Annual Report • Mar 29, 2024
Annual Report
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Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Tale documento rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format) e disponibile sul sito internet della Società, nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket STORAGE".
Sede legale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato
Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.dovalue.it


INDICE

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023
| INTRODUZIONE | 4 |
|---|---|
| CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE | 12 |
| STRUTTURA DEL GRUPPO | 13 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO | 15 |
| BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023 | 67 |
| 1. PROSPETTI CONTABILI | 69 |
| NOTE ILLUSTRATIVE | 75 |
| 2. POLITICHE CONTABILI | 77 |
| 3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO | 117 |
| 4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO | 147 |
| 5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA | 159 |
| 6. INFORMATIVA DI SETTORE | 171 |
| 7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA | 175 |
| 8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE | 179 |
| 9. ALLEGATI | 183 |
| 10. ATTESTAZIONI E RELAZIONI | 185 |
| DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO | |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE |

4
il Bilancio 2023 che illustriamo riflette la resilienza e la capacità di adattamento di doValue, nonostante un contesto economico particolarmente impegnativo per il settore del credit servicing. La vostra società ha navigato attraverso tali avversità, mantenendo una solida redditività e un'equilibrata struttura finanziaria. Ciò è stato possibile anche di fronte a una contrazione nel volume delle transazioni di crediti non-performing e a performance di recupero meno favorevoli, effetti diretti di un clima caratterizzato da elevati tassi d'interesse e inflazione sostenuta.
Dall'inizio del 2023, doValue ha mantenuto la leadership di mercato in Italia, Grecia e Cipro, mentre in Spagna ha completato un complesso processo di ristrutturazione consentendo alla propria controllata spagnola di tornare alla profittabilità e porre le basi per una crescita sostenibile nel medio-lungo periodo.
L'efficacia del modello di business e la strategia di diversificazione (in termini di paesi, prodotti e clienti) hanno consentito al Gruppo doValue di registrare Ricavi Lordi pari a €486 milioni ed un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €179 milioni. In termini di nuove masse in gestione, nel 2023 la Società si è aggiudicata circa €9.7 miliardi di nuovo Gross Book Value, un livello che, sebbene in calo rispetto al precedente anno, ha consentito a doValue di mantenere stabili le proprie quote di mercato nonostante politiche concorrenziali molto aggressive da parte dei propri competitor.
Nel corso del 2023, abbiamo mantenuto un rapporto di leva finanziaria contenuto pari a 2,7 volte, allineandoci perfettamente agli obiettivi delineati nel nostro Piano Industriale e nella strategia finanziaria aziendale. Osserviamo con soddisfazione che, nel periodo compreso tra giugno e luglio, sia Fitch che Standard & Poor's hanno riconfermato il rating BB. Questo riconoscimento è particolarmente importante in un periodo in cui la sostenibilità finanziaria assume un ruolo cruciale per gli investitori. Ci posiziona favorevolmente nel panorama aziendale, distinguendoci come uno degli operatori con il livello di indebitamento più contenuto e con valutazioni creditizie tra le più elevate.
L'attenzione verso tutti gli Stakeholder, oltre che l'adozione di standard etici e professionali in linea con le migliori prassi di mercato, caratterizzano il nostro modello di business. In linea con i nostri principi, doValue ha definito la Carta dei Valori ed aggiornato il Codice Deontologico della Rete Esterna seguendo gli elevati standard qualitativi stabiliti nel Codice Etico di Gruppo.
L'eccellenza operativa di doValue è confermata anche dai Servicer Rating del mercato assegnati dalle agenzie internazionali S&P e Fitch Ratings: in qualità di Special Servicer Fitch Ratings ha confermato il rating "RSS1-/CSS1-" e Standard & Poor's "Strong", i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore.
Nel corso dell'anno, in considerazione del ruolo svolto da doValue per lo sviluppo sostenibile del sistema finanziario, il Gruppo ha definito la propria mission: contribuire a mantenere l'equilibrio del sistema economico, favorendo l'inclusione finanziaria. doValue, infatti, nella gestione dei crediti privilegia il ricorso a soluzioni stragiudiziali, e quindi più rapide, flessibili e meno onerose per tutte le parti in causa rispetto ai percorsi giudiziali. Tali soluzioni, oltre a lasciare maggior spazio all'ascolto del cliente debitore e all'identificazione delle sue necessità, contribuiscono anche ad un più rapido reinserimento del cliente debitore stesso nel circuito finanziario, garantendo un approccio più empatico, inclusivo e, in definitiva, sostenibile. Il ruolo di doValue sarà dunque fondamentale, nell'ambito della gestione degli UTP e degli stage 2, per supportare la crescita del Paese agevolando il rientro in bonis di creditori rientranti in quella categoria.
Da anni il Gruppo ha intrapreso un percorso volto ad integrare la Sostenibilità nei processi aziendali seguendo la direzione definita dai 17 SDGs - Sustainable Development Goals. Come nel 2022, anche quest'anno sono stati raggiunti tutti i target del Piano di Sostenibilità. Il percorso di crescita sostenibile del Gruppo è inoltre confermato dagli ottimi rating assegnati da parte delle Agenzie di Rating ESG; a ottobre 2023 Sustainalytics ha mantenuto l'ESG Risk Rating della Società a "Low Risk". Il Framework ESG di doValue è valutato anche da MSCI ESG Ratings e Moody's, che hanno assegnato un rating di "AAA" e "Robust" (entrambi in miglioramento rispetto all'anno precedente).
Nel 2024, intraprenderemo un nuovo capitolo strategico, delineato dal Piano Industriale 2024- 2026, recentemente introdotto dalla nostra CEO, nominata in agosto 2023. Questo piano propone una traiettoria di crescita sia prudente che mirata, adeguata alle evoluzioni del mercato. Si concentrerà su due assi principali: il rafforzamento del nostro core business nel settore dei crediti non performing e l'espansione in nuovi segmenti di mercato con livelli di domanda più sostenuti.
Vorrei anche riconoscere il ruolo fondamentale del settore del credit servicing nel sostenere la stabilità del sistema bancario europeo e italiano. Questa attività è stata indispensabile per il funzionamento efficiente del sistema di trasmissione monetaria e per la resilienza economica in tempi di crisi. Sebbene il sistema bancario benefici attualmente di un contesto favorevole, grazie agli sforzi di derisking intrapresi in passato e a un ambiente di tassi di interesse vantaggioso, la nostra società manterrà un ruolo di presidio importante per solidità del sistema economico.
Presidente del Consiglio di Amministrazione
Giovanni Castellaneta

Le linee strategiche di Sostenibilità di doValue sono il risultato di un lungo percorso avviato nel 2016 dal Gruppo, in collaborazione con i propri Stakeholder.
L'attenzione di doValue verso i temi ESG si concretizza in una strategia volta a favorire l'inclusione finanziaria e a contribuire allo sviluppo sostenibile del sistema economico.

2017 doValue pubblica la prima Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria (DCNF) e avvia il processo di integrazione della Sostenibilità nella strategia aziendale.
doValue redige una Policy per la redazione Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e definisce la governance del processo di redazione del documento.
A seguito del processo di internazionalizzazione, doValue integra Altamira Asset Management S.A. (oggi doValue Spain) con le sue controllate in Portogallo e Cipro nel perimetro di rendicontazione.
La quarta Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria include nel perimetro di rendicontazione doValue Greece. doValue avvia un dialogo costante con le principali Agenzie di Rating ESG: MSCI e Sustainalytics.
doValue pubblica la Politica e il Piano di Sostenibilità 2021-2023. MSCI ESG Ratings incrementa il Rating ESG del Gruppo dal livello "A" al livello "AA".
doValue amplia le categorie di Stakeholder coinvolte nelle attività di Engagement e raggiunge i target 2022 del Piano di Sostenibilità. Sustainalytics incrementa l'ESG Risk Rating da "Medium Risk" a "Low Risk". Viene definita la Carta dei Valori.
Il raggiungimento dei 21 targets del Piano di Sostenibilità 2021-2023 conferma l'impegno del Gruppo per contribuire attivamente ad un futuro più inclusivo e sostenibile, in linea con gli obiettivi SDGs – Sustainable Development Goals – dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Al 31 Dicembre 2023 sono stati raggiunti tutti i target previsti dal Piano di Sostenibilità 2021-23 a conferma dell'impegno del Gruppo a contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) individuati dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Dei 17 macro-obiettivi descritti dagli SDG il Gruppo contribuisce a:

ATTENZIONE ALL' AMBIENTE

Governance e integrità del business

Formazione ed inclusione sociale

Consumo e gestione sostenibile delle risorse naturali

8.10 Rafforzare la capacità delle istituzioni finanziarie nazionali per incoraggiare e ampliare l'accesso ai servizi bancari, assicurativi e finanziari per tutti

4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l'occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro

7.2 Entro il 2030, aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale

12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali

| Obiettivi | Target raggiunti al 31 Dicembre 2021 | SDGS | |
|---|---|---|---|
| OPERARE RESPONSABILMENTE | |||
| Assicurare che le attività di business siano condotte in conformità alla normativa vigente e ai più alti standard etici e morali |
Implementazione di un framework anticorruzione di gruppo entro il 2021. |
||
| Integrare gli obiettivi ESG nella strategia di business |
Inclusione dell'Employee Engagement come variabile dell'MBO per Manager con Responsabilità strategiche entro il 2021. |
||
| ATTENZIONE ALLE PERSONE | |||
| Diffondere una cultura di inclusività e non discriminazione |
Creazione di un Group Diversity & Inclusion Council e definizione di una strategia D&I a livello di Gruppo entro il 2021. |
||
| Promuovere la soddisfazione, la salute e il benessere di dipendenti e collaboratori |
Partecipazione alla People Engagement Survey sempre superiore al 70%. |
||
| ATTENZIONE ALL'AMBIENTE | |||
| Armonizzare la gestione degli impatti ambientali a livello di Gruppo |
Implementazione di linee guida finalizzate alla definizione di un framework di riferimento per la gestione locale degli aspetti ambientali entro il 2021. |
||
| Obiettivi | Target 2022 - 2023 | SDGS |
|---|---|---|
| OPERARE RESPONSABILMENTE | ||
| negli anni successivi. | Ottenimento della certificazione ISO 37100 entro il 2022 per doValue S.p.A. e mantenimento della certificazione | |
| 75% dei dipendenti che hanno ricevuto formazione in tema di Codice Etico, anticorruzione entro il 2023. | ||
| 100% dei dipendenti che hanno ricevuto formazione in tema di Cyber Security entro dicembre 2022. | ||
| 75% dei dipendenti che hanno ricevuto formazione in tema di Privacy entro il 2023. | ||
| metodologia Net Promoter Score (NPS) entro il 2022. | Implementazione a livello di Gruppo di un modello di misurazione e soddisfazione dei clienti secondo la | |
| ATTENZIONE ALLE PERSONE | ||
| e dei singoli contesti locali. | Promozione di piani di formazione annuali riguardanti sia le soft che le hard skill allineati alle esigenze anziendali | |
| Integrazione dei valori di doValue all'interno del modello di valutazione delle performance entro il 2022. | ||
| delle diversità entro il 2022. | Lancio di programmi e attività specifiche volti al rafforzamento della cultura dell'inclusione e alla valorizzazione | |
| Lancio di una campagna di sensibilizzazione ed educazione in tema di D&I a livello di Gruppo entro il 2022. | ||
| Mappatura globale delle figure chiave e definizione di un piano di successione entro il 2022. | ||
| Partecipazione alla People Engagement Survey sempre superiore al 70%. | ||
| dipendenti e avvio di iniziative locali a sostegno dell'equilibrio tra vita-lavoro. | A partire dal 2022, lancio di almeno 1-2 attività e programmi all'anno per sostenere la salute psico-fisica dei | |
| realizzazione di attività a sostegno delle comunità locali entro il 2022. | Implementazione di linee guida finalizzate ala definizione di un framework di riferimento a livello di Gruppo per la | |
| ATTENZIONE ALL'AMBIENTE | ||
| (metodo market-based). | Acquisto di energia elettrica 100% rinnovabile certficata entro il 2023, riducendo le relative emissioni di Scope 2 | |
| Adozione di soluzioni per aumentare l'efficienza energetica delle Sedi. | ||
| Acquisto di carta 100% con caratteristiche di sostenibilità (certificata FSC, PEFC o EcoLabel) entro il 2022. | ||
| contribuire allo sviluppo di un'economia più sostenibile. | doValue proseguirà il proprio percorso di Sostenibilità con impegno e responsabilità, secondo le linee strategiche del Business Plan 2024-26, per incontrare le aspettative degli Stakeholder e per |

L'eccellenza operativa e l'impegno concreto di doValue sul fronte della Sostenibilità sono dimostrati anche dai costanti upgrade riconosciuti dalle principali Agenzie di Rating ESG.
In linea con la continua traiettoria di miglioramento seguita dalla Società sin dal primo rating assegnato da Sustainalytics ad ottobre 2020, nell'ottobre 2023 Sustainalytics ha confermato il rating "Low Risk", valutando doValue come società a "basso rischio" con riferimento all'esposizione verso impatti finanziari rilevanti generati da fattori ESG.
Il riconoscimento ricevuto da Sustainalytics conferma il forte e costante impegno di doValue nell'adottare elevati standard di qualità e nell'agire in modo responsabile.
Il Framework ESG di doValue è valutato anche da MSCI ESG Ratings, che nel febbraio 2023 ha assegnato un rating "AAA", rispetto alla valutazione "AA" del 2022, riflettendo le prestazioni e il livello di crescita del Gruppo doValue.
doValue è attualmente valutata anche da Moody's che a luglio 2023 ha migliorato il rating ESG del Gruppo da "Limited" a "Robust".
Al fine di integrare sempre più la Sostenibilità nel business, doValue ha implementato una governance, riconosciuta come best practice dalle Agenzie di Rating ESG, che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di queste tematiche:


Amministratore Delegato MANUELA FRANCHI
Sindaci supplenti SONIA PERON
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari DAVIDE SOFFIETTI
Presidente GIOVANNI CASTELLANETA (2) Consiglieri FRANCESCO COLASANTI (2) GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4) CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3) NUNZIO GUGLIELMINO (1) GIUSEPPE RANIERI ROBERTA NERI (4) MARELLA IDI MARIA VILLA (2) ELENA LIESKOVSKA (2)
Presidente NICOLA LORITO (6)
Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)
MAURIZIO DE MAGISTRIS
Alla data di approvazione del presente documento
Il Gruppo doValue offre ai propri clienti, sia Banche che Investitori, servizi di gestione di portafogli di crediti in sofferenza (Non-Performing Loans, NPL), crediti con inadempienze probabili (Unlikely to Pay, UTP), crediti scaduti (Early Arrears) e crediti in-bonis (Performing Loans). Il Gruppo doValue è inoltre attivo nella gestione e sviluppo di asset immobiliari escussi nell'ambito dall'attività di gestione di crediti deteriorati (Real Estate Owned, REO).
In aggiunta, il Gruppo doValue offre un'ampia gamma di servizi ancillari (servizi di Master Legal, due diligence, gestione di dati e attività di Master Servicing).
Le azioni del Gruppo doValue sono quotate su Euronext Milan dal 2017. doValue è stata inoltre ammessa al segmento STAR di Euronext Milan nel 2022.
Nel grafico seguente è esposta la composizione del Gruppo al 31 dicembre 2023 che riflette il percorso di crescita e di diversificazione realizzato in più di 20 anni di attività, attraverso uno sviluppo organico e per linee esterne.




I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.
Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.


RSS1- / CSS1- FITCH RATINGS STRONG STANDARD & POOR'S RATING
Il Gruppo doValue fornisce servizi a Banche e Investitori sull'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate.
Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti; nell'ambito della medesima attività possono essere poi offerti servizi ancillari la cui remunerazione è legata alla tipologia di servizio fornito.
Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:
| NPL Servicing | Attività di amministrazione, di gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non-performing. Nell'ambito Servicing di NPL, doValue è focalizzata su crediti corporate di origine bancaria, caratterizzati da una dimensione medio-grande e da un'elevata incidenza di garanzie immobiliari |
|---|---|
| Real Estate Servicing |
Attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui: (1) Gestione delle garanzie immobiliari, ovvero attività di valorizzazione e vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti, originariamente posti a garanzia di prestiti bancari, (2) Sviluppo immobiliare, ovvero analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti e (3) Property management, ovvero presidio, gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione |
| UTP Servicing | Attività di amministrazione, gestione e ristrutturazione di crediti classificati "unlikely-to-pay", per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di favorire la transizione degli stessi allo status di "performing"; tale attività è svolta primariamente dalle controllate doNext, regolata ai sensi dell'art. 106 T.U.B. (intermediario finanziario), e doValue Greece, regolata ai sensi della legge greca 4354/2015 (NPL Servicer con licenza e supervisione di Bank of Greece) |

| Early Arrears e performing loans servicing |
Attività di gestione di crediti performing o in arretrato inferiore ai 90 giorni, non ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi |
|---|---|
| Servizi ancillari | Servizi ancillari di varia natura, inclusi: (1) Due Diligence, ovvero servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero, (2) Master Servicing e Strutturazione, ovvero servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti, servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione e (3) Master Legal, ovvero attività di gestione delle procedure giudiziali di ogni ordine e grado relativamente ai crediti, prevalentemente non performing, in gestione di doValue su mandato di terzi |
doValue, in qualità di Special Servicer, ha ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. doNext, in qualità di Master Servicer, a febbraio 2022 ha ricevuto il giudizio di MS2+ da Fitch Ratings che rappresenta un indicatore di alte performance nella capacità complessiva di gestione del Servicing.
Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook "Stabile" da Standard & Poor's e da Fitch. Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie relativamente alle obbligazioni senior di doValue di emissione originaria pari ad un nominale di €265,0 milioni e €300,0 milioni con scadenza, rispettivamente, nel 2025 e nel 2026. Il rating è stato confermato nel mese di giugno 2023 sia da Fitch, sia da Standard & Poor's, entrambe con outlook "Stabile".

Le banche europee stanno attualmente godendo dei benefici di tassi di interesse eccezionalmente elevati, che hanno portato a un notevole aumento dei margini di interesse netti. Nonostante il continuo deterioramento del contesto macroeconomico e gli alti tassi di interesse che mettono sotto pressione famiglie e PMI, il costo del rischio per le banche europee è rimasto sorprendentemente ai minimi storici. Questo scenario, unito a un basso NPE ratio derivante da un ampio processo di de-risking in tutta l'Europa meridionale realizzato negli anni precedenti, ha creato un panorama difficile per i servicer del debito e gli acquirenti, caratterizzato da una pipeline di operazioni primarie in diminuzione.
Nonostante queste sfide, le previsioni economiche per l'Europa rimangono caute, con una crescita modesta del PIL, una crisi immobiliare commerciale incombente e un aumento dei fallimenti, in particolare tra le PMI. La Banca d'Italia prevede un calo della qualità del credito nei prossimi due anni. In questo contesto, il governatore della Banca d'Italia ha sottolineato il ruolo cruciale dei credit servicer nel mantenere un sistema bancario ed economico solido. Nel frattempo, le grandi banche spagnole gestiscono €71 miliardi di crediti in sofferenza (NPL) nei loro bilanci, con un aumento del 2,3% su base annua rispetto al 2022. La Grecia sta registrando una crescita positiva del PIL, ma le banche sono ancora nel pieno del loro processo di de-risking.
Alla luce di questa situazione, doValue stima che la pipeline di potenziali mandati di servizio per i prossimi 18 mesi in tutta l'Europa meridionale sia di circa 40 miliardi di euro, comprese le transazioni secondarie. Tuttavia, eventuali ulteriori ritardi nelle transazioni primarie previste potrebbero mettere in discussione il ritorno alla crescita nel 2024. Per far fronte a questo problema, la società ha adottato una struttura dei costi flessibile e prevede di apportare ulteriori modifiche per salvaguardare la redditività e la generazione di cassa.
Più in generale, le attività di doValue sono supportate da un sostanziale e contrattuale GBV a lungo termine e sono sostenute da tendenze esterne favorevoli a medio e lungo termine. Tra queste, l'applicazione di norme rigorose da parte delle banche per il riconoscimento dei crediti (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basilea IV), che incoraggiano un approccio proattivo alla gestione del bilancio.


(€/000)
Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2023.
| Principali dati economici consolidati | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi lordi | 485.731 | 558.249 | (72.518) | (13,0)% |
| Ricavi netti | 443.157 | 500.420 | (57.263) | (11,4)% |
| Costi operativi | (267.812) | (301.712) | 33.900 | (11,2)% |
| EBITDA | 175.345 | 198.708 | (23.363) | (11,8)% |
| EBITDA margin | 36,1% | 35,6% | 0,5% | 1,4% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (3.355) | (2.979) | (376) | 12,6% |
| EBITDA esclusi elementi non ricorrenti | 178.700 | 201.687 | (22.987) | (11,4)% |
| EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti | 37,2% | 36,1% | 1,0% | 2,8% |
| EBT | 28.250 | 62.829 | (34.579) | (55,0)% |
| EBT margin | 5,8% | 11,3% | (5,4%) | (48,3)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(17.830) | 16.502 | (34.332) | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
1.835 | 50.563 | (48.728) | (96,4)% |
| (€/000) | ||||
| Principali dati patrimoniali consolidati | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
| Cassa e titoli liquidabili | 112.376 | 134.264 | (21.888) | (16,3%) |
| Attività immateriali | 473.784 | 526.888 | (53.104) | (10,1%) |
| Attività finanziarie | 46.167 | 57.984 | (11.817) | (20,4%) |
| Crediti commerciali | 199.844 | 200.143 | (299) | (0,1%) |
| Attività fiscali | 99.483 | 118.226 | (18.743) | (15,9%) |
| Passività finanziarie | 684.570 | 684.984 | (414) | (0,1%) |
| Debiti commerciali | 85.383 | 70.381 | 15.002 | 21,3% |
| Passività fiscali | 65.096 | 67.797 | (2.701) | (4,0%) |
| Altre passività | 57.056 | 75.754 | (18.698) | (24,7%) |
| Fondi rischi e oneri | 26.356 | 37.655 | (11.299) | (30,0%) |
| Patrimonio netto del Gruppo | 53.031 | 136.559 | (83.528) | (61,2%) |

Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di Performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo.
(€/000)
| KPIs | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Gross Book Value (EoP) Gruppo | 116.355.196 | 120.478.346 |
| Incassi di periodo - Gruppo | 4.947.493 | 5.494.503 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Gruppo | 4,6% | 4,1% |
| Gross Book Value (EoP) Italia | 68.241.322 | 72.031.038 |
| Incassi di periodo - Italia | 1.661.168 | 1.707.403 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia | 2,5% | 2,5% |
| Gross Book Value (EoP) Iberia | 10.861.946 | 11.650.908 |
| Incassi di periodo - Iberia | 1.136.157 | 1.965.314 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Iberia | 11,0% | 9,2% |
| Gross Book Value (EoP) Regione Ellenica | 37.251.928 | 36.796.401 |
| Incassi di periodo - Regione Ellenica | 2.150.168 | 1.821.787 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Regione Ellenica | 7,0% | 6,1% |
| Staff FTE / Totale FTE Gruppo | 42,0% | 45,0% |
| EBITDA | 175.345 | 198.708 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (3.355) | (2.979) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 178.700 | 201.687 |
| EBITDA margin | 36,1% | 35,6% |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 37,2% | 36,1% |
| Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo | (17.830) | 16.502 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(19.665) | (34.061) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
1.835 | 50.563 |
| Utile per azione (Euro) | (0,23) | 0,21 |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) | 0,02 | 0,64 |
| Capex | 21.361 | 30.833 |
| EBITDA - Capex | 153.984 | 167.875 |
| Capitale Circolante Netto | 114.461 | 129.762 |
| Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) | (475.654) | (429.859) |
| Leverage (Debito netto / EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti LTM) | 2,7x | 2,1x |

Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.
Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.
Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.
Staff FTE/Totale FTE Gruppo: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.
EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.
Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti: sono definiti come l'EBITDA e il Risultato del periodo riconducibili alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.
Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.
EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali e immateriali, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.
Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.
Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche e delle obbligazioni emesse.
Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti degli ultimi dodici mesi (eventualmente aggiustato pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento). Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.

