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Banca Popolare di Sondrio

Environmental & Social Information Apr 5, 2024

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Environmental & Social Information

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DNF 2023

Gruppo Banca Popolare di Sondrio

Foto in copertina di: Alessia Dell'Oca, Ufficio Rischi Integrati Val Lesina (SO)

Banca Popolare di Sondrio SpA

Fondata nel 1871

II

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL 29 APRILE 2023

Società per azioni Sede sociale e Direzione generale: I - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204

Indirizzi Internet: www.popso.it www.istituzionale.popso.it

E-mail: [email protected] Indirizzo PEC: [email protected]

Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.385.452.113 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 29 aprile 2023)

RATING

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Fitch Ratings in data 6 luglio 2023:

  • − Long-term Issuer Default Rating (IDR): BB+
  • − Short-term Issuer Default Rating (IDR): B
  • − Viability Rating: BB+
  • − Government Support Rating: ns
  • − Long-term Deposit Rating: BBB-
  • − Short-term Deposit Rating: F3
  • − Senior Preferred Debt: BB+
  • − Tier 2 Subordinated Debt: BB-
  • − Outlook: Stabile

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da DBRS Morningstar in data 14 novembre 2023:

  • − Long-Term Issuer Rating: BBB (low) − Short-Term Issuer Rating: R-2
  • (middle) − Intrinsic Assessment: BBB (low)
  • − Support Assessment: SA3
  • − Long-Term Deposit Rating: BBB
  • − Short-Term Deposit Rating: R-2 (high)
  • − Long-term Senior Debt: BBB (low)
  • − Short-term Debt: R-2 (middle)
  • − Subordinated Debt: BB
  • − Trend: Positivo

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Scope Ratings in data 14 marzo 2023:

− Issuer rating: BBB − Outlook: Stabile

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da S&P Global Ratings in data 26 febbraio 2024:

  • − Stand alone credit profile: BBB- − Long-term Issuer Credit Rating:
  • BBB- − Short-Term Issuer Credit
  • Rating: A-3 − Long-term Resolution
  • Counterparty Rating: BBB − Short-term Resolution
  • Counterparty Rating: A-2
  • − Outlook: Stabile

Banca Popolare di Sondrio

Fondata nel 1871

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL 27 APRILE 2024

PREFAZIONE

Vittorio Pelligra

Ordinario di Politica Economic - Università degli Studi di Cagliari Direttore del Comitato scientifico e di indirizzo della SEC - Scuola di Economia Civile

Nel dicembre del 2014 Alain Cohn, Ernst Fehr e Michel André Maréchal, tre economisti dell'Università di Zurigo, pubblicano sulla rivista Nature una ricerca intitolata "Business culture and dishonesty in the banking industry".

Il punto di partenza dello studio è la constatazione del fatto che la fiducia e l'onestà rappresentano fattori determinanti del successo di aziende e di interi settori industriali. Pochi anni prima, nel 2008, la crisi economica originata da numerosi scandali e frodi aveva contribuito a compromettere seriamente la fiducia dei risparmiatori e degli investitori rispetto al settore bancario e finanziario. Non pochi analisti hanno rinvenuto la radice di tali scandali in una cultura imprenditoriale tipica di quel settore tossica e perfino patogena. I tre economisti decidono di verificare sperimentalmente l'effetto di tale cultura.

«LavorareLavorare in banca rende più disonesti?". Questo è il quesito cui si vuole dare risposta».

Vengono coinvolti 128 dipendenti di un grande banca internazionale ai quali viene sottoposto un honesty game, un "gioco di onestà": ogni partecipante individualmente, in maniera anonima e segreta, deve lanciare una moneta per dieci volte. In ogni lancio si possono vincere \$20 dollari se esce "testa" oppure niente se esce "croce". Nessuno può verificare i risultati dei lanci e solo alla fine della sequenza ogni giocatore dovrà dichiarare quante volte è uscito "testa" e quante volte "croce". Ogni giocatore, quindi, può vincere un massimo di \$200 dollari oppure anche niente, se per tutti e dieci i lanci dovesse uscire "croce". Naturalmente non è possibile verificare la veridicità delle dichiarazioni del singolo giocatore, ma in aggregato, mettendo insieme le dichiarazioni di tutti i partecipanti è possibile misurare lo scostamento tra queste e la frequenza attesa dei risultati dei lanci, 50% "testa" e 50% "croce".

Prima di iniziare l'esperimento i partecipanti vengono assegnati in maniera casuale a due gruppi distinti. Il primo è il gruppo di controllo. Ai membri del secondo gruppo, il gruppo di trattamento, vengono sottoposte sette domande tendenti a mettere in evidenza la loro identità professionale.

Domande come, «In quale banca lavori attualmente?» oppure «Qual è la tua funzione in questa banca?». I risultati dell'esperimento mostrano che i bancari del gruppo di controllo non sono in media più disonesti della popolazione generale, indicando una media di 51,6% di lanci favorevoli ("testa") rispetto ad una frequenza attesa del 50%. Le cose cambiano nel gruppo di trattamento. Quando ai partecipanti viene indirettamente ricordata la loro identità professionale di bancari, il livello di disonestà cresce, arrivando al 58,2%.

I ricercatori concludono in questo modo «I nostri risultati suggeriscono che la cultura aziendale prevalente nel settore bancario indebolisce e mina la norma dell'onestà, il che implica che le misure per ristabilire una cultura onesta sono molto importanti – e ancora – le banche dovrebbero incoraggiare comportamenti onesti modificando le norme associate

all'identità professionale dei propri dipendenti. Ad esempio, diversi esperti e regolatori hanno proposto che i dipendenti delle banche prestino un giuramento professionale analogo al giuramento di Ippocrate per i medici. Un simile giuramento, supportato da una formazione etica, potrebbe indurre i dipendenti delle banche a considerare l'impatto del loro comportamento sulla società piuttosto che concentrarsi sui propri benefici a breve termine. Un cambiamento delle norme richiede anche che le aziende rimuovano gli incentivi finanziari che premiano i dipendenti per comportamenti disonesti (…) Queste misure potrebbero rappresentare un passo importante verso la promozione di cambiamenti auspicabili e sostenibili nella cultura aziendale».

Ma per fortuna le banche non sono tutte uguali. Per fortuna non tutte sono animate dalla stessa cultura aziendale e non tutte sono mosse dalle stesse finalità. Il settore bancario del nostro Paese, da questo punto di vista, può vantare una invidiabile e salutare biodiversità. Dai monti di pietà, ai monti frumentari, dai monti di credito pubblico fino alle banche moderne, cooperative e popolari la storia del settore bancario ci mette di fronte ad una diversità di forme che non riguarda solamente la finalità e la natura giuridica, ma anche e forse principalmente la cultura che le anima.

L'esperimento degli economisti svizzeri ci dice molto di oggi, di noi, di come la cultura influenza il senso del lavoro e di come questo impatta sulle imprese. Il senso del lavoro? Cosa si intende con questa espressione? Interrogandosi sul legame tra attività lavorativa e significato si inizia a riconoscere, ed era davvero ora di giungere a questo punto, che gli esseri umani sono innanzitutto "cercatori di senso". Lo sono anche nel lavoro, anche attraverso il lavoro. Il nostro cervello si è evoluto per attribuire senso alle nostre esistenze. Trovare senso significa creare una trama capace di mettere insieme in un racconto coerente fatti e persone, desideri, valori, gioie e sofferenze, aspirazioni, imprevisti e obiettivi. Scrivere questa trama è raccontare a noi stessi la nostra storia, è scriverla e viverla allo stesso tempo. «Il senso della vita è una costruzione (…) non ancora finita e che mai lo sarà», ha scritto recentemente il teologo Vito Mancuso. Una costruzione «che sempre avviene e si va facendo – continua Mancuso – a volte anche disfacendo» (A proposito del senso della vita, Garzanti, 2021). Perché la trama si può anche sfilacciare, può perdere coerenza, possiamo smettere di riconoscere in quello che facciamo una finalità, una dignità sufficiente a dargli un significato compiuto. E allora la nostra vita rischia di diventare non più una storia avvincente con tutte le sue meraviglie e i colpi di scena, ma una concatenazione sconclusionata di accadimenti sui quali quasi perdiamo il controllo, una vita "in-sensata".

Il lavoro gioca un ruolo cruciale in questo processo di costruzione o di disfacimento. Simone Weil, filosofa e operaia, coglie questo nesso. «Il senso di essere utile e persino indispensabile, sono bisogni vitali dell'anima umana». Così scrive ne La prima radice. Il lavoro diventa attività capace di rispondere ai bisogni vitali dell'anima facendoci sentire di essere utili ed indispensabili agli altri, trovando in questo "senso" e "con-senso", perché il senso è sempre una costruzione collettiva, generata da relazioni e dallo sforzo che esercitiamo assieme agli altri e per gli altri.

Stiamo attraversando una fase di transizione verso una società della "post-scarsità" e tale transizione produce implicazioni di vasta portata per quanto riguarda il nostro atteggiamento nei confronti delle risorse materiali e immateriali perché nelle nostre società della "postscarsità" il senso di una vita si misura in ciò che accade dopo e oltre il soddisfacimento dei bisogni materiali. Ecco, allora, che non possiamo più guardare oggi al lavoro, con gli stessi occhi anche di pochi decenni fa. Sono cambiati i modi, i tempi, ma anche lo scopo e, appunto, il senso. Ed è, forse, anche per questo che il tempo appare propizio per provare ad interrogarci sul legame profondo tra ricerca di senso e lavoro.

Fin quando i nostri modelli economici e la narrazione prevalente continueranno a considerare il lavoro nient'altro che una merce, a definire il salario come il suo prezzo e a stabilire che questo deve dipendere esclusivamente dal costo-opportunità e dalla produttività del lavoratore oltre che dalle condizioni di equilibrio di mercato, molto poco potrà cambiare. Una visione così semplicistica non può produrre nessun miglioramento degno di nota nella nostra comprensione di cos'è diventato oggi il lavoro, perché manca la comprensione profonda di ciò che davvero definisce il senso del lavoro e che attribuisce senso a tale lavoro.

È ora di iniziare a raccontare un'altra storia. Ne abbiamo gli strumenti, l'occasione e soprattutto la necessità. La riflessione sul legame tra ricerca di senso e lavoro assume, ancor più oggi, una rilevanza fondamentale; ora che i segni di un disagio crescente diventano inequivocabili: l'insoddisfazione di milioni di lavoratori rispetto al loro lavoro ritenuto spesso inutile o addirittura socialmente dannoso; l'impossibilità, nonostante questo, di riuscire a trovare un'alternativa migliore; la scelta estrema del licenziamento davanti alla prospettiva di continuare a dedicare tempo ed energie ad un'attività che non si ritiene più degna (great resignation), o la scelta di distaccarsi emotivamente del tutto dal proprio lavoro e di ridurre al minimo impegno e coinvolgimento (silent quitting). Tutto questo in un contesto nel quale il bisogno di lavori significativi sembra diventare, ogni giorno più pressante e l'offerta, invece, sempre più scarsa.

Ma cosa c'entra una banca con la ricerca di senso? C'entra eccome! Tale ricerca, infatti, non è solo e tanto una ricerca interiore. Essa possiede una dimensione sociale, contestuale, culturale. Perché il senso è qualcosa che lega le esperienze, che assegna un posto agli avvenimenti, che illumina le scelte e che ci mette in relazione con un quadro più ampio fatto di persone e di storie. Se il significato immediato di un'azione deriva, infatti, dalla sua finalità, essa trova senso nella motivazione dell'azione stessa, la quale, a sua volta si inserisce in una visione più ampia della vita individuale che, infine, può maturare solamente, con riferimento a qualcosa che la trascende e la avvolge. Per questo il significato del singolo gesto può essere compreso appieno solo nell'ambito di un contesto più ampio, che supera lo spazio dell'individuo, connettendolo, al tempo stesso, ad altri e ad altro.

Riflettere sull'importanza del contesto nel processo di costruzione del senso ci aiuta anche a dar conto di quel fenomeno che, possiamo definire come una vera e propria "espropriazione esistenziale": una forma di deprivazione così profonda da portare alla scomparsa di senso, finalità e appartenenze e che genera quel disorientamento individuale e collettivo avvertito sempre più e non solo da fasce marginali della popolazione. Un fenomeno che può esitare in manifestazioni anche quantitativamente rilevanti come quello dei bullshit jobs descritti da David Graeber o delle tragiche "morti per disperazione" analizzate da Anne Case e Angus Deaton.

In che modo è cambiato il contesto di riferimento per determinare una tale incapacità di trovare o generare un significato profondo per le nostre esistenze? È interessante, a questo riguardo, la lettura che propone lo storico Yuval Noah Harari, secondo il quale tale mutamento non è altro che il principale frutto del progetto della modernità. Progetto che si fonda su un patto faustiano in virtù del quale "gli esseri umani accettano di rinunciare al significato in cambio del potere". Nel quadro premoderno gli uomini riuscivano a trovare un senso alle loro, spesso non facili, vite perché erano collocate in un progetto cosmico, fatto di finalità, voluto e governato da grandi dei moralizzatori e onniscienti. Trovare il senso significava, in questo contesto, scoprire e giocare il proprio ruolo in un piano sovraordinato e orientato al bene individuale e collettivo. Ogni esperienza della vita, così, sia gioiosa che tragica, poteva acquistare un senso, perché parte integrante di questa storia già scritta. «Non siamo al corrente del copione – continua Harari – ma possiamo essere certi che tutto accade per una ragione. Persino quest'orribile conflitto – o pestilenza, o siccità – ha un

significato nel più ampio schema delle cose. Inoltre, possiamo fidarci del drammaturgo: di sicuro la nostra vicenda avrà una conclusione positiva e ricca di significato. Per cui anche la guerra – o la pestilenza, o la siccità – porterà qualcosa di buono: se non qui e ora, per lo meno nell'aldilà». Ma questo copione, mentre, da una parte, forniva valore ad ogni gesto, scelta e accadimento, al tempo stesso, ingabbiava tutti in ruoli e vicende predeterminate e li condannava a finali già scritti. Ecco perché il prezzo da pagare per poter trovare un senso alla propria vita era nientemeno che la rinuncia al proprio arbitrio. La modernità rifiuta questa visione straccia il copione e rivendica potere e autonomia. Così facendo, però, finisce per far sparire anche quel contesto comune di riferimento, che era bussola necessaria per dare senso all'esistenza. «La nostra vita non ha copioni, drammaturghi, registi o impresari – e non ha un senso», conclude Harari.

Per cambiare le cose, perché occorre farlo e piuttosto in fretta, non è necessario però, invertire la rotta. Per ricostruire un contesto capace di favorire la generazione di senso e limitare l'uso in-sensato del potere della tecnica, occorre, semmai, una accelerazione in avanti. Occorre sfruttare una "clausola di recesso" inserita nel patto della modernità: la possibilità di dar vita ad una narrazione alternativa. Sfruttare questa clausola vuol dire distogliere lo sguardo fissamente rivolto ai mediatori sacrali – Stato e Mercato – e rivolgerlo verso chi ci sta a fianco.

Una banca popolare, la Banca Popolare di Sondrio può essere parte di questa nuova narrativa. Una banca agente di cambiamento, culturale, economico e sociale. Una banca che con il suo radicamento e la sua azione può aiutare a creare spazi di vita generatori di senso. Una svolta nel segno di un nuovo umanesimo che può spingerci a riconquistare la nostra capacità di generare senso.

In questo quadro ampio si comprende meglio, credo, anche il ruolo altissimo e la dignità intrinseca del lavoro umano. Proprio perché lavorare significa umanizzare il mondo e questo trova senso solo se il lavoro è fatto con gli altri e per gli altri. Queste due dimensioni di socialità e gratuità non possono non essere poste al centro di un ripensamento profondo dell'organizzazione del lavoro della quale la nostra cultura, oggi, ha così grande bisogno.

VIII

INDICE

Lettera agli stakeholder X
Highlights XIV
01. INTRODUZIONE, CONTESTO E METODOLOGIA DI REDAZIONE 1

Chi siamo, cosa facciamo e in cosa crediamo

Il Gruppo

La nostra organizzazione territoriale

Modello di business e strategie d'impresa

La Governance

La Governance di Sostenibilità

Il Sistema dei controlli interni

Il valore di partecipare

Il contesto della finanza sostenibile

Rischi ESG

Nota metodologica
3
6
9
10
24
31
41
47
58
62
83
02. ENVIRONMENT:
L'IMPEGNO PER IL CLIMA E L'AMBIENTE
113

Ambiente e cambiamento climatico e gestione dei rischi C&E

Finanza sostenibile e credito responsabile
123
166
03. SOCIAL:
L'IMPEGNO PER UN'ECONOMIA SOCIALE E SOLIDALE
201

Valorizzazione delle risorse umane

Diversità e pari opportunità

Supporto alla comunità e legame con il territorio

Diritti umani
204
225
238
263
04. GOVERNANCE:
UN'AMMINISTRAZIONE SOSTENIBILE
267

Solidità patrimoniale e performance economica

Innovazione e trasformazione digitale

Privacy e sicurezza informatica

Integrità e lotta alla corruzione
273
281
292
301
Glossario 314
GRI Content Index 318
Relazione della Società di revisione indipendente 326

Tabelle Tassonomia

Allegato I – TCFD Report – documento separato

LETTERA AGLI STAKEHOLDER

Per una crescita duratura e sostenibile

Cav. Lav. Mario Alberto Pedranzini

Apro la DNF-Dichiarazione non finanziaria, richiamando il rapporto tra impresa e mercato. L'impresa-banca, nel caso specifico la Popolare di Sondrio, nel perseguire l'obiettivo statutario della creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo, tiene particolarmente in considerazione, in sintonia con la tradizione del credito popolare, le esigenze delle famiglie, delle piccole e medie imprese, delle cooperative e degli enti pubblici e privati, prestando peculiare attenzione ai territori serviti, a partire da quelli di origine della Valtellina e della Valchiavenna. Essa si propone, inoltre, di attuare ogni opportuna iniziativa volta a diffondere e incoraggiare il risparmio, valore tutelato dalla Costituzione italiana.

Un obiettivo di lungo termine se consideriamo che, rimasto immutato nel tempo, ha consentito alla banca, nei suoi oltre 150 anni di storia, di prosperare, di svolgere al meglio il proprio ruolo, conseguendo utili costanti, premessa per la continuità e lo sviluppo aziendali. Uno sviluppo coerente, sempre mantenendo fede ai valori e ai principi dei soci fondatori, ispirando la propria operatività alle esigenze delle comunità e dell'ambiente in cui si è andata via via inserendo, mirando a produrre ricchezza e benessere, attraverso la valorizzazione delle risorse presenti sul territorio, in primis il capitale umano, innescando rapporti fiduciari basati sull'onestà e sul riconoscimento del valore del lavoro e, conseguentemente, del risparmio, per metterlo a frutto in un equo scambio con coloro che del risparmio necessitano per dare forma e corpo alle idee e ai propri progetti.

Del resto, non è da dimenticare che la Banca Popolare di Sondrio nasce dall'illuminata visione di Luigi Luzzatti, quella di dare vita al credito popolare, fondato sul nobile intento di sviluppare una cultura economica e sociale che, senza perdere di vista il contesto, facesse scaturire una combinazione armoniosa dei fattori di sviluppo, guardando all'interesse di tutti gli stakeholder e quindi anche al profitto, ma solo come una derivata.

Il nostro obiettivo, ieri come oggi, è quello di poterci definire attore economico investito di responsabilità sociale, protagonista del mondo imprenditoriale e aziendale contemporaneo, ove la sostenibilità in ogni suo aspetto pone questioni che riguardano un bene comune e un fine collettivo.

Molte sono le sfide, ma sul piatto c'è l'opportunità di fare bene, anzi di fare sempre meglio, e non solo per gli altri e per l'ambiente, ma anche per la crescita del proprio business, con strategie flessibili, innovative e competitive, nuovo paradigma per coloro che si proiettano nel futuro con la finalità di essere un'azienda solida, impegnata a generare impatti positivi in ogni dimensione della sostenibilità economica, sociale e culturale, nel contesto che la circonda, per il territorio e per le persone.

«Time is out of joint» è il richiamo del principe Amleto. Dobbiamo affrontare la realtà, senza divenire preda di timori, ma agire con determinazione, fare tesoro degli eventi che dall'oggi al domani ci possono mettere in ginocchio, così come è accaduto con la chiusura dei rubinetti del gas. Non dobbiamo accantonare il problema facendoci illudere dalla riduzione della domanda di elettricità a causa, da un lato, del rallentamento della produzione per effetto del ciclo economico e, dall'altro, dalla riduzione della domanda a causa di stagioni invernali sempre più miti.

Come in ogni fase di transizione, in cui ci si imbatte nella necessità di trovare nuovi equilibri tra spinte di forza tra di loro contrastanti, la tecnologia viene in soccorso. Il combustibile fossile può essere sostituito dall'energia solare, la risorsa acqua, il cosiddetto "oro bianco", può accrescere la produzione di energia idroelettrica, per non parlare dell'eolico e delle tante ricerche intorno al nucleare. Una riflessione questa che ci conduce alle sfide sulla sostenibilità ambientale, alla conseguente e imprescindibile necessità di maggiore autonomia nella produzione e diversificazione negli approvvigionamenti. Necessità che si avverte in tutta la sua dimensione, allorquando eventi drammatici, quali il noto conflitto russo-ucraino, cambiano lo stato delle cose.

I dati confermano che continua a crollare il peso del carbone e quello del gas nella produzione di energia elettrica: nel 2023, il calo è stato rispettivamente del 26% e del 15%. L'energia elettrica dell'UE sta diventando ogni anno più verde: la quota di rinnovabili nella sua produzione è più che raddoppiata dal 2004 e continuerà a crescere nei prossimi anni, visto che l'Europa si è impegnata a conseguire la neutralità climatica entro il 2050.

All'orizzonte vi è infatti una forte presa di posizione da parte dell'Europa per quanto concerne la strategia volta a fronteggiare la situazione climatica; ne consegue che il settore finanziario, e quindi anche la nostra banca, in questo carosello di sfide e opportunità, è chiamato a svolgere un fondamentale ruolo a supporto della transizione, anzi quale acceleratore della stessa. Di concerto, occorre promuovere un dialogo costruttivo fra istituzioni e imprese per definire una road map efficace e responsabile, mettendo al centro le persone che sempre di più saranno le chiavi per non subire ma guidare i diversi passaggi.

La lotta al cambiamento climatico e il supporto alla transizione green dei nostri clienti rappresentano una delle primarie sfide del nostro Piano di Sostenibilità, stilato con convinzione, nella consapevolezza che la massimizzazione dell'utilità a livello micro può, in una logica di contaminazione positiva, contribuire al conseguimento dei risultati globali.

Negli anni, l'approccio allo sviluppo sostenibile ha preso forma attraverso la definizione di obiettivi comuni, come gli SDGs dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e l'implementazione di strategie globali di decarbonizzazione, specialmente dopo l'Accordo di Parigi del 2015. Banca Popolare di Sondrio ha recepito questi avanzamenti, declinandoli in progetti e traguardi nelle proprie attività e adoperandosi per favorire il percorso di transizione dei propri clienti. È doveroso rammentare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, integrati per la prima volta nel Piano Industriale 2022-2025 "NextStep", pure attraverso l'implementazione di target specifici di riduzione di CO2 .

Ne è testimonianza l'adesione alla partnership finanziaria del programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP FI) e alle iniziative internazionali Principles for Responsible Banking (PRB) e Net-Zero Banking Alliance (NZBA), cui partecipano volontariamente istituti bancari di tutto il mondo, impegnandosi ad allineare i propri portafogli con gli obiettivi di neutralità carbonica definiti dall'Accordo di Parigi.

Nel ruolo propulsivo richiesto al sistema bancario, abbiamo affinato gli strumenti di valutazione ESG della clientela, con un importante progetto di ingaggio che contribuirà a una più solida integrazione delle politiche del credito, supportate dall'emissione del secondo Senior Preferred Green Bond per 500 milioni di euro, allo scopo di finanziare o rifinanziare progetti green eleggibili in base al Green Bond Framework.

Inoltre, il Gruppo ha adottato una Policy di Investimento ESG, in cui sono definiti obiettivi volti a integrare i fattori ESG nei principali processi di investimento, in linea con le normative europee di "finanza sostenibile" e con le tendenze di mercato.

L'impegno profuso nelle iniziative ESG fin qui descritte è stato progressivamente riconosciuto anche dalle agenzie di rating che ci hanno conferito valutazioni positive: l'agenzia Standard Ethics nel 2023 ha innalzato l'outlook a positivo, confermando il corporate rating a "EE" e il rating di sostenibilità di lungo periodo a "EE+", valutazione che ci è valsa l'assegnazione del premio MF Best ESG rating Award, promosso dal quotidiano "Milano Finanza" per il secondo anno consecutivo.

È notizia fresca l'upgrade del corporate rating a "EE+", a testimonianza della continua implementazione degli obiettivi previsti dal Piano Industriale, del rafforzamento dei presidi ESG Risk Management, della nuova struttura di governance nonché dei progressi nell'ambito investimenti, Intelligenza Artificiale e Diversity & Inclusion.

Inoltre, recentemente, lo score climatico CDP ci ha visti posizionare a un livello di Leadership (A-), punteggio che ci consente di superare il benchmark europeo di settore.

Degna di menzione la rinnovata adesione a Valore D, prima Associazione italiana di grandi imprese, impegnata nella promozione di una cultura aziendale inclusiva, priva di discriminazioni, capace di far emergere il talento individuale attraverso la valorizzazione della diversità. Si affianca la firma della Carta delle Donne di ABI, strumento messo a disposizione delle banche associate a sostegno dell'impegno per le pari opportunità.

Per quanto concerne la Governance aziendale, terzo pilastro dell'acronimo ESG, è stato costituito il Comitato consiliare Sostenibilità che supporta il Consiglio e dialoga costantemente con le strutture della Banca e con l'omonimo Comitato manageriale.

Le iniziative e i risultati fin qui citati sono frutto di un percorso di crescita interna focalizzato sulla consapevolezza e sull'orientamento alla Sostenibilità, supportato da un intenso programma formativo ESG, volto a diffonderne i relativi valori a tutti i livelli operativi e decisionali dell'organizzazione.

Tutte le trasformazioni e le novità riportate e approfondite in questo documento rappresentano grandi traguardi per la BPS che, coerentemente con la storia che la contraddistingue, intende trasferire ai propri stakeholder e, in particolare, a quelli più giovani, il forte messaggio di credere in sé stessi, impegnarsi, immaginare il futuro per contribuire allo sviluppo di ecosistemi di qualità, sostenibili e resilienti.

Citando Luigi Einaudi: «La via verso la sicurezza, verso la felicità, verso il bene … È una via lunga … Perché gli uomini non si educano quando qualcuno si incarica di decidere per loro conto ed a loro nome quel che debbono fare o non fare, ma debbono educarsi da sé e rendersi moralmente capaci di prendere decisioni sotto la propria responsabilità».

L'ambiente che abitiamo, la società, le persone sono la vera sfida di un'impresa, con l'obiettivo di mettere a terra un progetto comune; non abbiamo bisogno solo di buone politiche per innescare il cambiamento, ma di una nuova narrativa dell'economia insieme a quelle storie che possano conquistare il cuore e la testa delle persone e generare la forza innovativa che possa andare oltre i soliti paradigmi.

Mario Alberto Pedranzini

Consigliere delegato e Direttore generale Banca Popolare di Sondrio

Highlights

La DNF rappresenta lo strumento principale per la disclosure di sostenibilità. Di seguito, vengono riportati alcuni indicatori di performance per illustrare la crescita della Strategia di Sostenibilità del Gruppo.

Adesione alla Net-Zero Banking Alliance

500 mln € per il 2° Green Bond di BPS

63.000 tCO2 eq evitate grazie a 2.380 finanziamenti nel Green Bond portfolio

10 linee di finanziamenti green next

80% portafoglio corporate non finanziario con Score C&E

98% energia elettrica acquistata rinnovabile

99% carta riciclata sul totale dei consumi

30% di punti di accesso in zone scarsamente popolate (comuni con meno di 5.000

Nel 20% dei comuni in cui opera, BPS è l'unica banca presente

abitanti)

33.500 giorni di lavoro agile per 250 tCO2 eq evitate

349 nuovi colleghi 77% dei quali <29anni

99% dipendenti con contratto a tempo indeterminato

Valutazione ESG dei fornitori sull'80% degli acquisti di BPS

Oltre 1600 servizi di tesoreria tra cui 438 a istituzioni universitarie o educative

Adesione ai Principles for Responsible Banking

1,5 mld € titoli ESG nel portafoglio di proprietà (11% del tot. titoli di debito)

OLTRE 40 Referenti ESG Uffici centrali e rete a supporto del Piano ESG

ISTITUZIONE del Comitato consiliare Sostenibilità

OLTRE

60 ore di formazione ESG tra cui 3 sessioni dedicate agli Organi di governo

+4.000 stakeholder coinvolti su temi ESG

6 indicatori ESG nelle politiche di remunerazione delle figure apicali

97% dei clienti con esclusiva corrispondenza online

Adesione ai Principles for Responsible Banking

XV

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Rispettosi delle istituzioni e delle regole, contrastiamo la tendenza all'omologazione, nella convinzione che fiducia e capitale relazionale sono importanti tanto quanto i fondamentali economici, e questo ancor di più per una banca come la nostra che della fiducia e della coesione ha sempre fatto la sua anima istituzionale, consolidando la rete integrata di relazioni di giorno in giorno costruita nei rapporti con i propri territori.

Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio, "Lettera ai Soci e agli Amici" del 1° gennaio 2024

Chi siamo, cosa facciamo e in cosa crediamo

Tra le prime banche popolari italiane, dal 1871 Banca Popolare di Sondrio (di seguito anche "la Capogruppo", "la Banca" o "BPS") è al servizio dei territori in cui opera. Una lunga storia, basata sulla fiducia reciproca e alimentata dalla passione per il lavoro, da una costante attenzione al cliente e all'evoluzione dei suoi bisogni e da radici salde che hanno permesso alla Banca di ampliare i suoi orizzonti.

Nel corso del tempo BPS, anche grazie all'attività svolta dalle altre Società del Gruppo, ha esteso il proprio raggio di azione a tutto il territorio nazionale, mantenendo al contempo forti legami con la zona di origine e le sue tradizioni, favorendo uno sviluppo economico sostenibile della Comunità, attraverso il supporto attento e personalizzato a piccoli imprenditori, comuni cittadini, medie e grandi imprese; a seguito dell'approvazione della trasformazione societaria, la Banca opera quale Società per Azioni ed è a capo di un Gruppo bancario che conta oltre 149.000 azionisti, più di 500 sportelli e oltre 900.000 clienti.

Nel 2022, per la prima volta nella storia del Gruppo Banca Popolare di Sondrio (di seguito "il Gruppo"), è stato presentato al pubblico il Piano Industriale "Next-Step 2022-2025".

L'aggiornamento del Piano Industriale ha offerto una preziosa occasione di consolidamento della strategia ESG del Gruppo: l'integrazione dei fattori ESG nel business e nell'operatività è rappresentata da obiettivi trasversali e misurabili, tra cui si ritrovano il rafforzamento della governance, l'implementazione della sostenibilità nei principali processi della Banca, la rivisitazione del catalogo di prodotti e servizi, la partecipazione a iniziative nazionali e internazionali e l'aggiornamento continuo della rendicontazione.

In linea con questi obiettivi, la Banca ha intrapreso un percorso volto all'inclusione dei rischi ESG nei meccanismi strategici, nei sistemi di gestione dei rischi e nei processi nevralgici che caratterizzano il proprio modello di business, fra i quali la concessione e il monitoraggio del credito. Inoltre, ha integrato nei processi decisionali relativi agli investimenti la considerazione dei rischi di sostenibilità, adeguando in modo più puntuale i prodotti e i servizi alla propria strategia e alle mutate esigenze del mercato.

Considerando la centralità che la sostenibilità ha acquisito nel corso degli ultimi anni e l'impegno non più revocabile da parte di tutti, anche Banca Popolare di Sondrio ambisce a fare la sua parte continuando a essere un attore di rilievo nel percorso di transizione verso un modello di economia più sostenibile, cogliendo anche le opportunità che ne derivano sia sul fronte del business sia nel rendere più robusti i processi aziendali. Per rispondere a tali ambiziosi obiettivi, la Banca crede nella cooperazione internazionale e nel ruolo chiave del settore finanziario: nel dicembre 2023 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'adesione di BPS allo United Nations Environmental Programme for Financial Institutions (di seguito "UNEP FI") e la partecipazione a due importantissime iniziative:

  • I Principles for Responsible Banking (di seguito "PRB");
  • La Net-Zero Banking Alliance (di seguito "NZBA").

La Storia

1871

Nascita della Banca e apertura degli sportelli di Sondrio e Morbegno

1900-1970

Fino agli anni '70 la Banca è stata vincolata a una presenza locale; vigeva infatti per le banche il principio della presenza territoriale: le filiali erano 18 e 2 gli sportelli stagionali

Apertura di un ufficio 1973

di rappresentanza in Milano e uscita del primo numero del Notiziario

1983

Inizio della collaborazione con Arca SGR per realizzare le soluzioni d'investimento più adatte alle esigenze dei clienti

1990

Apertura della sede di Roma

1991

Apertura a Lugano di un ufficio di rappresentanza e quotazione sul Mercato Ristretto di Milano

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Apre il Centro Servizi "F. 1993

Morani", un'opera utile alla gestione e sviluppo dei suoi sistemi informativi e telematici

1995

Nasce la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA e il Gruppo bancario

Diventa Presidente il Cavaliere del Lavoro Piero Melazzini

Viene attivato il portale SCRIGNO Internet Banking su Internet con diverse applicazioni di e-banking ed e-commerce

1999

Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA istituisce Popsosuisse Investment Fund Sicav

2001

L'Istituto diventa intermediario qualificato della Banca Europea per gli Investimenti

2004

Banca Popolare di Sondrio, unico Istituto italiano, è diventata membro di Eurogiro

Nasce Popsoarte

Adesione a UN Global Compact

2007

Viene inaugurata la Biblioteca "Luigi Credaro"

2008

Adozione del Codice Etico

Quotazione sul Mercato principale 2009

Acquisizione di 2010

Factorit SpA

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Il Gruppo

Il Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, attraverso la capogruppo Banca Popolare di Sondrio e le società controllate, presta ai propri stakeholder una pluralità di servizi in grado di soddisfare le varie esigenze in ambito bancario, finanziario e assicurativo, direttamente o tramite partnership con primari istituti.

La visione della Banca è orientata verso una crescita sana, senza perseguire dimensioni eccessive

Oltre a Banca Popolare di Sondrio compongono il Gruppo bancario:

  • BPS (SUISSE) SA: banca di diritto svizzero interamente controllata dalla Capogruppo, è stata costituita a Lugano il 3 maggio 1995. La sua rete territoriale conta attualmente 21 unità operative in tutto il territorio elvetico, di cui una nel Principato di Monaco, a cui si aggiungono l'ufficio di rappresentanza di Verbier e l'unità virtuale Direct Banking per l'accesso online a tutti i servizi bancari in Svizzera. BPS (SUISSE) SA svolge un'attività ampia e diversificata coprendo tutti i settori, proponendosi come banca universale e operando secondo la filosofia del Gruppo: una banca che pone il cliente al centro della sua attenzione;
  • Factorit SpA: società specializzata nel factoring, interamente controllata dalla Capogruppo, offre alle imprese operanti in Italia e all'estero una gamma completa di prodotti in grado di soddisfare le loro esigenze in materia di finanziamento, garanzia e gestione dei crediti commerciali. Factorit deriva i propri valori dalle banche popolari fondatrici che ne costituivano l'azionariato e il canale distributivo di riferimento: tali valori trovano espressione formale nel Codice Etico;
  • Banca della Nuova Terra SpA: nata nel 2004 con lo scopo di dedicarsi principalmente all'erogazione del credito al settore agricolo, al settore agroindustriale, ai privati e alle famiglie. Successivamente al suo ingresso nel Gruppo, BNT Banca si è specializzata nel collocamento di prodotti di credito al consumo e nello specifico di finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto della pensione (CQP), cessione del quinto dello stipendio (CQS) e delegazione di pagamento (DEL);
  • PrestiNuova Srl Agenzia in Attività Finanziaria: società controllata interamente da Banca della Nuova Terra SpA, esercita nei confronti del pubblico l'attività di agenzia in attività finanziaria, focalizzando principalmente l'attenzione sui finanziamenti rimborsabili mediante la cessione del quinto dello stipendio e della pensione su mandato diretto di Banca della Nuova Terra SpA;
  • Sinergia Seconda Srl: società operativa nel settore immobiliare con funzioni prevalentemente strumentali in relazione alle attività della Banca e del Gruppo bancario;
  • Popso Covered Bond Srl: società funzionale all'emissione di obbligazioni bancarie garantite (covered bond).

Fanno altresì parte del Gruppo, pur non rientrando nel perimetro di vigilanza prudenziale né offrendo servizi finanziari, le seguenti società: Pirovano Stelvio SpA, Immobiliare San Paolo Srl, Rent2Go Srl, Immobiliare Borgo Palazzo Srl e Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 Srl.

Struttura Societaria del Gruppo Banca Popolare di Sondrio SpA al 31.12.2023

Filiali presenti in otto regioni del Nord Italia, nell'area di

Roma e in Campania

9 INTRODUZIONE

La nostra organizzazione territoriale

486 Sportelli in Italia

20 Sportelli in

Svizzera BPS 1 (SUISSE) SA Sportello nel Principato di Monaco

51 Desk all'estero presso partner esterni in 44 Paesi

Presenza geografica del Gruppo BPS nelle aree a maggior potenziale

maggiore di 5% Lombardia
tra 2,5% e 5% Lazio, Liguria, Valle d'Aosta
minore di 2,5% Campania, Emilia Romagna, Piemonte,
Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia
Giulia

Dati aggiornati al 4 gennaio 2024

Modello di business e strategia d'impresa

Il modello di business di Banca Popolare di Sondrio è costruito tenendo conto delle esigenze di tutti gli stakeholder, sostenendo il mondo produttivo, il settore delle famiglie e i privati in genere, investendo, concedendo mutui e linee di credito e offrendo in modo semplice e facilmente accessibile prodotti e servizi che rispondono alle esigenze dei singoli.

In un contesto dove il mercato e le normative europee stanno delineando in modo sempre più puntuale il ruolo del settore bancario nella transizione verso un'economia più sostenibile, risulta fondamentale sviluppare un modello di business attento all'integrazione delle tematiche ambientali, sociali e di buona governance (di seguito "ESG").

Il Gruppo fonda la propria strategia su scenari che portano a fattor comune ambiente, industria e finanza e in tale ottica intende procedere, con approccio olistico e con la volontà di essere attore del cambiamento, nel percorso già intrapreso di identificazione, implementazione e monitoraggio di obiettivi di sostenibilità, attuando le modalità più efficaci per realizzarli nel contesto proprio e di sistema.

Le Strategie d'impresa e il Piano Industriale 2022-2025

Alla luce delle nuove normative europee nell'ambito della finanza sostenibile, nonché delle crescenti pressioni del mercato su questi temi, sono sempre più forti la consapevolezza e l'impegno della Banca nell'aggiornare le proprie strategie e implementare i propri processi, al fine di integrare maggiormente la sostenibilità nel business.

La ricerca di nuovi prodotti e servizi, per cogliere al meglio le opportunità di mercato e rispondere alle rinnovate esigenze della clientela, è continua, con un'attenzione particolare rivolta ai settori quali il factoring, la cessione del quinto, l'asset management, il ramo assicurativo, il leasing e i servizi di mobilità.

La capacità di instaurare un rapporto unico e personalizzato sia con la clientela nuova sia con quella acquisita da tempo è senza dubbio uno dei tratti distintivi del Gruppo che ha permesso, tra le altre cose, di conquistare crescenti quote di mercato nei settori portanti dell'attività bancaria, quali l'intermediazione creditizia, i servizi internazionali, i sistemi di pagamento e il risparmio amministrato e gestito.

Il responsabile di filiale ha sempre rappresentato, tanto per il piccolo risparmiatore quanto per la famiglia e per l'imprenditore, un punto di riferimento importante ed essenziale, in grado di analizzare il quadro finanziario e patrimoniale della controparte, identificarne le necessità e, con senso di responsabilità, indirizzarne le scelte, anche nei momenti di difficoltà.

Il modello di servizio della Banca è infatti fondato su una relazione diretta con la clientela, cui si affianca un utilizzo sempre più significativo dei canali digitali per rispondere in modo efficace ed efficiente alle esigenze di tutti gli stakeholder.

DISTINTIVITÀ

Presenza geografica qualificata, radicamento territoriale, competenza del personale, eccellenza dei servizi: modo unico di fare Banca

Presenza geografica qualificata

Radicamento territoriale

  • Banca di Comunità

  • chiave per l'economia e l'industria italiana

Banca leader nelle aree

  • Presenza consolidata in Svizzera tramite Banca universale

  • Presenza nel Principato di Monaco e nei principali Paesi nel mondo

  • e azionariato diffuso
  • Azionariato popolare diffuso di famiglie e PMI

  • Clientela fortemente fidelizzata

Servizi

  • d'eccellenza
  • Personale competente, motivato e affidabile

  • Filiera decisionale corta nella relazione con il cliente

  • Polifunzionalità competitiva, grazie a fabbriche prodotto interne e articolato network estero

Generazione di valore costante nel tempo. Solidità, resilienza e capitale "libero" per la crescita. Crescita organica e continua. Operatività snella e flessibile. Produttività delle filiali best-in class.

MODO UNICO DI FARE BANCA

Il Piano Industriale

Il Piano Industriale 'Next Step' 2022-2025 racconta le prospettive di una 'banca che fa banca', concentrata sui propri ambiti distintivi, intenzionata a crescere su aree, quali la gestione del risparmio e la bancassicurazione, in cui riteniamo di avere ancora ampio potenziale, evolvendo in senso digitale la relazione con la nostra clientela. Questa banca si impegna a distribuire nei prossimi anni più di mezzo miliardo di dividendo, con un payout annuo del 50%.

Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio

Il 28 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato il Piano Industriale 2022-2025: un intenso programma che definisce la strategia e i nuovi target per una generazione di valore significativa e sostenibile.

Nel corso del 2023 è stato dato pieno avvio alle principali iniziative industriali del Piano, i cui obiettivi verranno conseguiti attraverso una strategia fondata su tre direttrici di sviluppo e altrettanti fattori abilitanti per l'attuazione delle iniziative contenute nel programma.

LINEE GUIDA STRATEGICHE

Consolidamento e sviluppo delle attuali solide basi di crescita continua e sostenibile

Oggi Domani
Focus
su ambiti
distintivi
Il credito è oggi il prodotto
principe della Banca, grazie
a relazioni di lungo periodo
con famiglie, enti, imprese
dei territori in cui BPS vanta
una posizione di mercato
significativa.
Consolidamento della posizione di
mercato nel settore delle aziende,
stimolo del cross-selling sull'offerta
commerciale complessiva
del Gruppo, aumentando la
penetrazione lungo le filiere
consolidate.
Direttrici di
sviluppo
Crescita
qualificata
su aree di
valore
BPS si è mantenuta innovativa
nei servizi con investimenti
incrementali sull'articolazione
territoriale, cogliendo le
opportunità di mercato, in
coerenza con il proprio modello
di offerta.
Intensificazione della presenza
in aree ad alto valore e con
potenziale non ancora pienamente
espresso, capitalizzando le nuove
opportunità offerte dal mercato e
dal PNRR, anche in ambiti contigui
al business bancario.
Evoluzione
digital della
relazione
con la
clientela
Il modello di servizio è
imperniato su una relazione
diretta, franca e trasparente
con la clientela in filiale.
Evoluzione del modello di filiale
fisico e "universale" - centrale nella
relazione con il cliente - in una
forma "phygital" e multicanale;
robotizzazione e automazione dei
processi per migliorare l'esperienza
dei clienti liberando energie
commerciali.
Corporate
identity,
competenza,
formazione
e incentivi
In banca è presente una cultura
distintiva di collaborazione,
lealtà e concretezza.
Mantenimento della corporate
identity distintiva. Evoluzione
del set di competenze in chiave
"new ways of working" con nuove
modalità di servizio al cliente.
Fattori
abilitanti
Capitale
solido
BPS presenta solidità
patrimoniale ai vertici del
mercato, attivi di qualità,
anche in virtù di mirate attività
di derisking.
Mantenimento dei livelli di CET1
best-in class e distribuzione di
valore costante agli azionisti,
anticipando impatti avversi sul
portafoglio creditizio.
Sostenibilità
ambientale,
sociale, etica
e umana di
tutta l'atti
vità
BPS fonda dalle origini la
propria attività sulla gestione
armonica del rapporto con i
territori.
Rafforzamento dell'impegno e
dell'approccio alla sostenibilità
e all'inclusione, coniugando
la tradizionale vicinanza alle
comunità locali con le più
innovative prassi e i migliori
standard internazionali.

Piano Industriale ESG

All'interno del Piano Industriale 2022-2025 l'integrazione dei fattori ESG nel business e nell'operatività prevede numerose attività distinte in due filoni strategici, ciascuno suddiviso in specifici ambiti di integrazione.

1° filone

Il primo filone

prevede interventi che si innestano in modo trasversale nelle principali aree di business e operatività della Banca, ovvero:

Il secondo filone

prevede interventi in ambiti specifici, i quali traggono origine dalla Policy di Sostenibilità,

di cui il Gruppo si è dotato a partire dall'estate del 2021, vale a dire:

  • rafforzamento continuo della governance, per un coinvolgimento crescente degli organi apicali e un'integrazione del sistema dei controlli a presidio dell'effettiva attuazione degli indirizzi ESG;
  • miglioramento dei rating e degli scoring di sostenibilità assegnati dai provider più rilevanti e strategici;
  • partecipazione attiva a iniziative nazionali e internazionali su temi di sostenibilità;
  • integrazione della sostenibilità nei principali processi della Banca, mediante l'aggiornamento della normativa e delle prassi esistenti e l'adozione di nuove policy, in particolare negli ambiti del credito, degli investimenti e del controllo dei rischi;
  • aggiornamento e rinnovo del catalogo di prodotti e servizi, mediante non solo la crescente raccolta di informazioni ESG della clientela (alla base della costruzione dello Score ESG), ma anche con l'arricchimento del catalogo prodotti ESG di credito, di debito e di investimento, dedicati alla clientela corporate, retail e istituzionale;
  • aggiornamento continuo della disclosure ESG (tra cui la Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario, di seguito "DNF" e il report secondo le Raccomandazioni della "Task-force for Climate-related Financial Disclosure" o "TCFD") e definizione di una più ampia strategia di comunicazione ESG, che valorizzi la brand identity del Gruppo specificamente sotto il profilo della sostenibilità.
  • definizione di target di performance climatico-ambientale e dei relativi KPIs di monitoraggio, sia afferenti alle emissioni dirette del Gruppo, sia a quelle indirette delle controparti finanziate;
  • rafforzamento delle attività del Gruppo con impatto positivo sul territorio e sulla comunità di riferimento, quali da un lato una strategia ben definita di sponsorizzazioni ed erogazioni liberali, dall'altro la previsione di nuovi meccanismi di selezione dei fornitori che considerino pure la loro performance in ambito ESG;
  • implementazione di nuove iniziative afferenti alla gestione del personale (con particolare attenzione al bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata e interventi a favore della diversità e dell'inclusione);
  • aggiornamento continuo della normativa interna su tematiche connesse alla protezione dei dati personali e all'ambito anticorruzione, pure mediante iniziative volontarie.

La sostenibilità come fattore abilitante del piano strategico

Piano operativo di Sostenibilità

GOVERNANCE KPIs RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI
2023 2025
Governance ESG Identificazione di Referenti
ESG nel CdA
# Consiglieri con
competenze ESG che
compongono il Comitato
Rafforzamento del
presidio dei Referenti ESG
# Referenti ESG nelle Aree
di business della Banca e
delle società controllate
Ampliamento dell'Ufficio
Sostenibilità
# Componenti dell'Ufficio
Sostenibilità
Formazione ESG
continuativa
# Ore annuali dedicate alla
formazione ESG a personale
a tempo indeterminato
n.d.*
Integrazione di parametri
ESG nella politica di
remunerazione
Remunerazione delle figure
apicali
n.d.*

*target annuale

POLITICHE E STRATEGIE KPIs RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI
DI BUSINESS 2023 2025
Definizione dell'inventario
GHG di Gruppo
Scope 2: energia da fonti
rinnovabili
mate Strategy Analisi del Portafoglio
corporate (investimenti +
finanziamenti)
Copertura portafoglio
emissioni finanziate
Cli Analisi del Portafoglio
Crediti corporate
Copertura del portafoglio
corporate loans con lo
Score ESG
Analisi del Portafoglio titoli Copertura del portafoglio
con dati sulla carbon
footprint per tipologia di
emittente

obiettivo raggiunto obiettivo quasi raggiunto obiettivo "work in progress"

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

PRODOTTI E SERVIZI KPIs RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI
2023 2025
mazioni ESG e nuovi
prodotti
Infor
Approfondimento sulle
caratteristiche ESG delle
controparti
Controparti corporate con
ESG Due diligence (o altri
approfondimenti) rispetto al
perimetro individuato
Implementazione di
offerta di prodotti di
finanziamento alla clientela
corporate e retail
Nuove linee next e ESG
loans erogati (prodotti next
e mutuo green) rispetto al
totale pianificato
Emissione ESG Bond Green Bond emessi sul
totale pianificato

obiettivo raggiunto obiettivo quasi raggiunto obiettivo "work in progress"

Il percorso di Sostenibilità di BPS

LE PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL 2023 E LE ATTIVITÀ IN CORSO

L'integrazione del Piano Industriale con il Piano ESG ha segnato un ulteriore passo nel percorso che vede BPS sempre più impegnata nell'integrazione della Sostenibilità nel proprio business e nella propria operatività.

Nuovo Piano strategico e operativo per i rischi C&E, Nuova analisi di materialità

Sintesi e del video di Highlights

I Global Compact delle Nazioni Unite alla base della strategia del Gruppo

Alla base della strategia aziendale, come pure delle attività bancarie e finanziarie quotidianamente svolte, ci sono i Global Compact delle Nazioni Unite, dieci Princìpi fondamentali che promuovono i valori della sostenibilità nel lungo periodo attraverso azioni politiche, pratiche aziendali, comportamenti sociali e civili che siano responsabili e tengano conto anche delle future generazioni.

La Banca aderisce a questi Princìpi dal 2004 e inoltre nel 2018 è entrata a far parte, in qualità di membro fondatore, anche del network italiano (Global Compact Network Italia). Ogni anno BPS conferma il proprio sostegno al Global Compact delle Nazioni Unite pubblicando la propria Communication on Progress (COP).

  • 1 Alle imprese è richiesto di promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell'ambito delle rispettive sfere di influenza
    -
  • 2 Le imprese devono assicurarsi di non essere, neppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani
  • 3 Alle imprese è richiesto di sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva
  • 4 Le imprese devono sostenere l'eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio
  • 5 Le imprese devono sostenere l'effettiva eliminazione del lavoro minorile

6 Le imprese devono sostenere l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione

7 Alle imprese è richiesto di sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali

8 Alle imprese è richiesto di intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale

9 Alle imprese è richiesto di incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l'ambiente

LOTTA ALLA CORRUZIONE

AMBIENTE

LAVORO

NPL – Crediti deteriorati

I crediti deteriorati (non-performing loans, di seguito "NPL"), cioè i prestiti la cui riscossione è considerata a rischio sotto diversi profili, rappresentano un settore a cui la Banca ha dedicato ogni sforzo, dando priorità di attenzione e di intervento, in modo da ridurne i volumi.

Nell'ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, in data 28 dicembre 2023, la Banca Popolare di Sondrio ha concluso, insieme ad altri 11 Istituti partecipanti, l'operazione di cartolarizzazione multi-originator di sofferenze denominata "LUZZATTI POP NPLS 2023", per un valore lordo contabile complessivo di € 313 milioni. In particolare, l'Istituto ha ceduto, con effetto economico dal 1° gennaio 2023, un portafoglio di sofferenze del valore lordo pari a € 173 milioni al veicolo di cartolarizzazione denominato "Luzzatti POP NPLS 2023 S.r.l.".

A seguito del deconsolidamento contabile del portafoglio, in linea con quanto previsto nel Piano Industriale, l'NPL ratio lordo del Gruppo, al 30 settembre 2023 pari al 4,3%, a fine anno si è attestato al 3,7%.

Una panoramica del mercato dalla Lettera ai Soci e agli Amici del 1° gennaio 2024

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

22 INTRODUZIONE

(…) Il pensiero corre alle guerre in atto: quella russo-ucraina, cui si è aggiunta quella israelo-palestinese, senza dimenticare gli altri conflitti, tutti portatori di massacri e distruzioni. Le armi non hanno taciuto nemmeno a Natale.

In un contesto di preoccupante instabilità, gli Stati Uniti d'America, riferimento per le economie del mondo, dopo un inizio d'anno sottotono si sono riavuti con un incremento produttivo soddisfacente, a beneficio anche dell'occupazione, e con un salutare rallentamento dell'inflazione. Per contro la Cina, colosso asiatico di non poco rilievo al quale si guarda sempre con interesse, ha frenato notevolmente produzione e consumi.

A seguito degli aumenti dei costi di gas e petrolio, aggravati dalla situazione geopolitica e appesantiti da speculazioni borsistiche, l'Eurozona ha subito una forte scossa e, quantunque abbia reagito con determinazione, la crescita è rimasta e rimane debole. Tra i Paesi con maggiori difficoltà va ricordata la tradizionalmente solida Germania. La sua economia è stagnante e le conseguenze si propagano inevitabilmente come i cerchi del sasso gettato nello stagno, gravando su industria ed export dei Paesi UE, ma non solo.

L'Italia, sorretta da una miriade di aziende, perlopiù medie, piccole e piccolissime, che adattandosi alle situazioni hanno messo in atto esperienza e buona volontà di progredire, è riuscita a far fronte abbastanza bene alla negativa congiuntura. Tuttavia, il fenomeno delle chiusure di negozi non è cessato. L'edilizia è stata avvantaggiata dai provvedimenti in ambito "ecobonus", riflettendosi negativamente sui costi delle materie prime, a loro volta influenzati dal rincaro dell'energia, mentre l'immobiliare ha sofferto per il rialzo dei tassi. Il calo della disoccupazione è di buon auspicio, ma ha preoccupato e preoccupa la difficoltà delle imprese nel soddisfare le loro necessità quanto a figure professionali.

Il turismo è andato alla grande, nonostante le presenze di stranieri non siano state in linea con le aspettative. In tale scenario, il PIL nazionale ha chiuso il 2023 con un rialzo di circa lo 0,7%. È un aumento piuttosto modesto, inferiore alle previsioni, che nel confronto ci pone tuttavia in buona evidenza. L'inflazione è stata la piaga dell'anno. Solo negli ultimi mesi gli interventi da parte della Banca Centrale Europea hanno prodotto gli effetti auspicati, che si spera abbiano a proseguire. Resta comunque il fatto che la capacità di spesa delle famiglie si è visibilmente contratta.

PRIVATI

  • Servizi on-line
  • Conti correnti
  • Carte di pagamento
  • Finanziamenti
  • Investimenti
  • Coperture assicurative
  • Previdenza
  • Incassi e pagamenti

Prodotti e servizi, un'offerta che copre ogni esigenza

ENTI

  • Servizi on-line
  • Servizi di tesoreria e di cassa
  • Ordinativi informatici e firma digitale
  • Servizi accessori di incasso
  • Servizi accessori di pagamento

  • Servizi on-line

  • Servizi estero
  • Finanziamenti

AZIENDE • Factoring

  • Coperture assicurative
  • Servizi a valore aggiunto
  • Incassi e pagamenti
  • Leasing
  • Carte di
    • pagamento

Polifunzionalità competitiva, grazie a fabbriche prodotto interne

La Governance

La Banca Popolare di Sondrio adotta il modello di amministrazione e controllo tradizionale, in cui la gestione aziendale è affidata al Consiglio di Amministrazione, le funzioni di vigilanza sono in capo al Collegio Sindacale mentre la revisione legale dei conti è assicurata da una società di revisione esterna. In BPS le cariche di Presidente del CdA e di Amministratore Delegato sono separate.

GRI 2-11, 2-10

Informazioni dettagliate sul sistema di Corporate Governance e sulle remunerazioni sono fornite sul sito internet istituzionale della Banca all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance

GRI 2-10

Il Consiglio di Amministrazione è composto da 15 membri eletti dall'Assemblea ordinaria e si rinnova ogni anno per un terzo, permettendo così una più efficace specializzazione delle competenze tempo per tempo necessarie in capo ai Consiglieri e un'adeguata eterogeneità sia a livello di età anagrafica che di durata nella carica, contribuendo a garantire quindi una pluralità di approcci e prospettive.

Lo Statuto disciplina la nomina degli amministratori attraverso il meccanismo del voto di lista. Possono presentare una lista il Consiglio di Amministrazione i soci che da soli o congiuntamente rappresentino almeno l'1% del capitale sociale. Per maggiori informazioni si rimanda alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", reperibile sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/relazioni-sulgoverno-societario.

Il Consiglio di Amministrazione si sottopone ogni anno a un'autovalutazione finalizzata a verificare l'adeguata composizione e il corretto ed efficace funzionamento dello stesso. Il processo, che riguarda il Consiglio nel suo complesso e i Comitati costituiti al suo interno, è volto in particolare a:

  • individuare i principali punti di debolezza nel funzionamento dell'Organo, promuovere la discussione e definire le azioni correttive;
  • favorire l'aggiornamento dei regolamenti interni che presiedono al funzionamento del Consiglio di Amministrazione alla luce dell'evoluzione dell'attività aziendale e del contesto operativo;
  • stimolare la partecipazione attiva dei singoli Consiglieri e favorire in capo a ciascuno la piena consapevolezza del ruolo ricoperto e delle connesse responsabilità;
  • garantire il rispetto delle disposizioni di Vigilanza vigenti in materia di governo societario; ■ rafforzare la fiducia e la collaborazione fra i singoli Consiglieri, nel rispetto dei ruoli individuali.

Il Consiglio di Amministrazione provvede, inoltre, alla preparazione del documento "Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Sondrio SpA", che viene messo tempestivamente a disposizione degli stakeholder affinché nella scelta dei candidati da presentare per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione possano tener conto delle professionalità e delle caratteristiche richieste. Per maggiori informazioni si rimanda al citato documento, reperibile sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-deisoci.

La normativa di Vigilanza stabilisce che la composizione degli organi aziendali debba riflettere un adeguato grado di diversificazione in termini, tra l'altro, di competenze, esperienze, età, genere e proiezione internazionale. Il Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020, n. 169, a sua volta, prevede all'articolo 11 che:

"la composizione degli organi di amministrazione e controllo deve essere adeguatamente diversificata in modo da: alimentare il confronto e la dialettica interna agli organi; favorire l'emersione di una pluralità di approcci e prospettive nell'analisi dei temi e nell'assunzione delle decisioni; supportare efficacemente i processi aziendali di elaborazione delle strategie, gestione delle attività e dei rischi, controllo sull'operato dell'alta dirigenza; tener conto dei molteplici interessi che concorrono alla sana e prudente gestione della banca".

L'adesione al Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana:

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il 30 giugno 2023 di aderire al Codice di Corporate Governance, approvato dal Comitato per la Corporate Governance promosso da Borsa Italiana SpA. La Banca dà informativa al mercato sulle modalità di applicazione di tale Codice all'interno della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari.

BPS, in attuazione delle vigenti normative, adotta da inizio 2022 un proprio "Regolamento sulla diversità nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della Banca Popolare di Sondrio".

Ferma la necessità che l'attività di tutti gli amministratori sia caratterizzata da indipendenza di giudizio, nove Consiglieri di amministrazione sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 del D.Lgs. n.58/1998 (Testo Unico della Finanza) e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 169/2020. In merito si rende noto che, ai sensi delle vigenti "Disposizioni di Vigilanza per le Banche" emanate da Banca d'Italia (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti), almeno un quarto dei componenti del Consiglio devono possedere detti requisiti. Nel caso di Consigli di Amministrazione composti da 15 membri, come per la Banca Popolare di Sondrio, detto numero è pari a 4.

Consiglio di Amministrazione di BPS: maggiore presenza femminile (7/15) e indipendente (9/15)

BPS aderisce al Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana

La Banca provvede alla gestione dei conflitti d'interesse con l'obiettivo di assicurare, quanto più efficacemente possibile, la conformità alle norme di riferimento dell'operatività aziendale. Gli ambiti sensibili ai fini della gestione dei conflitti d'interesse attengono: alle operazioni con parti correlate, alle operazioni con soggetti correlati, ai prestiti agli esponenti e alle loro parti correlate e alle obbligazioni degli esponenti bancari. Il Regolamento interno in materia di operazioni con parti correlate adottato dalla banca è pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it nella sezione relativa alla governance aziendale. le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono riportate, ai sensi della vigente normativa, nelle relazioni e nelle note integrative, civilistiche e consolidate, del Resoconto d'esercizio della banca; inoltre, nella relazione e nella nota integrativa della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno.

Ulteriori informazioni circa le modalità di gestione dei conflitti di interesse sono reperibili sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/relazionisul-governo-societario.

GRI 2-15

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023 Foto di: Martina Faldrini, Ufficio Normative Valmasino (SO)

CdA
PRESIDENTE
Francesco Venosta
VICE PRESIDENTE
Lino Enrico Stoppani
CONSIGLIERE DELEGATO
Mario Alberto Pedranzini
CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE
Alessandro Caretta Nicola Cordone Loretta Credaro
CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE
Donatella Depperu Anna Doro Federico Falck
CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE
Attilio Piero Ferrari Maria Chiara Malaguti Pierluigi Molla
CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE
Serenella Rossi Silvia Stefini Rossana Zambelli

Struttura e composizione* della governance di BPS

Numero Percentuale
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Totale di membri 7 8 15 47% 53% 100%
Membri non esecutivi 6 4 10 40% 27% 67%
Membri esecutivi 1 4 5 6% 27% 33%
Membri con requisito di
indipendenza
6 3 9 40% 20% 60%
Membri che appartengono a gruppi
sottorappresentati (inteso come
consiglieri di minoranza)
1 1 2 6% 6% 12%

* Nell'Assemblea dei Soci del 29 aprile 2023, sono stati eletti 5 Consiglieri, con i quali il numero dei Consiglieri di genere femminile è salito a 7, incrementando il dato di una unità rispetto al 31/12/22.

GRI 2-9c

Il Consiglio di Amministrazione si rinnova ogni anno per un terzo dei suoi componenti

Ai sensi della normativa di riferimento (decreto MEF n. 169/2020, articoli 16,17,18 e 19) i membri del Consiglio di Amministrazione dedicano tempo adeguato allo svolgimento dell'incarico. Tale adeguatezza viene valutata sia in termini di tempo effettivamente utilizzato per garantire l'efficienza dello svolgimento della carica svolta e sia in termini di numero degli incarichi ricoperti al di fuori dell'azienda. In base alle informazioni assunte da ogni singolo membro, l'Organo amministrativo valuta se il tempo che ciascun Consigliere può dedicare è idoneo all'efficace svolgimento dell'incarico. Allo stato attuale non risultano posizioni e impegni "significativi", ossia tali da compromettere la capacità del membro di svolgere i propri compiti nell'organizzazione.

Per ulteriori informazioni relative alle cariche e alle altre funzioni ricoperte dai membri del Consiglio di Amministrazione, si rimanda alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari redatta ai sensi dell'art.123 bis TUF", reperibile sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/relazioni-sul-governo-societario.

GRI 405-1

Diversity negli organi di governo del Gruppo

Composizione 2023 2022 2021
CdA del
Gruppo*
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Totale
componenti del
CdA (numero)
11 19 30 8 21 29 7 25 32
Totale
componenti
del CdA (%)
37% 63% 100% 28% 72% 100% 22% 78% 100%
<= 29 anni
(numero)
0 0 0 0 0 0 0 0 0
<= 29 anni (%) 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
30-50 anni
(numero)
0 0 0 1 0 1 1 0 1
30-50 anni (%) 0% 0% 0% 3% 0% 3% 3% 0% 3%
>= 51 anni
(numero)
11 19 30 7 21 28 6 25 31
>= 51 anni (%) 37% 63% 100% 25% 72% 97% 19% 78% 97%

* Nel calcolo vengono inclusi tutti i Consiglieri a prescindere che la carica di Consigliere in più società sia ricoperta dal medesimo soggetto.

Composizione del Consiglio, dei Comitati e dell'Organo di Controllo di BPS

I membri dei Comitati sono nominati annualmente dal Consiglio di Amministrazione, di norma nella prima adunanza successiva al rinnovo del Consiglio ai sensi dell'art. 34 dello Statuto, e permangono in carica fino alla nuova deliberazione di nomina.

Donne

Uomini

≥ 51 anni

30-50 anni

Dati al 31 dicembre 2023

Il sistema di governance ESG di BPS prevede il dialogo continuo tra i diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione della

La Governance di Sostenibilità

Le tematiche legate alla Sostenibilità e ai fattori ESG nel mondo della finanza stanno acquisendo una sempre maggiore rilevanza: l'integrazione di tali temi non può essere garantita se non per mezzo di una solida struttura di governance.

GRI 2-13

Al fine di integrare sempre più la sostenibilità nel business, Banca Popolare di Sondrio ha adottato una governance ESG che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di queste tematiche e dei loro impatti. Come previsto nel Piano Industriale 2022-2025, la governance ESG è stata ulteriormente rafforzata grazie all'istituzione dal 2023 del Comitato consiliare di Sostenibilità composto, in coerenza con quanto definito dalle disposizioni di vigilanza (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 1, Sezione IV), da 3 Consiglieri tutti non esecutivi, di cui almeno uno indipendente. Il neo-costituito Comitato Sostenibilità svolge di fatto una funzione di supporto al Consiglio di Amministrazione con un ruolo istruttorio, consultivo e propositivo nella valutazione dei fattori di sostenibilità ritenuti fondamentali per la strategia di mediolungo periodo e della loro traduzione nelle politiche della Banca.

Di seguito il dettaglio della distribuzione dei ruoli e delle responsabilità in ambito Sostenibilità ricompresi nella Policy di Sostenibilità.

Organo
aziendale
Ruoli e responsabilità Composizione
Consiglio di
Amministrazione
(CdA)

Definisce linee guida, target e strategie a livello di Gruppo
sulle tematiche di sostenibilità (Piano Industriale);

Assicura l'integrazione dei rischi ESG nelle strategie di
business, nella governance, nei processi, nelle procedure e
nel sistema dei controlli;

Approva la Dichiarazione Consolidata di Carattere Non
Finanziario (DNF) e le principali policy di competenza;

Approva il Risk Appetite Framework e le politiche di governo
dei rischi, integrandoli tempo per tempo con le tematiche
ESG e, in particolare, i rischi climatici e ambientali;
Segue attività di formazione e aggiornamento continuo

circa le tematiche ESG e i rischi a queste connessi, con
particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali, al fine
di monitorare e progressivamente accrescere le proprie
competenze, anche tramite la compilazione di questionari e
autovalutazioni;

Supervisiona il corretto presidio di tali tematiche.

Presidente
Vicepresidente


Consigliere
Delegato

Consiglieri
Collegio
Sindacale

Sovrintende al rispetto delle disposizioni di legge previste
in materia di redazione della DNF;

Vigila sull'adeguatezza delle procedure e dei processi che
presiedono alla redazione della DNF.

Presidente del
Collegio Sindacale
Sindaci effettivi


Sindaci supplenti

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

La costituzione di un Comitato Sostenibilità a livello consiliare rafforza ulteriormente la governance di Sostenibilità della Banca

Organo
aziendale
Ruoli e responsabilità Composizione
Comitato
consiliare
Sostenibilità

Esamina e valuta i contenuti della Policy di sostenibilità di
Gruppo e le relative strategie elaborate dalle strutture e
dal Comitato manageriale Sostenibilità; esamina e valuta
la coerenza degli altri documenti di indirizzo della Banca
con gli obiettivi di sostenibilità alla luce delle normative,
degli standard e delle prassi nazionali e internazionali di
riferimento;

Consiglieri
interni al CdA
(non esecutivi, di
cui almeno uno
indipendente)

Fornisce supporto agli altri Comitati consiliari sui riflessi che
le tematiche di sostenibilità presentano con riferimento alle
specifiche competenze di ciascuno di essi, in particolare nelle
analisi di rischi e opportunità, nelle politiche retributive, nei
piani di formazione e di successione;

Valuta, anche in ottica propositiva, l'integrazione nel Piano
industriale degli aspetti ambientali e sociali volti a creare
valore nel medio-lungo periodo; esamina gli impegni assunti
dalla Banca in relazione alla sostenibilità, in particolare per
quanto riguarda gli obiettivi di decarbonizzazione ("net
zero"), e ne valuta il perseguimento, con particolare riguardo
ai prodotti offerti e alle soluzioni di finanza sostenibile;

Valuta l'integrazione delle tematiche di sostenibilità
nelle procedure e nei processi decisionali riguardanti gli
investimenti della Banca;
Promuove e sollecita le iniziative della Banca finalizzate ad

assicurare un confronto costante con gli stakeholder sulle
tematiche di competenza del Comitato, pure assicurando
che il Consiglio sia informato degli esiti di tali iniziative;

Esamina la DNF alla luce delle Policy approvate, delle azioni
intraprese e dei risultati ottenuti, preventivamente rispetto al
Comitato Controllo e rischi, affinché questo possa tenerne
conto nell'assolvimento delle sue funzioni;

Esamina le altre informative di sostenibilità predisposte
dalla Banca, tra cui il TCFD Report e il contributo attinente
alle tematiche di sostenibilità dell'Informativa al pubblico in
applicazione alla normativa di "Terzo Pilastro";

Supporta la Banca nel dialogo con le Autorità relativamente
agli esiti delle valutazioni di vigilanza sulle tematiche di
sostenibilità e alle indicazioni ricevute;
Esamina le valutazioni delle agenzie di rating di sostenibilità

e le azioni suggerite; valuta il posizionamento della Banca
nell'ambito delle metriche, degli indici e dei benchmark
di settore e svolge funzioni di monitoraggio in merito
all'evoluzione dei fattori della sostenibilità, anche alla luce
degli indirizzi e dei princìpi internazionali, nonché degli
sviluppi del mercato e della normativa rilevante;

Valuta le iniziative volte a diffondere la cultura della
sostenibilità nella banca e la consapevolezza nel personale
dell'importanza di perseguire uno sviluppo sostenibile;

Esamina la strategia non profit della Banca e la sua
attuazione, in particolare le iniziative rivolte alle comunità
locali, valutandone gli aspetti sociali e ambientali; promuove
lo sviluppo di relazioni con istituzioni e terzo settore sulle
tematiche di competenza;
Esamina preventivamente l'informativa e la documentazione

da sottoporre al Consiglio di Amministrazione per
l'assunzione delle relative decisioni.

Organo
aziendale
Ruoli e responsabilità Composizione
Comitato
Controllo e rischi
In coerenza al proprio mandato, con riferimento ai rischi ESG e a
quelli a essi connessi, assiste il CdA:
Nella determinazione delle linee di indirizzo del sistema di

controllo interno e di gestione dei rischi ESG;
Nella verifica periodica dell'adeguatezza di detto sistema

rispetto alle caratteristiche della Banca e al suo profilo di
rischio nonché del suo effettivo funzionamento;

Nella valutazione della conformità delle informazioni
qualitative e quantitative incluse nella DNF alle indicazioni
regolamentari e agli standard di rendicontazione, sentiti il
revisore legale dei conti e il Collegio Sindacale.

Consiglieri non
esecutivi e per
la maggior parte
indipendenti
Comitato
manageriale
Sostenibilità

Esamina periodicamente le evoluzioni normative, gli standard
e le prassi nazionali e internazionali di riferimento sulle
tematiche ESG;

Valuta le proposte di introduzione e modifica di normativa
interna rilevante e declinazione delle linee guida in iniziative
concrete, delle quali definisce pure i piani operativi e
monitora l'effettiva realizzazione;
Contribuisce al coordinamento delle strutture organizzative

e delle Società controllate al fine del rispetto degli indirizzi
di sostenibilità stabiliti dal CdA e tempo per tempo declinati
nella pianificazione strategica;

Coordina le attività volte a individuare le tematiche di
sostenibilità potenzialmente rilevanti e l'aggiornamento della
materialità. Inoltre, esamina la DNF e il TCFD Report a essa
allegato, formulando eventuali osservazioni e suggerimenti
trasmessi al Comitato Sostenibilità;

Nell'ambito di operazioni con strumenti di debito aventi
caratteristiche di sostenibilità (c.d. ESG Bond):

Approva il framework di riferimento e la reportistica annuale
di allocazione e impatto;

Revisiona e valida l'insieme di attivi ammissibili;

Presidia e monitora la gestione dei fondi raccolti;

Coordina e monitora le attività di interfaccia con i portatori di
interesse rilevanti e le azioni di disclosure;

Il Presidente (Chief Financial Officer) informa il Comitato
Sostenibilità circa i lavori svolti in occasione di ciascuna
riunione mettendo a disposizione, se richiesti, verbali e
documenti di lavoro.

Chief Financial
Officer (CFO)

Chief Commercial
Officer (CCO)

Chief Lending
Officer (CLO)

Chief Risk Officer
(CRO)

Chief Information
and Operations
Officer (CIOO)

Responsabile del
Servizio Supporto
logistico e
operativo

Responsabile del
Servizio Personale
e modelli
organizzativi

Responsabile
del Servizio
Pianificazione,
Investor Relations
e Controlli
Direzionali

Responsabile
dell'Ufficio
Sostenibilità
Comitato rischi In linea con quanto definito nel Regolamento generale dei
rischi climatico-ambientali:

Esamina le proposte di definizione, integrazione o modifica
significativa delle tecniche, delle metodologie e dei
criteri di monitoraggio del rischio climatico e ambientale,
esprimendo propri pareri e valutazioni;

Valuta le proposte riguardanti la definizione,
l'aggiornamento o la revisione dei parametri rappresentativi
della propensione al rischio climatico e ambientale previsti
dal Risk Appetite Statement (RAS);

Valuta le proposte di introduzione, estensione, modifica
o integrazione significativa dei sistemi, dei modelli, delle
tecniche o metodologie di analisi dei rischi climatici e
ambientali;
Approva il sistema di limiti/soglie di livello operativo

associati agli indicatori di esposizione ai rischi climatici e
ambientali.

Consigliere
delegato

Direttore generale

Vicedirettore
generale vicario

Chief Lending
Officer (CLO)

Chief Risk Officer
(CRO)

Chief Financial
Officer (CFO)

Chief Commercial
Officer (CCO)

Chief Information
and Operations
Officer (CIOO)

Organo
aziendale
Mobility
Manager
Ufficio
Sostenibilità

Organo
aziendale
Ruoli e responsabilità Composizione
Referenti ESG
operativi
Nominati per ciascuna delle Società controllate e per ognuna
delle principali aree aziendali della Capogruppo:

Costituiscono figure di riferimento per la diffusione di una
cultura della sostenibilità;

Declinano i fattori ESG rispetto alle attività di propria
competenza, individuando progettualità e intercettando
opportunità di business;

Favoriscono la circolazione delle informazioni, il
coordinamento delle attività e la loro condivisione,
permettendo di aumentare l'efficacia dell'interazione tra le
funzioni e di orientare l'operatività interna.

Risorse con skills
diversificate (il
dettaglio si trova
nelle pagine
successive)

La Policy di Sostenibilità definisce specifici ruoli e responsabilità anche per il Servizio Revisione Interna, la Funzione di Conformità e DPO e il Servizio Controllo rischi: per ulteriori informazioni si veda il paragrafo "Il Sistema dei controlli interni".

Qui di seguito vengono fornite maggiori informazioni circa la composizione per genere ed età degli organi di governance ESG:

Donne Uomini Totale
Board Level 14 12 26
Management Level 2 14 16
Operational Level 9 22 31
≤ 29
anni
30-50
anni
≥ 51
anni
Totale
Board Level 0 2 24 26
Management Level 0 1 15 16
Operational Level 7 18 6 31

Con lo scopo specifico di garantire una sempre maggiore condivisione delle tematiche ESG e un miglioramento della comunicazione tra le strutture coinvolte, si è provveduto a identificare nuovi Referenti ESG all'interno delle aree aziendali della Capogruppo.

La rete dei Referenti ESG

Area aziendale Ruolo
Area Crediti - Uff. Politiche Creditizie
Area Crediti - Uff. Crediti Speciali e Medio Termine
Area Crediti - Uff. Istruttoria Fidi
Servizio Finanza - Uff. Intermediazione Mobiliare
Servizio Finanza - Uff. Tesoreria Periodicamente,
Servizio Finanza - Uff. Gestioni Patrimoniali
Servizio Finanza - Uff. Amm.ne Titoli
Servizio Commerciale con cadenza
Servizio Supporto logistico e operativo almeno mensile,
Servizio Controllo Rischi - Rischi integrati viene organizzata
una riunione tra
i referenti ESG e
l'Ufficio Sostenibilità
con l'obiettivo di
agevolare gli scambi
tra le diverse strutture,
condividere gli
aggiornamenti
rispetto alle attività
svolte da ogni singolo
ufficio e collaborare su
Servizio Controllo Rischi – Rischi operativi e ICT
Servizio Controllo Rischi - Rischio di credito
Servizio Controllo Rischi - Rischi finanziari
Servizio Controllo Rischi - Sviluppo modelli di credito
Funzione Conformità e DPO
Servizio Revisione interna
Servizio Amministrazione Contabilità generale
Servizio Internazionale specifiche iniziative.
Servizio Personale e Modelli organizzativi
Servizio Sistemi Informativi
Servizio Segreteria e Affari Generali - Uff. Pubblicità
Ufficio di Presidenza e Direzione
Factorit
BPS (SUISSE) SA
BNT

L'identificazione di figure di riferimento per l'implementazione di nuove progettualità e la gestione operativa delle attività legate ai temi ESG favorisce la circolazione delle informazioni, il coordinamento delle attività e la loro condivisione, permettendo di aumentare l'efficacia dell'interazione tra le funzioni e di orientare l'operatività interna della Banca agli indirizzi di Sostenibilità stabiliti nella pianificazione strategica.

Specialisti ESG della rete

Nel 2023, la governance di Sostenibilità è stata ulteriormente potenziata grazie anche alla nomina di "Specialisti ESG della rete", figure opportunamente formate e specializzate nel supportare la rete al fine di rafforzare il dialogo con la clientela sulle tematiche ESG. Gli Specialisti ESG assistono le filiali nel raccogliere le informazioni utili a valutare la sostenibilità climatica e ambientale legata al processo di concessione del credito e collaborano con gli Uffici Centrali nelle attività utili alla predisposizione della Due Diligence ESG.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

La formazione ESG degli organi di governo

Il CdA segue attività di formazione sull'evoluzione delle tematiche ESG e i rischi a queste connessi, per garantire un aggiornamento continuo e favorire il dialogo con le Strutture che si occupano dell'implementazione del Piano ESG. Nel 2023 è stato sviluppato un ricco programma formativo che ha coinvolto i membri del CdA e i Sindaci all'interno del quale, tra l'altro, l'Ufficio Sostenibilità, pure supportato da consulenza specializzata, ha fornito una panoramica sulla normativa ESG, dedicato una sessione al Reg. (UE)2020/852 (c.d. Tassonomia) e approfondito i concetti chiave legati all'adesione della Banca alla Net-Zero Banking Alliance.

BPS (SUISSE) SA: Governance ESG

La banca elvetica si è dotata di un Comitato ESG per gestire in modo specifico le tematiche relative alla sostenibilità degli investimenti:

  • seguire la regolamentazione e le tendenze del settore del risparmio gestito in ambito ESG;
  • formulare proposte relative a Metodologie di lavoro, regole e parametri di sostenibilità per loro integrazione nelle diverse fasi del processo di investimento;
  • discutere idee di investimento ESG affinché vengano portate al Comitato di Investimento;
  • riportare alla Direzione Generale lo status dell'attuazione delle politiche di sostenibilità negli investimenti;
  • redigere una volta all'anno un documento, denominato "ESG Investment Newsletter" che ha l'obiettivo di informare all'interno e all'esterno dell'Istituto in merito al posizionamento della banca sul tema della sostenibilità degli investimenti.

All'interno del reparto Investimenti è stato inoltre istituito un team ESG dedicato allo studio della tematica in tutti i suoi aspetti e particolarmente focalizzato sull'innovazione di prodotto e sui processi di investimento.

Sono stati creati inoltre due gruppi di lavoro: il Gruppo di Lavoro Crediti che si occupa degli adeguamenti normativi lato crediti e della consulenza ipotecaria (es. impatto normativa ASB sulle ipoteche) e il Gruppo di Lavoro Investimenti che valuta gli aspetti ESG implementabili sui prodotti gestiti (fornitura di dati ESG).

Il Sistema dei controlli interni

Il Sistema dei controlli interni è costituito dall'insieme delle regole, delle attività, delle procedure e delle strutture organizzative che puntano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento dei seguenti obiettivi:

  • efficacia ed efficienza dei processi;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • affidabilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali;
  • conformità delle operazioni sia alle politiche stabilite dagli Organi di governo aziendale sia alle normative interne ed esterne;
  • condotta operativa improntata a criteri di correttezza e di prudenza.

La Banca, consapevole che il Sistema dei controlli interni rappresenta un elemento determinante affinché l'attività sia sempre improntata ai tradizionali criteri di "sana e prudente gestione", aggiorna e razionalizza costantemente il sistema stesso, nel rispetto dei princìpi indicati dalle Autorità di Vigilanza, ossia:

  • proporzionalità nell'applicazione delle norme in funzione delle caratteristiche dimensionali e operative;
  • gradualità nel passaggio a metodologie e processi progressivamente più avanzati per la misurazione dei rischi e del conseguente patrimonio di cui disporre;
  • omogeneità nella definizione degli approcci utilizzati dalle diverse funzioni previste nel sistema organizzativo di Gruppo;
  • economicità, ossia contenimento degli oneri per gli intermediari.

Il Sistema di controlli interni coinvolge, con diversi ruoli, il Consiglio di Amministrazione e i Comitati endoconsiliari, il Collegio sindacale, il Consigliere delegato coadiuvato dai componenti della Direzione generale e dai Responsabili delle Aree di Governo, le Unità organizzative deputate a compiti di controllo interno e tutto il personale.

Nello specifico, l'assetto organizzativo aziendale delle funzioni dedite ai controlli è riconducibile, secondo quanto previsto dalle Istruzioni di vigilanza, alle seguenti linee di controllo:

Controlli di primo livello: consistono in verifiche di tipo procedurale, informatico o comportamentale al fine di consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

La responsabilità dell'effettiva applicazione dei controlli e della loro adeguatezza è conferita ai servizi centrali, agli uffici e alle dipendenze sul territorio.

2° livello

livello

Controlli di secondo livello: costituiti dai controlli sui rischi e sulla conformità, che hanno l'obiettivo di assicurare, tra l'altro, la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischiorendimento e l'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica. I controlli sono effettuati dall'area di governo del Chief Risk Officer, dalla Funzione di Conformità e DPO, dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dalla Funzione Antiriciclaggio.

In particolare, nell'ambito dell'Area di governo del Chief Risk Officer, il Servizio Controllo rischi:

  • individua, valuta, misura, monitora i rischi ESG, con particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali, nonché quelli ai medesimi associati. A tali fini, provvede a integrarli progressivamente nella regolamentazione di riferimento, nei processi, nelle procedure, nei sistemi di supporto, nei dati e nella reportistica;
  • supporta e coordina la graduale integrazione dei fattori di rischio climatico e ambientale nei sistemi di gestione e informativa sui rischi con riferimento in particolare alla "Guida BCE sui rischi climatici e ambientali";
  • sovrintende e, per le parti di competenza, esegue gli esercizi di stress test previsti dalle Autorità di Vigilanza attinenti a tematiche ESG, con particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali;
  • sovrintende alla redazione dell'Informativa al pubblico in applicazione alla normativa di "Terzo Pilastro" in materia ESG.

La Funzione di Conformità e DPO provvede a:

  • identificare le norme applicabili;
  • verificare la conformità dei processi aziendali alla regolamentazione interna ed esterna con l'obiettivo di prevenire e contenere i rischi legali e reputazionali;
  • valutare il grado di esposizione ai rischi di pertinenza attraverso indicatori quantitativi e/o qualitativi di sintesi, espressivi delle risultanze delle rilevazioni sui processi presidiati;
  • predisporre flussi informativi diretti agli Organi aziendali e alle strutture coinvolte nel processo.

3° livello

Controlli di terzo livello: rappresentati dalle attività del Servizio Revisione interna, volti a verificare, anche con ispezioni in loco, il regolare andamento dell'operatività e dell'evoluzione dei rischi, e la valutazione di completezza, adeguatezza, affidabilità e funzionalità della struttura organizzativa e delle componenti del Sistema dei controlli interni. Relativamente alle tematiche di sostenibilità, il Servizio Revisione Interna si occupa di:

  • verificare l'osservanza delle politiche in materia di sostenibilità e la conformità alle stesse dell'operatività aziendale e di Gruppo;
  • valutare l'adeguatezza e la funzionalità del processo di gestione dei rischi climatici e ambientali;
  • segnalare agli Organi aziendali eventuali inefficienze, punti di debolezza o irregolarità emerse nel corso delle proprie attività di verifica, formulando raccomandazioni e portando all'attenzione i possibili miglioramenti.

Il Servizio Revisione Interna è una funzione indipendente dalle unità produttive e dalle altre funzioni di controllo

Nel corso del 2023, come previsto nel Piano di azione approvato dal Consiglio di Amministrazione, il Servizio Revisione interna ha condotto una specifica verifica sul processo di redazione della Dichiarazione non finanziaria, valutandone gli aspetti regolamentari, organizzativi e operativi.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001

Il Gruppo ha adottato un Modello di Organizzazione e Gestione, ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 (di seguito "MOG" o "Modello"), relativamente alla responsabilità amministrativa degli enti, delle società e delle associazioni. I destinatari del MOG sono: i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i dipendenti, i collaboratori e la società di revisione.

Scopo del Modello è la predisposizione di un sistema strutturato e organico di procedure e attività di controllo (ex ante ed ex post) per la prevenzione e consapevole gestione del rischio di commissione dei reati, mediante l'individuazione dei processi sensibili e la loro conseguente formalizzazione.

Scopo del MOG è la predisposizione di un sistema di procedure e attività di controllo per la prevenzione e la consapevole gestione del rischio

L'adozione di princìpi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati ex D.Lgs. 231/2001 costituisce un elemento essenziale dell'ambiente di controllo preventivo, che trova riscontro in quanto definito nel Codice Etico. Tale documento contiene l'insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità della Banca nei confronti di tutti i soggetti portatori di interessi (dipendenti, fornitori, Pubblica Amministrazione, azionisti, mercato finanziario, ecc.) e ha l'obiettivo di raccomandare, promuovere o vietare determinati comportamenti, prevedendo pure sanzioni proporzionate alla gravità delle eventuali infrazioni commesse. A tal proposito la Banca ha predisposto un apposito modulo da sottoporre per accettazione ai soggetti terzi al fine di richiedere ai medesimi di adottare comportamenti in linea con quelli adottati dalla Banca prevedendo, tra l'altro, che le eventuali violazioni del Codice Etico costituiscano giusta causa di risoluzione del contratto.

Ai sensi del D.Lgs. 231/2001, il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello, nonché di curarne l'aggiornamento, è stato affidato a un organismo dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo. Segnatamente, il Consiglio di Amministrazione ha a suo tempo istituito l'Organismo di Vigilanza (di seguito anche "OdV"), preposto a monitorare l'effettiva attuazione del modello organizzativo e composto, a far data dal 1° gennaio 2024, da un Presidente, un professionista esterno alla Banca, da un membro del Collegio Sindacale e dal responsabile pro tempore, della Revisione Interna.

In ottica di Gruppo, fermo restando che ciascuna società è chiamata a svolgere autonomamente l'attività di predisposizione, attuazione e revisione del proprio modello organizzativo, la Banca, in qualità di Capogruppo, raccomanda l'adozione ed efficace realizzazione da parte di tutte le società di propri modelli di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001, i quali non dovranno essere incompatibili o contrastanti rispetto alle indicazioni ricevute.

L'Organismo di Vigilanza sta svolgendo un'attività di aggiornamento e integrazione del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001, principalmente, al fine di recepire l'estensione del catalogo dei reati presupposti, di aggiornare la normativa Whistleblowing e di introdurre protocolli ad hoc riferibili alle attività aziendali "a rischio reato", recanti la descrizione delle procedure, dei reati presupposti, delle attività a rischio, degli strumenti a presidio del rischio-reato e dei flussi informativi verso l'Organismo di Vigilanza, ai quali è dedicato anche uno specifico allegato. Il Codice Etico è stato oggetto di interventi, allo scopo di introdurre riferimenti ai

princìpi internazionali e alle good practice in tema di sostenibilità, ambiente, diversità e inclusione, in linea con quanto previsto dalle Policy interne; tali modifiche sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione il 31 marzo 2023.

Maggiori informazioni sul Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 si possono trovare sul sito istituzionale della Banca all'indirizzo https:// istituzionale.popso.it/it/governance/relazioni-sul- governo-societario.

Procedura di whistleblowing

Al fine di rafforzare all'interno dell'intera struttura aziendale la cultura della correttezza e del rispetto delle norme e in adempimento alle disposizioni di Vigilanza, la Banca ha predisposto un sistema di segnalazione delle violazioni (whistleblowing) attraverso il quale i dipendenti possono segnalare reati, possibili frodi, illeciti o qualsiasi condotta irregolare di cui si è venuti a conoscenza in relazione alla rispettiva operatività e che può costituire violazione delle norme disciplinanti - in senso lato - l'attività bancaria.

Gli obiettivi del whistleblowing sono molteplici, ovvero:

  • prevenire rischi correlati a qualsiasi atto o fatto pregiudizievole per la Banca, i dipendenti, i clienti, i soci e comunque per qualsiasi ulteriore portatore di interesse e, di riflesso, per l'interesse pubblico collettivo;
  • rendere consapevole il Personale e gli altri soggetti interessati dell'importanza di denunciare i suddetti eventi;
  • promuovere una cultura organizzativa di fiducia, trasparenza e responsabilità, che aiuta a prevenire le citate condotte illecite.

Il rappresentato canale di comunicazione assicura la necessaria riservatezza e la confidenzialità delle informazioni ricevute sia in relazione al soggetto segnalante sia al soggetto segnalato, nel rispetto degli standard normativi previsti. Nel caso di segnalazione riguardante la normativa antiriciclaggio viene, in ogni caso, garantito l'anonimato; tuttavia, il segnalante ha la possibilità, a propria insindacabile discrezione, di manifestare la propria identità.

Nell'ambito dell'applicazione delle disposizioni normative è stata predisposta una policy in materia di segnalazione interna delle violazioni estesa alle società del Gruppo operanti in Italia che, in relazione alla normativa di riferimento, devono dotarsi di sistemi di whistleblowing. Il soggetto identificato come Responsabile del Sistema Interno di Segnalazione con valenza per tutte le società destinatarie è individuato nel Responsabile pro tempore della funzione di Conformità.

In aggiunta nel 2023, a seguito dell'entrata in vigore del Decreto legislativo n. 24/2023, la Banca ha provveduto a:

  • aggiornare l'applicativo informatico Comunica Whistleblowing;
  • revisionare e aggiornare la Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni - whistleblowing, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca il 30 giugno 2023.

La formazione in materia di whistleblowing è obbligatoria ed è erogata mediante corsi in aula e corsi multimediali.

Il valore di partecipare

La nuova Agenda è una promessa da parte dei leader a tutte le persone in tutto il mondo. È un'Agenda per le persone, per sradicare la povertà in tutte le sue forme, un'Agenda per il pianeta, che è la nostra casa.

Ban Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite dal 2007 al 2016

L'Agenda globale per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030), approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015, ha individuato in 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals o SDGs) e 169 Target il percorso verso la Sostenibilità per Paesi e organizzazioni di tutto il mondo.

Questi obiettivi, da raggiungere entro il 2030, raccontano come l'attuale modello di sviluppo sia insostenibile non solo dal punto di vista sociale e ambientale, ma anche economico. Inoltre, l'attuazione dell'Agenda 2030 coinvolge non solo gli Stati, ma tutte le componenti della società a partire dalle imprese per finire con le organizzazioni del Terzo settore, le università, gli operatori del mondo della comunicazione e della cultura.

Ad oggi, gli SDGs intendono essere un impulso soprattutto per il mondo delle imprese, attori chiave per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. È in tale ottica che anche il Gruppo Banca Popolare di Sondrio intende inquadrare la propria rendicontazione di sostenibilità all'interno di questo framework, sottolineando così la forte relazione che intercorre tra gli obiettivi di business e di sostenibilità.

MUTUALITÀ ETICA RECIPROCITÀ

L'impegno del Gruppo Banca Popolare di Sondrio

Sin dalla fondazione, il Gruppo orienta la propria azione al soddisfacimento dei plurimi interessi dei vari stakeholder, associando allo scopo tradizionale del perseguimento degli utili quello identitario della realizzazione di un beneficio comune.

In questa prospettiva, il Gruppo agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e gli SDGs, come dichiarato nella Policy di Sostenibilità.

Gli SDGs maggiormente rilevanti per l'attività del Gruppo

UN Global Compact

Il Global Compact delle Nazioni Unite è l'iniziativa strategica di cittadinanza d'impresa più ampia al mondo, nata dalla volontà di promuovere un'economia globale sostenibile, rispettosa dei diritti umani e del lavoro, della salvaguardia dell'ambiente e della lotta alla corruzione.

È stata proposta per la prima volta nel 1999, presso il World Economic Forum di Davos dall'allora segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, il quale ha invitato i leader dell'economia mondiale presenti all'incontro a sottoscrivere con le Nazioni Unite un Patto Globale, al fine di affrontare in una logica di collaborazione gli aspetti più critici della globalizzazione. In questo modo, a partire dal luglio del 2000, è stato lanciato il Global Compact delle Nazioni Unite a cui, da allora, hanno aderito oltre 20.000 aziende provenienti da 160 Paesi nel mondo, dando vita a una nuova realtà di collaborazione mondiale.

Banca Popolare di Sondrio partecipa dal 2004 a questa iniziativa, raccogliendo così l'invito delle Nazioni Unite a coinvolgere sinergicamente il mondo dell'imprenditoria e delle organizzazioni non governative nelle grandi sfide dell'umanità. Inoltre, nel 2018 la Banca ha aderito, in qualità di membro fondatore, anche al network italiano (Global Compact Network Italia - GCNI).

I Dieci Princìpi del Global Compact orientano la strategia della cultura aziendale di Banca Popolare di Sondrio, oltre che le attività bancarie e finanziarie quotidianamente svolte. Pertanto, come ogni anno, la nostra Banca ha confermato il proprio sostegno al Global Compact delle Nazioni Unite e ribadito il proprio impegno nel campo della sostenibilità aziendale presentando la Communication on Progress (COP).

UNEP FI: i Principles for Responsible Banking (PRB) e la Net-Zero Banking Alliance

Come previsto dal Piano Industriale 2022-2025, alla fine del 2023 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato l'adesione alla United Nations Environment Programme Finance Initiative (UNEP FI). Si tratta di una partnership tra l'UNEP e il settore finanziario globale per mobilitare i finanziamenti del settore privato verso lo sviluppo sostenibile. L'iniziativa conta più di 500 membri, tra banche, assicuratori e investitori per un totale di oltre 170.000 miliardi di dollari di asset.

Diventare membri di UNEP FI ha permesso alla Banca di aderire pure a due delle iniziative a essa collegate, ovvero i Principles for Responsible Banking (PRB) e la Net Zero Banking Alliance (NZBA).

I Principles for Responsible Banking, emanati dall'UNEPFI nel 2019, sono 6 Princìpi ad adesione volontaria sviluppati con l'obiettivo di fornire scopo, prospettiva e ambizione alla Finanza Sostenibile.

Le banche firmatarie si impegnano ad abbracciare i Princìpi in tutte le loro aree di business.

Prevede l'allineamento delle strategie aziendali con gli SDGs, con il Paris Climate Agreement e con i vari framework nazionali e internazionali Considera la valorizzazione dell'impatto positivo e la riduzione di quello negativo, attraverso l'implementazione dei target maggiormente impattanti

Prevede la definizione di una governance efficace e una cultura bancaria responsabile

Punta a promuovere, con clienti e utenti, pratiche sostenibili e attività economiche che creino prosperità condivisa per le generazioni, attuali e future

Richiede il monitoraggio periodico e dei risultati raggiunti in maniera trasparente

La Net Zero Banking Alliance è stata lanciata nel 2021, conta oltre 140 banche che, entrando a far parte dell'alleanza, sanciscono il loro impegno nella definizione di strategie di decarbonizzazione e target in linea con l'Accordo di Parigi. La maggior parte dei membri della NZBA sono anche firmatari dei PRB impegnati nella definizione di obiettivi climatici ambiziosi.

Attraverso l'individuazione di target settoriali, gli aderenti alla NZBA, infatti, si impegnano a operare in modo coerente con il contenimento del riscaldamento globale entro gli 1,5 gradi centigradi.

Con "Net Zero" si intende l'azzeramento delle emissioni nette di gas serra, raggiungibile attraverso:

■ una forte riduzione delle proprie emissioni dirette e indirette;

Delinea un lavoro di engagement e collaborazione proattiva per raggiungere obiettivi comuni

■ il bilanciamento tra emissioni prodotte rimanenti o non riducibili ed emissioni rimosse dall'atmosfera.

TCFD

La Task Force on Climate Related Financial Disclosures (TCFD) è stata creata, in seno al Financial Stability Board, nel 2015 per fornire raccomandazioni per una reportistica efficace sui rischi legati al clima.

L'obiettivo è migliorare la coerenza e la trasparenza delle informative finanziarie relative al clima e incoraggiare un reale cambiamento al fine di ridurre l'impatto aziendale sui cambiamenti climatici.

La TCFD ha pubblicato nel Report annuale del 2017 un elenco di raccomandazioni finalizzate a supportare le aziende nella stesura della disclosure finanziaria relativa al cambiamento climatico.

Per allineare la propria rendicontazione alle migliori pratiche internazionali, la Banca ha deciso dunque di aderire formalmente alla TCFD nonché di allineare la propria rendicontazione climate-related alle Linee Guida proposte attraverso la predisposizione del TCFD Report, consultabile sul sito istituzionale alla sezione Sostenibilità - Dichiarazione non finanziaria.

BPS e l'Associazione Bancaria Italiana (ABI)

Banca Popolare di Sondrio anche nel 2023 ha partecipato attivamente agli specifici Gruppi di Lavoro (di seguito "GdL") promossi dall'Associazione Bancaria Italiana (di seguito "ABI") e in particolare:

  • GdL "Banca, ambiente e cambiamento climatico", tavolo dove si analizzano le consultazioni europee e le normative emergenti e si condividono le best practice riguardo al tema del cambiamento climatico;
  • GdL "Sostenibilità Sociale", tavolo che tratta il tema della Tassonomia sociale e non solo;
  • GdL "Rendicontazione di Sostenibilità", tavolo che approfondisce le tematiche legate alla DNF;
  • GdL "Sostenibilità", tavolo dove vengono affrontati tutti gli altri temi legati alle tematiche ESG, quali a esempio la Tassonomia.

In generale, anche attraverso corsi di formazione e altri eventi, l'associazione promuove attività di condivisione delle conoscenze all'interno del settore bancario, consentendo lo sviluppo di sinergie tra i suoi attori. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, l'ABI supporta le banche anche nella divulgazione dei dati, fornendo indicazioni e chiarimenti. Inoltre, è attiva nella promozione di un quadro normativo armonizzato attraverso il dialogo diretto con le Istituzioni.

In tale contesto, la Banca risulta essere parte attiva anche grazie alla presenza del dott. Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale della Banca, nel Consiglio di ABI dal 2004, nel Comitato esecutivo dal 2014 e nel Comitato di presidenza dal 2018.

FEduF – Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio

La "Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio" costituita su iniziativa ABI è una persona giuridica di diritto privato, senza scopo di lucro, che persegue scopi di utilità sociale promuovendo l'Educazione Finanziaria, nel più ampio concetto di Educazione alla Cittadinanza Economica consapevole e attiva, per sviluppare e diffondere la conoscenza finanziaria ed economica.

Attraverso la collaborazione con FEduF BPS propone agli studenti lezioni per riflettere sui temi dell'economia circolare e della gestione consapevole delle risorse, nonché per approfondire i modelli di sviluppo sostenibile e di economia civile.

"Carta donne in banca" di ABI

La "Carta donne in banca" di ABI costituisce uno strumento a disposizione delle aziende per sostenere il loro impegno per le pari opportunità.

La Carta è aperta all'adesione di tutte le imprese bancarie e finanziarie, anche se non associate all'ABI, e impegna i firmatari a valorizzare le proprie politiche aziendali secondo i princìpi alla base delle pari opportunità.

A oggi la Carta è stata sottoscritta da 67 istituti, oltre alla stessa ABI, che corrispondono al 92% del valore dell'attivo delle banche partecipanti all'associazione e al 92% dei dipendenti del settore.

A testimonianza della crescente sensibilità verso i temi sociali la Banca ha firmato questo documento per sostenere il proprio impegno per le pari opportunità promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo e aperto ai valori della diversità e diffondendo la piena ed effettiva partecipazione femminile a ogni livello aziendale.

Valore D

Nel 2023 il Gruppo Banca Popolare di Sondrio è entrato a far parte dell'associazione Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che si impegna a promuovere una cultura aziendale inclusiva, senza discriminazioni, capace di far emergere il talento di ognuno attraverso la valorizzazione della diversità.

L'associazione è nata nel 2009 dall'incontro tra dodici manager di altrettante aziende virtuose: AstraZeneca, Enel, General Electric, Johnson&Johnson, IKEA, Intesa Sanpaolo, Luxottica, McKinsey & Company, Microsoft, Standard&Poor's, UniCredit e Vodafone.

La partecipazione della Banca a questa importante realtà si è concretizzata attraverso la partecipazione a gruppi di lavoro e l'erogazione di corsi di formazione in ambito Diversity and Inclusion (di seguito "D&I"), dedicati a temi quali le molestie di genere nei luoghi di lavoro e lo sviluppo inconsapevole di pregiudizi. L'obiettivo per il 2024 è quello di partecipare in modo proficuo a tutte le attività proposte, allo scopo di contribuire alla realizzazione di una cultura condivisa e allenarsi al rispetto delle diversità.

Forum per la Finanza Sostenibile

Il Forum per la Finanza Sostenibile è un'associazione non profit nata nel 2001 con l'obiettivo di incoraggiare l'inclusione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei prodotti e nei processi finanziari. Il Forum alimenta con i propri associati un network informativo e formativo, che ha lo scopo di incoraggiare lo scambio e la crescita culturale in materia di finanza sostenibile.

La Banca è socia dell'associazione dal 2022: l'intento è quello di condividere idee attraverso i gruppi di lavoro e i momenti di confronto, rimanere aggiornati su normative e policy e dare nel contempo maggiore visibilità del proprio impegno illustrando le iniziative, i prodotti e i servizi realizzati al fine di favorire il cambiamento verso una società più equa e sostenibile.

I rating/scoring ESG

I rating/scoring di sostenibilità sono elaborati dai principali player del settore e vengono anche utilizzati per compilare e pubblicare diversi indici di sostenibilità, in modo simile ai benchmark convenzionali.

Alcuni soggetti sono nati come rater finanziari e si sono specializzati solo successivamente nella valutazione della performance di sostenibilità; altri sono nati col fine di focalizzarsi da subito sulle valutazioni delle prestazioni ESG.

Panoramica rating/scoring ESG Banca Popolare di Sondrio

CDP

CDP è un'organizzazione non profit internazionale, che indirizza le aziende e i governi alla riduzione delle proprie emissioni di gas serra, alla salvaguardia delle risorse idriche e alla protezione delle foreste. È considerato il principale provider per i dati di rendicontazione climatica, lavorando con investitori istituzionali il cui patrimonio complessivo ammonta a circa 110 trilioni di dollari.

Nel 2023, più di 23.000 aziende hanno divulgato il loro impatto ambientale attraverso CDP. Banca Popolare di Sondrio aderisce all'iniziativa dal 2020, attraverso la compilazione del Questionario CDP sul cambiamento climatico, dimostrando trasparenza e consapevolezza, caratteristiche indispensabili per intraprendere il percorso verso un futuro prospero e sostenibile. Nel 2023 il punteggio (score) ottenuto è stato A-.

Standard Ethics

ll rating di sostenibilità assegnato dall'agenzia indipendente Standard Ethics è un giudizio sintetico del livello di conformità raggiunto rispetto alle indicazioni internazionali sulla sostenibilità fissate da alcune delle principali istituzioni internazionali (Unione Europea, Nazioni Unite, OCSE). Nell'aprile 2024, al termine del processo di revisione annuale del giudizio, il Corporate Rating è passato a "EE+" dal precedente "EE".

Nel loro rapporto finale, consultabile sul nostro sito istituzionale nella sezione dedicata alla Sostenibilità, gli analisti di Standard Ethics hanno evidenziato il costante impegno della Banca nell'implementazione degli obiettivi previsti dal Piano Industriale. Viene apprezzato, in particolare, come il Piano armonizzi ed integri gli elementi ESG all'interno delle attività della Banca.

La positiva valutazione ha pure tenuto conto che la Banca ha ulteriormente rafforzato i presidi di ESG Risk Management e rinnovato i principali strumenti di governance – come il Codice Etico e la nuova Policy di Sostenibilità - corredandoli di riferimenti espliciti alle indicazioni di ONU, OCSE e UE. Tra l'altro, il medesimo approccio caratterizza i documenti interni di più recente approvazione, ad esempio nell'ambito degli investimenti e in materia di Intelligenza Artificiale.

All'interno del Report, si pone risalto a come l'integrazione dei fattori ESG, soprattutto di natura ambientale, sia visibile pure nei sistemi di governo dei rischi nell'ambito dei rapporti con la clientela e la catena di fornitura.

ISS

Il gruppo di società ISS (Institutional Shareholder Services) nasce come proxy advisor e successivamente ha iniziato anche a fornire valutazioni ESG, elaborando l' "ESG Corporate Rating" e il "Quality Score". Il primo indicatore si riferisce alla capacità di un'azienda di gestire adeguatamente i rischi ESG materiali, mitigare gli impatti sociali e ambientali negativi e positivi e sfruttare le opportunità offerte dalla trasformazione verso lo sviluppo sostenibile.

Il Corporate Rating ISS della Banca Popolare di Sondrio è C-.

Il Quality Score è un giudizio di sostenibilità suddiviso secondo i tre pilastri, mediante l'assegnazione di un punteggio compreso tra 1 (migliore) e 10 (peggiore). I risultati ottenuti dalla Banca Popolare di Sondrio sono: 3 per il comparto Governance, 2 per Environment e 2 per Social.

Sustainalytics

I rating di rischio ESG di Sustainalytics misurano l'esposizione di un'azienda a rischi ESG sostanziali specifici del settore e la capacità di gestione di tali rischi da parte dell'azienda.

Banca Popolare di Sondrio ha conseguito un giudizio di rischio pari a Medium.

Il contesto della finanza sostenibile

Nel corso del 2023 la finanza sostenibile si è affermata ulteriormente come pilastro chiave nell'ecosistema finanziario globale, riflettendo una trasformazione profonda nel comportamento dei consumatori e degli investitori.

Dal report della Global Sustainable Investment Alliance, pubblicato a novembre 2023, emerge come oltre 30 trilioni di dollari siano gestiti attraverso strategie sostenibili, quota significativa del totale degli asset gestiti a livello mondiale. Ciò conferma che l'interesse per gli investimenti sostenibili è cresciuto notevolmente, con sempre più investitori che cercano opportunità di investimento che seguono criteri ESG in aziende a basso impatto sociale e/o ambientale.

La dinamica inflattiva a cui si è assistito nel corso dell'anno, destando preoccupazione in diversi contesti economici, ha spinto gli investitori a cercare alternative più resilienti e, in questo ambito, settori come le energie rinnovabili, la tecnologia verde e le iniziative socialmente responsabili hanno suscitato notevole interesse.

Contemporaneamente, la spinta regolamentare ha svolto un ruolo chiave nell'accelerare questo cambiamento di paradigma. In particolare, misure e incentivi volti a favorire gli investimenti sostenibili hanno iniziato a contribuire a creare un ambiente favorevole per la crescita di aziende e progetti mirati a mitigare l'impatto ambientale.

Per quanto riguarda il settore finanziario europeo, a fronte di una crescente domanda di prodotti finanziari "sostenibili", si è assistito a una immediata risposta che si è sostanziata nello sviluppo di nuovi strumenti e veicoli di investimento, ampliando le opzioni disponibili per la clientela e gli investitori.

Il panorama normativo dopo cinque anni dall'Action Plan europeo per la Finanza Sostenibile

Sulla base delle raccomandazioni dell'High-Level Expert Group on Sustainable Finance, a marzo 2018 la Commissione Europea ha pubblicato il Piano d'Azione per finanziare la crescita sostenibile. Si tratta di una tabella di marcia con misure specifiche e relative scadenze al fine di:

  • orientare flussi di capitale verso investimenti sostenibili;
  • gestire in modo più efficace i rischi finanziari che derivano dal cambiamento climatico, dal consumo di risorse, dal degrado ambientale e dalle disuguaglianze sociali;
  • migliorare la trasparenza e incoraggiare un approccio di lungo periodo nelle attività finanziarie.

Per realizzare questi ambiziosi obiettivi e garantire il coerente intervento del settore finanziario, è necessario disporre di un quadro normativo adeguato: nei tre anni dall'adozione del Piano, la produzione normativa e regolamentare a livello europeo è proseguita copiosa, senza sosta. Nel recepimento delle disposizioni, il settore bancario è chiamato a compiere un'attività di profonda auto-analisi e di rinnovamento continuo e progressivo dei propri processi di business.

Di seguito, si rappresenta una sintesi delle principali iniziative regolamentari e degli orientamenti tecnici emanati delle Autorità di Vigilanza a livello europeo in ambito di finanza sostenibile e una timeline delle principali tappe future di implementazione.

  • Reg. (UE) 2019/2088 sulla trasparenza delle informazioni sulla finanza sostenibile (Sustainable Finance Disclosure Regulation – SFDR): richiede agli operatori e ai consulenti finanziari di comunicare come vengono tenuti in considerazione i rischi ESG a livello di soggetto e a livello di prodotto. Impone specifici requisiti di disclosure per i prodotti che promuovono caratteristiche ambientali o sociali e per i prodotti che hanno come obiettivo investimenti sostenibili. Le Autorità di supervisione europea disciplinano gli aspetti applicativi per mezzo di standard tecnici (i.e., Regulatory Technical Standards, "RTS") definiti dal Regolamento 2022/1288.
  • Reg. (UE) 2020/852 (Tassonomia): ha introdotto una classificazione delle attività considerate sostenibili in base all'allineamento agli obiettivi ambientali dell'Unione Europea e al rispetto di alcune clausole di carattere sociale.
  • European Banking Authority Orientamenti in materia di concessione e monitoraggio dei prestiti (EBA – LOM): definiscono criteri solidi nell'ambito del processo di delibera e di monitoraggio del credito, anche prendendo in considerazione i criteri e rischi ESG;
  • Aspettative di vigilanza in materia di gestione dei rischi climatici e ambientali: nel novembre 2020 la BCE ha pubblicato le "Linee guida sui rischi climatici e ambientali", contenenti 13 aspettative che forniscono indicazioni per gli enti vigilati in merito all'integrazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie aziendali, nei sistemi di governo e controllo, nel quadro di gestione dei rischi e nell'informativa.
  • Direttiva (UE) 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive CSRD): la CSRD estende l'obbligo di redazione dell'informativa di sostenibilità ad una platea più ampia di imprese, ne aumenta il contenuto informativo, da definire sulla base di standard di rendicontazione emanati dall'EFRAG, e ne ridefinisce le responsabilità. In particolare si evidenzia che il perimetro di aziende coinvolte nella redazione dell'informativa di sostenibilità viene notevolmente ampliato rispetto all'attuale NFRD (Non-Financial Reporting Directive): l'UE stima che il perimetro delle aziende che redigono la rendicontazione di sostenibilità passerà da circa 11.700 a circa 49.000, di cui 4.000 soltanto in Italia.
  • MiFID II/UCITS/AIFMD/IDD/Solvency II: Il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha adottato una serie di emendamenti a sei Regolamenti delegati delle Direttive MiFID II, IDD, UCITS, AIFM e Solvency II con l'obiettivo di incrementare la trasparenza sui temi di sostenibilità nei servizi finanziari.
  • Disclosure di Terzo Pilastro: mira a promuovere la trasparenza sui rischi ambientali, sociali o di governance (ESG), incoraggiando gli istituti a rafforzare la rendicontazione e la gestione di tali rischi e promuovendo la consapevolezza del loro ruolo chiave nella transizione verso un'economia green.
  • EU Green Bond Standard: la proposta di regolamento pubblicata dalla Commissione Europea e approvata il 5 ottobre 2023, introduce uno standard specifico a cui tutti gli emittenti potranno aderire volontariamente, certificando l'allineamento dei progetti da

finanziare alla Tassonomia e garantendo agli investitori maggiore rigore e trasparenza. Vista la costante evoluzione del quadro normativo e le frequenti modifiche connesse all'adozione di atti implementativi, viene proposta una timeline sintetica, non esaustiva, che sarà tempo per tempo soggetta ad aggiornamenti.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023 Foto di: Stefano Biscotti, Ufficio Rischi Integrati Ho Chi Minh, Vietnam

I rischi ESG

I rischi di sostenibilità, connessi alle tre dimensioni ESG (Environmental, Social and Governance), sono oggetto di costante e sempre maggiore presidio nell'ambito del sistema aziendale di controllo e gestione dei rischi. Tale framework si fonda sull'adozione di consolidati modelli oggetto di continuo affinamento, finalizzati all'identificazione, valutazione, misurazione, monitoraggio e mitigazione dei potenziali eventi di rischio e dei relativi e conseguenti impatti negativi di carattere economico, finanziario, operativo, strategico e reputazionale.

Con particolare riguardo ai fattori di rischio legati ai cambiamenti climatici e ad altri eventi naturali (di seguito anche, rischi C&E), è ormai ben noto come da diversi anni e presso sempre più numerose sedi europee e internazionali siano in corso tavoli di lavoro e iniziative aventi l'obiettivo di promuovere e sensibilizzare il sistema finanziario circa l'importanza di presidiare adeguatamente tali rischi, principalmente attraverso:

  • una progressiva valutazione e opera di affinamento degli approcci e delle metodologie utilizzate per la loro identificazione, misurazione e gestione;
  • un'opportuna individuazione di azioni, strumenti e iniziative volte alla mitigazione dell'esposizione dell'intermediario a fattori ambientali e agli effetti finanziari della transizione climatica, nonché al generale accrescimento della resilienza dell'istituto a tali rischi;
  • un impegno costante nel favorire la raccolta di informazioni sempre più standardizzate e omogenee sui livelli di esposizione a tali fattori di rischio.

