore del KPI | |||
| Percentuale di derivati rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: 0,08% |
Valore in importi monetari dei derivati: 65 |
||
| Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie non soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: 16,80% per le imprese non finanziarie: 8,90% per le imprese finanziarie: 7,90% |
Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie non soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE: 13.783 per le imprese non finanziarie: 7.299 per le imprese finanziarie: 6.484 |
||
| Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di paesi terzi non soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/ UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: 11,68% per le imprese non finanziarie: 6,07% per le imprese finanziarie: 5,61% |
Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di paesi terzi non soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/ UE: 9.585 per le imprese non finanziarie: 4.982 per le imprese finanziarie: 4.603 |
||
| Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: 13,60% per le imprese non finanziarie: 5,79% per le imprese finanziarie: 7,88% |
Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette all'ap plicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE: 11.212 per le imprese non finanziarie: 4.750 per le imprese finanziarie: 6.462 |
||
| Quota di esposizioni verso altre controparti e altri attivi rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: 69,45% |
Valore delle esposizioni verso altre controparti e altri attivi: 56.975 | ||
| Quota degli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diversi dagli inves timenti detenuti in relazione a contratti di assicurazione vita in cui il rischio di investimento è sopportato dai contraenti, che sono diretti a finanziare o associati ad attività economiche allineate alla tassonomia: 35,30% |
Valore degli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diversi dagli investimenti detenuti in relazione a contratti di assicurazione vita in cui il rischio di investimento è sopportato dai contraenti, che sono diretti a finanziare o associati ad attività economiche allineate alla tassonomia: 28.955 |
||
| Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche non ammissibili alla tassono mia rispetto al valore di tutti gli attivi coperti dal KPI: sulla base del fatturato: 95,66% sulla base delle spese in conto capitale:: 93,38% |
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche non ammissibili alla tassonomia: sulla base del fatturato: 78.473 sulla base delle spese in conto capitale: 76.604 |
||
| Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche ammissibili alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia rispetto al valore di tutti gli attivi coperti dal KPI: |
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia: sulla base del fatturato: 2.332 sulla base delle spese in conto capitale: 3.051 |
||
| sulla base del fatturato: 2,84 % | |||
| sulla base delle spese in conto capitale: 3,72% | |||
| Informazioni aggiuntive complementari: scomposizione del numeratore del KPI Quota di esposizioni allineate alla tassonomia verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: per le imprese non finanziarie: sulla base del fatturato: 0,82% sulla base delle spese in conto capitale: 1,60% per le imprese finanziarie: sulla base del fatturato: 0,02% |
2013/34/UE: per le imprese non finanziarie: sulla base del fatturato: 673 sulla base delle spese in conto capitale: 1.309 per le imprese finanziarie: sulla base del fatturato: 19 |
Valore delle esposizioni allineate alla tassonomia verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva |
|
| sulla base delle spese in conto capitale: 0,06% Quota degli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diversi dagli inves timenti detenuti in relazione a contratti di assicurazione vita in cui il rischio di investimento è sopportato dai contraenti, che sono diretti a finanziare o sono associati ad attività allineate alla tassonomia: sulla base del fatturato: 0,80% |
sulla base delle spese in conto capitale: 51 sono associati ad attività allineate alla tassonomia: sulla base del fatturato: 658 sulla base delle spese in conto capitale: 1.264 |
Valore degli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diversi dagli investimenti detenuti in relazione a contratti di assicurazione vita in cui il rischio di investimento è sopportato dai contraenti, che sono diretti a finanziare o |
|
| sulla base delle spese in conto capitale: 1,54% Quota di esposizioni allineate alla tassonomia verso altre controparti e altri attivi rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: sulla base del fatturato: 0,66% sulla base delle spese in conto capitale: 1,24% |
rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: sulla base del fatturato: 538 sulla base delle spese in conto capitale: 1.020 |
Valore delle esposizioni allineate alla tassonomia verso altre controparti e altri attivi | |
| Scomposizione del numeratore del KPI per obiettivo ambientale | |||
| Attività allineate alla tassonomia - con riserva di una valutazione positiva in relazione al principio «non arrecare un danno significativo» e alle salvaguardie sociali: | |||
| 1) Mitigazione dei cambiamenti climatici | Fatturato: 1,31% Spese in conto capitale: 2,55% |
Attività di transisione: A 0,00%; 0,04% (fatturato; spese in conto capitale) Attività abilitanti: B 0,04%; 0,09% (fatturato; spese in conto capitale) |
|
| 2) Adattamento ai cambiamenti climatici | Fatturato: 0,05% Spese in conto capitale: 0,14% |
Attività di transizione: A 0,03%; 0,06% (fatturato; spese in conto capitale) Attività abilitanti: B 0,57%; 0,94% (fatturato; spese in conto capitale) |
|
| 3) Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine | Fatturato: % Spese in conto capitale: % |
Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale) |
|
| 4) Transizione verso un'economia circolare | Fatturato: % Spese in conto capitale: % |
Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale) |
|
| 5) Prevenzione e riduzione dell'inquinamento | Fatturato: % Spese in conto capitale: % |
Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale) |
* Gli importi dei Template Annex X sono espressi in milioni di euro

| Contributo sostanziale all'adattamento ai cambiamenti climatici |
Non arrecare danno significativo (DNSH) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche | Premi assoluti 2023 |
Quota di premi 2023 |
Mitigazione dei cam biamenti climatici |
Acque e risorse marine |
Economia circolare |
Inquina mento |
Biodiver sità ed ecosistemi |
Garanzie minime di salvaguar dia |
| Valuta | % | Sì/No | Sì/No | Sì/No | Sì/No | Sì/No | Sì/No | |
| A.1 Sottoscrizioni assicurazione e riassi curazione non vita - Attività allineate alla tassonomia (ecosostenibili) |
0 | 0,00 | ||||||
| A.1.1 Di cui riassicurate | 0 | 0,00 | ||||||
| A.1.2 Di cui derivanti dall'attività di riassicu razione |
0 | 0,00 | ||||||
| A.1.2.1. Di cui riassicurate (retrocessione) | 0 | 0,00 | ||||||
| A.2. Sottoscrizioni assicurazione e riassi curazione non vita - Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) |
31 | 2,12 | ||||||
| B. Sottoscrizioni assicurazione e riassicu razione non vita - Attività non ammissibili alla tassonomia |
1.467 | 97,88 | ||||||
| Totale (A.1 + A.2 +B) | 100 |
| 2023 | |||
|---|---|---|---|
| Valore medio ponderato di tutti gli investimenti diretti a finanziare o associati ad attività economiche allineate alla tassonomia rispetto al valore di tutti gli attivi coperti dal KPI, con le seguenti ponderazioni per gli investimenti nell'impresa: sulla base del fatturato: 1,39% sulla base delle spese in conto capitale: 2,77% |
Valore medio ponderato di tutti gli investimenti diretti a finanziare o associati ad attività economiche allineate alla tassonomia, con le seguenti ponderazioni per gli investimenti nell'impresa: sulla base del fatturato: 3.566 sulla base delle spese in conto capitale: 7.096 |
||
| Percentuale di attivi coperti dal KPI rispetto al totale degli investimenti (totale attività finanzia rie gestite). A esclusione degli investimenti in entità sovrane. Tasso di copertura: 57,44% |
Valore monetario degli attivi coperti dal KPI. A esclusione degli investimenti in entità sovrane. Copertura: 256.310 |
||
| Informazioni aggiuntive complementari: scomposizione del denominatore del KPI | |||
| Percentuale di derivati rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: 0,46% |
Valore dei derivati in importi monetari: 1.175 |
||
| Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie dell'UE non soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: per le imprese non finanziarie: 6,66% per le imprese finanziarie: 1,37% |
Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie dell'UE non soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE: per le imprese non finanziarie: 17.080 per le imprese finanziarie: 3.524 |
||
| Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di paesi terzi non soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/ UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: per le imprese non finanziarie: 35,16% per le imprese finanziarie: 0,25% |
Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di paesi terzi non soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE: per le imprese non finanziarie: 90.118 per le imprese finanziarie: 648 |
||
| Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: per le imprese non finanziarie: 12,33% per le imprese finanziarie: 9,41% |
Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE: per le imprese non finanziarie: 31.596 per le imprese finanziarie: 24.127 |
||
| Quota di esposizioni verso altre controparti e altri attivi rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: 34,35% |
Valore delle esposizioni verso altre controparti e altri attivi: 88.042 |
||
| Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche non ammissibili alla tas sonomia rispetto al valore di tutti gli attivi coperti dal KPI: 94,60% |
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche non ammissibili alla tassonomia: 242.481 |
||
| Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia rispetto al valore di tutti gli attivi coperti dal KPI: 4,00% |
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia: 10.263 |
||
| Informazioni aggiuntive complementari: scomposizione del numeratore del KPI | |||
| Quota di esposizioni allineate alla tassonomia verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: per le imprese non finanziarie: sulla base del fatturato: 1,26% sulla base delle spese in conto capitale: 2,53% per le imprese finanziarie: sulla base del fatturato: 0,00% |
per le imprese non finanziarie: sulla base del fatturato: 3.234 sulla base delle spese in conto capitale: 6.473 per le imprese finanziarie: sulla base del fatturato: 0 sulla base delle spese in conto capitale: 0 |
Valore delle esposizioni allineate alla tassonomia verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE: |
|
| sulla base delle spese in conto capitale: 0,00% Quota di esposizioni allineate alla tassonomia verso altre controparti e altri attivi rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: sulla base del fatturato: 0,13% sulla base delle spese in conto capitale: 0,24% |
sulla base del fatturato: 333 sulla base delle spese in conto capitale: 623 |
Valore delle esposizioni allineate alla tassonomia verso altre controparti e altri attivi: | |
| Scomposizione del numeratore del KPI per obiettivo ambientale | |||
| Attività allineate alla tassonomia: 1) Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Fatturato: 1,35% Spese in conto capitale: 2,65% |
Attività di transizione: 0,02%/0,05% (fatturato; spese in conto capitale) Attività abilitanti: 0,60%/1,03% (fatturato; spese in conto capitale) |
|
| 2) Adattamento ai cambiamenti climatici | Fatturato: 0,04% Spese in conto capitale: 0,12% |
Attività abilitanti: 0,03%/0,07% (fatturato; spese in conto capitale) |
|
| 3) Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine | Fatturato: % Spese in conto capitale: % |
Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale) |
|
| 4) Transizione verso un'economia circolare | Fatturato: % Spese in conto capitale: % |
Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale) |
|
| 5) Prevenzione e riduzione dell'inquinamento | Fatturato: % Spese in conto capitale: % |
Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale) |
* Gli importi dei template annex IV sono esposti in milioni di Euro