Nelle pagine seguenti vengono riportati i risultati economici gestionali dell'esercizio, corredati da approfondimenti riguardo all'andamento del portafoglio gestito.
Al termine della presente Relazione sulla Gestione del Gruppo, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema economico gestionale di seguito riportato e il prospetto di conto economico esposto nella sezione dei prospetti contabili consolidati.


| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico gestionale | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
| Ricavi di Servicing: | 419.890 | 510.164 | (90.274) | (17,7)% |
| di cui: Ricavi NPE | 366.697 | 433.538 | (66.841) | (15,4)% |
| di cui: Ricavi REO | 53.193 | 76.626 | (23.433) | (30,6)% |
| Ricavi da co-investimento | 1.290 | 1.507 | (217) | (14,4)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 64.551 | 46.578 | 17.973 | 38,6% |
| Ricavi lordi | 485.731 | 558.249 | (72.518) | (13,0)% |
| Commissioni passive NPE | (14.365) | (20.913) | 6.548 | (31,3)% |
| Commissioni passive REO | (9.684) | (22.631) | 12.947 | (57,2)% |
| Commissioni passive Ancillari | (18.525) | (14.285) | (4.240) | 29,7% |
| Ricavi netti | 443.157 | 500.420 | (57.263) | (11,4)% |
| Spese per il personale | (196.312) | (212.395) | 16.083 | (7,6)% |
| Spese amministrative | (71.500) | (89.317) | 17.817 | (19,9)% |
| di cui IT | (30.662) | (33.034) | 2.372 | (7,2)% |
| di cui Real Estate | (5.084) | (5.586) | 502 | (9,0)% |
| di cui SG&A | (35.754) | (50.697) | 14.943 | (29,5)% |
| Totale costi operativi | (267.812) | (301.712) | 33.900 | (11,2)% |
| EBITDA | 175.345 | 198.708 | (23.363) | (11,8)% |
| EBITDA margin | 36,1% | 35,6% | 0,5% | 1,4% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (3.355) | (2.979) | (376) | 12,6% |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 178.700 | 201.687 | (22.987) | (11,4)% |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 37,2% | 36,1% | 1,0% | 2,8% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (91.920) | (71.021) | (20.899) | 29,4% |
| Accantonamenti netti | (16.555) | (13.963) | (2.592) | 18,6% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | (906) | 493 | (1.399) | n.s. |
| EBIT | 65.964 | 114.217 | (48.253) | (42,2)% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value | (8.180) | (22.520) | 14.340 | (63,7)% |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (29.534) | (28.868) | (666) | 2,3% |
| EBT | 28.250 | 62.829 | (34.579) | (55,0)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (19.674) | (35.901) | 16.227 | (45,2)% |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 47.924 | 98.730 | (50.806) | (51,5)% |
| Imposte sul reddito | (41.891) | (36.354) | (5.537) | 15,2% |
| Risultato del periodo | (13.641) | 26.475 | (40.116) | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (4.189) | (9.973) | 5.784 | (58,0)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(17.830) | 16.502 | (34.332) | n.s. |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (21.420) | (35.494) | 14.074 | (39,7)% |
| Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi |
(1.755) | (1.433) | (322) | 22,5% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
1.835 | 50.563 | (48.728) | (96,4)% |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti | 5.944 | 11.406 | (5.462) | (47,9)% |
| Utile per azione (in euro) | (0,23) | 0,21 | (0,43) | n.s. |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) | 0,02 | 0,64 | (0,62) | (96,4)% |

Al 31 dicembre 2023 il Portafoglio Gestito dal Gruppo (GBV) nei 5 mercati di riferimento di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a €116,4 miliardi, con un decremento marginale pari a circa il 3,4% rispetto a €120,5 miliardi con i quali il Gruppo ha chiuso l'esercizio 2022. I nuovi flussi sono pari a circa €9,7 miliardi di cui circa il 18% riferibili al mercato italiano, il 22% alla penisola Iberica e il 60% alla Regione Ellenica.
Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica del GBV: in particolare per ciascun Paese è evidenziata la quota gestita al 31 dicembre.

L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo i portafogli onboarded, nel corso del 2023 è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per complessivi €6,3 miliardi di cui circa €4,5 miliardi nella Regione Ellenica, circa €0,8 miliardi nella Regione Iberica e circa €1,0 miliardi in Italia.
Ai su citati flussi, si aggiungono ulteriori €3,4 miliardi rivenienti da clienti esistenti onboarded tramite contratti flusso.
Con riferimento al decremento del GBV, nell'esercizio si registrano cessioni per complessivi €4,4 miliardi e write-off per complessivi €4,5 miliardi.
Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già sopra descritto, per effetto di nuovi mandati aggiudicati e attualmente in fase di onboarding, per un totale di circa €0,9 miliardi, relativi a portafogli da primarie istituzioni operanti in Italia e in Grecia.


Gli incassi di Gruppo durante l'esercizio ammontano a €4,9 miliardi, in calo di circa il 10% rispetto allo stesso dato del precedente esercizio (€5,5 miliardi) per motivi ascrivibili sostanzialmente all'uscita del portafoglio Sareb in Spagna. Isolando l'effetto legato all'uscita di tale portafoglio, il dato del 2023 si confronterebbe con €4,7 miliardi del 2022, denotando quindi un miglioramento del 5% della performance. La ripartizione geografica degli incassi 2023 è la seguente: €1,7 miliardi in Italia, €1,1 miliardi in Iberia e €2,2 miliardi nella Regione Ellenica.

Nel 2023, l'economia europea ha mostrato segni di ripresa dopo la pandemia, sostenuta da politiche di stimolo ed investimenti pubblici, come quello intrapreso in Italia relativo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tuttavia, persistono sfide come l'inflazione elevata, la volatilità dei mercati finanziari e l'incertezza legata alla politica monetaria della BCE. La transizione verso un'economia verde e digitale continua ad essere un punto focale, mentre le tensioni commerciali e geopolitiche influenzano il panorama economico.
In questo complesso framework il Gruppo ha fatto registrare ricavi lordi pari a €485,7 milioni, in diminuzione del 13% rispetto a €558,2 milioni del 2022. Il confronto con il periodo comparativo risulta particolarmente penalizzante, ma si ricorda che il dato di confronto includeva ancora il contributo del portafoglio Sareb (a parità di perimetro, escludendo quest'ultimo, i ricavi del 2022 risulterebbero pari a €509,4 milioni denotando un calo decisamente inferiore e pari a circa il 4,6%).
È da segnalare la buona performance trimestrale dei ricavi che si attestano a €150,5 milioni contro €132,7 milioni dell'ultimo trimestre 2022 registrando quindi una forte crescita pari al 13,5%. Questo risultato riflette l'efficacia delle strategie di Gruppo e la capacità di adattamento alle dinamiche di mercato, mantenendo un focus sulla relazione con i clienti e sull'innovazione. A livello geografico si evidenzia, rispetto all'esercizio precedente, un minor contributo in Italia (minori incassi NPL parzialmente compensati dalla miglior performance nel settore UTP e dai business ancillari) e una diminuzione registrata in Iberia (soprattutto legata all'uscita del portafoglio Sareb), mentre si registra una sostanziale costanza nel contributo della Regione Ellenica.
I ricavi di Servicing di asset NPE e REO, pari ad €419,9 milioni (€510,2 milioni nel 2022), evidenziano un decremento pari al 18%. In termini di prodotto, i ricavi da NPE si attestano a €366,7 milioni (€433,5 milioni a dicembre 2022) con un decremento, quindi, pari a circa il 15%; mentre i ricavi da REO si attestano a €53,2 milioni e, se comparati a €76,6 milioni del periodo comparativo, registrano un decremento del 31%. Tali dinamiche, come detto, sono influenzate dall'apporto nel periodo comparativo del portafoglio Sareb, che è stato oggetto di offboarding tra luglio e ottobre del 2022.
I ricavi da co-investimento includono l'apporto di €1,3 milioni (€1,5 milioni nel 2022) di proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui doValue detiene il 5%.
Il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori risulta invece più significativo, pari a €64,6 milioni, in deciso aumento rispetto ai €46,6 milioni del 2022 e trova origine principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati ed altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence, master e structuring services e servizi legali, nonché a servizi offerti in ambito Rental, Real Estate Development e da attività diversificate in ambito Advisory e Portfolio Management.
Questi ricavi rappresentano il 13% del totale dei ricavi lordi del periodo corrente mentre nel periodo comparativo la loro incidenza era dell'8%.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi NPE | 366.697 | 433.538 | (66.841) | (15,4)% |
| Ricavi REO | 53.193 | 76.626 | (23.433) | (30,6)% |
| Ricavi da co-investimento | 1.290 | 1.507 | (217) | (14,4)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 64.551 | 46.578 | 17.973 | 38,6% |
| Ricavi lordi | 485.731 | 558.249 | (72.518) | (13,0)% |
| Commissioni passive NPE | (14.365) | (20.913) | 6.548 | (31,3)% |
| Commissioni passive REO | (9.684) | (22.631) | 12.947 | (57,2)% |
| Commissioni passive Ancillari | (18.525) | (14.285) | (4.240) | 29,7% |
| Ricavi netti | 443.157 | 500.420 | (57.263) | (11,4)% |
I ricavi netti, pari a €443,2 milioni, risultano in diminuzione dell'11% rispetto ai €500,4 milioni del precedente esercizio.
Le commissioni passive NPE registrano una forte contrazione pari al 31% e si attestano a €14,4 milioni (€20,9 milioni nel 2022) evidenziando una diminuzione su tutti i perimetri di pertinenza, come risultante dei minori incassi effettuati tramite rete esterna.
Le commissioni passive REO sono in diminuzione e pari a €9,7 milioni (€22,6 milioni nel 2022), legata principalmente alla diminuzione fatta registrare in Spagna per effetto della contrazione in atto nel settore Real Estate.
Le commissioni passive Ancillari si attestano a €18,5 milioni rispetto a €14,3 milioni del 2022 con un incremento pari al 30% meno che proporzionale rispetto all'aumento dei relativi ricavi, evidenziando quindi una maggior marginalità complessiva.
I costi operativi, pari a €267,8 milioni, evidenziano un decremento complessivo dell'11% rispetto al precedente esercizio (€301,7 milioni). In questo caso si evidenzia come l'attenta politica di contenimento dei costi, in un mercato caratterizzato da turbolenze, abbia permesso al Gruppo di recuperare marginalità.
Più in dettaglio, le spese del personale, pari al 40% dei ricavi lordi, si attestano a €196,3 milioni registrando quindi una diminuzione dell'8% rispetto a €212,4 milioni dell'esercizio precedente. Nel corso del 2023 è continuato il programma di efficientamento delle risorse previsto anche nel Piano Industriale triennale vigente.
Le spese amministrative sono diminuite del 20% rispetto al 2022 attestandosi a €71,5 milioni contro €89,3 milioni fatti registrare nel corso del precedente esercizio. Il trend di questi costi ha permesso di far scendere al 15% il loro rapporto in base ai ricavi lordi, grazie ad una razionalizzazione del ricorso a consulenze esterne nonché al pieno beneficio ottenuto dall'applicazione continuativa dello smart-working. Queste azioni hanno consentito di sterilizzare quasi totalmente i rincari connessi alle spinte inflazionistiche registrate nell'esercizio.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Spese per il personale | (196.312) | (212.395) | 16.083 | (7,6)% |
| Spese amministrative | (71.500) | (89.317) | 17.817 | (19,9)% |
| di cui: IT | (30.662) | (33.034) | 2.372 | (7,2)% |
| di cui: Real Estate | (5.084) | (5.586) | 502 | (9,0)% |
| di cui: SG&A | (35.754) | (50.697) | 14.943 | (29,5)% |
| Totale costi operativi | (267.812) | (301.712) | 33.900 | (11,2)% |
| EBITDA | 175.345 | 198.708 | (23.363) | (11,8)% |
| di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (3.355) | (2.979) | (376) | 12,6% |
| di cui: EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 178.700 | 201.687 | (22.987) | (11,4)% |
Di seguito viene esposta la tabella del numero di FTEs (Full Time Equivalents) per area geografica.
| FTEs PER AREA GEOGRAFICA | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 949 | 986 | (37) | (3,8)% |
| Iberia | 569 | 677 | (108) | (16,0)% |
| Regione Ellenica | 1.573 | 1.531 | 42 | 2,7% |
| Totale | 3.091 | 3.194 | (103) | (3,2)% |
Come risultante delle dinamiche su esposte, l'EBITDA si attesta a €175,3 milioni contro €198,7 milioni del 2022 con una incidenza sui ricavi pari al 36,1% contro il 35,6% di dicembre 2022 il cui ammontare era stato influenzato dal contributo del portafoglio Sareb, assente nel 2023.
Si segnala che nel corso del 2023 sono stati registrati negli elementi non ricorrenti circa €3,4 milioni relativi a costi di consulenza strategica e legale inerenti specifiche aree di sviluppo del Gruppo. Inoltre, per il solo esercizio 2023 e per ragioni legate a nuove scelte operative e di business, tra gli elementi non ricorrenti è stata inclusa la contribuzione economica del Portogallo che pertanto è stato espunto dalle analisi ordinarie del business.
Poiché trattasi di costi non connessi al core business del Gruppo si ritiene che la capacità organica di generazione di utile operativo sia meglio espressa dall'EBITDA rettificato escludendo tali oneri. Pertanto, l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti si attesta a €178,7 milioni che si raffronta con €201,7 milioni consuntivati a dicembre 2022 quando tali poste non direttamente connesse al corso del business ammontavano a €3,0 milioni.
L'EBIT del Gruppo si attesta a €66,0 milioni che si raffronta con €114,2 milioni del periodo comparativo.
L'EBT è pari a €28,3 milioni contro €62,8 milioni fatti registrare al 31 dicembre 2022. In tale posta sono ricompresi i costi finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie, quelli relativi agli Earn-out rilevati a seguito delle operazioni di acquisizione in Spagna e Grecia, il delta fair value relativo ai coinvestimenti di minoranza in veicoli di cartolarizzazione in cui il Gruppo è il Servicer ed altre poste minori legate alla contabilizzazione secondo il principio contabile IFRS 16.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA | 175.345 | 198.708 | (23.363) | (11,8)% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (91.920) | (71.021) | (20.899) | 29,4% |
| Accantonamenti netti | (16.555) | (13.963) | (2.592) | 18,6% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | (906) | 493 | (1.399) | n.s. |
| EBIT | 65.964 | 114.217 | (48.253) | (42,2)% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
(8.180) | (22.520) | 14.340 | (63,7)% |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (29.534) | (28.868) | (666) | 2,3% |
| EBT | 28.250 | 62.829 | (34.579) | (55,0)% |
L'EBT include ulteriori poste non ricorrenti per complessivi €19,7 milioni (€35,9 milioni nel 2022), riferibili principalmente ai costi per l'incentivo all'esodo che hanno interessato tutte le Regioni (in particolar modo in Spagna legate all'uscita del portafoglio Sareb), ai valori economici contribuiti dal Portogallo e al costo per l'arbitrato in Spagna.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €91,9 milioni (€71,0 milioni nel 2022), di cui €26,1 milioni di svalutazioni effettuate nell'ambito della Regione Iberia, in coerenza con quanto già rilevato nel Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023 "Restated", €31,6 milioni di ammortamenti dei contratti di servicing e del marchio del perimetro doValue Spain e doValue Greece.
Il saldo della voce include inoltre la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso che derivano dalla contabilizzazione dei contratti di locazione ai sensi del principio IFRS 16 per un totale di €14,3 milioni. Il resto degli ammortamenti pari a €19,9 milioni si riferisce prevalentemente a licenze software per investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nell'anno e finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.
Gli accantonamenti netti risultano pari a €16,6 milioni, rispetto a €14,0 milioni consuntivati a dicembre 2022 e sono legati essenzialmente ad accantonamenti per incentivi all'esodo, dispute legali e accantonamenti prudenziali su crediti.
Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria ammontano a €29,5 milioni sostanzialmente invariati rispetto a €28,9 milioni del 31 dicembre 2022. La posta in esame riflette principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo nonché gli interessi legati al tiraggio di una linea revolving effettuato nel corso dell'anno dalla controllata greca.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBT | 28.250 | 62.829 | (34.579) | (55,0)% |
| Imposte sul reddito | (41.891) | (36.354) | (5.537) | 15,2% |
| Risultato di periodo | (13.641) | 26.475 | (40.116) | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (4.189) | (9.973) | 5.784 | (58,0)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(17.830) | 16.502 | (34.332) | n.s. |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (21.420) | (35.494) | 14.074 | (39,7)% |
| Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi |
(1.755) | (1.433) | (322) | 22,5% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
1.835 | 50.563 | (48.728) | (96,4)% |
| Utile per azione (in Euro) | (0,23) | 0,21 | (0,43) | n.s. |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in Euro) | 0,02 | 0,64 | (0,62) | (96,4)% |
Le imposte sul reddito del periodo risultano pari a €41,9 milioni contro €36,4 milioni di dicembre 2022, in virtù del mix di reddito sviluppato nell'esercizio e degli effetti delle svalutazioni sulle imposte differite italiane e della regione Iberica (€17,8 milioni).
Il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €1,8 milioni, rispetto a €50,6 milioni del 31 dicembre 2022. Includendo gli elementi non ricorrenti, il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo è negativo per €17,8 milioni, rispetto ad un valore positivo di €16,5 milioni di fine 2022.

L'espansione internazionale di doValue nell'ampio mercato del Sud Europa con l'acquisizione dapprima di doValue Spain, e successivamente di doValue Greece, ha portato il Management a ritenere opportuno valutare e analizzare il proprio business con una segmentazione di tipo geografico.
Questa classificazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Regione Ellenica e Iberia (si segnala che al fine di escludere gli elementi non ricorrenti, tale area per il solo anno 2023, risulta composta solo dalla Spagna). Si segnala che all'interno del segmento Italia sono ricompresi €7,7 milioni legati al costo delle risorse allocate al Gruppo.
Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA (esclusi gli elementi non ricorrenti) dell'esercizio dei segmenti di business indicati.
I ricavi lordi registrati nell'esercizio ammontano a €480,9 milioni (€558,2 milioni a dicembre 2022) e con un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €178,7 milioni (€201,7 milioni a dicembre 2022). Il segmento Italia contribuisce per il 34% ai ricavi lordi del Gruppo, il segmento Regione Ellenica contribuisce per il 52%, mentre il segmento Iberia con il 14%.
L'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti sul segmento Italia risulta pari al 20% (24% se si escludessero gli oneri di €7,7 milioni sopra citati), nella Regione Ellenica è pari al 57%, mentre nell'Area Iberica è del 3%.
| (€/000) | Esercizio 2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico Gestionale (esclusi gli elementi non ricorrenti) |
Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Totale |
| Ricavi di Servicing | 120.040 | 235.013 | 60.091 | 415.144 |
| di cui NPE | 120.040 | 207.189 | 38.284 | 365.513 |
| di cui REO | - | 27.824 | 21.807 | 49.631 |
| Ricavi da co-investimento | 1.290 | - | - | 1.290 |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 42.257 | 16.128 | 6.122 | 64.507 |
| Ricavi lordi | 163.587 | 251.141 | 66.213 | 480.941 |
| Commissioni passive NPE | (6.675) | (4.609) | (2.950) | (14.234) |
| Commissioni passive REO | - | (4.522) | (4.073) | (8.595) |
| Commissioni passive Ancillari | (17.474) | - | (1.029) | (18.503) |
| Ricavi netti | 139.438 | 242.010 | 58.161 | 439.609 |
| Spese per il personale | (80.042) | (75.065) | (37.032) | (192.139) |
| Spese amministrative | (27.361) | (22.545) | (18.864) | (68.770) |
| di cui IT | (12.395) | (10.641) | (6.765) | (29.801) |
| di cui Real Estate | (1.320) | (2.606) | (1.104) | (5.030) |
| di cui SG&A | (13.646) | (9.298) | (10.995) | (33.939) |
| Totale costi operativi | (107.403) | (97.610) | (55.896) | (260.909) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 32.035 | 144.400 | 2.265 | 178.700 |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 19,6% | 57,5% | 3,4% | 37,2% |
| Contribuzione EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 17,9% | 80,8% | 1,3% | 100,0% |

| (€/000) | Esercizio 2023 vs 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Conto Economico Gestionale (esclusi gli elementi non ricorrenti) |
Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Totale | |
| Ricavi di Servicing | |||||
| Esercizio 2023 | 120.040 | 235.013 | 60.091 | 415.144 | |
| Esercizio 2022 | 145.093 | 249.394 | 115.677 | 510.164 | |
| Variazione | (25.053) | (14.381) | (55.586) | (95.020) | |
| Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività minori | |||||
| Esercizio 2023 | 43.547 | 16.128 | 6.122 | 65.797 | |
| Esercizio 2022 | 37.417 | 3.854 | 6.814 | 48.085 | |
| Variazione | 6.130 | 12.274 | (692) | 17.712 | |
| Commissioni passive | |||||
| Esercizio 2023 | (24.149) | (9.131) | (8.052) | (41.332) | |
| Esercizio 2022 | (20.489) | (8.247) | (29.093) | (57.829) | |
| Variazione | (3.660) | (884) | 21.041 | 16.497 | |
| Spese per il personale | |||||
| Esercizio 2023 | (80.042) | (75.065) | (37.032) | (192.139) | |
| Esercizio 2022 | (84.610) | (73.073) | (54.712) | (212.395) | |
| Variazione | 4.568 | (1.992) | 17.680 | 20.256 | |
| Spese amministrative | |||||
| Esercizio 2023 | (27.361) | (22.545) | (18.864) | (68.770) | |
| Esercizio 2022 | (29.333) | (22.745) | (34.260) | (86.338) | |
| Variazione | 1.972 | 200 | 15.396 | 17.568 | |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | |||||
| Esercizio 2023 | 32.035 | 144.400 | 2.265 | 178.700 | |
| Esercizio 2022 | 48.078 | 149.183 | 4.426 | 201.687 | |
| Variazione | (16.043) | (4.783) | (2.161) | (22.987) | |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | |||||
| Esercizio 2023 | 19,6% | 57,5% | 3,4% | 37,2% | |
| Esercizio 2022 | 26,3% | 58,9% | 3,6% | 36,1% | |
| Variazione | (7)p.p. | (1)p.p. | (0)p.p. | 1p.p. |


I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.
Al termine della presente Relazione sulla gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.
| Stato Patrimoniale gestionale | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 112.376 | 134.264 | (21.888) | (16,3)% |
| Attività finanziarie | 46.167 | 57.984 | (11.817) | (20,4)% |
| Attività materiali | 48.678 | 59.191 | (10.513) | (17,8)% |
| Attività immateriali | 473.784 | 526.888 | (53.104) | (10,1)% |
| Attività fiscali | 99.483 | 118.226 | (18.743) | (15,9)% |
| Crediti commerciali | 199.844 | 200.143 | (299) | (0,1)% |
| Attività in via di dismissione | 16 | 13 | 3 | 23,1% |
| Altre attività | 51.216 | 29.889 | 21.327 | 71,4% |
| Totale Attivo | 1.031.564 | 1.126.598 | (95.034) | (8,4)% |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders | 588.030 | 564.123 | 23.907 | 4,2% |
| Altre passività finanziarie | 96.540 | 120.861 | (24.321) | (20,1)% |
| Debiti commerciali | 85.383 | 70.381 | 15.002 | 21,3% |
| Passività fiscali | 65.096 | 67.797 | (2.701) | (4,0)% |
| Benefici a dipendenti | 8.412 | 9.107 | (695) | (7,6)% |
| Fondi rischi e oneri | 26.356 | 37.655 | (11.299) | (30,0)% |
| Altre passività | 57.056 | 75.754 | (18.698) | (24,7)% |
| Totale Passivo | 926.873 | 945.678 | (18.805) | (2,0)% |
| Capitale | 41.280 | 41.280 | - | n.s. |
| Riserve | 35.676 | 83.109 | (47.433) | (57,1)% |
| Azioni proprie | (6.095) | (4.332) | (1.763) | 40,7% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(17.830) | 16.502 | (34.332) | n.s. |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
53.031 | 136.559 | (83.528) | (61,2)% |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
979.904 | 1.082.237 | (102.333) | (9,5)% |
| Patrimonio Netto attribuibile a Terzi | 51.660 | 44.361 | 7.299 | 16,5% |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 1.031.564 | 1.126.598 | (95.034) | (8,4)% |

La voce cassa e titoli liquidabili evidenzia una riduzione di €21,9 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, per effetto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Le attività finanziarie indicano un saldo pari a €46,2 milioni, in ribasso di €11,8 milioni rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2022 e pari a €58,0 milioni.
Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.
| Attività finanziarie | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Al fair value con impatto a CE | 37.360 | 42.323 | (4.963) | (11,7)% |
| Titoli di debito | 16.610 | 18.145 | (1.535) | (8,5)% |
| OICR | 20.499 | 23.628 | (3.129) | (13,2)% |
| Titoli di capitale | 197 | 197 | - | n.s. |
| Derivati non di copertura | 54 | 353 | (299) | (84,7)% |
| Al fair value con impatto a OCI | 8.165 | 10.171 | (2.006) | (19,7)% |
| Titoli di capitale | 8.165 | 10.171 | (2.006) | (19,7)% |
| Al costo ammortizzato | 642 | 5.490 | (4.848) | (88,3)% |
| Crediti verso banche diversi da conti correnti e depositi a vista |
40 | 4.433 | (4.393) | (99,1)% |
| Crediti verso clientela | 602 | 1.057 | (455) | (43,0)% |
| Totale | 46.167 | 57.984 | (11.817) | (20,4)% |
La componente delle attività finanziarie "Al fair value con impatto a CE" registra una riduzione complessiva di €5,0 milioni. In dettaglio, i titoli di debito evidenziano un decremento di €1,5 milioni, quasi interamente riferibile ad effetti valutativi. Anche le quote OICR relative al fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II), subiscono una riduzione di €3,1 milioni dovuta in prevalenza all'annullamento e distribuzione di alcune quote per €2,2 milioni a cui si aggiungono effetti valutativi negativi per €0,9 milioni. La categoria in questione accoglie infine il fair value attribuito al derivato non di copertura su BidX1 e rappresentativo del valore dell'opzione di acquisto in essere, il quale evidenzia nell'esercizio un decremento valutativo di €0,3 milioni.
La categoria "Al fair value con impatto a OCI", che accoglie investimenti di quote di minoranza nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. (11,46%) e nella società irlandese proptech BidX1 (17,7%), riporta una riduzione valutativa di €2,0 milioni riferibile esclusivamente a quest'ultima.
La componente di attività finanziarie "Al costo ammortizzato" registra una riduzione di €4,8 milioni riconducibile principalmente alla cessione a terzi, perfezionatasi a gennaio 2023, del finanziamento attivo destinato ad uno specifico affare, a seguito della risoluzione di quest'ultimo per mutuo consenso.
Le attività materiali, pari a €48,7 milioni, registrano una riduzione di €10,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 prevalentemente riconducibile ad ammortamenti dell'esercizio (€17,3 milioni),

parzialmente compensati da nuovi acquisti per €6,7 milioni relativi in gran parte a leasing su immobili e auto (€4,7 milioni).
Le attività immateriali passano da €526,9 milioni a €473,8 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €53,1 milioni. Tale differenziale è principalmente determinato dall'effetto combinato di riduzioni per €75,0 milioni (di cui €48,9 milioni a fronte di ammortamenti e €26,1 milioni a fronte di svalutazioni) e di aumenti per €21,7 milioni per la maggior parte relativi ad acquisti di software, inclusa la parte classificata ad immobilizzazioni in corso e acconti.
Le svalutazioni di complessivi €26,1 milioni di attività immateriali derivano principalmente dall'esito del test di impairment, in cui è stata considerata l'informativa prospettica inclusa nel Piano Industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 20 marzo 2024.
Il test, che mette a confronto i valori d'uso stimati con i relativi valori contabili al netto dell'ammortamento dell'esercizio, ha fatto evidenziare la necessità di svalutare la categoria "contratti di servicing a lungo termine" per €13,4 milioni riferiti al contratto Santander di doValue Spain. Relativamente all'avviamento della CGU "Iberia", è stata rilevata una svalutazione di €12,5 milioni quale risultante del test di impairment svolto sui saldi al 30 settembre 2023 sulla base dei flussi preliminari del Piano Industriale della regione Iberia, approvati dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024, e che avevano portato a rideterminare il valore dell'avviamento al 30 settembre 2023. Il test successivamente condotto sul valore contabile così rettificato al 31 dicembre 2023 non ha poi fatto emergere ulteriori necessità di svalutazione.
Di seguito la composizione delle attività immateriali:
| Attività immateriali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Software | 51.413 | 44.441 | 6.972 | 15,7% |
| Marchi | 20.671 | 24.581 | (3.910) | (15,9)% |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 7.953 | 10.791 | (2.838) | (26,3)% |
| Avviamento | 224.367 | 236.897 | (12.530) | (5,3)% |
| Contratti di servicing a lungo termine | 169.380 | 210.178 | (40.798) | (19,4)% |
| Totale | 473.784 | 526.888 | (53.104) | (10,1)% |
(€/000)
In particolare, la quota maggiormente significativa delle attività immateriali deriva dalle due acquisizioni effettuate dal Gruppo, rispettivamente riferibili a doValue Spain e alle sue controllate intervenuta alla fine di giugno 2019 e all'aggregazione aziendale di doValue Greece conclutasi a giugno 2020, così come riepilogato nella tabella che segue:
| Attività immateriali | doValue Spain Business Combination |
doValue Greece Business Combination |
Totale |
|---|---|---|---|
| Software e relative immobilizzazioni in corso | 13.274 | 27.326 | 40.600 |
| Marchi | 20.603 | - | 20.603 |
| Avviamento | 111.534 | 112.391 | 223.925 |
| Contratti di servicing a lungo termine | 17.823 | 151.557 | 169.380 |
| Totale | 163.234 | 291.274 | 454.508 |

