Pre-Annual General Meeting Information • Apr 5, 2024
Pre-Annual General Meeting Information
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Il presente documento, predisposto in formato PDF per agevolare la lettura del Bilancio d'esercizio, non costituisce adempimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva 2004/109/CE (la «Direttiva Transparency») e dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il «Regolamento ESEF» - European Single Electronic Format). A tali fini, è stato elaborato apposito formato XHTML, disponibile sul sito istituzionale della Banca Popolare di Sondrio https://istituzionale.popso.it/


Banca Popolare di Sondrio S.p.A. Società per azioni Sede sociale e Direzione generale: ITALIA - 23100 Sondrio (SO) - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204 Indirizzi Internet: https://www.popso.it – https://istituzionale.popso.it E-mail: [email protected] - Indirizzo PEC: [email protected] Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Intermediazione monetaria di istituti monetari diverse dalle banche centrali Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.385.452.113 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 29 aprile 2023)



| Organizzazione territoriale 8 | |
|---|---|
| Organi societari 10 | |
| Convocazione di assemblea 12 |
| Relazione degli amministratori sulla gestione 24 | |
|---|---|
| Relazione del Collegio sindacale all'assemblea degli azionisti 130 |
| Schemi del bilancio dell'impresa 153 | |
|---|---|
| Stato Patrimoniale153 | |
| Conto Economico155 | |
| Prospetto della redditività complessiva 156 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 157 | |
| Rendiconto finanziario 159 |
| Nota integrativa dell'impresa 161 | |
|---|---|
| PARTE A - Politiche contabili 161 | |
| PARTE B - Informazioni sullo stato patrimoniale207 | |
| PARTE C - Informazioni sul conto economico 246 | |
| PARTE D - Redditività complessiva 260 | |
| PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 261 | |
| PARTE F - Informazioni sul patrimonio376 | |
| PARTE G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 379 | |
| PARTE H - Operazioni con parti correlate 380 | |
| PARTE I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 382 | |
| PARTE M - Informativa sul Leasing 384 |
| Allegati387 | |
|---|---|
| Bilanci delle società controllate 390 | |
| Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari405 |
|
| Relazione della Società di revisione sul bilancio d'impresa 406 |

| Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo 415 | |||
|---|---|---|---|
| -- | -- | -------------------------------------------------------------- | -- |
| Schemi del bilancio consolidato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio 442 | |||
|---|---|---|---|
| Stato patrimoniale consolidato 443 | |||
| Conto economico consolidato445 | |||
| Prospetto della redditività consolidata complessiva446 | |||
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato447 | |||
| Rendiconto finanziario consolidato 449 |
| Nota integrativa consolidata 451 | |
|---|---|
| PARTE A - Politiche contabili451 | |
| PARTE B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato502 | |
| PARTE C - Informazioni sul conto economico consolidato544 | |
| PARTE D - Redditività consolidata complessiva560 | |
| PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 561 | |
| PARTE F - Informazioni sul patrimonio consolidato637 | |
| PARTE G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 640 | |
| PARTE H - Operazioni con parti correlate642 | |
| PARTE I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 644 | |
| PARTE L - Informativa di settore 646 | |
| PARTE M - Informativa sul Leasing 655 |
| Attestazione del Consigliere delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti | |
|---|---|
| contabili societari 658 | |
| Relazione della società di revisione sul bilancio consolidato 659 | |
| Il progresso della Banca Popolare di Sondrio nelle principali voci di bilancio 668 |












Organi societari
| Presidente | VENOSTA cav. prof. avv. FRANCESCO |
|---|---|
| Vicepresidente | STOPPANI dott. LINO ENRICO* |
| Consigliere delegato | PEDRANZINI cav. lav. rag. dott. MARIO ALBERTO** |
| Consiglieri | CARRETTA dott. prof. ALESSANDRO |
| CORDONE dott. ing. NICOLA | |
| CREDARO LORETTA* | |
| DEPPERU dott.ssa prof.ssa DONATELLA | |
| DORO avv. ANNA | |
| FALCK dott. ing. FEDERICO* | |
| FERRARI dott. ATTILIO PIERO* | |
| MALAGUTI prof.ssa avv. MARIA CHIARA | |
| MOLLA dott. PIERLUIGI | |
| ROSSI dott.ssa prof.ssa SERENELLA | |
| STEFINI dott.ssa SILVIA | |
| ZAMBELLI dott.ssa ROSSANA | |
| Presidente | ROSSANO dott.ssa SERENELLA |
|---|---|
| Sindaci effettivi | DE BUGLIO dott. MASSIMO |
| VITALI dott.ssa LAURA | |
| Sindaci supplenti | MELLARINI dott. ALESSANDRO |
| VIDO dott. PAOLO |
| Direttore generale | PEDRANZINI cav. lav. rag. dott. MARIO ALBERTO |
|---|---|
| Vicedirettori generali | ERBA rag. MARIO |
| GUSMEROLI rag. MILO | |
| POLETTI rag. dott. CESARE |
* Membri del Comitato esecutivo
** Membro del Comitato esecutivo e Segretario del Consiglio di amministrazione


Convoca zione di asse mblea
Relazione finanziaria annuale 2023 Convocazione di Assemblea

Società per azioni - Fondata nel 1871 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842, all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0,
al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Capitale sociale € 1.360.157.331 costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie - Riserve € 1.385.452.113
L'Assemblea della Banca Popolare di Sondrio spa (la "Banca") è convocata in sede ordinaria presso la sede legale in Sondrio, piazza Garibaldi n. 16, per le ore 10.00 di sabato 27 aprile 2024 in unica convocazione, per deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO

Il capitale sociale, sottoscritto e versato, ammonta a € 1.360.157.331, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie. Ogni azione attribuisce il diritto a un voto. La Banca detiene n. 3.632.633 azioni proprie.
Ai sensi dell'articolo 83-sexies del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, sono legittimati a intervenire in Assemblea, esclusivamente per il tramite del Rappresentante designato con le modalità infra precisate, i soggetti che risulteranno titolari del diritto di voto al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea (18 aprile 2024 - "record date"), e per i quali sia pervenuta alla Banca la relativa comunicazione effettuata dall'intermediario abilitato.
Pertanto, coloro i quali risulteranno titolari delle azioni della Banca solo successivamente a tale data non avranno diritto di intervenire e di votare in Assemblea.
La comunicazione dell'intermediario dovrà pervenire alla Banca entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea (ossia entro il 24 aprile 2024). In ogni caso, si applica il disposto dell'articolo 83-sexies, comma 4, del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e pertanto resta ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora le comunicazioni siano pervenute alla Banca oltre il termine del 24 aprile 2024 sopra indicato, purché entro l'inizio dei lavori.
Si precisa che anche i Soci le cui azioni risultano depositate presso la Banca o presso la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA devono richiedere ai sensi dell'articolo 42 del Provvedimento Banca d'Italia-Consob del 13 agosto 2018, l'emissione della comunicazione attestante la legittimazione all'esercizio del diritto di voto.
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 106, commi 4 e 7, del D.L. 17 marzo 2020 n. 18, così come successivamente modificato e integrato (da ultimo dal D.L. 30 dicembre 2023, n. 215, convertito con modificazioni dalla L. 23 febbraio 2024 n. 18), l'intervento in Assemblea degli aventi diritto si svolgerà, senza accesso ai locali assembleari, esclusivamente tramite il Rappresentante designato ex art. 135-undecies del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, con le modalità di cui infra.
Non è previsto l'utilizzo di procedure di voto a distanza o per corrispondenza.
La partecipazione degli Amministratori, dei Sindaci, del Segretario della riunione, del Rappresentante della società di revisione e del Rappresentante designato avverrà anche, se del caso, mediante l'utilizzo di sistemi di collegamento a distanza, nel rispetto delle disposizioni vigenti ed applicabili.
In conformità all'art. 106, comma 4, D.L. 17 marzo 2020 n. 18, così come successivamente modificato e integrato, l'intervento in Assemblea di coloro ai quali spetta il diritto di voto è consentito esclusivamente per il tramite del Rappresentante designato ex articolo 135-undecies


del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, (il "Rappresentante designato") mediante conferimento, senza spese per il delegante (eccezion fatta per le eventuali spese di spedizione), di apposita delega contenente istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte di delibera in merito agli argomenti posti all'ordine del giorno. La delega avrà effetto per le sole proposte in relazione alle quali siano conferite istruzioni di voto.
La Banca ha individuato, quale Rappresentante designato, Computershare S.p.A., con sede in Milano e con uffici in Torino, via Nizza 262/73.
La delega al Rappresentante designato, con le istruzioni di voto, dovrà essere conferita entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea (ossia entro il 25 aprile 2024), utilizzando lo specifico modulo che sarà disponibile sul sito internet della Banca all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci recante altresì le modalità che gli aventi diritto potranno utilizzare per conferire la delega, nonché per revocare, entro il medesimo termine, la delega e le istruzioni di voto conferite. In alternativa, la delega potrà essere trasmessa, entro il medesimo termine, utilizzando l'apposito applicativo web, disponibile nel sito internet della Banca all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investorrelations/assemblea-dei-soci, predisposto e gestito direttamente da Computershare S.p.A. e attraverso il quale sarà possibile procedere alla compilazione guidata del modulo di delega e delle istruzioni di voto.
Al Rappresentante designato potranno altresì essere conferite deleghe o subdeleghe ai sensi dell'art. 135-novies del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, in deroga all'art. 135 undecies del medesimo Decreto, con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte di delibera in merito agli argomenti posti all'ordine del giorno, potendo a tal fine essere utilizzato il modulo di delega/subdelega disponibile sul sito internet della Banca all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci da inviare a Computershare S.p.A. nei termini e con le modalità indicati nel modulo stesso. La delega/subdelega potrà essere conferita anche mediante documento informatico sottoscritto in forma elettronica ai sensi dell'art. 21, comma 2, del D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82 e notificata a Computershare S.p.A. via posta elettronica all'indirizzo [email protected].
Secondo quanto previsto dall'articolo 13 dello Statuto, i soci che, anche congiuntamente, rappresentino una quota di partecipazione complessiva non inferiore al 2,5% del capitale sociale possono chiedere l'integrazione dell'ordine del giorno ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, secondo i termini e le modalità fissati dall'articolo 126-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.
Le domande dovranno indicare gli ulteriori argomenti proposti, ovvero le proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno e dovranno essere presentate per iscritto, oppure trasmesse a mezzo raccomandata a.r., presso la sede sociale della Banca Popolare di Sondrio spa in Sondrio, piazza Garibaldi 16, ovvero inviate via posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected], con indicazione, nell'oggetto della e-mail, della

dicitura "Assemblea 2024 - integrazione odg/proposte di deliberazione".
I richiedenti dovranno far pervenire alla Banca - tramite il proprio intermediario – le comunicazioni attestanti la legittimazione all'esercizio del diritto ai sensi dell'articolo 43 del Provvedimento Banca d'Italia-Consob del 13 agosto 2018.
Entro il medesimo termine e con le medesime modalità, i soci che richiedono l'integrazione dovranno predisporre e trasmettere al Consiglio di amministrazione della Banca una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui propongono la trattazione ovvero la motivazione delle ulteriori proposte di deliberazione presentate su materie già all'ordine del giorno.
Delle eventuali integrazioni dell'ordine del giorno o della eventuale presentazione di proposte di deliberazione sulle materie già all'ordine del giorno verrà data notizia, con le stesse modalità di pubblicazione del presente avviso, almeno quindici giorni prima della data fissata per l'Assemblea (ovvero entro il 12 aprile 2024). Contestualmente, saranno messe a disposizione del pubblico, nelle medesime forme previste per la documentazione relativa all'Assemblea, le relazioni predisposte dai richiedenti l'integrazione e/o le ulteriori proposte di deliberazione presentate, accompagnate dalle eventuali valutazioni del Consiglio di amministrazione.
L'integrazione dell'ordine del giorno non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta del Consiglio di amministrazione o sulla base di un progetto o di una relazione da esso predisposta, diversa da quelle indicate all'articolo 125-ter, comma 1, del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.
I soggetti cui spetta il diritto di voto, anche se rappresentano meno di un quarantesimo del capitale sociale, possono presentare individualmente proposte di deliberazione e/o votazione sugli argomenti all'ordine del giorno. In relazione al fatto che l'intervento in Assemblea è consentito esclusivamente tramite il Rappresentante designato, tali proposte dovranno essere presentate con le modalità sopra richiamate entro il quindicesimo giorno precedente la data fissata per l'Assemblea (ovvero entro il 12 aprile 2024). Le proposte – previa verifica della loro pertinenza rispetto agli argomenti all'ordine del giorno, nonché della loro correttezza e completezza rispetto alla normativa applicabile – saranno pubblicate entro i due giorni successivi alla scadenza del relativo termine di presentazione (ovvero entro il 14 aprile 2024) sul sito internet della Banca, al fine di mettere in grado gli aventi diritto al voto di esprimersi consapevolmente, anche tenendo conto di tali nuove proposte e, pertanto, consentire al Rappresentante designato di raccogliere eventuali istruzioni di voto anche sulle medesime.
La legittimazione a formulare le proposte dovrà essere attestata dalla comunicazione prevista dall'art. 83-sexies TUF effettuata dall'intermediario ai fini dell'intervento in Assemblea e dell'esercizio del diritto di voto.
Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono proporre domande sulle materie all'ordine del giorno prima dell'Assemblea, presentandole entro il 18 aprile 2024 per iscritto, oppure trasmettendole a mezzo raccomandata a.r., presso la sede sociale della Banca Popolare di Sondrio spa in Sondrio, piazza Garibaldi 16, ovvero inviandole tramite posta elettronica


certificata all'indirizzo [email protected], con indicazione, nell'oggetto della email, della dicitura "Assemblea 2024 – domande sulle materie all'ordine del giorno".
I richiedenti dovranno far pervenire alla Banca – tramite il proprio intermediario – le comunicazioni attestanti la legittimazione all'esercizio del diritto ai sensi dell'articolo 43 del Provvedimento Banca d'Italia-Consob del 13 agosto 2018 o la comunicazione per l'intervento in assemblea ai sensi dell'articolo 83-sexies del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, anche successivamente all'invio delle domande, purché entro il terzo giorno successivo alla record date (ossia entro il 22 aprile 2024).
In considerazione del fatto che l'intervento in Assemblea è consentito esclusivamente tramite il Rappresentante designato, alle domande che risulteranno pertinenti con le materie all'ordine del giorno sarà data risposta almeno tre giorni prima dell'Assemblea (ovvero entro il 24 aprile 2024) in apposita sezione del sito internet della Banca. La Banca potrà fornire risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto.
La Banca non darà riscontro alle domande che non rispettino le modalità, i termini e le condizioni sopra indicati.
Con riferimento al punto 5) all'ordine del giorno dell'Assemblea - Nomina per il triennio 2024-2026 di cinque amministratori – si ricorda che il Consiglio di amministrazione si rinnova per un terzo ogni esercizio in base all'anzianità di carica.
Hanno il diritto di presentare una lista soltanto i soci che, alla data di presentazione della lista medesima, siano titolari, da soli o insieme ad altri, di azioni con diritto di voto complessivamente rappresentanti almeno l'1% del capitale sociale. Ogni socio non può presentare, o concorrere a presentare, né votare, neppure per interposta persona o tramite società fiduciaria, più di una lista. I soci appartenenti al medesimo gruppo – per esso intendendosi il soggetto controllante, le società controllate e le società sottoposte a comune controllo – e i soci che aderiscano a un patto parasociale ai sensi dell'articolo 122 del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, avente a oggetto azioni dell'emittente, non possono presentare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. Un candidato può essere presente in una sola lista, a pena di ineleggibilità.
Si rammenta che le liste dei candidati alla carica di consiglieri devono essere depositate presso la sede sociale entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea, ossia entro il 2 aprile 2024.
I soci presentatori hanno l'onere di comprovare la titolarità del numero di azioni richiesto mediante apposita comunicazione ai sensi dell'articolo 43 del Provvedimento Banca d'Italia-Consob del 13 agosto 2018 rilasciata da un intermediario abilitato in osservanza della normativa vigente, avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a loro favore nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Banca; ove non disponibile al momento del deposito delle liste, tale comunicazione dovrà pervenire alla Banca entro il ventunesimo giorno prima della data fissata per l'Assemblea, ossia entro il 6 aprile 2024.
La presentazione delle liste per l'elezione del Consiglio di amministrazione può avvenire

anche mediante un indirizzo di posta elettronica certificata al seguente indirizzo [email protected].
Per tutto quanto non specificato sopra riguardo al meccanismo del voto di lista, si rimanda alla relazione degli amministratori e all'articolo 23 dello Statuto sociale, che di seguito si riporta. """


normativa tempo per tempo vigente.
"""
Si richiamano le raccomandazioni formulate dalla Consob con la Comunicazione n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009 riguardo ai rapporti di collegamento tra liste di cui all'articolo 147-ter, comma 3, D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, ed all'articolo 144-quinquies del Regolamento n. 11971 approvato con delibera Consob del 14 maggio 1999, al cui contenuto si rinvia.
Si ricorda inoltre che l'articolo 20 dello Statuto, al comma 2, prevede che:
"La composizione del Consiglio di amministrazione assicura l'adeguatezza collegiale, nonché la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti e l'equilibrio tra i generi secondo la normativa tempo per tempo vigente."
Per la presentazione delle liste, i soci sono richiesti di tener conto del documento "Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio" pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.
In tale documento il Consiglio di amministrazione ha individuato la propria composizione quali-quantitativa ottimale e il profilo dei candidati alla carica di consigliere. Esso è reso noto ai

soci della Banca, affinché la scelta dei candidati da presentare per il rinnovo del Consiglio di amministrazione possa tener conto delle professionalità richieste per l'assolvimento dei compiti affidati al Consiglio stesso.
Le liste saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () e sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci entro il ventunesimo giorno precedente la data dell'Assemblea, ossia entro il 6 aprile 2024.
Con riferimento al punto 7) all'ordine del giorno dell'Assemblea - Nomina del Collegio sindacale per il triennio 2024-2026 - si ricorda che hanno diritto di presentare una lista soltanto i soci che, alla data di presentazione della lista medesima, siano titolari, da soli o insieme ad altri, di azioni con diritto di voto complessivamente rappresentanti almeno l'1% del capitale sociale. Ogni socio non può presentare, o concorrere a presentare, né votare, neppure per interposta persona o tramite società fiduciaria, più di una lista. I soci appartenenti al medesimo gruppo – per esso intendendosi il soggetto controllante, le società controllate e le società sottoposte a comune controllo – e i soci che aderiscano a un patto parasociale ai sensi dell'articolo 122 del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, avente a oggetto azioni dell'emittente, non possono presentare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. Un candidato può essere presente in una sola lista, a pena di ineleggibilità.
Si rammenta che le liste dei candidati alla carica di sindaco devono essere depositate presso la sede sociale entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea, ossia entro il 2 aprile 2024.
I soci presentatori hanno l'onere di comprovare la titolarità del numero di azioni richiesto mediante apposita comunicazione ai sensi dell'articolo 43 del Provvedimento Banca d'Italia-Consob del 13 agosto 2018 rilasciata da un intermediario abilitato in osservanza della normativa vigente, avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a loro favore nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Banca; ove non disponibile al momento del deposito delle liste, tale comunicazione dovrà pervenire alla Banca entro il ventunesimo giorno prima della data fissata per l'Assemblea, ossia entro il 6 aprile 2024.
La presentazione delle liste per l'elezione del Collegio sindacale può avvenire anche mediante un indirizzo di posta elettronica certificata al seguente indirizzo [email protected].
Nel caso in cui alla data di scadenza del termine del 2 aprile 2024 sia stata depositata una sola lista ovvero soltanto liste presentate da soci che risultino collegati tra loro, possono essere presentate liste sino al 5 aprile 2024 con le modalità sopra riportate e la soglia per la presentazione delle liste sarà ridotta alla metà, ossia allo 0,50% del capitale sociale.
Per tutto quanto non specificato sopra riguardo al meccanismo del voto di lista, si rimanda alla relazione degli amministratori e all'articolo 39 dello Statuto, che di seguito si riporta. """



detengono una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa devono altresì presentare una dichiarazione che attesti l'assenza, nei confronti di tali azionisti, di rapporti di collegamento qualificati come rilevanti dalla normativa tempo per tempo vigente.
"""
Si richiamano le raccomandazioni formulate dalla Consob con la Comunicazione n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009 riguardo ai rapporti di collegamento tra liste di cui all'articolo 147-ter, comma 3, D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, ed all'articolo 144-quinquies del Regolamento n. 11971 approvato con delibera Consob del 14 maggio 1999, al cui contenuto si rinvia.
Si ricorda inoltre che l'articolo 38 dello Statuto, al comma 6, prevede che:
"La composizione del Collegio sindacale deve assicurare l'equilibrio tra i generi secondo la normativa tempo per tempo vigente."
Per la presentazione delle liste, i soci sono richiesti di tener conto del documento "Composizione quali-quantitativa ottimale del Collegio sindacale della Banca Popolare di Sondrio" pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.
In tale documento il Collegio sindacale ha individuato la propria composizione qualiquantitativa ottimale e il profilo dei candidati alla carica di sindaco. Esso è reso noto ai soci della Banca, affinché la scelta dei candidati da presentare per il rinnovo del Collegio sindacale possa tener conto delle professionalità richieste per l'assolvimento dei compiti affidati al Collegio


stesso.
Le liste saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () e sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci entro il ventunesimo giorno precedente la data dell'Assemblea, ossia entro il 6 aprile 2024.
Le relazioni illustrative del Consiglio di amministrazione contenenti le proposte deliberative e i documenti che saranno sottoposti all'Assemblea sono messi a disposizione, presso la sede sociale, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () e sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci nei termini previsti dalla vigente normativa. I soci hanno facoltà di prenderne visione e di ottenerne copia a proprie spese.
p. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente (Francesco Venosta)
Sondrio, 15 marzo 2024
L'avviso di convocazione è stato pubblicato, nei termini di legge, sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci e, per estratto, sul quotidiano «Il Sole 24Ore» del giorno 18 marzo 2024.

Avvertenza. Gli importi contenuti nella presente relazione sulla gestione sono espressi in euro. Poiché nella relazione (testo e prospetti) gli importi sono per lo più arrotondati al milione o alle migliaia, i valori percentuali indicati possono presentare marginali scostamenti rispetto a quelli che risulterebbero dal raffronto fra gli importi espressi in unità di grandezze diverse.



Relazione degli amministratori sulla gestione
prima di dar corso ai lavori, desideriamo rivolgere un grato pensiero, accompagnato da qualche considerazione, a chi, deceduto dopo l'assemblea di un anno addietro, per vari motivi era particolarmente vicino a questa banca.
Iniziamo con il collaboratore ragionier Gianluca Moratti di Sondrio, nato a Tirano il 30 dicembre 1972, deceduto cinquantenne il 29 giugno 2023.
Aveva preso servizio il 1° giugno 1994, con destinazione sede di Milano.
A dicembre 1997 era stato trasferito alla sede di Sondrio e da maggio 2001 assegnato al Servizio Tesorerie Enti della sede centrale. Aveva il grado di quadro direttivo, primo livello.
Del ragionier Gianluca Moratti ricordiamo la quasi trentennale scrupolosa collaborazione.
Il dottor Silvano Mauri di Milano, nato a Carate Brianza il 21 luglio 1972, ha concluso la sua vita terrena il 25 luglio 2023.
Assunto il 4 maggio 1998, viene assegnato alla succursale di Lecco e trasferito pochi giorni appresso all'agenzia n. 3 di Milano, rimanendovi un paio d'anni, per poi prendere servizio presso la sede del capoluogo lombardo fino al 22 giugno 2003. La sua esperienza lavorativa prosegue presso alcune agenzie di Milano: la n. 14, come vice responsabile, dal 23 giugno 2003 al 12 marzo 2006; la n. 26 e n. 24, in veste di responsabile, rispettivamente dal 13 marzo 2006 al 20 novembre 2011 e dal giorno successivo al 1° luglio 2012. Dopo una parentesi di quattro mesi presso la sede di Milano, viene inviato, con la carica di direttore, all'agenzia n. 32 della stessa città, rimanendovi fino al decesso. Aveva la qualifica di quadro direttivo, secondo livello.
Del dottor Silvano Mauri sottolineiamo la competente disponibilità.
Passiamo al dottor Simone Boggiani di Mortara, nato a Vigevano il 31 gennaio 1996 e morto a soli 27 anni l'8 settembre 2023.
Era entrato a far parte dell'organico di questa banca il 13 luglio 2020 e assegnato all'agenzia di Voghera, dove aveva operato fino all'11 settembre 2022. In seguito, e fino al decesso, aveva prestato servizio all'agenzia di Vercelli. Era inquadrato nella terza area, primo livello.
Giovane serio, preparato, era stato un modello nello studio ed era apprezzato sul lavoro. Di lui rammentiamo la spontaneità, la cordialità, il costante impegno. Giovane promettente, lo ricordiamo con schietto rimpianto.
Il ragionier Giovanni Mario Bormolini di Silvano Pietra (PV), nato a Bormio il 14 gennaio

1969, è deceduto il 26 ottobre 2023, quindi a 54 anni.
Assunto dalla nostra istituzione il 1° giugno 1992, aveva dapprima preso servizio presso l'agenzia di Isolaccia per poi essere destinato, nello stesso mese, alla dipendenza di Grosio e, il successivo 6 luglio, all'agenzia n. 6 di Milano, dove, in qualità di vice responsabile, a decorrere dal 27 maggio 1996 era rimasto fino al 5 luglio 1999. Con la medesima mansione era stato designato all'agenzia 12 di Milano, e trasferito il 9 luglio 2001 all'agenzia di Voghera, rimanendovi fino al 30 marzo 2003. Dal giorno seguente, e fino al 22 ottobre 2017, aveva preso servizio, come direttore, presso l'agenzia n. 1 di Pavia, dopodiché, con lo stesso incarico, era tornato a Voghera. Il 23 gennaio 2018 era stato assegnato alla filiale di Alessandria come vice responsabile, presso cui è rimasto fino al decesso. Aveva la qualifica di quadro direttivo, secondo livello.
Collaboratore preparato e apprezzato, lavorava con diligenza, senza risparmiarsi. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto, oltre che nei suoi cari, anche nei colleghi e in tutti coloro con cui, a vario titolo, ha avuto occasione di contatti.
Il 30 marzo 2024 è venuta a mancare la signora Chiara Previsdomini di Sondrio, nata il 26 novembre 1960.
Era stata assunta il 2 maggio 1984 e destinata all'Ufficio Organizzazione del SOSI.
Dal 2 marzo 1992 aveva operato presso il Servizio Pianificazione e Controlli Direzionali e dal 9 maggio 2005, fino al decesso, presso l'Ufficio Relazioni Esterne.
Era inquadrata nella terza area terzo livello.
Gentile, sempre attenta alla famiglia e ai valori che essa rappresenta, si faceva apprezzare per la precisione con cui svolgeva le sue mansioni.
Il signor Bruno Berbenni, dipendente in quiescenza della nostra banca, nato a Sondrio il 14 giugno 1927, è morto novantaseienne a novembre 2023.
Entrato in questa banca il 16 giugno 1944, era stato destinato alla sede di Sondrio, dove ha operato, dapprima come commesso e in seguito come cassiere, fino al 31 dicembre 1978, per poi porsi in quiescenza per raggiunti limiti di età. Aveva la qualifica di capufficio.
Uomo d'altri tempi, attaccato alla famiglia, era un volto noto per la clientela che in lui trovava un punto di riferimento.
Il 20 aprile 2023 è deceduto il ticinese dottor Flavio Pedrazzoli, nato a Bellinzona il 17 dicembre 1927.
Dopo aver frequentato la Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona, aveva proseguito gli studi, laureandosi presso l'Università di Basilea.
Uomo di valore, largamente conosciuto e stimato. Nel suo vasto curricolo spiccano i quarant'anni trascorsi presso la Banca Popolare Svizzera, di cui dieci quale responsabile della succursale di Lugano, undici come vice presidente della direzione e responsabile dell'Investment Banking presso il quartier generale di Berna e Zurigo, quattro presso l'Investment Bank a New York.
Dal 1992 al 1997 era stato membro della Commissione svizzera delle banche e responsabile della supervisione della Borsa svizzera.
Ricordiamo con piacere che ha ricoperto il delicato Ufficio di Vicepresidente della Banca

Popolare di Sondrio (SUISSE) SA di Lugano dal febbraio 1998 al febbraio 2014, periodo durante il quale la nostra controllata ha potuto beneficiare della sua ricchezza di idee e proposte.
Il 10 dicembre 2023 è venuto a mancare, a 85 anni, il dottor Giuseppe Tarantola di Bormio, presidente onorario di sezione della Corte di Cassazione.
Il dottor Tarantola ha trascorso la vita lavorativa presso il Tribunale di Milano e, passo passo, ha ricoperto incarichi sempre più elevati.
La sua fama è dilagata negli anni Novanta del secolo scorso durante la cosiddetta stagione di "Mani Pulite", periodo buio della storia d'Italia, in cui egli ha fatto parte, in qualità di presidente, del Collegio giudicante del Tribunale di Milano nell'ambito di processi a nominativi noti della politica e dell'imprenditoria.
Tra le sue varie cariche, meritano menzione quelle ricoperte in seno alla Corte d'Appello di Milano di Presidente della Prima Sezione Civile (2009), con competenze in più materie; di Presidente vicario per oltre quattro anni e di Presidente per un anno, in assenza del titolare.
Dopo quasi un cinquantennio di servizio, a gennaio 2014 si è posto in quiescenza.
Il dottor Tarantola, la cui saggezza, unita a prudenza, garbo e modestia, lo contraddistingueva, era misurato nel dire e solerte nell'agire. Era un giudice inappuntabile, un modello di sobrietà. Il suo motto era "ascoltare e valutare".
Il 23 maggio 2014 il celebre magistrato era venuto nella nostra banca a Sondrio e aveva tenuto un'indimenticabile conferenza sul tema "Attività giudiziaria e informativa giornalistica", argomento particolarmente delicato. La manifestazione era stata un trionfo. Il testo integrale della pubblica conversazione è riportato nel nostro Notiziario di agosto di quell'anno.
Il geometra Serafino Maraffio di Chiavenna, nato il 22 gennaio 1929, è morto il 26 giugno 2023.
Capace e stimato libero professionista, era molto conosciuto nella Valle della Mera, sia per ragioni legate al suo lavoro, sia per il carattere gioviale e aperto.
Ha tra l'altro ricoperto l'importante ruolo di commissario tributario regionale per una decina d'anni e quello di consigliere dell'ospedale di Chiavenna.
Il 18 aprile 1978 era stato nominato commissario di vigilanza e sconto della succursale di Chiavenna, incombenza cessata il 31 maggio 2016 e che ha sempre svolto con passione e scrupolo.
A luglio 2023 è venuto a mancare il ragionier Luigi Carissimi di Cremeno (LC), nato a novembre 1940.
Negli anni Sessanta e Settanta del Novecento aveva ricoperto l'Ufficio di direttore di una ditta produttrice di scatole di latta litografate e, in seguito, fino alla fine degli anni Novanta, era divenuto socio e amministratore di altra importante industria. Aveva inoltre ricoperto cariche pubbliche presso il Comune di Cremeno.
Uomo di stile, affabile, largamente conosciuto e benvoluto.
Nominato commissario di vigilanza e sconto della succursale di Lecco di questa banca il 13 giugno 1984, carica conclusa a fine maggio 2016, ha svolto il mandato con serietà e perizia.
Il 7 febbraio 2024 ha concluso la vita terrena il geometra Alessandro Mazzucchi di Brescia, nato il 22 febbraio 1943.

Era titolare dell'omonima rinomata impresa di costruzioni, rimasta aggiudicataria, nel novembre 2011, del premio "100 anni di impresa", assegnatole dall'ANCE–Associazione Nazionale Costruttori Edili.
Era una persona di coscienza e prudente, ben inserita nel settore delle opere pubbliche e nel mondo ecclesiastico.
Il geometra Alessandro Mazzucchi il 28 novembre 2005 era stato nominato commissario di vigilanza e sconto della nostra succursale di Brescia, funzione svolta con competenza, conclusasi a fine maggio 2016.
Il 6 aprile 2023 è morto il dottor Giorgio Torelli, giornalista e scrittore, nato a Parma il 26 febbraio 1928.
Ultimati gli studi liceali all'Istituto Romagnosi di Parma, si iscrive alla facoltà di medicina, che interrompe nel 1954 per dedicarsi a tempo pieno al giornalismo.
Inizialmente lavora presso la Gazzetta di Parma, e dopo tre mesi si trasferisce a Milano, dove ha modo di farsi conoscere e apprezzare su larga scala, scrivendo per qualche settimanale, tra cui Candido, Grazia ed Epoca, e per alcuni quotidiani. Tra questi ultimi, riveste importanza il Giornale, fondato nel 1974 da Indro Montanelli e al cui inizio pure Giorgio Torelli aveva dato un valido apporto. Su tale testata egli tenne per anni la fortunata rubrica "Cosa nostra". Altre sue rubriche di successo hanno occupato spazio sui quotidiani Avvenire e Il Giorno. Nel 2012 il Nostro ritorna alla Gazzetta di Parma e vi rimane stabilmente.
Poniamo volentieri l'accento sulla sua attenzione per la nostra attività culturale. In particolare, apprezzava le conferenze, avviate nel 1971 e mai interrotte. Giorgio Torelli accettò di venire a Sondrio in questa banca nel dicembre 1981 e, alla presenza di un folto e qualificato uditorio, tenne un'indimenticabile pubblica conversazione su "La frontiera del dottor Candia sul Rio delle Amazzoni". Fu nuovamente nella nostra Sala a Sondrio a novembre 1991 per parlare sul tema "L'avventura d'essere giovani: oggi, qui". Anche tale incontro ebbe larga risonanza. Il dottor Torelli ha inoltre collaborato a lungo al Notiziario e ha scritto per altre diverse pubblicazioni da noi curate. I suoi erano sempre scritti dallo stile e dal lessico inconfondibili, da cui trasparivano freschezza di pensiero e rara umanità.
Il 7 ottobre 2023 è morto a Bologna il dottor Luca Goldoni, noto giornalista e scrittore di fama, nato a Parma il 23 febbraio 1928.
Inizialmente scrive per la Gazzetta di Parma, testata della sua città natale, poi passa a Il Resto del Carlino di Bologna e, infine, lo troviamo al Corriere della Sera, dove la sua notorietà si allarga a dismisura, anche per essere stato corrispondente, per conto del prestigioso quotidiano milanese, in molteplici parti del mondo.
Luca Goldoni è però ancor più apprezzato come autore di libri di grande successo, nei quali si evidenzia la sua capacità di attento osservatore, che si materializza in delicata, garbata e accattivante acutezza nel descrivere luoghi, situazioni e personaggi.
Il nostro Notiziario ha avuto il piacere e l'onore di avvalersi della sua arguta collaborazione, iniziata nel 1974, cioè l'anno successivo alla nascita del periodico, e protrattasi ininterrottamente fino al 2020. Scriveva volentieri per la rivista, che apprezzava non poco, tanto da consigliarci più volte di cambiare il nome "Notiziario" – a suo dire troppo modesto rispetto ai contenuti di qualità


– in altro più adeguato.
A fine ottobre 2023 è venuto a mancare il professor Ernesto Ferrero di Torino, scrittore, critico letterario e traduttore. Aveva 85 anni.
Parte della sua attività è legata alla casa editrice Einaudi di Torino, del cui ufficio stampa nel 1963 è il responsabile, divenutone poi direttore letterario e, dall'84 all'89, direttore editoriale. In seguito è segretario generale della Bollati Boringhieri e direttore letterario di Arnoldo Mondadori. Dal 1998 al 2016 dirige il Salone Internazionale del Libro di Torino, prestigiosa finestra culturale di forte richiamo.
La sua fama di fecondo scrittore lo porta, tra l'altro, alla vincita del Premio Strega 2000 con il romanzo di successo N., nel quale si narra dell'esilio all'isola d'Elba di Napoleone Bonaparte. L'opera è stata tradotta e diffusa in molteplici Paesi europei.
Persona garbata, aperta, di stile, di vasto sapere. Aveva un legame speciale con la provincia di Sondrio, in particolare con Teglio, paese natale di sua moglie, nel quale trascorreva le vacanze, coltivando amicizie in loco e manifestando vicinanza alla collettività e al territorio ospite.
Nutriva stima per questa Popolare, sempre attento, tra l'altro, all'attività culturale da noi svolta. Ha collaborato assiduamente al Notiziario, una collaborazione di spessore, iniziata nel 2011 e protrattasi fino al 2022.
La morte è un fenomeno misterioso; è un evento naturale del quale pensatori e letterati di ogni epoca si sono spesso occupati, realizzando o arricchendo trattati e opere. Uno fra i tanti Giuseppe Ungaretti (1888–1970), il quale, immaginando l'ora del suo trapasso, compose la commovente poesia "La madre", così esprimendosi: "E il cuore quando d'un ultimo battito avrà fatto cadere il muro d'ombra per condurmi, Madre, sino al Signore, come una volta mi darai la mano.". E ancora (verso conclusivo): "Ricorderai d'avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido sospiro.".
Con questi nobili sentimenti chiudiamo la sezione.

Signori Soci,
nell'anno in commento non solo sono andate deluse le speranze di porre fine alla devastante guerra che si combatte nel cuore dell'Europa, ma un altro conflitto è scoppiato sulle rive del Mediterraneo, quello che per secoli è stato il Mare Nostrum. Due eventi che ci toccano davvicino e ci interrogano sul futuro, sulla capacità di individuare e perseguire possibili percorsi in grado di arrestare lo scivolamento verso una conflittualità sempre più accesa e diffusa tra gli Stati.
Confidiamo che la comunità internazionale abbia a ricondurre i belligeranti a considerare la possibilità di risolvere in altro modo i loro contrasti, ponendo fine a una spirale di violenza che genera solo altra violenza.
Gli effetti dei citati conflitti sull'economia internazionale sono stati molteplici. Se i rincari eccezionali che si erano registrati nel 2022 nei prezzi delle fonti energetiche sono al momento rientrati, resta il dato di una congiuntura rallentata e, soprattutto, esposta a sempre nuovi e imponderabili rischi. Abbiamo imparato per esperienza diretta che catene produttive estremamente allungate sono soggette alle molteplici vicissitudini che possono condizionare le relazioni internazionali.
Il mondo del credito ha senza dubbio beneficiato di una situazione dei tassi estremamente favorevole. La nostra banca, nel dare continuità alla propria missione di appoggio alle economie dei territori serviti, ha saputo sviluppare e rafforzare la propria azione imprenditoriale. Il processo di creazione di valore, sostenuto dall'ottimo livello di patrimonializzazione, e la capacità di adeguare strutture e politiche al contesto di riferimento in costante divenire hanno trovato riscontro nella valutazione del mercato, che pure nel 2023 ha premiato in modo significativo il nostro titolo.
I dati contabili offrono la rappresentazione di un esercizio conclusosi con il miglior utile della nostra storia: 392,766 milioni, in aumento dell'84,48% rispetto all'anno precedente. Un risultato di assoluta soddisfazione, frutto dell'impegno del nostro personale, costituito di 3.033 unità, in aumento di 117. Il dato economico, fortemente determinato dalla gestione caratteristica, trova riscontro nella solidità patrimoniale, a livelli di vertice in ambito nazionale.
Esponiamo quindi i principali dati di bilancio.
Il totale dell'attivo si è portato a 51.391 milioni, -2,15%. Il patrimonio, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo, è risultato pari a 3.179 milioni, +10,64%.
La raccolta diretta è rimasta sostanzialmente stabile a 38.174 milioni +0,04%, mentre i finanziamenti a clientela sono ammontati a 26.973 milioni, +0,98%.
Il margine d'interesse è stato pari a 846,889 milioni, +45,46%; le commissioni nette hanno cifrato 345,880 milioni, +4,4%. Il margine d'intermediazione ha sommato 1.293,459 milioni, +37,24%.

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

| (in milioni di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Dati patrimoniali | |||
| Finanziamenti verso clientela* | 26.973 | 26.712 | 0,98 |
| Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 26.652 | 26.324 | 1,25 |
| Finanziamenti verso clientela valutati al fair value con impatto sul conto economico |
321 | 388 | -17,23 |
| Finanziamenti verso banche | 4.180 | 3.842 | 8,79 |
| Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti | 13.926 | 13.655 | 1,98 |
| Partecipazioni | 756 | 696 | 8,61 |
| Totale dell'attivo | 51.391 | 52.519 | -2,15 |
| Raccolta diretta da clientela | 38.174 | 38.159 | 0,04 |
| Raccolta indiretta da clientela | 43.919 | 37.109 | 18,35 |
| Raccolta assicurativa | 2.067 | 1.958 | 5,55 |
| Massa amministrata della clientela | 84.160 | 77.226 | 8,98 |
| Altra provvista diretta e indiretta | 18.273 | 19.147 | -4,56 |
| Patrimonio netto | 3.179 | 2.873 | 10,64 |
| (in milioni di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Dati economici | |||
| Margine di interesse | 847 | 582 | 45,46 |
| Margine di intermediazione** | 1.293 | 942 | 37,24 |
| Risultato dell'operatività corrente | 568 | 299 | 89,83 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 393 | 213 | 84,48 |
| Coefficienti patrimoniali | 30/06/2023 | ||
| CET1 Capital ratio | 16,74% | 16,46% | |
| Total Capital ratio | 19,84% | 19,70% | |
| Eccedenza Patrimoniale | 2.072 | 1.926 | |
| Altre informazioni Gruppo Bancario | |||
| Numero dipendenti | 3.033 | 2.916 | |
| Numero filiali | 356 | 352 |
* Comprende i crediti verso clientela (Voce 40b), con esclusione dei titoli che non rivengono da operazioni di cartolarizzazione, e i crediti al fair value inclusi nella Voce 20 c).
** Il margine di intermediazione è rappresentato come da riclassifica effettuata nella tabella a commento del conto economico

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Cost/Income | 36,85 | 44,93 |
| Margine di interesse/Totale attivo | 1,65 | 1,11 |
| Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo | 2,11 | 1,46 |
| Margine di interesse/Margine di intermediazione | 65,47 | 61,78 |
| Spese amministrative/Margine di intermediazione | 36,37 | 45,12 |
| Utile d'esercizio/Totale attivo | 0,76 | 0,41 |
| Sofferenze nette/ Finanziamenti verso clientela | 0,21 | 0,44 |
| Finanziamenti verso clientela/Raccolta diretta da clientela | 70,66 | 70,00 |
* Gli indici indicati sono stati calcolati utilizzando i valori presentati nella tabella a commento del conto economico
L'azione Banca Popolare di Sondrio ha chiuso l'anno in deciso aumento: +55,03%. La compagine sociale è ammontata a 148.892 soci.
Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit spa, Banca della Nuova Terra spa e le altre società del Gruppo Bancario hanno contribuito ad ampliare e qualificare la nostra offerta commerciale, con positivi risultati economici.
La speranza che nel 2023 si potesse vedere la fine della guerra nata dall'invasone russa dell'Ucraina è andata delusa. Per di più, a peggiorare una situazione già critica sono intervenuti nuovi conflitti. Il più vicino a noi è appena al di là del Mediterraneo e rischia di innescare pericolose situazioni di scontro pure in aree essenziali per i commerci internazionali.
Uno scenario, dunque, estremamente delicato e complesso, nel quale si palesa sempre più la difficoltà, da parte dei soggetti a ciò deputati, nel mettere in atto quanto possibile per impedire che le molte situazioni di crisi presenti nel mondo sfocino in conflitti armati.
Condizionata pure dai cennati accadimenti, l'economia mondiale è andata via via indebolendosi in corso d'anno, anche se le dinamiche sono state assai diversificate fra i vari Paesi. A livello internazionale, la crescita del PIL nel 2023 è stimata attorno al 2,9%, appesantita dagli effetti delle politiche monetarie restrittive e dal peggioramento delle attese di imprese e famiglie.
Anche il commercio mondiale ha mostrato importanti segni di rallentamento: dopo una crescita vicina al 5,5% nel 2022, per il 2023 il ritmo di espansione è previsto allo 0,6%. Le stime per l'anno in corso devono fare i conti, fra l'altro, con i rischi di un allargamento della crisi mediorientale, con possibili ripercussioni sulla navigabilità del Mar Rosso.
La progressiva discesa dell'inflazione, cui ha senza dubbio contribuito il calo dei prezzi dei prodotti energetici, ormai lontanissimi dai picchi fatti segnare a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, ha dapprima interrotto la serie di rialzi dei tassi decisa delle Autorità monetarie e ha poi suscitato la speranza che nel 2024 possa realizzarsi un allentamento della stretta monetaria.
Le borse internazionali si sono dimostrate sostanzialmente impermeabili ai venti di guerra. Negli Stati Uniti l'indice Standard&Poor 500 ha segnato un rialzo del 24%, mentre in Europa


l'Euro Stoxx 50 ha evidenziato un progresso del 19%. Nei Paesi emergenti le performance borsistiche sono state assai diversificate, spicca il Brasile che con un progresso del 22% ha segnato nuovi massimi storici, mentre la Cina è arretrata dell'11%.
L'area euro ha conosciuto nel 2023 una fase di sostanziale stagnazione. Il PIL è stato frenato sia dalla domanda interna, condizionata dalla diminuzione della fiducia dei consumatori, sia da quella estera. Tra i Paesi di maggiori dimensioni solo la Spagna ha evidenziato nel corso dell'anno un'apprezzabile dinamica di crescita, mentre fra gli altri spicca, in negativo, la Germania, che ha mostrato ripetuti segni di debolezza in specie nel settore industriale. Per il 2024 le stime di crescita del PIL dell'area euro sono state progressivamente riviste al ribasso, a causa dell'indebolimento del ciclo economico internazionale e delle condizioni di finanziamento restrittive per famiglie e imprese.
La variazione dei prezzi al consumo ha segnato a fine anno +2,9% ed è previsto un ulteriore progressivo calo. In ragione di ciò, gli operatori si attendono un allentamento della stretta monetaria attuata dalla BCE, che ha certamente contribuito a riportare a livelli accettabili l'inflazione, ma ha al contempo pesato sulla crescita economica.
I Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza, rivisti a ottobre per 19 Paesi, hanno continuato a esplicare i loro effetti, grazie alle imponenti risorse fin qui erogate (circa 220 miliardi di euro).
L'economia svizzera ha evidenziato nel 2023 una crescita del PIL attorno all'1,3%, risultato che è il frutto da un lato della positiva dinamica dei consumi privati, dall'altro dall'andamento riflessivo dei settori industriali, specie di quelli più sensibili all'andamento congiunturale.
L'inflazione è andata declinando in corso d'anno, fino a scendere a novembre all'1,4%, il livello minimo da due anni.
La Banca Nazionale Svizzera, dopo un ultimo rialzo del tasso di riferimento, dall'1,50 all'1,75%, a giugno 2023, non è più intervenuta, lasciando il citato tasso al livello più elevato dal 2009.
Il 1° gennaio scorso, l'euro ha segnato 25 anni dalla sua introduzione nelle 11 nazioni, tra cui l'Italia, che l'hanno condiviso dall'inizio. Introduzione quale valuta scritturale, perché quella fisica – monete e banconote – sarebbe seguita tre anni più tardi.
Oggi sono 20 i Paesi che lo utilizzano, circa 350 milioni di cittadini europei.
Il suo guardiano è la Banca Centrale Europea, che, nell'esercizio in commento, per difenderne il potere d'acquisto minacciato dall'inflazione, ha proseguito, con maggior intensità delle altre principali autorità globali, la stretta sui tassi ufficiali commisuratasi, nell'occasione, in due punti percentuali, il doppio rispetto alla Riserva Federale americana (che però aveva anticipato la manovra, l'anno antecedente).
Anche per questo, l'euro, che nel 2022 aveva perso quasi il 6% verso il dollaro, ha stavolta recuperato il 3,60%, passando da 1,0666 a 1,1050.
Apprezzamenti superiori si sono registrati nei confronti dello yen, +11,14%, complice la reiterata espansione monetaria giapponese, e perfino del renminbi cinese (+6,70%).
Non a caso, invece, il piccolo scivolamento (-2,02%) nel rapporto con la sterlina britannica

ha riguardato l'unico grande Paese ad aver tenuto testa alla BCE nell'aggressività sui tassi, sembrando invece che il cedimento più accentuato (-5,96%, da 0,9847 a 0,9260) sul franco svizzero – il cui saggio di riferimento è aumentato solo dall'1 all'1,75% - sia sempre da annettersi all'attrattività della valuta elvetica nelle fasi di tensione internazionale.
La crescita italiana del 2022 (al 4%) e, soprattutto, del 2021 (all'8,3%) mette in ombra decretando il ritorno alle asfittiche percentuali cui si era abituati prima della pandemia - il risultato dell'esercizio in commento, attestatosi allo 0,9%.
I consumi privati sono risultati ancora in crescita, ma solo dell'1,2% contro il 5 o 6 del biennio precedente; gli investimenti, che avevano sciorinato incrementi a doppia cifra, si sono fermati al 4,7%, anche a causa del ridimensionamento degli incentivi all'edilizia. Positivi il contributo della spesa pubblica (+1,2%) e quello – più per recessione dell'import (-0,5%) che per impeto dell'export (+0,2%) - del canale estero, che in termini monetari ha registrato un avanzo di 34 miliardi, contro il deficit di pari ammontare dell'anno anteriore, avvalendosi della forte contrazione dei prezzi energetici corrisposti.
Contrazione cui è in buona parte dovuto lo spettacolare rientro dell'inflazione dal 12,3% di fine 2022 allo 0,5% di dodici mesi dopo, un'evoluzione che ha scompaginato il nostro differenziale verso la media europea, scesa "solo", nel medesimo arco di tempo, di circa sei punti percentuali.
Confortante anche il mercato del lavoro: mentre il tasso di occupazione ha raggiunto i massimi dagli anni '70, quello di disoccupazione è sceso in corrispondenza, con la rilevazione per il mese di dicembre addirittura al 7%. La disoccupazione giovanile è calata fino a un inedito 19,8%.
La rideterminazione del PIL nominale per il '21 e il '22 ha comportato il miglioramento, per circa 4 punti percentuali, dell'incidenza del debito pubblico, a un 140,5% che si sarebbe poi ulteriormente contratto, nell'esercizio in esame, al 137,3%, ben inferiore alla stima della Nota di aggiornamento al DEF (140,2%).
Se per i prossimi anni, nei programmi del Governo, questo valore dovrebbe sostanzialmente consolidarsi, il disavanzo - previsto per il 2024, a legislazione vigente, al 3,6% è oggetto di una manovra espansiva per circa 16 miliardi netti tale da elevarlo al 4,3%. Un importo pressoché equivalente a quello delle due principali misure adottate: la semplificazione, da quattro a tre, delle aliquote Irpef e, soprattutto, la proroga della riduzione dei contributi sociali (cosiddetto cuneo) a carico dei lavoratori dipendenti.
S'intende che le proiezioni governative si fondino sul pieno dispiegarsi delle potenzialità del PNRR, indispensabile per centrare un obiettivo di crescita dell'1,2% che, invero, la Banca d'Italia ha recentemente ritenuto di dimezzare.
Rassicurante il giudizio delle principali agenzie di rating, che hanno confermato le proprie valutazioni conferendo loro un indirizzo di stabilità, così come quello dei mercati finanziari, con lo spread passato, nei dodici mesi, da poco sopra i 200 punti base a poco sopra i 150.