Indice dei contenuti GRI
2-10 Nomina e selezione del massimo organo di
pagg. 45-46; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg.
53-56) [i]
governo
| Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha presentato una rendicontazione in conformità agli Standard GRI per il periodo 01.01.2023 - | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dichiarazione d'uso | 31.12.2023 | ||||||
| Utilizzato GRI 1 | GRI 1 - Principi Fondamentali - versione 2021 | ||||||
| Standard di settore GRI pertinenti | Financial Services Sector Supplements - versione: G4 | ||||||
| Omissione | |||||||
| Standard Informativa GRI/altra fonte |
Ubicazione | ||||||
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | |||||
| Informativa generale | |||||||
| GRI 2: Informativa Generale 2021 |
2-1 Dettagli organizzativi | pagg. 28-31; pagg. 49-52; Presentazione del Gruppo (pagg. 26-29) [i] ; pag. 410 |
|||||
| 2-2 Entità incluse nella rendicontazione di sostenibilità dell'organizzazione |
pagg. 402-404; Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili – SEZIONE 3 – Area e metodi di consolidamento pagg. 211-220) [i] Di seguito le società escluse dal perimetro di rendicontazione della DCNF 2023: Intesa Sanpaolo Reoco SpA; Gruppo Risanamento; IMMIT - Immobili Italiani S.r.l.; Qingdao Yicai Fund Distribution Co. Ltd.; Intesa Sanpaolo Holding International; Lux Gest Asset Management S.A. (ex Luxicav Conseil S.A.); ISP International Value Services |
||||||
| 2-3 Periodo di rendicontazione, frequenza e punto di contatto |
pagg. 402-404; pag. 410 | ||||||
| 2-4 Revisione delle informazioni |
pag. 274; pag. 278; pag. 279; pagg. 402- 404 |
||||||
| 2-5 Assurance esterna | pagg. 405-408; Questa Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria è stata verificata dalla società di revisione indipendente EY che è anche revisore del Bilancio Consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo. La Dichiarazione è stata sottoposta all'approvazione del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 14 marzo 2024. |
||||||
| 2-6 Attività, catena del valore e altri rapporti di business |
pagg. 28-31; pagg. 49-50; pagg. 95-98; pagg. 263-264; pag. 289; pagg. 402-404; Presentazione del Gruppo (pagg. 5; 26- 29) [i] Marchio [i] Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 "L'esercizio 2023 in sintesi - Gli eventi rilevanti" pagg. 36-46; "Nota integrativa consolidata Parte A – Politiche contabili – SEZIONE 3 - Area e metodi di consolidamento" pagg. 211-220) [i] |
||||||
| 2-7 Dipendenti | pagg. 290-293; Nel Gruppo non è prevista la forma contrattuale "Dipendenti a ore non garantite" |
||||||
| 2-8 Lavoratori non dipendenti |
pagg. 290-292 | Lavoratori non Dipendenti |
Informazioni non disponibili/incomplete |
Parte dell'informativa non è disponibile: i dati e le informazioni relative ai lavoratori non dipendenti non sono monitorati in quanto la quota delle attività di Intesa Sanpaolo eseguita da lavoratori legalmente riconosciuti come lavoratori autonomi o da individui diversi dai dipendenti e dai collaboratori, inclusi i dipendenti e i collaboratori dei consulenti, non è considerevole |
|||
| 2-9 Struttura e composizione della governance |
pagg. 45-46; pag. 53; pag. 82; pag. 272; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 39-41; pagg. 51-52; pagg. 107-108) [i] |
| SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Standard GRI/altra fonte |
Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | |||
| 2-11 Presidente del massimo organo di governo |
pagg. 45-46 | ||||
| 2-12 Ruolo del massimo organo di governo nel controllo della gestione degli impatti |
pagg. 51-56; pagg. 61-64; pagg. 69-79; pagg. 81-85; pagg. 258-259; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pag. 26; pagg. 43-44; pagg. 78-80) [i] |
||||
| 2-13 Delega di responsabilità per la gestione di impatti |
pagg. 45-46; pagg. 53-56; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 26-27; pagg. 75-76; pagg. 101- 102) [i] |
||||
| 2-14 Ruolo del massimo organo di governo nella rendicontazione di sostenibilità |
pag. 53; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 78-81) [i] |
||||
| 2-15 Conflitti di interesse | Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 62-63) [i] |
||||
| 2-16 Comunicazione delle criticità |
pagg. 53-74; Codice Etico (pagg. 28-29) [i] |
||||
| 2-17 Conoscenze collettive del massimo organo di governo |
pagg. 45-47 | ||||
| 2-18 Valutazione della performance del massimo organo di governo |
Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 63-64) [i] |
||||
| 2-19 Norme riguardanti la remunerazione |
pagg. 47-49; pagg. 200-202; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 83-84) [i] Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti (pagg. 14; 16; 28; 33-45; 52-62; 66-70; 75-78) [i] Compensi e possessi azionari [i] |
||||
| 2-20 Procedura di determinazione della retribuzione |
pagg. 47-48; pagg. 200-202; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 83-84) [i] Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti (pagg. 11-13; 18; 89; 100) [i] |
||||
| 2-21 Rapporto di retribuzione totale annuale |
pag. 297 | b. | Vincolo di riservatezza |
||
| 2-22 Dichiarazione sulla strategia di sviluppo sostenibile |
pagg. 6-7; pagg. 93-94 | ||||
| 2-23 Impegno in termini di policy |
pagg. 30-31; pagg. 76-79; pagg. 258-259; Codice Etico (pag. 7; pagg. 10-11) [i] |
||||
| 2-24 Integrazione degli impegni in termini di policy |
pag. 100; pag. 117; pag. 128; pagg. 157-158; pag. 175; pag. 191; pagg. 198; pag. 212; pag. 228; pagg. 245-246; pagg. 258-261 |
||||
| 2-25 Processi volti a rimediare impatti negativi |
pagg. 61-64; pagg. 83-85; pag. 114; pagg. 120-122; pag. 274; pag. 286 |
||||
| 2-26 Meccanismi per richiedere chiarimenti e sollevare preoccupazioni |
pag. 58-59; pag. 114; Codice Etico (pagg. 28-29) [i] |
||||
| 2-27 Conformità a leggi e regolamenti |
pag. 276; Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 "Nota integrativa consolidata Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Contenzioso fiscale" pagg. 573-579) [i] |
||||
| 2-28 Appartenenza ad associazioni |
Le partnership per la sostenibilità [i] | ||||
| 2-29 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder |
pagg. 81-85; Il dialogo con gli stakeholder [i] |
||||
| 2-30 Contratti collettivi | pag. 303 |
Temi materiali

| Indice dei contenuti GRI | ||||
|---|---|---|---|---|
| -------------------------- | -- | -- | -- | -- |
| Standard | Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI/altra fonte | Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | ||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-1 Processo di determinazione dei temi materiali |
pagg. 81-85 | |||
| 3-2 Elenco di temi materiali | pagg. 86-88 | ||||
| Transizione verso un'economia sostenibile, green e circular | |||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pag. 64; pagg. 81-87; pagg. 226-241; pag. 392 |
|||
| GRI 201: Performance economiche 2016 |
201-2 Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità dovute al cambiamento climatico |
pagg. 69-79; pag. 226; 2023 Climate Report [i] |
|||
| GRI 302: Energia 2016 |
302-5 Riduzione dei consumi energetici dei prodotti e servizi |
pagg. 226-235 | |||
| Guida di settore specifica per l'informativa sull'approccio gestionale - G4: Responsabilità di prodotto: Portafoglio prodotti |
former FS1 Politiche con specifiche componenti ambientali e sociali applicate alle linee di business |
pagg. 67-69; pagg. 77-79; pag. 142; pagg. 158-171; pag. 228; pag. 259; Policy [i] |
|||
| former FS2 Procedure per valutare e verificare i rischi sociali e ambientali nelle linee di business |
pagg. 67-69; pagg. 77-79; pagg. 158-164; pagg. 228-235; pagg. 259-260 |
||||
| former FS3 Processi per monitorare l'implementazione da parte dei clienti e la conformità con i requisiti sociali e ambientali inclusi nei contratti o nelle transazioni |
pagg. 66-69; pagg. 77-79; Equator Principles [i] |
||||
| former FS4 Processi per migliorare la competenza del personale nell'implementazione delle politiche sociali e ambientali e delle procedure applicate alle linee di business |
pagg. 56-58; pagg. 236-237 | ||||
| former FS5 Interazione con clienti/società controllate/business partner relativamente a rischi e opportunità sociali e ambientali |
pagg. 67-69; Equator Principles [i] | ||||
| Indicatori del Supplemento di settore specifico - G4: Responsabilità di prodotto: Portafoglio prodotti |
FS6 Percentuale del portafoglio segmentato per linee di business per specifiche aree geografiche, dimensione (es. micro/pmi/grandi) e per settore |
pag. 28; Chi siamo (Presentazione del Gruppo) pag. 25 [i] |
|||
| FS7 Valore monetario di prodotti e servizi finalizzati alla creazione di beneficio sociale per ciascuna linea di business e scopo |
pagg. 140-141; pag. 283 | ||||
| FS8 Valore monetario di prodotti e servizi finalizzati alla creazione di beneficio ambientale per ciascuna linea di business e scopo |
pagg. 226-227; pag. 309 | ||||
| Valore e solidità del Gruppo | |||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pagg. 81-87; pagg. 93-98; pag. 392 |
Standard GRI/altra fonte
GRI 201: Performance economiche 2016
GRI 202: Presenza sul mercato 2016
GRI 203: Impatti Economici Indiretti 2016
GRI 3 - Temi materiali versione 2021
GRI 301: Materiali 2016
GRI 302: Energia
GRI 303: Acqua e scarichi idrici 2018
2016
Cambiamento climatico
| Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | ||
| 201-1 Valore economico diretto generato e distribuito |
pagg. 97-98; pag. 176; pag. 279 | |||
| 201-2 Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità dovute al cambiamento climatico |
pagg. 69-79; pagg. 292-293; 2023 Climate Report [i] |
|||
| 201-3 Condizioni dei piani a contribuzione definita e altri piani previdenziali |
pagg. 216-217; Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 Nota integrativa consolidata Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale – Passivo: Sezione 10 – fondi per rischi e oneri – voce 100: 10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti pagg. 366- 368) [i] |
|||
| 201-4 Finanziamenti ricevuti dalla Pubblica Amministrazione |
pagg. 95-98; pag. 259; pag. 301 | |||
| 202-1 Rapporti tra lo stipendio base dei neoassunti per genere e lo stipendio minimo locale |
pag. 298 | |||
| 202-2 Proporzione di dirigenti assunti nella comunità locale |
pag. 294 | |||
| 203-1 Investimenti in infrastrutture e servizi supportati |
pagg. 77-79; pag. 176 | |||
| 203-2 Impatti economici indiretti rilevanti |
pagg. 82-85; pag. 142: pag. 283 | |||
| 3-3 Gestione dei temi materiali |
pag. 64; pagg. 81-87; pagg. 243-256; pag. 392 |
|||
| 301-1 Materiali utilizzati suddivisi per peso e volume |
pag. 244; pagg. 253-256; pagg. 313-315 | |||
| 301-2 Materiali utilizzati che provengono da riciclo |
pag. 244; pagg. 253-256; pagg. 313-315 | |||
| 301-3 Prodotti oggetto di reclamo e relativi materiali di imballaggio |
Non sono previsti per il tipo di attività svolte prodotti fisici da richiamare/ritirare dal mercato e relativi prodotti di imballaggio |
|||
| 302-1 Consumi energetici all'interno dell'organizzazione |
pagg. 244-253; pagg. 312-313 | |||
| 302-2 Consumi energetici all'esterno dell'organizzazione |
pag. 310; pagg. 312-313 | |||
| 302-3 Intensità energetica | pag. 310; pagg. 312-313 | |||
| 302-4 Riduzione dei consumi energetici |
pagg. 243-252 | |||
| 302-5 Riduzione dei consumi energetici dei prodotti e servizi |
pagg. 226-235 | |||
| 303-1 Interazione con l'acqua come risorsa condivisa |
pag. 34; pag. 255 L'attività svolta dal Gruppo non prevede impatti significativi relativamente ai consumi idrici, conseguentemente non sono stati individuati dal Gruppo obiettivi in tale ambito |
|||
| 303-2 Gestione degli impatti correlati allo scarico |
pag. 34; pag. 314 L'attività svolta dal Gruppo non prevede |
303-3 Prelievo idrico pag. 255; pag. 314; Le informazioni relative
impatti significativi relativamente ai consumi idrici, conseguentemente non sono stati individuati dal Gruppo obiettivi in tale ambito
all'impiego di risorse idriche (art. 3.2a del D.lgs 254/2016) non sono ritenute significative ai fini della comprensione degli impatti generati, considerata l'entità dei consumi esclusivamente di tipo igienicosanitario e la scarsa rilevanza per il settore bancario e il business model del Gruppo
di acqua