In ambito europeo, nel mese di novembre 2020, la Banca Centrale Europea (di seguito "BCE") ha pubblicato una propria "Guida sui rischi climatici e ambientali" che ha dettato 13 aspettative di vigilanza riguardanti l'integrazione di questi specifici fattori di rischio nei processi strategici e nei sistemi di gestione dei rischi bancari. Nello specifico, nel quadro dei lavori legati all'allineamento alle aspettative della Guida BCE, la Banca ha effettuato un'attività di gap analysis e definizione delle aree di intervento rispetto agli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: Integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima" emanati dalla Commissione Europea.

Nel corso del testo le risposte a tali Orientamenti vengono identificati da questo logo:

Nel quadro complessivo delle aspettative e delle raccomandazioni definite dalle Autorità di settore in materia di rischi di sostenibilità socio-ambientale* , viene richiesto agli enti creditizi, nell'ambito del proprio sistema dei controlli interni, di dotarsi di un assetto di gestione dei rischi ESG a livello dell'intera organizzazione, esteso cioè a tutti i rami di attività e a tutte le unità interne, incluse le funzioni di controllo. Oltre ai rischi rilevanti correnti, le banche sono invitate a considerare tutte le fattispecie di rischio ESG e tutte le concentrazioni all'interno di quei rischi che possono emergere dal perseguimento delle proprie strategie o da mutamenti rilevanti del contesto operativo. Gli intermediari sono pertanto chiamati ad analizzare in maniera completa come i rischi legati a fattori ESG – e in particolare, nell'ambito di questi, i rischi climatici e ambientali – costituiscano elementi determinanti dell'impatto delle diverse aree di rischio a cui essi sono o potrebbero essere esposti, fra cui i rischi di liquidità, di credito, operativi, di mercato, strategici e reputazionali e ogni altro rischio rilevante per il capitale e la capacità di finanziamento degli enti creditizi, in quanto tendono ad avere manifestazione in forme già note e regolamentate.

* Oltre alla citata Guida della BCE sui rischi climatici e ambientali, sono di particolare rilievo le seguenti pubblicazioni dell'Autorità Bancaria Europea (EBA): i) "Report on management and supervision of ESG risks for credit institutions and investment firms" (giugno 2021); ii) "Report on the role of environmental and social risks in the prudential framework" (ottobre 2023); iii) "Draft Guidelines on the management of ESG risks" (consultation paper, gennaio 2024).

In risposta a tali aspettative, gli enti dovrebbero quindi avere una visione olistica e ben documentata dell'impatto dei rischi ESG sulle categorie di rischio esistenti, mettendo in atto regolari e solidi processi di individuazione, misurazione, gestione e monitoraggio degli stessi.

Avendo presenti tali obiettivi, la Banca è impegnata in modo continuativo nella realizzazione di una sistematica integrazione dei rischi ESG nei propri sistemi, politiche e processi di risk management, dal momento che gli stessi - con peculiare attenzione ai fattori climatici e ambientali - sono suscettibili di determinare impatti negativi sull'esposizione ai rischi prudenziali tradizionali.

In merito al processo di individuazione dei rischi, in accordo con le best practices dell'Autorità Bancaria Europea e della BCE, fin dal 2020 la Banca ha sviluppato apposite metodologie interne per la valutazione dei rischi connessi ad aspetti ESG all'interno del proprio sistema di gestione aziendale, oggetto di progressivo arricchimento e perfezionamento nel corso del tempo.

Quanto alle prassi di identificazione, la Banca ha lavorato alla ricognizione e alla disamina dei potenziali impatti dei rischi connessi ai fattori climatici e ambientali mediante la definizione di nuovi processi atti a effettuare più complesse e approfondite valutazioni del carattere materiale dell'esposizione ai rischi della specie, applicabili su basi ricorsive, corredate da più evolute metodologie e strumenti di analisi nonché da disponibilità di dati più granulari e affidabili.

In merito agli strumenti utilizzati per la misurazione di tali rischi, in evoluzione ai precedenti approcci di mappatura e classificazione della rischiosità ESG a cui la Banca risulta esposta, è stata elaborata una metodologia interna per la costruzione di score sintetici rappresentativi del rischio in chiave ESG rilevato a livello di singole controparti. Tale sistema di scoring, sviluppato in prima battuta per misurare l'esposizione individuale di un significativo numero di imprese clienti (portafoglio corporate, segmento "imprese non finanziarie", con un livello di copertura attuale intorno all'80%) a fattori di rischio climatico e ambientale, consente di stimare in via prospettica gli impatti finanziari potenziali connessi all'esposizione delle controparti finanziate ai rischi di transizione e fisici. Di tale metrica è prevista l'estensione, nella prima parte del 2024, a tutte le aziende non finanziarie che compongono il portafoglio crediti nonché al segmento "privati"; è altresì in valutazione la costruzione di uno score integrato con le dimensioni "S" e "G". L'attuale indicatore, elaborato in modo automatico, permette di ordinare e classificare ciascuna azienda debitrice coperta dal modello di scoring rispetto al proprio livello di vulnerabilità ai fattori di transizione climatica e fisici; la metrica, oltre a essere strumento di monitoraggio della rischiosità climatico-ambientale su base individuale e aggregata, è stata integrata nel corso dell'anno nei processi di istruttoria, erogazione e pricing dei prestiti erogati dalle controparti corporate.

Per le principali imprese finanziate, con priorità a quelle con maggiore impronta carbonica, si è unito, all'attribuzione del citato score un dedicato processo di ESG due diligence con lo scopo di effettuare una verifica più approfondita e puntuale sul conto dell'impresa e delle proprie caratteristiche di sostenibilità., raccogliendo informazioni tramite specifico questionario ESG interno. L'obiettivo principale di tale supplemento di analisi è di condurre una specifica valutazione del profilo di rischio ambientale di una controparte, del suo impegno rispetto alle tematiche di sostenibilità e dell'aderenza della propria attività ai principali framework regolamentari in materia; nel sistema di due diligence è stata anche inclusa una valutazione del rischio reputazionale che mira ad indagare tutte e tre le dimensioni di rischio ESG di un'azienda prenditrice (ambientale, sociale e di governance).

Il presidio della rischiosità ESG associata ai portafogli di esposizioni al rischio di credito e di investimenti in strumenti finanziari è inoltre supportato da tool e servizi informativi esterni (es. sistemi di rating ESG non proprietari per la valutazione della rischiosità degli investimenti e degli emittenti di attività finanziarie in portafoglio) utili ad assicurare una sistematica determinazione del grado di esposizione ai rischi legati alla sostenibilità di controparti, settori, asset fisici e aree geografiche, che prevedono l'adozione di strumenti, metriche e algoritmi di misurazione in grado di alimentare i sistemi di monitoraggio e reportistica interna.

In relazione agli schemi di definizione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework), rileva il consolidamento dei sistemi di monitoraggio del parametro di misurazione dei rischi climatici e ambientali introdotto a fine 2022 nel contesto dell'esposizione al rischio di credito del portafoglio "imprese", basato sull'impiego del citato sistema di scoring del profilo ESG a livello di controparte. Si evidenzia inoltre la definizione di ulteriori più granulari indicatori di rischio di sostenibilità ambientale e sociale, che mirano a garantire un controllo a livello operativo sugli andamenti dell'esposizione dei portafogli creditizi e di investimento alle dimensioni di rischio ESG, con particolare attenzione ai profili climaticoambientali dei prenditori di fondi e degli emittenti di attività finanziarie da ultimo, si rende noto anche della definizione di nuovi indicatori di rischio operativo e repuatazionale legati a fattori ESG.

Rischi bancari legati ai temi materiali

La Banca, in seguito all'identificazione dei temi materiali ESG oggetto di rendicontazione nella presente pubblicazione, ha provveduto a effettuare una riconduzione dei rischi bancari tradizionali legati ai citati temi.

Tale opera di attribuzione ha preso avvio dalla sinergia delle due strutture direttamente interessate e competenti: l'Ufficio Sostenibilità (Area Chief Financial Officer), che ha delineato i temi di sostenibilità rilevanti per la Banca riferiti all'anno 2023, e l'Ufficio Rischi integrati (Area Chief Risk Officer), che ha individuato i rischi bancari a essi associati. Pertanto, tramite un dedicato processo di ricognizione e analisi delle interdipendenze, a ciascun tema materiale sono stati ricondotti i principali rischi bancari tradizionali potenzialmente impattati, accompagnati da una descrizione dei fattori di rischio ESG che maggiormente incidono sulla loro esposizione nonché dei necessari presidi attuati dall'Istituto per la mitigazione degli stessi (Policy aziendali, Impegni pubblici e vincolanti presi dal Gruppo, Regolamenti interni, ecc.).

Nello specifico, la riconduzione è stata effettuata mediante un processo interno di valutazione "expert-based" che ha preso a riferimento: i) le risultanze dei processi di identificazione, mappatura e analisi quantitativa del livello di materialità dell'esposizione attuale e prospettica ai fattori di rischio climatici e ambientali impattanti nell'ambito delle tradizionali fattispecie di rischio e ii) la categorizzazione dei rischi ESG che la Banca ha formalizzato nel proprio "Inventario rischi ESG", basato su una valutazione qualitativa, a opera delle diverse strutture della Banca, delle possibili ricadute negative – attuali o prospettiche – che i fattori ESG possono determinare per la Banca stessa e/o per l'ambiente, le persone e la società.

La Governance dei rischi ESG

La Banca sta compiendo significativi progressi nell'adattamento dei i propri sistemi organizzativi e gestionali al fine di presidiare in maniera più compiuta le tematiche legate alla sfera della sostenibilità nonché l'evoluzione dei correlati profili di rischio.

Al Consiglio di Amministrazione, in qualità di organo con funzioni di supervisione strategica, è assegnata la responsabilità di definire linee guida, target e strategie di Gruppo sulle tematiche di sostenibilità e di assicurare l'integrazione dei rischi ESG nelle strategie di business, nei sistemi di governance, nei processi, nelle procedure e nell'assetto dei controlli, sovrintendendo al corretto presidio di tali tematiche.

A seguito dell'ampliamento del proprio mandato, il Comitato Controllo e rischi, in riferimento ai rischi ESG e a quelli a essi connessi, ha assunto la competenza di assistere il Consiglio di Amministrazione nella determinazione delle linee di indirizzo del sistema interno di controllo e gestione di tali fattori di rischio e nella verifica periodica della sua adeguatezza rispetto alle caratteristiche della Banca e al proprio profilo di rischio, oltre che del suo effettivo funzionamento.

A tale proposito, si evidenzia che, nel corso dell'esercizio 2023, al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Controllo e rischi sono stati sottoposti:

  • allineamenti e approfondimenti periodici sull'avanzamento complessivo delle attività riportate nel "piano di interventi" finalizzato a garantire, su un orizzonte pluriennale, il graduale adeguamento alle aspettative dettate dalla BCE nella propria "Guida sui rischi climatici e ambientali" (una versione rivista del piano è stata messa a punto verso la fine dell'anno sulla base di richieste specifiche formulate dal Supervisore);
  • aggiornamenti della reportistica trimestrale sulle dinamiche della rischiosità dei portafogli di esposizioni creditizie e finanziarie (attività di investimento in titoli) sotto il profilo dell'incidenza dei fattori ESG;
  • risultanze e metodologie inerenti alle attività di valutazione della materialità finanziaria dei rischi climatici e ambientali, condotte con frequenza annuale;
  • approvazione di un nuovo Regolamento generale dedicato alle attività di governo e gestione dei fattori di rischio climatici e ambientali.

L'Ufficio Sostenibilità è dedicato, fra l'altro, al presidio e al monitoraggio delle attività a vario titolo legate alla sostenibilità, rilevanti pure in chiave di posizionamento strategico del Gruppo e ai fini di una pianificazione organica delle relative attività. A tale scopo, in tema di presidio dei rischi ESG, è stata sviluppata una particolare sinergia con le funzioni di controllo che compongono la c.d. "seconda linea di difesa" del sistema dei controlli interni (segnatamente, le funzioni di Compliance e di Risk management).

Si segnala, in aggiunta all'esistente Comitato manageriale di Sostenibilità (costituito nel corso del 2021 e avente responsabilità di coordinamento, a livello di vertice manageriale, delle iniziative e delle attività svolte dalle strutture organizzative della Banca e delle società controllate nel rispetto degli indirizzi di sostenibilità stabiliti dall'organo consiliare, concorrendo a un più robusto presidio dei rischi associati), la costituzione nel corso del 2023 di un nuovo Comitato consiliare Sostenibilità, incaricato di assolvere a funzioni di supporto specialistico al Consiglio di Amministrazione con ruolo di carattere istruttorio, consultivo e propositivo nella valutazione dei fattori di sostenibilità ritenuti fondamentali per la strategia di medio-lungo periodo e della loro traduzione nelle politiche della Banca.

Il Servizio Controllo rischi (Area Chief Risk Officer), nel cui ambito opera l'Ufficio Rischi integrati con compiti di coordinamento e presidio trasversale della tematica, si occupa di individuare, valutare, misurare, monitorare le esposizioni ai rischi ESG e a quelli ai medesimi associati. A tali fini, provvede alla loro progressiva integrazione nella regolamentazione interna di riferimento, nei processi, nelle procedure, nei sistemi di supporto, nei dati e nella reportistica apicale di rischio. Il Servizio, in dettaglio, supporta e coordina la graduale incorporazione dei fattori di rischio di sostenibilità – con specifica attenzione ai profili di rischio legati al cambiamento climatico e all'ambiente – nei sistemi di gestione e informativa sui rischi aziendali e di Gruppo; sovrintende e, per gli aspetti di competenza, cura l'esecuzione degli esercizi di stress test interni e di quelli previsti dalle Autorità di Vigilanza attinenti ai drivers di natura ESG; sovrintende alla redazione dell'informativa al pubblico in applicazione della normativa di "Terzo Pilastro" in materia ESG.

La Funzione di Conformità e DPO supporta l'Ufficio Sostenibilità nelle attività di presidio della normativa applicabile in materia ESG e di gestione dei rischi di conformità a essa connessi.

Al Servizio Revisione Interna, avente ruolo di controllo di terzo livello, è demandata la valutazione dell'adeguatezza e della funzionalità del sistema di gestione dei rischi di carattere ESG adottato dalla Banca e dal Gruppo nel suo complesso.

Gli impatti sull'organizzazione e sui processi operativi e di controllo sui rischi ESG sono modulati in modo coerente e proporzionale alle valutazioni formulate in merito alla loro materialità. La rilevanza delle attività di identificazione, gestione, monitoraggio e mitigazione dei rischi ESG supporta l'idonea declinazione delle responsabilità lungo le tre linee di difesa dell'organizzazione aziendale e consente di calibrare l'opportuna attività di formazione ESG, valutare la capacità e le risorse umane e finanziarie disponibili, determinare eventuali esigenze di potenziamento delle strutture.

Rischi legati al tema

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ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Environmental Ambiente,
cambiamento
climatico e
gestione dei
rischi C&E
Rischio di
Credito e
controparte
Rischi di natura creditizia nel breve,
medio e /o lungo termine che potrebbero
negativamente impattare sul merito
creditizio della controparte e/o sul valore
delle garanzie immobiliari poste a garanzia
dei finanziamenti. Tali rischi risultano
connessi:
alla concessione di finanziamenti a

soggetti operanti in aree geografiche
e/o settori produttivi esposti al rischio
di cambiamento climatico in seguito
alla cronicizzazione di condizioni
metereologiche estreme;
alla concessione di finanziamenti a

soggetti operanti in aree geografiche
e/o settori produttivi esposti al rischio
di cambiamento climatico dovuto
all'acutizzazione di eventi metereologici
estremi;
alla possibile perdita finanziaria, diretta

o indiretta, in conseguenza del processo
di aggiustamento della controparte
verso un'economia a basse emissioni
di carbonio. Tale situazione potrebbe
essere indotta, a titolo esemplificativo,
da variazioni repentine o inattese delle
politiche climatiche e ambientali, dal
progresso tecnologico o dal mutare della
fiducia e delle preferenze dei mercati.
Policy del Credito ESG;

Calcolo di un sistema

quantitativo interno di
scoring per la valutazione
della rischiosità delle
singole controparti
e applicazione dello
stesso nell'ambito del
processo di concessione
del credito (pricing,
escalation dell'organo
deliberante);
Implementazione di un

dedicato processo di
"ESG Due Diligence",
nell'ambito della
concessione del credito,
definito con l'obiettivo di
effettuare una valutazione
precisa e puntuale
sulla vulnerabilità delle
imprese controparti ai
fattori C&E.
Ambiente,
cambiamento
climatico e
gestione dei
rischi C&E
Rischio
Immobiliare
Rischio di incorrere in perdite derivanti
da variazioni del valore del portafoglio
immobiliare di proprietà del Gruppo in
seguito al verificarsi di eventi atmosferici
estremi di carattere acuto o cronico e in
seguito all'emanazione di regolamentazioni
"stringenti" sulle classi energetiche degli
edifici.
Polizze assicurative sugli

immobili;
Interventi di

efficientamento
energetico sugli
immobili.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Environmental Ambiente,
cambiamento
climatico e
gestione dei
rischi C&E
Rischio di
Mercato /
Liquidità
Rischi di natura finanziaria (rischio di
mercato, liquidità e funding) che potrebbero
interessare porzioni rilevanti di clientela e/o
emittenti di strumenti finanziari detenuti nel
portafoglio della Banca derivanti:
dalle conseguenze di eventi ambientali

estremi, di carattere acuto o cronico;
dalla possibile perdita finanziaria, diretta

o indiretta, in conseguenza del processo
di aggiustamento della controparte
verso un'economia a basse emissioni
di carbonio. Tale situazione potrebbe
essere indotta, a titolo esemplificativo,
da variazioni repentine o inattese delle
politiche climatiche e ambientali, dal
progresso tecnologico o dal mutare della
fiducia e delle preferenze dei mercati.
Policy di Investimento

ESG;
Utilizzo di un rating

(acquisito da provider
esterno) per la
valutazione della
rischiosità degli emittenti
in ottica di sostenibilità.
Ambiente,
cambiamento
climatico e
gestione dei
rischi C&E
Rischio
Operativo
Rischi connessi:
all'esposizione a perdite operative

derivanti da contenziosi legali dovuti a
rapporti con aziende debitrici o fornitrici
altamente inquinanti e/o scarsamente
sensibili agli impatti della propria
operatività sul clima e sull'ambiente
(es. società che non prevedono piani
di contenimento delle emissioni di gas
serra che mirano al raggiungimento degli
obiettivi globali di decarbonizzazione);
a spese di ripristino sostenute a seguito

di eventi naturali estremi che provocano
danni materiali a beni immobili e
strumentali di proprietà del Gruppo e/o
eventuali reclami e vertenze legali legate
a interruzioni o disservizi nell'operatività
aziendale in conseguenza di tali eventi
naturali estremi (anche per danni causati
a siti produttivi rilevanti di terze parti
fornitrici di servizi critici).
Policy Ambientale di

Gruppo;
Piani di continuità

operativa e di disaster
recovery della banca e
di terze parti fornitrici di
servizi critici;
Polizze assicurative su

immobili e server farm
aziendali.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Environmental Ambiente,
cambiamento
climatico e
gestione dei
rischi C&E
Rischio
Reputazionale
Rischi connessi:
all'esposizione a danni reputazionali

dovuti a: i) rapporti con aziende debitrici
o fornitrici altamente inquinanti e/o
scarsamente sensibili agli impatti
della propria operatività sul clima e
sull'ambiente; ii) reclami e vertenze
legali con la clientela conseguenti a
manifestazioni di eventi ambientali
estremi in grado di determinare
interruzioni dell'operatività aziendale e/o
di servizi critici erogati da terze parti;
all'adozione di modelli di organizzazione

delle sedi di lavoro del personale
dipendente scarsamente orientati a
favorire forme di mobilità sostenibile
per l'ambiente e/o forme di lavoro agile
in ottica di abbattimento dei consumi
energetici;
alla risonanza mediatica di azioni legali

o sanzioni conseguenti: a) al mancato
rispetto di leggi, regolamenti, codici
di autoregolamentazione, procedure
interne e/o codici di condotta in materia
ambientale applicabili al Gruppo; b) a
pratiche commerciali sleali e ingannevoli
di greenwashing.
Policy del Credito ESG;

Policy Ambientale di

Gruppo;
Piano degli spostamenti

casa-lavoro per le unità
locali di Sondrio (Sede
centrale) e Milano (Sedi
BPS e Factorit) allo scopo
di favorire la riduzione
dell'utilizzo del veicolo
privato individuale a
vantaggio di modalità
di spostamento
maggiormente sostenibili
per l'ambiente.
Ambiente,
cambiamento
climatico e
gestione dei
rischi C&E
Rischio
Strategico e di
business
Rischi strategici e di business

potenzialmente associabili alla mancata
offerta di prodotti e servizi atti, da
un lato, a contrastare l'esposizione
della clientela ai rischi derivanti dai
cambiamenti climatici e, dall'altro, al
supporto alle imprese nel percorso di
transizione verso la neutralità climatica;
Rischi strategici e di business

potenzialmente associabili all'impatto
della transizione energetica sulla
redditività caratteristica della banca.
Rappresentazione

degli indirizzi strategici
di Sostenibilità in
dedicata sezione del
Piano Industriale 2022-
2025 "Next Step" (Es.
Adesione all'iniziativa
Net Zero Banking
Alliance);
Offerta di prodotti di

credito sostenibile
"Next" ed erogazione
di finanziamenti
destinati al sostegno
finanziario di progetti/
interventi/iniziative
di adattamento alla
transizione energetica
e riqualificazione
ambientale;
Attenzione alla

sostenibilità ambientale
e al cambiamento
climatico nell'offerta di
investimenti finanziari alla
clientela.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Environmental Finanza
sostenibile
e credito
responsabile
Rischio di
Credito e
controparte
Rischi di natura creditizia connessi alla
limitata / inadeguata integrazione dei
fattori ESG nei processi di gestione del
credito e alla conseguente concessione
di finanziamenti a soggetti operanti
in settori produttivi normativamente /
tecnologicamente / sostanzialmente colpiti
dalla transizione verso un'economia a basse
emissioni di carbonio.
Policy di Sostenibilità;

Policy del Credito ESG;

Calcolo di un sistema

quantitativo interno di
scoring per la valutazione
della rischiosità delle
singole controparti
e applicazione dello
stesso nell'ambito del
processo di concessione
del credito (pricing,
escalation dell'organo
deliberante);
Implementazione di un

dedicato processo di
"ESG Due Diligence",
nell'ambito della
concessione del credito,
definito con l'obiettivo di
effettuare una valutazione
precisa e puntuale delle
controparti in ottica di
sostenibilità;
Offerta di prodotti di

credito sostenibile
"Next" ed erogazione
di finanziamenti
destinati al sostegno
finanziario di progetti/
interventi/iniziative
di adattamento alla
transizione energetica
e riqualificazione
ambientale;
Strutturati processi

aziendali di governo e
controllo dei prodotti
creditizi (product
governance) con
caratteristiche di
sostenibilità ambientale;
Ampia gamma di

prodotti / servizi
bancari e finanziari
"ESG-oriented" offerti
alla clientela (es. conti
correnti e finanziamenti
per finalità sostenibili,
acquisto / anticipazione
di crediti fiscali da
Ecobonus / Sismabonus /
Superbonus).

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Environmental Finanza
sostenibile
e credito
responsabile
Rischio di
Mercato /
Liquidità
Rischi di natura finanziaria (mercato, liquidità
e funding) derivanti da inabilità di mantenere
investitori / controparti per carente o non
rilevante offerta di prodotti / strumenti
finanziari in grado di coniugare il rendimento
economico con finalità di stampo etico,
sociale e/o climatico - ambientale.
Policy di Investimento

ESG;
Ampia gamma di

prodotti / servizi "green"
offerti alla clientela (es.
Fondi Etica Sgr, Green
Bond, …);
Strumenti di controllo

relativi alle emissioni
di tipo sostenibile o
"green": certificazione
attraverso controlli
interni, Second Party
Opinion e External
Review;
Conduzione degli

affari secondo princìpi
etici di trasparenza
e professionalità allo
scopo di assicurare:
(i) l'adeguata
comprensibilità di
prodotti / servizi offerti,
tenuto conto del livello
di alfabetizzazione
finanziaria, delle
caratteristiche e del
profilo di rischio del
cliente; (ii) la prestazione
di prodotti / servizi
adeguati, calibrati sulla
base delle caratteristiche
e del profilo di rischio
del cliente, nonché delle
preferenze da questo
espresse, pure sotto il
profilo della Sostenibilità.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Social Finanza
sostenibile
e credito
responsabile
Rischio
Operativo
Rischi operativi di carattere risarcitorio da cui
potrebbero derivare reclami e contenziosi
connessi a omissioni, inadeguatezze,
violazioni degli obblighi e norme informative
e di trasparenza con riferimento a prodotti
/ servizi di finanza e credito responsabile
offerti alla clientela.
Sistema di controlli

interni;
Conduzione degli

affari secondo princìpi
etici di trasparenza
e professionalità allo
scopo di assicurare:
(i) l'adeguata
comprensibilità di
prodotti / servizi offerti,
tenuto conto del livello
di alfabetizzazione
finanziaria, delle
caratteristiche e del
profilo di rischio del
cliente; (ii) la prestazione
di prodotti / servizi
adeguati, calibrati sulla
base delle caratteristiche
e del profilo di rischio
del cliente, nonché delle
preferenze da questo
espresse, pure sotto il
profilo della sostenibilità.
Finanza
sostenibile
e credito
responsabile
Rischio
Reputazionale
Rischi di natura reputazionale connessi:
alla concessione di finanziamenti a

soggetti operanti in paesi / settori
produttivi percepiti quali inadeguati
dall'opinione pubblica e dalla clientela
a supportare la transizione verso
un'economia a basse emissioni di
carbonio e/o finanziamenti a soggetti
operanti in paesi / settori controversi in
termini di rispetto delle leggi e dei diritti
umani;
alla percepita carente / non veritiera

/ impropria offerta di prodotti e/o
strumenti finanziari in grado di
coniugare la performance economica
con obiettivi di sostenibilità ambientale
(greenwashing) oppure di stampo etico
e sociale;
alla carente o inadeguata promozione

di iniziative di formazione economica
finanziaria e/o supporto consulenziale
a favore della clientela in ambito di
diffusione delle tematiche ESG;
omissioni, inadeguatezze, violazioni degli

obblighi informativi / di trasparenza con
riferimento a prodotti / servizi offerti alla
clientela.
Ampia gamma di

prodotti / servizi
bancari e finanziari
"ESG-oriented" offerti
alla clientela (es. conti
correnti e finanziamenti
per finalità sostenibili,
acquisto / anticipazione
di crediti fiscali da
Ecobonus / Sismabonus /
Superbonus);
Policy del Credito ESG;

Policy di Investimento

ESG;
Adozione di "Modello di

organizzazione, gestione
e controllo" e di un
Codice Etico ai sensi del
D.lgs. 231/2001;
Assoggettamento a

valutazioni periodiche
da parte di agenzie terze
ai fini dell'assegnazione
di giudizi di rating di
solvibilità / sostenibilità.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Social Finanza
sostenibile
e credito
responsabile
Rischio
Strategico e di
business
Rischi di natura strategica e di business
derivanti:
dall'inabilità di attrarre nuovi investitori /

clientela / controparti per carente o non
riconosciuta (greenwashing) offerta di
prodotti / strumenti finanziari in grado di
coniugare la performance economica con
obiettivi di sostenibilità ambientale e/o
finalità di stampo etico e sociale;
dalla parziale o mancata risposta alle

esigenze della clientela in ambito di
investimenti responsabili atti a favorire la
transizione verso un'economia sostenibile
o supportare specifiche tematiche sociali.
Rappresentazione

degli indirizzi strategici
di sostenibilità in
dedicata sezione del
Piano Industriale 2022-
2025 "Next Step" (Es.
Adesione all'iniziativa
Net Zero Banking
Alliance);
Policy del Credito ESG;

Policy di Investimento

ESG.
Supporto alla
comunità e
legame con il
territorio
Rischio di
Credito e
controparte
Rischi di natura creditizia connessi al
sostegno finanziario a favore di realtà
imprenditoriali locali in stato di difficoltà
economica / crisi.
Definizione di piani

di ristrutturazione del
debito ovvero attivazione
di misure di sospensione
/ dilatazione della durata
del finanziamento;
Processo strutturato

di concessione e
monitoraggio del credito
basato su puntuale analisi
dell'affidabilità creditizia
e della solvibilità
dell'impresa richiedente
un finanziamento e
costante verifica del
mantenimento di tali
requisiti nel tempo.
Rischio
Reputazionale
Rischi di natura reputazionale connessi: Rappresentazione degli

indirizzi strategici di
sostenibilità in dedicata
sezione del Piano
Industriale 2022-2025
"Next Step";
Policy di Sostenibilità

Adozione di politiche di

sostegno economico al
tessuto imprenditoriale
locale e di promozione
del contesto ambientale
e delle realtà sociali.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Supporto alla
comunità e
legame con il
territorio
Rischio
Strategico e di
business
Rischio di natura strategica e di business
derivante dalla possibile perdita di clientela
in seguito al venir meno dell'ordinario
legame territoriale con la stessa e alla
mancata attenzione verso la predisposizione
di prodotti specifici soddisfacenti le
esigenze del proprio territorio di riferimento
/ di appartenenza.
Rappresentazione degli

indirizzi strategici di
sostenibilità in dedicata
sezione del Piano
Industriale 2022-2025
"Next Step";
Policy di Sostenibilità;

Adozione di politiche di

sostegno economico al
tessuto imprenditoriale
locale e di promozione
del contesto ambientale
e delle realtà sociali.
Social Valorizzazione
delle risorse
umane
Rischio
Operativo
Rischi operativi di natura risarcitoria
riconducibili a:
mancato / inadeguato rispetto delle

norme in materia di salute e sicurezza
sul posto di lavoro, degli accordi assunti
con le associazioni sindacali e/o degli
obblighi contrattuali / normativi previsti
in materia di rapporto di lavoro;
messa in atto di comportamenti vessatori

diretti a creare situazioni di disagio
lavorativo ovvero a compromettere la
salute psicofisica del lavoratore (es.
demansionamento, dequalificazione,
mobbing, straining);
Rischi operativi di natura organizzativa
connessi a:
mancanza di personale adeguatamente

formato e qualificato e/o carente /
inadeguata promozione di iniziative di
formazione;
insoddisfazione del personale tale da

produrre effetti negativi sui livelli di
produttività;
incapacità di attrarre nuovi "talenti" o di

trattenere il personale già assunto con
conseguente aumento del turnover dei
dipendenti e ricadute sulla produttività
nonché competitività aziendale.
Policy di Sostenibilità;

Adozione di opportuni

meccanismi / politiche
incentivanti;
Programmi di formazione

e sviluppo professionale;
Adozione di misure

di welfare aziendale
dirette a promuovere
il benessere dei
dipendenti;
Possibilità di ricorrere

a modalità di lavoro
flessibili (part time, lavoro
agile, delocalizzazione)
(PSCL);
Regolamentazione

interna sulla gestione del
personale;
Puntuale rispetto dei

diritti di esercizio della
libertà e delle attività
sindacali; intrattenimento
di rapporti distesi e
collaborativi con le
associazioni sindacali
nonché rispetto delle
norme in materia di
rapporto di lavoro.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Social Valorizzazione
delle risorse
umane
Rischio di non
conformità alle
norme
Rischio di non conformità alle norme
associato a mancato / inadeguato rispetto
delle norme in materia di salute e sicurezza
sul posto di lavoro, degli accordi assunti con
le associazioni sindacali e/o degli obblighi
contrattuali / normativi previsti in materia di
rapporto di lavoro.
Installazione /

manutenzione presidi
fisici adeguati e conformi
alle norme vigenti in
materia di salute e
sicurezza sul posto di
lavoro (D.Lgs. 81/2008);
Sottoscrizione di

dedicate polizze
assicurative a fronte di
infortuni professionali (ed
extraprofessionali);
Regolamentazione

interna sulla gestione del
personale.
Valorizzazione
delle risorse
umane
Rischio
Reputazionale
Rischi di natura reputazionale riconducibili a:
inadeguato / carente sistema di welfare

aziendale a favore del personale interno;
contenziosi instaurati dai dipendenti e/o

esistenza di particolari casistiche con
impatto negativo sulla banca pubblicate
sui media (date da comportamenti
vessatori diretti, mancato rispetto di
norme in materia di rapporto di lavoro,
salute e sicurezza, accordi sindacali, ecc.).
Policy di Sostenibilità;

Adozione di opportuni

meccanismi / politiche
incentivanti;
Programmi di formazione

e sviluppo professionale;
Adozione di misure di

welfare aziendale dirette a
promuovere il benessere
dei dipendenti;
Possibilità di ricorrere

a modalità di lavoro
flessibili (part time, lavoro
agile, delocalizzazione)
(PSCL);
Regolamentazione

interna sulla gestione del
personale.
Diversità e pari
opportunità
Rischio di
Credito e
controparte
Rischi di natura creditizia connessi alla
limitata / inadeguata integrazione dei
fattori ESG nei processi di gestione del
credito e alla conseguente concessione di
finanziamenti a categorie svantaggiate /
fasce deboli di popolazione con profili di
dubbia affidabilità creditizia o in stato di
indebitamento eccessivo.
Ricorso a prodotti

"cessione del quinto"
e "delegazione di
pagamento" della
controllata Banca della
Nuova Terra, aventi
finalità di inclusione
sociale.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Social Diversità e pari
opportunità
Rischio
Operativo
Rischi operativi di natura risarcitoria
connessi:
all'adozione di pratiche discriminatorie

e lesive dei diritti di pari opportunità (es.
mancato rispetto di princìpi di inclusione
/ mobbing / molestie);
all'adozione di condotte antisindacali;

all'applicazione di condizioni (tra cui

salariali) non paritarie.
Linee Guida in materia di

Diversità e Inclusione;
Policy di Sostenibilità;

Sistema interno

di segnalazione
delle violazioni
(whistleblowing);
Commissione sulle pari

opportunità;
Regolamentazione

interna sulla gestione del
personale (disposizioni
sulla prevenzione delle
molestie, violenze e
abuso di potere sul posto
di lavoro);
Regolamento sulla

diversità nella
composizione
del Consiglio di
Amministrazione e del
Collegio Sindacale.
Diversità e pari
opportunità
Rischio
Reputazionale
Rischi reputazionali associati:
all'adozione di pratiche discriminatorie

e lesive dei diritti di pari opportunità (es.
mancato rispetto di princìpi di inclusione
/ mobbing / molestie);
all'adozione di condotte antisindacali;

all'applicazione di condizioni (tra cui

salariali) non paritarie.
Linee Guida in materia di

Diversità e Inclusione;
Policy di Sostenibilità;

Sistema interno

di segnalazione
delle violazioni
(whistleblowing);
Commissione sulle pari

opportunità;
Regolamentazione

interna sulla gestione del
personale (disposizioni
sulla prevenzione delle
molestie, violenze e
abuso di potere sul posto
di lavoro);
Regolamento sulla

diversità nella
composizione
del Consiglio di
Amministrazione e del
Collegio Sindacale;
Iscrizione della banca

in qualità di socio al
progetto "Valore D"
e sottoscrizione della
"Carta donne in banca"
di ABI.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Social Diversità e pari
opportunità
Rischio di non
conformità alle
norme
Rischio di non conformità alle norme
connesso:
all'adozione di pratiche discriminatorie

e lesive dei diritti di pari opportunità (es.
mancato rispetto di princìpi di inclusione
/ mobbing / molestie);
all'adozione di condotte antisindacali;

all'applicazione di condizioni (tra cui

salariali) non paritarie.
Adozione di "Modello di

organizzazione, gestione
e controllo" e di un
Codice Etico ai sensi del
D.Lgs. 231/2001.
Diritti umani Rischio di
Credito e
controparte
Rischi di natura creditizia connessi alla
concessione di finanziamenti a soggetti
operanti in Paesi / settori controversi in
termini di rispetto delle leggi e dei diritti
umani.
Policy del Credito ESG.
Diritti umani Rischio
Operativo
Rischi operativi di natura risarcitoria connessi
a reclami, vertenze e/o contenziosi inerenti
all'adozione di pratiche discriminatorie atte
a violare i diritti umani dei propri dipendenti
/ collaboratori / fornitori.
Policy di Sostenibilità;

Adozione di "Modello di

organizzazione, gestione
e controllo" e di un
Codice Etico ai sensi del
D.Lgs. 231/2001.
Diritti umani Rischio
Reputazionale
Rischi di natura reputazionale connessi:
alla percepita carente o non veritiera

offerta di prodotti / strumenti finanziari
in grado di coniugare la performance
economica con obiettivi di stampo etico
e sociale atte a garantire la salvaguardia
dei diritti umani;
alla concessione di finanziamenti a

soggetti operanti in paesi / settori
controversi in termini di rispetto delle
leggi e dei diritti umani;
all'accadimento di eventi con impatto

sociale negativo a opera di soggetti
verso cui la banca elargisce donazioni.
Policy di Sostenibilità;

Policy del Credito ESG;

Policy di Investimento

ESG;
Adozione di "Modello di

organizzazione, gestione
e controllo" e di un
Codice Etico ai sensi del
D.Lgs. 231/2001.
Diritti umani Rischio di non
conformità alle
norme
Rischio di non conformità alle norme
connesso all'adozione di pratiche
discriminatorie atte a violare i diritti umani
dei propri dipendenti / collaboratori /
fornitori.
Policy di Sostenibilità;

Adozione di "Modello di

organizzazione, gestione
e controllo" e di un
Codice Etico ai sensi del
D.Lgs. 231/2001.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Governance Integrità e lotta
alla corruzione
Rischio
Operativo
Rischi operativi di natura risarcitoria
connessi:
al mancato o inadeguato rispetto

di leggi, regolamenti, codici di
autoregolamentazione, procedure
interne e codici di condotta;
a vertenze e/o contenziosi legati a reati

quali corruzione, evasione, concussione,
ecc. e ogni altro reato che possa ledere
l'affidabilità e credibilità della banca.
Sistema di controlli

interni;
Policy di Sostenibilità;

Adozione di "Modello di

organizzazione, gestione
e controllo" e di un
Codice Etico ai sensi del
D.Lgs. 231/2001;
Sistema interno

di segnalazione
delle violazioni
(whistleblowing).
Integrità e lotta
alla corruzione
Rischio
Reputazionale
Rischi di natura reputazionale connessi:
al mancato o inadeguato rispetto

di leggi, regolamenti, codici di
autoregolamentazione, procedure
interne e codici di condotta, anche in
seguito a segnalazioni di whistleblowing
da parte dei dipendenti;
a vertenze e/o contenziosi legati a reati

quali corruzione, evasione, concussione,
ecc. e ogni altro reato che possa ledere
l'affidabilità e credibilità della banca.
Sistema di controlli

interni;
Policy di Sostenibilità;

Adozione di "Modello di

organizzazione, gestione
e controllo" e di un
Codice Etico ai sensi del
D.Lgs. 231/2001;
Sistema interno

di segnalazione
delle violazioni
(whistleblowing).
Integrità e lotta
alla corruzione
Rischio di non
conformità alle
norme
Rischi di non conformità alle norme di
natura sanzionatoria connessi a mancato /
inadeguato rispetto di leggi, regolamenti,
codici di autoregolamentazione, procedure
interne e codici di condotta.
Sistema di controlli

interni;
Policy di Sostenibilità;

Adozione di "Modello di

organizzazione, gestione
e controllo" e di un
Codice Etico ai sensi del
D.Lgs. 231/2001;
Sistema interno

di segnalazione
delle violazioni
(whistleblowing).

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Governance Privacy e
sicurezza
informatica
Rischio
Operativo
Rischi operativi di natura informatica che
possono causare contenziosi e richieste di
indennizzo/risarcimento ed eventuali costi di
ripristino riconducibili a:
violazione fraudolenta (anche perpetrata

tramite attacchi di natura cibernetica)
dei sistemi aziendali, finalizzata alla
sottrazione / divulgazione di dati di
natura riservata (data breach) ovvero
al furto di codici / credenziali per
l'esecuzione di disposizioni fraudolente
di pagamento;
indisponibilità / malfunzionamento

dei sistemi informativi e/o delle
infrastrutture tecnologiche a supporto
della distribuzione di prodotti / servizi
alla clientela;
scarsa gestione e/o protezione dei dati

personali della clientela.
Adozione di strutturati

modelli di gestione dei
rischi riconducibili a
profili di sicurezza dei
sistemi IT e alla gestione
e protezione di dati
di natura personale
(certificati secondo
gli standard ISO/IEC
27001:2013 e ISO/IEC
27701:2019);
Sottoscrizione di

polizze assicurative a
copertura di minacce di
natura cyber e dei rischi
connessi a perdite di
confidenzialità di dati
gestiti nell'operatività
aziendale.
Privacy e
sicurezza
informatica
Rischio
Reputazionale
Rischi reputazionali riconducibili a:
violazione fraudolenta (anche perpetrata

tramite attacchi di natura cibernetica)
dei sistemi aziendali, finalizzata alla
sottrazione / divulgazione di dati di
natura riservata (data breach) ovvero
al furto di codici / credenziali per
l'esecuzione di disposizioni fraudolente
di pagamento;
interruzione dei servizi a causa di

malfunzionamenti delle apparecchiature
hardware/software, delle procedure
organizzative e/o da malfunzionamenti
causati da errori umani;
scarsa gestione e/o protezione dei dati

personali della clientela.
Sensibilizzazione della

clientela sui pericoli
di natura cyber e sulla
corretta gestione e
riservatezza di credenziali
di utilizzo dei servizi di
internet banking;
Adozione di strutturati

modelli di gestione dei
rischi riconducibili a
profili di sicurezza dei
sistemi IT e alla gestione
e protezione di dati
di natura personale
(certificati secondo
gli standard ISO/IEC
27001:2013 e ISO/IEC
27701:2019).
Privacy e
sicurezza
informatica
Rischio di non
conformità alle
norme
Rischi di non conformità alle norme di natura
sanzionatoria riconducibili a inadeguatezza
dei presidi operativi / informatici posti
a garanzia in materia di trattamento e
protezione dei dati riservati.
Sistema di controlli

interni;
Processo di analisi dei

rischi di sicurezza e ICT;
Adozione di strutturati

modelli di gestione dei
rischi riconducibili a
profili di sicurezza dei
sistemi IT e alla gestione
e protezione di dati
di natura personale
(certificati secondo
gli standard ISO/IEC
27001:2013 e ISO/IEC
27701:2019).

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Governance Solidità e
performance
economica
Rischio
Reputazionale
Rischi di natura reputazionale connessi:
a carenze nella solidità patrimoniale

ovvero squilibri a livello economico /
finanziario, con conseguenze in termini di
inadeguata redditività / remunerazione
del capitale, anche dovute alla mancata
definizione e/o implementazione di
indirizzi strategici ispirati a istanze di
sostenibilità o non rispondenti alle
aspettative degli stakeholder;
alla pubblicazione sui media di

informazioni denigratorie riguardanti il
Gruppo e la sua solidità e performance
economico / finanziaria.
Rappresentazione degli

indirizzi strategici di
sostenibilità in dedicata
sezione del Piano
Industriale 2022-2025
"Next Step";
Policy di Gruppo.
Solidità e
performance
economica
Rischio
Strategico e di
business
Rischi di natura strategica e di business
connessi:
alla mancata / errata definizione e/o

implementazione di indirizzi strategici
ispirati a istanze di sostenibilità o
non rispondenti alle aspettative degli
stakeholder;
a decisioni errate di programmazione e

gestione del business con ricadute sulla
redditività e competitività della banca,
in particolare in mancanza di una pronta
reattività nei confronti dei mutamenti del
contesto competitivo macro e micro
economico.
Rappresentazione degli

indirizzi strategici di
sostenibilità in dedicata
sezione del Piano
Industriale 2022-2025
"Next Step";
Adozione di "Modello di

organizzazione, gestione
e controllo" e di un
Codice Etico ai sensi del
D.Lgs. 231/2001;
Adozione di processi di

pianificazione strutturati
Area CFO a presidio

delle attività finanziarie
del Gruppo.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Governance Innovazione e
trasformazione
digitale
Rischio
Operativo
Rischi operativi di natura organizzativa
connessi:
all'ingresso della banca in nuovi ambiti

di operatività digitale e/o all'adozione
di nuovi canali distributivi, anche
riconducibili a mancanza di personale
adeguatamente formato e qualificato
per la gestione di tali nuove modalità di
contatto con il pubblico e all'assistenza
alla clientela;
all'interruzione dell'ordinaria operatività

alla clientela in seguito a disfunzioni o
malfunzionamenti dei canali di online
banking e internet banking;
all'interruzione dell'ordinaria

operatività dei dipendenti in seguito a
malfunzionamenti dei sistemi di gestione
utilizzati e/o a disguidi nel funzionamento
della rete aziendale.
Rischi operativi connessi all'arretratezza

delle risorse infrastrutturali e
tecnologiche adottate a livello aziendale
in termini comparazione coi competitors
e con le best practices di mercato vigenti.
Rischi risarcitori connessi alla mancata

/ inadeguata applicazione di princìpi e
tecniche di progettazione, costruzione,
manutenzione e aggiornamento dei
sistemi digitali (siti web e applicazioni
mobili) volti ad assicurarne l'accessibilità,
l'inclusività e la fruibilità da parte delle
persone con disabilità.
Presenza di siti web

e servizi on-line in
"versione accessibile";
Processo strutturato di

preventiva approvazione
di innovazioni operative;
Adeguata preventiva

formazione del personale
circa innovazioni previste
a livello operativo;
Adozione di strutturato

impianto di gestione
dei rischi riconducibili a
profili di indisponibilità
e malfunzionamento dei
sistemi IT;
Adeguate, chiare e

fruibili istruzioni e regole
da seguire messe a
disposizione della
clientela per nuovi servizi
digitali offerti.
Innovazione e
trasformazione
digitale
Rischio
Reputazionale
Rischi di natura reputazionale connessi:
alla mancata / inadeguata applicazione

di princìpi e tecniche di progettazione,
costruzione, manutenzione e
aggiornamento dei sistemi digitali
(siti web e applicazioni mobili) volti ad
assicurarne l'accessibilità, l'inclusività e
la fruibilità da parte delle persone con
disabilità;
all'indisponibilità / malfunzionamento dei

sistemi informativi e delle infrastrutture
tecnologiche a supporto della
distribuzione di prodotti / servizi alla
clientela;
all'interruzione dell'ordinaria operatività

alla clientela in seguito a disfunzioni o
malfunzionamenti dei canali di online
banking e internet banking;
all'arretratezza delle risorse infrastrutturali

e tecnologiche adottate a livello
aziendale, in termini comparazione coi
competitors e con le best practices di
mercato vigenti.
Presenza di siti web

e servizi on-line in
"versione accessibile";
Adeguate, chiare e

fruibili istruzioni e regole
da seguire messe a
disposizione della
clientela per nuovi servizi
digitali offerti.

Dimensione
ESG
(Environmental, Social
and Governance)
Tema materiale Tipologia
di rischio
bancario
tradizionale
Descrizione dei
fattori di rischio
Modalita' di
presidio dei fattori di
rischio
Governance Innovazione e
trasformazione
digitale
Rischio di non
conformità alle
norme
Rischi di non conformità alle norme connessi
alla mancata / inadeguata applicazione
di princìpi e tecniche di progettazione,
costruzione, manutenzione e aggiornamento
dei sistemi digitali (siti web e applicazioni
mobili) volti ad assicurarne l'accessibilità,
l'inclusività e la fruibilità da parte delle
persone con disabilità.
Presenza di siti web

e servizi on-line in
"versione accessibile";
Processo strutturato di

preventiva approvazione
di innovazioni operative;
Adeguata preventiva

formazione del personale
circa innovazioni previste
a livello operativo;
Adozione di strutturato

impianto di gestione
dei rischi riconducibili a
profili di indisponibilità
e malfunzionamento dei
sistemi IT;
Adeguate, chiare e

fruibili istruzioni e regole
da seguire messe a
disposizione della
clientela per nuovi servizi
digitali offerti.

Nota metodologica

La DNF del Gruppo è redatta in conformità al D.Lgs. 254/2016 e agli Standard del GRI

Riferimenti normativi e princìpi di rendicontazione

La DNF del Gruppo è stata redatta in conformità al D.Lgs. 254/2016, riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario di talune imprese di grandi dimensioni e di interesse pubblico e ai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards, aggiornati nel 2021 dalla Global Reporting Initiative (di seguito "GRI"), secondo l'opzione in accordance. Oltre a ciò, sono stati adottati i Financial Services Sector Disclosures, definiti dal GRI nel 2013.

Il GRI è un'organizzazione nata con l'obiettivo di aiutare sia il settore pubblico sia quello privato a comprendere, misurare e comunicare l'impatto che una qualsiasi attività possa avere sulle varie dimensioni ESG della sostenibilità, nei suoi aspetti più disparati.

La DNF è stata inoltre predisposta tenendo in considerazione le pubblicazioni della European Securities and Markets Authority (ESMA) e della CONSOB.

La DNF ha lo scopo principale di assicurare la comprensione delle policy, del modello organizzativo, dei rischi e degli indicatori di performance e dei relativi risultati del Gruppo rispetto, in particolar modo, agli aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale, all'ambiente, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva e al rispetto dei diritti umani.

Alla luce dell'acquisizione del software di monitoraggio e reportistica delle performance di sostenibilità ESGeo, nonché delle più recenti novità organizzative, la Banca ha aggiornato la procedura che formalizza il processo di rendicontazione della DNF.

Tale regolamento pone particolare attenzione su alcuni aspetti chiave:

  • le strutture aziendali coinvolte;
  • l'organizzazione del flusso di raccolta dei dati e delle informazioni;
  • i controlli sui dati e sulle informazioni qualitative e quantitative raccolte;
  • la definizione delle metodologie di calcolo utilizzate per analizzare ed esporre i dati nella DNF.

La presente Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Sondrio SpA il 15 marzo 2024 e sottoposta a revisione limitata da parte della società EY SpA.

I risultati delle verifiche svolte ai sensi dell'art. 3 comma 10 del D.Lgs. 254/2016 e del Regolamento CONSOB n. 20.267 sono contenuti nella "Relazione della società di revisione", riportata alla fine del presente documento. I controlli vengono svolti sulla base della procedura "limited assurance engagement", nel rispetto dei criteri indicati dal principio "ISAE 3000 Revised ".

Con riferimento al paragrafo Rischi ESG e alla sezione Ambiente, la Banca ha tenuto in considerazione anche gli Orientamenti sulla comunicazione non finanziaria della Commissione Europea relativi alla rendicontazione delle informazioni relative al clima, pubblicati a giugno 2019.

In particolare, alla luce della Guida BCE sui rischi climatici e ambientali di novembre 2020, la Banca ha considerato gli orientamenti riportati nell'Allegato I "Orientamenti complementari per banche e imprese di assicurazione".

Le informazioni riconducibili agli Orientamenti sulla comunicazione non finanziaria della Commissione Europea rispetto alla gestione dei principali rischi dell'ambito sono chiaramente identificabili all'interno della DNF attraverso una specifica infografica.

Inoltre, come detto, la Banca, in linea con gli obiettivi proposti all'interno del proprio Piano Industriale, nel 2023 ha aderito alle Raccomandazioni TCFD e redige annualmente il TCFD Report, pubblicato in allegato alla DNF.

La Banca, nella definizione del contenuto e della qualità del reporting, applica i seguenti princìpi di rendicontazione, così come definito dal GRI 1:

  • Accuratezza: le informazioni rendicontate risultano corrette e con dettagli sufficienti per consentire una valutazione dei propri impatti;
  • Equilibrio: i dati riportati riflettono sia gli aspetti negativi sia quelli positivi dei risultati del Gruppo in modo da consentire una valutazione ponderata della performance generale;
  • Chiarezza: i dati sono resi disponibili sia in formato cartaceo sia sul sito web istituzionale della Banca in modo tale che risultino facilmente accessibili, fruibili e comprensibili agli stakeholder che li utilizzano;
  • Comparabilità: le informazioni sono selezionate, compilate e rendicontate in modo uniforme per consentire un'analisi dei cambiamenti degli impatti nel corso del tempo e un confronto di tali impatti con quelli di altre organizzazioni;
  • Completezza: i dati sono sufficienti per consentire una valutazione degli impatti durante il periodo di rendicontazione;
  • Contesto di sostenibilità: le informazioni relative agli impatti sono rendicontate nel più ampio contesto dello sviluppo sostenibile;
  • Tempestività: la DNF viene pubblicata annualmente, in sincronia con la rendicontazione finanziaria e in modo tempestivo al fine di garantire l'affidabilità dei dati, comprese eventuali revisioni di precedenti informative;
  • Verificabilità: le informazioni rendicontate possono essere esaminate per stabilirne la veridicità e determinare in quale misura sono stati applicati i princìpi di rendicontazione.

In continuità con quanto fatto nel precedente esercizio, nel presente documento sono presenti informazioni aggiuntive relative all'approccio alla Tassonomia, richieste ai sensi dell'art. 8 del Regolamento EU (852/2020), chiaramente e separatamente identificabili nel paragrafo "Tassonomia: disclosure di ammissibilità ai sensi dell'articolo 8 del Reg. (UE) 2020/852".

I dati e le informazioni riportati sono stati validati dai responsabili delle funzioni aziendali di pertinenza, elaborati su evidenze documentali in grado di comprovarne l'esistenza, la completezza e l'accuratezza, nonché rivisti dalla Direzione Aziendale e condivisi con il Comitato Sostenibilità.

La preparazione per l'implementazione della CSRD

La Direttiva 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive - di seguito "CSRD") comporterà una vera e propria rivoluzione nella rendicontazione non finanziaria, ampliando notevolmente la quantità di soggetti obbligati e la quantità delle informazioni di cui fornire disclosure. La normativa prevede l'utilizzo degli European Standard for Sustainability Reporting (ESRS), nuovi standard comuni e obbligatori a livello UE ai fini di una maggiore comparabilità delle informazioni, sviluppati dall'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). Gli ESRS saranno compatibili con i sistemi già ampiamente diffusi a livello internazionale, come TCFD, GRI, SASB, IIRC e CDP. BPS ha attivato un tavolo di lavoro che coinvolge tutte le Strutture attrici di questo cambiamento nel mondo del reporting, con l'obiettivo di identificare i gap per la corretta implementazione della normativa e degli ESRS, definendo un piano d'azione per la predisposizione del primo report secondo i nuovi requisiti e riorganizzando i processi e la normativa interna.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Periodo e perimetro di rendicontazione

Il perimetro di rendicontazione coincide con quello del bilancio finanziario e include le società consolidate integralmente consentendo, pertanto, la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento e dei suoi risultati. Da tale perimetro sono escluse le società con performance e impatti di sostenibilità non materiali (valutate in termini di numero di dipendenti e di tipologia di attività svolta), quali: PopsoCovered Bond Srl, Sinergia Seconda Srl - per cui vengono rendicontati i dati relativi ai rifiuti -, Immobiliare San Paolo Srl, Immobiliare Borgo Palazzo Srl, PrestiNuovaSrl - Agenzia in Attività Finanziaria, Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 Srl, Pirovano Stelvio SpA (per la quale vengono invece rendicontati i soli dati relativi ai GRI 300) e Rent2go Srl.

Eventuali ulteriori limitazioni di perimetro su specifici indicatori vengono segnalate nel GRI Content Index, in coda alla presente DNF, e sono motivate all'interno del documento e sono dovute alla scarsa rilevanza in termini di impatto sul dato consolidato oppure all'indisponibilità di informazioni per alcune società controllate del Gruppo. Suddette limitazioni non compromettono la rappresentatività dei risultati e delle attività del Gruppo, così come richiesto dal D.Lgs. 254/2016.

A tale proposito, si intende segnalare che, con riferimento alle informazioni previste dall'art. 3 comma 2, i consumi idrici, in considerazione del settore di business del Gruppo, non sono stati ritenuti significativi al fine di assicurare la comprensione dell'attività d'impresa, poiché equivalenti al solo uso domestico.

L'anno di rendicontazione al quale si riferisce il presente documento è il 2023 e, come richiesto dai GRI Standards, i KPIs utilizzati vengono confrontati con i due anni precedenti, 2022 e 2021.

Questa edizione della DNF è disponibile anche sul sito internet, all'indirizzo https:// istituzionale.popso.it/it/sostenibilita/dichiarazione-non-finanziaria.

La tabella, qui di seguito riportata, mostra la correlazione tra gli ambiti citati all'art. 3
Ambiti del D.LGS. 254/2016 comma 2 del D.gs. 254/2016 e i temi materiali alla base della presente rendicontazione.
Temi materiali
Supporto alla comunità e legame con il territorio
Sociale Solidità patrimoniale e performance economica
Innovazione e trasformazione digitale
Attinente al personale Valorizzazione delle risorse umane
Diritti umani
Rispetto dei diritti umani Diversità e pari opportunità
Lotta alla corruzione attiva e Privacy e sicurezza informatica
passiva Integrità e lotta alla corruzione
Ambiente, cambiamento climatico e gestione dei rischi
C&E
Ambientale Finanza sostenibile e credito responsabile

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Processo di reporting

Il processo di raccolta dei dati e delle informazioni e di redazione della DNF, formalizzato in un'apposita Procedura approvata in data 04/11/2021 e aggiornata in data 31/01/2024, è coordinato e gestito dall'Ufficio Sostenibilità della Capogruppo, in collaborazione con i referenti delle strutture e società del Gruppo, competenti nei vari ambiti e coinvolti direttamente nel processo di elaborazione del documento. Di seguito vengono riportate le fasi principali che compongono il processo di predisposizione della DNF.

Aggiornamento e approvazione della materialità

■ Analisi di contesto

Raccolta di informazioni e comprensione dell'approccio delle principali aziende comparable con riferimento alla gestione e alla comunicazione dei dati non finanziari. Nello specifico, vengono effettuate ricerche di settore finalizzate a verificare se e come le informazioni disponibili nelle rendicontazioni non finanziarie (ultima versione pubblicata online) consentano di rispondere ai requisiti stabiliti dal Decreto (modello aziendale, politiche praticate, risultati, rischi). In aggiunta ai temi esplicitamente citati dal Decreto, vengono considerati i temi ritenuti "materiali" per il settore finanziario dalle linee guida internazionali e dagli standard di riferimento.

■ Identificazione degli impatti effettivi e potenziali

Sulla base di quanto definito dai GRI Standards, in relazione alle tematiche rendicontate nel periodo precedente a quanto emerso durante l'analisi di contesto, vengono individuate dapprima le tematiche GRI più ricorrenti e, successivamente, vengono definiti i principali impatti, ovvero gli effetti che la Banca ha o potrebbe avere a livello economico, ambientale e sociale, inclusi quelli sui diritti umani, come conseguenza delle sue attività o dei suoi rapporti di business.

La valutazione degli impatti viene effettuata dapprima attraverso un'analisi desk e, successivamente, coinvolgendo direttamente i principali stakeholder della Banca tramite questionari, incontri one-to-one, work shop e gruppi di lavoro.

■ Stakeholder engagement

Periodicamente il Gruppo coinvolge i propri stakeholder (o "portatori di interesse") in un'attività di engagement volta a valutare e aggiornare la portata attribuita a ciascun impatto positivo o negativo, attuale o potenziale.

■ Prioritizzazione degli impatti

In seguito alle attività di stakeholder engagement, la Banca valuta la significatività degli impatti ordinandoli dal più al meno importante, stabilendo quindi un valore minimo - o soglia - per determinare su quali di essi sarà concentrata la rendicontazione. Per facilitare la prioritizzazione, gli impatti vengono raggruppati in "temi", aggregando in modo coerente quelli correlati a uno stesso argomento. I temi vengono poi ordinati, in base alla portata, dai più significativi ai meno significativi, determinando di conseguenza quali saranno illustrati nella rendicontazione, iniziando da quelli che hanno la massima priorità.

■ Predisposizione e convalida della materialità

A valle delle attività descritte nei punti precedenti, viene predisposta la lista dei temi materiali che saranno oggetto della rendicontazione, in coerenza con le attività e gli obiettivi definiti nel Piano Industriale, nonché con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

In particolare, viene dapprima data informativa al Comitato manageriale Sostenibilità riguardo le fasi dell'analisi di materialità, successivamente le tematiche materiali vengono portate all'esame del Comitato Sostenibilità che ne valuta la coerenza rispetto al Piano Industriale e agli obiettivi della strategia di sostenibilità della Banca e infine, la lista dei temi materiali che ne deriva, viene sottoposta all'approvazione del CdA.

Nel 2023, per il primo anno, la lista dei temi materiali viene approvata dal CdA

Definizione dei contenuti della DNF (indicatori e informative)

Sulla base dei risultati ottenuti nella fase descritta al punto precedente, l'Ufficio Sostenibilità identifica e seleziona gli indicatori e le informative da inserire nella DNF in modo tale da rispondere a quanto previsto dall'art. 3 del D.Lgs. 254/2016. Successivamente alla selezione dei contenuti della DNF, viene predisposta una bozza di indice del documento.

Avvio del processo di raccolta e approvazione dati e redazione bozza DNF

  • Per ogni tema materiale, vengono individuati tra gli Uffici competenti i contributori e gli approvatori di pertinenza che si occuperanno, rispettivamente, di compilare e di approvare i prospetti di raccolta dati:
  • − i contributori, dopo aver compilato i prospetti, effettuano un controllo di primo livello sui dati e sulle informazioni raccolte;
  • − gli approvatori provvedono a effettuare controlli sui prospetti consolidati, a chiedere chiarimenti laddove necessario, effettuando eventuali modifiche, ove opportuno, e a notificare all'Ufficio Sostenibilità l'avvenuta validazione.
  • L'Ufficio Sostenibilità provvede alla raccolta di tutte le informazioni ricevute, esegue un controllo di coerenza e chiede chiarimenti agli approvatori, laddove necessario.
  • L'Ufficio Sostenibilità predispone la bozza di DNF.
  • I Responsabili di Servizio esaminano la bozza della DNF, valutandone la coerenza e la correttezza per le proprie aree di competenza.

Validazione e approvazione della bozza di DNF

L'Ufficio Sostenibilità predispone la bozza della DNF, la quale viene pure condivisa in via preliminare con i revisori legali e redige idonea documentazione affinché rispettivamente il Comitato manageriale Sostenibilità, il Comitato Sostenibilità e il Comitato Controllo e rischi possano esaminare le informazioni e formulare eventuali osservazioni e suggerimenti. Una volta validati i contenuti, provvede a trasmettere la DNF al CdA per l'approvazione, che viene effettuata nei medesimi termini e con le medesime tempistiche del bilancio finanziario. Spetta agli Amministratori della Banca garantire che la DNF sia redatta e pubblicata secondo la normativa vigente. Una volta approvata, entro i termini previsti per la presentazione del progetto di bilancio, la DNF viene messa a disposizione degli Organi di controllo (Collegio Sindacale e Società di revisione).

Attestazione del revisore legale

Successivamente, come previsto dal D.Lgs. 254/2016, la DNF è sottoposta a verifica di conformità da parte del revisore legale; a questo scopo l'Ufficio Sostenibilità, in collaborazione con gli utenti contributori e approvatori, fornisce evidenze documentali laddove richiesto dal revisore.

Pubblicazione

Infine, la DNF è messa a disposizione degli Azionisti e del pubblico entro gli stessi termini e con le medesime modalità previste per la presentazione del progetto di bilancio, mediante in particolare la pubblicazione sul sito della Banca, accedendo al quale è possibile scaricare il documento.

Ruoli e responsabilità per la redazione della DNF

Organo o figura
aziendale
Ruoli e responsabilità
Consiglio di
Amministrazione

Approva la DNF;
approva annualmente i temi materiali oggetto della rendicontazione

non finanziaria;
garantisce che la DNF sia redatta e pubblicata in conformità con i

requisiti normativi.
Collegio Sindacale Sovrintende al rispetto delle disposizioni di legge previste in materia di

redazione della DNF;
vigila sull'adeguatezza delle procedure e dei processi che presiedono

alla redazione della DNF.
Revisore Legale
Controlla l'avvenuta predisposizione della DNF;
ai sensi dell'art. 3 comma 10 del Decreto, attesta con apposita relazione

la conformità delle informazioni fornite rispetto alle richieste del Decreto
e dello standard di rendicontazione utilizzato; i controlli vengono svolti
sulla base della procedura limited assurance engagement, nel rispetto
dei criteri indicati dal principio "ISAE 3000 Revised".
Comitato
Sostenibilità

Prende visione del piano di lavoro della DNF;

approfondisce i risultati dell'analisi di materialità con il fine di valutarne
la coerenza rispetto al Piano Industriale e agli obiettivi della strategia
di sostenibilità della Banca;

esamina preventivamente la documentazione per l'approvazione della
lista dei temi materiali da parte del CdA;

esamina i contenuti della DNF e del TCFD Report a essa allegato, alla
luce delle azioni intraprese dal Gruppo sulla base del Piano industriale
e dei risultati ottenuti nel corso dell'anno fiscale, preventivamente
rispetto al Comitato Controllo e rischi, affinché questo possa tenerne

conto nell'assolvimento delle sue funzioni;
in funzione della successiva sottoposizione al CdA per l'assunzione

delle relative decisioni.
Comitato
manageriale
Sostenibilità

Coordina le attività che conducono all'individuazione delle tematiche
di sostenibilità potenzialmente rilevanti ai fini della definizione dei
temi materiali per il Gruppo;

riceve informativa da parte dell'Ufficio Sostenibilità riguardo alle fasi
dell'analisi di materialità, prende visione della documentazione e
fornisce spunti di miglioramento;

esamina la DNF e il TCFD Report a essa allegato, pure attraverso
opportuna sintesi predisposta dall'Ufficio Sostenibilità, formulando
eventuali osservazioni e suggerimenti trasmessi al Comitato
Sostenibilità;
coordina e monitora le attività di interfaccia con i portatori di interesse

rilevanti e le azioni di disclosure.
Comitato
Controllo e rischi
In coerenza con il proprio mandato, con riferimento ai rischi ESG e a quelli a essi
connessi, assiste il CdA nella valutazione della conformità delle informazioni
qualitative e quantitative incluse nella DNF alle indicazioni regolamentari e
agli standard di rendicontazione, sentiti il revisore legale dei conti e il Collegio
Sindacale.

Organo o figura
aziendale
Ruoli e responsabilità
Funzione di
Conformità e DPO
Identifica le norme applicabili;


verifica la conformità dei processi aziendali alla regolamentazione
interna ed esterna con l'obiettivo di prevenire e contenere i rischi
legali e reputazionali;
valuta il grado di esposizione ai rischi di pertinenza attraverso

indicatori quantitativi e/o qualitativi di sintesi, espressivi delle
risultanze delle rilevazioni sui processi presidiati;

predispone flussi informativi diretti agli Organi aziendali e alle strutture
coinvolte nel processo.
Servizio Revisione
interna

Valuta la funzionalità e l'affidabilità delle strutture organizzative e delle
componenti del sistema dei controlli interni preposte alla redazione
della DNF;
verifica l'osservanza delle politiche in materia di sostenibilità, nonché

la funzionalità del processo disegnato e delle procedure per la loro
attuazione;

segnala agli Organi aziendali eventuali inefficienze, punti di debolezza
o irregolarità emerse nel corso delle proprie attività di verifica,
formulando raccomandazioni e portando all'attenzione i possibili
miglioramenti.
Responsabili di
Servizio

Esaminano la bozza della DNF, valutandone la coerenza e la
correttezza per le proprie aree di competenza;

forniscono all'Ufficio Sostenibilità eventuali spunti di miglioramento e
modifiche.
Contributori Secondo le tempistiche previste nel piano di lavoro:

compilano i prospetti di raccolta dati di propria competenza all'interno
del software ESGeo;

effettuano un controllo di primo livello sui KPIs e sulle informazioni
qualitative all'interno dei prospetti di raccolta dati (ad es. controlli sui
dati puntuali, sui relativi calcoli e sulla corretta fonte delle informazioni
raccolte);

allegano la documentazione a supporto del processo di verifica e
approvazione in capo agli approvatori;

forniscono al revisore, in collaborazione con l'Ufficio Sostenibilità e gli
approvatori, ulteriori evidenze documentali laddove richiesto.

Organo o figura
aziendale
Ruoli e responsabilità
Approvatori In linea con le scadenze previste dal piano di lavoro:

coinvolgono i contributori nella compilazione dei prospetti di raccolta
dati sulla piattaforma ESGeo;

validano il controllo di primo livello effettuato dai contributori sui dati
e sulle informazioni all'interno dei prospetti di raccolta dati (ad es.
controlli di coerenza e di completezza del perimetro);

approvano il contenuto dei prospetti compilati dai contributori;

forniscono eventuali chiarimenti richiesti dall'Ufficio Sostenibilità;

tracciano le informazioni raccolte e archiviano all'interno del software
ESGeo la documentazione a supporto;

forniscono al revisore, in collaborazione con l'Ufficio Sostenibilità e
con i contributori, ulteriori evidenze documentali laddove richiesto.

Il dialogo con gli stakeholder

Gli stakeholder rappresentano un'ampia gamma di interessi diversi: stabilire e mantenere relazioni salde e durature è un elemento cruciale per una creazione di valore condiviso e di lungo periodo.

Policy di Sostenibilità, Banca Popolare di Sondrio

Il Gruppo considera fondamentale la definizione di una relazione costante e solida con i propri stakeholder: un rapporto basato sul dialogo continuo e sul coinvolgimento attivo favorisce preziose occasioni di reciproca crescita e arricchimento, permette di ottenere il consenso e la fiducia, ed è espressione della responsabilità che il Gruppo ha nei confronti del contesto con cui interagisce.

Identificare in modo puntuale i propri stakeholder e organizzare i canali di comunicazione più efficaci, monitorando costantemente aspettative, bisogni e opinioni, costituisce quindi il punto di partenza per impostare un efficace processo di engagement.

La Banca identifica i propri stakeholder secondo i criteri dello Standard AA1000:

  • Inclusività, attraverso l'ascolto di tutti gli stakeholder;
  • Materialità, rispondendo alle loro aspettative;
  • Rispondenza, alle norme di legge, agli standard, ai codici, ai princìpi, alle politiche e altri regolamenti volontari.

Annualmente la Banca provvede ad aggiornare la lista degli stakeholder più rilevanti facendo una mappatura specifica finalizzata alla predisposizione dell'analisi di materialità. Di seguito si riportano le principali categorie di stakeholder:

  • Organi di governo
  • Personale
  • Azionisti e investitori
  • Clienti
  • Fornitori
  • Ambiente e Comunità
  • Pubblica Amministrazione e Autorità di Vigilanza.

CANALI E STRUMENTI DI INTERAZIONE
Conferenze stampa
Assemblea degli azionisti
Notizie dai media
Canali digitali
Questionario di materialità
Lettera ai soci
Web e app per dispositivi mobili
Attività sociali e a beneficio della collettività
Meeting con la Banca e con le Reti
Tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori
Attività di supporto sociale
Documentazione periodica e reportistica di approfondimento

Principali canali e strumenti di interazione con gli stakeholder del Gruppo

Stakeholder interni Stakeholder esterni

Dialogo Amministratori-Azionisti

Il Regolamento per la gestione del Dialogo Amministratori-Azionisti (https:// istituzionale.popso.it/it/investor-relations/ dialogo-amministratori-azionisti) definisce le regole adottate dalla Banca al fine di favorire e disciplinare il dialogo tra il Consiglio di Amministrazione e la generalità dei propri azionisti su tematiche di competenza consiliare, definendone le modalità di attuazione, individuando gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione, le modalità, le tempistiche e i canali di interazione.

La corporate governance, le tematiche di natura ambientale, sociale e di sostenibilità rientrano tra le tematiche oggetto di discussione nell'ambito del dialogo con gli investitori. Tale forma di dialogo va intesa come ulteriore e aggiuntiva rispetto alle ordinarie modalità di engagement, attraverso le quali la Banca interagisce con azionisti, investitori e la comunità finanziaria per mezzo delle competenti funzioni aziendali.

La materialità del Gruppo BPS

La materialità è il principio secondo cui le imprese devono redigere i loro report prendendo in considerazione informazioni sugli aspetti che incidono in modo significativo sulla loro capacità di creare valore nel tempo, individuando le tematiche più significative per i propri stakeholder e considerando pure gli impatti sull'economia, sull'ambiente e sulle persone, compresi quelli sui diritti umani, nell'ambito delle attività e dei rapporti di business.

L'analisi di materialità, come richiesto dal D.Lgs. 254/2016, definisce gli aspetti rilevanti da rendicontare (c.d. Material Topics). Un tema è ritenuto "materiale" se è in grado di influenzare le decisioni, le azioni e le performance di un'organizzazione e dei suoi stakeholder. Creare un dialogo costruttivo con gli attori che ci circondano è quindi fondamentale per raccogliere le loro esigenze e aspettative al fine di definire le tematiche più rilevanti per la Banca e i suoi portatori di interesse.

Nel corso del 2023 si è provveduto all'aggiornamento e all'approvazione di una nuova materialità, attività che si è resa necessaria a seguito delle modifiche di contesto e dell'evoluzione normativa nazionale e internazionale.

Il relativo processo si è sviluppato seguendo le fasi metodologiche riportate di seguito.

Analisi di contesto

Sono state svolte attività di analisi degli elementi di contesto interno ed esterno, in particolare:

  • Peer benchmark: mappatura dei temi GRI inclusi nelle DNF di 6 società peers;
  • Analisi dei trend del settore bancario: studio delle principali normative applicabili in ambito sostenibilità, che influenzano o potrebbero influenzare l'attività della Banca;
  • Media review: raccolta e analisi delle principali notizie condivise dai quotidiani e da BPS;
  • Macro trends: esame degli orientamenti di sostenibilità dei principali rating ESG, delle politiche nazionali e internazionali e delle istituzioni maggiormente influenti nel mondo ESG (a esempio London Stock Exchange e World Economic Forum).
  • Aggregazione dei temi rilevanti emersi dalla fase di comprensione del contesto e individuazione dei principali temi rilevanti per il settore bancario.

La materialità definita in ambito Risk Management è diversa dall'analisi di materialità effettuata per la DNF

Identificazione degli impatti effettivi e potenziali

A valle dell'attività descritta nel punto precedente la Banca ha identificato i principali impatti positivi e negativi, effettivi e potenziali.

La valutazione degli impatti è stata effettuata dapprima attraverso un'analisi desk e, successivamente, coinvolgendo direttamente i principali stakeholder della Banca tramite questionari, incontri one-to-one, work shop e gruppi di lavoro.

In considerazione del fatto che gli impatti possono cambiare in modo sostanziale nel corso del tempo, a causa dell'evoluzione delle attività e dei rapporti di business, di cambiamenti importanti nelle operazioni o nel contesto operativo, la Banca effettua questa analisi annualmente.

Stakeholder engagement

Nel corso del 2023 la Banca ha coinvolto i propri stakeholder (o "portatori di interesse") in un'attività di engagement volta a valutare e/o aggiornare la portata (o rilevanza) attribuita a ciascun impatto positivo o negativo, attuale o potenziale.

In particolare, sono state organizzate tre diverse modalità di coinvolgimento che hanno consentito di incrementare notevolmente l'engagement:

■ Questionario on-line

Diffusione di un questionario on-line tramite il portale di SCRIGNOInternet Banking o link inviato via e-mail;

■ Interviste one-to-one

Incontri con alcuni rappresentanti delle principali categorie di stakeholder con l'obiettivo di raccogliere la loro opinione sugli impatti legati alle tematiche ESG e di comprendere meglio le loro aspettative riguardo all'operato della Banca in ambito sostenibilità;

■ Workshop

Meeting on-line con i referenti ESG delle principali aree di business di BPS e delle Controllate, al fine di valutare la portata degli impatti e raccogliere spunti di miglioramento;

  • Coinvolgimento degli Organi di Governo Considerato il ruolo cruciale degli Organi di Governo nella definizione della strategia di Sostenibilità, la Banca ha predisposto un questionario on-line rivolto a:
  • − Consiglio di Ammnistrazione di BPS e delle Controllate;
  • − Collegio Sindacale di BPS;
  • − Comitato Sostenibilità di BPS;
  • − Comitato manageriale Sostenibilità di BPS.

Nel prospetto riportato di seguito, si evidenziano le modalità di coinvolgimento dei diversi stakeholder e la percentuale di risposte ottenute.

Stakeholder interni: % risposte ottenute

Pubblica Amm.ne e Autorità di vigilanza

questionario

on-line bancking email con link al

Si specifica che la % si riferisce alla quota di stakeholder che ha risposto all'intervista, sul totale di quelli invitati a partecipare all'engagement.

email con link al questionario

Prioritizzazione degli impatti

A conclusione delle attività di stakeholder engagement, la Banca ha provveduto ad aggregare le valutazioni relative alla portata degli impatti, proporzionandole in base alla tipologia di stakeholder e alla modalità di ingaggio.

Successivamente gli impatti sono stati ordinati secondo un criterio di importanza decrescente, stabilendo un valore minimo - o soglia - per determinare su quali di essi concentrare la rendicontazione. Per facilitare la prioritizzazione, la Banca ha raccolto gli impatti in "temi", raggruppando in modo coerente quelli correlati a uno stesso argomento. Infine, i temi sono stati ordinati dai più significativi ai meno significativi, determinando di conseguenza quelli da rendicontare nella DNF2023.

Aggiornamento della materialità per il 2023

Gli esiti del processo sopra descritto hanno portato a un aggiornamento della materialità che, come raffigurato di seguito, restituisce una vista comprensiva delle priorità di tutti gli stakeholder e una rappresentazione del contributo del Gruppo allo sviluppo sostenibile, attraverso gli impatti generati. L'analisi di materialità è stata esaminata dal Comitato manageriale di Sostenibilità e dal Comitato consiliare Sostenibilità nel mese di dicembre 2023 e infine approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 21 dicembre 2023.

SINTESI DELL'ANALISI DI IMPATTO

Analisi Desk dell'Ufficio Stakeholder engagement Valutazione dell'Ufficio Prioritizzazione =
Sostenibilità Sostenibilità significatività
In seguito alle analisi di
benchmark e di contesto
interno ed esterno,
vengono identificati gli
impatti positivi e negativi,
effettivi e potenziali.
Per valutare la portata degli
impatti, vengono coinvolti
gli stakeholder. In base alla
tipologia di stakeholder e
modalità di coinvolgimento,
l'Ufficio Sostenibilità applica
«pesi»/»ponderazioni»
differenti.
Il perimetro di ciascun impatto
viene valutato dall'Ufficio
Sostenibilità. Se gli impatti sono
negativi, l'Ufficio valuta anche la
sua irrimediabilità.
Portata, perimetro e
irrimediabilità costituiscono la
severità dell'impatto.
L'Uff. Sostenibilità
moltiplica la severità con la
probabilità di accadimento
degli impatti, per ottenere
la prioritizzazione ovvero la
significatività.(*)
Portata Descrizione Perimetro Descrizione Carattere
irrimediabile
Descrizione Probabilità Descrizione
1 Low:
l'impatto è
trascurabile
1 Interno:
l'impatto ha
effetti solo
all'interno del
Gruppo
1 Low: la Banca può
attivare azioni di
recovery ed è in
grado di ripristinare
la situazione pre
impatto
0 Impossibilità
di
accadimento
2 Low
moderate:
l'impatto è
limitato
2 Value Chain:
l'impatto
ha effetti
all'interno del
Gruppo e sulla
sua catena del
valore
2 Moderate:
la Banca può
adottare azioni di
recovery ma è solo
parzialmente in
grado di ripristinare
la situazione pre
impatto
0,25 Low: impatto
poco
probabile
3 Moderate:
l'impatto è
medio
3 Pervasivo:
l'impatto
ha effetti
all'interno
del Gruppo,
sull'intera Value
Chain, sulla
comunità e
sull'ambiente
3 High: la Banca
non può attivare
sistemi di recovery
e non è in grado
di ripristinare la
situazione pre
impatto
0,5 Moderate:
impatto
mediamente
probabile
4 Moderate
– High:
l'impatto è
significativo
N/A Non valutabile N/A Non valutabile 0,75 High:
impatto
molto
probabile
5 High:
l'impatto è
molto elevato
1 Impatto
effettivo
N/A Non
valutabile
N/A Non
valutabile

(*) in caso di impatto negativo la significatività finale è aumentata del 40%

Lista dei temi materiali emersi ha comportato delle modifiche rispetto al 2022

Temi materiali 2022 Temi materiali 2023
1 Solidità e performance economica Ambiente, cambiamneto climatico
e gestione dei rischi C&E
2 Finanza sostenibile e credito
responsabile
Solidità patrimoniale e
performance economica
3 Valorizzazione delle risorse umane Valorizzazione delle risorse umane
4 Ambiente e cambiamento
climatico
Finanza sostenibile e credito
responsabile
5 Supporto alla comunità e legame
con il territorio
Diversità e pari opportunità
6 Integrità e lotta alla corruzione Supporto alla comunità e legame
con il territorio
7 Innovazione Innovazione e trasformazione
digitale
8 Diritti umani, diversità e inclusione Diritti umani
9 Privacy e sicurezza informatica Privacy e sicurezza informatica
10 Gestione delle catene di fornitura Integrità e lotta alla corruzione

Di seguito è possibile osservare le principali novità emerse dalle analisi di materialità per il 2023 rispetto a quanto riscontrato nel 2022.

Di seguito si riportano i principali impatti positivi e negativi legati ai temi materiali, così come previsto dallo standard GRI.

Tema materiale Tipologia di
impatto
Descrizione impatto Impatti
sui diritti
umani
Stakeholder
impattato
Correlazione con
gli SDGs
Positivo Investimento e finanziamento di
attività:
ristrutturazione degli immobili

per efficientamento energetico
energia rinnovabile

mobilità sostenibile

con l'obiettivo di ridurre le
emissioni di CO2
finanziate
in linea con il percorso di
decarbonizzazione e le
strategie ESG di investimento


Azionisti e
investitori
Ambiente e
comunità
Clienti
Ambiente,
cambiamento
climatico e
gestione dei
rischi C&E
Positivo Migliori opportunità di investimento
attraverso una valutazione dei rischi
di sostenibilità



Azionisti e
investitori
Clienti
Ambiente e
comunità
Pubblica
Amministrazione
e Autorità di
Vigilanza
Negativo Aumento delle emissioni di CO2
(incremento della temperatura) a
causa di modifiche nelle strategie
di investimento

Azionisti e
investitori
Ambiente e
comunità
Negativo Maggiori informazioni richieste
a clienti e investitori per la
valutazione del rischio climatico

Clienti
Azionisti e
Investitori
Negativo Aumento delle emissioni di CO2
legate alle attività del Gruppo BPS

Personale
Ambiente e
comunità

Tema materiale Tipologia di
impatto
Descrizione impatto Impatti
sui diritti
umani
Stakeholder
impattato
Correlazione con
gli SDGs
Positivo Remunerazione adeguata degli
azionisti e creazione di valore per
l'intera comunità, contribuendo
alla stabilità finanziaria di tutti gli
stakeholders
x Azionisti e

investitori
Ambiente e

comunità
Solidità Positivo Supporto alle Piccole e Medie
Imprese (PMI) del territorio nella
transizione sostenibile attraverso
l'erogazione di prodotti e servizi
ESG
Clienti

Ambiente e

comunità
Azionisti e

Investitori
patrimoniale e
performance
economica
Negativo Possibile riduzione dell'accesso ai
finanziamenti per le PMI a causa
della scarsità di informazioni di
sostenibilità fornite dalle stesse
Clienti

Ambiente e

comunità
Azionisti e

Investitori
Negativo Difficoltà di erogazione dei
finanziamenti a seguito delle
politiche sui tassi di interesse
attuate dalla Banca Centrale
Europea
Clienti

Ambiente e

comunità
Azionisti e

Investitori
Valorizzazione
delle risorse
umane
Negativo Aumento del tasso di ricambio
del personale dovuto alla scarsa
efficacia delle politiche di welfare
e delle iniziative volte a tutelare il
benessere del dipendente
x Organi di

governo
Personale
Diversità e pari Negativo Rischio reputazionale dovuto
all'esigua presenza di diversità
all'interno degli organi di governo
x Clienti

Fornitori

Personale

Azionisti e

Investitori
opportunità Negativo Rischio reputazionale dovuto alla
scarsa attuazione delle politiche
contro la discriminazione delle
categorie di minoranza (ad es.
disparità salariali)
Clienti

Fornitori

x
Personale

Azionisti e

Investitori

Tema materiale Tipologia di
impatto
Descrizione impatto Impatti
sui diritti
umani
Stakeholder
impattato
Correlazione con
gli SDGs
Privacy e
sicurezza
informatica
Positivo Adozione di strategie per
potenziare la sicurezza delle
informazioni e dei dati gestiti dal
Gruppo BPS



x

Personale
Azionisti e
Investitori
Clienti
Fornitori
Pubblica
Amministrazione
e Autorità di
Vigilanza
Negativo Potenziale rischio di attacchi
informatici e conseguente perdita
di dati della clientela



x

Personale
Azionisti e
Investitori
Clienti
Fornitori
Pubblica
Amministrazione
e Autorità di
Vigilanza
Finanza
sostenibile
e credito
responsabile
Positivo Attenuazione dei rischi su
investimenti sostenibili per mezzo
dell'integrazione dei fattori ESG
nel processo di selezione degli
investimenti


Azionisti e
Investitori
Ambiente e
comunità
Pubblica
Amministrazione
e Autorità di
Vigilanza
Innovazione e Negativo Difficoltà per le fasce più anziane
della clientela nell'utilizzare i
servizi della banca a causa delle
innovazioni digitali

Clienti
Ambiente e
comunità
trasformazione
digitale
Negativo Potenziale rischio di riduzione
del legame con il territorio
dovuto all'incremento di processi
digitalizzati e conseguente
chiusura di filiali

Clienti
Ambiente e
comunità
Supporto alla
comunità e
legame con il
territorio
Positivo Supporto allo sviluppo economico
delle famiglie e delle Piccole e
Medie Imprese

x
Clienti
Ambiente e
comunità

Tema materiale Tipologia di
impatto
Descrizione impatto Impatti
sui diritti
umani
Stakeholder
impattato
Correlazione con
gli SDGs
Diritti umani Negativo Aumento dei casi di violazione dei
diritti umani a causa della scarsità
di informazioni sul trattamento dei
dipendenti lungo tutta la catena
del valore
x Ambiente e

comunità
Fornitori
Integrità e lotta Positivo Diffusione di una cultura di
correttezza e lotta alla corruzione
grazie a programmi di formazione
erogati a dipendenti e Consiglio di
Amministrazione
Azionisti e

Investitori
Organi di

governo
Personale
alla corruzione Positivo Riduzione degli episodi di
corruzione e riciclaggio grazie
a standard etici e modelli
organizzativi in linea con le migliori
prassi di mercato
Azionisti e

Investitori
Organi di

governo
Fornitori

Clienti

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023 Foto di: Romina Bozzini, Ufficio Risorse Umane BPS (SUISSE) SA Preda-Bergun, Svizzera

Raccordo tra temi materiali, Piano Industriale 2022-2025 e SDGs

Qui di seguito viene data disclosure di alcune delle attività previste nel Piano Industriale a supporto degli ambiti di integrazione della sostenibilità e dei temi materiali; tale lista non è esaustiva delle attività che consentiranno un'implementazione efficace del piano strategico.

Tema materiale Obiettivi ESG del Piano Industriale SDGs
Attività completata nel 2022
Linee guida interne di comportamento per la

riduzione degli impatti ambientali
Perfezionamento delle analisi delle emissioni

indirette (Scope 3)
Intensificazione del dialogo con i provider
Primo set di target di riduzione della CO2
di

portafoglio
Ambiente,
cambiamento Attività completata nel 2023
climatico e
gestione dei
Adesione a TCFD e predisposizione del TCFD

Report
rischi C&E Adesione a UN PRB e Net-Zero Banking Alliance
Obiettivi per il 2025
Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001
Piano operativo di mobilità sostenibile

Tema materiale Obiettivi ESG del Piano Industriale SDGs
Attività completata nel 2022
Politica del Credito ESG
Integrated Risk Management
Ampliamento delle linee di gestione patrimoniale

ESG
Integrazione ESG questionario MiFID II
Intensificazione del dialogo con i provider
Primo set di target di riduzione della CO2
di

portafoglio
Attività completata nel 2023
Definizione Policy di Investimento ESG
Finanza
sostenibile
Own funds: 10% comparto obbligazionario in

strumenti ESG
e credito
responsabile
Definizione dello Score ESG per il segmento

corporate
Nuova emissione di Green Bond
Nuovo ESG Bond Framework
Sviluppo di nuovi Green Loans
Obiettivi per il 2025
Sviluppo di prodotti Taxonomy aligned
Integrazione dell'ESG Score delle controparti con

Taxonomy-alignment
Aumento del target sul comparto ESG del

portafoglio di proprietà
Attività completata nel 2022
Linee guida interne di comportamento per la

riduzione degli impatti ambientali
Attività completata nel 2023
Formazione ESG a tutto il personale del Gruppo
Rafforzamento Governance ESG
Valorizzazione
delle risorse
Integrazione fattori ESG nelle Politiche di

remunerazione
umane Adesione a Valore D e all'iniziativa ABI Carta delle

Donne in Banca
Obiettivi per il 2025
Piano operativo di mobilità sostenibile
Piano operativo in materia di Diversità e Inclusione
Attivazione del programma di leadership

femminile

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Tema materiale Obiettivi ESG del Piano Industriale SDGs
Attività completata nel 2022
ESG compliance programme
Integrità e lotta
alla corruzione
Attività completata nel 2023
Rafforzamento Governance ESG

Rafforzamento Controlli ESG di II e III livello

Integrazione fattori ESG nelle Politiche di

remunerazione
Obiettivi per il 2025
Piano operativo in materia di Diversità e Inclusione

Attivazione del programma di leadership

femminile
Supporto alla
comunità e
legame con il
territorio
Attività completata nel 2022
Politica del Credito ESG

Attività completata nel 2023
Sviluppo di nuovi Green Loans

Adesione a Valore D

Obiettivi per il 2025
Rafforzamento della strategia di comunicazione

ESG
ESG brand identity

Definizione di una strategia di giving

Rating ESG per i fornitori

Innovazione e
trasformazione
digitale
Attività completata nel 2022
Integrated Risk Management
ESG compliance programme
Attività completata nel 2023
ESG compliance programme
Obiettivi per il 2025
ESG Data Governance
Attività completata nel 2023
Integrazione fattori ESG nelle Politiche di
remunerazione
Adesione a Valore D
Diritti Umani Obiettivi per il 2025
Piano operativo di mobilità sostenibile
Piano operativo in materia di Diversità e Inclusione
Attivazione del programma di leadership

femminile
Attività completata nel 2023
Integrazione fattori ESG nelle Politiche di
remunerazione
Diversità e pari Adesione a Valore D
opportunità Obiettivi per il 2025
Piano operativo in materia di Diversità e Inclusione
Attivazione del programma di leadership

femminile

ENVIRONMENT: L'IMPEGNO PER IL CLIMA E L'AMBIENTE 02.

Environment: l'impegno per il clima e l'ambiente

Il Gruppo considera come materiali i temi di Sostenibilità e, tra questi, identifica come prioritari la tutela dell'ambiente e il contrasto al cambiamento climatico, inquadrando come fondamentale il ruolo del settore finanziario nel percorso verso un'economia di transizione.

Al fine di confermare la centralità di queste tematiche, tra le iniziative del Piano Industriale 2022-2025 "Next Step" è prevista l'integrazione dei fattori climatici e ambientali nel business e nell'operatività, tramite la definizione di target quantitativi e il loro monitoraggio per mezzo di indicatori di prestazione, selezionati tra le migliori prassi internazionali. In particolare, nel corso del 2023 la Banca ha tracciato un percorso ambizioso rispetto alla riduzione dei propri impatti ambientali e climatici, ponendosi lo sfidante obiettivo, conseguito alla fine dell'anno, di aderire agli UN Principles for Responsible Banking (di seguito "PRB") e alla Net-Zero Banking Alliance (di seguito "NZBA").

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

L'adesione a NZBA e PRB rientra tra gli obiettivi dichiarati nel Piano Industriale "Next Step"

115 ENVIRONMENT

È doveroso sottolineare la rilevanza che i temi rendicontati in ambito "E" hanno assunto quest'anno nell'analisi di materialità: nello specifico, sulla base della valutazione degli impatti, il tema "Ambiente e cambiamento climatico" è stato arricchito di una sezione dedicata ai rischi climatici e ambientali (di seguito "rischi C&E") e il tema "Finanza Sostenibile e credito responsabile" pone una particolare attenzione all'integrazione del fattore "E" nei principali processi bancari, ossia la concessione di credito e gli investimenti finanziari. Tale classificazione rappresenta tuttavia una "semplificazione" finalizzata ad amplificare l'urgenza che la tematica climatico-ambientale riveste in questo frangente storico e, di conseguenza, la focalizzazione delle strategie del Gruppo. Ciononostante, non si vogliono trascurare i fattori "S" e "G": la Banca si sta attrezzando per provvedere al più presto, affinché queste tematiche siano oggetto di sviluppo e approfondimento come descritto nei capitoli dedicati.

A seguito dell'adozione della prima Policy del Credito ESG, nel corso del 2023 la Banca ha proceduto nello sviluppo di prodotti di credito sostenibili "next": una linea di finanziamenti destinati a privati e aziende che intendono ridurre i propri consumi energetici, rendere i loro spostamenti più sostenibili oppure investire in efficientamento energetico ed energie rinnovabili. In aggiunta, a dicembre 2023, il Gruppo ha approvato la Policy di Investimento ESG attraverso la quale sono stati individuati gli impegni e l'approccio nell'integrazione dei fattori ESG nei processi di investimento.

Rendicontare con trasparenza gli impatti ambientali diretti e indiretti della propria attività rappresenta un presupposto fondamentale per operare in modo consapevole, fissando obiettivi di miglioramento di anno in anno: per tale ragione, nel 2023 la Banca ha ulteriormente allargato il perimetro del calcolo delle emissioni di GHG (gas climalteranti) derivanti dai propri portafogli di crediti e investimenti, rafforzando le analisi relative alla componente corporate e integrando i dati relativi alle emissioni derivanti dal portafoglio di proprietà e dalle gestioni patrimoniali.

BPS aderisce alla NZBA

La NZBA ha la finalità di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario attraverso l'impegno delle banche aderenti ad allineare i propri portafogli di credito e investimenti al raggiungimento del traguardo di zero emissioni di gas climalteranti nette entro il 2050. L'adesione di BPS, già supporter della "Task Force on Climate Related Financial Disclosure", rappresenta un ulteriore importante passo nel contrasto al cambiamento climatico.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Le attività propedeutiche per l'adesione alla Net-zero Banking Alliance

Tra le iniziative del Piano Industriale 2022-2025 "Next Step" la Banca ha previsto l'integrazione dei fattori ESG nel business e nell'operatività, tramite la definizione di target quantitativi e il loro monitoraggio per mezzo di indicatori di prestazione, selezionati tra le migliori prassi internazionali.

In particolare, ha tracciato un percorso ambizioso rispetto alla riduzione dei propri impatti ambientali e climatici, ponendosi lo sfidante obiettivo di aderire, entro il 2023, agli UN Principles for Responsible Banking (di seguito "PRB") e alla Net-Zero Banking Alliance (di seguito "NZBA"): obiettivo che è stato conseguito nel dicembre 2023. L'attività di definizione di target di decarbonizzazione secondo quanto richiesto dalla NZBA posiziona l'Istituto in linea, in particolare, con l'Accordo di Parigi (2015) e il Green Deal Europeo (2019) e con le best practies europee e internazionali, che richiedono un maggior impegno da parte del settore privato nelle azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici.

La Banca è consapevole della necessità di tenere conto delle emissioni lungo la propria catena del valore per gestire in modo completo i rischi correlati alla propria carbon footprint, non solo per far fronte alle richieste del regolatore e alle aspettative del mercato, ma soprattutto per intraprendere un processo di autoanalisi finalizzato alla definizione di nuovi target ambientali e climatici. Nel corso del 2023 ha pertanto identificato le tappe principali del processo di definizione degli obiettivi di decarbonizzazione per il portafoglio crediti corporate, pianificando le attività necessarie a identificare un set di target di portafoglio preliminari (c.d. "pre-target"), formulati sulla base della metodologia rilasciata da NZBA, al fine di supportare gli Organi di Governo nell'adottare un commitment all'iniziativa che fosse informato e coerente.

I pre-target saranno sottoposti a ulteriori elaborazioni che verranno condotte successivamente al commitment, nel corso del 2024, e che prevederanno analisi più approfondite, per valutarne l'attualità e perfezionarli, con lo scopo di ottenere un primo set di target da inviare alla NZBA, secondo quanto disposto dalla metodologia della stessa.

Si specifica, infatti, che la Banca è consapevole che i target di decarbonizzazione soggetti a pubblicazione secondo il commitment della NZBA potrebbero subire variazioni o aggiornamenti rispetto ai pre-target, a seguito delle analisi e degli approfondimenti condotti sulla metodologia nel corso del 2024.

Per fissare obiettivi di decarbonizzazione solidi e basati su una metodologia scientifica, come approfondito nel capitolo dedicato al tema "Ambiente, cambiamento climatico e rischi C&E", la Banca ha scelto di seguire standard riconosciuti a livello internazionale sia per il calcolo delle emissioni finanziate (GHG Protocol e PCAF) sia per la definizione degli obiettivi stessi (NZBA).

La metodologia di definizione degli obiettivi consigliata da NZBA si caratterizza di alcuni elementi essenziali:

  • gli obiettivi di decarbonizzazione di portafoglio devono essere stabiliti per tutti o per la maggioranza sostanziale dei settori ad alta intensità di carbonio, laddove i dati e le metodologie lo consentono;
  • è necessario l'allineamento con gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall'Accordo di Parigi (1,5°C) e con percorsi di transizione basati su metodologie scientifiche consolidate e riconosciute a livello internazionale (IPCCC);
  • gli obiettivi devono avere due orizzonti temporali principali, il 2030 e il 2050;
  • nella prima fase di definizione degli obiettivi (entro 18 mesi dall'adesione) si prevede la pubblicazione dei target per i settori carbon intensive prioritari in termini di emissioni di gas serra, intensità di emissioni e/o esposizione finanziaria:

■ è obbligatorio includere negli obiettivi aziende-clienti che derivino oltre il 5% dei propri ricavi dalle attività di estrazione del carbone o di produzione di energia elettrica.

Al fine di aderire alla NZBA in modo corretto e consapevole, la Banca ha attivato le seguenti progettualità:

  • analisi del portafoglio crediti del segmento corporate al 31/12/2022 con particolare focus su:
  • − emissioni finanziate;
  • − emissioni dell'azienda-cliente, derivanti dalle informative non finanziarie o da flussi di dati forniti da provider esterni;
  • − eventuale presenza di target aziendali di riduzione delle emissioni, comunicati pubblicamente;
  • categorizzazione per settore delle aziende incluse nel portafoglio crediti, suddividendole tra settori carbon intensive e non carbon intensive secondo NZBA;
  • revisione e modifica, ove necessario, della classificazione dei settori di alcune aziende in linea con i settori NZBA;
  • identificazione di un perimetro di aziende da includere nei pre-target, in modo da rispettare i requisiti richiesti dalla NZBA;
  • identificazione di scenari di decarbonizzazione settoriali in linea con le richieste di NZBA, rispettando best practice metodologiche e le evidenze estrapolate da studi di benchmark, giungendo alla selezione di quelli di seguito riportati:
  • − NZE2050 Scenario, International Energy Agency, 2021, classificato come SSP2 scenario secondo l'IPCC, Scenario IEA NZ2050;
  • − One Earth Climate Model (OECM) Net Zero Pathway, 2022, classificato come SSP1 scenario secondo l'IPCC, indicato nelle presentazioni come Scenario UNEPFI;
  • − SBTi 1.5°C pathways to Net Zero, Science-Based Targets Initiative, indicato nelle presentazioni come scenario SBTi;
  • declinazione degli scenari sulle aziende incluse nel perimetro, per garantire la costruzione di obiettivi di riduzione settoriali con orizzonti temporali al 2030 e al 2050, in linea con le richieste di NZBA, individuando le precise percentuali di decarbonizzazione per ciascun settore;
  • finalizzazione di un set di pre-target di portafoglio, con baseline al 31.12.2022, presentati, ciascuno per le proprie aree di competenza, a:

Comitato manageriale Sostenibilità;

Comitato consiliare Sostenibilità;

Comitato consiliare Controllo e Rischi;

Consiglio di Amministrazione.

A seguito della deliberazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Banca dell'adesione alla NZBA, nel dicembre 2023 la Banca ha inviato un Commitment Statement, a firma del Consigliere Delegato per dichiarare l'impegno a:

  • allineare i portafogli di credito e investimento a scenari Net-Zero al 2050;
  • entro 18 mesi dal Commitment, fissare target al 2030 e al 2050 con target intermedi di 5 anni dal 2030 in avanti;
  • identificare target al 2030 che si focalizzino sui settori prioritari del portafoglio (carbon intensive);
  • integrare gli altri settori entro 36 mesi;
  • comunicare annualmente i progressi dei target e la strategia di transizione approvata a livello di Consiglio di Amministrazione;
  • definire un Transition Plan di alto livello entro 12 mesi dall'invio degli obiettivi a NZBA.

Alcuni "pre-target" su settori carbon intensive utilizzati per valutare l'adesione a NZBA

Nota: Analisi preliminare effettuata sul portafoglio crediti al 31/12/2022 (baseline), nella quale sono state incluse le emissioni di Scope 1, 2 & 3 e principalmente applicati gli scenari UNEP FI o IEA. Definizione di pretarget di riduzione assoluta di CO2 costruiti mediante l'identificazione di un mix di aziende, su settori carbon intensive indicati da NZBA, a copertura della maggior parte delle emissioni finanziate.

La Banca, per consentire al CdA una decisione consapevole e informata con riguardo all'adesione alla NZBA, ha effettuato un'analisi preliminare definendo un set di pretarget

Il Gruppo si è inoltre dotato di una solida normativa interna per concretizzare nel proprio business e nella propria operatività il proprio impegno a favore della tutela dell'ambiente e del contrasto al cambiamento climatico: la Policy di Sostenibilità e la Policy Ambientale.

All'interno della prima viene illustrato l'approccio orientato alla riduzione degli impatti che le proprie attività generano, sia direttamente che indirettamente, sull'ambiente e sul clima.

La Policy Ambientale rafforza invece la determinazione a garantire che le proprie attività e relazioni con clienti, fornitori, collaboratori e partner vengano condotte alla luce di una valutazione di bilanciamento costi-benefici che tenga pure conto degli impatti ambientali per rendere minimi gli effetti negativi che potrebbero ricadere sulla qualità dell'ambiente e del clima.

BPS supporta le Raccomandazioni della TCFD

Dal 2023 BPS aderisce alla Task Force on Climate Related Financial Disclosures (di seguito "TCFD"), un'organizzazione internazionale volta a incoraggiare le aziende a una maggiore trasparenza sui rischi e opportunità finanziarie associate al cambiamento climatico.

La Banca si è quindi impegnata a rendicontare, all'interno del Report TCFD allegato alla DNF, i rischi e le opportunità, così come i target, ambientali e climatici, allineandosi così alle migliori prassi internazionali. In particolare, la TCFD raccomanda l'utilizzo di un'analisi di scenario proprio al fine di valutare i rischi legati al cambiamento climatico, in modo da ottenere un chiaro indirizzo verso una riduzione degli impatti diretti e indiretti. Le linee guida elaborate dalla TCFD hanno lo scopo di misurare l'adeguatezza della strategia climatica delle aziende aderenti e di supportarle nel comunicare all'esterno in modo trasparente e puntuale gli aspetti rilevanti inerenti al clima.

Nella grafica seguente si riportano, in sintesi, le misure e gli interventi previsti per conseguire la riduzione degli impatti diretti e indiretti, dei quali si fornisce disclosure all'interno del Report TCFD e nella Policy Ambientale, disponibili sul sito istituzionale (https:// istituzionale.popso.it/it/ sostenibilita/environment).

121 ENVIRONMENT

Nel 2023 è proseguito il lavoro intrapreso nel 2021 con riferimento alla promozione della mobilità sostenibile: la Banca, predisponendo i Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (di seguito "PSCL") tramite il software Mobility Manager, ha potuto tracciare un quadro dettagliato delle abitudini di mobilità dei dipendenti, base da cui partire per la razionalizzazione della mobilità aziendale, il miglioramento della qualità della vita dei dipendenti e la riduzione dell'inquinamento.

Per quanto riguarda la riduzione degli impatti ambientali diretti e, in particolare, quelli connessi alle azioni quotidianamente svolte dai dipendenti del Gruppo, nel 2023 è stato aggiornato "Il decalogo di BPS, per comportamenti responsabili e sostenibili", ovvero la lista di comportamenti virtuosi indirizzata al personale affinché adotti semplici accorgimenti nell'operatività quotidiana contribuendo a ridurre gli impatti ambientali e, al contempo, a ottenere risparmi economici. Il documento riporta sia consigli per i dipendenti, sia un elenco di attività che la Banca ha intrapreso per ridurre la propria impronta ambientale tramite, ad esempio, l'efficientamento dei consumi di carta, elettricità ed energia.

Per quanto riguarda le verifiche sui consumi energetici, è stato avviato un importante progetto riguardante la mappatura e l'analisi dell'efficienza energetica degli immobili di proprietà del Gruppo, con il fine di comprendere su quali immobili avviare innanzitutto un programma di efficientamento.

Tali attività costituiscono i presupposti del percorso di Sostenibilità lungo il quale il Gruppo definirà ulteriori azioni per migliorare il proprio impatto sull'ambiente e sul clima, contribuendo così al raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite.

123 ENVIRONMENT

GRI 201-2

Ambiente, cambiamento climatico e gestione dei rischi C&E

Nulla come la salvaguardia dell'ambiente fa oggi degli uomini, al di là delle divisioni politiche e geografiche, un'unica comunità globale, la cui vita e il cui destino sono indissolubilmente legati alla vita e alla salute del pianeta.

Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio

Le conseguenze dei cambiamenti climatici colpiscono il sistema finanziario sotto diversi aspetti: il concretizzarsi dei rischi fisici e di transizione può infatti determinare danni agli immobili e alle aziende, anche sotto l'aspetto economico. I potenziali effetti negativi del climate change sono la ragione principale per cui le banche centrali e le Autorità di Vigilanza hanno inserito da tempo la Sostenibilità ambientale nei propri programmi di lavoro. Inoltre, assicurando una gestione adeguata di questi rischi, il sistema finanziario può fornire un contributo fondamentale per convogliare le risorse necessarie alla transizione verso un'economia Sostenibile. Tale evoluzione richiede dunque un'attenta analisi dei rischi climatici e ambientali ai quali il settore finanziario potrà essere esposto nel mediolungo termine, al fine di determinare in che modo il settore stesso e i relativi asset saranno influenzati dagli effetti del cambiamento climatico. Come richiesto dalla BCE nella Guida sui rischi climatici e ambientali (novembre 2020), ogni banca deve definire e implementare la strategia d'adattamento climatico più idonea al contesto in cui opera. La valutazione dei rischi climatici e ambientali, sia fisici che di transizione, sul business bancario può essere rafforzata attraverso un'attività di analisi di scenario climatico nel medio-lungo termine. Il World Economic Forum nel suo ultimo "Global Risks Report 2023" sottolinea, ancora una volta, come i rischi globali (ambientali, sociali, economici, geopolitici e tecnologici) siano profondamente interconnessi. La maggior preoccupazione a medio termine (10 anni) è il fallimento della mitigazione del cambiamento climatico, ma le tematiche ambientali sono fortemente presenti anche nell'analisi dei rischi a breve termine (2 anni) dove ritroviamo gli eventi climatici estremi, il degrado ambientale e la perdita di biodiversità. Lo stesso concetto è stato ribadito anche dai Paesi che hanno preso parte alla COP 28 di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti (novembre 2023), i quali hanno rinnovato l'impegno a limitare l'innalzamento della temperatura globale entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, accelerare la transizione energetica e definire i finanziamenti per il clima, ponendo alla base di tutte le iniziative la piena inclusività.

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio intende intraprendere azioni concrete per contribuire alla lotta al cambiamento climatico e alla tutela dell'ambiente, come presupposti essenziali per uno sviluppo Sostenibile nel lungo periodo: è in quest'ottica che si colloca l'impegno della Banca per l'implementazione di una solida strategia climatica e, di conseguenza, l'adesione alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), quale acceleratore climatico per l'individuazione di target utili alla riduzione delle emissioni finanziate dall'Istituto.

Il climate change genera nuovi rischi, ma anche nuove opportunità che il Gruppo intende cogliere con l'intenzione di migliorare il proprio impatto, affiancando la propria clientela nel percorso di transizione ecologica.

Informazioni più approfondite riguardo la governance, la strategia, la gestione dei rischi C&E, le metriche e gli obiettivi legati alle questioni climatico-ambientali si trovano nel Report TCFD allegato alla DNF.

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e in particolare supporta gli obiettivi degli SDG 7 "Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni", 12 "Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo" e 13 "Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere i cambiamenti climatici".

La spinta del regolatore europeo nello studio dei rischi climatici e ambientali

Nel mese di novembre 2020 la BCE ha pubblicato una Guida sui rischi climatici e ambientali che stabilisce una serie di aspettative di Vigilanza riguardanti l'incorporazione della valutazione di questi specifici fattori di rischio in relazione al modello imprenditoriale e strategico, ai dispositivi di governance e propensione al rischio, al sistema di gestione dei rischi, all'informativa interna ed esterna delle banche.

Il documento si prefigge di fornire un quadro di linee guida e buone prassi volte a definire un approccio comune al governo dei rischi C&E e a rafforzare il grado di preparazione degli intermediari europei nel far fronte ai possibili effetti sull'attività economica. Il sistema bancario è chiamato a considerare le conseguenze dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale, identificando tali ambiti come elementi di interesse primario in termini di definizione, gestione, misurazione e mitigazione dei rischi C&E.

Nel contesto del dialogo intrattenuto con gli enti vigilati, la BCE ha effettuato prime indagini atte a verificare lo stato di allineamento del sistema bancario alle proprie aspettative e a definire un piano di interventi finalizzato a garantire il graduale adeguamento alle "buone prassi". A seguito di tale iniziale ricognizione, la Banca ha definito una pianificazione degli interventi funzionali ad assicurare, su un orizzonte pluriennale, lo sviluppo e l'attuazione di una serie di soluzioni organizzative, procedurali e metodologiche tramite cui addivenire a un progressivo allineamento alle aspettative di Vigilanza.

Nel corso del 2022 e della prima metà del 2023 la Banca ha provveduto ad aggiornare il proprio Piano di interventi sulla base delle varie interlocuzioni avute con l'Autorità di Vigilanza nell'ambito della partecipazione all'indagine tematica ("Thematic review"), lanciata dalla BCE stessa all'inizio del 2022, anche a fronte di una crescente consapevolezza dell'importanza che l'attenzione alle tematiche ambientali riveste per la sostenibilità del proprio modello di business.

Alla fine del 2023 la Banca ha elaborato e rassegnato alla BCE un nuovo e più organico programma di attività diretto a rafforzare la centralità della gestione dei rischi C&E per le strategie aziendali future e la loro integrazione nelle politiche e nei processi decisionali nevralgici, tenendo conto, nel quadro di una pianificazione di ampio respiro, di alcune osservazioni ricevute dal Supervisore in ordine all'identificazione e al monitoraggio degli impatti dei profili di rischio legati all'ambiente, alla transizione climatica e alla possibile manifestazione di eventi naturali avversi collegati ai cambiamenti del clima.

La Banca ha allo scopo definito una complessa struttura progettuale articolata su diversi "cantieri di lavoro" che coinvolgono ad ampio spettro le principali aree organizzative e gestionali, allo scopo di includervi tutte le possibili attività funzionali a una sana e corretta gestione dei rischi C&E e alla formulazione di strategie climatiche di lungo periodo. Le iniziative di ciascun cantiere progettuale, governate da uno steering committee composto dai vertici manageriali, sono state pianificate in modo analitico, indicando con chiarezza gli obiettivi intermedi e finali, le funzioni responsabili e le tempistiche di realizzazione, al fine di agevolarne la puntuale esecuzione. L'Organo di amministrazione, coadiuvato dai competenti comitati consiliari, è direttamente investito della supervisione del Piano d'azione, attraverso informative dedicate afferenti specifiche aree di attività e un reporting di frequenza trimestrale sul complessivo stato di attuazione delle iniziative in programma.

Gap Analysis sugli Orientamenti della Commissione UE

La BCE richiede agli enti creditizi di rendicontare i rischi climatici rilevanti all'interno delle proprie DNF tenendo conto degli "Orientamenti della Commissione europea sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima" (di seguito "gli Orientamenti"). Tale documento completa le raccomandazioni della TCFD, integrando, seppur in maniera non vincolante, i contenuti della Direttiva UE 2014/95 sul reporting non finanziario.

Gli Orientamenti sono stati sviluppati in coerenza con i cinque ambiti fondamentali richiamati dalla Direttiva:

  • modello imprenditoriale;
  • politiche e due diligence;
  • risultato delle politiche;
  • rischi e relativa gestione;
  • indicatori fondamentali di prestazione.

Per ciascun ambito gli Orientamenti individuano un numero di informazioni di cui si raccomanda la comunicazione all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria. Oltre a ciò, la Commissione ha sviluppato degli Orientamenti complementari dedicati a banche e assicurazioni, al fine di agevolare l'adozione delle raccomandazioni da parte degli istituti che sono sia fornitori sia utilizzatori di informazioni relative al clima.

Nessuna strategia climatica può definirsi efficace se non viene preceduta da una precisa analisi dell'impronta di carbonio (carbon footprint), cioè il calcolo delle emissioni di gas climalteranti o gas a effetto serra (green house gases, di seguito "GHG") attribuibili a un prodotto, un'organizzazione o un individuo.

Le emissioni più comunemente oggetto di rendicontazione sono quelle di anidride carbonica (di seguito "CO2 ") che, tuttavia, rappresentano solo una delle tipologie di emissioni di gas climalteranti. Per tale motivo viene solitamente utilizzata l'anidride carbonica equivalente (di seguito "CO2 eq") quale misura che rappresenta tutti i gas a effetto serra convertendoli nella quantità equivalente di CO2 .

