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Esprinet

Annual Report Mar 28, 2024

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Annual Report

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Gruppo Esprinet

Relazione finanziaria annuale Esercizio 2023(*)

(*) il presente documento costituisce copia, in formato Pdf, della Relazione Finanziaria Annuale di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 e non costituisce il documento in formato ESEF richiesto dai Technical Standard ESEF di cui al Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (c.d. "Regolamento ESEF"). La Relazione finanziaria annuale 2023 in formato ESEF è disponibile nella sezione Investitori – Assemblea degli azionisti - 2024 del sito internet della Società (www.esprinet.com).

Capogruppo:

Esprinet S.p.A.

Partita Iva: IT 02999990969 Registro Imprese di Milano, Monza e Brianza, Lodi Codice Fiscale: 05091320159 R.E.A. 1158694 Sede Legale e Amministrativa in Via Energy Park, 20 - 20871 Vimercate (MB) Capitale sociale sottoscritto e versato al 31/12/2023: Euro 7.860.651 www.esprinet.com [email protected]

INDICE GENERALE

Sintesi dei risultati di Gruppo per l'esercizio pag. 4
1 Lettera del Presidente
2 Sintesi dei risultati economico-finanziari di Gruppo
3 Andamento del titolo
Governo societario pag. 9
1 Organi di amministrazione e controllo
2 Deroga agli obblighi informativi in occasione di operazioni straordinarie
3 Corporate Governance
Attività e struttura del Gruppo Esprinet pag. 10
1 Descrizione dell'attività
2 Struttura del Gruppo
· Organi Sociali
Struttura e andamento dei mercati di riferimento
pag. 14
Distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo
Risultati economico-finanziari di Gruppo e di Esprinet S.p.A. pag. 18
1 Andamento reddituale
2 Capitale circolante commerciale netto
3 Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente
Fatti di rilievo del periodo pag. 34
Fatti di rilievo successivi pag. 37
Evoluzione prevedibile della gestione pag. 38
Risorse umane pag. 39
Salute, sicurezza e ambiente pag. 47
Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti pag. 49
Altre informazioni rilevanti pag. 60
1 Attività di ricerca e sviluppo
2 Numero e valore delle azioni proprie possedute
3 Rapporti con parti correlate
4 Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento
5 Azioni della capogruppo detenute da organi di amministrazione e controllo e da dirigenti con responsabilità strategiche
6 Operazioni atipiche e/o inusuali
7 Infomazioni aggiuntive richieste da Banca d'Italia e Consob
8 Piani di incentivazione azionaria
9 Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di Gruppo e corrispondenti valori della capogruppo
10 Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF)
11 Altre informazioni
Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2023 pag. 65
* Bilancio consolidato1 pag. 66
Prospetti di bilancio del Gruppo Esprinet
Note al bilancio consolidato
* Bilancio d'esercizio1 (Bilancio separato2
) di ESPRINET S.p.A.
pag. 157
Prospetti di bilancio di Esprinet S.p.A.
Note al bilancio di Esprinet S.p.A.
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob
Attestazione del Bilancio di Esercizio ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob
Relazione del Collegio Sindacale*
Relazioni della Società di Revisione*
1Ciascuna sezione è dotata di indice separato, per una migliore consultazione da parte del lettore
2 Bilancio separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS
*Le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, risultano pubblicate nelle specifiche sezioni Investitori – Assemblea degli azionisti – 2024

del sito internet della Società (www.esprinet.com).

Relazione degli amministratori sulla gestione per l'esercizio 2023

Sintesi dei risultati di Gruppo per l'esercizio

1. Lettera del Presidente

Signori Azionisti,

Il 2023 è stato un anno particolarmente complesso per il settore distributivo ed in particolare per i PC ed i telefoni che più di altre categorie merceologiche hanno subito l'impatto negativo che il forte aumento dell'inflazione e dei tassi di interessi hanno avuto sul sentimento dei consumatori e, parzialmente, delle imprese.

Al netto di poste non ricorrenti legate principalmente alla transazione di vecchi contenziosi fiscali, il gruppo avrebbe registrato un utile netto consolidato di 24,2 milioni di euro, in riduzione rispetto al risultato record, parimenti misurato, di 45,4 milioni di euro del 2022 a fronte di ricavi di circa 4,0 miliardi di euro in contrazione rispetto ai circa 4,7 miliardi del 2022 principalmente per il rilevante calo delle vendite nel segmento di clientela consumer e sulle linee di prodotto ivi vendute: PC, telefoni, televisori ed elettrodomestici.

Un anno di transizione

Il 2023 è stato un anno di transizione per il nostro Gruppo.

Dopo cinque anni di crescita dei ricavi e della redditività, con il 2021 e 2022 che hanno segnato due successivi record storici nei profitti del Gruppo, il 2023, complice un mercato consumer molto sfidante, ha riportato la redditività operativa a livelli più o meno simili a quelli del 2020.

L'impatto della transazione effettuata nel corso del 2023 di vecchie pendenze fiscali ha ulteriormente appesantito il conto economico.

Nonostante ciò, l'anno è stato proficuo sotto molti altri punti di vista.

Si è completata l'integrazione delle società del sottogruppo Spagna riorganizzando le strutture in due legal entity, Esprinet Iberica e V-Valley Advanced Solutions España che hanno ora chiarezza nelle due mission distinte di presidiare il mercato dei PC, periferiche ed Elettronica di Consumo l'una ed il mercato delle Soluzioni e Servizi tecnologici avanzati l'altra.

È stato ridisegnato il management team locale e ridotto in modo drastico il livello delle scorte, riportando il Capitale Circolante Netto a livelli fisiologici.

In Italia si è predisposta la separazione dei business relativi alle Soluzioni e Servizi da un lato e delle soluzioni legate all'efficientamento energetico dall'altro, in due società di cui una già partita a inizio febbraio e l'altra prevista in avvio nel corso del secondo trimestre.

Sono state fatte due acquisizioni e soprattutto si è continuato nel processo di miglioramento del mix di prodotto con innalzamento dei margini pur in presenza di costi incrementali legati all'inflazione e al rialzo dei tassi.

La strategia di una sempre maggiore diversificazione geografica e di prodotto continua ed il messaggio per i nostri investitori è una volta di più chiaro: operiamo con l'obiettivo di una creazione di valore sostenibile nel tempo.

Diversificazione al fine di mitigare i rischi di mercato, attenzione alle tematiche ESG, eccellenza operativa e soprattutto focalizzazione sul Ritorno sul Capitale Investito più che sul puro profitto sono alla base della modalità con cui abbiamo gestito e continueremo a gestire le sfide e le opportunità offerte dal mercato.

L'andamento della distribuzione di tecnologia

Il settore della distribuzione, misurato a gennaio 2024 dalla società di ricerca inglese Context attraverso un panel di distributori ampiamente rappresentativo dell'andamento generale, ha registrato nel 2023 ricavi per circa 86,7 miliardi di euro, in decrescita del -4,9% rispetto a 91,2 miliardi di euro del 2022, con flessioni registrate in tutti i quarter successivi al primo.

In questo contesto, il Gruppo Esprinet si riconferma il distributore al vertice nel mercato del sud Europa.

L'evoluzione del mercato

Il 2023 è stato caratterizzato da un quadro di forte instabilità geopolitica e macroeconomica. La continua spinta inflazionistica e l'incremento dei tassi di interesse, nonché l'incertezza del contesto, hanno pesato sulle decisioni di spesa dei consumatori e sulle decisioni di investimento delle aziende ed il settore ICT ha registrato un peggioramento sequenziale del calo di volumi iniziato a fine 2022 nelle tre geografie in cui opera il Gruppo ed in generale in Europa.

La crescita in ambito Infrastructure e Software, rinforzata dai massicci piani di investimento governativi pluriennali di Ripresa e Resilienza, indispensabili nel processo di trasformazione digitale tanto della pubblica amministrazione quanto del settore privato, non ha compensato la forte contrazione in ambito IT Clients, soprattutto di PC, dopo gli anni della pandemia, quando si misuravano gli effetti sulla domanda del maggior utilizzo dello smartworking e della didattica a distanza. Gli analisti di settore ritengono che il mercato sia ora pronto per tornare a crescere, con i PC dotati di intelligenza artificiale destinati a fornire un ulteriore impulso durante il ciclo di aggiornamento in corso.

Le condizioni dello scenario macroeconomico e geopolitico, nonché i relativi effetti sul settore ICT sopra descritti, hanno nettamente ridisegnato le opportunità di sviluppo future. Ambiti che prima mostravano importanti trend di crescita risultano ora meno attrattivi. Nondimeno vi sono nuove aree emergenti caratterizzate da un forte tasso di innovazione e da una notevole spinta all'outsourcing: l'intelligenza artificiale, la cybersecurity, l'everything as a service e la sostenibilità. Il settore ICT sta anche conquistando adiacenze, appropriandosi delle opportunità derivanti dalla convergenza di alcuni settori verso quello tech: efficienza energetica ed energie rinnovabili, mobilità elettrica sono un esempio.

Il canale della distribuzione si conferma resiliente e rimane forte anche nel 2023 nella scelta della strategia go-to-market dei produttori. Il Gruppo Esprinet sta quindi velocemente adattando la propria strategia preparandosi a cogliere le sfide della ripresa prevista per il 2024 e del nuovo scenario di mercato.

Le attività in Italia

Nel 2023, le attività italiane hanno registrato una flessione dei ricavi nonostante l'eccellente performance dei segmenti ad alto margine delle Solution e dei Servizi, dove il Gruppo sta concentrando gli investimenti in persone, competenze e ampliamento delle aree di business, che tuttavia non hanno pienamente compensato il forte rallentamento registrato sulla linea degli Screens (PC e Telefoni) in ambito clientela consumer (Retailers e E-tailers).

In un contesto molto sfidante, tra instabilità geopolitica e macroeconomica, con soddisfazione, comunque, abbiamo accelerato l'esecuzione della nostra strategia che punta a rafforzare l'offerta delle linee alto marginanti, anche ridisegnando funzionalmente V-Valley, la divisione che si occupa di Solutions e Servizi. Grazie a ciò oggi possiamo vantare un considerevole incremento complessivo del Gross Profit margin.

Ad agosto 2023 il Gruppo ha acquistato il 100% del capitale di Sifar Group S.r.l., società di diritto italiano attiva dal 2012 distribuzione B2B di ricambi, componenti e accessori di prodotti di telefonia mobile e tablet. L'operazione non solo è coerente con la strategia di Esprinet di focalizzazione sulle linee di business altro marginanti, ma anche con la convinta adesione ai principi ESG del Gruppo, che intende cogliere tutte le opportunità che si integrino in un quadro di sostenibilità, tra cui investimenti in prodotti e servizi "environmentally friendly". La distribuzione di componenti e parti di ricambio per la riparazione di smartphone e tablet mira ad estendere il ciclo di vita dei prodotti contribuendo a

ridurre al minimo la produzione di rifiuti elettronici, rispondendo ai nuovi bisogni legati alla economy.

A maggio 2023 Esprinet ha comunicato di aver sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate, a meri scopi deflattivi di un potenziale contenzioso tributario di lunga durata, un accordo, operativamente formalizzato tra maggio stesso e giugno, volto a definire in via stragiudiziale le contestazioni formulate in materia di IVA in relazione ai periodi di imposta dal 2013 al 2017.

La strategia aziendale in ambito HR di costante valorizzazione della risorsa più importante: il capitale umano, è proseguita. Il Gruppo ha continuato ad ascoltare la voce di tutti i collaboratori attraverso survey e attraverso momenti di confronto aperto in un dialogo costante e trasparente. Ha quindi rafforzato il piano di welfare e wellbeing per accrescere il benessere, la motivazione e la soddisfazione delle persone, ha arricchito l'offerta formativa per far crescere le competenze di ciascuno e sostenere lo sviluppo del proprio potenziale, ed ha, inoltre, avviato un ambizioso programma per promuovere la cultura della diversità, dell'equità e dell'inclusione. Questo impegno ancora una volta ha trovato conferma nelle rinnovate certificazioni Great Place to Work e Top Employer nei paesi in cui il Gruppo opera.

Le attività nella penisola iberica

Le attività del Gruppo Esprinet nella penisola iberica nel 2023 hanno registrato ricavi in decrescita per effetto sia del mercato in contrazione sia per le scelte di razionalizzazione delle linee a minor marginalità e strutturalmente non in grado di generare adeguati ritorni sul capitale investito.

Ad agosto 2023 il Gruppo ha acquistato il 100% del capitale sociale Lidera Network S.L., società di diritto spagnolo, con una branch in Portogallo, attiva dal 1999 nella distribuzione di soluzioni software in ambito cybersecurity. L'operazione è coerente con la strategia di Esprinet di consolidare la propria leadership nel SudEuropa nel comparto delle Advanced Solutions, affermandosi nel suo ruolo di tech enablera valore aggiunto.

Conclusioni

Negli ultimi anni le turbolenze geo-politiche, sanitarie e macroeconomiche si sono fatte sempre più violente e frequenti.

Non viviamo più in un'epoca in cui ci dobbiamo domandare se qualche shock esterno potrà arrivare ma piuttosto dobbiamo domandarci quanto siamo attrezzati per gestire uno shock che sicuramente arriverà.

Il nostro Gruppo è dotato di una solida struttura patrimoniale, di una consolidata rete di relazioni con clienti, fornitori, istituzioni finanziarie, organizzazioni di settore e non.

La solidità di questo network, unito ad un consolidato insieme di procedure e metodologie permettono al Gruppo di affrontare i cambiamenti del mercato e dell'ambiente con fiducia e ottimismo.

È però come sempre la grande ricchezza rappresentata dai nostri collaboratori, dalla loro serietà, abnegazione e spirito di intraprendenza che mi rendono fiducioso sulla possibilità non solo di reagire al cambiamento ma anzi di convertirlo in fonte di nuove opportunità.

Come ogni anno quindi ringrazio il nostro team, i nostri clienti e fornitori, i nostri azionisti e in generale tutti i nostri stakeholder augurando un 2024 di salute, successo e pace.

Grazie per aver investito nella nostra Società.

2. Sintesi dei risultati economico-finanziari di Gruppo

I risultati economico-finanziari del 2023 e del periodo di confronto sono stati determinati in conformità agli International Financial Reporting Standards ("IFRS") adottati dalla UE in vigore nel periodo di riferimento. Nella tabella sotto riportata, in aggiunta agli indicatori economico-finanziari convenzionali previsti dai principi contabili IFRS, vengono presentati alcuni "indicatori alternativi di performance" ancorché non previsti dagli IFRS. Tali indicatori, costantemente presentati anche in occasione delle altre rendicontazioni periodiche del Gruppo, non devono considerarsi sostitutivi a quelli convenzionali previsti dagli IFRS; essi sono utilizzati internamente dal management in quanto

ritenuti particolarmente significativi al fine di misurare e controllare la redditività, la performance, la struttura patrimoniale e la posizione finanziaria del Gruppo. In calce alla tabella, in linea con gli Orientamenti ESMA/2015/1415 dell'ESMA (European Securities and Market Authority) emanati ai sensi dell'articolo 16 del Regolamento ESMA, che aggiornano la precedente raccomandazione CESR/05-178b del CESR (Committee of European Securities Regulators) e recepiti da CONSOB con Comunicazione n. 0092543 del 03/12/2015, si è fornita la metodologia di calcolo di tali indici.

(euro/000) note 2023 % 2022 % % var.
23/22
Dati economici
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 100,0% 4.684.164 100,0% -15%
Margine commerciale lordo 218.441 5,5% 242.969 5,2% -10%
EBITDA (1) 34.077 0,9% 87.918 1,9% -61%
Risultato operativo (EBIT) 14.012 0,4% 70.658 1,5% -80%
Risultato prima delle imposte (5.106) -0,1% 62.895 1,3% -108%
Risultato netto (11.875) -0,3% 47.346 1,0% -125%
Dati patrimoniali e finanziari
Cash flow (2) 8.190 64.606
Investimenti lordi 13.744 12.506
Capitale d'esercizio netto (3) 126.375 258.371
Capitale circolante comm. netto (4) 104.112 261.593
Capitale immobilizzato (5) 273.868 258.453
Capitale investito netto (6) 351.889 492.250
Patrimonio netto 367.410 409.217
Patrimonio netto tangibile (7) 239.846 289.262
Posizione finanziaria netta (PFN) (8) (15.521) 83.033
Principali indicatori
PFN/Patrimonio netto (0,0) 0,2
PFN/Patrimonio netto tangibile (0,1) 0,3
Risultato operativo (EBIT)/Oneri finanziari netti 0,7 9,1
EBITDA/Oneri finanziari netti 1,8 11,3
PFN/EBITDA (0,2) 0,9
ROCE (9) 6,9% 13,3%
Dati operativi
Numero dipendenti a fine periodo 1.776 1.806
Numero dipendenti medi (10) 1.791 1.763
Utile per azione (euro)
Utile per azione base -0,24 0,96 -125%
Utile per azione diluito -0,24 0,95 -125%

(1) EBITDA pari all'utile operativo (EBIT) al lordo di ammortamenti e svalutazioni.

(2) Sommatoria di utile netto consolidato e ammortamenti.

(3) Sommatoria di attività correnti, attività non correnti possedute per la vendita e passività correnti, al lordo dei debiti finanziari correnti netti.

(4) Sommatoria di crediti verso clienti, rimanenze e debiti verso fornitori.

(5) Pari alle attività non correnti al netto delle attività finanziarie non correnti per strumenti derivati.

(6) Pari al capitale investito puntuale di fine periodo, calcolato come somma di capitale d'esercizio netto e capitale immobilizzato, al netto delle passività non finanziarie non correnti.

(7) Pari al patrimonio netto depurato dei goodwill e delle immobilizzazioni immateriali.

(8) Sommatoria di debiti finanziari, passività finanziarie per leasing, disponibilità liquide, attività e passività per strumenti derivati e crediti finanziari.

(9) Calcolato come rapporto tra (i) utile operativo (EBIT) al netto delle componenti "non ricorrenti", degli effetti del principio contabile IFRS 16 e delle imposte calcolate al tax rate effettivo dell'ultimo bilancio consolidato annuale pubblicato, e (ii) media del capitale investito (calcolato come somma di capitale d'esercizio netto e capitale immobilizzato) registrato alla data di chiusura del periodo ed alle quattro precedenti date di chiusura trimestrali.

(10) Calcolato come media tra saldo iniziale e finale di periodo delle società consolidate.

3. Andamento del titolo

Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT MI) sono quotate nel segmento STAR Milan (Euronext STAR Milan) del mercato EXM (Euronext Milan) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.

Il grafico che segue descrive l'andamento della quotazione del titolo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023:

Il titolo Esprinet ha chiuso il 2023 ad un prezzo di 5,50 euro, in diminuzione del -18,32% rispetto alla quotazione di chiusura del 31 dicembre 2022 (6,74 euro).

Rispetto ad un prezzo di collocamento di 1,4 euro per azione nel luglio 2001, tenendo conto del frazionamento azionario in rapporto 1:10 eseguito nel corso del 2005, si osserva una rivalutazione del titolo del +293% che non tiene altresì conto dei dividendi distribuiti e del relativo reinvestimento. Nel corso dell'anno il titolo ha riportato un massimo di 9,24 euro ad aprile per poi mostrare un trend decrescente fino a registrare un minimo di 4,07 euro il 12 settembre 2023. La quotazione media nell'anno è stata pari a 6,15 euro.

I volumi medi giornalieri scambiati nel 2023 sono stati pari a n. 270.338 (+70%) rispetto ai volumi medi giornalieri1 scambiati nel 2022 pari a n. 158.939. Il picco massimo dei volumi è stato di n. 1.791.152 azioni scambiate il 12 settembre 2023, così come nel medesimo mese è stato registrato il massimo volume medio giornaliero scambiato pari a n. 505.118 azioni.

Il giorno 11 marzo 2024 il prezzo dell'azione Esprinet era pari a 4,94 euro (-10% rispetto alla quotazione di chiusura). Gli scambi medi giornalieri fino a tale data sono stati pari a n. 173.407 azioni.

1 media aritmetica semplice (fonte: Intesa Sanpaolo)

Governo societario

1. Organi di amministrazione e controllo

Consiglio di Amministrazione:

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2023)

Presidente
Vice-Presidente
Maurizio Rota
Marco Monti
Amministratore Delegato Alessandro Cattani (CCS)
Amministratore Chiara Mauri (AI) (CCS)
Amministratore Angelo Miglietta (AI) (CNR) (CCR)
Amministratore Lorenza Morandini (AI) (CCS)
Amministratore Emanuela Prandelli (AI) (CNR)
Amministratore Renata Maria Ricotti (AI) (CNR) (CCR)
Amministratore
Segretario
Angela Sanarico
Manfredi Vianini Tolomei
(AI) (CCR)
Studio Chiomenti

Legenda:

AI: Amministratore Indipendente CCR: Membro del Comitato Controllo e Rischi

CNR: Membro del Comitato per le Nomine e Remunerazioni

CCS: Membro del Comitato competitività e sostenibilità

Collegio Sindacale:

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2023)

Presidente Maurizio Dallocchio
Sindaco effettivo Maria Luisa Mosconi
Sindaco effettivo Silvia Muzi
Sindaco supplente Vieri Chimenti
Sindaco supplente Riccardo Garbagnati

Società di revisione:

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2027)

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

2. Deroga agli obblighi informativi in occasione di operazioni straordinarie

Ai sensi di quanto previsto dall'art. 70, comma 8, e dall'art. 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob, il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. ha deliberato, in data 21 dicembre 2012, di avvalersi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

3. Corporate Governance

Esprinet S.p.A. aderisce e si conforma al Codice di Corporate Governance delle società quotate italiane (il "Codice"), adattandolo in funzione delle proprie caratteristiche.

Allo scopo di far fronte agli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa di settore, ogni anno viene redatta una "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" recante una descrizione generale del sistema di governo adottato dal Gruppo oltre alle informazioni sugli assetti proprietari, sul modello organizzativo adottato ai sensi del D. Lgs. n. 231 del 2001, nonché sul grado di adesione al Codice, ivi incluse le principali pratiche di Governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è pubblicata nella sezione Investitori – Assemblea degli azionisti - 2024 del sito internet della Società (www.esprinet.com). Il Codice è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it.

Attività e struttura del Gruppo Esprinet

1. Descrizione dell'attività

Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.

Il Gruppo è attivo nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo ed è oggi il più grande distributore nel Sud-Europa. I principali mercati geografici presidiati sono l'Italia e la penisola iberica.

L'attività prevalente è rappresentata dalla distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo. La gamma di prodotto commercializzata comprende 850 marchi di primari produttori di tecnologia (c.d."vendor"), fra cui per citare le principali case mondiali HP, Apple, Samsung, Asus, Lenovo, Dell, Microsoft, Acer, Epson.

Oltre a fornire servizi di vendita all'ingrosso tradizionali (bulk breaking e credito), Esprinet svolge il ruolo di abilitatore dell'ecosistema tecnologico. Il Gruppo offre, ad esempio, una piattaforma di ecommerce chiavi in mano a centinaia di rivenditori, la gestione in-shop per migliaia di punti vendita al dettaglio, soluzioni di pagamento e finanziamento specializzate per la comunità di rivenditori offrendo anche generazione della domanda da parte degli utenti finali e analisi dei big data ai principali produttori e rivenditori tecnologici che sempre più esternalizzano le attività di marketing.

Servizi cloud, software di collaborazione e di cybersecurity, sistemi di videoconferenza, infrastrutture IT avanzate, soluzioni di elettronica di consumo specializzate come elettrodomestici connessi o piattaforme di gaming sono nuove aree di crescita a valore aggiunto che alimentano un'ulteriore crescita futura dei ricavi per il settore, mentre i servizi logistici e finanziari, nonché il modello di vendita "a consumo", offrono crescenti opportunità di espansione dei margini.

A questi si affiancano la "tradizionale" distribuzione all'ingrosso di prodotti informatici di marca (hardware e software), di apparati di telefonia mobile, di accessori per questi ultimi, rivolta a rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" sia di tipo "business", e la distribuzione di

prodotti a marchio proprio realizzati da terzi su commessa: NILOX, marchio con cui vengono realizzati prodotti di mobilità elettrica, entertainment sportivo e accessori per PC, e CELLY, marchio con cui vengono realizzati accessori per telefonia mobile.

La sezione "Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente" fornisce una descrizione più dettagliata delle principali categorie di prodotto commercializzate.

La clientela servita nei due territori è composita essendo costituita dalle diverse tipologie di rivenditori di informatica presenti sul mercato italiano e iberico: dai rivenditori a valore aggiunto (c.d. VAR) ai system integrator/corporate reseller, dai dealer agli shop (indipendenti e/o affiliati), dagli operatori della grande distribuzione, generalista e/o specializzata, ai sub distributori.

I clienti professionali serviti nel 2023 nell'area B2B sono stati complessivamente circa n. 29.000, di cui circa n. 20.000 in Italia e circa n. 9.000 nella penisola iberica.

L'attività logistica è svolta principalmente presso i siti logistici di Cambiago (MI), Cavenago (MB), Pregnana Milanese (MI) e Saragozza (Spagna) tutti condotti in affitto, di complessivi ca. 158.000 mq (ca. 111.000 mq in Italia e 47.000 mq in Spagna).

2. Struttura del Gruppo

La struttura del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2023 è la seguente:

Sotto il profilo giuridico la capogruppo Esprinet S.p.A. è sorta nel settembre 2000 a seguito della fusione di due dei principali distributori operanti in Italia, Comprel S.p.A. e Celomax S.p.A..

Successivamente, per effetto dello scorporo dalla capogruppo delle attività di distribuzione di componenti micro-elettronici e delle varie operazioni di aggregazione aziendale e costituzione di nuove società, il Gruppo Esprinet ha assunto la sua attuale fisionomia.

Nel prosieguo dell'esposizione si farà riferimento al "Sottogruppo Italia" e al "Sottogruppo Iberica". Alla data di chiusura del periodo il Sottogruppo Italia comprende, oltre alla capogruppo Esprinet S.p.A., le società da essa controllate direttamente: Celly Pacific LTD., Bludis S.r.l., Dacom S.p.A., idMAINT S.r.l., Sifar Group S.r.l. (acquisita in data 2 agosto 2023), Zeliatech S.r.l. (costituita in data 6 settembre 2023) e V-Valley S.r.l.,.

Ai fini della rappresentazione all'interno del Sottogruppo Italia, la controllata idMAINT S.r.l. si intende comprensiva anche delle sue controllate totalitarie Erredi Deutschland GmbH, Erredi France SARL (complessivamente il "Gruppo idMAINT") mere società di procacciamento di vendite al servizio di Dacom S.p.A..

Il Sottogruppo Iberica è composto invece, alla medesima data, dalla sub-holding operativa di diritto spagnolo Esprinet Iberica S.L.U. e dalle sue controllate Esprinet Portugal Lda, e V-Valley Advanced Solutions España, S.A. (già GTI Software Y Networking S.A.). Ai fini della rappresentazione all'interno del Sottogruppo Iberica, la controllata V-Valley Advanced Solutions España, S.A. si intende comprensiva anche delle sue controllate totalitarie V-Valley Advanced Solutions Portugal Unipessoal Lda, GTI Software & Networking SARLAU, Optima Logistics S.L.U. e Lidera Network S.L. acquisita in data 1° agosto 2023.

Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza) e ha i propri siti logistici a Cambiago (Milano) e Cavenago (Monza e Brianza). Per le attività di specialist Esprinet S.p.A. si avvale dei servizi forniti da Intesa Sanpaolo S.p.A..

Sottogruppo Italia

Bludis S.r.l.

Acquistata a novembre 2022, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., con sede operativa a Roma, Bludis S.r.l. è una società di diritto italiano attiva nella distribuzione di soluzioni software negli ambiti Communication, Cybersecurity, IT Management e lavora principalmente con Vendor innovativi ed emergenti.

Celly Pacific LTD

Acquistata in data 12 maggio 2014 e precedentemente detenuta da Celly S.p.A., nel 2021 fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A., Celly Pacific LTD è società di diritto cinese posseduta al 100% da Esprinet S.p.A. e specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di accessori per la telefonia mobile.

Dacom S.p.A.

Acquistata in data 22 gennaio 2021, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., Dacom S.p.A. è una società di diritto italiano attiva dagli anni '80 nella distribuzione specializzata di prodotti e soluzioni per l'Automatic Identification and Data Capture (AIDC).

idMAINT S.r.l. e le sue controllate

Acquistata in data 22 gennaio 2021, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., idMAINT S.r.l.è una società di diritto italiano dal 2012 specializzata nei servizi di manutenzione e supporto tecnico pre e post vendita sui prodotti Auto-ID.

idMAINT S.r.l. detiene partecipazioni totalitarie nella controllata tedesca Erredi Deutschland GmbH e nella controllata francese Erredi France SARL..

Sifar Group S.r.l.

Acquistata in data 2 agosto 2023, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., Sifar Group S.r.l. è una società di diritto italiano attiva dal 2012 nella distribuzione B2B di ricambi, componenti e accessori di prodotti di telefonia mobile e tablet.

V-Valley S.r.l.

Costituita in data 8 giugno 2010 con la ragione sociale Master Team S.r.l. poi modificata a settembre dello stesso anno in V-Valley S.r.l., posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., V-Valley S.r.l. è una società di diritto italiano operativa di fatto dal dicembre 2010 nelle attività di distribuzione, quale commissionaria di vendita di Esprinet S.p.A., di prodotti a "valore" (essenzialmente server, storage e networking di alta gamma, virtualizzazione, cybersecurity, bar-code scanning).

Zeliatech S.r.l.

Costituita in data 6 settembre 2023, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., Zeliatech S.r.l. è una società di diritto italiano divenuta operativa dal 1° febbraio 2024 a seguito del conferimento da parte di Esprinet S.p.A. di un ramo d'azienda attivo nella distribuzione di tecnologie finalizzate alla generazione e alla distribuzione di energia elettrica (ivi inclusi pannelli fotovoltaici, inverter, dispositivi di cablaggio, colonnine di ricarica per veicoli elettrici); strumentazione per la regolazione della temperatura e del clima in abitazioni, uffici e impianti industriali, anche per il mezzo di supporti elettronici quali pompe di calore, condensatori e termostati; e tecnologie e dispositivi di videosorveglianza (ivi inclusi software applicativi).

Sottogruppo Iberica

Esprinet Iberica S.L.U.

Originariamente costituita dal Gruppo al fine di veicolare le acquisizioni spagnole effettuate tra la fine del 2005 e la fine del 2006, Esprinet Iberica S.L.U. per effetto delle diverse operazioni di aggregazione aziendale e fusione verificatesi negli anni (tra le quali, nel settembre 2022, l'incorporazione di Vinzeo Tecnologies S.A.U., già acquisita al 100% in data 1° luglio 2016, distributore sin dal 2009 di prodotti Apple e detentore alla data della fusione di importanti contratti distributivi in ambito ICT c.d. a "volume"), rappresenta il leader di mercato nella distribuzione di Information Technology e Consumer Electronics. La società, di diritto spagnolo, ha sede, uffici e magazzini a Saragozza, località che dista solo 300 km ca. da tutte le principali città spagnole, e uffici periferici a Madrid, Barcellona e Bilbao che insieme contribuiscono per oltre l'80% al consumo di informatica in Spagna.

Esprinet Portugal Lda

Costituita in data 29 aprile 2015, posseduta al 5% da Esprinet S.p.A. ed al 95% da Esprinet Iberica S.L.U., Esprinet Portugal Lda è una società di diritto portoghese attiva nella distribuzione sul territorio portoghese dei prodotti del mercato dei PC, delle periferiche e dell'elettronica di consumo, fino a tale data svolte da Esprinet Iberica S.L.U..

V-Valley Advanced Solutions España, S.A. e le sue controllate

Acquistata da Esprinet Iberica S.L.U. in data 1° ottobre 2020 con denominazione GTI Software Y Networking S.A. (in data 1° ottobre 2021 rinominata in V-Valley Advanced Solutions España, S.A. in corrispondenza della fusione per incorporazione di V-Valley Iberian S.L.U. anch'essa posseduta integralmente da Esprinet Iberica S.L.U., che ha fatto seguito alla precedente fusione per incorporazione in data 31 marzo 2021 della controllata totalitaria DIODE España S.A.U), la società di diritto spagnolo, posseduta al 100% da Esprinet Iberica S.L.U., è il primo distributore in Spagna di software e soluzioni "cloud" a Value-Added Reseller e System Integrator.

V-Valley Advanced Solutions España, S.A. detiene partecipazioni totalitarie nelle controllate spagnole Optima Logistics S.L.U. e Lidera Network S.L (acquisita in data 1° agosto 2023), nella controllata portoghese V-Valley Advanced Solutions Portugal Unipessoal Lda (già Getix Companhia de Distribuição de Software Unipessoal Lda) e nella controllata marocchina GTI Software & Networking SARLAU.

Struttura e andamento dei mercati di riferimento

Distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo

La catena distributiva dell'IT

In generale, le modalità di distribuzione di IT e prodotti elettronici si dividono tra sistemi diretti ("Direct Channel") ed indiretti ("Tier 1" e "Tier 2").

I primi consentono ai produttori di raggiungere direttamente l'utilizzatore finale di tecnologia, mentre i secondi prevedono l'utilizzo di intermediari di primo, i "rivenditori", e di secondo livello, i "distributori". In estrema sintesi, i soggetti che compongono la filiera distributiva sono:

  • i "vendor": produttori di tecnologie e/o prodotti di Information Technology che operano con un proprio marchio;
  • i "distributori": operatori che forniscono servizi di logistica, stoccaggio, credito e marketing. A loro volta, i distributori possono essere distinti in:
    • (i) distributori a "largo spettro", caratterizzati da ampiezza di gamma ed elevati volumi di fatturato;
    • (ii) distributori "specializzati", che costituiscono il punto di riferimento per specifiche tecnologie e discipline, quali i sistemi intermedi, il networking, Internet e servizi di consulenza, formazione e assistenza.
  • i "rivenditori": operatori eterogenei per dimensioni, strutture reddituali e organizzative, modelli di business e tipo di approccio all'utente finale.

In generale si è soliti operare una distinzione tra le seguenti categorie di rivenditori:

  • i "Professional Reseller": VAR ("Value Added Reseller"), Corporate Reseller, System Integrator, Dealer;
  • gli "Specialized Reseller": Telco Specialist. Photo Shop, Videogame Specialist, Furniture Specialist;
  • i "Retailers & E-tailers: GDO/GDS (Grande Distribuzione Organizzata/Specializzata), Shop on-line.

Nell'ambito del business model sopra descritto il settore di riferimento è definibile secondo due diverse prospettive:

  • a) il mercato c.d. "indirizzato", rappresentato cioè dal volume aggregato delle vendite di prodotti informatici realizzate dai distributori ossia effettivamente veicolate attraverso il c.d. "canale indiretto" (per differenza, esse rappresentano il flusso di vendite che non transita direttamente dal produttore al rivenditore ovvero dal produttore all'utente finale di informatica);
  • b) il mercato c.d. "indirizzabile", rappresentato dal volume delle vendite di prodotti informatici realizzabili dai distributori ossia veicolabili attraverso il c.d. "canale indiretto" (sono esclusi unicamente gli apparati hardware che non sono per loro natura intercettabili dal distributore come i mainframe nonché i software applicativi come ERP, ecc.).

Ne consegue che la dimensione del settore deve pertanto essere considerata analizzando:

  • la domanda di informatica (dal punto di vista dei consumi da parte dell'utente finale);
  • la dimensione del comparto distributivo (i.e. il valore effettivo delle vendite effettuate dai distributori ovvero il valore delle vendite indirizzabili da parte dei distributori stante la natura intrinseca dei prodotti interessati).

Il grafico che segue descrive il modello tipico della catena distributiva di prodotti informatici:

Europa

Il settore della distribuzione, misurato dalla società di ricerca inglese Context (gennaio 2024) attraverso un panel di distributori ampiamente rappresentativo dell'andamento generale, ha registrato nel 2023 ricavi per circa 86,7 miliardi di euro, in decrescita (-4,9%) rispetto a 91,2 miliardi di euro del 2022. In particolare, l'andamento per trimestre ha evidenziato quanto segue: +0,5% Q1 2023 vs Q1 2022, -6,1% Q2 2023 vs Q2 2022, -10,1% Q3 2023 vs Q3 2022, -4,2% Q4 2023 vs Q4 2022.

La Germania, pur confermandosi il primo mercato con un giro d'affari di 17,4 miliardi di euro, ha registrato un calo del 6,2%, mentre il mercato composto da Regno Unito e Irlanda, secondo per dimensione con ricavi pari a 14,5 miliardi di euro, ha segnato un -7,5%.

Anche in Italia il giro d'affari è diminuito (-3,9%) e si è attestato a 9,2 miliardi di euro, mantenendo pressoché invariato il proprio peso nel panel dei paesi europei a quota 10,6%.

Più contenuto invece il calo della Francia (-2,3%) che ha raggiunto 8,1 miliardi di euro di ricavi.

Nella penisola iberica, Spagna e Portogallo rispetto al 2022 hanno mostrato rispettivamente un - 1,6% (con un mercato a 7,1 miliardi di euro) e un -4,9% (con un mercato a circa 1,7 miliardi di euro).

Da segnalare, dopo anni di crescita, anche l'andamento negativo della Polonia (-5,2%), con un giro d'affari che nel 2023 è sceso a 5,4 miliardi di euro.

Infine, tra i mercati in crescita, si segnalano solamente la Repubblica Ceca (+1,1% a 2,1 miliardi di euro di ricavi nel 2023), la Norvegia (+3,9% a 1,2 miliardi di euro di ricavi nel 2023) e la Slovacchia (+11,1% a 0,5 miliardi di euro di ricavi nel 2023).

La tabella seguente riassume le dimensioni della distribuzione nei singoli paesi nel 2022 e nel 2023 (i valori sono espressi in euro ed in miliardi), l'andamento negli ultimi due trimestri, nel secondo semestre e nell'intero 2023, confrontati con i medesimi periodi dell'anno precedente:

Country, 2022 2023
(euro/mld) (euro/mld)
Q3-23 vs Q3-22 Q4-23 vs Q4-22 2H 2023 vs 2H 2022 2023 YTD vs 2022 YTD
Total 91,2 86,7 -10,1% -4,2% -6,9% -4,9%
Germania 18,5 17,4 -11.2% -6.9% -8.8% -6.2%
Regno Unito-Irlanda 15,7 14,5 -12,7% -6,6% -9,5% -7,5%
Italia 9,6 9,2 -10,9% -1,5% -5.5% -3,9%
Francia 8,3 8,1 -5,8% -2,4% -3.9% -2.3%
Spagna 7,2 7,1 -8,6% -5,6% -6,9% -1,6%
Polonia 5,7 5,4 -8,7% 3,6% -2.0% -5,2%
Paesi Bassi 5,1 4,9 -6,3% -3,6% -4,8% -4,3%
Svizzera 4,2 4,1 -3,1% -4,2% -3,7% -1,8%
Svezia 5,8 2,6 -9,6% -8,6% -9,0% -6,3%
Repubblica Ceca 2,1 2,1 -3.0% 2,1% -0.1% 1,1%
Belgio 2,3 2,1 -15,6% -6,9% -11,0% -7,8%
Austria 2,3 2,1 -18,2% -11,2% -14,3% -7,8%
Danimarca 1,8 1.7 -22,5% -2,0% -11.6% -8,4%
Portogallo 1,7 1.7 -9,2% -3,4% -6,0% -4,9%
Finlandia 1,3 1,2 -16,9% -10,3% -13,4% -8,6%
Norvegia 1,1 1,2 -0,9% 9,7% 5,0% 3,9%
Paesi Baltici 1,0 0,9 -15,3% -0,3% -7,5% -4,6%
Slovacchia 0,5 0,5 5,3% 8,1% 6,9% 11,1%

Fonte: Context, gennaio 2024.

Italia

I consumi di informatica ed elettronica e il settore della distribuzione

Nel 2023 il mercato italiano dell'Information & Communication Technology ("ICT")2 misurato attraverso i dati di IDC (Febbraio 2024), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha fatto segnare un -2,9%, passando da 27,1 miliardi di euro a 26,3 miliardi di euro di ricavi.

Andando nel dettaglio delle categorie di prodotto, tra i device i "PCs" hanno registrato una decrescita importante (-24,0%), con ricavi nel 2023 pari a 2,7 miliardi di euro. Tale risultato è da ascrivere all'andamento negativo sia dei "Portable PCs", il cui giro d'affari è passato da 2,6 miliardi di euro a 2,0 miliardi di euro (-23,3%), sia dei "Desktop PCs" i cui ricavi sono scesi a 673 milioni di euro (-26,0%). Il segmento dei "Tablets", con un mercato nel 2023 a 680 milioni di euro, ha segnato invece un calo del 19,2%.

I "Mobile Phones", con un andamento pressoché flat rispetto allo scorso anno (-0,2%), si sono attestati a 7,1 miliardi di euro.

Nella categoria delle periferiche, il segmento "Hardcopy" ha mostrato un decremento del giro d'affari del 4,0%, mentre i "PC Monitor" con una riduzione del 21,6% hanno portato il mercato a 336 milioni di euro.

In ambito infrastructure, i "Servers" hanno ridotto il loro perimetro (-4,7%) con ricavi a 757 milioni di euro, mentre lo "Storage" ha segnato una crescita del +4,3% raggiungendo quota 375 milioni di euro. In deciso aumento anche la spesa della categoria "IaaS": +15,6% passando da circa un miliardo di euro nel 2022 a 1,2 miliardi di euro nel 2023. La categoria "Network Equipment" ha registrato invece un rallentamento dell'1,3% (1,1 miliardi di euro).

In area "Software" 3 , infine, con un incremento del 12,9%, il mercato ha toccato quota 6,4 miliardi di euro.

In questo contesto, nel 2023 il mercato distributivo italiano (fonte: Context, gennaio 2024) ha segnato un andamento negativo rispetto all'anno precedente (-3,9%). Analizzando l'andamento per semestre, il primo ha registrato un -2,5%, mentre il secondo ha mostrato un ulteriore peggioramento

2 Escludendo il segmento IT Services. Risultano quindi monitorati i seguenti mercati: Hardware (Devices & Infrastructure) e Software.

3 Considerando i segmenti System Infrastructure Software e Application Development & Deployment.

(-5,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-10,9% Q3 2023 vs Q3 2022 e -1,2% Q4 2023 vs Q4 2022).

Sempre secondo i dati di Context, Esprinet Italia si riconferma il distributore al vertice nel mercato italiano, seppur riducendo leggermente la propria quota di mercato.

Spagna

I consumi di informatica ed elettronica e il settore della distribuzione

Nel 2023 il mercato spagnolo dell'Information & Communication Technology ("ICT") misurato attraverso i dati di IDC (Febbraio 2024), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha segnato una decrescita del 4,0%, passando da 20,0 miliardi di euro a 19,2 miliardi di euro di ricavi.

Anche in Spagna i "PCs" hanno registrato un calo (-21,5%), i ricavi sono passati da 3,3 miliardi di euro nel 2022 a 2,6 miliardi di euro nel 2023. Occorre segnalare che la suddetta diminuzione è da imputare sia ai "Portable PCs" (-20,0% passando da 2,7 miliardi di euro a 2,1 miliardi di euro), sia ai "Desktop PCs" che sono decresciuti del 28,1%.

Anche il segmento dei "Tablets", il cui giro di affari ha raggiunto nel 2023 717 milioni di euro, ha segnato un -15,1%.

Il mercato dei "Mobile Phones" a 5,0 miliardi di euro ha mostrato un andamento negativo del 5,4%.

Tra le periferiche, il segmento "Hardcopy" ha chiuso il 2023 in positivo: +3,7%; mentre i "PC Monitor" hanno ridotto il loro perimetro con un significativo -18,4%.

In ambito infrastructure, i "Servers" e lo "Storage" hanno registrato un forte aumento mostrando rispettivamente i seguenti andamenti: +26,7%, portando il mercato a 463 milioni di euro, e +10,6% con un mercato a 276 milioni di euro. Anche in Spagna la spesa della categoria "IaaS" ha segnato un considerevole balzo (+17,0% passando da 724 milioni di euro a 847 milioni di euro). In positivo anche l'andamento della categoria "Network Equipment" con una crescita del 3,3% (851 milioni di euro). In area "Software" l'incremento del 13,4% ha portato il giro di affari a 3,9 miliardi di euro.

In questo scenario, nel 2023 il mercato distributivo spagnolo (fonte: Context, gennaio 2024) è decresciuto dell'1,6% rispetto al 2022 ed Esprinet ha visto ridotta la propria quota di mercato.

Portogallo

I consumi di informatica ed elettronica e il settore della distribuzione

Nel 2023 il mercato portoghese dell'Information & Communication Technology ("ICT") misurato attraverso i dati di IDC (Febbraio 2024), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha registrato una decrescita del 3,9%, attestandosi a 3,6 miliardi di euro.

Tra i device, I "PCs" hanno segnato un importante rallentamento del 24,3%, con ricavi scesi nel 2023 a 493 milioni di euro. Anche nel mercato portoghese questa decrescita è da imputare sia ai "Portable PCs" (-27,0%) sia ai "Desktop PCs" (-7,9%). Hanno chiuso con segno negativo anche i "Tablets": -15,4%. Il mercato dei "Mobile Phones" si è attestato a 951 milioni di euro di giro d'affari, sostanzialmente in linea con l'anno precedente (+0,5%).

Tra le periferiche, il segmento "Hardcopy" ha chiuso il 2023 in positivo: +3,5%; mentre i "PC Monitor" hanno ridotto il loro perimetro con un significativo -26,6%.

In ambito infrastructure, il 2023 ha visto i segmenti andamenti: il mercato dei "Servers" è diminuito dell'11,0%, il mercato dello "Storage" è cresciuto del 2,8%, il segmento "IaaS" è salito del +17,3% e la categoria "Network Equipment" ha segnato un +2,7%.

Come in Italia ed in Spagna, l'area "Software" ha registrato un balzo (+15,9%) ed il giro d'affari si è attestata a 759 milioni di euro.

Nel 2023 il mercato distributivo portoghese (fonte: Context, gennaio 2024) è cresciuto del 4,9% rispetto al 2022 e la quota di mercato di Esprinet ha registrato una leggera riduzione.

Risultati economico-finanziari di Gruppo e di Esprinet S.p.A.

Si segnala che i risultati economico-finanziari dell'esercizio e del relativo periodo di confronto sono stati redatti secondo i principi contabili IFRS.

1. Andamento reddituale

A) Principali risultati del Gruppo Esprinet

I principali risultati economici del Gruppo al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2023 2022 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 4.684.164 -15%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 3.748.590 4.433.031 -15%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 15.751 6.826 >100%
Margine commerciale lordo(2) 220.821 244.307 -10%
Margine commerciale lordo % 5,54% 5,22%
Costo del personale 89.134 87.056 2%
Altri costi operativi 67.546 66.579 1%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted(3) 64.141 90.672 -29%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1,61% 1,94%
Ammortamenti 7.430 5.728 30%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 12.635 11.532 10%
Impairment Avviamento n/s
Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) 44.076 73.412 -40%
Risultato operativo (EBIT) adjusted % 1,11% 1,57%
Oneri non ricorrenti(4) 30.064 2.754 >100%
Risultato operativo (EBIT) 14.012 70.658 -80%
Risultato operativo (EBIT) % 0,35% 1,51%
Interessi passivi su leasing (IFRS 16) 3.382 3.260 4%
Altri oneri finanziari netti 16.584 3.439 >100%
(Utili)/Perdite su cambi (848) 1.064 <100%
Risultato ante imposte (5.106) 62.895 <100%
Imposte sul reddito 6.769 15.549 -56%
Risultato netto (11.875) 47.346 <100%
- di cui di pertinenza dei terzi n/s
- di cui di pertinenza del Gruppo (11.875) 47.346 <100%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui 29,4 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi", 0,6 altrimenti incusi nei "Costi del personale" e, con riferimento al 2022, di cui € 2,8 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

I ricavi da contratti con clienti ammontano a 3.985,2 milioni di euro ed evidenziano una flessione del -15% rispetto al risultato del corrispondete periodo dell'esercizio precedente pari a 4.684,2 milioni di euro. I ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2023 beneficiano del contributo di 22,8 milioni di euro da parte di Lidera Network S.L. e Sifar Group S.r.l. acquisite ad agosto 2023 in, rispettivamente, Spagna ed in Italia, e del contributo di 12,3 milioni di Bludis presente nel 2022 solo a partire dal mese di novembre. Depurando il valore dei ricavi dal contributo delle summenzionate acquisizioni la flessione si stima si sarebbe attestata al -16%.

Il margine commerciale lordo è pari a 220,8 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -10% rispetto al 2022 (244,3 milioni di euro) nonostante la maggior riduzione di ricavi, per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 5,22% al 5,54%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 7,4 milioni derivante dalle summenzionate acquisizioni, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al -13% con un margine percentuale comunque in crescita al 5,40%.

L'EBITDA Adjusted, pari a 64,1 milioni di euro (-29% rispetto a 90,7 milioni di euro del 2022), è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 30,1 milioni di euro. Tali componenti di natura non ricorrente sono date da 26,4 milioni di euro – di cui 20,2 milioni di euro relativi a IVA versata nel corso dell'esercizio e non rivalsabile e 4,3 milioni di euro relativi ad IVA versata nel corso dell'esercizio e per la quale è stata attivata la procedura di rivalsa – di oneri sostenuti dalla capogruppo a seguito della sottoscrizione, nell'esercizio, degli accordi con l'Agenzia delle Entrate italiana volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA per i periodi d'imposta 2013-2017, da un accantonamento di 2,6 milioni di euro su una specifica posizione creditizia commerciale, ed da 1,1 milioni di euro di oneri sostenuti nell'ambito del programma di riorganizzazione della struttura direttiva avviato sia in Italia che in Spagna nel finale del 2023 e volto a ridurre strutturalmente i costi operativi del Gruppo. L'incidenza sui ricavi, ridotta all'1,61% rispetto all'1,94% del 2022, risente oltre che del minor margine commerciale lordo anche dei costi operativi delle nuove società acquisite. Escludendo dal risultato 2023 la contribuzione di 2,4 milioni di dette società, l'EBITDA Adjusted si stima si sarebbe attestato a 61,8 milioni di euro (-32% rispetto all'esercizio precedente).

L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 44,1 milioni di euro e mostra una riduzione del -40% rispetto al 2022 (-43% depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 2,1 milioni di euro riferiti alle acquisizioni). L'incidenza sui ricavi si attesta all'1,11% dall'1,57% del periodo precedente.

L'EBIT, pari a 14,0 milioni di euro, registra una flessione del -80% rispetto all'esercizio 2022.

Il Risultato prima delle imposte è pari a -5,1 milioni di euro rispetto ad un utile di 62,9 milioni di euro del 2022, in ulteriore flessione rispetto all'EBIT per effetto di un peggioramento negli oneri finanziari che nel 2023 includono 6,9 milioni di euro di interessi maturati dall'Erario nell'ambito dei summenzionati accordi sottoscritti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. con l'Agenzia delle Entrate, nonché i maggiori oneri conseguenti alla crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea.

Il Risultato netto è pari a -11,9 milioni di euro (47,3 milioni di euro nel 2022).

I principali risultati finanziari e patrimoniali del Gruppo al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
Capitale immobilizzato 273.868 258.453
Capitale circolante commerciale netto 104.112 261.593
Altre attività/passività correnti 22.263 (3.222)
Altre attività/passività non correnti (48.354) (24.574)
Totale Impieghi 351.889 492.250
Debiti finanziari correnti 72.246 82.163
Passività finanziarie per leasing 11.896 10.740
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati 18 24
Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione (113) -
Crediti finanziari verso società di factoring (249) (3.207)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 5.764 2.455
Crediti finanziari verso altri correnti (9.656) (10.336)
Disponibilità liquide (260.883) (172.185)
Debiti finanziari correnti netti (180.977) (90.346)
Debiti finanziari non correnti 65.702 71.118
Passività finanziarie per leasing 99.154 101.661
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 600
Debiti finanziari netti (A) (15.521) 83.033
Patrimonio netto (B) 367.410 409.217
Totale Fonti (C=A+B) 351.889 492.250

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2023 è pari a 351,9 milioni di euro ed è finanziato da:

  • patrimonio netto per 367,4 milioni di euro (409,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022);

  • posizione finanziaria netta positiva per 15,5 milioni di euro (negativa per 83,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre 2023 è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, pur non essendo rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo, evidenzia un miglioramento rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto del contenimento del livello di capitale circolante netto. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e contemplano quindi la cancellazione dei crediti dall'attivo patrimoniale in conformità al principio contabile IFRS 9, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2023 quantificabile in 393,1 milioni di euro (540,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Il Patrimonio Netto ammonta a 367,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 409,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

Gli indicatori patrimoniali e finanziari confermano la solidità del Gruppo.

B) Principali risultati per area geografica

B.1) Sottogruppo Italia 4

I principali risultati economici del Sottogruppo Italia al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2023 2022 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.522.545 2.832.515 -11%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 2.367.741 2.674.270 -11%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 11.411 3.564 >100%
Margine commerciale lordo(2) 143.393 154.681 -7%
Margine commerciale lordo % 5,68% 5.46%
Costo del personale 57.580 55.392 4%
Altri costi operativi 50.957 49.919 2%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted(3) 34.856 49.370 -29%
Marqine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1.38% 1.74%
Ammortamenti 5.332 3.706 44%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 9.245 8.444 9%
Impairment Avviamento n/s
Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) 20.279 37.220 -46%
Risultato operativo (EBIT) adjusted % 0.80% 1.31%
Oneri non ricorrenti(4) 29.224 2.754 >100%
Risultato operativo (EBIT) (8.945) 34.466 <100%
Risultato operativo (EBIT) % -0.35% 1.22%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui 29,0 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi", 0,2 altrimenti incusi nei "Costi del personale" e, con riferimento al 2021, di cui € 2,8 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

I ricavi da contratti con clienti ammontano a 2.522,5 milioni di euro ed evidenziano una flessione del -11% rispetto al risultato del corrispondete periodo dell'esercizio precedente pari a 2.832,5 milioni di euro. I ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2023 beneficiano del contributo di 9,2 milioni di euro da parte di Sifar Group S.r.l., acquisita ad agosto 2023, e del contributo di 12,3 milioni da parte di Bludis S.r.l., presente nel 2022 solo a partire dal mese di novembre. Depurando il valore dei ricavi dal contributo delle summenzionate acquisizioni la flessione si stima si sarebbe attestata al -12%.

Il margine commerciale lordo è pari a 143,4 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -7% rispetto al 2022 (154,7 milioni di euro) nonostante la maggior riduzione di ricavi, per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 5,46% al 5,68%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 6,1 milioni

4 Comprende Sifar Group S.r.l. acquisita in data 2 agosto 2023.

derivante dalle summenzionate acquisizioni, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al -11% con un margine percentuale comunque in crescita al 5,49%.

L'EBITDA Adjusted, pari a 34,9 milioni di euro (-29% rispetto a 49,4 milioni di euro del 2022), è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 29,2 milioni di euro. Tali componenti di natura non ricorrente sono date da 26,4 milioni di euro – di cui 20,2 milioni di euro relativi a IVA versata nel corso dell'esercizio e non rivalsabile e 4,3 milioni di euro relativi ad IVA versata nel corso dell'esercizio e per la quale è stata attivata la procedura di rivalsa – di oneri sostenuti dalla capogruppo a seguito della sottoscrizione, nell'esercizio, degli accordi con l'Agenzia delle Entrate italiana volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA per i periodi d'imposta 2013-2017, da un accantonamento di 2,6 milioni di euro su una specifica posizione creditizia commerciale, ed da 0,2 milioni di euro di oneri sostenuti nell'ambito del programma di riorganizzazione della struttura direttiva avviato sia in Italia che in Spagna nel finale del 2023 e volto a ridurre strutturalmente i costi operativi del Gruppo. L'incidenza sui ricavi, ridotta all'1,38% rispetto all'1,74% del 2022, risente oltre che del minor margine commerciale lordo anche dei costi operativi delle società che hanno ampliato il perimetro di consolidamento. Escludendo dal risultato 2023 la contribuzione di 2,0 milioni di euro che scaturisce dalle società acquisite, l'EBITDA Adjusted si stima si sarebbe attestato a 32,8 milioni di euro (-33% rispetto all'esercizio precedente).

L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 20,3 milioni di euro e mostra una riduzione del -46% rispetto al 2022 (-50% depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 1,7 milioni di euro riferiti alle acquisizioni). L'incidenza sui ricavi si attesta allo 0,74% dall'1,31% del periodo precedente.

L'EBIT, pari a -8,9 milioni di euro si confronta con un EBIT positivo di 34,5 milioni di euro del 2022.

I principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Italia al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
Capitale immobilizzato 230.829 214.826
Capitale circolante commerciale netto 30.053 78.531
Altre attività/passività correnti 49.005 15.592
Altre attività/passività non correnti (32.705) (11.011)
Totale Impieghi 277.182 297.938
Debiti finanziari correnti 49.459 53.733
Passività finanziarie per leasing 8.582 7.656
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 5.764 2.455
Crediti finanziari verso società di factoring (249) (3.207)
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo - (27.500)
Crediti finanziari verso altri correnti (9.656) (10.336)
Disponibilità liquide (125.713) (127.916)
Debiti finanziari correnti netti (71.813) (105.115)
Debiti finanziari non correnti 39.574 34.568
Passività finanziarie per leasing 81.478 82.924
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 600
Debiti finanziari netti (A) 49.839 12.977
Patrimonio netto (B) 227.343 284.961
Totale Fonti (C=A+B) 277.182 297.938

La posizione finanziaria netta è negativa per 49,8 milioni di euro e mostra un peggioramento rispetto alla posizione finanziaria netta negativa di 13,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a causa del minor risultato "adjusted" dell'esercizio.

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre 2023 è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2023 quantificabile in 253,7 milioni di euro (255,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

B.2) Sottogruppo Iberica 5

I principali risultati economici del Sottogruppo Iberica al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2023 2022 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 1.491.029 1.886.078 -21%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 1.409.182 1.793.342 -21%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 4.340 3.262 33%
Margine commerciale lordo(2) 77.507 89.474 -13%
Margine commerciale lordo % 5,20% 4,74%
Costo del personale 31.554 31.665 -0%
Altri costi operativi 17.128 17.092 0%
Marqine operativo lordo (EBITDA) adjusted®) 28.825 40.717 -29%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1.93% 2.16%
Ammortamenti 1.559 1623 -4%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 3.390 3.088 10%
Impairment Avviamento n/s
Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) 23.876 36.006 -34%
Risultato operativo (EBIT) adjusted % 1.60% 1.91%
Oneri non ricorrenti(4) 840 -100%
Risultato operativo (EBIT) 23.036 36.006 -36%
Risultato operativo (EBIT) % 1.54% 1,91%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui 0,4 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi", 0,4 altrimenti incusi nei "Costi del personale".

I ricavi da contratti con clienti ammontano a 1.491,0 milioni di euro ed evidenziano una flessione del -21% rispetto al risultato del corrispondete periodo dell'esercizio precedente pari a 1.886,1 milioni di

5 Comprende Gruppo V-Valley Advanced Solutions España, S.A. acquisita in data 1° ottobre 2020 e formata dalle società Optima Logistics S.L.U.., V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda; GTI Software & Networking SARLAU. Comprende inoltre Lidera Network S.L. acquisita in data 1° agosto 2023.

euro. I ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2023 beneficiano del contributo di 13,6 milioni di euro da parte di Lidera Network S.L. acquisita in Spagna da agosto del 2023. Depurando il valore dei ricavi dal contributo della summenzionata acquisizione la flessione si stima si sarebbe attestata al -22%.

Il margine commerciale lordo è pari a 77,5 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -13% rispetto al 2022 (89,5 milioni di euro) nonostante la maggior riduzione di ricavi, per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 4,74% al 5,20%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 1,3 milioni derivante dalla summenzionata acquisizione, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al -15% con un margine percentuale comunque in crescita al 5,16%.

L'EBITDA Adjusted, pari a 28,8 milioni di euro -29% rispetto a 40,7 milioni di euro del 2022, è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 0,8 milioni di euro riferiti al programma di riorganizzazione della struttura direttiva avviato in Spagna nel finale del 2023 e volto a ridurre strutturalmente i costi operativi del Gruppo. L'incidenza sui ricavi, ridotta all'1,93% rispetto al 2,16% del 2022, risente del minor margine commerciale lordo essendo invece costanti i costi operativi nonostante gli oneri sostenuti dalla neo acquisita Lidera Network S.L.. Escludendo dal risultato 2023 la contribuzione di 0,4 milioni di euro che scaturisce dalla summenzionata acquisizione, l'EBITDA Adjusted si stima si sarebbe attestato a 28,4 milioni di euro (-30% rispetto all'esercizio precedente).

L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 23,9 milioni di euro e mostra una riduzione del -34% rispetto al 2022 (-35% depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 0,4 milioni di euro riferito alla summenzionata acquisizione). L'incidenza sui ricavi si attesta all'1,60% dall'1,91% del periodo precedente.

L'EBIT, pari a 23,0 milioni di euro, registra una flessione del -36% rispetto all'esercizio 2022.

I principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Spagna al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
Capitale immobilizzato 117.625 118.416
Capitale circolante commerciale netto 74.204 183.130
Altre attività/passività correnti (26.741) (18.815)
Altre attività/passività non correnti (15.649) (13.563)
Totale Impieghi 149.439 269.168
Debiti finanziari correnti 22.787 28.430
Passività finanziarie per leasing 3.314 3.084
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati 18 24
Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione (113) -
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo - 27.500
Disponibilità liquide (135.170) (44.269)
Debiti finanziari correnti netti (109.164) 14.769
Debiti finanziari non correnti 26.128 36.550
Passività finanziarie per leasing 17.676 18.737
Debiti finanziari netti (A) (65.360) 70.056
Patrimonio netto (B) 214.799 199.112
Totale Fonti (C=A+B) 149.439 269.168

La posizione finanziaria netta è positiva per 65,4 milioni di euro e mostra un miglioramento rispetto alla posizione finanziaria netta negativa di 70,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022 per effetto del contenimento del livello di capitale circolante netto.

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre 2023 è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2023 quantificabile in 139,5 milioni di euro (284,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Esprinet S.p.A.

I principali risultati economici, finanziari e patrimoniali della capogruppo Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

Esprinet 2023 Relazione sulla gestione

(€/000) 2023 2022 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 2.719.248 -11%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 2.282.264 2.574.723 -11%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 10.053 3.210 >100%
Margine commerciale lordo(2) 131.433 141.315 -7%
Margine commerciale lordo % 5,42% 5,20%
Costo del personale 50.993 50.180 2%
Altri costi operativi 49.008 49.055 -0%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted®) 31.432 42.080 -25%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1,30% 1,55%
Ammortamenti e Impairment 4.722 3.554 33%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 8.860 8.160 9%
Impairment Avviamento n/s
Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) 17.850 30.366 -41%
Risultato operativo (EBIT) adjusted % 0,74% 1,12%
Oneri non ricorrenti(4) 29.224 2.754 >100%
Risultato operativo (EBIT) (11.374) 27.612 <100%
Risultato operativo (EBIT) % -0,47% 1,02%
Interessi passivi su leasing (IFRS 16) 2.695 2.619 3%
Altri oneri finanziari netti 14.088 1.795 >100%
(Utili)/Perdite su cambi (801) 817 <100%
Risultato ante imposte (27.356) 22.381 <100%
Imposte sul reddito 1.683 6.321 -73%
Risultato netto (29.039) 16.060 <100%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui 29,0 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi", 0,2 altrimenti incusi nei "Costi del personale" e, con riferimento al 2022, di cui € 2,8 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

I ricavi da contratti con clienti si attestano a 2.423,8 milioni di euro, in flessione del -11% rispetto a 2.719,2 milioni di euro nel 2022. La variazione non cambia anche considerando nel 2022 i 13,0 milioni di euro generati della società 4Side S.r.l., incorporata con effetto dal 1° gennaio 2023.

