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IRCE

Annual Report Mar 29, 2024

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Annual Report

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Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023

Versione supplementare non conforme alle previsioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

INDICE

Sommario

Cariche sociali 3
Convocazione assemblea ordinaria 4
relativa all'esercizio 2023 6
Relazione sull'andamento della gestione
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs. 254/2016 15
Bilancio consolidato Gruppo IRCE al 31 dicembre 2023 58
Situazione Patrimoniale – Finanziaria consolidata 59
Conto Economico Consolidato 61
Conto Economico Complessivo Consolidato 62
Prospetto della variazione del Patrimonio Netto Consolidato 63
Rendiconto Finanziario Consolidato 64
Principi contabili e note esplicative ai prospetti di Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 65
Allegato 1 - Elenco delle partecipazioni detenute dagli Amministratori, dai Sindaci nonché dai coniugi e dai
figli minori degli stessi111
Allegato 2 - Attestazione al bilancio consolidato annuale ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto
legislativo 24 febbraio 1998, n.58: 112
Bilancio separato di IRCE S.p.A. al 31 dicembre 2023 113
Situazione Patrimoniale - Finanziaria 114
Conto Economico 116
Conto Economico Complessivo 117
Rendiconto Finanziario 119
Principi contabili e note esplicative ai prospetti di Bilancio Separato al 31 dicembre 2023 120
Allegato 1 - Attestazione al bilancio annuale separato di IRCE S.p.A ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del
decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58 165
Allegato 2 - Elenco delle partecipazioni in società direttamente controllate166
Relazione della società di revisione sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario………….168
Relazione della società di revisione sul bilancio consolidato…………………………………………………………………172
Relazione della società di revisione sul bilancio separato……………………………………………………………………….179
Relazione del Collegio Sindacale sul bilancio separato……………………………………………………………………….…187

Bilancio 31 dicembre 2023

CARICHE SOCIALI

Consiglio di Amministrazione
Presidente Dott. Filippo Casadio
Consigliere non esecutivo Ing. Francesco Gandolfi Colleoni
Consigliere non esecutivo Dott. Gianfranco Sepriano
Consigliere non esecutiva Dott.ssa Francesca Pischedda
Consigliere non esecutivo Dott. Orfeo Dallago
Consigliere indipendente Dott.ssa Gigliola Di Chiara
Consigliere indipendente Dott.ssa Claudia Peri
Collegio sindacale
Presidente Dott.ssa Donatella Vitanza
Sindaco effettivo Dott. Fabrizio Zappi
Sindaco effettivo Dott Giuseppe Di Rocco
Sindaco supplente Dott. Federico Polini
Sindaco supplente Dott.ssa Debora Frezzini

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Componente Comitato per il Comitato per la Comitato per le
Controllo e Rischi Remunerazione Parti Correlate
Dott.ssa Gigliola Di Chiara
Dott. Gianfranco Sepriano
Dott.ssa Claudia Peri
Dott.ssa Francesca Pischedda

Dirigente Preposto

Dott.ssa Elena Casadio

Internal Auditor

Dott. Fabrizio Bianchimani

Organismo di Vigilanza

Dott. Francesco Bassi Avv. Gabriele Fanti Dott. Gianluca Piffanelli

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA

I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria, presso la sede legale della società, in prima convocazione per il giorno 29 aprile 2024 alle ore 11,00 ed occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 6 maggio 2024, stessa ora, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  • Bilancio separato al 31/12/2023 e relative relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale; delibere conseguenti;
  • Presentazione del bilancio consolidato al 31/12/2023;
  • Proposta di autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione di azioni proprie, modalità di acquisto e cessione;
  • Relazione sulla remunerazione, esame della I Sezione (i.e politica sulla remunerazione) deliberazione ai sensi dell'art.123-ter, comma 3 bis, del D.lgs 24/02/98 n.58;
  • Relazione sulla remunerazione, esame della II Sezione (i.e compensi corrisposti nell'esercizio) deliberazione ai sensi dell'art.123 ter, comma 6, del D.lgs 24/02/98 n.58.

CAPITALE SOCIALE E DIRITTI DI VOTO

Il capitale sociale della Società è di Euro 14.626.560 rappresentato da n.28.128.000 azioni ordinarie. Ogni azione ordinaria dà diritto ad un voto nelle Assemblee ordinarie e straordinarie della Società. Alla data odierna la Società detiene n. 1.654.413 azioni proprie, rappresentative del 5,88% del capitale sociale, il cui voto è sospeso ai sensi dell'art.2357 ter del Codice civile.

PARTECIPAZIONE ALL'ASSEMBLEA ED ESERCIZIO DEL DIRITTO DI VOTO

Ai sensi dell'art.83-sexies del D.Lgs 58/1998 la legittimazione all'intervento in Assemblea ed all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società, effettuata dall'intermediario in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto, sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, ovverosia al termine della giornata del 18 aprile 2024; le registrazioni in accredito ed in addebito compiute sui conti successivamente a tale termine non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto in Assemblea. Coloro che risulteranno titolari delle azioni della Società solo successivamente a tale data non saranno legittimati ad intervenire e a votare in Assemblea. La comunicazione dell'intermediario di cui sopra dovrà pervenire alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione ossia il 24 aprile 2024. Resta ferma la legittimazione all'intervento ed al voto qualora le comunicazioni siano pervenute alla Società oltre detto termine purché entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione.

Ogni Azionista può farsi rappresentare, ai sensi di legge, mediante delega scritta, sottoscrivendo il modulo di delega rilasciato a richiesta dell'avente diritto dagli intermediari abilitati oppure reperibile sul sito internet www.irce.it. La delega può altresì essere trasmessa mediante invio a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede legale della Società ovvero trasmessa attraverso messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] allegando copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del soggetto delegante

RAPPRESENTANTE DESIGNATO E MODALITA' DI CONFERIMENTO DELEGA

Per l'Assemblea di cui al presente avviso, la Società ha individuato quale Rappresentante Designato, ai sensi dell'art.135-undecies del D.Lgs 58/1998 (TUF), l'Avvocato Stefania Salvini alla quale potrà essere conferita la delega con istruzioni di voto a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno presso Via Tinti 16, 40026 Imola (BO), ovvero attraverso messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected]. La Società predispone apposito modulo che sarà reso disponibile sul sito internet della società www.irce.it La delega al rappresentante designato deve contenere le istruzioni di voto su tutte ovvero su alcune delle proposte all'ordine del giorno e deve pervenire al predetto Rappresentante entro il secondo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea in prima convocazione ossia entro il 25 aprile 2024. Entro il suddetto termine, la delega e le istruzioni di voto possono sempre essere revocate con le medesime modalità previste per il conferimento. La delega ha effetto solo per le proposte in relazione alle quali sono state conferite istruzioni di voto.

DOMANDE SULLE MATERIE ALL'ORDINE DEL GIORNO

I Soci legittimati ad intervenire in Assemblea possono porre domande sulle materie poste all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea facendole pervenire entro il settimo giorno di mercato aperto prima dell'Assemblea ossia entro il 18 aprile 2024, mediante invio di apposita lettera raccomandata con ricevuta di ritorno presso la sede legale della Società e/o mediante messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected]. Ad esse verrà data risposta al più tardi entro il terzo giorno di mercato aperto prima della data dell'Assemblea mediante pubblicazione sul sito internet www.irce.it.

INTEGRAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO E PRESENTAZIONE DI NUOVE PROPOSTE DI DELIBERA

Gli Azionisti che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere per iscritto, entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente avviso, vale a dire entro il giorno 4 aprile 2024, e nel rispetto di quanto previsto dall'art.126-bis del D.Lgs 58/1998 (TUF), l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno. Le domande, unitamente alla certificazione attestante la titolarità della partecipazione, sono trasmesse a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata alla sede legale della Società ovvero mediante messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected]. Entro detto termine e con le medesime modalità deve essere consegnata al Consiglio di Amministrazione della Società una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione. Delle integrazioni all'ordine del giorno o della presentazione di ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno è data notizia nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell'avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima della data fissata per l'assemblea in prima convocazione ovverosia entro il 14 aprile 2024.

Le ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno, nonché le suddette relazioni illustrative (accompagnate da eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione) saranno messe a disposizione dalla Società presso la sede sociale e all'interno del sito internet contestualmente alla pubblicazione della notizia di presentazione.

Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 126-bis, comma 3, del TUF, non è consentita l'integrazione dell'ordine del giorno da parte dei Soci per gli argomenti sui quali l'Assemblea è chiamata a deliberare su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto da essi predisposto.

DOCUMENTAZIONE

La documentazione relativa all'Assemblea, nei termini previsti dalla normativa vigente, sarà messa a disposizione del pubblico presso la Sede Legale della Società, presso Borsa Italiana SpA e sul sito internet www.irce.it. Gli Azionisti hanno facoltà di ottenere copia della documentazione depositata.

Eventuali modifiche e/o integrazioni delle informazioni riportate nell'avviso di convocazione verranno rese disponibili tramite il sito internet della società www.irce.it e con le altre modalità previste dalla legge

Il presente avviso è altresì pubblicato sul sito internet della Società e sul quotidiano Il Sole 24 Ore.

Relazione sull'andamento della gestione relativa all'esercizio 2023

Premessa

In considerazione della rilevanza dell'attività della capogruppo IRCE S.p.A. (di seguito anche "IRCE", la "Società", la "Capogruppo") nell'ambito del Gruppo IRCE ed ai sensi dell'art. 40, comma 2bis, del DLgs n. 127/1991, la presente relazione viene redatta unitariamente per il bilancio separato di IRCE S.p.A ed il bilancio consolidato del Gruppo IRCE.

Scenario macroeconomico

Signori Azionisti,

Le politiche monetarie restrittive per contenere e ridurre l'inflazione hanno portato ad un globale rallentamento dell'economia che ha influenzato anche l'attività del Gruppo IRCE ed i suoi risultati. L'inflazione è però stata fermata e ci sono concrete prospettive di una sua progressiva riduzione fino a scendere, in Europa, sotto il 2% entro il 2026. I tassi d'interesse dovrebbero cominciar a scendere in tempi ragionevolmente brevi ridando spinta alla domanda e all'attività economica in generale.

Permangono per altro incertezze legate alla situazione geopolitica generale. Le guerre in atto non sembrano destinate a cessare nel breve termine e permane sempre il rischio di un loro allargamento. Risultati elettorali potrebbero portare a politiche ancor più protezionistiche cambiando le regole di competitività a livello internazionale. Insomma: la situazione politica internazionale è ragione di grande incertezza.

Alcuni cambiamenti in atto appaiono di possibile rilevante impatto sul Gruppo IRCE: la transizione energetica, la deglobalizzazione e le politiche industriali, con il loro impatto sulle catene di fornitura.

Il Gruppo IRCE produce conduttori per avvolgimento che rappresentano la componente essenziale per generatori, motori e trasformatori che, a loro volta, sono alla base della produzione, trasporto e uso dell'energia elettrica. In questi settori tutti gli osservatori economici prevedono crescite esponenziali della domanda.

Politiche di indipendenza strategica, o più semplicemente protezionistiche, dovrebbero riportare in Europa, che è il nostro mercato fondamentale, produzioni che sono state spostate per calcolo di convenienza di costo.

L'Europa continua e continuerà ad essere il nostro mercato fondamentale. Non dimentichiamo però l'obiettivo di diversificare anche geograficamente il rischio della nostra attività, per attenuarne le oscillazioni; obiettivo che rimane fermo nel nostro disegno strategico.

In tale contesto l'esercizio 2023 del Gruppo IRCE (di seguito anche il "Gruppo") chiude con un utile netto consolidato di € 8,23 milioni.

Andamento consolidato dell'esercizio 2023

Il fatturato consolidato è stato di € 402,78 milioni, in calo del 11,4% rispetto ai € 454,70 milioni del 2022; riduzione dovuta principalmente ai minori volumi venduti e, in parte, al calo del prezzo del rame (la quotazione media LME nel 2023 è stata del 6,0% inferiore a quella del 2022). Margine Operativo Lordo e Risultato Operativo sono migliorati rispetto all'anno precedente grazie a margini più elevati e alla maggior efficienza. Anche il nuovo impianto fotovoltaico ha contribuito al risultato.

Durante l'anno, abbiamo assistito ad una domanda di mercato debole in entrambe le linee di business. Nel settore dei conduttori per avvolgimento il calo dei volumi è continuato per tutto l'anno. Nel settore dei cavi, invece, laddove registriamo una piccola riduzione dei volumi rispetto all'anno precedente, a partire dal secondo semestre, le quantità vendute hanno segnato un importante recupero, grazie all'acquisizione di alcune importanti commesse pubbliche nel settore delle infrastrutture.

Il fatturato consolidato senza metallo1 è cresciuto del 2,6 %; il settore dei conduttori per avvolgimento ha registrato un calo dell'1,6% mentre il settore dei cavi ha avuto un aumento del 15,2%.

1 Il fatturato o ricavi senza metallo corrisponde al fatturato complessivo dedotta la componente metallo.

Nel dettaglio:

Fatturato consolidato senza metallo 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Variazione
(€/milioni) Valore % Valore % %
Conduttori per avvolgimento 71,03 71,6% 72,20 74,7% -1,6%
Cavi 28,20 28,4% 24,49 25,3% 15,2%
Totale 99,23 100,0% 96,69 100% 2,6%

La tabella seguente mostra le variazioni dei risultati rispetto a quelli dello scorso anno, inclusi i valori rettificati di EBITDA ed EBIT:

Dati economici consolidati 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Variazione
(€/milioni) Valore Valore Valore
Fatturato2 402,78 454,70 (51,92)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)3 21,37 19,37 2,00
Risultato Operativo (EBIT) 14,42 11,55 2,87
Risultato prima delle imposte 12,47 10,30 2,17
Risultato dell'esercizio 8,23 9,22 (0,99)
Margine Operativo Lordo (EBITDA) rettificato 4 21,51 19,93 1,58
Risultato Operativo (EBIT) rettificato 4 14,56 12,11 2,45
Dati patrimoniali consolidati 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Variazione
(€/milioni) Valore Valore Valore
Capitale investito netto 5 178,98 204,84 (25,86)
Patrimonio netto 153,33 144,79 8,55
Posizione finanziaria netta 6 25,65 60,05 (34,40)

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 ammonta a € 25,65 milioni, in forte diminuzione rispetto a € 60,05 milioni del 31 dicembre 2022, grazie all'importante riduzione del capitale circolante ed alla cassa generata dalla gestione operativa.

2 La voce "Fatturato" rappresenta i "Ricavi di vendita" come esposti nel conto economico.

3 Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è un indicatore di performance utilizzato dalla Direzione del Gruppo per valutare l'andamento operativo dell'azienda e non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS; esso è calcolato sommando al Risultato Operativo (EBIT) gli ammortamenti, gli accantonamenti e le svalutazioni.

4 L'EBITDA e l'EBIT rettificati sono calcolati sommando all'EBITDA e all'EBIT i proventi/oneri da operazioni sui derivati sul rame e sull'energia elettrica se realizzate (€ +0,14 milioni nel 2023 e € +0,56 milioni nel 2022). Tali indicatori sono utilizzati dalla Direzione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS. Poiché la composizione di tali misure non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto non comparabile.

5 Il capitale investito netto è la somma del capitale circolante netto, delle attività immobilizzate, degli altri crediti al netto rispettivamente degli altri debiti, dei fondi rischi e oneri e dei fondi per benefici ai dipendenti.

6 La posizione finanziaria netta è misurata come la somma delle passività finanziarie a breve ed a lungo termine meno le disponibilità liquide e attività finanziarie correnti (si veda nota n.21 delle note esplicative del bilancio consolidato). Si evidenzia che le modalità di misurazione della posizione finanziaria netta sono conformi a quella prevista dal richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'orientamento ESMA del 4 marzo 2021.

Investimenti

Gli investimenti del Gruppo nell'anno 2023 sono stati pari a € 14,23 milioni ed hanno riguardato principalmente la capogruppo IRCE S.p.A. e la prima parte della costruzione di uno stabilimento produttivo in Repubblica Ceca che sarà completata nel 2024.

Lo stabilimento diverrà attivo nel 2025, è stato progettato con ogni accorgimento per massimizzarne l'efficienza e il rispetto dell'ambiente, sarà dotato di macchinari e macchine con le tecnologie più avanzate, realizzerà produzioni in settori a più alta specializzazione e con importante previsione di crescita, in particolare nel mondo automotive e della generazione e trasporto energia, ed è destinato a rappresentare un'importante componente nella struttura produttiva del Gruppo IRCE e del suo disegno di sviluppo strategico.

Gli investimenti del 2023 includono anche l'ultima parte dell'impianto fotovoltaico nello stabilimento di Imola – Italia, che oltre a consentire un risparmio di costi per l'energia elettrica, contribuisce anche a ridurre l'impatto ambientale.

Andamento del titolo IRCE

Di seguito si riporta lo schema di riepilogo dell'andamento del titolo azionario di IRCE S.p.A., quotato nel Mercato Telematico di Borsa Italiana – segmento STAR.

Indici di Borsa
Quotazione azioni
Prezzo ufficiale al 30 dicembre 2022 1,99
Prezzo ufficiale al 29 dicembre 2023 1,97
Capitalizzazione di borsa
Capitalizzazione al 30 dicembre 2022 K/€ 55.975
Capitalizzazione al 29 dicembre 2023 K/€ 55.412
Azioni ordinarie
N. azioni totali Nr. 28.128.000
N. azioni in circolazione Nr. 26.503.587

Principali rischi ed incertezze

I principali rischi ed incertezze del Gruppo, nonché le politiche di gestione degli stessi, sono riportati di seguito.

Rischio di mercato

Il Gruppo è fortemente concentrato sul mercato europeo; il rischio di contrazioni di domanda o di peggioramento dello scenario competitivo possono avere un'influenza sui risultati. Per fronteggiare tali rischi, la strategia del Gruppo nel medio lungo termine è quella di una diversificazione geografica verso Paesi extra europei.

Rischio legato all'andamento delle variabili finanziarie ed economiche

Rischio di cambio

Il Gruppo utilizza prevalentemente l'euro quale moneta di riferimento per le sue transazioni di vendita. È soggetto a rischi di cambio principalmente in relazione alla sua attività operativa di acquisti di rame, effettuati in parte in dollari, su cui possono essere effettuate coperture a termine; è altresì soggetto a rischi di traduzione, con riguardo agli investimenti in Brasile, Inghilterra, India, Svizzera, Polonia, Cina e Repubblica Ceca.

Per quanto riguarda il rischio di traduzione sulle società controllate, si ritiene che tale rischio riguardi principalmente l'investimento in Brasile, a causa della forte volatilità della valuta brasiliana, con conseguente impatto sul valore contabile dell'investimento. Al 31 dicembre 2023 il cambio puntuale della valuta brasiliana sull'euro, pari a 5,36 si è apprezzato di circa un 5% rispetto al precedente esercizio comportando un effetto positivo sulla riserva di traduzione. Ad inizio 2024 il medesimo cambio si è mantenuto stabile.

Rischio tasso di interesse

Il Gruppo in passato si è finanziato nel medio-lungo termine indebitandosi principalmente a tasso d'interesse variabile (collegato all'Euribor) esponendosi così al rischio derivante dal rialzo dei tassi. Il Gruppo scelse infatti di non effettuare coperture in presenza di una durata media dei finanziamenti relativamente breve (inferiore a 3 anni) e di tassi di interesse contenuti. Per il futuro il Gruppo valuterà se porre in essere delle coperture in base delle condizioni economiche offerte dal mercato e delle aspettative di andamento dei tassi.

Le linee di credito a breve termine sono sempre a tassi variabili.

Rischio connesso all'oscillazione del prezzo del rame

La principale materia prima utilizzata dal Gruppo è il rame la cui variazione di prezzo può influenzare i margini e le necessità finanziarie. Al fine di contenere gli effetti sui margini delle variazioni del prezzo del rame viene attuata una politica di copertura con contratti a termine sulle posizioni generate dall'attività operativa. Comunque, in presenza di prezzi del rame in calo, permane il rischio di dover valorizzate le rimanenze finali ad un valore pari a quello di presunto realizzo, qualora inferiore al costo medio ponderato del periodo, con un impatto negativo sul risultato. Si segnala che la quotazione media del rame nel 2023 nel London Metal Exchange è stata di 7,84 Euro/Kg, inferiore di circa il 6 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 8,34 Euro/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 7,70 Euro/kg, inferiore di circa il 2 per cento rispetto a 7,86 Euro/Kg del 31 dicembre 2022. Si segnala inoltre che la quotazione media del rame a gennaio 2024 è stata pari a 7,65 Euro/Kg, risalita nel mese di febbraio riportandosi sui prezzi di fine anno.

Rischi finanziari

Sono i rischi legati alla disponibilità finanziaria.

o Rischio di credito

Il rischio di credito non presenta particolari concentrazioni. Il rischio è monitorato con procedure di valutazione ed affidamento delle singole posizioni creditorie. Inoltre, in considerazione del fatto che i principali clienti con i quali il Gruppo collabora sono aziende strutturate e leader nei settori nei quali operano non si evidenziano particolari rischiosità che possano portare ad un peggioramento nei tempi di incasso o ad un deterioramento della qualità del credito, tenuto conto anche del conflitto Russo-Ucraino e Israelo-Palestinese. A partire dall'esercizio 2023 il Gruppo ha inoltre attivato in maniera selettiva coperture assicurative al fine di limitare il rischio di insolvenza.

o Rischio di liquidità

La situazione finanziaria e le linee di credito disponibili unitamente all'elevato standing del Gruppo che permette di acquisire in tempi brevi nuovi finanziamenti a prezzi competitivi, sono tali da escludere difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività.

Rischi da cambiamento climatico

Il Gruppo ha valutato gli elementi di rischio da climate change rilevanti per le proprie attività e per il proprio business. In particolare, da un lato si prevede che il settore di appartenenza possa essere positivamente impattato da un aumento della domanda sia in specifici campi quali la domotica, l'automazione industriale e l'automotive nonché, più in generale, per la necessità di rafforzamento delle reti elettriche, dall'altro la forte richiesta di materie prime "green" (in particolare, catodo di rame ed energia elettrica) potrebbe alimentare un aumento dei prezzi, rendendo potenzialmente complesso il suo tempestivo e completo trasferimento ai clienti finali.

In relazione invece ai rischi fisici acuti connessi ad eventi atmosferici estremi, si ritiene che la presenza di Recovery Plan, nei quali sono formalizzate le procedure da porre in essere per garantire la continuità delle forniture nei tempi contrattuali, unitamente alla stipula di polizze assicurative con primarie compagnie dovrebbe contenere gli impatti negativi di fenomeni climatici avversi sia in termini economici che di business.

In definitiva, allo stato attuale sebbene il cambiamento climatico possa portare ad una accelerazione degli investimenti nonché ad un aumento dei costi operativi, si ritiene che la crescita attesa dei volumi rappresenti per il Gruppo una opportunità maggiore rispetto agli elementi di rischio.

Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 1 delle note esplicative del bilancio consolidato e del bilancio separato.

Rischi legati ai conflitti Russo-Ucraino e Mediorientale

Il Gruppo IRCE non presenta attualmente sostanziali rischi derivanti dai conflitti Russo-Ucraino e Mediorientale non essendo presente in detti paesi e non avendo negli stessi clienti o fornitori. Allo stesso modo non si ravvedono rischi significativi né nella catena di fornitura né nelle vendite essendo limitate le transazioni che prevedono il transito dei container dal Canale di Suez.

Rischi di Cybersecurity

La diffusione di tecnologie che consentono il trasferimento e la condivisione di informazioni sensibili attraverso spazi virtuali porta l'insorgere di situazioni di vulnerabilità informatica che potrebbero impattare il business e comprometterne la continuità aziendale del Gruppo.

Visto l'aumento ed il diffondersi negli ultimi periodi di attacchi informatici, IRCE ha individuato le possibili criticità interne ed esterne all'azienda ed ha implementato un piano di Cyber Security e una procedura di recovery.

Nel contesto attuale, stante i conflitti Russo-Ucraino e Mediorientale in atto, il Gruppo ha inoltre intensificato le attività di monitoraggio e di difesa in relazione a possibili attacchi di malware, adottando le misure opportune per la mitigazione dei rischi.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nei primi mesi di quest'anno la domanda nel settore dei conduttori per avvolgimenti in Europa rimane debole ma ci si aspetta una ripresa alla fine del primo semestre. Nel mercato sudamericano la situazione è migliore e le vendite sono in linea con quelle dello scorso anno. Nel settore dei cavi, l'attuale portafoglio ordini, composto da commesse pubbliche di lungo termine, dovrebbe consentire di mantenere le vendite su buoni livelli ed in miglioramento rispetto allo scorso anno.

Il Gruppo continua a perseguire il suo disegno strategico di focalizzarsi su settori con maggior crescita e con prodotti a più alta specializzazione, tra i quali l'automotive e quello della generazione e trasporto energia.

Si segnala che Il Gruppo IRCE non presenta attualmente sostanziali rischi derivanti dai conflitti Russo-Ucraino e Mediorientale, né nella catena di fornitura né nelle vendite, non essendo presente in questi paesi e avendo limitate transazioni con l'Asia.

Informazioni sull'andamento di IRCE S.p.A

Il bilancio della capogruppo IRCE S.p.A. presenta un fatturato di € 257,88 milioni, in riduzione del 15,2% rispetto al dato del precedente esercizio, pari a € 304,20 milioni ed un risultato d'esercizio di € 5,81 milioni, in linea rispetto a quello del precedente esercizio pari a € 5,79 milioni.

Per l'analisi dell'andamento di IRCE S.p.A. si rimanda al precedente paragrafo "Andamento consolidato dell'esercizio 2023" essendo i commenti sul Gruppo appropriati anche per la Capogruppo tenuto conto della significatività dei dati economico-finanziari di quest'ultima nell'ambito del bilancio consolidato.

La tabella seguente mostra le variazioni dei risultati rispetto a quelli dello scorso anno, inclusi i valori rettificati di EBITDA ed EBIT:

Dati economici 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Variazione
(€/milioni) Valore Valore Valore
Fatturato7 257,88 304,20 (46,32)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)8 18,57 12,95 5,62
Risultato Operativo (EBIT) 14,85 8,94 5,91
Risultato prima delle imposte 8,74 5,54 3,20
Risultato dell'esercizio 5,81 5,79 0,02
Margine Operativo Lordo (EBITDA) rettificato 9 18,71 13,51 5,20
Risultato Operativo (EBIT) rettificato 9 15,00 9,50 5,50
Dati patrimoniali 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Variazione
(€/milioni) Valore Valore Valore
Capitale investito netto 10 191,48 216,52 (25,04)
Patrimonio netto 165,94 161,83 4,11
Posizione finanziaria netta 11 25,54 54,69 (29,15)

Operazioni infragruppo e con parti correlate

I rapporti tra la Capogruppo e le società controllate sono di natura commerciale e finanziaria. Per i dettagli, si rimanda alle note 33 del bilancio separato e 33 del bilancio consolidato.

Relativamente alle operazioni con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo, e sono state poste in essere a normali condizioni di mercato.

7 La voce "Fatturato" rappresenta i "Ricavi di vendita" come esposti nel conto economico.

8 Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è un indicatore di performance utilizzato dalla Direzione del Gruppo per valutare l'andamento operativo dell'azienda e non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS; esso è calcolato sommando al Risultato Operativo (EBIT) gli ammortamenti, gli accantonamenti e le svalutazioni.

9 L'EBITDA e l'EBIT rettificati sono calcolati sommando all'EBITDA e all'EBIT i proventi/oneri da operazioni sui derivati sul rame e sull'energia elettrica (€ +0,14 milioni nel 2023 e € +0,56 milioni nel 2022). Tali indicatori sono utilizzati dalla Direzione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS. Poiché la composizione di tali misure non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto non comparabile.

10 Il capitale investito netto è la somma del capitale circolante netto, delle attività immobilizzate, degli altri crediti al netto rispettivamente degli altri debiti, dei fondi rischi e oneri e dei fondi per benefici ai dipendenti.

11 La posizione finanziaria netta è misurata come la somma delle passività finanziarie a breve ed a lungo termine meno le disponibilità liquide e attività finanziarie correnti (si veda nota n.21 delle note esplicative del bilancio consolidato). Si evidenzia che le modalità di misurazione della posizione finanziaria netta sono conformi a quella prevista dal richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'orientamento ESMA del 4 marzo 2021.

Bilancio 31 dicembre 2023

Ai sensi del paragrafo 8 dell'articolo 5 del "Regolamento operazioni parti correlate" adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente integrato e modificato da ultimo con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020, si attesta che la Società ha posto in essere nel 2023 un' "operazione di maggior rilevanza" nell'ambito del progetto di investimento in Repubblica Ceca, approvato dal CdA della Capogruppo in data 21 dicembre 2023; si segnala comunque che IRCE, in relazione ai finanziamenti da erogarsi a favore della controllata Irce S.r.o nell'ambito di tale progetto, è esentata dall'osservanza delle disposizioni procedurali e di trasparenza previste da tale Regolamento in quanto nella società controllata Irce S.r.o, con sede legale nella Repubblica Ceca, non ci sono interessi significativi di altre parti correlate a IRCE.

Corporate governance

IRCE S.p.A adotta quale modello di riferimento per la propria corporate governance le disposizioni del Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana S.p.A..

La relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, ai sensi dell'art.123-bis del TUF, è consultabile sul sito www.irce.it – sezione Investor Relators, conformemente all'art.89 bis del Regolamento emanato dalla Consob n.11971/1999; tale relazione ha lo scopo di fornire al mercato ed agli azionisti una completa informativa sul modello di governance scelto dalla Società e sulla concreta adesione alle prescrizioni del Codice.

In data 28/03/2008, IRCE S.p.A ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001 ed istituito l'Organismo di Vigilanza, deputato a vigilare sul funzionamento, l'aggiornamento e l'osservanza del modello stesso.

Il Modello Organizzativo ed i relativi documenti sono stati aggiornati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 15/03/2022 con l'estensione del perimetro di prevenzione anche ai reati tributari ai sensi dell'art. 25-quinquiesdecies del D.Lgs. n. 231/2001.

L'Organismo di Vigilanza in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione in data 28/04/2022.

Azioni proprie e della società controllante

Il numero delle azioni proprie al 31/12/2023 è di 1.624.413, corrispondenti al 5,78% del totale delle azioni, pari ad un valore nominale di € 845 mila. La Società non possiede al 31.12.2023 azioni della società controllante Aequafin S.p.A né ne ha commercializzate nel corso dell'esercizio 2023.

Attività di ricerca e sviluppo

Le attività di ricerca e sviluppo nel 2023 hanno riguardato progetti per il miglioramento dei processi di produzione e dei prodotti. Nel presente esercizio, in assenza della certezza di un loro futuro recupero basato sulla redditività futura, i costi per attività di sviluppo sono stati imputati a Conto economico.

Altre informazioni

Gli allegati bilanci annuali consolidato e separato sono sottoposti a revisione legale dei conti da parte della società Deloitte & Touche S.p.A..

Ai sensi dell'articolo 2428 del codice civile, si segnala che Irce S.p.A. svolge la propria attività nelle seguenti sedi:

  • Imola (BO), Via Lasie 12/a
  • Guglionesi (CB), Contrada Perazzeto
  • Umbertide (PG), Zona industriale Pian D'Assino
  • Trezzano sul Naviglio (MI), Via Colombo, 8

Il Consiglio di Amministrazione di IRCE S.p.A. ha approvato la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario", che copre temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione. La dichiarazione è stata inserita all'interno del fascicolo di bilancio, in ottemperanza a quanto prescritto dal D.lgs. 254/2016.

Eventi successivi

Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2023 e fino alla data odierna.

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il bilancio separato di IRCE S.p.A al 31/12/2023, che chiude con un utile di € 5.805.871.

Si propone di deliberare la distribuzione di un dividendo pari ad € 0,06 per azione, che sarà prelevato dall'utile di esercizio, con data di stacco 20 maggio 2024, con record date il 21 maggio 2024 e payment date il giorno 22 maggio 2024 e di destinare il residuo dell'utile netto, dopo il pagamento dei dividendi, a Riserva Straordinaria.

Il Consiglio ringrazia gli Azionisti per la fiducia accordata, tutto il personale per l'attività prestata nel corso dell'esercizio ed il Collegio Sindacale per l'opera di controllo e per i preziosi suggerimenti forniti.

Imola, 15 marzo 2024

Bilancio 31 dicembre 2023

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs. 254/2016

1. NOTA METODOLOGICA

1.1. Scopo e finalità

Il Gruppo IRCE rientra nell'ambito di applicazione del D. Lgs. 254/2016 - emanato in attuazione della direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 – che prevede per alcune specifiche imprese e per gruppi di grandi dimensioni, l'obbligo di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.

La presente Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario (di seguito anche "DNF"), riferita all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, conferma l'impegno del Gruppo IRCE a rendicontare circa gli impatti non finanziari della propria attività, in conformità a quanto previsto dal sopracitato Decreto. IRCE ha scelto di integrare la Dichiarazione all'interno della propria Relazione di Gestione 2023, come previsto dall'articolo 5 del Decreto.

Il processo di redazione della DNF è stato codificato in una procedura approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2021 e successivamente aggiornata con deliberazioni dell'organo amministrativo in data 23 novembre 2022.

Le figure coinvolte nel processo sono:

  • Personale interno per la raccolta, elaborazione e consolidamento dei dati e delle informazioni raccolte e per la redazione e condivisione della DNF con gli altri Organi societari;
  • il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili che partecipa al processo di analisi di materialità, al processo di raccolta dati ed alla stesura della DNF e ne cura la pubblicazione e la diffusione;
  • i Referenti che compongono il gruppo di lavoro formato dal Presidente, dai Direttori dei vari stabilimenti di IRCE S.p.A. e dai Direttori Generali delle società controllate che hanno il compito di gestire, fornire e validare i dati e le informazioni raccolte;
  • il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo responsabile ultimo dell'approvazione dell'analisi di materialità e di tutta la rendicontazione e di portare all'attenzione dell'Assemblea l'avvenuta redazione della DNF in conformità a quanto prescritto dagli articoli 3 e 4 del Decreto;
  • Il Comitato Controllo e Rischi che valuta l'idoneità dell'informativa non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società e le performance conseguite, nonché il contenuto dell'informativa non finanziaria periodica rilevante ai fini del Sistema di controllo interno e gestione dei rischi;
  • Il Collegio Sindacale che vigila sugli obblighi relativi alla DNF secondo il Decreto, verificando il corretto assolvimento degli obblighi di redazione e pubblicazione della stessa;

Ai sensi dell'art. 3, c. 10, D. Lgs. 254/2016 e dell'art. 5 Regolamento Consob adottato con delibera n. 20267 del gennaio 2018, la presente Dichiarazione Non Finanziaria è oggetto di un esame limitato (limited assurance engagement secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. La verifica è stata svolta secondo le procedure indicate nella "Relazione della Società di Revisione", inclusa nel presente documento.

1.2. Perimetro della Dichiarazione di Carattere Non Finanziario

Il perimetro di rendicontazione della presente Dichiarazione è formato da tutte le società del Gruppo e corrisponde a quello del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 del Gruppo IRCE (si rimanda al capitolo principi contabili e note esplicative):

  • "Società produttive":
    • IRCE S.p.A. Italia (Capogruppo);
    • Irce Ltda Brasile;
    • FD Sims Ltd Regno Unito;
    • Smit Draad Nijmegen BV Paesi Bassi;
    • Stable Magnet Wire P. Ltd / Fine Wire P.Ltd India;
    • Isodra GmbH Germania.
  • "Società commerciali o di piccole dimensioni":
    • Isomet AG Svizzera;

  • DMG GmbH Germania;
  • Isolveco Srl Italia, in liquidazione;
  • Isolveco 2 Srl Italia;
  • Irce Electromagnetic wire (Jiangsu) Co. Ltd Cina;
  • Irce S.L.- Spagna;
  • Irce SP ZO.O. Polonia;
  • Irce Sro Repubblica Ceca.

Per quanto riguarda le informazioni qualitative e i dati quantitativi relativi alle risorse umane, inclusi gli aspetti sulla salute e sicurezza sul lavoro, le stesse sono incluse nel perimetro di rendicontazione delle società consolidate con il metodo integrale nel bilancio consolidato. Per quanto riguarda le informazioni qualitative e i dati quantitativi relativi agli aspetti ambientali sono escluse le "società commerciali o di piccole dimensioni" in quanto non ritenute significative in ragione della scarsa incidenza in termini di consumi energetici e della tipologia di attività (esclusivamente di natura commerciale, non produttive). Tale possibilità è prevista dall'art. 4 del D.lgs. n. 254/2016, secondo il quale, nella Dichiarazione possono essere escluse quelle società che, se pure incluse nell'area di consolidamento contabile, non risultano necessarie al fine di comprendere l'attività del Gruppo, il suo andamento e i suoi risultati e l'impatto prodotto dall'attività stessa.

1.3. Linee guida di riferimento e processo di rendicontazione

Le informazioni di carattere qualitativo e quantitativo riportate all'interno della DNF sono riportate secondo quanto previsto dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI – Global Reporting Initiative, in conformità a quanto richiesto dal Decreto in merito all'utilizzo di standard di rendicontazione emanati da autorevoli organismi sovranazionali, internazionali o nazionali (Art. 3 c.3).

Il presente documento è stato redatto rendicontando una selezione dei "GRI Sustainability Reporting Standards" pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI), come indicato nella tabella "Indice dei contenuti GRI".

Si segnala che nel corso del 2024, in seguito alla pubblicazione della nuova normativa europea Direttiva n. 2022/2464 riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD), IRCE S.p.A. ha intrapreso un percorso al fine di allinearsi a tale direttiva, avvalendosi altresì di una società di consulenza. Al fine di permettere la comparabilità dei dati nel tempo è stato inserito il confronto con i dati relativi all'anno 2022. Le riesposizioni dei dati comparativi precedentemente pubblicati sono indicate nelle rispettive tabelle. Inoltre, al fine di garantire l'affidabilità dei dati, è stato limitato, per quanto possibile, il ricorso a stime, le quali, se presenti, sono opportunamente segnalate e fondate sulle migliori metodologie disponibili.

Di seguito si riporta la descrizione delle principali fasi del processo di rendicontazione non finanziaria relativo all'esercizio 2023, con l'indicazione dei ruoli e delle responsabilità ad esse collegate.

Fase 1 – Definizione della lista di tematiche materiali e dei contenuti della DNF

  • Identificazione preliminare degli impatti più significativi per IRCE S.p.A. (attuali e potenziali, positivi e negativi) sull'economia, l'ambiente e le persone, compresi gli impatti sui diritti umani, sulla base di un'analisi preliminare in ambito di sostenibilità e del contesto di riferimento in cui il Gruppo opera, prendendo in considerazione le strategie aziendali;
  • Mappatura degli stakeholder interni ed esterni e successiva selezione da parte della Direzione Aziendale di IRCE S.p.A. degli stakeholder ai quali sarà inviato il questionario per la valutazione dei medesimi impatti sottoposti alla valutazione del Top Management;
  • Individuazione delle tematiche materiali che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder e che riflettono gli impatti economici, ambientali e sociali del Gruppo;
  • Revisione ed approvazione dell'analisi di materialità da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo;
  • Condivisione dell'analisi di materialità con il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale ed il Dirigente Preposto e recepimento di eventuali osservazioni;
  • Esame ed approvazione dell'analisi di materialità da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo con delibera del 21 dicembre 2023;
  • Definizione dei contenuti, degli indicatori e del perimetro della DNF rispetto alle tematiche ritenute materialmente rilevanti.

Fase 2 - Raccolta dei dati, delle informazioni non finanziarie e stesura della DNF

  • Avvio del processo di raccolta dei dati e delle informazioni non finanziarie attraverso la somministrazione di schede contenenti gli indicatori del GRI preventivamente selezionati sulla base dell'esito dei risultati dell'analisi di materialità a tutte le Società comprese nel perimetro di rendicontazione;
  • Stesura della DNF.

Fase 3 – Approvazione della DNF

  • Revisione ed approvazione della DNF da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo;
  • Condivisione della DNF con il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale ed il Dirigente Preposto e recepimento di eventuali osservazioni;
  • Approvazione della DNF da parte del Consiglio di Amministrazione, congiuntamente alla Relazione sulla Gestione ed al Bilancio consolidato con delibera del 15 marzo 2024.
  • La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario è redatta con cadenza annuale.

La presente dichiarazione consolidata di carattere non finanziario è disponibile nella sezione del sito internet del Gruppo, Investor Relations > Bilanci e Relazioni > Bilancio al 31 dicembre 2023 e viene diffusa al pubblico ed inviata a Consob e a Borsa Italiana S.p.A. tramite il sistema SDIR – Sistemi di Diffusione delle Informazioni Regolamentate.

1.4. Analisi di materialità

IRCE, per definire le tematiche significative oggetto di rendicontazione nella presente Dichiarazione, ha tenuto conto del contenuto dell'art.3 del D. Lgs. 254/2016.

Ad ottobre 2021 il Global Reporting Initiative (GRI) ha pubblicato l'aggiornamento dei "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" che, in particolare, ha apportato significative modifiche all'Universal Standard GRI 3. Nella versione 2021 il GRI 3 "Material Topics" approfondisce il processo per la definizione delle tematiche materiali che si articola nelle seguenti fasi: identificazione degli impatti effettivi e potenziali, positivi e negativi; valutazione della significatività degli impatti; prioritizzazione degli impatti più significativi e conseguente definizione della lista di tematiche materiali.

In tale contesto, IRCE ha definito un processo - di seguito descritto - finalizzato ad individuare le tematiche che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder e che riflettono gli impatti economici, ambientali e sociali del Gruppo, compresi gli impatti sui diritti umani.

Sono state effettuate attività di benchmark con concorrenti e valutate nuove tematiche di interesse al fine di identificare gli impatti ritenuti maggiormente significativi sia per il Gruppo IRCE che per i suoi stakeholder e che trovano rendicontazione all'interno della presente Dichiarazione. Nella prima fase di assessment interno tali impatti sono stati sottoposti alla valutazione da parte del Top Management del Gruppo, considerato come portavoce delle aspettative del Gruppo, attraverso la somministrazione di un questionario dedicato (compilato per la sede di Imola dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e per le sedi di Guglionesi e Umbertide dai Direttori di Stabilimento e dai Direttori delle altre società del Gruppo). I medesimi impatti sono stati successivamente valutati dalle categorie di stakeholder del Gruppo (dipendenti, fornitori, amministrazioni locali, banche, clienti) mediante un apposito questionario online secondo le modalità descritte nel paragrafo successivo.

1.4.1. L'analisi degli Stakeholder

Il Gruppo riconosce l'importanza del dialogo continuo e del coinvolgimento degli stakeholder in un'ottica di innovazione dei servizi e dei processi e di miglioramento delle performance economiche, ambientali e sociali. Nello sviluppo del proprio assetto organizzativo, orientato al dialogo con i propri portatori di interesse, IRCE S.p.A. ha raggruppato per classi omogenee i principali stakeholder, identificando pertanto le seguenti categorie di interlocutori:

  • Dipendenti delle società produttive del Gruppo;
  • Fornitori principali di materia prima del Gruppo;
  • Clienti principali della Capogruppo IRCE S.p.A.;
  • Banche principali del Gruppo;

Amministrazioni locali.

Con la volontà di ottemperare ad una sempre più efficace attività di stakeholder engagement, IRCE S.p.A. ha altresì realizzato una matrice di analisi il cui obiettivo è quello di definire le principali aspettative di ciascun portatore di interesse e rappresentare i caratteri più significativi ai fini del loro coinvolgimento:

Stakeholder Principali aspettative e interessi da parte
degli Stakeholder
Motivo del coinvolgimento da parte di IRCE SpA
Dipendenti delle società
produttive del Gruppo

Sviluppo professionale;

Tutela dei diritti umani;

Prospettive e tutela del lavoro;

Equa remunerazione del lavoro;

Ambiente lavorativo positivo;

Sistema organizzativo efficiente ed
efficace;

Benessere;

Sviluppo strategico dell'impresa, anche in
ambito ESG;
I dipendenti rappresentano una risorsa dell'impresa non solo
da un punto di vista operativo ma anche strategico. Il loro
coinvolgimento è fondamentale non solo per comprendere il
loro punto di vista rispetto alle tematiche ESG, ma anche per
lo sviluppo
del sistema organizzativo
interno,
per il
miglioramento del clima aziendale e per la crescita culturale
interna.
Fornitori principali di materia
prima del Gruppo

Equa distribuzione del valore aggiunto;

Crescita economico-finanziaria
dell'impresa;

Rispetto dei principi di sostenibilità da parte
di IRCE SpA;

Correttezza nei rapporti commerciali
I Fornitori principali di materia prima del Gruppo sono coloro
che, insieme ali clienti, garantiscono a IRCE SpA la
sostenibilità del proprio business e quindi che sostengono
strategicamente lo sviluppo della sua catena del valore. Il loro
coinvolgimento è fondamentale ai fini del miglioramento degli
impatti ESG
prodotti
lungo la filiera
produttiva
e il
consolidamento dei rapporti commerciali.
Clienti principali della
Capogruppo IRCE SpA

Equa distribuzione del valore aggiunto;

Crescita economico-finanziaria
dell'impresa;

Rispetto dei principi di sostenibilità da parte
di IRCE SpA;

Correttezza nei rapporti commerciali;

Qualità dei prodotti;
I Clienti principali della Capogruppo IRCE S.p.A. sono coloro
che, insieme ai fornitori, garantiscono a IRCE S.p.A. la
sostenibilità del proprio business e quindi che sostengono
strategicamente lo sviluppo della sua catena del valore. Il loro
coinvolgimento è fondamentale ai fini del miglioramento degli
impatti ESG prodotti lungo la filiera produttiva e lo sviluppo nel
tempo di IRCE S.p.A.
Banche principali del Gruppo
Equa distribuzione del valore aggiunto;

Crescita economico-finanziaria
dell'impresa;

Rispetto dei principi di sostenibilità da parte
di IRCE SpA;

Informazioni aggiornate e costanti sia in
ambito economico-finanziario che in ambito
ESG
Le Banche principali del Gruppo rappresentano dei partner
finanziari importanti per IRCE S.p.A. e il loro coinvolgimento è
finalizzato a migliorare gli impatti prodotti dall'Azienda, la sua
capacità rendicontativa e la sua attrattività nei confronti dei
finanziatori esterni.
Amministrazioni locali
Rispetto dei principi di sostenibilità da parte
di IRCE SpA;

Contributo di IRCE SpA allo sviluppo
locale;

Prospettive e tutela del lavoro;

Crescita economico-finanziaria
dell'impresa;

Sviluppo strategico dell'impresa;
Gli Amministratori locali costituiscono un punto di riferimento
importante per IRCE SpA in quanto lo sviluppo aziendale si
basa anche sulla capacità di rapportarsi con il territorio di
riferimento, di conoscere le sue caratteristiche distintive,
nonché i suoi patrimoni territoriali. In questo processo, il
dialogo con coloro che amministrano la comunità è
fondamentale al fine di rafforzare il dialogo e di rendere tutta
la
comunità
aziendale
integrata
con
il
territorio
di
appartenenza.