Mentre la BCE, abbandonata una lunga fase di tassi zero, ha innalzato quello principale dal 2,50 al 4,50%, il rendimento dell'attivo fruttifero delle banche italiane ha nel complesso replicato la crescita dell'esercizio precedente, passando dal 2,96 al 4,14%.
Il costo della raccolta (da famiglie e società non finanziarie), che nel 2022 era salito meno di 20 centesimi, ha accelerato, aumentando dallo 0,61 all'1,17%, in specie per la crescente remunerazione dei depositi, in particolare a scadenza vincolata. Ne è risultato un differenziale che si è ampliato fino allo scorso luglio, dal 2,35% a sfiorare il 3, stabilizzandosi su tale livello per il resto dell'anno.
L'analisi dei volumi intermediati conferma la prosecuzione nel riposizionamento della provvista dai depositi, calati del 3,4%, alle obbligazioni bancarie, riemerse da protratto oblio con un significativo +18,2%. L'esito combinato di tali dinamiche è stato comunque un recedere della raccolta diretta totale in misura (-1,3%) più accentuata rispetto all'anno prima. Il calo è motivato pure da un travaso all'indiretta.
Il parziale recupero annuo, dopo il pregresso tracollo, nel patrimonio dei fondi comuni d'investimento (aperti, di diritto italiano ed estero), da 1.075 a 1.149 miliardi, non è invece stato sostenuto da nuove sottoscrizioni. Decisivo è stato il recupero delle quotazioni, su tutti i mercati, a generare guadagni in conto capitale per quasi 100 miliardi.
Rallentamento congiunturale e tassi elevati hanno riportato in negativo (-3%) gli impieghi delle banche a famiglie e società non finanziarie, che avevano sostenuto l'economia durante e dopo la pandemia. Nell'esercizio in commento, il credito alle famiglie - associandosi al -4,6% dei prestiti a società non finanziarie – ha segnato -1,5, in quanto il buon andamento del credito al consumo, accelerato al 5,4%, è stato sovvertito dalla frenata dei mutui per acquisto abitazioni (- 0,5%) e, soprattutto, delle altre tipologie di finanziamento ai privati (-10,2%).
I complessivi prestiti con durata entro 1 anno, che nel 2022 avevano segnato progressi convincenti, sono tornati a rappresentare l'anello debole (-4%) di una dinamica comunque cedente anche nel segmento a più lungo termine (-2,8%).
L'ormai acquisita professionalità degli istituti nell'utilizzo del ventaglio di strumenti per la gestione della qualità degli attivi è testimoniata dal fatto che i principali indici di rischio hanno continuato a migliorare.
Il cosiddetto NPL ratio, al netto delle rettifiche, dovrebbe ora aver confermato il livello (1,5%) del 2022, meno della metà rispetto a fine 2019.
La categoria più problematica, quella delle sofferenze, nettate dalle svalutazioni, ha però marcato una risalita dallo 0,81 allo 0,98% e, in rapporto a capitale e riserve, dal 4,16 al 4,60%.
Alla gradualità nel manifestarsi del deterioramento in corso e alla pienezza nel conseguimento dei guadagni da interessi, si deve la favorevole combinazione che ha consentito, tra l'altro, di rinnovare il contratto nazionale di lavoro. E' stata inoltre evitata – optando generalmente per la concessa alternativa della destinazione a riserve – l'erosione paventata con la cosiddetta tassazione degli extraprofitti.
Ne è derivato, nel 2023, un utile di sistema non solo abbondantemente superiore

all'esercizio antecedente, ma pure a quello eccezionale del 2021, trattandosi di profitti – benauguratamente riflessi in un ROE a doppia cifra - in gran parte scevri da quelle voci straordinarie che, quell'anno, ne avevano costituito quasi la metà del totale.
Come consuetudine, desideriamo riservare uno spazio all'economia della provincia di Sondrio, essendo stata la nostra banca costituita nell'omonimo capoluogo (4 marzo 1871), dove ha mosso i primi passi. Lo facciamo pure in segno di attenzione e riconoscenza ai Padri fondatori.
Il cambiamento climatico è una realtà con cui gli addetti al settore primario hanno dovuto confrontarsi anche nel 2023.
Quanto al comparto viticolo, dopo un inizio di stagione piuttosto difficile, a ottobre, a ridosso della vendemmia, l'alternanza di caldo diurno e fresco notturno ha giovato alla maturazione e alla buona qualità delle uve, ragione per la quale il prodotto, sotto tale aspetto, è risultato soddisfacente.
La presenza del melo in provincia di Sondrio risale a tanto tempo addietro, ma è solo a partire dalla seconda metà del secolo scorso che la coltura delle mele assume l'importanza di un'attività vera e propria. La maggior parte delle aziende del settore conferisce il prodotto alla cooperativa Melavì di Ponte in Valtellina per l'immissione sul mercato. Tale frutto è certificato IGP e contrassegnato con il marchio Melavì, ormai a tutti familiare. Tra le varietà più pregiate spiccano le Red Delicious, le Golden Delicious, le Gala, le Rockit e le Fuji. Per l'annata in esame vanno ricordate le grandinate estive che hanno colpito i frutteti a macchia di leopardo. Gli accorgimenti messi in atto, dettati da esperienza pluridecennale, hanno limitato i danni, per cui la produzione finale è risultata all'incirca nella norma. La qualità dei frutti ha dato soddisfazione: mele sane dai colori vividi, dal sapore dolce e delicato.
Il mirtillo americano in estate è ormai normalmente presente sulle tavole. I terreni della Valtellina e Valchiavenna si prestano egregiamente alla coltura di questo piccolo gustoso frutto, il che, tra l'altro, induce diversi giovani a dedicarvisi; e lo fanno con passione e successo. Il 2023 la produzione provinciale è stata soddisfacente, sia come quantità e sia come qualità, in linea con gli ultimi anni.
È noto come un tempo la fonte primaria di sostentamento delle famiglie valtellinesi e valchiavennasche fosse l'allevamento del bestiame in proprio, perlopiù di modesta entità. Oggi l'attività è unicamente appannaggio di aziende agricole, più o meno grandi. L'amore per i luoghi e la loro conservazione è rimasto quello tramandato dai contadini del passato.
La zootecnia della provincia di Sondrio fa molto affidamento sulla produzione foraggera, che nel 2023 è stata del 20% in più rispetto all'anno precedente. La coltura del mais da foraggio è risultata soddisfacente, sia per quantità di prodotto insilato e sia per qualità.
L'andamento climatico montano, con piogge e neve in primavera, caldo oltre la norma in estate, ha consentito ai caricatori degli alpeggi di prolungare la permanenza in quota del bestiame di una quindicina di giorni in aggiunta ai canonici novanta, con intuibili vantaggi.
Dei tanti formaggi locali, due si fregiano del marchio DOP: il Valtellina Casera, semigrasso realizzato nel fondovalle tutto l'anno, e il Bitto, formaggio grasso di alta qualità, prodotto in

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

estate su 50 alpeggi autorizzati dei 220 normalmente caricati. Il Consorzio Tutela Valtellina Casera e Bitto ha riferito che le forme marchiate a fuoco di Valtellina Casera nel 2023 sono state 203.140, numero leggermente superiore rispetto all'anno prima; e quelle di Bitto 12.150, contro le 16.140 del 2022. La diminuzione del quantitativo è dovuta al numero inferiore dei produttori.
L'ormai mutata situazione climatica ha influito anche a riguardo della produzione di miele, tant'è che, a causa della lunga siccità dei primi mesi, con conseguenze disastrose sulle fioriture del periodo, sono venuti a mancare quasi completamente i mieli di acacia, tarassaco e ciliegio selvatico. Il bel tempo e il caldo dei mesi estivi, intervallati da pioggia più o meno abbondante, hanno fatto salire di molto la produzione, rimediando la difficilissima partenza e alimentando ottimismo. Con soddisfazione gli oltre 500 apicoltori sono riusciti a produrre ottimi mieli di tiglio, rododendro e castagno: mieli gustosi, limpidi e intensamente profumati, tipici della provincia di Sondrio.
Prima di entrare nello specifico del settore secondario – e ciò vale anche per il terziario privato - è opportuno ricordare come i residenti in provincia di Sondrio, imprenditori e no, abbiano reagito bene e senza scoraggiarsi alla pandemica da Covid. L'economia ha rassegnato risultanze tutto sommato positive.
In Valtellina e Valchiavenna sono presenti aziende, perlopiù di piccolissime, piccole e medie dimensioni, di proverbiale vivacità ed efficienza. A fine settembre (non abbiamo i dati dell'ultimo trimestre) erano complessivamente operative 13.932 imprese – 116 nate nell'anno in esame e 95 cessate –, di cui 4.082 artigiane, includenti 1.672 imprese di costruzione.
Il settore industriale, dopo una produzione e un fatturato in buona crescita nei primi due trimestri, nel terzo ha registrato un sensibile calo, che è proseguito vanificando parzialmente le positive risultanze di inizio anno.
Migliore sorte è toccata all'artigianato, ma con tendenza a leggera diminuzione produttiva nell'ultima parte dell'anno.
L'esito del PIL annuale della provincia dipende per una buona fetta anche dal terziario privato, cioè a dire commercio e turismo.
Il commercio, partito con un buon fatturato, pari a un incremento nel primo trimestre del 5% in raffronto con lo stesso periodo del 2022, è rimasto positivo anche per il prosieguo dell'anno, rallentando tuttavia la corsa: più 3,6% e 2,3%, rispettivamente nel secondo e terzo trimestre. Anche se non disponiamo del dato finale, possiamo affermare che, nel tradizionale periodo di acquisti natalizi e di fine anno, i negozianti hanno tirato un sospiro di sollievo per il buon volume di vendite al minuto, andate al di là delle aspettative.
Se il Covid da un lato ha causato morti e disagi con lockdown di varia durata, dall'altro ha innescato nelle persone il desiderio di libertà di movimento, di programmare vacanze, di spostarsi anche solo per un fine settimana; fenomeni che hanno tra l'altro avvantaggiato i settori della ristorazione e del turismo.
Nella prima parte dell'anno le località di villeggiatura provinciali sono state meta di numerosi turisti, soprattutto durante il periodo pasquale, con seconde case piene, alberghi e agriturismi al completo. Questo è avvenuto anche grazie ai tanti stranieri che hanno affollato la provincia, nonostante gli sport legati allo sci siano stati penalizzati dalla scarsità di neve presente.

In estate il settore ha presentato luci e ombre: a luglio e fino a metà agosto la stagione è stata piuttosto "tiepida", con disdette per le eccessive avversità meteorologiche. In seguito, si è verificato il classico "tutto esaurito", con appagamento degli albergatori e dei soggetti dell'indotto. Da diversi anni il cosiddetto turismo gastronomico post vacanze estive dei fine settimana non conosce crisi, il che si è verificato puntualmente e soddisfacentemente anche nell'anno in esame. A dicembre, come consuetudine, sono giunti in provincia di Sondrio numerosi turisti, attratti dalle superbe bellezze dei luoghi e dalla possibilità di praticare i vari sport invernali.
L'attesa delle Olimpiadi invernali del 2026, con le diverse competizioni sportive in programma in Alta Valle, è di sprone a migliorare adeguatamente la viabilità provinciale, innanzitutto accelerando i lavori in corso riguardanti la tangenziale di Tirano, opera ritenuta della massima importanza, che ci si è impegnati a ultimare prima dell'inizio delle gare. Non manca l'attenzione e la sollecitudine anche a riguardo di altre infrastrutture, bisognose di opportuni interventi. L'avvenimento sportivo in discorso porterà in Valtellina atleti di fama, loro ammiratori e simpatizzanti, personalità di peso, giornalisti, emittenti televisive. È quindi doveroso che la provincia di Sondrio ne tenga conto e non si faccia trovare impreparata. È un'occasione unica per una promozione efficace del territorio a livello mondiale, da non lasciarsi scappare.


Signori Soci,
dopo aver brevemente ricordato i principali accadimenti del 2023 e tracciato un quadro della realtà in cui la nostra azienda ha visto la luce e si è sviluppata, passiamo a illustrare le linee operative e le risultanze economiche della Banca Popolare di Sondrio nel suo 153° esercizio sociale.
Anche nel 2023 la nostra rete di filiali è stata contraddistinta dal segno positivo grazie a quattro nuove unità. Mentre molti concorrenti preferiscono ridurre il numero delle dipendenze, noi lo accresciamo. Un andare contro corrente che ci distingue positivamente agli occhi della clientela, che ha premiato il nostro impegno con l'avvio di importanti relazioni di lavoro nei nuovi ambiti cui abbiamo esteso l'azione.
Un autonomo modello di sviluppo che contribuisce a definire l'identità della Popolare di Sondrio e grazie al quale

nell'anno in esame abbiamo rafforzato il presidio nel Veneto e fatto ingresso in Friuli-Venezia Giulia, portando così la nostra presenza in tutte le regioni del Nord Italia.
Grazie alle nuove filiali di San Donà di Piave (Ve), Thiene (Ve), Vicenza e Udine il numero totale delle dipendenze è salito a 356, cui si aggiungono i 130 sportelli specializzati soprattutto nell'erogazione di servizi di tesoreria a favore di enti e istituzioni. La struttura commerciale ha inoltre beneficiato di interventi di miglioramento, tra cui il trasferimento di alcune unità in ambienti più confacenti e in posizioni commercialmente più valide.
San Donà di Piave, cittadina facente parte della città metropolitana di Venezia, conta oltre 40.000 abitanti ed è situata lungo la riva del fiume Piave. Si tratta di un territorio ben servito dall'autostrada A4, importante via di transito merci, e caratterizzato da estese coltivazioni di diverse varietà di vitigni che supportano la fiorente produzione vinicola. Un ruolo molto importante lo rivestono le attività artigianali, industriali e commerciali che contano complessivamente più di 4.300 aziende.
A San Donà di Piave ha fatto seguito, sempre in Veneto, l'avvio della filiale di Thiene, cittadina di antichissime origini che conta oltre 24.000 abitanti, situata nel nord della provincia di Vicenza, al centro di un'ampia pianura nella cosiddetta zona della Pedemontana. Thiene dista soli 10 km da Schio, 20 km da Vicenza e 22 km da Bassano del Grappa. È un'importante polo commerciale, nel quale, dal primo dopoguerra, opera la Sala Borsa Merci, i cui prezzi, relativi al comparto agro-alimentare, sono ancora un importante riferimento per il mercato nazionale.
A Thiene hanno inoltre sede diverse aziende di medio-grandi dimensioni attive nei settori industriale e terziario, in particolare metallurgico, automobilistico, tessile e chimico.

A Vicenza abbiamo avviato una nuova filiale in contrà Porti n. 12, nel prestigioso Palazzo Thiene, già sede storica della Banca Popolare di Vicenza e inserito nella lista dei siti patrimonio UNESCO. La nuova unità, che si affianca a quella attiva negli uffici di corso Santi Felice e Fortunato, consente di meglio presidiare un centro di grande rilievo e di sicuro interesse.
Vicenza, città di oltre 100.000 residenti, è conosciuta a livello internazionale quale meta turistica culturale, grazie alle sue ricchezze artistiche. In particolare, è nota come "la città del Palladio" per i numerosi edifici che il grande architetto vi realizzò sul finire del Rinascimento. Tutto ciò contribuisce a farne un centro assai dinamico, dotato di una vivace struttura commerciale e ricettiva.
Vicenza e il suo territorio si caratterizzano inoltre per l'elevato numero di attività produttive, con preponderanza di aziende di piccola e media dimensione orientate all'esportazione. I settori più rappresentati sono quelli metalmeccanico, tessile e orafo. Non a caso Vicenza è conosciuta anche come la città dell'oro e il suo ruolo è consacrato nella fiera VicenzaOro, tra le più importanti manifestazioni del genere a livello internazionale.
Per il nostro ingresso in Friuli-Venezia Giulia è stata prescelta la città di Udine, capoluogo dell'omonima provincia situato al centro della regione friulana. Udine dista in linea d'aria poco più di 20 km dalla Slovenia e si trova nei pressi dell'autostrada A23, fondamentale via di collegamento tra l'Italia e l'Austria.
Udine è una città di quasi 100.000 abitanti e l'economia locale è prevalentemente legata alla sua funzione amministrativa e culturale, essendo sede di numerosi uffici pubblici, ospedali, università e vari enti e associazioni. Di rilievo anche il ruolo del commercio che ha sempre caratterizzato Udine, importante punto di riferimento per tutto il Friuli.
La nostra filiale è situata sulla principale e animata arteria cittadina che delimita la zona a traffico limitato del centro, nel quale sono insediate molteplici attività commerciali e direzionali.
Alla presenza territoriale concorrono infine i 548 bancomat, in aumento nell'anno di 1 unità.


Anche nell'anno in commento, la raccolta bancaria ha subito a livello di sistema un rallentamento. Si è assistito, in particolare, a una riallocazione dei depositi a vista verso strumenti più remunerativi. Tale movimento è avvenuto, in parte all'interno delle passività bancarie a favore delle poste a più lungo termine (in specie le obbligazioni), in parte all'esterno, principalmente verso titoli di Stato, in grado di assicurare remunerazioni più appetibili.
D'altro canto, il perdurare per tutto l'esercizio di una politica monetaria restrittiva da parte della BCE ha mantenuto elevato il costo della raccolta e ha comportato una forte concorrenza tra gli operatori.
La nostra banca ha costantemente operato per rispondere alle richieste del mercato, adeguando con prontezza l'offerta commerciale. Ciò, unitamente alla invidiabile solidità riconfermata dai vari ratios patrimoniali, ha permesso di valorizzare le relazioni già in essere e di acquisirne di nuova, confermando così, pur in uno scenario assai competitivo, il dato del precedente esercizio.


| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | Compos. % | 31/12/2022 | Compos. % | Variaz. % |
|---|---|---|---|---|---|
| Conti correnti e depositi a vista | 27.881.787 | 73,04 | 30.387.299 | 79,63 | -8,25 |
| Depositi a scadenza | 3.423.275 | 8,97 | 2.362.448 | 6,19 | 44,90 |
| Pronti contro termine | 2.241.059 | 5,87 | 1.576.069 | 4,13 | 42,19 |
| Passività Leasing | 170.754 | 0,45 | 174.170 | 0,46 | -1,96 |
| Obbligazioni | 4.317.386 | 11,31 | 3.501.215 | 9,18 | 23,31 |
| Assegni circolari e altri | 92.927 | 0,24 | 116.749 | 0,31 | -20,40 |
| Altri debiti | 46.967 | 0,12 | 41.023 | 0,10 | 14,49 |
| Totale | 38.174.155 | 100,00 | 38.158.973 | 100,00 | 0,04 |

| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | Compos. % | 31/12/2022 | Compos. % | Variaz. % |
|---|---|---|---|---|---|
| Totale raccolta diretta da clientela | 38.174.155 | 37,27 | 38.158.973 | 39,60 | 0,04 |
| Totale raccolta assicurativa | 2.066.571 | 2,02 | 1.957.819 | 2,03 | 5,55 |
| Totale raccolta indiretta da clientela | 43.919.440 | 42,87 | 37.109.143 | 38,50 | 18,35 |
| - Risparmio gestito | 6.511.271 | 14,83 | 5.774.727 | 15,56 | 12,75 |
| - Risparmio amministrato | 37.408.169 | 85,17 | 31.334.416 | 84,44 | 19,38 |
| Totale | 84.160.166 | 82,16 | 77.225.935 | 80,13 | 8,98 |
| Debiti verso banche | 8.645.912 | 8,44 | 10.350.931 | 10,74 | -16,47 |
| Raccolta indiretta da banche | 9.626.913 | 9,40 | 8.795.626 | 9,13 | 9,45 |
| Totale generale | 102.432.991 | 100,00 | 96.372.492 | 100,00 | 6,29 |
La raccolta diretta da clientela, costituita dalle voci del passivo di bilancio 10b «debiti verso clientela» e 10c «titoli in circolazione», è infatti rimasta sostanzialmente stabile a 38.174 milioni, +0,04%.
La raccolta indiretta da clientela, a valori di mercato, ha sommato 43.919 milioni, +18,35%. L'incremento è da attribuire alla dinamica favorevole dei mercati nel corso dell'anno, che hanno scandito un notevole rimbalzo dopo un 2022 estremamente negativo.
La raccolta assicurativa si è portata a 2.067 milioni, rispetto a 1.958 milioni, +5,55%. Le peculiarità e validità delle soluzioni assicurative proposte hanno determinato una crescita delle masse.
La raccolta globale da clientela si è attestata a 84.160 milioni, +8,98%.
I depositi da banche sono ammontati a 8.646 milioni, rispetto ai 10.351 milioni dell'anno scorso, - 16,47%, principalmente per il rimborso effettuato nel mese di giugno di una tranche di 4.368 milioni di rifinanziamento TLTRO III. Ricomprendono 4.506 milioni relativi a due operazioni residue di TLTRO III.
I titoli in amministrazione delle banche sono saliti da 8.796 milioni a 9.627 milioni, +9,45%. La raccolta globale da clientela e banche è pertanto risultata pari a 102.433 milioni, +6,29%.
Quanto alle singole componenti, i conti correnti e i depositi a vista, in calo dell'8,25% a 27.882 milioni, hanno costituito il 73,04% dell'intera raccolta diretta. Le obbligazioni hanno evidenziato un aumento, +23,31%, a 4.317 milioni, legato, al netto dei rimborsi, ai titoli obbligazionari emessi, tra cui un'emissione di 500 milioni, senior preferred green, nell'ambito del programma EMTN e una emissione di covered bond da 500 milioni. I depositi a scadenza sono ammontati a 3.423 milioni, +44,90%. I pronti contro termine, hanno segnato 2.241 milioni rispetto ai 1.576 milioni al 31 dicembre 2022.
Gli assegni circolari hanno cifrato 93 milioni, -20,40%. La voce rappresentata dalle passività per leasing, derivante dalla modalità di contabilizzazione prevista dall'IFRS16, è ammontata a 170,7 milioni, -1,96%, mentre le altre forme di raccolta sono aumentate da 41 a 47 milioni, +14,49%.
Relativamente al risparmio gestito, si fa rimando al paragrafo della presente relazione dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione
In un contesto economico caratterizzato da una crescita modesta, a livello di sistema la dinamica dei finanziamenti è stata negativa, continuando fra l'altro a scontare l'aumento dei costi determinato dagli incrementi dei tassi ufficiali. Sul lato delle imprese hanno inciso il minor fabbisogno di liquidità legato alla fiacchezza del ciclo economico e al rinvio degli investimenti, l'irrigidimento dei criteri di concessione e il ricorso all'autofinanziamento in relazione all'elevata disponibilità di riserve di liquidità accumulate in precedenza. Sul lato delle famiglie ha pesato, fra l'altro, il calo nella

richiesta dei mutui per l'acquisto della casa d'abitazione.
I finanziamenti a clientela, di cui alla tabella che segue, sono rappresentati solo dai finanziamenti con esclusione dei titoli, fatta eccezione per quei titoli che per loro natura non rappresentano un investimento finanziario. Sono pari alla somma dei finanziamenti ricompresi nella voce "40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - b) crediti verso clientela" e nella voce "20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico - c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | Compos. % | 31/12/2022 | Compos. % | Variaz. % |
|---|---|---|---|---|---|
| Conti Correnti | 3.337.639 | 12,37 | 3.605.369 | 13,50 | -7,43 |
| Mutui | 15.519.761 | 57,54 | 15.188.591 | 56,86 | 2,18 |
| Prestiti personali e cessioni del quinto |
261.582 | 0,97 | 253.068 | 0,95 | 3,36 |
| Altri finanziamenti | 7.101.011 | 26,33 | 6.876.100 | 25,74 | 3,27 |
| Titoli di Debito | 753.245 | 2,79 | 788.830 | 2,95 | -4,51 |
| Totale | 26.973.238 | 100,00 | 26.711.958 | 100,00 | 0,98 |
Al totale dei finanziamenti a clientela le varie voci hanno contribuito in misura diversa.
La voce principale è costituita dai mutui che, con un aumento del 2,18% a 15.520 milioni, sono risultati pari al 57,54% dell'intero monte finanziamenti. In questa voce sono ricomprese anche le attività cedute non cancellate in relazione all'operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) ed all'operazione di autocartolarizzazione per le quali non si è proceduto alla cancellazione in quanto non sono stati soddisfatti i requisiti previsti dall' IFRS 9 per l'eliminazione contabile. A loro volta, gli altri finanziamenti hanno sommato 7.101 milioni, +3,27%. In diminuzione i conti correnti, che si sono attestati a 3.338 milioni, -7,43%. In aumento a 262 milioni i prestiti personali, +3,36%. I titoli di debito, pari a 753 milioni -4,51%, derivano da

operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalla controllata Banca della Nuova Terra spa e dalla partecipata Alba Leasing spa e ricomprendono anche i titoli emessi nell'ambito delle cinque operazioni di cessione di crediti NPL dagli SPV Diana, POP NPLS 2020, POP NPLS 2021, POP NPLS 2022 e POP NPLS 2023 detenuti dalla banca. Il rapporto crediti verso clientela/raccolta diretta da clientela si è attestato al 70,66%, rispetto al 70% dell'anno precedente.
L'aggregato crediti deteriorati netti è diminuito a 492 milioni, rispetto a 554 milioni del 2022, con una riduzione dell'11,23%, che segue quella del 28,58% dell'anno precedente. Tale aggregato è pari all'1,82% (2,08%) della voce finanziamenti verso clientela. La contrazione è dovuta in buona parte alle operazioni di cessione di crediti NPL perfezionate nell'anno, ma riflette anche i positivi effetti della politica di rafforzamento delle strutture aziendali preposte all'erogazione, gestione e monitoraggio del credito.
L'ammontare delle rettifiche complessive riferite ai crediti deteriorati è stato pari a 711 milioni, -13,00%, corrispondenti al 59,10% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 59,59% dell'anno precedente e al 56,23% del 2021 anche per effetto della cessione massiva effettuata. Le rettifiche di periodo sono state in consistente aumento principalmente per effetto dell'applicazione di overlay prudenziali; i crediti deteriorati lordi sono scesi da 1.372 milioni a 1.203 milioni, -12,29%. L'NPL Ratio è passato dal 4,96% al 4,31%. L'apposita tabella riporta una sintetica esposizione dei crediti deteriorati e in bonis, con il raffronto ai dati del 31 dicembre 2022.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazioni assolute |
Variazioni % | |
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti Deteriorati | Esposizione lorda | 1.203.181 | 1.371.750 | -168.569 | -12,29 |
| Rettifiche di valore | 711.094 | 817.382 | -106.288 | -13,00 | |
| Esposizione netta | 492.087 | 554.368 | -62.281 | -11,23 | |
| Esposizione lorda | 322.088 | 493.762 | -171.674 | -34,77 | |
| Sofferenze | Rettifiche di valore | 264.776 | 375.949 | -111.173 | -29,57 |
| Esposizione netta | 57.312 | 117.813 | -60.501 | -51,35 | |
| Esposizione lorda | 839.938 | 849.927 | -9.989 | -1,18 | |
| Inadempienze probabili | Rettifiche di valore | 437.897 | 438.680 | -783 | -0,18 |
| Esposizione netta | 402.041 | 411.247 | -9.206 | -2,24 | |
| Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate |
Esposizione lorda | 41.155 | 28.061 | 13.094 | 46,66 |
| Rettifiche di valore | 8.421 | 2.753 | 5.668 | 205,93 | |
| Esposizione netta | 32.734 | 25.308 | 7.426 | 29,34 | |
| Crediti in bonis | Esposizione lorda | 26.713.033 | 26.290.324 | 422.709 | 1,61 |
| Rettifiche di valore | 231.882 | 132.734 | 99.148 | 74,70 | |
| Esposizione netta | 26.481.151 | 26.157.590 | 323.561 | 1,24 | |
| Totale crediti verso clientela |
Esposizione lorda | 27.916.214 | 27.662.074 | 254.140 | 0,92 |
| Rettifiche di valore | 942.976 | 950.116 | -7.140 | -0,75 | |
| Esposizione netta | 26.973.238 | 26.711.958 | 261.280 | 0,98 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

Le sofferenze nette, depurate dalle svalutazioni, sono ammontate a 57 milioni, -51,35%, (- 37,64% nel periodo di confronto), corrispondenti allo 0,21% del totale dei crediti verso la clientela, a fronte dello 0,44% del 31 dicembre 2022. È un importante risultato che consolida una tendenza già in corso da alcuni anni e che ci porta a un livello di molto inferiore al sistema, e che consegue, in buona parte, alle operazioni di cessione massive effettuate negli ultimi quattro anni. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze, le rettifiche di valore sono passate a 265 milioni, -29,57%, pari all'82,21% dell'importo lordo di tali crediti, rispetto al 76,14% dell'anno precedente. È un grado di copertura che permane tra i più elevati a livello di sistema.
Se si tiene conto degli importi passati a conto economico su posizioni già a sofferenza per le quali la banca mantiene un'evidenza contabile a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per tali crediti si attesta al 95,59%.
Le inadempienze probabili sono scese, al netto delle svalutazioni, a 402 milioni, -2,24%, corrispondenti all'1,49% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto all'1,54% dell'anno precedente. Le relative rettifiche sono state pari a 438 milioni, -0,18% sul periodo di confronto, quando ammontavano a 439 milioni. L'attuale grado di copertura del 52,13% è superiore al 51,61% dello scorso esercizio. La sostanziale stabilità delle inadempienze probabili e dei relativi accantonamenti è da ricollegarsi a una situazione del portafoglio crediti che registra un contenuto tasso di default e ridotti trasferimenti verso questa categoria.
I crediti scaduti deteriorati, determinati secondo la normativa di Vigilanza, sono stati pari a 33 milioni, +29,34%, e rappresentano lo 0,12% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,09% dell'anno precedente.
Gli accantonamenti a fronte dei crediti in bonis hanno sommato 232 milioni, in aumento di 99 milioni (+74,70%) sul dato dell'esercizio precedente, e sono pari allo 0,87% degli stessi, rispetto allo 0,50% dell'esercizio precedente. Incremento che sconta le incertezze del contesto macroeconomico e geopolitico e riflette l'introduzione di consistenti overlay prudenziali.
Nel far ciò, si è tenuto conto anche alle osservazioni della BCE nell'ambito del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale SREP condotto nel 2023. Gli accantonamenti sulle posizioni in stage 2 per 191 milioni sono l'82,17% delle rettifiche sui crediti in bonis e sono aumentati nell'esercizio di 91 milioni con un grado di copertura del 4,72%.
L'ammontare complessivo delle rettifiche ha cifrato 943 milioni, -0,75%.

Dopo un 2022 straordinariamente negativo, il 2023 è stato caratterizzato da un deciso rimbalzo dei principali mercati finanziari, in un contesto macroeconomico in graduale miglioramento. Dal lato della crescita, le statistiche congiunturali si sono dimostrate più favorevoli delle aspettative, anche se con sensibili differenze tra le diverse aree mondiali. Negli USA la solidità del mercato del lavoro ha rappresentato un traino decisivo per l'espansione dei consumi, limitando gli effetti sull'economia dei numerosi rialzi dei tassi operati dalla Federal Reserve, grazie anche all'espansività fiscale. Relativamente meno vivace è apparsa l'attività nell'Eurozona, dove il deterioramento delle condizioni creditizie ha pesato soprattutto sul settore manifatturiero, complice pure il rallentamento della Germania.
Dal lato dell'inflazione, il progressivo ridimensionarsi dei prezzi energetici e alimentari ha esercitato un effetto calmierante sui prezzi al consumo. Se il quadro fondamentale ha rappresentato un evidente fattore di supporto, negli ultimi mesi dell'anno la notizia principale attiene al cambio di rotta nelle politiche monetarie. Infatti, sia negli Usa e sia nell'Eurozona i banchieri centrali hanno arrestato il ciclo di inasprimento dei tassi ufficiali e successivamente hanno prospettato un'inversione per il 2024. Tale prospettiva è stata accolta con entusiasmo dagli investitori, i quali hanno incrementato, nell'ultimo scorcio dell'anno, le posizioni sia sul reddito fisso e sia sui risk asset. Sul versante geo-politico, il perdurare della guerra in Ucraina e le nuove drammatiche vicende in Medio Oriente non hanno giocato un ruolo particolarmente significativo nell'indirizzare il corso dei mercati finanziari.
Negli Stati Uniti la borsa è cresciuta nell'ordine del 24%, toccando nuovi massimi storici nel comparto tecnologico e in quello industriale. Il positivo andamento degli utili aziendali, grazie al favorevole contesto macro e alle prospettive di un ulteriore progresso, alimentato dai continui guadagni di produttività e dalle attese sui tassi, è stato il principale elemento di sostegno.
L'Eurozona si è mossa al traino degli Stati Uniti, nonostante una congiuntura decisamente più debole. I mercati azionari dell'area hanno conseguito un risultato positivo in media nell'ordine del 19%; a livello settoriale, spicca il balzo dei titoli tecnologici, industriali e bancari.
In Giappone la borsa ha raggiunto livelli che non si vedevano da oltre 30 anni grazie alla rinnovata debolezza dello yen, che ha avvantaggiato le aziende vocate all'export. Pertanto, si è registrato uno straordinario risultato pari a +28%.
Per quanto riguarda i Paesi emergenti, le performance sono state piuttosto variegate, comprese tra il +22% del Brasile (ai massimi storici) e il -11% della Cina, ancora penalizzata dalla difficile ripresa della domanda interna post-Covid, dal rallentamento degli utili aziendali e dalla perdurante crisi del settore immobiliare, con epicentro il dissesto finanziario dei colossi Country Garden ed Evergrande.
Il 2023 è stato caratterizzato da performance positive dei mercati monetari e obbligazionari internazionali, che hanno permesso di recuperare parzialmente l'andamento straordinariamente negativo del 2022. Peraltro, il risultato dell'anno non è stato ottenuto con un andamento lineare, ma si possono distinguere due opposte tendenze legate a doppio filo con le aspettative di politica monetaria. In una prima fase, che si è protratta fino ad ottobre, le banche

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione
centrali occidentali hanno mantenuto un'impostazione restrittiva nella conduzione della politica monetaria, al fine di contrastare un'inflazione in discesa, ma ancora lontana dal target del 2%. In tale contesto i rendimenti governativi sono balzati a nuovi massimi pluriennali. Nella seconda fase dell'anno, la continuazione del processo disinflazionistico e l'approccio più morbido delle Autorità monetarie, che hanno arrestato i rialzi dei tassi e ridotto gli asset in bilancio, si sono tradotti in un violento repricing dei mercati. In soli due mesi gli acquisti sui titoli sovrani hanno compresso i rendimenti ai minimi dell'anno e in tale contesto i decennali

di Usa, Germania e Italia sono scesi rispettivamente in area 3,90%, 2% e 3,70%.
Nell'anno il rischio Paese Italia ha evidenziato un graduale ridimensionamento, passando da oltre 210 bp di fine 2022 ad area 170. Il calo dello spread ha tratto beneficio dalla maggior fiducia sui conti pubblici e dalla stabilità del rating domestico nel ciclo autunnale delle revisioni, che ha visto, tra l'altro, il miglioramento dell'outlook operato da Moody's (da "negativo" a "stabile"). L'accordo raggiunto nell'Ue sulle nuove regole del Patto di Stabilità, dopo lunghe trattative, non ha avuto significative ripercussioni.
Al 31 dicembre 2023 la banca aveva in essere due operazioni T-LTRO con la BCE per complessivi 4.506 milioni, dopo il rimborso della tranche di 4.368 milioni del 28 giugno 2023. La prima operazione ancora in vigore, per l'importo di 806 milioni, decorre dal 24 marzo 2021 e ha scadenza 27 marzo 2024. La seconda è stata accesa il 29 settembre per 3.700 milioni e ha scadenza 25 settembre 2024. Dal 23 novembre 2022 il tasso di interesse sulle operazioni ancora in essere è indicizzato al tasso di interesse medio del Deposit Facility calcolato a decorrere da tale data, fermo restando il rispetto dei requisiti dei target assegnati da BCE sui crediti netti erogati.
La liquidità, seppur in calo a seguito del rimborso della prima tranche di T-LTRO III, è rimasta abbondante per tutto il periodo in esame. L'esposizione a tale rischio viene monitorata con riferimento sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. Gli indicatori previsti dal Regolamento Delegato della Commissione Europea, quello a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio), si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti. Lo stock di attività rifinanziabili presso la BCE, comprensivo di Abaco, al netto degli haircut applicati, si mantiene al 31 dicembre 2023 su livelli consistenti.
Nel periodo in esame l'operatività della tesoreria, sul lato degli impieghi, ha ancora privilegiato il ricorso alla Deposit Facility presso la BCE remunerata al 4% (dato al 31 dicembre) e priva di rischio. Dopo il rimborso della prima tranche di T-LTRO, buona parte della liquidità

depositata è stata raccolta sul mercato telematico dei pronti contro termine con controparti istituzionali con sottostante titoli di Stato italiani, e sul mercato OTC, tramite operazioni bilaterali con primarie controparti finanziarie con sottostante titoli di Stato esteri in euro, titoli corporate e cartolarizzazioni. L'attività di raccolta in pronti contro termine è risultata di importo significativo e a tassi vantaggiosi, grazie al collaterale di ottima qualità presente in portafoglio. In netta ripresa, favorita dalla risalita dei tassi, anche l'attività relativa ai depositi interbancari (quasi esclusivamente di raccolta); tra questi rientrano i depositi effettuati con il MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) nell'ambito dell'operatività di money market con il Tesoro cui partecipiamo come controparte autorizzata.
Al 31 dicembre 2023 i portafogli di attività finanziarie rappresentate da strumenti finanziari, escluse le cartolarizzazioni, ammontavano complessivamente a € 13.926 milioni, in aumento dell'1,98% rispetto al 31 dicembre 2022. Il prospetto che segue evidenzia la consistenza delle singole attività e le variazioni percentuali.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 149.817 | 167.092 | -10,34 |
| di cui prodotti derivati | 22.461 | 50.788 | -55,77 |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 235.305 | 710.545 | -66,88 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3.204.667 | 2.552.451 | 25,55 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 10.335.836 | 10.225.277 | 1,08 |
| Totale | 13.925.625 | 13.655.365 | 1,98 |
Analizzando i singoli comparti, le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono diminuite del 66,88% a seguito dell'opera di alleggerimento sui Fondi e Sicav iniziata nel 2022 e conclusa nel secondo trimestre dell'esercizio in rassegna. In diminuzione pure le attività finanziarie detenute per la negoziazione (-10,34%). Risultano invece in aumento le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (+25,55%), a seguito dell'acquisto di titoli di Stato esteri a breve scadenza. Sono invece variate di poco le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (+1,08%).
Nel complesso, seppur in diminuzione, è stata ancora privilegiata la componente a tasso variabile dei titoli di Stato italiani oltre a titoli di Stato di Paesi dell'Eurozona a breve o brevissima scadenza e obbligazioni bancarie e corporate, in prevalenza ESG.
L'ammontare complessivo di titoli di Stato a tasso variabile e indicizzati all'inflazione è stata pari a circa 5,5 miliardi, in diminuzione rispetto ai 6,3 miliardi di fine 2022. I titoli ESG, in prevalenza green e social bond, sono ammontati a oltre 1,6 miliardi, pari a circa l'11% del portafoglio.
La durata finanziaria del portafoglio obbligazionario governativo, in calo al 31 dicembre 2022, si attesta a 3 anni e 4 mesi, mentre la modified duration all'1,50%, sostanzialmente in linea

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con l'esercizio precedente. Nel complesso, comprendendo anche le obbligazioni (al netto delle cartolarizzazioni), la modified duration è dell'1,75%, in leggera diminuzione rispetto a fine 2022.
Il portafoglio di trading, in contrazione sia nella componente titoli e sia nella componente derivati, ammonta a 150 milioni, diminuito rispetto al 31 dicembre 2022 (-10,34%), costituisce una parte poco significativa del complessivo portafoglio titoli.
L'operatività si è focalizzata prevalentemente sui titoli di capitale e sulle quote di O.I.C.R., oltre che sui titoli di Stato italiani ed esteri. L'incremento ha riguardato le quote in O.I.C.R. che comprendono sia ETF e sia Fondi e Sicav in ottica di diversificazione geografica, valutaria e settoriale in alternativa all'esposizione diretta in equity. Il saldo dei titoli di Stato al 31 dicembre 2023 risulta azzerato in quanto l'attività di trading su questo comparto è piuttosto veloce, solitamente chiusa a fine giornata.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| Titoli di capitale | 28.831 | 50.856 | -43,31 |
| Quote di O.I.C.R. | 98.525 | 65.448 | 50,54 |
| Valore netto contratti derivati | 22.461 | 50.788 | -55,77 |
| Totale | 149.817 | 167.092 | -10,34 |
Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value sono ammontate a 235 milioni, in diminuzione del 66,88% rispetto ai 711 milioni di fine 2022.
Il portafoglio rimane principalmente concentrato sugli O.I.C.R. in euro che fanno riferimento soprattutto a fondi chiusi (fondi di private debt, di private equity, immobiliari e crediti) o fondi aperti inerenti a specifiche tematiche (PIR). Nel complesso, l'esposizione risulta notevolmente ridimensionata rispetto al 31 dicembre 2022, in ottica di contenimento della volatilità complessiva del portafoglio.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| Obbligazioni bancarie | 6.479 | 6.246 | 3,73 |
| Obbligazioni altre | - | 1.259 | -100,00 |
| Quote di O.I.C.R. in euro | 228.826 | 685.710 | -66,63 |
| Quote di O.I.C.R. in divisa (USD) | - | 17.330 | -100,00 |
| Totale | 235.305 | 710.545 | -66,88 |

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ha evidenziato nel complesso una crescita rispetto a fine 2022 attestandosi a 3.205 milioni (+25,55%). La risalita generalizzata della curva dei rendimenti ha infatti favorito l'investimento nel comparto in titoli di Stato a breve scadenza anche di Paesi dell'Eurozona a elevato rating.
Più nel dettaglio, è stata alleggerita l'esposizione ai titoli di Stato italiani a tasso variabile (-29,02%) che si è attestata a 1.060 milioni, mentre è aumentata di oltre 200 milioni la componente a tasso fisso a breve scadenza (+106%). In notevole incremento anche i titoli di Stato di Paesi dell'Eurozona a breve o brevissima scadenza (+203,57%). Il peso complessivo dei titoli di Stato italiani sul comparto si attesta al 46,18%, in netto calo rispetto allo scorso esercizio.
Anche le obbligazioni bancarie, le obbligazioni di amministrazioni pubbliche (sovranational) e le obbligazioni corporate non bancarie hanno evidenziato variazioni positive, nel complesso pari a +44,34% rispetto allo scorso esercizio. I titoli di capitale sono variati negativamente per effetto delle svalutazioni (-9,21%).
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| Titoli di stato italiani a tasso variabile | 1.059.744 | 1.492.991 | -29,02 |
| Titoli di stato italiani a tasso fisso | 420.187 | 203.978 | 106,00 |
| Titoli di stato esteri | 1.028.400 | 338.768 | 203,57 |
| Obbligazioni bancarie | 419.910 | 295.117 | 42,29 |
| Obbligazioni altre | 192.534 | 129.192 | 49,03 |
| Titoli di capitale | 83.892 | 92.405 | -9,21 |
| Totale | 3.204.667 | 2.552.451 | 25,55 |
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono ammontate a 10.336 milioni, in crescita dell'1,08% rispetto al 31 dicembre 2022.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| CREDITI VERSO BANCHE | 1.106.533 | 872.396 | 26,84 |
| Obbligazioni bancarie italia | 875.468 | 662.648 | 32,12 |
| Obbligazioni bancarie estere | 231.065 | 209.748 | 10,16 |
| CREDITI VERSO CLIENTELA | 9.229.303 | 9.352.881 | -1,32 |
| Titoli di stato italiani a tasso variabile | 4.005.761 | 4.413.601 | -9,24 |
| Titoli di stato italiani a tasso fisso | 1.430.358 | 1.669.131 | -14,31 |
| Titoli di stato esteri | 2.795.577 | 2.329.482 | 20,01 |
| Obbligazioni altre amministrazioni pubbliche | 254.003 | 315.996 | -19,62 |
| Obbligazioni altre | 743.604 | 624.671 | 19,04 |
| Totale | 10.335.836 | 10.225.277 | 1,08 |


Riguardo alla composizione del portafoglio, si evidenzia, rispetto al 31 dicembre 2022, la diminuzione dei titoli di Stato italiani, sia a tasso variabile (-9,24%) sia a tasso fisso (-14,31%), e l'incremento dei titoli di Stato esteri (+20,01%), in parte di tipo ESG. La componente di titoli di Stato a tasso variabile ha favorito un ottimo incremento del flusso cedolare attenuando gli effetti derivanti dalla salita dei tassi di interesse di riferimento che sembrano aver raggiunto un picco. Nel periodo sono stati inoltre ancora privilegiati gli investimenti in obbligazioni bancarie (+26,84%), sia italiane e sia estere, e corporate (+19,04%) in prevalenza di tipo ESG, soprattutto green bond e social bond. In diminuzione a seguito di rimborsi (-19,62%) gli investimenti in altre amministrazioni pubbliche.
Il 2023 ha visto un andamento debole dell'industria del risparmio gestito in Italia, che si è tradotto in una raccolta netta negativa a livello di sistema. Lungo tutto il corso dell'anno, i risparmiatori hanno mantenuto un atteggiamento molto prudente e poco propenso ad effettuare investimenti di medio lungo periodo, a causa soprattutto dell'incertezza connessa alla dinamica inflattiva e alle politiche monetarie restrittive attuate dalle banche centrali. Le masse amministrate hanno però beneficiato del positivo andamento dei mercati finanziari.
Per quanto attiene, nello specifico, ai fondi, l'attività di raccolta ha penalizzato soprattutto i prodotti bilanciati e flessibili, i cui deflussi sono stati solo in parte compensati dal buon andamento degli obbligazionari. In particolare, questi ultimi hanno tratto giovamento sia del ritorno di interesse dei risparmiatori, dopo anni in cui il mercato si era caratterizzato per tassi sostanzialmente a zero, sia dalla reattività delle case di gestione nel modulare un'offerta commerciale più adeguata al nuovo contesto.
Le cennate dinamiche generali hanno condizionato i risultati aziendali, tuttavia i numeri evidenziano una lusinghiera crescita. Il totale del patrimonio gestito nelle diverse forme dalla nostra banca ha segnato 6.511 milioni, +12,75%, di cui 5.058 milioni +14,18%, fondi comuni di investimento e SICAV tra cui Popso (SUISSE) Investment Fund Sicav; 1.453 milioni +8,05% gestioni patrimoniali della banca.
Il portafoglio partecipazioni ha mantenuto nell'esercizio in rassegna la consolidata configurazione. Oltre alle altre componenti del Gruppo bancario, i possessi attengono principalmente a società fornitrici di prodotti e servizi che integrano funzionalmente l'offerta commerciale tipica. I commenti che seguono sono riferiti alle società controllate.
Al 31 dicembre 2023 le partecipazioni ammontavano a 756 milioni, + 8,61%, essenzialmente a seguito del conferimento in conto capitale per 60 milioni alla controllata Sinergia Seconda srl.
Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA (100%). Istituto di credito di diritto elvetico, con sede a Lugano, fondato nel 1995.
In un contesto economico e geopolitico non facile, la nostra controllata elvetica ha

registrato un utile netto di CHF 28,165 milioni (+72% rispetto all'esercizio precedente), miglior risultato storicamente realizzato.
In tema di raccolta complessiva si evidenzia un incremento a CHF 5,63 miliardi (+4%) per effetto dei nuovi afflussi (cosiddetti net new money), mentre il recupero delle quotazioni della componente di portafoglio (raccolta indiretta) è stato sostanzialmente compensato dalla rivalutazione del franco svizzero.
Gli impieghi sono aumentati a CHF 5,53 miliardi (+3%) grazie all'evoluzione dei crediti ipotecari di matrice residenziale.
La controllata elvetica ha riservato notevole attenzione all'ambito ESG (Environmental, Social, Governance) con investimenti nei campi informatico e organizzativo, nonché nella formazione del personale. A tale riguardo BPS (SUISSE) si è avvalsa quanto a coordinamento, programmazione e supporto della struttura della casa madre.
Investimenti importanti sono stati anche effettuati nel settore della sicurezza cibernetica e ciò a motivo sia della progressiva digitalizzazione dell'attività bancaria e sia dell'utilizzo di dispositivi informatici per la gestione di determinati servizi da parte di un sempre maggiore numero di clienti. L'obiettivo di mantenere un elevato grado di salvaguardia ha reso necessario il continuo aggiornamento delle apparecchiature, delle procedure e della formazione.
Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) ha continuato nell'azione volta a consolidare il proprio ruolo di banca del territorio, pronta a rispondere in modo diretto ai bisogni della clientela. A oggi la rete degli sportelli conta 21 presenze operative, di cui una nel Principato di Monaco, oltre all'unità virtuale Direct Banking e all'ufficio di rappresentanza di Verbier (VS).
Factorit spa (100%). La società è operativa nel settore del factoring; finanzia e gestisce, anche con garanzia, crediti commerciali, domestici e internazionali.
In un contesto macro-economico caratterizzato da numerose incertezze, dalle rinnovate tensioni geopolitiche e dall'inasprimento delle condizioni di finanziamento che hanno gravato sull'attività economica, coerentemente con gli obiettivi fissati e con il piano di sviluppo approvato, l'attività della controllata si è concentrata nell'incrementare gli impieghi e la redditività, prestando sempre attenzione alla qualità dei crediti. Sotto il profilo commerciale, l'azione è stata condotta rivolgendosi alla clientela corporate, mediante l'offerta di soluzioni di supply chain finance attraverso il portale WebFactoring®, specie nell'ambito del credito di filiera; espandendo la presenza nel comparto dei crediti commerciali vantati verso la Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione all'ambito della Sanità Regionale. Tutto ciò, tenendo conto della presenza territoriale della rete bancaria della Capogruppo e delle Banche Convenzionate e focalizzandosi nelle aree economicamente più rilevanti (Lombardia, Nord Italia e Lazio). L'attività commerciale ha beneficiato degli investimenti effettuati in capacità distributiva, specializzazione dell'offerta e tecnologia, con particolare riguardo al portale WebFactoring® e alle correlate piattaforme per la gestione delle operazioni di "Reverse Factoring" e "Confirming", destinate alla clientela Corporate per garantire i propri fornitori, dilazionando e posticipando i tempi di pagamento.
Factorit si colloca tra le principali società del settore, confermandosi il 4° operatore italiano (il 1° tra i suoi competitor diretti, rappresentati dai factor appartenenti a gruppi bancari di medie

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

dimensioni), con una quota del 6,34% in termini di turnover. L'esercizio, il quarantacinquesimo, ha chiuso con un utile di 32,1 milioni, in crescita rispetto al 2022 grazie all'incremento degli impieghi ed alla capacità di affrontare efficacemente la complessità del contesto macroeconomico.
Banca della Nuova Terra spa - BNT spa (100%). Costituisce la «fabbrica prodotto» del Gruppo per la concessione di finanziamenti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio (CQS), della pensione (CQP) e delegazione di pagamento (DEL).
L'attività della controllata si concentra soprattutto nel settore delle cessioni del quinto, un comparto del credito al consumo che, nel 2023, a livello nazionale ha registrato una riduzione dei volumi finanziati netti pari al 4,5%.
In tale scenario BNT, ha continuato a crescere, in positiva controtendenza rispetto al mercato nazionale, con 88,6 milioni netti erogati con un incremento del 2,3% sul precedente esercizio. Dato ancora più significativo se misurato sul "montante", dove la crescita registra +12,6% con 125 milioni di finanziamenti erogati.
Sono proseguiti gli investimenti dedicati alla digitalizzazione dei processi, che hanno permesso di attivare modalità sempre più evolute nella vendita a distanza.
Accanto alla rete tradizionale, consistente in filiali bancarie e uffici territoriali, nel 2023 si è consolidata la crescita del terzo canale distributivo BNT, costituito da mediatori e agenti tra i quali spicca PrestiNuova srl agenzia in attività finanziaria, controllata al 100% da BNT, che a fine 2023 contava 18 collaboratori. Tali operatori sono selezionati tra i migliori accreditati all'OAM distinguendosi per capacità ed etica professionale.
BNT ha chiuso l'esercizio con un utile pari a 1,99 milioni di euro.
Pirovano Stelvio spa (100%). Opera nel settore alberghiero al Passo dello Stelvio e a Bormio e Valdidentro, dove gestisce delle case vacanza.
Da sempre conosciuta quale "Università dello sci", Pirovano sta affrontando un "cambio di pelle" in quanto le note condizioni climatiche riducono il periodo in cui è possibile sciare sul ghiacciaio in condizioni ottimali. Si sta guardando sempre di più a un arricchimento dell'offerta, spostando il baricentro verso l'"Universo montagna", a tutto tondo, senza dimenticare l'opportunità fornita dagli ospiti che valicano lo Stelvio e colgono l'occasione per un soggiorno in quota.
Anche l'esercizio 2023 è stato fortemente condizionato dalle vicende climatiche, che hanno ridotto la sciabilità del ghiacciaio. Hanno poi pesato anche i lavori di riposizionamento, iniziati a fine luglio, delle sciovie "Geister 1 e 2" che non hanno reso agevole poter sciare in quota.
Pur con le problematiche sopra esposte, rispetto alla stagione 2022 si è registrato un significativo aumento (di circa il 16%) dei ricavi dell'albergo e delle presenze (quasi 22%).
Sinergia Seconda srl (100%). Società immobiliare. La società svolge in prevalenza funzioni strumentali correlate ad esigenze immobiliari del Gruppo. Anche per il tramite delle società controllate Immobiliare Borgo Palazzo srl e Immobiliare San Paolo srl, svolge attività sia di acquisizione di asset immobiliari, pure nell'ambito della gestione dei crediti deteriorati della Capogruppo, e sia di alienazione e locazione degli stessi anche attraverso proposte di riqualificazione o l'elaborazione di progetti per la conversione delle destinazioni d'uso.