Il margine commerciale lordo è pari a 131,4 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -7% rispetto al 2022 (141,3 milioni di euro) nonostante la maggior riduzione di ricavi, per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 5,20% al 5,42%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Sommando al risultato 2022 i 2,5 milioni di euro di margine commerciale lordo generato nell'esercizio precedente dalla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione dal 1° gennaio 2023, la variazione percentuale avrebbe mostrato una flessione del - 9%.

L'EBITDA Adjusted, pari a 31,4 milioni di euro (-25% rispetto a 42,1 milioni di euro del 2022), è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 29,2 milioni di euro. Tali componenti di natura non ricorrente sono date da 26,4 milioni di euro – di cui 20,2 milioni di euro relativi a IVA versata nel corso dell'esercizio e non rivalsabile e 4,3 milioni di euro relativi ad IVA versata nel corso dell'esercizio e per la quale è stata attivata la procedura di rivalsa – di oneri sostenuti dalla capogruppo a seguito della sottoscrizione, nell'esercizio, degli accordi con l'Agenzia delle Entrate italiana volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA per i periodi d'imposta 2013-2017, da un accantonamento di 2,6 milioni di euro su una specifica posizione creditizia commerciale, ed da 0,2 milioni di euro di oneri sostenuti nell'ambito del programma di riorganizzazione della struttura direttiva avviato sia in Italia che in Spagna nel finale del 2023 e volto a ridurre strutturalmente i costi operativi del Gruppo. L'incidenza sui ricavi, ridotta all'1,30% rispetto all'1,55% del 2022, risente oltre che del minor margine commerciale lordo anche dell'incremento del costo del personale in conseguenza, principalmente, dell'assunzione del personale di 4Side S.r.l. per effetto della summenzionata fusione per incorporazione. Sommando al risultato 2022 l'EBITDA Adjusted realizzato da 4Side S.r.l. nell'esercizio precedente, la riduzione sarebbe stata del -27%.

L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 17,9 milioni di euro e mostra una riduzione del -41% rispetto al 2022. L'incidenza sui ricavi si attesta allo 0,74% dall'1,12% del periodo precedente.

L'EBIT, pari a -11,4 milioni di euro, si confronta con un EBIT positivo di 27,6 milioni di euro nel 2022.

Il Risultato prima delle imposte è pari a -27,4 milioni di euro rispetto ad un utile di 22,4 milioni di euro nel 2022, in ulteriore flessione rispetto all'EBIT per effetto di un peggioramento negli oneri finanziari che nel 2023 includono 6,9 milioni di euro di interessi maturati dall'Erario nell'ambito dei summenzionati accordi sottoscritti con l'Agenzia delle Entrate, nonché i maggiori oneri conseguenti alla crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea.

Il Risultato netto è pari a -29,0 milioni di euro (positivo per 16,1 milioni di euro nel 2022).

I principali risultati finanziari e patrimoniali della capogruppo Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
Capitale immobilizzato 247.898 225.623
Capitale circolante commerciale netto (54.288) (10.841)
Altre attività/passività correnti 118.717 81.319
Altre attività/passività non correnti (29.936) (9.903)
Totale Impieghi 282.391 286.198
Debiti finanziari correnti 48.006 52.131
Passività finanziarie per leasing 8.124 7.307
Crediti finanziari verso società di factoring (249) (3.207)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 5.764 2.455
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo 12.882 (25.922)
Crediti finanziari verso altri correnti (9.656) (10.336)
Disponibilità liquide (113.122) (121.130)
Debiti finanziari correnti netti (48.251) (98.702)
Debiti finanziari non correnti 39.480 34.568
Passività finanziarie per leasing 78.792 80.442
Debito per acquisto partecipazioni non correnti 600 600
Debiti finanziari netti (A) 70.621 16.908
Patrimonio netto (B) 211.770 269.290
Totale Fonti (C=A+B) 282.391 286.198

La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 70,6 milioni di euro e si confronta con una posizione finanziaria netta negativa di 16,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, pur non essendo rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo, evidenzia un peggioramento dovuto al minor risultato "adjusted" dell'esercizio ed al minor fabbisogno finanziario delle società controllate. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre quantificabile in 228,0 milioni di euro (226,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Il Patrimonio Netto ammonta a 211,8 milioni di euro (269,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

C) Principali risultati del Gruppo Pre-IFRS 16

Di seguito si riportano i principali risultati economici del Gruppo in cui i dati risultano rettificati degli effetti del principio contabile IFRS 16, la cui prima applicazione si è avuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019:

(€/000) 2053 2022 % Var.
Pre-IFRS16 Pre-IFRS16
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 4.684.164 -15%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 3.748.590 4.433.031 -15%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 15.751 6.826 >100%
Margine commerciale lordo(2) 220.821 244.307 -10%
Margine commerciale lordo % 5,54% 5.22%
Costo del personale 89.773 87.056 3%
Altri costi operativi 82.042 80.389 2%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted(3) 49.006 76.862 -36%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1.23% 1.64%
Ammortamenti 7.430 5.728 30%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) n/s
Impairment Avviamento n/s
Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) 41.576 71.134 -42%
Risultato operativo (EBIT) adjusted % 1,04% 1,52%
Oneri non ricorrenti(4) 30.064 2.754 >100%
Risultato operativo (EBIT) 11.512 68.380 -83%
Risultato operativo (EBIT) % 0,29% 1.46%
Interessi passivi su leasing (IFRS 16) n/s
Altri oneri finanziari netti 16.584 3.439 >100%
(Utili)/Perdite su cambi (848) 1.064 <100%
Risultato ante imposte (4.224) 63.877 <100%
Imposte sul reddito 6.927 15.806 -56%
Risultato netto (11.151) 48.071 <100%
- di cui di pertinenza dei terzi n/s
- di cui di pertinenza del Gruppo (11.151) 48.071 <100%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui 29,4 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi" mentre 0,6 altrimenti incusi nei "Costi del personale" e, con riferimento al 2022, di cui € 2,8 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

Di seguito si riportano i principali risultati finanziari e patrimoniali del Gruppo di cui i dati risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:

(€/000) 31/12/2023
Pre - IFRS 16
31/12/2022
Pre - IFRS 16
Capitale immobilizzato 168.630 151.044
Capitale circolante commerciale netto 102.636 260.266
Altre attività/passività correnti 23.270 (2.266)
Altre attività/passività non correnti (48.354) (24.574)
Totale Impieghi 246.182 384.470
Debiti finanziari correnti 72.246 82.163
Passività finanziarie per leasing - -
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati 18 24
Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione (113) -
Crediti finanziari verso società di factoring (249) (3.207)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 5.764 2.455
Crediti finanziari verso altri correnti (9.656) (10.336)
Disponibilità liquide (260.883) (172.185)
Debiti finanziari correnti netti (192.873) (101.086)
Debiti finanziari non correnti 65.702 71.118
Passività finanziarie per leasing - -
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 600
Debiti finanziari netti (A) (126.571) (29.368)
Patrimonio netto (B) 372.753 413.838
Totale Fonti (C=A+B) 246.182 384.470

2. Capitale circolante commerciale netto

La tabella seguente riporta il dettaglio degli indici di circolante comparati con l'esercizio precedente:

31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Gruppo Italia Iberica Gruppo Italia Iberica
Crediti verso clienti [a] 698.602 401.034 297.568 701.071 428.784 272.287
Crediti verso clienti al netto IVA (1) 574.640 328.716 245.924 576.493 351.462 225.031
Ricavi da contratti con clienti (2) 3.985.162 2.494.133 1.491.029 4.684.164 2.798.087 1.886.077
[A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) 53 48 60 45 46 44
Rimanenze [b] 514.770 372.098 142.672 672.688 409.558 263.130
[B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) 50 57 38 55 56 55
Debiti verso fornitori [c] 1.109.260 743.079 366.181 1.112.166 759.811 352.355
Debiti verso fornitori al netto IVA (1) 911.710 609.081 302.629 913.998 622.796 291.202
Costo del venduto 3.766.721 2.381.529 1.385.192 4.441.195 2.679.172 1.762.023
Totale SG&A (5) 70.187 53.598 16.589 69.333 52.673 16.660
[C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (6) 87 91 79 74 83 60
Capitale circol. comm. netto [a+b-c] 104.112 30.053 74.059 261.593 78.531 183.062
Durata media ciclo circolante [A+B-C] 16 14 19 26 19 39
Capitale circol. comm. netto/Ricavi 2,6% 1,2% 5,0% 5,6% 2,8% 9,7%

(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22% per il Sottogruppo Italia e del 21% per quello Spagna.

(2) Valori al netto dei ricavi intercompany.

(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.

(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.

(5) SG&A da conto economico riclassificato al lordo di 2,6 milioni di euro di accantonamento straordinario su una posizione creditizia di natura non ricorrente.

(6) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.

Si riporta di seguito l'evoluzione del capitale circolante di Esprinet S.p.A. negli ultimi due esercizi:

Esprinet S.p.A.
(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
Crediti verso clienti [a] 330.419 348.798
Crediti verso clienti al netto IVA (1) 270.835 285.900
Ricavi da contratti con clienti (2) 2.398.894 2.687.620
[A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) 41 39
Rimanenze [b] 345.242 373.486
[B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) 55 53
Debiti verso fornitori [c] 729.949 733.125
Debiti verso fornitori al netto IVA (1) 598.319 600.922
Costo del venduto (5) 2.290.768 2.575.723
Totale SG&A(6) 51.466 51.850
[C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (7) 93 83
Capitale circol. comm. netto [a+b-c] (54.288) (10.841)
Durata media ciclo circolante [A+B-C] 3 9
Capitale circol. comm. netto/Ricavi -2,3% -0,4%

(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22%.

(2) Al netto di ricavi infragruppo pari a 24,9 milioni di euro (31,6 milioni di euro nel 2022) come da tabella esposta nel bilancio separato.

(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.

(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.

(5) Al netto di costi infragruppo pari a 3,9 milioni di euro (3,5 milioni di euro nel 2022) come da tabella esposta nel bilancio separato.

(6) SG&A da conto economico riclassificato al lordo di 2,6 milioni di euro di accantonamento straordinario su una posizione creditizia di natura non ricorrente, il saldo è inoltre rappresentato al netto di costi e riaddebiti infragruppo pari a 0,2 milioni di euro depurati dei riaddebiti relativi al service del personale pari a 0,7 milioni di euro (0,1 milioni di euro depurati dei riaddebiti relativi al service del personale pari a 0,5 milioni nel 2022) come da tabella esposta nel bilancio separato.

(7) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.

3. Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente

Ricavi del Gruppo per tipologia di cliente e famiglia di prodotto

Ricavi per tipologia di cliente

(milioni di euro) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Retailer/e-tailers 1.342,7 33,7% 1.837,0 39,2% (494,3) -27%
IT Reseller 2.832,1 71,1% 3.059,6 65,3% (227,5) -7%
Rettifiche per riconciliazione (189,6) -4,8% (212,4) -4,5% 22,8 -11%
Ricavi da contratti con clienti 3.985,2 100,0% 4.684,2 100,0% (699,0) -15%

Nel corso del 2023 il mercato nel sud Europa registra una crescita del 2% nel Segmento Business (IT Reseller) ed una flessione del 12% nel Segmento Consumer (Retailer, E-tailer). I ricavi del Gruppo mostrano invece i seguenti andamenti: il Segmento Business a 2.832,1 milioni di euro segna un -7%; il Segmento Consumera 1.342,6 milioni di euro decresce del 27%.

Il peso delle vendite a IT Reseller nel 2023 sale al 68% contro il 62% nello scorso anno, progressivamente riducendo il peso del Segmento Consumer a maggiore pressione sulla scontistica.

Ricavi per famiglia di prodotto

(milioni di euro) 2023 % 2022 % Var. % Var.
PC (notebook, tablet, desktop, monitor) 1.110,7 27,9% 1.551,0 33,1% (440,3) -28%
Stampanti e consumabili 356,9 9,0% 365,1 7,8% (8,2) -2%
Altri prodotti 285,1 7,2% 345,2 7,4% (60,1) -17%
Totale IT Clients 1.752,7 44,0% 2.261,3 48,3% (508,6) -22%
Smartphones 995,3 25,0% 1.205,5 25,7% (210,2) -17%
Elettrodomestici 57,9 1,5% 91,0 1,9% (33,1) -36%
Gaming (hardware e software) 92,3 2,3% 47,7 1,0% 44,6 94%
Altri prodotti 167,4 4,2% 241,1 5,2% (73,7) -31%
Totale Consumer Electronics 1.312,9 32,9% 1.585,3 33,8% (272,4) -17%
Hardware (networking, storage, server & altri) 696,2 17,5% 698,2 14,9% (2,0) -0%
Software, Servizi, Cloud 413,0 10,4% 351,8 7,5% 61,2 17%
Totale Advanced Solutions 1.109,2 27,8% 1.050,0 22,4% 59,2 6%
Rettifiche per riconciliazione (189,6) -4,8% (212,4) -4,5% 22,8 -11%
Ricavi da contratti con clienti 3.985,2 100,0% 4.684,2 100,0% (699,0) -15%

Analizzando il dettaglio per famiglia di prodotto, i ricavi registrano un -23% nel segmento IT Clients, in un mercato che secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context decresce del 9%. Ad incidere maggiormente è la categoria dei PC (-28%), ma anche Stampanti e Consumabili e Altri Prodotti arretrano rispetto allo scorso anno: rispettivamente segnano i seguenti andamenti -2% e - 17%.

Il segmento Consumer Electronics segna una decrescita del 17%, soprattutto per effetto della diminuzione dei ricavi di Smartphone (-17%). Anche gli Elettrodomestici mostrano un andamento negativo (-36%), come anche gli Altri Prodotti (-31%). In crescita significativa invece la categoria dei Gaming (+94). Secondo i dati Context, il mercato Consumer Electronics registra un -7% rispetto allo scorso anno.

Nel segmento Advanced Solutions il Gruppo registra ricavi pari a 1.109,2 milioni di euro, +6% rispetto a 1.050,0 milioni di euro nel 2022, con una crescita del 17% in ambito Software, Servizi e Cloud e con un andamento sostanzialmente flat in ambito Hardware (networking, storage, server e altri). Il mercato, sempre secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context, segna un +7%, il Gruppo pertanto mantiene pressoché invariata la sua quota di mercato in questo segmento.

Ricavi di Esprinet S.p.A. per tipologia di cliente e famiglia di prodotto

Ricavi per tipologia di cliente

(milioni di euro) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Retailers & E-Tailers 857,1 35,4% 1.098,2 40,4% (241,1) -22%
IT Resellers 1.605,6 66,2% 1.648,3 60,6% (42,7) -3%
Rettifiche per riconciliazione (38,9) -1,6% (27,3) -1,0% (11,6) 42%
Ricavi da contratti con clienti 2.423,8 100,0% 2.719,2 100,0% (295,4) -11%

I ricavi della Società mostrano una decrescita del 22% nel Segmento Consumer (857,1 milioni di euro) e del 3% nel Segmento Business(1.605,6 milioni di euro).

Ricavi per famiglia di prodotto

(milioni di euro) 2023 % 2022 % Var. % Var.
PC (notebook, tablet, desktop, monitor) 525,6 21,7% 686,6 25,3% (161,0) -23%
Stampanti e consumabili 279,2 11,5% 276,4 10,2% 2,8 1%
Altri prodotti 175,4 7,2% 223,1 8,2% (47,7) -21%
Totale IT Clients 980,2 40,4% 1.186,1 43,6% (205,9) -17%
Smartphones 551,4 22,8% 664,8 24,5% (113,4) -17%
Elettrodomestici 55,7 2,3% 71,9 2,6% (16,2) -23%
Gaming (hardware and software) 91,7 3,8% 33,7 1,2% 58,0 172%
Altri prodotti 155,1 6,4% 198,1 7,3% (43,0) -22%
Totale Consumer Electronics 853,9 35,2% 968,5 35,6% (114,6) -12%
Hardware (networking, storage, server e altri) 458,5 18,9% 422,0 15,5% 36,5 9%
Software, Servizi, Cloud 170,1 7,0% 169,9 6,3% 0,2 0%
Totale Advanced Solutions 628,6 25,9% 591,9 21,8% 36,7 6%
Rettifiche per riconciliazione (38,9) -1,6% (27,3) -1,0% (11,6) 42%
Ricavi da contratti con clienti 2.423,8 100,0% 2.719,2 100,0% (295,4) -11%

L'analisi dei ricavi per linea di prodotto evidenzia una flessione nel segmento IT Clients soprattutto a causa della riduzione dei ricavi della categoria PC (-23%). Gli Altri Prodotti decrescono del 21%, mentre Stampanti e Consumabili mostrano una lieve crescita dell'1%.

Anche il segmento Consumer Electronics rallenta rispetto allo scorso anno (-12%). Segnano un andamento negativo pressoché tutte le categorie: gli Smartphone registrano una contrazione del 17%, gli Altri prodotti, nel cui perimetro rientrano i televisori, arretrano del 22% e gli Elettrodomestici del 23%. La sola eccezione è rappresentata dai prodotti Gaming (+172%) la cui crescita resta del +96% anche considerando nei ricavi 2022 i 13,0 milioni di euro realizzati da 4side S.r.l., all'epoca società indipendente non ancora fusa per incorporazione.

Nel segmento Advanced Solutions la Società registra ricavi pari a 628,6 milioni di euro, +6% rispetto a 591,9 milioni di euro nel 2022, con una crescita del 9% in ambito Hardware (networking, storage, server e altri) ed un andamento sostanzialmente flat in ambito Software, Servizi e Cloud.

Fatti di rilievo del periodo

I principali fatti di rilievo avvenuti nel periodo in esame sono sinteticamente descritti nel seguito:

Sottoscrizione patto di sindacato a tutela e garanzia della Continuità gestionale del Gruppo Esprinet In data 24 marzo 2023 è stato sottoscritto tra Montinvest S.r.l. e Axopa S.r.l., titolari rispettivamente di una partecipazione in Esprinet S.p.A. pari al 16,33% e 9,90%, un patto di sindacato avente durata fino al 23 marzo 2026.

Il patto sostituisce il precedente accordo stipulato in data 6 luglio 2020 tra Axopa S.r.l. e l'azionista Monti Francesco che, insieme a Marco Monti e Stefano Monti, ha conferito la totalità delle proprie azioni nella società da loro controllata Montinvest S.r.l.

Il patto parasociale conta un totale di n. 13.222.559 azioni, pari al 26,23% del capitale sociale, ed è finalizzato a fornire continuità nel management e stabilità negli assetti proprietari di Esprinet S.p.A. e, tra le varie pattuizioni, prevede che i paciscenti propongano una lista comune per la nomina del Consiglio di Amministrazione di Esprinet che includa la conferma del Sig. Maurizio Rota come Presidente non esecutivo del Consiglio di Amministrazione, la nomina del Sig. Marco Monti come vicepresidente e la conferma del Sig. Alessandro Cattani quale Amministratore Delegato.

Assemblea degli azionisti della capogruppo Esprinet S.p.A.

In data 20 aprile 2023 si è tenuta l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Esprinet S.p.A. che, tra i vari punti all'o.d.g. ha:

  • approvato il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 destinando ad incremento delle Riserve l'utile netto realizzato pari a 16,1 milioni di euro;
  • deliberata la distribuzione di un dividendo di euro 0,54 per azione, escluse le azioni proprie in portafoglio alla data del 26 aprile 2023;
  • preso visione del Bilancio Consolidato e del Bilancio di Sostenibilità al 31 dicembre 2022;
  • approvata la Relazione sulla Remunerazione;
  • autorizzato l'acquisto e la disposizione di azioni proprie, per un periodo di 18 mesi dalla data della delibera, entro il limite massimo di n. 2.520.870 azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. prive di indicazione del valore nominale ed interamente liberate, pari al 5% del Capitale Sociale della Società.

Avvio di un programma di Euro Commercial Paper

In data 21 giugno 2023 il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. ha deliberato l'approvazione di un programma di Euro Commercial Paper ("ECP") dall'importo massimo di 300,0 milioni di euro, della durata di 3 anni, conforme alle disposizioni previste dalla Short-Term European Paper (STEP) Market Convention del 19 maggio 2015.

Le ECP consistono in titoli di credito al portatore, unsecured, destinati ad investitori qualificati e, all'interno di ciascuna singola emissione nella quale potrà essere frazionato il valore massimo di 300,0 milioni di euro, di durata variabile ma comunque inferiore ad un anno.

L'attuazione del programma ECP, avviato formalmente in data 5 luglio 2023, consentirà una differenziazione delle fonti di finanziamento, garantirà flessibilità non essendoci vincoli in termini di valore né di durata delle singole emissioni, permetterà al Gruppo di accedere ad un mercato dei capitali e ad investitori nuovi.

Alla data di redazione della presente Relazione finanziaria nessun titolo è stato ancora emesso.

Fusione Erredi Iberica S.L. in V-Valley Advanced Solutions España S.L.

In data 31 luglio 2023, la società Erredi Iberica S.L., attiva nel procacciamento di vendite al servizio di Dacom S.p.A., è stata fusa per incorporazione nella controllata di diritto spagnolo V-Valley Advanced Solutions España S.L..

Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorrono dal 1° gennaio 2023.

La fusione rappresenta la conclusione di una processo di razionalizzazione delle risorse e delle entità all'interno del Gruppo che, relativamente a Erredi Iberica S.L., è stato avviato in data 29 maggio 2023 con il trasferimento del 100% del capitale sociale da idMAINT S.r.l. a V-Valley Advanced Solutions España S.L., entrambe interamente possedute, direttamente o indirettamente, da Esprinet S.p.A..

Acquisto del 100% di Lidera Network S.L. tramite la controllata totalitaria V-Valley Advanced Solutions España S.L.

In data 1° agosto 2023, facendo seguito ad un accordo vincolante stipulato in data 20 marzo 2023, Esprinet S.p.A. tramite la sua controllata totalitaria spagnola V-Valley Advanced Solutions España S.L., ha acquistato il 100% del capitale sociale di Lidera Network S.L., società di diritto spagnolo, con una branch in Portogallo, attiva dal 1999 nei due Paesi nella distribuzione di soluzioni software in ambito Cybersecurity.

L'operazione è coerente con la strategia di Esprinet di consolidare la propria leadership nel Sud Europa nel comparto delle Advanced Solutions affermandosi nel suo ruolo di tech enabler a valore aggiunto.

Nell'esercizio 2022, la società ha realizzato un fatturato pari a 23,0 milioni di euro con un EBITDA pari a 0,9 milioni di euro. Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ammontava a 5,1 milioni di euro con una posizione finanziaria netta a debito per 0,4 milioni di euro.

Il corrispettivo pattuito, pari a 5,6 milioni di euro e interamente corrisposto per cassa alla data utilizzando risorse disponibili, è soggetto ad aggiustamenti conseguenti principalmente al calcolo del patrimonio netto effettivo alla data di riferimento ed alla posizione creditoria della società da verificarsi al termine di un anno dalla data dell'operazione.

Lidera Network S.L., all'interno del Gruppo Esprinet, verrà mantenuta come entità giuridica separata. Al fine di garantire una ordinata transizione, la governance prevede che nel Consiglio di Amministrazione della Società acquisita, nella quale sono assunti 38 dipendenti, rimangano in carica per un anno i precedenti soci, Sigg. José Carlos Jimeno Diez e José Manuel Albiñana con le medesime funzioni, rispettivamente, commerciale e finanziaria.

Acquisto del 100% di Sifar Group S.r.l.

In data 2 agosto 2023, Esprinet S.p.A., facendo seguito ad un accordo vincolante sottoscritto in data 18 luglio 2023, ha acquistato il 100% del capitale sociale di Sifar Group S.r.l., società di diritto italiano attiva dal 2012 nella distribuzione B2B di ricambi, componenti e accessori di prodotti di telefonia mobile e tablet.

L'operazione è stata effettuata in aderenza sia alla strategia di focalizzazione sulle linee di business alto marginanti, sia ai principi ESG del Gruppo che, a tal fine, intende cogliere tutte le opportunità che si integrino in un quadro di sostenibilità, tra cui investimenti in prodotti e servizi environmentally friendly.

Nell'esercizio 2022, la società ha realizzato un fatturato pari a 21,6 milioni di euro con un EBITDA pari a 2,3 milioni di euro. Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ammontava a 8,0 milioni di euro evidenziando un surplus di liquidità pari a 3,0 milioni di euro.

L'acquisizione avverrà ad un controvalore stimato in 16,0 milioni di euro (Prezzo Provvisorio) e soggetto a meccanismi di aggiustamento, necessari per la determinazione del Prezzo Definitivo, legati al calcolo del Patrimonio Netto effettivo alla data di esecuzione, alla qualità delle scorte ed alla posizione creditoria della società da verificarsi a date prestabilite fino al termine di dieci mesi dalla data dell'operazione. Dette poste di aggiustamento, nonché le usuali garanzie previste per tali tipologie di operazioni, saranno garantite da un ammontare del Prezzo Provvisorio che verrà trattenuto da Esprinet S.p.A. e liberato gradualmente al verificarsi di concordate tempistiche ed eventi.

La quota di corrispettivo pattuito al closing, pari a 9,3 milioni di euro, è stata interamente corrisposta alla data per cassa utilizzando risorse disponibili.

Sifar Group S.r.l., all'interno del Gruppo Esprinet, verrà mantenuta come entità giuridica separata ed i due soci venditori, i Signori Giovanni ed Andrea Sibilla, rivestiranno ruoli dirigenziali e continueranno a svolgere funzioni direttive così da garantire, insieme al mantenimento della sede e degli altri 23 dipendenti di cui la società si avvale, la continuità operativa.

Nomina del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi della L.262/2005

Con effetto dal 1° ottobre 2023 Stefano Mattioli, già dirigente di Esprinet, è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A., previo parere favorevole del Collegio Sindacale, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi della L. 262/2005 e Group Chief Administration & Risk Officer.

Stefano Mattioli subentra a Pietro Aglianò, precedente Group Chief Administration & Risk Officer e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi della L. 262/2005, il quale ha rassegnato le proprie dimissioni per raggiunti requisiti pensionistici.

Fusione per incorporazione in Esprinet S.p.A. della controllata 4Side S.r.l.

In data 24 ottobre 2023 è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione in Esprinet S.p.A. della controllata totalitaria 4Side S.r.l., società attiva nella distribuzione di prodotti del mondo Gaming. Gli effetti legali della fusione, i cui effetti contabili e fiscali sono stati retrodatati al 1° gennaio 2023, sono decorsi dal 1° novembre 2023, data dalla quale Esprinet S.p.A. è subentrata in tutti i rapporti giuridici di 4Side S.r.l. assumendone diritti ed obblighi anteriori alla fusione.

L'operazione rientra nell'ambito del disegnato processo di massimizzazione delle sinergie commerciali ed operative con la controllata, avviato con l'acquisto in data 15 novembre 2021 delle residue quote societarie in possesso dei soci di minoranza, manager della società o nel frattempo divenuti manager di Esprinet S.p.A., e proseguito con la sottoscrizione in data 6 marzo 2023 di un contratto di affitto d'azienda della stessa ed in data 11 maggio 2023 con l'approvazione del progetto di fusione per incorporazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A..

Trattandosi di una fusione per incorporazione di società interamente controllata, l'operazione è avvenuta in forma "semplificata" per cui con delibera adottata non dalle Assemblee dei Soci, ma dai Consigli di Amministrazione delle due società mediante atto pubblico, sulla base delle situazioni patrimoniali di entrambe le società al 31 dicembre 2022 così come risultanti dai bilanci approvati dalle proprie Assemblee dei Soci.

Evoluzione dei contenziosi fiscali

Esprinet S.p.A. ha in essere alcuni contenziosi giudiziari, tutti pendenti innanzi alla Suprema Corte di Cassazione, avverso le richieste di versamento di imposte indirette avanzate nei confronti della Società in relazione ad operazioni poste in essere negli anni dal 2011 al 2013. Vengono contestate operazioni di cessione effettuate senza applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) a seguito della presentazione da parte dei clienti di dichiarazioni di intento che, successive verifiche fiscali, hanno riscontrato i clienti non avrebbero potuto rilasciare non possedendo i requisiti per essere considerati esportatori abituali.

In data 22 maggio e 30 giugno 2023 Esprinet S.p.A., a meri scopi deflattivi di ulteriori potenziali contenziosi tributari di lunga durata, ha sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate degli accordi volti a definire in via stragiudiziale le ulteriori contestazioni formulate in materia di IVA in relazione ai periodi di imposta dal 2013 al 2017.

La Società, a fronte di un rischio complessivo superiore a 220,0 milioni di euro, ha sottoscritto accordi per 32,9 milioni di euro da corrispondere in forma rateale, al netto di 1,2 milioni di euro già precedentemente versati secondo quanto previsto dalla procedura amministrativa, in cinque anni con pagamenti trimestrali produttivi di interessi stimati in 3,8 milioni di euro.

Attraverso la sottoscrizione di tali accordi, la Società ha anche definitivamente scongiurato il rischio di dover immobilizzare negli anni a venire gli importi oggetto della pretesa originariamente avanzata dall'Agenzia delle Entrate i quali si sarebbero sommati ai 42,6 milioni di euro già versati al 31 dicembre 2023, ed iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri", in relazione ai già menzionati contenziosi giudiziari in corso di identica fattispecie.

In data 5 luglio 2023 la controllata Esprinet Ibérica S.L.U. ha sottoscritto con le autorità fiscali spagnole un atto di adesione relativo ad imposte dirette ed indirette di competenza del periodo 2017- 2020.

L'ammontare complessivo, pagato in data 31 luglio 2023 e comprensivo di interessi, è stato pari a 0,4 milioni di euro e non include sanzioni in quanto è stata riconosciuta l'assenza di un comportamento fraudolento da parte della società.

Fatti di rilievo successivi

Conferimento ramo Solar in Zeliatech S.r.l.

In data 1° febbraio 2024 Esprinet S.p.A. ha conferito nella controllata totalitaria Zeliatech S.r.l. il ramo d'azienda denominato "Solar", avente per oggetto l'attività di distribuzione di tecnologie finalizzate alla generazione e alla distribuzione di energia elettrica (ivi inclusi pannelli fotovoltaici, inverter, dispositivi di cablaggio, colonnine di ricarica per veicoli elettrici); strumentazione per la regolazione della temperatura e del clima in abitazioni, uffici e impianti industriali, anche per il mezzo di supporti elettronici quali pompe di calore, condensatori e termostati; e tecnologie e dispositivi di videosorveglianza (ivi inclusi software applicativi).

Oggetto del ramo sono stati i prodotti destinati alla rivendita di cui all'attività del ramo, i relativi rapporti contrattuali con i fornitori, i rapporti contrattuali con taluni clienti ed i prodotti in giacenza alla data del conferimento, nonché i rapporti di lavoro di n. 21 dipendenti.

Per effetto del conferimento Zeliatech S.r.l. è subentrata in tutti i rapporti giuridici intercorrenti con i clienti ed i fornitori oggetto del ramo fatta eccezione per i crediti e debiti, le attività e passività attuali o potenziali, già esistenti alla data del conferimento che, ad eccezione dei soli crediti per acconti

pagati ai fornitori per future forniture dei prodotti destinati alla rivendita oggetto del ramo, sono restati di competenza di Esprinet S.p.A..

Il conferimento, avvenuto a valori contabili, ha determinato un aumento di capitale della società Zeliatech S.r.l. per 25,0 milioni di euro di cui 0,4 milioni di euro per aumento del capitale sociale e 24,6 milioni di euro per sovraprezzo.

Mancato rispetto di covenant sui finanziamenti

Tra le varie facilities a disposizione del gruppo Esprinet vi è una Revolving Credit Facility (RCF) a breve termine chirografaria, dall'importo di 180,0 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2023 ma parzialmente utilizzata alla data della presente Relazione finanziaria, assistita da n. 4 covenant economico-finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato, il cui mancato rispetto prevede la decadenza dal beneficio del termine e la possibilità per gli istituti eroganti di esercitare il diritto a richiederne il rimborso anticipato.

Al 31 dicembre 2023 il covenant rappresentato dal rapporto tra indebitamento finanziario ed EBITDA risulta violato e la Società sta già lavorando con le banche finanziatrici per le usuali remediation.

Evoluzione dei contenziosi fiscali

L'evoluzione dei contenziosi fiscali avvenuta dopo la chiusura del periodo in esame, ai fini di una migliore rappresentazione, è stata esposta all'interno dei Fatti di rilievo di periodo.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il 2023 è stato caratterizzato da un quadro di forte instabilità geopolitica e macroeconomica. La continua spinta inflazionistica e l'incremento dei tassi di interesse, nonché l'incertezza del contesto hanno pesato sulle decisioni di spesa dei consumatori e reso più prudenti le decisioni di investimento delle aziende. In questo scenario il settore ICT ha registrato un peggioramento sequenziale del calo di volumi iniziato a fine 2022 nelle tre geografie in cui opera il Gruppo ed in generale in Europa.

Nonostante gli ostacoli che il contesto presenta ancora alle prospettive per il prossimo anno non siano certamente trascurabili, nell'ipotesi che l'inflazione continui a scendere gradualmente, riducendo la probabilità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse, gli analisti di settore ritengono che il mercato sia ora pronto per tornare a crescere, più probabilmente con maggiore forza nel secondo semestre ed a tassi low single digit, ma tornando a superare il PIL,

La crescita in ambito Infrastructure Hardware, indispensabile nel processo di trasformazione digitale tanto della pubblica amministrazione quanto del settore privato, e rinforzata dai massicci piani di investimento governativi pluriennali di Ripresa e Resilienza, si prevede continui verosimilmente con indici inferiori rispetto al recente passato;.la domanda di Softwaresarà probabilmente più forte.

L'innovazione di prodotto, legata soprattutto all'intelligenza artificiale, sarà un altro driver importante. Non solo si stimano maggiori investimenti nei datacenter e nei software, ma nel corso dell'anno saranno presentati al mercato anche i PC dotati di intelligenza artificiale, destinati a fornire un ulteriore impulso durante il ciclo di aggiornamento in corso. Segnali in questa direzione stanno per esempio arrivando dai nuovi smartphone AI.

Nondimeno vi sono altre aree emergenti caratterizzate da un forte tasso di innovazione e da una notevole spinta all'outsourcing: la cybersecurity che, seppure stia registrando significative crescite dal periodo della pandemia, continua a mantenere un ruolo determinate in relazione alle sfide e minacce legate al contesto che si stanno moltiplicando; l'everything as a service che si intensificherà e integrerà sempre più nuove funzionalità a costi inferiori; e la sostenibilità, tanto nell'adozione di software che consentiranno alle aziende di ottimizzare la sempre più complessa gestione ESG (dalla raccolta all'analisi dei dati, dal reporting all'identificazione di rischi e opportunità) e migliorare le prestazioni, quanto nell'adozione di tecnologie che contribuiranno alla riduzione dell'impatto

sull'ambiente. Il settore ICT sta anche conquistando adiacenze, appropriandosi delle opportunità derivanti dalla convergenza di alcuni settori verso quello tech: efficienza energetica ed energie rinnovabili, mobilità elettrica sono un esempio.

Così come gli analisti di settore, anche Esprinet rimane fiduciosa nelle proiezioni di crescita a lungo termine del settore ICT e nella capacità della distribuzione di indirizzarla. Nei prossimi anni il trend di trasformazione digitale continuerà a guidare un forte aumento della spesa in tecnologia ed il canale della distribuzione, che si è confermato resiliente anche nel 2023, rimarrà forte nella scelta della strategia go-to-marketdei produttori.

Il Gruppo Esprinet sta quindi velocemente adattando la propria strategia preparandosi a cogliere le sfide della ripresa prevista per il 2024 e del nuovo scenario di mercato.

Risorse Umane

Principi

Le risorse umane sono considerate un valore primario per il conseguimento degli obiettivi del Gruppo. Il modello di gestione e sviluppo delle persone nel Gruppo Esprinet si pone principalmente l'obiettivo di motivare e valorizzare tutti i dipendenti accrescendo le loro capacità, coerentemente con la strategia di sviluppo del business.

Il Gruppo Esprinet tutela e promuove il valore delle risorse umane favorendone la crescita professionale, impegnandosi ad evitare discriminazioni di ogni natura e garantendo pari opportunità; garantisce infine condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri e salubri.

Pur in un contesto di costante attenzione alla razionalizzazione dei costi, per raggiungere tali obiettivi gli strumenti utilizzati risultano essere, in prevalenza:

  • la tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro;
  • una formazione continua, ampia, accessibile coerente con le necessità aziendali;
  • una selezione delle migliori risorse con elevato know-how ed una continua attenzione alla mobilità interna ed internazionale;
  • un sistema di remunerazione basato su principi di selettività e meritocrazia, legato al raggiungimento di obiettivi individuali.

Occupazione

L'andamento del personale del Gruppo nell'esercizio in commento è così di seguito rappresentabile:

Dirigenti Impiegati
e quadri
Operai Totale Media (1)
31/12/2023
Esprinet S.p.A. 23 891 - 914 910
V-Valley S.r.l. - - - - -
Bludis S.r.l. 1 42 - 43 41
Celly Pacific Ltd - 2 - 2 3
Dacom S.p.A. 1 27 3 31 32
idMAINT S.r.l. - 13 - 13 13
Erredi Deutschland GmbH - 1 - 1 2
Erredi France SARL - 1 - 1 1
4 Side S.r.l.(2) - - - - -
Sifar Group S.r.l. 2 14 8 24 12
Zeliatech S.r.l. - - - - -
Sottogruppo Italia 27 991 11 1.029 1.014
Esprinet Iberica S.L.U. - 363 76 439 492
Esprinet Portugal L.d.A. - 55 - 55 53
Erredi Iberica S.L.(3) - - - - -
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. - 197 - 197 197
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda - - - - -
Lidera Network S.L. - 37 1 38 19
Optima Locistic S.L.U. - - - - -
GTI Software & Networking SARLAU - 18 - 18 16
Sottogruppo Iberica - 670 77 747 777
Gruppo Esprinet 27 1.661 88 1.776 1.791
31/12/2022
Esprinet S.p.A. 20 874 - 894 868
V-Valley S.r.l. - - - - -
Celly Pacific Ltd - 3 - 3 3
Nilox Deutschland Gmbh - - - - -
Dacom S.p.A. - 27 6 33 34
idMAINT S.r.l. - 13 - 13 12
Erredi Deutschland GmbH - 2 - 2 2
Erredi France SARL - 1 - 1 1
Erredi Iberica S.L. - 9 - 9 10
4 Side S.r.l. 3 9 - 12 13
Bludis S.r.l. 1 38 - 39 19
Sottogruppo Italia 24 976 6 1.006 962
Esprinet Iberica S.L.U. - 475 71 546 585
Esprinet Portugal L.d.A. - 50 - 50 47
Vinzeo Technologies S.A.U. - - - - -
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. - 188 - 188 155
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda - - - - -
Optima Locistic S.L.U. - - - - -
GTI Software & Networking SARLAU - 16 - 16 14
Sottogruppo Iberica - 729 71 800 801

(1) Pari alla media tra saldo al 31/12/2023 e saldo al 31/12/2022 e, in caso di fusione, rappresentata nella società incorporante.

(2) Società fusa in Esprinet Spa al 31/12/2023.

Gruppo Esprinet 24 1.705 77 1.806 1.763

(3) Società fusa in V-Valley Advanced Solutions España, S.A. al 31/12/2023.

L'andamento dell'organico risulta influenzato dalle operazioni straordinarie di acquisizione (Sifar Group S.r.l. per l'Italia e Lidera Network S.L. per la Spagna) e da alcune operazioni di ristrutturazione di Esprinet Iberica, legate prevalentemente alla cessione di un contratto di promozione commerciale di prodotti di telefonia mobile presso i clienti grandi superfici (promoters).

La tabella seguente dettaglia la movimentazione di personale in ingresso e in uscita per singola società. Per ciò che riguarda il Sottogruppo Italia, l'organico è rimasto pressoché invariato, con un incremento di solo 8 unità se lo si depura dell'acquisizione della società Sifar (24 persone).

Per quanto riguarda il Sottogruppo Spagna, escludendo l'acquisizione della società Lidera (38 persone), la numerica risulta in riduzione rispetto all'anno precedente (100 unità), in quanto influenzata dalla cessione di contratto sopraindicata in Esprinet Iberica S.L.U. e da alcuni interventi effettuati per l'efficientamento della struttura organizzativa.

Personale al
31/12/2022
Incrementi Decrementi Personale al
31/12/2023
Esprinet S.p.A. 894 86 66 914
V-Valley S.r.l. - - - -
Bludis S.r.l. 39 5 1 43
Celly Pacific Ltd 3 - 1 2
Dacom S.p.A. 33 12 14 31
idMAINT S.r.l. 13 1 1 13
Erredi Deutschland GmbH 2 - 1 1
Erredi France SARL 1 - - 1
4 Side S.r.l.(1) 12 - 12 -
Sifar Group S.r.l.(2) - 25 1 24
Zeliatech S.r.l. - - - -
Sottogruppo Italia 997 129 97 1.029
Esprinet Iberica S.L.U. 546 100 207 439
Esprinet Portugal L.d.A. 50 15 10 55
Erredi Iberica S.L.(3) 9 - 9 -
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 188 37 28 197
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda - - - -
Lidera Network S.L. (4) - 38 - 38
Optima Locistic S.L.U. - - - -
GTI Software & Networking SARLAU 16 5 3 18
Sottogruppo Iberica 809 195 257 747
Totale Gruppo 1.806 324 354 1.776

(1) Fusa in Esprinet Spa al 31/12/2023, previo trasferimento di 12 persone nella società incorporante.

(2) Di cui 25 incrementi legati all'acquisizione della società in data 02/08/2023.

(3) Fusa in V-Valley Advanced Solutions Espana S.A. al 31/12/2023, previo trasferimento di 9 persone nella società incorporante.

(4) Di cui 38 incrementi legati all'acquisizione della società in data 01/08/2023.

Relativamente alla suddivisione per genere, la tabella seguente evidenzia una costanza nella prevalenza dell'occupazione femminile all'interno del Gruppo: 53,2% al 31 dicembre 2023 (54,4% al 31 dicembre 2022).

31/12/2023
Italia Penisola Iberica
(Spagna e Portogallo)
Esprinet
S.p.A.
V
Valley
S.r.l.
Celly
Pacific
Limited
Dacom
S.p.A.
idMAINT(1) Bludis
S.r.l
Sifar
Group
S.r.l.
Zeliatech
S.r.l
Esprinet
Iberica
S.L.U.
Esprinet
Portugal
L.d.A.
V-Valley
Advanced
Solutions
España,
S.A.(2)
Gruppo %
Uomini 435 - - 14 14 28 23 - 175 22 120 831 46,8%
Donne 479 - 2 17 1 15 1 - 264 33 133 945 53,2%
Totale 914 - 2 31 15 43 24 - 439 55 253 1.776 100%
Laurea 346 - 2 12 6 16 3 - 166 26 135 712 40,1%
Scuola Second. Sup. 530 - - 17 7 26 18 - 189 26 83 896 50,5%
Scuola Second. Inf. 38 - - 2 2 1 3 - 84 3 35 168 9,5%
Totale 914 - 2 31 15 43 24 - 439 55 253 1.776 100%

(1) Si intende sottogruppo, formato da idMAINT S.r.l., Erredi Deutschland GmbH, Erredi France SARL,

(2) Si intende sottogruppo, formato da V-Valley Advanced Solutions España, S.A., V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda,

Optima Logistic S.L.U., GTI Software & Networking SARLAU e Lidera Network S.L.,.

Formazione

Esprinet supporta ed eroga attività formative che promuovono la crescita professionale e personale di tutti i dipendenti e che favoriscono l'upskilling e il reskilling delle competenze chiave. Dopo il lancio, nel 2021, del nuovo approccio formativo Reskill, basato su un ambiente digitale orientato all'autosviluppo e al knowledge sharing, il 2023 è stato un anno caratterizzato sia dall'introduzione di contenuti inediti nel panorama formativo del Gruppo, in coerenza con le esigenze specifiche delle diverse Business Unit e dei diversi paesi (Italia, Spagna, Portogallo e Marocco), sia dal consolidamento di argomenti già presenti come parte integrante di una strategia avviata a livello corporate.

Escludendo la formazione obbligatoria, nel Sottogruppo Italia sono state erogate nel 2023 un totale di 21.756 ore, in aumento rispetto al 2022 ed agli anni precedenti per, principalmente, l'implementazione della piattaforma Cyberguru per la formazione sulla sicurezza informatica. Nel Sottogruppo Iberica sono state erogate un totale di 22.264 ore di formazione, in leggera crescita rispetto al 2022 ma con un incremento che diventa molto significativo rispetto agli anni precedenti.

Il principale contributo formativo del Sottogruppo Italia ha riguardato il rinforzo delle competenze hard e tecniche specifiche per tipologia di ruolo e la strategia ESG.. Per quando riguarda le competenze hard è stata data molta attenzione alla formazione tecnica dedicata ai servizi offerti da Esprinet al fine di supportare al meglio il cliente finale perseguendo il valore della customer centricity. In un'ottica di valorizzazione dei concetti ESG di diversità ed inclusione, che sono parte fondante della cultura di Esprinet, nel 2023, sia per il Gruppo Italia che per quello Iberica, è stata data continuità al percorso dedicato agli Unconscious Bias, aggiungendo un altro tassello fondamentale legato all'utilizzo di un "linguaggio inclusivo". L'obiettivo è stato quello di fornire strumenti per avere più consapevolezza di come i pregiudizi e il linguaggio quotidiano possano influenzare il pensiero. Sono stati poi affrontati ulteriori temi del filone Diversity & Inclusion come la genitorialità, la disabilità, il care giving, la maternità e la paternità, per essere al fianco del dipendente fornendo strumenti e momenti di condivisione con esperti e tra colleghi, riguardo esperienze di vita che hanno ricadute sul proprio work-life balance.

Oltre quelli già menzionati, tra i progetti formativi di maggior impatto nel Sottogruppo Iberica si segnalano:

  • il progetto The Power Business School, che ha permesso a tutti i dipendenti di accedere ai seguenti corsi: Power Skills, The Power Digital Marketing, Digital Transformation, Power Sales, Security Awareness e The Power MBA;

  • la formazione Excel attraverso la piattaforma "Excel and Finance";
  • la prosecuzione del progetto relativo alla Customer Centriticy e la formazione sul feedback continuo in Portogallo;
  • una formazione sullo sviluppo del business e sulle competenze trasversali in Marocco.

Come elemento fondante di un contesto organizzativo attento allo sviluppo e alla crescita del proprio capitale umano, è proseguito per tutti i Paesi il percorso 8 Values Journey dedicato ai valori aziendali e la formazione dedicata allo sviluppo di una cultura manageriale sempre più orientata al feedback

Infine, continua il focus aziendale sulla formazione linguistica. Hanno contribuito al risultato, oltre i già consolidati corsi di "piccolo gruppo" e "one-to-one", la piattaforma di formazione linguistica Language Corner accessibile attraverso Reskill o scaricando l'applicazione direttamente sul proprio smartphone. Questa piattaforma digitale offre infiniti contenuti formativi riguardo a 9 lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese, cinese, giapponese, russo). Per promuoverne l'utilizzo sono state organizzate anche attività di gamification che prevedono per i primi classificati la possibilità di vincere dei one-to-one con un/una insegnate madrelingua. Sempre in tema di formazione linguistica, si ha anche la possibilità di dare l'accesso GUEST alla piattaforma ad un ospite a scelta (un parente, un amico, un familiare) promuovendo così lo sviluppo di contenuti formativi linguistici che già sono a disposizione per i dipendenti di Esprinet.

Selezione

Esprinet nel 2023 ha continuato a lavorare sulla Talent Acquisition come valore aziendale e driver per il futuro, con l'obiettivo di gestire e ottimizzare al massimo il processo di selezione e migliorare la Customer Experience del candidato. Grazie alla collaborazione con un partner esterno finalizzata alla creazione di una nuova Employee Value Proposition, è stato identificato il nuovo pay off Enabling your Value, together!, sono stati identificati i punti di forza come datore di lavoro e le aree di miglioramento su cui investire maggiormente per diventare sempre più Employer of Choice.

L'attività di selezione è stata stabile e continuativa nel corso di tutto l'anno nonostante si sia registrato un leggero calo rispetto all'anno scorso.

In Italia, sono state gestite 142 ricerche di cui 17 chiuse tramite risorse interne, con job posting o job rotation. Quest'anno, a differenza dell'anno scorso, gli ingressi rispetto alle aree Marketing, Sales e Staff sono stati omogenei con numeri pressoché simili; le ricerche si sono per lo più concentrate su profili con una seniority media tra i 2/3 anni, con l'inserimento di profili ad alto potenziale.

In Spagna sono state invece gestite 97 selezioni, di cui 25 chiuse con un profilo interno; in Portogallo 24, con 5 job posting interni che hanno chiuso la vacancy. In linea generale, i profili inseriti in Spagna e Portogallo sono stati per lo più figure marketing e commerciali (sales specialist, business developer e brand manager i job title maggiormente ricercati), con minori inserimenti in ambito staff.

Il Gruppo Esprinet è fortemente convinto dell'importanza di investire sulle future generazioni e partecipa attivamente a dotare loro di competenze per l'occupazione e l'imprenditorialità. Il Gruppo si unisce infatti ai programmi di school-work experience o PCTO (Alternanza scuola lavoro) in collaborazione con alcune scuole del territorio in cui opera, cercando di perseguire i seguenti obiettivi:

• permettere a studenti e professionisti di incontrarsi e sviluppare competenze trasversali per l'orientamento professionale;

• creare un collegamento tra scuola e lavoro: questi giorni rappresentano un prezioso primo collegamento tra Esprinet e i giovani che presto entreranno nel mondo del lavoro.

Nel 2023 21 studenti provenienti da diverse scuole superiori del territorio di Monza e Brianza sono stati impegnati in attività che hanno coinvolto diversi dipartimenti dell'azienda (marketing, risorse

umane, servizio clienti, servizi generali e amministrazione) con l'obiettivo di supportarli nello sviluppo delle competenze richieste nel mondo nel lavoro.

Sono inoltre continuate le attività di Employer Branding e di consolidamento delle relazioni con gli Atenei del territorio, soprattutto con l'università Bicocca di Milano e con Confindustria. Per quanto riguarda la Spagna le collaborazioni sono intercorse con Università Complutense de Madrid, la Rey Juan Carlos, la Politecnica e la Business School EAE.

Organizzazione e gestione

Politiche di ascolto

Per Esprinet le politiche di ascolto sono centrali nel costruire le strategie HR per il futuro, proprio per questo si promuovono iniziative che consentano a tutti i dipendenti del Gruppo di condividere le proprie idee e proporre nuove iniziative. Anche nel 2023 un ruolo chiave in tale processo è stato quello delle survey, in particolare la survey interna e il Great Place To work. In entrambe le inchieste tutti i dipendenti sono stati chiamati ad esprimere le proprie opinioni attraverso domande chiuse con una scala di gradimento associata, domande con scelta multipla e domande aperte. Tutti i contributi, sia i risultati quantitativi che gli input qualitativi, sono stati presentati tramite incontri dedicati con tutti manager di funzione; attraverso questi momenti sono nati degli importanti spunti di riflessione che hanno portato a migliorie e azioni mirate.

Anche nel 2023 si conferma un'attenzione particolare per quanto riguarda il livello di soddisfazione e ingaggio complessivi che sono stati analizzati grazie al Net Promoter Score (NPS) e al Trust Index.

Si segnala inoltre che nel 2023 la Certificazione Great Place to Work è stata ottenuta in tutti i Paesi coinvolti nella Survey (Italia, Spagna, Portogallo e Marocco). In Italia ci si è confermati Best Workplaces entrando nella classifica delle migliori 15 aziende Great Place to Work, per il cluster di riferimento. Continua inoltre il processo di benchmarking e confronto con le migliori best practice mediante la certificazione Top Employer che, nel 2023, ha visto un importante miglioramento della valutazione dei singoli processi HR.

Nel 2023 il Gruppo Esprinet ha ottenuto la certificazione EDGE, che ha riconosciuto le politiche in tema di uguaglianza di genere. Il Gruppo Esprinet ha così aderito a una comunità globale di aziende impegnate a sostenere le pari opportunità per donne e uomini sul posto di lavoro, adottando pertanto strategie informate per migliorare continuamente la parità di genere sul posto di lavoro.

Nel corso dell'anno si sono inoltre confermati momenti dedicati all'ascolto individuale dei dipendenti, in particolare alle interviste già proposte che scandiscono la vita professionale in azienda si è aggiunto un momento di ascolto dedicato ai/alle dipendenti che usufruiscono dei congedi di lunga durata.

Anche quest' anno sono state pianificate town hall trimestrali per il Sottogruppo Italia e per il Sottogruppo Iberica: incontri virtuali gestiti dall'Amministratore Delegato del Gruppo con la possibilità da parte di tutti i collaboratori di effettuare domande su qualsiasi argomento, anche in modalità anonima.

Smart working e Flessibilità

La flessibilità è rimasto un tema importante e, in un'ottica di costante miglioramento del work-life balance, tramite focus group con i manager sono state ricercate nuove possibili azioni.

Durante il 2023 l'attenzione a tale tematica ha portato a mettere in discussione prassi consolidate e a studiare un modello di flessibilità che avvicinasse i bisogni dei dipendenti alle logiche di business del Gruppo.

In Italia la politica di smart working è stata ampliata e sono state adottate soluzioni personalizzate in relazione alla natura del lavoro svolto consentendo una maggiore flessibilità in alcune aree aziendali.

Per la maggior parte della popolazione aziendale sono previsti 10 giorni di smart working mensili. Nella sede di Vimercate è stato inoltre introdotto un giorno di chiusura dei locali aziendali, tutti i venerdì, in cui l'intera popolazione aziendale di sede lavora esclusivamente da remoto.

In un'ottica di sempre maggiore flessibilità e responsabilizzazione è stata introdotta un'unica timbratura di rilevazione della presenza in sede.

Nel Sottogruppo Iberica è stata incrementata la flessibilità oraria grazie all'introduzione della pausa pranzo flessibile e ad una elasticità settimanale che consente di organizzare al meglio l'attività lavorativa. È stato inoltre incrementato il pacchetto di giorni di smart working extra da 5 a 10 giorni all'anno ed è stata introdotta la possibilità di fruire di un giorno di permesso retribuito aggiuntivo in occasione del proprio compleanno.

In un'ottica di sempre maggiore attenzione al tema della maternità, per tutto il Gruppo è stata introdotta una soluzione ad hoc per le donne in gravidanza: dal 6° mese possono scegliere di lavorare esclusivamente da remoto.

Engagement

Nell' arco del 2023, anche a valle dei riscontri ottenuti durante le survey di clima, sono state avviate numerose iniziative volte a migliorare l'engagement dei dipendenti.

Sono nate differenti Community per favorire momenti di confronto e iniziative extralavorative su tematiche differenti. Tra le iniziative promosse è stata particolarmente apprezzata la costituzione della band aziendale che si è esibita in un concerto dedicato alla popolazione aziendale e ha partecipato agli auguri natalizi.

Durante l'anno, al fine di migliorare la collaborazione e la conoscenza tra le diverse aree aziendali, sono state promosse alcune attività tra cui untorneo di calciobalilla aziendale che coinvolge tutte le countries e mira ad accrescere il networking.

Si confermano come momenti molto apprezzati il kick off aziendale in Italia e la festa di Natale per tutto il Sottogruppo Iberica, due eventi di riconoscimento per celebrare i successi raggiunti durante l'anno.

Per favorire momenti di scambio e per coadiuvare la formazione dei dipendenti è nata la biblioteca aziendale autogestita, uno spazio in cui ogni dipendente può donare o prendere in prestito un libro. La biblioteca, sita in uno spazio comune nella sede di Vimercate e nelle sedi di Madrid e Saragozza, si sta arricchendo sempre più ospitando generi letterari differenti.

Welfare, Wellbeing e DEI

Esprinet ritiene che il Welfare aziendale sia un elemento strategico fondamentale e visto il forte apprezzamento riscontrato da tutti i dipendenti, anche nel 2023 è stato progettato il programma Esprinet4you. L'obiettivo è stato quello di costruire iniziative che possano davvero contribuire a migliorare la qualità della vita dei dipendenti.

In Italia è stato confermato l'importo "welfare" per tutti i dipendenti; una somma spendibile su una piattaforma dedicata in aggiunta alla quale sono stati confermati alcuni "bonus" aggiuntivi per matrimoni e unioni civili, nascite e adozioni e a supporto della disabilità e dei "care giving".

Nel Sottogruppo Iberica, essendo differente la disciplina, con le stesse logiche è stato assegnato un bonus straordinario a titolo di welfare.

Nel 2023 è stato introdotto in Italia lo sportello psicologico, un'iniziativa che ha consentito a tutti i dipendenti di accedere in totale anonimato ad un supporto psicologico con personale esperto. Con tale iniziativa si è messo in risalto un tema di importanza fondamentale ossia quello della salute mentale, che è stato portato avanti anche grazie a corsi dedicati come quello di Mindfulness e quello relativo allo stress management.

In Spagna è stato lanciato un servizio di consulenza psicologica e medica a disposizione dei dipendenti e delle loro famiglie. Questo servizio dispone di sessioni di trattamento psicologico specializzate. Inoltre, è stato ripresa la fisioterapia per il personale di magazzino e di assistenza tecnica.

Nel 2023 è stata promossa l'iniziativa di una corsa non competitiva (c.d. Run4inclusion) che ha visto Esprinet Italia partecipare insieme ad altre aziende per celebrare l'importanza dei valori di diversità, inclusione, sostenibilità e benessere fisico.

Organizzazione

Nel 2023 si sono verificati alcuni importanti eventi che hanno coinvolto la nostra struttura aziendale. In un'ottica di sempre maggiore sinergia, nel mese di novembre è avvenuta la fusione di 4Side S.r.l. che è confluita all'interno della struttura di Esprinet S.p.A. dando vita alla Business Unit Games. Nel mese di agosto è avvenuta inoltre un'importate acquisizione che ha portato Sifar Group S.r.l,

società leader in Italia per quanto attiene ai ricambi e all' accessoristica per smartphone e tablet, a far parte del Gruppo Esprinet.

Da ottobre la struttura organizzativa di Esprinet S.p.A. in ambito vendite e marketing è stata suddivisa in tre principali aree di business: Solar, Valore e Volume.

Per quanto riguarda la penisola Iberica, si segnala nel mese di maggio 2023 l'acquisizione da parte di V-Valley Advanced Solutions España S.A.U., della società Erredi Iberica S.L., appartenente al gruppo Dacom in Italia, e la sua successiva fusione per incorporazione avvenuta il 31 luglio 2023.

Il 1° agosto 2023 è avvenuto inoltre l'acquisto da parte di V-Valley Advanced Solutions España S.A.U. del 100% del capitale sociale di Lidera Network S.L., società di diritto spagnolo, con una branch in Portogallo, attiva nella distribuzione di soluzioni software in ambito Cybersecurity.

Performance management e "compensation"

Nel 2023 si sono conclusi rispettivamente il primo ciclo di performance development per il Sottogruppo Iberica e il secondo ciclo per il Sottogruppo Italia, basati entrambi sul processo del feedback continuo supportato dalla piattaforma Feedback4you. Oltre i feedback già condivisi durante l'anno, è prevista anche una final review (per l'Italia nel 2023 sono state coinvolte 742 persone). Quest'ultima è stata comprensiva di un rating sintetico, che indica quanto la persona sia in linea con il ruolo ricoperto, e di un feedback più approfondito da parte del proprio manager su obiettivi raggiunti e allineamento alla cultura e ai valori di Esprinet. In aggiunta si sono tenuti gli incontri di development tra HR e manager di funzione, con l'obiettivo di condividere una panoramica delle risorse appartenenti ai gruppi e soprattutto volti ad identificare le principali azioni di sviluppo (ad esempio shadowing, job rotation, training).

Tra le diverse azioni promosse si segnala che, nel 2023, Esprinet ha avviato per la prima volta un programma di mobilità internazionale con lo scopo di accrescere le competenze professionali e

linguistiche di alcuni dipendenti ad alto potenziale, e al contempo migliorare le sinergie e la collaborazione tra le differenti countries del Gruppo.

Nell' arco dell'anno di riferimento hanno preso parte al progetto 9 dipendenti, 5 di Esprinet S.p.A. e 4 delle controllate spagnole. I partecipanti, a seguito di un processo di selezione interno hanno avuto accesso ad una formazione linguistica personalizzata e ad incontri con i manager della struttura ospitante per delineare al meglio il percorso.

Durante il periodo di assegnazione all'estero, di una durata compresa tra i 5 e i 6 mesi, tutti i partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi con metodi di lavoro differenti e in alcuni casi sono nate importanti sinergie che hanno consentito lo sviluppo di progetti corporate.

Nel corso del 2023 è inoltre proseguito il progetto Graduate che ha visto coinvolti 4 partecipanti in Italia e una partecipante in Spagna. Il percorso, iniziato nel 2022, è stato caratterizzato da job rotation in differenti strutture aziendali con un focus specifico nell'area marketing e nell'area vendite, al fine di formare in modo completo e approfondito giovani talenti. Dal prossimo anno è prevista l'esperienza internazionale

Nelle società del Gruppo la retribuzione è composta, per profili di personale identificati, da incentivazione variabile basata sia su obiettivi individuali che su obiettivi aziendali.

Per alcuni Amministratori e dirigenti chiave delle varie società del Gruppo si è chiuso il piano di incentivazione per il triennio 2021 – 2023, che verrà consuntivato in occasione dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. convocata per l'approvazione del Bilancio 2023.

Categorie protette

Oltre le forme di impiego o esonero previste dalle normative vigenti nei vari Paesi di operatività del Gruppo, si segnalano per l'Italia:

  • il rinnovo da parte di Esprinet S.p.A. di convenzioni con le Province di Milano e di Monza e Brianza per l'inserimento di disabili presso alcune delle sedi della Società;
  • la stipula di una nuova convenzione con le Provincia di Monza e Brianza per Sifar Group S.r.l..

Per ciò che riguarda la Spagna, Esprinet Iberica S.L.U. mantiene i contratti di collaborazione con enti dedicati all'inserimento lavorativo di persone diversamente abili.

Salute, sicurezza e ambiente

Principi generali e azioni intraprese

Il rispetto dell'ambiente e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro sono da sempre alla base del modo di operare del Gruppo Esprinet. È preciso intendimento del Gruppo mantenere, consolidare e migliorare ulteriormente la posizione di leadership conquistata nel proprio settore continuando a proporre innovazione nei processi e nei servizi ai propri clienti e prestando allo stesso tempo una costante attenzione alla sicurezza, alla salute dei lavoratori e all'ambiente circostante, nel pieno rispetto delle leggi vigenti.