1.4.2. Il processo di determinazione dei temi materiali

L'analisi di materialità ha visto la partecipazione sia di referenti interni che di Stakeholder esterni ai quali è stato somministrato un questionario on line contenente gli impatti, effettivi e potenziali, positivi e negativi, del Gruppo in ambito economico, sociale, ambientale e tutela dei diritti umani.

Attraverso il questionario è stato richiesto di esprimere una valutazione degli impatti su una scala di valore da 1 a 5, dove la valutazione 1 è la più bassa ed equivale ad un impatto non rilevante per il Gruppo e la valutazione 5 è la più alta ed equivale ad un impatto che ha la massima rilevanza per il Gruppo.

L'analisi di materialità sopra descritta ha consentito di identificare gli impatti maggiormente significative per il Gruppo e per i suoi stakeholder, caratterizzati da un punteggio superiore alla cosiddetta "soglia di materialità definita". Una volta identificati gli impatti più significativi, partendo dalle valutazioni espresse dal Top Management, confrontate con le valutazioni degli stakeholder poc'anzi descritte, questi sono stati correlati alle tematiche materiali per il Gruppo in ordine di priorità.

I temi materiali più rilevanti emersi dall'analisi di materialità sono stati: "Soddisfazione del cliente", "Salute e sicurezza" e "Performance economico-finanziaria e distribuzione di valore agli stakeholder". Rispetto al 2022 è aumentata l'attenzione verso il rispetto dei diritti umani, la gestione dei consumi energetici, le emissioni e il cambiamento climatico, il benessere dei dipendenti e la loro formazione.12

Di seguito si riporta, in ordine di rilevanza, la lista delle tematiche materiali e gli impatti ad esse correlati.

12 Rispetto al 2022, le tematiche "Multiculturalità, diversità e pari opportunità" e "Performance economico-Finanziaria" sono state rinominate rispettivamente "Benessere, diversità e pari opportunità" e "Performance economico-Finanziaria e distribuzione di valore agli stakeholder". La tematica "Corporate governance" è stata eliminata e le informazioni al suo interno legate all'impatto "Disuguaglianza di genere negli organi di governo" vengono ricomprese nella tematica "Benessere, diversità e pari opportunità". Infine, la tematica "Comunità locali e territorio" nell'analisi di quest'anno non è risultata materiale nel 2023.

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13 I dati relativi alla Salute e Sicurezza dei collaboratori esterni includono la sola categoria dei lavoratori somministrati da agenzie esterne e non altre tipologie di lavoratori non dipendenti che operano presso i siti del Gruppo e/o sotto il controllo del Gruppo, in considerazione della loro significatività e della disponibilità di tali dati su cui il Gruppo non esercita un controllo diretto.

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1.5. Riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU (SDGs)

L'attività di IRCE S.p.A. è coerente con alcuni "Obiettivi di sviluppo sostenibile ("Sustainable Development Goals" - SDGs) fissati nel 2015 dalle Nazioni Unite a guida dei comportamenti dei singoli, delle imprese, delle comunità, e da raggiungere entro il 2030. All'interno della presente DNF si è pertanto evidenziato tramite icone, quali sono gli "Obiettivi di sviluppo sostenibile" correlati alle le attività svolte dal Gruppo.

2. GOVERNANCE

La Direzione di IRCE ha identificato i principali rischi, generati o subiti, connessi ai suddetti temi che derivano dalle attività d'impresa, individuando le idonee azioni di prevenzione e mitigazione.

Tabella - Tematiche materiali

TEMI MATERIALI RISCHI CONNESSI MODALITA' GESTIONE
RISCHI
OBIETTIVI DI
MIGLIORAMENTO

Etica, integrità e
compliance a leggi e
regolamenti

Incorrere in reati societari
e tributari

Incorrere in reati legati
alla corruzione

Mancata compliance o
violazione della
normativa di riferimento o
dei regolamenti
applicabili

Perdita di certificazioni o
omologazioni o
autorizzazioni ad operare

Perdita di reputazione

Codice Etico

Modello 231 e Organismo
di Vigilanza

Comitato controllo e
rischi

Whistleblowing

Stakeholder engagement,
ampliare ulteriormente il
numero di interlocutori
coinvolti per garantire
una rappresentazione
quanto più realistica e
corretta dei temi rilevanti

Rafforzare il processo di
diffusione del Codice
Etico estendendolo a
tutte le società del
Gruppo.

Aggiornamento Modello
231 e Codice Etico

2.1. Modello societario

La struttura di Corporate Governance della Capogruppo IRCE è impostata secondo il modello classico ed è costituita dall'Assemblea dei Soci, dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.

2.1.1. Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione può essere composto da tre a dodici membri eletti dall'Assemblea sulla base di liste di candidati presentate dai soci che siano complessivamente titolari di una quota di partecipazione non inferiore a quella stabilita dal Regolamento Emittenti della Consob e rimane in carica per un periodo non superiore a tre esercizi stabilito all'atto della nomina fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica.

Il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica è stato nominato nel 2022 ed è composto da sette membri, di cui tre donne, e la durata in carica è prevista fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2024.

All'interno del Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti i seguenti Comitati:

  • Comitato controllo e rischi che svolge funzioni di supporto al Consiglio di Amministrazione in materia di governo e gestione dei rischi e di sistema dei controlli interni e valuta l'idoneità dell'informativa non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, la strategia della società e le performance conseguite nonché il contenuto dell'informativa non finanziaria periodica rilevante ai fini del Sistema di controllo interno e gestione dei rischi;
  • Comitato per la remunerazione, incaricato di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione nell'elaborazione della politica per la remunerazione e nel monitorarne la concreta applicazione, si occupa altresì di presentare proposte o esprimere pareri sulla remunerazione degli amministratori esecutivi nonché sulla definizione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile della remunerazione;
  • Comitato per le parti correlate, che approva preventivamente le operazioni con le parti correlate in ottemperanza all'art.4 del Regolamento operazioni con parti correlate adottato dalla Consob con Delibera n.17221 del 12 marzo 2010, come successivamente integrato e modificato con Delibera n.21624 del 10 dicembre 2020.
Membri del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2023 – Capogruppo IRCE SpA
Consiglio di Amministrazione Comitato rischi e
controllo
Comitato per la
remunerazione
Comitato operazioni
con le parti correlate
Filippo Casadio Amministratore
esecutivo (P)
Francesco Gandolfi Colleoni Amministratore non
esecutivo
Gianfranco Sepriano Amministratore non
esecutivo
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Orfeo Dallago Amministratore non
esecutivo
Francesca Pischedda Amministratore non
esecutivo
P
Amministratore
Gigliola Di Chiara
Indipendente
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Claudia Peri Amministratore
Indipendente
M M M

Il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica è così composto:

P: Presidente; M: Membro

La Remunerazione degli Amministratori è predisposta in modo da allineare gli interessi degli amministratori e dei dirigenti al raggiungimento degli obiettivi strategici della società, perseguendo l'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti nel mediolungo periodo.

La Remunerazione complessiva è composta da:

  • una retribuzione fissa;
  • una retribuzione variabile di breve termine conseguibile con il raggiungimento di predefiniti obiettivi misurati in base ad un indice economico – finanziario su base annuale;
  • una retribuzione variabile di medio termine legata al raggiungimento di obiettivi misurati in base ad un indice economico finanziario su un orizzonte temporale di tre anni (corrispondenti al periodo di carica del Consiglio di amministrazione).

In data 28 aprile 2023 l'Assemblea ha approvato la modifica delle modalità relative alla definizione della remunerazione variabile di amministratori esecutivi e dirigenti strategici per il triennio 2022-2024. È stato infatti introdotto un ulteriore premio variabile di medio termine legato alle performance emissive del Gruppo. In particolare, tale premio si basa sulla riduzione di CO2 per tonnellata di prodotto venduto nel periodo considerato, da calcolarsi come rapporto tra le tonnellate di CO2 di Scope 1 e Scope 2 Market Based emesse durante l'anno e le tonnellate di prodotto venduto nello stesso periodo, ossia la quantità, in tonnellate, di conduttori per avvolgimento e cavi elettrici venduti dal Gruppo. In particolare, tale Indicatore emissivo sarà calcolato sull'ultimo anno del mandato del Consiglio di Amministrazione (anno 2024) e sarà confrontato con lo stesso Indicatore calcolato sull'ultimo anno del precedente mandato (anno 2021). Il miglioramento di questo indicatore sarà il coefficiente di correzione del premio di medio termine calcolato in base al ROCE (metodo di calcolo riportato sulla Relazione ex art. 123-ter TUF anno 2022 approvata dal Consiglio di Amministrazione di IRCE in data 15 marzo 2023).

Per informazioni dettagliate sulle politiche di remunerazione si rimanda alla Relazione sulla Politica in Materia di Remunerazione e sui Compensi pubblicata sul sito www.irce.it.

Al fine di rafforzare e uniformare le competenze dei membri del Consiglio di Amministrazione sui temi dello sviluppo sostenibile, IRCE S.p.A. ha predisposto nel corso del 2024 un piano di formazione specifico avvalendosi del supporto di una società di consulenza specializzata nell'implementazione delle tematiche sostenibili nel contesto aziendale.

2.1.2. Collegio Sindacale

Il Collegio sindacale è composto da tre Sindaci effettivi e due supplenti. A soci di minoranza è riservata l'elezione di un Sindaco effettivo e di un Sindaco supplente e, come gli Amministratori, restano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi, stabilito all'atto della nomina, e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. L'attuale Collegio Sindacale è stato nominato nel 2023 fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2025. Il Collegio Sindacale attualmente in carica è così composto:

Membri del Collegio Sindacale al 31 dicembre 2023 – Capogruppo IRCE SpA
Collegio Sindacale Carica
Donatella Vitanza Presidente
Fabrizio Zappi Sindaco effettivo
Giuseppe di Rocco Sindaco effettivo
Federico Polini Sindaco supplente
Debora Frezzini Sindaco supplente

Di seguito si propone l'organigramma societario della capogruppo IRCE SPA:

Per ulteriori informazioni in merito agli organi societari, ai comitati interni e al sistema di controllo interno e gestione dei rischi si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance pubblicata sul sito www.irce.it.

Nelle tabelle seguenti sono riportati gli organi di governo suddivisi per genere ed età al 31 dicembre.

Diversità negli organi di governo al 31 dicembre - Capogruppo IRCE SpA
2023 2022
Numero di persone Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Consiglio di amministrazione 4 3 7 4 3 7
Collegio sindacale 2 1 3 2 1 3
Totale 6 4 10 6 4 10

Membri organi di governo per fascia di età al 31 dicembre in percentuale – Capogruppo IRCE SpA
2023 2022
Numero di persone Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Consiglio di amministrazione
< 30 anni - - - - - -
30 – 50 anni - 29% 29% - 29% 29%
> 50 anni 57% 14% 71% 57% 14% 71%
Totale Consiglio di amministrazione 57% 43% 100% 57% 43% 100%
Collegio Sindacale
< 30 anni - - - - - -
30 – 50 anni 67% - 67% - - -
> 50 anni 0% 33% 33% 67% 33% 100%
Totale Collegio Sindacale 67% 33% 100% 67% 33% 100%
Organi di governo
< 30 anni - - - - - -
30 – 50 anni 20% 20% 40% - 20% 20%
> 50 anni 40% 20% 60% 60% 20% 80%
Totale organi di governo 60% 40% 100% 60% 40% 100%

2.2 Politiche, sistemi di gestione e modelli organizzativi

Il Gruppo IRCE è un'importante realtà multinazionale di rilevanza europea che opera nel settore dei conduttori per avvolgimenti e cavi elettrici. La produzione è dislocata in tre stabilimenti in Italia e cinque all'estero. Il Gruppo comprende anche cinque società commerciali, di cui quattro estere, e due società di recente costituzione ed attualmente inattive (Cina e Repubblica Ceca). IRCE si distingue in quanto dispone di tecnologie all'avanguardia e processi avanzati di produzione e autocontrollo che garantiscono i massimi livelli di qualità e produttività.

2.2.1. Risk Management

IRCE dispone di diversi sistemi di risk assessment e contestuali modalità di gestione, ognuno dei quali legato ad una tematica specifica:

  • Governance, strategia e sistema di controllo interno (Corporate Governance, Sistema controllo interno legge 262 e Piano Strategico);
  • Reati ex D.Lgs 231/2001 (Modello 231 e Codice Etico);
  • Rischi gestionali (riportati nella Relazione sulla Gestione) sono così suddivisi:
    • Rischio di mercato;
    • Rischi legati all'andamento delle variabili finanziarie ed economiche:
      • o Rischio di cambio;
      • o Rischio tasso di interesse;
      • o Rischio connesso all'oscillazione del prezzo del rame;
    • Rischi finanziari:
      • o Rischio di credito;
      • o Rischio di liquidità.
    • Rischi da cambiamento climatico;
    • Rischi legati ai conflitti Russo-Ucraino ed in Medioriente;
    • Rischi di Cyber Security.

  • Ambiente e sicurezza, le varie società del Gruppo sono conformi alle leggi ed ai regolamenti locali;
  • Qualità, esistono due tipi di analisi del rischio, per processo e per prodotto.

IRCE è conforme agli standard delle seguenti certificazioni:

  • ISO 9001– Sistema di gestione della qualità
  • IATF 16949 Sistema di gestione della Qualità in campo Automotive14
  • ISO 14001 Sistema di gestione ambientale15
  • ISO 45001 Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro16

Il Gruppo ha inoltre approvato delle politiche specifiche in materia di ambiente e sicurezza, in particolare lo stabilimento di Imola è soggetto alla Direttiva Seveso III (Direttiva 2012/18/UE del 4 luglio 2012, recepita con D.Lgs 105 del 26 giugno 2015).

2.2.2. Modello 231 ed Organismo di Vigilanza

Al fine di assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza nella conduzione delle attività aziendali, a tutela della posizione e dell'immagine propria, delle aspettative dei propri soci e del lavoro dei propri dipendenti, nel marzo del 2008 il Gruppo ha adottato il Modello di Organizzazione e di Gestione previsto dal Decreto Legislativo 231/2001 (di seguito denominato anche il "Modello").

Tale scelta, in coerenza con l'emanazione del Codice Etico, è stata assunta nella convinzione che l'adozione di tale Modello possa costituire un valido strumento di sensibilizzazione nei confronti di tutti coloro che operano in nome e per conto di IRCE, affinché seguano, nell'espletamento delle proprie attività, dei comportamenti corretti, tali da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati nel Decreto.

La volontà è quella di individuare le aree di attività rischiose, in cui, cioè, possono essere potenzialmente commessi i reati e di procedere all'individuazione di un insieme di misure di prevenzione (i c.d. protocolli) che, opportunamente applicate all'interno dell'organizzazione quali componenti di un sistema di controllo interno, possano consentire una riduzione dei rischi rilevati e una maggiore tutela per un'efficiente ed efficace governance aziendale.

IRCE S.p.A. si è ispirata alle "Linee guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo" ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, n.231 di Confindustria, che costituiscono un orientamento per l'interpretazione e l'analisi delle implicazioni giuridiche ed organizzative derivanti dall'introduzione del D. Lgs.231/2001.

Il Modello organizzativo - nella versione aggiornata attualmente adottata, approvata dal Consiglio d'Amministrazione in data 15 marzo 2022 - intende specificatamente prevenire le seguenti tipologie di reato-presupposto, così come richiamate dal corrispondente articolo del Decreto indicato a fianco: Reati contro la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25) , Reati societari (art. 25-ter), Reati di abuso di mercato (art. 25-sexies), Reati di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-septies), Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita , nonché autoriciclaggio (art. 25-octies), Delitti informatici e trattamento illecito di dati (art. 24 bis), Delitti contro la fede pubblica (art. 25 bis), Delitti contro l'industria ed il commercio (art. 25-bis.1), Reati ambientali (art. 25-undecies), Reato di impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25-duodecies), Reati transnazionali (L 146/2006, artt. 3 e 10), Reati tributari (art. 25-quinquiesdecies).

Per garantire l'osservanza ed interpretazione del Modello Organizzativo è stato istituito un Organismo di Vigilanza (ODV), dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, a cui è assegnato il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello e di curarne il relativo aggiornamento. L'Organismo di Vigilanza attualmente in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 aprile 2022 e resterà in carica per un triennio fino al 30 aprile 2025.

Il ruolo dell'ODV è quello di vigilare:

  • sull'osservanza delle prescrizioni del Modello da parte dei destinatari;
  • sulla reale efficacia ed effettiva capacità del Modello, in relazione alla struttura aziendale, di prevenire la commissione dei reati di cui al Decreto;
  • sull'opportunità di aggiornamento del Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso in relazione a mutate condizioni aziendali.

14 Per le Società IRCE S.p.A., FD Sims Ltd e Irce Ltda.

15 Per le Società IRCE S.p.A. e FD Sims Ltd.

16 Per la società FD Sims Ltd.

Nel 2023 non si sono verificati casi di inosservanza delle normative sociali ed ambientali (segnalazioni all'OdV) che hanno portato all'irrogazione di sanzioni e non si sono verificati casi di corruzione o di discriminazione sanzionati da parte di autorità giudiziarie.

Per approfondire l'analisi relativamente al Modello 231, si rimanda al sito www.irce.it, sezione "Etica e Compliance".

Riconoscendo la centralità del coinvolgimento dei dipendenti nell'attuazione dei modelli di gestione proposti dal Modello e dei valori fondanti del Codice Etico, nel 2024 IRCE S.p.A. ha organizzato per i propri dipendenti corsi di formazione specifici sui contenuti, la struttura e i sistemi di attuazione di tali documenti.

2.2.3. Etica, integrità e compliance a leggi e regolamenti

IRCE ha adottato ed attuato un proprio Codice Etico, parte integrante del Modello di organizzazione, gestione e controllo 231, in cui vengono esplicitati i valori e gli standard morali e professionali che devono essere osservati nello svolgimento dell'attività d'impresa. Sulla base del Codice Etico, in coerenza con i valori di onestà e di trasparenza, la Società s'impegna a mettere in atto tutte le misure necessarie a prevenire ed evitare fenomeni di corruzione e di conflitto di interesse.

I contenuti del Codice sono stati aggiornati recentemente il 15 marzo 2022.

Il Codice si rivolge a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano rapporti con la Società tra cui: amministratori, sindaci, revisori contabili, dirigenti, dipendenti, collaboratori, consulenti, clienti, fornitori, business partner.

Nel Codice viene sancito che tutti, nello svolgimento delle loro attività e nell'esercizio delle loro responsabilità dovranno tenere una condotta corretta, trasparente e obiettiva; inoltre, l'esercizio di tutte le attività aziendali deve avvenire nel rispetto delle leggi vigenti e delle procedure aziendali e sempre in ossequio a criteri di diligenza, onestà, collaborazione, equità e lealtà.

Il Codice Etico è costituito da tre principali parti:

  • principi generali sulle relazioni con gli stakeholder, che definiscono in modo astratto i valori di riferimento nelle attività di IRCE;
  • criteri di condotta verso ciascuna classe di stakeholder, che forniscono nello specifico le linee guida e le norme alle quali i Collaboratori di IRCE sono tenuti ad attenersi per il rispetto dei principi generali e per prevenire il rischio di comportamenti non etici;
  • modalità di attuazione, che descrivono le strutture di riferimento per l'applicazione e la revisione del Codice Etico, il sistema di controllo finalizzato all'osservanza del Codice Etico ed al suo miglioramento.

Ogni collaboratore deve conoscere, avere piena coscienza e conformare la propria attività ai principi ed alle direttive contenute nel Codice ed astenersi da comportamenti non conformi ai suddetti principi, collaborando altresì all'accertamento di eventuali violazioni e rendendo nota qualsiasi notizia idonea alla individuazione dei trasgressori.

Ciascun collaboratore che abbia notizia di condotte non conformi è tenuto a comunicare le notizie di cui è in possesso ai propri superiori, e/o al Responsabile Risorse Umane della Società o all'Organismo di Vigilanza.

Ogni dipendente ha il diritto ed il dovere di consultarsi con il diretto superiore e/o il Responsabile del personale per qualsiasi chiarimento relativo all'interpretazione ed all'applicazione dei principi e delle direttive del Codice, nonché ai comportamenti da tenere ogni qualvolta dovessero esserci dubbi sulla loro correttezza o sulla loro compatibilità con quanto indicato nel Codice stesso e/o con i suoi principi ispiratori.

In caso di violazioni del Codice Etico, IRCE adotta, nei confronti dei responsabili delle violazioni stesse, laddove ritenuto necessario per la tutela degli interessi aziendali, e compatibilmente a quanto previsto dal quadro normativo vigente e dai contratti di lavoro, provvedimenti disciplinari, che possono giungere sino all'allontanamento dalla Società dei responsabili medesimi, oltre al risarcimento dei danni eventualmente derivati dalle violazioni medesime.

È stata utilizzata la matrice processi/reati di corruzione per calcolare il numero dei processi valutati a rischio corruzione nei rapporti con la pubblica amministrazione e corruzione tra privati, che ha consentito di identificare 48 attività sensibili ai reati di corruzione su circa 82 attività sensibili alle fattispecie di reato nell'ambito del D.Lgs 231 (corrispondente al 59% delle attività). In base al sistema organizzativo e di controllo il rischio residuo di accadimento di tali reati è stato ridotto ad un basso livello.

Per la diffusione e l'informazione del Codice Etico e del Modello di Organizzazione la Società ha pubblicato sul sito internet aziendale www.irce.it nella sezione "Etica e Compliance" i suddetti documenti nella versione integrale ed aggiornata.

A fornitori e clienti sono comunicati i riferimenti per l'accesso alla sezione dedicata del sito e per il download dei file.

2.2.4. Tutela della trasparenza nelle transazioni commerciali (anti-riciclaggio)

In riferimento al principio della massima trasparenza nelle transazioni commerciali IRCE predispone strumenti opportuni al fine di contrastare i fenomeni del riciclaggio e della ricettazione.

La Società garantisce il rispetto dei principi di correttezza, trasparenza e buona fede nei rapporti con tutte le controparti contrattuali, anche se facenti parte dello stesso Gruppo:

  • verificando in via preventiva le informazioni disponibili sulle controparti commerciali, fornitori, partner e consulenti, al fine di appurare la loro rispettabilità e la legittimità della loro attività prima di instaurare con questi rapporti d'affari;
  • operando in maniera tale da evitare qualsiasi implicazione in operazioni idonee, anche potenzialmente, a favorire il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite o criminali, agendo nel pieno rispetto della normativa antiriciclaggio e delle procedure interne di controllo.

2.2.5. Internal Audit

Il Consiglio di Amministrazione della capogruppo ha istituito una funzione di Internal Audit indipendente, le principali attività svolte nel corso dell'esercizio sono state la verifica dell'operatività e dell'idoneità del sistema di controllo interno e del sistema contabile; il controllo del corretto rispetto delle procedure contabili ed amministrative, oltre all'aggiornamento delle stesse; la relazione periodica sullo stato del sistema di controllo interno e la segnalazione di eventuali criticità del sistema stesso. Le attività dell'Internal Audit sono state definite sulla base del piano di Audit approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2023 previa condivisione dello stesso con il Collegio Sindacale. Relativamente alle società controllate, è stato dato mandato all'Internal Auditor di eseguire delle procedure specifiche di controllo che, per il 2023, sono state eseguite sulla società partecipata di diritto brasiliano Irce Ltda.

2.2.6. Whistleblowing

Il 9 marzo 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo n. 24/2023, che recepisce la direttiva UE 2019/1937 Whistleblowing, che definisce un quadro normativo unitario per la regolamentazione delle segnalazioni di violazioni di disposizioni normative nazionali o dell'Unione Europea che ledono l'interesse pubblico o l'integrità dell'amministrazione pubblica o dell'ente privato, di cui si sia venuti a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato, disciplinando la protezione delle persone che effettuano la segnalazione. La tutela della persona che effettua la segnalazione è un diritto fondamentale, riconosciuto a livello internazionale, e rappresenta un'estensione del diritto di libertà di espressione.

Nell'ottica di massima cautela e salvaguardia dei diritti dei propri lavoratori e dei propri stakelholder la Società ha costituito un canale di segnalazione interno con le seguenti modalità:

  • Piattaforma digitale in cloud attiva 7 giorni su 7 accessibile da qualsiasi device senza limiti di orario con cui è possibile effettuare segnalazioni in forma scritta anche anonime; L'accesso alla Piattaforma WB può avvenire direttamente tramite il seguente indirizzo web: https://whistleblowing.irce.it/#/;
  • Comunicazione tramite raccomandata da inviare al gestore del canale di segnalazione;

La gestione del canale interno è stata affidata ad un soggetto interno in forma collegiale con tre componenti nominato dal Consiglio di Amministrazione ed in grado di assicurare i profili di professionalità, autonomia e indipendenza nel trattamento delle segnalazioni. Quanto sopra è stato riportato in un apposito Modello organizzativo di ricevimento e gestione delle segnalazioni.

3. RISORSE UMANE, RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E COMUNITA' LOCALI

Tabella - Tematiche materiali

TEMI MATERIALI RISCHI CONNESSI MODALITA' GESTIONE
RISCHIO
OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO





Benessere, diversità e
pari opportunità
Diritti umani

Salute e sicurezza
Gestione e formazione
del personale
Cybersecurity


Danni e/o infortuni dovuti
a incompetenza e
negligenza
Rischio di casi di
discriminazione e non
uguaglianza di
trattamento
Aumento del numero di
infortuni
Perdita di reputazione
Rischio attacco hacker

Codice Etico

Modello 231 e
Organismo di Vigilanza

Sistemi per la sicurezza
sul luogo di lavoro

Rappresentanze
sindacali interne

GDPR

Protezioni del sistema
informatico

Whistleblowing

Introduzione di nuove
tematiche formative applicate
alle imprese.

Sviluppo di nuove modalità di
engagement rispetto alle
Comunità Locali.

Formalizzazione di procedure
relative alla gestione delle
risorse umane.

3.1. Politica e modello di gestione

Le persone rappresentano un'importante e centrale risorsa per il Gruppo IRCE.

Il Gruppo è impegnato nell'attuazione di programmi di tutela della salute e sicurezza dei propri lavoratori ed è attento ai programmi per il miglioramento professionale, garantendo pari opportunità e assenza di discriminazione.

Il Gruppo è impegnato nel miglioramento dei luoghi di lavoro e sistematicamente vengono identificati e valutati i rischi a cui possono essere soggetti i lavoratori e le parti interessate, individuando le idonee azioni di prevenzione.

Gli amministratori delle varie società sono i principali rappresentanti per la prevenzione dei rischi ed hanno la responsabilità di sviluppare e attuare la Politica per la prevenzione degli incidenti e di verificare periodicamente lo stato di attuazione del sistema di Gestione della Sicurezza adottato e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Tutti i lavoratori sono informati, formati ed addestrati ad operare con piena cognizione dei rischi potenziali connessi con le attività svolte.

3.2. Caratteristiche e composizione (Benessere, diversità e pari opportunità)

La forza lavoro del Gruppo IRCE al 31 dicembre 2023 è composta in totale da 673 risorse di cui 616 dipendenti e 57 collaboratori esterni; tale dato si discosta da quanto riportato nella nota integrativa alla voce "Costo del personale" in quanto il numero di dipendenti è calcolato con il metodo del Full Time Equivalent.

Forza lavoro del Gruppo per genere al 31 dicembre 2023 2022 Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Dipendenti 546 70 616 553 63 616 Somministrati 55 2 57 37 3 40 Totale 601 72 673 590 66 656

L'aumento dell'organico nel 2023 è dovuto principalmente all'utilizzo da parte della capogruppo di un maggior numero di somministrati per ricoprire posizioni vacanti.

Numero totale di dipendenti suddivisi per area geografica e genere al 31 dicembre
Area geografica 2023 2022
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Italia 297 39 336 305 33 338
UE + UK + Svizzera 123 22 145 119 22 141
Sud America 109 8 117 109 8 117
Asia 17 1 18 20 0 20
Totale 546 70 616 553 63 616

La distribuzione del personale impiegato per area geografica è così composta: 55% in Italia, 19% in Brasile; 12% nei Paesi Bassi, 4% nel Regno Unito, 3% in Germania, 3% in India, 3% in Svizzera e 1% in Spagna.

Numero totale di dipendenti suddivisi per contratto (Indeterminato/determinato) e genere, al 31 dicembre
Tipo di contratto 2023 2022
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Indeterminato 534 66 600 542 59 601
Determinato 12 4 16 11 4 15
Totale 546 70 616 553 63 616

Per quanto riguarda i dipendenti la quasi totalità, circa il 98%, è assunta con un contratto a tempo indeterminato, dimostrando l'impegno del Gruppo ad instaurare rapporti stabili e duraturi con i propri dipendenti.

Numero totale di dipendenti suddivisi per tipo di impiego (full-time e part-time) e genere, al 31 dicembre
2023 2022
Tipo di impiego Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Full-time 542 54 596 550 47 597
Part-time 4 16 20 3 16 19
Totale 546 70 616 553 63 616

Numero totale di dipendenti suddivisi per inquadramento professionale e genere, al 31 dicembre
2023 2022
Inquadramento professionale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Responsabili di funzione17 32 3 35 32 2 34
Impiegati 60 50 110 59 45 104
Operai 454 17 471 462 16 478
Totale 546 70 616 553 63 616
Numero di dipendenti suddivisi per inquadramento professionale, genere ed età, al 31 dicembre
2023 2022
Numero di persone Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Responsabili di funzione
< 30 anni 3 - 3 - - -
30 – 50 anni 9 1 10 11 - 11
> 50 anni 20 2 22 21 2 23
Totale responsabili di funzione 32 3 35 32 2 34
Impiegati
< 30 anni 5 6 11 2 4 6
30 – 50 anni 28 26 54 32 23 55
> 50 anni 27 18 45 25 18 43
Totale Impiegati 60 50 110 59 45 104
Operai
< 30 anni 27 3 30 25 2 27
30 – 50 anni 228 7 235 238 7 245
> 50 anni 199 7 206 199 7 206
Totale operai 454 17 471 462 16 478
Totale
< 30 anni 35 9 44 27 6 33
30 – 50 anni 265 34 299 281 30 311
> 50 anni 246 27 273 245 27 272
Totale dipendenti 546 70 616 553 63 616

Osservando i dati dal punto di vista della parità di genere è possibile affermare che i dipendenti operai sono in prevalenza uomini, mentre all'interno del comparto degli impiegati è presente un maggiore equilibrio di genere. Rispetto al 2022, è possibile osservare un aumento del numero delle donne per tutte le tipologie di inquadramento, con prevalenza del comparto degli impiegati.

17 La categoria Responsabili di funzione comprende i Direttori Generali delle varie società del Gruppo, Responsabili di funzione e Direttori di Stabilimento della capogruppo IRCE S.p.A.

Numero e percentuale di dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione, al 31 dicembre
Numero di dipendenti 2023 2022
Numero totale dipendenti 616 616
Numero totale di dipendenti coperti da accordi collettivi di
contrattazione
567 566
Percentuale 92,05% 91,88%

Per gli stabilimenti italiani il contratto maggiormente rappresentativo è il CCNL gomma e plastica industria.

Di seguito sono riportati la percentuale di nuove assunzioni e il calcolo del turnover sul totale addetti; non si registrano sostanziali differenze rispetto all'anno precedente indicando una fase di assunzioni stabile dove i nuovi inserimenti hanno principalmente coperto le persone in uscita.

Tasso di nuove assunzioni
Nuove assunzioni 2023 2022
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Italia 13 8 21 16 6 22
UE + UK + Svizzera 28 3 31 7 5 12
Sud America 32 - 32 40 1 41
Asia - 1 1 2 - 2
Totale 73 12 85 65 12 77
Tasso di nuove assunzioni
Italia 4,4% 20,5% 6,3% 5,2% 18,2% 6,5%
UE + UK + Svizzera 22,8% 13,6% 21,4% 5,9% 22,7% 8,5%
Sud America 29,4% - 27,4% 36,7% 12,5% 35,0%
Asia - 100,0% 5,6% 10,0% - 10,0%
Totale 13,4% 17,1% 13,8% 11,8% 19,0% 12,5%

Turnover
Dipendenti in uscita 2023 2022
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Italia 21 2 23 20 6 26
UE + UK + Svizzera 24 3 27 16 3 19
Sud America 32 - 32 37 2 39
Asia 3 - 3 3 - 3
Totale 80 5 85 76 11 87
Tasso di turnover
Italia 7,1% 5,1% 6,8% 6,6% 18,2% 7,7%
UE + UK + Svizzera 19,5% 13,6% 18,6% 13,4% 13,6% 13,5%
Sud America 29,4% - 27,4% 33,9% 25,0% 33,3%
Asia 17,6% - 16,7% 15,0% - 15,0%

3.3. Diritti umani

La tutela dei diritti umani è per IRCE un tema importante di cui viene data evidenza all'interno del Codice Etico aziendale. Tale tematica è in parte connessa ad altri aspetti trattati nella presente Dichiarazione tra cui i temi legati alla salute e sicurezza e alla correttezza contrattuale.

Totale 14,7% 7,1% 13,8% 13,7% 17,46% 14,1%

Le persone sono un elemento indispensabile dell'operare aziendale, per questo il Gruppo IRCE dà grande importanza alla dignità personale, alla tutela dell'integrità morale, alla tolleranza, alla trasparenza ed in generale ai diritti fondamentali di ogni individuo.

L'impegno del Gruppo verso uno sviluppo sostenibile rispettoso dell'ambiente e dei diritti umani si concretizza nella realizzazione non solo del proprio Codice Etico, ma di recente anche dello specifico "Codice di condotta di business", il cui scopo è quello di definire i principi di riferimento sulle tematiche sociali, ambientali e di governance per fornire anche ai propri fornitori una linea di comportamento da seguire nelle attività operative.

Nel rispetto di tale Codice, viene richiesto ai fornitori di:

  • rispettare e garantire che le condizioni di lavoro, inclusi l'orario di lavoro, gli straordinari, e la retribuzione dei lavoratori siano coerenti con i principi definiti dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro;
  • assicurare che non vi sia uso di lavoro infantile, lavoro forzato od obbligatorio;
  • vietare qualsiasi forma di discriminazione;
  • rispettare, senza discriminazioni, il diritto dei lavoratori alla libertà di riunione e associazione, di organizzazione e contrattazione collettiva e di costituzione di sindacati;
  • tutelare le risorse naturali e affermare modelli di produzione e consumo sostenibili;
  • condurre il proprio business secondo i principi di legalità e trasparenza, coerentemente con le leggi e normative internazionali, comunitarie, nazionali, regionali e locali;

Il Codice di condotta di business si ispira ai principali standard internazionali sull'ambiente e sul lavoro, tra cui il Global Compact delle Nazioni Unite e Standard internazionali dell'OIL in materia di lavoro. Esso si applica unitamente a tutte le normative vigenti nei paesi in cui la Società opera e a integrazione di tutti i principi riportati nel Codice Etico e nelle procedure aziendali vigenti.

Il Codice di condotta di business è consultabile nella sezione "Etica & Compliance" sul sito internet aziendale www.irce.it.

3.3.1. Salute e sicurezza dei dipendenti

La sicurezza e la salute dei lavoratori sono un aspetto primario per il Gruppo. È di fondamentale importanza l'adeguatezza dell'ambiente lavorativo e delle attrezzature di lavoro, la formazione e l'addestramento del personale e tutto quanto necessario per il rispetto dei requisiti di sicurezza.

IRCE S.p.A., oltre a ricadere nel campo di applicazione della normativa per la salute e sicurezza dei lavoratori D.LGS 81/08 e s.m.i, ricade per il solo stabilimento di Imola (BO) nel campo di applicazione del D.lgs. 105/2015 per l'utilizzo di sostanze e preparati (vernici isolanti) classificati pericolosi ed elencati nel decreto. Lo stabilimento è ritenuto "stabilimento di soglia inferiore".

Il Sistema di Gestione della Sicurezza messo in atto da IRCE S.p.A. consente di:

  • Individuare le funzioni definendo univocamente ed esplicitamente ruoli, compiti, responsabilità, autorità e disponibilità di risorse all'interno dell'organizzazione.
  • Identificare e valutare i pericoli rilevanti in termini di probabilità e gravità.
  • Stabilire controlli operativi.
  • Implementare ed attuare le procedure per garantire una corretta pianificazione e gestione degli impianti esistenti e della progettazione di nuovi impianti.
  • Pianificare e gestire le emergenze in relazione alla possibilità di accadimento di un incidente rilevante, attraverso anche la pianificazione di specifiche attività di addestramento e prove di simulazione.
  • Stabilire controlli delle prestazioni, attraverso l'analisi di eventuali incidenti e quasi incidenti al fine di valutarne le cause e implementare le eventuali azioni correttive necessarie.
  • Valutare periodicamente e sistematicamente la politica di prevenzione degli incidenti rilevanti nonché dello stato di implementazione del sistema e le necessarie attività di miglioramento.

Le attività a rischio di incidente rilevante sono individuate secondo la Direttiva Seveso III (Direttiva 2012/18/UE del 4 luglio 2012, recepita con D.lgs. 105 del 26 giugno 2015), attraverso un semplice meccanismo che tiene conto della pericolosità intrinseca delle sostanze e dei preparati prodotti, utilizzati, manipolati o depositati nello stabilimento, ivi compresi quelli che possono generarsi in caso d'incidente, e delle quantità degli stessi, rendendo obbligatoria per i Gestori delle suddette attività la presentazione all'Autorità competente della documentazione che attesti l'avvenuta valutazione dei rischi connessi alla loro conduzione.

Il Gruppo IRCE si impegna inoltre, ove possibile, a garantire la partecipazione dei lavoratori e la consultazione degli stessi, nell'ambito della valutazione, del miglioramento e dell'implementazione del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Per quanto riguarda le segnalazioni di eventuali pericoli e/o incidenti professionali, infatti, IRCE dà l'opportunità ai propri dipendenti, di inviare specifiche segnalazioni, attraverso gli appositi canali, ai loro responsabili. I responsabili sono incaricati di redigere procedure interne, conformi alla normativa locale, di aggiornarle periodicamente e di garantirne la tempestiva diffusione ai dipendenti e alle ulteriori categorie di lavoratori non dipendenti coinvolte.

Le principali attività, che contribuiscono all'identificazione e alla minimizzazione dei rischi in ambito di salute e sicurezza, sono:

→ visite periodiche e sopralluoghi nei luoghi di lavoro da parte di figure professionali specifiche, quali ad esempio il Medico Competente o il RSPP/RSL;

→ esecuzione di controlli mensili con l'ausilio di apposite funzioni dedicate;

→ esecuzione di audit esterni;

→ utilizzo di team dedicati al servizio di prevenzione;

→ attività di formazione dei dipendenti.

Periodicamente viene aggiornato il documento di valutazione dei rischi dove vengono identificati e valutati in termini di probabilità e gravità i rischi aziendali. È politica del Gruppo effettuare riunioni periodiche sulla sicurezza.

Riconoscendo l'importanza di rendere ogni lavoratore più consapevole dei rischi sul luogo di lavoro e più preparati ad affrontarli, diminuendo le probabilità di infortuni e incidenti sul lavoro, IRCE S.p.A. implementa annualmente il "Piano formazione, informazione ed addestramento del personale". Tale Piano definisce i piani formativi per il personale, sviluppando percorsi di formazione specifici per le diverse tipologie di lavoratori sulla base del ruolo, della mansione, del livello di responsabilità e del contesto lavorativo.

Il Piano viene realizzato in compliance con il D. Lgs. 81/2008 Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e il D. Lgs. 105/2015 Direttiva Seveso III, ed in linea con gli Accordi Stato Regioni in materia di formazione del personale.

Nello specifico, i corsi tenuti nel 2023 hanno riguardato:

  • Formazione generale sicurezza e formazione specifica rischio basso e rischio alto;
  • Formazione e aggiornamento degli addetti antincendio e gestione emergenza;
  • Formazione e aggiornamento addetti primo soccorso;
  • Formazione per carrellisti e mulettisti;
  • Formazione a Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS);
  • Formazione e aggiornamento per addetti all'utilizzo di piattaforme;
  • Formazione e aggiornamento per addetti ai lavori in quota;
  • Formazione e aggiornamento per addetti all'utilizzo dell'autorespiratore;
  • Formazione e aggiornamento a Preposti.

Di seguito sono riportati i tassi di infortunio per frequenza e gravità suddivisi per dipendenti e lavoratori esterni. Nessun decesso a seguito di infortuni sul lavoro o derivanti da malattie professionali.

Tassi di Infortunio – dipendenti 18 2023 2022
Frequenza
a) Numero di infortuni sul lavoro 20 25
b) Numero totale di ore lavorate19 1.085.862 1.102.537
Tasso di infortuni sul lavoro (a/b x 1.000.000) 18,42 22,67
Gravità
a) Numero di infortuni con gravi conseguenze 20 2 0
b) Numero totale di ore lavorate 1.085.862 1.102.537
Tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a/b x 1.000.000) 1,84 0,00
Tassi di Infortunio - lavoratori esterni 21 2023 2022
Frequenza
a) Numero di infortuni sul lavoro 1 5
b) Numero totale di ore lavorate 73.066 91.046
Tasso di infortuni sul lavoro (a/b x 1.000.000) 13,69 54,92
Gravità
a) Numero di infortuni con gravi conseguenze 0 0
b) Numero totale di ore lavorate 73.066 91.046
Tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a/b x 1.000.000) 0,00 0,00

18 Il tasso di infortuni è stato calcolato come il rapporto tra il numero totale di infortuni e il totale ore lavorate, utilizzando un fattore moltiplicativo di 1.000.000. Il dato include gli infortuni nel tragitto casa-lavoro solamente nel caso in cui il trasporto è stato gestito dall'organizzazione.

19 Si fa presente che, con riferimento alle ore lavorate di F.D. Sims Ltd, e le sedi commerciali di Polonia e Cina, il dato è frutto di una stima basata sulle giornate effettivamente lavorate dei dipendenti. Nel corso dei prossimi bilanci Il Gruppo cercherà di fornire i dati senza il ricorso a stime ed assunzioni. 20 Con infortunio sul lavoro grave si fa riferimento a un infortunio sul lavoro che porta a un decesso o a un danno tale per cui il lavoratore non può riprendersi,

non si riprende o non è realistico prevedere che si riprenda completamente tornando allo stato di salute antecedente l'incidente entro 6 mesi. 21 I dati relativi alla Salute e Sicurezza dei collaboratori esterni includono la sola categoria dei lavoratori somministrati da agenzie esterne e non altre tipologie

di lavoratori non dipendenti che operano presso i siti del Gruppo e/o sotto il controllo del Gruppo, in considerazione della loro significatività e della disponibilità di tali dati su cui il Gruppo non esercita un controllo diretto.

Rispetto allo scorso anno si evidenzia che:

  • Il tasso di infortunio per frequenza risulta in miglioramento sia per i dipendenti che per i lavoratori esterni; i principali infortuni sono costituiti da traumi da schiacciamento, distorsioni e contusioni;
  • Relativamente al tasso di infortunio per gravità si segnalano due eventi che hanno portato a superare i sei mesi di assenza dal lavoro; entrambi sono relativi a fratture per cadute accidentali presso la capogruppo IRCE S.p.A. e la controllata olandese Smit Draad Nijmegen BV

3.3.2. Gestione e formazione del personale

Come riportato anche all'interno del Codice Etico IRCE evita qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei propri collaboratori. Nell'ambito dei processi di gestione e sviluppo del personale, così come in fase di selezione, le decisioni prese sono basate sulla corrispondenza tra profili attesi e profili posseduti e sulla base di considerazioni di merito, l'accesso a ruoli ed incarichi è stabilito in considerazione delle competenze e delle capacità.

La capogruppo IRCE S.p.A. ha implementato la gestione delle posizioni di lavoro relative alla produzione (job description) nel sistema informatico aziendale procedendo ad una codifica delle singole voci di competenza /conoscenza e del livello minimo atteso per ogni singola posizione al fine di poter successivamente implementare un efficace sistema di valutazione volto all'elaborazione del piano di formazione annuale. Lo scostamento delle competenze possedute rispetto a quelle richieste costituisce la base per la individuazione delle necessità formative e/o addestramento. Il "programma di formazione" viene approvato della Direzione Generale e condiviso con i Sindacati e RSU. Si procede poi alla verifica della efficacia della formazione tramite test, colloqui e verifiche ispettive le cui evidenze vengono riportate direttamente sui registri di addestramento indicando l'esito della valutazione.

  • Alla costituzione del rapporto di lavoro ogni collaboratore riceve accurate informazioni relative a:
  • caratteristiche della funzione e delle mansioni da svolgere;
  • elementi normativi e retributivi, come regolati dal contratto collettivo nazionale di lavoro vigente;
  • norme e procedure da adottare al fine di evitare i possibili rischi per la salute ed ambiente associati all'attività lavorativa;
  • il Codice Etico.

Tali informazioni sono presentate al collaboratore in modo che l'accettazione dell'incarico sia basata su un'effettiva comprensione delle stesse.

In coerenza con la strategia aziendale è obiettivo del Gruppo IRCE accrescere le competenze del proprio personale. Le attività di training e formazione coinvolgono sia i dipendenti che i lavoratori esterni. Il Gruppo segue programmi di formazione sull'ambiente, qualità, sicurezza, rischio di incidenti e sistemi informativi.

Di seguito sono riportati le ore annue di formazione 22 medie per addetto, per genere ed inquadramento professionale.

Ore di formazione annuale per dipendenti e lavoratori esterni divise per genere
2023 2022
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Numero totale di ore di formazione fornite a
lavoratori interni ed esterni
3.677 427 4.104 3.624 510 4.134
Totale numero dipendenti e somministrati 601 72 673 590 66 656
Ore di formazione medie per ogni lavoratore 6,12 5,93 6,10 6,14 7,73 6,30

22 Con riferimento ai dati inerenti alla formazione di F.D. Sims Ltd si fa presente che il totale non ricomprende le ore di formazione svolte per i mesi gennaio-giugno 2023. Il Gruppo si impegna ad includere il dato a partire dal prossimo esercizio.

professionale Ore di formazione annuale per dipendenti e lavoratori esterni suddivisi per inquadramento
2023 2022
Responsabili
di funzione
Impiegati Operai Totale Responsabili
di funzione
Impiegati Operai Totale
Numero totale di ore di
formazione fornite a
lavoratori interni ed
esterni
79 707 3.318 4.104 147 416 3.571 4.134
Totale numero dipendenti
e somministrati
35 111 527 673 34 105 517 656
Ore di formazione medie

2,26 6,37 6,30 6,10 4,32 3,96 6,91 6,30

Ogni responsabile è tenuto a valorizzare il tempo di lavoro dei collaboratori richiedendo prestazioni coerenti con l'esercizio delle loro mansioni e con i piani di organizzazione del lavoro. Costituisce abuso della posizione di autorità richiedere, come atto dovuto al superiore gerarchico, prestazioni, favori personali o qualunque comportamento che configuri una violazione del Codice Etico.