I fabbricati funzionali all'attività bancaria riconducibili a Sinergia Seconda srl sono destinati alla locazione, a condizioni di mercato, a società del Gruppo. Sinergia Seconda srl provvede altresì alla gestione e alla manutenzione delle unità diversamente locate.
Nell'esercizio 2023 è stato realizzato un risultato economico positivo pari a 0,4 milioni, in crescita rispetto al risultato conseguito nel 2022.
Rent2Go srl (100%). Società di noleggio veicoli.
Svolge attività di noleggio veicoli a medio e lungo termine, settore in costante crescita in ragione dei cambiamenti in atto nelle abitudini dei privati e delle aziende relativamente alla mobilità per affari, privata e turistica, influenzata anche da ragioni di riduzione degli impatti ambientali secondo gli indirizzi della transizione ecologica in corso.
L'esercizio 2023 ha registrato una significativa ripresa degli ordinativi, sostenuta in particolare da accordi c.d. rent to rent con aziende di noleggio a breve termine, mentre gli ordini verso la clientela privata hanno segnato una crescita più lenta. Nell'esercizio la società è stata interessata dalla revisione dei processi amministrativi e contabili seguita dall'analisi per l'evoluzione dei modelli organizzativi interni e dei correlati strumenti applicativi, oggetto di prossimi interventi mirati all'ottimizzazione dei costi. L'esercizio ha chiuso con risultanze economiche negative per 1,1 milioni, anche per effetto della rilevazione dei costi subiti per la riparazione dei danni causati da episodi atmosferici straordinari.
Popso Covered Bond srl (60%). Società funzionale all'emissione di obbligazioni bancarie garantite.
Società funzionale all'emissione di obbligazioni bancarie garantite. Ha per oggetto l'acquisto a titolo oneroso dalla banca di crediti fondiari e ipotecari, anche individuabili in blocco, che costituiscono patrimonio separato a tutti gli effetti da quello della società stessa. Nell'ambito del programma di emissioni di covered bond attuato dalla banca nel rispetto della vigente normativa, la partecipata (cessionaria) provvede alla gestione delle attività di competenza, pure in coerenza con le esigenze aziendali, a garanzia dei sottoscrittori dei titoli. Il conto economico rassegna risultanze in pareggio.
Rajna Immobiliare srl (50%). Società immobiliare controllata congiuntamente con Credit Agricole.
È intestataria di una porzione condominiale a Sondrio, in una zona centrale e con ampie superfici al piano terra locata a due conduttori.
Le risultanze economiche sono positive e pari a 0,05 milioni di euro.


L'operatività con parti correlate è disciplinata dal "Regolamento operazioni con parti correlate", di cui alla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, a norma del quale si forniscono, di seguito, le previste informazioni. Inoltre, dalle Disposizioni di vigilanza per le banche, emanate con la Circolare n. 285/2013 e successive modificazioni, parte terza, capitolo 11, Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati.
Entrambe le normative prevedono, tra l'altro, l'approvazione e la pubblicazione di Regolamenti interni, disponibili sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/documenti-societari.
Le operazioni con parti correlate, individuate secondo il disposto dello IAS 24 e del predetto Regolamento Consob, rientrano nella normale operatività della banca e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica. Detti rapporti sono pari al 14,84% dell'ammontare totale dei crediti verso clientela e banche e delle attività finanziarie e allo 0,35% della raccolta diretta verso clientela e banche e delle passività finanziarie.
Nel rispetto degli obblighi informativi di cui all'articolo 5 del citato Regolamento Consob, si precisa che, nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2023, sono state deliberate dai competenti Organi della banca le seguenti operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate:

revoca; delibera del 21/12/2023;
perfezionata nel periodo in esame ha influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici della banca. Inoltre, non si registrano modifiche e/o sviluppi delle operazioni con parti correlate effettuate nel 2022 - nessuna comunque atipica, inusuale o a condizioni non di mercato - che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della banca nell'esercizio 2023.
Quanto alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che le operazioni o posizioni con parti correlate, come classificate dai predetti IAS 24 e Regolamento Consob, hanno un'incidenza contenuta sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari della banca. Nella nota integrativa, Parte H, al paragrafo "operazioni con parti correlate", è riportata la tabella riepilogativa relativa ai rapporti con parti correlate, che espone pure i crediti e le garanzie rilasciate ad Amministratori, Sindaci e Direzione generale, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 136 del Decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385.
Non si segnalano, nell'esercizio 2023 e in quello in corso, posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche o inusuali, per tali intendendosi, in relazione a quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, ai conflitti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.
Relativamente ai compensi corrisposti, dalla banca e dalle società controllate e collegate, agli Amministratori, ai Sindaci, al Direttore generale e ai Dirigenti con responsabilità strategiche e alle partecipazioni dai medesimi detenute nella banca e nelle società da questa controllate, si rinvia alla relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'articolo 84 quater del Regolamento Consob emanato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni.

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

La «Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari» prevista dall'articolo 123-bis del Decreto legislativo 58/98, Testo Unico della Finanza, è disponibile sul sito internet della banca all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/relazioni-sul-governo-societario. In tale documento si dà fra l'altro conto che questa banca, con delibera consiliare del 30 giugno 2023, ha aderito al Codice di Corporate Governance promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana spa.
In una situazione internazionale sempre più complessa, nella quale sembra venir progressivamente meno la capacità di governare i confitti e ricondurli a soluzioni concordate fra le parti, anche le relazioni e gli scambi commerciali hanno subito conseguenze negative, con l'accumularsi di sempre nuovi fattori di rischio di cui al momento non resta che prendere atto.
I rapporti economici fra i Paesi sono stati costantemente esposti a situazioni di crisi, che in alcuni casi si sono spinte fino a mettere a repentaglio le rotte commerciali più frequentate e importanti. Il commercio mondiale ha così evidenziato una dinamica modesta, che potrebbe ulteriormente risentire di eventuali interruzioni nelle catene globali del valore.
Nel corso del 2023 il forte e repentino rialzo dei tassi attuato dalle principali Banche centrali ha determinato prima l'arresto e poi la discesa dell'inflazione, tanto che si confida ora in un allentamento della stretta monetaria. Sul mercato dei cambi l'euro ha recuperato terreno nei confronti del dollaro, del renminbi cinese e dello yen.
Nell'accennato problematico contesto generale, la nostra banca ha continuato a esercitare il ruolo di partner delle imprese in quel processo di internazionalizzazione che per tante di loro costituisce la principale strada di crescita e sviluppo. Tutto ciò, nella consapevolezza che spetta a noi supportare al meglio le aziende, garantendo un'assistenza che le accompagni sui mercati esteri alla ricerca di nuove opportunità e offrendo al contempo strumenti per governare e ridurre al minimo i rischi che ogni intrapresa economica comporta. Il nostro sportello unico per l'internazionalizzazione è infatti stato in grado di affiancare la clientela in tutte le fasi del processo di espansione: conoscenza approfondita dei mercati, acquisizione di competenze tecniche del commercio estero, contrattualistica internazionale, forme di pagamento per la tutela dai possibili rischi commerciali, politici e finanziari.
Nel corso del 2023 sono stati organizzati, pure con la collaborazione di Assocamerestero, numerosi e diversificati eventi tra cui: un incoming di operatori del turismo da USA e Canada in provincia di Sondrio, un incoming di buyers statunitensi al Vinitaly di Verona, l'International Wine Expo Chicago. Molteplici anche i webinar, tra cui quelli dedicati a Cina, India e Svizzera. Tutti eventi che hanno visto una qualificata partecipazione di imprese e operatori specialistici.
Una menzione particolare va fatta per la nostra Business School che negli anni è diventata il punto di contatto e dialogo con le aziende - clienti e prospect -, ma anche con i partner della banca, interessati alle iniziative per l'internazionalizzazione, che apprezzano il fatto di potersi

iscrivere ai nostri eventi, consultare le ultime notizie dal mondo, nonché avere accesso al materiale informativo dei corsi svoltisi in precedenza, tra cui registrazioni video e slide dei relatori. Gli utenti registrati alla piattaforma - che a fine anno erano quasi 4.000 - possono infatti visionare liberamente il ricco catalogo formativo: 30 corsi tecnici per il commercio estero, 24 country presentation, 16 corsi interni, 37 learning pills, oltre alle numerose notizie dai nostri desk all'estero, le collaborazioni e le convenzioni attivate con i partner.
Anche quest'anno, ci siamo avvalsi del Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) Coopération Bancaire pour l'Europe (CBE) con sede a Bruxelles, che dal 1992 assiste le aziende e gli operatori economici in specie nell'azione volta a cogliere le opportunità di finanziamento messe a disposizione dall'Unione Europea.
Il Servizio Internazionale da sempre privilegia la qualità dei servizi erogati. Per tale ragione, sin dalla fine degli anni '90 ha attivato un sistema di gestione e di governo della qualità certificato secondo la norma ISO 9001:2015. Attualmente le certificazioni ottenute sono sei, relative a diversi ambiti operativi di rilievo.
Concorrono a mantenere l'attenzione sulla qualità, le indagini sulla soddisfazione della clientela, volte a conoscere il gradimento delle controparti rispetto, fra l'altro, al pagamento di pensioni estere e all'utilizzo dei servizi erogati dal Centro Cambi e di trade finance. Gli esiti sono stati di soddisfazione.
Importante e intenso è stato il lavoro di correspondent banking, sviluppatosi principalmente su due fronti: il primo volto a innovare servizi e prodotti, a creare originali occasioni di lavoro e a promuovere nuove relazioni su un orizzonte geografico il più ampio possibile; il secondo, votato a prestare consulenza e assistenza agli uffici interni e a controparti esterne.
È stata intensificata l'azione con le banche soprannazionali di sviluppo, che con le garanzie prestate hanno consentito lo sviluppo di relazioni con banche e Paesi con cui altrimenti non avremmo potuto operare. I rapporti di conto multidivisa a fine 2023 erano 157 in 71 Paesi, mentre gli istituti di credito con i quali abbiamo scambi di chiavi swift risultavano essere 1.540 in 162 Paesi.
L'anno appena concluso ha portato risultati di grande soddisfazione per la banca e i suoi soci. Tutto ciò è il frutto di scelte gestionali volte a ottimizzare e valorizzare i rapporti con la clientela, presentando e offrendo, oltre alle attività bancarie di base, prodotti concreti e in linea con le esigenze dei fruitori. Questo ha permesso di instaurare rapporti duraturi, fondati su solide basi e di reciproco appagamento.
Le sfide con un mondo sempre più digitalizzato hanno poi dato impulso a servizi al passo con i tempi che replicano nell'uso la praticità e l'immediatezza dei prodotti tradizionali di filiale. Il rapporto diretto con la clientela, tratto distintivo di una banca che anche oggi crede che ogni territorio e ogni singola controparte sia una tessera fondamentale del mosaico e come tale vada valorizzata, porta ad approntare un carnet di iniziative commerciali di qualità, dove il contatto diretto si contempera con l'esigenza di rapidi e sicuri servizi online.
Diamo conto delle principali iniziative nell'anno.

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

La banca digitale è un servizio ormai conosciuto e affermato, di cui ci si avvale quotidianamente per soddisfare le esigenze operative di base. Nel corso del 2023, sono state rese disponibili alla platea degli utilizzatori di SCRIGNObps diverse novità, che hanno affinato e arricchito i nostri canali online. In primis, è stata introdotta la Firma Elettronica Avanzata (FEA) per la sottoscrizione di documenti e/o il perfezionamento di operazioni, ovviando alla necessità della presenza fisica in filiale. Inoltre, per la clientela retail, è ora disponibile, a fianco del servizio SCRIGNOais di aggregazione di movimenti e saldi dei rapporti intrattenuti dal cliente sul sistema bancario, il servizio Payment Initiation Service (PIS), che permette di inizializzare un bonifico con addebito su un rapporto detenuto dal cliente presso una banca terza.
La home page di SCRIGNO è stata riorganizzata nei contenuti e sono state rilasciate varie novità, fra le quali la cosiddetta Vetrina, che permette di scoprire nuove opportunità in termini di servizi e prodotti anche di carattere extrabancario, e lo "scadenzario", che consente di tenere sotto controllo le principali scadenze finanziarie e assicurative. Nell'ottica di favorire la relazione fra canale fisico e canale virtuale, è stato dato risalto, sempre nella homepage, al Servizio Comunicazioni, per interagire con la filiale di riferimento e consultare i messaggi inviati dalla banca. Infine, è stato curato l'uso di un linguaggio più semplice e diretto, nel rispetto della professionalità, per rendere più immediata la relazione anche sui canali digitali.
Le incessanti innovazioni si affiancano naturalmente all'offerta consolidata di SCRIGNObps, hub che raccoglie e veicola le opportunità messe a disposizione dalla banca digitale: dalla consultazione informativa dei rapporti alla possibilità di ricevere notifiche (via email, SMS o push, secondo le preferenze espresse dal cliente) sulle movimentazioni e operatività online o delle carte conto; dalle disposizioni di bonifico anche istantaneo al pagamento di pagoPA, F24 o bollettini postali; dalla gestione delle fatture all'incasso al pagamento delle ricevute bancarie.
SCRIGNOapp facilita e semplifica l'operatività digitale e in particolare quella dei pagamenti, basti dire che è sufficiente inquadrare con la fotocamera dello smartphone un bollettino e i dati ivi riportati vengono automaticamente acquisiti. La sicurezza a salvaguardia dell'operatività è assegnata a un insieme integrato di controlli e strumenti di comprovata affidabilità, fra cui segnaliamo l'app SCRIGNOIdentiTel che, tramite QR code o push IdentiTel, consente di autorizzare le operazioni in modo semplice e sicuro.
Nel 2023, l'offerta della banca nel comparto del risparmio gestito è stata ulteriormente ampliata, al fine di proporre ai propri clienti soluzioni di investimento a elevato valore aggiunto, messe a disposizione da controparti di attestata affidabilità del settore: J.P. Morgan Asset Management e Pictet Asset Management. A fine novembre ha preso pertanto avvio la distribuzione di selezionati comparti delle sicav "JPMorgan Investment Funds", "JPMorgan Funds" e "Pictet". Nuovi qualificati prodotti che si affiancano a quelli della nostra partecipata Arca Fondi Sgr.
Quest'ultima, considerato l'interesse della clientela per le soluzioni di investimento target date - che si caratterizzano per un periodo di collocamento limitato e un orizzonte temporale predefinito - ha dato corso nell'anno alla commercializzazione di numerosi prodotti della specie: "Arca Cedola Attiva Plus 2027 I, II, III, IV", "Arca Difesa Attiva 2028 II, III, IV, V", "Arca ESG Investi e Consolida 2028 I, II, III" e "Arca Target Protetto 2024". La Sgr ha pure arricchito la propria

gamma di soluzioni "ESG" con l'offerta di "Arca Social Leaders 30", un fondo che si caratterizza per l'investimento in titoli di emittenti che si distinguono per l'attenzione ai temi sociali, e di "Arca Green Bond", specializzato nell'investimento in green bond, strumenti obbligazionari il cui scopo è supportare gli emittenti nel finanziare progetti solidi e sostenibili nel tempo dal punto di vista ambientale.
Pure l'offerta di "Sidera Funds Sicav" è stata allargata nell'anno, con la distribuzione del comparto "Christian Equity", un azionario internazionale che adotta le "Linee Guida di investimento cristiane" emanate dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), con l'obiettivo di promuovere valori fondamentali della Chiesa Cattolica, quali la tutela della vita e delle famiglie con bambini, il sostegno alla dignità umana e la cura dell'ambiente e degli animali.
In riferimento ai prodotti di investimento assicurativi di Arca Vita e Arca Vita International, è proseguito il collocamento delle polizze unit linked («Obiettivo 2.0», «Obiettivo PUR 2.0», «AVI Take Care» e «Private Selecta Plus»), multiramo («Cromìa 2.0», «Ingegno» e «Ingegno Private») e rivalutabili («Piano Cassaforte Special», «Piano Cassaforte Private» e «Edizione Dedicata Piano Cassaforte Premium», quest'ultima collegata a una gestione separata di nuova costituzione, denominata Oscar Premium).
È stata rivista l'offerta dei prodotti del comparto Protezione di Arca Vita e Arca Assicurazioni, per quanto riguarda le soluzioni sia «Temporanee Caso Morte» e sia «Payment Protection Insurance» a copertura dei finanziamenti erogati dalla banca.
A seguito della sottoscrizione dell'accordo distributivo con UniSalute, Compagnia del Gruppo Unipol, leader di mercato nel ramo malattia, sono state rese disponibili per il collocamento le polizze sanitarie «UniSalute Acuore» e «UniSalute Studente». La gamma dei prodotti Rami Elementari di Arca Assicurazioni è stata ampliata con «Ama&Proteggi Casa a modo tuo», il prodotto multigaranzie completo, innovativo e flessibile a copertura degli immobili, che si distingue per la presenza, tra le altre, delle garanzie a tutela dei danni da alluvione, inondazione e allagamento.
Il sito commerciale popso.it offre ai visitatori la presentazione dei nostri servizi e prodotti, accanto al sito «istituzionale.popso.it» dedicato alle informative aziendali, con specifiche sezioni dedicate, fra l'altro, alla governance, ai soci e agli investitori e al tema della sostenibilità.
Per valorizzare il rapporto con la comunità e il territorio sono, inoltre, disponibili il portale nonsolobanca.popso.it che illustra le iniziative culturali e ricreative, e il sito popsoarte.it, la nostra pinacoteca online.
Infine, l'account Instagram «nonsolobanca POPSO» mira a diffondere eventi, iniziative culturali e ricreative promosse dalla banca stessa.


I mutamenti strutturali dell'economia, la complessità del quadro geo-settoriale, i nuovi rischi emergenti, la digitalizzazione possono mettere sotto forte pressione la resilienza dei modelli di business delle banche. Consapevoli di tutto ciò, manteniamo ampi buffer in termini di riserve di capitale e di liquidità, capisaldi di stabilità del nostro progetto imprenditoriale.
In corso d'anno, sotto lo stimolo costante del Supervisore, si sono aumentati i presidi di carattere strumentale e organizzativo in modo da integrare maggiormente rischi vecchi e nuovi nei nostri processi aziendali, salvaguardando con tenacia la qualità degli attivi.
Allorché i dati storici non ci hanno consentito di catturare con adeguata precisione i nuovi profili di rischio, per navigare in sicurezza in acque agitate abbiamo prudentemente fatto riscorso ad aggiustamenti (cd. overlay) alle previsioni statistiche di perdita, accantonando risorse in attesa che l'esperienza ci desse modo di sostituirli con modelli previsivi in grado di incorporare in maniera robusta gli effetti di varabili e fattori di rischio poco conosciuti.
Il cambiamento tecnologico, l'intelligenza artificiale, le nuove monete digitali e le epocali trasformazioni imposte da tali fenomeni al mercato dei servizi bancari stanno aprendo le porte a quotidiane sperimentazioni di prodotto e innovazioni di processo: scenari di grandi opportunità ma non esenti da rischi. Saperli governare con leve strategiche accorte ma lungimiranti sarà la sfida dei prossimi anni, destinata ad accendere sempre di più la competizione del settore.
Guardando all'oggi, una continua tensione al miglioramento delle tecniche e dei sistemi di gestione delle molteplici fonti di rischio rimane per un istituto con le nostre prerogative un importante fattore di successo, indice di una capacità di adattarsi e rinnovarsi stando al passo con i tempi.
Sebbene rispetto alle previsioni di fine esercizio precedente le incertezze legate all'andamento dei prezzi dei beni energetici si siano ridimensionate, è proseguita nel corso di tutto il 2023 l'attività di monitoraggio delle potenziali dimensioni d'impatto sul rischio creditizio correlate a tale fattore sistemico. Grazie a un'indagine mirata del nostro portafoglio è stata individuata una watchlist di aziende controparti operanti nei settori a più elevato consumo di energia e gas naturale (cd. "energivore" e "gasivore"), e per questo considerate «potenzialmente ad alto rischio» (high risk) in quanto, per caratteristiche di business, più vulnerabili di altre alle fluttuazioni dei costi delle materie prime energetiche. La violenta alluvione che nel mese di maggio ha colpito i distretti dell'Emilia-Romagna ha portato all'identificazione di un secondo elenco di imprese con profilo di rischio potenzialmente elevato in ragione della severità dei danni che avevano colpito il loro territorio, sottoposte anch'esse a un dedicato monitoraggio. Tutte le posizioni che, in seguito alle citate esplorazioni del portafoglio, sono state individuate essere controparti "high risk" sono state classificate in via prudenziale nello Stage 2.
Proseguono l'attività di derisking e lo scrupoloso controllo sugli andamenti di rischiosità degli impieghi, contribuendo a un'ulteriore riduzione dell'incidenza dei prestiti deteriorati

rispetto allo scorso esercizio. Lo smaltimento dei crediti di dubbio esito in portafoglio è stato agevolato anche da una nuova massiccia operazione di cartolarizzazione multi-originator di sofferenze compiuta sul finire dell'anno, liberando così spazio per lo sviluppo di nuovi volumi di buona qualità. Sulle nuove posizioni creditorie si è intensificato il dialogo con le controparti per valutare con più sofisticati strumenti la sostenibilità prospettica delle iniziative da finanziare. Occorre non demordere e proseguire con decisione su questa strada maestra, tenendo presente che l'evoluzione del contesto economico potrebbe portare a peggioramenti della qualità creditizia in diversi settori.
Quanto al calcolo collettivo delle perdite attese e dei relativi accantonamenti di bilancio, si sono introdotte numerose evolutive metodologiche, con specifico riferimento agli ambiti della stage allocation e dei cosiddetti ECL override, al periodico aggiornamento dell'elenco di posizioni giudicate ad "alto rischio" e alla revisione nel trattamento dei management overlay. Quest'ultima attività, in modo particolare, ha profondamente inciso sulle logiche di modello adottate e sull'allocazione di tali aggiustamenti sulle stime di perdita fra gli stadi contabili del portafoglio performing (Stage 1 e 2), con estensione di alcune componenti anche ai crediti scaduti deteriorati (past due). Incorporati in maniera sempre più organica nelle previsioni di perdita a fini di bilancio gli aspetti connessi ai rischi ESG, specie riguardanti i drivers climatici e ambientali, e - come detto in apertura - ai cd. novel risks, ossia gli effetti di eventi imprevisti o mai sperimentati in precedenza quali i rischi energetici, geo-politici e quelli legati alle catene di approvvigionamento.
Il rating interno progredisce costantemente, con modifiche significative autorizzate dalla BCE in corso d'anno per i modelli interni dei segmenti Corporate e Retail, aventi effetto già sulle quantificazioni degli assorbimenti di capitale A-IRB al 31 dicembre. A seguito di indicazioni emerse dalle verifiche condotte dalla Vigilanza circa la bontà previsiva dei nostri sistemi statistici di misurazione, sono stati apportati aggiustamenti evolutivi comportanti ulteriori variazioni di rilievo alle metodologie e ai processi di assegnazione del rating interno, di cui è stato richiesto formale assenso al Supervisore ai fini di integrarle, ricevuto il nulla osta, nel calcolo regolamentare dell'esposizione al rischio. Fa parte del programma d'intervento l'estensione progressiva dei modelli A-IRB sviluppati dalla banca alla controllata Factorit, in previsione dell'applicazione del metodo avanzato per determinare il fabbisogno patrimoniale per il rischio creditizio della partecipata.
Permane l'azione di verifica dell'Autorità con accessi ispettivi in loco o indagini "a distanza" diretti ad accertare il corretto grado di recepimento di normative prudenziali in materia di gestione del rischio di credito e ad appurare l'efficacia di modelli organizzativi, processi e procedure approntati.
In particolare, la Banca Centrale Europea ha condotto, da ottobre 2022 ad aprile 2023, una visita ispettiva sul Gruppo avente a oggetto il rischio di credito e di controparte con specifico riferimento ai segmenti Corporate&Large e SME (Small and Medium Enterprises). L'accertamento rientra nell'ambito degli ordinari processi che la Vigilanza europea attua con la finalità di effettuare una ricognizione della qualità degli attivi su portafogli selezionati e valutare i processi e le procedure interne di gestione del rischio di credito e i sistemi di controllo e di governance, ivi compresa l'implementazione del principio contabile IFRS 9 e qualsiasi altro aspetto accessorio.

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

In data 23 gennaio 2024 è giunto il "Final Report" con le considerazioni conclusive del gruppo ispettivo sull'esito dell'OSI Corporate; alla data della presente relazione, la banca è in attesa di ricevere dal Supervisore la "Draft Follow-up letter" e, da ultimo, la "Final Follow-up letter".
A fronte delle raccomandazioni formulate dal gruppo ispettivo e anche nell'ambito delle annuali valutazioni SREP da parte della BCE, sono stati pianificati e avviati vari cantieri progettuali di rafforzamento dei sistemi di governo, gestionali e di controllo. I piani di lavoro vertono principalmente sui seguenti aspetti: i processi di gestione del credito, la gestione dei rischi, l'assetto dei controlli di secondo e terzo livello e le metodologie di implementazione del principio IFRS 9. Detta programmazione verrà riesaminata ed eventualmente modificata al ricevimento della documentazione definitiva da parte dell'Autorità. In particolare, sulla base delle osservazioni ricevute dalla vigilanza la Banca ha già provveduto a incrementare il rischio di credito relativo alle posizioni oggetto di verifica e prosegue nell'attento monitoraggio delle esposizioni propedeutico all'eventuale passaggio a non performing, così come richiesto dai paragrafi 5.5.9 e 5.5.17 dell'IFRS 9. In ogni caso, l'insieme degli interventi in corso e previsti non comporterà la rilevazione di significativi effetti economici aggiuntivi rispetto a quelli già registrati nel corso dell'esercizio in esame e di quello precedente.
L'esposizione ai rischi di mercato è presidiata attraverso un monitoraggio giornaliero dei portafogli di attività finanziarie detenute in impiego, basato su un'ampia struttura di metriche che si distingue fra titoli detenuti con finalità di trading («portafoglio di negoziazione») e le restanti tipologie di strumenti finanziari posseduti ma non destinati ad essere compravenduti lucrando dalla loro negoziazione, rientranti nel cosiddetto «portafoglio bancario», a loro volta categorizzati in funzione del criterio di valutazione contabile adottato (fair value o costo ammortizzato).
Rispetto alla complessa situazione affrontata nel passato esercizio, i mercati finanziari non hanno evidenziato rivolgimenti nonostante la prosecuzione della guerra tra la Russia e l'Ucraina e l'escalation del conflitto arabo-israeliano in territorio palestinese. Il rischiaramento delle condizioni di mercato ha favorito un contenimento del livello di rischiosità globale di titoli azionari, obbligazionari e OICR presenti nei portafogli, le cui grandezze di riferimento si sono costantemente mantenute entro i livelli massimi di tolleranza definiti dall'Amministrazione; non si sono neppure riscontrate tensioni particolari nel più granulare sistema di parametri di early warning.
I risultati economici dell'attività finanziaria e l'entità delle riserve patrimoniali da valutazione sono stati anch'essi complessivamente positivi a fine 2023.
Dalle regolari simulazioni di stress non sono emersi elementi di criticità.
Nell'intento di potenziare l'efficacia del controllo sulle dimensioni di rischio alla radice della potenziale variabilità del valore dei titoli, si sono introdotte analisi e misurazioni specifiche dell'impatto attuale o prospettico dei fattori climatici e naturali sul profilo degli emittenti e sulle valutazioni degli investimenti finanziari.

In un contesto di marcata crescita dei tassi di interesse risk-free a breve, medio e lungo termine, è proseguito il monitoraggio dell'aleatorietà connessa a potenziali oscillazioni nei livelli dei tassi di mercato, attuato tramite analisi mensili di sensibilità del valore economico aziendale a fluttuazioni dei tassi e di sensibilità degli utili e del solo reddito da interessi generato dai volumi di operazioni attive e passive in bilancio e fuori bilancio, integrate all'occorrenza da mirati studi d'impatto.
Le attività interne connesse all'affinamento dei cd. «modelli comportamentali» in uso per la determinazione dell'esposizione al rischio sono continuate nel periodo per tenere conto dei cambiamenti di tendenze in relazione al mutare delle condizioni macroeconomiche e finanziarie. In particolare, i parametri statistici su cui si basano i cd. modelli delle «poste a vista» – modelli che quantificano la persistenza delle giacenze attive e passive prive di scadenza e la loro elasticità di adattamento ai movimenti delle curve di mercato – sono stati ricalibrati nel secondo semestre prevedendo l'inclusione di più aggiornati campioni di dati storici.
Tutti i modelli di natura comportamentale – ivi incluso il modello cd. di «pre-payment», atto a simulare il profilo di rientro dei finanziamenti rateali a medio-lungo termine tenendo conto dei fenomeni di chiusura anticipata dei rapporti, di pre-pagamento parziale e di modifica di condizioni contrattuali (tasso nominale, spread sul tasso base e opzionalità) – sono inglobati nei sistemi di misurazione del rischio di tasso e la loro adeguatezza ed efficacia viene testata attraverso regolari processi di verifica retrospettiva (cd. «backtesting»). Sono altresì rilevati indicatori in grado di segnalare la necessità di ristime dei parametri di rischio per motivazioni differenti dalla mera obsolescenza temporale dei modelli o dalla mancata riuscita delle prove di «backtesting».
Il primo semestre dell'anno è stato segnato dalle attività di adeguamento ai nuovi provvedimenti emanati dall'Autorità Bancaria Europea (EBA) in materia di misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario, in vigore a partire dal 30 giugno scorso. Le principali innovazioni, tese a recepire pienamente nel nostro impianto di monitoraggio le nuove indicazioni normative, hanno riguardato il complessivo riassetto della struttura di indicatori e limiti di esposizione, in allineamento al sistema di metriche previste dalle richiamate disposizioni, nonché l'adozione di nuove specifiche metodologiche e tecniche con importanti interventi di modifica ai previgenti modelli di calcolo, per renderli pienamente conformi alle aggiornate guidelines europee.
Ulteriori migliorie nel presidio hanno riguardato, nella seconda parte dell'esercizio, l'ampliamento della gamma di misurazioni e report informativi prodotti dalle unità di risk management, con introduzione di nuovi metodi e strumenti di rilevazione, monitoraggio e analisi di portata quantitativa del cd. rischio di differenziale creditizio («credit spread risk in the banking book»), recentemente normato da apposite linee guida EBA in vigore dallo scorso 31 dicembre.

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

Pure in un periodo caratterizzato dai noti shock di natura sistemica e dalla svolta in senso restrittivo delle misure di politica monetaria, la dotazione di liquidità della banca si è mantenuta su livelli rilevanti; il monitoraggio costante, condotto in ottica sia di breve sia di medio-lungo periodo, ha consentito di mitigare con tempestività un potenziale inasprimento delle grandezze di rischio, attivando precocemente opportuni interventi gestionali.
Circa la posizione di liquidità di breve termine (cosiddetta «operativa»), dedicate rilevazioni assicurano la quotidiana sorveglianza sulle dinamiche dei flussi di cassa tipici dell'operatività di tesoreria, così come sull'entità delle disponibilità di riserva a pronti costituite dai fondi depositati presso banche centrali e dagli introiti potenzialmente ottenibili dalle attività in portafoglio in quanto prontamente cedibili sul mercato ovvero conferibili, all'occorrenza, in forma di collaterale in operazioni di rifinanziamento centrale.
Con frequenza mensile viene presidiato lo stato della liquidità di medio-lungo termine (cosiddetta «strutturale») tesa a verificare il mantenimento di un'armonica combinazione tra il funding e gli impieghi aziendali; più in particolare, vengono condotte rilevazioni sull'equilibrio strutturale di bilancio con focalizzazione su aspetti di rischio quali, a esempio, il profilo di concentrazione della raccolta al dettaglio e da grandi depositanti. Sono inoltre stabilmente monitorati l'evoluzione della liquidità infragiornaliera, per verificare l'esistenza delle necessarie giacenze nel momento di ogni giornata lavorativa in cui sono richieste, e gli andamenti dei finanziamenti infragruppo.
Gli indici regolamentari - il Liquidity Coverage Ratio (LCR), quantificato su base mensile, e il Net Stable Funding Ratio (NSFR), misurato con cadenza trimestrale - non hanno registrato nell'arco di tutto il 2023 segnali di tensione, con valori che si sono collocati sensibilmente al di sopra dei minimi previsti nonché in linea (NSFR) o in crescita (LCR) rispetto ai valori medi dell'anno precedente.
Ogni mese viene poi determinato l'impatto di una gamma di ipotesi di stress test sulla situazione generale di liquidità della banca (operativa, infragiornaliera e strutturale) rilevata a consuntivo con parametri sia gestionali e sia regolamentari.
Oltre all'annuale ricalibrazione del sistema di indicatori e limiti interni di rischio e all'ordinario aggiornamento del dispositivo – detto «Piano di emergenza del rischio di liquidità» («Contingency Funding Plan») – preposto alla gestione delle situazioni di tensione di liquidità che dovessero interessare il nostro Gruppo, si segnalano quali iniziative degne di nota la partecipazione del nostro istituto agli esercizi chiamati «SSM Annual Liquidity Exercise» (con frequenza settimanale, avviato a settembre 2023 e previsto proseguire nel 2024) e «Joint Liquidity Template» (con rilevazioni giornaliere nel corso dell'ultima settimana di ottobre), entrambi promossi su scala comunitaria dalla BCE, il secondo in collaborazione con il Single Resolution Board.

In un contesto di crescente attenzione al tema della "resilienza operativa digitale", ovvero alla capacità di proteggere i dati e i sistemi tecnologici aziendali da incidenti ICT nonché di riprendere rapidamente l'operatività anche in caso di attacco fraudolento ai sistemi, la banca e le altre componenti del Gruppo hanno proseguito con le iniziative rivolte ad assicurare un efficace presidio dei potenziali rischi di carattere informatico, siano essi derivanti da minacce esterne di natura cibernetica (tenuto conto dell'attuale scenario geo-politico) oppure riconducibili alla dichiarata volontà strategica di orientare lo sviluppo del modello di business e di servizio in senso digitale.
Con l'obiettivo di accrescere la capacità di intercettare possibili sabotaggi e intrusioni fraudolente nell'ambito dei sistemi informativi aziendali, si è proceduto ad attivare un dedicato servizio di monitoraggio su base continua (24 ore su 24, 7 giorni su 7) di potenziali eventi anomali, in grado di segnalare a qualsiasi ora del giorno e della notte tentativi di compromissione perpetrati da soggetti esterni e/o interni guidati da finalità dolose, così da poterne indagare la natura e l'entità e, di conseguenza, meglio calibrare eventuali azioni di contrasto e rimedio.
Altresì significative le iniziative realizzate per rafforzare la consapevolezza degli utenti dei servizi on-line riguardo ai pericoli rappresentati da schemi di truffa in continua evoluzione e alla corretta gestione delle credenziali personali mediante la condivisione di suggerimenti operativi virtuosi a prevenzione di fenomeni di frode; di rilievo anche l'introduzione di regole più restrittive e nuove limitazioni all'utilizzo dei servizi di pagamento nell'ambito della piattaforma di internet banking.
In adeguamento a quanto disposto dalla Banca d'Italia in uno degli ultimi aggiornamenti alle proprie istruzioni di vigilanza (Circolare n. 285/2013), lo stesso impianto organizzativo interno di supervisione dei rischi di natura informatica è stato oggetto di rivisitazione, con maggiore responsabilizzazione delle funzioni di controllo dei rischi e di conformità alle norme, in ossequio a un principio di separazione dei ruoli rispetto alle strutture della divisione ICT.
La banca, da ottobre 2023 a gennaio 2024, è stata inoltre sottoposta a una verifica ispettiva da parte della BCE con l'obiettivo di verificare la coerenza, la capacità di tenuta e la sostenibilità del proprio modello di business con particolare riferimento alle sfide derivanti dallo sviluppo e dall'attuazione delle strategie di trasformazione digitale. Alla data, non è dato conoscerne gli esiti in quanto si è ancora in attesa di ricevere dal gruppo ispettivo, secondo le usuali prassi, il "Draft report".
Per quanto attiene al presidio più generale dei rischi operativi, nell'esercizio si è realizzato un intervento di affinamento metodologico dell'esistente processo di identificazione, indirizzamento e monitoraggio dello stato di avanzamento degli interventi funzionali alla prevenzione o al contenimento di potenziali criticità operative e reputazionali, con inclusione nel perimetro di analisi di eventuali azioni di mitigazione identificate a fronte di perdite operative significative, di elementi di rischiosità rivenienti dal monitoraggio di attività esternalizzate e indicatori gestionali di rischio nonché dall'analisi di nuovi prodotti e rischi ICT. È stato altresì condotto un approfondimento sulle potenziali perdite derivanti da fattispecie di rischio operativo connesse all'acquisto di crediti d'imposta da superbonus/ecobonus e altri bonus fiscali

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edilizi, anche riconducibili a procedimenti di sequestro conseguenti alla contestazione alla controparte cedente di reati di natura penale.
Il sistema bancario è chiamato ad affrontare molteplici sfide connesse all'imperativo di adattarsi alla trasformazione digitale e alla transizione verso un'economia low-carbon e attenta alla "dimensione sostenibile", ma al contempo deve garantire stabilità in un quadro economico in incessante evoluzione. La complessità del contesto attuale rende dunque sempre più importanti le attività di monitoraggio della percezione dell'immagine aziendale. Tale presidio si traduce nell'attuazione di regolari processi di identificazione e valutazione degli eventi, attuali e prospettici, pregiudizievoli della percepita reputazione della banca presso i suoi numerosi portatori di interessi, principalmente fondati su tecniche e strumenti di assessment qualitativo, integrati (ove possibile) da rilevazioni quantitative (reclami, ricorsi, ecc.), da cui ricavare i possibili indirizzi di mitigazione.
L'impianto di gestione degli impatti reputazionali ha beneficiato nell'esercizio dell'arricchimento dell'esistente catalogo di indicatori gestionali di monitoraggio (Key Risk Indicators) con l'introduzione di metriche atte a segnalare potenziali effetti negativi sulla reputazione aziendale di fattori riconducibili a una mancata o solo apparente sensibilità a tematiche ESG. Ragguardevole, inoltre, lo sviluppo di dedicati approcci per l'analisi della portata materiale dei rischi di reputazione collegati all'impatto di drivers di natura climatica e ambientale.
Sul tema del contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, il monitoraggio condotto nel corso dell'anno dalla specifica funzione di controllo ha ricompreso lo screening delle tante evoluzioni normative sia in ordine ai pacchetti di sanzioni internazionali, sia in relazione a nuovi provvedimenti legislativi di rilievo emanati a livello domestico e comunitario.
L'unità antiriciclaggio ha positivamente concluso la definizione dei requisiti funzionali per l'introduzione di un nuovo e ulteriore modello di intelligenza artificiale (Machine Learning) finalizzato alla verifica dell'operatività in denaro contante. La messa in opera di tale innovazione troverà compimento nel corso dei primi mesi del 2024.
Un dedicato assessment ha infine suggerito alcuni affinamenti al processo e ai metodi di analisi qualitativa dei rischi e dei controlli sul riciclaggio e il finanziamento al terrorismo, nonché un irrobustimento dell'impianto di definizione e monitoraggio del profilo di rischio residuo accettato, più analiticamente declinato anche attraverso l'identificazione di nuove metriche quantitative.
Nel corso del 2023 è stato ulteriormente consolidato il ruolo centrale dell'unità di Compliance in rapporto all'esigenza di promuovere la valorizzazione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e osservanza delle norme. La Funzione opera tradizionalmente secondo il cosiddetto modello di «compliance diffusa», attuato con il presidio diretto delle normative core e, secondo un approccio risk-based, con la collaborazione di presidi specialistici e qualificati referenti deputati al governo di particolari sfere normative non

direttamente sovrintese dalla Funzione medesima. Anche l'ultimo esercizio è stato interessato dal progressivo e costante rafforzamento di tale modello operativo che si sostanzia in attività di identificazione, classificazione, valutazione, misurazione e gestione dei rischi, nonché monitoraggio e rendicontazione degli stessi. Questo, soprattutto, in relazione agli accresciuti parametri dimensionali e alla sempre maggiore complessità e specificità operativa raggiunta dal Gruppo Bancario nelle sue diverse entità componenti.
La Funzione di Conformità agisce con l'obiettivo di individuare e valutare ex ante i rischi potenziali attraverso attività di monitoraggio ed esame delle novità normative con specifici impatti sulle procedure organizzative aziendali, al fine di favorirne il corretto recepimento interno. Ciò si concretizza in un'intensa opera di consulenza e assistenza specialistica agli Organi e alle strutture aziendali in tutte quelle materie nelle quali assume rilevanza il rischio di non conformità.
Le attività di controllo ex post valutano l'esistenza, l'adeguatezza e l'efficacia delle procedure organizzative adottate a presidio degli aspetti di mancata conformità alle disposizioni interne ed esterne. Nel corso del 2023 sono state oggetto di approfondimento tutte le aree tematiche di rilievo, con un particolare focus su quelle che attengono alla maggiore tutela della clientela, quali la prestazione di servizi di investimento, il comparto dell'intermediazione assicurativa, le condotte di trasparenza nell'esecuzione di operazioni e nell'erogazione di servizi bancari e finanziari, il trattamento dei dati personali (privacy), l'usura e la disciplina del market abuse. Ulteriori sfere tematiche attenzionate dalla compliance con dedicate disamine si riferiscono all'area della cd. "finanza sostenibile", alle esternalizzazioni di servizi e ai conflitti di interesse. Si inseriscono in tale contesto le già citate evoluzioni organizzative finalizzate al complessivo rafforzamento dei presidi sui rischi di non conformità in ambito ICT e di sicurezza dell'informazione.
La questione ESG è da tempo all'attenzione della banca: un modello di business "sostenibile" di un istituto di credito universale come il nostro può concorrere in modo importante all'evoluzione dell'economia, del territorio e della società nel suo complesso verso standard virtuosi di inclusione sociale, tutela dell'ambiente, resilienza a shock esterni e interni.
Come tutte le altre imprese, la banca opera in reazione alle spinte provenienti dalla legislazione e dalla clientela, con necessità sì di adattarsi alle tendenze in atto ma con la volontà di coglierne le opportunità. D'altro canto, i grossi stimoli provenienti dalla Vigilanza, preoccupata per le possibili conseguenze finanziarie dei cambiamenti del clima, sono un efficace acceleratore delle valutazioni dei potenziali effetti di medio e lungo termine di tali fattori ambientali sulla rischiosità dei bilanci bancari. Si è pertanto intensamente impegnati nell'integrazione delle suddette tematiche in tutti i contesti tipici dell'attività aziendale e nell'idonea identificazione e valutazione dei correlati rischi.
Nell'ambito specifico della gestione dei rischi, rilevano i significativi progressi compiuti durante l'anno nella definizione e implementazione di prassi e metodologie per identificare, misurare e attenuare la possibile materializzazione delle fonti di rischio climatico e ambientale,

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con l'obiettivo ultimo di supportare le aziende impegnate nel lungo e faticoso processo di "transizione verde" mediante l'erogazione di nuova finanza e l'offerta di adeguati servizi finanziari e di consulenza, selezionando in base al rischio i progetti più meritevoli e le controparti più virtuose.
Sensibili i miglioramenti registrati in ordine alla mappatura e determinazione di significatività (materialità) dei fattori di rischio legati al clima e all'ambiente in rapporto alla possibilità che questi si manifestino sotto forma di rischi "tradizionali", con allargamento del campo di analisi a diverse aree e portafogli di business, adozione di un nuovo workflow di processo, utilizzo di più affinate metriche e metodologie di analisi, una migliore differenziazione delle valutazioni di rischio fra orizzonti temporali, settori economici e aree geografiche.
Si stanno via via meglio strutturando i processi di misurazione degli andamenti dei rischi di "sostenibilità". In tal senso, si segnala l'inclusione nella dashboard di Risk Appetite Framework di una gamma di nuovi indicatori di monitoraggio delle esposizioni ai fattori di rischio ambientali, climatici e sociali - capaci di incidere sull'esposizione ai rischi di credito, mercato e operativi funzionali a supportare l'adozione di corrette politiche di assunzione e mitigazione dei rischi ESG. Ne giova la capacità di analisi dei potenziali impatti avversi dei drivers climatici e ambientali sul valore dei portafogli di attività, sui volumi operativi e sulle relative grandezze di rischiosità.
In evoluzione ai precedenti approcci di mappatura e classificazione della rischiosità ESG di natura essenzialmente settoriale, si dà conto del sempre maggiore impiego, ma soprattutto consapevolezza d'uso, del sistema interno di scoring rappresentativo del rischio in chiave ESG rilevato a livello di singole controparti del portafoglio crediti corporate. Tale modello di classificazione, sviluppato prioritariamente per misurare l'esposizione individuale delle imprese clienti a fattori di rischio climatico e ambientale, consente di stimare in chiave prospettica gli impatti finanziari potenziali connessi alla vulnerabilità delle controparti finanziate ai fattori di transizione e fisici, con possibilità di futura estensione anche ai complessivi rischi ESG. La metrica quantitativa, elaborata in modo automatico, è stata incorporata nelle procedure elettroniche di analisi delle pratiche di fido, quale elemento integrativo di scrutinio di un'azienda rispetto alle tradizionali analisi svolte in sede di istruttoria creditizia; essa dunque, oltre a fungere da strumento di monitoraggio della rischiosità ambientale su base individuale e aggregata, è stata adottata nel corso dell'anno nei processi decisionali chiave di accettazione, erogazione e pricing dei prestiti erogati.
Per le principali controparti, con priorità a quelle con maggiore impronta carbonica, si è unito all'attribuzione dello score sintetico un dedicato processo di ESG due diligence con l'obiettivo di effettuare una valutazione più approfondita e puntuale dell'impresa e delle proprie caratteristiche di sostenibilità, raccogliendo informazioni tramite specifico questionario ESG interno.
I rischi legati a scenari climatici sono già stati considerati anche nella stima delle perdite attese su crediti sottese alle svalutazioni di bilancio, dapprima con applicazione di specifici ESG overlay adjustment ma, dalla presente rendicontazione finanziaria annuale, con più piena incorporazione dei fattori fisici e transizione nei parametri di impairment delle attività creditizie.

Completano il novero dei principali controlli quelli relativi ai rischi strategici e di business, nonché ai rischi di conflitti di interesse che potrebbero insorgere a fronte di operatività con cd. «soggetti collegati» e ai rischi connessi agli investimenti in partecipazioni societarie, attuati mediante verifica dei livelli aggregati di esposizione in rapporto ai limiti interni e regolamentari vigenti.
Relativamente ai primi, si rammenta che, in applicazione di quanto previsto dal 9° aggiornamento alla Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 «Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche», pubblicato dalla Banca d'Italia in data 12 dicembre 2011, provvedimento con cui è stato riformulato il Titolo V - Capitolo 5 dedicato alle «Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati», ora trasfuso nella Parte Terza – Capitolo 11 della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 «Disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche», i controlli svolti trovano riscontro in apposito documento – denominato «Regolamento generale dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati» – descrittivo delle politiche e dei processi atti a garantire la mitigazione dei rischi assunti verso tali soggetti a livello di Gruppo Bancario. In aderenza alle previsioni normative, la policy viene rivista ove necessario con cadenza triennale e tenuta a disposizione per eventuali richieste da parte dell'Autorità.
Il Regolamento aggiornato viene messo a disposizione dell'Assemblea ed è pubblicato sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.
I controlli di terzo livello perseguono l'obiettivo di valutare la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni al fine di garantire l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali, sistemi informativi inclusi. La struttura incaricata di tali verifiche è la Funzione di Revisione Interna, unità autonoma che riporta in via diretta all'Organo di amministrazione e che non assume alcun compito operativo; collocazione organizzativa, questa, che le consente di operare senza condizionamenti.
L'unità di Audit estende il proprio raggio d'azione all'intero perimetro del Gruppo Bancario: detta attività di controllo è difatti eseguita direttamente sia con riferimento alla Capogruppo, sia relativamente alle legal entity italiane del Gruppo; inoltre, accertamenti di processo, pure tramite il supporto della locale funzione omologa sono posti in essere relativamente alla controllata BPS (SUISSE), sussistendo tra le due unità di terzo livello un raccordo sotto un profilo metodologico, fermo restando l'esercizio di un'azione di governo e indirizzo da parte della Funzione di Capogruppo.
Operativamente, la Revisione Interna è responsabile di sviluppare un piano di audit pluriennale, sottoposto periodicamente all'Amministrazione, e di condurre accertamenti interni in coerenza con tali programmi, monitorando costantemente lo stato di evasione degli appunti formulati in caso di carenze accertate. A ciò si aggiunge un sempre più ampio coinvolgimento dell'Audit interno in progettualità aziendali, in cui la Funzione si pone in una logica di consulenza interna ovvero di supporto alle strutture coinvolte. Viene pertanto a delinearsi un mandato


esteso, che nel tempo ha sempre più ricompreso ambiti innovativi (in primis il settore dell'informatica) con conseguente necessità di manutenere e, dove necessario, aggiornare competenze, metodi e strumenti a supporto.
In tal senso, la Revisione Interna, in continuità con quanto sviluppato negli ultimi esercizi, ha proseguito nel percorso di efficientamento dei propri processi organizzativi, in uno con la continuazione dell'attività formativa diretta ad alimentare le competenze professionali interne.
Gli accertamenti del periodo si sono svolti in aderenza alle linee programmatiche del Piano di Audit Pluriennale 2023-2025, tenendo conto di uno scenario contraddistinto dalla necessità di presidiare talune fattispecie di rischio emergenti o maggiormente impattate dal mutato contesto esterno. Si evidenziano, quali aree di azione maggiormente interessate dall'azione di controllo: la filiera del credito, i presidi di risk management, il modello di business aziendale, il monitoraggio del piano industriale, gli impatti ESG e i processi legati all'ICT management.
Dedicate verifiche sono state come sempre rivolte ai sistemi informativi, anche a valere delle altre società del Gruppo Bancario, con speciale attenzione a tematiche di rilievo quali la sicurezza informatica, il cybercrime e processi ICT esternalizzati.
Il punto di vista del "terzo livello" del controllo interno riveste un ruolo centrale anche ai sensi del D.Lgs. n.231/2001, motivo per cui la Revisione Interna partecipa ai lavori dell'Organismo di Vigilanza istituito in attuazione del citato Decreto, di cui il Responsabile è peraltro membro. Continue, inoltre, le interlocuzioni con gli esponenti delle principali Autorità di Vigilanza.
A quanto sopra elencato vanno da ultimo aggiunti, ma non per importanza, i tradizionali controlli riguardanti l'operato della rete commerciale e delle unità centrali, indirizzati a riscontarne la regolarità operativa e il rispetto delle direttive aziendali.