Al fine di raggiungere tali obiettivi, il Gruppo ha stabilito, documentato, implementato e mantiene attivo, un Sistema di Gestione Integrato Qualità, Ambiente e Salute e Sicurezza sul Lavoro.

Esprinet S.p.A. e le controllate Esprinet Iberica S.L.U., V-Valley Advanced Solutions España S.A.U. e V-Valley S.r.l. sono certificate Qualità (ISO 9001), Ambiente (ISO 14001) e Salute e Sicurezza sul lavoro (ISO 45001).

Tutte le società, certificate da parte di BSI, ente di Certificazione di standing internazionale, hanno ottenuto conferma delle certificazioni in essere nel corso del 2023.

Di seguito vengono elencati e descritti gli strumenti considerati essenziali per:

  • il perseguimento del miglioramento continuo;
  • la riduzione degli incidenti, dei near miss e delle malattie professionali dei lavoratori;
  • la minimizzazione degli impatti ambientali derivanti dallo svolgimento dell'attività del Gruppo.

Formazione e coinvolgimento

Il Gruppo, consapevole del ruolo primario assunto dal personale, è fortemente impegnato nella promozione di un coinvolgimento attivo e responsabile e di crescita professionale dello stesso.

Si ritiene, pertanto, fondamentale la costante attività di informazione e formazione al fine di una sempre maggiore sensibilizzazione di tutto il personale sulle problematiche ambientali, di salute e sicurezza e sull'importanza del contributo di ciascuno ai fini della prevenzione e miglioramento delle condizioni generali di sicurezza del lavoro e dell'efficienza ambientale dell'organizzazione.

Identificazione e valutazione dei rischi lavorativi e degli impatti ambientali dell'attività svolta

Il Gruppo Esprinet definisce i criteri e le modalità per la continua identificazione dei principali aspetti ambientali, dei rischi di infortunio, dei rispettivi pericoli e per la misurazione dei relativi impatti verificando periodicamente i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati, che sono definiti, monitorati e aggiornati per il loro progressivo miglioramento.

Conformità legislativa e ad altri regolamenti

La conformità a leggi e norme emanati per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e per il rispetto dell'ambiente sono valori imprescindibili dell'azione strategica del Gruppo.

Comportamenti concludenti

La corretta conduzione, la manutenzione e il controllo periodico di impianti e attrezzature nonché la verifica dell'eventuale utilizzo e smaltimento di sostanze o preparati chimici pericolosi e non, attuati anche grazie al supporto di fornitori terzi qualificati, accuratamente selezionati tenendo conto delle loro capacità tecnico/professionali e di fornire prodotti e servizi che eliminino o riducano sensibilmente i rischi per l'ambiente e la salute e la sicurezza, sono tra le modalità attraverso le quali il Gruppo attua le politiche di "salute sicurezza e ambiente".

Il Gruppo è, inoltre, impegnato nel minimizzare il consumo di risorse naturali (energia elettrica, gas, acqua) e la produzione di rifiuti, favorendo, ove possibile, il recupero degli stessi.

Comunicazione efficace

Il Gruppo riconosce l'importanza del processo di "comunicazione" per tutte le parti interessate (personale, clienti, fornitori, appaltatori e subappaltatori) quale elemento basilare per la corretta gestione delle responsabilità in ambito di salute sicurezza e ambiente.

Audit

Gli Audit interni e di terza parte sono un valido strumento, alla base della cultura aziendale, per lo svolgimento delle attività di sorveglianza e controllo delle prestazioni anche in materia di salute sicurezza e ambiente.

Adesione a consorzi di smaltimento

Esprinet S.p.A. e Sifar Group S.r.l. aderiscono al consorzio Erion (WEEE ed Energy), Dacom S.p.A. e IdMaint S.r.l. al consorzio Erion (Professional ed Energy). Le citate società demandano ai richiamati consorzi gli aspetti operativi della gestione dei prodotti a fine vita con riferimento alla normativa sullo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici domestici e/o professionali e delle pile e batterie. Per quanto riguarda la gestione degli imballaggi aderiscono al consorzio CONAI.

Esprinet Iberica S.L.U. aderisce ai consorzi Recyclia, Ecoembes e Punto Verde mentre Esprinet

Portugal Lda ad Erp Portugal, Ponto Verde e ValorPneu, V-Valley Advanced Solutions España S.A.U. a Ecotic ed Ecoembes e infine V-Valley Advanced Solutions Portugal Unipessoal Lda a Erp Portugal e Ponto Verde.

Informativa ai sensi D. Lgs. 32/2007 e sua interpretazione

Con riferimento al documento approvato il 14 gennaio 2009 dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), teso a supportare la prima applicazione del D. Lgs. 32/2007 in materia informativa attinente all'ambiente e al personale si precisa quanto segue.

Informativa "obbligatoria"

Relativamente al personale, nel corso dell'anno non si sono rilevate morti sul lavoro, né addebiti in ordine a malattie professionali da parte di dipendenti o ex dipendenti né cause di "mobbing" per le quali le società del Gruppo siano state dichiarate colpevoli in via definitiva.

Si segnala un solo infortunio che ha causato lesioni gravi e incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta giorni.

Relativamente all'ambiente, nel corso dell'anno non si sono rilevati danni causati all'ambiente, sanzioni o pene definitive inflitte all'impresa per reati o danni ambientali, né emissioni gas a effetto serra.

Informativa "volontaria"

Relativamente al personale, la sezione "Risorse Umane" e i "Principi Generali" del presente capitolo forniscono un quadro completo delle politiche perseguite.

L'attività di "pura" distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) e di prodotti di elettronica di consumo, svolta presso i quattro siti logistici principali di Cambiago, Cavenago e Pregnana Milanese, per l'Italia (ca. 112.000 mq), e di Saragozza per la Spagna (ca. 47.000 mq), non configura particolari problematiche relative all'ambiente. Il Gruppo monitora costantemente l'utilizzo di energia nelle diverse sedi e si è dotato di stringenti procedure per la gestione dello smaltimento di qualunque tipo di rifiuto.

Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti

Classificazione dei rischi

La gestione dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore. L'attività del Gruppo Esprinet e di Esprinet S.p.A. è infatti esposta ad alcuni fattori di rischio suscettibili di influenzare la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Esprinet S.p.A. ed il Gruppo Esprinet identificano, valutano e gestiscono i rischi ispirandosi a modelli e tecniche riconosciuti a livello internazionale.

A partire dal 2009 il Gruppo ha adottato un modello operativo ed organizzativo di gestione del rischio e monitoraggio di adeguatezza nel tempo (c.d. "ERM-Enterprise Risk Management") ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (c.d. "CoSO"), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, Esso si basa su un framework metodologico diretto a realizzare un sistema efficace di gestione dei rischi in grado di coinvolgere, ai diversi livelli, gli attori del sistema di controllo interno cui vengono attribuiti ruoli e responsabilità diverse in merito alle attività di controllo.

Il sistema di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali è basato su un processo che prevede, con frequenza almeno annuale, lo svolgimento delle seguenti fasi:

  • mappatura e valutazione dei principali rischi aziendali ("risk assessment" e "risk scoring");
  • identificazione delle priorità del "risk management";

  • identificazione di una "risk strategy" (accettazione, ottimizzazione, miglioramento o monitoraggio dei presidi di controllo) per ogni rischio mappato e declinazione della stessa in piani di azione operativi.

Lo scopo finale del processo descritto consiste nell'individuazione degli eventi potenziali che possano influire sull'attività d'impresa e nel mantenimento del livello di rischio entro la soglia di accettabilità definita dall'organo amministrativo ai fini del conseguimento degli obiettivi aziendali.

Nel corso del 2023 è stato adeguatamente eseguito il piano di attività previsto, comprensivo di un piano di verifiche (c.d. "Piano di audit") ed un piano di rafforzamento dei presidi sui rischi considerati prioritari.

Si è inoltre proceduto alla elaborazione di nuove procedure o alla revisione di procedure esistenti.

Al termine dell'anno la "risk exposure" non presentava variazioni di rilievo rispetto all'anno precedente.

Per quanto riguarda il 2024 le attività del Gruppo saranno indirizzate prevalentemente al monitoraggio e all'ottimizzazione dei livelli di presidio dei rischi esistenti avendo, l'annuale revisione dei principali rischi aziendali, condotto alla sostanziale conferma della mappatura esistente con sporadiche variazioni.

Infine, all'occorrenza, verranno definite e redatte nuove procedure allo scopo di formalizzare e normare processi volti alla corretta gestione dei rischi emersi a fronte di eventuali aggiornamenti normativi e/o dell'allargamento dell'operatività del Gruppo.

Contesto macroeconomico mondiale

Il 2023 è stato caratterizzato da una forte incertezza e da notevoli tensioni al ribasso a livello macroeconomico, dovute principalmente al proseguimento dell'offensiva militare in territorio ucraino iniziata dalle forze armate della Federazione Russa il 24 febbraio 2022, dal perdurare di un'inflazione elevata, seppur in decrescita nel corso dell'anno, e dallo scoppio del conflitto israelo-palestinese a partire dal 7 ottobre 2023 e tuttora in atto.

Nel frattempo, le principali banche centrali globali (inclusa la Banca Centrale Europea) hanno proseguito nell'adozione di una politica monetaria restrittiva, operando numerosi rialzi dei tassi d'interesse, che hanno comportato un sensibile aumento del costo del denaro, il cui apice è stato raggiunto principalmente nel corso del terzo trimestre dell'anno. L'elevato costo del denaro è previsto rimanere tale durante il 2024 sebbene con una graduale riduzione a partire dal secondo trimestre coerentemente con l'andamento del fenomeno inflazionistico, il quale è previsto in ulteriore graduale decrescita durante l'anno in corso.

L'impatto diretto nel 2023 delle suddette tensioni geopolitiche sul Gruppo Esprinet è stato nel complesso limitato e sopportabile, non essendo lo stesso particolarmente esposto sui mercati dei Paesi attualmente coinvolti direttamente nei conflitti in atto, oltre a poter contare su una solida struttura finanziaria. Tuttavia, il contesto congiunturale caratterizzato da un elevato livello del costo del denaro e dell'inflazione, ha influito negativamente sulle performance del Gruppo, come conseguenza della generale riduzione dei consumi privati delle famiglie e degli investimenti delle imprese, e come maggior onerosità delle linee di finanziamento utilizzate.

Nonostante il perdurare di forti tensioni geopolitiche e dei conflitti in corso, il contesto creditizio è però atteso in lieve miglioramento e allentamento a partire dalla primavera/estate del 2024, in linea con il previsto calo del tasso inflazionistico. Infine, nell'area Euro il PIL è atteso in lieve aumento nel corso del 2024, con una ripresa leggermente più accentuata nel 2025 e l'insieme di questi fattori dovrebbe segnare una ripresa dei consumi di prodotti informatici da parte di famiglie e imprese.

Classificazione dei rischi

La definizione dei principali rischi aziendali si basa sulla seguente macro-classificazione:

  • rischi strategici;
  • rischi operativi;
  • rischi di "compliance";

  • rischi finanziari.

Nel seguito si riporta una breve descrizione dei principali rischi, questi ultimi valutati in termini lordi ossia senza considerare le azioni di risposta messe in atto o pianificate dal Gruppo al fine di ricondurre la severità dei rispettivi rischi entro livelli di accettabilità.

Rischi strategici

Inadeguata risposta a scenari macro-economici sfavorevoli

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai diversi fattori che compongono il quadro macro-economico dei mercati in cui esso opera.

Tra questi si annoverano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l'andamento del prodotto interno lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, il saggio di inflazione, l'andamento dei tassi di interesse, il costo delle materie prime e il tasso di disoccupazione.

Nel corso del 2023 il mercato distributivo italiano ha mostrato un andamento negativo rispetto al 2022 (-3,9%), analogamente ai mercati spagnolo e portoghese che hanno evidenziato decrescite del, rispettivamente, -1,6% e -4,9% (fonte: Context, gennaio 2024).

Tuttavia, non vi è certezza che l'andamento del mercato possa realmente seguire le aspettative degli analisti e laddove tali aspettative non si avverassero, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire un impatto negativo.

Inadeguata risposta a bisogni di clienti e fornitori

situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Il successo delle attività del Gruppo Esprinet dipende in larga misura, in ragione del ruolo di intermediario assunto nella filiera dell'Information Technology, dalla sua capacità di indirizzare e saper interpretare e soddisfare i bisogni di clienti e fornitori.

Tale capacità si traduce in una "value proposition" che consenta di rilasciare quote di valore a monte e a valle e di differenziarsi rispetto alla concorrenza riuscendo, per tale via, ad ottenere condizioni di redditività adeguate e storicamente migliori rispetto a quelle dei concorrenti diretti ed indiretti. Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di mantenere e rinnovare tale offerta di valore ovvero di sviluppare e offrire servizi innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto significativamente negativo sulla

Concorrenza

Il Gruppo opera in settori esposti a un elevato grado di concorrenza, sia in Italia sia nella penisola Iberica e in tutti gli altri mercati nei quali è attivo, in ragione della natura di intermediazione commerciale dell'attività svolta.

Il Gruppo si trova, pertanto, ad operare in contesti altamente competitivi ed a confrontarsi, nei vari mercati geografici, sia con operatori locali fortemente radicati sul territorio che con soggetti multinazionali dotati di dimensioni e risorse significativamente superiori rispetto a quelle del Gruppo. La concorrenza nel settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo, che rappresenta l'attività prevalente del Gruppo, si misura sul livello dei prezzi, sulla disponibilità, la qualità e la varietà dei prodotti e dei connessi servizi di logistica ed assistenza pre e post-vendita.

Il grado concorrenziale è acuito inoltre dal fatto che il Gruppo si caratterizza come intermediario tra i grandi fornitori mondiali di tecnologia ed i rivenditori di informatica/elettronica di consumo, tra i quali spiccano alcuni operatori dotati di elevato potere contrattuale come le insegne della Grande Distribuzione, spesso potenzialmente in grado di allacciare rapporti di fornitura diretti con i produttori.

Il Gruppo concorre inoltre, sia in Italia che nella penisola Iberica e in tutti gli altri mercati nei quali è attivo, con gruppi multinazionali caratterizzati da standing finanziari molto elevati.

Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria.

Il Gruppo risulta esposto anche alla concorrenza esercitata da modelli distributivi alternativi, attuali o potenziali, quali quelli imperniati sulla vendita diretta all'utilizzatore da parte dei produttori sebbene questi ultimi abbiano rivelato in passato tutti i loro limiti.

Qualora il fenomeno della "disintermediazione" dovesse manifestarsi in maniera rilevante nei prossimi anni, peraltro non motivato da alcuna evidenza né empirica né di razionalità economica, il Gruppo Esprinet potrebbe subire contraccolpi negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Variazioni dei prezzi

Il settore tecnologico si caratterizza tipicamente per un trend di prezzo tendenzialmente deflattivo legato al fenomeno dell'elevata obsolescenza dei prodotti e alla forte competitività del mercato. Esiste inoltre anche un rischio legato a fattori maggiormente congiunturali, quali l'oscillazione del dollaro USA e della valuta cinese, rappresentanti le due principali valute di denominazione all'origine del contenuto di tecnologia dei prodotti informatici, e l'inflazione, manifestatasi a livelli particolarmente elevati a partire dal 2022.

Il Gruppo è inoltre esposto al rischio di riduzioni dei prezzi unitari dei prodotti informatici ed elettronici nella misura in cui il margine commerciale lordo, rappresentato dalla differenza tra prezzi di vendita praticati ai rivenditori e costi di acquisto dai fornitori, subisce una riduzione in valore assoluto al ridursi dei prezzi praticati al consumatore finale. Ciò accade in quanto risulta problematica, in un settore altamente concorrenziale come quello distributivo, la traslazione sui clienti dei maggiori oneri legati ai ribassi dei prezzi.

Malgrado il rischio in oggetto trovi un ammortizzatore nella capacità del Gruppo di limitare il livello dei costi fissi ed adeguare i livelli di produttività così da ridurre costi di processo maggiormente agganciati a driver fisici (es. numero di transazioni, numero di prodotti movimentati in magazzino o spediti per corriere), e nonostante il valore percentuale del margine lordo di vendita risulti in una certa misura indipendente dalla riduzione dei prezzi unitari di prodotto, non è possibile fornire assicurazioni sulla capacità prospettica del Gruppo di fronteggiare in maniera economica i tassi di deflazione del settore tecnologico.

Acquisizioni e operazioni straordinarie

Come parte integrante della propria strategia di crescita, il Gruppo è solito concludere periodicamente acquisizioni di attività (rami d'azienda e/o partecipazioni societarie) ad elevata compatibilità strategica con il proprio perimetro di business.

Le operazioni di acquisizione presentano in linea di principio il rischio che non si riescano ad attivare, in tutto o in parte, le sinergie attese ovvero che i costi dell'integrazione, espliciti e/o impliciti, possano risultare superiori rispetto ai benefici dell'acquisizione.

Le problematiche di integrazione risultano amplificate qualora le aziende target siano attive in paesi e mercati diversi da quelli di presenza storica del Gruppo e presentino per tale motivo delle specificità in termini di contesti di business, normativi e culturali e/o delle barriere commerciali.

Tali problematiche sono riconducibili, oltre che all'implementazione di adeguati meccanismi organizzativi di coordinamento tra le entità acquisite e il resto del Gruppo, alla necessità di allineamento agli standard e politiche principalmente in materia di procedure di controllo interno, reportistica, gestione delle informazioni e sicurezza dei dati.

Rischi simili, sebbene di natura speculare, possono manifestarsi in occasione di spin-off aziendali, a fronte della creazione di nuove società/rami d'azienda con duplicazione dei processi, della struttura

logica informativa e con un aumento della complessità operativa generale del Gruppo e della necessità di interoperatività tra le diverse entity.

Non è possibile, pertanto, fornire alcuna garanzia riguardo alla futura capacità del Gruppo di portare a termine con successo ulteriori acquisizioni o spin-off, né di saper preservare i posizionamenti competitivi degli eventuali target acquisitivi né di poter replicare favorevolmente il proprio modello di business e sistema di offerta.

Rischi operativi

Dipendenza dai sistemi informativi

Il Gruppo Esprinet è fortemente dipendente dai sistemi informativi nello svolgimento della propria attività.

In particolare, l'economicità del proprio business dipende in notevole misura dalla capacità dei sistemi informativi di immagazzinare e processare volumi molto elevati di dati e di garantire standard di performance (velocità, qualità, affidabilità e sicurezza) elevati e stabili nel tempo.

La criticità dei sistemi informativi è acuita dalla circostanza per la quale il Gruppo faccia notevole affidamento, per motivi legati al proprio modello di business elettivo, alla piattaforma Internet, sia come strumento di trasmissione di informazioni alla clientela che di "order-processing" e "marketing intelligence". Altri fattori critici sono costituiti dalle connessioni in modalità EDI con i sistemi informativi di molti fornitori nonché dal collegamento telematico con la rete di Esprivillage operante sul territorio e dalla recente migrazione di alcuni servizi IT su piattaforma cloud gestita da terze parti.

Cybersecurity

Il Gruppo ha investito notevoli risorse al fine di prevenire e presidiare i rischi collegati alla dipendenza dai sistemi informativi e migliorare il grado di sicurezza informatica. Ad esempio è prevista la continua manutenzione del parco hardware installato e l'aggiornamento del relativo software, la stipula di polizze assicurative a tutela dei danni indirettamente provocati da eventuali "crash" nei sistemi, l'"housing" del "data center" in ambienti sicuri, la stipula di contratti a tutela dell'azienda con primari fornitori di servizi cloud (Microsoft/Amazon), la costruzione di difese anti-intrusione e anti-virus con l'effettuazione di "penetration test" per la verifica della tenuta delle predette difese, il continuo backup dei dati residenti sui sistemi, la previsione di piani di "business continuity" e "disaster recovery" e il loro test attraverso l'effettuazione di prove di "spegnimento e ripartenza dei sistemi ridondati", il ricorso alla consulenza di esperti nel settore e la definizione di nuovi ruoli chiave con specifiche competenze in ambito IT quali il Chief Information Security Officer. Sono stati inoltre implementati sistemi di cifratura degli hard disk, di controllo dei comportamenti e un programma formativo inerente ai temi della cybersecurity. Sono stati infine attivati i più aggiornati sistemi di sicurezza Microsoft e un SOC (Security Operations Center).

Intelligenza artificiale

È in atto un trend di rapida espansione a livello globale dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale come supporto nell'esecuzione dei processi aziendali, la quale oltre a costituire un'importante opportunità di ottimizzazione procedurale, non è escluso possa essere utilizzata ai fini della commissione di reati con potenziali impatti negativi sul Gruppo. E' a tal proposito in fase di valutazione l'adozione di sistemi di protezione informatica aziendale che prevedono l'uso appunto di intelligenza artificiale.

Non si può escludere, tuttavia, che il Gruppo possa dover subire interruzioni e/o discontinuità nello svolgimento dell'attività commerciale per effetto di malfunzionamenti o veri e propri "black-out" dei sistemi propri o di terzi.

Non è altresì possibile garantire che i sistemi informativi delle società e/o aziende eventualmente acquisite siano in grado, al momento dell'acquisizione, di soddisfare i requisiti minimi del Gruppo in materia di affidabilità e sicurezza.

Interruzione di medio/lungo periodo della catena logistica

Le attività di commercializzazione svolte dal Gruppo sono fortemente dipendenti dal funzionamento e dalla efficienza della catena logistica grazie alla quale i prodotti sono in grado di raggiungere i mercati di riferimento.

Tali catene logistiche hanno raggiunto elevati livelli di complessità ed il percorso delle merci dagli stabilimenti in cui vengono fabbricati i prodotti informatici ed elettronici commercializzati fino ai clienti finali potrebbe essere soggetto a interruzioni dovute ad eventi naturali, politici e operativi, mutazioni nei rapporti commerciali tra governi, restrizioni al commercio ed embarghi, conflitti, crisi di solvibilità di operatori presenti nelle delle diverse fasi di trasporto e stoccaggio.

Il verificarsi di eventi sfavorevoli in tali aree, suscettibili di produrre interruzioni non brevi nella catena logistica, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

Dipendenza dai fornitori e rischio di mancato rispetto degli accordi extra-contrattuali

Il Gruppo nel suo complesso intrattiene rapporti diretti con oltre 650 primari vendor di tecnologia tra vendor di IT, elettronica di consumo e componentistica microelettronica. Da sempre il Gruppo è infatti focalizzato nella distribuzione di prodotti di marca (c.d. "branded"), essendo ridotta in rapporto al totale la quota di ricavi derivanti dalla vendita di prodotti a marchio proprio (accessori, prodotti di consumo, micro-informatica a marchio Celly, Nilox e +Ego).

Nella maggioranza dei casi i rapporti commerciali con i vendor sono disciplinati da contratti e/o accordi rinnovabili, di regola, di anno in anno.

Nonostante il numero elevato di vendor in portafoglio, il Gruppo Esprinet presenta un certo grado di rischio di concentrazione in quanto l'incidenza dei primi 10 fornitori è pari a oltre il 69% del totale (73% nel 2022).

Tenuto conto della situazione descritta, il Gruppo è esposto al rischio di mancato rinnovo dei contratti di distribuzione in essere e/o della incapacità di sostituire efficacemente tali contratti.

Il Gruppo è altresì esposto al rischio di cambiamenti rilevanti nei termini e nelle condizioni contrattuali pattuiti con i vendor, con particolare riferimento all'ammontare dei premi da questi riconosciuti al raggiungimento degli obiettivi ovvero al livello stesso e alla natura di tali obiettivi, all'importo dei fondi di co-marketing e sviluppo, alle politiche di protezione del valore economico delle scorte di magazzino e dei resi commerciali, ai tempi di pagamento e alla connessa politica di sconti.

Tali variazioni, se negative, sono suscettibili di impattare negativamente la situazione patrimoniale e i risultati economico-finanziari del Gruppo.

Storicamente il Gruppo si è tuttavia dimostrato capace di negoziare con le proprie controparti condizioni contrattuali che hanno consentito il conseguimento di una lunga serie storica di risultati economici positivi. Inoltre, il grado di partnership raggiunto con la maggior parte dei fornitori ha consentito nel tempo di avviare con i principali di essi importanti rapporti di collaborazione consolidati negli anni anche grazie al mantenimento di canali di comunicazione diretti.

Dipendenza dai fornitori di servizi critici

Il modello logistico del Gruppo si basa sulla gestione diretta delle attività di magazzinaggio e prelievo e sull'esternalizzazione delle attività di trasporto e consegna. Tali attività rivestono un'importanza critica nell'ambito della catena del valore dei distributori di IT ed elettronica di consumo.

Per la prima delle attività citate il Gruppo si avvale della prestazione d'opera, relativamente alle attività italiane, di una società di servizi di magazzinaggio e custodia ed è inoltre in fase di introduzione in una logistica pilota, il ricorso a carrelli a guida autonoma (LGV – Laser Guided Vehicle). Le attività di trasporto sono invece appaltate, in ogni country in cui è attivo il Gruppo, a vettori esterni indipendenti.

L'interruzione dei rapporti contrattuali con i suddetti fornitori di servizi, ovvero una significativa riduzione del livello di qualità ed efficienza dei servizi erogati o l'emergere di possibili agitazioni sindacali, potrebbe produrre impatti negativi anche rilevanti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

Il continuo monitoraggio di questi fornitori e del mercato di riferimento, costituiscono fattori di mitigazione di questo rischio.

Bassi margini reddituali

Il risultato dell'elevato grado concorrenziale cui è sottoposto il Gruppo è rappresentato dai bassi margini reddituali (margine commerciale lordo e utile operativo netto) in rapporto ai ricavi.

Tali bassi margini tendono ad amplificare gli effetti sulla redditività di variazioni impreviste nei livelli delle vendite e dei costi operativi sostenuti.

Impatti negativi sulla redditività possono essere generati anche da non corrette decisioni riguardanti il "pricing" dei prodotti e la gestione delle politiche di sconto.

Non è possibile fornire garanzie sulla capacità del Gruppo di sapere anche in futuro gestire con oculatezza e prudenza le proprie politiche di "pricing", anche in contesti congiunturali difficili.

Il costante monitoraggio dei margini di prodotto e di clientela e la ricerca del miglior mix all'interno del proprio portafoglio di fornitori e clienti costituiscono i principali fattori di mitigazione del rischio in oggetto.

Riduzione di valore delle rimanenze

Il Gruppo è soggetto al rischio di riduzioni di valore delle scorte di magazzino in dipendenza di variazioni al ribasso dei prezzi di listino dei vendor e di fenomeni di obsolescenza economica e tecnologica.

E' prassi del settore che, nel primo dei casi sopra esposti, i vendor assicurino ai distributori che intrattengano con essi rapporti di fornitura diretti forme di protezione, totali e/o parziali, contrattuali e/o non contrattuali, del valore economico delle scorte.

Nondimeno potrebbero verificarsi casi di inadempienza da parte dei vendor ovvero di mancata attivazione di protezioni non contrattuali.

Tali clausole protettive, inoltre, sono azionabili solo a determinate condizioni e quindi in condizioni di assoluto controllo e capacità di pianificazione dei propri acquisti in funzione delle potenzialità di sbocco.

Non è possibile fornire garanzie circa la futura capacità del Gruppo di gestire i livelli di stock in maniera da non subire rischi di svalutazione, anche limitata, delle giacenze ovvero di essere in grado di attivare le protezioni contrattualmente previste con la maggioranza dei fornitori di prodotti.

Fondamentale, al fine di ridurre/mitigare il presente rischio, è la costante capacità di minimizzare, anche grazie al supporto di sistemi esperti di "inventory management" e "demand planning", i livelli delle scorte a parità di indici di disponibilità e conseguentemente di soddisfazione per la clientela, combinata con l'attenzione prestata al costante monitoraggio del rispetto degli accordi contrattuali in essere, tenuto conto delle consolidate prassi di settore che storicamente portano a ritenere probabile il supporto dei fornitori nella protezione del valore economico degli stock.

Dipendenza da manager-chiave

L'attività e lo sviluppo del Gruppo Esprinet si caratterizzano per una significativa dipendenza dal contributo di alcune figure manageriali chiave, con particolare riferimento agli Amministratori Delegati (o alle funzioni corrispondenti nelle diverse società del Gruppo), agli altri amministratori esecutivi ed alla struttura di "prima linea" e/o responsabili delle funzioni operative per le attività del Gruppo nei mercati geografici in cui esso è presente.

Il successo del Gruppo dipende dunque in larga misura dalla capacità professionale e dall'abilità di tali figure manageriali.

La perdita delle prestazioni di alcuno dei manager senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, attività e risultati economico-finanziari del Gruppo.

Le politiche di work-life balance, di sviluppo professionale, e di "retention", queste ultime inquadrate in un sistema di remunerazione che prevede anche l'utilizzo di piani di incentivazione di lungo periodo, uniti alle attività di formazione continua, rappresentano le principali modalità con la quale il Gruppo fronteggia il rischio in esame.

Distruzione fisica di beni aziendali e prodotti destinati alla rivendita

Gli impianti ed i prodotti in giacenza nelle sedi operative e nei magazzini sono soggetti a rischi legati ad eventi climatici avversi (es: terremoti, inondazioni, nubifragi) sempre più frequenti a seguito dei cambiamenti metereologici in atto, incendi, furti, distruzione. Tali eventi potrebbero portare ad una significativa diminuzione del valore dei beni danneggiati e alla interruzione, anche per periodi prolungati, della capacità operativa del Gruppo.

Non potendo escludere il manifestarsi di tali eventi ed i danni da essi conseguenti, e pur tenuto conto delle politiche di gestione e mitigazione di tali categorie di rischi in termini di sicurezza fisica, suddivisione del rischio su poli logistici separati (con aggiunta di un nuovo magazzino in Italia nel 2024) e prevenzioni incendi, realizzate essenzialmente attraverso il trasferimento dei rischi a società di assicurazioni e la predisposizione di un apposito piano di Business Continuity, non si possono fornire garanzie circa gli impatti negativi che potrebbero scaturirne per la situazione economico-finanziaria di Gruppo.

Gestione del rapporto con i clienti/soddisfazione dei clienti

È di fondamentale importanza per il Gruppo gestire in maniera profittevole il rapporto con i propri clienti massimizzandone la soddisfazione e cercando di limitarne i reclami. Ciò acquista maggior rilievo se letto alla luce del ruolo di intermediario assunto nella filiera dell'Information Technology da parte del Gruppo, operando in un mercato estremamente competitivo.

È quindi di vitale importanza riuscire a differenziarsi rispetto alla concorrenza, agendo sul servizio offerto ai clienti e sull'efficacia e l'efficienza del supporto fornito acuendo la percezione da parte di quest'ultimi del valore aggiunto generato.

Per fare ciò il Gruppo si è dotato di un'apposita funzione aziendale formata da un team di esperti aventi il compito di analizzare il grado di soddisfazione dei clienti, identificando i loro bisogni latenti e i punti di forza e debolezza dell'offerta proposta, al fine di ottimizzare la propria azione commerciale, massimizzandone l'efficacia e l'efficienza.

L'eventuale incapacità del Gruppo Esprinet di accrescere la soddisfazione dei propri clienti, con conseguente loro disaffezione e perdita di quote di mercato potrebbe comportare un impatto significativamente negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Frodi commesse da dipendenti

Il comportamento di dipendenti infedeli potrebbe generare danni economici rilevanti tenuto in considerazione anche l'elevato numero di transazioni effettuate, l'intensivo utilizzo di sistemi informativi sia per l'effettuazione delle attività sia per l'interfacciamento con clienti e fornitori, oltre all'elevato valore unitario di alcune transazioni.

Il Gruppo Esprinet è impegnato nella riduzione della probabilità di manifestazione di tali condotte fraudolente mediante tecniche di "duty segregation", gestione degli accessi ai sistemi informativi e fisici, sistemi di monitoraggio ad intelligenza artificiale, introduzione di procedure e controlli e diffusione del codice etico.

Non è possibile, tuttavia, fornire alcuna garanzia riguardo agli impatti sfavorevoli sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo che potrebbero derivare da attività fraudolente del tipo descritto.

Affidabilità del sistema amministrativo-contabile

Le decisioni strategiche e operative, il sistema di pianificazione e reporting nonché il processo di comunicazione all'esterno di dati e informazioni economiche finanziare e patrimoniali si basa sulla affidabilità delle informazioni amministrative e contabili generate e trattate all'interno del Gruppo. La correttezza di tali informazioni dipende anche dalla presenza di procedure, regole e articolazioni

organizzative, dalla preparazione professionale dei dipendenti, dalla efficacia ed efficienza dei sistemi informativi.

Il Gruppo si impegna a mantenere un elevato livello di controllo su tutte le procedure che generano, trattano e diffondono informazioni economiche, finanziare e patrimoniali. Tali procedure e i sottostanti sistemi informativi sono oggetto di periodici audit e controlli da parte di diversi attori del Sistema di Controllo Interno e vengono tenute costantemente aggiornate anche con azioni di risoluzione delle "Non Conformità"rilevate.

Criticità nella gestione del commercio internazionale (dual use)

Benché il ricavo da vendite di prodotti e/o servizi in paesi extra UE rappresenti per il Gruppo Esprinet una quota residuale del proprio fatturato, non è possibile escludere a priori, in funzione del merceologico trattato, il rischio che possano essere esportati al di fuori dei confini europei, senza autorizzazione, prodotti a duplice uso (ossia utilizzabili potenzialmente anche per scopi militari oltre che civili), con conseguente esposizione del Gruppo medesimo all'applicazione di notevoli sanzioni amministrative e pecuniarie, oltre che penali per i suoi vertici da parte delle autorità competenti.

Per mitigare il presente rischio sono state adottate opportune prassi operative che prevedono, ad esempio, il blocco automatico a sistema di qualsivoglia ordine emesso da clienti situati in paesi extra UE, il cui sblocco è permesso solo a personale operante nelle funzioni preposte, oltre ad aver attivato opportuni canali consulenziali ed essersi dotata Esprinet S.p.A. di una piattaforma che permette di eseguire un primo screening delle controparti e un'iniziale analisi dei prodotti oggetto di export.

Rischi di compliance

Il Gruppo Esprinet è esposto al rischio di violazione di numerose leggi, norme e regolamenti che ne regolano l'attività, ivi incluse le norme fiscali. A mitigazione di quanto riportato sopra sono state redatte opportune procedure ed implementate specifiche attività di controllo. Inoltre, laddove ritenuto necessario, sono stati attivati opportuni canali consulenziali e introdotte attività formative.

Contenziosi legali e fiscali

In aggiunta alla transazione e conseguente chiusura di alcuni contenziosi fiscali che hanno avuto impatti negativi sul bilancio, sebbene non tali da costituire minacce strutturali, alla data di redazione del presente documento risultano ancora pendenti alcuni procedimenti giudiziari e fiscali che coinvolgono alcune società del Gruppo, i quali risultano potenzialmente in grado di influenzarne i risultati economico-finanziari.

Non è da escludersi che in caso di esito negativo superiore alle aspettative o per passività ritenute solo possibili, si possano produrre effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo.

Vertenze giudiziarie

La tipologia di vertenze giudiziarie a cui il Gruppo è esposto può essere essenzialmente suddivisa in due grandi gruppi: contenziosi di natura commerciale con la clientela, aventi ad oggetto la contestazione su natura e/o quantità delle forniture di prodotti e servizi, l'interpretazione di clausole contrattuali e/o della documentazione a supporto, ovvero contenziosi di natura diversa.

Con riferimento alla prima tipologia di vertenze, i relativi rischi sono oggetto di attenta analisi mensile con il supporto dei consulenti e gli eventuali impatti economici conseguenti sono riflessi nel Fondo svalutazione crediti.

Gli altri contenziosi fanno riferimento a vari tipi di richieste che possono pervenire alle società del Gruppo a seguito della supposta violazione di obblighi normativi e/o contrattuali.

L'analisi del rischio viene effettuata periodicamente con l'ausilio di professionisti esterni e gli eventuali impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.

Vertenze fiscali

Non è possibile escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti a vertenze fiscali di varia natura. In tal caso il Gruppo potrebbe essere chiamato a liquidare delle passività straordinarie con i conseguenti effetti economici e finanziari.

L'analisi del rischio connesso alle vertenze fiscali viene effettuata periodicamente dal Gruppo in coordinamento con i professionisti esterni specificamente incaricati e gli eventuali impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.

Per quanto riguarda i rischi e le principali evoluzioni dei contenziosi in corso si rimanda a quanto descritto sull'argomento nella voce Fondi non correnti ed altre passività.

Rischi finanziari

L'attività del Gruppo Esprinet è esposta a una serie di rischi finanziari suscettibili di influenzare la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi finanziari attraverso il relativo impatto sulle operazioni in strumenti finanziari poste in essere.

Tali rischi sono così riassumibili:

  • a) rischio di credito;
  • b) rischio di liquidità;
  • c) rischio di mercato (rischio valutario, rischio di tasso d'interesse e altri rischi di prezzo);

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi finanziari del Gruppo compete, nell'ambito del più generale Sistema di Controllo Interno, al Consiglio di Amministrazione cui fanno capo le diverse unità organizzative responsabili funzionalmente della gestione operativa delle singole tipologie di rischio.

Tali unità, riconducibili essenzialmente alle aree Finanza e Tesoreria, definiscono, nell'ambito delle linee-guida tracciate dall'organo direttivo e per ciascun rischio specifico, gli strumenti e le modalità tecniche atte alla relativa copertura e/o trasferimento a terzi (assicurazione) ovvero valutano in via residuale i rischi non coperti né assicurati.

Nel Gruppo esistono prassi, procedure operative e politiche di gestione dei rischi ormai consolidate e permanentemente adattate alle mutevoli condizioni ambientali e di mercato - dirette all'identificazione e analisi dei rischi ai quali il Gruppo è esposto, alla definizione di appropriati presidi di controllo ed al monitoraggio costante dell'osservanza dei limiti stessi.

Nella sezione "Informativa sui rischi e strumenti finanziari" delle "Note al bilancio consolidato" viene fornita ulteriore informativa sui rischi e sugli strumenti finanziari ai sensi degli IFRS 7 e 13.

Nel seguito viene commentato il grado di significatività dell'esposizione del Gruppo alle varie categorie di rischio finanziario individuate.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta il rischio di subire una perdita finanziaria per effetto dell'inadempimento da parte di terzi di una obbligazione di pagamento.

Per Esprinet l'esposizione al rischio di credito è differente a seconda della classe di strumenti finanziari, sebbene sia essenzialmente legata alle dilazioni di pagamento concesse in relazione alle attività di vendita di prodotti e servizi sui mercati di operatività del Gruppo.

Le strategie di gestione di tale rischio si sostanziano:

  • per quel che riguarda le disponibilità liquide e le attività finanziarie per strumenti derivati, nella scelta di istituti bancari di primario standing riconosciuto a livello nazionale e internazionale;
  • relativamente ai crediti commerciali, nel trasferimento di tale rischio, nei limiti dei plafond negoziati e con l'obiettivo del raggiungimento di un equilibrio ottimale tra costi e benefici, a società di assicurazione e/o di factoring di primario standing nonché nell'applicazione di apposite procedure di controllo relative all'assegnazione e revisione periodica delle linee di affidamento alla clientela,

oltre che nelle richieste di garanzie collaterali nei casi in cui il merito di credito del cliente non risulti sufficiente rispetto agli affidamenti necessari a garantire l'operatività.

Le politiche del Gruppo prevedono, relativamente ai crediti commerciali vantati verso la clientela, un rigido meccanismo gerarchico di autorizzazione che prevede il coinvolgimento del Comitato Crediti scalando al Consiglio di Amministrazione nei casi in cui i limiti di fido concessi in autonomia dal Gruppo eccedano i corrispondenti affidamenti concessi dall'assicurazione.

Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base dei canali di vendita, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.

I clienti classificati a "rischio elevato" vengono inclusi in un elenco sottoposto a rigido controllo ed eventuali ordini futuri vengono evasi solo a fronte di pagamento anticipato.

Il Gruppo è solito accantonare un fondo svalutazione per perdite di valore, il quale riflette sostanzialmente la stima delle perdite sui crediti commerciali quantificate sulla base di analisi e svalutazioni di ogni singola posizione individuale, tenuto conto dei benefici dell'assicurazione.

Riguardo alla concentrazione del rischio di credito, la tabella seguente riporta l'incidenza dei primi 10 clienti sui ricavi di, rispettivamente, Esprinet S.p.A. e l'intero Gruppo Esprinet:

% cum.primi 10 clienti 2023 2022
Gruppo Esprinet 25% 32%
Esprinet S.p.A. 31% 37%

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità, o rischio di finanziamento, rappresenta il rischio che il Gruppo possa incontrare delle difficoltà nel reperimento - in condizioni di economicità - dei fondi necessari ad onorare gli impegni derivanti dagli strumenti finanziari.

La politica di gestione di tale rischio è improntata a un criterio di massima prudenza orientato ad evitare, al verificarsi di eventi imprevisti, di dover sostenere oneri eccessivi ovvero di arrivare addirittura a vedere compromessa la propria reputazione sul mercato.

La gestione del rischio di liquidità si impernia sulle attività di pianificazione dei flussi di tesoreria nonché sul mantenimento di consistenti volumi di linee di credito inutilizzate, in Italia, in Spagna e in Portogallo, perlopiù di natura autoliquidante, agevolato da una politica finanziaria conservativa che privilegia il ricorso a fonti di finanziamento stabili anche per il finanziamento del capitale di esercizio. Al 31 dicembre 2023 il Gruppo disponeva di linee di affidamento inutilizzate per 569 milioni di euro (522 milioni al 31 dicembre 2022) corrispondenti al 83% ca. (79% ca. al 31 dicembre 2022) del totale degli affidamenti in essere.

La disponibilità di linee di credito inutilizzate non comporta, ad eccezione della linea Revolving, il sostenimento di costi specifici. Per maggiori informazioni si faccia riferimento al paragrafo "8.6 "Situazione degli affidamenti" del capitolo 8 "Altre informazioni rilevanti" nelle "Note al bilancio consolidato".

Il fabbisogno finanziario del Gruppo risulta significativamente coperto sia da alcuni finanziamenti a medio-lungo termine sottoscritti con Istituti Finanziari italiani e spagnoli sia da una Linea Revolving in pool.

Quest'ultima costituisce uno dei pilastri della gestione del rischio di liquidità e, come alcuni altri finanziamenti a medio-lungo termine, è soggetta al puntuale rispetto di alcuni covenant la cui violazione concede agli istituti eroganti il diritto contrattuale di richiederne l'immediato rimborso.

L'esistenza di una struttura di covenant da un lato consente al Gruppo, in base alle prassi contrattuali internazionali, di disporre di una struttura di "funding" stabile e non soggetta a revoca e/o ridimensionamento unilaterale, dall'altra introduce elementi di instabilità legati alla possibile violazione di uno o più dei parametri finanziari soglia, il cui mancato rispetto espone il Gruppo al rischio di rimborso anticipato delle somme prese a prestito.

Rischio di mercato: il rischio valutario

Il rischio valutario rappresenta il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui in seguito a variazioni dei cambi. A tale riguardo va considerato che solo una parte residuale degli acquisti di prodotti del Gruppo Esprinet sono denominati in valute diverse dall'euro.

Nel 2023 la percentuale di tali acquisti, quasi interamente espressi in dollari USA, sul totale degli acquisti del Gruppo Esprinet è risultata pari al 4,3% (2,8% nel 2022).

La possibilità che le parità valutarie - e in particolare il cambio euro/dollaro USA - si possano modificare nel periodo intercorrente tra il momento della fatturazione in valuta e il momento del pagamento determina l'esposizione al rischio cambio del Gruppo nella nozione qui analizzata. Il Gruppo non dispone di altre attività e passività finanziarie, né in particolare di finanziamenti, denominati in valuta. Ne consegue che il rischio valutario è circoscritto all'operatività commerciale, come sopra descritta.

In considerazione dell'incremento delle transazioni in valuta avvenuto negli ultimi anni, è stata implementata una nuova gestione del rischio di cambio attraverso coperture spot su singoli acquisti in valuta estera.

Rischio di mercato: il rischio di tasso d'interesse

Il rischio di tasso d'interesse consiste nel rischio che il valore di uno strumento finanziario e/o il livello dei flussi finanziari da esso generati, vari in seguito alle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato. Le linee bancarie di cui dispone il Gruppo Esprinet hanno un costo in larga prevalenza basato su tassi di interesse indicizzati all'"Europe Interbank Offered Rate" o Euribor. Nella quasi totalità dei contratti tale parametro ha un "floor" pari a zero.

Il Gruppo, a seguito di valutazioni sul valore e sulla composizione dell'indebitamento finanziario complessivo, può decidere di dotarsi di strumenti di copertura parziale di tale rischio. L'obiettivo perseguito in tal caso consiste nel fissare il costo della provvista relativa ai contratti di finanziamento a medio termine a tasso variabile ricevuti. Lo strumento tipicamente utilizzato è un "IRS-Interest Rate Swap" di tipo "plain vanilla" anche e soprattutto alla luce della sua eleggibilità ad una contabilizzazione secondo il modello della copertura dei flussi finanziari ("hedge accounting").

In considerazione della composizione dell'indebitamento finanziario a medio-lungo termine in larga prevalenza a tasso fisso, il grado di rischio risulta contenuto per cui non è stato ritenuto necessario procedere con le suddette forme di copertura.

Il Gruppo dispone peraltro di un sistema di monitoraggio e controllo dei rischi in grado di promuovere con efficacia e tempestività, al variare delle caratteristiche della struttura del capitale, la revisione della strategia di gestione del rischio di tasso.

Rischio di mercato: gli altri rischi di prezzo

Gli altri rischi di prezzo ricomprendono il rischio che il valore di un titolo mobiliare fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato derivanti sia da fattori specifici relativi al singolo titolo o al suo emittente, sia da fattori suscettibili di influenzare la totalità dei titoli mobiliari trattati sul mercato. Il Gruppo Esprinet non dispone di alcuna esposizione in titoli negoziati in mercati attivi; pertanto, l'esposizione a tale tipologia di rischio è nulla.

Altre informazioni rilevanti

1. Attività di ricerca e sviluppo

Le attività di ricerca e sviluppo svolte dai reparti Edp e Web riguardano la definizione e la pianificazione di nuovi processi e servizi nell'ambito della piattaforma informatica in uso presso il Gruppo, al servizio dei clienti e dei fornitori sia nell'ambito di trasmissione delle informazioni che

nell'ambito del processamento degli ordini di vendita e acquisto. Tali costi sono stati interamente riconosciuti a conto economico nel presente esercizio prevalentemente tra i costi del personale dei reparti di appartenenza.

2. Numero e valore delle azioni proprie possedute

Alla data di chiusura della presente Relazione finanziaria Esprinet S.p.A. detiene n. 1.011.318 azioni ordinarie proprie (coincidenti con il valore detenuto al 31 dicembre 2022), pari al 2,01% del capitale sociale, integralmente asservite all'adempimento degli obblighi conseguenti al "Long Term Incentive Plan 2021-2023" approvato dall'assemblea dei soci del 7 aprile 2021.

Il programma di acquisto e successivo annullamento di azioni proprie in circolazione rappresenta dunque per la Società un'opzione per riconoscere ai propri azionisti ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione dei dividendi.

3. Rapporti con parti correlate

L'identificazione delle parti correlate del Gruppo Esprinet è stata effettuata in conformità con quanto disposto dallo IAS 24.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base della reciproca convenienza economica.

Nel caso di prodotti venduti a persone fisiche, le condizioni applicate sono equivalenti a quelle usualmente applicate ai dipendenti.

Nella tabella seguente sono dettagliate le operazioni intercorse tra le società del Gruppo e le società nelle quali amministratori e soci di Esprinet S.p.A. rivestono posizioni di rilievo, nonché i dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ed i loro stretti familiari.

Tipologia 2023 2022
(euro/000) Ricavi Costi Crediti Debiti Ricavi Costi Crediti Debiti
Ricavi
Key managers e familiari Vendita prodotti 12 - 5 - 5 - 3 -
Subtotale 12 - 5 - 5 - 3 -
Costo del venduto
Smart Res S.p.A. Acquisto prodotti - - - - - - - -
Subtotale - - - - - - - -
Costi generali e amministrativi
Key managers Spese varie - (3) - - - (3) - -
Subtotale - (3) - - - (3) - -
Totale complessivo 12 (3) 5 - 5 (3) 3 -

I ricavi sono relativi a vendite di prodotti di elettronica di consumo effettuate alle normali condizioni di mercato.

I rapporti con i dirigenti aventi responsabilità strategiche si sono sostanziati nel riconoscimento della retribuzione per le prestazioni di lavoro da questi fornite per la cui quantificazione si rinvia al paragrafo "Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche" nelle "Note al bilancio consolidato".

Con riferimento al Regolamento Consob n.17221 del 12/03/2010 e successive modificazioni ed integrazioni, si specifica che Esprinet S.p.A. ha approvato ed implementato la procedura di gestione

delle operazioni con parti correlate di cui maggior dettaglio viene dato nella "Relazione sul governo societario di Esprinet S.p.A." a cui si fa rimando.

Tale procedura è altresì disponibile sul sito internet www.esprinet.com, alla sezione Investitori.

4. Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento

Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia. Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nella elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:

  • del modello di governo societario e di controllo interno;
  • del Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del D. Lgs. 231/01;
  • del Documento Programmatico sulla Sicurezza ai sensi D. Lgs.196/03;
  • del Codice etico;
  • delle procedure amministrativo-contabili relative all'informativa finanziaria.

In particolare, il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.

A decorrere dall'esercizio 2010 la società Esprinet S.p.A. e la società V-Valley S.r.l. hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "Consolidato fiscale nazionale" di cui agli articoli 117 e seguenti del D.P.R. 917/86 (TUIR), che consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società.

Tale opzione è stata rinnovata nel 2022 per il triennio 2022-2024.

5. Azioni della capogruppo detenute da organi di amministrazione e controllo e da dirigenti con responsabilità strategiche

Nominativo Carica N. azioni al 31/12/22 o
alla data della
cessazione dalla carica
N. azioni
acquistate
N. azioni
vendute
N. azioni al
31/12/23 o alla
data della
cessazione dalla
carica
Maurizio Rota (1) Presidente 3.992.392 989.675 - 4.982.067
Maurizio Rota Presidente 78.551 - - 78.551
Alessandro Cattani(1) Ammin. Delegato 998.097 247.419 - 1.245.516
Alessandro Cattani Ammin. Delegato 78.551 - - 78.551
Marco Monti (2) Vice-Presidente 2.744.023 - - 2.744.023
Totale Consiglio di Amministrazione 7.891.614 1.237.094 - 9.128.708
Giovanni Testa Chief Operating
Officer
35.840 - - 35.840
Totale Chief Operating Officer 35.840 - - 35.840

(1)titolare indiretto tramite Axopa S.r.l.

(2) titolare indiretto tramite Montinvest S.r.l.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, la precedente tabella evidenzia le azioni movimentate nel corso dell'esercizio da Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche di Esprinet S.p.A..

Si precisa che gli Amministratori Chiara Mauri, Angelo Miglietta, Lorenza Morandini, Emanuela Prandelli, Renata Maria Ricotti e Angela Sanarico non detengono azioni della Società e/o delle sue controllate.

Si precisa inoltre che i sindaci effettivi Maurizio Dallocchio (Presidente), Maria Luisa Mosconi e Silvia Muzi non detengono azioni della Società e/o delle sue controllate.

6. Operazioni atipiche e/o inusuali

Il management non ritiene si sia configurata alcuna operazione atipica o inusuale secondo la definizione fornita da Consob nella comunicazione n. DEM 6064293 del 28 luglio 2006.

7. Informazioni aggiuntive richieste da Banca d'Italia e Consob

Con riferimento al documento n. 2 del 6 febbraio 2009 e delle successive specificazioni del 3 marzo 2010, richiamanti i redattori delle relazioni finanziarie a fornire un'adeguata informativa su alcune tematiche, si riportano di seguito le sezioni in cui tale richiesta viene soddisfatta per le fattispecie applicabili al Gruppo:

    1. Informativa sulla continuità aziendale, "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Principi contabili e criteri di valutazione";
    1. Informativa sui rischi finanziari, "Relazione sulla gestione" - paragrafo "Principali rischi e incertezze" - e "Note al bilancio consolidato" - sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari";
    1. Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività (cd. Impairment test), "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Commenti alle voci della situazione patrimonialefinanziaria" voce "Avviamento";
    1. Informativa sulle incertezze nell'utilizzo di stime, "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Principali stime contabili";
    1. Informativa sulle clausole contrattuali dei debiti finanziari, "Note al bilancio consolidato" paragrafo "Finanziamenti e covenant su finanziamenti";
    1. Informazioni sulla "gerarchia fair value", "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Strumenti finanziari previsti da IFRS 9: classi di rischio e fair value".

Con riferimento alle informazioni richieste dalla comunicazione Consob n. DEM/11012984 del 24 febbraio 2011 "Richiesta di informazioni ai sensi dell'art.114, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, in materia di indennità per scioglimento anticipato del rapporto" si precisa che le stesse sono state fornite nella "Relazione sulla Corporate Governance" a cui si rimanda.

L'informativa richiamata dalla Comunicazione Consob n. 3907 del 19 gennaio 2015 è stata fornita nelle "Note al bilancio consolidato" all'interno delle varie aree di riferimento.

8. Piani di incentivazione azionaria

Nell'ambito delle politiche di incentivazione azionaria orientate a rafforzare la fidelizzazione dei manager ritenuti essenziali ai fini del perseguimento degli obiettivi gestionali del Gruppo, in data 7 aprile 2021 l'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A., su proposta del Comitato Remunerazioni, ha approvato un nuovo Piano di compensi ("Long Term Incentive Plan") a favore di componenti del Consiglio di Amministrazione e dirigenti delle società del Gruppo, valido per il triennio 2021-2023 ed avente ad oggetto l'attribuzione di massimo n. 1.150.000 diritti di assegnazione gratuita ("stock grant") di azioni ordinarie di Esprinet S.p.A..

Tale "Piano di compensi" si articola in due componenti:

  • Esprinet 2023 Relazione sulla gestione
  • componente "Base" le cui condizioni per l'esercizio attengono al raggiungimento di obiettivi di Performance Economico Finanziaria e di Performance ESG (Environmental, Social, Governance) nel triennio 2021-2023;
  • componente "Double Up" le cui condizioni per l'esercizio attengono al raggiungimento di obiettivi di crescita del valore di Esprinet S.p.A. in termini di capitalizzazione di borsa al termine del triennio 2021-2023.

Entrambe le due componenti prevedono anche, per il loro esercizio, la permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di presentazione del bilancio consolidato relativo all'esercizio 2023.

In data 22 aprile 2021, in esecuzione della suddetta delibera dell'Assemblea dei Soci, si è proceduto all'assegnazione gratuita di n. 1.011.318 diritti, di cui n. 191.318 relativi alla componente "Base" e n. 820.000 relativi alla componente "Double Up".

Ulteriori informazioni sono fornite nelle "Note al bilancio consolidato" – paragrafo "Costo del lavoro", a cui si rimanda.

9. Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di Gruppo e corrispondenti valori della capogruppo

In ottemperanza alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto consolidato e del risultato consolidato dell'esercizio con i relativi dati della capogruppo Esprinet S.p.A.:

Risultato netto Patrimonio netto
(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 31/12/2023 31/12/2022
Bilancio della capogruppo Esprinet S.p.A. (29.039) 16.060 211.770 269.290
Effetti connessi al processo di consolidamento:
Patrimonio netto e risultato d'esercizio società consolidate 17.364 31.243 254.999 230.222
Valore di carico partecipazioni nelle società consolidate - - (115.381) (101.881)
Differenza consolidamento Esprinet Iberica S.L.U. - - 1.039 1.039
Differenza consolidamento 4Side S.r.l. - - - 121
Differenza consolidamento Dacom Spa - - 113 113
Differenza consolidamento Sifar Srl - - 8.059 -
Differenza consolidamento Bludis Srl - - 5.881 8.103
Eliminazione utili non realizzati su rimanenze (56) 135 (93) (37)
Eliminazione accantonamento fondo rischi su partecipate - 34 - 825
Eliminazione svalutazione Partecipazioni - - 155 555
Altre variazioni (144) (126) 868 867
Patrimonio netto e risultato consolidato (11.875) 47.346 367.410 409.217

10. Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF)

La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, della legge spagnola Ley 11/2018 e dell'articolo 8 del Reg. EU 2020/852 della Tassonomia UE ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta.

La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è disponibile sul sito internet del Gruppo.

11. Altre informazioni

Il Documento Programmatico della Sicurezza (DPS) così come inizialmente previsto dal D.Lgs. 196/2003, integrato dal decreto-legge n.5/2012 (decreto sulle semplificazioni) continua ad essere redatto ed applicato dalle società del Gruppo localizzate sul territorio italiano.

Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2023

Signori Azionisti,

al termine dell'illustrazione del bilancio d'esercizio di Esprinet S.p.A. (bilancio separato) e del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 nonché della relazione degli amministratori sulla gestione, sottoponiamo alla Vostra attenzione la proposta per la destinazione del risultato d'esercizio di Esprinet S.p.A.

Nel chiedere l'approvazione del nostro operato, attraverso l'assenso al Progetto di Bilancio, unitamente alla nostra Relazione e alle Note al Bilancio, proponiamo di coprire la perdita dell'esercizio pari ad euro 29.039.257,72, interamente mediante l'utilizzo della Riserva Straordinaria.

Distribuzione del dividendo

Il Consiglio di Amministrazione, alla luce della perdita contabile registrata, ha deliberato in ottica prudenziale di proporre all'Assemblea degli Azionisti di non distribuire un dividendo per l'anno appena concluso.

Vimercate, 12 marzo 2024

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

Bilancio consolidato 2023 del Gruppo Esprinet

INDICE del Bilancio consolidato 2023 del Gruppo Esprinet

GRUPPO ESPRINET

GRUPPO ESPRINET
P
rospetti
di
bi
lanci
o consoli
dato
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata pag. 68
Conto economico separato consolidato pag. 69
Conto economico complessivo consolidato pag. 69
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato pag. 70
Rendiconto finanziario consolidato pag. 71
Note al bi
lanci
o consoli
dato
rmazioni generali pag. 72
2 Principi contabili e criteri di valutazione
2.1
Principi contabili
pag. 72
2.2
Presentazione del bilancio e Regolamento ESEF
2.3
Principi e metodologie di consolidamento
2.4
Variazioni al perimetro di consolidamento
2.5
Modifica ai principi contabili
2.6
Principali criteri di valutazione e politiche contabili
2.7
Principali stime contabili
2.8
Principi contabili di recente emanazione
3 Aggregazioni aziendali pag. 93
4 Informativa di settore pag. 96
4.1
Introduzione
4.2
Prospetti contabili per settore operativo
4.3
Altre informazioni
5 Informativa su rischi e strumenti finanziari pag. 100
6 Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria pag. 110
7 Garanzie, impegni e rischi potenziali pag. 138
8 Commento alle voci di conto economico pag. 138
9 Altre informazioni rilevanti pag. 146
9.1
Compensi agli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche
9.2
Analisi dei flussi di cassa nel periodo
9.3
Indebitamento finanziario netto e covenant sui finanziamenti
9.4
Situazione degli affidamenti
9.5
Stagionalità dell'attività
9.6
Eventi e operazioni significative non ricorrenti
9.7
Principali contenziosi in essere
9.8 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati
9.9 Fatti di rilievo successivi
9.10 Corrispettivi per servizi di revisione di Gruppo
1
0 Pubblicazione del Progetto di Bilancio
pag. 156

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria consolidata redatta secondo i principi contabili internazionali IFRS, integrata con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:

(euro/000) Nota di
commento
31/12/2023 di cui
parti
correlate*
31/12/2022 di cui
parti
correlate*
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 1 28.098 20.199
Diritti di utilizzo di attività 4 104.624 106.860
Avviamento 2 116.510 110.303
Immobilizzazioni immateriali 3 11.053 9.652
Attività per imposte anticipate 6 11.243 9.091
Crediti ed altre attività non correnti 9 2.340 - 2.348 -
273.868 - 258.453 -
Attività correnti
Rimanenze 10 514.770 672.688
Crediti verso clienti 11 698.602 5 701.071 3
Crediti tributari per imposte correnti 12 4.684 1.113
Altri crediti ed attività correnti 13 82.530 - 68.908 -
Attività finanziarie detenute a scopo di
negoziazione 15 113 -
Disponibilità liquide 17 260.883 172.185
1.561.582 5 1.615.965 3
Totale attivo 1.835.450 5 1.874.418 3
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 19 7.861 7.861
Riserve 20 371.424 354.010
Risultato netto pertinenza Gruppo
Patrimonio netto pertinenza Gruppo
21 (11.875)
367.410
47.346
409.217
Patrimonio netto di terzi - -
Totale patrimonio netto 367.410 409.217
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 22 65.702 71.118
Passività finanziarie per leasing 31 99.154 101.661
Passività per imposte differite 24 18.923 16.646
Debiti per prestazioni pensionistiche 25 5.340 5.354
Debito per acquisto partecipazioni 49 600 600
Fondi non correnti ed altre passività 26 24.091 2.574
213.810 197.953
Passività correnti
Debiti verso fornitori 27 1.109.260 - 1.112.166 -
Debiti finanziari 28 72.246 82.163
Passività finanziarie per leasing 36 11.896 10.740
Debiti tributari per imposte correnti 29 931 1.058
Passività finanziarie per strumenti
derivati 30 18 24
Debiti per acquisto partecipazioni 51 5.764 2.455
Fondi correnti ed altre passività 32 54.115 - 58.642 -
1.254.230 - 1.267.248 -
TOTALE PASSIVO 1.468.040 - 1.465.201 -
Totale patrimonio netto e passivo 1.835.450 - 1.874.418 -

* Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con parti correlate" nella "Relazione sulla Gestione".

Conto economico separato consolidato

Di seguito si riporta il conto economico consolidato per "destinazione" redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS ed integrato con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:

(euro/000) Nota di
commento
2023 di cui non
ricorrenti
di cui parti
correlate*
2022 di cui non
ricorrenti
di cui parti
correlate*
Ricavi da contratti con clienti 33 3.985.162 - 12 4.684.164 - 5
Costo del venduto (3.766.721) - - (4.441.195) - -
Margine commerciale lordo 35 218.441 - 242.969 -
Costi di marketing e vendita 37 (74.122) - - (71.333) - -
Costi generali e amministrativi 38 (102.317) (2.892) (3) (100.510) (2.754) (3)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 39 (27.990) (27.172) (468) -
Risultato operativo (EBIT) 14.012 (30.064) 70.658 (2.754)
(Oneri)/proventi finanziari 42 (19.118) (6.946) - (7.763) - -
Risultato prima delle imposte (5.106) (37.010) 62.895 (2.754)
Imposte 45 (6.769) 889 - (15.549) 768 -
Risultato netto (11.875) (36.121) 47.346 (1.986)
- di cui pertinenza di terzi - -
- di cui pertinenza Gruppo (11.875) (36.121) 47.346 (1.986)
Utile netto per azione - base (euro) 46 (0,24) 0,96
Utile netto per azione - diluito (euro) 46 (0,24) 0,95

* Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.