Le attività fiscali, di seguito dettagliate evidenziano un saldo di €99,5 milioni al 31 dicembre 2023, rispetto a €118,2 milioni al 31 dicembre 2022. La riduzione di €18,7 milioni si riferisce prevalentemente a rilasci e svalutazioni di "Attività per imposte anticipate", di cui €12,6 milioni derivano dalla cancellazione per sopravvenuta irrecuperabilità di DTA per perdita fiscale e differenze temporanee della regione Iberia e €5,2 milioni dalla cancellazione di DTA della Capogruppo doValue.
(€/000)
| Attività fiscali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte correnti | 4.556 | 5.407 | (851) | (15,7)% |
| Acconti | - | 1.006 | (1.006) | (100,0)% |
| Crediti d'imposta | 4.556 | 4.401 | 155 | 3,5% |
| Attività per imposte anticipate | 78.351 | 101.758 | (23.407) | (23,0)% |
| Svalutazioni su crediti | 40.239 | 49.391 | (9.152) | (18,5)% |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 18.230 | 19.300 | (1.070) | (5,5)% |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | 12.021 | 18.241 | (6.220) | (34,1)% |
| Altre attività / Altre passività | 3.380 | 5.243 | (1.863) | (35,5)% |
| Accantonamenti | 4.481 | 9.583 | (5.102) | (53,2)% |
| Altri crediti di natura fiscale | 16.576 | 11.061 | 5.515 | 49,9% |
| Totale | 99.483 | 118.226 | (18.743) | (15,9)% |
Di seguito si riporta anche la composizione delle passività fiscali, pari a €65,1 milioni, le quali evidenziano una riduzione di €2,7 milioni rispetto al saldo del 2022 pari a €67,8 milioni. La movimentazione dell'esercizio è principalmente relativa al decremento di €8,4 milioni delle passività per imposte differite connesse in parte alla svalutazione delle attività immateriali della regione Iberia sopra descritte (€3,4 milioni) e, per la rimanente parte, al run-off dei valori derivanti dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) di doValue Spain e doValue Greece.
(€/000)
| Passività fiscali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Imposte dell'esercizio | 10.536 | 10.478 | 58 | 0,6% |
| Passività per imposte differite | 42.623 | 51.003 | (8.380) | (16,4)% |
| Altri debiti di natura fiscale | 11.937 | 6.316 | 5.621 | 89,0% |
| Totale | 65.096 | 67.797 | (2.701) | (4,0)% |

Al 31 dicembre 2023 le passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €564,1 milioni a €588,0 milioni, con un aumento complessivo di €23,9 milioni.
Tale risultato è frutto dell'utilizzo temporaneo di una linea di credito revolving a 12 mesi di €25 milioni e della riduzione di €5,0 milioni grazie a due operazioni di buy-back delle obbligazioni in essere le quali sono state concluse riacquistando parte del proprio debito sul mercato sotto la pari così da ridurre l'ammontare complessivo delle passività in misura superiore rispetto all'esborso finanziario richiesto, con la conseguente rilevazione di un provento pari a €0,5 milioni.
Al 31 dicembre 2023 il debito residuo al costo ammortizzato per le due obbligazioni emesse è il seguente:
Le altre passività finanziarie al 31 dicembre 2023 sono di seguito dettagliate:
| Altre passività finanziarie | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Passività per leasing | 41.499 | 49.938 | (8.439) | (16,9)% |
| Earn-out | 54.668 | 44.649 | 10.019 | 22,4% |
| Put option su minority | - | 21.894 | (21.894) | (100,0)% |
| Altre passività finanziarie | 373 | 4.380 | (4.007) | (91,5)% |
| Totale | 96.540 | 120.861 | (24.321) | (20,1)% |
Le "Passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.
La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione di acquisto di doValue Spain per €22,2 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione, integrata della componente interessi e (ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €32,5 milioni legata al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti saranno dovuti dal 2024.
Il 24 ottobre 2023 è stata perfezionato l'esercizio dell'opzione di vendita della residua quota di minoranza (pari al 15%) di doValue Spain tramite il trasferimento di tali quote alla Capogruppo; la passività "Put option su minority", pari a €21,9 milioni esistente al 31 dicembre 2022, risulta pertanto azzerata nel periodo di riferimento in quanto liquidata alla controparte.
La componente delle "Altre passività finanziarie" che al 31 dicembre 2022 era pari a €4,4 milioni, risulta azzerata alla data di riferimento a seguito della risoluzione a gennaio 2023 del finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare, come conseguenza della cessione del relativo credito iscritto tra le attività finanziarie. Tale componente al 31 dicembre 2023 accoglie esclusivamente il prezzo differito (€373 mila) derivante dall'acquisizione della società spagnola Team 4 Collection and Consulting, il quale è stato liquidato alla controparte venditrice a febbraio 2024. Per maggiori dettagli in merito all'operazione si rimanda ai Fatti di rilievo intervenuti nell'esercizio.
(€/000)

I fondi rischi e oneri ammontano a €26,4 milioni (€37,7 milioni a fine 2022), con una riduzione di €11,3 milioni riconducibile alla categoria "Altri" per €7,4 milioni e principalmente dovuta al rilascio del fondo "Curing fees" in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS 15 relativamente ai corrispettivi variabili, nonché, relativamente alla categoria "Controversie legali e fiscali", al rilascio di €3,6 milioni di fondi rischi da parte della controllata doValue Spain a fronte di contenziosi risolti positivamente con il fisco e con taluni clienti.
(€/000)
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Controversie legali e fiscali | 15.827 | 19.867 | (4.040) | (20,3)% |
| Oneri del personale | 722 | 535 | 187 | 35,0% |
| Altri | 9.807 | 17.253 | (7.446) | (43,2)% |
| Totale | 26.356 | 37.655 | (11.299) | (30,0)% |
Le altre passività passano da €75,8 milioni a €57,1 milioni con un decremento pari a €18,7 milioni, dovuto principalmente al rilascio della quota riferita al periodo del risconto passivo sul pagamento anticipato di commissioni di servicing di competenza del 2023 (€4,3 milioni), al rimborso di €6,0 milioni riconducibile alla controllata doValue Spain per un anticipo connesso alla gestione di un portafoglio, alla liquidazione di passività contrattuali legate allo SLA Frontier (€5,8 milioni), nonché al pagamento di debiti verso il personale per premi di rendimento e incentivi all'esodo.
| Altre passività | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Debiti relativi al personale | 28.186 | 31.495 | (3.309) | (10,5)% |
| Debiti relativi a contratti di servicing | 13.223 | 16.895 | (3.672) | (21,7)% |
| Risconti passivi e altri debiti | 15.647 | 27.364 | (11.717) | (42,8)% |
| Totale | 57.056 | 75.754 | (18.698) | (24,7)% |
Il Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo si attesta a €53,0 milioni, rispetto ai €136,6 milioni del 31 dicembre 2022.
| (€/000) | |||
|---|---|---|---|
| Capitale Circolante Netto | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
| Crediti commerciali | 199.844 | 200.143 | |
| Debiti commerciali | (85.383) | (70.381) | |
| Totale | 114.461 | 129.762 |
Il dato di periodo si attesta a €114,5 milioni in netto miglioramento rispetto a €129,8 milioni di fine 2022: tale decremento è il risultato della diminuzione evidenziata in Italia e in Iberia, parzialmente compensato da un aumento nell'area Ellenica. Si segnala poi che quasi tutte le operazioni GACS in corso di svolgimento in Italia e talune in corso di svolgimento in Grecia prevedono date di pagamento nei mesi di gennaio e febbraio 2024 per eventi occorsi nell'ultimo trimestre 2023. Il valore, rapportato ai ricavi degli ultimi 12 mesi, si attesta quindi al 24% in linea rispetto al 23% relativo alla chiusura dell'esercizio 2022. Tale trend è particolarmente apprezzabile se inserito all'interno dell'attuale complesso quadro macroeconomico.

| Posizione Finanziaria Netta | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa e disponibilità liquide di conto corrente | 112.376 | 134.264 |
| B | Liquidità (A) | 112.376 | 134.264 |
| C | Debiti bancari correnti | (25.506) | (163) |
| D | Obbligazioni emesse - correnti | (9.663) | (9.740) |
| E | Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C )+(D) | 77.207 | 124.361 |
| G | Obbligazioni emesse - non correnti | (552.861) | (554.220) |
| H | Posizione finanziaria netta (E)+(F)+(G) | (475.654) | (429.859) |
La posizione finanziaria netta a fine 2023 si attesta a €475,7 milioni contro €429,9 milioni a fine 2022.
La dinamica dell'esercizio è stata caratterizzata dagli investimenti pianificati per circa €21,4 milioni a valere soprattutto in Italia e nella Regione Ellenica, dalle dinamiche del capitale circolante sopra esposte, oltre che dal pagamento di imposte per €27,6 milioni (riferibili in larga parte alla Regione Ellenica) e di oneri finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie per €23,3 milioni. Si segnala che nel corso dell'esercizio sono stati erogati dividendi per circa €53,0 milioni (di cui €5,0 milioni ai soci di minoranza della controllata greca doValue Greece), si è inoltre dato seguito all'acquisto delle interessenze di minoranza di doValue Spain per €21,5 milioni grazie all'esercizio dell'opzione di vendita perfezionatasi nell'ultimo trimestre dell'anno ed infine è stata portata avanti una prima parte delle operazioni di buy-back sulle azioni proprie per €2,1 milioni.
Quale risultante delle dinamiche sopra esposte, la voce "Cassa e le disponibilità liquide di conto corrente" risulta pari a €112,4 milioni, contro €134,3 milioni di fine 2022.
Oltre agli attuali livelli di cassa, il Gruppo dispone di €112,5 milioni di linee di credito, che pertanto portano la liquidità disponibile a circa €225 milioni.
La posizione finanziaria netta corrente si mantiene positiva per €77,2 milioni (€124,4 milioni a fine 2022) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva che prevede i rimborsi delle emissioni obbligazionarie a partire dal secondo semestre del 2025.

(€/000)
| Cash Flow gestionale | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| EBITDA | 175.345 | 198.708 |
| Investimenti | (21.361) | (30.833) |
| EBITDA-Capex | 153.984 | 167.875 |
| % di EBITDA | 88% | 84% |
| Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni | (5.853) | 5.557 |
| Variazione del Capitale Circolante Netto (CCN) | (10.673) | (15.137) |
| Variazione di altre attività/passività | (58.301) | (74.697) |
| Cash Flow Operativo | 79.157 | 83.598 |
| Imposte dirette pagate | (27.595) | (44.042) |
| Oneri finanziari | (23.329) | (27.146) |
| Free Cash Flow | 28.233 | 12.410 |
| (Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie | 2.599 | 3.664 |
| (Investimenti)/disinvestimenti partecipativi | (21.520) | - |
| Acquisto azioni proprie | (2.115) | - |
| Dividendi liquidati ad azionisti di minoranza | (5.000) | (5.002) |
| Dividendi liquidati agli azionisti del Gruppo | (47.992) | (39.140) |
| Flusso di cassa netto del periodo | (45.795) | (28.068) |
| Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo | (429.859) | (401.791) |
| Posizione finanziaria netta alla fine del periodo | (475.654) | (429.859) |
| Variazione della posizione finanziaria netta | (45.795) | (28.068) |
Si segnala che, al solo fine di meglio rappresentare le dinamiche che hanno coinvolto il capitale circolante, è stata effettuata una riclassifica dei movimenti legati all'"Anticipo a Fornitori" e all'"Anticipo Contrattuale da ERB" dalla voce "Variazione di altre attività/passività" alla voce "Variazione del Capitale Circolante Netto (CCN)" per totali €25,9m a Dic-23 e €17,9m a Dic-22.
Il Cash Flow Operativo dell'esercizio è risultato positivo per €79,2 milioni (€83,6 milioni a dicembre 2022) ed è la risultante della marginalità espressa nel periodo, con EBITDA pari a €175,3 milioni e con investimenti pari a €21,4 milioni grazie alla prosecuzione del programma di trasformazione tecnologica messo in atto dal Gruppo. La cash-conversion rispetto all'EBITDA è pari all'88% ed è superiore rispetto all'84% di dicembre 2022, a testimonianza dell'elevata capacità del Gruppo di convertire in cassa la propria marginalità operativa anche in presenza dei su citati livelli di investimento e di un livello inferiore di marginalità assoluta se rapportata a quella registrata nel precedente esercizio.
La variazione del capitale circolante netto risulta essere negativa per €10,7 milioni (che si confronta con un assorbimento di cassa pari a €15,1 milioni di dicembre 2022). La variazione nel periodo corrente è legata all'incasso differito nei primi mesi del 2024 di alcune prestazioni effettuate a fine anno in particolare nei perimetri di Grecia e Italia. Si segnala inoltre che nel quarto trimestre l'EBITDA prodotto risulta essere pari a €60,0 milioni con una variazione negativa del capitale circolante di soli €0,4 milioni.

La "Variazione di altre attività/passività", pari a -€58,3 milioni contiene principalmente pagamenti connessi alle uscite di personale e a poste legate ai canoni periodici trattati secondo la metodologia dell'IFRS 16.
Le imposte liquidate risultano pari a €27,6 milioni e sono essenzialmente riferibili alle imposte dirette versate nella Regione Ellenica e in Italia (€44,0 milioni a dicembre 2022).
Gli oneri finanziari pagati ammontano a €23,3 milioni (€27,1 milioni a dicembre 2022), i quali riflettono il costo medio (a tasso fisso) registrato a seguito delle emissioni obbligazionarie a supporto del processo di crescita internazionale del Gruppo. Tali operazioni hanno permesso al Gruppo di sostituire linee di credito con piano di ammortamento prestabilito di quota interessi e quota capitale, con strumenti a rimborso bullet per la quota capitale e a pagamento semestrale delle cedole. Questo ha consentito un maggiore equilibrio delle fonti con relativo allungamento delle scadenze ed un minor esborso per interessi vista l'attuale curva dei tassi.
Le dinamiche sopra esposte determinano quindi un Free Cash Flow pari a €28,2 milioni contro €12,4 milioni del 2022, soprattutto in virtù del minor livello di EBITDA sviluppato nel 2023 come descritto nella sezione dedicata al commento dei risultati economici.
La voce "(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie" è positiva per €2,6 milioni ed include principalmente un incasso delle quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund.
Si segnala che nel periodo in questione si è dato seguito al pagamento di circa €48,0 milioni di dividendi composto quasi totalmente dagli importi deliberati dall'ultima Assemblea dei Soci e di ulteriori €5,0 milioni ai soci di minoranza della controllata greca doValue Greece oltre che al pagamento dell'acquisto delle interessenze di minoranza di doValue Spain per €21,5 milioni ed infine è stata portata avanti la prima parte del buy-back program di azioni proprie per totali €2,1 milioni.
Il flusso di cassa netto del periodo risulta pertanto negativo per €45,8 milioni, quando nel 2022 il valore risultava negativo per €28,1 milioni. Si segnala che, al netto dell'erogazione di dividendi il flusso di cassa generato sarebbe stato positivo e pari a €7,2 milioni.
Si sottolinea infine la buona performance finanziaria del quarto trimestre del 2023 che, pur includendo esborsi significativi per la put-option (€21,5 milioni) e buy-back azioni (€2,1 milioni), ha chiuso con una generazione positiva di cassa pari a €9,9 milioni ed un Free Cash-Flow positivo pari a €33,6 milioni.

In data 17 marzo 2023, l'Amministratore Delegato Andrea Mangoni ha reso nota la sua intenzione di rassegnare le dimissioni dalla sua carica – efficaci dal 27 aprile - per cogliere nuove opportunità professionali.
Il Consiglio di Amministrazione ha attivato le procedure interne rilevanti volte ad avviare il processo di successione per il ruolo di Amministratore Delegato. In linea con la politica di remunerazione adottata dalla Società, non sono state erogate indennità o altri benefici in relazione alla cessazione dalla carica di Amministratore Delegato.
Il 27 aprile 2023, il Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A. ha cooptato Manuela Franchi come Amministratore Delegato ad interim del Gruppo con l'obiettivo di garantire piena continuità e stabilità nella gestione del Gruppo. Manuela Franchi è nel Top Management di doValue dal 2016, ha seguito la quotazione della società in borsa ed ha nel tempo ricoperto i ruoli di gruppo di Responsabile M&A e IR, CFO, General Manager delle funzioni corporate, COO di doNext, membro del CdA di doValue Greece e doValue Spain.
In seguito ad un processo di valutazione di candidati interni ed esterni attivato dal Consiglio di Amministrazione di doValue, in data 3 agosto 2023 è stata infine confermata con decisione unanime Manuela Franchi nel suo ruolo di Amministratore Delegato per il Gruppo.
In data 27 aprile 2023 si è tenuta l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di doValue che ha:
Il Consiglio di Amministrazione di doValue ha deliberato in data 23 marzo 2023 di proporre agli Azionisti un dividendo relativo all'esercizio 2022 pari ad €0,60 per azione (per circa complessivi €47,5 milioni, considerando il numero di azioni proprie possedute dalla Società alla data). Il dividendo, approvato successivamente dell'Assemblea degli Azionisti in data 27 aprile 2023, è stato pagato in data 10 maggio 2023 (con stacco cedola l'8 maggio 2023 e record date il 9 maggio 2023).

In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain"), in data 11 maggio 2023 l'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce ha emesso il lodo arbitrale che condanna Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") alla restituzione di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, al pagamento da parte di doValue S.p.A. (di seguito "doValue") dell'Earn Out, integrato degli interessi passivi. Gli importi connessi al tax claim spagnolo erano stati corrisposti nel 2021 da doValue Spain all'autorità fiscale spagnola ad esito di un accertamento condotto per fatti ed eventi occorsi antecedentemente all'acquisizione da parte di doValue avvenuta nel 2019. Rispetto a tale lodo AAMH ha promosso, presso le competenti corti spagnole, azione tesa al parziale annullamento del lodo arbitrale relativamente alla propria condanna al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale ad oggi ancora pendente. La sentenza dell'Alta Corte di Giustizia di Madrid sull'azione di annullamento proposta da AAMH dovrebbe essere resa nota al più tardi entro l'inizio del mese di maggio 2024.
In merito all'azione esecutiva promossa dalla Capogruppo doValue e dalla controllata doValue Spain nel luglio 2023 per richiedere l'esecuzione e il connesso pagamento delle somme a carico di AAMH, in data 21 dicembre 2023, il Tribunale competente di Madrid ha emesso un titolo esecutivo condannando AAMH a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset di AAMH; rispetto a tale procedura esecutiva AAMH ha depositato opposizione.
In considerazione di quanto precede il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni. Tale incasso è ritenuto ad alta probabilità anche in considerazione del fatto che per sospendere l'esecuzione AAMH dovrebbe ricorrere al deposito a garanzia dell'intera somma dovuta in favore del Gruppo doValue ai sensi del lodo arbitrale. Tale ultima evenienza si considera remota.
In merito alla chiusura formale della verifica fiscale che la Capogruppo ha ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, a fine aprile 2023 è stato ricevuto un avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al 2016 e per il quale ha depositato istanza di accertamento con adesione per attivare gli opportuni strumenti deflattivi e dimostrare, assistita da un pool di professionisti, le ragioni della correttezza della propria posizione. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione, che era stata percorsa al fine di raggiungere un accordo stragiudiziale in tempi rapidi e con un minimo esborso in considerazione della correttezza della propria posizione, in data 16 dicembre 2023 è stato chiuso formalmente il procedimento in adesione ed è stato depositato il ricorso giudiziale.
In data 19 dicembre 2023 è stato inoltre ricevuto anche l'avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al periodo di imposta 2017.
Si rimanda inoltre alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" delle Note Illustrative.
RELAZIONE SULLA
GESTIONE DEL GRUPPO
In data 27 dicembre 2023 è stato firmato un accordo transattivo con un cliente della controllata doValue Spain. Nello specifico tale accordo prevede la liquidazione definitiva di eventuali passività passate, presenti o future derivanti da tale contratto dietro un pagamento da parte del cliente al Gruppo. Tale importo è stato incassato dalla controllata doValue Spain a fine dicembre 2023.
Il 9 ottobre 2023 doValue S.p.A. ha annunciato l'avvio, a decorrere dal 10 ottobre 2023, del programma di acquisto di azioni proprie (c.d. "Buy-back") per un limite massimo di 2.000.000 di azioni, volto a ricostituire la riserva di azioni proprie a servizio del Piano di Incentivazione basato su azioni in essere per il management del Gruppo.
Considerando le azioni proprie già detenute e gli acquisti derivanti dall'operazione di buy-back, al 31 dicembre 2023 la società detiene 1.494.630 azioni.
A fronte di una durata autorizzata di 18 mesi, il programma di riacquisto si è concluso il 2 febbraio 2024. Si veda a questo proposito la sezione "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio".
Nel mese di novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di doValue Spain, in quanto azionista unico della controllata doValue Portugal Unipessoal Limitada, ne ha deliberato l'avvio del processo di vendita, in considerazione delle prospettive economico-finanziare negative della società, nonostante le iniziative intraprese per ridurne le perdite economiche.
Il 29 dicembre 2023 doValue Spain ha siglato l'acquisizione totalitaria di Team 4 Collection & Consulting S.L.U. (in seguito anche "Team4"), una controllata del Gruppo Arvato (Bertelsmann). Questa integrazione accelera la strategia di doValue Spain di espandere le proprie attività nella gestione di piccoli crediti non garantiti, un segmento di mercato in rapida crescita nella regione e in Europa, ed è coerente con la strategia volta a sviluppare il proprio business attraverso una maggiore diversificazione e una base più ampia di clienti. L'acquisizione avrà un impatto neutro sulla leva finanziaria netta e sulla posizione finanziaria netta di doValue. Team4 ha registrato €3,5 milioni di ricavi netti nel 2022 con €2,5 miliardi di asset under management (GBV) e si prevede che raggiunga €4,2 milioni di ricavi netti nel 2023. Grazie alla sua infrastruttura tecnica e un team di professionisti di alto profilo, Team4 è in grado di servire efficacemente un'ampia ed eterogenea gamma di clienti di alto livello nel mercato spagnolo, sia nel settore finanziario che in quello consumer. Team4 ha sviluppato una piattaforma unica, in grado di gestire in modo efficiente i servizi di recupero crediti, sia in via bonaria sia giudiziale. Il suo software proprietario e la sua solida infrastruttura informatica forniscono una solida base per la gestione e l'ottimizzazione dei processi di riscossione. Si prevede che l'acquisizione genererà sinergie immediate attraverso l'internalizzazione dei servizi di outsourcing che attualmente doValue Spain gestisce avvalendosi di società esterne specializzate nella gestione di crediti non garantiti. L'integrazione consentirà a doValue di espandere la propria base clienti anche verso quelli non bancari, che rappresentano quasi il 25% degli asset gestiti da Team4. In base all'accordo, Team4 continuerà a servire i clienti del Gruppo Arvato e delle multinazionali del Gruppo Arvato che operano in Spagna.

Dall'inizio del 2023, doValue è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:

di doValue, Moody's Analytics ha preso in considerazione temi ESG quali prevenzione del cambiamento climatico, protezione dell'ambiente, prevenzione delle discriminazioni. Sono stati particolarmente apprezzati i conseguimenti della società in tema di governance aziendale ed etica nello svolgimento del business.