3.3.3. Contrattazione integrativa aziendale

per ogni lavoratore 23

All'interno di IRCE S.p.A. sono attivi tre contratti integrativi aziendali, uno per ogni stabilimento, i quali prevedono un premio variabile aziendale condiviso con i sindacati ed RSU. Tale premio è calcolato in base a indicatori di performance di produttività, redditività, qualità dei processi e assenteismo, in modo da valutare positivamente l'impegno delle persone oltre ai risultati economico-finanziari. Anche le società controllate Irce Ltda, Isomet Ag e Stable Magnet Wire P.Ltd hanno previsto un premio economico variabile per i dipendenti legato ai risultati annuali.

3.4. Comunità locali e territorio

Gli stabilimenti del Gruppo rappresentano realtà importanti per le comunità locali ed hanno impatti economici sul tessuto industriale locale e sull'occupazione del territorio.

Sono convolti nella redazione del questionario per l'analisi di materialità i rappresentanti delle comunità locali per individuare anche le loro esigenze.

Il Gruppo IRCE rafforza il proprio legame con le comunità locali e regionali aderendo al sistema Confindustria, in modo da favorire l'affermazione del Gruppo quale motore della crescita economica, sociale e civile. In particolare IRCE S.p.A. è iscritta a:

  • Federazione ANIE Associazione Nazionale Imprese Elettroniche ed Elettrotecniche, federazione nazionale che rappresenta le imprese ad alta e medio-alta tecnologia attive nelle filiere dell'elettronica e dell'elettrotecnica italiane.
  • Confindustria Emilia Area Centro, principale organizzazione a livello regionale rappresentativa delle imprese industriali dell'Emilia-Romagna
  • Confindustria Molise, principale associazione di territorio a perimetro regionale presente in Molise.

23 I dati relativi alla formazione dei collaboratori esterni includono la sola categoria dei lavoratori somministrati da agenzie esterne e non altre tipologie di lavoratori non dipendenti che operano presso i siti del Gruppo e/o sotto il controllo del Gruppo, in considerazione della loro significatività e della disponibilità di tali dati su cui il Gruppo non esercita un controllo diretto.

3.5. Cybersecurity

Il Gruppo presta particolare attenzione alla sicurezza informatica ed alla protezione e integrità dei dati, ed ha messo in atto procedure di Cyber Security e ripristino dati (recovery). Periodicamente viene effettuata una analisi dei rischi sulla struttura informatica per individuare eventuali punti critici.

Sono inoltre adottate tutte le misure di protezione dei dati personali in conformità con il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation). Nel 2023 non si sono verificati casi di furto e sottrazione di dati dal sistema informativo aziendale

4. ASPETTI AMBIENTALI

Le tematiche rilevanti relative alla gestione ambientale sono riepilogate nella tabella seguente, unitamente ai principali rischi che IRCE ha identificato. Nelle pagine successive sono descritte le politiche, il modello di gestione e i risultati conseguiti.

I dati riportati in questo capitolo si riferiscono ai soli stabilimenti produttivi del Gruppo.

Tabella - Tematiche materiali

TEMI MATERIALI MODALITA' GESTIONE OBIETTIVI DI
RISCHI CONNESSI RISCHI MIGLIORAMENTO


Consumi energetici,
Inquinamento
emissioni e cambiamento
atmosferico, del suolo e
climatico
delle acque

Gestione delle risorse idriche

Riciclo e gestione dei rifiuti

Gestione dei materiali

Codice Etico

Modello 231 e
Organismo di Vigilanza

Sistemi di gestione
ambientale conformi
alle leggi locali e su
modello ISO 14001

Codice di condotta di
business fornitori

Riduzione delle
emissioni

Efficientamento
energetico dei siti
produttivi del Gruppo.

Investimenti in
macchinari a maggiore
efficienza energetica.

Maggiore attenzione
agli aspetti ambientali
nella scelta dei fornitori

4.1. Politica e modello di gestione

Il Gruppo IRCE ha adottato un sistema di gestione ambientale ispirato alle linee guida ISO 14001 ed assicura la conformità della gestione alle norme vigenti in materia ambientale; per gli stabilimenti di Imola e FD Sims Ltd il sistema è stato certificato da un ente terzo.

Tutte le Società del Gruppo cooperano attraverso comportamenti responsabili e rispettosi dell'ambiente, allineati al sistema di gestione della Capogruppo.

Il Gruppo è impegnato ad utilizzare prodotti e processi al fine di risparmiare le risorse e minimizzare l'impatto ambientale.

4.2. Cambiamento Climatico

Il Gruppo ha effettuato un'analisi interna per l'individuazione delle opportunità e dei rischi legati ai cambiamenti climatici; i principali risultati sono riportati sotto:

  • Opportunità:
    • o Regolatori: il regolamento di recente approvato dal Parlamento dell'Unione europea che impone a partire dal 2035 lo stop alla vendita di auto dotate di motori endotermici rappresenta infatti una importante opportunità per il Gruppo, in quanto le

Bilancio 31 dicembre 2023

auto elettriche richiedono quantità superiori di conduttori per avvolgimento rispetto ai motori a combustione. A seguito di tale valutazione, al fine di poter far fronte alla attesa crescita di domanda del mercato dei veicoli elettrici, il Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2023 ha approvato il Progetto di investimento da parte della controllata Irce S.r.o., avente ad oggetto (i) la realizzazione del nuovo Stabilimento a Mosnov (Ostrava), in Repubblica Ceca, che si prevede venga completato entro il 31 dicembre 2024; e (ii) l'acquisto di impianti e macchinari diluito nel tempo da effettuarsi entro l'anno 2028, funzionali all'attività. Per maggiori informazioni si rimanda al Documento informativo redatto ai sensi dell'ART. 71 del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 pubblicato in data 30 dicembre 2023.;

  • o Di mercato: un cambiamento nelle scelte del consumatore finale potrebbe portare ad un aumento di domanda in settori dove il Gruppo è già presente: componentistica per la domotica, l'automazione ed in ultimo il settore automotive dove la produzione di motori elettrici per trazione sarà trainante.
  • Rischi:
    • o Approvvigionamento di risorse: l'aumento di richiesta di materia prima "green" potrebbe portare ad un aumento importante dei costi e della reperibilità delle materie prime, in particolare del rame;
    • o Economici: l'aumento dei costi dell'energia elettrica potrebbe portare a maggiori costi e riduzione dei margini, IRCE sta investendo in autoproduzione di energia elettrica attraverso un campo fotovoltaico ed in macchinari a maggiore efficienza;
    • o Regolatori: eventuali interventi normativi per vincolare le aziende a ridurre le emissioni di CO2 potrebbero comportare per il Gruppo maggiori costi operativi;
    • o Tecnologici: rischi tecnologici sono presenti nel settore automotive essendo più elevati gli standard tecnici richiesti nonché le esigenze di personalizzazione dei clienti;
    • o Fisici: l'aumento di eventi climatici estremi potrebbe portare ad eventuali danni e interruzione della produzione, rischio mitigato dalla presenza di appositi Recovery Plan che consentono la continuità produttiva aziendale.

Per un'analisi più dettagliata si rimanda al paragrafo 1 "Cambiamento Climatico – Impatti di bilanci" della Nota integrativa al bilancio consolidato del Gruppo.

IRCE ha ottenuto i seguenti rating di sostenibilità:

  • Silver da Ecovadis, piattaforma per il monitoraggio delle performance di sostenibilità delle aziende;
  • "C" da CDP, ONG riconosciuta a livello mondiale per l'assessment delle informazioni relative al cambiamento climatico.

4.3. Transizione energetica

Il Gruppo si pone l'obiettivo di migliorare l'analisi degli impatti legati al cambiamento climatico, di monitorare costantemente i rischi e di cogliere le future opportunità.

Per lo stabilimento di Imola, il più grande del Gruppo, è in atto lo sviluppo di progetti, per il risparmio energetico in ambito produttivo, ovvero:

  • Progetto aria compressa, che consiste nell'efficientamento della sala di produzione dell'aria compressa mediante l'installazione di due compressori e due essiccatori presso lo stabilimento sito a Imola (BO); il progetto è stato avviato ad ottobre 2018 ed è terminato ad ottobre 2023; per quanto riguarda il periodo ottobre 2018-ottobre 2022 sono stati ottenuti n. 220 TEE che corrispondono ad un risparmio medio annuo di kWh 302.819. Il risultato complessivo in termini di numero di TEE e risparmio medio annuo, tenendo in considerazione il periodo fino ad ottobre 2023, è in corso di elaborazione.
  • Nel mese di luglio 2023 è entrato in funzione presso lo stabilimento di Imola (BO) l'impianto fotovoltaico. Il suddetto impianto è posizionato a terra ed ha una potenza nominale di picco di 5.886 kWp con una produzione annuale stimata di quasi 9.000 MWh, ed un autoconsumo annuale stimato pari a 8.200 MWh (la differenza tra produzione e l'autoconsumo è determinata dall' immissione in rete di energia elettrica, la cui eccedenza è dovuta principalmente alla chiusura dello stabilimento produttivo di Imola (BO) nei mesi di agosto e dicembre). Il consumo effettivamente registrato da parte della Società nei mesi di attività dell'impianto nel 2023 è pari a 6.852 MWh, che comporta un risparmio, in termini di consumo di energia elettrica acquistata e conseguentemente di riduzione delle emissioni di CO2 di Scope 2 di circa 2.100 tCO2 anno (metodo Location-Based) e di circa 3.100 tCO2 anno (metodo Market-Based) con una stima di beneficio economico su base annua del 10-15% in relazione all'andamento della produzione.

  • Come previsto dai nuovi Standard ESRS predisposti dall'EFRAG e adottati dalla Commissione Europea in data 31 luglio 2023, in particolare dagli ESRS 1 Appendix C, che il Gruppo dovrà adottare a partire dall'esercizio 2024, si procederà ad estendere il calcolo delle emissioni GHG a quelle relative allo Scope 3 a partire dall'esercizio 2025. È inoltre in via di definizione e sarà avviato nel corso del 2024 il progetto per il calcolo della Carbon-footprint per le principali famiglie di prodotto.
  • Continuano gli investimenti in nuovi macchinari ed impianti a maggiore efficienza energetica, nel corso del 2023 gli investimenti sono stati paria a €/000 3.268.

4.4. Consumi energetici

Nei vari stabilimenti del Gruppo sono stati impostati sistemi per il controllo costante dei consumi di gas ed elettricità. Si riportano di seguito i consumi energetici del Gruppo attribuiti all'utilizzo di combustibile ed energia elettrica, successivamente convertiti in giga joule (GJ).

Consumi Energetici 24
Unità di 2023 2022
misura Totale
Totale GJ
Totale Totale GJ
Combustibili non rinnovabili
Gas naturale m3 1.541.878 61.820 1.622.207 64.180
Gasolio l 71.898 2.719 131.150 5.009
GPL t 13 631 18 893
Propano25 Kg 75 4
Benzina26 l 1.660 57
Energia elettrica
Energia elettrica acquistata 27 kWh 95.520.029 343.872 112.604.810 405.377
Energia elettrica autoprodotta da
fonti rinnovabili 28
kWh 7.759.438 27.934 - -
di cui consumata kWh 6.851.925 24.667
di cui ceduta in rete kWh 907.513 3.267
Consumi energetici totali GJ 433.770 475.458
Energia rinnovabile % 6,69% -

Il gas naturale è utilizzato principalmente per il riscaldamento degli ambienti di lavoro, mentre l'energia elettrica è utilizzata nel processo produttivo in particolare per il funzionamento dei forni di smaltatura.

I minori consumi energetici registrati nel 2023 rispetto all'anno precedente sono dovuti principalmente alla riduzione delle quantità prodotte a causa del calo della domanda di mercato. In particolare, la minore quantità acquistata di energia elettrica è legata anche alla produzione di energia rinnovabile proveniente dall'impianto fotovoltaico dello stabilimento di Imola (BO) - Italia.

24 Ai fini del calcolo del contributo energetico in GJ dei combustibili del 2023, i fattori di conversione utilizzati sono indicati nel documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting", fonte DEFRA 2023 mentre ai fini del calcolo del contributo energetico in GJ dei combustibili del 2022, i fattori di conversione utilizzati sono indicati nel documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting", fonte DEFRA 2022.

25 Si segnala che i dati relativi al propano sono stati inclusi all'interno dei consumi del Gruppo a partire dal 2023; il dato relativo all'esercizio precedente non è disponibile.

26 Si segnala che i dati relativi alla benzina sono stati inclusi all'interno dei consumi del Gruppo a partire dal 2023, e sono riferibili alla controllata olandese Smit Draad Nijmegen BV; il dato relativo all'esercizio precedente non è disponibile.

27 Il Gruppo non acquista energia elettrica certificata da garanzia di origine; pertanto, l'energia elettrica acquistata proviene da fonti non rinnovabili.

28 Produzione dall'impianto fotovoltaico presso lo stabilimento di Imola (BO) – Italia.

Bilancio 31 dicembre 2023

4.5. Prelievi Idrici 29

Prelievi Idrici (ML) di cui area con stress idrico
Risorsa Unità di
misura
2023 2022 2023 2022
Acqua superficiale ML 13,1 13,9
Acque sotterranee ML 9,8 9,4 9,8 9,4
Risorse idriche di terze parti ML 53,6 64,5 40,4 54,2
Totale ML 76,4 87,8 50,1 63,6

Il calo dei consumi di acqua sono da imputare alla riduzione dei consumi di acqua industriale utilizzata nel processo produttivo per il raffreddamento delle macchine, come conseguenza della minor produzione e grazie al maggior monitoraggio dei consumi.

Lo stress idrico misura il rapporto tra i prelievi idrici totali e quelli disponibili in approvvigionamento di acque superficiali e sotterranee rinnovabili e si riferiscono agli stabilimenti italiani di Imola (BO), Guglionesi (CB) ed Umbertide (PG).

4.6. Riciclo e gestione dei rifiuti

Obiettivo del Gruppo IRCE è il contenimento e la gestione responsabile dei rifiuti prodotti. Tra i principali progetti per una corretta gestione dei rifiuti, anche nel 2023 IRCE ha investito su:

  • Utilizzo di materiali e di processi che consentano un contenimento dei rifiuti prodotti;
  • Formazione e coinvolgimento di tutto il personale al fine di sensibilizzarlo ai programmi ambientali;
  • Scelta accurata dei fornitori che si occupano di servizi ambientali (smaltimento rifiuti).

I rifiuti totali ammontano a 4.766 tonnellate e la maggior parte è stata destinata a riciclo (81%) e recupero (10%), e solo l'1% è andato in discarica.

Rifiuti generati (ton)
2023 2022
Pericolosi Non
pericolosi
Totale Pericolosi Non
pericolosi
Totale
Totale 318 4.448 4.766 315 4.306 4.621

Il rifiuto principale è il rame di scarto proveniente dal processo produttivo, tale scarto va a riciclo, viene rilavorato da società specializzate per poi essere recuperato quasi interamente e reintrodotto nel nostro processo come nuova vergella di rame.

I rifiuti pericolosi sono solo il 6,7% e si riferiscono essenzialmente a sostanze provenienti dal processo produttivo (per esempio emulsioni, materiali filtranti, fanghi di lavorazione).

L'aumento dei rifiuti nel 2023 rispetto al 2022 è dovuto principalmente a scarto di rame prodotto sia durante la fase di set-up di nuove macchine installate, sia per un maggiore scarto legato a prove di produzione di nuovi prodotti.

29 Con riferimento al prelievo di acqua in aree soggette a stress idrico, il Gruppo Irce si avvale dell'Aqueduct Tool sviluppato dal World Resources Institute per identificare le aree potenzialmente a rischio. In base a tale analisi, solo i prelievi idrici relativi agli stabilimenti produttivi di Imola, Guglionesi e Umbertide hanno riguardato aree a stress idrico elevato (https://www.wri.org/aqueduct).

4.7. Emissioni in atmosfera

Le emissioni di CO2 derivano dai vettori energetici utilizzati dal Gruppo.

Il Gruppo IRCE calcola la propria "impronta carbonica" in termini di CO2, rendicontando:

  • emissioni di gas ad effetto serra dirette (Scope 1), derivanti da fonti di proprietà o sotto la completa gestione della Società; si riferiscono al consumo di combustibili per il funzionamento degli impianti e dei macchinari del Gruppo;
  • emissioni indirette (Scope 2) derivanti da fonti esterne al Gruppo, in particolare imputabili all'utilizzo in tutti gli stabilimenti di energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale.
Emissioni GHG dirette (Scope 1) 30
Fonte Unità di 2023 2022
misura Totale tCO2e Totale tCO2e
Gas naturale m3 1.541.878 3.143 1.622.207 3.270
Gasolio l 71.898 181 131.150 335
GPL t 13 38 18 53
Propano Kg 75 0
Benzina l 1.660 3
Totale 3.365 3.658

Emissioni GHG indirette (Scope 2)31 – Location-Based Method 32

Unità di 2023 2022
Fonte misura Totale tCO2e Totale tCO2e
Energia Elettrica acquistata kWh 95.520.029 26.064 112.604.810 31.592

Emissioni GHG indirette (Scope 2) – Market-Based Method 33

Unità di 2023 2022
Fonte misura Totale tCO2e Totale tCO2e
Energia Elettrica acquistata kWh 95.520.029 35.140 112.604.810 43.072
Totale emissioni Scope 1 + Scope 2
– Location Based
29.429 35.250
Totale emissioni Scope 1 + Scope 2
– Market Based
38.505 46.730

30 Ai fini del calcolo delle emissioni dirette di Scope 1 del 2023, sono stati utilizzati i fattori di emissione riportati nel documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting", fonte DEFRA 2023 mentre ai fini del calcolo delle emissioni dirette di Scope 1 del 2022, sono stati utilizzati i fattori di emissione riportati nel documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" (fonte DEFRA 2022)

31 Le emissioni indirette di Scope 2 da energia elettrica sono espresse in tonnellate di CO2, tuttavia la percentuale di metano e protossido di azoto ha un effetto trascurabile sulle emissioni totali di gas serra (CO2 equivalenti) come desumibile dalla letteratura tecnica di riferimento.

32 Le emissioni indirette di Scope 2 – Location Based sono calcolate secondo la metodologia definita dal GHG Protocol che prevede l'utilizzo di fattori di emissione medi relativi agli specifici mix energetici nazionali per la produzione di energia elettrica. Ai fini del calcolo sono stati utilizzati i fattori di emissione indicati nel documento "Confronti internazionali 2019" (fonte TERNA).

33 Le emissioni indirette di Scope 2 – Market Based sono calcolate secondo la metodologia definita dal GHG Protocol che prevede l'utilizzo di fattori di emissione definiti su base contrattuale dai fornitori di energia. Ai fini del calcolo sono stati utilizzati i fattori di emissione per i paesi dell'area europea indicati nel documento "European Residual Mixes" (fonte AIB 2022 e AIB 2023), per il Brasile i fattori di emissione indicati nel documento "Confronti internazionali 2019" (fonte TERNA), per l'India i fattori di emissione indicati nel "CO2 Baseline Database for the Indian Power Sector - Ministry of Power, Government of India (Version 18.0)" (fonte Government of India).

Il calo delle emissioni di CO2 nel 2023 rispetto all'anno precedente è dovuto principalmente alla riduzione delle quantità prodotte a causa del calo della domanda di mercato, ma anche alla produzione di energia rinnovabile proveniente dall'impianto fotovoltaico dello stabilimento di Imola (BO) - Italia.

Negli stabilimenti produttivi del Gruppo, oltre alle emissioni di gas a effetto serra, risultano presenti anche altre tipologie di emissioni in atmosfera. Queste emissioni vengono regolarmente monitorate e, nel 2023, non si sono verificati casi di superamento dei limiti imposti dalla legge.

Come da autorizzazioni in essere alle emissioni in atmosfera, le principali società del Gruppo eseguono campagne di monitoraggi sulle seguenti emissioni:

  • Sostanze organiche volatili (Volatile Organic Compounds VOC);
  • Ossido di azoto (Nitric Oxide Nox);
  • Polveri sottili (Particulate Matter PM).

È in corso un'attività volta a definire i criteri di campionamento in modo da uniformare i dati raccolti dai diversi stabilimenti in accordo anche con le normative dei singoli paesi.

4.8. Gestione dei materiali

Il Gruppo IRCE mantiene relazioni con i fornitori strategici, con la volontà di costruire insieme un processo organizzativo comune improntato verso la sostenibilità lungo tutta la catena di produzione. I fornitori del Gruppo IRCE procurano le principali materie prime necessarie nei processi produttivi: rame, alluminio e vari prodotti chimici. Il Gruppo si impegna a raggiungere obiettivi di natura ambientale e sociale anche selezionando fornitori qualificati e materiali adeguati preferendo l'utilizzo di materiali riciclati o di recupero.

L'impegno del Gruppo verso uno sviluppo sostenibile rispettoso dell'ambiente e dei diritti umani si concretizza nella realizzazione dello specifico "Codice di condotta di business", il cui scopo è quello di definire i principi di riferimento sulle tematiche sociali, ambientali e di governance per fornire anche ai propri fornitori una linea di comportamento da seguire nelle attività operative.

5. RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO

Le tematiche rilevanti relative alla gestione del Prodotto sono riepilogate nella tabella seguente, unitamente ai principali rischi che la Direzione di IRCE ha identificato. Nelle pagine successive sono descritte le politiche, il modello di gestione e i risultati conseguiti.

Tabella - Tematiche materiali
-- ------------------------------- --
TEMI MATERIALI RISCHI CONNESSI MODALITA'
GESTIONE RISCHIO
OBIETTIVI DI
MIGLIORAMENTO

Innovazione, qualità
e sicurezza del
prodotto
Soddisfazione dei
clienti



Possibile tardiva e/o
inadeguata risposta ai
ritorni dal cliente e ai
livelli di soddisfazione
attesi
Non conformità
dell'informativa di
prodotto
Perdita di reputazione
Possibili criticità derivate
dal servizio post-vendita

Sistema di gestione della
qualità ISO 9001
IATF 16949


Migliorare la gestione dei
reclami
Miglioramento dei processi
produttivi
Aumento delle risorse
dedicate alla ricerca e
sviluppo

5.1. Politica e modello di gestione

IRCE è un Gruppo industriale di rilevanza europea, con due aree di attività:

  • conduttori per avvolgimento di macchine elettriche;
  • cavi isolati per il trasporto di energia.

I conduttori per avvolgimento di macchine elettriche sono impiegati in molteplici applicazioni quali motori e generatori elettrici, trasformatori, induttanze e relais.

I cavi sono utilizzati per la realizzazione di impianti elettrici di edifici civili ed industriali e per l'alimentazione e il cablaggio di apparecchiature elettriche.

5.2. Innovazione, qualità e sicurezza del prodotto

Il Gruppo IRCE al suo interno dispone di un'area R&S costantemente concentrata su attività di:

  • miglioramento delle prestazioni dei prodotti e dei processi produttivi;
  • studio e installazione di macchinari ed impianti con minor impatto ambientale;
  • sviluppo di prodotti e tecnologie innovative e sostenibili;
  • sviluppo di prodotti su specifica tecnica del cliente.

Nel 2023 non sono stati rilevati ritiri dal mercato per problemi inerenti alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti dalle Società appartenenti al Gruppo IRCE.

5.3. Soddisfazione della clientela

La soddisfazione del cliente in IRCE è monitorata mediante due tipi di indicatori:

  • Esterno: rappresentato dal punteggio del vendor rating emesso dal cliente stesso;
  • Interno: legato al monitoraggio di scarti e resi, costi della non qualità, reclami cliente.

La qualità dei prodotti e dei servizi del Gruppo IRCE è riconosciuta sul mercato come di prima fascia, le valutazioni dei clienti non presentano criticità e non sono segnalate situazioni che possano mettere a rischio la posizione di IRCE come fornitore di riferimento.

6. PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIA

6.1. Valore economico generato e distribuito (performance economico finanziaria)

Per quanto concerne i temi relativi alle politiche, modelli di gestione e rischi connessi agli aspetti economici, si rimanda alle informazioni inserite nel Bilancio del Gruppo IRCE.

Come informazione specifica di carattere non finanziario, la seguente tabella rappresenta il Conto economico riclassificato a valore aggiunto, relativo all'intero perimetro di consolidamento finanziario:

Valore economico generato e distribuito

Valori in €/000 2023 2022 34
Totale valore economico generato dal Gruppo 382.077 474.975
Totale valore economico distribuito dal Gruppo 368.604 459.845
Di cui costi operativi 327.625 422.809
Di cui remunerazione del personale 30.486 30.009
Di cui remunerazione dei finanziatori 4.524 4.035
Di cui remunerazione degli azionisti 35 1.588 1.592
Di cui remunerazione della Pubblica Amministrazione 36 4.355 1.400
Valore economico trattenuto dal Gruppo 13.473 15.130

6.2. Business strategy

La strategia del Gruppo IRCE si basa su tre linee strategiche di lungo termine:

    1. Leadership di costo, continuo aggiornamento delle attrezzature produttive, dei processi di controllo e del sistema di logistica;
    1. Crescita:
    2. a. aumento delle quote di mercato in settori e segmenti di prodotto con più alta marginalità;
    3. b. presenza diretta con siti produttivi in Europa dell'Est e Cina;
    1. Innovazione:
    2. a. continuo miglioramento del livello qualitativo dei prodotti e dei servizi attraverso software di controllo del processo produttivo e dell'avanzamento della produzione sempre aggiornati;
    3. b. continuo miglioramento del sistema di gestione integrato aziendale e di gruppo;
    4. c. investimenti in macchinari ed impianti ad alta efficienza e minor consumo di energia per un minor impatto ambientale.
    1. Sostenibilità:
    2. a. miglioramento della capacità dell'impresa di impattare positivamente sull'ambiente e quindi mitigare gli effetti in termini di cambiamento climatico ed emissioni;
    3. b. gestione sostenibile delle Risorse Umane e sviluppo del benessere interno; IRCE ha l'obiettivo di essere uno dei protagonisti globali nel proprio settore mediante un continuo miglioramento organizzativo e di processo per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.

7. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

Nell'ottica di provvedere in modo progressivo al miglioramento degli impatti positivi che l'impresa è in grado di generare verso i suoi stakeholder, il Gruppo nel corso del 2024 s'impegna ad elaborare un piano di sostenibilità con orizzonti temporali di medio/lungo termine che svilupperà i seguenti aspetti:

34 Al fine di migliorare i dati relativi al valore economico generato e distribuito e garantire la comparabilità dei dati, le imposte differite e anticipate sono state scorporate dalle imposte sul reddito ed incluse nel valore economico trattenuto. Per i dati precedentemente pubblicati si rimanda alla Dichiarazione di carattere non finanziaria 2022, pubblicata nella sezione "Investor Relations" del sito https://www.irce.it.

35 La quota attribuita agli azionisti corrisponde alla destinazione dell'utile netto di esercizio 2023 a dividendo che il Consiglio di Amministrazione del 15 marzo ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti.

36 La quota attribuita alla pubblica amministrazione comprende solo le imposte sul reddito.

Area di intervento Ipotesi di azione SDGs correlati

Ambito di riferimento

AMBIENTE

Transizione energetica

Promozione degli aspetti ambientali

sostenibili presso i fornitori

Sviluppo della cultura interna in ottica
sostenibile
Diffusione del Codice Etico
estendendolo a tutte le società del
Gruppo
GOVERNANCE Sviluppo della compliance interna Aggiornamento Modello 231 e
Codice Etico
Stakeholder engagement:
ampliamento del numero di
interlocutori coinvolti per garantire
una rappresentazione quanto più
realistica e corretta dei temi materiali
Studio degli interlocutori e
miglioramento del dialogo
Diversificazione delle tematiche
formative e incremento delle ore
medie di formazione
Sviluppo di piani di formazione
SOCIALE Sviluppo di procedure e prassi di
gestione del personale per la tutela
della parità di genere e
dell'inclusione lavorativa
Studio e introduzione di nuove
procedure
Sviluppo di nuove modalità di
engagement rispetto alle Comunità
Locali
Studio e implementazione di nuovi
progetti a supporto del territorio

Riduzione delle emissioni Calcolo della Carbon Footprint delle maggiori famiglie di prodotto Incremento energia da fonti rinnovabili tramite la realizzazione di

energetica

IS LOTTA CONTRO
IL CAMBIAMENTO
CLIMATICO
RERS A PHI
FACE ESSIE
------------------------------------------------ --------------------------

un ulteriore impianto fotovoltaico e gli investimenti in macchinari e in siti produttivi a maggiore efficienza

Miglioramento della gestione dei
reclami clienti
Revisione delle procedure e dei
sistemi di gestione correlati
RESPONSABILITA'
DI PRODOTTO
Miglioramento dei processi produttivi Inserimento di nuove figure
professionali specializzate
Aumento delle risorse dedicate alla
ricerca e sviluppo
Aggiornamento del budget per gli
investimenti in ricerca e sviluppo

8. TASSONOMIA

Il Regolamento EU 2020/852 (in seguito il "Regolamento"), entrato in vigore il 1 gennaio 2022, ha introdotto la Tassonomia Europea (di seguito anche "Tassonomia"), un sistema di classificazione che rende possibile tradurre gli obiettivi climatici e ambientali dell'Unione Europea in criteri oggettivi, collegandoli a specifiche attività economiche. A tale Regolamento sono seguiti i Regolamenti Delegati (Regolamento UE 2021/2139 e 2021/2178) e successive integrazioni e modifiche (Regolamento UE 2023/2485 e 2023/2486).

Le norme sopra menzionate mirano a stabilire se un'attività economica possa considerarsi ecosostenibile qualora contribuisca in modo sostanziale a raggiungere uno o più dei sei seguenti obiettivi ambientali definiti dalla Tassonomia:

    1. La mitigazione del cambiamento climatico;
    1. L'adattamento al cambiamento climatico;
    1. L'uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
    1. La transizione verso un'economia circolare;
    1. La prevenzione e la riduzione dell'inquinamento;
    1. La protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Ai sensi dell'Art. 8 del Regolamento Tassonomia, per l'esercizio 2023, IRCE, in quanto soggetta all'obbligo di pubblicazione della DNF, è tenuta a comunicare l'ammontare e la proporzione dei propri ricavi, spese in conto capitale (CapEx) e spese operative (OpEx) associati ad attività economiche eco-sostenibili dal punto di vista ambientale, ovverosia che siano potenzialmente idonee (eligible, o 'ammissibili') e/o allineate (aligned) ai criteri di vaglio tecnico definiti dal Regolamento delegato sul clima per gli anzi menzionati obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. In relazione alle attività inerenti agli altri obiettivi (i punti 3,4,5 e 6 di cui sopra), nonché per le attività introdotte dal Regolamento Delegato (UE) 2023/2486 del 27 giugno 2023 (che introduce ulteriori attività economiche da considerare, in virtù del loro potenziale contributo alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici) la valutazione per l'esercizio 2023 è legata alla sola ammissibilità, e non all'allineamento.

Al fine di classificare un'attività come "sostenibile dal punto di vista ambientale" ai sensi della Tassonomia è necessario quindi prima identificare le attività economiche eligible, e poi valutarne l'allineamento tramite verifica del rispetto dei criteri tecnici previsti dalla normativa per la specifica attività, ovvero:

  • contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali;
  • essere conformi ai criteri di vaglio tecnico fissati dalla Commissione europea;
  • non arrecare un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali (DNSH);
  • essere svolte nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia.

Sulla base dell'interpretazione maturata e dei requisiti ad oggi applicabili, il Gruppo ha confermato la sua valutazione in merito al fatto che le sue principali attività non siano incluse tra quelle ad oggi identificate dalla normativa di riferimento per gli obiettivi di cui sopra, e di conseguenza nessuna quota di fatturato sia considerabile come allineata o eligible alla data di redazione del presente documento. In particolare, è stato confermato l'approccio prudenziale già illustrato nel precedente esercizio, considerando le attività economiche

prevalenti del Gruppo, legate alla produzione non tanto di prodotti finiti, ma di componentistica (conduttori per avvolgimento e cavi elettrici), non ritenendo quindi le attività come ammissibili in relazione agli obiettivi ambientali descritti in precedenza.

Il Gruppo ha effettuato inoltre l'analisi delle spese in conto capitale e delle spese operative riferite all'esercizio 2023. Per il calcolo del KPI sulle spese in conto capitale (CapEx) sono stati considerati ammissibili gli investimenti residuali per il completamento dell'installazione dell'impianto fotovoltaico presso la sede di Imola, già iniziatasi nel corso del precedente esercizio. Sono stati considerati come non ammissibili la restante parte di incrementi in immobilizzazioni materiali, immateriali e diritti d'uso dell'anno. In merito al KPI sulle spese operative, non è stata identificata, alla data di pubblicazione della presente DNF, alcuna quota associata ad attività economiche considerate ammissibili o allineate in relazione agli obiettivi della Tassonomia. Ai fini del calcolo del KPI sulle spese operative (OpEx) sono stati considerati in particolare i costi di ricerca e sviluppo non capitalizzati, i costi di manutenzione e i costi per godimento beni di terzi (non IFRS16).

Con riferimento alle attività risultate "eligible" sopra citate si è ritenuto che non siano considerabili attività "aligned" secondo quanto previsto dal Regolamento sulla Tassonomia. Nel corso dei prossimi mesi verranno effettuate ulteriori analisi, sia in considerazione della progressiva evoluzione del Regolamento e della sua interpretazione e applicazione, che delle decisioni strategiche intraprese dal Gruppo IRCE.

ALLEGATO II – Quota del fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 202340

Anno fiscale 2023 2023 Criteri per il contributo sostanziale DNSH (Does Not Significantly Harm) criteria
Codice
Attività economiche
Faturato eron'O
ləp
Faturato
e j
mbia me nti climatici
Mitigazione
i əh
ca m bia me nti climatici
Adattame
nto
I 6
port
an
e
18202011
marine
Economia circolare Inquina me nto Biod
an
15
ita
pa
ecos
6
te
=
-
campiamenti climatic I
Mitgazione
i əh
Ca
m bia me nti climatici
BbA
ttame
otu
i 6
ən bəy
e
920041
minem
Economia circolare Inquiname nto Biodiversità
рэ
ecosiste
i m
Garanzie
salvaguardia
minime
di
Quota di fatturato Categoria
allineato (A.1.) o
ammissibile (A.2.) abilitante)
alla tassonomia,
anno 2023
(attività Categoria
(attività di
transizione)
Migliaia di Euro ટેરે S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; క్షక E T
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI PER LA TASSONOMIA
A.1 Attività ecosostenibili (Allineate alla tassonomia)
Fatturato delle attività ecosostenibili (allineate alla
Tassonomia)
N/A 0 0% N N N N N N N N N N N N N ల్లిక్
Fatturato delle attività ecosostenibili (Allineate alla tassonomia) (A.1) 0 రిక 0 0 0 0 0 0 N N N N N N N %
di cui abilitante 0 ల్లిక్ N N N N N N N %
di cui di transizione 0 % N N N N N N N %
A.2 Attività ammissibili per la tassonomia ma non ecosostenibili (non allineate alla tassonomia)
S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N;
Fatturato delle attività ammissibili per la tassonomia ma
non ecosostenibili (non allineate alla tassonomia)
N/A 0 % %
Quota di attività ammissibili per la tassonomia ma non ecosostenibili
(non allineate alla tassonomia)
% ల్లిక్
A. Quota di fatturato ammissibile per la tassonomia (A.1+A.2)
0
ల్లిక్
B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI PER LA TASSONOMIA
Quota di fatturato non ammissibile per la tassonomia 402.780 %
TOTALE (A+B) 402.780 100%

40 Come stabilito dal Regolamento, per la quota di fatturato "aligned" si intende la porzione di ricavi netti derivanti da servizi o prodotti, anche immateriali, che originano da attività economiche allineate alla tassonomia divisa per il totale dei ricavi netti.

ALLEGATO II – Quota delle spese in conto capitale derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 202341

Anno fiscale 2023 2023 Criteri per il contributo sostanziale DNSH (Does Not Significantly Harm) criteria
Attività economiche Codice S
9590
in
conto capitale
otulosse
in
ən olav
Cloud
delle spese
capitale
in
Conto
Mitigazione
climatici
dei cambia
menti
Adattamento ai cam
climatici
eq
menti
ən bəy
e
0 21
əsi
marine
Foo nomia
circolare
Inquinamento Biodiversità

ecosistemi
Mit igazio ne
climatici
dei cambiamenti
Adattame
nto
isitemila
aica
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Aqque e
risonse
marine
Foonomia
circolare
Inquinamento Biodinersità
рэ
eosistemi
அயங்கு
minime
abrengeles ib
Quota di spese
in conto
capitale (A.1.) o
ammissibile
(A.2.) alla
tassonomia,
anno 2023
Categoria
(attività
abilitante)
Categoria
(attività di
transizione)
Migliaia di Euro ୍ତି । ପ୍ରତି S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; ల్లిక్
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI PER LA TASSONOMIA
A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Spese in conto capitale delle
attività ecosostenibili (allineate N/A O 0% N N N N N N N N N N N N N ళ్ళ
alla tassonomia)
Spese in conto capitale delle attività 0 % % 96 % % % ళ్ళ Y Y Y Y Y Y Y ళ్ళా
ecosostenibili (Allineate alla tassonomia) (A.1)
di cui abilitante
di cui di transizione
0
0
ళ్ళ N
N
N N N
N
N
N
N N %
A.2 Attività ammissibili per la tassonomia ma non ecosostenibili (non allineate alla tassonomia) % N N N N లిక్
S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N;
Installazione, manutenzione e
riparazione di tecnologie per le
energie rinnovabili
7.6
(Annex I)
% 96
Quota delle spese in conto capitale ammissibili
ma non ecosostenibili (non allineate alla
tassonomia) (A.2)
1.219 ರಿಹ ର୍ଚ୍ଚ 96 ల్లిక જુર 96 જુર %
A. Quota di spese in conto capitale ammissibili
per la tassonomia (A.1+A.2)
1.219 ರಿಹೀ ల్లిక ళ్ళా రికి ರೇ శాల જેવ
B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI PER LA TASSONOMIA
Spese in conto capitale delle attività non 91%
ammissibili alla tassonomia 13.015
TOTALE (A+B) 14.234 100%

41 Il calcolo del KPI relativo ai CapEx si effettua dividendo il valore che comprende le spese in conto capitale "Aligned" per il valore al denominatore che costituisce il totale delle spese in conto capitale. Tale denominatore comprende il totale delle spese in conto capitale e gli incrementi dei diritti d'uso, prima degli ammortamenti, di eventuali rivalutazioni ed escluse le variazioni dovute al Fair value.

ALLEGATO II – Quota delle spese operative derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 202342

Anno fiscale 2023 2023 Criteri per il contributo sostanziale DNSH (Does Not Significantly Harm) criteria
Attività economiche Codice spesse operative
stolosse
Quota delle
operative
ads
as
Mitigazione dei
campiamenti
climatici
Adattamento
campiamenti
climatici
IE
Acque e
marine
risorse
Economis
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
Mitigazione
campiamenti
climatici
i əh
Adattamento ai
campiamenti
climatici
Acque e risorse
marine
conomia circolare Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
Garanzie minime
issleggagrdia
tassonomia anno
allineate alla
operative
Quota di
əsəds
Categoria
(attività
abilitante)
Categoria
(attività di
transizione)
Migliaia di Euro ర్క్ S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; 9/6 E T
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI PER LA TASSONOMIA
A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Spese operative delle
attività ecosostenibili
(allineate alla Tassonomia)
N/A 0 0% N N N N N N N N N N N N N %
Spese in conto capitale delle attività
ecosostenibili (Allineate alla
tassonomia) (A.1)
0 96 0 0 0 0 0 0 N N N N N N N %
di cui abilitante 0 % N N N N N N N %
di cui di transizione 0 % N N N N N N N %
A.2 Attività ammissibili per la tassonomia ma non ecosostenibili (non allineate alla tassonomia)
S; N; S; N; S; N; S; N; S; N; S; N;
Spese operative delle
attività ammissibili per la
tassonomia ma
ecosostenibili (non
allineate alla tassonomia)
N/A 0 96 %
Quota di attività ammissibili per la
tassonomia ma non ecosostenibili (non
allineate alla tassonomia)
0 96 %
A. Quota di Spese operativ ammissibile
per la tassonomia (A.1+A.2)
0 %
B. Attività non ammissibili per la tassonomia
Quota di spese operative non
ammissibile per la tassonomia
3.294 100%
TOTALE (A+B) 3.294 100%

42 Il calcolo del KPI OpEx si ottiene dividendo il valore che comprende la porzione di spese operative "aligned" per il valore al denominatore, costituito dal totale delle spese operative.