Conto economico complessivo consolidato

(euro/000) 2023 2022
Risultato netto (11.875) 47.346
Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato consolidato:
- Variazione riserva "conversione in euro" (1) (8)
Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato
consolidato:
- Variazione riserva "fondo TFR" (79) 428
- Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" 19 (103)
Altre componenti di conto economico complessivo (61) 317
Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo (11.936) 47.663
- di cui pertinenza Gruppo (11.936) 47.663
- di cui pertinenza di terzi - -

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato

(euro/000) Capitale sociale Riserve Azioni
proprie
Risultato di
periodo
Totale
patrimonio
netto
Patrimonio
netto di
terzi
Patrimonio
netto di
gruppo
Saldi al 31 dicembre 2021 7.861 354.440 (20.263) 44.080 386.118 - 386.118
Utile/(perdita) complessivo di periodo - 317 - 47.346 47.663 - 47.663
Destinazione risultato esercizio precedente - 44.080 - (44.080) - - -
Dividendi distribuiti - (26.679) - - (26.679) - (26.679)
Acquisto e annullamento azioni proprie - (6.933) 6.933 - - - -
Totale operazioni con gli azionisti - 10.468 6.933 (44.080) (26.679) - (26.679)
Piani azionari in corso - 2.115 - - 2.115 - 2.115
Saldi al 31 dicembre 2022 7.861 367.340 (13.330) 47.346 409.217 - 409.217
Saldi al 31 dicembre 2022 7.861 367.340 (13.330) 47.346 409.217 - 409.217
Utile/(perdita) complessivo di periodo - (61) - (11.875) (11.936) - (11.936)
Destinazione risultato esercizio precedente - 47.346 - (47.346) - - -
Dividendi distribuiti - (26.679) - - (26.679) - (26.679)
Totale operazioni con gli azionisti - 20.667 - (47.346) (26.679) - (26.679)
Piani azionari in corso - (3.160) - - (3.160) - (3.160)
Altri movimenti - (32) - - (32) - (32)
Saldi al 31 dicembre 2023 7.861 384.754 (13.330) (11.875) 367.410 - 367.410

Rendiconto finanziario consolidato6

(euro/000) 2023 2022
Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) 168.036 (251.407)
Flusso di cassa del risultato operativo (A) 52.587 89.907
Utile operativo da attività in funzionamento 14.012 70.658
Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni 20.065 17.260
Variazione netta fondi 658 37
Accantonamenti rateizzazioni Erario 21.574 -
Variazione non finanziaria debiti pensionistici (562) (163)
Costi non monetari piani azionari (3.160) 2.115
Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) 134.451 (319.329)
(Incremento)/Decremento delle rimanenze 162.959 (143.171)
(Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti 12.383 (113.199)
(Incremento)/Decremento altre attività correnti (19.612) 1.186
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori (7.447) (79.614)
Incremento/(Decremento) altre passività correnti (13.832) 15.469
Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) (19.002) (21.985)
Interessi pagati (11.586) (5.249)
Interessi incassati 1.122 156
Differenze cambio realizzate 328 (1.532)
Imposte pagate (8.866) (15.360)
Flusso monetario da attività di investimento (E) (19.948) (19.059)
Investimenti netti in immobilizzazioni materiali (13.393) (10.927)
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali (89) (1.503)
Investimenti netti in altre attività non correnti 17 106
Acquisizione società controllate (6.483) (6.735)
Flusso monetario da attività di finanziamento (F) (59.390) (48.820)
Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti 38.000 13.000
Rimborsi/rinegoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine (45.275) (36.691)
Rimborsi di passività per leasing (12.024) (10.841)
Variazione dei debiti finanziari (14.474) 13.964
Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati 4.580 (536)
Prezzo differito acquisizioni (2.401) (2.154)
Distribuzione dividendi (27.796) (25.562)
Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) 88.698 (319.286)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 172.185 491.471
Flusso monetario netto del periodo 88.698 (319.286)
Disponibilità liquide alla fine del periodo 260.883 172.185

5Gli effetti dei rapporti con "parti correlate" sono stati omessi in quanto non significativi.

Note al bilancio consolidato

1. Informazioni generali

Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo.

Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza). Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR Milan (Euronext STAR Milan) del mercato EXM (Euronext Milan) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.

Relativamente alle informazioni richieste dall'art. 2427 22-quinquies del Codice Civile si precisa che il bilancio consolidato in oggetto rappresenta l'insieme più grande di cui Esprinet S.p.A. fa parte.

2. Principi contabili e criteri di valutazione

I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.

2.1 Principi contabili

Il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominata Standing Interpretations Committee (SIC).

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Continuità aziendale

Il presente bilancio consolidato è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto sussiste la ragionevole aspettativa che il Gruppo Esprinet continuerà ad operare in futuro (quantomeno in un futuro prevedibile e comunque lungo un periodo di almeno 12 mesi).

Il contesto macroeconomico europeo del 2023 è stato influenzato dalle tensioni geopolitiche internazionali conseguenti al perdurare del conflitto armato tra Ucraina e Federazione Russa, e dal conflitto israelo/palestinese scoppiato ad ottobre. Il conflitto ucraino con i connessi ripetuti blocchi alle importazioni in Europa di grano, ed il conflitto israelo/palestinese in seguito al quale sono iniziati gli attacchi delle milizie Houthi alle navi cargo in navigazione nel Mar Rosso con il tentativo di bloccarne l'accesso al canale di Suez e ritardare o impedire gli approvvigionamenti al mercato europeo, hanno contributo ad incrementare i costi dei prodotti già significativamente impattati dall'elevata inflazione.

La contromisura all'inflazione adottata dalla Banca Centrale Europea di continuo innalzamento dei tassi di interesse oltre quanto già effettuato nella seconda metà del 2022 ha, con l'inflazione stessa, ridotto le capacità di spesa dei consumatori indirizzando tale minor potere d'acquisto verso prodotti di più elevata necessità rispetto ai prodotti di tecnologia ed informatica, e reso più prudenti anche le decisioni di investimento in questo ambito da parte delle aziende.

Conseguentemente pressoché tutti i mercati europei della distribuzione di prodotti di Information Technology & Computer Electronics, e tra questi tutti i mercati di operatività del Gruppo, hanno vissuto un anno particolarmente complesso con segni negativi.

Tutto ciò ha inciso anche sul Gruppo Esprinet che, ha subito un impatto negativo nei conti appena chiusi ma, grazie alle azioni di contenimento dei costi fissi, di riduzione dell'anomalo eccessivo livello di capitale circolante commerciale netto accumulato nell'anno precedente, ed all'attenzione nell'utilizzo delle fonti di finanziamento disponibili per minimizzarne i costi, dalla magnitudo tale da non costituire un problema di continuità aziendale.

Il contenimento dell'inflazione già dagli ultimi mesi del 2023, lo stop da ottobre 2023 all'innalzamento dei tassi di interesse da parte della BCE con prospettive di una loro riduzione nel corso del 2024, lo stimato ritorno alla vendita di una numerica di notebook e smartphone a livelli pre-pandemici (avendo questa determinato un picco di unità vendute nel 2020 e nel 2021 con conseguente anticipazione delle vendite ordinariamente previste negli anni successivi), delineano la prospettiva di un ritorno alla crescita dei mercati e del ristabilirsi di condizioni "normali".

Si può concludere quindi che allo stato attuale, sulla base del quadro informativo disponibile e tenuto conto della struttura finanziaria, nonché dei seguenti principali fattori:

  • i principali rischi di natura esogena a cui il Gruppo risulta esposto;
  • la ripresa della situazione macroeconomica generale nel mercato europeo;
  • la ripresa del mercato della distribuzione di prodotti di IT&CE;
  • le variazioni delle condizioni ambientali e di business e delle dinamiche competitive;
  • i mutamenti dei quadri legislativi e regolamentari;
  • gli esiti, effettivi e potenziali, dei contenziosi in essere;
  • i rischi finanziari;

non vi siano dubbi circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per il Gruppo.

2.2 Presentazione del bilancio e Regolamento ESEF

Il presente bilancio consolidato è redatto in conformità al Regolamento Delegato UE 2019/815 (Regolamento ESEF-European Single Electronic Format) che disciplina il formato unico di comunicazione per le relazioni finanziarie annuali di emittenti i cui valori mobiliari sono quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea.

I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario, presentano le seguenti caratteristiche:

  • per la situazione patrimoniale-finanziaria, sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti; analogamente sono rappresentate le passività correnti e non correnti;
  • il conto economico, è presentato in due prospetti separati: conto economico separato e conto economico complessivo;
  • per il conto economico separato, l'analisi dei costi è stata effettuata in base alla "destinazione" degli stessi,
  • il rendiconto finanziario è stato redatto in base al metodo indiretto previsto dallo IAS 7.

Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita.

I dati contenuti nel presente documento sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. In alcuni casi le tabelle potrebbero evidenziare difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.

2.3 Principi e metodologie di consolidamento

Il bilancio consolidato è predisposto sulla base delle situazioni contabili della capogruppo e delle società nelle quali essa detiene, direttamente e/o indirettamente, il controllo o un'influenza notevole, approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione7 .

Le situazioni contabili delle società controllate sono state opportunamente rettificate, ove necessario, al fine di renderle omogenee ai principi contabili della capogruppo e sono tutte relative ad esercizi sociali che hanno la medesima data di chiusura della Controllante.

Le imprese incluse nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2023, di seguito presentato, sono tutte consolidate con il metodo dell'integrazione globale.

Denominazione Sede legale Capitale
sociale
(euro) *
Quota
di
Gruppo
Socio Quota
detenuta
Controllante:
Esprinet S.p.A. Vimercate (MB) 7.860.651
Controllate direttamente:
Celly Pacific LTD Honk Kong (Cina) 935 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Esprinet Iberica S.L.U. Saragozza (Spagna) 55.203.010 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Bludis S.r.l Roma (RM) 600.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
V-Valley S.r.l. Vimercate (MB) 20.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Dacom S.p.A. Milano (MI) 3.600.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
idMAINT S.r.l. Milano (MI) 42.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Sifar Group S.r.l Milano (MI) 100.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Zeliatech S.r.l Vimercate (MB) 100.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Controllate indirettamente:
Esprinet Portugal Lda Porto (Portogallo) 2.500.000 100,00% Esprinet Iberica S.L.U.
Esprinet S.p.A.
95,00%
5,00%
Erredi Deutschland GmbH Eschborn (Germania) 50.000 100,00% idMAINT S.r.l. 100,00%
Erredi France SARL Roissy-en-France (Francia) 50.000 100,00% idMAINT S.r.l. 100,00%
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. ** Madrid (Spagna) 1.202.000 100,00% Esprinet Iberica S.L.U. 90,42%
Lidera Network S.L. Madrid (Spagna) 3.606 100,00% V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 100,00%
Optima Logistics S.L.U. Madrid (Spagna) 3.005 100,00% V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 100,00%
V-Valley Advanced Solutions Portugal,
Unipessoal, Lda
Sacavém (Portogallo) 10.000 100,00% V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 100,00%
GTI Software & Networking SARLAU Casablanca (Marocco) 707.252 100,00% V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 100,00%

(*) Il dato del capitale sociale riferito alle società che redigono il proprio bilancio in valuta differente dall'euro è presentato a valori storici. (**) 100% in virtù del 9,58% di azioni proprie possedute da V-Valley Advanced Solutions España, S.A.

I principi di consolidamento più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono di seguito illustrati.

Società controllate

Le società controllate sono entità sulle quali il Gruppo è esposto a rendimenti variabili, ha la capacità di incidervi o detiene diritti su tali rendimenti, così come previsto dall'IFRS 10 paragrafo 6). Per valutare se il Gruppo controlla un'altra entità si considera l'esistenza e l'effetto dei diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili in quel momento. Le società controllate vengono consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene trasferito al Gruppo e vengono de-consolidate dalla data in cui il controllo cessa.

Gli effetti patrimoniali ed economici delle transazioni effettuate tra le società del Gruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati ed i dividendi distribuiti, vengono eliminati. Le perdite non realizzate vengono eliminate ma allo stesso tempo vengono considerate come un indicatore di perdita di valore dell'attività trasferita.

7 Ad eccezione di Celly Pacific LTD, Erredi Deutschland GmbH, Erredi France SARL in quanto non dotate di tale Organo.

Le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale.

Aggregazioni aziendali

Per render conto dell'acquisizione di società controllate da parte del Gruppo viene utilizzato il metodo dell'acquisizione ("acquisition method") sinteticamente di seguito enunciato.

Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale si valuta qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi si procede al ricalcolo del fair value della partecipazione precedentemente detenuta e si rileva nel conto economico l'eventuale utile o perdita risultante.

Ogni corrispettivo potenziale viene rilevato al fair value alla data di acquisizione.

Il maggior valore del corrispettivo corrisposto e dell'importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto al valore di mercato della sola quota del Gruppo delle attività nette identificabili acquisite viene registrato come avviamento.

Se la somma del corrispettivo e delle interessenze di minoranza è inferiore al fair value delle attività nette della società controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.

Negli esercizi fino al 2009 incluso le aggregazioni aziendali venivano contabilizzate applicando il "purchase method". I costi di transazione direttamente attribuibili all'aggregazione venivano considerati come parte del costo di acquisto. Le quote di minoranza venivano misurate in base alla quota di pertinenza dell'attivo netto identificabile dell'acquisita. Le aggregazioni aziendali realizzate in più fasi venivano contabilizzate in momenti separati.

Azionisti terzi

Il Gruppo applica una politica di gestione delle transazioni con i soci di minoranza come se si trattasse di terze parti esterne al Gruppo stesso.

La quota di patrimonio netto di competenza di azionisti terzi delle società controllate incluse nel consolidamento è iscritta separatamente in un'apposita voce del patrimonio netto denominata "Patrimonio netto di terzi". La quota del risultato netto degli azionisti terzi è evidenziata separatamente nel conto economico consolidato alla voce "Risultato di terzi".

Le perdite sono attribuite alle minoranze anche se questo implica che le quote di minoranza abbiano un saldo negativo.

Società collegate

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del "patrimonio netto". Per società collegate si considerano quelle società nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, pur non trattandosi di società controllate e/o "joint-venture".

I bilanci delle società collegate sono utilizzati dal Gruppo per l'applicazione del metodo in oggetto.

Le chiusure contabili delle società collegate e del Gruppo sono effettuate alla medesima data e utilizzando i medesimi principi contabili.

Le partecipazioni in società collegate sono iscritte nella situazione patrimoniale-finanziaria al costo incrementato o diminuito delle variazioni successive all'acquisizione nella quota di pertinenza del Gruppo dell'attivo netto della società collegata, eventualmente diminuito di ogni possibile perdita di valore. L'eventuale avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento né ad una singola verifica di riduzione durevole di valore (impairment).

Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato dell'esercizio della società collegata. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nella collegata.

Nel caso in cui una società collegata rilevi una rettifica con diretta imputazione a patrimonio netto, il Gruppo rileva anche in questo caso la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione quando è applicabile nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere un'ulteriore perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se ci siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. Se ciò è avvenuto, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata ed il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e classificandola nella "quota di pertinenza del risultato di società collegate".

Si precisa che al 31 dicembre 2023 non vi sono partecipazioni in società collegate.

Dividendi infragruppo

I dividendi distribuiti tra società del Gruppo sono elisi nel conto economico consolidato.

2.4 Variazioni al perimetro di consolidamento

Rispetto al 31 dicembre 2022 si segnala l'uscita dal perimetro di consolidamento della controllata totalitaria Nilox Deutschland GmbH, liquidata nel corso del mese di maggio 2023, e l'Ingresso dal 1° agosto 2023 di Lidera Network S.L. (acquisita tramite la controllata totalitaria spagnola V-Valley Advanced Solutions España S.L.), dal 2 agosto di Sifar Group S.r.l. (acquisita da Esprinet S.p.A.) e dal 6 settembre di Zeliatech S.r.l. (costituita in tale data e posseduta dalla Capogruppo).

In relazione, invece alle singole società, per quanto senza impatti sul perimetro complessivo, rispetto al 31 dicembre 2022 si segnalano le fusioni per incorporazione di Erredì Iberica S.L. in V-Valley Advanced Solutions España S.A., e di 4Side S.r.l. in Esprinet S.p.A., entrambe con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023.

Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".

2.5 Modifica ai principi contabili

Nel presente Bilancio annuale non si sono verificate variazioni nelle stime contabili effettuate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8.

2.6 Principali criteri di valutazione e politiche contabili

Attività non correnti

Immobilizzazioni immateriali e avviamento

Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi mentre la Customer Relationship iscritta nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" viene ammortizzata in 13 anni.

L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di ricuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può

eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.

I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite e ammortizzate sulla base della relativa vita utile.

I costi per migliorie su beni di terzi sono esposti tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.

Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.

Aliquota economico
tecnica
Impianti di sicurezza 25%
Impianti generici da 3% a 20%
Altri impianti specifici 15%
Impianti di condizionamento da 3% a 14,3%
Impianti telefonici e apparecchiature da 10% a 20%
Impianti di comunicazione e telesegnalazione 25%
Attrezzature industriali e commerciali da 7,1% a 15%
Macchine d'ufficio elettroniche da 20% a 25%
Mobili e arredi da 10% a 25%
Altri beni da 10% a 19%

Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:

Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valori. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti.

Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.

Operazioni di leasing

I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.

Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.

Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed ai contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento e delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.

Con riferimento all'avviamento, il Gruppo sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Attività finanziarie (non correnti e correnti)

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value e sono successivamente classificate in una delle seguenti categorie:

  • a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (e quindi con impatto nella riserva di patrimonio netto denominata "Riserva da valutazione fair value");
  • c) attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dal Gruppo nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di

cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti: - Hold to collect: In tale categoria sono classificate le attività finanziarie per le quali sono soddisfatti i seguenti requisiti, (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti, ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa, sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

  • Hold to collect and sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione. Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso le variazioni di fair value dell'attività sono rilevate nel patrimonio netto tra le altre componenti dell'utile complessivo, L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dell'attività. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Si rileva che non sussistono al 31 dicembre 2022 attività finanziarie iscritte al fair value through OCI.
  • Hold to sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie (i.e. categoria residuale). Tale attività sono iscritte al fair value sia al momento della rilevazione iniziale che in fase di misurazione successiva. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati. In tale categoria rientrano principalmente i crediti oggetto di cessione in modalità massiva e ricorrente.
  • Si veda inoltre quanto riportato nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.

In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa derivanti dallo strumento si è estinto e il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e i benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti; oppure
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e: (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria; oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere i flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo del Gruppo è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che il Gruppo potrebbe dover ripagare.

Attività correnti

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento del Gruppo, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti a un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.

La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..

Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita e allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.

Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.

Crediti verso clienti e altri crediti

I crediti verso clienti e gli altri crediti, salvo specifiche, sono contabilizzati al valore nominale che, laddove il credito non sia produttivo di interessi ed abbia un termine di pagamento breve e comunque entro i dodici mesi, come sono pressoché interamente i crediti vantati dal Gruppo, è assimilabile al valore determinato con il metodo del costo ammortizzato in quanto l'impatto della logica di attualizzazione, anche in virtù del non operare in sistemi caratterizzati da condizioni di iperinflazione e quindi di elevati tassi di interesse, risulta trascurabile.

Laddove gli scenari dovessero mutarsi, e per i crediti che non presentano le sopra descritte caratteristiche, il Gruppo procederebbe alla contabilizzazione con il metodo del costo ammortizzato. In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".

Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.

Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"), applicando un approccio semplificato. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento di bilancio. In particolare, le perdite attese sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.

Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo).

Tali operazioni si concretizzano per il Gruppo Esprinet in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.

I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss".

Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".

Crediti tributari

Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti dell'Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.

Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.

Attività non correnti possedute per la vendita

Le attività non correnti possedute per la vendita (o le attività di un gruppo in dismissione) sono le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Per tale motivo non sono soggette ad ammortamento ma sono valutate al minore tra il loro valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Esse sono disponibili per la vendita immediata nella loro condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione), e la cui vendita è altamente probabile.

Patrimonio netto

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.

Passività correnti e non correnti

Debiti finanziari

Si tratta di passività finanziarie rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando il Gruppo diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.

Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso d'interesse effettivo.

La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita a un'altra parte e il corrispettivo pagato viene rilevata nel conto economico.

In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari". I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati all'interno di una apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per gli stessi non si procede ad alcun accantonamento.

Benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".

Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".

A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.

La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.

Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.

Debiti commerciali, altri debiti, altre passività

I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al "fair value" al netto di eventuali costi connessi alla transazione.

Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.

Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.

Il grado d'incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.

Conto economico

Ricavi e costi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo). Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:

  • a) le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
  • b) il Gruppo può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
  • c) il Gruppo può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • d) il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • e) è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.

Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.

I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.

I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.

Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti del Gruppo non eccedono i 12 mesi; pertanto, il Gruppo non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori.

Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera il Gruppo, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea della società erogante.

Utile per azione

Base

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escludendo le eventuali azioni proprie.

Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tenere conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti. Il risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto diluitivo determinerebbe un miglioramento del risultato per azione.

Pagamenti basati su azioni

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.

La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").

Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate, per ciascuna società appartenente al Gruppo, sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)" sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.

Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in un'operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Differenze cambio e criteri di conversione delle poste in valuta

Valuta funzionale

Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la singola impresa opera.

I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo.

Operazioni in valuta e criteri di conversione

I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.

Tassi di cambio Puntuale al
31.12.2023
Medio 2023 Puntuale al
31.12.2022
Medio 2022
Hong Kong Dollar (HKD) 8,63 8,47 8,32 8,25
Dirham (MAD) 10,93 10,96 11,16 10,68
US Dollar (USD) 1,11 1,08 1,07 1,05

Strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati, compresi quelli impliciti (embedded derivatives), sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" se il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.

Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico consolidato.

Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico consolidato.

Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Con riferimento alla informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Rapporti con parti correlate", sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.

2.7 Principali stime contabili

2.7.1 Premesse

Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.

Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).

Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore e una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:

  • premi/rebate per raggiungimento obiettivi ("sell-in", "sell-out", numerica di clienti, efficienza logistica, ecc.);
  • fondi di sviluppo, co-marketing e altri incentivi;
  • sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount").

Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, il Gruppo Esprinet beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").

Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.

Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.

Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.

Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.

Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash. In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.

Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso d'interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di

2.7.2 Principali assunzioni e stime

La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.

Le stime e assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.

Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, acuite nel particolare contesto dalle condizioni sociopolitiche, economiche e sanitarie, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.

Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo Esprinet.

Diritto d'uso e passività finanziarie per leasing

L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipende da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.

Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.

Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti all'interruzione anche per tale soggetto.

I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.

Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.

Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.

Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.

I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile al Gruppo, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile al Gruppo in base al rating della Capogruppo, ai tassi di finanziamento free risk applicabili nei paesi di operatività del Gruppo, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento del Gruppo.

Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.

Avviamento

Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.

Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.

A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati a un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.

La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del Business Plan di Gruppo 2024-2028E, sia oltre tale periodo.

"Fair value" di strumenti derivati

Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura, sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.

Stock grant

Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A. le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".

In particolare, il costo di tali piani è stato determinato con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.

Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.

Riconoscimento dei ricavi

Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, il Gruppo è solito stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione.

Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.

Rettifiche di ricavi e note di credito da emettere nei confronti dei clienti

Il Gruppo è solito operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.

Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Rettifiche di costi e note di credito da ricevere dai vendor

Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, e in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, il Gruppo è solito operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.

Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.

Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Ammortamento delle immobilizzazioni

Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.

La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.

Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.

Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.

Il Gruppo è solito sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.

Accantonamento al fondo svalutazione crediti

Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti il Gruppo formula delle previsioni

riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.

Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di factoring o banche si procede alla valutazione a "fair value through profit and loss". Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.

L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.

Accantonamenti al fondo obsolescenza di magazzino

Il Gruppo è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro.

Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.

Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.

L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria o un'evoluzione tecnologica dirompente potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.

Accantonamenti ai fondi rischi e oneri e passività potenziali

Il Gruppo effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative a eventi passati.

Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione del Gruppo. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.

Benefici ai dipendenti

Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.

Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).

La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e dal turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.

Imposte

Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.

Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base

alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.

Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.

2.8 Principi contabili di recente emanazione

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2023, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.

In dettaglio le principali modifiche:

IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio ha sotituito l'IFRS 4 e si applica con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

Disclosure of Accounting Policies (Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2): le modifiche emesse dallo IASB il 12 febbraio del 2021 hanno lo scopo di aiutare i redattori del bilancio a decidere quali principi contabili divulgare nel loro bilancio come maggiormente significativi. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per spiegare e dimostrare l'applicazione del "processo di materialità in quattro fasi" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Le modifiche si applicano prospetticamente e sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023. L'applicazione delle modifiche all'IFRS Practice Statement 2 saranno applicabili solo successivamente all'applicazione di quelle previste per lo IAS 1.

Modifiche allo IAS 8 – Definizione delle stime contabili in data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates " con l'obiettivo di chiarire la distinzione tra politiche e stime contabili. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.

Modifiche allo IAS 12 (Income Taxes), Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction: pubblicate dallo IASB il 7 maggio 2021 con l'obiettivo di chiarire le modalità di contabilizzazione delle imposte differite su specifiche fattispecie contabili quali ad esempio la locazione o le "decommissioning obligations". Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023.

Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information (Amendment to IFRS17): pubblicato a dicembre 2021, ha lo scopo di indicare le opzioni di transizione relative alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate in sede di applicazione iniziale dell'IFRS17. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.

Modifiche allo IAS 12 - Income taxes: International Tax Reform- Pillar Two Model Rules - Emesso dallo IASB il 23 maggio 2023 con data efficacia immediata e retroattiva per i bilanci annuali relativi agli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023. Le modifiche prevedono: (i) un'eccezione che permette

alle società assoggettate alla riforma fiscale OCSE, che ha definito un nuovo modello a due Pilastri (c.d. Pillar Two Model) per porre un limite alla concorrenza fiscale introducendo un'aliquota minima globale al 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano le grandi multinazionali, uno "sgravio temporaneo" riguardante la contabilizzazione della fiscalità differita che deriva dall'attuazione del modello stesso; (ii) di chiarire quali sono i requisiti di informativa aggiuntiva da fornire sui bilanci annuali per aiutare gli stakeholder a comprendere meglio l'esposizione delle società alle imposte in seguito all'introduzione del modello. Per meglio consentire la comparabilità fra i reporting finanziari l'eccezione sarà obbligatoria e non viene specificata una data di termine della stessa, in considerazione del fatto che le norme per essere applicabili dovranno essere recepite nella legislazione nazionale sulla base dell'approccio di ciascun paese.

Tali modifiche non hanno avuto un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo.

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni emessi ma non ancora entrati in vigore e/o omologati alla data della presente relazione. Il Gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in vigore:

Principi emanati omologati ma non ancora entrati in vigore e/o omologati e non adottati in via vigore e/o omologati e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Modifiche allo IFRS 16 - Lease Liability in a sale and leaseback- Emesso dallo IASB il 22 settembre 2022, il documento prevede alcuni chiarimenti in merito alla valutazione delle operazioni di lease and leaseback che soddisfino di conseguenza anche criteri dell'IFRS 15 per la contabilizzazione della vendita. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statements: classification of liabilities as current or non-current – Emesso dallo IASB il 23 gennaio 2020, il documento prevede che una passività venga classificata come corrente o non corrente in funzione dei diritti esistenti alla data del bilancio. Inoltre, stabilisce che la classificazione non è impattata dall'aspettativa dell'entità di esercitare i propri diritti di posticipare il regolamento della passività. Infine, viene chiarito che tale regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di cassa, strumenti di capitale, altre attività o servizi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statements: Non- Current Liabilities with Covenants – Emesso dallo IASB il 31 ottobre 2022, il documento chiarisce le condizioni necessarie da rispettare entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento che possono influire sulla classificazione di una passività, soprattutto nei casi in cui sia assoggettata a Covenant. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata

Principi emanati ma non ancora omologati dall'Unione Europea

Modifiche allo IAS 7 e IFRS 7 - Supplier Finance Arrangements – Emesso dallo IASB il 25 Maggio 2023, il documento prevede di aggiungere obblighi di informativa relativamente agli accordi finanziari con i fornitori. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 21 – The Effect of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability – Emesso dallo IASB il 15 agosto 2023, il documento prevede delle modalità per determinare se una valuta sia convertibile e, quando non lo sia, determinare il tasso di cambio da utilizzare e gli obblighi di informativa relativamente alla contabilizzazione. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2025. È consentita l'applicazione anticipata.

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. Aggregazioni aziendali

Acquisizione 100% Sifar S.r.l

In data 2 agosto 2023 Esprinet S.p.A. ha acquistato il 100% del capitale di Sifar S.r.l., società di diritto italiano attiva dal 2012 nella distribuzione B2B di ricambi, componenti e accessori di prodotti di telefonia mobile e tablet.

L'acquisto delle quote, operato con il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"), ha comportato l'iscrizione di un avviamento complessivo, provvisoriamente determinato così come consentito dal principio contabile IFRS 3, pari a 8,1 milioni di euro che deriva dalla differenza tra il corrispettivo complessivo previsto (17,0 milioni di euro) e il valore netto delle attività e passività di Sifar S.r.l. come sintetizzato nella tabella seguente:

(euro/000) Fair value
Sifar Group S.r.l.
02/08/2023
Immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie 174
Diritto di utilizzo di attività 653
Attività per imposte anticipate 93
Rimanenze 4.504
Crediti verso clienti 1.431
Crediti tributari per imposte correnti 260
Altre attività correnti 1.272
Disponibilità liquide 7.770
Debiti finanziari non correnti (75)
Passività finanziarie per leasing non correnti (485)
Passività per imposte differite (14)
Passività per prestazioni pensionistiche (281)
Altre passività non correnti (2)
Debiti verso fornitori (1.106)
Debiti finanziari correnti (140)
Passività per imposte correnti (393)
Passività finanziarie per leasing correnti (168)
Altre passività correnti (4.569)
"Fair value" attività nette 8.924
Avviamento (1) 8.059
Corrispettivo complessivo 16.983

(1) Provvisoriamente determinato così come consentito dal principio contabile IFRS 3

Come evidenziato nella tabella successiva il flusso di cassa netto dell'acquisizione è stato pari a 9,5 milioni di euro:

Esprinet 2023
(euro/000) Fair value
Sifar Group S.r.l.
02/08/2023
Disponibilità liquide 7.770
Crediti finanziari 626
Debiti finanziari (215)
Passività finanziarie per leasing (653)
Debiti finanziari netti acquisiti 7.528
Corrispettivo a pronti (9.319)
Corrispettivo differito già liquidato (1.900)
Corrispettivo differito da liquidare (5.764)
Flusso di cassa netto dell'acquisizione (9.455)

I costi di transazione dell'operazione, pari complessivamente a 0,3 milioni di euro e sostenuti dalla holding Esprinet S.p.A., sono stati iscritti nel conto economico all'interno dei costi generali e amministrativi, e sono inclusi tra i flussi di cassa operativi del rendiconto finanziario del periodo. Si segnala infine che dalla data di acquisizione Sifar S.r.l. ha contribuito per 9,2 milioni di euro ai ricavi consolidati del Gruppo Esprinet al cui utile netto ha apportato un risultato positivo di 0,5 milioni di euro. Se l'acquisto delle quote fosse avvenuto sin dal 1° gennaio 2023 si stima che la contribuzione ai ricavi ed al risultato netto consolidati sarebbe stata pari, rispettivamente, a 25,8 milioni di euro e 1,4 milioni di euro.

Acquisizione 100% Lidera Network SL.

In data 1° agosto 2023 Esprinet S.p.A., attraverso la società controllata totalitaria di diritto spagnolo V-Valley Advanced Solutions España, S.A., ha acquistato il 100% del capitale di Lidera Network SL., attiva dal 1999 in Spagna e Portogallo nella distribuzione di software negli ambiti Communication, Cybersecurity, IT Management.

L'acquisto delle quote, operato con il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"), ha comportato l'iscrizione di un avviamento complessivo, provvisoriamente determinato così come consentito dal principio contabile IFRS 3, pari a 0,4 milioni di euro che deriva dalla differenza tra il corrispettivo complessivo previsto (5,6 milioni di euro) al lordo dello stimato corrispettivo differito (0,3 milioni di euro) e il valore netto delle attività e passività di Lidera Network SL. come sintetizzato nella tabella seguente:

Esprinet 2023

(euro/000) Fair value
Lidera Network S.L.
01/08/2023
Immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie 27
Diritto di utilizzo di attività 17
Attività per imposte anticipate 17
Crediti ed altre attività non correnti 9
Rimanenze 537
Crediti verso clienti 8.483
Altre attività correnti 313
Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione 112
Disponibilità liquide 2.624
Debiti finanziari non correnti (2.735)
Passività finanziarie per leasing non correnti (7)
Altre passività non correnti (49)
Debiti verso fornitori (3.955)
Passività finanziarie per leasing correnti (10)
Altre passività correnti (437)
"Fair value" attività nette 4.946
Avviamento (1) 369
Corrispettivo differito 343
Corrispettivo complessivo 5.658
(euro/000) Fair value
Lidera Network S.L.
01/08/2023
Disponibilità liquide 2.624
Crediti finanziari 112
Debiti finanziari (2.735)
Passività finanziarie per leasing (17)
Debiti finanziari netti acquisiti (16)
Corrispettivo a pronti (5.658)
Corrispettivo differito da liquidare 343
Flusso di cassa netto dell'acquisizione (5.331)

I costi di transazione dell'operazione, pari complessivamente a 0,5 milioni di euro e sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A., sono stati iscritti nel conto economico all'interno dei costi generali e amministrativi degli esercizi 2022 (0,2 milioni di euro) e del 2023, e sono inclusi tra i flussi di cassa operativi dei rendiconti finanziari dei periodi di competenza.

Si segnala infine che dalla data di acquisizione Lidera Network S.L. ha contribuito per 13,6 milioni di euro ai ricavi consolidati del Gruppo Esprinet al cui utile netto ha apportato un risultato positivo di 0,3 milioni di euro. Se l'acquisto delle quote fosse avvenuto sin dal 1° gennaio 2023 si stima che la contribuzione ai ricavi ed al risultato netto consolidati sarebbe stata pari, rispettivamente, a 29,2 milioni di euro e 2mila euro.

4. Informativa di settore

4.1 Introduzione

Un settore operativo è una componente del Gruppo:

  • a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi (compresi i ricavi e costi riguardanti operazioni con altre componenti del medesimo Gruppo);
  • b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
  • c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Il Gruppo Esprinet, nello specifico, è organizzato in funzione dei mercati geografici di operatività (settori operativi), Italia e penisola iberica, nei quali opera svolgendo attività di distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo.

La distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo è orientata a rivenditori professionali, ivi inclusi gli operatori della grande distribuzione, riguarda prodotti informatici tradizionali (PC desktop, PC notebook, stampanti, fotocopiatrici, server, software "pacchettizzato", ecc.), evoluti (datacenter, networking, software di cybersecurity, soluzioni in cloud, servizi di assistenza), consumabili (cartucce, nastri, toner, supporti magnetici), networking (modem, router, switch), tablet, apparati di telefonia mobile (smartphone) e loro accessori e prodotti digitali e di "entertainment" di ultima generazione come fotocamere, videocamere, videogiochi, TV LCD e lettori MP3.

L'attività svolta in una "area geografica" è caratterizzata da investimenti e operazioni condotte per la produzione e commercializzazione di prodotti e servizi all'interno di un particolare ambito economico soggetto a rischi e risultati attesi differenti da quelli ottenibili in altre aree geografiche.

L'organizzazione per aree geografiche costituisce la forma principale di gestione e analisi dei risultati del Gruppo da parte dei CODMs (Chief Operating Decision Makers).

4.2 Prospetti contabili per settore operativo

Di seguito si riportano il conto economico separato, la situazione patrimoniale-finanziaria e altre informazioni rilevanti per ciascuno dei settori operativi del Gruppo Esprinet.

Conto economico separato e altre informazioni rilevanti per settore operativo

2023
(euro/000) Italia Pen. Iberica Elisioni e altro
Distr. IT & CE B2B Distr. It & CE B2B Gruppo
Ricavi verso terzi 2.494.133 1.491.029 - 3.985.162
Ricavi fra settori 28.412 - (28.412) -
Ricavi da contratti con clienti 2.522.545 1.491.029 (28.412) 3.985.162
Costo del venduto (2.381.529) (1.413.525) 28.333 (3.766.721)
Margine commerciale lordo 141.016 77.504 (79) 218.441
Margine commerciale lordo % 5,59% 5,20% 5,48%
Costi marketing e vendita (52.306) (21.819) 3 (74.122)
Costi generali e amministrativi (70.236) (32.078) (3) (102.317)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie (27.419) (571) - (27.990)
Risultato operativo (EBIT) (8.945) 23.036 (79) 14.012
EBIT % -0,35% 1,54% 0,35%
(Oneri) proventi finanziari (19.118)
Risultato prima delle imposte (5.106)
Imposte (6.769)
Risultato netto (11.875)
- di cui pertinenza di terzi -
- di cui pertinenza Gruppo (11.875)
Ammortamenti e svalutazioni 14.577 4.949 539 20.065
Altri costi non monetari 4.786 589 - 5.375
Investimenti fissi 12.776 968 - 13.744
Totale attività 1.214.606 700.693 (79.849) 1.835.450
2022
(euro/000) Italia Pen. Iberica
Distr. IT & CE B2B Distr. IT & CE B2B Elisioni e altro Gruppo
Ricavi verso terzi 2.798.087 1.886.077 - 4.684.164
Ricavi fra settori 34.428 - (34.428) -
Ricavi da contratti con clienti 2.832.515 1.886.077 (34.428) 4.684.164
Costo del venduto (2.679.172) (1.796.604) 34.581 (4.441.195)
Margine commerciale lordo 153.343 89.473 153 242.969
Margine commerciale lordo % 5,41% 4,74% 5,19%
Costi marketing e vendita (49.423) (21.910) - (71.333)
Costi generali e amministrativi (69.332) (31.212) 34 (100.510)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie (122) (346) - (468)
Risultato operativo (EBIT) 34.466 36.005 187 70.658
EBIT % 1,22% 1,91% 1,51%
(Oneri) proventi finanziari (7.763)
Risultato prima delle imposte 62.895
Imposte (15.549)
Risultato netto 47.346
- di cui pertinenza di terzi -
- di cui pertinenza Gruppo 47.346
Ammortamenti e svalutazioni 12.150 4.711 399 17.260
Altri costi non monetari 5.308 367 - 5.675
Investimenti fissi 11.410 1.096 - 12.506
Totale attività 1.271.776 710.126 (107.484) 1.874.418

Situazione patrimoniale-finanziaria per settore operativo

31/12/2023
Italia Pen. Iberica
(euro/000) Distr. IT & CE
Distr. IT & CE
B2B
B2B
Elisioni e altro Gruppo
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 24.745 3.353 - 28.098
Diritti di utilizzo di attività 84.909 19.715 - 104.624
Avviamento 33.324 82.147 1.039 116.510
Immobilizzazioni immateriali 4.630 6.423 - 11.053
Partecipazioni in altre società 75.675 - (75.675) -
Attività per imposte anticipate
Crediti ed altre attività non correnti
5.712
1.834
5.481
506
50
-
11.243
2.340
230.829 117.625 (74.586)
273.868
Attività correnti
Rimanenze 372.098 142.817 (145) 514.770
Crediti verso clienti 401.034 297.568 - 698.602
Crediti tributari per imposte correnti 4.554 130 - 4.684
Altri crediti ed attività correnti 80.378 7.270 (5.118) 82.530
Attività finanziarie detenute a scopo di
negoziazione
- 113 - 113
Disponibilità liquide 125.713 135.170 - 260.883
983.777 583.068 (5.263) 1.561.582
Totale attivo 1.214.606 700.693 (79.849) 1.835.450
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 54.693 (54.693) 7.861
Riserve 247.014 144.079 (19.669) 371.424
Risultato netto pertinenza Gruppo (27.532) 15.969 (312) (11.875)
Patrimonio netto pertinenza Gruppo 227.343 214.741 (74.674) 367.410
Patrimonio netto di terzi - 58 (58) -
Totale patrimonio netto 227.343 214.799 (74.732) 367.410
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 39.574 26.128 - 65.702
Passività finanziarie per leasing 81.478 17.676 - 99.154
Passività per imposte differite 4.244 14.679 - 18.923
Debiti per prestazioni pensionistiche 5.340 - - 5.340
Debito per acquisto partecipazioni
Fondi non correnti ed altre passività
600
23.121
-
970
-
-
600
24.091
154.357 59.453 - 213.810
Passività correnti
Debiti verso fornitori 743.079 366.181 - 1.109.260
Debiti finanziari 49.459 22.787 - 72.246
Passività finanziarie per leasing 8.582 3.314 - 11.896
Debiti tributari per imposte correnti 439 492 - 931
Passività finanziarie per strumenti derivati - 18 - 18
Debiti per acquisto partecipazioni 5.764 - - 5.764
Fondi correnti ed altre passività 25.583 33.649 (5.117) 54.115
832.906 426.441 (5.117) 1.254.230
TOTALE PASSIVO 987.263 485.894 (5.117) 1.468.040
Totale patrimonio netto e passivo 1.214.606 700.693 (79.849) 1.835.450

Esprinet 2023 Bilancio Consolidato

31/12/2022
Italia Pen. Iberica
(euro/000) Distr. IT & CE
B2B
Distr. IT & CE
B2B
Elisioni e altro Gruppo
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 16.875 3.324 - 20.199
Diritti di utilizzo di attività 86.245 20.615 - 106.860
Avviamento 27.487 81.777 1.039 110.303
Immobilizzazioni immateriali 2.558 7.094 - 9.652
Partecipazioni in altre società 75.857 - (75.857) -
Attività per imposte anticipate 3.949 5.113 29 9.091
Crediti ed altre attività non correnti 1.855 493 - 2.348
214.826 118.416 (74.789) 258.453
Attività correnti
Rimanenze 409.558 263.198 (68) 672.688
Crediti verso clienti 428.784 272.287 - 701.071
Crediti tributari per imposte correnti 1.026 87 - 1.113
Altri crediti ed attività correnti 89.666 11.869 (32.627) 68.908
Disponibilità liquide 127.916 44.269 - 172.185
1.056.950 591.710 (32.695) 1.615.965
Totale attivo 1.271.776 710.126 (107.484) 1.874.418
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 54.693 (54.693) 7.861
Riserve 256.160 118.000 (20.150) 354.010
Risultato netto pertinenza Gruppo 20.940 26.250 156 47.346
Patrimonio netto pertinenza Gruppo 284.961 198.943 (74.687) 409.217
Patrimonio netto di terzi - 169 (169) -
Totale patrimonio netto 284.961 199.112 (74.856) 409.217
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 34.568 36.550 - 71.118
Passività finanziarie per leasing 82.924 18.737 - 101.661
Passività per imposte differite
Debiti per prestazioni pensionistiche
3.359
5.354
13.287
-
-
-
16.646
5.354
Debito per acquisto partecipazioni 600 - - 600
Fondi non correnti ed altre passività 2.298 276 - 2.574
129.103 68.850 - 197.953
Passività correnti
Debiti verso fornitori 759.811 352.355 - 1.112.166
Debiti finanziari 53.733 55.930 (27.500) 82.163
Passività finanziarie per leasing 7.656 3.084 - 10.740
Debiti tributari per imposte correnti 352 706 - 1.058
Passività finanziarie per strumenti derivati - 24 - 24
Debiti per acquisto partecipazioni 2.455 - - 2.455
Fondi correnti ed altre passività 33.705 30.065 (5.128) 58.642
857.712 442.164 (32.628) 1.267.248
TOTALE PASSIVO 986.815 511.014 (32.628) 1.465.201
Totale patrimonio netto e passivo 1.271.776 710.126 (107.484) 1.874.418

4.3 Altre informazioni

I settori operativi di azione del Gruppo sono identificati con i mercati geografici di operatività: Italia e penisola iberica.

Il settore operativo "penisola iberica" si identifica con le controllate ivi residenti e con la subcontrollata marocchina GTI Software & Networking SARLAU.

Il settore operativo "Italia" corrisponde alla capogruppo Esprinet S.p.A., alle sue controllate ivi residenti, alle sub-controllate estere della idMAINT S.r.l. in quanto mere società promotrici di vendita al servizio di Dacom S.p.A., ed alla marginale controllata cinese Celly Pacific Ltd.

L'identificazione quindi delle operazioni tra settori avviene sulla base della controparte e le regole di contabilizzazione sono le stesse adoperate per le transazioni con soggetti terzi e descritte nel capitolo "Principali criteri di valutazione e politiche contabili"cui si rimanda.

Il dettaglio dei ricavi di Gruppo da clienti esterni per famiglia di prodotto e per area geografica di operatività, con evidenziazione della quota realizzata nel paese in cui ha sede la capogruppo, sono stati forniti nella sezione "Ricavi" cui si rimanda. La ripartizione per area geografica, in particolar modo, è determinata sulla base del paese di residenza della clientela.

Il Gruppo non è dipendente dai suoi principali clienti pur essendoci tra questi un cliente, considerato come unico soggetto ai sensi dell'IFRS 8.34 anche se in realtà rappresentativo di più soggetti giuridici, che rappresenta una percentuale superiore al 10% dei ricavi.

5. Informativa su rischi e strumenti finanziari

5.1 Definizione dei rischi finanziari

Il principio contabile internazionale IFRS 7 prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:

  • la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui le società siano esposte nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.

I criteri contenuti in questo IFRS integrano e/o sostituiscono i criteri per la rilevazione, valutazione ed esposizione in bilancio delle attività e passività finanziarie contenuti nello IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative" e nello IFRS 9 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione". Nella presente sezione si riporta quindi l'informativa supplementare prevista dall'IFRS 7 e IFRS 13. I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato relativamente agli strumenti finanziari sono descritti nella sezione "Principi contabili e criteri di valutazione" mentre la definizione dei rischi finanziari, l'analisi del grado di significatività dell'esposizione del Gruppo Esprinet alle varie categorie di rischio individuate, quali:

  • a) rischio di credito;
  • b) rischio di liquidità.
  • c) rischio di mercato (rischio valutario, rischio di tasso d'interesse, altri rischi di prezzo);

e le modalità di gestione di tali rischi sono dettagliatamente analizzate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della "Relazione sulla gestione" a cui si rimanda.

5.2 Strumenti finanziari previsti da IFRS 9: classi di rischio e "fair value"

Si fornisce nella tabella successiva il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9:

Esprinet 2023 Bilancio Consolidato

Attivo 31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Valore
contabile
Attività
al
FVTPL (1)
Attività
al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
Attività
al
FVTPL (1)
Attività
al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Depositi cauzionali 2.340 2.340 2.348 2.348
Crediti ed altre att. non corr. 2.340 - 2.340 - 2.348 - 2.348 -
Attività non correnti 2.340 - 2.340 - 2.348 - 2.348 -
Crediti vs clienti 698.602 103.861 594.741 701.071 150.453 550.618
Crediti verso soc. factoring 249 249 3.207 3.207
Crediti finanziari vs altri 9.656 9.656 10.336 10.336
Altri crediti tributari 51.900 51.900 38.249 38.249
Crediti verso fornitori 12.632 12.632 9.890 9.890
Crediti verso assicurazioni 679 679 424 424
Crediti verso dipendenti - - 6 6
Crediti verso altri 1.075 1.075 126 126
Ratei e risconti attivi 6.339 6.339 6.670 6.670
Altri crediti ed attività corr. 82.530 - 24.291 58.239 68.908 - 23.989 44.919
Att. fin. detenute a scopo di
negoziazione
113 113 - -
Disponibilità liquide 260.883 260.883 172.185 172.185
Attività correnti 1.042.128 103.974 879.915 58.239 942.164 150.453 746.792 44.919
Passivo 31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Valore
contabile
Passività
al FVTPL
(1)
Passività
al costo
ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
Passività
al FVTPL
(1)
Passività
al costo
ammort.
Non
IFRS 9
Debiti finanziari 65.702 65.702 71.118 71.118
Passività finanziarie per leasing 99.154 99.154 101.661 101.661
Debiti acquisto partecipazioni 600 600 600 600
Fondo trattamento quiescenza 1.795 1.795 1.879 1.879
Altri fondi 1.298 1.298 560 560
Debiti verso erario rateizzati 20.809 20.809 - -
Debiti per incentivi monetari 189 189 135 135
Fondi non correnti e altre pass. 24.091 - 189 23.902 2.574 - 135 2.439
Passività non correnti 189.547 - 165.645 23.902 175.953 - 173.514 2.439
Debiti vs fornitori 1.109.260 1.109.260 1.112.166 1.112.166
Debiti finanziari 72.246 72.246 82.163 82.163
Passività finanziarie per leasing 11.896 11.896 10.740 10.740
Pass. fin. per strumenti derivati 18 18 24 24
Debiti acquisto partecipazioni 5.764 5.764 2.455 2.455
Debiti verso istituti prev. 5.491 5.491 5.366 5.366
Altri debiti tributari 29.865 29.865 31.612 31.612
Debiti verso altri 18.260 18.260 21.238 21.238
Ratei passivi 257 257 227 227
Risconti passivi 242 242 199 199
Fondi correnti ed altre passività 54.115 - 24.008 30.107 58.642 - 26.831 31.811
Passività correnti 1.253.299 18 1.223.174 30.107 1.266.190 24 1.234.355 31.811

(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.

Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle sezioni specificatamente dedicate all'interno del capitolo "Commento alle voci della situazione patrimonialefinanziaria". Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:

  • strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato:
    • disponibilità liquide e crediti finanziari;
    • crediti verso società di assicurazione;

  • crediti verso clienti (ad eccezione della componente valutata al "fair value");
  • crediti verso dipendenti;
  • crediti verso fornitori;
  • crediti verso altri;
  • debiti verso fornitori;
  • debiti finanziari;
  • debiti finanziari per leasing;
  • debiti finanziari per acquisto partecipazioni;
  • debiti diversi.

• strumenti finanziari valutati al "fair value" sin dalla prima iscrizione:

  • attività finanziarie per strumenti derivati;
  • attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione;
  • passività finanziarie per strumenti derivati;
  • crediti verso clienti (quota parte non valutata al costo ammortizzato);

Il livello di rischio cui sono assoggettate le varie tipologie di credito è molto contenuto, per quanto differenziato, in relazione alle disponibilità liquide, ai crediti finanziari, ai crediti verso società di assicurazione, alle attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione e alle attività per strumenti derivati dato l'elevato standing delle controparti (rientrando in questo cluster anche i crediti finanziari verso clienti in quanto vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione).

Ad un meno contenuto, ma comunque normalmente sensibilmente basso, rischio di credito sono soggetti i crediti verso dipendenti, i crediti eventualmente vantati verso società collegate ed i crediti verso fornitori date rispettivamente la relazione lavorativa, di collegamento gestionale e di continuità di fornitura, ed i crediti verso altri per la presenza di garanzie fideiussorie contrattuali.

I crediti verso clienti invece, pur nascendo da un processo strutturato di dapprima selezione della clientela e riconoscimento del credito e, successivamente, monitoraggio del credito stesso, sono soggetti ad un rischio di credito maggiore. Tale rischio è mitigato attraverso il ricorso all'assicurazione nelle forme tradizionali della polizza contratta con primarie società assicuratrici internazionali, al factoring pro-soluto e, in via residuale, attraverso la richiesta di garanzie specifiche (tipicamente fidejussioni bancarie).

Va rilevato che in passato non si sono verificati fenomeni di insolvenza tali da produrre effetti economico-finanziari di rilievo.

Il rischio di danni significativi conseguenti all'incapacità da parte del Gruppo di onorare puntualmente gli impegni di pagamento assunti (rischio liquidità) è molto elevato in relazione ai debiti verso fornitori, ai debiti finanziari ed alle passività finanziarie per strumenti derivati stante una presumibile minore forza contrattuale verso i fornitori, con rischio di mancato approvvigionamento, e verso gli istituti finanziari per la maggiore rigidità implicita nell'esistenza di covenant sui debiti finanziari a mediolungo termine.

Tale rischio è maggiormente contenuto in relazione ai debiti diversi ed ai debiti per acquisto partecipazioni non pregiudicando normalmente tali passività le relazioni future.

Ad un livello di rischio intermedio si pongono i debiti finanziari per leasing permanendo il teorico rischio di esclusione dal possesso e godimento dei beni oggetto del contratto di leasing.

Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:

Attivo 31/12/2023 31/12/2022
Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
altri
Crediti
verso
assicur.
Crediti
verso
interni
Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
altri
Crediti
verso
assicur.
Crediti
verso
interni
Depositi cauzionali 2.340 - 2.289 2.348 - 1.829
Crediti e att. non corr. 2.340 - - 2.289 - - 2.348 - - 1.829 - -
Att. non correnti 2.340 - - 2.289 - - 2.348 - - 1.829 - -
Crediti verso clienti
Crediti vso factoring
698.602
249
698.602 249 701.071
3.207
701.071 3.207
Crediti finanziari vs altri 9.656 9.656 10.336 10.336
Crediti vs fornitori 12.632 12.632 9.890 9.890
Crediti vs assicurazioni
Crediti vs dipendenti
679
-
679 - 424
6
424 6
Crediti vso altri 1.075 1.075 126 126
Altri crediti e att.corr. 24.291 - 9.905 13.707 679 - 23.989 - 13.543 10.016 424 6
Att. fin. detenute a scopo di
negoziazione
113 113 - -
Disponibilità liquide 260.883 260.883 172.185 172.185
Attività correnti 983.889 698.602 270.901 13.707 679 - 897.245 701.071 185.728 10.016 424 6
Passivo 31/12/2023 31/12/2022
Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Debiti finanziari 65.702 58.315 71.118 60.944
Debiti acq. partecipaz. 600 605 600 608
Debiti incent. monetari 189 189 135 135
Altre pass. non correnti 189 - - - 189 135 - - - 135
Pass.non correnti 66.491 - 58.920 - 189 71.853 - 61.552 - 135
Debiti verso fornitori 1.109.260 1.109.260 1.112.166 1.112.166
Debiti finanziari 72.246 71.928 82.163 81.725
Pass. fin. per derivati 18 18 24 24
Debiti acq. partecipaz. 5.764 5.671 2.455 2.455
Debiti vs istituti prev. 5.491 5.491 5.366 5.366
Debiti verso altri 18.260 18.260 21.238 21.238
Ratei passivi 257 257 227 227
Fdi correnti e altre pass. 24.008 - - - 24.008 26.831 - - - 26.831
Passività correnti 1.211.296 1.109.260 77.599 18 24.008 1.223.639 1.112.166 84.180 24 26.831

L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:

  • Livello 1: i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
  • Livello 2: i dati utilizzati nelle valutazioni, diversi dai prezzi quotati di cui Livello 1, sono osservabili per l'attività o la passività finanziaria, sia direttamente (prezzi) che indirettamente (derivati dai prezzi);
  • Livello 3: dati non osservabili; nel caso in cui i dati osservabili non siano disponibili e, quindi, ci sia un'attività di mercato modesta o inesistente per le attività e passività oggetto di valutazione.

Le attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualificano come di livello gerarchico 2 ad eccezione di "Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione" che si qualificano come di livello gerarchico 1, e "Crediti verso clienti" (quota parte non iscritta al costo ammortizzato) che si qualificano invece come di livello gerarchico 3.

Data la loro scadenza a breve termine, per le attività e le passività correnti - ad esclusione delle poste contabili specificatamente misurate -, si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".

Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti, compresi i debiti per acquisto partecipazioni, è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).

Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.

Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati"cui si rimanda per maggiori dettagli.

Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".

Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono rappresentate nella voce del Conto economico separato "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a - 28,0 milioni di euro (-0,5 milioni di euro nel 2022) di cui -27,2 milioni di euro di natura non ricorrente così composti: -20,2 milioni di euro per iva definita nell'esercizio con l'Agenzia delle Entrate italiana ma "non rivalsabile" nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni definite, -4,3 milioni di euro per iva definita nell'esercizio con l'Agenzia delle Entrate italiana e "rivalsata" verso i clienti ma di stimata mancata recuperabilità e -2,6 milioni di euro per la stimata mancata recuperabilità di una specifica posizione creditizia commerciale.

5.3 Informazioni supplementari circa le attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).

Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti", il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate.

Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali:

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Acquisizioni Fondo finale
Esercizio 2023 4.616 5.147 (2.391) 363 7.735
Esercizio 2022 4.768 2.665 (2.831) 14 4.616

Il Gruppo è solito effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie. Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto, di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali a istituti finanziari ai fini dell'accredito salvo buon fine.

Nel corso dell'esercizio 2023 è proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, che prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999.

Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche". Al 31 dicembre 2023 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di portafoglio salvo buon fine ammontano a 0,8 milioni di euro (0,7 al 31 dicembre 2022); le anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 3,6 milioni di euro (2,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito.

Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:

(euro/000) 31/12/2023 Crediti svalutati Crediti scaduti
e non svalutati
Crediti non scaduti
e non svalutati
Crediti verso clienti lordi 706.337 126.570 132.897 446.870
Fondo svalutazione (7.735) (7.735) - -
Crediti verso clienti netti 698.602 118.835 132.897 446.870
(euro/000) 31/12/2022 Crediti svalutati Crediti scaduti
e non svalutati
Crediti non scaduti
e non svalutati
Crediti verso clienti lordi 705.687 159.037 144.398
Fondo svalutazione (4.616) (4.616) - 402.252
-
Crediti verso clienti netti 701.071 154.421
144.398
402.252
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90
giorni
scaduto tra
30 e 60
giorni
scaduto
minore
di 30 giorni
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2023 132.897 16.127 3.309 9.137
104.324
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 144.398 11.232
4.423
12.308 116.435

In base all'esperienza storica e a seguito dell'adozione da parte del Gruppo di una politica di accettazione di ordini da parte di clienti insoluti o fuori fido solo con pagamento anticipato, si ritiene che non sussistano i presupposti per accantonare un fondo svalutazione crediti per gli importi non ancora esigibili ad eccezione dei crediti rientranti nel cluster "hold to collect". Tale cluster riguarda i crediti destinati alla cessione a terze parti in base a programmi vincolanti per i quali si è tenuto conto del valore incassabile da tali terze parti.

Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore, ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.

Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito il Gruppo è solito ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2023):

  • assicurazione crediti tradizionale (con copertura contrattuale quasi del 90% ca. del valore nominale dei crediti assicurati purché nei limiti dell'affidamento rilasciato dalla compagnia assicuratrice) per il 54% ca. della totalità dei crediti;

  • cessioni pro-soluto a titolo definitivo a primarie società di factoring per il 15% ca. dei crediti (in questo caso l'importo è riferito ai crediti ancora esistenti alla data di chiusura del bilancio ma oggetto di fattorizzazione rotativa secondo tempi e modalità dei programmi in esecuzione);
  • garanzie reali (fidejussioni bancarie e ipoteche immobiliari) per l'1% ca. dei crediti.

Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.

Relativamente alle altre attività finanziarie disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, premesso che a parte la rettifica di valore del credito sorto a seguito dell'infruttuoso tentativo di rivalsa IVA operato dalla capogruppo Esprinet S.p.A. nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate per i periodi di imposta 2013-2017, né nell'esercizio corrente né nell'esercizio precedente esse hanno subito perdite durevoli di valore. Si riportano di seguito la movimentazione del connesso fondo svalutazione ed a seguire due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Acquisizioni Fondo finale
Esercizio 2023 - 4.297 - - 4.297
Esercizio 2022 - - - - -
31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Depositi cauzionali 2.340 2.340 2.348 2.348
Crediti e altre att. non correnti 2.340 - - 2.340 2.348 - - 2.348
Attività non correnti 2.340 - - 2.340 2.348 - - 2.348
Crediti verso soc. factoring 249 249 3.207 3.207
Crediti finanziari vs altri 9.656 9.656 10.336 10.336
Crediti verso fornitori 12.632 5.055 7.577 9.890 7.965 1.925
Crediti verso assicurazioni 679 679 424 424
Crediti verso dipendenti - - - 6 5 1
Crediti verso altri 5.372 4.297 73 1.002 126 73 53
Altri crediti e att. correnti 28.588 4.297 5.807 18.484 23.989 - 8.467 15.522
Att. fin. detenute a scopo di
negoziazione
113 113 - -
Disponibilità liquide 260.883 260.883 172.185 172.185
Attività correnti lorde 289.584 4.297 266.690 18.597 196.174 - 180.652 15.522
Fondo svalutazione (4.297) (4.297) - -
Attività correnti nette 285.287 - 266.690 18.597 196.174 - 180.652 15.522
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90
giorni
scaduto tra
30 e 60
giorni
scaduto
minore
di 30 giorni
Crediti verso fornitori 5.055 1.540 95 2.426 994
Crediti verso assicurazioni 679 339 72 98 170
Crediti verso altri 73 73 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2023 5.807 1.952 167 2.524 1.164
Crediti verso fornitori 7.965 1.213 6.163 2.931 (2.342)
Crediti verso dipendenti 5 5 - - -
Crediti verso assicurazioni 424 291 - 44 88
Crediti verso altri 73 73 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 8.467 1.583 6.163 2.975 (2.254)

I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring. La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti delle società del Gruppo. Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.

5.4 Informazioni supplementari circa le passività finanziarie

Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:

(euro/000) Bilancio
31/12/2023
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2 anni 2-5
anni
oltre 5
anni
Debiti finanziari 65.702 69.917 1.042 942 39.486 28.447 -
Passività finanziare per leasing 99.154 113.391 - - 14.145 38.266 60.980
Debiti per acquisto partecipazioni 600 600 - - - 600 -
Debiti per incentivi monetari 189 189 35 - 132 22 -
Fondi non correnti e altre passività 189 189 35 - 132 22 -
Passività non correnti 165.645 184.097 1.077 942 53.763 67.335 60.980
Debiti verso fornitori 1.109.260 1.114.353 1.110.006 746 1.363 2.238 -
Debiti finanziari 72.246 72.593 49.744 22.849 - - -
Passività finanziare per leasing 11.896 15.035 7.601 7.434 - - -
Pass. finanziarie per strumenti derivati 18 18 18 - - - -
Debiti per acquisto partecipazioni 5.764 5.764 5.764 - - - -
Debiti verso istituti previdenziali 5.491 5.491 5.491 - - - -
Debiti verso altri 18.260 18.260 18.260 - - - -
Ratei passivi 257 257 257 - - - -
Fondi correnti e altre passività 24.008 24.008 24.008 - - - -
Passività correnti 1.223.192 1.231.771 1.197.141 31.029 1.363 2.238 -
(euro/000) Bilancio
31/12/2022
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2
anni
2-5
anni
oltre 5
anni
Debiti finanziari 71.118 73.980 555 639 37.794 34.992 -
Passività finanziare per leasing 101.661 117.749 - - 13.340 35.669 68.740
Debiti per acquisto partecipazioni 600 600 - - - 600 -
Debiti per incentivi monetari 135 135 - - 135 - -
Fondi non correnti e altre passività 135 135 - - 135 - -
Passività non correnti 173.514 192.464 555 639 51.269 71.261 68.740
Debiti verso fornitori 1.112.166 1.117.649 1.112.891 725 1.095 2.938 -
Debiti finanziari 82.163 82.605 58.951 23.654 - - -
Passività finanziare per leasing 10.740 13.878 7.046 6.832 - - -
Pass. finanziarie per strumenti derivati 24 24 24 - - - -
Debiti per acquisto partecipazioni 2.455 2.455 2.340 115 - - -
Debiti verso istituti previdenziali 5.366 5.366 5.366 - - - -
Debiti verso altri 21.238 21.238 21.238 - - - -
Ratei passivi 227 227 227 - - - -
Fondi correnti e altre passività 26.831 26.831 26.831 - - - -
Passività correnti 1.234.379 1.243.442 1.208.083 31.326 1.095 2.938 -

Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:

  • nei casi in cui il creditore possa scegliere quando estinguere la passività, la stessa viene inserita nel primo periodo utile;

  • gli importi esposti sono relativi ai flussi finanziari contrattuali, non attualizzati e al lordo di eventuali interessi previsti;
  • l'importo dei finanziamenti passivi a tasso variabile è stato stimato in base al livello del parametro di tasso alla data del bilancio.