Si elencano di seguito i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio che il Gruppo doValue considera non rettificativi (non adjusting event) ai sensi dello IAS 10.
Il Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024 ha deliberato di avviare il processo di chiusura di Adsolum Real Estate S.L., la società nata dalla scissione del ramo d'azienda REO di doValue Spain avvenuta con efficacia dal 1° gennaio 2021. Tale processo prevede l'offboarding del cliente rimanente, la liquidazione delle opzioni fondiarie e il licenziamento collettivo del personale.
Una volta completato l'iter di cui sopra, la società verrà fusa direttamente in doValue Spain, in quanto ad oggi unico azionista, tramite il trasferimento di tutte le attività e passività.
La liquidazione è conseguenza del difficile contesto dei tassi di interesse e delle prospettive normative sugli affitti in Spagna, che includono limiti di aumento degli affitti e restrizioni nei processi di sfratto che non hanno permesso di raggiungere le aspettative di business della società.
Successivamente al 31 dicembre 2023 sono stati deliberati apporti di patrimonio per entrambe le controllate della regione Iberia, rispettivamente per doValue Spain Servicing S.A. e doValue Portugal Unipessoal Limitada, in quanto i rispettivi patrimoni netti risultavano al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge.
In data 26 febbraio 2024 il tribunale competente di Madrid ha respinto l'opposizione presenta da Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") nei confronti della procedura esecutiva che la condannava a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset. AAMH poteva presentare ricorso contro l'ordinanza respingendo l'opposizione entro 20 giorni lavorativi. Tale ricorso non sospende il corso dell'esecuzione, a meno che AAMH non fornisca garanzia per l'intero importo escusso (debito fiscale, interessi e potenziali danni).
Il 16 gennaio 2024 doValue S.p.A. (di seguito "doValue") ha depositato presso il Tribunale competente la somma di circa €22 milioni, in esecuzione ad una sua stessa mozione (ossia il sequestro del credito per l'Earn-out che AAMH ha nei confronti di doValue ai sensi del lodo). Relativamente a tali somme, riconducibili all'Earn Out, il Tribunale ha acconsentito che siano utilizzate per soddisfare una quota-parte del credito che doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain") vanta verso AAMH. Il Tribunale sta attualmente processando il fascicolo. Entro fine marzo 2024 o nel corso del mese di aprile 2024 è attesa una decisione sulla richiesta di rilascio a doValue Spain di questi fondi depositati giudizialmente nell'ambito della procedura esecutiva.

In considerazione di quanto precede, come già detto nei "Fatti di rilievo intervenuti nell'esercizio", il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni. Tale incasso è ritenuto ad alta probabilità anche in considerazione del fatto che per sospendere l'esecuzione AAMH dovrebbe ricorrere al deposito a garanzia dell'intera somma dovuta in favore del Gruppo doValue ai sensi del lodo arbitrale. Tale ultima evenienza si considera remota.
Con riferimento all'avviso di accertamento sul rilievo relativo al periodo di imposta 2017, la Capogruppo ha depositato istanza di accertamento con adesione in data 16 febbraio 2024 per dimostrare la correttezza del proprio operato sulla base di una molteplicità di fondati elementi dal punto di vista giuridico tributario.
Si rimanda inoltre alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" delle Note Illustrative.
In data 20 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha approvato il Piano Industriale 2024-2026 di Gruppo che, tra le altre cose, è alla base dei processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.
Il nuovo Piano Industriale mira a migliorare la redditività e i flussi di cassa, anche attraverso la diversificazione, l'innovazione e l'efficienza.
L'elemento di forza del nuovo Piano è un approccio orientato al cliente che si basa sul mantenimento della leadership del Gruppo nell'Europa meridionale, con un forte sviluppo del business nella Regione Ellenica, in Italia e in Spagna. L'obiettivo è quello di diventare il miglior partner dei nostri clienti in tutta la catena del valore del credito, compresa l'integrazione dei servizi immobiliari con la gestione del credito per aumentare i ricavi dei servizi e l'espansione dei servizi a valore.
Il Piano Industriale prevede – tra le altre cose – il mantenimento della propria quota di mercato di rilievo nel Sud Europa (15-20%), una maggiore diversificazione dei ricavi con l'obiettivo di generare il 35-40% dei ricavi da business diversi da NPL, una maggiore efficienza di processo e il mantenimento di una solida struttura di capitale con una leva finanziaria nella parte bassa della forchetta 2,1-2,3x.
Il nuovo Piano Industriale tiene altresì conto del mutato contesto di settore, assumendo flussi di nuovo business più bassi rispetto alla media dell'ultimo triennio, che era a sua volta già impattata da uno scenario macroeconomico poco favorevole.

Il 21 marzo 2024 doValue, Elliott Advisors (UK) Limited ("EAUK") e Tiber Investments S.à r.l. ("Tiber"), una società collegata a fondi gestiti da EAUK, hanno stipulato un accordo non vincolante che identifica i termini chiave per una potenziale aggregazione con Gardant S.p.A. ("Gardant") sulla base del quale le negoziazioni procederanno in esclusiva, con l'obiettivo di finalizzare un accordo vincolante per la potenziale transazione con Gardant.
La transazione prevede potenzialmente l'acquisizione del 100% di Gardant da parte di doValue, anche attraverso un aumento di capitale riservato al venditore, e consentirebbe a doValue di rafforzare la propria posizione patrimoniale e incrementare la propria quota di mercato in Italia insieme a forti partner strategici.
Gardant vanta un'offerta completa di servizi per la gestione del credito lungo l'intero ciclo del valore, concentrata in Italia, con circa 40 miliardi di euro di attivi in gestione (di cui circa 20 miliardi di euro di attivi gestiti tramite special servicing) e circa 500 milioni di euro di fondi in gestione attraverso la sua società di gestione del risparmio dedicata ad alternative assets, Gardant Investor SGR.
La transazione è condizionata al raggiungimento di accordi vincolanti soddisfacenti tra le parti, oltre a tutte le autorizzazioni societarie e regolamentari necessarie.
Si riportano di seguito i principali eventi societari occorsi dopo il 31 dicembre 2023:


Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 20 marzo 2024 il nuovo Piano Industriale per il periodo 2024-2026, il quale prevede specifici target finanziari relativi a variabili chiave per il triennio in questione (per maggiori dettagli si rimanda ai "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio").
In particolare, per proteggere la redditività, il Gruppo ha continuato e continuerà a investire in modo significativo. Il progetto doTrasformation di doValue, lanciato nel 2022, è stato ampiamente realizzato, con 18 milioni di euro di risparmi sui costi nel 2023, e sarà accompagnato da ulteriori iniziative di trasformazione lanciate nel 2024. Un elemento chiave dell'ulteriore trasformazione riguarda le iniziative per contenere il previsto aumento della base dei costi, e a questo proposito doValue ha pianificato una riduzione totale netta dell'organico di circa 500 FTE, con 650-700 uscite e 150-200 nuove posizioni per rafforzare le capacità in aree chiave.
Il 2024 è identificato pertanto come un anno di trasformazione e investimenti, finalizzati alla preparazione delle basi per la crescita nei bienni successivi, 2025 e 2026; per cui, i risultati attesi per il 2024 sono da considerare nel contesto dell'esecuzione del programma di trasformazione, con iniziative previste in tutte le aree geografiche di operatività. Si anticipa che l'impatto pieno delle azioni di ottimizzazione dei costi non sarà percepibile nella prima metà dell'anno.
Proseguirà l'impegno verso la diversificazione delle fonti di ricavo, estendendosi oltre il tradizionale segmento degli NPL. Questo approccio rientra nella strategia di ampliamento del portafoglio attività e nel consolidamento della posizione di mercato di doValue.
Circa l'attuale contesto di mercato, la Società prevede quanto segue:
RELAZIONE SULLA
GESTIONE DEL GRUPPO
La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.
La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.
I principali rischi e incertezze, considerato il business del Gruppo, sono essenzialmente connessi alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e sulla produzione di esposizioni deteriorate. Permangono inoltre elementi di incertezza legati al perdurare di un contesto di tassi d'interesse elevati che sta avendo un impatto negativo sulle transazioni immobiliari.
Il perdurare di tassi d'interesse elevati e l'accentuata volatilità sul mercato dei capitali potrebbe determinare un significativo incremento degli oneri finanziari per il Gruppo con una conseguente riduzione dei flussi di cassa disponibili per gli azionisti.
Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stata redatta la presente Relazione Finanziaria Annuale Consolidata, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:

Con esclusivo riferimento al rifinanziamento dei prestiti obbligazionari in essere, di cui uno in scadenza ad agosto 2025 e il secondo a metà 2026, il Gruppo ha iniziato le opportune attività per il rimborso del prestito in scadenza ad agosto 2025 valutando le migliori opzioni a disposizione (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" delle Note Illustrative). La scadenza di agosto 2025 è comunque superiore a 12 mesi rispetto al 31 dicembre 2023; inoltre, si segnala, come già evidenziato nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta, la liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2023 pari a €112,4 milioni e le linee di credito per €112,5 milioni, a cui si deve aggiungere la cassa che verrà generata entro la scadenza dell'obbligazione di cui sopra.
Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.


Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (oggi Euronext Milan). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2023, in relazione all'indice Ftse Small Cap della Borsa di Milano.

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni, con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12 per azione. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di doValue Spain e doValue Greece. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.

Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di Covid-19 a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre-pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi del 2020 con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro Covid-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO. Da ottobre 2021, invece, il titolo ha sotto-performato il paniere dei titoli italiani Small Cap, principalmente a causa di incertezze legate al potenziale rinnovo del contratto di doValue con il cliente Sareb in Spagna (il maggiore cliente del Gruppo in termini di Gross Book Value e Ricavi Lordi nel 2021), in scadenza a giugno 2022. In particolare, l'incertezza che ha interessato l'ultimo trimestre del 2021 è stata legata alle aspettative relative agli impatti economici di un eventuale rinnovo del contratto con Sareb in funzione di una profittabilità attesa minore delle aspettative iniziali.
In data 25 gennaio 2022, doValue ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, che prevedeva il rinnovo del contratto Sareb, sebbene ad una profittabilità molto limitata. In data 24 febbraio 2022, Sareb ha comunicato di aver ingaggiato per il nuovo contratto due servicer non facente parti del pool dei quattro servicer storici (di cui faceva parte anche doValue). La notizia ha pesato sul titolo nei giorni immediatamente successivi. Nonostante ciò, durante il 2022, il titolo doValue ha performato complessivamente in linea con l'indice FTSE Italy Small Cap. In generale, la performance dei mercati azionari globali nel 2022 è stata negativa a causa dei timori recessivi e dell'aumento dei tassi di interesse.
Il linea generale, la performance del titolo nel 2023, negativa sin da febbraio, ha risentito principalmente delle prospettive degli analisti circa il settore del credit management services, in un contesto macroeconomico in cui la formazione di NPL nei bilanci degli intermediari finanziari è rallentata – complici il rafforzamento della solidità patrimoniale e delle politiche di risk management nel settore del credito - minando la fiducia nella crescita attuale e futura dei ricavi e di profittabilità degli operatori. In questo contesto il titolo è stato altresì influenzato negativamente dalle vicissitudini negative di alcuni dei suoi competitor che hanno subito forti penalizzazione a causa di una struttura finanziaria particolarmente sbilanciata sul debito. Ulteriori pressioni negative sul prezzo azionario sono derivate dall'incremento dei tassi d'interesse, che hanno lasciato presagire un rifinanziamento dei bond in scadenza più oneroso ed indiscrezioni e dichiarazioni sulla paventata riforma sugli stralci dei crediti deteriorati nel
Nello specifico, gli eventi che hanno maggiormente influito su una flessione del prezzo sono stati la pubblicazione dei risultati per l'esercizio 2022 a febbraio, il pagamento del dividendo
terzo trimestre del 2023.

RELAZIONE SULLA
GESTIONE DEL GRUPPO
a maggio, la pubblicazione dei risultati di settembre 2023 a novembre dello stesso anno e dei risultati restated di settembre 2023 in applicazione dello IAS34 a gennaio 2024.
Modesti rialzi del prezzo si sono invece registrati in concomitanza della comunicazione dell'esito dell'arbitrato in Spagna a maggio, la sottoscrizione del patto parasociale tra Fortress e Bain Capital a giugno, l'avanzamento del progetto doTransformation a luglio, la presa in carico del portafoglio "Sky" e di nuovi flussi in Spagna tra settembre ed ottobre, l'avvio del programma di riacquisto di azioni proprie ad ottobre, la stipula di un nuovo contratto di servicing in Spagna a dicembre, l'acquisizione di Team4 a fine dicembre, nonché il mandato di servicing legata alla cartolarizzazione del portafoglio "Luzzatti".
Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:
| Dati di sintesi | Euro | Data |
|---|---|---|
| Prezzo di IPO | 9,00 | 14/07/2017 |
| Prezzo di IPO (aggiustato per i dividendi pagati) | 6,99 | 14/07/2017 |
| Prezzo minimo di chiusura | 2,93 | 30/11/2023 |
| Prezzo massimo di chiusura | 14,27 | 18/10/2017 |
| Ultimo prezzo di chiusura del 2023 | 3,42 | 29/12/2023 |
| Numero di azioni in circolazione al 31 dicembre 2023 | 80.000.000 | 29/12/2023 |
| di cui azioni proprie al 31 dicembre 2023 | 1.494.630 | 29/12/2023 |
| Capitalizzazione al 31 dicembre 2023 | 274.000.000 | 29/12/2023 |
| Capitalizzazione (escluse azioni proprie) al 31 dicembre 2023 | 268.880.892 | 29/12/2023 |

Al 31 dicembre 2023 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.
Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%.
Al 31 dicembre 2023, il residuo 71,73% delle azioni risulta collocato sul mercato e l'1,87% è costituito da n. 1.494.630 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €6,1 milioni detenute dalla Capogruppo medesima.
L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.
La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.
Al 31 dicembre 2023 risultano in portafoglio n. 1.494.630 azioni proprie, pari all'1,87% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €6,1 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce "Azioni proprie" in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.
L'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2023 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 28 aprile 2022. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare.
Durante l'esercizio sono state acquistate un totale di 667.400 azioni per un controvalore di €2,1 milioni.

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.
Il business del Gruppo doValue è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. doValue continua ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale. Al 31 dicembre 2023 il numero dei dipendenti del Gruppo è pari a 3.109 rispetto ai 3.212 a fine 2022. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto indicato all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.
In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it.
Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che nel corso del 2023 il Gruppo doValue non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza.

In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, il Gruppo doValue ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023 è disponibile sul sito internet del Gruppo www.doValue.it nella sezione "Valore sostenibile".
In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), viene annualmente redatta la Relazione sul governo societario, la quale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. Tale documento è consultabile nella Sezione "Governance" del sito internet www.doValue.it.
Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione anche la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6, e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Patrimonio Netto |
Risultato del periodo |
Patrimonio Netto |
Risultato del periodo |
|
| Bilancio separato doValue S.p.A. | 132.149 | (2.936) | 170.719 | 19.471 |
| - differenza tra il valore di carico e valore del PN contabile delle partecipate |
(53.772) | - | (51.224) | - |
| - risultati conseguiti dalle partecipate al netto delle quote di minoranza |
- | 1.561 | - | 43.386 |
| Storno dei dividendi | - | (28.329) | - | (31.612) |
| Altre rettifiche di consolidamento | (7.516) | 11.874 | 562 | (14.743) |
| Bilancio consolidato attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
70.861 | (17.830) | 120.057 | 16.502 |
Roma, lì 21 marzo 2024 Il Consiglio di Amministrazione

| (€/000) | |
|---|---|
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Ricavi NPE | 366.697 | 433.538 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 357.697 | 433.502 |
| di cui: Ricavi diversi | 9.000 | 36 |
| Ricavi REO | 53.193 | 76.626 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 53.191 | 72.698 |
| di cui: Ricavi diversi | 2 | 3.928 |
| Ricavi da co-investimento | 1.290 | 1.507 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 1.290 | 1.507 |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 64.551 | 46.578 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 62 | 13 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 10.622 | 9.734 |
| di cui: Ricavi diversi | 49.090 | 37.359 |
| di cui: Costi dei servizi resi | - | (605) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 4.777 | 77 |
| Ricavi lordi | 485.731 | 558.249 |
| Commissioni passive NPE | (14.365) | (20.913) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (14.225) | (20.869) |
| di cui: Spese amministrative | (140) | (44) |
| Commissioni passive REO | (9.684) | (22.631) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (9.684) | (22.631) |
| Commissioni passive Ancillari | (18.525) | (14.285) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (1.085) | (1.469) |
| di cui: Spese amministrative | (17.383) | (12.815) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (57) 443.157 |
(1) 500.420 |
| Ricavi netti | 443.157 | 500.420 |
| Spese per il personale | (196.312) | (212.395) |
| di cui: Costo del personale | (196.336) | (212.588) |
| di cui: Ricavi diversi | 24 | 193 |
| Spese amministrative | (71.500) | (89.317) |
| di cui: Costo del personale | (1.907) | (5.192) |
| di cui: Costo del personale - di cui: SG&A | (1.907) | (5.192) |
| di cui: Spese amministrative | (71.536) | (85.940) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: IT | (31.076) | (33.990) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate | (5.216) | (5.586) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A | (35.244) | (46.364) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (20) | (37) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A | (20) | (37) |
| di cui: Ricavi diversi | 1.963 | 1.883 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: IT | 414 | 956 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: Real Estate | 132 | - |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A | 1.417 | 927 |
| di cui: Costi dei servizi resi | - | (31) |
| di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A | - | (31) |
| Totale "di cui IT" | (30.662) | (33.034) |
| Totale "di cui Real Estate" | (5.084) | (5.586) |
| Totale "di cui SG&A" | (35.754) (267.812) |
(50.697) (301.712) |
Segue

(€/000)
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| EBITDA | 175.345 | 198.708 |
| EBITDA margin | 36,1% | 35,6% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (3.355) | (2.979) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 178.700 | 201.687 |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 37,2% | 36,1% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (91.920) | (71.021) |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (92.246) | (71.535) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 326 | 514 |
| Accantonamenti netti | (16.555) | (13.963) |
| di cui: Costo del personale | (14.854) | (13.368) |
| di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (2.289) | (4.446) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 63 | 3.516 |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | 525 | 336 |
| di cui: Spese amministrative | - | (1) |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | (906) | 493 |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (1.021) | 46 |
| di cui: Ricavi diversi | 115 | 447 |
| EBIT | 65.964 | 114.217 |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value | (8.180) | (22.520) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (8.180) | (22.520) |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (29.534) | (28.868) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (30.302) | (28.757) |
| di cui: Costi dei servizi resi | - | (111) |
| di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni | 768 | - |
| EBT | 28.250 | 62.829 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (19.674) | (35.901) |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 47.924 | 98.730 |
| Imposte sul reddito | (41.891) | (36.354) |
| di cui: Spese amministrative | (1.600) | (1.612) |
| di cui: Imposte sul reddito | (40.291) | (34.742) |
| Risultato del periodo | (13.641) | 26.475 |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (4.189) | (9.973) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | (17.830) | 16.502 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (21.420) | (35.494) |
| Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (1.755) | (1.433) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
1.835 | 50.563 |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti | 5.944 | 11.406 |
| Utile per azione (in euro) | (0,23) | 0,21 |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) | 0,02 | 0,64 |

(€/000)
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 112.376 | 134.264 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 112.376 | 134.264 |
| Attività finanziarie | 46.167 | 57.984 |
| Attività finanziarie non correnti | 46.167 | 53.604 |
| Attività finanziarie correnti | - | 4.380 |
| Attività materiali | 48.678 | 59.191 |
| Immobili, impianti e macchinari | 48.677 | 59.136 |
| Rimanenze | 1 | 55 |
| Attività immateriali | 473.784 | 526.888 |
| Attività immateriali | 473.784 | 526.888 |
| Attività fiscali | 99.483 | 118.226 |
| Imposte differite attive | 78.351 | 101.758 |
| Altre attività correnti | 16.576 | 4.027 |
| Attività fiscali | 4.556 | 12.441 |
| Crediti commerciali | 199.844 | 200.143 |
| Crediti commerciali | 199.844 | 200.143 |
| Attività in via di dismissione | 16 | 13 |
| Attività destinate alla vendita | 16 | 13 |
| Altre attività | 51.216 | 29.889 |
| Altre attività correnti | 47.500 | 27.813 |
| Altre attività non correnti | 3.716 | 2.076 |
| Totale Attivo | 1.031.564 | 1.126.598 |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders | 588.030 | 564.123 |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 552.861 | 554.220 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 35.169 | 9.903 |
| Altre passività finanziarie | 96.540 | 120.861 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | - | 4.380 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 50.301 | 54.158 |
| Altre passività finanziarie correnti | 46.239 | 62.323 |
| Debiti commerciali | 85.383 | 70.381 |
| Debiti Commerciali | 85.383 | 70.381 |
| Passività fiscali | 65.096 | 67.797 |
| Debiti tributari | 10.536 | 16.794 |
| Imposte differite passive | 42.623 | 51.003 |
| Altre passività correnti | 11.937 | - |
| Benefici a dipendenti | 8.412 | 9.107 |
| Benefici a dipendenti | 8.412 | 9.107 |
| Fondi rischi e oneri | 26.356 | 37.655 |
| Fondi rischi e oneri | 26.356 | 37.655 |
| Altre passività | 57.056 | 75.754 |
| Altre passività correnti | 47.969 | 66.553 |
| Altre passività non correnti | 9.087 | 9.201 |
| Totale Passivo | 926.873 | 945.678 |
Segue

RELAZIONE SULLA
GESTIONE DEL GRUPPO
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Capitale | 41.280 | 41.280 |
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 |
| Riserve | 35.676 | 83.109 |
| Riserva da valutazione | (2.830) | (906) |
| Altre riserve | 38.506 | 84.015 |
| Azioni proprie | (6.095) | (4.332) |
| Azioni proprie | (6.095) | (4.332) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | (17.830) | 16.502 |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | (17.830) | 16.502 |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 53.031 | 136.559 |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 979.904 | 1.082.237 |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 51.660 | 44.361 |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 51.660 | 44.361 |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 1.031.564 | 1.126.598 |








| (€/000) | NOTE | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti: | |||
| Attività immateriali | 1 | 473.784 | 526.888 |
| Immobili, impianti e macchinari | 2 | 48.677 | 59.136 |
| Attività finanziarie non correnti | 3 | 46.167 | 53.604 |
| Imposte differite attive | 4 | 78.351 | 101.758 |
| Altre attività non correnti | 5 | 3.716 | 2.076 |
| Totale attività non correnti | 650.695 | 743.462 | |
| Attività correnti: | |||
| Rimanenze | 6 | 1 | 55 |
| Attività finanziarie correnti | 3 | - | 4.380 |
| Crediti commerciali | 7 | 199.844 | 200.143 |
| Attività fiscali | 8 | 4.556 | 12.441 |
| Altre attività correnti | 5 | 64.076 | 31.840 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 9 | 112.376 | 134.264 |
| Totale attività correnti | 380.853 | 383.123 | |
| Attività destinate alla dismissione | 10 | 16 | 13 |
| Totale attività | 1.031.564 | 1.126.598 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 | |
| Riserva da valutazione | (2.830) | (906) | |
| Altre riserve | 38.506 | 84.015 | |
| Azioni proprie | (6.095) | (4.332) | |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | (17.830) | 16.502 | |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 53.031 | 136.559 | |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 51.660 | 44.361 | |
| Totale Patrimonio Netto | 11 | 104.691 | 180.920 |
| Passività non correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 12 | 552.861 | 554.220 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 13 | 50.301 | 54.158 |
| Benefici ai dipendenti | 14 | 8.412 | 9.107 |
| Fondi rischi e oneri | 15 | 26.356 | 37.655 |
| Imposte differite passive | 4 | 42.623 | 51.003 |
| Altre passività non correnti | 17 | 9.087 | 9.201 |
| Totale passività non correnti | 689.640 | 715.344 | |
| Passività correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti correnti | 12 | 35.169 | 14.283 |
| Altre passività finanziarie correnti | 13 | 46.239 | 62.323 |
| Debiti commerciali | 16 | 85.383 | 70.381 |
| Passività fiscali | 8 | 10.536 | 16.794 |
| Altre passività correnti | 17 | 59.906 | 66.553 |
| Totale passività correnti | 237.233 | 230.334 | |
| Totale passività | 926.873 | 945.678 | |
| Totale Patrimonio Netto e passività | 1.031.564 | 1.126.598 |

| (€/000) | NOTE | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 20 | 421.510 | 515.934 |
| Ricavi diversi | 21 | 60.195 | 43.846 |
| Totale ricavi | 481.705 | 559.780 | |
| Costi dei servizi resi | 22 | (24.993) | (45.716) |
| Costo del personale | 23 | (213.097) | (231.149) |
| Spese amministrative | 24 | (90.661) | (100.412) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 25 | 5.089 | 4.070 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | (92.742) | (71.153) |
| Accantonamenti a fondo rischi e oneri | 27 | (2.289) | (4.446) |
| Totale costi | (418.693) | (448.806) | |
| Risultato operativo | 63.012 | 110.974 | |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 28 | (37.130) | (49.757) |
| Utili (Perdite) da partecipazioni | 768 | - | |
| Risultato ante imposte | 26.650 | 61.217 | |
| Imposte sul reddito | 29 | (40.291) | (34.742) |
| Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento | (13.641) | 26.475 | |
| Risultato del periodo | (13.641) | 26.475 | |
| di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | (17.830) | 16.502 | |
| di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | 4.189 | 9.973 | |
| Utile per azione | 30 | ||
| di base | (0,23) | 0,21 | |
| diluito | (0,23) | 0,21 |

| (€/000) | |
|---|---|
| NOTE | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| Risultato del periodo | (13.641) | 26.475 | |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva Piani a benefici definiti Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
3 14 |
(2.006) 113 |
(1.341) 436 |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (1.893) | (905) | |
| Redditività complessiva | 11 | (15.534) | 25.570 |
| di cui: Redditività complessiva attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | (19.754) | 15.597 | |
| di cui: Redditività complessiva attribuibile ai Terzi | 4.220 | 9.973 |