INDICE CONTENUTI GRI

Dichiarazione d'uso Il Gruppo IRCE ha rendicontato le informazioni citate in questo indice dei contenuti GRI per il
periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023 con riferimento agli Standard GRI.
Utilizzato GRI 1 GRI 1: Principi fondamentali 2021
Standard di settore pertinenti Attualmente non sono disponibili standard di settore GRI pertinenti alle attività del Gruppo
IRCE.
STANDARD GRI INFORMATIVA NOTE E UBICAZIONE
Informative generali
GRI 2: Informativa generale 2-1 Dettagli organizzativi 16-17, 25
2021 2-2
Entità
incluse
nella
rendicontazione di sostenibilità
dell'organizzazione 16-17
2-3 Periodo di rendicontazione,
frequenza e punto di contatto 17-18
2-4 Revisione delle informazioni Nel periodo di rendicontazione non sono
state
effettuati
restatement
delle
informazioni.
2-5 Assurance esterna 16, 168
2-6 Attività, catena del valore e 47
altri rapporti di business
2-7 Dipendenti 33
2-8 Lavoratori non dipendenti 33
2-9 Struttura e composizione
della governance
25-28
2-10 Nomina e selezione del
massimo organo di governo
25
2-11 Presidente del massimo Per maggiori informazioni riguardanti la
organo di governo struttura
e
la
composizione
della
2-12 Ruolo del massimo organo di governance del Gruppo si rimanda alla
governo
nel
controllo
della
gestione degli impatti
Relazione sulla Corporate Governance
pubblicata sul sito www.irce.it
2-13 Delega di responsabilità per
la gestione degli impatti
2-14 Ruolo del massimo organo di
governo nella rendicontazione di 17-18
sostenibilità
2-15 Conflitti di interesse Per maggiori informazioni riguardanti la
struttura
e
la
composizione
della
governance del Gruppo si rimanda alla
Relazione sulla Corporate Governance
pubblicata sul sito www.irce.it.
2-16 Comunicazione delle criticità 30-31
2-17 Conoscenze collettive del
massimo organo di governo
26
2-18
Valutazione
della
L'informazione è contenuta all'interno del
performance del massimo organo documento
Corporate
Governance
di governo disponibile sul sito del Gruppo IRCE
www.irce.it
2-19 Politiche retributive Attualmente,
le
politiche
retributive
richieste dai punti a.ii, a.iii, a.iv e a.v non 25-26
sono previste all'interno del Gruppo.
2-20 Processo di determinazione
della retribuzione
25-26
2-23 Impegno in termini di policy L'indicatore
è in compliance con i
requirement dello standard di riferimento 29-31, 36-37
ad esclusione delle lettere a.ii; aiii, a.iv
2-24 Integrazione degli impegni in Maggiori informazioni sono disponibili nel
termini di policy documento relativo al Modello 231 30-31
disponibile sul sito www.irce.it.
2-25 Processi volti a rimediare Maggiori informazioni sono disponibili nel
impatti negativi documento relativo al Whistleblowing 30-31
2-26 Meccanismi per richiedere disponibile sul sito www.irce.it
chiarimenti
e
sollevare
30-31
preoccupazioni

EMARKE
SDIR
CERTIFIED
2-27
Conformità
a
leggi
e
regolamenti
Nel 2023 non risultano casi significativi di
non conformità a leggi e regolamenti.
2-28
Appartenenza
ad
associazioni
40
2-29 Approccio al coinvolgimento
degli stakeholder
18-19
2-30 Contratti collettivi 35
Temi materiali
GRI 3: Temi materiali 2021 3-1 Processo di determinazione
dei temi materiali
20
3-2 Lista dei temi materiali 21-23
3-3 Gestione dei
temi materiali
24, 32, 41-43, 46, 48-50
Performance economiche
GRI
201:
Performance
economiche 2016
201-1
Valore
economico
direttamente
generato
e
distribuito
47-48
201-2 Implicazioni finanziarie e
altri rischi e opportunità dovuti al
cambiamento climatico
41-43
Anticorruzione
GRI 205: Anticorruzione 2016 205-1 Operazioni valutate per i
rischi legati
alla corruzione
31
205-3
Episodi
di
corruzione
accertati e
azioni intraprese
Nel 2023 non si sono registrati episodi di
corruzione accertati
Comportamento anticoncorrenziale
GRI 206: Comportamento
anticoncorrenziale 2016
206-1
Azioni
legali
per
comportamento
anticoncorrenziale, antitrust e
pratiche monopolistiche
Nel 2023 non si sono registrate azioni legali
contro il Gruppo con riferimento a pratiche
anti
competitive
e/o
violazioni
di
regolamentazioni in tema di antitrust e
pratiche monopolistiche.
Energia
GRI 302: Energia 2016 302-1
Energia
consumata
all'interno dell'organizzazione
43
Acqua e scarichi idrici
GRI 303: Acqua e scarichi
idrici 2018
303-3 Prelievo idrico 44
Emissioni
GRI 305: Emissioni 2016 305-1 Emissioni dirette di GHG
(Scope 1)
45
305-2 Emissioni indirette di GHG
da consumi energetici (Scope 2)
45
Rifiuti
GRI 306: Rifiuti 2020 306-3 Rifiuti prodotti 44
Occupazione
GRI 401: Occupazione 2016
401-1
Nuove
assunzioni
e
turnover
L'indicatore
è in compliance con i
requirement dello standard di riferimento
ad esclusione della fascia d'età.
35-36
Salute e sicurezza sul lavoro
GRI 403: Salute e sicurezza
sul lavoro 2018
403-1 Sistema di gestione della
salute e sicurezza sul lavoro
37-38
403-5 Formazione dei lavoratori
in materia di salute e sicurezza sul
lavoro
37-38
403-9 Infortuni sul lavoro 38-39
Formazione e istruzione
GRI
404:
Formazione
e
istruzione 2016
404-1 Ore medie di formazione
annua per dipendente
L'indicatore
è in compliance con i
requirement dello standard di riferimento
ad
esclusione
della
categoria
dei
dipendenti.
39-40
Diversità e pari opportunità

GRI 405: Diversità e pari
opportunità 2016
405-1 Diversità negli organi di
governo e tra i dipendenti
L'indicatore
è in compliance con i
requirement dello standard di riferimento
ad eccezione dell'esposizione dei dati in
percentuale.
27-28
Non discriminazione
GRI 406: Non discriminazione
2016
406-1 Episodi di discriminazione e
misure
correttive adottate
Non
si
sono
verificati
episodi
di
discriminazioni durante il periodo di
rendicontazione.
Lavoro minorile
GRI 408: Lavoro minorile
2016
408-1 Attività e fornitori a rischio
significativo di episodi di lavoro
minorile
Sulla base delle procedure in atto di
selezione e controllo dei fornitori si ritiene
che non vi sia un rischio significativo
relativo all'utilizzo di lavoro minorile
presso i principali fornitori del Gruppo.
Lavoro forzato o obbligatorio
GRI 409: Lavoro forzato o
obbligatorio
2016
409-1 Attività e fornitori a rischio
significativo di episodi di lavoro
forzato o obbligatorio
Sulla base delle procedure in atto di
selezione e controllo dei fornitori si ritiene
che non vi sia un rischio significativo
all'utilizzo di lavoro forzato o obbligatorio
presso i principali fornitori del Gruppo.
Salute e sicurezza dei clienti
GRI 416: Salute e sicurezza
dei clienti
2016
416-2 Episodi di non conformità
riguardanti
impatti
sulla
salute
e
sulla
sicurezza di prodotti e servizi
Non risultano casi di non conformità con le
normative
e/o
i
codici
di
autoregolamentazione
riguardanti
gli
impatti sulla salute e la sicurezza dei
prodotti che abbiamo comportato una
sanzione, una ammenda o un avviso da
Organi di Controllo.
Privacy dei clienti
GRI 418: Privacy dei clienti
2016
418-1
Denunce
comprovate
riguardanti le violazioni della
privacy dei clienti e perdita di dati
dei clienti
41

Bilancio consolidato Gruppo IRCE al 31 dicembre 2023

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA

2023 2022
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento e altre attività immateriali 4 136 49
Immobili, impianti e macchinari 5 43.933 37.961
Attrezzature ed altre immobilizzazioni materiali 5 1.852 1.374
Immobilizzazioni in corso ed acconti 5 13.385 12.278
Altri crediti finanziari non correnti 6 5 5
Imposte anticipate 7 2.495 2.357
Altre attività non correnti non finanziarie 8 1.196 2.813
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 63.002 56.837
Attività correnti
Rimanenze 9 94.495 117.988
Crediti commerciali 10 67.157 61.498
Crediti tributari 11 22 2.676
(di cui vs. parti correlate) - 2.175
Crediti verso altri 12 4.575 5.659
Attività finanziarie correnti 13 373 490
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14 14.167 5.608
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 180.789 193.919
TOTALE ATTIVITA' 243.791 250.756

2023 2022
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Patrimonio netto
Capitale sociale 13.782 13.802
Riserve 131.641 122.084
Risultato di periodo 8.226 9.224
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti del gruppo 153.649 145.110
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti di minoranza (322) (325)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 15 153.327 144.785
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 16 13.664 19.777
Imposte differite 7 286 338
Fondi rischi e oneri 17 846 280
Fondi per benefici ai dipendenti 18 3.673 3.449
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 18.469 23.844
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 16 26.524 46.366
Debiti commerciali 19 33.207 27.240
Debiti tributari 11 1.496 555
(di cui vs. parti correlate) 1.169 -
Debiti verso istituti di previdenza sociale 20 2.022 2.001
Altre passività correnti 21 8.507 5.708
Fondi rischi ed oneri correnti 17 239 257
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 71.995 82.127
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 243.791 250.756

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

2023 2022
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Ricavi 22 402.780 454.695
Altri ricavi e proventi 23 1.753 4.864
TOTALE RICAVI E PROVENTI 404.533 459.559
Costi per materie prime e materiali di consumo 24 (306.550) (361.748)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in lavorazione (7.995) (86)
Costi per servizi 25 (37.001) (46.615)
Costo del personale 26 (30.486) (30.009)
Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni materiali ed immateriali 27 (6.927) (7.234)
Accantonamenti e svalutazioni 28 (21) (589)
Altri costi operativi 29 (1.129) (1.730)
RISULTATO OPERATIVO 14.424 11.548
Proventi / (oneri) finanziari 30 (1.956) (1.250)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 12.468 10.298
Imposte sul reddito 31 (4.239) (1.094)
RISULTATO NETTO GRUPPO E TERZI 8.229 9.204
Risultato di periodo attribuibile agli azionisti di minoranza 3 (20)
RISULTATO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA CAPOGRUPPO 8.226 9.224
2023 2022
RISULTATO NETTO PER AZIONE Note 31 Dicembre 31 Dicembre
BASE - Risultato di periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo 32 0,310 0,348
DILUITO – Risultato di periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo 32 0,310 0,348

Bilancio 31 dicembre 2023

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

2023 2022
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
RISULTATO NETTO GRUPPO E TERZI 8.229 9.204
Variazione della riserva di conversione dei bilanci di società estere 15 2.293 4.184
TOTALE COMPONENTI DA RICLASSIFICARE NEL RISULTATO 2.293 4.184
Utili / (Perdite) attuariali IAS 19 18 (385) 969
Effetto imposte 7 79 (209)
Totale variazione riserva IAS 19 15 (306) 760
TOTALE COMPONENTI DA NON RICLASSIFICARE NEL RISULTATO (306) 760
TOTALE RISULTATO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 10.216 14.148
Attribuibile ad azionisti della capogruppo 10.213 14.168
Attribuibile ad azionisti di minoranza 3 (20)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Altre riserve
Capitale
sociale
Utili portati a nuovo Totale
patrimonio
netto di
Patrimonio
di terzi
Totale
patrimonio
netto
gruppo
(Migliaia di Euro) Riserva
sovrappr.
Altre
riserve
Riserva
legale
Riserva
IAS
19
Utili /
perdite a
nuovo
Riserva di
traduzione
Risultato
del
periodo
gruppo e terzi
Saldo apertura
esercizio
precedente
13.802 40.474 45.923 2.925 (1.183) 54.617 (33.667) 9.376 132.267 (305) 131.962
Destinazione risultato del
precedente esercizio
- - - - - 9.376 - (9.376) - - -
Altri movimenti - - - - - 6 - - 6 6
Dividendi - - - - - (1.327) - - (1.327) - (1.327)
Compravendita azioni
proprie
- (3) - - - - - - (3) - (3)
Altri utili / (perdite)
complessivi
- - - - 760 - 4.184 - 4.943 - 4.943
Risultato dell'esercizio - - - - - - - 9.224 9.224 (20) 9.204
Totale risultato di
conto economico
complessivo
- - - - 760 - 4.184 9.224 14.168 (20) 14.147
Saldo chiusura
esercizio precedente
13.802 40.471 45.923 2.925 (424) 62.672 (29.483) 9.224 145.110 (325) 144.785
Destinazione risultato del
precedente esercizio
- - - - - 9.224 - (9.224) - - -
Dividendi - - - - - (1.592) - - (1.592) - (1.592)
Compravendita azioni
proprie
(20) (62) - - - - - - (82) - (82)
Altri utili / (perdite)
complessivi
- - - - (306) - 2.293 - 1.987 - 1.987
Risultato dell'esercizio - - - - - - - 8.226 8.226 3 8.229
Totale risultato di
conto economico
complessivo
- - - - (306) - 2.293 8.226 10.213 3 10.216
Saldo chiusura
esercizio corrente
13.782 40.409 45.923 2.925 (730) 70.304 (27.190) 8.226 153.649 (322) 153.327

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

2023 2022
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA' OPERATIVA
Risultato di periodo (gruppo e terzi) 8.229 9.204
Rettifiche per:
Ammortamenti 27 6.927 7.234
Variazione netta delle imposte (anticipate) e differite (116) (305)
Minusvalenze / (Plusvalenze) da realizzo di attività immobilizzate (202) (703)
Perdita o (utile) su differenze cambio non realizzate 57 (144)
Accantonamenti 28 (17) 150
Imposte correnti 31 4.355 1.399
Oneri (proventi) finanziari 30 1.934 276
Risultato operativo prima delle variazioni del capitale circolante 21.167 17.111
Imposte pagate 2 (6.922)
Oneri finanziari corrisposti/pagati 30 (3.591) (4.035)
Proventi finanziari incassati 30 2.590 3.759
Decremento / (incremento) Rimanenze 25.024 (11.792)
Variazione dei crediti commerciali (4.166) 31.646
Variazione dei debiti commerciali 5.790 (3.226)
Variazione netta attività e passività d'esercizio correnti 1.886 (1.145)
Variazione netta attività e passività d'esercizio correnti vs. parti corr. 756 (4.337)
Variazione netta attività e passività d'esercizio non correnti 1.534 (3.400)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 50.993 17.659
ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 4 (228) (30)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 5 (14.006) (13.609)
Investimenti in partecipazioni - 113
Corrispettivo incassato dalla vendita di attività materiali e immateriali 221 743
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE / ASSORBITE DALL'ATTIVITA'
D'INVESTIMENTO
(14.013) (12.783)
ATTIVITA' FINANZIARIA
Rimborso di finanziamenti bancari a lungo 16 (6.170) (10.176)
Erogazione di finanziamenti bancari a lungo 16 - 12.000
Var. netta dei debiti fin. a breve ed altri debiti fin. (include IFRS16) (20.731) (11.961)
Var. netta delle altre attività finanziarie ed altri crediti finanziari 60 579
Altri effetti di patrimonio netto 15 - 6
Dividendi pagati agli azionisti 15 (1.592) (1.327)
Gestione azioni proprie (vendite-acquisti) 15 (82) (3)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE / ASSORBITE DALL'ATTIVITA'
FINANZIARIA
(28.515) (10.882)
FLUSSO DI CASSA NETTO DI PERIODO 8.465 (6.006)
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 14 5.608 10.678
Differenza cambio 94 936
Flusso di cassa netto di periodo 8.465 (6.006)
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 14 14.167 5.608

PRINCIPI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023

INFORMAZIONI GENERALI

Il presente bilancio annuale consolidato al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di IRCE S.p.A (di seguito anche la "Società") in data 15 marzo 2024.

IRCE S.p.A. (di seguito anche la "Società") è una società costituita in Italia, con domicilio fiscale, sede legale ed amministrativa in via Lasie 12/a, Imola (BO), R.E.A. n. 266734 BO 001785.

Al 31 dicembre 2023, il capitale sociale dell'Emittente era detenuto per il 5,78% dall'Emittente stesso, per il 50,045% da Aequafin S.p.A. – società costituita e domiciliata in Italia in Via dei Poeti n. 1/2, e per il restante 44,175% era flottante sul mercato Mercato Telematico di Borsa Italiana S.p.A. – segmento STAR.

Il Gruppo IRCE possiede 9 stabilimenti produttivi ed è uno dei principali operatori industriali in Europa nel campo dei conduttori per avvolgimenti ed, in Italia, nel settore dei cavi elettrici.

Gli stabilimenti sono situati in Italia presso Imola (BO), Guglionesi (CB) ed Umbertide (PG); all'estero a Nijmegen (NL) - sede della Smit Draad Nijmegen BV, Blackburn (UK) - sede della FD Sims Ltd, Joinville (SC – Brasile) - sede della Irce Ltda, Kochi (Kerala – India) - sede della Stable Magnet Wire P.Ltd e Kierspe (D) - sede della Isodra GmbH. Il Gruppo detiene inoltre uno stabilimento non operativo a Kochi (Kerala – India), sede della Fine Wire P. Ltd.

La distribuzione si avvale di agenti e delle seguenti società controllate commerciali: Isomet AG in Svizzera, DMG GmbH in Germania, Isolveco 2 Srl in Italia, Irce S.L. in Spagna e Irce SP.ZO.O in Polonia.

Sono state di recente costituite le società Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd con sede ad Haian (Cina) e Irce S.r.o. con sede ad Ostrawa (Rep. Ceca), attualmente non operative.

CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio annuale per l'esercizio 2023 è stato redatto in conformità agli IFRS (International Financial Reporting Standards) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) ed omologati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione all'art. 9 del D.Lgs n.38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRC) incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretation Committee (SIC).

Gli schemi di bilancio utilizzati per il bilancio consolidato del Gruppo IRCE sono stati predisposti in conformità a quanto previsto nel principio IAS 1, in particolare:

  • la situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta presentando distintamente le attività e le passività "correnti" e "non correnti";
  • il conto economico è stato predisposto classificando le voci "per natura";
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto, come richiede lo IAS 7, mostrando i flussi finanziari avvenuti nell'esercizio classificandoli tra attività operativa, di investimento e finanziaria. I flussi finanziari derivanti dall'attività operativa sono stati presentati utilizzando il "metodo indiretto".

Si segnala che, per una miglior rappresentazione del bilancio le voci "Ratei e risconti passivi finanziari" e "Anticipi da clienti", esposti al 31 dicembre 2022 tra le "Altre passività correnti", sono state riclassificate rispettivamente tra i "Debiti correnti verso banche" e tra i "Crediti commerciali".

Voce riclassificata nei saldi
comparativi al 31.12.2022
€/000 Precedente classifica Attuale classifica
Ratei e risconti passivi
finanziari
142 Altre passività correnti Debiti correnti verso banche
Anticipi da clienti 90 Altre passività correnti Crediti commerciali

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato comprende i bilanci della capogruppo IRCE S.p.A e delle società controllate redatti al 31 dicembre 2023. I bilanci delle società controllate sono stati redatti adottando i medesimi principi contabili della controllante. I principali criteri di consolidamento adottati nella redazione del bilancio consolidato sono i seguenti:

  • Le società controllate sono imprese sulle quali la Società ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, così come definito dal principio internazionale IFRS 10 - "Bilancio consolidato". In particolare, il controllo esiste quando l'entità controllante contemporaneamente detiene il potere decisionale sull'entità partecipata; ha il diritto a partecipare o è esposta ai risultati (positivi e negativi) variabili della partecipata; ha la capacità di esercitare il potere sulla partecipata in modo da incidere sull'ammontare dei propri ritorni economici.
  • Il consolidamento delle controllate è avvenuto con il metodo dell'integrazione lineare; la tecnica consiste nel recepire tutte le poste di bilancio nel loro importo globale, prescindendo cioè dalla percentuale di possesso di Gruppo. Solo in sede di determinazione del Patrimonio Netto e del risultato d'esercizio di Gruppo, l'eventuale quota di competenza di terzi viene evidenziata in apposita linea dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico.
  • Il valore di carico delle partecipazioni è stato eliminato a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle partecipazioni stesse.
  • Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra le società del Gruppo, sono completamente eliminati.
  • Relativamente alla conversione dei bilanci delle società con valuta funzionale diversa da quella di presentazione del consolidato, i saldi patrimoniali ed economici di tutte le società del Gruppo espressi in una valuta funzionale diversa da quella di presentazione del bilancio consolidato (l'Euro) sono convertiti come segue:
    • le attività e passività di ciascuno Stato patrimoniale presentato sono convertite ai cambi vigenti alla data di rendicontazione;
    • i ricavi e i costi di ciascun conto economico sono convertiti ai cambi medi del periodo;
    • le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di tale metodo sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo ed accumulate nell'apposita riserva di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione (riserva di conversione).

Gli interessi di minoranza rappresentano la parte di profitti o perdite e delle attività nette non detenute dai Soci della Capogruppo. La tabella seguente mostra l'elenco delle società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2023:

Società % di
partecipazione
Sede legale Valuta Capitale
sociale
Consolidamento
Isomet AG 100% Svizzera CHF 1.000.000 Integrale
Smit Draad Nijmegen BV 100% Paesi Bassi EUR 1.165.761 Integrale
FD Sims Ltd 100% Regno Unito GBP 15.000.000 Integrale
Isolveco Srl in liquidazione 75% Italia EUR 46.440 Integrale
DMG GmbH 100% Germania EUR 255.646 Integrale
Irce SL 100% Spagna EUR 150.000 Integrale
Irce Ltda 100% Brasile BRL 157.894.223 Integrale
Isodra GmbH 100% Germania EUR 25.000 Integrale
Stable Magnet Wire P.Ltd. 100% India INR 335.516.340 Integrale
Irce SP.ZO.O 100% Polonia PLN 200.000 Integrale
Isolveco 2 Srl 100% Italia EUR 10.000 Integrale
Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd 100% Cina CNY 16.684.085 Integrale
Irce s.r.o 100% Rep. Ceca CZK 5.700.000 Integrale
Fine Wire P. Ltd 100% India INR 820.410 Integrale

Si segnala che la società indiana Fine Wire P. Ltd è controllata indirettamente da IRCE tramite la Stable Magnet Wire P.Ltd,.

TASSI DI CAMBIO

I principali tassi utilizzati per la conversione delle poste patrimoniali ed economiche sono i seguenti:

Esercizio corrente Esercizio precedente
Valuta: Medio Puntuale Medio Puntuale
GBP 0,8699 0,8689 0,8525 0,8872
CHF 0,9717 0,9257 1,0051 0,9854
BRL 5,4019 5,3625 5,4498 5,6362
INR 89,3289 91,9631 82,7205 88,3048
CNY 7,6586 7,8454 7,0805 7,3650
PLN 4,5423 4,3386 4,6849 4,6843
CZK 24,0043 24,7240 24,5603 24,1160

CRITERI DI VALUTAZIONE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato.

Continuità Aziendale

Gli Amministratori hanno valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato, concludendo che tale presupposto è adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

Conversione delle poste in valuta estera

Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta di presentazione adottata dal Gruppo. Ciascuna entità del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per valutare le voci comprese nei singoli bilanci. Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico tra i proventi/(oneri) finanziari. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo in valuta estera sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Alla data di chiusura del bilancio, le attività e passività di tali controllate sono convertite in Euro al tasso di cambio in essere in tale data, ed il loro conto economico è convertito usando il cambio medio dell'esercizio. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo ed accumulate nell'apposita riserva di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione (riserva di conversione).

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisto dedotto di sconti ed abbuoni, o al costo di costruzione comprensivo degli oneri di diretta imputazione meno il relativo fondo di ammortamento ed eventuali perdite di valore cumulate.

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il suo valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere tale minor valore. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nel settore di attività.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è imputata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore) sino a concorrenza della svalutazione precedentemente effettuata o al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del "component approach".

Al momento della vendita, o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale utile o perdita (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

I terreni, compresi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.

Le immobilizzazioni in corso e gli acconti versati per l'acquisto di immobilizzazioni materiali sono valutati al costo. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile e pronto all'uso e a tale data sono classificati nella categoria specifica di appartenenza.

Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata delle relative immobilizzazioni materiali. Gli ammortamenti hanno inizio quando l'attività è disponibile all'uso tenendo conto del momento effettivo in cui tale condizione si manifesta.

Le aliquote applicate dalle società del Gruppo, su base annua, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categoria Aliquota
Fabbricati 3,0% - 10,0%
Impianti e macchinari 5,0% - 17,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25,0% - 40,0%
Altri beni 12,0% - 25,0%

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le immobilizzazioni immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono capitalizzate al valore equo alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute. Il Gruppo capitalizza i costi di sviluppo solo in presenza di probabile recuperabilità. La vita utile delle immobilizzazioni immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio finanziario o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Utili o perdite derivanti dall'alienazione di un'immobilizzazione immateriale sono misurate come differenza tra il ricavo netto della dismissione ed il valore contabile dell'immobilizzazione immateriale e sono rilevate a conto economico quando l'immobilizzazione viene alienata.

Riportiamo nella seguente tabella una descrizione delle attività immateriali e del metodo di ammortamento utilizzato:

Immobilizzazione Vita Utile Aliquota Prodotto in
economia o
acquistato
Test di congruità ai fini della rilevazione delle
perdite di valore
Diritti di brevetto e
utilizzazione opere ingegno
Definita 50% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore
Concessioni e licenze Definita 20% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore
Marchi e diritti simili Definita 5,56% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore

Le aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono state determinate in funzione della specifica residua possibilità di utilizzazione e vengono rivisitate in concomitanza di ogni chiusura di bilancio.

Beni in leasing

A seguito dell'entrata in vigore del principio contabile IFRS 16, a partire dal 1° gennaio 2019, i contratti di leasing sono contabilizzati in bilancio sulla base di un unico modello contabile simile a quanto precedentemente disciplinato dallo IAS 17 in materia di contabilizzazione dei leasing finanziari.

Al momento della stipula di ciascun contratto, il Gruppo:

• determina se il contratto sia o contenga un leasing, circostanza che si verifica quando lo stesso attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Tale valutazione è ripetuta in caso di successiva modifica dei termini e delle condizioni del contratto.

• separa le componenti del contratto ripartendo il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing o non leasing.

• determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui si aggiungono eventuali periodi coperti da un'opzione di proroga o di risoluzione del leasing.

Alla data di decorrenza di ciascun contratto nel quale il Gruppo sia locatario di un bene vengono rilevati in bilancio l'attività consistente nel diritto di utilizzo, valutata al costo, e la passività finanziaria per leasing, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing o, in alternativa, il tasso di finanziamento marginale del Gruppo. Successivamente, l'attività consistente nel diritto di utilizzo è valutata applicando il modello del costo, ovvero nettata degli ammortamenti e delle eventuali riduzioni di valore accumulate e rettificata per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing. La passività del leasing è invece valutata aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi, diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti dovuti effettuati e rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing.

I beni sono ammortizzati sulla base di un periodo di ammortamento rappresentato dalla durata del contratto di locazione, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile del bene sulla base delle aliquote applicate per le immobilizzazioni materiali e vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto. In tal caso il periodo di ammortamento sarà calcolato sulla base dei criteri e delle aliquote indicate per le immobilizzazioni materiali.

Per i contratti di locazione la cui durata termini entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale e che non prevedano opzioni di rinnovo, e per i contratti per i quali l'attività sottostante è di modesto valore, i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Aggregazioni aziendali ed avviamento

Secondo quanto disposto dall'IFRS 3, le società controllate acquisite dal Gruppo sono contabilizzate utilizzando il metodo del costo di acquisizione (purchase method), in base al quale: - il costo di acquisizione è costituito dal fair value delle attività, considerando l'eventuale emissione di strumenti di patrimonio netto, e delle passività assunte; - l'eccesso del costo di acquisizione rispetto al valore equo della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette è contabilizzato come avviamento (goodwill); - qualora il costo di acquisizione sia inferiore al fair value della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette della controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.

L'avviamento e, più in generale, le attività a vita utile indefinita non vengono ammortizzate, ma allocate alle Cash Generating Units (CGU) e sottoposte annualmente, o più frequentemente se determinati eventi o mutate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Successivamente alla rilevazione iniziale, l'avviamento e le attività a vita utile indefinita sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Riduzione di valore delle attività (materiali e immateriali) a vita utile definita

Le attività a vita utile definita, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 36, sono sottoposte a test di impairment ogniqualvolta esistano degli indicatori di perdita di valore.

A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso dell'attività e l'andamento economico dell'attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l'andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità

tecnologiche, di mercato o normative, l'andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti, la capitalizzazione di mercato inferiore al valore contabile dell'attivo netto dell'entità.

In questo caso, viene confrontato il valore netto di tali attività con il loro valore recuperabile stimato e, se superiore, viene contabilizzata una perdita.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività.

Al fine di verificare la presenza di perdite di valore, le attività immateriali e materiali sono raggruppate al livello della più piccola unità generatrice di flussi di cassa identificabile separatamente (cash generating unit). Le riduzioni di valore di CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile.

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione al conto economico separato, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Attività finanziarie

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie; e
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e

controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura (che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo).

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, il Gruppo applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti del Gruppo e del contesto economico.

L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi (è possibile che non si riesca ad individuare un singolo evento: il deterioramento delle attività finanziarie può essere dovuto all'effetto combinato di diversi eventi):

  • a) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • b) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;
  • c) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • d) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • e) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o
  • f) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo.

I costi sostenuti sono rilevati come segue:

    1. Materie prime: costo medio ponderato di acquisto, inclusi i costi di trasporto e sdoganamento della merce.
    1. Prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione/semilavorati: costo diretto dei materiali e del lavoro più una quota dei costi indiretti e delle spese generali di produzione definita in base alla normale capacità produttiva. Nel dettaglio, il metallo che rappresenta il costo maggiormente significativo dei prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e nei prodotti finiti, viene valorizzato separatamente rispetto alle altre componenti (lavorazione ed altre materie prime).

Il valore netto di presumibile realizzo è verificato separatamente per il metallo rispetto alle altre componenti, in quanto, oggetto di separata negoziazione al momento della vendita.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine esposti ai valori nominali; in quest'ultimo caso la scadenza originaria prevista non supera i tre mesi.

Passività finanziarie e debiti commerciali

Le passività finanziarie e i debiti commerciali sono iscritti quando il Gruppo diviene parte delle relative clausole contrattuali e sono valutati inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Le passività finanziarie vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse.

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuto a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prende la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento del Gruppo corrisponde all'importo dell'attività trasferita che il Gruppo potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al valore equo (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo del Gruppo è limitata al minore tra il valore equo dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato od adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri comprendono gli accantonamenti derivanti da obbligazioni attuali (legali o impliciti) quali risultati di un evento passato, per l'adempimento delle quali è probabile che si renderà necessario un impiego di risorse. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Benefici ai Dipendenti

I benefici ai dipendenti includono sostanzialmente i fondi trattamento di fine rapporto ("TFR") delle società italiane del Gruppo ed i fondi pensione di alcune società estere.

La Legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Finanziaria 2007" ha introdotto significative modifiche circa la destinazione delle quote del fondo TFR. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR rientrava nell'ambito dei piani a benefici successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato secondo lo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche ed ipotesi finanziarie. L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.

In seguito alla riforma della previdenza complementare il fondo trattamento di fine rapporto, per la parte maturata dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ad un "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda e trasferiti all'INPS.

In sintesi, a seguito della riforma sulla previdenza complementare, per il TFR maturato anteriormente al 2007 il Gruppo ha proceduto alla valutazione attuariale senza includere ulteriormente la componente relativa ai futuri incrementi salariali. La parte maturata successivamente è stata invece contabilizzata secondo le modalità riconducibili ai piani a contribuzione definita.

Strumenti finanziari derivati

Il Gruppo ha utilizzato strumenti finanziari derivati quali contratti a termine per acquisti e vendite di materie prime allo scopo di fronteggiare la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo delle stesse e contratti a termine per l'acquisto di valuta.

Alla data di stipulazione del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati al valore equo e, se non contabilizzati quali strumenti di copertura, le variazioni del valore equo rilevate successivamente alla prima iscrizione sono imputate direttamente a conto economico nell'esercizio.

Se invece gli strumenti finanziari derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del valore equo sono contabilizzate in hedge accounting, seguendo specifici criteri, di seguito illustrati.

Il valore equo dei contratti a termine su materie prime, aperti alla data del presente bilancio, è determinato sulla base delle quotazioni forward delle materie prime stesse con riferimento alle date di scadenza dei contratti in essere alla data di chiusura di bilancio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del valore equo se sono a fronte del rischio di variazione del valore equo dell'attività o passività sottostante; o un impegno irrevocabile (fatta eccezione per un rischio di valuta);
  • coperture di flussi finanziari se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile ad un particolare rischio associato a una attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile;
  • coperture di un investimento netto in una impresa estera (net investment hedge).

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento od operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del valore equo dell'elemento coperto o dei flussi finanziari riconducibili al rischio coperto.

Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto a variazioni del valore equo o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. La valutazione del fatto che queste coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci viene svolta su base continuativa durante gli esercizi in cui sono state designate.

Azioni proprie

Le azioni proprie che vengono acquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto. In particolare, sono contabilizzate al loro valore nominale nella Riserva "azioni proprie" e l'eccedenza del valore di acquisto rispetto al valore nominale è portata a riduzione delle Altre riserve. L'acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita nel Conto Economico ma direttamente una variazione del Patrimonio Netto.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

Il Gruppo rileva i ricavi da contratti con i clienti quando (o man mano che) adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

Il Gruppo trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

  • il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;
  • la prestazione del Gruppo crea o migliora l'attività (per esempio, lavori in corso) che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;
  • la prestazione del Gruppo non crea un'attività che presenta un uso alternativo per il Gruppo e il Gruppo ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, il Gruppo rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

Il Gruppo ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, il Gruppo stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

Il Gruppo applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione. Con riferimento al precedente esercizio ed a quello in corso non sono presenti fattispecie per le quali il riconoscimento del ricavo è vvenuto nel corso del tempo.

In relazione alle vendite di imballi il Gruppo riconosce, in determinate circostanze, il diritto di reso sempre che il cliente lo eserciti entro 12 mesi dalla consegna. In linea con quanto prevede l'IFRS 15, la contabilizzazione dell'impegno di riacquisto è effettuata rilevando:

  • a riduzione dei ricavi l'importo del corrispettivo al quale è atteso il reso, diminuendo per il medesimo ammontare i crediti commerciali;
  • ad incremento delle rimanenze finali il costo dell'imballo a magazzino, prima della sua cessione al cliente, con contropartita il costo del venduto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea che stabilisce il diritto a ricevere il pagamento. I dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti sono rappresentati come movimento del patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati.

Costi

I costi sono rilevati in base al principio della competenza. I costi di ricerca, le spese di pubblicità e di promozione vengono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Utile per azione

Come richiesto dallo IAS 33, si espone nel conto economico l'utile base e l'utile diluito per azione relativamente al risultato economico da ordinarie attività attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo. Le informazioni sono presentate solo sulla base dei dati consolidati come previsto dallo IAS sopra richiamato.

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo, per il numero ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escluse le azioni proprie. La media ponderata delle azioni è stata applicata con effetto retroattivo per tutti gli esercizi precedenti.

Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive per l'esercizio corrente e precedenti sono valutate all'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o previste alla data di chiusura di bilancio.

Imposte differite e anticipate

Le imposte differite e anticipate sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali delle attività e passività e i corrispondenti valori riportati a bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:

  • di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l'utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate.

Le imposte differite ed anticipate relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico.

Uso di stime

La redazione dei bilanci secondo gli IFRS richiede, da parte della Direzione, l'utilizzo di stime e assunzioni che influenzano il valore delle attività e passività incluse nello stato patrimoniale, piuttosto che nell'informativa pubblicata nelle note di commento, in merito ad attività e passività potenziali alla data di pubblicazione del bilancio, nonché a ricavi e costi del periodo.

Le stime sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati effettivi potrebbero pertanto differire da quelli stimati. Le stime sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione della stima.

Di seguito sono brevemente descritte le fattispecie più significative che richiedono una maggiore soggettività da parte degli Amministratori nell'elaborazione delle relative stime.

  • a. Valutazione dei crediti. I crediti verso clienti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici.
  • b. Valutazione delle rimanenze di magazzino. Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza sono periodicamente valutate e svalutate nel caso in cui il valore netto di realizzo delle stesse risultasse inferiore al valore contabile. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime del management, derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti. Inoltre, poiché il prezzo del rame, quotato nella principale Borsa Valori dei metalli non ferrosi (London

Bilancio 31 dicembre 2023

Metal Exchange), risulta essere soggetto a fluttuazioni, anche significative, esiste il rischio che un andamento discendente e prolungato della sua quotazione successivamente alla data di chiusura del bilancio comporti il potenziale rischio che il valore di realizzo del rame, presente nelle rimanenze di magazzino, possa essere inferiore al costo di iscrizione in bilancio e si debba, quindi, procedere ad una svalutazione delle materie prime, dei prodotti in corso di lavorazione e dei prodotti finiti. A tal fine gli Amministratori di IRCE S.p.A effettuano un'analisi specifica per verificare se sussistano i presupposti per svalutare la "Componente Rame" delle rimanenze, tenendo conto, tra l'altro, dei meccanismi di determinazione dei corrispettivi di vendita della Componente Rame, delle quotazioni del rame disponibili sino ad una data prossima all'approvazione del bilancio, degli impegni ed ordini di vendita in essere alla data di chiusura dell'esercizio con un prezzo fisso del rame nonché dell'andamento atteso del prezzo del rame nei mesi successivi all'approvazione del bilancio.

  • c. Recuperabilità delle imposte anticipate. La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di imponibile fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione di tali redditi tassabili attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • d. Piani pensionistici. Le società del Gruppo partecipano a piani pensionistici in diversi Stati. Il valore attuale della passività per benefici pensionistici dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
  • e. Valutazione dei fondi rischi. la determinazione dell'ammontare degli accantonamenti richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito alle passività potenziali.
  • f. Riduzione di valore delle attività: le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato, ridotto utilizzo degli impianti. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni del management su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro dei prezzi, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi di produzione, i profili produttivi e le condizioni della domanda e dell'offerta. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future, quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi, e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.
  • g. Vita utile delle attività materiali e immateriali a vita utile definita: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile del bene. La vita utile è determinata al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio. Le valutazioni sulla durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. Di conseguenza, è possibile che la vita utile effettiva possa differire dalla vita utile stimata.

Compensazione di attività e passività finanziarie

Il Gruppo compensa attività e passività finanziarie se e solo se:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio;
  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2023

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2023:

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2023. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi.

L'adozione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare alla data di prima iscrizione, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche riguardanti lo IAS 1 richiedono ad un'entità di indicare le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati dal Gruppo. Le modifiche sono volte a migliorare l'informativa sui principi contabili applicati dal Gruppo in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform – Pillar Two Model Rules". Il documento introduce un'eccezione temporanea agli obblighi di rilevazione e di informativa delle attività e passività per imposte differite relative alle Model Rules del Pillar Two (la cui norma risulta in vigore in Italia al 31 dicembre 2023, ma applicabile dal 1° gennaio 2024) e prevede degli obblighi di informativa specifica per le entità interessate dalla relativa International Tax Reform. Il documento prevede l'applicazione immediata dell'eccezione temporanea, mentre gli obblighi di informativa sono applicabili ai soli bilanci annuali iniziati al 1° gennaio 2023 (o in data successiva) ma non ai bilanci infrannuali aventi una data chiusura precedente al 31 dicembre 2023. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2023, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2023

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati omologati dall'Unione Europea ma non sono ancora obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2023:

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2024; è comunque consentita un'applicazione anticipata.

Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTEPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2023

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Al momento gli Amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

1. CAMBIAMENTO CLIMATICO – IMPATTI DI BILANCIO

In linea con le raccomandazioni dell'ESMA, si riepilogano di seguito le valutazioni interne sugli impatti che il climate change potrebbe avere sul business e sulle attività della Capogruppo. Di seguito sono pertanto sintetizzate le analisi svolte sui principali temi oggetto di valutazione sulla base delle quali il management della Capogruppo ha concluso che nel medio-lungo termine le opportunità risultano maggiori rispetto agli elementi di rischio.

  • Rischi regolatori: con riferimento all'attuale quadro legislativo, non sono stati individuati significativi rischi presenti nei settori di appartenenza della Capogruppo o riconducibili ai mercati di sbocco. In relazione invece alle opportunità derivanti dal cambiamento climatico, si ritiene che alcuni settori in cui la Capogruppo opera, quali la domotica, l'automazione industriale e l'automotive dovrebbero portare ad importanti aumenti della domanda. Il regolamento di recente approvato dal Parlamento dell'Unione europea che impone a partire dal 2035 lo stop alla vendita di auto dotate di motori endotermici rappresenta infatti una importante opportunità per la Capogruppo, in quanto le auto elettriche richiedono quantità superiori di conduttori per avvolgimento rispetto ai motori a combustione. A seguito di tale valutazione, al fine di poter far fronte alla attesa crescita di domanda del mercato dei veicoli elettrici, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 21 dicembre 2023 ha approvato il Progetto di investimento da parte della controllata Irce S.r.o., avente ad oggetto (i) la realizzazione di un nuovo stabilimento a Mosnov (Ostrava), in Repubblica Ceca che si prevede venga completato entro il 31 dicembre 2024; e (ii) l'acquisto di impianti e macchinari funzionali all'attività diluito nel tempo da effettuarsi entro l'anno 2028. Per maggiori informazioni si rimanda al Documento informativo redatto ai sensi dell'ART. 71 del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 pubblicato in data 30 dicembre 2023. Si rileva comunque che, qualora in futuro vengano realizzati degli interventi normativi volti a ridurre le emissioni di CO2 entro determinati limiti e con tempistiche stringenti, il Gruppo si troverebbe inevitabilmente a dover far fronte a maggiori costi operativi.
  • Rischi legati alle tecnologie: la necessità di dover ottemperare a nuove specifiche tecniche richieste dai clienti mantenendo un'elevata qualità del prodotto rappresenta in linea di massima un rischio mediamente contenuto per il Gruppo tenuto conto dell'esperienza cumulata negli anni dal reparto R&D . Maggiori rischi tecnologici sono invece presenti nel settore dell'automotive essendo sicuramente più elevati gli standard tecnici richiesti nonché le esigenze di personalizzazione dei clienti. . Nel corso dell'anno sono proseguiti gli investimenti in nuovi macchinari ed impianti volti al risparmio ed efficientamento energetico in ambito produttivo mentre a luglio 2023 è entrato in funzione nello stabilimento di Imola l'impianto fotovoltaico per autoconsumo, posizionato a terra, con una produzione annua stimata a regime di 9.000 MW, con previsione di consumo interno per circa 8.200 MWh.
  • Rischi di mercato: dall'analisi svolta non sono emerse criticità associabili alla possibile obsolescenza tecnologica di impianti o macchinari produttivi a causa del phase out di gamme di articoli in quanto l'elevata flessibilità nella produzione ne consente comunque l'utilizzo per produzioni alternative. Con riferimento invece ai rischi associati al prevedibile aumento nella richiesta di alcune materie prime "green" (in particolare, catodo di rame ed energia elettrica), si ritiene che tale dinamica potrebbe alimentare un aumento dei prezzi, rendendo potenzialmente complesso il reperimento di tali materiali a prezzi sostenibili. L'impatto sulla marginalità, tuttavia, è da ritenersi relativamente contenuto stante l'attesa possibilità della Capogruppo di trasferire in tempi brevi gli incrementi sui prezzi di vendita.
  • Rischi reputazionali: tenuto conto del settore in cui opera la Capogruppo e del percorso "green" intrapreso, si ritiene basso il rischio che i risultati di IRCE S.p.A. possano essere impattati attualmente o in prospettiva da una percezione negativa dell'immagine dell'azienda da parte degli stakeholders.
  • Rischi fisici: in relazione ai rischi fisici acuti connessi ad eventi atmosferici estremi, si ritiene che la presenza di Recovery Plan, nei quali sono formalizzate le procedure da porre in essere per garantire la continuità delle forniture al cliente nei tempi contrattuali, unitamente alla stipula di polizze assicurative con primarie compagnie dovrebbe contenere gli impatti negativi di fenomeni climatici avversi sia in termini economici che di business. Nessun rischio è stato invece identificato in relazione al prevedibile aumento delle temperature medie in quanto i materiali utilizzati nel processo produttivo non sono impattati da variazioni di pochi gradi nel clima.

Per quanto poc'anzi riportato, in relazione al climate change non sono state individuate particolari criticità associate alla recuperabilità degli attivi di bilancio, né in termini di impairment indicators, né di riduzione della vita utile delle immobilizzazioni, né di incasso dei crediti commerciali; allo stesso modo, le analisi effettuate non hanno fatto emergere passività potenziali attribuibili a contratti divenuti onerosi, a necessità di ristrutturazioni per raggiungere obiettivi legati al clima, a possibili penalità per il mancato raggiungimento degli obiettivi legati al clima o per il mancato raggiungimento di requisiti ambientali.

In definitiva, sebbene il cambiamento climatico possa portare ad una accelerazione degli investimenti nonché ad un aumento dei costi operativi, si ritiene che le crescite attese dei volumi rappresenti nel complesso una importante opportunità per la Capogruppo.

2. STRUMENTI DERIVATI

Il Gruppo ha in essere le seguenti tipologie di strumenti derivati:

Strumenti derivati relativi ad operazioni di acquisto e vendita a termine su metalli con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2023. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini dell'hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su metalli aperti al 31 dicembre 2023:

Valore nozionale Fair value al 31/12/2023
Attività (Ton) Passività (Ton) Attività correnti
(€/000)
Passività
correnti (€/000)
Valore netto di
bilancio (€/000)
Acquisti e vendite a
termine su rame
1.540 875 175 (88) 87

Strumenti derivati relativi ad obblighi per acquisti e vendite a termine su valute con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2023. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini del cash flow hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su valute aperti al 31 dicembre 2023:

Valore nozionale Fair value al 31/12/2023
Attività
(/000)
Passività
(/000)
Attività correnti
(€/000)
Passività
correnti (€/000)
Valore netto di
bilancio (€/000)
Vendite a termine su
GBP
7.800 6 6

3. INFORMATIVA DI SETTORE

Un settore operativo è, in accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, una componente di un'entità:

a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);

b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;

c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Coerentemente con le previsioni dell'IFRS 8, le società del Gruppo IRCE sono state aggregate nei seguenti 3 settori operativi tenendo conto delle caratteristiche economiche similari:

  • Italia: IRCE S.p.A., Isolveco 2 Srl ed Isolveco Srl in liquidazione;
  • UE: Smit Draad Nijemegen BV, DMG Gmbh, Irce S.L., Isodra Gmbh e Irce SP. ZO.O., Irce S.r.o.
  • Extra UE: FD Sims Ltd, Irce Ltda, Isomet AG, Stable Magnet Wire P. Ltd, Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd, Fine Wire P. Ltd

Nelle successive tabelle sono riportati i principali dati finanziari consolidati suddivisi per settore operativo relativi agli esercizi 2022 e 2023.

(Migliaia di Euro) Italia UE Extra UE Scritture di
consolidato
Gruppo IRCE
Periodo corrente
Ricavi 257.947 42.020 121.366 (18.553) 402.780
Ebitda 18.478 1.161 1.594 139 21.372
Risultato operativo 14.758 174 (647) 139 14.424
Proventi / (oneri) finanziari - - - - (1.956)
Imposte sul reddito - - - - (4.239)
Risultato Netto Gruppo e terzi - - - - 8.229
Immobilizzazioni immateriali 121 - 15 - 136
Immobilizzazioni materiali 32.559 11.741 14.870 - 59.170
Periodo precedente
Ricavi 304.333 42.107 124.448 (16.193) 454.695
Ebitda 12.957 (400) 6.741 73 19.371
Risultato operativo 8.853 (1.108) 3.731 73 11.548
Proventi / (oneri) finanziari - - - - (1.249)
Imposte sul reddito - - - - (1.095)
Risultato Netto Gruppo e terzi - - - - 9.204
Immobilizzazioni immateriali 22 - 27 - 49
Immobilizzazioni materiali 30.612 6.452 14.549 - 51.613

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

4. AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI

La voce si riferisce ad attività di tipo immateriale dalle quali sono attesi benefici economici futuri.

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle attività immateriali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2023.

(Migliaia di Euro) Diritti di brevetto
e utilizzo opere
d'ingegno
Licenze, marchi,
diritti simili e altri
oneri pluriennali
Totale
Saldo di apertura periodo precedente 32 28 60
Movimenti esercizio precedente:
Investimento 30 - 30
Ammortamento (31) (11) (42)
Riclassifica - - -
Effetti cambi - 1 1
Saldo di chiusura esercizio precedente 31 18 49
Movimenti esercizio corrente:
Investimento 209 19 228
Ammortamento (128) (13) (141)
Saldo di chiusura esercizio corrente 112 24 136

Si segnala che in modo ricorrente vengono sostenute spese di ricerca che, in assenza dei presupposti previsti dallo IAS 38 per la loro eventuale capitalizzazione, vengono rilevate nel conto economico.

5. ATTIVITA' MATERIALI

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle "Attività materiali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2023:

(Migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immob. in
corso e
acconti
Totale
Saldo di apertura esercizio precedente 14.311 11.480 11.477 1.069 376 5.475 44.188
Movimenti esercizio precedente
Investimento 122 69 603 307 162 12.501 13.764
Ammortamento (31) (1.148) (5.357) (468) (188) - (7.192)
Riclassifica - 25 5.575 73 43 (5.716) -
Dismissione - Costo storico - (45) (13.704) (888) (238) - (14.875)
Dismissione - Fondo Ammortamento - 20 13.698 879 237 - 14.834
Effetti cambi 191 136 540 2 7 18 894
Saldo di chiusura esercizio precedente 14.593 10.537 12.832 974 399 12.278 51.613
Movimenti esercizio corrente:
Investimento - 113 1.573 504 77 11.823 14.090
Ammortamento (29) (1.143) (4.843) (570) (200) - (6.785)
Riclassifica - 2.038 7.785 434 237 (10.494) -
Dismissione - Costo storico (5) (56) (7.526) (80) (292) - (7.959)
Dismissione - Fondo Ammortamento 5 56 7.516 70 292 - 7.939
Effetti cambi 134 197 156 4 3 (222) 272
Saldo di chiusura esercizio corrente 14.698 11.742 17.493 1.336 516 13.385 59.170

Il saldo delle attività materiali al 31 dicembre 2023, pari a € 59,1 milioni, include Diritti d'utilizzo per € 1,5 milioni. In particolare, la voce

La voce "Investimento", pari a € 14,1 milioni include tutti gli incrementi del 2023, sia quelli attribuiti direttamente, in fase di acquisto, alla categoria di appartenenza sia quelli classificati tra le "Immobilizzazioni in corso ed acconti". Tali investimenti hanno riguardato essenzialmente le categorie "Fabbricati", "Impianti e macchinari" oltre che le "Immobilizzazioni in corso ed acconti".

terreni recepisce per € 1,3 milioni l'investimento effettuato alcuni anni fa dalla controllata cinese per acquisire la concessione

cinquantennale del terreno sul quale verrà costruito lo stabilimento produttivo.

La voce "Riclassifica" si riferisce ad investimenti del valore complessivo di € 10,4 milioni completati nel corso del 2023 realizzati sia in anni precedenti sia nell'esercizio in corso, inizialmente iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso ed acconti" e successivamente allocati, una volta ultimati, alle specifiche categorie di appartenenza.

Il saldo della voce "Immobilizzazioni in corso ed acconti" si riferisce prevalentemente all'acquisto di macchinari nonché all'investimento nello stabilimento produttivo in Repubblica Ceca ed entreranno per la maggior parte in funzione nel prossimo esercizio.

Le dismissioni si riferiscono principalmente alla rottamazione di macchinari ed attrezzature non più in uso e quasi totalmente ammortizzate. L'effetto cambi è attribuibile alla conversione da valuta locale ad Euro delle immobilizzazioni principalmente della controllata brasiliana Irce Ltda.

Impairment Test

Come previsto dallo IAS n. 36 le immobilizzazioni materiali, quali impianti, macchinari e attrezzature, così come le immobilizzazioni immateriali devono essere sottoposte al test di impairment separatamente, se suscettibili di generare flussi di cassa autonomi, a livello di CGU se non sono in grado di generare flussi di cassa autonomi (IAS 36.22). Per i beni a vita utile definita l'impairment test deve essere effettuato solo in presenza di indicatori di eventuali perdite di valore, mentre per i beni a vita indefinita l'impairment test deve essere effettuato con cadenza almeno annuale (IAS 36.11).