Le emissioni si classificano per Scope (ambito), il quale definisce se le emissioni siano state generate dall'organizzazione stessa o prodotte da attività o soggetti a questa collegati, come ad esempio il fornitore di energia, la produzione di rifiuti, i viaggi aziendali ecc. Nello specifico:

  • Scope 1 = Emissioni dirette di GHG
  • Scope 2 = Emissioni indirette di GHG da consumi energetici
  • Scope 3 = Altre emissioni indirette di GHG

Una strategia aziendale efficace sul piano del contrasto al cambiamento climatico richiede una comprensione dettagliata delle proprie emissioni climalteranti, tramite un vero e proprio inventario delle GHG.

Fonte immagine: GHG Protocol - Technical Guidance for Calculating Scope 3 Emissions - Supplement to the Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting & Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD).

127 ENVIRONMENT

Impatti ambientali diretti

GRI 305-1

Emissioni dirette di GHG (Scope 1)

Lo Scope 1 indica le emissioni di CO2 equivalenti direttamente generate dal Gruppo, derivanti principalmente dal consumo di combustibile utilizzato per il riscaldamento, dai carburanti della flotta di autoveicoli di proprietà e dalle perdite di gas refrigerante. In particolare, le emissioni dirette di gas serra provenienti da generatori di calore a combustione vengono sottoposte periodicamente a controlli e a prove di combustione, secondo le indicazioni contenute nel DPR 74/2013. Tutti gli interventi effettuati sugli impianti degli edifici da soggetti terzi vengono registrati tramite un documento denominato "Rapporto di intervento" secondo la Procedura manutenzioni programmate ordinarie: l'Ufficio Tecnico e Prevenzione Sicurezza richiede una serie di controlli, sulla base della tipologia di impianto e della periodicità.

UdM 2023 2022 2021
Totale emissioni dirette t CO2eq 3.413 3.383 4.368
Gasolio da riscaldamento t CO2
eq
1.209 1.214 1.293
Gasolio per autotrazione t CO2
eq
187 220 196
Benzina t CO2
eq
54 51 30
GPL t CO2
eq
6 6 0
Gas naturale t CO2
eq
1.957 1.885 2.736
F Gas t CO2
eq
0 0 113

Fonte dei fattori di emissione: ISPRA con trasformazione in CO2 eq secondo la procedura riportata nelle "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab. I gas inclusi nel calcolo sono CO2 , CH4 , N2 O.

Le emissioni biogeniche non vengono calcolate in quanto non risultano materiali per BPS.

Al fine di calcolare le tonnellate equivalenti di CO2 viene utilizzato il GWP (Global Warming Potential) così come indicato dai report prodotti dall'IPCC indicati dalle Linee Guida ABI.

Consumi di energia all'interno dell'organizzazione

UdM 2023 2022 2021
Riscaldamento GJ 49.543 48.708 64.476
Gas naturale GJ 33.258 32.346 46.964
Gasolio GJ 16.199 16.273 17.404
GPL GJ 86 89 109
Energia elettrica consumata
(prelevata + autoprodotta)
GJ 65.667 68.830 66.999
Energia elettrica acquistata GJ 64.274 66.430 64.972
di cui da fonti rinnovabili
(acquistata)
GJ 62.691 63.533 63.810
Energia elettrica da fonti rinnovabili
prodotta e consumata
GJ 1.393 2.400 2.028
Teleriscaldamento* GJ 6.797 6.428 12.845
Teleriscaldamento acquistato non
rinnovabile
GJ 2.061 2.897 5.804
Teleriscaldamento acquistato
rinnovabile
GJ 2.874 2.271 4.500
Raffrescamento acquistato non
rinnovabile
GJ 596 117 1.374
Raffrescamento acquistato
rinnovabile
GJ 1.266 1.143 1.168
Totale consumi di energia GJ 122.007 123.967 144.321
Energia rinnovabile GJ 68.224 69.347 71.505
% rinnovabili sul totale 56% 56% 50%
Consumo carburanti non rinnovabili
- Gasolio
GJ 2.517 2.960 1.909
Consumo carburanti non rinnovabili
- Benzina
GJ 729 677 666
Totale combustibili non
rinnovabili (incluso parco auto)
GJ 52.789 52.345 67.569

GRI 302-1

L'energia elettrica acquistata proviene per il 98% da fonti rinnovabili

Fonte dei fattori di conversione: "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab.

*Il dato relativo al teleriscaldamento, allineato al 2022, non include i consumi teleriscaldamento condominiale.

I dati relativi al consumo di carburante di BNT risultano parziali, pertanto, non sono stati rendicontati; per quanto riguarda Sondrio (SUISSE) SA, le informazioni relative al teleriscaldamento non sono state inserite a causa della mancanza di dati.

129 ENVIRONMENT

Analisi del patrimonio immobiliare di BPS e diagnosi energetiche

Nel corso del mese di dicembre 2023, ai sensi e per effetti dell'art. 8 del Decreto Legislativo n. 102/2014, la Banca ha completato la predisposizione ed invio sul portale dedicato di Audit 102 di ENEA di n. 05 documenti di Audit Energetici redatti ai sensi della Norma UNI CEI EN 16247 e sottoscritti da Auditor indipendenti. Gli immobili oggetto di diagnosi energetica sono stati determinati sulla base di un algoritmo di definizione dei centri di consumo più rappresentativi - secondo una rappresentazione di cluster di fasce consumi, applicate agli immobili dell'intero gruppo Banca Popolare di Sondrio SpA, nel quale ricadono anche quelli condotti dalle nostre partecipate.

L'attività ha permesso di evidenziare lo stato di efficienza dei sistemi edificioimpianto delle realtà esaminate, offrendo spunti di valutazione per nuovi interventi di miglioramento energetico secondo criteri consolidati di analisi costi/benefici. I risultati sono stati ricompresi all'interno di un riepilogo di interventi più ampio, il quale ricomprende anche altre opportunità di intervento evidenziate in precedenti documenti di Audit, oppure in Analisi Energetiche interne riferite ad altri edifici del patrimonio immobiliare esistente.

Le policy aziendali di riduzioni dei fattori emissivi diretti (Scope 1), con target di riduzione che verranno definiti successivamente a livello di Gruppo, potranno prendere spunto dalle numerose opportunità evidenziate per approfondire le valutazioni in termini di benefici ambientali ottenibili.

In un'ottica di una più trasparente condivisione delle informazioni climaticoambientali relative al patrimonio immobiliare di Gruppo, la Banca ha inoltre avviato un progetto di gestione ed elaborazione dei principali dati relativi agli immobili, al fine di renderli disponibili agli uffici interessati tramite un cruscotto consultabile liberamente sulla intranet aziendale, aggiornato sulla base delle informazioni tempo per tempo disponibili.

Materiali utilizzati e rifiuti prodotti

Il Gruppo persegue la riduzione degli impatti derivanti dallo smaltimento dei rifiuti attraverso la massimizzazione della quota di rifiuti avviabile al riciclo e riutilizzo, l'estensione della raccolta differenziata per tutte le tipologie di rifiuto prodotto e la costante verifica del corretto smaltimento dei rifiuti non avviabili al riciclo e riutilizzo.

Materiali utilizzati per peso e volume* GRI

UdM 2023 2022 2021
Peso totale dei materiali utilizzati kg 444.735 445.415 469.487
Totale carta certificata FSC kg 11.016 60.962 149.863
Totale carta riciclata certificata kg 249.699 0 -
Totale carta impiegata
(non-certificata)
kg 171.266 370.724 305.338
Toner e cartucce kg 12.754 13.729 14.286
Consumo di carta per dipendente kg 120,66 124,90 135,19
Consumo di toner per dipendente kg 3,56 3,97 4,24

99% carta riciclata sul totale dei consumi

301-1

* Dal corrente esercizio la classificazione della tipologia di carta utilizzata è stata effettuata considerando certificata anche la carta riciclata.

Il quantitativo di carta utilizzato da BPS è stato calcolato sulla base del materiale in ordine al magazzino centrale, oltre che sulla base del materiale (ad esempio buste, fogli) rendicontato dalla società che si occupa, in outsourcing, delle attività di stampa e consegna degli estratti conto periodici alla clientela.

Nel 2023 i consumi totali risultano in linea con gli esercizi precedenti, ma con una considerevole flessione rispetto all'utilizzo di carta bianca, - 96% rispetto al 2022, a favore di quella riciclata.

GRI 301-2

Rispetto agli anni precedenti, i dati presentano una leggera flessione (- 6%) riconducibile principalmente alle azioni di dematerializzazione attuate dalla Banca, tra cui:

  • digitalizzazione degli estratti conto e di tutte le comunicazioni alla clientela, grazie all'utilizzo del servizio SCRIGNOInternet Banking;
  • firma grafometrica di quasi la totalità delle ricevute delle operazioni effettuate allo sportello;
  • firma grafometrica di contratti, sottoscrizione e vendita di strumenti finanziari; questa attività si auspica venga estesa a tutte le tipologie di contratti sottoscritti con la clientela, con un conseguente ulteriore risparmio di carta e toner.
Carta UdM 2023 2022 2021
Totale carta da ufficio impiegata Kg 431.981,00 431.686,00 455.201,00
Totale carta certificata FSC Kg 11.016,00 60.962,00 149.863,00
Totale carta certificata FSC % 2,5% 14% 33%
Totale carta riciclata certificata Kg 249.699,00 N/A N/A
Totale carta riciclata certificata % 58% 0 0
Totale carta impiegata (non
certificata)
Kg 171.266,00 370.724,00 305.338,00
Totale carta impiegata (non
certificata)
% 39,5% 86% 67%

Produzione di rifiuti e impatti significativi connessi ai rifiuti

I rifiuti prodotti dall'attività del Gruppo sono costituiti principalmente da carta, cartone e toner esauriti, nonché, in minima parte, da quelli pericolosi, come batterie e neon esauriti, o ingombranti, quali residui dei lavori strutturali effettuati presso le proprie sedi.

Lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla Banca viene affidato alla Alfa Maceri SpA, società operante sul territorio nazionale e dotata delle seguenti certificazioni:

  • Certificazione ISO 9001 Sistemi di gestione per la qualità dal 2010;
  • Certificazione ISO 14001 Sistema di gestione ambientale dal 2014;
  • Certificazione ISO 45001 Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro dal 2014.

Nel corso del 2023, alcune attività straordinarie di smaltimento rifiuti, riconducibili allo svuotamento di alcuni magazzini situati presso il Centro Servizi di Berbenno di Valtellina, sono state affidate a due società valtellinesi specializzate nel settore: Seval Srl e Valtellina Ecoricicli Srl.

I rifiuti ritirati e gestiti vengono sottoposti alle operazioni di recupero previste dalle normative vigenti a livello nazionale ed europeo e classificate secondo il D.Lgs.152/2006 (Testo Unico dell'Ambiente) come operazioni di recupero classificate da R1 a R13.

Complessivamente la mole di rifiuti prodotta nel corso dell'anno 2023 è stata di circa 292 mila chilogrammi, con una riduzione di circa 28 mila chilogrammi rispetto all'anno precedente. Tale riduzione è imputabile al quantitativo di carta e cartone attualmente affidato ai servizi locali di smaltimento. Infatti, grazie all'acquisto e alla distribuzione su tutta la nostra rete di macchinari distruggi documenti, i rifiuti cartacei vengono oggi conferiti alla raccolta differenziata comunale, con un conseguente risparmio economico e una riduzione dell'impatto ambientale derivante dai mezzi gommati impiegati dalle società terze da noi precedentemente incaricate per il ritiro e il trasporto dei rifiuti.

La gestione dei rifiuti prodotti da Pirovano Stelvio SpA è invece affidata al Comune di Bormio, il quale si avvale della società SECAM SpA. In particolare, il Comune di Bormio copre inizialmente il pagamento del servizio prestato dalla società di smaltimento e successivamente ripartisce i costi tra tutte le strutture operanti al Passo dello Stelvio, tra cui la Pirovano Stelvio SpA. La ripartizione viene effettuata in proporzione alle volumetrie delle diverse strutture e viene definita nel corso del mese di giugno dell'anno successivo a quello di riferimento. A tal proposito, il valore dell'esercizio 2023 è una stima, basata sui dati dell'anno 2022. I rifiuti generati dalla Pirovano Stelvio sono quelli tipici riscontrabili per le attività del settore alberghiero; nello specifico, sono stati prodotti circa 24 mila chilogrammi di rifiuti, di cui quasi 6 mila chilogrammi riciclabili (carta, plastica, vetro) e 110 chilogrammi di rifiuti pericolosi (olio da cucina esausto).

GRI 306-1

133 ENVIRONMENT

GRI 306-2

100% rifiuti cartacei inviati al recupero

Gestione degli impatti significativi connessi ai rifiuti

Il Gruppo ha da alcuni anni intrapreso diverse iniziative volte alla riduzione dell'utilizzo di carta e toner, tra cui:

  • il servizio di Stampe on-line, attivabile dalla clientela tramite SCRIGNOInternet Banking, che permette al cliente di visionare e scaricare in formato digitale tutta la documentazione inerente ai rapporti intrattenuti con la Banca (estratti conto, fogli informativi, ecc.);
  • la firma grafometrica, iniziativa che consente di dematerializzare parte delle distinte relative alle operazioni di cassa, oltre ad altri modelli riguardanti le operazioni sottoscritte dalla clientela (fondi di investimento, sottoscrizione e rimborso titoli, contratti di conto corrente, ecc.).

Entrambe le iniziative sopracitate nell'anno 2023 hanno registrato un incremento di adesioni da parte degli utenti rispettivamente del 7% e del 13%.

Nel corso del 2022, come già citato, tutte le dipendenze e alcuni uffici centrali sono stati dotati di un macchinario distruggi documenti, grazie al quale i rifiuti cartacei possono essere gestiti direttamente con la raccolta differenziata comunale, limitando quindi i ritiri del macero, con conseguente risparmio economico e riduzione dell'impatto ambientale.

Per quanto riguarda Factorit SpA, nel corso del 2023 è proseguita la progressiva dematerializzazione dei documenti così come lo smaltimento dei rifiuti cartacei generati negli anni passati e giunti al termine di legge richiesto per la loro conservazione in archivio.

I fornitori dei servizi di smaltimento rifiuti forniscono al Gruppo un report annuale riepilogativo delle proprie attività di raccolta e smaltimento: da questo si evince che i rifiuti prodotti sono stati correttamente sottoposti alle azioni di recupero previste dalle normative vigenti (da intendersi sia come recupero di materia sia come recupero di energia - Codice da R1 a R13 del Testo Unico dell'Ambiente).

Rifiuti prodotti

UdM 2023 2022 2021
Totale rifiuti prodotti kg 302.943 320.876 300.976
Di cui pericolosi kg 1.380 630 2.949
di cui neon kg 347 165 780
di cui batterie esauste kg 313 15 1.966
di cui componenti elettronici
pericolosi
kg 610 - -
altro (Pirovano) kg 110 450 200
Di cui non pericolosi kg 301.563 320.246 298.030
di cui toner stampanti e cartucce
esausti
kg 6.044 11.960 10.188
di cui carta e cartone kg 175.908 281.866 232.695
di cui ondulati kg 6.470 930 850
di cui imballaggi in plastica e
plastica in genere
kg 239 210 100
di cui imballaggi in legno e legno
in genere
kg 3.465 2.860 155
di cui imballaggi in materiali misti kg 7.195 2.045 1.750
di cui apparecchiature elettroniche
non pericolose
kg 12.930 1.390 1.120
di cui rifiuti ingombranti kg 36.210 340 1.250
di cui ferro e acciaio kg 6.200 0 0
di cui rifiuti urbani non differenziati kg 12.511 - -
di cui mattonelle e ceramiche kg 9.880 - -
di cui componenti apparecchiature
elettroniche non pericolose
kg 450 0 0
di cui rifiuti delle Società
Controllate
kg 24.061 49.922

Il quantitativo totale di rifiuti prodotti e inviati a recupero nel 2023 si è ridotto del 6% rispetto al 2022.

In aggiunta, si specifica che la presenza di alcune tipologie di rifiuti non tipicamente derivanti dall'attività bancaria è dovuta ad alcune operazioni straordinarie di pulizia dei magazzini.

GRI 306-3

135 ENVIRONMENT

Impatti ambientali indiretti: emissioni di Scope 2 e Scope 3

Come definito nella propria Policy di Sostenibilità, il Gruppo è consapevole dell'impatto che le proprie attività generano sia direttamente che indirettamente sull'ambiente. Coerentemente non solo si propone di ridurre gli effetti sull'ambiente generati dal consumo di risorse, dalla produzione di rifiuti e dalle altre attività considerate a impatto diretto ma soprattutto di gestire gli effetti derivanti dalle attività a impatto indiretto, legate in particolare ai propri portafogli, ai prodotti e ai servizi destinati alla clientela.

Nel Piano Industriale viene indicata come prioritaria l'identificazione di uno o più target relativi ai cambiamenti climatici (climate-related), in particolare finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas serra e, di conseguenza, la rendicontazione dei progressi compiuti nel raggiungimento di tali obiettivi tramite specifici indicatori funzionali a valutare l'impatto ambientale associato alle proprie attività.

Come illustrato nel capitolo dedicato alla "Finanza Sostenibile e Credito Responsabile", l'adesione alla NZBA giocherà un ruolo fondamentale nell'individuazione del percorso per la riduzione degli impatti ambientali indiretti derivanti, in primo luogo, dal portafoglio crediti.

La Banca, aderendo alle Raccomandazioni della TCFD, intende valutare l'adeguatezza della propria strategia climatica e comunicare all'esterno, in modo trasparente e puntuale, gli aspetti rilevanti inerenti al clima: nel TCFD Report vengono approfondite le metriche, i target e la strategia climatica, nonché tutte le attività finalizzate a una corretta gestione dei rischi C&E.

Come definito nella Policy ambientale, inoltre, il Gruppo si prefigge di adottare un approccio precauzionale verso le questioni ambientali e il contrasto al cambiamento climatico, con il duplice scopo di contenere i rischi connessi alle operazioni commerciali e di cogliere nuove opportunità di business in tutte le aree strategiche.

Emissioni di Scope 2

Lo Scope 2 si riferisce alle emissioni indirette di CO2 eq derivanti dal consumo di energia elettrica e dal calore acquistati: con cadenza semestrale o annuale vengono eseguite analisi energetiche finalizzate alla determinazione di indici (benchmark) di consumo dei vari immobili; generalmente questi dati vengono confrontati con quelli medi di settore rilevati dal Gruppo ABI Energia, oltre che con quelli delle best practice, allo scopo di orientare attività puntuali di intervento o intraprendere differenti misure di energy management.

Emissioni indirette (Scope 2) UdM 2023 2022 2021
Totale emissioni indirette – Metodo
"Location based"
t CO2
eq
5.201 5.231 5.502
Totale energia elettrica acquistata
(rinnovabile e non) (national grid
average emission factor)
t CO2
eq
4.805 4.854 5.126
Totale teleriscaldamento acquistato
(rinnovabile e non)
t CO2
eq
396 377 376
Altro (specificare) t CO2
eq
0 0 0
Totale emissioni indirette - Metodo
"Market based"
t CO2
eq
479 576 592
Energia elettrica acquistata non
rinnovabile
t CO2
eq
201 199 216
Energia elettrica acquistata da fonti
rinnovabili
t CO2
eq
0 0 0
Totale teleriscaldamento acquistato
(rinnovabile e non)
t CO2
eq
278 377 376
Altro (specificare) t CO2
eq
0 0 0

Fonte dei fattori di emissione: "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab.

Al fine di calcolare le tonnellate equivalenti di CO2 viene utilizzato il GWP (Global Warming Potential) così come indicato dai report prodotti dall'IPCC indicati dalle Linee Guida ABI.

I dati relativi ai consumi da Teleriscaldamento acquistato (rinnovabile e non) - Metodo "Market Based" sono oggetto di restatement, a seguito dell'utilizzo di un differente fattore di emissione.

137 ENVIRONMENT

Lo standard GRI prevede due diversi approcci di calcolo delle emissioni di Scope 2: "Location-Based" e "Market-Based". L'approccio "Location-Based" prevede l'utilizzo di fattori di emissione medi relativi agli specifici mix energetici nazionali di produzione di energia elettrica; il coefficiente di emissione utilizzato per l'Italia è pari a 267,94 gCO2 /kWh per il 2023, 260 gCO2 /kWh per il 2022 e 278,02 gCO2 /kWh per il 2021 (fonte dei fattori di emissione: ISPRA con trasformazione in CO2 secondo la procedura riportata nelle "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab). L'approccio "Market-Based" prevede l'utilizzo di fattori di emissione definiti su base contrattuale con il fornitore di energia elettrica. In assenza di specifici accordi contrattuali tra le società del Gruppo e il fornitore di energia elettrica, per questo approccio è stato utilizzato il fattore di emissione relativo al "residual mix" nazionale che per l'Italia è pari a 457,15 g CO2 /kWh per il 2022, 459 g CO2 /kWh per il 2021 e 466 g CO2 / kWh per il 2020 (fonte dei fattori di emissione: AIB, European Residual Mixes 2020 e 2019 rispettivamente per i dati 2021 e 2020, con trasformazione in CO2 equivalente secondo la procedura riportata nel documento sopra citato).

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023 Foto di: Carlo Baroncelli, Servizio Gestione Credito Anomalo Marocco

Emissioni di Scope 3

Con la dicitura "emissioni di Scope 3" si intendono le emissioni di gas climalteranti (o GHG) generate lungo la catena del valore di un'organizzazione, a monte e a valle e quindi, da sorgenti non possedute o controllate dall'organizzazione stessa. Tra queste emissioni si annoverano quelle relative alla produzione del materiale acquistato e il combustibile utilizzato da veicoli non di proprietà dell'organizzazione, ma anche l'utilizzo finale di prodotti o servizi nonché gli investimenti realizzati. Fino a poco tempo fa, le aziende si sono concentrate sul calcolo delle emissioni nell'ambito degli Scope 1 e 2: il report "The time to Green Finance", pubblicato da CDP, rileva che solo un esiguo numero di istituti di credito riporta le proprie emissioni di Scope 3 e dichiara che il rapporto tra le emissioni di gas serra indirette degli istituti finanziari (associate alle attività di investimento, credito e sottoscrizione) e quelle dirette è di 700 a 1; le emissioni di gas serra prodotte direttamente dalle società finanziarie sono perciò da ritenersi residuali rispetto a quanto generato dalle imprese che le stesse finanziano. La Banca è consapevole della necessità di tenere conto delle emissioni lungo la propria catena del valore per gestire in modo completo i rischi correlati alla propria carbon footprint; ciò non solo per far fronte alle richieste del regolatore e alle aspettative del mercato, ma soprattutto per intraprendere un percorso di autoanalisi finalizzato alla definizione di nuovi target ambientali e climatici. Per questo motivo, a partire dal 2021, si è impegnata nello studio delle proprie emissioni di Scope 3, partendo da un esercizio di analisi delle emissioni del proprio portafoglio crediti.

La metodologia di raccolta dati segue due principali riferimenti di letteratura:

  • GHG Protocol Technical Guidance for Calculating Scope 3 Emissions Supplement to the Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting & Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD);
  • PCAF Partnership for Carbon Accounting Financials, the Global GHG Accounting and Reporting Standard for the Financial Industry, Second edition, Financed Emission Standard.

139 ENVIRONMENT

Emissioni di Scope 3: portafoglio crediti

Le tabelle che seguono rappresentano le emissioni connesse al portafoglio crediti della Banca, in linea con quanto esposto nell'informativa di Terzo Pilastro (c.d. Pillar III, ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013 Capital Requirements Regulation, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 che disciplina i requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento e le regole sull'informativa al pubblico).

Le informazioni utilizzate per il calcolo delle emissioni finanziate derivano da:

  • Database "info provider", contenenti informazioni e dati statistici relativi alle emissioni per singola controparte e settore NACE. Nello specifico, la metodologia impiegata dall' "info provider" per la stima delle emissioni GHG adotta un approccio "bottom-up" che parte dalla stima delle emissioni per ogni unità locale, successivamente aggregate a livello di azienda. La stima per ogni unità locale viene effettuata considerando la sua dimensione e le caratteristiche emissive del settore in cui opera desunte da fonti istituzionali riconosciute come, per esempio, lo European Environmental Agency ed Eurostat. Nel caso in cui l'unità locale considerata venga annoverata all'interno di database istituzionali quali l'E-PRTR (European Pollutant Release and Transfer Register), viene utilizzato il dato di emissioni recuperato direttamente da tale fonte. Infine, viene effettuata una successiva aggregazione a partire dalle informazioni per singola unità locale per la determinazione delle emissioni a livello di azienda. Per le imprese appartenenti a un gruppo il cui ammontare delle emissioni GHG Scope 1, Scope 2, o Scope 3 sia stato riportato nella Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario, le emissioni stimate dell'azienda vengono ricalibrate al fine di ottenere una stima di emissioni coerente con il dato reported.
  • Database dati reported, contenente le emissioni di GHG rendicontate nelle Dichiarazioni Non Finanziarie o report di Sostenibilità pubblicati da gruppi e imprese.
  • Centrale bilanci BPS, contente le informazioni dei bilanci riclassificati individuali o consolidati della clientela.
  • Segnalazione standardizzata FINREP, da cui, nello specifico, vengono raccolte le informazioni relative al grado di indebitamento della clientela verso la Banca.

Secondo quanto stabilito da PCAF, gli istituti finanziari sono tenuti a segnalare le emissioni assolute di Scope 1 e 2 delle proprie controparti; invece, per quanto riguarda la rendicontazione delle emissioni di Scope 3 della clientela, PCAF segue un'introduzione graduale.

Lista dei settori per i quali è richiesta la rendicontazione delle emissioni Scope 3, come definito dal TEG EU.

Phase in period Settori considerati da NACE L2
Per reports pubblicati dal
2021 in avanti
Settori: energy (oil & gas) e estrattivo (NACE L2: 05-09, 19, 20)
Per reports pubblicati dal
2023 in avanti
Settori: trasporti, costruzioni, real estate, materials e attività industriali
(NACE L2: 10-18, 21-23, 41-43, 49-53, 81)
Per reports pubblicati dal
2025 in avanti
Tutti i settori

Fonte: PCAF (2022). The Global GHG Accounting and Reporting Standard Part A: Financed Emissions. Second Edition.

A partire dalla DNF 2022, BPS rappresenta il computo delle proprie emissioni connesse al portafoglio corporate loans; nello specifico viene indicata la somma delle emissioni di Scope 1, 2 e 3 (solo componente Upstream Beni e servizi) dei soggetti finanziati, secondo un fattore di attribuzione delle emissioni prodotte dal cliente. Tale fattore di attribuzione è calcolato sulla base del rapporto tra l'importo finanziato (numeratore) e il valore dell'impresa finanziata (denominatore).

Il denominatore, per i prestiti alle imprese e le partecipazioni a società società private, è inteso come la somma di patrimonio netto totale e debito della società, come da bilancio aziendale disponibile:

$$\textbf{Attribution factor} = \sum_{c} \frac{\textbf{Outstanding amount}}{\textbf{Total equity} + \textbf{Debt}}$$

Per quanto riguarda invece i prestiti alle società quotate in borsa, il denominatore del rapporto è dato dall'VIC:

$$\text{Attribution factor} = \sum_{\text{c}} \frac{\text{Outstanding amount}_{\text{c}}}{\text{Enterprise Value including } \text{Cash}_{\text{c}} \text{ (EVIC)}}$$

Infine, ottenuto il fattore di attribuzione, le emissioni del portafoglio considerato sono così calcolate:

Financed emissions =Σ Attribution factorc x Company emissionsc

(with c = borrower or investee company)

Inoltre, le emissioni del portafoglio per il 2023 vengono presentate secondo le seguenti metriche PCAF:

Metrica Descrizione Obiettivo Valore 2023 Valore 2022
Emissioni
finanziate
Emissioni relative al
portafoglio corporate
loans
Valutare l'intensità emissiva delle attività
finanziate
7,7 mln tCO2
eq
6,6 mln tCO2
eq
Weighted
average
carbon
intensity
(WACI)
Quantità di emissioni di
una determinata azienda
per Euro di fatturato
Valutare l'intensità emissiva del portafoglio
(o parti di portafoglio) per unità monetaria.
Permette la valutazione del grado di
inquinamento che aziende differenti producono,
a parità di fatturato
101 tCO2
eq
/€mln
114 tCO2
eq
/€mln

Si specifica che la Banca, in occasione della pubblicazione dei dati relativi all'esercizio 2023, ha perfezionato il proprio calcolo delle emissioni finanziate, apportando importanti evoluzioni nel calcolo del coefficiente di attribuzione, e in dettaglio:

  • integrando le informazioni da bilanci consolidati in presenza di emissioni GHG Scope 1, 2, 3 dichiarate dalle controparti a livello di gruppo;
  • includendo ulteriori debiti oltre a quelli finanziari nella componente del Total equity + Debt (Denominatore);
  • integrando le emissioni di GHG Scope 1, 2, 3 ottenute nel corso del processo di due diligence;
  • migliore processo di scomposizione delle emissioni GHG Scope 1, 2, 3 dichiarate dai clienti a livello consolidato e ridistribuzione sulle singole partecipate, con particolare riguardo alle Holding di gruppi d'impresa.

In ragione di questi importanti sviluppi metodologici, la Banca ha proceduto al restatement delle informazioni relative alle emissioni finanziate FY 2022 al fine di garantire la confrontabilità delle informazioni.

Di seguito si fornisce la rappresentazione delle esposizioni, delle emissioni finanziate e dell'intensità emissiva aggregate per macrosettori. Nello specifico i settori sono stati ordinati in maniera decrescente sulla base dell'intensità emissiva WACI di portafoglio.

Macrosettore Esposizione % Emissioni
finanziate %
Intensità
emissiva WACI
B - Attività estrattiva 0,5% 0,4% 477
D - Fornitura di energia elettrica, gas e
vapore
5,5% 1,8% 375
C1 - Attività manifatturiere (alta intensità
energetica)
13,0% 62,2% 225
E - Fornitura di acqua 1,4% 0,4% 175
A - Agricoltura, silvicoltura e pesca 1,6% 0,2% 101
H - Trasporto e magazzinaggio 2,8% 0,8% 98
F - Costruzioni 7,9% 4,8% 95
C2 - Attività manifatturiera (altro) 19,1% 26,0% 89
M - Attività professionali, scientifiche e
tecniche
5,7% 0,3% 69
Q - Sanità e assistenza sociale 1,5% 0,1% 40
G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio 17,3% 2,3% 36
S - Altre attività di servizi 0,3% 0,0% 32
L - Attività immobiliari 11,1% 0,1% 28
I - Servizi di alloggio e ristorazione 5,2% 0,1% 26
N - Attività amministrative e servizi di
supporto
2,2% 0,2% 23
R - Attività artistiche e di intrattenimento 1,2% 0,0% 22
P - Istruzione 0,2% 0,0% 18
J - Servizi di informazione e
comunicazione
2,5% 0,0% 17
K - Attività finanziarie e assicurative 1,1% 0,0% 9
O - Amministrazione pubblica e difesa 0,0% 0,0% -

Emissioni di Scope 3: gestioni patrimoniali

2023 2022
Emissioni di GHG (Scope 1 + 2 + 3) 220.874 tCO2
eq
252.454 tCO2
eq
WACI 309 tCO2
eq/mln€
350 tCO2
eq/mln€

Per il primo anno la Banca rendiconta le emissioni di CO2 eq derivanti dai portafogli delle proprie gestioni patrimoniali. Le informazioni sono calcolate attraverso l'uso dei dati di un primario info provider.

Emissioni di Scope 3: portafoglio di proprietà

2023
- Emissioni di GHG
tCO2
eq
Emissioni di GHG
tCO2
eq /€ mln
(EVIC*)
C WACI tCO2
eq/
mln € (fatturato)
G WACI tCO2
eq/
mln € (GDP**)
Corporate 84.781 52 52 0
Fondi 7.704 106 134 195
Governativi 0 0 0 220
Totale 92.485 158 186 415

2022

- Emissioni di GHG
tCO2
eq
Emissioni di GHG
tCO2
eq/€ mln
(EVIC*)
C WACI tCO2
eq/
mln € (fatturato)
G WACI tCO2
eq/
mln € (GDP**)
Corporate 77.262 65 94 0
Fondi 27.061 109 174 209
Governativi 0 0 0 225
Totale 104.323 174 268 434

* EVIC, Enterprise Value Including Cash

** GDP, Gross Domestic Product

Per il portafoglio degli strumenti in titoli e fondi degli emittenti corporate e governativi, vengono analizzate la carbon footprint e l'intensità emissiva (WACI). I dati sopra rappresentati si riferiscono al perimetro consolidato (BPS, BPS (SUISSE) SA e BNT).

GRI 305-3

Altre emissioni indirette di GHG (Scope 3)

UDM 2023 2022 2021 Totale altre emissioni tCO2eq/000 7.990 6.937 0,658 Beni e servizi acquistati (Carta)* tCO2 eq/000 0,362 0,372 0,395 Viaggi di lavoro (trasporto pubblico)* tCO2 eq/000 0,451 0,303 0,263 Cat.15: investimenti e crediti tCO2 eq/000 7.989 6.937 -

* Fonte dei fattori di emissione: "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab.

Le emissioni biogeniche non vengono calcolate in quanto non risultano materiali per BPS.

Al fine di calcolare le tonnellate equivalenti di CO2 viene utilizzato il GWP (Global Warming Potential) così come indicato dai report prodotti dall'IPCC indicati dalle Linee Guida ABI.

Mobilità sostenibile

In Europa quasi un terzo delle emissioni di gas serra è causato dai trasporti e, di questo, la maggior parte deriva dal trasporto su strada: per questa ragione la mobilità Sostenibile è uno dei principali obiettivi ESG dell'Unione Europea. Inoltre, la mobilità Sostenibile è legata anche al concetto di Sostenibilità territoriale: comporta una riduzione dei rischi per la salute delle persone, valorizza la salvaguardia dello spazio pubblico e consente di beneficiare del risparmio energetico del veicolo.

Come tale concorre pure al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite; in particolare: 7- Energia pulita e accessibile e 11-Città e comunità sostenibili. Per un'azienda presente capillarmente sul territorio, una delle principali cause degli impatti ambientali è rappresentata dallo spostamento dei propri dipendenti. Di conseguenza, assumono un'importanza rilevante la gestione della mobilità, l'identificazione di percorsi e modalità Sostenibili di movimento all'interno delle città e delle aree circostanti.

La mobilità urbana rappresenta uno dei principali temi di interesse di istituzioni e aziende: una sua migliore organizzazione può contribuire a ridurre i livelli di congestione del traffico e, contemporaneamente, quelli dell'inquinamento atmosferico, con conseguenti vantaggi a livello sia sociale che economico. Il Decreto Ronchi emanato il 27 marzo 1998, accanto all'obbligo di risanamento e tutela della qualità dell'aria, introduce la figura del responsabile della mobilità aziendale (Mobility Manager), con l'obiettivo di coinvolgere anche le aziende nella gestione delle soluzioni alternative.

145 ENVIRONMENT

Il Decreto Ronchi riconosce nei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (di seguito "PSCL") uno degli strumenti per ridurre l'uso delle auto private individuali incentivando forme di trasporto Sostenibili. Successivamente, con l'introduzione del Decreto Rilancio, convertito con legge n. 77 del 17 luglio 2020 recante "Misure per incentivare la mobilità Sostenibile", si conferma l'abbassamento della soglia minima per la nomina del Mobility Manager e della conseguente stesura del PSCL da 300 a 100 dipendenti nelle aziende ubicate in Città Metropolitane, Capoluoghi di Regione e di Provincia e, in generale, in Comuni con più di 50.000 abitanti. Questa legge mira a incrementare ulteriormente la Sostenibilità degli spostamenti e a favorire mezzi alternativi a quelli tradizionali, sia per la salvaguardia dell'ambiente, sia per limitare la diffusione dei contagi da Covid-19.

Inoltre, con l'introduzione del Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, recante "Modalità attuative delle disposizioni relative alla figura del Mobility Manager", vengono definite le figure, le funzioni e i requisiti dei Mobility Manager aziendali e dei Mobility Manager d'area.

A novembre 2021 la Banca ha nominato il proprio Mobility Manager aziendale.

Il Gruppo rientra nel perimetro di applicazione della normativa per le unità locali di Sondrio (Sede Centrale) e Milano (Sede BPS e Sede della controllata Factorit): anche per il 2023 ha pertanto provveduto alla redazione dei PSCL avvalendosi di una survey online finalizzata ad approfondire le modalità di spostamento dei dipendenti delle sedi interessate.

Nello specifico, i PSCL identificano le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità Sostenibile alternative all'uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell'analisi delle modalità attualmente utilizzate, delle esigenze di mobilità e dello stato dell'offerta di trasporto pubblico presente nel territorio interessato.

Di seguito vengono riportati i passaggi più significativi dei PSCL e alcune iniziative che, suggerite dalle analisi dei piani e dalle risposte alla survey, possono contribuire a ridurre l'impatto ambientale dei viaggi casa-lavoro e a creare una cultura aziendale più sensibile al tema.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

■ Sondrio

Sul totale dei colleghi intervistati, più del 60% dichiara di utilizzare il proprio mezzo privato per recarsi al lavoro. La motivazione principale di questa scelta, per quasi il 30% degli intervistati, è dettata dalla maggior autonomia di movimento garantita dal mezzo privato. A seguire, la scelta è dovuta alla mancanza di alternative e dal risparmio di tempo per il viaggio, rispettivamente per il 17,6% e il 16,8% dei dipendenti.

147 ENVIRONMENT

■ Milano

Il 77,3% dei dipendenti delle sedi di Milano ricorre al servizio pubblico per raggiungere il posto di lavoro. Per il 28,3% degli intervistati la motivazione principale risiede nella maggiore economicità del trasporto pubblico locale rispetto ai mezzi privati, mentre la minore quantità di stress correlata, la riduzione dei tempi di percorrenza e il non dover cercare parcheggio sono stati indicati rispettivamente dal 17,7%, 15% e 16,8%.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

I PSCL definiscono pure i benefici conseguibili con l'attuazione delle misure in essi previste, valutando i vantaggi per i dipendenti coinvolti, per la Banca che li adotta e per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici.

È inoltre in fase di elaborazione e valutazione l'estensione del perimetro d'applicazione del sondaggio ad aree urbane metropolitane in cui sono presenti uffici e filiali della Banca: si tratterebbe di un rilevamento non obbligato, ma di un'indagine per approfondire in maniera sempre più meticolosa, quali siano le esigenze di mobilità dei colleghi in presenza di situazioni di traffico particolarmente congestionato.

L'obiettivo finale è quello di avere dati accurati per formulare delle proposte alternative, che tengano in considerazione, in primis, il contenimento dell'emissione di sostanze inquinanti, ma anche la comodità e sicurezza dei dipendenti.

Focus lavoro agile

Il lavoro agile (c.d. smart-working) rappresenta non solo una misura efficace per garantire un maggior worklife balance, ma anche un vero e proprio strumento per ridurre le cause di emissione e contribuire alla riduzione dell'inquinamento atmosferico generato dagli spostamenti. Il traffico, infatti, rappresenta una delle principali fonti di inquinamento atmosferico nelle regioni in cui opera BPS.

La tabella mostra i valori totali delle emissioni prodotte durante le giornate lavorative in modalità lavoro agile, evidenziando il risparmio potenziale in termini di emissioni GHG, rispetto al lavoro in ufficio, per un intero anno. I dati riportati si riferiscono alle giornate di lavoro agile relative non solo alle tre sedi prese in esame dai PSCL, ma a quelle di tutti i dipendenti di Banca Popolare di Sondrio.

EMIS.
CO
(kg/a)
EMIS.
NOX
(kg/a)
EMIS.
VOC
(kg/a)
EMIS.
CH4
(kg/a)
EMIS.
PM10
(kg/a)
EMIS. CO2
(kg/a)
2023 8.500 2.077 3.313 163 189 1.098.458
2023
SENZA SW
10.398 2.541 4.053 200 232 1.343.789
RISPARMIO 1.898 464 740 37 43 245.331

CO= Monossido di Carbonio NOx = Ossido di Azoto VOC= Composti Organici Volatili

CH4 = Metano PM10= Polveri Sottili

CO2 = Anidride Carbonica

149 ENVIRONMENT

Car pooling

Nel corso del 2023 è stato lanciato un progetto pilota per promuovere il car pooling tra colleghi, ovvero la condivisione dell'auto privata per recarsi sul luogo di lavoro.

Utilizzando un'applicazione per smartphone, i colleghi che hanno deciso di aderire all'iniziativa hanno potuto offrire e usufruire di viaggi in auto condivisi con gli altri colleghi, beneficiando di un sostanziale risparmio sui costi del carburante e contribuendo a ridurre il numero di vetture in strada verso la sede di lavoro.

Questa prima sperimentazione è stata conclusa nel gennaio 2024 e sono attualmente in corso valutazioni sulla possibile estensione e riproposizione del progetto.

Prodotti next

Banca Popolare di Sondrio, nel corso dell'anno 2023, ha allargato l'offerta di prodotti a impatto ambientale positivo. Come previsto all'interno del Piano Industriale e a seguito pure di numerose segnalazioni di interesse da parte dei colleghi, è stata sviluppata una linea di credito dedicata alle imprese che vogliono ridurre le emissioni inquinanti dei propri mezzi di trasporto e attivata una convenzione destinata ai dipendenti per l'acquisto di mezzi di trasporto eco-sostenibili.

La linea Mobilità Sostenibile per le imprese arricchisce il pacchetto prodotti "next", che offre già un prodotto speculare per il comparto famiglie, finalizzato al finanziamento per l'acquisto di mezzi di trasporto a ridotte o zero emissioni.

In questo ambito rientrano anche le due linee di finanziamenti - a tasso agevolato - pensate per tutti i dipendenti del Gruppo che intendono acquistare automobili e moto ibride o elettriche, biciclette muscolari o elettriche e monopattini elettrici.

Interreg Omnibus 4.0

Tra le iniziative territoriali di mobilità Sostenibile, merita una menzione il progetto pilota Interreg OmniBUS 4.0 promosso dalla Banca con l'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Sondrio, grazie al quale, per i mesi di marzo-aprile-maggio 2023 sono stati assegnati a titolo gratuito a dipendenti residenti nella provincia e che lavorano nel Comune di Sondrio abbonamenti mensili individuali ai servizi di trasporto pubblico della provincia di Sondrio.

Tra gli aderenti all'iniziativa in molti già utilizzavano i mezzi pubblici per recarsi al lavoro, ma l'offerta di un abbonamento gratuito ha avuto il merito di far conoscere tale possibilità anche a chi non l'aveva mai presa in considerazione. La quasi totalità degli spostamenti (93%) è avvenuta tramite treno, con i dipendenti che lasciavano la propria auto nelle vicinanze della stazione per poi servirsi del mezzo pubblico; solo il 3% si è avvalso dell'autobus.

A livello generale, l'esperienza dell'utilizzo del mezzo pubblico è stata complessivamente accolta con favore e ritenuta per la maggior parte dei partecipanti ripetibile, anche come alternativa al mezzo privato.

BPS (SUISSE) SA

Tra le iniziative adottate dalla controllata BPS (SUISSE) SA, è importante ricordare la promozione di contributi a favore dei dipendenti per l'acquisto di abbonamenti per la rete delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS SBB). FFS SBB ha inoltre fornito a BPS (SUISSE) SA un report che illustra le emissioni evitate con gli spostamenti in treno e il relativo risparmio economico.

Nel 2023 è stato inoltre portato avanti un progetto con la città di Lugano e il Dipartimento del Territorio del Canton Ticino per pensare a soluzioni di mobilità alternative per tutti i collaboratori: attraverso la piattaforma Mobalt è infatti possibile pianificare spostamenti con il trasporto pubblico, in car pooling, navette e mobilità lenta.

Inoltre, le politiche aziendali in tema mobilità hanno portato a incrementare il numero di auto elettriche, fino a raggiungere oggi il 60% dell'intero parco auto.

Infine, si segnala anche il progetto sulla mobilità casa-lavoro dei dipendenti che garantisce sconti del 30% su abbonamenti annuali ai mezzi pubblici locali in virtù del contributo aziendale (15%) e di quello della Comunità Tariffale Arcobaleno - Ticino e Moesano (15%).

151 ENVIRONMENT

Tassonomia: disclosure di allineamento ai sensi dell'articolo 8 del Reg. (UE) 2020/852

INTRODUZIONE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il Regolamento UE 2020/852 introduce la c.d. Tassonomia europea delle attività ecosostenibili, ossia un sistema di classificazione delle attività economiche, in ragione del contributo al raggiungimento di 6 specifici obiettivi ambientali, sulla base di criteri e metriche scientifici (di seguito, "Tassonomia UE").

Al Regolamento (UE) 2020/852 sono connessi cinque Regolamenti Delegati:

  • Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 riguardante le modalità di calcolo dei KPIs per la disclosure ai sensi della Tassonomia;
  • Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 riguardante i criteri di vaglio tecnico per le attività comprese negli obiettivi di Mitigazione dei cambiamenti climatici e Adattamento ai cambiamenti climatici;
  • Regolamento Delegato (UE) 2022/1214 inerente all'integrazione del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 riguardo le attività di Gas e Nucleare;
  • Regolamento Delegato (UE) 2023/2485 che modifica i criteri di vaglio tecnico per i primi due obiettivi climatici presenti nel Regolamento Delegato (UE) 2021/2139;
  • Il Regolamento Delegato (UE) 2023/2486 che modifica il Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, integrando i criteri di vaglio tecnico per i restanti 4 obiettivi ambientali.

La Tassonomia UE identifica sei obiettivi a livello ambientale:

  • mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • adattamento ai cambiamenti climatici;
  • uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine;
  • transizione verso un'economia circolare;
  • prevenzione e riduzione dell'inquinamento;
  • protezione e ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi.

In linea con le richieste del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 e del Regolamento Delegato (UE) 2023/2486, norme di secondo livello implementative della Tassonomia UE, a partire dall'esercizio 2023 la Banca è tenuta alla rendicontazione della percentuale di allineamento, ovvero del coefficiente di attivi verdi sul totale delle esposizioni presenti nel proprio bilancio finanziario (c.d. Green Asset Ratio, di seguito "GAR"). I Regolamenti delegati stabiliscono inoltre i dati da esporre all'interno della rendicontazione non finanziaria, fornendo ai soggetti obbligati specifici template standard finalizzati a favorire la comparazione delle informazioni di settore. I template relativi al calcolo del GAR sono consultabili in calce alla presente DNF. In particolare, i KPIs rappresentati nei template sono definiti secondo quanto riportato nel Regolamento di Esecuzione (UE) 2021/451 della Commissione al 31 dicembre 2023.

LA COMPILAZIONE DEI TEMPLATE DELLA TASSONOMIA UE

La Tassonomia prevede, per la rendicontazione relativa al periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, la compilazione di sei distinti template, di cui di seguito viene fornita una breve descrizione:

MODELLO 0 Sintesi dei KPIs che gli enti creditizi devono comunicare ai
Summary of KPIs sensi dell'art. 8 della Tassonomia UE.
MODELLO 1
Covered assets
Informazioni relative alle esposizioni della Banca in termini
assoluti, suddivise per categoria di controparte, tipologia
di finanziamento erogato e classificazione in esposizioni
ammissibili e allineate.
MODELLO 2 Scomposizione per settore delle esposizioni in base al codice
Sector NACE di appartenenza.
MODELLO 3
GAR KPIs Stock
Informazioni sulle percentuali di ammissibilità e allineamento
delle esposizioni (stock) della Banca, a partire dai dati
comunicati nel Modello 1.
MODELLO 4 Informazioni sulle percentuali di ammissibilità e allineamento
GAR KPIs fLOW delle nuove esposizioni (flow) della Banca.
MODELLO 5
FinGar, AuM KPIs
Informazioni sulle percentuali di ammissibilità e allineamento
per le esposizioni fuori bilancio (garanzie finanziarie e attività
finanziarie gestite) a partire dai dati comunicati nel Modello 1.

153 ENVIRONMENT

METODOLOGIA PER IL CALCOLO DEL GAR E PRINCIPALI EVIDENZE PER LA COMPILAZIONE DEI TEMPLATE

Il GAR è un indicatore finalizzato a rappresentare in modo sintetico il rapporto tra le attività complessive della Banca e quelle che si considerano ecosostenibili secondo la Tassonomia UE. In particolare, rappresenta la percentuale degli attivi ecosostenibili sul totale degli attivi di bilancio, così come definito dal Reg. (UE) 2023/2486. Il denominatore dell'indicatore, infatti, si riferisce al totale degli attivi della Banca, ad esclusione delle esposizioni verso governi, istituzioni, banche centrali ed emittenti sovranazionali e degli asset del trading book. Il calcolo dell'indicatore è previsto nel Modello 1, che classifica gli attivi in quattro sezioni principali:

    1. Attivi inclusi nel numeratore per il calcolo del GAR;
    1. Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore);
    1. Esclusioni dal calcolo del KPI;
    1. Off-balance.

È riportata di seguito la descrizione sintetica delle quattro diverse sezioni.

1. Attivi inclusi nel numeratore per il calcolo del GAR

Un attivo si configura come ecosostenibile quando rappresenta un investimento in attività considerate allineate alla Tassonomia UE, le cui metriche di analisi prevedono la classificazione delle esposizioni in base alla categoria di controparte e alla tipologia di finanziamento erogato e l'identificazione delle esposizioni ammissibili e allineate, come di seguito rappresentato:

a. Esposizioni verso controparti ricadenti nell'ambito di applicazione della Direttiva 2014/95/EU (c.d. Non Financial Reporting Directive, di seguito "controparti NFRD");

  • GAR complessivo per le attività di finanziamento rivolte a imprese finanziarie, per gli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici (valorizzato a partire dall'esercizio 2024);

  • GAR complessivo per le attività di finanziamento rivolte a imprese non finanziarie, per gli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

b. Esposizioni verso famiglie

  • GAR per le esposizioni relative a immobili residenziali, compresi i prestiti per la ristrutturazione di abitazioni, per gli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici ed economia circolare;

  • GAR per i prestiti al dettaglio per l'acquisto di autovetture per l'obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici.

c. GAR per i proventi utilizzati per finanziare pubbliche amministrazioni locali, per tutti gli obiettivi ambientali.

d. GAR per le garanzie immobiliari residenziali e commerciali recuperate e possedute per la vendita, per tutti gli obiettivi ambientali.

a. Esposizioni verso controparti NFRD

Tali esposizioni possono essere suddivise in due categorie, in funzione dell'utilizzo dei proventi per cui il finanziamento è stato erogato:

  • in caso di finanziamento generico i dati sull'ammissibilità e sull'allineamento vengono reperiti all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria (di seguito, "DNF") della società; si tratta di percentuali, ripetute sia sulla base del Capex che del Turnover, per cui viene moltiplicata l'esposizione della Banca verso la specifica impresa* ;
  • in caso di finanziamento finalizzato devono essere rispettati i seguenti criteri di vaglio tecnico ai sensi del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139:
      1. Criteri di contributo sostanziale;
      1. Do Not Significant Harm (di seguito, "DNSH");
      1. Garanzie minime di salvaguardia.

Se l'attività sottostante il finanziamento rispetta i criteri di vaglio tecnico è considerabile allineata ai sensi del Regolamento (UE) 2020/852. Inoltre, si precisa che si deve porre attenzione a non effettuare doppi conteggi, per cui se un'esposizione da finanziamenti specializzati può essere considerata allineata in relazione a due obiettivi ambientali, gli enti creditizi devono assegnarla all'obiettivo più pertinente.

Ai fini della presente rendicontazione non sono stati rilevati finanziamenti finalizzati verso controparti NFRD, per cui l'analisi si è concentrata sui finanziamenti generici e si è quindi basata sui dati reperiti dalle DNF 2022 delle società non finanziarie verso cui la Banca risulta essere esposta. Per quanto, invece, riguarda le società finanziarie, si sottolinea l'assenza delle informazioni relative all'allineamento, in quanto tali soggetti, con riferimento all'esercizio 2022, non risultavano obbligati alla disclosure relativa all'allineamento, ma solo a quella dell'ammissibilità.

Per quanto concerne questa categoria di soggetti, coerentemente con quanto richiesto dalla normativa e come sopra citato, il calcolo è svolto sulla base del Capex (spese in conto capitale) e pure del Turnover (fatturato), fornendo rispettivamente le seguenti evidenze:

  • a livello di Capex, 1.228 Mln di euro di esposizioni ammissibili, di cui 532 Mln di euro allineate;
  • a livello di Turnover, 938 Mln di euro di esposizioni ammissibili, di cui 317 Mln di euro allineate.

* In caso gruppi di società, le percentuali di ammissibilità e allineamento della Capogruppo vengono applicate anche quando l'esposizione fa riferimento a una società controllata, previa verifica dell'effettivo consolidamento della stessa nel perimetro del bilancio della Capogruppo

155 ENVIRONMENT

Esposizioni verso Società soggette a NFRD Saldo Lordo | Mln EUR

b. Esposizioni verso famiglie

In questo ambito vengono analizzati quanti, tra i prestiti alle famiglie garantiti da un bene immobile, risultano essere ammissibili e/o allineati alla Tassonomia UE. Le esposizioni verso le famiglie sono suddivise, ai sensi del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139, in:

    1. Prestiti garantiti da immobili residenziali;
    1. Prestiti per la ristrutturazione di edifici;
    1. Prestiti per veicoli a motore.

Si specifica che, relativamente alle garanzie minime di salvaguardia, queste non risultano considerate per il periodo di rendicontazione in oggetto, poiché le relative modalità di applicazione devono ancora essere disciplinate da parte del Regolatore.

Nello svolgere l'elaborazione, la Banca ha ricondotto parte delle esposizioni verso famiglie alle seguenti attività descritte dalla Tassonomia UE:

  • 6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri;
  • 7.1 Costruzione di nuovi edifici;
  • 7.2 Ristrutturazione di edifici esistenti;
  • 7.6 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili; nel caso specifico rientrano in questa categoria i finanziamenti finalizzati all'acquisto di pannelli fotovoltaici;
  • 7.7 Acquisto e proprietà di edifici; sono escluse le nuove costruzioni, per le quali è necessario rispettare i requisiti dell'attività 7.1.

In coerenza con le informazioni attualmente disponibili, per l'esercizio in corso la Banca ha potuto effettuare la verifica dell'allineamento per le sole esposizioni relative all'attività 7.7.

Alla luce di ciò, sono state rilevate 7.667 Mln di euro di esposizioni ammissibili, di cui 147 Mln di euro allineate.

157 ENVIRONMENT

Si riferiscono agli attivi a supporto di progetti legati all'autorità pubblica, suddivisi in:

    1. Finanziamenti dell'edilizia residenziale pubblica, che includono in particolare i prestiti concessi dalle istituzioni creditizie alle amministrazioni locali con l'obiettivo di finanziare l'acquisto del luogo di residenza delle famiglie del comune;
    1. Altri finanziamenti delle amministrazioni locali, che comprendono i prestiti concessi alle amministrazioni locali allo scopo di finanziare qualsiasi attività diversa dall'acquisto del luogo di residenza delle famiglie del comune.

La Banca risulta essere esposta verso questa categoria di soggetti per 97 Mln di euro, di cui 4 Mln di euro si qualificano come ammissibili per la Tassonomia. Non è presente alcun attivo allineato.

d. Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali

Viene rappresentato il rapporto tra le garanzie immobiliari commerciali e residenziali - per le quali la Banca esercita un diritto sul bene ipotecato, diventando proprietaria dell'immobile (c.d. garanzie recuperate), e che sono conformi ai criteri di vaglio tecnico (di cui all'Allegato I, punto 7.7 del Regolamento delegato UE 2021/2139) - e il totale delle garanzie immobiliari commerciali e residenziali recuperate.

L'allineamento alla Tassonomia UE di questa tipologia di garanzie viene verificato secondo il medesimo processo utilizzato per i "Prestiti garantiti da immobili residenziali", in quanto viene richiesto il rispetto dei criteri di cui all'attività 7.7 "Acquisto e proprietà di edifici".

Per la presente rendicontazione, la Banca ha rilevato rileva un'assenza di esposizioni lorde verso questa tipologia di garanzie.

2. Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore)

Di seguito vengono elencate le tipologie di attivi che nel calcolo del GAR vengono esclusi dal numeratore pur essendo inclusi nel denominatore.

Esposizioni verso controparti non-NFRD

Le esposizioni verso le imprese non soggette a NFRD non sono comprese all'interno del numeratore del GAR e sono suddivise, ai sensi del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 e del Regolamento Delegato (UE) 2023/2486, in:

    1. Imprese finanziarie, PMI e altre imprese non finanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD, verso le quali la Banca presenta esposizioni per un totale di 22.313 Mln di euro;
    1. Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informativa NFRD, verso le quali la Banca presenta esposizioni per un totale di 488 Mln di euro.

Esposizioni verso altre categorie di asset

Vengono pure escluse dal numeratore del calcolo del GAR le esposizioni verso altre categorie di asset, che, ai sensi del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 e del Regolamento Delegato (UE) 2023/2486, si suddividono in:

  1. Derivati: esposizioni per 2 Mln di euro;

    1. Prestiti interbancari a vista: esposizioni per 164 Mln di euro;
    1. Disponibilità liquide e attivi in contante: esposizioni per 176 Mln di euro;
  2. Altre categorie di attivi (attività materiali, immateriali e altre attività): esposizioni per 847 Mln di euro.

Le esposizioni citate, trovandosi al denominatore ma non al numeratore nel calcolo del GAR, non sono ammissibili, né di conseguenza allineate, alla Tassonomia UE.

3. Esclusioni dal calcolo del GAR

Il Regolamento delegato (UE) 2021/2178 stabilisce che le esposizioni verso le amministrazioni centrali, le banche centrali e gli emittenti sovranazionali siano escluse dal calcolo del numeratore e del denominatore degli indicatori fondamentali di prestazione. In particolare, si evidenziano:

    1. Esposizioni verso Governi Centrali ed Enti Sovranazionali per 13.353 Mln di euro;
    1. Esposizioni verso Banche Centrali NFRD per 4.514 Mln di euro;
    1. Esposizioni relative al Portafoglio di negoziazione per 150 Mln di euro.

4. Off-balance

Viene effettuata un'analisi complementare che riguarda il livello di associazione ad attività economiche allineate alla Tassonomia UE delle esposizioni fuori bilancio che la Banca gestisce, le quali orientano o contribuiscono a orientare i flussi di capitale verso attività economiche la cui Sostenibilità ambientale può essere valutata conforme alla Tassonomia UE, tra cui:

  1. Garanzie finanziarie, per le quali il GAR corrisponde al rapporto tra le garanzie finanziarie a sostegno di strumenti di debito che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia UE e l'insieme delle garanzie finanziarie a sostegno di titoli di debito di imprese;

  2. Attività finanziarie gestite3 , per le quali il GAR corrisponde al rapporto tra le attività finanziarie gestite (strumenti di debito e strumenti rappresentativi di capitale), che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia UE e il totale delle attività finanziarie gestite (strumenti di debito e strumenti rappresentativi di capitale).

Per questa tipologia di esposizioni, la Banca ha incentrato l'analisi di ammissibilità e allineamento sui dati reperiti dalle DNF delle controparti NFRD, effettuando l'esercizio sia sul Capex che sul Turnover, portando alle seguenti evidenze:

Esposizioni Off-Balance

Saldo Lordo | Mln EUR

Relativamente alle attività finanziarie gestite è riportato il valore di mercato del portafoglio di gestioni patrimoniali al netto della liquidità e dei titoli di stato.

GAR complessivo

Per l'esercizio corrente, la Banca ha ottenuto un GAR complessivo pari all'1,7%, risultato del rapporto tra gli attivi inclusi al numeratore (Capex) e il totale degli attivi in bilancio al netto delle esposizioni escluse dal calcolo del GAR, sulla base delle logiche esposte nei punti precedenti.

Lo stesso calcolo effettuato rispetto al Turnover evidenzia una percentuale di allineamento pari all'1,1%.

MODELLO 2. GAR – INFORMAZIONI SUL SETTORE

Questo modello richiede la scomposizione per settore delle esposizioni in base al codice NACE di appartenenza. Al suo interno vengono raffigurate le esposizioni e gli indicatori di ammissibilità e allineamento rispetto ai due obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, sia su base Turnover che su base Capex.

MODELLO 3. KPI GAR (STOCK)

Questo modello sintetizza lo stock delle esposizioni della Banca alla data di riferimento dell'informativa: esso prevede il calcolo della percentuale di stock di attivi allineati alla Tassonomia UE sulla base della struttura del Modello 1, sia su base Turnover che su base Capex.

MODELLO 4. KPI GAR (FLUSSO)

Questo modello va a delineare le informazioni sui flussi di nuovi attivi4 che la Banca ha realizzato durante il periodo di riferimento dell'informativa: esso prevede il calcolo della percentuale di nuovi attivi allineati alla Tassonomia UE sulla base della struttura del Modello 1, sia su base Turnover che su base Capex.

MODELLO 5. KPI PER LE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

Sono compendiati nel Modello 5 i KPI per le esposizioni fuori bilancio (garanzie finanziarie e attività finanziarie gestite) calcolati in percentuale a partire dai dati comunicati nel Modello 1. Questo template viene altresì duplicato per comunicare gli stock e i flussi per le esposizioni fuori bilancio; pertanto, esso è proposto rispettivamente su base Turnover e Capex, Stock e Flusso.

MODELLO 0. SINTESI DEI KPI CHE GLI ENTI CREDITIZI DEVONO COMUNICARE AI SENSI DELL'ARTICOLO 8 DEL REGOLAMENTO SULLA TASSONOMIA

Nella presente sezione del template viene riportata una sintesi dei KPI obbligatori per gli enti creditizi, suddivisi tra le componenti di Capex e Turnover. I dati riportati nel modello zero sono, man mano, approfonditi nei modelli successivi.

La data di riferimento utilizzata per la valutazione del perimetro dei nuovi attivi è la data di erogazione del finanziamento, considerata maggiormente appropriata. In caso la data di erogazione del finanziamento non fosse disponibile, sono state considerate la data di apertura del fido o la data di accensione del rapporto con la controparte.

OBIETTIVI E PROSSIMI PASSI

Le informazioni fin qui condivise rappresentano l'interpretazione più completa possibile rispetto a quanto reso disponibile al momento dalle Autorità europee e intendono soddisfare, al meglio, i requisiti dei Regolamenti Delegati e delle linee guida e comunicazioni della Commissione Europea.

Il Gruppo comprende la rilevanza di tale esercizio nello sviluppo di nuove strategie e prodotti Sostenibili, sia di credito che di investimento, e si impegna nel riconoscere la Tassonomia e le future disposizioni normative a essa collegate, come riferimento imprescindibile nella definizione dei propri target di Sostenibilità.

Inoltre, attraverso il Piano Industriale 2022-2025, il Gruppo prosegue nella creazione di valore Sostenibile, rafforzando ulteriormente il proprio posizionamento nelle tematiche ESG e sostenendo l'accelerazione verso un'economia net-zero entro il 2050, con l'obiettivo di azzerare le emissioni nette per i portafogli prestiti e investimenti, a conferma dell'impegno preso nell'ambito dell'adesione alla NZBA. La Banca, inoltre, supporta direttamente l'economia verde e circolare, nonché la transizione ecologica, attraverso l'erogazione di nuovo credito e l'offerta di nuovi prodotti green "next".

La Banca è consapevole del ruolo che la Tassonomia UE gioca nell'assegnare al sistema bancario il compito decisivo di essere di stimolo all'l'economia reale, al fine di perseguire l'ambiziosa strategia dell'Unione Europea per lo sviluppo Sostenibile e la transizione climatica.

163 ENVIRONMENT

DISCLOSURE RELATIVA ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE LEGATE A NUCLEARE E GAS FOSSILE

Il Regolamento Delegato (UE) 2022/1214 modifica il Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 per quanto riguarda le attività economiche in taluni settori energetici e il Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 per quanto riguarda la comunicazione al pubblico di informazioni specifiche relative a tali attività economiche. Inoltre, pone le basi per la rendicontazione delle attività economiche legate alla produzione di energia da fonte nucleare e gas fossili, che possono essere ricomprese nel Regolamento della Tassonomia UE.

Data la mancanza negli attivi della Banca di finanziamenti finalizzati della specie, i modelli richiesti sono stati compilati esclusivamente sulla base dei finanziamenti generici verso controparti non finanziarie che hanno pubblicato in DNF percentuali di ammissibilità legate ad attività connesse a nucleare e gas fossile. I template sono stati compilati su base Turnover e Capex, Stock e Flusso.

Il decalogo di BPS, per comportamenti responsabili e sostenibili

Nel 2023 la Banca ha aggiornato il proprio "decalogo" di eco-consigli per comportamenti responsabili e Sostenibili: si tratta di un documento condiviso con tutti i dipendenti a tempo indeterminato tramite una formazione online, che vuole costituire un'esortazione ad adottare semplici accorgimenti per realizzare una riduzione dei propri impatti ambientali e, al contempo, ottenere risparmi economici a partire dal proprio ambiente di lavoro.

Cosa può fare il dipendente

CARTA

  • − Stampare e fotocopiare solo se realmente necessario
  • − Utilizzare la posta elettronica per mandare la documentazione
  • − Stampare in fronte-retro

164 ENVIRONMENT

  • − Utilizzare sempre carta riciclata, che oggi ha le stesse caratteristiche estetiche e funzionali di quella non riciclata
  • − Incentivare la clientela all'utilizzo di SCRIGNO e alla corrispondenza online

ILLUMINAZIONE

  • − Privilegiare sempre la luce solare a quella artificiale
  • − Accendere le luci solo negli uffici utilizzati

RIFIUTI

  • − Eseguire correttamente e obbligatoriamente la raccolta differenziata
  • − Utilizzare borracce in metallo per ridurre il consumo di bottigliette di plastica monouso

COMPUTER E ALTRI STRUMENTI ELETTRONICI

  • − Spegnere tutti gli apparecchi elettronici a fine giornata
  • − Impostare la disattivazione del segnale al monitor dopo tre minuti di inattività

CALORIFERI E CLIMATIZZATORI

  • − Impostare la temperatura su valori congrui evitando gli estremi
  • − Spegnere il riscaldamento o il condizionatore nelle stanze poco utilizzate

TRASPORTI

− Accordarsi per condividere l'auto con chi svolge un tragitto analogo per recarsi in ufficio − Privilegiare l'utilizzo di mezzi alternativi all'auto (trasporto pubblico, bicicletta, monopattino ecc.)

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

165 ENVIRONMENT

Cosa si impegna a fare la Banca entro il 2025

  • − Digitalizzazione dei tabulati
  • − Smart printing

CARTA

  • − 100% Carta riciclata
  • − Sostituzione di stampanti fronte-retro
  • − Firma digitale documentazione contrattuale mutui ipotecari

ILLUMINAZIONE E RISPARMIO ENERGETICO

  • − Sostituire le luci ad alto consumo in caso di lavori di ristrutturazione e ove possibile anche in altri casi
  • − Dotare tutte le insegne di impianti di rilevazione della luce solare (crepuscolari) per razionalizzare il numero di ore di accensione
  • − Prevedere lo spegnimento automatico dei pc in orario serale

RIFIUTI

  • − Avviare iniziative di riduzione della plastica fornendo borracce riutilizzabili per l'acqua
  • − Dotare tutti gli uffici e filiali di raccoglitori per la raccolta differenziata

CALORIFERI E CLIMATIZZATORI

  • − Preimpostare, ove possibile e dove non ancora fatto, riscaldamento e raffreddamento su temperature corrette
  • − Efficientamento impianti meccanici di raffreddamento tramite sostituzione di attività esterne obsolete con quelle a più alta prestazione, in caso di guasto dell'impianto

TRASPORTI

  • − Rinnovare il parco auto con veicoli meno inquinanti
  • − Sviluppare un piano operativo di Mobility management

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Finanza sostenibile e credito responsabile

La Capogruppo ha intrapreso un percorso volto all'integrazione dei rischi ESG nei meccanismi strategici, nei sistemi di gestione dei rischi e nei processi nevralgici che caratterizzano il proprio modello di business, fra i quali i processi di concessione e monitoraggio del credito nonché la prestazione di servizi di investimento e la gestione del portafoglio titoli di proprietà.

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030, documento delle Nazioni Unite fondato con lo scopo di tutelare i diritti umani, e in particolare supporta gli obiettivi degli SDG: 1 "Eliminare ogni forma di povertà nel mondo", 7 "Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni", 8 "Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso", 9 "Costruire infrastrutture resistenti, promuovere un'industrializzazione sostenibile e l'innovazione", 11 "Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili", 12 "Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo" e 13 "Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere i cambiamenti climatici".

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Credito ESG

Con il Piano Industriale 2022-2025, il Gruppo ha definito specifiche azioni in ambito Sostenibilità e ha avviato, in linea con le normative europee di "finanza sostenibile" e con le tendenze di mercato, l'integrazione dei fattori ESG in tutti i principali processi e procedure del credito.

La Banca ha sviluppato nel 2022 la Policy del Credito ESG, documento che individua l'approccio e i princìpi generali per la formulazione di un processo del credito attento ai fattori ESG, in accordo con le Linee guida EBA sulla concessione e il monitoraggio del credito.

In particolare, la Policy:

  • identifica gli obiettivi perseguiti dal Gruppo e l'ambito di applicazione;
  • definisce i principali termini tecnici ed elenca normativa e princìpi di riferimento;
  • sancisce gli indirizzi generali per l'integrazione dei fattori ESG nel processo del credito, fornendo dettagli relativi alle modalità di valutazione ESG, settoriale e di controparte;
  • distingue settori e attività sensibili;
  • informa sullo sviluppo di prodotti di credito ESG;
  • esplicita ruoli e responsabilità;
  • indica le modalità di presidio, monitoraggio, condivisione e diffusione.

La Policy si ispira a princìpi, iniziative e documenti di carattere internazionale, quali:

Good practices for climate-related and environmental risk management (2022) della Banca Centrale Europea

Sustainable Development Goals (2015) delle Nazioni Unite

Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (2015)

Raccomandazioni della Task Force on Climaterelated Financial Disclosures (2017)

EIB eligibility excluded activities and excluded sectors list (2022) della Banca Europea per gli Investimenti

Principles for Responsible Banking (2019) di UNEP FI

In linea con i valori del Gruppo e gli impegni assunti al fine di integrare i fattori ESG nel business e nell'operatività, la Policy identifica un elenco di settori sensibili sotto il profilo ESG, tra cui:

Ai menzionati settori, si aggiungono le operazioni relative a:

i) controparti residenti in Paesi a fiscalità privilegiata e ii) controparti residenti in Paesi soggetti a embargo/restrizione beni.

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L'integrazione dei fattori ESG nel processo del credito

Come per tutti i processi nevralgici che caratterizzano il proprio modello di business, Banca Popolare di Sondrio ha definito un framework di gestione dei rischi ESG, anche tramite sistemi di scoring proprietari.

Le metodologie e i relativi strumenti di valutazione dei rischi ESG si conformano al principio della c.d. "doppia materialità", che prevede che la Banca possa essere contemporaneamente soggetta all'influenza negativa di fattori ESG (prospettiva "outsidein") e avere, essa stessa o tramite le attività economiche e finanziarie delle proprie controparti o le attività di investimento, un impatto negativo sui fattori ESG (prospettiva "inside-out").

Sulla base di questa doppia prospettiva, la Capogruppo ha provveduto a definire un sistema di valutazione della rischiosità ESG tramite lo score ESG di controparte, calcolato con modello proprietario e alimentato sia da dati interni che da fonti esterne. Lo score ESG individua i fattori di rischio climatico-ambientale (di transizione e fisici) e ne stima l'impatto sulle controparti in ottica forward-looking mediante l'utilizzo di scenari prospettici di natura climatica e tenendo in considerazione le dimensioni finanziarie delle imprese. Laddove indisponibile, viene invece utilizzato uno score ESG settoriale, che consente di identificare e quantificare l'esposizione al potenziale rischio ESG in base all'appartenenza a un determinato settore economico.

Tali metodologie sono integrate nelle Politiche creditizie della Banca, che si sostanziano nella definizione di strategie di allocazione degli impieghi coerenti con l'obiettivo di garantire un adeguato equilibrio tra profilo di rischio assunto e livello di rendimento conseguito, tenuta altresì in debita considerazione l'attrattività settoriale. Per l'esercizio 2023, è stato infatti integrato all'interno del calcolo dell'attrattività dei settori economici lo Score ESG settoriale, quale variabile – adeguatamente ponderata – capace di intercettare il grado di rischio ESG a livello di macrosettore economico di Politiche creditizie.

Inoltre, nel corso dell'esercizio la Banca ha promosso un'evolutiva del framework di Politiche creditizie, operativa dal 2024, con l'obiettivo principale di valorizzare maggiormente la componente climatico-ambientale, anche in coerenza con l'adesione all'iniziativa Net Zero Banking Alliance. Nello specifico, il nuovo approccio si sostanzia nell'integrazione dello Score ESG di controparte in fase di definizione della strategia creditizia a livello di singolo cliente e in un affinamento dell'elaborazione dell'attrattività settoriale teso a rendere maggiormente incisiva la componente climatica.

In aggiunta, sempre con riferimento ai processi chiave del credito, la Banca ha dato corso a interventi di rafforzamento dei processi di valutazione e concessione del credito tramite:

  • integrazione dello Score ESG di controparte nella Pratica Elettronica di Fido a supporto della considerazione degli aspetti di Sostenibilità nelle valutazioni creditizie. Tale strumento copre attualmente circa l'80% del segmento "imprese non finanziarie", con previsione di una massimizzazione del livello di copertura nel corso del 2024;
  • attivazione di una specifica due diligence sulle controparti maggiormente esposte ai fattori ESG, al fine di affinare la valutazione di Sostenibilità dei clienti, richiedendo alle aziende considerate più rilevanti in termini di impatto ESG la compilazione un breve questionario, funzionale a recepire informazioni di tipo ambientale, climatico, sociale e di governance;
  • inclusione dello Score ESG come fattore aggiuntivo di determinazione dell'organo deliberante;
  • arricchimento della procedura di pricing attraverso l'inclusione di un onere aggiuntivo per le controparti con Score ESG elevato;
  • attivazione, con riferimento alle pratiche di affidamento oggetto di delibera da parte del Consiglio d'Amministrazione, di una dedicata analisi per approfondire il profilo di Sostenibilità di alcune controparti selezionate sulla base di specifici criteri, tramite redazione di un'apposita relazione di Sostenibilità, che integra un commento riferito allo Score ESG e si pone l'obiettivo di posizionare l'azienda rispetto al settore di appartenenza, in ottica di evoluzione prospettica verso un'economia a basse emissioni.

Gli interventi sopradescritti sono rappresentativi degli sforzi che la Banca sta compiendo per integrare i fattori ESG all'interno dei processi del credito, al fine di considerare maggiormente gli aspetti di Sostenibilità nelle valutazioni di merito creditizio.

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Nel 2023 in Italia gli eventi estremi sono stati 378, segnando +22% rispetto al 2022, con danni miliardari a territori, imprese e famiglie. Il Nord Italia in particolare, con 210 eventi meteorologici estremi, si conferma l'area più colpita della Penisola* . Nell'ultimo anno circa cinque milioni di italiani hanno subito danni alla propria abitazione causati da maltempo o calamità naturali**. ll fenomeno dannoso più comune è stata la grandine, seguono i danni da vento e da alluvione.

In tale contesto, nel corso del 2023 la Banca ha proseguito il percorso volto all'integrazione di modalità per la valutazione e gestione dei rischi climatici di tipo fisico all'interno dei propri processi di concessione e monitoraggio del credito.

In particolare, ha avviato, con la collaborazione di Climate Charted, una progettualità finalizzata alla progressiva riduzione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici all'interno del proprio portafoglio mutui ad alta efficienza energetica, individuando la clientela esposta a eventi climatici significativi nel breve, medio e lungo termine e identificando gli interventi più idonei per la riduzione dei danni connessi a tali eventi, le cosiddette "soluzioni di adattamento". Tali analisi risultano inoltre propedeutiche alla valutazione della conformità del finanziamento al principio del Non Arrecare Danno Significativo (DNSH) introdotto dalla Tassonomia UE***.

Infatti, oltre a promuovere attivamente la transizione verso un'economia a basse emissioni di gas effetto serra, la Banca intende accompagnare concretamente la propria clientela nel processo di messa in sicurezza (o adattamento) delle proprie attività e immobili nel contesto di un clima che cambia e in cui gli eventi estremi sono più frequenti e intensi.

Anche per questo, nell'ottica di progressivo adeguamento alle aspettative di Vigilanza di BCE sul rischio climatico e ambientale, alle linee guida LOM e alla Tassonomia UE, la Banca intende dotare la rete territoriale di strumenti per la valutazione e la gestione prudente del rischio fisico di clienti e prospect, permettendo un'analisi della vulnerabilità climatica di attività e immobili e l'identificazione delle migliori soluzioni di adattamento in fase di concessione.

Tale percorso è in linea con la strategia d'impresa e il Piano Industriale 2022-2025, in quanto rafforza ulteriormente la relazione diretta con la clientela e permette alle filiali di rispondere alle rinnovate esigenze dei clienti, ricercando nuovi prodotti e servizi dedicati a supportare la resilienza climatica delle attività e a offrire la copertura assicurativa dai danni connessi a eventi estremi.

* Legambiente, 2023, Osservatorio Nazionale Città Clima, Bilancio 2023. https://cittaclima.it/wp-content/ uploads/2024/01/Bilancio-CittaClima-2023.pdf.

** mUp Research, 2023, Indagine commissionata da Facile.it sui danni climatici. Casa: 5 milioni di italiani hanno subito danni da maltempo | Facile.it.

*** Regolamento Delegato (UE) 2021/2139, Appendice A - Criteri DNSH generici per l'adattamento ai cambiamenti climatici.

Prodotti e servizi Sostenibili

Il Gruppo offre una gamma di prodotti e servizi bancari contraddistinti da finalità ambientali, solidaristiche e di inclusione sociale destinati alle fasce deboli della popolazione, nonché soluzioni di investimento in grado di creare opportunità di rendimento, favorendo l'economia reale e premiando le imprese che adottano pratiche virtuose.

In quest'ottica, assumono particolare rilievo le politiche creditizie adottate dal Gruppo che, ispirate a princìpi di inclusione finanziaria e al perseguimento di finalità di carattere sociale, assicurano ritorni positivi in termini di riconoscibilità e di percezione della reputazione aziendale.

Un ruolo importante è giocato in tale ambito dalla controllata BNT Banca specializzata nell'offerta di prodotti di cessione del quinto dello stipendio o della pensione e delegazione di pagamento, destinati a soggetti lontani dai tradizionali circuiti del credito.

Particolare attenzione è rivolta all'analisi del profilo qualitativo del richiedente un affidamento e del settore merceologico di appartenenza, operando nel pieno rispetto delle prescrizioni normative aziendali e comunitarie, oltre che dei princìpi del Codice Etico. Nel corso del 2023, in linea con gli impegni presi nel Piano Industriale 2022-2025, la Banca ha inoltre arricchito l'offerta di soluzioni di investimento sostenibili, ovvero classificate ai sensi degli artt. 8 e 9 del Regolamento 2019/2088 (SFDR), mediante la sottoscrizione di accordi distributivi con due primarie case di investimento quali J.P. Morgan Asset Management e Pictet Asset Management.

Tale novità si aggiunge alle soluzioni già disponibili alla clientela, quali gli altri OICR e le sette linee di gestione patrimoniale ESG.

Linea "next": Prodotti di Credito Sostenibili

Nel Piano Industriale 2022-2025, Banca Popolare di Sondrio ha delineato specifiche linee di azione con riguardo alla strategia di Sostenibilità del Gruppo, prevedendo pure il lancio di prodotti ESG. La Banca punta a supportare i clienti, a loro volta impegnati nella transizione ecologica, affinché la Sostenibilità sia un valore cardine per le famiglie e le imprese.

L'ampliamento dell'offerta di prodotti creditizi in ottica ESG di Banca Popolare di Sondrio nasce per rispondere ai bisogni di consumatori, sempre più attenti all'impatto ambientale e sociale dei prodotti e servizi che acquistano, e aiutare le aziende a investire in modelli di business innovativi, aumentandone la competitività sul mercato nel rispetto delle normative europee a tutela dell'ambiente.

In questa prima fase, l'ampliamento dell'offerta di prodotti di finanziamento è dedicato a linee di credito che supportino gli investimenti a tutela dell'ambiente. Nello specifico, la Banca ha sviluppato "next - Prodotti di Credito Sostenibili", un pacchetto di finanziamenti pensato per assistere i privati, i professionisti e le imprese che vogliono investire per ridurre la propria "impronta carbonica" tramite, ad esempio, l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l'acquisto di mezzi di trasporto ecologici o l'efficientamento delle proprie case o dei luoghi di lavoro.

Con riferimento ai privati, si tratta di prestiti personali, mentre per quanto riguarda le imprese, il catalogo next comprende finanziamenti a medio/lungo termine ipotecari e/o chirografari, erogabili anche in funzione dello stato avanzamento lavori. L'offerta completa di prodotti ESG è disponibile sul sito commerciale della Banca all'indirizzo www.popso.it/ next .

Il Gruppo è attivo nello sviluppo e nell'offerta di prodotti ESG a supporto della clientela

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Gli specialisti ESG per la Rete

Nel 2023 la Banca ha identificato gli Specialisti ESG per la Rete, una figura opportunamente formata sulle tematiche ESG e specializzata nella gestione delle iniziative in ambito sostenibilità con la clientela. La sua funzione è anche quella di supporto alla Rete, in particolare nell'effettuazione della due diligence ESG, ma anche quella di identificare le opportunità di business ESG e di facilitare il dialogo con gli Uffici centrali.

PRIVATI Prestito Energia Green
Mobilità
sostenibile
Mutuo
ipotecario
Green buildings 2024
Mutuo
ipotecario o
chirografario
Energie Rinnovabili
Efficientamento
energetico
Mobilità
sostenibile
IMPRESE Economia circolare 2024
Green buildings 2024
S-loans 2024

Il Green Bond: uno strumento del credito Sostenibile

Il Green Bond è un titolo di debito associato al finanziamento di progetti a impatto ambientale positivo. Tra le attività finanziabili ci sono per esempio la produzione di energia da fonti rinnovabili, gli investimenti per aumentare l'efficientamento energetico della propria abitazione o azienda, la riqualificazione dei rifiuti, l'uso sostenibile dei terreni.

Ad oggi, la Banca, così come gli altri emittenti di Green Bond, segue principalmente le linee guida emanate dall'ICMA (International Capital Market Association); per allinearsi a questi princìpi, al momento dell'emissione, è necessario rendere pubblico un documento, il Green Bond Framework, all'interno del quale vanno definiti i cosiddetti quattro pilastri:

  • come verranno utilizzati e allocati i proventi, che devono essere vincolati a progetti o aziende green;
  • il processo di selezione e valutazione delle aziende o dei progetti, che devono rispondere a requisiti di ammissibilità di tipo ambientale;
  • la gestione dei proventi;
  • la rendicontazione che, tramite l'utilizzo di metriche definite, informa riguardo all'allocazione e all'impatto ambientale dei progetti per cui vengono usati i proventi (da pubblicare almeno una volta all'anno fino alla scadenza del titolo). Vengono riportate, a titolo esemplificativo, la quantità di emissioni di CO2 evitate grazie alla realizzazione dei progetti finanziati e la produzione di energia pulita proveniente dagli impianti finanziati.

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Inoltre, sono previste:

  • una second party opinion (SPO), cioè l'opinione rilasciata da un'organizzazione indipendente esterna avente competenze in ambito di Sostenibilità;
  • una successiva verifica di assurance, realizzata da una terza parte indipendente.

Lo scorso settembre la Banca ha collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario di tipo Senior Preferred Green, per un importo pari a 500 milioni di euro e riservato agli investitori istituzionali. L'operazione si è inserita nell'ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Notes), e fa seguito alla prima emissione di questo tipo e di pari importo, avvenuta nel luglio 2021.

La decisione di intraprendere queste iniziative deriva, oltre che dall'opportunità economicofinanziaria, anche dalla consapevolezza di possedere all'interno del proprio portafoglio clienti numerose realtà virtuose, attente al territorio e al benessere della collettività. A tali posizioni vengono quindi conferiti i proventi dell'operazione.

I proventi vengono infatti utilizzati esclusivamente per finanziare o rifinanziare attività che soddisfano i seguenti criteri di ammissibilità:

  • Green Building: prestiti relativi all'acquisto, costruzione, ristrutturazione di edifici residenziali e/o commerciali che rispettano requisiti di efficienza energetica.
  • Renewable Energy: prestiti relativi all'acquisto, sviluppo e gestione di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
  • Clean Transportation: prestiti relativi ad attività di trasporto a basse emissioni di carbonio e all'acquisto, costruzione e gestione di infrastrutture dedicate al trasporto a basse emissioni di carbonio.
  • Energy Efficiency: prestiti relativi a beni che contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici (ad esempio illuminazione a risparmio energetico).
  • Environmentally sustainable management of living natural resources and land use: prestiti relativi ad attività che contribuiscono alla gestione sostenibile delle risorse naturali e dell'uso del suolo (ad esempio investimenti in aree protette come i parchi naturali regionali).
  • Pollution prevention and control: prestiti relativi ad attività che contribuiscono alla prevenzione, raccolta, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti.
  • Sustainable Water and Wastewater Management: prestiti relativi ad attività che migliorano la qualità, l'efficienza, la distribuzione e la conservazione dell'acqua.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

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La valutazione e la selezione dei progetti finanziati dal Green Bond è un processo chiave al fine di assicurare il rispetto dei criteri stabiliti nel Green Bond Framework, documento sviluppato nel 2021 in concomitanza con la prima emissione Green della Banca e aggiornato nel settembre del 2023. La Banca ha istituito un Comitato manageriale di Sostenibilità che, tra gli altri compiti, ha anche quello di supervisionare le attività connesse al Green Bond.

Il Comitato, in particolare:

  • approva il "Green Bond Framework"e, di tempo in tempo, gli eventuali aggiornamenti;
  • revisiona e valida l'insieme di attivi ammissibili, ovvero finanziabili o rifinanziabili attraverso i proventi dell'emissione;
  • nel corso della vita dell'obbligazione, rivede e valida i nuovi attivi da includere in detto insieme;
  • presidia il tracciamento interno dei proventi dell'emissione obbligazionaria e monitora la gestione dei fondi raccolti e di quelli temporaneamente non allocati;
  • monitora gli sviluppi del contesto e della normativa di mercato relativa alle obbligazioni di tipo ESG;
  • rivede e approva la reportistica di allocazione e impatto connessa all'obbligazione ("Green Bond Report") prodotta tempo per tempo.

Green Bond Report

A distanza di due anni dall'emissione del primo Senior Preferred Green Bond, la Banca ha pubblicato il secondo Green Bond Report, documento con cui fornisce ai propri stakeholder un'informativa completa e puntuale sull'allocazione delle risorse finanziarie raccolte e sugli impatti ambientali positivi derivanti dalle attività finanziate.

Nel Report sono sottolineate le caratteristiche delle realtà virtuose che compongono il cosiddetto "Portafoglio Green": si tratta di oltre 2.300 finanziamenti erogati dal Gruppo a Corporate, PMI e Privati sul territorio italiano e in parte minore su quello elvetico.

Poco più della metà dei proventi raccolti con l'emissione del bond, circa 310 milioni di euro, sono stati utilizzati per finanziare l'acquisto di immobili in classe energetica elevata e per la ristrutturazione di quelli meno efficienti. Circa 130 milioni di euro sono stati invece erogati a favore di controparti operanti nel settore della produzione di energia rinnovabile. Il resto dei proventi è stato destinato a società attive nel settore della gestione delle acque, dei rifiuti, dell'agricoltura biologica, della mobilità sostenibile e dell'efficienza energetica. In linea con quanto rappresentato nel primo Green Bond Report, anche nel 2023 è stato dato risalto ad alcune realtà virtuose che nel loro operare prestano particolare attenzione alla tutela dell'ambiente e adottano politiche e strategie attente alla produzione di impatti positivi sul contesto ambientale e climatico di riferimento.

La Banca ha portato a termine un accurato lavoro di raccolta dei dati relativamente a tutte le controparti e le attività finanziate e, nonostante la complessità del portafoglio, nell'ambito delle informazioni relative all'impatto ambientale, è stata in grado di calcolare le emissioni di gas serra evitate relative al 90% del portafoglio, pari a circa 63.000 tonnellate di CO2 eq.

Le allocazioni e gli impatti ambientali riportati nel Report hanno ricevuto un'external verification da parte della società di revisione EY SpA.

È possibile consultare il Green Bond Report della Banca nella sezione del sito web dedicata alle operazioni finanziarie, sezione programma EMTN, nonché sulla pagina Sostenibilità, dove sono altresì disponibili ulteriori informazioni e documenti relativi alle strategie ESG (istituzionale.popso.it/it/sostenibilita/green-bond).

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Oltre 63.ooo tonnellate di CO2 evitate dalle attività incluse nel Green Bond portfolio

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Acquisizione di crediti fiscali (D.L. Rilancio 34/2020)

Con la conversione in legge in data 17 luglio 2020 del D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), sono state attuate nuove misure urgenti a sostegno delle politiche economiche e del lavoro. L'art. 121 di tale Decreto, rubricato "Opzione per la cessione o per lo sconto, in luogo delle detrazioni fiscali", ha esteso la possibilità di optare, in alternativa all'utilizzo diretto delle detrazioni fiscali, per lo sconto in fattura e per la cessione di determinati crediti di imposta a tutti i soggetti, incluse le banche e gli intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione.

Grazie alla portata innovativa del Decreto, a partire dal 15 ottobre 2020, ai soggetti che sostengono spese relative ad interventi di riqualificazione edilizia e impiantistica su edifici a uso residenziale o assimilabile è stata concessa l'opportunità di trasformare le proprie detrazioni edilizie in credito fiscale "cedibile", attraverso una comunicazione per l'esercizio dell'opzione di cessione del credito/sconto in fattura all'Agenzia delle Entrate.

La novità della norma risiede, oltre che nella possibilità di cessione di tali crediti, nell'aumento dell'aliquota della detrazione fiscale, innalzata al 110% della spesa sostenuta, in relazione all'esecuzione di interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti, di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici o infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Il comma 1, lettere a) e b), dell'articolo 9 del Decreto Aiuti-quater, recante "Modifiche agli incentivi per l'efficientamento energetico", ha modificato il comma 8-bis1 dell'articolo 119 del Decreto Rilancio e introdotto il comma 8-bis.1, prevedendo il progressivo abbassamento dell'aliquota per gli interventi sostenuti, per diverse categorie di contribuenti (nel 2023 al 90%, nel 2024 al 70% e nel 2025 al 65%). La Banca, attraverso l'acquisto di tali crediti d'imposta, consente ai propri clienti la possibilità di monetizzare quest'ultimi, in alternativa all'utilizzo in compensazione dei propri debiti fiscali in più annualità. Per quanto riguarda le imprese e i professionisti, la cessione del credito fiscale alla Banca consente di eliminare il credito fiscale dalle poste del proprio bilancio e migliorare la propria situazione di liquidità. La Banca si è resa disponibile anche a supportare, tramite finanziamenti cosiddetti "ponte", i lavori che danno diritto ai bonus fiscali così da garantire la liquidità necessaria per lo svolgimento dei lavori.

Nell'anno 2022, al fine di perfezionarne i meccanismi e prevenire le frodi, il legislatore ha apportato una serie di modifiche e aggiustamenti alla disciplina della cessione dei crediti di imposta introdotta dal Decreto Rilancio. Tra questi, si segnala l'introduzione del divieto delle cessioni parziali, la limitazione al numero massimo di cessioni effettuabili e la conseguente assegnazione di un numero identificativo univoco a ogni credito d'imposta. Nel corso dell'anno 2023 sono intervenute nuove modifiche da parte del legislatore volte a modificare la possibilità di cessione dei crediti (D.L. n. 11/2023 convertito in Legge n. 38/2023): a partire dal 17 febbraio 2023 è stata inibita la possibilità di trasmettere comunicazioni di opzioni di cessione del credito e sconto in fattura all'Agenzia delle Entrate per la generalità degli interventi edilizi, salvo poche, specifiche, deroghe.

Nell'ambito di tale operatività la Banca ha assistito circa 17.000 clienti (sia privati che aziende) nella cessione di crediti fiscali derivanti dalla operatività super/ecobonus, favorendo così il miglioramento e l'efficientamento energetico degli immobili nei territori in cui opera. Nel corso dell'anno 2023 è stata avviata un'attività di vendita a terzi dei crediti acquistati; al 31 dicembre i crediti d'imposta acquisiti, al netto delle compensazioni e vendite effettuate, sono stati iscritti in bilancio per un valore pari a circa 2 miliardi di euro.

Valore monetario dei prodotti e servizi designati per apportare un beneficio ambientale

Il perimetro dei finanziamenti con finalità ambientale si riferisce ad attività sviluppate dalla Capogruppo e da BPS (SUISSE) SA e nel bilancio è rappresentato all'interno della complessiva voce relativa ai finanziamenti rateali alla clientela (valutati al costo ammortizzato). I dati rappresentati al 31 dicembre 2023 includono i valori dei finanziamenti sottostanti ai due Senior Preferred Bond emessi dalla Banca, nonché quelli ammissibili secondo i criteri definiti all'interno del Green Bond Framework e potenzialmente utilizzabili per future emissioni di Bond di tipo Green.

UdM 2023 2022 2021
Totale finanziamenti verso clientela
(saldo lordo)
€ mln 22.824 21.536 19.319
Finanziamenti con finalità
ambientali (saldo lordo)
€ mln 1.594 949 506
Percentuale del valore totale
dei finanziamenti per finalità
ambientale sul valore totale dei
finanziamenti erogati
% 6,99% 4,41% 2,62 %
Finanziamenti per SuperBonus 110% € mln 900 455 210
Percentuale del valore totale dei
finanziamenti per SuperBonus 110%
sul valore totale dei finanziamenti
erogati
% 3,94% 6,55% 1,10%

GRI FS8

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GRI FS15

Politiche per la corretta progettazione e la vendita di prodotti e servizi finanziari

Come riportato nel Codice Etico, ogni operatore della Banca si impegna a tutelare i diritti, oltre che gli interessi, dei clienti, in particolare adoperandosi per ridurre – ove esistenti – le asimmetrie informative relative ai prodotti e servizi proposti al cliente o da questi richiesti. La Banca, infatti, considera tra i propri valori l'autonomia di scelta del cliente. Ogni operatore è inoltre impegnato a rispettare le regole e gli obiettivi istituzionalmente stabiliti, fermo restando che, in ogni caso, non sono tollerate devianze, ancorché finalizzate al conseguimento dei budget previsti.

Il Gruppo ha tradizionalmente adottato politiche commerciali volte a stabilire relazioni corrette, trasparenti e perciò durature con i clienti con l'obiettivo di fornire supporto nella corretta e oculata gestione del risparmio. Coerentemente con questa impostazione, nella prestazione dei servizi di investimento e, in particolare nell'offerta di prodotti e servizi finanziari, vengono prevalentemente raccomandate soluzioni semplici, esenti da forme di strutturazione, nel rispetto del profilo finanziario e delle preferenze manifestate dalla clientela stessa.

In particolare, la Banca emette tradizionalmente i seguenti strumenti finanziari:

  • obbligazioni senior e green bond preferred e non preferred (a tasso fisso, tasso variabile e tasso misto);
  • cartolarizzazioni e covered bond;
  • obbligazioni subordinate tier II;
  • azioni e diritti.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

La gamma dei prodotti emessi, distribuiti o raccomandati dalla Banca, è in costante aggiornamento e monitoraggio senza preclusioni in merito alla possibilità di estendere l'attività anche ad altre tipologie di strumenti finanziari, previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione.

In occasione degli incontri con il cliente, vengono proposte raccomandazioni volte a indirizzare e ottimizzare la composizione del suo portafoglio in un'ottica temporale di medio-lungo termine, in modo che sia coerente con le conoscenze, l'esperienza e gli obiettivi di investimento del cliente stesso, ricavati dalla Banca tramite la compilazione del Questionario Finanziario, il quale già nel 2022 è stato integrato con domande dirette a rilevare le preferenze di Sostenibilità e, nel corso del 2023, ulteriormente arricchito al fine di mappare le preferenze della clientela in riferimento a prodotti Sostenibili, ecosostenibili e che considerino i principali effetti negativi (PAIs, Principal Adverse Impacts) sui fattori di Sostenibilità.

I dipendenti sono quindi tenuti ad accertare, secondo le modalità stabilite dalla legge, l'identità delle persone che si rivolgono a loro, richiedendone anche la collaborazione per acquisire il riconoscimento, nell'interesse del cliente stesso, oltre che allo scopo di impedire un uso improprio del sistema bancario e finanziario, nel rispetto della normativa vigente. Alla clientela viene riservata un'appropriata assistenza per migliorare l'utilizzo e facilitare la comprensione dei prodotti e dei servizi resi o commercializzati dalla Banca, così come un'adeguata informazione sulle relative condizioni economiche. Nello svolgimento delle operazioni vengono adottati accorgimenti per salvaguardare la riservatezza dei dati e delle informazioni richieste o ricevute.

"Integrazione ESG del Questionario Finanziario"

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L'importanza che la BPS attribuisce a un corretto rapporto con la clientela è anche alla base delle strategie di distribuzione prescelte. La Banca ha puntato di fatto ad ampliare il più possibile l'offerta del servizio di consulenza di portafoglio e ha deciso di effettuare la valutazione di adeguatezza anche per le operazioni richieste dai clienti di propria iniziativa, con la sola eccezione degli ordini relativi alle azioni (eccetto quelle emesse dalla Banca) e agli ordini impartiti tramite Trading On-Line. In questo modo, coerentemente con le indicazioni dell'ESMA, la Banca può utilizzare tutte le informazioni fornite dai clienti per effettuare una verifica approfondita della compatibilità del loro profilo con il target market assegnato a qualsiasi prodotto finanziario.

Al fine di garantire che le politiche e i princìpi relativi agli interessi dell'istituzione e dei suoi dipendenti siano in linea con gli interessi dei clienti è stato istituito dal Consiglio di Amministrazione un Comitato manageriale preposto al governo dei prodotti finanziari, il cui funzionamento, composizione e responsabilità sono disciplinati in uno specifico regolamento. La funzione del Comitato è quella di analizzare i singoli prodotti finanziari sulla base dei criteri generali definiti dal Consiglio stesso e monitorare le scelte già effettuate.

Nello specifico il Comitato ha i seguenti compiti:

  • valutare eventuali proposte di collocamento di nuovi prodotti, anche complessi, presentate dal Servizio Finanza e dal Servizio Commerciale;
  • determinare il mercato di riferimento di ogni singolo prodotto finanziario e, qualora ritenuto opportuno, individuare i gruppi di clienti per le cui esigenze, caratteristiche e obiettivi quel prodotto non è compatibile (target market negativo);
  • stabilire le modalità con cui la Banca deve effettuare la verifica dell'appartenenza dei clienti al mercato di riferimento dei vari prodotti finanziari, anche a seconda dei servizi/ canali utilizzati per la distribuzione;
  • valutare l'eventuale necessità di proporre variazioni delle metodologie quantitative che concorrono alla determinazione dei target market;
  • deliberare variazioni dei target market assegnati;
  • valutare quali prodotti finanziari possano essere inseriti nel "listino" del servizio di consulenza di portafoglio;
  • effettuare con cadenza semestrale il monitoraggio dell'efficacia delle procedure adottate dalla Banca per adempiere alle prescrizioni normative in materia di governo dei prodotti finanziari offerti alla clientela;
  • implementare i princìpi definiti nella Policy di Investimento ESG all'interno dei criteri generali delle proprie attività.

Gestione dei conflitti di interesse

La Banca opera nel rispetto dei profili di rischio e delle necessità commerciali della clientela. La funzione di Conformità condivide, in tale contesto, la tradizionale linea aziendale che non prevede, in nessun ambito commerciale, incentivi al personale correlati al collocamento o all'intermediazione di prodotti o servizi, approccio che consente il sensibile contenimento sia degli eventuali rischi di non conformità nei confronti della clientela sia dei potenziali conflitti di interesse. Periodicamente vengono svolte verifiche per accertare l'adeguatezza delle informazioni fornite alla clientela sulle caratteristiche dei prodotti offerti e sulle commissioni applicate.

I conflitti di interesse con la clientela attengono essenzialmente alla prestazione dei servizi di investimento, ambito in cui la Banca, con particolare riferimento al collocamento di strumenti finanziari di propria emissione, fornisce le dovute informazioni e applica le previste procedure di gestione dei conflitti stessi.

Nella relazione annuale che la Funzione di conformità redige ai sensi dell'art. 22 del Regolamento delegato (UE) 565/2017 si evidenzia che la Banca dispone, in materia di servizi di investimento, di procedure idonee per l'efficace e corretta gestione dei conflitti di interesse. Tali procedure e misure sono indicate nel documento informativo MiFID pubblicato sul sito internet aziendale e a disposizione delle filiali tramite la intranet aziendale. L'informativa fornita alla clientela risulta completa e dettagliata.

BPS (SUISSE) SA – LA VOSTRA BANCA, I VOSTRI VALORI

La gamma dei prodotti e servizi offerti è ampia e spazia dall'operatività legata ai finanziamenti alla valorizzazione e all'amministrazione del patrimonio e del risparmio (gestione patrimoniale, consulenza in investimento, pianificazione finanziaria, prodotti pensionistici e assicurativi) all'operatività transazionale (pagamenti, carte di debito/di credito e cambi).

Un aspetto caratterizzante e fortemente apprezzato dalla clientela è rappresentato dalla stabilità: lo stesso referente inserito in un piccolo gruppo si propone come interlocutore del cliente per qualsiasi sua esigenza, fungendo da coordinatore in caso di intervento di specialisti per approfondimenti in campi specifici.

185 ENVIRONMENT

Investimenti sostenibili

Si intende "Sostenibile" l'investimento in un'attività economica che mira a conseguire un obiettivo ambientale o sociale, a condizione che non arrechi un danno significativo a nessuno dei restanti obiettivi e che le imprese che ne beneficiano rispettino prassi di buona governance.

L'attenzione alla Sostenibilità fa sì che i princìpi di responsabilità pervadano l'operatività della Banca e, pertanto, anche i criteri adottati nella selezione degli investimenti siano coerenti con l'obiettivo di creare valore sia per i propri stakeholder, sia per la società nel suo complesso. In tale ottica, la Banca utilizza un approccio che incorpora le valutazioni dei rischi derivanti dall'integrazione dei fattori di Sostenibilità* all'interno dei suoi processi di investimento. Le politiche di gestione dei rischi presidiano, infatti, tra gli altri, anche quelli ESG, con una particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali, come approfondito nella sezione Rischi ESG e nel TCFD Report. La gestione finanziaria è definita integrando le considerazioni di carattere finanziario con le analisi volte a includere i fattori ESG nella selezione degli investimenti, al fine di migliorare il rendimento nel lungo termine, mitigando i rischi e identificando le opportunità di investimento, in coerenza con la Policy di Investimento ESG.

* In conformità con il SFDR, per "fattori di sostenibilità" si intendono le problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Per fronteggiare le conseguenze dei cambiamenti climatici, l'Unione Europea pone in capo al settore finanziario la responsabilità di dare un forte impulso alla transizione mediante la mobilitazione dei capitali verso investimenti Sostenibili. In tal senso, il Regolamento UE 2019/2088 del 27 novembre 2019 (c.d. SFDR, Sustainable Finance Disclosure Regulation) richiede ai partecipanti ai mercati finanziari e ai consulenti finanziari un'informativa trasparente sulla Sostenibilità degli investimenti che vengono gestiti. La Banca, consapevole di suddetta responsabilità, intende contribuire alla transizione verso un'economia più sostenibile, favorendo la destinazione delle risorse verso investimenti con caratteristiche ESG.

Nei paragrafi seguenti vengono illustrate le azioni messe in atto dalla Banca per promuovere investimenti caratterizzati da un profilo sostenibile e, indirettamente, contribuire a uno sviluppo economico sostenibile.

La Policy di Investimento ESG

Nel corso del 2023, in linea con gli impegni assunti dal Gruppo nel Piano Industriale 2022-2025, è stata approvata la Policy di Investimento ESG la quale individua l'impegno e l'approccio del Gruppo nell'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nei processi di investimento.

Il documento, il quale tiene conto e valorizza le peculiarità delle società del Gruppo, è strutturato in più sezioni, aventi lo scopo di:

Al fine di definire un perimetro quanto più esteso e strutturato, la Policy regola tutti i principali ambiti nei quali il Gruppo opera, quali i servizi di investimento (gestione di portafogli e consulenza in materia di investimenti), la gestione del portafoglio titoli di proprietà nonché l'approccio all'emissione di strumenti obbligazionari aventi connotazioni ESG.

Le strategie di Sostenibilità implementate riguardano sia processi di esclusione e di selezione positiva applicabili trasversalmente che ulteriori approcci differenziati per ciascun ambito.

Nello specifico vengono individuati:

■ Processi di esclusione delle aziende coinvolte:

    1. nel settore delle armi controverse;
    1. in relazione a violazione dei princìpi del Global Compact;
    1. in relazione a violazioni delle linee guida OCSE per le multinazionali.

Il processo di esclusione è ulteriormente rafforzato mediante la possibilità di individuare ulteriori settori controversi sui quali applicare criteri di esclusione prevedendo, qualora opportune, idonee soglie.

■ Processi di selezione positiva, volti a favorire l'afflusso di capitali in società con migliori pratiche in ambito Sostenibilità.

Per ciascun ambito sono stati identificati ulteriori interventi diretti a rafforzare l'impegno del Gruppo, tra i quali fornire alla propria clientela soluzioni di investimento che supportino la transizione verso un'economia più attenta ai fattori di Sostenibilità e valutare la possibilità di emettere strumenti finanziari di debito con caratteristiche sostenibili.

La Policy inoltre definisce un robusto sistema di governance verticale, composto sia da strutture operative che da organi consiliari, e orizzontale, attraverso il coinvolgimento dell'Area del Chief Financial Officer e dell'Area Chief Risk Officer.

Per maggiori informazioni sulla Policy di Investimento ESG è possibile consultare la sezione dedicata all'interno del sito istituzionale disponibile al seguente https://istituzionale. popso.it/it/sostenibilita/finanza-esg.

La ricerca delle informazioni sulla Sostenibilità

La Banca, nell'intento di perseguire gli scopi sopra illustrati e in conformità con la normativa richiamata, ha svolto un'accurata indagine al fine di selezionare il provider di dati ESG che garantisse una appropriata copertura informativa, in particolare sui rischi ESG, circa gli strumenti finanziari inseriti nelle gestioni di patrimoni, offerti alla clientela mediante il servizio di consulenza oppure contenuti all'interno del portafoglio titoli di proprietà. Allo stesso tempo, la Banca effettua analisi autonome sulla base delle informazioni fornite da applicativi finanziari normalmente utilizzati per l'offerta dei propri servizi ed esamina le informazioni ricevute direttamente dai produttori dei prodotti finanziari.

L'acquisizione, l'analisi e la rielaborazione di queste informazioni rappresentano momenti essenziali per un'efficiente valutazione dello scenario di riferimento e delle opportunità di investimento, premessa indispensabile per la costruzione di portafogli di strumenti finanziari che ottimizzino il profilo rischio-rendimento, in relazione agli obiettivi di investimento prefissati. Nello svolgimento di questa attività vengono utilizzati sia un approccio basato sull'analisi fondamentale, sia metodologie di analisi tecnica, senza tralasciare le analisi dei fattori ESG, integrate nel processo decisionale.

La formazione dell'area Finanza in chiave di Sostenibilità

La Banca incentiva la formazione sul tema attraverso l'erogazione a tutti i dipendenti di corsi formativi sulla Sostenibilità e sull'approccio adottato dalla Banca, nonché promuovendo la partecipazione degli addetti adibiti al servizio di gestione di portafogli e al servizio di consulenza finanziaria a corsi finalizzati ad acquisire le competenze necessarie per valutare l'integrazione delle informazioni ambientali, sociali e di governo societario nelle analisi finanziarie e nelle decisioni di investimento. In tale contesto si rende noto il conseguimento di un'apposita certificazione rilasciata dal Politecnico di Milano, in collaborazione con CFA Society Italy, per diversi dipendenti in forza presso i principali uffici del Servizio Finanza e l'ottenimento del Diploma Europeo in Sostenibilità - CESGA® da parte del team dell'ufficio Gestioni Patrimoni Mobiliari.

189 ENVIRONMENT

Il processo d'integrazione dei rischi di Sostenibilità e di considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di Sostenibilità nel servizio di gestione di portafogli

In qualità di partecipante ai mercati finanziari la Banca, in seguito ai cambiamenti intervenuti nel contesto finanziario legati alla crescente attenzione ai fattori di Sostenibilità, ha integrato nelle proprie decisioni di investimento sia il rischio di Sostenibilità sia la considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di Sostenibilità, adeguando in modo più puntuale i prodotti e i servizi alle mutate esigenze della clientela.

Nel servizio di gestione di portafoglio l'integrazione dei fattori ESG è stata implementata nel processo di investimento in particolar modo nella definizione di sette specifiche linee di gestione che promuovo, tra le altre, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di tali caratteristiche, a condizione che le imprese in cui gli investimenti sono effettuate rispettino prassi di buona governance:

  • le gestioni patrimoniali in fondi "Obbligazionaria ESG Internazionale", "Bilanciata ESG Internazionale 15%", "Bilanciata ESG Internazionale 30%", "Bilanciata ESG Internazionale 50%", che investono in OICR che valutano i fattori di Sostenibilità nelle proprie scelte di investimento; nello specifico, almeno il 40% del portafoglio di tali linee viene investito in attivi le cui politiche e strategie di gestione considerano gli aspetti ambientali, sociali e di governance;
  • le gestioni patrimoniali in fondi "Azionaria ESG Internazionale" e "Azionaria ESG Emergente" che investono in OICR che valutano i fattori di Sostenibilità nelle proprie scelte di investimento; nello specifico, almeno il 65% del portafoglio di tali linee viene investito in attivi le cui politiche e strategie di gestione considerano gli aspetti ambientali, sociali e di governance;
  • la gestione patrimoniale in fondi "Dinamica Bilanciata 30% Valori Responsabili" la cui politica di investimento si caratterizza per la ricerca e la selezione di emittenti (Stati e aziende) che si distinguono per il rispetto dei diritti umani e per la tutela dell'ambiente o le cui attività sono coerenti con i princìpi della religione cattolica; la linea investe una percentuale non inferiore ai due terzi del portafoglio in quote di OICR di Etica Sgr e di Christian Brothers Investment Services (CBIS).

Per tali linee di gestione è stata rafforzata la valutazione ESG nel processo di selezione degli strumenti e dei prodotti inseribili nei portafogli, mediante l'adozione di logiche sia di selezione positiva, in base alle quali vengono preferite le imprese con le migliori prassi ambientali, sociali e di governance, che di selezione negativa, per cui vengono escluse dall'universo investibile le società che operano prevalentemente in settori non conformi ai princìpi normativi internazionali e/o le società appartenenti a settori controversi, limitando altresì la selezione di strumenti per i quali non si dispone di informazioni circa la promozione o il perseguimento degli obiettivi di Sostenibilità.

La promozione delle caratteristiche ambientali e sociali è realizzata dal gestore nell'ambito del perseguimento attivo della strategia d'investimento e si concretizza nell'analisi e nel monitoraggio del profilo di Sostenibilità degli strumenti finanziari inseribili nella linea di gestione.

Con riguardo alla considerazione degli effetti avversi la Banca, in veste di partecipante ai mercati finanziari, pubblica sul proprio sito ( https://www.popso.it/cm/pages/ServeBLOB. php/L/IT/IDPagina/2967)la Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di Sostenibilità in conformità con quanto richiesto dall'art. 4 del Reg. (UE) 2019/2088 e dalle relative norme tecniche di regolamentazione.

Tale processo ha portato a una più puntuale analisi dei PAIs che ha permesso di individuare alcuni indicatori ritenuti prioritari, quali:

  • Emissioni di GHG;
  • Impronta di carbonio;
  • Intensità di GHG delle imprese beneficiarie degli investimenti;
  • Esposizione a imprese attive nel settore dei combustibili fossili;
  • Assenza di una politica in materia di diritti umani;
  • Investimenti effettuati in imprese che non adottano iniziative per ridurre le emissioni di carbonio.

Il processo di prioritizzazione tiene inoltre conto delle analisi di materialità svolte nonché della strategia adottata dalla Banca e delineata nel Piano Industriale 2022-2025. La Policy di Investimento ESG rafforza ulteriormente il sistema di presidi adottato dalla Banca mediante l'adozione delle già citate strategie di integrazione di fattori di Sostenibilità nei processi di investimento.

Il processo di integrazione della Sostenibilità nel servizio di consulenza in materia di investimenti

Anche nell'ambito del servizio di consulenza in materia di investimenti la Banca considera prioritario il tema della Sostenibilità; per tale ragione ha integrato la considerazione dei fattori ESG nelle varie fasi del processo di erogazione del servizio alla clientela, dall'analisi del profilo di Sostenibilità dei prodotti finanziari (product governance) al modello di consulenza e verifica di adeguatezza.

I fattori di Sostenibilità e i rischi a questi connessi sono integrati nelle logiche di definizione del modello di servizio, il cui listino prodotti garantisce la presenza di fondi comuni d'investimento e SICAV, anche sottostanti a prodotti di investimento assicurativi, con caratteristiche ambientali o sociali o aventi come obiettivo investimenti Sostenibili, così come la considerazione degli effetti negativi sui fattori di Sostenibilità. Al fine di misurare il rischio di Sostenibilità degli strumenti appartenenti al listino di consulenza, la Banca si avvale non solo delle informazioni trasmesse tramite gli specifici tracciati (EMT e EET) dai produttori dei prodotti finanziari, ma anche del dato di rating ESG fornito dall'info provider, ovvero il valore che sintetizza su una scala di 7 livelli l'esposizione della singola azienda ai principali rischi di Sostenibilità considerando le specificità del contesto in cui la stessa opera e la misura in cui l'azienda ha sviluppato e adottato strategie adeguate a fronteggiare gli specifici rischi od opportunità.

Parimenti, la Banca, usufruendo dei dati forniti dall'info provider e dai produttori dei prodotti finanziari stessi, tiene conto dell'eventuale considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di Sostenibilità dei prodotti finanziari offerti nel listino di consulenza.

In ottemperanza a quanto richiesto dall'art. 4 del Reg. (UE) 2019/2088 e dalle relative norme tecniche di regolamentazione la Banca, in qualità di consulente finanziario, pubblica sul proprio sito la Dichiarazione sui principali effetti negativi delle consulenze in materia di investimenti sui fattori di Sostenibilità disponibile al seguente link https://www.popso.it/ cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2969.