Le società del Gruppo hanno in essere dei contratti di finanziamento a medio-lungo termine, nonché una Revolving Credit Facility a breve termine, che contengono le usuali pattuizioni che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di mancato rispetto di determinati covenant economico-finanziari da verificarsi sui dati del bilancio consolidato e certificato.

Dettagli in relazione alla composizione dei finanziamenti e ai covenant cui gli stessi sono soggetti sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

Al 31 dicembre 2023 uno dei covenant economico-finanziari cui è assoggettata la Revolving Credit Facility risulta violato ma, essendo la linea non utilizzata a tale data, nessuna conseguenza si riflette sulle tempistiche dei flussi finanziari rappresentati nelle tabelle precedenti.

Ad eccezione di quanto appena riportato e del mancato rispetto al 31 dicembre degli anni 2018, 2017 e 2016, sempre senza produrre alcuna conseguenza, di parte degli indici finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento a tali date in essere, il Gruppo non si è mai trovato in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.

Da evidenziare infine che il Gruppo non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.

5.5 Contabilizzazione delle operazioni di copertura

Premessa

L'uso dei contratti derivati nel Gruppo Esprinet è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").

L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.

Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine il Gruppo effettua periodicamente i test di efficacia.

Strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

Alla data di chiusura dell'esercizio il Gruppo non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.

Strumenti estinti nel corso dell'esercizio

Il Gruppo nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato di copertura.

5.6 Strumenti derivati non di copertura

Strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

Alcune società appartenenti al Sottogruppo Iberica (Esprinet Iberica S.L.U. e V-Valley Advanced Solutions España, S.A.) hanno in essere una serie di contratti di acquisto a termine di valuta finalizzati alla copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge") dalle oscillazioni nel breve periodo del differenziale tra euro e dollaro statunitense o sterlina in relazione agli acquisti dai fornitori di software, servizi e prodotti.

Tali operazioni di acquisto non rispettano tutte le previsioni per il trattamento contabile secondo la tecnica dell'"hedge accounting" per cui le variazioni di fair value di detti contratti sono iscritte direttamente nel conto economico separato consolidato.

(euro/000) Esercizio FV contratti
31/12/a.p. 1, 2
(Oneri)/Proventi Variazione
FV
FV contratti
31/12/a.c. 2, 3
Interest Rate Cap 2023 24 (42) 18 18
Interest Rate Cap 2022 2 (24) 22 24

(1) Anno precedente in riferimento all'esercizio 2022

(2) (Attività)/passività.

(3) Anno corrente.

Strumenti estinti nel corso dell'esercizio

Il Gruppo nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato non di copertura.

5.7 Analisi di sensitività

Il Gruppo è sottoposto in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").

Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto del Gruppo dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato. A tal fine considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2023 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points.

Le tabelle seguenti riassumono i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:

Scenario 1: aumento di +100 basis points

31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Patrimonio Netto
Utile/(perdita)
Patrimonio Netto Utile/(perdita)
Disponibilità liquide 591 591 597 597
Debiti per acquisto partecipazioni 17 17 18 18
Debiti finanziari (1.659) (1.659) (1.336) (1.336)
Totale (1.051) (1.051) (721) (721)

Scenario 2: riduzione di -100 basis points

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
Patrimonio Netto Utile/(perdita) Patrimonio Netto Utile/(perdita)
Disponibilità liquide (514) (514) (55) (55)
Debiti per acquisto partecipazioni (17) (17) (5) (5)
Debiti finanziari 1.659 1.659 905 905
Totale 1.128 1.128 845 845

6. Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria

Attività non correnti

1) Immobilizzazioni materiali

Le variazioni intervenute nell'esercizio sono di seguito illustrate:

(euro/000) Impianti e
macchinari
Attrezz. ind.
comm. e altri
beni
Imm. in corso Totale
Costo storico 18.432 46.207 2.635 67.274
Fondo ammortamento (15.235) (31.840) - (47.075)
Saldo al 31/12/2022 3.197 14.367 2.635 20.199
Acquisiz. da aggregazioni di imprese - costo storico 98 418 - 516
Acquisiz. da aggregazioni di imprese - f.do ammortam. (76) (250) - (326)
Incrementi costo storico 6.248 6.020 1.323 13.591
Decrementi costo storico (612) (4.208) (2) (4.822)
Riclassifiche costo storico 2.054 398 (2.452) -
Incrementi fondo ammortamento (882) (4.798) - (5.680)
Decrementi fondo ammortamento 592 4.028 - 4.620
Totale variazioni 7.400 1.440 (1.131) 7.709
Costo storico 26.220 48.835 1.504 76.559
Fondo ammortamento (15.601) (32.860) - (48.461)
Saldo al 31/12/2023 10.619 15.975 1.504 28.098

La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" si riferisce al primo consolidamento in agosto di Sifar Group S.r.l. e Lidera Network S.L..

Gli investimenti fanno principalmente riferimento al periodico rinnovo e adeguamento del parco tecnologico ed impiantistico, all'acquisto di prodotti destinati al noleggio e, relativamente alla voce "immobilizzazioni in corso", ad impianti e macchinari in corso di installazione nel magazzino italiano di Cavenago locato nel 2021.

I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchine elettroniche ascrivibili alla capogruppo.

Non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate.

Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

La voce "Attrezzature industriali e commerciali e altri beni" è così composta:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Macchine elettroniche 11.649 9.804 1.845
Mobili e arredi 1.199 1.279 (80)
Attrezzature industriali e commerciali 1.834 2.273 (439)
Altri beni 1.210 969 241
Automezzi 83 42 41
Totale 15.975 14.367 1.608

4) Diritto di utilizzo di attività

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Diritti di utilizzo di attività 104.624 106.860 (2.236)

Di seguito la movimentazione nell'esercizio:

(euro/000) Immobili Automezzi Attrezz. ind.
comm. e altri
beni
Totale
Costo storico 142.314 5.687 459 148.460
Fondo ammortamento (37.578) (3.633) (389) (41.600)
Saldo al 31/12/2022 104.736 2.054 70 106.860
Acquisiz. da aggregazioni di imprese - costo storico 653 17 - 670
Acquisiz. da aggregazioni di imprese - f.do ammortam. - - - -
Incrementi costo storico 7.886 1.525 318 9.729
Decrementi costo storico (379) (697) - (1.076)
Incrementi fondo ammortamento (11.446) (1.083) (106) (12.635)
Decrementi fondo ammortamento 379 697 - 1.076
Totale variazioni (2.907) 459 212 (2.236)
Costo storico 150.474 6.532 777 157.783
Fondo ammortamento (48.645) (4.019) (495) (53.159)
Saldo al 31/12/2023 101.829 2.513 282 104.624

Nel Gruppo i contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:

  • immobili per uso ufficio ed operativo;
  • automezzi aziendali;
  • attrezzature industriali e comm.li ed altri beni.

Gli incrementi di costo storico occorsi nell'esercizio relativi agli immobili sono sostanzialmente ascrivibili ai rinnovi dei contratti di alcuni Cash & Carry e alla modifica dei canoni per tenere conto della variazione inflattiva dell'anno. Gli incrementi di costo storico relativi agli automezzi scaturiscono dal ricorrente parziale rinnovo annuo del parco auto.

La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" attiene al primo consolidamento ad agosto 2023 di Sifar S.r.l., in relazione al contratto di affitto della Sede di Concorezzo per 0,6 milioni di euro, e di Lidera Network S.L in relazione al parco auto.

Le variazioni in diminuzione sono invece relative a riduzioni di canoni o di spazi utilizzati oltre che all'ammortamento di periodo determinato sulla base della durata residua di ogni singolo contratto.

2) Avviamento

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Avviamento 116.510 110.303 6.207

Gli avviamenti iscritti all'attivo derivano dalla differenza tra i prezzi pagati per le acquisizioni delle partecipazioni di controllo o dei rami aziendali meglio dettagliate nella tabella successiva, ed il "fair value" delle attività nette acquisite alla data di acquisizione.

L'avviamento ammonta a 116,5 milioni di euro e, rispetto ai 110,3 milioni di euro iscritti al 31 dicembre 2022, evidenzia un incremento pari a 6,2 milioni di euro ascrivibile per 8,4 milioni di euro gli avviamenti, provvisoriamente determinati, emersi a seguito del primo consolidamento ad agosto 2023 delle società Sifar Group S.r.l. (8,0 milioni di euro) e Lidera Network S.L., posseduta attraverso la controllata totalitaria V-Valley Advanced Solutions España, S.A. (0,4 milioni di euro), controbilanciati da una riduzione di 2,2 milioni di euro dell'avviamento generato dall'acquisizione, avvenuta a novembre 2022 della società Bludis S.r.l.. Tale riduzione consegue alla determinazione definitiva dello stesso, entro 12 mesi dall'acquisizione così come consentito dal principio contabile IFRS 3, con sua allocazione alle attività immateriali di "Customer Relationship" e "Marchio".

Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività: avviamento

Ambito di applicazione

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.

Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente – ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" – attraverso il processo di "impairment test".

Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto non capace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato ad "impairment test" in via separata rispetto alle attività cui esso è riconducibile. Ne consegue che l'avviamento deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" ovvero un gruppo di CGU essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.

Unità generatrici di flussi finanziari: identificazione e allocazione dell'avviamento

La tabella seguente riporta i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione che li ha originati ed una vista nella quale vengono individuate le legal entity che hanno realizzato le aggregazioni aziendali da cui è stato generato l'avviamento:

Esprinet 2023 Bilancio Consolidato

(euro/000) Società Valore degli
avviamenti
Assotrade S.p.A. Esprinet S.p.A. 5.500
Pisani S.p.A. Esprinet S.p.A. 3.878
Esprilog S.r.l. Esprinet S.p.A. 2.115
Celly S.p.A. (1) Esprinet S.p.A. 1.853
Mosaico S.r.l. Esprinet S.p.A. 5.804
4 Side S.r.l. Esprinet S.p.A. 121
Dacom S.p.A Esprinet S.p.A. 113
Bludis S.r.l. Esprinet S.p.A. 5.882
Sifar Group S.r.l. Esprinet S.p.A. 8.059
Memory Set S.a.u. e UMD S.a.u. (2) Esprinet Iberica S.L.U. 58.561
Esprinet Iberica S.L.U. (3) Esprinet Iberica S.L.U. 1.040
Vinzeo S.a.u. Esprinet Iberica S.L.U. 5.097
V-Valley Iberian S.L.U. Esprinet Iberica S.L.U. 4.447
GTI Group Esprinet Iberica S.L.U. 13.671
Lidera Network S.L. V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 369
Totale operazioni di aggregazione 116.510
Esprinet S.p.A. 33.325
Esprinet Iberica S.L.U. 82.816
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 369
Totale operazioni per società 116.510

(1) Valore al netto della svalutazione effettuata nell'esercizio 2020 per 2,3 milioni di euro

(2) Valore al netto della svalutazione effettuata nell'esercizio 2011 per 17,8 milioni di euro

(3) Corrisponde ai costi di transazione sostenuti per le acquisizioni UMD e Memory Set

Il procedimento di allocazione degli avviamenti alle singole CGU, intese come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili, ha inteso ricondurre detti avviamenti alle unità organizzative elementari in cui le attività acquisite sono confluite da un punto di vista strettamente operativo.

La tabella seguente sintetizza l'allocazione degli avviamenti alle n. 2 Cash Generating Unit ("CGU") individuate, in coerenza con la combinazione delle aree di business utilizzate ai fini della Informativa di Settore (Segment Information) richiesta dai principi contabili internazionali. La stessa tabella, inoltre, evidenzia le correlazioni fra aree di business ed entità giuridicamente autonome facenti parte del Gruppo:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Esprinet S.p.A. 33.325 27.487 5.838 CGU 1 Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics
(Italia)
Esprinet Iberica S.L.U. 83.185 82.816 369 CGU 2 Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics
(Penisola Iberica)
Totale 116.510 110.303 6.207

Tale allocazione riflette la struttura organizzativa e di business del Gruppo, il quale opera nel core business della distribuzione "business-to-business" di tecnologia (i.e. indirizzata esclusivamente a clientela aziendale formata da rivenditori che a loro volta si rivolgono agli utilizzatori finali, sia privati che aziende) in Italia e nella Penisola Iberica (Spagna e Portogallo). Tali mercati sono presidiati attraverso due strutture organizzative ed operative sostanzialmente autonome ed una struttura

"corporate" cui competono le funzioni di coordinamento ed indirizzo delle attività che formano il "core" della catena del valore tipica di un distributore (vendite, acquisti, marketing di prodotto, logistica).

Nel seguito si descrive il processo seguito nella verifica di valore sugli avviamenti al 31 dicembre 2023 come sopra descritti ed i risultati di tale verifica.

A) Framework valutativo

Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.

Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").

Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.

Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto. La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.

Per la CGU 1 localizzata in Italia sono state applicate le aliquote effettive determinate in base alla legislazione fiscale italiana e derivanti dal calcolo delle diverse aliquote IRES (24%) ed IRAP (3,9%) sulle relative basi imponibili, tenuto conto della differente struttura delle basi imponibili e dei requisiti di indeducibilità di alcuni costi.

Per la CGU 2 domiciliata in Spagna l'aliquota fiscale effettiva stimata corrisponde a quella marginale, pari al 25%, in quanto la contribuzione delle attività portoghesi e marocchine al "tax rate" medio ponderato viene omesso in quanto irrilevante.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.

Identificazione dei flussi finanziari

Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo Esprinet S.p.A. in data 12 marzo 2024, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2024 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2025-2028.

Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.

Attraverso tale modalità, i flussi finanziari sono stati identificati come il profilo dei flussi "normale", ossia caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") nella costruzione dei piani di sviluppo economico nel periodo 2024E-2028E, e quindi in grado di meglio rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.

In applicazione del principio IFRS 16 ("Leases") si è provveduto anche alla considerazione, nella costruzione dei piani previsionali, della sostituzione di canoni di affitto e leasing operativi con ammortamenti ed interessi.

Nella prospettiva della determinazione del "valore d'uso" attraverso una metodologia basata sull'attualizzazione di flussi finanziari ciò ha comportato, al fine di preservare il principio di "neutralità valutativa" (esclusi gli effetti fiscali), alcuni aggiustamenti ai cash flow previsionali.

In particolare, al fine di garantire la sostenibilità operativa ai piani si è ipotizzato in concomitanza della decadenza dei contratti di affitto principali di stipulare nuovi contratti alle medesime condizioni, il che si è tradotto in un flusso di investimenti figurativo corrispondente al valore del "Right of Use" dei beni ripristinati. Grazie a tale accorgimento si sono potuti correttamente catturare i fabbisogni di reinvestimento necessari per garantire la generazione di cassa prevista dal piano.

Modalità di previsione

Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo di ogni singola CGU, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale.

Flussi scontati o ponderati per le probabilità

Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (Sirmi, IDC, Euromonitor), ipotizzando per le CGU differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.

La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna CGU, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.

La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi della intrinseca coerenza tra cash-flow attesi lungo l'orizzonte di piano ei fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.

Tasso di attualizzazione

Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna singola CGU. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital" ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita.

In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su mercati regolamentati, operanti a livello internazionale che, successivamente, è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle CGU in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale. Il campione di società comparabili utilizzato per le due CGU è composto dalle seguenti società:

Società Paese
AB S.A. Polonia
Action S.A. Polonia
ALSO Holding AG Svizzera
Arrow Electronics, Inc. USA
ASBISc Enterprises Plc Cipro
Datatec Limited Sud Africa
Exclusive Networks S.A. Francia
Logicom Public Ltd Cipro
Sesa Italia
TD SYNNEX Corporation USA

Nel seguito si riportano le componenti del tasso di attualizzazione:

  • il costo lordo del capitale proprio, determinato dalla sommatoria tra il "Risk Free Rate", pari al tasso di rendimento medio nell'ultimo trimestre 2023 del titolo governativo decennale "benchmark" di Italia (CGU1) e Spagna (CGU), il "Market Risk Premium" e l'"Additional Risk Premium" stimati sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • il coefficiente Beta Levered, determinato sulla base della media periodica del campione delle società comparabili;
  • il costo lordo marginale del debito, ottenuto come sommatoria tra "Base Rate", pari al tasso di riferimento medio nell'ultimo trimestre 2023 dell'IRS decennale, ed un "credit spread" stimato sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • l'aliquota fiscale, pari all'aliquota nominale dell'imposta sui redditi societari dei Paesi in cui le CGU sono fiscalmente domiciliate (Italia e Spagna).

Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.

Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte. Si veda la tabella sottostante per i dettagli.

Valore Terminale

Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").

Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2028 (fonte: Fondo Monetario Internazionale) in Italia (2,00%) e Spagna (1,70%) relativamente alle CGU 1 e 2.

B) Assunto di base / Variabili critiche

La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna CGU con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":

Esprinet 2023 Bilancio Consolidato

Italia
IT&CE "B2B"
CGU 1
Spagna
IT&CE "B2B"
CGU 2
Flussi finanziari attesi:
Periodo di previsione analitica 5 anni 5 anni
"g" (tasso di crescita a lungo termine) 2,00% 1,70%
Tassi di attualizzazione:
Costo del capitale di rischio 12,08% 11,38%
Costo lordo marginale del capitale di debito 5,25% 5,25%
Aliquota fiscale 24,00% 25,00%
Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) 0,19 0,19
Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) 0,81 0,81
WACC post-tax 10,55% 9,95%
WACC pre-tax 14,25% 13,25%

Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle CGU sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:

  • tassi di crescita dei ricavi;
  • margine lordo di prodotto/margine di contribuzione ai costi fissi;
  • grado di leva operativa;
  • tasso di attualizzazione dei flussi;
  • tasso di crescita "g" applicato al flusso di cassa dell'anno terminale per ricavare il Valore Terminale.

C) Indicatori di perdita di valore e "impairment test"

È stata valutata la sussistenza, e nel caso esaminata la concreta implicazione, per ciascuna CGU, di fattori di presunzione di perdita di valore ("triggering events") che possano avere sia natura esogena rispetto al Gruppo che interna. In particolare, sono stati presi in esame:

  • eventuale deterioramento delle condizioni macroeconomiche e macrofinanziarie;
  • eventuale deterioramento dell'ambiente economico e del mercato di operatività;
  • eventuali discontinuità operative;
  • eventuale discontinuità nei fattori di costo;

  • eventuale andamento sfavorevole dei tassi di mercato o di altri tassi di remunerazione del capitale tali da condizionare il tasso di attualizzazione utilizzato nel calcolo del valore d'uso;

  • eventuale verificarsi di eventi gestionali negativi;

  • eventuale riduzione del valore di capitalizzazione di Borsa rispetto al patrimonio netto contabile.

Relativamente al valore di capitalizzazione di Borsa rispetto al patrimonio netto contabile si rappresenta come, a prescindere dalle osservazioni teoriche e dai fattori tecnici che generano differenze tra le due grandezze, la valorizzazione di Borsa al 31 dicembre 2023 sia risultata inferiore al Patrimonio Netto contabile di pertinenza del Gruppo (277,0 milioni di euro rispetto a 367,4 milioni di euro). Lo scostamento consegue alla tendenza negativa registrata a partire dalla presentazione dei dati del primo trimestre 2023 quando sono emerse le significative difficoltà congiunturali, proseguite per tutto l'anno, del mercato della distribuzione di prodotti di Information Technology & Consumer Electronics in particolare nel segmento della clientela "Consumer" e nelle linee di prodotto ivi vendute: pc, smartphones, televisori ed elettrodomestici. La combinazione tra incremento dell'inflazione ed incremento dei tassi di interesse ha infatti ridotto la capacità di spesa dei consumatori, indirizzando tale minor potere d'acquisto verso prodotti di più elevata necessità, ma ha anche reso più prudenti le decisioni di investimento da parte delle aziende, con ciò amplificando la contrazione del mercato ed incidendo negativamente sui risultati dei vari player internazionali. Tale contrazione è però ritenuta dagli analisti un fenomeno congiunturale che verrà superato nel corso

dell'esercizio 2024 grazie al trend in ribasso dell'inflazione, al conseguente previsto taglio dei tassi di interesse ed al ritorno alla vendita di una numerica di notebook e smartphone a livelli pre-pandemici avendo la pandemia determinato un picco di unità vendute con anticipazione delle transazioni ordinariamente previste negli anni successivi.

Si è concluso che nessuno degli indicatori analizzati possa dunque risultare evocativo di una perdita di valore di alcuna delle CGU analizzate.

D) Rettifiche di valore e "analisi di sensitività"

Le verifiche di "impairment" effettuate non hanno fatto emergere la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2023 che vengono pertanto confermati.

A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci fosse corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:

Parametri di equivalenza:
Enterprise Value = Carrying Amount
Italia
IT&CE "B2B"
CGU 1
Spagna
IT&CE "B2B"
CGU 2
"g" (tasso di crescita a lungo termine) n.s. n.s.
WACC post-tax 13,24% 12,52%

In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

  • il tasso di crescita "g" dell'anno terminale utilizzato per ricavare i flussi di cassa oltre il periodo di previsione;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa;
  • il livello di EBITDA atteso nel periodo di previsione esplicita.

I range di oscillazione rispetto allo "scenario unico" presi in esame sono i seguenti:

  • "g" inferiore del -50% e pari a zero;
  • WACC superiore di +100bps e +200bps;
  • EBITDA inferiore del -10% e del -20%.

A seguito di tali analisi, per entrambe le CGU, solo in scenari estremi scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo rispettivamente del -2,0% e -1,7%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.

3) Immobilizzazioni immateriali

La tabella successiva evidenzia le variazioni intervenute nell'esercizio:

(euro/000) Costi
impianto
e ampliam.
Diritti di
utilizzo di
opere
dell'ingegno
Concessioni
licenze marchi
e diritti simili
Immob. in
corso
ed acconti
Altre Immob.
Immateriali
Totale
Costo storico 3 14.317 787 99 8.477 23.683
Fondo ammortamento (3) (12.446) (112) - (1.470) (14.031)
Saldo al 31/12/2022 - 1.871 675 99 7.007 9.652
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - costo storico - 47 1.184 - 1.924 3.155
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - f.do ammort. - (32) (84) - (41) (157)
Incrementi costo storico - 153 - - - 153
Decrementi costo storico - (263) - - - (263)
Riclassifiche costo storico - 99 - (99) - -
Incrementi fondo ammortamento - (676) (181) - (893) (1.750)
Decrementi fondo ammortamento - 263 - - - 263
Totale variazioni - (409) 919 (99) 990 1.401
Costo storico 3 14.353 1.971 - 10.401 26.728
Fondo ammortamento (3) (12.891) (377) - (2.404) (15.675)
Saldo al 31/12/2023 - 1.462 1.594 - 7.997 11.053

La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" si riferisce. per 1,9 milioni di euro all'iscrizione dell'attività immateriale separabile di "Customer Relationship" e per 1,1 milioni di euro al plusvalore sulla valutazione del marchio, entrambi emersi in relazione all'acquisizione di Bludis S.r.l., a seguito della rideterminazione entro 12 mesi dall'operazione, così come consentito dal principio contabile IFRS3, dell'avviamento provvisoriamente determinato a novembre 2022.

La voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" evidenzia incrementi relativi alle licenze software per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale.

Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

6) Attività per imposte anticipate

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Attività per imposte anticipate 11.243 9.091 2.152

Il saldo di questa voce è rappresentato da differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che il Gruppo prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili.

La recuperabilità è sorretta dai redditi previsti in base ai piani previsionali costruiti a partire dalle previsioni economico-finanziarie 2024-28E del Gruppo Esprinet approvate dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. in data 12 marzo 2024.

A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:

Esprinet 2023 Bilancio Consolidato

31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte anticipate:
Riporto perdite anni precedenti 9.568 24%-25%-21% 2.197 10.128 24%-25%-21% 2.451
Fondi rischi 1.473 24%-25% 363 813 24%-25% 198
Ammortamenti eccedenti 238 24%-28,8% 62 - 24%-28,8% -
Ammortamenti Goodwill 15.220 27,9%-25% 3.815 12.243 27,9%-25% 3.073
Svalutazione crediti 8.420 24%-25% 2.022 1.979 24%-25% 475
IFRS 16 - Leases 2.484 24%-25% 610 2.232 24%-25% 546
Obsolescenza magazzino 3.208 27,9%-22,5% 885 3.442 27,9%-22,5% 949
Delta rimanenze/storno margini
infragruppo
179 27,90% 50 104 27,90% 29
Compenso Ammin. non erogati 256 24%-25% 62 845 24%-25% 206
Indennità suppletiva clientela 500 27,90% 140 574 27,90% 160
Fondo resi 1.589 27,9%-25%-22,5% 423 1.660 27,9%-25%-22,5% 449
Altro 2.399 24%-25%-27,9%-10% 614 2.473 24%-25%-27,9%-10% 555
Attività per imposte anticipate 11.243 9.091

Le imposte anticipate che scaturiscono dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 sono state contabilizzate in conformità a quanto previsto dallo IAS 12 revised.

La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione, sulla valutazione attuariale del TFR e sulle rettifiche che scaturiscono dall'applicazione dei principi contabili internazionali non esplicitamente indicate.

La ripartizione temporale del previsto utilizzo del credito per imposte anticipate è la seguente:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività per imposte anticipate 31/12/2023 2.016 4.756 4.471 11.243
31/12/2022 2.731 3.062 3.298 9.091

9) Crediti ed altre attività non correnti

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Crediti per depositi cauzionali 2.340 2.348 (8)
Crediti ed altre attività non correnti 2.340 2.348 (8)

I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze e per contratti di locazione in essere.

Attività correnti

10) Rimanenze

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Prodotti finiti e merce 518.782 677.274 (158.492)
Fondo svalutazione rimanenze (4.012) (4.586) 574
Rimanenze 514.770 672.688 (157.918)

L'importo delle rimanenze, pari a 514,8 milioni di euro, registra una diminuzione di 157,9 milioni di euro rispetto allo stock esistente al 31 dicembre 2022. La variazione risulta influenzata da una diminuzione dei giorni di rotazione delle rimanenze di magazzino e da un miglioramento di circa 32,6 milioni di euro relativo a prodotti in viaggio dai fornitori o verso i clienti (100,7 milioni di euro complessivamente al 31 dicembre 2023 e 133,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 4,0 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti ed a lenta movimentazione.

La sua movimentazione è rappresentabile come segue:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Fondo svalutazione rimanenze iniziale 4.586 5.836 (1.250)
Utilizzi/Rilasci (2.705) (2.364) (341)
Accantonamenti 1.936 1.114 822
Incrementi da aggregazioni di imprese 195 - 195
Fondo svalutazione rimanenze finale 4.012 4.586 (574)

La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" per un valore di 0,2 milioni di euro si riferisce al primo consolidamento in data 1° agosto 2023 di Sifar Group S.r.l..

La voce relativa agli "Accantonamenti" riflette la migliore stima effettuata dal management sulla recuperabilità del valore delle giacenze in magazzino al 31 dicembre 2023.

11) Crediti verso clienti

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Crediti lordi verso clienti 706.337 705.687 650
Fondo svalutazione crediti (7.735) (4.616) (3.119)
Crediti netti verso clienti 698.602 701.071 (2.469)

I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dal Gruppo nell'ambito della ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono effettuate per la quasi totalità verso clienti residenti nei Paesi dove il Gruppo è presente, denominate quasi integralmente in euro e sono regolabili monetariamente nel breve termine.

I Crediti lordi verso clienti includono 1,2 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel 2022) di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring, risultano rettificati da note credito da emettere verso i clienti per un valore pari a 80,3 milioni di euro (105,5 milioni di euro a fine 2022) e comprendono 103,9 milioni di euro di crediti valutati al fair value (150,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

La variazione dei crediti lordi è determinata, oltre che dai volumi complessivi di fatturato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta determinati anche da fattori stagionali, anche dall'impatto dei programmi rotativi di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 393,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023 rispetto a 540,2 milioni nel 2022).

L'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti è ottenuto mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione crediti alimentato da accantonamenti determinati sulla base di un processo di valutazione analitica per singolo cliente, in relazione ai relativi crediti scaduti ed ai contenziosi commerciali in essere, tenuto conto delle coperture assicurative (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari"). La sua movimentazione è di seguito rappresentata:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Fondo svalutazione crediti iniziale 4.616 4.768 (152)
Utilizzi/Rilasci (2.391) (2.831) 440
Accantonamenti 5.147 2.665 2.482
Incrementi da aggregazioni di imprese 363 14 349
Fondo svalutazione crediti finale 7.735 4.616 3.119

La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" per un valore di 0,4 milioni di euro si riferisce al primo consolidamento in data 1° agosto 2023 di Lidera Network S.L..

12) Crediti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Crediti tributari per imposte correnti 4.684 1.113 3.571

I Crediti tributari per imposte correnti sono riferiti alla prevalenza degli acconti Ires ed Irap calcolati sui redditi dell'esercizio precedente ma, eccedenti rispetto alle imposte correnti maturate nel 2023 dalla controllante Esprinet S.p.A. (3,6 milioni di euro), da Sifar Group S.r.l. (19mila euro), da Dacom S.p.A. (838mila euro), IdMAINT S.r.l. (65mila euro) e V-Valley S.r.l. (5mila euro). La restante parte del saldo (130mila euro) si riferisce sostanzialmente a crediti vantati verso l'erario portoghese e marocchino in attesa di recupero.

13) Altri crediti e attività correnti

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Crediti verso imprese collegate (A) - - -
Crediti tributari per ritenute d'acconto 1 23 (22)
Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto 6.748 2.451 4.297
Crediti tributari altri 45.151 35.775 9.376
Altri crediti tributari (B) 51.900 38.249 13.651
Crediti verso società di factoring 249 3.207 (2.958)
Crediti finanziari verso altri 9.656 10.336 (680)
Crediti verso assicurazioni 679 424 255
Crediti verso fornitori 12.632 9.890 2.742
Crediti verso dipendenti - 6 (6)
Crediti verso altri 1.075 126 949
Crediti verso altri (C) 24.291 23.989 302
Risconti attivi (D) 6.339 6.670 (331)
Altri crediti e attività correnti (E= A+B+C+D) 82.530 68.908 13.622

I Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto riguardano crediti IVA maturati per circa 2,5 milioni di euro dalla capogruppo Esprinet S.p.A., 3,0 milioni di euro dalle società di diritto italiano controllate V-Valley S.r.l. e Sifar Group S.r.l., e per circa 1,2 milioni di euro dalle controllate del Sottogruppo Iberica.

I Crediti tributari altri si riferiscono quasi interamente al credito della capogruppo Esprinet S.p.A. nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso dei contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi del Gruppo" all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività".

I Crediti verso società di factoring, interamente riferiti alla capogruppo, sono ascrivibili all'ammontare residuo dei proventi non ancora incassati delle cessioni pro-soluto di crediti commerciali effettuate alla fine di dicembre 2023. Alla data di redazione della presente relazione il credito scaduto risulta quasi interamente incassato.

I Crediti finanziari verso altri, interamente ascrivibili alla capogruppo, si riferiscono al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dal Gruppo e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione.

I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi, al netto delle franchigie, riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ed in attesa di liquidazione il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.

I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2023 riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Essi accolgono inoltre crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto oltre che i crediti verso spedizionieri per anticipazioni IVA e diritti doganali su importazioni.

La voce Risconti attivi è rappresentata da costi (principalmente canoni di manutenzione e assistenza, interessi passivi su finanziamenti non utilizzati) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

15) Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione 113 - 113

Il saldo relativo alle "Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione" si riferisce a titoli negoziati sul mercato azionario posseduti al 31 dicembre 2023 dalla società controllata Lidera Network S.L..

17) Disponibilità liquide

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Depositi bancari e postali 260.857 172.167 88.690
Denaro e valori in cassa 23 18 5
Assegni 3 - 3
Totale disponibilità liquide 260.883 172.185 88.698

Le disponibilità liquide sono pressoché interamente costituite da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili. Esse hanno una natura in parte temporanea in quanto si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi dai clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare.

Il valore di mercato delle disponibilità liquide coincide con il valore contabile.

Patrimonio netto

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Capitale sociale (A) 7.861 7.861 -
Riserve e utili a nuovo (B) 384.754 367.340 17.414
Azioni proprie (C) (13.330) (13.330) -
Totale riserve (D=B+C) 371.424 354.010 17.414
Risultato dell'esercizio (E) (11.875) 47.346 (59.221)
Patrimonio netto (F=A+D+E) 367.410 409.217 (41.807)
Patrimonio netto di terzi (G) - (0) 0
Totale patrimonio netto (H=F+G) 367.410 409.217 (41.807)

Nel seguito sono commentate le principali variazioni che hanno inciso sulle voci che compongono il patrimonio netto:

19) Capitale sociale

Il Capitale sociale della società Esprinet S.p.A., interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2023, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 50.417.417 azioni, prive di indicazione del valore nominale. Il numero delle azioni residua rispetto agli annullamenti avvenuti nel 2020 e 2022, così come previsto dalle delibere delle Assemblee dei Soci di pertinenza, per un totale di n. 1.986.923 azioni.

20) Riserve

Riserve e utili a nuovo

Il valore delle Riserve e utili a nuovo è aumentato di 17,4 milioni di euro principalmente per l'effetto combinato tra la destinazione degli utili dell'esercizio precedente e la distribuzione ai soci dei dividendi.

All'interno delle Riserve è iscritto anche il controvalore dei diritti di assegnazione gratuita di azioni Esprinet ad Amministratori e dirigenti del Gruppo in relazione al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023 approvato dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 7 aprile 2021.

Il valore di tali diritti è stato rilevato nel conto economico tra i costi del personale dipendente e tra i costi degli amministratori, ed è stato quantificato in base agli elementi dettagliatamente descritti nella sezione "Piani di incentivazione azionaria" all'interno del successivo capitolo "8. Commento alle voci di conto economico" cui si rimanda.

Per ulteriori dettagli si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato.

Azioni proprie in portafoglio

L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 1.011.318 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società ed asservite al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023.

21) Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio, interamente di pertinenza del Gruppo, evidenzia una perdita pari a 11,9 milioni di euro (utile di 47,3 milioni di euro nell'esercizio precedente).

Passività non correnti

22) Debiti finanziari (non correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti verso banche 65.702 71.118 (5.416)

I Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra l'incremento dovuto alle operazioni di aggregazione aziendale, la sottoscrizione di nuovi finanziamenti nel corso dell'esercizio, la riclassifica nei debiti correnti, così come previsto dai piani di ammortamento dei finanziamenti, delle rate scadenti entro dodici mesi.

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

31) Passività finanziarie per leasing (non correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 99.154 101.661 (2.507)

La passività è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento.

La variazione è così dettagliabile:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 101.661 102.253 (592)
Incrementi da aggregazioni di imprese 491 1.098 (607)
Incremento valore contratti sottoscritti 1.770 9.683 (7.913)
Risoluzione/modifiche contratti 6.401 - 6.401
Riclassifica debito non corrente (11.169) (11.373) 204
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 99.154 101.661 (2.507)

La seguente tabella analizza le scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2023:

(euro/000) entro 5 anni oltre 5 anni 31/12/2023
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 55.180 43.974 99.154

Con riferimento all'applicazione dell'IFRS16 avvenuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, il Gruppo non ha applicato il principio ai leasing delle attività immateriali.

Si rileva inoltre che, per quanto riguarda il lease term, il Gruppo analizza i contratti di leasing andando a definire per ciascuno di essi il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio sia ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione delle prassi abitualmente seguite dal Gruppo.

Infine, le passività correlate ai diritti d'uso sono valutate considerando i pagamenti variabili dovuti per il leasing legati ad indici o tassi (es: indice ISTAT) laddove previsto contrattualmente.

24) Passività per imposte differite

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività per imposte differite 18.923 16.646 2.277

Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che il Gruppo dovrà versare nei prossimi esercizi.

A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:

31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte differite:
Ammortamento avviamenti 63.729 27,9%-25% 16.274 56.847 27,9%-25% 14.543
Customer Relationship e plusvalori
Marchio
2.703 27,90% 754 - 24,00% -
Customer Relationship 6.355 25,00% 1.589 7.007 25,00% 1.752
Altro 1.206 24%-27,9%-25% 306 1.417 24%-27,9%-25% 351
Passività per imposte differite 18.923 16.646

La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte differite che derivano dalle differenze temporanee originatesi sulla inclusione degli oneri accessori nel valore delle rimanenze e sugli utili su cambi da valutazione.

La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Passività per imposte differite 31/12/2023 565 1.036 17.322 18.923
31/12/2022 511 652 15.483 16.646

25) Debiti per prestazioni pensionistiche

I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di indennità TFR e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.

L'ammontare del fondo è interamente ascrivibile alle società italiane non essendo previste per le società del Gruppo operanti all'estero forme integrative analoghe.

La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Saldo iniziale 5.354 5.232 122
Incrementi da aggregazioni di imprese 281 657 (376)
Costo del servizio 181 171 10
Oneri finanziari 191 53 138
(Utili)/perdite attuariali 78 (428) 506
Prestazioni corrisposte (747) (334) (413)
Altri movimenti 2 3 (1)
Debiti per prestazioni pensionistiche 5.340 5.354 (14)

I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" 181 171 10
Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" 191 53 138
Totale 372 224 148

Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente al disallineamento tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2022 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2023 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione utilizzato esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti delle società del Gruppo. (superiore a 10 anni) 8 .

La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" si riferisce al primo consolidamento di Sifar Group S.r.l. avvenuto nel mese di agosto 2023.

Per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit method" mediante l'utilizzo di ipotesi demografiche e delle seguenti ipotesi economico-finanziarie:

a) Ipotesi demografiche

  • ai fini della stima della probabilità di morte sono state utilizzate le medie nazionali della popolazione italiana rilevate dall'Istat nell'anno 2002 distinte per sesso;
  • ai fini della stima della probabilità di inabilità sono state utilizzate le tabelle del modello INPS utilizzate per le proiezioni fino al 2010, distinte per sesso. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito;
  • ai fini della stima dell'epoca di pensionamento per il generico lavoratore attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;

8 In particolare, si precisa che, come parametro di riferimento, viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA7-10. Per la scelta del tasso annuo di inflazione si è fatto riferimento alla Nota di Aggiornamento al DEF (NADEF 2023) pubblicata il 27 settembre 2023 che riporta il valore del deflatore dei consumi per gli anni 2023, 2024 e 2025 pari rispettivamente al 5,6%, 2,4% e 2,0%. Sulla base di quanto indicato e dell'attuale tendenza inflazionistica, si è ritenuto opportuno utilizzare, per l'anno 2024 e successivi, un tasso di inflazione costante pari al 2,0%.

  • ai fini della stima della probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte è stata considerata una frequenza annua del 6% ricavata dall'esame delle serie statistiche disponibili per le società del Gruppo;
  • ai fini della stima della probabilità di anticipazione si è supposto un tasso annuo del 3%.

B) Ipotesi economico-finanziarie

31/12/2023 31/12/2022
Tasso di inflazione (1) 2,00% 5,90%
Tasso di attualizzazione (2) 3,09% 3,63%
Tasso di incremento retributivo Inflazione +
1,5%
Inflazione +
1,5%
Tasso annuo di rivalutazione (3) 3,00% 5,93%

(1) 2,0% dal 2024.

(2) Si precisa che, come parametro di riferimento, è stato utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA 7-10.

(3) 3,0% dal 2024.

Analisi di sensitività

Secondo quanto richiesto dallo IAS 19 Revised, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuali. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:

(euro) Analisi di sensitività
Gruppo Esprinet
Past Service Liability
Tasso annuo di attualizzazione 0,50% 5.147.205
-0,50% 5.545.066
Tasso annuo di inflazione 0,25% 5.392.990
-0,25% 5.287.641
Tasso annuo di turnover 2,00% 5.355.222
-2,00% 5.336.862

Secondo quanto stabilito dal principio è stata anche effettuata la stima dei pagamenti attesi (in valore nominale) nei prossimi anni come riportato nella seguente tabella:

(Euro) Cash Flow futuri
Year Gruppo Esprinet
0 - 1 557.353
1 - 2 406.271
2 - 3 406.547
3 - 4 531.257
4 - 5 495.090
5 - 6 501.124
6 - 7 396.118
7 - 8 507.415
8 - 9 479.683
9 - 10 404.557
Over 10 5.119.966

49) Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti) 600 600 -

La voce Debiti per acquisto partecipazioni non correnti si riferisce in entrambe le date al corrispettivo da erogare, scadente oltre l'esercizio successivo, per l'acquisto effettuato a gennaio 2021 da parte della capogruppo Esprinet S.p.A., delle società Dacom S.p.A. (0,5 milioni di euro) ed idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro).

26) Fondi non correnti e altre passività

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti per incentivi monetari 189 135 54
Debiti verso erario rateizzati 20.809 - 20.809
Fondo per trattamento di quiescenza 1.795 1.879 (84)
Altri fondi 1.298 560 738
Fondi non correnti e altre passività 24.091 2.574 21.517

La voce Debiti per incentivi monetari al 31 dicembre 2023 si riferisce alla quota parte di corrispettivo variabile erogabile ai beneficiari dal secondo anno in poi rispetto a quello di maturazione condizionato, tra gli altri, alla permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di pagamento.

La voce Debiti verso erario rateizzati si riferisce alla quota scadente oltre i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2023 del debito sorto a seguito della sottoscrizione con l'Agenzia delle Entrate, nel secondo trimestre 2023, da parte della controllante Esprinet S.p.A., di accordi volti a definire delle contestazioni in materia di IVA relative ai periodi d'imposta dal 2013 al 2017. Maggiori dettagli sono descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" della Relazione sulla gestione cui si rimanda.

La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale 1.879 1.694 185
Utilizzi/Rilasci (234) (101) (133)
Accantonamenti 148 286 (138)
Incrementi da aggregazioni di imprese 2 - 2
Fondo per trattamento di quiescenza - finale 1.795 1.879 (84)

L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso. Di seguito la movimentazione nel periodo:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Altri fondi - iniziale 560 619 (59)
Utilizzi/Rilasci (250) (374) 124
Accantonamenti 988 262 726
Incrementi da aggregazioni di imprese - 53 (53)
Altri fondi - finale 1.298 560 738

Evoluzione dei contenziosi del Gruppo

Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti del Gruppo e gli sviluppi occorsi nell'anno 2023 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali il Gruppo, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.

L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.

Actebis Computer S.p.A. (ora Esprinet S.p.A.) Imposte indirette anno 2005

Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.), risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per una relativa all'esercizio 2005 per la quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis e supportata dai consulenti di quest'ultimo, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha presentato ricorso nei vari gradi di giudizio con esecuzione di tutti i versamenti dovuti previa ricezione delle provviste finanziarie da parte del venditore.

I consulenti del venditore, a seguito della sentenza negativa della Commissione Tributaria Regionale in data 23 settembre 2014, hanno promosso ricorso anche innanzi alla Corte di Cassazione ove lo stesso è pendente e non risulta l'udienza sia stata fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2011

In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 1,0 milioni di euro oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2011 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, una successiva verifica fiscale di cui è stata oggetto, ha fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 24 novembre 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 12 febbraio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 2,5 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

In data 4 dicembre 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2012

In data 2 ottobre 2017 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2012 nei confronti di tre società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere le società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza favorevole in data 21 settembre 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma sfavorevole in data 17 febbraio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa a febbraio 2021 sono stati effettuati versamenti per 5,1 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

In data 25 settembre 2020 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013

In data 31 luglio 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui è stata oggetto, hanno fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 29 gennaio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma favorevole in data 29 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

In data 19 marzo 2021 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione e la Società ha presentato controricorso; l'udienza di discussione della causa si è tenuta in data 19 gennaio 2024. La Società rimane in attesa della decisione della Suprema Corte.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013 bis

In data 20 dicembre 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 14,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di altre sette società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 23 settembre 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 14 febbraio 2022 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale (sentenza depositata in data 28 febbraio 2022).

In data 23 maggio 2022 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

In data 5 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di 0,7 milioni di euro ed a partire da medesimo mese di ottobre 2022, delle residuali somme dovute previste dalla procedura amministrativa.

Nel corso dell'iter giudiziario sono stati dunque effettuati versamenti per complessivi 35,0 milioni di euro (di cui 8,4 milioni di euro nel 2023) che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013 ter

In data 13 settembre 2021 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 6,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di ulteriori società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale la cui data dell'udienza di discussione della causa, inizialmente fissata per la data del 18 ottobre 2022, è stata rinviata a data da definirsi.

Nel frattempo, in data 21 luglio 2022, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di quasi 0,2 milioni di euro ed a partire da agosto 2022, delle somme comunque previste dalla procedura amministrativa.

In data 30 giugno 2023 la società, a meri scopi deflattivi delle pretese erariali, ha sottoscritto un accordo stragiudiziale con l'Agenzia delle Entrate che prevede il pagamento di 4,5 milioni di euro, già al netto di 1,2 milioni di euro precedentemente versati secondo quanto previsto dalla procedura amministrativa, in cinque anni con rate trimestrali produttive di interessi, la cui prima rata è stata pagata nella medesima data,

Al 31 dicembre 2023 sono dunque stati iscritti nel conto economico e nelle passività, oltre che gli importi derivanti da tale accordo, anche 0,5 milioni di euro di interessi versati precedentemente alla sottoscrizione dell'accordo.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anni 2014, 2015, 2016

In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto tre avvisi di accertamento attraverso i quali l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare complessivo pari a 70,2 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel triennio 2014-2016 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società in data 22 maggio 2023, pur ritenendo di aver operato correttamente ed a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso, ha sottoscritto degli atti di adesione con l'Agenzia

delle Entrate per complessivi 27,2 milioni di euro da versare in cinque anni con rate trimestrali produttive di interessi, la cui prima rata è stata pagata in data 31 maggio 2023.

Al 31 dicembre 2023 risultano dunque iscritti nel conto economico e nelle passività gli importi derivanti da tali atti di adesione.

Monclick S.r.l. Imposte dirette anno 2012

In data 20 luglio 2016 la società, a conclusione di una verifica fiscale cui è stata assoggettata, ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposte dirette per 82mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la detrazione o mancata tassazione di componenti di reddito relative all'esercizio 2012 (esercizio in cui la società era ancora parte del Gruppo Esprinet).

La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 26 giugno 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma soccombente in data 3 luglio 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa, nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 162mila euro iscritti a conto economico nell'esercizio 2018.

In data 16 luglio 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione.

Edslan S.r.l. Imposta di registro anno 2016

In data 4 luglio 2017 la società, nel 2018 fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A., ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposta di registro per 182mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la determinazione del ramo d'azienda acquistato in data 8 giugno 2016 dalla società venditrice Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).

La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 19 giugno 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 22 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

In data 8 gennaio 2021 la società ha presentato controricorso innanzi alla Corte di Cassazione, la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata, post ricorso da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali sono riportate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della Relazione sulla gestione,cui si rimanda.

Passività correnti

27) Debiti verso fornitori

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti verso fornitori lordi 1.242.221 1.263.687 (21.466)
Note di credito da ricevere (132.961) (151.521) 18.560
Debiti verso fornitori 1.109.260 1.112.166 (2.906)

Il saldo dei Debiti verso fornitori, comparato al 31 dicembre 2022, è influenzato in larga prevalenza dai volumi complessivi di acquistato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta dipendenti anche da fattori stagionali del business distributivo.

Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.

Non vi sono debiti commerciali assistiti da garanzie reali sui beni della società né con durata residua superiore a 5 anni.

28) Debiti finanziari (correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti verso banche correnti 56.927 66.744 (9.817)
Debiti verso altri finanziatori correnti 15.319 15.419 (100)
Debiti finanziari correnti 72.246 82.163 (9.917)

I Debiti verso banche correnti sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato delle linee di finanziamento a breve termine e della parte scadente entro i 12 mesi successivi dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo (45,9 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023 e 47,5 milioni di euro, sempre in linea capitale, al 31 dicembre 2022).

La variazione rispetto all'esercizio precedente dipende dall'effetto combinato dei seguenti fenomeni:

  • il maggiore o minore utilizzo di forme di finanziamento a breve termine;
  • l'incremento dovuto alle operazioni di aggregazione aziendale;
  • la quota scadente entro l'esercizio successivo dei nuovi finanziamenti a medio-lungo termine ottenuti dalla Capogruppo e dalla controllata Esprinet Iberica S.L.U.;
  • il rimborso delle quote dei finanziamenti a medio-lungo termine, secondo i piani di ammortamento previsti, con connessa riclassifica dai debiti finanziari non correnti delle rate scadenti entro i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2023.

I dettagli sui finanziamenti a medio-lungo termine in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono sostanzialmente alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatesi nell'ambito dell'usuale operatività pro-solvendo e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto. La variazione del debito è strettamente correlata al volume e ad una differente tempistica nel regolamento finanziario delle cessioni operate.

36) Passività finanziarie per leasing (correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 11.896 10.740 1.156

La passività è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento. La variazione è così dettagliabile:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 10.740 9.829 911
Incrementi da aggregazioni di imprese 179 - 179
Incremento valore contratti sottoscritti 473 107 366
Riclassifica debito non corrente 11.169 11.373 (204)
Interessi passivi leasing 3.382 3.241 141
Pagamenti (15.133) (13.810) (1.323)
Risoluzione/modifiche contratti 1.086 - 1.086
Passività finanziarie per leasing (correnti) 11.896 10.740 1.156

29) Debiti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti tributari per imposte correnti 931 1.058 (127)

I Debiti tributari per imposte correnti si riferiscono principalmente alle controllate Bludis S.r.l. (0,4 milioni di euro), Erredi France SARL (1mila euro), Erredi Deutschland Gmbh (7mila euro), Celly Pacific LTD (16mila euro) ed alle controllate del sottogruppo spagnolo (0,5 milioni di euro) e conseguono alla prevalenza delle imposte correnti maturate rispetto agli acconti versati.

30) Passività finanziarie per strumenti derivati (correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività finanziarie per strumenti derivati 18 24 (6)

Il saldo relativo alle Passività finanziarie per strumenti derivati al 31 dicembre 2023 si riferisce al fair value degli strumenti utilizzati da Esprinet Iberica S.L.U. e da V-Valley Advanced Solutions España, S.A. per mitigare il rischio di cambio relativo ai debiti in valuta estera da parte dei fornitori.

Per maggiori dettagli si veda la sezione "Contabilizzazione delle operazioni di copertura" all'interno del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari".

51) Debiti per acquisto partecipazioni (correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (correnti) 5.764 2.455 3.309

La voce Debiti per acquisto partecipazioni correnti al 31 dicembre 2023 si riferisce interamente al corrispettivo da erogare entro dodici mesi da parte della capogruppo Esprinet S.p.A. per l'acquisto della totalità delle quote delle società Sifar Group S.r.l..

Il saldo al 31 dicembre 2022 si riferiva invece alla quota di corrispettivo differito per l'acquisto della totalità delle azioni e quote di Dacom S.p.A. (0,6 milioni di euro), idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro) e

Bludis S.r.l. (1,7 milioni di euro), interamente corrisposti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. nel corso del 2023.

32) Fondi correnti e altre passività

L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.

(euro/000) 31/12/2023
31/12/2022
Var.
Debiti verso istituti prev. sociale (A) 5.491 5.366 125
Debiti verso imprese collegate (B) - - -
Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto 20.864 29.281 (8.417)
Debiti verso erario rateizzati 6.338 - 6.338
Debiti tributari per ritenute d'acconto 645 522 123
Debiti tributari altri 2.018 1.809 209
Altri debiti tributari (C) 29.865 31.612 (1.747)
Debiti verso dipendenti 8.094 10.005 (1.911)
Debiti verso clienti 9.340 9.193 147
Debiti verso altri 826 2.040 (1.214)
Debiti verso altri (D) 18.260 21.238 (2.978)
Ratei e risconti passivi relativi a:
- Ratei per assicurazioni 257 227 30
- Risconti per ricavi anticipati 123 75 48
- Altri risconti 119 124 (5)
Ratei e risconti passivi (E) 499 426 73
Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) 54.115 58.642 (4.527)

I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto fanno riferimento al debito IVA maturato nel mese di dicembre e sono attribuibili a tutte le società del Sottogruppo Iberica (20,6 milioni di euro) ed alla controllata italiana Bludis S.r.l. (0,2 milioni di euro).

I Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre ed ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.

La voce Debiti verso erario rateizzati si riferisce alla quota scadente entro i 12 mesi successivi dalla data di riferimento del bilancio consolidato, del debito sorto a seguito della sottoscrizione con l'Agenzia delle Entrate nel secondo trimestre 2023, da parte della controllante Esprinet S.p.A., di accordi volti a definire delle contestazioni in materia di IVA relative ai periodi d'imposta dal 2013 al 2017. Maggiori dettagli sono descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" della Relazione sulla gestione cui si rimanda.

I Debiti tributari altri sono rappresentati principalmente da ritenute fiscali su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre.

I Debiti verso dipendenti si riferiscono a debiti per mensilità differite (ferie non godute, bonus di fine anno e incentivi monetari inclusi) complessivamente maturate alla data del bilancio di riferimento.

I Debiti verso clienti fanno principalmente riferimento a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.

I Debiti verso altri sono principalmente rappresentati dai compensi maturati dagli amministratori e da provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti del Gruppo. Il saldo al 31 dicembre 2022 comprendeva 1,1 milioni di euro riferibili al debito sorto nei confronti degli azionisti per i dividendi sul risultato 2021 deliberati nel 2022 ma da questi incassati solo nel corso del 2023.

La voce Ratei e risconti passivi è rappresentata da proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

7. Garanzie, impegni e rischi potenziali

Impegni e rischi potenziali

La tabella successiva riassume gli impegni e rischi potenziali facenti capo al Gruppo:

(euro/000) 31/12/2023
31/12/2022
Var.
Beni di terzi 75.288 98.381 (23.093)
Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese 17.913 16.353 1.560
Garanzie prestate 93.201 114.734 (21.533)

Beni di terzi

L'importo si riferisce principalmente al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A. (per 53,6 milioni di euro), di Esprinet Iberica S.L.U. (per 19,8 milioni di euro) e di V-Valley Advanced Solutions España, S.A. (per 1,8 milioni di euro).

Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese

L'importo si riferisce in prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate in Italia a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fideiussioni bancarie rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture.

8. Commento alle voci di conto economico

33) Ricavi

Di seguito vengono fornite alcune analisi sull'andamento dei ricavi del Gruppo nell'esercizio. Per ulteriori informazioni si faccia riferimento a quanto riportato nella Relazione sulla gestione.

Ricavi per prodotti e servizi

(milioni di euro) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da vendite di prodotti 2.482,9 62,3% 2.789,8 59,6% (306,9) -11%
Ricavi da vendite di servizi 11,2 0,3% 8,3 0,2% 2,9 35%
Ricavi Sottogruppo Italia 2.494,1 62,6% 2.798,1 59,7% (304,0) -11%
Ricavi per vendite di prodotti 1.489,1 37,4% 1.877,1 40,1% (388,0) -21%
Ricavi da vendite di servizi 2,0 0,1% 9,0 0,2% (7,0) -78%
Ricavi Sottogruppo Spagna 1.491,1 37,4% 1.886,1 40,3% (395,0) -21%
Ricavi da contratti con clienti 3.985,2 100,0% 4.684,2 100,0% (699,0) -15%

Ricavi per area geografica

(euro/000) 2023 % 2022 % % Var.
Italia 2.467,8 61,9% 2.751,7 58,7% -10%
Spagna 1.367,6 34,3% 1.749,6 37,4% -22%
Portogallo 106,9 2,7% 126,5 2,7% -15%
Altri paesi UE 24,2 0,6% 36,9 0,8% -34%
Paesi extra UE 18,7 0,5% 19,5 0,4% -4%
Ricavi da contratti con clienti 3.985,2 100,0% 4.684,2 100,0% -15%

Il Gruppo registra ricavi in Italia pari a 2.467,8 milioni di euro, -10% rispetto al 2022 in un mercato della distribuzione che, secondo la società di ricerca inglese Context, con un giro d'affari di 9,2 miliardi euro risulta in decrescita rispetto all'anno precedente del 4%. In Spagna i ricavi del Gruppo sono pari a 1.367,6 milioni di euro, -22% rispetto al 2022, in un mercato che si attesta a circa 7,0 miliardi di euro di ricavi e rallenta del 2%. Il Portogallo vale 106,9 milioni di euro, -15% rispetto al 2022, il mercato invece segna un -5%.

Ricavi quale "Principal" o "Agent"

Il Gruppo Esprinet, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.

(euro/000) 2023 % 2022 % % Var.
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" 3.966,7 99,5% 4.668,9 99,7% -15%
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" 18,5 0,5% 15,3 0,3% 21%
Ricavi da contratti con clienti 3.985,2 100,0% 4.684,2 100,0% -15%

35) Margine commerciale lordo

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 100,00% 4.684.164 100,00% (699.002) -15%
Costo del venduto 3.766.721 94,52% 4.441.195 94,81% (674.474) -15%
Margine commerciale lordo 218.441 5,48% 242.969 5,19% (24.528) -10%

Il margine commerciale lordo è pari a 218,4 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -10% rispetto al 2022 (243,0 milioni di euro) sostanzialmente per effetto del miglioramento del margine percentuale, cresciuto dal 5,19% al 5,48%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. A perimetro di consolidamento constante, depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 7,4 milioni derivante dalle acquisizioni, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al -13% con un margine percentuale in crescita dal 5,19% al 5,30%.

Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività del Gruppo, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi. Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.

Il margine commerciale risulta infine ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito dei programmi di cessione pro-soluto a carattere rotativo o di cartolarizzazione in essere, e gli importi incassati. Nel 2023 tale effetto è quantificabile in 15,6 milioni di euro (6,8 milioni di euro nel 2022).

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 100,00% 4.684.164 100,00% (699.002) -15%
Costi di marketing e vendita 74.122 1,86% 71.333 1,52% 2.789 4%
Costi generali e amministrativi 102.317 2,57% 100.510 2,15% 1.807 2%
(Riduzione)/riprese di valori di attività finanziarie 27.990 0,70% 468 0,01% 27.522 >100%
Costi operativi 204.429 5,13% 172.311 3,68% 32.118 19%
- di cui non ricorrenti 30.064 0,75% 2.754 0,06% 27.310 >100%
Costi operativi "ricorrenti" 174.365 4,38% 169.557 3,62% 4.808 3%

37-38-39) Costi operativi

Nel 2023 l'ammontare dei costi operativi, pari a 204,4 milioni di euro, evidenzia un aumento di 32,1 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi al 5,13% rispetto al 3,68% dell'anno precedente.

Al netto degli oneri di natura non ricorrente, pari a 30,1 milioni di euro e per i cui dettagli si rimanda al paragrafo "Eventi e operazioni significative non ricorrenti", i costi operativi risultano in crescita del +3%, con un'incidenza sui ricavi in aumento al 4,38% dal 3,62%.

La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi consolidati ed il loro andamento:

Esprinet 2023 Bilancio Consolidato
(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 4.684.164 (699.002) -15%
Personale marketing e vendita e oneri accessori 64.347 1,61% 62.351 1,33% 1.996 3%
Altre spese di marketing e vendita 9.775 0,25% 8.982 0,19% 793 9%
Costi di marketing e vendita 74.122 1,86% 71.333 1,52% 2.789 4%
Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e
oneri acc.
33.082 0,83% 32.611 0,70% 471 1%
Compensi e spese amministratori 1.011 0,03% 4.759 0,10% (3.748) -79%
Consulenze 9.701 0,24% 8.958 0,19% 743 8%
Costi logistica 15.709 0,39% 16.277 0,35% (568) -3%
Ammortamenti ed accantonamenti 18.460 0,46% 15.645 0,33% 2.815 18%
Altre spese generali ed amministrative 24.354 0,61% 22.260 0,48% 2.094 9%
Costi generali ed amministrativi 102.317 2,57% 100.510 2,15% 1.807 2%
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 27.990 0,70% 468 0,01% 27.522 >100%
Costi operativi 204.429 5,13% 172.311 3,68% 32.118 19%

I Costi di marketing e vendita includono principalmente:

  • i costi del personale di marketing e vendita nonché del personale dell'area Web ed i corrispondenti oneri contributivi e accessori;
  • le spese per agenti e altri collaboratori commerciali;
  • i costi di gestione dei Cash and Carry.

I Costi generali e amministrativicomprendono:

  • i costi del personale di direzione e amministrativo, ivi incluse le aree EDP, risorse umane, servizi generali e logistica;
  • i compensi agli organi sociali e oneri correlati, le spese viaggio-vitto e alloggio nonché la remunerazione dei piani di stock option;
  • le consulenze commerciali, le consulenze EDP per lo sviluppo software e l'assistenza sui sistemi informativi ed i compensi ad altri consulenti e collaboratori (per revisione del bilancio, consulenze fiscali, legali e varie);
  • le spese postali, telefoniche e di telecomunicazione;
  • gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali ad esclusione di quelli relativi ai beni ed attrezzature concessi in noleggio allocati per destinazione al costo del venduto nonché gli accantonamenti ai fondi rischi;
  • altre spese generali ed amministrative, tra le quali figurano le utenze, le spese e commissioni bancarie, i costi assicurativi, tecnologici e telefonici.

La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende le seguenti fattispecie:

  • 3,5 milioni di euro di rettifica di valore dei crediti commerciali per adeguarli al loro presunto valore di realizzo. Nell'importo sono ricompresi 2,6 milioni di euro di natura non ricorrente riferibili ad una specifica posizione creditizia commerciale;
  • 20,2 milioni di euro di IVA, definita con l'Agenzia delle Entrate italiana negli atti di adesione e conciliazione sottoscritti dalla capogruppo nell'esercizio e più dettagliatamente descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" e nella "Evoluzione dei contenziosi del Gruppo e di Esprinet S.p.A." cui si rimanda, non più rivalsabile nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni ed ai quali erano state emesse originariamente le fatture contestate dall'Agenzia delle Entrate. Tale imposta è stata quindi considerata un onere non ricorrente dell'esercizio non più rivalsabile quale attività nei confronti della clientela originaria;

  • 4,3 milioni di euro di svalutazione del credito per IVA definita nell'esercizio dalla capogruppo con l'Agenzia delle Entrate (si veda quanto descritto al punto precedente) e rivalsata verso i clienti. Tale svalutazione, di natura non ricorrente, si è resa necessaria a seguito della valutazione di recuperabilità di detto "credito per IVA rivalsata" operata dal management della capogruppo alla chiusura dell'esercizio corrente.