| Standard | Informativa | Ubicazione | Omissione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI/altra fonte | Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | |||
| 303-4 Scarico di acqua | pag. 255 L'attività svolta dal Gruppo non prevede impatti significativi relativamente ai consumi idrici, conseguentemente non sono stati individuati dal Gruppo obiettivi in tale ambito |
|||||
| 303-5 Consumo di acqua | pag. 255; pag. 314 L'attività svolta dal Gruppo non prevede impatti significativi relativamente ai consumi idrici (art. 3.2a del D.lgs. 254/2016), considerata l'entità dei consumi esclusivamente di tipo igienico sanitario e la scarsa rilevanza per il settore bancario e il business model del Gruppo, conseguentemente non sono stati individuati dal Gruppo obiettivi in tale ambito |
|||||
| GRI 305: Emissioni 2016 |
305-1 Emissioni di gas a effetto serra dirette (Scope 1) |
pag. 244; pagg. 249-251; pagg. 310-311 Il perimetro di calcolo delle emissioni di gas ad effetto serra riguarda le società consolidate integralmente. Inoltre, non risultano evidenze di emissioni di CO2 biogenica. |
||||
| 305-2 Emissioni di gas a effetto serra indirette (Scope 2) |
pag. 244; pagg. 249-251; pagg. 310-311 | |||||
| 305-3 Altre emissioni di gas a effetto serra (Scope 3) |
pag. 244; pagg. 310-311 Non risultano evidenze di emissioni di CO2 biogenica. |
|||||
| 305-4 Intensità delle emissioni di gas a effetto serra |
pag. 244; pag. 311 | |||||
| 305-5 Riduzione delle emissioni di gas a effetto serra |
pagg. 249-251 | |||||
| 305-6 Emissioni di sostanze che danneggiano l'ozono (ODS) |
Non si rileva all'interno del Gruppo un utilizzo significativo, legato alla climatizzazione, di sostanze lesive dello strato di ozono |
|||||
| 305-7 Emissioni NOx, SOx o altro tipo di emissioni significative |
pag. 310; pag. 312 | |||||
| GRI 306: Rifiuti 2020 |
306-1 Produzione di rifiuti e impatti significativi connessi ai rifiuti |
pag. 244; pagg. 255-256 | ||||
| 306-2 Gestione degli impatti significativi connessi ai rifiuti |
pagg. 255-256 | |||||
| 306-3 Rifiuti prodotti | pag. 244; pagg. 255-256; pagg. 314-315 | |||||
| 306-4 Rifiuti non destinati a smaltimento |
pagg. 255-256; pagg. 314-315 | |||||
| 306-5 Rifiuti destinati allo smaltimento |
pag. 244; pagg. 314-315 | |||||
| Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo | ||||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pag. 61; pagg. 81-86; pagg. 140-153; pag. 393 |
||||
| Guida di settore specifica per l'informativa sull'approccio gestionale - G4: Responsabilità di prodotto: Portafoglio prodotti |
former FS1 Politiche con specifiche componenti ambientali e sociali applicate alle linee di business |
pagg. 67-69; pagg. 77-79; pagg. 158-170; pag. 226-227; pag. 259; Policy [i] |
||||
| former FS2 Procedure per valutare e verificare i rischi sociali e ambientali nelle linee di business |
pagg. 66-69; pagg. 77-79; pagg. 158- 165; pagg. 229-235; pagg. 259-260 |
|||||
| former FS3 Processi per monitorare l'implementazione da parte dei clienti e la conformità con i requisiti sociali e ambientali inclusi nei contratti o nelle transazioni |
pagg. 66-69; pagg. 77-79; Equator Principles [i] |

| Standard GRI/altra fonte |
Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | |||
| former FS4 Processi per migliorare la competenza del personale nell'implementazione delle politiche sociali e ambientali e delle procedure applicate alle linee di business |
pagg. 56-58; pagg. 236-237 | ||||
| former FS5 Interazione con clienti/società controllate/business partner relativamente a rischi e opportunità sociali e ambientali |
pagg. 67-69; pagg. 77-79 Equator Principles [i] |
||||
| Indicatori del Supplemento di settore specifico - G4: Responsabilità di prodotto: Portafoglio prodotti |
FS6 Percentuale del portafoglio segmentato per linee di business per specifiche aree geografiche, dimensione (es. micro/pmi/grandi) e per settore |
pag. 28; Chi siamo (Presentazione del Gruppo) pag. 25 [i] |
|||
| FS7 Valore monetario di prodotti e servizi finalizzati alla creazione di beneficio sociale per ciascuna linea di business e scopo |
pag. 283; pag. 309 | ||||
| FS8 Valore monetario di prodotti e servizi finalizzati alla creazione di beneficio ambientale per ciascuna linea di business e scopo |
pagg. 226-228; pagg. 308-309 | ||||
| GRI 413: Comunità Locali 2016 |
413-1 Operatività con implementazione di programmi di coinvolgimento della comunità locale, valutazione di impatto e sviluppo |
pagg. 67-68; pagg. 77-79 | |||
| 413-2 Operatività con significativi impatti negativi, reali e potenziali, sulle comunità locali |
pagg. 67-68; pagg. 77-79 | ||||
| Indicatori specifici di Settore - G4 |
FS13 Accessi in aree a bassa intensità di popolazione o svantaggiate economicamente per tipologia |
pag. 281 | |||
| FS14 Iniziative per migliorare l'accesso ai servizi finanziari per le persone svantaggiate |
pagg. 142-146 Vicinanza [i] | ||||
| GRI 407: Libertà di associazione e contrattazione collettiva 2016 |
407-1 Attività e fornitori in cui la libertà di associazione e di contrattazione collettiva può essere a rischio |
pagg. 67-68; pagg. 77-79; pagg. 218- 219; pag. 259 |
Fornitori | Non pertinente | Parte dell'informativa non è pertinente. Il tema delle relazioni con i fornitori non è considerato materiale per il Gruppo in quanto per il settore finanziario le informative sono rilevanti con riferimento ai collaboratori e alla gestione del credito: le informative relative ai fornitori non si riferiscono quindi agli |
impatti significativi del Gruppo.