La Banca integra i fattori ESG nelle fasi di erogazione del servizio di consulenza

L'approccio agli investimenti ESG di BPS (SUISSE) SA

La metodologia di investimento elaborata da BPS (SUISSE) SA cerca di combinare le migliori esperienze svizzere e internazionali in ambito di investimenti ESG, nel rispetto della realtà della Banca come asset manager di fondi d'investimento e mandati di gestione discrezionale e come investment advisor di clientela private e retail domestica e internazionale. Il risultato auspicato è quello di ottenere portafogli più solidi e meno rischiosi in un'ottica di lungo termine, con un orientamento tematico verso la Sostenibilità ambientale.

I princìpi rispetto ai quali la Banca elvetica intende attenersi sono:

  • ottimizzazione della performance finanziaria da intendere anche nell'ottica della Sostenibilità a 360 gradi, ovvero considerando gli stakeholder all'interno del contesto sociale e ambientale in cui BPS (SUISSE) SA opera;
  • screen negativo esclusione delle società attive nella produzione o distribuzione di armi controverse o che non raggiungono standard etici minimi;
  • screen positivo usare data provider di comprovata affidabilità ed esperienza per limitare e/o escludere dai portafogli investiti le entità, pubbliche o private, che mostrino una bassa attenzione ai temi della Sostenibilità;
  • orientamento tematico attenzione particolare alla Sostenibilità ambientale degli investimenti;
  • integrazione uso incrementale della ricerca qualitativa ESG di diverse fonti all'interno delle analisi a ogni livello.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Processo di consulenza alla clientela

BPS (SUISSE) SA, tenuto conto dell'accresciuta consapevolezza della clientela rispetto agli investimenti Sostenibili, con l'obiettivo di espletare al meglio il ruolo di consulente agli investimenti, ha integrato i seguenti passaggi all'interno del proprio processo di consulenza:

  • determinare le aspettative dei clienti rispetto agli investimenti ESG e documentarle come parte del processo di consulenza;
  • fornire una panoramica adeguata delle considerazioni ESG attraverso l'esperienza dei consulenti, coerentemente con la Sustainable Investment Policy di BPS (SUISSE) SA;
  • delineare l'ampia gamma di soluzioni di investimento ESG come parte del processo di consulenza;
  • abbinare le caratteristiche delle soluzioni di investimento ESG alle aspettative del cliente e costruire soluzioni di investimento adeguate, al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità del cliente a livello di portafoglio.

Comitato d'Investimento e Comitato ESG

BPS (SUISSE) SA è dotata di un Comitato di Investimento il quale, a cadenza mensile, discute, determina e approva le scelte di investimento di natura strategica riguardanti i prodotti gestiti e i servizi di consulenza offerti alla clientela. In accordo con la logica di integrazione dei fattori ESG nel processo d'investimento, il Comitato prende in considerazione nei propri processi decisionali elementi legati alla Sostenibilità. In aggiunta, per rafforzare la sua organizzazione interna nel campo degli investimenti Sostenibili, la Banca ha istituito un Comitato ESG che si riunisce trimestralmente ed è presieduto dal Responsabile della Divisione Fronte.

Il Comitato in questione ha i seguenti compiti:

  • seguire la regolamentazione e le tendenze del settore dell'asset management e del wealth management in ambito ESG;
  • formulare proposte relative a metodologie di lavoro, regole e parametri di Sostenibilità che verranno integrati nelle diverse fasi del processo di investimento;
  • discutere idee di investimento tematiche e casi di investimento affinché vengano portati al Comitato di Investimento;
  • riportare alla Direzione Generale lo status dell'attuazione delle politiche di Sostenibilità negli investimenti;
  • redigere una volta all'anno un documento, denominato "ESG Investment Newsletter", che ha l'obiettivo di informare all'interno e all'esterno dell'Istituto in merito al posizionamento della Banca sul tema della Sostenibilità degli investimenti.

Questionario Finanziario – Rilevazione delle preferenze di Sostenibilità

Nuove norme emanate dall'Unione Europea prescrivono agli intermediari che prestano servizi di consulenza o di gestione di portafogli, nonché agli emittenti di strumenti finanziari, di fornire accurate informazioni sulle specifiche caratteristiche di Sostenibilità dei prodotti finanziari offerti, quali azioni, obbligazioni o prodotti del risparmio gestito che investono una quota del patrimonio amministrato in prodotti finanziari Sostenibili.

Al tempo stesso, la nuova normativa europea prevede che gli intermediari ottengano informazioni circa l'importanza che i clienti attribuiscono alla Sostenibilità nell'ambito dei loro obiettivi di investimento. Pertanto, già dal 2022, nel Questionario Finanziario sono state introdotte due nuove domande: la prima intesa a rilevare l'eventuale interesse del cliente per i prodotti finanziari ESG e la seconda finalizzata a misurare lo spazio che lo stesso vorrebbe riservare a questi prodotti nel proprio portafoglio di investimenti.

Nel corso del 2023 la raccolta di informazioni circa l'importanza che i clienti attribuiscono alla Sostenibilità nell'ambito dei propri obiettivi di investimento è stata ulteriormente arricchita mediante l'inserimento di quattro nuove domande volte a identificare la volontà di integrare o meno nei propri investimenti, e in quale misura, uno o più dei seguenti strumenti finanziari:

  • a. uno strumento finanziario per il quale il cliente o potenziale cliente determina che una quota minima deve essere investita in investimenti ecosostenibili ai sensi dell'articolo 2, punto 1, del Regolamento sulla tassonomia delle attività Sostenibili (Regolamento (UE) 2020/852);
  • b. uno strumento finanziario per il quale il cliente o potenziale cliente determina che una quota minima deve essere investita in investimenti Sostenibili ai sensi dell'articolo 2, punto 17, del Regolamento SFDR (Regolamento (UE) 2019/2088);
  • c. uno strumento finanziario che considera i principali effetti negativi (PAIs, Principal Adverse Impacts) sui fattori di Sostenibilità laddove elementi qualitativi o quantitativi comprovanti tale presa in considerazione sono determinati dal cliente o potenziale cliente.

GRI FS11

Percentuale degli asset soggetti a screening ambientale o sociale

UdM 2023 2022 2021
Totale patrimonio gestito migliaia
di €
6.511.271 5.774.727 6.113.341
Totale patrimonio gestito a cui si
applica screening ambientale o
sociale
migliaia
di €
1.670.078 1.655.943 1.529.719
Percentuale degli asset soggetti a
screening ambientale o sociale
migliaia
di €
26% 29% 25%

Il presente dato non comprende BPS (SUISSE) SA, per la quale viene riportato un prospetto separato.

Il totale del patrimonio gestito risulta in crescita grazie alla raccolta e al positivo effetto di mercato. La quota allocata nei temi ESG è rimasta sostanzialmente invariata, nonostante il forte interesse dei risparmiatori per le emissioni obbligazionarie dello Stato italiano.

Si specifica che il "Totale patrimonio gestito a cui si applica screening ambientale o sociale" viene calcolato come sommatoria delle masse degli strumenti finanziari classificati ai sensi degli artt. 8 o 9 del Regolamento 2019/2088 (SFDR). I fondi CBIS (Christian Brothers Investment Services) vengono ricompresi nel calcolo in quanto le loro politiche e strategie di investimento considerano filtri etici e religiosi, nonché legati ai diritti umani nelle scelte di investimento. Si segnala che, rispetto all'anno precedente, si è proceduto a un cambio di metodologia nella classificazione di tali fondi per ragioni di rilevanza: infatti l'utilizzo di un riferimento normativo europeo come SFDR viene considerato maggiormente coerente e robusto rispetto all'utilizzo di rating esterni forniti da provider specializzati, basati su loro metodologie proprietarie.

Per gli anni precedenti non è stato possibile ricalcolare i dati con la stessa metodologia utilizzata al 2023.

UdM 2023 2022 2021
Totale patrimonio gestito migliaia
di €
664.655 611.516 682.982
Totale patrimonio gestito a cui si
applica screening ambientale o
sociale
migliaia
di €
405.344 228.279 100.154
Percentuale degli asset soggetti a
screening ambientale o sociale
migliaia
di €
61% 37% 15%

Il dato sopra si riferisce solamente alla BPS (SUISSE) SA e in particolare a una linea di mandati di gestione patrimoniale ben identificata lanciata nel corso del 2019 e a fondi di investimento Popso ESG. La variazione rispetto al 2022 è dovuta all'ampliamento della gamma di mandati discrezionali soggetti screening ESG.

BPS (SUISSE) SA mette a disposizione della propria clientela un mandato di gestione patrimoniale in fondi Sostenibili (Multi ESG) per chi desidera coniugare gli obiettivi di rendimento con valori etici, sociali e ambientali. Si tratta di una strategia multi-manager orientata alla selezione dei migliori fondi UCITS ed ETF nel panorama degli investimenti Sostenibili (nel senso ampio, quindi ESG o concetti simili, come SRI, Impact e tutte le varianti ad oggi disponibili). Il mandato è disponibile in CHF e in EUR in versione conservativa, bilanciata e azionaria. Coerentemente con la propria politica d'investimento ESG (di cui un estratto è pubblicato anche sul sito internet dell'Istituto), BPS (SUISSE) SA adotta una serie di regole di Sostenibilità anche sui mandati Flex (euro) e Swiss Domestic (franchi svizzeri). Si tratta di regole che hanno l'obiettivo principale di migliorare il rapporto tra rendimento e rischio dei portafogli gestiti e di orientare gli investimenti verso una minore propensione ai rischi di tipo ambientale.

Per maggiori informazioni relativamente alle linee di gestione patrimoniale si rimanda alla sezione precedente "Il processo d'integrazione dei rischi di Sostenibilità e di considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di Sostenibilità nel servizio di gestione di portafogli".

La consolidata collaborazione con Etica Sgr

La collaborazione con Etica Sgr consiste principalmente nel collocamento dei fondi appartenenti al Sistema Etica–Linea Valori Responsabili e Futuri Responsabili. La peculiarità di Etica consiste nel fatto di essere l'unica società di gestione del risparmio italiana a istituire, promuovere e gestire esclusivamente fondi comuni di investimento socialmente responsabili, che integrano l'analisi finanziaria con la valutazione secondo i criteri ESG. Seguendo questi princìpi, Etica Sgr ha sviluppato un processo di selezione dei titoli volto inizialmente a escludere Stati e imprese coinvolti in attività controverse e successivamente indirizzato a individuare le esperienze più virtuose in base all'analisi degli aspetti ESG e di governance degli emittenti. Solo gli emittenti aventi un profilo qualitativo e un punteggio quantitativo adeguato possono entrare a far parte dell'universo investibile di Etica Sgr. Questa strategia di investimento responsabile si realizza attraverso il dialogo tra Etica Sgr e il management delle imprese in cui investono i fondi e l'azionariato attivo, che rappresenta l'esercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazione al capitale sociale di queste aziende.

Al Comitato etico spetta una funzione consultiva e propositiva, affinché Etica Sgr si sviluppi nell'ambito di criteri di eticità e di responsabilità sociale.

L'offerta di Etica Sgr si compone di sette fondi comuni di investimento etici:

  • Etica Obbligazionario Breve Termine
  • Etica Obbligazionario Misto
  • Etica Rendita Bilanciata
  • Etica Bilanciato
  • Etica Azionario
  • Etica Impatto Clima
  • Etica Obiettivo Sociale
2023 2022 2021
Numero clienti BPS sottoscrittori fondi Etica Sgr 21.914 21.182 18.813

La società promuove inoltre progetti di microfinanza: chi sottoscrive i fondi Valori Responsabili di Etica Sgr può scegliere di devolvere lo 0,1% del capitale sottoscritto (1 euro ogni mille) a favore di un fondo gestito da Banca Popolare Etica, che fa da garanzia a progetti di microfinanza in Italia e che sostiene iniziative di crowdfunding ad alto impatto sociale e ambientale, sempre in Italia. Etica Sgr e Banca Popolare di Sondrio offrono – anche tramite SCRIGNOInternet Banking – la possibilità di investire in titoli di Stato e imprese che si impegnano nel rispetto dell'ambiente e dei diritti umani, tramite la sottoscrizione dei Fondi Valori Responsabili. I titoli selezionati per i Fondi Valori Responsabili vengono scelti secondo criteri sociali e ambientali, non solamente in base a valutazioni finanziarie.

197 ENVIRONMENT

Collocamento di prodotti sostenibili: Arca Fondi SGR

Dal 1983 Banca Popolare di Sondrio si avvale dell'esperienza e della professionalità di Arca Fondi SGR SpA per realizzare le soluzioni d'investimento più adatte alle esigenze dei propri clienti.

I fondi comuni di investimento di Arca SGR si caratterizzano per la massima diversificazione in termini di tipologia di investimento, stile di gestione, area geografica e settore di intervento.

La possibilità di sottoscrivere quote di fondi anche per un importo molto contenuto (100 euro) ne garantisce l'accessibilità ai piccoli risparmiatori, i quali possono effettuare pure versamenti periodici (attraverso i Piani di Accumulo), finalizzati a investire il flusso di risparmio riducendo il rischio complessivo dell'investimento stesso.

Nel corso del 2023 l'offerta della Banca si è arricchita ulteriormente di nuovi strumenti a disposizione della clientela, compatibili con i criteri di Sostenibilità richiamati dai Princìpi per l'Investimento Responsabile delle Nazioni Unite:

  • Arca Social Leaders 30, nuovo fondo bilanciato che investe in titoli di emittenti che si distinguono per l'attenzione ai temi sociali quali ad esempio condizioni di lavoro eque, pari opportunità, formazione, educazione, sanità e sicurezza sul lavoro;
  • Arca Green Bond, fondo che ha come scopo l'aumento del valore del capitale tramite l'investimento in Green Bond, con l'obiettivo di finanziare progetti o attività che promuovono la mitigazione o l'adattamento ai cambiamenti climatici o altri scopi di Sostenibilità ambientale;
  • Arca ESG Investi e Consolida 2028, fondo Sostenibile che offre opportunità di investimento, con particolare attenzione ai temi ESG, caratterizzato da un meccanismo di investimento programmato che permette di consolidare i risultati raggiunti.

Inoltre, dallo scorso novembre, Sidera Funds SICAV si è arricchita di un nuovo comparto, denominato "Sidera Funds SICAV – Christian Equity". Il comparto, gestito in delega da Arca Fondi SGR, adotta le "Linee Guida di investimento cristiane" emanate dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), con l'obiettivo di promuovere i valori fondamentali della Chiesa Cattolica, quali la tutela della vita e delle famiglie con bambini, il sostegno alla dignità umana e la cura dell'ambiente e degli animali.

Distribuzione fondi JP Morgan e Pictet

A partire da novembre 2023 la Banca distribuisce presso la propria rete fondi di due primarie case di investimento quali JP Morgan Asset Management e Gruppo Pictet. La prima è una delle principali società di gestione del risparmio al mondo; opera in Italia da oltre un secolo e offre un'ampia gamma d'offerta (circa 200 comparti) che copre i principali mercati, asset class, stili di investimento, specializzazioni settoriali e geografiche, livelli di rischio, e che si caratterizza per elevata qualità, confermata pure dalla serie storica delle performance.

Il Gruppo Pictet, fondato a Ginevra nel 1805, è specializzato nella gestione di patrimoni e nei servizi di investimento; Pictet AM è la divisione di asset management del Gruppo, opera a Milano dal 2000 e offre una vasta gamma di soluzioni di investimento che spaziano dalle principali asset class azionarie e obbligazionarie, a quelle più specializzate, quali i fondi tematici.

In entrambi i casi la maggior parte dei fondi distribuiti sono classificati ai sensi dell'art. 8 o 9 del Regolamento 2019/2088 (SFDR) a testimonianza del forte impegno della Banca nell'offrire alla propria clientela soluzioni di investimento sostenibili.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

199 ENVIRONMENT

Integrazione ESG nel portafoglio di proprietà

L'attenzione della Banca alle tematiche di Sostenibilità si concretizza anche nella progressiva integrazione dei fattori ESG nella costruzione del proprio portafoglio di proprietà. A partire dal 2021 il Comitato ALM e investimenti ha deliberato il potenziamento degli investimenti del comparto ESG autorizzando l'acquisto di Green Bond, Social Bond e Sustainability Bond fino al raggiungimento di una quota pari ad almeno il 10% del portafoglio obbligazionario di proprietà. Tali investimenti sono principalmente allocati in un apposito sotto comparto del portafoglio HTC (Held to Collect) della proprietà.

Al 31 dicembre 2023 risultano impiegati in obbligazioni ESG 1.545 milioni di euro, pari all'11% circa del totale dei titoli di debito, così suddivisi:

  • 978 milioni di € in Green Bond
  • 401 milioni di € in Social Bond
  • 166 milioni di € in Sustainability Bond

SOCIAL: L'IMPEGNO PER UN'ECONOMIA SOCIALE E SOLIDALE 03.

Social: l'impegno per un'economia sociale e solidale

Quando si discute di sostenibilità il primo pensiero ricade sull'accezione ambientale del termine, tuttavia, il paradigma ESG eguaglia i tre ambiti attribuendo la stessa importanza alla sfera sociale, così come all'ambiente e alla governance aziendale. Negli ultimi anni e specialmente nel periodo post pandemico, la lotta alle disuguaglianze, l'attenzione alla qualità della vita, la conciliazione famiglia-lavoro e la salute pubblica sono diventati temi con cui è essenziale che tutte le aziende si confrontino. Le attività sociali sono state spesso relegate alle donazioni, alle sponsorizzazioni o alla realizzazione di attività culturali e ricreative e fruibili dalle comunità dove la Banca è radicata: tuttavia, questo genere di attività rappresenta solo una parte delle possibili azioni che una banca può implementare per migliorare il proprio impatto sociale.

Le performance sociali di un istituto bancario si possono definire infatti come l'insieme di attività e strategie riferite alle responsabilità dell'azienda nei confronti dei propri stakeholder: dai dipendenti ai clienti, dagli azionisti fino alla comunità nel suo complesso.

L'importanza della definizione di strategie sociali è stata sottolineata anche dall'Agenda 2030 che, negli Obiettivi di sviluppo sostenibile, individua temi sociali strettamente interconnessi tra loro come la salute pubblica (Goal 3), l'educazione (Goal 4), la diversità e l'inclusione (Goal 5 e Goal 10), la sicurezza e la salubrità delle strutture e infrastrutture (Goal 9 e Goal 11) e il miglioramento della qualità della vita e delle condizioni di lavoro (Goal 8). Testimonianza della necessità di dare solidità alla misurazione degli impatti sociali è pure l'estensione della c.d. Tassonomia anche agli aspetti sociali. Se quella ambientale si poggia su robuste basi scientifiche, la Tassonomia sociale si basa su parametri differenti e riscontrabili all'interno di un framework legislativo internazionale, di cui fanno parte la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sui princìpi e i diritti fondamentali del lavoro (c.d. Dichiarazione ILO), le Linee Guida OCSE destinate alle Imprese Multinazionali e i Princìpi guida delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani.

La componente Sociale dell'approccio alla Sostenibilità è ben integrata nei valori fondativi del Gruppo: questi, infatti, sono strettamente connessi alla vicinanza al territorio e alla valorizzazione delle persone. La solidarietà, la sussidiarietà, l'attenzione ai singoli e alle comunità, la vicinanza a famiglie e a piccole e medie imprese sono le linee guida che hanno sempre ispirato e continuano a guidare l'azione della Banca. La valorizzazione delle diversità e la promozione delle pari opportunità rappresenta un impegno prioritario per il Gruppo, al fine di sostenere un ambiente di lavoro rispettoso di ogni forma di unicità dell'individuo e partecipativo, ispirato a princìpi di libertà, correttezza e dignità nei rapporti professionali, privo di comportamenti discriminatori, collettivi o individuali. Questo impegno è stato ulteriormente concretizzato nel 2022, con la definizione delle Linee Guida in materia di Diversità e Inclusione e, a inizio 2023, con l'adesione a Valore D e la firma della Carta delle donne di ABI con l'obiettivo di avviare un percorso più strutturato in linea con le migliori prassi del settore.

In continuità con la storica presenza e vicinanza al territorio, la Banca nel corso dell'anno passato ha portato a compimento l'apertura di quattro nuove agenzie, attività che ha implicato un aumento nel numero di assunzioni: nel 2023 sono stati assunti 349 nuovi dipendenti contro i 259 dell'anno precedente, in linea con i piani di sviluppo perseguiti dal Gruppo.

L'ambizione del Gruppo è diventare "giganti nel fare bene banca" secondo una strategia di presenza e relazione con il territorio e la comunità

203 SOCIAL

Il supporto alla Comunità si è concretizzato pure attraverso l'organizzazione e il patrocinio di iniziative culturali e sportive, tra cui la collaborazione con FEduF – Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio, grazie alla quale BPS ha organizzato momenti di confronto con gli studenti di alcune scuole superiori su temi quali l'economia circolare, la gestione consapevole delle risorse e l'educazione finanziaria.

Rafforzare il legame con le comunità servite, intercettandone tendenze e bisogni, è per noi un imperativo, oltre che un vantaggio competitivo, così da contribuire allo sviluppo di ecosistemi di qualità, sostenibili e resilienti, con l'ambizione di poterci definire attore economico e sociale responsabile, capace di innovare, produrre ricchezza, benessere diffuso a beneficio delle attuali generazioni senza compromettere quello delle generazioni future.

Lettera ai Soci e agli Amici, 1° gennaio 2024

Valorizzazione delle risorse umane

Lo sviluppo e l'affermazione di un'azienda non possono prescindere dalla qualità del proprio personale: nelle relazioni con la clientela e nell'offerta di prodotti e servizi, costituisce un fattore distintivo che viene riconosciuto e apprezzato dal mercato.

La Banca ha nel tempo mantenuto fede al suo principio di crescita dimensionale, basato sull'attuazione di un processo interno di sviluppo delle competenze del personale che valorizza giovani neodiplomati e neolaureati alla prima esperienza di lavoro.

L'ingresso di professionalità esterne, che deve rispettare gli equilibri aziendali, riguarda prevalentemente competenze richieste dalle strutture centrali e non facilmente reperibili all'interno dell'Istituto.

Un robusto e consolidato sistema di gestione e di formazione, consente di armonizzare i percorsi individuali con gli obiettivi aziendali di sviluppo delle competenze, al fine di garantire il soddisfacimento dei fabbisogni di professionalità. L'inserimento lavorativo del neoassunto, processo strategico essenziale per l'attuazione del disegno di crescita per linee interne, avviene prevalentemente presso le filiali e nel rispetto di obiettivi di apprendimento definiti, in coerenza con il piano di sviluppo aziendale. I fabbisogni di professionalità vengono primariamente soddisfatti, da un lato, con l'inserimento dei neoassunti, dall'altro, mediante rotazioni del personale in ruoli professionali diversi e caratterizzati da crescente complessità, rotazioni sostenute a loro volta da un'intensa attività formativa.

In questo contesto il sistema di valutazione è finalizzato a sostenere lo sviluppo e il miglioramento professionale di ogni individuo, a favorire la capacità dei collaboratori di interpretare, nello svolgimento di mansioni e ruoli, i modelli organizzativi e comportamentali aziendali. Il sistema fa riferimento a due diverse tipologie di valutazioni: la valutazione delle prestazioni e la rilevazione delle competenze.

La valutazione delle prestazioni dei dipendenti misura la distanza tra le attese sulla mansione e i risultati ottenuti nell'arco di un anno, coerentemente con quanto indicato all'interno del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (di seguito "CCNL") vigente e in accordo con le rappresentanze sindacali.

La rilevazione delle competenze ha lo scopo di mappare le professionalità presenti all'interno della Banca, di pianificare azioni mirate di gestione e sviluppo del personale e di realizzare piani di formazione. Questa rilevazione riguarda il livello acquisito di padronanza dei processi presidiati e di possesso delle conoscenze e delle capacità, in relazione al ruolo ricoperto. Per conferire ulteriore efficacia allo strumento – favorendo allo stesso tempo i processi di responsabilizzazione delle persone, di autoanalisi e di promozione di azioni di autosviluppo delle competenze –, alla rilevazione effettuata dai responsabili delle unità operative, si affianca l'auto-rilevazione da parte dei dipendenti: tale attività consente di acquisire direttamente dal collega la percezione personale relativa al livello di autonomia nelle attività svolte e alle conoscenze tecniche sviluppate.

205 SOCIAL

GRI 404-3

Percentuale di dipendenti che ricevono periodicamente valutazioni delle loro performance e dello sviluppo professionale

2023
Dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle
performance
Uomini Donne
Dirigenti 100,00% -
Quadri direttivi 96,30% 90,40%
Aree professionali 99,80% 99,80%

Integrazione della valutazione delle competenze con le tematiche ESG

Nel 2022 la Banca, all'interno dell'annuale processo di rilevazione delle competenze, ha condotto una revisione delle schede utilizzate allo scopo, integrando le competenze ESG, tra cui una specifica voce sui rischi ESG, nei ruoli professionali appartenenti alle aree direttamente coinvolte nella gestione di queste tematiche.

Il processo di valutazione delle prestazioni e di rilevazione delle competenze professionali si conclude con un colloquio individuale di feedback, effettuato dal diretto responsabile con il collaboratore, nel quale vengono approfondite le evidenze emerse dalle rilevazioni e acquisite le sue aspettative di crescita professionale, le motivazioni, gli interessi e le aspirazioni.

Il sistema di valutazione adottato dalla Banca è coerente con i princìpi di diversità e inclusione, secondo i quali i dipendenti vengono valutati esclusivamente in base al merito, offrendo conseguentemente opportunità di crescita e sviluppo sulla base delle performance, senza alcun tipo di discriminazione, promuovendo una cultura della valutazione meritocratica ed equa.

Welfare aziendale

Le principali forme di welfare aziendale, a cui possono accedere tutti i dipendenti di BPS (compresi i lavoratori part-time e a tempo determinato), sono le seguenti:

  • Premio aziendale di produttività: il vigente CCNL, il quale poi demanda al contratto aziendale la definizione dei criteri di erogazione dei premi, per i quadri direttivi e per il personale delle aree professionali prevede l'adozione di un premio aziendale di produttività (disciplinato da specifici accordi di secondo livello - aziendali) correlato ai risultati d'impresa, in termini di reale incremento di produttività o redditività, riscontrabili oggettivamente sulla base dei dati di bilancio.
  • Premio fedeltà: ai dipendenti che maturano presso la Banca Popolare di Sondrio un'anzianità effettiva di 30 anni viene corrisposto un riconoscimento di 2.300 euro lordi.
  • Agevolazioni e provvidenze per motivi di studio: ai lavoratori non laureati che conseguono, trascorsi 2 anni dall'assunzione, una laurea triennale, compresa tra quelle che davano titolo a riconoscimenti contrattuali di anzianità convenzionale, viene attribuito per una sola volta un premio lordo di 1.800 euro.
  • Borse di studio: ai figli o alle persone che possono essere considerate a carico fiscale dei dipendenti vengono distribuite delle borse di studio, il cui importo è definito in base al grado della scuola frequentata.
  • Contributo pasto: l'azienda fornisce sia ai non residenti, nella misura di 7,00 euro, sia ai residenti nel Comune di Sondrio, nella misura di 4,50 euro, dei buoni pasto, così come previsto nel vigente Contratto Integrativo Aziendale.
  • Contributo per pernottamento fuori sede: nel caso in cui per esigenze lavorative il dipendente sia costretto a pernottare fuori dalla sede lavorativa, la Banca eroga un contributo mensile lordo per il pasto serale pari a 132 euro lordi.
  • Contributo pendolarismo: ai dipendenti il cui Comune di dimora abituale durante la settimana lavorativa dista dalla sede lavorativa più di 120 km tra andata e ritorno viene corrisposto un contributo di 132 euro mensile lordo in considerazione delle spese sostenute.
  • Contributo disabili: per ciascun figlio, portatore di handicap fisico o psichico grave che vada a influire sull'apprendimento, accertato ai sensi della Legge 104/92, viene corrisposta ai dipendenti una provvidenza annuale lorda di 2.300 euro.
  • Piano di previdenza complementare: con specifico riguardo ai dipendenti assunti a partire dal 1993, la Banca offre un piano di previdenza complementare, per il quale tra l'altro fornisce un contributo, finalizzato alla destinazione del TFR in un fondo pensione gestito da Arca Fondi SGR. Dal 2020 Arca Fondi SGR ha previsto l'integrazione dei criteri ESG nei propri processi di investimento, andando a valutare i rischi di sostenibilità unitamente a quelli finanziari. Inoltre, con riguardo a tre dei quattro piani offerti ai dipendenti, Arca persegue un approccio rigoroso attraverso il quale il 90% degli asset detenuti deve avere un rating ESG di massimo livello. Infine, per i dipendenti assunti prima del 1993 la Banca garantisce una rendita integrativa fino all'24% dell'ultima retribuzione.

Oltre alle iniziative sopracitate, a ogni dipendente e ai suoi familiari viene garantita l'assistenza sanitaria attraverso una Cassa di assistenza interna, ispirata al principio della mutualità. La Cassa, la cui durata è fissata al 31 dicembre 2050 (salvo proroga), ha lo scopo di concorrere nelle spese per l'assistenza ospedaliera e per quelle sanitarie in genere – a integrazione delle prestazioni fornite dal Servizio Sanitario Nazionale – nonché per altre situazioni, secondo le modalità fissate dal relativo Regolamento.

GRI 401-2

207 SOCIAL

L'attività della Cassa è finanziata attraverso i seguenti mezzi:

  • a. i contributi stabiliti a carico degli iscritti;
  • b. i contributi paritetici a carico della Banca;
  • c. il contributo a carico della Banca per le spese relative alle visite di check-up;
  • d. le rendite provenienti dal patrimonio della Cassa;
  • e. le eventuali oblazioni e contribuzioni di enti e persone;
  • f. le eccedenze di cassa rilevate, trascorso il periodo ordinario di prescrizione, conformemente alle previsioni di CCNL.

Altro elemento di rilievo che contribuisce al welfare dei dipendenti e dei loro familiari è la presenza di un Circolo Aziendale - CRAL.

Il Circolo Aziendale del Gruppo Banca Popolare di Sondrio è un'associazione apolitica, asindacale e senza fini di lucro, che ha lo scopo di promuovere e organizzare, a favore dei propri soci e delle loro famiglie, le attività culturali, ricreative, sportive e in genere tutte quelle attività non singolarmente classificabili che comportano benefici economici o assistenziali ai propri iscritti. Il Circolo Aziendale è retto da un consiglio costituito da 11 elementi, eletti ogni tre anni tra i dipendenti e i pensionati delle società del Gruppo, sotto forma di volontariato. Le attività del Circolo vengono esercitate al di fuori dell'orario di lavoro.

La partecipazione alle iniziative del Circolo Aziendale è normalmente subordinata al pagamento di una quota di adesione; la stessa viene differenziata in:

  • quota aggregati, che è pari al costo vivo dell'iniziativa e beneficia delle riduzioni tipicamente previste per le quote di Gruppo; il Circolo Aziendale non applica alcun sovrapprezzo;
  • quota soci e familiari, che è determinata applicando alla quota piena (quella aggregati) una riduzione che viene coperta dal contributo erogato dal Circolo Aziendale.

Nuovo sistema di welfare aziendale per i dipendenti di Factorit

Nel mese di maggio è stata attivata una nuova piattaforma di welfare aziendale che consente ai dipendenti che lo desiderino di utilizzare l'ammontare del Premio variabile (VAriable Payment o VAP) nei servizi offerti.

Nello specifico la piattaforma offre la possibilità di acquistare buoni spesa, buoni benzina, abbonamenti in palestra e viaggi, ottenere il rimborso delle spese scolastiche, sanitarie e di trasporto e anche la possibilità di accantonare nel fondo pensione una parte o la totalità del VAP.

Eventuali residui che i dipendenti dovessero avere dopo le loro scelte vanno automaticamente a incrementare il fondo pensione.

BPS (SUISSE) SA: la Persona è al centro

La Politica del Personale della controllata elvetica, oltre a definire le regole volte a disciplinare rapporti equi all'interno della Banca, identifica i valori di una cultura aziendale dinamica, orientata alle prestazioni e al lavoro di gruppo, a un ambiente rispettoso della persona e della diversità. I princìpi di conduzione e di comportamento, i valori guida, lo spirito imprenditoriale, le ambizioni e gli obiettivi testimoniano la volontà di mantenere e diffondere una cultura d'impresa dove la persona è al centro dell'attenzione.

BPS (SUISSE) SA riconosce, mantiene e sviluppa le competenze delle proprie Collaboratrici e dei propri Collaboratori, facendo particolare attenzione alle esigenze e problematiche familiari di ognuno in caso di impossibilità lavorativa a seguito di malattia, infortunio, invalidità o decesso. Grande rilevanza viene attribuita alla comunicazione nel rapporto lavorativo: l'informazione viene garantita all'insegna della trasparenza, in modo chiaro e completo, sia verso l'interno che verso l'esterno; l'intento è quello di raggiungere la comprensione e l'accettazione da parte di tutti delle scelte e delle decisioni aziendali, di rispondere al fabbisogno informativo e sviluppare il senso di appartenenza. Lo scambio di informazioni all'interno della Banca è estremamente importante e si basa sul principio della collaborazione e della complementarità.

Nell'ambito del benessere aziendale, l'attenzione di BPS (SUISSE) SA si focalizza sull'equilibrio vita professionale-vita privata delle Collaboratrici e dei Collaboratori; a tale scopo è stata avviata un'attività di sensibilizzazione rivolta ai Capi settore anche attraverso la partecipazione a corsi e momenti di scambio sulla tematica dell'ascolto, della vicinanza e della leadership a distanza.

Le principali azioni intraprese da BPS (SUISSE) SA relativamente al welfare aziendale sono: ■ telelavoro;

  • incentivazione dell'attività fisica dei dipendenti (convenzioni con palestre e partecipazione a manifestazioni sportive);
  • attenzione all'alimentazione sana e biologica;
  • attenzione ai dipendenti in caso di problemi di salute;
  • apertura conto nascita figlio-figlia;
  • copertura infortuni professionali;
  • concessione del tempo di congedo necessario per accompagnare e accudire i figli e i genitori in caso di infortuni e malattia;
  • premio fedeltà all'azienda;
  • contributo per il pasto;
  • contributo alle spese di trasporto;
  • agevolazioni volte al miglioramento della mobilità:
  • − soluzioni di trasporto alternative, in collaborazione con la Città di Lugano (trasporto pubblico, carpooling, navetta e biciclette elettriche);
  • − mobilità a scopo aziendale: acquisto on-line di abbonamenti e biglietti tramite il portale Clientela Aziendale FFS;
  • − mobilità "domicilio-sede di lavoro": abbonamento annuale "Arcobaleno" aziendale; sconto pari al 30% (15% da parte della Comunità Tariffale Ticino e Moesano e 15% da parte della Banca);
  • − abbonamento "Arcobaleno" mensile di prova: contributo Banca pari al 50% del relativo importo.

GRI 2-7A

Informazioni sul personale*

2023 2022 2021
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Totale
dipendenti per
genere
Numero di membri del
personale (dirigenti,
manager, dipendenti)
930 2.650 3.580 849 2.607 3.456 796 2.571 3.367
Totale di Dirigenti 0 35 35 0 34 34 0 34 34
dipendenti per
categoria di
Quadri 116 781 897 104 730 834 76 686 762
lavoro Impiegati 814 1.834 2.648 745 1.843 2.588 720 1.851 2.571
<= 29 anni 278 402 680 216 356 572 195 328 523
Totale di
dipendenti per
30 - 50 anni 469 1.411 1.880 461 1.470 1.931 455 1.514 1.969
età >= 51 anni 183 837 1.020 172 781 953 146 729 875
Numero totale di contratti a
tempo indeterminato
916 2.629 3.545 836 2.570 3.406 780 2.547 3.327
Composizione
per tipo di
contratto
Numero totale di contratti a
tempo determinato
14 21 35 13 37 50 16 24 40
A ore non garantite (es. a
chiamata, occasionale)
0 0 0 0 0 0 - - -
Composizione
per tipo di
impiego
Impiego a tempo pieno
secondo quanto definito
dalle leggi nazionali
786 2.634 3.420 716 2.589 3.305 679 2.552 3.231
Impiego part-time secondo
quanto definito dalle leggi
nazionali
144 16 160 133 18 151 117 19 136
Distribuzione 501 1.789 2.290 432 1.776 2.208 396 1.767 2.163
Composizione Business unit 95 206 301 97 204 301 101 206 307
per aree
d'impiego
Staff 240 331 571 219 320 539 197 282 479
Servizi operativi 94 324 418 101 307 408 102 316 418
Dipendenti Nord 721 2.185 2.906 650 2.140 2.790 614 2.118 2.732
suddivisi
per area di
Centro 47 246 293 40 256 296 36 252 288
operatività Sud 5 7 12 5 6 11 - - -
Estero 157 212 369 154 205 359 146 201 347
Laurea 506 1.065 1.571 444 1.000 1.444 388 926 1.314
Composizione
per titolo di
Diploma 415 1.545 1.960 402 1.547 1.949 400 1.603 2.003
studio Licenza obbligatoria 9 40 49 12 51 63 8 42 50
Consulenti Consulenti 25 71 96 24 70 94 0 0 0

I dati sono riportati in base ad un conteggio per teste al termine del periodo di rendicontazione. I dati relativi ai "dipendenti suddivisi per area di operatività" sono oggetto di restatement, a seguito dell'inclusione dei dipendenti Svizzeri all'interno della voce "Estero".

*Il numero di lavoratori non dipendenti è pari a 0.

GRI 2-7B

Dipendenti per area geografica

2023 2022 2021
Italia Svizzera Totale Italia Svizzera Totale Italia Svizzera Totale
Totale dipendenti 3.211 369 3.580 3.097 359 3.456 3.020 347 3.367
di cui donne 773 157 930 695 154 849 650 146 796
di cui uomini 2.438 212 2.650 2.402 205 2.607 2.370 201 2.571
A tempo indeterminato 3.176 369 3.545 3.047 359 3.406 2.980 347 3.327
di cui donne 759 157 916 682 154 836 634 146 780
di cui uomini 2.417 212 2.629 2.365 205 3.570 2.346 201 2.547
A tempo determinato 35 0 35 50 0 50 40 0 40
di cui donne 14 0 14 13 0 13 16 0 16
di cui uomini 21 0 21 37 0 37 24 0 24
A ore non garantite (es.
a chiamata, occasionale)
0 0 0 0 0 0 0 0 0
di cui donne 0 0 0 0 0 0 0 0 0
di cui uomini 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Totale dipendenti full
time + part time
3.211 369 3.580 3.097 359 3.456 3.020 347 3.367
di cui donne 773 157 930 695 154 849 650 146 796
di cui uomini 2.438 212 2.650 2.402 205 2.607 2.370 201 2.571
Full time 3.124 296 3.420 3.016 289 3.305 2.941 290 3.231
di cui donne 692 94 786 622 94 716 580 99 679
di cui uomini 2.432 202 2.634 2.394 195 2.589 2.361 191 2.552
Part time 87 73 160 81 70 151 79 57 136
di cui donne 81 63 144 73 60 133 70 47 117
di cui uomini 6 10 16 8 10 18 9 10 19

GRI 401-1

Numero totale di dipendenti e tasso di turnover per gruppi di età, genere e regione
-- -- -- ------------------------------------------------------------------------------------- --
2023 2022 2021
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Personale in entrata 143 206 349 100 159 259 71 129 200
<= 29 anni 119 148 267 69 122 191 55 98 153
30 - 50 anni 23 44 67 27 30 57 14 21 35
>= 51 anni 1 14 15 4 7 11 2 10 12
Tasso di turnover in entrata -
rapporto tra dipendenti in entrata
e consistenza totale
15,38% 7,77% 9,75% 11,78% 6,10% 7,49% 8,92% 5,02% 5,94%
Personale in uscita 62 163 225 55 140 195 36 99 135
<= 29 anni 40 69 109 29 55 84 16 34 50
30 - 50 anni 15 51 66 20 50 70 13 30 43
>= 51 anni 7 43 50 6 35 41 7 35 42
Motivazione uscita
Uscite volontarie (escluso il
pensionamento)
40 91 131 10 88 98 21 50 71
Pensionamento 4 27 31 30 29 59 30 25 30
Licenziamento 1 1 2 0 2 2 1 3 4
Altro (es. fine di contratti a tempo
determinato)
17 44 61 15 21 36 9 21 30
Tasso di turnover in uscita -
rapporto tra dipendenti in uscita e
consistenza totale
6,67% 6,15% 6,28% 6,48% 5,37% 5,64% 4,52% 3,85% 4,01%

Salute e sicurezza

Il Gruppo BPS si impegna a diffondere la cultura della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, sviluppando la consapevolezza dei possibili rischi, promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutto il personale favorendo condizioni di lavoro funzionali alla tutela dell'integrità psicofisica dei lavoratori e al rispetto della loro personalità morale.

La Banca agisce nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori nel pieno rispetto delle disposizioni di cui all'art. 2087 del Codice Civile e del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81), nonché delle altre norme di legge o di regolamento applicabili, o delle leggi locali estere e richieste dall'eventuale ulteriore normativa di volta in volta applicabile in ragione della tipologia e ubicazione, compreso l'estero, delle attività concretamente svolte.

Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

Pur non avendo un sistema di gestione certificato, la Banca segue quanto definito nell'art. 30 D.Lgs. 81/2008: esso si compone di istruzioni operative e procedure relativamente ai vari ambiti della sicurezza nei luoghi di lavoro il cui controllo di linea è in carico a ogni Ente Gestore della Banca, mentre il controllo di terzo livello viene svolto dall'ufficio Revisione Interna della Banca. In particolar modo, alcuni degli ambiti sottoposti a monitoraggio sono quelli relativi al rispetto degli standard tecnico-strutturali (es. attrezzature, impianti, agenti fisici, ecc.), alla valutazione dei rischi e predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti, all'attività di natura organizzativa (es. emergenze, primo soccorso), di sorveglianza sanitaria, di informazione e formazione dei lavoratori.

In conformità con quanto previsto dalla normativa, che definisce l'organigramma della sicurezza e le relative responsabilità, sono stati nominati il dirigente, il responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP), gli addetti al servizio di prevenzione e protezione (ASPP), i preposti, gli addetti antincendio e primo soccorso e il medico competente. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) vengono eletti secondo votazione dai lavoratori e vengono formati attraverso corsi specifici.

Per quanto riguarda la controllata BPS (SUISSE) SA, il protocollo di controllo e la Direttiva Federale MSSL (concernente il ricorso ai medici del lavoro e agli altri specialisti della sicurezza) guidano le modalità di gestione aziendale e la metodologia adottata, identificando le linee guida per la sicurezza e la sua organizzazione, per la tutela della salute che regola tra gli altri la ventilazione e la qualità dell'aria, l'ergonomia, il controllo dei fattori di stress, la durata del lavoro, le protezioni speciali quali quelle dedicate alle neomamme, la protezione dell'ambiente, l'illuminazione e i rumori.

GRI 403-1

213 SOCIAL

GRI 403-2

Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e indagini sugli incidenti

All'interno del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) sono specificati i criteri adottati per la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, attraverso la previsione di attività di sopralluogo e di ricognizione periodiche e ad hoc per verificare lo stato delle misure di sicurezza e identificare eventuali rischi; è altresì previsto che la documentazione sia soggetta a revisione in caso di lavori straordinari di manutenzione, oltreché in occasione di modifiche normative relative alla sicurezza e salute sul luogo di lavoro.

Servizi di medicina del lavoro

GRI 403-3

La Banca ha nominato un medico competente che collabora con la stessa e con il servizio di prevenzione e protezione per la valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione e della sorveglianza sanitaria, nonché per la predisposizione e attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, dell'attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, e per l'organizzazione del servizio di primo soccorso. Inoltre, per tutti i dipendenti che in BPS (SUISSE) SA effettuano più di 20 ore settimanali al videoterminale viene applicata la sorveglianza sanitaria.

Partecipazione e consultazione dei lavoratori e comunicazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Periodicamente è prevista una riunione (ex art. 35 del D.Lgs. 81/2008) in cui intervengono gli RLS in rappresentanza dei lavoratori, con anche la possibilità da parte degli stessi di fare segnalazioni puntuali anche via e-mail o telefono. Una sintesi degli eventi criminosi avvenuti nelle dipendenze nonché i DVR aziendali vengono trasmessi agli RLS dal Servizio Prevenzione. Copiosa è l'informativa portata a conoscenza del personale della Banca tramite circolari aziendali, ordini di servizio o e-mail inviate a tutti i collaboratori in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, come ad esempio le comunicazioni alle dipendenze con allegati i piani di emergenza o i registri di prevenzione degli incendi e comunicazioni per avvisare circa l'effettuazione di prove di evacuazione. Sulla intranet aziendale, in un'apposita sezione, sono fruibili tutte le comunicazioni effettuate, i DVR generali e particolari di ogni singola dipendenza, i piani di emergenza, le normative di particolare rilievo e le comunicazioni sindacali inviate tramite e-mail ai collaboratori. I lavoratori hanno a disposizione una procedura interna per la richiesta di interventi tecnici e la registrazione degli interventi manutentivi a opera di fornitori esterni.

Per quanto riguarda in particolare la controllata Factorit SpA, dal 2022 è presente una bacheca sulla intranet aziendale relativa ai temi della sicurezza, all'interno della quale i dipendenti possono documentarsi in materia e lasciare i loro commenti.

Formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro

L'attività di formazione nel 2023 è consistita principalmente in:

  • modulo di formazione base per i neoassunti sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, sulla sicurezza fisica e sulla rapina in banca;
  • formazione di 8 ore per i nuovi addetti alla gestione emergenza antincendio;
  • formazione di 5 ore per l'aggiornamento degli addetti alla gestione emergenza antincendio;
  • formazione di 8 ore di aggiornamento per gli RLS;
  • corsi legati alla sicurezza fisica (BPS (SUISSE) SA);
  • corsi legati ai rischi psicosociali (BPS (SUISSE) SA).

Tutti i dipendenti di BPS (SUISSE) SA hanno effettuato, tra gli altri, anche un corso di formazione generale relativamente a questa tematica.

La formazione in Factorit viene gestita tramite un software dedicato ed è interamente affidata ad aziende esterne specializzate in materia di salute e sicurezza, con docenti in possesso delle qualifiche stabilite dalle norme. In funzione dei differenti corsi selezionati, la formazione può essere d'aula o utilizzare metodologie di apprendimento innovative, anche in modalità di formazione a distanza (FAD) di tipo sincrono e con ricorso a linguaggi multimediali che consentono l'impiego degli strumenti informatici quali canali di divulgazione dei contenuti formativi. In base al ruolo aziendale, la formazione può prevedere anche uno specifico addestramento.

GRI 403-5

GRI 403-4

215 SOCIAL

GRI 403-6

Promozione della salute dei lavoratori

A ogni dipendente e ai suoi familiari viene garantita l'assistenza sanitaria attraverso la Cassa di assistenza interna, tramite la quale viene garantito pure un check-up presso strutture convenzionate.

Ulteriori informazioni sono disponibili nel paragrafo "Welfare aziendale". Per BNT SpA e Factorit SpA, l'assistenza sanitaria è regolata da polizze assicurative stipulate dall'azienda a beneficio del personale, mentre per quanto riguarda BPS (SUISSE) SA esiste una copertura infortuni professionali.

GRI 403-7

Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro all'interno delle relazioni commerciali

Per evitare o mitigare gli impatti negativi significativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro connessi alle attività operative, offerte di prodotti o servizi effettuate tramite relazioni di natura commerciale e i relativi pericoli e rischi, la Banca ha predisposto il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) e protocolli specifici di sicurezza per fornitori di servizi esterni, consulenti e ditte affidatarie di contratti d'appalto.

Tutti i dipendenti della Banca e gli stakeholder della medesima, secondo le rispettive mansioni e competenze, partecipano al processo di prevenzione dei rischi e di tutela della salute e della sicurezza nei confronti di sé stessi, dei colleghi e di terzi, formulando pure osservazioni e proposte.

In particolare, è fatto obbligo a tutti i soggetti che operano all'interno della Banca o in relazione con essa:

  • di osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dalla Banca;
  • di utilizzare correttamente i macchinari e le apparecchiature impiegate nell'esecuzione della prestazione lavorativa;
  • di utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione;
  • di segnalare senza indugio alle funzioni aziendali competenti le carenze e/o i guasti dei mezzi e dispositivi di protezione di cui sono a conoscenza;
  • di non rimuovere o modificare, senza autorizzazione, i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
  • di non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre pericolose fuori dalle proprie mansioni;
  • di sottoporsi agli eventuali controlli sanitari previsti a tutela della salute.

L'attività di rilevazione e monitoraggio dei rischi è riepilogata nel documento di valutazione dei rischi aziendali secondo una specifica procedura. Alcuni degli ambiti sottoposti a monitoraggio sono quelli relativi al rispetto degli standard tecnico-strutturali (per esempio attrezzature, impianti, agenti fisici, biologici, ecc.), all'ergonomia sul posto di lavoro, alle misure di prevenzione e protezione conseguenti, all'attività di natura organizzativa (per esempio emergenze incendio, primo soccorso, gestione del rischio idrogeologico e sismico) e di sorveglianza sanitaria, all'attività di informazione e formazione dei lavoratori. Con riferimento invece alle problematiche connesse ai rischi psicosociali e in particolare allo stress da lavoro, annualmente vengono raccolti e implementati i dati relativi a questa tematica dal Servizio Personale e periodicamente viene rivalutato il rischio specifico. La Banca si impegna a garantire condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona e a non ammettere e tollerare forme di discriminazione contrarie alle leggi, molestie o vessazioni di alcun genere. A tal fine, esige che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non siano ammessi atti di violenza psicologica o atteggiamenti o comportamenti discriminatori o lesivi della persona, delle sue convinzioni, credenze o preferenze. Per questo motivo non viene tollerata alcuna forma di ritorsione nei confronti dei dipendenti che abbiano lamentato modalità di discriminazione o di molestia, né nei confronti dei lavoratori che abbiano fornito notizie in merito.

Infine, la Banca si impegna, in caso di affidamento di lavori o servizi a terzi in regime di appalto, o comunque nell'ambito degli ordinari rapporti commerciali, a esigere dai propri partner il rispetto di adeguati standard di sicurezza per i lavoratori delle società esterne.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

217 SOCIAL

403-9A

GRI I principali tipi di infortunio sul lavoro

2023 2022 202rtuni sul lavoro 21 30 22 Infortuni registrabili durante l'orario di lavoro 4 6 6 Percentuale sul totale 19% 20% 27% Infortuni con gravi conseguenze (ad esclusione dei decessi) 0 0 0 Percentuale sul totale 0 0 0 Decessi a seguito di infortuni sul lavoro 0 0 0 Infortuni in itinere 17 24 16 Percentuale sul totale 81% 80% 73% Giornate di lavoro perse per infortuni 508 418 361 Giorni di assenza nel periodo di rendicontazione 16.321 25.285 17.441 Ore di lavoro effettivamente lavorate 5.556.879 5.035.948 5.402.813 Giorni di lavoro lavorabili 861.698 842.590 828.911 Tasso di infortuni (frequenza) * 4 6 4 Tasso di infortuni gravi 0 0 0 Tasso di decessi risultanti da infortuni 0 0 0 Tasso di gravità ** 0 0 0 Tasso di assenteismo *** 2 3 2

* Il tasso di infortuni è calcolato moltiplicando il numero di infortuni per un milione e dividendo poi per il numero di ore lavorate.

** Il tasso di gravità è calcolato moltiplicando per 1.000 il numero di giorni totali di infortuni diviso il numero di ore lavorate.

*** Il tasso di assenteismo deriva dal rapporto tra le giornate di assenza e le giornate lavorabili moltiplicato poi per 100.

I dati in tabella si riferiscono ai soli dipendenti; nel 2023, per quanto riguarda i soggetti con contratto di lavoro di somministrazione, non si sono registrati decessi dovuti a infortuni sul lavoro, così come infortuni sul lavoro gravi e registrabili.

Formazione

La crescita professionale e l'educazione finanziaria sono sostenute da un articolato sistema che prevede progetti destinati a fasce specifiche di popolazione aziendale e lo sviluppo di tutte le principali tematiche del business bancario. I programmi formativi non trascurano i contenuti trasversali, con lo scopo di rafforzare alcune abilità quali le capacità relazionali, negoziali e di gestione dei gruppi di lavoro.

A sostegno del modello di crescita per linee interne, forte attenzione è riservata alla formazione in ingresso: ai neoassunti è dedicato un programma strutturato che, integrando varie modalità (aula, multimediale, affiancamenti mirati sul campo), contempla, oltre agli specifici temi normativi e di processo dei ruoli di front e back office di filiale, nozioni riguardanti l'organizzazione della Banca, la disciplina del rapporto di lavoro, la sicurezza aziendale e le principali aree di business (offerta commerciale, introduzione ai crediti, ai mercati mobiliari e alle operazioni con l'estero). Alcuni moduli sono inoltre dedicati alla formazione comportamentale e allo sviluppo delle abilità personali.

219 SOCIAL

Ampia è l'offerta formativa dedicata a tutti i dipendenti, che contraddistingue le diverse attività del settore bancario. Al riguardo, il Servizio Personale supporta le strutture centrali nel programmare le iniziative formative per i diversi ambiti quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, compliance, concessione e revisione dei prestiti, antiriciclaggio, sostenibilità e fattori ESG, cultura del rischio, usura, whistleblowing, market abuse, codice del consumo, salute e sicurezza dei lavoratori, responsabilità amministrativa delle banche e cybersecurity. Non è stato tralasciato il tema della formazione manageriale per i responsabili mediante un articolato programma che ha trattato argomenti quali la cultura della delega, lo sviluppo dei talenti, la gestione del feedback e il team building.

Oltre ai tradizionali corsi in aula, diverse sono le proposte formative disponibili mediante strumenti di e-learning.

Il piano formativo viene predisposto in coerenza con i princìpi di diversità e inclusione, al fine di garantire parità di trattamento nell'accesso alla formazione aziendale e, conseguentemente, consentire un equo sviluppo professionale dei collaboratori. I programmi di formazione trattano anche i temi attinenti alla certificazione di qualità ai sensi delle norme ISO 9001 e ISO 27001. Tali interventi sono parte integrante della strategia aziendale, volta a una costante ricerca della soddisfazione della clientela e di una sempre maggiore efficienza produttiva, con la finalità di portare benefici nell'organizzazione e nei processi di lavoro, unitamente al coinvolgimento del personale.

Formazione ESG

Nel 2023 è stato sviluppato un ricco piano formativo rivolto a tutti i livelli, dal Board level sino all'Operational level, con l'obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e un'estesa diffusione delle tematiche ESG nei confronti di tutti gli stakeholder.

Ampio spazio è stato dedicato allo sviluppo delle competenze dei referenti ESG: accanto a una formazione specifica in ambito D&I, sono stati organizzati dei workshop ad hoc per gli Specialisti ESG della rete, con l'obiettivo di fornire loro le nozioni utili al monitoraggio degli obiettivi, alla gestione delle politiche e delle iniziative in ambito Sostenibilità e di supportare in modo efficace le filiali nell'effettuazione delle attività di Due Diligence ESG.

In aggiunta, nel mese di novembre, la Banca ha messo a disposizione di tutti i dipendenti due moduli formativi concernenti le molestie di genere nei luoghi di lavoro e lo sviluppo inconsapevole di pregiudizi, con l'obiettivo di creare una maggiore consapevolezza riguardo a queste tematiche, incoraggiando una cultura aziendale a supporto della diversità e di un ambiente di lavoro inclusivo.

Argomenti Destinatari
Le tematiche di sostenibilità nell'attività della Banca:
introduzione della Tassonomia e riflessi su BPS
Consiglieri e Sindaci
Panoramica sulla normativa ESG e approfondimento della
Direttiva sulla rendicontazione di Sostenibilità (CSRD)
Consiglieri e Sindaci
L'adesione all'iniziativa Net Zero Banking Alliance (NZBA) Consiglieri e Sindaci
L'integrazione dei fattori ESG nel framework di gestione
del credito
Oltre 30 Referenti della Rete
Il ruolo del settore bancario nella transizione green Responsabili di uffici e servizi, Area CRO e Referenti ESG
Corsi specifici in ambito D&I organizzati da Valore D 10 Referenti ESG
Progetto ESG - Introduzione alla Due Diligence nel
processo del credito
Oltre 100 Referenti della Rete
L'integrazione dei fattori ESG nel processo del credito e
l'analisi delle controparti - Parte teorica
13 Specialisti ESG della Rete
Integrazione dei processi del credito, Score ESG e Due
Diligence
Referenti ESG aree di business e controllate
Analisi di materialità DNF Referenti ESG aree di business e controllate
Panoramica sulla normativa ESG Referenti ESG aree di business e controllate
Target Net Zero: il percorso di BPS Referenti ESG aree di business e controllate
Molestie di genere nei luoghi di lavoro, organizzato da
Valore D
Tutto il personale
Gli stereotipi inconsapevoli, organizzato da Valore D Tutto il personale

ALMENO 6 ORE per ogni referente ESG

4,30 ORE fruite da Consiglieri e Sindaci

I NUMERI DELLA FORMAZIONE ESG

38 ORE

dedicate a temi D&I, con corsi di Valore D

3 ORE

di formazione ESG per tutti i dipendenti a tempo indeterminato a disposizione sulla piattaforma online

221 SOCIAL

L'offerta formativa di BPS (SUISSE) SA

BPS (SUISSE) SA sostiene e incentiva la formazione professionale continua nonché il mantenimento dell'impiegabilità sul mercato del lavoro, indipendentemente dall'anzianità di servizio, dal grado e dalla posizione gerarchica, dall'età, dalla nazionalità e dal genere. La Banca organizza, sostiene e sovvenziona la partecipazione ai corsi formativi interni ed esterni, destinati allo sviluppo professionale e personale sia finanziariamente, previo accordo con l'Ufficio Risorse Umane, sia mettendo a disposizione il tempo di lavoro necessario alla formazione.

Le Collaboratrici e i Collaboratori di BPS (SUISSE) SA e, in particolare i consulenti alla clientela, devono disporre di conoscenze adeguate delle norme di comportamento e delle conoscenze specifiche e tecnico-specialistiche idonee allo svolgimento della propria attività e della propria professione, ai sensi della Legge Federale sui servizi finanziari (LSerFi) e della sua ordinanza del 1° gennaio 2020. La formazione destinata al personale della Banca comprende quindi tutte quelle iniziative atte a fornire, mantenere aggiornate e sviluppare le capacità, le conoscenze, le competenze e i comportamenti necessari allo svolgimento ottimale delle proprie mansioni nel ruolo attualmente occupato e/o in quello futuro. I consulenti alla clientela, per crescere e svilupparsi ulteriormente, partecipano all'iter formativo volto all'ottenimento della certificazione federale SAQ e, soprattutto, ai percorsi necessari al mantenimento della stessa che implicano almeno otto ore di formazione all'anno; per tutti gli altri dipendenti vengono organizzati corsi tecnicospecialistici ad hoc. La BPS (SUISSE) SA offre la possibilità di seguire corsi di lunga durata allo scopo di ottenere certificati e diplomi riconosciuti a livello nazionale e internazionale e oltretutto organizza interventi di accompagnamento rivolti allo sviluppo della leadership.

Nel corso del 2023, inoltre, hanno avuto luogo alcuni corsi di formazione in tema di sostenibilità, in cui la materia è stata trattata sia attraverso la rappresentazione di un contesto generale sia calando i fattori ESG nell'attività propria della banca.

Nel 2023 è proseguita pure l'attività di stage presso le filiali del Gruppo

Banca Popolare di Sondrio è il punto di riferimento per gli istituti tecnici commerciali lombardi e collabora con i principali atenei presenti nelle aree di presidio per attività di orientamento, stage e placement di studenti, laureandi e laureati. La collaborazione con gli atenei ha lo scopo di favorire la comprensione del mondo del lavoro e fornire un indirizzo per le scelte di carriera, offrendo ai giovani l'opportunità di acquisire gli strumenti di primo contatto per la ricerca di un'occupazione che risponda alle attitudini personali, consentendo allo stesso tempo alla Banca la ricerca di risorse con competenze il più possibile rispondenti ai propri fabbisogni di reclutamento. L'attività consta di incontri di orientamento e presentazione della realtà aziendale, nella partecipazione a career day e nell'organizzazione di stage. Alcuni degli studenti che effettuano lo stage presso gli sportelli del Gruppo vengono poi integrati nell'organico aziendale.

Negli ultimi 10 anni sono stati complessivamente organizzati stage per circa 2.000 studenti.

La controllata elvetica è anch'essa fortemente impegnata nel promuovere gli stage, sia presso le succursali sia nella sede di Lugano: su un totale di 28 tirocinanti, una buona parte è entrata a far parte nell'organico 2023/2024.

GRI

Ore di formazione medie per dipendente per anno 404-1

2023 2022 2021
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Totale numero di ore di formazione
erogate ai dipendenti
43.240 157.650 200.890 26.771 101.424 128.194 25.538 111.603 137.141
Dirigenti 0 1.413 1.413 0 908 908 0 1.249 1.249
Quadri 4.761 45.154 49.915 3.324 28.042 31.366 2.283 30.064 32.347
Impiegati 38.479 111.083 149.562 23.447 72.473 95.920 23.255 80.290 103.545
Ore medie di formazione per
dipendente
46 59 56 32 39 37 32 43 41
Dirigenti 0 40 40 0 27 27 0 37 37
Quadri 41 58 56 32 38 38 30 44 42
Impiegati 47 61 56 31 39 37 32 43 40

223 SOCIAL

Dialogo con le parti sociali

La valorizzazione delle diversità e la promozione delle pari opportunità rappresentano impegni prioritari, al fine di sostenere un ambiente di lavoro rispettoso di ogni forma di unicità dell'individuo e partecipativo, in coerenza con la crescente attenzione da parte degli stakeholder su questi temi, aumenta costantemente la consapevolezza e l'impegno nell'aggiornare le strategie e implementare nuovi processi, al fine di favorire l'inclusione delle varie forme di diversità.

Il Gruppo si impegna a condurre il confronto con le Organizzazioni Sindacali nell'ottica di mantenere relazioni salde, ispirate a rispetto e lealtà, volte al comune interesse di tutela dei dipendenti. Il dialogo è sviluppato senza alcuna discriminazione o diversità di trattamento, per favorire un clima di reciproca fiducia e uno scambio solido, nell'intento di ricercare un corretto sistema di relazioni sindacali quanto più possibile concertative.

Il Codice Etico vieta ogni comportamento che abbia prodotto o sia oggettivamente idoneo a produrre la lesione della libertà sindacale.

La partecipazione, a titolo personale, di dipendenti e amministratori a organizzazioni politiche, avviene fuori dall'orario di lavoro e senza alcun collegamento con la funzione svolta. Il Gruppo si astiene, inoltre, da qualsiasi pressione diretta o indiretta nei confronti di esponenti politici e non ammette l'erogazione di contributi diretti o indiretti, in denaro, in natura, o in altra forma a partiti politici, movimenti, comitati e organizzazioni politiche e sindacali, né ai loro rappresentanti.

Nel 2023 le relazioni con le rappresentanze sindacali si sono mantenute su basi di reciproco rispetto e nel corso dell'anno sono stati effettuati gli incontri previsti dalla contrattazione aziendale tra rappresentanti della Banca e le Organizzazioni Sindacali. A richiesta, vengono altresì organizzati incontri ove vengono discussi i temi di maggior interesse del momento. Non si sono registrate ore di sciopero legate a vertenze sindacali nel corso dell'anno passato.

GRI 402-1

Periodo minimo di preavviso per cambiamenti operativi

Il periodo di preavviso alle Organizzazioni Sindacali per cambiamenti organizzativi è di 50 giorni per le riorganizzazioni di Gruppo e per le riorganizzazioni aziendali, secondo quanto previsto dal CCNL.

Accordi di contrattazione collettiva

Per quanto riguarda Banca Popolare di Sondrio, Factorit e BNT Banca, tutti i dipendenti sono attualmente coperti da contratti collettivi, in linea con gli anni precedenti, mentre BPS (SUISSE) SA non prevede la stipula di contratti di diritto italiano, ma opera nel rispetto delle normative di diritto elvetico applicabili al settore.

Il Regolamento per il Personale costituisce parte integrante di tutti i contratti di lavoro con la BPS (SUISSE) SA ed è valido per tutti i dipendenti e collaboratori occupati in Svizzera.

I diritti e gli obblighi del dipendente sono disciplinati dalle seguenti norme e con la seguente gerarchia:

  • Contratto individuale di lavoro
  • Regolamento
  • Convenzione relativa alle Condizioni di lavoro degli impiegati di Banca (CCIB)
  • Codice delle obbligazioni (CO) e Legge Federale sul Lavoro
  • Legge Federale sulle Banche e le Casse di Risparmio

La CCIB si applica a tutti i rapporti di lavoro stipulati per un periodo superiore a tre mesi. I rapporti di lavoro dei membri di Direzione non sono assoggettati alla Convenzione, ad eccezione di quanto disposto nell'Accordo sulla rinuncia alla registrazione dell'orario di lavoro che gli stessi sono chiamati a sottoscrivere.

2023 2022 2021
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Numero di dipendenti coperti da
contratto collettivo
773 2.438 3.211 695 2.402 3.097 650 2.370 3.020
Numero di dipendenti NON coperti
da contratto collettivo
157 212 369 154 205 359 146 201 347
Percentuale dipendenti coperti da
contratto collettivo
83,12% 92,00% 89,69% 81,86% 92,14% 89,61% 81,66% 92,18% 89,69%

225 SOCIAL

Diversità e pari opportunità

La selezione del personale è espletata anche tenendo conto dell'equilibrio tra i generi all'interno dell'organico aziendale, secondo gli indirizzi strategici in materia di Diversità e Inclusione adottati nel 2022

La valorizzazione delle diversità e la promozione delle pari opportunità rappresentano impegni prioritari, al fine di sostenere un ambiente di lavoro rispettoso di ogni forma di unicità dell'individuo e partecipativo, ispirato a princìpi di libertà, correttezza e dignità nei rapporti professionali, privo di comportamenti discriminatori, collettivi o individuali. In coerenza con le nuove normative nazionali e internazionali in ambito di Diversità e Pari opportunità e con la crescente attenzione da parte degli stakeholder su questi temi, aumenta costantemente la consapevolezza e l'impegno nell'aggiornare le strategie e implementare nuovi processi, al fine di favorire l'inclusione delle varie forme di diversità.

L'impegno del Gruppo per la valorizzazione delle diversità e le pari opportunità è formalizzato in primis nel Codice Etico: la Banca si impegna a garantire condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona, a non ammettere e tollerare forme di discriminazione contrarie alle leggi. A tal fine, richiede che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non siano ammessi atti di violenza psicologica o atteggiamenti o comportamenti discriminatori o lesivi della persona, delle sue convinzioni, credenze o preferenze. Inoltre, il Gruppo esige che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non si dia luogo a molestie o vessazioni di alcun genere e non tollera alcuna forma di ritorsione nei confronti dei dipendenti che abbiano lamentato modalità di discriminazione o di molestia, né nei confronti dei lavoratori che abbiano fornito notizie in merito.

D'intesa con le rappresentanze sindacali è stata costituita una specifica Commissione sulle pari opportunità che ha la finalità di:

  • individuare provvedimenti idonei alla realizzazione delle pari opportunità;
  • promuovere interventi idonei a facilitare il reinserimento delle lavoratrici dopo l'assenza per maternità e a salvaguardarne la professionalità;
  • stimolare iniziative volte a rimuovere eventuali comportamenti lesivi delle libertà personali, ivi compresi quelli relativi alle molestie sessuali;
  • valutare eventuali fatti segnalati, riguardanti azioni di discriminazione diretta e/o indiretta sul piano lavorativo e professionale e formulare proposte in merito.

Nel rispetto delle disposizioni contrattuali, fermo restando le esigenze organizzative aziendali, vengono concesse flessibilità o riduzioni di orario al fine di permettere una miglior conciliazione delle esigenze personali e familiari con quelle aziendali. Particolare attenzione viene riservata altresì al personale affetto da disabilità gravi. Vi è un costante interessamento e vicinanza da parte del Responsabile del Servizio personale, ciò pure in fase di rientro in servizio, concedendo flessibilità in termini di orario.

Le politiche retributive del Gruppo sono improntate al rispetto delle disposizioni normative e contrattuali proprie del settore del credito, in particolare, il contratto collettivo nazionale di lavoro e la contrattazione integrativa, oltre che gli accordi stipulati a livello aziendale.

Rinnovo del contratto collettivo nazionale

Il 23 novembre 2023 alcune organizzazioni sindacali, con l'ABI e con il gruppo Intesa Sanpaolo hanno firmato il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per 270.000 bancari italiani. Tra i punti principali dell'accordo:

  • aumento della retribuzione mensile a partire da dicembre 2023;
  • pagamento degli arretrati per il periodo luglio 2023 novembre 2023;
  • diminuzione dell'orario di lavoro settimanale, da 37 ore e mezza a 37 ore, con una diminuzione di 30 minuti complessivi;
  • aumento del numero di ore per la formazione retribuita;
  • riconoscimento del pieno trattamento economico alle lavoratrici in stato di gravidanza "a rischio";
  • aumento del numero di giorni di malattia per chi è affetto da disabilità grave.

Nel corso dell'anno appena passato BPS (SUISSE) SA, la quale si distingue sulla piazza finanziaria svizzera come datore di lavoro equo e attento alle diversità, ha ottenuto nuovamente il certificato federale Fair-ON-Pay+.

Il conseguimento della certificazione sottolinea il costante impegno della Banca in favore di un uguale trattamento e della parità retributiva fra uomini e donne, vincendo così una sfida culturale che da anni vede coinvolti il mondo della politica e quello del lavoro.

227 SOCIAL

Certificazione Fair-ON-Pay+ e SP-Pssb (Servizio di partenariato sociale per la parità salariale nel settore bancario)

La certificazione Fair-ON-Pay+ di BPS (SUISSE) SA

Per BPS (SUISSE) SA i princìpi di comportamento, i valori guida, lo spirito imprenditoriale, le ambizioni e gli obiettivi testimoniano la volontà di mantenere e diffondere una cultura d'impresa dove la persona è al centro dell'attenzione. L'uguaglianza di genere, il rispetto dei diritti delle donne e il divieto di ogni forma di discriminazione sono valori fondamentali per una banca attenta alla promozione di un ambiente favorevole alla realizzazione dei diritti economici e sociali delle donne. BPS (SUISSE) SA ha una Politica del Personale molto attenta al tema delle diversità:

  • i programmi di formazione e perfezionamento integrano moduli di sensibilizzazione sul tema delle pari opportunità e dell'uguaglianza di genere;
  • particolare attenzione è riservata alla trasparenza in tutti i processi delle risorse umane, come il reclutamento, la selezione, l'assunzione, l'accoglimento, lo sviluppo e la promozione del personale, la valutazione delle prestazioni e la definizione della remunerazione, al fine di garantire le pari opportunità tra donne e uomini;
  • viene promossa una cultura aziendale equa e inclusiva;
  • l'Ufficio Risorse Umane monitora regolarmente il rispetto della parità salariale tra donne e uomini attraverso uno strumento dedicato;
  • il Regolamento del Personale richiama le misure adottate in materia di prevenzione delle molestie, delle violenze e dell'abuso di potere sul posto di lavoro.

Non vi sono barriere per quanto attiene l'avanzamento di carriera, le pari opportunità e l'inclusione. Per quanto riguarda il processo di selezione, a partire dagli annunci di lavoro, il bias linguistico è ridotto e i processi di reclutamento e selezione vengono affrontati nel modo più esente possibile da pregiudizi.

Il Gruppo BPS, nelle relazioni intrattenute con la generalità dei soggetti con i quali si trovi a operare, si impegna costantemente a promuovere la parità di trattamento di tutti gli individui, evitando ogni discriminazione di genere, identità o espressione di genere, orientamento affettivo-sessuale, stato civile e situazione familiare, età, etnia, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizione socioeconomica, nazionalità, lingua, estrazione culturale, condizioni fisiche e psichiche e di qualsiasi altra caratteristica.

Allo scopo, nel 2022 sono state approvate le Linee Guida in materia di diversità e inclusione, un documento che definisce i princìpi generali e gli indirizzi applicativi essenziali in materia di Diversità e Inclusione al fine di promuovere, diffondere e attuare una politica volta a favorire l'inclusione delle varie forme di diversità. L'obiettivo delle linee guida è quello di creare un ambiente di lavoro caratterizzato da pluralità, rispettoso e armonioso, che sappia generare valore dal confronto tra persone con caratteristiche e opinioni differenti, in cui ciascuno si senta libero di esprimersi in modo autentico e che consenta di riconoscere e valorizzare il talento di ognuno, dando a ciascuno le medesime opportunità di crescita professionale e dinamica retributiva.

In particolare, le Linee Guida prevedono che il Consiglio di Amministrazione, attraverso le funzioni preposte, assicura e garantisce il rispetto dei princìpi di seguito elencati, che discendono dai valori a cui il Gruppo si ispira e, in conformità a quanto dichiarato nel proprio Codice Etico:

  • promuovere una cultura aziendale inclusiva, a tutti i livelli organizzativi, che identifichi nella diversità l'ambito in cui rafforzare le competenze e il vantaggio competitivo per l'azienda;
  • assicurare equità nei processi di selezione, assunzione del personale e di retribuzione, rispettando l'identità e la diversità di ogni persona;
  • garantire pari opportunità e trattamento durante le varie fasi della vita in azienda (formazione, valutazione, crescita professionale);
  • promuovere la meritocrazia e lo sviluppo dei talenti utilizzando approcci valutativi basati su criteri oggettivi e inclusivi;
  • favorire la conciliazione del rapporto vita-lavoro tramite lo sviluppo di strumenti finalizzati a garantire il corretto bilanciamento tra impegni lavorativi e personali.

Nel 2022 è stato inoltre redatto il Regolamento sulla diversità nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, documento che, oltre a incorporare i requisiti di legge sul genere meno rappresentato, identifica le misure adottate per garantire che la composizione degli organi sociali rifletta un adeguato grado di diversificazione in termini, tra l'altro, di competenze, esperienze, età, genere e proiezione internazionale, al fine di favorire l'emersione di differenti prospettive e punti di vista sulle materie di competenza.

Nel 2023 il Gruppo Banca Popolare di Sondrio è entrato a far parte, in qualità di socio ordinario, di Valore D, la prima Associazione di grandi imprese creata in Italia che si impegna a promuovere una cultura aziendale inclusiva, senza discriminazioni, capace di far emergere il talento di ognuno attraverso la valorizzazione della diversità. Attraverso questa partnership la Banca ha potuto erogare diverse ore di formazione su queste tematiche: 2h per tutti i dipendenti a tempo indeterminato e 36h di webinar su tematiche specifiche fruiti da alcuni referenti ESG.

Inoltre, la Banca, a testimonianza della crescente sensibilità verso questi temi, nel 2023 ha sottoscritto la Carta delle donne di ABI, uno strumento a disposizione delle aziende per sostenere il loro impegno per le pari opportunità.

Tramite la firma di questo documento la Banca si impegna quindi a valorizzare le proprie politiche aziendali secondo i seguenti princìpi per le pari opportunità:

  • promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e aperto ai valori della diversità, anche di genere;
  • rafforzare le modalità di selezione e sviluppo idonee a promuovere le pari opportunità di genere, in un ambito aziendale orientato a ogni livello alle pari opportunità di ruolo e parità di trattamento;
  • diffondere la piena ed effettiva partecipazione femminile a ogni livello aziendale;
  • promuovere la parità di genere anche al di fuori della banca, a beneficio delle comunità di riferimento;
  • realizzare opportune iniziative per indirizzare e valorizzare le proprie politiche aziendali in materia di parità di genere.

229 SOCIAL

Segnalazione di comportamenti lesivi dei princìpi di D&I

Per la Banca è fondamentale la promozione di un ambiente di lavoro rispettoso dei princìpi di Diversità e pari opportunità, anche in virtù del suo impatto sulla motivazione, sulla fiducia e sulla salute delle persone, con conseguenze sulle prestazioni lavorative e sulla reputazione della Banca stessa. Eventuali comportamenti inappropriati devono essere pertanto segnalati: per tali ragioni, è stato identificato dedicato canale di segnalazione interna denominato "Diversità e inclusione". Ciascun dipendente della Banca può segnalare fatti o comportamenti lesivi o inappropriati accedendo alla piattaforma tramite la intranet aziendale ed effettuando la propria segnalazione.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Le politiche di remunerazione e l'integrazione delle tematiche ESG

La remunerazione costituisce uno degli strumenti fondamentali per attrarre e mantenere risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo e la loro capacità competitiva sul mercato di riferimento. Essenziale è quindi la valorizzazione del personale anche tramite la collocazione in ruoli via via di maggiori responsabilità e complessità. Al riguardo, va detto che la politica retributiva della Capogruppo si è evoluta, riflettendo e supportando la generale espansione aziendale. Quest'ultima ha fra l'altro progressivamente evidenziato l'esigenza di disporre di risorse professionali sempre più qualificate, a livello centrale e periferico, in riferimento sia ai nuovi ambiti operativi cui è stata estesa l'attività e sia all'aumento del livello di competizione nel sistema bancario. Fondamentale è quindi la necessità di motivare i collaboratori, favorendo l'emergere dei potenziali insiti in ognuno di loro, accompagnandone la crescita nelle competenze e nei ruoli.

Nel tenere in considerazione le logiche generali di mercato, e con il fine di attrarre, mantenere e motivare le migliori professionalità, la Banca ha tenuto fermi alcuni princìpi di fondo: l'attenzione alla sostenibilità nel medio e lungo periodo delle politiche retributive, l'equilibrio generale, la meritocrazia, la gradualità e la volontà di impostare rapporti duraturi nel tempo.

Alla gradualità con cui vengono attuati i percorsi professionali corrisponde infatti un'equilibrata politica di remunerazione volta a motivare e trattenere le migliori risorse che, in coerenza con i valori aziendali, supportano i processi di sviluppo. Tale visione è stata fatta propria anche dalle altre componenti del Gruppo bancario, pur con le particolarità della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA e tenuto conto delle peculiarità del mercato del lavoro nel settore del factoring.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

231 SOCIAL

Le politiche retributive sono improntate al rispetto delle disposizioni normative e contrattuali, quali il CCNL e la contrattazione integrativa, oltre che gli accordi stipulati a livello aziendale. In generale, non sono previsti benefici pensionistici discrezionali, mentre i compensi in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro diversi da quelli previsti dai contratti nazionali o per la cessazione anticipata dalla carica sono normati all'interno delle Politiche di remunerazione, ma l'eventuale pattuizione viene concordata tempo per tempo.

Le Politiche di remunerazione, approvate dall'Assemblea del 29 aprile 2023, contribuiscono a incentivare comportamenti coerenti con gli indirizzi definiti nel Piano industriale, rafforzando i meccanismi esistenti di accountability del management e di trasparenza nei confronti degli Investitori e dei mercati.

Le principali novità introdotte per il 2023 riguardano:

  • il rafforzamento del nesso tra successo sostenibile del Gruppo, misurazione delle performance individuali del management e retribuzioni, in particolare mediante:
  • − l'ampliamento del perimetro delle metriche quantitative e oggettive considerate nella determinazione della remunerazione variabile (a esclusione dei Responsabili delle Funzioni di controllo);
  • − la selezione di metriche di performance sia di breve e sia di lungo termine, coerenti con gli obiettivi declinati nel Piano Industriale 2022-2025 (risultati attesi e tempistiche);
  • − il rafforzamento delle metriche volte a sostenere l'impegno del Gruppo sulle tematiche ESG;
  • l'introduzione in aggiunta agli entry gate e alle clausole di malus e claw-back regolamentari già previsti - di ulteriori correttivi per il rischio volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto per il tramite dell'assunzione di rischi eccessivi, limitando fortemente o impedendo l'erogazione di componenti variabili al verificarsi di dinamiche ed esiti non pienamente coerenti con l'appetito al rischio definito dal Consiglio di Amministrazione (in particolare nel Risk Appetite Framework) e con gli obiettivi, che il Gruppo tempo per tempo si pone, di rafforzamento della propria struttura patrimoniale, di liquidità e di governance;
  • l'aumento del peso relativo delle componenti variabili delle retribuzioni rispetto a quelle fisse, con un limite del rapporto accresciuto, per il Direttore generale e le altre figure apicali, al 100% e, per il resto del personale, al 50%, dal 35% delle precedenti Politiche, escluse le funzioni di controllo che passano dal 30% al 33 %, assicurando allo stesso tempo che un crescente focus sulle retribuzioni variabili non comporti un aggravamento della struttura complessiva di costi;
  • nei limiti delle Politiche, la definizione ex ante dei livelli su cui le componenti variabili delle retribuzioni del vertice manageriale si attesteranno come funzione delle performance (reward), in particolare nel caso di raggiungimento dei target del Piano Industriale o di un loro superamento (overperformance);
  • un crescente impiego di strumenti finanziari nel corrispondere le remunerazioni variabili, immediate e differite, così allineando ulteriormente l'interesse di medio-lungo termine del Gruppo a quelli del management;
  • un maggior grado di disclosure dei meccanismi delle Politiche e delle retribuzioni erogate, a vantaggio dell'accountability del management e della trasparenza nei confronti degli Investitori e dei mercati;
  • una identificazione più puntuale dei ruoli degli Organi e delle strutture del Gruppo in relazione alla definizione e all'attuazione delle Politiche e dei meccanismi retributivi e/o di indennità in caso di interruzione anticipata del rapporto di lavoro del vertice manageriale.

I parametri ESG nelle politiche di remunerazione del top management

La determinazione della remunerazione variabile di breve e di lungo periodo tiene in considerazione pure alcuni obiettivi di Sostenibilità misurabili, riguardanti il raggiungimento di una serie di traguardi; nello specifico:

  • Rating ESG: assicurare un solido posizionamento della banca nel rating di sostenibilità di Standard Ethics e nello score di rating climatico CDP;
  • Credito e Finanza ESG: ampliare l'offerta di prodotti ESG e i relativi volumi;
  • Emissioni ESG: aumentare l'attività di funding ESG, provvedendo a nuove emissioni di green bond e social bond;
  • Emissioni di CO2 : ridurre le emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2 e 3);
  • Iniziative ESG: aderire a iniziative internazionali relative alla sostenibilità ambientale e sociale;
  • Formazione ESG: integrare in modo completo e trasversale.

Per quanto riguarda il 2024, la proposta di Politiche di remunerazione sottoposta all'approvazione dell'Assemblea include l'aumento del peso dei parametri ESG da 5% a 10% e, tra l'altro, la sostituzione del parametro "raggiungimento delle ore di formazione in ambito ESG" con "il completamento del Piano Operativo in Materia di Diversità e Inclusione".

233 SOCIAL

GRI 2-19, 2-20, 2-21

Il dettaglio sulle novità introdotte e sul funzionamento delle nuove Politiche è reperibile nella "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", approvata dal Consiglio di Amministrazione il 15 marzo 2024. Tale documento sarà oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea dei soci del 27 aprile 2024.

Informazioni più approfondite riguardo alle politiche di remunerazione del più alto organo di governo e dei senior executive (dirigenti), al processo di determinazione della remunerazione e al rapporto di retribuzione totale annuo sono reperibili sul sito istituzionale del Gruppo al seguente link: https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assembleadei-soci, "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" (pagg. 9, 13, 15, 18, 19, 21, 32. 35, 42, 47, 68, 94, 97, 99 e 102.

Rapporto di retribuzione totale annuo

2023 2022 2021
Rapporto tra remunerazione annua totale dell'individuo più pagato
e la remunerazione mediana annua totale di tutti i dipendenti
escluso il dipendente più pagato
24,59 18,88 19,28
Indicare, se c'è stato, l'aumento percentuale della remunerazione
annua totale dell'individuo più pagato dal periodo precedente al
periodo corrente*
35% 0% 1,95%
Indicare, se c'è stato, l'aumento percentuale della remunerazione
mediana annua totale per tutti i dipendenti dal periodo
precedente al periodo corrente escluso il dipendente più pagato
3,3% 2,12% 1,91%
Rapporto tra aumento percentuale della remunerazione annua
totale dell'individuo più pagato e l'aumento percentuale della
remunerazione mediana annua totale per tutti i dipendenti escluso
il dipendente più pagato
10,37 - 1,02

* L'incremento è dovuto all'aumento della retribuzione variabile del Direttore generale collegata alle positive performance del Gruppo. Avendo raggiunto gli obiettivi assegnati oltre i valori di target, la remunerazione complessiva è stata più elevata.

Remunerazione del management

In linea con la consolidata impostazione prudenziale della gestione, la remunerazione per i Consiglieri di Amministrazione e per i componenti del Collegio Sindacale è esclusivamente di natura fissa.

La struttura retributiva del Direttore generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche è invece costituita da una componente fissa e una componente variabile: quest'ultima non può superare il 100% della remunerazione fissa per il Direttore generale e le figure apicali, mentre il 50% per il resto del personale più rilevante, escluse le funzioni di controllo per le quali la retribuzione variabile non può superare il 33% di quella fissa.

Nello specifico:

  • la componente fissa, che risulta prevalente, remunera le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno profuso;
  • la componente variabile è finalizzata a gratificare una prestazione professionale di rilievo e qualificante per l'ottenimento di risultati aziendali duraturi e di prestigio.

In particolare, la retribuzione variabile si compone di una parte legata al conseguimento di obiettivi quantitativi economico-finanziari ed ESG di Gruppo e obiettivi qualitativi individuali e viene deliberata previa verifica del raggiungimento totale o parziale degli obiettivi, sulla base della parametrizzazione stabilita.

Inoltre, l'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al rispetto di soglie di accesso individuate in coerenza con i parametri minimi fissati annualmente dall'Autorità di Vigilanza, recepiti nel Risk Appetite Framework, ed è definita secondo gli ulteriori correttivi per il rischio introdotti nel 2023.

Il sistema di remunerazione della BPS (SUISSE) SA è un sistema flessibile, articolato e segmentato per i diversi livelli di popolazione (giovani praticanti e neolaureati, collaboratori, quadri o ruoli chiave e senior management), impostato al fine di incrementare la motivazione professionale, migliorare le prestazioni, creare valore sostenibile per l'Istituto nel tempo e fidelizzare le risorse stesse.

La Direzione Generale garantisce l'implementazione di tale sistema in un'ottica di allineamento alle prassi del mercato di riferimento e di una sempre maggiore chiarezza e trasparenza dei criteri adottati. La politica retributiva, orientata al lungo periodo, è particolarmente attenta al tema delle diversità: BPS (SUISSE) SA s'impegna a rispettare il principio di parità di trattamento sul luogo di lavoro e a mantenere la situazione di equità retributiva tra uomo e donna. Le prestazioni previdenziali sono in linea con il mercato di riferimento e poggiano su basi finanziarie solide.

235 SOCIAL

GRI 405-2

Rapporto tra salario base medio maschile e femminile per categoria e per qualifica operativa* ** ***

Si precisa che:

  • con salario base si intende l'ammontare minimo e fisso riconosciuto al dipendente per il suo lavoro, escludendo qualunque riconoscimento aggiuntivo come straordinari o bonus;
  • con remunerazione si intende il salario base più ogni riconoscimento aggiuntivo al dipendente;
  • il salario base medio è il rapporto tra salario base e il numero di quadri o impiegati, a seconda del genere, in quel determinato anno, diminuito delle persone che lavorano part-time;
  • la percentuale è il rapporto tra salario base medio femminile e maschile.
QUADRI 2023 2022 2021
Salario base medio 95% 97% 97%
Remunerazione media 93% 94% 93%
IMPIEGATI 2023 2022 2021
Salario base medio 95% 89% 89%
Remunerazione media 93% 86% 85%

* Per motivi di legge sulla protezione della privacy e giurisprudenza a essa legata, BPS (SUISSE) SA non produce dati legati alla retribuzione.

** Non si riporta la % relativa ai dirigenti data l'assenza di dirigenti donne nel 2023.

*** I dati in tabella sono calcolati per numero di dipendenti, non per numero di FTE

Le differenze salariali e remunerative sono dovute principalmente a una questione di anzianità: essendo il personale maschile assunto da più tempo rispetto a quello femminile, ha avuto la possibilità di usufruire di un numero maggiore di scatti. Facendo infatti riferimento al GRI 2-7, si può notare come negli anni il numero di assunzioni di donne sia aumentato, a testimonianza di un positivo cambiamento verso una maggiore equità.

Inoltre, permangono differenze significative in termini di orario lavorativo, in particolare per gli impiegati. Il maggiore numero di dipendenti femminili con orario part-time concorre in modo decisivo al disallineamento salariale mostrato in tabella.

GRI 401-3

Maternità e paternità

2023 2022 2021
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Numero di dipendenti
che hanno diritto a
maternità/paternità
930 2.650 3.580 849 2.607 3.456 796 2.571 3.367
Numero di dipendenti
che hanno usufruito di
maternità/paternità
100 102 202 119 111 230 114 25 139
Numero di cessazioni,
al rientro da maternità/
paternità, in corso d'anno
1 1 2 2 0 2 0 1 0
Numero di cessazioni
rispetto ai rientri da
maternità/paternità
dell'anno precedente
1 0 1 2 0 2 1 0 1
Tasso di rientro dopo
maternità/paternità
99% 99% 99% 98% 100% 99% 100% 100% 100%
Tasso di mantenimento
del posto di lavoro dopo
maternità/paternità
99% 100% 100% 100% 100% 100% 99% 100% 99%

I permessi Congedo Parentale (Maternità o Paternità) sono riconosciuti a tutto il personale dipendente del Gruppo come previsto dal CCNL di riferimento.

237 SOCIAL

GRI 405-1b

Suddivisione dei dipendenti per categoria rispetto al genere e all'età

2023 2022 2021
Composizione del
personale
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Dirigenti <= 29 anni (numero) 0 0 0 0 0 0 0 0 0
<= 29 anni (%) 0 0 0 0 0 0 0 0 0
30-50 anni (numero) 0 3 3 0 3 3 0 2 2
30-50 anni (%) 0% 9% 9% 0% 9% 9% 0% 6% 6%
>= 51 anni (numero) 0 32 32 0 31 31 0 32 32
>= 51 anni (%) 0% 91% 91% 0% 91% 91% 0% 94% 94%
Totale 0 35 35 0 34 34 0 34 34
Totale (%) 0% 100% 100% 0% 100% 100% 0% 100% 100%
<= 29 anni (numero) 0 2 2 0 1 1 0 1 1
<= 29 anni (%) 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
30-50 anni (numero) 54 318 372 50 297 347 35 276 311
30-50 anni (%) 47% 41% 42% 48% 41% 42% 45% 40% 41%
Quadri >= 51 anni (numero) 62 461 523 54 432 486 42 408 450
>= 51 anni (%) 53% 59% 58% 52% 59% 58% 55% 60% 59%
Totale 116 781 897 104 730 834 77 685 762
Totale (%) 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%
<= 29 anni (numero) 278 400 678 216 355 571 195 325 520
<= 29 anni (%) 34% 22% 26% 29% 19% 22% 27% 17% 20%
30-50 anni (numero) 415 1090 1505 411 1170 1581 416 1232 1648
Impiegati 30-50 anni (%) 51% 59% 57% 55% 63% 61% 59% 66% 64%
>= 51 anni (numero) 121 344 465 118 318 436 99 304 403
>= 51 anni (%) 15% 19% 17% 16% 17% 17% 14% 16% 16%
Totale 814 1834 2648 745 1843 2588 710 1861 2571
Totale (%) 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%

Supporto alla comunità e legame con il territorio

Proseguiremo nel nostro percorso di sviluppo, convinti di poter generare ancor più valore tramite la crescita del business (…), l'espansione nel nord-est del Paese, il sostegno alle imprese italiane, in specie quelle che operando nei mercati internazionali sono in grado di trarre vantaggio pure dai nuovi contesti, compresi gli equilibri geopolitici. Con forza e determinazione innoviamo per adeguarci al cambiamento, gestire le sfide del nostro tempo, così da soddisfare le aspettative di Clienti, Azionisti e comunità di riferimento, per interpretare e soddisfare i bisogni di coloro che a ogni livello le popolano.

Comunicato stampa, 6 febbraio 2024

Il Gruppo si impegna a favorire lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali e dei territori in cui opera, con particolare attenzione alle famiglie e alle piccole e medie imprese.

Operare con prudenza, professionalità e impegno, a favore dei territori e della Comunità è la prassi seguita dalla Banca sin dalle sue origini: questo approccio ha permesso e continua a consentire il conseguimento di utili anche in congiunture particolarmente sfidanti.

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e, in particolare, con l'SDG 11 "Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili".

L'attuale Strategia ESG, parte integrante del più ampio Piano Industriale 2022-2025, prevede il rafforzamento delle attività del Gruppo con impatto positivo sul territorio e la comunità di riferimento, quali, da un lato, l'adozione di un programma ben definito di sponsorizzazione ed erogazione liberali, dall'altro, l'utilizzo di nuovi meccanismi di selezione dei fornitori che considerino le loro performance in ambito ESG. Inoltre, il Gruppo si prefigge di consolidare la propria posizione nel settore delle aziende, con attenzione particolare alle PMI, nonché di intensificare la presenza in aree ad alto valore, con potenziale non pienamente espresso e capitalizzare le nuove opportunità che offrono il mercato, e in particolare, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), anche in ambiti contigui al business bancario.

La tradizionale vicinanza della Banca al territorio ha conosciuto nel 2023 un'importante attività di espansione nel Nord-Est italiano: si sono infatti susseguite le aperture di dipendenze a San Donà di Piave (VE), Thiene (VC) e Udine ed è prevista, per il 2024, anche l'inaugurazione delle filiali a Trieste, Conegliano Veneto (TV) e Pordenone.

FS13

Punti di accesso in aree scarsamente popolate

Presenza territoriale Gruppo BPS 2023 2022 2021 media
BPS - Punti di accesso 486 484 484 485
BPS - Comuni serviti 335 333 332 333
BPS (SUISSE) SA - Punti di accesso (*) 21 21 20 21
BPS (SUISSE) SA - Comuni serviti (*) 9 9 9 9
FACTORIT - Punti di accesso 6 6 6 6
FACTORIT - Comuni serviti 6 6 6 6
BNT - Punti di accesso 5 7 7 6
BNT - Comuni serviti 5 7 7 6

(*) L'aggregato comprende la succursale di Monaco, localizzata nell'omonimo principato. Sono escluse l'unità virtuale e il direct banking.

FONTI: Punti di accesso e presenza territoriale delle società controllate in coerenza con quanto rappresentato nelle relazioni finanziarie di periodo

Presenza territoriale BPS 2023 2022 2021 media
TOTALE COMUNI SERVITI DA BPS 335 333 332 333
con meno di 5000 abitanti - serviti da BPS
(#)
134 134 132 133
(%) 40% 40% 40% 40%
con meno di 5000 abitanti - serviti solo da
BPS (#)
67 59 56 58
(%) 20% 18% 17% 17%
TOTALE PUNTI DI ACCESSO BPS 486 484 484 485
in Comuni con meno di 5000 abitanti -
serviti da BPS (#)
144 144 141 143
(%) 30% 30% 29% 30%
in Comuni con meno di 5000 abitanti -
serviti solo da BPS (#)
68 60 57 59
(%) 14% 12% 12% 12%

FONTI (dettaglio per singolo comune):

Punti operativi BPS: fonti interne

Punti operativi banche: flusso di ritorno Banca d'Italia - Planus

Numero abitanti: http://dati.istat.it - 'Popolazione residente'

(*) Numero abitanti riferito al 1° gennaio 2023; punti operativi banche al 31/12/2022.

Percentuale del portafoglio per area geografica, dimensioni e settore

2023 2022 2021
Distribuzione territoriale del
portafoglio
Nord Italia 71,12% 70,43% 68,79%
Centro Italia 15,93% 17,37% 19,26%
Svizzera 12,95% 12,20% 11,92%
Totale 100,00% 100,00% 100,00%
Microimprese 11,87% 12,53% 13,77%
PMI 20,15% 20,96% 21,92%
Grandi imprese 9,63% 8,57% 6,87%
Privati 36,28% 36,40% 37,35%
Enti e istituzioni 22,07% 21,54% 20,09%
Totale 100,00% 100,00% 100,00%

Il contributo dei diversi segmenti di clientela al risultato economico complessivo dell'esercizio corrente è stato influenzato in particolare da un'apprezzabile crescita degli spread associati all'attività di raccolta e una sensibile contrazione degli spread degli impieghi, in un contesto di mercato caratterizzato da una rapida e significativa crescita dei tassi di interesse.

FS6

241 SOCIAL

GRI FS7

Valore monetario dei prodotti e servizi designati per apportare un beneficio sociale

Al fine di una corretta rappresentazione dell'indicatore, sono stati individuati alcuni codici SAE (Sottogruppo di Attività Economica di Banca d'Italia) e NOGA (Nomenclatura generale delle attività economiche, versione svizzera della classificazione europea delle attività economiche NACE) oltre a specifiche controparti, elencati qui di seguito:

SAE

  • Enti produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali
  • Enti produttori di servizi sanitari
  • Altri enti produttori di servizi sanitari
  • Enti di previdenza e assistenza sociale
  • Istituzioni ed enti ecclesiastici e religiosi
  • Istituzioni ed enti con finalità di assistenza, beneficenza, istruzione, culturali, sindacali, politiche, sportive, ricreative e simili

NOGA/NACE

  • Istruzione scolastica/universitaria
  • Altra istruzione
  • Altra istruzione e supporto all'istruzione
  • Assistenza sanitaria
  • Assistenza sanitaria residenziale e non residenziale
  • Attività culturali
  • Attività religiose e altre associazioni

Le informazioni concernenti questo indicatore vengono riportate in due tabelle: la prima si riferisce ai volumi complessivi di BPS e BPS (SUISSE) SA in relazione ai finanziamenti rateali a clientela, mentre la seconda si riferisce al contributo della controllata Factorit SpA rispetto al suo totale finanziamenti verso clientela.

UdM 2023 2022 2021
Totale finanziamenti verso clientela € mln 27.107 21.536 19.319
Finanziamenti con finalità sociale € mln 764 645 547
Percentuale del valore totale dei
finanziamenti per finalità sociale sul
valore totale dei finanziamenti erogati
% 2,82% 3,00% 2,83%

I dati sopra riportati si riferiscono alla Capogruppo e a BPS (SUISSE) SA.

UdM 2023 2022 2021
Totale finanziamenti verso clientela € mln 4.282 3.535 2.936
Finanziamenti con finalità sociale € mln 129 77 36
Percentuale del valore totale dei
finanziamenti per finalità sociale sul
valore totale dei finanziamenti erogati
% 3,00% 2,17% 1,23%

I dati sopra riportati si riferiscono alla sola Factorit SpA.

Iniziative a sostegno delle PMI

Siamo molto orgogliosi di chiudere l'anno con questa inaugurazione a Udine che segna il nostro ingresso in Friuli-Venezia Giulia, una regione cruciale per lo sviluppo del Paese, potendo al contempo annunciare la prossima apertura di una nuova filiale a Trieste. L'esperienza ormai più che secolare - maturata al fianco delle comunità e del tessuto economico e imprenditoriale - consente ora, in una logica sempre più digital-human, di svolgere la nostra funzione al passo con i tempi: è la nostra cifra inconfondibile che si esprime nel nostro modo unico di fare banca, racchiuso nel motto "una banca che fa banca".

Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale di Banca Popolare di Sondrio.

243 SOCIAL

L'attività di sviluppo del comparto corporate costituisce una leva strategica importante per l'erogazione di finanziamenti green, ovvero a controparti caratterizzate da un profilo virtuoso in termini di riduzione degli impatti climatico-ambientali e di attenzione al territorio. Risulta dunque essenziale orientare la rete affinché possano essere intercettate le opportunità di supporto alla clientela impegnata nella trasformazione dei propri modelli di business, come il rinnovo dei processi industriali e installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

In linea con quanto dichiarato nel Piano Industriale 2022-2025, la Banca Popolare di Sondrio ha confermato la propria volontà di assistere le Piccole e Medie Imprese che, insieme alle famiglie, costituiscono non solo la clientela per eccellenza dell'Istituto, ma anche il tessuto socioeconomico del Paese.

Il 2023 è stato di fatti un anno prolifico in termini di iniziative a supporto delle PMI: il totale dei prestiti erogati dalla Capogruppo, divisi in chirografari e ipotecari, è stato di quasi 1 miliardo e 500 milioni ed equivale al 70% dell'erogato totale.

In particolare, nell'ambito dei finanziamenti, è stata sviluppata una linea di credito ESG dedicata alle imprese che vogliono ridurre le emissioni inquinanti dei propri mezzi di trasporto. L'obiettivo è quello di supportare le aziende di qualsiasi dimensione e settore che intendono ridurre concretamente le emissioni generate dall'utilizzo dei veicoli strumentali all'attività aziendale.

Prestito obbligazionario BPS da parte di Cassa Depositi e Prestiti (di seguito "CDP").

Nell'aprile 2023, la Banca ha sottoscritto con CDP un importante accordo volto a sostenere l'accesso al credito e gli investimenti per lo sviluppo di filiere, l'internazionalizzazione e i progetti legati al PNRR delle imprese clienti o di nuova acquisizione.

Nell'ambito dell'iniziativa, CDP ha interamente sottoscritto un prestito obbligazionario da 150 milioni, emesso da BPS nell'ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Notes Programme). La Banca ha destinato tali risorse a favore di PMI e Mid-Cap, perseguendo gli obiettivi del Piano Industriale riguardanti l'innovazione e l'internazionalizzazione delle imprese; ha inoltre assicurato risorse finanziarie a sostegno delle esigenze di circolante, accresciutesi nell'ultimo anno per le tensioni sui prezzi dei fattori produttivi (materie prime, energia etc.).

La collaborazione con Omnia Service

Omnia Service Società Cooperativa è la società di sistema di Confcooperative Parma incaricata di supportare le imprese, associate e non, nell'adeguamento alle normative cogenti e volontarie (di natura bilancistica o di compliance) e nello sviluppo imprenditoriale attraverso la razionalizzazione dei costi (in particolare energetici), la pianificazione degli investimenti e il ricorso ai finanziamenti pubblici. Confcooperative Parma registra tra i soci ben 75 caseifici appartenenti al Consorzio del Parmigiano Reggiano e 450 imprese agricole conferenti dei caseifici stessi.

Omnia Service ha individuato nella Banca Popolare di Sondrio un buon partner per la valutazione delle richieste di finanziamento e, a sua volta, BPS valuta come positivi i servizi che l'azienda offre nell'intercettare le richieste di credito e la capacità di coinvolgere un insieme di soggetti complementari, come progettisti, tecnici, installatori e fornitori degli impianti, in modo da fornire un "servizio chiavi in mano" e a tutto tondo alle aziende.

I settori di attività a cui Omnia Service rivolge la propria operatività sono molteplici: oltre ai caseifici della filiera del Parmigiano Reggiano e alle aziende agricole loro associate, si evidenziano le Cooperative Sociali di tipo A (che si occupano della gestione dei servizi socio-sanitari, formative e di educazione permanente) e di tipo B (che si occupano della gestione di attività finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate), gli studi professionali (commercialisti, avvocati), gli Enti Locali, le associazioni e fondazioni e le parrocchie (forti i legami con la Curia del territorio).

La collaborazione con Omnia Service ha portato a importanti iniziative di supporto alle aziende, come il Prestito acquisto foraggio del giugno 2022, la raccolta di richieste di finanziamento, pervenute da filiali dell'area emiliana, per impianti di Biogas e di produzione di energia solare.

Infine, la collaborazione con Omnia Service ha permesso alla Banca di raccogliere dati e informazioni di dettaglio sulla Sostenibilità delle imprese clienti e dei loro investimenti, nonché di attivare progettualità volte alla definizione di prodotti di credito ESG focalizzati sul settore agricolo e lattiero-caseario.

245 SOCIAL

Imprese agricole e agroalimentari: finanziamenti per la produzione di energie rinnovabili con contributo in conto capitale o con garanzia ISMEA Lo Stato, nel perseguire gli obiettivi di tutela ambientale, di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione dei loro effetti attraverso la promozione della produzione di energia rinnovabile e dell'efficienza energetica, ha attivato una serie di misure dedicate al settore primario e all'agroindustria. Questi settori, con attività direttamente legate all'utilizzo del suolo, all'ambiente e alla trasformazione dei prodotti della terra e dell'allevamento, sono tra i primi a essere colpiti dagli eventi climalteranti, interessati dalle iniziative europee del Green Deal e del REPowerEU e coinvolti dalle implicazioni legate ai tre "assi" ESG. Nello specifico, con il bando Parco Agrisolare, il Ministero dell'Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) in utilizzo di fondi messi a disposizione dal PNRR ha promosso misure agevolate a favore di interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici, da destinare in primis all'autoconsumo, da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale da imprese di qualsiasi dimensione, incluse le cooperative o in forma associata. L'accordo con Asconfidi Lombardia per l'operatività nel breve termine e in favore delle start-up d'impresa A settembre 2023 è stato sottoscritto un accordo con Asconfidi Lombardia per agevolare il ricorso alla garanzia del confidi e alla controgaranzia e riassicurazione del Fondo per le PMI ai sensi della Legge 662/96 da parte di soci del confidi, di soci di altri confidi non operativi su questa tipologia di prestiti o non concorrenziali sull'offerta e anche delle imprese che non aderiscono e non intendono aderire ad alcun confidi relativamente alle seguenti operazioni: ■ a breve termine per le PMI, quali aperture di credito in conto corrente, anticipi fatture, portafoglio e anticipi export; ■ finanziamenti alle start-up intendendo come tali le start-up ordinarie, quelle innovative e i cosiddetti incubatori certificati; i prestiti devono riguardare progetti aziendali a cui viene riconosciuta un'adeguata sostenibilità prospettica E a tale fine, si valutano positivamente le expertise imprenditoriali e di settore, la presenza di equity o di adeguate garanzie a supporto. La proposta, rivolta a tutte le PMI clienti della Banca da almeno tre anni o con già in essere affidamenti da almeno un triennio, ha consentito a queste aziende il ricorso alla garanzia di Asconfidi e alla controgaranzia del Fondo MCC a costi calmierati

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

rispetto alla media di quelli applicati dai confidi convenzionati con BPS.

Supporto allo sviluppo internazionale delle aziende

Anche nel 2023, sono proseguiti i consueti incontri formativi organizzati dal Servizio Internazionale della Capogruppo per le aziende italiane operanti in contesti internazionali e interessate a migliorare le proprie conoscenze per accrescere la propria competitività. Gli incontri, sempre gratuiti, hanno spaziato tra le diverse tematiche del commercio estero, molteplici settori e numerosi Paesi, cercando di seguire le tendenze più di interesse e le esigenze delle imprese clienti, ma anche delle filiali della Banca con formazione interna dedicata. Le iniziative per l'internazionalizzazione mirano a divulgare informazioni chiare e aggiornate sulle opportunità offerte dai mercati esteri, ma anche ad aiutare le aziende italiane ad aprirsi nuovi canali di business, alla luce del fatto che i mercati internazionali evolvono rapidamente e gli operatori economici devono aggiornarsi costantemente per essere vincenti.

In totale, nel corso dell'anno sono state realizzate 21 iniziative con 2.787 partecipanti.

Si riportano di seguito due progetti meritevoli di nota:

Incoming di operatori del turismo da USA e Canada in Valtellina, grazie al quale è stato promosso il territorio della provincia di Sondrio, in collaborazione con i Consorzi Turistici locali;

Reconstruction of Ukraine, evento online a cui hanno partecipato diverse istituzioni italiane, ucraine ed europee, per discutere di possibili nuove opportunità per le aziende italiane in Ucraina.

Trade Finance

Al fine di assistere la clientela nella gestione dei possibili rischi commerciali insiti nelle transazioni con nuove controparti residenti in Paesi stranieri, la Banca mette a disposizione della propria clientela prodotti di Trade Finance erogati da team di specialisti che forniscono consulenza personalizzata per identificare le soluzioni più adeguate. In aggiunta, da alcuni anni, è stato avviato il progetto Digital Trade Finance: si tratta di uno strumento che consente di elaborare le lettere di credito in pratiche digitali senza la necessità di archiviare il cartaceo, con un impatto decisamente positivo a livello ambientale. Il progetto è tutt'ora in corso e si prevede di estenderlo ad altre tipologie di pratiche, introducendo pure soluzioni basate sull'Intelligenza Artificiale per robotizzare alcuni processi e renderli così maggiormente efficienti.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

247 SOCIAL

Trade Facilitation Programme

Da oltre 20 anni, Banca Popolare di Sondrio opera nell'ambito del Trade Facilitation Programme promosso dalle Banche Multilaterali di Sviluppo (di seguito "BMS"). Le BMS, istituzioni sopranazionali create dagli Stati sovrani che ne sono azionisti, hanno come mandato principale quello di ridurre la povertà e promuovere lo sviluppo economico. Le BMS con le quali Banca collabora per la copertura del rischio su determinati Paesi sono:

  • International Finance Corporation (IFC);
  • European Bank for Recostruction and Development (EBRD);
  • Asian Development Bank (ADB);
  • Inter-American Development Bank (IADB).

Il Trade Facilitation Programme (di seguito "TFP") ha l'obiettivo di promuovere il commercio internazionale da, per e fra diversi countries of operations. Attraverso questo programma, le BMS forniscono garanzie alle banche confermanti internazionali assumendosi, pertanto, i rischi politici e commerciali delle banche emittenti nei countries of operations. Le garanzie emesse dalle BMS possono essere utilizzate per garantire i seguenti strumenti finanziari emessi o garantiti dalle banche partecipanti:

  • crediti documentari e standby letters of credit;
  • crediti documentari con pagamento differito e red-clause letter of credits;
  • garanzie internazionali;
  • finanziamenti interbancari.

Oltre alla promozione del commercio internazionale, il TFP ha come obiettivo quello di supportare l'operatività in una fase iniziale per dar modo alle banche confermanti di comprendere il modus operandi della banca emittente e di valutare la concessione di linee dirette. Nel 2023, BPS ha concluso con tali banche 208 operazioni, per lo più finanziamenti e conferme di lettere di credito con postfinancing a favore della banca emittente, per un totale di 260.102.951,46 euro a cui si sommano 100.011.139,38 dollari. I Paesi coinvolti in tali transazioni sono stati: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Serbia, Tajikistan, Tunisia, Turchia e Uzbekistan.

Bandi e finanziamenti europei

Il Gruppo Europeo di Interesse Economico Coopération Bancaire pour l'Europe (di seguito "CBE-GEIE"), ente con sede a Bruxelles di cui la Banca detiene il 48% delle quote, ha fornito agli associati e ai loro clienti servizi informativi, consulenziali e assistenziali per la partecipazione a bandi e finanziamenti europei. In particolare, nel 2023 il gruppo di euro-progettisti di CBE-GEIE ha ideato e realizzato numerosi progetti in partnership con altri enti europei, sui temi sociali, educativi e ambientali, finalizzati a produrre risultati e benefici diffusi sul territorio comunitario.

Iniziative a supporto della clientela retail

Il Gruppo, consapevole di quanto sia importante dialogare con i clienti per meglio comprenderne le necessità e condividere istanze e progetti, ha destinato sostegno e attenzione non solo alle aziende ma anche al settore delle famiglie.

Nel 2023, la Banca si è distinta nel supporto all'economia reale dei territori presidiati con nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese per oltre € 4,8 miliardi, registrando un aumento del 4,4% rispetto all'anno precedente.

Prodotti e servizi per le fasce "deboli"*

Bambini, Giovani e Studenti

Banca Popolare di Sondrio da sempre pone attenzione alla clientela giovane, attraverso la proposizione di una vasta gamma di prodotti e servizi adatti a questo importante target di clientela.

Per agevolare l'inclusione finanziaria dei giovani e giovanissimi la Banca propone soluzioni di risparmio dedicate ai minori, come il Conto 44 Gatti e il deposito Primi Frutti. In particolare, il Conto 44 Gatti è un libretto di risparmio riservato ai bambini di età compresa fra 0 e 12 anni non compiuti che permette di ottenere agevolazioni in numerosi parchi a tema italiani, oltre alla possibilità di ricevere una rivista bimestrale, ricca di contenuti adatti ai bambini. Primi Frutti invece è un libretto a risparmio per giovani under 18 che consente di accantonare, sin dai primi anni di vita, piccole somme di denaro.

Conto 44 Gatti 2023 2022 2021
Rapporti in essere 6.808 6.994 7.330
Primi Frutti 2023 2022 2021
Rapporti in essere 5.473 5.742 6.063

Nel corso degli anni il catalogo dei prodotti si è arricchito per soddisfare le crescenti esigenze di una fascia di clientela sempre più dinamica.

* I dati presentati in questa sezione del documento si riferiscono solo alla Capogruppo, poiché l'offerta delle Società controllate si differenzia per tipologia di business.

GRI FS7

Valore monetario dei prodotti e servizi designati per apportare un beneficio sociale

249 SOCIAL

A febbraio 2022 è stato lanciato il nuovo Conto MULTIplus minori, dedicato ai ragazzi dai 10 ai 17 anni con canone azzerato (canone mensile di euro 5,00 con scontistica per l'età pari a euro 5,00). Al compimento del diciottesimo anno di età del titolare, il rapporto automaticamente - senza necessità di sottoscrivere un nuovo contratto - prosegue come MULTIplus "ordinario". Per i giovani la Banca mette pure a disposizione Carta +ma, carta prepagata dotata di IBAN che permette di effettuare pagamenti e prelevamenti all'estero e in Italia, con alcune operazioni tipiche del conto corrente. La carta può essere rilasciata a partire dai 14 anni e prevede il canone azzerato fino al compimento del venticinquesimo anno d'età.

Conto MULTIplus minori 2023 2022 2021
Rapporti in essere 1.504 840 -
Conto MULTIplus 2023 2022 2021
Rapporti in essere età < 27 anni 25.611 23.279 20.275
Carta +ma 2023 2022 2021
Rapporti in essere (14-25 anni) 17.493 18.586 18.814

L'attenzione ai giovani è testimoniata pure nei rapporti privilegiati che la Banca intrattiene con le Casse di Previdenza. Si dà, di seguito, evidenza delle risultanze dei prestiti destinati ai giovani iscritti di INARCASSA e Cassa Forense.