Riclassifica per natura di alcune categorie di costi

Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".

Costo del lavoro

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 4.684.164 (699.002) -15%
Salari e stipendi 65.931 1,7% 63.910 1,4% 2.021 3%
Oneri sociali 19.831 0,5% 18.466 0,4% 1.365 7%
Costi pensionistici 3.043 0,1% 2.945 0,1% 98 3%
Altri costi del personale 1.412 0,0% 1.351 0,0% 61 5%
Oneri di risoluzione rapporto 1.245 0,0% 549 0,0% 696 127%
Piani azionari (917) -0,0% 651 0,0% (1.568) -241%
Costo del lavoro(1) 90.545 2,3% 87.872 1,9% 2.673 3%

(1) Escluso il costo dei lavoratori interinali.

Nel 2023 il costo del lavoro ammonta a 90,5 milioni di euro (inclusivo di 3,4 milioni di euro relativi alla società Sifar Group S.r.l. Lidera Network S.L. acquisite e consolidate a partire dal mese di agosto 2023, e Bludis S.r.l. nel 2022 presente solo nel bimestre novembre-dicembre), in aumento (+3%) rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.

A parità di perimetro di consolidamento ed al netto degli oneri di risoluzione rapporto e del costo per piani azionari, poste il cui valore non ha una correlazione lineare alla numerica di personale impiegato, il costo del personale nel 2023 risulta allineato all'anno precedente così come pressoché pari risulta il numero di risorse mediamente impiegate, al netto del personale di Sifar Group S.r.l. e Lidera Network S.L., rispetto all'esercizio precedente.

Per maggiori dettagli si rinvia alla tabella in cui è riportata l'evoluzione del numero dei dipendenti del Gruppo integrata con la suddivisione per qualifica contrattuale indicata nella sezione "Risorse Umane" della "Relazione sulla gestione".

Piani di incentivazione azionaria

In data 22 aprile 2021 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 7 aprile 2021.

Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n.63.655 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.011.318 diritti effettivamente assegnati.

Il summenzionato piano è stato oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield, della volatilità del titolo Esprinet, del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alle rispettive date di assegnazione dei diritti e, relativamente alla componente "Double Up", alla probabilità di andamento del titolo nel periodo di maturazione del Piano di compensi.

I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente.

(euro/000) Piano 2021-2023
componente
"Base"
Piano 2021-2023
componente
"Double Up"
Data di assegnazione 22/04/2021 22/04/2021
Scadenza periodo di maturazione 30/04/2024 30/04/2024
Data di esercizio 30/06/2024 30/06/2024
Numero diritti assegnazione gratuita assegnati 191.318 820.000
Numero diritti assegnazione gratuita esercitabili 36.403 (1) - (1)
Fair value unitario (euro) 11,29 5,16
Fair value totale (euro) 410.990 -
Diritti soggetti a lock-up (2 anni) 25,0% 25,0%
Durata lock-up 2 anni 2 anni
Tasso di interesse privo di rischio -0,4% (2) -0,4% (2)
Volatilità implicita 40,6% (3) 40,6% (3)
Durata (anni) 3 3
Prezzo di mercato (4) 13,59 13,59
"Dividend yield" 3,8% 3,8%

(1) Numero ridotto in considerazione del termine del rapporto di lavoro di alcuni beneficiari e/o sulla base della stima circa il raggiungimento degli obiettivi di performance.

(2) IRS 3 anni (fonte: Bloomberg, 21 qprile 2021)

(3) Volatilità a 3 anni calcolata in base alle quotazioni ufficiali alla chiusura di Borsa nel triennio precedente al 22 aprile 2021

(4) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione

I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai Piani di incentivazione azionaria, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono rappresentati da una componente positiva pari a 0,9 milioni di euro relativamente ai dipendenti (oneri per 0,6 nel 2022) ed a 2,2 milioni di euro relativamente agli amministratori (oneri per 1,5 milioni nel 2022) conseguenti al mancato e/o solo parziale raggiungimento delle condizioni non monetarie cui tali Piani sono assoggettati.

Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 100,00% 4.684.164 100,00% (699.002) -15%
Ammortamenti Imm. materiali 5.680 0,14% 4.585 0,10% 1.095 24%
Ammortamenti Imm. immateriali 1.750 0,04% 1.143 0,02% 607 53%
Ammortamento diritti di utilizzo di attività 12.635 0,32% 11.532 0,25% 1.103 10%
Subtot. ammortamenti 20.065 0,50% 17.260 0,37% 2.805 16%
Svalutazione immobilizzazioni - 0,00% - 0,00% - 0%
Subtot. ammort. e svalut. (A) 20.065 0,50% 17.260 0,37% 2.805 16%
Acc.to fondi rischi ed oneri (B) 1.136 0,03% 548 0,01% 588 107%
Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti
(C=A+B)
21.201 0,53% 17.808 0,38% 3.393 19%

Leasing e contratti per servizi di durata pluriennale

I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 164mila euro e 32mila euro rispettivamente (171 mila e 7mila euro rispettivamente nel 2022).

Le tabelle che seguono contengono rispettivamente il dettaglio dei costi e degli impegni per futuri pagamenti relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 4.684.164 (699.002) -15%
Attrezzature 646 0,02% 596 0,01% 50 8%
Linee dati 138 0,00% 197 0,00% (59) -30%
Housing CED 200 0,01% 186 0,00% 14 8%
Totale costi per servizi pluriennali 984 0,02% 979 0,02% 5 1%
(euro/000) 2024 2025 2026 2027 2028 Oltre Totale
Attrezzature 468 371 236 36 9 - 1.120
Linee dati 844 812 812 777 9 - 3.254
Housing CED 180 180 180 180 - - 720
Impegni per servizi pluriennali 1.492 1.363 1.228 993 18 - 5.093

42) Oneri e proventi finanziari

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 100,00% 4.684.164 100,00% (699.002) -15%
Interessi passivi su finanziamenti 2.405 0,06% 1.614 0,03% 791 49%
Interessi passivi verso banche 7.486 0,19% 1.281 0,03% 6.205 >100%
Interessi passivi verso altri 7.095 0,18% 73 0,00% 7.022 >100%
Oneri per ammortamento upfront
fee
493 0,01% 550 0,01% (57) -10%
Oneri da attualizzazione crediti 19 0,00% - 0,00% 19 -10000%
Costi finanziari IAS 19 190 0,00% 53 0,00% 137 >100%
Interessi passivi su leasing
finanziario
3.382 0,08% 3.260 0,07% 122 4%
Oneri per variazione di FV 18 0,00% 24 0,00% (6) -25%
Oneri finanziari (A) 21.088 0,53% 6.855 0,15% 14.233 >100%
Interessi attivi da banche (1.007) -0,03% (73) 0,00% (934) >100%
Interessi attivi da altri (115) 0,00% (83) 0,00% (32) 39%
Proventi finanziari (B) (1.122) -0,03% (156) 0,00% (966) >100%
Oneri finanziari netti (C=A+B) 19.966 0,50% 6.699 0,14% 13.267 >100%
Utili su cambi (2.348) -0,06% (2.880) -0,06% 532 -18%
Perdite su cambi 1.500 0,04% 3.944 0,08% (2.444) -62%
(Utili)/perdite su cambi (D) (848) -0,02% 1.064 0,02% (1.912) <-100%
Oneri/(proventi) finanziari
(E=C+D)
19.118 0,48% 7.763 0,17% 11.355 >100%

Il saldo complessivo tra oneri e proventi finanziari, negativo per 19,1 milioni di euro, evidenzia un peggioramento di 11,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (7,8 milioni di euro) a seguito principalmente di: (i) 6,9 milioni di euro di interessi di natura non ricorrente maturati dall'Erario nell'ambito degli accordi sottoscritti nell'esercizio dalla capogruppo Esprinet S.p.A. con l'Agenzia delle Entrate italiana e volti a definire delle contestazioni formulate in materia di IVA relative ai periodi di imposta dal 2013 al 2017; (ii) 6,1 milioni di euro di maggiori interessi passivi verso il sistema bancario conseguenti alla crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea; (iii) 1,9 milioni di euro di miglioramento verificatosi nella gestione dei cambi grazie ad una più favorevole dinamica del cambio Euro/Dollaro statunitense.

45) Imposte

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 3.985.162 100,00% 4.684.164 100,00% (699.002) -15%
Imposte correnti 7.554 0,19% 12.973 0,28% (5.419) -42%
Imposte differite (785) -0,02% 2.576 0,05% (3.361) -130%
Totale imposte 6.769 0,17% 15.549 0,33% (8.780) -56%

Di seguito la riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva.

31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Gruppo Sottogr. Italia Sottogr.
Iberica
Gruppo Sottogr. Italia Sottogr.
Iberica
Risultato ante imposte [A] (5.106) (25.160) 20.054 62.895 29.180 33.715
Risultato operativo (EBIT) 14.012 (8.945) 22.957 70.658 34.466 36.192
(+) accantonamenti fondo svalutazione crediti 3.451 3.451 - 928 928 -
(+) accantonamenti fondo rischi ed oneri 475 475 - 270 270 -
Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] 17.938 (5.019) 22.957 71.856 35.664 36.192
Imp. teoriche IRES Sottogr. Italia (= A*24%) (6.024) (6.024) - 7.022 7.022 -
Imp. teoriche IRAP Sottogr. Italia (= B*3,9%) (176) (176) - 1.401 1.401 -
Imp.teoriche sul reddito Sottogr. Spagna [A*25,0%-21,0%-10%] 5.256 - 5.256 8.436 - 8.436
Totale imposte teoriche [C] (944) (6.200) 5.256 16.859 8.423 8.436
Tax rate teorico [C/A] 18,5% 24,6% 26,2% 26,8% 28,9% 25,0%
(-) agevolazione fiscale per la crescita (*) (1.647) (193) (1.454) (1.504) (227) (1.277)
(-) cambiamento tax rate - - - - - (6)
Altre differenze permanenti di reddito 9.360 8.765 595 200 43 157
Totale imposte effettive [D] 6.769 2.372 4.397 15.549 8.239 7.310
Tax rate effettivo [D/A] -132,6% -9,4% 21,9% 24,7% 28,2% 21,7%

(*) Pari al prezzo ufficiale del titolo Corrisponde all'ACE per le società Italiane e alla capitalizzazione delle riserve per le società Spagnole.

Sia il tax rate del Gruppo che quello del Sottogruppo Italia si presentano negativi a causa del risultato ante imposte contabile negativo rispetto ad una base imponibile fiscale positiva. Tale differenza è riconducibile ai 33,3 milioni di euro di oneri non ricorrenti, generati da accordi sottoscritti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. con l'Agenzia delle Entrate italiana e volti a definire delle contestazioni fiscali i quali, tuttavia, sono stati considerati non rilevanti ai fini del calcolo delle imposte in pendenza degli esiti di un interpello specificatamente promosso.

In data 1° gennaio 2024 è in vigore la disciplina c.d. "Pillar Two", prevista dalla Direttiva UE n. 2523 del 14 dicembre 2022, recepita in Italia con D.lgs. n. 209 del 27 dicembre 2023 (di seguito, il "Decreto"), atta a porre un limite alla concorrenza fiscale, introducendo un'aliquota minima globale (Global Minimum Tax) al 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano le grandi multinazionali. Tale disciplina trova applicazione in capo al Gruppo Esprinet, quale Gruppo Multinazionale che supera la soglia di ricavi di euro 750 milioni, per due dei quattro esercizi precedenti - avente come società di vertice (c.d. Ultimate Parent Entity – UPE) Esprinet S.p.A.

A tal riguardo, in conformità agli obblighi di informativa previsti dallo IAS 12, il Gruppo ha effettuato un'analisi - con base dati al 31 dicembre 2023 - al fine di identificare il perimetro di applicazione della disciplina Pillar Two, nonché i potenziali impatti derivanti dall'applicazione della normativa nei diversi Stati in cui esso opera, tenuto conto dei "Transitional Safe Harbours" ("TSH").

In riferimento ai dati 2023, per tutte le entità del Gruppo, risultano superati i TSH e, pertanto, non si stimano impatti significativi per l'esercizio 2024 (primo di applicazione della norma), qualora la base dati 2024 non si discosti dalla base dati 2023, utilizzata per la predisposizione dei TSH.

46) Utile netto e utile per azione

(euro/000) 2023 2022 Var. % Var.
Risultato netto (11.875) 47.346 (59.221) -125%
N. medio ponderato azioni in circolazione - base 49.406.099 49.406.099
N. medio ponderato azioni in circolazione - diluito 49.434.829 50.077.869
Utile per azione in euro - base -0,24 0,96 (1,20) -125%
Utile per azione in euro - diluito -0,24 0,95 (1,19) -125%

Ai fini del calcolo dell'utile per azione "base" sono state escluse le n. 1.011.318 azioni proprie in portafoglio (n. 1.011.318 diritti alla data del 31 dicembre 2022).

Ai fini del calcolo dell'utile per azione "diluito" sono state considerate le n. 36.403 azioni proprie in portafoglio potenzialmente asservite al Piano di stock grant approvato in data 7 aprile 2021 dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A.. Il numero di azioni è stato ridotto rispetto all'ammontare iniziale di n. 1.011.318 titoli in relazione allo stimato livello di raggiungimento dei target fissati nel Piano di compensi pluriennale, ed alla stimata probabilità di continuazione della relazione professionale da parte dei singoli beneficiari.

9. Altre informazioni rilevanti

9.1 Compensi agli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche

Così come definito dal principio contabile IAS 24 e richiamato dalla delibera Consob n.17221 del 12 marzo 2010, "dirigenti con responsabilità strategiche sono quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) della società stessa".

Esprinet 2023 Bilancio Consolidato

Il Gruppo ha individuato come dirigenti con responsabilità strategiche gli amministratori, i sindaci ed il direttore generale di Esprinet S.p.A..

I compensi spettanti per l'esercizio 2023, in relazione agli incarichi detenuti nella capogruppo e nelle altre società del Gruppo, sono rappresentati nelle tabelle successive ed includono tutte le voci retributive erogate o erogabili (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali) compresi i benefici in natura.

(Dati in euro/000)

Compensi fissi Compensi variabili non
Equity
Nome e cognome Carica Periodo per cui è
stata ricoperta
la carica
Scadenza
della
carica
Compensi
fissi
Retribuzione
da lavoro
dipendente
Compensi per
la
partecipazione
a comitati
Bonus e
altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
(2)
Altri
compensi Totale
Indennità
di fine
carica o di
cessazione
del
rapporto
di lavoro
Maurizio Rota Presidente 01.01/31.12.2023 2024(1) 450 - - - - 6 - 456 -
Marco Monti Vice-Presidente 01.01/31.12.2023 2024(1) 53 - - - - - - 53 -
Alessandro Cattani Amministratore
Delegato
01.01/31.12.2023 2024(1) 433 17 - 139 - 3 - 592 -
Chiara Mauri Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Angelo Miglietta Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 41 - - - - 71 -
Lorenza Morandini Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Emanuela Prandelli Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Renata Maria Ricotti Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 41 - - - - 71 -
Angela Sanarico Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Giovanni Testa Chief Operating
Officer
01.01/31.12.2023 - 369 - 86 - 4 - 458 -
Maurizio Dallocchio Presidente
collegio sindacale
01.01/31.12.2023 2024(1) 45 - - - - - - 45 -
Maria Luisa Mosconi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2023 2024(1) 40 - - - - - - 40 -
Silvia Muzi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2023 2024(1) 40 - - - - - - 40 -
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 1.242 385 155 224 - 13 - 2.019 -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 1.242 385 155 224 - 13 - 2.019 -

(1) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.

(2) "Fringe benefit"rappresentato dall'auto aziendale

Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e del direttore generale (dati in migliaia di euro):

Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti
Beneficiari Erogabile/
Erogato
Differito Periodo di
Riferimento
Non più
erogabili
Erogabile/
Erogato
Ancora
differiti
Alessandro Cattani - - 2021 - 93 -
Alessandro Cattani - - 2022 - - 81
Alessandro Cattani 99 40 2023 - - -
Giovanni Testa - - 2021 - 33 -
Giovanni Testa - - 2022 - - 29
Giovanni Testa 71 14 2023 - - -
Totale 170 54 - 126 110

Non sono state effettuate anticipazioni e non sono stati concessi crediti agli amministratori, al direttore generale e ai sindaci di Esprinet S.p.A. per lo svolgimento di tali funzioni anche in imprese incluse nel perimetro di consolidamento.

Si riporta, infine, la tabella inerente i piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle Stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e del direttore generale.

Beneficiari Diritti assegnati al
1° gennaio 2023
Diritti
esercitati
nel 2023
Diritti assegnati
non attribuiti nel
2023
Diritti
assegnati
nel 2023
Diritti detenuti al
31 dicembre 2023
Quantità Prezzo medio
di esercizio
Quantità Quantità Quantità Quantità Prezzo medio
di esercizio
Periodo di
vesting
Alessandro Cattani 679.717 gratuito - - - 679.717 dal
22/04/2021
Giovanni Testa 113.201 gratuito - - - 113.201 al
(1)
30/04/2024

(1) Data dell'Assemblea di approvazione Bilancio al 31 dicembre 2023 e presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023

9.2 Analisi dei flussi di cassa nel periodo

Come evidenziato nella tabella successiva, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa rappresentate nel prospetto del Rendiconto finanziario consolidato, il Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2023 registra un surplus di liquidità di 15,5 milioni di euro rispetto a una posizione finanziaria netta negativa di 83,0 milioni di euro realizzata al 31 dicembre 2022.

(euro/000) 2023 2022
Debiti finanziari netti 83.033 (227.177)
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio 168.036 (251.407)
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento (19.948) (19.059)
Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto (27.796) (25.562)
Flusso di cassa netto 120.292 (296.028)
Interessi bancari (non pagati)/non incassati (3.466) (1.281)
Interessi su leasing non pagati (274) (272)
Iscrizione diritto di utilizzo attività (9.729) (9.683)
PFN (no cash) acquisizioni (2.882) (1.206)
Prezzo differito acquisizioni (5.387) (1.740)
Debiti finanziari netti finali (15.521) 83.033
Debiti finanziari correnti 72.246 82.163
Passività finanziarie per leasing 11.896 10.740
Crediti finanziari verso clienti (9.656) (10.336)
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati 18 24
Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione (113) -
Crediti finanziari verso società di factoring (249) (3.207)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 5.764 2.455
Disponibilità liquide (260.883) (172.185)
Debiti finanziari correnti netti (180.977) (90.346)
Debiti finanziari non correnti 65.702 71.118
Passività finanziarie per leasing 99.154 101.661
Debito per acquisto partecipazioni non correnti 600 600
Debiti finanziari netti (15.521) 83.033

9.3 Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti

Come previsto dal "Richiamo d'attenzione n. 5/21" emesso da Consob in data 29 aprile 2021, il prospetto seguente fornisce l'informativa relativamente all' "indebitamento finanziario" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati dallo European Securities and Markets Authority ("ESMA") nel documento denominato "Orientamenti in materia di obblighi di informativa" del 4 marzo 2021.

Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA coincide per il Gruppo con la nozione di "Debiti finanziari netti".

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
A. Depositi bancari e denaro in cassa 260.880 172.184
B. Assegni 3 -
C. Altre attività finanziarie correnti 10.018 13.544
D. Liquidità (A+B+C) 270.901 185.728
E. Debiti finanziari correnti 44.053 47.871
F. Quota corrente dell'indebitamento non corrente 45.871 47.511
G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) 89.924 95.382
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (180.977) (90.346)
I. Debiti finanziari non correnti 165.456 173.379
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) 165.456 173.379
M. Totale Indebitamento finanziario netto (H+L) (15.521) 83.033
Ripartizione dell'indebitamento finanziario netto:
Debiti finanziari correnti 72.246 82.163
Passività finanziarie per leasing 11.896 10.740
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 5.764 2.455
(Attività)/Passività finanziarie correnti per strumenti derivati 18 24
Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione (113) -
Crediti finanziari verso altri correnti (9.656) (10.336)
Crediti finanziari verso società di factoring (249) (3.207)
Disponibilità liquide (260.883) (172.185)
Debiti finanziari correnti netti (180.977) (90.346)
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 600
Debiti finanziari non correnti 65.702 71.118
Passività finanziarie per leasing 99.154 101.661
Debiti finanziari netti (15.521) 83.033

La posizione finanziaria netta di Gruppo, positiva per 15,5 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 138,0 milioni di euro, debiti per acquisto partecipazioni 6,4 milioni di euro, crediti finanziari per 9,9 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 111,0 milioni di euro, attività finanziarie per 0,1 milioni di euro e disponibilità liquide per 260,9 milioni di euro.

Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico del Gruppo.

Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso.

Nel corso del 2023, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela, in Italia e Spagna, appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò, è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, di ulteriori crediti commerciali. Atteso che i programmi citati realizzano il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2023 è quantificabile in ca. 393,1 milioni di euro (ca. 540,2 milioni al 31 dicembre 2022).

Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, distintamente per ciascun ente erogatore, il dettaglio in linea capitale delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo, dei finanziamenti ottenuti con la ripartizione tra "Sottogruppo Italia" e "Sottogruppo Iberica". Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot.
Banco Desio 2.681 1.352 4.033 2.652 4.033 6.685 29 (2.681) (2.652)
BCC Carate 2.490 5.040 7.530 2.470 7.530 10.000 20 (2.490) (2.470)
Banca popolare di Sondrio 2.790 10.863 13.653 5.080 - 5.080 (2.290) 10.863 8.573
Cassa Depositi e Prestiti 7.084 7.094 14.178 7.000 14.000 21.000 84 (6.906) (6.822)
BPER Banca 12.761 15.277 28.038 7.972 9.044 17.016 4.789 6.233 11.022
Unicredit - - - 502 - 502 (502) - (502)
Totale Sottogruppo Italia 27.806 39.626 67.432 25.676 34.607 60.283 2.130 5.019 7.149
Banco Sabadell 2.509 3.568 6.077 4.084 6.074 10.158 (1.575) (2.506) (4.081)
Ibercaja 2.718 3.691 6.409 3.282 1.778 5.060 (564) 1.913 1.349
Bankinter 1.873 3.469 5.342 1.862 5.329 7.191 11 (1.860) (1.849)
La Caixa 4.773 6.315 11.088 6.762 11.083 17.845 (1.989) (4.768) (6.757)
Kutxabank 551 2.315 2.866 375 - 375 176 2.315 2.491
Cajamar 1.792 817 2.609 1.783 2.602 4.385 9 (1.785) (1.776)
BBVA 2.601 3.930 6.531 2.458 6.429 8.887 143 (2.499) (2.356)
Santander 1.248 2.016 3.264 1.229 3.265 4.494 19 (1.249) (1.230)
Totale Sottogruppo Spagna 18.065 26.121 44.186 21.835 36.560 58.395 (3.770) (10.439) (14.209)
Totale Gruppo 45.871 65.747 111.618 47.511 71.167 118.678 (1.640) (5.420) (7.060)

Nella tabella seguente si evidenziano i valori contabili in linea capitale dei sopra riportati finanziamenti, tra i quali sono evidenziati quelli garantiti dallo Stato spagnolo tramite l'Instituto de Crédito Official ("ICO") nell'ambito delle misure a favore delle imprese adottate dal Governo Spagnolo per far fronte al Covid-19.

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Finanziamento chirografario da Banco Desio a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025
4.033 6.685 (2.652)
Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026
7.530 10.000 (2.470)
Finanziamento chirografario da BPER Banca a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026
15.000 - 15.000
Finanziamento chirografario da BPER Banca a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro novembre 2025
4.013 5.000 (987)
Finanziamento chirografario da BPER Banca Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025
9.025 12.016 (2.991)
Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023
- 5.080 (5.080)
Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2028
13.653 - 13.653
Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2025
14.000 21.000 (7.000)
Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a
Sifar Group S.r.l. rimborsabile in rate semestrali entro ottobre 2025
150 - 150
Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a
Sifar Group S.r.l. rimborsabile in rate semestrali entro ottobre 2025
28 - 28
Finanziamento chirografario da Unicredit a Dacom
rimborsabile in rate mensili entro maggio 2023
- 502 (502)
Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro marzo 2024
261 1.281 (1.020)
Finanziamento chirografario da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024
523 2.565 (2.042)
Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024
515 2.533 (2.018)
Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro luglio 2028
4.623 - 4.623
Finanziamento chirografario da Kutxabank a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2028
2.866 - 2.866
Finanziamento garantito "ICO" da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026
1.900 2.636 (736)
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026
3.160 4.391 (1.231)
Finanziamento garantito "ICO" da BBVA a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026
3.269 4.394 (1.125)
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2026
1.875 2.500 (625)
Finanziamento garantito "ICO" da Bankinter a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2026
2.978 3.996 (1.018)
Finanziamento chirografario da Cajamar a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate annuali entro dicembre 2024
1.018 2.027 (1.009)
Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro novembre 2024
1.271 2.527 (1.256)
Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2023
- 848 (848)
Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro luglio 2026
3.916 5.392 (1.476)
Finanziamento chirografario da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro maggio 2024
500 1.500 (1.000)
EMARKET
SDIR
CERTIFIED
Esprinet 2023 Bilancio Consolidato
Finanziamento chirografario da Kutxabank a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2023
- 375 (375)
Finanziamento chirografario da Cajamar a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2025
1.591 2.359 (768)
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026
3.155 4.389 (1.234)
Finanziamento garantito "ICO" da Bankinter a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2026
2.364 3.195 (831)
Finanziamento garantito "ICO" da Banco Santander a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro luglio 2026
3.264 4.494 (1.230)
Finanziamento garantito "ICO" da BBVA a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro luglio 2026
3.262 4.493 (1.231)
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2026
1.875 2.500 (625)
Totale valore capitale 111.618 118.678 (7.060)

Il tasso medio ponderato praticato nel corso del 2023 sui suddetti finanziamenti è stato pari a 2,1% ca. (1,2% nel 2022).

Nella tabella precedente sono evidenziati i seguenti nuovi finanziamenti, esposti per il loro valore in linea capitale, tutti amortising, erogati nel corso dell'esercizio:

  • 15,0 milioni di euro in data 31 maggio 2023, da Banca Popolare di Sondrio ad Esprinet S.p.A., quinquennale, a tasso variabile;
  • 3,0 milioni di euro in data 26 luglio 2023, da Kutxabank a Esprinet Iberica S.L.U., quinquennale, a tasso variabile;
  • 5,0 milioni di euro in data 26 luglio 2023, da Ibercaja Banco a Esprinet Iberica S.L.U., quinquennale, a tasso variabile;
  • 15,0 milioni di euro in data 4 dicembre 2023, da BPER Banca ad Esprinet S.p.A., triennale, a tasso fisso.

Alcuni dei finanziamenti a medio-lungo termine sopra elencati sono assistiti da strutture di covenant economico-finanziari, tipici per operazioni di tale natura, che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di loro mancato rispetto.

Due finanziamenti chirografari "amortising" a 5 anni, erogati a favore della controllata Esprinet Iberica S.L.U., scadenti a febbraio 2024, dal valore complessivo di 1,0 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023, prevedono l'impegno annuale al rispetto (i) di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta allargata ed EBITDA a livello consolidato e (ii) di un controvalore massimo di finanziamenti a medio-lungo termine a favore di Esprinet Iberica.

Un ulteriore finanziamento chirografario "amortising" a 5 anni, erogato alla controllata Esprinet Iberica S.L.U., scadente a luglio 2028, dal valore residuo di 2,9 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023, prevede l'impegno annuale al rispetto di un determinato rapporto tra (i) posizione finanziaria netta ed EBITDA e (ii) posizione finanziaria netta e patrimonio netto.

Il finanziamento chirografario amortising a 5 anni erogato a Esprinet S.p.A. da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., scadente a dicembre 2025, dal valore complessivo di 14,0 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023, prevede anch'esso l'impegno al rispetto annuale di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA a livello consolidato, ma anche il rispetto semestrale di un dato rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto consolidati.

In aggiunta ai finanziamenti a medio-lungo termine, anche una linea di backup costituita da una RCF-Revolving Credit Facility chirografaria, a breve termine, "committed" per 3 anni, dall'importo massimo di 180,0 milioni di euro e non utilizzata alla data di chiusura del bilancio ma parzialmente utilizzata alla data della presente Relazione finanziaria, sottoscritta da Esprinet S.p.A. in data 31

agosto 2022 con un pool di banche domestiche e internazionali di primario standing, è assistita dalla seguente struttura di covenant finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato:

  • rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA (da verificarsi solo annualmente);
  • rapporto tra posizione finanziaria netta allargata e Patrimonio netto;
  • rapporto tra EBITDA e oneri finanziari netti;
  • importo assoluto della posizione finanziaria lorda.

Al 31 dicembre 2023 il covenant rappresentato dal rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA cui risulta assoggettata la Revolving Credit Facility risulta violato e, la capogruppo Esprinet S.p.A. ha immediatamente iniziato a lavorare con le banche finanziatrici per le usuali remediation.

I vari contratti di finanziamento a medio-lungo termine, inclusi quelli che non prevedono covenant finanziari e la su menzionata Revolving Credit Facility, contengono inoltre le usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.

9.4 Situazione degli affidamenti

A fronte degli utilizzi descritti nei paragrafi precedenti, il Gruppo Esprinet disponeva al 31 dicembre 2023 di linee di affidamento presso il sistema creditizio per complessivi ca. 1.435,2 milioni di euro (di cui ca. 1.355,5 milioni di euro per cassa), così suddivisi per forma tecnica:

(euro/000) Gruppo Sottogruppo
Italia
Sottogruppo
Spagna
Linee a Breve Termine 390.900 239.700 151.200
Finanziamenti a medio-lungo termine 111.441 67.254 44.187
Linee revolving 180.000 180.000 -
Factoring / Confirming / Securitization(1) 671.860 438.360 233.500
Conti correnti passivi 1.332 1.332 -
Carte di credito 864 728 136
Derivati/compravendita valuta a termine 2.200 1.200 1.000
Crediti di firma 76.609 63.020 13.589
Totale 1.435.206 991.593 443.613

(1) Include sia i plafond pro-soluto che pro-solvendo.

Sulla base della situazione finanziaria puntuale al 31 dicembre 2023, escludendo i crediti di firma ed i plafond pro-soluto concessi dal sistema finanziario a fronte dei programmi di cessione rotativa a titolo definitivo di crediti, il grado di utilizzo complessivo degli affidamenti era pari al 17% (20% nell'esercizio precedente) come si evince dalla tabella sottostante:

(euro/000) Utilizzi % Utilizzi Limiti
Linee a Breve Termine 1% 3.980 390.900
Finanziamenti a medio-lungo termine 100% 111.441 111.441
Linee revolving 0% - 180.000
Factoring pro-solvendo 0% - 300
Conti correnti passivi 0% - 1.332
Totale 17% 115.421 683.973

Il mantenimento di linee di credito a breve termine con tassi di utilizzo contenuti ed elevata flessibilità di utilizzo rappresenta la modalità principale di gestione del rischio di liquidità da parte del Gruppo.

9.5 Stagionalità dell'attività

La tabella sotto riportata evidenzia l'incidenza dei ricavi per trimestre solare nel biennio 2023-2022:

2023 2022
Gruppo Italia Iberica Gruppo Italia Iberica
Ricavi Q1 25,6% 25,3% 26,0% 24,3% 25,0% 23,4%
Ricavi Q2 22,3% 22,5% 21,8% 22,2% 22,2% 22,3%
Ricavi 1^ semestre 47,8% 47,8% 47,8% 46,5% 47,2% 45,6%
Ricavi Q3 21,1% 20,7% 21,8% 22,2% 22,5% 21,7%
Ricavi Q4 31,1% 31,4% 30,4% 31,3% 30,4% 32,7%
Ricavi 2^ semestre 52,2% 52,2% 52,2% 53,5% 52,8% 54,4%
Totale anno 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tradizionalmente il mercato dell'IT e dell'elettronica di consumo è caratterizzato, sia in Italia che in Spagna, da fenomeni di marcata stagionalità delle vendite che comportano un incremento della domanda nel quarto trimestre dell'anno solare essenzialmente in relazione alla concentrazione degli acquisti nel periodo natalizio e nel c.d. "back-to-school", per la parte "consumer", e alla dinamica di spesa dei budget di investimento in IT che presenta statisticamente una concentrazione a ridosso dei mesi di novembre/dicembre.

Tale carattere di stagionalità dei consumi influenza i volumi di attività del settore distributivo e, conseguentemente, i volumi dei ricavi del Gruppo Esprinet.

A tale andamento nel periodo invernale si contrappone una flessione di domanda nei mesi estivi, ed in particolare nel mese di agosto. Tale ultima dinamica appare altresì in corso di ridimensionamento in particolare nel segmento "business" per effetto della sempre minore propensione all'interruzione dell'attività lavorativa nei mesi estivi.

A quanto sopra si aggiunge una stagionalità dei risultati economici che, in condizioni di normale svolgimento delle operazioni di gestione, risentono in termini di variabilità dell'effetto "leva operativa" generato dalla componente dei costi fissi il cui andamento è per definizione lineare nell'esercizio. La descritta stagionalità delle vendite si riflette anche sui livelli di indebitamento finanziario per la componente strettamente legata alla necessità di finanziamento del circolante il cui livello presenta un picco nell'ultima parte di ciascun anno solare.

In relazione a tale ultima grandezza si osservano inoltre rilevanti oscillazioni infra-mensili provocate perlopiù da una certa concentrazione di incassi dalla clientela alla fine e a metà di ciascun mese in presenza di pagamenti ai fornitori distribuiti più uniformemente lungo l'arco del mese.

Si evidenzia pertanto che quest'ultimo fattore è alla base di una ridotta rappresentatività del dato puntuale di indebitamento di fine periodo, così come di ciascuna fine mese, rispetto al livello medio di indebitamento osservabile nel periodo stesso.

Gli elementi sopra descritti espongono il Gruppo ad un rischio finanziario e commerciale più elevato rispetto a situazioni caratterizzate da minore stagionalità.

9.6 Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Nel corso del 2023 sono state individuate le seguenti poste di natura non ricorrente:

  • 1,1 milioni di euro relativi ai costi di riorganizzazione della struttura direttiva del Gruppo,
  • 33,3 milioni di euro (24,5 milioni di euro per imposta, 1,9 milioni di euro per sanzioni e 6,9 milioni

di euro per interessi) di oneri sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. a seguito della sottoscrizione nell'esercizio, con l'Agenzia delle Entrate italiana, di accordi volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA per i periodi di imposta dal 2013 al 2017;

  • 2,6 milioni di euro relativi ad un accantonamento, effettuato dalla capogruppo Esprinet S.p.A., su una posizione creditizia commerciale.

Nel corso del 2022 erano state individuate le seguenti operazioni ed eventi non ricorrenti:

  • costi vari, pari complessivamente a 2,8 milioni di euro, relativi agli oneri sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in relazione al processo finalizzato al lancio dell'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A..

Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):

(euro/000) Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente 2023 2022
Costi generali e amministrativi Costi operazioni di aggregazione aziendale - (2.754)
Costi generali e amministrativi Costi cessazione rapporto (1.052) -
Costi generali e amministrativi Sanzioni amministrative (1.840) -
(Riduzione)/Riprese di valore di
attività finanziarie
IVA non rivalsabile (20.234) -
(Riduzione)/Riprese di valore di
attività finanziarie
Acc.to fondo svalutazione crediti IVA rivalsata (4.297) -
(Riduzione)/Riprese di valore di
attività finanziarie
Acc.to fondo svalutazione crediti commerciali (2.641) -
Totale SG&A Totale SG&A (30.064) (2.754)
Risultato operativo (EBIT) Risultato operativo (EBIT) (30.064) (2.754)
(Oneri)/proventi finanziari Interessi passivi verso erario (6.946) -
Risultato prima delle imposte Risultato prima delle imposte (37.010) (2.754)
Imposte Imposte su eventi non ricorrenti 889 768
Risultato netto Risultato netto (36.121) (1.986)

9.7 Principali contenziosi in essere

Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività" nelle "Note al bilancio consolidato".

Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali.

9.8 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati

L'analisi delle operazioni relative a strumenti derivati è stata fornita nell'ambito del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari"cui si rimanda.

9.9 Fatti di rilievo successivi

I principali fatti di rilievo avvenuti dopo la data di chiusura del periodo in esame sono riportati all'interno del paragrafo "Fatti di rilievo successivi" della Relazione sulla Gestione cui si rimanda per maggiori dettagli.

9.10 Corrispettivi per servizi di revisione di Gruppo

Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:

Tipologia servizio Soggetto erogatore Corrispettivi (euro/000)
Destinatario 2023 2022
Revisione contabile
Pwc S.p.A. Esprinet S.p.A. 410,8 327,2
Pwc S.p.A. Subsidiaries 170,9 114,6
Pwc network Subsidiaries 291,0 288,0
Altri servizi
Pwc S.p.A. Esprinet S.p.A. 8,7 12,0
PwC network Esprinet S.p.A. 14,0 22,0
Pwc network Subsidiaries 143,0 113,0
Totale 1.038,4 876,8

10. Pubblicazione del Progetto di Bilancio

Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet, che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 12 marzo 2024, nel corso della quale è stato, inoltre, dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.

Vimercate, 12 marzo 2024

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

Bilancio di esercizio 2023 di Esprinet S.p.A.

INDICE del Bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A.

ESPRINET S.p.A.: Bilancio d'esercizio (Bilancio Separato 1 )

ESPRINET S.p.A.: Bilancio d'esercizio (Bilancio Separato 1
)
P
rospetti
di
bi
lanci
o
Situazione patrimoniale-finanziaria pag. 159
Conto economico separato pag. 160
Conto economico complessivo pag. 160
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto pag. 161
Rendiconto finanziario pag. 162
Situazione patrimoniale-finanziaria (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) pag. 163
Conto economico separato (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) pag. 164
Note al bi
lanci
o d'eserci
zi
o
rmazioni generali pag. 166
2 Principi contabili e criteri di valutazione pag. 166
2.1
Principi contabili
2.2
Presentazione del bilancio
2.3
Principali criteri di valutazione e politiche contabili
2.4
Principali stime contabili
2.5
Principi contabili di recente emanazione
2.6
Cambiamento nelle stime contabili e riclassifiche
3 Aggregazioni aziendali pag. 185
4 Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria pag. 187
5 Garanzie, impegni e rischi potenziali pag. 215
6 Commento alle voci di conto economico pag. 216
7 Altre informazioni rilevanti pag. 224
7.1
Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche
7.2
Indebitamento finanziario netto e analisi dei debiti finanziari
7.3
Analisi dei flussi di cassa nel periodo
7.4
Prospetto delle partecipazioni
7.5
Sintesi dei dati essenziali dei bilanci delle società controllate
7.6
Rapporti con entità correlate
7.7
Eventi e operazioni significative non ricorrenti
7.8
Principali contenziosi in essere
7.9 Informativa su rischi e strumenti finanziari
7.10 Fatti di rilievo successivi
7.11 Corrispettivi per servizi di revisione di Esprinet S.p.A.
8 Pubblicazione del Progetto di Bilancio pag. 247
Relazi
one del Collegi
o Si
ndacale*
Relazi
one della Soci
età di
Revi
si
one*

1Bilancio Separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS *Le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, risultano pubblicate nelle specifiche sezioni Investitori – Assemblea degli azionisti – 2024

del sito internet della Società (www.esprinet.com).

Situazione patrimoniale-finanziaria

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS9 :

(euro) Nota di
commento
31/12/2023 31/12/2022
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 1 24.376.151 16.740.763
Diritti di utilizzo di attività 4 81.813.000 83.450.000
Avviamento 2 18.403.051 18.282.187
Immobilizzazioni immateriali 3 1.326.832 1.789.236
Partecipazioni 5 115.224.841 101.326.451
Attività per imposte anticipate 6 4.998.993 2.261.745
Crediti ed altre attività non correnti 9 1.754.759 1.772.600
247.897.627 225.622.982
Attività correnti
Rimanenze 10 345.241.925 373.485.874
Crediti verso clienti 11 330.419.112 348.797.547
Crediti tributari per imposte correnti 12 3.626.351 744.878
Altri crediti ed attività correnti 13 156.221.854 172.986.786
Disponibilità liquide 17 113.122.232 121.129.510
948.631.474 1.017.144.595
Totale attivo 1.196.529.101 1.242.767.577
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 19 7.860.651 7.860.651
Riserve 20 232.948.549 245.369.670
Risultato netto dell'esercizio 21 (29.039.258) 16.059.928
Totale patrimonio netto 211.769.942 269.290.249
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 22 39.480.363 34.567.776
Passività finanziarie per leasing
Passività per imposte differite
31
24
78.792.000
3.389.998
80.442.000
3.314.663
Debiti per prestazioni pensionistiche 25 3.627.582 3.546.713
Debiti per acquisto partecipazioni 33 600.000 600.000
Fondi non correnti ed altre passività 26 22.918.402 3.041.343
148.808.345 125.512.495
Passività correnti
Debiti verso fornitori 27 729.949.402 733.125.071
Debiti finanziari 28 69.388.157 74.709.424
Passività finanziarie per leasing 34 8.124.000 7.307.000
Debiti per acquisto partecipazioni 35 5.764.321 2.455.000
Fondi correnti ed altre passività 32 22.724.934 30.368.338
835.950.814 847.964.833
TOTALE PASSIVO 984.759.159 973.477.328
Totale patrimonio netto e passivo 1.196.529.101 1.242.767.577

9 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema della situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e commentati nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".

Conto economico separato

Di seguito viene riportato il conto economico per "destinazione" della società Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS10:

(euro) Nota di
commento
2023 2022
Ricavi da contratti con clienti 33 2.423.749.999 2.719.248.110
Costo del venduto (2.294.694.005) (2.579.271.292)
Margine commerciale lordo 35 129.055.994 139.976.818
Costi di marketing e vendita 37 (50.391.134) (47.914.255)
Costi generali e amministrativi 38 (62.731.978) (64.368.854)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 39 (27.306.462) (81.718)
Risultato operativo (EBIT) (11.373.580) 27.611.991
(Oneri)/proventi finanziari 42 (15.982.214) (5.231.228)
Risultato prima delle imposte (27.355.794) 22.380.763
Imposte 45 (1.683.464) (6.320.835)
Risultato netto (29.039.258) 16.059.928
- di cui pertinenza di terzi - -
- di cui pertinenza Gruppo (29.039.258) 16.059.928

Conto economico complessivo

(euro) 2023 2022
Risultato netto (29.039.258) 16.059.928
Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico
separato:
- Variazione riserva "fondo TFR" (16.481) 315.134
- Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" 3.955 (75.632)
Altre componenti di conto economico complessivo (12.526) 239.502
Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo (29.051.784) 16.299.430
- di cui pertinenza Gruppo (29.051.784) 16.299.430
- di cui pertinenza di terzi - -

10 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di conto economico riportato nelle pagine successive e commentati nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A."

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(euro/000) Capitale
sociale
Riserve Azioni
proprie
Risultato di
periodo
Totale
patrimonio
netto
Saldi al 31 dicembre 2021 7.861 271.498 (20.263) 18.460 277.555
Utile/(perdita) complessivo di periodo - 239 - 16.060 16.299
Destinazione risultato esercizio precedente - 18.460 - (18.460) -
Dividendi distribuiti - (26.679) - - (26.679)
Acquisto azioni proprie - (6.933) 6.933 - -
Totale operazioni con gli azionisti - (15.152) 6.933 (18.460) (26.679)
Piani azionari in corso - 2.115 - - 2.115
Altri Movimenti - (1) - - (1)
Saldi al 31 dicembre 2022 7.861 258.699 (13.330) 16.060 269.290
Utile/(perdita) complessivo di periodo - (13) - (29.039) (29.052)
Destinazione risultato esercizio precedente - 16.060 - (16.060) -
Dividendi distribuiti - (26.679) - - (26.679)
Totale operazioni con gli azionisti - (10.619) - (16.060) (26.679)
Piani azionari in corso - (3.160) - - (3.160)
Variazione per operazioni di fusione - 1.371 - - 1.371
Saldi al 31 dicembre 2023 7.861 246.278 (13.330) (29.039) 211.770

Rendiconto finanziario11

(euro/000) 2023 2022
Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) 11.684 (89.337)
Flusso di cassa del risultato operativo (A) 19.559 40.878
Utile operativo da attività in funzionamento (11.374) 27.612
Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni 13.581 11.714
Variazione netta fondi (931) (173)
Accantonamenti rateizzazioni Erario 21.574 -
Variazione non finanziaria dei debiti per prestazioni pensionistiche (313) (258)
Costi non monetari piani azionari (2.978) 1.983
Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) 3.233 (115.944)
(Incremento)/Decremento delle rimanenze 30.072 (47.555)
(Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti 23.763 (64.706)
(Incremento)/Decremento altre attività correnti (29.542) (6.792)
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori (8.818) (11.478)
Incremento/(Decremento) altre passività correnti (12.242) 14.587
Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) (11.108) (14.271)
Interessi pagati (8.899) (3.378)
Interessi incassati 1.182 208
Differenze cambio realizzate 422 (1.213)
Imposte pagate (3.813) (9.888)
Flusso monetario da attività di investimento (E) (20.289) (18.030)
Investimenti netti in immobilizzazioni materiali (11.897) (9.617)
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali 20 (1.299)
Investimenti netti in altre attività non correnti 20 (29)
Costituzione società controllate (100) -
Acquisizione società controllate (11.219) (7.085)
Fusione 4Side 2.887 -
Flusso monetario da attività di finanziamento (F) 597 (14.287)
Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti 30.000 13.000
Rimborsi/rinegoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine (22.527) (18.073)
Rimborsi di passività per leasing (8.291) (7.547)
Variazione dei debiti finanziari (12.026) 16.107
Finanziamenti a breve incassati/(erogati) 40.000 10.500
Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati 3.638 (558)
Prezzo differito acquisizioni (2.401) (2.154)
Distribuzione dividendi (27.796) (25.562)
Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) (8.008) (121.654)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 121.130 242.784
Flusso monetario netto del periodo (8.008) (121.654)
Disponibilità liquide alla fine del periodo 113.122 121.130

11 Gli effetti dei rapporti con "altre parti correlate" sono stati omessi in quanto non significativi.

Situazione patrimoniale-finanziaria (ai sensi Delib.Consob n. 15519 del 27 luglio 2006)

(euro/000) 31/12/2023 di cui parti
correlate
31/12/2022 di cui parti
correlate
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 24.376 16.741
Diritti di utilizzo di attività 81.813 83.450
Avviamento 18.403 18.282
Immobilizzazioni immateriali 1.327 1.789
Partecipazioni 115.225 101.326
Attività per imposte anticipate 4.999 2.262
Crediti ed altre attività non correnti 1.755 - 1.773 -
247.898 - 225.623 -
Attività correnti
Rimanenze 345.242 373.486
Crediti verso clienti 330.419 5 348.798 3
Crediti tributari per imposte correnti 3.626 745
Altri crediti ed attività correnti 156.222 83.890 172.986 117.493
Disponibilità liquide 113.122 121.130
948.631 83.895 1.017.145 117.496
Totale attivo 1.196.529 83.895 1.242.768 117.496
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 7.861
Riserve 232.948 245.369
Risultato netto dell'esercizio (29.039) 16.060
Totale patrimonio netto 211.770 269.290
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 39.480 34.568
Passività finanziarie per leasing 78.792 80.442
Passività per imposte differite 3.390 3.315
Debiti per prestazioni pensionistiche 3.628 3.547
Debiti per acquisto partecipazioni 600 600
Fondi non correnti ed altre passività 22.918 3.041
148.808 125.513
Passività correnti
Debiti verso fornitori 729.949 - 733.125 -
Debiti finanziari 69.388 21.382 74.709 22.578
Passività finanziarie per leasing 8.124 7.307
Debiti per acquisto partecipazioni 5.764 2.455
Fondi correnti ed altre passività 22.726 1.245 30.369 599
TOTALE PASSIVO 835.951
984.759
22.627
22.627
847.965
973.478
23.177
23.177
Totale patrimonio netto e passivo 1.196.529 22.627 1.242.768 23.177

Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con entità correlate" nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".

Conto economico separato (ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006)

(euro/000) 2023 di cui non
ricorrenti
di cui
parti
correlate*
2022 di cui non
ricorrenti
di cui
parti
correlate*
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 - 24.868 2.719.248 - 31.633
Costo del venduto (2.294.694) - (3.926) (2.579.271) - (3.548)
Margine commerciale lordo 129.056 - 139.977 -
Costi di marketing e vendita (50.391) - (2.850) (47.914) - (2.601)
Costi generali e amministrativi (62.733) (2.052) 3.378 (64.369) (2.754) 3.223
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie (27.306) (27.172) (82) -
Risultato operativo (EBIT) (11.374) (29.224) 27.612 (2.754)
(Oneri)/proventi finanziari (15.982) (6.946) 502 (5.231) - 84
Risultato prima delle imposte (27.356) (36.170) 22.381 (2.754)
Imposte (1.683) 685 - (6.321) 768 -
Risultato netto (29.039) (35.485) 16.060 (1.986)
- di cui pertinenza di terzi - -
- di cui pertinenza Gruppo (29.039) (35.485) 16.060 (1.986)

(*) Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. redatta secondo i principi contabili internazionali pro-forma che considera i valori che si sarebbero rilevati se fosse già stata effettua la fusione della società 4Side S.r.l. nello scorso esercizio:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
Pro-forma
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 24.376 16.758
Diritti di utilizzo di attività 81.813 83.577
Avviamento 18.403 18.403
Immobilizzazioni immateriali 1.327 1.789
Partecipazioni 115.225 98.378
Attività per imposte anticipate 4.999 3.840
Crediti ed altre attività non correnti 1.755 1.775
247.898 224.520
Attività correnti
Rimanenze 345.242 375.314
Crediti verso clienti 330.419 354.182
Crediti tributari per imposte correnti 3.626 771
Altri crediti ed attività correnti 156.222 171.846
Disponibilità liquide 113.122 124.017
948.631 1.026.130
Totale attivo 1.196.529 1.250.650
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 7.861
Riserve 232.948 246.126
Risultato netto dell'esercizio (29.039) 16.674
Totale patrimonio netto 211.770 270.661
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 39.480 34.568
Passività finanziarie per leasing 78.792 80.509
Passività per imposte differite 3.390 3.315
Debiti per prestazioni pensionistiche 3.628 3.793
Debito per acquisto partecipazioni 600 600
Fondi non correnti ed altre passività 22.918 3.041
148.808 125.826
Passività correnti
Debiti verso fornitori 729.949 739.146
Debiti finanziari 69.388 74.709
Passività finanziarie per leasing 8.124 7.384
Debiti per acquisto partecipazioni 5.764 2.455
Fondi correnti ed altre passività 22.726 30.469
835.951 854.163
TOTALE PASSIVO 984.759 979.989
Totale patrimonio netto e passivo 1.196.529 1.250.650

Di seguito viene riportato il conto economico per "destinazione" della società Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali pro-forma che considera i valori che si sarebbero rilevati se fosse già stata effettuata la fusione della società 4Side S.r.l. nello scorso esercizio:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
Pro-forma
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 2.732.058
Costo del venduto (2.294.694) (2.589.615)
Margine commerciale lordo 129.056 142.443
Costi di marketing e vendita (50.391) (48.826)
Costi generali e amministrativi (62.733) (65.122)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie (27.306) (071)
Risultato operativo (EBIT) (11.374) 28.424
(Oneri)/proventi finanziari (15.982) (5.234)
Risultato prima delle imposte (27.356) 23.190
Imposte (1.683) (6.516)
Risultato netto (29.039) 16.674
- di cui pertinenza di terzi - -
- di cui pertinenza Gruppo (29.039) 16.674

Note al bilancio d'esercizio

1. Informazioni generali

Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "la Società") è attiva nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo e si rivolge a una clientela costituita da rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" che di tipo "business".

Esprinet S.p.A., inoltre, è la società Capogruppo che detiene direttamente e indirettamente le quote di partecipazione al capitale di società che operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.

Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza). Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR Milan (Euronext STAR Milan) del mercato EXM (Euronext Milan) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.

Esprinet S.p.A. in qualità di capogruppo ha redatto il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2023.

2. Principi contabili e criteri di valutazione

I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A. sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.

2.1 Principi contabili

Il bilancio d'esercizio (o "separato" come definito dai principi contabili di riferimento) di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Continuità aziendale

Il presente bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto sussiste la ragionevole aspettativa che la Società continuerà ad operare in futuro (quantomeno in un futuro prevedibile e comunque lungo un periodo di almeno 12 mesi).

Il contesto macroeconomico europeo del 2023 è stato influenzato dalle tensioni geopolitiche internazionali conseguenti al perdurare del conflitto armato tra Ucraina e Federazione Russa, e dal conflitto israelo/palestinese scoppiato ad ottobre. Il conflitto ucraino con i connessi ripetuti blocchi alle importazioni in Europa di grano, ed il conflitto israelo/palestinese in seguito al quale sono iniziati gli attacchi delle milizie Houthi alle navi cargo in navigazione nel Mar Rosso con il tentativo di bloccarne l'accesso al canale di Suez e ritardare o impedire gli approvvigionamenti al mercato europeo, hanno contributo ad incrementare i costi dei prodotti già significativamente impattati dall'elevata inflazione.

La contromisura all'inflazione adottata dalla Banca Centrale Europea di continuo innalzamento dei tassi di interesse oltre quanto già effettuato nella seconda metà del 2022 ha, con l'inflazione stessa, ridotto le capacità di spesa dei consumatori indirizzando tale minor potere d'acquisto verso prodotti di più elevata necessità rispetto ai prodotti di tecnologia ed informatica, e reso più prudenti anche le decisioni di investimento in questo ambito da parte delle aziende.

Conseguentemente pressoché tutti i mercati europei della distribuzione di prodotti di Information Technology & Computer Electronics, e tra questi tutti i mercati di operatività del Gruppo, hanno vissuto un anno particolarmente complesso con segni negativi.

Tutto ciò ha inciso anche sulla Società che, ha subito un impatto negativo nei conti appena chiusi ma, grazie alle azioni di contenimento dei costi fissi, di riduzione dell'anomalo eccessivo livello di capitale circolante commerciale netto accumulato nell'anno precedente, ed all'attenzione nell'utilizzo delle fonti di finanziamento disponibili per minimizzarne i costi, dalla magnitudo tale da non costituire un problema di continuità aziendale.

Il contenimento dell'inflazione già dagli ultimi mesi del 2023, lo stop da ottobre 2023 all'innalzamento dei tassi di interesse da parte della BCE con prospettive di una loro riduzione nel corso del 2024, lo stimato ritorno alla vendita di una numerica di notebook e smartphone a livelli pre-pandemici (avendo questa determinato un picco di unità vendute nel 2020 e nel 2021 con conseguente anticipazione delle vendite ordinariamente previste negli anni successivi), delineano la prospettiva di un ritorno alla crescita dei mercati e del ristabilirsi di condizioni "normali".

Si può concludere quindi che allo stato attuale, sulla base del quadro informativo disponibile e tenuto conto della struttura finanziaria, nonché dei seguenti principali fattori:

  • i principali rischi di natura esogena a cui la Società risulta esposta;

  • la ripresa della situazione macroeconomica generale nel mercato europeo;

  • la ripresa del mercato della distribuzione di prodotti di IT&CE;
  • le variazioni delle condizioni ambientali e di business e delle dinamiche competitive;
  • i mutamenti dei quadri legislativi e regolamentari;
  • gli esiti, effettivi e potenziali, dei contenziosi in essere;

  • i rischi finanziari;

non vi siano dubbi circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per la Società.

2.2 Presentazione del bilancio

I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario presentano le seguenti caratteristiche:

  • per la situazione patrimoniale-finanziaria, sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti; analogamente sono rappresentate le passività correnti e non correnti;
  • il conto economico è presentato in due prospetti separati: conto economico separato e conto economico complessivo;
  • per il conto economico separato, l'analisi dei costi è stata effettuata in base alla "destinazione" degli stessi;
  • il rendiconto finanziario è stato redatto in base al metodo indiretto previsto dallo IAS 7.

Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita.

I prospetti di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il rendiconto finanziario e le altre tabelle di commento sono esposte in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Le tabelle, inoltre, potrebbero evidenziare in alcuni casi difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.

2.3 Principali criteri di valutazione e politiche contabili

Attività non correnti

Immobilizzazioni immateriali e avviamento

Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso.

Le attività immateriali e l'avviamento emerso dalle aggregazioni aziendali effettuate negli esercizi fino al 2009 incluso sono iscritte in bilancio al costo di acquisto comprensivo di eventuali oneri accessori e dei costi necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Per le aggregazioni aziendali effettuate dal 1° gennaio 2010 in poi l'avviamento è pari, salvo particolari casi, all'eccedenza del corrispettivo trasferito rispetto al valore netto, alla data di acquisizione, delle attività acquisite e delle passività assunte (senza l'aggiunta dei costi correlati all'acquisizione).

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi.

L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Non è invece ammesso effettuare rivalutazioni dell'avviamento, neanche in applicazioni di leggi specifiche, e le sue eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.

I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite ed ammortizzate sulla base della relativa vita utile.

I costi per migliorie su beni di terzi sono esposti tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.

Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.

Le aliquote di ammortamento, sostanzialmente invariate rispetto allo scorso anno, applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:

Aliquota economico
tecnica
Impianti di sicurezza 25%
Impianti generici da 3% a 20%
Altri impianti specifici 15%
Impianti di condizionamento da 3% a 14,3%
Impianti telefonici e apparecchiature da 10% a 20%
Impianti di comunicazione e telesegnalazione 25%
Attrezzature industriali e commerciali da 7,1% a 15%
Macchine d'ufficio elettroniche da 20% a 25%
Mobili e arredi da 10% a 25%
Altri beni da 10% a 19%

Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di ricuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.

Operazioni di leasing

I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.

Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.

Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed i contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni in società controllate, collegate e in altre società, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.

Con riferimento all'avviamento, Esprinet S.p.A. sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

In relazione alle partecipazioni in società controllate e collegate, nel caso la partecipata abbia distribuito dividendi, sono anche considerati indicatori d'impairment i seguenti aspetti:

  • il valore di libro della partecipazione nel bilancio d'esercizio eccede il valore contabile delle attività nette della partecipata (inclusive di eventuali avviamenti associati) espresso nel bilancio consolidato;
  • il dividendo eccede il totale degli utili complessivi della partecipata nel periodo al quale il dividendo si riferisce.

Partecipazioni in società controllate, collegate e in altre società

Le partecipazioni nelle società controllate, collegate e in altre società sono valutate al costo d'acquisto o sottoscrizione.

Il costo è ridotto per perdite durevoli di valore nel caso in cui le partecipazioni abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili, nell'immediato futuro, utili di entità tale da assorbire le perdite sostenute; il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi qualora vengano meno i motivi della svalutazione effettuata. Il costo per perdite durevoli di valore e l'eventuale ripristino sono contabilizzati nel conto economico separato alla voce "Oneri e proventi da altri investimenti". In presenza di obiettive evidenze di riduzione di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto degli oneri di dismissione e il valore d'uso.

Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Attività finanziarie (non correnti e correnti)

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value e sono successivamente classificate in una delle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (e quindi con impatto nella riserva di patrimonio netto denominata "Riserva da valutazione fair value");
  • attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dalla Società nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti:

  • Hold to collect: In tale categoria sono classificate le attività finanziarie per le quali sono soddisfatti i seguenti requisiti: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

  • Hold to collect and sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione. Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso le variazioni di fair value dell'attività sono rilevate nel patrimonio netto tra le altre componenti dell'utile complessivo, L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dell'attività. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Si rileva che non sussistono al 31 dicembre 2022 attività finanziarie iscritte al fair value through OCI.
  • Hold to sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie (i.e. categoria residuale). Tale attività sono iscritte al fair value sia al momento della rilevazione iniziale che in fase di misurazione successiva. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato

nel periodo in cui sono rilevati. In tale categoria rientrano principalmente i crediti oggetto di cessione in modalità massiva e ricorrente.

Si veda inoltre quanto riportato nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.

In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa derivanti dallo strumento si è estinto e la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e i benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti; oppure
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e: (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria; oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere i flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Società.

Quando il coinvolgimento residuo della Società è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che la Società potrebbe dover ripagare.

Attività correnti

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento della Società, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti ad un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.

La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..

Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita ed allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.

Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.

Crediti verso clienti e altri crediti

I crediti verso clienti e gli altri crediti, salvo specifiche, sono contabilizzati al valore nominale che, laddove il credito non sia produttivo di interessi ed abbia un termine di pagamento breve e comunque entro i dodici mesi, come sono pressoché interamente i crediti vantati dalla Società, è assimilabile al valore determinato con il metodo del costo ammortizzato in quanto l'impatto della logica di attualizzazione, anche in virtù del non operare in sistemi caratterizzati da condizioni di iperinflazione e quindi di elevati tassi di interesse, risulta trascurabile.

Laddove gli scenari dovessero mutarsi, e per i crediti che non presentano le sopra descritte caratteristiche, la Società procederebbe alla contabilizzazione con il metodo del costo ammortizzato.

In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".

Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.

Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"), applicando un approccio semplificato. Pertanto, la Società non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento di bilancio. In particolare, le perdite attese sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.

Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo).

Tali operazioni si concretizzano per la Società in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.

I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss".

Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".

Crediti tributari

Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti della Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.

Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.

Patrimonio netto

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.

Passività correnti e non correnti

Debiti finanziari

Si tratta di passività finanziarie che sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando la Società diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.

Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso di interesse effettivo.

La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita ad un'altra parte e il corrispettivo pagato viene rilevata nel conto economico.

In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari".

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono riportati all'interno di una apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per gli stessi non si procede ad alcun accantonamento.

Benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".

Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e

dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".

A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.

La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.

Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.

Debiti commerciali, altri debiti, altre passività

I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al "fair value" al netto di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.

Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.

Il grado di incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.

Conto economico

Ricavi e costi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo). Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:

  • f) le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
  • g) la Società può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
  • h) la Società può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • i) il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • j) è probabile che la Società riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.

Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, la Società procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.

I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.

I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.

Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti della Società non eccedono i 12 mesi, pertanto, la Società non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori. Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera la Società, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea della società erogante.

Pagamenti basati su azioni

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.

La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").

Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)" sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.

Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in una operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Differenze cambio e criteri di conversione delle poste in valuta

Valuta funzionale

Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la società opera.

I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale della Società.

Operazioni in valuta e criteri di conversione

I ricavi ed i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.

Tassi di cambio Puntuale al
31.12.2023
Medio 2023 Puntuale al
31.12.2022
Medio 2022
US Dollar (USD) 1,11 1,08 1,07 1,05

Strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati, compresi quelli impliciti (embedded derivatives), sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.

Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico.

Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico.

Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Altre informazioni

Con riferimento all'informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Altre informazioni rilevanti" sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.

2.4 Principali stime contabili

2.4.1 Premesse

Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.

Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).

Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore ed una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:

  • premi/rebate per raggiungimento obiettivi ("sell-in", "sell-out", numerica di clienti, efficienza logistica, ecc.);
  • fondi di sviluppo, co-marketing ed altri incentivi;
  • sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount").

Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, Esprinet S.p.A. beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").

Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.

Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.

Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.

Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.

Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash.

In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.

Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso di interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di mercato finanziario vigenti, rivelando la prevalenza della componente commerciale sull'elemento strettamente finanziario compensativo dello scarto tra il sorgere del debito e l'effettivo pagamento. Tale elemento è inoltre reso subalterno dalla durata relativamente breve, nella media, dei tempi di dilazione anche prorogati che non risultano mai, se non in rari casi, superiori ai 90 giorni.

