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Aquafil

Annual Report Mar 28, 2024

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Annual Report

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Bilancio 2023

Indice

Organi di Amministrazione e di Controllo

Relazione sulla Gestione al Bilancio Consolidato e d'Esercizio di Aquafil S.p.A. 2023

BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2023

  • Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
  • Conto Economico Consolidato
  • Conto Economico Complessivo Consolidato
  • Rendiconto Finanziario Consolidato
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato
  • Note illustrative al Bilancio Consolidato
  • Attestazione del Dirigente Preposto e degli Organi Delegati
  • Relazione del Collegio Sindacale
  • Relazione della Società di Revisione al Bilancio Consolidato

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2023

  • Situazione Patrimoniale e Finanziaria
  • Conto Economico
  • Conto Economico Complessivo
  • Rendiconto Finanziario
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
  • Note illustrative al Bilancio Civilistico
  • Attestazione del Dirigente Preposto e degli Organi Delegati
  • Relazione della Società di Revisione al Bilancio d'Esercizio

Organi di Amministrazione e di Controllo

Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2023

CHIARA MIO Presidente (*)
GIULIO BONAZZI Amministratore Delegato
GIOVANNI STEFANO LORO Consigliere
FRANCO ROSSI Consigliere
SILVANA BONAZZI Consigliere
FRANCESCO BONAZZI Consigliere
FRANCESCO PROFUMO Consigliere (*)
ILARIA MARIA DALLA RIVA Consigliere (*)
PATRIZIA RIVA Consigliere (*)

(*) Consigliere che ha dichiarato di possedere i requisiti di indipendenza ai sensi dell'art. 147-ter, comma 4 del TUF e dell'art. 3 del Codice di Autodisciplina.

Comitato Controllo e Rischi

PATRIZIA RIVA Presidente FRANCESCO PROFUMO Membro effettivo CHIARA MIO Membro effettivo

Comitato per le Nomine e le Remunerazioni

FRANCESCO PROFUMO Presidente PATRIZIA RIVA Membro effettivo ILARIA MARIA DALLA RIVA Membro effettivo

Organismo di Vigilanza

FABIO EGIDI Presidente KARIM TONELLI Membro interno MICHELE PANSARELLA Membro esterno

Collegio Sindacale

STEFANO POGGI LONGOSTREVI Presidente BETTINA SOLIMANDO Sindaco effettivo BEATRICE BOMPIERI Sindaco effettivo

Società di Revisione

PRICEWATERHOUSECOOPERS S.p.A. – Trento (Italia), Via della Costituzione 33

Il Consiglio di Amministrazione è in carica fino all'approvazione del bilancio di esercizio 2025 ed il Collegio Sindacale è in carica fino all'approvazione del bilancio di esercizio 2023. La società di revisione è stata nominata per il periodo 2017-2025.

Per tutte le informazioni di dettaglio relative agli organi societari si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'art. 123-bis del D.Lgs. 58/1998, disponibile sul sito internet del Gruppo Aquafil.

Relazione sulla Gestione al Bilancio Consolidato e d'Esercizio di Aquafil S.p.A. 2023

Signori Azionisti,

il bilancio separato d'esercizio che sottoponiamo al vostro esame e alla vostra approvazione, si è chiuso al 31 dicembre 2023 con "Totale ricavi" per Euro 518,4 milioni e una perdita di esercizio di Euro 5,6 milioni dopo lo stanziamento di imposte correnti e della fiscalità differita e anticipata per un importo positivo netto di Euro 6,7 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo Aquafil S.p.A., in conformità ai regolamenti contabili, ha predisposto anche il bilancio consolidato del Gruppo Aquafil per l'esercizio chiusosi al 31 dicembre 2023, che presenta un "Totale ricavi" per Euro 571,8 milioni e una perdita dell'esercizio di competenza di Gruppo per Euro 25,8 milioni.

Entrambi i bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati nell'Unione Europea così come richiesto dal Regolamento n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo e adottato con D.Lgs. n. 38/2005.

1. PREMESSA

La società Capogruppo Aquafil S.p.A. si avvale della possibilità offerta dal D.Lgs. 32/2007 che consente alle società tenute alla redazione del bilancio consolidato di presentare un'unica relazione sulla gestione per il bilancio d'esercizio e per il bilancio consolidato; nella relazione si è dato quindi maggiore rilievo, ove opportuno, alle questioni rilevanti per il complesso delle imprese incluse nell'area di consolidamento.

La "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) quale informativa richiesta dal D.Lgs. n. 254/2016, in attuazione della direttiva 2014/95/UE viene presentata come relazione separata rispetto alla presente Relazione sulla Gestione.

2. DATI SOCIETARI DELLA CAPOGRUPPO AQUAFIL S.P.A.

Sede legale: Via Linfano, 9 - Arco (TN) - 38062 - Italia Telefono: +39 0464 581111- Fax: +39 0464 532267 Indirizzo PEC: [email protected] Indirizzo e-mail: [email protected] Sito web: www.aquafil.com Capitale sociale (alla data di approvazione del bilancio consolidato al 31.12.2023):

  • Deliberato: 50.522.417,36
  • Sottoscritto: 49.722.417,28
  • Versato: 49.722.417,28

Codice fiscale e Partita IVA IT 09652170961 Repertorio Economico Amministrativo (REA) di Trento n. 228169 Durata della Società: 31/12/2100

Non si riportano cambiamenti relativi alla denominazione dell'entità che redige il bilancio o ad altro mezzo di identificazione dalla chiusura dell'esercizio di riferimento precedente.

3. PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO

Il Gruppo è composto dalla Capogruppo Aquafil S.p.A. e da 21 società consolidate integralmente per effetto del controllo diretto o indiretto di Aquafil S.p.A.. A queste si aggiungono le società collegate Nofir A.S. e la società Poly-Services S.a.s. oltre alla joint venture Acca S.p.A. che sono valutate al patrimonio netto.

Le produzioni vengono realizzate in 21 stabilimenti situati in Europa, Stati Uniti, America del Sud, Asia e Oceania.

4. IL CONTESTO ESTERNO E IL QUADRO ECONOMICO DI RIFERIMENTO

Cambiamenti climatici

Come parte di una società più ampia, il Gruppo Aquafil persegue con determinazione la sua politica ambientale,sociale e di governance con un ruolo attivo nelle comunità in cui opera.

Il Gruppo si è dotato di una struttura organizzativa che da anni studia l'impatto ambientale dei propri processi e prodotti e valuta continuamente le possibili azioni di miglioramento con un approccio fortemente orientato alla sostenibilità ed alla circolarità.

Tale struttura è particolarmente attenta all'evoluzione ed alle conseguenze che potrebbero derivare alle attività, ai processi ed alle organizzazioni locali dai cambiamenti climatici, il cui rischio è costantemente monitorato e valutato: si può affermare che a oggi non sono previsti impatti significativi sulle attività operative esercitate nelle diverse aree geografiche in cui il Gruppo opera.

Per ulteriori informazioni in merito agli obiettivi ed alle politiche di sostenibilità del Gruppo Aquafil si rimanda a quanto riportato nella Relazione non finanziaria ex D.Lgs. n.254 del 2016 pubblicata sul sito del gruppo contestualmente al presente bilancio.

Implicazioni della pandemia da Covid-19 e dei conflitti Russia-Ucraina e Israele-Palestina

Il 5 maggio 2023 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente dichiarato la conclusione dell'emergenza sanitaria iniziata l'11 marzo 2020 con la dichiarazione d'inizio pandemia.

Il conflitto tra Russia e Ucraina iniziato il 24 febbraio 2022 ha portato forti ripercussioni all'Europa in termini di instabilità economica, generando spinte inflazionistiche per la generalità dei prodotti, provocate soprattutto dall'improvvisa indisponibilità delle importazioni dalla Russia e Bielorussia dei prodotti sottoposti a embargo e dall'elevato incremento dei prezzi delle componenti energetiche nonché dei costi di trasporto navale e terrestre. Come già evidenziato nella Relazione sulla Gestione relativa al precedente esercizio il Gruppo non ha alcuna dipendenza da prodotti e/o fornitori/clienti specifiche di tali aree che possa in qualche modo impattare negativamente sulle proprie attività e non subisce pertanto conseguenze dirette dal blocco dei flussi di import/export dei prodotti e aziende sottoposti a limitazioni avendo interrotto definitivamente la fornitura già a ottobre 2022.

Il conflitto armato tra lo Stato di Israele e Hamas, iniziato il 7 ottobre 2023 ha portato Israle a dichiarare lo stato di guerra, invadere e prendere il controllo della Striscia di Gaza, dove si trovano le basi dell'organizzazione palestinese.

Le conseguenze economiche della guerra e il suo perdurare fino ad oggi senza che si prospettino soluzioni pacifiche nell'immediato, non hanno mostrato per il momento impatti significativi sui mercati in cui opera il Gruppo Aquafil, né hanno pregiudicato l'approvvigionamento di beni e servizi, che normalmente non avviene da quelle aree.

È da valutare l'effetto per l'intera area economica europea che il rallentamento del traffico delle merci attraverso il canale di Suez, che potrebbe essere connesso al conflitto israelo-palestinese, potrà portare nel corso del 2024 agli scambi internazionali e alla disponibilità di prodotti provenienti o destinati ai mercati del Far East, che ad oggi non sono quantificabili per entità e durata.

5. EVENTI DI RILIEVO AVVENUTI NELL'ESERCIZIO 2023

Si segnalano i seguenti accadimenti principali del Gruppo avvenuti nel corso dell'anno:

    1. Acca S.p.A.: in data 18 gennaio 2023 è stata creata una joint venture tramite la controllata Aquafil Chile S.p.A. insieme alla società Atando Cabos S.p.A. denominata Acca S.p.A., con sede sociale a Santiago (Cile) e capitale sociale pari a 1 milione di pesos cileni con l'oggetto sociale di acquisire, stoccare e riciclare reti da pesca, cime nautiche e altri rifiuti di materiale plastico;
    1. Distribuzione dividendi Aquafil S.p.A.: in data 27 aprile 2023 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Aquafil S.p.A. ha deliberato la distribuzione di dividendi per complessivi Euro 12,3 milioni che sono stati erogati in data 10 maggio 2023, con data di stacco 8 maggio 2023;
    1. Acquisto di azioni proprie: nell'ambito del piano di acquisto di azioni proprie deliberato dall'Assemblea degli Azionisti in data 20 ottobre 2021,si rileva che nel corso del mese di gennaio 2023 Aquafil ha continuato gli acquisti fino al raggiungimento di n. 1.278.450 azioni proprie detenute, pari al 2,4961% del capitale sociale. L'autorizzazione deliberata dalla citata Assemblea degli Azionisti ha avuto una validità di diciotto mesi decorrenti dalla data della deliberazione stessa e ha previsto l'autorizzazione all'acquisto, anche in più tranche, di azioni ordinarie, fino a un numero massimo che, tenuto conto delle azioni ordinarie di volta in volta detenute in portafoglio dalla Società e dalle Società da essa controllate, non sia risultato complessivamente superiore al 3% del capitale sociale;
    1. Aumento di capitale Aquafil Jiaxing Co. Ltd.: in data 8 maggio 2023 la Capogruppo Aquafil S.p.A. ha versato la restante parte di capitale sociale sottoscritto e non ancora versato nella controllata Aquafil Jiaxing Co. Ltd. per un importo complessivamente pari a

Euro 1.348 migliaia. In seguito all'ultimo versamento effettuato l'intero capitale sociale della società Aquafil Jiaxing Co. Ltd. risulta così interamente versato;

    1. Karun World Ltd.: nel mese di maggio 2023 è stata iscritta per Euro 150 migliaia la partecipazione nella società Karun World Ltd. con sede sociale a Warwick (Gran Bretagna) pari all'1,83% del capitale sociale. La società si occupa della produzione ecosostenibile di occhiali a partire dalla raccolta di materiali di scarto come funi o reti da pesca recuperati dalle coste e dalle montagne della Patagonia;
    1. Accertamento imposte annualità 2017: relativamente alla verifica riferita all'annualità 2017 che ha coinvolto la Capogruppo Aquafil S.p.A., in data 15 maggio 2023 è stato avviato il contradditorio per la ripresa a tassazione di complessivi Euro 853 migliaia. In data 4 settembre 2023 la Società ha definito in adesione l'avviso di accertamento IRES e IRAP che non ha comportato alcun versamento all'erario per effetto dello scomputo dalle perdite del periodo ed ammonta a Euro 187 migliaia. Si rimanda per ulteriori dettagli a quanto descritto all'interno del paragrafo "Passività potenziali" delle Note illustrative;
    1. Aquafil S.p.A./Aqualeuna GmbH: la società Aqualeuna GmbH, interessata da una verifica fiscale da parte del Bundeszentralamt fur Steuern competente territorialmente per Leuna (Germania) ha ricevuto nel mese di maggio 2023 dall'Amministrazione finanziaria tedesca Finanzamt Merseburg la notifica della chiusura della verifica per i periodi di imposta 2018 e 2019 e i successivi avvisi di accertamento e di liquidazione ai fini delle imposte sui redditi della società. Si rimanda per ulteriori dettagli a quanto descritto all'interno del paragrafo "Passività potenziali" delle Note illustrative;
    1. Poly-Service S.a.s.: in data 7 agosto 2023 Aquafil S.p.A. e Politecnici S.r.l. hanno costituito la società Poly-Service S.a.s., con sede a Lione (Francia) e capitale sociale di Euro 10.000. Aquafil detiene il 45% del capitale e Politecnici Srl detiene il 55%. L'oggetto sociale della società è la progettazione, produzione e commercializzazione di materie plastiche, gomma, nylon e prodotti affini, nonché di prodotti semilavorati, finiti e riciclati a base di materie plastiche, in particolare nylon oltre alla raccolta di plastica post-consumo, gomma, nylon e prodotti correlati e la successiva trasformazione in materie prime seconde;
    1. Aquafil UK Ltd.: in data 22 settembre 2023 la società Aquafil UK Ltd. ha avviato l'iter per la cessazione delle proprie attività produttive che saranno riassorbite da altre società europee del Gruppo, con il conseguente licenziamento collettivo dei 35 dipendenti.

6. IL TITOLO AQUAFIL IN BORSA

Al 29 dicembre 2023 il prezzo di riferimento del titolo Aquafil (ISIN IT0005241192) era pari a Euro 3,44, in diminuzione del 44% circa rispetto al prezzo del 30 dicembre 2022, pari a Euro 6,14, a fronte di un incremento dell'indice di borsa italiana del segmento STAR dell'esercizio pari al 3% circa.

Nel periodo in esame la quotazione del titolo Aquafil si è attestata, con un trend ribassista, tra un minimo di Euro 2,08 (in data 23 ottobre 2023) e un massimo di Euro 6,30 (in data 12 gennaio 2023).

Il volume medio scambiato nell'anno è stato di n. 62.874 azioni, con un volume massimo giornaliero (scambiato in data 13 ottobre 2023) di n. 365.025 azioni e un volume minimo giornaliero (scambiato in data 23 gennaio 2023) di n. 1.089 azioni.

7. SINTESI DEI RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO AQUAFIL E DEI RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO

7.1 Definizione degli indicatori alternativi di performance

Risultato Operativo Lordo (EBITDA)

Rappresenta un indicatore alternativo di performance non definito dagli IFRS ma utilizzato dal management della società per monitorare e valutare l'andamento operativo della stessa, in quanto non influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e dalle caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle politiche di ammortamento. Tale indicatore è definito per il Gruppo Aquafil come il risultato netto dell'esercizio rettificato delle seguenti componenti:

  • imposte sul reddito dell'esercizio,
  • proventi e oneri da partecipazioni,
  • ammortamenti e svalutazioni delle attività materiali e immateriali,
  • accantonamenti e svalutazioni,
  • componenti finanziarie,
  • componenti non ricorrenti.

Risultato Operativo Adjusted

È dato dall'EBITDA a cui sono aggiunte le voci "ammortamenti e svalutazioni delle attività materiali e immateriali" e "accantonamenti e svalutazioni". Il Risultato Operativo Adjusted differisce dal Risultato Operativo per componenti non ricorrenti e altri oneri come specificato nelle note a commento della tabella dei "Principali indicatori economici della Capogruppo".

Posizione Finanziaria Netta

In data 29 aprile 2021 CONSOB ha emesso il "Richiamo di attenzione n. 5/21" con il quale evidenzia che i nuovi "Orientamenti ESMA" del 4 marzo 2021, sostituiscono a far data dal 5 maggio 2021 i riferimenti contenuti nelle precedenti comunicazioni CONSOB. In particolare, l'orientamento n. 39 richiede che nell'informativa di bilancio sia esposta la seguente definizione di indebitamento finanziario netto:

  • A. Disponibilità liquide
  • B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
  • C. Altre attività finanziarie correnti
  • D. Liquidità (A + B + C)
  • E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente)
  • F. Parte corrente del debito finanziario non corrente
  • G. Indebitamento finanziario corrente (E + F)
  • H. Indebitamento finanziario corrente netto (G D)
  • I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito)
  • J. Strumenti di debito
  • K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti
  • L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
  • M. Totale indebitamento finanziario (H + L)

L'applicazione della nuova definizione di indebitamento secondo lo schema esposto non ha comportato variazioni nel valore della Posizione Finanziaria Netta di Gruppo dell'esercizio in esame e degli esercizi precedenti di confronto.

7.2 Principali indicatori economici del Gruppo

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Risultato di esercizio (25.849) 29.151
Imposte sul reddito di esercizio (143) 7.717
(Proventi)/Oneri da partecipazioni (90) (23)
Amm.ti e svalutazioni attività materiali e immateriali 49.635 47.851
Accantonamenti e svalutazioni/(Rilasci) (1.002) 180
Componenti finanziarie (*) 20.002 4.484
Componenti non ricorrenti (**) 4.946 2.901
EBITDA 47.500 92.261
Ricavi 571.806 684.074
EBITDA margin 8,3% 13,5%
(in migliaia di Euro) 2023 2022
EBITDA 47.500 92.261
Ammortamenti e svalutazioni attività materiali e immateriali (49.635) (47.851)
(Accantonamenti e svalutazioni)/Rilasci 1.002 (180)
Risultato operativo adjusted (1.133) 44.229
Ricavi 571.806 684.074
Risultato operativo adjusted margin (0,2%) 6,5%

(*) Comprendono: (i) proventi finanziari per Euro 1,1 milioni, (ii) interessi passivi su finanziamenti e altri oneri bancari per Euro -19,1 milioni, (iii) sconti cassa concessi a clienti per Euro -2,8 milioni e (iv) utili netti su cambi per Euro 0,8 milioni.

(**) Comprendono: (i) costi non ricorrenti connessi all'espansione del gruppo Aquafil per Euro -0,6 milioni (ii) costi di ristrutturazione per Euro -3,0 milioni, (iii) costi per consulenze legali e amministrative straordinari di Euro -0,5 milioni, (iv) costi non ricorrenti per Euro -1,1 milioni prevalentemente sostenuti dalla società Aquafil UK Ltd. in seguito alla comunicazione dell'iter di cessazione delle proprie attività produttive come sopra commentato e (v) altri proventi non ricorrenti per Euro 0,3 milioni. Per il dettaglio si rimanda al paragrafo 8.14 delle Note illustrative al bilancio consolidato.

Per l'analisi dei valori economici sopra indicati si rimanda al successivo paragrafo "Andamento economico del Gruppo".

7.3 Principali indicatori patrimoniali e finanziari del Gruppo

(in migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2023 Al 31 dicembre 2022
Patrimonio Netto Consolidato 125.253 175.402
Posizione Finanziaria Netta 248.537 247.885
Rapporto PFN/EBITDA 5,232 2,687

I commenti in merito all'evoluzione della Posizione Finanziaria Netta sono riportati nel successivo paragrafo "Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo".

7.4 Principali indicatori economici della Capogruppo Aquafil S.p.A.

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Risultato di esercizio (5.641) 15.930
Imposte sul reddito di esercizio (6.701) 3.625
(Proventi)/Oneri da partecipazioni (16.487) (183)
Ammortamenti e svalutazioni attività materiali e immateriali 10.466 10.711
Accantonamenti e svalutazioni/(Rilasci) (773) 360
Componenti finanziarie (*) 19.579 6.975
Componenti non ricorrenti (**) 2.142 922
EBITDA 2.585 38.340
Ricavi 518.444 694.343
EBITDA margin 0,5% 5,5%
(in migliaia di Euro) 2023 2022
EBITDA 2.585 38.340
Ammortamenti e svalutazioni attività materiali e immateriali (10.466) (10.711)
(Accantonamenti e svalutazioni)/Rilasci 773 (360)
Risultato operativo adjusted (7.109) 27.269
Ricavi 518.444 694.343
Risultato operativo adjusted margin (1,4%) 3,9%

(*) Comprendono: (i) proventi finanziari per Euro 2,2 milioni, (ii) interessi passivi su finanziamenti e altri oneri bancari per Euro -19,1 milioni, (iii) sconti cassa concessi a clienti per Euro –2,4 milioni e (iv) perdite nette su cambi per Euro -0,3 milioni.

(**) Comprendono: (i) oneri non ricorrenti connessi all'espansione del Gruppo Aquafil per Euro -0,6 milioni, (ii) costi per ristrutturazione aziendale per Euro -1,1 milioni, (iii) costi per consulenze legali e amministrative straordinarie per Euro -0,1 milioni e (iv) altri oneri non ricorrenti per Euro -0,3 milioni. Per il dettaglio si rimanda al paragrafo 9 delle Note illustrative al bilancio separato.

I dati economici del bilancio separato della Capogruppo evidenziano importi di fatturato e costi di acquisto differenti da quelli del bilancio consolidato perché includono tutti i flussi di acquisti e vendite intragruppo effettuate da Aquafil S.p.A. nei confronti delle società partecipate che nel processo di consolidamento vengono elise tra loro; i risultati economici percentuali rapportati al valore del fatturato così determinato non sono pertanto rappresentativi della redditività effettiva della società. Inoltre, i risultati operativi e il risultato netto non recepiscono i risultati economici positivi realizzati delle società controllate, in considerazione del metodo di valutazione delle partecipazioni adottato. Per tutte le altre informazioni di dettaglio si rimanda al successivo paragrafo "Andamento economico del Gruppo" nonché alle Note illustrative del bilancio separato della società Capogruppo.

7.5 Principali indicatori patrimoniali e finanziari della società Capogruppo Aquafil S.p.A.

(in migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2023 Al 31 dicembre 2022
Patrimonio Netto 102.432 120.679
Posizione Finanziaria Netta 316.934 298.938

Si precisa che la posizione finanziaria netta della società Capogruppo Aquafil S.p.A. non esprime il reale indebitamento della società, perché non tiene conto della liquidità disponibile sui conti correnti delle sue società controllate a fine esercizio (Euro 85 milioni). L'attività di provvista finanziaria dal sistema finanziario, infatti, è stata condotta sostanzialmente dalla società Capogruppo che ha svolto conseguentemente un ruolo di supporto finanziario verso tutte le società controllate. L'unica linea di indebitamento in essere in capo alle società controllate è quella contratta nel luglio 2020 da Tessilquattro S.p.A. per complessivi Euro 5 milioni.

Per tutte le altre informazioni di dettaglio si rimanda al bilancio separato della società.

8. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

Le voci del conto economico dell'esercizio 2023 confrontate con quelle dell'esercizio precedente sono le seguenti:

Conto economico consolidato Note 2023 di cui non ricorrenti 2022 di cui non ricorrenti
(in migliaia di Euro)
Ricavi
8.1 571.806 209 684.074 1.160
di cui parti correlate 283 435
Altri ricavi e proventi 8.2 8.902 676 13.031 218
di cui parti correlate 0 0
Totale ricavi e altri ricavi e proventi 580.708 885 697.105 1.378
Costo di acquisto materie prime e variazioni delle rimanenze 8.3 (291.620) (269) (317.815) (480)
di cui parti correlate 0 0
Costi per servizi e godimento beni di terzi 8.4 (126.907) (2.065) (168.472) (1.581)
di cui parti correlate (524) (465)
Costo del personale 8.5 (125.034) (3.004) (126.875) (1.565)
Altri costi e oneri operativi 8.6 (3.644) (493) (4.038) (653)
di cui parti correlate (70) (70)
Ammortamenti e svalutazioni 8.7 (49.635) (47.851)
(Accantonamenti e svalutazioni)/Rilasci 8.8 1.002 (180)
Incrementi di immobilizzazionni per lavori interni 8.9 6.271 5.687
Risultato operativo (8.859) (4.946) 37.561 (2.901)
Proventi/(Oneri) finanziari da partecipazioni 90 23
di cui parti correlate 90 183
Proventi finanziari 8.10 1.022 4.869
Oneri finanziari 8.11 (19.041) (8.368)
di cui parti correlate (146) (140)
Utili/(Perdite) su cambi 8.12 796 2.783
Risultato prima delle imposte (25.992) (4.946) 36.868 (2.901)
Imposte sul reddito 8.13 143 (7.717)
Risultato di esercizio (25.849) (4.946) 29.151 (2.901)
Risultato di esercizio di pertinenza di terzi 0 0
Risultato di esercizio di pertinenza del Gruppo (25.849) (4.946) 29.151 (2.901)
Risultato/(Perdita) per azione base 8.15 (0,51) 0,57
Risultato/(Perdita) per azione diluito 8.15 (0,51) 0,57

Ricavi

Il fatturato consolidato dell'esercizio 2023 segna un decremento rispetto al precedente esercizio di Euro 112,3 milioni pari al 16,4%, passando da Euro 684,1 milioni a Euro 571,8 milioni.

Tale decremento è riconducibile a molteplici fattori: riduzione delle quantità vendute nell'intero dell'esercizio (diminuite del 4,7% rispetto all'anno precedente), diverso mix di vendita (minori fibre ma maggiori polimeri), diminuzione del prezzo medio di vendita per allineamento degli stessi ai minori costi della materia prima. Si veda anche quanto più dettagliatamente descritto in seguito.

Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi ammontano a Euro 8,9 milioni con una variazione in diminuzione di Euro 4,1 milioni, rispetto al dato consuntivato al 31 dicembre 2022 (pari a Euro 13 milioni). Il decremento è prevalentemente dovuto ai maggiori crediti d'imposta per contributi governativi per le imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale che hanno soddisfatto i requisiti previsti dalla normativa ricevuti da Aquafil S.p.A. e da Tessilquattro S.p.A. nel corso del precedente esercizio.

Costi per materie prime

I costi per materie prime, sussidiarie e di consumo ammontano a Euro 291,6 milioni evidenziando un decremento pari a Euro 26,2 milioni rispetto al precedente esercizio e corrispondente all'8,2%. Il decremento è prevalentemente dovuto sia a un effetto quantità che a un effetto prezzo e sconta l'elevato valore unitario dello stock creatosi nel corso del 2022 malgrado la riduzione del costo delle materie prime emerso nel corso dell'esercizio 2023.

Costi per servizi e godimento beni di terzi

I costi per servizi e godimento beni di terzi ammontano a Euro 126,9 milioni, in diminuzione di Euro 41,6 milioni rispetto a quanto consuntivato al 31 dicembre 2022 (Euro 168,5 milioni).

Il decremento, correlato alla dinamica della diminuzione dei volumi di produzione, è particolarmente marcato per quanto riguarda i costi inerenti trasporti e costi delle utilities che, nel corso 2023 si sono fortemente ridotti. Si veda anche quanto commentato nella tabella nelle Note illustrative.

Costi del personale

I costi del personale ammontano a Euro 125,0 milioni ed evidenziano un decremento di Euro 1,8 milioni rispetto al dato consuntivato al 31 dicembre 2022 (pari a Euro 126,9 milioni). Al netto dell'incidenza dei costi non ricorrenti, l'incidenza del costo del personale sul fatturato è pari al 21,3% del fatturato, contro il 18,3% del 2022. L'organico medio del Gruppo è diminuito di 6 unità, passando complessivamente da una media di 2.795 unità nel 2022 a 2.789 unità nel 2023.

Per maggiori informazioni si veda anche quanto commentato al paragrafo 8.5 delle Note illustrative al bilancio.

Altri costi e oneri operativi

Gli altri costi e oneri operativi si attestano a Euro 3,6 milioni rispetto a quanto consuntivato al 31 dicembre 2022 pari a Euro 4 milioni con una diminuzione di Euro 0,4 milioni. L'incidenza di tali costi e oneri sul totale del fatturato si mantiene sostanzialmente in linea rispetto al dato consuntivato nel precedente esercizio (0,6%).

Incrementi per lavori interni

Gli incrementi per lavori interni si attestano a Euro 6,3 milioni, dato sostanzialmente in linea con quanto consuntivato al 31 dicembre 2022, pari a Euro 5,7 milioni. Per un maggiore dettaglio si rinvia a quanto descritto nel paragrafo 8.9 delle Note illustrative.

EBITDA

L'EBITDA si attesta al valore di Euro 47,5 milioni, con una diminuzione di Euro 44,8 milioni (48,5%) rispetto al dato evidenziato al 31 dicembre 2022 pari a Euro 92,3 milioni.

L'EBITDA Margin sui ricavi nel 2023 si attesta all'8,3% rispetto al 13,5% del 2022.

Il decremento evidenziato è principalmente riconducibile all'effetto dell'elevato costo unitario delle materie prime creatosi nel corso del 2022 per circa Euro 24 milioni oltre alla diminuzione delle quantità vendute.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e svalutazioni d'esercizio, pari a Euro 49,6 milioni, sono incrementati di Euro 1,8 milioni rispetto al dato consuntivato al 31 dicembre 2022 pari a Euro 47,9 milioni. Il dato, sostanzialmente in linea con quanto evidenziato nell'esercizio precedente, è relativo al sistematico processo di ammortamento in corso delle immobilizzazioni.

Accantonamenti e svalutazioni/Rilasci

La voce "Accantonamenti e svalutazioni/Rilasci" evidenzia un saldo positivo pari a Euro 1,0 milioni rispetto al dato consuntivato al 31 dicembre 2022, pari a negativi Euro 0,2 milioni. La variazione è conseguente all'analisi aggiornata della recuperabilità dei crediti commerciali in essere alla data di bilancio.

Risultato operativo netto

Il risultato operativo netto del 2023 si attesta a negativi Euro 8,9 milioni rispetto ai positivi Euro 37,6 milioni relativi al dato consuntivato al 31 dicembre 2022 con un decremento di 46,5 milioni di Euro. La variazione registrata è da ricondursi principalmente al decremento registrato dall'EBITDA.

Risultato della gestione finanziaria

Il risultato della gestione finanziaria del 2023 è stato negativo per Euro 17,1 milioni rispetto al dato evidenziato al 31 dicembre 2022 pari a Euro 0,7 milioni (negativi). La variazione negativa è prevalentemente dovuta all'incremento degli interessi passivi su mutui e finanziamenti bancari e alla rilevazione della variazione negativa del fair value dei derivati (IRS). Per maggiori dettagli si rinvia a quanto commentato ai paragrafi 8.10 e 8.11 delle Note illustrative.

Imposte

Le imposte d'esercizio sono positive per Euro 0,1 milioni rispetto a quanto consuntivato al 31 dicembre 2022 pari a negativi Euro 7,7 milioni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto commentato al paragrafo 8.13 delle Note illustrative.

Risultato consolidato

Il risultato consolidato di pertinenza del Gruppo è pari a negativi Euro 25,8 milioni rispetto al dato consuntivato al 31 dicembre 2022 pari a positivi Euro 29,1 milioni.

9. RIPARTIZIONE DEL FATTURATO PER AREA GEOGRAFICA E PER LINEA DI PRODOTTO

La ripartizione del fatturato per area geografica e per linea di prodotto viene dettagliata nella seguente tabella in valore assoluto (milioni di Euro) ed in percentuale, con relativa analisi degli scostamenti nei confronti dell'esercizio precedente:

BCF (fibre per tappeti) NTF (fibre per abbigliamento) Polimeri Totale
YTD 2023 YTD 2022 Δ Δ% YTD 2023 YTD 2022 Δ Δ% YTD 2023 YTD 2022 Δ Δ% YTD 2023 YTD 2022 Δ Δ%
EMEA 184,6 217,9 (33,3) (15,3%) 71,4 103,3 (31,9) (30,9%) 39,2 51,8 (12,6) (24,3%) 295,2 372,9 (77,8) (20,9%)
Nord America 148,1 166,1 (18,0) (10,8%) 29,7 31,9 (2,3) (7,2%) 4,9 4,0 0,8 20,7% 182,7 202,1 (19,4) (9,6%)
Asia e Oceania 87,0 100,3 (13,3) (13,2%) 4,2 4,1 0,1 3,5% 0,8 1,4 (0,6) (45,6%) 92,0 105,8 (13,8) (13,0%)
RoW 0,8 0,8 0,1 6,6% 1,2 2,5 (1,4) (54,2%) 0,0 0,0 0,0 0,0% 2,0 3,3 (1,3) (40,0%)
Totale 420,6 485,0 (64,5) (13,3%) 106,4 141,8 (35,4) (25,0%) 44,8 57,2 (12,4) (21,6%) 571,8 684,1 (112,3) (16,4%)

Dal confronto si evidenzia quanto segue:

    1. i ricavi in EMEA si attestano a Euro 295,2 milioni e registrano un decremento del 20,9% (Euro 77,8 milioni) nel 2023 rispetto all'esercizio precedente, prevalentemente dovuto a una diminuzione delle quantità vendute (diminuzione del 5,8%), al diverso mix di vendite e alla diminuzione dei prezzi di vendita in tutte le linee prodotto. In particolare, la linea di prodotto BCF ha registrato una diminuzione del 15,3% dovuta alla diminuzione dei prezzi di vendita e delle quantità vendute. La linea di prodotto NTF evidenzia una riduzione del 30,9% per effetto congiunto della diminuzione dei prezzi di vendita e delle quantità vendute. Infine, la linea di prodotto dei polimeri registra una diminuzione del 24,3% prevalentemente dovuta alla riduzione delle quantità vendute;
    1. i ricavi in Nord America si attestano a Euro 182,7 milioni rispetto agli Euro 202,1 milioni del precedente esercizio con un decremento di Euro 19,4 milioni pari al 9,6% con una diminuzione del 4,2% delle quantità vendute. Relativamente alla linea di prodotto BCF si nota un decremento del fatturato pari a Euro 18,0 milioni rispetto al precedente esercizio (pari al 10,8%) dovuto prevalentemente a un decremento dei volumi e dei prezzi di vendita. In merito alla linea NTF si evidenzia un decremento di Euro 2,3 milioni, pari al 7,2% dovuto prevalentemente alla riduzione delle quantità vendute nel corso 2023 (pari al 9,1%) oltre che alla diminuzione dei prezzi di vendita;
    1. i ricavi in Asia e Oceania si attestano a Euro 92,0 milioni rispetto a Euro 105,8 milioni del medesimo periodo dell'esercizio precedente con un decremento di Euro 13,8 milioni pari al 13%. Relativamente alla linea di prodotto BCF si nota un decremento del fatturato pari a Euro 13,3 milioni rispetto al precedente esercizio dovuto prevalentemente a un decremento dei volumi (pari all'1,8%).

Infine, i ricavi a marchio ECONYL® hanno registrato un'incidenza sul fatturato delle fibre pari al 49,6% nell'esercizio 2023 rispetto al 43,5% dell'esercizio precedente.

10. SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO

Nella successiva tabella vengono riclassificati i valori patrimoniali e finanziari consolidati del Gruppo al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.

Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo
(in migliaia di Euro)
Al 31 dicembre 2023 Al 31 dicembre 2022 Variazione
Crediti verso clienti 26.206 28.553 (2.347)
Rimanenze 189.493 260.808 (71.315)
Debiti commerciali (116.006) (126.840) 10.834
Crediti per imposte 1.619 580 1.039
Altre attività correnti 14.644 15.861 (1.217)
Altre passività correnti (20.846) (25.163) 4.317
Capitale circolante netto 95.110 153.800 (58.690)
Immobilizzazioni materiali 251.604 247.469 4.135
Attività immateriali 19.080 21.596 (2.516)
Avviamento 15.103 15.647 (544)
Immobilizzazioni finanziarie 1.558 1.850 (292)
Attivo immobilizzato netto 287.345 286.561 783
Benefici a dipendenti (5.104) (5.192) 88
Altre attività/(passività) nette (3.561) (11.883) 8.322
Capitale investito netto 373.790 423.287 (49.497)
Cassa e banche 157.662 110.682 46.980
Debiti verso banche e finanziamenti a BT (77.841) (60.481) (17.360)
Debiti verso banche e finanziamenti a M-LT (225.658) (202.234) (23.425)
Prestito obbligazionario a M-LT (57.391) (70.301) 12.910
Prestito obbligazionario a BT (13.258) (13.108) (150)
Crediti finanziari correnti 5.703 9.964 (4.262)
Altri debiti finanziari (37.753) (22.407) (15.346)
Posizione finanziaria netta (248.537) (247.885) (652)
Patrimonio netto del Gruppo (125.253) (175.401) 50.148
Patrimonio netto di terzi (1) (1)
Totale patrimonio netto (125.253) (175.402) 50.149

Nel processo di consolidamento, le poste patrimoniali espresse in valuta estera hanno risentito degli effetti di rivalutazione/svalutazione dei saldi patrimoniali iniziali dell'esercizio 2023 (effetti di conversione valutaria) principalmente tra l'Euro e le valute statunitense e cinese: le variazioni delle poste patrimoniali rispetto all'esercizio 2022 derivano in parte anche da tale effetto.

Il capitale circolante netto ammonta a Euro 95,1 milioni, in diminuzione di Euro 58,7 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2022 pari a Euro 153,8 milioni.

La variazione è dovuta principalmente alla diminuzione del valore delle rimanenze quale effetto quantità ed effetto diminuzione dei prezzi delle materie prime come anche più dettagliatamente commentato in precedenza.

L'attivo immobilizzato al 31 dicembre 2023 è pari a Euro 287,3 milioni, dato sostanzialmente in linea con quanto consuntivato al 31 dicembre 2022 (Euro 286,6 milioni) per l'effetto combinato:

    1. dell'attività di investimento netto in immobilizzazioni materiali e immateriali pari a Euro 55,2 milioni, inclusiva di Euro 22,2 milioni di incremento netto dell'esercizio relativa alla variazione di beni contabilizzati con l'IFRS 16;
    1. delle differenze di conversione negative e altre minori per Euro 4,8 milioni;
    1. degli ammortamenti d'esercizio pari a Euro 49,6 milioni.

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali sono descritti in dettaglio nelle Note illustrative e hanno riguardato principalmente (a) l'efficienza industriale ed energetica degli stabilimenti del Gruppo, (b) l'attività di miglioramento dell'efficienza industriale ed energetica della produzione del caprolattame ECONYL® e delle sue materie prime oltre che lo sviluppo di tecnologie legate alla circolarità, (c) l'incremento della capacità produttiva esistente, (d) il miglioramento e l'adeguamento tecnologico degli impianti e attrezzature esistenti e (e) il diritto d'uso come previsto dal principio contabile IFRS 16.

L'incremento delle attività immateriali è principalmente dovuto (a) a costi di sviluppo dei campioni di fibre tessili che rispettano i criteri stabiliti dal principio contabile IAS 38, (b) a costi sostenuti per l'implementazione e il miglioramento delle attività di digitaliz-

zazione del Gruppo Aquafil e (c) all'acquisizione da parte di Aquafil Carpet Collection come anche dettagliato nelle Note illustrative al bilancio.

Il Patrimonio Netto è diminuito di Euro 50,1 milioni, passando da Euro 175,4 milioni a Euro 125,3 milioni, sostanzialmente dovuto al risultato netto dell'esercizio consolidato pari a Euro 25,8 milioni, alla differenza cambio negativa da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'Euro pari a Euro 11,5 milioni, dalla distribuzione di dividendi (Euro 12 milioni), dall'acquisto di azioni proprie per Euro 0,6 milioni e dall'effetto relativo all'applicazione dello IAS 19 per Euro 0,2 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2023 risulta negativa per Euro 248,5 milioni, contro Euro 247,9 milioni dell'esercizio precedente, con un peggioramento di Euro 0,6 milioni. Le determinanti principali sono spiegate in dettaglio nel rendiconto finanziario consolidato, dove si rileva principalmente la positiva generazione di cassa delle attività operative per Euro 39,6 milioni, la positiva generazione di cassa del Capitale Circolante per Euro 63,7 milioni, la variazione delle altre attività e passività per negativi Euro 7,8 milioni oltre a Euro 2,7 milioni di derivati con fair value negativo inclusi nella voce "Variazioni nette di attività e passività finanziarie correnti e non correnti", l'assorbimento di cassa per investimenti netti per Euro 33,2 milioni, il pagamento di oneri finanziari netti per Euro 15,3 milioni, il pagamento di imposte e uso fondi pari a Euro 10,7 milioni, la variazione non monetaria relativa all'applicazione del principio contabile IFRS 16 per Euro 22,2 milioni, il pagamento di dividendi per Euro 12 milioni oltre che l'acquisto di azioni proprie per Euro 0,6 milioni.

La liquidità disponibile sui conti delle società del Gruppo, diversificata per area geografica e per istituto è passata da Euro 110,7 milioni al 31 dicembre 2022 a Euro 157,7 milioni al 31 dicembre 2023.

Nel corso dell'anno sono stati stipulati nuovi mutui per un importo complessivo pari a Euro 100 milioni. Il dettaglio della situazione dell'indebitamento bancario è esposto nelle Note illustrative.

Gli affidamenti bancari di breve termine accordati alle società del Gruppo sono disponibili per un valore complessivo a fine periodo pari a Euro 69,8 milioni e tutte le relative linee rimangono sostanzialmente non utilizzate.

11. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

11.1 Rapporti infragruppo

L'attività del Gruppo Aquafil prevede il coinvolgimento diretto, sia con riferimento alla produzione, sia con riferimento alla commercializzazione, delle società del Gruppo, alle quali sono delegate, in maniera interconnessa e a seconda dei casi, fasi di lavorazione, lavorazioni specifiche, produzione e vendita in specifiche aree geografiche.

Si espongono di seguito le principali attività delle varie società del Gruppo e gli accadimenti principali avvenuti nel corso dell'esercizio 2023, suddivisi per ciascuna delle tre linee di prodotto.

Linea BCF (Bulk Continuous Filament – Fibre per pavimentazione tessile)

Il core-business del Gruppo Aquafil è la produzione, rilavorazione e vendita di fili, principalmente a base di poliammide 6, parte di fonte fossile e parte di fonte rigenerata ECONYL®, destinati al mercato della pavimentazione tessile nella fascia qualitativa più elevata dei mercati finali. Il Gruppo produce e commercializza anche fibre di poliestere per alcune applicazioni specifiche della pavimentazione tessile.

Le società del Gruppo coinvolte nei processi produttivi e commerciali di questa linea di prodotto sono la Capogruppo Aquafil S.p.A. con stabilimento in Arco (Italia), Tessilquattro S.p.A. con attività produttive in Cares(Italia) e in Rovereto (Italia), Aquafil SLO d.o.o. con stabilimenti in Ljubljana, Store, e Ajdovscina (Slovenia), Aquafil USA Inc. con i due stabilimenti di Aquafil Drive e di Fiber Drive in Cartersville (USA), Aquafil Synthetic Fibres and Polymers Co. Ltd. con stabilimento in Jiaxing (Cina), Aquafil Asia Pacific Co. Ltd. con stabilimento in Rayong (Tailandia), Aquafil UK Ltd. con stabilimento in Kilbirnie (Scozia), limitatamente ai primi 9 mesi dell'esercizio in seguito all'avvio dell'iter di cessazione delle proprie attività produttive come già descritto nel paragrafo "Eventi di rilievo avvenuti nell'esercizio 2023", la società commerciale Aquafil Benelux-France BVBA con sede in Harelbeke (Belgio), la società commerciale Aquafil Oceania Pty Ltd., Melbourne (AUS).

L'attività commerciale del Gruppo nell'ambito di questa linea di prodotto si rivolge ad una clientela industriale che a sua volta produce per mercati intermedi/utilizzatori finali, i cui settori di utilizzo sono principalmente (a) "contract" (alberghi, uffici e grandi ambienti ad utilizzo intensivo dei tappeti), (b) interni preformati delle automobili e (c) pavimentazione tessile residenziale. La continua innovazione

di prodotto e tecnologica di processo vede un frequente rinnovamento dei fili che compongono le collezioni della clientela; la ricerca e sviluppo sono svolte dal centro sviluppo interno in collaborazione con gli sviluppatori delle società clienti e gli studi di architettura d'interni ed i designers degli utilizzatori finali dei tappeti.

Linea NTF (Nylon Textile Filament – Fibre per utilizzo tessile/abbigliamento)

La linea di prodotto NTF produce e rilavora fili sintetici in poliammide 6 e 66 e in microfibra polipropilene Dryarn® per gli impieghi della calzetteria maschile e femminile, della maglieria e dei tessuti indemagliabili per l'intimo, dell'abbigliamento sportivo e delle applicazioni tecniche speciali. I mercati di sbocco sono quelli dei produttori dei settori dell'abbigliamento, dell'intimo e dello sportswear dove operano i principali brand dell'abbigliamento.

I fili per l'impiego tessile/abbigliamento vengono prodotti/venduti dalle società Aquafil S.p.A. (Arco), Aquafil SLO d.o.o. con gli stabilimenti di Ljubljana e di Senozece (Slovenia), Aquafil CRO d.o.o. con lo stabilimento di Oroslavje (Croazia), Aquafil O'Mara Inc. con lo stabilimento di Rutherford College (Carolina del Nord) e Aquafil Tekstil Sanayi Ve Ticaret A.S. con l'attività commerciale svolta dalla sede di Istanbul (Turchia).

Sta assumendo una rilevanza sempre maggiore la quota di fibre NTF di poliammide 6 realizzata utilizzando il caprolattame ottenuto dal processo di rigenerazione ECONYL®, che sta riscontrando un crescente gradimento da parte dei brand dell'abbigliamento, sempre più sensibili alle tematiche di salvaguardia dell'ambiente.

Linea polimeri di nylon 6

Il Gruppo svolge l'attività di produzione e vendita di polimeri di poliammide 6 destinati ai settori finali tra cui quello dello stampaggio ad iniezione cd. "engineering plastics".

I polimeri vengono prodotti/venduti principalmente dalle società Aquafil S.p.A., Tessilquattro S.p.A., Aquafil SLO d.o.o. e Aquafil USA Inc. Cartersville (USA).

Processo di rigenerazione ECONYL®

Una quota rilevante di fibre di poliammide 6, sia per la linea di prodotto BCF che NTF, nonché dei polimeri di poliammide 6, viene realizzata utilizzando il caprolattame ottenuto dal processo di rigenerazione ECONYL®, un sistema logistico-produttivo che ottiene caprolattame di prima scelta dalla trasformazione di materiali costituiti prevalentemente da poliammide 6 di recupero industriale (pre-consumer) e/o dismessi al termine del loro ciclo di vita (post-consumer).

Il monomero caprolattame ottenuto nello stabilimento di Ljubljana dal processo ECONYL® alimenta tutte e tre le linee di prodotto, BCF, NTF e polimeri, come materia prima alternativa a quella di fonte fossile, per le applicazioni (a) di pavimentazione tessile con specifico orientamento alla sostenibilità, (b) di abbigliamento e accessori, in particolare su richiesta dei principali brand internazionali della moda più sensibili al perseguimento di una concreta economia circolare e (c) del design e realizzazione di prodotti plastici innovativi a base di poliammide 6 in sostituzione di altri materiali plastici che, diversamente dalla poliammide 6, non possono essere riportati allo stato originale tramite rigenerazione chimica.

L'alimentazione del processo di rigenerazione ECONYL® avviene recuperando materiali di pavimentazione tessile di poliammide 6 al termine del loro ciclo di vita, reti da pesca a fine vita ed una serie di altri materiali post industriali e post consumo ad elevato contenuto di poliammide 6. Il processo si completa a Ljubljana (SLO) presso AquafilSLO d.o.o. ma vede la partecipazione sinergica nell'unico sistema logistico e produttivo di varie società del Gruppo. Tra queste, relativamente alla rigenerazione delle pavimentazioni tessili, vengono realizzate alcune fasi di raccolta dei materiali e loro pre-trattamento di moquette usate presso le società Aquafil Carpet Recycling (ACR) #1 Inc. a Phoenix, Arizona (USA), e Aquafil Carpet Collection (ACC) Inc., Phoenix, Arizona (USA), Miramar, Chula Vista e Anaheim (California). Relativamente alla rigenerazione delle reti da pesca, nell'esercizio precedente è stata costituita la partecipazione nella società Aquafil Chile S.p.A., Santiago, Cile finalizzata al rafforzamento e consolidamento del sistema di approvvigionamento di reti da pesca di buona qualità a base poliammide 6 per l'alimentazione continuativa e stabile del processo di rigenerazione ECONYL®, mentre è proseguita la collaborazione con la società partecipata in minoranza Nofir A.S., Bodǿ, Norvegia, leader europeo nella raccolta e trattamento di reti per la pesca e per l'acquacultura giunte a fine vita.

Altre attività

La società slovacca Cenon S.r.o. (Slovacchia) non svolge più attività produttiva e dal 2 novembre 2023 è stato avviato il processo di liquidazione volontaria della società, che non porta sostanziali effetti economico-patrimoniali a carico del Gruppo.

La società Aquafil Engineering GmbH, Berlino (Germania) svolge l'attività di progettazione e fornitura di impianti chimici industriali per clienti terzi e in parte per le società del Gruppo.

La società Aqualeuna GmbH con sede a Berlino (Germania) non svolge attività operativa e detiene unicamente la partecipazione totalitaria nella società Aquafil Engineering GmbH. La società ha in corso di definizione un contenzioso fiscale con l'amministrazione fiscale tedesca, per il quale viene fornita spiegazione dettagliata nelle Note illustrative.

La società controllata Aquafil India Private Ltd. (India) non svolge attività operativa.

Nel corso dell'esercizio 2023 sono entrate nel perimetro di consolidamento la società Acca S.p.A., joint venture tra Aquafil Chile S.p.A. e l'altro socio paritetico Atando Cabos S.p.A. con l'oggetto sociale di acquisire, stoccare e riciclare reti da pesca, cime nautiche e altri rifiuti di materiale plastico e la società Poly-Service S.a.s., costituita da Aquafil S.p.A. e Politecnici S.r.l. della quale Aquafil detiene il 45% del capitale e con l'oggetto sociale di progettazione, produzione e commercializzazione di materie plastiche, gomma, nylon e prodotti affini, nonché di prodotti semilavorati, finiti e riciclati a base di materie plastiche. Per maggiori dettagli si rinvia all'informativa esposta nelle Note illustrative al bilancio.

Con altre società correlate qui non espressamente richiamate sono stati posti in essere scambi di natura commerciale avvenuti a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

11.2 Rapporti con parti correlate

Di seguito sono illustrate le operazioni poste in essere dal Gruppo Aquafil con parti correlate, così come definite dal principio contabile internazionale IAS 24, riferite al Bilancio Consolidato chiuso al 31 dicembre 2023. Si precisa che il Gruppo Aquafil detiene rapporti di natura commerciale e finanziaria con le proprie società correlate che consistono in operazioni rientranti nell'ambito di una attività di gestione ordinaria e concluse a normali condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Il Gruppo ha reso disponibile, sul proprio sito internet www.aquafil.com, nella sezione Corporate Governance, la procedura relativa alle Operazioni con Parti Correlate.

Il Gruppo Aquafil intrattiene rapporti con le seguenti parti correlate:

  • società controllante e altre società a monte della catena del controllo (Controllanti);
  • altri soggetti identificati come parti correlate ai sensi dello IAS 24 (Altre parti correlate).

I rapporti economici e patrimoniali tra la società controllante, le sue controllate esterne al perimetro di consolidamento e il Gruppo Aquafil hanno avuto per oggetto operazioni di natura finanziaria, di locazione commerciale ed operazioni di regolazione dei rapporti di debito e credito nascenti dal regime di consolidato fiscale di Aquafin Holding S.p.A. a cui aderisce, oltre ad Aquafil S.p.A., la società Tessilquattro S.p.A. e la società Bluloop S.r.l.. Le operazioni risultano esposte nelle Note illustrative al bilancio.

Le operazioni intercorse sono state eseguite a condizioni di mercato; per il dettaglio dei valori economici e patrimoniali generati da operazioni con parti correlate inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 si veda quanto riportato nelle Note illustrative al bilancio.

A eccezione di quanto sopra indicato non vi sono state con parti correlate transazioni o contratti che, con riferimento alla materialità degli effetti sui bilanci, possano essere considerati significativi per valore o condizioni.

12. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

12.1 Premessa

Il Gruppo Aquafil ha una struttura di Ricerca e Sviluppo che gestisce e si occupa di tutta l'innovazione di prodotto e di processo applicata principalmente ai fili BCF, ai fili NTF, ai polimeri PA6 ed al processo di rigenerazione ECONYL®.

L'attività di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica svolta nel corso dell'anno 2023 è il naturale proseguimento delle attività svolte negli anni precedenti, e ha interessato le principali fasi dei processi produttivi e dei materiali impiegati, dalle materie in ingresso ai sottoprodotti delle fasi di polimerizzazione, filatura, rilavorazione e, relativamente ad ECONYL®, alla rigenerazione e circolarità dei materiali.

Alcuni progetti, per la loro complessità, si estendono su una durata pluriennale e sono sviluppati in collaborazione e con il supporto di partner esterni; altri, di minor complessità, portano a risultati in tempi brevi.

In particolare le attività hanno comportato interventi su efficientamento, prestazioni, funzionalizzazione di prodotto, ecodesign, circolarità, utilizzo di prodotti ausiliari di origine naturale, studio delle tematiche delle microplastiche, sviluppi dei processi di polimerizzazione oltre che ai settori applicativi finali, avvalendosi di contributi anche esterni derivanti da input di mercato, da novità tecnologiche, da materiali nuovi ed impiegando anche soluzioni proposte da qualificati partner di ricerca.

L'attività di Ricerca e Sviluppo effettuata dal Gruppo Aquafil nell'esercizio 2023 ha comportato costi operativi e attività di investimento per un ammontare complessivo pari a Euro 10,7 milioni, corrispondente all'1,9% dei ricavi consolidati.

12.2 Sintesi e identificazione dei singoli progetti

Le attività di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica hanno riguardato numerosi progetti, alcuni dei quali avviati nel 2023, altri negli esercizi precedenti, di cui si elencano di seguito i principali.

    1. "Ecodesign": individuazione di conoscenze di base e tecnologiche per la realizzazione di prototipi industriali di pavimentazioni tessili progettate all'origine per essere riconoscibili (tramite marchiatura volontaria dedicata) e riciclabili, e per recuperare il valore residuo dei materiali a fine uso; il progetto è svolto in collaborazione con produttori di tappeti e fornitori dei materiali da loro utilizzati (es: backing primario, lattici, ecc.) per creare un know-how che abbia valenza industriale. Fa parte del progetto anche l'identificazione e/o lo sviluppo di nuove tecnologie di separazione dei multistrati in tappeti complessi, dove le tecnologie standard di macinazione non possono funzionare, in tipologie di pavimentazione critiche come (a) le piastrelle di moquette, dove la separazione porterebbe alla creazione di una piena circolarità di prodotto e (b) i tappeti con sottofondo di gomma, dove è stata identificata e sviluppata una nuova tecnologia, caratterizzata da scala piccola e portatile, che permetterebbe
  • un modello di pre-lavorazione del materiale sul posto, con conseguente ottimizzazione dei costi di logistica inversa. 2. Nell'ambito delle attività dell'EcoDesign, Aquafil partecipa al progetto Europeo CISUFLO (CIrcular SUstainable FLOor covering), della durata complessiva di 4 anni finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Horizon 2020; il progetto coinvolge 23 consorziati e ha l'obiettivo di identificare soluzioni di EcoDesign innovative e tecnologie di riciclo dedicate alla pavimentazione. Aquafil S.p.A. partecipa in due vesti: come riciclatore della poliammide 6, con la responsabilità di valutare l'efficacia dei nuovi criteri di progettazione in termini di riciclabilità di pavimentazione tessile sviluppata, e come innovatore del prodotto (EcoDesign) e di tecnologie di riciclo dedicate; su tale punto, Aquafil ha investito nella realizzazione di macchinari innovativi in grado di separare la poliammide ottenuta da piastrelle di tappeto (carpet tiles), da tappeti gommati (rubber mats), da tappeti tessuti (segmento aviation); un impianto pilota è in funzione a questo scopo. Inoltre, all'interno di tale consorzio, si sta collaborando allo sviluppo di tecnologie innovative di separazione e rimozione delle miscele di colle e delle relative cariche inorganiche dai prodotti destinati alla rigenerazione ECONYL®.
    1. Prosecuzione delle attività di sviluppo e messa a punto della tecnologia di selezione e recupero dei tappeti di poliammide a fine ciclo di vita, svolta sia in Slovenia da AquafilSLO d.o.o. che negli Stati Uniti dalle società ACR #1 Inc. e Aquafil Carpet Collection LLC. finalizzate al miglioramento della qualità dei materiali di alimentazione del processo di produzione della poliammide 6 ECONYL®.
    1. Sviluppo di tappeti antifiamma in collaborazione con alcuni clienti, lavorando sui singoli componenti ed in particolare sui lattici. È stata trovata ed è in corso di valutazione la combinazione di additivi che soddisfa le performance richieste dal mercato, ovvero di riduzione del peso del prodotto finito e di superamento dei test antifiamma richiesti dalle compagnie aeree.
    1. Sviluppo di una fibra BCF con proprietà antimacchia e di idrorepellenza, partendo da basi di prodotti attualmente esistenti ed introducendo miglioramenti delle performance di prodotto, validando alcune opportunità di trattamenti superficiali presenti nel mercato.
    1. Sviluppo di nuove fibre NTF ad elevata conducibilità per applicazione nel settore della pavimentazione tessile e validazione della funzionalità in accordo con gli standard ISO presso partners industriali.
    1. Studio ed ingegnerizzazione di molecole stabilizzanti della poliammide 6 finalizzate ad aumentare la resistenza ai raggi UV e la resistenza termica per le applicazioni outdoor delle fibre NTF.
    1. Sviluppo congiunto con partner industriali di nuove tipologie di fibre di poliammide 6 ad alta tenacità per specifiche applicazioni tecniche.
    1. Studio di innovativi prodotti ausiliari, anche di origine naturale, finalizzati al miglioramento delle caratteristiche chimico-fisiche delle fibre BCF e NTF.
    1. Ottimizzazione della metodologia di produzione del master batch opacizzante per la produzione di filati NTF mediante lo sviluppo e l'applicazione di soluzioni tecnologiche innovative.
    1. Studio e sviluppo di materiali a base poliammide 6 ECONYL®, con speciali additivi sviluppati internamente idonei alle applicazioni della stampa 3D, che hanno la particolarità di essere rigenerabili nel processo ECONYL® senza necessità di effettuare pre-separazioni dei vari componenti; il compound realizzato è stato oggetto di domanda brevetto nel mese di novembre 2022, con pubblicazione attesa per maggio 2024.