Casse di Previdenza UdM 2023 2022 2021
Finanziamento on-line giovani
iscritti INARCASSA
Numero
erogazioni
29 21 13
Controvalore
in €
400.000 200.000 120.000
Finanziamento on-line giovani
iscritti Cassa Forense
Numero
erogazioni
118 77 146
Controvalore
in €
1.500.000 900.000 1.760.000

Negli ultimi anni la Banca ha dedicato attenzione particolare al mondo universitario grazie agli accordi di Tesoreria e Cassa attivati con i principali Atenei italiani - attraverso la proposizione di prodotti e servizi dedicati agli studenti universitari. In particolare, l'offerta prevede la possibilità di richiedere:

  • Carta Ateneo+: carta prepagata ricaricabile con IBAN. La carta, che non prevede costi di rilascio e canone annuo, è nata dalla collaborazione tra la Banca Popolare di Sondrio e le Università che hanno aderito all'iniziativa; abbinata al tesserino universitario per gli studenti e il personale, rappresenta la versione destinata al mondo universitario di Carta +ma.
  • Conto SoPOP: conto on-line a pacchetto, riservato agli studenti universitari, con canone mensile pari a 1 euro fino ai 29 anni, una carta di debito abbinata (a canone gratuito) e servizio di Internet Banking gratuito.
  • Prestito SOPOP: prestito senza spese bancarie, a tasso zero, abbinato al conto on-line SoPOP, richiedibile in occasione della laurea triennale e/o laurea magistrale.
  • Prestiti a studenti: prestiti agevolati destinati a studenti universitari; rientrano in tale categoria: Prestiti per corsi di inglese, Prestiti agli studenti dell'Università degli Studi di Pavia, Prestiti agli Studenti dell'Università degli Studi di Parma per partecipare al Master in Engineering Management (MEM), Prestiti agli Studenti del Master IULM, Prestiti agli Studenti iscritti al primo anno del Corso di Laurea IULM, Prestiti a Studenti Premio alla laurea, Prestiti agli Studenti dell'Università degli Studi di Brescia, lauree brevi e altri corsi di laurea o specializzazione, Prestiti agli studenti della Comunità Montana Alta Valtellina.
  • Carte di Credito: grazie alla partnership tra Banca Popolare di Sondrio e alcune Università sono nate carte di credito brandizzate, destinate agli studenti, dotate di due linee differenti. La prima è la c.d. linea commerciale, per gli utilizzi come carta di credito tradizionale, mentre la seconda è destinata al pagamento, pure con possibilità di rateizzazione, delle rette universitarie.
Carta Ateneo + 2023 2022 2021
Emissioni annuali 100.293 87.602 89.040
Progressivo carte emesse 717.562 617.269 529.667
Conto SoPOP 2023 2022 2021
Rapporti aperti annualmente 143 207 157
Prestiti SoPOP 2023 2022 2021
N. erogazioni 3 14 5
Importo erogato 11.760 61.000 25.000
Prestiti a studenti 2023 2022 2021
N. prestiti 174 182 211
Importo 517.594 601.859 744.443

251 SOCIAL

Anziani

Banca Popolare di Sondrio dedica particolare attenzione anche agli anziani: molto spesso, per raggiunti limiti anagrafici, questo tipo di clientela non ha di norma accesso al mercato del credito per richieste di importi elevati e, in caso di necessità finanziarie, si trova costretta a dover valutare la vendita dell'immobile o della nuda proprietà. Da qui, la volontà di offrire uno strumento finanziario che consenta di integrare il reddito, di migliorare il tenore di vita e di soddisfare le esigenze di liquidità smobilizzando il valore del patrimonio immobiliare. Forte di questa consapevolezza la Banca ha deciso di offrire, tra le poche sul mercato, il Prestito Ipotecario Vitalizio, prodotto che si sostanzia in un finanziamento ipotecario a medio-lungo termine riservato agli over 65.

Prestiti Ipotecari Vitalizi 2023 2022 2021
N. erogazioni 9 7 8
Controvalore (mln €) 0,90 1,05 0,89

Come previsto dalla normativa italiana, la Banca offre un Conto di Base dedicato ai pensionati, le cui caratteristiche sono state definite da una convenzione sottoscritta tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Banca d'Italia, l'Associazione Bancaria Italiana, la società Poste italiane SpA e le associazioni dei prestatori di servizi di pagamento. Il conto in questione prevede, a fronte di un canone annuo onnicomprensivo, la gratuità di un numero di operazioni annue specificatamente indicate dalla citata convenzione. Per i titolari di trattamenti pensionistici di importo inferiore a 18.000 euro lordi annuali è prevista la gratuità del canone.

Conto di Base Pensionati 2023 2022 2021
Rapporti in essere 178 145 113

Extracomunitari

Con l'obiettivo di agevolare l'integrazione e rispondere alle esigenze concrete di chi, provenendo da Paesi extra Unione Europea, si appresta a stabilirsi nel nostro Paese, la Banca ha lanciato nel 2004 un prodotto di conto corrente dedicato, il Conto WORKinITALY.

Conto WORKinITALY 2023 2022 2021
Rapporti in essere 143 163 176
Carta +ma 2023 2022 2021
Carte attive intestate a extracomunitari 44.862 41.141 37.169

Banca della Nuova Terra: la cessione del quinto dello stipendio e della pensione

La cessione del quinto nasce come forma di accesso al credito riservata ai dipendenti statali e pubblici (DPR 180/1950) e viene estesa successivamente con la L. 80/2005 anche ai pensionati e ai dipendenti privati. Si tratta di una forma di finanziamento a tasso fisso che viene rimborsata direttamente dal datore di lavoro o dall'Ente previdenziale con addebito mensile della rata in busta paga o sul cedolino della pensione.

L'importo della rata di rimborso non può eccedere la quinta parte dello stipendio/ pensione netto mensile. Informazioni aggiuntive si possono trovare sul sito https:// www.bntBanca.

Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa (Fondo Gasparrini)

La Legge di Bilancio per il 2023 (n. 197 del 29 dicembre 2022) ha prorogato al 31 dicembre 2023 la validità delle misure straordinarie per la sospensione del pagamento delle rate per i mutui prima casa previste dal Fondo Gasparrini, mantenendo inalterate le modifiche operative e l'ampliamento dei benefìci già introdotti dai Decreti cc.dd. Cura Italia e Liquidità.

L'accesso al beneficio della sospensione del mutuo è previsto per i seguenti eventicausa:

  • sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni, anche in attesa dell'emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito;
  • riduzione dell'orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni, corrispondente a una riduzione almeno pari al 20% dell'orario complessivo, anche in attesa dell'emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito;
  • cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
  • cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato;
  • cessazione dei rapporti di lavoro parasubordinato o di rappresentanza commerciale o di agenzia;
  • morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile non inferiore all'80%;
  • per le categorie dei lavoratori autonomi e liberi professionisti che hanno subito un calo del fatturato di oltre il 33%;
  • eventi previsti dall'art.2, comma 479, della legge 24 dicembre 2007 n. 244 riferibili ad almeno il 10% dei soci delle cooperative edilizie a proprietà indivisa.

253 SOCIAL

Customer Satisfaction

Come previsto dalla ISO 9001:2015, il Servizio Internazionale ha svolto l'indagine di Customer Satisfaction per conoscere il gradimento sui servizi erogati sia alla clientela che agli enti istituzionali, in termini di efficienza ed efficacia operativa. I risultati ottenuti sono da considerarsi estremamente positivi avendo raggiunto apprezzamenti superiori al 90% con punte anche del 100%.

Questi risultati confermano l'apprezzamento nei confronti dei servizi offerti dalla Banca, ma soprattutto della competenza, efficienza e correttezza operativa del personale specializzato, sempre attento al rapporto con il cliente.

Sponsorizzazioni e beneficenza

BPS, anche nel 2023, ha dato corso a contribuzioni in più direzioni per rispondere a diversi progetti, dando un importante supporto a situazioni con una valenza particolarmente rilevante dal punto di vista sociale e geopolitico.

Le liberalità erogate dal Gruppo sono concepite al fine di generare un valore aggiunto che amplifichi il beneficio ottenuto dai destinatari attraverso piccoli circoli virtuosi che si auto-alimentino.

L'approccio rispetto a queste richieste è quello di ascoltare una pluralità di domande specifiche, piuttosto che focalizzarsi su iniziative di alto rilievo. Infatti, l'identificazione di soggetti meritevoli non parte da una mera analisi di budget, ma ascolta le richieste provenienti dalla rete, tenendo monitorato il plafond in modo da raccogliere quante più domande lodevoli possibili. Sono state quindi soddisfatte molteplici istanze inoltrate in particolare da soggetti strettamente collegati alla Comunità di riferimento per BPS, come da case di riposo, enti assistenziali, umanitari e di volontariato, ricreativi, religiosi; da scuole di ogni ordine e grado, da associazioni culturali, artistiche, musicali. Le azioni benefiche comprendono in particolare l'incentivazione alla raccolta di fondi a favore di ospedali ed enti del Terzo Settore, che, tra l'altro, esercitano attività di ricerca in campo medico e scientifico.

La Banca provvede, in sede di approvazione del riparto dell'utile dell'esercizio, a destinare una somma da utilizzare per erogazioni liberali che vengono valutate da una specifica Commissione di beneficenza che si riunisce, salvo casi particolari, con cadenza settimanale.

Conto Corrente Solidarietà

Dal 1996 la Banca Popolare di Sondrio offre alla clientela la possibilità di aprire conti che prevedono alcune finalità etiche.

In particolare, il Conto Corrente Solidarietà è un conto esclusivamente di deposito per il quale, alla fine di ciascun anno, la Banca prevede la donazione, a valere del Fondo beneficenza e in base alle scelte effettuate dai correntisti, di un importo pari allo 0,25% della giacenza media annua.

UdM 2023 2022 2021
AIRC 35.500 36.400 31.000
UNICEF 21.000 21.700 20.700
AVIS 4.500 3.800 3.200
AISLA 3.800 5.200 3.200
ADMO 2.700 3.200 2.400
Totale 67.500 70.300 60.500

Liberalità*

UdM 2023 2022 2021
Enti assistenziali 54.500 42.650 46.750
Enti umanitari e di volontariato 49.353 42.707 24.803
Associazioni culturali e artistiche 7.492 32.920 4.153
Enti ricreativi 15.364 12.297 10.046
Associazioni musicali 13.079 8.701 9.049
Scuola 2.200 5.800 3.985
Enti pubblici 215 202 3.165
Enti religiosi 33.714 8.702 12.720
Associazioni di Categoria 8.197 7.865 2.727
Associazioni varie 22.833 111.816 41.304
Totale 206.947 273.660 158.702

* Il dato sulle liberalità include anche gli importi elargiti tramite il Conto Corrente Solidarietà.

255 SOCIAL

Sponsorizzazioni

UdM 2023 2022 2021
Associazioni Culturali e ricreative 55.668 38.960 37.346
Associazioni di Categoria 6.136 2.870 2.200
Scuole e Associazioni Religiose 11.355 6.587 13.481
Associazioni Sportive e varie 202.268 136.431 114.633
Totale 275.427 184.848 167.660

Nel corso del 2023 sono pervenute n. 211 richieste di contributo pubblicitario (35 richieste in più rispetto al 2022) con un incremento dell'importo complessivamente erogato del 62% circa rispetto all'anno precedente.

Tra le iniziative sostenute dalla BPS troviamo la Valtellina Wine Trail, manifestazione che vede la Banca nel ruolo di main sponsor. Si tratta di un percorso nella natura, nel quale il binomio enogastronomia-territorio si arricchisce dei valori di inclusività e socialità propri dello sport.

Essere parte della Valtellina Wine Trail è, per Banca Popolare di Sondrio, una conferma dell'impegno e della forte attenzione che da sempre la Banca dedica alla filiera vitivinicola, simbolo di eccellenza e unicità del nostro territorio (…). Oggi, al binomio territoriovigneto, aggiungiamo anche lo sport con i suoi valori di inclusività e socialità. Di questa triade territorio-vignetosport, Banca Popolare di Sondrio vuole orgogliosamente essere, e continuerà a essere, sponsor propulsore.

Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato BPS, Conferenza Stampa per il Wine Trail

Anche nel 2023 la Banca ha sostenuto il Sondrio Festival, una mostra internazionale di documentari sui parchi a grande valenza sociale e ambientale. In questa edizione la Banca ha donato agli spettatori la pubblicazione "Piante, uomini e animali. Un diritto per l'ambiente", una brochure che tratta temi come quello della convivenza fra uomini e animali e del rapporto fra uomini e piante.

NON SOLO BANCA

L'azione di promozione culturale della Banca si rivolge all'ascolto del suo territorio, ove la Banca ha "piedi, cuore e testa", con lo scopo di promuovere e valorizzare i molteplici aspetti naturalistici e di risorse a disposizione della comunità in cui opera: tutto ciò a significare il forte legame con il territorio e la comunità.

La Banca, sensibile alla cultura e alla sua diffusione, organizza incontri con personaggi di spicco sia del settore finanziario che, più in generale, del panorama culturale. Nel 2023 Fausto De Stefani, leggendario scalatore dei 14 "ottomila" e, ancor prima, attivista umanitario e ambientale, ha intrattenuto un folto pubblico raccontando la sua missione a favore dell'istruzione scolastica per l'emancipazione delle popolazioni nepalesi.

Il prof. Carlo Cottarelli, direttore del Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ha presentato, il libro "Chimere. Sogni e fallimenti dell'economia", di cui è autore.

Inoltre, la Banca ha promosso un incontro in ricordo del Premio Nobel per la Letteratura 1997 Dario Fo: l'evento è stato costruito come un percorso attraverso la vita e le opere del grande istrione, e della sua compagna Franca Rame, a partire dalle dichiarazioni, interviste e narrazioni della coppia, con riferimento all'originaria formazione, alle esperienze artistiche contrastate e alle battaglie civili che hanno portato la compagnia a un successo internazionale senza precedenti.

Da diversi anni, per iniziativa dell'ABI, coordinatrice del progetto, il primo sabato di ottobre, i Palazzi delle banche accolgono quanti hanno desiderio di conoscere le testimonianze della storia culturale e civile del nostro Paese.

Banca Popolare di Sondrio ha aderito all'iniziativa sin dalle prime edizioni, tenendo aperte le porte di un Palazzo singolare, quello dello Stelvio, che ospita il Museo Carlo Donegani, incentrato sulla Guerra bianca e sugli eventi sportivi legati alla storia del Passo dello Stelvio, oltre che sulle particolarità ambientali e naturalistiche del Parco Nazionale dello Stelvio. A questo si sono aggiunte la sede centrale ubicata a Sondrio e la Biblioteca Luigi Credaro. Grazie a tale iniziativa, pertanto, il pubblico ha potuto ammirare gli interni e la collezione di dipinti, la maggior parte dei quali visionabili anche ne "La Galleria d'Arte" sul sito www.popsoarte.it, il nome con cui la Banca ha etichettato un progetto di comunicazione sulla rete internet, mediante il quale rende pubblico e accessibile il proprio patrimonio artistico formatosi nel corso degli ultimi cinquant'anni attraverso acquisizioni e iniziative culturali.

La Biblioteca Luigi Credaro, inaugurata il 6 ottobre 2007 dall'allora Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, costituisce un importante polo attrattivo per la particolare connotazione e per la ricchezza e la peculiarità del patrimonio librario.

Per quanto riguarda gli aspetti culturali, è doveroso menzionare anche la Milanesiana, importante manifestazione d'arte e cultura e il Notiziario, rivista pubblicata quadrimestralmente dalla Banca e particolarmente rilevante per la notorietà degli autori degli articoli pubblicati, la diversificazione degli argomenti trattati e il gradimento suscitato nei suoi lettori.

All'interno del Notiziario, la sezione "Il Pianeta che cambia" è dedicata alle tematiche ambientali.

257 SOCIAL

Popsoarte

Diciannove anni fa, nel 2004, faceva il suo esordio sul web popsoarte, il sito d'arte della Banca Popolare di Sondrio, nato con il preciso intento di far conoscere al grande pubblico, attraverso una rigorosa schedatura scientifica, la collezione d'arte dell'istituto formatasi in oltre settant'anni di acquisizioni e di mecenatismo culturale.

Nel 2004 popsoarte era uno dei primi siti bancari d'arte italiani dedicati alla conoscenza e alla divulgazione del patrimonio artistico di una banca.

Nella sua semplicità, popsoarte si è distinto per la facilità di accesso ai proprio contenuti anche da parte di persone con disabilità che, grazie a un particolare software, possono accedere a un'apposita sezione delle schede che consentono loro di visualizzare l'immagine dell'opera attraverso la minuta descrizione verbale di tutte le sue parti. Sono passati 19 anni e i contenuti del sito, che inizialmente presentava 60 opere di 20 autori dal Medioevo al Novecento, si sono via via arricchiti fino a raggiungere oggi quasi 390 opere.

Mattina in Valmadrera Silvio Poma

Cavalli Vittoria Personeni Quadrio

Chiavenna Livio Benetti

Il cortile di giugno Fernando Valenti

Pirovano

L'acquisizione della Pirovano Stelvio SpA da parte di BPS – operazione avvenuta nel 1985 – rientra nella vocazione di banca del territorio, la cui funzione è anche quella di sostenere lo sviluppo economico e sociale delle sue componenti, valorizzando le risorse naturali da un lato ed esaltando la creatività e lo spirito imprenditoriale degli operatori economici dall'altro.

La Pirovano, società operante nel settore alberghiero, oltre a supportare la pratica dello sci estivo, promuove l'educazione alla montagna a tutto tondo, impegnandosi in attività volte alla conoscenza delle bellezze del Parco Nazionale dello Stelvio. A tale proposito è stato aperto un punto informazione – il Virtual Reality Point – del Parco, all'interno dello sportello bancario ubicato al Passo dello Stelvio, il più "alto" d'Europa, che ospita anche il museo Carlo Donegani sulla Grande Guerra.

La controllata Pirovano, dopo il blocco totale dovuto alla pandemia da Covid-19, ha ripreso l'attività per assicurare ospitalità agli appassionati dello sci estivo e a chi voleva ritemprare fisico e mente immergendosi nelle bellezze naturali d'alta quota.

259 SOCIAL

Gestione della catena di fornitura

I rapporti con i fornitori vengono regolati nel Codice Etico, che include impegni a garanzia della trasparenza e della garanzia delle relazioni, ma anche nel Regolamento in materia di esternalizzazioni, il quale contiene clausole generali in termini di requisiti di idoneità dei fornitori a conferma del rispetto delle norme in materia di tutela dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori. In generale, sono quindi privilegiati i fornitori che adottano elevati standard e buone pratiche ambientali.

La Banca - struttura complessa composta di numerose unità operative, centrali e periferiche, queste ultime ubicate in un ampio ambito territoriale - necessita costantemente di forniture, da parte di terzi, di beni e di servizi diversificati, funzionali all'efficace svolgimento delle proprie attività, quindi finalizzati all'efficienza operativa e alla competitività commerciale, al rispetto delle normative a vario titolo applicabili, alla sicurezza di persone, ambienti e impianti. Ne deriva l'esigenza di definire e regolare puntualmente il processo di gestione degli acquisti in termini autorizzativi e amministrativi, con l'obiettivo di conseguire sia livelli ottimali delle forniture, a beneficio delle strutture aziendali richiedenti e pertanto della rispettiva operatività, sia la migliore convenienza economica per la Banca nel rapporto qualità/prezzo delle forniture stesse.

La Banca si è dotata di un Modello di organizzazione, gestione e controllo istituito ai sensi del D.Lgs. 231/2001 soggetto ad aggiornamenti al variare del contesto di riferimento, il cui obiettivo è di mitigare e per quanto possibile prevenire il rischio di commissione di reati espressamente previsti dalla normativa stessa, inclusi quelli ambientali, in ragione di quanto disposto dal Decreto Legislativo n. 121/2011 e successive modifiche e integrazioni. I fornitori della Banca sono informati mediante clausola contenuta nella modulistica contrattuale dell'adozione di tale modello organizzativo; inoltre è loro richiesta l'osservanza delle disposizioni contenute nel Codice Etico aziendale.

La catena di approvvigionamento viene gestita selezionando ogni fornitore in base alle capacità di assolvere alle prestazioni richieste nel tempo: ognuno è caratterizzato da specifici dati amministrativi obbligatori e facoltativi ritenuti utili per la qualificazione dello stesso. I fornitori che effettuano forniture di importo singolo o complessivo annuale superiore a 100.000 euro vengono qualificati dal Servizio Economato per rispondere a finalità di trasparenza. Sono quindi valutate la struttura aziendale, le referenze, l'esperienza storica, esprimendo così un giudizio sintetico motivato. Le valutazioni, sia quantitative sia qualitative, sono sottoposte a riesame ogni qualvolta si registrino problemi.

Riguardo alle diverse società componenti il Gruppo, sono state fatte diverse considerazioni a proposito di quali fornitori potessero essere considerati locali, tenendo conto della collocazione e diffusione delle attività di ogni azienda. Per Banca Popolare di Sondrio il perimetro locale è identificato nella Regione Lombardia, per Factorit consiste in Milano e provincia, per Pirovano Stelvio SpA è riferito alle province di Sondrio e Trento/Bolzano, per BPS (SUISSE) SA coincide con il territorio svizzero, mentre per Banca della Nuova Terra, operando questa in un ambito diffuso con servizi bancari estesi su tutto il territorio nazionale, il concetto di fornitore locale del servizio si perde.

Il Gruppo agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e in particolare con gli obiettivi del SDG 12 "Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo".

Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali

UdM 2023 2022 2021
Spesa per l'approvvigionamento 327.026.071 296.900.253 276.936.436
di cui su fornitori locali 223.918.102 201.111.669 185.785.832
% sul totale % 68,47% 67,74% 67,09%

I dati sopra riportati si riferiscono alla Capogruppo, Pirovano Stelvio SpA, Factorit, BNT e BPS (SUISSE) SA.

GRI 204-1

261 SOCIAL

Per la prima applicazione della Metodologia di valutazione ESG, è stato utilizzato un campione rappresentativo dell'80% del fatturato verso la Banca

cluster dei fornitori più rilevanti della Banca

Valutazione ESG dei fornitori

In linea con quanto definito nel Piano Industriale 2022-2025, nel 2023 la Banca ha avviato un progetto per la valutazione delle performance di sostenibilità dei propri fornitori, a partire dai più rilevanti in termini di fatturato e considerando le aziende che forniscono servizi esternalizzati.

La Banca ha effettuato un assessment ESG dei propri fornitori dando priorità all'utilizzo delle informazioni pubbliche quali rating, score ESG, bilancio di sostenibilità e dichiarazione non finanziaria e, ove non presenti tali informazioni, a un ingaggio diretto dei fornitori appartenenti a categorie potenzialmente critiche.

Sui fornitori che non presentano informazioni pubbliche, tenuto conto della localizzazione e del settore di appartenenza, è stata effettuata una valutazione di impatto per individuare le criticità e identificare, conseguentemente, i fornitori che sarebbero stati soggetti a ingaggio diretto. A integrazione del settore e dell'area geografica, è stato tenuto conto anche dei codici ATECO che BPS considera appartenenti a settori critici secondo la prospettiva ESG.

Una volta effettuata tale mappatura, è stato sviluppato un modello di valutazione da applicare alle criticità in maniera indiretta nel caso di un fornitore con presenza delle informazioni pubbliche e in maniera diretta, tramite survey, nel caso di un fornitore senza informazioni pubbliche. Tale modello tiene conto, nella pesatura dei KPI, delle tematiche materiali della Banca.

Se i punteggi considerati potenzialmente critici vengono confermati anche successivamente all'engagement, il fornitore è considerato ufficialmente critico dal punto di vista ESG: da questa fase, dunque, si originano due opzioni a seconda che il fornitore sia considerato come strategico - ovvero se presenta un valore proveniente da criteri quali l'intimacy, il suo posizionamento geografico, la qualità e la specificità del servizio che eroga - o se è considerato come non strategico. Nel primo caso, verrà valutato un percorso con il fornitore per rientrare nelle soglie di non criticità; nel secondo caso, verrà valutata la sua sostituzione.

Metodologia di valutazione ESG dei fornitori

263 SOCIAL

Diritti umani

La Policy di Sostenibilità del Gruppo richiama espressamente l'impegno nel promuovere e rispettare i diritti umani, così come enunciati anche dal Global Compact delle Nazioni Unite.

Per il Gruppo il rispetto dei diritti umani è un requisito fondamentale e imprescindibile; pertanto, tutela e promuove la loro protezione e la continua diffusione di tali diritti nello svolgimento delle proprie attività.

I Princìpi Guida su Imprese e Diritti Umani delle Nazioni Unite, approvati nel 2011, rappresentano lo standard di riferimento globale in materia di tutela dei diritti umani, specificando in particolare quale debba essere la condotta dei governi e delle imprese per prevenire e far fronte all'impatto delle proprie attività d'impresa. Se, da un lato, il dovere dello Stato consiste nella protezione dei diritti umani, le imprese hanno il dovere di rispettarli e la necessità di rafforzare l'accesso ad appropriati ed efficaci rimedi per le vittime di abuso da parte delle stesse. I Princìpi stabiliscono che le imprese possono generare, attraverso le proprie attività, diversi impatti in materia di diritti umani: positivi, come l'offerta di servizi innovativi che migliorano la qualità della vita delle persone, o negativi, come lo sfruttamento dei lavoratori o il trasferimento forzato di persone o intere comunità. Inoltre, le aziende possono essere coinvolte indirettamente in violazioni compiute da altre imprese o Stati.

Il Gruppo riconosce il valore dei princìpi di responsabilità ed eticità, del rispetto dei diritti umani e della tutela dell'ambiente, come declinati a livello internazionale e nazionale da normative e linee guida, tra cui anzitutto la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti umani delle Nazioni Unite. Inoltre, aderisce sin dal 2004 al Global Compact delle Nazioni Unite, ispirando la propria strategia e cultura aziendale ai Dieci Princìpi ivi rappresentati.

Il tema dei diritti umani risulta presidiato anche all'interno del Codice Etico e nello specifico ambito di competenza all'interno del Modello di organizzazione, gestione e controllo istituito ai sensi del D.Lgs. 231/2001, documenti vincolanti per tutti i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, per i dipendenti, i collaboratori e la società di revisione.

Nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non sono ammessi atti di violenza psicologica o atteggiamenti o comportamenti discriminatori o lesivi della persona, delle sue convinzioni, credenze o preferenze.

Nell'ambito degli ordinari rapporti commerciali assume particolare importanza il rispetto dei diritti umani anche da parte dei propri partner e fornitori, pure attraverso la previsione di specifiche clausole contrattuali.

Si riportano qui di seguito alcuni esempi di come l'attività del Gruppo può avere un impatto positivo sul rispetto dei diritti umani.

Servizi di investimento

Il tema dei diritti umani e degli aspetti sociali risulta particolarmente rilevante per il Gruppo anche in ambito investimenti.

La Policy di Investimento ESG applica criteri di selezione negativa volti a escludere dall'universo investibile le controparti operanti del settore delle armi non convenzionali, nonché quelle sulle quali vengono segnalate evidenti violazioni dei Princìpi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle Linee Guida OCSE destinate alle imprese multinazionali.

Anche nel servizio di Gestione di portafogli, come indicato nella Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, la Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi, azzerando l'esposizione diretta e limitando fortemente l'esposizione indiretta verso le società che non adottano una politica in materia di diritti umani, in linea con la sensibilità e l'importanza attribuita al tema della tutela dei diritti umani.

Le gestioni patrimoniali

La gestione patrimoniale nei fondi Dinamica Bilanciata 30% Valori Responsabili prevede l'applicazione di una politica di investimento caratterizzata dalla ricerca e selezione di emittenti, governativi o corporate, che si distinguono per il rispetto dei diritti umani e per la tutela dell'ambiente, o le cui attività si ispirano ai principi della religione cattolica. La linea investe prevalentemente in quote di OICR di Etica Sgr e di Christian Brothers Investment Services (CBIS).

Prodotti e servizi sostenibili

Il Gruppo offre una gamma di prodotti e servizi bancari contraddistinti da finalità ambientali, solidaristiche e di inclusione sociale destinati alle fasce deboli della popolazione, nonché soluzioni di investimento in grado di creare opportunità di rendimento, favorendo l'economia reale e premiando le imprese che adottano pratiche virtuose, nel rispetto della legge, dei diritti umani e di valori etici condivisi.

Le questioni inerenti alla tutela dei diritti umani assumono rilevanza anche nelle attività di investimento

265 SOCIAL

GRI 406-1

Incidenti a sfondo discriminatorio

Per la Banca è fondamentale la promozione di un ambiente di lavoro rispettoso dei princìpi di Diversità e Inclusione, anche in virtù del suo impatto sulla motivazione, sulla fiducia e sulla salute delle persone, con conseguenze sulle prestazioni lavorative e sulla reputazione della Banca stessa. Eventuali comportamenti inappropriati devono essere pertanto segnalati: per tali ragioni, è stato identificato dedicato canale di segnalazione interna denominato "Diversità e inclusione".

Ciascun dipendente della Banca che avrà la necessità di segnalare fatti o comportamenti inappropriati potrà accedere tramite la intranet aziendale ed effettuare la propria segnalazione: questo canale di comunicazione assicura le necessarie riservatezza, confidenzialità e sicurezza delle informazioni ricevute.

Non sono stati rilevati casi di discriminazione nel periodo di riferimento, in linea con gli anni precedenti.

GOVERNANCE: UN'AMMINISTRAZIONE SOSTENIBILE 04.

Governance: un'amministrazione sostenibile

La Governance rappresenta il sistema attraverso il quale un'organizzazione prende e attua decisioni per perseguire i suoi obiettivi: sono proprio le scelte e le attività poste in atto che possono apportare un contributo significativo allo sviluppo sostenibile. La struttura societaria costituisce pertanto la cornice istituzionale dell'impresa e, per far sì che quest'ultima possa adottare efficacemente strategie improntate al rispetto e alla valorizzazione degli altri due fattori (Environmental e Social), è necessario che la governance sia guidata anche da princìpi etici in linea con i valori della Sostenibilità.

Tali indirizzi trovano particolare rilievo all'interno del Codice Etico della Banca, documento che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, definendo anche l'insieme dei valori e dei princìpi, nonché le linee di comportamento, che devono essere assunte dagli Amministratori e dai Sindaci, da tutte le persone connesse alla Banca da rapporti di lavoro (dipendenti) e, in generale, da tutti coloro che operano con la Banca, qualunque sia la relazione che li collega (collaboratori e soggetti terzi).

Nel Codice è espressamente indicato il divieto di porre in essere, o istigare altri a porre in essere, pratiche corruttive di qualsiasi genere nei rapporti con le autorità esterne (ad esempio l'Autorità di Vigilanza, l'Amministrazione Finanziaria, le Autorità preposte alla verifica della correttezza degli adempimenti previdenziali e assistenziali e le Autorità giudiziarie). Inoltre, nei rapporti d'affari con clienti, fornitori e consulenti, sono vietate dazioni, benefici sia diretti che indiretti, omaggi, atti di cortesia e di ospitalità, salvo che siano di natura e valore tali da non compromettere l'immagine della Banca e da non poter essere interpretati come finalizzati a ottenere un trattamento di favore che non sia determinato dalle regole di mercato.

Nel più recente aggiornamento del Codice Etico, avvenuto lo scorso 31 marzo 2023, sono stati esplicitati e approfonditi i riferimenti ai princìpi internazionali e alle good practices in tema di Sostenibilità.

Il Codice Etico: l'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di buon governo

(…) La Banca riconosce il valore dei princìpi di responsabilità ed eticità, del rispetto dei diritti umani e della tutela dell'ambiente, come declinati a livello internazionale e nazionale da normative e linee guida, tra cui anzitutto la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti umani delle Nazioni Unite.

Inoltre, aderisce sin dal 2004 al Global Compact delle Nazioni Unite, ispirando la propria strategia e cultura aziendale ai Dieci Princìpi ivi rappresentati.

Questi sono i princìpi etici a cui la Banca si ispira – e da cui deriva i propri modelli di condotta – al fine di competere efficacemente e lealmente sul mercato, soddisfare le aspettative delle comunità dei territori in cui opera, migliorare la soddisfazione dei propri clienti, accrescere il valore per gli azionisti e sviluppare le competenze e la crescita professionale delle risorse umane.

(…)

In linea con quanto stabilito nella Policy di Sostenibilità, la Banca individua il proprio impegno e approccio al fine di massimizzare la creazione di valore condiviso sul lungo periodo, attraverso uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale.

Nel definire la strategia di business, come pure l'operatività corrente, la Banca ispira il proprio agire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals - SDGs), ponendo particolare attenzione a quegli obiettivi ritenuti rilevanti alla luce della propria attività aziendale e di quanto proposto dal Global Compact con riferimento alle società finanziarie.

(…)

Princìpi comportamentali con riferimento agli aspetti climatici e ambientali

La Banca è consapevole che la salvaguardia dell'ambiente naturale in cui viviamo e la messa in opera di pratiche che non abbiano conseguenze negative sul clima e sull'ambiente stesso siano un presupposto essenziale per uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo.

In linea con quanto definito nella Policy di Sostenibilità, l'approccio della Banca è basato sulla graduale riduzione degli impatti diretti e indiretti sull'ambiente e sul clima, prestando pure attenzione alle conseguenze dei comportamenti adottati, con lo scopo di promuovere la tutela ambientale.

Pertanto, nello svolgimento delle proprie attività e delle relazioni con clienti, fornitori, collaboratori e partner commerciali e non, la Banca si preoccupa che esse vengano intraprese tenendo conto dei costi e degli impatti ambientali e sociali per rendere minimi gli effetti negativi che potrebbero ricadere sulla comunità e sulla qualità dell'ambiente e del clima. (…)

271 GOVERNANCE

Il Gruppo intende identificare un chiaro percorso verso uno sviluppo sostenibile che possa guidare non solo il proprio operato, ma anche gli attori con i quali esso si interfaccia lungo la sua catena del valore.

Policy di Sostenibilità

La Banca promuove la conoscenza e l'osservanza del Codice Etico nei confronti di Amministratori, Sindaci, dipendenti, collaboratori a vario titolo; nonché, ove opportuno, nell'ambito di specifici accordi contrattuali con partner commerciali e finanziari, consulenti e fornitori, richiedendone il rispetto e prevedendo, in caso di inosservanza, adeguate sanzioni di tipo disciplinare o contrattuale.

Una governance che preserva l'integrità personale e che opera con correttezza e trasparenza, dando valore sia alla solidità economica, quanto all'accessibilità delle informazioni, senza tralasciare l'innovazione, rappresenta per la società la base di un'identità aziendale che possa essere percepita positivamente da stakeholder sia interni alla struttura (dipendenti) sia esterni alla stessa (investitori, azionisti, agenzie di rating ESG, ecc.).

La tutela della riservatezza, della sicurezza dei dati e delle informazioni dei clienti, nonché dei propri dipendenti, rappresenta uno dei fattori fondamentali per le attività della Banca, che si impegna a operare affinché la raccolta e il trattamento dei dati personali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge e della normativa vigente in tale materia.

Non a caso, nel Piano Industriale 2022-2025 "Next-Step" la governance e le tematiche a essa connesse sono tra i fattori abilitanti affinché quanto previsto possa trovare un'effettiva attuazione: il mantenimento della corporate identity, lo sviluppo di competenze e il rafforzamento della governance ESG sono di fatto le basi per l'effettiva realizzazione della strategia ESG della Banca.

Oltre alle importanti modifiche alla struttura di governance ESG descritte nel paragrafo "La Governance di Sostenibilità", nel 2023 l'impegno per una governance sempre più solida e sostenibile si è concretizzato pure attraverso:

Codice di Corporate Governance

La Banca Popolare di Sondrio, ha aderito al Codice di Corporate Governance promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana SpA.

La Banca ha strutturato il proprio assetto organizzativo nel rispetto della normativa di riferimento e, in particolare, della regolamentazione comunitaria di settore, del D.Lgs. n. 385/1993 (Testo Unico Bancario), nonché delle disposizioni emanate dalla Banca d'Italia.

Nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari vengono riportate, nelle rispettive sezioni, le modalità con cui la BPS aderisce ai Princìpi e alle Raccomandazioni del Codice, rispettando il principio comply or explain. Si fa presente che il Codice di Corporate Governance è consultabile sul sito internet di Borsa Italiana e include una sezione dedicata alla Sostenibilità (www.borsaitaliana.it).

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

273 GOVERNANCE

Solidità patrimoniale e performance economica

Una performance economica robusta costituisce la base della sostenibilità dell'organizzazione e permette di garantire stabilità e sicurezza finanziaria a tutti gli stakeholder.

La tematica relativa alla solidità patrimoniale e alla performance economica si configura come rilevante a priori, in quanto la sua natura è intrinseca nella mission del Gruppo e rappresenta uno dei fondamenti per la sua rendicontazione di Sostenibilità.

In un contesto macroeconomico e geopolitico caratterizzato da molti fattori avversi e da elevata incertezza, il Gruppo , pure beneficiando di una politica monetaria particolarmente restrittiva, ha saputo conseguire importanti risultati che confermano la forza del proprio modello di business: l'utile netto del periodo è stato pari a 461 milioni di euro. Grazie all'offerta diversificata, alla qualità di prodotti e servizi, alla capacità di penetrazione commerciale nelle aree di insediamento e all'elevato livello di efficienza gestionale, il Gruppo può contare su solide basi per realizzare, anzi superare, mese dopo mese gli obiettivi di sviluppo delineati nel Piano Industriale 2022-2025 "Next Step".

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030, documento delle Nazioni Unite definito con lo scopo di realizzare il rispetto dei diritti umani, e in particolare con gli obiettivi del SDG 8 "Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso" e del SDG 9 "Costruire infrastrutture resistenti, promuovere un'industrializzazione sostenibile e l'innovazione".

L'impegno della Banca Popolare di Sondrio incentrato su una performance economica sostenibile è testimoniato anche dall'adesione alla partnership finanziaria del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP FI) e alle iniziative Principles for Responsible Banking (PRB) e Net-Zero Banking Alliance (NZBA).

461 MLN € Utile netto

Il Gruppo produce ricchezza contribuendo alla crescita economica del contesto sociale e ambientale in cui opera e misura tale ricchezza in termini di valore aggiunto prodotto e distribuito ai propri stakeholder di riferimento. La rappresentazione sotto riportata si ispira allo standard redatto dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) e ai princìpi guida del GRI. I valori rappresentati, coerentemente con i valori dei vari esercizi, si riferiscono alle attività delle continuing operations.

Valore economico diretto generato e distribuito

UdM 2023 2022 2021
Valore economico generato
direttamente
K € 1.416.214 1.033.609 990.937
a) Ricavi (vendite nette più ricavi
da investimenti finanziari e
vendite di beni)
K € 1.416.214 1.033.609 990.937
Valore economico distribuito K € 1.075.451 809.997 751.382
b) Costi operativi (pagamenti
ai fornitori, investimenti non
strategici, royalties e pagamenti
agevolativi con un chiaro
obiettivo commerciale)
K € 254.811 245.220 230.528
c) Salari e prestazioni dei
dipendenti [spese totali per i
dipendenti (pagamenti correnti,
non impegni futuri)]
K € 300.268 272.331 269.900
d) Pagamenti ai finanziatori
(tutti i pagamenti finanziari
effettuati ai prestatori del capitale
dell'organizzazione)
K € 253.896 127.000 90.677
e) Pagamenti alla Pubblica
Amministrazione [(imposte lorde)
le spese fiscali sottratte dai costi
operativi devono essere aggiunte
a questa voce, mentre sono
escluse le imposte differite]
K € 266.201 165.261 160.109
f) Investimenti nella comunità
(contributi volontari e investimenti
di fondi nella comunità)
K € 275 185 168
Valore economico ottenuto:
Valore economico generato
meno Valore economico
distribuito
K € 340.763 223.612 239.555

Il valore aggiunto prodotto nell'anno è stato pari a 1.416 milioni di euro, in aumento di 383 milioni di euro rispetto al 2022.

275 GOVERNANCE

Relativamente ai principali stakeholder di riferimento il valore aggiunto è stato così distribuito*:

* Le percentuali sono state calcolate rispetto al valore aggiunto prodotto

Il valore aggiunto prodotto è stato inoltre reinvestito all'interno del Gruppo, valore destinato all'ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali utilizzate nel processo produttivo, oltre che all'autofinanziamento per lo sviluppo e la fornitura di nuovi servizi ai territori e mercati serviti.

L'importo totale delle elargizioni liberali e degli investimenti nelle comunità locali corrisponde ad 482.374 euro. A ciò si aggiunga il sostegno ad attività con un forte impatto sull'economia del territorio, capaci di generare benèfici effetti su altre attività locali, con particolare riferimento al settore turistico. L'ammontare per arrivare alla totalità del valore aggiunto equivale al valore economico ottenuto (24,1%).

Azionariato diffuso

Banca Popolare di Sondrio ritiene che il confronto con la generalità degli investitori e con i principali stakeholder della Società, da perseguire attraverso chiare forme di dialogo, possa contribuire a garantire una migliore comprensione delle reciproche prospettive e a elevare il livello di governo della Banca.

Uno scambio costruttivo, aperto e sincero, nel rispetto della normativa vigente e delle best practice societarie, è ritenuto di fondamentale importanza da parte della Banca, nella prospettiva di assicurare la massima trasparenza informativa, accrescere il livello di coinvolgimento nelle decisioni strategiche, migliorare i risultati finanziari e non finanziari del Gruppo, tenendo in considerazione i fattori ambientali, sociali e di buon governo; non da ultimo, per favorire, più in generale, il successo sostenibile e la creazione di valore nel mediolungo termine.

Puntando a tale obiettivo, la Banca agisce nel rispetto delle vigenti disposizioni normative e regolamentari applicabili, garantendo trasparenza in modo equo e non selettivo, per assicurare la parità di trattamento degli azionisti e degli investitori che si trovano nella medesima condizione.

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo incaricato di promuovere il dialogo della Banca con gli azionisti, gli investitori e il pubblico. Tale dovere generale racchiude la competenza del Consiglio di fissare le linee guida del dialogo e di monitorarne l'efficacia nel tempo, assicurando un corretto svolgimento dell'interazione con gli investitori e un'adeguata informazione a tutti i membri dello stesso circa le opinioni e le aspettative di questi ultimi.

A gennaio 2022 è stato approvato il Regolamento Dialogo Amministratori-Azionisti, documento con cui sono state definite le regole adottate dalla Banca al fine di favorire e disciplinare il dialogo tra il Consiglio di Amministrazione e la generalità dei propri azionisti su tematiche di competenza consiliare, definendone le modalità di attuazione, individuando gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione, le modalità, le tempistiche e i canali di interazione. Secondo quanto definito nel Regolamento, tutti gli azionisti possono attivare un dialogo tramite una richiesta in forma scritta da inviare mediante raccomandata all'indirizzo Banca Popolare di Sondrio SpA, Ufficio Pianificazione e Investor Relations c/o Sede Centrale, P.zza Garibaldi, 16 - 23100 Sondrio con atto munito di firma autografa, indicando all'interno della richiesta un indirizzo e-mail di contatto, ovvero, mediante posta elettronica all'indirizzo e-mail dedicato ([email protected]).

Informazioni più approfondite riguardo all'assetto azionario al 31 dicembre 2023 sono reperibili all'interno della Relazione finanziaria annuale, nonché nell'apposita sezione del sito istituzionale del Gruppo (https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations) e nella Relazione sul Governo societario e sugli assetti proprietari (https://istituzionale.popso.it/it/governance/ relazioni-sul-governo-societario).

A tale data, nessun azionista risulta esercitare il controllo sulla società.

277 GOVERNANCE

GRI 207-1

Approccio alla fiscalità

Le imposte rappresentano una delle più importanti fonti di entrate governative per investire nello sviluppo della società e delle comunità e, per questo, giocano un ruolo vitale nella creazione di valore a lungo termine.

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio, attraverso il meccanismo chiave delle imposte, contribuisce fattivamente alla sostenibilità e allo sviluppo dell'economia delle realtà in cui opera.

A partire da ottobre 2020, Banca Popolare di Sondrio, grazie ad un presidio interno dedicato, alla formazione delle proprie risorse e con l'implementazione dei back-office tecnico e fiscale, ha assistito circa 17.000 clienti (sia privati che aziende) nella cessione di crediti fiscali derivanti dalla operatività super/ecobonus, favorendo così il miglioramento e l'efficientamento energetico degli immobili nei territori in cui opera.

Come definito dal Codice Etico della Banca, l'approccio fiscale del Gruppo, basato su princìpi di veridicità e correttezza, è incentrato al pieno rispetto formale e sostanziale della normativa fiscale.

Il Responsabile dell'Ufficio Fiscale, in accordo con il Responsabile del Servizio Amministrazione e Contabilità Generale, relaziona gli Organi direttivi aziendali in merito alle questioni fiscali di maggiore rilevanza.

In particolare, l'approccio alla compliance normativa in materia fiscale è regolato da uno specifico accordo di servizio tra l'Ufficio Fiscale, in veste di presidio specialistico, e la Funzione di Conformità della Banca.

Al fine di favorire una maggiore conoscenza sistemica delle best practices e di approfondire eventuali sviluppi normativi in ambito tributario, l'Ufficio Fiscale di Banca Popolare di Sondrio è parte attiva ai diversi incontri organizzati dalle Associazioni di categoria (come ABI e ASSOSIM). Inoltre, tali Associazioni, ove necessario, rappresentano un valido tramite tra Banca e Istituzioni Fiscali, favorendo così una miglior collaborazione tra le parti.

Nel corso del 2023, all'interno del Servizio Amministrazione e Contabilità Generale della Banca, è stato istituito l'Ufficio Normative e contenzioso tributario con l'obiettivo di assicurare un presidio specialistico destinato all'interpretazione della normativa fiscale e alla consulenza e assistenza delle strutture centrali e delle filiali. Tra le principali attività della nuova unità organizzativa rientrano il presidio della normativa fiscale, la gestione del contenzioso tributario e l'attività di acquisto dei crediti fiscali gestendone il relativo processo di vendita e utilizzo in compensazione.

Governance fiscale, controllo e gestione del rischio

Nell'ottica di una adeguata gestione dei rischi, la Banca ha impostato un modello poliedrico utile al presidio e alla minimizzazione del rischio di contenzioso fiscale.

Una dedicata struttura di monitoraggio e intervento rappresenta la base delle misure attuate nell'ambito dello sviluppo e dell'affinamento delle politiche per la riduzione dei rischi fiscali.

Nello specifico:

  • Il modello di compliance fiscale è il presidio specialistico istituito per monitorare costantemente la rispondenza alla normativa corrente dei processi fiscali della Banca e di conseguenza previene il rischio di non conformità alle norme fiscali allo scopo di preservare la reputazione aziendale e contenere quanto più possibile gli effetti economici derivanti dal rischio di sanzioni e di risarcimenti.
  • Nell'ambito del monitoraggio dei rischi operativi di natura fiscale, è previsto un meccanismo di diagnosi con un successivo eventuale intervento di revisione dei processi deficitari.
  • I processi, descritti nel Manuale Operativo degli Adempimenti Fiscali, sono stati impostati in modo funzionale alla struttura organizzativa e alla minimizzazione dei rischi.

Al Servizio Controllo Rischi della Banca, oltre al monitoraggio e la rilevazione dei rischi di natura fiscale, è demandata la verifica dello specifico modello di controllo. Inoltre, periodicamente la Funzione di Conformità della Banca si occupa della verifica dell'aderenza alla normativa e ai relativi processi operativi di natura fiscale.

La Banca, inoltre, per garantire una sempre più puntale conformità alla normativa fiscale, fruisce del servizio di alerting a opera di ABI, denominato ABItacs.

GRI 207-2

279 GOVERNANCE

GRI 207-3

Coinvolgimento degli stakeholder e gestione delle preoccupazioni in materia fiscale

Il Gruppo Bancario mantiene un rapporto collaborativo e trasparente nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e con tutte le Autorità di controllo alla stessa correlate La Banca, cosciente del fatto che le imposte rappresentano un meccanismo chiave volto allo sviluppo economico e sociale delle realtà in cui opera, si impegna al rispetto delle normative fiscali delle diverse giurisdizioni in cui è presente, provvedendo al puntuale assolvimento dei vari obblighi fiscali richiesti dalle normative in essere e alla corretta determinazione del carico impositivo, anche attraverso un adeguato sistema di controllo volto alla minimizzazione dei rischi di natura fiscale.

Con la pubblicazione del D.L. 209 del 28 dicembre 2023 è stata recepita nell'ordinamento italiano la Direttiva (UE) 2022/2523 del Consiglio del 15 dicembre 2022 in materia di imposizione minima globale. La riforma fiscale OCSE "Global antibase erosion model rules" ha introdotto un modello c.d. a due pilastri (di seguito "Pillar 2") per affrontare le problematiche fiscali derivanti dalla digitalizzazione dell'economia. Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio opera oltre che in Italia, in Svizzera con la Banca popolare di Sondrio (Suisse) e per il tramite di una stabile organizzazione di quest'ultima nel Principato di Monaco. Nella Confederazione Elvetica, l'esito favorevole del referendum del 18 giugno 2023 ha consentito l'introduzione del "Global minimum tax framework (BEPS Pillar 2)" così come previsto dalla riforma fiscale OCSE.

Il Pillar 2 ha come policy quella di garantire, attraverso regole comuni che in ogni giurisdizione in cui risulta insediato il Gruppo, l'effettiva imposizione non risulti inferiore al 15% (aliquota concordata in sede OCSE). Se la tassazione locale è inferiore a tale misura, il gruppo dovrà provvedere a prelevare un'imposta integrativa e questo compito è affidato in primis alla parent company delle constituent entities (CE) localizzate nella giurisdizione a bassa fiscalità. L'effettiva imposizione nelle giurisdizioni in cui opera il Gruppo Banca Popolare di Sondrio non risulta possedere la caratteristica di bassa fiscalità nella definizione concordata in sede OCSE.

Si riportano di seguito i dati contenuti nell'informativa al pubblico Stato per Stato ai sensi della circolare n.285/2013 "Disposizioni di vigilanza per le Banche"

Situazione al 31 dicembre 2023
- Bilancio Consolidato
(Importi espressi in migliaia di €)
Italia Svizzera Principato di
Monaco
Dato
Complessivo
Fatturato 1.342.888 116.328 12.629 1.471.845
Dipendenti* 3.158 331 17 3.506
Utile prima delle imposte 622.378 31.719 6.187 660.284
Imposte sull'utile 190.623 7.002 1.497 199.122
Contributi pubblici ricevuti 0 0 0 0

* Numero di dipendenti su base equivalente a tempo pieno.

281 GOVERNANCE

Innovazione e trasformazione digitale

Il mondo finanziario ha delle sue peculiarità, tutti noi abbiamo l'esigenza di mantenere un livello alto di presidio della tematica ESG, sostenendo e favorendo la transizione dei nostri clienti. E l'uso della tecnologia e della sua innovazione su questa strada è centrale. Perché la Sostenibilità è seriamente implementata solo se misurata e misurabile: abbiamo bisogno di una misurazione e di dati utili a questo fine, un monitoraggio per dare una valutazione delle nostre performance di Sostenibilità. E se quindi pensiamo al mondo dei dati ben comprendiamo che difficilmente si può fare Sostenibilità senza l'uso della tecnologia.

Milo Gusmeroli, vicedirettore generale, Chief Information and Operations Officer Banca Popolare di Sondrio

Per la Banca Popolare di Sondrio è da sempre forte l'interesse per l'innovazione digitale, che si traduce in azioni sia di efficientamento dei processi operativi sia di rafforzamento dei canali di relazione con i clienti in ottica open banking e ancora, di collaborazione con le Fintech.

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030, documento delle Nazioni Unite redatto allo scopo di realizzare la tutela dei diritti umani e, in particolare, supporta gli obiettivi degli SDGs.

Il Gruppo crede fermamente che l'innovazione, se diffusa a ogni livello organizzativo, rappresenti un importante motore in grado di generare valore per tutta l'azienda, con l'obiettivo di cogliere le opportunità ad ampio spettro, abilitare nuove modalità di interazione e offrire progressivamente nuovi prodotti e servizi alla clientela in una prospettiva di ecosistema. Per fare ciò, BPS ha sviluppato un modello organizzativo snello e dotato di un processo decisionale flessibile, in relazione al tipo di iniziativa da valutare e intraprendere. In Banca Popolare di Sondrio la trasformazione digitale si muove a seguito di due stimoli principali: da un lato le innovazioni tecnologiche che vengono intercettate e valutate dalla Funzione IT, dall'altro le soluzioni innovative che nascono dalle esigenze del business. Nel primo caso si parla di innovazione "IT-centrica", in cui è la Direzione IT che in primis fa scouting di innovazione tecnologica e che ha il mandato di sperimentare, con l'obiettivo di proporre nuove soluzioni ai clienti interni, qualora abilitanti per l'efficienza o il business.

Il processo operativo dell'innovazione parte dall'identificazione di un'idea, che può essere promossa da un attore interno, ma anche esterno, alla Banca. Generalmente la Direzione IT sensibilizza il business sul carattere abilitante e sulla bontà dell'idea, per poi attivare una sperimentazione e formare un team trasversale e multidisciplinare, preposto a seguire questa fase. Nel caso in cui l'idea proceda allo step successivo di realizzazione, l'iniziativa si delinea secondo un approccio classico di progetto. Per ogni proposta si definisce l'obiettivo e gli eventuali ritorni economici, per valutare in maniera opportuna l'investimento, che può essere anche non immediatamente finalizzato quando si tratta di una vera e propria sperimentazione, come è stato fatto nel caso dell'avvicinamento alle tematiche della blockchain, con attività di studio e formazione.

La sperimentazione può avvenire anche in collaborazione con realtà innovative come le Fintech: nel caso in cui si valuti che una di esse abbia delle sinergie col business della Banca o con la visione aperta ad ambiti a questa connessi, viene attivata direttamente un'iniziativa progettuale. In questo caso, la relazione può essere gestita con gli stessi strumenti utilizzati per gestire i fornitori tradizionali e con i medesimi processi di procurement.

Al fine di valutare efficacemente le principali iniziative di investimento promosse dalla Banca è stata introdotta una metodologia di "Risk-Based Business Case".

La metodologia, componente dell'innovativo framework di allineamento strategico Proactive Thinking, consente a BPS di seguire un percorso graduale di cambiamento, quantificando il valore creato dalle iniziative di trasformazione, in relazione al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale.

Gli output principali di un Risk-Based Business Case includono:

  • una descrizione completa degli obiettivi, misurabili attraverso Key Results Indicators (KRI);
  • una definizione chiara dell'iniziativa da implementare, includendo, ove applicabile, un set di requisiti di alto livello per l'eventuale componente digital dell'iniziativa;
  • una valutazione sulla fattibilità degli obiettivi collegati all'iniziativa;
  • un piano di azioni per la mitigazione dei rischi collegati all'investimento, inclusi i rischi di natura execution;
  • un'analisi del valore associato all'iniziativa alla luce dei costi stimati, inclusi quelli connessi alla mitigazione del rischio;
  • un piano di lavoro per la realizzazione dell'iniziativa.

Metodologia "Risk-Based Business Case" per valutare le iniziative di investimento

283 GOVERNANCE

L'attenzione dedicata all'offerta digitale ha registrato un'accelerazione nel periodo caratterizzato dalla pandemia del Covid. Inoltre, a seguito dell'approvazione del Piano Industriale 2022-2025, si sono aggiunte numerose iniziative nell'ottica dell'omni-canalità, con il fine di rafforzare l'offerta sul canale digitale e accrescere la fidelizzazione della clientela.

L'offerta di SCRIGNObps, il portale digitale della Banca, si è evoluta nel corso del tempo per assecondare le svariate esigenze della clientela, offrendo una serie di servizi su web, app, come pure su smartwatch.

Si evidenzia la diffusione presso la rete dei cosiddetti ATM evoluti, che consentono l'acquisizione in ambiente sicuro del denaro e degli assegni, tramite il versamento semplice e immediato sui propri rapporti. Si assiste inoltre alla crescente diffusione, presso i nostri clienti, di carte Nexi Debit e Nexi Credit e alla conversione della propria carta di pagamento in una carta digitale sul proprio dispositivo abilitato. La carta digitale può essere caricata sui principali wallet: Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay, Garmin Pay, Fitbit Pay, Swatch Pay!, Xiaomi Pay. Tale fenomeno favorisce una maggiore sicurezza per l'utente, che può circolare senza portare con sé contanti o carte fisiche di pagamento.

Da evidenziare è anche la possibilità di pagare i trasporti pubblici in diverse città italiane (come Milano, Roma, Napoli), utilizzando carte di pagamento contactless, anche tramite i wallet presenti su smartphone e smartwatch, direttamente ai tornelli abilitati e senza fermarsi ad acquistare un biglietto cartaceo, con un chiaro contributo alla sostenibilità ambientale.

Tra le principali funzionalità innovative che contribuiscono alla diminuzione degli impatti ambientali diretti del Gruppo, in quanto riducono l'uso di carta e stampe, nonché, per taluni canali, l'afflusso fisico presso le nostre filiali, favorendo l'utilizzo sicuro di processi prevalentemente online, ci sono:

■ Utilizzo dei canali on-line e fisici Canale 2023 2022 2021 ATM 12,95% 12,51% 11,32% Internet 32,56% 32,61% 37,52% Mobile 3,13% 3,04% 2,44% Corporate on-line 34,36% 33,43% 29,70% Sportello 16,88% 18,31% 18,92% Pagofacile 0,13% 0,10% 0,09%

■ Corrispondenza online

Canale 2023 2022 2021
Utenze abilitate a SCRIGNObps 638.360 606.302 560.239
Utenze abilitate alla corrispondenza
online
618.289 578.455 533.195
% adesione alla corrispondenza online 96.86% 95,41% 95,17%

■ Firma digitale

La firma digitale è il servizio che permette al cliente di sottoscrivere a distanza i prodotti e i servizi disponibili tramite la banca digitale e il Contact Center.

La firma dei documenti avviene in formato digitale, garantendo l'autenticità della sottoscrizione da parte del cliente e la non modificabilità del documento. Questa modalità abilita l'invio delle comunicazioni da remoto durante il processo di sottoscrizione, assicura elevati livelli di sicurezza sia per la Banca che per il cliente e permette la gestione dei documenti in modalità paperless.

■ Firma grafometrica

Un altro strumento utile per la riduzione dei consumi è senz'altro la firma grafometrica, un mezzo che consente, anche presso le filiali, di sottoscrivere documenti bancari in forma digitale, eliminando l'utilizzo della carta. Tale modalità di sottoscrizione avviene mediante l'impiego di un dispositivo elettronico (c.d. signature pad), con un gesto manuale del tutto analogo alla firma autografa su carta e che possiede i requisiti tecnico-informatici e giuridici necessari a qualificarla come "firma elettronica avanzata" secondo i termini di legge. Tali requisiti sono contenuti nel D.Lgs. n. 82/2005 (Codice dell'Amministrazione Digitale) e nel DPCM del 22/02/2013 (Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali). L'utilizzo della firma grafometrica è abilitato per la sottoscrizione dei contratti di conto corrente, di SCRIGNOInternet Banking, dei principali prodotti acquistabili allo sportello, nonché delle contabili e della modulistica

■ Notifiche informative

Le notifiche informative permettono ai clienti di ricevere avvisi riferiti ai propri rapporti o alla propria operatività online tramite differenti canali: EMAIL, SMS e notifiche PUSH. Evidenziamo che, nel caso delle notifiche PUSH, il messaggio inviato è costituito da una sintesi che non contiene dati riservati: per visualizzarne il contenuto è necessario di fatto effettuare un'autenticazione secondo le consuete modalità. Questi messaggi si caratterizzano pertanto per un elevato livello di riservatezza e di sicurezza del dato.

afferente alla compravendita dei principali strumenti finanziari.

285 GOVERNANCE

■ MyBank

MyBank è un servizio europeo di pagamento basato sul conto corrente che consente di effettuare acquisti online di beni e servizi tramite il servizio di Internet Banking dei fornitori convenzionati con tale circuito, riconoscibili attraverso l'apposito marchio: un metodo semplice che agevola l'accesso al vasto mercato dell'e-commerce, grazie alla familiarità e alla sicurezza della banca digitale.

■ Navigosereno

Navigosereno è un servizio che offre informazioni e news in tema di sicurezza informatica e permette di effettuare la verifica delle più comuni potenziali vulnerabilità del proprio computer, smartphone e tablet. Inoltre, fornisce all'utente indicazioni puntuali e semplici per risolvere le eventuali criticità rilevate.

■ Bonifico istantaneo

Il bonifico istantaneo serve per trasferire denaro in dieci secondi, senza possibilità di revoca, verso beneficiari che sono clienti di banche aderenti a tale servizio all'interno dell'area SEPA.

Il servizio, lanciato nel 2018, ha cambiato radicalmente il sistema di pagamento: elimina i tempi di attesa per il beneficiario e velocizza la possibilità per il cliente di disporre di beni e servizi. Il bonifico istantaneo è disponibile in ottica multicanale sia allo sportello, che per i clienti di SCRIGNObps e di SCRIGNOapp.

■ SCRIGNObudget

SCRIGNObudget è il servizio di PFM (Personal Financial Management) rivolto alla clientela privata aderente a SCRIGNObps per tenere sotto controllo il budget familiare, classificando i movimenti con le categorie di spesa tipiche di una famiglia. A tal fine permette di collegare anche il conto corrente e le carte con IBAN detenuti presso banche terze.

Intelligenza Artificiale (IA)

Con il termine Intelligenza Artificiale (di seguito "IA") si indica una famiglia di tecnologie in rapida evoluzione, in grado di apportare una vasta gamma di benefici economici e sociali. L'uso dell'IA, garantendo un miglioramento delle previsioni, l'ottimizzazione delle operazioni e dell'assegnazione delle risorse, nonché la personalizzazione dell'erogazione di servizi, può contribuire al conseguimento di risultati e vantaggi competitivi significativi. Il 2023 è stato denominato da numerosi osservatori nel settore tecnologico come "l'anno dell'IA". In tale contesto, l'Intelligenza Artificiale Generativa è stata la protagonista della diffusione delle potenzialità dell'IA presso il grande pubblico. Questo modello, basato su reti neurali profonde, è in grado di generare e comprendere testi, immagini, audio e video in linguaggio naturale, con possibili applicazioni in vari settori quali la ricerca, la sicurezza, la salute, l'istruzione, i media e la finanza.

Tuttavia, gli stessi elementi e le stesse tecniche che alimentano i benefici possono altresì comportare nuovi rischi o conseguenze negative per le persone fisiche o le società. Pertanto, soprattutto a livello europeo, diversi attori, tra cui le Autorità di Vigilanza europee, hanno predisposto un regolamento per la gestione dei sistemi di IA, allo scopo di favorire lo sviluppo di nuove tecnologie in conformità ai valori, ai diritti fondamentali e alla normativa già esistente nei settori in cui i sistemi di IA vengono utilizzati. Al fine di assicurare condizioni favorevoli allo sviluppo e all'utilizzo dell'IA, limitando potenziali impatti negativi, l'Europa ha scelto dunque un approccio legislativo proporzionato al rischio, affiancato da codici di condotta per i sistemi di IA non ritenuti ad alto rischio.

L'IA comprende varie tecniche e approcci che è utile distinguere in base all'ampiezza degli scopi che ci si prefigge:

  • il Machine Learning (di seguito "ML") è la porzione di IA che conosciamo più da vicino (per esempio chatbot, sistemi di raccomandazione, riconoscimento immagini, ecc.);
  • il Deep Learning è una delle tecniche di ML che utilizza le reti neurali;
  • la porzione di IA che non comprende l'ML è detta anche IA Generale e attiene alla creazione di sistemi senzienti che siano in grado di imitare e superare il comportamento umano in vari ambiti contemporaneamente (da qui la differenza con l'IA ristretta);
  • Il Machine Learning Operations (di seguito "MLOps") copre un insieme di pratiche che mirano a semplificare e automatizzare i flussi di lavoro.

Coerentemente con quanto stabilito dalla proposta di Regolamento europeo sull'Intelligenza Artificiale, la Banca nel 2023 ha approvato un Regolamento aziendale per il governo e la gestione delle soluzioni aziendali basate sull'Intelligenza Artificiale (di seguito "Regolamento IA") con l'obiettivo di formalizzare i princìpi generali e le procedure interne che la Banca ha definito e applica per garantire una gestione dei sistemi di IA in linea con gli altri regolamenti aziendali, le buone prassi internazionali e le normative in corso di definizione.

287 GOVERNANCE

Nel corso del 2023 sono stati organizzati diversi corsi di formazione sul tema IA, che hanno approfondito gli aspetti legati alla trasparenza e alle sue applicazioni. Tale aspetto infatti è ritenuto essenziale per creare fiducia nella tecnologia e promuoverne l'accettazione e l'adozione, in un contesto di utilizzo in cui il ruolo degli operatori umani rimane essenziale.

Banca Popolare di Sondrio riceve il premio MF Innovazione Award 2023 nella categoria "Nuovi modelli operativi"

Nella serata di martedì 18 aprile 2023, in occasione della 20^ edizione degli MF Banking Awards, l'annuale appuntamento organizzato da Milano Finanza per premiare le migliori innovazioni e operazioni nel settore finanziario in Italia, Banca Popolare di Sondrio ha ricevuto il premio MF Innovazione Award 2023 nella categoria "Nuovi modelli operativi" per il sistema operativo Òmìnà. L'importante riconoscimento, che da sedici anni segnala prodotti, servizi e progetti realizzati che hanno saputo coniugare Innovazione e Sostenibilità per generare valore di lungo periodo nel settore finanziario, ha riconosciuto nel sistema operativo Òmìnà di Banca Popolare di Sondrio la capacità di assicurare l'adeguatezza e la conformità dei processi interni della banca alle disposizioni nazionali (Banca d'Italia) ed europee (EBA), in materia di governance di prodotto. Inoltre, grazie all'utilizzo dell'IA, questa soluzione tecnologica non solo analizza lo storico dei dati di clienti e prodotto, ma suggerisce anche opportunità cliente-prodotto coerenti per caratteristiche, costi e rischi. Un sistema che, sostituendo il tradizionale modello basato su questionari, risulta quindi più efficace e rapido sia per il cliente che per gli operatori bancari.

Piano Industriale 2022-2025 - Direttrice di sviluppo - "Evoluzione digital della relazione con la clientela"

Il modello di servizio della Banca è imperniato su una relazione diretta con la clientela in filiale, a cui si affianca un utilizzo sempre più significativo dei canali digitali. Le iniziative di questa direttrice di sviluppo si prefiggono di evolvere ulteriormente il modello di filiale tradizionale, verso un'interazione multicanale di tipo fisico/digitale (c.d. phygital), pure grazie alla robotizzazione e automatizzazione dei processi per migliorare l'esperienza dei clienti e liberare energie commerciali.

  • La filiale "universale" rimane il luogo cardine per la relazione con il cliente, che viene rafforzata grazie al supporto di competenze specialistiche.
  • Le iniziative sono finalizzate, da un lato, a liberare tempo del personale di filiale da dedicare all'attività commerciale e, dall'altro, a integrare la modalità di interazione tradizionale con canali alternativi "remoti" sempre più apprezzati.
  • Sul fronte della multicanalità, le iniziative ipotizzano di far leva su un'Unità Virtuale per:
  • − potenziare tale unità attraendo nuovi clienti nativi digitali (+36.000 clienti in arco Piano);
  • − evolvere verso un modello "phygital" multicanale per rispondere alle mutate esigenze della clientela tradizionale.
  • Il Piano prevede importanti investimenti in tecnologia e capitale umano per:
  • − potenziare l'infrastruttura tecnologica e la gestione dei dati;
  • − inserire risorse aggiuntive nelle aree più sollecitate e avviare una campagna straordinaria di formazione e up-skilling digitale per le risorse ad alto potenziale innovativo.

Innovazione in Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA

Nel corso del 2023, le principali iniziative di innovazione implementate da BPS (SUISSE) SA sono:

  • Revisione della piattaforma di e-banking per una migliore fruizione su dispositivi mobili;
  • Carte di credito equipaggiate con funzionalità wallet (Apple Pay/ Samsung Pay);
  • Sviluppo di una piattaforma per la gestione digitale e centralizzata dei contratti di credito e relativi flussi e controlli;
  • Sviluppo di una piattaforma per la gestione automatica dei requisiti di compliance in ambito ordini di Borsa;
  • Introduzione della Risposta Vocale Interattiva (IV) presso i call center al fine di migliorare i flussi di indirizzamento;
  • Implementazione delle attività di Direct Banking.

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L'accessibilità rappresenta il presupposto per un'equa fruizione dei servizi della Banca e per renderla più vicina ai propri stakeholder

Livello AA rispetto alle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG)

Una banca accessibile

Per accessibilità digitale si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere alle informazioni e ai servizi disponibili su Internet senza vincoli di sorta e in piena autonomia.

A tale proposito, la Banca è da sempre impegnata per rendere accessibili i suoi punti di contatto principali; allo scopo sono in corso alcune attività di rafforzamento dell'accessibilità complessiva dell'ecosistema digitale. Nello specifico gli interventi consentiranno anche alle persone portatrici di disabilità l'accesso e la fruizione dei servizi della Banca mediante dedicati ausili tecnologici (quali screen reader e sintetizzatori vocali).

La disponibilità di una vasta gamma di servizi bancari sia di natura informativa che dispositiva consente un elevato grado di inclusione finanziaria, abbattendo le barriere legate alla necessità di accesso "fisico" alla Banca negli orari di apertura. Tra i servizi messi a disposizione si citano a esempio i bonifici anche istantanei con regolamento immediato per la controparte, gli estratti di conto corrente in caratteri braille, la ricarica delle carte prepagate, i pagamenti F24 necessari per i versamenti di tasse, IMU, Tari, Tasi e accise, i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione tramite l'applicativo pagoPA, che permette di pagare pure il bollo auto.

Tra gli strumenti accessibili è incluso anche SCRIGNOPagoFacile, il portale che permette di effettuare - in modo semplice, rapido e sicuro - il pagamento di utenze, canoni, tributi e quote a favore di controparti (enti pubblici e privati, aziende, ecc.) che aderiscono all'iniziativa; il servizio è reso disponibile anche ai non clienti della Banca.

Open Banking

Nell'ambito dell'Open Banking, rammentiamo, infine, il servizio SCRIGNOpis (rivolto alla clientela retail) che consente al cliente di inizializzare una disposizione di bonifico tramite SCRIGNObps con addebito su un rapporto di una banca terza. Ricordiamo infine SCRIGNObudget, il servizio rivolto alla clientela privata che consente di analizzare e di classificare in automatico le spese nelle categorie tipiche di una famiglia con l'obiettivo di tenere sotto controllo le proprie uscite ed entrate.

Online banking

SCRIGNOInternet Banking ospita alcune iniziative che attengono al sociale in senso lato, ai valori della solidarietà, al progresso delle scienze, del territorio e della cultura. La clientela può così conoscere i progetti in essere ed, eventualmente, supportarne le attività.

Al fine di favorire una fruizione senza distinzioni linguistiche, il servizio di banca digitale viene offerto, oltre che nella lingua nazionale, anche in inglese, francese e tedesco. SCRIGNOapp, che consente la fruizione dei servizi bancari in mobilità, è disponibile anche in lingua inglese, come pure l'app SCRIGNOIdentiTel che consente di utilizzare le "modalità avanzate di autenticazione", Push IdentiTel e QR IdentiTel.

Il 90% delle autorizzazioni delle operazioni SCRIGNO viene generato tramite l'app SCRIGNOIdentiTel; in considerazione del fatto che l'80% di queste è svolto tramite la modalità avanzata di autenticazione, ciò comporta un beneficio in termini di riduzione delle truffe. Il cliente visualizza e verifica sull'app SCRIGNOIdentiTel gli elementi essenziali dell'operazione che sta autorizzando (ad es. in caso di un bonifico: beneficiario, IBAN, banca del beneficiario e importo) e inoltre, l'OTP non viene inserito manualmente, ma trasmesso a SCRIGNO in modo automatico, riducendo la possibilità di potenziali truffe. Evidenziamo, inoltre, che solo il 10% delle operazioni viene ancora generato tramite il "token fisico"; miriamo ad abbattere drasticamente tale percentuale pure per ridurre l'impatto ambientale derivante dalla produzione, smaltimento e distribuzione di tale strumento.

Il cliente prima di autorizzare una transazione on-line vede nell'app SCRIGNOIdentiTel i riferimenti essenziali dell'operazione per valutare se confermare o meno il pagamento

291 GOVERNANCE

Strategico e di notevole importanza, soprattutto nel contesto attuale, il servizio "Comunicazioni", che consente al cliente della Banca digitale di comunicare in modo semplice e sicuro con la filiale per richiedere informazioni e ricevere riscontro, anche in merito a prodotti e servizi offerti. Tale opportunità è stata sollecitata dall'avvento della pandemia da Covid-19, per facilitare la relazione del cliente con la filiale, evitando il contatto fisico.

Privacy e sicurezza informatica

La tutela della riservatezza e della sicurezza delle informazioni rappresenta un fattore fondamentale per le attività di BPS, che si impegna affinché la raccolta e gli ulteriori trattamenti dei dati personali avvengano nel pieno rispetto della normativa. Pertanto, quale parte fondamentale del proprio patrimonio, la Banca protegge queste informazioni applicando misure tecniche e organizzative adeguate a contenere i rischi correlati al loro trattamento, nonché ricorrendo a risorse specialistiche a presidio della materia, le quali curano gli aspetti operativi e normativi collaborando con altre figure interne ed esterne all'azienda.

Nell'era della digitalizzazione, la creazione e l'utilizzo di tecnologie sempre più innovative richiedono l'elaborazione di strategie che consentano di coniugare gli obiettivi di sviluppo sostenibile con la protezione dei dati e l'accrescimento della sicurezza informatica.

Queste tematiche sono state oggetto di disamina da parte delle Nazioni Unite in occasione dell'elaborazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Tra gli obiettivi definiti rientra anche quello denominato "Industria, innovazione, infrastrutture" il cui fine consiste proprio nel costruire infrastrutture resilienti, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e potenziare l'innovazione.

Da questo obiettivo, si deduce che privacy, sicurezza informatica e Sostenibilità oggi si intrecciano tra loro come concetti fondamentali per sostenere la competitività delle imprese nel panorama globale e consentirne lo sviluppo economico.

La Banca riconosce il diritto alla protezione dei dati personali, così come enunciato nell'articolo 12 della "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" che recita: "Nessun individuo potrà essere sottoposto a interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto a essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni". Viene qui riconosciuto quel diritto alla riservatezza che non è da intendersi quale sinonimo di diritto all'anonimato o a essere soli, bensì come diritto a mantenere il controllo sulle proprie informazioni, quale presupposto per l'esercizio di molti altri diritti di libertà.

Privacy e cybersecurity sono elementi essenziali per uno sviluppo sostenibile

293 GOVERNANCE

Protezione dei dati

Il Gruppo promuove e mantiene un impegno costante nella tutela della privacy dei propri clienti e di tutte le altre persone fisiche che si relazionano con le diverse società del Gruppo, in conformità ai requisiti normativi vigenti a livello nazionale ed europeo, nonché alle decisioni e i provvedimenti di volta in volta emanati dall'Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

PRINCÌPI Liceità, correttezza e trasparenza Limitazione della conservazione Integrità e riservatezza Esattezza e aggiornamento dei dati Limitazione della finalità Minimizzazione dei dati 1 2 3 4 5 6

Il Gruppo riserva particolare attenzione agli aspetti legati alla privacy e alla sicurezza dei dati, ambiti nei quali dispone di presidi certificati

Alla luce dell'entrata in vigore del Reg (UE) 2016/679 (c.d. GDPR), la Banca è progressivamente intervenuta sulla propria organizzazione interna e sui propri sistemi informativi adattandoli a un apposito Modello di funzionamento della protezione dei dati personali, formalizzato nel proprio Regolamento aziendale in materia di protezione dei dati personali.

Il Regolamento viene ecepito, adeguandolo alle varie specificità aziendali e giuridico/ regolamentari, da tutte le Società del Gruppo, compresa BPS (SUISSE) SA, nella misura in cui effettuano attività di trattamento di dati personali. La Capogruppo fornisce gli indirizzi necessari ad assicurare la coerenza delle determinazioni assunte dalle Società Controllate e coordina il processo di gestione e monitoraggio dei rischi della specie, verificando il rispetto della normativa di riferimento e l'attuazione delle disposizioni contenute nel Regolamento stesso.

Nell'adempimento della normativa, si è provveduto alla nomina del Data Protection Officer (DPO), collocandolo all'interno della preesistente funzione di Compliance, nonché all'introduzione di un presidio operativo per la protezione dei dati presso l'Area Chief Information and Operations Officer, con il compito di definire gli indirizzi e di presidiare la tematica, in coerenza con le linee strategiche aziendali.

Il citato Regolamento aziendale, insieme agli allegati di dettaglio, definisce i princìpi essenziali per la conformità alla normativa delle attività di trattamento, compresa la tutela dei diritti degli interessati, anche prescrivendo comportamenti proattivi finalizzati alla cooperazione tra le diverse strutture aziendali e il rispetto delle ulteriori regole di volta in volta applicabili.

Le politiche di Gruppo sono finalizzate principalmente a:

  • definire il modello organizzativo e i processi aziendali per la protezione dei dati personali;
  • attuare efficacemente i princìpi di protezione dei dati, identificando gli attori coinvolti e i correlati ruoli nell'attività di trattamento;
  • individuare le misure tecniche e organizzative adeguate a contenere i rischi correlati al trattamento dei dati personali, revisionandole e aggiornandole qualora necessario;
  • identificare l'impianto documentale per la protezione dei dati personali;
  • stabilire ruoli e attività di controllo con l'obiettivo di assicurare la corretta applicazione delle disposizioni di data protection.

Tra gli interventi* di data protection più significativi si riportano:

  • l'introduzione dei Registri delle attività di trattamento, finalizzati a identificare e a censire i trattamenti effettuati con o senza l'ausilio di fornitori esterni nominati Responsabili del trattamento, insieme a quelli effettuati dalla Banca per conto terzi;
  • l'attivazione di corsi di formazione specifici in favore del personale dipendente, quali "Il Regolamento europeo sui dati personali", "La sicurezza dei dati personali in Banca", "La tutela della privacy nella promozione e vendita di prodotti e servizi in Banca", "La gestione dei dati del dipendente in ambito bancario";
  • la gestione dei data breach integrati nel preesistente processo di gestione degli incidenti gravi;
  • l'integrazione dell'ambito privacy/protezione dei dati all'interno del Framework Integrato dei Rischi ICT della Banca, definendo gli scenari di rischio connessi alla tematica, con l'ottenimento della certificazione ISO/IEC 27701:2019 specifica sulle tematiche di data protection;

* Ogni dipendente è direttamente responsabile del trattamento riservato delle informazioni, in forma cartacea o elettronica, che produce, riceve e gestisce

295 GOVERNANCE

  • l'introduzione, nel corso del 2021, del Comitato Tecnico ICT Risk, che oltre al DPO, quale membro aggiuntivo per competenza nell'ambito della protezione dei dati, riceve le segnalazioni inerenti agli incidenti informatici classificati come "Major - potenzialmente gravi";
  • l'introduzione progressiva, come misura di sicurezza aggiuntiva, del mascheramento dati per gli ambienti non produttivi di test o sviluppo, a minimizzazione dell'esposizione dei dati personali e riduzione del rischio.

Certificazione di sicurezza ISO 27001 e ISO 27701

Dal 2006 il Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) di Banca Popolare di Sondrio è certificato ISO/IEC 27001:2013 (ISO 27001) dall'ente di certificazione DNV ed è in costante evoluzione.

Dal 2021 la verifica dei requisiti validi per la certificazione è stata estesa anche all'ambito relativo alla protezione dei dati personali, con il conseguimento dell'ulteriore certificazione ISO 27701. Nell'occasione è stato revisionato anche l'ambito coperto dal Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) della Banca, che è stato ampliato e definito nel seguente modo: "Sistema di gestione della sicurezza delle informazioni relativo alla progettazione, sviluppo e mantenimento dei servizi di on-line Banking, di strumenti e di servizi a supporto della progettazione e dello sviluppo applicativo e della gestione dei sistemi e delle reti informatiche siti nella Server Farm".

Lamentele comprovate riguardo privacy e perdita di dati di clienti

Canale 2023 2022 2021
Numero totale di reclami per violazione della
privacy dei clienti
6* 3 2
di cui da parti esterne 5 3 2
di cui da enti regolatori 0 0 0

* Nel corso del 2023 sono pervenuti sei reclami legati alla tematica dei dati personali, opportunamente gestiti in conformità con le Policy interne. Nello stesso anno, si sono rilevate in diminuzione le "richieste di esercizio dei diritti" (26 richieste: cancellazione, rettifica, opposizione, ecc.) per la maggior parte afferenti a richieste di cancellazione e/o di opposizione alle comunicazioni commerciali.

I data breach non sono compresi nella rendicontazione per motivi di riservatezza. Gli eventuali episodi sono opportunamente gestiti in conformità con le Policy interne.

GRI 418-1

Cybersecurity

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio presidia costantemente il tema della cybersecurity con l'obiettivo di salvaguardare l'integrità, la disponibilità e la riservatezza dei dati e dei sistemi, sviluppando contromisure finalizzate anche a fronteggiare gli attacchi informatici (cyber attack) in una logica di resilienza e garantendo la capacità dei sistemi di evolversi con tempi e costi ragionevoli (agility).

Il Gruppo, allo scopo di gestire efficacemente tale processo, ha scelto di adottare un Quadro di Riferimento per la gestione integrata del rischio di sicurezza e ICT, rappresentato dal grafico di seguito riportato, basato su standard internazionali e best practice di riferimento per il settore e coerenti con le disposizioni in materia definite dall'EBA.

CYBER RISK

ICT Data integrity risk

ICT Outsourcing risk

ICT Securiry risk

ICT Change risk

ICT Availability and continuity risk

Ambiti ICT RISK EBA

BPS RISK MANAGER (RISK ANALYSIS TOOL)

297 GOVERNANCE

La struttura del Framework e i processi che lo governano sono stati realizzati allo scopo di consentire la gestione proattiva e dinamica di tali rischi, necessaria per affrontare i repentini cambiamenti degli scenari di rischio determinati dall'evoluzione, specialmente in ambito cyber, delle minacce ICT.

La cybersecurity è sotto la responsabilità del Security Officer e viene gestita tramite un Framework di controlli (verifiche annuali, mensili e continue). Qualsiasi incidente, sia esso informatico o specifico di sicurezza, segue un processo di notifica che prevede il coinvolgimento immediato del Security Officer, il quale poi gestisce l'eventuale escalation verso livelli organizzativi predefiniti. Tramite il Comitato rischi e un apposito capitolo nel report mensile di sicurezza, il management aziendale viene informato sugli eventuali incidenti avvenuti. Annualmente tutto il Framework di controllo viene valutato tramite un Security assessment indirizzato alla Direzione Generale aziendale; inoltre, tutto il processo è allineato con le normative dell' Autorità ederale di Vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e verificato regolarmente.

Educazione per la sicurezza informatica

I malfattori orientano la loro attenzione verso "l'anello più debole della catena", ovvero la clientela, che si dimostra più vulnerabile rispetto ai presidi aziendali di sicurezza, ormai sempre consolidati. L'utente finale spesso viene manipolato dai cyber criminali per convincerlo a fornire dati personali e credenziali per eseguire operazioni dispositive, come bonifici o pagamenti nell'ambito dell'e-commerce.

La Banca Popolare di Sondrio realizza costantemente una serie di iniziative per divulgare la cultura della sicurezza informatica e della riservatezza.

Ne sono esempio le comunicazioni che vengono inviate alla clientela su base trimestrale, che informano su nuovi attacchi e sulle prassi per evitare di cadere nelle trappole sempre più sofisticate dei malfattori.

In particolare, nel corso del 2023 è stato diffuso un decalogo a uso degli utenti che fornisce raccomandazioni in pillole sui migliori comportamenti da adottare nell'utilizzo dei servizi digitali bancari. Nell'ambito di tale iniziativa è stata diffusa via Internet e su un'emittente televisiva locale una campagna contro lo smishing nella quale, tramite un breve video, si forniscono informazioni utili per non cadere in trappola.

Si evidenzia pure l'adesione da parte della BPS all'iniziativa online "Cybersicuri impresa possibile", promossa da CERTFin, il CERT (Computer Emergency Responce Team) Finanziario Italiano, con il sostegno delle Istituzioni e di diversi istituti finanziari, assicurativi e bancari, per sensibilizzare le imprese sull'importanza di investire nella sicurezza informatica. Grazie a tale iniziativa, in un formato ispirato ai quiz televisivi, sono stati illustrati i rischi di frodi e attacchi informatici.

Regolamento per l'utilizzo della postazione di lavoro e dei servizi IT

Le continue evoluzioni normative e tecnologiche, insieme ai relativi impatti sui processi aziendali coinvolti, hanno reso necessaria una revisione del Regolamento per l'utilizzo della postazione di lavoro e dei servizi IT, emanato nel novembre 2015, che disciplina l'uso degli strumenti e dei servizi informatici sul posto di lavoro, per favorire una ancor più prudente e attenta gestione dei dati aziendali. Il documento è stato aggiornato tenendo conto delle normative vigenti in materia di gestione e protezione dei dati, compresi i provvedimenti specifici adottati dal Garante per la Protezione dei Dati Personali, dello Statuto dei Lavoratori (Legge 20 maggio 1970, n. 300), nonché delle prassi e delle regole già in essere e correntemente applicate in azienda.

Nel Regolamento sono ricomprese due importanti aree tematiche: la gestione e la catalogazione delle cosiddette EUDA (End User Developed Applications) e la regolamentazione del lavoro agile. La normativa in questione è ispirata al rispetto dei princìpi di responsabilità e riservatezza e si prefigge l'obiettivo di sensibilizzare gli interessati sulla necessità di garantire la sicurezza delle informazioni e delle risorse informatiche utilizzate per il loro trattamento.

Una corretta ed efficace protezione dei dati non può prescindere da una altrettanto proficua sensibilizzazione della clientela su queste tematiche. Infatti, a tale scopo, conformemente agli Orientamenti dell'EBA sulla gestione dei rischi relativi alle tecnologie dell'informazione, della comunicazione (Information and Communication Technology - ICT) e di sicurezza, la Banca ha definito e attuato processi per accrescere le conoscenze, da parte degli utenti dei servizi di pagamento, dei rischi per la sicurezza connessi ai servizi stessi.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

299 GOVERNANCE

Presidio dati ESG

L'attenzione alla Sostenibilità, la continua evoluzione dei Framework regolamentari e dell'ampiezza delle tematiche ESG, comportano nuove esigenze di informazioni e di interoperabilità tra ambiti e processi aziendali in continuo sviluppo. Per questo, Banca Popolare di Sondrio ha avviato a giugno 2023 una progettualità innovativa, chiamata "ESG data governance", volta a definire il disegno del modello e della governance strutturata dei dati ESG.

La Banca, coinvolgendo le funzioni aziendali chiave, ha condotto una mappatura estesa dei dati ESG attualmente utilizzati e utili nel prossimo futuro, in particolare in ottemperanza della normativa di riferimento, identificando il processo del dato, il suo ciclo di vita e i suoi "owner" principali. La mappatura del fabbisogno informativo ESG ha quindi evidenziato il livello di disponibilità dei dati nell'attuale sistema di governo e gestione dei dati della Banca e i relativi interventi di integrazione e miglioramento da mettere in atto. È stato così possibile:

  • ottenere una visione chiara e completa del perimetro dei dati ESG necessari e identificare possibili iniziative per la loro ingegnerizzazione e gestione codificata;
  • identificare le priorità di intervento per un utilizzo più efficace e consapevole dei dati disponibili nel patrimonio informativo aziendale.

Data Governance ESG - Modello di governo dati: l'evoluzione prevista

Il programma "Data Governance ESG" si pone come obiettivo quello di uniformare il percorso dei dati utilizzati e/o prodotti dai processi ESG a garanzia della loro qualità/certificazione (data quality e uniformità) e tracciabilità (dizionarizzazione, classificazione e lineage) in modo tale da renderli patrimonio per la Banca.

Nel corso del 2024 si getteranno le basi per un progressivo adeguamento al disegno di target attraverso tre interventi: 1. Progressiva integrazione dei dati degli Info-provider all'interno del Data Lake

    1. Progressiva acquisizione degli indicatori C&E all'interno del Data Lake
    1. (Pilota) Prima alimentazione di un processo di calcolo C&E

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

301 GOVERNANCE

Integrità e lotta alla corruzione

Le attività di business si fondano sul rispetto dei criteri improntati a lealtà, serietà, onestà, competenza e trasparenza. A tali fini viene promosso l'assoluto rispetto delle leggi e delle normative vigenti nonché l'adozione di opportuni presidi organizzativi volti a minimizzare il rischio di corruzione. Tali presidi prevedono che i comportamenti individuali e collettivi si conformino al Codice Etico e al Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) ai sensi del Decreto legislativo 231/2001 ed eventuali violazioni possano essere prontamente segnalate da tutto il personale ai sensi dell'art. 52-bis del Testo Unico Bancario (whistleblowing).

Policy di Sostenibilità

Il Gruppo svolge le proprie attività con l'obiettivo di fornire prodotti e servizi ai propri clienti nel rispetto del valore dell'integrità, che si declina a sua volta nei princìpi di lealtà, serietà, onestà, competenza e trasparenza.

A tale fine agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e, in particolare, con gli obiettivi del SDG 16 "Promuovere la pace, la giustizia e costruire istituzioni inclusive, affidabili ed effettive".

In tale contesto, il Gruppo aderisce attivamente ai princìpi del Global Compact delle Nazioni Unite che prevedono lo sviluppo di politiche per la lotta alla corruzione, per la tutela dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori e per il rispetto dell'ambiente.

L'osservanza delle normative e dei codici di condotta interni ed esterni è rilevante anche dal punto di vista strategico e, pertanto, il Gruppo agisce nella convinzione che il rispetto delle regole e la correttezza negli affari costituiscano elementi fondamentali nello svolgimento dell'attività bancaria che, per sua natura, è fondata sulla fiducia e la trasparenza: in tale modo concretizza una prudente e sana gestione degli affari e delle attività con tutti gli stakeholder.

L'Organismo di Vigilanza (ODV) deve essere informato senza ritardo da parte dei dipendenti, dei Responsabili delle Funzioni aziendali, degli organi societari e dei soggetti esterni in merito a eventi che potrebbero generare responsabilità della Banca ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

La Banca, nel corso del mese di luglio 2023, ha adeguato le proprie procedure per il recepimento del D.Lgs. n. 24/2023 in materia di sistemi interni di segnalazione delle violazioni (whistleblowing). La nuova disciplina, tra le novità più rilevanti:

  • estende la possibilità di effettuare segnalazioni anche a liberi professionisti, consulenti e fornitori, volontari e tirocinanti, azionisti e persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza presso la Banca, oltre agli attuali soggetti dipendenti;
  • amplia l'ambito di applicazione oggettivo e, infatti, oltre a quanto già previsto nelle discipline che regolano il whistleblowing nello specifico settore bancario e finanziario, possono essere segnalati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, anche illeciti rilevanti ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 o violazioni dei modelli di organizzazione; illeciti che rientrano nell'ambito di applicazione degli atti dell'Unione europea o nazionali relativi ai settori dei servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, sicurezza e conformità dei prodotti, sicurezza dei trasporti, tutela dell'ambiente;
  • richiede la possibilità di effettuare, tramite la procedura, la segnalazione sia in forma scritta che oralmente, nonché prevede la necessità di rilasciare al segnalante un avviso di ricevimento della segnalazione entro sette giorni dalla data di ricezione e fornire riscontro alla segnalazione entro tre mesi dalla data di ricevimento.

In ordine alle citate innovazioni la Banca ha provveduto:

  • all'aggiornamento dell'applicativo informatico "Comunica Whistleblowing";
  • alla revisione e aggiornamento della Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni - whistleblowing, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca il 30 giugno 2023.

Il Gruppo ispira la propria cultura aziendale ai Dieci Principi del Global Compact

303 GOVERNANCE

Le modalità di segnalazione prevedono l'utilizzo dell'applicativo "Comunica Whistleblowing", non più accessibile dalla intranet aziendale, ma disponibile sul sito internet della Banca, al seguente indirizzo: https://www.popso.it/home. L'accesso avviene previa registrazione della persona segnalante e, pertanto, con evidenza della sua identità; relativamente alle segnalazioni che hanno a oggetto la normativa antiriciclaggio, il canale di segnalazione garantisce l'anonimato, tuttavia, il segnalante ha la possibilità, a propria insindacabile discrezione, di manifestare la propria identità. L'applicativo è finalizzato all'invio delle segnalazioni e alla gestione delle correlate attività che si sostanziano essenzialmente nella ricezione, esame, valutazione delle stesse e, infine, nell'informativa agli Organi aziendali di quelle situazioni ritenute rilevanti per l'adozione di eventuali provvedimenti, anche di natura disciplinare. La gestione delle segnalazioni è in capo al Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni, identificato nel Responsabile pro tempore della Funzione di Conformità e DPO, che provvede a valutare tempestivamente i diversi casi sulla base delle proprie responsabilità e competenze, anche interpellando il mittente, il responsabile della presunta violazione e ogni soggetto potenzialmente coinvolto.

La Banca garantisce la confidenzialità delle informazioni ricevute e mantiene riservata l'identità del segnalante. Il segnalante non deve subire condotte ritorsive, discriminatorie o comunque sleali conseguenti alla segnalazione. La Banca adotta le stesse forme di tutela a garanzia della protezione e della riservatezza del segnalante anche per il soggetto segnalato, fatta salva ogni ulteriore forma di responsabilità prevista dalla legge che imponga l'obbligo di comunicare il nominativo del segnalato.

Informazione e Formazione

I modelli organizzativi istituiti presso la Capogruppo, la controllata Factorit SpA e BNT Banca SpA, finalizzati fra l'altro alla prevenzione del reato di corruzione, prevedono esplicitamente che venga svolta dall'ente un'attività di informazione e formazione per tutto il personale destinatario del MOG e del Codice Etico. L'informazione avviene tramite la pubblicazione sulla intranet aziendale, in una sezione dedicata, di circolari e di tutta la normativa interna di riferimento.

La formazione è realizzata mediante corsi in aula e corsi obbligatori fruibili tramite la piattaforma multimediale.

Nel corso del 2023 l'attività formativa in materia di D.Lgs. 231/2001 è stata proposta in continuità con l'anno precedente, attraverso l'erogazione di un modulo e-learning rivolto a tutti i dipendenti e corsi in aula rivolti al personale neoassunto. Il presidente dell'ODV ha inoltre erogato una specifica formazione per gli esponenti aziendali.

Comunicazione e formazione relative a politiche e procedure anticorruzione

Nel 2023 la percentuale dei dipendenti che ha fruito della formazione in merito al tema dell'anticorruzione è stata dell'dell'85% in crescita rispetto all'81% sia del 2022 che del 2021. Tutti i membri degli organi di governo, per quanto riguarda il triennio preso in esame, sono stati informati circa le politiche e le procedure anticorruzione della Banca.

Con particolare riferimento alla BPS (SUISSE) SA, gli organi della società e le funzioni indipendenti di controllo sono consapevoli dei rischi legati al tema della corruzione; tuttavia, le leggi elvetiche in vigore non richiedono che la Banca effettui una formazione specifica inerente a politiche o procedure anticorruzione. Il fenomeno in Svizzera non rappresenta infatti allo stato attuale un rischio materiale, tanto che nelle statistiche internazionali risulta nelle ultime posizioni delle classifiche degli Stati con maggiore corruzione. L'Autorità di Vigilanza richiede per contro che la Banca assicuri una formazione adeguata in ambito di compliance, antiriciclaggio e regole di condotta sul mercato, cosa che avviene con regolarità. Tutti i membri degli organi di governo di BPS (SUISSE) SA, i dipendenti e anche i partner commerciali sono stati informati circa le politiche e le procedure anticorruzione adottate, in continuità con gli anni precedenti.

Nell'ambito della formazione del personale della Banca, oltre al tema specifico della corruzione previsto dal MOG, si rileva anche la formazione erogata in materia di antiriciclaggio e lotta al terrorismo. All'interno della piattaforma multimediale presente nella intranet aziendale si trovano dei moduli formativi che raggiungono tutto il personale, oltre ai moduli informativi per i neoassunti (emessi con cadenza semestrale) dedicati specificatamente a questi importanti temi.

Casi di corruzione confermati e relative misure intraprese

Non sono stati rilevati casi di corruzione nel periodo di riferimento, in linea con gli anni precedenti.

Azioni legali per comportamento anti-competitivo, anti-trust e pratiche di monopolio

Non sono state attuate azioni legali relativamente a questo tema nel periodo di riferimento, in linea con gli anni precedenti.

GRI 205-3

GRI 205-2

GRI 206-1

305 GOVERNANCE

Compliance del Gruppo

La Funzione di Conformità e Data Protection Officer (DPO) della Capogruppo verifica e valuta - relativamente alle tematiche di competenza di cui al Manuale operativo della Funzione stessa, con esclusione quindi delle aree normative curate dalle altre funzioni aziendali di controllo di secondo livello - l'efficace presidio del rischio di non conformità alle norme, definito come il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza della violazioni di norme esterne (leggi) e/o di autoregolamentazione.

Il mandato operativo della Funzione è specificato nel Regolamento generale in materia di rischio di non conformità (livello I), nel Regolamento della Funzione di Conformità (livello II) e nel Manuale operativo del processo di gestione del rischio di non conformità. In quest'ultimo sono definite le modalità operative connesse al modello di gestione del rischio di non conformità descritto nel citato Regolamento generale.

La Funzione collabora con i Presidi Specialistici per le seguenti materie: fiscale, lavoro e previdenza, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, funding con collaterale, segnalazioni di vigilanza, giuslavoristica e disciplina emittenti. Inoltre, alla conformità normativa contribuisce il Referente di Compliance*, nello specifico in materia parti correlate e divieto di interlocking.

Il modello operativo adottato è quello della compliance diffusa, che si realizza sia tramite l'attività diretta della Funzione relativamente a materie core (soprattutto attinenti alla tutela dei consumatori, quindi ai servizi di investimento, trasparenza, usura, privacy, codice del consumo), sia tramite la collaborazione con determinate professionalità provenienti dai Presidi Specialistici e dal Referente di Compliance, relativamente ai citati ambiti di rispettiva competenza.

La Funzione, i Presidi Specialistici e il Referente di Compliance dispongono, a supporto delle proprie attività, dell'applicativo on-line ABICS (ABI Compliance System), curato dall'ABI. La procedura, in sintesi, consente di disporre di aggiornamenti normativi mediante messaggi di alerting quotidiani via e-mail, offrendo quindi la possibilità di accesso a un legal inventory funzionale alle attività di compliance. Inoltre, a partire dal 2021, la Funzione si è dotata del servizio ABICS Anticipation finalizzato ad anticipare la deliberata entrata in vigore e l'applicazione operativa dei progetti di riforma comunitari e nazionali nel settore bancario/finanziario.

* I Referenti di Compliance vengono individuati tra i responsabili e/o gli addetti di servizi/uffici che hanno maturato nel tempo conoscenze e competenze in grado di assicurare che le diverse fasi del processo di competenza siano sempre allineate alle norme e alla regolamentazione aziendale; gli stessi dispongono di adeguata esperienza e della necessaria professionalità nell'attuazione degli indirizzi aziendali.

Le attività di compliance vengono svolte anche con il supporto di specifiche procedure applicative, ovvero:

  • Compliance Tracking Tool per la tracciatura e il monitoraggio degli interventi di miglioramento connessi alla risoluzione delle anomalie riscontrate in sede di controlli e di assessment condotti;
  • sistema interno di Governance, Risk and Compliance (GRC) per consentire il coinvolgimento e il supporto dei diversi livelli di management e dei Responsabili della gestione operativa nelle diverse fasi delle analisi di conformità;
  • work tool per organizzare e classificare le attività, in particolare ai fini del monitoraggio del Compliance Plan, in modo strutturato e dettagliato allo scopo di ottenere una miglior gestione delle attività assegnate a ciascun addetto e del relativo tempo per condurle.

Con il fine di accrescere ulteriormente le performance di compliance, assicurando quindi un'ottimizzazione delle attività, sono stati sviluppati ulteriori affinamenti, in particolare riferiti al Compliance Tracking Tool. Il software appena menzionato dispone di nuove funzionalità legate alla possibilità di effettuare la revisione degli scoring delle azioni scadute e ripianificate storicizzandone gli esiti. In tale contesto, per meglio misurare l'adeguatezza e l'efficacia delle diverse fasi delle attività di compliance, sono state introdotte specifiche metriche sotto forma di Key Performance Indicator (KPI).

307 GOVERNANCE

Attività svolte dalla Conformità relativamente alla gestione aziendale di obblighi e adempimenti normativi in ambiti correlati alle tematiche ESG

Nel corso del 2023 la Funzione ha condotto una serie di attività correlate o affini alla tematica ESG, in particolare:

  • verifica in materia di informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088 e del Regolamento (UE) 2022/1288 recante norme tecniche di regolamentazione;
  • verifica relativa alla gestione aziendale di obblighi e adempimenti normativi in materia di Dichiarazione Non Finanziaria;
  • verifica in materia di finanza sostenibile nell'ambito dei processi di profilatura della clientela, valutazione di adeguatezza e product governance;
  • verifica relativa alla predisposizione e al contenuto del Green Bond Framework di Banca Popolare di Sondrio;
  • verifica relativa all'adozione e correlata implementazione di uno specifico modello organizzativo in materia di sostenibilità che rileva la necessaria predisposizione di più ampio corpus normativo interno in materia di sostenibilità che consenta il recepimento operativo di quanto definito nelle Policy adottate dalla Banca;
  • verifica relativa alla gestione aziendale degli obblighi e degli adempimenti introdotti dal D.Lgs. n. 104/2022 (c.d. "Decreto Trasparenza");
  • verifica relativa alla gestione aziendale degli adempimenti in materia di misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.

In aggiunta, la Funzione ha condotto valutazioni, in termini di conformità normativa, principalmente con riferimento alla redazione della Policy di Investimento ESG, agli aggiornamenti della Policy di Sostenibilità, dell'informativa precontrattuale delle linee di gestione ESG e delle informative sulla Sostenibilità a livello di entity e a livello di prodotto pubblicate sul sito web della Banca. Inoltre, sono stati rilasciati pareri con riguardo alla Dichiarazione dei principali effetti negativi (c.d. PAI) sui fattori di Sostenibilità ai sensi del Regolamento (UE) 2022/1288.

La compliance svizzera

L'Ufficio Compliance è un'unità dell'Ufficio Legal & Compliance (L&C), la cui attività è finalizzata a individuare e prevenire rischi suscettibili di nuocere alla reputazione della Banca e a garantire un'attività bancaria irreprensibile, diligente e in ossequio ai regolamenti in vigore, sia svizzeri sia esteri. Il Servizio Legal & Compliance è un interlocutore indispensabile, sia per il Consiglio di Amministrazione che per la Direzione operativa, per delineare e attuare una gestione imprenditoriale coscienziosa e una gestione efficace dei rischi.

Gli obiettivi del Compliance Officer sono dunque quelli di recepire, formulare e poi implementare in seno all'Istituto, previa autorizzazione della Direzione, le norme di comportamento in ambiti quali riciclaggio di denaro, convenzione di diligenza, PEP (Persona Politicamente Esposta), corruzione/accettazione di regali, protezione dei dati, riservatezza, confidenzialità, comunicazione interna ed esterna, operazioni del personale, reclami, informazioni insider, conflitti d'interesse, formazione interna, prestazioni dei servizi di investimento, disciplina a tutela del cliente/consumatore.

Casi di non conformità a regolamenti in materia di informazioni ed etichettatura dei prodotti e servizi

Non sono stati segnalati casi di non conformità a regolamenti o codici volontari riguardanti le informazioni e le informative dei prodotti e servizi, neppure se riferiti alle attività di marketing (incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione), in linea con gli anni precedenti.

Casi di non conformità a regolamenti relativi alle comunicazioni di marketing

Non sono stati segnalati casi di non conformità a regolamenti o codici volontari riferiti alle attività di marketing (incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione), in linea con gli anni precedenti.

GRI 417-2

GRI 417-3

309 GOVERNANCE

Gestione dei reclami

La trattazione dei reclami viene effettuata nel rispetto delle norme di riferimento ed è organizzata come segue:

  • per i servizi bancari e assicurativi è affidata all'ufficio Consulenza legale e normative; la struttura stessa provvede anche alla gestione dei reclami per i quali la clientela ha promosso ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF), relativamente ai servizi bancari, o all'IVASS, riguardo a quelli assicurativi. In particolare, per quanto attiene alla controllata BNT Banca si precisa che l'Ufficio Reclami è stato individuato all'interno del Servizio Segreteria, Legale e Affari generali. L'unità gestisce i reclami e i ricorsi all'ABF in modo indipendente rispetto alle funzioni aziendali preposte alla commercializzazione dei servizi e dei prodotti bancari, secondo specifiche e consolidate procedure interne che individuano correttamente le attività, i ruoli, le funzioni, i diversi livelli di responsabilità, i comportamenti da tenere nonché i flussi informativi necessari alla gestione dei reclami e alla partecipazione del procedimento dinnanzi all'ABF;
  • per i servizi di investimento è affidata alla Funzione di Conformità e DPO, coadiuvata eventualmente dall'Ufficio Consulenza legale e normative e dall'ufficio/filiale a cui il reclamo si riferisce e, per quanto opportuno, con il contributo dell'Ufficio Ispettori centrali e distaccati. Ciò anche in relazione a eventuali ricorsi della clientela indirizzati all'Arbitro delle Controversie Finanziarie (ACF).

Le forme di inoltro dei reclami da parte della clientela e di risposta della Banca comprendono la posta ordinaria, la posta elettronica e la PEC.

Le modalità con le quali la clientela può inoltrare reclami alla Banca, all'ABF, all'ACF e all'IVASS sono disponibili sul sito internet istituzionale nella sezione "trasparenza".

Il personale addetto alla gestione dei reclami ha adeguate conoscenze delle normative, di cui segue costantemente l'evoluzione; interagisce con la Funzione di Conformità e beneficia, per quanto necessario ai fini dell'analisi di determinate posizioni, della collaborazione di altre strutture della Banca. I reclami sono esaminati e riscontrati, nel rispetto dei termini stabiliti dalla normativa.

L'andamento dei reclami ricevuti dalla Banca è oggetto di informazione agli Organi societari e alle Autorità di Vigilanza tramite le relazioni periodiche previste dalle normative.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

La gestione dei reclami in BPS (SUISSE) SA

La filosofia di BPS (SUISSE) SA – che pone il cliente al centro dell'attenzione – punta a orientare l'offerta essenzialmente verso prestazioni che rispecchino le esigenze della clientela. Se tuttavia ciò non dovesse realizzarsi, i clienti possono indirizzare osservazioni e reclami per iscritto direttamente al consulente di riferimento, specificando l'oggetto e fornendo i propri contatti e il numero di conto, al fine di trovare una soluzione. Nel caso invece in cui non si dovesse giungere a un accordo, i clienti hanno la possibilità di rivolgersi all'Ombudsman delle banche svizzere, un organo di mediazione neutrale e gratuito. In generale i reclami vengono gestiti tramite apposite procedure interne basate su circolari di riferimento. In particolare, il Servizio Controllo rischi della Banca è responsabile di registrare centralmente tutti i reclami e, se necessario, provvedere a specifiche analisi nel caso di debolezze insite nel sistema di controllo interno. Trimestralmente lo stato dei reclami (aperti, chiusi, in corso), con le relative cause elencate sistematicamente sulla base delle casistiche identificate dalla Capogruppo, è presentato in Comitato rischi e alla Direzione Generale.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

311 GOVERNANCE

GRI 2-16

Comunicazione delle criticità

La Banca considera criticità le situazioni di non conformità legate alla normativa, ovvero quando le procedure non risultano conformi alle norme vigenti, presentando quindi profili di rischio elevati in relazione ai quali è possibile ricevere sanzioni di natura amministrativa o penale.

Le funzioni di controllo sono tenute a informare tempestivamente gli Organi aziendali relativamente a violazioni o carenze rilevanti riscontrate e a rendicontare periodicamente le risultanze delle attività svolte, monitorando la risoluzione delle criticità rilevate.

Le criticità possono essere più o meno gravi a seconda che il rischio di incorrere in sanzioni sia più o meno imminente: tra i diversi gradi di criticità, le situazioni legate al RAF (Risk Appetite Framework) sono quelle a rischio di sanzione più imminente e perciò le più gravi.

In particolare, la gestione del superamento della soglia di primo intervento* si struttura nelle seguenti fasi:

  • nel caso in cui un indicatore oltrepassi la soglia di primo intervento, l'Ufficio Rischi integrati rileva l'evento in questione e ne accerta le cause scatenanti;
  • il Chief Risk Officer, messo a conoscenza della natura e delle circostanze che hanno determinato l'evento di superamento, informa prontamente il Consigliere delegato per l'individuazione delle azioni da intraprendersi, pure supportato dal Responsabile del Servizio Controllo rischi;

* "Soglia di primo intervento": soglia espressiva – congiuntamente al valore di propensione al rischio – della generale attitudine verso il rischio del Gruppo o delle sue componenti, che, ove sia consentita l'assunzione di rischio oltre l'obiettivo fissato, segnala una distanza dal medesimo entro livelli comunque rappresentativi di un contesto di normale corso degli affari; al suo superamento viene valutata l'attivazione di prime azioni gestionali di contenimento del rischio (risk trigger).

Le criticità relative al RAF sono formalizzate all'interno del "Regolamento Risk Appetite Framework"

  • il Consigliere delegato valutata la situazione di concerto con il Chief Risk Officer e, quando di rilievo, con il Responsabile della Funzione di Conformità e DPO o con il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio, può decidere, in funzione della gravità della stessa, di:
  • − autorizzare, per un periodo di tempo congruo pure in rapporto alla frequenza di rilevazione dell'indicatore, il superamento della soglia di primo intervento, in ragione di circostanze temporanee o di entità non particolarmente rilevante;
  • − attivare immediate iniziative di mitigazione, ove rientranti nelle proprie facoltà;
  • − informare il Comitato rischi alla prima riunione periodica oppure convocare una riunione straordinaria del Comitato;
  • − qualora ritenga ne sussistano i presupposti, richiedere la convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio di Amministrazione;
  • il Comitato rischi esprime propri pareri e valutazioni in ordine alle iniziative da realizzare, proponendo al Consigliere delegato, ove opportuno, interventi per il riequilibrio e l'ottimizzazione dei profili di rischio;
  • alla prima riunione successiva alla rilevazione, il Consiglio di Amministrazione viene informato dal Consigliere delegato, supportato dall'Area di Governo Chief Risk Officer, dell'evento di superamento, delle eventuali decisioni già attuate o in programma e dei possibili ulteriori interventi allo stesso Organo rimessi; quindi, coadiuvato nelle proprie valutazioni dal Comitato Controllo e rischi, può assumere la decisione di:
  • − non procedere, in ragione di circostanze temporanee o di gravità non rilevante ovvero nei casi in cui l'evolversi della situazione abbia condotto, ancora prima della riunione consiliare, al rientro nella soglia prevista;
  • − approvare la proposta di azioni correttive presentata dal Consigliere delegato;
  • − individuare ulteriori iniziative ritenute necessarie per ricondurre il parametro di rischio entro valori di accettabilità;
  • spetta quindi al Consigliere delegato:
  • − pure per il tramite dei responsabili delle Aree di Governo e dei componenti della Direzione generale secondo le rispettive attribuzioni, comunicare alle Unità organizzative competenti le iniziative promosse dal Consiglio di Amministrazione, sovrintendendo alla concreta attuazione delle decisioni assunte;
  • − con il supporto dell'Area di Governo Chief Risk Officer, ragguagliare l'Organo consiliare sull'andamento delle azioni intraprese.

In ambito di Gruppo, il Consigliere delegato ha il compito di:

  • − coordinare le azioni di competenza della Capogruppo e delle Società controllate;
  • − comunicare formalmente agli Organi aziendali delle Controllate le misure correttive da intraprendere, nel caso in cui si ritenga opportuno intervenire in tal senso;
  • compete al Chief Risk Officer, pure con il supporto del Responsabile del Servizio Controllo rischi e con l'ausilio dell'Ufficio Rischi Integrati e dell'Unità preposta al monitoraggio dello specifico indicatore, nonché – quando di rilievo – di concerto con il Responsabile della Funzione di Conformità e DPO o con il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio, verificare l'evoluzione del parametro oggetto di superamento, rendendo regolare informativa al Comitato rischi fino ad avvenuto ripristino della soglia violata.

Relativamente all'attività di compliance, le criticità vengono comunicate annualmente al Consigliere delegato e Direttore generale, al Consiglio di Amministrazione, al Comitato Controllo e rischi e al Collegio Sindacale. Nel 2023 è stato rilevato un caso di criticità appartenente ad ambito normativo critico, ai sensi della metodologia di calcolo della Propensione al rischio di non conformità di BNT conclusasi con giudizio parzialmente insoddisfacente. In particolare, è stata svolta una specifica analisi in tema di trattamento dei dati personali, che non ha portato a pagamenti di pene o sanzioni pecuniarie.

Per quanto attiene alla specifica attività della Revisione Interna, qualora la situazione sia considerata, fin da subito, di grave impatto rispetto ai presupposti di sana e prudente gestione aziendale, il suddetto Servizio produce immediatamente un'informativa indirizzata ai Vertici Aziendali. Nel 2023 non sono state registrate casistiche della specie, pur avendo garantito una periodica attività di reporting semestrale all'Organo Amministrativo e trimestrale al Comitato Controllo e rischi, congiuntamente al Collegio Sindacale.

Glossario

Disclosure ACRONIMI
Elenco non esaustivo degli acronimi menzionati nella DNF
TERMINE DEFINIZIONE
ABI Associazione Bancaria Italiana.
COP Riunione della Conferenza delle Parti della Convenzione sui cambiamenti climatici, con cadenza annuale. Tra le
COP, emerge la COP 21 tenutasi a Parigi nel dicembre 2015, alla quale hanno partecipato 195 Stati insieme a molte
organizzazioni internazionali e che ha portato all'approvazione dell'Accordo di Parigi, documento chiave per la
definizione di strategie per fronteggiare il cambiamento climatico.
CSR Corporate Social Responsibility - Responsabilità di impresa - l'insieme dei comportamenti che le imprese dovrebbero
adottare al fine di condurre le proprie attività in maniera responsabile nei confronti della società nel suo complesso
contribuendo allo Sviluppo Sostenibile.
CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive - Direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento Europeo e del Consiglio del
14 dicembre 2022 che modifica il regolamento (UE) n. 537/2014, la Direttiva 2004/109/CE, la Direttiva 2006/43/CE e la
Direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità.
DNF Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario - documento di rendicontazione redatto ai sensi del Decreto
Legislativo 254/2016 che concerne la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario a livello di Gruppo.
EFRAG European Financial Reporting Advisory Group - ente responsabile dello sviluppo degli standard per la rendicontazione
di sostenibilità.
ESG Environmental, Social e Governance: pilastri dell'integrazione della Sostenibilità «Environmental» si riferisce all'impatto
ambientale dell'attività di una società «Social» è legato al rispetto dei diritti umani, alle politiche di genere, agli
standard lavorativi e ai rapporti con la comunità civile «Governance» si riferisce alle pratiche di governo societario, dalle
procedure di controllo alla composizione del Consiglio d'amministrazione, fino alla politica retributiva per i manager.
ESGeo Tool di monitoraggio e reportistica delle performance di sostenibilità.
FEduF Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio.
GCNI Global Compact Network Italia, fondazione che nasce con lo scopo primario di contribuire allo sviluppo in Italia del
Global Compact delle Nazioni Unite, iniziativa per la promozione della cultura della cittadinanza d'impresa promossa e
gestita su scala globale dalle Nazioni Unite.
GRI Global Reporting Initiative, ente internazionale senza scopo di lucro nato con il fine di definire gli standard di
rendicontazione della performance sostenibile di organizzazioni di qualunque dimensione, appartenenti a qualsiasi
settore e Paese del mondo.
KPIs Key Performance Indicators - indicatori chiave di prestazione, valori misurabili che dimostrano l'efficacia con cui
un'azienda sta raggiungendo gli obiettivi aziendali principali.
MOG Modello di organizzazione e gestione e controllo adottato ai sensi del D.Lgs 231/2001 atto a prevenire i reati ivi definiti.
NFRD Non-Financial Reporting Directive 2014/95/EU - Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio el 22 ottobre 2014,
che modifica la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la divulgazione di informazioni non finanziarie e sulla diversità
da parte di talune grandi imprese e gruppi.
ODV Organismo istituito ai sensi del D. Lgs 231/2001 dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, cui è affidato il
compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello e di curarne l'aggiornamento.
PSCL Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro - documento di pianificazione finalizzato alla riduzione del traffico veicolare
privato, individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di
mobilità sostenibile alternative all'uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell'analisi degli spostamenti
casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell'offerta di trasporto presente nel territorio
interessato.
SDGs Sustainable Development Goals - Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - 17 obiettivi lanciati nell'ambito dell'Agenda 2030
delle Nazioni Unite; sono inoltre suddivisi in 169 sotto-obiettivi, i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro
l'ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico.
SFDR Sustainable Finance Disclosure Regulation - Regolamento UE 2019/2088 sulla trasparenza dell'informativa di
sostenibilità nel settore dei servizi finanziari; richiede, inter alia, agli operatori finanziari e ai consulenti finanziari di
comunicare come vengono tenuti in considerazione i rischi ESG a livello di soggetto e a livello di prodotto.