2.4.2 Principali assunzioni e stime

La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.

Le stime ed assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.

Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, acuite nel particolare contesto dalle condizioni sociopolitiche, economiche e sanitarie, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.

Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria della Società.

Diritto d'uso e passività finanziarie per leasing

L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipende da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.

Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.

Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti dall'interruzione anche per tale soggetto.

I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.

Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.

Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.

Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.

I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile alla Società, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile alla Società in base al suo rating, ai tassi di finanziamento risk free applicabili nei paesi di operatività della Società, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento della Società.

Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.

Avviamento

Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.

Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.

A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati ad un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.

La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del Business Plan di Gruppo 2024-2028E, sia oltre tale periodo.

"Fair value" di strumenti derivati

Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura, sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.

Stock grant

Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A., le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".

In particolare, il costo di tali piani è stato determinato con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.

Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato

tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.

Riconoscimento dei ricavi

Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, la Società è solita stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione. Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.

Rettifiche di ricavi e note di credito da emettere nei confronti dei clienti

Esprinet S.p.A. è solita operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.

La Società ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Rettifiche di costi e note di credito da ricevere dai vendor

Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, ed in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, la Società è solita operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.

Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.

Esprinet S.p.A. ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Ammortamento delle immobilizzazioni

Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.

La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.

Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.

Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.

Esprinet S.p.A. è solita sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.

Accantonamento al fondo svalutazione crediti

Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti Esprinet S.p.A. formula delle previsioni riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.

Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di factoring o banche si procede alla valutazione a "fair value through profit and loss".

Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.

L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.

Accantonamenti al fondo obsolescenza di magazzino

La Società è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro.

Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.

Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.

L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria o un'evoluzione tecnologica dirompente potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.

Accantonamenti ai fondi rischi ed oneri e passività potenziali

La Società effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative ad eventi passati.

Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.

Benefici ai dipendenti

Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.

Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).

La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e del turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.

Imposte

Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.

Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato

probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.

Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.

2.5 Principi contabili di recente emanazione

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dalla Società

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2023, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.

In dettaglio le principali modifiche:

IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio ha sostituito l'IFRS 4 e si applica con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

Disclosure of Accounting Policies (Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2): le modifiche emesse dallo IASB il 12 febbraio del 2021 hanno lo scopo di aiutare i redattori del bilancio a decidere quali principi contabili divulgare nel loro bilancio come maggiormente significativi. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per spiegare e dimostrare l'applicazione del "processo di materialità in quattro fasi" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Le modifiche si applicano prospetticamente e sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023. L'applicazione delle modifiche all'IFRS Practice Statement 2 saranno applicabili solo successivamente all'applicazione di quelle previste per lo IAS 1.

Modifiche allo IAS 8 – Definizione delle stime contabili in data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates " con l'obiettivo di chiarire la distinzione tra politiche e stime contabili. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.

Modifiche allo IAS 12 (Income Taxes), Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction: pubblicate dallo IASB il 7 maggio 2021 con l'obiettivo di chiarire le modalità di contabilizzazione delle imposte differite su specifiche fattispecie contabili quali ad esempio la locazione o le "decommissioning obligations". Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023.

Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information (Amendment to IFRS17): pubblicato a dicembre 2021, ha lo scopo di indicare le opzioni di transizione relative alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate in sede di applicazione iniziale dell'IFRS17. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.

Modifiche allo IAS 12 - Income taxes: International Tax Reform- Pillar Two Model Rules - Emesso dallo IASB il 23 maggio 2023 con data efficacia immediata e retroattiva per i bilanci annuali relativi agli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023. Le modifiche prevedono: (i) un'eccezione che permette alle società assoggettate alla riforma fiscale OCSE, che ha definito un nuovo modello a due Pilastri

(c.d. Pillar Two Model) per porre un limite alla concorrenza fiscale introducendo un'aliquota minima globale al 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano le grandi multinazionali, uno "sgravio temporaneo" riguardante la contabilizzazione della fiscalità differita che deriva dall'attuazione del modello stesso; (ii) di chiarire quali sono i requisiti di informativa aggiuntiva da fornire sui bilanci annuali per aiutare gli stakeholder a comprendere meglio l'esposizione delle società alle imposte in seguito all'introduzione del modello. Per meglio consentire la comparabilità fra i reporting finanziari l'eccezione sarà obbligatoria e non viene specificata una data di termine della stessa, in considerazione del fatto che le norme per essere applicabili dovranno essere recepite nella legislazione nazionale sulla base dell'approccio di ciascun paese.

Tali modifiche non hanno avuto un impatto significativo sul bilancio della Società.

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni emessi ma non ancora entrati in vigore e/o omologati alla data della presente relazione. La Società intende adottare questi principi quando entreranno in vigore:

Principi emanati omologati ma non ancora entrati in vigore e/o omologati e non adottati in via vigore e/o omologati e non adottati in via anticipata dalla Società

Modifiche allo IFRS 16 - Lease Liability in a sale and leaseback- Emesso dallo IASB il 22 settembre 2022, il documento prevede alcuni chiarimenti in merito alla valutazione delle operazioni di lease and leaseback che soddisfino di conseguenza anche criteri dell'IFRS 15 per la contabilizzazione della vendita. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statements: classification of liabilities as current or non-current – Emesso dallo IASB il 23 gennaio 2020, il documento prevede che una passività venga classificata come corrente o non corrente in funzione dei diritti esistenti alla data del bilancio. Inoltre, stabilisce che la classificazione non è impattata dall'aspettativa dell'entità di esercitare i propri diritti di posticipare il regolamento della passività. Infine, viene chiarito che tale regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di cassa, strumenti di capitale, altre attività o servizi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statements: Non- Current Liabilities with Covenants – Emesso dallo IASB il 31 ottobre 2022, il documento chiarisce le condizioni necessarie da rispettare entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento che possono influire sulla classificazione di una passività, soprattutto nei casi in cui sia assoggettata a Covenant. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata

La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista; non si ritiene che i potenziali impatti possano essere significativi per la Società.

Principi emanati ma non ancora omologati dall'Unione Europea

Modifiche allo IAS 7 e IFRS 7 - Supplier Finance Arrangements – Emesso dallo IASB il 25 Maggio 2023, il documento prevede di aggiungere obblighi di informativa relativamente agli accordi finanziari con i fornitori. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 21 – The Effect of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability – Emesso dallo IASB il 15 Agosto 2023, il documento prevede delle modalità per determinare se una valuta sia convertibile e, quando non lo sia, determinare il tasso di cambio da utilizzare e gli obblighi di informativa relativamente alla contabilizzazione. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2025. È consentita l'applicazione anticipata.

La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

2.6 Cambiamento nelle stime contabili e riclassifiche

Cambiamenti nelle stime contabili

Nella presente relazione non si sono verificate variazioni nelle stime contabili utilizzate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8.

Riclassifiche di conto economico

Non si segnalano riclassifiche di conto economico relative a bilanci pubblicati negli scorsi esercizi.

3. Aggregazioni aziendali

Fusione per incorporazione di 4Side S.r.l. in Esprinet S.p.A.

Nel corso dell'esercizio Esprinet S.p.A. ha fuso per incorporazione la controllata totalitaria 4Side S.r.l.. L'operazione rientra nell'ambito del disegnato processo di massimizzazione delle sinergie commerciali ed operative con la controllata, avviato con l'acquisto in data 15 novembre 2021 delle residue quote societarie in possesso dei soci di minoranza, manager della società o nel frattempo divenuti manager di Esprinet S.p.A., proseguito con la sottoscrizione in data 6 marzo 2023 di un contratto di affitto d'azienda della stessa, conclusosi in data 1° novembre 2023 con la fusione per incorporazione con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023.

In considerazione del possesso e controllo già integrali alla data di chiusura dell'esercizio precedente, l'operazione sopra esposta non ha prodotto alcun effetto sul bilancio consolidato ma ha invece determinato degli impatti sul bilancio separato di Esprinet S.p.A.ai cui fini si riportano qui di seguito le attività e le passività incorporate, il valore della partecipazione posseduta da Esprinet S.p.A., il disavanzo di fusione emerso ed il flusso di cassa netto generato dall'operazione:

4Side S.r.l.
(euro/000) 01/01/2023
Immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie 17
Diritto di utilizzo di attività 127
Avviamento 121
Attività per imposte anticipate 1.578
Crediti ed altre attività non correnti 2
Rimanenze 1.828
Crediti verso clienti 5.384
Altre attività correnti 213
Disponibilità liquide 2.887
Passività finanziarie per leasing non correnti (67)
Passività per prestazioni pensionistiche (246)
Debiti verso fornitori (6.021)
Debiti finanziari correnti (1.000)
Passività finanziarie per leasing correnti (77)
Altre passività correnti (427)
"Fair value" attività nette 4.319
Valore partecipazione (2.948)
Avanzo di fusione 1.371
Disponibilità liquide 2.887
Debiti finanziari (1.000)
Passività finanziarie per leasing (144)
Flusso di cassa netto dell'operazione 3.114

All'interno della presente relazione finanziaria annuale, per più efficaci finalità comparative, laddove ritenuto più esplicativo dei fenomeni all'origine delle variazioni nei saldi contabili, sono stati rappresentati i valori di Esprinet S.p.A. "pro-forma" alla data del 31 dicembre 2022 che riassumono gli effetti delle fusioni già dalla data del 1° gennaio 2022.

4. Commento alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Attività non correnti

1) Immobilizzazioni materiali

(euro/000) Impianti e
macchinari
Attrezz. ind.
comm. e altri
beni
Imm. in corso Totale
Costo storico 13.323 38.665 2.627 54.615
Fondo ammortamento (11.209) (26.665) - (37.874)
Saldo al 31/12/2022 2.114 12.000 2.627 16.741
Variazioni per fusioni - costo storico 8 166 - 174
Variazioni per fusioni - f.do ammortam. (7) (150) - (157)
Incrementi costo storico 5.907 5.210 1.323 12.440
Decrementi costo storico (24) (3.536) (2) (3.562)
Riclassifiche costo storico 2.054 393 (2.447) -
Incrementi fondo ammortamento (636) (4.087) - (4.723)
Decrementi fondo ammortamento 22 3.441 - 3.463
Totale variazioni 7.323 1.421 (1.126) 7.618
Costo storico 21.268 40.898 1.501 63.667
Fondo ammortamento (11.830) (27.461) - (39.291)
Saldo al 31/12/2023 9.438 13.437 1.501 24.376

Le immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2023, ammontano a 24,3 milioni di euro e risultano incrementate per circa 7,6 milioni di euro rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2022.

Gli investimenti nella voce "Impianti e macchinari" fanno principalmente riferimento all'istallazione di nuovi impianti robotici per l'efficientamento della gestione dei magazzini di Cavenago e Cambiago.

Gli investimenti nella voce "Attrezzature industriali e altri beni" fanno principalmente riferimento al periodico rinnovo e adeguamento del parco tecnologico, all'acquisto di prodotti destinati al noleggio e, relativamente alla voce "Immobilizzazioni in corso", ad impianti in corso di installazione nel magazzino di Cambiago.

La voce Attrezzature industriali e commerciali e altri beni è così composta:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Macchine elettroniche 10.571 9.076 1.495
Mobili e arredi 618 637 (19)
Attrezzature industriali e commerciali 1.103 1.403 (300)
Altri beni 1.145 884 261
Totale 13.437 12.000 1.437

La durata della vita utile associata alle varie categorie di immobilizzazioni non ha subito modifiche rispetto allo scorso anno.

Si segnala inoltre che non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate e che gli impegni di fornitura sottoscritti entro la fine dell'esercizio, ma non riconosciuti nel bilancio, non sono significativi.

4) Diritto di utilizzo di attività

Si riportano qui di seguito i principali elementi informativi nonché la sintesi degli impatti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 (Leasing).

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Diritti di utilizzo di attività 81.813 83.450 (1.637)

I contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:

  • immobili per uso ufficio ed operativo;
  • automezzi aziendali;
(euro/000) Immobili Automezzi Totale
Costo storico 110.401 3.772 114.173
Fondo ammortamento (28.223) (2.500) (30.723)
Saldo al 31/12/2022 82.178 1.272 83.450
Variazioni per fusione - costo storico 257 278 535
Variazioni per fusione - f.do ammortam. (231) (177) (408)
Incrementi costo storico 6.385 711 7.096
Decrementi costo storico (256) (482) (738)
Incrementi fondo ammortamento (8.186) (674) (8.860)
Decrementi fondo ammortamento 256 482 738
Totale variazioni (1.801) 37 (1.764)
Costo storico 116.787 4.279 121.066
Fondo ammortamento (36.384) (2.869) (39.253)
Saldo al 31/12/2023 80.403 1.410 81.813

Gli incrementi di costo storico occorsi nell'esercizio relativi agli immobili sono sostanzialmente ascrivibili ai rinnovi dei contratti di alcuni Cash & Carry e alla modifica dei canoni per tenere conto della variazione inflattiva dell'anno. Gli incrementi di costo storico relativi agli automezzi scaturiscono dal ricorrente parziale rinnovo annuo del parco auto.

Le aliquote di all'ammortamento del periodo sono determinate sulla base della durata residua di ogni singolo contratto e non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

2) Avviamento

L'avviamento totale iscritto in bilancio ammonta a 18,4 milioni di euro e mostra un incremento pari a 0,1 milioni di euro rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2022 (18,3 milioni di euro), per effetto della fusione per incorporazione di 4Side Sr.l. avvenuta a far data dal 1° gennaio 2023.

La tabella seguente riassume i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione di origine, ciascuna delle quali identificata dal nome della società di cui è stato acquisito il controllo:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Assotrade S.p.A. 5.500 5.500 -
Pisani S.p.A. 3.878 3.878 -
Esprilog S.r.l. 1.248 1.248 -
Mosaico S.r.l. 5.803 5.803 -
Celly S.p.A. 1.853 1.853 -
4Side S.r.l. 121 - 121
Totale 18.403 18.282 121

Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività: avviamento

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.

Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente - ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" attraverso il processo di "impairment test".

Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto incapace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato a test di "impairment" in via separata rispetto alle attività cui è riconducibile ma deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" o ad un gruppo di CGU, essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.

Nella fattispecie non è stato individuato un livello di analisi inferiore rispetto ad Esprinet S.p.A. globalmente considerata, non essendo riscontrabile alcuna unità elementare generatrici di flussi di cassa indipendenti cui allocare in tutto o in parte gli avviamenti evidenziati.

Il processo di verifica di valore sugli avviamenti e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato ed al successivo commento alla voce "Partecipazioni", a cui si rimanda.

Le verifiche di "impairment" effettuate non hanno fatto emergere la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2022 che vengono pertanto confermati.

A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci fosse corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:

Parametri di equivalenza:
Enterprise Value = Carrying Amount
Italia
IT&CE "B2B"
CGU 1
"g" (tasso di crescita a lungo termine) n.s
WACC post-tax 13,24%

In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

  • il tasso di crescita "g" dell'anno terminale utilizzato per ricavare i flussi di cassa oltre il periodo di previsione;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa;
  • il livello di EBITDA atteso nel periodo di previsione esplicita.

I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:

  • "g" inferiore del -50% e pari a zero;
  • WACC superiore di +100bps e +200bps
  • EBITDA inferiore del -10% e del -20%.

A seguito di tali analisi, solo in scenari estremi scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzionichiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -2,0%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.

3) Immobilizzazioni immateriali

(euro/000) Concessioni
licenze marchi
e diritti simili
Diritti di
utilizzo di
opere
Immob. in
corso
ed acconti
Totale
Costo storico 16 dell'ingegno
10.035
99 10.150
Fondo ammortamento (12) (8.349) - (8.361)
Saldo al 31/12/2022 4 1.686 99 1.789
Variazioni per fusioni - costo storico - 47 - 47
Variazioni per fusioni - f.do ammortam. - (47) - (47)
Incrementi costo storico - 136 - 136
Riclassifiche costo storico - 99 (99) -
Incrementi fondo ammortamento - (598) - (598)
Totale variazioni - (363) (99) (462)
Costo storico 16 10.317 - 10.333
Fondo ammortamento (12) (8.994) - (9.006)
Saldo al 31/12/2023 4 1.323 - 1.327

La voce Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno è relativa ai costi sostenuti per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale (software).

Tale voce è ammortizzata in tre esercizi in coerenza con l'esercizio precedente.

5) Partecipazioni

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Partecipazioni 115.225 101.326 13.899

Si forniscono di seguito alcune informazioni relative alle partecipazioni possedute in società controllate.

I dati di patrimonio netto e utile netto sono riferiti ai progetti di bilancio al 31 dicembre 2023 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

(euro/000) Sede Patrimonio
netto (1)
Utile/perdita
(1)
% possesso Costo Valore
Bludis S.r.l. Roma (RM) 2.788 1.609 100% 8.646 8.646
Celly Pacific Limited Hong Kong (Cina) 304 (59) 100% 4 4
Dacom S.p.A. Milano (MI) 16.982 (546) 100% 12.820 12.820
idMAINT S.r.l. Milano (MI) 1.111 (391) 100% 977 977
Sifar Group S.r.l. Milano (MI) 9.436 453 100% 16.983 16.983
V-Valley S.r.l. Vimercate (MB) 7.506 704 100% 20 20
Zeliatech S.r.l. Vimercate (MB) 90 (10) 100% 100 100
Esprinet Iberica S.L.U. Saragozza (Spagna) 171.971 10.739 100% 75.675 75.675
Esprinet Portugal Lda Porto (Portogallo) 1.153 (2.157) 5% - -
Totale 211.341 10.342 115.225 115.225

(1) Dati ricavati dai progetti di bilancio al 31 dicembre 2023 redatti secondo i rispettivi principi contabili nazionali.

La tabella che segue dettaglia la movimentazione nella voce "Partecipazioni":

(euro/000) Valore al
31/12/2022
Incrementi Decrementi Valore al
31/12/2023
Bludis S.r.l. 8.700 - (54) 8.646
Celly Pacific Limited 4 - - 4
Dacom S.p.A. 12.820 - - 12.820
idMAINT S.r.l. 977 - - 977
4Side S.r.l. 2.948 - (2.948) -
Nilox Deutschland GmbH - -
Sifar Group S.r.l. - 16.983 - 16.983
V-Valley S.r.l. 20 - - 20
Zeliatech S.r.l. - 100 - 100
Esprinet Iberica S.L.U. 75.857 - (182) 75.675
Esprinet Portugal Lda - - - -
Totale 101.326 17.083 (3.184) 115.225

Gli incrementi si riferiscono all'acquisizione di Sifar Group S.r.l. avvenuta nel mese di agosto 2023 ed alla costituzione nel mese settembre 2023 del green tech distributor Zeliatech S.r.l..

La variazione nella partecipazione in Esprinet Iberica S.L.U. è conseguente alla rettifica del valore dell'addebito alla controllata del controvalore delle azioni assegnate ai suoi beneficiari in relazione al Piano di Compensi 2021-2023.

La variazione nella partecipazione in Bludis S.r.l. rispetto al 31 dicembre 2022 scaturisce, così come consentito dal principio contabile IFRS3, dalla determinazione nel corso dell'esercizio del prezzo definitivo di acquisto della stessa.

Rispetto al 31 dicembre 2022 vengono azzerati i valori delle partecipazioni in 4Side S.r.l. ed in Nilox Deutschland GmbH per, rispettivamente, la fusione per incorporazione, nel mese di novembre 2023, di 4Side S.r.l. in Esprinet S.p.A. con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023, e la cessazione a maggio 2023 di Nilox Deutschland GmbH, già posta in liquidazione volontaria da settembre 2019.

La partecipazione totalitaria in V-Valley S.r.l., stanti la sua natura contrattualizzata di "commissionaria" di vendita della capogruppo Esprinet S.p.A. ed il valore irrilevante rispetto al patrimonio netto di quest'ultima, non è stata assoggettata a verifica specifica.

Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività: partecipazioni

Come richiesto dal principio contabile IAS 36, la Società ha verificato la recuperabilità del valore contabile delle partecipazioni in imprese controllate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore, attraverso il confronto tra valore d'uso e valore di carico Il processo di verifica di valore e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato.

A) Framework valutativo

Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.

Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").

Il valore recuperabile delle singole partecipazioni è stato determinato come maggiore fra valore d'uso e "fair value", quest'ultimo stimato con il metodo reddituale. Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").

Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.

Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto. La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.

Identificazione dei flussi finanziari

Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 marzo 2024, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2024 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2025-2028.

Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.

Attraverso tale modalità i flussi finanziari sono stati identificati come il profilo dei flussi "normale", ossia caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") nella costruzione dei piani di sviluppo economico nel periodo 2024E-2028E, e quindi in grado di meglio rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.

In applicazione del principio IFRS 16 ("Leases") si è provveduto anche alla considerazione, nella costruzione dei piani previsionali, della sostituzione di canoni di affitto e leasing operativi con ammortamenti ed interessi.

Nella prospettiva della determinazione del "valore d'uso" attraverso una metodologia basata sull'attualizzazione di flussi finanziari ciò ha comportato, al fine di preservare il principio di "neutralità valutativa" (esclusi gli effetti fiscali), alcuni aggiustamenti ai cash flow previsionali.

In particolare, al fine di garantire la sostenibilità operativa ai piani si è ipotizzato in concomitanza della decadenza dei contratti di affitto principali di stipulare nuovi contratti alle medesime condizioni, il che si è tradotto in un flusso di investimenti figurativo corrispondente al valore del "Right of Use" dei beni ripristinati. Grazie a tale accorgimento si sono potuti correttamente catturare i fabbisogni di reinvestimento necessari per garantire la generazione di cassa prevista dal piano.

Modalità di previsione

Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale.

Flussi scontati o ponderati per le probabilità

Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (Sirmi, IDC, Euromonitor), ipotizzando per le società controllate differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.

La determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni partecipata si è basata sul c.d. "scenario unico" come precedentemente specificato.

La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna partecipata, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.

La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi dell'intrinseca coerenza tra cash-flows attesi lungo l'orizzonte di piano e i fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.

Principali criticità

Nell'esecuzione dell'impairment test è stato utilizzato un tasso di sconto maggiorato rispetto a quello utilizzato per la verifica di valore degli avviamenti di Esprinet S.p.A. stessa e della partecipazione in Esprinet Iberica S.L.U., al fine di riflettere un maggior rischio dimensionale, eventuali scostamenti fra budget e consuntivi, la meno profonda qualità e completezza della base informativa, il grado di verificabilità degli input di piano ed il rischio intrinseco ("inherent risk") delle attività da valutare.

Tasso di attualizzazione

Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna partecipata. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital" ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita,

In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su mercati regolamentati, operanti a livello internazionale, che successivamente è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle società partecipate in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale.

Il campione di società comparabili utilizzato è composto dalle seguenti società:

Società Paese
AB S.A. Polonia
Action S.A. Polonia
ALSO Holding AG Svizzera
Arrow Electronics, Inc. USA
ASBISc Enterprises Plc Cipro
Datatec Limited Sud Africa
Exclusive Networks S.A. Francia
Logicom Public Ltd Cipro
SeSa Italia
TD SYNNEX Corporation USA

Nel seguito si riportano le componenti del tasso di attualizzazione:

  • il costo lordo del capitale proprio, determinato dalla sommatoria tra il "Risk Free Rate", pari al tasso di rendimento medio nell'ultimo trimestre 2023 del titolo governativo decennale "benchmark" di Italia, Spagna e Portogallo a seconda del Paese di residenza della partecipata, il "Market Risk Premium" e l'"Additional Risk Premium" stimati sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • il coefficiente Beta Levered, determinato sulla base della media periodica del campione delle società comparabili;
  • il costo lordo marginale del debito, ottenuto come sommatoria tra "Base Rate", pari al tasso di riferimento medio nell'ultimo trimestre 2023 dell'IRS decennale, ed un "credit spread" stimato sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • l'aliquota fiscale, pari all'aliquota nominale dell'imposta sui redditi societari dei Paesi in cui le partecipate sono fiscalmente domiciliate.

Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.

Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte.

Valore Terminale

Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").

Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2028 in Italia, Spagna e Portogallo (2,20%, 1,70% e 1,96% rispettivamente - fonte: Fondo Monetario Internazionale).

B) Assunto di base / Variabili critiche

La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna partecipazione con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":

Italia
Bludis S.r.l.
Dacom S.p.A.
idMAINT S.r.l.
Spagna
Esprinet
Iberica S.L.U.
Portogallo
Esprinet
Portugal Lda
Flussi finanziari attesi:
Periodo di previsione analitica 5 anni 5 anni 5 anni
"g" (tasso di crescita a lungo termine) 2,00% 1,70% 1,96%
Tassi di attualizzazione:
Costo del capitale di rischio 14,79% 11,38% 13,94%
Costo lordo marginale del capitale di
debito
5,25% 5,25% 5,25%
Aliquota fiscale 24,00% 25,00% 21,00%
Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) 0,19 0,19 0,19
Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) 0,81 0,81 0,81
WACC post-tax 12,75% 9,95% 12,10%
WACC pre-tax 16,25% 12,65% 14,35%

Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle partecipate sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:

  • tassi di crescita dei ricavi;
  • margine lordo di prodotto/margine di contribuzione ai costi fissi;
  • grado di leva operativa;
  • tasso di attualizzazione dei flussi;
  • tasso di crescita "g" applicato al flusso di cassa dell'anno terminale per ricavare il Valore Terminale.

C) Rettifiche di valore e "analisi di sensitività"

Le verifiche di "impairment" non hanno fatto emergere la necessità di svalutare nessuna delle partecipazioni in essere né procedere alla rivalutazione della partecipazione del 5% in Esprinet Portugal Lda, svalutata integralmente nell'esercizio 2020.

In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

  • il tasso di crescita "g" dell'anno terminale utilizzato per ricavare i flussi di cassa oltre il periodo di previsione;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa;
  • il livello di EBITDA atteso nel periodo di previsione esplicita.

I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:

  • "g" inferiore del -50% e pari a zero;
  • WACC superiore di +100bps e +200bps;
  • EBITDA inferiore del -10% e del -20%.

A seguito di tali analisi è emerso che, per le partecipazioni in Dacom S.p.A. ed idMAINT S.r.l. diversi scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -

2,0%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, porterebbero ad un valore d'uso inferiore ad un valore netto contabile.

Tenuto conto delle peculiari personalizzazioni metodologiche adottate ai fini della determinazione del "valore d'uso" delle partecipazioni e della fase storica di massimo ammontare, con prevista riduzione nell'esercizio, dei tassi di interesse sottostanti il WACC utilizzato, tuttavia, tali risultanze non sono ritenute particolarmente evocative di elementi di criticità tali da portare a dette svalutazioni.

6) Attività per imposte anticipate

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Attività per imposte anticipate 4.999 2.262 2.737

Il saldo di questa voce è rappresentato da imposte anticipate rivenienti da fondi tassati ed altre differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che la Società prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili.

La recuperabilità è sorretta dai redditi previsti in base ai piani previsionali costruiti a partire dalle previsioni economico-finanziarie 2024-28E del Gruppo Esprinet approvate dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. in data 12 marzo 2024.

A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:

31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte anticipate:
Svalutazione crediti 8.318 24,00% 1.996 1.418 24,00% 340
Riporto perdite anni precedenti 5.125 24,00% 1.230 - 24,00% -
Ammortamenti eccedenti 138 24,00% 33 - 24,00% -
Ammortamenti Goodwill 340 27,90% 95 101 27,90% 28
Compensi amministratori non erogati 219 24,00% 52 541 24,00% 130
F.do obsolescenza magazzino 2.307 27,90% 644 2.772 27,90% 773
IFRS 16 - Leases 1.189 24,00% 285 1.012 24,00% 244
Indennità supplettiva clientela 500 27,90% 140 574 27,90% 160
Fondo Resi 964 27,90% 269 1.173 27,90% 327
Fondi Rischi 405 27,90% 97 517 27,90% 94
Altro 584 24%-27,9% 158 612 24%-27,9% 166
Attività per imposte anticipate 4.999 2.262

Le imposte anticipate che scaturiscono dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 sono state contabilizzate in conformità a quanto previsto dallo IAS 12 revised.

La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione e sulla valutazione attuariale del TFR.

Di seguito la ripartizione temporale dei previsti riversamenti a conto economico:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività per imposte anticipate 31/12/2023 805 3.849 345 4.999
31/12/2022 901 1.361 - 2.262

9) Crediti ed altre attività non correnti

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Crediti per depositi cauzionali 1.755 1.773 (18)
Crediti ed altre attività non correnti 1.755 1.773 (18)

I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze e per contratti di locazione in essere.

Attività correnti

10) Rimanenze

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Prodotti finiti e merce 347.549 376.258 (28.709)
Fondo svalutazione rimanenze (2.307) (2.772) 465
Rimanenze 345.242 373.486 (28.244)

L'importo delle rimanenze, pari a 345,2 milioni di euro, evidenzia un decremento di 28,2 milioni di euro rispetto allo stock esistente al 31 dicembre 2022. Il decremento risulta influenzato dai minori volumi di acquisti effettuati e di prodotti in viaggio dai fornitori o verso i clienti (77,8 milioni di euro complessivamente al 31 dicembre 2023 e 83,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), controbilanciati per 1,8 milioni di euro dal valore netto delle rimanenze di prodotto in essere al 31 dicembre 2022 in 4Side S.r.l., società controllata fusa per incorporazione a novembre 2023 con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023.

Per maggiori dettagli sull'operazione di fusione si rinvia a quanto riportato nei "Fatti di rilievo del periodo" nella Relazione sulla Gestione.

Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 2,3 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti ed a lenta movimentazione.

La sua movimentazione è rappresentabile come segue:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Fondo svalutazione rimanenze iniziale 2.772 3.537 (765)
Utilizzi/Rilasci (1.646) (1.109) (537)
Accantonamenti 885 344 541
Variazioni per fusioni 296 - 296
Fondo svalutazione rimanenze finale 2.307 2.772 (465)

Il saldo relativo alle "Variazioni per fusioni"si riferisce alla società 4Side S.r.l..

11) Crediti verso clienti

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Crediti lordi verso clienti 335.302 351.006 (15.704)
Fondo svalutazione crediti (4.883) (2.208) (2.675)
Crediti netti verso clienti 330.419 348.798 (18.379)

I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dalla Società nell'ambito dell'ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono per la quasi totalità effettuate verso clienti residenti in Italia, denominate in euro e regolabili monetariamente nel breve termine.

I Crediti lordi verso clienti includono 0,4 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel 2022) di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring, risultano rettificati da note credito da emettere verso i clienti per un valore pari a 40,7 milioni di euro (51,0 milioni di euro a fine 2022) e comprendono 70,7 milioni di euro di crediti valutati al fair value (80,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

La variazione dei crediti lordi è determinata, oltre che dai volumi complessivi di fatturato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta determinati anche da fattori stagionali, anche dall'impatto dei programmi rotativi di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 228,0 milioni di euro al 31 dicembre 2023 rispetto a 226,4 milioni nel 2022).

Il fondo svalutazione crediti, attraverso il quale viene ottenuto l'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti, è alimentato da accantonamenti determinati sulla base di un processo di valutazione analitica per singolo cliente in relazione ai relativi crediti scaduti ed ai contenziosi commerciali in essere, tenuto conto delle coperture assicurative (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari"). Di seguito la sua movimentazione:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Fondo svalutazione crediti iniziale 2.208 2.427 (219)
Utilizzi/Rilasci (1.165) (1.009) (156)
Accantonamenti 3.409 790 2.619
Variazioni per fusioni 431 - 431
Fondo svalutazione crediti finale 4.883 2.208 2.675

Il saldo relativo alle "Variazioni per fusioni" si riferisce alla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione a novembre 2023 con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023. Per maggiori dettagli sull'operazione si rimanda ai "Fatti di rilievo del periodo" nella Relazione sulla Gestione.

12) Crediti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Crediti tributari per imposte correnti 3.626 745 2.881

I Crediti tributari per imposte correnti sono conseguenza dell'eccedenza degli acconti versati, calcolati sui redditi dell'esercizio precedente, rispetto alle imposte correnti maturate nell'anno d'imposta 2023.

13) Altri crediti e attività correnti

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Crediti verso imprese controllate (A) 83.890 117.493 (33.603)
Crediti verso imprese collegate (B) - - -
Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto 2.493 - 2.493
Crediti tributari altri 45.105 35.729 9.376
Altri crediti tributari (C) 47.598 35.729 11.869
Crediti verso società di factoring 249 3.207 (2.958)
Crediti finanziari verso altri 9.656 10.336 (680)
Crediti verso assicurazioni 679 424 255
Crediti verso fornitori 8.756 786 7.970
Crediti verso dipendenti - 2 (2)
Crediti verso altri 73 72 1
Crediti verso altri (D) 19.413 14.827 4.586
Risconti attivi (E) 5.321 4.937 384
Altri crediti e attività correnti (F= A+B+C+D+E) 156.222 172.986 (16.764)

Le tabelle che seguono mostrano il dettaglio dei Crediti verso imprese controllate per tipologia e per società; per ulteriori informazioni in merito all'origine dei dettagli riportati si rimanda alla sezione "Rapporti con entità correlate".

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Dacom S.p.A. 786 698 88
Bludis S.r.l. 89 2 87
idMAINT S.r.l. 28 40 (12)
V-Valley S.r.l. 70.313 62.410 7.903
Nilox Deutschland GmbH - 825 (825)
4Side S.r.l. - 150 (150)
Zeliatech S.r.l. 6 - 6
Esprinet Iberica S.L.U. 3.197 4.202 (1.005)
Esprinet Portugal Lda 623 275 348
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 310 198 112
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda 32 15 17
GTI Software & Networking SARLAU 6 1 5
Crediti commerciali (a) 75.390 68.816 6.574
4Side S.r.l. - 42 (42)
V-Valley S.r.l. - 135 (135)
Crediti per consolidato fiscale (b) - 177 (177)
4Side S.r.l. - 1.000 (1.000)
Dacom S.p.A. 8.500 20.000 (11.500)
Esprinet Iberica S.L.U. - 15.000 (15.000)
Esprinet Portugal Lda - 3.000 (3.000)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. - 9.500 (9.500)
Crediti finanziari (c) 8.500 48.500 (40.000)
Totale crediti verso controllate (a+b+c) 83.890 117.493 (33.603)
(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Dacom S.p.A. 9.286 20.698 (11.412)
Bludis S.r.l. 89 2 87
idMAINT S.r.l. 28 40 (12)
V-Valley S.r.l. 70.313 62.545 7.768
Nilox Deutschland GmbH - 825 (825)
4Side S.r.l. - 1.192 (1.192)
Zeliatech S.r.l. 6 - 6
Esprinet Iberica S.L.U. 3.197 19.202 (16.005)
Esprinet Portugal Lda 623 3.275 (2.652)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 310 9.698 (9.388)
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda 32 15 17
GTI Software & Networking SARLAU 6 1 5
Totale crediti verso controllate 83.890 117.493 (33.603)

I Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto riguardano il credito IVA maturato dalla società al 31 dicembre 2023 oltre alle somme richieste a rimborso per le quali non è consentita la compensazione con passività fiscali derivanti dall'attività operativa. La variazione della voce rispetto al saldo al 31 dicembre 2022 si riferisce al cambiamento di posizione, da debitoria a creditoria.

I Crediti tributari altri si riferiscono principalmente al credito generatosi nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi di Esprinet S.p.A." all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività".

I Crediti verso società di factoring esprimono le somme dovute alla Società per le operazioni di fattorizzazione pro-soluto effettuate. Alla data di redazione della presente relazione il credito risulta quasi interamente incassato.

I Crediti finanziari verso altri si riferiscono interamente al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dalla Società e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione.

I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi, al netto delle franchigie, riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ma non ancora liquidati, il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.

I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2023 riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Essi accolgono inoltre crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto.

La voce Risconti attivi è rappresentata da costi (principalmente affitti passivi, canoni di manutenzione e assistenza, interessi passivi su finanziamenti non utilizzati) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

17) Disponibilità liquide

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Depositi bancari e postali 113.104 121.120 (8.016)
Denaro e valori in cassa 15 10 5
Assegni 3 - 3
Totale disponibilità liquide 113.122 121.130 (8.008)

Le disponibilità liquide sono costituite pressoché interamente da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili. Tali disponibilità hanno una natura in parte temporanea in quanto si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi da clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare.

Il valore di mercato delle disponibilità liquide coincide con il valore contabile.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2022 è dettagliata nelle sue componenti nel Rendiconto Finanziario cui si rimanda.

Patrimonio netto

Nel seguito sono commentate le principali variazioni che hanno inciso sulle voci che compongono il patrimonio netto:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Capitale sociale (A) 7.861 7.861 -
Riserve e utili a nuovo (B) 246.278 258.699 (12.421)
Azioni proprie (C) (13.330) (13.330) -
Totale riserve (D=B+C) 232.948 245.369 (12.421)
Risultato dell'esercizio (E) (29.039) 16.060 (45.099)
Patrimonio netto (F=A+D+E) 211.770 269.290 (57.520)
Patrimonio netto di terzi (G) - - -
Totale patrimonio netto (H=F+G) 211.770 269.290 (57.520)

19) Capitale sociale

Il Capitale sociale della Società, interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2023, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 50.417.417 azioni, prive di indicazione del valore nominale. Il numero delle azioni residua rispetto agli annullamenti avvenuti nel 2020 e nel 2022, così come previsto dalle delibere delle Assemblee dei Soci di pertinenza, per un totale di n. 1.986.923 titoli.

20) Riserve

Riserve e utili a nuovo

Il valore delle Riserve e utili a nuovo è diminuito di 12,4 milioni di euro sostanzialmente per l'effetto combinato tra la destinazione degli utili degli esercizi precedenti, la distribuzione ai soci dei dividendi e l'avanzo di fusione generato dall'incorporazione della controllata totalitaria 4Side S.r.l.

All'interno delle Riserve è iscritto anche il controvalore dei diritti di assegnazione gratuita di azioni Esprinet ad Amministratori e dirigenti del Gruppo in relazione al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023 approvato dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 7 aprile 2021.

Il valore di tali diritti è stato rilevato nel conto economico tra i costi del personale dipendente e tra i costi degli amministratori, ed è stato quantificato in base agli elementi dettagliatamente descritti nella sezione "Piani di incentivazione azionaria" all'interno del successivo capitolo "6. Commento alle voci di conto economico" cui si rimanda.

Per ulteriori dettagli si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Azioni proprie in portafoglio

L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 1.011.318 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società ed asservite al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023.

In accordo con quanto richiesto dall'art. 2427, n. 7-bis del Codice Civile, la seguente tabella illustra la disponibilità e la distribuibilità delle riserve facenti parte del patrimonio netto, nonché la loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi.

(euro/000) Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate
nei tre precedenti esercizi:
Natura/descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
per
copertura
perdite
per altre
ragioni
Capitale sociale 7.861 --- -
Riserve:
Riserva da sovrapprezzo azioni (*) - A,B,C -
Riserva di rivalutazione 30 A,B,C 30
Riserva legale 1.572 B 1.572
Riserva da fusione 9.834 A,B,C 9.834
Riserva straordinaria 213.452 A,B,C 213.452
Riserva straordinaria (**) 13.330 --- -
Riserve IFRS 8.060 --- -
Totale riserve 246.278 224.888 - -
Totale Capitale sociale e Riserve 254.139 224.888
Quota non distribuibile (***) -
Residua quota distribuibile 224.888

(*) Ai sensi dell'art. 2431 c.c. si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale, anche tramite trasferimento della stessa riserva sovrapprezzo azioni, abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c. Tale limite è stato raggiunto al 31 dicembre 2019.

(**) Ai sensi dell'art. 2358 c.c. rappresenta la quota non distribuibile corrispondente alle azioni proprie in portafoglio.

(***) Ai sensi dell'art. 2426, 5), rappresenta la quota non distribuibile destinata a copertura dei costi pluriennali non ancora ammortizzati.

Legenda: A=per aumento di capitale B=per copertura perdite C=per distribuzione a soci.

21) Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio evidenzia una perdita che ammonta a 29,0 milioni di euro (risultato positivo di 16,1 milioni di euro nell'esercizio precedente).

Passività non correnti

22) Debiti finanziari (non correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti verso banche 39.480 34.568 4.912

I Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra la sottoscrizione di nuovi finanziamenti nel corso dell'esercizio e la riclassifica nei debiti correnti, così come previsto dai piani di ammortamento dei finanziamenti, delle rate scadenti entro dodici mesi.

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

31) Passività finanziarie per leasing (non correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 78.792 80.442 (1.650)

La passività finanziaria è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento. La variazione è così dettagliabile:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 80.442 81.162 (720)
Variazioni per fusioni 67 - 67
Incremento valore contratti sottoscritti 548 7.011 (6.463)
Risoluzione/modifiche contratti 5.393 - 5.393
Riclassifica debito non corrente (7.658) (7.731) 73
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 78.792 80.442 (1.650)

La seguente tabella analizza le scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2023:

(euro/000) entro 5 anni oltre 5 anni 31/12/2023
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 39.153 39.639 78.792

Con riferimento all'applicazione dell'IFRS16 avvenuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, la Società non ha applicato il principio ai leasing delle attività immateriali.

Si rileva inoltre che, per quanto riguarda il lease term, la Società analizza i contratti di leasing, andando a definire per ciascuno di essi il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio sia ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, la Società ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione delle prassi abitualmente seguite dalla Società.

Infine, le passività correlate ai diritti d'uso sono valutate considerando i pagamenti variabili dovuti per il leasing legati ad indici o tassi (es: indice ISTAT), laddove previsto contrattualmente.

24) Passività per imposte differite

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività per imposte differite 3.390 3.315 75

Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che la società dovrà versare nei prossimi esercizi.

A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:

31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte differite:
Ammortamento avviamenti 11.774 27,90% 3.285 11.455 27,90% 3.196
Utili su cambi da valutazione 438 24,00% 105 495 24,00% 119
Passività per imposte differite 3.390 3.315

La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Passività per imposte differite 31/12/2023 105 - 3.285 3.390
31/12/2022 119 - 3.196 3.315

25) Debiti per prestazioni pensionistiche

I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di indennità di fine rapporto ("TFR") e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.

La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Saldo iniziale 3.547 4.082 (535)
Incrementi per fusioni 246 - 246
Costo del servizio (8) - (8)
Oneri finanziari 132 39 93
(Utili)/perdite attuariali 16 (315) 331
Prestazioni corrisposte (305) (259) (46)
Debiti per prestazioni pensionistiche 3.628 3.547 81

I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" (8) - (8)
Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" 132 39 93
Totale 124 39 85

La società, impiegando più di n. 50 dipendenti in data 1° gennaio 2007, trasferisce le quote di indennità di fine rapporto maturate ad entità terze.

La variazione rispetto allo scorso esercizio è sostanzialmente ascrivibile sia agli utilizzi ("prestazioni corrisposte") che agli utili attuariali.

Il saldo relativo alle "Incrementi per fusioni" si riferisce alla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione a novembre 2023 con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023. Per maggiori dettagli sull'operazione si rimanda ai "Fatti di rilievo del periodo" nella Relazione sulla Gestione. Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente al disallineamento tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2022 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2023 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione utilizzato esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti di Esprinet S.p.A. (superiore a 10 anni) 12 .

Per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit cost" mediante l'utilizzo delle seguenti ipotesi operative:

a) Ipotesi demografiche

  • ai fini della stima della probabilità di morte sono state utilizzate le medie nazionali della popolazione italiana rilevate dall'Istat nell'anno 2002 distinte per sesso;
  • ai fini della stima della probabilità di inabilità sono state utilizzate le tabelle del modello INPS utilizzate per le proiezioni fino al 2010, distinte per sesso. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito;
  • ai fini della stima dell'epoca di pensionamento per il generico lavoratore attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • ai fini della stima della probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte è stata considerata una frequenza annua del 6% ricavata dall'esame delle serie statistiche disponibili per la società;
  • ai fini della stima della probabilità di anticipazione si è supposto un tasso annuo del 3%.

b) Ipotesi economico-finanziarie

31/12/2023 31/12/2022
Tasso di inflazione (*) 2,00% 5,90%
Tasso di attualizzazione 3,09% 3,63%
Tasso di incremento retributivo Inflazione +
1,5%
Inflazione +
1,5%
Tasso annuo incremento TFR (**) 3,00% 5,93%

(*) 2,0% dal 2024.

(*) 3,0% dal 2024.

Analisi di sensitività

Secondo quanto richiesto dallo IAS 19 Revised, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di

12 In particolare, si precisa che come parametro di riferimento viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA 7-10. Per la scelta del tasso annuo di inflazione si è fatto riferimento alla Nota di Aggiornamento al DEF (NADEF 2023) pubblicata il 27 settembre 2023 che riporta il valore del deflatore dei consumi per gli anni 2023, 2024 e 2025 pari rispettivamente al 5,6%, 2,4% e 2,0%. Sulla base di quanto indicato e dell'attuale tendenza inflazionistica si è ritenuto opportuno, utilizzare per l'anno 2024 e successivi un tasso di inflazione costante pari al 2,0%.

attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuale. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:

(euro) Analisi di sensitività
Esprinet S.p.A.
Past Service Liability
Tasso annuo di attualizzazione 0,50% 3.501.556
-0,50% 3.761.263
Tasso annuo di inflazione 0,25% 3.665.800
-0,25% 3.589.933
Tasso annuo di turnover 2,00% 3.645.016
-2,00% 3.608.975

Secondo quanto stabilito dal principio contabile è stata anche effettuata la stima dei pagamenti attesi (in valore nominale) nei prossimi anni come riportato nella seguente tabella:

(Euro) Cash Flow futuri
Year Esprinet S.p.A.
0 - 1 399.574
1 - 2 274.805
2 - 3 265.909
3 - 4 280.182
4 - 5 320.697
5 - 6 309.530
6 - 7 232.457
7 - 8 278.750
8 - 9 248.822
9 - 10 247.152
Over 10 1.743.842

33) Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti) 600 600 -

La voce Debiti per acquisto partecipazioni non correnti al 31 dicembre 2023 si riferisce in entrambe le date al corrispettivo da erogare, scadente oltre l'esercizio successivo, per l'acquisto effettuato a gennaio 2021 delle società Dacom S.p.A. (0,5 milioni di euro) ed idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro).

26) Fondi non correnti e altre passività

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti per incentivi monetari 57 118 (61)
Debiti verso erario rateizzati 20.809 - 20.809
Fondo per trattamento di quiescenza 1.708 1.796 (88)
Altri fondi 344 1.127 (783)
Fondi non correnti e altre passività 22.918 3.041 19.877

La voce Debiti per incentivi monetari al 31 dicembre 2023 si riferisce alla quota parte di corrispettivo variabile erogabile ai beneficiari nel secondo anno successivo a quello di maturazione.

La voce Debiti verso erario rateizzati si riferisce alla quota scadente oltre i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2023 del debito sorto a seguito della sottoscrizione con l'Agenzia delle Entrate nel secondo trimestre 2023, di accordi volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA relative ai periodi d'imposta dal 2013 al 2017. Maggiori dettagli sono descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" della Relazione sulla gestionecui si rimanda.

La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale 1.796 1.692 104
Utilizzi/Rilasci (232) (102) (130)
Accantonamenti 144 206 (62)
Fondo per trattamento di quiescenza - finale 1.708 1.796 (88)

L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso e alla copertura di stimate perdite durevoli delle società partecipate che eccedano il valore della partecipazione stessa. Di seguito la movimentazione nel periodo:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Altri fondi - iniziale 1.127 1.388 (261)
Utilizzi/Rilasci (999) (321) (678)
Accantonamenti 216 60 156
Altri fondi - finale 344 1.127 (783)

Gli accantonamenti si riferiscono alla stima effettuata dal management con il supporto dei propri consulenti legali esterni di alcune posizioni in essere con il personale dipendente, agenti, fornitori. Gli Utilizzi si riferiscono per 0,8 milioni di euro al fondo stanziato in anni pregressi per la copertura del rischio riferito alla controllata Nilox Deutschland Gmbh, liquidata nel corso del 2023.

Evoluzione dei contenziosi di Esprinet S.p.A.

Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti della Società e gli sviluppi occorsi nell'anno 2023 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali la Società, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.

L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.

Actebis Computer S.p.A. (ora Esprinet S.p.A.) Imposte indirette anno 2005

Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.), risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per una relativa all'esercizio 2005 per la quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis e supportata dai consulenti di quest'ultimo, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha presentato ricorso nei vari gradi di giudizio con esecuzione di tutti i versamenti dovuti previa ricezione delle provviste finanziarie da parte del venditore.

I consulenti del venditore, a seguito della sentenza negativa della Commissione Tributaria Regionale in data 23 settembre 2014, hanno promosso ricorso anche innanzi alla Corte di Cassazione ove lo stesso è pendente e non risulta l'udienza sia stata fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2011

In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 1,0 milioni di euro oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2011 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, una successiva verifica fiscale di cui è stata oggetto, ha fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 24 novembre 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 12 febbraio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 2,5 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

In data 4 dicembre 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2012

In data 2 ottobre 2017 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2012 nei confronti di tre società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere le società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza favorevole in data 21 settembre 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma sfavorevole in data 17 febbraio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa a febbraio 2021 sono stati effettuati versamenti per 5,1 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

In data 25 settembre 2020 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013

In data 31 luglio 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui è stata oggetto, hanno fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 29 gennaio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma favorevole in data 29 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

In data 19 marzo 2021 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione e la Società ha presentato controricorso; l'udienza di discussione della causa si è tenuta in data 19 gennaio 2024. La Società rimane in attesa della decisione della Suprema Corte.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013 bis

In data 20 dicembre 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 14,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di altre sette società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 23 settembre 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 14 febbraio 2022 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale (sentenza depositata in data 28 febbraio 2022).

In data 23 maggio 2022 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

In data 5 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di 0,7 milioni di euro ed a partire da medesimo mese di ottobre 2022, delle residuali somme dovute previste dalla procedura amministrativa.

Nel corso dell'iter giudiziario sono stati dunque effettuati versamenti per complessivi 35,0 milioni di euro (di cui 8,4 milioni di euro nel 2023) che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013 ter

In data 13 settembre 2021 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 6,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di ulteriori società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale la cui data dell'udienza di discussione della causa, inizialmente fissata per la data del 18 ottobre 2022, è stata rinviata a data da definirsi.

Nel frattempo, in data 21 luglio 2022, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di quasi 0,2 milioni di euro ed a partire da agosto 2022, delle somme comunque previste dalla procedura amministrativa.

In data 30 giugno 2023 la società, a meri scopi deflattivi delle pretese erariali, ha sottoscritto un accordo stragiudiziale con l'Agenzia delle Entrate che prevede il pagamento di 4,5 milioni di euro, già al netto di 1,2 milioni di euro precedentemente versati secondo quanto previsto dalla procedura amministrativa, in cinque anni con rate trimestrali produttive di interessi, la cui prima rata è stata pagata nella medesima data,

Al 31 dicembre 2023 sono dunque stati iscritti nel conto economico e nelle passività, oltre che gli importi derivanti da tale accordo, anche 0,5 milioni di euro di interessi versati precedentemente alla sottoscrizione dell'accordo.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anni 2014, 2015, 2016

In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto tre avvisi di accertamento attraverso i quali l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare complessivo pari a 70,2 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel triennio 2014-2016 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società in data 22 maggio 2023, pur ritenendo di aver operato correttamente ed a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso, ha sottoscritto degli atti di adesione con l'Agenzia delle Entrate per complessivi 27,2 milioni di euro da versare in cinque anni con rate trimestrali produttive di interessi, la cui prima rata è stata pagata in data 31 maggio 2023.

Al 31 dicembre 2023 risultano dunque iscritti nel conto economico e nelle passività gli importi derivanti da tali atti di adesione.

Monclick S.r.l. Imposte dirette anno 2012

In data 20 luglio 2016 la società, a conclusione di una verifica fiscale cui è stata assoggettata, ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposte dirette per 82mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la detrazione o mancata tassazione di componenti di reddito relative all'esercizio 2012 (esercizio in cui la società era ancora parte del Gruppo Esprinet).

La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 26 giugno 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma soccombente in data 3 luglio 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa, nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 162mila euro iscritti a conto economico nell'esercizio 2018. In data 16 luglio 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione.

Edslan S.r.l. Imposta di registro anno 2016

In data 4 luglio 2017 la società, nel 2018 fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A., ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposta di registro per 182mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la determinazione del ramo d'azienda acquistato in data 8 giugno 2016 dalla società venditrice Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).

La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 19 giugno 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 22 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

In data 8 gennaio 2021 la società ha presentato controricorso innanzi alla Corte di Cassazione, la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata, post ricorso da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Le politiche seguite dalla Società e dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali sono riportate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della Relazione sulla gestione,cui si rimanda.

Passività correnti

27) Debiti verso fornitori

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti verso fornitori lordi 820.047 832.502 (12.455)
Note di credito da ricevere (90.098) (99.377) 9.279
Debiti verso fornitori 729.949 733.125 (3.176)

Il saldo dei Debiti verso fornitori, comparato al 31 dicembre 2022, è influenzato in larga prevalenza dai volumi complessivi di acquistato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta dipendenti anche da fattori stagionali del business distributivo

Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.

Non vi sono debiti commerciali assistiti da garanzie reali sui beni della società né con durata residua superiore a 5 anni.

28) Debiti finanziari (correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti verso banche correnti 33.702 37.792 (4.090)
Debiti verso altri finanziatori correnti 14.304 14.339 (35)
Debiti finanziari verso controllate 21.382 22.578 (1.196)
Debiti finanziari correnti 69.388 74.709 (5.321)

I Debiti verso banche correnti sono rappresentati principalmente dalla valutazione al costo ammortizzato delle linee di finanziamento a breve termine e della parte scadente entro l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine (27,7 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023 e 25,2 milioni di euro, sempre in linea capitale, al 31 dicembre 2022).

La variazione rispetto all'esercizio precedente dipende dall'effetto combinato dei seguenti fenomeni:

  • il maggiore o minore utilizzo di forme di finanziamento a breve termine;
  • la quota scadente entro l'esercizio successivo dei nuovi finanziamenti a medio-lungo termine ottenuti dalla Società;
  • il rimborso delle quote dei finanziamenti a medio-lungo termine, secondo i piani di ammortamento previsti, con connessa riclassifica dai debiti finanziari non correnti delle rate scadenti entro i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2023;

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatisi nell'ambito delle operatività pro-solvendo abituali per la Società e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto. La variazione del debito è strettamente correlata al volume e ad una differente tempistica nel regolamento finanziario delle cessioni operate.

I Debiti finanziari verso controllate si riferiscono quasi interamente al rapporto in essere con la controllata V-Valley S.r.l. in forza del contratto di Cash Pooling sottoscritto nel 2019 per la gestione accentrata della tesoreria e, per 0,2 milioni di euro al rapporto di conto corrente con la controllata Celly Pacific LTD.

34) Passività finanziarie per leasing (correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 8.124 7.307 817

La passività è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento. La variazione è così dettagliabile:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 7.307 6.905 402
Variazioni per fusioni 77 - 77
Incremento valore contratti sottoscritti 156 - 156
Riclassifica debito non corrente 7.658 7.731 (73)
Interessi passivi leasing 2.695 2.619 76
Pagamenti (10.768) (9.948) (820)
Risoluzione/modifiche contratti 999 - 999
Passività finanziarie per leasing (correnti) 8.124 7.307 817

35) Debiti per acquisto partecipazioni (correnti)

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (correnti) 5.764 2.455 3.309

La voce Debiti per acquisto partecipazioni correnti al 31 dicembre 2023 si riferisce interamente al corrispettivo da erogare entro dodici mesi per l'acquisto della totalità delle quote delle società Sifar Group S.r.l..

Il saldo al 31 dicembre 2022 comprendeva invece il corrispettivo differito per l'acquisto della totalità delle azioni e quote di Dacom S.p.A. (0,6 milioni di euro), idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro) e Bludis S.r.l. (1,7 milioni di euro), interamente corrisposti nel corso del 2023.

32) Fondi correnti e altre passività

L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Debiti verso imprese controllate e collegate (A) 1.245 599 646
Debiti verso istituti prev. sociale (B) 3.840 3.820 20
Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto - 12.735 (12.735)
Debiti verso erario rateizzati 6.338 - 6.338
Debiti tributari per ritenute d'acconto 39 55 (16)
Debiti tributari altri 1.529 1.496 33
Altri debiti tributari (C) 7.906 14.286 (6.380)
Debiti verso dipendenti 4.405 5.269 (864)
Debiti verso clienti 4.254 4.144 110
Debiti verso altri 765 1.998 (1.233)
Debiti verso altri (D) 9.424 11.411 (1.987)
Ratei e risconti passivi relativi a:
- Ratei per assicurazioni 253 227 26
- Risconti per ricavi anticipati 41 23 18
- Altri risconti 17 3 14
Ratei e risconti Passivi (E) 311 253 58
Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) 22.726 30.369 (7.643)

L'ammontare dei Debiti verso imprese controllate e collegate e la scomposizione per natura, specificando che nei due esercizi a confronto i valori sono relativi esclusivamente a rapporti con imprese controllate, sono sintetizzati nelle tabelle successive:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Bludis S.r.l. 2 - 2
Celly Pacific LTD 2 - 2
Dacom S.p.A. 348 41 307
V-Valley S.r.l. 223 10 213
4Side S.r.l. - 135 (135)
Esprinet Iberica S.L.U. 240 66 174
Esprinet Portugal Lda 40 2 38
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 390 345 45
Totale debiti verso controllate e collegate 1.245 599 646

I Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre e ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.

I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto risultano azzerati per effetto dell'eccedenza, differentemente dall'esercizio precedente, del credito effettivo maturato dalla Società al 31 dicembre 2023 rispetto al saldo a debito al 31 dicembre 2022.

La voce Debiti verso erario rateizzati si riferisce alla quota scadente entro i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2023, del debito sorto a seguito della sottoscrizione con l'Agenzia delle Entrate, nel secondo trimestre 2023, degli accordi volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni in materia di IVA relative ai periodi d'imposta dal 2013 al 2017. Maggiori dettagli sono descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" della Relazione sulla gestionecui si rimanda.

I Debiti tributari altri sono rappresentati per lo più da ritenute fiscali su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre.

I Debiti verso clienti si originano perlopiù da movimenti contabili legati a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.

I Debiti verso dipendenti si riferiscono a debiti per mensilità differite (ferie non godute, bonus di fine anno, 14^ mensilità, incentivi monetari) complessivamente maturati a fine esercizio.

I Debiti verso altri includono essenzialmente 0,2 milioni di euro riferibili ai compensi agli amministratori maturati nell'esercizio o in esercizi precedenti (0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e 0,4 milioni di euro (0,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) per provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti della Società.

I Ratei e risconti passivi rappresentano proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

5. Garanzie, impegni e rischi potenziali

Impegni e rischi potenziali

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Beni di terzi 53.634 72.944 (19.310)
Fideiussioni bancarie a favore di imprese controllate e collegate 373.098 343.010 30.088
Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese 10.640 11.634 (994)
Garanzie prestate 437.372 427.588 9.784

Beni di terzi

L'importo si riferisce al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A..

Fideiussioni a favore di imprese controllate

L'importo si riferisce principalmente a garanzie o lettere di patronage rilasciate a istituti di credito o factor a garanzia di fidi concessi dagli stessi alle società controllate dalla Società, nonché a garanzie rilasciate nei confronti di fornitori. La variazione rispetto allo scorso anno è legata principalmente all' aumento delle garanzie a favore della controllata Esprinet Iberica S.L.U. (50,1 milioni di euro) e una diminuzione verso la controllata V-Valley S.r.l. (20,0 milioni di euro).

Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese

L'importo si riferisce in larga prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fidejussioni rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture.

6. Commento alle voci di conto economico

Si ricorda che nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione, dopo i commenti relativi all'andamento del Gruppo, sono state fornite alcune analisi sui risultati economici di Esprinet S.p.A., a completamento dell'informativa fornita nella seguente sezione.

33) Ricavi

Di seguito vengono fornite alcune tabelle sull'andamento dei ricavi nell'esercizio ricordando che ulteriori informazioni sul fatturato per famiglia di prodotto e per tipologia di clientela è stata fornita nella Relazione sulla Gestionea cui si rimanda.

Ricavi per prodotti e servizi

(milioni di euro) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da vendite di prodotti 2.413,1 99,6% 2.711,6 99,7% (298,5) -11%
Ricavi da vendite di servizi 10,7 0,4% 7,6 0,3% 3,1 40%
Ricavi da contratti con clienti 2.423,8 100,0% 2.719,2 100,0% (295,4) -11%

Ricavi per area geografica

(euro/000) 2023 % 2022 % % Var.
Italia 2.379,5 98,2% 2.657,9 97,8% -10%
Spagna 21,6 0,9% 27,6 1,0% -22%
Portogallo 3,8 0,2% 3,4 0,1% 12%
Altri paesi UE 13,6 0,6% 22,2 0,8% -39%
Paesi extra UE 5,3 0,2% 8,1 0,3% -35%
Ricavi da contratti con clienti 2.423,8 100,0% 2.719,2 100,0% -11%

Ricavi quale "Principal" o "Agent"

La Società, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.

(euro/000) 2023 % 2022 % % Var.
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" 2.417,3 99,7% 2.713,9 99,8% -11%
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" 6,5 0,3% 5,3 0,2% 23%
Ricavi da contratti con clienti 2.423,8 100,0% 2.719,2 100,0% -11%

35) Margine commerciale lordo

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 100,00% 2.719.248 100,00% (295.498) -11%
Costo del venduto 2.294.694 94,68% 2.579.271 94,85% (284.577) -11%
Margine commerciale lordo 129.056 5,32% 139.977 5,15% (10.921) -8%

Il margine commerciale lordo è pari a 129,1 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -8% rispetto al 2022 (140,0 milioni di euro), sostanzialmente per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 5,15% al 5,32%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Sommando al risultato 2022 i 2,5 milioni di euro di margine commerciale lordo generato nell'esercizio precedente dalla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione dal 1° gennaio 2023, la variazione percentuale avrebbe mostrato una flessione del -9%.

Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività della Società, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi. Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.

Il margine commerciale risulta infine ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito del programma di cessione pro-soluto a carattere rotativo in essere e gli importi incassati. Nel 2023 tale effetto è quantificabile in 10,1 milioni di euro (3,2 milioni di euro nel 2022).

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 100,00% 2.719.248 100,00% (295.498) -11%
Costi di marketing e vendita 50.392 2,08% 47.914 1,76% 2.478 5%
Costi generali e amministrativi 62.732 2,59% 64.369 2,37% (1.637) -3%
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 27.306 1,13% 82 0,00% 27.224 >100%
Costi operativi 140.430 5,79% 112.365 4,13% 28.065 25%
- di cui non ricorrenti 29.224 1,21% 2.754 0,10% 26.470 >100%
Costi operativi "ricorrenti" 111.206 4,59% 109.611 4,03% 1.595 1%

37-38-39) Costi operativi

Nel 2023 l'ammontare dei costi operativi è pari a 140,4 milioni di euro e presenta una variazione percentuale pari al +25% con un'incidenza sui ricavi al 5,79% rispetto al 4,13% dell'anno precedente.