  1. Studio e sviluppo di "Cast" nylon a base poliammide 6 ECONYL® ad alte prestazioni meccaniche, realizzato in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria Meccanica e Industriale dell'Università di Trento, per realizzare polimeri compositi mono materiale totalmente rigenerabili con il processo ECONYL®.

Nel corso del 2023, è stato sviluppato un nuovo stampo per fissare le fibre con maggior omogeneità del controllo termico ai fini di migliorare i compositi monomateriali, che ha permesso di testare diverse tipologie di fibre all'interno del composito in Cast Nylon, sia in termini di sezione, che di tenacità. Su questo progetto è stato pubblicato un articolo scientifico in collaborazione con l'Università di Trento. Inoltre, in Aquafil S.p.A. è stato realizzato un impianto pilota multipurpose idoneo allo stampaggio di barre e lastre in ECONYL® anionico.

    1. Sviluppo di una metodologia standard per la determinazione delle microplastiche presenti in diverse matrici (solido, liquido, aeriforme); nel primo semestre del 2023 è stata revisionata la bozza di versione nella sua ultima versione editoriale, la quale è stata sottoposta a votazione finale ISO (durata 3 mesi). Nel secondo semestre (settembre 2023) si è avuta la pubblicazione definitiva del metodo ISO 4484-2:2023 ed a novembre 2023 la relativa pubblicazione anche in UNI come UNI ISO 4484-2:2023. Il lavoro ha consentito di pubblicare diversi articoli scientifici e di dare un contributo importante in alcuni capitoli ad un libro dedicato alla tematica delle microplastiche.
    1. Progetto "EFFECTIVE", coordinato da AquafilSLO e finanziato dalla Circular Bio-based Europe (CBE, precedentemente Bio-Based Industries Joint Undertaking - BBI JU – una partnership pubblico-privata tra l'Unione Europea e un consorzio di industre e centri di ricerca operanti nel settore della bioeconomia circolare) nell'ambito del programma di ricerca Europeo Horizon 2020, finalizzato allo sviluppo di fibre e film per prodotti di largo consumo ottenuti da bio-poliammidi e bio-poliesteri in ottica di economia circolare. Il progetto si è concluso a Febbraio 2023, dimostrando la fattibilità tecnica della produzione di bio poliammide 6 e 6.9 su scala demo. I polimeri di bio-Nylon 6 sono stati validati con successo nella produzione di prototipi di pavimentazione tessile, di tessuti e di abbigliamento sportivo (costumi e abbigliamento tecnico sportivo) e di montature per il settore occhialeria. I polimeri di bio-PA6,9 ed i copolimeri PA6,9-6 sono risultati materiali interessanti per applicazioni speciali (es. hot melt) grazie alla loro struttura random e punti di fusione molto più bassi delle poliammidi standard. Sono quindi proseguiti alcuni specifici sviluppi di queste particolari co-poliammidi, soprattutto per applicazioni per la stampa 3D.
    1. Progetto "bio caprolattame", sviluppato in collaborazione con Genomatica Inc., San Diego, California (USA). Nel primo semestre del 2023 sono state completate le prove di validazione del bio-polimero PA6 prodotto con il bio-caprolattame nella seconda campagna effettuata nel 2022 nell'impianto dimostrativo costruito per lo scopo in AquafilSLO. I prototipi prodotti hanno confermato che il bio-polimero è utilizzabile sia in filatura che nell'Engineering Plastic con i macchinari e nelle condizioni standard già tradizionalmente usate per la PA6 tradizionale. Nel corso dell'anno, Genomatica e Aquafil hanno proseguito le attività per: a) migliorare rese e produttività del microorganismo che porta alla formazione del bio-intermedio lineare 6-amminocaproico (6-ACA); b) studiare l'impatto dei by-products presenti nell'intermedio lineare sulla sua ciclizzazione a caprolattame; c) identificare i nuovi bio-by-products al fine di stabilizzare nel tempo il bio-polimero; d) ottimizzare la purificazione del bio 6-ACA grezzo, al fine di ottenere un'alimentazione tale da migliorare le rese ai fini industriali nelle future campagne di ciclizzazione presso l'impianto di Ljubljana.
    1. Sviluppo di una tecnologia per depolimerizzare il PET: nel 2023 nello stabilimento di Aquafil S.p.A. è stata completata la costruzione di un impianto pilota innovativo per la depolimerizzazione del PET finalizzato all'ottenimento del prodotto "BHET", assimilabile al suo monomero (in quanto usabile per la polimerizzazione di nuovo PET).

Si è inoltre concluso l'iter per l'ottenimento della registrazione REACH del BHET, e si sono messe a punto nuove metodiche analitiche per la determinazione quantitativa di BHET. L'impianto verrà avviato a inizio 2024 al fine di ottimizzare il processo sia in funzione dei vari materiali di partenza sia in funzione della varietà dei colori usati nei settori di impiego del poliestere (imballaggi, fili per carpet, impieghi tessili, ecc.).

  1. Sviluppo di un processo di separazione delle fibre polimeriche (tal quali e/o in forma di tessuti) dagli elastomeri medianti fasi liquide, evitando l'impiego di solventi organici. Il processo si è rivelato adatto per tessuti a base PA6, PA66 e PET ed è stato pertanto oggetto di apposita domanda di brevetto depositata nel mese di dicembre 2022. Lo studio e i test di laboratorio svolti nel corso del 2023 hanno portato a individuare i parametri da ottimizzare per migliorare la separazione dell'elastomero, in particolare dai tessuti a base di poliammide 6.

È stato avviato un progetto di realizzazione di uno specifico impianto industriale e sono in corso le selezioni delle migliori tecnologie oggi disponibili.

Inoltre sono stati effettuati dei test di rigenerazione da tessuti a base PA6 derivabile dalla separazione dell'elastomero in impianto pilota, ottenendo un monomero di qualità standard.

  1. Studio e realizzazione di processi finalizzati al recupero chimico di polimeri da policondensazione (poliammidi e poliesteri), anche in forma composita: tale attività è svolta con la collaborazione dell'Università di Padova e dell'Università degli Studi di Trento, e ha portato all'ottenimento di due nuovi brevetti di proprietà di Aquafil S.p.A..

In parallelo, a novembre 2023 è stato avviato un percorso di dottorato di ricerca con il Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento dal tema "Composizione, struttura e riciclo chimico di polimeri da policondensazione"; il lavoro è iniziato con l'analisi del BHET ottenuto da rigenerazione del PET, per identificare eventuali oligomeri/impurezze e proseguirà con l'analisi della struttura chimica dell'elastomero post separazione del tessuto.

    1. Messa a punto di un sistema proprietario (ATPD Aquafil Technology Polymer Detector) per l'identificazione on-field di diverse classi polimeriche con specifico algoritmo sviluppato appositamente per l'analisi della composizione di rifiuti di varia natura, con tracciabilità del dato ed archiviazione in cloud; il progetto aveva l'obiettivo di implementare lo stesso sistema come primario strumento di controllo in ingresso dei rifiuti plastici, nell'ottica di una riduzione dei costi relativi all'analisi del controllo in ingresso mantenendo un'elevata capacità di selezione dei vari materiali. L'uso dello strumento è stato implementato anche presso fornitori di materiali destinati al processo di rigenerazione ECONYL®, diminuendo i reclami e aumentando l'efficienza del trasporto. Il controllo alla partenza del carico permette inoltre di minimizzare la presenza di materiali che non possono essere rigenerati nel processo di rigenerazione ECONYL®.
    1. Identificazione, sviluppo e valutazione di una opportuna tecnologia di pirolisi dedicata al recupero e alla valorizzazione dei sottoprodotti del processo ECONYL® che consenta un recupero addizionale del monomero dalla residua quota di poliammide. Nel corso del 2023 è stata avviata una collaborazione per lo studio del processo e dell'impianto di pirolisi specificamente dedicato al materiale residuo dalla rigenerazione della poliammide 6.
    1. Ottimizzazione dei processi produttivi in polimerizzazione, allo scopo di ridurre i consumi energetici e di risorse idriche.
    1. Nell'ambito del continuo miglioramento del processo ECONYL®, sono stati ottimizzati processi di distillazione e purificazione del caprolattame finalizzato alla riduzione dei consumi energetici ed alla diminuzione dei sottoprodotti di processo; nel corso del 2023 questi studi hanno portato all'avviamento di una colonna di separazione dei sottoprodotti leggeri che permette la riduzione degli spurghi migliorando il recupero del monomero e sono stati ridefiniti i processi di purificazione e riutilizzo dell'acqua di lavaggio delle reti da pesca per ridurre il consumo idrico primario.

Infine, sono state svolte analisi ed elaborazione dei dati tecnologici del processo ECONYL®per determinare correlazioni e rapporti causa/effetto tra materiali rigenerati e proprietà osservate nel prodotto finale. L'obiettivo è creare strumenti digitali che possano aiutare la gestione della produzione aumentando la qualità e minimizzando le quantità di prodotto scartate in base a parametri qualitativi.

  1. Implementazione di nuovi processi volti a ridurre i costi relativi allo smaltimento delle acque industriali del sito di AquafilSLO di Ljubljana lavorando sia sul riuso dell'acqua che sulla riduzione della quota di costo variabile relativa al trattamento delle acque reflue.

12.3 Attività brevettuali

Di seguito viene riportato l'elenco delle principali attività di deposito e registrazione:

a) Brevetto sul processo di trattamento e riciclo di rifiuti di pavimentazione tessile.

Priorità 17.07.2023.

Il deposito è stato effettuato come PCT patent internazionale mediante l'ufficio brevetti europeo e entro il 2024 si otterrà la prima opinion per procedere successivamente con le estensioni nei singoli paesi di interesse.

b) Brevetto sulla separazione degli elastomeri da tessuti polimerici, con particolare attenzione alla PA6 per un riciclo via processo ECONYL®.

Priorità 09.12.2022, deposito PCT 06.12.2023 (PCT/IB2023/062290).

In maggio 2023 l'UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) ha trasmesso l'opinion redatta dall'EPO e in dicembre 2023 si sono trasmesse le risposte alle osservazioni sollevate.

In dicembre 2023 si è effettuato il deposito PCT, la pubblicazione internazionale è attesa per giugno 2024, e l'ingresso nelle fasi nazionali è da avviare nel primo semestre del 2025.

c) Brevetto sulla composizione di un compound per stampa 3D direttamente riciclabile per via chimica. Priorità 03.11.2022, deposito PCT 31.10.2023 (PCT/IB2023/060952). In maggio 2023 l'UIBM ha trasmesso l'opinion redatta dall'EPO secondo cui tutte le rivendicazioni sono nuove e inventive ed è quindi stato effettuato il deposito PCT in novembre 2023. La pubblicazione internazionale è attesa per maggio 2024, e l'ingresso nelle fasi nazionali è da avviare nel primo semestre del 2025.

d) Brevetto sulla separazione della fibra di vetro da polimeri con particolare attenzione alla PA6 per riciclo via processo ECONYL®, con inventori Aquafil e Università di Padova (Dipartimento di Ingegneria Industriale) ma di proprietà esclusiva Aquafil. Priorità 10.11.2021, deposito PCT 10.11.2022, pubblicazione internazionale WO/2023/084441.

Nel corso del 2023 è avvenuta la pubblicazione internazionale (19.05.2023) ed è quindi arrivata l'opinion dell'ISA, secondo la quale tutte le rivendicazioni sono ritenute nuove e inventive.

In gennaio 2024 è previsto l'ingresso nelle fasi nazionali per le regioni con elevata disponibilità di PA6 rinforzata con fibra vetro, al fine di incrementare le fonti di materie prime per ECONYL®: Europa, Eurasia (Russia e altri sette paesi ex-URSS), Stati Uniti, Canada, Brasile, Cina, Giappone, Corea del Sud e India.

e) Brevetto sulla sintesi di catalizzatori per la glicolisi del PET, con inventori Aquafil e Università di Padova (Dipartimento di Ingegneria Industriale) ma di proprietà esclusiva Aquafil.

Priorità 17.05.2021, deposito PCT 16.05.2022, pubblicazione internazionale WO/2022/243832.

Le estensioni nazionali sono state avviate nelle aree dove il poliestere e processi per il suo riciclo chimico hanno un ruolo fondamentale: Europa, Eurasia, USA, Canada, Messico, Brasile, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Indonesia, India e Arabia Saudita.

Nel 2023 sono pervenute le opinion dalle autorità internazionali di ricerca ISA (International Search Authority) e IPEA (International Preliminary Examining Authority) e già nel primo semestre si è ottenuto l'attestato di concessione del brevetto italiano (05.06.2023), a seguito delle risposte date all'opinion dell'EPO (European Patent Office).

Nel secondo semestre del 2023, il brevetto è stato pubblicato in Canada (18.10.2023) e Messico (11.12.2023) ed a breve tempo la successiva pubblicazione sarà quella in Corea del Sud.

f) Brevetto sul processo di produzione di una nuova fibra multicomponente NTF con ridotto impatto sul GWP (global warming potential).

Priorità e deposito PCT 10.02.2021, pubblicazione internazionale WO/2022/173379. Per il brevetto è stata avviata l'estensione in Europa, dove nel corso del 2023 è avvenuta la pubblicazione (20.12.2023).

  • g) Brevetto sulla sintesi del caprolattame da 6-ACA, finalizzato principalmente alla produzione di caprolattame da materia prima di origine vegetale, di proprietà congiunta Aquafil con Genomatica. Priorità 28.12.2018, deposito PCT 23.12.2019, pubblicazione internazionale WO/2020/136547. Le estensioni nazionali sono state avviate nelle aree dove c'è produzione di caprolattame e disponibilità di materia prima rinnovabile: Europa, Eurasia, USA, Messico, Brasile, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia. Già nel biennio 2021-2022 il brevetto era stato pubblicato nei paesi di interesse, mentre nel 2023 sono arrivate le prime concessioni: Eurasia (31.07.2023) e India (12.09.2023). Inoltre, il Brasile ha già inviato le notifiche di pagamento delle tasse annuali in relazione alla concessione del brevetto.
  • h) Brevetto su miglioramento e ottimizzazione della tecnologia di purificazione del caprolattame senza utilizzo di solventi. Priorità e deposito PCT 15.12.2017, pubblicazione internazionale WO/2019/117817. Per questo brevetto si erano richieste le estensioni regionali nelle principali aree in cui sono presenti gli impianti di produzione del caprolattame, e già nel biennio 2020-2021 si erano ottenute le concessioni, nell'ordine, in USA, Europa, Eurasia e Giappone. Nel corso del 2023 era pervenuta l'ultima opinion dell'ufficio brevetti cinese (in seguito alle due ricevute nel 2022, a cui erano state date esaurienti risposte e spiegazioni tecniche), a cui è stata data una specifica risposta. Si è pertanto ottenuta la concessione anche in Cina (12.05.2023), attualmente paese chiave per la produzione del caprolattame.
  • i) Brevetto su recupero e separazione dei componenti di scarto dei tappeti di poliammide giunti a fine del loro ciclo di vita. Priorità e deposito PCT 29.05.2017, pubblicazione internazionale WO/2018/222142. Per il brevetto, con validità negli USA, è stata avviata un'ulteriore ulteriore richiesta brevettuale per integrazioni sul medesimo processo, che ha portato alla concessione del brevetto in Europa (06.09.2023).
  • l) Brevetto sul recupero del rame dalle reti da pesca di scarto destinate all'alimentazione di Econyl. Priorità e deposito PCT 22.12.2016, pubblicazione internazionale WO/2018/117978. La concessione si era già ottenuta nel 2020 negli USA e in Giappone e nel 2021 in Cina e in Europa. Attualmente è in corso l'estensione del brevetto anche in Cile e India dove la società è in attesa delle dovute azioni dell'ufficio brevetti, e in Canada, dove si è in attesa della concessione del brevetto.

13. CORPORATE GOVERNANCE

Per ogni informazione in tema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'art. 123-bis del D.Lgs. 58/1998, approvata dal Consiglio di Amministrazione contestualmente alla presente Relazione sulla Gestione, messa a disposizione presso la sede legale della Società e sul sito internet del Gruppo (https://www.aquafil.com/it/ investor-relations/bilanci-e-relazioni).

Si precisa che la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietaririnvia, pertalune informazioni, alla "Relazione sulla Remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123-ter del D.Lgs. 58/1998. Entrambe tali Relazioni, approvate dal Consiglio di Amministrazione, vengono pubblicate nei termini previsti sul sito internet della Società www.aquafil.com.

14. ALTRE INFORMAZIONI

14.1 Attività di direzione e coordinamento

La Società non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile.

La Società controllante Aquafin Holding S.p.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Aquafil S.p.A. in quanto ha assunto sostanzialmente la configurazione di holding di partecipazioni, priva di autonoma struttura organizzativa e, di conseguenza, non esercita, in fatto, la direzione unitaria di Aquafil S.p.A..

Tutte le società italiane controllate, direttamente o indirettamente, da Aquafil S.p.A. hanno provveduto agli adempimenti pubblicitari previsti dall'art. 2497-bis del c.c., indicando in Aquafil S.p.A. il soggetto alla cui attività di direzione e coordinamento sono soggette.

14.2 Azioni proprie

Alla data del 31 dicembre 2023, la Società risulta detenere un numero complessivo di 1.278.450 di azioni proprie, pari al 2,4961% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 8.612.054. Le azioni proprie acquistate nell'esercizio 2023 sono state pari a 96.765, per un controvalore complessivo pari a Euro 597.523.

14.3 Procedura di tassazione IRES di Gruppo

La società Aquafil S.p.A. aderisce in qualità di consolidata alla procedura di tassazione di Gruppo secondo l'opzione esercitata da Aquafin Holding S.p.A. quale consolidante a valere per il triennio 2023-2025, ai sensi degli artt. da 117 a 128 del D.P.R. 917/1986 come modificato dal D.Lgs. n. 344/2003. Specularmente anche le società Tessilquattro S.p.A. e Bluloop S.r.l. aderiscono in qualità di consolidate alla procedura medesima di tassazione di Gruppo secondo l'opzione esercitata da Aquafin Holding S.p.A. quale consolidante.

Nella redazione dei bilanci intermedi delle suddette società si è pertanto tenuto conto degli effetti del trasferimento delle posizioni fiscali derivante dal consolidato fiscale, e in particolare sono stati rilevati i conseguenti rapporti di credito/debito nei confronti della società consolidante.

14.4 Modello di organizzazione, gestione e controllo D.Lgs. 231/2001

Le società italiane del Gruppo Aquafil hanno integrato il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231, comprensivo del codice di condotta e delle procedure aziendali di gestione delle attività. In particolare, il Modello prevede la redazione di un Codice Etico, la mappatura delle aree aziendali a rischio, la valutazione dei presidi di controllo, e un sistema disciplinare per sanzionare eventuali illeciti. L'Organismo di Vigilanza, nominato dal CdA è deputato a vigilare sul suo funzionamento e aggiornamento, e sul rispetto delle leggi. Il Modello è stato adottato con delibera del CdA nel 2014 e aggiornato nel 2023. Si applica alle società italiane del Gruppo che lo hanno adottato, i cui dipendenti possono inoltre utilizzare un sistema di whistleblowing per segnalare eventuali illeciti. Nell'ultimo anno, il modello è stato rivisto sulla base dell'ampliamento del catalogo dei reati 231 previsti dalla normativa italiana. In particolare, tre famiglie di reato sono state aggiunte all'elenco dei reati presupposto nella Parte generale del Modello: delitti contro il patrimonio culturale; riciclaggio di beni culturali e devastazione beni culturali e paesaggistici; delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti. Relativamente a questi reati, è stata inoltre aggiornata la Parte speciale del Modello, che descrive la fattispecie di reato, le aree a rischio e le attività sensibili, e i presidi esistenti con principi generali e protocolli specifici.

14.5 Applicazione IFRS 17

Si evidenzia che dalle analisi effettuate non vi sono operazioni eseguite dal Gruppo che rientrano nel campo di applicazione del nuovo IFRS 17.

14.6 Procedura di Impairment Test

Si evidenzia che per lo svolgimento dei propri impairment test strumentali alla verifica della recuperabilità dei propri assets, commentati successivamente, la Società Capogruppo applica una specifica procedura formalizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 febbraio 2019.

14.7 Art. 15 del Regolamento Mercati Consob (aggiornato con Delibera Consob n. 20249 del 28 dicembre 2017): condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:

  • alla data del 31 dicembre 2023 le prescrizioni regolamentari dell'art. 15 del Regolamento Mercati si applicano alle società controllate del Gruppo;
  • sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.

15. PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO OPERATIVO DELLA CAPOGRUPPO ED IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO D'ESERCIZIO DI SPETTANZA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2023

Il dettaglio della composizione e della movimentazione del patrimonio netto della Capogruppo e del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 è esposto nella seguente tabella:

(in migliaia di Euro) Patrimonio netto Risultato
Patrimonio netto e risultato dell'esercizio società controllante 102.432 (5.641)
Scritture di consolidato su Capogruppo 10.344 1.651
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate
Differenza tra patrimonio netto e valore di carico 46.359
Risultati pro-quota conseguiti dalle partecipate (15.327) (15.327)
Eliminazione degli effetti di operazioni compiute tra società consolidate
Storno delle svalutazioni al netto delle rivalutazioni di partecipazioni 557 557
Dividendi infragruppo (16.954) (16.954)
Profitti infragruppo compresi nel valore delle rimanenze e altre minori (2.158) 9.865
Patrimonio netto e risultato d'esercizio come riportati nel bilancio consolidato 125.253 (25.849)
Patrimonio netto e risultato di esercizio di spettanza di terzi 1 0
Patrimonio netto e risultato di esercizio di spettanza del Gruppo 125.252 (25.849)

16. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Nel corso del 2023 in Europa si è assistito a una rapida e importante riduzione del prezzo delle materie prime che ha determinato un disallineamento significativo tra i valori unitari dello stock formatosi nel corso del 2022 e il prezzo di mercato con un impatto temporaneo ma significativo sulla marginalità del Gruppo. I risultati che vengono riportati sono penalizzati da tali andamenti ma in linea con quanto comunicato al mercato in precedenza.

Nonostante l'incertezza legata all'andamento della materia prima, la visione della società per il biennio 2024-2025 prevede volumi in crescita per tutte e tre le linee di prodotto. Ci si aspetta un recupero del mercato nel settore delle fibre per abbigliamento in EMEA e negli Stati Uniti dopo la forte riduzione subita nel corso del 2023, nuove prospettive per i Polimeri rafforzate dall'attività di Engineering Plastics e un mercato in continua espansione delle fibre per pavimentazione in Asia Pacific.

Resta confermato l'obiettivo di riduzione della posizione finanziaria netta al 2025 nell'ordine di Euro 50-60 milioni. Il risultato sarà conseguenza del maggior EBITDA generato oltre che delle azioni di ottimizzazione messe in atto nel periodo.

La società continua a monitorare il conseguimento degli obiettivi del piano industriale anche alla luce della continua instabilità macroeconomica derivante dall'attuale incertezza geopolitica mondiale.

I primi mesi dell'anno stanno confermando le guidance presentate lo scorso novembre.

Bilancio Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2023

Bilancio Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2023

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

(in migliaia di Euro) Note Al 31 dicembre 2023 Al 31 dicembre 2022
Attività immateriali 7.1 19.080 21.596
Avviamento 7.2 15.103 15.647
Attività materiali 7.3 251.604 247.469
Attività finanziarie 7.4 534 831
di cui parti controllanti, correlate, collegate 79 318
Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 7.4 1.023 1.018
Altre attività 7.5 0 426
di cui parti controllanti, correlate 0 0
Attività per imposte anticipate 7.6 18.545 11.519
Totale attività non correnti 305.889 298.506
Rimanenze 7.7 189.493 260.808
Crediti commerciali 7.8 26.206 28.553
di cui parti controllanti, correlate 351 376
Attività finanziarie 7.4 5.703 9.964
Crediti per imposte 7.9 1.619 580
Altre attività 7.10 14.644 15.862
di cui parti controllanti, correlate 5.854 247
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.11 157.662 110.682
Beni destinati alla vendita 0 0
Totale attività correnti 395.327 426.449
Totale attività 701.216 724.955
Capitale sociale 7.12 49.722 49.722
Riserve 7.12 101.379 96.528
Risultato dell'esercizio di pertinenza del Gruppo 7.12 (25.849) 29.151
Totale patrimonio netto di pertinenza dei soci della Capogruppo 125.252 175.401
Patrimonio netto delle interessenze di minoranza 7.12 1 1
Risultato di esercizio di pertinenza di terzi 7.12 0 0
Totale patrimonio netto consolidato 125.253 175.402
Benefici e dipendenti 7.13 5.104 5.192
Passività finanziarie 7.14 308.741 285.385
di cui parti controllanti, correlate 3.217 5.262
Fondi per rischi e oneri 7.15 1.710 1.975
Passività per imposte differite 7.6 13.324 9.237
Altre passività 7.16 5.852 8.985
di cui parti controllanti, correlate 0 0
Totale passività non correnti 334.731 310.774
Passività finanziarie 7.14 103.161 83.146
di cui parti controllanti, correlate 1.872 2.957
Debiti per imposte correnti 7.9 1.219 3.630
Debiti commerciali 7.17 116.006 126.840
di cui parti controllanti, correlate 551 270
Altre passività 7.16 20.846 25.163
di cui parti controllanti, correlate 0 230
Totale passività correnti 241.232 238.779
Totale patrimonio netto e passività 701.216 724.955

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi
8.1
571.806
209
684.074
1.160
di cui parti correlate
283
435
Altri ricavi e proventi
8.2
8.902
676
13.031
218
di cui parti correlate
0
0
885
1.378
Totale ricavi e altri ricavi e proventi
580.708
697.105
Costo di acquisto materie prime e variazione
8.3
(291.620)
(269)
(317.815)
(480)
delle rimanenze
di cui parti correlate
0
0
Costi per servizi e godimento beni di terzi
8.4
(126.907)
(2.065)
(168.472)
(1.581)
di cui parti correlate
(524)
(465)
Costo del personale
8.5
(125.034)
(3.004)
(126.875)
(1.565)
Altri costi e oneri operativi
8.6
(3.644)
(493)
(4.038)
(653)
di cui parti correlate
(70)
(70)
Ammortamenti e svalutazioni
8.7
(49.635)
(47.851)
(Accantonamenti e svalutazioni)/Rilasci
8.8
1.002
(180)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
8.9
6.271
5.687
(4.946)
(2.901)
Risultato operativo
(8.859)
37.561
Proventi/(Oneri) finanziari da partecipazioni
90
23
di cui parti correlate
90
183
Proventi finanziari
8.10
1.022
4.869
Oneri finanziari
8.11
(19.041)
(8.368)
di cui parti correlate
(146)
(140)
Utili/(Perdite) su cambi
8.12
796
2.783
(4.946)
(2.901)
Risultato prima delle imposte
(25.992)
36.868
Imposte sul reddito
8.13
143
(7.717)
Risultato di esercizio
(25.849)
(4.946)
29.151
(2.901)
Risultato di esercizio di pertinenza di terzi
0
0
(4.946)
(2.901)
Risultato di esercizio di pertinenza del Gruppo
(25.849)
29.151
Risultato/(Perdita) per azione base
8.15
(0,51)
0,57
Risultato/(Perdita) per azione diluito
8.15
(0,51)
0,57

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di Euro) Note 2023 2022
Risultato dell'esercizio (25.849) 29.151
Utile/(Perdita) attuariale (252) 724
Effetto fiscale relativo a utili e perdite attuariali 60 (81)
Altri componenti di reddito che non saranno riversati a conto economico in esercizi successivi (192) 643
Differenza cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'Euro (11.511) 4.957
Totale altre componenti del conto economico complessivo (11.703) 5.600
Risultato complessivo dell'esercizio 7.12 (37.552) 34.751
Risultato complessivo dell'esercizio di pertinenza delle interessenze di minoranza 0 0
Risultato complessivo dell'esercizio di pertinenza del Gruppo 7.12 (37.552) 34.751

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(in migliaia di Euro) Note Al 31 dicembre 2023 Al 31 dicembre 2022
Attività operativa
Risultato dell'esercizio 7.12 (25.849) 29.151
di cui correlate: (367) (57)
Imposte sul reddito dell'esercizio 8.13 (143) 7.717
(Proventi)/oneri finanziari da partecipazioni (90) (23)
di cui correlate: (90) (183)
Proventi finanziari 8.10 (1.022) (4.869)
di cui correlate: 0 0
Oneri finanziari 8.11 19.041 8.369
di cui correlate: 146 140
Utili/(Perdite) su cambi 8.12 (796) (2.783)
(Plusvalenze)/Minusvalenze da cessione di attività (177) (183)
Accantonamenti e svalutazioni/(Rilasci) 8.8 (1.002) 180
Ammortamenti e svalutazioni delle attività materiali e immateriali 8.7 49.635 47.851
Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del capitale circolante 39.597 85.410
Decremento/(Incremento) delle rimanenze 7.7 71.315 (83.469)
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali 7.17 (10.834) 245
di cui correlate: 281 (82)
Decremento/(Incremento) di crediti commerciali 7.8 3.242 2.722
di cui correlate: 25 (305)
Variazione di attività e passività (7.754) (4.169)
di cui correlate: (5.837) 2.905
Oneri finanziari netti pagati (15.311) (8.005)
Imposte sul reddito pagate (9.637) (3.840)
Utilizzo dei fondi (1.033) (2.012)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività operativa (A) 69.585 (13.118)
Attività di investimento
Investimenti in attività materiali 7.3 (29.157) (34.864)
Dimissioni di attività materiali 7.3 608 384
Investimenti in attività immateriali 7.1 (4.620) (4.163)
Dimissioni di attività immateriali 7.1 13 132
Effetto Aquafil Cile e Bluloop 0 (146)
di cui immobilizzazioni (37)
di cui avviamento 0
di cui disponibilità liquide 0
di cui circolante (109)
Investimenti in attività finanziarie 7.4 (155) (160)
Dividendi incassati 90 183
di cui correlate: 90 183
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di investimento (B) (33.221) (38.634)
Attività di finanziamento
Accensione finanziamenti bancari e prestiti non correnti 7.14 100.049 94.000
Rimborso finanziamenti bancari e prestiti non correnti 7.14 (72.026) (53.244)
Variazioni nette di attività e passività finanziarie correnti e non correnti (compresi IFRS 16) 7.14 (4.818) (19.462)
di cui correlate: (8.497) (2.208)
Distribuzione dividendi (11.992) (6.046)
di cui correlate: (7.169) (3.576)
Acquisto azioni proprie 7.12 (597) (5.470)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di finanziamento (C) 10.616 9.778
Flusso di cassa netto dell'esercizio (A + B + C) 46.980 (41.974)
Disponibilità liquide di inizio esercizio 7.11 110.682 152.656
Disponibilità liquide di fine esercizio 7.11 157.662 110.682

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Capitale sociale Riserva legale Riserva di Riserva da Riserva costi Riserva FTA
(2.389)
(2.389)
(11.511)
(11.511)
49.722
49.722
700
558
1.258
797
conversione
(8.052)
4.957
4.957
(3.095)
sovraprezzo
azioni
19.975
19.975
di quotazione
(3.287)
(3.287)

Patrimonio netto Totale patrimonio netto Risultato Risultati Azioni proprie Riserva IAS 19
Patrimonio netto delle interessenze di pertinenza dei soci dell'esercizio portati a nuovo
consolidato di minoranza della Capogruppo o del periodo
152.102 1 152.101 10.670 88.367 (2.545) (1.060)
0
(5.405) 0 65 (5.470)
0 (10.670) 10.112
(6.046) (6.046)
29.151 29.151
643 643
4.957
34.751 29.151 0 643
1 175.401 29.151 92.498 (8.015) (417)
0
(606) (8) (598)
0 (29.151) 28.354
(11.992) (11.992)
0
(25.849) (25.849)
(192) (192)
(11.511)
(37.552) (25.849) 0 (192)
1 125.252 (25.849) 108.852 (8.612) (609)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Note illustrative al Bilancio Consolidato

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1 Premessa

Aquafil S.p.A., con sede legale Via Linfano, 9 – Arco (TN) – 38062 Italia, ("Aquafil", "Società" o "Capogruppo" e, insieme alle società da essa controllate, "Gruppo" o "Gruppo Aquafil") nota per la produzione e commercializzazione di fibre e polimeri principalmente di poliammide, è società costituita in forma di società per azioni con le medesime quotate al Mercato Telematico Azionario (MTA), Segmento STAR dal 4 dicembre 2017, quale risultante dall'operazione di aggregazione aziendale mediante fusione per incorporazione di Aquafil S.p.A. (ante fusione), fondata nel 1969 ad Arco (TN) in Space3 S.p.A., Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, con efficacia dal 4 dicembre 2017.

La durata della società è fino al 31 dicembre 2100.

Il socio di maggioranza di Aquafil S.p.A. è Aquafin Holding S.p.A., con sede legale in Milano, Italia, Via Leone XIII n. 14, 20145, che pur non esercita attività di direzione e coordinamento; mentre l'ultima entità Capogruppo è GB&P Srl, con sede legale in Milano, Italia, Via Leone XIII n. 14, 20145 che redige apposito bilancio consolidato.

Il Gruppo Aquafil produce e commercializza su scala globale fibre e polimeri principalmente in poliammide 6 attraverso la:

  • (i) linea Prodotto BCF (fibre per tappeti), ovvero fili sintetici destinati principalmente al settore della pavimentazione tessile, utilizzati nei settori della cantieristica (hotel, aeroporti, uffici, etc.), degli edifici residenziali e automobilistico;
  • (ii) linea di Prodotto NTF (fibre per abbigliamento), ovvero fili sintetici destinati principalmente al settore dell'abbigliamento (sportivo, classico, tecnico o specialistico);
  • (iii) linea di Prodotto Polimeri ovvero materia prima plastica destinata principalmente al settore dei tecnopolimeri (c.d. engineering plastic), successivamente utilizzati nell'industria dello stampaggio.

I prodotti del Gruppo sono commercializzati anche con il marchio ECONYL® , che contraddistingue le produzioni del Gruppo ottenute rigenerando scarti industriali e prodotti a fine vita.

Il Gruppo vanta una presenza consolidata in Europa, Stati Uniti e Asia.

1.2 Modalità di presentazione del Bilancio Consolidato

Il presente bilancio consolidato è stato predisposto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 ("Bilancio Consolidato"), in relazione a quanto previsto dal Regolamento Europeo 1606/2002 del 19 luglio 2002 e dell'art. 9 del Decreto Legislativo n.38 del 28 febbraio 2005, in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea ("IFRS").

Il Bilancio Consolidato è stato approvato da parte del Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2024 ed è assoggettato a revisione contabile completa da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A., revisore legale della Società.

2. SINTESI DEI PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

Di seguito sono riportati i principali criteri e principi contabili adottati nella predisposizione e redazione del Bilancio Consolidato. Tali principi e criteri sono stati applicati in modo coerente con l'esercizio 2022 e sono quelli in vigore al 31 dicembre 2023.

2.1 Base di preparazione

Come precedentemente indicato, il presente Bilancio Consolidato è stato predisposto secondo i principi IFRS intesi come tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International FinancialReportingStandardsInterpretationsCommittee("IFRIC"),precedentementedenominate"Standards Interpretations Committe" ("SIC") che, alla data di approvazione del Bilancio Consolidato, siano stati oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Il presente Bilancio Consolidato è stato predisposto:

  • sulla base delle migliori conoscenze degli IFRS e tenuto conto della migliore dottrina in materia; eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso negli esercizi successivi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento;
  • sulla base del criterio convenzionale del costo storico, fatta eccezione per la valutazione delle attività e passività finanziarie nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value;
  • nella prospettiva della continuità aziendale del Gruppo, in quanto gli amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi.

2.2 Forma e contenuto dei prospetti contabili

Il Bilancio Consolidato è stato redatto in Euro, quale valuta prevalente nell'ambiente economico in cui operano le entità che formano il Gruppo. Tutti gli importi inclusi nel presente documento sono presentati in migliaia di Euro, salvo dove diversamente specificato.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 "Presentazione del bilancio" ("IAS 1"):

  • il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata è stato predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";
  • il prospetto di conto economico consolidato è stato predisposto separatamente dal conto economico complessivo, ed è stato predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • il prospetto di conto economico complessivo consolidato comprende, oltre al risultato dell'esercizio, le altre variazioni delle voci di patrimonio netto afferenti a poste di natura economica che, per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto;
  • il prospetto di rendiconto finanziario consolidato è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti delle attività operative secondo il "metodo indiretto".

Gli schemi utilizzati sono quelli che meglio rappresentano la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

2.3 Area di consolidamento e criteri di consolidamento

Il Bilancio Consolidato include le situazioni patrimoniali, economiche e finanziarie della Società e delle società controllate e/o collegate, approvate dai rispettivi organi amministrativi, predisposte sulla base delle relative situazioni contabili e, ove applicabile, opportunamente rettificate per renderle conformi ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.

La tabella seguente riepiloga, con riferimento alle società controllate e collegate, le informazioni relative alla denominazione sociale, sede legale, quota di capitale, utile emergente dal progetto di bilancio in fase di approvazione, sociale detenuta, sia direttamente che indirettamente, dalla Società e metodo di consolidamento applicato al 31 dicembre 2023:

Denominazione
delle società
Sede legale Capitale sociale Utile
(Perdita)
d'esercizio
Valuta Percentuale
di possesso
del Gruppo
Percentuale
di diritto
di voto
Metodo
di consoli
damento
Società Capogruppo:
Aquafil S.p.A. Arco (ITA) 49.722.417 (5.641.004) Euro
Società controllate:
Aquafil SLO d.o.o. Ljubjiana (SLO) 75.135.728 (19.939.623) Euro 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil USA Inc. Cartersville (USA) 77.100.000 (53.733.531) Dollaro USA 100,00% 100,00% Integrale
Tessilquattro S.p.A. Arco (ITA) 3.380.000 (2.239.289) Euro 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Jiaxing Co. Ltd. Jiaxing (CHN) 531.408.631 100.003.421 Yuan Cinese 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil UK Ltd. Ayrshire (UK) 3.669.301 (2.531.588) Sterlina Britannica 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil CRO d.o.o. Oroslavje (HRV) 9.436.800 (2.744.981) Euro 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Asia Pacific Co. Ltd. Rayoung (THA) 53.965.000 35.062.158 Baht Thailandese 99,99% 99,99% Integrale
Aqualeuna GmbH Berlino (DEU) 2.325.000 (699.781) Euro 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Engineering GmbH Berlino (DEU) 255.646 (983.758) Euro 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Tekstil Sanayi Ve Ticaret A.S. Istanbul (TUR) 1.512.000 (2.302.452) Lira Turca 99,99% 99,99% Integrale
Aquafil Benelux France B.V.B.A. Harelbeke (BEL) 20.000 16.639 Euro 100,00% 100,00% Integrale
Cenon S.r.o. Zilina (SVK) 26.472.682 (80.763) Euro 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Carpet Recycling #1, Inc. Phoenix (USA) 250.000 41.832.917 Dollaro USA 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Carpet Recycling #2, Inc. Woodland California (USA) 250.000 9.556.018 Dollaro USA 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Oceania Ltd. Melbourne (AUS) 49.990 (24.231) Dollaro Australiano 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil India Private Ltd. New Dehli (IND) 557.860 (*) Rupia Indiana 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil O'Mara Inc. North Carolina (USA) 36.155.327 (282.272) Dollaro USA 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Carpet Collection LLC Phoenix (USA) 3.400.000 4.217.087 Dollaro USA 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Japan Corp. Chiyoda (JPN) 150.000.000 (260.967.066) Yen Giapponese 100,00% 100,00% Integrale
Bluloop S.r.l. Benefit Company Arco (ITA) 50.000 (34.612) Euro 100,00% 100,00% Integrale
Aquafil Chile S.p.A. Santiago del Chile (CHL) 351.576.000 (80.812.755) Peso Cileno 100,00% 100,00% Integrale
Società collegate:
Nofir AS Bodo (NOR) 665.804 10.980.800 Corona Norvegese 31,66% 31,66% Patrimonio netto
Poly-Service S.a.s. Lyon (FRA) 10.000 (*) Euro 45,00% 45,00% Patrimonio netto
Società sottoposte
a controllo congiunto:
Acca S.p.A. Santiago del Chile (CHL) 1.000.000 (20.904.000) Peso Cileno 50,00% 50,00% Patrimonio netto

(*) Società non ancora operativa.

Le variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento del Gruppo Aquafil nel corso dell'esercizio riguardano:

  • nel mese di gennaio 2023 è stata costituita la società Acca S.p.A., una joint venture tra Aquafil Chile S.p.A. e l'altro socio paritetico Atando Cabos Chile S.p.A.. Tale società ha sede sociale a Santiago del Cile (Cile), capitale sociale pari a un milione di pesos cileni e ha come oggetto sociale quello di acquisire, stoccare e riciclare reti da pesca, cime nautiche e altri rifiuti di materiale plastico;
  • nel mese di agosto 2023 Aquafil S.p.A. e Politecnici S.r.l. hanno costituito la società Poly-Service S.a.s., con sede a Lione (Francia) e capitale sociale di Euro 10.000. Aquafil S.p.A. detiene il 45% del capitale e Politecnici Srl detiene il 55%. L'oggetto sociale della società è la progettazione, produzione e commercializzazione di materie plastiche, gomma, nylon e prodotti affini, nonché di prodotti semilavorati, finiti e riciclati a base di materie plastiche, in particolare nylon oltre alla raccolta di plastica post-consumo, gomma, nylon e prodotti correlati e la successiva trasformazione in materie prime seconde.

Di seguito sono rappresentati i criteri adottati dal Gruppo per la definizione dell'area di consolidamento e i relativi principi di consolidamento.

Società controllate

Un soggetto controlla un'entità quando è: i) esposto, o ha diritto a partecipare, alla variabilità dei relativi ritorni economici; ed ii) è in grado di esercitare il proprio potere decisionale sulle attività rilevanti dell'entità stessa in modo da influenzare tali ritorni. L'esistenza del controllo è verificata ogni volta che fatti e/o circostanze indichino una variazione in uno dei suddetti elementi qualificanti il con-

trollo. Le imprese controllate sono consolidate con il metodo integrale a partire dalla data in cui il controllo è stato acquisito e cessano di essere consolidate dalla data in cui il controllo è trasferito a terzi. I bilanci di tutte le imprese controllate hanno data di chiusura coincidente con quella della Capogruppo. I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità controllate sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali quote sono evidenziate separatamente nell'ambito del patrimonio netto e del conto economico;
  • gli utili e le perdite, inclusi i relativi effetti fiscali, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, fatta eccezione per le perdite che non sono eliminate qualora la transazione fornisca evidenza di una riduzione di valore dell'attività trasferita. Sono, inoltre, eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • in presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo. Differentemente, la cessione di quote di partecipazioni che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico complessivo:
    • (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta;
    • (ii) dell'effetto della rimisurazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value;
    • (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del risultato complessivo relativi alla partecipata di cui è venuto meno il controllo per i quali sia previsto il rigiro a conto economico complessivo, ovvero in caso non sia previsto il rigiro a conto economico complessivo, alla voce di patrimonio netto "Risultati portati a nuovo".

Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione, che costituisce altresì il valore di riferimento per la successiva valutazione della stessa secondo i criteri di valutazione applicabili.

Società collegate e joint venture

Le società collegate sono quelle sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto e sono inizialmente iscritte al costo. Il metodo del patrimonio netto è di seguito descritto:

  • il valore contabile di tali partecipazioni è allineato al patrimonio netto della relativa società rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione degli IFRS e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento, individuati al momento dell'acquisizione, seguendo un processo analogo a quello precedentemente descritto per le aggregazioni aziendali;
  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui l'influenza notevole cessa. Nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo sisia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è rilevata in un apposito fondo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del patrimonio netto, non rappresentate dal risultato di conto economico, sono contabilizzate direttamente nel conto economico complessivo;
  • gli utili e le perdite non realizzati, generati su operazioni poste in essere tra la società da quest'ultima controllate e la partecipata valutata con il metodo del patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa, fatta eccezione per le perdite, nel caso in cui le stesse siano rappresentative di riduzione di valore dell'attività sottostante, e i dividendi che sono eliminati per intero.

In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati al punto "Riduzione di valore delle attività materiali e immateriali". Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, il valore delle partecipazioni è ripristinato nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico.

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico complessivo:

• dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta;

  • dell'effetto della rimisurazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value;
  • degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti dell'utile complessivo relativi alla partecipata per i quali sia prevista la riclassifica a conto economico complessivo.

Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Dopo che una partecipazione valutata con il metodo del patrimonio netto, o una quota di tale partecipazione, è classificata come destinata alla vendita, in quanto rispetta i criteri previsti per tale classificazione, la partecipazione, o quota di partecipazione, non è più valutata con il metodo del patrimonio netto.

Conversione dei bilanci di società estere

I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta del paese in cui le stesse hanno sede legale. Le regole per la conversione dei bilanci delle società espressi in valuta diversa dall'Euro sono le seguenti:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio;
  • la "riserva di conversione" inclusa tra le voci del conto economico complessivo e rilevata quindi direttamente a patrimonio netto, accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso di cambio differente da quello di chiusura che quelle generate dalla conversione dei patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione;
  • l'avviamento, ove esistente, e gli aggiustamenti di fair value correlati all'acquisizione di un'entità estera sono trattati come attività e passività dell'entità estera e convertiti al cambio di chiusura dell'esercizio.

I tassi di cambio adottati per la conversione dei suddetti bilanci sono riportati nella seguente tabella:

Tasso al
31 dicembre 2023
Tasso medio
2023
Tasso al
31 dicembre 2022
Tasso medio
2022
Baht Thailandese 37,97 37,63 36,84 36,86
Dollaro Australiano 1,63 1,63 1,57 1,52
Dollaro USA 1,11 1,08 1,07 1,05
Franco Svizzero 0,93 0,97 0,98 1,00
Lira Turca 32,65 25,76 19,96 17,41
Peso Cileno 977,07 908,20 913,82 917,86
Rupia Indiana 91,90 89,30 88,17 82,69
Sterlina Inglese 0,87 0,87 0,89 0,85
Yen Giapponese 156,33 151,99 140,66 138,03
Yuan Cinese 7,85 7,66 7,36 7,08

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dall'Euro sono successivamente adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio. Le differenze cambio eventualmente emergenti sono riflesse nel conto economico all'interno della voce "Utili e perdite su cambi".

Aggregazioni aziendali (business combination)

Le aggregazioni aziendali sono rilevate in base a quanto previsto dall'IFRS 3 (2008). In particolare, queste aggregazioni aziendali sono rilevate utilizzando il metodo dell'acquisizione (acquisition method), ove il costo di acquisto (corrispettivo trasferito) è pari al fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e passività per corrispettivi potenziali.

I costi direttamente attribuibili all'acquisizione sono rilevati a conto economico. Il corrispettivo trasferito e allocato rilevando le attività, le passività e le eventuali passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione. L'eventuale eccedenza positiva tra il corrispettivo trasferito, valutato al fair value alla data di acquisizione, rispetto al valore netto degli importi delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value, è rilevata come avviamento ovvero, se negativa, a conto economico. Qualora l'aggregazione aziendale fosse realizzata in piu fasi, al momento dell'acquisizione del controllo le quote partecipative detenute precedentemente sono rimisurate al fair value e l'eventuale differenza (positiva o negativa) è rilevata a conto economico. L'eventuale corrispettivo potenziale è rilevato al fair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del fair value del corrispettivo potenziale, classificato come un'attività o una passività, ossia come uno strumento finanziario aisensi dello IFRS 9,sono rilevate a conto economico. I corrispettivi potenziali che non rientrano nell'ambito di applicazione dello IFRS 9 sono valutati in base allo specifico IFRS/ IAS di riferimento. I corrispettivi potenziali che sono classificati come strumento di capitale non sono rimisurati, e, conseguentemente il regolamento è contabilizzato nell'ambito del patrimonio netto.

Nel caso in cui i fair values delle attività, delle passività e delle eventuali passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12 mesi a partire dalla data di acquisizione, rideterminando i dati comparativi.

Si conferma che nel corso dell'anno non è stata eseguita nessuna operazione di business combination.

2.4 Principi contabili e criteri di valutazione

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato.

DISTINZIONE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ TRA CORRENTI E NON CORRENTI

Il Gruppo classifica un'attività come corrente quando:

  • la possiede per la vendita o il consumo, ovvero ne prevede il realizzo, nel normale svolgimento del suo ciclo operativo;
  • la possiede principalmente con la finalità di negoziarla;
  • ne prevede il realizzo entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti il cui utilizzo non sia soggetto a vincoli o restrizioni tali da impedirne l'utilizzo per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le attività che non soddisfano le condizioni sopra elencate sono classificate come non correnti.

Il Gruppo classifica una passività come corrente quando:

  • prevede di estinguere la passività nel suo normale ciclo operativo;
  • la possiede principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le passività che non soddisfano le condizioni sopra elencate sono classificate come non correnti.

ATTIVITÀ IMMATERIALI

Le attività immateriali includono le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dal Gruppo e in grado di produrre benefici economici futuri. Il requisito dell'identificabilità è normalmente soddisfatto quando un'attività immateriale è:

  • riconducibile a un diritto legale o contrattuale; oppure
  • separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente.

Il controllo sull'attività immateriale consiste nel diritto di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.

Le attività immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo. Tutte le altre spese successive sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute. Le spese di ricerca sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.

Un'attività immateriale, generata durante la fase di sviluppo di un progetto, che rispetti la definizione di sviluppo in base allo IAS 38, è riconosciuta come una attività se:

  • il costo può essere misurato in maniera attendibile;
  • il prodotto/processo è tecnicamente fattibile;
  • se è probabile che la Società otterrà i benefici economici futuri attribuibili all'asset sviluppato, e
  • se la Società intende, ed ha le risorse sufficienti per, completare lo sviluppo del progetto.

Nell'ambito del Gruppo sono identificabili le seguenti principali attività immateriali:

ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA UTILE DEFINITA

Le attività immateriali a vita utile definita sono rilevate al costo, come precedentemente descritto, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile; per il valore da ammortizzare e la recuperabilità del valore di iscrizione valgono i criteri indicati, rispettivamente, ai successivi paragrafi "Attività materiali" e "Riduzione di valore delle attività materiali e immateriali".

La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di attività immateriali è di seguito riportata:

Vita utile stimata
Concessioni, licenze e marchi 10 anni
Costi di sviluppo 5 anni
Diritti di brevetti industriali 10 anni
Altre attività immateriali Durata del contratto

Si evidenzia che il Gruppo rileva nelle immobilizzazioni immateriali in corso anche i costi di sviluppo sostenuti per la ricerca di nuovi specifici prodotti e materie prime la cui produzione commerciale o utilizzazione non è ancora iniziata.

La capitalizzazione di tali costi avviene solamente quando sono rispettate tutte le seguenti condizioni previste dallo IAS 38:

  • la fattibilità tecnica dello sviluppo dei nuovi prodotti e materie prime che saranno quindi poi disponibili rispettivamente per la vendita o per l'uso;
  • la volontà del Gruppo di completare lo sviluppo, la sua capacità di valutare attendibilmente i costi necessari allo sviluppo e quindi la disponibilità di sufficienti risorse tecniche e finanziarie per eseguirlo;
  • la previsione di probabili benefici economici futuri che i nuovi prodotti e le nuove materie prime saranno in grado di generare attraverso la vendita e l'utilizzo ai fini commerciali, al fine di garantire almeno il pieno recupero dei costi sostenuti.

Una volta che il progetto di sviluppo è completato ed il relativo prodotto finito comincerà ad essere venduto o la materia prima ad essere utilizzata, tali costi inizieranno ad essere ammortizzati in base al prevedibile periodo in cui essi genereranno benefici economici.

ATTIVITÀ MATERIALI

Le attività materiali sono iscritte al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo d'acquisto o di produzione include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione delle attività materiali la cui realizzazione richiede periodi di tempo superiori all'anno, sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono imputati a conto economico complessivo quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere classificati come attività o parte di un'attività. Le attività rilevate in relazione a migliorie di beni di terzi sono ammortizzate sulla base della durata del contratto d'affitto, ovvero sulla base della specifica vita utile del cespite, se inferiore.

Gli ammortamenti sono calcolati a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile economico-tecnica. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile economico-tecnica differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del "component approach".

La vita utile stimata delle principali attività materiali è la seguente:

Vita utile stimata
10 - 17 - 33 - 40 anni
7 - 8 - 10 - 13 anni
2 - 4 - 8 anni
4 - 5 - 8 anni
Durata del contratto

I terreni, inclusi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati. La vita utile economico-tecnica delle attività materiali è rivista e, ove necessario, aggiornata, almeno alla chiusura di ogni esercizio.

Un'attività materiale è eliminata contabilmente al momento della relativa vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile netto dell'attività ceduta) sono inclusi a conto economico complessivo al momento della summenzionata eliminazione.

BENI IN LOCAZIONE

Il Principio Contabile Internazionale IFRS 16 individua i principi per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio dei beni in locazione cioè dei contratti di leasing, nonché rafforza l'informativa da presentare in merito agli stessi.

In particolare, l'IFRS 16 definisce il leasing come un contratto che attribuisce al cliente (il lessee) il diritto d'uso di un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo senza distinguere le locazioni finanziarie dai leasing operativi come gli affitti ed i noleggi.

La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività.

Le imprese che operano quali lessee rilevano quindi nel proprio bilancio, alla data di decorrenza del leasing, una attività, rappresentativa del diritto d'uso dell'asset (definita "Right of Use") e di una passività, riconducibile all'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. Il lessee è successivamente tenuto a rilevare gli interessi relativi alla passività del leasing separatamente dagli ammortamenti dell'attività consistente nel diritto d'uso. L'IFRS 16 richiede inoltre al lessee di rideterminare gli ammontari della passività del leasing al verificarsi di taluni eventi (quali, a titolo esemplificativo, la modifica della durata del leasing o la variazione del valore dei pagamenti futuri dovuta al cambiamento dell'indice o del tasso utilizzato per la loro determinazione). In generale, le rideterminazioni degli ammontari delle passività del leasing comportano anche una rettifica dell'asset per il diritto d'uso.

Differentemente da quanto richiesto ai lessee, ai fini della redazione del bilancio dei locatori (i lessor), il nuovo Principio Contabile Internazionale mantiene invece la distinzione tra leasing operativi e finanziari prevista dallo IAS 17.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI

Attività materiali e immateriali a vita utile definita

A ciascuna data di riferimento del bilancio è effettuata una verifica finalizzata ad accertare se vi sono indicatori che le attività materiali e immateriali possano avere subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano sia fonti interne sia esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne)si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso dell'attività e l'andamento economico dell'attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l'andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l'andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti.

Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, determinato attualizzando i flussi finanziari futuri stimati per tale attività, inclusi, se significativi e ragionevolmente determinabili, quelli derivanti dalla cessione al termine della relativa vita utile, al netto degli eventuali oneri di dismissione. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione alla cash generating unit, cui tale attività appartiene.

Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della CGU a cui la stessa è allocata, sia superiore al relativo valore recuperabile. Le riduzioni di valore di una CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione al conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Verifica di recuperabilità (Impairment test)

La verifica di recuperabilità consiste nel controllare se esistono indicazioni che un'attività possa aver subito una riduzione di valore. Per l'avviamento e le eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita deve essere verificato almeno annualmente che il loro valore recuperabile sia almeno pari al valore contabile e, nei casi in cui se ne rilevi la necessità, ovvero in presenza di trigger event (IAS 36 paragrafo 9), la verifica di recuperabilità deve essere effettuata anche più frequentemente.

L'avviamento emerso dalle operazioni di aggregazione aziendale (occorse nei precedenti esercizi) è stato quindi sottoposto a verifica di recuperabilità svolta secondo i criteri previsti dallo IAS 36 come indicato per i casi specifici nella successiva nota 7.2 "Avviamento". In particolare, si evidenzia che, il valore recuperabile di un'attività non corrente si basa sulle stime e sulle assunzioni utilizzate per la determinazione del valore dei flussi di cassa e del tasso di attualizzazione applicato. Qualora si ritenga che il valore contabile di attività non correnti abbia subito una perdita di valore, lo stesso è svalutato fino a concorrenza del relativo valore recuperabile, stimato con riferimento al suo utilizzo e alla eventuale cessione futura, in base a quanto stabilito nel più recente piano aziendale.

Nel determinare il valore recuperabile degli immobili, impianti e macchinari, degli investimenti immobiliari, delle attività immateriali e dell'avviamento, il Gruppo applica generalmente il criterio del valore d'uso.

Per valore d'uso si intende il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per l'attività oggetto di valutazione. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività.

I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente piano industriale, approvato dal management e contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti.

Queste previsioni coprono il periodo dei prossimi due anni; conseguentemente, i flussi di cassa relativi agli esercizi successivi sono determinati sulla base di un tasso di crescita che non eccede il tasso di crescita media previsto per il settore e il Paese.

Qualora il valore di iscrizione dell'attività risultasse superiore al suo valore recuperabile, viene riconosciuta una perdita di valore che è rilevata a Conto economico.

L'eventuale perdita di valore di una cash generating unit che sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile. Considerando che i processi produttivi delle varie società del Gruppo Aquafil sono strettamente connessi ed interdipendenti, come dimostrano le rilevanti operazioni infragruppo, che consentono continue sinergie nonché sharing di competenze e know how, è stato da sempre individuata un'unica CGU per l'intero Gruppo in quanto non vi è nessuna attività produttiva o commerciale che possa considerarsi come ampiamente indipendente dall'altra ma anzi il Gruppo opera con la logica di un'unica grande azienda che ha organizzato in vari siti produttivi le varie fasi di un unico principale processo produttivo.

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati gli eventuali relativi ammortamenti.

Il valore originario dell'avviamento non viene ripristinato anche qualora, negli esercizi successivi, vengano meno le ragioni che hanno determinato la riduzione di valore.

TITOLI DIVERSI DALLE PARTECIPAZIONI

Gli eventuali titoli diversi dalle partecipazioni, inclusi fra le "Attività finanziarie", sono detenuti per essere mantenuti in portafoglio sino alla scadenza. Sono iscritti al costo di acquisizione (con riferimento alla "data di negoziazione"), inclusivo dei costi accessori.

FINANZIAMENTI, CREDITI E ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE FINO ALLA SCADENZA

Le attività finanziarie sono valutate in base al principio contabile IFRS 9.

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia perso valore procedendo in tal caso la relativa svalutazione.

RIDUZIONE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

A ciascuna data di riferimento del Bilancio Consolidato, tutte le attività finanziarie sono analizzate al fine di verificare se abbia subito una perdita di valore. Una perdita di valore è rilevata se e solo se tale evidenza esiste come conseguenza di uno o più eventi accaduti dopo la sua rilevazione iniziale, che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri attesi dell'attività.

Nella valutazione si tiene conto anche delle previsioni delle condizioni economiche future.

Per le attività finanziarie contabilizzate col criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico, nella voce "Accantonamenti e svalutazioni". Se, nei periodi successivi, vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività finanziarie è ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del criterio del costo ammortizzato.

RIMANENZE

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dal valore che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, al netto degli oneri accessori di vendita. Il costo delle rimanenze delle materie prime è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato. Il valore delle rimanenze di prodotti finiti o semilavorati include i costi diretti o indiretti di trasformazione. Per la determinazione del costo medio ponderato di produzione o trasformazione, il Gruppo considera il costo medio ponderato della materia prima, i costi diretti di produzione e i costi indiretti di produzione, generalmente assunti in percentuale sui costi diretti.

Il valore delle rimanenze è esposto al netto dei relativi ed eventuali fondi di svalutazione.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI CORRENTI E NON CORRENTI

Per crediti commerciali e altri crediti correnti e non correnti si intendono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. I crediti commerciali e gli altri crediti, sono classificati nella situazione patrimoniale e finanziaria consolidata nell'attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente. Tali attività finanziare sono iscritte all'attivo patrimoniale nel momento in cui il Gruppo diviene parte dei contratti connessi alle stesse e sono eliminate dall'attivo dello stato patrimoniale, quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati all'attività ceduta.

I crediti commerciali e gli altri crediti correnti e non correnti sono originariamente iscritti al loro fair value e, successivamente, con il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo, eventualmente ridotto per perdite di valore.

Le perdite di valore dei crediti sono contabilizzate a conto economico quando si riscontra un'evidenza oggettiva che il Gruppo non sarà in grado di recuperare il credito sulla base delle condizioni contrattuali.

L'importo della svalutazione viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi.

Il valore dei crediti è esposto al netto del relativo fondo svalutazione.

CASSA E ALTRE DISPONIBILITÀ LIQUIDE EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie con scadenza all'origine uguale o inferiore a tre mesi, prontamente convertibili in cassa e soggette a un irrilevante rischio di variazione di valore. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate nel conto economico consolidato.

BENEFICI A DIPENDENTI

Nei programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile Italiano, l'importo del beneficio da erogare ai dipendenti è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, ed è legato a uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione. Pertanto, il relativo onere è imputato al conto economico di competenza in base a un calcolo attuariale. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici definiti corrisponde al valore attuale dell'obbligazione alla data di bilancio. Gli obblighi per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario indipendente utilizzando il projected unit credit method. Il valore attuale del piano a benefici definiti è determinato scontando i futuri flussi di cassa a un tasso d'interesse pari a quello di obbligazioni (high-quality corporate) emesse in Euro e che tenga conto della durata del relativo piano pensionistico. Gli utili e le perdite attuariali derivanti dai suddetti aggiustamenti e le variazioni delle ipotesi attuariali sono imputati nel conto economico complessivo.

A partire dal 1° gennaio 2007, la cd. Legge Finanziaria 2007 e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti alla disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi del TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda; in questo caso, qualora l'azienda abbia più di 50 dipendenti, il TFR maturato a partire dal 2007 è versato all'INPS. Nel caso di destinazione a forme pensionistiche esterne la società è soggetta solamente al versamento di un contributo definito al fondo prescelto, e a partire da tale data le quote di nuova maturazione hanno natura di piani a contribuzione definita e pertanto non sono assoggettate a valutazione attuariale.

PASSIVITÀ FINANZIARIE, DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

Le passività finanziarie (a esclusione degli strumenti finanziari derivati), i debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al fair value al netto dei costi accessori di diretta imputazione. Dopo la rilevazione iniziale, sono valutati al costo ammortizzato, rilevando le eventuali differenze tra costo e valore di rimborso nel conto economico lungo la durata della passività, in conformità al metodo del tasso di interesse effettivo. Se vi è un cambiamento nella stima dei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno effettivo determinato inizialmente.

CANCELLAZIONE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata da bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati dal Gruppo Aquafil solamente con l'intento di copertura dei rischi finanziari relativi alle variazioni dei tassi di interesse sull'indebitamento bancario.

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:

  • il cui valore cambia in relazione alle variazioni in un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • che è regolato a una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati perfezionati dal Gruppo sono volti a fronteggiare l'esposizione al rischio tasso di interesse. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, che rimane applicabile in via opzionale rispetto all'IFRS 9 nel caso di copertura dell'esposizione al tasso di interesse, gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando:

  • all'inizio della copertura, esistono la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa;
  • si prevede che la copertura sarà altamente efficace;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Si evidenzia che gli strumenti derivati attualmente in essere (IRS – Interest Rate Swap e IRC – Interest Rate Collar), pur se sottoscritti con finalità di copertura relativamente alla variazione dei tassi, sono stati trattati, ai fini contabili e coerentemente con il passato, come strumenti non di copertura (e quindi il relativo fair value è rilevato a conto economico) dato che risulta molto complesso predisporre l'obbligatoria relazione di copertura.

DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari sono effettuate applicando l'IFRS 13 "Valutazione del fair value" ("IFRS 13"). Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione.

La valutazione al fair value si fonda sul presupposto che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui avviene il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso, ossia il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività.

Il fair value di un'attività o di una passività è determinato considerando le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero per definire il prezzo dell'attività o della passività, nel presupposto che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. I partecipanti al mercato, sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di entrare in una transazione per l'attività o la passività e motivati ma non obbligati né indotti ad effettuare la transazione.

Nella valutazione del fair value il Gruppo tiene conto delle caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare, per le attività non finanziarie, della capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarlo nel suo massimo e miglior utilizzo. La valutazione del fair value delle attività e delle passività è effettuata utilizzando tecniche adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti, massimizzando l'utilizzo di input osservabili.

L'IFRS 13 individua la seguente gerarchia di livelli di fair value che riflette la significatività degli input utilizzati nella relativa determinazione:

• Livello 1 Prezzo quotato (mercato attivo): i dati utilizzati nelle valutazionisono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cuisono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione.

  • Livello 2 Utilizzo di parametri osservabili sul mercato (ad esempio, per i derivati, i tassi di cambio rilevati dalla Banca d'Italia, curve dei tassi di mercato, volatilità fornita da provider qualificati, creditspread calcolati sulla base dei CDS, etc.) diversi dai prezzi quotati del livello 1.
  • Livello 3 Utilizzo di parametri non osservabili sul mercato (assunzioni interne, ad esempio, flussi finanziari, spread rettificati per il rischio, etc.).

WARRANT

Sono in circolazione dei warrant, cioè degli strumenti finanziari che conferiscono al possessore il diritto di acquistare (warrant call) una determinata quantità di azioni ordinarie (sottostante) a un prezzo predefinito (strike-price) entro una scadenza stabilita. I warrant emessi erano di due tipologie: "Market warrant", anch'essi quotati che si sono interamente annullati nell'esercizio 2022 per scadenza del termine, e "Sponsor warrant" non quotati che rimangono in essere.

Tali strumenti finanziari possono avere termini e caratteristiche diverse ed in base a queste possono essere alternativamente considerati come: (i) una passività finanziaria che deve essere quindi valutata al fair value al momento dell'emissione ed ogni successiva variazione rilevata direttamente a conto economico; oppure (ii) uno strumento di equity e quindi classificati in una specifica riserva di patrimonio netto dalla quale verranno rilasciati solo nel momento di esercizio degli stessi o alla loro scadenza come indicato dallo IAS 32.

I warrant emessi dalla Società presentano le caratteristiche per essere considerati strumenti di equity in quanto in entrambi gli strumenti è previsto ad oggi un valore di esecuzione già fissato (quello che viene definitivo il "fixed for fixed criteria").

In particolare, per lo Sponsor warrant è previsto, in caso di esecuzione, uno scambio tra strumenti azionari e cassa ad un valore già prefissato. Per le informazioni relative a tali strumenti si rimanda al paragrafo dedicato al patrimonio netto.

FONDI PER RISCHI ED ONERI

I fondi per rischi e oneri accolgono costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del Bilancio Consolidato sono indeterminati nell'ammontare e/o nella data di accadimento. Gli accantonamenti a tali fondi sono rilevati quando:

  • è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima del corrispettivo che l'entità ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di chiusura del Bilancio Consolidato. Quando l'effetto finanziario del trascorrere del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico consolidato alla voce "Oneri finanziari".

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.

RICAVI E COSTI

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi nonché i costi di acquisto di beni e servizi sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento del controllo dei relativi beni o al compimento delle prestazioni.

I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi; sono iscritti al fair value nella misura in cui è possibile determinare attendibilmente tale valore ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti. I ricavi sono contabilizzati in base a quanto previsto dall'IFRS 15 e quindi in base ai seguenti 5 steps:

  • 1) identificazione del contratto con il cliente. Il principio contiene disposizioni specifiche per valutare se due o più contratti devono essere combinati tra loro e per identificare le implicazioni contabili di eventuali modifiche contrattuali;
  • 2) identificazione delle obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;

  • 3) determinazione del prezzo della transazione, che deve essere effettuata tenendo in considerazione, tra gli altri, iseguenti elementi: eventuali importi riscossi per conto di terzi, che devono essere esclusi dal corrispettivo, componenti variabili del prezzo (quali performance bonus, penali, sconti, rimborsi, incentivi, etc.) e componente finanziaria, presente nel caso in cui i termini di pagamento concedano al cliente una dilazione significativa;
  • 4) allocazione del prezzo della transazione alle obbligazioni contrattuali, sulla base del prezzo di vendita a sé stante di ciascun bene o servizio separabile;
  • 5) rilevazione del ricavo, quando (o se) ciascuna obbligazione contrattuale è soddisfatta mediante il trasferimento del bene o servizio, che avviene quando il cliente ne ottiene il controllo e cioè quando ha la capacità di deciderne e/o indirizzarne l'uso e ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può peraltro essere trasferito in un determinato momento (point in time) oppure nel corso del tempo (over time).

In tale ambito si evidenzia che le obbligazioni a carico della società del Gruppo nei confronti dei propri clienti sono principalmente la produzione e fornitura del proprio prodotto finito nei modi e nelle modalità da questi richieste, ed in particolare:

  • le condizioni di pagamento sono mediamente a 45 e 60 giorni in linea con le condizioni medie applicate nel mercato di riferimento. Sono contrattualmente concessi "sconti cassa", in caso di pagamento anticipato rispetto alle scadenze ordinarie, che sono rilevati direttamente a riduzione dei ricavi. Non vi sono concessioni di dilazioni di pagamento che potrebbero avere natura di finanziamento;
  • il prodotto finito viene venduto senza la concessione di periodi di garanzia e/o senza clausole di restituzione e/o sospensione di proprietà. Gli eventuali resi e rimborsi sono negoziati tra le parti di volta in volta dopo l'analisi critica delle ragioni che potrebbero aver causato eventuali problemi di mancata conformità.

Si ritiene quindi che:

  • (i) il momento del trasferimento del controllo ai clienti dei propri beni prodotti, coincida con il passaggio dei rischi e benefici sugli stessi che è contrattualmente definito dai delivery terms di volta in volta applicati e che rispecchiano le modalità di consegna tipiche del settore;
  • (ii) il corrispettivo non includa nessuna componente finanziaria, ad eccezione degli sconti cassa che sono rilevati a riduzione dei ricavi, mentre la componente del servizio di trasporto e di assicurazione (applicabile solo con specifici delivery terms), è comunque completata nel medesimo periodo del trasferimento del controllo dei beni e quindi ha analoga competenza economica;
  • (iii) non vi sono obbligazioni contrattuali che sospendano il trasferimento del controllo dei beni e che quindi solo i resi/rimborsi di volta in volta concordati (aventi ad oggetto i beni venduti nell'esercizio) debbano essere rilevati a riduzione dei relativi ricavi.

I costi sostenuti dalla società vengono invece rilevati per competenza.

PROVENTI E ONERI FINANZIARI

I proventi e gli oneri finanziarisono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono maturati in base a quanto previsto dall'IFRS 9.

DIVIDENDI

I dividendi ricevuti sono rilevati contabilmente quando (i) sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che coincide con la data dell'assemblea della società partecipata che ne approva la distribuzione, (ii) è probabile che i benefici economici derivanti dal dividendo affluiranno all'entità e (iii) l'ammontare del dividendo può essere attendibilmente valutato.

La distribuzione di dividendi agli Azionisti di Aquafil S.p.A. viene rappresentata come movimento del patrimonio netto e registrata come passività nell'esercizio in cui la distribuzione degli stessi viene deliberata dell'Assemblea degli Azionisti.

IMPOSTE SUL REDDITO

Le imposte correnti sono determinate in base alla stima del reddito imponibile, in conformità alla normativa fiscale applicabile alle società del Gruppo e sono rilevate nel conto economico consolidato alla voce "Imposte sul reddito dell'esercizio", ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate ad una riserva di patrimonio netto; in tali casi il relativo effetto fiscale è riconosciuto direttamente alle rispettive riserve di patrimonio netto. Nel prospetto di conto economico complessivo consolidato, è indicato il valore delle imposte sul reddito relativo a ciascuna voce inclusa fra le "altre componenti del conto economico complessivo consolidato".

Le imposte differite e anticipate sono rilevate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività (balance sheet liability method). Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee fra il valore delle attività e passività del bilancio consolidato ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le attività per imposte anticipate, incluse quelle relative alle eventuali perdite fiscali riportabili a nuovo, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sarà disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali per imposte sono compensate, separatamente per le imposte correnti e per le imposte differite, quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, quando vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto. Le attività fiscali per imposte anticipate e le passività fiscali per imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte, tenendo conto di quanto previsto dalla normativa vigente o sostanzialmente vigente alla data di riferimento di bilancio. Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte indirette e le tasse, sono incluse nella voce di conto economico "Altri costi e oneri operativi".

A partire dall'esercizio 2018 la Capogruppo è rientrata nel regime di consolidato fiscale con la controllante Aquafin Holding S.p.A., interrottosi nel corso del 2017 per effetto della fusione per incorporazione della stessa in Space 3 S.p.A.. Il regime di consolidato fiscale è confermato anche per l'anno 2023.

Nella redazione del Bilancio Consolidato si è pertanto tenuto conto degli effetti del trasferimento delle posizioni fiscali derivanti dal "consolidato fiscale" e in particolare sono stati rilevati i conseguenti rapporti di credito/debito nei confronti della società fiscalmente consolidante.

Inoltre per quanto riguarda la Capogruppo, si precisa che, l'art. 12 del D.Lgs. 29/11/2018, n. 142 ha definito il concetto di "società di partecipazione non finanziaria", (in gergo "Holding industriale"), per le quali, "l'esercizio in via prevalente di attività di assunzione di partecipazione in soggetti diversi dagli intermediari finanziari sussiste, quando, in base ai dati del bilancio approvato relativo all'ultimo esercizio chiuso, l'ammontare complessivo delle partecipazioni in detti soggetti e altri elementi patrimoniali intercorrenti con i medesimi, unitariamente considerati, sia superiore al 50 per cento del totale dell'attivo patrimoniale", il tutto con efficacia a decorrere dall'esercizio 2018.

Per via di tale modifica apportata dal D.Lgs. 142/2018, quindi, dall'esercizio 2018 rientrano tra le "holding industriali" società prima escluse, ed in particolare quelle che hanno sì il possesso di partecipazioni, ma i cui proventi sono costituiti prevalentemente da ricavi dell'attività industriale.

La Capogruppo che riveste la qualifica di "Holding industriale", deve determinare la base imponibile Irap ai sensi dell'art. 6, comma 9 del Decreto IRAP, cioè sommando alla base imponibile determinabile in modo ordinario il 100% degli interessi attivi e degli altri proventi finanziari e sottraendo il 96% degli interessi passivi ed oneri assimilati; inoltre, al valore della produzione rilevante ai fini IRAP deve essere applicata l'aliquota maggiorata prevista per le banche e gli altri enti finanziari. Si evidenzia che anche per l'anno 2023 per le Holding Industriali l'aliquota IRAP prevista dalla Provincia Autonoma di Trento, applicabile alle Società di partecipazione non finanziaria e assimilati di cui al comma 9 dell'art. 6 del D.Lgs. n. 446/97, è pari al 4,65%, e non trovano invece applicazione le agevolazioni normalmente garantite per le imprese industriali.

ATTIVITÀ E PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA E DISCONTINUED OPERATION

Le eventuali attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria separatamente dalle altre attività e passività in una specifica linea di bilancio.

Le eventuali attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita.

L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione e il fair value al netto dei costi di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operations se, alternativamente:

  • rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; ovvero
  • fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o
  • sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita.

I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita.

Si specifica che al 31 dicembre 2023 il Gruppo Aquafil ha esclusivamente delle attività destinate alla vendita rappresentati da macchinari ed attrezzature e non ha nessuna discontiuned operation.

RISULTATO PER AZIONE

a) Risultato per azione – base

Il risultato per azione base è calcolato dividendo il risultato netto di pertinenza del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.

b) Risultato per azione – diluito

Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo il risultato di pertinenza del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo del risultato per azione diluito, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato di pertinenza del Gruppo è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.

USO DI STIME CONTABILI

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si fondano su valutazioni e stime difficili e soggettive, basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, il prospetto di situazione patrimoniale e finanziaria, il prospetto di conto economico, il prospetto di conto economico complessivo, il rendiconto finanziario, il prospetto di variazione del patrimonio netto nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni, potrebbero differire, anche significativamente, da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Premesso che numerose poste contabili del bilancio sono oggetto di stima e sebbene non tutte tali poste contabili siano individualmente significative, lo sono nel loro complesso, di seguito sono brevemente descritte le aree che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari del Gruppo.

Riduzione di valore delle attività

Le altre attività materiali e immateriali a vita utile definita e l'avviamento sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia realizzata una riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La verifica dell'esistenza dei suddetti indicatori richiede, da parte degli amministratori, l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno del Gruppo e sul mercato, nonché

dall'esperienza storica. Inoltre, qualora venga determinato che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. La corretta identificazione degli elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore delle attività materiali e immateriali, nonché le stime per la determinazione delle stesse dipendono da fattori che possono variare nel tempo, influenzando le valutazioni e le stime effettuate dagli amministratori.

Ammortamento

Il costo delle attività materiali e immateriali a vita utile definita è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica di tali attività è determinata dagli amministratori nel momento in cui le stesse sono acquistate; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe attività, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile dei cespiti, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.

Rimanenze

Le rimanenze finali di prodotti che presentano caratteristiche di obsolescenza o di lento rigiro sono periodicamente sottoposte a test di valutazione e svalutate nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile. Le svalutazioni effettuate si basano su assunzioni e stime degli amministratori derivanti dall'esperienza degli stessi, dai risultati storici conseguiti e dal confronto con i valori di mercato.

Fondo svalutazione crediti

La recuperabilità dei crediti viene valutata tenendo conto del rischio di inesigibilità degli stessi, della loro anzianità e delle perdite su crediti rilevate in passato per tipologie di crediti simili.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento.

L'iscrizione dei fondi viene rilevata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliorstima dell'onere per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato quale onere finanziario.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono eventualmente indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte delle differenze temporanee deducibili fra i valori delle attività e delle passività espressi in bilancio rispetto al corrispondente valore fiscale e delle perdite fiscali riportabili, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili futuri fiscalmente imponibili, a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'importo delle imposte differite attive che possono essere contabilizzate che dipende dalla stima della probabile manifestazione temporale e dal valore dei futuri utili fiscalmente imponibili.

2.5 Principi contabili non ancora applicabili

Di seguito si riportano le novità ai principi contabili IFRS e alle relative interpretazioni (IFRIC) applicabili a partire dagli esercizi iniziati dopo il 31 dicembre 2023.

Documenti omologati dall'UE al 30 novembre 2023

Titolo documento Data emissione Data di entrata
in vigore
Data di omologazione Regolamento UE e
data di pubblicazione
Note e riferimenti
alla presente lista
di controllo
Passività del leasing in un'operazione di vendita
e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16)
Settembre 2022 1° gennaio 2024 20 novembre 2023 (UE) 2023/2579
21 novembre 2023
Vedi punto 535

Alla data di redazione del presente Bilancio consolidato, gli Organi Competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti.

Titolo documento Data emissione
da parte dello IASB
Data di entrata
in vigore del
documento IASB
Data di prevista
omologazione da
parte dell'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory deferral accounts Gennaio 2014 1° gennaio 2016 Processo di omologazione
sospeso in attesa del nuovo
principio contabile sui
"rate-regulated activities".
Amendments
Vendita o conferimento di beni tra un investitore e la sua collegata
o joint venture (Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28)
Settembre 2014 Differita fino al
completamento del progetto
IASB sull'equity method
Processo di omologazione
sospeso in attesa della
conclusione del progetto
IASB sull'equity method
Classificazione delle passività tra correnti e non correnti (Modifiche
allo IAS 1) e passività non correnti con covenants (Modifiche allo IAS 1)
Gennaio 2020
Luglio 2020
Ottobre 2022
1° gennaio 2024 Q4 2023
Accordi finanziari con fornitori (Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7) Maggio 2023 1° gennaio 2024 TBD
Mancanza di convertibilità (Modifiche allo IAS 21) Agosto 2023 1° gennaio 2025 TBD

3. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Nell'ambito dei rischi d'impresa, i principali rischi identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti dal Gruppo sono i seguenti:

  • rischio di mercato, derivante dall'oscillazione dei tassi di cambio tra l'Euro e le altre valute nelle quali opera il Gruppo, dei tassi di interesse e dei prezzi delle materie prime;
  • rischio di credito, derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • rischio di liquidità, derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari.

Obiettivo del Gruppo è il mantenimento nel tempo di una gestione bilanciata della propria esposizione finanziaria, atta a garantire una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio e in grado di assicurare la necessaria flessibilità operativa attraverso l'utilizzo della liquidità generata dalle attività operative correnti e il ricorso a finanziamenti bancari.

La capacità di generare liquidità dalla gestione caratteristica, unitamente alla capacità di indebitamento, consentono al Gruppo di soddisfare in maniera adeguata le proprie necessità operative, di finanziamento del capitale circolante operativo e di investimento, nonché il rispetto dei propri obblighi finanziari.

La politica finanziaria del Gruppo e la gestione dei relativi rischi finanziari sono guidate e monitorate a livello centrale. In particolare, la funzione di finanza centrale ha il compito di valutare e approvare i fabbisogni finanziari previsionali, di monitorare l'andamento e porre in essere, ove necessario, le opportune azioni correttive.

La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sul Gruppo.

3.1 Rischio di mercato

3.1.1 Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dalle attività commerciali del Gruppo condotte anche in valute diverse dall'Euro. Ricavi e costi denominati in valuta possono essere influenzati dalle fluttuazioni del tasso di cambio con impatto sui margini commerciali (rischio economico), così come i debiti e i crediti commerciali e finanziari denominati in valuta possono essere impattati dai tassi di conversione utilizzati, con effetto sul risultato economico (rischio transattivo). Infine, le fluttuazioni dei tassi di cambio si riflettono anche sui risultati consolidati e sul patrimonio netto poiché i bilanci di alcune società del Gruppo sono redatti in valuta diversa dall'Euro e successivamente convertiti (rischio traslativo).

I principali rapporti di cambio a cui il Gruppo è esposto riguardano:

  • EUR/USD, in relazione alle transazioni effettuate in dollari statunitensi;
  • EUR/GBP, in relazione alle transazioni effettuate in lire sterline;
  • EUR/CNY, in relazione alle transazioni effettuate in renminbi cinesi principalmente sul mercato asiatico.

Il Gruppo non adotta normalmente politiche specifiche di copertura delle oscillazioni dei tassi di cambio, ad eccezione di contratti stipulati occasionalmente per esigenze contingenti della propria attività commerciale. Si precisa che vi è una compensazione massiva periodica tra i valori delle componenti di acquisto in valuta estera, principalmente dollari statunitensi, ed i valori delle vendite nella stessa valuta, che attenua significativamente il rischio valutario del Gruppo. Ciononostante,sisegnala che molte delle società del Gruppo sono esposte a un contenuto livello di rischio cambio legato alla gestione operativa in quanto neisingoli paesi parte dei flussi,sia per quanto attiene alle vendite, sia con riferimento ai costi, sono denominati nella stessa valuta di conto del paese (c.d. natural hedging).

3.1.2 Analisi di sensitività relativa al rischio di cambio

Ai fini dell'analisi di sensitività sul tasso di cambio, sono state individuate le voci di stato patrimoniale al 31 dicembre 2023 (attività e passività finanziarie) denominate in valuta diversa rispetto alla valuta funzionale di ciascuna società del Gruppo. Nel valutare i potenziali effetti derivanti dalle variazioni dei tassi di cambio sono stati presi in considerazione anche i debiti e i crediti infragruppo in valuta diversa da quella di conto.

Al fine dell'analisi sono stati considerati due scenari che scontano rispettivamente un apprezzamento e un deprezzamento pari al 10% del tasso di cambio nominale tra la valuta in cui è denominata la voce di bilancio e la valuta di conto.

La tabella di seguito evidenzia i risultati dell'analisi svolta:

(in migliaia di Euro) Valore di bilancio
consolidato
Di cui soggetto al
rischio di cambio
(aggregato)
+10%
Utili/(Perdite)
-10%
Utili/(Perdite)
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 157.662 32.163 (3.216) 3.216
Crediti commerciali (netto note di credito) 26.206 1.032 (103) 103
Effetto fiscale 797 (797)
Totale attività finanziarie (2.523) 2.523
Passività finanziarie
Debiti commerciali (116.006) (4.382) 446 (446)
Effetto fiscale (107) 107
Totale passività finanziarie 339 (339)
Totale (2.184) 2.184

Nota: si segnala che il segno positivo indica un maggiore utile e un aumento del patrimonio netto; il segno negativo indica un minore utile e un decremento del patrimonio netto.

Per comparabilità con l'anno precedente si riporta di seguito analoga analisi effettuata al 31 dicembre 2022:

Valore di bilancio Di cui soggetto al +10% -10%
(in migliaia di Euro) consolidato rischio di cambio
(aggregato)
Utili/(Perdite) Utili/(Perdite)
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 110.682 23.853 (2.385) 2.385
Crediti commerciali (netto note di credito) 28.553 2.763 (276) 276
Effetto fiscale 639 (639)
Totale attività finanziarie (2.022) 2.022
Passività finanziarie
Debiti commerciali (126.840) (5.047) 505 (505)
Effetto fiscale (121) 121
Totale passività finanziarie 384 (384)
Totale (1.639) 1.639

Evidenziamo inoltre che ai fini contabili consolidati la società rileva nel conto economico complessivo e quindi direttamente a "riserva di conversione" del patrimonio netto le differenze di cambio generate dalla conversione a fine anno dei bilanci delle società estere redatti con valuta diversa dall'euro.

Vi è quindi il rischio che le fluttuazioni del cambio delle valute dove sono presenti le società controllate (in particolare USA e Cina) possano impattare sul patrimonio netto consolidato. Nello specifico nel corso del 2023 tale conversione ha comportato un effetto negativo di Euro 11.511 migliaia come indicato nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto e nel conto economico complessivo consolidato.

3.1.3 Rischio di prezzo delle materie prime

I costi di produzione del Gruppo sono influenzati dall'andamento dei prezzi delle principali materie prime utilizzate. Il prezzo di tali materie varia in funzione di un ampio numero di fattori, in larga misura non controllabili dal Gruppo e difficilmente prevedibili.

Nello specifico, il Gruppo attua una strategia di riduzione del rischio di volatilità del prezzo dei principali fattori di produzione utilizzati mediante strumenti contrattuali che limitano la variazione dei prezzi di acquisto delle materie prime, delle fonti energetiche e di parte dei prezzi di vendita.

3.1.4 Rischio tasso di interesse

Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e talvolta impiega la liquidità disponibile in strumenti di mercato. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego, incidendo pertanto sul livello degli oneri finanziari netti consolidati. La politica del Gruppo è finalizzata a limitare il rischio di fluttuazione del tasso di interesse stipulando una parte dei finanziamenti a medio lungo termine a tasso fisso o a tasso variabile abbinati a strumenti derivati di copertura; vi sono in essere coperture effettuate mediante negoziazione di strumenti derivati (es. IRS – Interest Rate Swap e IRC – Interest Rate Collar), utilizzati aisoli fini di copertura e non a finispeculativi. Evidenziamo comunque che tali contratti, purse sottoscritti con finalità di copertura relativamente alle esposizioni finanziarie del Gruppo, sono stati trattati, ai fini contabili, come strumenti non di copertura, data la complessità tecnica della dimostrazione contabile della relazione di copertura e della relativa efficacia, e quindi con effetti di adeguamento al Mark to Market (MTM) di fine periodo rilevati direttamente a conto economico consolidato.

Si riepilogano nelle tabelle seguenti le principali informazioni relative agli strumenti derivati di copertura sui tassi di interesse in essere al 31 dicembre 2023 (detenuti esclusivamente dalla Capogruppo):

(in migliaia di Euro) Data apertura
contratto
Data scadenza
contratto
Valore nozionale
alla stipula in valuta
Valuta del
nozionale
Fair value al
31 dicembre 2023
IRS Banca Popolare Milano 20/06/2018 30/06/2025 25.000 Euro 171
IRS Banca Popolare Milano 06/06/2019 30/06/2025 15.000 Euro 126
IRS BNL 05/07/2023 05/07/2028 10.000 Euro (175)
IRS Crédit Agricole 09/08/2019 28/12/2025 10.000 Euro 148
IRS Crédit Agricole 29/05/2017 28/06/2024 10.000 Euro 12
IRS Intesa San Paolo 19/06/2018 31/01/2024 15.000 Euro 29
IRS Intesa San Paolo 25/09/2019 31/12/2024 20.000 Euro 101
IRS Intesa San Paolo 28/12/2021 31/12/2027 30.000 Euro 1.387
IRS Monte dei Paschi Siena 30/09/2023 30/09/2026 20.000 Euro (445)
Totale 155.000 1.354

Per comparabilità con l'anno precedente si riporta di seguito analoga analisi effettuata al 31 dicembre 2022:

(in migliaia di Euro) Data apertura
contratto
Data scadenza
contratto
Valore nozionale
alla stipula in valuta
Valuta del
nozionale
Fair value al
31 dicembre 2022
IRS Intesa San Paolo 28/12/2021 31/12/2027 30.000 Euro 2.514
IRS Credit Agricole 29/05/2017 28/06/2024 10.000 Euro 68
IRS Intesa San Paolo 19/06/2018 31/01/2024 15.000 Euro 77
IRS Banca Popolare Milano 20/06/2018 30/06/2025 25.000 Euro 434
IRS Banca Popolare Milano 06/06/2019 30/06/2025 15.000 Euro 322
IRS Credit Agricole 09/08/2019 28/12/2025 10.000 Euro 323
IRS Intesa San Paolo 25/09/2019 31/12/2024 20.000 Euro 325
Totale 125.000 4.063

3.1.5 Analisi di sensitività relativa al rischio di tasso di interesse

Con riferimento al rischio di tasso d'interesse, è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico consolidato e sul patrimonio netto consolidato che deriverebbe da una ipotetica variazione positiva e negativa di 100 bps dei tassi di interesse rispetto a quelli effettivamente rilevati in ciascun periodo.

L'analisi è stata effettuata avendo riguardo principalmente alle passività finanziarie a breve e a medio/lungo termine.

Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti è stato fatto riferimento alla giacenza media e al tasso di rendimento medio del periodo, mentre per quanto riguarda le passività finanziarie a breve e medio/lungo termine, l'impatto è stato calcolato in modo puntuale. Non sono stati inclusi in questa analisi i debiti finanziari regolati a tasso fisso e quelli oggetto di copertura tramite strumenti derivati.

La tabella di seguito evidenzia i risultati dell'analisi svolta:

(in migliaia di Euro) Impatto sull'utile netto Impatto sul patrimonio netto
Variazione + 100 bps - 100 bps + 100 bps - 100 bps
Esercizio 2023 (1.056) 1.056 (1.056) 1.056

Nota: si segnala che il segno positivo indica un maggiore utile ed un aumento del patrimonio netto; il segno negativo indica un minore utile ed un decremento del patrimonio netto.

Per comparabilità con l'anno precedente si riporta di seguito analoga analisi effettuata al 31 dicembre 2022:

(in migliaia di Euro) Impatto sull'utile netto Impatto sul patrimonio netto
Variazione + 100 bps - 100 bps + 100 bps - 100 bps
Esercizio 2022 (668) 668 (668) 668

3.2 Rischio di credito

Il Gruppo fronteggia l'esposizione al rischio di credito insito nella possibilità di insolvenza (default) e/o nel deterioramento del merito creditizio della clientela attraverso strumenti di valutazione di ogni singola controparte mediante una struttura organizzativa dedicata, dotata degli strumenti adeguati per effettuare un costante monitoraggio, a livello giornaliero, del comportamento e del merito creditizio della clientela. Il Gruppo copre il rischio di credito attraverso apposite polizze di assicurazione sull'esposizione verso la clientela stipulate con primarie compagnie di assicurazione crediti. Si avvale inoltre dell'assistenza di società esterne di informazioni commerciali sia per la valutazione iniziale di affidabilità che per il monitoraggio continuo della situazione economico-patrimoniale e finanziaria dei clienti.

L'incidenza dei primi 10 clienti sul totale dei crediti commerciali del Gruppo al 31 dicembre 2023 è pari al 34% (48% al 31 dicembre 2022).

La seguente tabella fornisce una ripartizione dei crediti commerciali al 31 dicembre 2023 raggruppate per scaduto, al netto del fondo svalutazione crediti:

31 dicembre 2023 A scadere Scaduti entro Scaduti tra Scaduti tra Scaduti oltre
(in migliaia di Euro) 30 giorni 31 e 90 giorni 91 e 120 giorni i 120 giorni
Crediti commerciali garantiti (A) 18.795 12.445 5.976 108 36 230
Crediti commerciali non garantiti (B) 7.769 7.068 572 (20) (1) 150
Crediti commerciali in sofferenza non garantiti (C) 237 30 7 200
Crediti commerciali al lordo del fondo svalutazione (A + B + C) 26.801 19.543 6.555 88 35 580
Fondo svalutazione crediti (595) (537) (7) (3) (48)
Crediti commerciali 26.206 19.543 6.018 81 32 532

3.3 Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto negativo sul risultato economico nel caso in cui fosse costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o una situazione di insolvibilità.

Il rischio liquidità cui il Gruppo potrebbe essere soggetto è il mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per la sua operatività, nonché per lo sviluppo delle proprie attività industriali e commerciali. I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità immediatamente utilizzabile di Euro 158 milioni al 31 dicembre 2023 e di una significativa disponibilità di linee di credito concesse da una pluralità di primarie istituzioni bancarie italiane ed internazionali. Gli amministratori ritengono che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno di soddisfare i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

La situazione degli affidamenti bancari di breve termine del Gruppo vede un accordato bancario complessivo a fine esercizio pari a Euro 69,8 milioni, interamente libero non utilizzato.

Nella tabella sottostante è esposta un'analisi delle scadenze, basata sugli obblighi contrattuali di rimborso, relativa al prestito obbligazionario, ai contratti di leasing, ai debiti commerciali e alle altre passività in essere al 31 dicembre 2023:

31 dicembre 2023 Entro 1 anno Oltre 1 anno Oltre 5 anni
(in migliaia di Euro) e fino a 5 anni
Prestito obbligazionario 70.649 13.258 51.677 5.714
Altre passività finanziarie correnti e non correnti 341.253 89.903 241.124 10.226
Debiti commerciali 116.006 116.006
Altre passività correnti e non correnti 26.698 20.846 5.852
Totale 554.606 240.013 299.195 15.398

Tutti gli importi indicati nelle precedenti tabelle, rappresentano valori nominali non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, sia per la quota in conto capitale sia per la quota in conto interessi. Il Gruppo prevede di far fronte ai suddetti impegni attraverso la liquidazione delle attività finanziarie e i flussi di cassa che saranno generati dalla gestione operativa. In tale sede di analisi dei rischi aggiungiamo le conclusioni di quanto più dettagliatamente commentato in Relazione sulla Gestione in merito alla conclusione della pandemia Covid-19 (coronavirus), del conflitto tra la Russia e Ucraina e del recente conflitto tra Israele e Palestina. In particolare, si può affermare che, complessivamente, anche a seguito della dichiarazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla conclusione dell'emergenza sanitaria mondiale, non si intravedono impatti e/o effetti (i) sul valore degli assets indicati in bilancio (ii) sulla recuperabilità dei crediti commerciali (iii) sul valore netto di realizzo delle rimanenze. Come già commentato gli impatti sul business sono ad oggi rimasti tutto sommato contenuti e comunque tali da non individuare rischi specifici che possono incidere sulla capacità del Gruppo di adempiere ai propri impegni futuri (tra cui il rispetto dei parametri finanziari – "covenants" previsti al 31 dicembre 2024 da alcuni rapporti di finanziamento) e/o di gravare sulla continuità aziendale del Gruppo.

Relativamente al conflitto tra Russia e Ucraina e a quello tra Israele e Hamas si conferma che tali situazioni non hanno impatti diretti sulla Società, non avendo, al momento, (i) alcun investimento nei paesi coinvolti né (ii) strumenti finanziari o disponibilità liquide nelle valute dei paesi coinvolti nel conflitto.

3.4 Rischi generati dal cambiamento climatico

Come parte di una società più ampia, il Gruppo Aquafil persegue con determinazione la sua politica ambientale,sociale e di governance con un ruolo attivo nelle comunità in cui opera.

Il Gruppo si è dotato di una struttura organizzativa che da anni studia l'impatto ambientale dei propri processi e prodotti e valuta continuamente le possibili azioni di miglioramento con un approccio fortemente orientato alla sostenibilità ed alla circolarità.

Tale struttura è particolarmente attenta all'evoluzione ed alle conseguenze che potrebbero derivare alle attività, ai processi ed alle organizzazioni locali dai cambiamenti climatici, il cui rischio è costantemente monitorato e valutato: si può affermare che ad oggi non sono previsti impatti significativi sulle attività operative esercitate nelle diverse aree geografiche in cui il Gruppo opera.

4. GESTIONE DEL CAPITALE

La gestione del capitale del Gruppo è volta a garantire un solido rating creditizio e adeguati livelli degli indicatori di capitale per supportare i piani di investimento, nel rispetto degli impegni contrattuali assunti con i finanziatori.

Il Gruppo si dota del capitale necessario per finanziare i fabbisogni di sviluppo della propria attività commerciale e di funzionamento operativo; le fonti di finanziamento si articolano in un mix bilanciato di capitale di rischio e di capitale di debito, per garantire un'equilibrata struttura finanziaria e la minimizzazione del costo complessivo del capitale, con conseguente vantaggio di tutti i soggetti interessati.

La remunerazione del capitale di rischio è monitorata sulla base dell'andamento del mercato e dei risultati ottenuti, una volta soddisfatte tutte le altre obbligazioni, tra cui il servizio del debito; pertanto, al fine di garantire un'adeguata remunerazione del capitale, la salvaguardia della continuità aziendale e lo sviluppo delle proprie attività, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, all'andamento economico ed alle previsioni dei flussi di cassa attesi, nel breve e nel medio/lungo periodo.

5. ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE PER CATEGORIA

Nelle seguenti tabelle si riporta il dettaglio delle attività e passività finanziarie del Gruppo richiesto dall'IFRS 7, secondo le categorie individuate dall'IFRS 9, al 31 dicembre 2023:

(in migliaia di Euro) Attività e passività
finanziarie valutate al
fair value con variazioni
imputate a conto
economico
Finanziamenti
e crediti
Passività finanziarie al
costo ammortizzato
Totale
Attività finanziarie non correnti 1.188 370 1.558
Attività finanziarie correnti 1.974 3.729 5.703
Crediti commerciali 26.206 26.206
Crediti per imposte correnti 1.619 1.619
Altre attività correnti e non correnti 14.644 14.644
Disponibilità liquide 157.662 157.662
Totale attività finanziarie 160.823 46.569 207.392
Passività finanziarie non correnti 308.741 308.741
Passività finanziarie correnti 103.161 103.161
Debiti commerciali 116.006 116.006
Altrepassività correnti e non correnti 26.698 26.698
Totale passività finanziarie 411.901 411.901

Si evidenzia che il valore contabile delle voci indicate in tabella è allineato al fair value.

5.1 Determinazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari valutati al fair value, vengono rappresentate nella tabella seguente le informazioni sul metodo scelto per la determinazione del fair value. Le metodologie applicabili sono distinte nei seguenti livelli, sulla base della fonte delle informazioni disponibili, come di seguito descritto:

  • livello 1: fair value determinati con riferimento a prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici;
  • livello 2: fair value determinati con tecniche di valutazione con riferimento a variabili osservabili su mercati attivi;
  • livello 3: fair value determinati con tecniche di valutazione con riferimento a variabili di mercato non osservabili.

La determinazione del fair value avviene secondo metodologie classificabili nel livello 2 e il criterio generale utilizzato per calcolarlo è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, metodo comunemente applicato nella pratica finanziaria. Non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value nei periodi considerati.

La tabella seguente riepiloga le attività e le passività che sono misurate al fair value al 31 dicembre 2023, sulla base del livello che riflette gli input utilizzati nella determinazione del fair value:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Strumenti finanziari derivati passivi (619)
Strumenti finanziari derivati attivi 1.974 4.063
Totale 1.354 4.063

6. INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

L'IFRS 8 definisce un "Settore operativo" come una componente (i) che coinvolge attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi, (ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale e (iii) per la quale sono disponibili dati economico finanziari separati.

I settori operativi della Società sono identificati sulla base dell'informativa analizzata dal Consiglio di Amministrazione, che costituisce il più alto livello decisionale per l'assunzione delle decisioni strategiche, l'allocazione delle risorse e l'analisi dei risultati.

In particolare, ai fini dell'IFRS 8, si evidenzia che, essendo l'attività del Gruppo interconnessa in tutte le sue fasi operative, i risultati economici che sono rivisti periodicamente dal Consiglio di Amministrazione riguardano il Gruppo nel suo complesso.

La struttura del Gruppo, infatti, identifica una visione strategica e unitaria del business e tale rappresentazione è coerente con le modalità in cui il management prende le proprie decisioni, alloca le risorse e definisce la strategia di comunicazione, rendendo diseconomiche, allo stato attuale dei fatti, ipotesi di spinta divisionale del business. Pertanto, le informazioni richieste dall'IFRS 8 corrispondono a quelle presentate nel conto economico consolidato.

7. NOTE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

7.1 Attività immateriali

La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) Costi di sviluppo Diritti e brevetti Marchi,
concessioni
e licenze
Altre attività
immateriali
Attività
immateriali
in corso
Non Contractual
Custormers
relationships
Totale
Saldo al 31 dicembre 2021 4.660 52 359 4.789 10.295 3.397 23.551
Costo storico 6.370 5.213 4.767 19.485 10.295 6.272 52.401
Fondo ammortamento (1.710) (5.162) (4.408) (14.696) (2.875) (28.850)
Riclassifiche 159 9.805 (9.798) 166
Incrementi 1.675 60 1.437 991 4.163
Decrementi (132) (132)
Ammortamenti (1.482) (108) (3.617) (797) (6.004)
Delta cambio - Costo storico (1) (120) 24 (139) (236)
Delta cambio - Fondo ammortamento 1 1 (6) 94 90
Saldo al 31 dicembre 2022 4.852 52 350 12.432 1.355 2.555 21.596
Costo storico 8.044 5.212 5.152 30.692 1.355 6.132 56.587
Fondo ammortamento (3.192) (5.160) (4.802) (18.260) (3.577) (34.991)
Riclassifiche 17 280 (380) (84)
Incrementi 2.519 7 232 1.044 817 4.620
Decrementi (13) (13)
Ammortamento (2.026) (100) (3.722) (893) (6.741)
Svalutazione (137) (137)
Delta cambio - Costo storico 515 (9) (402) 104
Delta cambio - Fondo ammortamento (52) (464) 4 246 (265)
Saldo al 31 dicembre 2023 5.208 326 9.205 2.019 2.322 19.080
Costo storico 10.340 5.212 5.687 30.783 2.019 6.547 60.588
Fondo ammortamento (5.132) (5.212) (5.361) (21.578) (4.224) (41.508)

Le "Altre attività immateriali" accolgono principalmente i costi dei progetti di sviluppo sostenuti dalla Capogruppo per attività di digitalizzazione dei processi. Si ricorda che nel corso del precedente esercizio è stato avviato a livello pilota il processo di produzione del bio-caprolattame con conseguente giroconto di Euro 9,1 milioni dalle attività immateriali in corso alle altre attività immateriali e conseguentemente è iniziato il processo di ammortamento su un orizzonte temporale di 5 anni. Tale progetto ("Effective") è coordinato da Aquafil e finanziato dal Bio-Based Industries Joint Undertaking (BBI JU) nell'ambito del programma di ricerca Europeo Horizon 2020 e finalizzato alla produzione del bio-caprolattame.

Gli incrementi dell'esercizio, complessivamente pari a Euro 4,6 milioni, si riferiscono principalmente:

  • per Euro 2,5 milioni a costi di sviluppo di nuovi prodotti (IAS38);
  • per Euro 1,0 milioni a costi sostenuti per l'implementazione e il miglioramento delle attività di digitalizzazione del Gruppo Aquafil;
  • per Euro 0,8 milioni all'acquisizione effettuata nel corso del 2023 da parte di Aquafil Carpet Collection di alcuni asset da Keith Bauer e James Williams con lo scopo di incrementare il materiale riciclato nella California direttamente dalla controllata statunitense. Una parte di tale acquisizione ha riguardato asset fisici, mentre un'altra parte ha riguardato contratti con la clientela del venditore (customer list) e conseguentemente iscritto all'interno della voce "Non contractual customer relationships".

Gli ammortamenti dell'esercizio pari a Euro 6,7 milioni includono l'avvio del processo di ammortamento del progetto "Effective" per Euro 1.821 migliaia, avvenuto nel corso dello scorso esercizio come sopra descritto. Si specifica che al 31 dicembre 2023 il Gruppo non aveva sottoscritto significativi contratti per l'acquisto di beni immateriali.

7.2 Avviamento

L'avviamento al 31 dicembre 2023 è di Euro 15.103 migliaia. Tale importo include l'avviamento rilevato dall'aggregazione aziendale di Aquafil O'Mara nel 2019 nonché l'avviamento emerso dall'operazione di acquisto effettuata nel corso del 2020 di Aquafil Carpet Recycling, ora Aquafil Carpet Collection LCC.

È da rilevare che l'avviamento relativo ad Aquafil O'Mara ed Aquafil Carpet Collection LCC, essendo iscritto nella controllante diretta Aquafil USA, ha subito nell'anno un effetto negativo di conversione da dollari a euro rilevato in sede di consolidamento.

Tale valore rappresenta l'eccedenza tra il corrispettivo trasferito, valutato al fair value alla data di acquisizione, come successivamente aggiornato, rispetto al valore netto degli importi delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value.

Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento non è assoggettato ad ammortamento, ma sottoposto a verifica almeno annuale di recuperabilità secondo le modalità descritte nel precedente paragrafo "Verifica di recuperabilità - Impairment test".

Ai fini di quanto richiesto dallo IAS 36, il Gruppo ha quindi provveduto ad effettuare un apposito impairment per verificare la recuperabilità di tale avviamento iscritto.

Il test d'impairment è stato effettuato determinando il value in use con il metodo del discounted cash flow (DCF) al netto delle imposte coerentemente con i tassi di attualizzazione post-tax utilizzati.

I flussi di cassa utilizzati per l'applicazione del DCF sono quelli inclusi nel piano industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal consiglio di amministrazione della Capogruppo in data 15 febbraio 2024 e che si basa sui seguenti presupposti:

  • Per il 2024 si prevede un complessivo incremento organico dei volumi tra il 4% e il 7% rispetto al 2023. In particolare, per la linea di prodotto della pavimentazione tessile si prevede un incremento del 3%-6%, per quella destinata alle fibre per abbigliamento del 13%-16% ed una crescita tra il 6%-9% per i Polimeri, grazie al consolidamento del business dell'Engineering Plastics. Le materie prime sono state considerate ad un livello di prezzo in linea con gli ultimi mesi dell'esercizio 2023. L'EBITDA atteso per l'esercizio 2024 si attesta in un intervallo di Euro 76-82 milioni. In termini di Posizione Finanziaria Netta, si prevede per il 2024 un intervallo di Euro 225-235.
  • Per il 2025 si prevede un complessivo incremento organico tra il 6% e il 9% rispetto al 2024. In particolare, per la linea di prodotto della pavimentazione tessile si prevede un incremento del 4%-7%, per quella destinata alle fibre per abbigliamento dell'8%-11% ed una ed una crescita tra il 14%-17% per i Polimeri. Le materie prime sono state considerate ad un livello di prezzo superiore di circa un 5% rispetto all'esercizio 2024. L'EBITDA atteso per l'esercizio 2025 si posiziona in un intervallo di Euro 84-92 milioni. In termini di Posizione Finanziaria Netta, si prevede per il 2025 una forbice di Euro 190-200.
  • Il tasso di crescita applicato (g) è pari al 2,7% (in linea con il precedente esercizio) pari alla media della crescita prevista a livello mondiale a partire dal 2024.

L'attualizzazione dei flussi è stata effettuata sulla base di un costo medio ponderato del capitale che riflette le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro. Il valore identificato è pari al 9,3%, contro l'8,2% applicato nel 2022.

È stata svolta inoltre un'analisi di sensitività per determinare la variazione del valore assegnato agli assunti di base che, dopo aver considerato le eventuali modifiche indotte da tale cambiamento sulle altre variabili utilizzate, rende il valore recuperabile pari al suo valore contabile.

Tale analisi ha evidenziato che solo scostamenti significativi nel raggiungimento degli obiettivi delle attività del Gruppo, nel livello dei tassi d'interesse e nei tassi di crescita perpetua ridurrebbero il valore recuperabile a un livello prossimo a quello contabile, non è quindi necessario, come previsto dall'IAS 36 riportare nella presente nota gli effetti di una simulazione di "sensitivity".

Dall'analisi di impairment non sono quindi emerse rettifiche di valore da iscrivere a riduzione dell'avviamento.

7.3 Attività materiali

La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzatura
industriali e
commerciali
Altre attività
materiali
Immobiliz
zazioni
maeriali in
corso
Investimenti
immobiliari
Totale
ante RoU
Right
of use
Totale
Saldo al 31 dicembre 2021 54.769 119.935 381 1.775 45.020 344 222.224 18.265 240.489
Costo storico 126.870 499.888 10.503 7.257 45.020 793 690.331 35.855 726.186
Fondo ammortamento (72.102) (379.953) (10.122) (5.482) (449) (468.108) (17.591) (485.699)
Variazione area di consolidamento 9 28 36 36
Riclassifiche 1.873 39.134 47 38 (41.280) (188) (188)
Incremento 371 10.119 310 489 23.574 34.863 10.545 45.408
Decrementi (8) (23) (5) (163) (199) (885) (1.084)
Ammortamenti (4.374) (28.697) (137) (589) (12) (33.809) (8.329) (42.138)
Differenza cambio - Costo storico 2.203 4.748 (25) 141 1.244 8.311 747 9.058
Differenza cambio - Fondo ammortamento 65 (3.740) (2) (153) (3.830) (283) (4.113)
Saldo al 31 dicembre 2022 54.898 141.485 574 1.696 28.423 333 227.407 20.060 247.467
Costo storico 128.288 543.135 10.798 7.690 28.423 793 719.127 36.122 755.249
Fondo ammortamento (73.390) (401.650) (10.224) (5.994) (460) (491.718) (16.062) (507.780)
Riclassifiche (513) 16.963 97 52 (16.525) 74 17 91
Incrementi 1.137 11.101 290 802 15.828 29.157 23.855 53.012
Decrementi (304) (7) (32) (88) (431) (1.698) (2.129)
Ammortamento (3.411) (28.989) (203) (617) (12) (33.233) (9.525) (42.757)
Differenza cambio - Costo storico (819) (1.565) (5) (220) (709) (3.318) (701) (4.019)
Differenza cambio - Fondo ammortamento 258 (902) 5 149 (491) 426 (65)
Saldo al 31 dicembre 2023 51.551 137.789 750 1.829 26.928 321 219.168 32.435 251.604
Costo storico 129.596 554.187 11.121 7.379 26.928 793 730.005 51.810 781.814
Fondo ammortamento (78.045) (416.398) (10.371) (5.549) (472) (510.836) (19.375) (530.211)

Gli incrementi dell'esercizio, escludendo ogni effetto derivante dalla variazione dei "Right of Use", sono complessivamente pari a Euro 29,2 milioni e si riferiscono principalmente:

  • per Euro 12,2 milioni all'aumento dell'efficienza industriale ed energetica degli stabilimenti del Gruppo;
  • per Euro 9,0 milioni ad attività di miglioramento dell'efficienza industriale ed energetica della produzione del caprolattame ECONYL® e delle sue materie prime oltre che lo sviluppo di tecnologie legate alla circolarità;
  • per Euro 3,5 milioni all'incremento della capacità produttiva esistente;
  • per Euro 3,2 milioni al miglioramento e adeguamento tecnologico degli impianti e attrezzature esistenti.