Disclosure ACRONIMI
Elenco non esaustivo degli acronimi menzionati nella DNF
TERMINE DEFINIZIONE
TCFD Task Force on Climate-Related Financial Disclosures - iniziativa istituita nel dicembre 2015 per volontà del Financial
Stability Board. Si pone l'obiettivo di rendere complete e comparabili le informazioni fornite dalle aziende sull'impatto
finanziario dei cambiamenti climatici sulle loro attività e strategie. Nel giugno 2017 ha pubblicato 11 raccomandazioni
alle società (in particolare quelle finanziarie) per la trasparenza delle informazioni sul rischio climatico, suddividendole in
quattro grandi aree tematiche: governance, strategia, risk management, metriche e obiettivi.
UNEP FI United Nations Environment Programme Finance Initiative - partnership tra l'United Nations Environment Programme e
il mondo della finanza, allo scopo di mobilitare il settore privato finanziario per lo sviluppo sostenibile.
UNEP FI NZBA Descrizione: Net-Zero banking Alliance - Iniziativa promossa dalle Nazioni Unite con l'obiettivo di accelerare la
transizione sostenibile del settore bancario, attraverso l'impegno delle banche aderenti ad allineare i propri portafogli
di prestiti e investimenti al raggiungimento dell'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050.
UNEP FI PRB Principles for Responsible Banking - programma sviluppato attraverso una partnership innovativa tra le banche di tutto
il mondo e UNEP FI, che ha come scopo quello di promuovere interventi per favorire lo sviluppo di un settore bancario
sostenibile allineandolo agli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e a quelli dell'accordo di Parigi sul clima del 2015.
UNEPFI PSI Principles for Sustainable Insurance - programma sviluppato attraverso una partnership innovativa tra le compagnie assicurative
di tutto il mondo e UNEP FI, che ha come scopo quello di promuovere interventi per favorire lo sviluppo di un settore
assicurativo sostenibile.
UN PRI United Nations Principles for Responsible Investment - iniziativa lanciata dalle Nazioni Unite nel 2006 con l'intento di favorire la
diffusione dell'investimento sostenibile e responsabile tra gli investitori istituzionali e gli operatori di settore.
Disclosure DEFINIZIONI
Elenco non esaustivo di alcuni termini legati alla sostenibilità, presenti nella DNF
TERMINE DEFINIZIONE
Accordo di
Parigi sui
cambiamenti
climatici (2015)
Accordo internazionale che si pone l'obiettivo di lungo termine di evitare pericolosi cambiamenti climatici limitando
il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC e proseguendo con gli sforzi per limitarlo a 1,5ºC. Inoltre, punta a
rafforzare la capacità dei Paesi firmatari (195) di affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici e a sostenerli nei loro
sforzi. L'accordo di Parigi è il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici, adottato
alla conferenza di Parigi sul clima (COP21) nel dicembre 2015.
Analisi di
materialità
Processo che consiste nella rilevazione della significatività di un insieme di ambiti tematici di sostenibilità economica,
sociale e ambientale, per l'azienda e per i suoi stakeholder.
Atto Delegato
sul clima
Regolamento delegato (UE) 2021/2139 del 4 giugno 2021, che completa il Regolamento (UE) 2020/852 - c.d.
Tassonomia - stabilendo i criteri tecnici di screening per determinare le condizioni per le quali un'attività economica
può contribuire in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento ai cambiamenti
climatici e per determinare se tale attività economica non arrechi un danno significativo a uno qualsiasi degli altri
obiettivi ambientali.
Atto Delegato
sulla disclosure
Regolamento delegato (UE) 2021/2178 del 6 luglio 2021, che completa il regolamento (UE) 2020/852 - c.d. Tassonomia
- specificando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese devono divulgare ai sensi degli articoli
19 bis o 29 bis della direttiva 2013/34/UE relativa alle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale, e
specificando la metodologia per conformarsi a tale obbligo di comunicazione.
Benchmark Metodologia basata sul confronto sistematico che permette alle aziende che lo applicano di compararsi con le migliori
e soprattutto di apprendere da queste per migliorare.
Biodiversità Concetto definito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica come la varietà e variabilità degli
organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono, evidenziando che essa include la diversità a livello genetico,
di specie e di ecosistema.
Cambiamento
climatico
Qualsiasi alterazione dell'atmosfera globale che sia direttamente o indirettamente riconducibile all'azione umana,
secondo la definizione data dalle Nazioni Unite.

Disclosure DEFINIZIONI
Elenco non esaustivo di alcuni termini legati alla sostenibilità, presenti nella DNF
TERMINE DEFINIZIONE
Codice Etico Documento che definisce gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali
della banca, l'insieme dei valori e dei princìpi che devono essere assunti da Amministratori, Sindaci, Dipendenti e, in
generale, da tutti coloro che operano con la banca, quale che sia il rapporto che li lega alla stessa, nonché da coloro
che intrattengono con la banca rapporti d'affari.
Corporate
Governance
Insieme di strumenti, regole e meccanismi di ogni livello che disciplinano la gestione dell'impresa nell'interesse
delle diverse categorie di soggetti che sono interessati alla vita societaria. La corporate governance include anche le
relazioni tra i vari stakeholder e gli obiettivi della società.
Diversità Concetto che si riferisce a tutte le differenze tra gruppi e individui e configura le persone come identità distinte l'una
dall'altra. In questo senso, rientra nella definizione di diversità tutto ciò che rende unici e ineguagliabili, inclusi etnia,
età, stile, genere, personalità, convinzioni religiose e politiche, esperienze, orientamento sessuale e affettivo, differenze
psicologiche, cognitive, fisiche e sociali proprie di ogni individuo e molto altro ancora.
Fattori ESG Elementi ambientali, sociali o di governance che possono avere un impatto positivo o negativo sulle prestazioni
finanziarie o sulla solvibilità di un ente, soggetto sovrano o singolo individuo.
Finanza
sostenibile
Finanza a sostegno della crescita economica, che riduca al contempo le pressioni sull'ambiente tenendo conto degli
aspetti sociali e di governance, come definita nell'omonimo Piano d'azione europeo.
FINREP Schema segnaletico a contenuto statistico di vigilanza redatto dalle società di investimento, banche, gruppi finanziari
sottoposti alla Direttiva Capital Requirements Directive IV (CRD IV) e che utilizzano i princìpi contabili IFRS o nazionali.
Green Deal
europeo
Insieme di iniziative politiche adottato dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2019 con l'obiettivo generale
di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050 (almeno 50% di riduzione delle emissioni di gas a effetto
serra dell'UE entro il 2030). L'intenzione è quella di rivedere ogni legge vigente in materia di clima e, inoltre, di
introdurre nuove leggi sull'economia circolare, sulla ristrutturazione degli edifici, sulla biodiversità, sull'agricoltura e
sull'innovazione.
Greenwashing Pratica utilizzata come strategia di marketing e comunicazione da parte di talune aziende per dimostrare il proprio
impegno nei confronti dell'ambiente, senza però effettivi e concreti risultati; l'obiettivo è quello di migliorare la
reputazione dell'impresa e ottenere benefici in termini di fatturato, a scapito di un concreto impegno ambientale.
GRI Standards Global Reporting Initiative Standards - best practice a livello globale per il reporting di sostenibilità, consentono di
fornire informazioni sul contributo positivo o negativo allo sviluppo sostenibile di un'organizzazione e permettono di
rendicontare i propri impatti economici, ambientali e sociali.
Impatto Effetto che l'organizzazione ha o potrebbe avere sull'economia, sull'ambiente e sulle persone, inclusivi della tutela dei
diritti umani, valutati stimando il contributo (negativo o positivo) allo sviluppo sostenibile.
Inclusivo Ambiente o società in cui le diversità, di tipo fisico, socio-economico, etnico e di genere vengono valorizzate così
da dare a tutti pari possibilità di crescita in un sistema equo e coeso in grado di prendersi cura di tutti i cittadini,
assicurando la loro dignità, il rispetto delle differenze e le pari opportunità.
Lettera di
Assurance
Attestazione di conformità redatta da parte della società di revisione incaricata per la certificazione della Dichiarazione
Consolidata di carattere Non Finanziario. Il processo di assurance si basa sullo standard ISAE 3000, emesso nel 2004
dall'International Auditing and Assurance Standard Board (IAASB), lo stesso organismo deputato all'emanazione dei
princìpi di revisione contabile.
Matrice di
materialità
Risultato dell'analisi di materialità, permette all'organizzazione di fare emergere con chiarezza le relazioni tra gli
interessi aziendali rispetto a quelli degli stakeholder, mettendo in evidenza le aree di sostenibilità di mutuo interesse su
cui maggiormente deve focalizzarsi il contenuto del reporting e delle azioni strategiche da intraprendere.
Missione
aziendale
Dichiarazione d'intenti di un'organizzazione o un'impresa, ovvero il suo fine ultimo, ciò che la distingue dai competitor
e le consente di raggiungere i risultati prestabiliti.
Mobilità
sostenibile
Insieme delle attività e iniziative che abbiano l'obiettivo di garantire che i sistemi di trasporto corrispondano ai
bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative
sull'economia, la società e l'ambiente.

Disclosure DEFINIZIONI
Elenco non esaustivo di alcuni termini legati alla sostenibilità, presenti nella DNF
TERMINE DEFINIZIONE
Mobility
Manager
aziendale
Figura professionale che si occupa di gestire la mobilità sostenibile di un'azienda, con compiti di supporto continuativo
alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali. Introdotta dal
c.d. Decreto Ronchi (Decreto Interministeriale 27 marzo 1998), è stata rilanciata dal Decreto Rilancio (D.l. n. 34 del 19
maggio 2020).
Piano d'Azione
per la Finanza
Sostenibile
Pianificazione lanciata nel marzo 2018 dalla Commissione Europea, delinea la strategia e le misure da adottare per
la realizzazione di un sistema finanziario in grado di promuovere uno sviluppo sostenibile sotto il profilo economico,
sociale e ambientale, contribuendo ad attuare l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e l'Agenda 2030 delle
Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Rischi ESG Materializzazioni negative dei fattori ESG, valutate in una prospettiva di "doppia materialità", secondo la quale
un'organizzazione può essere contemporaneamente soggetta all'influenza negativa di fattori ESG (prospettiva
"outside-in" - materialità finanziaria) e avere, essa stessa o tramite le attività economiche e finanziarie delle proprie
controparti o le attività di investimento, un impatto negativo sui fattori ESG (prospettiva "inside-out"); nella DNF viene
fatta disclosure dei rischi ESG legati a ogni tema materiale, con focus specifico su quelli C&E.
Rischio
climatico e
ambientale
(C&E)
Rischio legato alla possibilità che i cambiamenti climatici e il degrado ambientale diano origine a impatti che
influiscono sull'attività economica e, di conseguenza, sul sistema finanziario e che possono derivare sia dall'impatto
attuale e prospettico dei fattori climatici e ambientali sulle controparti o sugli asset di investimento, sia dallo
svolgimento delle attività operative di un'organizzazione.
Stakeholder Individui o gruppi che risultano portatori di interesse nei confronti dell'impresa e in particolare che, riguardo alle
attività delle società o a uno specifico progetto:
- potrebbero subire effetti positivi o negativi;
- hanno o potrebbero esercitare qualche influenza su di essi;
- sono interessati ai risultati e alle conseguenze che ne possono derivare.
Alcune categorie di stakeholder possono essere: azionisti (o shareholder), dipendenti, clienti, fornitori, istituzioni
pubbliche, comunità locali, ecc.
Stakeholder
Engagement
Processo di coinvolgimento degli stakeholder che, attraverso l'identificazione, l'analisi, la pianificazione e
l'implementazione di determinate azioni e/o progetti, mira a creare un dialogo costruttivo per entrambe le parti,
permettendo di comprendere meglio le esigenze, i punti di vista e la visione che "il mondo esterno" ha sull'azienda
(es. interviste one-to-one, questionari on-line ecc.).
Strategia
rinnovata per
la finanza
sostenibile
Pacchetto di misure adottato a luglio 2021 dalla Commissione Europea per contribuire a migliorare il flusso di denaro
per il finanziamento della transizione verso un'economia sostenibile. L'obiettivo è di consentire agli investitori di
riorientare i propri investimenti verso tecnologie e imprese più sostenibili.
Sviluppo
sostenibile
Sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la
possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. La definizione è stata riportata per la prima volta nel Rapporto
Bruntland, pubblicato dalla Commissione Mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED, 1987).
Target obiettivi qualitativi e quantitativi che guidano l'identificazione delle azioni per implementare la strategia in ambito
sostenibilità, da monitorare nel tempo sulla base di specifici KPIs.
Tassonomia UE Regolamento UE 2020/852 che ha introdotto una classificazione delle attività considerate sostenibili in base
all'allineamento agli obiettivi ambientali dell'Unione Europea e al rispetto di alcune clausole di carattere sociale.
United Nations
Global
Compact
Iniziativa lanciata nel 2000 con l'intento di coinvolgere sinergicamente il mondo dell'imprenditoria e delle
organizzazioni non governative nelle grandi sfide dell'umanità, al fine di dare un ulteriore impulso al raggiungimento
degli obiettivi di sviluppo del millennio. Il Global Compact incoraggia le imprese di tutto il mondo a creare un quadro
economico, sociale e ambientale atto a promuovere un'economia mondiale sana e sostenibile, che garantisca a tutti
l'opportunità di condividerne i benefici. A tal fine, il Global Compact richiede alle aziende e alle organizzazioni che vi
aderiscono di condividere, sostenere e applicare nella propria sfera di influenza un insieme di princìpi fondamentali,
relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione.
Whistleblowing Disciplina sulla tutela da discriminazioni o ritorsioni dei dipendenti che abbiano segnalato illeciti di cui siano venuti a
conoscenza nell'ambito delle proprie mansioni lavorative.

GRI Content INDEX

Dichiarazione d'uso Banca Popolare di Sondrio spa ha presentato una rendicontazione in
conformità agli Standard GRI per il periodo dal 01.01.23 al 31.12.23
GRI 1 utilizzato GRI 1 - Princìpi Fondamentali - versione 2021
Standard GRI di settore pertinente GRI G4 Financial Services Sector Disclosures
GRI STANDARD/
INFORMATIVA
ALTRA FONTE
UBICAZIONE OMISSIONE VARIAZIONI
DI PERIMETRO
Requisiti omessi Ragione Spiegazione
INFORMAZIONI GENERALI
2-1 Dettagli
dell'organizzazione
I; II; da 7 a 9
2-2 Entità incluse nel
bilancio di sostenibilità
dell'organizzazione
86
2-3 Periodo di
rendicontazione,
frequenza e contatti
II; 86; 87
2-4 Revisione delle
informazioni
136; 140; 193; 209;
210
2-5 Assurance esterna Lettera del revisore
2-6 Attività, catena del
valore e altri rapporti
commerciali
da 6 a 23; da 259
a 265
2-7 Dipendenti 209; 210
GRI 2: 2-8 Lavoratori non
dipendenti
I dati richiesti non
sono applicabili per
il Gruppo
Punto a ; b; c Non
applicabile
La Banca
non presenta
lavoratori non
dipendenti
Informazioni
generali 2021
2-9 Struttura e
composizione della
governance
da 24 a 29
2-10 Nomina e selezione
del massimo organo di
governo
24; 25
2-11 Presidente del più
alto organo di governo
24
2-12 Ruolo del più alto
organo di governo nella
supervisione della
gestione degli impatti
33
2-13 Delega della
responsabilità per la
gestione degli impatti
33
2-14 Ruolo del più alto
organo di governo nel
reporting di sostenibilità
33
2-15 Conflitti d'interesse 27

GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE OMISSIONE VARIAZIONI
Requisiti omessi Ragione Spiegazione DI PERIMETRO
2-16 Comunicazione
delle criticità
da 311 a 313
2-17 Conoscenza
collettiva del più alto
organo di governo
40; 219; 220
2-18 Valutazione delle
prestazioni del più alto
organo di governo
232; 233
2-19 Politiche di
remunerazione del più
alto organo di governo e
senior executive
(dirigenti)
da 230 a 234
2-20 Processo di
determinazione della
remunerazione
da 230 a 233
2-21 Rapporto di
retribuzione totale
annuo
233
GRI 2: 2-22 Dichiarazione sulla
strategia di sviluppo
sostenibile
da 11 a 20
Informazioni
generali 2021
2-23 Politica di impegni da 10 a 20; da 204a
217; da 225a 229;
da 269 a 271; 237
2-24 Politica di impegni
integrati
da 10 a 20; da 218
a 222
2-25 Processi per
mitigare gli impatti
negativi
da 62 a 82; da 309
a 310;
2-26 Meccanismi per
richiedere consulenze e
per sollevare perplessità
sulla condotta aziendale
responsabile
da 95 a 99
2-27 Conformità a leggi
e regolamenti
da 305 a 307
2-28 Adesioni ad
associazioni
254; 255; 207
2-29 Approccio al
coinvolgimento delgli
stakeholder
da 95 a 97
2-30 Accordi di
contrattazione collettiva
224

GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE OMISSIONE VARIAZIONI
Requisiti omessi Ragione Spiegazione DI PERIMETRO
TEMI MATERIALI
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-1 Processo per
determinare i temi
materiali
da 72 a 75
3-2 Lista dei temi
materiali
74
AMBIENTE, CAMBIAMENTO CLIMATICO E GESTIONE DEI RISCHI C&E
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 123 a 126
GRI 301: 301-1 Materiali utilizzati
suddivisi per peso e
volume
130 Inclusa la
controllata
Pirovano Stelvio
SpA
Materiali 2016 301-2 Materiali di
ingresso riciclati
utilizzati
131 Inclusa la
controllata
Pirovano Stelvio
SpA
GRI 302:
Energia 2016
302-1 Consumi di
energia all'interno
dell'organizzazione
128 Dati relativi al
consumo di
carburante di BNT
Informazioni
non
disponibili/
incomplete
I dati relativi al
consumo di
carburante di
BNT risultano
parziali,
pertanto, non
sono stati
rendicontati
Inclusa la
controllata
Pirovano Stelvio
SpA
305-1 Emissioni di gas
serra dirette (Scope 1)
127 Inclusa la
controllata
Pirovano Stelvio
SpA
GRI 305:
Emissioni 2016
305-2 Emissioni di
gas serra generate da
consumi energetici
(Scope 2)
136 Inclusa la
controllata
Pirovano Stelvio
SpA
305-3 Emissioni di gas
serra generate da altri
consumi energetici
(Scope 3)
143 Inclusa la
controllata
Pirovano Stelvio
SpA
GRI 306: Rifiuti
2020
306-1 Produzione
di rifiuti e impatti
significativi connessi ai
rifiuti
132 Inclusa la
controllata
Pirovano Stelvio
SpA
306-2 Gestione degli
impatti significativi
connessi ai rifiuti
133 Inclusa la
controllata
Pirovano Stelvio
SpA
306-3 Rifiuti prodotti 134 Incluse le
controllate
Pirovano Stelvio
SpA e Sinergia
Second Srl

GRI CONTENT 321 INDEX

GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE OMISSIONE VARIAZIONI
Requisiti omessi Ragione Spiegazione DI PERIMETRO
FINANZA SOSTENIBILE E CREDITO RESPONSABILE
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 166 a 172; da
185 a 192
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures
FS7: valore monetario
dei prodotti e servizi
disegnati per apportare
un beneficio sociale
195; 241; 248
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures
FS8: valore monetario
dei prodotti e servizi
disegnati per apportare
un beneficio ambientale
180; 195
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures
FS11: percentuale degli
asset soggetti a
screening ambientale o
sociale
193
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures
FS15: politiche per la
corretta progettazione
e la vendita di prodotti
e servizi finanziari
181
SUPPORTO ALLA COMUNITÀ E LEGAME CON IL TERRITORIO
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
238
GRI 204:
Pratiche degli
acquisti 2016
204-1 260 Inclusa la
controllata
Pirovano Stelvio
SpA
FS6 Percentuale del
portafoglio per
«Business Lines» per
regione, dimensioni e
settore
240
Liberalità Valore economico
totale delle erogazioni
liberali del Gruppo,
suddivise per tipologia
di evento/attività
implementata
253; 254
Sponsorizzazioni Valore economico degli
investimenti del Gruppo
in sponsorizzazioni con
finalità pubblicitarie di
eventi/attività a
sostegno economico
della comunità
253; 255

GRI STANDARD/ INFORMATIVA UBICAZIONE OMISSIONE VARIAZIONI
ALTRA FONTE Requisiti omessi Ragione Spiegazione DI PERIMETRO
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
204; 205
GRI 401:
Occupazione
2016
401-1 Numero totale e
tasso di assunzioni e
turnover del personale
211
401-2 Benefici forniti ai
dipendenti a tempo
pieno che non sono
forniti ai dipendenti a
tempo determinato o
part-time
206
GRI 402:
Gestione del
lavoro e delle
relazioni
sindacali 2016
402-1 Periodi minimi di
preavviso in merito
alle modifiche operative
223
403-1 Sistema di
gestione della salute e
sicurezza sul lavoro
212
403-2 Identificazione
dei pericoli, valutazione
dei rischi e indagini
sugli incidenti
213
403-3 Servizi di
medicina del lavoro
213
GRI 403: Salute
e sicurezza 2018
403-4 Partecipazione e
consultazione dei
lavoratori e
comunicazione in
materia di salute e
sicurezza sul lavoro
214
403-5 Formazione dei
lavoratori in materia di
salute e sicurezza sul
lavoro
214
403-6 Promozione della
salute dei lavoratori
215
403-7 Prevenzione e
mitigazione degli
impatti in materia di
salute e sicurezza sul
lavoroall'interno delle
relazioni commerciali
215
403-9 Tipologia di
infortuni, giorni persi e
indici infortunistici
217

GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE
Requisiti omessi OMISSIONE
Ragione
Spiegazione VARIAZIONI
DI PERIMETRO
GRI 404:
Formazione e
istruzione 2016
404-1 Ore di formazione
medie annue per
dipendente, per genere
e per categoria
211
404-3 Percentuale di
dipendenti che
ricevono
periodicamente
valutazioni delle loro
performance e dello
sviluppo professionale
205 Confronto con gli
anni precedenti
Informazioni
non
disponibili/
incomplete
Indicatore
rendicontato
per il primo
anno
DIVERSITÀ E PARI OPPORTUNITÀ
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 225 a 229
GRI 405:
Diversità e pari
opportunità
2016
405-1 Composizione
degli organi di governo
e suddivisione dei
dipendenti per
categoria rispetto al
genere, età,
appartenenza a
categorie protette e
altri indicatori di
diversità
29; 237
405-2 Rapporto dello
stipendio base e della
remunerazione delle
donne rispetto a quello
degli uomini
235 Punto a; b: dati
riferiti alla controllata
BPS (SUISSE) SA
Vincoli di
riservatezza
Per motivi di
legge sulla
protezione
della privacy e
giurisprudenza
a essa legata,
BPS (SUISSE)
SA non
produce dati
legati alla
retribuzione
DIRITTI UMANI
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
263; 264
GRI 401:
Occupazione
2016
401-3 Ritorno al lavoro e
tasso di rientro a
seguito di congedo
parentale
236
GRI 406:
Non
discriminazione
2016
406-1 Incidenti di
discriminazione e azioni
intraprese
265

GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE OMISSIONE VARIAZIONI
Requisiti omessi Ragione Spiegazione DI PERIMETRO
INTEGRITÀ E LOTTA ALLA CORRUZIONE
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
263; 264
GRI 401:
Occupazione
2016
401-3 Ritorno al lavoro e
tasso di rientro a
seguito di congedo
parentale
236
GRI 406:
Non
discriminazione
2016
406-1 Incidenti di
discriminazione e azioni
intraprese
265
INTEGRITÀ E LOTTA ALLA CORRUZIONE
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 301 a 303
GRI 205:
Anticorruzione
205-2 Attività di
comunicazione e
training in merito a
politiche e procedure
per prevenire e
contrastare la
corruzione
304
2016 205-3 Eventuali episodi
di corruzione riscontrati
e attività correttive
implementate
304
GRI 206:
Comportamento
anticoncorrenziale
2016
206-1 Azioni legali per
pratiche
anticoncorrenziali,
antitrust, e di monopolio
304
GRI 417:
Marketing e
etichettatura
2016
417-2 Tipologia di
informazioni relative ai
prodotti e servizi
richiesti dalle procedure
e percentuale di
prodotti e servizi
significativi soggetti a
tali requisiti informativi
308
417-3 Casi di non
conformità riguardanti
le comiunicazioni
pubblicitarie
308

GRI CONTENT 325 INDEX

GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE OMISSIONE VARIAZIONI
Requisiti omessi Ragione Spiegazione DI PERIMETRO
PRIVACY E SICUREZZA INFORMATICA
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 292 a 295
GRI 418: Privacy
dei clienti 2016
418-1 Numero di
reclami documentati
relativi a violazioni della
privacy e a perdita dei
dati dei consumatori
295 Punto b: numero
totale di episodi
identificati di fuga,
furto o perdita di dati
dei clienti
Vincoli di
riservatezza
Il dato non è
stato fornito in
quanto riservato
SOLIDITÀ PATRIMONIALE E PERFORMANCE ECONOMICA
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 273 a 276
201-1 Valore economico
diretto generato e
distribuito"
274
GRI 201:
Performance
economica 2016
201-2 Implicazioni
finanziarie e altri rischi e
opportunità risultanti
dal cambiamento
climatico
da 123 a 125, TCFD
Report
207-1 Approccio fiscale 277
GRI 207: 207-2 Governance
fiscale, controllo e
gestione del rischio
278
Imposte 2019 207-3 Coinvolgimento
degli stakeholder e
gestione delle
preoccupazioni in
materia fiscale
279
Informativa
stato per stato
Dati contenuti nella
informativa al pubblico
Stato per Stato ai sensi
della circolare
n.285/2013
"Disposizioni di
vigilanza per le Banche"
280

Relazione della Società di revisione indipendente

EY S.p.A.
Via Meravigli, 12
20123 Milano
Tel: +39 02 722121
Fax: +39 02 722122037
ey.com
Delibera n. 20267 del gennaio 2018 Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione
consolidata di carattere non finanziario ai sensi dell'art. 3, c. 10,
D.Lgs. 254/2016 e dell'art. 5 regolamento Consob adottato con
Al Consiglio di Amministrazione di
Banca Popolare di Sondrio S.p.A.
richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852. Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito
"Decreto") e dell'articolo 5, comma 1, lett. G) del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, siamo stati
incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione
consolidata di carattere non finanziario di Banca Popolare di Sondrio S.p.A. e sue controllate (di
seguito il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 predisposta ai sensi dell'art. 4
del Decreto, e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2024 (di seguito "DNF").
L'esame da noi svolto non si estende alle informazioni contenute nel paragrafo "Tassonomia:
disclosure di ammissibilità ai sensi dell'articolo 8 del Reg. (UE) 2020/852" della DNF del Gruppo,
Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli
articoli 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti
dai GRI – Global Reporting Initiative oltre ai supplementi di settore "Financial Services Sector
Supplements" (di seguito "GRI Standards"), da essi individuato come standard di rendicontazione.
Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del
controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non
contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito
dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle
caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del
Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.
subiti dalla/o stessa/o. Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e
organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella
DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o
sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto. Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge,
Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità
comportamento professionale. Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza dell'International
Code of Ethics for Professional Accountants (including International Independence Standards) (IESBA
Code) emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi
fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e
EY S.p.A.
Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano
Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma
Capitale Sociale Euro 2.600.000,00 i.v.
Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi
Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003
Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
A member firm of Ernst & Young Global Limited

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ 327 DI REVISIONE INDIPENDENTE

Impostazione:

Messagegroup

©2024 Banca Popolare di Sondrio I diritti sono riservati per tutti i Paesi

Stampato su carta riciclata, prodotta con maceri selezionati, provenienti dalla raccolta differenziata.

Fotografie

Si ringraziano tutti i colleghi di BPS che hanno partecipato al Contest fotografico e contribuito a rendere questa DNF uno strumento di comunicazione sempre più vicino alle nostre persone.

Alessia dell'Oca, Alex Galli, Andrea Carrà, Andrea Lazzeri, Carlo Baroncelli, Carmen Pellegrini, Daniele Antonelli, Dario Musotto, Diego Gallotta, Diego Innocenti, Elisa Masa, Fabio Ticozzi, Flavio Nogara, Giovanni Zavattari, Ivan Fioratti, Ivano Gianoli, Luca Della Marianna, Manuel Fanoni, Marco Gherardi, Marco Tonali, Martina Faldrini, Monica Mecca, Paolo Osmetti, Romina Bozzini, Samuele Tavola, Sandro Moretti, Stefano Biscotti.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DEL D.LGS. 254/16

2

18
19
20
21
22
28
24 25
26 27
28
29
30
Summary of KPIs 3
CAPEX - 1. Covered assets 31/12/2023 4
CAPEX - 1. Covered assets 31/12/2022 5
CAPEX - 2. Sector information 6
CAPEX - 3. GAR KPIs Stock 31/12/2023 7
CAPEX - 3. GAR KPIs Stock 31/12/2022 8
CAPEX - 4. GAR KPIs flow 9
CAPEX - 5. FinGar, AuM KPIs 10
TURNOVER - 1. Covered assets 31/12/2023 11
TURNOVER - 1. Covered assets 31/12/2022 12
TURNOVER - 2. Sector information 13
TURNOVER - 3. GAR KPIs Stock 31/12/2023 14
TURNOVER - 3. GAR KPIs Stock 31/12/2022 15
TURNOVER - 4. GAR KPIs flow 16
TURNOVER - 5. FinGar, AuM KPIs 17
DISCOLURE RELATIVA ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE LEGATE A
NUCLEARE E GAS FOSSILE
Template 1 18
Template 4 (ONBALANCE STOCK TURNOVER) 19
Template 4 (ONBALANCE STOCK CAPEX) 20

TASSONOMIA UE | 0. Summary of KPIs to be disclosed by credit institutions under Article 8 Taxonomy Regulation DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

Total environmentally sustainable
assets 1 (Million
EUR)
KPI**** KPI* % coverage (over total assets)*** % of assets excluded from the
numerator of the GAR (Article 7(2) and
(3) and Section 1.1.2. of Annex V)
Main KPI Green asset ratio (GAR) stock 679,1 1,14% 1,67% 69,32% 40,85%
Total environmentally sustainable
assets 1 (Million
EUR)
KPI**** KPI* % coverage (over total assets)*** % of assets excluded from the
numerator of the GAR (Article 7(2) and
(3) and Section 1.1.2. of Annex V)
% of assets excluded from the
denominator of the GAR (Article 7(1)
and Section 1.2.4 of Annex V)
Main KPI Green asset ratio (GAR) stock 679,1 1,14% 1,67% 69,32% 40,85% 30,68%
Total environmentally sustainable
activities 1 (Million
EUR)
KPI KPI % coverage (over total assets) % of assets excluded from the
numerator of the GAR (Article 7(2) and
(3) and Section 1.1.2. of Annex V)
% of assets excluded from the
denominator of the GAR (Article 7(1)
and Section 1.2.4 of Annex V)
Additional KPIs GAR (flow) 168,9 0,75% 1,32% 76,97% 51,98% 23,03%
Trading book* N.D. N.D. N.D.
Financial guarantees 6,1 0,64% 0,77%
Assets under management 7,2 0,34% 1,09%
Fees and commissions income**

1 - Based on CAPEX. The total amount of enviromentally sustainable assets based on TURNOVER is 464,9 Million EUR

* For credit institutions that do not meet the conditions of Article 94(1) of the CRR or the conditions set out in Article 325a(1) of the CRR

**Fees and commissions income from services other than lending and AuM

Instutitons shall dislcose forwardlooking information for this KPIs, including information in terms of targets, together with relevant explanations on the methodology applied.

*** % of assets covered by the KPI over banks´ total assets

****based on the Turnover KPI of the counterparty

*****based on the CapEx KPI of the counterparty, except for lending activities where for general lending Turnover KPI is used

TASSONOMIA UE | 1. Assets for the calculation of GAR CALCOLATO SU CAPEX | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

a b c d e f g h i
j
k l m n o p
q
r s t
u
v w x z aa ab ac ad ae af
Disclosure reference date T
Of which towards taxonomy relevant sectors (Taxonomy Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Water and marine resources (WTR)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Circular economy (CE)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Pollution (PPC)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Biodiversity and Ecosystems (BIO)
Of which towards taxonomy relevant sectors
TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Of which towards taxonomy relevant sectors (Taxonomy
Total [gross] eligible) (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible) eligible)
Million EUR carrying aligned) Of which environmentally sustainable (Taxonomy Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally sustainable (Taxonomy aligned)
amount Of which Of which Of which Of which
Of which
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which
Use of transitional enabling Use of
enabling
Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of transitional enabling
GAR - Covered assets in both numerator and denominator Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds
1 Loans and advances, debt securities and equity instruments not HfT 16.718 8.891 673 147 4 284 8 6 - 0 8.899 679 147 4 284
eligible for GAR calculation
2
3
Financial undertakings
Credit institutions
1.954
1.527
408
391
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
408
391
-
-
-
-
-
-
-
-
4 Loans and advances 329 78 - - - - - - -
-
78 - - - -
5 Debt securities, including UoP 1.198 313 - - - - - - -
-
313 - - - -
6
7
Equity instruments
Other financial corporations
-
426
-
17
-
-
- -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
17
-
-
- -
-
-
-
8 of which investment firms 304 - - - - - - - -
-
- - - - -
9 Loans and advances - - - - - - - - -
-
- - - - -
10 Debt securities, including UoP 304 - - - - - - - -
-
- - - - -
11
12
Equity instruments
of which management companies
-
120
-
17
-
-
- -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
17
-
-
- -
-
-
-
13 Loans and advances - - - - - - - - -
-
- - - - -
14 Debt securities, including UoP 42 8 - - - - - - -
-
8 - - - -
15
16
Equity instruments
of which insurance undertakings
78
3
9
0
-
-
- -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9
0
-
-
- -
-
-
-
17 Loans and advances - - - - - - - - -
-
- - - - -
18 Debt securities, including UoP 3 0 - - - - - - -
-
0 - - - -
19
20
Equity instruments
Non-financial undertakings
-
2.225
-
812
-
526
- -
4
-
284
-
8
-
6
-
-
0 -
819
-
532
- -
4
-
284
21 Loans and advances 1.660 483 262 - 3 152 7 6 - 0 490 268 - 3 152
22 Debt securities, including UoP 502 318 263 - 1 132 1 0 - 0 319 263 - 1 132
23 Equity instruments 63 11 1 - 0 0 0 - 11 1 - 0
24 Households
of which loans collateralised by residential immovable
12.443 7.667 147 147 - - - - -
-
7.667 147 147 - -
25 property 8.510 7.475 147 147 - - - - -
-
7.475 147 147 - -
26 of which building renovation loans 53 53 - - - - - - -
-
53 - - - -
27
28
of which motor vehicle loans
Local governments financing
38
97
38
4
-
-
-
-
-
-
-
-
- - -
-
38
4
-
-
-
-
-
-
-
-
29 Housing financing 1 1 - - - - - - -
-
1 - - - -
30 Other local government financing 96 3 - - - - - - -
-
3 - - - -
31 Collateral obtained by taking possession: residential and
commercial immovable properties
- - - - - - - - -
-
- - - - -
32 Assets excluded from the numerator for GAR calculation (covered in
the denominator) 23.990 - - - - - - - -
-
- - - - -
33 Financial and Non-financial undertakings
SMEs and NFCs (other than SMEs) not subject to NFRD
22.800 0 0 0 0 0 0 0 0 0
34 disclosure obligations 22.313 0 0 0 0 0 0 0 0 0
35 Loans and advances 20.420 0 0 0 0 0 0 0 0 0
36 of which loans collateralised by commercial
immovable property
2.656 0 0 0 0 0 0 0 0 0
37 of which building renovation loans 64 0 0 0 0 0 0 0 0 0
38 Debt securities 1.245 0 0 0 0 0 0 0 0 0
39 Equity instruments
Non-EU country counterparties not subject to NFRD
647 0 0 0 0 0 0 0 0 0
40 disclosure obligations 488 0 0 0 0 0 0 0 0 0
41 Loans and advances 460 0 0 0 0 0 0 0 0 0
42 Debt securities 28 0 0 0 0 0 0 0 0 0
43
44
Equity instruments
Derivatives
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
45 On demand interbank loans 164 0 0 0 0 0 0 0 0 0
46 Cash and cash-related assets 176 0 0 0 0 0 0 0 0 0
47 Other categories of assets (e.g. Goodwill, commodities etc.) 847 0 0 0 0 0 0 0 0 0
48 Total GAR assets 40.708 8.891 673 147 4 284 8 6 - 0 8.899 679 147 4 284
49 Assets not covered for GAR calculation 18.017 0 0 0 0 0 0 0 0 0
50
51
Central governments and Supranational issuers
Central banks exposure
13.353
4.514
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
52 Trading book 150 0 0 0 0 0 0 0 0 0
53 Total assets 58.725 8.891 673 147 4 284 8 6 - 0 8.899 679 147 4 284
Off-balance sheet exposures - Undertakings subject to NFRD disclosure obligations
54 Financial guarantees
797 10 6 - - 0 0 0 - 0 10 6 - - 0
55 Assets under management 662 45 7 - 3 4 0 0 -
-
45 7 - 3 4
56 Of which debt securities 78 8 5 - 2 3 - - -
-
8 5 - 2 3
57 Of which equity instruments 37 7 3 - 1 1 0 0 -
-
7 3 - 1 1

TASSONOMIA UE | 1. Assets for the calculation of GAR

CALCOLATO SU CAPEX | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023 CALCOLATO SU CAPEX | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

ag ah ai aj ak al am
an
ao
ap
aq ar as at au av
aw
ax ay az ba bb
bc
bd be bf bg bh
bi
bj bk
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Disclosure reference date T-1
Circular economy (CE)
Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Of which towards taxonomy relevant sectors (Taxonomy Of which towards taxonomy relevant sectors Of which towards taxonomy relevant sectors Of which towards taxonomy relevant sectors Of which towards taxonomy relevant sectors Of which towards taxonomy relevant sectors Of which towards taxonomy relevant sectors (Taxonomy
Million EUR Total [gross] eligible) Of which environmentally sustainable (Taxonomy (Taxonomy-eligible)
Of which environmentally
(Taxonomy-eligible)
Of which environmentally
(Taxonomy-eligible)
Of which environmentally
(Taxonomy-eligible) Of which environmentally (Taxonomy-eligible)
Of which environmentally
eligible)
Of which environmentally sustainable (Taxonomy
carrying aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) aligned)
amount Of which Of which Of which Of which
Of which
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which
Use of
Proceeds
transitional enabling Use of
enabling
Proceeds
Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
transitional enabling
GAR - Covered assets in both numerator and denominator
1 Loans and advances, debt securities and equity instruments not HfT 15.887 8.467 667 143 5 299 8 6 -
0
8.475 673 143
5
299
2 eligible for GAR calculation
Financial undertakings
1.805 375 - - - - - - -
-
375 - -
-
-
3 Credit institutions 1.230 318 - - - - - - -
-
318 - -
-
-
4 Loans and advances 319 80 - - - - - - -
-
80 - -
-
-
5
6
Debt securities, including UoP
Equity instruments
911
-
238
-
-
-
- -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
238
-
-
-
-
-
-
-
-
-
7 Other financial corporations 575 57 - - - - - - -
-
57 - -
-
-
8 of which investment firms 502 48 - - - - - - -
-
48 - -
-
-
9
10
Loans and advances
Debt securities, including UoP
0
250
0
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0
-
-
-
-
-
-
-
-
-
11 Equity instruments 252 48 - - - - - - 48 - -
-
-
12 of which management companies 71 9 - - - - - - -
-
9 - -
-
-
13
14
Loans and advances
Debt securities, including UoP
-
41
-
8
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8
-
-
-
-
-
-
-
-
15 Equity instruments 30 1 - - - - - - 1 - -
-
-
16 of which insurance undertakings 2 0 - - - - - - -
-
0 - -
-
-
17
18
Loans and advances
Debt securities, including UoP
0
2
0
0
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0
0
-
-
-
-
-
-
-
-
19 Equity instruments - - - - - - - - - - -
-
-
20 Non-financial undertakings 1.914 847 523 - 5 299 8 6 -
0
855 530 -
5
299
21
22
Loans and advances
Debt securities, including UoP
1.408
438
578
258
315
208
-
-
4
1
202
97
7
1
6
0
-
0
-
0
585
259
321
208
-
4
-
1
202
97
23 Equity instruments 68 12 1 - 0 0 0 - 12 1 -
-
0
24 Households 12.103 7.240 143 143 - - - - -
-
7.240 143 143
-
-
25 of which loans collateralised by residential immovable
property
8.061 6.947 143 143 - - - - -
-
6.947 143 143
-
-
26 of which building renovation loans 162 162 - - - - - - -
-
162 - -
-
-
27 of which motor vehicle loans 22 22 - - - - 22 - -
-
-
28
29
Local governments financing
Housing financing
64
1
4
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4
1
-
-
-
-
-
-
-
-
30 Other local government financing 64 3 - - - - - - -
-
3 - -
-
-
31 Collateral obtained by taking possession: residential and - - - - - - - - -
-
- - -
-
-
commercial immovable properties
32 Assets excluded from the numerator for GAR calculation (covered in
the denominator) 23.134 - - - - - - - -
-
- - -
-
-
33 Financial and Non-financial undertakings
SMEs and NFCs (other than SMEs) not subject to NFRD
22.012
34 disclosure obligations 21.593
35 Loans and advances 19.510
36 of which loans collateralised by commercial
immovable property
2.635
37 of which building renovation loans 69
38 Debt securities 1.245
39 Equity instruments
Non-EU country counterparties not subject to NFRD
839
40 disclosure obligations 418
41 Loans and advances 391
42
43
Debt securities
Equity instruments
27
0
44 Derivatives 0
45 On demand interbank loans 140
46 Cash and cash-related assets 179
47 Other categories of assets (e.g. Goodwill, commodities etc.) 803
48 Total GAR assets 39.021 8.467 667 143 5 299 8 6 -
0
8.475 673 143
5
299
50 49 Assets not covered for GAR calculation
Central governments and Supranational issuers
19.829
12.636
51 Central banks exposure 7.013
52 Trading book 180
53 Total assets
Off-balance sheet exposures - Undertakings subject to NFRD disclosure obligations
58.850 8.467 667 143 5 299 8 6 -
0
8.475 673 143
5
299
54 Financial guarantees 826 9 6 - - 0 0 0 -
0
10 6 -
-
0
55 Assets under management 698 44 6 - 3 4 0 0 -
-
45 7 -
3
4
56
57
Of which debt securities
Of which equity instruments
101
38
4
7
3
3
-
-
2
1
1
3
-
0
-
0
-
-
-
-
4
8
3
4
-
2
-
1
1
3

Telebo

TASSONOMIA UE | 2. Sector information CALCOLATO SU CAPEX | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

a
b
c
d
e
f
g
h i
j
k
l
m
n
o
p
q
r
s
t
v w
x
z aa
ab
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE) Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Non-Financial corporates
(Subject to NFRD)
SMEs and other NFC not
subject to NFRD
Non-Financial corporates
(Subject to NFRD)
SMEs and other NFC not
subject to NFRD
Non-Financial corporates
(Subject to NFRD)
SMEs and other NFC not
subject to NFRD
Non-Financial corporates
(Subject to NFRD)
SMEs and other NFC not
subject to NFRD
Non-Financial corporates
(Subject to NFRD)
SMEs and other NFC not
subject to NFRD
Non-Financial corporates
(Subject to NFRD)
SMEs and other NFC not
subject to NFRD
Non-Financial corporates
(Subject to NFRD)
SMEs and other NFC not
subject to NFRD
[Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount
Breakdown by sector - NACE 4 digits level (code and label)
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which
environmentally
Of which
environmentally
Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR environmentally Mn EUR sustainable (CCM Mn EUR
sustainable (CCM
sustainable (CCM) sustainable (CCM) sustainable (CCA) sustainable (CCA) sustainable (WTR) sustainable (WTR) sustainable (CE) sustainable (CE) sustainable (PPC) sustainable (PPC) sustainable (BIO) sustainable (BIO) + CCA + WTR + CE + CCA + WTR + CE
+ PPC + BIO) + PPC + BIO)
1 0610 - Extraction of crude petroleum 0 0 - - 0 0
2 0910 - Support activities for petroleum and natural gas
extraction
20 2 - - 20 2
3 1330 - Finishing of textiles 6 0 2 2 8 2
4 1920 - Manufacture of refined petroleum products 90 15 - - 90 15
5 2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen - - - - - -
compounds, plastics and synthetic rubber in primary forms
6 2011 - Manufacture of industrial gases 65 - - - 65 -
7
8
2060 - Manufacture of man-made fibres
2110 - Manufacture of basic pharmaceutical products
3
45
2
-
-
-
-
-
3
45
2
-
9 2351 - Manufacture of cement 0 0 - - 0 0
10 2561 - Treatment and coating of metals - - - - - -
11 2711 - Manufacture of electric motors, generators and
transformers
17 7 - - 17 7
12 2790 - Manufacture of other electrical equipment 44 6 - - 44 6
13 2822 - Manufacture of lifting and handling equipment 7 2 - - 7 2
14 2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor
vehicles
238 - - - 238 -
15 3010 - Building of ships and boats 0 0 - - 0 0
16 3011 - Building of ships and floating structures 87 4 - - 87 4
17 3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock 2 0 - - 2 0
18 3030 - Manufacture of air and spacecraft and related machinery 10 0 - - 10 0
19 3091 - Manufacture of motorcycles 9 1 - - 9 1
20 3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply 1 1 - - 1 1
21 3511 - Production of electricity 85 64 - - 85 64
22
23
3512 - Transmission of electricity
3513 - Distribution of electricity
43
0
42
0
-
-
-
-
43
0
42
0
24 3514 - Trade of electricity 21 15 - - 21 15
25
26
3521 - Manufacture of gas 14 13 - - 14 13
27 3522 - Distribution of gaseous fuels through mains
3523 - Trade of gas through mains
0
389
0
58
-
-
-
-
0
389
0
58
28 3530 - Steam and air conditioning supply 0 0 - - 0 0
29
30
3811 - Collection of non-hazardous waste
3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste
-
0
-
0
-
-
-
-
-
0
-
0
31 4210 - Construction of roads and railways 3 1 0 0 3 2
32 4211 - Construction of roads and motorways 62 32 2 2 64 34
33
34
4212 - Construction of railways and underground railways
4321 - Electrical installation
15
0
2
0
1
0
1
0
17
0
3
0
35 4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment 14 - - - 14 -
and software
36 4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related
products
0 0 - - 0 0
37 4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages 6 0 - - 6 0
38 or tobacco predominating
4719 - Other retail sale in non-specialised stores
5 - - - 5 -
39 4773 - Dispensing chemist in specialised stores 0 0 - - 0 0
40 4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in 5 - - - 5 -
41 specialised stores
4910 - Passenger rail transport, interurban
97 81 - - 97 81
42 4931 - Urban and suburban passenger land transport 3 - - - 3 -
43 5221 - Service activities incidental to land transportation 88 74 1 1 89 76
44
45
5223 - Service activities incidental to air transportation
5310 - Postal activities under universal service obligation
15
16
11
1
-
-
-
-
15
16
11
1
46 5610 - Restaurants and mobile food service activities 1 0 - - 1 0
47
48
5811 - Book publishing
5813 - Publishing of newspapers
-
5
-
-
-
-
-
-
-
5
-
-
49 6020 - Television programming and broadcasting activities 30 - - - 30 -
50 6110 - Wired telecommunications activities 75 - 1 0 76 0
51
52
6201 - Computer programming activities
6419 - Other monetary intermediation
0
56
-
-
-
-
-
-
0
56
-
-
53 6420 - Activities of holding companies 2 0 - - 2 0
54 6491 - Financial leasing 62 52 - - 62 52
55
56
6492 - Other credit granting
6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c. 49
413 -
40
-
-
-
-
413
49
-
40
57 6810 - Buying and selling of own real estate 0 - - - 0 -
58 6820 - Rental and operating of own or leased real estate 0 0 - - 0 0
59
60
7820 - Temporary employment agency activities
8230 - Organisation of conventions and trade shows
0
0
-
-
-
-
-
-
0
0
-
-
61 8299 - Other business support service activities n.e.c. - - - - - -

TASSONOMIA UE | 3. GAR KPIs STOCK CALCOLATO SU CAPEX | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Disclosure reference date T
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE) Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
(Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible)
% (compared to flow of total eligible assets) Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion
Proportion of total covered assets funding taxonomy funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy of total
relevant sectors (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) relevant sectors (Taxonomy-aligned) assets
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which covered
Use of transitional enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of transitional enabling
Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds
GAR - Covered assets in both numerator and denominator
1 Loans and advances, debt securities and equity 53% 4% 1% 0% 2% 0% 0% 0% 0% 53% 4% 1% 0% 2% 28%
instruments not HfT eligible for GAR calculation
2 Financial undertakings 21% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 21% 0% 0% 0% 0% 3%
3 Credit institutions 26% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 26% 0% 0% 0% 0% 3%
4 Loans and advances 24% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 24% 0% 0% 0% 0% 1%
5 Debt securities, including UoP 26% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 26% 0% 0% 0% 0% 2%
6 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
7 Other financial corporations 4% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 4% 0% 0% 0% 0% 1%
8 of which investment firms 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1%
9 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
10 Debt securities, including UoP 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1%
11 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
12 of which management companies 14% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 14% 0% 0% 0% 0% 0%
13 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
14 Debt securities, including UoP 19% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 19% 0% 0% 0% 0% 0%
15 Equity instruments 11% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 11% 0% 0% 0% 0% 0%
16 of which insurance undertakings 14% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 14% 0% 0% 0% 0% 0%
17 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
18 Debt securities, including UoP 14% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 14% 0% 0% 0% 0% 0%
19
20
Equity instruments
Non-financial undertakings
0%
36%
0%
24%
0%
0%
0%
0%
0%
13%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
37%
0%
24%
0%
0%
0%
0%
0%
13%
0%
4%
21 Loans and advances 29% 16% 0% 0% 9% 0% 0% 0% 0% 29% 16% 0% 0% 9% 3%
22 Debt securities, including UoP 63% 52% 0% 0% 26% 0% 0% 0% 0% 64% 52% 0% 0% 26% 1%
23 Equity instruments 17% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 17% 2% 0% 0% 0% 0%
24 Households 62% 1% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 62% 1% 1% 0% 0% 21%
of which loans collateralised by residential
25 immovable property 88% 2% 2% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 88% 2% 2% 0% 0% 14%
26 of which building renovation loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
27 of which motor vehicle loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
28 Local governments financing 4% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 4% 0% 0% 0% 0% 0%
29 Housing financing 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
30 Other local government financing 3% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 3% 0% 0% 0% 0% 0%
Collateral obtained by taking possession:
31 residential and commercial immovable 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
properties
32 Total GAR assets 22% 2% 0% 0% 1% 0% 0% 0% 0% 22% 2% 0% 0% 1% 69%

TASSONOMIA UE | 3. GAR KPIs STOCK

CALCOLATO SU CAPEX | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023 CALCOLATO SU CAPEX | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

ag
ah
ai
aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi bj bk
Disclosure reference date T-1
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE) Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
(Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible)
% (compared to flow of total eligible assets) Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion
Proportion of total covered assets funding taxonomy funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy of total
relevant sectors (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) relevant sectors (Taxonomy-aligned) assets
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which covered
Use of Of which Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Of which
Proceeds transitional enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds transitional enabling
GAR - Covered assets in both numerator and denominator
Loans and advances, debt securities and equity
1 instruments not HfT eligible for GAR calculation 53% 4% 1% 0% 2% 0% 0% 0% 0% 53% 4% 1% 0% 2% 27%
2 Financial undertakings 21% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 21% 0% 0% 0% 0% 3%
3 Credit institutions 26% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 26% 0% 0% 0% 0% 2%
4 Loans and advances 25% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 25% 0% 0% 0% 0% 1%
5 Debt securities, including UoP 26% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 26% 0% 0% 0% 0% 2%
6 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
7 Other financial corporations 10% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 10% 0% 0% 0% 0% 1%
8 of which investment firms 10% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 10% 0% 0% 0% 0% 1%
9 Loans and advances 21% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 21% 0% 0% 0% 0% 0%
10 Debt securities, including UoP 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
11 Equity instruments 19% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 19% 0% 0% 0% 0% 0%
12 of which management companies 12% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 12% 0% 0% 0% 0% 0%
13 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
14 Debt securities, including UoP 19% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 19% 0% 0% 0% 0% 0%
15 Equity instruments 3% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 3% 0% 0% 0% 0% 0%
16 of which insurance undertakings 14% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 14% 0% 0% 0% 0% 0%
17 Loans and advances 24% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 24% 0% 0% 0% 0% 0%
18 Debt securities, including UoP 14% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 14% 0% 0% 0% 0% 0%
19 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
20 Non-financial undertakings 44% 27% 0% 0% 16% 0% 0% 0% 0% 45% 28% 0% 0% 16% 3%
21 Loans and advances 41% 22% 0% 0% 14% 0% 0% 0% 0% 42% 23% 0% 0% 14% 2%
22 Debt securities, including UoP 59% 48% 0% 0% 22% 0% 0% 0% 0% 59% 48% 0% 0% 22% 1%
23 Equity instruments 17% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 17% 1% 0% 0% 0% 0%
24 Households 60% 1% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 60% 1% 1% 0% 0% 21%
of which loans collateralised by residential
25 immovable property 86% 2% 2% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 86% 2% 2% 0% 0% 14%
26 of which building renovation loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
27 of which motor vehicle loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
28 Local governments financing 6% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 6% 0% 0% 0% 0% 0%
29 Housing financing 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
30 Other local government financing 5% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 5% 0% 0% 0% 0% 0%
Collateral obtained by taking possession:
31 residential and commercial immovable 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
properties
32 Total GAR assets 22% 2% 0% 0% 1% 0% 0% 0% 0% 22% 2% 0% 0% 1% 66%

TASSONOMIA UE | 4. GAR KPIs FLOW CALCOLATO SU CAPEX | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Disclosure reference date T
Climate Change Mitigation (CCM) Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors Climate Change Adaptation (CCA)
Proportion of total covered assets funding taxonomy
Water and marine resources (WTR)
Proportion of total covered assets funding taxonomy
Circular economy (CE) Proportion of total covered assets funding taxonomy Pollution (PPC) Proportion of total covered assets funding taxonomy Biodiversity and Ecosystems (BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy
TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
(Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible)
Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of
% (compared to flow of total eligible assets) Proportion of total covered assets funding taxonomy funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy total new
relevant sectors (Taxonomy-aligned) relevant sectors (Taxonomy-aligned) assets
(Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) covered
Of which Use Of which Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which
of Proceeds transitional enabling of Proceeds enabling of Proceeds enabling of Proceeds enabling of Proceeds enabling of Proceeds enabling of Proceeds transitional enabling
GAR - Covered assets in both numerator and denominator
Loans and advances, debt securities and equity instruments not HfT
1 eligible for GAR calculation 46% 4% 0% 0% 2% 0% 0% 0% 0% 46% 4% 0% 0% 2% 25%
2 Financial undertakings 25% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 25% 0% 0% 0% 0% 2%
3 Credit institutions 25% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 25% 0% 0% 0% 0% 2%
4 Loans and advances 24% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 24% 0% 0% 0% 0% 2%
5 Debt securities, including UoP 33% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 33% 0% 0% 0% 0% 0%
6 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
7 Other financial corporations 14% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 14% 0% 0% 0% 0% 0%
8 of which investment firms 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
9 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
10 Debt securities, including UoP 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
11 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
12 of which management companies 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
13 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
14 Debt securities, including UoP 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
15 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
16 of which insurance undertakings 14% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 14% 0% 0% 0% 0% 0%
17 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
18 Debt securities, including UoP 14% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 14% 0% 0% 0% 0% 0%
19 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
20 Non-financial undertakings 27% 16% 0% 0% 10% 0% 0% 0% 0% 27% 16% 0% 0% 10% 5%
21 Loans and advances 27% 16% 0% 0% 10% 0% 0% 0% 0% 27% 16% 0% 0% 10% 5%
22 Debt securities, including UoP 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
23 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
24 Households 55% 1% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 55% 1% 1% 0% 0% 17%
25 of which loans collateralised by residential immovable
property
94% 1% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 94% 1% 1% 0% 0% 10%
26 of which building renovation loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
27 of which motor vehicle loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
28 Local governments financing 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1% 0% 0% 0% 0% 0%
29 Housing financing 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
30 Other local government financing 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
Collateral obtained by taking possession: residential and
31 commercial immovable properties 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
32 Total GAR assets 15% 1% 0% 0% 1% 0% 0% 0% 0% 15% 1% 0% 0% 1% 77%

TASSONOMIA UE | 5. KPI off-balance sheet exposures CALCOLATO SU CAPEX | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

a b c d e f g h
i
j k l m n o p q r s
t
u v
w
x z aa ab ac ad ae
Disclosure reference date T: KPIs on FLOW
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE) Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
% (compared to total eligible off-balance sheet assets) (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible)
Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets funding taxonomy
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which
Use of Of which Of which Of which
Use of
Use of Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Of which
Proceeds transitional enabling enabling
Proceeds
Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds transitional enabling
1 Financial guarantees (FinGuar KPI) 0,50% 0,22% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
0,00%
0,51% 0,22% 0,00% 0,00% 0,00%
2 Assets under management (AuM KPI) 7,43% 1,60% 0,00% 0,42% 1,18% 0,00% 0,00% 0,00%
0,00%
7,44% 1,60% 0,00% 0,42% 1,18%
a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x z aa ab ac
ad
ae
Disclosure reference date T: KPIs on stock
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE) Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
(Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible)
% (compared to total eligible off-balance sheet assets) Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets funding taxonomy
relevant sectors (Taxonomy-aligned) funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors relevant sectors (Taxonomy-aligned)
(Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned)
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which
Of which
Of which
Use of transitional enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of
transitional
enabling
Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds
1 Financial guarantees (FinGuar KPI) 1,20% 0,73% 0,00% 0,00% 0,00% 0,05% 0,04% 0,00% 0,00% 1,25% 0,77% 0,00% 0,00% 0,00%
2 Assets under management (AuM KPI) 6,73% 1,09% 0,00% 0,48% 0,61% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 6,74% 1,09% 0,00% 0,48% 0,61%

TASSONOMIA UE | 1. Assets for the calculation of GAR CALCOLATO SU TURNOVER | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

a b c d e
f
g h i
j
k l m n o p
q
r s t
u
v w x z aa ab ac ad ae af
Disclosure reference date T
Climate Change Mitigation (CCM)
Of which towards taxonomy relevant sectors (Taxonomy
Climate Change Adaptation (CCA)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Water and marine resources (WTR)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Circular economy (CE)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Pollution (PPC)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Biodiversity and Ecosystems (BIO)
Of which towards taxonomy relevant sectors
TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Of which towards taxonomy relevant sectors (Taxonomy
Million EUR Total [gross] eligible) (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible) eligible)
carrying Of which environmentally sustainable (Taxonomy aligned) Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally
sustainable (Taxonomy-aligned)
Of which environmentally sustainable (Taxonomy
aligned)
amount Of which Of which
Of which
Of which
Of which
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which
Use of
Proceeds
transitional
enabling
Use of
enabling
Proceeds
Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
transitional enabling
GAR - Covered assets in both numerator and denominator
1 Loans and advances, debt securities and equity instruments not HfT 16.718 8.610 465 147 16 120
-
- -
-
8.610 465 147 16 120
2 eligible for GAR calculation
Financial undertakings
1.954 401 - - - -
-
- -
-
401 - - - -
3 Credit institutions 1.527 386 - - - -
-
- -
-
386 - - - -
4
5
Loans and advances
Debt securities, including UoP
329
1.198
77
309
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
77
309
-
-
-
-
-
-
-
-
6 Equity instruments - - - - -
-
- - - - - -
7 Other financial corporations 426 15 - - - -
-
- -
-
15 - - - -
8
9
of which investment firms
Loans and advances
304
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
10 Debt securities, including UoP 304 - - - - -
-
- -
-
- - - - -
11 Equity instruments - - - - -
-
- - - - - -
12
13
of which management companies
Loans and advances
120
-
14
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
14
-
-
-
-
-
-
-
-
-
14 Debt securities, including UoP 42 6 - - - -
-
- -
-
6 - - - -
15
16
Equity instruments
of which insurance undertakings
78
3
9
0
-
-
- -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9
0
-
-
- -
-
-
-
17 Loans and advances - - - - - -
-
- -
-
- - - - -
18 Debt securities, including UoP 3 0 - - - -
-
- -
-
0 - - - -
19
20
Equity instruments
Non-financial undertakings
-
2.225
-
538
-
317
- -
16
-
-
120
-
-
-
-
-
-
-
538
-
317
- -
16
-
120
21 Loans and advances 1.660 334 158 - 12 62
-
- -
-
334 158 - 12 62
22 Debt securities, including UoP 502 203 159 - 4 59
-
- -
-
203 159 - 4 59
23
24
Equity instruments
Households
63
12.443
1
7.667
1
147
147 0
-
0
-
-
-
-
-
-
-
-
1
7.667
1
147
147 0
-
0
-
25 of which loans collateralised by residential immovable 8.510 7.475 147 147 - -
-
- -
-
7.475 147 147 - -
property
26
27
of which building renovation loans
of which motor vehicle loans
53
38
53
38
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- -
-
53
38
-
-
-
-
-
-
-
-
28 Local governments financing 97 4 - - - -
-
- -
-
4 - - - -
29
30
Housing financing
Other local government financing
1
96
1
3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
3
-
-
-
-
-
-
-
-
Collateral obtained by taking possession: residential and
31 commercial immovable properties - - - - - -
-
- -
-
- - - - -
32 Assets excluded from the numerator for GAR calculation (covered in
the denominator)
23.990 - - - - -
-
- -
-
- - - - -
33 Financial and Non-financial undertakings 22.800 0 0 0 0 0 0
0
0
0
34 SMEs and NFCs (other than SMEs) not subject to NFRD 22.313 0 0 0 0 0 0
0
0
0
35 disclosure obligations
Loans and advances
20.420 0 0 0 0 0 0
0
0
0
36 of which loans collateralised by commercial 2.656 0 0 0 0 0 0
0
0
0
37 immovable property
of which building renovation loans
64 0 0 0 0 0 0
0
0
0
38 Debt securities 1.245 0 0 0 0 0 0
0
0
0
39 Equity instruments 647 0 0 0 0 0 0
0
0
0
40 Non-EU country counterparties not subject to NFRD
disclosure obligations
488 0 0 0 0 0 0
0
0
0
41 Loans and advances 460 0 0 0 0 0 0
0
0
0
42
43
Debt securities
Equity instruments
28
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
44 Derivatives 2 0 0 0 0 0 0
0
0
0
45 On demand interbank loans 164 0 0 0 0 0 0
0
0
0
46 Cash and cash-related assets 176 0 0 0 0 0 0
0
0
0
47 Other categories of assets (e.g. Goodwill, commodities etc.) 847 0 0 0 0 0 0
0
0
0
48 Total GAR assets
49 Assets not covered for GAR calculation
40.708
18.017
8.610
0
465
0
147
0
16
0
120
-
0
-
0
0
-
-
0
0
8.610 465 147 16 120
50 Central governments and Supranational issuers 13.353 0 0 0 0 0 0
0
0
0
51 Central banks exposure 4.514 0 0 0 0 0 0
0
0
0
52 Trading book
53 Total assets
150
58.725
0
8.610
0
465
0
147
0
16
0
120
-
0
0
-
0
0
-
-
8.610 465 147 16 120
Off-balance sheet exposures - Undertakings subject to NFRD disclosure obligations
54 Financial guarantees 797 10 5 - - 0
-
- -
-
10 5 - - 0
56 55 Assets under management
Of which debt securities
662
78
29
5
2
1
-
-
0
-
2
1
-
0
0
-
-
0
-
-
29
5
2
1
-
-
0
-
2
1
57 Of which equity instruments 37 4 1 - 0 1 0
0
-
0
4 1 - 0 1

TASSONOMIA UE | 1. Assets for the calculation of GAR

CALCOLATO SU TURNOVER | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023 CALCOLATO SU TURNOVER | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

ag ah ai
aj
ak al am an ao
ap
aq ar as at au av
aw
ax ay az
ba
bb bc bd be bf bg bh bi
bj
bk
Disclosure reference date T-1
Climate Change Mitigation (CCM)
Of which towards taxonomy relevant sectors (Taxonomy
Climate Change Adaptation (CCA)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Water and marine resources (WTR)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Circular economy (CE)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Pollution (PPC)
Of which towards taxonomy relevant sectors
Biodiversity and Ecosystems (BIO)
Of which towards taxonomy relevant sectors
TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Of which towards taxonomy relevant sectors (Taxonomy
Million EUR Total [gross] eligible)
Of which environmentally sustainable (Taxonomy
(Taxonomy-eligible)
Of which environmentally
(Taxonomy-eligible)
Of which environmentally
(Taxonomy-eligible)
Of which environmentally
(Taxonomy-eligible)
Of which environmentally
(Taxonomy-eligible)
Of which environmentally
Of which environmentally sustainable (Taxonomy eligible)
carrying aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) sustainable (Taxonomy-aligned) aligned)
amount Of which Of which Of which Of which
Of which
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which
Of which
Of which
Use of
Proceeds
transitional enabling Use of
enabling
Proceeds
Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
enabling Use of
Proceeds
enabling Use of
transitional
Proceeds
enabling
GAR - Covered assets in both numerator and denominator
1 Loans and advances, debt securities and equity instruments not HfT 15.887 8.161 465 143 17
116
1 0 -
0
8.162 465 143 17
117
2 eligible for GAR calculation
Financial undertakings
1.805 369 - - -
-
- - -
-
369 - - -
-
3 Credit institutions 1.230 314 - - -
-
- - -
-
314 - - -
-
4 Loans and advances 319 78 - - -
-
- - -
-
78 - - -
-
5
6
Debt securities, including UoP
Equity instruments
911
-
235
-
-
-
- -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
235
-
-
-
-
-
-
-
-
-
7 Other financial corporations 575 56 - - -
-
- - -
-
56 - - -
-
8 of which investment firms 502 49 - - -
-
- - -
-
49 - - -
-
9
10
Loans and advances
Debt securities, including UoP
0
250
0
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0
-
-
-
-
-
-
-
-
-
11 Equity instruments 252 49 - -
-
- - - 49 - - -
-
12 of which management companies 71 6 - - -
-
- - -
-
6 - - -
-
13
14
Loans and advances
Debt securities, including UoP
-
41
-
5
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5
-
-
-
-
-
-
-
-
15 Equity instruments 30 1 - -
-
- - - 1 - - -
-
16 of which insurance undertakings 2 0 - - -
-
- - -
-
0 - - -
-
17
18
Loans and advances
Debt securities, including UoP
0
2
0
0
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0
0
-
-
-
-
-
-
-
-
19 Equity instruments - - - -
-
- - - - - - -
-
20 Non-financial undertakings 1.914 548 322 - 17
116
1 0 -
0
549 322 - 17
117
21
22
Loans and advances
Debt securities, including UoP
1.408
438
392
155
205
116
-
-
14
76
3
40
1
-
0
-
-
0
-
-
393
155
206
116
-
-
14
76
3
40
23 Equity instruments 68 1 1 0
0
- - - 1 1 - 0
0
24 Households 12.103 7.240 143 143 -
-
- - -
-
7.240 143 143 -
-
25 of which loans collateralised by residential immovable
property
8.061 6.947 143 143 -
-
- - -
-
6.947 143 143 -
-
26 of which building renovation loans 162 162 - - -
-
- - -
-
162 - - -
-
27 of which motor vehicle loans 22 22 - - -
-
22 - - -
-
28
29
Local governments financing
Housing financing
64
1
4
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4
1
-
-
-
-
-
-
-
-
30 Other local government financing 64 3 - - -
-
- - -
-
3 - - -
-
31 Collateral obtained by taking possession: residential and - - - - -
-
- - -
-
- - - -
-
commercial immovable properties
32 Assets excluded from the numerator for GAR calculation (covered in
the denominator) 23.134 - - - -
-
- - -
-
- - - -
-
33 Financial and Non-financial undertakings
SMEs and NFCs (other than SMEs) not subject to NFRD
22.012
34 disclosure obligations 21.593
35 Loans and advances 19.510
36 of which loans collateralised by commercial
immovable property
2.635
37 of which building renovation loans 69
38 Debt securities 1.245
39 Equity instruments
Non-EU country counterparties not subject to NFRD
839
40 disclosure obligations 418
41 Loans and advances 391
42
43
Debt securities
Equity instruments
27
0
44 Derivatives 0
45 On demand interbank loans 140
46 Cash and cash-related assets 179
47 Other categories of assets (e.g. Goodwill, commodities etc.) 803
48 Total GAR assets
49 Assets not covered for GAR calculation
39.021
19.829
8.161 465 143 17
116
1 0 -
0
8.162 465 143 17
117
50 Central governments and Supranational issuers 12.636
51 Central banks exposure 7.013
52 Trading book
53 Total assets
180
58.850
8.161 465 143 17
116
1 0 -
0
8.162 465 143 17
117
Off-balance sheet exposures - Undertakings subject to NFRD disclosure obligations
54 Financial guarantees 826 10 5 - -
0
- - -
-
10 5 - -
0
56 55 Assets under management
Of which debt securities
698
101
29
1
3
1
-
-
0
3
-
1
0
-
0
-
-
0
-
-
29
1
3
1
-
-
0
3
-
1
57 Of which equity instruments 38 5 2 - 0
2
0 0 -
0
5 2 - 0
2

Telebo

TASSONOMIA UE | 2. Sector information CALCOLATO SU TURNOVER | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab
Climate Change Mitigation (CCM)
Non-Financial corporates
SMEs and other NFC not Climate Change Adaptation (CCA)
Non-Financial corporates
SMEs and other NFC not Water and marine resources (WTR)
Non-Financial corporates
SMEs and other NFC not Circular economy (CE)
Non-Financial corporates
SMEs and other NFC not Non-Financial corporates Pollution (PPC) SMEs and other NFC not Biodiversity and Ecosystems (BIO)
Non-Financial corporates
SMEs and other NFC not TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Non-Financial corporates
SMEs and other NFC not
(Subject to NFRD) subject to NFRD (Subject to NFRD) subject to NFRD (Subject to NFRD) subject to NFRD (Subject to NFRD) subject to NFRD (Subject to NFRD) subject to NFRD (Subject to NFRD) subject to NFRD (Subject to NFRD) subject to NFRD
[Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount [Gross] carrying amount
Breakdown by sector - NACE 4 digits level (code and label) Of which Of which
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which environmentally environmentally
Mn EUR environmentally
sustainable (CCM)
Mn EUR environmentally
sustainable (CCM)
Mn EUR environmentally
sustainable (CCA)
Mn EUR environmentally
sustainable (CCA)
Mn EUR environmentally
sustainable (WTR)
Mn EUR environmentally
sustainable (WTR)
Mn EUR environmentally
sustainable (CE)
Mn EUR environmentally
sustainable (CE)
Mn EUR environmentally
sustainable (PPC)
Mn EUR environmentally
sustainable (PPC)
Mn EUR environmentally
sustainable (BIO)
Mn EUR environmentally
sustainable (BIO)
Mn EUR sustainable (CCM
+ CCA + WTR + CE
Mn EUR sustainable (CCM
+ CCA + WTR + CE
+ PPC + BIO) + PPC + BIO)
1
0610 - Extraction of crude petroleum
0 0 - - 0 0
0910 - Support activities for petroleum and natural gas
2
20 2 - - 20 2
extraction
3
1330 - Finishing of textiles
8 - - - 8 -
4
1920 - Manufacture of refined petroleum products
90 0 - - 90 0
2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen
5
- - - - - -
compounds, plastics and synthetic rubber in primary forms
6
2011 - Manufacture of industrial gases
65 0 - - 65 0
7
2060 - Manufacture of man-made fibres
8
2110 - Manufacture of basic pharmaceutical products
3
45
1
-
-
-
-
-
3
45
1
-
9
2351 - Manufacture of cement
0 0 - - 0 0
10
2561 - Treatment and coating of metals
2711 - Manufacture of electric motors, generators and
- - - - - -
11
transformers
17 3 - - 17 3
12
2790 - Manufacture of other electrical equipment
44 4 - - 44 4
13
2822 - Manufacture of lifting and handling equipment
2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor
7 3 - - 7 3
14
vehicles
238 - - - 238 -
15
3010 - Building of ships and boats
16
3011 - Building of ships and floating structures
0
87
0
6
-
-
-
-
0
87
0
6
17
3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock
2 1 - - 2 1
18
3030 - Manufacture of air and spacecraft and related machinery
10 - - - 10 -
19
3091 - Manufacture of motorcycles
9 0 - - 9 0
20
3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply
21
3511 - Production of electricity
1
85
0
38
-
-
-
-
1
85
0
38
22
3512 - Transmission of electricity
43 37 - - 43 37
23
3513 - Distribution of electricity
24
3514 - Trade of electricity
0
21
0
3
-
-
-
-
0
21
0
3
25
3521 - Manufacture of gas
14 5 - - 14 5
26
3522 - Distribution of gaseous fuels through mains
0 0 - - 0 0
27
3523 - Trade of gas through mains
28
3530 - Steam and air conditioning supply
389
0
8
0
-
-
-
-
389
0
8
0
29
3811 - Collection of non-hazardous waste
- - - - - -
30
3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste
31
4210 - Construction of roads and railways
0
3
0
1
-
-
-
-
0
3
0
1
32
4211 - Construction of roads and motorways
64 27 - - 64 27
33
4212 - Construction of railways and underground railways
17 5 - - 17 5
34
4321 - Electrical installation
4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment
0 0 - - 0 0
35
and software
14 - - - 14 -
4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related
36
products
0 0 - - 0 0
4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages
37
6 - - - 6 -
or tobacco predominating
38
4719 - Other retail sale in non-specialised stores
5 - - - 5 -
39
4773 - Dispensing chemist in specialised stores
0 0 - - 0 0
4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in
40
5 - - - 5 -
specialised stores
41
4910 - Passenger rail transport, interurban
97 59 - - 97 59
42
4931 - Urban and suburban passenger land transport
3 - - - 3 -
43
5221 - Service activities incidental to land transportation
44
5223 - Service activities incidental to air transportation
89
15
53
11
-
-
-
-
89
15
53
11
45
5310 - Postal activities under universal service obligation
16 0 - - 16 0
46
5610 - Restaurants and mobile food service activities
47
5811 - Book publishing
1
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
48
5813 - Publishing of newspapers
5 - - - 5 -
49
6020 - Television programming and broadcasting activities
30 - - - 30 -
50
6110 - Wired telecommunications activities
51
6201 - Computer programming activities
76
0
-
-
-
-
-
-
76
0
-
-
52
6419 - Other monetary intermediation
56 - - - 56 -
53
6420 - Activities of holding companies
54
6491 - Financial leasing
2 0 - - 2 0
55
6492 - Other credit granting
62
413
37
-
-
-
-
-
62
413
37
-
56
6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c. 49
10 - - 49 10
57
6810 - Buying and selling of own real estate
58
6820 - Rental and operating of own or leased real estate
0
0
-
0
-
-
-
-
0
0
-
0
59
7820 - Temporary employment agency activities
0 - - - 0 -
60
8230 - Organisation of conventions and trade shows
61
8299 - Other business support service activities n.e.c.
0
-
-
-
-
-
-
-
0
-
-
-

TASSONOMIA UE | 3. GAR KPIs STOCK CALCOLATO SU TURNOVER | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Disclosure reference date T
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE) Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
(Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible)
% (compared to flow of total eligible assets) Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion
relevant sectors (Taxonomy-aligned) funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors relevant sectors (Taxonomy-aligned) of total
(Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) assets
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which covered
Use of transitional enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of transitional enabling
Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds
GAR - Covered assets in both numerator and denominator
1 Loans and advances, debt securities and equity 51% 3% 1% 0% 1% 0% 0% 0% 0% 51% 3% 1% 0% 1% 28%
instruments not HfT eligible for GAR calculation
2 Financial undertakings 21% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 21% 0% 0% 0% 0% 3%
3 Credit institutions 25% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 25% 0% 0% 0% 0% 3%
4 Loans and advances 23% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 23% 0% 0% 0% 0% 1%
5 Debt securities, including UoP 26% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 26% 0% 0% 0% 0% 2%
6 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
7 Other financial corporations 3% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 3% 0% 0% 0% 0% 1%
8 of which investment firms 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1%
9 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
10 Debt securities, including UoP 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1%
11 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
12 of which management companies 12% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 12% 0% 0% 0% 0% 0%
13 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
14 Debt securities, including UoP 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
15 Equity instruments 11% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 11% 0% 0% 0% 0% 0%
16 of which insurance undertakings 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
17 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
18 Debt securities, including UoP 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
19 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
20 Non-financial undertakings 24% 14% 0% 1% 5% 0% 0% 0% 0% 24% 14% 0% 1% 5% 4%
21 Loans and advances 20% 10% 0% 1% 4% 0% 0% 0% 0% 20% 10% 0% 1% 4% 3%
22 Debt securities, including UoP 40% 32% 0% 1% 12% 0% 0% 0% 0% 40% 32% 0% 1% 12% 1%
23 Equity instruments 2% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 2% 1% 0% 0% 0% 0%
24 Households 62% 1% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 62% 1% 1% 0% 0% 21%
25 of which loans collateralised by residential 88% 2% 2% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 88% 2% 2% 0% 0% 14%
immovable property
26 of which building renovation loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
27 of which motor vehicle loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
28 Local governments financing 4% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 4% 0% 0% 0% 0% 0%
29 Housing financing 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
30 Other local government financing 3% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 3% 0% 0% 0% 0% 0%
Collateral obtained by taking possession:
31 residential and commercial immovable 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
properties
32 Total GAR assets 21% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 21% 1% 0% 0% 0% 69%

TASSONOMIA UE | 3. GAR KPIs STOCK

CALCOLATO SU TURNOVER | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023 CALCOLATO SU TURNOVER | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc
bd
be bf bg bh bi bj bk
Disclosure reference date T-1
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE) Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
(Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible)
% (compared to flow of total eligible assets) Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion
Proportion of total covered assets funding taxonomy funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy of total
relevant sectors (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) relevant sectors (Taxonomy-aligned) assets
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which covered
Use of transitional enabling specialised enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of enabling Use of transitional enabling
Proceeds lending Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds
GAR - Covered assets in both numerator and denominator
1 Loans and advances, debt securities and equity 51% 3% 1% 0% 1% 0% 0% 0% 0% 51% 3% 1% 0% 1% 27%
instruments not HfT eligible for GAR calculation
2 Financial undertakings 20% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 20% 0% 0% 0% 0% 3%
3 Credit institutions 26% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 26% 0% 0% 0% 0% 2%
4 Loans and advances 25% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 25% 0% 0% 0% 0% 1%
5 Debt securities, including UoP 26% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 26% 0% 0% 0% 0% 2%
6 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
7 Other financial corporations 10% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 10% 0% 0% 0% 0% 1%
8 of which investment firms 10% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 10% 0% 0% 0% 0% 1%
9 Loans and advances 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
10 Debt securities, including UoP 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
11 Equity instruments 19% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 19% 0% 0% 0% 0% 0%
12 of which management companies 9% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 9% 0% 0% 0% 0% 0%
13 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
14 Debt securities, including UoP 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
15 Equity instruments 3% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 3% 0% 0% 0% 0% 0%
16 of which insurance undertakings 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
17 Loans and advances 22% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 22% 0% 0% 0% 0% 0%
18 Debt securities, including UoP 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
19 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
20 Non-financial undertakings 29% 17% 0% 1% 6% 0% 0% 0% 0% 29% 17% 0% 1% 6% 3%
21 Loans and advances 28% 15% 0% 1% 5% 0% 0% 0% 0% 28% 15% 0% 1% 5% 2%
22 Debt securities, including UoP 35% 26% 0% 1% 9% 0% 0% 0% 0% 35% 26% 0% 1% 9% 1%
23 Equity instruments 2% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 2% 1% 0% 0% 0% 0%
24 Households 60% 1% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 60% 1% 1% 0% 0% 21%
25 of which loans collateralised by residential 86% 2% 2% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 86% 2% 2% 0% 0% 14%
26 immovable property
of which building renovation loans
100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
27 of which motor vehicle loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
28 Local governments financing 6% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 6% 0% 0% 0% 0% 0%
29 Housing financing 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
30 Other local government financing 5% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 5% 0% 0% 0% 0% 0%
Collateral obtained by taking possession:
31 residential and commercial immovable 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
properties
32 Total GAR assets 21% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 21% 1% 0% 0% 0% 66%

TASSONOMIA UE | 4. GAR KPIs FLOW CALCOLATO SU TURNOVER | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

a b c d e f
g
h i j k l m n
o
p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Disclosure reference date T
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE) Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
(Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible)
% (compared to flow of total eligible assets) Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of
Proportion of total covered assets funding taxonomy funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy total new
relevant sectors (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) (Taxonomy-aligned) relevant sectors (Taxonomy-aligned) assets
Of which Use Of which Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which Use Of which Of which covered
of Proceeds transitional enabling of Proceeds enabling of Proceeds enabling of Proceeds enabling of Proceeds enabling of Proceeds enabling of Proceeds transitional enabling
GAR - Covered assets in both numerator and denominator
1 Loans and advances, debt securities and equity instruments not HfT 43% 2% 0% 0% 1% 0% 0%
0%
0% 43% 2% 0% 0% 1% 25%
eligible for GAR calculation
2 Financial undertakings 24% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 24% 0% 0% 0% 0% 2%
3 Credit institutions 24% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 24% 0% 0% 0% 0% 2%
4 Loans and advances 23% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 23% 0% 0% 0% 0% 2%
5 Debt securities, including UoP 32% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 32% 0% 0% 0% 0% 0%
6 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
7 Other financial corporations 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
8 of which investment firms 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
9
10
Loans and advances
Debt securities, including UoP
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
11 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
12 of which management companies 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
13 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
14 Debt securities, including UoP 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
15 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
16 of which insurance undertakings 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
17 Loans and advances 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
18 Debt securities, including UoP 13% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 13% 0% 0% 0% 0% 0%
19 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
20 Non-financial undertakings 15% 8% 0% 1% 4% 0% 0%
0%
0% 15% 8% 0% 1% 4% 5%
21 Loans and advances 15% 8% 0% 1% 4% 0% 0%
0%
0% 15% 8% 0% 1% 4% 5%
22 Debt securities, including UoP 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
23 Equity instruments 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
24 Households 55% 1% 1% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 55% 1% 1% 0% 0% 17%
25 of which loans collateralised by residential immovable 94% 1% 1% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 94% 1% 1% 0% 0% 10%
property
26 of which building renovation loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
27 of which motor vehicle loans 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
28 Local governments financing 1% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 1% 0% 0% 0% 0% 0%
29 Housing financing 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 100% 0% 0% 0% 0% 0%
30 Other local government financing 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
31 Collateral obtained by taking possession: residential and 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
commercial immovable properties
32 Total GAR assets 14% 1% 0% 0% 0% 0%
0%
0% 0% 14% 1% 0% 0% 0% 77%

TASSONOMIA UE | 5. KPI off-balance sheet exposures CALCOLATO SU TURNOVER | DATA DI RIFERIMENTO 31/12/2023

FLOW

a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x z aa ab
ac
ad ae
Disclosure reference date T: KPIs on FLOW
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE) Pollution (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO) TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
% (compared to total eligible off-balance sheet assets) (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) (Taxonomy-eligible)
Proportion of total covered assets funding taxonomy Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets Proportion of total covered assets funding taxonomy
Of which Of which Of which Of which Of which Of which Of which
Use of Of which Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Use of Of which Of which
Proceeds transitional enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds enabling Proceeds transitional enabling
1 Financial guarantees (FinGuar KPI) 0,35% 0,27% 0,00% 0,00% 0,07% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,35% 0,27% 0,00% 0,00% 0,07%
2 Assets under management (AuM KPI) 5,41% 0,44% 0,00% 0,00% 0,36% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 5,41% 0,44% 0,00% 0,00% 0,36%
STOCK
a b c
d
e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae
Disclosure reference date T: KPIs on stock
Climate Change Mitigation (CCM) Climate Change Adaptation (CCA) Water and marine resources (WTR) Circular economy (CE)
Proportion of total covered assets funding taxonomy
Pollution (PPC)
Proportion of total covered assets funding taxonomy
Biodiversity and Ecosystems (BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy
TOTAL (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
(Taxonomy-eligible)
Proportion of total covered assets funding taxonomy
relevant sectors (Taxonomy-eligible)
Proportion of total covered assets funding taxonomy
relevant sectors (Taxonomy-eligible)
relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) relevant sectors (Taxonomy-eligible) Proportion of total covered assets funding taxonomy relevant sectors
(Taxonomy-eligible)
% (compared to total eligible off-balance sheet assets) Proportion of total covered assets funding taxonomy
relevant sectors (Taxonomy-aligned)
Proportion of total covered assets
funding taxonomy relevant sectors
Proportion of total covered assets
funding taxonomy relevant sectors
Proportion of total covered assets
funding taxonomy relevant sectors
Proportion of total covered assets
funding taxonomy relevant sectors
Proportion of total covered assets
funding taxonomy relevant sectors
Proportion of total covered assets funding taxonomy
relevant sectors (Taxonomy-aligned)
Of which
Of which
Use of
transitional
Of which
enabling
(Taxonomy-aligned)
Of which
Use of
Of which
enabling
(Taxonomy-aligned)
Of which
Use of
Of which
enabling
(Taxonomy-aligned)
Of which
Use of
Of which
enabling
(Taxonomy-aligned)
Of which
Use of
Of which
enabling
(Taxonomy-aligned)
Of which
Use of
Of which
enabling
Of which
Use of
Of which
transitional
Of which
enabling
1 Financial guarantees (FinGuar KPI) 1,30% 0,64% Proceeds
0,00%
0,00%
0,02% 0,00% 0,00% Proceeds
0,00%
0,00% Proceeds Proceeds Proceeds Proceeds 1,30% 0,64% 0,00% Proceeds 0,00% 0,02%
2 Assets under management (AuM KPI) 4,40% 0,34% 0,00%
0,00%
0,27% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 4,41% 0,34% 0,00% 0,00% 0,27%

Template 1

DISCOLURE RELATIVA ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE LEGATE A NUCLEARE E GAS FOSSILE

Row Nuclear energy related activities
1. The undertaking carries out, funds or has exposures to research, development, demonstration and deployment of innovative electricity generation facilities that produce
energy from nuclear processes with minimal waste from the fuel cycle.
NO
2. The undertaking carries out, funds or has exposures to construction and safe operation of new nuclear installations to produce electricity or process heat, including for the
purposes of district heating or industrial processes such as hydrogen production, as well as their safety upgrades, using best available technologies.
YES
3. The undertaking carries out, funds or has exposures to safe operation of existing nuclear installations that produce electricity or process heat, including for the purposes of
district heating or industrial processes such as hydrogen production from nuclear energy, as well as their safety upgrades.
YES
Row Fossil gas related activities
4. The undertaking carries out, funds or has exposures to construction or operation of electricity generation facilities that produce electricity using fossil gaseous fuels. YES
5. The undertaking carries out, funds or has exposures to construction, refurbishment, and operation of combined heat/cool and power generation facilities using fossil gaseous
fuels.
YES
6. The undertaking carries out, funds or has exposures to construction, refurbishment and operation of heat generation facilities that produce heat/cool using fossil gaseous
fuels.
YES

Climate change
adaptation

Proportion (the information is to be presented in monetary amounts and as percentages)
Row Economic activities CCM + CCA Climate change
mitigation
Climate change
adaptation
Amount % Amount % Amount %
1. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.26 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
2. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.27 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
3. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.28 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
4. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.29 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
5 0,06% 5 0,06% - 0%
5. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.30 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
196 2% 196 2% - 0%
6. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.31 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
-
7. Amount and proportion of other taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the
denominator of the applicable KPI
7.944 98% 7.944 98% - 0%
8. Total amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy
-aligned economic activities in the denominator of the applicable KPI
8.145 100% 8.145 100% - 0%

Proportion (the information is to be presented in monetary amounts and as percentages)
Row Economic activities CCM + CCA Climate change
mitigation
Climate change
adaptation
Amount % Amount % Amount %
1. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.26 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - - - - -
2. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.27 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - - - - -
3. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.28 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - - - - -
4. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.29 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
2 0,02% 2 0,02% -
5. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.30 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
134 2% 134 2% -
6. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.31 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - - -
7. Amount and proportion of other taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the
denominator of the applicable KPI
8.084 98% 8.083 98% 1 100%
8. Total amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities in the denominator of the applicable KPI
8.220 100% 8.218 100% 1 100%

Proportion (the information is to be presented in monetary amounts and as percentages)
Row Economic activities CCM + CCA Climate change
mitigation
Climate change
adaptation
Amount % Amount % Amount %
1. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.26 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
2. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.27 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
3. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.28 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
4. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.29 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
1 0,04% 1 0,04% -
5. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.30 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
146 9% 146 9% -
6. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.31 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
7. Amount and proportion of other taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the
denominator of the applicable KPI
1.558 91% 1.558 91% - -
8. Total amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities in the denominator of the applicable KPI
1.704 100% 1.704 100% -

Proportion (the information is to be presented in monetary amounts and as percentages)
Row Economic activities CCM + CCA Climate change
mitigation
Climate change
adaptation
Amount % Amount % Amount %
1. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.26 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
2. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.27 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
3. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.28 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
4. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.29 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
0 0,01% 0 0%
5. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.30 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
99 6% 99 6%
6. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.31 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
7. Amount and proportion of other taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the
denominator of the applicable KPI
1.645 94% 1.645 94% 0 100%
8. Total amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities in the denominator of the applicable KPI
1.745 100% 1.744 100% 0 100%

Proportion (the information is to be presented in monetary amounts and as percentages)
Row Economic activities CCM + CCA Climate change
mitigation
Climate change
adaptation
Amount % Amount % Amount %
1. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.26 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
2. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.27 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
3. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.28 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
4. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.29 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
5. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.30 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
0 0,02% 0 0,02% -
6. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.31 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
7. Amount and proportion of other taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the
denominator of the applicable KPI
41 100% 41 100% 0 100%
8. Total amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities in the denominator of the applicable KPI
41 100% 41 100% 0 100%

Proportion (the information is to be presented in monetary amounts and as percentages)
Row Economic activities CCM + CCA Climate change
mitigation
adaptation Climate change
Amount % Amount % Amount %
1. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.26 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
2. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.27 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
3. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.28 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
4. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.29 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
5. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.30 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
0 0,03% 0 0,03% -
6. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.31 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
7. Amount and proportion of other taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the
denominator of the applicable KPI
32 100% 32 100% 0 100%
8. Total amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities in the denominator of the applicable KPI
32 100% 32 100% 0 100%

Proportion (the information is to be presented in monetary amounts and as percentages)
Row Economic activities CCM + CCA Climate change
mitigation
adaptation Climate change
Amount % Amount % Amount %
1. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.26 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
2. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.27 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
3. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.28 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
4. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.29 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
5. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.30 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
0 0,09% 0 0,09% -
6. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.31 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
7. Amount and proportion of other taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the
denominator of the applicable KPI
9 99,9% 9 99,9% 0 100%
8. Total amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities in the denominator of the applicable KPI
9 100% 9 100% 0 100%

Proportion (the information is to be presented in monetary amounts and as percentages)
Row Economic activities CCM + CCA Climate change
mitigation
Climate change
adaptation
Amount % Amount % Amount %
1. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.26 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
2. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.27 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
3. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.28 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
4. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.29 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
5. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.30 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
0 0,15% 0 0,15% - 0,00%
6. Amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy-aligned
economic activity referred to in Section 4.31 of Annexes I and II to
Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable
KPI
- - -
7. Amount and proportion of other taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the
denominator of the applicable KPI
7 99,8% 7 99,8% 0 100%
8. Total amount and proportion of taxonomy eligible but not taxonomy
aligned economic activities in the denominator of the applicable KPI
7 100% 7 100% 0 100%

Row Economic activities Amount %
1. Amount and proportion of economic activity referred to in row 1 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.26 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
2. Amount and proportion of economic activity referred to in row 2 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.27 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
3. Amount and proportion of economic activity referred to in row 3 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.28 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
1 0,00%
4. Amount and proportion of economic activity referred to in row 4 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.29 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
5. Amount and proportion of economic activity referred to in row 5 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.30 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
6. Amount and proportion of economic activity referred to in row 6 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.31 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
7. Amount and proportion of other taxonomy-non-eligible economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the denominator of the applicable
KPI
32.098 100,00%
8. Total amount and proportion of taxonomy-non-eligible economic activities in the denominator of the applicable KPI 32.099 100%

Row Economic activities Amount %
1. Amount and proportion of economic activity referred to in row 1 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.26 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
2. Amount and proportion of economic activity referred to in row 2 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.27 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
3. Amount and proportion of economic activity referred to in row 3 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.28 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
1 0,00%
4. Amount and proportion of economic activity referred to in row 4 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.29 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
5. Amount and proportion of economic activity referred to in row 5 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.30 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
6. Amount and proportion of economic activity referred to in row 6 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.31 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
7. Amount and proportion of other taxonomy-non-eligible economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the denominator of the applicable
KPI
31.809 100,00%
8. Total amount and proportion of taxonomy-non-eligible economic activities in the denominator of the applicable KPI 31.809 100%

Row Economic activities Amount %
1. Amount and proportion of economic activity referred to in row 1 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.26 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
2. Amount and proportion of economic activity referred to in row 2 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.27 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
3. Amount and proportion of economic activity referred to in row 3 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.28 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
0 0,00%
4. Amount and proportion of economic activity referred to in row 4 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.29 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
5. Amount and proportion of economic activity referred to in row 5 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.30 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
6. Amount and proportion of economic activity referred to in row 6 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.31 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
-
7. Amount and proportion of other taxonomy-non-eligible economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the denominator of the applicable
KPI
14.706 100,00%
8. Total amount and proportion of taxonomy-non-eligible economic activities in the denominator of the applicable KPI 14.706 100%

Row Economic activities Amount %
1. Amount and proportion of economic activity referred to in row 1 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.26 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
2. Amount and proportion of economic activity referred to in row 2 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.27 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
3. Amount and proportion of economic activity referred to in row 3 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.28 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
0 0,00%
4. Amount and proportion of economic activity referred to in row 4 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.29 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
5. Amount and proportion of economic activity referred to in row 5 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.30 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
6. Amount and proportion of economic activity referred to in row 6 of Template 1 that is taxonomy-non-eligible in accordance with Section 4.31 of
Annexes I and II to Delegated Regulation 2021/2139 in the denominator of the applicable KPI
7. Amount and proportion of other taxonomy-non-eligible economic activities not referred to in rows 1 to 6 above in the denominator of the applicable
KPI
14.820 100,00%
8. Total amount and proportion of taxonomy-non-eligible economic activities in the denominator of the applicable KPI 14.820 100%
0 0,00%
14.820 100,00%

TCFD REPORT 2023 TASK FORCE ON CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT

Gruppo Banca Popolare di Sondrio

ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2023

Foto in copertina di: Samuele Tavola, Segreteria di Presidenza Ghiacciaio Fellaria (SO)

Banca Popolare di Sondrio SpA

Società per azioni Sede sociale e Direzione generale: ITALIA - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204

Indirizzi Internet: www.popso.it istituzionale.popso.it

II

E-mail: [email protected] Indirizzo PEC: [email protected]

Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Intermediazione monetaria di istituti monetari diverse dalle banche centrali . Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.385.452.113 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 29 aprile 2023)

RATING

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Fitch Ratings in data 6 luglio 2023:

  • − Long-term Issuer Default Rating (IDR): BB+
  • − Short-term Issuer Default Rating (IDR): B
  • − Viability Rating: BB+
  • − Government Support Rating: ns
  • − Long-term Deposit Rating: BBB-
  • − Short-term Deposit Rating: F3
  • − Senior Preferred Debt: BB+
  • − Tier 2 Subordinated Debt: BB-
  • − Outlook: Stabile

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da DBRS Morningstar in data 13 novembre 2023:

  • − Long-Term Issuer Rating: BBB (low) − Short-Term Issuer Rating: R-2
  • (middle)
  • − Intrinsic Assessment: BBB (low)
  • − Support Assessment: SA3
  • − Long-Term Deposit Rating: BBB − Short-Term Deposit Rating: R-2 (high)
  • − Long-term Senior Debt: BBB (low)
  • − Short-term Debt: R-2 (middle)
  • − Subordinated Debt: BB
  • − Trend: Positivo

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Scope Ratings in data 14 marzo 2023:

− Issuer rating: BBB − Outlook: Stabile

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da S&P Global Ratings in data 26 febbraio 2024:

  • − Stand alone credit profile: BBB- − Long-term Issuer Credit Rating:
  • BBB- − Short-Term Issuer Credit
  • Rating: A-3 − Long-term Resolution
  • Counterparty Rating: BBB − Short-term Resolution
  • Counterparty Rating: A-2
  • − Outlook: Stabile

TCFD REPORT 2023 TASK FORCE ON CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT

Gruppo Banca Popolare di Sondrio

INDICE Highlights VI
01. INTRODUZIONE 1

Il Gruppo
2

Adesione alle Raccomandazioni TCFD

Le Raccomandazioni TCFD
4
6
02. GOVERNANCE 7

Supervisione degli organi di amministrazione
9

Il ruolo del Management
11

Coordinamento operativo

Formazione continua sui temi climatici e ambientali
12
15

La politica di remunerazione
17
03. STRATEGY 19

Le Policy di Gruppo
23

Piano Industriale "Next Step" 2022-2025 e le iniziative di BPS
25

Le analisi di scenario

Evoluzione del framework di proiezione di medio termine
32
33

Framework di pianificazione di lungo periodo
34
04. GESTIONE DEI RISCHI 39

L'integrazione dei rischi climatici e ambientali nel risk management
framework di BPS 40

L'identificazione dei rischi climatici e ambientali e le analisi di materialità

Misurazione e monitoraggio dei rischi climatici e ambientali
43
65

Quantificazione dei rischi climatici e ambientali
91

Mitigazione dei rischi climatici e ambientali
102
05. METRICHE E OBIETTIVI 105

Il percorso di BPS per la definizione di target
106

L'inventario GHG
108

Obiettivi di riduzione della carbon footprint di BPS
117

2023 Highlights

Adesione alla Net-Zero Banking Alliance

A – (Leadership) nello Score CDP

VII INTRODUZIONE

500 mln € per il 2° Green Bond di BPS 63.000 tCO2 eq evitate grazie a 2.380 finanziamenti nel

10 linee di finanziamenti green next

80% portafoglio corporate non finanziario con Score ESG

Green Bond portfolio

98% energia elettrica acquistata rinnovabile

99% carta riciclata

sul totale dei consumi

Analisi impatti climatici e ambientali

sui principali rischi di capitale e di liquidità in diversi scenari climatici

TASK FORCE IN CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2023

Analisi della carbon footprint

sul portafoglio crediti, titoli di proprietà e gestioni patrimoniali

Adozione KRI climate related

all'interno del Risk Appetite Framework

Il Gruppo

Introduzione

Tra le prime banche popolari italiane, dal 1871 Banca Popolare di Sondrio (di seguito anche "la Banca" o "BPS" o "Capogruppo") è al servizio dei territori in cui opera. Una lunga storia, basata sulla fiducia reciproca e alimentata dalla passione per il lavoro, da una costante attenzione al cliente e all'evoluzione dei suoi bisogni e da radici salde che hanno permesso alla Banca di ampliare i suoi orizzonti.

Nel corso del tempo BPS, anche grazie all'attività svolta dalle altre Società del Gruppo, ha esteso il proprio raggio di azione a tutto il territorio nazionale, mantenendo al contempo forti legami con la zona di origine e le sue tradizioni, favorendo uno sviluppo economico sostenibile della Comunità, attraverso il supporto attento e personalizzato a piccoli imprenditori, comuni cittadini, medie e grandi imprese; in conseguenza dell'approvazione della trasformazione societaria, la Banca opera quale Società per Azioni ed è a capo di un Gruppo bancario che conta 149.000 azionisti, più di 500 sportelli e oltre 900.000 clienti.

Nel 2022, per la prima volta nella storia del Gruppo Banca Popolare di Sondrio (di seguito "il Gruppo"), è stato presentato al pubblico il Piano Industriale "Next-Step 2022-2025" (di seguito "Piano industriale").

L'aggiornamento del Piano Industriale ha offerto una preziosa occasione di consolidamento della strategia ESG del Gruppo: l'integrazione dei fattori ESG nel business e nell'operatività è rappresentato da obiettivi trasversali e misurabili, tra cui si ritrovano il rafforzamento della governance, l'implementazione della Sostenibilità nei principali processi della Banca, la rivisitazione del catalogo di prodotti e servizi, la partecipazione a iniziative nazionali e internazionali e l'aggiornamento continuo della rendicontazione.

In linea con questi obiettivi, la Banca ha intrapreso un percorso volto all'inclusione dei rischi ESG nei meccanismi strategici, nei sistemi di gestione dei rischi e nei processi nevralgici che caratterizzano il proprio modello di business, fra i quali la concessione e il monitoraggio del credito. Inoltre, ha integrato nei processi decisionali relativi agli investimenti la considerazione dei rischi di Sostenibilità, adeguando in modo più puntuale i prodotti e i servizi alla propria strategia e alle mutate esigenze del mercato.

Considerando la centralità che la Sostenibilità ha acquisito nel corso degli ultimi anni e l'impegno non più revocabile da parte di tutti, anche il Gruppo ambisce a fare la sua parte continuando a essere un attore di rilievo nel percorso di transizione verso un modello di economia più Sostenibile, cogliendo anche le opportunità che ne derivano sia sul fronte del business, sia nel rendere più robusti i processi aziendali. Per rispondere a tali ambiziosi obiettivi, la Banca crede nella cooperazione internazionale e nel ruolo chiave del settore finanziario: nel dicembre 2023 il Consiglio di amministrazione ha deliberato l'adesione di BPS allo United Nations Environmental Programme for Financial Institutions (di seguito "UNEP FI") e la partecipazione a due importantissime iniziative:

  • I Principles for Responsible Banking (di seguito "PRB");
  • La Net-Zero Banking Alliance (di seguito "NZBA").

In linea con gli obiettivi proposti all'interno del Piano Industriale, la Banca ha aderito formalmente alle Raccomandazioni TCFD, sviluppando per il secondo anno una disclosure con focus specifico sui rischi climatici e ambientali, illustrata all'interno del presente report (di seguito "TCFD Report").

Adesione alle Raccomandazione TCFD

La Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (di seguito "TCFD") è stata creata nel 2015 dal Financial Stability Board per fornire Linee Guida (di seguito anche "Raccomandazioni") utili per la comprensione degli effetti che il cambiamento climatico ha sul business aziendale, con l'obiettivo di aiutare le imprese a comunicare e rendere pubbliche le loro scelte rispetto ai rischi e alle opportunità legati al clima e migliorare la coerenza e la trasparenza delle relative informative finanziarie, incoraggiando iniziative volte alla riduzione di tali impatti. Le Raccomandazioni si concentrano su quattro aree tematiche: governance, strategia, gestione dei rischi e metriche e obiettivi.

Al fine di conformare la propria rendicontazione climate-related alle migliori pratiche internazionali, dal 2023 BPS aderisce formalmente alla TCFD, allineandosi dunque alle Linee Guida proposte attraverso il presente TCFD Report.

Da gennaio 2024 la TCFD ha conferito il proprio mandato all'International Sustainability Standards Board (di seguito "ISSB"), l'organismo indipendente di definizione dei principi di informativa sulla Sostenibilità della Fondazione IFRS (International Financial Reporting Standards): tale decisione rappresenta un passo importante per delineare un quadro unico per l'informativa di Sostenibilità e potrà favorire una migliore e più equilibrata implementazione anche a vantaggio degli investitori.

Il Gruppo ritiene tuttavia coerente mantenere la dicitura "TCFD Report", poiché le Raccomandazioni della TCFD ne rappresentano ancora il punto di riferimento per la sua stesura.

La disclosure viene al momento fornita a livello della Capogruppo, che nello stesso tempo fornisce gli indirizzi necessari ad assicurare la coerenza delle prassi adottate dalle Società controllate nella gestione dei rischi di natura climatica e ambientale, supervisionandone l'applicazione. È inoltre responsabile della predisposizione dell'impianto regolamentare interno rappresentativo delle politiche di Gruppo in materia di Sostenibilità e gestione dei rischi climatici e ambientali, che verranno approfondite all'interno del capitolo "Strategy". In conformità con le aspettative di Banca d'Italia sull'integrazione dei rischi climatici e ambientali (di seguito "rischi C&E") nelle strategie aziendali, nei sistemi di governo, controllo e gestione dei rischi, la Banca e le controllate del Gruppo hanno sviluppato un framework di pianificazione strategica finalizzato a monitorare progressivamente l'integrazione dei rischi C&E in tutte le principali aree di business.

L'integrazione dei rischi ESG presso le società del Gruppo

Nel corso del 2023 ha preso avvio un programma di progressiva integrazione dei fattori di Sostenibilità, con focus sui rischi ESG, nei principali processi di business di Factorit, Banca della Nuova Terra (di seguito "BNT") e BPS SUISSE. Si riporta di seguito una panoramica delle principali iniziative in corso e in programma presso ciascuna società controllata.

Factorit

Nell'aprile 2022, la Banca d'Italia ha emanato le "Aspettative di Vigilanza sui rischi climatici e ambientali" contenenti indicazioni non vincolanti destinate alle istituzioni bancarie less significant e agli altri intermediari finanziari vigilati in Italia, riguardo l'integrazione dei rischi C&E nei relativi contesti aziendali.

A dicembre dello stesso anno, la Banca d'Italia aveva richiesto a tutti i soggetti vigilati di elaborare un proprio Piano di azione, con termine di trasmissione entro il marzo 2023, per dare seguito a una concreta applicazione delle suddette Aspettative e favorire nel medio termine una progressiva integrazione dei citati rischi a livello aziendale.

Factorit, società di factoring del Gruppo, ha intrapreso un percorso volto a favorire nel medio termine una progressiva integrazione dei rischi C&E a livello aziendale, attraverso:

  • l'individuazione degli interventi che la Società intende realizzare a tale scopo;
  • la definizione delle priorità e dei termini di completamento delle diverse iniziative, in considerazione dell'intensità di esposizione ai rischi e in funzione della dimensione e della complessità dell'operatività aziendale.

In particolare, nel 2023 è stata fatta una prima mappatura e un'analisi di materialità di tali fattori di rischio, i cui risultati saranno rendicontati all'Organo di amministrazione della società entro il primo trimestre del 2024.

Banca della Nuova Terra e BPS (SUISSE) SA

Alla luce delle novità introdotte dalla Capogruppo rispetto alle questioni di Sostenibilità, nel 2023 sono state attivate alcune iniziative di "roll-out" progettuale per promuovere la progressiva integrazione delle valutazioni di sostenibilità nelle strategie, nei processi, nelle metodologie e negli atti di rilievo per la gestione aziendale.

Per quanto riguarda BNT, è stato avviato un assessment preliminare riguardo al grado di allineamento alle aspettative di vigilanza compendiate nella «Guida sui rischi climatici e ambientali» della BCE; si è altresì dato corso all'esecuzione di una prima analisi interna finalizzata all'identificazione e alla mappatura dei fattori di rischio C&E valutati come significativi per il modello di business societario; tale attività verrà formalizzata nel corso del primo semestre del 2024.

A inizio del 2024 ha preso avvio un'attività similare a quella appena citata presso la controllata BPS Suisse, tenendo conto del peculiare contesto giuridico e regolamentare in cui essa opera.

Le Raccomandazioni TCFD

La Task Force ha pubblicato all'interno del proprio report 11 raccomandazioni articolate come segue:

Pilastro Raccomandazioni Riferimento
Governance a) Descrizione del tipo di governo che il Consiglio
di Amministrazione esercita sui rischi e sulle
opportunità legati al clima
Pag. 9 - 10
b) Descrizione del ruolo della Direzione
nella valutazione e gestione dei rischi e delle
opportunità connessi al clima
Pag. 11 - 12
Strategia a) Descrizione dei rischi e delle opportunità sotto
il profilo climatico individuati dall'organizzazione
nel breve, medio e lungo periodo
Pag. 30 - 31
b) Descrizione degli impatti attuali e prospettici
derivanti da rischi e opportunità legati al clima
sull'attività economica, sulla strategia e sulla
pianificazione dell'organizzazione
Pag. 32 - 38
c) Descrizione della resilienza della strategia
dell'organizzazione, tenendo conto di diversi
scenari climatici, incluso quelli pari o inferiori ai 2°C
Pag. 32 - 38
Gestione dei
rischi
a) Descrizione dei processi posti in atto per
l'individuazione e la valutazione dei rischi legati
al clima
Pag. 43 e ss.
b) Descrizione dei processi di gestione dei rischi
climatici
Pag. 65 e ss.
c) Descrizione di come i processi di
identificazione, valutazione e gestione dei rischi
legati al clima sono integrati nei processi di
gestione complessiva dei rischi
Da pag. 44 a 64
Metriche e
obiettivi
a) Informativa sulle metriche utilizzate
dall'organizzazione per valutare, in linea con la
strategia e il processo di gestione dei rischi, i
rischi e le opportunità legate al clima
Pag. 102 e ss.
b) Informativa sulle emissioni di Gas Effetto Serra
Scope1, Scope2 e, qualora appropriato, Scope3 e
i rischi connessi
Da pag. 102 a 109
c) Descrizione degli obiettivi identificati
dall'organizzazione per la gestione dei rischi
e delle opportunità legati al clima e per la
valutazione delle performance rispetto a tali
obiettivi
Pag. 115

La Governance rappresenta il sistema attraverso il quale un'organizzazione prende e attua decisioni per perseguire i propri obiettivi, poiché sono proprio le scelte e le attività poste in atto che possono apportare un contributo significativo allo sviluppo sostenibile. La struttura societaria costituisce pertanto la cornice istituzionale dell'impresa e, secondo un approccio basato sulla Sostenibilità, per far sì che quest'ultima possa adottare efficacemente strategie improntate al rispetto e alla valorizzazione degli altri due fattori (Environmental e Social), è necessario che la governance sia guidata anche da princìpi etici in linea con i parametri ESG e climatici.

Nel Piano Industriale, la governance e le tematiche a essa connessa sono tra i fattori abilitanti affinché lo stesso possa trovare un'effettiva attuazione: il mantenimento della corporate identity, lo sviluppo di competenze e quindi il rafforzamento della governance sono le basi per l'effettiva realizzazione della strategia ESG e ambientale del Gruppo.

Al fine di integrare sempre più la Sostenibilità nel business, la Banca ha adottato una governance ESG che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di queste tematiche e dei loro impatti. Come previsto nel Piano Industriale, la governance ESG è stata ulteriormente rafforzata grazie soprattutto all'istituzione, nel maggio 2023, del Comitato consiliare Sostenibilità.

Di seguito il dettaglio della distribuzione dei ruoli e delle responsabilità in ambito climatico e ambientale, come descritti nella Policy di Sostenibilità.

Governance

Per maggiori informazioni riguardo alla governance ESG, si rimanda al capitolo dedicato all'interno della Dichiarazione di Carattere non Finanziario (di seguito "DNF") 2023.

TASK FORCE IN CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2023

Supervisione degli organi di amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione (di seguito "Cda"), il Collegio Sindacale, il Comitato Sostenibilità e il Comitato Controllo e Rischi tengono in considerazione le questioni relative al clima nella definizione della strategia e delle politiche di gestione dei rischi.

Il Consiglio di amministrazione

Il Cda è composto dal Presidente, dal Vicepresidente, dal Consigliere Delegato e dagli altri Consiglieri.

Nell'ambito delle proprie competenze di supervisione strategica, il Cda è responsabile della definizione di linee guida, target e strategie a livello di Gruppo sulle tematiche ambientali e climatiche, nonché del monitoraggio dei progressi conseguiti rispetto agli obiettivi definiti.

Il Cda svolge un ruolo attivo di indirizzo e governo nell'integrare i rischi climatici e ambientali nella cultura e nelle strategie aziendali e di Gruppo, declinando in modo coerente le principali Policy aziendali e garantendo l'opportuno adattamento dei sistemi organizzativi e gestionali. Al fine di assicurare l'integrazione dei rischi ESG nelle strategie di business, nella governance, nei processi, nelle procedure e nel sistema dei controlli e di supervisionare il corretto presidio di tali tematiche, il Cda ha il compito di approvare il Risk Appetite Framework (di seguito "RAF") e il processo di gestione del rischio climatico e ambientale, verificandone la compatibilità con gli orientamenti strategici e le politiche di governo complessivo dei rischi. La struttura ha inoltre il compito di condurre una supervisione efficace sull'esposizione ai rischi climatici e ambientali, prendendo regolare conoscenza del profilo di rischio tempo per tempo registrato e delle modalità attraverso le quali viene identificato, valutato e misurato e assumendo, ove necessario, le idonee misure correttive.