(€/000)
| Altre riserve | Patrimonio | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale |
Riserve da valutazione |
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | Azioni proprie |
Risultato del periodo |
Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi |
Totale Patrimonio Netto |
|
| Esistenze iniziali | 41.280 | (906) | 25.774 | 58.241 | (4.332) | 16.502 | 136.559 | 44.361 | 180.920 |
| Allocazione del risultato a riserve | - | - | 19.471 | 145 | - | (19.616) | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | (19.471) | (28.030) | - | (8.078) | (55.579) | (5.000) | (60.579) |
| Variazioni di riserve | - | - | - | (10.570) | - | 11.192 | 622 | 7.757 | 8.379 |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | (2.115) | - | (2.115) | - | (2.115) |
| Stock options | - | - | 302 | (7.034) | 352 | - | (6.380) | - | (6.380) |
| Variazioni interessenze partecipative |
- | - | - | (322) | - | - | (322) | 322 | - |
| Redditività complessiva del periodo | - | (1.924) | - | - | - | (17.830) | (19.754) | 4.220 | (15.534) |
| Esistenze finali | 41.280 | (2.830) | 26.076 | 12.430 | (6.095) | (17.830) | 53.031 | 51.660 | 104.691 |
(€/000)
| Altre riserve | Patrimonio | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale |
Riserve da valutazione |
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | Azioni proprie |
Risultato del periodo |
Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi |
Totale Patrimonio Netto |
|
| Esistenze iniziali | 41.280 | (1) | 50.864 | 45.436 | (4.678) | 23.744 | 156.645 | 37.358 | 194.003 |
| Allocazione del risultato a riserve | - | - | (535) | 24.279 | - | (23.744) | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | (24.996) | (14.553) | - | - | (39.549) | (5.002) | (44.551) |
| Variazioni di riserve | - | - | (346) | (1.400) | - | - | (1.746) | 2.032 | 286 |
| Stock options | - | - | 787 | 4.479 | 346 | - | 5.612 | - | 5.612 |
| Redditività complessiva del periodo | - | (905) | - | - | - | 16.502 | 15.597 | 9.973 | 25.570 |
| Esistenze finali | 41.280 | (906) | 25.774 | 58.241 | (4.332) | 16.502 | 136.559 | 44.361 | 180.920 |

| (€/000) | NOTE | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|
| Attività operativa | |||
| Risultato di periodo ante imposte | 26.650 | 61.217 | |
| Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi finanziari netti: | 126.519 | 131.554 | |
| Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico |
3 | 2.832 | 915 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | 92.742 | 71.153 |
| Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri | 15 | 2.289 | 4.446 |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 28 | 35.277 | 49.483 |
| Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti | (768) | - | |
| Costi per pagamenti basati su azioni | 11 | (5.853) | 5.557 |
| Variazioni nel capitale circolante: | 15.826 | 3.183 | |
| Variazione dei crediti commerciali | 7 | 824 | 6.512 |
| Variazione dei debiti commerciali | 16 | 15.002 | (3.329) |
| Variazioni nelle attività e passività finanziarie: | 8.674 | 2.323 | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 3 | - | (7) |
| Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 3 | 2.293 | 1.849 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3 | 6.381 | 481 |
| Altre variazioni: | (106.161) | (135.975) | |
| Interessi pagati | 28 | (23.858) | (24.001) |
| Pagamento imposte sul reddito | 29 | (26.002) | (42.477) |
| Altre variazioni altre attività /altre passività | (56.301) | (69.497) | |
| Flussi finanziari netti da attività operativa | 71.508 | 62.302 | |
| Attività di investimento | |||
| Acquisto di immobili, impianti e macchinari | 2 | (1.994) | (3.947) |
| Acquisto di attività immateriali | 1 | (19.367) | (27.110) |
| Flussi finanziari netti da attività di investimento | (21.361) | (31.057) | |
| Attività di finanziamento | |||
| Emissione/acquisto di azioni proprie | 11 | (2.115) | - |
| Dividendi pagati | 11 | (52.992) | (44.142) |
| Accensione finanziamenti | 12 | 25.000 | 87.000 |
| Rimborso finanziamenti | 12 | (4.480) | (94.566) |
| Pagamenti del capitale di passività per leasing | 19 | (15.928) | (11.941) |
| Acquisizione di interessi di minoranza | (21.520) | - | |
| Flussi finanziari netti da attività di finanziamento | (72.035) | (63.649) | |
| Flussi finanziari netti del periodo | (21.888) | (32.404) | |
| Riconciliazione | |||
| Disponibilità liquide e depositi a breve all'inizio del periodo | 9 | 134.264 | 166.668 |
| Flussi finanziari netti del periodo | (21.888) | (32.404) | |
| Disponibilità liquide e depositi a breve alla fine del periodo | 9 | 112.376 | 134.264 |





| Denominazione dell'entità che redige il bilancio o altro mezzo di identificazione: |
doValue S.p.A. |
|---|---|
| Sede dell'entità: | Italia |
| Forma giuridica dell'entità: | Società per Azioni |
| Paese di registrazione: | Italia |
| Indirizzo della sede legale dell'entità: | Viale dell'Agricoltura, 7 - 37135 Verona |
| Principale luogo di attività: | Italia, Spagna, Grecia, Cipro, Portogallo |
| Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni: |
Le attività del Gruppo doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a banche e investitori attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing") |
| Nome della società Capogruppo: | doValue S.p.A. |
| Homepage dell'entità che redige il bilancio: | www.dovalue.it |
| Codice LEI dell'entità: | 8156007AF7DB5FE05555 |
Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).
A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:
Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2023.
Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:
ed è corredato dalle relative informazioni comparative al 31 dicembre 2022 e dalla Relazione sulla gestione del Gruppo.
Nello Stato patrimoniale consolidato la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo.
Il Conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, mentre per il prospetto della redditività complessiva, è stato predisposto un prospetto distinto.
Il Rendiconto finanziario consolidato è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento.
I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.
Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni. Attività e passività e costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale. Le informazioni comparative dell'esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili di confronto; modifiche ai dati comparativi sono effettuate solo quando ritenute di importo significativo.
I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Il Bilancio consolidato è altresì predisposto in conformità al Regolamento Delegato (UE) n. 2019/815 del 17 dicembre 2018 della Commissione (in breve "Regolamento ESEF").

Per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono state utilizzate le situazioni contabili alla medesima data delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.
Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2023 sono state opportunamente riclassificate e adeguate, al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.
Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.
Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.
Al 31 dicembre 2023 non risultano presenti società collegate e nemmeno società valutate col metodo del patrimonio netto.
Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo.

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.
Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.
In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e, nel contempo, ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni.
L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.
Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività

sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. L'acquirente deve classificare come passività finanziaria o come patrimonio netto, in base alle definizioni di strumento rappresentativo di capitale e di passività finanziaria di cui allo IAS 32, un'obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale che soddisfa la definizione di strumento finanziario. L'acquirente deve classificare come attività un diritto alla restituzione di un corrispettivo trasferito in precedenza se vengono soddisfatte particolari condizioni. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.
I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39.
Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre, per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.

Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.
L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.
La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. La contabilizzazione di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate è considerata, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazione con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del Patrimonio Netto di Gruppo.
Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/ IFRS e in aderenza alle presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.
Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:
| Denominazione imprese | Sede legale e operativa |
Paese | Tipo di rapporto (1) |
Impresa partecipante | Quota % | Disponibilità voti % (2) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | doValue S.p.A. | Verona | Italia | Controllante | |||
| 2. | doNext S.p.A. | Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 3. | doData S.r.l. | Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 4. | doValue Spain Servicing S.A. | Madrid | Spagna | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 5. | doValue Portugal, Unipessoal Limitada | Lisbona | Portogallo | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
| 6. | doValue Cyprus Limited (già Altamira Asset Management Cyprus Limited) |
Nicosia | Cipro | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
| 7. | doValue Special Projects Cyprus Limited (già doValue Cyprus Limited) |
Nicosia | Cipro | 1 | doValue S.p.A. + doValue Spain Servicing S.A. |
94%+6% | 94%+6% |
| 8. | doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 80% | 80% |
| 9. | doValue Greece Real Estate Services single member Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 10. | Zarco STC, S.A. | Lisbona | Portogallo | 1 | doValue Portugal, Unipessoal Limitada |
100% | 100% |
| 11. | Adsolum Real Estate S.L. | Madrid | Spagna | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
| 12. | TEAM 4 Collection and Consulting S.L.U. | Madrid | Spagna | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
Legenda
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"
6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi

Nell'esercizio 2023 è entrata nell'area di consolidamento la società Team 4 Collection and Consluting S.L.U., a seguito dell'acquisizione in via totalitaria da parte della controllata spagnola doValue Spain Servicing S.A., la quale a inizio anno ha così modificato denominazione dalla precedente Altamira Asset Management S.A..
Nel corso del quarto trimestre 2023 inoltre è stato definito l'acquisto delle interessenze di minoranza pari al 15% di doValue Spain Servicing S.A., in seguito al ricevimento della notifica per l'esercizio dell'opzione di vendita su tale quota residua.
Infine, si segnala il cambio di denominazione delle due società cipriote: da Altamira Asset Management Cyprus Limited a doValue Cyprus Limited e da doValue Cyprus limited a doValue Special Projects Cyprus Limited.
Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:
I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.
L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2023 le società controllate elencate al precedente paragrafo.
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio consolidato.
Si rinvia alla Relazione sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

Il perdurare di una situazione di significativa incertezza connessa al quadro macroeconomico, indotta principalmente dalla persistente spinta inflattiva e dal conseguente rialzo dei tassi di interesse di mercato, a cui si aggiunge la consapevolezza a livello internazionale del rischio climatico e delle relative misure di contrasto, con impatti non prevedibili sul sistema economico e produttivo, ha imposto al Gruppo doValue un'attenta analisi e un continuo monitoraggio di tali variabili.
Nello specifico, l'aumento dell'inflazione può avere diversi effetti sul mercato del recupero crediti, di debiti inadempienti o scaduti:
Anche i tassi di interesse influenzano fortemente il mercato del recupero crediti:

forme di investimento possono offrire rendimenti inferiori. Al contrario, quando i tassi sono alti, gli investitori potrebbero preferire altre opportunità di investimento più sicure e redditizie.
In generale, entrambe le grandezze sopra riportate possono influenzare i mercati di riferimento del Gruppo in ottica prospettica e di questo si è tenuto conto inserendone gli andamenti tra le assumptions del Piano Industriale 2024-2026. In particolare, i trend ipotizzati di tasso di interesse e di inflazione prospettica sono stati incorporati a vari livelli:
Nel processo di chiusura al 31 dicembre 2023, tali grandezze hanno influenzato a vario titolo i seguenti punti:
In riferimento ai rischi legati al cambiamento climatico, le società del Gruppo stanno approfondendo le valutazioni sui risvolti potenziali sul business con un obiettivo di monitoraggio continuo.
La funzione di Group Enterprise Risk Management garantisce una gestione integrata dei rischi, agendo da facilitatore della crescita e dello sviluppo del Gruppo grazie all'individuazione e alla mitigazione dei potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo.
Per quanto attiene le operazioni, pertanto, il Gruppo valuta la possibilità di impatto dei rischi climatici in relazione, ad esempio, agli immobili in gestione (business REO) e ad oggi ritiene che tale tematica non possa impattare il Gruppo in maniera significativa in quanto il suo business model non include la proprietà degli asset bensì la loro funzione di garanzia collaterale al debito gestito.
Tanto premesso, il Gruppo continuerà a monitorare l'evoluzione dei rischi legati al cambiamento climatico con un approccio che terrà in considerazione la normativa applicabile ed emergente, nonché il proprio ruolo di operatore a servizio del sistema finanziario.

Nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur nelle incertezze legate all'attuale contesto macroeconomico, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono state considerate la dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità del Gruppo, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie.
Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2023. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.
Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio.
Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.
L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte solo nella misura

in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.
Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o esplicita comunicazione.
Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 25% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2023 ed è pari all'8% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico consolidato.
Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.
In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.
Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Con particolare riferimento alle metodologie valutative e agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.
Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente – al ricorrere di determinate condizioni – la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.
La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.
Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo si fa rinvio alle "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura", sezione "Rischi Operativi – Rischi legali e fiscali".

Con frequenza almeno annuale, ad ogni chiusura di bilancio, o di situazione infra-annuale, in presenza di evidenze di perdite di valore, viene confrontato il valore contabile con il valore recuperabile relativamente alle attività immateriali. Nello specifico tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.
Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari (CGU), alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita definita e l'avviamento, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Discounted Cash Flow (DCF), in base al quale il valore di una CGU è determinato attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.
Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati), sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. Pertanto, il Gruppo valuta se i rischi del generale contesto macroeconomico nonché i rischi climatici potrebbero avere un impatto significativo (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Altri Aspetti - Contesto macroeconomico e questioni legate al clima).
Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonché le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.
Con riferimento alle attività immateriali iscritte, si precisa che tali attività risultano prevalentemente valorizzate in base alla Purchase Price Allocation (PPA) delle due operazioni di aggregazione aziendale concluse negli scorsi anni: si tratta dell'acquisizione del controllo di doValue Spain e delle sue controllate avvenuta a giugno 2019 e quella di doValue Greece conclusasi nel mese di giugno 2020. Risulta valorizzata anche l'attività immateriale derivante dalla corresponsione da parte di doValue Greece di un corrispettivo a fronte dell'acquisizione del diritto alla nomina a Servicer del contratto denominato "Frontier".
Il Gruppo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia doValue Spain e le sue controllate che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile

internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".
Il test è stato condotto sui valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile definita e sul goodwill come risultanti alla data contabile del 31 dicembre 2023 e dell'aggiornamento degli ammortamenti di competenza del periodo.
A tal fine, a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale, sono state identificate le c.d. "Unità generatrice di flussi finanziari" (Cash Generating Unit - CGU) nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di doValue Spain e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero Iberia (Spagna e Portogallo) e Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento alle due distinte CGU.
Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il Piano Industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 20 marzo 2024 che accolgono le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate che considerano l'andamento delle principali variabili di mercato e macroeconomiche, stimandone gli effetti in ottica prospettica.
Rispetto all'approccio metodologico si evidenzia che, ai fini della stima del valore recuperabile di attività immateriali acquisite tramite aggregazione di aziende, doValue adotta per coerenza i modelli di valutazione utilizzati in sede di PPA.
Pertanto, per quanto riguarda il test di impairment sui valori delle singole attività immateriali a vita utile definita, sono stati utilizzati:
Il tasso di attualizzazione utilizzato nelle analisi di impairment condotte da doValue esprime il costo delle fonti di finanziamento dell'attività oggetto di analisi: il costo dell'equity e il costo del debito. Nella prassi professionale il tasso di attualizzazione normalmente utilizzato è il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.

Di seguito si riporta la formula di calcolo del costo medio ponderato del capitale (WACC):
$$\begin{array}{cccc} \text{F} & \text{A} & \text{A} & \text{D} \ \hline \text{E} \text{+D} & \text{A} & \text{D} \ \end{array} \quad \begin{array}{cccc} \text{D} & \text{D} & \text{C} & \text{(J-1)} \ \hline \text{E+D} & \text{(J-1)} & \text{N} \text{=\text{CCW}} \end{array}$$
dove
Il costo del capitale proprio, calcolato attraverso l'utilizzo del Capital Asset Pricing Model (CAPM) misura il costo dell'equity, Ke , per un certo titolo come maggiorazione del tasso privo di rischio, sulla base della sensibilità del rendimento dell'azione, c.d. β, al rendimento atteso del mercato azionario d'appartenenza al netto dello stesso tasso privo di rischio (equity risk premium – ERP).
In base a quanto appena enunciato, si può scrivere la seguente formula:
dove
$$\mathsf{E}(\mathsf{R}_{\mathsf{j}}) = \mathsf{R}_{\mathsf{f}} \mathsf{+} \mathsf{B}_{\mathsf{j}} \mathsf{+} [\mathsf{E}(\mathsf{R}_{\mathsf{m}}) \mathsf{-} \mathsf{R}_{\mathsf{f}}]$$
In forma sintetica, l'equazione di cui sopra può essere scritta nel modo seguente:a:
$$\mathsf{K}_{\mathsf{e}} = \mathsf{B}_{\mathsf{f}} + \mathsf{B} \star \mathsf{ERP}$$
dove
Ai fini del calcolo del WACC delle predette specifiche attività immateriali, in considerazione del fatto che il relativo business è attribuibile solamente a uno specifico Paese, si è provveduto a:

Il test condotto mediante i suddetti modelli, ha fatto emergere perdite di valore per €13,4 milioni dal confronto con il valore netto contabile delle attività (per il risultato del test si fa rimando a quanto indicato in Nota 1 "Attività immateriali" - Sezione Informazioni sullo Stato Patrimoniale).
Per quanto riguarda l'impairment test sull'avviamento, per effettuare il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle due CGU alla data del 31 dicembre 2023, è stata utilizzata la procedura di seguito descritta.
Il valore recuperabile di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il fair value (valore equo) dedotti i costi di vendita e il valore d'uso della stessa.
Il metodo adottato assume che il valore recuperabile di una CGU sia pari alla somma del:
Il flusso di cassa operativo è a base della stima dell'"enterprise value"; questa metodologia si basa sui flussi operativi generati dalla gestione caratteristica della CGU, basandosi sul reddito operativo disponibile per la remunerazione dei mezzi propri e dei terzi. Attraverso il metodo DCF (c.d. Discounted Cash Flow) è possibile determinare il valore di una CGU attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso.
Il tasso utilizzato per l'attualizzazione risulta anche in questo caso il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.
Ai fini del calcolo del WACC dell'avviamento, nel caso in cui il relativo business sia attribuibile solamente a uno specifico Paese, si è provveduto a:

Oppure, nel caso in cui il relativo business sia attribuibile a più di uno specifico Paese:
Il valore contabile della CGU da utilizzarsi per confronto con il valore recuperabile nel test di impairment include il valore contabile delle sole attività (non correnti) che possono essere attribuite direttamente, o ripartite secondo un criterio ragionevole e uniforme, alla singola CGU, considerando, oltre all'avviamento, anche tutte le attività immateriali rientranti nel perimetro di valutazione della CGU e le imposte differite. Tale valore contabile è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile della CGU in base quindi ai i flussi finanziari utilizzati nell'informativa prospettica.
Per quanto riguarda il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2023, il modello ha confermato la capienza del valore recuperabile e pertanto l'assenza di perdite di valore per la CGU Grecia-Cipro, mentre per la CGU "Iberia" (Spagna – Portogallo) è stata rilevata una svalutazione pari a €12,5 milioni (per maggiori dettagli informativi si rimanda alle Note illustrative, paragrafi Politiche contabili e Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Nota 1 Attività immateriali).
La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi.
Per l'informativa sulle operazioni di business combination del Gruppo si fa rinvio alla specifica sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:
Relativamente all'Amendment dello IAS 1, al fine di migliorare la disclosure sulle accounting policy e l'informativa sui principi contabili ritenuti rilevanti per la comprensione dei dati di bilancio, è stata effettuata un'analisi in tal senso che ha portato ad una revisione della sezione "Informazioni sulle politiche contabili rilevanti", che fino al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 veniva denominata "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
In data 25 ottobre 2023 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati devono focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2023, con particolare attenzione in merito alle questioni legate al clima e al contesto macroeconomico.
Di seguito sono riportate le principali norme ed interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea, ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2023 (in quanto l'entrata in vigore è prevista a partire dal 1° gennaio 2024) e per i quali il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:
Infine, di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti e contratti attivi a lungo termine derivanti prevalentemente da operazioni di aggregazione aziendale esterne.
L'avviamento è pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel paragrafo "Aggregazioni aziendali".
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate. Per gli accordi di cloud computing rientranti nell'applicazione dello IAS 38 il costo di acquisto corrisponde al valore attuale dei pagamenti dovuti.
Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.
Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico

Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non è soggetto ad ammortamento, quindi è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate determinate da una verifica periodica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio.
In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni durevoli di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari (cash generating unit – "CGU") cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'avviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.
Il Gruppo ha definito nel "Manuale Impairment Test ai sensi del Principio contabile internazionale IAS 36" una serie di indicatori di perdita o di impairment, cosiddetti triggering events, in presenza dei quali la verifica per riduzione di valore, delle attività immateriali a vita utile definita e delle CGU a cui l'avviamento è stato attribuito, deve essere svolta anche nel corso dell'anno.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:
La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata.
La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione e della obsolescenza attesa, nonché considerando l'impatto della legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari

al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato. Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.
In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce include:

un'entità può designare irrevocabilmente al momento dell'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa;
• le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione.
Trovano, quindi, evidenza in questa voce:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie, per i titoli di capitale, avviene alla data di regolamento. In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato.
Trovano, quindi, evidenza in questa voce gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti tra le Riserve da valutazione nel patrimonio netto.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
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Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:
Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, titoli di debito e alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva che comprendono i titoli di capitale non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.
Relativamente all'impairment dei crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui sopra.
Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Passività fiscali del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.
In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
• il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese. Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.
Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing. Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse

economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente.
Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.
I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:
I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:
In tale contesto, in Italia in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):
• il TFR maturando dal 1° gennaio 2007 si configura come un piano a contribuzione definita, che

non necessita di calcolo attuariale. Le quote maturate possono essere destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria dell'INPS;
• il TFR maturato alla data indicata al punto precedente permane invece come piano a prestazione definita, ancorché la prestazione sia già completamente maturata. In conseguenza di ciò, si rende necessario un ricalcolo attuariale del valore del debito ad ogni data successiva al 31 dicembre 2006.
Relativamente alle società con sede in Grecia, la politica di remunerazione si basa sui requisiti della Legge 2112/1920. In particolare:
Nell'ambito di tali società inoltre non viene prevista alcuna integrazione di post-pensionamento per piani a benefici definiti, diversi da quelli derivanti dalla citata normativa.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.
Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.
Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente, tenuto conto di quanto disposto della legislazione nazionale di ogni Paese.
I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".
I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di patrimonio netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").
Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.
In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:
Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti.
Nell'ambito delle consuntivazioni, vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.
Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.
Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:
Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e

può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.
Nell'ambito dei principali contratti di servicing del Gruppo, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:
Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.
In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato. Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra il Gruppo ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto.
Il Gruppo applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.
Relativamente al punto d), il Gruppo non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.
Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quantiqualitativi. Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.
Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.
Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.
Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".
La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.
Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:
Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value il Gruppo ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.
Non sono presenti alla data di redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.
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Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.
I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.
I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.
Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.
Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.
Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.
Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.
Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.
I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.
La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:

il fair value dell'opzione call su strumenti di capitale della partecipata BidX1, sottoscritta insieme all'acquisto della partecipazione di minoranza, la quale al 31 dicembre 2023 è pari al 17,7% del capitale della società. 3.
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alle partecipazioni di minoranza nella sopraccitata società BidX1 e nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. per l'11,46%, per le quali il Gruppo applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:
Si ricorda inoltre che il fair value della passività legata all'opzione put per l'acquisto di residue quote di minoranza della controllata doValue Spain è stato azzerato in seguito al perfezionamento dell'esercizio dell'opzione di vendita nell'ultimo trimestre 2023.
Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

(€/000)
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 Livello 2 | Livello 3 | ||
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico |
- | - | 37.360 | - | - | 42.323 |
| Quote OICR | - | - | 20.499 | - | - | 23.628 |
| Titoli di debito | - | - | 16.610 | - | - | 18.145 |
| Titoli di capitale | - | - | 197 | - | - | 197 |
| Derivati non di copertura | - | - | 54 | - | - | 353 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | 8.165 | - | - | 10.171 |
| Titoli di capitale | - | - | 8.165 | - | - | 10.171 |
| Totale | - | - | 45.525 | - | - | 52.494 |
| Altre passività finanziarie | - | - | 55.041 | - | - | 66.543 |
| Earn-out | - | - | 54.668 | - | - | 44.649 |
| Put option su minority | - | - | - | - | - | 21.894 |
| Altre | - | - | 373 | - | ||
| Totale | - | - | 55.041 | - | - | 66.543 |




STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO


| (€/000) | |
|---|---|
| Software | Marchi | Immobilizza zioni in corso e acconti |
Avviamento | Altre attività immateriali |
Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 175.010 | 46.885 | 10.791 | 236.897 | 436.418 | 906.001 | 872.403 |
| Riduzioni di valore iniziali | (130.569) | (22.304) | - | - | (226.240) | (379.113) | (327.178) |
| Esistenze iniziali nette | 44.441 | 24.581 | 10.791 | 236.897 | 210.178 | 526.888 | 545.225 |
| Variazioni delle esistenze lorde | 23.494 | (17.187) | (2.838) | - | (13.077) | (9.608) | 33.598 |
| Acquisti | 18.345 | - | 2.995 | - | 326 | 21.666 | 36.566 |
| Vendite e dismissioni | (1.267) | - | (165) | - | - | (1.432) | - |
| Opeazioni di aggregazione aziendale | 565 | - | - | - | - | 565 | - |
| Perdite di valore | (48) | - | (130) | - | (13.403) | (13.581) | (1.344) |
| Altre variazioni | 5.899 | (17.187) | (5.538) | - | - | (16.826) | (1.624) |
| Variazioni delle riduzioni di valore | (16.522) | 13.277 | - | (12.530) | (27.721) | (43.496) | (51.935) |
| Ammortamenti | (17.221) | (3.912) | - | - | (27.721) | (48.854) | (53.559) |
| Operazioni di aggregazione aziendale | (454) | - | - | - | - | (454) | - |
| Perdite di valore dell'avviamento | - | - | - | (12.530) | - | (12.530) | - |
| Altre variazioni | 1.153 | 17.189 | - | - | - | 18.342 | - |
| Esistenze finali lorde | 198.504 | 29.698 | 7.953 | 236.897 | 423.341 | 896.393 | 906.001 |
| Riduzioni di valore finali | (147.091) | (9.027) | - | (12.530) | (253.961) | (422.609) | (379.113) |
| Esistenze finali nette | 51.413 | 20.671 | 7.953 | 224.367 | 169.380 | 473.784 | 526.888 |
Le esistenze iniziali sono principalmente rappresentate dal valore dei contratti di servicing pluriennali incluso nella voce "Altre attività immateriali" e dall'avviamento derivanti dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo: a giugno 2019, l'acquisizione di doValue Spain Servicing (di seguito anche "doValue Spain") e delle sue controllate e, a giugno 2020, la business combination di doValue Greece.
Grazie all'acquisizione di doValue Greece, al 31 dicembre 2023 risultano iscritti i seguenti valori netti:
Relativamente all'acquisizione di doValue Spain e delle sue controllate, i valori netti al 31 dicembre 2023 risultano essere i seguenti:

Le variazioni delle esistenze lorde includono gli "acquisti" che nel corso dell'esercizio si sono concentrati nello sviluppo della piattaforma informatica, con un incremento delle categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti" per complessivi €21,3 milioni, e le "perdite di valore" relative alla regione Iberia per un totale di €13,6 milioni principalmente a seguito dell'esecuzione del test di impairment, come di seguito dettagliato.
Si evidenzia inoltre la presenza di un incremento legato ad "operazioni di aggregazione aziendale" per €0,6 milioni relativa all'ingresso della società spagnola Team4.
Le "altre variazioni" che impattano principalmente le categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti", sono relative alla movimentazione di riclassifica degli asset tra le due categorie legata all'entrata in uso dei software.
Le variazioni delle riduzioni di valore comprendono principalmente "perdite di valore dell'avviamento" per €12,5 milioni a seguito dell'esecuzione del test di impairment come sotto descritto, nonché le quote di ammortamento dell'esercizio per €48,9 milioni. Con particolare riferimento alla componente "altre attività immateriali" che incorpora i valori dei contratti pluriennali di servicing, derivanti dalla valutazione delle operazioni di acquisizione di doValue Spain e doValue Greece, ed il contratto "Frontier", si precisa che gli stessi vengono sistematicamente ammortizzati in base alla curva di marginalità diretta di ogni contratto nel corso della sua intera vita utile, in coerenza con la migliore stima dei flussi finanziari relativi ad ogni singolo contratto. La quota di ammortamento di ciascun contratto è stata calcolata in misura corrispondente al margine diretto consuntivato nell'esercizio.
Ai fini della predisposizione del test di impairment sui valori al 31 dicembre 2023, in continuità con l'esercizio svolto nelle precedenti situazioni contabili, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di doValue Spain e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU "Iberia" (Spagna e Portogallo) e la CGU "Regione Ellenica" (Grecia e Cipro), e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento.
Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica inclusa nel Piano Industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 20 marzo 2024.
Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.
Relativamente al test eseguito sulle altre attività immateriali, l'analisi ha fatto emergere evidenze di perdita di valore quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento dell'esercizio, per complessivi €13,4 milioni riferiti al contratto Santander di doValue Spain.
Relativamente all'avviamento della CGU "Iberia", si ricorda che è stata rilevata una svalutazione di €12,5 milioni quale risultante del test di impairment svolto sui saldi al 30 settembre 2023 sulla base dei flussi preliminari del Piano Industriale della regione Iberia, approvati dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024, e che avevano portato a rideterminare il valore dell'avviamento al 30 settembre 2023, così come già riportato all'interno del Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo doValue al 30 settembre 2023 "restated", predisposto in conformità allo IAS 34, ed approvato nella medesima data. Il valore dell'avviamento, rettificato della svalutazione consuntivata al 30 settembre 2023, è stato sottoposto a nuovo test di impairment al 31 dicembre 2023 non facendo emergere ulteriore necessità di riduzione di valore.