Tutte le immobilizzazioni in corso sono relative a investimenti industriali a oggi non ancora completati o completamente operativi, la cui entrata in funzione è comunque certa e attualmente prevista nei piani strategici di gruppo.

Relativamente alla recuperabilità delle immobilizzazioni sia materiali che immateriali, le stesse sono state valutate nell'ambito dell'impairment test di cui al precedente paragrafo "Avviamento" e non sono state identificate problematiche in merito alla recuperabilità.

Diseguito si riporta la tabella relativa all'iscrizione, aisensi dell'IFRS 16, fra le attività non correnti del diritto d'uso dell'asset oggetto del contratto di leasing. Si tratta in particolare di affitti di immobili, e noleggio attrezzature e mezzi come dettagliato nella seguente tabella:

(in migliaia di Euro) Diritto d'uso
Immobili
Diritto d'uso
attrezzature e
mezzi di trasporto
Diritto d'uso
automezzi
Diritto d'uso
altri
Diritto d'uso
impianti e
macchinari
Totale
Saldo al 31 dicembre 2021 14.237 2.887 1.084 57 18.265
Costo storico 28.417 5.720 1.616 102 35.855
Fondo ammortamento (14.180) (2.833) (532) (45) (17.591)
Incremento 7.848 2.356 341 10.545
Decrementi (329) (483) (72) (885)
Ammortamenti (6.452) (1.434) (420) (22) (8.329)
Differenza cambio - Costo storico 618 87 36 6 747
Differenza cambio - Fondo ammortamento (230) (46) (4) (3) (283)
Saldo al 31 dicembre 2022 15.691 3.366 964 39 20.060
Costo storico 27.912 6.385 1.717 109 36.122
Fondo ammortamento (12.221) (3.018) (753) (70) (16.062)
Riclassifiche 17 17
Incrementi 5.206 2.022 578 216 15.833 23.855
Decrementi (1.467) (202) (29) (1.698)
Ammortamento (7.209) (1.820) (463) (32) (9.525)
Differenza cambio - Costo storico (587) (98) (7) (8) (701)
Differenza cambio - Fondo ammortamento 369 45 9 3 426
Saldo al 31 dicembre 2023 12.003 3.314 1.069 217 15.833 32.435
Costo storico 26.208 7.536 1.917 317 15.833 51.810
Fondo ammortamento (14.206) (4.222) (848) (99) (19.375)

Gli incrementi dell'esercizio, pari a Euro 23,9 milioni sono prevalentemente dovuti al contratto sottoscritto da AquafilSLO con EON nel corso dell'esercizio relativamente alla fornitura di energia elettrica e termica a opera di un impianto di cogenerazione presso lo stabilimento di Lubiana per Euro 15,8 milioni, al rinnovo dei contratti di affitto relativamente agli immobili presso i plant delle società statunitensi per Euro 3,7 milioni e al rinnovo dei contratti di leasing relativamente alle attrezzature della Capogruppo, Aquafil USA Inc. e Tessilquattro S.p.A. per Euro 1,8 milioni.

Si specifica che al 31 dicembre 2023 il Gruppo non aveva sottoscritto significativi contratti per l'acquisto di beni materiali.

7.4 Attività finanziarie correnti e non correnti e partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto

La voce in oggetto è dettagliabile come segue (include sia le poste correnti che non correnti):

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti verso controllanti 234
Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 1.023 1.018
Depositi bancari vincolati 3.770 5.943
Partecipazioni in altre imprese 164 20
Crediti finanziari correnti e non correnti 251 457
Crediti verso parti correlate 79 79
Strumenti finanziari derivati - parte corrente 1.974 4.062
Totale 7.260 11.813
di cui correnti 5.703 9.964
di cui non correnti 1.557 1.849

L'ammontare dei "Crediti verso controllanti" è stato completamente incassato in seguito al pagamento da parte della controllante Aquafin Holding S.p.A. ad Aquafil S.p.A. relativamente alla restituzione del deposito cauzionale versato in relazione al contratto di locazione pluriennale dell'immobile a uso logistico sito in Viale dell'Industria 5, Verona in seguito alla sua risoluzione consensuale.

Le "Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" pari a Euro 1.023 migliaia, si riferiscono alle seguenti partecipazioni collegate/joint venture:

  • (i) partecipazione in Nofir A.S. per Euro 1.018 migliaia, azienda norvegese con sede in Mørkved, Bodǿ, Norvegia, leader in Europa nella raccolta e trattamento di reti per la pesca e per l'acquacultura giunte a fine vita, per la quale è stato acquisito il 31,66% del capitale sociale in data 10 ottobre 2021; la società ha circa Euro 2,5 milioni di attivo principalmente rappresentati da disponibilità liquide, crediti commerciali e rimanenze di magazzino e un patrimonio netto pari a Euro 1,8 milioni;
  • (ii) partecipazione in Acca S.p.A. per Euro 0,5 migliaia. La società è una joint venture tra Aquafil Chile S.p.A. e l'altro socio paritetico Atando Cabos Chile S.p.A., ha sede sociale a Santiago del Cile (Cile) e capitale sociale pari a un milione di pesos cileni e ha un patrimonio netto negativo pari a Euro 20 migliaia. Per ulteriori dettagli si rinvia a quanto commentato al paragrafo 5 della Relazione sulla Gestione;
  • (iii) partecipazione in Poly-Service S.a.s. per Euro 4,5 migliaia. La società, con sede a Lione (Francia), è stata costituita in data 7 agosto 2023 con capitale sociale pari a Euro 10 migliaia, ed è partecipata al 45% da Aquafil S.p.A. e al 55% dalla Politecnici S.r.l.. Per ulteriori dettagli si rinvia a quanto commentato al paragrafo 5 della Relazione sulla Gestione. La società, non ancora operativa, ha un patrimonio netto pari a Euro 10 migliaia.

I "Crediti verso parti correlate" sono relativi ai depositi cauzionali versati da Tessilquattro S.p.A. e Aquafil S.p.A. ad Aquaspace S.p.A. per contratti di locazione pluriennale dell'immobile a uso industriale e logistico sito in Via del Garda 40, Rovereto.

Le "Partecipazioni in altre imprese" si riferiscono a partecipazioni di significatività non rilevante.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati (IRS-IRC) evidenzia un decremento di Euro 2,1 milioni dovuto sostanzialmente alla variazione della curva dei tassi di interesse del mercato. Come già in precedenza commentato, evidenziamo che tali derivati non sono stati trattati, ai fini contabili e coerentemente con il passato, come strumenti di copertura (e quindi il relativo fair value è rilevato a conto economico) dato che risulta molto complesso predisporre l'obbligatoria relazione di copertura.

I "Depositi bancari vincolati", pari a Euro 3,8 milioni, sono detenuti dalle società del gruppo Aquafil Jiaxing Co. Ltd. e Aquafil USA Inc.. Tali depositi bancarisono fruttiferi con vincolo di breve termine: la diminuzione rispetto alsaldo al 31 dicembre 2022 è sostanzialmente dovuta alla riduzione dei depositi della controllata Aquafil Jiaxing Co. Ltd..

7.5 Altre attività non correnti

Il saldo della voce "Altre attività non correnti" al 31 dicembre 2023 è pari a zero, in quanto nel corso del 2023 è stato ricevuto l'ultimo bonifico a chiusura del credito verso l'UE per i contributi riconosciuti per il progetto di ricerca denominato "Effective" coordinato da Aquafil e finanziato dal Bio-Based Industries Joint Undertaking (BBI JU) nell'ambito del programma di ricerca Europeo Horizon 2020, dove l'intera filiera (dai produttori di materie prime ai brands) è coinvolta per validare l'utilizzo di bio Nylon 6 e altri bio-polimeri in prodotti di largo consumo; si rimanda anche alla Relazione sulla Gestione per una più ampia descrizione del progetto.

Si evidenzia in particolare che, con la firma della convenzione tra i partner e gli altri finanziatori è stato definito un importo complessivo di Euro 1,7 milioni che è stato rilevato utilizzando come contropartita i risconti passivi classificati nelle "Altre passività" (nota 7.16) che sono pari al 31 dicembre 2023 a Euro 673 migliaia. Il credito è stato ridotto per gli importi effettivamente pagati dall'Unione Europea riconosciuti in base alle regole della convenzione che sostanzialmente ne prevede il pagamento in base agli stati di avanzamento. Al 31 dicembre 2023 pertanto la Società non vanta alcun credito residuo verso l'UE.

7.6 Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Di seguito si riporta la composizione delle voci "Attività per imposte anticipate" e "Passività per imposte differite":

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Attività per imposte anticipate 18.545 11.519
Passività per imposte differite (13.324) (9.237)
Totale 5.221 2.281

La relativa movimentazione è dettagliabile come segue:

Valori al
1° gennaio 2023
Accantonamenti/
(Rilasci) a patrimonio
Accantonamenti/
(Rilasci) a conto
Valori al
31 dicembre 2023
(in migliaia di Euro) netto economico
Attività per imposte anticipate
Fondo per rischi e oneri 205 (72) 133
Fondo svalutazione crediti 292 (7) (258) 27
Valutazione dei benefici a dipendenti secondo lo IAS 19 483 60 470 1.013
Attività materiali e immateriali 4.276 (3.309) 967
Perdite fiscali 2.433 (40) 7.024 9.417
Rimanenze 2.900 (6) (2.150) 744
Altro 931 (61) 5.375 6.245
Totale attività per imposte anticipate 11.519 (54) 7.080 18.545
Passività per imposte differite
Attività materiali e immateriali 8.652 (203) 3.632 12.081
Altro 585 (16) 674 1.243
Totale passività per imposte differite 9.237 (219) 4.306 13.324
Totale attività per imposte anticipate nette 2.280 165 2.774 5.221

Nel corso dell'esercizio sono state stanziate imposte anticipate sulle perdite fiscali, a seguito del ripristino di imposte anticipate in relazione alla procedura amichevole attivata in data 4 ottobre 2023 analogamente a quanto fatto per il periodo d'imposta 2017 (e più dettagliatamente descritto nel paragrafo "Passività Potenziali") e sugli interessi passivi non dedotti ai sensi del TUIR relativamente alla Capogruppo. Tale stanziamento è stato parzialmente compensato dagli importi derivanti dalle imposte precedentemente stanziate su attività materiali e immateriali e rimanenze.

Lo stanziamento di "Passività per imposte differite" afferisce principalmente all'effetto fiscale calcolato sulle differenze temporanee tra ammortamento contabile e ammortamento fiscale in alcune società del Gruppo.

Il saldo netto di DTA è considerato pienamente recuperabile in base alle previste basi imponibili delle società del Gruppo.

7.7 Rimanenze

Di seguito si riporta la composizione della voce:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo 68.727 98.093
Rimanenze prodotti finiti e merci 120.741 162.653
Acconti 25 63
Totale 189.493 260.808

Le rimanenze sono iscritte al netto del fondo obsolescenza magazzino pari a Euro 0,4 milioni relativo ad articoli a lenta rotazione.

Il significativo decremento è dovuto principalmente all'effetto combinato tra la diminuzione degli stock e la diminuzione del prezzo medio di carico.

7.8 Crediti commerciali

Di seguito si riporta la composizione della voce:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti verso clienti 26.450 30.235
Crediti verso controllanti, collegate e altre parti correlate 351 376
Fondo svalutazione crediti (595) (2.057)
Totale 26.206 28.553

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Saldo al 1 gennaio (2.057) (1.765)
Accantonamento (47)
Utilizzo 567 156
Rilascio 895 89
Saldo al 31 dicembre (595) (2.057)

Si rimanda al precedente paragrafo 3.2 per una analisi in merito alla politica di gestione del rischio credito.

L'utilizzo del fondo svalutazione crediti commerciali deriva dalla chiusura di alcune pratiche di credito sorte in esercizi precedenti divenute inesigibili. I rilasci dello stesso sono conseguenti all'analisi aggiornata della recuperabilità dei crediti commerciali in essere alla data di bilancio.

7.9 Crediti e debiti per imposte correnti

I crediti per imposte correnti, pari a Euro 1,6 milioni,si riferiscono principalmente ad acconti pagati per la fiscalità corrente dalle società Aquafil USA Inc. per Euro 1 milioni, Aquafil Carpet Recycling #1 Inc. per Euro 0,2 milioni e Aquafil SLO d.o.o. per Euro 0,2 milioni.

I debiti per imposte correnti, che ammontano a Euro 1,2 milioni, si riferiscono principalmente a debiti per la fiscalità corrente dovuti da Aquafil Jiaxing Co. Ltd. per Euro 0,9 milioni e Aquafil Asia Pacific Co. Ltd. per Euro 0,1 milioni.

7.10 Altre attività correnti

Di seguito si riporta la composizione della voce:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti verso erario 3.431 9.408
Anticipi verso fornitori 667 885
Crediti v/enti previdenziali e amministrazione pubblica 155 406
Crediti verso il personale 261 275
Crediti per imposte verso controllanti 5.854 247
Alri crediti 683 974
Ratei e risconti attivi 3.594 3.665
Totale 14.644 15.861

La voce ammonta a Euro 14,6 milioni ed evidenzia un decremento di Euro 1,3 milioni rispetto al precedente esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Euro 15,9 milioni). La voce è così costituita:

  • crediti verso l'erario e verso istituti di previdenza e sicurezza sociale per Euro 3,6 milioni, in diminuzione rispetto al dato al 31 dicembre 2022 pari a Euro 9,8 milioni prevalentemente dovuto all'utilizzo mediante compensazione dei crediti energivori, crediti per ricerca e sviluppo e crediti di imposta per investimenti Industria 4.0 e per effetto della diversa posizione debitoria al 31 dicembre 2023 relativamente al versamento dell'IVA rispetto al credito esposto al termine dell'esercizio precedente;
  • crediti per imposte verso controllanti pari a Euro 5,9 milioni e che afferiscono ai proventi da consolidamento fiscale generato dalla cessione del provento fiscale conseguito in seguito alle perdite fiscali maturate nel presente esercizio da parte di Tessilquattro S.p.A. e Aquafil S.p.A.. Quest'ultima rimane, come previsto dall'accordo di consolidamento fiscale, la "stanza di compensazione" per il computo dei crediti e debiti fiscali relativi all'Imposta sul Reddito delle Società (IRES) ai sensi dell'art. 228 e seguenti del T.U.I.R. con Tessilquattro S.p.A. e Bluloop S.r.l.;
  • ratei e risconti attivi pari a Euro 3,6 milioni relativi per Euro 2,1 milioni alla Capogruppo Aquafil S.p.A. che includono principalmente pagamenti anticipati per premi assicurativi per Euro 165 migliaia, costi di consulenze in ambito di Information e Communication Technology fatturati anticipatamente rispetto al completamento del servizio per Euro 467 migliaia, contributi per oneri di sistema per l'energia elettrica anticipati nell'esercizio per Euro 726 migliaia, contributi per la formazione del personale per Euro 393 migliaia. Tale voce accoglie anche lo stanziamento effettuato da Aquafil USA per un programma di duty drawback che permette il recupero dei dazi sostenuti relativamente a spedizioni effettuate verso l'Europa;
  • altri crediti verso terze parti per Euro 0,7 milioni prevalentemente relativi a un deposito cauzionale versato da Aquafil Jiaxing Co. Ltd. per un contratto di affitto.

7.11 Disponibilità liquide ed equivalenti

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Denaro e valore in cassa 18 19
Depositi bancari e postali 157.644 110.662
Totale 157.662 110.682

Le disponibilità liquide a fine esercizio, distribuite sui conti correnti delle varie società operative del Gruppo, sono passate da Euro 110,7 milioni a Euro 157,7 milioni.

I saldi corrispondono alle disponibilità in giacenza sui conti correnti delle diverse società del Gruppo.

Nella seguente tabella si riporta il controvalore in migliaia di Euro della composizione della cassa e delle disponibilità liquide per valuta:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023
AUD Dollaro Australiano 243
INR Rupia Indiana 6
CLP Peso Cileno 3
CNY Yuan Cinese 14.207
EUR Euro 86.695
GBP Sterlina Inglese 275
JPY Yen Giapponese 2.202
THB Baht Thailandese 799
TRL Lira Turca 84
USD Dollaro USA 53.148
Totale 157.662

Si evidenzia che l'incremento delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2023 rispetto all'esercizio precedente deriva prevalentemente dai nuovi finanziamenti stipulati nel corso dell'esercizio dalla Capogruppo Aquafil S.p.A. come sotto dettagliato, nonché dalla maggiore liquidità generata dalla gestione operativa da parte delle controllate Aquafil USA Inc. e Aquafil Jiaxing Co. Ltd..

Nel corso del 2023 si segnala:

  • la stipula di nuove operazioni di medio termine chirografarie da parte di Aquafil S.p.A. per un valore complessivo di Euro 100 milioni, di cui Euro 40 milioni con garanzia SACE Supportitalia. I dettagli dell'indebitamento sono riportati nel paragrafo 7.14;
  • i rimborsi di mutui e rate del prestito obbligazionaro in essere per complessivi Euro 72 milioni della Capogruppo Aquafil S.p.A..

Non vi sono vincoli sulle disponibilità liquide.

7.12 Patrimonio netto

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale deliberato della Società ammonta a Euro 50.522 migliaia, il cui valore sottoscritto e versato ammonta a Euro 49.722 migliaia, mentre la quota non ancora sottoscritta e versata è relativa: (i) per un importo pari a Euro 800 migliaia all'aumento di capitale a servizio degli Sponsor Warrant Aquafil. Il capitale sociale sottoscritto e versato è suddiviso in 51.218.794 azioni prive del valore nominale suddivise in:

  • numero 42.902.774 azioni ordinarie, identificate dal codice ISIN IT0005241192;
  • numero 8.316.020 azioni di speciali classe B, identificate dal codice ISIN IT0005285330, che danno diritto, nell'osservanza degli eventuali limiti di legge, a 3 voti esercitabili ai sensi dell'art. 127-sexies del D.Lgs. n. 58/1998 nelle assemblee della Società e che si possono convertire in azioni ordinarie, nelle determinate condizioni e circostanze disciplinate dallo statuto, in ragione di una azione ordinaria ogni azione di classe B.

Nel corso dell'esercizio 2022, in seguito all'avveramento di quanto indicato all'art. 5 dello statuto sociale della Società Aquafil S.p.A., è stato convertito automaticamente in azioni ordinarie il 100% delle azioni di categoria C (i.e. n. 80.000 azioni di categoria C), nel rapporto di conversione di n. 1 (uno) azioni ordinarie per ogni azione di categoria C, senza necessità di alcuna manifestazione di volontà da parte dei rispettivi titolari e senza modifica alcuna dell'entità del capitale sociale della Società.

Si ricorda come le 80.000 azioni speciali classe C, identificate dal codice ISIN IT0005241747, erano prive del diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie della Società ed escluse dal diritto di percepire gli utili di cui la Società deliberi la distribuzione a titolo di dividendo ordinario, non trasferibili fino al 5 aprile 2022 e automaticamente convertite in azioni ordinarie nel rapporto di conversione di 4,5 azioni ordinarie ogni azione di classe C secondo le determinate condizioni e circostanze previste dallo statuto.

A seguito di tale conversione azionaria, il capitale sociale del Gruppo rimane pari a Euro 49.722.417 ed il numero di azioni ordinarie passa da n. 42.822.774 a n. 42.902.774 mentre le azioni di categoria B rimangono invariate, pari a n. 8.316.020, di conseguenza il totale delle azioni rimane invariato, pari a n. 51.218.794.

Si riporta nel seguito il dettaglio della composizione del capitale sociale sottoscritto e versato di Aquafil S.p.A. al 31 dicembre 2023:

Tipologia azioni Numero azioni % su capitale sociale Quotazione
Ordinarie 42.902.774 83,76% MTA segmento STAR
Classe B 8.316.020 16,24% Non quotate
Classe C
Totale 51.218.794 100%

Sulla base delle comunicazioni inviate alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa "CONSOB" e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché in ragione degli effetti delle conversioni di Market Warrant occorse, si riportano di seguito l'elenco dei soggetti titolari, al 31 dicembre 2023, di una partecipazione rilevante, ovvero, considerato la qualifica di P.M.I. ai sensi dell'art. 1, lettera w-quater. 1 del T.U.F. di Aquafil S.p.A., di una partecipazione che sia superiore al 5% del capitale sociale votante Aquafil S.p.A.:

Dichiarante ovvero soggetto posto
al vertice della catena partecipativa
Azionista diretto Tipologia azioni Numero azioni Numero di diritti
di voto
GB&P S.r.l. Aquafin Holding S.p.A. Ordinarie 21.554.705 21.554.705
Classe B 8.316.020 24.948.060
Totale 29.870.725 46.502.765
Quota 58,32% 68,52%

Warrant

Nel contesto dell'operazione di quotazione risultavano inizialmente in circolazione:

  • (i) numero 7.499.984 Market Warrant Aquafil quotati identificati dal codice ISIN IT0005241200 che incorporano il diritto all'assegnazione di azioni ordinarie di Aquafil S.p.A. e sono esercitabili alle condizioni indicate nel regolamento approvato dall'assemblea straordinaria di Space3 con delibera del 23 dicembre 2016. Ai sensi del Regolamento dei Market Warrant Aquafil S.p.A. (ISIN IT0005241200), il 4 dicembre 2022 è stato il termine ultimo di esercizio deglistrumenti finanziari denominati Warrant Aquafil, essendo decorsi 60 (sessanta) mesi dalla data di ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie Aquafil (ISIN IT0005241192);
  • (ii) numero 800.000 Sponsor Warrant Aquafil identificati dal codice ISIN IT0005241754 non quotati ed esercitabili entro 10 anni dalla data del 4 dicembre 2017, a pagamento ed al prezzo di esercizio unitario di Euro 13,00 (al raggiungimento di uno "Strike Price" pari a Euro 13,00), a fronte dell'assegnazione di un'azione ordinaria Aquafil per ciascuno Sponsor Warrant esercitato.

In data 4 dicembre 2022 è scaduto il termine ultimo di esercizio degli strumenti finanziari denominati "Market Warrant Aquafil" e quindi alla data del 31 dicembre 2022 risultano convertiti numero 2.014.322 Market Warrant Aquafil con l'assegnazione di numero 498.716 Azioni di Compendio. Al 31 dicembre 2023 non risulta quindi in circolazione nessun altro Market Warrant mentre si evidenzia che non è stato convertito alcun Sponsor Warrant Aquafil.

Riserva legale

La riserva legale al 31 dicembre 2023 è pari a Euro 2,1 milioni: l'incremento di Euro 0,8 milioni è stato deliberato dell'assemblea deisoci del 27 aprile 2023 che ha destinato a tale riserva un ventesimo dell'utile dell'esercizio 2022.

Riserva di conversione

La riserva di conversione negativa al 31 dicembre 2023 è pari a negativi Euro 14,6 milioni (incrementata di un effetto negativo di Euro 11,5 milioni nell'esercizio), e include tutte le differenze derivanti dalla traduzione in Euro dei bilanci delle società controllate incluse nel perimetro di consolidamento espressi in valuta estera.

Tale effetto deriva da una conversione contabile e non essendo stato quindi realizzato non ha inciso sul risultato d'esercizio ma è stato evidenziato nel conto economico complessivo consolidato come componente che si riverserà negli esercizi successivi.

Riserva sovrapprezzo azioni

La voce ammonta al 31 dicembre 2023 a Euro 19,98 milioni e deriva dall'operazione di fusione tra Aquafil S.p.A. e Space 3 S.p.A. avvenuta il 4 dicembre 2017.

Riserva costi di quotazione/Aumento capitale sociale

La voce ammonta al 31 dicembre 2023 a Euro 3,29 milioni a riduzione del patrimonio netto ed è relativa ai costi sostenuti nel 2017 a fronte dell'operazione di quotazione e quindi di aumento del capitale sociale.

Riserva "First Time Adoption" (FTA)

Ammonta a Euro 2,39 milioni a riduzione del patrimonio netto e rappresenta gli effetti della conversione dai principi contabili italiani agli IFRS.

Riserva IAS 19

Al 31 dicembre 2023 è pari a Euro 0,6 milioni a riduzione del patrimonio netto ed include gli effetti attuariali a tale data del trattamento di fine rapporto e di tutti gli altri benefici ai dipendenti delle aziende del Gruppo.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio ammonta al 31 dicembre 2023 a Euro 8,6 milioni.

Come anche riportato nel Rapporto Integrato 2021, si ricorda che in data 20 ottobre 2021 Aquafil S.p.A. ha reso noto che l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Società, ha autorizzato l'acquisto e la disposizione di azioni proprie ai sensi dell'art. 2357 e seguenti del Codice Civile. L'autorizzazione deliberata dall'Assemblea ha avuto una durata di diciotto mesi a decorrere dalla data della stessa deliberazione assembleare. L'operazione è stata finalizzata a consentire alla Società di acquistare e/o disporre delle azioni ordinarie della Società per: (i) la realizzazione di eventuali operazioni di investimento, nonché per contenere movimenti anomali delle quotazioni e favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti; e per (ii) la conservazione per successivi utilizzi (costituzione di c.d. "magazzino titoli"), in coerenza con le linee strategiche che la Società intende perseguire: corrispettivo in operazioni straordinarie o altro atto di disposizione e/o utilizzo a servizio di operazioni di natura straordinaria con altri soggetti. L'Assemblea ha autorizzato l'acquisto, anche in più tranche, di azioni ordinarie, fino ad un numero massimo che, tenuto conto delle azioni ordinarie di volta in volta detenute in portafoglio dalla Società e dalle società da essa controllate, non sia complessivamente superiore al 3% del capitale sociale.

A seguito degli acquisti effettuati alla data del 31 dicembre 2023, Aquafil detiene n. 1.278.450 azioni proprie, pari al 2,4961% del capitale sociale.

Risultati portati a nuovo

Al 31 dicembre 2023 ammontano a Euro 108,9 milioni e rappresentano i risultati generati dal Gruppo Aquafil negli esercizi precedenti (anche ante fusione con Space3 S.p.A.) al netto della distribuzione di dividendi.

Dividendi

L'Assemblea Ordinaria dei soci del 27 aprile 2023 ha deliberato la distribuzione di un dividendo di Euro 12 milioni (pari a Euro 0,24 ad azione) che è stato erogato in data 10 maggio 2023 con data di stacco 8 maggio 2023.

Patrimonio netto di terzi

Come esposto nel paragrafo 2.3 "Area di consolidamento e criteri di consolidamento", la quota del patrimonio netto di competenza dei terzi è sostanzialmente nulla.

7.13 Benefici ai dipendenti

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2022 5.192
Oneri finanziari 166
Accantonamenti (184)
Anticipi e liquidazioni (322)
(Utile)/Perdite attuariali 252
Saldo al 31 dicembre 2023 5.104

Si riporta per completezza anche la movimentazione dell'esercizio precedente:

(in migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2021 5.910
Oneri finanziari 66
Accantonamenti 422
Anticipi e liquidazioni (482)
(Utile)/Perdite attuariali (724)
Saldo al 31 dicembre 2022 5.192

Il fondo trattamento di fine rapporto recepisce gli effetti dell'attualizzazione secondo quanto richiesto dal principio contabile IAS 19. Di seguito si riporta il dettaglio delle principali assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali:

31 dicembre 2023
Ipotesi finanziarie
Tasso di attualizzazione 2,95%
Tasso di inflazione 2,00%
Tasso annuo di incremento TFR 3,00%
Ipotesi demografiche
Decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Frequenza annua di Turnover e Anticipazioni TFR
Frequenza anticipazioni 4,50%
Frequenza turnover 2,50%

La durata media finanziaria dell'obbligazione al 31 dicembre 2023 risulta pari a circa 7 anni.

Per comparabilità con l'anno precedente si riporta di seguito il dettaglio delle principali assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali effettuate al 31 dicembre 2022:

31 dicembre 2022
Ipotesi finanziarie
Tasso di attualizzazione 3,57%
Tasso di inflazione 2,30%
Tasso annuo di incremento TFR 3,23%
Ipotesi demografiche
Decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Frequenza annua di Turnover e Anticipazioni TFR
Frequenza anticipazioni 4,50%
Frequenza turnover 2,50%

7.14 Passività finanziarie correnti e non correnti

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 di cui quota corrente 31 dicembre 2022 di cui quota corrente
Finanziamenti bancari di medio-lungo termine 303.516 77.857 263.114 60.880
Ratei interessi e oneri accessori su fin. bancari medio lungo termine (16) (16) (399) (399)
Totale finanziamenti bancari di medio-lungo termine 303.499 77.841 262.715 60.481
Prestiti obbligazionari 70.248 12.857 83.158 12.857
Ratei interessi e oneri su prestito obbligazionario 401 401 251 251
Totale prestiti obbligazionari 70.649 13.258 83.409 13.108
Debiti finanziari per leasing e RoU 34.696 9.005 21.074 8.224
Passività per strumenti finanziari derivati 619 619
Altre banche a breve e altri finanziamenti 2.438 2.438 1.333 1.333
Totale 411.901 103.161 368.531 83.146

Finanziamenti bancari di medio-lungo termine

Tale voce si riferisce ai debiti derivanti da contratti di finanziamento ottenuti da istituti di credito.

Tali contratti prevedono la corresponsione di interessi a tasso fisso o in alternativa a tasso variabile, indicizzato tipicamente al tasso Euribor di periodo più uno spread.

A eccezione dei finanziamenti contratti da Tessilquattro S.p.A. e Aquafil Benelux, a fine esercizio tutti i finanziamenti del Gruppo risultano contratti da Aquafil S.p.A., in considerazione del suo rating positivo e della favorevole situazione del mercato finanziario italiano. Aquafil S.p.A. nell'esercizio ha quindi supportato finanziariamente mediante aumenti di capitale sociale l'attività di investimento delle società controllate, in particolare la controllata slovena.

Nel corso del 2023, si è provveduto al rimborso di finanziamenti secondo il normale piano di ammortamento e sono state stipulate nuove operazioni finanziarie di medio lungo termine per un importo complessivo pari a Euro 100 milioni con i primari istituti bancari.

Le risorse raccolte sono state destinate al mantenimento della liquidità.

A fronte dei finanziamenti concessi non risultano iscritte ipoteche nè garanzie sui beni aziendali.

Importo
originario
Data
Accensione
Data di
scadenza
Piano di rimborso Tasso applicato Al 31
dicembre
di cui quota
corrente
(in migliaia di Euro) 2023
Finanziamenti bancari di medio-lungo termine
a tasso fisso
Cassa Centrale Banca
(ex Casse Rurali Trentine) (*)
15.000 2019 2026 Trimestrali dal 30/09/2021 1,25% fisso, dal 01/07/2024
Euribor 3 mesi + 1%
7.617 2.977
Cassa Centrale Banca
(ex Casse Rurali Trentine) (*)
11.000 2022 2029 Trimestrali dal 31/12/2023 1,20% fisso, dal 01/04/2026
Euribor 3 mesi + 1%
10.516 1.952
Crédit Agricole (ex: Credito Valtellinese) (*) 15.000 2018 2024 Trimestrali dal 05/10/2018 1% fisso 3.259 3.259
Cassa Depositi e Prestiti (*) 20.000 2020 2027 Semestrali dal 20/06/2023 1,48% fisso 16.000 4.000
ING Belgie NV 49 2023 2026 Mensili 4,23% fisso 49 16
Totale finanziamenti bancari di medio-lungo
termine a tasso fisso
37.440 12.204
Finanziamenti bancari di medio-lungo
termine a tasso variabile
Deutsche Bank (*) 5.000 2018 2024 Trimestrali dal 15/01/2019 Euribor 3 mesi + 1,20% 938 938
Deutsche Bank (*) 20.000 2022 2028 Trimestrali dal 01/10/2023 Euribor 3 mesi + 1,20% 18.000 4.000
Sparkasse - Cassa Risparmio di Bolzano (*) 20.000 2018 2025 Trimestrali dal 31/03/2020 Euribor 3 mesi + 0,85% 8.102 4.034
Sparkasse - Cassa Risparmio di Bolzano (*) 10.000 2022 2028 Trimestrali dal 31/12/2024 Euribor 3 mesi + 1,05% 10.000 600
Banca Intesa () (*) 15.000 2018 2024 Semestrali dal 31/07/2019 Euribor 6 mesi + 0,95% 2.571 2.571
Banca Intesa () (*) 30.000 2021 2027 Semestrali dal 30/06/2023 Euribor 6 mesi + 1,10% 24.000 6.000
Banca Intesa (*) 20.000 2023 2028 Trimestrali dal 31/12/2025 Euribor 3 mesi + 0,95% 20.000
Banca di Verona 15.000 2017 2024 Trimestrali dal 30/06/2017 Euribor 3 mesi + 2% 3.275 3.275
Banca di Verona 3.000 2019 2024 Trimestrali dal 06/08/2021 Euribor 3 mesi + 1,30% 1.182 1.182
Banca di Verona 5.000 2022 2027 Trimestrali dal 27/04/2024 Euribor 6 mesi + 1,20% 5.000 388
Banca di Verona 5.000 2023 2028 Trimestrali dal 04/04/2024 Euribor 6 mesi + 1,20% 5.000 570
BPM - Banca Popolare di Milano () (*) 25.000 2018 2025 Trimestrali dal 31/03/2020 Euribor 3 mesi + 0,90% 11.672 4.491
BPM - Banca Popolare di Milano () (*) 15.000 2019 2025 Trimestrali dal 30/09/2020 Euribor 3 mesi + 1,05% 6.173 3.010
BPM - Banca Popolare di Milano (*) 15.000 2023 2028 Trimestrali dal 30/09/2023 Euribor 3 mesi + 1,15% 13.657 2.772
BPER - Banca Popolare Emilia Romagna () (*) 10.000 2019 2025 Mensili dal 26/09/2020 Euribor 3 mesi + 0,75% 4.203 2.516
BNL - Banca Nazionale del Lavoro (*) 7.500 2018 2025 Semestrali dal 31/12/2019 Euribor 6 mesi + 1,40% 2.727 2.045
BNL - Banca Nazionale del Lavoro (*)
con fondo BEI
12.500 2018 2025 Semestrali dal 31/12/2019 Euribor 6 mesi + 1,25% 4.545 3.409
BNL - Banca Nazionale del Lavoro (*) 20.000 2022 2027 Trimestrali dal 08/12/2023 Euribor 3 mesi + 1,40% 18.750 5.000
BNL - Banca Nazionale del Lavoro () (*) 10.000 2023 2028 Trimestrali dal 05/10/2024 Euribor 3 mesi + 1,55% 10.000 625
Crédit Agricole
(ex Banca Popolare Friuladria) () (*)
10.000 2017 2024 Trimestrali dal 31/03/2019 Euribor 3 mesi + 1,30% 2.814 1.852
Crédit Agricole
(ex Banca Popolare Friuladria) () (*)
10.000 2019 2025 Semestrali dal 28/12/2020 Euribor 6 mesi + 1,05% 3.636 1.818
Crédit Agricole
(ex Banca Popolare Friuladria) (*)
10.000 2023 2029 Semestrali dal 29/09/2024 Euribor 6 mesi + 1,35% 10.000 795
Crédit Agricole (ex: Credito Valtellinese)
con garanzia Fondo Centrale
5.000 2020 2026 Trimestrali dal 30/09/2021 Euribor 3 mesi + 1,40% 2.457 977
Credito Emiliano 5.000 2022 2027 Trimestrali dal 16/09/2023 Euribor 3 mesi + 0,90% 4.494 1.043
Mediocredito Trentino Alto Adige 3.000 2022 2026 Trimestrali dal 16/10/2023 0,85% fisso fino al 15/10/2022
Euribor 3 mesi +1%
2.753 994
Monte dei Paschi di Siena (*) 15.000 2018 2025 Semestrali dal 31/12/2019 Euribor 6 mesi + 0,80% 5.625 3.750
Monte dei Paschi di Siena () (*)
con garanzia SACE
20.000 2023 2028 Trimestrali dal 30/09/2025 Euribor 3 mesi + 0,75% 20.000
MCC - Banca del Mezzogiorno (*) 10.000 2019 2026 Trimestrali dal 09/11/2020 Euribor 1 mese + 1,20% 4.500 2.000
MCC - Banca del Mezzogiorno (*) 15.000 2023 2028 Trimestrali dal 30/06/2025 Euribor 3 mesi + 1,20% 15.000
Cassa Depositi e Prestiti (*) 20.000 2022 2027 Semestrali dal 30/06/2024 Euribor 6 mesi + 1,55% 20.000 5.000
Volksbank 5.000 2023 2028 Trimestrali dal 31/03/2025 Euribor 3 mesi + 1,60% 5.000
Totale finanziamenti bancari di medio-lungo
termine a tasso variabile
266.075 65.653
Ratei interessi su finanziamenti bancari
di medio-lungo termine
(16) (16)
Totale finanziamenti bancari di medio-lungo
termine a tasso fisso e variabile
303.499 77.841

(*) Finanziamenti che prevedono il rispetto di covenants finanziari.

(**) Finanziamento a cui è abbinato un contratto di interest rate swap per effetto del quale l'interesse da riconoscere alla banca è fisso e pari al valore esposto in tabella.

Taluni contratti di finanziamento prevedono il rispetto di covenant finanziari e patrimoniali, come di seguito dettagliati:

Finanziamento Data di riferimento Parametro Riferimento Limite
Crédit Agricole (ex Banca Friuladria) Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Crédit Agricole (ex Banca Friuladria) - Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Mutuo acceso nel 2023 Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 4,00
Banca Intesa San Paolo Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Sparkasse - Cassa di Risparmio di Bolzano Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
BNL - Banca Nazionale del Lavoro Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Banco BPM Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Crédit Agricole Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Deutsche Bank Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Monte dei Paschi di Siena Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Cassa Centrale Banca Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
(ex Casse Rurali Trentine) Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
BPER - Banca Popolare Emilia Romagna Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
MCC - Banca del Mezzogiorno Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo < 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA < 3,75
CDP - Cassa Depositi e Prestiti Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75

In relazione ai covenants finanziari stabiliti nei contratti di prestito obbligazionario sotto riportati e di finanziamento sopra dettagliati, il Gruppo ha prudenzialmente ottenuto prima della data di chiusura dell'esercizio:

    1. dagli Istituti di credito finanziatori, la sospensione ("holiday covenant") della verifica del covenant "Leverage Ratio PFN/EBITDA" e del covenant "PFN/Patrimonio netto" calcolati sul bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 e per i casi applicabili anche sulla Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2024 con rientro al regime contrattuale al 31 dicembre 2024;
    1. dai sottoscrittori dei prestiti obbligazionari la rimodulazione dei seguenti covenants finanziari:
    2. "Leverage Ratio PFN/EBITDA" consolidato portandolo al 5,50 e con rientro al regime contrattuale al 31 dicembre 2024:
    3. "Interest Coverage Ratio" consolidato portandolo da 4 a 2,50 al 31 dicembre 2023, a 3 al 31 dicembre 2024 ed a 3,5 al 31 dicembre 2025.

A fronte dei finanziamenti concessi non risultano iscritte ipoteche o garanzie sui beni aziendali.

Prestiti obbligazionari

La Società ha in essere due prestiti obbligazionari a tasso fisso, per un valore complessivo originario di Euro 90 milioni che al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 70 milioni, in riduzione rispetto al precedente esercizio di circa Euro 12,9 milioni per effetto del rimborso delle rate scadute nell'esercizio 2023. I prestiti obbligazionari in essere hanno le seguenti caratteristiche:

  • un primo prestito obbligazionario ("A"), inizialmente emesso in data 23 giugno 2015 e sottoscritto da società appartenenti al Gruppo statunitense Prudential Financial Inc. di valore pari ad Euro 50 milioni, da rimborsare in 7 rate costanti, ciascuna di Euro 7,1 milioni di cui l'ultima scadente il 20 settembre 2028, debito residuo al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 35,7 milioni; il prestito è soggetto al tasso di interesse fisso del 3,70% con l'applicazione di un "margin ratchet" che prevede un incremento graduale del tasso fino ad un massimo dell'1% al variare del rapporto PFN/EBITDA del Gruppo. Il rapporto PFN/EBITDA alla data del 31 dicembre 2022 ha comportato un incremento di tasso per il semestre successivo (da marzo 2023 a settembre 2023) da 3,75% a 4,20%. Per effetto del rapporto PFN/ EBITDA alla data del 30 giugno 2023, il tasso di interesse è passato dal 4,20% al 4,70%, che rimane valido fino al marzo 2024;
  • un secondo prestito "B" è stato emesso in data 24 maggio 2019, al fine di finanziare l'operazione di acquisizione di Aquafil O'Mara, e sottoscritto da società appartenenti al Gruppo statunitense Prudential Financial Inc., per l'importo complessivo di Euro 40 milioni; da rimborsare in 7 rate annuali a partire dal 24 maggio 2023, il debito residuo al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 34,3 milioni; il tasso d'interesse fisso ammonta all'1,87% con l'applicazione dello stesso "margin ratchet" del prestito obbligazionario "A"; Per effetto del rapporto PFN/EBITDA alla data del 30 giugno 2022, si conferma l'applicazione del tasso di interesse all'1,87% fino al maggio 2023 che si incrementa per effetto del rapporto alla data del 31 dicembre 2022, al 2,37% per il periodo maggio-novembre 2023. Per effetto del rapporto PFN/EBITDA alla data del 30 giugno 2023 il tasso di interesse è passato al 2,87%. fino al maggio 2024.

La seguente tabella riepiloga le principali caratteristiche dei suddetti prestiti obbligazionari:

Prestito obbligazionario Valore nominale Data di emissione Data di scadenza Piano di rimborso Tasso di interesse
complessivo della quota capitale fisso
Prestito obbligazionario A 50.000.000 23/06/2015 20/09/2028 7 rate annuali
a partire dal 20/09/2022
4,70%
Prestito obbligazionario B 40.000.000 24/05/2019 24/05/2029 7 rate annuali
a partire dal 24/05/2023
2,87%

I prestiti obbligazionari prevedono il rispetto dei seguenti covenant finanziari, così come definiti contrattualmente, da calcolarsi sulla base del bilancio consolidato del Gruppo:

Prestito obbligazionario A – B

Parametri finanziari Parametro Limite covenants
Interest Coverage Ratio EBITDA/Oneri finanziari netti > 2,5
Leverage Ratio (*) Indebitamento finanziario netto/EBITDA < 3,75
Net Debt Ratio Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Previsti scaglioni di limite minimo
di Patrimonio netto

(*) Tale indicatore deve essere calcolato con riferimento al periodo di 12 mesi che termina al 31 dicembre e al 30 giugno per tutti gli esercizi applicabili.

Il mancato rispetto di solo uno dei suddetti parametri finanziari, ove non vi venga posto rimedio nei termini contrattualmente previsti, costituirebbe un'ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio del prestito obbligazionario.

I termini e le condizioni deisuddetti prestiti obbligazionari prevedono, inoltre, come usuale per operazioni finanziarie di questo genere, una serie articolata di impegni a carico della Società e delle società del Gruppo ("Affirmative Covenants") e una serie di limitazioni alla possibilità di effettuare alcune operazioni, se non nel rispetto di determinati parametri finanziari o di specifiche eccezioni previste dal contratto con gli obbligazionisti ("Negative Covenants"). Nello specifico,sisegnalano infatti talune limitazioni all'assunzione di indebitamento finanziario, all'effettuazione di determinati investimenti e atti di disposizione dei beni e attività sociali. A garanzia del puntuale e corretto adempimento delle obbligazioni derivanti in capo alla Capogruppo dall'emissione dei titoli, le società Aquafil Usa Inc. e Aquafil SLO d.o.o. hanno rilasciato a favore dei sottoscrittori delle garanzie societarie solidali.

Debiti finanziari per leasing

I debiti finanziari per leasing, che ammontano a Euro 34,7 milioni in aumento rispetto al dato consuntivato al 31 dicembre 2022 (pari a Euro 21,1 milioni), si riferiscono agli effetti dell'applicazione del principio IFRS 16. La variazione in aumento è dovuta principalmente alla sottoscrizione di nuovi contratti di leasing intervenuta nel corso dell'esercizio come più dettagliatamente descritto nel paragrafo 7.3 delle presenti Note illustrative.

7.15 Fondi per rischi e oneri

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Fondo indennità suppletiva clientela agenti e altri 1.600 1.734
Fondo garanzia su clienti commesse engineering 109 241
Totale 1.710 1.975

Il saldo al 31 dicembre 2023, pari a Euro 1,7 milioni è in linea con quanto consuntivato al 31 dicembre 2022.

7.16 Altre passività correnti e non correnti

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 di cui quota corrente 31 dicembre 2022 di cui quota corrente
Debiti verso il personale 9.912 9.912 12.532 12.532
Debiti verso Istituti di previdenza 3.103 3.103 3.229 3.229
Debiti verso controllanti per imposte 230 230
Debiti verso erario 2.511 2.511 2.125 2.125
Altri debiti diversi 2.021 2.021 1.215 1.215
Ratei e risconti passivi 9.151 3.299 14.817 5.832
Totale 26.698 20.846 34.148 25.163

La voce "Debiti verso il personale" accoglie quanto dovuto a fine esercizio dalle società del gruppo ai rispettivi dipendenti e ammonta a Euro 9,9 milioni, in diminuzione di Euro 2,6 milioni rispetto al dato consuntivato al 31 dicembre 2022 (pari a Euro 12,5 milioni). Tale diminuzione è strettamente correlata alla diminuzione dell'organico complessivo in forza al 31 dicembre 2023 rispetto alla chiusura relativa all'esercizio precedente.

La voce "Debiti verso istituti di previdenza" accoglie principalmente quanto dovuto a fine esercizio dalle società del gruppo e dai rispettivi dipendenti agli istituti di previdenza e ammonta a Euro 3,1 milioni, in linea con quanto consuntivato al 31 dicembre 2022.

I "Debiti verso controllanti per imposte" che al 31 dicembre 2022 ammontavano a Euro 0,2 milioni e che erano relativi a quanto dovuto da Tessilquattro S.p.A. alla controllante Aquafin Holding S.p.A. per l'adesione al regime di consolidato fiscale, sono stati interamente saldati nel corso del presente esercizio.

La voce "Debito verso Erario" include principalmente gli importi dovuti all'erario e ammonta a Euro 2,5 milioni,sostanzialmente in linea con quanto consuntivato nel precedente esercizio.

I "Ratei e risconti passivi" sono principalmente riferibili:

  • all'accordo commerciale stipulato con il gruppo statunitense Interface avente a oggetto una collaborazione mondiale in tema di fornitura e sviluppo prodotti. In particolare, Aquafil S.p.A. ha sottoscritto l'obbligo fino al 2026 di garantire a Interface determinati benefici sulle forniture a fronte del quale il cliente Interface, oltre ad impegnarsi a ritirare quantitativi minimi annuali, ha anticipato ad Aquafil S.p.A. l'importo di 24 milioni di dollari in più tranches e in diversi periodi. Al 31 dicembre 2023 tale ricavo differito, rilevato nei risconti passivi, ammonta a Euro 4,6 milioni;
  • risconto della parte di competenza degli esercizi futuri del contributo ottenuto dall'Unione Europea per il progetto di ricerca denominato "Effective", descritto nella Relazione sulla Gestione e anche commentato nelle precedenti note. Il risconto originariamente iscritto per Euro 3,3 milioni e relativo al contributo complessivo rilevato alla data di sottoscrizione della convenzione con gli enti finanziatori (con contropartita nelle Altre attività non correnti), risulta al 31 dicembre 2023 pari a Euro 1,4 milioni. Si evidenzia che a partire dall'esercizio 2019 i costi relativi al progetto "Effective" sono stati capitalizzati nelle immobilizzazioni immateriali in corso per la quota ammissibile in base ai requisiti previsti dallo IAS 38. Pertanto, il contributo residuo relativo alla quota capitalizzata è stato imputato a conto economico a partire dall'anno 2022, per un periodo di 5 anni, in quanto il bene è stato capitalizzato e viene ammortizzato su tale orizzonte temporale.

7.17 Debiti commerciali

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti verso fornitori 114.950 125.445
Debiti verso controllanti, collegate e altre parti correlate 551 270
Debiti per acconti 506 1.126
Totale 116.006 126.840

I debiti commerciali ammontano a Euro 116 milioni evidenziando una variazione in diminuzione di Euro 10,8 milioni rispetto a quanto consuntivato al 31 dicembre 2022 (Euro 126,8 milioni) sostanzialmente correlato alla contrazione dei costi per materie prime e per servizi come dettagliato nella Relazione sulla Gestione e nelle Note illustrative.

Si evidenzia che a fine anno risultano ceduti alla Capogruppo in modalità confirming circa Euro 2,6 milioni a condizioni di mercato.

Al 31 dicembre 2023 non risultano in bilancio debiti commerciali superiori a cinque anni.

8. NOTE AL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

8.1 Ricavi

Di seguito viene riportata la ripartizione dei ricavi per area geografica:

2023 2022 Variazione
in milioni di Euro % in milioni di Euro % in milioni di Euro %
EMEA 295,2 52% 372,9 55% (77,8) (21%)
Nord America 182,7 32% 202,1 30% (19,4) (10%)
Asia e Oceania 92,0 16% 105,8 15% (13,8) (13%)
Resto del mondo 2,0 0% 3,3 0% (1,3) (40%)
Totale 571,8 100% 684,1 100% (112,3) (16%)

I ricavi accolgono quasi interamente il valore delle vendite di beni delle tre linee di prodotto del Gruppo in precedenza descritte, ovvero la linea Prodotto BCF (fibre per tappeti), la linea Prodotto NTF (fibre per abbigliamento) e la linea Prodotto Polimeri.

Il dettaglio dei ricavi per Linea di Prodotto è riportato nella Relazione sulla Gestione da cui si può evincere che il significativo decremento dei ricavi è riscontrabile nell'area EMEA (decremento di Euro 77,8 milioni, in calo del 21% rispetto al 2022), nell'area Nord America (decremento di Euro 19,4 milioni, in calo del 10% rispetto al 2022) e nell'area Asia e Oceania (decremento di Euro 13,8 milioni, in calo del 13% rispetto al 2022).

In generale il decremento dei ricavi è stato determinato sia da una riduzione delle quantità vendute che da una diminuzione media dei prezzi di vendita come anche più dettagliatamente commentato nella Relazione sulla Gestione.

Come previsto dall'applicazione del principio IFRS 15 all'interno della voce "Ricavi" sono ricompresi, direttamente a riduzione degli stessi, gli "sconti cassa", che al 31 dicembre 2023 sono pari a Euro 2,8 milioni (Euro 3,8 milioni al 31 dicembre 2022).

8.2 Altri ricavi e proventi

La voce "Altri ricavi e proventi" è pari a Euro 8,9 milioni e si riferisce principalmente a:

  • Euro 4,8 milioni relativi ai contributi ottenuti dalle attività delle società statunitensi prevalentemente per il recupero di tappeti a fine vita;
  • Euro 2,5 milioni per il contributo credito d'imposta energia e gas concesso nel corso dell'anno per le imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale che hanno soddisfatto requisiti previsti dalla normativa (DL n. 4 del 27/01/2022 e seguenti, Legge n. 197, DL n. 34 del 2023) relativamente alla Capogruppo Aquafil S.p.A. e alla controllata Tessilquattro S.p.A.;
  • Euro 0,3 milioni quale quota di competenza dell'anno 2023 relativamente agli investimenti effettuati dalla controllata Tessilquattro S.p.A. a partire dall'anno 2020 relativamente a investimenti ammessi all'agevolazione fiscale prevista dall'art. 1, comma 9 della Legge 232 del 11 dicembre 2016 e successive Leggi n. 205 del 27 dicembre 2017, n. 145 del 30 dicembre 2018, n.160 del 27 dicembre 2019, n. 178 del 30 dicembre 2020 e n.234 del 30 dicembre 2021;
  • Euro 0,4 milioni relativamente alla quota dell'anno del risconto relativo al contributo riconosciuto dalla UE per il progetto di ricerca "Effective", relativa alla Capogruppo Aquafil S.p.A. per Euro 0,2 milioni e alla controllata AquafilSLO d.o.o. per Euro 0,2 milioni;
  • Euro 0,2 milioni relativamente al contributo ottenuto dalla Capogruppo Aquafil S.p.A. e dalla controllata Tessilquattro S.p.A. per la norma di legge 178/2020 all'art. 1 comma 1054 prevede un contributo per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali, acquisti di beni funzionali allo svolgimento dell'attività produttiva dell'impresa;
  • Euro 0,1 milioni relativamente al credito d'imposta relativo all'acquisto di beni strumentali e per il contributo riconosciuto dalla UE per il progetto "Cisuflo".

8.3 Costi per materie prime

La voce comprende costi di acquisto materie prime, sussidiarie e di consumo nonché la variazione delle rimanenze.

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Materie prime e semilavorati 260.497 275.505
Materiale sussidiario e di consumo 25.918 34.830
Altri acquisti e prodotti finiti 5.206 7.480
Totale 291.620 317.815

I costi per materie prime, sussidiarie e di consumo ammontano a Euro 291,6 milioni ed evidenziano una variazione in diminuzione di Euro 26,2 milioni, pari all'8% rispetto al precedente esercizio (Euro 317,8 milioni). Come anche descritto nella Relazione sulla Gestione, il dato consuntivato al 31 dicembre 2023 sconta l'elevato valore dello stock creatosi nel corso del 2022 malgrado la riduzione del costo delle materie prime emerso nel corso dell'esercizio 2023.

8.4 Costi per servizi e godimento beni di terzi

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Trasporti spedizioni e dogane 16.187 34.940
Energia forza motrice acqua gas 55.848 77.529
Manutenzioni 10.023 10.364
Servizi per il personale 6.240 6.210
Consulenze tecniche ICT, commerciali, legali, fiscali e amministrative 11.828 10.360
Assicurazioni 3.599 3.428
Marketing e Pubblicità 3.478 4.341
Pulizia vigilanza e smaltimento rifiuti 3.620 4.002
Magazzinaggi e gestione depositi est. 4.337 4.483
Costi per lavorazioni 5.328 5.777
Altre spese di vendite 262 298
Emolumenti sindaci 163 161
Altri costi per servizi 3.332 4.068
Locazioni e noleggi 2.661 2.510
Totale 126.907 168.472

I costi per servizi ammontano a Euro 126,9 milioni evidenziando un decremento di Euro 41,6 milioni rispetto al precedente esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (pari a Euro 168,5 milioni). Il decremento, correlato alla dinamica della diminuzione dei volumi di produzione, è particolarmente marcato per quanto riguarda i costi inerenti trasporti e costi delle utilities che, come dettagliato nella Relazione sulla Gestione, nel corso 2023 si sono fortemente ridotti.

8.5 Costi per il personale

Di seguito si provvede a fornire la ripartizione di tali costi:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Salari e stipendi 97.540 97.772
Oneri sociali 20.846 20.783
Trattamento di fine rapporto 1.732 2.003
Altri costi non ricorrenti 3.006 1.565
Emolumenti amministratori 1.910 4.753
Totale 125.034 126.875

La voce relativa ai costi per il personale ammonta a Euro 125,0 milioni ed evidenzia un decremento di Euro 1,8 milioni rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. La riduzione del costo del personale è dovuta prevalentemente alla differente composizione dell'organico nel corso del 2023, in particolare per la riduzione del numero medio dei dirigenti (come dettagliato nella tabella successiva) che è parzialmente compensata dall'effetto negativo dell'aumento dell'inflazione che ha determinato l'incremento dei salari in alcuni dei paesi nei quali opera il Gruppo Aquafil.

La voce "Altri costi non ricorrenti" si riferisce principalmente a incentivi all'esodo sostenuti dalla Capogruppo Aquafil S.p.A. per Euro 1,1 milioni, da AquafilSLO d.o.o. per Euro 0,7 milioni, Aquafil UK Ltd. per Euro 0,8 milioni e Aquafil Carpet Recycling #1 Inc. per Euro 0,3 milioni.

La tabella seguente mostra il numero dei dipendenti del Gruppo, ripartito per categorie:

31.12.2023 31.12.2022 Media 2023 Media 2022
Managers 41 47 45 51
Middle managers 183 160 171 157
Impiegati 382 433 419 433
Operai 2.031 2.132 2.154 2.155
Totale 2.637 2.772 2.789 2.795

8.6 Altri costi e oneri operativi

Di seguito si provvede a fornire la ripartizione di tali costi:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Imposte, tasse e sanzioni 2.720 2.494
Minusvalenze su cespiti 20 167
Altri oneri diversi di gestione 904 1.377
Totale 3.644 4.038

La voce "Altri costi e oneri operativi" ammonta a Euro 3,6 milioni evidenziando un decremento di Euro 0,4 milioni rispetto al precedente esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. La voce è prevalentemente costituita da "Imposte, tasse e sanzioni" per Euro 2,7 milioni che include principalmente costi per tributi locali sulle proprietà immobiliari e per Euro 1,0 milioni da "Altri oneri diversi di gestione".