In assenza di beni a vita utile indefinita, gli Amministratori hanno ritenuto necessario effettuare il test di impairment avendo individuato i seguenti indicatori di eventuale perdita di valore:

  • sulle CGU FD Sims e Smit Draad Nijmegen, come test di primo livello, tenuto conto dei risultati negativi consuntivati nel periodo unitamente al mancato raggiungimento degli obiettivi di budget;

  • sul Gruppo IRCE, come test di secondo livello, in presenza di un valore del Patrimonio netto consolidato superiore al valore di capitalizzazione di Borsa del titolo IRCE, come raccomandato dal documento di Banca d'Italia / Consob / Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, nonché di un peggioramento dei tassi di mercato.

Sulla base dei Piani industriali 2024-2028 delle succitate CGU e del Gruppo IRCE sono stati pertanto effettuati appositi impairment test approvati dal Consiglio della Capogruppo in data 15 marzo 2024.

Il Gruppo ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore del capitale investito netto (CIN) delle singole CGU e del Gruppo IRCE determinato sommando all'attivo immobilizzato, il capitale circolante netto operativo e le altre voci non finanziarie del bilancio, rispettivamente altre attività, altre passività e fondi del passivo.

Il calcolo del valore recuperabile (Enterprise value), effettuato in conformità ai criteri previsti dallo IAS 36, è stato determinato nell'accezione di valore d'uso mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo della CGU nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. Questo processo ha comportato l'utilizzo di stime e assunzioni per determinare sia l'ammontare dei flussi di cassa futuri sia i corrispettivi tassi di attualizzazione. In particolare, per la determinazione dei flussi di cassa futuri sono stati considerati i dati dei Piani Pluriennali 2024 – 2028; inoltre, al termine di previsione del periodo esplicito (2028) è stato determinato un valore terminale rappresentato da una rendita perpetua. Per la determinazione del flusso operativo perpetuo è stato utilizzato il flusso di cassa normalizzato, dell'ultimo anno di piano, in quanto il Management del Gruppo ritiene possa rappresentare un flusso normalizzato di lungo periodo.

I sopracitati piani pluriennali sono stati rivisti dalla direzione della Capogruppo ed approvati dagli Amministratori delle società controllate entro il mese di febbraio 2024.

Il tasso di crescita "g" applicato per la determinazione del Terminal Value è stato stimato pari all'inflazione di lungo periodo (2028) del Paese nel quale ciascuna CGU opera.

I tassi (WACC) utilizzati riflettono le informazioni di mercato, la valutazione corrente del valore temporale del denaro per il periodo considerato e i rischi specifici delle singole società del Gruppo. In particolare, nel calcolo è stato applicato, per le principali società controllate del gruppo, uno "Small Size Premium" pari all'1% ed un execution risk compreso tra l' 1,0% ed il 3,5%, al fine di riflettere nel tasso i rischi connessi al grado di raggiungibilità dei risultati di piano.

Di seguito riportiamo i parametri WACC e "g" utilizzati ed risultati degli impairment test effettuati:

FD Sims Smit Draad Gruppo IRCE
g 2,00% 2,00% 2,17%
Wacc 12,58% 10,94% 10,25%
EV (€/000) 7.406 9.747 219.192
CIN (€/000) 6.347 9.506 178.975
Differenza (€/000) 1.060 241 40.217

La procedura di impairment test, effettuata in accordo con quanto disposto dallo IAS 36 ed applicando i criteri condivisi dal Consiglio di Amministrazione, non ha portato ad evidenziare perdite di valore relativamente al capitale investito netto iscritto in bilancio con riferimento a ciascuna CGU ed al Gruppo Irce.

Inoltre, anche sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia, Consob e Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, si è provveduto ad elaborare l'analisi di sensitività sui risultati del test di impairment rispetto alle variazioni degli assunti base che condizionano il valore d'uso della CGU.

Si riportano di seguito i risultati dell'analisi di sensitività che evidenzia quale dovrebbe essere per rendere il valore d'uso pari al suo CIN, alternativamente, il "tasso di sconto (WACC)" e la variazione dell'"EBITDA" in termini percentuali rispetto ai valori inseriti nel Piano 2024- 2028.

FD Sims Smit Draad Gruppo IRCE
Wacc 13,55% 11,19% 11,32%
Ebitda (10,17%) (2,45%) (15,38%)

A seguito delle analisi sopra descritte, gli Amministratori ritengono che gli impairment test effettuati non presentino profili di rischio che portino alla necessità di effettuare una svalutazione. Gli Amministratori evidenziano infatti che, in considerazione delle analisi effettuate sul valore di recupero dei singoli elementi costituenti l'attivo delle CGU FD Sims e Smit Draad e del Gruppo IRCE, principalmente composto da stabilimenti industriali, impianti e macchinari, rimanenze di rame e crediti commerciali, non ravvisano criticità circa la recuperabilità dei relativi valori di iscrizione in bilancio.

Gli Amministratori ritengono inoltre che il valore di capitalizzazione di Borsa del titolo IRCE non sia rappresentativo del valore effettivo del Gruppo tenuto conto della scarsa liquidità del titolo.

6. ALTRI CREDITI FINANZIARI NON CORRENTI

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Altri crediti finanziari non correnti 5 5
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie 5 5

L'ammontare di riferisce ad un deposito cauzionale della controllata spagnola.

7. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE PASSIVE

Nella tabella sotto riportata sono esposte le voci del bilancio "Imposte anticipate" ed "Imposte differite".

(Migliaia di Euro) 2023
31 Dicembre
2022
31 Dicembre
Imposte anticipate 2.495 2.357
Imposte differite (286) (338)
Totale imposte anticipate (nette) 2.209 2.019

Si ricorda che le imposte anticipate vengono compensate con le relative imposte differite all'interno della stessa giurisdizione fiscale.

Si espongono di seguito i saldi delle imposte anticipate e delle imposte differite al 31 dicembre 2023, ripartite per società del Gruppo, prima della compensazione all'interno della stessa giurisdizione fiscale.

(Migliaia di Euro) IRCE Irce Ltda Isomet Isolveco 2 Scritture di
consolidamento
Totale
Imposte anticipate 2.790 169 146 37 81 3.223
Imposte differite passive (549) (33) (432) (1.014)
Totale imposte anticipate nette 2.241 136 (286) 37 81 2.209

La tabella sopra esposta evidenzia che le imposte anticipate nette sono riferibili a tutte le società sopra indicate ad eccezione dell'Isomet che espone invece imposte differite nette per Euro 286 mila.

Di seguito si espone il dettaglio delle imposte anticipate e delle imposte differite, ante compensazione all'interno della giurisdizione fiscale:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondi rischi ed oneri 79 36
Fondo svalutazione crediti (tassato) 322 326
Rimanenze /Fondo obsolescenza magazzino 1.822 1.554
Applicazione IFRS 15 668 589
Applicazione IAS 19 166 95
Perdite fiscali riportabili 37 12
Altro 129 408
Totale imposte anticipate 3.223 3.020
2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ammortamenti 29 44
Differenze cambio 43 3
Rivalutazione terreni - Ias transition 413 413
Rivalutazione fabbricati - Ias transition 64 72
Rimanenze 432 392
Altro 33 77
Totale imposte differite 1.014 1.001

Le "Imposte anticipate nette" e le "Imposte differite passive nette" hanno avuto nel periodo la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Incremento Decremento Effetto a
Patrimonio
Effetto cambi Chiusura
Imposte anticipate nette 2.357 635 (516) 6 13 2.495
Imposte differite passive nette (338) (3) - 73 (18) (286)
Totale 2.019 632 (516) 79 (5) 2.209

Gli effetti a patrimonio netto si riferiscono alla variazione della riserva attuariale IAS 19.

8. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI NON FINANZIARIE

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Altre attività non correnti 1.196 2.813
Totale altre attività non correnti 1.196 2.813

Il saldo si riferisce alla controllata brasiliana e riguarda la quota non corrente residua sia di un provento fiscale straordinario iscritto nel 2022 sia di crediti per imposte ICMS, PIS e Cofins.

9. RIMANENZE

Le rimanenze finali sono dettagliate come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Materie prime, sussidiarie e di consumo 34.757 50.565
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 16.667 16.642
Prodotti finiti e merci 49.937 56.697
Fondo svalutazione materie prime (4.162) (3.388)
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione e semilavorati - (1)
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.704) (2.527)
Totale rimanenze 94.495 117.988

Le rimanenze non sono gravate da pegni né date a garanzia di passività.

Il decremento delle rimanenze è dovuto principalmente alla riduzione delle quantità in giacenza attribuibile ad una migliore gestione dello stock e, in misura minore, all'effetto prezzo. In particolare, la quotazione media del rame nel 2023 nel London Metal Exchange è stata di 7,84 Euro/Kg, inferiore di circa il 6 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 8,34 Euro/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 7,70 €/kg, inferiore di circa il 2 per cento rispetto a 7,86 Euro/Kg del 31 dicembre 2022.

Sulla base di quanto sopra e tenuto conto degli andamenti del prezzo del rame e delle aspettative circa il tempo di realizzo delle scorte in giacenza il Gruppo, come previsto dalla propria policy ed in linea con i principi IFRS, ha provveduto a svalutare il rame in giacenza al valore di presunto realizzo in quanto inferiore al costo medio ponderato 2023.

Di seguito si evidenzia la movimentazione del fondo svalutazione rimanenze nel corso del 2023:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Utilizzo Effetti cambi Chiusura
Fondo svalutazione materie prime (3.388) (967) 199 (6) (4.162)
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione (1) (2) 3 - -
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.527) (311) 149 (15) (2.704)
Totale (5.916) (1.280) 351 (21) (6.866)

Il fondo svalutazione materie prime corrisponde all'importo ritenuto necessario a coprire i rischi di obsolescenza principalmente degli imballi e del materiale di manutenzione mentre il fondo svalutazione prodotti finiti e merci è stanziato a fronte dei prodotti finiti non movimentati o a lenta movimentazione nonché a fronte di produzioni qualitativamente non idonee alla vendita.

10. CREDITI COMMERCIALI

Di seguito si espone il dettaglio dei crediti commerciali:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti vs clienti terzi a breve 68.499 63.464
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (1.342) (1.966)
Totale crediti commerciali 67.157 61.498

La variazione dei crediti commerciali è dovuto alle minori cessioni pro-soluto effettuate dal Gruppo in parte compensate dalla riduzione del fatturato intervenuta nell'ultimo trimestre 2023 rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio.

I crediti commerciali oggetto di cessione pro-soluto nel corso dell'anno sono stati pari ad € 64,0 milioni (al 31 dicembre 2022 € 95,1 milioni) dei quali € 21,0 milioni relativi a fatture cedute ma non ancora scadute al 31 dicembre 2023 (al 31 dicembre 2021 € 36,1 milioni).

Di seguito si evidenzia la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del 2023:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Utilizzo
Effetto cambi
Chiusura
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (1.966) (19) 645 (2) (1.342)

Nel saldo della voce "Utilizzo" è incluso un rilascio di € 600 mila riconducibile alla rideterminazione delle "expected losses" dei crediti iscritti al 31 dicembre 2023 da parte della Capogruppo in seguito alla stipula di una polizza assicurativa dall'1 gennaio 2023 a copertura del rischio di credito.

11. CREDITI E DEBITI TRIBUTARI

Nelle tabelle successive si espone il dettaglio dei crediti tributari e dei debiti tributari

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti tributari imposte dirette 22 501
Crediti tributari v/controllante Aequafin - 2.175
Totale crediti tributari 22 2.676
2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti tributari vs Aequafin 1.169 -
Debiti tributari a breve 327 555
Totale debiti tributari 1.496 555

I "Crediti tributari imposte dirette" ed i "Debiti tributari a breve" espongono il saldo netto dell'IRAP della Capogruppo e delle imposte dirette delle società controllate.

I "Crediti tributari vs Aequafin" ed i "Debiti tributari vs Aequafin" riportano invece il saldo netto IRES della Capogruppo nei confronti della propria controllante con la quale è in essere un contratto di consolidato fiscale.

12. CREDITI VERSO ALTRI

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ratei e risconti attivi 259 126
Crediti vs istituti di previdenza - 58
Altri crediti 2.937 1.154
Crediti IVA 1.379 4.321
Totale crediti verso altri 4.575 5.659

La voce "Altri crediti" include principalmente il credito d'imposta industria 4.0 maturato dalla Capogruppo a seguito degli investimenti in beni strumentali realizzati anche in anni precedenti ed interconnessi nel corso del presente esercizio. Si ricorda che tale voce nell'anno 2022 conteneva il credito d'imposta della Capogruppo attribuito in accordo col decreto Sostegni-ter alle imprese energivore in proporzione all'energia elettrica acquistata ma non ancora utilizzata a fine anno.

La variazione dei "Crediti IVA" è dovuta sostanzialmente alla controllata brasiliana ed alla Capogruppo. Si ricorda che il credito IVA è stato compensato per giurisdizione fiscale, se e solo l'entità ha il diritto di compensare gli ammontari rilevati ed intende estinguere il residuo netto.

13. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Di seguito si espone il dettaglio delle attività finanziarie correnti:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Derivati attivi mark to market metalli 87 117
Depositi cauzionali 17 15
Mark to market attività finanziarie 263 260
Derivati attivi mark to market effetti cambio 6 25
Altre attività finanziarie correnti - 73
Totale attività finanziarie correnti 373 490

Le voci "Derivati attivi mark to market rame" e "Derivati attivi mark to market effetti cambio si riferiscono al Fair Value dei contratti a termine sul rame e sulle valute aperti a fine anno della capogruppo IRCE S.p.A.. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo 2. La voce "Mark to market attività finanziarie" include i titoli di efficienza energetica TEE valutati al fair value.

14. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce accoglie depositi bancari, denaro e valori in cassa.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Depositi bancari 14.159 5.599
Denaro e valori in cassa 8 9
Totale disponibilità liquide 14.167 5.608

I depositi bancari sono remunerati a tasso variabile e non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

Per ulteriori dettagli in merito alla gestione finanziaria si rimanda a quanto riportato nel punto 16 "Passività finanziarie non correnti e correnti".

15. PATRIMONIO NETTO

La voce "Patrimonio netto" consolidato ammonta a € 153,3 milioni al 31 dicembre 2023 (€ 144,8 milioni al 31 dicembre 2022) ed è dettagliato nella seguente tabella.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Capitale sociale 14.627 14.627
Azioni proprie (845) (825)
Fondo sovrapprezzo azioni 40.539 40.539
Riserva rivalutazione 22.328 22.328
Azioni proprie (sovrapprezzo) (130) (68)
Riserva legale 2.925 2.925
Riserva IAS 19 (730) (424)
Riserva straordinaria 53.496 49.300
Altre riserve 23.595 23.595
Utili/perdite a nuovo 16.808 13.372
Riserva di traduzione (27.190) (29.483)
Risultato di periodo 8.226 9.224
Totale patrimonio netto di Gruppo 153.649 145.110
Totale interessenze di minoranza (322) (325)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 153.327 144.785

Capitale sociale

Nella seguente tabella viene data evidenza della composizione del capitale sociale.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Capitale sottoscritto 14.627 14.627
Riserva azioni proprie (845) (825)
Capitale sociale 13.782 13.802

Il capitale sociale è costituito da n. 28.128.000 azioni ordinarie per un controvalore di € 14.626.560. Le azioni sono interamente sottoscritte e versate e sulle stesse non esistono diritti, privilegi e vincoli alla distribuzione di dividendi ed all'eventuale distribuzione del capitale.

La riserva azioni proprie si riferisce al valore nominale delle azioni proprie in possesso della Società e, come richiesto dagli IFRS, sono portate in deduzione del patrimonio netto. Le azioni proprie al 31 dicembre 2023 sono pari a n. 1.624.413, corrispondenti al 5,78% del capitale sociale. Le azioni in circolazione risultano pertanto n. 26.503.587.

Di seguito si evidenzia, in migliaia, la movimentazione delle azioni in circolazione all'inizio ed alla fine degli ultimi due esercizi:

Azioni proprie Migliaia di Azioni
Saldo al 31.12.21 26.543
Acquisto azioni proprie (1)
Saldo al 31.12.22 25.542
Acquisto azioni proprie (38)
Saldo al 31.12.23 26.504

Riserva da sovrapprezzo azioni

La voce include il maggior valore d'emissione rispetto al valore nominale delle azioni IRCE S.p.A in sede di aumento del capitale sociale avvenuto al momento della quotazione in Borsa nel 1996.

Riserva di rivalutazione

La voce si riferisce alla rivalutazione effettuata in accordo con la legge 266/1995 pari ad € 22.328 mila, prima della transizione agli IFRS e non stornata in considerazione del fatto che in sede di adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto l'opzione di adottare il fair value, così come risultante dai saldi netti di rivalutazione quale sostituto del costo per i beni oggetto di detta rivalutazione.

Riserva legale

La voce espone gli utili accantonati in anni passati da IRCE, in accordo con le disposizioni dell'articolo 2430 codice civile, non più alimentata avendo raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva IAS 19

La riserva comprende gli utili e le perdite attuariali accumulate a seguito dell'applicazione dello IAS 19 Revised. La movimentazione della riserva, in migliaia di Euro, è la seguente:

Movimentazione riserva IAS 19 Migliaia di Euro
Saldo al 31.12.21 (1.183)
Valutazione attuariale 969
Effetto fiscale (209)
Saldo al 31.12.22 (424)
Valutazione attuariale (385)
Effetto fiscale 79
Saldo al 31.12.23 (730)

Riserva Straordinaria

La riserva straordinaria è composta principalmente dagli utili portati a nuovo della Capogruppo al netto dei dividendi distribuiti, pari nel 2023 a € 1.592 mila.

Altre riserve

Tale voce pari a € 23.595 mila include:

  • la Riserva per avanzo di annullamento, sorta nell'esercizio 2001 a seguito della fusione per incorporazione delle società Irce Cavi S.p.A. ed Isolcable S.r.l. nella IRCE S.p.A, pari ad € 6.621 mila.
  • la Riserva utili da reinvestire nel Mezzogiorno pari ad € 201 mila.
  • la Riserva FTA, che rappresenta la contropartita delle scritture effettuate per la conversione del bilancio a quanto previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS al 1° gennaio 2004 (anno di transizione) pari ad € 16.773 mila.

Utili/perdite a nuovo

Tale voce include essenzialmente i risultati d'esercizio delle società controllate portati a nuovo.

Riserva di conversione

La riserva rappresenta le differenze contabili di valore rispetto al cambio storico risultante dalla conversione del bilancio delle controllate estere, con valuta locale differente dall'Euro, al cambio ufficiale del 31 dicembre 2023. La variazione positiva della riserva di traduzione, pari a € 2.293 mila è principalmente legata all'apprezzamento del Real Brasiliano nei confronti dell'Euro.

16. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI E CORRENTI

Di seguito si riporta il dettaglio delle passività finanziarie correnti e non correnti:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs banche 20.397 40.973
Debiti finanziari IFRS 16 63 121
Prestiti a lungo termine - quota corrente 6.064 5.272
Totale passività finanziarie correnti 26.524 46.366

I "Debiti vs banche" comprendono sostanzialmente linee finanziarie a breve e linee autoliquidanti.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Passività finanziarie vs banche 13.498 19.601
Passività finanziarie IFRS 16 166 174
Altre passività finanziarie non correnti - 2
Totale passività finanziarie non correnti 13.664 19.777

Di seguito si espone la movimentazione delle passività finanziarie non correnti nell'esercizio 2023:

(Migliaia di Euro) Apertura Riclassifica Accensione Rimborso Effetto
cambio
Chiusura
Passività finanziarie vs banche 19.601 (6.170) - - 68 13.498
Passività finanziarie IFRS 16 174 (46) 88 (48) (2) 166
Altre passività finanziarie non corr 2 - - (2) - -
Totale 19.777 (6.216) 88 (50) 66 13.664

La voce "Riclassifica" espone principalmente le quote delle passività finanziarie non correnti da rimborsare entro 12 mesi, riclassificate pertanto tra le passività finanziarie correnti.

Si riporta nella tabella successiva il dettaglio delle passività finanziarie vs banche non correnti in essere a fine anno con evidenza, in particolare, della tipologia di tasso e della scadenza.

(Migliaia di Euro) Valuta Tasso Società 31.12.2023 31.12.2022 Scadenza
Banca di Imola EUR Variabile IRCE 2.163 3.473 2026
Mediocredito EUR Variabile IRCE 461 1.385 2025
Banco Popolare EUR Fisso IRCE 1,136 1.886 2026
Deutsche Bank EUR Variabile IRCE 4.375 6.125 2027
BPER EUR Variabile IRCE 4.445 5.000 2032
Credit Suisse EUR Fisso Isomet 270 296 2027
Banco Popolare EUR Fisso Isomet 648 1.436 2025
Totale 13.498 19.601

Si precisa che al 31 dicembre 2023 tutti i vincoli di carattere finanziario relativi ai finanziamenti in essere, ove previsti, sono stati pienamente soddisfatti.

Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta complessiva del Gruppo IRCE, determinata sulla base del nuovo schema previsto dal richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'orientamento dell'ESMA pubblicato il 4 marzo 2021.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14.167 5.608
Attività finanziarie correnti 373 490
Liquidità 14.540 6.098
Altre passività fin. Correnti (20.460) (41.094)
Prestiti a lungo termine - quota corrente (6.064) (5.272)
Posizione finanziaria netta corrente (11.984) (40.268)
Passività finanziarie non corr. verso terzi (13.664) (19.777)
Posizione finanziaria netta (25.648) (60.045)

La posizione finanziaria netta ammonta al 31 dicembre 2023 a € 25,6 milioni e risulta in diminuzione rispetto a € 60,0 milioni del 31 dicembre 2022 grazie all'importante riduzione del capitale circolante, attribuibile principalmente alla riduzione delle rimanenze di magazzino ed alla cassa generata dalla gestione operativa.

La posizione finanziaria netta include complessivamente € 340 mila di debiti finanziari relativi a contratti di locazione contabilizzati secondo l'IFRS16.

Il Gruppo IRCE ha inoltre in essere al 31 dicembre 2023 impegni contrattuali per circa € 315 milioni relativi sia alla realizzazione di un nuovo stabilimento industriale in Repubblica Ceca sia all'acquisto di impianti e macchinari e quote di metallo. In relazione a quest'ultimo impegno, si segnala che poichè il costo di acquisto del rame si determinerà nel corso del 2024 sulla base della quotazione LME al momento della consegna, la valorizzazione dell'impegno è stata effettuata utilizzando la quotazione LME di fine 2023.

Si evidenzia inoltre che il Gruppo sta procedendo nello sviluppo di un progetto per entrare nel mercato asiatico.

17. FONDI PER RISCHI ED ONERI NON CORRENTI E CORRENTI

Il fondo rischi ed oneri, non corrente e corrente, è di seguito dettagliato:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondo indennità suppletiva di clientela - non corrente 112 130
Altri fondi - non correnti 734 150
Totale fondo rischi ed oneri non correnti 846 280
2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Altri fondi – correnti 239 257
Totale fondo rischi ed oneri correnti 239 257

Di seguito viene riportata la movimentazione dei fondi per rischi ed oneri non correnti e correnti al 31 dicembre 2023:

5 (23) 112
733 (149) 734
738 (172) 846
(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Utilizzo Chiusura
Altri fondi - non correnti 257 11 (29) 239
Totale fondi rischi – correnti 257 11 (29) 239

Il fondo indennità suppletiva di clientela si riferisce agli accantonamenti per le indennità di fine rapporto relative ai contratti di agenzia in essere della Capogruppo.

Gli Altri fondi si riferiscono alla Capogruppo ed alle controllate Smit Draad Nijmegen ed FD Sims. L'incremento di periodo è dovuto principalmente all'accantonamento effettuato sia dalla Capogruppo per complessivi € 330 mila a fronte delle spese legali per la gestione dei contenziosi in essere nonchè per il rischio di escussione di una fidejussione da parte di un cliente sia dalle controllate sopracitate per complessivi € 403 mila a fronte di presunte non conformità delle proprie forniture.

18. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI A PRESTAZIONE DEFINITA

Il Fondo per benefici ai dipendenti a prestazione definita, rientra nei piani a benefici definiti, e comprende anche la passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto (TFR).

Tale Fondo si riferisce per € 2.874 mila alla Capogruppo, per € 676 mila ad Isomet, per € 47 mila alla Magnet Wire, per € 65 mila ad Isolveco in liquidazione nonché per € 50 mila ad Isolveco 2 ed ha subito nel 2023 la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Effetto a
Patrimonio
Utilizzo Effetto
cambio
Chiusura
Fondo per benefici ai dipendenti a
lungo
3.449 82 385 (278) 34 3.673
Totale 3.449 82 385 (278) 34 3.673

La valutazione attuariale dei piani a benefici definiti è stata realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit" (PUC) come previsto ai paragrafi 67-69 dello IAS 19.

Si riportano di seguito le basi demografiche ed economico tecniche utilizzate dall'attuario per la valutazione del fondo per benefici ai dipendenti con riferimento alle principali società del Gruppo, rispettivamente IRCE S.p.A. ed Isomet AG:

I. Capogruppo IRCE S.p.A

2023 2022
Basi demografiche 31 Dicembre 31 Dicembre
Decesso Tabelle di
mortalità RG48
della Ragioneria
Generale dello
Stato
Tabelle di
mortalità RG48
della Ragioneria
Generale dello
Stato
Inabilità Tavole INPS
distinte per età e
sesso
tavole INPS
distinte per età e
sesso
Pensionamento 100% al
raggiungimento
dei requisiti AGO
100% al
raggiungimento
dei requisiti AGO
2023 2022
Basi economico tecniche 31 Dicembre 31 Dicembre
Tasso annuo di attualizzazione 2,95% 3,63%

Il "Tasso annuo di attualizzazione", coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, è stato desunto dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 5-7 rilevato alla data della valutazione.

Il "Tasso annuo di incremento TFR, come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% del "Tasso annuo d'inflazione" più 1,5 punti percentuali.

Tasso annuo d'inflazione 2,00% 2,30% Tasso annuo d'incremento TFR 3,00% 3,225%

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi (in migliaia di Euro):

(Migliaia di Euro)
Sensitività
DBO 2023 DBO 2022
31 dicembre 31 dicembre
Tasso di turnover +1,00% 2.839 2.989
Tasso di turnover - 1,00% 2.830 2.968
Tasso di inflazione +0,25% 2.861 3.008
Tasso di inflazione -0,25% 2.808 2.950
Tasso di attualizzazione +0,25% 2.792 2.934
Tasso di attualizzazione -0,25% 2.877 3.025
Service cost 0.00 0,00
Durata del piano (anni) 6,7 7,0

II. Isomet

Il Fondo per benefici ai dipendenti della Isomet è così scomponibile:

2023 2022
Fondo per benefici ai dipendenti Isomet 31 Dicembre 31 Dicembre
Defined Benefit Obligation 5.483 3.999
Fair Value of Plan assets (4.807) (3.718)
Fondo per benefici a dipendenti Isomet 676 281

Di seguito si riepilogano i principali parametri valutativi

2023 2022
Basi demografiche ed economico tecniche 31 Dicembre 31 Dicembre
Tasso annuo di attualizzazione 1,50% 2.30%
Tasso d'interesse sul capitale di risparmio 1,50% 2,30%
Tasso di incremento salariale 1,00% 1,00%
Tasso annuo d'inflazione 1,00% 1,00%
Tabelle di mortalità BVG2020 GT BVG2020 GT

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi del "Defined Benefit Obligation" (in migliaia di Euro):

(Migliaia di Euro)
Sensitività
DBO 2023 DBO 2022
31 dicembre 31 dicembre
Tasso di attualizzazione -0,25% 5.663 4.123
Tasso di attualizzazione +0,25% 5.314 3.882
Tasso di interesse sul capitale di risparmio -0,25% 5.453 3.997
Tasso di interesse sul capitale di risparmio +025% 5.503 4.012
Tasso di incremento salariale -0,25% 5.465 3.988
Tasso di incremento salariale +0,25% 5.497 4.001
Aspettativa di vita + 1 anno 5.593 4.068
Aspettativa di vita - 1 anno 5.372 3.928

19. DEBITI COMMERCIALI

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti commerciali 33.207 27.240
Totale debiti commerciali 33.207 27.240

La variazione del periodo è attribuibile principalmente alle controllate Irce S.r.o. e FD Sims, a fronte degli investimenti in corso per l'acquisto di macchinari nonché per la costruzione di uno stabilimento produttivo in Repubblica Ceca, nonché alla controllata brasiliana attribuibile alle maggiori quantità di rame in transito a fine anno rispetto al precedente esercizio.

20. DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA SOCIALE

La voce, pari ad € 2,0 milioni al 31/12/2023, si riferisce al debito per contributi da versare del Gruppo, principalmente relativi alla Capogruppo ed alla Smit Draad Nijmegen.

21. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Gli altri debiti risultano così composti:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs dipendenti 3.281 3.120
Ratei e risconti passivi 2.230 615
Altri debiti 853 903
Debiti IVA 1.577 548
Debiti per ritenute IRPEF dipendenti 566 522
Totale altre passività correnti 8.507 5.708

I debiti verso dipendenti includono le passività per la tredicesima mensilità, per ferie maturate e non godute e per premi di produzione.

La variazione dei "Ratei e risconti passivi" è attribuibile sostanzialmente alla Capogruppo ed è riconducibile, in particolare, ai contributi in conto impianti relativi al credito d'imposta industria 4.0, maturati nel 2023 a seguito dell'interconnessione dei beni strumentali acquisiti in anni precedenti , e che verranno rilasciato nei prossimi anni nel conto economico coerentemente con il piano di ammortamenti dei beni strumentali ai quali si riferiscono.

Il significativo incremento della voce "Debiti IVA" è riconducibile sia alle controllate Smit Draad Nijmegen, FD Sims e Isomet sia alla Capogruppo.

Gli "Altri debiti" includono principalmente debiti verso erario per ritenute d'acconto, acconti da clienti, qualora non compensabili con partite a credito, e altre passività varie.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

22. RICAVI DI VENDITA

I ricavi di vendita si riferiscono ai ricavi per cessioni di beni, al netto di resi, abbuoni e ritorni di imballaggi.

2023 2022 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ricavi 402.780 454.695 (51.915)

Il fatturato consolidato del 2023 registra una riduzione dell'11,4% rispetto allo scorso anno. La variazione è dovuta principalmente ad una riduzione delle quantità vendute e dei prezzi medi di vendita del metallo parzialmente compensata da un aumento del fatturato di lavorazione.

Per ulteriori dettagli, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Andamento consolidato dell'esercizio 2023" della relazione sulla gestione. Si riporta di seguito i ricavi suddivisi per prodotto:

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale
Ricavi 324.108 78.672 402.780 366.745 87.950 454.695
% sul totale 80% 20% 100% 81% 19% 100%

La tabella successiva evidenzia inoltre la ripartizione dei ricavi per area geografica di destinazione del prodotto finito.

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Italia UE Extra UE Totale Italia UE Extra UE Totale
Ricavi 144.046 124.503 134.231 402.780 179.823 139.654 135.218 454.695
% sul totale 36% 31% 33% 100% 40% 30% 30% 100%

23. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri proventi risultano composti come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Incrementi di immobil. per lav. interni 84 452 (368)
Plusvalenze su vendite cespiti 201 708 (507)
Rimborsi assicurativi 94 317 (223)
Sopravvenienze attive 307 153 154
Altri ricavi e proventi 1.067 3.234 (2.167)
Totale altri ricavi e proventi 1.753 4.864 (3.111)

La voce "Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni" si riferisce principalmente a lavorazioni effettuate internamente su impianti e macchinari per la maggior parte iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso".

In relazione alla voce "Plusvalenza su vendite cespiti" si segnala che al 31 dicembre 2022 il saldo includeva per € 665 mila la cessione del ramo d'azienda "Miradolo".

La variazione dei "rimborsi assicurativi" è correlata alla presenza al 31 dicembre 2022 di due furti di rame avvenuti nel corso del trasporto su camion per i quali era presente una polizza assicurativa a copertura dell'evento.

La voce "Sopravvenienze attive" si riferisce principalmente a stanziamenti in eccesso di passività e di note di credito effettuati in anni passati.

La significativa riduzione degli "Altri ricavi e proventi" è dovuta all'iscrizione al 31 dicembre 2022 da parte della controllata brasiliana di un provento fiscale di € 2,9 milioni solo in parte compensato nel presente esercizio dalla rilevazione da parte di IRCE S.p.A., per la quota di competenza 2023, dei contributi in conto impianto relativi al crediti d'imposta 4.0.

24. COSTI PER MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO

Il dettaglio della voce è di seguito esposto

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Costi per materie prime e materiali di consumo (280.150) (366.216) 86.066
Variaz. delle riman. di mat.prime sussid.di cons.merci (17.029) 12.717 (29.746)
Acquisto prodotti finiti (9.371) (8.249) (1.122)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (306.550) (361.748) 55.198

La voce "Costi per materie prime e materiali di consumo" include principalmente i costi sostenuti per l'acquisto di rame ed alluminio, di materiali isolanti e di materiali di confezionamento e manutenzione. Il suo decremento rispetto al precedente esercizio è attribuibile sia ad una riduzione dei volumi acquistati che ad un calo della quotazione media del rame.

25. COSTI PER SERVIZI

Comprendono i costi sostenuti per le prestazioni di servizi inerenti la trasformazione del rame, le utenze, i trasporti, le prestazioni commerciali ed amministrative ed i costi per il godimento di beni di terzi, come da seguente dettaglio:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Lavorazioni esterne (8.352) (6.041) (2.311)
Spese per utenze (12.787) (25.706) 12.919
Manutenzioni (2.808) (2.394) (414)
Spese di trasporto (6.145) (6.084) (61)
Provvigioni passive (129) (185) 56
Compensi sindaci (73) (70) (3)
Altri servizi (6.391) (5.865) (526)
Costi per godimento beni di terzi (316) (270) (46)
Totale costo per servizi (37.001) (46.615) 9.614

La variazione delle "Lavorazioni esterne" è attribuibile principalmente al rilevante incremento del costo di trasformazione del catodo e della vergella rispetto al precedente esercizio.

La significativa variazione delle "Spese per utenze" rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio è imputabile sia ad una riduzione dei MWh di energia elettrica consumati in seguito al calo della produzione sia al significativo decremento del costo unitario per MWh nel mercato sia all'entrata in funzione a luglio 2023 dell'impianto fotovoltaico nello stabilimento di Imola utilizzato per autoconsumo.

La variazione del costo per "Manutenzioni" rispetto al precedente esercizio è attribuibile in parte alla capogruppo, in seguito ad un maggior utilizzo di manutentori esterni in sostituzione di personale interno non più presente in azienda, ed in parte alla Smit Draad Nijmegen, a causa di maggiori interventi di riparazione e ripristino dei macchinari.

La voce "Altri servizi" comprende principalmente costi per consulenze tecniche, legali e fiscali, nonché costi per R&D, assicurazioni e costi commerciali.

Il "Costo per godimento beni di terzi" includono i canoni di locazione esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto il bene oggetto di locazione risulta di basso valore (inferiore a € 5 mila) o il periodo di locazione risulta inferiore ai 12 mesi.

26. COSTO DEL PERSONALE

Il dettaglio del costo del personale è riepilogato come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Salari e stipendi (20.848) (20.733) (115)
Oneri sociali (4.891) (4.828) (63)
Costi di pensionamento (1.852) (1.705) (147)
Altri costi (2.895) (2.743) (152)
Totale costo del personale (30.486) (30.009) (477)

Nella voce "Altri costi" sono compresi i costi per il lavoro interinale, il costo dei collaboratori ed i compensi percepiti dagli Amministratori. Si evidenzia di seguito la consistenza media e puntuale dell'organico del Gruppo:

2022 2023 2023
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Numero di dipendenti) Numero finale Numero finale Numero medio
Dirigenti 23 27 27
Impiegati 135 115 114
Operai 446 472 473
Totale dipendenti 604 614 614
Dirigenti (interinali) 1 - -
Impiegati (interinali) 4 2 2
Operai (interinali) 39 55 46
Totale Interinali 44 57 48
Totale Dipendenti ed Interinali 648 671 662

Il numero medio dei dipendenti è calcolato con il metodo del Full-Time-Equivalent (Equivalente a tempo pieno) e comprende collaboratori dipendenti ed esterni (interinali e collaboratori). Il personale è classificato in base alla tipologia di inquadramento.

Si segnala che, pur in presenza di un numero finale di dipendenti ed interinali al 31 dicembre 2022 inferiore rispetto a quello del 31 dicembre 2023, il numero medio nel precedente esercizio, pari a n. 679, è risultato essere superiore rispetto a quello dell'anno 2023, pari a n.662; ciò in quanto la Capogruppo ha avuto una riduzione dell'organico al 30 giugno 2022 di circa 40 unità dovuta alla cessione dello stabilimento di Miradolo Terme (PV).

Il costo del personale risulta in crescita di circa l'1,6% rispetto all'anno 2022 nonostante il numero medio dei dipendenti risulti in diminuzione a causa degli incrementi dovuti al rinnovo del contratto aziendale di IRCE S.p.A. sia, in generale, della maggiore retribuzione media per addetto riconducibile alle recenti assunzioni.

27. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ED IMMATERIALI

Gli ammortamenti sono dettagliati come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Ammort.to delle immobilizzazioni immateriali (142) (42) (100)
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali (6.613) (7.031) 418
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali IFRS 16 (172) (161) (11)
Totale ammortamenti e svalutazioni (6.927) (7.234) 307

Il decremento degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali è riconducibile sostanzialmente alla controllata brasiliana avendo essa completato l'ammortamento nell'anno 2022 per una parte rilevante dei propri cespiti, solo in parte compensato dall'incremento degli

ammortamenti della Capogruppo in seguito all'entrata in funzione nel 2023 di un valore rilevante di investimenti, relativi in particolare alla categoria "Impianti e macchinari.

28. ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli accantonamenti e svalutazioni sono dettagliati come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Svalut.ne dei crediti e delle dispon. liquide 580 (346) 926
Perdite su crediti (18) (93) 75
Accantonamenti per rischi (583) (150) (433)
Totale acc.ti e svalutazioni (21) (589) 568

In relazione alla variazione intervenuta nelle voci "Svalutazione dei crediti e delle disponibilità liquide" e "Accantonamenti per rischi" si rimanda rispettivamente ai paragrafi 10- Crediti commerciali e 17- Fondo rischi ed oneri.

29. ALTRI COSTI OPERATIVI

Gli altri costi operativi sono dettagliati come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Imposte e tasse non sul reddito (754) (1.273) 519
Minusvalenze e sopravvenienze passive (23) (54) 31
Altri costi operativi (352) (403) 51
Totale altri costi operativi (1.129) (1.730) 601

La voce "Imposte e tasse non sul reddito" include principalmente l'imposta ICMS della controllata brasiliana Irce Ltda. La variazione rispetto al precedente esercizio è imputabile all'aumento degli acquisti di catodo di rame in esenzione d'imposta in luogo di quelli con aliquota agevolata ICMS.

30. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I proventi ed oneri finanziari sono dettagliati come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Proventi finanziari 2.590 3.759 (1.169)
Oneri finanziari (4.524) (4.035) (489)
Utili e perdite su cambi (22) (974) 952
Totale proventi ed oneri finanziari (1.956) (1.250) (706)

La diminuzione dei "Proventi finanziari" è attribuibile principalmente per € 0,6 milioni al decremento degli interessi attivi per dilazioni di pagamento concesse ai propri clienti da parte della controllata brasiliana e per € 0,4 milioni a minori proventi realizzati nel 2023 sui contratti derivati sul rame.

L'incremento degli "Oneri finanziari" è dovuto essenzialmente all'incremento per € 1,9 milioni degli interessi passivi sull'indebitamento a breve ed a lungo termine causato dall'incremento dei tassi sul mercato in parte compensato per € 1,5 milioni dalla riduzione degli oneri relativi allo sconto pro-soluto dei crediti commerciali della controllata brasiliana.

La variazione degli "Utili e perdite su cambi" è dovuta sostanzialmente ad un minor impatto negativo delle differenze cambio realizzate.

31. IMPOSTE SUL REDDITO

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Imposte correnti (4.101) (1.418) (2.683)
Imposte precedenti esercizi (254) 19 (273)
Imposte anticipate / differite 116 305 (189)
Totale imposte sul reddito (4.239) (1.094) (3.145)

Le imposte correnti si riferiscono essenzialmente alla Capogruppo ed alla controllata brasiliana.

Il significativo incremento delle imposte correnti rispetto al precedente esercizio è attribuibile essenzialmente alla Capogruppo, in particolare alla minore incidenza delle variazioni permanenti in diminuzione del reddito rispetto al risultato ante imposte. Si segnala soprattutto una riduzione rispetto al precedente esercizio dei contributi ricevuti sull'energia elettrica e riconosciuti alle imprese energivore sotto forma di credito d'imposta.

32. UTILE PER AZIONE

Come richiesto dallo IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

Ai fini del calcolo dell'utile base per azione, si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Inoltre, si rileva che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate ed altri effetti simili, che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. Al denominatore è stata utilizzata la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione, calcolata deducendo il numero medio di azioni proprie possedute nel periodo, dal numero complessivo di azioni costituenti il capitale sociale.

L'utile diluito per azione risulta essere pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivi e non verranno esercitate azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

2023 2022
31 Dicembre 31 Dicembre
Risultato del periodo (Migliaia di Euro) 8.226 9.224
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 26.524.372 26.541.612
Utile/(Perdita) base per Azione 0,310 0,348
Utile/(Perdita) diluito per Azione 0,310 0,348

33. INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

Conformemente a quanto richiesto dallo IAS 24, viene riportato di seguito il compenso, su base annua, percepito dai membri del Consiglio di Amministrazione della IRCE S.p.A:

(Migliaia di Euro) Campenso per la
carica
Compenso per
altre funzioni
Totale
Amministratori 258 279 537

La tabella riporta i compensi corrisposti a qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma, esclusi i contributi previdenziali.

A seguito dell'introduzione dell'art. 123 ter del T.U.F, i dati relativi a tali compensi sono riportati analiticamente nella Relazione sulla remunerazione, che verrà messa a disposizione del pubblico entro i termini di legge presso la sede sociale, e consultabile altresì sul sito internet www.irce.it.

34. GARANZIE

Si segnala il rilascio di sette fidejussioni per un totale di € 2,3 milioni a favore di una società a partecipazione pubblica a garanzia di una fornitura di cavi elettrici.

35. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

I principali rischi ed incertezze del Gruppo, nonché le politiche di gestione degli stessi, sono riportati di seguito:

Rischio di mercato

Il Gruppo è fortemente concentrato sul mercato europeo; il rischio di contrazioni di domanda o peggioramento dello scenario competitivo possono avere un'influenza sui risultati. Per fronteggiare tali rischi, la strategia del Gruppo nel medio lungo termine è quella di una diversificazione geografica verso Paesi extra europei.

Rischio legato all'andamento delle variabili finanziarie ed economiche

Rischio di cambio

Il Gruppo utilizza prevalentemente l'Euro quale moneta di riferimento per le sue transazioni di vendita. È soggetto a rischi di cambio principalmente in relazione alla sua attività operativa di acquisti di rame, effettuati in parte in dollari, su cui possono essere effettuate coperture a termine; è altresì soggetto a rischi di traduzione, con riguardo agli investimenti in Brasile, Inghilterra, India, Svizzera, Polonia, Cina e Repubblica Ceca.

Per quanto riguarda il rischio di traduzione sulle società controllate, si ritiene che tale rischio riguardi principalmente l'investimento in Brasile, a causa della forte volatilità della valuta brasiliana, con conseguente impatto sul valore contabile dell'investimento. Al 31 dicembre 2023 il cambio puntuale della valuta brasiliana sull'Euro, pari a 5,36, si è apprezzato di circa un 5% rispetto al precedente esercizio comportando un importante effetto positivo sulla riserva di traduzione. Ad inizio 2024 il medesimo cambio si è mantenuto stabile.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis, nella quale sono riportati gli effetti contabili ipotetici sullo Stato patrimoniale del Gruppo, simulando una variazione del tasso di cambio Eur/BRL di + 5% (deprezzamento del Real) - 5% (apprezzamento del Real), rispetto al cambio del 31 dicembre 2023 (5,3625 Eur/BRL):

Dati patrimoniali consolidati 2023 Variazione cambio EUR/BRL
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre +5% -5%
Attività non correnti 63.002 (340) 376
Attività correnti 180.789 (2.109) 2.331
Totale attività 243.791 (2.449) 2.707
Patrimonio netto 153.327 (1.952) 2.157
Passività non correnti 18.469 - -
Passività correnti 71.995 (498) 550
Totale passività e patrimonio netto 243.791 (2.449) 2.707

Dalla simulazione sopra riportata emerge che una svalutazione del Real del 5% rispetto al 31 dicembre 2023 comporterebbe un impatto negativo sulla Riserva di traduzione del Gruppo, e quindi sul conto economico complessivo, di € 2,0 milioni mentre una rivalutazione della valuta brasiliana del 5% porterebbe un effetto positivo di € 2,2 milioni.

Rischio tasso di interesse

Il Gruppo in passato si è finanziato nel medio-lungo termine indebitandosi principalmente a tasso d'interesse variabile (collegato all'Euribor) esponendosi così al rischio derivante dal rialzo dei tassi. Il Gruppo scelse infatti di non effettuare coperture in presenza di una durata media dei finanziamenti relativamente breve (inferiore ai 3 anni) e di tassi di interesse contenuti. Per il futuro il Gruppo

valuterà se porre in essere coperture in base delle condizioni economiche offerte dal mercato e delle aspettative di andamento dei tassi. Le linee di credito a breve termine sono a tasso variabile.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis nella quale sono riportati gli effetti sul risultato, simulando una variazione dei tassi di interesse di +/- 25 punti base:

Dati economici consolidati 2023 Variazione tasso di interesse
(Milioni di Euro) 31 Dicembre +25pb -25pb
Ricavi 402.780
Risultato operativo (EBIT) 14.424
Risultato netto 8.229 (100) 100

Rischi connessi all'oscillazione delle materie prime

La principale materia prima utilizzata dal Gruppo è il rame, la cui variazione di prezzo può influenzare i margini e le necessità finanziarie. Al fine di contenere gli effetti sui margini delle variazioni del prezzo del rame, viene attuata una politica di copertura, con contratti a termine sulle posizioni generate dall'attività operativa. Comunque, in presenza di prezzi del rame in calo, permane il rischio di dover valorizzate le rimanenze finali ad un valore pari a quello di presunto realizzo, qualora inferiore al costo medio ponderato del periodo, con un impatto negativo sul risultato.

Si segnala che la quotazione media del rame nel 2023 nel London Metal Exchange è stata di 7,84 Euro/Kg, inferiore di circa il 6 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 8,34 Euro/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 7,70 €/kg, inferiore di circa il 2 per cento rispetto a 7,86 Euro/Kg del 31 dicembre 2022. La quotazione media del rame a gennaio 2024 è stata invece pari a 7,65 Euro/Kg, ed è leggermente risalita nel mese di febbraio riportandosi sui prezzi di fine anno.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis nella quale sono riportati gli effetti sui ricavi e sul risultato operativo del Gruppo simulando una variazione del prezzo del rame +/- 5% rispetto al prezzo medio di vendita del rame nel 2023 e senza considerare gli impatti economici connessi alla variazione delle rimanenze né l'impatto di acquisto o vendita a termine sul rame.