| Standard GRI/altra fonte |
Informativa Ubicazione |
Omissione | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | |||||
| GRI 408: Lavoro Minorile 2016 |
408-1 Attività e fornitori a rischio significativo per episodi di lavoro minorile |
pagg. 77-79 | Fornitori | Non pertinente | Parte dell'informativa non è pertinente. Il tema delle relazioni con i fornitori non è considerato materiale per il Gruppo in quanto per il settore finanziario le informative sono rilevanti con riferimento ai collaboratori e alla gestione del credito: le informative relative ai fornitori non si riferiscono quindi agli impatti significativi del Gruppo. |
||
| GRI 409: Lavoro Forzato o Obbligatorio 2016 |
409-1 Attività e fornitori a rischio significativo per episodi di lavoro forzato o obbligatorio |
pagg. 67-68; pagg. 77-79 | Fornitori | Non pertinente | Parte dell'informativa non è pertinente. Il tema delle relazioni con i fornitori non è considerato materiale per il Gruppo in quanto per il settore finanziario le informative sono rilevanti con riferimento ai collaboratori e alla gestione del credito: le informative relative ai fornitori non si riferiscono quindi agli impatti significativi del Gruppo. |
||
| GRI 411: Diritti dei popoli |
411-1 Episodi di violazione dei diritti dei nativi |
Nel 2023 non sono emerse violazioni dei diritti dei nativi; Equator Principles |
|||||
| indigeni 2016 | [i] | ||||||
| Qualità del servizio e soddisfazione del cliente | |||||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pag. 61; pagg. 81-86; pagg. 116-124; pag. 393 |
|||||
| GRI 416: Salute e Sicurezza dei Clienti 2016 |
416-1 Valutazione sugli impatti di prodotti e servizi sulla salute e sicurezza |
pagg. 122-124; pagg. 136-138 | |||||
| 416-2 Episodi di non conformità riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti e servizi |
Non sono state comminate multe o sanzioni per non osservanza di norme, codici volontari di comportamento. Non è emerso nessun incidente di non osservanza a codici volontari sulla salute e sicurezza dei clienti. |
||||||
| GRI 417: Marketing ed Etichettatura 2016 |
417-rmazioni su prodotti e servizi richieste dalle procedure aziendali |
pagg. 122-124 | |||||
| 417-2 Episodi di non conformità concernenti le informazioni e l'etichettatura di prodotti e servizi |
pagg. 122-124; pagg. 136-138; Trasparenza verso i clienti [i] |
||||||
| 417-3 Episodi di non conformità concernenti le comunicazioni di marketing |
pagg. 122-124; pagg. 136-138; Trasparenza verso i clienti [i] |
||||||
| Guida di settore specifica per l'informativa sull'approccio gestionale - G4 |
former FS15 Politiche per un corretto sviluppo e commercializzazione di prodotti e servizi finanziari |
pagg. 122-124; pagg. 136-138; Relazione con i clienti [i] |
|||||
| former FS16 Iniziative per rafforzare l'alfabetizzazione finanziaria per tipologia di beneficiario |
pagg. 149-150 |
| EMARKE SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Standard GRI/altra fonte |
Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | |||
| Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity | |||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pag. 61; pagg. 81-86; pagg. 126-138; pag. 393 |
|||
| GRI 416: Salute e Sicurezza dei Clienti 2016 |
416-1 Valutazione sugli impatti di prodotti e servizi sulla salute e sicurezza |
pagg. 122-124; pagg. 136-138 | |||
| 416-2 Episodi di non conformità riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti e servizi |
Non sono state comminate multe o sanzioni per non osservanza di norme, codici volontari di comportamento. Non è emerso nessun incidente di non osservanza a codici volontari sulla salute e sicurezza dei clienti. |
||||
| GRI 418: Privacy dei clienti 2016 |
418-1 Reclami documentati relativi a violazioni della privacy e alla perdita dei dati dei clienti |
pagg. 109-111 | |||
| Integrità nella condotta aziendale | |||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pag. 61; pagg. 81-85; pagg. 99-114; pag. 393 |
|||
| GRI 205: Anti corruzione 2016 |
205-1 Aree/direzioni/ processi/attività sottoposte a valutazione sul rischio di corruzione |
pagg. 111-112 | |||
| 205-2 Comunicazione e formazione su politiche e procedure anti-corruzione |
pagg. 46-47; pagg. 101-103; pagg. 263-264; pagg. 274-275 In ottemperanza al Regolamento attuativo delle linee guida anticorruzione di Gruppo, per tutte le terze parti con cui Intesa Sanpaolo instaura relazioni, il contratto che regola la relazione [stessa] deve contenere un impegno della parte terza a rispettare la normativa anticorruzione applicabile e i principi contenuti nelle Linee Guida e/o nel Regolamento. In tal modo, si assicura la comunicazione delle politiche e le procedure di anticorruzione a tutti i partner commerciali. |
||||
| 205-3 Episodi di corruzione riscontrati e attività correttive intraprese |
pag. 276 | ||||
| GRI 415: Politica pubblica 2016 |
415-1 Contributi politici | pag. 104 | |||
| GRI 206: Comportamento anticoncorrenziale 2016 |
206-1 Azioni legali per comportamento anti competitivo, anti-trust, e pratiche monopolistiche |
Nel corso dell'anno 2023 il Gruppo Intesa Sanpaolo non è stato destinatario di provvedimenti sanzionatori in materia di tutela della concorrenza. Sono allo stato pendenti due procedimenti antitrust avviati dal Competition Council rumeno nei confronti di Intesa Sanpaolo Romania e aventi ad oggetto rispettivamente (i) la presunta fissazione coordinata del tasso di riferimento ROBOR sul mercato interbancario nazionale e (ii) la definizione e applicazione dello score FICO per la valutazione della clientela. Per entrambi i procedimenti è attualmente in corso l'attività istruttoria dell'Autorità e nessuna violazione è stata accertata. |
|||
| GRI 207: Imposte 2019 |
207-1 Approccio alla fiscalità |
pagg. 104-108 | |||
| 207-2 Governance fiscale, controllo e gestione del rischio |
pagg. 104-108 |

Indice dei contenuti GRI
| Standard GRI/altra fonte |
Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | |||
| 207-3 Coinvolgimento degli stakeholder e gestione delle preoccupazioni in materia fiscale |
pagg. 104-108 | ||||
| 207-4 Rendicontazione Paese per Paese |
pag. 29; pag. 108; pag. 277 | ||||
| GRI 406: Non Discriminazione 2016 |
406-1 Episodi di discriminazione e azioni correttive intraprese |
pag. 59; pagg. 111-112; pag. 114; pag. 259 |
|||
| GRI 418: Privacy dei clienti 2016 |
418-1 Reclami documentati relativi a violazioni della privacy e alla perdita dei dati dei clienti |
pagg. 109-111 | |||
| Guida di settore specifica per l'informativa sull'approccio gestionale - G4: Responsabilità di prodotto: Audit |
former FS9 Copertura e frequenza delle attività di audit per valutare l'implementazione di politiche sociali e ambientali e le procedure di valutazione del rischio |
pag. 58-59; pagg. 113-114; Controllo e gestione dei rischi [i] Monitoraggio dei rischi di corruzione [i] |
|||
| Investimenti e assicurazione sostenibili | |||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pag. 62; pagg. 81-86; pagg. 155-171; pag. 393 |
|||
| Guida di settore specifica per l'informativa sull'approccio gestionale - G4: Responsabilità di prodotto: Portafoglio prodotti |
former FS1 Politiche con specifiche componenti ambientali e sociali applicate alle linee di business |
pagg. 67-69; pagg. 77-79; pag. 142; pagg. 158-160; pag. 226-227; pag. 259; Policy [i] |
|||
| former FS2 Procedure per valutare e verificare i rischi sociali e ambientali nelle linee di business |
pagg. 67-68; pagg. 77-79; pagg. 158-165; pagg. 229-235; pagg. 259-260 |
||||
| former FS3 Processi per monitorare l'implementazione da parte dei clienti e la conformità con i requisiti sociali e ambientali inclusi nei contratti o nelle transazioni |
pagg. 66-69; pagg. 77-79; Equator Principles [i] |
||||
| former FS4 Processi per migliorare la competenza del personale nell'implementazione delle politiche sociali e ambientali e delle procedure applicate alle linee di business |
pagg. 56-58; pagg. 236-237 | ||||
| former FS5 Interazione con clienti/società controllate/business partner relativamente a rischi e opportunità sociali e ambientali |
pagg. 63-69; Equator Principles [i] | ||||
| Indicatori del Supplemento di settore specifico - G4: Responsabilità di prodotto: Portafoglio prodotti |
FS6 Percentuale del portafoglio segmentato per linee di business per specifiche aree geografiche, dimensione (es. micro/pmi/grandi) e per settore |
pag. 28; Chi siamo (Presentazione del Gruppo) pag. 25 [i] |
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Standard | Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI/altra fonte | Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | ||
| FS7 Valore monetario di prodotti e servizi finalizzati alla creazione di beneficio sociale per ciascuna linea di business e scopo |
pag. 142; pagg. 283-284; pag. 309 | ||||
| FS8 Valore monetario di prodotti e servizi finalizzati alla creazione di beneficio ambientale per ciascuna linea di business e scopo |
pagg. 226-228; pag. 309 | ||||
| Guida di settore specifica per l'informativa sull'approccio gestionale - G4: Responsabilità di prodotto: Azionariato attivo |
former FS12 Politiche di voto applicate a temi sociali o ambientali in società terze |
pagg. 158-161 | |||
| Indicatori del Supplemento di settore specifico - G4: Responsabilità di prodotto: Azionariato attivo |
FS10 Percentuale e numero di imprese incluse nel portafoglio istituzionale con le quali l'organizzazione ha avuto interazioni su temi sociali o ambientali |
pagg. 284-285 | |||
| FS11 Percentuale degli asset soggetti a valutazione sociale o ambientale applicando criteri positivi o negativi |
pagg. 284-285; pagg. 158-164 | ||||
| Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo | |||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pag. 63; pagg. 81-86; pag. 88; pagg. 194- 208; pag. 392 |
|||
| GRI 404: Formazione e Istruzione 2016 |
404-1 Ore di formazione medie annue per dipendente |
pagg. 300-302 | |||
| 404-2 Programmi per l'aggiornamento delle competenze dei dipendenti e di mantenimento delle condizioni di occupabilità |
pag. 192; pagg. 199-200; pagg. 202-203 | ||||
| 404-3 Percentuale di dipendenti che ricevono revisione periodica sui risultati e sullo sviluppo di carriera |
pagg. 200-202; pag. 299 | ||||
| GRI 405: Diversità e Pari Opportunità 2016 |
405-1 Diversità negli organi di governo e dipendenti |
pag. 272; pagg. 290-296 | |||
| 405-2 Rapporto tra la paga base delle donne e degli uomini |
pagg. 296-298 | ||||
| Salute, sicurezza e benessere delle persone del Gruppo | |||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pagg. 62-63; pagg. 81-86; pag. 88; pagg. 209-224; pag. 392 |

| Indice dei contenuti GRI | |||
|---|---|---|---|
| -- | -- | -------------------------- | -- |
tali informazioni a partire dal 2025.
| Standard | Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI/altra fonte | Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | ||
| GRI 401: Occupazione 2016 |
401-2 Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno che non sono forniti ai dipendenti temporanei o part-time |
pagg. 303-304. In linea generale non si ravvisano differenze tra i benefit previsti per i dipendenti full time e quelli previsti per i dipendenti part-time. Per i dipendenti con contratto a tempo determinato, per la natura propria del contratto medesimo, non è previsto di massima l'accesso al Fondo Sanitario, ad ALI e solo in misura molto limitata al Fondo di previdenza complementare di Gruppo. |
|||
| 401-3 Congedi parentali | pag. 304 | ||||
| GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro 2018 |
403-1 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro |
pagg. 218-224 | |||
| 403-2 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi |
pagg. 218-224 | ||||
| 403-3 Servizi di medicina del lavoro |
pagg. 218-224 | ||||
| 403-4 Partecipazione e consultazione dei lavoratori e comunicazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro |
pagg. 218-224 | ||||
| 403-5 Formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro |
pag. 308 | ||||
| 403-6 Promozione della salute dei lavoratori |
pagg. 213-217 | ||||
| 403-7 Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro all'interno delle relazioni commerciali |
pagg. 218-224 | ||||
| 403-8 Lavoratori coperti da un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro |
pagg. 218-224; Il 100% dei dipendenti del Gruppo è coperto da un sistema di gestione della salute e sicurezza. |
Lavoratori non dipendenti |
Informazioni non disponibili/incomplete |
Parte dell'informativa non è disponibile: i dati e le informazioni relative agli infortuni dei lavoratori non dipendenti non sono monitorati in quanto l'attuale normativa italiana applicabile in materia non prevede l'obbligo di raccolta della suddetta tipologia di dato. Si valuterà la fattibilità e soprattutto la significatività di implementare un sistema di raccolta e monitoraggio ad hoc e di rendere disponibili |