8.7 Ammortamenti e svalutazioni

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 6.741 6.252
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 33.233 33.270
Ammortamento RoU (Right of Use) 9.525 8.329
Svalutazioni immobilizzazioni immateriali 137
Totale 49.635 47.851

Gli ammortamenti dell'esercizio ammontano a Euro 49,6 milioni ed evidenziano un incremento rispetto al dato consuntivato al 31 dicembre 2022 pari a Euro 1,8 milioni. La variazione è dovuta al sistematico processo di ammortamento in corso delle immobilizzazioni materiali e immateriali oltre alla quota dell'ammortamento del progetto bio-caprolattame avviato nel precedente esercizio.

8.8 Accantonamenti e svalutazioni/(Rilasci)

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Accantonamenti netti per svalutazione crediti (895) (42)
Accantonamenti netti per fondi rischi e oneri diversi (107) 222
Totale (1.002) 180

L'incremento rispetto a quanto consuntivato nell'esercizio precedente è prevalentemente dovuto al rilascio di una parte del fondo svalutazione crediti nella Capogruppo.

8.9 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

Tale voce, pari a Euro 6,3 milioni per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Euro 5,7 milioni al 31 dicembre 2022), si riferisce principalmente alle capitalizzazioni effettuate nel corso dell'esercizio relativamente ai seguenti progetti:

  • per Euro 2,6 milioni relativamente a costi di sviluppo di nuovi prodotti (IAS 38);
  • per Euro 1,6 milioni all'aumento dell'efficienza industriale, energetica e di capacità industriale degli stabilimenti del Gruppo;
  • per Euro 0,8 milioni all'incremento dell'efficienza industriale ed energetica della produzione del del caprolattame ECONYL® e delle sue materie prime oltre che lo sviluppo di tecnologie legate alla circolarità;
  • per Euro 0,3 milioni ad altre attività principalmente relative alle attività di digitalizzazione del Gruppo.

8.10 Proventi finanziari

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Strumenti finanziari derivati 4.506
Interessi diversi 19 73
Interessi attivi di CC 1.003 290
Totale 1.022 4.869

La voce "Proventi finanziari" ammonta a Euro 1,0 milioni evidenziando un decremento di Euro 3,8 milioni rispetto al precedente esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 nel quale era stato registrato l'effetto positivo della variazione del fair value dei derivati (IRS). Come già in precedenza commentato, evidenziamo che tali derivati non sono contabilizzati in "hedge accounting" in quanto, pur essendo stati stipulati con finalità di copertura sono stati trattati, ai fini contabili e coerentemente con il passato, come strumenti non di copertura (e quindi il relativo fair value è rilevato a conto economico) dato che risulta molto complesso predisporre l'obbligatoria relazione di copertura.

8.11 Oneri finanziari

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Interessi passivi su mutui e finanziamenti bancari 9.067 3.197
Interessi su obbligazioni 2.570 2.705
Interessi su conti correnti bancari 1.135 797
Svalutazioni su strumenti finanziari derivati 2.709
Altri interessi passivi e oneri finanziari 3.560 1.669
Totale 19.041 8.369

La voce "Oneri finanziari" ammonta a Euro 19,0 milioni evidenziando un incremento di Euro 10,7 milioni rispetto al precedente esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 dovuto prevalentemente all'incremento degli interessi passivi su mutui e finanziamenti bancari e alla rilevazione della variazione negativa per Euro 2,7 milioni del fair value dei derivati (IRS-IRC).

8.12 Utile e perdite su cambi

La voce risulta essere così composta:

Totale differenze cambio 796 2.783
Totale differenze cambio passive (6.901) (13.286)
Totale differenze cambio attive 7.695 16.069
(in migliaia di Euro) 2023 2022

L'importo evidenzia un utile netto pari a Euro 0,8 milioni per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 determinato quale saldo netto tra gli utili e le perdite su cambi realizzati.

8.13 Imposte sul reddito

La voce risulta essere così composta:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Imposte correnti e imposte anni precedenti 2.631 9.171
Imposte differite (2.774) (1.454)
Totale (143) 7.717

Il totale delle imposte correnti e differite al 31 dicembre 2023 ammontano a positivi Euro 0,1 milioni per effetto delle imposte differite pari a positivi Euro 2,7 milioni parzialmente compensate dalle imposte correnti e relative ad anni precedenti che sono negative per Euro 2,6 milioni.

Ai fini di una migliore comparabilità dei dati si evidenzia che è stata effettuata una riclassifica relativamente ai saldi consuntivati al 31 dicembre 2023 tra le voci "Imposte correnti e imposte anni precedenti" e "Imposte differite".

Nella tabella che segue viene rappresentata la riconciliazione tra onere fiscale teorico di Gruppo (stimato in 24% del risultato ante imposte) e onere fiscale effettivo:

(in migliaia di Euro) 2023 Aliquota teorica 2022 Aliquota teorica
Risultato prima delle imposte (25.992) 36.868
Imposte calcolate all'aliquota applicabile 6.238 24% (8.848) 24%
Totale imposte correnti (2.631) 1.454
Totale imposte differite 2.774 (9.171)
Totale imposte effettive 143 (7.717)
Delta tax rate 6.095 (1.132)
Variazioni permamenti in aumento 837 894
Variazioni permamenti in diminuzione (237) (2.204)
Mancato stanziamento imposte anticipate 4.346 514
Imposte esercizi precedenti 1.590 647
Altre imposte (WHT) 1.618 (379)
Altre variazioni (2.050) (603)

Il delta tra aliquota teorica e aliquota effettiva di Gruppo (24%) è prevalentemente dovuto al mancato stanziamento prudenziale di imposte anticipate da alcune società del gruppo nonché da imposte relative a esercizi precedenti e altre imposte sostenute nel corso dell'esercizio parzialmente compensata dal ripristino di imposte anticipate in relazione alla procedura amichevole attivata in data 4 ottobre 2023 analogamente a quanto fatto per il periodo d'imposta 2017 e come anche approfondito nel paragrafo "Passività potenziali". In tale sede si specifica che, in base alle stime, il Gruppo non rientra nell'ambito di applicazione delle regole del Secondo Pilastro cosiddetto "pillar 2", cioè della normativa fiscale avete come obiettivo quello di garantire che i grandi gruppi multinazionali versino un ammontare minimo di imposte sul reddito del 15%.

8.14 Partite non ricorrenti

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Oneri non ricorrenti 390 530
Costi espansione Gruppo Aquafil 600 417
Costi e ricavi non ricorrenti ACR1 308 853
Costi e ricavi chiusura e gestione straordinaria Aquafil UK 1.348
Ristrutturazione ed altri costi personale 1.897 1.109
Consulenze legali e amministrative straordinarie 456 123
Totale costi non ricorrenti 4.999 3.032
Proventi straordinari (53) (132)
Totale ricavi non ricorrenti (53) (132)
Totale costi e ricavi non ricorrenti 4.946 2.901

La voce "Costi espansione Gruppo Aquafil" si riferisce ai costi sostenuti dal gruppo per l'analisi e la verifica di nuove opportunità di business.

La voce "Costi e ricavi non ricorrenti ACR1" accoglie costi e ricavi prevalentemente sostenuti da Aquafil Carpet Recycling # 1, interessata da un evento straordinario avvenuto negli Stati Uniti che ha comportato un intervento di ripristino straordinario.

I costi netti relativi alla società Aquafil UK Ltd. si riferiscono, come più dettagliatamente commentato nell'ambito dei fatti di rilievo dell'esercizio, all'iter di cessazione delle proprie attività produttive avviato nel mese di settembre 2023.

La voce "Ristrutturazione ed altri costi personale" si riferisce principalmente ai costi stanziati da alcune società del gruppo nell'ambito di piani di ristrutturazione del personale come più dettagliatamente descritto nel paragrafo 8.5.

La voce "Consulenze legali e amministrative straordinarie" si riferisce a costi di consulenza fiscale straordinarie sostenute nel corso dell'esercizio 2023.

Si riporta di seguito l'incidenza delle partite non ricorrenti sul risultato economico, sui flussi finanziari, sulla posizione patrimoniale nonché sull'indebitamento netto.

(in migliaia di Euro) di cui non ricorrenti Incidenza
Risultato d'esercizio (25.849) (4.946) 19,1%
Flusso di cassa netto del periodo 46.980 (4.361) (9,3%) (*)
Totale attivo 701.216 (585) (0,1%) (**)
Indebitamento finanziario netto (248.537) (4.361) 1,8% (*)

(*) Tale importo è relativo alle partite economiche non ricorrenti pagate nell'esercizio.

(**) Tale importo è relativo alle partite economiche non ricorrenti ancora da pagare a fine esercizio.

8.15 Risultato per azione

La voce risulta essere così composta:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Risultato dell'esercizio di pertinenza del Gruppo (25.849) 29.151
Numero medio ponderato di azioni 51.139 51.139
Risultato/(Perdita) per azione (in Euro) (0,51) 0,57
Risultato/(Perdita) per azione diluito (in Euro) (0,51) 0,57

Si evidenzia che il risultato per azione diluito è uguale al risultato per azione sopra indicato in quanto non vi sono piani di stock options.

9. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Di seguito si riporta la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 determinato in conformità con gli Orientamenti ESMA (32-382-1128):

(in migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2023 Al 31 dicembre 2022
A. Cassa 157.662 110.682
B. Mezzi equivalenti e altre disponibilità liquide
C. Altre attività finanziarie correnti 5.703 9.964
D. Liquidità (A + B + C ) 163.364 120.646
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente
del debito finanziario non corrente)
(2.438) (1.333)
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente (100.723) (81.814)
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) (103.161) (83.146)
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G – D) 60.204 37.500
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) (251.350) (215.084)
J. Strumenti di debito (57.391) (70.301)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) (308.741) (285.385)
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) (248.537) (247.885)

Di seguito la riconciliazione finanziaria netta da inizio a fine periodo. Gli effetti indicati sono comprensivi degli effetti cambio.

(in migliaia di Euro) di cui quota corrente di cui quota non corrente
Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 (247.885 ) 37.500 (285.385)
Flusso di cassa netto nel periodo da rendiconto 46.980 46.980
Variazione disponibilità liquide sottoposte a vincolo (2.173) (2.173)
Nuovi finanziamenti bancari e prestiti (100.049) (4.778 (95.270)
Rimborsi/Riclassifiche finanziamenti bancari e prestiti 72.025 (12.731) 84.756
Nuovi finanziamenti per leasing (24.040) (3.420) (20.620)
Rimborsi/Riclassifiche finanziamenti per leasing 10.418 2.639 7.779
Variazione fair value derivati (2.709) (2.709)
Altre variazioni (1.105) (1.105)
Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 (248.537) 60.204 (308.741)

10. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Nei prospetti seguenti si riporta il dettaglio dei rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate. Le società indicate sono state identificate quali parti correlate perché collegate direttamente o indirettamente agli azionisti di riferimento del Gruppo Aquafil. Le transazioni con parti correlate sono state concluse a condizioni in linea con il mercato.

La seguente tabella riepiloga i rapporti creditori e debitori del Gruppo verso parti correlate:

Controllanti Controllate Collegate Correlate Totale Totale voce Incidenza sulla
(in migliaia di Euro) di bilancio voce di bilancio
Attività finanziarie
non correnti
31 dicembre 2023 1.023 79 1.102 1.558 70,7%
31 dicembre 2022 234 6 1.018 79 1.336 1.849 72,3%
Crediti commerciali
31 dicembre 2023 275 77 351 26.206 1,3%
31 dicembre 2022 305 71 376 28.553 1,3%
Altre attività correnti
31 dicembre 2023 5.854 5.854 14.644 40,0%
31 dicembre 2022 247 247 15.862 1,6%
Passività finanziarie
non correnti
31 dicembre 2023 (3.217) (3.217) (308.741) 1,0%
31 dicembre 2022 (831) (4.431) (5.262) (285.385) 1,8%
Passività finanziarie correnti
31 dicembre 2023 (1.872) (1.872) (103.161) 1,8%
31 dicembre 2022 (537) (2.420) (2.957) (83.146) 3,6%
Debiti commerciali
31 dicembre 2023 (184) (367) (551) (116.006) 0,5%
31 dicembre 2022 (270) (270) (126.840) 0,2%
Altre passività correnti
31 dicembre 2023 (20.846) 0,0%
31 dicembre 2022 (230) (230) (25.163) 0,9%

Le "Attività finanziarie non correnti" verso collegate ammontano a Euro 1.023 mila e afferiscono alla valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo nelle società collegate Nofir AS e Poly-Service S.a.s. oltre alla partecipazione detenuta da Aquafil Cile S.p.A. nella joint venture Acca S.p.A..

I "Crediti commerciali" verso controllanti ammontano a Euro 275 mila e afferiscono al credito commerciale vantato dalla Capogruppo Aquafil S.p.A. nei confronti della controllante Aquafin Holding S.p.A..

Le "Altre attività non correnti" ammontano a Euro 5.854 mila e afferiscono al credito vantato nei confronti della Capogruppo Aquafil S.p.A. nei confronti di Aquafin Holding S.p.A. per la cessione delle imposte nell'ambito del contratto di consolidato fiscale.

Le "Passività finanziarie non correnti" ammontano a Euro 3.217 mila e afferiscono ai debiti finanziari a lungo termine per il contratto di locazione del plant di Rovereto verso la società Aquaspace S.p.A. da parte della Capogruppo Aquafil S.p.A. per Euro 1.224 mila e della controllata Tessilquattro S.p.A. per Euro 1.993 mila.

Le "Passività finanziarie correnti" ammontano a Euro 1.872 mila e afferiscono alla quota a breve relativa al debito per il contratto di locazione del plant di Rovereto di Aquafil S.p.A. per Euro 273 mila e di Tessilquattro S.p.A. per Euro 474 mila verso la società Aquaspace S.p.A., per Euro 467 mila alla quota a breve relativa al debito per il contratto di locazione del plant sloveno di AquafilSLO d.o.o. verso la società Aquasava d.o.o. e per Euro 751 mila alla quota a breve relativa al debito per il contratto di locazione del plant statunitense di Aquafil USA Inc. verso la società Aquafin USA Inc.

I "Debiti commerciali" ammontano a Euro 551 mila e afferiscono prevalentemente per Euro 184 mila a debiti commerciali della Capogruppo Aquafil S.p.A. verso Aquafin Holding S.p.A. e per Euro 367 mila ai debiti commerciali verso Aquaspace S.p.A..

La seguente tabella riepiloga i rapporti economici del Gruppo con parti correlate:

Controllanti Collegate Correlate Totale Valore Incidenza sulla
(in migliaia di Euro) di bilancio voce di bilancio
Ricavi
Esercizio 2023 231 52 283 571.806
Esercizio 2022 250 185 435 684.074 0,1%
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Esercizio 2023 (2) (522) (524) (126.907) 0,4%
Esercizio 2022 (465) (465) (168.472) 0,3%
Altri costi e oneri operativi
Esercizio 2023 (70) (70) (3.644) 1,9%
Esercizio 2022 (70) (70) (4.038) 1,7%
Proventi/(Oneri) finanziari da partecipazioni
Esercizio 2023 90 90 90 99,8%
Esercizio 2022 183 183 23 801,4%
Oneri finanziari
Esercizio 2023 (23) (124) (146) (19.041) 0,8%
Esercizio 2022 (32) (108) (140) (8.368) 1,7%

I "Ricavi verso controllanti" ammontano a Euro 231 mila e sono relativi alle consulenze effettuate dalla Capogruppo Aquafil S.p.A. nei confronti della controllante Aquafin Holding S.p.A. per consulenze amministrative. I ricavi verso parti correlate ammontano a Euro 52 mila e sono prevalentemente relativi ai ricavi conseguiti dalla Capogruppo nei confronti di Aquaspace S.p.A. per consulenze amministrative da Tessilquattro S.p.A..

I "Costi per servizi e godimento beni di terzi" sono prevalentemente dovuti ai costi sostenuti dalla società Tessilquattro S.p.A. verso la società Aquaspace S.p.A. per servizi di smaltimento rifiuti.

Gli "altri oneri operativi" ammontano a Euro 70 migliaia e afferiscono a costi relativi al pagamento di imposte e tasse relative al riaddebito di costi per tributi locali sulle proprietà immobiliari da parte di Aquaspace S.p.A. ad Aquafil S.p.A. e a Tessilquattro S.p.A..

I "Proventi finanziari da partecipazioni" ammontano a Euro 90 mila e afferiscono ai dividendi incassati da Nofir A.S. nel corso dell'esercizio 2023.

Gli "Oneri finanziari" verso controllanti ammontano a Euro 23 mila e afferiscono agli oneri relativi al contratto di leasing in essere tra la Capogruppo e Aquafin Holding S.p.A. relativamente a un immobile in locazione, mentre gli oneri finanziari verso parti correlate afferiscono prevalentemente agli oneri relativi per contratti di leasing tra Aquaspace S.p.A. e Tessilquattro S.p.A. (Euro 44 mila), Aquaspace S.p.A. e Aquafil (Euro 29 mila) e tra Aquafin USA Inc. e Aquafil USA Inc. (Euro 42 mila).

La seguente tabella riepiloga i flussi finanziari effettuati con parti correlate del Gruppo e la loro incidenza sul flusso complessivo indicato nel rendiconto finanziario.

(in migliaia di Euro) Totale voce del
rendiconto finanziario
di cui parti correlate Incidenza sulla
voce di bilancio
Risultato dell'esercizio (25.849) (367) 1%
Oneri finanziari 19.041 146 1%
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali (10.834) 281 (3%)
Decremento/(Incremento) di crediti commerciali 3.242 25 1%
Variazione di attività e passività (7.754) (5.837) 75%
Variazioni nette di attività e passività finanziarie correnti
e non correnti (compresi IFRS 16)
(4.818) (2.890) 60%
Distribuzione dividendi (11.992) (7.169) 60%

11. ALTRE INFORMAZIONI

11.1 Impegni e rischi

Altri impegni

Al 31 dicembre 2023 la Capogruppo Aquafil S.p.A. ha prestato fidejussioni a favore di istituti di credito nell'interesse di società controllate, società sottoposte al controllo della controllante e terzi per complessivi Euro 25,1 milioni.

Passività potenziali

Si elencano di seguito le posizioni fiscali e i contenziosi definiti e aperti alla data di chiusura del bilancio, relativi alla Capogruppo Aquafil S.p.A.. Non si è a conoscenza dell'esistenza di ulteriori contenziosi o procedimenti suscettibili di avere rilevanti ripercussioni sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

1) Verifica fiscale Aqualeuna GmbH

Periodi 2013-2015 e 2016-2017

La società Aqualeuna GmbH, interessata da una verifica fiscale da parte del Bundeszentralamt fur Steuern competente territorialmente per Leuna (Germania) in relazione a transazioni infragruppo, ha ricevuto in data 15 luglio 2021 notifica dall'ufficio verificatore tedesco Finanzamt di Halle di chiusura delle verifiche fiscali relative ai periodi d'imposta 2013-2017. Le rettifiche in aumento dell'imponibile di Aqualeuna sono state:

  • (a) per il periodo 2013-2015, non oggetto di cooperazione internazionale con l'amministrazione italiana, per Euro 735 migliaia, compensate con pari utilizzo delle perdite pregresse della società;
  • (b) per il periodo 2016, oggetto di join audit tra le due amministrazioni, rettifica in aumento in Aqualeuna di Euro 1,4 milioni con corrispondente pari aggiustamento a beneficio di Aquafil in Italia, per il quale nel corso del primo semestre 2022 è stato ufficializzato dalla Direzione Provinciale di Trento l'aggiustamento corrispondente; in data 26 luglio 2022, l'Ufficio ha infatti provveduto a riconoscere l'importo di Euro 410 migliaia a chiusura della pratica di rimborso e senza quindi nessun impatto economico;
  • (c) per il periodo 2017, non oggetto di join audit tra le due amministrazioni, rettifica in aumento in Aqualeuna di Euro 3,7 milioni e presentazione di istanza di riconoscimento in diminuzione del reddito imponibile IRES e IRAP depositata da Aquafil in data 21 gennaio 2022. In considerazione dell'utilizzo delle perdite pregresse di Aqualeuna, le maggiori imposte a carico della società per i periodi 2013-2017 sono state pari ad Euro 207 mila. Aquafil, in data 21 gennaio 2022, ha trasmesso all'Ufficio Risoluzione e prevenzione controversie internazionali della Direzione Centrale Grandi Contribuenti di Roma dell'Agenzia delle Entrate apposita Istanza ai sensi dell'art. 31-quater, comma 1, lettera c) del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 per il riconoscimento unilaterale ai fini IRES ed IRAP della rettifica in diminuzione del reddito a fronte della rettifica in aumento pari ad Euro 3.733 migliaia effettuata in Germania per tale periodo d'imposta e, in subordine; l'attivazione delle procedure previste dalla Convenzione Arbitrale n. 90/436/CEE del 23 luglio 1990, relativa all'eliminazione delle doppie imposizioni in caso di rettifica degli utili di imprese associate. In data 22 dicembre 2022, il predetto Ufficio Risoluzione e prevenzione controversie internazionali ha comunicato alla Società che la procedura amichevole ex art. 6 della Convenzione Arbitrale n. 90/436/CEE ha portato al raggiungimento di un accordo tra le Autorità competenti italiana e tedesca sulla base del quale è stato concordato di confermare le rettifiche operate dall'amministrazione fiscale tedesca nell'importo di Euro 3.733 migliaia e di riconoscere ad Aquafil il medesimo importo quale aggiustamento corrispondente dell'amministrazione finanziaria italiana.

L'autorità competente tedesca ha provveduto ad inviare analoga comunicazione ad Aqualeuna.

Entrambe le società hanno provveduto ad inviare alle rispettive Autorità competenti accettazione dell'accordo in relazione all'annualità 2017.

In analogia con quanto avvenuto per il 2016, in data 15 febbraio 2023 la Società ha presentato, ai sensi dell'art. 3, comma 1, della legge n. 99 del 22/03/1993, istanza di rimborso ai fini IRES e IRAP alla Direzione Provinciale di Trento per l'importo di Euro 997 migliaia (Euro 896 migliaia per IRES, Euro 101 migliaia per IRAP) e rimane ad oggi in attesa dell'esecuzione. Periodo 2018-2019

In relazione ai periodi di imposta 2018 e 2019, non oggetto delle verifiche già indicate e durante i quali Aqualeuna ha prodotto ulteriori perdite fiscali, l'amministrazione fiscale tedesca ha avviato nel settembre 2021 una nuova verifica fiscale con richiesta all'amministrazione italiana di avvio di un processo di join audit simile a quello condotto per il periodo 2016.

In data 31 maggio 2023 Aqualeuna ha ricevuto notifica dall'Amministrazione Finanziaria tedesca (Finanzamt Merseburg), tramite apposita Relazione del 15 maggio 2023, della chiusura della verifica (iniziata il 05/10/2021 e terminata il 02/05/2023) relativa ai periodi d'imposta 2018 e 2019.

Tale verifica (non oggetto di attività di cooperazione internazionale tra le due Amministrazioni Finanziarie) ha individuato i seguenti rilievi comportanti una rettifica in aumento del reddito in capo ad Aqualeuna: i) relativamente al periodo d'imposta 2018 per Euro 2.363 migliaia e ii) relativamente al 2019 per Euro 4.429 migliaia. Per tali periodi di imposta le riprese complessive comportano quindi ai fini fiscali tedeschi in capo ad Aqualeuna il riassorbimento delle perdite fiscali e l'evidenziazione di imponibili positivi per l'eccedenza pari ad Euro 282 migliaia per il 2018 ed Euro 81 migliaia per il 2019.

Per i predetti periodi d'imposta Aqualeuna ha presentato in data 26 giugno 2023 ricorso presso le autorità fiscali (Finanzamt Merseburg) contro gli accertamenti fiscali chiedendone la sospensione al fine di consentire di attivare e concludere le procedure amichevoli con le Autorità competenti italiane.

Analogamente a quanto fatto per il periodo d'imposta 2017 e con riferimento alle predette annualità, in data 4 ottobre 2023 Aquafil ha attivato contestualmente (cioè lato sia italiano che tedesco) apposita procedura amichevole ai sensi dell'art. 3 del DL italiano n. 49 del 10 giugno 2020 e dell'art. 4 e ss. della Legge tedesca sulla risoluzione delle controversie in materia di accordi sulla doppia imposizione nell'Unione Europea del 10 dicembre 2019, provvedimenti entrambi di attuazione della Direttiva (UE) 2017/1852 del Consiglio del 10 ottobre 2017 sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell'Unione Europea.

È quindi ragionevolmente certo che ad esito della predetta procedura le autorità competenti dei due Stati prenderanno ai sensi della Direttiva 2017/1852 una decisione di comune accordo (con obbligazione di risultato) volta ad eliminare la doppia imposizione che dovesse manifestarsi a livello di Gruppo. La ripresa in aumento del reddito imponibile subita in Germania da Aqualeuna (come definitivamente concordata tra le due Amministrazioni) potrà così essere neutralizzata (ex lettera a) dell'art. 31-quater del DPR 600/1973) da un aggiustamento corrispondente di segno opposto per tali periodi d'imposta concesso ad Aquafil da parte dell'Agenzia delle Entrate.

La Capogruppo Aquafil ha quindi rilevato nell'esercizio un effetto fiscale positivo che neutralizza l'onere fiscale già rilevato nella controllata Aqualeuna.

Tutto ciò considerando, si ritiene che non vi siano in capo ad Aquafil S.p.A. ed al Gruppo Aquafil ulteriori passività potenziali da essere coperte da uno stanziamento a fondo rischi.

2) Interpello deduzione ACE

In data 2 novembre 2023 la Direzione Centrale Grandi Contribuenti ha risposto all'istanza di interpello ACE presentata dalla Società in data 4 luglio 2023 con riferimento al periodo di imposta 2022, esprimendo parere favorevole in merito alla richiesta di disapplicazione della disciplina antielusiva di cui all'art. 10, comma 2 e 3, lettere a) e c) del nuovo decreto ACE.

L'istanza è stata presentata in continuità con i periodi di imposta precedenti (2019, 2020 e 2021), in relazione ai quali la Direzione Centrale si è espressa con parere favorevole.

3) Sospensione rimborso IVA – periodo di imposta 2019

In data 22 giugno 2020 la Società ha richiesto a rimborso, attraverso la Dichiarazione IVA 2020 (annualità 2019), il credito IVA per un importo pari a Euro 488 migliaia con causale "Minore eccedenza di credito non trasferibile alla liquidazione IVA di Gruppo, artt. 30 e 73 del DPR 633/1972". L'Ufficio, dopo l'attività istruttoria e di verifica documentale in data 17 giugno 2022 ha notificato alla Società il riconoscimento del credito IVA annuale 2019 richiesto a rimborso per complessivi Euro 488 migliaia, provvedendo, sempre nello stesso mese di giugno, alla liquidazione dell'intero importo comprensivo degli interessi di legge.

4) Invito 5-ter D.Lgs. n. 218/1997 – IVA anno 2017

In data 20/11/2023 la Direzione Provinciale di Trento ha notificato ad Aquafil S.p.A. un invito a comparire ai sensi dell'art. 5-ter del D.Lgs. n. 218/1997 per l'instaurazione del contradditorio in merito alla rettifica della Dichiarazione IVA 2018 (annualità 2017) con riferimento all'IVA detratta per Euro 790 migliaia.

Con riferimento all'IVA oggetto di contestazione, come precedentemente riportato, nel mese di giugno 2020 la Società aveva richiesto a rimborso una parte di tale credito, pari a Euro 488 migliaia, in relazione al quale l'Ufficio, dopo aver esaminato la documentazione fornita dalla Società durante l'iter di erogazione del rimborso, aveva dapprima sospeso l'esecuzione del rimborso (Provvedimento del 6/11/2020) e, successivamente, disposto il riconoscimento del rimborso con liquidazione dell'intero importo (Provvedimento del 17/06/2022).

Sulla base di tale atto, con cui l'Ufficio contesta la soggettività passiva IVA di Space3 S.p.A. (società che ha incorporato Aquafil nel corso del periodo di imposta 2017 nell'ambito dell'operazione di quotazione), viene richiesto il pagamento di una somma pari a complessivi Euro 658 migliaia, di cui: IVA: Euro 301 migliaia (importo che non considera l'IVA rimborsata), sanzioni: Euro 296 migliaia (corrispondente ad 1/3 del cumulo giuridico) e interessi per Euro 60 migliaia (calcolati fino al 30/11/2023).

In data 6 dicembre 2023 la Società ha dunque avviato il contradditorio con l'Ufficio, nel corso del quale è emerso che l'atto notificato non chiede (erroneamente) il recupero del credito IVA rimborsato nel 2022 per Euro 488 migliaia.

Ad oggi il contradditorio con la D.P. di Trento è tuttora in corso. Qualora non venissero accolte le osservazioni e le contestazioni formulate dalla Società, la D.P. di Trento provvederà verosimilmente all'emissione di un avviso di accertamento, comprensivo del credito IVA rimborsato, che verrà in tal caso impugnato dalla Società.

Allo stato attuale, pertanto, si ritiene prematura qualsiasi quantificazione di passività potenziale.

5) Avvio verifica per imposte dirette su annualità 2016, 2017, 2018 e 2019

In data 11 maggio 2022 l'Ufficio di Trento ha notificato alla Società quattro inviti relativi all'avvio di un'attività di verifica sui periodi di imposta 2016, 2017, 2018 e 2019, con riferimento ai prezzi di trasferimento praticati da Aquafil nei confronti delle consociate

estere per i servizi ICT, nonché per i tassi di interesse applicati sui contratti di finanziamento, in pieni continuità con la verifica relativa all'annualità 2015 definita con atto di adesione sottoscritto in data 5 maggio 2022.

Al termine della fase di contraddittorio con l'Ufficio, in data 22 novembre 2022, pur ribadendo la legittimità della propria condotta, e unicamente al fine di evitare un lungo e defatigante contenzioso, la Società ha definito in adesione l'avviso di accertamento IRES, previa presentazione dell'Istanza IPEC da parte della consolidante Aquafin Holding, versando l'importo di Euro 16 migliaia (IRAP ed interessi).

Le riprese totali IRES e IRAP ammontano ad un importo definito in adesione a Euro 1.016 migliaia con conseguente maggiore IRES per Euro 279 migliaia, maggiore IRAP per Euro 13 migliaia e interessi pari ad Euro 3 migliaia.

Con riferimento al periodo di imposta 2017, in data 19 aprile 2023 l'Ufficio di Trento ha notificato alla Società un invito a comparire emesso ai fini IRES e IRAP ai sensi dell'art. 5-ter del D.Lgs. n. 218/1997 per l'instaurazione del contradditorio, contenente una ripresa a tassazione di complessivi Euro 853 migliaia.

In data 15 maggio 2023 è stato avviato il contradditorio, nell'ambito del quale sono stati evidenziati gli aspetti non condivisibili, in relazione ai quali l'Ufficio si è riservato di effettuare le opportune valutazioni.

In data 4 settembre 2023, pur ribadendo la legittimità della propria condotta, e unicamente al fine di evitare un lungo e defatigante contenzioso, la Società ha definito in adesione l'avviso di accertamento IRES e IRAP nei seguenti termini, coerentemente con il comportamento adottato per l'annualità 2016. La definizione dell'atto di adesione, che non ha comportato alcun versamento all'erario per effetto dello scomputo dalle perdite del periodo, ammonta a Euro 187 migliaia.

Relativamente al periodo di imposta 2021, successivamente estesa alle annualità 2018, 2019 e 2020, l'attività di verifica è stata demandata alla Guardia di Finanza di Trento nell'ambito della verifica generale avviata in data 7 settembre 2023 che si è conclusa con la notifica, in data 11 dicembre 2023, di un processo verbale di constatazione ("PVC") che evidenzia rilievi per Euro 2.877 migliaia, di seguito riportati:

  • i. rilievo Transfer Pricing per presunti mancati riaddebiti di costi ICT alle controllate estere per complessivi Euro 2.189 migliaia;
  • ii. rilievo Transfer Pricing, per omessa fatturazione di interessi attivi nei confronti delle controllate estere per complessivi Euro 667 migliaia;
  • iii. costi e deduzioni indebitamente dedotte per complessivi Euro 21 migliaia.

Dall'analisi del PVC è emerso che i rilievi formulati dai verificatori contengono numerosi aspetti, non condivisibili, che erano già stati accettati dalla D.P. di Trento nell'ambito dei procedimenti di adesione delle verifiche relative alle annualità 2015, 2016 e 2017. È presumibile che, in coerenza con i criteri già utilizzati dalla D.P. di Trento sulle medesime riprese contestate nei precedenti periodi di imposta, ad esito di una procedura di accertamento con adesione che potrà essere attività dalla Società ai sensi dell'art. 6, comma 2, D.Lgs. 218/1997 dopo la notifica dell'avviso di accertamento, i rilievi potranno essere rideterminati in complessivi Euro 1.769 migliaia, e dunque con un potenziale onere IRES e IRAP per la Società stimato in Euro 485 migliaia che la società ha prudentemente stanziato nei fondi rischi.

Si evidenzia che nel PVC non sono state applicate le sanzioni sui rilievi TP, in quanto la documentazione è stata ritenuta idonea.

11.2 Compensi all'alta direzione

Si riporta di seguito la remunerazione e i benefici a favore dei membri del Consiglio di Amministrazione e alti dirigenti strategici nonché i compensi spettanti ai componenti del Collegio Sindacale.

Compensi in migliaia di euro riferiti ai componenti del CdA e al Collegio Sindacale 2023
(importi in migliaia di Euro)
Benefici a breve termine 2.933
Altri benefici a lungo termine 38
Totale 2.971

Compensi in migliaia di euro riferiti ai dirigenti con responsabilità strategiche 2023 (importi in migliaia di Euro) Benefici a breve termine 2.266 Altri benefici a lungo termine 115 Totale 2.381

11.3 Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2023

    1. In data 12 gennaio 2024 Aquafil S.p.A. ha stipulato un nuovo finanziamento chirografario di ammontare pari a Euro 10 milioni con Banca Popolare di Sondrio assistito da garanzia SACE "SupportItalia".
    1. Sono stati estinti in via anticipata i seguenti finanziamenti con mezzi propri utilizzando la liquidità in eccesso della Società:
    2. (i) in data 30 gennaio 2024 finanziamento in pool stipulato con BCC Verona e Vicenza e Gruppo ICCREA di debito residuo pari a Euro 2.626 migliaia;
    3. (ii) in data 31 gennaio 2024 finanziamento stipulato con Intesa Sanpaolo di debito residuo pari a Euro 2.571 migliaia;
    4. (iii) in data 8 febbraio 2024 finanziamento stipulato con BCC Verona e Vicenza di debito residuo pari a Euro 1.000 migliaia.
    1. In data 10 gennaio 2024 l'Assemblea straordinaria di Poly-Service S.a.s. ha deliberato un aumento di capitale sociale per un importo di duecento mila euro, mediante creazione di n. 200.000 nuove azioni del valore nominare di Euro 1 ciascuna. Le azioni sono state interamente sottoscritte:
    2. (i) dalla società Politecnici fino a 110.000 azioni ovvero con il versamento della somma di Euro 110 migliaia in data 10 gennaio 2024;
    3. (ii) dalla Società Aquafil S.p.A. fino a 90.000 azioni, ovvero con il versamento della somma di Euro 90 migliaia, in data 18 gennaio 2024.
    1. In data 30 gennaio 2024 è stato sottoscritto un Term Sheet non vincolante tra Aquafil S.p.A., la società Kape GmbH, Hafenstraße 47-51, 4020 Linz (Austria) e il fondo d'investimento eQventure GmbH, Karmeliterplatz 4, 8010 Graz, finalizzato allo sviluppo di una collaborazione congiunta per la messa a punto di una nuova tecnologia di miscelazione ed estrusione di polimeri di poliammide 6 da utilizzarsi nelle applicazioni finali degli skatebord ma anche, potenzialmente, di altri oggetti sottoposti a elevate sollecitazioni. L'intervento prevede la partecipazione a un aumento di capitale da sottoscriversi congiuntamente da Aquafil ed eQventure nel corso dell'esercizio 2024 per un importo massimo a carico di Aquafil di Euro 500 migliaia.

11.4 Informativa ex art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n. 124

In merito a quanto richiesto dall'art. 1, comma 125 della legge 124/17, si evidenzia che la Società ha rilevato per competenza nell'esercizio 2023:

  • i) Euro 2.575 migliaia al credito imposta per investimenti industria 4.0 in ragione degli investimenti effettuati a partire dall'anno 2020 ammessi all'agevolazione fiscale prevista dall'art. 1 della Legge 232 del 11 dicembre 2016 e successive l'importo è stato iscritto nei "Altri crediti correnti e non correnti" e la quota iscritta a conto economico di competenza dell'esercizio ammonta a Euro 321 migliaia relativamente alla controllata Tessilquattro S.p.A.;
  • ii) Euro 2.518 migliaia per il contributo credito d'imposta energia e gas concesso nel corso dell'anno per le imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale che hanno soddisfatto requisiti previsti dalla normativa (DL n. 4 del 27/01/2022 e seguenti, Legge n. 197, DL n. 34 del 2023) da Aquafil S.p.A. e Tessilquattro S.p.A.;
  • iii) Euro 411 migliaia relativi a contributi sulla formazione rispettivamente in Aquafil S.p.A.;
  • iv) Euro 193 migliaia per il credito d'imposta relativo all'acquisto di beni strumentali in Aquafil S.p.A. e Tessilquattro S.p.A. e per il contributo riconosciuto dalla UE per il progetto "Cisuflo" (quota di risconto di competenza dell'esercizio) in Aquafil S.p.A.;
  • v) Euro 224 migliaia relativa al contributo riconosciuto dalla UE per il progetto di ricerca "Effective" (quota di risconto di competenza dell'esercizio) in Aquafil S.p.A.;
  • vi) Euro 92 migliaia al credito di imposta maturato sulle spese di ricerca e sviluppo sostenute nel 2023 e determinato ai sensi dell'art. 1, comma 35 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 e successive modifiche in Aquafil S.p.A.;
  • vii) Euro 84 migliaia relativi alla cessione alla rete di distribuzione esterna dell'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici in Aquafil S.p.A.;
  • viii) Euro 114 migliaia relativi alla cessione di crediti di imposta superbonus da parte di Aquafil S.p.A..

Allegato 1 - Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla stessa Società di revisione in carica e da società appartenenti alla sua rete.

Società che ha
erogato il servizio
Destinatario del Servizio Tipologia di Servizi Corrispettivi di
competenza esercizio
2023
PwC S.p.A. Aquafil S.p.A. Revisione Contabile bilancio esercizio 147.370
Revisione Contabile bilancio consolidato 46.402
Revisione contabile bilancio ESEF 10.000
PwC S.p.A. Società controllate Italia Revisione Contabile bilancio esercizio e Group Reporting Package 28.909
PwC (1) Società controllate estero Revisione Contabile bilancio esercizio e Group Reporting Package 113.600
PwC S.p.A. Aquafil S.p.A. Revisione Contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale 2023 33.946
PwC S.p.A. Società controllate Italia Revisione Contabile limitata Group Reporting Package semestrali 2023 12.400
PwC (1) Società controllate estero Revisione Contabile limitata Group Reporting Package semestrali 2023 58.312
Totale servizi di Revisione contabile prestati nel 2023 al Gruppo Aquafil da parte della Società di Revisione Worldwide 450.939
PwC S.p.A. Aquafil S.p.A. Revisione limitata dalla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanzario 2023 79.000
PwC S.p.A. Aquafil S.p.A. Revisione contabile del prospetto dei costi 2022 di R&S ai fini del credito d'imposta
Legge 145/18
4.800
PwC (1) Società controllate estero Altre prestazioni di assistenza consentiti 6.325
Totale altri servizi di Revisione contabile prestati nel 2023 al Gruppo Aquafil da parte della Società di Revisione 90.125

(1) Altre società appartenenti al medesimo network di PwC S.p.A..

Arco, 14 marzo 2024

La Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Dirigente Preposto Prof.ssa Chiara Mio Dott. Roberto Carlo Luigi Bobbio

Attestazione del Dirigente Preposto e degli Organi Delegati

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E DEGLI ORGANI DELEGATI (art. 154-bis,
comma 5) AL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO AQUAFIL CHIUSO AL 31/12/2023
AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO
1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
1. I sottoscritti Giulio Bonazzi, in qualità di CEO e Roberto Carlo Luigi Bobbio, in qualità di Dirigente Preposto
alla redazione dei documenti contabili societari di Aquafil S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto
previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
· l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso
dell'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2023.
2. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
3. Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato chiuso al 31 Dicembre 2023:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali (I.F.R.S.) applicabili riconosciuti nella Comunità
Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19
luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) a quanto consta è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel
consolidamento.
Arco, 14 marzo 2024
II CEO
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
conitabili societari
Dott/Giuflo Bonazzi
Dott. Roberto Carlo Luigi Bobbio
ynthetic libres and polymers Aquafil S.p.A.
Via Linfano 9 - Arco (TN) - Italy
P.I.: 09652170961

Relazione del Collegio Sindacale

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Società che ha erogato là
447/650
Desenseano del Servizio Tipologia di Servizi Campenivi di
сещее полск
esereido 2005
PaC SpA Agada SpA Revisions Contabile bilantio esembe 147,570
Revisione Contabile buscho consolidato 46.023
Revisione contabile bilancio ESEP 10.000
PeC SpA Società controllate Italia Revisione Contabile bilanzio esercizio a Group Reporting Pachage 28,909
P=C (1) sociati controllate estero Revisione Contabile bilancio esercizio e Group Raporting Package 113.600
PaC SpA Aquali SpA Raviniona Contable limitata rol bilancio consolidato sense strale 2023 33.946
PaC Sal Societa controllate Italia Reviouse Contabile Smitsta Group Reporting Pachage sectetali 2023 12.400
PaC (1) Revisione Coatabile Laututa Group Reportion Picieure semestrali 2023
Società controllate estano
58312
Totale servizi di Revisione considere pressazi nel 2023 al Gruppo Aquali da parte di Revisiona Worksvide 450,939
Revisione hautata dalla Dichannione Consolidata di Carattare Non 79,000
POC SOA Aqualit SpA Pintelliano 2023
PEC SpA Agazial SpA Revisione contabile dal prospetto dai costi 2022 di E&G si fini del credito
d'imooth Lerne 145/18
4.500
PeC (1) Società controllate estaro Altre prestances di assistenza consentiti 6325
Totale altri servizi di Revisione contabile pressuni nal 2021 al Gruppo Aquafil da parte della Società di Revisione 90.125

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Bilancio 2023 101

Relazione della Società di Revisione al Bilancio Consolidato

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) n° 537/2014

Aquafil SpA

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) n° 537/2014

Agli azionisti di Aquafil SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo Aquafil (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative, che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Aquafil SpA (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione

contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli aspetti chiave

Riconoscimento dei ricavi

Paragrafo 2.4 "Principi contabili e criteri di valutazione" voce "Ricavi e costi"

I ricavi del gruppo Aquafil al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 571.806 migliaia, principalmente attribuibili alla vendita dei prodotti finiti. Tali ricavi vengono inscritti in bilancio al momento del trasferimento al cliente del controllo dei beni prodotti e solo se sono stati soddisfatti tutti i criteri previsti dall'IFRS 15 ("Revenue from contracts with customers"). Nell'ambito delle nostre procedure di revisione sul bilancio consolidato, il corretto riconoscimento dei ricavi è stato considerato un'area significativa in quanto costituisce la voce più significativa del conto economico e pertanto l'eventuale errato riconoscimento degli stessi genererebbe una distorsione rilevante del risultato dell'esercizio.

L'approccio di revisione ha previsto, in via preliminare, la comprensione e la valutazione del sistema di controllo interno e delle procedure definite dalla Capogruppo per la rilevazione dei ricavi di vendita. L'approccio di revisione ha quindi previsto l'effettuazione di test di conformità sui controlli chiave, dove presenti, posti in essere dalle società del Gruppo nell'ambito delle sopramenzionate procedure, al fine di verificarne l'efficacia operativa nell'ambito del processo di rilevazione dei ricavi, con particolare riferimento all'esistenza degli stessi ed alla loro contabilizzazione nel corretto periodo di competenza.

Tenuto conto dell'attività di comprensione, valutazione e validazione dei controlli interni sopra menzionati, sono stati pianificati e svolti test di validità sulla voce di bilancio in oggetto. In particolare, sono state verificate da parte del revisore della società consolidata, per un campione di transazioni ritenuto rappresentativo nel contesto del Gruppo, l'esistenza e l'accuratezza dei ricavi contabilizzati in bilancio, attraverso l'esame delle informazioni presenti nella documentazione disponibile come elemento probativo di supporto.

Si è preceduto inoltre a verificare la quadratura dei saldi intercompany e la loro corretta elisione nel bilancio consolidato.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Aquafil SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

• abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Aquafil SpA ci ha conferito in data 30 gennaio 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2025.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli amministratori di Aquafil SpA sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Alcune informazioni contenute nelle note illustrative al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici, potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs n° 39/10 e dell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs n° 58/98

Gli amministratori di Aquafil SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs n° 58/98, con il bilancio consolidato del gruppo Aquafil al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Aquafil al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs n° 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento Consob di attuazione del DLgs 30 dicembre 2016, n° 254

Gli amministratori di Aquafil SpA sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del DLgs 30 dicembre 2016, n° 254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del DLgs 30 dicembre 2016, n° 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Trento, 25 marzo 2024

PricewaterhouseCoopers SpA

Alberto Michelotti (Revisore legale)

Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2023

Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2023

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

(in Euro) Note Al 31 dicembre 2023 Al 31 dicembre 2022
Attività immateriali 7.1 10.277.233 12.705.447
Attività materiali 7.2 36.084.641 37.623.832
Attività finanziarie 7.3 369.411.676 348.114.481
di cui parti correlate 35.437.348 40.084.048
Altre attività 7.4 0 303.660
Attività per imposte anticipate 7.5 6.720.549 2.172.164
Totale attività non correnti 422.494.099 400.919.583
Rimanenze 7.6 56.851.144 65.403.742
Crediti commerciali 7.7 79.395.216 115.824.894
di cui parti correlate 76.631.964 115.597.486
Attività finanziarie 7.3 1.973.527 5.012.834
di cui parti correlate 0 950.000
Crediti per imposte 7.8 0 2.470
Altre attività 7.9 9.463.274 7.361.179
di cui parti correlate 5.854.212 247.224
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.10 72.745.574 52.712.510
Beni destinati alla vendita 7.11 702.543 1.755.493
Totale attività correnti 221.131.277 248.073.121
Totale attività 643.625.377 648.992.704
Capitale sociale 7.12 49.722.417 49.722.417
Riserve 7.12 58.350.631 55.026.253
Risultato dell'esercizio 7.12 (5.641.004) 15.930.426
Totale patrimonio netto 102.432.044 120.679.096
Benefici ai dipendenti 7.13 1.579.902 1.804.990
Passività finanziarie 7.14 297.788.034 281.537.972
di cui parti correlate 15.250.937 10.626.608
Fondi per rischi e oneri 7.15 1.315.278 1.082.731
Passività per imposte differite 7.5 12.842 13.013
Altre passività 7.16 3.347.475 6.032.549
Totale passività non correnti 304.043.531 290.471.256
Passività finanziarie 7.14 93.865.349 75.125.790
di cui parti correlate 284.746 814.339
Debiti per imposte correnti 7.18 0 73.016
Debiti commerciali 7.17 128.274.663 146.839.867
di cui parti correlate 62.229.529 70.824.101
Altre passività 7.16 15.009.790 15.803.680
di cui parti correlate 3.946.063 2.829.855
Totale passività correnti 237.149.802 237.842.353
Totale patrimonio netto e passività 643.625.377 648.992.704

CONTO ECONOMICO

(in Euro) Note Al 31 dicembre 2023 di cui non ricorrenti Al 31 dicembre 2022 di cui non ricorrenti
Ricavi 8.1 518.444.406 694.343.333
di cui parti correlate 219.964.774 332.084.678
Altri ricavi e proventi 8.2 2.551.344 407 7.099.124 39.298
di cui parti correlate 0 0
Totale ricavi e altri ricavi e proventi 520.995.750 407 701.442.456 39.298
Costo di acquisto materie prime e variazioni
delle rimanenze
8.3 (440.724.131) (134.171) (554.993.034) 0
di cui parti correlate (342.415.320) (370.480.079)
Costi per servizi e godimento beni di terzi 8.4 (46.182.810) (771.976) (75.189.985) (527.595)
di cui parti correlate (1.137.654) (2.401.474)
Costo del personale 8.5 (36.882.565) (1.135.224) (37.732.601) (178.933)
di cui parti correlate 94.772 153.108
Altri costi e oneri operativi 8.6 (695.354) (100.600) (883.657) (254.674)
di cui parti correlate (26.000) (26.000)
Ammortamenti e svalutazioni 8.7 (10.466.187) (10.710.713)
(Accantonamenti e svalutazioni)/Rilasci 8.8 772.560 (359.777)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 8.9 1.564.817 1.412.246
Risultato operativo (11.617.921) (2.141.564) 22.984.936 (921.905)
Proventi/(Oneri) finanziari da partecipazioni 8.10 16.486.504 183.028
di cui parti correlate 16.486.346 182.659
Proventi finanziari 8.11 2.188.118 5.219.302
di cui parti correlate 1.743.879 632.636
Oneri finanziari 8.12 (19.051.896) (9.312.339)
di cui parti correlate (1.859.346) (2.008.626)
Utili/(Perdite) su cambi 8.13 (347.187) 480.933
Risultato prima delle imposte (12.342.381) (2.141.564) 19.555.859 (921.905)
Imposte sul reddito 8.14 6.701.377 0 (3.625.433)
Risultato di periodo (5.641.004) (2.141.564) 15.930.426 (921.905)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(in Euro) Note Dicembre 2023 Dicembre 2022
Risultato dell'esercizio (5.641.004) 15.930.426
Utile/(Perdita) attuariale (21.806) 227.999
Effetto fiscale relativo a utili e perdite attuariali 5.233 (54.720)
Altri componenti di reddito che non saranno riversati a conto economico in esercizi successivi (16.572) 173.279
Differenza cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro 0 0
Altri componenti di reddito che saranno riversati a conto economico in esercizi successivi 0 0
Risultato complessivo dell'esercizio 7.12 (5.657.577) 16.103.705

RENDICONTO FINANZIARIO

(in Euro) Note Al 31 dicembre 2023 Al 31 dicembre 2022
Attività operativa
Risultato dell'esercizio (5.641.004) 15.930.426
Imposte sul reddito dell'esercizio 8.14 (6.701.377) 3.625.433
Proventi e oneri da partecipazioni 8.10 (16.486.504) (183.028)
di cui correlate: (16.486.346) (182.659)
Proventi finanziari 8.11 (2.188.118) (5.219.302)
di cui correlate: (1.743.879) (632.636)
Oneri finanziari 8.12 19.051.896 9.312.339
di cui correlate: 1.859.346 2.008.626
Utili perdite su cambi 8.13 347.187 (480.933)
(Plusvalenze)/Minusvalenze da cessione di attività (136.642) (289.155)
Accantonamenti e svalutazioni/(Rilasci) 8.8 (772.560) 359.777
Ammortamenti e svalutazioni delle attività materiali ed immateriali 8.7 10.466.187 10.710.713
Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del capitale circolante (2.060.935) 33.766.271
Decremento/(Incremento) delle rimanenze 7.6 8.552.598 (11.759.239)
Incremento/(Decremento) dei debiti commerciali 7.17 (18.565.204) 13.763.149
di cui correlate: (8.594.572) 18.535.453
Decremento/(Incremento) dei crediti commerciali 7.7 37.211.420 (62.410.668)
di cui correlate: 38.965.522 (67.186.393)
Variazione di attività e passività (2.816.313) (5.189.051)
di cui correlate: (4.490.779) 4.566.662
Oneri finanziari netti pagati (14.155.156) (8.598.997)
Imposte sul reddito pagate (68.277) (1.132.058)
Dividendi incassati 17.043.497 183.028
Utilizzo dei fondi (676.016) (462.698)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività operativa (A) 24.465.612 (41.840.264)
Attività di investimento
Investimenti in attività materiali 7.2 (6.580.073) (6.811.367)
Dimissioni di attività materiali 7.2 2.632.894 863.247
Investimenti in attività immateriali 7.1 (1.097.268) (2.182.808)
Dimissioni di attività immateriali 7.1 132.440
Investimenti in attività finanziarie 7.3 (26.502.681) (50.000)
Dimissioni di attività finanziarie 7.3 0
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di investimento (B) (31.547.129) (8.048.488)
Attività di finanziamento
Accensione finanziamenti bancari e prestiti non correnti 100.000.000 94.000.000
Rimborso finanziamenti bancari e prestiti non correnti (71.064.734) (52.285.013)
Variazioni nette di attività e passività finanziarie correnti e non correnti (compreso IFRS 16) 10.768.792 (7.295.557)
di cui correlate: 9.552.679 (699.325)
Distribuzione dividendi 7.12 (11.991.953) (6.046.158)
di cui correlate: (7.168.974) (3.576.364)
Acquisto interessenze di terzi
Acquisto azioni proprie (597.523) (5.469.675)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di finanziamento (C) 27.114.581 22.903.596
Flusso di cassa netto del periodo (A + B + C) 20.033.064 (26.985.155)
Disponibilità liquide di inizio periodo 7.10 52.712.510 79.697.665
Disponibilità liquide di fine periodo 7.10 72.745.574 52.712.510

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale Riserva legale Riserva da Riserva negativa Riserva non
(in Euro) sovrapprezzo
azioni
per azioni proprie
in portafoglio
distribuibile per
costi di quotazione
Al 1° gennaio 2022 49.722.417 699.173 19.975.348 (2.544.855) (3.287.529)
Aumento di capitale sociale
Destinazione risultato esercizio precedente 557.664
Distribuzione dividendi
Acquisto azioni proprie (5.469.675)
Risultato dell'esercizio
Risultato attuariale per benefici a dipendenti
Risultato complessivo del periodo 0 0 0 0
Al 31 dicembre 2022 49.722.417 1.256.837 19.975.348 (8.014.531) (3.287.529)
Aumento di capitale sociale
Altre variazioni
Destinazione risultato esercizio precedente 796.521
Distribuzione dividendi
Acquisto azioni proprie (597.523)
Risultato dell'esercizio
Risultato attuariale per benefici a dipendenti
Risultato complessivo del periodo 0 0 0 0
Al 31 dicembre 2023 49.722.417 2.053.359 19.975.348 (8.612.054) (3.287.529)
Totale patrimonio netto Risultato dell'esercizio Totale riserve Risultati Altre Riserva Riserva
portati a nuovo riserve IAS 19 FTA
116.091.224 11.153.279 55.215.527 20.400.033 22.484.182 (354.728) (2.156.097)
0
(11.153.279) 11.153.279 10.595.615
(6.046.158) (6.046.158) (6.046.158)
(5.469.675) (5.469.675)
15.930.426 15.930.426
173.279 173.279 173.279
16.103.705 15.930.426 173.279 0 0 173.279 0
120.679.096 15.930.426 55.026.253 30.995.648 16.438.024 (181.449) (2.156.097)
0
0 (30.995.648) 30.995.648
(15.930.426) 15.930.426 15.133.905
(11.991.953) (11.991.953) (11.991.953)
(597.523) (597.523)
(5.641.004) (5.641.004)
(16.572) (16.572) (16.572)
(5.641.004) (16.572) 0 0 (16.572) 0
(5.657.577)
102.432.044 (5.641.004) 58.350.631 0 50.575.624 (198.021) (2.156.097)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Note illustrative al Bilancio Civilistico

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1 Premessa

Aquafil S.p.A. ("Aquafil", "Società" o "Capogruppo" e, insieme alle società da essa controllate, "Gruppo" o "Gruppo Aquafil") è società costituita in forma disocietà per azioni con le medesime quotate al Mercato Telematico Azionario (MTA),segmento Euronext STAR, dal 4 dicembre 2017, risultante dall'operazione di aggregazione aziendale mediante fusione per incorporazione di Aquafil S.p.A. (ante fusione), fondata nel 1969 ad Arco (TN), nota per la produzione e commercializzazione di fibre e polimeri principalmente di poliammide, in Space 3 S.p.A., Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, con efficacia dal 4 dicembre 2017.

Il socio di maggioranza di Aquafil S.p.A. è Aquafin Holding S.p.A., con sede legale in Milano, Italia, Via Leone XIII n. 14, 20145, che pur non esercita attività di direzione e coordinamento; mentre l'ultima entità capogruppo è GB&P S.r.l., con sede legale in Milano, Italia, Via Leone XIII n. 14, 20145, che redige apposito bilancio consolidato.