Sono le qualità delle persone a determinare il successo di ogni impresa, dalla più grande alla più piccola. La Banca Popolare Sondrio può contare su risorse di assoluto valore, che lavorano insieme per raggiungere gli obiettivi e, se possibile, superarli. Così, la crescita dell'istituto si connatura con le qualità dei propri dipendenti e i risultati aziendali sono in buona sostanza ascrivibili a tutti coloro che per essa ai vari livelli si adoperano.
La cultura e i valori aziendali rappresentano un aspetto intangibile e fragile

nella gestione del capitale umano, e richiedono decisioni ad essi allineate, per garantire un'azione complessiva coerente, riconosciuta e sostenibile. Sono state conseguentemente attivate progettualità in ambito di employer branding e per lo sviluppo nel continuo di conoscenze e capacità professionali, sia nell'ottica di fornire ai dipendenti le competenze necessarie per svolgere al meglio i propri compiti e favorire la loro crescita professionale, sia per realizzare azioni atte a garantire potenziali successori ai ruoli fondamentali, in coerenza con la cultura aziendale, che è il primo vero faro che guida le scelte all'interno dell'organizzazione.
La realtà bancaria in questi anni si deve confrontare con la cosiddetta transizione digitale, la conseguente evoluzione dei bisogni degli utenti e l'interesse per i prodotti e servizi erogati attraverso canali digitali. Si tratta di sostanziali modifiche dei modelli di business, delle strutture organizzative, delle modalità di produzione e di distribuzione di prodotti e servizi.
In tale contesto fortemente innovativo, è quindi di fondamentale importanza mantenere il giusto equilibrio tra automazione e contatto umano. Il servizio deputato alla gestione del Personale della banca si affianca così alle strutture di governo aziendale e di business per supportarle nell'attuazione delle iniziative previste dal piano industriale, al fine di comprenderne le ricadute in termini di evoluzione delle unità organizzative, dei perimetri di responsabilità e dei profili di competenze dei professionisti che operano nell'organizzazione o da ricercare sul mercato.
A fine 2023 l'organico era composto di 3.033 unità - in aumento di 117, +4,01% -, di cui il 72% occupato presso la rete periferica e il rimanente 28% presso le strutture centrali. L'età media dei dipendenti, 42 anni e 1 mese, e l'anzianità media di servizio, 17 anni e 7 mesi, hanno registrato un decremento rispettivamente di 2 mesi e 3 mesi.
Per quanto attiene alla formazione del personale, durante l'anno sono stati complessivamente coinvolti - mediante la partecipazione in aula "virtuale" o in presenza - 2.497 collaboratori, per un totale di 57.540 ore uomo. La formazione mediante strumenti multimediali ha invece interessato 2.945 dipendenti, per un totale di 122.990 ore uomo.

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Quanto alle tematiche cui è stata dedicata particolare attenzione, vanno evidenziati i corsi attinenti alle normative di settore, quali l'antiriciclaggio, la MiFID II e l'IVASS, oltre alla formazione relativa alla consulenza in materia di investimenti finanziari e di intermediazione assicurativa, al comparto dei crediti, alla crisi d'impresa, alla sostenibilità e ai fattori ESG, al governo e alla qualità dei dati, alla cultura del rischio, alle esternalizzazioni, alla continuità operativa e all'erogazione dei servizi di tesoreria.
I corsi multimediali hanno prevalentemente riguardato aspetti normativi quali trasparenza bancaria, privacy, antiriciclaggio, pratiche commerciali scorrette, responsabilità amministrativa delle banche (D.lgs. 231/2001) e benessere digitale, oltre a cybersecurity, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ESG, IVASS e MiFID. 407 neoassunti hanno seguito un percorso formativo dedicato, che ha trattato temi diversificati quali la disciplina del rapporto di lavoro, l'operatività di filiale, la sicurezza aziendale, la normativa e la tecnica bancaria, l'offerta commerciale, l'introduzione al settore dei crediti, ai mercati mobiliari, alla consulenza finanziaria e alle operazioni con l'estero.
Nel 2023 è ripresa l'organizzazione di tirocini formativi e di orientamento presso uffici centrali e rete periferica riservati a studenti di istituti tecnici e atenei presenti nelle province in cui la banca opera, attività che ha interessato 94 giovani.
Le relazioni con le Organizzazioni sindacali si sono mantenute su basi di reciproco rispetto.
Banca del territorio per origine e per scelta, riaffermata in occasione della trasformazione in società per azioni, anche nell'anno in commento abbiamo assicurato il nostro impegno per valorizzare le caratteristiche, le bellezze e le tradizioni dei luoghi dove siamo presenti. In tal modo, alimentiamo e rafforziamo l'immagine e l'identità della nostra istituzione, che ha nella dinamica interazione con le aree servite una sua fondamentale caratteristica distintiva.
Nell'attività culturale spicca il Notiziario, che ha compiuto mezzo secolo, avendo preso avvio nel 1973. Fa piacere sottolineare che la Rivista ha mantenuto negli anni la freschezza iniziale e ha via via arricchito i contenuti e migliorato l'eleganza grafica. Abbiamo onorato la significativa ricorrenza con semplicità, rinnovando l'impegno affinché nella pubblicazione siano sempre ospitati articoli di qualità su variegati argomenti. Diversi contributi hanno riguardato l'ambiente e la sua conservazione, tema di stringente attualità di cui oggi tanto si parla, e a ragione. Anche attraverso il Notiziario abbiamo inteso contribuire alla sensibilizzazione sui gravi danni ambientali determinati dal riscaldamento globale, tema su cui il mondo intero si sta interrogando.
Lo spazio culturale della Relazione di bilancio, esercizio 2022, della controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA di Lugano ha ospitato una ricca monografia sul personaggio svizzero Henry Dunant, artefice della Croce Rossa Internazionale, primo Premio Nobel per la Pace (1901) della storia.
Abbiamo sostenuto, insieme con il Comune del capoluogo valtellinese e altri soggetti locali, alcune manifestazioni culturali in provincia di Sondrio, tra cui "La Milanesiana" di Elisabetta Sgarbi, evento svoltosi a Sondrio dal 1° giugno al 20 luglio 2023, e poi trasferito a Bormio per

una settimana. Nell'occasione, sono intervenuti personaggi di notorietà che hanno portato una ventata di elevato sapere. Aspetto particolare connesso a La Milanesiana in Alta Valle è stata la mostra "Interiors" dell'artista–fotografa Chiara Caselli, allestita presso la nostra agenzia n. 1 di Bormio, dov'è rimasta fino a metà settembre.
Va tra l'altro rimarcato il sostegno di questa banca allo spettacolo di successo "La Vedova allegra" del 13 aprile 2023 presso il Teatro Sociale di Sondrio. Nella circostanza è stata donata ai partecipanti una pubblicazione introduttiva di Giovanni Gavazzeni di nostra realizzazione, dal titolo "La Vedova allegra e la sua ininterrotta fortuna".
Sabato 7 ottobre, avendo aderito al festival culturale denominato "E' cultura" – che ha sostituito e inglobato "Invito a Palazzo" degli anni precedenti –, promosso dall'ABI e dall'ACRI, con la partecipazione della Banca d'Italia e dell'IVASS, sono state aperte al pubblico, a Sondrio, la sede centrale della nostra banca e la vicina biblioteca di proprietà Luigi Credaro. Si è in tal modo consentito agli interessati, grazie a visite guidate, di apprezzare le opere d'arte custodite negli ambienti e la vasta documentazione della biblioteca stessa, tra cui vari Fondi di pregio, in primis il Fondo Vilfredo Pareto, costituito da 20 registri di copialettere originali dell'economista e sociologo del passato, per complessivi novemila documenti, inediti per la quasi totalità, e altro interessante carteggio. La manifestazione ha ricompreso il "Festival della cultura creativa", per il quale, dal 9 al 13 ottobre, studenti di scuole superiori dei plessi della provincia di Sondrio sono stati intrattenuti su temi dell'economia circolare e della gestione consapevole delle risorse da esperti della FEduF–Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio.
Il 5 dicembre 2023 abbiamo organizzato a Sondrio, nella nostra sala delle conferenze, un interessante incontro – ideato dalla partecipata Arca Fondi SGR – con il professor Carlo Cottarelli, direttore di PESES–Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. L'ospite ha presentato il libro "Chimere – Sogni e fallimenti dell'economia", di cui è autore.
Tra i molteplici interventi a sostegno di iniziative ambientali e culturali svoltesi nei territori presidiati, ricordiamo l'adesione, in veste di main sponsor, all'importante manifestazione sportiva "Valtellina Wine Trail 2023", decima edizione. Abbiamo sostenuto finanziariamente Sondrio Festival, Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, XXXVII edizione. Ai partecipanti all'inaugurazione dell'atteso evento è stata donata la pubblicazione di nostra realizzazione "Habitat – Piante, uomini e animali. Un diritto per l'ambiente". Abbiamo confermato il nostro appoggio all'incontro presso la Sala Congressi Bormio Terme, in ricordo del Premio Nobel per la Letteratura 1997 "Dario Fo – Giullare del popolo". L'evento è stato organizzato con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bormio.
Per effetto del Conto Corrente Solidarietà, abbiamo destinato somme ad AISLA, UNICEF, AVIS, AIRC e ADMO.



Con la Legge 9 ottobre 2023 n.136 è stato convertito, con modificazioni, il Decreto legge 10 agosto 2023 n. 104. L'articolo 26 del citato Decreto introduce un'imposta straordinaria determinata applicando un'aliquota pari al 40% sull'ammontare del margine degli interessi ricompresi nella voce 30 del conto economico redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 che eccede per almeno il 10% il medesimo margine nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. L'importo massimo dell'imposta non può essere superiore a una quota pari allo 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale (RWA) con riferimento al 31 dicembre 2022. È data la possibilità di optare, in luogo del versamento dell'imposta, per la destinazione, in sede di approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, a una riserva non distribuibile, a tal fine individuata, di un importo non inferiore a due volte e mezza l'imposta. Qualora venisse successivamente deliberato l'utilizzo di tale riserva per la distribuzione di utili bisognerebbe procedere, entro 30 giorni dalla relativa deliberazione, al pagamento dell'imposta maggiorata degli interessi calcolati al tasso di interesse sui depositi presso la Banca Centrale Europea.
Al riguardo, il Consiglio di amministrazione del 10 ottobre 2023 ha approvato la proposta che viene sottoposta all'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio 2023 di destinare una quota dell'utile almeno pari a 107,059 milioni a riserva non distribuibile costituita ai sensi dell'art. 26 del Decreto legge del 10 agosto 2023 n. 104, come convertito in Legge.
Tenuto conto di quanto previsto dalla norma e della decisione sopra menzionata, non si è determinata un'obbligazione a pagare l'imposta. In coerenza con quanto previsto dall'IFRIC 21 non si è rilevato alcun effetto a conto economico.
Al 31 dicembre 2023 il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo, è risultato pari a 3.178,642 milioni. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2022 pari a 2.872,857 milioni, con un aumento di 305,785 milioni, +10,64%. La variazione deriva essenzialmente in positivo dalla contabilizzazione dell'utile dell'esercizio in rassegna e dalla riduzione delle riserve negative da valutazione e in negativo dalla distribuzione di quota parte dell'utile dell'esercizio 2022. L'Assemblea dei Soci tenutasi il 29 aprile 2023, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2022 e la destinazione dell'utile, ha deliberato la distribuzione di un dividendo, pagato dal 24 maggio 2023, di € 0,28 per ciascuna delle n. 453.385.777 azioni in circolazione al 31 dicembre 2022.
Il capitale sociale, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.
I sovrapprezzi di emissione, pari a 78,949 milioni, sono diminuiti leggermente rispetto al 31 dicembre 2022 per un importo pari a 29 mila euro, per differenze negative tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.
La voce riserve è salita a 1.364,174 milioni (+6,9%); l'incremento di 88,003 milioni deriva
essenzialmente dall'accantonamento di quota parte dell'utile dell'esercizio 2022.
La voce riserve da valutazione, rappresentata dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, ha registrato un'inversione di tendenza con un saldo positivo di 7,797 milioni, in netto miglioramento rispetto a fine 2022, quando era negativa per 30,086 milioni. Tale effetto è da ricollegarsi all'andamento positivo dei mercati finanziari. È da sottolineare come il permanere di alti tassi ha

avuto un effetto positivo sulla riserva per utili/perdite attuariali, che da negativa per 38,557 milioni a fine 2022, si riduce di 4,196 milioni risultando pari a 34,361 milioni. Le azioni proprie in portafoglio, pari a 25,201 milioni sono diminuite leggermente.
In merito all'adeguatezza patrimoniale, la normativa armonizzata per le banche e per le imprese di investimento è contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) che definiscono i limiti generali in materia di coefficienti patrimoniali che sono pari al 7% per il CET1 Ratio, all'8,50% per il Tier1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio. La Banca Centrale Europea, che in virtù dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di valutazione prudenziale, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunicazione del 15 dicembre 2022 a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP) condotto nel 2022 ha trasmesso alla banca la decisione del Supervisory Board riguardo ai coefficienti minimi da rispettare su base consolidata con decorrenza 1° gennaio 2023.
I livelli minimi di capitale chiesti al nostro Gruppo bancario attengono a:
Mentre i primi due addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,66%.
In data 1° dicembre 2023, a conclusione del processo SREP 2023, è pervenuta dalla Banca Centrale Europea la notifica della nuova decisione di requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata, con efficacia dal 1° gennaio 2024. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,79% (precedente 2,66%). Il nuovo coefficiente, da detenere sotto forma di capitale primario di classe 1 (CET1) almeno per il 56,25% e di capitale di classe 1 almeno per il 75%, include una quota pari a 0,04% a titolo di maggiorazione del requisito di secondo pilastro per le esposizioni deteriorate. Conseguentemente, il livello minimo di Common Equity Tier1 Ratio richiesto è pari all'8,57%, il Tier1 Capital Ratio minimo richiesto è pari al 10,59%, mentre il Total Capital Ratio minimo richiesto è pari al 13,29%.
Dal 2017 la BCE fornisce altresì alla banca una "Linea d'orientamento di secondo pilastro" (Pillar 2 Guidance) che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.
I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza, comprensivi di quota parte dell'utile al 31 dicembre 2023, si sono attestati a 4.053,189 milioni (Phased-in) e a 3.998,240 milioni (Fully Phased), mentre le attività di rischio ponderate consolidate sono state pari a 22.855,292 milioni.
Per completezza d'informazione, si segnala che la Capogruppo ha deciso di avvalersi del regime transitorio previsto dal Regolamento (UE) 2020/873 del 24 giugno 2020 con riferimento alle rettifiche addizionali legate all'emergenza Covid-19 che si applicheranno al valore del patrimonio CET1 tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 100% nel 2020 e 2021, al 75% nel 2022, al 50% nel 2023, al 25% nel 2024, fino al suo totale azzeramento nel 2025.
| Coefficienti patrimoniali Gruppo | Phased-in | Fully Phased |
|---|---|---|
| CET1 Ratio | 15,37% | 15,13% |
| Tier1 Capital Ratio | 15,37% | 15,13% |
| Total Capital Ratio | 17,73% | 17,50% |
Di seguito sono riportati i requisiti riferiti al Gruppo al 31 dicembre 2023:
Vengono di seguito rassegnati i rapporti tra il patrimonio comprensivo dell'utile di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2022:

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE Italia All-Share, ha chiuso l'anno 2023 con una performance positiva del 55,03%, segnando un prezzo di riferimento al 29 dicembre 2023 di 5,86 euro, contro i 3,78 euro di fine 2022. L'indice generale Ftse Italia All-Share nello stesso periodo ha registrato un rialzo pari al 26,28%, mentre l'indice settoriale Ftse Italia All-Share Banks ha avuto un incremento del 42,32%.


Il volume medio giornaliero dei titoli scambiati sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana nel 2023 è stato pari a 1,26 mln, in deciso aumento rispetto a 0,813 milioni del 2022.
Per quanto riguarda le azioni proprie detenute in proprietà, la consistenza al 31 dicembre 2023 era pari a n. 3.632.633 azioni, in diminuzione di 9.085 azioni rispetto a fine 2022 per effetto delle assegnazioni eseguite in attuazione delle Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio. Il valore di bilancio è di 25,201 milioni.
La compagine sociale al 31 dicembre 2023 risultava costituita da 148.892 soci.


La solvibilità del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, come dettagliatamente rappresentato nelle tabelle sottostanti, è valutata dalle agenzie di rating Fitch Ratings, DBRS Morningstar e Scope Ratings.
I giudizi riportati fanno riferimento alla decisione del 6 luglio 2023 per quanto attiene a Fitch Ratings, nonché alle valutazioni espresse da parte di DBRS Morningstar e Scope Ratings rispettivamente in data 13 novembre 2023 e 14 marzo 2023.
| GIUDIZIO | |
|---|---|
| LONG – TERM ISSUER DEFAULT RATING (lungo termine) | |
| È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rimborsare gli impegni finanziari a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D, per complessivi 11 livelli. |
BB+ |
| SHORT – TERM ISSUER DEFAULT RATING (breve termine) Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pagamenti in scadenza nel breve periodo, entro 13 mesi. La scala di misura comprende sette livelli (F1, F2, F3, B, C, RD e D). |
B |
| VIABILITY RATING (valutazione di autosufficienza) Mira a valutare la solidità intrinseca della banca in base ai fondamentali e in mancanza della possibilità di fare affidamento su un supporto esterno. È espresso su una scala da aaa a d, per complessivi 11 livelli. |
bb+ |
| GOVERNMENT SUPPORT (esistenza del supporto statale) | |
| Esprime la valutazione di Fitch sulla possibilità di un intervento statale a supporto dell'emittente che si trovi in uno stato di crisi. Nel caso delle banche dell'eurozona, la direttiva dell'Unione Europea sul risanamento e la risoluzione delle crisi bancarie e il Meccanismo di Risoluzione Unico forniscono un quadro per la risoluzione delle crisi che prevede, se necessario, la partecipazione dei creditori senior alle perdite invece/prima che una banca riceva il sostegno statale. |
No Support |
| LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine) | |
| È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo termine (da AAA a D). |
BBB |
| SHORT-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a breve termine) | |
| È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati in scadenza nel breve periodo. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di breve termine (F1, F2, F3, B, C, RD e D). |
F3 |
| SENIOR PREFERRED DEBT | |
| È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene espressa utilizzando una scala da AAA a D. |
BB+ |
| SUBORDINATED DEBT | |
| È una misura della probabilità di default delle obbligazioni subordinate che viene espressa utilizzando una scala da AAA a D. |
BB |
| OUTLOOK (prospettiva) | |
| È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo da 1 a 2 anni dei rating dell'emittente. |
Stabile |

| GIUDIZIO | |
|---|---|
| LONG – TERM ISSUER RATING (lungo termine) | |
| È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rimborsare gli impegni finanziari a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D. |
BBB (low) |
| SHORT – TERM ISSUER RATING (breve termine) | |
| Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pagamenti in scadenza nel breve periodo. La scala di misura comprende sei livelli (R-1; R-2; R-3; R-4; R-5 e D). |
R-2 (middle) |
| INTRINSIC ASSESSMENT (valutazione intrinseca) | |
| Riflette il parere di DBRS sui fondamentali intrinseci della banca valutati sulla base di elementi quantitativi e qualitativi. È espresso su una scala da AAA a CCC. |
BBB (low) |
| SUPPORT ASSESSMENT (valutazione di supporto) | |
| Riflette l'opinione di DBRS sulla probabilità e sulla prevedibilità di un tempestivo sostegno esterno per la banca in caso di necessità. La scala di misura comprende quattro livelli da SA1 (migliore) a SA4 (peggiore). |
SA3 |
| LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine) | |
| È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di medio-lungo termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo termine (da AAA a D). |
BBB |
| SHORT-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a breve termine) | |
| È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di breve termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di breve termine (R-1; R-2; R-3; R-4; R 5 e D). |
R-2 (high) |
| LONG-TERM SENIOR DEBT | |
| È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene espressa utilizzando una scala da AAA a D. |
BBB (low) |
| SHORT-TERM DEBT | |
| È una misura della probabilità di default delle obbligazioni a breve durata che viene espressa utilizzando una scala da R-1 a D. |
R-2 (middle) |
| SUBORDINATED DEBT | |
| È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Subordinate che viene espressa utilizzando una scala da AAA a D. |
BB |
| TREND (prospettiva) | |
| È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione in un periodo di 1-2 anni del rating di lungo termine assegnato. |
Positivo |
| Scope Ratings - rilasciato il 14/3/2023 |
| GIUDIZIO | |
|---|---|
| ISSUER RATING (rating emittente) | |
| Rappresenta un giudizio sulla capacità della banca di far fronte ai propri impegni finanziari, in modo tempestivo e completo. È espresso su una scala da AAA a D. |
|
| OUTLOOK (prospettiva) | BBB |
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo di 12-18 mesi, dell'issuer rating assegnato. Stabile


Il 2023 si è chiuso con un utile di 392,766 milioni, in aumento dell'84,48% rispetto ai 212,902 milioni dell'anno precedente, nonostante un contesto generale non semplice. Un risultato record, che quasi doppia quanto fatto nell'esercizio precedente, già uno dei migliori degli oltre 150 anni di storia della banca, e che deriva dal buon andamento di tutte le componenti di ricavi, in primis dalla dinamica del margine d'interesse.
I commenti alle varie voci fanno riferimento ai dati esposti nella tabella «Sintesi conto economico», di seguito riportata, che costituiscono una riclassifica rispetto a quelli rappresentati negli schemi previsti dal provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005.
Il margine d'interesse ha registrato un aumento del 45,46%, attestandosi a 846,889 milioni rispetto a 582,209 milioni. Il persistere delle pressioni inflazionistiche e la politica monetaria restrittiva della BCE hanno mantenuto alto il livello dei tassi, impattando così significativamente sui finanziamenti a clientela a tasso variabile e sulle nuove erogazioni. Il differenziale complessivo tra tassi attivi e passivi ha registrato un aumento rispetto al periodo di confronto.
La voce interessi attivi ha segnato una buona crescita: da 726,504 a 1.675,704 milioni, +130,65%. L'aumento è da ricondursi in primo luogo ai proventi dei crediti verso clientela, cui seguono i proventi del portafoglio titoli riferibili in particolare a quelli di Stato indicizzati, sospinti dal perdurare dell'inflazione e dalle politiche monetarie restrittive della BCE; segue il forte incremento dei proventi relativi ai crediti d'imposta acquisiti connessi ai D.L. «Cura Italia» e «Rilancio» pari a 74,711 milioni rispetto a 39,982 milioni. Gli interessi passivi sono ammontati a 825,815 milioni rispetto a 144,295 milioni +474,39%. La notevole dimensione delle masse di raccolta ha comportato un consistente aumento del costo. Di rilievo anche il massiccio incremento degli interessi corrisposti a fronte delle operazioni di rifinanziamento TLTRO III e di quelli relativi a PCT con banche.
Le commissioni nette hanno evidenziato un discreto andamento, attestandosi a 345,880 milioni, +4,44%. A fronte di una sostanziale stabilità di quelle legate all'attività in titoli e prodotti finanziari, sono risultate in buon aumento quelle per garanzie rilasciate, per finanziamenti e conti correnti, raccolta ordini, estero, nonché incassi e pagamenti. In contrazione quelle connesse a carte di credito.
I dividendi incassati sono stati pari a 44,070 milioni rispetto a 35,543 milioni, +23,99%; di rilievo quelli distribuiti da Factorit spa, Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Arca Holding spa e Arca Vita spa.
Il risultato dell'attività finanziaria, somma delle voci 80-90-100 del conto economico, è stato positivo per 50,999 milioni rispetto a 59,823 milioni -14,75%.
Il portafoglio delle attività detenute per negoziazione (voce 80) ha evidenziato un risultato positivo di 48,646 milioni, in aumento del 162,75% rispetto a 18,514 milioni. A fronte di utili da negoziazione di titoli per 2,653 milioni dell'esercizio precedente, si sono registrati utili per 16,299 milioni, mentre l'utile in cambi da 30,049 milioni è sceso a 28,563 milioni. Positivo per 1,317 milioni lo sbilancio netto tra plusvalenze e minusvalenze su titoli, a fronte di un saldo negativo

di 17,630 milioni dell'anno precedente. Il risultato dell'attività in derivati è stato positivo per 2,380 milioni, rispetto a un dato negativo per 0,844 milioni. Leggermente positive e in riduzione da 4,286 milioni a 0,087 milioni le differenze di cambio.
La voce 90 – risultato netto dell'attività di copertura è stata negativa per 55 mila euro e concerne operazioni di copertura del tasso fisso su mutui a clientela.
L'utile da cessione/riacquisto (voce 100), riclassificato, è stato positivo per 2,408 milioni rispetto a 41,341 milioni. L'importo dell'esercizio non ricomprende 4,157 milioni di utili da cessione nette su crediti NPL, che sono stati riclassificati nelle rettifiche su crediti e attività finanziarie. Nella sua articolazione, prevista dall'IFRS9, è così composto: risultato da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3,488 milioni; attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -1,166 milioni; passività finanziarie +0,087 milioni; nel periodo di raffronto erano state effettuate consistenti cessioni di titoli di Stato appostati nelle attività finanziarie al costo ammortizzato per le quali si era ritenuto opportuno realizzare le plusvalenze
Il risultato netto delle altre attività e passività valutate al fair value con impatto sul conto economico (voce 110) è stato positivo per 5,621 milioni rispetto a uno negativo per 66,300 milioni, che ricomprendeva minusvalenze per circa 51 milioni in buona parte riconducibili a svalutazioni di fondi mobiliari; mentre l'importo negativo di 0,682 milioni, rispetto a un dato sempre negativo di 10,460 milioni, si riferisce a crediti verso clientela.
Il margine d'intermediazione si è attestato a 1.293,459 milioni, +37,24%, riflettendo il buon andamento dell'attività «core», margine d'interesse, operatività in titoli, ma anche il discreto incremento delle commissioni. Nella sua composizione, il margine d'interesse ha concorso per il 65,47% rispetto al 61,77%.
Le incertezze del contesto geopolitico internazionale e il persistere di una debolezza ciclica hanno fatto ritenere opportuni il mantenimento di un solido livello di copertura e una politica di accantonamenti prudenziali. Il tutto si è tradotto in un aumento delle rettifiche/ riprese di valore per rischio di credito riferite sia all'esposizione verso clientela e verso banche e sia ai titoli, che si sono attestate a 209,814 milioni rispetto a 175,228 milioni, +19,74%. Nell'esercizio sono state perfezionate una cessione massiva di crediti NPL denominata POP NPLS 2023 e alcune cessioni Single Name con una riclassifica di utili netti da cessione per 4,157 milioni e si è registrato un accantonamento di fondi per garanzie e impegni per 33,226 milioni, a fronte di 19,868 milioni. Il perfezionamento delle operazioni di cessione di crediti NPL è in linea con la politica della banca in materia di riduzione dei crediti NPL e risponde alle raccomandazioni della BCE.
Nelle sue componenti, la sottovoce rettifiche su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, che sono date dall'esposizione verso clientela e banche sotto forma sia di finanziamenti e sia di titoli, riclassificata per le perdite da cessione di cui sopra, ha segnato 183,485 milioni, +15,72% rispetto a 158,565 milioni; al netto di accantonamenti e riprese di valore nette su titoli e banche per importi modesti, si riferisce a finanziamenti alla clientela. Si è registrato un rallentamento nella dinamica dei crediti deteriorati e, sia pure leggera, anche del tasso di default da ricollegarsi pure alle varie iniziative che la banca ha messo in atto sia per migliorare la qualità del credito e sia per affinare i processi di valutazione dei crediti stessi, in

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

particolare quelli appostati nelle sofferenze, nelle inadempienze probabili, nei crediti scaduti, determinati secondo le normative di vigilanza, oltre a quelli afferenti alle posizioni in bonis.
La sottovoce 130b relativa alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva è stata positiva per 0,347 milioni a fronte di un dato negativo per 0,360 milioni.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazioni assolute |
Variazioni % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 846.889 | 582.209 | 264.680 | 45,46% |
| Dividendi | 44.070 | 35.543 | 8.527 | 23,99% |
| Commissioni nette | 345.880 | 331.191 | 14.689 | 4,44% |
| Risultato dell'attività finanziaria [a] | 50.999 | 59.823 | -8.824 | -14,75% |
| Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate al FVTPL [b] |
5.621 | -66.300 | 71.921 | n.s. |
| di cui FINANZIAMENTI | -682 | -10.460 | 9.778 | n.s. |
| di cui ALTRO | 6.303 | -55.840 | 62.143 | n.s. |
| Margine di intermediazione | 1.293.459 | 942.466 | 350.993 | 37,24% |
| Rettifiche di valore nette [c] | -209.814 | -175.228 | -34.586 | 19,74% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 1.083.645 | 767.238 | 316.407 | 41,24% |
| Spese per il personale [d] | -221.315 | -202.358 | -18.957 | 9,37% |
| Altre spese amministrative [e] | -249.148 | -222.876 | -26.272 | 11,79% |
| Altri oneri/ proventi di gestione [d] | 69.180 | 59.451 | 9.729 | 16,36% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [f] | -22.542 | -10.660 | -11.882 | 111,47% |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali |
-52.836 | -47.046 | -5.790 | 12,31% |
| Costi operativi | -476.661 | -423.489 | -53.172 | 12,56% |
| Risultato della gestione operativa | 606.984 | 343.749 | 263.235 | 76,58% |
| Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario [e] | -38.854 | -45.878 | 7.024 | -15,31% |
| Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti | -513 | 1.149 | -1.662 | n.s. |
| Risultato al lordo delle imposte | 567.617 | 299.020 | 268.597 | 89,83% |
| Imposte sul reddito dell'operatività corrente | -174.851 | -86.118 | -88.733 | 103,04% |
| Risultato netto | 392.766 | 212.902 | 179.864 | 84,48% |
Note:
[a] Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 del conto economico;
[b] il risultato delle altre attività finanziarie valutate al FVTPL è costituito dalla voce 110 del conto economico;
[c] le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 - 140 - 170 a) del conto economico comprensive degli utili da cessione per 4,157 milioni di euro;
[d] le spese del personale e gli altri proventi di gestione sono stati nettati della partita di giro rappresentata dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a 7,226 milioni di euro;
[e] gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario sono stati scorporati dalla voce altre spese amministrative ed evidenziati separatamente;
[f] gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri si riferiscono alla voce 170 b).
La stima delle perdite attese sui crediti performing viene determinata, in conformità a quanto richiesto dal principio IFRS 9, ricorrendo ad una modellazione che adotta ai fini del

calcolo differenti macroscenari. Ad integrazione degli esisti dei modelli di stima della ECL, in continuità con quanto fatto nel bilancio 2022, sono stati introdotti, e portati a conto economico, management overlay per circa 112 milioni.
La voce 140, utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni, che consegue alle modifiche apportate ai flussi di cassa contrattuali, nel periodo ha registrato utili per 6,550 milioni rispetto a utili per 3,565 milioni.
È stato contabilizzato, come già riportato, un accantonamento per impegni e garanzie rilasciate di 33,226 milioni, rispetto ad accantonamento per 19,868 milioni del periodo di raffronto.
Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela, che viene anche definito costo del credito, è salito dallo 0,65% allo 0,78%.
Il risultato della gestione finanziaria è aumentato da 767,238 milioni a 1.083,645 milioni, +41,24%.
Pur essendo continuati gli sforzi dedicati a migliorare l'efficienza delle strutture e a contenere le spese, i costi operativi hanno registrato un notevole aumento a 476,661 milioni rispetto a 423,489 milioni, +12,56%. Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione, il così detto «cost income ratio», è sceso dal 44,93% al 36,85%, mentre il rapporto costi operativi/ totale dell'attivo si è attestato allo 0,93% rispetto allo 0,81%. Quanto alle singole componenti, le spese amministrative, normalizzate con l'esclusione dell'accantonamento dei proventi del fondo di quiescenza che hanno contropartita per pari importo negli altri oneri/proventi di gestione, hanno cifrato 470,463 milioni, +10,64%; di queste, le spese per il personale sono passate da 202,358 a 221,315 milioni, +9,37%, principalmente per gli adeguamenti contrattuali e l'incremento del personale per le nuove assunzioni del periodo, mentre le altre spese amministrative sono salite da 222,876 a 249,148 milioni, +11,79%. Di rilievo gli aumenti delle spese per luce acqua e riscaldamento, consulenze, noleggio e manutenzione di hardware e software, per l'utilizzo di reti interbancarie, costi informatici, manutenzione immobilizzazioni materiali, imposte e tasse informazioni e visure; in riduzione spese legali, e per servizi resi da terzi.
La voce «accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri» ha evidenziato accantonamenti di fondi per 22,542 milioni, rispetto ad accantonamenti per 10,660 milioni.
Le rettifiche su attività materiali e gli ammortamenti per software sono stati pari a 52,836 milioni rispetto a 47,046 milioni.
Gli altri proventi, per i quali si è provveduto a una riclassifica, come sopra accennato, al netto degli altri oneri di gestione, sono ammontati a 69,180 milioni, +16,36%.
Gli oneri per la stabilizzazione del sistema bancario, esposti separatamente, sono stati pari a 38,854 milioni rispetto a 45,878 milioni, -15,31%.
L'aggregato utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti ha evidenziato un saldo negativo di 0,513 milioni rispetto a uno positivo per 1,149 milioni; sbilancio tra svalutazione di Pirovano Stelvio spa per 0,502 milioni, risultato negativo della valutazione al fair value di attività materiali per 0,038 milioni e un importo positivo per 0,027 milioni per cessioni di beni.
Il risultato complessivo al lordo delle imposte ha pertanto segnato 567,617 milioni, +89,83%. Detratte infine le imposte sul reddito per 174,851 milioni, in aumento del 103,04%

sull'anno precedente, si è determinato un utile netto d'esercizio di 392,766 milioni, +84,48%.
Il tasso di imposizione fiscale, inteso come semplice rapporto fra imposte sul reddito e risultato al lordo delle imposte si è attestato al 30,80% rispetto al 28,80%.
La «Dichiarazione di carattere non finanziario» relativa all'esercizio 2023, redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016, viene messa a disposizione dell'Assemblea del 27 aprile 2024 ed è disponibile sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investorrelations/assemblea-dei-soci.
In aderenza a quanto prescritto dalla normativa, diamo informazione in merito ai fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio.
Il 15 gennaio 2024 la Banca ha collocato con successo presso investitori istituzionali una nuova emissione di covered bond per un importo benchmark pari a 500 milioni e durata di 5,5 anni. Il collocamento è stato realizzato nell'ambito del programma di obbligazioni bancarie garantite da cinque miliardi, assistito interamente da mutui residenziali.
In data 26 febbraio 2023, la primaria agenzia di rating S&P Global Ratings, già nota in passato come Standard & Poor's, a conclusione del processo di valutazione, ha assegnato per la prima volta il giudizio sul merito creditizio della Banca Popolare di Sondrio attribuendo, per quanto riguarda l'affidabilità a lungo termine, il livello investment grade "BBB-", con Outlook "Stabile". I positivi giudizi espressi riflettono in particolare la forza commerciale della banca, la profittabilità, la qualità degli attivi e la solida posizione di funding e di liquidità.
A seguito della revisione trimestrale dei componenti dell'indice FTSE MIB di Borsa Italiana, da lunedì 18 marzo 2024 il titolo Banca Popolare di Sondrio entrerà a far parte dell'indice principale di Borsa italiana FTSE MIB, che misura la performance di un paniere di 40 titoli azionari italiani selezionati in base alla liquidità e alla capitalizzazione di mercato corretta per il flottante. L'ingresso del titolo nel prestigioso indice borsistico è il completamento di un lungo percorso di crescita iniziato con la quotazione delle nostre azioni sociali al terzo mercato nei primi anni Ottanta, per poi passare al Mercato Ristretto nel 1991 e in seguito al Mercato Expandi nel 2003, sino ad arrivare al Mercato MTA di Borsa Italiana, ora Euronext Milan, nel giugno del 2009.
Nel periodo intercorso tra il 31 dicembre 2023 e la data di approvazione della presente relazione di gestione non si sono verificati accadimenti di rilievo tali da determinare conseguenze sui dati rappresentati.

Le previsioni per l'economia italiana sono di una crescita contenuta, sui livelli dell'anno passato, pur in un quadro geopolitico complicato e contraddistinto da incertezze, specie in relazione ai conflitti in corso in Ucraina e Medio Oriente. Per quanto riguarda la politica monetaria, l'inversione di rotta sembra destinata a materializzarsi nel corso dell'anno, con una riduzione graduale da parte della BCE dei tassi di riferimento. Il margine d'interesse, pertanto, dovrebbe ancora contribuire in maniera significativa alla redditività caratteristica, che continuerà a beneficiare pure del trend favorevole della componente commissionale. In tema di qualità degli attivi, si continuerà a gestire con attenzione le posizioni di credito e a mantenere elevati livelli di copertura; anche in un contesto di possibile incremento del tasso di decadimento, non si prevede una crescita del costo del rischio di credito. L'efficienza operativa è destinata a rimanere elevata, pure grazie al venir meno dei contributi al Fondo di Risoluzione Unico per la stabilizzazione del sistema bancario, la cui dote prestabilita è stata raggiunta. Alla luce di quanto sopra, è ragionevole ritenere anche per il 2024 il superamento degli obiettivi del Piano 2022-2025 "Next Step", con una redditività che si auspica possa confermare una buona intonazione.
* * *

Signori Soci,
sottoponiamo ora al Vostro esame e alla Vostra approvazione il bilancio dell'esercizio 2023, nei suoi elementi patrimoniali ed economici, oltre agli allegati che ne fanno parte integrante. Il bilancio, che chiude con un utile d'esercizio di € 392.765.866, viene sottoposto a revisione contabile da parte di EY spa.
| Totale dell'attivo | € | 51.391.280.610 | ||
|---|---|---|---|---|
| Passività | € | 48.212.638.629 | ||
| Riserve da valutazione | € | 7.796.519 | ||
| Capitale | € | 1.360.157.331 | ||
| Sovrapprezzi di emissione | € | 78.949.045 | ||
| Azioni proprie | € | -25.201.067 | ||
| Riserve | € | 1.364.174.287 | ||
| Totale del passivo e patrimonio netto escluso l'utile d'esercizio | € | 50.998.514.744 | ||
| Utile d'esercizio | € | 392.765.866 |
In conformità a quanto previsto dalla Legge e dallo statuto sociale, Vi rassegniamo la seguente proposta di ripartizione:
| - ai soci € 0,56 per azione | € | 253.896.035,12 |
|---|---|---|
| - al fondo beneficenza | € | 500.000,00 |
| - alla riserva indisponibile ex D.lgs. 38/2005 (art. 6, comma 1 lettera a) | € | 12.927.430,14 |
| - alla riserva non distribuibile D.L. 10 agosto 2023 n.104 art. 26 comma 5 bis convertito dalla Legge del 9 ottobre 2023 n.136 |
€ | 107.060.000,00 |
| - alla riserva straordinaria | € | 18.382.400,74 |
| Totale | € | 392.765.866,00 |
Sempreché la nostra proposta sia da Voi accettata, il patrimonio sociale avrà le seguenti composizione e consistenza:
| Totale | € | 2.924.245.946 |
|---|---|---|
| - Riserve | € | 1.502.544.118 |
| - Azioni proprie | € | -25.201.067 |
| - Sovrapprezzi di emissione | € | 78.949.045 |
| - Capitale - n. 453.385.777 azioni | € | 1.360.157.331 |
| - Riserve da valutazione | € | 7.796.519 |

fa piacere constatare come l'esercizio 2023 sia stato di soddisfazione e abbia tra l'altro espresso l'utile più elevato di sempre, frutto di oculate scelte operative, di impegno e di vicinanza di vari soggetti, ai quali vogliamo indirizzare un pensiero di viva gratitudine.
Ringraziamo i Clienti che ci hanno accordato fiducia, canalizzandoci lavoro e consentendoci di rafforzare la solidità aziendale. Da parte nostra ci siamo impegnati per offrire loro prodotti e servizi d'avanguardia a condizioni competitive, nel reciproco interesse e – riteniamo – con soddisfazione comune.
Analogamente siamo grati ai Soci – molti dei quali sono pure Clienti – che hanno seguito da vicino l'operato della banca. Abbiamo analizzato di buon grado i consigli e le idee da loro elargitici.
Ringraziamo i componenti del Collegio sindacale per la serietà nello svolgimento delle delicate incombenze, per la loro usuale prudenza e la saggezza.
Siamo riconoscenti agli Organi sociali e al Personale delle nostre partecipate Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit spa e BNT-Banca della Nuova Terra spa, che hanno operato bene, contribuendo fattivamente alle lusinghiere risultanze del Gruppo.
Un grato pensiero è per gli Organi sociali e gli staff dell'Associazione Bancaria Italiana, dell'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari e delle Banche corrispondenti italiane ed estere.
Esprimiamo stima e gratitudine agli Esponenti della Banca Centrale Europea, all'autorevole presidente avvocatessa Christine Lagarde e al dottor Andrea Enria, presidente di Vigilanza bancaria della BCE.
Ringraziamo gli Esponenti della Banca d'Italia, dal signor Governatore dottor Fabio Panetta, subentrato a novembre 2023 al dottor Ignazio Visco, cui pure siamo riconoscenti per quanto fatto, ai Membri del Direttorio, al Capo della Vigilanza e suoi Collaboratori, ai Funzionari generali, ai Direttori delle filiali e delle sedi ubicate nelle province dove siamo insediati.
Rivolgiamo analogo ringraziamento, per l'apprezzata collaborazione ricevuta, ai Dirigenti e al Personale di Consob e Borsa Italiana, che soprintende all'Euronext Milan dove viene negoziato il nostro titolo, il quale dal 18 marzo 2024 è entrato a far parte dell'indice FTSE MIB.
Ringraziamo la FINMA–Autorità Federale svizzera di Sorveglianza sui Mercati Finanziari di Berna, che ha attentamente vigilato sull'operato della nostra controllata BPS (SUISSE) SA di Lugano, e l'Organo di vigilanza della Banque de France, al cui controllo è sottoposta la succursale estera di Monaco della SUISSE stessa, dipendenza ubicata nell'omonimo Principato.
Esprimiamo un pensiero di riconoscenza ai nostri Dipendenti per l'impegno profuso nell'espletamento delle mansioni loro assegnate, dimostrando attaccamento aziendale.
A proposito dei Dipendenti, rivolgiamo un particolare "grazie" a coloro che, nel periodo in esame, ci hanno lasciato per collocarsi in quiescenza. Sono i signori: Giovanni Ruffini, vicedirettore generale vicario, il quale – sottolineiamo con piacere – nella sua lunga permanenza in azienda ha contribuito non poco allo suo sviluppo e all'importante espansione territoriale; Alfio Bordoli, Maurizio Casapollo, Alberto Cattaneo, Franco De Maestri, Giovanni Della Bona, Carlo Andrea Ferrari, Virginio Ferrario, Lorenzo Foppoli, Claudio Gesmundo, Guido Samuele


Greppi, Ewald Kiem, Antonio Martinelli, Claudio Martinelli, Stefano Moriconi, Dario Oliva, Roberto Pesca, Teodoro Pietroboni, Riccardo Redaelli, Francesco Sabbadini, Michele Schiavone, Nando Simonini, Gianenrico Travi, Enrico Trussoni.
Formuliamo a tutti e a ciascuno i migliori auguri di una lunga, serena quiescenza tra gli affetti più cari, confidando che essi serbino sempre un buon ricordo della Banca Popolare di Sondrio, dove hanno trascorso parte della loro esistenza.
Qualora nell'elencazione avessimo omesso, sia pure involontariamente, di menzionare qualcuno che, nel periodo di riferimento, ci è stato vicino con idee, proposte o altro, chiediamo scusa. Va da sé che anche a loro va il nostro vivo ringraziamento.

nel sottoporre al Vostro giudizio il bilancio dell'esercizio 2023 – di cui al punto 1) dell'ordine del giorno dell'odierna Assemblea ordinaria – l'amministrazione invita l'Assemblea ad assumere – lette la relazione del Collegio sindacale e quella della Società di revisione – le seguenti deliberazioni:
lettera a) Presentazione del bilancio al 31 dicembre 2023: relazione degli amministratori sulla gestione; relazione del Collegio sindacale; deliberazioni inerenti e conseguenti; presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.
»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, udita la relazione degli amministratori sulla gestione dell 'esercizio 2023; preso atto della relazione del Collegio dei sindaci e di quella della Società di revisione; dati per letti gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, la nota integrativa e, inoltre, i bilanci delle società controllate ,
˗ del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023».
lettera b) Destinazione dell'utile dell'esercizio 2023 e distribuzione del dividendo; deliberazioni inerenti e conseguenti.
nel sottoporre al Vostro giudizio la destinazione dell'utile dell'esercizio 2023 e la distribuzione del dividendo, significhiamo che la Banca ha conseguito, su base individuale, per l'esercizio 2023 un utile netto di € 392.765.866 che Vi proponiamo di ripartire come segue:

| - | al fondo beneficenza | € 500.000,00; |
|---|---|---|
| - | alla riserva indisponibile | |
| ex D.lgs. 38/2005 (art. 6, comma 1, lettera a) |
€ 12.927.430,14; |
|
| - | alla riserva non distribuibile D.L. 10 agosto 2023 n. 104 |
|
| art. 26 comma 5-bis convertito dalla Legge | ||
| del 9 ottobre 2023 n. 136 |
€ 107.060.000,00; |
|
| - | alla riserva straordinaria | € 18.382.400,74 |
In merito, si informa che la Banca, ai sensi dell'art. 2430 del codice civile, non ha ritenuto di effettuare accantonamenti alla riserva legale, avendo questa raggiunto una consistenza superiore a un quinto del capitale sociale.
L'amministrazione invita pertanto l'Assemblea ad assumere – lette la relazione del Collegio sindacale e quella della Società di revisione – le seguenti deliberazioni:
»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, richiamate le determinazioni assunte in sede di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023, udita la relazione relativa alla proposta di ripartizione dell'utile d'esercizio; preso atto della relazione del Collegio dei sindaci e di quella della Società di revisione,
la destinazione dell'utile d'esercizio di € 392.765.866, come proposta dal Consiglio di amministrazione conformemente a quanto stabilito dalla Legge e dallo statuto sociale, e più precisamente delibera:
a) di determinare in € 0,56 il dividendo da assegnare a ciascuna delle n. 453.385.777 azioni in circolazione al 31/12/2023 e aventi godimento 1/1/2023, con trasferimento a riserva straordinaria dell'ammontare dei dividendi delle azioni proprie eventualmente in carico il giorno lavorativo antecedente quello dello stacco, per un importo complessivo di € 253.896.035,12;
| ˗ | al fondo beneficenza | € 500.000,00; |
|---|---|---|
| ˗ | alla riserva indisponibile | |
| ex D.lgs. 38/2005 (art. 6, comma 1, lettera a) |
€ 12.927.430,14; |
|
| ˗ | alla riserva non distribuibile D.L. 10 agosto 2023 n. 104 |
|
| art. 26 comma 5-bis convertito dalla Legge | ||
| del 9 ottobre 2023 n. 136 |
€ 107.060.000,00; | |
| ˗ | alla riserva straordinaria | € 18.382.400,74.» |
Il dividendo, in ottemperanza al calendario di Borsa, verrà posto in pagamento a partire dal 22 maggio 2024, previo stacco della cedola n. 46 in data 20 maggio 2024.

Punto 2) all'ordine del giorno: Deliberazioni in tema di remunerazione:
lettera a) Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti:
Signori Soci,
il Consiglio di amministrazione, in adempimento a quanto previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 in materia di "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2), dall'articolo 123-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, Testo Unico della Finanza, e dall'articolo 16 dello statuto, sottopone alla Vostra approvazione la "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", che è stata resa disponibile secondo le modalità di legge, in particolare mediante pubblicazione sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investorrelations/assemblea-dei-soci ed è allegata al fascicolo contenente la bozza della Relazione finanziaria annuale.
La Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti è così composta:
Nell'ambito del presente punto all'ordine del giorno l'Assemblea procederà pertanto a due distinte votazioni relative ai sottopunti a1) e a2), la prima di natura vincolante la seconda di natura non vincolante.

Fermo il rinvio alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", si segnala che le Politiche di remunerazione del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, insistendo nel solco della cultura meritocratica e fortemente collaborativa da sempre presente nel Gruppo, contribuiscono a incentivare comportamenti coerenti con gli indirizzi definiti nel Piano industriale, rafforzando i meccanismi esistenti di accountability del management e di trasparenza nei confronti degli investitori e dei mercati.
Le novità introdotte nelle Politiche sono inoltre volte ad assicurare piena coerenza con il contesto normativo, in evoluzione, con le aspettative delle Autorità di vigilanza e degli azionisti. Le principali innovazioni per il 2024 riguardano:

Gli interventi descritti sono stati svolti in modo da non comportare un appesantimento dell'attuale struttura complessiva dei costi del Gruppo, pure al fine di preservare uno dei principali vantaggi competitivi, ovvero gli elevati livelli di produttività del personale, richiamati nel Piano industriale.
le citate disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione prevedono che all'Assemblea deve essere assicurata un'informativa riguardante i sistemi e le prassi di remunerazione e incentivazione analoga a quella fornita al pubblico mediante pubblicazione sul sito web.
Detta Informativa è allegata alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e contiene le notizie e i dati previsti dalle vigenti Disposizioni di vigilanza per le banche, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione VI.
da parte sua, il Comitato remunerazione ha adempiuto ai compiti affidatigli dalla normativa e dall'apposito Regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione. Nel corso del 2023 si è riunito 5 volte e, nell'esercizio della sua attività, ha svolto funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di amministrazione e ha vigilato sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni di controllo interno.
Il Comitato remunerazione ha posto in essere le seguenti principali attività:

Banca Popolare di Sondrio volta a rivederne la struttura in un'ottica di rafforzamento complessivo e allineamento alle migliori prassi di mercato, ha svolto funzione propositiva per l'adozione da parte del Consiglio di amministrazione sia della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti prevista dall'articolo 123-ter del D.Lgs 58/98, Testo Unico della Finanza, che è quindi stata approvata dall'Assemblea dei soci, sia del Piano dei compensi 2023 basato su strumenti finanziari e del Piano dei compensi di lungo periodo basato su strumenti finanziari, anch'essi poi approvato dall'Assemblea dei soci;
Il Comitato remunerazione non ha riscontrato nell'esercizio delle proprie funzioni anomalie nell'applicazione delle Politiche retributive.