impatti significativi del
Gruppo.
| Standard GRI/altra fonte |
Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | |||
| 403-9 Infortuni sul lavoro | pagg. 307-308 | Lavoratori non dipendenti |
Informazioni non disponibili/incomplete |
Parte dell'informativa non è disponibile: i dati e le informazioni relative agli infortuni dei lavoratori non dipendenti non sono monitorati in quanto l'attuale normativa italiana applicabile in materia non prevede l'obbligo di raccolta della suddetta tipologia di dato. Si valuterà la fattibilità e soprattutto la significatività di implementare un sistema di raccolta e monitoraggio ad hoc e di rendere disponibili tali informazioni a partire dal 2025. |
|
| 403-10 Malattie professionali |
pag. 306; pag. 308 | Lavoratori non dipendenti |
Informazioni non disponibili/incomplete |
Parte dell'informativa non è disponibile: i dati e le informazioni relative agli infortuni dei lavoratori non dipendenti non sono monitorati in quanto l'attuale normativa italiana applicabile in materia non prevede l'obbligo di raccolta della suddetta tipologia di dato. Si valuterà la fattibilità e soprattutto la significatività di implementare un sistema di raccolta e monitoraggio ad hoc e di rendere disponibili tali informazioni a partire dal 2025. |
|
| Tutela del lavoro | |||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pagg. 62-63; pagg. 81-86; pag. 88; pagg. 189-191; pag. 392 |
|||
| GRI 401: Occupazione 2016 |
401-1 Assunzioni e turnover del personale dipendente |
pagg. 295-296 | |||
| GRI 402: Relazioni tra lavoratori e management 2016 |
402-1 Periodo minimo di preavviso per cambiamenti operativi |
pag. 276; In Italia la contrattazione collettiva prevede in caso di rilevanti ristrutturazioni l'informazione e la consultazione preventiva dei rappresentanti dei lavoratori con una procedura della durata di 50 giorni, pari a circa 7 settimane. Il periodo di preavviso e le disposizioni per la consultazione e la trattativa sono specificati negli accordi stessi |
|||
| GRI 407: Libertà di associazione e contrattazione collettiva 2016 |
407-1 Attività e fornitori in cui la libertà di associazione e di contrattazione collettiva può essere a rischio |
pagg. 67-69; pagg. 77-78; pagg. 219-220; pag. 259 |
Fornitori | Non pertinente | Parte dell'informativa non è pertinente. Il tema delle relazioni con i fornitori non è considerato materiale per il Gruppo in quanto per il settore finanziario le informative sono rilevanti con riferimento ai collaboratori e alla gestione del credito: le informative relative ai fornitori non si riferiscono quindi agli |
390

| Standard GRI/altra fonte |
Informativa | Ubicazione | Omissione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | |||
| GRI 408: Lavoro Minorile 2016 |
408-1 Attività e fornitori a rischio significativo per episodi di lavoro minorile |
pagg. 77-79 | Fornitori | Non pertinente | Parte dell'informativa non è pertinente. Il tema delle relazioni con i fornitori non è considerato materiale per il Gruppo in quanto per il settore finanziario le informative sono rilevanti con riferimento ai collaboratori e alla gestione del credito: le informative relative ai fornitori non si riferiscono quindi agli impatti significativi del Gruppo. |
| GRI 409: Lavoro Forzato o Obbligatorio 2016 |
409-1 Attività e fornitori a rischio significativo per episodi di lavoro forzato o obbligatorio |
pagg. 67-94; pagg. 77-79 | Fornitori | Non pertinente | Parte dell'informativa non è pertinente. Il tema delle relazioni con i fornitori non è considerato materiale per il Gruppo in quanto per il settore finanziario le informative sono rilevanti con riferimento ai collaboratori e alla gestione del credito: le informative relative ai fornitori non si riferiscono quindi agli impatti significativi del Gruppo. |
| Supporto alla comunità e impegno per la cultura | |||||
| GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
pag. 62; pagg. 81-86; pag. 88; pagg. 172- 188; pag. 393 |
|||
| GRI 201: Performance economiche 2016 |
201-1 Valore economico diretto generato e distribuito |
pagg. 97-98; pagg. 176-177; pag. 279 |


GRI Perimetri di impatto
| Temi material | Temi GRI | Perimetro: interno | Perimetro: esterno | |
|---|---|---|---|---|
| VALORE E SOLIDITÀ DEL GRUPPO | ||||
| Il valore del patrimonio, la sua solidità e la gestione dei rischi includendo quelli di natura socio-ambientale. |
PERFORMANCE ECONOMICHE PRESENZA SUL MERCATO IMPATTI ECONOMICI INDIRETTI |
Gruppo Intesa Sanpaolo | Azionisti, Clienti, Fornitori, Ambiente, Comunità |
|
| Le linee strategiche sono definite dal Consiglio di Amministrazione e tutte le strutture assicurano la gestione del tema. |
||||
| CAMBIAMENTO CLIMATICO | ||||
| L'impegno del Gruppo per la tutela del diritto delle "Generazioni Future" in termini di misure di protezione contro i rischi del cambiamento climatico e gli impatti diretti e indiretti delle proprie attività in particolare in termini di emissioni di CO2 |
MATERIALI ENERGIA ACQUA E SCARICHI IDRICI EMISSIONI RIFIUTI |
Gruppo Intesa Sanpaolo | Ambiente, Comunità | |
| Per la gestione strategica e operativa delle attività sono allocate circa 830 persone. |
||||
| TRANSIZIONE VERSO UN'ECONOMIA SOSTENIBILE, GREEN E CIRCULAR | ||||
| L'agire come istituzione finanziaria, anche alla luce degli obiettivi internazionali e comunitari in ambito Climate Change e di sostenibilità, per la transizione verso un'economia sostenibile, green e circular. Per la gestione strategica e operativa delle attività sono allocate circa 27.500 persone. |
PERFORMANCE ECONOMICHE (201-2) ENERGIA (302-5) RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO: PORTAFOGLIO PRODOTTI |
Unità di business, Crediti, Risk Management, Innovazione, Compliance |
Ambiente, Azionisti, Clienti, Fornitori, Comunità |
|
| ATTRAZIONE, VALORIZZAZIONE, DIVERSITY E INCLUSION DELLE PERSONE DEL GRUPPO | ||||
| Il riconoscere il valore delle proprie persone e agire per attrarre nuovi talenti, svilupparne tutte le potenzialità, valorizzarne le specificità e le diversità favorendone l'inclusione. |
FORMAZIONE E ISTRUZIONE DIVERSITÀ E PARI OPPORTUNITÀ |
Gruppo Intesa Sanpaolo | Clienti, Comunità, Azionisti | |
| Per la gestione strategica e operativa delle attività sono allocate circa 800 persone. |
||||
| SALUTE, SICUREZZA E BENESSERE DELLE PERSONE DEL GRUPPO | ||||
| Il favorire l'equilibrio tra le sfere privata e professionale in un ambiente di lavoro in grado di tutelare salute e sicurezza e generare benessere per le persone del Gruppo. |
OCCUPAZIONE (401-2; 401-3) SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO |
Gruppo Intesa Sanpaolo | Clienti, Comunità, Azionisti | |
| Per la gestione strategica e operativa delle attività sono allocate oltre 660 persone. |
||||
| TUTELA DEL LAVORO | ||||
| La gestione responsabile dell'occupazione e lo sviluppo di relazioni industriali improntate alla ricerca di soluzioni condivise. Per la gestione strategica e operativa delle attività sono allocate circa 570 persone. |
OCCUPAZIONE (401-1) RELAZIONI TRA LAVORATORI E MANAGEMENT LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE E DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA LAVORO MINORILE LAVORO FORZATO O OBBLIGATORIO |
Gruppo Intesa Sanpaolo | Comunità, Azionisti |
| Temi material | Temi GRI | Perimetro: interno | Perimetro: esterno |
|---|---|---|---|
| QUALITÀ DEL SERVIZIO E SODDISFAZIONE DEL CLIENTE | |||
| La cura, la trasparenza e la spinta al miglioramento e alla semplificazione del rapporto con il cliente con tutti i canali di relazione. Per la gestione strategica e operativa |
MARKETING ED ETICHETTATURA SALUTE E SICUREZZA DEL CLIENTE |
Unità di business, Operations, Compliance, Dipartimento IT, Innovazione, Relazioni esterne, Risorse Umane |
Clienti, Comunità |
| delle attività sono allocate circa 3.710 persone. |
|||
| INCLUSIONE FINANZIARIA E SOSTEGNO AL TESSUTO PRODUTTIVO | |||
| La promozione di soluzioni per favorire l'accesso a prodotti finanziari e creditizi di famiglie e imprese, adottando criteri che tengano conto anche di situazioni di vulnerabilità sociale e di prospettive di crescita nella valutazione dei rischi. Per la gestione strategica e operativa delle attività sono allocate oltre 27.100 persone. |
RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO: PORTAFOGLIO PRODOTTI COMUNITÀ LOCALE LIBERTA' DI ASSOCIAZIONE E DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA LAVORO MINORILE LAVORO FORZATO O OBBLIGATORIO DIRITTI DEI POPOLI INDIGENI |
Unità di business, Crediti, Risk Management, Compliance, Innovazione |
Clienti, Azionisti, Comunità |
| INVESTIMENTI E ASSICURAZIONE SOSTENIBILI | |||
| L'offerta di soluzioni di tutela e d'investimento caratterizzate da un elevato profilo di responsabilità verso la società e l'ambiente. Per la gestione strategica e operativa delle attività sono allocate oltre 3.000 |
RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO: PORTAFOGLIO PRODOTTI RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO: AZIONARIATO ATTIVO |
Unità di business, Asset Management, Assicurazioni |
Clienti, Azionisti, Comunità |
| persone. | |||
| SUPPORTO ALLA COMUNITÀ E IMPEGNO PER LA CULTURA | |||
| La Banca come centro di relazioni che influenza l'intera comunità e il suo benessere con le proprie azioni di stimolo culturale e la propria capacità di dialogo e d'intervento in ambito sociale. |
PERFORMANCE ECONOMICHE (201-1) |
Gruppo Intesa Sanpaolo | Azionisti, Comunità |
| Per la gestione strategica e operativa delle attività sono allocate circa 150 persone. |
|||
| INTEGRITÀ NELLA CONDOTTA AZIENDALE | |||
| L'agire con imprescindibile trasparenza e responsabilità nel pieno rispetto di standard, normative e policy internazionali, nazionali e aziendali. Nell'ambito delle strutture di governo del Gruppo, per la gestione strategica e di indirizzo operativo delle attività, sono allocate oltre 1.940 persone. |
ANTI-CORRUZIONE POLITICA PUBBLICA COMPORTAMENTO ANTICONCORRENZIALE IMPOSTE NON DISCRIMINAZIONE PRIVACY DEL CLIENTE RESPONSIBILITÀ DI PRODOTTO: AUDIT |
Gruppo Intesa Sanpaolo | Azionisti, Clienti, Fornitori, Ambiente, Comunità |
| INNOVAZIONE, TRASFORMAZIONE DIGITALE E CYBERSECURITY | |||
| L'impegno del Gruppo per affermarsi come digital company attraverso una piattaforma multicanale evoluta volta a garantire un'offerta innovativa, sicura ed efficace. |
PRIVACY DEL CLIENTE SALUTE E SICUREZZA DEL CLIENTE |
Unità di business, Operations, Compliance, Dipartimento IT, Innovazione |
Clienti, Fornitori, Comunità |
| Per la gestione strategica e operativa delle attività sono allocate oltre 10.800 persone. |