Inoltre, il Cda segue attività di formazione e aggiornamento continuo circa le tematiche ESG e i rischi a queste connessi, con particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali, allo scopo di monitorare e progressivamente accrescere le proprie competenze, anche tramite la compilazione di questionari e autovalutazioni.

Alcune novità definite nel più recente aggiornamento della Policy di Sostenibilità prevedono il supporto da parte del Comitato Sostenibilità nella valutazione dei fattori di Sostenibilità ritenuti fondamentali per la strategia di medio-lungo periodo e della loro traduzione nelle politiche della Banca.

Nel corso del 2023 il Cda in 7 riunioni è stato coinvolto in tematiche afferenti alla strategia climatica e alla gestione dei rischi C&E

Il Consigliere delegato, in attuazione delle politiche di gestione dei rischi C&E stabilite dal Cda, è responsabile dell'impianto metodologico e di processo nonché del funzionamento dei sistemi, dei modelli e delle tecniche di identificazione, analisi e valutazione dei rischi C&E, sovrintendendo al loro costante aggiornamento. Inoltre, monitora l'andamento degli indicatori di esposizione ai rischi C&E e la loro coerenza con la propensione al rischio, gli

obiettivi e i limiti stabiliti; se del caso, sovrintende all'individuazione delle azioni necessarie a ricondurre l'esposizione entro livelli confacenti, verificandone l'adempimento da parte delle strutture preposte e promuove le azioni necessarie ad assicurare assetti organizzativi e di controllo interno commisurati all'esposizione ai rischi C&E.

Il Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale, composto dal Presidente del Collegio Sindacale, Sindaci effettivi e Sindaci supplenti, prende visione della documentazione approvata dal Cda relativa alla gestione dei rischi climatici e ambientali.

Il Comitato Sostenibilità

Il Comitato consiliare Sostenibilità, composto da tre Consiglieri non esecutivi, di cui almeno uno indipendente, svolge di fatto una funzione di supporto al Consiglio di Amministrazione con un ruolo istruttorio, consultivo e propositivo nella valutazione dei fattori di Sostenibilità ritenuti fondamentali per la strategia di medio-lungo periodo e della loro traduzione nelle politiche della Banca.

In particolare, la struttura ha il compito di esaminare i giudizi delle agenzie di rating di Sostenibilità e valutare i contenuti della Policy di Sostenibilità di Gruppo, analizzando pure la coerenza degli altri documenti di indirizzo della Banca rispetto agli obiettivi ESG. In aggiunta, Il Comitato consiliare Sostenibilità, supporta gli altri Comitati consiliari in merito alle questioni di Sostenibilità, in particolare nelle analisi di rischi e opportunità, nelle politiche retributive e nei piani di formazione e di successione.

Il suddetto Comitato ha il compito di valutare l'integrazione degli aspetti climatici e ambientali nel Piano industriale e nei processi riguardanti gli investimenti della Banca, nonché esaminare gli impegni assunti dalla stessa in relazione alle questioni di Sostenibilità, con particolare riferimento agli obiettivi di decarbonizzazione ("net zero").

In aggiunta, il Comitato analizza le informative di Sostenibilità predisposte dalla Banca, in particolare la DNF, il TCFD Report e il contributo attinente alle tematiche di Sostenibilità dell'Informativa al pubblico in applicazione alla normativa di "Terzo Pilastro", esaminando preventivamente la documentazione da trasmettere al Cda per l'assunzione delle relative decisioni; inoltre promuove il confronto costante con gli stakeholder sulle tematiche di competenza e supporta la Banca nel dialogo con le Autorità relativamente agli esiti delle valutazioni di Vigilanza sulle tematiche di Sostenibilità e, in particolare, sulla gestione dei rischi C&E.

Il Comitato Controllo e rischi

Il Comitato Controllo e rischi supporta il Cda nello svolgimento delle funzioni che esso presiede in tema di definizione degli obiettivi di rischio e delle strategie in materia di prevenzione e governo dei rischi considerati rilevanti, ivi compresi i rischi ESG e, nello specifico, i rischi C&E, in ottica sia attuale sia prospettica. Inoltre, ferme restando le competenze del Comitato Remunerazione, il Comitato Controllo e rischi accerta che gli incentivi sottesi al sistema di remunerazione e incentivazione della Banca siano coerenti con il Risk Appetite Framework. Il Comitato esamina il TCFD Report formulando eventuali osservazioni e suggerimenti e supporta inoltre il Cda nel monitoraggio periodico dell'esposizione al rischio, verificando la completezza, l'adeguatezza e la funzionalità del sistema dei controlli interni; con particolare riguardo al contenimento del rischio, accerta l'osservanza dei limiti fissati dal Cda o richiesti dalla normativa cogente.

Il ruolo del Management

Le attività di gestione e controllo dei rischi C&E sono curate a livello manageriale dal Comitato manageriale di Sostenibilità, dal Comitato Rischi e dal Mobility Manager.

Il Comitato manageriale Sostenibilità

Il Comitato manageriale Sostenibilità esamina periodicamente le evoluzioni normative, gli standard e le prassi nazionali e internazionali di riferimento sulle tematiche ESG legate al clima e valuta le proposte di introduzione e modifica di normativa interna rilevante e la declinazione delle linee guida in iniziative concrete, delle quali definisce altresì i piani operativi, monitorandone l'effettiva realizzazione. Contribuisce inoltre al coordinamento delle strutture organizzative e delle Società controllate, al fine di verificare il rispetto degli indirizzi di Sostenibilità stabiliti dal Cda e, tempo per tempo, declinati nella pianificazione strategica.

Il Comitato coordina le attività volte a individuare le tematiche climatiche potenzialmente rilevanti anche nell'ambito dell'analisi di materialità ed esamina il TCFD Report, formulando eventuali osservazioni e suggerimenti trasmessi al Comitato consiliare Sostenibilità. Inoltre, supervisiona le operazioni con strumenti di debito green la cui emissione è connessa ad attività di Gruppo: in dettaglio, approva il framework di riferimento e la reportistica annuale di allocazione e impatto; revisiona e valida l'insieme di attività ammissibili e infine, presidia e monitora la gestione dei fondi raccolti. Tra gli altri compiti del Comitato c'è il coordinamento e monitoraggio delle attività di interfaccia con i portatori di interesse rilevanti. Il Presidente del Comitato (il Chief Financial Officer) ha il compito di informare il Comitato consiliare Sostenibilità circa i lavori svolti in occasione di ciascuna riunione mettendo a disposizione verbali e documenti di lavoro. Il Comitato è composto da: Chief Financial Officer (CFO), Chief Commercial Officer (CCO), Chief Lending Officer (CLO), Chief Risk Officer (CRO), Chief Information and Operations Officer (CIOO), Responsabile del Servizio Supporto logistico e operativo, Responsabile del Servizio Personale e modelli organizzativi, Responsabile del Servizio Pianificazione, Investor Relations e Controlli Direzionali e, infine, dal Responsabile dell'Ufficio Sostenibilità, Segretario del Comitato.

Il Comitato Rischi

In linea con quanto definito nel Regolamento generale dei rischi climatico-ambientali, il Comitato Rischi esamina le proposte di definizione, integrazione o modifica significativa delle tecniche, delle metodologie e dei criteri di monitoraggio del rischio C&E, esprimendo propri pareri e valutazioni. Inoltre, analizza le proposte riguardanti la definizione, l'aggiornamento o la revisione dei parametri rappresentativi della propensione al rischio climatico e ambientale previsti dal Risk Appetite Statement (di seguito "RAS"), valuta le proposte di introduzione, estensione, modifica o integrazione significativa dei sistemi, dei modelli, delle tecniche o metodologie di analisi dei rischi climatici e ambientali. Infine, approva il sistema di limiti e soglie di livello operativo associati agli indicatori di esposizione ai rischi climatici e ambientali.

Il Comitato Rischi è composto da: Consigliere delegato, Direttore generale, Vicedirettore generale vicario, Chief Lending Officer (CLO), Chief Risk Officer (CRO), Chief Financial Officer (CFO), Chief Commercial Officer (CCO) e Chief Information and Operations Officer (CIOO).

Il Mobility Manager

La Banca ha nominato, nel corso del 2021, il proprio Mobility Manager aziendale, con funzioni di supporto continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali per la mobilità sostenibile dei dipendenti del Gruppo.

Per ulteriori informazioni sulle iniziative di Mobilità Sostenibile, si veda il paragrafo dedicato nella DNF 2023.

Coordinamento operativo

A livello operativo, il coordinamento tra l'Ufficio di Sostenibilità e il Servizio Controllo e Rischi, di concerto con i referenti ESG di BPS e delle Società controllate, la Funzione di Conformità e DPO e il Servizio Revisione interna, permette il presidio dei temi ESG e climatico-ambientali.

L'Ufficio Sostenibilità

Collocato nell'ambito del Servizio Pianificazione, investor relations e controlli direzionali (Area di Governo del Chief Financial Officer), l'Ufficio Sostenibilità presidia costantemente la normativa, gli standard e le prassi nazionali e internazionali sui temi climatici; supporta e coordina, inoltre, le strutture centrali e periferiche, nonché le Società controllate, nella comprensione e declinazione dei fattori ESG e nell'interfaccia con i portatori di interesse rilevanti. Offre inoltre supporto e coordinamento per la stesura delle linee guida, dei target e delle strategie di Gruppo sulle tematiche di Sostenibilità, con particolare riferimento agli impegni assunti dalla Banca in relazione agli obiettivi di decarbonizzazione.

Si occupa, inoltre, di gestire il dialogo con le agenzie di rating ESG, la compilazione dei questionari e il monitoraggio delle valutazioni a livello di Gruppo e svolge, per le parti di competenza, attività di interlocuzione verso le Autorità di Vigilanza, in particolare supportando il Servizio Controllo Rischi in relazione alle tematiche di rischio C&E. L'Ufficio Sostenibilità supporta il Comitato manageriale Sostenibilità nell'individuazione delle iniziative che si intendono attuare, nella gestione operativa in coerenza con quanto definito dal Piano Industriale, nelle attività di monitoraggio periodico e rendicontazione delle iniziative.

Un altro dei compiti dell'Ufficio è l'identificazione delle iniziative volte a diffondere la cultura della Sostenibilità e la promozione di comunicazioni esterne e interne sulle questioni relative ai temi ESG, al fine di accrescere nei colleghi e in tutti gli stakeholder, la consapevolezza dell'importanza di perseguire uno sviluppo sostenibile.

Di concerto, rispettivamente con le competenti strutture di Segreteria e con il Servizio Personale e modelli organizzativi, definisce i piani formativi per il Cda, il management e il personale del Gruppo, finalizzati a garantire un'idonea diffusione e consapevolezza delle tematiche ESG, dei rischi a queste connesse, con particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali.

Inoltre, tra le funzioni assegnate all'Ufficio, vi è la stesura della Dichiarazione di Carattere non Finanziario e di altre informative di Sostenibilità, tra cui il TCFD Report, di cui coordina le attività; contribuisce poi alla predisposizione dell'Informativa al pubblico in applicazione alla normativa di "Terzo Pilastro", per quanto attiene alla sezione relativa ai rischi ESG.

Servizio Controllo Rischi

Nell'ambito dell'Area di Governo del CRO, il Servizio Controllo Rischi ha il compito di incorporare i fattori climatici e ambientali nella valutazione dell'esposizione ai rischi a essi associati e nel loro monitoraggio, assicurando il loro controllo indipendente e definendo i sistemi, le metodologie e i processi da adottare per la loro gestione. A tali fini, provvede a integrare i rischi C&E progressivamente nella regolamentazione di riferimento, nei processi, nelle procedure, nei sistemi di supporto, nei dati e nella reportistica. Individua, analizza, misura e monitora l'esposizione ai rischi C&E e ne quantifica gli impatti, attraverso un sistema dedicato di metriche e indicatori di misurazione che identifica gli ambiti su cui agire al fine di prevenire e mitigare i principali fenomeni di rischio. Supporta e coordina la graduale integrazione dei fattori di rischio climatici e ambientali nei sistemi di gestione e informativa sui rischi, in conformità in particolare alla "Guida BCE sui rischi climatici e ambientali".

La struttura sovrintende e, per le parti di competenza, esegue gli esercizi di stress test previsti dalle Autorità di Vigilanza attinenti ai rischi climatici e gestisce la redazione dell'Informativa al pubblico in applicazione alla normativa di "Terzo Pilastro" in materia ESG.

I Referenti ESG

I Referenti ESG operativi, nominati per ciascuna delle Società controllate e per ognuna delle principali aree aziendali della Banca, costituiscono figure di riferimento per la diffusione di una cultura della Sostenibilità, declinano i fattori ESG rispetto alle attività di propria competenza, individuando progettualità e intercettando opportunità di business. Favoriscono la circolazione delle informazioni, il coordinamento delle attività e la loro condivisione, permettendo di aumentare l'efficacia dell'interazione tra le funzioni e di orientare l'operatività interna.

Proprio al fine di garantire una sempre maggiore condivisione delle tematiche ESG e una più efficace comunicazione tra le strutture coinvolte si è provveduto a identificare nuovi referenti ESG all'interno delle aree aziendali di BPS. Nel 2023, la governance di Sostenibilità è stata ulteriormente potenziata grazie anche alla nomina di "Specialisti ESG della Rete", figure opportunamente formate e specializzate nel supportare la Rete allo scopo di rafforzare il dialogo con la clientela sulle tematiche ESG. Gli Specialisti ESG assistono le filiali nel raccogliere le informazioni utili a valutare la Sostenibilità climatica e ambientale delle controparti nell'ambito del processo di concessione del credito e collaborano con gli Uffici Centrali nelle attività utili allo svolgimento delle elaborazioni di Due Diligence ESG.

14 GOVERNANCE

La Funzione di Conformità e DPO

La Funzione di Conformità e DPO, nell'ambito del presidio organizzativo attinente al corretto assolvimento degli obblighi normativi rilevanti ai fini dell'integrazione delle tematiche ESG e all'efficace governo dei rischi in materia, con particolare attenzione a quelli climatici e ambientali, provvede a identificare le norme applicabili e a verificare la conformità dei processi aziendali alla regolamentazione interna ed esterna con l'obiettivo di prevenire e contenere i rischi legali e reputazionali. Inoltre, a questa Funzione è demandato il compito di valutare il grado di esposizione ai rischi di pertinenza attraverso indicatori quantitativi e qualitativi di sintesi, espressivi delle risultanze delle rilevazioni sui processi presidiati e, infine, di predisporre flussi informativi diretti agli Organi aziendali e alle strutture coinvolte nel processo.

Nel corso del 2023, la Funzione ha condotto una serie di attività correlate o affini alla tematica ESG, in particolare è stata effettuata una verifica relativa alla predisposizione e al contenuto del Green Bond Framework della Banca.

Il Servizio Revisione Interna

Il Servizio Revisione Interna, nell'ambito delle proprie responsabilità di verifica del corretto funzionamento del sistema dei controlli interni, verifica l'osservanza delle politiche in materia di Sostenibilità e la conformità alle stesse dell'operatività aziendale e di Gruppo e valuta anche l'adeguatezza e la funzionalità del processo di gestione dei rischi ESG adottato dalla Banca, con particolare riferimento a quelli climatici e ambientali.

Ha il compito di segnalare agli Organi aziendali eventuali inefficienze, punti di debolezza o irregolarità emerse nel corso delle proprie attività di verifica, formulando raccomandazioni e portando all'attenzione i possibili miglioramenti. Nel corso del 2023, come previsto nel Piano di azione approvato dal Cda, il Servizio Revisione Interna ha completato un intervento dal titolo Framework ESG, nel quale è stato indagato l'impianto regolamentare, l'impostazione organizzativa e i principali presidi di Gruppo per mitigare gli impatti diretti e indiretti sull'ambiente e sul clima, anche al fine di riscontrarne la coerenza rispetto alle iniziative definite nel Piano Industriale.

Formazione continua sui temi climatici e ambientali

Nel 2023 è stato sviluppato un ricco piano formativo rivolto a tutti i livelli, dal Board level sino all'Operational level, con l'obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e un'estesa diffusione delle tematiche ESG, con particolare riferimento a quelle climatiche, nei confronti di tutti gli stakeholder.

Al fine di agevolare la realizzazione dei compiti di indirizzo e controllo degli Organi di governo, è stato sviluppato un programma di formazione dedicato al Cda e al Collegio Sindacale, all'interno del quale, l'Ufficio Sostenibilità, pure supportato da consulenza specializzata, ha fornito una panoramica sulla normativa ESG, dedicato una sessione al Reg. (UE)2020/852 (c.d. Tassonomia) e approfondito i concetti chiave legati all'adesione della Banca alla Net-Zero Banking Alliance.

Inoltre, sono stati organizzati dei workshop ad-hoc per gli Specialisti ESG della Rete, con l'obiettivo di fornire loro le nozioni utili al monitoraggio degli obiettivi, alla gestione delle politiche e delle iniziative in ambito Sostenibilità e di supportare in modo efficace le filiali nell'effettuazione delle attività di Due Diligence ESG.

Ampio spazio è stato dedicato anche alla formazione dei Referenti ESG di tutte le aree di business e delle controllate. Gli incontri si sono concentrati sull'integrazione dei fattori di Sostenibilità nei processi del credito, sullo Score ESG e sulla Due diligence, dedicando pure la dovuta attenzione alle novità legate alla normativa di rendicontazione, all'analisi di materialità e al percorso di BPS in relazione ai all'adesione alla NZBA e alla definizione di target Net Zero. Inoltre, i Referenti, unitamente ai Responsabili di uffici e servizi e all'area Chief Risk Officer, hanno partecipato a un corso specifico sul ruolo del settore bancario nella transizione green. Infine, ai 13 Specialisti ESG della Rete, è stato dedicato un approfondimento sull'integrazione dei fattori ESG nel processo del credito e sull'analisi delle controparti.

16 GOVERNANCE

La tabella sotto riportata riassume quanto descritto.

ARGOMENTI Destinatari
Le tematiche di sostenibilità nell'attività della Banca:
introduzione della Tassonomia e riflessi su BPS
Consiglieri e Sindaci
Panoramica sulla normativa ESG e approfondimento della
Direttiva sulla rendicontazione di Sostenibilità
(CSRD)
Consiglieri e Sindaci
L'adesione all'iniziativa Net Zero Banking Alliance (NZBA) Consiglieri e Sindaci
L'integrazione dei fattori ESG nel framework di gestione
del credito
Oltre 30 Referenti della Rete
Il ruolo del settore bancario nella transizione green Responsabili di uffici e servizi,
Area CRO e Referenti ESG
Progetto ESG - Introduzione alla Due Diligence nel
processo del credito
Oltre 100 Referenti della Rete
L'integrazione dei fattori ESG nel processo del credito e
l'analisi delle controparti - Parte teorica
13 Specialisti ESG della Rete
Integrazione dei processi del credito, Score ESG e Due
diligence
Referenti ESG aree di business e
controllate
Analisi di materialità DNF Referenti ESG aree di business e
controllate
Panoramica sulla normativa ESG Referenti ESG aree di business e
controllate
Target Net Zero: il percorso di BPS Referenti ESG aree di business e
controllate

La Banca ha preso parte attivamente a specifici Gruppi di Lavoro (c.d. Gdl) promossi dall'Associazione Bancaria Italiana (di seguito "ABI"), in particolare:

  • Gdl "Banca, ambiente e cambiamento climatico", tavolo dove si analizzano le consultazioni europee e le normative emergenti e si condividono le best practices riguardo il tema del cambiamento climatico;
  • Gdl "Sostenibilità", tavolo dove vengono affrontati tutti gli altri temi legati alle tematiche ESG, quali ad esempio la Tassonomia.

In generale, anche attraverso corsi di formazione e altri eventi o attività, l'associazione promuove attività di condivisione delle conoscenze all'interno del settore bancario, consentendo sinergie tra i suoi attori. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, l'ABI supporta le banche anche nella divulgazione dei dati, fornendo indicazioni e chiarimenti. Inoltre, l'ABI è attiva nella promozione di un quadro normativo armonizzato attraverso il dialogo diretto con le istituzioni.

La politica di remunerazione

La remunerazione costituisce uno degli strumenti fondamentali per attrarre e mantenere risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo e la loro capacità competitiva sul mercato di riferimento. Essenziale è quindi la valorizzazione del personale anche tramite la collocazione in ruoli via via di maggiori responsabilità e complessità.

Al riguardo, va detto che la politica retributiva della Capogruppo si è evoluta, riflettendo e supportando la generale espansione aziendale. Quest'ultima ha fra l'altro progressivamente evidenziato l'esigenza di disporre di risorse professionali sempre più qualificate, a livello centrale e periferico, in riferimento sia ai nuovi ambiti operativi cui è stata estesa l'attività e sia all'aumento del livello di competizione nel sistema bancario. Nel tenere in considerazione le logiche generali di mercato, e con il fine di attrarre, mantenere e motivare le migliori professionalità, la Banca ha tenuto fermi alcuni princìpi di fondo: l'attenzione alla sostenibilità nel medio e lungo periodo delle politiche retributive, l'equilibrio generale, la meritocrazia, la gradualità e la volontà di impostare rapporti duraturi nel tempo.

Alla gradualità con cui vengono attuati i percorsi professionali corrisponde infatti un'equilibrata politica di remunerazione volta a motivare e trattenere le migliori risorse che, in coerenza con i valori aziendali, supportano i processi di sviluppo.

Le Politiche di remunerazione, approvate dall'Assemblea del 29 aprile 2023, contribuiscono a incentivare comportamenti coerenti con gli indirizzi definiti nel Piano industriale, rafforzando i meccanismi esistenti di accountability del management e di trasparenza nei confronti degli Investitori e dei mercati.

Le principali novità introdotte per il 2023 riguardano:

  • il rafforzamento del nesso tra successo sostenibile del Gruppo, misurazione delle performance individuali del management e retribuzioni, in particolare mediante:
  • − l'ampliamento del perimetro delle metriche quantitative e oggettive considerate nella determinazione della remunerazione variabile (a esclusione dei Responsabili delle Funzioni di controllo);
  • − la selezione di metriche di performance sia di breve e sia di lungo termine, coerenti con gli obiettivi declinati nel Piano Industriale 2022-2025 (risultati attesi e tempistiche);
  • − il rafforzamento delle metriche volte a sostenere l'impegno del Gruppo sulle tematiche ESG;
  • l'introduzione in aggiunta agli entry gate e alle clausole di malus e claw-back regolamentari già previsti - di ulteriori correttivi per il rischio volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto per il tramite dell'assunzione di rischi eccessivi, limitando fortemente o impedendo l'erogazione di componenti variabili al verificarsi di dinamiche ed esiti non pienamente coerenti con l'appetito al rischio definito dal Consiglio di amministrazione (in particolare nel Risk Appetite Framework) e con gli obiettivi, che il Gruppo tempo per tempo si pone, di rafforzamento della propria struttura patrimoniale, di liquidità e di governance;
  • l'aumento del peso relativo delle componenti variabili delle retribuzioni rispetto a quelle fisse, con un limite del rapporto accresciuto, per il Direttore generale e le altre figure apicali, al 100% e, per il resto del personale, al 50%, dal 35% delle precedenti Politiche, escluse le funzioni di controllo che passano dal 30% al 33 %, assicurando allo stesso tempo che un crescente focus sulle retribuzioni variabili non comporti un aggravamento della struttura complessiva di costi;

  • nei limiti delle Politiche, la definizione ex ante dei livelli su cui le componenti variabili delle retribuzioni del vertice manageriale si attesteranno come funzione delle performance (reward), in particolare nel caso di raggiungimento dei target del Piano Industriale o di un loro superamento (over performance);
  • un crescente impiego di strumenti finanziari nel corrispondere le remunerazioni variabili, immediate e differite, così allineando ulteriormente l'interesse di medio-lungo termine del Gruppo a quelli del management;
  • un maggior grado di disclosure dei meccanismi delle Politiche e delle retribuzioni erogate, a vantaggio dell'accountability del management e della trasparenza nei confronti degli Investitori e dei mercati;
  • una identificazione più puntuale dei ruoli degli Organi e delle strutture del Gruppo in relazione alla definizione e all'attuazione delle Politiche e dei meccanismi retributivi e/o di indennità in caso di interruzione anticipata del rapporto di lavoro del vertice manageriale.

I parametri ESG nelle politiche di remunerazione del top management

La determinazione della remunerazione variabile di lungo periodo tiene in considerazione alcuni obiettivi di Sostenibilità misurabili, riguardanti il raggiungimento di una serie di traguardi; nello specifico:

  • Rating ESG: assicurare un solido posizionamento della banca nel rating di Sostenibilità di Standard Ethics e nello score di rating climatico CDP;
  • Credito e Finanza ESG: ampliare l'offerta di prodotti ESG e i relativi volumi;
  • Emissioni ESG: aumentare l'attività di funding ESG, provvedendo a nuove emissioni di green bond e social bond;
  • Emissioni di CO2 : ridurre le emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2 e 3);
  • Iniziative ESG: aderire a iniziative internazionali relative alla Sostenibilità ambientale e sociale;
  • Formazione ESG: integrare in modo completo e trasversale.

Per quanto riguarda il 2024, la proposta di Politiche di remunerazione sottoposta all'approvazione dell'Assemblea include l'aumento del peso dei parametri ESG da 5% a 10% e, tra l'altro, la sostituzione del parametro "raggiungimento delle ore di formazione in ambito ESG" con "il completamento del Piano Operativo in Materia di Diversità e Inclusione".

Il dettaglio sulle novità introdotte e sul funzionamento delle nuove Politiche è reperibile nella "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", approvata dal Consiglio di amministrazione il 15 marzo 2024. Tale documento sarà oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea dei soci del 27 aprile 2024.

Informazioni più approfondite riguardo alle politiche di remunerazione del più alto organo di governo e dei senior executive (dirigenti), al processo di determinazione della remunerazione e al rapporto di retribuzione totale annuo sono reperibili sul sito istituzionale al seguente link:

https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci, "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti".

Sin dalla sua formazione, il Gruppo orienta la propria azione al soddisfacimento dei plurimi interessi dei vari stakeholder, associando allo scopo tradizionale del perseguimento degli utili quello identitario della realizzazione di un beneficio comune.

Il quadro di riferimento

Strategy

Il Gruppo agisce coerentemente con una pluralità di iniziative internazionali, i cui valori costituiscono la base fondante della strategia climatico-ambientale.

  • Agenda globale per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030): approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015, ha individuato in 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals o SDGs) e 169 Target per guidare il percorso verso la Sostenibilità di Paesi e organizzazioni di tutto il mondo. Questi Obiettivi, da raggiungere entro il 2030, raccontano come l'attuale modello di sviluppo sia insostenibile non solo dal punto di vista sociale e ambientale, ma anche economico. Inoltre, l'attuazione dell'Agenda 2030 coinvolge non solo gli Stati, ma tutte le componenti della società, a partire dalle imprese, per finire con organizzazioni del Terzo settore, università, operatori del mondo della comunicazione e della cultura.
  • Global Compact delle Nazioni Unite: è l'iniziativa strategica di cittadinanza d'impresa più ampia al mondo, nata dalla volontà di promuovere un'economia globale sostenibile, rispettosa dei diritti umani e del lavoro, della salvaguardia dell'ambiente e della lotta alla corruzione. La Banca partecipa dal 2004 a questa iniziativa, raccogliendo così l'invito delle Nazioni Unite a coinvolgere sinergicamente il mondo dell'imprenditoria e delle organizzazioni non governative nelle grandi sfide dell'umanità. Inoltre, nel 2018 la Banca ha aderito, in qualità di membro fondatore, anche al network italiano (Global Compact Network Italia - GCNI). I Dieci Princìpi del Global Compact orientano la strategia e la cultura aziendale di BPS, oltre che le attività bancarie e finanziarie quotidianamente svolte. Pertanto, anche nel 2023, la Banca ha confermato il proprio sostegno presentando la Communication on Progress (CoP).
  • United Nations Environment Programme Finance Initiative (UNEP FI): si tratta di una partnership tra l'UNEP e il settore finanziario globale per mobilitare i finanziamenti del settore privato verso lo sviluppo sostenibile. Attraverso tale partecipazione la Banca ha inoltre aderito a due delle iniziative a essa collegate, ovvero i Principles for Responsible Banking (PRB) e la Net Zero Banking Alliance, rafforzando l'integrazione dei fattori di Sostenibilità, con un focus particolare sugli aspetti climatici e ambientali, all'interno della propria strategia aziendale attuale e prospettica.
  • Task Force on Climate-Related Financial Disclosure (TCFD): la Banca è iscritta alla lista degli aderenti alla TCFD, che promuove la divulgazione volontaria di dati finanziari in relazione al cambiamento climatico.

Panoramica dei principali rating e scoring ESG della Banca

I rating/scoring di Sostenibilità sono elaborati dai principali player del settore e vengono anche utilizzati per compilare e pubblicare diversi indici di Sostenibilità, in modo simile ai benchmark convenzionali. Alcuni soggetti sono nati come rater finanziari e si sono specializzati solo successivamente nella valutazione della performance di Sostenibilità; altri sono nati col fine di focalizzarsi da subito sulle valutazioni delle prestazioni ESG.

CDP

CDP è un'organizzazione non profit internazionale, che indirizza le aziende e i governi alla riduzione delle proprie emissioni di gas serra, alla salvaguardia delle risorse idriche e alla protezione delle foreste. È considerato il principale provider per i dati di rendicontazione climatica, lavorando con investitori istituzionali il cui patrimonio complessivo ammonta a circa 110 trilioni di dollari.

Nel 2023, più di 23.000 aziende hanno divulgato il loro impatto ambientale attraverso CDP. Banca Popolare di Sondrio aderisce all'iniziativa dal 2020, attraverso la compilazione del Questionario CDP sul cambiamento climatico, dimostrando trasparenza e consapevolezza, caratteristiche indispensabili per intraprendere il percorso verso un futuro prospero e sostenibile. Nel 2023 il punteggio (score) ottenuto è stato A-.

TASK FORCE IN CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2023

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Standard Ethics

ll rating di sostenibilità assegnato dall'agenzia indipendente Standard Ethics è un giudizio sintetico del livello di conformità raggiunto rispetto alle indicazioni internazionali sulla Sostenibilità fissate da alcune delle principali istituzioni internazionali (Unione Europea, Nazioni Unite, OCSE). A marzo 2024, al termine del processo di revisione annuale del giudizio, il corporate rating della Banca ha avuto un upgrade a "EE+", a testimonianza della continua implementazione degli obiettivi previsti dal Piano Industriale, del rafforzamento dei presidi ESG Risk Management, della nuova struttura di governance nonché dei progressi nell'ambito investimenti, Intelligenza Artificiale e Diversity & Inclusion.

ISS

Il gruppo di società ISS (Institutional Shareholder Services) nasce come proxy advisor e successivamente ha iniziato anche a fornire valutazioni ESG, elaborando l'«ESG Corporate Rating» e il «Quality Score». Il primo indicatore si riferisce alla capacità di un'azienda di gestire adeguatamente i rischi ESG materiali, mitigare gli impatti sociali e ambientali negativi e sfruttare le opportunità offerte dalla trasformazione verso lo sviluppo sostenibile. Il Corporate Rating ISS della Banca Popolare di Sondrio è C-.

Il Quality Score è un giudizio di Sostenibilità suddiviso secondo i tre pilastri, mediante l'assegnazione di un punteggio compreso tra 1 (migliore) a 10 (peggiore). I risultati ottenuti dalla Banca sono: 3 per il comparto Governance, 2 per Environment e 2 per Social.

Sustainalytics

I rating di rischio ESG di Sustainalytics misurano l'esposizione di un'azienda a rischi ESG sostanziali specifici del settore e la capacità di gestione di tali rischi da parte dell'azienda. La Banca ha conseguito un giudizio di rischio pari a Medium.

Le Policy di Gruppo

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio si impegna ad agire coerentemente con gli SDGs e, in particolare per quanto concerne le tematiche ambientali, si ispira a quelli più rilevanti nella definizione delle proprie politiche aziendali.

Le principali policy interne in cui vengono delineati i valori e le linee guida del Gruppo sono:

  • Codice Etico: BPS e le altre società (controllate e collegate) ispirano la propria attività al rispetto dei valori e dei principi contenuti nel proprio Codice Etico, nella piena consapevolezza che correttezza, trasparenza, integrità e professionalità costituiscano condizioni essenziali per uno sviluppo economico sostenibile della Comunità. Il Codice Etico, tra le altre cose, delinea le politiche e le normative disciplinanti le attività della Banca e si applica a ciascun soggetto che opera o che rappresenta la stessa direttamente o indirettamente, contribuendo all'attuazione della responsabilità sociale d'impresa. La creazione e la diffusione di questi valori non possono essere disgiunte da un effettivo rispetto di princìpi fondamentali quali la correttezza professionale, l'integrità personale, l'effettiva tutela della salute e della sicurezza nell'ambiente di lavoro, nonché la trasparente competizione sul mercato da parte di tutti i soggetti che vi operano. Il Codice Etico di BPS è stato oggetto di interventi, allo scopo di introdurre riferimenti ai princìpi internazionali e alle good practice in tema di Sostenibilità, ambiente, diversità e inclusione, in linea con quanto previsto dalle Policy interne; tali modifiche sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione il 31 marzo 2023.
  • Policy di Sostenibilità: è la colonna portante del modello adottato dal Gruppo, identificando l'impegno e l'approccio seguiti al fine di massimizzare la creazione di valore condiviso sul lungo periodo attraverso uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. La Policy, aggiornata a settembre 2023, definisce i princìpi, le linee guida e le tematiche rilevanti di Sostenibilità che vengono identificate, implementate e monitorate al fine di tener conto degli interessi di tutti gli stakeholder, interni ed esterni, in un'ottica di continua evoluzione.

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  • Policy Ambientale: individua l'approccio del Gruppo nella gestione delle tematiche ambientali, finalizzato alla graduale riduzione degli impatti diretti e indiretti generati sull'ambiente e sul clima. Il documento illustra in termini generali le misure e gli interventi che il Gruppo intende adottare con riferimento alle tematiche ambientali. Nel contesto della Policy di Sostenibilità, il Gruppo considera gli impatti ambientali come un ambito rilevante e di conseguenza si propone di ridurre gli effetti sull'ambiente generati dal consumo di risorse, dalla produzione di rifiuti e dalle altre attività a impatto diretto e di gestire gli effetti derivanti dalle attività a impatto indiretto, legate ai prodotti e ai servizi destinati alla clientela.
  • Policy del credito ESG: individua l'approccio e i princìpi generali del Gruppo nell'integrazione dei fattori ESG nel processo di concessione e monitoraggio del credito. La Capogruppo ha definito un framework di gestione dei rischi ESG, finalizzato a includere nelle pratiche di concessione del credito, le valutazioni dell'esposizione delle proprie controparti creditizie ai fattori di rischio ESG tramite metodologie di scoring proprietarie.
  • Regolamento generale dei rischi climatico-ambientali: risponde all'esigenza del Gruppo di descrivere e formalizzare i princìpi generali e le linee applicative essenziali inerenti al processo di gestione dei rischi derivanti dall'esposizione a fattori di rischio climatici e ambientali, al fine di una loro armonica integrazione nei processi gestionali e di controllo investiti da tali elementi, in osservanza degli orientamenti dell'Autorità di Vigilanza.
  • Policy di Investimento ESG: individua l'impegno e l'approccio del Gruppo nell'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nei processi di investimento. In particolare, la Policy regola tutti i principali ambiti nei quali il Gruppo opera, quali i servizi di investimento (gestione di portafogli e consulenza in materia di investimenti), la gestione del portafoglio titoli di proprietà nonché l'approccio all'emissione di strumenti obbligazionari aventi connotazioni ESG. Le strategie di Sostenibilità implementate riguardano sia processi di esclusione e di selezione positiva applicabili trasversalmente che ulteriori approcci differenziati per ciascun ambito.

Piano Industriale "Next Step" 2022-2025 e le iniziative di BPS

Il Gruppo, consapevole dell'urgenza connessa alle tematiche ambientali e alla lotta al cambiamento climatico, nel proprio Piano Industriale 2022-2025 ha posto una particolare attenzione all'integrazione del fattore ambientale nelle proprie tradizionali aree di attività, ossia la concessione di credito e gli investimenti in attività finanziarie.

Attraverso l'adesione alla Net-Zero Banking Alliance la Banca ha avviato le attività di definizione di target di decarbonizzazione dei propri portafogli in linea con l'Accordo di Parigi (2015), il Green Deal Europeo (2019) e con le best practice europee e internazionali, che richiedono un maggior impegno da parte del settore privato nelle azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici.

É stata infatti intrapresa una progettualità propedeutica alla definizione degli obiettivi di decarbonizzazione per il portafoglio crediti corporate, che ha consentito di identificare un set di target di portafoglio preliminari (c.d. "pre-target"), formulati sulla base della metodologia rilasciata da NZBA, al fine di supportare gli Organi di Governo nell'adottare un commitment all'iniziativa che fosse informato e coerente.

I pre-target saranno sottoposti nel corso del 2024 a ulteriori elaborazioni che verranno condotte successivamente al commitment e che prevederanno analisi più approfondite, per valutarne l'attualità e perfezionarli, con lo scopo di ottenere un primo set di target da inviare alla NZBA, secondo quanto disposto dalla metodologia della stessa. BPS, a dimostrazione della propria attenzione in merito, è inoltre impegnata nella riduzione degli impatti ambientali connessi al portafoglio titoli di proprietà tramite investimenti in strumenti finanziari a basso tenore di emissioni.

Per approfondimenti sui contenuti del Piano Industriale si rimanda al sito istituzionale e alla sezione "Piano Industriale ESG" della DNF 2023.

Tra le iniziative del Gruppo legate alla riduzione degli impatti ambientali si segnalano le seguenti attività:

  • progressiva integrazione dei fattori di rischio ambientale e climatico nei processi creditizi;
  • integrazione dei fattori di rischio ambientale e climatico nel sistema di governance, nella strategia, nel sistema di gestione del rischio e nella rendicontazione, in linea con le aspettative dell'Autorità di Vigilanza;
  • progressivo sviluppo e collocamento di strumenti di investimento atti a promuovere caratteristiche ambientali;
  • sviluppo del programma di emissione di strumenti obbligazionari volti al finanziamento e rifinanziamento di attività eco-sostenibili;
  • progressiva promozione di prodotti di finanziamento atti a sostenere le attività economiche che contribuiscono alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, quali ad esempio:
  • − processi produttivi a basse emissioni;
  • − acquisto di abitazioni a ridotto impatto ambientale;
  • − interventi di riqualificazione energetica degli immobili;
  • − produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • − mobilità sostenibile.
  • selezione di opportunità di finanziamento, con riferimento alle imprese appartenenti a settori sensibili, mediante una valutazione della conformità normativa e degli standard ambientali.

26 STRATEGY

La sostenibilità come fattore abilitante del piano strategico

Attività completata nel 2022 Attività completata nel 2023 Attività in corso Info in DNF 2023

TASK FORCE IN CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2023

Next: i finanziamenti green di BPS

Nel Piano Industriale 2022-2025, Banca Popolare di Sondrio ha delineato specifiche linee di azione con riguardo alla strategia di Sostenibilità del Gruppo, prevedendo pure il lancio di prodotti ESG. La Banca punta a supportare i clienti, a loro volta impegnati nella transizione ecologica, affinché la Sostenibilità sia un valore cardine per le famiglie e le imprese.

L'ampliamento dell'offerta di prodotti creditizi in ottica ESG di Banca Popolare di Sondrio nasce per rispondere ai bisogni di consumatori, sempre più attenti all'impatto ambientale e sociale dei prodotti e servizi che acquistano, e aiutare le aziende a investire in modelli di business innovativi, aumentandone la competitività sul mercato nel rispetto delle normative europee a tutela dell'ambiente.

In questa prima fase, l'ampliamento dell'offerta di prodotti di finanziamento è dedicato a linee di credito che supportino gli investimenti a tutela dell'ambiente. Nello specifico, la Banca ha sviluppato "next - Prodotti di Credito Sostenibili", un pacchetto di finanziamenti pensato per assistere i privati, i professionisti e le imprese che vogliono investire per ridurre la propria "impronta carbonica" tramite, ad esempio, l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l'acquisto di mezzi di trasporto ecologici o l'efficientamento delle proprie case o dei luoghi di lavoro.

Con riferimento ai privati, si tratta di prestiti personali, mentre per quanto riguarda le imprese, il catalogo next comprende finanziamenti a medio e lungo termine ipotecari o chirografari, erogabili anche in funzione dello stato avanzamento lavori. L'offerta completa di prodotti ESG è disponibile sul sito commerciale della Banca all'indirizzo www.popso.it/ next.

Coerentemente con le strategie di cui sopra, BPS ha emesso nel luglio 2021 il suo primo Senior Green Bond, i cui proventi vengono utilizzati esclusivamente per finanziare o rifinanziare attività che soddisfano i seguenti criteri:

  • Green Building: prestiti relativi all'acquisto, costruzione, ristrutturazione di edifici residenziali e/o commerciali che rispettano requisiti di efficienza energetica;
  • Renewable Energy: prestiti relativi all'acquisto, sviluppo e gestione di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • Clean Transportation: prestiti relativi ad attività di trasporto a basse emissioni di carbonio e all'acquisto, costruzione e gestione di infrastrutture dedicate al trasporto a basse emissioni di carbonio;
  • Energy Efficiency: prestiti relativi a beni che contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici (ad esempio illuminazione a risparmio energetico);
  • Environmentally sustainable management of living natural resources and land use: prestiti relativi ad attività che contribuiscono alla gestione sostenibile delle risorse naturali e dell'uso del suolo (ad esempio investimenti in aree protette come i parchi naturali regionali);
  • Pollution prevention and control: prestiti relativi ad attività che contribuiscono alla prevenzione, raccolta, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti;
  • Sustainable Water and Wastewater Management: prestiti relativi ad attività che migliorano la qualità, l'efficienza, la distribuzione e la conservazione dell'acqua.

Lo scorso settembre, la Banca ha collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario di tipo Senior Preferred Green, per un importo pari a 500 milioni di euro e riservato agli investitori istituzionali. L'operazione si è inserita nell'ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Notes).

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Per un'informativa completa e puntuale sull'allocazione delle risorse raccolte e sugli impatti ambientali positivi derivanti dalle attività finanziate è possibile consultare il Green Bond Report di Banca Popolare di Sondrio disponibile sul sito web (istituzionale.popso.it/ it/sostenibilita/green-bond).

La strategia climatica di BPS

Piano Industriale 2022-2025: le principali attività portate a termine nel 2023

Nel 2023, la pianificazione strategica di BPS ha iniziato a essere integrata affiancando ai classici fattori di analisi i drivers climatici, in modo da poter disporre di una visione chiara ed efficace sulle implicazioni del cambiamento climatico in ottica gestionale, nel breve, medio e lungo periodo. Lo scopo dell'integrazione è quello di comprendere i drivers climatici e integrarli nelle relative scelte strategiche di allocazione degli attivi, valutandone gli impatti sul profilo di business della Banca e sulla sua sostenibilità. La definizione di una strategia climatica aziendale non può infatti prescindere dallo studio di analisi di scenario, cioè dalla proiezione dei propri portafogli in diversi scenari climatici.

Tramite l'uso di una metodologia scientifica, l'adesione a NZBA prevede la definizione di target di riduzione delle emissioni e il raggiungimento e il monitoraggio di tali target sono affidati a specifici indicatori di prestazione (key performance indicators, di seguito "KPI"). In particolare, la NZBA richiede ai membri dell'Alleanza di:

  • concentrarsi sui settori che hanno sul clima un impatto più significativo, ad esempio quelli con maggiori emissioni di gas a effetto serra;
  • fissare obiettivi di breve termine non oltre il 2030 e a partire innanzitutto dai settori "chiave";
  • pubblicare annualmente i dati relativi alle emissioni e alla loro intensità;
  • tenere conto di scenari basati sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili;
  • fissare i primi target entro 18 mesi dalla sottoscrizione dell'impegno e fornire aggiornamenti su base annuale;
  • divulgare i progressi compiuti rispetto a una strategia di transizione approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Per corroborare l'adesione alla NZBA, la Banca ha ritenuto fondamentale effettuare delle simulazioni preliminari, identificando, a partire dai dati di portafoglio al 31.12.22 e sulla base della metodologia NZBA, un set di «pre target» a copertura del 50,6% delle emissioni finanziate dal portafoglio crediti di BPS.

Per approfondire le attività di target setting si veda la sezione "Metriche e Obiettivi".

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Policy del credito ESG

Con il Piano Industriale il Gruppo ha introdotto obiettivi volti a integrare i fattori ESG in tutti i principali processi e procedure del credito.

In tale contesto, la Banca ha sviluppato nel 2022 la Policy del Credito ESG, documento che individua l'approccio e i princìpi generali per la formulazione di un processo del credito attento ai fattori ESG, in accordo con le Linee guida EBA sulla concessione e il monitoraggio del credito.

La Policy:

  • − identifica gli obiettivi perseguiti dal Gruppo e l'ambito di applicazione;
  • − definisce i principali termini tecnici ed elenca normativa e princìpi di riferimento;
  • − sancisce gli indirizzi generali per l'integrazione dei fattori ESG nel processo del credito, fornendo dettagli relativi alle modalità di valutazione ESG, settoriale e di controparte;
  • − distingue settori e attività sensibili;
  • − informa sullo sviluppo di prodotti di credito ESG;
  • − esplicita ruoli e responsabilità;
  • − indica le modalità di presidio, monitoraggio, condivisione e diffusione.

La Banca ha infatti identificato dei settori sensibili sotto il profilo ESG verso i quali è previsto che venga posta un'attenzione particolare nella fase di erogazione del credito, con l'obiettivo di adottare un approccio responsabile. I settori della specie individuati sono:

  • − Estrazione di carbone
  • − Fabbricazione e commercio di armi
  • − Gioco d'azzardo
  • − Oil & Gas
  • − Produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili
  • − Settore estrattivo (diverso dal carbone)
  • − Tabacco

Ai menzionati settori, si aggiungono le operazioni relative a controparti residenti in Paesi a fiscalità privilegiata e a controparti residenti in Paesi soggetti a embargo/ restrizione beni.

La Policy di Investimento ESG

Nel corso del 2023, in linea con gli impegni assunti dal Gruppo nel Piano Industriale 2022-2025, è stata approvata la Policy di Investimento ESG la quale individua l'impegno e l'approccio del Gruppo nell'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nei processi di investimento.

Il documento, il quale tiene conto e valorizza le peculiarità delle società del Gruppo, è strutturato in più sezioni, aventi lo scopo di:

  • identificare gli obiettivi perseguiti dal Gruppo e l'ambito di applicazione;
  • indicare le modalità di presidio, monitoraggio, condivisione e diffusione;
  • definire i principali termini tecnici ed elencare la normativa e i princìpi di riferimento;
  • esplicitare i ruoli e le responsabilità di pertinenza;
  • identificare le strategie di integrazione dei fattori di Sostenibilità nei processi di investimento.

Al fine di definire un perimetro quanto più esteso e strutturato, la Policy regola tutti i principali ambiti nei quali il Gruppo opera, quali i servizi di investimento (gestione di portafogli e consulenza in materia di investimenti), la gestione del portafoglio titoli di proprietà nonché l'approccio all'emissione di strumenti obbligazionari aventi connotazioni ESG.

Le strategie di Sostenibilità implementate riguardano sia processi di esclusione e di selezione positiva applicabili trasversalmente che ulteriori approcci differenziati per ciascun ambito.

Nello specifico vengono individuati:

  • Processi di esclusione delle aziende coinvolte:
    1. nel settore delle armi controverse;
    1. in relazione a violazione dei princìpi del Global Compact;
    1. in relazione a violazioni delle linee guida OCSE per le multinazionali.

Il processo di esclusione è ulteriormente rafforzato mediante la possibilità di individuare ulteriori settori controversi sui quali applicare criteri di esclusione prevedendo, qualora opportune, idonee soglie.

■ Processi di selezione positiva, volti a favorire l'afflusso di capitali in società che evidenziano best practice in ambito Sostenibilità.

Per ciascun ambito sono state identificate ulteriori interventi diretti a rafforzare l'impegno del Gruppo, tra i quali fornire alla propria clientela soluzioni di investimento che supportino la transizione verso un'economia più attenta ai fattori di Sostenibilità e valutare la possibilità di emettere strumenti finanziari di debito con caratteristiche sostenibili. La Policy inoltre definisce un robusto sistema di governance verticale, composto sia da strutture operative che da organi consiliari, e orizzontale, attraverso il coinvolgimento dell'Area Chief Financial Officer e dell'Area Chief Risk Officer.

Per maggiori informazioni sulla Policy di Investimento ESG è possibile consultare la sezione dedicata all'interno del sito istituzionale, al seguente link https://istituzionale. popso.it/it/sostenibilita/finanza-esg.

32 STRATEGY

Le analisi di scenario

La Banca già da alcuni anni utilizza per le proprie analisi gli scenari climatici del Network for Greening the Financial System (di seguito "NGFS"), una rete di 134 banche centrali e autorità di vigilanza finanziaria che punta ad accelerare il potenziamento della green finance e a definire il ruolo delle banche centrali nel gestire il cambiamento climatico. I suddetti scenari, denominati Climate Change Risk, consentono di sviluppare maggior consapevolezza circa i possibili impatti degli eventi di rischio climatico sull'operatività/ redditività, disponendo di previsioni macroeconomiche "condizionate" dai driver di trasmissione dei rischi climatici (ad esempio carbon pricing, emissioni di CO2 , incremento della temperatura media globale) necessari per la predisposizione dei target di mediolungo periodo. Allo scopo, oltre alle classiche grandezze macroeconomiche, vengono prese in esame pure alcune variabili climatiche unitamente a determinati eventi di transizione. In particolare, vengono presi in considerazione prevalentemente tre scenari:

  • Current policy (CP) nel quale alcune politiche climatiche sono implementate in qualche giurisdizione, ma gli sforzi globali non sono sufficienti per arrestare un significativo riscaldamento globale; le soglie di temperatura critica vengono superate, portando a gravi rischi fisici e impatti irreversibili come l'innalzamento del livello del mare;
  • Orderly transition (OT) in cui le politiche climatiche vengono introdotte da subito e diventano gradualmente più rigorose; sia i rischi fisici che quelli di transizione sono relativamente contenuti;
  • Disorderly transition (DT) in cui il rischio di transizione è più elevato a causa di politiche ritardate o divergenti tra Paesi e settori; il carbon price risulta tipicamente più alto a parità di valore di temperatura, se confrontato con gli altri scenari.

In coerenza con le progettualità previste per il 2023 e rappresentate nel TCFD Report 2022, nel corso dell'anno sono state realizzate le seguenti attività:

  • evoluzione dell'attuale framework di proiezione di medio termine, superando quanto realizzato con i precedenti esercizi di misurazione della sensitivity, mediante l'applicazione alle più recenti proiezioni economico finanziarie di driver quantitativi climate-adjusted elaborati dai motori analitici di proiezione dei rischi climatici (rischio di transizione e fisico);
  • disegno e sviluppo del modello di pianificazione di lungo periodo e quindi del motore di calcolo, degli assi di analisi, della base dati di riferimento e delle metodologie di integrazione dei driver climatici\ESG;
  • elaborazione di prime simulazioni di lungo periodo a supporto della adesione alla NZBA.

Evoluzione del framework di proiezione di medio termine

Gli interventi evolutivi attuati sul framework di pianificazione strategica di breve/medio termine (3-5 anni) consentono di includere specifici driver quantitativi climate-adjusted elaborati mediante l'utilizzo di dedicati motori di proiezione dei rischi climatici (rischio di transizione e rischio fisico).

Ciò con l'obiettivo di recepire nelle metriche finanziarie prospettiche gli impatti che gli eventi di transizione e gli eventi fisici possono generare sull'operatività della Banca secondo diversi scenari di transizione climatica, a partire dai driver di rischio di credito (Probabilità di Default – PD; Loss Given Default – LGD) del portafoglio di finanziamenti verso le imprese e i privati.

Per la misurazione degli impatti del rischio fisico e di transizione sui driver creditizi vengono utilizzati i seguenti strumenti:

  • dati di input provenienti da base dati interne e da provider esterni;
  • scenari climatici previsivi formulati da provider specializzati (i citati Climate Change Risk);
  • motore di rischio di transizione (Transition Risk Engine, di seguito "TRE");
  • motore di rischio fisico (Physical Risk Engine, di seguito "PRE").

L'utilizzo dei motori climatici, TRE e PRE, consente di integrare nel framework di pianificazione strategica di breve-medio termine (3-5 anni) una stima di impatto dei rischi climatici, sia di transizione che fisici, in coerenza con quanto rilevato nei bilanci delle aziende finanziate (c.d. Non Financial Corporate) e con i valori degli immobili posti a garanzia dei finanziamenti erogati, per i segmenti Residential Real Estate (RRE) e Commercial Real Estate (CRE).

Tali valutazioni incidono sul conto economico e, nello specifico, sulle rettifiche di valore che vengono quantificate secondo un approccio di tipo bottom up, in funzione del ricalcolo della perdita attesa prospettica post recepimento di driver creditizi climate-adjusted (PD/ LGD).

L'esercizio condotto nel 2023 sulle proiezioni finanziarie di breve/medio termine, come prevedibile, ha evidenziato impatti nel complesso "trascurabili". In particolare, in termini di rilevanza tra rischio di transizione e rischio fisico, in ipotesi di transizione ordinata (OT) è atteso prevalere il rischio di transizione con una contenuta incidenza del rischio fisico; tali proporzioni si invertono in caso di scenario climatico più "accomodante" come quello di current policy (CP).

34 STRATEGY

Framework di pianificazione di lungo periodo

La Banca ha iniziato a estendere il proprio framework di pianificazione strategica al fine di incorporare una visione efficace e chiara sulle implicazioni dei driver di climate change in ottica gestionale pure, nel lungo periodo. Lo scopo dell'integrazione è quello di includere i driver climatici nelle scelte strategiche di allocazione degli attivi, valutandone gli impatti sul profilo di business della Banca e sulla sua sostenibilità.

Per perseguire questo obiettivo è stato introdotto un nuovo modello di pianificazione volto a cogliere le specificità di rischi e opportunità climate-related di lungo periodo (ad esempio, adesione a iniziative di decarbonizzazione degli impieghi e di riduzione delle financed emissions come la NZBA), mantenendo coerenza e allineamento con la pianificazione strategica di breve e medio termine (budgeting e Piano Industriale).

L'evoluzione del framework si è concentrata, in prima battuta, sugli aspetti climate-related della sfera ESG considerando gli impatti che gli eventi di transizione e fisici possono generare sull'operatività della Banca, secondo diversi scenari di transizione climatica; di conseguenza, ai classici assi di pianificazione strategica, sono stati affiancati nuovi driver climatici e viste di portafoglio sui quali tempo per tempo potranno essere formulate assunzioni e realizzate misurazioni specifiche (ad esempio esposizione, profilo di rischio, marginalità) al fine pure di supportare il processo di selezione delle opzioni strategiche perseguibili.

Tali attività costituiscono inoltre la base per l'implementazione progressiva di appositi KPI climatici e per lo sviluppo di un sistema di reporting e controllo che consenta di:

  • supportare l'assegnazione e il monitoraggio di target articolati secondo le nuove logiche climatiche, comprendendone i rischi, i vincoli attuativi e le implicazioni connesse al commitment della Banca;
  • cogliere le opportunità derivanti dall'evoluzione del contesto economico e climaticoambientale, che comporterà inevitabilmente la nascita di nuovi bisogni finanziari, quindi nuovi prodotti e segmenti di clientela che dovranno essere adeguatamente supportati dagli intermediari finanziari nel percorso di transizione.

In particolare, la Banca ha avviato l'introduzione e relativa valutazione di indicatori quali l'erogazione di finanziamenti green e KPIs relativi al profilo emissivo (per esempio, indicatori delle emissioni finanziate e di intensità fisica) che includano misure di valori di reddittività e costo del rischio.

Le predette attività sono sostenute da un insieme di tool e modelli che consentono di misurare l'esposizione ai rischi climatici dei diversi asset in portafoglio (crediti, titoli e immobili) e degli asset sottostanti ai prodotti collocati alla clientela; nello specifico si fa riferimento ai già citati:

  • scenari climate-change risk: forniture di previsioni economiche, anche di lungo periodo, arricchite in modo da incorporare le view climatiche alla base dei diversi percorsi di transizione delineati da NGFS; outlook settoriali e motori di generazione di scenari alternativi, al fine di ampliare le possibilità di creare ulteriori scenari sulle diverse dinamiche economiche e climatiche;
  • motore di rischio transizione: per la stima del rischio di transizione delle imprese; il motore misura la sensitivity delle singole imprese agli scenari climatici, simulando l'evoluzione dei KPI finanziari ed economici dell'impresa, in condizioni di stress generato da un percorso di transizione;
  • motore di rischio fisico: per la stima dei rischi fisici; il motore determina, al verificarsi di determinati eventi fisici, il deprezzamento di valore degli asset immobiliari Residential Real Estate (RRE) e Commercial Real Estate (CRE) e le ricadute di business dei siti produttivi delle imprese in portafoglio;

ai quali si aggiunge il motore di Portfolio Alignment che consente la stima degli impatti del percorso di decarbonizzazione del portafoglio crediti alle imprese in linea con le indicazioni del protocollo NZBA.

Gli strumenti analitici

1. Motore di rischio transizione

Lo strumento per la misurazione del rischio di transizione è un motore di calcolo analitico che stima gli impatti di specifiche assunzioni sul clima e delle relative ricadute sulle variabili macroeconomiche e settoriali delle componenti finanziarie e contabili del bilancio di ogni singola impresa, al fine di misurare la sensitivity delle aziende finanziate alle politiche di transizione.

Attraverso l'impiego di scenari economico-climatici declinati a livello settoriale, il motore di calcolo consente di proiettare il percorso emissivo delle imprese finanziate, tenendo conto:

  • di eventuali piani di decarbonizzazione;
  • delle esigenze prospettiche di finanziamento o investimento che le imprese manifesterebbero in caso di adeguamento alla transizione;
  • dei costi diretti e indiretti che il percorso di transizione genererebbe tramite l'introduzione della carbon tax;
  • dell'incremento dei prezzi delle materie prime e dell'energia e lungo le filiere economiche input-output che legano le imprese.

Il motore è in grado di tenere in opportuna considerazione gli elementi distintivi dell'impresa, qualora disponibili, come la carbon footprint iniziale e gli investimenti già realizzati o pianificati.

Tale strumento consente pure di suddividere il portafoglio delle imprese finanziate per grado di sensibilità al rischio di transizione; tale suddivisione, unitamente alla definizione delle politiche creditizie, abilita l'elaborazione di strategie di business sui vari segmenti, ivi compreso il sostegno finanziario ai progetti di transizione, ove ritenuto opportuno e rilevante. L'analisi permette, infatti, non solo di determinare il profilo di rischio, ma anche di approcciare le esigenze potenziali di finanziamento da parte delle imprese nel caso di progetti di transizione, supportando sinergicamente l'implementazione del Reg. (UE)2020/852 (c.d. Tassonomia Europea).

Il motore restituisce infine indicatori sintetici prospettici dell'evoluzione della rischiosità delle singole controparti che possono essere utilizzati all'interno delle metodologie di calcolo dei parametri di rischio (PD e LGD) e conseguentemente anche della perdita attesa e del pricing da applicare alla nuova produzione di finanziamenti.

2. Motore di rischio fisico

Lo strumento ha l'obiettivo di determinare e quantificare gli impatti di determinati eventi fisici:

  • sui bilanci prospettici delle imprese finanziate;
  • sui valori di mercato degli immobili (residenziali e commerciali) ricevuti a garanzia delle operazioni di finanziamento (sia verso imprese che verso privati), consentendo la mappatura degli aggregati patrimoniali ed economici in base al profilo di rischio fisico, determinabile in modalità prospettica e scenario-dependent, negli orizzonti di breve, medio e lungo periodo.

Il tool sfrutta elementi di geo-localizzazione analitici degli asset e delle imprese (in base al dato delle unità produttive locali), combinati con metodologie di previsione climatologica degli eventi fisici (su celle geografiche a elevata precisione), al fine di determinare ''funzioni di danno'' scenario-dependent che consentano di stimare gli impatti degli eventi fisici sia come perdite attese che inattese.

Tale strumento permette di introdurre driver e classi di rischio fisico nel framework di pianificazione strategica, al fine di:

  • valutarne prospetticamente gli indici di concentrazione in coerenza con le previsioni complessive (sostenibilità della strategia);
  • integrare le metriche di rischio climate-adjusted nelle proiezioni di medio-lungo periodo;
  • definire le azioni da effettuare su determinati segmenti di rischio ritenuti rilevanti o fonti di opportunità.

Lo strumento consente anche di allineare le stime di evoluzione del valore delle garanzie immobiliari, dei parametri di rischio (ad esempio LGD) e di conseguenza della perdita attesa, per tenere conto degli impatti dei rischi fisici. Attraverso l'applicazione delle ''funzioni di danno'' è possibile determinare le potenziali svalutazioni subite dagli asset immobiliari di proprietà della Banca.

Il motore può inoltre essere utilizzato per supportare la strutturazione di nuovi prodotti o i processi di targeting (ad esempio coperture assicurative, interventi di ristrutturazione immobiliare, etc.) e per stimare il contributo prospettico di tale operatività.

3. Motore di portfolio alignment

Lo strumento si pone l'obiettivo di supportare la definizione e applicazione di strategie di decarbonizzazione del portafoglio delle controparti:

  • riconoscendo il valore delle relazioni e accompagnando le imprese finanziate verso un percorso di transizione climatico-tecnologica;
  • riducendo relativamente e progressivamente il proprio profilo di emissioni finanziate generate dal proprio portafoglio di crediti.

Questo motore di calcolo infatti è in grado di proiettare e misurare differenti strategie di decarbonizzazione:

  • sulla base di più scenari emissivi (NGFS);
  • in contesti di variazione dei volumi di finanziamento per settori;
  • avendo presente i programmi di decarbonizzazione dei clienti, quando disponibili, e le loro caratteristiche specifiche;
  • analizzandone gli impatti in termini di compatibilità di tali scelte con gli indicatori finanziari complessivi, verificando pure la sostenibilità del modello di business.

Per quanto rappresentato tale motore ha lo scopo di offrire un importante contributo nella definizione di target emissivi chiari e compatibili con gli altri vincoli aziendali di redditività corretta per il rischio, concorrendo pure a fornire supporto nella verifica di allineamento ai target e nella definizione di eventuali interventi strategici correttivi, in coerenza e integrazione con gli altri processi e strumenti impiegati nel planning strategico.

38 STRATEGY

Le attività realizzate nel corso del 2023 e le evoluzioni previste

Come precedentemente illustrato, la Banca alla fine del 2023 ha perfezionato l'adesione alla NZBA, soddisfacendo uno degli obiettivi più importanti del Piano industriale ESG e definendo nei fatti il percorso per uno sviluppo sostenibile del business nel lungo periodo, compatibile con i più rilevanti trend esterni e con le aspettative dei diversi stakeholder.

Alla luce di ciò, si è ritenuto fondamentale effettuare analisi preliminari, utili al fine di sviluppare la necessaria consapevolezza circa la portata dell'impegno conseguente e la capacità della Banca di poterne sostenere gli impatti. Ciò si è concretizzato primariamente, come detto, nell'identificazione di un set di «pre-target», ottenuti simulando l'evoluzione di portafoglio a partire da dati di fine 2022 e applicando la metodologia NZBA, con ciò coprendo la maggior parte delle "emissioni finanziate" derivanti dal portafoglio crediti.

Al fine di supportate le valutazioni propedeutiche all'adesione all'iniziativa internazionale di decarbonizzazione, le analisi sono state estese considerando differenti scenari climatici, ulteriori rispetto a quello cardine della NZBA, calcolandone gli impatti su alcuni KPI chiave (volumi di credito, costo del rischio, profili emissivi).

Le simulazioni e le attività condotte si innestano, in ambito planning, nel percorso evolutivo ESG precedentemente illustrato, pure con riferimento agli strumenti utilizzati.

In sintesi, tali elaborazioni evidenziano costi e rischi che, se pur significativi, appaiono sostenibili. In particolare, si evidenzia che l'implementazione di un percorso di transizione più marcato di quello attuale, per quanto ordinato, possa comportare per la Banca la necessità di finanziare il processo con opportuni progetti/prodotti a sostegno della decarbonizzazione pure in un contesto in cui ci si attende un incremento della rischiosità della clientela finanziata.

Questo primo esercizio ha consentito, nel rispetto della struttura definita di portafogli, di proiettare i volumi di impiego, i relativi profili emissivi (emissioni finanziate) e gli accantonamenti prospettici. Nel corso del 2024 è prevista un'ulteriore estensione del modello di pianificazione, integrando metriche aggiuntive (es. commissioni e interessi), che consentirà di supportare una valutazione complessiva dei driver climatici sul profilo di business, consentendo la formulazione di una strategia ESG adeguata.

L'integrazione dei rischi climatici e ambientali nel risk management framework di BPS

In linea con quanto indicato dall'Autorità di Vigilanza, i rischi climatici e ambientali (di seguito, rischi C&E) sono definiti per gli istituti bancari e finanziari come rischi derivanti dall'impatto attuale o prospettico dei fattori climatici e ambientali sulle loro controparti, sugli asset investiti ovvero sull'operatività propria degli intermediari. Con riferimento alle attività di business, i rischi ambientali si traducono per la Banca in rischi finanziari generati da esposizioni nei confronti di controparti che possono contribuire o essere influenzate da forme di degrado ambientale (come l'inquinamento atmosferico, l'inquinamento idrico, la scarsità di acqua dolce, la contaminazione del suolo, la perdita di biodiversità, l'innalzamento del livello del mare e la deforestazione). I rischi legati al clima sono rappresentati dai rischi finanziari generati dalle esposizioni verso controparti che possono contribuire o essere influenzate dai cambiamenti climatici, poiché esposte a eventi meteorologici estremi o a possibili cali del loro valore patrimoniale, in conseguenza del mutare della fiducia o delle preferenze dei mercati, qualora appartenenti a settori ad alta intensità di carbonio.

I rischi C&E non costituiscono una categoria di rischio a sé stante, bensì si manifestano e concretizzano attraverso l'impatto sulle tradizionali categorie di rischi bancari, con particolare riferimento ai rischi di credito, di mercato e operativi, nonché ai rischi non ricompresi nel calcolo dei requisiti di capitale di primo pilastro, come ad esempio, il rischio di liquidità, il rischio strategico e di business e il rischio reputazionale. I rischi C&E possono pertanto costituire contemporaneamente fattori di rischio determinanti di varie categorie e sottocategorie di rischio esistenti e possono materializzarsi attraverso specifici canali di trasmissione.

Gestione dei rischi

I rischi C&E si classificano comunemente nei due seguenti driver di rischio principali:

  • il rischio di transizione, che indica la perdita finanziaria in cui può incorrere un ente, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale; questa situazione potrebbe essere causata, ad esempio, dall'adozione improvvisa di politiche climatiche e ambientali, dal progresso tecnologico o dal mutare della fiducia e delle preferenze dei mercati, e può provocare una minore redditività delle imprese e la svalutazione delle attività;
  • il rischio fisico, che indica l'impatto finanziario dei cambiamenti climatici, compresi eventi metereologici estremi più frequenti e mutamenti graduali del clima, nonché del degrado ambientale, ossia inquinamento atmosferico, dell'acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione. Il rischio fisico è pertanto classificato come:
  • − "acuto" se causato da eventi atmosferici estremi quali siccità, alluvioni, tempeste, ecc.;
  • − "cronico" se provocato da mutamenti progressivi del clima quali, ad esempio, l'aumento delle temperature, l'innalzamento del livello del mare, lo stress idrico, la perdita di biodiversità, il cambio di destinazione dei terreni, la distruzione degli habitat e la scarsità di risorse.

Tale ultimo driver di rischio può essere direttamente causa di danni materiali a beni della Banca o delle controparti e danneggiamenti alle infrastrutture a supporto dell'ordinaria operatività, determinare un calo della produttività delle controparti o provocare interruzioni nelle catene produttive.

Al fine di promuovere un adeguato governo dei rischi C&E, la Banca, sulla spinta delle richieste dell'Autorità di Vigilanza - conseguenti alla pubblicazione da parte della Banca Centrale Europea ("BCE") della propria "Guida sui rischi climatici e ambientali" nel novembre 2020 - ma anche a fronte della consapevolezza dell'importanza che l'attenzione alle tematiche climatiche e ambientali riveste per la sostenibilità prospettica del proprio modello di business, già a partire da inizio 2021 ha definito una dedicata struttura di progetto finalizzata ad approntare una prima macro-pianificazione degli interventi funzionali all'adeguamento ai dettami della citata "Guida" e a integrare in modo efficace i fattori ESG nel proprio framework interno di gestione dei rischi.

Nel corso del 2022 e della prima metà del 2023 la Banca ha provveduto ad aggiornare il proprio Piano di interventi sulla base delle varie interlocuzioni avute con il Supervisore, nell'ambito della partecipazione all'indagine tematica ("Thematic review") lanciata dalla BCE stessa a inizio 2022, e anche a fronte di una crescente consapevolezza dell'importanza di garantire un presidio efficace di tali rischi emergenti.

Alla fine del 2023 la Banca ha elaborato e rassegnato alla BCE un nuovo più organico programma di attività diretto a rafforzare la centralità della gestione dei rischi C&E per le strategie aziendali future e la loro integrazione nelle politiche e nei processi decisionali nevralgici, tenendo conto, nel quadro di una pianificazione di più ampio respiro, di alcune osservazioni ricevute dal Supervisore in ordine all'identificazione e al monitoraggio degli impatti dei profili di rischio legati all'ambiente, alla transizione climatica e alla possibile manifestazione di eventi naturali avversi collegati ai cambiamenti del clima.

Con l'occasione la Banca ha ridefinito la propria struttura progettuale, articolandola su diversi "cantieri di lavoro" che coinvolgono ad ampio spettro le principali aree organizzative e gestionali dell'Istituto, allo scopo di includervi tutte le possibili attività abilitanti una sana e corretta gestione dei rischi climatici e ambientali e la formulazione di strategie climatiche di lungo periodo. Le iniziative di ciascun cantiere progettuale di attività, gestite da una dedicata "cabina di regia" e supervisionate e governate da uno "steering committee" (composto dai vertici manageriali), sono state pianificate in modo analitico, indicando con chiarezza gli obiettivi intermedi e finali, le funzioni responsabili e le tempistiche di realizzazione, al fine di agevolarne la puntuale esecuzione. L'Organo di amministrazione, coadiuvato dai competenti Comitati consiliari, è direttamente investito della supervisione periodica del piano d'azione attraverso dedicate informative afferenti a specifiche aree di attività e un reporting di frequenza trimestrale sul complessivo stato di attuazione delle iniziative in programma. Il citato Piano è anche oggetto di regolare rendicontazione alla BCE.

GESTIONE DEI RISCHI 42

Banca Popolare di Sondrio sta quindi progressivamente irrobustendo i propri sistemi per la gestione e il controllo dei rischi C&E, in armonia con il complessivo assetto dei controlli interni, così da averne una visione olistica e documentata dell'impatto sui profili di rischio tradizionali. Detti sistemi si fondano sull'adozione di consolidati modelli e procedure oggetto di continuo affinamento, finalizzati su basi continuative a individuare, misurare, monitorare e attenuare l'esposizione ai fattori di rischio fisico e di transizione.

In particolare, l'approccio adottato dalla Banca per la gestione dei rischi C&E prevede:

  • la presenza di idonei processi di identificazione, mappatura e analisi del livello di materialità dell'esposizione attuale e prospettica ai fattori di rischio legati all'ambiente e ai cambiamenti climatici che possono manifestarsi nell'ambito delle tradizionali fattispecie di rischio, corredati da appositi strumenti e metodologie utili a effettuare valutazioni circa il profilo di rischiosità climatico-ambientale di settori, controparti, aree geografiche e attività di investimento;
  • l'elaborazione di coerenti sistemi di misurazione, monitoraggio e reporting dell'esposizione ai rischi C&E basati su opportune metriche e indicatori (es. classificazioni delle controparti/emittenti per settore economico e area geografica di attività, intensità di emissioni di carbonio per controparte individuale, ecc.);
  • la presenza di idonei processi e sistemi per la quantificazione dei potenziali impatti generati dai rischi climatici e ambientali, pure mediante utilizzo di valutazioni di tipo prospettico (analisi di sensibilità o di scenario, prove di stress, esercizi di portfolio alignment, ecc.);
  • l'individuazione di opportune azioni e strumenti per la mitigazione dell'esposizione ai rischi fisici e di transizione, sostenendo processi di riduzione graduale di tali rischi nell'ambito delle aree operative aziendali (anche in relazione a portafogli, linee di business, tipologie di investimenti, ecc.) e accrescendo la resilienza delle stesse agli impatti climatici e ambientali.

Nel prosieguo del documento vengono riportati maggiori dettagli relativi al processo e alle metodologie che disciplinano le singole macro-attività dell'approccio sopra definito per la gestione dei rischi C&E.

L'identificazione dei rischi climatici e ambientali e le analisi di materialità

La Banca ha definito regolari processi di individuazione e valutazione della materialità di esposizione ai rischi connessi al cambiamento climatico e ambientale, fisici e di transizione, suscettibili di ripercuotersi direttamente o indirettamente sul contesto aziendale e sulla sua redditività.

La materialità di tali rischi, intesa come capacità di influenzare la sostenibilità dei rendimenti aziendali attuali e futuri, viene analizzata con cadenza di norma annuale mediante adozione di dati e tecniche soggetti ad affinamenti sulla base delle più evolute prassi disponibili e delle indicazioni fornite dal Supervisore. A tale scopo, la Banca fa uso di specifici strumenti e metriche, nonché di puntuali metodologie, per la conduzione delle analisi tese a identificare e mappare le proprie esposizioni ai fattori di rischio C&E.

In linea generale, la Banca considera i fattori di rischio C&E come elementi causali capaci di incidere sull'esposizione ai rischi già esistenti e non quali fattispecie aggiuntive rispetto al perimetro tipico dei rischi bancari potenzialmente assumibili. Il livello di materialità è pertanto rilevato in rapporto alla possibile influenza dei fattori fisici e di transizione sulle tradizionali categorie di rischio, grazie a un'analisi strutturata dei canali di trasmissione con cui essi, in caso di materializzazione, potrebbero propagarsi.

Nell'identificare i fattori di rischio C&E più rilevanti, la Banca prende a riferimento i dettami contenuti nella già citata "Guida sui rischi climatici e ambientali – Aspettative di Vigilanza in materia di gestione dei rischi e informativa", documento pubblicato dalla BCE nel novembre 2020, che compendia e definisce puntualmente i driver e i fattori di rischio originati dal cambiamento climatico e dal degrado delle condizioni ambientali. Tutti i fattori indicati dalla BCE sono classificati dalla Banca come potenzialmente rilevanti per il proprio modello di business; gli elementi identificati sono tempo per tempo oggetto di aggiornamento in base all'evoluzione delle conoscenze scientifiche e del quadro normativo di riferimento.

In particolare, come già richiamato nelle precedenti sezioni, nell'ambito dei rischi C&E rientrano due driver di rischio principali:

  • rischio di transizione,
  • rischio fisico.

Di seguito viene riportato un quadro sinottico riepilogativo dei fattori di rischio C&E considerati rilevanti connessi ai citati driver, secondo la classificazione dettata dall'Autorità di Vigilanza:

Fattori di rischio fisico Fattori di rischio di transizione
Climatici Ambientali Climatici Ambientali
Eventi

metereologici
estremi
Condizioni

meteorologiche
croniche
Stress idrico

Scarsità di

risorse
Perdita di

biodiversità
Inquinamento
Politiche e

regolamentazione
Tecnologia

Fiducia dei

mercati
Politiche e

regolamentazione
Tecnologia

Fiducia dei

mercati

Schema dei fattori di rischio climatici e ambientali rilevanti

Per ciascun fattore di rischio rilevante, sono altresì esplicitati i canali di trasmissione attraverso cui i fattori di rischio C&E si manifestano nell'ambito delle tradizionali categorie di rischio:

ESG Risk driver Canali di trasmissione
Rischio bancario
(non esaustivi)
Environmental Minore profittabilità Rischio di credito
Rischio fisico

Acuto
Riduzione del valore degli
immobili
Rischio di mercato

Cronico
Minore ricchezza privata Rischio operativo e
Rischio di transizione
Regolamentazione
Minore performance degli
asset
reputazionale
Obsolescenza

tecnologica
Aumento costi di
compliance
Rischio di liquidità
Preferenze del mercato
Aumento costi legali Rischio strategico

Al fine di condurre le analisi di materialità, sono definite specifiche modalità di identificazione dei livelli di significatività di esposizione ai fattori di rischio C&E in funzione delle fattispecie di rischio tradizionale potenzialmente impattate. In linea generale, le valutazioni di materialità e le successive attività di misurazione e monitoraggio dei relativi impatti sui livelli di esposizione ai rischi esistenti, nonché, di conseguenza, sui fabbisogni di capitale e liquidità potenzialmente associati, tengono conto di:

  • fattori di contesto geografico, economico e normativo (ad es. vulnerabilità ai rischi ambientali e climatici di differenti aree geografiche / settori economici / classi energetiche di immobili);
  • fattori specifici legati agli obiettivi strategici, all'operatività e al modello di business perseguito (es. servizi offerti e mercati di riferimento), alla composizione degli attivi aziendali (es. portafoglio creditizio, investimenti finanziari, garanzie, ecc.), alla composizione delle fonti di finanziamento, agli aspetti logistici (es. ubicazione fisica delle componenti del Gruppo, localizzazione delle attività produttive dei fornitori).

Il processo teso alla rilevazione della materialità delle fonti di rischio climatico-ambientali per il modello di business e operativo della Banca si articola nelle seguenti sottofasi:

  • Mappatura dei fattori di rischio C&E e dei canali di trasmissione attraverso cui i fattori di rischio fisico e di transizione possono propagare i propri impatti sull'esposizione ai rischi bancari analizzati;
  • Identificazione dei rischi tradizionali potenzialmente impattati dagli effetti prodotti dall'esposizione ai fattori di rischio C&E;
  • Definizione di distinti orizzonti temporali e di diverse dimensioni di analisi C&E.

Quanto agli orizzonti temporali, tutte le analisi si focalizzano su un orizzonte trentennale (fino al 2050), distinguendo tre intervalli previsionali:

  • − Breve termine, che identifica un periodo temporale inferiore o uguale ai 3 anni;
  • − Medio termine, che identifica accadimenti di rischio C&E previsti manifestarsi in un orizzonte superiore ai 3 anni e inferiore o uguale ai 7 anni (entro il 2030);
  • − Lungo termine, che descrive accadimenti di rischio C&E previsti manifestarsi in un orizzonte temporale superiore ai 7 anni e comunque entro il 2050.

Di seguito si riportano le caratteristiche e i razionali di identificazione di tali orizzonti temporali.

Orizzonte temporale Razionale di scelta
Breve periodo Entro 3 anni
≤ 3 anni

Orizzonte temporale definito per garantire
coerenza con l'intervallo previsionale di analisi
RAF e ICAAP/ILAAP.
Medio periodo Oltre 3 ed entro 7 anni
3 anni < medio periodo ≤
7 anni

Orizzonte temporale definito in coerenza con le
ulteriori iniziative della Banca in materia climatica
ambientale (es. target NZBA di breve termine,
pianificazione e strategie climatiche della Banca).

Orizzonte definito per far ricadere il punto
di osservazione al 2030, considerato snodo
importante della transizione climatica (e.g.
obiettivo UE di riduzione GHG nette del 55%,
verifica di sostenibilità del target mediante
esercizio EBA «Fit-for-55»).
Lungo periodo Oltre i 7 anni e sino al
2050
7 anni < lungo periodo ≤
2050

Anno 2050 individuato come punto di caduta
dell'orizzonte di lungo periodo in coerenza con i
target globali di decarbonizzazione degli Accordi
di Parigi e con lo scenario climatologico Net
Zero 2050 ("transizione ordinata") utilizzato come
riferimento delle analisi.

Coerenza con gli orizzonti temporali previsti nelle
ulteriori iniziative della Banca in materia climatica
ambientale (e.g. futuri target NZBA, pianificazione
e strategie climatiche).

In merito alle dimensioni di analisi, la Banca individua quattro differenti cluster di valutazione dei profili di rischio C&E: i) settori economici; ii) aree geografiche; iii) singole controparti significative (debitori, emittenti di titoli in portafoglio, fornitori, ecc.); iv) consumi energetici degli immobili propri e di terzi.

L'analisi comprende:

  • una preliminare valutazione di rilevanza dei fattori C&E, ossia un preesame olistico, basato su elementi di natura scientifica e fonti normative internazionali, delle caratteristiche di vulnerabilità ai rischi climatico-ambientali di ogni dimensione di analisi negli orizzonti temporali di previsione considerati; qualora tale valutazione abbia un esito positivo, si procede a indagare il grado di materialità degli effetti climatici e ambientali per ciascun cluster considerato e nel definito orizzonte temporale;
  • la selezione di metriche e strumenti di analisi C&E utili a intercettare e valutare i singoli canali di trasmissione attraverso cui i fattori di rischio C&E possono manifestarsi;
  • la conduzione delle valutazioni di materialità d'incidenza dei fattori C&E per tutte le categorie di rischio tradizionali analizzate;
  • la condivisione delle risultanze delle analisi con le strutture dedicate alla definizione e implementazione di processi, presidi e/o prodotti tesi a mitigare l'esposizione ai rischi C&E.

L'individuazione degli eventi fisici e dei fattori di transizione maggiormente significativi consente di comprenderne e quantificarne gli impatti negativi sul contesto aziendale, nel breve, medio e lungo termine, anche col fine di orientare le scelte strategiche e di assicurare la resilienza del modello imprenditoriale perseguito. La rilevazione del grado di materialità dei fattori fisici e di transizione è stata eseguita per le seguenti fattispecie di rischi bancari tradizionali:

  • Rischio di credito;
  • Rischio di mercato;
  • Rischio di liquidità;
  • Rischio operativo;
  • Rischio reputazionale;
  • Rischio strategico e di business.

Le analisi di materialità sono accomunate dai seguenti elementi generali:

  • Gli impatti dei fattori di rischio fisico e di transizione sono indagati in via prospettica mediante l'applicazione dello scenario climatico Net Zero 2050 (cd. "transizione ordinata"), scenario ambizioso che limita il surriscaldamento globale a +1,5°C entro il 2050 attraverso l'introduzione immediata e ordinata di rigorose politiche climatiche e di innovazione;
  • Per l'analisi dei rischi tradizionali che prevedono l'esistenza di portafogli di business, la concentrazione e la composizione qualitativa dei portafogli o dei segmenti di operatività del Gruppo nei tre orizzonti temporali definiti vengono assunte costanti, allo scopo di indagare la rischiosità esistente senza l'influenza di possibili effetti di ricomposizione prospettica;
  • I livelli di materialità dei fattori di rischio C&E sono analizzati secondo un approccio «bottom-up», ossia a partire dal massimo livello di dettaglio possibile (es. unità di analisi rappresentate da singole controparti, strumenti finanziari, unità immobiliari, ecc.) con aggregazioni successive della rischiosità a livello di cluster e dimensioni di analisi considerati;
  • La rischiosità C&E è indagata, salvo ove espressamente specificato, senza considerare gli effetti di eventuali aspetti mitigatori e di gestione attiva delle vulnerabilità ai rischi fisici e di transizione energetica messi in atto o programmati dal Gruppo e dalle proprie controparti.
Livello di materialità
Minima
Bassa
Media
Media-Alta
Alta
Molto-Alta

Sono considerati "materiali" i fattori climatici e ambientali caratterizzati da giudizio di materialità Media, Medio-alta, Alta o Molto alta rispetto alle unità di analisi considerate. Nelle successive sezioni del documento sono forniti i princìpi metodologici e gli strumenti utilizzati dalla Banca per l'elaborazione delle analisi di materialità dei fattori di rischio C&E in relazione alle tipologie di rischio tradizionali del Gruppo Bancario. Per ogni analisi viene rappresentata una sintesi delle risultanze.

GESTIONE DEI RISCHI 48

Rischio di credito

Per la conduzione delle analisi di materialità dei fattori di rischio C&E che incidono sull'esposizione al rischio di credito sono definiti tre distinti cluster di portafoglio:

  • Società non finanziarie esposizioni garantite da immobili (NFC secured);
  • Società non finanziarie esposizioni non garantite da immobili (NFC unsecured);
  • Famiglie esposizioni garantite da immobili residenziali (Households secured).

In funzione dei fattori di rischio C&E e dei cluster di portafoglio analizzati, sono stati identificati strumenti definiti internamente, attraverso soluzioni modellistiche proprietarie, o acquisiti tramite ricorso a fornitori di dati esterni. Tali strumenti sono calibrati a livello di singola controparte e valutati in ottica prospettica mediante l'uso di scenari e/o ipotesi forward looking, rappresentativi della possibile evoluzione dei rischi fisici e di transizione della controparte o della garanzia su orizzonti di breve, medio e lungo periodo, con differenziazione di valutazioni a livello geografico e/o settoriale.

CLUSTER DI PORTAFOGLIO ANALIZZATI
RISK DRIVER FATTORE DI RISCHIO NFC
garantito
NFC non garantito Privati garantito
Politiche e
regolamentazione
Indicatore di impatto sui costi
(proprietario Banca)
Rischio di
transizione
Tecnologia Indicatore di impatto sugli investimenti (proprietario Banca) Certificati / classi di efficienza energetiche (ECP
labels) (acquisito da provider esterno)
Market sentiment (proprietario Banca) Indicatore di impatto sul fatturato
Rischio
fisico acuto
Ondate di calore Score Ondate di calore (acquisito da provider esterno) Score Ondate di calore - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Ondate di freddo
gelo
Score Ondate di freddo gelo
(acquisito da provider esterno)
Score Ondate di freddo gelo - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Incendi boschivi Score Incendi boschivi (acquisito da provider esterno) Score Incendi boschivi - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Tempeste e cicloni Score Tempeste e cicloni (acquisito da provider esterno) Score Tempeste e cicloni - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Siccità Score Siccità
(acquisito da provider esterno)
Score Siccità - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Precipitazioni
abbondanti
Score Precipitazioni abbondanti
(acquisito da provider esterno)
Score Precipitazioni abbondanti - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Inondazioni costiere Score Inondazioni costiere
(acquisito da provider esterno)
Score Inondazioni costiere - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Inondazioni fluviali Score Inondazioni fluviali
(acquisito da provider esterno)
Score Inondazioni fluviali - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Frane e subsidenza Score Frane e subsidenza
(acquisito da provider esterno)
Score Frane e subsidenza - garanzie
(acquisito da provider esterno)

CLUSTER DI PORTAFOGLIO ANALIZZATI
RISK DRIVER FATTORE DI RISCHIO NFC
garantito
NFC non garantito Privati garantito
Rischio
fisico
cronico
ambientale
Cambiamento
temperature
Score Cambiamento temperature
(acquisito da provider esterno)
Score Cambiamento temperature - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Caldo Estremo Score Caldo estremo (acquisito da provider esterno) Score Caldo estremo - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Freddo estremo Score Freddo estremo (acquisito da provider esterno) Score Freddo estremo - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Vento estremo Score Vento estremo (acquisito da provider esterno) Score Vento estremo - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Forti precipitazioni
piovose
Score Forti precipitazioni piovose
(acquisito da provider esterno)
Score Forti precipitazioni piovose - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Forti precipitazioni
nevose
Score Forti precipitazioni nevose
(acquisito da provider esterno)
Score Scioglimento del permafrost - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Scioglimento del
permafrost
Score Scioglimento del permafrost
(acquisito da provider esterno)
Score Scioglimento del permafrost - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Aumento del livello
del mare
Score Aumento del livello del mare
(acquisito da provider esterno)
Score Aumento del livello del mare - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Stress Idrico Score Stress idrico (acquisito da provider esterno) Score Stress idrico - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Degrado delle Coste Score Degrado delle coste (acquisito da provider esterno) Score Degrado delle coste - garanzie
(acquisito da provider esterno)
Degrado del suolo Score Degrado del suolo (acquisito da provider esterno) Score Degrado del suolo - garanzie
(acquisito da provider esterno)

Si riporta di seguito una descrizione di sintesi delle metriche di valutazione di rischio adottate, declinate per singolo risk driver climatico-ambientale identificato ai fini dell'analisi.

Rischio di transizione – Società non finanziarie

  • Indicatore relativo ai costi: calcolato come rapporto tra il costo stimato derivante dal regime di carbon tax e il totale dei costi contabilizzati nell'ultimo bilancio d'impresa disponibile. La logica economica sottostante all'indicatore fa riferimento al fatto che ogni controparte analizzata dovrà sostenere oneri economici più o meno elevati riconducibili alle quantità di emissioni di gas inquinanti prodotte, con incidenza variabile dell'importo previsionale di carbon tax sul totale dei costi aziendali.
  • Indicatore relativo agli investimenti: calcolato come rapporto tra il costo stimato derivante dagli investimenti in conto capitale necessari alla transizione ecologica e il valore dell'attivo contabilizzato nell'ultimo bilancio d'impresa disponibile. La logica economica sottostante a questo indicatore è riferibile al fatto che una controparte, per diventare carbon neutral, dovrà necessariamente sopportare oneri di investimento al fine di adeguare la propria attività economica al nuovo energy mix.
  • Indicatore relativo al fatturato: calcolato come rapporto tra il valore prospettico dell'indice EBITDA eroso dalla somma di tutti i costi previsionali d'impresa legati a effetti di materializzazione di fattori climatici e ambientali (investimenti per la gestione della transizione energetica, importi di carbon tax) e il valore del fatturato aziendale contabilizzato nell'ultimo bilancio disponibile. L'indicatore fornisce una misura della capacità economica della singola controparte dopo aver sostenuto i costi per la transizione climatica, con differenziazione della stima in ciascuno degli orizzonti temporali considerati.

Ogni metrica di esposizione al rischio di transizione assegnata alle imprese controparti viene ricondotta a un'unica scala di punteggio (score) composta da 5 valori, rappresentativi di altrettanti livelli di rischiosità via via crescente (fasce o classi di rischio).

Rischio di transizione – Famiglie

Le metriche utilizzate vertono sulle nuove politiche e regolamentazioni in materia di riqualificazione immobiliare, le quali, a livello di Unione Europea, richiederanno il raggiungimento di più elevati livelli di efficienza energetica complessiva negli Stati membri entro il 2030.

In relazione, si considerano quali indicatori chiave della transizione verde le classi di prestazione energetica degli asset immobiliari posti a garanzia degli affidamenti in portafoglio, fornite da qualificati info provider leader di settore. Le informazioni sull'efficienza energetica dei beni immobili possono essere direttamente osservate nei catasti nazionali (visura APE ufficiale) o stimate in assenza del dato effettivo.

Rischio fisico

Le metriche relative alla portata del rischio fisico, acquisite da info provider qualificati e leader di settore, sono tese a indagare per ciascun fattore di rischio acuto e cronicoambientale considerato: i) la rischiosità fisica delle imprese controparti tramite l'analisi della dimensione geografica (ubicazione degli stabilimenti produttivi) e settoriale (comparto economico di appartenenza delle aziende); ii) la rischiosità fisica delle singole unità immobiliari poste a garanzia di finanziamenti tenendo conto della localizzazione territoriale e della tipologia d'uso dei collateral.

Le metriche di rischio fisico sono definite con riferimento a ciascuno dei tre orizzonti previsionali di analisi. In particolare, gli indicatori di breve periodo considerano analisi backward-looking delle serie storiche di eventi naturali accaduti, senza tenere conto degli effetti legati a scenari futuri di climate change; al contrario, le metriche di rischio fisico di medio e di lungo periodo considerano rispettivamente gli orizzonti temporali forward-looking 2030 e 2050, definiti secondo lo scenario climatico RCP (Representative Concentration Pathways) 4.5. Tale scenario climatico fa parte di quelli adottati dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC, la massima autorità mondiale in ambito climate change), basati su diverse ipotesi in termini di andamento di emissioni di gas serra in atmosfera e di cambiamenti socioeconomici a livello globale.

Ogni metrica di esposizione ai rischi fisici acuti o cronico-ambientali, attribuita a ciascuna impresa controparte o unità immobiliare acquisita in garanzia per ogni singola minaccia (hazard) di rischio considerato, viene ricondotta a una scala di punteggio (score) composta da 10 valori, rappresentativi di altrettanti livelli di rischiosità via via crescente.

La determinazione del grado di materialità dei singoli fattori fisici e di transizione parte dall'analisi di rischiosità applicata a ciascun canale di trasmissione e risk factor collegato, rilevata per ogni singola controparte o immobile presente nei portafogli creditizi oggetto di analisi. Tale valutazione, condotta per ciascuno degli intervalli temporali presi in considerazione, è successivamente estesa, mediante procedimento di aggregazione «bottom-up» delle metriche di rischiosità rilevate per la singola unità elementare di analisi, anche a livello di risk driver, per giungere, da ultimo, a un giudizio sul livello globale di rischiosità climatica e ambientale per ogni cluster di portafoglio considerato.

Infine, viene determinato un grado di materialità dei singoli rischi climatici e ambientali rispetto alla complessiva esposizione al rischio di credito dei portafogli considerati, calcolato come sintesi della valutazione di rischiosità globale dei singoli cluster di portafoglio oggetto di analisi ponderata per la relativa incidenza quantitativa sul totale del perimetro di esposizioni creditizie analizzato.

Di seguito viene riportato lo schema riassuntivo della rilevazione di materialità relativa ai driver di rischio e alla rischiosità climatico-ambientale complessiva in merito all'intero portafoglio creditizio e ai singoli cluster oggetto di analisi suddivisi nei tre distinti orizzonti temporali considerati.

GESTIONE DEI RISCHI 52

DRIVER DI
RISCHIO
Orizzonti
temporali
Rischio di credito Società non
finanziarie
garantite (NFC)
Società non
finanziarie non
garantite (NFC)
Privati garantiti
da immobili
residenziali (HH)
Breve Bassa Bassa Bassa Medio alta
Rischio climatico e
ambientale
Medio Media Media Media Alta
Lungo Alta Medio alta Alta Molto alta
Breve Bassa Minima Bassa Medio alta
Rischio di
transizione
Medio Media Bassa Media Alta
Lungo Alta Media Alta Molto alta
Breve Bassa Bassa Bassa Bassa
Rischio fisico Medio Bassa Media Bassa Bassa
Lungo Media Medio alta Media Bassa
Breve Bassa Bassa Bassa Bassa
Rischio fisico
acuto
Medio Bassa Media Bassa Bassa
Lungo Media Media Media Bassa
Rischio fisico
cronico -
ambientale
Breve
Medio
Lungo Bassa Bassa Bassa Minima

N.B. Vengono lasciati in bianco i cluster di analisi che, a esito dell'analisi di rilevanza descritta a pag. 46, presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali.

Rischio di mercato

Per la conduzione delle analisi di materialità dei fattori di rischio C&E capaci di incidere sull'esposizione ai rischi di mercato del portafoglio bancario e del portafoglio di negoziazione del Gruppo, sono considerati i seguenti cluster di attività finanziarie di proprietà:

  • titoli governativi*;
  • titoli corporate;
  • fondi.

La rilevazione del grado di materialità C&E si ispira a modalità valutative proprie del cd. "Risk Framework Method", approccio che consente di identificare come un determinato scenario di andamento climatico potrebbe influenzare il valore di mercato degli strumenti finanziari in portafoglio. L'analisi si avvale della metrica statistica di Climate VaR (CVaR) fornita da primario service provider di mercato. Tale metodologia consente di individuare la vulnerabilità di un emittente/strumento finanziario alle tematiche climatiche e ambientali lungo diversi orizzonti temporali. Lo scenario climatico utilizzato per la conduzione dell'analisi è rappresentato dallo scenario REMIND NGFS 1.5°C Orderly ("Net Zero 2050").

La misura di CVaR per i titoli corporate viene quantificata per ciascun singolo emittente combinando tra loro i driver climatico-ambientali rappresentati dal rischio di transizione (policy risk e technology opportunities) e di rischio fisico in riferimento allo scenario in analisi e successivamente aggregata a livello di cluster di portafoglio. Il CVaR è disponibile anche per gli strumenti governativi tramite il Sovereign CVaR, metrica che permette di stimare l'impatto del valore di un titolo sovrano se le aspettative di mercato passassero dallo scenario base (agnostico) a ogni altro scenario climatico. Nel modello attualmente in essere non risultano direttamente coperti da metriche di CVaR i fondi, per i quali l'analisi viene condotta tramite cd. "approccio look-through" (dove disponibile), ripartendo i constituents tra titoli corporate e titoli governativi.

I fattori di rischio sottostanti il CVaR sono:

  • il rischio di transizione.
  • il rischio fisico, sia acuto (causato da eventi estremi, es: incendi, frane, alluvioni, cicloni) che cronico (provocato da mutamenti progressivi del clima, es: aumento delle temperature).

La valutazione di materialità dei singoli fattori C&E prevede il calcolo della variazione percentuale di valore corrente (Present Value) a livello di singolo emittente/posizione, successivamente aggregato a livello di cluster e di portafoglio complessivo, per ciascuno dei tre orizzonti temporali analizzati. Il livello di materialità è definito tramite la riconduzione delle variazioni percentuali di Present Value alla seguente scala:

Scala di rischiosità C&E Intervalli CVaR %
Molto-Alta da - 100% a -50%
Alta da - 50% a -25%
Media-Alta da - 25% a -10%
Media da - 10% a -3%
Bassa da - 3% a -0,5%
Minima fino a -0,5%

* Oltre ai titoli di Stato in senso stretto rientrano in tale cluster anche i titoli di emittenti pubblici (supranational, agency e provincial).

GESTIONE DEI RISCHI 54

Di seguito vengono riportati i risultati della valutazione di materialità C&E sia sul complessivo portafoglio titoli che a livello di singola clusterizzazione di portafoglio.

DRIVER DI
RISCHIO
Orizzonti
temporali
Rischio di
mercato
Titoli corporate Titoli governativi Fondi corporate Fondi governativi
Breve Minima Minima Minima Minima Minima
Rischio
climatico e
Medio Minima Bassa Minima Bassa Minima
ambientale Lungo Bassa Media Minima Media Bassa
Breve Minima Minima Minima Minima Minima
Rischio di
transizione
Medio Minima Bassa Minima Bassa Minima
Lungo Bassa Media Minima Media Bassa
Rischio fisico Breve Minima Minima Minima Minima Minima
Medio Minima Minima Minima Minima Minima
Lungo Minima Bassa Minima Bassa Minima
Rischio fisico
acuto
Breve Minima Minima Minima
Medio Minima Minima Minima
Lungo Minima Bassa Bassa
Rischio fisico
cronico -
ambientale
Breve
Medio Minima Minima Minima Minima Minima
Lungo Minima Minima Minima Minima Minima

N.B. Vengono lasciati in bianco i cluster di analisi che, a esito dell'analisi di rilevanza descritta a pag. 46, presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali.

Rischio di liquidità

Per la conduzione delle analisi dei fattori di rischio C&E più impattanti per il profilo di liquidità del Gruppo sono utilizzate metodologie quantitative differenziate con riferimento alle due fattispecie tradizionali di rischio di liquidità: il "Rischio di liquidità da raccolta" e il "Rischio di liquidità di mercato".

Relativamente al "Rischio di liquidità da raccolta", l'esposizione riguarda il complesso dei depositi oggetto di raccolta per la Banca e le società bancarie e finanziarie appartenenti al Gruppo potenzialmente interessate dalla materializzazione di rischi fisici acuti; i depositanti considerati si distinguono in due cluster: clienti Corporate e Retail. Le analisi si basano sull'utilizzo del tool ThinkHazard!, strumento open-source che, a partire da specifiche fonti (es. World Bank, SHARE-EU, Global Facility for Disaster Reduction and Recovery), sintetizza dati di dominio pubblico diretti a esprimere un livello di esposizione alle minacce di rischio fisico acuto considerate a livello di provincia su scala mondiale; tramite l'incrocio di queste ultime con la localizzazione geografica della clientela presso la quale il Gruppo effettua raccolta si ottiene un grado di esposizione complessiva. L'analisi viene inoltre distinta, sulla base della frequenza di accadimento della minaccia identificata da ThinkHazard! (il cosiddetto return period), nei tre differenti orizzonti temporali di analisi (breve, medio e lungo termine).

Per il "Rischio di liquidità di mercato", il perimetro dell'analisi è definito dal compendio di strumenti finanziari ricompresi nel buffer dell'indicatore di liquidità di breve termine Liquidity Coverage Ratio. La rilevazione del grado di materialità si ispira a modalità valutative proprie del cd. "Risk Framework Method", approccio che consente di identificare come un determinato scenario di andamento climatico potrebbe influenzare il valore di mercato degli strumenti finanziari. L'analisi si avvale della metrica statistica di Climate VaR (CvaR) precedentemente descritta con utilizzo dello scenario climatico REMIND NGFS 1.5°C Orderly ("Net Zero 2050"). La metodologia per la valutazione della materialità dei fattori di rischio climatici e ambientali è omologa, per ragioni di uniformità e coerenza, a quella definita per i rischi di mercato.

Di seguito è riportato lo schema riassuntivo della rilevazione di materialità dei fattori C&E per le due fattispecie di rischio di liquidità, sia a livello complessivo che di singolo cluster considerato.

DRIVER DI
RISCHIO
Orizzonti
temporali
Market
liquidity risk
Titoli
corporate
Titoli
Governativi
Funding
liquidity risk
Clientela
corporate
Clientela
retail
Rischio
climatico e
ambientale
Breve Minima Bassa Minima Media Media Media
Medio Minima Bassa Minima Media Media Media
Lungo Bassa Medio alta Minima Media Media Media
Breve Minima Bassa Minima
Rischio di Medio Minima Bassa Minima
transizione Lungo Bassa Medio alta Minima
Breve Minima Minima Minima Media Media Media
Rischio fisico Medio Minima Minima Minima Media Media Media
Lungo Minima Bassa Minima Media Media Media
Rischio fisico
acuto
Breve Minima Minima Media Media Media
Medio Minima Minima Media Media Media
Lungo Minima Bassa Media Media Media
Rischio fisico
cronico -
ambientale
Breve
Medio Minima Minima Minima
Lungo Minima Bassa Minima

N.B. Vengono lasciati in bianco i cluster di analisi che, a esito dell'analisi di rilevanza descritta a pag. 46, presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali.

Rischio operativo

Ai fini dell'analisi di materialità dei fattori di rischio climatici e ambientali (fisici e di transizione) potenzialmente impattanti sull'esposizione al rischio operativo, è assunto che quest'ultimo derivi – con riferimento ai driver di rischio fisico – principalmente dall'esposizione alle sottocategorie di rischio di contenzioso e di altri rischi operativi (questi ultimi intesi quali non direttamente ascrivibili all'ambito dei rischi legali) e – con riferimento ai driver di rischio di transizione – dall'esposizione alla fattispecie di rischio di responsabilità legale. Si assume, inoltre, che il livello di materialità non si differenzi in modo sostanziale fra gli orizzonti temporali di breve e di medio termine, in ipotesi di assenza di variabilità significativa dei driver di rischio fisico e di transizione su un arco temporale di durata inferiore al decennio.

Il perimetro considerato per la conduzione dell'attività di analisi riguarda:

  • il complesso degli immobili di pertinenza delle società del Gruppo e delle principali sedi operative dei fornitori di funzioni essenziali o importanti (cd. Fornitori FEI), complessivamente funzionali allo svolgimento dell'operatività aziendale, per quanto concerne i fattori di rischio fisico;
  • le controparti creditizie e i fornitori di funzioni essenziali o importanti (cd. Fornitori FEI) identificati quali maggiormente significativi sulla base di evidenze empiriche e gestionali disponibili in termini di potenziale impatto avverso prodotto sul clima e sull'ambiente, per quanto concerne i fattori di rischio di transizione.

A) Rischi di contenzioso e altri rischi operativi

Relativamente alle sottocategorie rischi di contenzioso e altri rischi operativi, l'analisi di materialità rispetto a possibili minacce di rischio fisico è condotta prendendo a riferimento evidenze empiriche del livello di esposizione degli immobili in perimetro (compendio immobiliare di proprietà delle società del Gruppo e principali sedi operative di fornitori FEI) a specifiche minacce naturali o climatiche, espresse in termini di score calcolati secondo approcci metodologici differenti a seconda che le unità immobiliari siano localizzate all'interno o al di fuori dell'Unione Europea. Nel primo caso vengono utilizzati gli score di rischio resi disponibili da primario info provider esterno mentre, nel secondo, gli score di dominio pubblico del tool ThinkHazard!. In entrambi i casi vengono inclusi nell'analisi sia fattori di rischio fisico cronico che acuto.

Tali metriche sono prese a riferimento in forza della valenza segnaletica circa la potenziale esposizione delle società del Gruppo, nel breve, nel medio e nel lungo periodo, a perdite operative derivanti da:

  • i. vertenze legali conseguenti a manifestazioni di rischio fisico tali da determinare interruzioni dell'operatività e/o danni a terzi (rischio di contenzioso);
  • ii. danni materiali connessi a eventi esogeni non qualificabili come rischi legali es. costi di ripristino di asset aziendali a fronte di eventi metereologici estremi (altri rischi operativi).

Circa l'approccio metodologico adottato per l'analisi, si riporta di seguito una rappresentazione sintetica delle quattro fasi che lo compongono, comuni a entrambe le sottocategorie di rischio:

RISCHI FISICI
Step
metodologici:
1 2 3 4
Rischio operativio Rischio
contenzioso
Raccolta score di
esposizione attuale
e prospettica (breve,
medio e lungo
termine) a minacce di
rischio fisico (acuto e
cronico):
Revisione score sintetici:

immobili di proprietà: in
funzione della significatività
del valore di mercato

sedi fornitori FEI:
significatività del valore
contrattuale del servizio
esternalizzato
Determinazione
della materialità per
singole minacce di
rischio fisico quale
livello associato
allo score medio
ponderato rispetto
al valore di mercato
Determinazione della
materialità rispetto al
complesso di minacce
di rischio fisico quale
livello associato allo
score massimo assunto
in corrispondenza delle
relative sottocomponenti
Altri rischi
operativi

asset siti in UE:
metodologia data
provider esterno

asset Extra-UE:
metodologia
tool open-source
ThinkHazard!
con notch-up di 2 livelli di
rischiosità con riferimento alle
aree geografiche rilevanti
(immobili con score ≥ 4 il cui
valore di mercato / contrattuale
complessivo è > al 10% del
totale)
(immobili di proprietà)
/ contrattuale (sedi
fornitori FEI) degli
immobili in perimetro
analitiche
Assunzioni:
Invariabilità
dell'esposizione per
orizzonti temporali < 10
anni (breve e medio)

Il livello globale di materialità rispetto al complesso di minacce di rischio fisico considerate, anche in termini di rappresentazione per aree geografiche rilevanti, viene dunque determinato quale livello associato allo score sintetico massimo assunto in corrispondenza delle relative sottocomponenti analitiche. In particolare, sia il rischio di contenzioso che gli altri rischi operativi sono risultati con materialità "bassa" sugli orizzonti temporali di breve e medio periodo mentre "medio-alta" sull'orizzonte di lungo periodo.

DRIVER DI
RISCHIO
Orizzonti
temporali
Altri rischi operativi Contenzioso
Breve Bassa Bassa
Rischio
climatico e
Medio Bassa Bassa
ambientale Lungo Medio alta Medio alta
Breve
Rischio di
transizione
Medio
Lungo
Rischio fisico Breve Bassa Bassa
Medio Bassa Bassa
Lungo Medio alta Medio alta
Breve Bassa Bassa
Rischio fisico Medio Bassa Bassa
acuto Lungo Medio alta Medio alta
Rischio fisico Breve
cronico - Medio
ambientale Lungo Medio alta Medio alta

N.B. Vengono lasciati in bianco i cluster di analisi che, a esito dell'analisi di rilevanza descritta a pag. 46, presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali.

TASK FORCE IN CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2023

B) Rischio di responsabilità legale

L'analisi di materialità del rischio operativo, in termini di rischio di responsabilità legale riveniente da effetti dei rischi di transizione climatica, si basa su una valutazione singlename del profilo di sostenibilità ambientale delle controparti in perimetro, quale fattore segnaletico circa la potenziale esposizione del Gruppo a perdite operative derivanti da vertenze legali riconducibili all'intrattenimento di rapporti con tali controparti, a motivo dei possibili impatti negativi da queste prodotti sul clima e sull'ambiente.

Per quanto concerne le controparti creditizie l'approccio metodologico si fonda, in prima istanza, sulle evidenze fornite dal sistema di score ESG di controparte, distinto per orizzonte di breve, medio e lungo termine, sviluppato internamente dalla Banca. Con riferimento ai fornitori FEI, la metodologia fa leva sulle evidenze del cd. score di transizione di controparte calcolato da qualificato info provider esterno. In entrambi i casi, a integrazione dei citati score e allo scopo di valutare i potenziali profili di responsabilità legale delle imprese debitrici e fornitrici esaminate, viene condotta un'analisi expert-based del profilo climatico e ambientale di tali controparti prendendo in esame, qualora disponibili, i seguenti elementi quali-quantitativi:

  • i. evidenze derivanti dal processo interno di Loss Data Collection circa l'eventuale presenza di perdite operative registrate a fronte di controversie legali (in essere o passate) con le controparti e riconducibili a impatti negativi su clima e ambiente;
  • ii. evidenze circa la sensibilità del settore economico di appartenenza delle controparti ai cambiamenti climatici e ambientali;
  • iii. risultanze dei questionari compilati nell'ambito del processo di ESG Due Diligence delle aziende finanziate;
  • iv. evidenze derivanti da attività di media screening condotte con fini di identificazione e monitoraggio di eventi / fattori pregiudizievoli della reputazione aziendale connessi all'intrattenimento di rapporti con controparti controverse in termini di sostenibilità ambientale;
  • v. evidenze del processo di Operational Risk Self-Assessment circa l'entità di perdite operative prospettiche a fronte di vertenze legali con controparti controverse in termini di sostenibilità C&E (funzionali all'analisi di materialità sull'orizzonte di lungo termine).

Di seguito si riporta una rappresentazione sintetica dell'approccio metodologico utilizzato ai fini dell'analisi, articolato in quattro step:

RISCHI DI TRANSIZIONE
Step
metodologici:
1 2 3 4
Rischio operativio Rischio di
responsabilità
legale
Raccolta score di
esposizione attuale
e prospettica (breve,
medio e lungo
termine) a minacce di
rischio di transizione:

controparti
creditizie:
metodologia di
scoring sviluppata
internamente

fornitori FEI:
metodologia data
provider esterno
Raccolta evidenze
quali-quantitative:

risultanze questionari interni
Due Diligence C&E

evidenze settoriali (es.
NZBA, Policy del credito
ESG) / tipologia di servizio
esternalizzato

evidenze attività LDC /
OpRisk – RepRisk Self
Assessment

media screening
Determinazione della
materialità in ottica
single-name mediante
approccio expert
based a partire dalle
evidenze raccolte
Determinazione della
materialità rispetto al
complesso di minacce
di rischio di transizione
quale livello associato allo
score massimo assunto
in corrispondenza delle
relative sottocomponenti
analitiche
Assunzioni:
Invariabilità
dell'esposizione per
orizzonti temporali < 10
anni (breve e medio) e per
canale di trasmissione

Il livello globale di materialità dei rischi di responsabilità legale, connessi a fattori di rischio di transizione, è assunto quale livello di materialità peggiore tra quelli complessivamente valutati con riferimento alle singole controparti in perimetro: rispettivamente materialità

"media" nel breve e medio periodo e materialità "medio-alta" nel lungo periodo.

DRIVER DI RISCHIO Orizzonti temporali Responsabilità legale
Breve Media
Rischio climatico e
ambientale
Medio Media
Lungo Medio alta
Breve Media
Rischio di transizione Medio Media
Lungo Medio alta
Breve
Rischio fisico Medio
Lungo
Breve
Rischio fisico acuto Medio
Lungo
Breve
Rischio fisico cronico -
ambientale
Medio
Lungo

N.B. Vengono lasciati in bianco i cluster di analisi che, a esito dell'analisi di rilevanza descritta a pag. 46, presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali.

Il livello di materialità del rischio operativo nel suo complesso è assunto essere equivalente al valore massimo tra le esposizioni delle singole sottocategorie in cui è articolato (rischio di responsabilità legale, rischio di contenzioso e altri rischi operativi); sull'orizzonte temporale di breve e di medio periodo la materialità risulta essere "media", mentre sul lungo periodo risulta essere "medio-alta".

DRIVER DI RISCHIO Orizzonti temporali Rischio operativo
Breve Media
Rischio climatico e
ambientale
Medio Media
Lungo Medio alta
Breve Media
Rischio di transizione Media
Medio
Lungo Medio alta
Breve Bassa
Rischio fisico Medio Bassa
Lungo Medio alta
Breve Bassa
Rischio fisico acuto Medio Bassa
Lungo Medio alta
Breve
Rischio fisico cronico -
ambientale
Medio
Lungo Medio alta

N.B. Vengono lasciati in bianco i cluster di analisi che, a esito dell'analisi di rilevanza descritta a pag. 46, presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali.

Rischio di reputazione

Con riferimento al rischio reputazionale, è assunto che la potenziale esposizione delle società del Gruppo al rischio in parola riveniente da fattori di rischio climatici e ambientali sia dipendente, in via principale, dagli impatti della transizione verso un'economia a basse emissioni e non si differenzi in modo sostanziale fra gli orizzonti temporali di breve e di medio termine, in ipotesi di assenza di variabilità significativa dei driver di rischio di transizione su un arco temporale di durata inferiore al decennio.

Il perimetro considerato coincide con quello riferito al rischio di transizione insistente sul rischio operativo (rischio di responsabilità legale) ed è quindi rappresentato dalle controparti creditizie e dai fornitori di funzioni essenziali o importanti (cd. Fornitori FEI) individuati quali maggiormente significativi per la valutazione sulla base di evidenze empiriche e gestionali disponibili in termini di impatto negativo prodotto dalle stesse su clima e ambiente. L'elaborazione dell'analisi si basa sulla valutazione del relativo profilo di sostenibilità climatico-ambientale, quale fattore segnaletico circa la potenziale esposizione delle società del Gruppo a danni reputazionali riconducibili all'intrattenimento di rapporti con le controparti identificate.

L'approccio metodologico e le evidenze di natura quali-quantitativa adottati ai fini dell'analisi single-name ricalcano quelle in precedenza descritte per l'analisi della materialità dei rischi di transizione potenzialmente impattanti sull'esposizione ai rischi operativi, a cui si aggiungono evidenze tratte dal processo di Reputational Risk Self-Assessment circa l'esposizione prospettica ai rischi reputazionali derivanti da relazioni con controparti controverse dal punto di vista del loro profilo di sostenibilità ambientale (funzionali all'analisi di materialità sull'orizzonte di lungo termine).