Per quanto riguarda l'avviamento della CGU "Regione Ellenica", il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile della stessa al 31 dicembre 2023, ha confermato la capienza del valore recuperabile, senza pertanto far emergere perdite di valore sia con riferimento all'acquisizione doValue Greece che per la componente Cipro derivante dall'acquisizione doValue Spain e sue controllate.
Il tasso di attualizzazione (WACC - Weighted Average Cost of Capital) utilizzato nell'analisi di impairment condotta sul goodwill e sulle altre attività immateriali è pari al 7,2% per la CGU Spagna e Portogallo, all'8,2% per la componente Cipro della CGU Grecia e Cipro e al 7,8% per la sola componente Grecia relativamente al test sulla PPA di doValue Greece e sul contratto "Frontier".
La tabella seguente riassume il risultato del test di impairment sulle attività immateriali di doValue Spain:
(€/000)
| Net present value | Net book value | Impairment | |
|---|---|---|---|
| Software | 9.865 | 9.865 | - |
| Marchi | 20.665 | 20.603 | - |
| Altre attività immateriali - SLAs | 8.387 | 21.790 | (13.403) |
| Attività Immateriali - Iberia | 38.917 | 52.258 | (13.403) |
| Software | 2.513 | 2.513 | - |
| Altre attività immateriali - SLAs | 17.640 | 9.120 | - |
| Attività Immateriali - Regione Ellenica | 20.153 | 11.633 | - |
| Totale | 59.070 | 63.891 | (13.403) |
Similmente, di seguito si espone la tabella di sintesi del test di impairment eseguito sul valore attribuito agli asset intangibili di doValue Greece, che ricomprendono anche il contratto "Frontier".
| (€/000) | Net present value | Net book value | Impairment |
|---|---|---|---|
| Attività Immateriali - SLAs- Regione Ellenica | 344.350 | 151.557 | - |
| Totale | 344.350 | 151.557 | - |
Per quanto attiene alle metodologie utilizzate per l'esecuzione del test si fa rimando a quanto illustrato nella sezione "Politiche Contabili – Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime" al paragrafo dedicato alla Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali.

| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Immobilizza zioni in corso e acconti |
Altre | Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 69.971 | 3.566 | 29.139 | 1.455 | 15.692 | 119.823 | 88.088 |
| Riduzioni di valore iniziali | (33.408) | (3.086) | (13.428) | - | (10.765) | (60.687) | (53.939) |
| Esistenze iniziali nette | 36.563 | 480 | 15.711 | 1.455 | 4.927 | 59.136 | 34.149 |
| Variazioni delle esistenze lorde | 2.327 | 935 | (506) | (1.064) | 1.130 | 2.822 | 31.735 |
| Acquisti | 3.289 | 418 | 943 | 307 | 1.762 | 6.719 | 41.973 |
| di cui: Diritto d'uso | 3.012 | - | 50 | - | 1.663 | 4.725 | 38.027 |
| Vendite e dismissioni | (820) | (19) | - | - | (248) | (1.087) | - |
| Operazioni di aggregazione aziendale | 215 | 32 | 65 | - | 123 | 435 | - |
| Altre variazioni | (357) | 504 | (1.514) | (1.371) | (507) | (3.245) | (10.238) |
| Variazioni delle riduzioni di valore | (7.180) | (708) | (3.613) | - | (1.780) | (13.281) | (6.748) |
| Ammortamenti | (9.805) | (323) | (5.067) | - | (2.084) | (17.279) | (16.626) |
| di cui: Diritto d'uso | (8.750) | - | (4.207) | - | (1.366) | (14.323) | (13.061) |
| Operazioni di aggregazione aziendale | (191) | (17) | (20) | - | (94) | (322) | - |
| Altre variazioni | 2.816 | (368) | 1.474 | - | 398 | 4.320 | 9.878 |
| Esistenze finali lorde | 72.298 | 4.501 | 28.633 | 391 | 16.822 | 122.645 | 119.823 |
| Riduzioni di valore finali | (40.588) | (3.794) | (17.041) | - | (12.545) | (73.968) | (60.687) |
| Esistenze finali nette | 31.710 | 707 | 11.592 | 391 | 4.277 | 48.677 | 59.136 |
Nel corso del 2023 la voce registra una riduzione complessiva di €10,5 milioni attestandosi a €48,7 milioni.
Le variazioni delle esistenze lorde includono principalmente "acquisti" che nell'esercizio risultano complessivamente pari a €6,7 milioni (di cui €4,7 milioni di diritti d'uso) e sono costituiti da rinnovi, ampliamenti e migliorie eseguiti per alcune sedi in Italia e a Cipro nonché da rinnovi e integrazioni relative alle auto aziendali nella categoria "Altre".
Le "altre variazioni" delle esistenze lorde vanno lette insieme alla medesima componente inclusa tra le variazioni delle riduzioni di valore e sono legate in gran parte alla dismissione di asset ammortizzati.
Come indicato per le immobilizzazioni immateriali, anche per la voce in oggetto si segnala l'impatto dell'ingresso di Team4 nelle "operazioni di aggregazione aziendale", con un apporto lordo di €0,4 milioni.
Tra le variazioni delle riduzioni di valore si registrano ammortamenti per €17,3 milioni di cui €14,3 milioni riferiti a diritti d'uso.
Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 19.
3

| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | 46.167 | 53.604 |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico | 37.360 | 42.323 |
| Quote OICR | 20.499 | 23.628 |
| Titoli di debito | 16.610 | 18.145 |
| Titoli di capitale | 197 | 197 |
| Derivati non di copertura | 54 | 353 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 642 | 1.110 |
| Crediti verso clientela | 602 | 1.057 |
| Crediti verso banche | 40 | 53 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 8.165 | 10.171 |
| Titoli di capitale | 8.165 | 10.171 |
| Attività finanziarie correnti | - | 4.380 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | 4.380 |
| Crediti verso clientela | - | 4.380 |
| Totale | 46.167 | 57.984 |
Le quote di OICR sono relative a 23,3 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). Durante l'esercizio sono stati registrati rimborsi parziali di quote pari a €2,2 milioni a cui si aggiungono effetti valutativi in riduzione per €0,9 milioni, mentre tra gli impegni risultano iscritte ulteriori quote da sottoscrivere pari a €1,1 milioni.
I titoli di debito registrano un ribasso di €1,5 milioni, quasi interamente riferibile ad effetti valutativi. La composizione dei titoli di debito è rappresentata per €12,3 milioni dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di doValue Greece, per €2,1 milioni dal controvalore dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, per €2,1 milioni dal co-investimento nelle notes della cartolarizzazione Mexico e per €0,1 milioni dal fair value di nuovi titoli ABS sottoscritti da doNext ed emessi dalla cartolarizzazione doRes Securitisation S.r.l. nell'ambito di un'operazione di nuova finanza.
I titoli di capitale classificati al fair value tra le componenti di conto economico sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" a conto economico.
I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
La categoria delle attività finanziarie al costo ammortizzato include solo una quota non corrente di €0,6 milioni principalmente riferibile ai crediti verso la clientela il cui saldo risulta in diminuzione

rispetto al precedente esercizio. La quota corrente invece risulta azzerata per effetto della cessione a terzi del finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare.
La categoria delle attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie il valore dei titoli di capitale riferiti a due società per le quali il Gruppo ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" a conto economico:
La riduzione della voce per €2,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 trae origine dal processo valutativo di fair value ed è riconducibile esclusivamente all'investimento in BidX1.
Nel corso degli anni il Gruppo ha originato operazioni di cartolarizzazione oppure ha investito nelle stesse tramite la sottoscrizione dei relativi titoli di debito, assumendo anche il ruolo di Servicer. Di seguito si riporta una breve descrizione di tali operazioni.
Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.
La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).
In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.
Contestualmente all'operazione di acquisizione di doValue Greece, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.
Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).
Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico, la Capogruppo doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è Servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.
Nel corso del 1° trimestre del 2023 la controllata doNext ha erogato un finanziamento che è stato oggetto di cessione nello stesso periodo alla società di cartolarizzazione crediti doRes Securitisation S.r.l.. Nell'ambito di tale operazione, la doNext ha sottoscritto il 20% delle notes untranched emesse dalla SPV, corrispondenti a un importo di nominali €0,4 milioni, e ha assunto i ruoli di Master e Special Servicer.
3

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi. La voce Imposte differite attive (in seguito anche "DTA") ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti, le perdite fiscali riportabili in futuro e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (e.g. cause, stanziamenti sul personale).
A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.
Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del D.L. n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.
La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del D.L. 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018. Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.
L'art. 42 del D.L. n. 17/2022 interviene per la terza volta sul piano di deduzione originario con una tecnica di rinvio sostanzialmente analoga a quella effettuata dalla Legge n. 160/2019.
La legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) ha modificato per la quarta volta il piano di deduzione originario. La quota deducibile precedente prevista per il 2024 si riduce dal 18% al 17%, differendo l'1% in quote costanti nei periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2027 e al 31 dicembre 2028; inoltre, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2026 la quota deducibile si riduce dal 7,7% al 4,7%, differendo il 3% in quote costanti nei periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2027 e al 31 dicembre 2028.
A seguito della modifica il piano di recupero risulta oggi il seguente: 5% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016; 8% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021;

8,3% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022; 18% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023; 17% (-1%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2024; 11% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025; 4,7% (-3%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026; 2% (+2%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2027; 2% (+2%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2028.
Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate relative alla Capogruppo inizia a "movimentarsi" a partire dal corrente esercizio tramite annulli con impatto economico. Per effetto del pagamento del canone per la conversione delle DTA in credito di imposta, l'ammontare delle svalutazioni di competenza del 2023 che concorreranno alla perdita fiscale, saranno oggetto di trasformazione in credito di imposta a partire dalla data di invio della dichiarazione dei redditi (IRES e IRAP), entro il 30 settembre 2024. Una parte dello stock delle DTA delle svalutazioni e delle perdite su crediti iscritte al 31 dicembre 2023 per effetto della perdita civilistica verranno trasformate in credito di imposta successivamente all'approvazione del Bilancio 2023.
Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate iscritte sono sottoposte ad un test di sostenibilità tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.
Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2023 ha quindi tenuto conto del Piano industriale 2024-2026, approvato nel Consiglio di Amministrazione del 20 marzo 2024, e in generale di stime basate sui più recenti parametri sia endogeni che esogeni.
Al 31 dicembre 2023 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €11,1 milioni prevalentemente relative a perdite fiscali riportabili in futuro derivanti dal reversal delle svalutazioni crediti di cui alla Legge 214/2011. Tale incremento è stato più che compensato da minori imposte differite attive relative agli annulli di imposte anticipate del periodo per €34,5 milioni riconducibili principalmente a:
I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:
Risultano inoltre €43,0 milioni di DTA cumulate non iscritte (€10,9 milioni sorte nell'esercizio), di cui €19,1 milioni a fronte di perdite fiscali relative alla Regione iberica e, in misura minore relative alla Capogruppo, €17,8 milioni per DTA svalutate a seguito del test di sostenibilità come sopra indicato 3

ed infine €6,2 milioni di potenziali DTA riferite alla Capogruppo doValue che trovano origine nella quota di interessi passivi che subiscono la limitazione di deducibilità al 30% del Reddito Operativo Lordo fiscale e per le quali potrà esserne valutata l'iscrizione in esercizi successivi.
La fiscalità è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, con applicazione, solo a doNext dell'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari italiani (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).
Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP italiana, al 31 dicembre 2023 doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.
| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita a Conto Economico | 78.032 | 101.408 |
| Svalutazioni su crediti | 40.239 | 49.391 |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 18.230 | 19.300 |
| Accantonamenti fondo rischi e oneri | 2.658 | 7.729 |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | 12.021 | 18.241 |
| Spese amministrative | 1.504 | 1.504 |
| Altre attività / passività | 3.380 | 5.243 |
| Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto | 319 | 350 |
| Piani a benefici definiti | 319 | 350 |
| Totale | 78.351 | 101.758 |
| (€/000) | Contropartita C.E. | Contropartita P.N. | Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 101.408 | 350 | 101.758 | 112.640 |
| Aumenti | 11.049 | 13 | 11.062 | 4.093 |
| Imposte anticipate rilevate nel periodo | 11.049 | 13 | 11.062 | 4.008 |
| - Relative a precedenti periodi | 366 | - | 366 | 1.005 |
| - Sorte | 10.683 | 13 | 10.696 | 3.003 |
| Altre variazioni | - | - | - | 85 |
| Diminuzioni | (34.425) | (44) | (34.469) | (14.975) |
| Imposte anticipate annullate nel periodo | (34.297) | - | (34.297) | (14.836) |
| - Rigiri | (16.531) | - | (16.531) | (12.927) |
| - Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | (17.766) | - | (17.766) | (1.909) |
| Altre variazioni | (128) | (44) | (172) | (139) |
| Esistenze finali | 78.032 | 319 | 78.351 | 101.758 |

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita a Conto Economico | 42.602 | 50.982 |
| Altre attività / passività | 43.155 | 50.809 |
| Altre poste | (553) | 173 |
| Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto | 21 | 21 |
| Piani a benefici definiti | 21 | 21 |
| Totale | 42.623 | 51.003 |
| (€/000) | Contropartita C.E. | Contropartita P.N. | Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 50.982 | 21 | 51.003 | 54.350 |
| Aumenti | 1.429 | - | 1.429 | 2.621 |
| Imposte differite rilevate nel periodo | 1.429 | - | 1.429 | 2.620 |
| - Sorte | 1.429 | - | 1.429 | 2.620 |
| Altre variazioni | - | - | - | 1 |
| Diminuzioni | (9.809) | - | (9.809) | (5.968) |
| Imposte differite annullate nel periodo | (9.809) | - | (9.809) | (5.968) |
| - Rigiri | (4.900) | - | (4.900) | - |
| - Altre | (4.909) | - | (4.909) | (5.968) |
| Esistenze finali | 42.602 | 21 | 42.623 | 51.003 |
Le imposte differite passive derivano principalmente da operazioni di aggregazione aziendale ed in particolare risultano dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) come effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento delle società acquisite doValue Spain e doValue Greece entrambe determinate sulla base della PPA definitiva.
Si segnala che in seguito alle perdite di valore connesse alle attività immateriali, si rimanda alla Nota 1 – Attività immateriali, il 31 dicembre 2023 è stato caratterizzato da annulli di imposte differite per €3,4 milioni iscritti nella voce "Altre".

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.
| (€/000) 31/12/2023 |
31/12/2022 |
|---|---|
| Altre attività non correnti 3.716 |
2.076 |
| Altre attività correnti 64.076 |
31.840 |
| Ratei / Risconti attivi 2.268 |
2.152 |
| Partite relative al personale dipendente 696 |
823 |
| Crediti per anticipi 43.130 |
21.966 |
| Crediti tributari diversi da imposte sul reddito 16.576 |
4.032 |
| Altre partite 1.406 |
2.867 |
| Totale 67.792 |
33.916 |
La voce complessivamente presenta un incremento rispetto al 31 dicembre 2022 di €33,9 milioni principalmente dovuta a maggiori crediti per anticipi verso clienti nell'ambito della Regione Ellenica, in particolare per effetto di azioni di rafforzamento delle attività legali di recupero iniziate già nel corso dell'ultimo trimestre del 2022.
Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.
La voce al 31 dicembre 2023 risulta sostanzialmente azzerata rispetto al saldo del 31 dicembre 2022 che ammontava a €55 mila a seguito della vendita dei due immobili presenti alla fine dell'esercizio precedente.
| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 |
|---|---|
| Crediti 200.948 |
201.828 |
| Crediti in maturazione (Fatture da emettere) 151.452 |
127.643 |
| Crediti per fatture emesse non ancora incassate 49.496 |
74.185 |
| Accantonamenti (1.104) Accantonamenti per perdite future attese sui crediti (1.104) |
(1.685) (1.685) |
| Totale 199.844 |
200.143 |
I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".
La voce evidenzia una sostanziale stabilità rispetto al saldo del 31 dicembre 2022, determinato dalla totale compensazione dell'incremento di fatture da emettere con la diminuzione di fatture da incassare.
Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti incidono per lo 0,6% dei crediti (0,8% nel 2022).

Al 31 dicembre 2023 le attività fiscali si attestano a €4,6 milioni ed includono crediti d'imposta originati da società italiane e spagnole.
Le passività fiscali ammontano a €10,5 milioni e rappresentano il debito verso l'erario per imposte al netto delle liquidazioni effettuate nell'esercizio.
Il saldo di €112,4 milioni, con un decremento di €21,9 milioni rispetto al saldo di €134,3 milioni al 31 dicembre 2022, rappresenta le disponibilità liquide alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla gestione del Gruppo al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto Finanziario consolidato.
La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di Special Purpose Vehicles (SPV) che il Gruppo sta liquidando o intende cedere a terze parti.
Nel periodo è stato costituito un veicolo in Spagna, simile a quello acquisito a fine 2022, con l'obiettivo di cederne il controllo.
Il valore al 31 dicembre 2023 corrisponde quindi a tre SPV, una con sede in Italia e due con sede in Spagna.
Si segnala inoltre che, come indicato nei Fatti di rilievo intervenuti nell'esercizio della Relazione sulla Gestione del Gruppo, nel mese di novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di doValue Spain, in quanto azionista unico della controllata doValue Portugal, ha deliberato l'avvio del processo di vendita, in considerazione delle prospettive economico-finanziare negative della società, nonostante le iniziative fino a quel momento intraprese per ridurne le perdite economiche.
Al 31 dicembre 2023 lo status delle attività relative a tale vendita era appena iniziato e pertanto non sussistevano i presupposti per l'iscrizione dei relativi valori ai sensi dell'IFRS 5. Tuttavia, alla data del presente documento, è ragionevole prevedere un'elevata probabilità di vendita di doValue Portugal nel corso dei prossimi 12 mesi.
doValue Portugal, insieme alla sua controllata Zarco, attualmente gestiscono prevalentemente il servicing di un contratto di lungo periodo, il cui valore intangibile risulta completamente ammortizzato.
Al 31 dicembre 2023 la contribuzione delle due società appartenenti alla Regione Iberia, ammonta complessivamente a €7,8 milioni di risultato economico negativo, mentre il totale attivo risulta pari a €4,3 milioni.

| Attività non correnti: | ||
|---|---|---|
| Attività immateriali | - | - |
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Partecipazioni in società collegate e joint venture | - | - |
| Attività finanziarie non correnti | 16 | 13 |
| Imposte differite attive | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | 16 | 13 |
| Attività correnti: | ||
| Rimanenze | - | - |
| Attività finanziarie correnti | - | - |
| Crediti commerciali | - | - |
| Attività fiscali | - | - |
| Altre attività correnti | - | - |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | - | - |
| Totale attività correnti | - | - |
| Totale attività destinate alla dismissione | 16 | 13 |
| Passività non correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie non correnti | - | - |
| Benefici a dipendenti | - | - |
| Fondi rischi e oneri | - | - |
| Imposte differite passive | - | - |
| Altre passività non correnti | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| Passività correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie correnti | - | - |
| Debiti commerciali | - | - |
| Passività fiscali | - | - |
| Altre passività correnti | - | - |
| Totale passività correnti | - | - |
| Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione | - | - |

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 53.031 | 136.559 |
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 |
| Azioni proprie | (6.095) | (4.332) |
| Riserva da valutazione | (2.830) | (906) |
| Altre riserve | 38.506 | 84.015 |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | (17.830) | 16.502 |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 51.660 | 44.361 |
| Totale | 104.691 | 180.920 |
Il capitale sociale sottoscritto e versato della Capogruppo al 31 dicembre 2023 ammonta a €41,3 milioni diviso in 80.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La tabella che segue indica le azioni in circolazione alla data di riferimento.
| (n.di azioni) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | 80.000.000 | 80.000.000 |
| Azioni proprie | (1.494.630) | (900.434) |
| Totale azioni in circolazione | 78.505.370 | 79.099.566 |
Le azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, si attestano a €6,1 milioni rispetto a €4,3 milioni dell'esercizio precedente, con un aumento di €1,8 milioni.
Di seguito sono riportate le informazioni relative alla movimentazione del numero delle azioni proprie in portafoglio, che evidenziano un incremento dovuto ad acquisizioni sul mercato pari a 667.400 azioni per un controvalore di €2,1 milioni, a cui si aggiunge una diminuzione derivante dall'esercizio di 73.204 diritti di performance stock grants (per un controvalore di €352 mila), assegnate da parte di doValue ai beneficiari in sede di consuntivazione del sistema incentivante, in conformità alla Politica in Materia di Remunerazione.
Al 31 dicembre 2023 il numero di azioni proprie è pari al 1,87% del numero delle azioni ordinarie emesse.
| (n.di azioni proprie) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 900.434 | 972.339 |
| Acquisti | 667.400 | - |
| Cessioni per esercizio di performance stock grants | (73.204) | (71.905) |
| Esistenze finali | 1.494.630 | 900.434 |

La riserva da valutazione al 31 dicembre 2023 si attesta ad un valore negativo di €2,8 milioni, (-€0,9 milioni al 31 dicembre 2022) ed include l'effetto combinato della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e quello derivante dalla valutazione del titolo di capitale BidX1.
Le altre riserve risultano così composte:
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta | 26.076 | 25.774 |
| Riserva legale | 8.256 | 8.256 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 2.304 | 2.304 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 2 | 2 |
| Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 | 8.780 | 8.780 |
| Riserva da FTA IAS IFRS 9 | 1.140 | 1.140 |
| Riserva da utili a nuovo | (8.597) | (8.597) |
| Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments | 14.191 | 13.889 |
| Altre riserve | 12.430 | 58.241 |
| Riserva straordinaria | 60.388 | 88.417 |
| Riserva D.Lgs. n. 153/99 | 6.103 | 6.103 |
| Riserva legale a fronte di utili distribuiti | 44 | 44 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 4.179 | 4.179 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 1.746 | 1.746 |
| Riserva connessa a Share Based Payments | 2.134 | 9.168 |
| Riserva di consolidamento | (62.164) | (33.132) |
| Riserva negativa per iscrizione put option su minority | - | (18.284) |
| Totale | 38.506 | 84.015 |
Nel complesso la voce evidenzia un decremento di €45,5 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:
Il Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi è pari ad €51,7 milioni, comprensivo del risultato del periodo attribuibile ai Terzi pari a €12,3 milioni, e fa riferimento alla quota del 20% in doValue Greece detenuta da Eurobank.