Dati economici consolidati 2023 Variazione prezzo del rame
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre +5% -5%
Ricavi 402.780 14.826 (14.826)
Risultato operativo (EBIT) 14.424 297 (297)

Rischi finanziari

Sono i rischi legati alla disponibilità finanziaria.

Rischio di credito

Il rischio di credito non presenta particolari concentrazioni. Il rischio è monitorato con procedure di valutazione ed affidamento delle singole posizioni creditorie. Inoltre, in considerazione del fatto che i principali clienti con i quali il Gruppo collabora sono aziende strutturate e leader nei settori nei quali operano non si evidenziano particolari rischiosità che possano portare ad un peggioramento nei tempi di incasso o ad un deterioramento della qualità del credito, tenuto conto anche del conflitto Russo-Ucraino e Israelo-Palestinese. A partire dall'esercizio 2023 il Gruppo ha inoltre attivato in maniera selettiva coperture assicurative al fine di limitare il rischio di insolvenza.

Rischio di liquidità

La situazione finanziaria e le linee di credito disponibili unitamente all'elevato standing del Gruppo che permette di acquisire in tempi brevi nuovi finanziamenti a prezzi competitivi sono tali da escludere difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività.

Di seguito si riportano l'ammontare degli affidamenti e degli utilizzi al 31 dicembre 2023.

Dati finanziari consolidati
(Migliaia di Euro)
Disponibilità
liquide
Linee
autoliquidanti
Linee finanziarie
a breve
Totale
Affidamenti 14.167 77.015 55.616 146.799
Utilizzi 0 (19.436) (19.436)
Disponibilità di fido 14.167 57.579 55.616 127.362

Nella tabella che segue si evidenziano la composizione e la scadenza delle voci di debito al 31 dicembre 2023.

Dati finanziari consolidati
(Migliaia di Euro)
<1 anno >1 <5 anni > 5 anni Totale
Passività finanziarie non correnti 12.410 2.472 14.882
Imposte differite 286 286
Fondo rischi ed oneri 846 846
Fondo per benefici ai dipendenti 548 2.193 932 3.673
Totale passività non correnti 548 15.735 3.404 19.687
Passività finanziarie correnti 27.257 27.257
Debiti commerciali 33.207 33.207
Debiti tributari 1.496 1.496
Debiti verso istituti di previdenza sociale 2.022 2.022
Altre passività correnti 8.507 8.507
Fondo rischi ed oneri correnti 239 239
Totale passività correnti 72.728 - - 72.728
Impegni 24.724 24.724
Totale debiti ed impegni per scadenza 98.000 15.735 3.404 117.139

Si segnala che le passività finanziarie correnti e non correnti includono oltre alla quota capitale anche la stima degli oneri finanziari da pagarsi fino all'estinzione del debito.

La voce "Impegni" include i contratti in essere per la realizzazione di un nuovo stabilimento industriale in Repubblica Ceca e per l'acquisto di impianti e macchinari. Sono invece stati esclusi gli impegni di acquisto di rame, in quanto si tratta di una commodity quotata al mercato LME, facilmente liquidabile.

Al 31 dicembre 2023 il Gruppo IRCE può contare su disponibilità liquide pari a € 14,2 milioni, su attività finanziarie correnti pari a € 0,3 milioni, su crediti commerciali pari € 67,1 milioni, su rimanenze pari a € 94,5 milioni nonché su linee di credito inutilizzate per € 127,4 milioni.

36. GESTIONE DEL CREDITO COMMERCIALE

Si riporta di seguito il dettaglio dei crediti diviso per livello di rischio sulla base del rating interno e per scadenza. La classificazione dei crediti tiene in considerazione eventuali posizioni rinegoziate.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Livello di rischio
Minimo 54.207 47.072 7.135
Medio 11.178 13.217 (2.039)
Superiore alla media 1.922 2.143 (221)
Elevato 1.191 1.032 159
Totale crediti commerciali 68.499 63.464 5.034

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Scadenze
Non scaduti 44.780 40.912 3.868
0 - 30 giorni 21.359 19.189 2.170
30 - 60 giorni 604 989 (385)
60 - 90 giorni 279 639 (360)
90 - 120 giorni 78 384 (306)
> 120 giorni 1.398 1.351 47
Totale crediti commerciali 68.499 63.464 5.034

Si segnala che il fondo svalutazione crediti pari ad € 1,3 milioni si riferisce per € 0,5 milioni alle fascia di scadenza "> 120 giorni" ed alla fascia di rischio "Elevato" mentre per i restanti € 0,8 milioni alle fasce di scadenza inferiori a 120 giorni ed alle fasce di rischio "Minimo", "Medio" e "Superiore alla media".

In accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, Paragrafo 34, si precisa che per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 un cliente terzo ha generato per il Gruppo IRCE ricavi pari a circa l'11% del Totale ricavi.

37. CAPITAL RISK MANAGEMENT

L'obiettivo primario della gestione del capitale è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Posizione finanziaria netta (A) (25.648) (59.903)
Patrimonio netto (B) (153.327) (144.785)
Capitale totale (A) + (B) = (C) (178.975) (204.688)
Gearing ratio (A) / (C) 14,3% 29,3%

Come si evince dall'ulteriore miglioramento del gearing ratio, è confermato anche per il 31 dicembre 2023 un basso livello di rischio finanziario ed un'elevata solidità del Gruppo IRCE.

38. STRUMENTI FINANZIARI

a) Strumenti finanziari per categoria

La tabella che segue evidenzia le attività e passività finanziarie per categoria di strumento finanziario:

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
conto
economico
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
conto
economico
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale
Attività finanziarie non correnti :
Altri crediti finanziari non correnti 5 - 5 5 - 5
Attività finanziarie correnti :
Crediti commerciali 67.157 - 67.157 61.586 - 61.586
Attività finanziarie correnti 17 357 373 89 401 490
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14.167 - 14.167 5.608 - 5.608
Passività finanziarie non correnti :
Passività finanziarie non correnti verso terzi 13.664 - 13.664 19.777 - 19.777
Passività finanziarie correnti :
Debiti commerciali 33.207 - 33.207 27.240 - 27.240
Passività finanziarie correnti verso terzi 26.524 - 26.524 46.366 - 46.366

b) Fair value degli strumenti finanziari

Nella successiva tabella è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di strumento:

2023
2022
2023 2022
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Migliaia di Euro) Valore contabile Valore equo
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14.167 5.608 14.167 5.608
Attività finanziarie correnti 373 490 373 490
Crediti commerciali 67.157 61.498 67.157 61.498
Attività finanziarie e crediti non correnti 5 5 5 5
Passività finanziarie
Passività finanziarie correnti verso terzi 26.524 46.366 26.524 46.366
Debiti commerciali 33.207 27.240 33.207 27.240
Passività finanziarie non correnti verso terzi 13.664 19.777 13.664 19.777

c) Livello gerarchico di fair value

La tabella seguente riporta il livello gerarchico di valutazione del fair value (Migliaia di Euro).

L'IFRS 13 definisce i seguenti tre livelli di fair value al quale riferire la valutazione degli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria:

  • Livello 1: quotazioni rilevate sul mercato attivo.
  • Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato.
  • Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
31 dicembre 2023
(Migliaia di Euro)
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Strumenti finanziari derivati 93 93
Attività finanziarie correnti 264 264
Totale attività 264 93 357
Strumenti finanziari derivati
Totale passività

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i tre livelli di fair value indicati nell'IFRS 7.

39. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149- DUODIECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI DELLA CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, comprese le spese, resi dalla società di revisione o da entità appartenenti alla sua rete, alle società del Gruppo:

Tipologia di servizio Soggetto che eroga il servizio Destinatari Corrispettivo (€/000)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A IRCE S.p.A 98
Altre certificazioni (DNF) Deloitte & Touche S.p.A IRCE S.p.A. 4
Revisione contabile Deloitte & Touche Società controllate estere 67

40. INFORMAZIONI LEGGE 124/2017

In linea con quanto disposto dal D.L. 135/2018 e in sostituzione dell'obbligo informativo previsto dal Legge 124/2017, si dichiara che IRCE S.p.A. ha ricevuto nel presente esercizio aiuti di Stato soggetti ad obbligo di pubblicazione nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato.

41. PROSPETTO DI RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO E RISULTATO CONSOLIDATO CON I DATI DELLA CAPOGRUPPO

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, riportiamo di seguito la riconciliazione ed il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2023 e 2022, con i corrispondenti valori risultanti dal bilancio separato della Capogruppo:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
(Migliaia di euro) Patr. Netto Risultato Patr. Netto Risultato
Patrimonio netto e risultato del periodo come
riportati nel bilancio separato della società
controllante
165.942 5.806 161.831 5.789
a) differenza tra valore di carico e valore pro-quota del
patrimonio netto
10.151 5.961
b) risultati pro-quota conseguiti dalle partecipate
c) Storno svalutazione partecipazioni in società
(2.360) (2.360) 93 93
controllate 5.944 5.944 5.529 5.529
d) Storno dividendi distribuiti da società controllate (1.147) (2.150)
e) Storno fondo svalutazione crediti verso controllate 1.405 1.405
f) Conversione dei bilanci in valuta (27.190) (29.483)
g) Storno plusvalenze alienazione cespiti infra-gruppo - - - -
h) Storno margine infra-gruppo non realizzato (243) (17) (226) (36)
Patrimonio netto e risultato del periodo di pertinenza
del Gruppo
153.649 8.226 145.110 9.224
Patrimonio netto e risultato del periodo di pertinenza di
terzi
(322) 3 (325) (20)
Patrimonio netto e risultato netto consolidati (Gruppo
e terzi)
153.327 8.229 144.785 9.204

42. EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DEL BILANCIO

Si rimanda a quanto descritto nella nota "Eventi successivi" della "Relazione sull'andamento della gestione dell'esercizio 2023".

Elenco delle partecipazioni detenute dagli Amministratori, dai Sindaci nonché dai coniugi e dai figli minori degli stessi

Cognome e Nome Società N° azioni
ad inizio
esercizio
N° azioni
acquistate
N° azioni
vendute
N° azioni
a fine
esercizio
Casadio Filippo IRCE S.p.A. 560.571 560.571
IRCE S.p.A. 559.37143 559.371
Gandolfi Colleoni Francesco 30.000 30.000
Sepriano Gianfranco IRCE S.p.A. 3.500 3.500
Pischedda Francesca 0 0
Dallago Orfeo IRCE S.p.A. 587.267 587.267
Di Chiara Gigliola 0 0
Peri Claudia 0 0
Vitanza Donatella 0 0
Zappi Fabrizio 0 0
Di Rocco Giuseppe 0 0

43Azioni di proprietà della moglie Casadio Carla

Allegato 2

Attestazione al bilancio consolidato annuale ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

I sottoscritti Dott. Filippo Casadio, Presidente, e Dott.ssa Elena Casadio, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della IRCE S.p.A, attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art.154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) che la Relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4, art.154-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58.

Imola, 15 marzo 2024

Bilancio separato di IRCE S.p.A.

al 31 dicembre 2023

Bilancio 31 dicembre 2023

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

2023 2022
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento e altre attività immateriali 4 121.242 21.749
Immobili, impianti e macchinari 5 25.496.097 19.201.657
Attrezzature ed altre immobilizzazioni materiali 5 1.262.203 1.075.722
Immob. in corso e acconti 5 5.692.788 10.225.232
Partecipazioni 6 63.028.882 64.068.433
Altri crediti finanziari non correnti 7 28.174.906 23.204.196
(di cui vs. parti correlate) 28.174.906 23.204.196
Imposte anticipate 8 2.241.294 2.001.431
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 126.017.412 119.798.420
Attività correnti
Rimanenze 9 60.258.467 78.720.000
Crediti commerciali 10 43.215.556 49.871.218
(di cui vs. parti correlate) 9.115.289 9.553.809
Crediti tributari 11 - 2.658.048
(di cui vs. parti correlate) - 2.175.190
Crediti verso altri 12 2.600.620 2.003.988
Attività finanziarie correnti 13 373.248 416.187
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14 4.858.069 1.431.639
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 111.305.960 135.101.080
TOTALE ATTIVITA' 237.323.372 254.899.500

2023 2022
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Patrimonio netto
Capitale sociale 13.781.874 13.801.647
Riserve 146.354.189 142.240.118
Risultato di periodo 5.805.871 5.788.946
TOTALE PATRIMONIO NETTO 15 165.941.934 161.830.711
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 16 12.647.671 17.909.339
Fondi rischi e oneri 17 10.680.510 7.828.306
Fondi per benefici ai dipendenti 18 2.834.404 2.978.993
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 26.162.585 28.716.638
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 16 18.127.256 38.627.287
Debiti commerciali 19 18.637.705 20.859.765
(di cui vs. parti correlate) 193.209 173.249
Debiti tributari 11 1.298.245 -
(di cui vs. parti correlate) 1.168.535 -
Debiti verso istituti di previdenza sociale 20 1.663.296 1.647.060
Altre passività correnti 21 5.492.351 3.218.039
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 45.218.853 64.352.151
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 237.323.372 254.899.500

Bilancio 31 dicembre 2023

CONTO ECONOMICO

2023 2022
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Ricavi 22 257.875.883 304.200.697
(di cui vs. parti correlate) 14.082.645 13.166.115
Altri ricavi e proventi 23 1.587.247 1.941.474
(di cui vs. parti correlate)
TOTALE RICAVI E PROVENTI
173.071
259.463.130
144.220
306.142.171
Costi per materie prime e materiali di consumo 24 (193.719.009) (238.173.392)
(di cui vs. parti correlate) (2.747.725) (1.476.689)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione (3.148.181) (1.897.390)
Costi per servizi 25 (26.312.242) (35.265.243)
(di cui vs. parti correlate) (1.141.403) (1.094.640)
Costo del personale 26 (17.236.565) (17.284.106)
(di cui vs. parti correlate) (3.988) (8.614)
Ammortamenti e svalutazioni imm. materiali ed immateriali 27 (4.137.545) (3.602.896)
Accantonamenti e svalutazioni 28 420.000 (407.289)
Altri costi operativi 29 (474.728) (571.705)
RISULTATO OPERATIVO 14.854.860 8.940.150
Ripresa di valore / (svalutazione) partecipazione 30 (5.944.000) (5.529.000)
Proventi / (oneri) finanziari 31 (170.699) 2.126.855
(di cui vs. parti correlate) 2.481.857 2.249.529
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 8.740.161 5.538.005
Imposte sul reddito 32 (2.934.290) 250.941
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 5.805.871 5.788.946

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

2023 2022
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Risultato netto del periodo 5.805.871 5.788.946
Utili / (Perdite) attuariali IAS 19 18 (26.895) 379.952
Effetto imposte 8 6.455 (91.752)
Totale variazione riserva IAS 19 15 (20.440) 288.200
Totale componenti da non riclassificare nel risultato (20.440) 288.200
Totale risultato del conto economico complessivo 5.785.431 6.077.146

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Altre riserve Utili portati a nuovo Totale
(Unità di Euro) Capitale
sociale
Riserva
sovrapprezzo
Altre riserve Riserva
legale
Riserva IAS
19
Utili (perdite)
a nuovo
Risultato dl
periodo
patrimonio
netto
Saldo di apertura esercizio precedente 13.802.323 40.473.536 43.085.647 2.925.312 (853.224) 52.098.878 5.551.458 157.083.929
Destinazione risultato precedente esercizio - - - - - 5.551.458 (5.551.458) 0
Dividendi - - - - - (1.327.081) - (1.327.081)
Compravendita azioni proprie (676) (2.608) - - - - - (3.285)
Altri utili / (perdite) complessivi - - - - 288.200 - - 288.200
Risultato dell'esercizio - - - - - - 5.788.946 5.788.946
Totale risultato di conto economico complessivo - - - - 288.200 - 5.788.946 6.077.146
Saldo di chiusura esercizio precedente 13.801.647 40.470.928 43.085.647 2.925.312 (565.024) 56.323.255 5.788.946 161.830.711
Destinazione risultato del precedente esercizio - - - - - 5.788.946 (5.788.946) -
Dividendi - - - - - (1.592.497) - (1.592.497)
Compravendita azioni proprie (19.773) (61.938) - - - - - (81.711)
Altri utili / (perdite) complessivi - - - - (20.440) - - (20.440)
Risultato dell'esercizio - - - - - - 5.805.871 5.805.871
Totale risultato di conto economico complessivo - - - - (20.440) - 5.805.871 5.785.431
Saldo di chiusura esercizio corrente 13.781.874 40.408.989 43.085.647 2.925.312 (585.464) 60.519.705 5.805.871 165.941.934

RENDICONTO FINANZIARIO

2023 2022
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA' OPERATIVA
Risultato di periodo 5.805.871 5.788.946
Rettifiche per:
Ammortamenti 27 4.137.545 3.602.896
Variazione netta delle imposte (anticipate) e differite 32 (233.411) (340.839)
Minusvalenze / (Plusvalenze) da realizzo di attività immobilizzate (197.546) (703.075)
Perdita o (utile) su differenze cambio non realizzate (162.591) (263.857)
Oneri / (Proventi) da partecipazioni 4.796.891 3.379.000
Accantonamenti 28 (420.000) 150.000
Imposte correnti 32 3.167.701 89.897
Oneri (proventi) finanziari 1.314.699 (203.400)
Risultato operativo prima delle variazioni del capitale circolante 18.209.159 11.499.568
Imposte pagate - (5.244.972)
Oneri finanziari corrisposti/pagati 31 (2.048.233) (801.905)
Proventi finanziari incassati 303.925 1.005.305
Decremento / (incremento) Rimanenze 9 18.461.533 (2.062.620)
Variazione dei crediti commerciali 10 6.816.752 28.067.589
Variazione dei debiti commerciali 19 (2.242.020) (5.584.638)
Variazione netta delle attività e passività d'esercizio correnti 1.889.853 170.152
Variazione netta delle attività e passività d'esercizio correnti vs. parti corr. 1.214.336 (5.033.837)
Variazione netta delle attività e passività d'esercizio non correnti (189.158) (427.289)
Variazione netta delle attività e pass. d'esercizio non correnti vs. parti corr. (3.608.390) (1.120.238)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
OPERATIVA
38.807.757 20.467.115
ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 4 (227.826) (25.548)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 5 (5.893.243) (10.984.271)
Investimenti in partecipazioni 6 (2.214.570) -
Dividendi incassati 31 1.147.109 2.150.000
Corrispettivo incassato dalla vendita di attività materiali e immateriali 217.626 718.031
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA' DI (6.970.904) (8.141.788)
INVESTIMEN
ATTIVITA' FINANZIARIA
Rimborso di finanziamenti bancari a lungo 16 (5.289.149) (9.514.824)
Erogazione di finanziamenti bancari a lungo 16 - 12.000.000
Var. netta dei debiti fin. a breve ed altri debiti fin. (include IFRS16) (21.490.006) (12.766.405)
Var. netta delle altre attività finanziarie ed altri crediti finanziari 15 42.939 256.932
Dividendi pagati agli azionisti 15 (1.592.497) (1.327.081)
Gestione azioni proprie (vendite-acquisti)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
15 (81.710) (3.285)
FINANZIARIA (28.410.423) (11.354.663)
FLUSSO DI CASSA NETTO DI PERIODO 3.426.430 970.664
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 14 1.431.639 460.975
Flusso di cassa netto di periodo 3.426.430 970.664
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 14 4.858.069 1.431.639

PRINCIPI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI DI BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2023

INFORMAZIONI GENERALI

Il presente bilancio annuale al 31 dicembre 2023 è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione di IRCE S.p.A (di seguito anche la "Società") in data 15 marzo 2023.

IRCE S.p.A. (di seguito anche la "Società") è una società costituita in Italia, con domicilio fiscale, sede legale ed amministrativa in via Lasie 12/a, Imola (BO), R.E.A. n. 266734 BO 001785.

Al 31 dicembre 2023, il capitale sociale dell'Emittente era detenuto per il 5,78% dall'Emittente stesso, per il 50,045% da Aequafin S.p.A. – società costituita e domiciliata in Italia in Via dei Poeti n. 1/2, e per il restante 44,175% era flottante sul mercato Mercato Telematico di Borsa Italiana S.p.A. – segmento STAR.

Le azioni proprie al 31 dicembre 2023 sono pari a n. 1.624.413, corrispondenti al 5,78% del capitale sociale. Le azioni in circolazione risultano pertanto n. 26.503.587.

La IRCE S.p.A, che possiede al 31 dicembre 2023 tre stabilimenti produttivi, è uno dei principali operatori industriali in Europa nel campo dei conduttori per avvolgimenti e in Italia nel settore dei cavi elettrici a bassa tensione. Gli stabilimenti sono situati ad Imola (BO), Guglionesi (CB) ed Umbertide (PG).

CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio annuale per l'esercizio 2023 è stato redatto in conformità agli IFRS (International Financial Reporting Standards) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) ed omologati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione all'art. 9 del D.Lgs n.38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRC) incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretation Committee (SIC).

Gli schemi di bilancio utilizzati per il bilancio separato del Gruppo IRCE sono stati predisposti in conformità a quanto previsto nel principio IAS 1, in particolare:

  • la situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta presentando distintamente le attività e le passività "correnti" e "non correnti";
  • il conto economico è stato predisposto classificando le voci "per natura";
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto, come richiede lo IAS 7, mostrando i flussi finanziari avvenuti nell'esercizio classificandoli tra attività operativa, di investimento e finanziaria. I flussi finanziari derivanti dall'attività operativa sono stati presentati utilizzando il "metodo indiretto".

Si segnala che, per una miglior rappresentazione del bilancio le voci "Ratei e risconti passivi finanziari" e "Anticipi da clienti", esposti al 31 dicembre 2022 tra le "Altre passività correnti", sono state riclassificate rispettivamente tra i "Debiti correnti verso banche" e tra i "Crediti commerciali".

Voce riclassificata nei saldi
comparativi al 31.12.2022
€/000 Precedente classifica Attuale classifica
Ratei e risconti passivi
finanziari
142 Altre passività correnti Debiti correnti verso banche
Anticipi da clienti 90 Altre passività correnti Crediti commerciali

CRITERI DI VALUTAZIONE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Di seguito sono descritti i principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio separato.

Continuità Aziendale

Gli Amministratori hanno valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio separato, concludendo che tale presupposto sia adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

Conversione delle poste in valuta estera

La valuta funzionale e di presentazione adottata dalla IRCE S.p.A è l'Euro. Sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • gli elementi monetari, costituiti da denaro posseduto, attività e passività da ricevere o pagare, sono stati convertiti utilizzando il cambio di tasso a pronti in vigore alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono stati imputati al Conto Economico;
  • gli elementi non monetari valutati al costo storico in valuta estera, sono stati convertiti utilizzando il cambio in essere alla data in cui l'operazione ha avuto luogo.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisto dedotto di sconti ed abbuoni, o al costo di costruzione comprensivo degli oneri di diretta imputazione meno il relativo fondo di ammortamento ed eventuali perdite di valore cumulate.

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il suo valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere tale minor valore. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nel settore di attività.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è imputata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore) sino a concorrenza della svalutazione precedentemente effettuata o al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del "component approach".

Al momento della vendita, o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale utile o perdita (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

I terreni, compresi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.

Le immobilizzazioni in corso e gli acconti versati per l'acquisto di immobilizzazioni materiali sono valutati al costo. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile e pronto all'uso e a tale data sono classificati nella categoria specifica di appartenenza.

Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata delle relative immobilizzazioni materiali. Gli ammortamenti hanno inizio quando l'attività è disponibile all'uso tenendo conto del momento effettivo in cui tale condizione si manifesta.

Le aliquote applicate dalla Società, su base annua, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categoria Aliquota
Fabbricati 3,0% - 10,0%
Impianti e macchinari 5,0% - 17,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25,0% - 40,0%
Altri beni 12,0% - 25,0%

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le immobilizzazioni immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono capitalizzate al valore equo alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute. La Società capitalizza i costi di sviluppo solo in presenza di probabile recuperabilità. La vita utile delle immobilizzazioni immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio finanziario o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Utili o perdite derivanti dall'alienazione di un'immobilizzazione immateriale sono misurate come differenza tra il ricavo netto della dismissione ed il valore contabile dell'immobilizzazione immateriale e sono rilevate a conto economico quando l'immobilizzazione viene alienata.

Riportiamo nella seguente tabella una descrizione delle attività immateriali e del metodo di ammortamento utilizzato:

Immobilizzazione Vita Utile Aliquota Prodotto in
economia o
acquistato
Test di congruità ai fini della rilevazione delle
perdite di valore
Diritti di brevetto e
utilizzazione opere ingegno
Definita 50% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore
Concessioni e licenze Definita 20% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore
Marchi e diritti simili Definita 5,56% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore

Le aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono state determinate in funzione della specifica residua possibilità di utilizzazione e vengono rivisitate in concomitanza di ogni chiusura di bilancio.

Beni in leasing

A seguito dell'entrata in vigore del principio contabile IFRS 16, a partire dal 1° gennaio 2019, i contratti di leasing sono contabilizzati in bilancio sulla base di un unico modello contabile simile a quanto precedentemente disciplinato dallo IAS 17 in materia di contabilizzazione dei leasing finanziari.

Al momento della stipula di ciascun contratto, la Società:

• determina se il contratto sia o contenga un leasing, circostanza che si verifica quando lo stesso attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Tale valutazione è ripetuta in caso di successiva modifica dei termini e delle condizioni del contratto.

• separa le componenti del contratto ripartendo il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing o non leasing.

• determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui si aggiungono eventuali periodi coperti da un'opzione di proroga o di risoluzione del leasing.

Alla data di decorrenza di ciascun contratto nel quale la Società sia locataria di un bene vengono rilevati in bilancio l'attività consistente nel diritto di utilizzo, valutata al costo, e la passività finanziaria per leasing, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing o, in alternativa, il tasso di finanziamento marginale della Società. Successivamente, l'attività consistente nel diritto di utilizzo è valutata applicando il modello del costo, ovvero nettata degli ammortamenti e delle eventuali riduzioni di valore accumulate e rettificata per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing. La passività del leasing è invece valutata aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi, diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti dovuti effettuati e rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing.

I beni sono ammortizzati sulla base di un periodo di ammortamento rappresentato dalla durata del contratto di locazione, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile del bene sulla base delle aliquote applicate per le immobilizzazioni materiali e vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto. In tal caso il periodo di ammortamento sarà calcolato sulla base dei criteri e delle aliquote indicate per le immobilizzazioni materiali.

Per i contratti di locazione la cui durata termini entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale e che non prevedano opzioni di rinnovo, e per i contratti per i quali l'attività sottostante è di modesto valore, i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Aggregazioni aziendali ed avviamento

Secondo quanto disposto dall'IFRS 3, le società controllate acquisite dalla Società sono contabilizzate utilizzando il metodo del costo di acquisizione (purchase method), in base al quale:

  • il costo di acquisizione è costituito dal fair value delle attività, considerando l'eventuale emissione di strumenti di patrimonio netto, e delle passività assunte;

  • l'eccesso del costo di acquisizione rispetto al valore equo della quota di pertinenza della Società nelle attività nette è contabilizzato come avviamento (goodwill);

  • qualora il costo di acquisizione sia inferiore al fair value della quota di pertinenza della Società nelle attività nette della controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.

L'avviamento e, più in generale, le attività a vita utile indefinita non vengono ammortizzate, ma allocate alle Cash Generating Units (CGU) e sottoposte annualmente, o più frequentemente se determinati eventi o mutate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Successivamente alla rilevazione iniziale, l'avviamento e le attività a vita utile indefinita sono valutate al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate sono valutate con il metodo del costo, comprensivo degli oneri ad esso direttamente attribuibili, rettificato per perdite di valore.

Le entità controllate sono imprese sulle quali la Società ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, così come definito dal principio internazionale IFRS 10 – "Bilancio consolidato". In particolare, il controllo esiste quando l'entità controllante contemporaneamente:

  • › detiene il potere decisionale sull'entità partecipata;
  • › ha il diritto a partecipare o è esposta ai risultati (positivi e negativi) variabili della partecipata;
  • › ha la capacità di esercitare il potere sulla partecipata in modo da incidere sull'ammontare dei propri ritorni economici.

Una joint venture è un joint arrangement nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo e, quindi, hanno un'interessenza sulla società controllata congiuntamente. Un'impresa collegata è quella nella quale la Società detiene almeno il 20% dei diritti di voto ovvero esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie e gestionali.

A ogni data di bilancio, la Società rivede il valore contabile delle partecipazioni per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore e, in tal caso, procede ad effettuare il test di impairment secondo le stesse modalità precedentemente descritte per le immobilizzazioni immateriali e materiali

In presenza di obiettive evidenze di riduzione di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value (al netto degli oneri di dismissione) e il valore d'uso determinato, generalmente, nei limiti della relativa frazione di patrimonio netto.

La Società procede al ripristino di valore delle partecipazioni qualora siano venute meno le ragioni che avevano portato alla loro svalutazione.

Riduzione di valore delle attività (materiali e immateriali) a vita utile definita

Le attività a vita utile definita, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 36, sono sottoposte a test di impairment ogniqualvolta esistano degli indicatori di perdita di valore. A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso dell'attività e l'andamento economico dell'attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l'andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l'andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti, la capitalizzazione di mercato inferiore al valore contabile dell'attivo netto dell'entità. In questo caso, viene confrontato il valore netto di tali attività con il loro valore recuperabile stimato e, se superiore, viene contabilizzata una perdita.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività.

Al fine di verificare la presenza di perdite di valore, le attività immateriali e materiali sono raggruppate al livello della più piccola unità generatrice di flussi di cassa identificabile separatamente (cash generating unit). Le riduzioni di valore di CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione al conto economico separato, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Attività finanziarie

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie; e
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura (che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo).

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, la Società applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti della Società e del contesto economico. L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi (è possibile che non si riesca ad individuare un singolo evento: il deterioramento delle attività finanziarie può essere dovuto all'effetto combinato di diversi eventi):

  • a) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • b) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;
  • c) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • d) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • e) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o
  • f) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. I costi sostenuti sono rilevati come segue:

  • Materie prime: costo medio ponderato di acquisto, inclusi i costi di trasporto e sdoganamento della merce.
  • Prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione/semilavorati: costo diretto dei materiali e del lavoro più una quota dei costi indiretti e delle spese generali di produzione definita in base alla normale capacità produttiva. Nel dettaglio, il metallo che rappresenta il costo maggiormente significativo dei prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e nei prodotti finiti, viene valorizzato separatamente rispetto alle altre componenti (lavorazione ed altre materie prime).

Il valore netto di presumibile realizzo è verificato separatamente per il metallo rispetto alle altre componenti, in quanto, oggetto di separata negoziazione al momento della vendita.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine esposti ai valori nominali; in quest'ultimo caso la scadenza originaria prevista non supera i tre mesi.

Passività finanziarie e debiti commerciali

Le passività finanziarie e i debiti commerciali sono iscritti quando la Società diviene parte delle relative clausole contrattuali e sono valutati inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Le passività finanziarie vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse.

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;

  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuto a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prende la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento della Società corrisponde all'importo dell'attività trasferita che la Società potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al valore equo (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo della Società è limitata al minore tra il valore equo dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato od adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri comprendono gli accantonamenti derivanti da obbligazioni attuali (legali o impliciti) quali risultati di un evento passato, per l'adempimento delle quali è probabile che si renderà necessario un impiego di risorse. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Benefici ai Dipendenti

I benefici ai dipendenti includono sostanzialmente il Fondo trattamento di fine rapporto ("TFR").

La Legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Finanziaria 2007" ha introdotto significative modifiche circa la destinazione delle quote del fondo TFR. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR rientrava nell'ambito dei piani a benefici successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato secondo lo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche ed ipotesi finanziarie. L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.

In seguito alla riforma della previdenza complementare il fondo trattamento di fine rapporto, per la parte maturata dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ad un "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda e trasferiti all'INPS.

In sintesi, a seguito della riforma sulla previdenza complementare, per il TFR maturato anteriormente al 2007 la Società ha proceduto alla valutazione attuariale senza includere ulteriormente la componente relativa ai futuri incrementi salariali. La parte maturata successivamente è stata invece contabilizzata secondo le modalità riconducibili ai piani a contribuzione definita.

La Società ha utilizzato strumenti finanziari derivati quali contratti a termine per acquisti e vendite di materie prime allo scopo di fronteggiare la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo delle stesse e contratti a termine per l'acquisto di valuta.

Alla data di stipulazione del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati al valore equo e, se non contabilizzati quali strumenti di copertura, le variazioni del valore equo rilevate successivamente alla prima iscrizione sono imputate direttamente a conto economico nell'esercizio.

Se invece gli strumenti finanziari derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del valore equo sono contabilizzate in hedge accounting, seguendo specifici criteri, di seguito illustrati.

Il valore equo dei contratti a termine su materie prime, aperti alla data del presente bilancio, è determinato sulla base delle quotazioni forward delle materie prime stesse con riferimento alle date di scadenza dei contratti in essere alla data di chiusura di bilancio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del valore equo se sono a fronte del rischio di variazione del valore equo dell'attività o passività sottostante; o un impegno irrevocabile (fatta eccezione per un rischio di valuta);
  • coperture di flussi finanziari se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile ad un particolare rischio associato a una attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile;
  • coperture di un investimento netto in una impresa estera (net investment hedge).

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento od operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del valore equo dell'elemento coperto o dei flussi finanziari riconducibili al rischio coperto.

Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto a variazioni del valore equo o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. La valutazione del fatto che queste coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci viene svolta su base continuativa durante gli esercizi in cui sono state designate.

Azioni proprie

Le azioni proprie che vengono acquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto. In particolare sono contabilizzate al loro valore nominale nella Riserva "azioni proprie" e l'eccedenza del valore di acquisto rispetto al valore nominale è portata a riduzione delle Altre riserve. L'acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita nel Conto Economico ma direttamente una variazione del Patrimonio Netto.

Ricavi

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

La Società rileva i ricavi da contratti con i clienti quando (o man mano che) adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

La Società trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

  • il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;
  • la prestazione della Società crea o migliora l'attività (per esempio, lavori in corso) che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;
  • la prestazione della Società non crea un'attività che presenta un uso alternativo per la Società e la Società ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, la Società rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

La Società ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, il Gruppo stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

La Società applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione. Con riferimento al precedente esercizio ed a quello in corso non sono presenti fattispecie per le quali il riconoscimento del ricavo è avvenuto nel corso del tempo.

In relazione alle vendite di imballi il Gruppo riconosce, in determinate circostanze, il diritto di reso sempre che il cliente lo eserciti entro 12 mesi dalla consegna. In linea con quanto prevede l'IFRS 15, la contabilizzazione dell'impegno di riacquisto è effettuata rilevando:

  • a riduzione dei ricavi l'importo del corrispettivo al quale è atteso il reso, diminuendo per il medesimo ammontare i crediti commerciali;
  • ad incremento delle rimanenze finali il costo dell'imballo a magazzino, prima della sua cessione al cliente, con contropartita il costo del venduto.

Dividendi

I dividendi incassati sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea della società controllata e imputati al conto economico. La distribuzione di tali riserve di utili rappresenta un evento che fa presumere una perdita di valore e, pertanto, comporta la necessità di verificare la recuperabilità del valore di iscrizione della partecipazione.

I dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti, anche se non ancora pagati, sono rappresentati come movimento del patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati.

Costi

I costi sono rilevati in base al principio della competenza. I costi di ricerca, le spese di pubblicità e di promozione vengono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Utile per azione

Come richiesto dallo IAS 33, si espone nel conto economico l'utile base e l'utile diluito per azione relativamente al risultato economico da ordinarie attività attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo. Le informazioni sono presentate solo sulla base dei dati consolidati come previsto dallo IAS sopra richiamato.

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo, per il numero ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escluse le azioni proprie. La media ponderata delle azioni è stata applicata con effetto retroattivo per tutti gli esercizi precedenti.

Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive per l'esercizio corrente e precedenti sono valutate all'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o previste alla data di chiusura di bilancio.

Imposte differite e anticipate

Le imposte differite e anticipate sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali delle attività e passività e i corrispondenti valori riportati a bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:

  • di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l'utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate.

Le imposte differite ed anticipate relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico.

Uso di stime

La redazione dei bilanci secondo gli IFRS richiede, da parte della Direzione, l'utilizzo di stime e assunzioni che influenzano il valore delle attività e passività incluse nello stato patrimoniale, piuttosto che nell'informativa pubblicata nelle note di commento, in merito ad attività e passività potenziali alla data di pubblicazione del bilancio, nonché a ricavi e costi del periodo.

Le stime sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati effettivi potrebbero pertanto differire da quelli stimati. Le stime sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione della stima.

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono una maggiore soggettività da parte degli Amministratori nell'elaborazione di stime.

  • a. Valutazione dei crediti. I crediti verso clienti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici;
  • b. Valutazione delle rimanenze di magazzino. Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza sono periodicamente valutate e svalutate nel caso in cui il valore netto di realizzo delle stesse risultasse inferiore al valore contabile. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime del management, derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti. Inoltre, poiché il prezzo del rame, quotato nella principale Borsa Valori dei metalli non ferrosi (London Metal Exchange), risulta essere soggetto a fluttuazioni, anche significative, esiste il rischio che un andamento discendente e prolungato della sua quotazione successivamente alla data di chiusura del bilancio comporti il potenziale rischio che il valore di realizzo del rame, presente nelle rimanenze di magazzino, possa essere inferiore al costo di iscrizione in bilancio e si debba, quindi, procedere ad una svalutazione delle materie prime, dei prodotti in corso di lavorazione e dei prodotti finiti. A tal fine gli Amministratori di IRCE S.p.A effettuano un'analisi specifica per verificare se sussistano i presupposti per svalutare la "Componente Rame" delle rimanenze, tenendo conto, tra l'altro, dei meccanismi di determinazione dei corrispettivi di vendita della Componente Rame, delle quotazioni del rame disponibili sino ad una data prossima all'approvazione del bilancio, degli impegni ed ordini di vendita in essere alla data di chiusura dell'esercizio con un prezzo fisso del rame nonché dell'andamento atteso del prezzo del rame nei mesi successivi all'approvazione del bilancio.

  • c. Recuperabilità delle imposte anticipate. La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di imponibile fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione di tali redditi tassabili attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive;
  • d. Piani pensionistici. Il valore attuale della passività per benefici pensionistici dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici;
  • e. Valutazione dei fondi rischi. la determinazione dell'ammontare degli accantonamenti richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito alle passività potenziali.
  • f. Riduzione di valore delle attività: le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato, ridotto utilizzo degli impianti. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni del management su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro dei prezzi, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi di produzione, i profili produttivi e le condizioni della domanda e dell'offerta. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future, quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi, e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.
  • g. Vita utile delle attività materiali e immateriali a vita utile definita: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile del bene. La vita utile è determinata al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio. Le valutazioni sulla durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. Di conseguenza, è possibile che la vita utile effettiva possa differire dalla vita utile stimata.

Compensazione di attività e passività finanziarie

La Società compensa attività e passività finanziarie se e solo se:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio;
  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2023

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2023:

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2023. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi.

L'adozione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio separato della Capogruppo.

In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare alla data di prima iscrizione, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Capogruppo.

In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche riguardanti lo IAS 1 richiedono ad un'entità di indicare le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati dal Gruppo. Le modifiche sono volte a migliorare l'informativa sui principi contabili applicati dal Gruppo in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio separato della Capogruppo.

In data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform – Pillar Two Model Rules". Il documento introduce un'eccezione temporanea agli obblighi di rilevazione e di informativa delle attività e passività per imposte differite relative alle Model Rules del Pillar Two (la cui norma risulta in vigore in Italia al 31 dicembre 2023, ma applicabile dal 1° gennaio 2024) e prevede degli obblighi di informativa specifica per le entità interessate dalla relativa International Tax Reform. Il documento prevede l'applicazione immediata dell'eccezione temporanea, mentre gli obblighi di informativa sono applicabili ai soli bilanci annuali iniziati al 1° gennaio 2023 (o in data successiva) ma non ai bilanci infrannuali aventi una data chiusura precedente al 31 dicembre 2023.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Capogruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2023, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2023

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati omologati dall'Unione Europea ma non sono ancora obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2023:

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2024; è comunque consentita un'applicazione anticipata.

Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Capogruppo dall'adozione di tale emendamento.

emendamento.

In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Capogruppo dall'adozione di tale

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTEPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2023

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Al momento gli Amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio separato della Capogruppo.

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Capogruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati.

Non essendo la Capogruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

1. CAMBIAMENTO CLIMATICO – IMPATTI DI BILANCIO

In linea con le raccomandazioni dell'ESMA, si riepilogano di seguito le valutazioni interne sugli impatti che il climate change potrebbe avere sul business e sulle attività del Gruppo IRCE. Di seguito sono pertanto sintetizzate le analisi svolte sui principali temi oggetto di valutazione sulla base delle quali il management della Capogruppo ha concluso che nel medio-lungo termine le opportunità risultano maggiori rispetto agli elementi di rischio.

Rischi regolatori: con riferimento all'attuale quadro legislativo, non sono stati individuati significativi rischi presenti nei settori di appartenenza del Gruppo o riconducibili ai mercati di sbocco.

In relazione invece alle opportunità derivanti dal cambiamento climatico, si ritiene che alcuni settori in cui il Gruppo opera, quali la domotica, l'automazione industriale e l'automotive dovrebbero portare ad importanti aumenti della domanda. Il regolamento di recente approvato dal Parlamento dell'Unione europea che impone a partire dal 2035 lo stop alla vendita di auto dotate di motori endotermici rappresenta infatti una importante opportunità per il Gruppo, in quanto le auto elettriche richiedono quantità superiori di conduttori per avvolgimento rispetto ai motori a combustione. A seguito di tale valutazione, al fine di poter far fronte alla attesa crescita di domanda del mercato dei veicoli elettrici, il Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2023 ha approvato il Progetto di investimento da parte della controllata Irce S.r.o., avente ad oggetto (i) la realizzazione di un nuovo stabilimento a Mosnov (Ostrava), in Repubblica Ceca che si prevede venga completato entro il 31 dicembre 2024; e (ii) l'acquisto di impianti e macchinari funzionali all'attività diluito nel tempo da effettuarsi entro l'anno 2028. Per maggiori informazioni si rimanda al Documento informativo redatto ai sensi dell'ART. 71 del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 pubblicato in data 30 dicembre 2023.

Si rileva comunque che, qualora in futuro vengano realizzati degli interventi normativi volti a ridurre le emissioni di CO2 entro determinati limiti e con tempistiche stringenti, il Gruppo si troverebbe inevitabilmente a dover far fronte a maggiori costi operativi.

  • Rischi legati alle tecnologie: la necessità di dover ottemperare a nuove specifiche tecniche richieste dai clienti mantenendo un'elevata qualità del prodotto rappresenta in linea di massima un rischio mediamente contenuto per il Gruppo tenuto conto dell'esperienza cumulata negli anni dal reparto R&D . Maggiori rischi tecnologici sono invece presenti nel settore dell'automotive essendo sicuramente più elevati gli standard tecnici richiesti nonché le esigenze di personalizzazione dei clienti. Nel corso dell'anno sono proseguiti gli investimenti in nuovi macchinari ed impianti volti al risparmio ed efficientamento energetico in ambito produttivomentre a luglio 2023 è entrato in funzione nello stabilimento di Imola l'impianto fotovoltaico per autoconsumo, posizionato a terra, con una produzione annua stimata a regime di 9.000 MW, con previsione di consumo interno per circa 8.200 MWh.
  • Rischi di mercato: dall'analisi svolta non sono emerse criticità associabili alla possibile obsolescenza tecnologica di impianti o macchinari produttivi a causa del phase out di gamme di articoli in quanto l'elevata flessibilità nella produzione ne consente comunque l'utilizzo per produzioni alternative. Con riferimento invece ai rischi associati al prevedibile aumento nella richiesta di alcune materie prime "green" (in particolare, catodo di rame ed energia elettrica), si ritiene che tale dinamica potrebbe alimentare un aumento dei prezzi, rendendo potenzialmente complesso il reperimento di tali materiali a prezzi sostenibili. L'impatto sulla marginalità, tuttavia, è da ritenersi relativamente contenuto stante l'attesa possibilità del Gruppo di trasferire in tempi brevi gli incrementi sui prezzi di vendita.
  • Rischi reputazionali: tenuto conto del settore in cui opera il Gruppo IRCE e del percorso "green" intrapreso, si ritiene basso il rischio che i risultati del Gruppo possano essere impattati attualmente o in prospettiva da una percezione negativa dell'immagine dell'azienda da parte degli stakeholders.
  • Rischi fisici: in relazione ai rischi fisici acuti connessi ad eventi atmosferici estremi, si ritiene che la presenza di Recovery Plan, nei quali sono formalizzate le procedure da porre in essere per garantire la continuità delle forniture al cliente nei tempi contrattuali, unitamente alla stipula di polizze assicurative con primarie compagnie dovrebbe contenere gli impatti negativi di fenomeni climatici avversi sia in termini economici che di business. Nessun rischio è stato invece identificato in relazione al prevedibile aumento delle temperature medie in quanto i materiali utilizzati nel processo produttivo non sono impattati da variazioni di pochi gradi nel clima.

Per quanto poc'anzi riportato, in relazione al climate change non sono state individuate particolari criticità associate alla recuperabilità degli attivi di bilancio, né in termini di impairment indicators, né di riduzione della vita utile delle immobilizzazioni, né di incasso dei crediti commerciali; allo stesso modo, le analisi effettuate non hanno fatto emergere passività potenziali attribuibili a contratti divenuti onerosi, a necessità di ristrutturazioni per raggiungere obiettivi legati al clima, a possibili penalità per il mancato raggiungimento degli obiettivi legati al clima o per il mancato raggiungimento di requisiti ambientali.

In definitiva, sebbene il cambiamento climatico possa portare ad una accelerazione degli investimenti nonché ad un aumento dei costi operativi, si ritiene che le crescite attese dei volumi rappresenti nel complesso una importante opportunità per il Gruppo.