Sommando ai valori 2022 i costi operativi sostenuti nell'esercizio precedente dalla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione con effetti dal 1° gennaio 2023, e pari a 1,7 milioni di euro, la variazione percentuale avrebbe mostrato un incremento del 23%.

Al netto degli oneri di natura non ricorrente, pari a 29,2 milioni di euro e per i cui dettagli si rimanda al paragrafo "Eventi e operazioni significative non ricorrenti", i costi operativi risultano in crescita del +1%, con un'incidenza sui ricavi in aumento al 4,59% dal 4,03%.

La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi nei due esercizi presi a confronto:

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 2.719.248 (295.498) -11%
Personale marketing e vendita e oneri accessori 41.664 1,72% 39.586 1,46% 2.078 5%
Altre spese di marketing e vendita 8.727 0,36% 8.328 0,31% 399 5%
Costi di marketing e vendita 50.391 2,08% 47.914 1,76% 2.477 5%
Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e
oneri acc.
17.367 0,72% 18.366 0,68% (999) -5%
Compensi e spese amministratori (298) -0,01% 3.202 0,12% (3.500) <-100%
Consulenze 6.458 0,27% 6.064 0,22% 394 7%
Costi logistica 13.000 0,54% 13.001 0,48% (1) -0%
Ammortamenti ed accantonamenti 11.231 0,46% 9.998 0,37% 1.233 12%
Altre spese generali ed amministrative 14.975 0,62% 13.738 0,51% 1.237 9%
Costi generali ed amministrativi 62.733 2,59% 64.369 2,37% (1.636) -3%
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 27.306 1,13% 82 0,00% 27.224 >100%
Costi operativi 140.430 5,79% 112.365 4,13% 28.065 25%

I Costi di marketing e vendita includono principalmente:

  • i costi del personale di marketing e vendita diretto ed indiretto nonché del personale dell'area Web ed i corrispondenti oneri contributivi e accessori;
  • le spese per agenti e altri collaboratori commerciali;
  • i costi di gestione dei Cash and Carry.

I Costi generali e amministrativicomprendono:

  • i costi del personale di direzione e amministrativo, ivi incluse le aree EDP, risorse umane, servizi generali e logistica;
  • i compensi agli organi sociali e oneri correlati, le spese viaggio-vitto e alloggio nonché la remunerazione dei piani di stock option;
  • le consulenze commerciali, le consulenze EDP per lo sviluppo software e l'assistenza sui sistemi informativi ed i compensi ad altri consulenti e collaboratori (per revisione del bilancio, consulenze fiscali, legali e varie);
  • le spese postali, telefoniche e di telecomunicazione;
  • gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali ad esclusione di quelli relativi ai beni ed attrezzature concessi in noleggio allocati per destinazione al costo del venduto, nonché gli accantonamenti ai fondi rischi;
  • altre spese generali ed amministrative, tra le quali figurano le utenze, le spese e commissioni bancarie, i costi assicurativi, tecnologici e telefonici.

La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende le seguenti fattispecie:

  • 2,8 milioni di euro di rettifica di valore dei crediti commerciali per adeguarli al loro presunto valore di realizzo. Nell'importo sono ricompresi 2,6 milioni di euro di natura non ricorrente riferibili ad una specifica posizione creditizia commerciale;
  • 20,2 milioni di euro di IVA, definita con l'Agenzia delle Entrate negli atti di adesione e conciliazione sottoscritti nell'esercizio e più dettagliatamente descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" e nella "Evoluzione dei contenziosi del Gruppo e di Esprinet S.p.A." cui si rimanda, non più rivalsabile nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni ed ai quali erano state emesse originariamente le fatture contestate dall'Agenzia delle Entrate. Tale imposta è stata quindi considerata un onere non ricorrente dell'esercizio non più rivalsabile quale attività nei confronti della clientela originaria;
  • 4,3 milioni di euro di svalutazione del credito per IVA definita nell'esercizio con l'Agenzia delle Entrate (si veda quanto descritto al punto precedente) e rivalsata verso i clienti. Tale svalutazione, di natura non ricorrente, si è resa necessaria a seguito della valutazione di recuperabilità di detto "credito per IVA rivalsata" operata dal management alla chiusura dell'esercizio corrente.

Riclassifica per natura di alcune categorie di costi

Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 100,00% 2.719.248 100,00% (295.498) -11%
Ammortamenti Imm. materiali 4.279 0,18% 3.272 0,12% 1.007 31%
Ammortamenti Imm. immateriali 442 0,02% 282 0,01% 160 57%
Ammortamenti diritti di utilizzo di attività 8.860 0,37% 8.160 0,30% 700 9%
Subtot. ammortamenti 13.581 0,56% 11.714 0,43% 1.867 16%
Svalutazione immobilizzazioni - 0,00% - 0,00% - 0%
Subtot. ammort. e svalut. (A) 13.581 0,56% 11.714 0,43% 1.867 16%
Acc.to fondi rischi ed oneri (B) 360 0,01% 266 0,01% 94 35%
Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti
(C=A+B)
13.941 0,58% 11.980 0,44% 1.961 16%

Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni, sia materiali sia immateriali, recepiscono le rettifiche evidenziate nella seconda tabella, rettifiche che consentono la riconciliazione con quanto indicato nei rispettivi prospetti di movimentazione.

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Ammortamenti Imm. materiali ad incremento del fondo 4.723 3.567 1.156
Riaddebiti a controllate (444) (295) (149)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 4.279 3.272 1.007
Ammortamenti Imm. immateriali ad incremento del fondo 598 423 175
Riaddebiti a controllate (156) (141) (15)
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 442 282 160

Costo del lavoro

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 2.719.248 (295.498) -11%
Salari e stipendi 36.947 1,5% 35.199 1,3% 1.748 5%
Oneri sociali 11.178 0,5% 10.356 0,4% 822 8%
Costi pensionistici 2.738 0,1% 2.649 0,1% 89 3%
Altri costi del personale 1.285 0,1% 1.248 0,1% 37 3%
Oneri di risoluzione rapporto 104 0,0% 182 0,0% (78) -43%
Piani azionari (917) -0,0% 651 0,0% (1.568) <-100%
Costo del lavoro(1) 51.335 2,1% 50.285 1,9% 1.050 2%

(1) Non incluso il costo dei lavoratori interinali.

Nel 2023 il costo del lavoro ammonta a 51.3 milioni di euro, in aumento del +2% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, principalmente a seguito della fusione nel corso del 2023 della società controllata 4Side S.r.l.. Considerando infatti che nell'esercizio 2022 4Side S.r.l. ha sostenuto oneri per 1,3 milioni di euro ed al netto degli oneri di risoluzione rapporto e del costo per piani azionari, poste il cui valore non ha una correlazione lineare alla numerica di personale impiegato, il costo del personale nel 2023 risulta pari a 52,2 milioni di euro2, in crescita del 3% rispetto all'anno precedente (50,7 milioni di euro) in linea con il numero di risorse mediamente impiegate e comprensivo, anche nel 2022, del personale di 4Side S.r.l..

Il dettaglio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2023, ripartiti per qualifica contrattuale, è fornito nella sezione "Risorse umane" della Relazione sulla gestione"cui si rimanda.

Piani di incentivazione azionaria

In data 22 aprile 2021 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 7 aprile 2021.

Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n.63.655 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.011.318 diritti effettivamente assegnati.

Il summenzionato piano è stato oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield, della volatilità del titolo Esprinet, del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alle rispettive date di assegnazione dei diritti e, relativamente alla componente "Double Up", alla probabilità di andamento del titolo nel periodo di maturazione del Piano di compensi.

I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente.

(euro/000) Piano 2021-2023
componente
"Base"
Piano 2021-2023
componente
"Double Up"
Data di assegnazione 22/04/2021 22/04/2021
Scadenza periodo di maturazione 30/04/2024 30/04/2024
Data di esercizio 30/06/2024 30/06/2024
Numero diritti assegnazione gratuita assegnati 172.718 784.000
Numero diritti assegnazione gratuita esercitabili 32.683 (1) - (1)
Fair value unitario (euro) 11,29 5,16
Fair value totale (euro) 368.991 -
Diritti soggetti a lock-up (2 anni) 25,0% 25,0%
Durata lock-up 2 anni 2 anni
Tasso di interesse privo di rischio -0,4% (2) -0,4% (2)
Volatilità implicita 40,6% (3) 40,6% (3)
Durata (anni) 3 3
Prezzo di mercato (4) 13,59 13,59
"Dividend yield" 3,8% 3,8%

(1) Numero ridotto in considerazione del termine del rapporto di lavoro di alcuni beneficiari e/o sulla base della stima circa il raggiungimento degli obiettivi di performance.

(2) IRS 3 anni (fonte: Bloomberg, 21 qprile 2021)

(3) Volatilità a 3 anni calcolata in base alle quotazioni ufficiali alla chiusura di Borsa nel triennio precedente al 22 aprile 2021

(4) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione

I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai Piani di incentivazione azionaria, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono rappresentati da una componente positiva pari a 0,9 milioni di euro relativamente ai dipendenti (oneri per 0,6 milioni di euro nel 2022) ed a 2,1 milioni di euro relativamente agli amministratori (oneri per 1,3 milioni di euro nel 2022) conseguenti al mancato e/o solo parziale raggiungimento delle condizioni non monetarie cui tali Piani sono assoggettati.

Leasing e contratti per servizi di durata pluriennale

I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 133mila euro mentre risultano azzerati quelli relativi ai contratti di durata inferiore ai 12 mesi (126mila e zero rispettivamente nel 2022).

Le tabelle che seguono contengono rispettivamente il dettaglio dei costi e degli impegni per futuri pagamenti relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:

(euro/000) 2023 %
2022
% Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 2.719.248 (295.498) -11%
Attrezzature 133 0,01% 125 0,00% 8 6%
Linee dati 90 0,00% 91 0,00% (1) -1%
Housing CED 148 0,01% 133 0,00% 15 11%
Totale costi per servizi pluriennali 371 0,02% 349 0,01% 22 6%
(euro/000) 2024 2025 2026 2027 2028 Oltre Totale
Attrezzature 115 55 36 36 9 - 251
Linee dati 824 812 812 777 9 - 3.234
Housing CED 180 180 180 180 - - 720
Impegni per servizi pluriennali 1.119 1.047 1.028 993 18 - 4.204

42) Oneri e proventi finanziari

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 100,00%
2.719.248
100,00% (295.498) -11%
Interessi passivi su finanziamenti 1.321 0,05% 659 0,02% 662 >100%
Interessi passivi verso banche 6.298 0,26% 754 0,03% 5.544 >100%
Interessi passivi verso altri 7.028 0,29% 25 0,00% 7.003 >100%
Oneri per ammortamento upfront fee 478 0,02% 516 0,02% (38) -7%
Costi finanziari IAS 19 132 0,01% 38 0,00% 94 >100%
Interessi passivi su leasing finanziario 2.695 0,11% 2.619 0,10% 76 3%
Interessi passivi intercompany 13 0,00% 11 0,00% 2 18%
Oneri finanziari (A) 17.965 0,74% 4.622 0,17% 13.343 >100%
Interessi attivi da banche (587) -0,02% (46) 0,00% (541) >100%
Interessi attivi da altri (80) 0,00% (67) 0,00% (13) 19%
Interessi attivi intercompany (515) -0,02% (95) 0,00% (420) >100%
Proventi finanziari (B) (1.182) -0,05% (208) -0,01% (974) >100%
Oneri finanziari netti (C=A+B) 16.783 0,69% 4.414 0,16% 12.369 >100%
Utile su cambi (1.650) -0,07% (1.725) -0,06% 75 -4%
Perdite su cambi 849 0,04% 2.542 0,09% (1.693) -67%
(Utili)/perdite su cambi (D) (801) -0,03% 817 0,03% (1.618) <-100%
Oneri/(proventi) finanziari (E=C+D) 15.982 0,66% 5.231 0,19% 10.751 >100%

Il saldo complessivo tra oneri e proventi finanziari, negativo per 15,9 milioni di euro, evidenzia un peggioramento di 10,8 milioni di euro rispetto all'anno precedente (5,2 milioni di euro) a seguito principalmente di: (i) 6,9 milioni di euro di interessi di natura non ricorrente, maturati dall'Erario nell'ambito degli accordi sottoscritti nell'esercizio dalla Società con l'Agenzia delle Entrate e volti a definire delle contestazioni formulate in materia di IVA relative ai periodi di imposta dal 2013 al 2017; (ii) 5,6 milioni di euro di incremento degli interessi passivi verso il sistema bancario conseguenti alla crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea; (iii) 1,6 milioni di euro di miglioramento verificatosi nella gestione dei cambi grazie ad una più favorevole dinamica del cambio Euro/Dollaro statunitense.

45) Imposte

(euro/000) 2023 % 2022 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.423.750 2.719.248 (295.498) -11%
Imposte correnti - IRES 1.834 0,1% 4.777 0,2% (2.943) -62%
Imposte correnti - IRAP 926 0,0% 1.266 0,1% (340) -27%
Sopravvenienze imposte anni precedenti 5 0,0% 55 0,0% (50) -91%
Imposte correnti 2.765 0,1% 6.098 0,2% (3.333) -55%
Imposte differite - IRES (1.151) -0,1% 187 0,0% (1.338) -716%
Imposte differite - IRAP 69 0,0% 36 0,0% 33 92%
Imposte differite (1.082) -0,0% 223 0,0% (1.305) -585%
Totale imposte - IRES 688 0,0% 5.019 0,2% (4.331) -86%
Totale imposte - IRAP 995 0,0% 1.302 0,1% (307) -24%
Totale imposte 1.683 0,1% 6.321 0,2% (4.638) -73%

La riconciliazione tra aliquota ordinaria ed aliquota effettiva può essere espressa come segue:

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
Risultato prima delle imposte [A] (27.356) 22.381
Risultato operativo (EBIT) (11.374) 27.612
(+) accantonamenti fondo svalutazione crediti 3.409 790
(+) accantonamenti fondo rischi ed oneri 360 266
Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] (7.605) 28.668
Imp. teoriche IRES (= A*24%) (6.565) 5.371
Imp. teoriche IRAP (= B*3,90%) (297) 1.118
Totale imposte teoriche [C] (6.862) 6.489
Tax rate teorico [C/A] 25,1% 29,0%
(-) agevolazione fiscale ACE (Aiuto alla Crescita Economica) (108) (142)
Altre differenze permanenti di reddito 8.653 (26)
Totale imposte effettive [D] 1.683 6.321
Tax rate effettivo [D/A] -6,2% 28,2%

Il Tax rate al 31 dicembre 2023 si presenta negativo a seguito di un risultato ante imposte contabile negativo rispetto ad una base imponibile fiscale positiva. Tale differenza è riconducibile ai 33,3 milioni di euro di oneri non ricorrenti generati da accordi sottoscritti con l'Agenzia delle Entrate e volti a definire delle contestazioni fiscali i quali, tuttavia, sono stati considerati non rilevanti ai fini del calcolo delle imposte in pendenza di un interpello specificatamente promosso.

7. Altre informazioni rilevanti

7.1 Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche

Così come definito dal principio contabile IAS 24 e richiamato dalla delibera Consob n.17221 del 12 marzo 2010, "dirigenti con responsabilità strategiche sono quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) della società stessa".

La società ha identificato come dirigenti con responsabilità strategiche gli amministratori, i sindaci ed il direttore generale.

I compensi spettanti per l'esercizio 2023, in relazione agli incarichi detenuti in questa e nelle altre società del Gruppo, sono rappresentati nelle tabelle successive ed includono tutte le voci retributive erogate o erogabili (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali) compresi i benefici in natura.

(Dati in euro/000)
Compensi fissi Compensi variabili non
Equity
Nome e cognome Carica Periodo per cui è
stata ricoperta
la carica
Scadenza
della
carica
Compensi
fissi
Retribuzione
da lavoro
dipendente
Compensi per
la
partecipazione
a comitati
Bonus e
altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
(2)
Altri
compensi Totale
Indennità
di fine
carica o di
cessazione
del
rapporto
di lavoro
Maurizio Rota Presidente 01.01/31.12.2023 2024(1) 450 - - - - 6 - 456 -
Marco Monti Vice-Presidente 01.01/31.12.2023 2024(1) 53 - - - - - - 53 -
Alessandro Cattani Amministratore
Delegato
01.01/31.12.2023 2024(1) 433 17 - 139 - 3 - 592 -
Chiara Mauri Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Angelo Miglietta Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 41 - - - - 71 -
Lorenza Morandini Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Emanuela Prandelli Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Renata Maria Ricotti Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 41 - - - - 71 -
Angela Sanarico Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2023 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Giovanni Testa Chief Operating
Officer
01.01/31.12.2023 - 369 - 86 - 4 - 458 -
Maurizio Dallocchio Presidente
collegio sindacale
01.01/31.12.2023 2024(1) 45 - - - - - - 45 -
Maria Luisa Mosconi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2023 2024(1) 40 - - - - - - 40 -
Silvia Muzi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2023 2024(1) 40 - - - - - - 40 -
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 1.242 385 155 224 - 13 - 2.019 -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 1.242 385 155 224 - 13 - 2.019 -

(1) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.

(2) "Fringe benefit"rappresentato dall'auto aziendale

Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e del direttore generale (dati in migliaia di euro):

Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti
Beneficiari Erogabile/
Erogato
Periodo di
Differito
Riferimento
Non più
erogabili
Erogabile/
Erogato
Ancora
differiti
Alessandro Cattani - - 2021 - 93 -
Alessandro Cattani - - 2022 - - 81
Alessandro Cattani 99 40 2023 - - -
Giovanni Testa - - 2021 - 33 -
Giovanni Testa - - 2022 - - 29
Giovanni Testa 71 14 2023 - - -
Totale 170 54 - 126 110

Non sono state effettuate anticipazioni e non sono stati concessi crediti agli amministratori, al direttore generale e ai sindaci della Società per lo svolgimento di tali funzioni anche in imprese incluse nel perimetro di consolidamento.

Si riporta, infine, la tabella inerente i piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle Stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e del direttore generale.

Beneficiari Diritti assegnati al
1° gennaio 2023
Diritti assegnati
non attribuiti nel
2023
Diritti
assegnati
nel 2023
Diritti detenuti al
31 dicembre 2023
Quantità Prezzo medio
di esercizio
Quantità Quantità Quantità Quantità Prezzo medio
di esercizio
Periodo di
vesting
Alessandro Cattani 679.717 gratuito - - - 679.717 dal
22/04/2021
Giovanni Testa 113.201 gratuito - - - 113.201 al
30/04/2024
(1)

(1) Data dell'Assemblea di approvazione Bilancio al 31 dicembre 2023 e presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023

7.2 Indebitamento finanziario netto e analisi dei debiti finanziari

Come previsto dal "Richiamo d'attenzione n. 5/21" emesso da Consob in data 29 aprile 2021, il prospetto seguente fornisce l'informativa relativamente all' "indebitamento finanziario" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati dallo European Securities and Markets Authority ("ESMA") nel documento denominato "Orientamenti in materia di obblighi di informativa" del 4 marzo 2021. Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA coincide per la Società con la nozione di "Debiti finanziari netti".

Esprinet 2023 Bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A.
(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022
A. Depositi bancari e denaro in cassa 113.120 121.129
B. Assegni 3 -
C. Altre attività finanziarie correnti 18.404 62.044
D. Liquidità (A+B+C) 131.527 183.173
E. Debiti finanziari correnti 55.554 59.297
F. Quota corrente dell'indebitamento non corrente 27.722 25.174
G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) 83.276 84.471
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (48.251) (98.702)
I. Debiti finanziari non correnti 118.872 115.610
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) 118.872 115.610
M. Totale Indebitamento finanziario netto (H+L) 70.621 16.908
Ripartizione dell'indebitamento finanziario netto:
Debiti finanziari correnti 48.006 52.131
Passività finanziarie per leasing 8.124 7.307
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 5.764 2.455
Crediti finanziari verso altri correnti (9.656) (10.336)
Crediti finanziari verso società di factoring (249) (3.207)
(Crediti)/Debiti finanziari v/società del Gruppo 12.882 (25.922)
Disponibilità liquide (113.122) (121.130)
Debiti finanziari correnti netti (48.251) (98.702)
Debiti finanziari non correnti 39.480 34.568
Passività finanziarie per leasing 78.792 80.442
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 600
Debiti finanziari netti 70.621 16.908

La posizione finanziaria netta, negativa per 70,6 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 87,5 milioni di euro, debiti di natura finanziaria verso società del Gruppo per 12,9 milioni di euro debiti per acquisto partecipazioni 6,3 milioni di euro, crediti finanziari per 9,9 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 86,9 milioni di euro, disponibilità liquide per 113,1 milioni di euro.

Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico della Società.

Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso.

Nel corso del 2023, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò, è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio

2021, di ulteriori crediti commerciali. Atteso che i programmi citati realizzano il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2023 è quantificabile in ca. 228,0 milioni di euro (ca. 226,4 milioni al 31 dicembre 2022).

Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, per ciascun finanziamento ottenuto, il dettaglio delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo in linea capitale. Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

31/12/2023 31/12/2022 Var.
(euro/000) Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot.
Banco Desio 2.681 1.352 4.033 2.652 4.033 6.685 29 (2.681) (2.652)
BCC Carate 2.490 5.040 7.530 2.470 7.530 10.000 20 (2.490) (2.470)
Banca popolare di Sondrio 2.790 10.863 13.653 5.080 - 5.080 (2.290) 10.863 8.573
Cassa Depositi e Prestiti 7.000 7.000 14.000 7.000 14.000 21.000 - (7.000) (7.000)
BPER Banca 12.761 15.277 28.038 7.972 9.044 17.016 4.789 6.233 11.022
Totale Finanziamenti 27.722 39.532 67.254 25.174 34.607 59.781 2.548 4.925 7.473

Nella tabella seguente si riporta invece il valore contabile in linea capitale dei finanziamenti ottenuti, distintamente per singolo finanziamento, il cui tasso medio ponderato praticato nel corso del 2023 è stato pari a 2,1% ca. (1,0% ca. nel 2022).

(euro/000) 31/12/2023 31/12/2022 Var.
Finanziamento chirografario da BPER Banca a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro novembre 2025
4.013 5.000 (987)
Finanziamento chirografario da BPER Banca Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025
9.025 12.016 (2.991)
Finanziamento chirografario da BPER Banca Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026
15.000 - 15.000
Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026
7.530 10.000 (2.470)
Finanziamento chirografario da Banco Desio a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025
4.033 6.685 (2.652)
Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2028
13.653 - 13.653
Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023
- 5.080 (5.080)
Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2025
14.000 21.000 (7.000)
Totale valore capitale 67.254 59.781 7.473

Nella tabella precedente sono evidenziati i seguenti nuovi finanziamenti, esposti per il loro valore in linea capitale, tutti amortising, erogati nel corso dell'esercizio:

  • 15,0 milioni di euro in data 31 maggio 2023, da Banca Popolare di Sondrio, quinquennale, a tasso variabile;
  • 15,0 milioni di euro in data 4 dicembre 2023, da BPER Banca, triennale, a tasso fisso.

Il finanziamento chirografario amortising a 5 anni erogato da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., scadente a dicembre 2025, dal valore complessivo di 14,0 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023, prevede l'impegno al rispetto annuale di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA a livello consolidato, ma anche il rispetto semestrale di un dato rapporto tra posizione finanziaria netta e Patrimonio netto consolidati, pena la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di loro mancato rispetto.

Tali strutture di covenant economico-finanziari sono tipiche per operazioni di questa natura.

In aggiunta a tale finanziamento, anche una linea di backup costituita da una RCF-Revolving Credit Facility chirografaria, a breve termine, "committed" per 3 anni, dall'importo massimo di 180,0 milioni di euro e non utilizzata alla data di chiusura del bilancio ma parzialmente utilizzata alla data della presente Relazione finanziaria, sottoscritta dalla Società in data 31 agosto 2022 con un pool di banche domestiche e internazionali di primario standing, è assistita dalla seguente struttura di covenant finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato:

  • rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA;
  • rapporto tra posizione finanziaria netta allargata e Patrimonio netto;
  • rapporto tra EBITDA e oneri finanziari netti;
  • importo assoluto della posizione finanziaria lorda.

Al 31 dicembre 2023 il covenant rappresentato dal rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA cui risulta assoggettata la Revolving Credit Facility risulta violato e, la Società, ha immediatamente iniziato a lavorare con le banche finanziatrici per le usuali remediation.

I vari contratti di finanziamento a medio-lungo termine, inclusi quelli che non prevedono covenant finanziari e la su menzionata Revolving Credit Facility, contengono inoltre le usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.

7.3 Analisi dei flussi di cassa nel periodo

(euro/000) 2023 2022
Debiti finanziari netti 16.908 (125.977)
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio 11.684 (89.337)
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento (20.289) (18.030)
Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto (27.796) (25.562)
Flusso di cassa netto (36.401) (132.929)
Interessi bancari non pagati (3.144) (987)
Interessi su leasing non pagati (218) (218)
Iscrizione diritto di utilizzo di attività (7.096) (7.011)
Prezzo differito partecipazioni (5.710) (1.740)
Passività finanziarie (no cash) fusione 4Side (1.144) -
Debiti finanziari netti finali 70.621 16.908
Debiti finanziari correnti 48.006 52.131
Passività finanziarie per leasing 8.124 7.307
Crediti finanziari verso altri correnti (9.656) (10.336)
Crediti finanziari verso società di factoring (249) (3.207)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 5.764 2.455
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo 12.882 (25.922)
Disponibilità liquide (113.122) (121.130)
Debiti finanziari correnti netti (48.251) (98.702)
Debiti finanziari non correnti 39.480 34.568
Passività finanziarie per leasing 78.792 80.442
Debito per acquisto partecipazioni non correnti 600 600
Debiti finanziari netti 70.621 16.908

Come evidenziato nella tabella precedente, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa rappresentate nel prospetto del Rendiconto finanziario, Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 registra una posizione finanziaria netta negativa pari a 70,6 milioni di euro rispetto ai 16,9 milioni di euro negativi al 31 dicembre 2022.

7.4 Prospetto delle partecipazioni

A seguire viene riportato il Prospetto delle partecipazioni che riporta alcuni dati riferiti alle società partecipate ricavati dai rispettivi "reporting package" per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 redatti secondo i principi contabili IFRS:

Società controllate direttamente:

N. Denominazione Sede legale Quota
detenuta
Quota di
gruppo
1 Bludis S.r.l. Roma (RM) 100,00% 100,00%
2 Celly Pacific Limited Hong Kong (Cina) 100,00% 100,00%
3 Dacom S.p.A. Milano (MI) 100,00% 100,00%
4 Esprinet Iberica S.L.U. Saragozza (Spagna) 100,00% 100,00%
5 Esprinet Portugal Lda Porto (Portogallo) 5,00% 100,00%
6 idMAINT S.r.l. Milano (MI) 100,00% 100,00%
7 Sifar Group S.r.l. Milano (MI) 100,00% 100,00%
8 V-Valley S.r.l. Vimercate (MB) 100,00% 100,00%
9 Zeliatech S.r.l. Vimercate (MB) 100,00% 100,00%
N. Denominazione Valuta Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Risultato di
periodo
Valore di
bilancio
1 Bludis S.r.l. EUR 600.000 4.640.593 1.329.723 8.645.956
2 Celly Pacific Limited EUR 1.159 304.008 (58.836) 3.491
3 Dacom S.p.A. EUR 3.600.000 17.102.655 (489.189) 12.820.634
4 Esprinet Iberica S.L.U. EUR 54.692.844 208.032.055 15.368.496 75.674.549
5 Esprinet Portugal Lda EUR 2.500.000 1.152.253 (2.234.912) -
6 idMAINT S.r.l. EUR 42.000 1.122.590 (395.608) 977.103
7 Sifar Group S.r.l. EUR 100.000 9.399.115 486.212 16.983.108
8 V-Valley S.r.l. EUR 20.000 7.369.436 627.408 20.000
9 Zeliatech S.r.l. EUR 100.000 87.355 (12.645) 100.000

Rispetto al 31 dicembre 2022 si segnalano l'ingresso nel perimetro di consolidamento della società Sifar Group S.r.l. a decorrere dal 2 agosto 2023 e di Zeliatech S.r.l. costituita in data 6 settembre 2023 e, le uscite dal perimetro di consolidamento delle controllate totalitarie Nilox Deutschland GmbH, liquidata nel corso del mese di maggio 2023, e 4Side S.r.l. fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A. a novembre 2023 ma con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2023.

Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".

7.5 Sintesi dei dati essenziali dei bilanci delle società controllate

A seguire sono riportati i dati essenziali dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2023 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società controllate direttamente con l'avvertenza che i valori fanno riferimento ai principi contabili locali.

(euro/000) Celly
Pacific
LTD
Dacom
S.p.A.
idMAINT
S.r.l.
Sifar
Group
S.r.l.
V-Valley
S.r.l.
Zeliatech
S.r.l.
Bludis
S.r.l.
Esprinet
Iberica
S.L.U.
Ricavi da contratti con clienti 442 72.109 1.352 25.849 192.852 - 17.861 1.219.861
Costo del venduto (315) (67.443) (1.646) (21.046) (190.849) (5) (11.497) (1.167.796)
Margine commerciale lordo 127 4.666 (294) 4.803 2.003 (5) 6.364 52.064
Costi di marketing e vendita (149) (2.172) (164) (944) - - (2.205) (10.869)
Costi generali e amministrativi (42) (2.881) (275) (1.950) (984) (9) (1.987) (27.197)
(Riduzione)/riprese di valore di attività
finanziarie
- 1 (1) (11) (35) - 17 (421)
Risultato operativo (EBIT) (64) (386) (734) 1.898 984 (14) 2.188 13.578
(Oneri)/proventi finanziari 6 (349) 14 54 7 1 86 (684)
Risultato prima delle imposte (59) (734) (576) 1.952 991 (14) 2.274 12.893
Imposte - 189 185 (543) (287) 3 (666) (2.153)
Risultato netto (59) (546) (391) 1.409 704 (10) 1.609 10.740

(euro/000) Celly
Pacific
LTD
Dacom
S.p.A.
idMAINT
S.r.l.
Sifar
Group
S.r.l.
V-Valley
S.r.l.
Zeliatech
S.r.l.
Bludis
S.r.l.
Esprinet
Iberica
S.L.U.
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali - 41 20 135 - - 171 2.914
Avviamento - - - - - - - 13.781
Immobilizzazioni immateriali - 7 - 81 - 3 642 56
Partecipazioni - - 100 - - - - 43.321
Attività per imposte anticipate - 239 219 54 10 3 60 3.732
Crediti ed altre attività non correnti - 38 5 - - - 34 500
- 325 343 270 10 6 907 64.304
Attività correnti
Rimanenze - 21.746 495 4.044 - - - 117.766
Crediti verso clienti 83 6.890 148 1.513 55.117 - 7.398 176.080
Crediti tributari per imposte correnti - 838 65 19 5 - - -
Altri crediti ed attività correnti 213 712 340 1.487 23.397 9 18 15.634
Disponibilità liquide 109 6.036 225 5.354 - 96 670 126.700
405 36.222 1.273 12.417 78.519 105 8.086 436.180
Totale attivo 405 36.547 1.617 12.687 78.529 111 8.993 500.484
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 1 3.600 42 100 20 100 600 55.203
Riserve 362 13.928 1.460 7.927 6.782 - 579 106.036
Risultato netto dell'esercizio (59) (546) (391) 1.409 704 (10) 1.609 10.740
304 16.982 1.111 9.436 7.506 90 2.788 171.979
Patrimonio netto di terzi - - - - - - - -
Totale patrimonio netto 304 16.982 1.111 9.436 7.506 90 2.788 171.979
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari - - - 94 - - - 26.117
Passività per imposte differite - - - - 1 - 8 -
Debiti per prestazioni pensionistiche - 415 203 291 - - 772 -
Fondi non correnti ed altre passività - 84 - 26 - - 93 952
- 499 203 411 1 - 873 27.069
Passività correnti
Debiti verso fornitori 55 7.563 128 1.589 62 15 3.691 267.813
Debiti finanziari - 9.530 0 84 338 - - 18.514
Debiti tributari per imposte correnti 16 - - - - - 415 170
Passività finanziarie per strumenti derivati - - - - - - - 16
Fondi correnti ed altre passività 30 1.973 175 1.167 70.622 6 1.226 14.923
101 19.066 303 2.840 71.022 21 5.332 301.435
TOTALE PASSIVO 101 19.565 506 3.251 71.023 21 6.205 328.504
Totale patrimonio netto e passivo 405 36.547 1.617 12.687 78.529 111 8.993 500.484

7.6 Rapporti con entità correlate

Nei paragrafi successivi sono dettagliati i saldi patrimoniali ed economici derivanti dalle operazioni con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24, ad eccezione dei rapporti con

amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche evidenziati nell'omonimo paragrafo cui si rimanda.

7.6.1 Costi e ricavi infragruppo

Si riportano di seguito i dettagli dei ricavi e dei costi registrati da Esprinet S.p.A. nei confronti delle società appartenenti al Gruppo.

7.6.2 Rapporti con imprese controllate

Di seguito vengono riassunti i rapporti intercorsi con le società controllate da Esprinet S.p.A. con l'annotazione che i rapporti di debito e credito sono dettagliati nel "Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria". Al paragrafo precedente sono invece riepilogati i costi e ricavi infragruppo.

Si specifica che i rapporti intercorsi tra Esprinet S.p.A. e le società controllate sono stati regolati a condizioni di mercato.

Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento

2023 2022
(euro/000) Tipologia Ricavi Costi Ricavi Costi
Ricavi
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. Vendita merci 32 - 1 -
Dacom S.p.A. Vendita merci 282 - 651 -
Sifar Group S.r.l. Vendita merci 2 - - -
Esprinet Iberica S.L.U. Vendita merci 20.760 - 27.551 -
Esprinet Portugal Lda Vendita merci 3.780 - 3.426 -
Subtotale 24.856 - 31.629 -
Costo del venduto
4Side S.r.l. Acquisto merci - - - 157
4Side S.r.l. Addebito trasporti - - - (3)
Dacom S.p.A. Acquisto merci - 972 - 178
Dacom S.p.A. Addebito trasporti - (25) - (25)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. Acquisto merci - 1.480 - 929
Esprinet Portugal Lda Acquisto merci - 40 - 36
Esprinet Iberica S.L.U. Addebito trasporti - 40 - 48
Esprinet Iberica S.L.U. Acquisto merci - 1.419 - 2.227
Subtotale - 3.926 - 3.548
Costi di marketing e vendita
V-Valley S.r.l. Commissioni su vendite - 2.850 - 2.601
Subtotale - 2.850 - 2.601
Costi generali e amministrativi
Dacom S.p.A. Addebito supporto hardware e software - (315) - (91)
Dacom S.p.A. Addebito servizi amministrativi - (620) - (470)
4Side S.r.l. Addebito servizi amministrativi - - - (15)
4Side S.r.l. Addebito supporto hardware e software - - - (2)
V-Valley S.r.l. Addebito supporto hardware e software - (117) - (104)
V-Valley S.r.l. Addebito servizi amministrativi - (123) - (98)
idMAINT S.r.l. Addebito servizi amministrativi - (7) - (34)
idMAINT S.r.l. Addebito supporto hardware e software - (6) - (4)
Esprinet Iberica S.L.U. Addebito supporto hardware e software - (1.498) - (1.808)
Esprinet Iberica S.L.U. Addebito servizi amministrativi - (119) - (117)
Bludis S.r.l. Addebito supporto hardware e software - (12) - -
Bludis S.r.l. Addebito servizi amministrativi - (10) - -
V-Valley Advanced Solutions Portugal,
Unipessoal, Lda
Addebito servizi amministrativi - (3) - (2)
V-Valley Advanced Solutions Portugal,
Unipessoal, Lda
Addebito supporto hardware e software - (43) - (25)
GTI Software & Networking SARLAU Addebito servizi amministrativi - (1) - (1)
GTI Software & Networking SARLAU Addebito supporto hardware e software - (8) - (2)
Esprinet Portugal Lda Addebito supporto hardware e software - (91) - (80)
Esprinet Portugal Lda Addebito servizi amministrativi - (22) - (21)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. Addebito servizi amministrativi - (38) - (30)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. Addebito supporto hardware e software - (342) - (315)
Subtotale - (3.375) - (3.220)
Proventi/(Oneri) finanziari
Dacom S.p.A. Interessi attivi 332 - 16 -
4Side S.r.l. Interessi attivi - - 4 -
Esprinet Portugal Lda Interessi attivi 28 - 3 -
Bludis S.r.l. Interessi attivi 3 - - -
Celly Pacific Ltd Interessi passivi - 1 - -
V-Valley S.r.l. Interessi passivi - 12 - 11
Esprinet 2023 Bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A.
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. Interessi attivi 86 - 17 -
Esprinet Iberica S.L.U. Interessi attivi 66 - 55 -
Subtotale 515 13 95 11

Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia. Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nell'elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:

Totale 25.371 3.414 31.724 2.940

  • del modello di governo societario e di controllo interno;
  • del Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del D. Lgs. 231/01;
  • del Documento Programmatico sulla Sicurezza ai sensi D. Lgs.196/03;
  • del Codice etico;
  • delle procedure amministrativo-contabili relative all'informativa finanziaria.

In particolare, il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.

Consolidato fiscale nazionale per il Sottogruppo Italia

V-Valley S.r.l. nel 2022 ha rinnovato l'adesione al "Consolidato fiscale nazionale" per il triennio 2022- 2024.

I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra la società consolidante e le sue predette società controllate sono definiti nel "Regolamento di consolidato per le società del Gruppo Esprinet".

Il debito per imposte è rilevato alla voce Debiti tributari al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e, in genere, dei crediti di imposta. Alla stessa voce Debiti tributari è iscritta l'IRES corrente calcolata sulla base della stima degli imponibili positivi e negativi delle società controllate che hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d'imposta di competenza delle società stesse; in contropartita al debito per imposte sono iscritti i corrispondenti crediti della società consolidante verso le società del Gruppo per l'imposta corrente corrispondente agli imponibili positivi trasferiti nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale.

Il debito per le compensazioni dovute alle società controllate con imponibile negativo è rilevato alla voce Debiti verso imprese Controllate.

L'IRES differita e anticipata è calcolata sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività determinati secondo criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali esclusivamente con riferimento alle singole società.

L'IRAP corrente, differita e anticipata è determinata esclusivamente con riferimento alle singole società.

Bludis S.r.l.

Nel corso dell'esercizio Bludis S.r.l. ha corrisposto alla controllante 22mila euro principalmente per il riaddebito di costi del personale e di consulenze EDP, e 3mila euro per interessi attivi.

Dacom S.p.A.

Nel corso dell'esercizio Dacom S.p.A. ha acquistato merci dalla controllante per 0,3 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 1,0 milioni di euro.

Dacom S.p.A. ha inoltre corrisposto alla stessa circa 1,0 milioni di euro principalmente per il riaddebito di costi del personale, di consulenze EDP, utilizzo di linee dati ed interessi attivi sul finanziamento in essere per 0,3 milioni di euro.

idMAINT S.r.l.

Nel corso dell'esercizio idMAINT S.r.l. ha corrisposto alla controllante 13mila euro principalmente per il riaddebito di costi del personale.

Sifar Group S.r.l.

Nel corso dell'esercizio Sifar Group S.r.l. ha acquistato merci della controllante per 2mila euro.

V-Valley S.r.l.

In forza del contratto di commissione siglato il 20 ottobre 2010, V-Valley nel corso dell'esercizio 2023 ha consentito la conclusione di contratti di compravendita in proprio nome, ma per conto della committente Esprinet S.p.A., per 190,0 milioni di euro (173,5 milioni di euro nel 2022), maturando commissioni di vendita per 2,9 milioni di euro (2,6 milioni di euro nel 2022).

Inoltre, sulla base di un contratto di "service" stipulato tra le parti, V-Valley nell'esercizio 2023 ha corrisposto alla controllante 0,2 milioni di euro per il noleggio di attrezzature, il riaddebito di spese generali, telefoniche ed informatiche nonché per l'attività di tenuta delle scritture contabili, dei libri sociali e delle attività amministrative connesse all'oggetto sociale.

Nel 2013, Esprinet S.p.A. ha deliberato a favore di V-Valley un mandato di credito (conferito ad IFI Italia S.p.A. ed ancora in essere nel 2023) per 18 milioni di euro, mediante i quali Esprinet si rende garante a favore della società in relazione agli utilizzi da quest'ultima effettuati.

Esprinet Iberica S.L.U.

Nel corso dell'esercizio Esprinet Iberica ha acquistato merci dalla controllante per 20,8 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 1,5 milioni di euro.

Esprinet Iberica ha inoltre corrisposto alla stessa circa 1,6 milioni di euro nell'ambito di un contratto di service, per noleggio di attrezzature, utilizzo di linee dati e servizi amministrativi, e 66mila euro per interessi attivi.

Esprinet Portugal Lda

Nel 2023 Esprinet Portugal ha acquistato merci dalla controllante per 3,8 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 40mila euro.

Esprinet Portugal ha inoltre corrisposto 113mila euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari e 28mila euro per interessi attivi.

GTI Software & Networking SARLAU

Nel corso dell'esercizio GTI Software & Networking SARLAU ha corrisposto alla controllante 9mila euro per il riaddebito di consulenze EDP.

V-Valley Advanced Solutions España, S.A.

Nel 2023 V-Valley Advanced Solutions España, S.A. ha acquistato merci dalla controllante per 32mila euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 1,5 milioni di euro.

V-Valley Advanced Solutions España, S.A. ha inoltre corrisposto 0,4 milioni di euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari ed 86mila euro per interessi attivi.

V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda

Nel corso dell'esercizio V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda ha corrisposto alla controllante 46mila euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari.

7.6.3 Rapporti con altre parti correlate

I rapporti intercorsi nell'esercizio con le altre parti correlate così come definite dallo IAS 24 sono evidenziati nel paragrafo "3. Rapporti con parti correlate" riportato nella Relazione degli amministratori sulla gestione alla quale si rimanda per maggiori dettagli.

7.7 Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Nel corso del 2023 sono state individuate le seguenti poste di natura non ricorrente:

  • 0,2 milioni di euro relativi ai costi di riorganizzazione della struttura direttiva della Società.
  • 33,3 milioni di euro (24,5 milioni di euro per imposta, 1,9 milioni di euro per sanzioni e 6,9 milioni di euro per interessi) di oneri sostenuti dalla Società a seguito della sottoscrizione nell'esercizio, con l'Agenzia delle Entrate italiana, di accordi volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA per i periodi di imposta dal 2013 al 2017
  • 2,6 milioni di euro relativi ad un accantonamento su una posizione creditizia commerciale.

Nel corso del 2022 erano state individuate le seguenti operazioni ed eventi non ricorrenti:

  • 2,8 milioni di euro relativi agli oneri sostenuti in relazione al processo finalizzato al lancio dell'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A..

Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):

(euro/000) Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente 2023 2022
Costi generali e amministrativi Costi operazioni di aggregazione aziendale - (2.754)
Costi generali e amministrativi Costi cessazione rapporto (212) -
Costi generali e amministrativi Sanzioni amministrative (1.840) -
(Riduzione)/Riprese di valore di
attività finanziarie
(Riduzione)/Riprese di valore di
attività finanziarie
IVA non rivalsabile (20.234) -
Acc.to fondo svalutazione crediti IVA rivalsata (4.297) -
(Riduzione)/Riprese di valore di
attività finanziarie
Acc.to fondo svalutazione crediti commerciali (2.641) -
Totale SG&A Totale SG&A (29.224) (2.754)
Risultato operativo (EBIT) Risultato operativo (EBIT) (29.224) (2.754)
(Oneri)/proventi finanziari Interessi passivi verso erario (6.946) -
Risultato prima delle imposte Risultato prima delle imposte (36.170) (2.754)
Imposte Imposte su eventi non ricorrenti 685 768
Risultato netto Risultato netto (35.485) (1.986)

7.8 Principali contenziosi in essere

Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività".

Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e

incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali.

7.9 Informativa su rischi e strumenti finanziari

7.9.1 Strumenti finanziari previsti da IFRS 9: classi di rischio e "fair value"

Si fornisce nelle tabelle successive il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9. Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle sezioni specificatamente dedicate nel capitolo "Commento alle voci della situazione patrimonialefinanziaria".

Attivo 31/12/2023 31/12/2022
Attività Attività Attività Attività
(euro/000) Valore
contabile
al
FVTPL
(1)
al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
al
FVTPL
(1)
al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Depositi cauzionali 1.755 1.755 1.773 1.773
Crediti ed altre att. non corr. 1.755 - 1.755 - 1.773 - 1.773 -
Attività non correnti 1.755 - 1.755 - 1.773 - 1.773 -
Crediti vs clienti 330.419 70.700 259.719 348.798 80.749 268.049
Crediti verso soc. controllate 83.890 83.890 117.493 117.493
Crediti verso soc. factoring 249 249 3.207 3.207
Crediti finanziari vs altri 9.656 9.656 10.336 10.336
Altri crediti tributari 47.598 47.598 35.729 35.729
Crediti verso fornitori 8.756 8.756 786 786
Crediti verso assicurazioni 679 679 424 424
Crediti verso dipendenti - - 2 2
Crediti verso altri 73 73 72 72
Risconti attivi 5.321 5.321 4.937 4.937
Altri crediti ed attività corr. 156.222 - 103.303 52.919 172.986 - 132.320 40.666
Disponibilità liquide 113.122 113.122 121.130 121.130
Attività correnti 599.763 70.700 476.144 52.919 642.914 80.749 521.499 40.666
Passivo 31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Valore
contabile
Passività
al FVTPL
(1)
Passività
al costo
ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
Passività
al FVTPL
(1)
Passività
al costo
ammort.
Non
IFRS 9
Debiti finanziari 39.480 39.480 34.568 34.568
Passività finanziarie per leasing 78.792 78.792 80.442 80.442
Debiti acquisto partecipazioni 600 600 600 600
Fondo trattamento quiescenza 1.708 1.708 1.796 1.796
Altri fondi 344 344 1.127 1.127
Debiti verso erario rateizzati 20.809 20.809 - -
Debiti per incentivi monetari 57 57 118 118
Fondi non correnti e altre pass. 22.918 - 57 22.861 3.041 - 118 2.923
Passività non correnti 141.790 - 118.929 22.861 118.651 - 115.728 2.923
Debiti vs fornitori 729.949 729.949 733.125 733.125
Debiti finanziari 69.388 69.388 74.709 74.709
Passività finanziarie per leasing 8.124 8.124 7.307 7.307
Debiti acquisto partecipazioni 5.764 5.764 2.455 2.455
Debiti verso controllate e collegate 1.245 1.245 599 599
Debiti verso istituti prev. 3.840 3.840 3.820 3.820
Altri debiti tributari 7.906 7.906 14.286 14.286
Debiti verso altri 9.424 9.424 11.411 11.411
Ratei passivi per assicurazioni 253 253 227 227
Risconti passivi 58 58 26 26
Fondi correnti ed altre passività 22.726 - 14.762 7.964 30.369 - 16.057 14.312
Passività correnti 835.951 - 827.987 7.964 847.965 - 833.653 14.312

(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.

Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:

  • strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato:
    • disponibilità liquide e crediti finanziari
    • crediti verso società di assicurazione
    • crediti verso società del Gruppo
    • crediti verso clienti (ad eccezione della componente valutata al "fair value")
    • crediti verso altri
    • crediti verso fornitori
    • crediti verso dipendenti
    • debiti verso fornitori
    • debiti finanziari
    • debiti finanziari per leasing
    • debiti finanziari per acquisto partecipazioni;
    • debiti verso società del Gruppo;
    • debiti diversi.
  • strumenti finanziari valutati al "fair value" sin dalla prima iscrizione:
    • attività finanziarie per strumenti derivati;
    • passività finanziarie per strumenti derivati;
    • crediti verso clienti (quota parte non valutata al costo ammortizzato).

Per una descrizione qualitativa delle differenti classi di rischio si rinvia alla medesima sezione delle "Note al bilancio consolidato".

Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:

Attivo 31/12/2023 31/12/2022
Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
assicur.
Crediti
Gruppo
Crediti
diversi
Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
assicur.
Crediti
Gruppo
Crediti
diversi
Depositi cauzionali 1.755 1.755 1.773 1.378
Crediti e att. non corr.
Att. non correnti
1.755
1.755
-
-
-
-
-
-
-
-
1.755
1.755
1.773
1.773
-
-
-
-
-
-
-
-
1.378
1.378
Crediti verso clienti
Crediti vso controllate
Crediti vso factoring
Crediti finanziari vs altri
330.419
83.890
249
9.656
330.419 249
9.656
83.890 348.798
117.493
3.207
10.336
348.798 3.207
10.336
117.493
Crediti vs fornitori 8.756 8.756 786 786
Crediti vs assicurazioni
Crediti vs dipendenti
Crediti vso altri
679
-
73
679 -
73
424
2
72
424 2
72
Altri crediti e att.corr.
Disponibilità liquide
103.303
113.122
- 9.905
113.122
679 83.890 8.829 132.320
121.130
- 13.543
121.130
424 117.493 860
Attività correnti 546.844 330.419 123.027 679 83.890 8.829 602.248 348.798 134.673 424 117.493 860

Passivo
31/12/2023
31/12/2022
Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Debiti
gruppo
Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Debiti
gruppo
Debiti finanziari 39.480 35.086 34.568 29.457
Debiti acq. partecipaz. 600 605 600 608
Debiti incent. monetari 57 57 118 118
Altre pass. non correnti 57 - - - 57 - 118 - - - 118 -
Pass.non correnti 40.137 - 35.691 - 57 - 35.286 - 30.065 - 118 -
Debiti verso fornitori 729.949 729.949 733.125 733.125
Debiti finanziari 69.388 69.220 74.709 74.246
Debiti acq. partecipaz. 5.764 5.671 2.455 2.455
Debiti vso controllate e collegate 1.245 1.245 599 599
Debiti vs istituti prev. 3.840 3.840 3.820 3.820
Debiti verso altri 9.424 9.424 11.411 11.411
Ratei passivi per assicurazioni 253 253 227 227
Fdi correnti e altre pass. 14.762 - - - 13.517 1.245 16.057 - - - 15.458 599
Passività correnti 819.863 729.949 74.891 - 13.517 1.245 826.346 733.125 76.701 - 15.458 599

L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:

  • Livello 1: i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
  • Livello 2: i dati utilizzati nelle valutazioni, diversi dai prezzi quotati di cui Livello 1, sono osservabili per l'attività o la passività finanziaria, sia direttamente (prezzi) che indirettamente (derivati dai prezzi);
  • Livello 3: dati non osservabili; nel caso in cui i dati osservabili non siano disponibili e, quindi, ci sia un'attività di mercato modesta o inesistente per le attività e passività oggetto di valutazione.

Le attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualificano come di livello gerarchico 2 ad eccezione di "Crediti verso clienti" (quota parte non iscritta al costo ammortizzato) e "Debiti per acquisto partecipazioni" che si qualificano invece come di livello gerarchico 3.

Data la loro scadenza a breve termine, per le attività e passività correnti - ad esclusione delle poste contabili specificatamente misurate -, si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".

Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti, compresi i debiti per acquisto partecipazioni, è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).

Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.

Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati" cui si rimanda per maggiori dettagli.

Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".

Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono rappresentate nella voce del Conto economico separato "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a - 27,3 milioni di euro (-0,1 milioni di euro nel 2022) di cui -27,2 milioni di euro di natura non ricorrente così composti: -20,2 milioni di euro per iva definita nell'esercizio con l'Agenzia delle Entrate italiana ma "non rivalsabile" nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni definite, -4,3 milioni di euro per iva definita nell'esercizio con l'Agenzia delle Entrate italiana e "rivalsata" verso i clienti ma di stimata mancata recuperabilità e -2,6 milioni di euro per la stimata mancata recuperabilità di una specifica posizione creditizia commerciale.

7.9.2 Informazioni supplementari circa le attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).

Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti" il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate. Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali.

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Variazioni
per fusioni
Fondo finale
Esercizio 2023 2.208 3.409 (1.165) 431 4.883
Esercizio 2022 2.427 790 (1.009) - 2.208

Esprinet S.p.A. è solita effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie.

Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto, di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali ad istituti finanziari ai fini dell'accredito salvo buon fine.

Nel corso dell'esercizio 2023 è anche proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, che prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999.

Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche".

Al 31 dicembre 2023 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di portafoglio salvo buon fine ammontano a 4mila euro (0,3 al 31 dicembre 2022); le anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 3,2 milioni di euro (2,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima della Società al rischio di credito.

Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:

(euro/000) 31/12/2023 Crediti svalutati Crediti scaduti
e non svalutati
Crediti non scaduti
e non svalutati
Crediti verso clienti lordi 335.302 77.558 101.639 156.105
Fondo svalutazione (4.883) (4.883) - -
Crediti verso clienti netti 330.419 72.675 101.639 156.105
(euro/000) 31/12/2022 Crediti svalutati Crediti scaduti
e non svalutati
Crediti non scaduti
e non svalutati
Crediti verso clienti lordi 351.006 82.637 83.403 184.966
Fondo svalutazione (2.208) (2.208) - -
Crediti verso clienti netti 348.798
80.429
83.403 184.966
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90 giorni
scaduto tra
30 e 60 giorni
scaduto
minore
di 30 giorni
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2023 101.639 12.900 4.745 6.724
77.270
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 83.403 2.666 (135) 5.818
75.054

In base all'esperienza storica e a seguito dell'adozione da parte di Esprinet S.p.A. di una politica di accettazione di ordini da parte di clienti insoluti o fuori fido solo con pagamento anticipato, si ritiene che non sussistano i presupposti per accantonare un fondo svalutazione crediti per gli importi non ancora esigibili ad eccezione dei crediti rientranti nel cluster "hold to collect". Tale cluster riguarda i crediti destinati alla cessione a terze parti in base a programmi vincolanti per i quali si è tenuto conto del valore incassabile da tali terze parti.

Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.

Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito Esprinet S.p.A. è solita ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2023):

  • assicurazione crediti tradizionale (con copertura contrattuale del 90% del valore nominale dei crediti assicurati purché nei limiti dell'affidamento rilasciato dalla compagnia assicuratrice) per il 60% ca. della totalità dei crediti;
  • cessioni pro-soluto a titolo definitivo a primarie società di factoring per il 7% ca. dei crediti (in questo caso l'importo è riferito ai crediti ancora esistenti alla data di chiusura del bilancio ma oggetto di fattorizzazione rotativa secondo tempi e modalità dei programmi in esecuzione);
  • garanzie reali (fidejussioni bancarie e ipoteche immobiliari) per l'1% ca. dei crediti.

Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.

Relativamente alle altre attività finanziarie disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, premesso che a parte la rettifica di valore del credito sorto a seguito dell'infruttuoso tentativo di rivalsa IVA operata dalla Società, nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate per i periodi di imposta 2013-2017, né nell'esercizio corrente né nell'esercizio precedente esse hanno subito perdite durevoli di valore. Si riportano di seguito la

movimentazione del connesso fondo svalutazione ed a seguire due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Acquisizioni Fondo finale
Esercizio 2023 - 4.297 - - 4.297
Esercizio 2022 - - - - -
31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Depositi cauzionali 1.755 1.755 1.773 1.773
Crediti e altre att. non correnti 1.755 - - 1.755 1.773 - - 1.773
Attività non correnti 1.755 - - 1.755 1.773 - - 1.773
Crediti verso controllate 83.890 (397) 84.287 117.493 1.145 116.348
Crediti verso soc. factoring 249 249 3.207 3.207
Crediti finanziari vs altri 9.656 9.656 10.336 10.336
Crediti verso fornitori 8.756 3.862 4.894 786 683 104
Crediti verso assicurazioni 679 679 424 424
Crediti verso dipendenti - - 2 2
Crediti verso altri 4.370 4.297 73 72 72
Altri crediti e att. correnti 107.600 4.297 4.217 99.086 132.320 - 2.324 129.997
Disponibilità liquide 113.122 113.122 121.130 121.130
Attività correnti lorde 220.722 4.297 117.339 99.086 253.450 - 123.454 129.997
Fondo svalutazione (4.297) (4.297) - -
Attività correnti nette 216.425 - 117.339 99.086 253.450 - 123.454 129.997
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90
giorni
scaduto tra
30 e 60
giorni
scaduto
minore
di 30 giorni
Crediti verso società controllate (397) 84 - (76) (405)
Crediti verso assicurazioni 679 339 72 98 170
Crediti verso fornitori 3.862 362 34 2.382 1.084
Crediti verso altri 73 73 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2023 4.217 858 106 2.404 849
Crediti verso società controllate 1.145 876 - (112) 381
Crediti verso assicurazioni 424 291 - 44 88
Crediti verso fornitori 683 177 9 40 457
Crediti verso altri 73 73 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 2.324 1.417 9 (28) 927

I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring.

La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti della Società.

Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.

7.9.3 Informazioni supplementari circa le passività finanziarie

Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:

(euro/000) Bilancio
31/12/2023
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2 anni 2-5
anni
oltre 5
anni
Debiti finanziari 39.480 42.407 694 624 24.771 16.318 -
Passività finanziare per leasing 78.792 91.054 - - 10.205 28.341 52.508
Debiti per acquisto partecipazioni 600 600 - - - 600 -
Debiti per incentivi monetari 57 57 - - 57 - -
Fondi non correnti e altre passività 57 57 - - 57 - -
Passività non correnti 118.929 134.118 694 624 35.033 45.259 52.508
Debiti verso fornitori 729.949 734.152 730.508 559 1.047 2.038 -
Debiti finanziari 69.388 69.746 55.655 14.091 - - -
Passività finanziare per leasing 8.124 10.680 5.379 5.301 - - -
Debiti per acquisto partecipazioni 5.764 5.764 5.764 - - - -
Debiti verso controllate e collegate 1.245 1.245 1.245 - - - -
Debiti verso istituti previdenziali 3.840 3.840 3.840 - - - -
Debiti verso altri 9.424 9.424 9.424 - - - -
Ratei passivi per assicurazioni 253 253 253 - - - -
Altri ratei passivi - - - - - - -
Fondi correnti e altre passività 14.762 14.762 14.762 - - - -
Passività correnti 827.987 835.104 812.068 19.951 1.047 2.038 -
(euro/000) Bilancio
31/12/2022
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2 anni 2-5
anni
oltre 5
anni
Debiti finanziari 34.568 35.763 244 269 20.686 14.564 -
Passività finanziare per leasing 80.442 94.259 - - 9.661 26.538 58.060
Debiti per acquisto partecipazioni 600 600 - - - 600 -
Debiti per incentivi monetari 118 118 - - 118 - -
Fondi non correnti e altre passività 118 118 - - 118 - -
Passività non correnti 115.728 130.740 244 269 30.465 41.702 58.060
Debiti verso fornitori 733.125 738.256 733.679 554 1.088 2.935 -
Debiti finanziari 74.709 74.992 62.285 12.707 - - -
Passività finanziare per leasing 7.307 9.896 5.014 4.882 - - -
Debiti per acquisto partecipazioni 2.455 2.455 2.340 115 - - -
Debiti verso controllate e collegate 599 599 599 - - - -
Debiti verso istituti previdenziali 3.820 3.820 3.820 - - - -
Debiti verso altri 11.411 11.411 11.411 - - - -
Ratei passivi per assicurazioni 227 227 227 - - - -
Altri risconti passivi 26 26 26 - - - -
Fondi correnti e altre passività 16.083 16.083 16.083 - - - -
Passività correnti 833.679 841.682 819.401 18.258 1.088 2.935 -

Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:

  • nei casi in cui il creditore possa scegliere quando estinguere la passività, la stessa viene inserita nel primo periodo utile;
  • gli importi esposti sono relativi ai flussi finanziari contrattuali, non attualizzati e al lordo di eventuali interessi previsti;
  • l'importo dei finanziamenti passivi a tasso variabile è stato stimato in base al livello del parametro di tasso alla data del bilancio.

La Società ha in essere un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, nonché una Revolving Credit Facility a breve termine, che contengono le usuali pattuizioni che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di mancato rispetto di determinati covenant economico-finanziari da verificarsi sui dati del bilancio consolidato e certificato.

Dettagli in relazione a detti strumenti di finanziamento e ai covenant cui gli stessi sono soggetti, sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

Al 31 dicembre 2023 uno dei covenant economico-finanziari cui è assoggettata la Revolving Credit Facility risulta violato ma, essendo la linea non utilizzata a tale data, nessuna conseguenza si riflette sulle tempistiche dei flussi finanziari rappresentati nelle tabelle precedenti. Ad eccezione di quanto appena riportato e del mancato rispetto al 31 dicembre 2018, 2017 e 2016, sempre senza produrre alcuna conseguenza, di parte degli indici finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento a tali date in essere, la Società non si è mai trovata in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.

Da evidenziare anche che la Società non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.

7.9.4 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati di copertura

Premessa

L'uso dei contratti derivati in Esprinet S.p.A. è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").

L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.

Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine la Società effettua periodicamente i test di efficacia.

Strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

Alla data di chiusura dell'esercizio la Società non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.

Strumenti estinti nel corso dell'esercizio

La Società nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato di copertura.

7.9.5 Analisi di sensitività

Esprinet S.p.A. è sottoposta in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").

Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto della Società dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato.

A tal fine, considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2023 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points. Di seguito i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:

Scenario 1: aumento di +100 basis points

31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Patrimonio Netto Utile/(perdita) Patrimonio Netto Utile/(perdita)
Crediti finanziari 171 171 121 121
Disponibilità liquide 336 336 330 330
Debiti per acquisto partecipazioni 17 17 18 18
Debiti finanziari (1.527) (1.527) (806) (806)
Totale (1.003) (1.003) (337) (337)

Scenario 2: riduzione di -100 basis points

31/12/2023 31/12/2022
(euro/000) Patrimonio Netto Utile/(perdita) Patrimonio Netto Utile/(perdita)
Crediti finanziari (171) (171) (64) (64)
Disponibilità liquide (336) (336) (35) (35)
Debiti per acquisto partecipazioni (17) (17) (5) (5)
Debiti finanziari 1.354 1.354 495 495
Totale 830 830 391 391

7.10 Fatti di rilievo successivi

I "Fatti di rilievo successivi" sono evidenziati nell'apposito paragrafo della Relazione sulla Gestione cui si rimanda per i dettagli.

7.11 Corrispettivi per servizi di revisione di Esprinet S.p.A.

Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:

Tipologia servizio Soggetto erogatore Corrispettivi (euro/000)
Destinatario 2023 2022
Revisione contabile
PwC S.p.A. Esprinet S.p.A. 410,8 327,2
Altri servizi
PwC S.p.A. Esprinet S.p.A. 8,7 12,0
PwC network Esprinet S.p.A. 14,0 22,0
Totale 433,5 361,2

8. Pubblicazione del Progetto di Bilancio

Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet, che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 12 marzo 2024, nel corso della quale è stato, inoltre, dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.

Vimercate, 12 marzo 2024

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 81ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Stefano Mattioli, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2023.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stata svolta in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.

  1. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

Vimercate, 12 marzo 2024

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.

(Alessandro Cattani) (Stefano Mattioli)

Attestazione del Bilancio d'Esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Stefano Mattioli, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2023.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stata svolta in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.

  1. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui è esposto.

Vimercate, 12 marzo 2024

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.

(Alessandro Cattani) (Stefano Mattioli)

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