Intesa Sanpaolo integra la rendicontazione con gli indicatori settoriali previsti dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB) e nella seguente tabella riporta le informazioni relative agli indicatori ritenuti applicabili, con riferimento ai principali settori in cui opera: Asset Management & Custody Activities, Commercial Banks, Investment Banking & Brokerage e Consumer Finance.
| Tema | Codice | Riferimenti | ||
|---|---|---|---|---|
| SETTORE - ASSET MANAGEMENT & CUSTODY ACTIVITIES | ||||
| Transparent Information & Fair Advice for Customers |
FN-AC270a.2 | pagg. 122-124; pagg. 136-138 Trasparenza verso il cliente [i] |
||
| FN-AC270a.3 | pagg. 58-60; pagg. 122-124 | |||
| Employee Diversity & Inclusion | FN-AC330a.1 | pag. 272; pagg. 290-296 | ||
| FN-AC410a.1 | pagg. 283-284 | |||
| Incorporation of Environmental, Social, and Governance Factors in Investment Management & Advisory |
FN-AC410a.2 | pagg. 61-79; pagg. 89-91; pagg. 258-259; pag. 283; pag. 379; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 78-80) [i] Cambiamento Climatico [i] |
||
| FN-AC410a.3 | pag. 58; pagg. 155-171; pag. 199; pag. 379 | |||
| Business Ethics | FN-AC510a.1 | Nel periodo di rendicontazione il Gruppo Intesa Sanpaolo non è stato destinatario di alcuna azione legale né di provvedimenti sanzionatori in materia di concorrenza. Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Contenzioso fiscale pagg. 573-574) [i] |
||
| FN-AC510a.2 | pag. 42; pagg. 58-60; pagg. 101-103; pag. 108; pagg. 113-114; pag. 379; Codice Etico (pagg. 28-29) [i] |
|||
| Systemic Risk Management | FN-AC550a.1 | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - 1.4 Rischio di liquidità pagg. 544-547) [i] |
||
| FN-AC550a.2 | pagg. 97-98; Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - 1.4 Rischio di liquidità pagg. 544-547) [i] |
|||
| FN-AC550a.3 | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 L'esercizio 2023 in sintesi - Principali rischi ed incertezze pag. 64) [i] |
|||
| FN-AC550a.4 | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - 1.3.3. Altre informazioni sugli strumenti derivati (di negoziazione e di copertura) pag. 545) [i] |
|||
| Activity Metrics | FN-AC-000.A | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo - Il portafoglio di asset under management e under administration pagg. 334-335) [i] |
||
| FN-AC-000.B | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 Relazione sull'andamento della gestione – Gli aggregati patrimoniali - Raccolta indiretta pag. 101) [i] |
|||
| SETTORE - COMMERCIAL BANKS | ||||
| Data Security | FN-CB230a.1 | pagg. 109-110 | ||
| FN-CB230a.2 | pag. 58; pagg. 109-110; pag. 379 | |||
| Financial Inclusion & Capacity Building | FN-CB240a.1 | pag. 58; pagg. 67-68; pagg. 89-91; pag. 142; pag. 283; pag. 379 | ||
| FN-CB240a.2 | pagg. 142-143 | |||
| FN-CB240a.3 | pagg. 142-146 Nel periodo di rendicontazione sono stati aperti oltre 36.000 conti correnti a clienti non bancarizzati e sotto-bancarizzati. |
|||
| FN-CB240a.4 | pagg. 146-148 | |||
| Incorporation of Environmental, Social, and Governance Factors in Credit Analysis |
FN-CB410a.1 | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Esposizione al rischio di credito pagg. 585-586) [i] Bilanci e Relazioni (Terzo Pilastro di Basilea 3 2023 Sezione 6, 7, 8 e 9 pagg. 91-156) [i] |
||
| FN-CB410a.2 | pagg. 61-79; pagg. 89-91; pagg. 258-259; pag. 283; pag. 379; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 78-80) [i] Cambiamento Climatico [i] |
* Gli indicatori non corrispondenti ai GRI Standards non sono oggetto di esame limitato.
Indice indicatori SASB
| Tema | Codice | Riferimenti |
|---|---|---|
| Business Ethics | FN-CB510a.1 | Nel periodo di rendicontazione il Gruppo Intesa Sanpaolo non è stato destinatario di alcuna azione legale né di provvedimenti sanzionatori in materia di concorrenza. Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Contenzioso fiscale pagg. 573-574) [i] |
| FN-CB510a.2 | pag. 42; pagg. 58-60; pagg. 101-103; pag. 108; pagg. 113-114; pag. 379; Codice Etico (pagg. 28-29) [i] |
|
| Systemic Risk Management | FN-CB550a.1 | Gli score G-SIB (Global Systemically Important Bank) riportati sono stati calcolati internamente dal Gruppo Intesa Sanpaolo e non riflettono pertanto eventuali aggiustamenti legati al 'supervisory judgment', inoltre si precisa che sono calcolati con riferimento al 31.12.2022 (ultimi dati disponibili): (G-SIB): Punteggio complessivo: 90 punti base (G-SIB): Punteggio dimensione: 101 punti base (G-SIB): Punteggio di interconnessione: 131 punti base (G-SIB): Punteggio di sostituibilità: 28 punti base (G-SIB): Punteggio di complessità: 105 punti base (G-SIB): Punteggio operatività internazionale: 83 punti base [i] |
| FN-CB550a.2 | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Stress Test pagg. 429-430) [i] Bilanci e Relazioni (Terzo Pilastro di Basilea 3 2023 Sezione 1 - Requisito informativo generale pag. 15-44) [i] |
|
| FN-CB-000.A | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 Relazione sull'andamento della gestione – I risultati per settori di attività e per aree geografiche pagg. 109-142) [i] |
|
| Activity Metrics | FN-CB-000.B | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 Relazione sull'andamento della gestione – I risultati per settori di attività e per aree geografiche pagg. 109-142) [i] |
| SETTORE - INVESTMENT BANKING & BROKERAGE | ||
| Employee Diversity & Inclusion | FN-IB330a.1 | pag. 272; pagg. 290-296 |
| FN-IB410a.1 | Nel periodo di rendicontazione i ricavi delle operazioni in ambito ESG sono stati oltre 117 milioni di euro. |
|
| Incorporation of Environmental, Social, and Governance Factors in Investment |
FN-IB410a.2 | pagg. 283-284 |
| Banking & Brokerage Activities | FN-IB410a.3 | pagg. 61-79; pagg. 89-91; pagg. 258-259; pag. 283; pag. 379; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 78-80) [i] Cambiamento Climatico [i] |
| Business Ethics | FN-IB510a.1 | Nel periodo di rendicontazione il Gruppo Intesa Sanpaolo non è stato destinatario di alcuna azione legale né di provvedimenti sanzionatori in materia di concorrenza. Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Contenzioso fiscale pagg. 573-574) [i] |
| FN-IB510a.2 | Codice Etico (pagg. 28-29) [i] | |
| Professional Integrity |
FN-IB510b.2 | pagg. 99-114; Nel periodo di rendicontazione il Gruppo Intesa Sanpaolo non è stato coinvolto in casi di mediazioni e arbitrati significativi in materia di integrità professionale. |
| FN-IB510b.3 | pagg. 99-114; Nel periodo di rendicontazione il Gruppo Intesa Sanpaolo non ha registrato perdite significative per procedimenti legali in materia di integrità professionale. |
|
| FN-IB510b.4 | pag. 42; pag. 58; pagg. 99-100; pag. 379 | |
| Systemic Risk Management |
FN-IB550a.1 | Gli score G-SIB (Global Systemically Important Bank) riportati sono stati calcolati internamente dal Gruppo Intesa Sanpaolo e non riflettono pertanto eventuali aggiustamenti legati al 'supervisory judgment', inoltre si precisa che sono calcolati con riferimento al 31.12.2022 (ultimi dati disponibili): (G-SIB): Punteggio complessivo: 90 punti base (G-SIB): Punteggio dimensione: 101 punti base (G-SIB): Punteggio di interconnessione: 131 punti base (G-SIB): Punteggio di sostituibilità: 28 punti base (G-SIB): Punteggio di complessità: 105 punti base (G-SIB): Punteggio operatività internazionale: 83 punti base [i] |
| FN-IB550a.2 | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Stress Test pagg. 429-430) [i] Bilanci e Relazioni (Terzo Pilastro di Basilea 3 2023 Sezione 1 - Requisito informativo generale pagg. 15-44) [i] |
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Tema | Codice | Riferimenti |
|---|---|---|
| Employee Incentives & Risk Taking |
FN-IB550b.1 | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA pagg. 608-609) [i] |
| FN-IB550b.2 | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA pagg. 608-609) [i] |
|
| FN-IB550b.3 | Bilanci e Relazioni (Bilanci 2023 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA Parte A – Politiche contabili - Informativa di natura quantitativa - A.4.5. Gerarchia del fair value pagg. 280- 288) [i] |
|
| Activity Metric | FN-IB-000.A | Nel periodo di rendicontazione l'importo commissionale delle operazioni di Investment Banking è pari a circa 115 milioni di euro, corrispondenti a 239 clienti |
| FN-IB-000.B | Nel periodo di rendicontazione l'importo degli investimenti propri è pari a circa 272 miliardi di euro, considerando prestiti propri non Hold to Collect e investimenti Hold to Collect (esclusi gli impieghi a privati). |
|
| FN-IB-000.C | L'attività di market making (Sales e Trading) su tutte le asset class e quello di liquidity provider del Brokerage della Divisione IMI CIB ha soddisfatto le richieste della clientela, con oltre 18.000 transazioni, corrispondenti a circa 2,8 miliardi di euro** |
|
| SETTORE - CONSUMER FINANCE | ||
| Customer Privacy | FN-CF-220a.2 | pagg. 109-110; pag. 114; Nel periodo di rendicontazione il Gruppo Intesa Sanpaolo non ha registrato perdite significative per procedimenti legali in materia di privacy. |
| Data Security | FN-CF-230a.1 | pagg. 109-110 |
| FN-CF-230a.3 | pag. 58; pagg. 109-110; pag. 379 | |
| Selling Practices | FN-CF-270a.1 | pagg. 200-202 |
| FN-CF-270a.4 | Nel periodo di rendicontazione il Gruppo Intesa Sanpaolo non è stato destinatario di procedimenti e comunicazioni da parte del Consumer Financial Protection Bureau (CFPB). |
|
| FN-CF-270a.5 | pag. 114; Nel periodo di rendicontazione il Gruppo Intesa Sanpaolo ha avuto perdite pari a circa 10 milioni di euro. |
** Fonte dati Borsa Italiana, il perimetro delle transazioni è limitato alle operazioni puramente di market making.