Di seguito si riporta una rappresentazione sintetica delle quattro fasi che compongono il processo di analisi:

RISCHI DI TRANSIZIONE
Step
metodologici:
1 2 3 4
Rischio di
reputazione
Raccolta score di
esposizione attuale e
prospettica (breve, medio
e lungo termine) a minacce
di rischio di transizione:

controparti creditizie:
metodologia di scoring
sviluppata internamente

fornitori FEI:
metodologia data
provider esterno
Raccolta evidenze
quali-quantitative::

risultanze questionari interni
Due Diligence C&E

evidenze settoriali (es.
NZBA, Policy del credito
ESG) / tipologia di servizio
esternalizzato

evidenze attività LDC / OpRisk
– RepRisk Self Assessment

media screening
Determinazione
della materialità
in ottica single
name mediante
approccio expert
based a partire
dalle evidenze
raccolte
Determinazione della materialità
rispetto al complesso di minacce
di rischio di transizione quale
livello associato allo score massimo
assunto in corrispondenza delle
relative sottocomponenti analitiche
Assunzioni:
Invariabilità dell'esposizione per
orizzonti temporali < 10 anni
(breve e medio) e per canale di
trasmissione

Il livello globale di materialità dei profili di rischio reputazionale legati al rischio di transizione climatica si assume risulti pari al livello di materialità peggiore tra quelli complessivamente valutati con riferimento alle singole controparti in perimetro, ovvero: "media" e "medioalta" rispettivamente in un'ottica di breve- medio periodo e di lungo periodo.

DRIVER DI RISCHIO Orizzonti temporali Rischio reputazionale
Rischio climatico e
ambientale
Breve Media
Medio Media
Lungo Medio alta
Rischio di transizione Breve Media
Medio Media
Lungo Medio alta
Rischio fisico Breve
Medio
Lungo
Rischio fisico acuto
Rischio fisico cronico -
ambientale
Breve
Medio
Lungo
Breve
Medio
Lungo

N.B. Vengono lasciati in bianco i cluster di analisi che, a esito dell'analisi di rilevanza descritta a pag. 46, presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali.

Rischio strategico e di business

Per la conduzione delle analisi di materialità dei fattori di rischio C&E che incidono sull'esposizione al rischio strategico e di business viene considerato il perimetro formato dalle seguenti categorie di controparti creditizie dalle quali il Gruppo consegue flussi di proventi netti da interessi e commissioni da servizi collegati ai finanziamenti in essere alla data di riferimento di conduzione dell'analisi:

  • Società non finanziarie esposizioni garantite da immobili (NFC secured);
  • Società non finanziarie esposizioni non garantite da immobili (NFC unsecured).

I potenziali impatti strategici e di business legati alla rischiosità climatico-ambientale di tali controparti, limitatamente ai fattori di transizione, vengono valutati a livello singlename e successivamente aggregati a livello di cluster settoriali e di intero perimetro, con riferimento a ciascuno degli orizzonti temporali definiti.

L'analisi si basa sulla considerazione dei potenziali impatti connessi alla transizione climatica sulle strategie di core business della Banca in termini di dipendenza della redditività caratteristica da controparti e settori carbon-intensive.

Il modello di stima permette di confrontare la redditività caratteristica ritraibile dalle controparti in perimetro in termini di margine da interessi e commissioni rispetto all'elasticità di trasmissione dei costi attesi della transizione sull'ammontare di ricavi prospettici delle controparti.

Vengono riportate di seguito le metriche adottate nell'analisi:

  • Indicatore redditività implicita: indice calcolato come rapporto tra la redditività core (interessi e commissioni nette) attualmente ricavata da ciascuna delle controparti in perimetro e il saldo lordo di esposizione creditizia a queste associato, con l'obiettivo di individuare le imprese in grado di assicurare margini caratteristici più elevati – pertanto strategici per la Banca – e stimarne i potenziali impatti dovuti al processo di transizione verde;
  • Indicatore elasticità costi-ricavi: indice calcolato come rapporto tra i costi di transizione prospettici stimati per la singola impresa e l'importo del fatturato da ultimo bilancio d'impresa disponibile. La metrica permette di determinare le controparti che presentano una maggiore incidenza sui volumi di ricavo attuali degli oneri di transizione attesi che ogni controparte dovrebbe sopportare per conseguire i propri target di decarbonizzazione determinati dall'applicazione dello scenario in ciascun orizzonte temporale di analisi.

Il prodotto matematico degli indicatori sopra descritti permette di intercettare, nei tre orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo, l'esistenza di potenziali impatti strategici derivanti da controparti o da cluster settoriali che, alla data di osservazione delle analisi, garantiscano un'elevata redditività intrinseca ma che prospetticamente rischiano di incorrere in importanti oneri di transizione.

L'indicatore di sintesi viene quindi ricondotto a un'unica scala di punteggio (score) composta da cinque valori, rappresentativi di livelli di rischiosità via via crescenti.

Tale classificazione consente di identificare quelle controparti (o, per aggregazione «bottom-up», quei cluster settoriali di portafoglio) più o meno redditizie per la Banca, che si stima debbano sostenere importanti sforzi economici e tecnologici per raggiungere

l'obiettivo di "zero emissioni nette" al 2050, su cui occorre impostare opportune azioni strategiche di supporto al processo di adattamento alla transizione al fine di mantenere un'adeguata capacità attrattiva e competitività sul mercato e in questo modo vedere preservata la marginalità da attività caratteristica attualmente ricavata.

Riguardo alla metodologia adottata, una volta assegnato a ogni impresa debitrice in perimetro l'indicatore di sintesi poc'anzi citato, le singole rilevazioni di rischiosità vengono aggregate a livello settoriale e sull'intero perimetro di analisi considerando quale indice di materialità la percentuale di esposizione creditizia associata alle controparti che presentano score di sintesi pari a 4 e 5. Tale percentuale di incidenza, calcolata nei tre orizzonti temporali di previsione, viene in seguito ricondotta ai sei livelli della scala generale di valutazione.

Di seguito viene riportato lo schema riassuntivo della rilevazione di materialità relativa ai driver di rischio di transizione impattanti sul profilo di rischio strategico e di business della Banca, suddivisi nei tre distinti orizzonti temporali considerati nell'analisi.

DRIVER DI RISCHIO Orizzonti temporali Rischio strategico e di
business
Rischio climatico e
ambientale
Breve Minima
Medio Bassa
Lungo Alta
Rischio di transizione Breve Minima
Medio Bassa
Lungo Alta
Rischio fisico Breve
Medio
Lungo
Rischio fisico acuto Breve
Medio
Lungo
Rischio fisico cronico -
ambientale
Breve
Medio
Lungo

N.B. Vengono lasciati in bianco i cluster di analisi che, a esito dell'analisi di rilevanza descritta a pag. 46, presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali.

GESTIONE DEI RISCHI 64

Analisi di materialità nelle singole Legal Entities del Gruppo: rischi analizzati

Nell'ottica di un allineamento sempre più puntuale alle Aspettative di Vigilanza riguardanti l'integrazione della gestione dei rischi climatici e ambientali all'interno dei sistemi aziendali di gestione dei rischi, tutte le principali Legal Entities (LEs) del Gruppo hanno avviato proprie analisi interne di materialità dei rischi C&E, recependo e adattando a ciascuna realtà societaria e di business, secondo opportuna proporzionalità, il framework e le direttrici di analisi definite a livello di Capogruppo. Tale evoluzione nelle attività di identificazione, mappatura, controllo e misurazione dei rischi C&E, anche su scala individuale, conferma l'attenzione dell'intero Gruppo Bancario alla gestione e mitigazione di tali rischi.

Ciascuna entità del Gruppo, a conclusione di una precedente e autonoma valutazione della potenziale esposizione ai driver e ai fattori di rischio C&E, ha identificato gli eventuali rischi tradizionali impattati sui quali condurre delle analisi di materialità approfondite. Tali categorie di rischio individuate, indicate nella tabella sottostante, rispondono alla volontà di ciascuna LEs di espletare in modo più mirato analisi che valutino l'esposizione ai rischi C&E del proprio modello di business e della propria operatività caratteristica.

DRIVER DI RISCHIO Rischi tradizionali bancari analizzati nelle analisi di materialità
Legal Entity Rischio di
Credito
Rischio di
Mercato
Rischio di
Liquidità
Rischio
Operativo
Rischio
Reputazionale
Rischio strategico
e di business
Banca Popolare di
Sondrio
Factorit SpA* N/A N/A
Banca della Nuova
Terra SpA
N/A
BPS Suisse SA BPS Suisse è una LEs operante in territorio elvetico e pertanto non soggetta alla regolamentazione
europea e alle normative alle quali sono vincolate Capogruppo e le altre controllate, vigilate
rispettivamente dalla BCE e da Banca d'Italia. La controllata BPS Suisse è invece soggetta alla
supervisione della FINMA, autorità di vigilanza indipendente svizzera, che, a gennaio 2023, ha
pubblicato una guida, «Developments with regard to the management of climate risks», in cui sottolinea
la rilevanza dell'impatto che le tematiche ESG hanno sul contesto finanziario e invita le istituzioni
supervisionate a garantire un'adeguata gestione del rischio climatico e ambientale, nel rispetto degli
standard internazionali.
Al fine di garantire un progressivo allineamento alle aspettative del proprio organo di vigilanza e un
coerente allineamento alle attività di Capogruppo è stata condotta durante il 2023 una prima analisi di
concentrazione del portafoglio creditizio al fine di valutare il possibile livello di esposizione settoriale
della controllata verso i settori c.d. «carbon-related». Inoltre, sono attualmente in corso le attività atte
a delineare processi e metodologie da adottare al fine di condurre un'analisi di materialità mirata dei
fattori di rischio climatico e ambientale, con particolare attenzione ai driver di rischio di transizione e
fisico. La Banca vuole traguardare tale obiettivo entro il 1° semestre del 2024.
* Essendo la controllata Factorit SpA una società specializzata principalmente nella conduzione di attività di factoring
non risulta rilevante, per via del suo modello di business e per l'assenza di un portafoglio titoli, analizzare il rischio di
mercato e il rischio di liquidità (market liquidity risk) nella conduzione delle analisi di materialità dei rischi climatici e
ambientali. Per quanto concerne invece il rischio di liquidità (funding liquidity risk) le analisi sono state svolte a livello
consolidato da Capogruppo.

Misurazione e monitoraggio dei rischi climatici e ambientali

Nel presente capitolo vengono descritti, opportunamente divisi per tipologia di rischio, gli strumenti e le metodologie di misurazione che la Banca ha adottato per valutare la rischiosità attuale e prospettica dei fattori climatici e ambientali. Inoltre, vengono evidenziati i relativi sistemi di monitoraggio attraverso cui tali misurazioni sono osservate e rendicontate alle strutture competenti e agli organi apicali.

La Banca misura e monitora periodicamente l'evoluzione della propria esposizione ai fattori di rischio C&E, allo scopo di intercettare potenziali cambiamenti nel profilo di rischio e di individuare criticità o tendenze anomale, in termini di numerosità o magnitudo degli impatti previsti.

Il processo di misurazione dei rischi C&E si concretizza attraverso la definizione di indicatori specifici, i quali, con diverse granularità e specificità, consentono di esaminare l'eventuale esposizione che la Banca deve fronteggiare nella conduzione della sua attività di business. Per quanto attiene ai processi di monitoraggio, l'esposizione al rischio C&E passa attraverso l'analisi e la valorizzazione di indicatori, oggettivi e misurabili, riferiti alle diverse fattispecie di rischio tradizionale impattate. Dette metriche, a cui si associano specifici e progressivi limiti di rischio, integrano ai vari livelli gerarchici gli schemi di Risk Appetite Framework del Gruppo, supportando il controllo degli effetti delle fonti di rischi fisici e di transizione sulle posizioni correnti e prospettiche esposte ai rischi tradizionali.

Al fine di formalizzare e rendicontare tale monitoraggio periodico è stato inoltre definito un apposito apparato di reportistica teso a rappresentare su base trimestrale agli organi apicali le dinamiche della rischiosità dei portafogli di business e dell'operatività della Banca sotto l'aspetto dell'incidenza dei fattori ESG, tra cui quelli climatici e ambientali. L'elenco degli indicatori sintetici utilizzati per il monitoraggio dei rischi collegati all'ambiente e ai cambiamenti del clima, nonché la descrizione dei meccanismi di escalation previsti in caso di superamento dei limiti fissati, è documentato, a seconda del livello gerarchico della metrica, nel quadro della "Dichiarazione di propensione al rischio" (Risk Appetite Statement, RAS) e del "Regolamento del Risk Appetite Framework" del Gruppo e delle entità che lo compongono, ovvero nell'ambito della specifica regolamentazione interna sulla gestione delle fattispecie di rischio impattate.

Rischio di credito

Strumento Descrizione Utilizzo
Score ESG di controparte e
singole componenti
Metrica di rischio che la Banca ha
sviluppato internamente per
identificare il livello di esposizione
della propria clientela creditizia verso i
fattori di rischio ESG, con particolare
riguardo ai rischi C&E. Dai dati
elementari utilizzati per la
determinazione dello score sono
inoltre derivate ulteriori metriche
climatiche di singola controparte e/o di
portafoglio (es. WACI, emissioni
finanziate, carbon intensity)

Processo di
concessione del
credito

Pricing del credito

Definizione di
politiche creditizie
(Single Name)

RAF

Analisi di materialità
dei rischi C&E

ESG reporting
Heat map ESG Strumento sviluppato a livello
settoriale per identificare il rischio
potenziale dei fattori ESG legati al
portafoglio Banca verso i 17 obiettivi di
sviluppo sostenibili (SDGs) dettati dalle
Nazioni Unite

Processo di
concessione del
credito (in assenza
di Score ESG di
controparte)
Metriche di quantificazione
del rischio C&E
Metriche per la misurazione degli
impatti sui tradizionali parametri di
rischio di credito mediante i canali di
trasmissione dei rischi C&E

ICAAP

Tali strumenti mirano a valutare l'esposizione della Banca ai fattori di rischio ESG, in particolare a quelli di tipo climatico e ambientale, secondo il principio della cd. "doppia materialità", che prevede che la Banca possa essere contemporaneamente soggetta all'influenza negativa di fattori ESG (prospettiva «outside-in») e avere, essa stessa o tramite le attività economiche e finanziarie delle proprie controparti o le attività di investimento, un impatto negativo sui fattori ESG (prospettiva «inside-out»).

PROSPETTIVA "OUTSIDE-IN"

Score ESG di controparte

La Banca ha definito una modello proprietario, alimentato sia da dati interni che da fonti esterne, per l'attribuzione di uno score di rischio ESG di controparte ("score ESG di controparte") alla clientela creditizia (nuova ed esistente) appartenente al portafoglio di imprese finanziate.

Lo score ESG individua i fattori di rischio climatico-ambientale (di transizione e fisici) e ne stima l'impatto sulle controparti in ottica forward-looking mediante l'utilizzo di scenari prospettici di natura climatica e tenendo in considerazione le dimensioni finanziarie delle imprese che presentano sia un bilancio riclassificato all'interno della Centrale dei Bilanci (Cerved CEBI), sia informazioni relative alle proprie emissioni attuali/prospettiche di gas serra (GHG equivalenti reali o fornite tramite proxy da info provider esterni).

Il sistema di ESG scoring si sostanzia in un giudizio sintetico circa il livello di vulnerabilità delle imprese rispetto ai fattori di rischio climatici e ambientali e, in particolare, ai fattori di rischio di transizione e di rischio fisico. La metodologia di calcolo consente di stimare in chiave prospettica, attraverso l'attribuzione di un punteggio numerico e di un'associata classe di rischiosità, gli impatti finanziari potenziali connessi all'esposizione delle controparti ai rischi che dipendono dal cambiamento climatico e dal degrado ambientale.

La metrica ESG di controparte è la sintesi di ulteriori più specifici indicatori di valutazione che assumono rilevanza e validità anche in forma autonoma.

Punteggio che esprime un giudizio sintetico relativo al grado di resilienza della controparte rispetto agli impatti generati dal percorso di transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio

Score ESG di controparte

Score Rischio fisico

Punteggio che esprime un giudizio sintetico relativo al livello di esposizione della controparte a eventi climatici e ambientali avversi

Indicatore di stima degli impatti sugli investimenti

Indicatore che esprime la capacità economico finanziaria della controparte di poter far fronte alla riduzione del livello attuale di emissione di GHG

Elementi costitutivi dello score ESG di controparte

Di seguito vengono approfonditi i punti salienti della metodologia di calcolo dello scoring ESG, nonché le modalità attraverso cui questi vengono aggregati al fine di restituire la valutazione di sintesi.

Score di rischio di transizione

Considerata la natura della transizione climatica e la portata delle evoluzioni di carattere ambientale, nella definizione delle logiche metodologiche tese a inquadrare il profilo di rischiosità C&E delle controparti, si analizzano in un'ottica di medio-lungo periodo (2030 – 2050):

  • le traiettorie di andamento delle emissioni di GHG di Scope 1 e 2 delle aziende;
  • la stima degli impatti sul conto economico delle aziende generati dai costi potenzialmente connessi alla transizione.

Seguendo tale logica forward-looking, i dati attuali di emissioni di GHG Scope 1 e 2 e di EBITDA (margine operativo lordo) delle imprese sono proiettati in base agli andamenti delle curve previsionali definite dai seguenti tre scenari climatici proposti da NGFS:

  • Scenario "Net Zero 2050";
  • Scenario "Delayed Transition";
  • Scenario "Current Policies".

Score di rischio fisico

I rischi fisici (acuti e cronici) possono essere diretta causa di danni materiali o di cali della produttività delle controparti oppure, indirettamente, provocare eventi sequenziali quali l'interruzione delle catene produttive, con conseguenze negative sul merito creditizio e/o sul valore delle garanzie immobiliari delle controparti.

Per pervenire a uno score sintetico di rischio fisico per ciascuna impresa finanziata, capace di misurare la vulnerabilità aziendale ai fenomeni climatici e ambientali avversi, la Banca si avvale di indicatori elementari di rischio fisico forniti da qualificato info-provider esterno.

Nello specifico, gli indicatori di rischio fisico sviluppati dal provider stimano i livelli di frequenza e intensità dei fenomeni naturali attesi per il futuro sulla base dello scenario di cambiamento climatico RCP (Representative Concentration Pathways) 4.5. Tale scenario climatico fa parte di quelli adottati dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC, la massima autorità mondiale in ambito climate change), basati su diverse ipotesi in termini di andamento di emissioni di gas serra in atmosfera e di cambiamenti socioeconomici a livello globale.

L'analisi del provider per le aziende del portafoglio prestiti Corporate della Banca prevede la completa geolocalizzazione delle sedi produttive con alta risoluzione spaziale del suolo (da 30 mt a 1 km) e, per ogni singola minaccia di rischio fisico identificata, tramite funzioni di aggregazione, l'attribuzione a ogni controparte di uno punteggio che traduce la frequenza e il grado di impatto del fenomeno fisico.

Sono disponibili due indicatori di sintesi: uno Score di rischio Acuto e uno Score di rischio Cronico, rappresentativi dell'effetto complessivo di tutti gli eventi naturali classificati nell'una o nell'altra categoria e riportati nella tabella seguente, opportunamente ponderati in caso di multievento fisico.

Rischi Fisici Cronici Rischi Fisici Acuti
Cambiamento di temperatura Onde di calore
Stress da calore Ondate di freddo gelo
Cambiamento dei modelli di vento Incendio
Cambiamento dei modelli e dei tipi di
precipitazioni
Tempesta di vento
Scongelamento del permafrost Siccità
Innalzamento del livello del mare Precipitazioni intense
Stress idrico Alluvioni
Erosione del suolo e delle coste Frana e subsidenza
Degrado del suolo

Indicatore di stima degli impatti della transizione green sugli investimenti

L'ultimo elemento ricompreso nella definizione dello score ESG di controparte è dato dall'indicatore di stima degli impatti della transizione climatico-ambientale sui fabbisogni di investimento dell'impresa.

Tale indice è rappresentativo della capacità economico-finanziaria della controparte di far fronte agli investimenti necessari a favorire la decarbonizzazione dei propri processi di produzione.

L'indicatore di stima degli impatti sugli investimenti consente di discriminare le controparti maggiormente sensibili al rischio di transizione. La loro identificazione avviene mediante analisi statistiche basate sulla distribuzione dei valori ottenuti a livello settoriale.

Rappresentazione dello score ESG di controparte

Lo score ESG finale è dato dalla sintesi aritmetica delle tre componenti precedentemente descritte. Nella determinazione dello score sono inoltre considerati elementi di mitigazione dei rischi C&E rappresentati dall'eventuale presenza di certificazioni ISO attestanti una corretta gestione ambientale ed energetica (ISO 14001 e 50001) nonché di provvidenze economiche erogate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) di cui l'azienda può risultare beneficiaria a titolo di incentivo alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il punteggio numerico risultante dalla sintesi viene infine ricondotto a un giudizio qualitativo espresso in classi. Ogni classe rappresenta un livello di crescente rischiosità climatico-ambientale, variabile da 1 a 5: maggiore è il valore assunto dallo score di sintesi, peggiore ci si attende sia l'esposizione di un'azienda ai fattori di rischiosità C&E (sia fisici che di transizione).

Fascia di rischio Punteggio
Bassa 1
Medio Basso 2
Medio 3
Medio Alto 4
Alto 5

TASK FORCE IN CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2023

GESTIONE DEI RISCHI 72

La Banca ha inoltre previsto la possibilità di ricalibrare lo score finale mediante il recupero di informazioni integrative o più aggiornate di quelle già disponibili per il calcolo automatico dello stesso, acquisite direttamente tramite il cd. Processo di "ESG Due Diligence", ossia mediante compilazione – all'atto della concessione di credito o in altre specifiche occasioni di contatto con il cliente – di specifici questionari ESG.

Composizione delle controparti rientranti nello Score ESG di controparte

Composizione Settoriale delle controparti rientrati nello Score ESG Alto - Medio Alto

PROSPETTIVA "INSIDE-OUT"

Heat Map ESG settoriale

La Banca ha sviluppato una propria Heat Map ESG, uno strumento di classificazione riskbased definito a livello settoriale, che ha l'obiettivo di identificare il rischio potenziale generato dalla clientela (portafoglio prestiti e anticipazioni) relativamente al suo impatto sull'ambiente e sul rispetto dei valori etico-sociali.

La Heat Map ESG è rappresentata da una matrice a doppia entrata strumentale alla mappatura settoriale delle attività economiche da un punto di vista della loro esposizione ai fattori di rischio climatico-ambientale, sociale e di governance. Tale matrice di valutazione permette di associare un punteggio (score) a ciascun settore economico sulla base di valutazioni circa i potenziali danni ambientali arrecati dalle attività o sulle possibili negatività dal punto di vista dei princìpi di equità sociale o di buon governo dell'organizzazione aziendale che connotano ciascun comparto.

Il processo di mappatura del rischio ESG a livello settoriale alla base della costruzione della Heat Map ESG vede quale fonte principale per la definizione delle categorizzazioni della matrice lo standard di analisi e classificazione pubblicato periodicamente da UNEP FI, un'iniziativa sviluppata a partire dalla collaborazione tra UNEP (United Nations Environment Programme) e il settore finanziario globale. UNEP FI in particolare è coinvolta in una serie di iniziative volte a integrare i principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno del mercato finanziario. Lo strumento utilizzato (Impact Radar - Portfolio Impact Analysis Tool for Banks), tramite identificazione di specifiche aree o categorie di impatto negativo, permette di determinare l'entità del rischio che un dato settore di attività economica possa nuocere al conseguimento di uno o più dei 17 SDGs dettati dall'ONU.

I 17 SDGs sono tradotti da UNEP FI in 38 categorie di impatto negativo da rischi di responsabilità ESG, con valutazione condotta a livello settoriale tramite l'utilizzo di specifici indicatori.

Modello UNEP FI sulla determinazione dei driver di impatto negativo sul conseguimento dei SDGs

L'approccio metodologico si fonda sulla prospettiva di materialità di tipo "inside-out", finalizzata a valutare l'incidenza settoriale del rischio a cui la Banca può andare incontro nell'operare con controparti/settori che potrebbero rendersi responsabili di azioni, condotte o prassi suscettibili di arrecare conseguenze negative, non solo per la qualità dell'ambiente e il cambiamento climatico, ma anche sul rispetto di valori socialmente riconosciuti e di regole di buon governo aziendale.

Nel seguente schema si riportano i fattori d'impatto negativo definiti da UNEP FI per ciascun settore economico e analizzati dalla Banca nell'elaborazione della Heat Map settoriale, raggruppati per dimensione ESG di riferimento.

Pilastri ESG Fattori UNEPFI
Ambientale
Qualità dell'acqua

Qualità dell'aria

Qualità del suolo

Specie e habitat

Risorse naturali

Stabilità climatica

Rifiuti
Sociale Disponibilità di acqua

Disponibilità di cibo

Disponibilità di alloggi


Sanità

Lavoro minorile

Privacy

Educazione

Accesso all'energia

Mobilità

Conflitti e schiavitù moderne

Disastri naturali

Accesso all'offerta finanziaria

Accesso all'informazione

Accesso alla cultura

Giustizia

Uguaglianza sociale

Discriminazione basata sull'età

Tutela delle minoranze
Governance
Sicurezza e protezione sociale

Occupazione

Forti istituzioni, pace e stabilità

Fattori di impatto settoriale ESG definiti da UnepFI

Sulla base del livello di impatto dei fattori ESG definito dalla Heat Map, è stabilita una scala di rischiosità secondo 5 diversi livelli, identificati da altrettanti colori, che indicano il grado di "rischio potenziale" di ogni macro/sottosettore economico sia come valutazione complessiva ESG, sia come singola componente di valutazione sotto il profilo ambientale, sociale e di governance.

Di seguito viene data una rappresentazione della scala di rischiosità ESG utilizzata

Colore Fascia di rischiosità Descrizione
ALTO Impatto significativo dei Fattori ESG
MEDIO-ALTO Impatto medio-alto dei Fattori ESG
MEDIO Impatto medio dei Fattori ESG
MEDIO-BASSO Impatto medio-basso dei Fattori ESG
BASSO Impatto basso dei Fattori ESG

Scala rischiosità Heat Map ESG

Lo scoring settoriale calcolato attraverso la Heat Map è utilizzato nell'ambito del processo di concessione del credito in caso di assenza dell'informazione sullo Score ESG di controparte, trattato al punto precedente.

GESTIONE DEI RISCHI 76

Future evoluzioni degli strumenti di valutazione dei rischi ESG per il rischio di credito

La Banca sta sviluppando più avanzati modelli per la quantificazione dei rischi C&E per le controparti Corporate e Retail, basati principalmente su approcci quantitativi e metodologie interne. Tali modelli sono funzionali all'integrazione degli elementi C&E nel framework IFRS 9 per il calcolo delle svalutazioni e alla revisione dell'attuale score ESG di controparte.

Più nel dettaglio, si è previsto di incorporare l'effetto del rischio di transizione e fisico nella stima dei fattori di PD e LGD delle controparti finanziate. In merito alla metodologia applicata sulla PD, l'approccio mira a indagare l'impatto dell'evoluzione delle emissioni di GHG (e del relativo costo) sui bilanci della singola controparte. La metodologia definita è utilizzabile indipendentemente dal settore di appartenenza della controparte e si articola in due step: (i) calcolo dell'impatto del rischio climatico sui bilanci aziendali e (ii) trasferimento dell'impatto sul rischio cliente/PD. Per quanto riguarda il parametro di LGD, l'approccio applicato tiene in considerazione l'impatto sia dei rischi di transizione che dei rischi fisici. Quanto alla transizione, viene stimato l'effetto derivante dall'incremento atteso dei costi di ristrutturazione e manutenzione degli asset immobiliari delle controparti con l'obiettivo di raggiungere una classe energetica target; per quanto riguarda il rischio fisico, viene valutato l'effetto atteso di minacce "croniche" (es. cambiamento delle temperature, innalzamento del livello delle acque) e "acute" (es. inondazioni, frane, incendi) con influenza sul valore della garanzia immobiliare e quindi sulla LGD finale.

Gli aggiustamenti climate-related ai parametri PD e LGD consentiranno anche di apportare delle evolutive all'attuale score ESG di controparte previste entro il primo trimestre del 2024. Già a partire dalla seconda metà del 2023, la Banca ha infatti avviato una serie di attività propedeutiche a: i) ampliare il perimetro di popolazione coperto dall'attuale sistema interno di ESG scoring (con estensione anche al segmento "Famiglie" del portafoglio prestiti e anticipazioni); ii) implementare approcci alternativi per la quantificazione delle componenti di rischio climatico già presenti nello score; iii) modellizzare ulteriori componenti attualmente non coperte dallo score (i.e. immobili a garanzia, componenti Social e Governance).

Viene riportata di seguito una sintesi dei principali interventi previsti per il nuovo score ESG:

  • Perimetro: estensione della copertura del portafoglio "Imprese" e inclusione anche delle "Famiglie" (privati e piccoli operatori economici) con esposizioni garantite da immobili.
  • Modello: definizione di sei componenti di determinazione dello score, di cui quattro nuove e una rivista in modo rilevante. In aggiunta, si prevede una stima dello score in modo puntuale a livello di singola controparte e di singola garanzia, calcolando l'impatto dei rischi C&E sui bilanci aziendali (stima della PD) e l'impatto sul valore della perizia della singola garanzia (stima LGD).
  • Rischio controparte: stima dal calcolo dell'impatto del rischio climatico sui bilanci aziendali e valutazione di un aggiustamento sulla PD (PD climate adjustment) della controparte, derivante dal citato impatto.
  • Rischio immobili a garanzia: previsione di due nuove componenti che misurano la potenziale perdita del valore dell'immobile a garanzia: i) derivante dal processo di adeguamento verso un'economia a basse emissioni di CO2 (rischio di transizione) e (ii) a causa del verificarsi di eventi meteorologici estremi più frequenti (rischio fisico).
  • Componenti Social e Governance: inclusione di due nuove componenti che riguardano gli aspetti di carattere Sociale e di Governance (fornite da qualificato provider esterno).

Risk Appetite Framework

La Banca ha integrato gli schemi di propensione al rischio del Gruppo (Risk Appetite Framework), da un lato, mediante l'inserimento di indicazioni e obiettivi di carattere qualitativo relativi ad aspetti di governo e gestione dei rischi ESG e, dall'altro, attraverso l'introduzione a livello complementare (2° livello) di un parametro quantitativo per la misurazione dell'entità dei profili di rischio climatici e ambientali nel contesto dell'esposizione al rischio di credito del portafoglio "Imprese".

In merito agli obiettivi qualitativi, la Banca ha esplicitato:

  • l'impegno all'attivazione di politiche di indirizzo alla riconversione del credito bancario verso settori green e sostenibili, nonché alla definizione di elementi di valutazione – attuali e prospettici – legati all'impatto dei fattori climatici e ambientali sulla stabilità economica e finanziaria delle proprie controparti;
  • il riconoscimento dei rischi di degrado ambientale e di cambiamento del clima quali fonti significative di rischio creditizio, con conseguente adozione di sistemi di misurazione di tali fattori a livello di singola controparte. Lo scoring single-name della clientela, utilizzato per valutarne l'esposizione ai fattori climatico-ambientali, e la sintesi di portafoglio attraverso specifiche metriche di propensione al rischio sono considerati elementi di indirizzo strategico per il Gruppo, specie negli ambiti (i) della formulazione e attuazione della strategia creditizia, (ii) dell'offerta di prodotti di finanziamento alla clientela e (iii) della definizione delle logiche di lending pricing;
  • la promozione dell'integrazione di ulteriori e nuove valutazioni di rischio ESG nell'espressione della propensione al rischio del Gruppo, al fine di orientare le scelte strategiche nell'ottica del contenimento degli impatti di tali fattori sulle esposizioni ai rischi creditizi e di investimento, strategici, reputazionali e legali, pure tramite lo sviluppo di dedicate metriche quali-quantitative.

Usufruendo di strumenti di analisi basati sul rischio, il Gruppo mira inoltre: (i) ad astenersi da investimenti in controparti che presentano, anche in prospettiva futura, impatti avversi sull'ambiente, sul clima e sui diritti umani; (ii) a definire idonee misure di mitigazione degli impatti proporzionate alla materialità dei fattori ESG determinanti.

L'indicatore quantitativo di 2° livello è stato definito per misurare la concentrazione, nel portafoglio crediti del segmento "Imprese", di controparti debitrici che presentano una valutazione negativa di vulnerabilità ai fattori di rischio climatico e ambientale sintetizzata attraverso il citato di sistema di ESG scoring interno. All'indicatore, calcolato tramite il rapporto tra il valore di esposizione verso controparti con punteggio di rischio climaticoambientale negativo e l'ammontare di esposizione complessiva del portafoglio "Imprese" coperto dal sistema di scoring, è applicata una soglia di allerta (risk trigger). L'attività di monitoraggio di tale indicatore si avvale di idonei sistemi di rilevazione, reporting e segnalazione degli scostamenti registrati (procedimenti di allerta o escalation) disciplinati nell'ambito del Regolamento RAF del Gruppo.

Al 3° livello della struttura di metriche RAF relative al rischio di credito si sono definiti ulteriori indicatori operativi volti a monitorare il rischio ESG nelle sue diverse declinazioni: intensità emissiva delle aziende controparti, livello di emissioni GHG finanziate, concentrazione verso controparti con valutazione di rischio C&E negativo, concentrazione in settori sensibili dal punto di vista sociale (Armi, Tabacco, Gioco d'azzardo).

eq/mln euro)

Ambito Indicatore
1 Intensità emissiva GHG scope1/2/3/EBITDA (tCO2
- Portafoglio
2 Intensità emissiva GHG scope 1/2/3/EBITDA (tCO2
eq/mln
euro) - Settori sensibili climaticamente
Climatico 3 Intensità emissiva WACI (tCO2
eq/mln euro) - Portafoglio
4 Intensità emissiva WACI (tCO2
eq/mln euro) - Settori sensibili
climaticamente
5 Variazione a 12 mesi dell'emissione finanziate (%) – Portafoglio
6 Variazione a 12 mesi dell'emissione finanziate (%) – Settori
sensibili climaticamente
Climatico
- Ambientale
7 EAD controparti con score ESG elevato (4 e 5)/EAD Totale (%)
8 EAD controparti con score fisico elevato (3-4-5) /EAD Totale (%)
Sociale 9 EAD settori sensibili socialmente /EAD Totale (%)

Nel corso del 2024 è prevista un'attività di evolutiva che contempla una revisione del set degli indicatori di monitoraggio, in coerenza con l'analisi di materialità dei rischi C&E, con l'obiettivo di rafforzare l'identificazione dei profili di rischio fisico e di transizione più rilevanti per le esposizioni al rischio di credito. Da tali analisi sono infatti emerse evidenze di elevata materialità di rischio su alcuni settori economici di portafoglio per quel che riguarda il rischio di transizione delle aziende e in alcune aree geografiche per quel che riguarda il rischio fisico delle aziende e delle famiglie.

70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

Rischio di mercato

Per il presidio dei rischi climatico-ambientali associati agli investimenti in strumenti finanziari, la Banca si avvale di dedicate metriche, calcolate sulla base delle informazioni fornite da primario provider esterno, di seguito evidenziate:

Strumento Descrizione Utilizzo
Rating Environmental
(Rating E)
Strumento utile a fornire un giudizio di
sintesi sugli emittenti dei titoli in
portafoglio in merito alle tematiche
climatico-ambientali (rischi fisici e di
transizione).

ESG reporting

RAF
Quantificazione delle
emissioni di gas effetto
serra
Valori di emissioni finanziate (Carbon
footprint) e dell'intensità carbonica
media ponderata (WACI) del
portafoglio titoli.

ESG reporting

RAF
Analisi di portfolio
alignment
Strumento di misurazione
dell'allineamento del portafoglio titoli
ai target climatici utilizzati per
monitorare il grado di raggiungimento
degli obiettivi di contenimento del
riscaldamento globale previsti dall'
Accordo di Parigi sul clima.

ESG reporting
Scenari climatici prospettici
(CVaR)
Quantificazione del potenziale impatto
finanziario prospettico sul portafoglio
titoli, in termini di variazione del valore
corrente (delta Present Value), che si
avrebbe al verificarsi di determinati
scenari climatici.

ESG reporting

RAF

ICAAP

Analisi di materialità
dei rischi C&E

GESTIONE DEI RISCHI 80

Rating Environmental (Rating E)

Il Rating Environmental è una metrica funzionale a fornire una classificazione degli emittenti degli strumenti finanziari in portafoglio in merito alle tematiche climatico-ambientali. La metodologia, differenziata tra emittenti Corporate e Governativi, si fonda su un'analisi di specifici punti di attenzione (Key Issues) che definiscono il profilo C&E dell'entità, ognuno dei quali afferente a una particolare area tematica (Theme).

Di seguito vengono riportati i temi indagati per la formulazione del giudizio di rating ambientale:

Corporate Governativo

Cambiamento climatico

Consumo di risorse naturali

Inquinamento e gestione delle scorie

Opportunità ambientali

Gestione delle risorse naturali

Esternalità ambientali e vulnerabilità a eventi
esterni

Con riferimento al rating Corporate, a ciascuna Key Issue ritenuta rilevante per il settore economico di appartenenza di un emittente, l'info provider assegna: a) uno score numerico ottenuto valutando l'esposizione dell'emittente a ogni specifico fattore di rischio C&E e la capacità dello stesso di gestire tale esposizione e b) un fattore di ponderazione determinato a livello di ciascun sottosettore GICS (Global Industry Classification Standard). Dopo aver preso in considerazione eventuali correttivi (override), il punteggio finale viene mappato su una scala di valutazione compresa tra AAA (migliore) e CCC (peggiore).

Per i titoli Governativi, ci si avvale della modalità di valutazione della componente Environmental insita nel rating ESG globale attribuito dal provider, la cui finalità è riflettere le modalità con cui l'esposizione e la gestione dei fattori di rischio ESG da parte degli Stati possono influenzare la sostenibilità di carattere socio-ambientale e la competitività di lungo termine delle rispettive economie. Nell'analisi è presa in considerazione sia l'esposizione al rischio inerente (risk exposure) e sia la capacità da parte dello Stato sovrano di gestire gli elementi di rischiosità ESG (risk management).

Relativamente, infine, alle quote di fondi, la determinazione del Rating Environmental viene effettuata direttamente dal provider esterno sulla base dello studio degli investimenti sottostanti (constituents).

Di seguito è presentata la ripartizione in percentuale dei volumi di esposizione per fasce di rating ambientale del portafoglio titoli a fine dicembre 2023.

TASK FORCE IN CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2023

Quantificazione delle emissioni di gas effetto serra (GHG)

La quantificazione delle emissioni di gas effetto serra del portafoglio titoli viene effettuata sulla base delle seguenti metriche raccomandate dalla TCFD e dalla Partnership for Carbon Accounting Financials (PCAF):

  • le Emissioni finanziate (Carbon footprint), rappresentative dell'ammontare di emissioni di gas serra attribuibili a un dato portafoglio o a suoi sub-aggregati attraverso la quota di investimento negli emittenti dei titoli. Come raccomandato da PCAF, l'attribuzione è realizzata ponderando i quantitativi di emissioni di gas serra (GHG) di ciascuna impresa per la quota che l'investitore detiene del suo valore, dato dalla somma del capitale, del debito emesso e della liquidità (cd. Enterprise Value Including Cash, EVIC). Il valore di impronta carbonica espresso in termini assoluti è detto Total Financed Carbon Emission (TFCE); la Financed Carbon Emission (FCE) normalizza il valore di TFCE per milione di investimento rendendo possibile un confronto omogeneo tra diversi portafogli o subportafogli. Tali metriche vengono calcolate esclusivamente per i titoli Corporate e i fondi Corporate;
  • l'Intensità carbonica media ponderata (Weighted Average Carbon Intensity WACI) che misura l'esposizione del portafoglio a emittenti con livelli elevati di emissioni di gas serra rispetto al volume di attività. La metrica è calcolata come media ponderata delle intensità carboniche di ciascun emittente in portafoglio (espresse in tonnellate di anidride carbonica equivalente per unità di ricavo per i titoli Corporate e come rapporto delle emissioni GHG territoriali e il PIL del Paese per i titoli governativi) con ponderazioni pari al peso percentuale dell'esposizione verso l'emittente (valore corrente degli strumenti finanziari emessi) sul portafoglio complessivo della Banca o su suoi sub-aggregati. La metrica è calcolabile per tutte le tipologie di cluster in portafoglio.

Analisi di portfolio alignment

Gli strumenti di misurazione dell'allineamento del portafoglio titoli ai target climatici globali (Portfolio Alignment) forniti dal provider sono utilizzati per monitorare il grado di raggiungimento degli obiettivi di contenimento del riscaldamento globale previsti dal Accordo di Parigi sul clima del 2015.

L'Implied Temperature Rise (ITR) è una metrica volta a fornire un'indicazione sul grado di allineamento degli emittenti dei titoli in portafoglio rispetto ai target climatici di contenimento del surriscaldamento globale. L'ITR è interpretabile come l'incremento di temperatura che si osserverebbe nell'anno 2050 nel caso in cui l'economia mondiale seguisse lo stesso livello di emissioni di GHG previste per gli emittenti in portafoglio in ipotesi di mancata attuazione di politiche o azioni di contrasto al cambiamento climatico.

Scenari climatici prospettici

Al fine di quantificare gli impatti prospettici sul portafoglio di attività finanziarie derivanti dai rischi climatici e ambientali si utilizza la metodologia di Climate VaR (CVaR) descritta nel capitolo precedente. Tale metodologia consente di quantificare il potenziale impatto finanziario, in termini di variazione del valore corrente dei titoli (delta Present Value), che si avrebbe al verificarsi di un determinato scenario climatico.

Il provider, partendo dagli scenari pubblicati da NGFS (Network for Greening the Financial System), mette a disposizione molteplici scenari avvalendosi di differenti Integrated Assessments Models (IAMs). La Banca ha ritenuto di focalizzare le proprie analisi su tre dei sei scenari NGFS a disposizione:

  • Scenario "Net Zero 2050";
  • Scenario "Delayed Transition";
  • Scenario "Current Policies".

Risk Appetite Framework

Trimestralmente la Banca, oltre a fornire nel proprio ESG reporting una rappresentazione puntuale e andamentale delle metriche C&E sopra illustrate, monitora una serie di indicatori specifici di seguito riepilogati, rientranti fra i KRI (Key Risk Indicators) di 3° livello del RAF.

Indicatore Tipologia Indicatore
1 Mkt Value titoli con RATING_E basso
(B e CCC)/Mkt Value totale (%)
Indicatore climatico
2 Intensità emissiva WACI
(tCO2
eq / mln €) - Corporate
Indicatore climatico storico
3 Intensità emissiva WACI (tCO2
eq / mln €) - Governativi
Indicatore climatico storico
4 Intensità emissiva WACI (tCO2
eq / mln €) - Fondi
Corporate
Indicatore climatico storico
5 Intensità emissiva WACI (tCO2
eq / mln €) - Fondi
Governativi
Indicatore climatico storico
6 Emissioni finanziate FCE (tons CO2
eq / mln €) - Corporate
Indicatore climatico storico
7 Emissioni finanziate FCE (tons CO2
eq / mln €) - Fondi
Corporate
Indicatore climatico storico
8 Climate Var (%) - Scenario net Zero Indicatore climatico prospettico
9 Climate Var (%) - Scenario Current Policy Indicatore climatico prospettico
10 Climate Var (%) - Scenario Delayed Transition Indicatore climatico prospettico

Il primo dei dieci indicatori in elenco, rappresentativo della quota di titoli a maggior rischio C&E sul totale di portafoglio coperto (rating E Basso pari a B e CCC), entrerà nel corso dell'anno a far parte del set degli indicatori di 2° livello della struttura RAF, rafforzando ulteriormente il presidio in essere.

Rischio di liquidità

In generale, la Banca monitora la propria posizione di liquidità attesa tramite la conduzione di differenziate prove di stress che coinvolgono, a partire dall'esercizio 2023, uno specifico scenario basato su eventi di manifestazione dei rischi climatici.

A partire dagli esiti delle analisi di materialità dei fattori C&E rilevanti per il rischio di liquidità, da cui sono emerse significative previsioni di impatto relativamente al cd. rischio di liquidità da raccolta, sono stati indagati gli effetti potenziali della materializzazione di eventi di rischio fisico acuto, sui quali tale analisi si focalizza. Tra le molteplici minacce considerate (es. incendi boschivi, frane, siccità, tempeste e cicloni, ecc..), gli eventi franosi sono risultati di particolare rilevanza per i depositanti del Gruppo Bancario nel suo complesso e, specificamente, per quelli della provincia di Sondrio, nucleo operativo della Capogruppo.

L'integrazione del framework di stress test interno sui rischi di liquidità con l'aggiunta di uno scenario simulativo dedicato agli eventi franosi e agli effetti di questi ultimi in termini di deflussi di liquidità è stata declinata in due driver di stress: la corsa agli sportelli connessa alla raccolta al dettaglio e l'utilizzo inatteso delle linee di fido concesse al segmento Corporate e ancora disponibili.

Evento di stress Operatività
impattata
Impatto
complessivo
evento
Durata
complessiva
evento *
Raccolta a vista
retail
-20% 20 giorni
Cambiamenti climatici e
ambientali
Linee di credito
committed
corporate
20% 20 giorni
Linee di credito
uncommitted
corporate
Doppio del peso
del relativo nodo
LCR 1.1.7.1

La quantificazione delle ipotesi di stress si declina secondo le seguenti calibrazioni d'impatto:

Gli effetti dei sopracitati eventi negativi vengono simulati su scenari base delineati ipotizzando, a eccezione degli elementi caratterizzanti lo scenario di stress in esame, la proiezione in un orizzonte futuro della struttura di bilancio e delle condizioni di mercato rilevate alla data di riferimento. L'ipotesi base di stabilità consente di definire la futura evoluzione della posizione evidenziata dalla Maturity Ladder operativa (scadenziere dei flussi di cassa attesi su un orizzonte temporale annuale) e dei relativi indicatori gestionali di breve periodo Giorni di sopravvivenza e Counterbalancing Capacity, nonché sugli indicatori regolamentari Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR).

Il calcolo delle metriche di rischio di liquidità in ipotesi di stress legate a eventi naturali avversi (frane) ha periodicità mensile per tutti gli indicatori in rassegna, eccetto per il coefficiente NSFR, calcolato con frequenza trimestrale. Tali prove di stress vengono effettuate sia sul perimetro consolidato che sulla posizione di liquidità individuale della Capogruppo.

* I termini indicati sono da intendersi come giorni lavorativi

Rischi operativi e di reputazione

Di seguito si evidenzia una sintesi degli strumenti di valutazione utilizzati nelle analisi concernenti le fattispecie di rischio operativo (sottocategorie rischio di contenzioso, altri rischi operativi e rischio di responsabilità legale) e di reputazione connessi a fattori di rischio climatico-ambientali.

Descrizione e perimetro di
applicazione
Utilizzo
Raccolta score di esposizione attuale e
prospettica (breve, medio e lungo
termine) a minacce di rischio fisico
a) asset immobiliari del Gruppo e di
fornitori FEI siti in territorio UE:
metodologia data provider esterno
b) asset immobiliari del Gruppo e di
fornitori FEI siti in territorio Extra-UE:
metodologia tool open-source
ThinkHazard!

Analisi di materialità
dei rischi C&E

ICAAP
Raccolta score di esposizione attuale e
prospettica (breve, medio e lungo
termine) a minacce di rischio di
transizione:
c) controparti creditizie: metodologia
di scoring sviluppata internamente
d) fornitori FEI: metodologia data
provider esterno

Analisi di materialità
dei rischi C&E
contenzioso
(acuto e cronico):
responsabilità

Foto di: Diego Innocenti, Ufficio Contabilità e Bilancio Valtellina (SO)

Nel prosieguo si forniscono ulteriori elementi di dettaglio circa gli strumenti sopra elencati, suddivisi per perimetro di applicazione.

a) Rischi fisici: asset immobiliari del Gruppo e di fornitori FEI siti in territorio UE

Gli score di rischio fisico, distinti per orizzonte temporale di riferimento (actual/future), sono calcolati da primario data provider esterno in base a una metodologia proprietaria incentrata sull'analisi congiunta della pericolosità territoriale dell'immobile e della vulnerabilità settoriale del proprietario dello stesso. Più in dettaglio, vengono forniti:

− uno score sintetico di rischio fisico acuto, quale elaborazione di sintesi degli score registrati a fronte del complesso delle seguenti minacce:

Minacce di rischio fisico acuto
Ondate di calore Forti precipitazioni
(acqua, grandine, neve/ghiaccio)
Ondate di freddo / gelo Inondazioni
(costiera, fluviale, pluviale)
Incendi boschivi Frane e subsidenza
Tempeste di vento
(cicloni, uragani, tifoni, trombe d'aria e
tornado)
Siccità

− uno score sintetico di rischio fisico cronico, quale elaborazione di sintesi degli score registrati a fronte del complesso delle seguenti minacce:

Minacce di rischio fisico cronico
Cambiamento delle temperature Innalzamento del livello del mare
Scioglimento del permafrost Stress idrico
Stress termico Erosione del suolo o delle coste
Cambiamento del pattern dei venti Degrado del suolo
Cambiamento dei pattern e dei tipi di
precipitazioni
(pioggia, grandine, neve/ghiaccio)

Dall'analisi degli score attribuiti ai beni immobili di pertinenza delle società del Gruppo è stato possibile definire il grado di materialità rispetto a minacce di rischio fisico e acuto di tali asset nel lungo periodo:

GESTIONE DEI RISCHI 88

b) Rischi fisici: asset immobiliari del Gruppo e di fornitori FEI siti in territorio Extra-UE

Gli score di dominio pubblico del tool ThinkHazard!, disponibili con vista geografica di dettaglio (es. provincia / cantone) e specifici rispetto a identificate minacce di rischio fisico, vengono associati a cinque classi di esposizione al rischio e ricondotti alla scala generale di valutazione in base alla quale si definiscono i livelli qualitativi di materialità per le singole minacce di rischio fisico.

Per ciascun asset in perimetro vengono quindi sviluppati i seguenti score complessivi:

− uno score sintetico di rischio fisico acuto, quale elaborazione di sintesi degli score registrati a fronte del complesso delle seguenti minacce:

Minacce di rischio fisico acuto
Alluvione / inondazione urbana Incendio
Alluvione / inondazione costiera Ondata di calore
Alluvione / inondazione fluviale Tsunami
Frana

− uno score sintetico di rischio fisico cronico, equivalente allo score attribuito a fronte della minaccia "Stress idrico".

c) Rischio di transizione: controparti creditizie

Per quanto concerne le controparti creditizie l'approccio metodologico si fonda sulle evidenze degli impatti dei rischi di transizione climatica fornite dal sistema di score ESG di controparte*, distinto per orizzonte di breve, medio e lungo termine, sviluppato internamente dalla Banca.

* Per maggiori riferimenti alla metodologia di calcolo dello Score ESG di controparte si vedano le pagine da 67 a 72.

d) Rischio di transizione: fornitori FEI

Per quanto concerne l'esposizione ai rischi di transizione dei fornitori FEI, la metodologia di valutazione fa invece leva sulle evidenze del cd. score di transizione di controparte calcolato da qualificato info provider esterno sulla base delle tre componenti di seguito descritte:

    1. scenari di transizione (scenari "Net Zero 2050"* e "Hot House World"** utilizzati quali input);
    1. determinanti macroeconomiche fornite da NGFS, funzionali a fornire una panoramica dei tre principali fattori di transizione climatica impattati dall'evoluzione prospettica prevista in ciascuno scenario: politica / regolamentazione, tecnologia e domanda di mercato;
    1. modellazione dell'incidenza del rischio di transizione per ciascun canale di trasmissione (ricavi, investimenti e costi aziendali) attraverso la combinazione di: i) un approccio topdown, volto a valutare l'influenza che il processo di transizione verso un'economia a zero emissioni di carbonio può avere su ciascun settore economico, e ii) un approccio bottom-up, atto a misurare l'impatto della transizione a livello single-name mediante un'analisi dei principali indicatori finanziari delle controparti e l'adattamento degli impatti settoriali stimati alle specifiche della singola azienda.

SCENARI DI TRANSIZIONE

* Scenario di transizione ordinata ("Orderly Transition"): le politiche di contrasto al cambiamento climatico vengono adottate in maniera tempestiva ed efficace, innescando una transizione graduale che permette di raggiungere l'obiettivo globale "Net Zero" entro il 2050.

** Scenario di transizione nulla ("Current Policy"): le politiche climatiche e ambientali già implementate vengono mantenute invariate, portando i cambiamenti climatici a manifestarsi pienamente in termini di surriscaldamento globale e di severità degli impatti naturali associati.

GESTIONE DEI RISCHI 90

Risk Appetite Framework

Per quanto concerne il framework RAF, sono in corso di implementazione una serie di indicatori di livello operativo (3° livello) attinenti a fattori di esposizione a rischi operativi e reputazionali riconducibili a profili ESG, di cui 5 attinenti alla dimensione climaticoambientale (E) e 3 a quella sociale e di buon governo (S e G):

Ambito Indicatore
Climatico
- Ambientale
1 Numero di eventi di perdita operativa di importo significativo per ripristino
di danni ad asset aziendali conseguenti a minacce di rischio fisico
Climatico
- Ambientale
2 Numero di eventi di perdita operativa derivanti da vertenze legali
conseguenti a manifestazioni di rischio fisico tali da determinare
interruzioni dell'operatività e/o danni a terzi
Climatico
- Ambientale
3 Numero di reclami connessi a mancata / apparente aderenza a istanze
«Environmental»
Climatico
- Ambientale
4 Numero di ricorsi stragiudiziali connessi a mancata / apparente aderenza a
istanze «Environmental»
Climatico
- Ambientale
5 Numero di contenziosi legali connessi a mancata / apparente aderenza a
istanze «Environmental»
Social &
Governance
6 Numero di reclami connessi a mancata / apparente aderenza a istanze
«Social» e «Governance»
Social &
Governance
7 Numero di ricorsi stragiudiziali connessi a mancata / apparente aderenza a
istanze «Social» e «Governance»
Social &
Governance
8 Numero di contenzioni legali connessi a mancata / apparente aderenza a
istanze «Social» e «Governance»

Quantificazione dei rischi climatici e ambientali

Sulla base delle analisi di materialità dei rischi C&E poste in essere e con particolare riferimento all'aspettativa 11 contenuta nella precedentemente citata «Guida sui rischi climatici e ambientali» della BCE, nella quale è richiesto agli enti vigilati di incorporare i fattori di rischio climatici e ambientali negli scenari di riferimento delle proprie prove di stress, la Banca ha integrato i fattori di rischio C&E nei propri processi di valutazione dell'adeguatezza del capitale interno (ICAAP) e di liquidità (ILAAP) mediante dedicate quantificazioni di impatto (per esempio sui valori dei portafogli e delle attività aziendali, sui volumi operativi e sulla redditività, sulle misure gestionali e regolamentari di esposizione ai rischi esistenti, ecc.) basate sull'applicazione di scenari prospettici di simulazione della transizione climatica e/o su ipotesi di severità degli effetti dei rischi fisici rilevanti.

Già nel corso del 2022, la Banca aveva avviato la definizione e l'implementazione delle componenti chiave del proprio framework interno di climate risk management, attivando forniture di dati ricorrenti focalizzate sui fattori climatico-ambientali rilevanti per la propria operatività e adottando motori di calcolo simulativi analitici per la stima degli impatti dei rischi fisici e di transizione sui propri principali portafogli di business. Il framework, in corso di progressiva strutturazione e integrazione, è stato oggetto di ulteriori evoluzioni nel corso dell'ultimo esercizio.

Nel complesso, mediante lo svolgimento di analisi di scenario e di prove di stress in relazione ai rischi climatici e ambientali, la Banca mira a comprendere i potenziali impatti, anche gestionali e in termini di sostenibilità economico-finanziaria, derivanti dalla propagazione di questi particolari fattori sulle misure di rischio tradizionali. Nello specifico, tali analisi si propongono di valutare: i) come il Gruppo potrebbe risentire degli effetti prospettici di materializzazione dei rischi fisici e di transizione; ii) come i rischi climatici e ambientali potrebbero evolvere nell'ambito di vari scenari di andamento del climate change, tenuto conto che, tipicamente, essi non trovano pieno riscontro nei dati storici; iii) in quale misura i rischi C&E si potrebbero concretizzare in orizzonti temporali di breve, medio e lungo termine a seconda degli scenari considerati.

Nel ciclo ICAAP riferito al 31 dicembre 2023 la Banca ha compiuto significative evoluzioni nelle metodologie di conduzione delle analisi nella direzione auspicata dal Supervisore, valutando la resilienza del proprio profilo di adeguatezza patrimoniale ai rischi fisici e di transizione attraverso simulazioni d'impatto sull'esposizione ai rischi tradizionali rientranti nel primo pilastro quali il rischio di credito, di mercato e operativo. In particolare, il framework è stato affinato al fine di ricomprendere i potenziali impatti derivanti dai canali di trasmissione dei rischi climatici sulle misure di rischio tradizionali, ossia: i) per il rischio di credito sono stati esaminati i potenziali impatti generati sui driver di rischio riguardanti il portafoglio di finanziamenti verso imprese, privati e relative garanzie ricevute; ii) per il rischio operativo sono stati presi in considerazione gli impatti conseguenti al verificarsi di eventi di rischio fisico acuto comportanti perdite potenziali sulle proprietà del Gruppo e infine iii) per il rischio di mercato l'analisi si è concentrata sulla stima degli impatti finanziari causati dalle variazioni di valore corrente (Present Value) dei titoli in portafoglio.

Le componenti implementate e utilizzate all'interno del framework per la conduzione di simulazioni climate-risk adjusted supportano l'introduzione di specifici indicatori di rischio climatico (KRI), al fine di completare il più ampio processo di identificazione, misurazione e monitoraggio dei rischi climatici.

Rischio di credito

La Banca ha elaborato all'interno dell'ICAAP un organico sistema di stress testing diretto a quantificare i potenziali impatti su specifiche misure di esposizione al rischio creditizio sotto diversi orizzonti temporali (breve, medio e lungo periodo) e sotto predefiniti scenari di evoluzione avversa dei fattori climatici e ambientali a cui sono tipicamente esposte le imprese prenditrici presenti in portafoglio e i beni immobili a garanzia di affidamenti concessi a famiglie e aziende.

Il framework impiegato valuta gli impatti sulla rischiosità creditizia in condizioni di stress dovute a:

  • avvenimenti avversi generati dai rischi fisici acuti e cronici;
  • amplificazione degli effetti dei rischi fisici acuti nel medio-lungo periodo, a seguito dell'aggravarsi delle condizioni climatiche;
  • eventi/politiche di transizione climatica imposti dal contesto tecnologico o politico esterno (es. politiche di decarbonizzazione europee e/o innovazioni tecnologiche).

L'individuazione dei fattori di rischio fisico e di transizione su cui focalizzare le analisi d'impatto si è basata sulle risultanze delle analisi quantitative di materialità a cui sono stati sottoposti tutti i potenziali fattori di rischio climatico-ambientale e i relativi canali di trasmissione.

Nell'ambito dell'impostazione dell'esercizio ICAAP di quest'anno, la Banca ha inoltre realizzato, quantificandola, una mappatura analitica, forward looking e scenario - dependent della propria esposizione ai suddetti rischi / canali di trasmissione, in termini ad esempio di settori, controparti, portafogli e aree geografiche, per quanto riguarda i credit risk driver della probabilità di default e della loss given default. Per le quantificazioni degli impatti dei rischi fisici e del rischio di transizione climatica sui driver creditizi del portafoglio, la Banca ha impiegato le seguenti componenti logiche:

  • dati di input da fonte interna (es. esposizioni, anagrafiche) e da provider esterni;
  • scenari climatici previsivi allineati alla visione del NGFS (Network for Greening the Financial System), resi disponibili da qualificato provider esterno e declinati:
  • − nel breve, medio e lungo periodo;
  • − sulle variabili economico-finanziarie principali di riferimento, in linea con gli scenari previsivi impiegati anche in altri processi chiave della Banca;
  • − in termini di settore economico delle imprese finanziate;
  • motore di rischio di transizione (Transition Risk Engine, TRE): strumento analitico utilizzato per la misurazione degli impatti del rischio di transizione climatica sugli schemi di bilancio prospettici e, conseguentemente, sul merito creditizio delle imprese finanziate;
  • motore di rischio fisico (Physical Risk Engine, PRE): strumento analitico utilizzato per: a) la misurazione degli impatti generati da eventi fisici avversi (es. siccità e ondate di calore) sugli andamenti di business e sulla continuità operativa delle imprese finanziate; b) la misurazione dei potenziali effetti sul valore di mercato delle garanzie immobiliari (commerciali e residenziali) esposte a rischi fisici acuti (es. alluvioni e frane) e cronici avversi, suscettibili di incidere sulla valutazione dei beni immobili che assistono un'esposizione nei confronti di privati o imprese;

Infine, la Banca tramite un motore simulativo recepisce gli output dei motori analitici di rischio fisico e di transizione e quantifica gli impatti finali relativamente ai parametri di rischio creditizio (PD, LGD) e, conseguentemente, alla dinamica degli attivi ponderati (RWA) e al costo del rischio di credito.

Scenari climatici utilizzati

Per le simulazioni di rischio climatico sono stati impiegati i seguenti scenari previsivi formulati dal NGFS e integrati nelle previsioni macroeconomiche e finanziarie:

Net Zero 2050 - Transizione ordinata ("Orderly")

1 Limita il riscaldamento globale a +1,5°C attraverso politiche climatiche rigorose e innovazione ma con un aumento del disordine e maggiori rischi fisici e di transizione vs. Fase III

Delayed Transition - Transizione disordinata ("Disorderly")

2 Ipotizza che le emissioni GHG annuali non diminuiscano fino al 2030. Politiche rigorose per limitare il riscaldamento al di sotto dei +2°C.

Current Policies ("HH World")

3 Nessun aumento di ambizione rispetto alle politiche climatiche esistenti, mancato raggiungimento degli obiettivi di riscaldamento globale, accentuazione dei fenomeni fisici

OT3 ("Orderly Transition 3")

  • Scenario intermedio tra gli scenari Net Zero e Current Policies pur avvicinandosi
  • 4 più al primo. Utilizzato anche come scenario di riferimento per le analisi di sostenibilità finanziaria svolte dalla Banca in ottica di adesione all'iniziativa Net Zero Banking Alliance.

NGFS SCENARIO FRAMEWORK PHASE IV

Fonte: NGFS Scenarios for central and supervisors, 2023 positioning of scenarios is approximate, based on an assessment of physical and transistion risks out to 2100.

Le ipotesi climatiche definite da tali scenari sono state poi opportunamente recepite e modellizzate per riflettere le dinamiche economiche del contesto europeo attuale. Ne è conseguita l'elaborazione di scenari, da un lato, economicamente aggiornati e, dall'altro, inclusivi dei fenomeni/ipotesi climatiche formulate dall'organismo internazionale.

Perimetro e orizzonti temporali di analisi

Per la conduzione della presente prova di stress è stato preso in esame lo stesso perimetro utilizzato per l'esecuzione delle analisi di materialità dei fattori climatico-ambientali. Rilevano i seguenti segmenti:

  • Imprese non finanziarie esposizione garantita da immobili (NFC secured);
  • Imprese non finanziarie esposizione non garantita da immobili (NFC unsecured);
  • Famiglie esposizione garantita da immobili (HH secured).

Nello specifico, per la conduzione delle analisi di quantificazione del rischio fisico, la prova di stress test climatica si basa sui soli immobili a garanzia siti sul suolo italiano. Le analisi si sono focalizzate su un orizzonte trentennale (2023-2050), ponendo particolare focus sulle viste a breve periodo (3 anni), a medio periodo (7 anni fino al 2030) e a lungo periodo (fino al 2050) per entrambi gli scenari climatici di riferimento*.

* Per maggiori dettagli sui razionali degli orizzonti temporali utilizzati si veda il capitolo "Gestione dei rischi" (paragrafo "L'identificazione dei rischi climatici e ambientali e le analisi di materialità").

STRUMENTI ANALITICI

Misurazione del rischio di transizione

Per la quantificazione del rischio di transizione e dei relativi impatti sui principali driver creditizi prospettici e scenario-dependent considerati nell'ambito del portafoglio di finanziamenti verso imprese (probabilità di default delle controparti), la Banca ha impiegato:

  • il motore di calcolo di rischio di transizione TRE (Transition Risk Engine);
  • modelli satellite settoriali integrati con driver climate-adjusted;
  • il motore di calcolo analitico che stima gli impatti sul rischio di credito.

Motore di rischio di transizione (Transition Risk Engine, TRE)

Lo strumento per la misurazione del rischio di transizione, come già indicato nella sezione "Framework di pianificazione di lungo periodo" è un motore di calcolo analitico che, a livello di singola impresa, stima gli impatti di specifiche assunzioni sul clima e delle relative variabili macroeconomiche/settoriali sulle componenti economiche e patrimoniali del bilancio aziendale, al fine di determinare il grado di sensibilità delle aziende finanziate alle politiche di transizione. Tale motore è costituito dai seguenti modelli:

1 Modello settoriale: ha lo scopo di calcolare la produzione, l'import/export, i costi standard, la domanda, i prezzi alla produzione dei settori industriali.

2 Modello per il rischio di transizione: calcola i costi aggiuntivi diretti/indiretti dovuti principalmente all'impatto dell'applicazione della carbon tax e alla variazione dei prezzi energetici (secondo l'energy mix dinamico settoriale).

3 Modello di previsione finanziaria single-name: consente di proiettare i modelli di bilancio di una singola azienda prendendo come input esogeni le variabili determinate dai modelli settoriali. Calcola inoltre diversi indici di rischio derivati dalle proiezioni di bilancio.

In particolare, impiegando le previsioni economiche settoriali, il motore di calcolo è in grado di determinare il profilo di rischio di transizione delle controparti, stimando prospetticamente, in modalità scenario-dependent e considerando il profilo emissivo dell'azienda oggetto di analisi (puntuale e, se disponibile, anche prospettico):

  • i costi diretti: legati all'applicazione di una carbon tax sulle emissioni GHG*, nel caso di aziende aderenti al sistema per lo scambio delle quote di emissione dell'UE (EU ETS);
  • i costi indiretti: legati all'incremento dei costi energetici e alla variazione dell'energy mix aziendale, anche in risposta alla transizione climatica/tecnologica;
  • le necessità di investimento/indebitamento: per l'efficientamento o ammodernamento tecnologico necessario al fine di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra dei processi aziendali e da impiego dei fattori produttivi;
  • le conseguenti ripercussioni dei punti precedenti sui margini unitari, sugli utili aziendali e sulle altre voci del bilancio delle imprese, anche considerando la capacità settoriale di tradurre gli incrementi dei costi sui prezzi degli output impiegati a valle da altri settori merceologici (considerazione delle filiere e delle relazioni input-output) o destinati alla clientela finale.

* Il costo della carbon tax/ETS si ottiene applicando le emissioni previste al costo della carbon tax/ETS in diversi paesi e scenari (NGFS).

Il motore di calcolo, opportunamente settato, consente di ipotizzare scenari di "stress climatico" dovuto alla transizione, e incorporarne analiticamente gli effetti in termini di dinamiche creditizie considerando gli elementi specifici del portafoglio imprese della Banca e la sua composizione settoriale.

Gli output dello strumento consentono pertanto la determinazione di opportuni indicatori di rischio (KRI) relativi al profilo di rischio di transizione del portafoglio (es. concentrazione delle esposizioni e dei proventi nei settori/clienti ad alto rischio).

Modelli satellite settoriali integrati con driver climate-adjusted

I modelli satellite settoriali simulano la componente sistemica legando le variabili macroeconomiche degli scenari climatici alle dinamiche di PD cogliendo la diversa reattività dei settori alla possibile materializzazione dei fattori di rischio fisico e di transizione.

Motore analitico di stima degli impatti sul rischio di credito

Obiettivo del motore di calcolo è stimare l'impatto del rischio climatico di transizione sulle principali grandezze di rischio creditizio, in particolar modo sui parametri di PD (parametri point-in-time utilizzati per le elaborazioni IFRS 9), sugli attivi ponderati per il rischio (RWA), sul costo del rischio di credito (perdita attesa) e sulla dinamica degli impieghi negli scenari climatici e negli orizzonti temporali simulati.

Misurazione del rischio fisico

Per la quantificazione del rischio fisico (cronico e acuto) e dei relativi impatti sui principali driver creditizi prospettici e scenario-dependent considerati (probabilità di default e loss given default delle controparti), la Banca ha impiegato:

  • il motore di calcolo di rischio fisico PRE (Physical Risk Engine);
  • il motore di calcolo analitico di stima degli impatti sul rischio di credito.

Motore di rischio fisico (Physical Risk Engine, PRE)

Lo strumento, come già indicato nella sezione relativa al "Framework di pianificazione di lungo periodo", ha l'obiettivo di determinare e quantificare gli impatti di determinati eventi fisici:

  • sui bilanci prospettici delle imprese finanziate;
  • sui valori di mercato degli immobili (residenziali e commerciali) ricevuti a garanzia delle operazioni di finanziamento (sia verso imprese che verso privati) consentendo pertanto la mappatura dei suddetti portafogli in base al profilo di rischio fisico, determinabile in modalità prospettica e scenario-dependent, negli orizzonti di breve, medio e lungo periodo.

Nell'effettuare una mappatura dei suddetti portafogli in base al profilo di rischio fisico, determinabile in modalità prospettica e scenario-dependent, negli orizzonti di breve, medio e lungo periodo, il motore sfrutta i seguenti elementi:

  • geo-localizzazione: per la localizzazione degli immobili o delle unità produttive delle aziende finanziate su specifiche mappe geografiche e la considerazione delle distanze di interesse (es. da fiumi o foreste);
  • mappe e indici di rischio: per la determinazione di eventi climatici di interesse per le celle geografiche specifiche (downscaling) e per il calcolo di probabilità e magnitudo degli eventi fisici; rileva in particolare il calcolo del cd. Indicatore Sintetico di Rischio Fisico (SPRI), metrica granulare per ciascuna località con possibilità di aggregazione, ove necessario, da unità locali a livello di controparte;
  • funzioni di danno: per l'effettiva misurazione degli impatti dei rischi fisici sono applicate specifiche funzioni statistiche di danno, statisticamente calibrate, che consentono di declinare gli indici del punto precedente e calcolare:
  • − le potenziali perdite di valore degli immobili a garanzia per gli eventi di alluvione, frana, incendio e folate di vento;
  • − l'entità di danno generate dagli eventi di siccità e ondate di calore a livello di KPI economico-finanziari (es. fatturato, valore aggiunto, ecc.) delle unità produttive e, mediante aggregazione, delle imprese finanziate.

In merito al rischio fisico per le imprese, gli impatti delle funzioni di danno possono poi essere combinati con il modulo di proiezione dei bilanci per consentire la quantificazione degli impatti degli eventi sull'intero bilancio (e quindi sulla solvibilità) delle imprese.

L'applicazione di funzioni di danno robuste e altamente differenziate, dà modo di determinare in maniera metodologicamente consistente il profilo di rischio fisico degli immobili e delle imprese finanziate. Tale determinazione quantitativa consente di integrare eventi di stress fisico connotati da differenti gradi di severità e sotto diverse ipotesi di scenario all'interno delle simulazioni di rischio creditizio, impattando i driver della probabilità di default (imprese) e loss-given-default (garanzie immobiliari commerciali e residenziali). Disponendo di questi valori, la Banca ha pertanto integrato le proprie proiezioni rendendole climate-adjusted e identificando i segmenti di operatività potenzialmente assoggettabili al monitoraggio di appositi risk indicators (KRI).

Motore analitico di stima degli impatti sul rischio di credito

Obiettivo del motore di calcolo è stimare l'impatto del rischio climatico fisico sulle principali grandezze di rischio creditizio, in particolar modo sui parametri di PD e LGD (parametri point-in-time utilizzati per le elaborazioni IFRS 9), sugli attivi ponderati per il rischio (RWA) e sulla dinamica degli impieghi negli scenari climatici e negli orizzonti temporali simulati.

La proiezione del portafoglio è svolta dall'applicativo in ottica aggregata secondo specifici driver di analisi ritenuti significativi per discriminare la dinamica degli impieghi e dei parametri di rischio quali a titolo di esempio cluster del modello satellite di LGD, asset class regolamentare, segmento di rischio, classe di rating, legal entity.

La quantificazione degli impatti attesi dei fattori climatici e ambientali derivanti dai fenomeni di rischio fisico acuto e cronico, negli scenari climatici descritti in precedenza, viene svolta nelle seguenti modalità:

  • i. ipotesi di svalutazioni del valore di mercato degli immobili posti a garanzia dei prestiti erogati alla clientela e conseguente impatto sul parametro di rischio LGD;
  • ii. ipotesi di interruzione o riduzione della capacità operativa delle aziende a portafoglio in funzione degli impatti prospettici osservati sui principali parametri di bilancio, i quali si riflettono sul merito creditizio in termini di PD.

Si riportano di seguito alcune viste numeriche delle analisi di quantificazione svolte, principalmente con riguardo alle svalutazioni degli immobili a garanzia dei finanziamenti e degli impatti che intaccano i settori economici di maggiore rilevanza per la Banca e che maggiormente saranno influenzati dai fattori di rischio climatico e ambientale negli scenari prospettici.

Il grafico rappresenta l'impatto della transizione verso un'economia a basse emissioni di CO2 determinato dallo scenario OT, rispetto a uno scenario Baseline HHW rappresentativo delle politiche climatiche odierne.

La variazione percentuale del rapporto PFN/EBITDA (Posizione finanziaria netta/Margine operativo lordo) mostra come alcuni settori (es. Industrie tessili) saranno in grado di far fronte alle sfide della transizione con importanti investimenti e relativa evoluzione nei gradi di indebitamento nei vari orizzonti temporali. Contrariamente, settori come Commercio e Fabbricazione di autoveicoli potrebbero incorrere in maggiori difficoltà a conseguire gli obiettivi di una transizione ordinata "Net Zero 2050".

Analisi della variabile DSCR tra gli scenari Net Zero 2050 ("OT") e Current Policies ("HHW")

Il precedente grafico evidenzia la diminuzione percentuale del DSCR (Debt Service Coverage Ratio) delle aziende in portafoglio tra i due scenari. L'analisi mostra come la capacità prospettica delle imprese finanziate di utilizzare il proprio reddito operativo per ripagare i maggiori debiti finanziari legati al processo di transizione energetica diminuisce maggiormente entro l'anno 2030, per poi seguire un trend migliorativo negli anni successivi.

Per entrambi i grafici si può sintetizzare che, già nel medio periodo (2030), la maggior parte dei settori in portafoglio risulta fortemente impattata dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di CO2 ; solo pochi settori economici sembrerebbero mostrare maggiore difficoltà nella mitigazione dei rischi di transizione nel lungo periodo (2050), come ad esempio il settore del Commercio.

Distribuzione provinciale del valore degli immobili localizzati in Lombardia e % di riduzione di valore previste al 2050 nello scenario Current Policies ("HHW")

Il grafico rappresenta la ripartizione provinciale del valore immobiliare a garanzia dei prestiti concessi alla clientela (in milioni di euro) – con riferimento agli asset localizzati nella regione italiana di maggiore insediamento territoriale della Banca, ovvero la Lombardia – messa a raffronto con il grado di svalutazione percentuale del valore di mercato atteso degli immobili al 2050 nello scenario "Hot House World", scenario climatico che prevede un significativo innalzamento delle temperature globali e un'accentuazione della magnitudo e della probabilità di accadimento di fenomeni fisici avversi acuti e cronici.

Rischio di mercato

Il framework impiegato per l'esercizio ICAAP al 31 dicembre 2023 con riferimento alle analisi di rischio climatico relative al portafoglio titoli si basa sulla medesima metodologia precedentemente esposta per l'analisi di materialità dei fattori C&E, ossia l'utilizzo della metrica di Climate VaR (CVaR).

Il perimetro di attività finanziarie oggetto di valutazione include i titoli di debito, i titoli di capitale e le opzioni su azioni e indici dei portafogli di banking e trading book del Gruppo suddivisi nei seguenti cluster:

  • Titoli Corporate
  • Titoli Governativi
  • Fondi Corporate
  • Fondi Governativi

L'impatto finanziario dato dalla variazione di valore corrente (Present Value) dei titoli in portafoglio è indagato tenendo in considerazione i tre scenari adottati gestionalmente a fini di presidio del rischio C&E e distintamente lungo tre orizzonti temporali di breve, medio e lungo termine.

Di seguito è presentato l'esito degli impatti di CVaR gestionale derivante dai tre scenari analizzati a fine dicembre 2023.

NET ZERO CURRENT POLICY DELAYED TRANSITION
Esposizione Climate VaR Climate VaR Climate VaR
Titoli Corporate 20,3% -3,0% -1,0% -1,8%
Titoli Governativi 79,1% -0,5% 0,0% 0,0%
Fondi Corporate 0,4% -22,6% -7,3% -20,1%
Fondi Governativi 0,2% -0,5% -0,0% -0,2%

Rischio operativo

Ai fini dell'esecuzione di un dedicato esercizio di stress testing impiegato per l'esercizio ICAAP al 31 dicembre 2023, la Banca ha sviluppato un primo approccio di analisi di scenario volto alla disamina e alla stima dell'impatto sull'esposizione al rischio operativo conseguente a fattori di rischio C&E, focalizzato sull'ipotesi di accadimento di catastrofi naturali o altri eventi esterni causati da un rischio fisico acuto con conseguenti perdite operative derivanti dal danneggiamento o della distruzione di beni materiali di proprietà dell'Istituto.

Ai fini della declinazione concreta dello scenario è stata selezionata la minaccia di alluvione/ingenti precipitazioni interessanti la città di Sondrio, città ove è presente la sede legale della Banca e dove sono situati gli uffici direzionali e centrali, tenuto conto di:

  • i. risultanze dell'analisi di materialità sui rischi C&E secondo l'approccio in precedenza descritto;
  • ii. elevata concentrazione territoriale delle sedi operative della Banca nella Provincia di Sondrio;
  • iii. eventi pregressi che hanno interessato l'area geografica (Alluvione in Valtellina risalente al 1987) ed esposizione attuale/potenziale del territorio esaminato a rischi idrogeologici.

Nello specifico viene ipotizzato che il comune di Sondrio venga colpito già nel breve periodo da ingenti e prolungate piogge, con allagamenti e danni in alcune zone della città; più in particolare, parte del centro storico e dei relativi edifici, tra cui quelli di proprietà della Banca, interessati dall'esondazione del torrente Mallero, con conseguenti danni cospicui in termini di:

  • i. perdite economiche connesse a costi di ripristino/sistemazione degli immobili danneggiati ovvero derivanti dall'interruzione dei processi eseguiti nelle sedi fisiche interessate (impatto diretto);
  • ii. mancati guadagni/minori ricavi conseguibili sull'operatività interessata dal rischio (impatto indiretto).

Tale scenario è stato integrato, ai fini dell'analisi dei potenziali impatti di perdita operativa su orizzonti temporali di medio e lungo termine, tramite assunzione di accadimento di ulteriori eventi alluvionali interessanti altre aree geografiche di insediamento della Banca, con danneggiamenti infrastrutturali e interruzioni dell'operatività di filiali identificate aprioristicamente a fini analitici con dimensioni pari alla media delle unità periferiche in essere a livello aziendale.

Mitigazione dei rischi climatici e ambientali

Le eventuali criticità individuate a valle dei processi di identificazione, valutazione e misurazione del rischio climatico e ambientale, nonché in fase di monitoraggio periodico della relativa esposizione, possono determinare l'attivazione di specifici interventi di mitigazione dei rischi rilevati. Tale eventualità può verificarsi, in generale, in seguito alla periodica attività di misurazione di indicatori chiave (KRI), laddove questi dovessero rilevare un'eccessiva esposizione ai rischi climatico-ambientali, sia fisici sia di transizione, in rapporto ai limiti di rischio stabiliti.

Al fine, dunque, di gestire tali potenziali criticità, la Banca definisce una serie di possibili strumenti e azioni gestionali atti a contenere e ridurre la propria esposizione ai rischi C&E nei differenti rami di business impattati. Le iniziative di mitigazione vengono definite in modo specifico in ragione delle tipologie di rischio tradizionali nell'ambito delle quali i fattori climatici e ambientali tendono ad avere manifestazione.

Con particolare riguardo ai rischi C&E manifestabili nel quadro dell'esposizione al rischio di credito, possono essere adottate, tra le altre, le seguenti azioni di mitigazione:

  • attivazione di procedure deliberative accentrate e approfondimenti single-name nell'ambito del processo di "ESG Due Diligence", utilizzato per la concessione di finanziamenti ad attività e/o controparti che manifestano un elevato grado di esposizione ai fattori di rischio C&E. Tale processo viene condotto selezionando le controparti in base ai livelli di emissione di GHG e ha il principale obiettivo di raccogliere informazioni puntuali funzionali a effettuare una valutazione precisa in ottica C&E dei clienti tramite la compilazione di un dedicato questionario ESG interno;
  • offerta di specifici prodotti di finanziamento (es. gamma di prodotti sostenibili "Next" e altre forme di green lending) tesi a favorire il processo di miglioramento del profilo climatico-ambientale della clientela (corporate e famiglie consumatrici), supportandone l'adattamento alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio;
  • introduzione negli accordi contrattuali con la clientela di specifiche clausole di misurazione di performance climatico-ambientali (es. green covenants) in presenza di nuovi affidamenti in favore di controparti maggiormente esposte ai fattori di rischio C&E.

Inoltre la Banca, al fine di integrare ulteriori azioni in continuità con quelle sopraindicate, sta rafforzando il proprio framework di mitigazione dei rischi C&E su più direttrici di azione. In particolare, la Banca sta:

  • sviluppando specifiche soluzioni per il contenimento del rischio fisico degli immobili a garanzia quali: i) la sponsorizzazione di polizze assicurative contro le minacce atmosferiche a cui sono esposti gli immobili ipotecati, e ii) l'avvio di un dedicato progetto finalizzato a definire soluzioni di riduzione del rischio climatico di tipo fisico sugli immobili vulnerabili (DNSH), in linea con i requisiti della Tassonomia UE;
  • definendo una serie di target di riduzione delle emissioni GHG finanziate al 2050, corredati da una serie di obiettivi intermedi al 2030, per quei settori cd. "carbonrelated". La definizione di tali target è una diretta conseguenza della primaria volontà della Banca di rivestire un ruolo di promotore nella transizione ecologica verso modelli di business a e basse emissioni di carbonio e, ulteriormente, in vista dell'impegno assunto in sede di adesione alla Net Zero Banking Alliance (NZBA);
  • implementando strategie di diretto engagement della clientela maggiormente esposta a fattori di rischio C&E, al fine di sensibilizzare e instaurare un dialogo proficuo con tali controparti.

Con riferimento invece ai rischi C&E manifestabili nel contesto dell'esposizione ai rischi di mercato, possono essere adottate, tra le altre, le seguenti azioni di mitigazione:

■ riorientamento delle politiche di investimento al fine di ridisegnare la composizione del portafoglio di attività finanziarie, in modo da favorire il ridimensionamento dell'esposizione complessiva ai rischi C&E.

Relativamente ai rischi C&E che trovano manifestazione sotto forma di rischi operativi e di reputazione possono essere adottate, tra le altre, le seguenti azioni di mitigazione:

■ presidio del livello di maturità e completezza delle procedure di sicurezza fisica e degli standard di efficienza energetica degli immobili del Gruppo, anche per il tramite della definizione di specifici piani di continuità operativa e disaster recovery (soggetti a verifiche periodiche di efficacia degli stessi), allo scopo di prevenire o gestire proattivamente l'accadimento di rischi fisici;

TASK FORCE IN CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2023

GESTIONE DEI RISCHI 104

  • sottoscrizione e periodica verifica dell'adeguatezza delle polizze assicurative stipulate dalla Banca a copertura di potenziali rischi operativi rivenienti da fattori climatici e ambientali;
  • riorientamento delle politiche di selezione e ingaggio di fornitori e controparti commerciali in base al rispetto di determinati requisiti in ordine alla sostenibilità ambientale del proprio business, con riferimento tanto a minacce di rischio fisico quanto all'osservanza delle normative applicabili in materia climatico-ambientale;
  • riorientamento delle politiche di business caratteristico (es. servizi finanziari per la clientela, erogazione e gestione del credito) verso approcci che favoriscano la prevenzione e/o la riduzione dell'esposizione complessiva ai rischi C&E, aventi benefici diretti ovvero indiretti per il Gruppo (es. effetto su reclami e sanzioni);
  • presidio del livello di reputazione goduta in termini di sensibilità verso istanze climaticoambientali, con eventuale attivazione di campagne di ripristino dell'immagine aziendale (es. piani di emergenza e gestione delle crisi, flussi comunicativi di pubblico riconoscimento delle scelte aziendali) nel caso in cui la Banca sia percepita quale non aderente o solo apparentemente aderente a istanze di sostenibilità ambientale (cd. greenwashing).

In ordine, infine, ai rischi C&E in grado di influire sull'esposizione al rischio di liquidità, non si considerano ulteriori specifiche azioni manageriali di attenuazione del rischio rispetto a quelle in precedenza elencate, essendo esse stesse mitiganti delle potenziali ricadute negative sulla posizione di liquidità.

Metriche e obiettivi

Il percorso di BPS per la definizione di target

La decarbonizzazione dell'economia è una priorità storica a lungo termine per gli Stati e le aziende. Le iniziative promulgate a livello internazionale sono ormai moltissime e prevedono, quale fine comune, riduzioni ambiziose delle emissioni di gas serra (di seguito "GHG" da green house gases), primo tra tutti l'anidride carbonica (CO2 ).

Dopo l'Accordo di Parigi, che si pone l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, proseguendo anzi con gli sforzi per limitarlo a 1,5°C, con il Green Deal, lanciato nel 2019, l'Unione Europea ha confermato il suo impegno ad azzerare le proprie emissioni nette di GHG entro il 2050 e a rispettare target intermedi per il 2030 e il 2040. In particolare, si prevede la riduzione del 55% delle emissioni di GHG rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.

Per raggiungere la neutralità climatica, la Commissione Europea si è impegnata a mobilitare fino a mille miliardi di euro nel prossimo decennio.

Il Piano Industriale del Gruppo prevede azioni concrete per contribuire alla lotta al cambiamento climatico e alla tutela dell'ambiente, come presupposti essenziali per uno sviluppo Sostenibile nel lungo periodo: è in quest'ottica che si colloca l'impegno della Banca per l'implementazione di una solida strategia climatica, quale acceleratore per l'individuazione di target utili alla riduzione delle emissioni finanziate dall'Istituto.

A dicembre 2023, la Banca ha aderito alla Net-Zero Banking Alliance, importante iniziativa internazionale che ha la finalità di accelerare la transizione Sostenibile del settore bancario attraverso l'impegno delle banche aderenti ad allineare i propri portafogli di credito e investimenti al raggiungimento del traguardo di zero emissioni di gas climalteranti nette entro il 2050. L'adesione di BPS, già supporter della TCFD, rappresenta un ulteriore importante passo nel contrasto al cambiamento climatico.

Per approfondimenti sulle attività propedeutiche all'adesione alla NZBA si veda il paragrafo "Obiettivi di riduzione della carbon footprint di BPS".

TASK FORCE IN CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2023

La Tassonomia europea come strumento universale per la definizione di metriche

Il Regolamento UE 2020/852 (c.d. Tassonomia) definisce i criteri per determinare se un'attività economica possa considerarsi ecosostenibile partendo dall'individuazione di sei obiettivi ambientali:

  • mitigazione dei cambiamenti climatici
  • adattamento ai cambiamenti climatici
  • uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine
  • transizione verso un'economia circolare
  • prevenzione e riduzione dell'inquinamento
  • protezione e ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi

La Tassonomia richiede a tutti gli operatori economici obblighi di misurazione e rendicontazione della percentuale delle proprie attività economiche che contribuiscono a questi obiettivi di Sostenibilità: in particolare, la Banca è consapevole del ruolo che la Tassonomia gioca nell'assegnare al sistema bancario il compito decisivo di essere di stimolo all'economia reale, al fine di perseguire l'ambiziosa strategia dell'Unione Europea per lo sviluppo Sostenibile e la transizione climatica.

Si veda la DNF 2023, sezione "Ambiente, cambiamento climatico e gestione dei rischi C&E", per la disclosure ai sensi dell'art. 8 della Tassonomia.

METRICHE E OBIETTIVI 108

L'inventario GHG

Una strategia aziendale efficace sul piano del contrasto al cambiamento climatico richiede una comprensione dettagliata delle proprie emissioni climalteranti, tramite un vero e proprio inventario delle GHG.

Fonte immagine: GHG Protocol - Technical Guidance for Calculating Scope 3 Emissions - Supplement to the Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting & Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD)

Come definito nella propria Policy Ambientale, il Gruppo si prefigge di adottare un approccio precauzionale verso le questioni ambientali di maggior rilevanza, con il duplice scopo di contenere i rischi connessi alle operazioni commerciali e di cogliere nuove opportunità di business in tutte le aree strategiche.

In linea con gli obiettivi rappresentati nel Piano Industriale, la Banca svolge una precisa analisi della propria impronta di carbonio (carbon footprint), cioè il calcolo delle emissioni di gas climalteranti o gas a effetto serra attribuibili a un prodotto, un'organizzazione o un individuo. Le emissioni più comunemente oggetto di rendicontazione sono quelle di anidride carbonica (CO2 ) che, tuttavia, rappresentano solo una delle tipologie di gas climalteranti. In generale, per riuscire a considerare e confrontare l'impatto di diversi gas serra sul riscaldamento globale, viene anche utilizzata una misura che rappresenta tutti i gas a effetto serra convertendoli nella quantità equivalente di CO2 (c.d. anidride carbonica equivalente o CO2 eq). Le emissioni si classificano per Scope (ambito), il quale definisce se siano state generate dall'organizzazione stessa o prodotte da attività o soggetti a questa collegati, come ad esempio il fornitore di energia, la produzione di rifiuti, i viaggi aziendali ecc.

Emissioni di Scope 1

Lo Scope 1 indica le emissioni di CO2 equivalenti direttamente generate dal Gruppo, derivanti principalmente dal consumo di combustibile utilizzato per il riscaldamento, dai carburanti della flotta di autoveicoli di proprietà e dalle perdite di gas refrigerante. In particolare, le emissioni dirette di gas serra provenienti da generatori di calore a combustione vengono sottoposte periodicamente a controlli e a prove di combustione, secondo le indicazioni contenute nel DPR 74/2013. Tutti gli interventi effettuati sugli impianti degli edifici da soggetti terzi vengono registrati tramite un documento denominato "Rapporto di intervento" secondo la Procedura manutenzioni programmate ordinarie: l'Ufficio Tecnico e Prevenzione Sicurezza richiede una serie di controlli, sulla base della tipologia di impianto e della periodicità.

UdM 2023 2022 2021
Totale emissioni dirette t CO2eq 3.413 3.383 4.368
Gasolio da riscaldamento t CO2
eq
1.209 1.214 1.293
Gasolio per autotrazione t CO2
eq
187 220 196
Benzina t CO2
eq
54 51 30
GPL t CO2
eq
6 6 0
Gas naturale t CO2
eq
1.957 1.885 2.736
F Gas t CO2
eq
0 0 113

Fonte dei fattori di emissione: ISPRA con trasformazione in CO2 eq secondo la procedura riportata nelle "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab. I gas inclusi nel calcolo sono CO2, CH4, N2O.

Le emissioni biogeniche non vengono calcolate in quanto non risultano materiali per BPS. Al fine di calcolare le tonnellate equivalenti di CO2 viene utilizzato il GWP (Global Warming Potential) così come indicato dai report prodotti dall'IPCC indicati dalle Linee Guida ABI.

METRICHE E OBIETTIVI 110

Emissioni di Scope 2

Lo Scope 2 si riferisce alle emissioni indirette di CO2 eq derivanti dal consumo di energia elettrica e dal calore acquistati: con cadenza semestrale o annuale vengono eseguite analisi energetiche finalizzate alla determinazione di indici (benchmark) di consumo dei vari immobili; generalmente questi dati vengono confrontati con quelli medi di settore rilevati dal Gruppo ABI Energia, oltre che con quelli delle best practice, allo scopo di orientare attività puntuali di intervento o intraprendere differenti misure di energy management.

Lo standard GRI prevede due diversi approcci di calcolo delle emissioni di Scope 2: "Location-Based" e "Market-Based". L'approccio "Location-Based" prevede l'utilizzo di fattori di emissione medi relativi agli specifici mix energetici nazionali di produzione di energia elettrica; il coefficiente di emissione utilizzato per l'Italia è pari a 267,94 gCO2 /kWh per il 2023, 260 gCO2 /kWh per il 2022 e 278,02 gCO2 /kWh per il 2021 (fonte dei fattori di emissione: ISPRA con trasformazione in CO2 secondo la procedura riportata nelle "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab). L'approccio "Market-Based" prevede l'utilizzo di fattori di emissione definiti su base contrattuale con il fornitore di energia elettrica. In assenza di specifici accordi contrattuali tra le società del Gruppo e il fornitore di energia elettrica, per questo approccio è stato utilizzato il fattore di emissione relativo al "residual mix" nazionale che per l'Italia è pari a 457,15 g CO2 /kWh per il 2022 e 459 g CO2 /kWh per il 2021 (fonte dei fattori di emissione: AIB, European Residual Mixes con trasformazione in CO2 equivalente secondo la procedura riportata nel documento sopra citato).

Emissioni indirette (Scope 2) UdM 2023 2022 2021
Totale emissioni indirette – Metodo
"Location based"
tCO2
eq
5.201 5.231 5.502
Totale energia elettrica acquistata
(rinnovabile e non) (national grid
average emission factor)
tCO2
eq
4.805 4.854 5.126
Totale teleriscaldamento acquistato
(rinnovabile e non)
tCO2
eq
396 377 376
Altro (specificare) tCO2
eq
0 0 0
Totale emissioni indirette - Metodo
"Market based"
tCO2
eq
497 576 592
Energia elettrica acquistata non
rinnovabile
tCO2
eq
201 199 216
Energia elettrica acquistata da fonti
rinnovabili
tCO2
eq
0 0 0
Totale teleriscaldamento acquistato
(rinnovabile e non)
tCO2
eq
278 377 376
Altro (specificare) tCO2
eq
0 0 0

Fonte dei fattori di emissione: "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab.

Al fine di calcolare le tonnellate equivalenti di CO2 viene utilizzato il GWP (Global Warming Potential) così come indicato dai report prodotti dall'IPCC indicati dalle Linee Guida ABI.

I dati relativi ai consumi da Teleriscaldamento acquistato (rinnovabile e non) - Metodo "Market Based" sono oggetto di restatement, a seguito dell'utilizzo di un differente fattore di emissione.

Emissioni di Scope 3

Con la dicitura "emissioni di Scope 3" si intendono le emissioni di GHG generate lungo la catena del valore di un'organizzazione, a monte e a valle e quindi, da sorgenti non possedute o controllate dall'organizzazione stessa. Tra queste emissioni si annoverano quelle relative alla produzione del materiale acquistato e il combustibile utilizzato da veicoli non di proprietà dell'organizzazione, ma anche l'utilizzo finale di prodotti o servizi nonché gli investimenti realizzati. Fino a poco tempo fa, le aziende si sono concentrate sul calcolo delle emissioni di Scope 1 e 2: il report "The time to Green Finance", pubblicato da CDP, rileva che solo un esiguo numero di istituti di credito riporta le proprie emissioni di Scope 3 e dichiara che il rapporto tra le emissioni di gas serra indirette degli istituti finanziari (associate alle attività di investimento, credito e sottoscrizione) e quelle dirette è di 700 a 1; le emissioni di gas a effetto serra prodotte direttamente dalle società finanziarie sono perciò da ritenersi residuali rispetto a quanto generato dalle imprese che le stesse finanziano.

La Banca è consapevole della necessità di tenere conto delle emissioni lungo la propria catena del valore per gestire in modo completo i rischi correlati alla propria carbon footprint; ciò non solo per far fronte alle richieste del regolatore e alle aspettative del mercato, ma soprattutto per intraprendere un percorso di autoanalisi finalizzato alla definizione di nuovi target ambientali e climatici. Per questo motivo, a partire dal 2021, si è impegnata nello studio delle proprie emissioni di Scope 3, partendo da un esercizio di analisi delle emissioni del proprio portafoglio crediti.

La metodologia di raccolta dati segue due principali riferimenti di letteratura:

  • GHG Protocol Technical Guidance for Calculating Scope 3 Emissions Supplement to the Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting & Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD);
  • PCAF Partnership for Carbon Accounting Financials, the Global GHG Accounting and Reporting Standard for the Financial Industry, Second edition, Financed Emission Standard.

Emissioni di Scope 3: portafoglio crediti

Le tabelle che seguono rappresentano le emissioni connesse al portafoglio crediti della Banca, in linea con quanto esposto nell'informativa di Terzo Pilastro (c.d. Pillar III, ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013 Capital Requirements Regulation, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 che disciplina i requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento e le regole sull'informativa al pubblico).

Le informazioni utilizzate per il calcolo delle emissioni finanziate derivano da:

■ database "info provider", contenenti informazioni e dati statistici relativi alle emissioni per singola controparte e settore NACE. Nello specifico, la metodologia impiegata dall' "info provider" per la stima delle emissioni GHG adotta un approccio "bottom-up" che parte dalla stima delle emissioni per ogni unità locale, successivamente aggregate a livello di azienda. La stima per ogni unità locale viene effettuata considerando la sua dimensione e le caratteristiche emissive del settore in cui opera, desunte da fonti istituzionali riconosciute come, per esempio, lo European Environmental Agency ed Eurostat. Nel caso in cui l'unità locale considerata venga annoverata all'interno di database istituzionali quali l'E-PRTR (European Pollutant Release and Transfer

METRICHE E OBIETTIVI 112

Register), viene utilizzato il dato di emissioni recuperato direttamente da tale fonte. Infine, viene effettuata una successiva aggregazione a partire dalle informazioni per singola unità locale per la determinazione delle emissioni a livello di azienda. Per le imprese appartenenti a un gruppo il cui ammontare delle emissioni GHG Scope 1, Scope 2, Scope3 sia stato riportato nella Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario, le emissioni stimate dell'azienda vengono ricalibrate al fine di ottenere una stima di emissioni coerente con il dato reported.

  • database dati reported, contenente le emissioni di GHG rendicontate nelle Dichiarazioni Non Finanziarie o report di Sostenibilità pubblicati da gruppi e imprese.
  • centrale bilanci BPS, contente le informazioni dei bilanci riclassificati individuali o consolidati della clientela.
  • segnalazione standardizzata FINREP, da cui, nello specifico, vengono raccolte le informazioni relative al grado di indebitamento della clientela verso la Banca.

Secondo quanto stabilito da PCAF, gli istituti finanziari sono tenuti a segnalare le emissioni assolute di Scope 1 e 2 delle proprie controparti; invece, per quanto riguarda la rendicontazione delle emissioni di Scope 3 della clientela, PCAF segue un'introduzione graduale.

Phase in period Settori considerati da NACE L2
Per reports pubblicati dal 2021 in avanti Settori: energy (oil & gas) e estrattivo (NACE L2: 05-09, 19, 20)
Per reports pubblicati dal 2023 in avanti Settori: trasporti, costruzioni, real estate, materials e attività industriali (NACE L2: 10-18,
21-23, 41-43, 49-53, 81)
Per reports pubblicati dal 2025 in avanti Tutti i settori

Fonte: PCAF (2022). The Global GHG Accounting and Reporting Standard Part A: Financed Emissions. Second Edition.

Lista dei settori per i quali è richiesta la rendicontazione delle emissioni Scope 3, come definito dal TEG EU.

A partire dalla DNF 2022, BPS rappresenta il computo delle proprie emissioni connesse al portafoglio corporate loans; nello specifico viene indicata la somma delle emissioni di Scope 1, 2 e 3 (solo componente Upstream Beni e servizi) dei soggetti finanziati, secondo un fattore di attribuzione delle emissioni prodotte dal cliente. Tale fattore di attribuzione è calcolato sulla base del rapporto tra l'importo finanziato (numeratore) e il valore dell'impresa finanziata (denominatore).

Il denominatore, per i prestiti alle imprese e le partecipazioni a società società private, è inteso come la somma di patrimonio netto totale e debito della società, come da bilancio aziendale disponibile:

Attribution factor =c Outstanding amount Total equity+Debt

Per quanto riguarda invece i prestiti alle società quotate in borsa, il denominatore del rapporto è dato dall'EVIC:

$$\text{Attribution factor} = \sum_{\subset} \frac{\text{Outstanding amount}_{\subset}}{\text{Enterprise Value including } \mathsf{Cash}_{\subset} \langle \mathsf{EVIC} \rangle}$$

Infine, ottenuto il fattore di attribuzione, le emissioni del portafoglio considerato sono così calcolate:

Financed emissions =Σ Attribution factorc x Company emissionsc

(with c = borrower or investee company)

Inoltre, le emissioni del portafoglio per il 2023 vengono presentate secondo le seguenti metriche PCAF:

Metrica Descrizione Obiettivo Valore 2023 Valore 2022
Emissioni
finanziate
Emissioni
relative al
portafoglio
corporate loans
Valutare l'intensità
emissiva delle attività
finanziate
7,7 mln tCO2
eq
6,6 mln tCO2
eq
Emissioni
finanziate
Di cui
Scope 3
Emissioni
relative al
portafoglio
corporate loans
Valutare l'intensità
emissiva delle attività
finanziate
6,4 mln tCO2
eq
5,2 mln tCO2
eq
Weighted
average
carbon
intensity
(WACI)
Quantità di
emissioni di una
determinata
azienda per Euro
di fatturato
Valutare l'intensità
emissiva del
portafoglio (o parti di
portafoglio) per unità
monetaria. Permette la
valutazione del grado
di inquinamento che
aziende differenti
producono, a parità di
fatturato
101 tCO2
eq/€mln
114 tCO2
eq/€mln

Si specifica che la Banca, in occasione della pubblicazione dei dati relativi all'esercizio 2023, ha perfezionato il proprio calcolo delle emissioni finanziate, apportando importanti evoluzioni nel calcolo del coefficiente di attribuzione, e in dettaglio:

  • Integrando le informazioni da bilanci consolidati in presenza di emissioni GHG Scope 1,2,3 dichiarate dalle controparti a livello di gruppo;
  • includendo ulteriori debiti oltre a quelli finanziari nella componente del Total equity + Debt (Denominatore);
  • integrando le emissioni di GHG Scope 1,2,3 ottenute nel corso del processo di Due Diligence;
  • migliorando il processo di scomposizione delle emissioni GHG Scope 1,2,3 dichiarate dai clienti a livello consolidato, ridistribuendo sulle singole partecipate, con particolare riguardo alle Holding di gruppi d'impresa.

In ragione di questi importanti sviluppi metodologici, la Banca ha proceduto al restatement delle informazioni relative alle emissioni finanziate FY 2022 al fine di garantire la confrontabilità delle informazioni.

Di seguito si fornisce la rappresentazione delle esposizioni, delle emissioni finanziate e dell'intensità emissiva aggregate per macrosettori. Nello specifico i settori sono stati ordinati in maniera decrescente sulla base dell'intensità emissiva WACI di portafoglio.

Macrosettore Esposizione % Emissioni
finanziate %
Intensità
emissiva WACI
B - Attività estrattiva 0,5% 0,4% 477
D - Fornitura di energia elettrica, gas e
vapore
5,5% 1,8% 375
C1 - Attività manifatturiere (alta intensità
energetica)
13,0% 62,2% 225
E - Fornitura di acqua 1,4% 0,4% 175
A - Agricoltura, silvicoltura e pesca 1,6% 0,2% 101
H - Trasporto e magazzinaggio 2,8% 0,8% 98
F - Costruzioni 7,9% 4,8% 95
C2 - Attività manifatturiera (altro) 19,1% 26,0% 89
M - Attività professionali, scientifiche e
tecniche
5,7% 0,3% 69
Q - Sanità e assistenza sociale 1,5% 0,1% 40
G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio 17,3% 2,3% 36
S - Altre attività di servizi 0,3% 0,0% 32
L - Attività immobiliari 11,1% 0,1% 28
I - Servizi di alloggio e ristorazione 5,2% 0,1% 26
N - Attività amministrative e servizi di
supporto
2,2% 0,2% 23
R - Attività artistiche e di intrattenimento 1,2% 0,0% 22
P - Istruzione 0,2% 0,0% 18
J - Servizi di informazione e
comunicazione
2,5% 0,0% 17
K - Attività finanziarie e assicurative 1,1% 0,0% 9
O - Amministrazione pubblica e difesa 0,0% 0,0% -

Emissioni di Scope 3: gestioni patrimoniali

2023 2022
Emissioni di GHG (Scope 1 + 2 + 3) 220.874 tCO2
eq
252.454 tCO2
eq
WACI 309 tCO2
eq/mln€
350 tCO2
eq/mln€

Per il primo anno la Banca rendiconta le emissioni di CO2 eq derivanti dai portafogli delle proprie gestioni patrimoniali. Le informazioni sono calcolate attraverso l'uso dei dati di un primario info provider.

Emissioni di Scope 3: portafoglio di proprietà

2023
- Emissioni di GHG
tCO2
eq
Emissioni di GHG
tCO2
eq/€ mln
(EVIC*)
C WACI tCO2
eq/
mln € (fatturato)
G WACI tCO2
eq/
mln € (GDP**)
Corporate 84.781 52 52 0
Fondi 7.704 106 134 195
Governativi 0 0 0 220
Totale 92.485 158 186 415
- Emissioni di GHG
tCO2
eq
Emissioni di GHG
tCO2
eq/€ mln
(EVIC*)
C WACI tCO2
eq/
mln € (fatturato)
G WACI tCO2
eq/
mln € (GDP**)
Corporate 77.262 65 94 0
Fondi 27.061 109 174 209
Governativi 0 0 0 225
Totale 104.323 174 268 434

* EVIC, Enterprise Value Including Cash

** GDP, Gross Domestic Product

Per il portafoglio degli strumenti in titoli e fondi degli emittenti corporate e governativi, vengono analizzate la carbon footprint e l'intensità emissiva (WACI). I dati sopra rappresentati si riferiscono al perimetro consolidato (BPS, BPS (SUISSE) SA e BNT).

METRICHE E OBIETTIVI 116

Focus: Le classi energetiche immobiliari del portafoglio ipotecario

Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (International Energy Agency, World Energy Outlook, ottobre 2022), il settore immobiliare rappresenta un'area strategica in cui le misure di efficienza energetica possono grandemente influire sul raggiungimento dell'obiettivo di riduzione di tCO2 eq. I settori dell'edilizia e della costruzione di edifici sono responsabili di oltre un terzo del consumo globale di energia e quasi del 40% delle emissioni totali di CO2 eq dirette e indirette. Il fabbisogno energetico derivante dagli edifici e dall' attività l'edilizia continua a crescere, spinta da un migliore accesso all'energia nei paesi in via di sviluppo, dall'uso di dispositivi che consumano energia (come gli elettrodomestici) e dalla rapida crescita della superficie calpestabile globale degli edifici.

Analisi esposizioni garantite da immobili Distribuzione delle esposizioni garantite da beni immobili in funzione della tipologia di classe energetica

Dettaglio classi energetiche stimate

8% 2% 5% 17% 22% 19% 27%
Dettaglio classi energetiche da catasti italiani
19% 7%
9%
13% 13%
15%
24%

Obiettivi di riduzione della carbon footprint di BPS

Tra le iniziative del Piano Industriale 2022-2025 "Next Step" la Banca ha previsto l'integrazione dei fattori ESG nel business e nell'operatività, tramite la definizione di target quantitativi e il loro monitoraggio per mezzo di indicatori di prestazione, selezionati tra le migliori prassi internazionali.

In particolare, ha tracciato un percorso ambizioso rispetto alla riduzione dei propri impatti ambientali e climatici, ponendosi lo sfidante obiettivo di aderire, entro il 2023, agli UN Principles for Responsible Banking (di seguito "PRB") e alla Net-Zero Banking Alliance (di seguito "NZBA"): obiettivo che è stato conseguito nel dicembre 2023. L'attività di definizione di target di decarbonizzazione secondo quanto richiesto dalla NZBA posiziona l'Istituto in linea, in particolare, con l'Accordo di Parigi (2015) e il Green Deal Europeo (2019) e con le best practice europee e internazionali, che richiedono un maggior impegno da parte del settore privato nelle azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici.

METRICHE E OBIETTIVI 118

La Banca è consapevole della necessità di tenere conto delle emissioni lungo la propria catena del valore per gestire in modo completo i rischi correlati alla propria carbon footprint, non solo per far fronte alle richieste del regolatore e alle aspettative del mercato, ma soprattutto per intraprendere un processo di autoanalisi finalizzato alla definizione di nuovi target ambientali e climatici. Nel corso del 2023 ha pertanto identificato le tappe principali del processo di definizione degli obiettivi di decarbonizzazione per il portafoglio crediti corporate, pianificando le attività necessarie a identificare un set di target di portafoglio preliminari (c.d. "pre-target"), formulati sulla base della metodologia rilasciata da NZBA, al fine di supportare gli Organi di Governo nell'adottare un commitment all'iniziativa che fosse informato e coerente.

I pre-target saranno sottoposti a ulteriori elaborazioni che verranno condotte successivamente al commitment, nel corso del 2024, e che prevederanno analisi più approfondite, per valutarne l'attualità e perfezionarli, con lo scopo di ottenere un primo set di target da inviare alla NZBA, secondo quanto disposto dalla metodologia della stessa. Si specifica, infatti, che la Banca è consapevole che i target di decarbonizzazione soggetti a pubblicazione secondo il commitment della NZBA potrebbero subire variazioni o aggiornamenti rispetto ai pre-target, a seguito delle analisi e degli approfondimenti condotti sulla metodologia nel corso del 2024.

Per fissare obiettivi di decarbonizzazione solidi e basati su una metodologia scientifica, come approfondito nel capitolo dedicato al tema "Ambiente, cambiamento climatico e rischi C&E", la Banca ha scelto di seguire standard riconosciuti a livello internazionale sia per il calcolo delle emissioni finanziate (GHG Protocol e PCAF) sia per la definizione degli obiettivi stessi (NZBA).

La metodologia di definizione degli obiettivi consigliata da NZBA si caratterizza di alcuni elementi essenziali:

  • gli obiettivi di decarbonizzazione di portafoglio devono essere stabiliti per tutti o per la maggioranza sostanziale dei settori ad alta intensità di carbonio, laddove i dati e le metodologie lo consentono;
  • è necessario l'allineamento con gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall'Accordo di Parigi (1,5°C) e con percorsi di transizione basati su metodologie scientifiche consolidate e riconosciute a livello internazionale (IPCCC);
  • gli obiettivi devono avere due orizzonti temporali principali, il 2030 e il 2050;
  • nella prima fase di definizione degli obiettivi (entro 18 mesi dall'adesione) si prevede la pubblicazione dei target per i settori carbon intensive prioritari in termini di emissioni di gas serra, intensità di emissioni e/o esposizione finanziaria:

■ è obbligatorio includere negli obiettivi aziende-clienti che derivino oltre il 5% dei propri ricavi dalle attività di estrazione del carbone o di produzione di energia elettrica.

Al fine di aderire alla NZBA in modo corretto e consapevole, la Banca attivato le seguenti progettualità:

  • analisi del portafoglio crediti del segmento corporate al 31/12/2022 con particolare focus su:
  • − emissioni finanziate;
  • − emissioni dell'azienda-cliente, derivanti dalle informative non finanziarie o da flussi di dati forniti da provider esterni;
  • − eventuale presenza di target aziendali di riduzione delle emissioni, comunicati pubblicamente;
  • categorizzazione per settore delle aziende incluse nel portafoglio crediti, suddividendole tra settori carbon intensive e non carbon intensive secondo NZBA;
  • revisione e modifica, ove necessario, della classificazione dei settori di alcune aziende in linea con i settori NZBA;
  • identificazione di un perimetro di aziende da includere nei pre-target, in modo da rispettare i requisiti richiesti dalla NZBA;
  • identificazione di scenari di decarbonizzazione settoriali in linea con le richieste di NZBA, rispettando best practice metodologiche e le evidenze estrapolate da studi di benchmark, giungendo alla selezione di quelli di seguito riportati:
  • − NZE2050 Scenario, International Energy Agency, 2021, classificato come SSP2 scenario secondo l'IPCC, indicato nelle presentazioni come Scenario IEA NZ2050;
  • − One Earth Climate Model (OECM) Net Zero Pathway, 2022, classificato come SSP1 scenario secondo l'IPCC, indicato nelle presentazioni come Scenario UNEPFI;
  • − SBTi 1.5°C pathways to Net Zero, Science-Based Targets Initiative, indicato nelle presentazioni come scenario SBTi;
  • declinazione degli scenari sulle aziende incluse nel perimetro, per garantire la costruzione di obiettivi di riduzione settoriali con orizzonti temporali al 2030 e al 2050, in linea con le richieste di NZBA, individuando le precise percentuali di decarbonizzazione per ciascun settore;
  • finalizzazione di un set di pre-target di portafoglio, presentati, ciascuno per le proprie aree di competenza, a:
  • − Comitato manageriale Sostenibilità;
  • − Comitato consiliare Sostenibilità;
  • − Comitato consiliare Controllo e Rischi;
  • − Consiglio di Amministrazione.

A seguito della deliberazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Banca dell'adesione alla NZBA, nel dicembre 2023 la Banca ha inviato un Commitment Statement, a firma del Consigliere Delegato per dichiarare l'impegno a:

  • allineare i portafogli di credito e investimento a scenari Net-Zero al 2050;
  • entro 18 mesi dal Commitment, fissare target al 2030 e al 2050 con target intermedi di 5 anni dal 2030 in avanti;
  • identificare target al 2030 che si focalizzino sui settori prioritari del portafoglio (carbon intensive);
  • integrare gli altri settori entro 36 mesi;
  • comunicare annualmente i progressi dei target e la strategia di transizione approvata a livello di Consiglio di Amministrazione;
  • definire un Transition Plan di alto livello entro 12 mesi dall'invio degli obiettivi a NZBA.

Alcuni «pre-target» su settori carbon intensive utilizzati per valutare l'adesione a NZBA

Nota: Analisi preliminare effettuata sul portafoglio crediti al 31/12/2022 (baseline), nella quale sono state incluse le emissioni di Scope 1, 2 & 3 e principalmente applicati gli scenari UNEP FI o IEA. Definizione di pre-target di riduzione assoluta di CO2 costruiti mediante l'identificazione di un mix di aziende, su settori carbon intensive indicati da NZBA, a copertura della maggior parte delle emissioni finanziate.

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Si ringraziano i colleghi che hanno partecipato al contest fotografico.

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