Signori Soci,
in relazione a quanto sopra, l'amministrazione invita l'Assemblea ad assumere le seguenti deliberazioni:
»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" e, in particolare, la prima sezione relativa alle Politiche di remunerazione 2024 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio:
delibera
di approvare, con voto vincolante, le Politiche di remunerazione 2024 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio contenute nella prima sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
dell'Informativa al pubblico prevista dalla normativa di vigilanza in tema di Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione contenuta in allegato alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, nonché dell'informativa avuta in merito all'attività svolta dal Comitato remunerazione.»
»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" e, in particolare, la seconda sezione relativa compensi corrisposti nell'esercizio 2023:
delibera
di approvare, con voto non vincolante, la seconda sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti relativa ai compensi corrisposti nel 2023.»
lettera b) Approvazione del Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.

Signori Soci,
sottoponiamo alla Vostra approvazione il Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114 bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.
Detto Piano è illustrato nel Documento informativo relativo al Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari, che è stato reso disponibile secondo le modalità di legge, in particolare mediante pubblicazione sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci ed è allegato al fascicolo contenente la bozza della Relazione finanziaria annuale.
Come indicato nel Documento informativo, il Piano individua quali beneficiari l'Amministratore delegato e Direttore generale, i dirigenti con responsabilità strategiche della Banca Popolare di Sondrio, nonché altri dipendenti del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio individuati quali "personale più rilevante".
Il periodo di attuazione del Piano è compreso tra il 2024 e il 2030 (periodo di ultima erogazione dell'ultima quota di remunerazione differita).
in relazione a quanto sopra, l'amministrazione invita l'Assemblea ad assumere la seguente deliberazione:
»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la relazione illustrativa e il Documento informativo relativo al Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari:
lettera a) Autorizzazione all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie ai sensi dell'articolo

8 dello Statuto sociale e degli articoli 2357 e 2357-ter del codice civile, dell'articolo 132 del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e dell'articolo 144-bis del Regolamento n. 11971 approvato con delibera Consob del 14 maggio 1999
l'articolo 8 dello Statuto prevede che: «La Società può, nei limiti e nelle forme previste dalle disposizioni vigenti, acquistare e disporre di azioni proprie».
La materia è disciplinata dal codice civile, in specie dagli articoli 2357 e seguenti, dall'articolo 132 del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e dal Regolamento n. 11971 approvato con delibera Consob del 14 maggio 1999 e successive modifiche ("Regolamento Emittenti"), nonché dagli articoli 77 e 78 del Regolamento UE n. 575/2013 e successive modifiche. In particolare, gli articoli 73, 144-bis e 144-bis.2 del Regolamento Emittenti fissano le modalità di informativa all'Assemblea e le modalità per l'effettuazione degli acquisti e delle vendite. Trova inoltre applicazione la disciplina contenuta nel Regolamento UE n. 596/2014 ("MAR"). Si ricorda infine che sulla base di quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS32 "Strumenti finanziari: esposizione in bilancio e informazioni integrative", paragrafo 33, le azioni acquistate devono essere dedotte dal patrimonio.
Si propone il rinnovo dell'autorizzazione concessa dall'Assemblea dei Soci del 29 aprile 2023 di acquistare e vendere azioni proprie scaduta in data odierna.
Motivazioni per le quali è richiesta l'autorizzazione all'acquisto e/o all'alienazione di azioni proprie
L'acquisto, il trading e la vendita di azioni proprie sono finalizzati, e quindi opportuni e utili, sia all'eventualità di disporre preventivamente di un pacchetto azionario disponibile per operazioni straordinarie volte a stabilire rapporti di partnership o collaborazione con altri operatori industriali ovvero finanziari, sempre nell'ambito del business tipico della Società, sia per contenuti interventi sul mercato volti a dare liquidità e volumi stabili alle negoziazioni del titolo, nell'interesse degli azionisti e della Società, nonché a evitare incertezze e oscillazioni ingiustificate nelle quotazioni. Inoltre, l'acquisto di azioni proprie può essere effettuato in un'ottica di investimento a medio e lungo termine, o comunque per cogliere opportunità di mercato ogniqualvolta sia opportuno, sia sul mercato sia (solo per quel che riguarda l'alienazione) nei c.d. mercati over the counter o anche al di fuori di ogni mercato, ferma restando la necessità di tenere comunque conto delle quotazioni del mercato regolamentato. L'acquisto di azioni proprie può anche essere finalizzato, nell'ottica di un'ottimizzazione della struttura del capitale, a operazioni di riduzione del capitale sociale della Società tramite annullamento delle azioni proprie acquistate, che potranno essere realizzate qualora se ne ravvisasse l'opportunità nell'interesse della Società.

Numero massimo, la categoria e il valore delle azioni alle quali si riferisce l'autorizzazione Alla data odierna, il capitale sociale è composto da n. 453.385.777 azioni ordinarie, tutte aventi godimento regolare.
Nel rispetto dei limiti previsti dalla vigente normativa, l'autorizzazione proposta riguarda l'acquisto, in una o più volte, di azioni proprie entro un ammontare massimo di euro 30.000.000 (trenta milioni) delle riserve che ammontano a euro 1.364.174.287 (di cui disponibili euro 1.263.129.353), iscritte in bilancio alla voce Riserve, fermo restando che comunque il numero di azioni proprie in portafoglio non deve eccedere il 2% delle azioni costituenti il capitale sociale.
La richiesta di autorizzazione prevede la facoltà del Consiglio di amministrazione di compiere ripetute e successive operazioni di acquisto e vendita (o altri atti di disposizione) di azioni proprie su base rotativa, anche per frazioni del quantitativo massimo autorizzato, di modo che, comunque, in ogni tempo, il quantitativo di azioni oggetto del proposto acquisto e nella proprietà della Società non ecceda i limiti previsti dalla legge e dall'autorizzazione dell'Assemblea.
Gli acquisti non potranno essere effettuati per importi che non trovino capienza nelle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio della Società regolarmente approvato.
A tal fine si precisa che nel progetto di bilancio al 31 dicembre 2023, sottoposto all'approvazione della stessa Assemblea convocata per l'approvazione della presente proposta di autorizzazione e assumendone in questa sede l'approvazione, risultano iscritte riserve per euro 1.364.174.287 (di cui disponibili euro 1.263.129.353).
Si precisa che, alla data della presente relazione, 15 marzo 2024, la Società detiene n. 3.632.633 azioni proprie, pari allo 0,80% del capitale sociale, per un valore di riserve impiegate pari a euro 25.201.067. Le società controllate risultano detenere n. 36.730 azioni della Società pari allo 0,008% del capitale sociale della Società.
Atteso che il limite previsto di azioni proprie in portafoglio non può superare, secondo la proposta formulata, il 2% delle azioni costituenti il capitale sociale, risulta verificato il rispetto della soglia limite prevista dal 3° comma dell'art. 2357 del codice civile, pari al 20% del capitale sociale.
Resta inteso che, in caso di alienazione delle azioni acquistate, l'importo corrispondente potrà essere riutilizzato per ulteriori acquisti, fino allo spirare del termine dell'autorizzazione assembleare, fermi restando i limiti e le condizioni stabilite dall'Assemblea.
L'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione delle azioni proprie è richiesta per il periodo intercorrente tra la data della presente Assemblea di approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2023 e la data dell'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo all'esercizio 2024.
Il Consiglio di amministrazione potrà procedere alle operazioni di acquisto autorizzate in una o più volte e in ogni momento entro l'arco temporale sopra indicato.
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Le operazioni di acquisto dovranno avvenire a un prezzo non superiore di oltre il 20% a quello di chiusura rilevato nella seduta di mercato precedente a ogni singola operazione e con l'ulteriore limite che, in ragione delle negoziazioni effettuate, il possesso di azioni proprie in portafoglio non superi il limite del 2% delle azioni costituenti il capitale sociale. Le operazioni di vendita dovranno avvenire a un prezzo non inferiore di oltre il 20% a quello di chiusura rilevato nella seduta di mercato precedente a ogni singola operazione.
Vi proponiamo altresì di autorizzare, dalla data della presente Assemblea di approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2023 e fino all'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo all'esercizio 2024, l'alienazione, ai sensi dell'articolo 2357-ter del codice civile, in qualsiasi momento, in tutto o in parte, in una o più volte, delle azioni proprie acquistate in base alla presente proposta o in base a precedenti autorizzazioni, per le finalità sopra indicate da intendersi, a ogni buon conto, qui riportate, nonché di autorizzare l'ulteriore utilizzo di tutte le azioni proprie acquistate in coerenza e nell'ambito delle medesime finalità sopra individuate, in tutti i casi, termini e condizioni determinati dal Consiglio di amministrazione.
Per quanto riguarda l'alienazione delle azioni proprie che dovesse avvenire al di fuori del mercato regolamentato, il Consiglio di amministrazione stabilirà i criteri di determinazione del relativo prezzo e/o delle modalità, termini e condizioni di impiego delle azioni proprie in portafoglio, avuto riguardo alle modalità realizzative in concreto impiegate, all'andamento delle quotazioni delle azioni sul mercato regolamentato e al migliore interesse della Società.
Le eventuali operazioni di annullamento di azioni proprie acquistate in base alla presente proposta o in base a precedenti autorizzazioni dovranno avvenire nel rispetto delle disposizioni normative e statutarie, con utilizzo della riserva per azioni proprie a copertura di eventuali differenze tra il valore di annullamento e il prezzo di acquisto.
Le operazioni di acquisto di azioni proprie saranno effettuate, ai sensi dell'art. 132 del Decreto legislativo n. 58/1998 e degli artt. 144-bis e 144-bis.2 del Regolamento Emittenti, anche in più volte, secondo una o più delle seguenti modalità: i) per il tramite di offerta pubblica di acquisto o di scambio (art. 144-bis, comma 1, lett. a, Regolamento Emittenti); ii) sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite in conformità ai regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l'abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita (art. 144-bis, comma 1, lett. b, Regolamento Emittenti); iii) mediante acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati nei mercati regolamentati che prevedano la consegna fisica delle azioni sottostanti, a condizione che il regolamento di organizzazione e gestione del mercato stabilisca modalità di compravendita dei predetti strumenti che non consentano l'abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita e che garantisca un'agevole partecipazione da parte degli investitori alle negoziazioni dei predetti strumenti derivati utilizzati per l'acquisto di azioni proprie (art. 144-bis, comma 1, lett. c, Regolamento Emittenti); iv) nello svolgimento dell'attività di internalizzazione sistematica


secondo modalità non discriminatorie e che prevedano l'esecuzione in via automatica e non discrezionale delle operazioni in base a parametri preimpostati (art. 144-bis, comma 1, lett. dbis, Regolamento Emittenti); v) con le modalità stabilite da prassi di mercato ammesse dalla Consob ai sensi dell'art. 13 MAR (art. 144-bis, comma 1, lett. d-ter, Regolamento Emittenti); vi) alle condizioni indicate dall'art. 5 MAR (art. 144-bis, comma 1-bis, Regolamento Emittenti).
Per quanto riguarda il volume di azioni, gli acquisti e le vendite - queste ultime ove effettuate sul mercato - non saranno in ogni caso superiori al 25% del volume medio giornaliero di azioni negoziato presso Borsa Italiana S.p.A. Il volume medio è calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi nei 20 giorni di negoziazione precedenti la data di ogni singola operazione.
Le alienazioni delle azioni potranno essere effettuate, in una o più volte, anche prima di avere esaurito il quantitativo massimo di azioni proprie che può essere acquistato, nei modi e nei tempi ritenuti più opportuni nell'interesse della Società, con l'adozione di qualsiasi modalità ritenuta opportuna in relazione alle finalità che saranno perseguite, ivi compresa la vendita fuori dai mercati o ai blocchi e/o l'assegnazione in coerenza e nell'ambito delle finalità sopra individuate, fermo in ogni caso il rispetto della durata dell'autorizzazione assembleare, di quanto stabilito in relazione al corrispettivo minimo e massimo e di tutta la normativa applicabile, nonché di quanto stabilito in relazione a piani di compensi basati su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.
Eventuale riduzione del capitale mediante annullamento delle azioni proprie acquistate o possedute
Le eventuali operazioni di annullamento di azioni proprie dovranno avvenire nel rispetto delle disposizioni normative e statutarie, con utilizzo della riserva per azioni proprie a copertura di eventuali differenze tra il valore di annullamento e il prezzo di acquisto.
* * *
In attuazione della predetta norma statutaria e nel rispetto della normativa di riferimento, il Consiglio di amministrazione invita l'Assemblea ad assumere la seguente deliberazione:
«L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita,
delibera


azioni Banca Popolare di Sondrio registrato da Borsa Italiana spa nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione.
o gli acquisti e le vendite – queste ultime ove effettuate sul mercato – non saranno superiori al 25% del volume medio giornaliero di azioni negoziato presso Borsa Italiana spa, calcolandosi il volume medio sulla base del volume medio giornaliero degli scambi nei 20 giorni di negoziazione precedenti la data di ogni singola operazione.
lettera b) Autorizzazione all'utilizzo delle azioni proprie già in carico al servizio del Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.
la Banca ha provveduto ad aggiornare le Politiche in materia di remunerazione per il 2024 che sono sottoposte all'approvazione dell'Assemblea, alla quale è pure sottoposto il Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs 58/98, Testo Unico della Finanza.
Detto Piano è illustrato nel Documento informativo relativo al Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari, che è stato reso disponibile secondo le modalità di legge, in particolare mediante pubblicazione sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci ed è allegato al fascicolo contenente la bozza della Relazione finanziaria annuale.
Detto Piano prevede il riconoscimento di tutta o parte della retribuzione variabile ai soggetti in essi individuati tramite azioni Banca Popolare di Sondrio.
In considerazione delle stime teoriche di fabbisogno del citato Piano a copertura della

quota variabile della retribuzione da liquidarsi tramite azioni Banca Popolare di Sondrio, pari nel massimo a euro 540.000, si sottopone all'approvazione dell'odierna Assemblea il conferimento di un'autorizzazione al Consiglio di amministrazione a utilizzare azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio già in carico alla data della presente delibera fino a un controvalore complessivo massimo di euro 540.000 al servizio del Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari. Il numero delle azioni da utilizzare al servizio del citato Piano sarà definito sulla base del prezzo di chiusura alla data del Consiglio di amministrazione che delibererà l'assegnazione della quota variabile della retribuzione.
Al riguardo, si informa che al 31 dicembre 2023, e così pure alla data attuale, la Banca detiene in portafoglio n. 3.632.633 azioni, per un valore di bilancio di 25,201 milioni di euro.
In relazione a quanto sopra e nel rispetto delle norme di legge e statutarie, il Consiglio di amministrazione invita l'Assemblea ad assumere la seguente deliberazione:
«L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, udita la proposta del Consiglio di amministrazione:
di autorizzare il Consiglio di amministrazione a utilizzare, al servizio del Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari e nel limite della sua durata, azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio già in carico alla Banca fino a un controvalore complessivo massimo di euro 540.000. Il numero delle azioni da utilizzare al servizio del citato Piano sarà definito sulla base del prezzo di chiusura alla data del Consiglio di amministrazione che delibererà l'assegnazione della quota variabile della retribuzione.
Viene inoltre conferito al Consiglio di amministrazione, e per esso al Consigliere delegato, ogni potere per dare attuazione alla presente delibera oltre che per introdurre nella stessa le eventuali modificazioni che fossero richieste o suggerite dalle Autorità di vigilanza o di gestione del mercato».
Punto 4) all'ordine del giorno: Conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti di Banca Popolare di Sondrio spa per gli esercizi 2026-2034 e determinazione del corrispettivo;
con l'approvazione del Bilancio di Banca Popolare di Sondrio spa al 31 dicembre 2025 scadrà l'incarico di revisione legale dei conti conferito a EY spa dall'Assemblea dei soci del 29 aprile 2017 per il novennio 2017-2025.
Sulla base della normativa vigente (Regolamento europeo 537/2014 e D.Lgs. n. 39/2010, integrato dal D.Lgs. n. 135/2016 che ha recepito la Direttiva 2014/56/UE), tale mandato non è rinnovabile e il nuovo incarico di revisione legale dovrà essere affidato dall'Assemblea dei soci sulla base di una raccomandazione predisposta dal Collegio sindacale nella sua veste di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 135/2016, formulata a seguito di un'apposita procedura di selezione secondo i criteri e le modalità di cui

all'art. 16 del Regolamento europeo 537/2014.
In conformità a quanto previsto dall'art. 16 Regolamento UE 537/2014, tale raccomandazione contiene quantomeno due possibili alternative per il conferimento ed esprime una preferenza debitamente giustificata per una delle due.
Considerando le dimensioni acquisite dal Gruppo si è ritenuto, in coerenza con le prassi attualmente in essere presso le principali banche del sistema, di procedere, in via anticipata, all'attivazione della procedura per la selezione della società di revisione legale dei conti per gli esercizi 2026-2034.
La nomina in via anticipata della società di revisione consente un più proficuo passaggio di consegne tra il revisore uscente e il nuovo revisore e il rispetto dei limiti temporali posti a salvaguardia dell'indipendenza del revisore (cd. Cooling-period ex art. 5 del Regolamento europeo 537/2014).
L'Assemblea dei soci è chiamata altresì a decidere sul compenso della società di revisione nonché sugli eventuali criteri di adeguamento dei corrispettivi, sempre oggetto della proposta motivata del Collegio sindacale. Conformemente alle disposizioni del citato art. 16 del Regolamento europeo, trattandosi di affidamento dell'incarico di revisione legale per un Ente di Interesse Pubblico (EIP), la proposta formulata dal Collegio sindacale da sottoporre all'Assemblea per approvazione, prevede almeno due possibili alternative di conferimento dell'incarico e indica la preferenza motivata per una delle due.
* * * *

Signori Azionisti,
con l'approvazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2025 di Banca Popolare di Sondrio S.p.A. ("Banca") da parte dell'Assemblea degli Azionisti della Banca che verrà convocata nel 2026, andrà a scadenza - senza possibilità di rinnovo completandosi, al termine dell'esercizio 2025, il periodo previsto dall'articolo 17 comma 1 del D. Lgs. n. 39/20101 - l'incarico di revisione legale dei conti conferito (in data 29 aprile 2017) dalla medesima Assemblea a EY S.p.A. ("EY") per il novennio 2017-2025.
La decisione di procedere alla nomina in via anticipata della società di revisione, prassi diffusa tra le società quotate soprattutto di rilevanti dimensioni e ad articolazione complessa, è stata assunta dal Consiglio di Amministrazione, sentito il Collegio Sindacale, tenuto conto, in primis, della proficuità di un maggiormente organizzato e programmato passaggio di consegne tra il revisore legale uscente e il nuovo revisore, dell'esigenza di rispettare i limiti temporali posti a salvaguardia dell'indipendenza del revisore (cd. Cooling in period previsto dall'art. 5 del Regolamento UE n. 537/20142 ), nonché della necessità di consentire l'avvio del processo di nomina del revisore legale anche da parte delle altre società del Gruppo, considerando che, in continuità con l'approccio già adottato in passato, la Capogruppo predilige la figura del revisore di Gruppo, per maggiore efficienza del processo di revisione contabile del Gruppo Banca Popolare di Sondrio, atteso che la società incaricata della revisione legale del bilancio consolidato è responsabile dell'espressione del giudizio su tutto il Gruppo. È, comunque, stata assicurata l'autonomia decisionale degli organi competenti delle società del Gruppo.
Ciò considerato, in data 10 ottobre 2023, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato il Regolamento per il conferimento dell'incarico di revisione legale del Gruppo, in precedenza esaminato dal Collegio Sindacale e sulla cui conformità alle norme di riferimento (art. 16 del Regolamento Europeo n. 537/2014, artt. 13 e 17 del D. Lgs. n. 39/2010 e art. 44 dello statuto della Banca) si è espressa la Funzione Conformità con visto n. 46 del 21 settembre 2023.
Il Collegio Sindacale della Banca – nel suo ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, responsabile della procedura volta alla selezione della società di revisione legale secondo quanto previsto dall'articolo 16 del Regolamento Europeo n. 537/2014 – si è attenuto, in aggiunta alla sopra richiamata normativa di riferimento, alla Norma di comportamento del Collegio sindacale di società quotate n. Q.8.1, emanata dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
1 Il D. Lgs. n. 39/2010 relativo alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, modificato dal D. Lgs. 135/2016 di recepimento della Direttiva n. 2014/16 del 16 aprile 2014, unitamente al Regolamento EU n. 537/2014 del 16 aprile 2014, relativo alla revisione legale dei conti degli Enti di Interesse Pubblico ("EIP"), rappresenta la normativa di riferimento per il conferimento dell'incarico di revisione legale. L'art. 17, comma 1 del D. Lgs. n. 39/2010 prevede che "l'incarico di revisione ha durata di nove esercizi […] e non può essere rinnovato o nuovamente conferito se non siano trascorsi almeno quattro esercizi dalla data di cessazione del precedente incarico".
2 La regola del cooling-in period prevede che il revisore legale, le entità appartenenti al relativo network, i soci, gli amministratori, i componenti degli organi di controllo e i dipendenti del revisore stesso non possono fornire, direttamente o indirettamente, all'ente di interesse pubblico sottoposto a revisione (alla sua società controllante o alle sue imprese controllate all'interno dell'Unione), i servizi vietati dall'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento UE n. 537/2014 nel periodo intercorrente tra l'inizio del periodo oggetto di revisione e l'emissione della relazione di revisione; tale divieto decorre dall'esercizio immediatamente precedente per i servizi di "progettazione e realizzazione di procedure di controllo interno e gestione del rischio relative alla preparazione e/o al controllo dell'informativa finanziaria, oppure progettazione e realizzazione disistemi tecnologici perl'informativa finanziaria".

Conformemente alle disposizioni del citato art. 16 del Regolamento UE, trattandosi di affidamento dell'incarico di revisione legale per un Ente di Interesse Pubblico (EIP), la raccomandazione formulata dal Collegio Sindacale, come di seguito meglio dettagliato, prevede almeno due possibili alternative di conferimento dell'incarico di revisione legale ed indica la preferenza motivata per una delle due.
La procedura di selezione è stata definita e condotta nel pieno rispetto dell'art. 16 del Regolamento UE n. 537/2014 con la finalità di garantire un'elevata qualità del servizio di revisione legale, adeguata alle dimensioni ed all'articolazione concrete del Gruppo.
Nella procedura di selezione il Collegio Sindacale si è avvalso del supporto operativo del "Gruppo di lavoro interno" composto dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dal Responsabile e un'ulteriore risorsa dell'Ufficio Normativa 262, da un membro dell'Ufficio Economato e dal Responsabile dell'Ufficio Contabilità e Bilancio.
Il processo di selezione è avvenuto in più fasi e nel corso del suo svolgimento il Collegio ha:
Il Collegio Sindacale ha svolto dieci riunioni, tra il mese di settembre 2023 e il mese di marzo 2024, aventi ad oggetto la procedura di selezione del revisore legale.
Il Collegio Sindacale ha incontrato i rappresentanti di ciascuna delle società di revisione che hanno partecipato alla gara al fine di acquisire ulteriori informazioni e chiarimenti necessari o opportuni per la formulazione della presente Raccomandazione. Il Collegio, in particolare, ha richiesto supplementi di informativa con riferimento agli eventuali incarichi assunti successivamente alla data di riferimento dell'offerta presentata, nonché la conferma, da parte delle Società Offerenti (come di seguito definite), della valutazione di indipendenza, tenuto conto della ineludibile compatibilità tra il tempo necessario a portare a termine gli incarichi in essere e il rispetto del c.d. Cooling-in period.
Il Gruppo di lavoro interno, di concerto con il Collegio sindacale della Banca, ha svolto una valutazione finalizzata all'individuazione delle società di revisione cui inviare la "Lettera di Invito" focalizzando l'attenzione:
• sulla forma giuridica di società per azioni;

Conseguentemente, in data 11 ottobre 2023, la Banca ha inviato alle tre società individuate (in quanto ritenute conformi ai predetti standard), Deloitte & Touche S.p.A. ("Deloitte"), PricewaterhouseCoopers S.p.A. ("PwC") e KPMG S.p.A. ("KPMG"), le lettere di invito a presentare l'offerta ("Offerta" o "Offerte") per lo svolgimento dei servizi di revisione legale a favore del Gruppo Banca Popolare di Sondrio a decorrere dal 1° gennaio 2026 e fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2034. La Lettera di invito conteneva:
Sono stati elencati nella "Lettera di invito" i servizi richiesti per ciascuna delle entità del Gruppo Bancario incluse nel perimetro di revisione (Banca Popolare di Sondrio Spa, Banca Popolare di Sondrio Suisse S.A. e la succursale di Monaco, Factorit S.p.a., BNT Banca S.p.a., Sinergia Seconda S.r.l., Rent2Go S.r.l., Popso Covered Bond, Centro delle Alpi SME, Pirovano Stelvio S.p.a., Immobiliare Borgo Palazzo S.r.l. e Immobiliare San Paolo S.r.l.).
Entro la scadenza fissata, in esito a scambi informativi (paritari) tra le Società invitate e la Banca e svolti i "clarification meetings", sono pervenute alla Banca le Offerte di Deloitte, PwC e KPMG ("Società Offerenti"), corredate dalle informazioni e dai documenti richiesti.
Tutte le Società Offerenti hanno espresso l'impegno - in caso di conferimento dell'incarico - ad interrompere lo svolgimento di qualsivoglia consulenza in corso che dovesse risultare incompatibile con l'incarico di revisione legale nel rispetto del suddetto "cooling-in period".
Le aree di valutazione individuate sono state le seguenti:
In tale sezione sono state evidenziate le informazioni utili alla verifica delle potenziali condizioni per lo svolgimento delle attività di revisione legale previste e della eventuale esistenza di situazioni di incompatibilità, in capo alla Società Offerente, rispetto al conferimento dell'incarico di revisione legale. In particolare, sono state richieste:
• una dichiarazione da parte della Società Offerente: (i) di non trovarsi, con riferimento agli esercizi oggetto di revisione legale (ovvero di essere in grado di rimuovere prima del conferimento dell'incarico), in eventuali cause di incompatibilità che dovessero essere sussistenti ai sensi degli

artt. 10 e 17 del D. Lgs 27 gennaio 2010 n. 39, dell'art. 149-bis e seguenti del Regolamento Consob n. 11971, del combinato disposto degli articoli 2409-quinquies e 2399 del c.c. ovvero ai sensi di altre norme / principi professionali applicabili; nonché (ii) di rispettare, con riferimento agli esercizi per i quali è prevista l'assegnazione dell'incarico, le situazioni di divieto di cui all'art. 5 e le condizioni ed i requisiti di cui all'art. 6 del Regolamento (UE) n. 537/2014;
In tale sezione sono state richieste le caratteristiche generali della struttura della Società Offerente tra le quali:
Dovevano essere specificate in questa sezione le informazioni relative al processo di revisione tra le quali:
• sintetica descrizione della strategia/piano di revisione, della metodologia di predisposizione del piano, con particolare riferimento alle aree che sono ritenute maggiormente significative nel bilancio consolidato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio;

Dovevano essere riportate in tale sezione le informazioni relative al team destinato all'incarico, direttamente o come supporto, utili a valutarne il livello di professionalità, seniority, relationship e disponibilità e, in particolare:
Sono stati, tra l'altro, oggetto di valutazione anche componenti legate a profili economici, di tempo e di esperienza e, in particolare:
Nel definire i criteri di valutazione, il Collegio Sindacale ha condiviso con il Gruppo di lavoro interno l'opportunità di accordare priorità alle caratteristiche tecniche e professionali rispetto alle condizioni economiche delle Offerte, così da evitare che la Società di revisione legale venisse prescelta principalmente in base alla convenienza economica della relativa proposta.
Nel "capitolato" si è quindi prevista l'attribuzione alle aree di valutazione di n. 100 punti complessivi, distribuiti come segue:
Con riguardo agli elementi tecnici e professionali, sono stati individuati i seguenti profili, a ciascuno

dei quali è stato assegnato un punteggio:
| Sezioni tecniche e professionali |
Punti (peso) | ||
|---|---|---|---|
| 1 | Amministrativa: presenza delle condizioni per lo svolgimento delle | ||
| attività di revisione legale | 5 | ||
| 2 | Generale: struttura della Società Offerente in termini di esperienza, | ||
| presenza nel network internazionale, incarichi in essere, rapporti | 15 | ||
| consulenziali con la BCE | |||
| 3 | Tecnica: livello di tecnicalità, automazione e strategia che indirizzano |
||
| il processo di revisione, tra cui piano di transizione con revisore | 25 | ||
| uscente, processi interni di controllo della qualità | |||
| 4 | Professionale: qualità del team destinato all'incarico in termini di |
||
| professionalità, seniority, relationship e disponibilità | 30 | ||
| Totale peso sezioni tecniche e professionali |
75 |
Gli elementi economici presi in considerazione sono i seguenti, a ciascuno è stato assegnato un punteggio:
| Sezione economica |
Punti (peso) | |
|---|---|---|
| 1 | Monte ore previsto |
8 |
| 2 | Composizione quali-quantitativa del team |
4 |
| 3 | Disponibilità, impegno ed esperienza in ambito bancario (seniority del partner) |
4 |
| 4 | Corrispettivi | 9 |
| Totale peso sezione economica |
25 |
Con il supporto del Gruppo di lavoro interno, sono stati condotti approfondimenti e verifiche anche in merito alle dichiarazioni fornite dalle Società Offerenti; inoltre, sono stati condotti specifici approfondimenti circa la sussistenza del requisito di indipendenza, prendendo anche in considerazione gli incarichi assunti dalle Società Offerenti successivamente alla presentazione dell'Offerta. Le analisi delle Offerte hanno altresì considerato le previsioni e/o indicazioni delle Autorità di vigilanza in materia di revisione legale dei conti (ad esempio, in tema di indipendenza, coperture assicurative obbligatorie, professionalità del team). Le Offerte ricevute hanno evidenziato, tra l'altro, che:

Il Gruppo di lavoro interno ha condiviso con il Collegio Sindacale, nell'ambito di alcuni incontri specifici, l'attribuzione dei punteggi ai singoli elementi che compongono la griglia di valutazione inizialmente definita e portata a conoscenza delle Società Offerenti. I risultati definitivi sono analiticamente esposti nella Relazione conclusiva inviata al Collegio Sindacale. In particolare, sulla base delle descritte attività di valutazione delle Offerte, nonché dei criteri tecnici, professionali ed economici di cui al par. 1.3, sono stati assegnati i seguenti punteggi complessivi:
| DELOITTE | KPMG | PWC | |
|---|---|---|---|
| ELEMENTI TECNICO-PROFESSIONALI |
67,60 | 66,26 | 67,14 |
| ELEMENTI ECONOMICI |
20,46 | 23,65 | 22,00 |
| TOTALE | 88,06 | 89,91 | 89,14 |
Considerato che, come anticipato in premessa, l'art. 16 del Regolamento UE n. 537/2014 prevede che la Raccomandazione motivata del Collegio Sindacale contenga almeno due possibili alternative di conferimento dell'incarico di revisione legale, tenuto conto del suddetto punteggio assegnato alle tre Società Offerenti all'esito della procedura di valutazione comparata sopra descritta, il Collegio Sindacale della Banca individua nelle due Offerte con punteggio complessivo maggiore quelle da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti.
Pertanto, il Collegio Sindacale, nella sua veste di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile", ai sensi del comma 1, lettera f), dell'art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010 ed in relazione al conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti di Banca Popolare di Sondrio S.p.A. per il novennio 2026 – 2034, all'esito della procedura di valutazione e selezione sopra descritta e all'unanimità:
all'Assemblea degli Azionisti di Banca Popolare di Sondrio S.p.A., ai sensi dell'art. 16 comma 2, del Regolamento UE n. 537/2014, nonché degli art. 13 e 17 del D. Lgs. 39/2010, alternativamente, le Offerte formulate da KPMG S.p.A. e da PricewaterhouseCoopers S.p.A., che, in termini di punteggio complessivo assegnato, si presentano preferibili rispetto a quella formulata da Deloitte & Touche SpA.
I termini economici delle Offerte presentate dalle due Società Offerenti selezionate all'esito del suddetto processo di valutazione sono indicati nel prospetto allegato alla presente (sub. all. 1).
L'art. 16 del citato Regolamento UE, inoltre, richiede che il Collegio Sindacale esprima una preferenza motivata per una delle due Offerte oggetto di Raccomandazione; la Norma di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate n. Q.8.1 richiede che la preferenza per una delle due Offerte oggetto della Raccomandazione sia espressa "fornendo adeguata motivazione". In conformità a tali disposizioni il Collegio Sindacale, all'unanimità:
per l'Offerta formulata dalla società KPMG S.p.A. in quanto caratterizzata da un punteggio più elevato nei seguenti aspetti:

oltre che economicamente più vantaggiosa a livello di Gruppo.
Il Collegio Sindacale, in ottemperanza all'art. 16, comma 2 del Regolamento UE 537/2014, dichiara che la presente raccomandazione non è stata influenzata da terze parti e che non è stata applicata alcuna delle clausole del tipo di cui al paragrafo 6 del citato art. 16 del Regolamento UE.
***
Sondrio, 14 Marzo 2024 Per il Collegio Sindacale Il Presidente Dott.ssa Serenella Rossano

Sono di seguito riportate le componenti economiche e la quantificazione delle ore di lavoro preventivate, riferite a: i) attività oggetto del mandato di revisione legale dei conti di Banca Popolare di Sondrio S.p.A. e ii) ulteriori attività connesse alla revisione legale, anche con riferimento alle sue Società controllate.
Si specifica che entrambe le offerte prevedono che le ore e i corrispettivi indicati potranno variare, nel corso della durata contrattuale, esclusivamente nel caso in cui sopravvengano circostanze non ricorrenti, imprevedibili o non attendibilmente stimabili al momento della redazione dell'Offerta (ad esempio cambiamento della struttura e dimensione della banca e/o del Gruppo, cambiamenti normativi, di principi contabili e/o di revisione).
Dettaglio onorari per la Banca Popolare di Sondrio - Corrispettivi annui (al netto di spese forfettarie, incrementi ISTAT, spese vive, IVA e contributo di vigilanza)
| Importi in € | KPMG | PWC |
|---|---|---|
| Bilancio d'esercizio | 125.183 | 210.000 |
| Bilancio consolidato | 31.296 | 52.000 |
| Giudizio di coerenza – conformità della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari e sulla Relazione sulla Gestione rispetto ai contenuti del bilancio |
15.648 | 6.000 |
| Verifica della regolare tenuta della contabilità | 12.518 | 8.000 |
| Revisione contabile limitata del Bilancio consolidato semestrale abbreviato e dei prospetti contabili semestrali della Capogruppo inclusi nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato |
50.073 | 68.000 |
| Rilascio di attestazioni alla Banca Centrale Europea connesse con l'attività di revisione svolta (e.g. attestazioni ISAE 3000 ai fini dell'inclusione dell'utile in corso di formazione alla fine del primo semestre e/o dell'utile d'esercizio prima di adottare una decisione formale di conferma del risultato finale d'esercizio, nel calcolo del Capitale primario di classe 1, ai sensi dell'art. 26, comma 2 lettera a) del Regolamento (UE) n. 575/2013 del 26 giugno 2013) |
6.259 | 15.000 |
| Revisione contabile limitata dei prospetti contabili per la determinazione dell'utile infrannuale al 31 marzo e al 30 settembre, per il rilascio dell'Attestazione ISAE 3000, ai fini dell'inclusione del risultato intermedio nel calcolo del Capitale primario di classe 1 ai sensi dell'art. 26, comma 2 lettera a) del Regolamento (UE) n. 575/2013 del 26 giugno 2013 |
56.332 | 63.000 |
| Verifiche connesse alla sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali | 6.259 | 8.000 |
| Verifiche relative al calcolo del contributo al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo di Risoluzione Unico |
3.130 | 14.000 |
| Verifica della traduzione in inglese dei Bilanci di esercizio, consolidato e consolidato semestrale abbreviato |
6.259 | 8.000 |
| Totale | 312.957 | 452.000 |
| Totale ore | 6.840 | 8.650 |
| Revisione limitata del Corporate Sustainability Reporting (CSRD) - Range Totale ore |
100.000-150.000 2.300-3.400 |
70.000-100.000 1.350-1.950 |

| Altri servizi | ||
|---|---|---|
| 'Comfort letters' su Covered Bond Programme, Euro Medium Term Note Programme, Green Bond Programme (*) |
40.000/45.000 | 22.000 |
| Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'articolo 23 comma 7 del regolamento di attuazione degli articoli 4-undecies e 6,comma 1, lettere b) e c-bis) del d.lgs 58/98 |
40.000 | 33.000 |
| Relazione della società di revisione indipendente sul Green Bond Report (*) |
35.000 | 30.000 |
| (*) a corpo |
Le spese forfettaria per lo svolgimento dell'incarico sono state quantificate da KPMG nella misura del 5% (oltre a spese vive) e dell'8% per PWC.
| KPMG | PWC | |||
|---|---|---|---|---|
| Società del Gruppo | Onorari (€) |
Ore | Onorari (€) |
Ore |
| Banca Popolare di Sondrio Suisse SA |
316.200 | 2.700 | 358.000 | 1.925 |
| Factorit SpA | 30.060 | 657 | 39.000 | 750 |
| BNT Banca SpA | 51.473 | 1.125 | 67.800 | 1.300 |
| Sinergia Seconda Srl | 11.777 | 257 | 6.000 | 120 |
| Immobiliare Borgo Palazzo Srl | 5.143 | 112 | 5.000 | 100 |
| Immobiliare San Paolo Srl | 4.675 | 102 | 5.000 | 100 |
| Rent2Go Srl | 23.884 | 522 | 34.000 | 650 |
| Popso Covered Bond | 11.777 | 257 | 6.000 | 120 |
| Centro delle Alpi SME | 11.777 | 257 | 24.000 | 470 |
| Pirovano Stelvio SpA | 5.889 | 129 | 6.000 | 120 |
| Totale | 472.665 | 550.800 |

* * * *
in considerazione di quanto sopra esposto, con riferimento all'affidamento dell'incarico di revisione legale dei conti di Banca Popolare di Sondrio S.p.A. per il novennio 2026-2034, tenuto conto della Raccomandazione del Collegio sindacale della Banca Popolare di Sondrio Spa nella sua qualità di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, siete invitati:
1) in via principale, a conferire l'incarico alla società di revisione KPMG Spa per onorari annui: di € 312.957 per l'attività di revisione del bilancio d'esercizio e consolidato e attività connesse; fino a un massimo di € 150.000 per l'attività di revisione limitata della Corporate Sustainability Reporting (CSRD), e così per un importo complessivo di onorari annui fino a massimi € 462.957 (oltre a spese forfettarie del 5%, incrementi ISTAT, spese vive, IVA e contributo di vigilanza). I compensi sono tutti analiticamente indicati nell'Allegato 1 alla Raccomandazione del Collegio Sindacale ove sono riportati anche altri servizi accessori (a corpo) e i corrispettivi proposti a titolo di onorari per le attività relative alle società controllate, questi ultimi pari a complessivi € 472.655;
2) in via subordinata, qualora all'esito delle votazioni sulla precedente proposta la relativa delibera non dovesse risultare approvata, a conferire l'incarico alla società di revisione PricewaterhouseCoopers Spa per onorari annui: di € 452.000 per l'attività di revisione del bilancio d'esercizio e consolidato e attività connesse; fino a un massimo di € 100.000 per l'attività di revisione limitata della Corporate Sustainability Reporting (CSRD), e così per un importo complessivo di onorari annui fino a massimi € 552.000 (oltre a spese forfettarie dell'8%, incrementi ISTAT, IVA e contributo di vigilanza). I compensi sono tutti analiticamente indicati nell'Allegato 1 alla Raccomandazione del Collegio Sindacale ove sono riportati anche altri servizi accessori (a corpo) e i corrispettivi proposti a titolo di onorari per le attività relative alle società controllate, questi ultimi pari a complessivi € 550.800;
nonché a conferire al Consiglio di Amministrazione ogni potere necessario per l'attuazione della delibera assembleare, anche attraverso soggetti a ciò delegati.
Per il Consiglio di amministrazione Il Presidente - Francesco Venosta
Punto 5) all'ordine del giorno: Nomina per il triennio 2024-2026 di cinque amministratori;
Signori Soci,
in ottemperanza alle prescrizioni statutarie, l'Assemblea è chiamata al rinnovo delle cariche sociali dei componenti in scadenza. Scadono dal mandato i consiglieri dott. prof. Alessandro Carretta, signora Loretta Credaro, dott.ssa prof.ssa Donatella Depperu, dott. Attilio Piero Ferrari, dott. Pierluigi Molla.

Trova applicazione la norma dettata dall'articolo 20, comma 2, dello statuto, secondo cui: «La composizione del Consiglio di amministrazione assicura l'adeguatezza collegiale, nonché la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti e l'equilibrio tra i generi secondo la normativa tempo per tempo vigente».
I requisiti degli amministratori e le cause di ineleggibilità sono disciplinati dall'articolo 21 dello statuto, qui di seguito riportato:
"""""
"""""
Sempre in tema di requisiti degli amministratori, si ricordano, inoltre, le norme dettate dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020 n. 169 in tema di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento degli incarichi degli esponenti aziendali delle banche, nonché i criteri resi noti dalla Banca Centrale Europea per lo svolgimento della valutazione di idoneità da effettuare nell'ambito della procedura di fit and proper alla quale saranno assoggettati gli amministratori che risulteranno eletti (Guida alla verifica dei requisiti di

idoneità - Dicembre 2021). Si rammenta altresì che ai fini della valutazione in merito alla sussistenza del requisito di indipendenza rileva anche quanto previsto in materia dal Codice di Corporate Governance al quale la Banca aderisce.
La presentazione delle liste dei candidati è disciplinata dall'articolo 23 dello statuto, qui di seguito riportato:
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tempo per tempo vigente, da una comunicazione dalla quale risulti la titolarità della partecipazione, nonché da ogni altra informazione richiesta dalla detta normativa. I soci che presentano una lista e che siano diversi dagli azionisti che detengono una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa devono altresì presentare una dichiarazione che attesti l'assenza, nei confronti di tali azionisti, di rapporti di collegamento qualificati come rilevanti dalla normativa tempo per tempo vigente.
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Hanno il diritto di presentare una lista soltanto i soci che, alla data di presentazione della lista medesima, siano titolari, da soli o insieme ad altri, di azioni con diritto di voto complessivamente rappresentanti almeno l'1% del capitale sociale.
Le liste dei candidati alla carica di consigliere devono essere depositate presso la sede sociale entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea, ossia entro il 2 aprile 2024.
I soci presentatori hanno l'onere di comprovare la titolarità del numero di azioni richiesto mediante apposita documentazione rilasciata da un intermediario abilitato in osservanza della normativa vigente, avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a loro favore nel giorno

in cui le liste sono depositate presso la Banca; ove non disponibile al momento del deposito delle liste, tale documentazione dovrà pervenire alla Banca entro il ventunesimo giorno prima della data fissata per l'Assemblea, ossia entro il 6 aprile 2024.
La presentazione delle liste per l'elezione del Consiglio di amministrazione può avvenire anche mediante notifica elettronica all'indirizzo di posta certificata [email protected].
In conformità a quanto previsto dalle vigenti «Disposizioni di Vigilanza per le Banche», Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, il Consiglio di amministrazione ha compiuto un'analisi volta a identificare in via preventiva la propria composizione quali-quantitativa ottimale e il profilo dei candidati alla carica di Consigliere.
I risultati di tale analisi sono contenuti nel documento «Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio» pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-deisoci.
Esso è reso noto ai soci della banca, affinché la scelta dei candidati da presentare per il rinnovo del Consiglio di amministrazione possa tener conto delle professionalità richieste per l'assolvimento dei compiti affidati al Consiglio stesso.
Il Consiglio di amministrazione, avvalendosi del disposto dell'art. 23, comma 4, dello statuto sopra riportato, si riserva di presentare una propria lista di candidati - nel rispetto della procedura per la presentazione all'Assemblea dei soci di una lista di candidati da parte del Consiglio di amministrazione pubblicata sul sito internet aziendale (al seguente indirizzo: https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci) -, che sarà resa pubblica con congruo anticipo rispetto al termine per il deposito delle liste da parte dei soci.
L'elezione dei consiglieri è disciplinata dall'art. 24 dello statuto, qui di seguito riportato:
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vigente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, è tratto il candidato indicato al primo posto.

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tra singoli candidati appartenenti al genere meno rappresentato, su proposta dei soggetti presenti cui spetta il diritto di voto, dandosi corso alle sostituzioni nell'ordine sopra indicato.
Si richiamano infine le raccomandazioni formulate dalla Consob con la Comunicazione n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009 riguardo ai rapporti di collegamento tra liste di cui all'art. 147-ter, comma 3, D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e all'art. 144-quinquies del Regolamento n. 11971 approvato con delibera Consob del 14 maggio 1999, al cui contenuto si rinvia.
Il Consiglio di amministrazione Vi invita pertanto a procedere alla nomina dei cinque consiglieri in scadenza mediante il voto di lista.
Punto 6) all'ordine del giorno: Determinazione del compenso degli amministratori;
Signori Soci,
ai sensi dell'articolo 30 dello statuto, spetta all'Assemblea determinare il compenso annuo a favore del Consiglio di amministrazione. Secondo le Politiche retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, tale compenso è storicamente determinato in un importo fisso, senza incidere, stante la contenuta misura, sull'equilibrio delle grandezze di bilancio. Non sono previste per i consiglieri forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali.
Lo scorso anno la proposta avanzata dall'amministrazione, e poi approvata dall'Assemblea, prevedeva un incremento del compenso degli amministratori, anche in relazione ai risultati di un'analisi di benchmarking retributivo relativa ai compensi del Consiglio di amministrazione e dei relativi Comitati eseguita da un qualificato consulente. Al riguardo, va detto che l'avvicinarsi alle retribuzioni medie praticate dai nostri competitori è condizione necessaria per poter continuare a disporre di consiglieri adeguatamente qualificati e in grado di dare un fattivo contributo all'organo di governo.
Tenuto conto di ciò, valutato l'impegno richiesto all'organo amministrativo per l'adempimento delle proprie importanti e delicate funzioni e il carico di lavoro che grava sui Comitati consiliari, il Consiglio di amministrazione nella riunione del 15 marzo scorso, ha approvato la proposta in tema di compenso annuo degli amministratori, formulata dal Comitato

remunerazione, che prevede l'adeguamento dei rimborsi spesa per l'intervento alle riunioni consiliari e dei comitati. Ciò, pure alla luce del contesto economico e sociale generale e della situazione patrimoniale ed economica della banca e in linea con l'impostazione prudenziale contenuta nelle Politiche retributive.
Signori Soci,
in relazione a quanto sopra, il Consiglio di amministrazione invita l'Assemblea ad assumere la seguente deliberazione:
»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la relazione del Consiglio di amministrazione sulla determinazione del compenso annuo degli amministratori:
600 euro per la partecipazione alle riunioni del Consiglio di amministrazione e per la partecipazione alle riunioni del Comitato esecutivo e degli altri Comitati costituiti all'interno del Consiglio di amministrazione;

Punto 7) all'ordine del giorno: Nomina del Collegio sindacale per il triennio 2024-2026;
in ottemperanza alle prescrizioni di legge e statutarie, l'Assemblea è chiamata a eleggere l'intero Collegio sindacale per il triennio 2024-2026. Scadono i signori dott.ssa Serenella Rossano, dott. Massimo De Buglio e dottoressa Laura Vitali, sindaci effettivi; e i signori dott. Alessandro Mellarini e dottor Paolo Vido, sindaci supplenti.
In tema di requisiti dei sindaci, trova applicazione l'articolo 38 dello statuto, qui di seguito riportato:
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Sempre in tema di requisiti dei sindaci, si ricordano, inoltre, le norme dettate dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020 n. 169 in tema di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento degli incarichi degli esponenti aziendali delle banche. Si rammenta altresì che ai fini della valutazione in merito alla sussistenza del requisito di indipendenza rileva anche quanto previsto in materia dal Codice di Corporate Governance al

quale la Banca aderisce.
La presentazione delle liste dei candidati è disciplinata dall'articolo 39 dello statuto, qui di seguito riportato:
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termine eventualmente previsto dalla normativa tempo per tempo vigente.
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La presentazione delle liste per l'elezione del Collegio sindacale può avvenire anche mediante notifica elettronica all'indirizzo di posta certificata [email protected].
Nel caso in cui alla data di scadenza del termine del 2 aprile 2024 sia stata depositata una sola lista, ovvero soltanto liste presentate da soci che risultino collegati tra loro, possono essere presentate liste sino al 5 aprile 2024 con le modalità sopra riportate e la soglia per la presentazione delle liste sarà ridotta alla metà, ossia allo 0,50% del capitale sociale.
In conformità a quanto previsto dalla vigente normativa, il Collegio sindacale ha compiuto un'analisi volta a identificare in via preventiva la propria composizione quali-quantitativa

ottimale e il profilo dei candidati alla carica di Sindaco.
I risultati di tale analisi sono contenuti nel documento «Composizione quali-quantitativa ottimale del Collegio sindacale della Banca Popolare di Sondrio» pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.
Esso è reso noto ai soci della banca, affinché la scelta dei candidati da presentare per il rinnovo del Collegio sindacale possa tener conto delle professionalità richieste per l'assolvimento dei compiti affidati al Collegio stesso.
L'elezione dei sindaci è disciplinata dall'art. 40 dello statuto, qui di seguito riportato:
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indicato al primo posto della lista stessa.
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Il Consiglio di amministrazione Vi invita pertanto a procedere alla nomina del Collegio sindacale e del suo Presidente mediante il voto di lista.
Punto 8) all'ordine del giorno: Determinazione del compenso annuale dei sindaci per il triennio 2024-2026.
ai sensi dell'articolo 43 dello statuto spetta all'Assemblea determinare l'emolumento annuale, valevole per l'intero periodo di durata della carica, spettante ai sindaci. L'Assemblea determina, inoltre, l'importo delle medaglie di presenza per la partecipazione dei sindaci alle riunioni del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo ed, eventualmente anche in misura forfetaria, il rimborso delle spese sostenute per l'espletamento del loro mandato.
Secondo le Politiche retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, non sono previsti compensi basati su strumenti finanziari e bonus collegati a risultati economici.
Il Consiglio di amministrazione, nella riunione del 15 marzo scorso, ha definito, su indicazione del Comitato remunerazione, la proposta in tema di emolumento annuale del Collegio sindacale che viene quindi sottoposta all'Assemblea. Alla luce della situazione patrimoniale ed economica della banca, valutato l'impegno cui il Collegio sindacale è tenuto per l'adempimento delle proprie importanti e delicate funzioni, considerati i risultati di un'analisi di benchmarking retributivo relativa ai compensi dei sindaci eseguita da un qualificato consulente, si ritiene di sottoporre all'approvazione dell'Assemblea la seguente proposta.