Indice metriche Stakeholder Capitalism WEF


Intesa Sanpaolo nella seguente tabella riporta per i 4 pillar previsti le informazioni relative ai 21 indicatori "core" indicati nel report "Measuring Stakeholder Capitalism: Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation", pubblicato dall'International Business Council (IBC) del World Economic Forum (WEF), a cui Intesa Sanpaolo ha aderito a settembre 2021.
| Tema | Metriche "core" | Riferimenti | ||
|---|---|---|---|---|
| PRINCIPLES OF GOVERNANCE | ||||
| Governing purpose | Setting purpose | pagg. 30-31; pagg. 53-56; pagg. 93-95 | ||
| Quality of governing body | Governance body composition |
pagg. 45-47; pagg. 53-54; pag. 272; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pagg. 51-57; pagg. 107-111) [i] |
||
| Stakeholder engagement | Material issues impacting stakeholders |
pagg. 53-56; pagg. 81-91; pagg. 393-394; Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari (pag. 23; pagg. 43-44) [i] |
||
| Ethical behavior | Anti-corruption | pagg. 46-47; pagg. 101-103; pagg. 263-264; pagg. 274-276 | ||
| Protected ethics advice and reporting mechanisms |
pagg. 58-60; pag. 114; Codice Etico (pagg. 28-29) [i] | |||
| Risk and opportunity oversight |
Integrating risk and opportunity into business process |
pagg. 61-64; pagg. 70-73; pagg. 89-91; pag. 93; pagg. 266-270 | ||
| PLANET | ||||
| Climate change | Greenhouse gas (GHG) emissions |
pag. 243; pagg. 249-250; pagg. 310-311 | ||
| TCFD implementation | pag. 403; Climate Report [i] | |||
| Nature loss | Land use and ecological sensitivity |
Le sedi del Gruppo non risiedono in aree protette o a elevata biodiversità. L'attività svolta dal Gruppo non genera impatti rilevanti sulla biodiversità. |
||
| Freshwater availability | Water consumption and withdrawal in water stressed areas |
pag. 255; pag. 314; Le attività svolte dal Gruppo non prevedono consumi idrici significativi pertanto non vi sono impatti significativi in tale ambito. |
||
| PEOPLE | ||||
| Dignity and equality | Diversity and inclusion (%) | pagg. 290-296 | ||
| Pay equality (%) | pagg. 296-298 | |||
| Wage level (%) | pag. 298 | |||
| Risk for incidents of child, forced or compulsory labour |
pagg. 67-68; pagg. 77-79; Parte dell'informativa non è disponibile. Il tema delle relazioni con i fornitori non è considerato materiale per il Gruppo in quanto per il settore finanziario le informative sono rilevanti con riferimento ai collaboratori e alla gestione del credito: le informative relative ai fornitori non si riferiscono quindi agli impatti significativi del Gruppo. |
|||
| Health and well-being | Health and safety (%) | pagg. 213-224; pagg. 307-308; Parte dell'informativa non è disponibile: i dati e le informazioni relative agli infortuni dei lavoratori non dipendenti non sono monitorati in quanto l'attuale normativa italiana applicabile in materia non prevede l'obbligo di raccolta della suddetta tipologia di dato. Si valuterà la fattibilità e soprattutto la significatività di implementare un sistema di raccolta e monitoraggio ad hoc e di rendere disponibili tali informazioni a partire dal 2025. |
||
| Skills for the future | Training provided (n./ importo in Euro) |
pagg. 300-302 | ||
| PROSPERITY | ||||
| Employment and wealth generation |
Absolute number and rate of employment |
pagg. 295-296 | ||
| Economic contribution | pagg. 95-97; pag. 176; pag. 260; pag. 279; pag. 301 |
* Gli indicatori non corrispondenti ai GRI Standards non sono oggetto di esame limitato.
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

| Tema | Metriche "core" | Riferimenti |
|---|---|---|
| PROSPERITY | ||
| Employment and wealth generation |
Financial investment contribution |
Gli investimenti di Capital Budget del Gruppo Intesa Sanpaolo nel 2023 sono stati pari ad €1.655 milioni (a fronte di rettifiche di valore nette per €1.428 milioni) riferiti in particolare all'implementazione della strategia digitale. L'attuazione del Piano procede a pieno ritmo con le iniziative industriali chiave ben avviate, in particolare attraverso la nuova piattaforma tecnologica Isytech nativa Cloud, i canali digitali di Isybank e Fideuram Direct e le soluzioni di Intelligenza Artificiale per il lancio di nuovi prodotti e nuove funzionalità delle piattaforme online per la clientela. Nell'ambito delle iniziative di riduzione del profilo di rischio si segnalano importanti investimenti tecnologici volti al rafforzamento della cybersecurity per garantire adeguata protezione alla clientela e alla banca, alla piattaforma internazionale a supporto del nuovo modello di Anti Financial Crime di Gruppo. Infine, si mantengono significativi gli investimenti in tema di governance ESG, continuando a garantire al Gruppo il posizionamento ai vertici mondiali per l'impatto sociale e l'impegno a zero emissioni nette. |
| Innovation of better products and services |
Total R&D expenses (importo in Euro) |
pagg. 126-136; pagg. 226-236; Piano di Impresa 2022-2025 pagg. 71-73; Gli investimenti in R&D non sono un indicatore rappresentativo per il settore finanziario e per misurare l'impegno del Gruppo nella definizione e nell'offerta di nuovi prodotti per i propri clienti. Per il Gruppo ricoprono un ruolo significativo gli investimenti a supporto dell'innovazione e della digitalizzazione: le iniziative digitali, in particolare, hanno abilitato il percorso di trasformazione del Gruppo in una "digital company". Inoltre il Gruppo in linea con il Piano di Impresa 2022-2025 ha definito una strategia di sviluppo di prodotti di investimento, di consulenza e assicurativi in ambito ESG. |
| Community and social vitality |
Total tax paid | pagg. 97-98; Le imposte totali a carico del Gruppo (con riferimento alle sole imposte proprie, ovvero versate dall'Entità come contribuente) contabilizzate nel 2023 sono pari a oltre €5.560mln, principalmente riconducibili a imposte sul reddito correnti (circa €2.170mln), imposte e contributi previdenziali e sociali (circa 1.700mln), IVA non detraibile (circa €950mln) e altri tributi (in particolare circa €485mln di bank levies al netto dell'effetto fiscale). |



Nota metodologica
La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023 – in seguito anche Dichiarazione – è stata redatta in conformità all'art. 4 del Decreto Legislativo 254/2016 e ai GRI Standards definiti dal GRI (Global Reporting Initiative), pubblicati nel 2021, oltre che ai supplementi di settore "Financial Services Sector Supplements". Inoltre, sono state tenute in considerazione le raccomandazioni emanate dalla Task Force on Climaterelated Financial Disclosures (TCFD) a giugno 2017, alle quali Intesa Sanpaolo ha aderito a ottobre 2018, per la diffusione volontaria di una rendicontazione trasparente in materia di rischi e opportunità legati ai cambiamenti climatici. A tal proposito Intesa Sanpaolo pubblica contestualmente alla presente Dichiarazione un Climate Report (in precedenza TCFD Report), cui si rimanda per gli approfondimenti [i]. Sono stati inclusi, inoltre, ove ritenuti applicabili, gli indicatori previsti dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB); in considerazione dell'impegno preso da Intesa Sanpaolo a settembre 2021 ad adottare e implementare lo Stakeholder Capitalism Metrics sviluppato dal World Economic Forum (WEF) sono stati riportati, laddove applicabili e rilevanti per il Gruppo, gli indicatori definiti dal WEF.
Nella Dichiarazione sono esposte le informazioni utili alla disclosure secondo quanto previsto dall'articolo 8 dell'Atto Delegato dell'EU Taxonomy Regulation (Reg. UE 852/2020) e dal Regolamento Delegato 2021/2178 che richiede agli enti creditizi di pubblicare informazioni relative ad attività allineate alla tassonomia e, tra gli altri, gli indicatori off-balance e gas e nucleare (vedi pag. 316).
Inoltre, Intesa Sanpaolo per il quinto anno rendiconta i progressi raggiunti dalla Banca rispetto ai Principles for Responsibile Banking (PRB), cui Intesa Sanpaolo ha aderito, pubblicando un PRB Report cui si rimanda per gli approfondimenti [i].
L'individuazione e la scelta dei contenuti della presente Dichiarazione, come richiesto dal Decreto Legislativo 254/2016, sono state effettuate in modo da assicurare la comprensione delle attività svolte dal Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto prodotto dalle stesse, anche in considerazione dei principi previsti dai GRI Standards di rilevanza, inclusività, contesto di sostenibilità e completezza. L'analisi di materialità (vedi pag. 80), realizzata in conformità ai GRI Standards pubblicati nel 2021, ha permesso di valutare le tematiche sulla base della loro rilevanza in relazione agli impatti potenziali ed effettivi, positivi e negativi, generati e subiti dal Gruppo Intesa Sanpaolo in ambito economico, ambientale e sociale, compresi i diritti umani. I principi dei GRI Standards sono stati altresì applicati per la definizione dei criteri di qualità dell'informativa (equilibrio/neutralità, comparabilità, accuratezza, tempestività, chiarezza e verificabilità) e del perimetro di rendicontazione. Approfondimenti rispetto a quanto esposto nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria sono pubblicati sul sito Internet – Sezione Sostenibilità [i]. La Dichiarazione presenta, nel corso della trattazione e nell'Indice dei contenuti GRI, gli opportuni link a tali informazioni aggiuntive.
Inoltre, al fine di esplicitare gli indicatori coperti dalla presente Dichiarazione sono riportati un Indice degli indicatori SASB e un Indice delle metriche Stakeholder Capitalism WEF.
La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023 è stata sottoposta ad esame limitato da parte di EY S.p.A.
La relazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016 e dei GRI Standards, individuati come standard di rendicontazione, che descrive le procedure svolte e le relative conclusioni è a pag. 405.
Tutte le strutture aziendali contribuiscono alla redazione dei contenuti della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023 e alle attività di dialogo con gli stakeholder per il tramite dei Sustainability Manager, identificati per ciascuna Divisione/Area di Governo, nonché di referenti operativi individuati nelle diverse strutture del Gruppo. La raccolta dei dati è centralizzata ed avviene sulla stessa piattaforma informativa preposta al controllo degli andamenti economici, patrimoniali e commerciali delle Unità di Business. Il processo di rendicontazione della Dichiarazione è formalizzato all'interno di apposite Linee Guida e nella relativa Guida di Processo, che disciplinano processo, attività, ruoli e responsabilità delle strutture e organi del Gruppo coinvolti nella predisposizione, approvazione e pubblicazione del documento.