La Società Aquafil produce e commercializza su scala globale fibre e polimeri principalmente in poliammide 6 attraverso la:

  • (i) linea di prodotto BCF (fibre per tappeti), ovvero fili sintetici destinati principalmente al settore della pavimentazione tessile, utilizzati nei settori della cantieristica (hotel, aeroporti, uffici, etc.), degli edifici residenziali ed automobilistico;
  • (ii) linea di prodotto NTF (fibre per abbigliamento), ovvero fili sintetici destinati principalmente al settore dell'abbigliamento (sportivo, classico, tecnico o specialistico);
  • (iii) linea di prodotto Polimeri ovvero materia prima plastica destinata principalmente al settore dei tecnopolimeri (c.d. engineering plastic), successivamente utilizzati nell'industria dello stampaggio.

I prodotti della Società sono commercializzati anche con il marchio ECONYL®, che contraddistingue le produzioni della Società ottenute rigenerando scarti industriali e prodotti a fine vita.

La Società vanta una presenza consolidata in Europa, Stati Uniti ed Asia.

1.2 Modalità di presentazione del bilancio d'esercizio (o separato)

Il presente bilancio è stato predisposto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, in relazione a quanto previsto dal Regolamento Europeo 1606/2002 del 19 luglio 2002 e dell'art. 9 del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea ("IFRS").

Il Bilancio è oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2024 ed è assoggettato a revisione contabile completa da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A., revisore legale della Società.

1.3 Relazione non finanziaria

Aquafil S.p.A., in quanto Ente di Interesse Pubblico Rilevante (EIPR) e Capogruppo del Gruppo Aquafil, redige e presenta, a partire dall'esercizio 2017, la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario", così come previsto dall'art. 5 "Collocazione della dichiarazione e regime di pubblicità" del D.Lgs. 254/2016 riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni. Pertanto, la stessa Aquafil S.p.A., ai sensi dell'art. 6 "Esonero e casi di equivalenza", non è soggetta all'obbligo di redigere la dichiarazione individuale di carattere non finanziario riferita al solo bilancio d'esercizio.

2. SINTESI DEI PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

Di seguito sono riportati i principali criteri e principi contabili adottati nella predisposizione e redazione del Bilancio d'esercizio. Tali principi e criteri sono stati applicati in modo coerente con l'esercizio 2022 presentato ai fini comparativi, e sono quelli in vigore al 31 dicembre 2023.

2.1 Base di preparazione

Come precedentemente indicato, il presente bilancio è stato predisposto secondo i principi IFRS intesi come tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standards Interpretations Committe" ("SIC") che, alla data di approvazione del Bilancio d'esercizio, siano stati oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Il presente bilancio è stato predisposto:

  • sulla base delle migliori conoscenze degli IFRS e tenuto conto della migliore dottrina in materia; eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso negli esercizi successivi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento;
  • nella prospettiva della continuità aziendale della Società, in quanto gli amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi;
  • sulla base del criterio convenzionale del costo storico, fatta eccezione per la valutazione delle attività e passività finanziarie nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

2.2 Forma e contenuto dei prospetti contabili

Il Bilancio di Aquafil S.p.A. è stato redatto in euro. Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 "Presentazione del bilancio" ("IAS 1"):

  • il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria è stato predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";
  • il prospetto di conto economico è stato predisposto separatamente dal conto economico complessivo, ed è stato predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • il prospetto di conto economico complessivo comprende, oltre al risultato dell'esercizio, le altre variazioni delle voci di patrimonio netto afferenti a poste di natura economica che, per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto;
  • il prospetto di rendiconto finanziario è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti delle attività operative secondo il "metodo indiretto".

Gli schemi utilizzati sono quelli che meglio rappresentano la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Società controllate

Un soggetto controlla un'entità quando è: (i) esposto, o ha diritto a partecipare, alla variabilità dei relativi ritorni economici ed è (ii) in grado di esercitare il proprio potere decisionale sulle attività rilevanti dell'entità stessa in modo da influenzare tali ritorni. L'esistenza del controllo è verificata ogni volta che fatti e/o circostanze indichino una variazione in uno dei suddetti elementi qualificanti il controllo. I bilanci di tutte le imprese controllate hanno data di chiusura coincidente con quella di Aquafil S.p.A..

Società collegate

Le società collegate sono quelle sulle quali la Società esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto.

Aggregazioni aziendali (business combination)

Si dà evidenza che la Società non ha operato nell'esercizio operazioni di aggregazione aziendale come definite dall'IFRS 3.

Verifica di recuperabilità (Impairment test)

La Verifica di recuperabilità consiste nel controllare se esistono indicazioni che un'attività possa aver subito una riduzione di valore. Per le attività immateriali a vita utile indefinita deve essere verificato almeno annualmente che il loro valore recuperabile sia almeno pari al valore contabile e, nei casi in cui se ne rilevi la necessità, ovvero in presenza di trigger event (IAS 36 paragrafo 9), la verifica di recuperabilità deve essere effettuata anche più frequentemente.

Nel determinare il valore recuperabile degli immobili, impianti e macchinari, degli investimenti immobiliari, delle attività immateriali il Gruppo, quando richiesto e quindi in presenza di trigger event, applica generalmente il criterio del valore d'uso.

Per valore d'uso si intende il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per l'attività oggetto di valutazione. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività.

I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente piano industriale, approvato dal management e contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti.

Queste previsioni coprono il periodo dei prossimi tre anni; conseguentemente, i flussi di cassa relativi agli esercizi successivi sono determinati sulla base di un tasso di crescita che non eccede il tasso di crescita media previsto per il settore e il Paese.

Qualora il valore di iscrizione dell'attività risultasse superiore al suo valore recuperabile, viene riconosciuta una perdita di valore che è rilevata a Conto economico nella voce "Ammortamenti e Impairment".

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione a Conto economico, nella voce "Ammortamenti e Impairment", nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati gli eventuali relativi ammortamenti.

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dall'euro sono successivamente adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio. Le differenze cambio eventualmente emergenti sono riflesse nel conto economico all'interno della voce "Utili e perdite su cambi".

Le attività e passività non monetarie denominate in valuta diversa dall'euro sono iscritte al costo storico utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.

I principali tassi di cambio adottati per la conversione delle attività e passività monetarie in valuta diversa dall'euro sono riportati nella seguente tabella:

Tasso al
31 dicembre 2023
Tasso medio
2023
Tasso al
31 dicembre 2022
Tasso medio
2022
Dollaro USA 1,11 1,08 1,07 1,05
Kuna Croata 7,54 7,53
Yuan Cinese 7,85 7,66 7,36 7,08
Lira Turca 32,65 25,76 19,96 17,41
Baht 37,97 37,63 36,84 36,86
Sterlina Inglese 0,87 0,87 0,89 0,85
Dollaro Australiano 1,63 1,63 1,57 1,52
Yen Giapponese 156,33 151,99 140,66 138,03
Peso Cileno 977,07 908,20 913,82 917,86
Franco Svizzero 0,93 0,97

2.3 Principi contabili e criteri di valutazione

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio d'esercizio.

DISTINZIONE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ TRA CORRENTI E NON CORRENTI

La Società classifica un'attività come corrente quando:

  • la possiede per la vendita o il consumo, ovvero ne prevede il realizzo, nel normale svolgimento del suo ciclo operativo;
  • la possiede principalmente con la finalità di negoziarla;
  • ne prevede il realizzo entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti il cui utilizzo non sia soggetto a vincoli o restrizioni tali da impedirne l'utilizzo per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le attività che non soddisfano le condizioni sopra elencate sono classificate come non correnti.

La Società classifica una passività come corrente quando:

  • prevede di estinguere la passività nel suo normale ciclo operativo;
  • la possiede principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le passività che non soddisfano le condizioni sopra elencate sono classificate come non correnti.

ATTIVITÀ IMMATERIALI

Le attività immateriali includono le attività prive di consistenza fisica, identificabili, in grado di produrre benefici economici futuri. Il requisito dell'identificabilità è normalmente soddisfatto quando un'attività immateriale è:

  • riconducibile a un diritto legale o contrattuale; oppure
  • separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente.

Il controllo sull'attività immateriale consiste nel diritto di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.

Le attività immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo. Tutte le altre spese successive sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute. Le spese di ricerca sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.

Un'attività immateriale, generata durante la fase di sviluppo di un progetto, che rispetti la definizione di sviluppo in base allo IAS 38, è riconosciuta come una attività se:

  • il costo può essere misurato in maniera attendibile;
  • il prodotto/processo è tecnicamente fattibile;
  • se è probabile che la Società otterrà i benefici economici futuri attribuibili all'asset sviluppato, e
  • se la Società intende, ed ha le risorse sufficienti per, completare lo sviluppo del progetto.

ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA UTILE DEFINITA

Le attività immateriali a vita utile definita sono rilevate al costo, come precedentemente descritto, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile; per il valore da ammortizzare e la recuperabilità del valore di iscrizione valgono i criteri indicati, rispettivamente, ai paragrafi "Attività materiali" e "Riduzione di valore delle attività materiali e immateriali".

La vita utile stimata per le varie categorie di attività immateriali è di seguito riportata:

Vita utile stimata
Concessioni, licenze e marchi 10 anni
Costi di sviluppo 5 anni
Diritti di brevetti industriali 10 anni
Altre attività immateriali Durata del contratto

ATTIVITÀ MATERIALI

Le attività materiali sono iscritte al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo d'acquisto o di produzione include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione delle attività materiali la cui realizzazione richiede periodi di tempo superiori all'anno, sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere classificati come attività o parte di un'attività. Le attività rilevate in relazione a migliorie di beni di terzi sono ammortizzate sulla base della durata del contratto d'affitto, ovvero sulla base della specifica vita utile del cespite, se inferiore.

Gli ammortamenti sono calcolati a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile economico-tecnica. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile economico-tecnica differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del "component approach".

La vita utile stimata delle principali attività materiali è la seguente:

Vita utile stimata
Fabbricati e costruzioni leggere 10 - 17 - 33 anni
Impianti generici e macchinario 7 - 8 - 10 - 13 anni
Attrezzatture industriali e commerciali 2 - 4 - 8 anni
Altri beni 4 - 5 - 8 anni
Right of Use Durata del contratto

I terreni, inclusi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati. La vita utile economico-tecnica delle attività materiali è rivista e, ove necessario, aggiornata, almeno alla chiusura di ogni esercizio.

Un'attività materiale è eliminata contabilmente al momento della relativa vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile netto dell'attività ceduta) sono inclusi a conto economico al momento della summenzionata eliminazione.

BENI IN LOCAZIONE

Il Principio Contabile Internazionale IFRS 16 individua i principi per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio dei beni in locazione cioè dei contratti di leasing, nonché rafforza l'informativa da presentare in merito agli stessi.

In particolare, l'IFRS 16 definisce il leasing come un contratto che attribuisce al cliente (il lessee) il diritto d'uso di un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo senza distinguere le locazioni finanziarie dai leasing operativi come gli affitti ed i noleggi.

La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività.

Le imprese che operano quali lessee rilevano quindi nel proprio bilancio, alla data di decorrenza del leasing, una attività, rappresentativa del diritto d'uso dell'asset (definita "Right of Use") e di una passività, riconducibile all'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. Il lessee è successivamente tenuto a rilevare gli interessi relativi alla passività del leasing separatamente dagli ammortamenti dell'attività consistente nel diritto d'uso. L'IFRS 16 richiede inoltre al lessee di rideterminare gli ammontari della passività del leasing al verificarsi di taluni eventi (quali, a titolo esemplificativo, la modifica della durata del leasing o la variazione del valore dei pagamenti futuri dovuta al cambiamento dell'indice o del tasso utilizzato per la loro determinazione). In generale, le rideterminazioni degli ammontari delle passività del leasing comportano anche una rettifica dell'asset per il dritto d'uso.

Differentemente da quanto richiesto ai lessee, ai fini della redazione del bilancio dei locatori (i lessor), il nuovo Principio Contabile Internazionale mantiene invece la distinzione tra leasing operativi e finanziari prevista dallo IAS 17.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI

Attività materiali e immateriali a vita utile definita

A ciascuna data di riferimento del bilancio è effettuata una verifica finalizzata ad accertare se vi sono indicatori che le attività materiali e immateriali possano avere subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano sia fonti interne sia esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne)si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso dell'attività e l'andamento economico dell'attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l'andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l'andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti.

Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, determinato attualizzando i flussi finanziari futuri stimati per tale attività, inclusi, se significativi e ragionevolmente determinabili, quelli derivanti dalla cessione al termine della relativa vita utile, al netto degli eventuali oneri di dismissione. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione al cash generating unit, cui tale attività appartiene.

Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della CGU a cui la stessa è allocata, sia superiore al relativo valore recuperabile. Le riduzioni di valore di una CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione al conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

PARTECIPAZIONI

In società controllate

Gli investimenti in partecipazioni di imprese controllate sono iscritti al costo di acquisizione o di costituzione.

In presenza di evidenze di perdita di valore, la recuperabilità del valore di iscrizione è verificata attraverso il confronto tra il valore di carico e il maggiore tra il valore d'uso, determinato attualizzando i flussi di cassa prospettici della partecipazione, e, ove possibile, il valore ipotetico di vendita determinato sulla base di transazioni recenti o multipli di mercato.

La quota di perdite eccedente il valore di carico contabile è rilevata in un apposito fondo del passivo nella misura in cui la Società ritiene sussistenti obbligazioni legali o implicite alla copertura delle perdite e comunque nei limiti del patrimonio netto contabile. Qualora l'andamento successivo della partecipata oggetto di svalutazione evidenzi un miglioramento tale da far ritenere che siano venuti meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni rilevate negli esercizi precedenti. I dividendi da controllate sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui sono deliberati.

In società collegate

Le società collegate sono quelle sulle quali la Società esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto e sono inizialmente iscritte al costo. Il metodo del patrimonio netto è di seguito descritto:

  • il valore contabile di tali partecipazioni è allineato al patrimonio netto della relativa società rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione degli IFRS e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento, individuati al momento dell'acquisizione, seguendo un processo analogo a quello precedentemente descritto per le aggregazioni aziendali;
  • gli utili o le perdite di pertinenza della Società sono contabilizzati dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui l'influenza notevole cessa. Nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza della Società, laddove quest'ultima si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è rilevata in un apposito fondo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del patrimonio netto, non rappresentate dal risultato di conto economico, sono contabilizzate direttamente nel conto economico complessivo;
  • gli utili e le perdite non realizzati, generati su operazioni poste in essere tra la Società/società da quest'ultima controllate e la partecipata valutata con il metodo del patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione, fatta eccezione per le perdite, nel caso in cui le stesse siano rappresentative di riduzione di valore dell'attività sottostante, e i dividendi che sono eliminati per intero.

In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati al punto "Riduzione di valore delle attività materiali e immateriali". Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, il valore delle partecipazioni è ripristinato nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico.

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico complessivo:

  • dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta;
  • dell'effetto della rimisurazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value;
  • degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti dell'utile complessivo relativi alla partecipata per i quali sia prevista la riclassifica a conto economico complessivo.

Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Dopo che una partecipazione valutata con il metodo del patrimonio netto, o una quota di tale partecipazione, è classificata come destinata alla vendita, in quanto rispetta i criteri previsti per tale classificazione, la partecipazione, o quota di partecipazione, non è più valutata con il metodo del patrimonio netto.

TITOLI DIVERSI DALLE PARTECIPAZIONI

I titoli diversi dalle partecipazioni, inclusi fra le "Attività finanziarie",sono detenuti per essere mantenuti in portafoglio sino alla scadenza. Sono iscritti al costo di acquisizione (con riferimento alla "data di negoziazione"), inclusivo dei costi accessori.

FINANZIAMENTI, CREDITI E ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE FINO ALLA SCADENZA

Le attività finanziarie sono valutate in base al principio contabile IFRS 9.

La Società valuta ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia perso valore procedendo in tal caso la relativa svalutazione.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE

A ciascuna data di riferimento del bilancio, tutte le attività finanziarie, diverse da quelle valutate a fair value con contropartita a conto economico complessivo, sono analizzate al fine di verificare se abbia subito una perdita di valore. Una perdita di valore è rilevata se e solo se tale evidenza esiste come conseguenza di uno o più eventi accaduti dopo la sua rilevazione iniziale, che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri attesi dell'attività.

Nella valutazione si tiene conto anche delle previsioni delle condizioni economiche future.

Per le attività finanziarie contabilizzate col criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico, nella voce "Accantonamenti e svalutazioni". Se, nei periodi successivi, vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività finanziarie è ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del criterio del costo ammortizzato.

RIMANENZE

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dal valore che la Società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, al netto degli oneri accessori di vendita. Il costo delle rimanenze è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato. Il valore delle rimanenze di prodotti finiti o semilavorati include i costi diretti o indiretti di trasformazione. Per la determinazione del costo medio ponderato di produzione o trasformazione,si considera il costo medio ponderato della materia prima, i costi diretti di produzione e i costi indiretti di produzione, generalmente assunti in percentuale sui costi diretti.

Il valore delle rimanenze è esposto in bilancio al netto dei relativi ed eventuali fondi svalutazione.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI CORRENTI E NON CORRENTI

Per crediti commerciali e altri crediti correnti e non correnti si intendono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. I crediti commerciali e gli altri crediti sono classificati nella situazione patrimoniale e finanziaria nell'attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente. Tali attività finanziare sono iscritte all'attivo patrimoniale nel momento in cui la Società diviene parte dei contratti connessi alle stesse e sono eliminate dall'attivo dello stato patrimoniale, quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati all'attività ceduta.

I crediti commerciali e gli altri crediti correnti e non correnti sono originariamente iscritti al loro fair value e, successivamente, con il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo, eventualmente ridotto per perdite di valore.

Le perdite di valore dei crediti sono contabilizzate a conto economico quando si riscontra un'evidenza oggettiva che la Società non sarà in grado di recuperare il credito sulla base delle condizioni contrattuali.

L'importo della svalutazione viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi.

Il valore dei crediti è esposto in bilancio al netto del relativo fondo svalutazione.

CASSA E ALTRE DISPONIBILITÀ LIQUIDE EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie con scadenza all'origine uguale o inferiore a tre mesi, prontamente convertibili in cassa e soggette a un irrilevante rischio di variazione di valore. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono valutati al fair value e le relative variazionisono rilevate nel conto economico.

BENEFICI A DIPENDENTI

Nei programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile Italiano, l'importo del beneficio da erogare ai dipendenti è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, ed è legato a uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione. Pertanto, il relativo onere è imputato al conto economico di competenza in base a un calcolo attuariale. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici definiti corrisponde al valore attuale dell'obbligazione alla data di bilancio. Gli obblighi per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario indipendente utilizzando il projected unit credit method. Il valore attuale del piano a benefici definiti è determinato scontando i futuri flussi di cassa a un tasso d'interesse pari a quello di obbligazioni (high-quality corporate) emesse in Euro e che tenga conto della durata del relativo piano pensionistico. Gli utili e le perdite attuariali derivanti dai suddetti aggiustamenti e le variazioni delle ipotesi attuariali sono imputati nel conto economico complessivo.

A partire dal 1° gennaio 2007, la cd. Legge Finanziaria 2007 e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti alla disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturanto. In particolare, i nuovi flussi del TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda. Nel caso di destinazione a forme pensionistiche esterne la Società è soggetta solamente al versamento di un contributo definito al fondo prescelto, e a partire da tale data le quote di nuova maturazione hanno natura di piani a contribuzione definita e pertanto non sono assoggettate a valutazione attuariale.

PASSIVITÀ FINANZIARIE, DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

Le passività finanziarie (ad esclusione deglistrumenti finanziari derivati), i debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al fair value al netto dei costi accessori di diretta imputazione. Dopo la rilevazione iniziale, sono valutati al costo ammortizzato, rilevando le eventuali differenze tra costo e valore di rimborso nel conto economico lungo la durata della passività, in conformità al metodo del tasso di interesse effettivo. Se vi è un cambiamento nella stima dei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno effettivo determinato inizialmente.

CANCELLAZIONE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata da bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati da Aquafil solamente con l'intento di copertura dei rischi finanziari relativi alle variazioni dei tassi di interesse sull'indebitamento bancario.

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:

  • il cui valore cambia in relazione alle variazioni in un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • che è regolato a una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati sono volti a fronteggiare l'esposizione al rischio tasso di interesse. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, che rimane applicabile in via opzionale rispetto all'IFRS 9 nel caso di copertura dell'esposizione al tasso di

interesse, gli strumenti finanziari derivati di copertura sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando:

  • all'inizio della copertura, esistono la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa;
  • si prevede che la copertura sarà altamente efficace;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Si evidenzia che gli strumenti derivati attualmente in essere (IRS – Interest Rate Swap), pur se sottoscritti con finalità di copertura relativamente alla variazione dei tassi, sono stati trattati, ai fini contabili e coerentemente con il passato, come strumenti non di copertura (e quindi la variazione del relativo fair value è rilevata a conto economico) dato che risulta molto complesso predisporre l'obbligatoria relazione di copertura.

DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari sono effettuate applicando l'IFRS 13 "Valutazione del fair value" ("IFRS 13"). Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione.

La valutazione al fair value si fonda sul presupposto che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui avviene il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale la Società ha accesso, ossia il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività.

Il fair value di un'attività o di una passività è determinato considerando le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero per definire il prezzo dell'attività o della passività, nel presupposto che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. I partecipanti al mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di entrare in una transazione per l'attività o la passività e motivati ma non obbligati né indotti ad effettuare la transazione.

Nella valutazione del fair value la Società tiene conto delle caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare, per le attività non finanziarie, della capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarlo nel suo massimo e miglior utilizzo. La valutazione del fair value delle attività e delle passività è effettuata utilizzando tecniche adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti, massimizzando l'utilizzo di input osservabili.

L'IFRS 13 individua la seguente gerarchia di livelli di fair value che riflette la significatività degli input utilizzati nella relativa determinazione:

  • livello 1 prezzo quotato (mercato attivo): i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
  • livello 2 utilizzo di parametri osservabili sul mercato (ad esempio, per i derivati, i tassi di cambio rilevati dalla Banca d'Italia, curve dei tassi di mercato, volatilità fornita da provider qualificati, creditspread calcolati sulla base dei CDS, etc.) diversi dai prezzi quotati del livello 1;
  • livello 3 utilizzo di parametri non osservabili sul mercato (assunzioni interne, ad esempio, flussi finanziari, spread rettificati per il rischio, etc.).

WARRANT

La società ha emesso dei warrant cioè degli strumenti finanziari che conferiscono al possessore il diritto di acquistare (warrant call) una determinata quantità di azioni ordinarie (sottostante) a un prezzo predefinito (strike-price) entro una scadenza stabilita. I warrant emessi erano di due tipologie "Market warrant", anch'essi quotati, e "Sponsor warrant" non quotati. I "Market warrant" quotati sisono annullati nell'esercizio 2022 per scadenza del termine.

Tali strumenti finanziari possono avere termini e caratteristiche diverse ed in base a queste possono essere alternativamente considerati come: (i) una passività finanziaria che deve essere quindi valutata al fair value al momento dell'emissione ed ogni successiva variazione rilevata direttamente a conto economico; oppure (ii) uno strumento di equity e quindi classificati in una specifica riserva

di patrimonio netto dalla quale verranno rilasciati solo nel momento di esercizio degli stessi o alla loro scadenza come indicato dallo IAS 32.

I warrant emessi dalla Società presentano le caratteristiche per essere considerati strumenti di equity in quanto in entrambi gli strumenti è previsto ad oggi un valore di esecuzione già fissato (quello che viene definitivo il "fixed for fixed criteria").

In particolare, per lo Sponsor warrant è previsto, in caso di esecuzione, uno scambio tra strumenti azionari e cassa ad un valore già prefissato. Per le informazioni relative a tali strumenti si rimanda al paragrafo dedicato al patrimonio netto.

FONDI PER RISCHI E ONERI

I fondi per rischi e oneri accolgono costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del bilancio sono indeterminati nell'ammontare e/o nella data di accadimento. Gli accantonamenti a tali fondi sono rilevati quando:

  • è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima del corrispettivo che l'entità ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di chiusura del bilancio. Quando l'effetto finanziario del trascorrere del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico consolidato alla voce "Oneri finanziari".

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.

RICAVI E COSTI

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi nonché i costi di acquisto di beni e servizi sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento del controllo dei relativi beni o al compimento delle prestazioni.

I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi; sono iscritti al fair value nella misura in cui è possibile determinare attendibilmente tale valore ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti.

I ricavi sono contabilizzati in base a quanto previsto dall'IFRS 15 e quindi in base ai seguenti 5 steps:

  • 1) identificazione del contratto con il cliente. Il principio contiene disposizioni specifiche per valutare se due o più contratti devono essere combinati tra loro e per identificare le implicazioni contabili di eventuali modifiche contrattuali;
  • 2) identificazione delle obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • 3) determinazione del prezzo della transazione, che deve essere effettuata tenendo in considerazione, tra gli altri, iseguenti elementi: eventuali importi riscossi per conto di terzi, che devono essere esclusi dal corrispettivo, componenti variabili del prezzo (quali performance bonus, penali, sconti, rimborsi, incentivi, etc.) e componente finanziaria, presente nel caso in cui i termini di pagamento concedano al cliente una dilazione significativa;
  • 4) allocazione del prezzo della transazione alle obbligazioni contrattuali, sulla base del prezzo di vendita a sé stante di ciascun bene o servizio separabile;
  • 5) rilevazione del ricavo, quando (o se) ciascuna obbligazione contrattuale è soddisfatta mediante il trasferimento del bene o servizio, che avviene quando il cliente ne ottiene il controllo e cioè quando ha la capacità di deciderne e/o indirizzarne l'uso e ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può peraltro essere trasferito in un determinato momento (point in time) oppure nel corso del tempo (over time).

In tale ambito si evidenzia che le obbligazioni a carico della Capogruppo nei confronti dei propri clienti sono principalmente la produzione e fornitura del proprio prodotto finito nei modi e nelle modalità da questi richieste, ed in particolare:

• le condizioni di pagamento sono mediamente in linea con le condizioni medie applicate nel mercato di riferimento. Sono contrattualmente concessi "sconti cassa", in caso di pagamento anticipato rispetto alle scadenze ordinarie, che sono rilevati direttamente a riduzione dei ricavi. Non vi sono concessioni di dilazioni di pagamento che potrebbero avere natura di finanziamento;

• il prodotto finito viene venduto senza la concessione di periodi di garanzia e/o senza clausole di restituzione e/o sospensione di proprietà. Gli eventuali resi e rimborsi sono negoziati tra le parti di volta in volta dopo l'analisi critica delle ragioni che potrebbero aver causato eventuali problemi di mancata conformità.

Si ritiene quindi che:

  • (i) il momento del trasferimento del controllo ai clienti dei propri beni prodotti, coincida con il passaggio dei rischi e benefici sugli stessi che è contrattualmente definito dai delivery terms di volta in volta applicati e che rispecchiano le modalità di consegna tipiche del settore;
  • (ii) il corrispettivo non includa nessuna componente finanziaria, ad eccezione degli sconti cassa che sono rilevati a riduzione dei ricavi, mentre la componente del servizio di trasporto e di assicurazione (applicabile solo con specifici delivery terms), è comunque completata nel medesimo periodo del trasferimento del controllo dei beni e quindi ha analoga competenza economica;
  • (iii) non vi sono obbligazioni contrattuali che sospendano il trasferimento del controllo dei beni e che quindi solo i resi / rimborsi di volta in volta concordati (aventi ad oggetto i beni venduti nell'esercizio) debbano essere rilevati a riduzione dei relativi ricavi.

PROVENTI E ONERI FINANZIARI

I proventi e gli oneri finanziarisono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono maturati in base a quanto previsto dall'IFRS 9.

DIVIDENDI

I dividendi ricevuti sono rilevati contabilmente quando (i) sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che coincide con la data dell'assemblea della società partecipata che ne approva la distribuzione, (ii) è probabile che i benefici economici derivanti dal dividendo affluiranno all'entità e (iii) l'ammontare del dividendo può essere attendibilmente valutato.

La distribuzione di dividendi agli Azionisti di Aquafil S.p.A. viene rappresentata come movimento del patrimonio netto e registrata come passività nell'esercizio in cui la distribuzione degli stessi viene deliberata dall'Assemblea degli Azionisti.

IMPOSTE SUL REDDITO

Le imposte correnti sono determinate in base alla stima del reddito imponibile, in conformità alla normativa fiscale applicabile alle società e sono rilevate nel conto economico alla voce "Imposte sul reddito dell'esercizio", ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate ad una riserva di patrimonio netto; in tali casi il relativo effetto fiscale è riconosciuto direttamente alle rispettive riserve di patrimonio netto. Nel prospetto di conto economico, è indicato il valore delle imposte sul reddito relativo a ciascuna voce inclusa fra le "altre componenti del conto economico complessivo consolidato".

Le imposte differite e anticipate sono rilevate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività (balance sheet liability method). Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee fra il valore delle attività e passività del Bilancio d'esercizio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le attività per imposte anticipate, incluse quelle relative alle eventuali perdite fiscali riportabili a nuovo, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sarà disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali per imposte sono compensate, separatamente per le imposte correnti e per le imposte differite, quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, quando vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto. Le attività fiscali per imposte anticipate e le passività fiscali per imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte, tenendo conto di quanto previsto dalla normativa vigente o sostanzialmente vigente alla data di riferimento di bilancio. Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte indirette e le tasse, sono incluse nella voce di conto economico "Altri costi e oneri operativi".

A partire dall'esercizio 2018 la Aquafil S.p.A. è rientrata nel regime di consolidato fiscale con la controllante Aquafin Holding S.p.A., interrottosi nel corso del 2017 per effetto della fusione per incorporazione di Aquafil S.p.A. in Space 3 S.p.A.. Il regime di consolidato fiscale è confermato anche per l'anno 2023.

Inoltre, si precisa che, l'art. 12 del D.Lgs. 29/11/2018, n. 142 ha definito il concetto di "società di partecipazione non finanziaria", (in gergo "Holding industriale"), per le quali, "l'esercizio in via prevalente di attività di assunzione di partecipazione in soggetti diversi dagli

intermediari finanziari sussiste, quando, in base ai dati del bilancio approvato relativo all'ultimo esercizio chiuso, l'ammontare complessivo delle partecipazioni in detti soggetti e altri elementi patrimoniali intercorrenti con i medesimi, unitariamente considerati, sia superiore al 50 per cento del totale dell'attivo patrimoniale", il tutto con efficacia a decorrere dall'esercizio 2018.

Per via di tale modifica apportata dal D.Lgs. 142/2018, quindi, dall'esercizio 2018 rientrano tra le "Holding industriali" società prima escluse, ed in particolare quelle che hanno sì il possesso di partecipazioni, ma i cui proventi sono costituiti prevalentemente da ricavi dell'attività industriale.

La società che riveste la qualifica di "Holding industriale", deve determinare la base imponibile Irap ai sensi dell'art. 6, comma 9 del Decreto IRAP, cioè sommando alla base imponibile determinabile in modo ordinario il 100% degli interessi attivi e degli altri proventi finanziari e sottraendo il 96% degli interessi passivi ed oneri assimilati; inoltre, al valore della produzione rilevante ai fini IRAP deve essere applicata l'aliquota maggiorata prevista per le banche e gli altri enti finanziari. Si evidenzia che anche per l'anno 2023 per le Holding Industriali l'aliquota IRAP prevista dalla Provincia Autonoma di Trento, applicabile alle Società di partecipazione non finanziaria e assimilati di cui al comma 9 dell'art. 6 del D.Lgs. n. 446/97, è pari al 4,65%, e non trovano invece applicazione le agevolazioni normalmente garantite per le imprese industriali.

ATTIVITÀ E PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA E DISCONTINUED OPERATION

Le eventuali attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria separatamente dalle altre attività e passività in una specifica linea di bilancio.

Le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita.

L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione e il fair value al netto dei costi di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operations se, alternativamente:

  • rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; ovvero
  • fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o
  • sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita.

I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Si specifica che al 31 dicembre 2023 Aquafil ha esclusivamente delle attività destinate alla vendita rappresentati da macchinari ed attrezzature mentre non ha nessuna discontiuned operation.

USO DI STIME CONTABILI

La predisposizione dei bilanci richiede, da parte degli amministratori, l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si fondano su valutazioni e stime difficili e soggettive, basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio: il prospetto di situazione patrimoniale e finanziaria, il prospetto di conto economico, il prospetto di conto economico complessivo, il rendiconto finanziario, il prospetto di variazione del patrimonio netto nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni potrebbero differire, anche signifi-

cativamente, da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Premesso che numerose poste contabili del bilancio sono oggetto distima e sebbene non tutte tali poste contabilisiano individualmente significative, lo sono tuttavia nel loro complesso.

Di seguito sono brevemente descritte le aree che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari della Società.

Riduzione di valore delle attività

Le altre attività materiali e immateriali a vita utile definita sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia realizzata una riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La verifica dell'esistenza dei suddetti indicatori richiede, da parte degli amministratori, l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno della società e sul mercato, nonché dall'esperienza storica. Inoltre, qualora venga determinato che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, la società procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. La corretta identificazione degli elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore delle attività materiali e immateriali, nonché le stime per la determinazione delle stesse dipendono da fattori che possono variare nel tempo, influenzando le valutazioni e le stime effettuate dagli amministratori.

Ammortamento

Il costo delle attività materiali e immateriali a vita utile definita è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica di tali attività è determinata dagli amministratori nel momento in cui le stesse sono acquistate; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe attività, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile dei cespiti, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.

Rimanenze

Le rimanenze finali di prodotti che presentano caratteristiche di obsolescenza o di lento rigiro sono periodicamente sottoposte a test di valutazione e svalutate nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile. Le svalutazioni effettuate si basano su assunzioni e stime del management derivanti dall'esperienza dello stesso, dai risultati storici conseguiti e dal confronto con i valori di mercato.

Fondo svalutazione crediti

La recuperabilità dei crediti viene valutata tenendo conto del rischio di inesigibilità degli stessi, della loro anzianità e delle perdite su crediti rilevate in passato per tipologie di crediti simili.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento.

L'iscrizione dei fondi viene rilevata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliorstima dell'onere per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato quale onere finanziario.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono eventualmente indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte delle differenze temporanee deducibili fra i valori delle attività e delle passività espressi in bilancio rispetto al corrispondente valore fiscale e delle perdite fiscali riportabili, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili futuri fiscalmente imponibili, a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'importo delle imposte differite attive che possono essere contabilizzate che dipende dalla stima della probabile manifestazione temporale e dal valore dei futuri utili fiscalmente imponibili.

2.4 Principi contabili non ancora applicabili

Di seguito si riportano le novità ai principi contabili IFRS e alle relative interpretazioni (IFRIC) applicabili a partire dagli esercizi che iniziato dopo il 1° gennaio 2023.

Documenti omologati dall'UE al 30 novembre 2023

Titolo documento Data emissione Data di entrata
in vigore
Data di
omologazione
Regolamento UE e
data di pubblicazione
Note e riferimenti
alla presente lista
di controllo
Passività del leasing in un'operazione di vendita
e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16)
Settembre 2022 1° gennaio 2024 20 novembre 2023 (UE) 2023/2579
21 novembre 2023
Vedi punto 535
Titolo documento Data emissione
da parte dello IASB
Data di entrata
in vigore del
documento IASB
Data di prevista
omologazione
da parte dell'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory deferral accounts Gennaio 2014 1° gennaio 2016 Processo di omologazione
sospeso in attesa del nuovo
principio contabile sui
"rate‑regulated activities".
Amendments
Sale or contribution of assets between an investor and its associate
or joint venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28)
Settembre 2014 Differita fino al
completamento del progetto
IASB sull'equity method
Processo di omologazione
sospeso in attesa della
conclusione del progetto
IASB sull'equity method
Classification of liabilities as current or non-current (Amendments to
IAS 1) and Non current liabilities with covenants (Amendments to IAS 1)
Gennaio 2020
Luglio 2020
Ottobre 2022
1° gennaio 2024 Q4 2023
Supplier Finance Arrangements (Amendment to IAS 7 and IFRS 9) Maggio 2023 1° gennaio 2024 TBD
Lack of Exchangeability (Amendment to IAS 21) Agosto 2023 1° gennaio 2025 TBD

3. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Nell'ambito dei rischi d'impresa i principali rischi identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti dalla Società, sono i seguenti:

  • rischio di mercato, derivante dall'oscillazione dei tassi di cambio tra l'euro e le altre valute nelle quali opera la Società, dei tassi di interesse e dei prezzi delle materie prime;
  • rischio di credito, legato alla possibilità di default di una controparte;
  • rischio di liquidità, conseguente alla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari.

Obiettivo della Società è il mantenimento nel tempo di una gestione bilanciata della propria esposizione finanziaria, atta a garantire una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio e in grado di assicurare la necessaria flessibilità operativa attraverso l'utilizzo della liquidità generata dalle attività operative correnti e il ricorso a finanziamenti bancari.

La capacità di generare liquidità dalla gestione caratteristica, unitamente alla capacità di indebitamento, consente alla Società di soddisfare in maniera adeguata le proprie necessità operative, di finanziamento del capitale circolante operativo e di investimento, nonché il rispetto dei propri obblighi finanziari.

La politica finanziaria della Società e la gestione dei relativi rischi finanziarisono guidate e monitorate a livello centrale. In particolare, la funzione di finanza centrale ha il compito di valutare e approvare i fabbisogni finanziari previsionali, di monitorare l'andamento nonché di porre in essere, ove necessario, le opportune azioni correttive.

La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla società.

3.1 Rischio di mercato

Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dalle attività commerciali della società condotte in valute diverse dall'euro. Ricavi e costi denominati in valuta possono essere influenzati dalle fluttuazioni del tasso di cambio con impatto sui margini commerciali (rischio economico), così come i debiti e i crediti commerciali e finanziari denominati in valuta possono essere impattati dai tassi di conversione utilizzati, con effetto sul risultato economico (rischio transattivo).

I principali rapporti di cambio a cui la società è esposta riguardano:

  • EUR/USD, in relazione alle transazioni effettuate in dollari statunitensi;
  • EUR/GBP, in relazione alle transazioni effettuate in lire sterline.

La Società non adotta politiche specifiche di copertura delle oscillazioni dei tassi di cambio, ad eccezione di contratti stipulati occasionalmente per esigenze contingenti della propria attività commerciale. Si precisa che vi è una compensazione massiva periodica tra i valori delle componenti di acquisto in valuta estera, principalmente dollari statunitensi, ed i valori delle vendite nella stessa valuta, che attenua significativamente il rischio valutario. Ciononostante, si segnala che la società è esposta a un contenuto livello di rischio cambio legato alla gestione operativa in quanto parte dei flussi, sia per quanto attiene alle vendite, sia con riferimento agli acquisti, sono denominati nella stessa valuta corrente (c.d. natural hedging).

Analisi di sensitività relativa al rischio di cambio

Ai fini dell'analisi di sensitività sul tasso di cambio sono state individuate le voci di stato patrimoniale al 31 dicembre 2023 (attività e passività finanziarie) denominate in valuta diversa rispetto alla valuta funzionale della Società. Nel valutare i potenziali effetti derivanti dalle variazioni dei tassi di cambio sono stati presi in considerazione anche i debiti e i crediti intercompany in valuta diversa da quella di conto.

Al fine dell'analisi sono stati considerati due scenari che scontano rispettivamente un apprezzamento e un deprezzamento del 10% del tasso di cambio nominale tra la valuta in cui è denominata la voce di bilancio e la valuta di conto.

La tabella seguente evidenzia i risultati dell'analisi svolta:

Valore di bilancio Di cui soggetto al +10% -10%
(in migliaia di Euro) rischio di cambio Utili/(Perdite) Utili/(Perdite)
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 72.746 12.813 (1.281) 1.281
Crediti commerciali (netto note credito) 79.395 13.422 (1.342) 1.342
di cui verso parti correlate 76.632 14.812 (1.481) 1.481
Effetto fiscale 630 (630)
Totale attività finanziarie (1.994) 1.994
Passività finanziarie
Debiti commerciali (128.275) (13.069) 1.307 (1.307)
di cui verso parti correlate (62.230) (9.691) 969 (969)
Effetto fiscale (314) 314
Totale passività finanziarie 993 (993)
Totale (1.001) 1.001

Per comparabilità con l'anno precedente si riporta di seguito analoga analisi effettuata al 31 dicembre 2022:

Valore di bilancio Di cui soggetto al +10% -10%
(in migliaia di Euro) rischio di cambio Utili/(Perdite) Utili/(Perdite)
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 52.713 7.473 (747) 747
Crediti commerciali (netto note credito) 115.825 23.091 (2.309) 2.309
di cui verso parti correlate 115.597 24.840 (2.484) 2.484
Effetto fiscale 734 (734)
Totale attività finanziarie (2.323) 2.323
Passività finanziarie
Debiti commerciali (146.840) (16.224) 1.622 (1.622)
di cui verso parti correlate (70.824) (12.823) 1.282 (1.282)
Effetto fiscale (389) 389
Totale passività finanziarie 1.233 (1.233)
Totale (1.090) 1.090

Nota: si segnala che il segno positivo indica un maggiore utile ed un aumento del patrimonio netto; il segno negativo indica un minore utile ed un decremento del patrimonio netto.

Rischio tasso di interesse

La Società utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega la liquidità disponibile in strumenti di mercato. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego, incidendo pertanto sul livello degli oneri finanziari netti. La politica della Società è finalizzata a limitare il rischio di fluttuazione del tasso di interesse stipulando finanziamenti a medio lungo termine a tasso fisso o a tasso variabile; vi sono in essere coperture effettuate mediante negoziazione di strumenti derivati (es. IRS - Interest Rate Swap – IRC - Interest Rate Collar), utilizzati ai soli fini di copertura e non a fini speculativi. Evidenziamo comunque che tali contratti, pur se sottoscritti con finalità di copertura relativamente alle esposizioni finanziarie della società, sono stati trattati, ai fini contabili, come strumenti non di copertura, data la complessità tecnica della dimostrazione contabile della relazione di copertura e della relativa efficacia, e rilevati quindi con effetti di adeguamento Mark to Market (MTM) di fine periodo rilevati direttamente a conto economico.

Si riepilogano nelle tabelle seguenti le principali informazioni relative agli strumenti derivati di copertura sui tassi di interesse in essere al 31 dicembre 2023:

(in migliaia di Euro) Data apertura
contratto
Data scadenza
contratto
Valore nozionale
alla stipula in valuta
Valuta del
nozionale
Fair value al
31 dicembre 2023
IRS Intesa San Paolo 28/12/2021 31/12/2027 30.000 Euro 1.387
IRS Credit Agricole 29/05/2017 28/06/2024 10.000 Euro 12
IRS Intesa San Paolo 19/06/2018 31/01/2024 15.000 Euro 29
IRS Banca Popolare Milano 20/06/2018 30/06/2025 25.000 Euro 171
IRS Banca Popolare Milano 06/06/2019 30/06/2025 15.000 Euro 126
IRS Credit Agricole 09/08/2019 28/12/2025 10.000 Euro 148
IRS Intesa San Paolo 25/09/2019 31/12/2024 20.000 Euro 101
IRS Monte dei Paschi di Siena 30/09/2023 30/09/2026 20.000 Euro (445)
IRC BNL 05/07/2023 05/07/2028 10.000 Euro (175)
Totale 155.000 1.354

Per comparabilità con l'anno precedente si riporta di seguito analoga analisi effettuata a 31 dicembre 2022:

(in migliaia di Euro) Data apertura
contratto
Data scadenza
contratto
Valore nozionale
alla stipula in valuta
Valuta del
nozionale
Fair value al
31 dicembre 2022
IRS Intesa San Paolo 28/12/2021 31/12/2027 30.000 Euro 2.514
IRS Credit Agricole 29/05/2017 28/06/2024 10.000 Euro 68
IRS Intesa San Paolo 19/06/2018 31/01/2024 15.000 Euro 77
IRS Banca Popolare Milano 20/06/2018 30/06/2025 25.000 Euro 434
IRS Banca Popolare Milano 06/06/2019 30/06/2025 15.000 Euro 322
IRS Credit Agricole 09/08/2019 28/12/2025 10.000 Euro 323
IRS Intesa San Paolo 25/09/2019 31/12/2024 20.000 Euro 325
Totale 125.000 4.063

Analisi di sensitività relativa al rischio di tasso di interesse

Con riferimento al rischio di tasso d'interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto, sul conto economico e sul patrimonio netto, che deriverebbe rispettivamente da una ipotetica variazione positiva o negativa di 100 bps dei tassi di interesse rispetto a quelli effettivamente rilevati in ciascun periodo.

L'analisi è stata effettuata avendo riguardo principalmente alle seguenti voci:

  • cassa e disponibilità liquide equivalenti;
  • passività finanziarie a breve e a medio/lungo termine.

Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti è stato fatto riferimento alla giacenza media e al tasso di rendimento medio del periodo mentre, per quanto riguarda le passività finanziarie a breve e medio/lungo termine, l'impatto è stato calcolato in modo puntuale. Non sono stati inclusi in questa analisi i debiti finanziari regolati a tasso fisso e quelli oggetto di copertura tramite strumenti derivati.

La tabella seguente evidenzia i risultati dell'analisi svolta:

(in migliaia di Euro) Impatto sull'utile netto Impatto sul patrimonio netto
Variazione + 100 bps - 100 bps + 100 bps - 100 bps
Esercizio 2023 (1.034) 1.034 (1.034) 1.034

Per comparabilità con l'anno precedente si riporta di seguito analoga analisi effettuata al 31 dicembre 2022:

(in migliaia di Euro) Impatto sull'utile netto Impatto sul patrimonio netto
Variazione + 100 bps - 100 bps + 100 bps - 100 bps
Esercizio 2022 (626) 626 (626) 626

Nota: si segnala che il segno positivo indica un maggiore utile ed un aumento del patrimonio netto; il segno negativo indica un minore utile ed un decremento del patrimonio netto.

Rischio di prezzo delle materie prime

I costi di produzione della Società sono influenzati dall'andamento dei prezzi delle principali materie prime utilizzate. Il prezzo di tali materie varia in funzione di un ampio numero di fattori, in larga misura non controllabili dalla società e difficilmente prevedibili.

Nello specifico, la Società attua una strategia di riduzione del rischio di volatilità del prezzo delle commodity utilizzate mediante il ricorso a strumenti contrattuali che limitano la variazione dei prezzi di acquisto delle materie prime e delle fonti energetiche e di parte dei prezzi di vendita.

3.2 Rischio di credito

La società fronteggia l'esposizione al rischio di credito insito nella possibilità di insolvenza (default) e/o nel deterioramento del merito creditizio della clientela attraverso strumenti di valutazione di ogni singola controparte mediante una struttura organizzativa dedicata al credit management, dotata deglistrumenti adeguati a effettuare un costante monitoraggio, a livello giornaliero, del comportamento e del merito creditizio della clientela.

La società copre il rischio di credito attraverso apposite polizze di assicurazione sull'esposizione verso la clientela stipulate con primarie compagnie di assicurazione crediti. Si avvale inoltre dell'assistenza di società esterne di informazioni commerciali sia per la valutazione iniziale di affidabilità sia per il monitoraggio continuo della situazione economico-patrimoniale e finanziaria dei clienti.

La seguente tabella fornisce una ripartizione dei crediti commerciali verso terzi al 31 dicembre 2023 raggruppati per scaduto e al netto del fondo svalutazione crediti:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 A scadere Scaduti entro
30 giorni
Scaduti tra
31 e 90 giorni
Scaduti tra
91 e 120 giorni
Scaduti oltre
i 120 giorni
Crediti commerciali garantiti (A) 5.742 3.423 1.945 112 (2) 264
Note di credito a clienti (3.226) (3.226)
Crediti commerciali non garantiti (B) 677 461 61 1 154
Crediti commerciali in sofferenza non garantiti (C) 199 199
Crediti commerciali al lordo del fondo svalutazione (A + B + C) 3.392 658 2.006 113 (2) 617
Fondo svalutazione crediti (315) (315)
Crediti commerciali 3.078 658 2.006 113 (1) 302

Per comparabilità con l'anno precedente si riporta di seguito analoga analisi effettuata al 31 dicembre 2022:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2022 A scadere Scaduti entro
30 giorni
Scaduti tra
31 e 90 giorni
Scaduti tra
91 e 120 giorni
Scaduti oltre
i 120 giorni
Crediti commerciali garantiti (A) 4.509 2.441 796 935 43 294
Note di credito a clienti (3.686) (3.686)
Crediti commerciali non garantiti (B) 443 56 75 111 35 166
Crediti commerciali in sofferenza non garantiti (C) 199 199
Crediti commerciali al lordo del fondo svalutazione (A + B + C) 1.466 (1.189) 871 1.046 78 660
Fondo svalutazione crediti (1.210) (472) (78) (660)
Crediti commerciali 256 (1.189) 871 574

3.3 Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, la Società non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto negativo sul risultato economico qualora fosse costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare suddetti impegni o una situazione di insolvibilità.

Il rischio liquidità cui la Società potrebbe essere soggetta è legato al mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per la sua operatività nonché per lo sviluppo delle proprie attività industriali e commerciali. I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall'altra, le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

La Società dispone di una dotazione di liquidità immediatamente utilizzabile e di una significativa disponibilità di linee di credito concesse da una pluralità di primarie istituzioni bancarie italiane ed internazionali. La società ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno di soddisfare i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

Nella tabella sottostante è esposta un'analisi delle scadenze basata sugli obblighi contrattuali di rimborso relativa alle passività finanziarie, ai debiti commerciali e alle altre passività correnti e non correnti in essere al 31 dicembre 2023:

31 dicembre 2023 Entro 1 anno Oltre 1 anno Oltre 5 anni
(in migliaia di Euro) e fino a 5 anni
Prestito obbligazionario 70.649 13.258 51.677 5.714
Altre passività finanziarie correnti e non correnti 305.469 80.323 222.565 2.581
Debiti per RoU intercompany 1.509 285 1.224
Finanziamenti da imprese controllate 14.027 14.027
Debiti commerciali 66.045 66.045
Debiti commerciali intecompany 62.230 62.230
Altre passività correnti e non correnti 14.411 11.064 3.347
Altre passività correnti e non correnti intercompany 3.946 3.946

Tutti gli importi indicati nelle precedenti tabelle rappresentano valori nominali non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, sia per la quota in conto capitale sia per la quota in conto interessi. La Società prevede di far fronte ai suddetti impegni mediante i flussi di cassa che saranno generati dalla gestione operativa e, ad eventuale integrazione, tramite nuove operazioni finanziarie di medio termine.

In tale sede di analisi dei rischi aggiungiamo le conclusioni di quanto più dettagliatamente commentato in Relazione sulla Gestione in merito alla conclusione della pandemia Covid-19 (coronavirus), del conflitto tra la Russia ed Ucraina e del recente conflitto tra Israele e Palestina. In particolare, si può affermare che, complessivamente, anche a seguito della dichiarazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla conclusione dell'emergenza sanitaria mondiale, non si intravedono impatti e/o effetti (i) sul valore degli assets indicati in bilancio (ii) sulla recuperabilità dei crediti commerciali (iii) sul valore netto di realizzo delle rimanenze. Come già commentato gli impatti sul business sono ad oggi rimasti tutto sommato contenuti e comunque tali da non individuare rischi specifici che possono incidere sulla capacità del Gruppo e della società Aquafil S.p.A. di adempiere ai propri impegni futuri (tra cui il rispetto dei parametri finanziari – "covenants" previsti al 31 dicembre 2024 da alcuni rapporti di finanziamento) e/o di gravare sulla continuità aziendale del Gruppo.

Relativamente ai conflitti tra Russia ed Ucraina e quello tra Israele e Palestina, si conferma che tali situazioni non hanno avuto impatti diretti sulla Società, non avendo, al momento, (i) alcun investimento nei paesi menzionati né (ii) strumenti finanziari o disponibilità liquide nelle valute locali.

3.4 Rischi generati dal cambiamento climatico

La Società e il Gruppo Aquafil perseguono con determinazione la loro politica ambientale, sociale e di governance con un ruolo attivo nelle comunità in cui opera.

La società e il Gruppo si sono dotati di una struttura organizzativa che da anni studia l'impatto ambientale dei propri processi e prodotti e valuta continuamente le possibili azioni di miglioramento con un approccio fortemente orientato alla sostenibilità ed alla circolarità.

Tale struttura è particolarmente attenta all'evoluzione ed alle conseguenze che potrebbero derivare alle attività, ai processi ed alle organizzazioni locali dai cambiamenti climatici, il cui rischio è costantemente monitorato e valutato: si può affermare che ad oggi non sono previsti impatti significativi sulle attività operative esercitate nelle diverse aree geografiche in cui la Società e il Gruppo operano.

Per ulteriori informazioni in merito agli obiettivi ed alle politiche di sostenibilità del Gruppo Aquafil si rimanda a quanto riportato nella Relazione non finanziaria ed D.Lgs. n. 254 del 2016 pubblicata sul sito del gruppo contestualmente al presente bilancio.

4. GESTIONE DEL CAPITALE

La gestione del capitale della Società è volta a garantire un solido rating creditizio e adeguati livelli degli indicatori di capitale per supportare i piani di investimento nel rispetto degli impegni contrattuali assunti con i finanziatori.

La Società si dota del capitale necessario per finanziare i fabbisogni di sviluppo della propria attività commerciale e di funzionamento operativo; le fonti di finanziamento si articolano in un mix bilanciato di capitale di rischio e di capitale di debito, per garantire un'equilibrata struttura finanziaria e la minimizzazione del costo complessivo del capitale, con conseguente vantaggio di tutti i soggetti interessati.

La remunerazione del capitale di rischio è monitorata sulla base dell'andamento del mercato e dei risultati ottenuti, una volta soddisfatte tutte le altre obbligazioni, tra cui il servizio del debito; pertanto, al fine di garantire un'adeguata remunerazione del capitale, la salvaguardia della continuità aziendale e lo sviluppo delle proprie attività, la Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, all'andamento economico ed alle previsioni dei flussi di cassa attesi, nel breve e nel medio/lungo periodo.

5. ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE PER CATEGORIA

Nelle seguenti tabelle si riporta il dettaglio delle attività e passività finanziarie della Società richiesto dall'IFRS 7, secondo le categorie individuate dall'IFRS 9, al 31 dicembre 2023:

(in migliaia di Euro) Attività e passività
finanziarie valutate al
fair value con variazioni
imputate a conto
economico
Finanziamenti
e crediti
Passività finanziarie al
costo ammortizzato
Totale
Attività finanziarie correnti e non correnti 1.974 1.974
Attività finanziarie correnti e non correnti infragruppo
Partecipazioni in imprese del Gruppo 333.710 333.710
Partecipazioni in altre imprese 164 164
Crediti finanziari vs terzi 100 100
Crediti finanziarie correnti e non vs imprese del Gruppo 35.437 35.437
Crediti commerciali 2.763 2.763
Crediti commerciali intercompany 76.632 76.632
Altri crediti e attività non correnti 3.609 3.609
Crediti v/intercompany per imposte 5.854 5.854
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 72.746 72.746
Totale 1.974 531.016 532.989
Passività finanziarie correnti e non correnti 375.498 375.498
Debiti per RoU correnti e non correnti intercompany 1.509 1.509
Debiti finanziari correnti e non correnti intercompany 14.027 14.027
Debiti commerciali v/fornitori 65.699 65.699
Acconti e altri debiti correnti 346 346
Debiti commerciali intercompany 62.230 62.230
Altre passività non correnti 3.347 3.347
Altre passività correnti 11.064 11.064
Debiti infragruppo per imposte 3.946 3.946
Strumenti finanziari derivati 619 619
Totale 619 537.666 538.285

Le altre attività e passività finanziarie sono a breve termine o regolate a tassi di interesse di mercato e pertanto il valore contabile è considerato una ragionevole approssimazione del fair value.

5.1 Determinazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari valutati al fair value, vengono rappresentate nella tabella seguente le informazioni sul metodo scelto per la determinazione del fair value. Le metodologie applicabili sono distinte nei seguenti livelli, sulla base della fonte delle informazioni disponibili, come di seguito descritto:

  • livello 1: fair value determinati con riferimento a prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici;
  • livello 2: fair value determinati con tecniche di valutazione con riferimento a variabili osservabili su mercati attivi;
  • livello 3: fair value determinati con tecniche di valutazione con riferimento a variabili di mercato non osservabili.

La determinazione del fair value avviene secondo metodologie classificabili nel livello 2 e il criterio generale utilizzato per calcolarlo è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, metodo comunemente applicato nella pratica finanziaria. Non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value nei periodi considerati.

La tabella seguente riepiloga le attività e le passività che sono misurate al fair value al 31 dicembre 2023, sulla base del livello che riflette gli input utilizzati nella determinazione del fair value:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Strumenti finanziari derivati passivi (619)
Strumenti finanziari derivati attivi 1.974 4.063
Totale 1.354 4.063

6. INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

Ai fini dell'IFRS 8 "Settori operativi", l'attività svolta dalla Società è identificabile in un unico segmento operativo.