Signori Soci,
in relazione a quanto sopra, il Consiglio di amministrazione invita l'Assemblea ad assumere la seguente deliberazione:
»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la relazione del Consiglio di amministrazione sulla determinazione del compenso annuale del Collegio sindacale, valevole per l'intera durata della carica:
150 euro se effettuate nella provincia di residenza del sindaco;
250 euro se effettuate fuori dalla provincia di residenza del sindaco.
Sondrio, 15 marzo 2024
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE


Relazione del Collegio sindacale all'assemblea degli azionisti

Signori Azionisti,
la presente Relazione del Collegio Sindacale (di seguito, anche "Collegio" o "Collegio Sindacale") della Banca Popolare di Sondrio S.p.A. (di seguito, anche "Banca" o "Capogruppo") è redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1988 ("TUF") e dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile per riferire all'Assemblea dei Soci sui risultati dell'esercizio 2023 e sugli esiti dell'attività di vigilanza svolta, inclusa quella esercitata in qualità di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile.
Il Collegio Sindacale della Banca, oltre alle richiamate norme di legge, alle disposizioni statutarie rilevanti e al disposto dell'art. 19 del D.lgs. 39/10, si è attenuto alle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle Società Quotate, raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e ha tenuto conto, nell'esercizio dei propri doveri, delle disposizioni e comunicazioni emanate dalla Consob (e.g., Comunicazione n. 1025564/2001 e sue successive modifiche e integrazioni) e dalle Autorità di Vigilanza nazionali ed europee, nonché delle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance promosso da Borsa Italiana e pubblicato dal Comitato per la Corporate Governance nel gennaio del 2020, al quale la Banca ha deliberato di aderire in data 30 giugno 2023.
Nel corso dell'esercizio 2023 il Collegio si è riunito n. 54 volte e ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione (n. 14) e all'Assemblea annuale dei Soci; ha, inoltre, partecipato a n. 47 riunioni del Comitato Esecutivo, a n. 17 riunioni del Comitato Controllo e Rischi, a n. 5 riunioni del Comitato Remunerazioni, a n. 16 riunioni del Comitato Nomine, a n. 15 riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate e a n. 6 riunioni del Comitato Sostenibilità, neo-costituitosi nel 2023.
L'attività del Collegio è disciplinata anche dal Regolamento dell'Organo di controllo, di nuova adozione, approvato il 17 luglio 2023 e tuttora in corso di implementazione per quanto di pertinenza del management e del Consiglio di Amministrazione della Banca.
L'attività svolta dal Collegio ha riguardato principalmente le seguenti aree e/o tematiche:


Nel prosieguo, in uno specifico paragrafo, si darà conto con maggiore dettaglio delle attività inerenti ai rapporti con le Autorità di Vigilanza.
Il Collegio, infine, ha beneficiato degli specifici incontri di formazione organizzati anche per i Consiglieri, che hanno trattato, tra l'altro, le tematiche della sostenibilità, del rischio di riciclaggio e della gestione del credito non performing.
Nel corso dell'esercizio il Collegio ha preso conoscenza, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, del generale andamento della gestione, della sua evoluzione e delle operazioni di maggiore rilevanza attuate dalla Banca. Nell'ambito di tale attività si è rilevato che le riunioni del Consiglio di Amministrazione si sono svolte nel rispetto delle norme che ne disciplinano il funzionamento e che le delibere assunte sono conformi alla legge e allo statuto sociale della Banca e non sono state manifestamente imprudenti, azzardate, attuate in conflitto di interessi o tali da compromettere l'integrità del patrimonio della Banca. Nell'esercizio 2023, non risultano essere state deliberate operazioni atipiche o inusuali ovvero estranee alla normale gestione della Banca che possano avere impatti negativi sul patrimonio sociale ovvero confliggere con la tutela degli azionisti.
Il Collegio Sindacale ha vigilato anche sul recepimento delle novità normative e regolamentari attinenti all'attività della Banca, nonché sul progressivo adattamento, tutt'ora in corso di implementazione, alle raccomandazioni di cui al Codice di Corporate Governance cui la Banca ha aderito nel corso dell'esercizio oggetto della presente Relazione; in particolare, il Collegio ha tenuto in debito conto le novità in materia di normativa antiriciclaggio e ha espresso le proprie osservazioni circa l'obbligo, da parte del Consiglio di Amministrazione, di provvedere alla nomina di un esponente responsabile di tale materia al primo rinnovo parziale dell'organo amministrativo posto all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 27 aprile 2024.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione acquisendo informazioni dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale, dai responsabili delle Funzioni di controllo e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché tramite periodici incontri con la Società di Revisione.
Inoltre, la partecipazione alle riunioni di tutti i Comitati endo-consiliari ha consentito di raccogliere informazioni anche dalle strutture operative della Banca sul sistema dei controlli interni e sui principali rischi aziendali, assicurando così un monitoraggio costante sui flussi informativi sottostanti ai processi decisionali adottati dagli organi apicali della Banca. Nel corso delle riunioni dei Comitati, il Collegio ha potuto constatare un costante flusso informativo proveniente dalle Funzioni di controllo e dalle strutture operative aziendali, sulla cui ampiezza e profondità si sono rilevate aree di miglioramento con il fine di rendere tempestivamente evidenti agli Amministratori le tematiche maggiormente rischiose o prioritarie.

Il Collegio ritiene che gli Amministratori abbiano compiutamente riferito nella Relazione sulla gestione sull'andamento dell'attività e sulle prospettive future della Banca, così come sugli eventi di maggiore importanza dell'esercizio e del periodo successivo. In particolare, il Collegio richiama principalmente quanto segue:
L'assetto organizzativo della Banca non ha subito sostanziali variazioni nel corso dell'esercizio oggetto della presente Relazione; sono state apportate riorganizzazioni nell'ambito della Funzione Antiriciclaggio, di cui si dà conto nel paragrafo 2.4, e nell'area Commerciale, con l'istituzione della Direzione Commerciale.
Nei primi mesi dell'esercizio 2024, inoltre, sono stati apportati specifici rafforzamenti all'area Crediti e NPE, nonché alle funzioni di controllo coinvolte sul processo di gestione del rischio di credito, anche a seguito di valutazioni ispirate dagli esiti dell'Ispezione specifica sul credito corporate conclusa dalla BCE nel 2023.
Il Collegio Sindacale, riguardo all'assetto organizzativo, rileva come la digitalizzazione, l'attenzione sempre più marcata agli aspetti ESG – tra i quali il perseguimento della parità di genere, la valorizzazione delle risorse più giovani e l'inclusività – e l'impiego dell'intelligenza artificiale potranno avere impatto sempre crescente sul modello di business e sull'organizzazione del lavoro; è quindi necessario mantenere costante attenzione sull'adeguatezza dell'organico della Banca e sull'inserimento di specifiche competenze in merito alle tematiche che precedono.
Riguardo all'assetto organizzativo – anche in considerazione del sempre maggiore coinvolgimento del Dirigente Preposto nella rendicontazione di carattere non finanziario, attualmente affidata dall'Ufficio Sostenibilità – il Collegio ha nuovamente evidenziato alla Direzione aziendale e al Consiglio di Amministrazione di valutare l'opportunità di collocare detta


Funzione nell'area CFO (dalla quale dipende l'Ufficio Sostenibilità).
Il sistema dei controlli interni della Banca è conforme a quanto previsto nella Circolare Banca d'Italia n. 285 ed è strutturato su tre livelli: il primo livello prevede controlli sul corretto svolgimento delle attività ed è affidato alle strutture aziendali; il secondo livello è relativo al controllo dei rischi, affidato all'Area CRO (Chief Risk Officer), cui fa capo anche la Funzione Convalida, e della conformità alle norme, di pertinenza della Funzione Conformità; il terzo livello attiene alla verifica della funzionalità, nel complesso, del sistema dei controlli interni a presidio dell'efficacia ed efficienza dei processi aziendali e dei sistemi informativi ed è affidato alla Funzione Revisione Interna.
Le funzioni di primo e secondo livello riportano all'Amministratore Delegato e Direttore Generale, mentre la funzione di terzo livello riporta al Consiglio di Amministrazione.
A livello di Gruppo, le Funzioni di Controllo di secondo livello, Conformità e Antiriciclaggio, sono accentrate presso la Capogruppo per quanto riguarda Banca della Nuova Terra S.p.A., mentre Factorit S.p.A. ha esternalizzato la Funzione di Compliance e gestisce al proprio interno la Funzione Antiriciclaggio. Tali strutture operano attenendosi alle linee guida e agli standard definiti dalla Capogruppo, nell'ottica di sviluppare un approccio globale al rischio secondo criteri metodologici adeguatamente uniformi.
Il Risk Management e la Revisione Interna sono affidati in outsourcing alla Capogruppo da parte di entrambe le controllate.
BPS SUISSE è dotata di autonome funzioni di controllo che agiscono nel rispetto delle normative anche regolamentari svizzere, tenendo conto delle Policy adottate dalle omologhe funzioni della Capogruppo. Sono state adottate, per quanto possibile, adeguate misure per garantire una continua interazione tra i rispettivi Responsabili di Funzione, con particolare riferimento alla normativa antiriciclaggio, diversamente regolata nei due Paesi. Il Collegio ha svolto una specifica riunione presso la controllata svizzera al fine di ottenere informazioni sull'operatività attuata e sul coordinamento tra Funzioni.
Il Collegio ha incontrato periodicamente i Responsabili delle Funzioni di controllo di secondo e terzo livello della Banca, con l'obiettivo di mantenere un costante monitoraggio dei presidi del rischio, dello svolgimento del piano annuale di verifiche dalle stesse programmato, nonché dell'attuazione, nelle scadenze assegnate, delle azioni di rimedio ai rilievi sollevati ad esito delle attività di verifica.
Con riguardo alle Funzioni di Compliance, Antiriciclaggio e Revisione Interna, con le quali il Collegio ha mantenuto un costante flusso informativo nel corso dell'anno (il Collegio ha incontrato n. 6 volte il Responsabile della Funzione Conformità e Antiriciclaggio e n. 7 volte il Responsabile della Funzione Revisione Interna), i relativi Responsabili hanno confermato la positiva autovalutazione in termini dimensionali e relativamente alle competenze, tenuto anche conto degli innesti già programmati di nuove risorse.
Il Collegio ha esaminato i report emessi dalle Funzioni di Controllo in attuazione dei piani annuali programmati e le Relazioni annuali delle stesse che evidenziano un giudizio

sostanzialmente positivo rispetto alla struttura dei controlli interni e alla capacità di presidio dei rischi.
Peraltro, l'esito dell'Ispezione on site di BCE sul credito corporate, il cui processo non è ancora giunto alla decisione finale dell'Autorità, ha fatto emergere, tra l'altro, la necessità di una revisione e nuova valutazione del complessivo sistema di controllo interno, allo scopo di migliorare i flussi informativi da e verso il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale le competenze e l'incisività dell'azione del Comitato Controllo e Rischi, nonché l'efficacia dell'azione delle Funzioni di Controllo di secondo e terzo livello. Il Collegio ha ripercorso con i responsabili della Funzione Revisione Interna e del rischio di credito (Area CRO) i finding espressi dal team ispettivo e riferiti a tali Funzioni e ha esaminato le azioni proposte – sia di tipo operativo sia di tipo organizzativo – formulate dalle Funzioni stesse in via anticipatoria rispetto alla lettera di follow up di BCE. Dette proposte sono state esaminate anche con l'ausilio di un Consulente indipendente, incaricato dal Comitato Controllo e Rischi, che ha confermato che le misure di tipo operativo, sia quelle proposte dal Responsabile del rischio di credito, sia quelle proposte dalla Funzione Revisione Interna, appaiono rispondenti alle aspettative della Vigilanza.
La Funzione Conformità presidia le aree normative interne ed esterne e svolge il ruolo di Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni (c.d. whistleblowing).
Il Collegio ha esaminato le relazioni periodiche della suddetta Funzione e il progressivo evolversi del piano annuale di audit, soffermandosi anche sull'esame dell'attuazione dei piani di rimedio assegnati alle strutture.
Nella relazione annuale sono sintetizzate le attività della suddetta Funzione con un focus in materia di New Product Approval e di disciplina della trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, aree che presentano, alla fine dell'esercizio 2023, i maggiori profili di rischio di non conformità e l'ancora incompleta attuazione delle raccomandazioni della Funzione.
Nel piano delle verifiche del 2023, il Collegio Sindacale ha richiesto, parallelamente all'assessment sul Regolamento interno adottato dalla Banca e affidato dal Comitato Operazioni con Parti Correlate ad un Consulente legale indipendente, l'inserimento da parte della Funzione di un intervento specifico afferente alla verifica in concreto dell'operatività con soggetti correlati e collegati. All'esito di un primo intervento, il Collegio ha richiesto un approfondimento che si è concluso nel febbraio 2024 i cui esiti, in prevalenza soddisfacenti quanto al rispetto delle norme interne, sono stati condivisi con il predetto Comitato e con il Consiglio di Amministrazione. Le azioni di miglioramento individuate dalla Funzione Conformità sono già in itinere.
La Funzione ha altresì rendicontato in merito ai reclami pervenuti nel corso dell'esercizio 2023, in particolare relativi ai servizi e ai prodotti bancari (516), in aumento rispetto al 2022, principalmente dovuti alle frodi informatiche. Al riguardo, la Banca, in relazione a quanto precede, ha posto in essere iniziative di costante informativa e richiamo di attenzione a beneficio dei Clienti.
Nella Relazione annuale del Responsabile del sistema interno di segnalazione si dà conto dell'aggiornamento, avvenuto nell'esercizio, della Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni – c.d. whistleblowing con il recepimento delle novità normative apportate con il D. Lgs.


n. 24/2023 (attuativo della Direttiva europea n. 1937/2019). Nell'esercizio 2023 sono pervenute n. 3 segnalazioni che, all'esito di valutazione, il Responsabile ha ritenuto di archiviare.
La Funzione Antiriciclaggio ha subito una riorganizzazione nel corso del 2023; in data 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Policy in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo di Banca Popolare di Sondrio e del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio che disciplina le attività di coordinamento in ambito di Gruppo.
La Funzione Antiriciclaggio è diventata unità di primo livello, denominata Servizio Antiriciclaggio di Gruppo, articolata in due unità di secondo livello: l'Ufficio AML della Banca e l'Ufficio AML di Gruppo; quest'ultimo ha il compito di coordinare le strutture antiriciclaggio delle società del Gruppo, affinché le stesse attuino le politiche e adottino sistemi e procedure adeguati e appropriati ai fini di un'efficace prevenzione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, in coerenza con la struttura del Gruppo e le dimensioni e le caratteristiche di ciascun intermediario.
In relazione alla società controllata svizzera sono stati approntati specifici presidi tenuto conto della diversa normativa applicabile; sono esplicitati, all'interno della Policy, i trigger, le modalità e le finalità delle misure adottate per la mitigazione del rischio di riciclaggio/finanziamento del terrorismo.
Alla fine dell'esercizio 2023, la suddetta Funzione è stata oggetto dell'ordinaria verifica da parte della Revisione Interna, con particolare riferimento al suo assetto organizzativo e gestionale e con lo scopo di verificarne la struttura, le risultanze dell'attività svolta, i presidi di controllo adottati e i correlati flussi informativi. Sulla base delle analisi svolte, la Revisione Interna ha espresso un giudizio in prevalenza favorevole.
Alla fine del 2023, l'esposizione al rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo è valutato "Basso".
Alla Funzione Controllo Rischi è affidato il monitoraggio dei rischi a cui è esposta la Banca con particolare riferimento ai rischi di credito e ai rischi operativi.
La Funzione Rapporti con la Vigilanza nel corso dell'anno è stata particolarmente impegnata, con il supporto del Responsabile dell'Ufficio Rischio di credito, nelle interlocuzioni con la BCE afferenti, tra l'altro, all'ispezione on site sul credito corporate.
La Funzione Controllo Rischi ha presentato la propria Relazione annuale nella quale ha sintetizzato le attività svolte nei diversi ambiti di competenza (tra gli altri, RAF, ICAAP, ILAAP, SREP stress test, ESG, piano di risanamento, rischi di credito, di mercato), il piano di formazione, i progetti in corso e che si svilupperanno anche nel 2024.
Nell'esercizio 2023, è stato istituito l'Ufficio Rischi operativi e ICT cui è deputato il monitoraggio dei processi di rilevazione, misurazione e valutazione dei rischi operativi informatici e reputazionali con il compito di approntare i più indicati presidi.
Il Collegio ha esaminato i processi di autovalutazione del capitale (ICAAP), che quantifica

il capitale interno, attuale e prospettico, da detenere a fronte dei rischi, e di liquidità (ILAAP), che valuta l'adeguatezza della liquidità detenuta dalla Banca. I processi e le relative dichiarazioni sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2024. Al riguardo, il Collegio ha condiviso quanto evidenziato dalla Funzione Revisione Interna in merito alla necessità di una più precisa programmazione temporale del processo.
In relazione ai rischi assunti, il processo di determinazione dell'ICAAP e ILAAP risulta coerente con il Risk Appetite Framework (RAF). Il Collegio ha esaminato il documento relativo al Risk Appetite Framework (RAF) dell'esercizio 2024 che mostra indici patrimoniali e di liquidità coerenti con i limiti regolamentari.
Nel corso dell'esercizio 2023, il Collegio ha ottenuto informazioni sull'attività della suddetta Funzione principalmente attraverso la propria partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi; tale modalità è stata attuata al fine di rendere maggiormente efficiente l'attività di vigilanza sui rischi, tenuto conto del grado di approfondimento che, in tali contesti, è garantito grazie alla dialettica che si sviluppa tra i membri del Comitato e la Funzione stessa. In particolare, il Collegio ha concentrato la propria attenzione sul processo SREP e sugli esiti dell'ispezione on site sul credito corporate svolta da BCE che hanno fatto emergere profili di miglioramento nell'azione della Funzione in quell'ambito. A tal fine è programmato, tra gli altri interventi studiati per riscontrare le osservazioni del team ispettivo, un rafforzamento dell'area CRO nei controlli di secondo livello e maggiori poteri di escalation.
In merito ai controlli di terzo livello, il Collegio ha intrattenuto continue interlocuzioni con la Funzione Revisione Interna. Il Collegio ha ricevuto ed esaminato tutti i report emessi dalla suddetta Funzione e frequentemente scambiato informazioni in merito ai processi vigilati dal Collegio, tra i quali la stesura e approvazione del regolamento interno sull'indipendenza degli Amministratori, i lavori del Comitato Nomine, ancora in corso, relativi al piano di successione, nonché le ispezioni e i report delle Autorità di Vigilanza.
La suddetta Funzione ha rendicontato nella Relazione annuale (e prima con cadenza trimestrale) la propria attività, nonché il raggiungimento degli obiettivi prefissati all'inizio dell'esercizio di riferimento.
Il Collegio ha condiviso con la stessa Funzione anche lo stato di avanzamento dei piani di azione relativi agli esisti dell'ispezione on site sulla Governance del 2021 (attuati interamente) e al report sulla cultura del rischio emesso nel 2022.
Il Collegio ha anche affrontato con la suddetta Funzione l'esame degli esiti dell'ispezione on site sul credito corporate che hanno evidenziato la necessità di un'azione maggiormente incisiva della Revisione Interna. Al riguardo, la Funzione ha approntato misure correttive, esaminate anche dal Consulente incaricato dal Comitato Controllo e Rischi, fin dall'inizio dell'esercizio 2024, misure che sono già state rese operative.

La valutazione del sistema dei controlli interni si basa sulle modalità operative che le Funzioni di Controllo adottano per sviluppare le proprie attività secondo i piani approvati. Le Funzioni risultano aver tutte provveduto all'autovalutazione circa il proprio dimensionamento e livello di competenze disponibili; in merito, il Collegio ha ricevuto periodiche rassicurazioni.
Per quanto il Collegio ha potuto appurare, le Funzioni di Controllo operano secondo le direttive dell'organo cui riportano, nonché in virtù e con i limiti dei poteri e delle deleghe conferite dal Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle procedure e delle policy aziendali.
Il Collegio Sindacale ha condiviso con le Funzioni di Controllo il permanere di risorse adeguate rispetto al piano di attività da ciascuna predisposto con riferimento all'esercizio 2024.
Il Collegio, riguardo alle riunioni periodiche di coordinamento tra le Funzioni di controllo, riceve informazioni sintetiche nelle riunioni partitamente tenute con ciascuna di esse; al riguardo, appare opportuno valutare un coordinamento maggiore in tal senso, ivi inclusa la valutazione dell'introduzione di un report integrato delle Funzioni che consentirebbe al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione di avere un quadro d'insieme circa il funzionamento dei sistemi di controllo interno complessivamente considerati, con conseguenti opportunità in termini di efficacia ed efficienza dei controlli stessi.
Nel complesso le azioni delle Funzioni di controllo risultano adeguate, seppur sia emersa, nel corso dell'esercizio e anche all'esito dei report ispettivi di Vigilanza e delle attività di consulenza richieste dal Comitato Controllo e Rischi, l'opportunità di un affinamento dell'impianto del sistema dei controlli interni. Tale attività, come anticipato, è oggetto di specifico piano d'azione, tutt'ora in corso di elaborazione e costante aggiornamento.
Il Collegio Sindacale ha svolto l'ordinaria attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile nonché sull'affidabilità dello stesso nel rilevare e rappresentare correttamente i fatti di gestione.
L'attività è stata svolta acquisendo le necessarie informazioni dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari (in seguito, anche "Dirigente Preposto") e dal Revisore Legale della Banca.
Nell'ambito della propria Relazione riferita all'esercizio 2023 ai fini del rilascio dell'attestazione prevista dall'art. 154-bis, comma 5, del TUF, il Dirigente Preposto dà atto, tra l'altro, del fatto che, nel 2023 la propria struttura è stata impegnata nello svolgimento di due progettualità volte a rafforzare gli strumenti metodologici per il presidio e il controllo dell'informativa finanziaria a livello di Gruppo: (i) la prima, finalizzata ad estendere il modello 262 di Capogruppo anche alle Società controllate rilevanti, anche in considerazione di quanto emerso dalle verifiche condotte dalla Revisione Interna; e (ii) la seconda, volta ad implementare la mappatura dei controlli ITGCs sia per la Capogruppo sia per le Società controllate in perimetro.

Dato il compito attribuito al Collegio Sindacale nel processo di informativa finanziaria, anche in qualità di Comitato per il Controllo Interno, il Collegio ha mantenuto un coordinamento con il Responsabile del Servizio Amministrazione e Contabilità Generale, con il quale ha avuto periodici scambi di informazioni sul sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione in conformità ai vigenti principi contabili internazionali, non apprendendo di significative carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il giudizio di complessiva adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili.
Il Collegio ha interloquito anche con il Dirigente Preposto e con la Società di Revisione della Banca in merito agli esiti dell'ispezione BCE sul credito corporate al fine di acquisire informazioni circa gli eventuali impatti degli stessi sulle politiche contabili e sui risultati dell'esercizio. Il Collegio è stato informato della decisione assunta di applicare le policy contabili in uso adottando un atteggiamento particolarmente prudente, anche al fine di tenere conto delle osservazioni espresse dal team ispettivo riguardo al processo di stima del rischio di credito. Anche in virtù di tale approccio, nel Bilancio al 31 dicembre 2023 sono stati registrati gli effetti economici conseguenti al piano di interventi predisposto dall'Area CRO.
Pur non rientrando nei compiti del Collegio il controllo legale dei conti ex Decreto legislativo 39/2010, essendo questo demandato al Revisore Legale, si ritiene, sulla base delle analisi svolte e delle informazioni raccolte nei colloqui con il Dirigente Preposto e con il Revisore Legale sopra menzionati, che il sistema amministrativo-contabile sia, nel suo complesso, adeguato rispetto a quanto previsto dalle attuali normative di riferimento e che i fatti di gestione siano rilevati correttamente e con la dovuta tempestività, ferme restando le opportunità di rafforzamento dell'area già segnalate dal Collegio.
Infine, con riferimento all'informativa contabile contenuta nel Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023, il Collegio dà atto che è stata resa l'attestazione, senza rilievi, dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi dell'art. 154-bis del TUF, considerato anche quanto previsto dall'art. 81-ter del vigente Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i.
Da ultimo, a seguito dell'intendimento manifestato dal Dott. Bertoletti di rassegnare le dimissioni dalla carica di Dirigente Preposto, in data 29 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deliberato, col parere favorevole del Collegio Sindacale, la nomina in sua vece della Dott.ssa Simona Orietti, che assume anche il ruolo di nuovo responsabile del Servizio Amministrazione e Contabilità Generale.
Ai sensi del combinato disposto del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 (integrato dal D. Lgs. n.135/2016 che ha recepito la Direttiva 2014/56/UE) e del Regolamento Europeo n. 537/2014, l'incarico di revisione legale dei conti è stato affidato dall'Assemblea dei Soci del 29 aprile 2017, per il novennio 2017-2025, alla Società di Revisione E.Y. S.p.A., unitamente all'attribuzione del giudizio di coerenza e di conformità alle norme di legge di cui all'art. 123-bis,


comma 4, del TUF.
In accordo con quanto previsto dall'art. 19 del D. Lgs. n. 39 del 2010, come modificato dal D. Lgs.135/2016, il Collegio Sindacale, identificato come il "Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile", ha monitorato, nel corso dell'esercizio 2023 e sino alla data della presente Relazione, l'attività della Società di Revisione; come previsto dall'art. 150 del TUF, il Collegio ha intrattenuto un continuo scambio di informazioni nei periodici incontri organizzati con la Società di Revisione e ha fornito, a sua volta, alla stessa informazioni sulla propria attività di vigilanza e, per quanto a conoscenza, sui fatti di maggior rilievo riguardanti la gestione e il funzionamento del Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio attesta che non sono emersi fatti ritenuti censurabili e/o meritevoli di segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2 del TUF.
In data 5 aprile 2024, la Società di Revisione ha rilasciato, ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE), n. 537/2014, la Relazione di revisione sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato chiusi al 31 dicembre 2023, il cui contenuto rispetta, nella forma, nelle attestazioni e nell'informativa fornita, le norme di riferimento. Nelle Relazioni di revisione contabile sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato non sono contenuti rilievi e/o richiami di informativa. Inoltre, in accordo con le disposizioni normative, sono riportati i principi di revisione applicati e gli aspetti chiave dell'attività di revisione svolta.
Alla stessa data, la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014 da cui risulta che non sono state riscontrate carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria che, a giudizio del Revisore, siano sufficientemente rilevanti da essere portate all'attenzione del Collegio sindacale.
Il Collegio Sindacale ha ottenuto la relazione sull'indipendenza della Società di Revisione EY S.p.A. in data 5 aprile 2024 e conferma che non sussistono aspetti di criticità in materia di indipendenza ovvero cause di incompatibilità ai sensi degli articoli 10, 10-bis e 17 del Decreto legislativo n. 39/2010 e degli articoli 4 e 5 del Regolamento UE n. 537/2014.
Il Collegio ha preso, altresì, atto della Relazione di Trasparenza, predisposta dalla Società di Revisione della Banca e pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 18 del D. Lgs. n. 39/2010.
La stessa Società di Revisione ha, inoltre, rilasciato la prescritta Relazione sull'esame limitato della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" di cui si dirà nel prosieguo.
Nel rispetto di quanto previsto dall'art. 17, comma 9, lett. a), del Decreto legislativo n. 39/2010 e dall'art. 149-duodecies del Regolamento CONSOB n. 11971, nonché di quanto previsto dagli artt. 4 e 5 della Direttiva UE n. 537/2014, il Collegio informa in merito ai corrispettivi complessivi derivanti dai servizi resi al Gruppo BPS nel corso dell'esercizio 2023 da parte della Società di Revisione EY S.p.A. e del network di appartenenza, così come riportati anche nella nota integrativa al Bilancio alla quale si rimanda per quanto in questa sede non dettagliatamente segnalato.

Relazione del Collegio sindacale
| Importi in Euro | Capogruppo | Società del Gruppo | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di servizi | EY S.p.A. | Network EY | EY S.p.A. | Network EY | EY S.p.A. | Network EY | ||
| Servizi di revisione contabile |
446.889 | - | 235.811 | 534.948 | 682.700 | 534.948 | ||
| Servizi di attestazione |
251.123 | - | 7.500 | 5.400 | 258.623 | 5.400 | ||
| Altri servizi | 58.592 | 199.000 | - | - | 58.592 | 199.000 | ||
| Totale | 756.604 | 199.000 | 243.311 | 540.348 | 999.915 | 739.348 |
Tra i "Servizi di attestazione" rientrano attività ulteriori rispetto alla revisione legale affidate al revisore ex lege oppure da un'Autorità, quali la revisione limitata della Dichiarazione di carattere non finanziario consolidata, l'Attestazione in relazione al deposito e sub-deposito dei beni dei clienti e degli intermediari, il visto di conformità delle dichiarazioni fiscali nonché le Comfort letter sulle emissioni obbligazionarie.
Con riferimento alle attività e ai relativi corrispettivi riguardanti le voci sopra riportate come "altri servizi" richiesti a EY S.p.A. e alle società del network EY, attestiamo che, ove necessario, sono stati pre-autorizzati dal Collegio ai sensi degli artt. 4 e 5 del Regolamento UE n. 537/2014.
La Società di Revisione ha inoltre confermato al Collegio Sindacale che, nel corso dell'esercizio oggetto della presente Relazione, non ha emesso pareri ai sensi di legge, in assenza del verificarsi dei presupposti per il loro rilascio.
Il Collegio Sindacale durante la propria attività di vigilanza e grazie alla partecipazione alle riunioni del Comitato Sostenibilità, costituito in data 26 maggio 2023, ha rilevato la progressiva e sempre crescente attenzione del Gruppo bancario alle tematiche ESG che interessano trasversalmente tutti gli ambiti di operatività della Banca, oltre all'adeguamento della normativa interna conseguente all'evoluzione della disciplina in materia ESG.
In aderenza a quanto previsto dal D. Lgs. n. 254/2016, attuativo della Direttiva 2014/95/UE, la Banca ha predisposto la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (nel seguito anche "DCNF") relativa all'esercizio 2023.
Il Collegio Sindacale, inoltre, ha acquisito in specifici incontri con i referenti della Società di Revisione informazioni sulle attività svolte sulla DCNF del Gruppo, dalle quali non sono emersi rilievi.
La Società di Revisione cui è stato conferito l'incarico di effettuare la revisione limitata della DCNF ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/2016, nella relazione emessa in data 5 aprile 2024, evidenzia che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi tali da far ritenere che la DCNF del Gruppo bancario relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del D.Lgs. 254/2016 e dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards".
Nella DCNF, il Consiglio di Amministrazione da atto che "la selezione del personale è


espletata anche tenendo conto dell'equilibrio tra i generi, secondo gli indirizzi strategici in materia di Diversità e Inclusione adottati nel 2022"; richiamando quanto sopra, il Collegio ha evidenziato al Consiglio di Amministrazione l'esigenza di fissare per il futuro, in tale documento, impegni anche di tipo quantitativo.
Come anticipato in precedenza, con delibera consiliare del 30 giugno 2023, come auspicato dal Collegio sin dall'intervenuta trasformazione della Banca in società per azioni, è stata deliberata l'adesione al "Codice di Corporate Governance" approvato dal Comitato per la Corporate Governance, rivolto a tutte le società con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
Ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 123-bis del TUF, il Consiglio di Amministrazione della Banca, nella riunione del 15 marzo 2024, ha approvato la «Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari», il cui testo è pubblicato sul sito internet della Banca; nelle diverse sezioni della citata relazione, il Consiglio di Amministrazione ha illustrato le modalità con cui la Banca aderisce ai Principi e alle Raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, specificando eventuali scostamenti ancora in via di risoluzione.
Il Collegio ha preso atto che nella stessa relazione è stata data evidenza delle iniziative intraprese e programmate dalla Banca per assicurare il pieno e costante allineamento della medesima alle Raccomandazioni fornite dal Comitato per la Corporate Governance.
Nella citata relazione è anche illustrato l'esito della valutazione sul funzionamento, dimensione e composizione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endo-consiliari condotta nel 2023. Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, individuato la propria composizione quali-quantitativa ottimale e il profilo dei candidati alla carica di Consiglieri di Amministrazione per l'esercizio 2024, nel rispetto e in attuazione delle disposizioni della Circolare n. 285 di Banca d'Italia in materia di governo societario, del Decreto del MEF, nonché tenuto conto delle indicazioni del Codice di Corporate Governance. Il documento relativo è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 6 febbraio 2024 ed è stato reso pubblico, affinché la selezione, da parte degli Azionisti, dei candidati da inserire nella lista da presentare per il rinnovo parziale del Consiglio di Amministrazione potesse tener conto delle competenze e delle professionalità richieste, delle cause di incompatibilità e decadenza, nonché dei limiti al cumulo degli incarichi previsti dalla disciplina legale e regolamentare vigente, ivi compreso il divieto di interlocking.
Il Collegio, in conformità a quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza e in linea anche con quanto raccomandato dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale delle Società Quotate predisposto dal CNDCEC, ha effettuato con esito positivo la propria autovalutazione in merito al permanere dei requisiti necessari per l'esercizio della carica in capo ai singoli componenti.
Nella riunione del 21 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di

presentare una propria lista di candidati alla nomina di Consigliere di Amministrazione della Banca composta da cinque nominativi, due dei quali attualmente già in carica e in scadenza di mandato, resa pubblica ai sensi di legge. La selezione degli altri tre candidati è stata effettuata dal Comitato Nomine con l'ausilio di un Consulente di primario standing, con la supervisione e coordinamento del Presidente del Consiglio di Amministrazione cui è stato demandato il compito – affiancato da un Amministratore indipendente – di svolgere interlocuzioni con gli Azionisti.
Il Consiglio di Amministrazione, nella medesima seduta, ha anche deliberato in ordine alla promozione dell'attività di sollecitazione di deleghe, con l'ausilio di un Consulente specializzato, in vista dell'Assemblea convocata per il 27 aprile 2024.
Il Collegio ha preso conoscenza dell'intero processo prendendo parte ai lavori del Comitato Nomine e del Consiglio di Amministrazione, con esclusione delle interlocuzioni con gli Azionisti.
Da ultimo, a seguito degli esiti dell'Ispezione BCE sul credito corporate, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Controlli e Rischi, con l'ausilio di consulenti esterni, hanno in corso la predisposizione anche di uno specifico piano di azione riguardante il ruolo degli organi apicali e direttivi nel garantire il corretto funzionamento del sistema di controllo interno e della gestione del rischio di credito. Il Collegio ha rappresentato al Consiglio di Amministrazione la necessità di completare l'iter di approvazione di tale piano di azione nel più breve tempo possibile.
Il Collegio, nell'ambito della propria attività di vigilanza, ha svolto incontri con il Collegio Sindacale di Banca della Nuova Terra S.p.A. (BNT), che hanno prodotto uno scambio di informazioni in un'ottica di governance integrata, con particolare riferimento a temi specifici delle entità stesse.
Lo scambio di informazioni e la vigilanza sulle direttive di Gruppo impartite a Factorit S.p.A. è stato garantito dalla Presidente del Collegio Sindacale della suddetta società controllata che siede anche nel Collegio Sindacale della Banca, quale membro effettivo.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Banca alle proprie controllate, nel rispetto di quanto previsto all'art. 114 del TUF, ritenendole idonee al fine di adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge.
Il Collegio ha incontrato, nel mese di novembre 2023, il Direttore Generale e i referenti delle Funzioni di Controllo della società controllata svizzera BPS Suisse, alla presenza della Funzione di Compliance e Antiriciclaggio della Capogruppo.
I rapporti intrattenuti dalla Banca con le altre società del Gruppo sono stati, altresì, oggetto di illustrazione nelle riunioni del Consiglio di Amministrazione; tale scambio di informazioni risulta altresì agevolato dalla presenza, negli Organi amministrativi delle società controllate, del Direttore generale, di membri del top management o di Amministratori della Banca.
Riguardo all'attività di direzione, coordinamento e controllo esercitata dalla Capogruppo nei confronti delle società controllate, il Collegio Sindacale dà atto che:


attraverso le costanti interrelazioni del Servizio Revisione Interna e Antiriciclaggio / Compliance della Banca con i Responsabili dell'analogo Servizio presso la società controllata. Quest'ultimo svolge la propria attività nel rispetto delle disposizioni imposte dalla FINMA, quale Autorità preposta alla vigilanza sulle attività finanziarie della Confederazione Elvetica. Sulla base delle risultanze emerse dalle verifiche effettuate dal Servizio Revisione Interna della Banca, il Collegio osserva che non sono stati evidenziati elementi d'attenzione, né aspetti di criticità riguardo al generale rispetto delle disposizioni normative nell'attività svolta dalla controllata;
Con riguardo all'operatività con parti correlate e con soggetti collegati, la Banca si è attenuta alla disciplina di cui al Regolamento Operazioni con Parti Correlate emanato con delibera CONSOB n. 17221/2010 e successive modificazioni, alla circolare di Banca d'Italia n. 285/2013 riflessa negli specifici Regolamenti interni adottati dalla Banca.
Il fascicolo di bilancio riporta le informazioni sulle operazioni con soggetti collegati e con parti correlate come prescritto dall'art. 2497 bis del Codice Civile e dalla Comunicazione Consob

DEM 6064293 del 28 luglio 2006.
Sulla base di quanto rappresentato al Collegio in occasione della partecipazione di quest'ultimo alle riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate, le operazioni sono state regolate a normali condizioni di mercato, tenuto conto anche delle valutazioni di oggettiva reciproca convenienza e correttezza e non hanno influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale ed economica della Banca e/o del Gruppo.
Nel corso dell'esercizio 2023, il Comitato Operazioni con Parti Correlate ha portato a termine il progetto avviato nel 2022, con l'ausilio di un Consulente esterno indipendente, di aggiornamento dei Regolamenti interni adottati dalla Banca. Tale processo si è concluso in data 31 marzo 2023 con delibera del Consiglio di Amministrazione che ha recepito le modifiche proposte, tra le quali rileva la riduzione della soglia che demarca le operazioni che rientrano nei casi di esclusione dall'applicazione della Procedura OPC adottata dalla Banca.
Nell'esercizio 2023, come già in precedenza evidenziato, il Collegio ha condotto, con l'ausilio della Funzione Conformità, una verifica sulla corretta applicazione dei Regolamenti interni in materia e sul rispetto del Manuale operativo adottato dalla Banca.
La verifica è stata completata nel febbraio 2024 e sono in corso gli aggiornamenti conseguenti agli esiti di tale verifica, dalla quale sono emerse alcune necessità di adattamento dei sistemi informatici in uso, nonché l'opportunità di una specifica attività di aggiornamento professionale a beneficio delle strutture operative centrali e della rete.
Nell'esercizio non sono pervenute al Collegio denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c.
Le segnalazioni pervenute da clienti sono state trasmesse per competenza all'Ufficio Organizzazione e Normative della Banca, che ha riferito al Collegio circa gli esiti delle attività svolte.
Nel corso del 2023, il Collegio Sindacale ha rilasciato, ai sensi di Legge, i seguenti pareri:
Inoltre, nel 2023, il Collegio Sindacale, sulla base di quanto specificamente indicato da BCE con lettera del 21 marzo 2023, ha svolto la richiesta attività di confronto con l'Ufficio Legale, coordinatosi a sua volta con la Segreteria generale, per pervenire ad un programma di azioni da attuare entro la fine dell'anno per definire le regole di verifica dell'indipendenza degli


In data 14 marzo 2024, il Collegio ha poi emesso la propria Raccomandazione all'Assemblea degli Azionisti per il conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2026-2034, cui si rimanda per l'illustrazione dettagliata della procedura di selezione seguita, sottoponendo ai soci le proposte formulate da PricewaterhouseCoopers S.p.A. e da KPMG S.p.A ed esprimendo all'unanimità la propria preferenza motivata nei confronti della società KPMG S.p.A. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, sentito il Collegio Sindacale, ha infatti valutato di procedere alla nomina in via anticipata di un anno della Società di Revisione, tenuto conto sia della proficuità di un maggiormente organizzato e programmato passaggio di consegne tra il revisore legale uscente e il nuovo revisore, sia dell'esigenza di rispettare i limiti temporali posti a salvaguardia dell'indipendenza del revisore, nonché della necessità di consentire l'avvio del processo di nomina del revisore legale anche da parte delle altre società del Gruppo.
Da ultimo, come già anticipato, nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2024, il Collegio Sindacale ha rilasciato, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF, il parere obbligatorio sulla nomina del nuovo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione sulle Remunerazioni resa disponibile agli Azionisti, così come l'Informativa al pubblico sulla remunerazione ove viene illustrato il processo di formazione e i destinatari della politica, gli obiettivi per la retribuzione variabile, nonché i criteri per l'applicazione della stessa in relazione all'anno 2024; si rinvia a tali documenti per un esame nel dettaglio.
Il Collegio ha preso contezza di tale processo nel corso delle riunioni del Comitato Remunerazione, nonché esaminato il visto di Conformità alle norme rilasciato dalla omonima Funzione e preso atto della coerenza con il RAF attestata dalla Funzione CRO.
Nel corso dell'esercizio 2023, il Collegio ha svolto due incontri, nei mesi di marzo e novembre, con il Joint Supervisory Team (JST) e una riunione, nel mese di gennaio, con funzionari di Consob. Inoltre, nel marzo 2024, il Collegio Sindacale ha svolto un ulteriore incontro con il JST.
Il Collegio ha vigilato sull'attuazione delle attività pianificate dalla Banca per rispondere ai rilievi e ai suggerimenti espressi dalle Autorità di Vigilanza in occasione degli interventi ispettivi e/o degli approfondimenti tematici di maggior rilievo.
Nell'esercizio ad espletamento di tale attività, il Collegio si è avvalso dell'apporto fornito dalla Funzione Revisione Interna.
I principali processi, comunicazioni e accessi ispettivi delle Autorità di Vigilanza in merito ai quali è stato interessato il Collegio Sindacale nel corso del 2023 e nel 2024 fino alla data della

presente Relazione, sono i seguenti.


carenze rilevate. Nella seduta del 17 marzo 2023, il Consiglio di Amministrazione ha approvato uno specifico piano di interventi contenente le azioni necessarie al superamento dei gap rilevati dal Supervisore.

Il Collegio Sindacale ha interagito con l'Organismo di Vigilanza, alle cui riunioni ha sempre partecipato almeno un suo componente, favorendo in tal modo un costante e proficuo scambio di informazioni sui presidi dei rischi di commissione degli illeciti previsti nella normativa di riferimento.
Nell'esercizio 2023, vi è stato un continuo aggiornamento sulle attività di revisione del Modello Organizzativo, approntato, come da programma, per la riunione del Consiglio di Amministrazione del 31 marzo 2023; nel corso di tale riunione sono emerse ulteriori necessità di aggiornamento e affinamento che avrebbero dovuto concludersi entro il 31 dicembre 2023.
In data 21 dicembre 2023, in seguito alle dimissioni rassegnate dal Presidente dell'ODV, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la modifica della sola clausola relativa alla composizione dell'Organismo di Vigilanza che ora prevede n. 3 componenti, tra i quali un Sindaco, cui sono ora rimesse le ulteriori attività di revisione del Modello.
Il Collegio ha esaminato il Rapporto sulla situazione del rischio informatico e il Rapporto di autovalutazione del rischio di sicurezza e ICA predisposti dalla Funzione IT della Banca.
I documenti di supporto illustrano i rischi e i relativi presidi adottati dal Gruppo, nonché gli incidenti occorsi nel 2023. L'analisi dei rischi IT ha riguardato anche le minacce cyber e il relativo presidio organizzato dalla suddetta Funzione.
Al riguardo, il Consiglio di Amministrazione fornisce nella propria Relazione sulla gestione adeguate informazioni, cui si fa rinvio.
I bilanci della Banca e del Gruppo bancario facente capo a Banca Popolare di Sondrio relativi all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2023 sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2024 e sono stati trasmessi al Collegio, unitamente alla Relazione sulla gestione e agli altri documenti prescritti, nei termini di legge.
Per quanto di propria competenza, il Collegio ha esaminato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2023, accompagnato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione e dalla nota integrativa, sottoposto al Vostro esame e approvazione, nonché la Dichiarazione consolidata di


carattere non finanziario.
La Società di Revisione ha rilasciato in data 5 aprile 2024 la "Relazione di revisione" di cui all'art. 14 del Decreto legislativo n. 39/2010 e all'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, il cui contenuto rispetta, nella forma, nelle attestazioni e nell'informativa fornita, le disposizioni previste dalle norme vigenti.
Nelle relazioni di revisione contabile sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato non sono contenuti rilievi e/o richiami di informativa. Inoltre, in accordo con le disposizioni normative, sono riportati i principi di revisione applicati e gli aspetti chiave dell'attività di revisione svolta.
La Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale, in data 5 aprile 2024, la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 1 del Regolamento (UE) n. 537/2010 da cui non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria da portare all'attenzione del Collegio sindacale.
Per quanto riguarda, infine, la Relazione sulla Gestione approvata dal Consiglio di Amministrazione, il Revisore ha attestato che la stessa è coerente con il Bilancio ed è redatta in conformità alle norme di legge.
Il bilancio è corredato dall'attestazione di cui al comma 5 dell'art. 154-bis del TUF, redatta e sottoscritta dal Consigliere Delegato e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
Per parte sua il Collegio ha verificato l'osservanza da parte degli Amministratori delle norme del Codice Civile e delle disposizioni dell'Autorità di Vigilanza inerenti alla formazione del bilancio.
Al riguardo possiamo attestare che:
Per quanto inerisce al bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, che si chiude con un utile netto di 461,162 milioni di euro rispetto a 251,321 milioni di euro dell'esercizio 2022, il Revisore ha attestato, tra l'altro, la corretta predisposizione del medesimo in relazione ai principi contabili applicabili nella fattispecie, alla definizione dell'area di consolidamento e all'osservanza della normativa di riferimento. Il bilancio consolidato è inoltre corredato dall'attestazione di cui al comma 5 dell'art. 154-bis del predetto Decreto legislativo n. 58/1998, redatta e sottoscritta dal Consigliere Delegato e dal Dirigente Preposto alla redazione

dei documenti contabili societari.
dall'attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità da segnalare nella presente Relazione.
Per tutto quanto sopra esposto, preso anche atto delle relazioni della Società di Revisione EY S.p.A. e delle attestazioni rilasciate dal Consigliere Delegato e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili della Banca, osserviamo che nulla osta all'approvazione delle proposte di delibera sul Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 formulate all'Assemblea dal Consiglio di Amministrazione, ivi compreso quanto attinente alla destinazione dell'utile di esercizio, tenuto conto del costante rispetto dei requisiti prudenziali di capitale.
Come noto, con l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2023 verrà a scadere l'incarico triennale conferito al Collegio Sindacale nella composizione attuale; Vi invitiamo pertanto a deliberare in merito alla nomina dei componenti per il prossimo triennio.
Sondrio, 5 aprile 2024
Il Collegio Sindacale Dott.ssa Serenella Rossano – Presidente Dott. Massimo De Buglio – Sindaco Effettivo Dott.ssa Laura Vitali – Sindaco Effettivo



(in euro)
Schemi del bilancio dell'impresa Stato Patrimoniale
| VOCI DELL'ATTIVO | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 3.699.902.541 | 5.988.587.809 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
705.967.786 | 1.265.271.071 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 149.816.849 | 167.091.231 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 556.150.937 | 1.098.179.840 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3.204.667.497 | 2.552.450.859 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 40.061.556.130 | 39.519.378.873 |
| a) Crediti verso banche | 4.179.860.730 | 3.842.174.996 | |
| b) Crediti verso clientela | 35.881.695.400 | 35.677.203.877 | |
| 50. | Derivati di copertura | 1.483 | 247.973 |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di | |||
| 60. | copertura generica (+/-) | 1.775.301 | (197.821) |
| 70. | Partecipazioni | 755.645.487 | 695.768.070 |
| 80. | Attività materiali | 387.177.632 | 387.794.652 |
| 90. | Attività immateriali | 15.381.899 | 15.241.789 |
| 100. | Attività fiscali | 227.731.802 | 307.977.292 |
| a) correnti | - | 15.588.448 | |
| b) anticipate | 227.731.802 | 292.388.844 | |
| 120. | Altre attività | 2.331.473.052 | 1.786.775.650 |
| TOTALE DELL'ATTIVO | 51.391.280.610 | 52.519.296.217 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Schemi del bilancio dell'impresa

| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 46.820.066.615 | 48.509.904.000 |
| a) Debiti verso banche | 8.645.911.852 | 10.350.930.945 | |
| b) Debiti verso clientela | 33.763.841.588 | 34.541.008.874 | |
| c) Titoli in circolazione | 4.410.313.175 | 3.617.964.181 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 20.423.256 | 47.579.043 |
| 40. | Derivati di copertura | 1.803.139 | 115.899 |
| 60. | Passività fiscali | 57.269.555 | 19.948.705 |
| a) correnti | 38.574.912 | - | |
| b) differite | 18.694.643 | 19.948.705 | |
| 80. | Altre passività | 943.011.782 | 755.194.523 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 31.146.638 | 33.238.555 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 338.917.644 | 280.458.030 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 95.997.953 | 62.771.976 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 159.186.862 | 158.507.633 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 83.732.829 | 59.178.421 | |
| 110. | Riserve da valutazione | 7.796.519 | (30.086.242) |
| 140. | Riserve | 1.364.174.287 | 1.276.171.128 |
| 150. | Sovrapprezzi di emissione | 78.949.045 | 78.977.670 |
| 160. | Capitale | 1.360.157.331 | 1.360.157.331 |
| 170. | Azioni proprie (-) | (25.201.067) | (25.264.093) |
| 180. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 392.765.866 | 212.901.668 |
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 51.391.280.610 | 52.519.296.217 | |

(in euro) Conto Economico
| VOCI | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI | 1.675.703.819 | 726.504.232 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 1.659.632.343 | 716.850.823 | |
| 20. | INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI | (828.815.187) | (144.295.504) |
| 30. | MARGINE DI INTERESSE | 846.888.632 | 582.208.728 |
| 40. | COMMISSIONI ATTIVE | 362.344.794 | 346.786.890 |
| 50. | COMMISSIONI PASSIVE | (16.464.122) | (15.596.310) |
| 60. | COMMISSIONI NETTE | 345.880.672 | 331.190.580 |
| 70. | DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI | 44.069.930 | 35.542.567 |
| 80. | RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE | 48.645.867 | 18.514.076 |
| 90. | RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA | (54.572) | (32.261) |
| 100. | UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: | 6.565.353 | 40.823.903 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.643.604 | 28.971.501 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1.165.555) | 11.847.612 | |
| c) passività finanziarie | 87.304 | 4.790 | |
| 110. | RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO |
5.620.661 | (66.299.580) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 5.620.661 | (66.299.580) | |
| 120. | MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 1.297.616.543 | 941.948.013 |
| 130. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A: | (187.295.128) | (158.407.824) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (187.642.307) | (158.047.658) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 347.179 | (360.166) | |
| 140. | UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI | 6.549.655 | 3.565.479 |
| 150. | RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA | 1.116.871.070 | 787.105.668 |
| 160. | SPESE AMMINISTRATIVE: | (516.543.537) | (474.297.535) |
| a) spese per il personale | (228.541.248) | (205.543.369) | |
| b) altre spese amministrative | (288.002.289) | (268.754.166) | |
| 170. | ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI | (55.767.944) | (30.527.436) |
| a) impegni per garanzie rilasciate | (33.225.977) | (19.867.865) | |
| b) altri accantonamenti netti | (22.541.967) | (10.659.571) | |
| 180. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI | (37.003.767) | (32.390.758) |
| 190. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI | (15.832.143) | (14.655.422) |
| 200. | ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE | 76.406.680 | 62.636.314 |
| 210. | COSTI OPERATIVI | (548.740.711) | (489.234.837) |
| 220. | UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI | (501.991) | 1.018.573 |
| 230. | RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI |
(38.103) | 118.000 |
| 250. | UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI | 26.786 | 12.328 |
| 260. | UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE | 567.617.051 | 299.019.732 |
| 270. | IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | (174.851.185) | (86.118.064) |
| 280. | UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE | 392.765.866 | 212.901.668 |
| 300. | UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 392.765.866 | 212.901.668 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Schemi del bilancio dell'impresa

(in euro)
| Prospetto della redditività complessiva | |||
|---|---|---|---|
| VOCI | 2023 | 2022 | |
| 10. | Utile (perdita) d'esercizio | 392.765.866 | 212.901.668 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
|||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(4.778.758) | (5.550.430) |
| 50. | Attività materiali | - | 630.732 |
| 70. | Piani a benefici definiti | 4.195.948 | 7.237.188 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
|||
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
38.465.571 | (84.491.284) |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 37.882.761 | (82.173.794) |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 430.648.627 | 130.727.874 |
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

(in euro)
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||
| Esistenze al 31.12.2022 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 1.1.2023 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Derivati su proprie azioni | Stock options | Redditività complessiva 31.12.2023 | Patrimonio netto al 31.12.2023 | |
| Capitale | ||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 1.360.157.331 | - | 1.360.157.331 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.360.157.331 |
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Sovrapprezzi di emissione | 78.977.670 | - | 78.977.670 | - | - | - | (28.625) | - | - | - | - | - | - | 78.949.045 |
| Riserve | ||||||||||||||
| a) di utili | 1.276.171.128 | - | 1.276.171.128 | 86.675.651 | - | 1.327.508 | - | - | - | - | - | - | - | 1.364.174.287 |
| b) altre | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Riserve da valutazione | (30.086.242) | - | (30.086.242) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 37.882.761 | 7.796.519 |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Azioni proprie | (25.264.093) | - | (25.264.093) | - | - | - | 63.026 | - | - | - | - | - | - | (25.201.067) |
| Utile (perdita) di esercizio | 212.901.668 | - | 212.901.668 | (86.675.651) | (126.226.017) | - | - | - | - | - | - | - | 392.765.866 | 392.765.866 |
| Patrimonio netto | 2.872.857.462 | - | 2.872.857.462 | - | (126.226.017) | 1.327.508 | 34.401 | - | - | - | - | - | 430.648.627 | 3.178.641.981 |
Il 24 maggio 2023 è stato messo in pagamento agli azionisti un dividendo di € 0,28 per azione per complessivi € 126,948 milioni per l'esercizio 2022. Per l'esercizio 2023 gli amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di € 0,56. Tale dividendo è soggetto all'approvazione dei soci e pertanto non è stato incluso tra le passività di questo bilancio. Il dividendo proposto è pagabile dal 22 maggio. L'importo complessivo da pagare è previsto in € 253,896 milioni.