La Guida di Processo è stata inoltre rivista lo scorso anno, nell'ottica di una definizione più puntuale del ruolo e delle responsabilità delle strutture che contribuiscono alla raccolta, controllo e validazione dei contenuti ai fini della predisposizione della Dichiarazione e dei Sustainability Manager, nonché di rafforzamento dei controlli in capo alle strutture stesse.
Gli indicatori presentati nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023 sono stati individuati sulla base delle indicazioni dello standard utilizzato quale riferimento (GRI Standards), degli obblighi derivanti dall'adesione di Intesa Sanpaolo a protocolli e standard internazionali di sostenibilità e dall'impegno a rendere misurabile il percorso di attuazione degli obiettivi strategici ESG e climate definiti. La quasi totalità dei dati deriva da rilevazioni puntuali, salvo alcune stime opportunamente segnalate. Per garantire accuratezza nella rilevazione e omogeneità nell'interpretazione degli indicatori richiesti, i sistemi di misurazione dei dati sono supportati da un manuale tecnico che, per gli indicatori quantitativi, formalizza la loro rilevanza, le modalità di calcolo e la fonte informativa. I dati presentati fanno riferimento all'esercizio 2023 e, ove possibile, sono comparati con i due anni precedenti. Laddove sono state effettuate riesposizioni, queste sono state opportunamente indicate.
La Dichiarazione è pubblicata con cadenza annuale, la precedente è stata pubblicata nel corso del mese di marzo 2023. Inoltre, anche quest'anno, a settembre 2023, Intesa Sanpaolo ha pubblicato in forma volontaria una Relazione Consolidata Non Finanziaria semestrale dando evidenza degli indicatori più rilevanti.
Il perimetro di rendicontazione della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023 di Intesa Sanpaolo copre il 99,5% del perimetro del Bilancio consolidato 2023 per numero di dipendenti (al netto dei dipendenti con contratti atipici) e consente, pertanto, la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto da questo prodotto, essendo oggetto di rendicontazione tutte le società che rappresentano le tematiche materiali così come identificate dalla normativa di riferimento e dal confronto con gli stakeholder. Rimangono escluse le rilevazioni dei dati non finanziari di alcune società la cui natura dell'attività svolta è significativamente diversa dal core business del Gruppo (servizi IT, servizi sanitari, noleggio beni), le società che hanno un numero dipendenti esiguo (holding di partecipazione, società veicolo, gestione di immobili e/o servizi immobiliari), che sono ritenute non significative in termini di impatto, nonché le società sulle quali la Capogruppo Intesa Sanpaolo non esercita attività di direzione e coordinamento. Questa edizione della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria è disponibile anche sul sito Internet [i].
La predisposizione della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria è stata effettuata considerando le attuali normative, in particolare con riferimento agli ambiti previsti dal D. Lgs. 254/2016 in ambito sociale e ambientale, applicabili al Gruppo.

Relazione della società di revisione



Dichiarazione Consolidat a Non Finanziaria al 31 dicembre 2023
Relazione della societ à di revisione indipendent e ai sensi dell'art . 3, comma 10, D.Lgs. 254/ 2016 e dell'art . 5 regolament o Consob adot t at o con Delibera n. 20267 del 18 gennaio 2018


EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano
Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com
Relazione della società di revisione indipendente sulla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria ai sensi dell'art. 3, comma 10, D.Lgs. 254/ 2016 e dell'art. 5 regolamento Consob adottato con Delibera n. 20267 del 18 gennaio 2018
Al Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo S.p.A.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito il "Decreto") e dell'art. 5 del Regolamento CONSOB n. 20267/ 2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria del Gruppo Intesa Sanpaolo (di seguito il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 predisposta ai sensi dell'art. 4 del Decreto e approvata dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo S.p.A. (di seguito la "Banca") in data 14 marzo 2024 (di seguito la "Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria").
L'esame limitato da noi svolto non si estende alle informazioni contenute nel paragrafo "La rendicontazione ai sensi della Tassonomia UE (Regolamento UE 2020/ 852)" della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.
Responsabilità degli Amministratori e del Comitato per il Controllo sulla Gestione per la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative oltre che ai supplementi di settore "Financial Services Sector Supplements" (di seguito "GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione.
Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili, inoltre, per l'individuazione del contenuto della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria, nell'ambito dei temi menzionati nell'art. 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.
Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.
Il Comitato per il Controllo sulla Gestione ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.
EY S.p.A. Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.600.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
A member firm of Ernst & Young Global Limited


Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale.
Nell'esercizio di riferimento del presente incarico, la nostra società di revisione ha applicato l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, ha mantenuto un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.
È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi di limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria non contenga errori significativi.
Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.
Le procedure svolte sulla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della Banca responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.
In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:
Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5., lettera a);


Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:
Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria del Gruppo Intesa Sanpaolo relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del Decreto e ai GRI Standards.
Le nostre conclusioni sulla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria del Gruppo Intesa Sanpaolo non si estendono alle informazioni contenute nel paragrafo "La rendicontazione ai sensi della tassonomia UE (Regolamento UE 2020/ 852)" della stessa, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/ 852.
Milano, 19 marzo 2024
EY S.p.A.
Massimo Testa (Revisore Legale)

Intesa Sanpaolo S.p.A.
| Sede legale | Piazza S. Carlo 156 10121 Torino Tel.: +39 011 5551 |
|
|---|---|---|
| Sede secondaria | Via Monte di Pietà 8 20121 Milano Tel.: +39 02 87911 |
|
| Informazioni ulteriori | ||
| ESG & Sustainability | Tel.: +39 011 5552639 E-mail: [email protected] |
|
| Investor Relations | Tel.: +39 02 87943180 E-mail: [email protected] |
|
| Media Relations | Tel.: +39 02 87963531 E-mail: [email protected] |
|
| Internet | group.intesasanpaolo.com [i] |
| Realizzazione | Intesa Sanpaolo S.p.A. - ESG & Sustainability |
|---|---|
| Progetto grafico, impaginazione e ipertesto |
Agema Srl - Milano |
| Pubblicazione | Marzo 2024 |
Questo documento è stato realizzato tenendo conto delle esigenze delle persone non vedenti per essere letto e navigato attraverso l'utilizzo di tecnologie assistive e in base alle regole di accessibilità fornite da Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili). Se doveste incontrare qualche difficoltà di lettura, vi invitiamo a scriverci a ESG\[email protected]
Intesa Sanpaolo S.p.A. Sede Legale: Piazza San Carlo 156, 10121 Torino Sede Secondaria: Via Monte di Pietà 8, 20121 Milano Capitale sociale: 10.368.870.930,08 euro Numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Torino e codice fiscale 00799960158 Rappresentante del Gruppo IVA "Intesa Sanpaolo" Partita IVA 11991500015 (IT11991500015) Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia Iscritta all'Albo delle Banche al n. 5361 e Capogruppo del Gruppo bancario "Intesa Sanpaolo", iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari

Editing e produzione: Agema® Srl

Intesa Sanpaolo S.p.A., nel rispetto dell'ambiente, ha stampato questo bilancio su carta proveniente da foreste gestite in maniera responsabile secondo i criteri FSC® (Forest Stewardship Council®)

Alfredo Pini nasce a Mirandola nel 1958 e, dopo aver conseguito il diploma di maturità in ambito tecnico-commerciale, dal 1985 si dedica esclusivamente alla sua passione, la pittura. Si trasferisce a Ferrara e qui apre la Galleria Lacerba, frequenta gli studi di diversi artisti e si iscrive a vari corsi di pittura. In questo contesto entra in contatto con importanti artisti contemporanei, tra i quali Primo Conti, Bruno Cassinari, Mario Schifano, Bruno Ceccobelli, Concetto Pozzati, Omar Galliani.
Nel 1987 inizia la sua attività espositiva e si iscrive al Corso di Laurea DAMS - Discipline delle arti, della Musica e dello Spettacolo presso l'Università di Bologna, tra i cui insegnanti figurano Renato Barilli, Umberto Eco, Alfredo De Paz.
La sua attività di pittore lo porta a stringere rapporti di collaborazione sempre più stretta con varie gallerie in diverse città d'Italia, Spagna e Stati Uniti, dove ancora oggi espone le sue opere in mostre personali o collettive.
Pini è artista figurativo e il suo stile è caratterizzato da pennellate veloci ed espressive, che catturano il movimento e la vivacità dei suoi soggetti.

In copertina:
Alfredo Pini (Mirandola, 1958) Paesaggio, XX secolo olio su tela, 49 x 68 cm
In questa opera della collezione Intesa Sanpaolo sperimenta un linguaggio più riflessivo, meno veloce, anche se fortemente vibratile. Il paesaggio montano ci mostra una natura imponente, ma non oppressiva, con i bei monti, sullo sfondo, ancora in parte coperti di neve, sovrastati da un cielo azzurro attraversato da nuvole bianche, delicato accenno all'imminente primavera, come il corso d'acqua che si forma sul versante della montagna e lo solca come una vena cerulea.
Il piccolo villaggio, al centro della composizione, è tratteggiato con affettuosa vicinanza sentimentale, ravvivato dai piccoli tocchi di colore dei panni stesi ad asciugare all'aria aperta e dal campanile della chiesetta affiancato da verdi conifere svettanti. Vi si respira un silenzio composto di attività laboriose e domestiche.
Una figura solitaria, ritratta di spalle, risale la strada bianca che, al centro, fende la distesa d'erba accarezzata dal vento e dal sole.
Nel dipinto si percepisce il sentimento di una memoria che evoca la serenità di una vita semplice, quasi meditativa, reso da una pennellata vibrante ma forte; non quella nervosa e sintetica delle sue opere più conosciute. Il "divenire" che si coglie in quest'opera non è quello della velocità sincopata e violenta delle città contemporanee, che Alfredo Pini spesso fissa nelle sue tele, ma piuttosto un flusso lento e naturale, quello che scandisce il tempo delle stagioni e il nostro antico rapporto con la Terra.


Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.