2. STRUMENTI DERIVATI

La Società ha in essere le seguenti tipologie di strumenti derivati:

Strumenti derivati relativi ad operazioni di acquisto e vendita a termine su metalli con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2023. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini dell'hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su metalli aperti al 31 dicembre 2023:

Valore nozionale Fair value al 31/12/2023
Attività (Ton) Passività (Ton) Attività correnti
(€/000)
Passività
correnti (€/000)
Valore netto di
bilancio (€/000)
Acquisti e vendite a
termine su rame
1.540 875 175 (88) 87

Strumenti derivati relativi ad obblighi per acquisti e vendite a termine su valute con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2023. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini del cash flow hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su valute aperti al 31 dicembre 2023:

Valore nozionale Fair value al 31/12/2023
Attività
(/000)
Passività
(/000)
Attività correnti
(€/000)
Passività
correnti (€/000)
Valore netto di
bilancio (€/000)
Vendite a termine su
GBP
7.800 6 6

3. INFORMATIVA DI SETTORE

Un settore operativo è, in accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, una componente di un'entità:

a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);

b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;

c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Si riporta nella seguente tabella i ricavi suddivisi per area di destinazione del prodotto finito:

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Italia UE Extra UE Totale Italia UE Extra UE Totale
Ricavi 142.117 89.760 25.999 257.876 180.581 102.995 20.625 304.201
% sul totale 55,1% 34,8% 10,1% 100,0% 59,4% 33,9% 6,8% 100,0%

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA SEPARATA

4. ATTIVITA' IMMATERIALI

La voce si riferisce ad attività di tipo immateriale dalla quali sono attesi benefici economici futuri.

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle immateriali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2023.

(Migliaia di Euro) Diritti di brevetto
e utilizzo opere
d'ingegno
Licenze, marchi,
diritti simili e altri
oneri pluriennali
Totale
Saldo di apertura periodo precedente 8 17 25
Movimenti esercizio precedente:
Investimento 26 0 26
Ammortamento (21) (8) (29)
Riclassifica - 0 0
Saldo di chiusura esercizio precedente 13 9 22
Movimenti esercizio corrente:
Investimento 209 19 228
Ammortamento (117) (11) (128)
Saldo di chiusura esercizio corrente 104 17 121

Si segnala che in modo ricorrente vengono sostenute spese di ricerca che vengono rilevate nel conto economico, in assenza dei presupposti previsti dallo IAS 38 per la loro eventuale capitalizzazione.

5. ATTIVITA' MATERIALI

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle attività materiali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2023.

(Migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immob. in
corso e
acconti
Totale
Saldo di apertura esercizio precedente 7.835 3.163 5.665 847 302 5.263 23.075
Movimenti esercizio precedente
Investimento - - 3 294 68 10.677 11.042
Ammortamento - (358) (2.675) (414) (127) - (3.574)
Riclassifica - - 5.600 116 - (5.716) 0
Dismissione - Costo storico - (20) (13.729) (888) (237) - (14.874)
Dismissione - Fondo Ammortamento - 20 13.698 879 237 - 14.834
Saldo di chiusura esercizio precedente 7.835 2.805 8.562 834 243 10.224 30.503
Movimenti esercizio corrente:
Investimento - 56 51 217 38 5.615 5.978
Ammortamento - (341) (3.074) (460) (134) - (4.009)
Riclassifica - 1.995 7.617 325 210 (10.148) 0
Dismissione - Costo storico - (22) (7.357) (80) (291) - (7.751)
Dismissione - Fondo Ammortamento - 22 7.347 70 291 - 7.731
Saldo di chiusura esercizio corrente 7.835 4.515 13.146 905 357 5.691 32.451

Il saldo delle attività materiali al 31 dicembre 2023, pari a € 32,5 milioni, include Diritti d'utilizzo per € 106 mila.

La voce "Investimento" include tutti gli incrementi del 2023, sia quelli attribuiti direttamente alla categoria di appartenenza sia quelli transitati da "Immobilizzazioni in corso ed acconti".

La voce "Riclassifica" si riferisce invece ad investimenti completati nel corso del 2023 (i.e. Euro 10.268 mila), sia effettuati in anni precedenti (i.e. Euro 10.225 mila) sia nell'esercizio in corso (i.e. Euro 5.735 mila), inizialmente iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso ed acconti" e successivamente allocati, una volta ultimati, alle specifiche categorie di appartenenza.

Gli investimenti di IRCE S.p.A nel 2023 sono stati pari a circa € 6,0 milioni e hanno riguardato essenzialmente le categorie "Fabbricati", "Impianti e macchinari" ed "Immobilizzazione in corso ed acconti".

Le dismissioni si riferiscono principalmente alla rottamazione di macchinari ed attrezzature non più in uso e quasi totalmente ammortizzate. Il saldo della voce "Immobilizzazioni in corso ed acconti", pari a € 5,7 milioni, si riferisce prevalentemente ad investimenti in macchinari che entreranno per la maggior parte in funzione nel prossimo esercizio.

6. PARTECIPAZIONI

Di seguito si espone la composizione della voce "Partecipazioni".

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Partecipazioni in società controllate 88.433 86.218
Fondo svalutazione partecipazioni (25.404) (22.150)
Totale partecipazioni 63.029 64.068

Le tabelle che seguono riportano la movimentazione del costo storico e del fondo svalutazione partecipazioni per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.

(Migliaia di Euro) Apertura Incremento Decremento Chiusura
FD SIMS ltd 13.376 - 13.376
Smit Draad Nijmegen BV 7.273 - 7.273
Isomet AG 1.435 - 1.435
Irce Ltda 58.809 - 58.809
DMG Gmbh 120 - 120
Isodra Gmbh 28 - 28
IRCE SL 150 - 150
Stable Magnet Wire P.Ltd 2.600 1.914 4.514
Isolveco 2 SRL 55 - 55
Isolveco SRL in liquidazione 195 - 195
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd 2.000 200 2.200
Irce SP.ZO.O 48 - 48
Irce S.R.O. Cechia 130 101 230
Totale valore lordo partecipazioni 86.218 2.215 88.433

L'incremento della partecipazione nella controllata indiana di Euro 1.914 mila è principalmente finalizzato a finanziare gli investimenti della Stable Magnet Wire P.Ltd, e della sua controllata Fine Wire.

Bilancio 31 dicembre 2023
(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Utilizzo Chiusura
FD SIMS ltd (11.235) (2.141) (13.376)
FD SIMS ltd (11.235) (2.141) (13.376)
Smit Draad Nijmegen BV (6.866) (407) (7.273)
Irce Ltda (343) - (343)
Isodra Gmbh (28) - (28)
Irce SL (150) - (150)
Stable Magnet Wire P.Ltd (2.600) (389) (2.989)
Isolveco 2 SRL (27) (28) (55)
Isolveco SRL in liquidazione (195) - (195)
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd (658) (289) (947)
Irce SP.ZO.O (48) - (48)
Totale fondo svalutazione partecipazioni (22.150) (3.254) (25.404)

In relazione alle svalutazioni delle partecipazioni FD Sims e Smit Draad, pari rispettivamente a € 2,1 milioni e € 0,4 milioni si rimanda per maggiori dettagli al successivo paragrafo "Impairment test", al paragrafo 17 – "Fondi per rischi ed oneri" ed Allegato 2.

Si evidenzia inoltre che la Società ha provveduto a stanziare un fondo copertura perdite qualora a seguito dei risultati negativi conseguiti dalle controllate il patrimonio netto risulti negativo.

Impairment test

Il valore di carico delle partecipazioni deve essere sottoposto al test di impairment in presenza di indicatori di eventuali perdite di valore.

In particolare, gli Amministratori hanno ritenuto necessario effettuare il test di impairment avendo individuato i seguenti indicatori di eventuale perdita di valore:

  • sulle partecipazioni FD Sims Ltd e Smit Draad Nijmegen B.V. tenuto conto dei risultati negativi consuntivati nel periodo unitamente ai risultati sotto budget;
  • sulla partecipazione Irce Ltda tenuto conto della significativa svalutazione della valuta brasiliana rispetto all'iniziale investimento nonché del contesto di peggioramento dei tassi di mercato.

Sulla base dei Piani industriali 2024-2028 delle succitate partecipazioni sono stati effettuati gli impairment test approvati dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo in data 15 marzo 2024.

I sopracitati Piani sono stati rivisti dalla direzione della Capogruppo ed approvati dagli Amministratori delle società controllate entro il mese di febbraio 2024.

In linea con quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 36, il test di impairment è stato effettuato confrontando il valore recuperabile delle stesse (Enterprise Value) al netto della posizione finanziaria netta ("PFN") al 31 dicembre 2023 ("Equity Value" o "Valore Economico") con i relativi valori contabili di carico delle partecipazioni alla data del 31 dicembre 2023.

Per la determinazione dei flussi di cassa futuri sono stati considerati i dati dei Piani pluriennali 2024 – 2028, inoltre, al termine di previsione del periodo esplicito (2028) è stato determinato un valore terminale rappresentato da una rendita perpetua. Per la determinazione del flusso operativo perpetuo è stato utilizzato il flusso di cassa normalizzato dell'ultimo anno di piano in quanto il Management della Società ritiene che si tratti di un flusso normalizzato di lungo periodo.

Il tasso di crescita "g" applicato per la determinazione del Terminal Value è stato stimato pari all'inflazione di lungo periodo (2028) del Paese nel quale ciascuna partecipata opera.

I tassi (WACC) utilizzati riflettono le informazioni di mercato, la valutazione corrente del valore temporale del denaro per il periodo considerato e i rischi specifici delle singole società del Gruppo. In particolare, nel calcolo è stato applicato, per tali società controllate, uno "Small Size Premium" pari all'1% ed un execution risk compreso tra l'1,0% ed il 3,5%, al fine di riflettere nel tasso i rischi connessi al grado di raggiungibilità dei risultati di piano.

Di seguito riportiamo i parametri WACC e "g" utilizzati ed i risultati degli impairment test effettuati:

Irce Ltda FD Sims Smit Draad
g 3,01% 2,00% 2,00%
Wacc 13,87% 12,58% 10,94%
Equity Value (€/000) 60.624 (1.634) (785)
Valore netto partecipazione (€/000) 58.466 2.142 407
Differenza (€/000) 2.158 (3.776) (1.192)

Con riferimento ai valori delle partecipazioni iscritti in bilancio, dai risultati degli impairment test è emersa sia per la società FD Sims Ltd che per Smit Draad Nijmegen B.V. la necessità di una svalutazione rispettivamente di € 3,8 milioni ed € 1,2 milioni mentre per Irce Ltda non si rilevano criticità. Si veda anche il paragrafo 17 – "Fondi per rischi ed oneri".

Con riferimento alla partecipazione di Irce Ltda che non è stata oggetto di svalutazione, si riporta un'analisi di sensitività che evidenzia, al fine di rendere l'Equity Value pari al valore della partecipazione, quale dovrebbe essere alternativamente, il "tasso di sconto (WACC)" in valore assoluto e la riduzione dell'"EBITDA" in termini percentuali rispetto ai valori inseriti nel Piano 2024-2028.

Sensitivity Irce Ltda
Wacc 14,39%
Ebitda (4,49%)

In base alle analisi sopra esposte, e tenuto conto dei risultati positivi realizzati negli ultimi anni dalla controllata brasiliana, gli Amministratori ritengono che la partecipazione Irce Ltda non presenti profili di rischio che portino alla necessità di effettuare una svalutazione.

Infine, in relazione alle società del Gruppo operative di minori dimensioni, gli Amministratori della Capogruppo provvedono, in presenza di perdite non previste, ad effettuare una svalutazione al fine di allinearne il valore alla percentuale di interessenza nel patrimonio netto della controllata. Il confronto tra valore netto contabile delle partecipazioni in società controllate e patrimonio netto di pertinenza è riportato nell'Allegato 2, parte integrante della Nota Integrativa.

7. ALTRI CREDITI FINANZIARI NON CORRENTI

Gli altri crediti finanziari non correnti sono dettagliati come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Altri crediti finanziari non correnti 28.175 23.204
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie 28.175 23.204

Si riporta di seguito il dettaglio dei finanziamenti, fruttiferi, erogati alle società controllate:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd 9.451 7.582
Smit Draad Nijmegen BV 9.294 8.955
DMG Gmbh 1.677 1.602
Isodra Gmbh 1.927 1.840
Irce SL 1.695 1.624
Irce SP.ZO.O 134 118
Irce S.R.O. 3.997 1.483
Totale crediti finanziari infragruppo 28.175 23.204

Il management, anche nell'ambito del test di impairment delle partecipazioni commentato nel precedente paragrafo, ha svolto un'analisi di recuperabilità di tali valori; le risultanze di tale test hanno indicato che tali crediti sono interamente recuperabili.

8. IMPOSTE ANTICIPATE/DIFFERITE

Nella voce "imposte anticipate" viene esposto il saldo netto tra attività per imposte anticipate e passività per imposte differite relative alla stessa giurisdizione fiscale:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Imposte anticipate (nette) 2.241 2.001
Totale imposte anticipate (nette) 2.241 2.001

Di seguito si espone il dettaglio delle imposte anticipate e delle imposte differite, ante compensazione:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondi rischi ed oneri 79 36
Fondo svalutazione crediti (tassato) 321 321
Rimanenze /Fondo obsolescenza magazzino 1624 1374
Applicazione IFRS 15 668 589
Applicazione IAS 19 (20) (27)
Altro 118 241
Totale imposte anticipate 2.790 2.534
2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ammortamenti 29 36
Differenze cambio 43 3
Rivalutazione terreni – Ias transition 413 413
Rivalutazione fabbricati – Ias transition 64 72
Altro 0 9
Totale imposte differite 549 533

Le imposte anticipate "nette" hanno avuto nel periodo la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Incremento Decremento Riclassifica Effetto a
Patrimonio
Chiusura
Imposte anticipate (nette) 2.001 340 (106) 0 6 2.241
Totale 2.001 340 (106) - 6 2.241

La voce "Effetto a patrimonio netto" si riferisce alla variazione della riserva attuariale IAS 19.

9. RIMANENZE

Le rimanenze sono dettagliate come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Materie prime, sussidiarie e di consumo 19.740 34.212
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 13.810 10.923
Prodotti finiti e merci 33.137 38.972
Fondo svalutazione materie prime (4.039) (3.197)
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.390) (2.190)
Totale rimanenze 60.258 78.720

Le rimanenze iscritte non sono gravate da pegni né date a garanzia di passività.

Il decremento delle rimanenze è attribuibile principalmente alla riduzione delle quantità in giacenza attribuibile ad una migliore gestione dello stock e, in misura minore, all'effetto prezzo. In particolare, la quotazione media del rame nel 2023 nel London Metal Exchange è stata di 7,84 Euro/Kg, inferiore di circa il 6 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 8,34 Euro/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 7,70 €/kg, inferiore di circa il 2 per cento rispetto a 7,86 Euro/Kg del 31 dicembre 2022.

Sulla base di quanto sopra e tenuto conto degli andamenti del prezzo del rame e delle aspettative circa il tempo di realizzo delle scorte in giacenza, la Società come previsto dalla propria policy ed in linea con i principi IFRS, ha provveduto a svalutare il rame in giacenza al valore di presunto realizzo in quanto inferiore al costo medio ponderato 2023.

S riporta di seguito la movimentazione del Fondo obsolescenza magazzino del periodo

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Chiusura
Fondo svalutazione materie prime (3,197) (842) (4,039)
Fondo svalutazione prodotti finiti (2,190) (200) (2,390)
Totale (5,387) (1,042) (6,429)

Il fondo svalutazione materie prime corrisponde all'importo ritenuto necessario a coprire i rischi di obsolescenza principalmente degli imballi e del materiale di manutenzione mentre il fondo svalutazione prodotti finiti e merci è stanziato a fronte dei prodotti finiti non movimentati o a lenta movimentazione nonché a fronte di produzioni non idonee alla vendita.

10. CREDITI COMMERCIALI

Di seguito si riporta il dettaglio dei crediti commerciali:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti vs clienti terzi a breve 35.029 41.880
Crediti intercompany 10.520 10.959
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (928) (1.563)
Fondo svalutazione crediti intercompany (1.405) (1.405)
Totale crediti commerciali 43.216 49.871

La variazione dei crediti commerciali è dovuta sostanzialmente alla riduzione del fatturato intervenuta nell'ultimo trimestre rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio, parzialmente compensato per€ 0,7 milioni dalle minori cessioni pro-soluto in essere al 31 dicembre 2023.

I crediti commerciali oggetto di cessione pro soluto nel corso dell'anno sono stati pari ad € 31,4 milioni (€ 33,1 milioni durante il 2022) dei quali € 15,9 milioni relativi a fatture cedute ma non ancora scadute al 31 dicembre 2023 (al 31 dicembre 2022 € 16,6 milioni).

Il saldo dei crediti commerciali verso società controllate infragruppo risulta composto come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd 1.519 529
Smit Draad Nijmegen BV 22 9
Isomet AG 1.558 2.073
Irce Ltda 251 476
DMG Gmbh 18 15
Isodra Gmbh 610 688
Irce SL 2.490 2.388
Stable Magnet Wire P.Ltd 2.442 3.178
Isolveco 2 SRL 9 2
Isolveco SRL in liquidazione 1.521 1.521
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd 80 80
Totale crediti commerciali infragruppo (valore nominale) 10.520 10.959
Isolveco SRL in liquidazione (1.405) (1.405)
Totale crediti commerciali infragruppo (valore netto) 9.115 9.554

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del 2023:

(Migliaia di Euro) Apertura Rilascio Utilizzo Chiusura
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (1.563) 600 35 (928)
Fondo svalutazione crediti infragruppo (1.405) - - (1.405)

La voce "Rilascio" è riconducibile essenzialmente alla rideterminazione delle "expected losses" sui crediti iscritti al 31 dicembre 2023 in seguito alla stipula di una polizza assicurativa a partire dall'1 gennaio 2023 la quale copre il rischio di credito della maggior parte della clientela della Società.

11. CREDITI E DEBITI TRIBUTARI

Si espone nelle tabelle successive il dettaglio dei crediti tributari e dei debiti tributari

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti tributari imposte dirette - 483
Crediti trib. v/controllante Aequafin - 2.175
Totale crediti tributari - 2.658
2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti tributari vs Aequafin 1.169 -
Debiti tributari a breve 130 -
Totale debiti tributari 1.298 -

I "Crediti tributari imposte dirette" ed i "Debiti tributari a breve" espongono il saldo netto a fine anno dell'IRAP mentre i "Crediti tributari vs Aequafin" ed i "Debiti tributari vs Aequafin" riportano il saldo netto dell'IRES nei confronti della controllante con la quale è in essere un contratto di consolidato fiscale.

12. CREDITI VERSO ALTRI

Riportiamo il dettaglio della voce in oggetto:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti vs istituti di previdenza - 58
Altri crediti 2.601 829
Crediti IVA - 1.117
Totale crediti verso altri 2.601 2.004

La voce "Altri crediti" include principalmente il Credito d'imposta industria 4.0 maturato in seguito agli investimenti in beni strumentali effettuati anche in anni precedenti. Si ricorda che tale voce nell'anno 2022 conteneva il credito d'imposta attribuito in accordo col decreto Sostegni-ter alle imprese energivore in proporzione all'energia elettrica acquistata ma non ancora utilizzato a fine anno.

In relazione ai "Crediti IVA", si è proceduto a compensare tale voce con i debiti IVA, ricorrendone i presupposti previsti dallo IAS 12.

13. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Riportiamo il dettaglio della voce in oggetto:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Derivati attivi mark to market metalli 87 117
Depositi cauzionali 17 15
Mark to market attività finanziarie 263 260
Derivati attivi mark to market effetti cambio 6 24
Totale attività finanziarie correnti 373 416

Le voci "Derivati attivi mark to market metalli" e "Derivati attivi mark to market effetti cambio" si riferiscono al Fair Value dei contratti a termine sul rame e su valute aperti a fine anno.

La voce "Mark to market attività finanziarie" include principalmente i titoli di efficienza energetica TEE.

14. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce accoglie depositi bancari, denaro e valori in cassa.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Depositi bancari 4.851 1.425
Denaro e valori in cassa 7 7
Totale disponibilità liquide 4.858 1.432

I depositi bancari sono remunerati a tasso variabile e non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

15. PATRIMONIO NETTO

La voce "Patrimonio netto" ammonta a Euro 165,9 milioni al 31 dicembre 2023 (Euro 161,8 milioni al 31 dicembre 2022) ed è dettagliato nella seguente tabella:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Capitale sociale 14.627 14.627
Azioni proprie (845) (825)
Fondo sovrapprezzo azioni 40.539 40.539
Riserva rivalutazione 22.328 22.328
Azioni proprie (sovrapprezzo) (130) (68)
Riserva legale 2.925 2.925
Riserva IAS 19 (585) (565)
Riserva straordinaria 54.058 49.861
Altre riserve 20.758 20.758
Utili/perdite a nuovo 6.462 6.462
Risultato di periodo 5.806 5.789
Totale patrimonio netto 165.942 161.831

Capitale sociale

Nella seguente tabella è esposto il dettaglio del capitale sociale.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Capitale sociale sottoscritto 14.627 14.627
Riserva azioni proprie (845) (825)
Totale capitale sociale 13.782 13.802

Il capitale sociale è costituito da n. 28.128.000 azioni ordinarie per un controvalore di € 14.626.560. Le azioni sono interamente sottoscritte e versate e sulle stesse non esistono diritti, privilegi e vincoli alla distribuzione di dividendi ed all'eventuale distribuzione del capitale.

La riserva azioni proprie si riferisce al valore nominale delle azioni proprie in possesso della Società e, come richiesto dagli IFRS, sono portate in deduzione del patrimonio netto.

Le azioni proprie al 31 dicembre 2023 sono pari a n. 1.624.413, corrispondenti al 5,78% del capitale sociale. Le azioni in circolazione risultano pertanto n. 26.503.587.

Di seguito si evidenzia, in migliaia, la movimentazione delle azioni in circolazione all'inizio ed alla fine degli ultimi due esercizi:

Movimentazione azioni proprie Migliaia di Azioni
Saldo al 31.12.21 26.543
Acquisto azioni proprie (1)
Saldo al 31.12.22 26.542
Acquisto azioni proprie (38)
Saldo al 31.12.23 26.504

Riserva da sovrapprezzo azioni

La voce si riferisce al maggior valore d'emissione rispetto al valore nominale delle azioni IRCE S.p.A in sede di aumento del capitale sociale avvenuto al momento della quotazione in Borsa nel 1996.

Riserva di rivalutazione

La voce si riferisce alla rivalutazione effettuata in accordo con la legge 266/1995 pari ad €/000 22.328, prima della transizione agli IFRS e non stornata in considerazione del fatto che in sede di adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto l'opzione di adottare il fair value, così come risultante dai saldi netti di rivalutazione. quale sostituto del costo per i beni oggetto di detta rivalutazione.

Riserva legale:

La voce espone gli utili accantonati in anni passati da IRCE, in accordo con le disposizioni dell'articolo 2430 Codice civile, non più alimentata avendo raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva IAS 19

La riserva comprende gli utili e le perdite attuariali accumulate a seguito dell'applicazione dello IAS 19 Revised. La movimentazione della riserva, in migliaia di Euro, è la seguente:

Movimentazione riserva IAS 19 Migliaia di Euro
Saldo al 31.12.21 (853)
Valutazione attuariale 380
Effetto fiscale (92)
Saldo al 31.12.22 (565)
Valutazione attuariale (26)
Effetto fiscale 6
Saldo al 31.12.23 (585)

Riserva Straordinaria

La riserva straordinaria si incrementa per gli utili (perdite) del precedente esercizio, pari nel 2022 a Euro 5.789 mila, e si decrementa per la distribuzione di dividendi, pari a € 1.592 mila nel 2023.

Altre riserve

Tale voce pari a € 20.758 mila include:

  • la Riserva per avanzo di annullamento, sorta nell'esercizio 2001 a seguito della fusione per incorporazione delle società Irce Cavi S.p.A. ed Isolcable S.r.l. nella IRCE S.p.A, pari ad € 6.621 mila.
  • la Riserva utili da reinvestire nel Mezzogiorno pari ad € 201 mila.
  • la Riserva FTA, che rappresenta la contropartita delle scritture effettuate per la conversione del bilancio a quanto previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS al 1 gennaio 2004 (anno di transizione) pari ad € 13.936 mila.

Bilancio 31 dicembre 2023

Si riporta di seguito il dettaglio origine, disponibilità e distribuibilità delle poste di patrimonio netto:

Natura/descrizione Importo Possibilità di
utilizzo
Quota
disponibile
Quota
distribuibile
Capitale sociale 14.626.560
Sovrapprezzo azioni 40.538.732 A,B,C 40.538.732 40.538.732
Altre riserve di capitale 6.035.757 A,B,C 6.035.757 6.035.757
Totale riserve di capitale 46.574.489 46.574.489 46.574.489
2.925.312 B 2.925.312 -
Legale 54.057.682 A,B,C 54.057.682 54.057.682
Straordinaria 5.876.558 A,B 5.876.558 1.597.853
Riserva IAS (974.428) - (974.428) (974.428)
Riserva azioni proprie - A,B - -
Riserva di Cash Flow Hedge 585.888 A,B,C 585.888 585.888
Avanzo annullamento (costituita da riserve di utili)
Totale riserve di utili
62.471.012 62.471.012 55.266.995
201.160 A,B,C 201.160 201.160
Utili mezzogiorno 22.327.500 A,B,C 22.327.500 22.327.500
Rivalutazione (straordinaria in bilancio)
Rivalutazione 266/2005
13.935.343 A,B 13.935.343
Totale riserve in sospensione d'imposta 36.464.003 36.464.003 22.528.660
Totale riserve 145.509.505 145.509.505 124.370.144
Risultato d'esercizio 5.805.871
TOTALE PATRIMONIO NETTO 165.941.934

Legenda:

A = aumento di capitale; B = copertura di perdite; C = distribuibile

Si segnala che la "Riserva sovrapprezzo azioni" è interamente distribuibile avendo la "Riserva legale" già raggiunto 1/5 del "Capitale sociale".

16. PASSIVITA' FINANZIARIE

Di seguito si riporta il dettaglio della passività finanziare correnti e non correnti:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs banche 12.756 34078
Debiti finanziari IFRS 16 38 26
Prestiti a lungo termine - quota corrente 5.333 4.523
Totale passività finanziarie correnti 18.127 38.627
2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Passività finanziarie vs banche 12.580 17.869
Passività finanziarie IFRS 16 68 40
Totale passività finanziarie 12.648 17.909

Di seguito si evidenzia la movimentazione delle passività finanziarie non correnti nell'esercizio 2023:

(Migliaia di Euro) Apertura Riclassifica Accensione Chiusura
Passività finanziarie vs banche 17.869 (5.289) - 12.580
Passività finanziarie IFRS 16 40 (57) 85 68
Totale 17.909 (5.346) 85 12.648

La voce "Riclassifica" riporta l'ammontare delle passività finanziarie a lungo esposto a fine anno tra le passività finanziarie a breve termine. Non sono stati accesi nel periodo nuovi finanziamenti bancari.

Nella tabella successiva si riporta il dettaglio delle passività finanziarie vs banche non correnti in essere a fine anno con evidenza, in particolare, della tipologia di tasso e della scadenza.

(Migliaia di Euro) Valuta Tasso Società 31.12.2023 31.12.2022 Scadenza
Banca di Imola EUR Variabile IRCE 2.163 3.473 2026
Mediocredito EUR Variabile IRCE 461 1.385 2025
Banco Popolare EUR Fisso IRCE 1.136 1.886 2026
Deutsche Bank EUR Variabile IRCE 4.375 6.125 2027
BPER EUR Variabile IRCE 4.445 5.000 2032
Totale 12.580 17.869

Si precisa che al 31 dicembre 2023 tutti i vincoli di carattere finanziario relativi ai finanziamenti in essere, ove previsti, sono stati pienamente soddisfatti.

Si riporta di seguito la Posizione Finanziaria netta determinata sulla base del nuovo schema previsto dal Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'Orientamento ESMA pubblicato il 4 marzo 2021.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.858 1.432
Attività finanziarie correnti 373 416
Liquidità 5.231 1.848
Altre passività fin. Correnti (12.793) (34.105)
Prestiti a lungo termine - quota corrente (5.334) (4.523)
Posizione finanziaria netta corrente (12.896) (36.780)
Passività finanziarie non corr. verso terzi (12.648) (17.909)
Posizione finanziaria netta (25.544) (54.689)

Si segnala che i crediti finanziari infragruppo sono stati esclusi dal calcolo della posizione finanziaria netta in quanto "non correnti".

La posizione finanziaria netta ammonta al 31 dicembre 2023 a € 25,5 milioni e risulta in diminuzione rispetto a € 54,7 milioni del 31 dicembre 2022 grazie all'importante riduzione del capitale circolante ed alla cassa generata dalla gestione operativa. La posizione finanziaria netta include complessivamente € 106 mila di debiti finanziari, correnti e non correnti, relativi a contratti di locazione contabilizzati secondo l'IFRS16.

La Società ha inoltre in essere al 31 dicembre 2023 impegni contrattuali per circa € 201 milioni relativi sostanzialmente all'acquisto di quote di rame. Si segnala che poichè il costo di acquisto del rame si determinerà nel corso del 2024 sulla base della quotazione LME al momento della consegna, la valorizzazione dell'impegno è stata effettuata utilizzando la quotazione LME di fine 2023.

17. FONDI PER RISCHI ED ONERI

I fondi per rischi ed oneri non correnti sono dettagliati come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondo indennità suppletiva di clientela - non corrente 112 130
Altri fondi - non correnti 330 150
Fondo copertura perdite intercompany 10.238 7.548
Totale fondo rischi ed oneri non correnti 10.680 7.828

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo rischi ed oneri:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to
Utilizzo
Chiusura
Fondo indennità suppletiva di clientela - non corre 130 5 (23) 112
Altri fondi - non correnti 150 330 (150) 330
Fondo copertura perdite intercompany 7.548 2.690 - 10.238
Totale fondi rischi - non correnti 7.828 3.025 (173) 10.680

Il "Fondo indennità suppletiva di clientela" si riferisce agli accantonamenti per le indennità di fine rapporto relative ai contratti di agenzia in essere.

L'accantonamento del periodo della voce "Altri fondi a lungo" si riferisce ad una stima delle spese legali per la gestione dei contenziosi in essere nonché al rischio di escussione di una fidejussione per Euro 230 mila da parte di un cliente.

La Società ha provveduto a stanziare un fondo copertura perdite sulle controllate che, a causa delle perdite conseguite, presentano un patrimonio netto negativo. Per maggiori informazioni si rimanda al commento sull'Impairment test incluso nel paragrafo 6 "Partecipazioni" e nell' Allegato 2 "Elenco delle partecipazioni in società direttamente controllate".

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo copertura perdite delle società controllate.

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Utilizzo Chiusura
FD SIMS ltd - 1.658 - 1.658
Smit Draad Nijmegen BV - 793 - 793
Isodra Gmbh 1.855 - - 1.855
Irce SL 3.792 180 - 3.972
Stable Magnet Wire P.Ltd 1.813 - - 1.813
Isolveco 2 SRL 21 58 - 79
Irce SP.ZO.O 68 - - 68
Totale fondo copertura perdite 7.548 2.690 - 10.238

18. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI A PRESTAZIONE DEFINITA

Tale fondo comprende la passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e rientra nei piani a benefici definiti.

Il Fondo ha subito nel 2023 la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Effetto a
Patrimonio
Utilizzo Chiusura
Fondo per benefici ai dipendenti a
lungo
2.979 103 27 (275) 2.834
Totale 2.979 103 27 (275) 2.834

La valutazione attuariale del TFR è stata realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit" (PUC) come previsto ai paragrafi 67-69 dello IAS 19 ed è articolata secondo le seguenti fasi:

  • proiezione fino alla data di pagamento, aleatoria, per ciascun dipendente del TFR già accantonato al 31 dicembre 2006 e rivalutato alla data di bilancio;
  • determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti di TFR in base alla probabilità di accadimento che dovranno essere effettuati dalla Società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;
  • attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento in base alla probabilità di accadimento.

Si riportano di seguito le basi demografiche ed economiche tecniche utilizzate dall'attuario per la valutazione del fondo per benefici ai dipendenti:

2023 2022
Basi demografiche 31 Dicembre 31 Dicembre
Decesso Tabelle di
mortalità RG48
della Ragioneria
Generale dello
Stato
Tabelle di
mortalità RG48
della Ragioneria
Generale dello
Stato
Inabilità Tavole INPS
distinte per età e
sesso
tavole INPS
distinte per età e
sesso
Pensionamento 100% al
raggiungimento
dei requisiti AGO
100% al
raggiungimento
dei requisiti AGO
Basi economico tecniche 2023
31 Dicembre
2022
31 Dicembre
Tasso annuo di attualizzazione 2,95% 3,63%
Tasso annuo d'inflazione 2,00% 2,30%
Tasso annuo d'incremento TFR 3,00% 3,225%

Il "Tasso annuo di attualizzazione", coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, è stato desunto dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 5-7 rilevato alla data della valutazione.

Il "Tasso annuo di incremento TFR, come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% del "Tasso annuo d'inflazione" più 1,5 punti percentuali.

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi (in migliaia di Euro):

(Migliaia di Euro) Sensitività DBO 2023
31 dicembre
DBO 2022
31 dicembre
Tasso di turnover +1,00% 2.839 2.989
Tasso di turnover - 1,00% 2.830 2.968
Tasso di inflazione +0,25% 2.861 3.008
Tasso di inflazione -0,25% 2.808 2.950
Tasso di attualizzazione +0,25% 2.792 2.934
Tasso di attualizzazione -0,25% 2.877 3.025
Service cost 0.00 0,00
Durata del piano (anni) 6,7 7,0

19. DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali, esposti al netto degli anticipi ricevuti dai fornitori, sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2023
31 Dicembre
2022
31 Dicembre
Debiti commerciali 18.445 20.687
Debiti commerciali verso Gruppo 193 173
Totale debiti commerciali 18.638 20.860

La variazione del periodo è attribuibile principalmente alle minori forniture di rame rispetto al precedente esercizio; lo scorso anno erano presenti quantità di metallo acquistate e non ancora pagate in misura superiore rispetto al 31 dicembre 2023.

La voce debiti verso società controllate di natura commerciale risulta composta come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd 2 15
Isomet AG - 2
DMG Gmbh 86 95
Irce SL 53 51
Isolveco 2 SRL 8 10
Irce SP.ZO.O 44 -
Totale debiti commerciali infragruppo 193 173

20. DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA SOCIALE

La voce, pari ad € 1.663 mila, si riferisce al debito di fine esercizio nei confronti degli istituti di previdenza e di sicurezza sociale ed è comprensivo sia del costo a carico azienda che dell'eventuale importo trattenuto al dipendente.

21. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Gli altri debiti risultano così composti:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs dipendenti 2.284 2175
Ratei e risconti passivi 1.811 76
Altri debiti 153 169
Debiti IVA 689 286
Debiti per ritenute IRPEF dipendenti 555 512
Totale altre passività correnti 5.492 3.218

I "Debiti vs dipendenti" includono le passività per la tredicesima mensilità, per le ferie maturate e non godute e per i premi di produzione. L'aumento della voce "Ratei e risconti passivi " è riconducibile ai contributi in conto impianti relativi al credito d'imposta industria 4.0 e verranno rilasciati nel conto economico coerentemente con il piano di ammortamenti dei beni strumentali ai quali si riferiscono.

Il "Debito IVA" include sia la passività associabile alla casa madre italiana sia alle stabili organizzazioni Germania, Spagna e Polonia. La variazione rispetto allo scorso esercizio è attribuibile al fatto che il saldo Iva della casa madre italiana è risultato nel 2023 a debito.

Gli "Altri debiti" includono principalmente i debiti verso erario per ritenute d'acconto, acconti da clienti qualora non compensabili con le correlate partite a credito, e altre passività varie.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO SEPARATO

22. RICAVI DI VENDITA

I ricavi di vendita si riferiscono ai ricavi per cessioni di beni, al netto di resi, abbuoni e ritorni di imballaggi.

(Migliaia di Euro) 2023
31 Dicembre
2022
31 Dicembre
Variazione
Ricavi 257.876 304.201 (46.325)

Il fatturato 2023 registra una riduzione del 15,2% rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione è dovuta principalmente ad una riduzione delle quantità vendute e dei prezzi medi di vendita del metallo parzialmente compensata da un aumento del fatturato di lavorazione.

Si riporta nelle successive tabelle i ricavi suddivisi per prodotto ed area geografica di destinazione del prodotto finito.

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale
Ricavi 192.356 65.520 257.876 227.881 76.320 304.201
% sul totale 75% 25% 100% 75% 25% 100%
Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Italia UE Extra UE Totale Italia UE Extra UE Totale
Ricavi 142.117 89.760 25.999 257.876 180.581 102.995 20.625 304.201
% sul totale 55% 35% 10% 100% 59% 34% 7% 100,0%

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

23. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri proventi risultano composti come segue:

2023 2022 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Incrementi di immobil. per lav. interni 84 452 (368)
Plusvalenze su vendite cespiti 198 708 (510)
Rimborsi assicurativi 82 269 (187)
Sopravvenienze attive 307 153 154
Altri ricavi e proventi 743 215 528
Altri ricavi e proventi intercompany 173 144 29
Totale altri ricavi e proventi 1.587 1.941 (354)

La variazione della voce "Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni" si riferisce principalmente a lavorazioni effettuate internamente su impianti e macchinari in parte iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso".

La riduzione della voce "Plusvalenza su vendite cespiti" è dovuta al fatto che il saldo dello scorso anno includeva per € 665 mila la cessione del ramo d'azienda "Miradolo".

La voce "Sopravvenienze attive" si riferisce principalmente a stanziamenti di passività e di note di credito effettuati in anni passati.

La voce di dettaglio "Altri ricavi e proventi" include principalmente i ricavi per cessione di titoli di efficienza energetica "TEE, i contributi per corsi di formazione nonché i riaddebiti per rimborso spese effettuati a clienti.

L'incremento del periodo è dovuto sostanzialmente ai contributi relativi al credito d'imposta 4.0 di competenza del 2023 non ancora presenti lo scorso esercizio.

24. COSTI PER MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO

I "Costi per materie prime e materiali di consumo" includono principalmente i costi sostenuti per l'acquisto di rame, di materiali isolanti e di materiali di confezionamento e manutenzione e sono di seguito dettagliati:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Costi per materie prime e materiali di consumo (175.658) (241.494) 65.836
Variaz. delle riman. di mat.prime sussid.di cons.merci (15.313) 4.798 (20.111)
Costi delle materie prime e materiali di consumo intercompany (2.748) (1.477) (1.271)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (193.719) (238.173) 44.454

La variazione di Euro 65.837 mila della voce "Costi per materie prime e materiali di consumo" è attribuibile sia ad una riduzione nell'anno dei volumi acquistati sia ad una riduzione dei prezzi medi delle materie prime rispetto al precedente esercizio.

La voce "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" espone la differenza tra valore iniziale e finale delle Rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci dello Stato patrimoniale.

25. COSTI PER SERVIZI

Comprendono i costi sostenuti per la prestazione di servizi inerenti la trasformazione del rame, le utenze, i trasporti, le prestazioni commerciali ed amministrative ed i costi per il godimento di beni di terzi, come da seguente dettaglio:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Lavorazioni esterne (8.350) (6.020) (2.330)
Spese per utenze (8.064) (19.701) 11.637
Manutenzioni (1.225) (1.098) (127)
Spese di trasporto (3.433) (3.323) (110)
Provvigioni passive (116) (171) 55
Compensi sindaci (73) (70) (3)
Altri servizi (3.878) (3.752) (126)
Costi per godimento beni di terzi (32) (35) 3
Costi per servizi infragruppo (1.141) (1.095) (46)
Totale costo per servizi (26.312) (35.265) 8.953

La variazione delle "Lavorazioni esterne" è attribuibile principalmente al rilevante incremento del costo di trasformazione del catodo e della vergella.

La significativa variazione delle "Spese per utenze" rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio è imputabile sia ad una riduzione dei MWh di energia elettrica consumati in seguito al calo della produzione sia al significativo decremento del costo unitario nel mercato per MWh sia all'entrata in funzione a luglio 2023 dell'impianto fotovoltaico nello stabilimento di Imola utilizzato per autoconsumo.

La variazione del costo per "Manutenzioni" è attribuibile ad un maggior utilizzo di manutentori esterni in sostituzioni di personale interno.

La voce "Altri servizi" comprende principalmente costi per consulenze tecniche, legali e fiscali, nonché costi per R&D, assicurazioni e costi commerciali.

Il "Costo per godimento beni di terzi" includono i canoni di locazione esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto il bene oggetto di locazione risulta di basso valore (inferiore a € 5 mila) o il periodo di locazione risulta inferiore ai 12 mesi.

26. COSTO DEL PERSONALE

Il dettaglio del costo del personale è riepilogato come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Salari e stipendi (11.098) (11.100) 2
Oneri sociali (3.349) (3.312) (37)
Costi di pensionamento (965) (880) (85)
Altri costi (1.821) (1.983) 162
Costi personale intercompany (4) (9) 5
Totale costo del personale (17.237) (17.284) 47

Nella voce "Altri costi" sono inseriti i costi per il lavoro interinale, il costo dei collaboratori ed i compensi percepiti dagli Amministratori. Si evidenzia di seguito la consistenza media e puntuale dell'organico:

2022 2023 2023
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Numero di dipendenti) Numero finale Numero finale Numero medio
Dirigenti 14 13 13
Impiegati 82 64 62
Operai 237 253 255
Totale dipendenti 333 330 330
Dirigenti (interinali) - - -
Impiegati (interinali) 2 2 2
Operai (interinali) 21 36 28
Totale Interinali 23 38 30
Totale Dipendenti ed Interinali 356 368 360

Il numero medio dei dipendenti è calcolato con il metodo del Full-Time-Equivalent (Equivalenti a tempo pieno) e comprende dipendenti interni ed esterni (interinali e collaboratori). Il personale è classificato in base alla tipologia di inquadramento.

Si segnala che, pur in presenza di un numero finale di dipendenti ed interinali al 31 dicembre 2022 inferiore rispetto a quello del 31 dicembre 2023, il numero medio nel precedente esercizio, pari a n. 382, è risultato essere superiore rispetto a quello dell'anno 2023, pari a n.360; ciò in quanto la Capogruppo ha avuto una riduzione dell'organico al 30 giugno 2022 di circa 40 unità dovuta alla cessione dello stabilimento di Miradolo Terme (PV).

Il costo del personale risulta sostanzialmente allineato a quello dell'anno 2022 nonostante il numero medio dei dipendenti risulti in diminuzione a causa degli incrementi dovuti al rinnovo del contratto aziendale e, in generale, della maggiore retribuzione media per addetto riconducibile alle recenti assunzioni.

27. AMMORTAMENTI

Gli ammortamenti sono dettagliati come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Ammort.to delle immobilizzazioni immateriali (128) (29) (99)
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali (3.965) (3.536) (429)
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali IFRS 16 (45) (38) (7)
Totale ammortamenti e svalutazioni (4.138) (3.603) (535)

La variazione degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali è dovuta all'entrata in funzione nel 2023 di un valore significativo di investimenti appartenenti in particolare alla categoria "impianti e macchinari".

28. ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli accantonamenti e svalutazioni sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2023
31 Dicembre
2022
31 Dicembre
Variazione
Svalut.ne dei crediti e delle dispon. liquide
Accantonamenti per rischi
600
(180)
(257)
(150)
857
(30)
Totale acc.ti e svalutazioni 420 (407) 827

In relazione alla variazione delle voci "Svalut.ne dei crediti e delle disponibilità liquide" e "Accantonamenti per rischi" si rimanda rispettivamente ai paragrafi "10 - Crediti commerciali" e "17 - Fondo rischi ed oneri".

29. ALTRI COSTI OPERATIVI

Gli altri costi operativi sono dettagliati come segue:

2023 2022 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Imposte e tasse non sul reddito (305) (297) (8)
Minusvalenze e sopravvenienze passive (23) (53) 30
Altri costi operativi (147) (222) 75
Totale altri costi operativi (475) (572) 97

La variazione degli "Altri costi operativi" è riconducibile principalmente a penalità contrattuali addebitate da un cliente nel corso dell'esercizio 2022.

30. RIPRESA DI VALORE E SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONI

Le svalutazioni dell'esercizio sono dettagliate come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd (3.800) (2.100)
Smit Draad Nijmegen BV (1.200) (2.300)
Irce SL (180) (48)
Stable Magnet Wire P.Ltd (389) (416)
Isolveco 2 SRL (86) (7)
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd (289) (658)
Totale svalutazioni (5.944) (5.529)
Totale svalutazioni / (riprese di valore) (5.944) (5.529)

Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 6. Partecipazioni ed al paragrafo 17.Fondo rischi ed oneri.

31. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I proventi ed oneri finanziari sono dettagliati come segue:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Proventi finanziari 2.813 3.155 (342)
Oneri finanziari (2.981) (802) (2.179)
Utili e perdite su cambi (3) (226) 223
Totale proventi ed oneri finanziari (171) 2.127 (2.298)

La voce "Proventi finanziari" include principalmente per € 1,1 milioni i dividendi corrisposti dalla controllata brasiliana (€ 2,2 milioni al 31 dicembre 2022), per € 0,1 milioni interessi attivi su dilazioni di pagamento concesse ai clienti (€ 0,2 milioni al 31 dicembre 2022), per € 1,4 milioni i proventi su prestiti finanziari infragruppo (0,2 milioni al 31 dicembre 2022 ) e per € 0,1 milioni l'effetto netto dei derivati sul metallo sia già liquidati nel corso dell'anno che da valutazione alla fine del periodo (€ 0,5 milioni al 31 dicembre 2022).

La voce "Oneri finanziari" comprende principalmente per € 2,1 milioni gli interessi passivi sull'indebitamento a breve ed a lungo termine (€ 0,4 milioni al 31 dicembre 2022) e per € 0,7 milioni gli oneri relativi allo sconto pro-soluto dei crediti commerciali (€ 0,2 milioni al 31 dicembre 2022). La variazione del periodo è attribuibile al significativo incremento dei tassi di interesse di mercato rispetto al precedente esercizio.

Nella voce "Utili e perdite su cambi" sono esposti essenzialmente l'effetto netto delle differenze cambio realizzate e non realizzate.

32. IMPOSTE SUL REDDITO

Di seguito si riporta il dettaglio delle imposte sul reddito

2023 2022 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Imposte correnti (2.914) (81) (2.833)
Imposte precedenti esercizi (253) (9) (244)
Imposte differite attive/(passive) 233 341 (108)
Totale imposte sul reddito (2.934) 251 (3.185)

La voce "Imposte correnti" è costituita per € 2.334 mila dall'Ires e per € 579 mila dall'Irap.

Si segnala che la voce imposte differite attive/(passive) recepisce per € 118 mila un aggiustamento negativo relativo agli esercizio precedenti.

Le "Variazioni permanenti" sul risultato ante imposte includono principalmente come rettifiche fiscali in aumento le svalutazioni delle partecipazioni e come rettifiche fiscali in diminuzione i contributi ricevuti sull'energia elettrica e riconosciuti alle imprese energivore sotto forma di credito d'imposta, i dividendi distribuiti dalla controllata brasiliana, i proventi per i crediti d'imposta industria 4.0. nonché le variazioni associate all'iper/super-ammortamento.

L'incremento del tax rate al 31 dicembre 2023 rispetto al periodo comparativo è attribuibile alla minore incidenza sul risultato ante imposte delle variazioni permanenti in diminuzione del reddito. Si segnala in particolare il significativo decremento dei contributi ricevuti sull'energia elettrica e riconosciuti alle imprese energivore sotto forma di credito d'imposta.