Relazione finanziaria annuale 2023 Schemi del bilancio dell'impresa

(in euro)
| Modifica saldi apertura | Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze al 1.1.2022 | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||
| Esistenze al 31.12.2021 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Derivati su proprie azioni | Stock options | Redditività complessiva 31.12.2022 | Patrimonio netto al 31.12.2022 | |||
| Capitale | ||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 1.360.157.331 | - | 1.360.157.331 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.360.157.331 |
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Sovrapprezzi di emissione | 79.005.128 | - | 79.005.128 | - | - | - | (27.458) | - | - | - | - | - | - | 78.977.670 |
| Riserve | ||||||||||||||
| a) di utili | 1.153.959.091 | - | 1.153.959.091 | 121.851.990 | - | 360.047 | - | - | - | - | - | - | - | 1.276.171.128 |
| b) altre | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Riserve da valutazione | 52.087.552 | - | 52.087.552 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (82.173.794) | (30.086.242) |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Azioni proprie | (25.321.549) | - | (25.321.549) | - | - | - | 57.456 | - | - | - | - | - | - | (25.264.093) |
| Utile (perdita) di esercizio | 212.099.145 | - | 212.099.145 | (121.851.990) | (90.247.155) | - | - | - | - | - | - | - | 212.901.668 | 212.901.668 |
| Patrimonio netto | 2.831.986.698 | - | 2.831.986.698 | - | (90.247.155) | 360.047 | 29.998 | - | - | - | - | - | 130.727.874 | 2.872.857.462 |

(in euro)
Rendiconto finanziario
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | ||
| 1. Gestione | 894.233.262 | 706.290.484 |
| ˗ risultato d'esercizio (+/-) | 392.765.866 | 212.901.668 |
| ˗ plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
2.920.274 | 71.046.583 |
| ˗ plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 54.572 | 32.261 |
| ˗ rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 202.098.683 | 171.770.398 |
| ˗ rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 52.874.013 | 46.928.180 |
| ˗ accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) | 88.413.551 | 57.841.310 |
| ˗ imposte, tasse e crediti di imposta non liquidati (+) | 174.851.185 | 86.118.064 |
| ˗ rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) |
- | - |
| ˗ altri aggiustamenti (+/-) | (19.744.882) | 59.652.020 |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (1.389.537.623) | (2.025.355.789) |
| ˗ attività finanziarie detenute per la negoziazione | 28.911.628 | 32.138.476 |
| ˗ attività finanziarie designate al fair value | - | - |
| ˗ attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 538.769.388 | 103.476.852 |
| ˗ attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (604.047.905) | 464.444.012 |
| ˗ attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (672.956.806) | (1.416.759.876) |
| ˗ altre attività | (680.213.928) | (1.208.655.253) |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (1.606.779.684) | 2.775.024.222 |
| ˗ passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.763.758.301) | 2.952.387.834 |
| ˗ passività finanziarie di negoziazione | (37.437.670) | 15.410.121 |
| ˗ passività finanziarie valutate al fair value | - | - |
| ˗ altre passività | 194.416.287 | (192.773.733) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (2.102.084.045) | 1.455.958.917 |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da | 36.522.027 | 32.197.719 |
| ˗ vendite di partecipazioni | 3.221 | 2.500.000 |
| ˗ dividendi incassati su partecipazioni | 36.491.965 | 29.685.391 |
| ˗ vendite di attività materiali | 26.841 | 12.328 |
| ˗ vendite di attività immateriali | - | - |
| ˗ vendite di società controllate e di rami d'azienda | - | - |
| 2. Liquidità assorbita da | (96.067.746) | (113.394.798) |
| ˗ acquisti di partecipazioni | (60.382.629) | (84.568.727) |
| ˗ acquisti di attività materiali | (19.712.864) | (14.634.891) |
| ˗ acquisti di attività immateriali | (15.972.253) | (14.191.180) |
| ˗ acquisti di società controllate o rami d'azienda | - | - |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento | (59.545.719) | (81.197.079) |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
| ˗ emissioni/acquisti di azioni proprie | (63.026) | (57.456) |
| ˗ emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - |
| ˗ distribuzione dividendi e altre finalità | (126.948.018) | (90.462.683) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (127.011.044) | (90.520.139) |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (2.288.640.808) | 1.284.241.699 |
Legenda:
(+) generata (-) assorbita

Relazione finanziaria annuale 2023 Schemi del bilancio dell'impresa

(in euro)
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 3.699.902.541 | 5.988.587.809 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | (44.460) | 456.732 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita dell'esercizio | (2.288.640.808) | 1.284.241.699 |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 5.988.587.809 | 4.703.889.378 |
| Voci di bilancio | 31/12/2023 | 31/12/2022 |

Nota integrativa dell'impresa Parte A – Politiche contabili
La Banca Popolare di Sondrio, società per azioni dichiara che il presente bilancio d'esercizio è stato predisposto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2023 e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002.
La predisposizione in base ai Principi Contabili Internazionali è stata effettuata in conformità di quanto previsto dall'art. 4, comma 1, 2 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 «Esercizio delle opzioni previste dall'art. 5 del regolamento (CE) n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali».
Il bilancio d'esercizio è predisposto nel rispetto del provvedimento Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato nell'esercizio dei poteri definiti dal D. Lgs. 38/2005 e successivi aggiornamenti ed integrazioni.
Il bilancio d'impresa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2024.
Nella predisposizione del bilancio sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:
1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale: attività, passività ed operazioni «fuori bilancio» sono state pertanto valutate secondo valori di funzionamento. Al riguardo si specifica che gli organi di amministrazione e controllo valutano con estrema attenzione la prospettiva della continuazione dell'attività aziendale e non hanno rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria e nell'andamento operativo sintomi che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale pur prendendo atto delle difficoltà evidenziate nel passato dai cosiddetti titoli del «debito sovrano» nonché dal contesto macroeconomico venutosi a creare a seguito della pandemia, del conflitto russo ucraino e del più recente conflitto israeliano/palestinese. Si ritiene al riguardo che la Banca, nonostante possibili ripercussioni negative circa l'andamento di alcune tipologie di ricavi e del costo del credito, e la presenza degli elementi di alea e rischiosità di cui al paragrafo «La gestione dei rischi» possa continuare ad operare come un'entità in funzionamento in un futuro prevedibile secondo quanto previsto dal Piano Industriale 2022-2025.
2) Contabilizzazione per competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario in base alla maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.
3) Coerenza di presentazione del bilancio. La presentazione e la classificazione delle voci vengono mantenute da un esercizio all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni a meno di variazioni richieste da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure anche solo opportuna a far sì che un'altra presentazione o classificazione non sia più appropriata in termini di rilevanza e affidabilità nella rappresentazione delle informazioni.
Quando la presentazione o classificazione di voci di bilancio viene modificata, gli importi comparativi, qualora sia fattibile, vengono riclassificati, indicando anche la natura e i motivi della riclassifica.
4) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente in bilancio.


Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.
5) Divieto di compensazione. Attività, passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro se non è richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure sia espressamente previsto dagli schemi di bilancio per le banche.
6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative vengono fornite per il periodo precedente per tutti i dati esposti nei prospetti di bilancio ad eccezione di quando un Principio Contabile Internazionale o una interpretazione consenta diversamente. Vengono incluse anche delle informazioni di commento e descrittive quando ciò favorisce una migliore comprensione del bilancio di riferimento.
Nella predisposizione del bilancio si è comunque applicata la normativa nazionale ove compatibile con i principi IAS. Pertanto il documento di bilancio recepisce quanto previsto in materia dal D. Lgs. 136/2015, dagli articoli del codice civile e dalle corrispondenti norme del TUF. Tutti i dati contenuti nella nota integrativa sono espressi in migliaia di euro.
Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione avvenuta in data 15 marzo 2024 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere una modifica dei dati patrimoniali ed economici.
In data 15 gennaio 2024, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2022-2025 "Next Step", si è concluso con successo il quarto collocamento di un'obbligazione bancaria garantita (covered bond) da 500 milioni di euro riservata agli investitori istituzionali.
Nell'ambito dell'operazione di liability management annunciata il 4 marzo 2024 che prevede un'offerta di riacquisto del proprio prestito obbligazionario subordinato denominato in euro a tasso fisso "Euro 200,000,000 Fixed Rate Reset Subordinated Notes due 30 July 2029", Banca Popolare di Sondrio ha collocato con successo presso investitori istituzionali una nuova emissione obbligazionaria subordinata Tier 2 con scadenza 13 marzo 2034, rimborsabile anticipatamente 5 anni prima della scadenza, per un ammontare pari a 300 milioni di euro.
Di seguito si riporta un'illustrazione dei nuovi principi contabili o delle modifiche ai principi esistenti approvati dallo IASB, nonché delle nuove interpretazioni o modifiche di quelle esistenti, pubblicate dall'IFRIC, con evidenza separata di quelli applicabili nell'esercizio 2023 e di quelli applicabili negli esercizi successivi.
Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente ai fini della redazione del bilancio 2023

l'applicazione coerente dei principi contabili e la comparabilità dei bilanci. Con riferimento allo IAS 1 lo IASB ha introdotto modifiche con l'obiettivo di sviluppare linee guida ed esempi nell'applicazione di giudizi di rilevanza e materialità alle informative sui principi contabili. In particolare, le informazioni sui principi contabili sono rilevanti se, considerate insieme ad altre informazioni incluse nel bilancio dell'entità, è ragionevole attendersi che influenzino le decisioni degli utilizzatori del bilancio. In merito alle modifiche allo IAS 8 lo IASB ha introdotto la definizione di stima contabile. Le stime contabili sono da intendersi come gli «importi monetari in bilancio soggetti a incertezza della valutazione».
Con efficacia dal 1/1/2024, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio quale Gruppo Multinazionale che supera la soglia di ricavi di euro 750 milioni, per due dei quattro esercizi precedenti rientra nel campo di applicazione delle imposte sul reddito del secondo pilastro (c.d. Pillar II) previste dalla Direttiva 2022/2523, adottata in Italia dal Decreto legislativo n. 209/2023, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione. In base al paragrafo 4.A dello IAS 12, in deroga alle disposizioni ivi contenute in materia di informazioni sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del secondo pilastro, non si comunicano informazioni e non si rilevano attività o passività per imposte differite relative alle imposte sul reddito del secondo pilastro. L'esposizione alle imposte sul reddito del secondo pilastro discende, con riguardo a tutte le imprese del Gruppo (e le eventuali entità a controllo congiunto) che sono localizzate in ogni singola giurisdizione, dal livello di imposizione effettiva che, per ognuna di tali giurisdizioni, dipende da vari fattori, anche tra loro interconnessi, quali principalmente il reddito ivi prodotto, il livello dell'aliquota nominale, le regole fiscali di determinazione della base imponibile, la previsione, la forma ed il godimento di incentivi o altri benefici fiscali. Peraltro, considerata la novità e la complessità sottesa alla determinazione del livello di imposizione effettiva, la legislazione del secondo pilastro prevede, per i primi periodi di efficacia (c.d. regime transitorio valevole per i periodi che iniziano prima del 31/12/2026 e terminano non oltre il 30/6/2028), la possibilità di applicare un regime semplificato (c.d. safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese) basato principalmente su informazioni contabili disponibili per ogni giurisdizione rilevante che, in caso di superamento di specifici test, comporta la riduzione degli oneri di adempimento e l'azzeramento delle imposte da secondo pilastro.
Sulla base delle informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili l'esposizione del Gruppo Banca Popolare di Sondrio alle imposte sul reddito del secondo pilastro nelle tre giurisdizioni in cui è presente (Italia, Svizzera e Principato di Monaco) alla data di chiusura dell'esercizio è valutata essere nulla in quanto, sulla base di una prima stima, nelle giurisdizioni in cui è presente, risultano superati i CbCR Safe harbour Test (applicati tenuto conto dei chiarimenti OCSE ad oggi disponibili). Il Gruppo si sta organizzando e preparando agli adempimenti connessi alla legislazione del secondo pilastro, anche al fine di gestirne l'esposizione per i periodi successivi, tramite la predisposizione di adeguati sistemi e procedure volte a:


Nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni la cui applicazione sarà obbligatoria successivamente al 31 dicembre 2023.
Le modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2024.
Principi contabili IAS/IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC emanati dallo IASB/IFRIC, in attesa di omologazione.

L'operazione di rifinanziamento TLTRO III consiste in un programma di dieci operazioni di rifinanziamento, ciascuna con scadenza a tre anni, a partire da settembre 2019 con frequenza trimestrale, ad un tasso di interesse fissato ad un livello pari al costo medio di rifinanziamento interbancario. Nel corso del 2020, con l'intento di supportare ulteriormente il credito a famiglie e imprese, alcuni dei parametri delle operazioni in essere sono stati rivisti con particolare riferimento all'importo massimo finanziabile e alla relativa remunerazione. Le operazioni di TLTRO III sono indicizzate al tasso di interesse medio sulle operazioni di rifinanziamento principali (MRO – Main Refinancing Operation rate) o in alternativa, in funzione del raggiungimento di determinati benchmark, al tasso di interesse medio sui depositi presso la banca centrale (DF – Deposit Facility rate). A decorrere dal 27 luglio 2022 la BCE ha posto fine alla stagione dei tassi negativi al fine di contrastare l'aumento dell'inflazione e ha dato inizio ad una serie di aumenti dei tassi a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine. La BCE è intervenuta anche modificando le modalità del conteggio del tasso finale applicabile alle operazioni, al fine di normalizzare il costo del funding del settore bancario. Nel dettaglio la precedente metodologia di calcolo del tasso è stata applicata per il periodo fino al 22 novembre 2022 e dal 23 novembre 2022 il tasso di interesse applicabile è stato indicizzato ai tassi interbancari medi applicabili da tale data in poi (alzando nella sostanza il tasso applicabile sull'intera vita).
In merito alle modalità di rilevazione contabile tali operazioni presentano delle peculiarità tali da non permettere una immediata riconducibilità ad uno specifico principio contabile. Gli interessi ordinari sono rilevati considerando le condizioni di rifinanziamento definite dalla BCE come tassi di mercato variabili definiti nell'ambito delle misure di politica monetaria che il Consiglio Direttivo può in qualsiasi momento modificare prospetticamente. A partire dal 23 novembre 2022, gli interessi vengono quindi rilevati tempo per tempo sulla base del tasso di interesse dello strumento definito come media del tasso sui depositi in essere in ciascuno dei periodi di riferimento. Questa componente di interessi passivi nel 2023 è ammontata a € 220 milioni.
Le operazioni di auto-cartolarizzazione di crediti sono operazioni realizzate con l'obiettivo di conseguire il miglioramento della gestione del rischio di liquidità, attraverso l'ottimizzazione dell'ammontare degli attivi immediatamente disponibili per sopperire fabbisogni di liquidità. La sottoscrizione diretta ed integrale da parte della Banca dei titoli emessi dai veicoli, pur non permettendo di ottenere liquidità diretta dal mercato, consente comunque di disporre di titoli utilizzabili per operazioni di rifinanziamento presso la BCE e per operazioni di pronti contro termine sul mercato, migliorando il margine di sicurezza a fronte del rischio di liquidità della Banca. Tali operazioni di cessione non hanno generato alcun impatto economico sul bilancio: i crediti continuano ad essere evidenziati nelle voci dell'attivo, mentre non sono rappresentati i titoli sottoscritti.
In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla Banca un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito della gestione della raccolta interbancaria a medio e lungo termine. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari pari a € 1.554 milioni, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita.
Al 31 dicembre 2023 il valore dei titoli in essere sottoscritti dalla Banca è pari a 949 milioni per i titoli senior, a 307 milioni per i titoli mezzanine e a 142 milioni per i titoli junior.
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella presente nota integrativa PARTE E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sottosezione 4 "Rischio di liquidità".


Nell'ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, in data 28 dicembre 2023 Banca Popolare di Sondrio S.p.A. ha concluso - insieme ad altri 11 soggetti partecipanti - l'operazione di cartolarizzazione multioriginator di sofferenze denominata "LUZZATTI POP NPLS 2023", per un valore lordo contabile complessivo di 313 milioni.
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella presente nota integrativa PARTE E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sottoparagrafo C. "Operazioni di cartolarizzazione".
Il legislatore europeo con le Direttive 2014/49/UE del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE del 15 maggio 2014, rispettivamente note come «Deposit Guarantee Schemes Directive (DGS)» e Bank Recovery and Resolution Directive (BRDD) e con l'istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014) ha introdotto significative modifiche alla disciplina delle crisi bancarie con l'obbiettivo di rafforzare il mercato unico e la stabilità sistemica. La Direttiva 2014/49/UE (DGS) armonizza i livelli di tutela offerti dai Fondi nazionali di tutela dei depositi e ha introdotto un sistema di contribuzione misto che prevede una contribuzione anticipata fino al raggiungimento, in dieci anni, di un obiettivo minimo pari allo 0,8% dei depositi garantiti. E' prevista la possibilità che la contribuzione avvenga con lo strumento costituito da impegni di pagamento, nella misura massima del 30%. Per il 2023 è stato chiesto alla banca un contributo ordinario di 21,416 milioni che è stato interamente spesato a conto economico. Per questo contributo, la banca non si è avvalsa della facoltà di costituire impegni irrevocabili di pagamento.
La Direttiva 2014/59/UE(BRRD) ha definito le regole di risoluzione da applicarsi a tutte le banche dell'Unione in presenza di uno stato di dissesto. Dette regole prevedono che, al verificarsi di determinate condizioni, al finanziamento della risoluzione intervenga il Fondo Nazionale per la Risoluzione di cui ogni Stato membro deve dotarsi. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari ad almeno l'1% dell'ammontare dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati in tutti gli stati dell'Unione Europea. E' prevista la possibilità che la contribuzione avvenga con lo strumento costituito da impegni di pagamento (IPC), nella misura massima del 30%. Per il 2023 è stato chiesto alla banca un contributo ordinario di 22,499 milioni, che per 17,437 milioni è stato spesato a conto economico mentre per 5,062 milioni è stato registrato un impegno irrevocabile. Alla data del 31 dicembre 2023 la banca aveva pertanto in essere impegni irrevocabili di pagamento per complessivi 20,174 milioni, a fronte dei quali ha costituito, per pari importo, dei depositi vincolati a garanzia che ha iscritto tra le proprie attività di bilancio. L'impegno iscritto fuori bilancio è valutato ad ogni chiusura di bilancio e/o ogniqualvolta si verifichino elementi che possano far ritenere probabile la sua escussione. In proposito, si ritiene che il rischio di richiamo degli IPC al 31 dicembre 2023 sia remoto.
Nel mese di dicembre 2015 la Banca ha aderito allo Schema Volontario costituito nell'ambito del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per l'effettuazione di interventi di sostegno a favore di banche in amministrazione straordinaria o in condizioni di dissesto o a rischio di dissesto e ad esso aderenti. Trattasi di uno strumento aggiuntivo per la soluzione delle crisi bancarie destinato ad interventi per i quali sussistono prospettive di risanamento della banca o sia prevedibile un minor onere rispetto a quello da sostenere in liquidazione della stessa. Nel corso del 2018, il fondo è intervenuto a favore di Banca Carige, che si è tradotto, per la Banca, in un esborso di 5,257 milioni a fronte dell'iscrizione di un'attività finanziaria nel portafoglio dei titoli valutati al fair value con impatto a conto economico. L'attività finanziaria è stata completamente svalutata in sede di bilancio 2018. Negli esercizi successivi e nell'esercizio in commento non sono stati contabilizzati oneri per altri interventi.

Banca Popolare di Sondrio è stata interessata dal mese di ottobre 2022 a inizio marzo 2023 da un On Site Inspection sul portafoglio Corporate in materia di rischio di credito e controparte che si proponeva di verificare la compliance del framework IFRS9 rispetto alle normative vigenti e il relativo livello di implementazione, di analizzare la qualità del credito sul portafoglio Non Financial Corporation e di verificare i processi posti a presidio della gestione del credito e del connesso rischio.
In data 23 gennaio 2024 è giunto il "Final Report" con le considerazioni conclusive del gruppo ispettivo sull'esito dell'OSI Corporate; alla data della presente relazione, la banca è in attesa di ricevere dal Supervisore la "Draft Follow-up letter" e, da ultimo, la "Final Follow-up letter".
A fronte delle raccomandazioni formulate dal gruppo ispettivo e anche nell'ambito delle annuali valutazioni SREP da parte della BCE, sono stati pianificati e avviati vari cantieri progettuali di rafforzamento dei sistemi di governo, gestionali e di controllo. I piani di lavoro vertono principalmente sui seguenti aspetti: i processi di gestione del credito, la gestione dei rischi, l'assetto dei controlli di secondo e terzo livello e le metodologie di implementazione del principio IFRS 9. Detta programmazione verrà riesaminata ed eventualmente modificata al ricevimento della documentazione definitiva da parte dell'Autorità. In particolare, sulla base delle osservazioni ricevute dalla vigilanza la Banca ha già provveduto a incrementare il rischio di credito relativo alle posizioni oggetto di verifica e prosegue nell'attento monitoraggio delle esposizioni propedeutico all'eventuale passaggio a non performing, così come richiesto dai paragrafi 5.5.9 e 5.5.17 dell'IFRS 9.
In ogni caso, l'insieme degli interventi in corso e previsti non comporterà la rilevazione di significativi effetti economici aggiuntivi rispetto a quelli già registrati nel corso dell'esercizio in esame e di quello precedente.
Per maggiori dettagli in merito agli interventi effettuati nel 2023 nell'ambito della quantificazione delle perdite attese sui crediti performing si rinvia a quanto esposto nella presente nota integrativa "Sezione 16 Altre Informazioni" e Parte E "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" Sezione 1 - Rischio di Credito.
La predisposizione del bilancio d'esercizio richiede il ricorso a stime e valutazioni che possono impattare in modo significativo sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico riguardanti in particolare:
La Banca ha definito i processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento.
Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati svolti in un'ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. Nello specifico, con riferimento alle stime che potrebbero, potenzialmente, essere maggiormente impattate dall'attuale contesto post-pandemico, geopolitico e macroeconomico si rimanda al paragrafo 16 della Sezione A.2 delle presenti note illustrative.
L'indagine svolta conforta i valori di iscrizione delle poste menzionate al 31 dicembre 2023. Si precisa tuttavia che il processo valutativo descritto è reso particolarmente complesso dall'attuale contesto


macroeconomico e di mercato che, caratterizzato da elevati livelli di incertezza sulle aspettative, rende sempre difficoltosa la formulazione di previsioni andamentali, anche di breve periodo, relative ai parametri di natura finanziaria che influenzano in modo rilevante i valori oggetto di stima.
I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori menzionati ai precedenti capoversi sono quindi significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato che potrebbe registrare, rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti, anche rilevanti, sui valori riportati nel bilancio al 31 dicembre 2023.
L'art. 154-ter del D.Lgs. 58/98 (T.U.F.) prevede che, entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio, sia approvato il bilancio d'esercizio e sia pubblicata la relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio di esercizio, il bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e l'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di cui all'articolo 154-bis, comma 5. Il progetto di bilancio della Banca Popolare di Sondrio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 marzo 2024 e sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci convocata per il 27 aprile 2024.
Con riferimento alla normativa sopra richiamata si specifica che i contributi o aiuti in denaro o in natura non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria corrisposti alla banca sono stati oggetto di pubblicazione nell'ambito del Registro Nazionale degli aiuti di Stato, cui si rinvia come previsto dall'art. 125-quinquies della legge.
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è sottoposto a revisione contabile da parte di EY S.p.A., a cui è stato conferito l'incarico di revisione per il novennio 2017/2025 con delibera assembleare del 29 aprile 2017, ai sensi del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010.

Di seguito si riportano i principi contabili, dettagliati per voce di bilancio, che sono stati adottati per la predisposizione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi introdotti da alcuni elementi di carattere generale inerenti alla classificazione delle attività finanziarie.
La classificazione delle attività finanziarie è guidata, da un lato, dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento medesimo legati alla generazione di flussi finanziari rappresentati solamente da pagamenti di capitale e interessi sul capitale da restituire (ossia che prevedono il superamento del cosiddetto «SPPI test» – «Solely Payment of Principal and Interest test»).
L'altro fattore che guida la classificazione delle attività finanziarie è il modello di business aziendale adottato che determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
L'obiettivo di tale modello di business è quello di possedere un'attività finanziaria con la finalità di incassare i flussi contrattuali durante la vita dello strumento. Si considerano ammesse le vendite solo se sono frequenti ma non significative oppure significative ma non frequenti oppure se dovute ad un incremento del rischio di credito ed in caso di prossimità alla data di scadenza dell'attività finanziaria. Per misurare la frequenza ci si basa sul numero di vendite effettuate nel periodo, mentre per misurare la significatività sul valore complessivo delle vendite in raffronto al portafoglio di inizio periodo. I criteri per definire questi requisiti sono stati inclusi dalla Banca in un apposito Regolamento interno.
La Banca Popolare di Sondrio ha associato al modello di business HTC:
L'obiettivo di questo business model è quello sia di raccogliere i flussi di cassa contrattuali sia di vendere le attività finanziarie. La Banca ha stabilito di non utilizzare il modello di business HTC&S per i crediti, mentre ha deciso di utilizzarlo per i titoli.
Questo modello di business è adottato quando la Banca assume decisioni sulla base dei fair value delle attività finanziarie e le gestisce al fine di realizzare i medesimi oppure quando l'obiettivo del Business Model non rientra tra i due precedentemente descritti (HTC e HTC&S). La Banca Popolare di Sondrio ha associato al modello Others:
Per l'area crediti la Banca non prevede un'attività di monitoraggio ex post per verificare la coerenza del portafoglio crediti rispetto al modello di business HTC associato mentre è prevista per l'area titoli, per verificare la coerenza della gestione del portafoglio titoli con i modelli di business HTC e HTC&S.

Attraverso il Test SPPI si verifica se un'attività finanziaria possa essere considerata un «contratto base di concessione del credito» (basic lending arrangement), cioè che i flussi finanziari contrattuali consistono esclusivamente in pagamenti di capitale e interessi maturati sull'importo del capitale da restituire. Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali risulta conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI con esito «superato»), l'attività potrà essere misurata al Costo Ammortizzato, a condizione che sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi finanziari contrattuali nell'arco della vita dello strumento (modello di business HTC), oppure al fair value rilevato a riserva di patrimonio netto (FVOCI), a condizione che l'attività sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è sia incassare i flussi di cassa contrattuali per tutta la durata dello strumento che vendere tale attività (modello di business HTC&S).
Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di un'attività finanziaria risulta non conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI «non superato») tale attività dovrà essere misurata al fair value rilevato a conto economico (FVTPL). In conformità con le linee guida, il Test viene eseguito prima che un credito venga erogato o un titolo acquistato (origination). Le modalità di conduzione del test si basano sull'utilizzo del c.d. Tool SPPI.
Per l'area crediti l'approccio per l'esecuzione del test SPPI è differenziato a seconda che si tratti di:
Per il portafoglio titoli viene acquisito per ciascun ISIN il risultato del Test SPPI e del Benchmark test da un info Provider esterno. Per i rapporti per cui l'esito del Test SPPI e/o del benchmark test dall'info Provider esterno non sono disponibili e/o completi, i test vengono svolti internamente alla Banca, attraverso l'utilizzo del tool sopra menzionato.
In tale voce sono allocate le attività finanziarie detenute per la negoziazione (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR). Sono inclusi anche i contratti derivati, con fair value positivo, ad esclusione di quelli oggetto di compensazione ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32. Un contratto derivato è uno strumento finanziario il cui valore è legato all'andamento di un tasso d'interesse, del corso di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio di una valuta, di un indice di prezzi o tassi o di altri indici, è regolato a scadenza e richiede un investimento netto iniziale limitato. Qualora il derivato fosse un derivato di copertura viene rilevato nella voce «derivati di copertura». Se un'attività finanziaria incorpora un derivato la valutazione della stessa avviene valutando l'intera attività al fair value. Il derivato associato ad uno strumento finanziario ma contrattualmente trasferibile indipendentemente dallo strumento, o avente una controparte diversa, non è un derivato incorporato ma uno strumento finanziario separato.
Tale voce comprende inoltre le attività finanziarie designate al fair value (titoli di debito e finanziamenti) a seguito dell'esercizio della fair value option. Al momento la Banca non applica la fair value option non escludendo di esercitarla in futuro.
Da ultimo sono incluse le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (titoli di debito, titoli di capitale, quote di O.I.C.R. e finanziamenti) ossia attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la classificazione al costo ammortizzato od al fair value con impatto sulla redditività complessiva, in quanto non superano il test per la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali (test SPPI), oltreché titoli di capitale e quote di OICR (che non hanno finalità di negoziazione) e strumenti di debito con un business model gestiti su base fair value.

Le attività valutate al fair value con impatto a conto economico vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo versato con esclusione dei costi e proventi di transazione che sono imputati direttamente a conto economico. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di «contrattazione» e vengono registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione.
Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Per gli strumenti quotati su mercati ufficiali, il fair value viene calcolato, utilizzando di norma il prezzo di riferimento rilevabile sul mercato, mentre per gli strumenti non quotati su mercati ufficiali il fair value viene rilevato attraverso l'utilizzo dei prezzi forniti da provider informativi quali Bloomberg e Reuters. Ove non sia possibile ricorrere a quanto sopra si impiegano stime e modelli valutativi che fanno riferimento a dati rilevabili sul mercato, ove disponibili; detti metodi si basano, ad esempio, su valutazione di strumenti quotati con caratteristiche simili, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, tenendo in considerazione nella determinazione del tasso il rischio creditizio dell'emittente.
Nel caso non fossero disponibili dati per effettuare valutazioni attraverso i suddetti modelli, viene effettuata una valutazione del fair value utilizzando dati non osservabili (es. patrimonio netto rettificato).
Per quanto riguarda i crediti (verso la clientela e verso le banche) i modelli utilizzati differiscono a seconda della natura e delle caratteristiche proprie degli strumenti oggetto di valutazione. Sono al momento applicati tre principali modelli base:
I modelli riportati fanno riferimento alla valutazione delle esposizioni in bonis («performing»).
Nel caso di crediti a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è considerato una buona approssimazione del fair value.
Le componenti reddituali derivanti da variazioni di fair value sono rilevate a conto economico del periodo nel quale emergono nella voce «Risultato netto dell'attività di negoziazione» e «Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico» diviso nelle sottovoci: «attività e passività finanziarie designate al fair value» e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».
Gli interessi attivi e i dividendi sono rilevati rispettivamente nelle voci di conto economico «interessi attivi e proventi assimilati» e «dividendi e proventi simili».
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa – Parte A

Nella presente voce figurano tutte le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale e finanziamenti) classificate nel portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva con la distinzione tra quelli con rigiro a conto economico (titoli di debito e finanziamenti) e quelli senza rigiro a conto economico (titoli di capitale). La classificazione all'interno del portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva richiede:
Le attività incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento al fair value che corrisponde, di norma, al corrispettivo versato per acquisirli.
La Banca stabilisce, relativamente ai titoli di debito e i finanziamenti, che eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, saranno decisi dal Consiglio di amministrazione, e in tale sede verrà definita l'eventuale riclassificazione la quale è limitata a rare circostanze.
Relativamente ai titoli di capitale non è prevista alcuna possibilità di riclassifica. L'esercizio della FVOCI option, ossia l'opzione prevista dal Principio che permette al momento della rilevazione iniziale di designare gli strumenti di capitale al fair value a patrimonio netto, è infatti irrevocabile.
Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valutate in base al fair value, determinato secondo i criteri illustrati per le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.
All'interno della voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» rientrano titoli azionari detenuti in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali in cui opera la Banca. Tali strumenti rappresentano la prevalenza dei titoli di capitale classificati in tale portafoglio. Per dette partecipazioni e in considerazione del fatto che l'applicazione di tecniche di valutazione utilizzerebbe significativi fattori discrezionali la valutazione al costo viene considerata l'espressione migliore del fair value.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i titoli di debito classificati in questa voce sono soggetti ad impairment, sulla base di un framework di calcolo analogo a quello definito per gli strumenti finanziari valutati al «costo ammortizzato». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.
Per quanto riguarda i titoli di capitale classificati nella voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» non sono soggetti ad impairment e le variazioni di valore, anche relative al deterioramento del merito creditizio, sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto.
Gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto delle differenze tra il costo, comprensivo dei costi di transazione, e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico.
Le variazioni di fair value delle attività, al netto del relativo effetto fiscale differito, sono rilevate in un'apposita riserva di patrimonio netto, denominata «Riserve da valutazione», composta dalle sottovoci «Riserve da valutazione: Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva» e «Riserve da valutazione: Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva». Fanno eccezione, per i titoli di debito, le rettifiche e riprese di valore

connesse a variazioni del rischio di credito che sono imputate a conto economico nella voce 130 b) «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito».
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla riduzione del valore dell'attività finanziaria, le riprese di valore su titoli di debito sono imputate a conto economico, mentre quelle su titoli di capitale sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto denominata «Riserva da valutazione».
Al momento della cancellazione, l'utile o la perdita cumulati sui titoli di debito sono imputati a conto economico mentre sui titoli di capitale sono imputati a riserva di patrimonio netto (voce 140).
I dividendi sono registrati nella voce di conto economico «dividendi e proventi simili».
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
In tale voce sono rilevate le attività finanziarie, titoli di debito e finanziamenti, gestite attraverso un modello di business HTC che hanno superato il Test SPPI. Formano dunque oggetto di rilevazione:
a) i crediti verso banche (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito, ecc.), diversi da quelli «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide». Sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, distribuzione di prodotti finanziari) e i crediti verso Banche Centrali (ad esempio, riserva obbligatoria), diversi dai conti correnti e depositi «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide»;
b) i crediti verso clientela (mutui, operazioni di locazione finanziaria, operazioni di factoring, titoli di debito, ecc.). Sono anche inclusi i crediti verso gli Uffici Postali e la Cassa Depositi e Prestiti, i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, attività di servicing).
Sono inoltre incluse:


Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value che corrisponde di norma al corrispettivo erogato o versato comprensivo degli oneri di transazione.
Le operazioni di pronti contro termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo incassato a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come credito per l'importo versato a pronti.
La Banca stabilisce che eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, saranno decisi dal Consiglio di amministrazione, e in tale sede verrà definita l'eventuale riclassificazione, la quale è limitata a rare circostanze.
Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale sono effettuate in base al principio del costo ammortizzato utilizzando il tasso d'interesse effettivo. Il costo ammortizzato è pari al valore iniziale, comprensivo dei costi di transazione, al netto di eventuali rimborsi di capitale, variato in aumento o diminuzione per le rettifiche e riprese di valore e per l'ammortamento della differenza tra importo erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi di cassa futuri all'ammontare del credito erogato rettificato dai costi o ricavi di diretta imputazione. I crediti a breve termine (inferiori ai 12 mesi) e quelli senza una scadenza definita o a revoca sono iscritti al costo in considerazione del fatto che il calcolo del costo ammortizzato non produce scostamenti significativi. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene utilizzato successivamente per attualizzare i flussi di cassa previsti, ancorché sia intervenuta una modifica creditizia del rapporto a seguito di misure di forbearance sul rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale.
Ad ogni data di bilancio, le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono assoggettate ad impairment secondo le regole previste dal principio IFRS 9; le rettifiche di valore operate sono rilevate a Conto Economico nella voce «130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». Per la definizione delle rettifiche di valore le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate in diversi Stadi:
La classificazione in uno degli stati di deteriorato per lo stadio 3 è in accordo con le definizioni di «Non performing exposure» previste dagli Implementing Technical Standards («ITS») dell'EBA, recepiti dalla Commissione Europea, le attività finanziarie deteriorate sono ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.
Nello specifico:

riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano le prefissate soglie di materialità assoluta (100 € per le esposizioni al dettaglio o i 500 € per le esposizioni diverse dal dettaglio) e relativa (fissata all'uno per cento (1%) sia per le esposizioni al dettaglio sia per le esposizioni diverse dal dettaglio). Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore.
Ad ogni chiusura di bilancio, l'entità deve valutare se c'è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. La determinazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR) e la successiva stima della svalutazione su un orizzonte di stima rispettivamente annuale (per posizioni classificate in stage 1) o poliennale legato alla vita residua dell'esposizione (per posizioni classificate in stage 2) viene effettuata mediante l'utilizzo di specifiche metodologie, che contemperano l'utilizzo sia di criteri assoluti – in particolare, informazioni relative al numero di giorni di scaduto/sconfino continuativo, presenza di misure di forbearance, situazioni di crediti originati o acquistati deteriorati e applicazione della low credit risk exemption per limitate e particolari tipologie di controparti e forme tecniche – che relativi. Più precisamente, questi ultimi consentono di valutare, mediante l'analisi di un'opportuna metrica PD–based («Probability of Default»), la variazione della rischiosità della posizione sull'orizzonte temporale pari alla vita residua della stessa intercorsa tra la data di analisi/reporting e quella di origination. Per la costruzione della medesima ci si avvale di strutture a termine del parametro di probabilità di insolvenza (curve di PD lifetime, differenziate secondo opportuna granularità), le quali vengono costruite partendo dal sistema di rating interno, ove disponibile, ovvero assegnato da un'agenzia esterna, e considerando altresì elementi di natura previsiva–evolutiva e specifici dello scenario macro–economico considerato come maggiormente plausibile alla data di analisi/reporting conformemente ai razionali sottostanti il nuovo principio contabile.
Nel caso in cui si è verificata una variazione significativa del rischio di crediti ci sarà un trasferimento tra stage: questo modello è simmetrico, e le attività possono muoversi tra i diversi stage. Nel caso di posizioni oggetto di misure di forberance si precisa che in coerenza con i principi prudenziali è previsto un periodo di osservazione pari ad almeno due anni prima dell'eventuale ritorno della posizione in uno stage migliore.
La valutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene sulla base del calcolo della perdita attesa («expected credit loss»), la quale è definita come una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario ponderate per la probabilità di accadimento e viene calcolato in base alla classificazione in stage sopra definite.
Per le posizioni in stage 2, sulla base dei risultati ottenuti applicando la metodologia statistica di calcolo definita dalla Banca e sulla base delle informazioni gestionali delle singole controparti, nel caso in cui il valore di perdita attesa associato ad una specifica controparte non rispecchi esattamente la rischiosità della stessa, è possibile incrementare l'accantonamento della controparte sino ad un livello considerato come appropriato dalle competenti funzioni aziendali.
Con riferimento ai rapporti in bonis, la valutazione avviene su base collettiva considerando i parametri di rischio di Probabilità di Default (PD) e Loss Given Default (LGD), nonché dell'esposizione al momento al default (EAD). Le rettifiche di valore per perdite attese sono quantificate come prodotto dei parametri precedentemente riportati per la cui stima ci si avvale dei parametri similari utilizzati ai fini regolamentari opportunamente modificati e adattati in relazione ai differenti requisiti tra la normativa contabile e quella prudenziale con particolare riferimento (I) alla logica di calibrazione dei suddetti parametri di rischio secondo approccio point in time, (II) alla natura prospettica delle stime (segnatamente, modellazione delle c.d. FLI-forward-looking information) ed (III) al loro esplicito condizionamento alla realizzazione di una


pluralità di scenari macroeconomici opportunamente ponderati (c.d. aspetti di scenario-dependency).
Con riferimento ai rapporti deteriorati, la valutazione può avvenire su base collettiva oppure analitica.
La perdita di valore sulle singole attività valutate al costo ammortizzato si ragguaglia alla differenza negativa tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Nel caso della valutazione analitica il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:
Per la valutazione analitica delle attività finanziarie in sofferenza sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:
La valutazione collettiva viene applicata a posizioni con esposizione complessiva contenuta non superiore a determinati «valori–soglia» pro–tempore individuati mediante l'adozione di processi valutativi snelli, prevalentemente di carattere automatico utilizzando specifici coefficienti definiti internamente sulla base di mirate analisi quantitative.
Anche le inadempienze probabili, all'interno delle quali sono altresì classificati i crediti oggetto di piano di ristrutturazione, sono valutate in modo analitico o forfettario. Per la valutazione analitica sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:
La svalutazione collettiva avviene con metodologia simile a quella applicata alle sofferenze forfettarie per le posizioni per le quali non vi sono specifiche previsioni di perdita individualmente imputabili a livello di singolo rapporto.
A tali attività finanziarie si applica una rettifica di valore determinata in modo forfettario sulla base di mirate analisi storico/statistiche delle perdite rilevate sugli stessi.
Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate vengono rilevate per il tramite di procedure automatizzate che estrapolano le posizioni oggetto di anomalie sulla base di determinati parametri individuati dalla normativa tempo per tempo vigente.
Sulle posizioni in oggetto non sono quantificabili previsioni di perdita di tipo analitico a livello di singolo rapporto. La valutazione del livello di deterioramento delle stesse – e pertanto delle rettifiche di valore da applicarsi in modalità collettiva – si ottiene in considerazione della possibilità di rientro in bonis delle posizioni o dell'ulteriore aggravarsi dell'insolvenza e, quindi, dell'ammontare della perdita attesa stimata in coerenza con il processo di recupero individuato. Le valutazioni sono effettuate anche sulla base della disponibilità di opportune informazioni di natura macroeconomica e prospettica che vengano ritenute significative per la stima delle rettifiche di valore.
Si evidenzia come il modello di impairment relativo ai crediti deteriorati (Stage 3) previsto dall'IFRS9 è basato sulla stima della differenza tra flussi contrattuali originari e flussi finanziari attesi. Nella determinazione dei flussi attesi è necessario quindi includere le stime alla data di reporting dei diversi scenari attesi tra cui anche eventuali programmi di cessione dei crediti e/o di accordi transattivi. Qualora quindi l'entità si aspetti di recuperare una porzione di cash flow delle esposizioni attraverso procedure di vendita o accordi transattivi questi potranno essere inclusi nel calcolo dell'Expected credit loss verificate determinate condizioni.
La Banca incorpora le diverse strategie di recupero considerando le diverse probabilità di accadimento.

La regolamentazione interna in ambito di calcolo dell'ECL prevede che la stima della perdita attesa e del valore recuperabile dei crediti deteriorati negli scenari di cessione segua uno specifico procedimento, suddiviso in più fasi, che inizia con l'identificazione degli scenari.
In generale, le regole contabili richiedono che la stima della previsione di perdita su crediti «non performing» rifletta una gamma di possibili risultati previsionali connessi al verificarsi di scenari di gestione, a ciascuno dei quali deve essere associata una specifica probabilità di accadimento.
I possibili scenari attualmente identificati, cui si associano modelli e risultati di valutazione tra loro differenti, consistono:
La fase successiva consiste nell'identificazione del portafoglio oggetto di potenziale cessione, sulla base della conoscenza del medesimo, dell'eventuale esistenza di vincoli interni e/o esterni, del monitoraggio delle condizioni di mercato, nonché tenuto conto dei più complessivi obiettivi strategici e gestionali. L'aggregato è definito sulla base di fattori specifici attribuiti alle singole posizioni, quali le caratteristiche contrattuali (a es. tipologia di garanzia, vetustà, dimensione dell'affidamento, ecc.), informazioni sulla situazione gestionale, quali a esempio la tipologia di procedura di recupero in atto, la geo–localizzazione della controparte, eventuali elementi ostativi o che possano incidere sulla possibilità di cessione della posizione, gli orientamenti strategici, le condizioni di mercato secondo le quali vengono tempo per tempo trattati i crediti, le strategie adottate dai concorrenti nonché eventuali altri fattori endogeni e/o esogeni adeguatamente dettagliati.
A ciascuno scenario gestionale individuato viene attribuita una specifica probabilità di accadimento. Tale probabilità viene determinata su basi sia qualitative che quantitative, queste ultime tengono conto della correlazione tra il portafoglio target ed il portafoglio esteso selezionati per ogni scenario.
Il passo successivo riguarda la stima di perdita attesa per ogni scenario. La stima delle previsioni di perdita sui crediti «non performing» deve riflettere informazioni ragionevoli e sostenibili, disponibili senza costi o sforzi eccessivi, comprese quelle relative agli eventi passati, alle condizioni attuali e alle previsioni delle condizioni economiche future. Nel quantificare la perdita attesa su posizioni «non performing», in linea con la normativa interna, per ogni possibile scenario di gestione individuato, si provvede alla stima dei flussi degli incassi stimati. Per la stima degli incassi futuri in uno scenario di gestione interna del credito, fermo restando quanto previsto dalle specifiche disposizioni normative, si tiene conto delle informazioni macroeconomiche e di settore, della situazione del debitore, dei flussi di cassa attesi in caso di ristrutturazione del debito a «Inadempienza probabile», delle garanzie reali o personali, dell'anzianità della posizione in stato di recupero e del tempo di recupero atteso.
Per la stima degli incassi attesi in uno scenario di cessione del credito, vengono prese in considerazione sia le transazioni effettuate in passato dalla banca per operazioni similari, sia le informazioni specifiche legate al «sottostante» (situazione del prenditore ed eventuali garanzie a sostegno del credito) e al mercato delle cessioni di impieghi «non performing» (ad es. prezzi di operazioni analoghe effettuate da altri intermediari e curve di mercato storiche e attese).
La previsione di perdita sulla singola posizione in stato di deterioramento sarà quindi determinata dal risultato della seguente formula:
| Perdita attesa | Perdita attesa Scenario Cessione* | Perdita attesa Scenario Gestione |
|---|---|---|
| Singola Posizione | = Probabilità di accadimento della Cessione |
+ Interna* Probabilità di accadimento della Gestione Interna |
Gli interessi su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificati alla voce «interessi attivi e proventi assimilati».
Si precisa che per le attività finanziarie classificate in stage 3 e per i crediti originati o acquistati


deteriorati (POCI), gli interessi sono calcolati con il metodo degli interessi netti, e contabilizzati nella voce «interessi attivi e proventi assimilati».
Le rettifiche e riprese per variazioni del rischio di credito, calcolate come sopra specificato, sono rilevate a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle svalutazioni (individuali e collettive) contabilizzate in precedenza.
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o quando non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi, nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
L'IFRS 9 prevede inoltre le previsioni di seguito riportate su:
Sono costituiti da tutte le garanzie personali e reali rilasciate a fronte di obbligazioni di terzi e dagli impegni ad erogare fondi.
I crediti di firma sono valutati sulla base della rischiosità della forma tecnica di utilizzo e tenuto conto del merito creditizio del debitore. Il modello di impairment previsto per questa categoria di attività finanziarie è il medesimo di quello delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (si veda il precedente paragrafo 3).
Le commissioni maturate sono rilevate nella voce di conto economico «commissioni attive». Le perdite di valore da impairment, nonché le successive riprese di valore, vengono registrate a conto economico alla voce «accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri» con contropartita alla voce «Fondi per rischi e oneri – a) Impegni e garanzie rilasciate».

I derivati finanziari e creditizi di copertura che presentano un fair value positivo o negativo vengono contabilizzati nella corrispondente voce di stato patrimoniale. Si evidenzia che lo IASB sta ancora sviluppando i nuovi requisiti di macro-hedging a completamento di quanto già incluso nell'IFRS 9 per l'hedge accounting che sostituiranno le regole dello IAS 39, pertanto sino al completamento ed alla pubblicazione del nuovo standard, la Banca ha ritenuto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting dettati dallo IAS 39 sulla base della facoltà prevista dall'IFRS9.
Il portafoglio dei contratti derivati di copertura dei rischi accoglie gli strumenti derivati impiegati dalla Banca con la finalità di neutralizzare o minimizzare le perdite rilevabili su elementi dell'attivo o del passivo oggetto di copertura.
Le relazioni di copertura dei rischi di mercato possono assumere due differenti configurazioni:
Nel caso il test di efficacia evidenzi una insufficiente relazione di copertura lo strumento viene allocato nel portafoglio di negoziazione. Gli strumenti di copertura sono contabilizzati secondo il principio della «data di contrattazione».
Affinché un'operazione possa essere contabilizzata come «operazione di copertura» è necessario siano soddisfatte le seguenti condizioni: a) la relazione di copertura deve essere formalmente documentata, b) la copertura deve essere efficace nel momento in cui ha inizio e prospetticamente durante tutta la vita della stessa. L'efficacia viene verificata ricorrendo ad apposite tecniche e sussiste quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto (il risultato del test si colloca in un intervallo tra l'80% e il 125%). La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale.
Gli strumenti derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value alla data di stipula del contratto e sono classificati, in funzione del valore positivo o negativo dei medesimi, rispettivamente nell'attivo patrimoniale alla voce «50. Derivati di copertura» o nel passivo patrimoniale alla voce «40. Derivati di copertura».
Le relazioni di copertura del fair value sono valutate e contabilizzate secondo i seguenti principi:
Qualora l'operazione di copertura non soddisfi più i criteri previsti dal principio per la contabilizzazione come tale la differenza tra il valore di carico dell'elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita viene ammortizzata a conto economico, nel caso di strumenti finanziari fruttiferi di interessi; se si tratta di strumenti finanziari infruttiferi tale differenza è registrata direttamente a conto economico.
Nel caso di operazioni di copertura generica di fair value («macro hedge») le variazioni di fair value con


riferimento al rischio coperto delle attività e delle passività oggetto di copertura sono imputate nello stato patrimoniale, rispettivamente, nella voce «60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica» oppure «50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica». La contropartita economica delle variazioni di valore riferite sia all'elemento coperto sia allo strumento di copertura, al pari delle coperture specifiche di fair value, è la voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» del conto economico. Nel caso di interruzione di una relazione di copertura generica di fair value, le rivalutazioni/svalutazioni cumulate iscritte alle voci patrimoniali suindicate sono rilevate a conto economico tra gli interessi attivi o passivi lungo la durata residua delle originarie relazioni di copertura, previa verifica della sussistenza dei presupposti di base.
Le relazioni di copertura dei flussi di cassa sono valutate e contabilizzate secondo i seguenti principi:
Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi plusvalenza o minusvalenza precedentemente rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo restano iscritte separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.
Le relazioni di copertura dei rischi cessano prospetticamente di produrre effetti contabili quando giungono a scadenza oppure viene deciso di chiuderle anticipatamente o di revocarle oppure non soddisfano più i requisiti di efficacia previsti.