La struttura della Società, infatti, identifica una visione strategica e unitaria delle proprie attività e tale rappresentazione è coerente con le modalità con cui il management prende le proprie decisioni, alloca le risorse e definisce le strategie di comunicazione, rendendo diseconomiche, allo stato attuale dei fatti, ipotesi di spinta divisionale delle stesse.

7. NOTE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA DELLA SOCIETÀ

7.1 Attività immateriali

La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue:

(in migliaia Euro) Diritti e brevetti -
Know how
Marchi concessioni
liecenze e simili
Altre attività
immateriali
Attività immateriali
in corso
Totale
Saldo al 31 dicembre 2021 76 3.899 10.295 14.270
Costo storico 203 4.376 18.230 10.295 33.104
Fondo ammortamento (203) (4.300) (14.331) (18.834)
Incremento 56 1.137 991 2.183
Riclassifiche 3 9.805 (9.798) 9
Decremento (132) (132)
Ammortamenti (40) (3.584) (3.624)
Saldo al 31 dicembre 2022 95 11.256 1.355 12.705
Costo storico 203 4.434 29.172 1.355 35.164
Fondo ammortamento (203) (4.339) (17.916) (22.458)
Incremento 101 997 1.097
Riclassifiche 280 (361) (82)
Svalutazione
Decremento
Ammortamenti (31) (3.413) (3.444)
Saldo al 31 dicembre 2023 64 8.223 1.990 10.277
Costo storico 203 4.434 29.552 1.990 36.179
Fondo ammortamento (203) (4.370) (21.329) (25.902)

Gli incrementi dell'esercizio, complessivamente pari ad Euro 1.097 migliaia, si riferiscono principalmente alle attività di Information e Communication Technology rappresentata dai costi di sviluppo di specifici progetti di implementazione software.

Nelle Altre Attività immateriali sono anche iscritti gli investimenti sostenuti dalla Società per i progetti di sviluppo di nuovi prodotti e processi, tra cui "Effective" coordinato da Aquafil e finanziato dal Bio-Based Industries Joint Undertaking (BBI JU) nell'ambito del programma di ricerca Europeo Horizon 2020 e finalizzato alla produzione del bio-caprolattame e conseguentemente bio-nylon 6 a partire da materie prime rinnovabili. A partire dall'anno 2022 è stato avviato a livello pilota il processo di produzione del bio-caprolattame che genera una quota di ammortamento annua di Euro 1.821 migliaia su un orizzonte temporale di 5 anni.

7.2 Attività materiali

Terreni e
Fabbricati
Impianti e
Macchinari
Attrezzature Altre attività
materiali
Immobilizz.
materiali in
Totale ante
RoU
Right of Use Totale
(in migliaia Euro) corso e acconti
Saldo al 31 dicembre 2021 11.758 16.337 213 80 4.237 32.624 4.505 37.129
Costo storico 32.250 137.880 5.028 1.762 4.237 181.156 7.117 188.273
Fondo ammortamento (20.492) (121.543) (4.815) (1.682) (148.532) (2.612) (151.144)
Incremento 165 959 27 16 5.644 6.811 1.536 8.347
Riclassifiche 1.477 1.451 6 15 (2.958) (9) (9)
Svalutazione
Decremento (181) (263) (444) (313) (756)
Ammortamenti (1.892) (3.640) (52) (24) (5.609) (1.478) (7.087)
Saldo al 31 dicembre 2022 11.508 14.925 194 86 6.660 33.374 4.250 37.624
Costo storico 33.892 138.679 5.046 1.737 6.660 186.014 7.022 193.036
Fondo ammortamento (22.384) (123.754) (4.852) (1.651) (152.641) (2.772) (155.412)
Incremento 64 1.854 221 13 4.428 6.580 1.061 7.641
Riclassifiche 235 2.461 81 (2.695) 82 82
Svalutazione
Decremento (1.443) (1.443) (797) (2.240)
Ammortamenti (1.433) (3.741) (110) (23) (5.307) (1.716) (7.022)
Saldo al 31 dicembre 2023 10.374 15.499 386 76 6.950 33.286 2.799 36.085
Costo storico 34.191 142.963 5.338 1.746 6.950 191.187 4.337 195.523
Fondo ammortamento (23.817) (127.463) (4.952) (1.669) (157.901) (1.538) (159.439)

La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue:

Gli incrementi di esercizio, complessivamente pari a Euro 7.641 migliaia, si riferiscono principalmente:

  • per Euro 1.061 migliaia all'applicazione del principio IFRS 16;
  • per circa Euro 1.588 migliaia agli interventi di miglioramento e adeguamento tecnologico degli impianti ed attrezzature esistenti (per la maggior parte ancora in corso);
  • per circa Euro 3.506 migliaia per progetti di miglioramento dell'efficienza produttiva ed industriale (per la maggior parte ancora in corso).

I decrementi sono invece relativi alla vendita degli impianti di filatura alla controllata Aquafil USA e ai decrementi RoU che vengono presentati nel seguito.

Diseguito si riporta la tabella relativa all'iscrizione, aisensi dell'IFRS 16, fra le attività non correnti del diritto d'uso dell'asset oggetto del contratto di leasing. Si tratta in particolare di affitti di immobili, e noleggio attrezzature e mezzi come di seguito dettagliato:

Diritto d'uso
immobili
Diritto d'uso
attrezzature e mezzi
Diritto d'uso
automezzi
Totale
(in migliaia di Euro) di trasporto
Saldo al 1° gennaio 2022 3.721 279 505 4.505
Costo storico 5.615 631 870 7.117
Fondo ammortamento (1.895) (352) (365) (2.612)
Incremento 525 43 292 861
Decrementi (75) (210) (28) (314)
Ammortamenti (988) (244) (246) (1.478)
Differenza cambio
Saldo al 31 dicembre 2022 3.573 185 492 4.250
Costo storico 5.741 330 951 7.022
Fondo ammortamento (2.167) (146) (459) (2.772)
Incrementi 351 311 399 1.061
Decrementi (778) (6) (13) (797)
Ammortamento (1.131) (305) (280) (1.716)
Differenza cambio
Saldo al 31 dicembre 2023 2.015 185 599 2.799
Costo storico 2.774 466 1.097 4.337
Fondo ammortamento (759) (281) (498) (1.538)

Si precisa che il decremento, pari ad Euro 778 migliaia, dei Diritti d'uso immobili deriva principalmente dalla risoluzione anticipata del contratto di locazione in essere tra Aquafil ed Aquafin Holding per l'immobile sito in San Martino Buon Albergo di proprietà di quest'ultima.

Al 31 dicembre 2023 la società non ha individuato indicatori di impairment, relativamente alle attività materiali.

7.3 Attività finanziarie correnti e non correnti

La voce in oggetto è dettagliabile come segue (include sia le poste correnti che non correnti):

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Partecipazioni in imprese del Gruppo 333.710 307.915
Partecipazioni in altre imprese 164 14
Crediti finanziari non correnti verso imprese controllanti 234
Depositi bancari vincolati e depositi cauzionali 100 102
Crediti finanziari non correnti verso imprese correlate 29 29
Crediti finanziari non correnti verso imprese controllate 35.408 39.821
Crediti finanziari correnti verso imprese controllate 950
Strumenti finanziari derivati 1.974 4.063
Totale 371.385 353.127
di cui correnti 1.974 5.013
di cui non correnti 369.412 348.114

Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate e collegate:

Denominazione Sede Legale Percentuale Saldo iniziale Incrementi Svalutazioni Totale
delle società di possesso
Tessilquattro S.p.A. Arco (IT) 100,00% 22.545 22.545
Aquafil USA Inc. Cartersville (USA) 100,00% 124.298 124.298
Aquafil SLO d.o.o. Ljubjiana (SLO) 100,00% 73.343 25.000 98.343
Aquafil Jiaxing Co. Ltd. Jiaxing (CHN) 100,00% 53.523 1.348 54.871
Aquafil CRO d.o.o. Oroslavje (CRO) 100,00% 11.730 11.730
Aquafil UK Ltd. Ayrshire (UK) 100,00%
Aquafil Asia Pacific Co. Ltd. Rayoung (THA) 99,99% 8.608 8.608
Aqualeuna GmbH Leuna (GER) 100,00% 10.964 10.964
Aquafil Tekstil Sanayi Ve Ticaret A.S. Istanbul (TUR) 99,99% 557 (557)
Aquafil Benelux France B.V.B.A. Harelbake (BEL) 99,90% 99 99
Cenon S.r.o. Zilina (SLO) 100,00%
Aquafil India Private Ltd. New Dehli (IND) 99,97% 6 6
Aquafil Oceania Melbourne (AUS) 100,00% 32 32
Aquafil Japan Corp. Tokyo (JPN) 100,00% 1.142 1.142
Bluloop S.r.l. Società Benefit Arco (IT) 100,00% 50 50
Nofir AS Bodo (NO) 31,66% 1.018 1.018
Polyservice Lyon (FR) 45,00% 5 5
Totale 307.915 26.352 (557) 333.710

L'incremento della partecipazione in Aquafil SLO d.o.o., nel mese di settembre 2023, è stato effettuato attraverso l'apporto di capitale per un ammontare totale pari ad Euro 25 milioni.

In data 8 maggio 2023 è stato effettuato un versamento pari ad Euro 1.348 migliaia con conseguente incremento della partecipazione posseduta in Aquafil Jiaxing Co. Ltd.. Tale apporto di liquidità si è reso necessario al fine di versare la restante parte di capitale sottoscritto e non ancora versato nella Società controllata. In seguito all'ultimo versamento effettuato l'intero capitale sociale della società Aquafil Jiaxing Co. Ltd. risulta così interamente versato.

In data 6 agosto 2023 Aquafil S.p.A. e Politecnici S.r.l. hanno costituito la società Poly-Service S.a.s., con sede a Lione (Francia) e capitale sociale di Euro 10.000. Aquafil detiene il 45% del capitale mentre Politecnici S.r.l. detiene il 55%. L'oggetto sociale della società è la progettazione, produzione e commercializzazione di materie plastiche, gomma, nylon e prodotti affini, nonché di prodotti semilavorati, finiti e riciclati a base di materie plastiche, in particolare nylon oltre alla raccolta di plastica post-consumo, gomma, nylon e prodotti correlati e la successiva trasformazione in materie prime seconde. Non si rilevano operazioni rilevanti in quanto la Società è in fase di start up.

Nel 2023 è stata effettuata la totale svalutazione della partecipazione nella Società controllata Aquafil Tekstil Sanayi per Euro 557 migliaia.

Le svalutazioni rilevate nell'esercizio emergono dall'applicazione del test di recuperabilità (impairment test) svolto con riferimento a quelle partecipate dove sono stati individuati degli indicatori di perdita di valore come descritte dal paragrafo 12 del principio contabile internazionale IAS36.

PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE

Le partecipazioni in altre imprese hanno subito un incremento derivante dalla nuova partecipazione che, nel mese di maggio 2023, è stata iscritta per Euro 150 migliaia la nella società Karun World Ltd. con sede sociale a Warwick (Gran Bretagna) pari all'1,83% del capitale sociale. La società si occupa della produzione ecosostenibile di occhiali a partire dalla raccolta di materiali di scarto come funi o reti da pesca recuperati nelle coste e montagne della Patagonia.

Le altre partecipazioni in altre imprese si riferiscono principalmente alla partecipazione nella Banca di Verona per Euro 11 migliaia e alla partecipazione nella società Trentino Export S.c.a.r.l. per Euro 3 migliaia.

DEPOSITI BANCARI VINCOLATI E DEPOSITI CAUZIONALI

I depositi bancari vincolati e i depositi si riferiscono a depositi cauzionali a fornitori per servizi vari.

CREDITI FINANZIARI VERSO IMPRESE CONTROLLATE, CORRELATE E CONTROLLANTI

Nella tabella di seguito è riportato il dettaglio dei crediti finanziari correnti e non correnti verso imprese controllanti, controllate e collegate:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 di cui parte corrente 31 dicembre 2022 di cui parte corrente
AquafilSLO d.o.o. 30.000 35.200
Aqualeuna GmbH 950 950
Aquaspace S.p.A. 29
Aquafin Holding S.p.A. 234
Aquafil Japan 4.158 4.621
Bluloop 300
Totale 35.437 41.034 950

• Aquafil SLO d.o.o.

I crediti residui verso la controllata si compongono di due finanziamenti:

  • un finanziamento acceso a febbraio 2022 per un importo di Euro 10.000 migliaia con scadenza a febbraio 2025, il cui debito residuo ammonta a Euro 10.000 migliaia;
  • un secondo finanziamento acceso ad agosto 2022 per un importo di Euro 20.000 migliaia con scadenza luglio 2027, il cui debito residuo ammonta a Euro 20.000 migliaia.

• Aqualeuna GmbH

Il credito residuo verso la controllata al 31 dicembre 2023 ammonta ad Euro 950 migliaia.

• Aquafil UK Ltd.

Il credito verso la controllata, per complessivi Euro 3.510 migliaia, include un finanziamento erogato in giugno 2021, uno erogato in dicembre 2022 ed uno erogato ad ottobre 2023.

Si evidenzia che, visto il risultato negativo della controllata, il credito finanziario è stato completamente svalutato.

• Aquaspace

Il credito verso altre parti correlate si riferisce al deposito cauzionale, pari ad Euro 29 migliaia, versato dalla Società relativamente al contratto di locazione pluriennale dell'immobile sito in Via del Garda 40 – Rovereto.

• Aquafin Holding

Il credito verso la controllante si riferiva al deposito cauzionale, pari ad Euro 234 migliaia, che è stato completamente restituito in data 21 dicembre 2023 a seguito della risoluzione consensuale del contratto di locazione pluriennale dell'immobile di Aquafin Holding – sito a San Martino Buon Albergo – Verona.

• Aquafil Japan

Il finanziamento alla controllata giapponese ammonta al 31 dicembre 2023 ad Euro 4.158 migliaia.

• Bluloop S.r.l.

Il finanziamento alla controllata è stato erogato nel corso dell'esercizio al fine di supportarne la fase di sviluppo, essendo la società costituita nel 2022.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Il fair value degli strumenti finanziari derivati (IRS – IRC), iscritto nelle attività finanziarie correnti, evidenzia un decremento di Euro 2 milioni dovuto sostanzialmente alla variazione della curva dei tassi di interesse del mercato. Come già in precedenza commentato, evidenziamo che tali derivati non sono contabilizzati in "hedge accounting" in quanto, pur essendo stati stipulati con finalità di copertura sono stati trattati, ai fini contabili e coerentemente con il passato, come strumenti non di copertura (e quindi il relativo fair value è rilevato a conto economico) dato che risulta molto complesso predisporre l'obbligatoria relazione di copertura.

7.4 Altre attività non correnti

Nel corso del 2023 è stato ricevuto l'ultimo bonifico a chiusura del credito verso l'UE per i contributi riconosciuti per il progetto di ricerca denominato "Effective" coordinato da Aquafil e finanziato dal Bio-Based Industries Joint Undertaking (BBI JU) nell'ambito del programma di ricerca Europeo Horizon 2020, dove l'intera filiera (dai produttori di materie prime ai brands) è coinvolta per validare l'utilizzo di bio Nylon 6 e altri bio-polimeri in prodotti di largo consumo; si rimanda anche alla Relazione sulla Gestione per una più ampia descrizione del progetto.

Si evidenzia in particolare che, con la firma della convenzione tra i partner e gli altri finanziatori è stato definito un importo complessivo di Euro 1,7 milioni che è stato rilevato utilizzando come contropartita i risconti passivi classificati nelle "Altre passività" (nota 7.16) che sono pari al 31 dicembre 2023 ad Euro 673 migliaia. Il credito è stato ridotto per gli importi effettivamente pagati dall'Unione Europea riconosciuti in base alle regole della convenzione che sostanzialmente ne prevede il pagamento in base agli stati di avanzamento. Al 31 dicembre 2023 pertanto la Società non vanta alcun credito residuo verso l'UE.

7.5 Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Di seguito si riporta la composizione delle voci "Attività per imposte anticipate" e "Passività per imposte differite":

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Attività per imposte anticipate 6.721 2.172
Passività per imposte differite (13) (13)
Totale 6.708 2.159

La relativa movimentazione è dettagliabile come segue:

Valori al
1° gennaio 2023
Accantomaneti/
rilasci a patrimonio
Accantonamenti/
rilasci a conto
Valori al
31 dicembre 2023
(in migliaia di Euro) netto economico
Attività per imposte anticipate
Fondo per rischi e oneri 205 (72) 133
Fondo svalutazione crediti 194 (118) 76
Valutazione dei benefici a dipendenti secondo lo IAS 19 (23) 5 8 (10)
Attività materiali e immateriali 470 (108) 361
Perdite fiscali 996 2.008 3.004
Rimanenze
Altri accantonamenti a fondi 73 73
Applicazione del metodo del costo ammortizzato
Strumenti finanziari derivati
Ace 345 345
Differenze cambio 257 (94) 163
Interessi passivi art. 96 TUIR 2.575 2.575
Totale attività per imposte anticipate 2.172 5 4.543 6.721
Passività per imposte differite
Attività materiali e immateriali (13) (13)
Altro
Totale passività per imposte differite (13) (13)
Totale attività per imposte anticipate nette 2.159 5 4.543 6.708
Totale attività per imposte anticipate e differite
a conto economico
4.543

Relativamente alle attività per imposte anticipate:

  • le imposte anticipate sulle attività materiali ed immateriali si riferiscono allo storno di immobilizzazioni immateriali per adozione principi contabili IAS;
  • le imposte anticipate relative alle perdite fiscali per Euro 3.004 migliaia si riferiscono alla procedura amichevole ex art. 6 della Convenzione relativa all'eliminazione delle doppie imposizioni in caso di rettifica degli utili di imprese associate del 23 luglio 1990 n. 90/436/CEE – relativamente all'accettazione dell'accordo raggiunto dalle Amministrazioni finanziarie competenti in Italia e Germania in relazione al periodo di imposta 2017. In analogia con quanto avvenuto per il 2016, in data 15 febbraio 2023 la Società ha presentato, ai sensi dell'art. 3, comma 1, della legge n. 99 del 22/03/1993, istanza di rimborso ai fini Ires e Irap alla Direzione Provinciale di Trento per l'importo di Euro 996 migliaia e rimane ad oggi in attesa dell'esecuzione. L'incremento dell'anno per Euro 2.008 migliaia (di cui Euro 1.630 migliaia di imposta IRES ed Euro 378 migliaia di imposta IRAP) si riferisce alla procedura amichevole attivata in data 4 ottobre 2023 analogamente a quanto fatto per il periodo d'imposta 2017 e come approfondito nel paragrafo Passività potenziali;
  • le imposte anticipate per Euro 345 migliaia sono state stanziate nel corso dell'anno 2023 in riferimento al beneficio ACE di competenza, che non è stato possibile utilizzare in mancanza di imponibile fiscale positivo;
  • le imposte anticipate per Euro 2.575 migliaia sono state stanziate nel corso dell'anno 2023 in relazione all'ammontare degli interessi passivi non dedotti ai sensi del TUIR (art. 96), in quanto di ammontare superiore al limite del 30% del ROL, e saranno pertanto portati in deduzione negli esercizi successivi.

La Società ha presentato, istanza di interpello probatorio relativamente alla disapplicazione della disciplina antielusiva dell'art. 10, comma 2 e comma 3, lettere a) e c) del nuovo decreto ACE in quanto le somme erogate dalla Società, nel periodo 2011-2022, in favore di soggetti non residenti del Gruppo, oggetto di istanza di disapplicazione, non hanno potuto dar luogo, neanche indirettamente, a conferimenti in favore di soggetti residenti del gruppo e, quindi a duplicazione del beneficio ACE. L'Agenzia Delle Entrate in data 2 novembre 2023 ha espresso parere favorevole in merito alla disapplicazione della disciplina antielusiva dell'art. 10, comma 2 e comma 3, lettere a) e c) del nuovo decreto ACE.

Relativamente alle "Passività per imposte differite" la voce "Attività materiali e immateriali" si riferisce per Euro 13 migliaia allo storno di immobilizzazioni immateriali per adozione principi contabili IAS.

7.6 Rimanenze

Di seguito si riporta la composizione della voce:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Rimanenze di materie prime sussidiarie e di consumo 17.035 21.497
Rimanenze di prodotti finiti e merci 39.816 43.907
Totale 56.851 65.404

Le rimanenze sono iscritte al netto del fondo obsolescenza magazzino, pari a Euro 255 migliaia relativo ad articoli a lenta rotazione.

Il decremento è dovuto al duplice effetto derivante dalla diminuzione dei prezzi delle materie prime e delle componenti del costo industriale e dal decremento dei volumi in giacenza a fine esercizio, in particolare di materie prime.

7.7 Crediti commerciali

Di seguito si riporta la composizione della voce:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti verso clienti 3.078 1.438
Crediti verso controllanti, collegate e altre parti correlate 76.632 115.597
Fondo svalutazione crediti (315) (1.210)
Totale 79.395 115.825

La variazione dei crediti è strettamente connessa al decremento del fatturato, dei prezzi ed alle diverse tempistiche di regolazione degli incassi con le società del Gruppo.

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali:

(in migliaia di Euro)
Saldo al 1° gennaio 2023 (1.210)
Utilizzi 113
Rilasci 782
Saldo al 31 dicembre 2023 (315)

L'utilizzo del fondo svalutazione crediti commerciali deriva dalla chiusura di alcune pratiche di credito sorte in esercizi precedenti divenute inesigibili. I rilasci dello stesso sono conseguenti all'analisi aggiornata della recuperabilità dei crediti commerciali in essere alla data di bilancio.

Si rimanda al precedente paragrafo 3.2 per una analisi in merito alla politica di gestione del rischio credito.

CREDITI VERSO CONTROLLATE, CONTROLLANTI E CORRELATE

Tale voce accoglie i crediti correnti di natura commerciale così composti:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Aquafil Asia Pacific Co. 232 163
Aquafil Engineering GmbH 2 2
Aquafil UK Limited 3.324 1.233
AquafilSLO d.o.o. 17.017 57.740
Aqualeuna GmbH 374 303
Aquafil Carpet Recycling 298 7
Aquafil Carpet Rec.#2 4
Aquaspace S.p.A. 33 34
Tessilquattro 38.079 29.114
Aquafil USA Inc. 10.647 23.501
Aquafin Holding S.p.A. 275 305
Aquafil Textil Sanayi 605 1.003
Aquafil China 5.191 1.940
Aquafil O'Mara 146 93
Aquafil Japan 397 33
Nofir 5
Bluloop 5 121
Totale 76.632 115.597

Il decremento dei crediti commerciali verso controllate, controllanti e correlate, deriva principalmente dalla diminuzione dei crediti nei confronti delle controllate Aquafil USA e Aquafil SLO, come conseguenza del decremento del fatturato del gruppo.

7.8 Crediti per imposte correnti

Non si rilevano crediti IRES per imposte correnti.

7.9 Altre attività correnti

Di seguito si riporta la composizione della voce:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti verso erario 730 4.339
Anticipi verso fornitori 224 399
Crediti verso enti previdenziali e sicurezza sociale 57 162
Crediti verso il personale 256 272
Crediti per imposte verso controllanti 5.854 247
Crediti per imposte verso controllate
Altri crediti 220 246
Ratei e risconti attivi 2.123 1.697
Totale 9.463 7.361

Relativamente alle voci sopra riportate:

  • "Crediti verso erario": si riferiscono principalmente a:
    • per Euro 132 migliaia per recupero dell'IVA da procedure concorsuali;
    • per Euro 282 migliaia a crediti d'imposta determinati ai sensi dell'art. 1, comma 35 della Legge 23/12/2014 n. 190 e successive modifiche e determinati come segue: 1. ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico il credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 10% delle spese agevolabili, 2. le attività d'innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati il credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 10% delle spese agevolabili 3. il credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 10% delle spese agevolabili in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo d'innovazione digitale 4.0;
    • per Euro 85 migliaia a crediti per ritenute su dividendi incassati dalle controllate Aquafil Jiaxing e Aquafil Asia Pacific;

  • "Anticipi verso fornitori":si riferiscono principalmente per Euro 224 migliaia ad anticipi per la prestazione diservizi non ancora resi.
  • "Crediti per imposte verso controllanti": per Euro 5.854 migliaia si riferiscono a crediti verso Aquafin Holding S.p.A. generati dalla cessione delle perdite fiscali di Aquafil S.p.A., Tessilquattro S.p.A. e Bluloop S.r.l. Società Benefit al consolidato fiscale la cui consolidate è appunto Aquafin Holding S.p.A. ma per tramite di Aquafil S.p.A. che rimane, come previsto dall'accordo di consolidamento fiscale, la "stanza di compensazione" per il computo dei crediti e debiti fiscali relativi all'Imposta sul Reddito delle Società (IRES) ai sensi dell'art. 228 e seguenti del T.U.I.R.. Il forte incremento deriva principalmente dalla perdita fiscale di Aquafil S.p.A., come conseguenza del risultato negativo d'esercizio conseguito, che nel contesto del consolidato fiscale è andato ad aumentare il credito verso la consolidate Aquafin Holding S.p.A.;
  • "Altri crediti": il saldo si riferisce per Euro 220 migliaia al progetto Europeo CISUFLO nell'ambito delle attività dell'Ecodesign: CIrcularSUstainableFLOorcovering con 17 consorziati in cui Aquafil partecipa come PA6 producer & recycler con il ruolo specifico di verificare in test pilota e industriali la riciclabilità dei carpets sviluppati con i nuovi criteri di progettazione; il kick-off meeting dell'avvio del progetto tra tutti i consorziati e avvenuto in data 16 giugno 2021, per uno sviluppo complessivo di circa 4 anni. Nel corso del 2023 è stato incassato la prima tranche del reporting period per Euro 26 migliaia;
  • "Ratei e risconti attivi": includono principalmente pagamenti anticipati per premi assicurativi per Euro 165 migliaia, costi di consulenze in ambito di Information e Communication Technology fatturati anticipatamente rispetto al completamento del servizio per Euro 467 migliaia, contributi per oneri disistema per l'energia elettrica anticipati nell'esercizio per Euro 726 migliaia, costi anticipati sull'acquisto di materiali di manutenzione per Euro 94 migliaia, contributi per la formazione del personale per Euro 393 migliaia e per Euro 45 migliaia costi di competenza pluriennale per la fee relativa alla garanzia SACE.

7.10 Disponibilità liquide ed equivalenti

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Denaro e valore in cassa 8 10
Depositi bancari e postali 72.737 52.702
Totale 72.746 52.713

I saldi corrispondono alle disponibilità in giacenza sui conti correnti della società.

Nella seguente tabella è riportata la composizione della cassa e delle disponibilità liquide per valuta:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023
EUR 59.924
USD 11.821
GBP 1
YEN 991
Totale 72.737

La Società ha mantenuto ad un livello adeguato le proprie disponibilità liquide in un'ottica prudenziale dettata dalle esigenze di riduzione del rischio di liquidità e anche come misura di contrasto ai potenziali effetti dei conflitti in atto.

Per ulteriori dettagli si rimanda al rendiconto finanziario.

Per quanto riguarda i finanziamenti, si evidenzia che nell'esercizio sono state stipulate nuove operazione di medio termine chirografarie da parte di Aquafil S.p.A. per un valore complessivo di Euro 100 milioni, di cui Euro 40 milioni con garanzia SACE Supportitalia, a fronte di rimborsi di mutui in essere nel 2023, per complessivi Euro 58,8 milioni. I dettagli dell'indebitamento sono riportati in Nota.

Non vi sono vincoli sulle disponibilità liquide.

7.11 Beni destinati alla vendita

La voce comprende macchinari realizzati internamente e destinati all'installazione in altre società del Gruppo per Euro 703 migliaia. Il decremento rispetto all'anno precedente si riferisce principalmente alle vendite delle linee di filatura trasferite alla controllata Americana Aquafil USA.

7.12 Patrimonio netto

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale deliberato della Società ammonta ad Euro 50.522 migliaia, il cui valore sottoscritto e versato ammonta ad Euro 49.722 migliaia, mentre la quota non ancora sottoscritta e versata è relativa, per un importo pari ad pari ad Euro 800 migliaia, all'aumento di capitale a servizio degli Sponsor Warrant Aquafil. Il capitale sociale sottoscritto e versato è suddiviso in 51.218.794 azioni prive del valore nominale suddivise in:

  • numero 42.902.774 azioni ordinarie, identificate dal codice ISIN IT0005241192;
  • numero 8.316.020 azioni di speciali classe B, identificate dal codice ISIN IT0005285330, che danno diritto, nell'osservanza degli eventuali limiti di legge, a 3 voti esercitabili ai sensi dell'art. 127-sexies del D.Lgs. n. 58/1998 nelle assemblee della Società e che si possono convertire in azioni ordinarie, nelle determinate condizioni e circostanze disciplinate dallo statuto, in ragione di una azione ordinaria ogni azione di classe B.

Il capitale sociale della Società è pari a Euro 49.722.417; il numero di azioni ordinarie è di 42.902.774, le azioni di categoria B sono pari a n. 8.316.020, il totale delle azioni è pertanto pari a n. 51.218.794.

Si riporta nel seguito il dettaglio della composizione del capitale sociale sottoscritto e versato di Aquafil S.p.A. al 31 dicembre 2023:

Tipologia azioni Numero azioni % su Capitale sociale Quotazione
Ordinarie 42.902.774 83,76% MTA segmento STAR
Classe B 8.316.020 16,24% Non quotate
Classe C Non quotate
Totale 51.218.794 100%

In base alle comunicazioni inviate alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa "CONSOB" e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché in ragione degli effetti delle conversioni di Market Warrant occorse nel corso dell'esercizio di riferimento, si riportano di seguito l'elenco dei soggetti titolari, al 31 dicembre 2023, di una partecipazione rilevante, ovvero, considerato la qualifica di P.M.I. ai sensi dell'art. 1, lettera w-quater. 1 del T.U.F. di Aquafil S.p.A., di una partecipazione che sia superiore al 5% del capitale sociale votante Aquafil S.p.A.:

Dichiarante ovvero soggetto posto
al vertice della catena partecipativa
Azionista diretto Tipologia azioni Numero azioni Numero
diritti di voto
GB&P S.r.l. Aquafin Holding S.p.A. Ordinarie 21.554.705 21.554.705
Classe B 8.316.020 24.948.060
Totale 29.870.725 46.502.765
Quota 58,32% 68,54%

Di seguito viene dettagliata la composizione del patrimonio netto con riferimento alle disponibilità e distribuibilità:

Descrizione Importo Origine Possibilità di
utilizzazioni
Quota
disponibile
Capitale 49.722.417
Riserva legale 2.053.359 Di utili B 2.053.359
Riserva sovrapprezzo azioni 19.975.348 Di capitale (*) A, B 19.975.348
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (8.612.054) Di capitale
Riserva non distribuibile per costi di quotazione (3.287.529) Di capitale
Riserva FTA (2.156.097) Di capitale
Riserva IAS 19 (198.021) Di capitale
Totale riserve di capitale 5.721.648
Altre riserve 50.575.624 Di utili A, B, C 50.575.624
Utile (perdita) a nuovo Di utili A, B, C
Totale riserve di utili 52.628.983 50.575.624
Utile (perdita) d'esercizio (5.641.004)
Totale patrimonio netto 102.432.043
Riserve non distribuibili 1.990.244 (**)
Riserve distribuibili 48.585.380

(*) La riserva sovrapprezzo è distribuibile solo se la riserva legale raggiunge 1/5 del capitale sociale.

(**) Quota non distribuibile pari alle immobilizzazioni immateriali in corso.

Warrant

Nel contesto dell'operazione di quotazione risultavano inizialmente in circolazione:

  • (i) numero 7.499.984 Market Warrant Aquafil quotati identificati dal codice ISIN IT0005241200 che incorporano il diritto all'assegnazione di Azioni Aquafil S.p.A. di Compendio Market Warrant e sono esercitabili alle condizioni indicate nel regolamento approvato dall'assemblea straordinaria di Space3 con delibera del 23 dicembre 2016. Ai sensi del Regolamento dei Market Warrant Aquafil S.p.A. (ISIN IT0005241200), il 4 dicembre 2022 è stato il termine ultimo di esercizio degli strumenti finanziari denominati Warrant Aquafil, essendo decorsi 60 (sessanta) mesi dalla data di ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie Aquafil (ISIN IT0005241192);
  • (ii) numero 800.000 Sponsor Warrant Aquafil identificati dal codice ISIN IT0005241754 non quotati ed esercitabili entro 10 anni dalla data del 4 dicembre 2017, a pagamento ed al prezzo di esercizio unitario di Euro 13,00 (al raggiungimento di uno "Strike Price" pari a Euro 13,00), a fronte dell'assegnazione di un'Azione Aquafil di Compendio Sponsor Warrant Aquafil per ciascuno Sponsor Warrant esercitato.

Si precisa che il 4 dicembre 2022 era scaduto il termine ultimo di esercizio degli strumenti finanziari denominati Warrant Aquafil e quindi alla data del 31 dicembre 2022 sono stati convertiti numero 2.014.322 Market Warrant Aquafil con l'assegnazione di numero 498.716 Azioni di Compendio. Al 31 dicembre 2023 non risultano quindi in circolazione nessun altro Market Warrant mentre si evidenzia che non è stato convertito alcun Sponsor Warrant Aquafil.

Riserva legale

La riserva legale al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 2.053 migliaia: l'incremento di Euro 797 migliaia è stato deliberato dell'assemblea dei soci del 27 aprile 2023 che ha destinato a tale riserva un ventesimo dell'utile dell'esercizio 2022.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo azioni ammonta al 31 dicembre 2023 a 19.975 migliaia di Euro e deriva dall'operazione di fusione tra Aquafil S.p.A. e Space 3 S.p.A. avvenuta il 4 dicembre 2017.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio ammonta al 31 dicembre 2023 ad Euro 8.612.054. Si precisa che in data 20 ottobre 2021 – Aquafil S.p.A. ha reso noto che l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Società, ha autorizzato l'acquisto e la disposizione di azioni proprie ai sensi dell'artt. 2357 e seguenti del Codice Civile. L'autorizzazione deliberata dall'Assemblea ha una durata di diciotto mesi a decorrere dalla data della stessa deliberazione assembleare. L'operazione è finalizzata a consentire alla Società di acquistare e/o disporre delle azioni ordinarie della Società per: (i) la realizzazione di eventuali operazioni di investimento, nonché per contenere movimenti anomali delle quotazioni e favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate

all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti; e per (ii) la conservazione per successivi utilizzi (costituzione di c.d. "magazzino titoli"), in coerenza con le linee strategiche che la Società intende perseguire: corrispettivo in operazioni straordinarie o altro atto di disposizione e/o utilizzo a servizio di operazioni di natura straordinaria con altri soggetti. L'Assemblea ha autorizzato l'acquisto, anche in più tranche, di azioni ordinarie, fino ad un numero massimo che, tenuto conto delle azioni ordinarie di volta in volta detenute in portafoglio dalla Società e dalle società da essa controllate, non sia complessivamente superiore al 3% del capitale sociale.

A seguito degli acquisti effettuati alla data del 31 dicembre 2023, Aquafil detiene n. 1.278.450 azioni proprie, pari al 2,4961% del capitale sociale.

Riserva costi di quotazione/Aumento capitale sociale

Tale voce ammonta al 31 dicembre 2023 a Euro 3.287 migliaia a riduzione del patrimonio netto ed è relativa ai costi sostenuti nel 2017 a fronte dell'operazione di quotazione e quindi di aumento del capitale sociale.

Riserva "First Time Adoption" (FTA)

La riserva FTA ammonta ad Euro 2.156 migliaia a riduzione del patrimonio netto e rappresenta gli effetti della conversione dai principi contabili italiani agli IFRS.

Riserva IAS 19

La riserva IAS 19 al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 198 migliaia di riduzione del patrimonio netto ed include gli effetti attuariali a tale data del trattamento di fine rapporto e di tutti gli altri benefici ai dipendenti.

Risultati portati a nuovo

A seguito della delibera del 27 aprile 2023 dell'Assemblea deisoci, la riserva da utili portati a nuovo, pari ad Euro 30.996 migliaia, è stata destinata ad aumento della riserva straordinaria, avendo entrambe la medesima natura.

Riserva straordinaria

Al 31 dicembre 2023 ammonta ad Euro 50.575 migliaia. L'incremento di Euro 34.138 migliaia rispetto allo scorso esercizio è generato dalla destinazione dei Risultati portati a nuovo e dell'utile 2022 non destinato a dividendo.

Dividendi

L'assemblea ordinaria deisoci del 27 aprile 2023 ha deliberato la distribuzione di dividendi con il pagamento agli azionisti di un dividendo di Euro 0,24 per azione per complessivi Euro 12 milioni.

7.13 Benefici ai dipendenti

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2022 1.805
Oneri finanziari 58
Aniticipi e liquidazioni (305)
Profitto/(Perdita) attuariale 22
Saldo al 31 dicembre 2023 1.580

Il fondo trattamento di fine rapporto recepisce gli effetti dell'attualizzazione secondo quanto richiesto dal principio contabile IAS 19.

Si riporta per completezza anche la movimentazione dell'esercizio precedente:

(in migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2021 2.176
Oneri finanziari 29
Aniticipi e liquidazioni (172)
Profitto/(Perdita) attuariale (228)
Saldo al 31 dicembre 2022 1.805

Di seguito si riporta il dettaglio delle principali assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali:

Ipotesi finanziarie 31 dicembre 2023
Tasso di attualizzazione 2,95%
Tasso di inflazione 2,00%
Tasso annuo di incremento TFR 3,00%
Ipotesi demografiche
Decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Frequenza annua di Turnover e Anticipazioni TFR
Frequenza anticipazioni 4,50%
Frequenza turnover 2,50%

La durata media finanziaria dell'obbligazione al 31 dicembre 2023 risulta pari a circa 7 anni.

Per comparabilità con l'anno precedente si riporta di seguito il dettaglio delle principali assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali effettuate al 31 dicembre 2022.

Ipotesi finanziarie 31 dicembre 2022
Tasso di attualizzazione 3,57%
Tasso di inflazione 2,30%
Tasso annuo di incremento TFR 3,23%
Ipotesi demografiche
Decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Frequenza annua di Turnover e Anticipazioni TFR
Frequenza anticipazioni 4,50%
Frequenza turnover 2,50%

7.14 Passività finanziarie correnti e non correnti

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 di cui quota corrente 31 dicembre 2022 di cui quota corrente
Finanziamenti bancari di medio - lungo termine 301.010 76.865 259.688 59.911
Ratei interessi e oneri su finanziamenti bancari (5) (5) (379) (379)
di medio-lungo termine
Totale finanziamenti bancari di medio-lungo termine 301.005 76.859 259.310 59.533
Prestiti obbligazionari 70.248 12.857 83.158 12.857
Ratei interessi e oneri su prestito obbligazionario 401 401 251 251
Totale prestiti obbligazionari 70.649 13.258 83.409 13.108
Debiti RoU correnti e non correnti 3.000 775 4.401 1.379
Debiti verso Finest S.p.A. per finanziamento
Passività per strumenti finanziari derivati 619 619
Altre banche a breve e altri finanziamenti 2.354 2.354 1.106 1.106
Finanziamenti da società controllate 14.027 8.438
Finanziamenti da società controllanti
Totale 391.653 93.865 356.664 75.126

Finanziamenti bancari di medio-lungo termine

Tale voce si riferisce ai debiti derivanti da contratti di finanziamento ottenuti da primari istituti di credito. Tali contratti prevedono principalmente la corresponsione di interessi a tasso fisso o in alternativa a tasso variabile, indicizzato tipicamente al tasso Euribor di periodo più uno spread.

A fine esercizio tutti i finanziamenti del Gruppo risultano contratti da Aquafil S.p.A., che supporta mediante finanziamenti e aumenti di capitale sociale l'attività di investimento delle società controllate.

Aquafil S.p.A., nel corso del 2023, ha mantenuto le proprie disponibilità liquide che avevano subito un forte incremento nel biennio precedente anche in un'ottica di mantenimento della liquidità per fronteggiare i conflitti in essere tra Russia e Ucraina ed in Medio Oriente. Nel corso del 2023 sono stati rimborsate le rate in scadenza ordinaria dei finanziamenti secondo i relativi piani di ammortamento e sono state stipulate nuove operazioni finanziarie di medio lungo termine per un importo complessivo pari ad Euro 100 milioni con primari istituti bancari.

Si precisa che due nuove operazioni finanziarie di medio termine, per un importo pari ad Euro 20 milioni cadauna, la prima con Monte dei Paschi di Siena e la seconda con Intesa SanPaolo, sono assistite da garanzia SACE Supportitalia (art. 15 del DL 17.5.2022 n. 50).

Le risorse raccolte sono state destinate al mantenimento della liquidità.

(in migliaia di Euro) Importo
originario
Data
accen
sione
Data di
scadenza
Piano di rimborso Tasso applicato Al 31
dicembre
2023
di cui quota
corrente
Finanziamenti bancari di medio-lungo
termine a tasso fisso
Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo
del Nord Est (ex Casse Rurali Trentine) (*)
15.000 2019 2026 Trimestrali dal 30/09/2021 1,25% fisso da 01/07/2024
Euribor 3 mesi + 1,00%
7.617 2.977
Cassa Centrale Banca (*) 11.000 2022 2029 Trimestrali dal 31/12/2023 1,20% fisso da 01/04/2026
Euribor 3 mesi + 1,00%
10.516 1.952
Crédit Agricole (ex Credito Valtellinese) (*) 15.000 2018 2024 Trimestrali dal 05/10/2018 1% fisso 3.259 3.259
Cassa Depositi e Prestiti (*) 20.000 2020 2027 Semestrali dal 20/06/2023 1,48% fisso 16.000 4.000
Totale finanziamenti bancari di medio-lungo
termine a tasso fisso
37.391 12.188
Finanziamenti bancari di medio-lungo
termine a tasso variabile
Deutsche Bank (*) 5.000 2018 2024 Trimestrali dal 15/01/2019 Euribor 3 mesi +1,20% 938 938
Deutsche Bank (*) 20.000 2022 2028 Trimestrali dal 01/10/2023 Euribor 3 mesi +1,20% 18.000 4.000
Sparkasse - Cassa Risparmio di Bolzano (*) 20.000 2018 2025 Trimestrali dal 31/03/2020 Euribor 3 mesi + 0,85% 8.102 4.034
Sparkasse - Cassa Risparmio di Bolzano (*) 10.000 2022 2028 Trimestrali dal 31/12/2024 Euribor 3 mesi + 1,05% 10.000 600
Banca Intesa ()(*) 15.000 2018 2024 Semestrali dal 31/07/2019 Euribor 6 mesi + 0,95% 2.571 2.571
Banca Intesa ()(*) 30.000 2021 2027 Semestrali dal 30/06/2023 Euribor 6 mesi + 1,10% 24.000 6.000
Banca Intesa (*) 20.000 2023 2028 Trimestrali dal 31/12/2025 Euribor 3 mesi + 0,95% + SACE 20.000
Banca di Verona 15.000 2017 2024 Trimestrali dal 30/06/2017 Euribor 3 mesi + 2% 3.275 3.275
Banca di Verona 3.000 2019 2024 Trimestrali dal 06/08/2021 Euribor 3 mesi + 1,30% 1.182 1.182
Banca di Verona 5.000 2022 2027 Trimestrali dal 27/04/2024 Euribor 6 mesi + 1,20% 5.000 570
Banca di Verona 5.000 2023 2028 Trimestrali dal 04/07/2024 Euribor 3 mesi + 1,20% 5.000 388
Banca Popolare di Milano () (*) 25.000 2018 2026 Trimestrali dal 31/03/2020 Euribor 3 mesi + 0,90% 11.673 4.492
Banca Popolare di Milano () (*) 15.000 2019 2025 Trimestrali dal 30/09/2020 Euribor 3 mesi + 1,05% 6.173 3.010
Banca Popolare di Milano (*) 15.000 2023 2028 Trimestrali dal 30/09/2023 Euribor 3 mesi + 1,15% 13.657 2.772
Banca Popolare Emilia Romagna () (*) 10.000 2019 2025 Mensili dal 26/09/2020 Euribor 3 mesi + 0,75% 4.203 2.516
Banca Nazionale del Lavoro (*) 7.500 2018 2025 Semestrali dal 31/12/2019 Euribor 6 mesi +1,40% 2.727 2.045
Banca Nazionale del Lavoro (*) 12.500 2018 2025 Semestrali dal 31/12/2019 Euribor 6 mesi +1,25% 4.545 3.409
Banca Nazionale del Lavoro (*) 20.000 2022 2027 Trimestrali dal 08/12/2023 Euribor 3 mesi + 1,40% 18.750 5.000
Banca Nazionale del Lavoro () (**) 10.000 2023 2028 Trimestrali dal 05/10/2024 Euribor 3 mesi + 1,55% 10.000 625
Crédit Agricole
(ex Banca Popolare Friuladria) () (*)
10.000 2017 2025 Trimestrali dal 31/03/2019 Euribor 3 mesi + 1,30% 2.814 1.852
Crédit Agricole
(ex Banca Popolare Friuladria) () (*)
10.000 2019 2025 Semestrali dal 28/12/2020 Euribor 6 mesi + 1,05% 3.636 1.818
Crédit Agricole
(ex Banca Popolare Friuladria) (*)
10.000 2023 2029 Semestrali dal 30/09/2024 Euribor 6 mesi + 1,35% 10.000 795
Monte dei Paschi (*) 15.000 2018 2025 Semestrali dal 31/12/2019 Euribor 6 mesi + 0,80% 5.625 3.750
Monte dei Paschi () (*) 20.000 2023 2028 Trimestrali dal 30/09/2025 Euribor 3 mesi + 0,75% + SACE 20.000
Crediti Emiliano 5.000 2022 2027 Trimestrali dal 16/09/2023 Euribor 3 mesi + 0,90% 4.494 1.043
MCC - Banca del Mezzogiorno (*) 10.000 2019 2026 Trimestrali dal 09/11/2020 Euribor 3 mesi + 1,20% 4.500 2.000
MCC - Banca del Mezzogiorno (*) 15.000 2023 2028 Trimestrali dal 30/06/2025 Euribor 3 mesi + 1,20% 15.000
Cassa Depositi e Prestiti (*) 20.000 2022 2027 Semestrali dal 30/06/2024 Euribor 6 mesi + 1,55% 20.000 5.000
Mediocredito Trentino Alto Adige 3.000 2022 2026 Semestrali dal 15/10/2023 0,85% fisso fino al 15/10/2022
Euribor 3 mesi + 1%
2.753 994
Volksbank 5.000 2023 2028 Trimestrali dal 31/03/2025 Euribor 3 mesi + 1,60% 5.000
Totale finanziamenti bancari di medio-lungo
termine a tasso variabile
263.619 64.677
Ratei interessi su finanziamenti bancari
di medio-lungo termine
(5) (5)
Totale finanziamenti bancari di medio-lungo
termine a tasso fisso e variabile
301.005 76.859

(*) Finanziamenti che prevedono il rispetto di covenants finanziari.

(**) Finanziamento a cui è abbinato un contratto di interest rate swap per effetto del quale l'interesse da riconoscere alla banca è fisso e pari al valore esposto in tabella.

(***) Finanziamento a cui è abbinato un contratto di interest rate collar per effetto del quale l'interesse combina una posizione lunga in un interest rate cap e una posizione corta in un interest rate floor. Al termine di ogni periodo di riferimento, se la differenza tra il tasso di interesse variabile e il cap rate è positiva, il venditore del cap paga all'acquirente tale differenza; se, invece, il tasso variabile è inferiore al floor rate, il venditore del floor deve pagare la differenza tra i due tassi. Qualora il tasso variabile raggiunga valori compresi tra il cap rate e il cap floor, non si effettua nessun pagamento.

Taluni contratti di finanziamento prevedono il rispetto di covenant finanziari e patrimoniali (espressi su base consolidata di gruppo), di seguito riepilogati:

Finanziamento Data di riferimento Parametro Riferimento Limite
Crédit Agricole (ex Banca Friuladria) Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Crédit Agricole (ex Banca Friuladria) Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 4,00
Banca Intesa San Paolo Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Sparkasse - Cassa di risparmio di Bolzano Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Banca Nazionale del Lavoro Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Banca Popolare di Milano Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Crédit Agricole Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Deutsche Bank Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Monte dei Paschi di Siena Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
Casse Centrale Banca C.R. Trentine Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
BPER Banca Popolare Emilia Romagna Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75
MCC/Banca del Mezzogiorno Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo < 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA < 3,75
CDP - Cassa Depositi e Prestiti Base annuale Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto Gruppo ≤ 2,50
Base annuale Indebitamento finanziario netto/EBITDA ≤ 3,75

In relazione ai covenants finanziari stabiliti nei contratti di prestito obbligazionario sotto riportati e di finanziamento sopra dettagliati, il Gruppo ha prudenzialmente ottenuto prima della data di chiusura dell'esercizio:

    1. dagli Istituti di credito finanziatori, la sospensione ("holiday covenant") della verifica del covenant "Leverage Ratio PFN/EBITDA" e del covenant "PFN/Patrimonio netto" calcolati sul bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 e per i casi applicabili anche sulla Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2024 con rientro al regime contrattuale al 31 dicembre 2024;
    1. dai sottoscrittori dei prestiti obbligazionari la rimodulazione dei seguenti covenants finanziari:
    2. "Leverage Ratio PFN/EBITDA" consolidato portandolo al 5,50 e con rientro al regime contrattuale al 31 dicembre 2024:
    3. "Interest Coverage Ratio" consolidato portandolo da 4 a 2,50 al 31 dicembre 2023, a 3 al 31 dicembre 2024 ed a 3,5 al 31 dicembre 2025.

A fronte dei finanziamenti concessi non risultano iscritte ipoteche o garanzie sui beni aziendali.

Prestiti obbligazionari

La Società ha in essere due prestiti obbligazionari a tasso fisso, per un valore complessivo originario di Euro 90 milioni:

    1. un primo prestito obbligazionario ("A"), inizialmente emesso in data 23 giugno 2015 e sottoscritto da società appartenenti al Gruppo statunitense Prudential Financial Inc. di valore pari ad Euro 50 milioni, da rimborsare in 7 rate costanti, ciascuna di Euro 7,1 milioni di cui l'ultima scadente il 20 settembre 2028, debito residuo al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 35,7 milioni; il prestito è soggetto al tasso di interesse fisso del 3,70% con l'applicazione di un "margin ratchet" che prevede un incremento graduale del tasso fino ad un massimo dell'1% al variare del rapporto PFN/EBITDA del Gruppo. Il rapporto PFN/EBITDA alla data del 31 dicembre 2022 ha comportato un incremento di tasso per il semestre successivo (da marzo 2023 a settembre 2023) da 3,70% a 4,20%. Per effetto del rapporto PFN/ EBITDA alla data del 30 giugno 2023, il tasso di interesse è passato dal 4,20% al 4,70%, che rimane valido fino al marzo 2024.
    1. un secondo prestito obbligazionario "B" è stato emesso in data 24 maggio 2019, al fine di finanziare l'operazione di acquisizione di Aquafil O'Mara, e sottoscritto da società appartenenti al Gruppo statunitense Prudential Financial Inc., per l'importo complessivo di Euro 40 milioni; da rimborsare in 7 rate annuali a partire dal 24 maggio 2023, il debito residuo al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 34,3 milioni; il tasso d'interesse fisso ammonta all'1,87% con l'applicazione dello stesso "margin ratchet" del prestito obbligazionario "A"; Per effetto del rapporto PFN/EBITDA alla data del 30 giugno 2022, si conferma l'applicazione del tasso di interesse all'1,87% fino al maggio 2023 che si incrementa per effetto del rapporto alla data del 31 dicembre 2022, al 2,37% per il periodo maggio-novembre 2023. Per effetto del rapporto PFN/EBITDA alla data del 30 giugno 2023 il tasso di interesse è passato al 2,87%. fino al maggio 2024.

La seguente tabella riepiloga le principali caratteristiche dei suddetti prestiti obbligazionari:

Prestito obbligazionario Valore nominale
complessivo
Data di emissione Data di scadenza Piano di rimborso
della quota capitale
Tasso di interesse
fisso
Prestito obbligazionario A 50.000.000 23/06/2015 20/09/2028 7 rate annuali
a partire dal 20/09/2022
4,70%
Prestito obbligazionario B 40.000.000 24/05/2019 24/05/2029 7 rate annuali
a partire dal 24/05/2023
2,87%

I prestiti obbligazionari prevedono il rispetto dei seguenti covenant finanziari, così come definiti contrattualmente e da calcolarsi sulla base del bilancio consolidato del Gruppo:

Prestito obbligazionario A - B

Parametri finanziari Parametro Limite covenants
Interest Coverage Ratio EBITDA/Oneri finanziari netti > 2,5
Leverage Ratio (*) Indebitamento finanziario netto/EBITDA < 3,75
Net Debt Ratio Indebitamento finanziario netto/Patrimonio Netto Previsti scaglioni di limite minimo
di Patrimonio netto

(*) Tale indicatore deve essere calcolato con riferimento al periodo di 12 mesi che termina al 31 dicembre e al 30 giugno per tutti gli esercizi applicabili.

Il mancato rispetto di solo uno dei suddetti parametri finanziari, ove non vi venga posto rimedio nei termini contrattualmente previsti, costituirebbe un'ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio del prestito obbligazionario.

I termini e le condizioni deisuddetti prestiti obbligazionari prevedono, inoltre, come usuale per operazioni finanziarie di questo genere, una serie articolata di impegni a carico della Società e delle società del Gruppo ("Affirmative Covenants") e una serie di limitazioni alla possibilità di effettuare alcune operazioni, se non nel rispetto di determinati parametri finanziari o di specifiche eccezioni previste dal contratto con gli obbligazionisti ("Negative Covenants"). Nello specifico,sisegnalano infatti talune limitazioni all'assunzione di indebitamento finanziario, all'effettuazione di determinati investimenti e atti di disposizione dei beni e attività sociali. A garanzia del puntuale e corretto adempimento delle obbligazioni derivanti in capo alla Capogruppo dall'emissione dei titoli, le società Aquafil Usa Inc. e Aquafil SLO d.o.o. hanno rilasciato a favore dei sottoscrittori delle garanzie societarie solidali.

Debiti finanziari per leasing

I debiti finanziari per leasing, che ammontano ad Euro 3.000 migliaia, si riferiscono agli effetti dell'applicazione del principio IFRS 16.

Nel corso del mese di dicembre 2023 è stato risolto consensualmente il contratto di locazione in essere tra Aquafil ed Aquafin Holding relativo al magazzino sito in San Martino Buon Albergo di proprietà di quest'ultima, portando ad un decremento del saldo relativo.

Finanziamenti da Società controllate

Al 31 dicembre 2023 si conferma in essere il contratto di finanziamento passivo nei confronti della Società controllata Aquafil Jiaxing Co. Ltd. per un importo pari a USD 15.500 migliaia (corrispondenti ad Euro 14.027 migliaia). Tale finanziamento ha subito nei primi mesi del 2023 un incremento pari a USD 6.500 migliaia.

7.15 Fondi per rischi e oneri

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Altri fondi per rischi e oneri 485
Fondo indennità suppletiva agenti 830 1.083
Totale 1.315 1.083

Di seguito si riporta la movimentazione della voce "Altri fondi per rischi e oneri":

(in migliaia di Euro)
Saldo al 1° gennaio 2023
Incrementi 485
Decrementi
Saldo al 31 dicembre 2023 485

L'importo di Euro 485 migliaia iscritto nella voce "Altri fondi per rischi e oneri" si riferisce alla verifica effettuata dalla Guardia di Finanza di Trento che ha avviato una verifica generale sui periodi di imposta 2018, 2019, 2020 e 2021, che si è conclusa con la notifica, di un processo verbale di constatazione ("PVC") (come anche più ampiamente commentato nel paragrafo "Passività potenziali"). Dall'analisi del PVC è emerso che i rilievi formulati dai verificatori contengono numerosi aspetti, già stati accettati dalla D.P. di Trento nell'ambito dei procedimenti di adesione delle verifiche relative alle annualità 2015, 2016 e 2017 pertanto è presumibile che, ad esito di una procedura di accertamento con adesione che potrà essere attività dalla Società ai sensi dell'art. 6, comma 2, D.Lgs. 218/1997 dopo la notifica dell'avviso di accertamento, i rilievi potranno essere determinati in complessivi Euro 1.769 migliaia, e dunque con un potenziale onere IRES e IRAP per la Società stimato in Euro 485 migliaia.

Si evidenzia che nel PVC non sono state applicate le sanzioni sui rilievi TP, in quanto la documentazione è stata ritenuta idonea.