Si fornisce di seguito la riconciliazione numerica tra l'onere fiscale teorico ed effettivo dell'Ires ed Irap:

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Risultato prima delle imposte 8.740 5.538
Imposte calcolate con aliquota fiscale IRES (24%) 2.098 1.329
Variazioni permanenti (con ACE) (102) (1.706)
Variazioni temporanee 338 343
Imposta Ires effettiva 2.334 (34)
Valore della produzione 31.751 26.740
Imposte calcolate con aliquota fiscale IRAP media (4,1%) 1.306 1.103
Variazioni permanenti (739) (987)
Variazioni temporanee 13 (3)
Imposta IRAP effettiva 579 114
Totale imposte correnti sul reddito 2.914 81

33. INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

I rapporti con le società controllate di IRCE S.p.A. sono di natura commerciale e finanziaria, come di seguito esposto:

(Migliaia di
Euro)
Ricavi
intercompa
ny
Altri ricavi
e
proventi
intercompa
ny
Costi delle
materie
prime e
materiali di
consumo
intercompa
ny
Costi per
servizi
intercompa
ny
Costi
personale
intercompa
ny
Finanziame
nti non
correnti
intercompa
ny
Crediti vs
Gruppo
Debiti
commerciali
verso
Gruppo
Debiti
tributari vs
Aequafin
Proventi
finanziari
intercompa
ny
Dividendi
da
controllate
Interessi
passivi
intercompa
ny
FD SIMS ltd 1.477 27 (2.667) (14) - 9.451 1.519 2 - 417 - -
Smit Draad Nij - 54 - - - 9.294 22 - - 439 - (40)
Isomet AG 9.541 20 - - - - 1.558 - - - - -
Irce Ltda 1.416 63 - - - - 252 - - - 1.147 -
DMG Gmbh 81 - (6) (368) - 1.677 18 86 - 77 - -
Isodra Gmbh 426 2 - - - 1.927 611 - - 98 - -
Irce SL 3 1 (74) (525) (4) 1.695 2.490 53 - 184 - -
Stable Magnet 1.137 - - - - - 2.442 - - - - -
Isolveco 2 SRL 1 6 - (138) - - 9 8 - - - -
Isolveco SRL
in
- - - - - - 116 - - - - -
Irce
Electromag
- - - - - - 80 - - - - -
Irce SP.ZO.O - 0 - (97) - 134 - 44 - 10 - -
Irce S.R.O.
Cec
- - - - - 3.997 - - - 149 - -
Aequafin - - - - - - - - 1.169 - - -
Totale 14.083 173 (2.748) (1.141) -4 28.175 9.115 193 1.169 1.374 1.147 (40)

In aggiunta, si segnala che IRCE S.p.A. ha un debito fiscale per Ires verso la controllante Aequafin S.p.A. di € 1.169 mila derivante dall'applicazione del consolidato fiscale nazionale.

Conformemente a quanto richiesto dallo IAS 24, viene riportato di seguito il compenso, su base annua, percepito dai membri del Consiglio di Amministrazione della IRCE S.p.A:

(Migliaia di Euro) Campenso per la
carica
Compenso per
altre funzioni
Totale
Amministratori 258 279 537

La tabella riporta i compensi corrisposti a qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma, esclusi i contributi previdenziali.

A seguito dell'introduzione dell'art. 123 ter del T.U.F, i dati relativi a tali compensi sono riportati analiticamente nella Relazione sulla remunerazione, che verrà messa a disposizione del pubblico entro i termini di legge presso la sede sociale, e consultabile altresì sul sito internet www.irce.it.

34. GARANZIE

Si segnala il rilascio di sette fidejussioni per un totale di € 2,3 milioni a favore di una società a partecipazione pubblica a garanzia di una fornitura di cavi elettrici.

35. GESTIONE DEL CREDITO COMMERCIALE

Si riporta di seguito il dettaglio dei crediti commerciali verso terzi, divisi sia per rating interno che per scadenza.

La riclassificazione dei crediti tiene in considerazione eventuali posizioni rinegoziate.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Livello di rischio
Minimo 21.718 26.746 (5.028)
Medio 10.962 12.844 (1.882)
Superiore alla media 1.874 2.136 (262)
Elevato 475 154 321
Totale crediti commerciali 35.029 41.880 (6851)
2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre
31 Dicembre
Variazione
Scadenze
Non scaduti 14.214 21.506 (7.292)
0 - 30 giorni 19.747 18.546 1.201
30 - 60 giorni 262 384 (122)
60 - 90 giorni 239 623 (384)
90 - 120 giorni 86 361 (275)
> 120 giorni 481 460 21
Totale crediti commerciali 35.029 41.880 (6.851)

Si segnala che il fondo svalutazione crediti verso terzi, pari ad € 0,9 milioni, si riferisce per € 0,1 milioni alle fascia di scadenza "> 120 giorni" ed alla fascia di rischio "Elevato" mentre per € 0,8 milioni alle fasce di scadenza inferiori a 120 giorni ed alle fasce di rischio "Minimo", "Medio" e "superiore alla media"

In accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, Paragrafo 34, si precisa che per l'esercizio 2023 non vi sono clienti terzi che generano per la Società ricavi superiori al 10% del totale ricavi.

36. CAPITAL RISK MANAGEMENT

L'obiettivo primario della gestione del capitale è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

2023 2022
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Posizione finanziaria netta (A) (25.544) (54.547)
Patrimonio netto (B) (165.942) (161.831)
Capitale totale (A) + (B) = (C) (191.486) (216.378)
Gearing ratio (A) / (C) 13,3% 25,2%

Come si evince dall'ulteriore miglioramento del gearing ratio, è confermato anche per il 31 dicembre 2023 un basso livello di rischio finanziario ed un'elevata solidità della Capogruppo.

37. STRUMENTI FINANZIARI

a) Strumenti finanziari per categoria

La tabella che segue evidenzia le attività e passività finanziarie per categoria di strumento finanziario:

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
a Conto Ec.
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
a Conto Ec.
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale
Attività finanziarie non correnti :
Altri crediti finanziari non correnti 28.175 - 28.175 23.204 - 23.204
Attività finanziarie correnti :
Crediti commerciali 43.216 - 43.216 49.871 - 49.871
Attività finanziarie correnti 17 357 373 14 402 416
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.858 - 4.858 1.432 - 1.432
Passività finanziarie non correnti :
Passività finanziarie non correnti verso terzi 12.648 - 12.648 17.909 - 17.909
Passività finanziarie correnti :
Debiti commerciali 18.444 - 18.444 20.687 - 20.687
Debiti commerciali verso Gruppo 193 - 193 173 - 173
Passività finanziarie correnti verso terzi 18.127 - 18.127 38.627 - 38.627

b) Fair value degli strumenti finanziari

Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari della Società:

2023 2022
2023
2022
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Migliaia di Euro) Valore contabile Valore equo
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.858 1.432 4.858 1.432
Attività finanziarie correnti 373 416 373 416
Crediti commerciali 43.216 49.871 43.216 49.871
Attività finanziarie e crediti non correnti 91.204 87.273 91.204 87.273
Passività finanziarie
Passività finanziarie correnti verso terzi 18.127 38.627 18.127 38.627
Debiti commerciali 18.444 20.687 18.444 20.687
Passività finanziarie non correnti verso terzi 12.648 17.909 12.648 17.909

c) Livello gerarchico di fair value

La tabella seguente riporta il livello gerarchico di valutazione del fair value (Migliaia di Euro).

L'IFRS 13 definisce i seguenti tre livelli di fair value al quale riferire la valutazione degli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria:

  • Livello 1: quotazioni rilevate sul mercato attivo.
  • Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato.
  • Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
31 dicembre 2023
(Migliaia di Euro)
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Strumenti finanziari derivati 93 93
Attività finanziarie correnti 264 264
Totale attività 264 93 357
Strumenti finanziari derivati
Totale passività

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i tre livelli di fair value indicati nell'IFRS 7.

38. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149- DUODIECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI DELLA CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 20 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi alla IRCE S.p.A dalla società di revisione o da entità appartenenti alla sua rete:

Tipologia di servizio Soggetto che eroga il servizio Corrispettivo (€/000)
Revisione legale Deloitte & Touche S.p.A 98
Altre certificazioni (DNF) Deloitte & Touche S.p.A 4

39. INFORMAZIONI LEGGE 124/2017

In linea con quanto disposto dal D.L. 135/2018 e in sostituzione dell'obbligo informativo previsto dal Legge 124/2017, si dichiara che IRCE S.p.A. ha ricevuto nel presente esercizio aiuti di Stato soggetti ad obbligo di pubblicazione nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato.

40. EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DEL BILANCIO

Si rimanda a quanto descritto nella nota "Eventi successivi" della "Relazione sull'andamento della gestione dell'esercizio 2023".

Bilancio 31 dicembre 2023

41. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO

In relazione alla proposta di destinazione del risultato d'esercizio 2023 da sottoporre all'Assemblea degli azionisti, si rimanda a quanto riportato nella "Relazione sull'andamento della gestione all'esercizio 2023".

Imola, 15 marzo 2024

Allegato 1

Attestazione al bilancio annuale separato di IRCE S.p.A ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58

I sottoscritti Dott. Filippo Casadio, Presidente, e Dott.ssa Elena Casadio, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della IRCE S.p.A, attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art.154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione
  • delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio annuale separato IAS/IFRS.

Si attesta, inoltre, che il bilancio annuale separato IAS/IFRS:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità ai principi IAS/IFRS contabili internazionali ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società;
  • c) che la Relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4, art.154-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58.

Imola, 15 marzo 2024

Allegato 2

Elenco delle partecipazioni in società direttamente controllate

I valori che si riferiscono alle partecipate estere sono convertiti in Euro ai cambi storici.

Nella seguente tabella il "Valore di carico" è esposto al netto del fondo svalutazione partecipazioni, mentre il "Fondo oneri futuri" è stato stanziato per le società controllate il cui valore di carico è già stato completamente svalutato e che quindi rappresenta, nella sostanza, una svalutazione dei crediti finanziari e/o dei crediti commerciali infragruppo .

(Unità di Euro) Capitale
sociale
Partecipazione
%
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto di
competenza
Risultato di
esercizio
Risultato di
esercizio di
competenza
Valore di
carico
Fondo oneri
futuri
Differenza
FD SIMS ltd 18.173 100% (2.654) (2.654) (3.869) (3.869) - 1.658 (995)
Smit Draad Nijmegen BV 1.166 100% (1.278) (1.278) (1.231) (1.231) - 793 (485)
Isomet AG 674 100% 6.309 6.309 775 775 1.435 - 4.874
Irce Ltda 58.809 100% 40.988 40.988 2.466 2.466 58.466 - (17.478)
DMG Gmbh 256 100% 1.021 1.021 (186) (186) 120 - 902
Isodra Gmbh 25 100% (886) (886) 768 768 - 1.855 969
Irce SL 150 100% (3.972) (3.972) (180) (180) - 3.972 -
Stable Magnet Wire P.Ltd 4.515 100% (288) (288) (416) (416) 1.525 1.813 -
Isolveco 2 SRL 10 100% (79) (79) (86) (86) - 79 -
Isolveco SRL in liquidazione 46 75% (1.289) (967) 12 9 - - (967)
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd 2.200 100% 1.253 1.253 (199) (199) 1.253 - -
Irce SP.ZO.O 48 100% (56) (56) 9 9 - 68 12
Irce S.R.O. Cechia 231 100% (53) (53) (219) (219) 231 - (284)
Totale - 39.015 - - - 63.029 10.238 (13.775)

Si ricorda che FD Sims Ltd, Smit Draad Nijmegen BV e Irce Ltda sono state oggetto di impairment test. Si rimanda ai paragrafi "6. Partecipazioni" e "17. Fondi per rischi ed oneri" per l'evidenza dei risultati. Si segnala che la significativa differenza negativa di Irce Ltda, pari a € 17,5 milioni, è totalmente attribuibile alla svalutazione della valuta brasiliana rispetto al cambio in essere al momento della costituzione della partecipazione.

In relazione alla differenza negativa tra "Patrimonio netto di competenza" e "Valore di carico" della Isolveco Srl in liquidazione, pari a € 1,0 milioni, è stato iscritto, in luogo dello stanziamento a Fondo copertura perdite, un fondo svalutazione crediti di € 1,4 milioni (si veda sezione 10. Crediti commerciali) a copertura del credito commerciale di € 1,5 milioni.

Con riferimento alla differenza positiva di € 1,0 milioni di Isodra GmbH gli Amministratori valuteranno nei prossimi esercizi l'eventuale rilascio del Fondo oneri futuri qualora siano consolidati i recenti risultati positivi.

Si rileva infine che la controllata "Irce S.R.O. Cechia", la quale è attualmente in fase di costruzione di uno stabilimento produttivo, risulta attualmente inattiva e la differenza negativa tra Valore di carico e Patrimonio netto di competenza, pari a € 0,3 milioni è ritenuta recuperabile una volta ultimata la fase di start-up. In merito allo stabilimento sopra richiamato, il Consiglio di Amministrazione della Irce S.p.A. in data 21 dicembre 2023 ha approvato il progetto di investimento da parte della controllata Irce S.r.o. avente ad oggetto (i) la realizzazione di un nuovo stabilimento a Mosnov (Ostrava), in Repubblica Ceca, di circa 20.000 mq. che si prevede che verrà completata entro il 31 dicembre 2024 e (ii) un acquisto di impianti e macchinari funzionali allo sviluppo della attività diluito nel tempo, da effettuarsi entro l'anno 2028.

Bilancio 31 dicembre 2023

Deloitte & Touche S.p.A. Piazza Malpighi, 4/2 40123 Bologna Italia

EMARKET

SDIR certifie

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DELL'ART. 3, C. 10, D.LGS. 254/2016 E DELL'ART. 5 REGOLAMENTO CONSOB ADOTTATO CON DELIBERA N. 20267 DEL GENNAIO 2018

Al Consiglio di Amministrazione di Irce S.p.A.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito "Decreto") e dell'articolo 5, comma 1, lett. g) del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Irce S.p.A. e sue controllate (di seguito "Gruppo Irce" o "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 predisposta ex art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della relazione sulla gestione e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2024 (di seguito "DNF").

L'esame limitato da noi svolto non si estende alle informazioni contenute nel capitolo "Tassonomia" della DNF, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards"), con riferimento alla selezione di GRI Standards, da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili, inoltre, per l'individuazione della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. M-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

ll nome Delotte si ifferisce a una o niù dell'e Touche Tohmatsu Limited, una società innted ("DTC", e member fim aderent al suo retworke e entità a esse correlate. DTT e ciacuna della picira piriticamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Delotte Global") non fornisse servi a cienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativra legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

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Deloitte.

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Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza dell'/nternational Code of Ethics for Professional Accountants (including International Independence Standards) (IESBA Code) emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale.

Nell'esercizio di riferimento del presente incarico la nostra società di revisione ha applicato l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, ha mantenuto un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

E nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e ai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi di limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività e alle caratteristiche del Gruppo rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario inclusi nella DNF e i dati e le informazioni inclusi nel Bilancio Consolidato del Gruppo Irce;
    1. comprensione dei seguenti aspetti:
    2. modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'art. 3 del Decreto;

Deloitte.

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  • politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
  • principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a);

  1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF.

ln particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Irce S.p.A. e con il personale di Smit Draad Nijmegen BV e FD Sims Ltd e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

lnoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle caratteristiche del Gruppo:

  • a livello di capogruppo e società controllate:
    • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare a modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
    • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati;
  • per le seguenti società e siti, sede e siti produttivi di Imola (BO) e Guglionesi (CB) per Irce S.p.A., sito produttivo di Nijmegen (Paesi Bassi) per Smit Draad Nijmegen BV e sito produttivo di Blackburn (Regno Unito) per FD Sims Ltd, che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività, del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato e della loro ubicazione, abbiamo effettuato visite in loco o riunioni da remoto nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Irce relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards.

Le nostre conclusioni sulla DNF del Gruppo Irce non si estendono alle informazioni contenute nel capitolo "Tassonomia" della stessa, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

ut Giovanni Fruci

Socio

Bologna, 27 marzo 2024

Deloitte.

Deloitte & Touche S.p.A. Piazza Malpighi, 4/2 40123 Bologna Italia

Tel: +39 051 65811 Fax: +39 051 230874 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della Irce S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato della Irce S.p.A. e sue controllate (il "Gruppo"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Irce S.p.A. (la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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ll nome Deloitte si ifferisce a una o più delle Touche Tonnatsu Linited, una società inglese a responsbilità linitata ("DTL"), e member fim aderenti a lounetwork le entità a esse correlate. DTTL e ciasuna dell'iticanente segarate e indipendenti tra loro. DTTL (denomirata anche "Debite Global") non fonisce servia i cienti. Si invita a leggere l'informativa completa rela struttura legale di Delotte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Deloitte.

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Rimanenze di Magazzino: Valutazione della "Componente Rame"

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come evidenziato nella nota "9. Rimgnenze" del bilancio consolidato del
Gruppo al 31 dicembre 2023, il valore delle rimanenze di magazzino è pari a
Euro 94.495 migliaia.
La principale materia prima utilizzata dal Gruppo nel processo produttivo è il
rame, il cui valore rappresenta la componente maggiormente significativa
delle rimanenze di magazzino.
Il prezzo di vendita dei prodotti commercializzati dal Gruppo, concordato
con i clienti, è costituito da due componenti: i) la "Componente Rame" (la
quantità di rame inclusa nel prodotto finito) e ii) la "Componente
Lavorazione" (la valorizzazione della lavorazione). Il prezzo di vendita della
Componente Rame viene concordato con il cliente al momento dell'ordine
dove questo può optare per un prezzo fisso, che corrisponde a quello in
essere al momento della firma dell'ordine, oppure variabile, ovvero basato
su un meccanismo di determinazione del corrispettivo di vendita correlato
all'andamento del rame in un determinato periodo di tempo prestabilito.
Nel bilancio consolidato del Gruppo le rimanenze di materie prime di rame e
la Componente Rame dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione
(di seguito nel loro insieme le "Rimanenze di Rame") sono valorizzate
distintamente dalla Componente Lavorazione e sono iscritte al minore tra il
costo di acquisto e il presumibile valore di realizzo.
Il prezzo del rame, quotato nelle principali borse valori dei metalli ferrosi, è
soggetto a fluttuazioni anche significative e, pertanto, una riduzione della
quotazione del rame potrebbe comportare la necessità di adeguare il valore
di iscrizione delle Rimanenze di Rame al loro presumibile valore di realizzo.
Per verificare il valore di iscrizione delle Rimanenze di Rame, gli
Amministratori effettuano un'analisi specifica che tiene conto di molteplici
dati e informazioni, quest'ultime anche soggette a stima, tra le quali gli
impegni e gli ordini di vendita e l'andamento atteso del prezzo del rame nei
mesi successivi all'approvazione del bilancio.
Abbiamo ritenuto che la valorizzazione delle Rimanenze di Rame costituisca
un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato del
Gruppo al 31 dicembre 2023, in considerazione: i) della significatività del
valore delle Rimanenze di Rame iscritte nel bilancio consolidato al
31 dicembre 2023; ii) della modalità di determinazione del valore
recuperabile, basata su un processo di stima articolato effettuato dagli
Amministratori relativamente all'andamento futuro atteso della quotazione
del rame; iii) nonché della volatilità degli andamenti delle quotazioni del
rame.

svolte

Procedure di revisione Le nostre procedure di revisione svolte con rifermento all'aspetto chiave correlato alla valutazione delle Rimanenze di Rame hanno incluso, tra le altre, le seguenti:

  • Rilevazione e comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti adottati dal Gruppo per la valorizzazione delle Rimanenze di Rame;
  • Verifica, su base campionaria, della correttezza del calcolo del costo medio ponderato utilizzato per la valorizzazione delle Rimanenze di Rame;
  • Con riferimento alla determinazione del valore di realizzo delle Rimanenze di Rame:
    • Comprensione del metodo di calcolo adottato dal Gruppo per la determinazione del valore di realizzo delle Rimanenze di Rame;
    • Ottenimento dei dettagli di calcolo del valore di realizzo e analisi della ragionevolezza delle principali assunzioni adottate dal Gruppo;
    • Verifica della completezza e dell'accuratezza della base dati utilizzata dal Gruppo per la determinazione del valore di realizzo;
    • Verifica delle fonti utilizzate dal Gruppo per l'acquisizione dei parametri di mercato utilizzati per la stima del valore di realizzo;
    • Verifica dell'accuratezza matematica dei calcoli effettuati dal Gruppo per la determinazione del valore di realizzo;
    • Verifica, su base campionaria, della documentazione a supporto dei dettagli di calcolo del valore di realizzo.
  • Esame dell'adeguatezza e della conformità dell'informativa fornita nelle note esplicative con riferimento alle Rimanenze di Rame rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

4

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo.
  • Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.

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  • Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
  • Abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Irce S.p.A. ci ha conferito in data 10 giugno 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

б

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Alcune informazioni contenute nelle note esplicative al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici, potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Deloitte.

7

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

uc Giovanni Fruci

Socio

Bologna, 27 marzo 2024

Deloitte & Touche S.p.A. Piazza Malpighi, 4/2 40123 Bologna Italia

Tel: +39 051 65811 Fax: +39 051 230874 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della Irce S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Irce S.p.A. (la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. M-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

ll nome Deloitte si ifferisce a una o più delle Touche Tonnatsu Linited, una società inglese a responsbilità linitata ("DTL"), e member fim aderenti a lounetwork le entità a esse correlate. DTTL e ciasuna dell'iticanente segarate e indipendenti tra loro. DTTL (denomirata anche "Debite Global") non fonisce servia i cienti. Si invita a leggere l'informativa completa rela struttura legale di Delotte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Deloitte.

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Recuperabilità del valore delle partecipazioni in società controllate

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come evidenziato nella nota "6. Partecipazioni" del bilancio d'esercizio della
Società al 31 dicembre 2023, il valore di iscrizione delle partecipazioni in
società controllate è complessivamente pari a Euro 63.029 migliaia, al netto
di una svalutazione complessiva pari a Euro 25.404 migliaia, di cui Euro
3.254 migliaia rilevati nell'esercizio con riferimento a due partecipazioni in
controllate estere.
Le partecipazioni in imprese controllate sono valutate con il metodo del
costo, rettificato per perdite di valore. In linea con quanto stabilito dallo "IAS
36 Impairment of assets", in presenza di indicatori di impairment, la Società
conduce un test di impairment mediante confronto tra il valore recuperabile
delle partecipazioni - determinato secondo la metodologia del valore d'uso -
e il loro valore contabile. In relazione alla significatività del differenziale tra il
valore di iscrizione della partecipazione nella controllata brasiliana IRCE Ltda
e la corrispondente quota di patrimonio netto di pertinenza, da attribuirsi
principalmente all'effetto cambi, e tenuto conto dei risultati negativi
consuntivati da alcune società controllate estere, la Società ha predisposto
appositi impairment test.
Il processo di valutazione della Direzione è complesso e si basa su assunzioni
riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi e la
determinazione di appropriati tassi di attualizzazione (WACC) e di crescita di
lungo periodo (g-rate).
In considerazione della significatività del differenziale tra il valore di
iscrizione della partecipazione nella controllata brasiliana di cui sopra e la
corrispondente quota di patrimonio netto di pertinenza (dovuta
principalmente ad effetti cambio), dei risultati negativi consuntivati da
alcune società controllate estere e della soggettività delle stime attinenti la
determinazione dei flussi di cassa e delle variabili chiave del modello di
impairment, abbiamo considerato l'impairment test sulle partecipazioni in
imprese controllate un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio
della Società.
svolte Procedure di revisione Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti del network Deloitte:
· Rilevazione e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla
Società sul processo di effettuazione dei test di impairment delle
partecipazioni in imprese controllate;
• Comprensione del metodo di calcolo utilizzato dalla Società per la
predisposizione del test di impairment;

Deloitte.

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  • Analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa;
  • Analisi degli scostamenti dei dati consuntivi rispetto ai piani originari al fine di valutare la natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di predisposizione dei piani;
  • Valutazione delle modalità di determinazione del tasso di attualizzazione (WACC) analizzando i singoli elementi dello stesso e la loro coerenza con le prassi valutative generalmente utilizzate e analisi della ragionevolezza del tasso di crescita (g-rate) utilizzato;
  • Verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso delle partecipazioni;
  • Verifica della corretta determinazione del valore contabile delle partecipazioni e del confronto con il loro valore d'uso;
  • Verifica delle sensitivity analysis predisposte dalla Direzione della Società;
  • Esame dell'adeguatezza e della conformità dell'informativa fornita dalla Società sull'impairment test rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.

Rimanenze di Magazzino: Valutazione della "Componente Rame"

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come evidenziato nella nota "9. Rimanenze" del bilancio d'esercizio della
Società al 31 dicembre 2023, il valore delle rimanenze di magazzino è pari a
Euro 60.258 migliaia.
La principale materia prima utilizzata dalla Società nel processo produttivo e
il rame, il cui valore rappresenta la componente maggiormente significativa
delle rimanenze di magazzino.
Il prezzo di vendita dei prodotti commercializzati dalla Società concordato
con i clienti è costituito da due componenti: i) la "Componente Rame" (la
quantità di rame inclusa nel prodotto finito) e ii) la "Componente
Lavorazione" (la valorizzazione della lavorazione). Il prezzo di vendita della
Componente Rame viene concordato con il cliente al momento dell'ordine
dove questo può optare per un prezzo fisso, che corrisponde a quello in
essere al momento dell'ordine, oppure variabile, ovvero basato
su un meccanismo di determinazione del corrispettivo di vendita correlato
all'andamento del rame in un determinato periodo di tempo prestabilito.

Nel bilancio d'esercizio della Società le rimanenze di materie prime di rame
e la Componente Rame dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di
lavorazione (di seguito nel loro insieme le "Rimanenze di Rame") sono
valorizzate distintamente dalla Componente Lavorazione e sono iscritte al
minore tra il costo di acquisto e il presumibile valore di realizzo.
ll prezzo del rame, quotato nelle principali borse valori dei metalli ferrosi, è
soggetto a fluttuazioni anche significative e, pertanto, una riduzione della
quotazione del rame potrebbe comportare la necessità di adeguare il valore
di iscrizione delle Rimanenze di Rame al loro presumibile valore di realizzo.
Per verificare il valore di iscrizione delle Rimanenze di Rame, gli
Amministratori effettuano un'analisi specifica che tiene conto di molteplici
dati e informazioni, quest'ultime anche soggette a stima, tra le quali gli
impegni e gli ordini di vendita e l'andamento atteso del prezzo del rame nei
mesi successivi all'approvazione del bilancio.
Abbiamo ritenuto che la valorizzazione delle Rimanenze di Rame costituisca
un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio d'esercizio della
Società al 31 dicembre 2023, in considerazione: i) della significatività del
valore delle Rimanenze di Rame iscritte nel bilancio d'esercizio al
31 dicembre 2023; ii) della modalità di determinazione del valore
recuperabile, basata su un processo di stima articolato effettuato dagli
Amministratori relativamente all'andamento futuro atteso della quotazione
del rame; iii) nonché della volatilità degli andamenti delle quotazioni del
rame.
svolte Procedure di revisione Le nostre procedure di revisione svolte con rifermento all'aspetto chiave
correlato alla valutazione delle Rimanenze di Rame hanno incluso, tra le
altre, le seguenti:
• Rilevazione e comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti
adottati dalla Società per la valorizzazione delle Rimanenze di Rame;
· Verifica, su base campionaria, della correttezza del calcolo del costo
medio ponderato utilizzato per la valorizzazione delle Rimanenze di
Rame;
• Con riferimento alla determinazione del valore di realizzo delle
Rimanenze di Rame:
- Comprensione del metodo di calcolo adottato dalla Società per la
determinazione del valore di realizzo delle Rimanenze di Rame;
- Ottenimento dei dettagli di calcolo del valore di realizzo e analisi della
ragionevolezza delle principali assunzioni adottate dalla Società;

  • 5
  • Verifica della completezza e dell'accuratezza della base dati utilizzata dalla Società per la determinazione del valore di realizzo;
  • Verifica delle fonti utilizzate dalla Società per l'acquisizione dei parametri di mercato utilizzati per la stima del valore di realizzo;
  • Verifica dell'accuratezza matematica dei calcoli effettuati dalla Società per la determinazione del valore di realizzo;
  • Verifica, su base campionaria, della documentazione a supporto dei dettagli di calcolo del valore di realizzo.
  • Esame dell'adeguatezza e della conformità dell'informativa fornita nelle note esplicative con riferimento alle Rimanenze di Rame rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

ll Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

б

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società.
  • Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • Siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

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Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Irce S.p.A. ci ha conferito in data 10 giugno 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Irce S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Irce S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

uch Giovanni Fruci Socio

Bologna, 27 marzo 2024

IRCE S.p.A.

Sede legale Imola (BO) Via Lasie n. 12/B Capitale Sociale €. 14.626.560,00 i.v. Iscrizione Registro Imprese di Bologna e C.F. 82001030384 - REA 266734

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti della Società IRCE S.p.A., ai sensi dell'art. 153 del d.lgs. 58/98 e dell'art. 2429, comma 2, del C.C.

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea del 28/04/2023 in conformità alle disposizioni di legge e di statuto e terminerà il proprio mandato con l'assemblea di approvazione del bilancio al 31/12/2025. I componenti del Collegio hanno rispettato il limite di cumulo degli incarichi previsto dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti e la composizione del Collegio risulta conforme alle disposizioni in materia di diversità di genere di cui all'art. artt. 147-ter e 148 del D.lgs. 58/98 (TUF).

Il bilancio separato relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2023 che viene proposto per l'approvazione chiude con un utile di € 5.805.871.

Il bilancio, che è stato trasmesso dal Consiglio di Amministrazione al Collegio Sindacale nei termini di legge, è stato redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS cmessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea. Esso è costituito dalla Situazione patrimoniale - finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note esplicative. Il bilancio è corredato dalla Relazione sulla gestione, nella quale sono inoltre riepilogati i principali rischi ed incertezze e si dà conto dell'evoluzione prevedibile della gestione. Ai sensi dell'art. 40, comma 2 bis del D.Lgs n. 127/1991, la Relazione sulla gestione è stata redatta in forma unitaria per il bilancio separato di IRCE S.p.A ed il bilancio consolidato del Gruppo IRCE.

La Relazione finanziaria annuale è stata predisposta in conformità al regolamento delegato (UE) n. 2018/815 del 17 dicembre 2018 (G.U.U.E., L. 143 del 29 maggio 2019), che, integrando la direttiva n. 2004/109/CE, ha stabilito norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del

formato elettronico unico di comunicazione delle relazioni finanziarie annuali; pertanto, la stessa è stata predisposta secondo il formato elettronico unico di comunicazione ESEF - European Single Electronic Format -.

La Società ha redatto l'annuale Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari in conformità all'articolo 123-bis del TUF e alle istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati Organizzati gestititi da Borsa Italiana S.p.A.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 il Collegio Sindacale ha svolto l'attività di vigilanza ai sensi dell'art. 149 del d.Igs. 58/1998, secondo le norme di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitali con azioni quotate in mercati regolamentati, redatte a cura del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e le raccomandazioni della CONSOB in materia di controlli contabili e altività del Collegio Sindacale.

Nella predisposizione della presente relazione si è tenuto conto delle comunicazioni CONSOB n. 1025564 del 6 aprile 2001, n. 3021582 del 4 aprile 2003 e n. 6031329 del 7 aprile 2006.

In particolare, il Collegio Sindacale:

  • ha vigilato sull'osservanza della Legge, dello Statuto e del Codice di Corporate Governance. Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale ritiene che le operazioni aziendali siano state improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, che siano state deliberate e poste in essere in conformità alla legge ed allo statuto sociale e che rispondano all'interesse della Società. Inoltre, le stesse non risultano manifestamente imprudenti, azzardate o mancanti delle necessarie informazioni, ovvero in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, né appaiono tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale;
  • ha partecipato alle riunioni dell'Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione ed ha ottenuto dagli Amministratori le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle

società controllate;

  • ha vigilato sul processo di formazione della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ed è stato informato sulle modalità di attuazione delle raccomandazioni del Presidente del Comitato Corporate Governance di Borsa Italiana formulate con comunicazione del 14 dicembre 2023. La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data15 marzo 2024 ed è disponibile sul sito internet della Società;
  • ha accertato che la Società ha adottato la politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti che, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 16 settembre 2022, è disponibile sul sito internet della Società;
  • ha verificato l'adeguatezza delle indicazioni procedurali adottate dal Comitato Remunerazioni per la definizione e l'attuazione delle politiche di remunerazione degli amministratori esecutivi o investiti di particolari cariche.

Le caratteristiche delle politiche remunerative di breve e lungo periodo sono illustrate nella Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, approvata dal Consiglio di amministrazione in data 15/03/24 e disponibile sul sito internet della Società, che sarà sottoposta all'esame e al voto vincolante dell'Assemblea dei Soci del 29 aprile 2024;

  • ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, sia sulla base di accertamenti diretti, sia tramite il periodico scambio di informazioni con la società incaricata della revisione contabile, dalla quale il Collegio Sindacale non ha ricevuto segnalazioni di fatti censurabili ai sensi dell'art. 155. comma 2 del d.lgs. 58/1998. Il Collegio Sindacale ritiene il sistema amministrativo-contabile sostanzialmente idoneo ad assicurare la corretta rappresentazione dei fatti di gestione nel bilancio separato e nel bilancio consolidato;
  • ha ottenuto informazioni dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, funzione che risponde alle previsioni dell'art. 154-bis del d.lgs. 58/1998, che non ha segnalato particolari

carenze nei processi operativi e di controllo che, per rilevanza, possano inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili al fine di una corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili internazionali;

  • ha intrattenuto rapporti con i componenti del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Remunerazione e del Comitato Operazioni con Parti Correlate istituiti in seno al Consiglio di Amministrazione, partecipando altresì alle relative riunioni;
  • ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema di controllo interno, prendendo atto delle valutazioni espresse dal Comitato Controllo e Rischi e dal Responsabile Internal Audit, nonché di quanto evidenziato nella relazione annuale dell'Organismo di Vigilanza ex d.lgs. n.231/2001;
  • ha ricevuto informazioni dal professionista al quale è stata affidata la funzione di internal audit sull'attività svolta nel corso dell'anno 2023. Come risulta dalla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, il Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza alle disposizioni del Codice di Autodisciplina, si è assunto la responsabilità del controllo interno della Società;
  • ha vigilato non essendo demandato al Collegio Sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio - sull'impostazione generale data al bilancio di esercizio, redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS, sulla conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tale riguardo, non ha osservazioni particolari da riferire;
    • ha ricevuto nel corso dell'esercizio informazioni in merito all'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza. Come ripotato anche nella relazione annuale emessa in data 23 febbraio 2024, l'Organismo non è venuto a conoscenza di eventi tali da far ritenere che siano stati commessi fatti censurabili o violazioni del Modello organizzativo adottato dalla Società, né è venuto a conoscenza di atti o condotte che comportino una violazione delle disposizioni contenute nel D. Lgs. 231/2001 e successive

modifiche. Con riferimento al modello di organizzazione, gestione e controllo (d.lgs. 231/2001), si rileva che lo stesso non è stato oggetto di aggiornamenti nel corso del 2023 e pertanto necessita, a parere del Collegio Sindacale, di una revisione che tenga conto altresi delle nuove normative che hanno inciso su di esso.

La Società si è dotata di un modello organizzativo Whistleblowing in base a quanto disposto dal D.Lgs. n. 24 del 10.03.2023;

  • ha verificato la conformità della relazione sulla gestione alla legge e ai regolamenti vigenti, in coerenza con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con le rappresentazioni di bilancio. La relazione semestrale consolidata non ha richiesto osservazioni da parte del Collegio Sindacale. La relazione semestrale e le relazioni trimestrali hanno avuto la pubblicità prevista dalla legge e dai regolamenti vigenti;
  • ha vigilato, per quanto di propria competenza, sugli obblighi relativi alle informazioni di carattere non finanziario di cui al d.lgs. n. 254/2016, verificando, in particolare, il corretto assolvimento degli obblighi di redazione e pubblicazione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario da parte della Società Capo Gruppo.

In data 20/12/2023 la Società ha ricevuto da Consob una richiesta di informazioni ai sensi dell'art.9, comma 3, del Dlgs n.254/2016 e dell'articolo 115 comma 1 del D. Lgs n.58/98 TUF e un richiamo di attenzione in merito al contenuto della Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, alla quale ha risposto in data 15/01/2024.

Il Collegio Sindacale, nell'ambito della propria attività di vigilanza, ha potuto constatare che IRCE S.p.A. si è attivata per aderire alle richieste ricevute. Inoltre, al fine di ampliare ulteriormente il contenuto della Dichiarazione non finanziaria, ha sia conferito specifico mandato professionale ad una società di consulenza specializzata che previsto programmi di formazione specifica per le funzioni interne coinvolte nella redazione di detto documento. Il Collegio Sindacale ha ottenuto, anche partecipando alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF e ha ricevuto informativa dal Responsabile del processo di redazione della stessa sull'analisi di materialità effettuata dalla Società per definire gli ambiti informativi non finanziari di natura economica, sociale e ambientale considerati rilevanti per il Gruppo.

Il Gruppo nel corso del 2024 si è impegnato ad elaborare un piano di sostenibilità di lungo periodo.

Nella DNF del Gruppo Irce sono state fornite le informazioni richieste dal Regolamento (UE) 2020/8525 (c.d. Regolamento Tassonomia);

  • ha vigilato sull'effettiva attuazione e il concreto funzionamento da parte del Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2391 bis c.c. e dell'art. 4 del Regolamento operazioni con parti correlate adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i., della procedura per la gestione e l'approvazione delle operazioni con parti correlate adottata dalla Società, adottata da ultimo con delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 giugno 2021;
  • ha effettuato, a seguito della nomina e successivamente in data 11 marzo 2024, il periodico processo di autovalutazione, i cui esiti sono stati trasmessi al Consiglio di Amministrazione ed evidenziati nella Relazione sulla Corporate Governance;
  • ha proceduto, in data 15 marzo 2024, alla verifica della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri componenti.

Il Collegio Sindacale segnala che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 15 marzo 2024, come suggerito dal documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha approvato, in via autonoma e preventiva rispetto al momento dell'approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36.

In particolare, le procedure di impairment test sono state condotte dalla Società sul valore del Capitale Investito Netto a bilancio del Gruppo IRCE e delle società, Irce Ltda, FD Sims LTD, Smit Draad Nijmegen. Nelle Note esplicative al bilancio sono riportate informazioni ed esiti del processo valutativo condotto.

Nelle note del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato gli

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Amministratori hanno fornito informativa in merito al rischio del cambiamento climatico e alla presenza della Società e del Gruppo nei pacsi coinvolti nel conflitto Russo-Ucraino e Mediorientale e le proprie valutazioni in ordine ai potenziali impatti diretti e indiretti del conflitto sull'attività svolta.

La revisione legale è stata effettuata dalla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. - alla quale l'Assemblea degli Azionisti in data 10 giugno 2020 ha conferito incarico per il periodo 2020-2028 - e con la quale il Collegio Sindacale ha intrattenuto periodici incontri finalizzati al reciproco scambio di informazioni sulla gestione della Società e delle sue controllate, anche in vista della predisposizione della presente relazione, ottenendo informazioni in merito alla relazione di revisione di cui agli artt. 14 e 16 del d.lgs. 39/2010.

Il Collegio Sindacale ha preso visione delle relazioni sulla revisione contabile redatte dalla predetta Società di Revisione in data 27 marzo 2024 rilasciate ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, prendendo atto che, a giudizio della stessa, il bilancio della Società ed il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2023 sono conformi agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. n. 38/2005 e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, esponendo nelle medesime relazioni gli aspetti chiave della revisione contabile a suo giudizio maggiormente significativi nell'ambito del lavoro svolto.

Inoltre, la Società di revisione ha giudicato il bilancio d'esercizio predisposto nel formato XHTML - conforme alle disposizioni del Regolamento (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format), evidenziando che "alcune informazioni contenute nelle note esplicative al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML".

Infine, a giudizio della Società di Revisione, la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b), dell'art. 123 bis del d.lgs. 58/1998 presentate nella Relazione sul Governo Societario sono coerenti con i documenti di bilancio separato.

La Società di Revisione ha trasmesso al Collegio Sindacale la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014 relativa al Bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2023, nella quale, tra l'altro: :

  • ha evidenziato gli aspetti chiave della revisione contabile;
  • ha confermato ai sensi dell'art. 6 paragrafo 2) lett. a) del Regolamento Europeo 537/2014 e di quanto richiesto dal paragrafo 17 lett. a) del Principio di Revisione ISA Italia 260, che, sulla base delle informazioni ottenute e delle verifiche condotte, tenuto conto dei principi regolamentari e professionali che disciplinano l'attività di revisione, nel periodo dal 1 gennaio 2023 alla data odierna non sono state riscontrate situazioni che abbiano compromesso la sua indipendenza ai sensi degli artt. 10 e 17 del d.lgs. 39/2010 e degli artt. 4 e 5 del Regolamento Europeo;
  • ha confermato l'indipendenza degli altri soggetti di cui si è avvalsa nello svolgimento della revisione legale;
  • non ha evidenziato carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria;
  • non ha evidenziato casi di non conformità, effettiva o presunta, a leggi e regolamenti o disposizioni statutarie;
  • ha evidenziato di non aver incontrato limitazioni al processo di acquisizione di clementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il proprio giudizio;
  • ha esposto le questioni significative emerse dalla revisione legale.

Il Collegio Sindacale ha preso visione della relazione redatta dalla Deloitte & Touche S.p.A. sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Irce S.p.A. e delle sue controllate, ai sensi dell'art. 3, c. 10, d.lgs. n. 254/2016 e dell'art. 5 del regolamento Consob n. 20267/2018, rilasciata in data 27 marzo 2024 , prendendo atto che, a giudizio della stessa, non vi sono elementi che facciano ritenere che la DNF del Gruppo Irce relativa all'esercizio chiuso al 31/12/2023 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti

significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del d.lgs. n. 254/2016 e dai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards. L'esame limatato della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario non si estende alle informazioni contenute nel capitolo "Tassonomia" della DNF, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

Per quanto di sua competenza, il Collegio Sindacale, in attuazione di quanto previsto dall'art. 153 del citato d.lgs. 58/1998, ed in conformità a quanto disposto dalla Consob con deliberazione DEM 1025564 del 6/4/2001, precisa ulteriormente che:

  • ha ricevuto dagli Amministratori, sia durante le riunioni consiliari che durante le riunioni effettuate con la prevista periodicità, informazioni dettagliate e puntuali sull'attività svolta dalla Società con particolare riguardo alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale;
  • dalla relazione sull'andamento della gestione, dalle informazioni fornite in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e da quelle ricevute dal management aziendale e dalla Società di Revisione non ha rilevato l'esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, anche con riferimento ad operazioni infragruppo o con parti correlate;
  • la Società ha posto in essere nel 2023 un""operazione di maggior rilevanza" nell'ambito del progetto di investimento in Repubblica Ceca da effettuarsi per il tramite della controllata Irce S.r.o., così come approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 21 dicembre 2023. Si precisa che tale operazione risulta essere esentata dall'osservanza delle disposizioni procedurali e di trasparenza previste dal Regolamento Parti Correlate in quanto nella società controllata Irce S.r.o, non si rinvengono interessi significativi di altre parti correlate a IRCE:
  • in merito a tale progetto la Società ha messo a disposizione del pubblico nei termini previsti dall'art. 71 del Regolamento Emittenti ed in conformità a quanto previsto dall'art. 65-bis del medesimo, un Documento Informativo in considerazione del fatto che il Progetto si compone di più operazioni da realizzare in esecuzione di un disegno

unitario che, considerate in forma aggregata, determinano il superamento del parametro di significatività, indicato nell'Allegato 3B del Regolamento Emittenti, consistente nel rapporto tra valore degli investimenti e capitalizzazione di mercato;

  • nel corso dell'esercizio 2023 la Società ha altresi attuato ulteriori operazioni con parti correlate qualificabili come operazioni ordinarie di minore rilevanza concluse a condizioni di mercato ai sensi della procedura con operazioni con Parti Correlate;
  • nel corso dell'esercizio alla società Deloitte & Touche S.p.A. sono stati conferiti, oltre all'incarico di revisione contabile e all'incarico di Revisore designato alla relazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, altri due incarichi. In particolare un primo incarico avente ad oggetto servizi di revisione contabile del prospetto al 31 dicembre 2022 di Irce S.p.A., predisposto ai fini del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 21 dicembre 2017, di cui all'articolo 19, comma 2, della legge 167/17 in base alla Determina del Direttore della Direzione Infrastrutture Energia e Unbundling dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambicnte ("ARERA"), 17/2020 del 24 settembre 2020, "Disposizioni in materia di raccolta dei dati di bilancio rilevanti ai fini del calcolo del VAL per le imprese a forte consumo di energia clettrica", per l'annualità di competenza 2022. Un secondo incarico avente ad oggetto l'erogazione del corso di formazione GRI Standards Certified Training Course,

Il Collegio sindacale ha espresso formale specifica approvazione per l'erogazione degli ulteriori suddetti servizi.

  • il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio non ha espresso pareri o proposte previsti dalla legge, in quanto non si sono verificate situazioni che li richiedessero;
  • durante l'esercizio si sono tenute le seguenti riunioni degli organi sociali:
    • Assemblee dei soci: n. 1
    • Consigli di Amministrazione: n. 7
    • Riunioni del Collegio Sindacale: n. 10;
  • nel corso dell'anno 2023 e fino alla data odierna non sono pervenute denunce ex art. 2408 del Codice civile né risulta che siano stati presentati

10

esposti da azionisti e/o da terzi;

  • il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile", come previsto dall'art. 19 del d.Lgs n. 39/2010, si identifica con il Collegio Sindacale; a tal riguardo, anche sulla base delle notizie fornite dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, dai componenti del Comitato controllo e rischi, dal Responsabile della funzione di internal audit, nonché dalla società incaricata della revisione legale, il Collegio Sindacale può confermare che il sistema di controllo interno risulta adeguato alle dimensioni dell'azienda;
  • il Collegio Sindacale ha esteso l'attività di vigilanza sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del d.lgs 58/1998, ottenendo informazioni dagli Amministratori della socictà. I rapporti intercorrenti con le società controllate, sono risultati sostanzialmente adeguati.

A seguito dell'attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale, non sono emersi fatti censurabili, omissioni od irregolarità da segnalare nella presente Relazione.

Il Collegio Sindacale non ritiene necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'art. 153 secondo comma del d.Igs. 58/1998.

Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2023 e non ha obiezioni da formulare in merito alla proposta del Consiglio di Amministrazione circa la destinazione dell'utile dell'esercizio 2023.

Bologna, 27 marzo 2024

IL COLLEGIO SINDACALE

(Dott. ssa Donatella Vitanza)

(Dott. Giuseppe Di Rocco)

infre

(Dott. Fabrizio Zappi)

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