| Tasso Interesse % | Scadenza | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|
| 552.861 | 554.220 | ||
| 5% | 04/08/2025 | 259.601 | 258.056 |
| 3,375% | 31/07/2026 | 293.260 | 296.164 |
| 35.169 | 14.283 | ||
| Euribor3m+1,8% | 12 mesi | 25.506 | 126 |
| Euribor3m+1,9% | a vista | - | 37 |
| - | 4.380 | ||
| 5% | 01/02/2024 | 5.500 | 5.521 |
| 3,375% | 31/01/2024 | 4.163 | 4.219 |
| 588.030 | 568.503 | ||
Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2023 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato delle obbligazioni (quota corrente e non corrente) così suddivise:
Le obbligazioni sono state riservate a investitori qualificati e sono quotate sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF dalla Borsa del Lussemburgo.
Le operazioni di bond buyback sopra citate per complessivi €5,0 milioni sono state concluse riacquistando parte del proprio debito sul mercato sotto la pari così da ridurre l'ammontare complessivo delle passività in misura superiore rispetto all'esborso finanziario richiesto. Questo ha determinato quindi la rilevazione di un provento pari a €0,5 milioni.
La componente finanziamenti bancari include €25,5 milioni relativi quasi esclusivamente all'utilizzo di una linea di credito revolving con scadenza 12 mesi finalizzata ad esigenze temporanee di liquidità nella Regione Ellenica.
La componente debiti verso altri finanziatori al 31 dicembre 2023 risulta azzerata a seguito della risoluzione a gennaio 2023 del finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare, come conseguenza della cessione del relativo credito iscritto tra le attività finanziarie.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Altre passività finanziarie non correnti | 50.301 | 54.158 |
| Passività per leasing | 29.795 | 38.109 |
| Earn-out | 20.506 | 16.049 |
| Altre passività finanziarie correnti | 46.239 | 62.323 |
| Passività per leasing | 11.704 | 11.829 |
| Earn-out | 34.162 | 28.600 |
| Put option su minority | - | 21.894 |
| Altre | 373 | - |
| Totale | 96.540 | 116.481 |
La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attuale dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 19 per la movimentazione dell'esercizio delle passività per leasing.
La passività per Earn-out iscritta per €20,5 milioni tra le altre passività finanziare non correnti nonché per €12,0 milioni nella quota corrente, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024.
La restante quota di Earn-out iscritta tra le passività finanziarie correnti ammonta a €22,2 milioni ed è legata alla quota del prezzo di acquisizione di doValue Spain che è stata integrata della componente di interessi passivi per ritardato pagamento pari a €4,0 milioni.
Il 24 ottobre 2023 è stata perfezionato l'esercizio dell'opzione di vendita della residua quota di minoranza (pari al 15%) di doValue Spain tramite il trasferimento di tali quote alla Capogruppo; la passività put option su minority, pari a €21,9 milioni esistente al 31 dicembre 2022, risulta pertanto azzerata nel periodo di riferimento in quanto liquidata alla controparte.
A tal proposito si ricorda che la scadenza della put option era stata prorogata a fine settembre 2023 tramite l'agreement siglato il 26 giugno 2023 con il quale era stato anche definito il prezzo di esercizio dell'opzione. La formalizzazione e l'esecuzione del trasferimento della quota di minoranza di doValue Spain hanno avuto effetto dal 24 ottobre 2023 ("Transfer date").
Tra le altre passività finanziarie risulta iscritto il prezzo differito (€373 mila) derivante dall'acquisizione della società spagnola Team 4 Collection and Consulting, il quale è stato liquidato alla controparte venditrice a febbraio 2024. Per maggiori dettagli, si rimanda alla sezione 7 – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2023.
(€/000)
| Note | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| 9 | A | Cassa | 5 | 5 |
| 9 | B | Conti correnti e depositi a breve | 112.371 | 134.259 |
| D | Liquidità (A)+(B)+(C) | 112.376 | 134.264 | |
| 3 | E | Attività finanziarie correnti | - | 4.380 |
| 12 | F | Debiti bancari correnti | (25.506) | (37) |
| 12 | G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | - | (126) |
| 12,13 | H | Altri debiti finanziari correnti | (46.239) | (66.703) |
| I | Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | (71.745) | (66.866) | |
| J | Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) | 40.631 | 71.778 | |
| 12 | L | Obbligazioni emesse | (562.524) | (563.960) |
| 12,13 | M | Altri debiti non correnti | (50.301) | (54.158) |
| N | Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) | (612.825) | (618.118) | |
| O | Indebitamento finanziario netto (J)+(N) | (572.194) | (546.340) |
Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €475,7 milioni, esposta nella Relazione sulla gestione del Gruppo, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere E, H e M per un totale di €96,5 milioni. Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:
| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 | ||
|---|---|---|---|
| A | Indebitamento finanziario netto | (572.194) | (546.340) |
| Altri debiti finanziari correnti | 46.239 | 66.703 | |
| Altri debiti non correnti | 50.301 | 54.158 | |
| Attività finanziarie correnti | - | (4.380) | |
| B | Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta | 96.540 | 116.481 |
| C | Posizione finanziaria netta (A)+(B) | (475.654) | (429.859) |

All'interno del Gruppo, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.
I piani a benefici definiti delle società italiane includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale. Per la Grecia esiste invece un piano a benefici definiti su base obbligatoria.
In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.
Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:
| Tasso di sconto | 1 anno 3,67% - 5 anni 2,96% - 15 anni 3,34% |
|---|---|
| Tasso di incremento salariale | 2,60% |
| Tasso di inflazione | 1 anno 1,58% - 10 anni 2,13% - 30 anni 2,44% |
| Mortalità | IPS55 |
| Invalidità | INPS2000 |
| Anticipazione del TFR | 1,50% |
| Percentuale media annua di uscita del personale | 3,78% |
| Requisiti minimi per il collocamento a riposo | Secondo le ultime disposizioni legislative |
Per le società con sede in Grecia invece di seguito le principali ipotesi demografiche applicate:
| Tasso di sconto | 3,11% - 3,14% |
|---|---|
| Tasso di incremento salariale | 3,50% |
| Tasso di inflazione | 2,60% |

I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell'esercizio.
(€/000)
31/12/2023 31/12/2022
| Esistenze iniziali | 9.107 | 10.264 |
|---|---|---|
| Aumenti | 2.693 | 3.008 |
| Accantonamento del periodo | 2.636 | 3.000 |
| Altre variazioni | 57 | 8 |
| Decrementi | (3.388) | (4.165) |
| Liquidazioni effettuate | (3.188) | (3.577) |
| Altre variazioni | (200) | (588) |
| Esistenze finali | 8.412 | 9.107 |
Complessivamente la voce evidenzia una diminuzione di circa €0,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2022.
Da un'analisi di sensitività circa le ipotesi relative ai parametri coinvolti nel calcolo una:
non avrebbero prodotto effetti significativi sulla determinazione del debito in un range che va dallo 0,02% al 4% del totale saldo al 31 dicembre 2023.

3

| (€/000) | Fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di conto economico |
Fondi in contropartita ad altre voci di conto economico |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Controversie legali |
Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
Totale fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di conto economico |
Passività potenziali per il personale |
Altre | Totale fondi in contropartita ad altre voci di conto economico |
Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|
| Esistenze iniziali | 5.701 | 12.262 | 17.963 | 535 | 19.157 | 19.692 | 37.655 | 44.235 |
| Aumenti | 4.073 | 2.688 | 6.761 | 216 | - | 216 | 6.977 | 16.519 |
| Accantonamento del periodo | 3.902 | 2.138 | 6.040 | 147 | - | 147 | 6.187 | 15.829 |
| Variazioni dovute al passare del tempo e a modifiche del tasso di sconto |
151 | 191 | 342 | 67 | - | 67 | 409 | 106 |
| Altre variazioni | 20 | 359 | 379 | 2 | - | 2 | 381 | 584 |
| Diminuzioni | (2.759) | (6.291) | (9.050) | (29) | (9.197) | (9.226) | (18.276) | (23.099) |
| Rilascio eccedenze del periodo | (752) | (3.341) | (4.093) | - | (4.126) | (4.126) | (8.219) | (12.286) |
| Utilizzo nel periodo per pagamenti | (1.648) | (1.619) | (3.267) | (29) | (5.071) | (5.100) | (8.367) | (10.591) |
| Altre variazioni | (359) | (1.331) | (1.690) | - | - | - | (1.690) | (222) |
| Esistenze finali | 7.015 | 8.659 | 15.674 | 722 | 9.960 | 10.682 | 26.356 | 37.655 |
La voce controversie legali, con contropartita economica nella voce "accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo in aumento di €1,3 milioni a fronte del minor impatto della definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti per nuove controversie.
La voce controversie stragiudiziali e altri fondi rischi diminuisce di €3,6 milioni passando da €12,3 milioni del 31 dicembre 2022 a €8,7 milioni al 31 dicembre 2023 e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.
La voce passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili.
La componente altre, rientrante tra i fondi in contropartita ad altre voci, si dimezza passando da €19,2 milioni a €10,0 milioni per l'effetto congiunto del rilascio di €1,8 milioni conseguente alla definizione del contenzioso fiscale in Spagna, nonché al rilascio a conto economico delle quote di competenza dell'esercizio dei corrispettivi variabili connessi ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee"), in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15 per un totale di €7,4 milioni.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori per fatture da ricevere Debiti verso fornitori per fatture da liquidare |
48.245 37.138 |
48.799 21.582 |
| Totale | 85.383 | 70.381 |
Il dato al 31 dicembre 2023 rileva un aumento del 21% pari a €15,0 milioni rispetto al saldo rilevato al 31 dicembre 2022, il quale è riconducibile ad entrambe le categorie di debiti verso fornitori evidenziate.
| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Altre passività non correnti | 9.087 | 9.201 |
| Somme da riconoscere a terzi | 8.812 | 8.845 |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 275 | 356 |
| Altre passività correnti | 59.906 | 66.553 |
| Somme da riconoscere a terzi | 4.411 | 8.050 |
| Debiti relativi al personale | 22.139 | 25.874 |
| di cui dipendenti | 21.780 | 24.874 |
| di cui Amministratori e Sindaci | 359 | 1.000 |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 6.047 | 5.621 |
| Debiti tributari diversi da imposte sul reddito | 11.938 | - |
| Partite in corso di lavorazione | 1.484 | 8.900 |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 426 | 352 |
| Altri ratei / risconti passivi | 13.313 | 16.088 |
| Altre partite | 148 | 1.668 |
| Totale | 68.993 | 75.754 |
Al 31 dicembre la voce si attesta a €69,0 milioni contro €75,8 milioni del 2022, con una diminuzione complessiva di €6,8 milioni.
Relativamente alle altre passività non correnti, la principale componente "somme da riconoscere a terzi" include €5,1 milioni relativi alla passività nei confronti di Eurobank legata alla "commissione di indennizzo anticipato" e sottoposta a determinate condizioni di performance, ricevuta dal Gruppo a fronte della cartolarizzazione del portafoglio Mexico. La voce include inoltre €3,8 milioni di passività relativa all'acquisizione di software con contratti a medio-lungo termine in Italia e in Grecia.

La componente altre passività correnti evidenzia un decremento complessivo di €6,6 milioni che trova origine prevalentemente nella categoria "somme da riconoscere a terzi", grazie alla liquidazione di €5,8 milioni riferiti a passività contrattuali legate allo SLA Frontier, nella categoria "debiti relativi al personale" a seguito della liquidazione dei premi di rendimento e di incentivi all'esodo, nonché nella categoria "altri ratei / risconti passivi", in riduzione a seguito del progressivo rilascio della quota del risconto passivo sul pagamento anticipato di commissioni di servicing della Regione Ellenica. A ciò si aggiunge inoltre il rimborso nel corso dell'esercizio di "partite in corso di lavorazione" per €6,0 milioni riconducibili alla controllata doValue Spain per un anticipo connesso alla gestione di un portafoglio.
L'Assemblea degli Azionisti di doValue il 27 aprile 2023 ha approvato la Relazione sulla Politica in materia di retribuzione 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022, mantenendo inalterata la Politica di remunerazione 2022-2024 (di seguito "La Politica"), la quale era stata approvata dall'Assemblea del 28 aprile 2022 e che è applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo.
La Politica in materia di remunerazione è basata sull'orizzonte temporale 2022-2024, in linea con il Piano industriale e in grado di garantire pertanto un'elevata coerenza all'intero sistema di Governance, di favorire la copertura dei ruoli chiave e garantire altresì un'offerta retributiva interessante per le persone fondamentali per la strategia a lungo termine del Gruppo.
La Politica triennale ha confermato le principali caratteristiche della precedente politica in materia di remunerazione, pur introducendo i seguenti elementi:
La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.
In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:
• una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni;

• una parte della remunerazione variabile dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche (di seguito, "DIRS") ossia quella derivante dal piano di incentivazione a lungo termine (LTI) viene corrisposta in azioni. Il Piano LTI prevede un premio annuale (Piano "rotativo") interamente basato sulle azioni di doValue ("Azioni di performance") ed è basato su un periodo di vesting di tre anni. L'obiettivo del ciclo 2022-2024 è allineato al Piano industriale 2022-2024, mentre all'inizio del 2023 e del 2024 vengono stabiliti gli obiettivi per i cicli 2023-2025 e 2024-2026. Il piano conferisce ai beneficiari il diritto a ricevere, su base rotativa, azioni gratuite della società se risulta rispettato un determinato insieme di condizioni di rendimento al termine del periodo di vesting.
La componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita su 3 anni. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione della quota variabile up-front.
L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un gate di accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.
Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.
Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.
Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 3 mesi precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.
Fermo restando il diritto al risarcimento dell'eventuale maggior danno, dopo il pagamento del compenso variabile, doValue si riserva il diritto, entro 5 anni dalla data di assegnazione del compenso variabile, di chiedere al beneficiario la restituzione del bonus ("clawback"), in specifici casi di comportamento fraudolento o colpa grave, violazione di leggi o del Codice Etico e delle regole aziendali, ovvero l'attribuzione di un bonus sulla base di dati che successivamente risultino essere manifestamente errati o alterati intenzionalmente. Le condizioni di malus sono applicabili anche nel caso in cui una delle clausole di clawback si verifichi durante il periodo di performance.

| Data di assegnazione delle azioni |
Performance period |
Verifica raggiungimento obiettivi |
Erogazione dell'incentivo |
|
|---|---|---|---|---|
| Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) | 17/02/2022 | 2021-2023 | 2024 | 2024 |
| Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) | 09/11/2022 | 2022-2024 | 2025 | 2025 |
| Piano 2023 (Assemblea del 27/4/2023) | 13/07/2023 | 2023-2025 | 2026 | 2026 |
| Numero azioni assegnate alla data di assegnazione |
Fair value per azione alla data di assegnazione |
Numero di azioni potenzialmente erogabili |
Numero dei beneficiari |
|
|---|---|---|---|---|
| Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) | 194.371 | €10,23 | 10.242 | 21 |
| Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) | 297.953 | €7,66 | 297.953 | 26 |
| Piano 2023 (Assemblea del 27/4/2023) | 357.108 | €6,80 | 357.108 | 28 |
Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.doValue.it (sezione "Governance/Remunerazione").
L'ex Amministratore Delegato del Gruppo, avendo comunicato la sua intenzione di dimettersi volontariamente a partire dal 28 aprile 2023, un anno prima rispetto alla naturale scadenza del suo mandato, in base alla Politica di remunerazione vigente non ha avuto diritto ad alcuna forma di remunerazione, fatta eccezione per la remunerazione fissa maturata fino alla data delle dimissioni. Considerando quanto sopra, qualsiasi altro diritto a quote di retribuzione non ancora pagate o assegnate o per le quali il periodo di maturazione non era completato, è stato pertanto annullato. Coerentemente con la Politica e le disposizioni del contratto, la quota upfront del MBO 2022 aggiudicato è stata pagata dopo l'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 che ha approvato il bilancio di esercizio 2022, mentre qualsiasi quota differita del MBO 2022 è stata annullata.
Complessivamente, la quota imputata a conto economico dell'esercizio 2023 che va a ridurre la relativa riserva di patrimonio netto, ammonta a €5,9 milioni.
Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto fabbricati, impianti elettronici (hardware) ed autovetture classificate nella categoria "altre attività materiali", i quali sono destinati all'utilizzo nelle attività operative o assegnati ai dipendenti.
I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria che va da un minimo di 4 ad un massimo di 7 anni, quelli riferiti agli hardware 8 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni.
Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati.
Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nell'esercizio:
| (€/000) | Fabbricati | Impianti elettronici |
Altre attività materiali |
Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 33.886 | 14.219 | 2.545 | 50.650 | 26.024 |
| Aumenti | 4.201 | 50 | 1.695 | 5.946 | 27.907 |
| Acquisti | 3.012 | 50 | 1.663 | 4.725 | 38.027 |
| Altre variazioni | 1.189 | - | 32 | 1.221 | (10.120) |
| Diminuzioni | (9.279) | (4.207) | (1.548) | (15.034) | (3.281) |
| Ammortamenti | (8.750) | (4.207) | (1.366) | (14.323) | (13.061) |
| Altre variazioni | (529) | - | (182) | (711) | 9.780 |
| Esistenze finali | 28.808 | 10.062 | 2.692 | 41.562 | 50.650 |
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nell'esercizio:
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 49.938 | 26.366 |
| Aumenti | 7.788 | 35.908 |
| Nuove passività | 3.361 | 34.936 |
| Oneri finanziari | 1.298 | 963 |
| Altre variazioni | 3.129 | 9 |
| Decrementi | (16.227) | (12.336) |
| Pagamenti | (15.928) | (11.941) |
| Altre variazioni | (299) | (395) |
| Esistenze finali | 41.499 | 49.938 |
| di cui: Passività per leasing non correnti | 29.795 | 38.109 |
| di cui: Passività per leasing correnti | 11.704 | 11.829 |
Gli aumenti, pari a €7,8 milioni si riferiscono principalmente alla categoria fabbricati a seguito del rinnovo del contratto di affitto di alcune sedi in Italia e a Cipro.

Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:
| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Ammortamenti dei diritti d'uso Oneri finanziari sulle passività per leasing |
(14.323) (1.298) |
(13.061) (963) |
| Totale | (15.621) | (14.024) |
Il Gruppo inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware), immobili ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. Il Gruppo ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi) Costi per leasing di attività di modesto valore |
(5) - |
(25) - |
| Totale | (5) | (25) |






CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO


| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 189.768 | 243.448 |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 194.408 | 201.616 |
| Servizi immobiliari su mandato | 37.334 | 70.870 |
| Totale | 421.510 | 515.934 |
La voce, complessivamente, registra una flessione del 18% rispetto all'esercizio precedente.
Tale risultato è legato a minori ricavi registrati in tutte le componenti: servizi di servicing su mandato (-22%), servizi immobiliari su mandato (-47%) e servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione (-4%).
Tale contrazione, in linea con le aspettative del Gruppo, è la risultante delle peggiorate condizioni macroeconomiche che stanno influenzando tutto il settore di riferimento a cui si deve aggiungere l'effetto dell'offboarding del portafoglio Sareb in Spagna intervenuto tra luglio e ottobre 2022.
A livello geografico si evidenzia uno scostamento negativo tra i due esercizi a confronto su tutte le aree.
I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.
Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo: il cliente, infatti, riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.
Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.
Il Gruppo, in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS 15 relativamente ai corrispettivi variabili, ha allineato la relativa modalità di rilevazione dei ricavi, che vede in contropartita la costituzione di uno specifico fondo rischi e oneri a fronte delle possibili penalties sui portafogli ristrutturati di stock e flusso.
Si tratta del complesso di attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui la gestione delle garanzie immobiliari, lo sviluppo e la gestione degli immobili oggetto di mandato.
Come per i servizi di servicing sopra citati, vi è un'obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo perché il cliente riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di gestione e/o vendita dell'immobile.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output delle attività di gestione degli immobili e dalle vendite su ciascuna posizione gestita, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.
Di seguito è riportata la suddivisione dei ricavi da contratti con i clienti del Gruppo:
| (€/000) | Esercizio 2023 | Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Elisioni infrasettore |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 26.178 | 124.122 | 51.351 | (11.883) | 189.768 | |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 103.176 | 91.232 | - | - | 194.408 | |
| Servizi immobiliari su mandato | - | 10.691 | 31.603 | (4.960) | 37.334 | |
| Totale ricavi | 129.354 | 226.045 | 82.954 | (16.843) | 421.510 |
| (€/000) | Esercizio 2022 | Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Elisioni infrasettore |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 32.735 | 152.067 | 68.670 | (10.024) | 243.448 | |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 122.092 | 79.524 | - | - | 201.616 | |
| Servizi immobiliari su mandato | - | 17.803 | 59.124 | (6.057) | 70.870 | |
| Totale ricavi | 154.827 | 249.394 | 127.794 | (16.081) | 515.934 |
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Servizi amministrativi/Corporate Services Provider | 21.491 | 18.274 |
| Servizi informativi | 7.282 | 4.647 |
| Recupero spese | 2.072 | 2.088 |
| Due diligence & Advisory | 2.390 | 3.146 |
| Servizi immobiliari ancillari | 647 | 11.611 |
| Altri ricavi | 26.313 | 4.080 |
| Totale | 60.195 | 43.846 |
La voce rileva una variazione positiva del 37% rispetto al 2022 e trova origine nella componente altri ricavi, che accoglie proventi della Regione Ellenica riferiti a servizi ancillari svolti a clienti SPV, nonché da un maggior introito da servizi amministrativi/Corporate Services Provider, svolti prevalentemente dalla Capogruppo doValue, e da servizi informativi. Tali maggiori proventi sono stati prevalentemente compensati da minori ricavi connessi a servizi immobiliari ancillari, che nel periodo di confronto accoglievano principalmente i ricavi del portafoglio Sareb, terminato nell'ultima parte del 2022.
31/12/2023 31/12/2022

| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Costi per gestione pratiche in mandato | (14.731) | (25.014) |
| Spese di brokeraggio | (9.832) | (19.211) |
| Costi per servizi vari | (430) | (1.491) |
| Totale | (24.993) | (45.716) |
La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, risulta complessivamente quasi dimezzata rispetto all'esercizio precedente (-45%) a seguito della diminuzione dei portafogli gestiti in Iberia e in Italia che ha generato anche la riduzione dei ricavi di cui sopra.
Il meccanismo di remunerazione della rete esterna, in diretta correlazione ai ricavi unito alla flessibilità degli accordi di collaborazione, consente al Gruppo di ridurre tali costi diretti per tutelare la propria marginalità in fasi cicliche di rallentamento del business.
| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | (208.208) | (219.639) |
| Amministratori e sindaci | 3.541 | (6.995) |
| Altro personale | (8.430) | (4.515) |
| Totale | (213.097) | (231.149) |
| Personale dipendente | 2.880 | 3.048 |
|---|---|---|
| a) Dirigenti | 107 | 129 |
| b) Quadri direttivi | 920 | 942 |
| c) Restante personale dipendente | 1.853 | 1.977 |
| Altro personale | 306 | 180 |
| Totale | 3.186 | 3.228 |
La voce presenta una riduzione complessiva dell'8% rispetto al 31 dicembre 2022: in dettaglio, si denota una riduzione del 5% del costo per il "personale dipendente", mentre la componente "amministratori e sindaci" evidenzia un ammontare di segno positivo dovuto all'effetto del rilascio di accantonamenti per compensi variabili differiti a favore del precedente Amministratore Delegato dimessosi il 27 aprile 2023. La componente residuale "altro personale", che include prevalentemente il lavoro temporaneo in somministrazione, registra invece un significativo incremento prevalentemente su Spagna e Grecia.
In linea con gli obiettivi del Piano Industriale 2022-2024, il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo complessivamente pari a €14,1 milioni, di cui €6,8 milioni solo in Iberia a seguito del programma di ristrutturazione già iniziato nel corso del 2022.
Rispetto al dettaglio del costo per i benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 14 – Benefici a dipendenti.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Consulenze esterne | (23.828) | (32.779) |
| Information Technology | (31.944) | (38.569) |
| Servizi amministrativi e logistici | (12.844) | (8.724) |
| Manutenzione immobili e sorveglianza | (2.584) | (2.571) |
| Assicurazioni | (2.165) | (1.971) |
| Imposte indirette e tasse | (2.147) | (2.275) |
| Servizi postali, cancelleria | (467) | (963) |
| Spese indirette relative al personale | (2.005) | (3.206) |
| Recupero crediti | (5.242) | (356) |
| Utenze | (2.479) | (2.603) |
| Pubblicità e marketing | (4.257) | (4.897) |
| Altre spese | (699) | (1.498) |
| Totale | (90.661) | (100.412) |
La voce complessivamente rileva una riduzione del 10% rispetto all'esercizio precedente. Tale andamento è principalmente generato da minori costi per consulenze esterne, per servizi IT connessi agli sviluppi tecnologici e per spese indirette relative al personale, quali sono compensati da maggiori costi per servizi amministrativi e logistici e per recupero crediti.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Contributi pubblici | 647 | 514 |
| Insussistenza di attività | (379) | (33) |
| Altri oneri | (139) | (704) |
| Altri proventi | 4.960 | 4.293 |
| Totale | 5.089 | 4.070 |
La voce, pari a €5,1 milioni contro €4,1 milioni del 2022, include principalmente l'effetto di un provento legato ad un accordo transattivo con un cliente in Spagna, nonché a proventi registrati nel perimetro nazionale, connessi alla gestione delle posizioni. Nel 2022 la voce era caratterizzata principalmente da un provento relativo ad un indennizzo assicurativo per €4,1 milioni.

| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Attività immateriali | (74.965) | (54.903) |
| Ammortamenti | (48.854) | (53.559) |
| Perdita di valore | (26.111) | (1.344) |
| di cui Perdita di valore su Avviamento | (12.530) | - |
| Immobili, impianti e macchinari | (17.279) | (16.626) |
| Ammortamenti | (17.279) | (16.626) |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (235) | 47 |
| Rettifiche di valore | (252) | - |
| Riprese di valore | 17 | 47 |
| Crediti commerciali | 525 | 329 |
| Rettifiche di valore | (37) | (680) |
| Riprese di valore | 562 | 1.009 |
| Altre attività | (788) | - |
| Rettifiche di valore | (1.050) | - |
| Riprese di valore | 262 | - |
| Totale | (92.742) | (71.153) |
La voce rileva un incremento del 30% rispetto all'esercizio precedente.
Nel dettaglio, la componente delle attività immateriali include nell'esercizio perdite di valore pari a €26,1 milioni contro €1,3 milioni del periodo precedente, oltre alla quota di ammortamenti che riflettono l'andamento delle curve di ammortamento sui contratti a lungo termine basate sui relativi business plan.
Le perdite di valore registrate nel periodo derivano prevalentemente dalle risultanze del test di impairment. Nell'ambito della predetta analisi sono infatti emerse evidenze di perdita di valore dei contratti di servicing attivi, per complessivi €13,4 milioni riferiti al contratto Santander di doValue Spain e a €12,5 milioni relativi all'avviamento della CGU "Iberia". Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 1 - Attività immateriali.
La categoria immobili, impianti e macchinari comprende gli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che, per il 2023 incidono per un importo pari a €14,3 milioni contro €13,1 milioni al 31 dicembre 2022.
La componente legata alle altre attività include rettifiche di valore per €1,1 milioni legate alla stima del valore recuperabile di anticipi versati a fronte di business in corso di dismissione nella Regione Iberia.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | |
| Controversie legali | (4.053) | 752 | (3.301) | (2.662) | 2.344 | (318) |
| di cui: Controversie del personale | (274) | 48 | (226) | (27) | 160 | 133 |
| Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
(2.329) | 3.341 | 1.012 | (6.071) | 1.940 | (4.131) |
| Accantonamenti su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
- | - | - | - | 3 | 3 |
| Totale | (6.382) | 4.093 | (2.289) | (8.733) | 4.287 | (4.446) |
La voce, il cui saldo netto evidenzia una riduzione di €2,2 milioni rispetto a quello dello stesso periodo del 2022, è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti per controversie legali, stragiudiziali e altri fondi rischi, stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali, che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.
Al 31 dicembre 2023 la voce evidenzia un saldo negativo di €2,3 milioni (-€4,4 milioni al 31 dicembre 2022), per l'effetto congiunto dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri.
In particolare, gli accantonamenti del 2023 per controversie stragiudiziali e altri fondi rischi risultano principalmente riferibili a:
I rilasci (€3,3 milioni) emergono principalmente a seguito della liberazione di pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali, tra cui quello derivante da un accordo transattivo con un cliente in Spagna.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | 4.616 | 1.955 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Proventi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.290 1.767 454 |
1.507 420 - |
| Altri proventi finanziari Oneri finanziari Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato Altri oneri finanziari |
1.105 (38.914) (26.853) (12.061) |
28 (29.192) (27.146) (2.046) |
| Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a CE Attività finanziarie - di cui: titoli di debito Attività finanziarie - di cui: quote OICR Attività finanziarie - di cui: derivati non di copertura Passività finanziarie |
(2.832) (1.642) (891) (299) - |
(22.520) (550) (652) 287 (21.605) |
| Totale | (37.130) | (49.757) |
I proventi finanziari si attestano a €4,6 milioni e derivano dai proventi maturati su titoli ABS in portafoglio (€1,3 milioni), da interessi attivi sui depositi vincolati (€1,8 milioni), dal provento (€0,5 milioni) realizzato dal parziale riacquisto da parte della Capogruppo di propri titoli di debito, ad un valore di mercato inferiore rispetto a quello di emissione (per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 12) e infine, nella categoria "altri proventi finanziari" a fronte del rilascio di un fondo svalutazione (€1,1 milioni) posto a presidio di un credito incassato nell'esercizio e vantato verso l'Agenzia delle Entrate per interessi su crediti di imposta di anni precedenti.
Gli oneri finanziari (€26,9 milioni) comprendono gli interessi passivi maturati sulle obbligazioni 2020 e 2021 in essere, mentre la componente degli "altri oneri finanziari" include principalmente la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16 (€1,3 milioni), €5,3 milioni di time value relativo all'Ear-out per l'acquisizione di doValue Greece, nonchè €3,3 milioni di interessi passivi per ritardato pagamento relativi al lodo arbitrale con Altamira Asset Management Holdings S.L. e connessi all'Earn-out per l'acquisizione di doValue Spain.
La variazione netta di valore delle attività e passività finanziare valutate al fair value con impatto a CE pari a complessivi €2,8 milioni, è attribuibile al delta fair value relativo alle notes in portafoglio.

Ogni Paese in cui opera il Gruppo doValue è dotato di un sistema fiscale autonomo nel quale la determinazione della base imponibile, il livello delle aliquote d'imposta, la natura, la tipologia e la tempistica degli adempimenti formali differiscono tra loro.
Attualmente, per l'esercizio 2023, in tema di aliquote fiscali e con riferimento ai Paesi in cui opera il Gruppo, l'imposta sul reddito delle società è stabilita nella misura nominale del 25% in Spagna, del 21% in Portogallo (a cui si deve aggiungere l'1,5% per la "Municipal Surtax" e una ulteriore "State Surtax" del 3%, 5% o 9% a seconda della fascia di reddito imponibile), del 22% in Grecia e del 12,5% a Cipro.
In Italia, l'aliquota standard dell'imposta sui redditi per le società (IRES) è pari al 24%, a cui va aggiunta un'addizionale del 3,5% applicabile esclusivamente agli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), tra cui rientra la controllata doNext.
Oltre all'IRES in Italia si deve aggiungere l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 31 dicembre 2023, per la determinazione della aliquota IRAP della Capogruppo doValue, è stato verificato il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari e dell'aliquota prevista per gli enti creditizi pari al 5,57%, salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | (25.175) | (25.975) |
| Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi | (1.999) | (1.287) |
| (Oneri)/proventi legati a controversie fiscali | 1.751 | - |
| Variazione imposte anticipate | (23.248) | (10.827) |
| Variazione imposte differite | 8.380 | 3.347 |
| Totale | (40.291) | (34.742) |
Le imposte sul reddito dell'esercizio risultano quantificate per competenza in €40,3 milioni, in aumento rispetto a €34,7 milioni del 31 dicembre 2022 principalmente per un effetto negativo della variazione delle imposte anticipate parzialmente compensato da quelle differite.
Di seguito viene esposta una tabella che dettaglia l'effetto imposte sulle componenti del conto economico complessivo.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Piani a benefici definiti | (31) | (137) |
| Totale | (31) | (137) |
4

Di seguito si riporta inoltre la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO | 26.650 | 61.217 |
| Tasso teorico applicabile | 24% | 24% |
| Imposte teoriche | (6.396) | (14.692) |
| - Aliquote fiscali differenti dall'aliquota teorica | 3.553 | 4.195 |
| - Ricavi non tassabili - differenze permanenti | 1.475 | 910 |
| - Costi non deducibili - differenze permanenti | (11.295) | (12.341) |
| - IRAP | (461) | (1.026) |
| - Anni precedenti e cambiamenti di aliquota | 13 | (1.562) |
| - Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita | (28.695) | (10.473) |
| - Altre differenze | 1.515 | 247 |
| Imposte sul reddito registrate in conto economico | (40.291) | (34.742) |
La riconciliazione tra onere fiscale teorico ed effettivo evidenzia come le imposte registrate nell'esercizio siano prevalentemente penalizzate dalla componente "Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita", la quale include €17,8 milioni di svalutazione di DTA per sopravvenuta irrecuperabilità a cui si aggiungono €10,9 milioni di DTA non iscritte nell'esercizio (si veda anche Nota 4 per maggiori dettagli).
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo [A] | (17.830) | 16.502 |
| Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione |
||
| base [B] | 79.033.812 | 79.091.053 |
| diluito [C] | 79.033.812 | 79.091.053 |
| Utile (perdita) per azione (in euro) | ||
| base [A/B] | (0,23) | 0,21 |
| diluito [A/C] | (0,23) | 0,21 |
L'utile base per azione è calcolato rapportando il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Capogruppo doValue al numero medio ponderato delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
L'utile diluito per azione è pari a quello base in quanto non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie e non esistono strumenti convertibili in azioni.





RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.
Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.


Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.
Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.
Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti, le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.
Al fine di limitare tale rischio il Gruppo effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.
Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.
Al 31 dicembre 2023, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Investitori caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.
Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.
Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.
Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituti finanziari il Gruppo ricorre solo ad interlocutori di primario standing creditizio.
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Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.
Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.
La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.
Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.
Al fine di garantire un'efficiente gestione della liquidità, l'attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Holding, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
Relativamente ai prestiti obbligazionari in essere, di cui uno in scadenza ad agosto 2025 e il secondo a metà 2026, il Gruppo ha iniziato le opportune attività per il rimborso del prestito in scadenza ad agosto 2025 valutando le migliori opzioni a disposizione, tra cui l'emissione di un nuovo bond con scadenza quinquennale o l'utilizzo di cassa assieme a un finanziamento a medio-lungo termine di natura bancaria. La scadenza 2026 verrà affrontata, come da prassi, con un anno di anticipo nel secondo trimestre del 2025.
| A vista | Meno di 3 mesi |
Da 3 a 12 mesi |
Da 1 a 5 anni |
> 5 anni | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti | - | 9.768 | 25.402 | 552.860 | - | 588.030 | 568.503 |
| Finanziamenti bancari | - | 105 | 25.402 | - | - | 25.507 | 126 |
| Scoperti bancari | - | - | - | - | - | - | 37 |
| Debiti verso altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | 4.380 |
| Obbligazioni | - | 9.663 | - | 552.860 | - | 562.523 | 563.960 |
| Altre passività finanziarie | - | 2.410 | 43.830 | 37.200 | 13.100 | 96.540 | 116.481 |
| Passività per leasing | - | 2.037 | 9.668 | 26.878 | 2.916 | 41.499 | 49.938 |
| Earn-out | - | - | 34.162 | 10.322 | 10.184 | 54.668 | 44.649 |
| Put option su minority | - | - | - | - | - | - | 21.894 |
| Altre | - | 373 | - | - | - | 373 | - |
| Debiti commerciali | 14.430 | 53.595 | 17.358 | - | - | 85.383 | 70.381 |
| Altre passività | 8.039 | 35.217 | 16.650 | 8.439 | 648 | 68.993 | 75.754 |
| Totale | 22.469 | 100.990 | 103.240 | 598.499 | 13.748 | 838.946 | 831.119 |

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.
Il Gruppo, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposto al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di medio periodo con tasso di interesse variabile.
La struttura finanziaria del Gruppo ha beneficiato negli ultimi 4-5 anni di tassi relativamente bassi grazie alle emissioni obbligazionarie del 2020 e del 2021 con tasso fisso riducendo al minimo l'esposizione al tasso di interesse. Tuttavia, data la prossima scadenza del prestito obbligazionario 2025, che sarà rifinanziato nel corso del 2024, nel breve termine la struttura finanziaria del Gruppo sarà impattata dalle condizioni sui tassi di interesse a cui verranno emessi gli strumenti con cui verranno rifinanziate le scadenze 2025 e 2026.
In data 9 gennaio 2023 è stato perfezionato con l'investitore Vitruvian Investments SA il contratto di cessione dei finanziamenti attivi a favore di quest'ultimo e pertanto al 31 dicembre 2023 non sono più presenti valori rappresentativi del Patrimonio Destinato in oggetto, il quale era nato nel 2021 a fronte dell'incasso da parte della controllata doNext di fondi derivanti da un contratto passivo di finanziamento destinato ad uno specifico affare e disciplinato dagli articoli 2447 – bis, comma 1 lett. B e 2447 – decies del codice civile.

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia i seguenti rischi identificati nell'ambito dell'attività e del business del
Gruppo:
L'obiettivo del monitoraggio di questi rischi è mitigarne l'impatto potenziale e/o la probabilità, in una prospettiva costi/benefici in linea con il Risk Appetite definito.
Il Gruppo doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, a luglio 2022 è stata costituita la Funzione Enterprise Risk Management (di seguito "ERM") la cui mission è quella di garantire una gestione integrata dei rischi in tutto il Gruppo, agendo come facilitatore della crescita e dello sviluppo del business grazie all'individuazione, la misurazione e la gestione di potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo.
Le principali responsabilità organizzative di ERM sono:

• supportare il monitoraggio degli accantonamenti per il fondo Rischi e Oneri nel Bilancio Consolidato in collaborazione con Group Finance.
Per quanto concerne il monitoraggio e la gestione dei rischi nel Gruppo, è stato implementato un sistema di flussi informativi dalle funzioni di Gruppo e dai Risk Management Locali, relative alle diverse tipologie di rischio operativo che vengono accorpati in un "Tableau de Bord" (TdB) con il fine di creare una visione d'insieme dei rischi monitorati a livello di Gruppo.
Tale TdB, che viene condiviso trimestralmente con l'Amministratore Delegato e i Comitati e semestralmente con il Consiglio di Amministrazione di doValue, ricomprende in particolare una serie di Key Risk Indicators (KRI), elaborati mensilmente e/o trimestralmente, considerando le peculiarità locali e le normative in essere.
Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche.
I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili.
In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain"), in data 11 maggio 2023 l'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce ha emesso il lodo arbitrale che condanna Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") alla restituzione di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, al pagamento da parte di doValue S.p.A. (di seguito "doValue") dell'Earn Out, integrato degli interessi passivi. Gli importi connessi al tax claim spagnolo erano stati corrisposti nel 2021 da doValue Spain all'autorità fiscale spagnola ad esito di un accertamento condotto per fatti ed eventi occorsi antecedentemente all'acquisizione da parte di doValue avvenuta nel 2019. Rispetto a tale lodo AAMH ha promosso, presso le competenti corti spagnole, azione tesa al parziale annullamento del lodo arbitrale relativamente alla propria condanna al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale ad oggi ancora pendente. La sentenza dell'Alta Corte di Giustizia di Madrid sull'azione di annullamento proposta da AAMH dovrebbe essere resa nota al più tardi entro l'inizio del mese di maggio 2024.
In merito all'azione esecutiva promossa dalla Capogruppo doValue e dalla controllata doValue Spain nel luglio 2023 per richiedere l'esecuzione e il connesso pagamento delle somme a carico di AAMH, in data 21 dicembre 2023, il Tribunale competente di Madrid ha emesso un titolo esecutivo condannando AAMH a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset di AAMH; rispetto a tale procedura esecutiva AAMH ha depositato opposizione. L'opposizione di AAMH è stata respinta dal tribunale competente di Madrid il 26 febbraio 2024. AAMH poteva presentare ricorso contro l'ordinanza respingendo l'opposizione entro 20 giorni lavorativi. Tale ricorso non sospende il corso dell'esecuzione, a meno che AAMH non fornisca garanzia per l'intero importo escusso (debito fiscale, interessi e potenziali danni).
5

Il 16 gennaio 2024 doValue ha depositato presso il Tribunale competente la somma di circa €22 milioni, in esecuzione ad una sua stessa mozione (ossia il sequestro del credito per l'Earn-out che AAMH ha nei confronti di doValue ai sensi del lodo). Relativamente a tali somme, riconducibili all'Earn Out di cui sopra, il Tribunale ha acconsentito che siano utilizzate per soddisfare una quotaparte del credito che doValue Spain vanta verso AAMH. Il Tribunale sta attualmente processando il fascicolo. Entro fine marzo 2024 o nel corso del mese di aprile 2024 è attesa una decisione sulla richiesta di rilascio a doValue Spain di questi fondi depositati giudizialmente nell'ambito della procedura esecutiva.
In considerazione di quanto precede il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni. Tale incasso è ritenuto ad alta probabilità anche in considerazione del fatto che per sospendere l'esecuzione AAMH dovrebbe ricorrere al deposito a garanzia dell'intera somma dovuta in favore del Gruppo doValue ai sensi del lodo arbitrale. Tale ultima evenienza si considera remota.
Inoltre, in merito alla chiusura formale della verifica fiscale che la Capogruppo ha ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, a fine aprile 2023 è stato ricevuto un avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al 2016 e per il quale ha depositato istanza di accertamento con adesione per attivare gli opportuni strumenti deflattivi e dimostrare, assistita da un pool di professionisti, le ragioni della correttezza della propria posizione. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione, che era stata percorsa al fine di raggiungere un accordo stragiudiziale in tempi rapidi e con un minimo esborso in considerazione della correttezza della propria posizione, in data 16 dicembre 2023 è stato chiuso formalmente il procedimento in adesione ed è stato depositato il ricorso giudiziale.
In data 19 dicembre 2023 è stato inoltre ricevuto anche l'avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al periodo di imposta 2017; la Capogruppo ha depositato istanza di accertamento con adesione in data 16 febbraio 2024 per dimostrare la correttezza del proprio operato sulla base di una molteplicità di fondati elementi dal punto di vista giuridico tributario.
In considerazione di quanto sopra per entrambi i rilievi, la Società ritiene il rischio di passività possibile e ha ritenuto inoltre congruo rilasciare l'accantonamento che era stato stanziato in bilancio a partire dalla Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2023 al netto delle spese legali.

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.
Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.
Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.
Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti (Nota 12) | 588.030 | 568.503 |
| Altre passività finanziarie (Nota 13) | 96.540 | 116.481 |
| Debiti commerciali (Nota 16) | 85.383 | 70.381 |
| Altre passività (Nota 17) | 68.992 | 75.754 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 9) | (112.376) | (134.264) |
| Debito netto (A) | 726.569 | 696.855 |
| Patrimonio netto | 53.031 | 136.559 |
| Capitale e debito netto (B) | 779.600 | 833.414 |
| Gearing ratio (A/B) | 93% | 84% |
Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del Debito netto esposto nella tabella precedente con l'Indebitamento finanziario netto presentato in Nota 13 delle Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (Nota 13) | 572.194 | 546.340 |
| Debiti commerciali (Nota 16) | 85.383 | 70.381 |
| Altre passività (Nota 17) | 68.992 | 75.754 |
| Attività finanziarie correnti (Nota 3) | - | 4.380 |
| Debito netto (A) | 726.569 | 696.855 |

Al 31 dicembre 2023 sussistono impegni per complessivi €1,1 milioni e si riferiscono alle quote OICR da sottoscrivere per il fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) (si veda anche Nota 3).
Le garanzie rilasciate al 31 dicembre 2023 ammontano a €0,9 milioni e sono relative ad immobili strumentali in affitto.








L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Regione, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.
Ai fini gestionali, il Gruppo è organizzato in business unit in base alle aree geografiche della zona sud-europea in cui opera a seguito delle acquisizioni societarie in ambito europeo (doValue Spain a fine giugno 2019 e doValue Greece a giugno 2020), illustrate di seguito:


| Esercizio 2023 | Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Elisioni infrasettore |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 129.354 | 226.045 | 82.954 | (16.843) | 421.510 |
| Ricavi diversi | 36.753 | 25.112 | 3.442 | (5.112) | 60.195 |
| Totale ricavi | 166.107 | 251.157 | 86.396 | (21.955) | 481.705 |
| Costi dei servizi resi | (6.635) | (9.131) | (9.228) | 1 | (24.993) |
| Costo del personale | (85.408) | (78.837) | (50.793) | 1.941 | (213.097) |
| Spese amministrative | (52.270) | (21.221) | (22.324) | 5.154 | (90.661) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 2.306 | 2 | 2.198 | 583 | 5.089 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (14.483) | (36.629) | (33.916) | (7.714) | (92.742) |
| Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (1.805) | (1.371) | 887 | - | (2.289) |
| Totale costi | (158.295) | (147.187) | (113.176) | (35) | (418.693) |
| Risultato operativo | 7.812 | 103.970 | (26.780) | (21.990) | 63.012 |
| (Oneri)/Proventi finanziari | (22.000) | (4.287) | (7.113) | (3.730) | (37.130) |
| Utili (Perdite) da partecipazioni | - | - | 768 | - | 768 |
| Dividendi e proventi simili | 21.299 | - | 5.876 | (27.175) | - |
| Risultato ante imposte | 7.111 | 99.683 | (27.249) | (52.895) | 26.650 |
| Imposte sul reddito | (7.685) | (22.610) | (12.992) | 2.996 | (40.291) |
| Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento | (574) | 77.073 | (40.241) | (49.899) | (13.641) |
| Risultato del periodo | (574) | 77.073 | (40.241) | (49.899) | (13.641) |
| Totale attività | (850.657) | (512.243) | (156.087) | 487.423 | (1.031.564) |
| di cui: Attività immateriali | (18.834) | (299.331) | (66.956) | (88.663) | (473.784) |
| di cui: immobili, impianti e macchinari | (13.661) | (22.561) | (12.455) | - | (48.677) |
| di cui: Altre attività non correnti | (314) | (2.024) | (1.378) | - | (3.716) |
| Totale passività | 708.042 | 223.319 | 199.890 | (204.378) | 926.873 |
I ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato e sono riflessi nella colonna "Elisioni infrasettore".



RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA


In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".
Laddove presente la casistica, viene altresì fornita un'informativa qualitativa delle operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.
Il 29 dicembre 2023 la controllata doValue Spain ha siglato l'acquisizione totalitaria di Team 4 Collection & Consulting S.L.U. (di seguito anche "Team4"), una controllata del Gruppo Arvato (Bertelsmann), al fine di espandere le proprie attività nella gestione di piccoli crediti non garantiti. Il fair value provvisorio delle attività e passività identificabili di Team4 alla data di acquisizione viene di seguito esposto.
| (€/000) | Fair value riconosciuto in sede di acquisizione |
|
|---|---|---|
| Attività non correnti: | ||
| Attività immateriali | 112 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 113 | |
| Altre attività non correnti | 366 | |
| Totale attività non correnti | 591 | |
| Attività correnti: | ||
| Crediti commerciali | 1.793 | |
| Altre attività correnti | 107 | |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 524 | |
| Totale attività correnti | 2.424 | |
| Totale attività | 3.015 | |
| Passività non correnti: | ||
| Altre passività finanziarie non correnti | 10 | |
| Totale passività non correnti | 10 | |
| Passività correnti: | ||
| Altre passività finanziarie correnti | 43 | |
| Debiti commerciali | 307 | |
| Altre passività correnti | 1.514 | |
| Totale passività correnti | 1.864 | |
| Totale passività | 1.874 | |
| Totale attività nette identificabili al fair value | 1.141 | |
| Avviamento/(Bargain) derivante dall'acquisizione | (768) | |
| Corrispettivo dell'acquisizione | 373 |

La valutazione al fair value delle attività e passività identificate è stata effettuata secondo il metodo dell'acquisizione ("Purchase Price Allocation") e le relative risultanze non possono ancora considerarsi definitive; pertanto, potrebbero dover essere successivamente rettificate, con un adeguamento corrispondente del bargain, entro un anno dall'operazione, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 3.
L'attribuzione della differenza tra il corrispettivo per l'acquisizione e il valore netto contabile delle attività e passività è stata effettuata rilevando tali attività e passività al loro fair value al 31 dicembre 2023, in considerazione della vicinanza temporale del closing dell'operazione e al fatto che in questo breve lasso temporale non si sono rilevati eventi significativi che avrebbero modificato il fair value delle attività e passività della partecipata. Team4, pertanto, contribuisce al consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2023 solo con i valori patrimoniali.
In sede di allocazione del prezzo di acquisizione, non sono stati identificati aggiustamenti di fair value delle attività e passività identificate; pertanto, il bargain, seppur in sede provvisoria, si attesta a €768 mila.
I flussi di cassa netti dell'operazione sono di seguito rappresentati:
Successivamente al 31 dicembre 2023 il Gruppo non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale esterne o interne.
Al 31 dicembre 2023 non sono presenti rettifiche retrospettive legate alle precedenti operazioni di aggregazione aziendale.

7


Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.
Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate sono suddivise nelle seguenti categorie:
In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www. doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali. Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.


Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2023.
La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".
| Dettaglio dei compensi | 31/12/2023 |
|---|---|
| Benefici a breve termine per i dipendenti | 6.009 |
| Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro | 205 |
| Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | 250 |
| Pagamenti basati su azioni | 708 |
| Totale | 7.172 |
Nel corso dell'esercizio sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi. Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2023 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard. Nel prospetto che segue sono indicati i valori delle transazioni consuntivati al 31 dicembre 2023.
| (€/000) | |||
|---|---|---|---|
| Voci di Stato Patrimoniale | Importo relativo ad "Altre parti correlate" |
Totale voce di bilancio |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
| Attività finanziarie non correnti | 2.056 | 46.167 | 4,5% |
| Crediti commerciali | 15.358 | 199.844 | 7,7% |
| Totale attività | 17.414 | 246.011 | 7,1% |
| Debiti commerciali | (193) | 85.383 | -0,2% |
| Totale passività | (193) | 85.383 | -0,2% |
(€/000)
| Voci di Conto Economico | Importo relativo ad "Altre parti correlate" |
Totale voce di bilancio |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 54.199 | 421.510 | 12,9% |
| Ricavi diversi | 5.184 | 60.195 | 8,6% |
| Costo del personale | (2.009) | (213.097) | 0,9% |
| Spese amministrative | 14 | (90.661) | 0,0% |
| Ammortamenti e svalutazioni | - | (92.742) | 0,0% |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 100 | 5.089 | 2,0% |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 443 | (37.130) | (1,2)% |
| Totale | 57.931 | 53.164 | 109,0% |

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.
I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:



| doValue S.p.A. | Società controllate | |||
|---|---|---|---|---|
| (€) Tipologia di servizi |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
| Revisione contabile | EY S.p.A. | 241.000 | Network EY | 385.345 |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 9.000 | Network EY | 75.400 |
| Altri servizi | EY S.p.A. | 33.000 | Network EY | - |
| di cui Dichiarazione Non Finanziaria | 33.000 | - | ||
| Totale | 283.000 | 460.745 |
La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.
Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime 5 Attività d'impresa e concorrenza, pubblicata in data 22 febbraio 2019, che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.
Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. e dalle proprie società controllate con sede in Italia in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata. Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti nel Gruppo.
| (€) |
|---|
| Tipo di contributo | Importo |
|---|---|
| Fondo occupazione | 45.600 |
| Contributi formazione Fondo Banche | 364.334 |
| Credito d'imposta per innovazione tecnologica (L. 160/2019) | 1.252.110 |
| Totale | 1.662.044 |









| Aspetti chiave | Risposte di revisione |
|---|---|
| tima della quota in maturazione dei ricavi di | |
| ervicing e deali effetti derivanti |











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