Di seguito si riporta la movimentazione dei "Fondi indennità suppletiva agenti":

(in migliaia di Euro)
Saldo al 1° gennaio 2023 1.083
Incrementi 47
Decrementi (300)
Saldo al 31 dicembre 2023 830

Il decremento del fondo in oggetto si riferisce all'utilizzo del fondo per il pagamento dell'indennità ad un agente a seguito di risoluzione del rapporto di agenzia.

7.16 Altre passività correnti e non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 di cui quota corrente 31 dicembre 2022 di cui quota corrente
Debiti verso erario 1.554 1.554 1.419 1.419
Debiti verso il personale 5.258 5.258 7.083 7.083
Debiti verso istituti previdenziali 1.667 1.667 1.765 1.765
Debiti verso erario per IVA 607 607
Debiti vs imprese controllate per imposte 3.946 3.946 2.830 2.830
Altre passività correnti e non correnti 5.325 1.978 8.739 2.706
Totale 18.357 15.010 21.836 15.804

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

  • la voce "Debito verso Erario" include principalmente gli importi dovuti all'erario per ritenute fiscali e altro;
  • la voce "Debiti verso il personale" deve il suo decremento principalmente al fatto che nell'esercizio vi è stata una riduzione delle ore lavorate e per il mancato riconoscimento delle premialità in quanto gli obiettivi economici previsti non sono stati raggiunti;
  • la voce "Debiti verso Istituti di previdenza" accoglie principalmente quanto dovuto a fine esercizio dalla Società e dai rispettivi dipendenti agli Istituti di previdenza;
  • i "Debiti verso controllate per imposte" sono relativi esclusivamente ai debiti verso Tessilquattro S.p.A. e Bluloop S.r.l. maturati dalla cessione delle perdite fiscali di queste ultime che vengono poi ceduti alla Aquafin Holding S.p.A. in veste di consolidante fiscale. Nello specifico Aquafil S.p.A, come previsto dall'accordo di consolidamento, funge come "stanza di compensazione" tra le società del gruppo e la consolidante fiscale Aquafin Holding S.p.A. Infatti, analogo importo di segno opposto, è stato rilevato anche nei "Crediti per imposte verso controllanti" come descritto in precedenza;
  • I "Ratei e risconti passivi" (inclusi nelle Altre passività) sono principalmente riferibili:
    • all'accordo commerciale stipulato con il gruppo statunitense Interface avente ad oggetto una collaborazione mondiale in tema di fornitura e sviluppo prodotti. In particolare, Aquafil S.p.A. ha sottoscritto l'obbligo fino al 2026 di garantire ad Interface determinati benefici sulle forniture a fronte del quale il cliente Interface, oltre ad impegnarsi a ritirare quantitativi minimi annuali,

ha anticipato ad Aquafil l'importo di 24 milioni di dollari in più tranches ed in diversi periodi. Al 31 dicembre 2023 tale ricavo differito, rilevato nei risconti passivi, ammonta ad Euro 4,2 milioni;

  • al risconto della parte di competenza degli esercizi futuri del contributo ottenuto dall'Unione Europea per il progetto di ricerca denominato "EFFECTIVE", descritto nella Relazione sulla Gestione ed anche commentato nelle precedenti note. Il risconto originariamente iscritto per Euro 1,7 milioni e relativo al contributo complessivo rilevato alla data di sottoscrizione della convenzione con gli enti finanziatori (con contropartita nelle Altre attività non correnti), risulta al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 673 migliaia. Si evidenzia che a partire dall'esercizio 2019 i costi relativi al progetto EFFECTIVE sono stati capitalizzati nelle immobilizzazioni immateriali in corso per la quota ammissibile in base ai requisiti previsti dallo IAS 38. Il contributo residuo relativo alla quota capitalizzata è stato imputato a conto economico a partire dall'anno corrente in quanto il bene è stato capitalizzato e quindi ammortizzato.

7.17 Debiti commerciali

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti commerciali verso fornitori 65.699 75.648
Debiti commerciali intercompany 62.230 70.824
Acconti e altri debiti 346 368
Totale 128.275 146.840

Al 31 dicembre non risultano in bilancio debiti superiori a cinque anni.

La voce "Debiti commerciali intercompany" si riferisce ai debiti derivanti da operazioni di acquisto connessi al ciclo produttivo ed è così composta:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Aquafil Asia Pacific Co. 1.543
Aquafil UK Limited 3.030 1.831
AquafilSLO d.o.o. 22.836 37.230
Aquafil Oceania Pty Ltd. 103 101
AquafilCRO d.o.o. 4.732 4.399
Aquaspace S.p.A. 95 54
Tessilquattro 20.346 14.600
Aquafil USA Inc. 34 42
Aquafin Holding S.p.A. 184
Aquafil Textil Sanayi 10 12
Aquafil China 9.243 12.454
Aquafil Benelux France B.V.B.A. 70 84
La Torre Società Agricola 16
Totale 62.230 70.824

Il decremento dei debiti commerciali è connesso principalmente ai minori costi di acquisto dei fattori produttivi (in particolare materie prime e fattori energetici), come commentato nei paragrafi 8.3 e 8.4. Si evidenzia che a fine anno risultano ceduti in modalità confirming circa Euro 2,6 milioni a condizioni di mercato. Considerando che il relativo costo finanziario non è significativo, la natura di tali debiti rimane commerciale.

7.18 Debiti per imposte correnti

Per l'anno 2023 non viene rilevato il debito per imposte correnti, in merito alla posizione verso l'erario per IRAP, in quanto il valore della produzione netta evidenzia un valore negativo.

La società Aquafil S.p.A., per l'esercizio in corso, ha applicato per il calcolo dell'IRAP secondo le modalità delle società finanziarie, alla luce della mutata normativa sulle holding finanziarie, con l'aliquota maggiorata del 4,65%. Per ulteriori dettagli si rimanda alla successiva nota 8.14.

8. NOTE AL CONTO ECONOMICO

8.1 Ricavi

Di seguito viene riportata la ripartizione dei ricavi per area geografica:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
EMEA 432.730 554.130
Nord America 31.159 82.209
Asia and Oceania 54.554 57.975
Resto del mondo 1 29
Totale 518.444 694.343

All'interno della voce ricavi sono ricompresi, come previsto dall'applicazione del principio IFRS 15 direttamente a riduzione degli stessi, gli "sconti cassa", che al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 2.368 migliaia.

Il decremento è riconducibile sia ad una riduzione delle quantità vendute durante l'anno sia alla riduzione dei prezzi di vendita dovuti all'allineamento degli stessi ai minori costi della materia prima e degli altri fattori produttivi, principalmente energia e trasporti.

8.2 Altri Ricavi e proventi

La voce "Altri ricavi e proventi" ammonta a Euro 2.551 migliaia e si riferisce principalmente a:

  • Euro 2.008 migliaia per il contributo credito d'imposta energia e gas concesso nel corso dell'anno per le imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale che hanno soddisfatto requisiti previsti dalla normativa (DL n. 4 del 27/01/2022 e seguenti, Legge n. 197, DL n. 34 del 2023);
  • Euro 224 migliaia relativa alla quota dell'anno del risconto relativo al contributo riconosciuto dalla UE per il progetto di ricerca "Effective";
  • Euro 92 migliaia al credito di imposta maturato sulle spese di ricerca e sviluppo sostenute nel 2023 e determinato ai sensi dell'art. 1, comma 35 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 e successive modifiche;
  • Euro 227 migliaia per il credito d'imposta relativo all'acquisto di beni strumentali, acquisto di crediti superbonus e per il contributo riconosciuto dalla UE per il progetto "Cisuflo".

8.3 Costi per materie prime

La voce comprende costi di acquisto materie prime, sussidiarie e di consumo nonché la variazione delle rimanenze. La dinamica di diminuzione riflette quella del prezzo del petrolio e suoi derivati nonché il decremento del costo delle utilities e dei prezzi dei servizi dei processi produttivi del caprolattame e dei polimeri di acquisto registrati durante l'anno. In Europa, il prezzo delle materie prime ha subito una rapida e repentina diminuzione, facendo registrare il suo minimo durante il mese di agosto. Questo effetto ha comportato un importante disallineamento tra i valori unitari dello stock formatisi nel corso del 2022 ed il prezzo di mercato delle materie prime, con un impatto temporaneo ma significativo sulla marginalità della Società e del Gruppo. La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Acquisto di materie prime 277.111 410.236
Materiale sussidiario e di consumo 5.273 6.910
Acquisto di altri materiali 148.992 148.961
Oneri diversi 796 645
Variazione rimanenze 8.553 (11.759)
Totale 440.724 554.993

I costi per materie prime sostenuti nell'esercizio includono costi verso le seguenti società controllate e correlate:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Aquafil Asia Pacific Co. 4.625
Aquafil Engineering GmbH 5
Aquafil UK Limited 7.084 6.725
AquafilSLO d.o.o. 179.894 198.486
AquafilCRO d.o.o. 29.901 45.664
Tessilquattro 90.277 83.457
Aquafil China 30.629 36.148
Totale 342.415 370.480

8.4 Costi per servizi

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Trasporti spedizioni e dogane 6.863 16.802
Energia forza motrice acqua gas 13.298 30.855
Manutenzioni 1.946 2.183
Servizi per il personale 3.017 2.365
Consulenze tecniche ICT, commerciali, legali e amministrative 8.044 7.271
Assicurazioni 1.456 1.603
Marketing e Pubblicità 3.757 4.654
Pulizia vigilanza e smaltimento rifiuti 481 481
Magazzinaggi e gestione depositi est. 2.657 2.554
Costi per lavorazioni 2.712 4.394
Emolumenti sindaci 146 147
Altri costi per servizi 1.421 1.351
Locazioni e noleggi 385 528
Totale 46.183 75.190

I costi per servizi verso parti correlate ammontano ad Euro 1.138 migliaia e riguardano principalmente costi per lavorazioni effettuate da Aquafil SLO d.o.o. per Euro 141 migliaia, provvigioni da Aquafil Benelux France B.V.B.A. per Euro 645 migliaia, da Aquafil Oceania per Euro 133 migliaia e da Aquafil Tekstil Sanayi Ve Ticaret A.S. per Euro 46 migliaia.

Al contrario dell'anno 2022 nel corso dell'esercizio appena concluso si evidenzia il significativo decremento, come conseguenza della situazione di forte instabilità politica ed economica per l'Europa, dei costi delle utilitieslegati all'andamento dei mercati di questi fattori produttivi e di quelli legati ai trasporti.

Il decremento generale dei costi per servizi segue la dinamica di diminuzione dei volumi di produzione, ed è particolarmente marcato per quanto riguarda i costi inerenti trasporti e costi delle utilities che, come dettagliato nella Relazione sulla Gestione, nel corso dell'anno 2023 si sono fortemente ridotti.

8.5 Costi per il personale

Di seguito si provvede a fornire la ripartizione di tali costi:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Salari e stipendi 24.657 23.899
Oneri sociali 8.150 8.175
Trattamento di fine rapporto 1.545 1.519
Altri costi del personale 1.135 179
Emolumenti amministratori 1.394 3.960
Totale 36.883 37.733

Si evidenzia che nell'esercizio non sono stati riconosciuti i premi apicali in quanto gli obiettivi economici previsti non sono stati raggiunti. La variazione della voce salari e stipendi è dovuta inoltre alle minori ore lavorate nel 2023.

La tabella seguente mostra il numero dei dipendenti della Società ripartito per categorie:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Media 2023 Media 2022
Dirigenti 21 25 24 26
Quadri 50 50 51 48
Impiegati 149 151 150 149
Operai 295 286 305 301
Totale 515 512 530 524

8.6 Altri costi e oneri operativi

Di seguito si provvede a fornire la ripartizione di tali costi:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Imposte, tasse, sanzioni 251 259
Minusvalenze su cespiti 1 8
Penali su contratto di fornitura
Altri oneri diversi di gestione 444 616
Totale 695 884

La voce "Imposte, tasse e sanzioni" include principalmente i costi per tributi locali e alle imposte non sul reddito.

La voce "Altri oneri diversi di gestione" include principalmente l'ultima quota di competenza relativa all'accordo di fornitura con Domo Engineering Plastics e costi relativi ad esercizi precedenti.

8.7 Ammortamenti e svalutazioni delle attività materiali e immateriali

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 3.444 3.624
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 5.307 5.609
Ammortamenti RoU 1.716 1.478
Totale 10.466 10.711

Gli ammortamenti dell'esercizio 2023 sono sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

Il dato comprende il sistematico processo di ammortamento in corso delle immobilizzazioni materiali e immateriali oltre alla quota dell'ammortamento immateriale del progetto bio-caprolattame avviato nel precedente esercizio.

8.8 Accantonamenti e svalutazioni

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Rilasci fondo svalutazione crediti 782
Accantonamenti netti per fondi rischi e oneri diversi (9) (360)
Totale 773 (360)

La voce "Accantonamenti per fondi rischi e oneri diversi" include principalmente l'accantonamento relativo all'indennità supplettiva di clientela. La voce "Rilasci fondo svalutazione crediti" deriva da un'analisi della recuperabilità dei crediti commerciali, come commentato nel paragrafo 7.7.

8.9 Costi per lavori interni capitalizzati

Tale voce, pari a Euro 1.565 migliaia per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023,si riferisce principalmente alle capitalizzazioni effettuate relativamente ai progetti per il miglioramento e adeguamento tecnologico degli impianti ed attrezzature esistenti.

8.10 Proventi e oneri da partecipazioni

La voce include principalmente i dividendi ricevuti dalle Società controllate rispettivamente per Euro 4.523 migliaia da Aquafil Asia Pacific Co. Ltd. e per Euro 12.520 migliaia da Aquafil Synthetic Fibres.

Inoltre la voce comprende la totale svalutazione della partecipazione nella Società controllata Aquafil Tekstil Sanayi per Euro 557 migliaia.

8.11 Proventi finanziari

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Proventi finanziari cred. imm. da imprese del Gruppo 1.744 633
Interessi diversi 64
Interessi attivi di CC 444 17
Strumenti finanziari derivati 4.506
Totale 2.188 5.219

La voce "Strumenti finanziari derivati" ha subito un decremento rispetto all'anno precedente dove era stato registrato l'effetto positivo della variazione del fair value dei derivati (IRS). Al 31 dicembre il Mark to Market è positivo per Euro 1.354 migliaia ma registra una riduzione, rispetto al precedente esercizio, di Euro 2.709 migliaia rilevata negli oneri finanziari. La diminuzione è dovuta sostanzialmente al decremento del fair value dei derivati per effetto della variazione della curva dei tassi di interesse. Come già in precedenza commentato, si ricorda che tali derivati non sono contabilizzati in "hedge accounting" in quanto, pur essendo stati stipulati con finalità di copertura sono stati trattati, ai fini contabili e coerentemente con il passato, come strumenti non di copertura (e quindi il relativo fair value è rilevato a conto economico) dato che risulta molto complesso predisporre l'obbligatoria relazione di copertura.

L'incremento della voce Interessi attivi di conto corrente per Euro 444 migliaia deriva dai tassi attivi di conto corrente applicati dai vari Istituti di credito.

Gli interessi attivi per finanziamenti verso controllate, controllanti e correlate è di seguito dettagliata:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Aquafil UK Limited 149 33
AquafilSLO d.o.o. 1.458 445
Aqualeuna GmbH 71 64
Cenon S.r.o. 58
Aquafil Japan 61 33
Bluloop 5
Totale 1.744 633

8.12 Oneri finanziari

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Interessi passivi su mutui 8.922 3.145
Interessi su obbligazioni 2.570 2.705
Interessi su conti bancari 15 1
Spese bancarie e commissioni 445 263
Svalutazioni su strumenti finanziari e derivati 2.709
Interessi su operazioni di factoring 1.254 557
Interessi su operazioni commerciali 1.118 497
Interessi verso società di leasing 28 51
Interessi vs imprese del Gruppo 52 41
Altri oneri 58 29
Oneri finanziari 73 56
Oneri finanziari vs imprese del Gruppo 93 101
Interessi passivi vs Imprese del Gruppo 1.024 431
Svalutazioni attività immobilizzate Imprese del Gruppo 691 1.435
Totale 19.052 9.312

L'incremento delle voci "Interessi passivi su mutui", "Interessi su operazioni di factoring" e "Interessi su operazioni commerciali" è strettamente correlato con l'aumento dei tassi di interesse di mercato.

La voce "Svalutazione su strumenti finanziari e derivati" ammonta ad Euro 2.709 migliaia evidenziando un onere dovuto sostanzialmente al decremento del fair value (valutazione Mark to Market) dei derivati per effetto della variazione della curva dei tassi di interesse.

La voce "Svalutazioni attività immobilizzate imprese del Gruppo" include la svalutazione del finanziamento in essere per Euro 691 migliaia verso la controllata Aquafil UK Ltd..

8.13 Utile e perdite su cambi

La voce risulta essere così composta:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Totale differenze cambio attive 2.977 9.280
Totale differenze cambio passive (3.324) (8.799)
Totale (347) 481

L'importo, una perdita per Euro 347 migliaia per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, è determinato quale saldo netto tra gli utili e le perdite su cambi.

8.14 Imposte sul reddito dell'esercizio

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Imposte correnti (2.158) 1.286
Imposte differite 4.543 (2.339)
Totale 6.701 (3.625)

A partire dall'esercizio 2018 Aquafil S.p.A. è rientrata nel regime di consolidato fiscale con la controllante Aquafin Holding S.p.A., regime interrottosi nel corso del 2017 per effetto della fusione per incorporazione di Aquafil S.p.A. in Space 3 S.p.A..

La sostanziale differenza nella trattazione tra le imposte correnti e le imposte differite, in confronto all'annualità precedente, è data dalla riclassifica dell'onere/provento da consolidamento fiscale all'interno delle imposte correnti. La motivazione su cui è stata basata questa modifica è che il trasferimento di risultato viene consequenzialmente accettato da parte della consolidante, e quindi di fatto viene convalidata la natura corrente dello stesso.

La voce "imposte differite" è principalmente composta dai seguenti importi:

  • stanziamento per Euro 345 migliaia in riferimento al beneficio ACE di competenza anno 2023, che non è stato utilizzato in mancanza di imponibile fiscale;
  • stanziamento per Euro 2.575 migliaia in relazione all'ammontare degli interessi passivi indeducibili ai sensi del TUIR (ex. art. 96) restanti a seguito del calcolo sul ROL d'esercizio e delle eccedenze relative ai precedenti periodi;
  • stanziamento per Euro 2.008 migliaia (di cui Euro 1.630 migliaia di imposta IRES ed Euro 378 migliaia di imposta IRAP) in relazione alla procedura amichevole attivata in data 4 ottobre 2023 analogamente a quanto fatto per il periodo d'imposta 2017 e come approfondito nel paragrafo Passività potenziali.

La voce "imposte correnti" si riferisce principalmente:

  • alla definizione in adesione dell'avviso di accertamento per l'annualità 2017 per Euro 187 migliaia;
  • alla verifica avviata in data 7 settembre 2023 dalla Guardia di Finanza di Trento per i periodi d'imposta 2018, 2019 2020 e 2021, che si è conclusa con la notifica, in data 11 dicembre 2023, con un processo verbale di constatazione ("PVC"). Dall'analisi del PVC si presume che, in coerenza con i criteri già utilizzati dalla D.P. di Trento sulle medesime riprese contestate nei precedenti periodi di imposta, ad esito di una procedura di accertamento con adesione che potrà essere attività dalla Società ai sensi dell'art. 6, comma 2, D.Lgs. 218/1997 dopo la notifica dell'avviso di accertamento, i rilievi potranno essere determinati in complessivi Euro 1.769 migliaia, e dunque con un potenziale onere stimato IRES per Euro 425 migliaia e IRAP per Euro 61 migliaia;
  • alla withholding tax, pari ad Euro 1.611 migliaia, in relazione ai dividendi ricevuti nel corso del 2023 dalle società controllate Aquafil Asia Pacific Co. Ltd. e Aquafil Synthetic Fibres;
  • al provento da consolidamento fiscale per Euro 4.452 migliaia, per effetto del trasferimento del beneficio fiscale alla consolidante Aquafin Holding in forma dell'accordo di consolidato fiscale in essere.

Per l'esercizio in corso, si segnala che Aquafil S.p.A. ha calcolato l'imposta IRAP, nell'ambito della fiscalità differita, secondo le nuove regole previste per le società di partecipazione non finanziaria (cd. "holding industriali") così come definite dall'art. 162-bis, comma 1, lettera c), num.1) del DPR 917/86 ("TUIR") e richiamato dall'art. 6 del DPR 446/1997, e dalla L.P. 21/2015, art.16, c. 1-bis, lett. b), D.Lgs. 446/97 e art. 1, c. 11-bis, per le quali è prevista un'aliquota maggiorata del 4,65%.

Nella tabella che segue viene rappresentata la riconciliazione del tasso teorico d'imposizione fiscale con l'effettiva incidenza sul risultato:

(in migliaia di Euro) 2023 % 2022 %
Risultato prima delle imposte (12.342) 19.556
Imposte calcolate all'aliquota applicabile (3.536) 28,65% 5.603 28,65%
Totale imposte correnti (2.158) 1.286
Totale imposte differite (4.543) 2.339
Totale imposte effettive (6.701) 3.625
Delta tax rate 3.165 1.977
Variazioni permanenti in diminuzione (4.700) (1.954)
Variazioni permanenti in aumento 671 889
Imposte esercizi precedenti 683 647
Altre imposte (WHT - ACE) 1.611 (379)
Altre variazioni (1.430) (1.181)

In tale sede sispecifica che, in base alle stime, il Gruppo Aquafil non rientra nell'ambito di applicazione delle regole del Secondo Pilastro cosiddetto "pillar 2", cioè della normativa fiscale avete come obiettivo quello di garantire che i grandi gruppi multinazionali versino un ammontare minimo di imposte sul reddito del 15%.

9. PARTITE NON RICORRENTI

La voce in oggetto è dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) 2023 2022
Acquisti materie prime straordinarie (134)
Costi espansione del Gruppo Aquafil (575) (406)
Consulenze fiscali, amministrative e tecniche straordinarie (133) (122)
Altri servizi - straordinari (66)
Mobilità e incentivi (1.135) (179)
Altri oneri - straordinari (97) (255)
Totale costi non ricorrenti (2.142) (961)
Altri proventi straordinari 39
Totale costi e ricavi non ricorrenti (2.142) (922)

La voce "Costi espansione Gruppo Aquafil" si riferisce ai costi sostenuti per attività e progetti inerenti all'espansione del Gruppo, in particolare alle attività svolte in India.

La voce "Consulenze fiscali e amministrative straordinarie" si riferisce a costi di consulenza fiscale sostenuti in merito all'attività di Joint Audit conseguente al "Position paper" ricevuto da Aqualeuna GmbH per la verifica fiscale da parte del Bundeszentralamt fur Steuern competente territorialmente in relazione a transazioni infragruppo per le annualità 2017, 2018 e 2019.

La voce "Altri oneri straordinari" si riferisce a costi relativi ad annualità precedenti.

La voce "Mobilità e incentivi" si riferisce principalmente ad incentivi all'esodo.

Si riporta di seguito l'incidenza delle partite non ricorrenti sul risultato economico, sui flussi finanziari, sulla posizione patrimoniale nonché sull'indebitamento netto.

(in migliaia di Euro) 2023 di cui non ricorrenti Incidenza
Risultato d'esercizio (5.641) (2.142) 37,96%
Flusso di cassa netto del periodo 20.033 (2.142) (10,69%) (*)
Totale attivo 643.625 (**)
Indebitamento finanziario netto (316.934) (2.142) 0,68% (*)

(*) Importo pagato nell'esercizio delle partite economiche non ricorrenti.

(**) Importo delle partite economiche non ricorrenti ancora da pagare a fine esercizio.

10. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Di seguito si riporta la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 determinato in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2013/319:

(in migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2023 Al 31 dicembre 2022
A. Cassa 72.746 52.713
B. Mezzi equivalenti e altre disponibilità liquide
C. Altre attività finanziarie correnti 1.974 5.013
D. Liquidità (A + B + C ) 74.719 57.725
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente
del debito finanziario non corrente)
(2.354) (1.106)
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente (91.512) (74.019)
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) (93.865) (75.126)
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G – D) (19.146) (17.400)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) (240.397) (211.237)
J. Strumenti di debito (57.391) (70.301)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correntI
L. Indebitamento finanziario non corrente netto (I + J + K) (297.788) (281.538)
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) (316.934) (298.938)

Si evidenziano nella seguente tabella le partite incluse nell'indebitamento finanziario netto in essere con parti correlate:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
E. Crediti finanziari correnti 950
M. Altri debiti finanziari non correnti (14.027) (8.438)

Di seguito è riportata la riconciliazione finanziaria netta da inizio a fine periodo. Gli effetti indicati sono comprensivi degli effetti di cambio.

(in migliaia di Euro) di cui quota corrente di cui quota non corrente
Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 (298.938) (17.400) (281.538)
Flusso di cassa netto nel periodo 20.033 20.033
Accensione/riclassifiche crediti finanziari correnti (950) (950)
Nuovi finanziamenti bancari e prestiti (100.000) (4.762) (95.238)
Rimborsi/riclassifiche finanziamenti bancari e prestiti 71.065 (12.714) 83.779
Nuovi finanziamenti leasing (1.061) (187) (875)
Rimborsi/riclassifiche finanziamenti per leasing 2.462 790 1.672
Variazione fair value derivati (2.709) (2.709)
Rimborsi/accensione finanziamenti società controllate (5.589) (5.589)
Altre variazioni (1.247) (1.247)
Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 (316.934) (19.146) (297.788)

11. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Nei prospetti seguenti si riporta il dettaglio dei rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate.

Controllanti Controllate Correlate Totale Totale voce Incidenza sulla
(in migliaia di Euro) di bilancio voce di bilancio
Attività finanziarie non correnti
Dicembre 2023 35.408 29 35.437 369.412 9,59%
Dicembre 2022 234 39.821 29 40.084 348.114 11,51%
Crediti commerciali
Dicembre 2023 275 76.324 33 76.632 79.395 96,52%
Dicembre 2022 305 115.258 34 115.597 115.825 99,80%
Attività finanziarie correnti
Dicembre 2023 1.974
Dicembre 2022 950 950 5.013 18,95%
Altre attività correnti
Dicembre 2023 5.854 5.854 9.463 61,86%
Dicembre 2022 247 247 7.361 3,36%
Passività finanziarie correnti
Dicembre 2023 (285) (285) (93.865) 0,30%
Dicembre 2022 (536) (278) (814) (75.126) 1,08%
Passività finanziarie non correnti
Dicembre 2023 (14.027) (1.224) (15.251) (297.788) 5,12%
Dicembre 2022 (830) (8.439) (1.358) (10.627) (281.538) 3,77%
Debiti commerciali
Dicembre 2023 (184) (61.951) (95) (62.230) (128.275) 48,51%
Dicembre 2022 (70.753) (71) (70.824) (146.840) 48,23%
Altre passività correnti
Dicembre 2023 (3.946) (3.946) (15.010) 26,29%
Dicembre 2022 (2.830) (2.830) (15.804) 17,91%

La seguente tabella riepiloga i rapporti economici della Società con parti correlate:

Controllanti Controllate Correlate Collegata Totale Totale voce Incidenza sulla
(in migliaia di Euro) di bilancio voce di bilancio
Ricavi
Esercizio 2023 231 219.706 27 219.965 518.444 42,43%
Esercizio 2022 250 331.756 79 332.085 694.343 47,83%
Costi materie prime
Esercizio 2023 (342.415) (342.415) (440.724) 77,69%
Esercizio 2022 (370.480) (370.480) (554.993) 66,75%
Costi per servizi
e godimento beni di terzi
Esercizio 2023 (2) (1.079) (57) (1.138) (46.183) 2,46%
Esercizio 2022 (2.348) (53) (2.401) (75.190) 3,19%
Costi del personale
Esercizio 2023 (95) (95) (36.883) 0,26%
Esercizio 2022 (153) (153) (37.733) 0,41%
Altri costi e oneri operativi
Esercizio 2023 (26) (26) (695) 3,74%
Esercizio 2022 (26) (26) (884) 2,94%
Proventi oneri finanziari
da partecipazioni
Esercizio 2023 16.486 16.486 16.487 100,00%
Esercizio 2022 183 183 183 100,00%
Proventi finanziari
Esercizio 2023 1.744 1.744 2.188 79,70%
Esercizio 2022 633 633 5.219 12,13%
Oneri finanziari
Esercizio 2023 (23) (1.807) (30) (1.859) (19.052) 9,76%
Esercizio 2022 (32) (1.967) (9) (2.008) (9.312) 21,56%

La seguente tabella riepiloga i flussi finanziari instaurati con parti correlate e la loro incidenza sul flusso complessivo indicato nel rendiconto finanziario:

(in migliaia di Euro) Totale voce del
rendiconto finanziario
di cui parte correlate Incidenza sulla
voce di bilancio
Risultato dell'esercizio (5.641) (107.149) 1899%
Proventi/Oneri finanziari da partecipazioni 16.487 16.486 100%
Proventi finanziari 2.188 1.744 80%
Oneri finanziari (19.052) (1.859) 10%
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali (18.565) (8.595) 46%
Decremento/(Incremento) di crediti commerciali 37.211 38.966 105%
Variazione di altre attività e passività (2.816) (4.491) 159%
Variazioni nette di attività e passività finanziarie
correnti e non correnti
11.034 9.691 88%
Distribuzione dividendi (11.992) (7.169) 60%

12. REMUNERAZIONE E BENEFICI A FAVORE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ED ALTI DIRIGENTI STRATEGICI

Si riporta di seguito la remunerazione ed i benefici a favore dei membri del Consiglio di Amministrazione ed alti Dirigenti Strategici nonché i compensi spettanti ai componenti del Collegio Sindacale:

Compensi in migliaia di Euro riferiti ai componenti del CdA e al Collegio Sindacale 2023
Benefici a breve termine 2.933
Altri benefici a lungo termine 38
Totale 2.971
Compensi in migliaia di Euro riferiti ai dirigenti con responsabilità strategiche 2023
Benefici a breve termine 1.416
Altri benefici a lungo termine 115
Totale 1.531

13. ALTRE INFORMAZIONI

13.1 Impegni e rischi

Altri impegni

Al 31 dicembre 2023 la Capogruppo Aquafil S.p.A. ha prestato fidejussioni a favore di istituti di credito nell'interesse di società controllate, sottoposte al controllo della controllante e terzi per complessivi Euro 25.089 migliaia.

Passività potenziali

Si elencano di seguito le posizioni fiscali ed i contenziosi definiti ed aperti alla data di chiusura del bilancio, relativi alla Capogruppo Aquafil S.p.A.. Non si è a conoscenza dell'esistenza di ulteriori contenziosi o procedimenti suscettibili di avere rilevanti ripercussioni sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

(i) Verifica fiscale Aqualeuna GmbH

Periodi 2013-2015 e 2016-2017

La società Aqualeuna GmbH, interessata da una verifica fiscale da parte del Bundeszentralamt fur Steuern competente territorialmente per Leuna (Germania) in relazione a transazioni infragruppo, ha ricevuto in data 15 luglio 2021 notifica dall'ufficio verificatore tedesco Finanzamt di Halle di chiusura delle verifiche fiscali relative ai periodi d'imposta 2013-2017. Le rettifiche in aumento dell'imponibile di Aqualeuna sono state:

  • (a) per il periodo 2013-2015, non oggetto di cooperazione internazionale con l'amministrazione italiana, per Euro 735 migliaia, compensate con pari utilizzo delle perdite pregresse della società;
  • (b) per il periodo 2016, oggetto di join audit tra le due amministrazioni, rettifica in aumento in Aqualeuna di Euro 1,4 milioni con corrispondente pari aggiustamento a beneficio di Aquafil in Italia, per il quale nel corso del primo semestre 2022 è stato ufficializzato dalla Direzione Provinciale di Trento l'aggiustamento corrispondente; in data 26 luglio 2022, l'Ufficio ha infatti provveduto a riconoscere l'importo di Euro 410 migliaia a chiusura della pratica di rimborso e senza quindi nessun impatto economico;
  • (c) per il periodo 2017, non oggetto di join audit tra le due amministrazioni, rettifica in aumento in Aqualeuna di Euro 3,7 milioni e presentazione di istanza di riconoscimento in diminuzione del reddito imponibile IRES e IRAP depositata da Aquafil in data 21 gennaio 2022. In considerazione dell'utilizzo delle perdite pregresse di Aqualeuna, le maggiori imposte a carico della società per i periodi 2013-2017 sono state pari ad Euro 207 mila. Aquafil, in data 21 gennaio 2022, ha trasmesso all'Ufficio Risoluzione e prevenzione controversie internazionali della Direzione Centrale Grandi Contribuenti di Roma dell'Agenzia delle Entrate apposita Istanza ai sensi dell'art. 31-quater, comma 1, lettera c) del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 per il riconoscimento unilaterale ai fini IRES ed IRAP della rettifica in diminuzione del reddito a fronte della rettifica in aumento pari ad Euro 3.733 migliaia effettuata in Germania per tale periodo d'imposta e, in subordine; l'attivazione delle procedure previste dalla Convenzione Arbitrale n. 90/436/CEE del 23 luglio 1990, relativa all'eliminazione delle doppie imposizioni in caso di rettifica degli utili di imprese associate. In data 22 dicembre 2022, il predetto Ufficio Risoluzione e prevenzione controversie internazionali ha comunicato alla Società che la procedura amichevole ex art. 6 della Convenzione Arbitrale n. 90/436/CEE ha portato al raggiungimento di un accordo tra le Autorità competenti italiana e tedesca sulla base del quale è stato concordato di confermare le rettifiche operate dall'amministrazione fiscale tedesca nell'importo di Euro 3.733 migliaia e di riconoscere ad Aquafil il medesimo importo quale aggiustamento corrispondente dell'amministrazione finanziaria italiana.

L'autorità competente tedesca ha provveduto ad inviare analoga comunicazione ad Aqualeuna.

Entrambe le società hanno provveduto ad inviare alle rispettive Autorità competenti accettazione dell'accordo in relazione all'annualità 2017.

In analogia con quanto avvenuto per il 2016, in data 15 febbraio 2023 la Società ha presentato, ai sensi dell'art. 3, comma 1, della legge n. 99 del 22/03/1993, istanza di rimborso ai fini Ires e Irap alla Direzione Provinciale di Trento per l'importo di Euro 997 migliaia (Euro 896 migliaia per Ires, Euro 101 migliaia per Irap) e rimane ad oggi in attesa dell'esecuzione.

Periodo 2018-2019

In relazione ai periodi di imposta 2018 e 2019, non oggetto delle verifiche già indicate e durante i quali Aqualeuna ha prodotto ulteriori perdite fiscali, l'amministrazione fiscale tedesca ha avviato nel settembre 2021 una nuova verifica fiscale con richiesta all'amministrazione italiana di avvio di un processo di join audit simile a quello condotto per il periodo 2016.

In data 31 maggio 2023 Aqualeuna ha ricevuto notifica dall'Amministrazione Finanziaria tedesca (Finanzamt Merseburg), tramite apposita Relazione del 15 maggio 2023, della chiusura della verifica (iniziata il 05/10/2021 e terminata il 02/05/2023) relativa ai periodi d'imposta 2018 e 2019.

Tale verifica (non oggetto di attività di cooperazione internazionale tra le due Amministrazioni Finanziarie) ha individuato i seguenti rilievi comportanti una rettifica in aumento del reddito in capo ad Aqualeuna: i) relativamente al periodo d'imposta 2018 per Euro 2.363 migliaia e ii) relativamente al 2019 per Euro 4.429 migliaia.

Per tali periodi di imposta le riprese complessive comportano quindi ai fini fiscali tedeschi in capo ad Aqualeuna il riassorbimento delle perdite fiscali e l'evidenziazione di imponibili positivi per l'eccedenza pari ad Euro 282 migliaia per il 2018 ed Euro 81 migliaia per il 2019.

Per i predetti periodi d'imposta Aqualeuna ha presentato in data 26 giugno 2023 ricorso presso le autorità fiscali (Finanzamt Merseburg) contro gli accertamenti fiscali chiedendone la sospensione al fine di consentire di attivare e concludere le procedure amichevoli con le Autorità competenti italiane.

Analogamente a quanto fatto per il periodo d'imposta 2017 e con riferimento alle predette annualità, in data 4 ottobre 2023 Aquafil ha attivato contestualmente (cioè lato sia italiano che tedesco) apposita procedura amichevole ai sensi dell'art. 3 del DL italiano n. 49 del 10 giugno 2020 e dell'art. 4 e ss. della Legge tedesca sulla risoluzione delle controversie in materia di accordi sulla doppia imposizione nell'Unione Europea del 10 dicembre 2019, provvedimenti entrambi di attuazione della Direttiva (UE) 2017/1852 del Consiglio del 10 ottobre 2017 sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell'Unione Europea.

È quindi ragionevolmente certo che ad esito della predetta procedura le autorità competenti dei due Stati prenderanno ai sensi della Direttiva 2017/1852 una decisione di comune accordo (con obbligazione di risultato) volta ad eliminare la doppia imposizione che dovesse manifestarsi a livello di Gruppo. La ripresa in aumento del reddito imponibile subita in Germania da Aqualeuna (come definitivamente concordata tra le due Amministrazioni) potrà così essere neutralizzata (ex lettera a) dell'art. 31-quater del DPR 600/1973) da un aggiustamento corrispondente di segno opposto per tali periodi d'imposta concesso ad Aquafil da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Tutto ciò considerando, si ritiene che non vi siano in capo ad Aquafil S.p.A. ed al Gruppo Aquafil ulteriori passività potenziali da essere coperte da uno stanziamento a fondo rischi.

(ii) Interpello deduzione ACE

In data 2 novembre 2023 la Direzione Centrale Grandi Contribuenti ha risposto all'istanza di interpello ACE presentata dalla Società in data 4 luglio 2023 con riferimento al periodo di imposta 2022, esprimendo parere favorevole in merito alla richiesta di disapplicazione della disciplina antielusiva di cui all'art. 10, comma 2 e 3, lettere a) e c) del nuovo decreto ACE.

L'istanza è stata presentata in continuità con i periodi di imposta precedenti (2019, 2020 e 2021), in relazione ai quali la Direzione Centrale si è espressa con parere favorevole.

(iii) Sospensione rimborso IVA – periodo di imposta 2019

In data 22 giugno 2020 la Società ha richiesto a rimborso, attraverso la Dichiarazione IVA 2020 (annualità 2019), il credito IVA per un importo pari ad Euro 488.147 con causale "Minore eccedenza di credito non trasferibile alla liquidazione IVA di Gruppo, artt. 30 e 73 del DPR 633/1972". L'Ufficio, dopo l'attività istruttoria e di verifica documentale. in data 17 giugno 2022 ha notificato alla Società il riconoscimento del credito IVA annuale 2019 richiesto a rimborso per complessivi Euro 488 migliaia, provvedendo, sempre nello stesso mese di giugno, alla liquidazione dell'intero importo comprensivo degli interessi di legge.

(iv) Invito 5-ter D.Lgs. n. 218/1997 – IVA anno 2017

In data 20/11/2023 la Direzione Provinciale di Trento ha notificato ad Aquafil S.p.A. un invito a comparire ai sensi dell'art. 5-ter del D.Lgs. n. 218/1997 per l'instaurazione del contradditorio in merito alla rettifica della Dichiarazione IVA 2018 (annualità 2017) con riferimento all'IVA detratta per Euro 790 migliaia.

Con riferimento all'IVA oggetto di contestazione, come precedentemente riportato, nel mese di giugno 2020 la Società aveva richiesto a rimborso una parte di tale credito, pari ad Euro 488 migliaia, in relazione al quale l'Ufficio, dopo aver esaminato la documentazione fornita dalla Società durante l'iter di erogazione del rimborso, aveva dapprima sospeso l'esecuzione del rimborso (Provvedimento del 6/11/2020) e, successivamente, disposto il riconoscimento del rimborso con liquidazione dell'intero importo (Provvedimento del 17/06/2022).

Sulla base di tale atto, con cui l'Ufficio contesta la soggettività passiva IVA di Space3 S.p.A. (società che ha incorporato Aquafil nel corso del periodo di imposta 2017 nell'ambito dell'operazione di quotazione), viene richiesto il pagamento di una somma pari a

complessivi Euro 658.399, di cui: IVA: Euro 301 migliaia (importo che non considera l'IVA rimborsata), sanzioni: Euro 296 migliaia (corrispondente ad 1/3 del cumulo giuridico) e interessi per Euro 60 migliaia (calcolati fino al 30/11/2023).

In data 6 dicembre 2023 la Società ha dunque avviato il contradditorio con l'Ufficio, nel corso del quale è emerso che l'atto notificato non chiede (erroneamente) il recupero del credito IVA rimborsato nel 2022 per Euro 488 migliaia.

Ad oggi il contradditorio con la D.P. di Trento è tuttora in corso. Qualora non venissero accolte le osservazioni e le contestazioni formulate dalla Società, la D.P. di Trento provvederà verosimilmente all'emissione di un avviso di accertamento, comprensivo del credito IVA rimborsato, che verrà in tal caso impugnato dalla Società.

Allo stato attuale, pertanto, si ritiene prematura qualsiasi quantificazione di passività potenziale.

(v) Avvio verifica per imposte dirette su annualità 2016, 2017, 2018 e 2019

In data 11 maggio 2022 l'Ufficio di Trento ha notificato alla Società quattro inviti relativi all'avvio di un'attività di verifica sui periodi di imposta 2016, 2017, 2018 e 2019, con riferimento ai prezzi di trasferimento praticati da Aquafil nei confronti delle consociate estere per i servizi ICT, nonché per i tassi di interesse applicati sui contratti di finanziamento, in pieni continuità con la verifica relativa all'annualità 2015 definita con atto di adesione sottoscritto in data 05 maggio 2022.

Al termine della fase di contraddittorio con l'Ufficio, in data 22 novembre 2022, pur ribadendo la legittimità della propria condotta, e unicamente al fine di evitare un lungo e defatigante contenzioso, la Società ha definito in adesione l'avviso di accertamento IRES, previa presentazione dell'Istanza IPEC da parte della consolidante Aquafin Holding, versando l'importo di Euro 16 migliaia (IRAP ed interessi).

Le riprese totali IRES e IRAP ammontano ad un importo definito in adesione ad Euro 1.016 migliaia con conseguente maggiore IRES per Euro 279 migliaia, maggiore IRAP per Euro 13 migliaia e interessi pari ad Euro 3 migliaia.

Con riferimento al periodo di imposta 2017, in data 19 aprile 2023 l'Ufficio di Trento ha notificato alla Società un invito a comparire emesso ai fini IRES e IRAP ai sensi dell'art. 5-ter del D.Lgs. n. 218/1997 per l'instaurazione del contradditorio, contenente una ripresa a tassazione di complessivi Euro 853 migliaia.

In data 15 maggio 2023 è stato avviato il contradditorio, nell'ambito del quale sono stati evidenziati gli aspetti non condivisibili, in relazione ai quali l'Ufficio si è riservato di effettuare le opportune valutazioni.

In data 4 settembre 2023, pur ribadendo la legittimità della propria condotta, e unicamente al fine di evitare un lungo e defatigante contenzioso, la Società ha definito in adesione l'avviso di accertamento IRES e IRAP nei seguenti termini, coerentemente con il comportamento adottato per l'annualità 2016. La definizione dell'atto di adesione, che non ha comportato alcun versamento all'erario per effetto dello scomputo dalle perdite del periodo, ammonta ad Euro 187 migliaia.

Relativamente al periodo di imposta 2021, successivamente estesa alle annualità 2018, 2019 e 2020, l'attività di verifica è stata demandata alla Guardia di Finanza di Trento nell'ambito della verifica generale avviata in data 7 settembre 2023 che si è conclusa con la notifica, in data 11 dicembre 2023, di un processo verbale di constatazione ("PVC") che evidenzia rilievi per Euro 2.877 migliaia, di seguito riportati:

  • i. rilievo Transfer Pricing per presunti mancati riaddebiti di costi ICT alle controllate estere per complessivi Euro 2.189 migliaia;
  • ii. rilievo Transfer Pricing, per omessa fatturazione di interessi attivi nei confronti delle controllate estere per complessivi Euro 667 migliaia;
  • iii. costi e deduzioni indebitamente dedotte per complessivi Euro 21 migliaia.

Dall'analisi del PVC è emerso che i rilievi formulati dai verificatori contengono numerosi aspetti, non condivisibili, che erano già stati accettati dalla D.P. di Trento nell'ambito dei procedimenti di adesione delle verifiche relative alle annualità 2015, 2016 e 2017.

È presumibile che, in coerenza con i criteri già utilizzati dalla D.P. di Trento sulle medesime riprese contestate nei precedenti periodi di imposta, ad esito di una procedura di accertamento con adesione che potrà essere attività dalla Società ai sensi dell'art. 6, comma 2, D.Lgs. 218/1997 dopo la notifica dell'avviso di accertamento, i rilievi potranno essere rideterminati in complessivi Euro 1.769 migliaia, e dunque con un potenziale onere IRES e IRAP per la Società stimato in Euro 485 migliaia, come dettagliato nei paragrafi precedenti.

Si evidenzia che nel PVC non sono state applicate le sanzioni sui rilievi TP, in quanto la documentazione è stata ritenuta idonea.

13.2 Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2023

    1. In data 12 gennaio 2024 Aquafil S.p.A. ha stipulato un nuovo finanziamento chirografario di ammontare pari ad Euro 10 milioni con Banca Popolare di Sondrio assistito da garanzia SACE "SupportItalia" al costo variabile all-in Euribor 3 mesi + 90 bps, durata di 57 mesi di cui 24 di preammortamento.
    1. Sono stati estinti in via anticipata i seguenti finanziamenti con mezzi propri utilizzando la liquidità in eccesso della Società:
    2. – in data 30 gennaio 2024 finanziamento in pool stipulato con BCC Verona e Vicenza e Gruppo ICCREA di debito residuo pari ad Euro 2.626 migliaia;
    3. – in data 31 gennaio 2024 finanziamento stipulato con Intesa Sanpaolo di debito residuo pari ad Euro 2.571 migliaia;
    4. – in data 8 febbraio 2024 finanziamento stipulato con BCC Verona e Vicenza di debito residuo pari ad Euro 1.000 migliaia.
    1. In data 10 gennaio 2024 l'Assemblea straordinaria di Poly-Service ha deliberato un aumento di capitale sociale per un importo di duecento mila euro, mediante creazione di no. 200.000 nuove azioni del valore nominare di Euro 1 ciascuna e fissare le condizioni ed i termini del presente aumento di capitale con le nuove azioni emesse alla pari, ovvero Euro 1 per azione.

Si precisa che tutte le azioni sono state interamente sottoscritte:

  • – dalla società Politecnici fino a 110.000 azioni ovvero con il versamento della somma di Euro 110.000 in data 10 gennaio 2024;
  • – dalla Società Aquafil S.p.A. fino a 90.000 azioni, ovvero con il versamento della somma di Euro 90.000, in data 18 gennaio 2024.

Le sottoscrizioni sono state interamente pagate e si segnala il definitivo perfezionamento dell'aumento di capitale dell'importo di 200.000 Euro portando il capitale da Euro 10.000 a Euro 210.000.

  1. In data 30 gennaio 2024 è stato sottoscritto un Term Sheet non vincolante tra Aquafil S.p.A. la società Kape GmbH, Hafenstraße 47-51, 4020 Linz(Austria) ed il fondo d'investimento eQventure GmbH, Karmeliterplatz 4, 8010 Graz, finalizzato allo sviluppo di una collaborazione congiunta per la messa a punto di una nuova tecnologia di miscelazione ed estrusione di polimeri di poliammide 6 da utilizzarsi nelle applicazioni finali degli skateboard ma anche, potenzialmente, di altri oggetti sottoposti ad elevate sollecitazioni. L'intervento prevede la partecipazione ad un aumento di capitale da sottoscriversi congiuntamente da Aquafil e eQventure nel corso dell'esercizio 2024 per un importo massimo a carico di Aquafil di Euro 500 migliaia.

13.3 Informativa ex art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n. 124

In merito a quanto richiesto dall'art. 1, comma 125 della legge 124/17, si evidenzia che la Società ha rilevato per competenza nell'esercizio 2023:

  • (i) Euro 84 migliaia relativi alla cessione alla rete di distribuzione esterna dell'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici;
  • (ii) Euro 411 migliaia relativi a contributi sulla formazione rispettivamente in Aquafil S.p.A.;
  • (iii) Euro 2.008 migliaia per il contributo credito d'imposta energia e gas concesso nel corso dell'anno per le imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale che hanno soddisfatto requisiti previsti dalla normativa (DL n. 4 del 27/01/2022 e seguenti, Legge n. 197, DL n. 34 del 2023);
  • (iv) Euro 92 migliaia al credito di imposta maturato sulle spese di ricerca e sviluppo sostenute nel 2023 e determinato ai sensi dell'art. 1, comma 35 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 e successive modifiche;
  • (v) Euro 224 migliaia relativa al contributo riconosciuto dalla UE per il progetto di ricerca "Effective" (quota di risconto di competenza dell'esercizio);
  • (vi) Euro 22 migliaia per il credito d'imposta relativo all'acquisto di beni strumentali;
  • (vii) Euro 92 migliaia per il contributo riconosciuto dalla UE per il progetto "Cisuflo" (quota di risconto di competenza dell'esercizio);
  • (viii) Euro 114 migliaia relativi alla cessione di crediti di imposta superbonus.

Per quanto riguarda invece eventuali sovvenzioni, contributi, o comunque vantaggi economici ricevuti dalla Società nel corso dell'esercizio 2023 dall'Amministrazione finanziaria, si rimanda alle informazioni fornite nei precedenti paragrafi dedicati a commentare le poste fiscali.

Proposta di destinazione degli utili o di copertura delle perdite

Considerata la situazione finanziaria e patrimoniale della Società, proponiamo di coprire la perdita di esercizio di Euro -5.641.004 mediante utilizzo della Riserva Straordinaria.

Allegato 1 - Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla stessa Società di revisione in carica e da società appartenenti alla sua rete alla società Aquafil S.p.A..

Società che ha
erogato il servizio
Destinatario del Servizio Tipologia di Servizi Corrispettivi di
competenza esercizio
2023
PwC S.p.A. Aquafil S.p.A. Revisione Contabile bilancio esercizio 147.370
Totale servizi di Revisione contabile prestati nell'esercizio 2023 ad Aquafil S.p.A. da parte della Società di Revisione 147.370
PwC S.p.A. Aquafil S.p.A. Revisione contabile del prospetto dei costi 2022 di ricerca e sviluppo
ai fini del credito d'imposta Legge 145/18
4.800
Totale altri servizi di Revisione contabile prestati nell'esercizio 2023 ad Aquafil S.p.A. da parte della Società di Revisione 4.800
Totale servizi prestati nell'esercizio 2023 ad Aquafil S.p.A. 152.170

Arco, 14 marzo 2024

La Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Dirigente Preposto Prof.ssa Chiara Mio Dott. Roberto Carlo Luigi Bobbio

Attestazione del Dirigente Preposto e degli Organi Delegati

Relazione della Società di Revisione al Bilancio d'Esercizio

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) n° 537/2014

Aquafil SpA

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) n° 537/2014

Agli azionisti di Aquafil SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della società Aquafil SpA (la Società), costituito da prospetto di situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2023, dai prospetti di conto economico, di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e

nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave
Recuperabilità del valore degli

Nota 7.3 "Attività finanziarie correnti e non correnti" del bilancio d'esercizio

investimenti in società controllate

Il bilancio d'esercizio di Aquafil SpA al 31 dicembre 2023 include partecipazioni in imprese controllate e collegate per Euro 333.710 migliaia, pari complessivamente al 51,8% del totale attività. Le partecipazioni sono iscritte al costo rettificato delle perdite durevoli di valore che nell'anno sono state pari ad Euro 557 migliaia.

La direzione della Società, con cadenza almeno annuale, effettua un'analisi delle singole partecipazioni, focalizzandosi sulle società per le quali il valore di iscrizione nel bilancio risulta superiore alla corrispondente quota di patrimonio netto. Qualora, a seguito di tale analisi, dovessero emergere indicatori che possano far presumere una perdita di valore delle partecipazioni, la direzione effettua un test d'impairment.

In considerazione della significatività di tale voce e degli elementi di stima normalmente insiti nelle valutazioni, abbiamo identificato come aspetto chiave della revisione la valutazione delle partecipazioni con riferimento alla presenza di eventuali indicatori di impairment riferiti alle società controllate ed alla conseguente adeguata applicazione di impairment test propedeutici alla corretta rilevazione delle partecipazioni stesse nel bilancio d'esercizio.

Le procedure di revisione svolte hanno riguardato la comprensione e valutazione del sistema di controllo interno, l'esame e la discussione con la direzione dell'andamento economico-finanziario delle società controllate, nonché la valutazione della presenza di eventuali indicatori di impairment, così come previsto dal principio contabile internazionale IAS 36 ("Impairment of Assets").

Abbiamo inoltre ottenuto ed analizzato i risultati dell'attività svolta dai team di revisione delle società controllate sulla reportistica utilizzata per il bilancio consolidato, effettuata in base alle nostre istruzioni, al fine di verificare l'esistenza o meno di eventuali indicatori di perdita di valore.

In presenza di indicatori che possano far presumere una perdita di valore delle partecipazioni, abbiamo discusso con la direzione le conclusioni dalla stessa raggiunte a seguito del test d'impairment che abbiamo verificato essere stato eseguito come previsto dalla specifica procedura interna e dallo IAS 36. In particolare, abbiamo esaminato le modalità di elaborazione delle proiezioni dei flussi di cassa utilizzati ai fini del calcolo del valore d'uso e le modalità di applicazione del modello matematico dei flussi di cassa attualizzati al netto delle posizioni debitorie. Abbiamo inoltre verificato la coerenza delle proiezioni utilizzate rispetto ai piani aggiornati della direzione nonché la ragionevolezza dei flussi.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave
In tale contesto abbiamo verificato
l'adeguatezza delle rettifiche apportate al
valore di iscrizione delle partecipazioni
specificando che, in assenza di una
quotazione in un mercato attivo, il fair value,
al netto dei costi di dismissione, è stato
assimilato ad un valore non eccedente il
valore d'uso.
Abbiamo infine verificato la completezza e
l'accuratezza dell'informativa riportata nelle
note illustrative.
Riconoscimento dei ricavi
Paragrafo 2.3. "Principi contabili e criteri di
valutazione" voce "Ricavi e costi"
I ricavi della società Aquafil SpA al 31 dicembre
2023 sono pari ad Euro 518.444 migliaia,
principalmente attribuibili alla vendita dei
prodotti finiti. Tali ricavi vengono iscritti in
bilancio al momento del trasferimento del
controllo dei beni prodotti e solo se sono stati
soddisfatti tutti i criteri previsti dall'IFRS 15
("Revenue from contracts with customers").
Nell'ambito delle nostre procedure di revisione
sul bilancio d'esercizio, il corretto riconoscimento
dei ricavi è stato considerato un'area significativa
in quanto costituisce la voce più significativa del
conto economico e pertanto l'eventuale errato
riconoscimento degli stessi genererebbe una
L'approccio di revisione ha previsto, in via
preliminare, la comprensione e la valutazione
del sistema di controllo interno e delle
procedure definite dalla Società per la
rilevazione dei ricavi di vendita.
L'approccio di revisione ha quindi previsto
l'effettuazione di test di conformità sui
controlli chiave posti in essere dalla Società
nell'ambito delle sopramenzionate procedure,
al fine di verificarne l'efficacia operativa
nell'ambito del processo di rilevazione dei
ricavi, con particolare riferimento
all'esistenza degli stessi ed alla loro
contabilizzazione nel corretto periodo di
competenza.
distorsione rilevante del risultato dell'esercizio. Tenuto conto dell'attività di comprensione,
valutazione e validazione dei controlli interni
sopra menzionati, abbiamo quindi
provveduto a pianificare e svolgere test di
validità sulla voce di bilancio in oggetto. In
particolare abbiamo verificato, per un
campione di transazioni ritenuto
rappresentativo, l'esistenza e l'accuratezza dei
ricavi contabilizzati in bilancio, attraverso
l'esame delle informazioni presenti nella
documentazione disponibile come elemento
probativo di supporto.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave
Le nostre verifiche hanno incluso l'analisi su
base campionaria di resi e note credito
emesse e degli stanziamenti di fine periodo.
Abbiamo inoltre verificato la quadratura dei
saldi intercompany oggetto di analisi da parte
dei singoli revisori delle società del gruppo.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Aquafil SpA ci ha conferito in data 30 gennaio 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2025.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli amministratori di Aquafil SpA sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10 e dell'articolo 123 bis, comma 4, del DLgs 58/98

Gli amministratori di Aquafil SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio d'esercizio di Aquafil SpA al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamata sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Aquafil SpA al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Trento, 25 marzo 2024

PricewaterhouseCoopers SpA

Alberto Michelotti (Revisore legale)

Aquafil S.p.A.

Via Linfano, 9 38062 Arco (Tn) T +39 0464 581111 F +39 0464 532267

www.aquafil.com [email protected]

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