Nel portafoglio partecipazioni sono allocate le interessenze azionarie per le quali si verifica una situazione di controllo, controllo congiunto o collegamento, diverse da quelle ricondotte nella voce «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva». Si presume che esista il controllo quando la Banca è esposta o ha diritto a risultati variabili derivanti dal suo coinvolgimento nell'investimento e ha l'abilità di influenzare questi risultati attraverso il suo potere sulla partecipata. Si assume pertanto che sussiste controllo al verificarsi delle seguenti circostanze:
Esiste collegamento quando la Banca esercita un'influenza notevole che deriva dal partecipare in misura superiore o pari al 20% dei diritti di voto oppure, in presenza di una interessenza minore, dal verificarsi di una o più delle seguenti circostanze:
Si ha controllo congiunto quando il controllo della partecipata è condiviso in modo paritetico con altri, viene concordato contrattualmente ed esiste solo se le decisioni sulle attività rilevanti richiedono il consenso unanime delle parti che condividono il controllo.
L'iscrizione iniziale avviene alla data di acquisizione e al costo che corrisponde di norma al valore corrente del corrispettivo versato integrato dei costi accessori direttamente attribuibili all'acquisizione.
Le partecipazioni sono valutate successivamente alla rilevazione iniziale al costo. Se si rilevano sintomi dello stato di deterioramento di una società partecipata tale partecipazione viene sottoposta a «impairment test» al fine di verificare l'eventuale perdita di valore. La perdita da impairment è pari alla differenza tra il nuovo valore attribuito e il valore contabile. Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.
I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono incassati alla voce di conto economico «dividendi e proventi simili». Le perdite da impairment, nonché i profitti e le perdite da cessione sono iscritti alla voce «utili/perdite delle partecipazioni».
Le partecipazioni vengono cancellate quando l'attività finanziaria viene ceduta con trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi.


La voce include i fabbricati, terreni, impianti, mobili, attrezzature, arredi e macchinari. Sono ricompresi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari).
Sono compresi gli immobili detenuti a scopo di investimento posseduti con la finalità di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito e seguono le regole previste dallo IAS 40.
La voce accoglie altresì le attività materiali classificate in base allo IAS 2 Rimanenze, relative principalmente ai cespiti acquisiti nell'ottica di valorizzazione dell'investimento, attraverso anche lavori di ristrutturazione o di riqualificazione, con l'intento esplicito di venderli, compresi i beni derivanti dall'attività di escussione di garanzie ricevute.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo comprensivo degli oneri accessori sostenuti e direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.
Gli investimenti immobiliari, al momento dell'acquisto, vengono iscritti fra le attività dello stato patrimoniale al costo. In presenza di un cambiamento d'uso dell'immobile da immobile ad uso strumentale a investimento immobiliare il valore iniziale di iscrizione è pari al fair value, desunto da apposita perizia. La differenza tra il fair value e il valore contabile dell'immobile alla data del cambiamento d'uso viene trattata sulla base di quanto previsto dallo IAS 16, ovvero se si riscontra una differenza negativa tra fair value e valore contabile, il decremento viene imputato a conto economico, mentre se si rileva una differenza positiva tra fair value e valore contabile l'incremento di valore va imputato a conto economico come provento per l'ammontare che rettifica un eventuale decremento di valore già rilevato in precedenza a conto economico; qualsiasi eccedenza deve essere accreditata ad una riserva di rivalutazione inclusa nel patrimonio netto.
Secondo l'IFRS 16, i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use, per cui, alla data iniziale, il locatario ha un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.
L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent–free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale) il locatario rileva:

– periodi coperti da un'opzione di risoluzione del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certo.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite durevoli di valore.
L'ammortamento avviene su base sistematica secondo profili temporali definiti per classi omogenee ragguagliati alla vita utile delle immobilizzazioni. Dal valore di carico degli immobili da ammortizzare «terra–cielo» è stato scorporato il valore dei terreni su cui insistono, determinato sulla base di specifiche stime, che non viene ammortizzato in quanto bene con durata illimitata. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad impairment test, contabilizzando le eventuali perdite di valore rilevate come differenza tra valore di carico del cespite e il suo valore di recupero. Il valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita ed il relativo valore d'uso del bene inteso come valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite; successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment precedentemente registrate.
Le attività materiali «rimanenza» a cui si applica lo IAS 2 sono valutate al minore tra il costo di iscrizione ed il valore netto di realizzo. Tale fattispecie non è soggetta ad ammortamento periodico.
Per gli immobili a scopo di investimento, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 40, la Banca adotta il metodo di valutazione del fair value in base al quale, successivamente alla rilevazione iniziale, tutti gli investimenti immobiliari sono valutati al fair value. Di conseguenza i suddetti immobili non sono oggetto di ammortamento, né di verifica dell'esistenza di eventuali riduzioni di valore.
Per quanto riguarda i contratti di leasing, nel corso della durata dello stesso, il locatario deve:
Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «rettifiche di valore nette su attività materiali».
Il metodo del fair value per gli investimenti immobiliari prevede che le variazioni di valore derivanti dalla rideterminazione periodica del fair value debbano essere rilevati a conto economico come proventi od oneri nel «Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali». Per le modalità di determinazione del fair value e della periodicità di rideterminazione del patrimonio immobiliare si fa rinvio ai criteri illustrati nella successiva «Parte A.4 – Informativa sul fair value».
Per quanto riguarda i contratti di leasing, l'ammortamento del Diritto d'uso del bene viene rilevato nella voce «Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali» mentre gli interessi passivi rilevati sulla passività finanziaria riferita al contratto sono inclusi nella voce «Interessi passivi e oneri assimilati».
Le attività materiali vengono cancellate dal bilancio all'atto della dismissione o quando hanno esaurito la loro funzionalità economica e non si attendono benefici economici futuri.
In caso di dismissione di un investimento immobiliare, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il valore di carico deve essere riconosciuta a conto economico, come «Utile (perdita) da cessione di investimenti».


Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal bilancio al termine della durata del leasing.
Nella voce sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili, ad utilità pluriennale. Le attività immateriali in essere sono costituite da software, avviamenti e altre attività immateriali.
Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto, rettificato in aumento degli eventuali oneri accessori solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è spesato nell'esercizio in cui è sostenuto; eventuali spese successive sono capitalizzate unicamente se ne aumentano il valore o aumentano i benefici economici attesi. L'avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da un'operazione di aggregazione d'impresa secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente sostenuto per l'operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate costituenti aziende o rami aziendali.
Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali, ad eccezione dell'avviamento, sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. L'ammortamento è calcolato sistematicamente per il periodo previsto della loro utilità futura utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, alla presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività: l'ammontare della perdita è pari alla differenza tra valore contabile e valore recuperabile ed è iscritto a conto economico.
L'avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, eseguita con periodicità annuale o inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono identificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.
Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «Rettifiche di valore nette su attività immateriali» o Rettifiche di valore dell'avviamento. Per l'avviamento non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.
Le attività immateriali vengono cancellate dal bilancio quando non siano attesi benefici economici futuri.

La Banca classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Nella voce sono registrate singole attività non correnti unicamente quando la cessione è ritenuta molto probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni in quanto la Direzione si è impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Vengono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi connessi alla transazione.
I risultati della valutazione affluiscono alle pertinenti voci di conto economico o nella voce «Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte» qualora si tratti di unità operative cessate (Discontinued operations - Gruppi di attività in via di dismissione).
Crediti e debiti di natura fiscale sono esposti nello stato patrimoniale nelle voci «Attività fiscali» e «Passività fiscali». Le poste della fiscalità corrente includono eccedenze di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza dell'esercizio quindi che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Il debito tributario viene determinato applicando le aliquote fiscali e la normativa vigente.
Per la stima delle attività e passività fiscali si tiene conto di eventuali oneri derivanti da contestazioni notificate dall'Amministrazione Finanziaria e non ancora definite oppure il cui esito è incerto, nonché delle eventuali incertezze circa il trattamento fiscale adottato dalla Società data la complessità della normativa fiscale.
In presenza di differenze temporanee deducibili o tassabili tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio viene rilevata, applicando il cosiddetto «liability method», una attività/ passività fiscale anticipata/ differita. Le passività fiscali differite sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
La legge n. 214/2011 consente, al verificarsi di determinate situazioni, di trasformare in crediti di imposta certe tipologie di attività per imposte anticipate iscritte in bilancio quali ad esempio quelle correlate alle rettifiche/riprese di valore su crediti.
Non sono stanziate imposte differite con riguardo ai maggiori valori dell'attivo in sospensione d'imposta e a riserve in sospensione d'imposta in quanto si ritiene che non sussistano, allo stato attuale, i presupposti per la loro futura tassazione. Le attività fiscali differite sono oggetto di rilevazione solamente


Le attività per imposte anticipate determinate sulla base di differenze temporanee deducibili vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero; tale probabilità viene valutata, attraverso lo svolgimento del c.d. «Probability test», sulla base della capacità di generare con continuità redditi imponibili positivi in capo alla Banca o, per effetto dell'opzione relativa al «Consolidato fiscale», al complesso delle società aderenti. Le attività per imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Attività e passività fiscali vengono contabilizzate con contropartita, di norma, a conto economico salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente a patrimonio netto; in tali casi vengono imputate rispettivamente, al prospetto della redditività complessiva o al patrimonio coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.
Nella voce sono ricompresi i seguenti fondi:
Laddove l'effetto del valore attuale del denaro assume rilevanza, (si prevede che l'esborso si verificherà oltre 12 mesi dalla data della rilevazione) si procede all'attualizzazione del relativo fondo.
Nella presente voce figurano i debiti verso banche e verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, conti correnti, finanziamenti, titoli), diversi da quelli ricondotti nelle voci 20. «Passività finanziarie di negoziazione» e 30. «Passività finanziarie designate al fair value». Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. ed i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari. I debiti verso clientela, debiti verso banche e titoli in circolazione sono rappresentati da strumenti finanziari (diversi dalle passività di

negoziazione) che configurano le forme tipiche della provvista fondi realizzata dalla Banca presso la clientela, presso altre banche oppure incorporata in titoli. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.
Le predette passività finanziarie sono iscritte in bilancio secondo il principio della data di regolamento. La contabilizzazione iniziale avviene al valore corrente, valore che di norma corrisponde all'importo riscosso. Nel valore di iscrizione iniziale sono inclusi i costi riferiti alla transazione mentre non sono inclusi tutti gli oneri che vengono recuperati a carico della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di natura amministrativa. Le passività di raccolta di tipo strutturato, costituite cioè dalla combinazione di una passività ospite e di uno o più strumenti derivati incorporati vengono disaggregate e contabilizzate separatamente dai derivati in essa impliciti a condizione che le caratteristiche economiche e i rischi dei derivati incorporati siano sostanzialmente differenti da quelli della passività finanziaria ospite e i derivati siano configurabili come autonomi contratti derivati.
Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. Le passività a breve termine rimangono iscritte per il valore incassato.
Le passività oggetto di una relazione di copertura efficace vengono valutate in base alla normativa prevista per tale tipologia di operazioni.
I debiti per leasing vengono rideterminati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.
Gli interessi passivi collegati agli strumenti di raccolta, calcolati con il metodo del tasso interno di rendimento, sono registrati a conto economico nella voce «interessi passivi e oneri assimilati».
Gli utili e le perdite da riacquisto di tali passività sono rilevati a conto economico nella voce «utili/perdite da cessione o riacquisto di passività finanziarie».
Gli interessi passivi relativi alla passività finanziaria in relazione al contratto di leasing sono rilevati alla voce «Interessi passivi e oneri assimilati».
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scaduti, estinti, annullati ovvero adempiuti gli obblighi sottostanti le passività. Le passività di raccolta emesse e successivamente riacquistate vengono cancellate dal passivo.
La voce include gli strumenti derivati, fatta eccezione per quelli di copertura, il cui fair value risulta essere negativo. Vi sono allocati anche i valori negativi degli strumenti derivati separati contabilmente dai sottostanti strumenti finanziari strutturati quando esistono le condizioni per effettuare lo scorporo. I criteri di iscrizione in bilancio, di cancellazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti di conto economico sono le stesse già illustrate per le attività detenute per negoziazione.
Attualmente la Banca non classifica in bilancio passività fra le passività finanziarie valutate al fair value.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa – Parte A

Sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall'Euro.
Le attività e passività denominate in valute diverse dall'euro sono inizialmente iscritte al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.
Alla data di chiusura dell'esercizio le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio a pronti corrente a tale data. Le immobilizzazioni finanziarie espresse in valuta sono convertite al cambio storico d'acquisto.
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. Per le attività classificate come attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che non sono elementi monetari, le differenze di cambio sono imputate alle riserve di valutazione.
Si applicano i criteri indicati per le voci di bilancio corrispondenti. Il tasso di cambio utilizzato è quello alla data di estinzione.
Il trattamento di fine rapporto è considerato un programma a benefici definiti, ossia una obbligazione a benefici definiti e pertanto, come previsto dallo IAS 19, la determinazione del valore dell'obbligazione è effettuato utilizzando il «projected unit credit method».
Tale metodologia considera ogni singolo periodo di servizio come originatore di una unità addizionale di TFR da utilizzarsi per costruire l'obbligazione finale proiettando gli esborsi futuri sulla base di analisi storico statistiche e della curva demografica e attualizzando tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. L'analisi attuariale è svolta semestralmente da un attuario indipendente.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005 n. 252 le quote di TFR maturate fino al 31/12/2006 rimangono in azienda, mentre le quote maturate successivamente devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare o mantenute in azienda per essere trasferite successivamente all'INPS. Questo ha comportato delle modifiche alle ipotesi prese a base ai fini del calcolo attuariale, in particolare non si tiene più conto del tasso annuo medio di aumento delle retribuzioni.
Il TFR maturato dopo il 31 dicembre 2006 rientra nella fattispecie di piani a contribuzione definita, La Banca rileva i contributi da versare a un piano a contribuzione definita per competenza come passività dopo aver dedotto eventuali contributi già versati ai fondi di previdenza integrativa e al fondo INPS a fronte delle prestazioni di lavoro dipendente e in contropartita il conto economico.
Si evidenzia inoltre che, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 335/95 i dipendenti assunti dal 28/4/1993 possono destinare parte del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato a un Fondo di Previdenza complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono contabilizzati con contropartita ad una posta del patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.

La Banca ha in essere un piano dei compensi a favore del personale più rilevante basato su strumenti finanziari nell'ambito del quale la remunerazione variabile, qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione, è soggetta alle norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari che si ritengono idonee ad assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo.
In conformità al principio IFRS 2, i piani di remunerazione basati su azioni proprie sono rilevati come costi a conto economico (voce "160. a) spese per il personale") con contropartita un corrispondente incremento del patrimonio netto (voce "140. Riserve").
Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata in funzione della prestazione lavorativa ricevuta. In considerazione della difficoltà di misurare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute, il principio permette di valutare le prestazioni, in modo indiretto, facendo riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale alla data della loro assegnazione (c.d. "grant date"; tale data corrisponde al momento in cui le parti hanno condiviso i termini e le condizioni dell'accordo, se però l'accordo è soggetto all'approvazione del Consiglio di amministrazione, la data di accordo coincide con la data di approvazione). Tale costo, va suddiviso lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio (c.d. "vesting period").
I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti di capitale che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio. Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione.
I ricavi, in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile IFRS 15, rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).
I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati a conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa. Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale


passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto. Con riferimento alla rilevazione delle commissioni di collocamento di prodotti, i ricavi vengono rettificati per tener conto della possibilità di restituzione di importi già incassati legati a ricavi variabili. Con riferimento ai corrispettivi connessi a conti correnti, le modalità di rilevazione prevedono l'allocazione dei ricavi stessi sui singoli prodotti o servizi costituenti il pacchetto «stand alone».
I costi sono iscritti contabilmente a Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti seguendo il principio della competenza. I costi relativi all'ottenimento e all'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Qualora i costi non siano associabili ai ricavi, vengono rilevati immediatamente a Conto Economico.
Con riferimento ai proventi ed oneri relativi alle attività/passività finanziarie si precisa che:
I Decreti-legge n.18/2020 (c.d. «Decreto Cura Italia») e n.34/2020 (c.d. «Decreto Rilancio») hanno previsto una serie di misure volte a sostenere privati e imprese italiane nel loro rilancio post emergenza Covid-19, tra cui misure fiscali di incentivazione connesse a spese sostenute per specifici interventi fruibili sotto forma di detrazioni d'imposta o crediti d'imposta. Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). La Banca, nell'ottica di contribuire a sostenere famiglie e imprese, nel secondo semestre 2020 ha avviato un progetto specifico mirato all'acquisizione di tali crediti d'imposta.
Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono:

La contabilizzazione è avvenuta in conformità a quanto previsto dai principi contabili internazionali e coerentemente a quanto previsto dal Documento Banca d'Italia/ Consob/Ivass n. 9 («Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio» acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti») emanato in data 5 gennaio 2021.
Sulla base del documento emanato i crediti d'imposta acquistati non rappresentano attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie per tale motivo la classificazione più appropriata è quella residuale delle «altre attività» dello stato patrimoniale.
Al momento della rilevazione iniziale il credito d'imposta viene rilevato al prezzo dell'operazione (valore corrispondente al suo valore equo). Per le valutazioni successive è prevista l'applicazione delle previsioni dell'IFRS 9.
La Banca in considerazione dell'andamento dei volumi di crediti acquistati, delle prospettive future e anche della recente nota di Banca d'Italia riguardo il trattamento prudenziale di tali crediti, ha ritenuto di affiancare al business model HTC anche il business model HTCS.
Il business model HTC prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo determinato al momento della rilevazione iniziale, mentre il business model HTCS prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita la redditività complessiva. Si specifica che tale operatività non genera day one profit/loss.
Su questi crediti non è calcolata alcuna perdita attesa poiché non esiste un rischio di credito della controparte considerato che il realizzo del credito avviene in compensazione o in contanti nel caso di cessione.
Con riferimento al 31 dicembre 2023, si rileva la presenza nel portafoglio della banca di:
Le clausole di step-up e step-down legate alle sottoscrizioni in oggetto non presentano un elevato grado di complessità; nello specifico, le clausole più comuni riguardano il miglioramento delle emissioni dirette di GHGs (Greenhouse gases) e la capacità installata di fonti di energia rinnovabile entro una determinata data.
Da un punto di vista contabile, durante l'esercizio oggetto di rendicontazione, nel momento della sottoscrizione di titoli di debito e/o erogazione di finanziamenti, la banca ha verificato che tali strumenti potessero essere o meno conformi ad un cd. basic lending arrangement e non determinare il fallimento del SPPI Test. Nello specifico, si è ritenuto che tali strumenti potessero superare il test, poiché:


– i flussi di cassa contrattuali legati al verificarsi dell'evento contingente non rappresentano un investimento nell'emittente/prestatore o nelle attività sottostanti.
Un ulteriore elemento considerato per il superamento del SPPI test è la rilevanza che il rischio ESG ha nella commisurazione della remunerazione dello strumento finanziario. Tali attività, al momento, riguardano solamente una parte del portafoglio creditizio; sono infatti in fase di strutturazione i processi di misurazione, controllo e mitigazione degli andamenti dei rischi di sostenibilità con l'obiettivo di estenderli poi al complessivo perimetro di esposizioni. Nel momento in cui, come nel caso della banca, lo stesso sia in fase di iniziale inclusione nei processi di erogazione, monitoraggio dei rischi e pricing, non si può sostenere che la caratteristica ESG sia valutata per compensare il creditore per un rischio di prestito specifico, come il rischio di credito, ma più per incentivare un comune comportamento da "buon cittadino d'impresa". In questo caso, quindi, è possibile affermare che non viene introdotta una remunerazione/rischio non tipica di uno strumento di ordinaria concessione di credito. Inoltre, a riprova del fatto che le clausole degli asset in oggetto non introducono una compensazione per rischi ESG, vi è da segnalare che, allo stato attuale, non è stato implementato dalla banca un sistema di monitoraggio costante e granulare circa il raggiungimento di tali obiettivi da parte delle controparti, così come in fase di negoziazione contrattuale la rilevanza di tali clausole non rappresenta un elemento primario.
Infine, si segnala che per le sottoscrizioni in oggetto, la banca non procede ad effettuare valutazioni di natura quantitativa sulla magnitudo delle clausole all'interno della remunerazione ai fini dello SPPI test, anche in questo caso, in considerazione del fatto che non sono ancora stati sviluppati sistemi per la misurazione dei rischi ESG legati a tali clausole. In tal senso, la quantificazione dell'aggiustamento della remunerazione è determinata in maniera sostanzialmente standard: la remunerazione non è rappresentativa di una effettiva quantificazione di un rischio.
Eventuali azioni proprie detenute in portafoglio sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Allo stesso modo vengono imputati eventuali utili o perdite derivanti dalla successiva negoziazione.
Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti «a vista», nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali «a vista» sono rilevate nella voce 130. «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito».
Le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali la Banca vende a terzi dei titoli con l'obbligo di riacquisto degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, vengono iscritte nei debiti verso banche o verso clientela a seconda della controparte. Analogamente, le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali la Banca acquista da terzi dei titoli con l'obbligo di rivendita degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, sono contabilizzate come crediti verso banche o clientela (categoria contabile delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato»), a seconda della controparte. La differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine delle predette operazioni è contabilizzata come interesse e registrata per competenza lungo la vita dell'operazione. Le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nella piena disponibilità economica del prestatore vengono rilevate in bilancio come le anzidette operazioni di pronti contro termine. Nel caso di operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli, ovvero senza garanzia, il prestatore e il prestatario continuano a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale, rispettivamente, il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia. La remunerazione di tale operatività è rilevata dal prestatore nella voce «40. Commissioni attive» e dal prestatario nella voce «50. Commissioni passive».

Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi sono previste specifiche valutazioni che prevedono l'utilizzo di complessi modelli di valutazione e/o parametri non osservabili sul mercato. Tali valutazioni sono pertanto caratterizzate da complessità valutative che vengono evidenziate nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di determinazione del fair value per gli strumenti misurati in bilancio al fair value e per quelli valutati al costo ammortizzato, si fa rinvio a quanto contenuto nella presente Nota Integrativa, Parte A.4 – «Informativa sul fair value».
Per quanto concerne gli investimenti partecipativi si evidenzia che l'eventuale indisponibilità, alla data di redazione del bilancio, dei progetti di bilancio delle partecipate e dei loro piani industriali previsionali aggiornati introduce ulteriori elementi di incertezza nell'ambito del processo di valutazione del valore delle partecipazioni. In tali circostanze non si può quindi escludere che il valore attribuito alle partecipazioni, sulla base delle informazioni disponibili, possa eventualmente differire da successive valutazioni formulate alla luce di diversi elementi informativi disponibili.
La Banca presenta, tra le proprie attività patrimoniali significative, attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico e la data nella quale i costi potranno essere dedotti e in misura residuale da perdite fiscali riportabili a nuovo. Nella Sezione 10 – «Attività fiscali e passività fiscali» contenuta nella Parte B – Attivo della presente Nota Integrativa viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate, sui risultati della sensitivity relativi all'orizzonte temporale di recuperabilità delle DTA, in funzione di ragionevoli variazioni nei previsti flussi reddituali. La valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti implica un certo grado di complessità specialmente con riferimento ai piani a benefici definiti ed ai benefici a lungo termine laddove vengono utilizzate ipotesi attuariali di natura demografica (quali tassi di mortalità e di turnover dei dipendenti) e finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione). Nella Parte B della presente Nota Integrativa, rispettivamente per il Fondo di trattamento di fine rapporto e per i fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti è stata effettuata l'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.
L'art. 26 del decreto-legge 10 agosto 2023 n. 104 convertito con modificazioni dalla legge 9 ottobre 2023 n. 136 recante "Disposizioni urgenti a tutela degli utenti in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici" ha introdotto un'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine d'interesse a carico delle banche. Tale imposta, ai sensi del comma 2, è determinata applicando un'aliquota pari al 40 per cento sull'ammontare del margine degli interessi ricompresi nella voce 30 del conto economico redatto secondo gli schemi approvati dalla banca d'Italia, relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1°gennaio 2024 che eccede per almeno il 10% il medesimo margine riferito all'esercizio antecedente a quello in corso al 1°gennaio 2022. Il comma 3 fissa un tetto massimo pari allo 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale determinato ai sensi dei paragrafi 3 e 4 dell'art. 92 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023. In sede di conversione del decreto è stato introdotto il comma 5-bis che consente alle banche, in luogo de del versamento dell'imposta, di destinare, in sede di approvazione del bilancio relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1°gennaio 2024 un importo non inferiore a due volte e mezza l'imposta a una riserva non distribuibile a tal fine individuata. La banca ha ritenuto di potersi avvalere di questa possibilità e pertanto la proposta di riparto dell'utile dell'esercizio 2023 che verrà sottoposta all'assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2023 contiene espressamente la costituzione di una specifica riserva definita "Riserva non


distribuibile ai sensi art. 26 comma 5-bis Decreto-legge-10 agosto 2023 n. 104, convertito, con modificazioni dalla legge 9 ottobre 2023 n. 136" per l'importo di euro 107,06 milioni. Il trattamento contabile è in linea con quanto previsto dall'IFRIC 21; si specifica altresì che non si è rilevato alcun effetto a conto economico.
Come indicato precedentemente l'adozione di alcuni principi contabili comporta necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nella situazione annuale e sull'informativa relativa alle eventuali attività e passività potenziali. Nella determinazione delle stime contabili la Banca prende in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché le eventuali ipotesi considerate ragionevoli sulla base di evidenze esterne e alla luce dell'esperienza storica dell'istituto. Non si può pertanto escludere che per quanto ragionevoli tali stime possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero infatti anche discostarsi dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione annuale o semestrale e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte.
Allo stato, tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui la Banca si troverà ad operare si annoverano le conseguenze negative sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'evoluzione del contesto geopolitico e macroeconomico.
A partire dall'invasione russa dell'Ucraina, avvenuta a fine febbraio 2022, si evidenzia invece che la stessa ha determinato un drastico peggioramento del contesto macroeconomico e delle previsioni di ripresa. In particolare, il conflitto ha avuto un impatto negativo sull'economia globale attraverso l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia. Ciò ha aggiunto pressioni inflazionistiche, imponendo un difficile equilibrio alle banche centrali nel loro tentativo di tenere sotto controllo l'inflazione senza innescare una recessione. Inoltre, le ulteriori tensioni geopolitiche del 2023, in particolare il conflitto in Medio Oriente, hanno ulteriormente contribuito a generare incertezza.
In questo contesto, caratterizzato da una crescente incertezza sulle prospettive macroeconomiche, la Banca ha mantenuto i presidi già avviati nei precedenti trimestri rafforzandoli con una ulteriore specifica attività di monitoraggio del rischio di credito. Sotto questo profilo, infatti, oltre ai presidi già in essere, sono state aggiornate le liste di clienti ritenuti "ad elevato rischio" (high risk positions) in ragione della loro particolare esposizione al contesto geopolitico e alla crisi energetica e inflazionistica attuali, per le quali si è valutata, in via temporanea, una riclassificazione prudenziale a Stage 2.
Nel corso del 2023 non si segnalano novità normative, pertanto le classificazioni e le valutazioni sono avvenute in continuità del Bilancio 2022 a cui si rimanda per un'informativa dettagliata degli interventi normativi sia per la modalità di applicazione da parte della Banca.
Si riassume qui di seguito la dinamica dei principali aggregati economici della Banca registrata al 31 dicembre 2023, evidenziando quelli maggiormente influenzati dagli effetti legati ai conflitti militari, all'evoluzione del mercato dell'energia ed ai mercati finanziari. In particolare, il margine di interesse ha beneficiato degli effetti positivi derivanti dal rialzo dei tassi e dalle pressioni inflazionistiche rispetto all'esercizio 2022. I risultati dell'attività finanziaria hanno risentito dell'evoluzione positiva dei mercati finanziari registrando plusvalenze rispetto all'esercizio 2022, che era invece stato negativamente impattato da significative minusvalenze. Il costo del credito è stato influenzato dagli effetti derivanti dal mutato scenario macroeconomico; si è registrato un aumento del costo del credito complessivo rispetto all'esercizio precedente riconducibile anche ad accantonamenti connessi al contesto geopolitico, alla situazione economica caratterizzata da rincari delle materie prime energetiche e da rischi legati ad

approvvigionamenti, oltre che ai rischi ambientali e climatici. Sul portafoglio di crediti non performing si sono ulteriormente incrementati i livelli di copertura in relazione anche alla cessione massiva effettuata a fine anno e all'adozione del calendar provisioning in osservanza col quadro regolamentare. Nel successivo paragrafo viene fornito un maggior dettaglio degli impatti sulla quantificazione delle perdite attese, con evidenza anche di quelli quantitativi. Nel complesso, tutto ciò ha impattato positivamente sui risultati economici parziali e totali, con conseguente effetto anche sugli indicatori di profittabilità. Si rimanda al capitolo «Risultati di sintesi e indicatori alternativi di performance» contenuto nella relazione sulla gestione consolidata per maggiori dettagli e dati quantitativi.
Con riferimento al framework metodologico utilizzato dalla Banca per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing ("ECL") nel corso del 2023 sono state effettuate le usuali attività di aggiornamento delle parametrizzazioni degli scenari macroeconomici e dei fattori ponderali ad essi associati in base alle ultime previsioni disponibili, inclusive del mutato contesto macroeconomico.
Con specifico riferimento alla esplicita modellazione delle componenti prospettica e di scenario dependency, si precisa come si siano adottati, per il calcolo delle svalutazioni di dicembre 2023, una pluralità di scenari macroeconomici:
In sede di ponderazione delle ECL scenario-dependent, allo scenario baseline viene assegnato, in ragione della sua natura, il fattore ponderale prevalente (pari al 65%), mentre gli scenari alternativi sono assegnati fattori ponderali rispettivamente pari a 25% e 10%.
Nel corso dell'esercizio, l'approccio metodologico utilizzato dalla Banca per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing è stato oggetto di una serie interventi evolutivi che hanno riguardato sia il framework di stage allocation con l'introduzione di un ulteriore criterio assoluto e la rimodulazione del livello di soglia del c.d. criterio assoluto di PD-backstop che quello di ECL override.
Nel corso del 2023 si è provveduto inoltre ad effettuare l'aggiornamento ed il fine tuning della specifica modellazione delle c.d. forward-looking information (FLI). In particolare, si evidenzia la definizione di c.d. in-model adjustment per la suite dei modelli statistico-econometrici, sviluppati secondo una metodologia data-driven, volti a modellare in modo esplicitamente prospettico le dinamiche evolutive dei parametri di rischio per tutti gli scenari macroeconomici.
Sono state aggiornate le liste di controparti ritenute «ad alto rischio» per le quali si è valutata una classificazione a Stage 2, con particolare riferimento sia all'aggiornamento delle posizioni afferenti alle fattispecie di casistiche in essa già presenti che all'aggiunta delle posizioni colpite dagli eventi verificatesi in Emilia-Romagna. Particolare attenzione è stata posta nella definizione delle posizioni degli stati gestionali ricompresi nello Stage 2, includendo in uno di essi anche alcune posizioni oggetto di particolare monitoraggio in seguito alla segnalazione da parte dell'Autorità di vigilanza o delle funzioni di controllo di secondo livello.
Con riferimento ai management overlay applicati nel calcolo delle rettifiche di valore sui crediti performing, si è provveduto ad includere delle evolutive metodologiche volte a recepire l'impatto, in termini sia di svalutazioni sia di staging, dei c.d. novel risk factors (i.e. energy risk, inflation risk, supply chain risk e geopolitical risk), all'aggiornamento dei c.d. moltiplicatori geo-settoriali alla luce dei nuovi forecast macroeconomici pubblicati, alla definizione e quantificazione di uno specifico "ESG add-on" per recepire nuovi fattori di rischio quali il climate and environment risk e alla ricalibrazione ed affinamento


del c.d. prudential add-on ed alla sua contestuale rimappatura in una pluralità di add-on specifici (c.d. model-related overlay), volti ad indirizzare in modo puntuale tutti gli specifici ambiti.
In aggiunta, ai fini di indirizzare le raccomandazioni che sono state identificate dall'Autorità di vigilanza nei processi di gestione e monitoraggio del credito, è stata introdotta una nuova modalità di calcolo dell'ECL su un portafoglio di esposizioni oggetto di monitoraggio rilevata attraverso l'applicazione di uno specifico overlay (process deficiencies-related add-on).
Le modifiche sopra rappresentate hanno comportato un impatto sia sullo staging, con un incremento dell'incidenza delle posizioni classificate in stadio 2, che l'aumento del livello di coverage dello stadio 2. Il livello complessivo degli overlay applicati si porta quindi a 197 milioni di euro.
Infine, sono da menzionare le attività di fine tuning condotte con riferimento alla quantificazione delle svalutazioni per le posizioni in past due, nel computo delle quali si è provveduto a recepire gli effetti rivenienti dall'aggiornamento degli scenari legati alla cessione di esposizioni non performing e dei c.d. model-related add-on in analogia con le omologhe componenti applicate alle esposizioni in bonis.
In ogni caso, non è tuttavia da escludersi come l'introduzione di differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie performing della Banca – influenzati peraltro dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento – possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2023.
Per ulteriori dettagli in merito agli effetti di questi interventi sul calcolo delle rettifiche di valore sui crediti e sull'analisi di sensitivity si rinvia ai paragrafi «2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese» e «5 Impatti derivanti dai rischi emergenti» contenuti nella sezione dedicata al rischio credito della «Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura» della Nota Integrativa individuale.

Per la Banca, come già nell'esercizio precedente, non sono intercorse riclassifiche di attività finanziarie dovute al cambiamento di business model.
Nel corso dell'esercizio 2023, così come per quelli precedenti, non è intervenuto alcun cambiamento del «business model» di Banca Popolare di Sondrio, ossia delle modalità con le quali la Banca gestisce gli strumenti finanziari.
Di seguito viene fornita l'informativa sul fair value come richiesto dall'IFRS 13. Il richiamato principio definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di una attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato ma, mentre per alcune attività e passività potrebbero essere disponibili transazioni o informazioni di mercato osservabili, per altre attività e passività tali informazioni potrebbero non essere disponibili. Quando non è rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica è necessario ricorrere a delle tecniche di valutazione che massimizzino l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riducano al minimo l'input di quelli non osservabili.
L'IFRS 13 richiede la misurazione del rischio di inadempimento nella determinazione del fair value dei derivati OTC. Tale rischio riguarda le variazioni sia del merito creditizio della controparte sia quello dell'emittente. È stato pertanto implementato un modello di valorizzazione di questa componente di rischio che va a rettificare il valore puro di mercato dello strumento.
Per quanto riguarda i derivati con mark to market attivo la componente di rischio viene denominata CVA (Credit value adjustment) e rappresenta la perdita potenziale associata al rischio creditizio della controparte, mentre per gli strumenti con mark to market negativo il DVA (Debit value adjustment) quantifica il rischio emittente.
Questi aggiustamenti al prezzo sono ottenuti secondo un approccio model-based derivanti dalla possibilità di default sia delle controparti che della banca stessa, nonché ulteriori componenti rappresentativi di costo/convenienza associati all'operazione. Il Credit Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value dovuto al rischio che la controparte fallisca in un momento in cui la banca vanta un'esposizione positiva verso di essa. Assume quindi segno negativo e rappresenta una componente della valutazione che va pertanto a diminuire il fair value positivo dello strumento. Il Debt Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value che considera le conseguenze sulle controparti di un eventuale fallimento della banca. Contrariamente al CVA, esso rappresenta un aggiustamento di segno positivo che va pertanto a diminuire il fair value negativo dello strumento. Nel caso in cui con la controparte sia stato stipulato uno specifico accordo di CSA (Credit Support Annex) e sia quindi stato dato o preso a garanzia un deposito in contanti, il valore dello strumento non viene rettificato per la componente di CVA/DVA. Il valore di CVA/DVA contabile per gli strumenti derivati viene quindi calcolato come il prodotto tra il fair value della posizione, la probabilità di default cumulata e il complemento a 1 del tasso di recupero (RR). Il calcolo di questi aggiustamenti è effettuato giornalmente direttamente negli applicativi che gestiscono le posizioni in strumenti derivati detenute dalla banca.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa – Parte A
I valori di input per la determinazione del fair value di livello 2 comprendono: prezzi quotati per attività o passività similari in mercati attivi, prezzi quotati per attività o passività identiche o similari in mercati non attivi, dati diversi dai prezzi quotati osservabili come tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati, volatilità implicite, spread creditizi, input corroborati dal mercato. Sono generalmente forniti da provider o desunti sulla base di prezzi calcolati grazie a parametri di mercato per attività finanziarie simili.
I valori di input per la determinazione del fair value di livello 3 sono valori non osservabili sul mercato per l'attività o per la passività e devono essere utilizzati per valutare il fair value nella misura in cui non siano disponibili gli input osservabili rilevanti. Devono riflettere le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nel determinare il prezzo dell'attività o passività, incluse le assunzioni circa il rischio. I valori di input non osservabili sul mercato derivano da stime e valutazioni interne derivanti da modelli di pricing che privilegiano l'esame dei cash flow attesi e informazioni di prezzi e spread nonché dati e serie di dati storici relativi a fattori di rischio e report specialistici in materia.
Gli strumenti derivati OTC, per cui non esistono quotazioni formulate pubblicamente da terze parti indipendenti e che sono tipicamente dei contratti siglati bilateralmente tra la banca e un'altra controparte finanziaria, vengono valorizzati attraverso opportuni modelli di pricing e classificati al Livello 2 o al Livello 3 (qualora si debba ricorrere ad assunzioni significative e/o a parametri di mercato non osservabili) della gerarchia del fair value. In particolare, tutti gli strumenti derivati possono essere ricondotti a due categorie:
Tale categoria di strumenti derivati, cui appartengono tutte le tipologie di opzioni, necessita di modelli di calcolo basati sulla volatilità del sottostante con il possibile ricorso a modelli basati su metodi numerici, nel caso di presenza di elementi path-dependent rispetto all'evoluzione attesa del valore del sottostante o elementi di esoticità nella determinazione del payoff.
La modalità di valutazione al fair value dei finanziamenti e crediti, ove non si possano utilizzare parametri relativi al rischio di credito desumibili da quotazioni di mercato, comporta la classificazione dello strumento nel Livello 3 della Gerarchia del fair value. In linea generale, il calcolo del fair value per questi crediti avviene attraverso un modello DCF, dove i singoli flussi di cassa associati alle singole scadenze, depurati della componente non recuperabile correlata al rischio di credito della controparte, sono attualizzati ad un tasso privo di rischio maggiorato di un premio per l'illiquidità dello strumento stesso. I flussi di cassa alla singola data di pagamento vengono determinati partendo dai flussi contrattuali e considerano, ove rilevanti, sia dinamiche previsive di estinzione anticipata, sia la modellazione di eventuali componenti opzionali legate all'indicizzazione dei flussi. Per i crediti a vista o senza scadenza contrattuale il valore di bilancio netto è considerata la migliore approssimazione del fair value. I Prestiti Ipotecari Vitalizi (PIV), in ragione della loro particolare struttura contrattuale e del profilo di rischio, hanno un modello di valutazione specifico che è maggiormente focalizzato sul valore dell'immobile oggetto di finanziamento.
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Per quanto attiene i crediti fiscali classificati nella voce delle Altre Attività di stato patrimoniale, in attesa che si consolidi una prassi di mercato in termini di valutazione, la stima del fair value viene calcolata con una modalità «base», che replica il modello DCF precedentemente esposto. Eventuali arricchimenti del modello valutativo potranno dipendere dall'osservazione sul mercato di transazioni comparabili, avendo a riferimento, ad esempio, size, livelli di attività, prossimità temporale agli attivi oggetto di valutazione.
Gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) sono intermediari finanziari che raccolgono risparmio privato e lo investono sulla base di specifiche regole di gestione, declinate con riferimento a specifici limiti in termini di rischio, asset allocation, concentrazione ed esposizione.
Gli OICR hanno generalmente un patrimonio segregato che viene usualmente gestito in modo dinamico e la sua composizione è di solito solo parzialmente nota agli investitori. L'Ente Gestore provvede, con una frequenza prevista dal regolamento interno dell'OICR, a pubblicare una stima del valore netto complessivo del patrimonio dell'OICR stesso (denominato Net Asset Value o NAV), da cui viene calcolato il valore teorico di ciascuna quota.
Il profilo di rischio e rendimento di un investimento in OICR è estremamente variabile a seconda delle caratteristiche e della forma dell'OICR stesso, del tipo di legislazione cui è soggetto, del tipo di investimenti che effettua e delle possibilità di smobilizzo delle quote detenute. La maggior parte dei fattori connessi al profilo di rischio e di rendimento delle quote di un OICR è riflessa nella valorizzazione del patrimonio e, conseguentemente, nel valore del NAV prodotto e comunicato dall'Ente Gestore, che costituisce la base di determinazione del fair value delle quote stesse. Tuttavia, ci possono essere degli elementi di rischio non perfettamente o completamente riflessi nel NAV e che, pertanto, richiedono l'esecuzione di opportuni aggiustamenti rispetto al NAV per individuare il fair value. Ciò si riscontra particolarmente negli OICR con le seguenti caratteristiche:
Qualora non siano disponibili fonti di prezzo di Livello 1 e di Livello 2, la determinazione del fair value avviene attraverso l'utilizzo di un modello di valutazione ad-hoc, definito specificamente rispetto alle caratteristiche dello strumento in oggetto e delle informazioni finanziarie disponibili al momento della valutazione. In tal caso, lo strumento verrà classificato al Livello 3 della Gerarchia del fair value. In tali circostanze si utilizzano specifici approcci e metodologie valutative sviluppati ad-hoc dall'Ufficio Modelli di pricing e di valutazione conformente alle best practice e alla letteratura di settore in ambito di valuation


and financial modelling, che possono essere ricondotti alle due seguenti macro-tipologie di metodi valutativi analitici e empirici. I c.d. metodi analitici vengono solitamente utilizzati come approccio valutativo principale, qualora non siano rilevabili transazioni dirette sulla società oggetto di valutazione aventi a riferimento il trasferimento di una quota significativa del capitale sociale intercorso tra controparti indipendenti di mercato in un arco di tempo ragionevolmente ravvicinato. Tali metodologie stimano il valore di una società attraverso l'analisi dei suoi fondamentali per la determinazione degli input (come flussi di cassa, reddito, patrimonio, etc.) su cui la valutazione è basata. I metodi analitici si differenziano da quelli empirici (descritti in seguito), i quali stimano il valore di una società facendo affidamento ai prezzi di società comparabili sul mercato.
Per i titoli di capitale non quotati per i quali non sono disponibili input osservabili e per i quali le più recenti informazioni disponibili per valutare il fair value sono insufficienti, la miglior stima dello stesso è stata effettuata considerando il valore del patrimonio netto rettificato.
Per la Banca Popolare di Sondrio le attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente sono rappresentate dal patrimonio immobiliare di proprietà detenuto a scopo d'investimento valutati al fair value sulla base di quanto previsto dal principio IAS 40.
Il fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento, viene determinato attraverso il ricorso ad apposite perizie predisposte da parte di indipendenti società, professionalmente qualificate ed operanti nel ramo specifico, in grado di fornire valutazioni immobiliari sulla base degli standard RICS Valuation.
Tali standard garantiscono che:
Per gli immobili di importo significativo, ossia per gli immobili di valore superiore a 5 milioni, è prevista una perizia di tipo «full», ossia condotta mediante un sopralluogo dell'immobile, oltre che attraverso un'analisi di dettaglio della documentazione disponibile. Per i restanti immobili è invece possibile ricorrere ad una perizia di tipo «drive-by», ossia basata sull'esame della documentazione oltre che attraverso un sopralluogo esterno dell'unità oggetto di valutazione.
Tenuto conto che per gli immobili destinati a scopo di investimento il criterio di misurazione è il fair value il valore viene determinato sulla base di nuove perizie ogni anno.
La Banca determina il fair value delle attività e passività ricorrendo a varie metodologie definite all'interno delle policies aziendali. Sulla base degli input che possono essere utilizzati gli strumenti finanziari vengono classificati di Livello 1, Livello 2, Livello 3. Vengono classificati nel Livello 1 gli strumenti finanziari che sono oggetto di quotazione in mercati attivi per i quali il fair value è assunto sulla base delle quotazioni ufficiali sul mercato. Nel caso in cui si sia in presenza di più mercati attivi viene considerato il mercato principale; in assenza di quest'ultimo il mercato più vantaggioso. Di norma gli input di livello 1 non possono essere rettificati. Il concetto di mercato attivo non coincide con quello di mercato regolamentato ma è strettamente riferito allo strumento finanziario. Ne consegue che l'essere quotato in un mercato regolamentato non è sufficiente per essere definito quotato in un mercato attivo. I prezzi quotati sono rilevati da listini, dealer, broker ecc. e sono rappresentativi di transazioni regolarmente effettuate. Vengono classificati nel livello 2 gli strumenti finanziari per i quali gli input sono diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. In tale caso si ricorre a tecniche di valutazione che sono il metodo della valutazione di mercato, il metodo

reddituale che a sua volta si basa sulle tecniche del valore attuale e modelli di misurazione del prezzo delle opzioni. L'utilizzo di una tecnica del valore attuale ricomprende a sua volta i seguenti elementi:
Vengono classificati nel livello 3 gli strumenti finanziari per i quali gli input non siano osservabili. In questo caso vengono utilizzate le migliori informazioni disponibili nelle circostanze specifiche tenendo conto anche di tutte le informazioni relative ad assunzioni ragionevolmente disponibili adottate dagli operatori di mercato.
Nel caso in cui la valutazione di uno strumento finanziario avvenga mediante ricorso a input di livelli diversi allo strumento finanziario viene attribuito il livello con l'input significativo più basso. Il principio contabile IFRS 13 richiede, per le attività finanziarie classificate al livello 3, informativa in merito alla sensitività dei risultati economici a seguito del cambiamento di uno o più parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate nella determinazione del fair value.
Anche in considerazione del fatto che il peso specifico di tali strumenti all'interno del portafoglio delle attività finanziarie della Banca è contenuto e che all'interno degli strumenti di livello 3 sono ricompresi una buona parte di titoli valutati secondo modelli i cui input sono specifici dell'entità oggetto di valutazione (ad esempio i valori patrimoniali della società) o attraverso prezzi tratti da operazioni precedenti senza ulteriori rettifiche (per i quali non è richiesta informativa quantitativa della sensibilità della misurazione), variazioni degli input non osservabili non comportano significativi impatti economici.
In relazione ai titoli Asset Backed Securities (ABS) presenti in portafoglio, rivenienti dalle operazioni di cessione tramite cartolarizzazione di portafogli di crediti in sofferenza le analisi e valutazioni sono state svolte sulla base del più recente patrimonio informativo disponibile e seguendo per la modellazione dei flussi di cassa dell'operazione di securitization la c.d. waterfall structure. Dalle analisi svolte non sono emersi elementi tali da giustificare una variazione del fair value delle tranche rispetto ai valori attualmente scritti a bilancio.
Sono inoltre presenti in portafoglio quote di fondi rivenienti da operazioni di ristrutturazione di crediti corporate, la cui misurazione al fair value viene effettuata sulla base del NAV, eventualmente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità dell'investimento.
Gli strumenti classificati al livello 3, per i quali nella determinazione del fair value vengono elaborati input non osservabili di carattere quantitativo, sono riconducibili, in buona parte, a strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI previsto per la classificazione delle attività finanziarie dall'IFRS 9. Il fair value della maggior parte di tali strumenti finanziari è determinato attraverso un modello di Discounted Cash Flow o, per prodotti a revoca, posto pari all'esposizione lorda rettificata per la componente di perdita per rischio di credito. Al cambiamento dei parametri di rischio non osservabili, i risultati economici non presentano rilevanti oscillazioni. In particolare, sono state effettuate le seguenti analisi:


variazioni del fair value sono pari a -2,02% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +3,06% in caso di abbassamento delle medesime. In particolare, nei rapporti rateali a tasso fisso il valore del tasso di capitalizzazione non è impattato dallo «shock», che impatta invece in fase di attualizzazione dei flussi; al contrario, nei rapporti rateali indicizzati ad un tasso variabile il valore del tasso di capitalizzazione, con riferimento alla componente di spread, non è impattato dallo «shock», mentre lo «shock» impatta in fase di determinazione delle componenti variabili delle cedole e nella fase di attualizzazione dei flussi. Il fair value, con e senza l'applicazione dello «shock», può riflettere un effetto di attualizzazione da tasso negativo; questo è in linea con quanto calcolato correntemente in altre elaborazioni e con la prassi di mercato. La fase di capitalizzazione ha un limite naturale a zero, non vengono generate rate con quota interessi negativa. Le variazioni di fair value sono maggiori rispetto alle altre due sensitivity, ma rimangono comunque su livelli contenuti.
d) un'analisi di sensitivity volta a quantificare l'impatto della modellazione esplicita della componente di liquidity and funding spread. Nell'ipotesi di non applicare una modellazione esplicita di tale componente la variazione del fair value è pari a +0,86%; applicando invece uno «shock» parallelo alle curve dei tassi di +/–50 basis points, le variazioni del fair value sono pari a -2,44% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +2,55% in caso di abbassamento delle medesime.
Nella determinazione del fair value l'IFRS 13 richiama il concetto di gerarchia dei criteri utilizzati per la misurazione che era stato introdotto da un emendamento all'IFRS 7 recepito dal regolamento n. 1165 del 27/11/2009, il quale prevedeva l'obbligo di classificare le valutazioni sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni degli strumenti finanziari. Si distinguono i seguenti livelli:
L'allocazione nei livelli non è opzionale ma va effettuata in ordine gerarchico essendo attribuita priorità ai prezzi ufficiali su mercati attivi; in assenza di tali input si ricorre prima a metodi diversi dai primi ma che prendono comunque a riferimento parametri osservabili, altrimenti a tecniche di valutazione utilizzando input non osservabili.
I trasferimenti di una attività o passività tra i diversi livelli di gerarchia del fair value sono effettuati quando a seguito di variazioni degli input appare non coerente la classificazione precedente.
Il fair value degli immobili detenuti a scopo d'investimento è classificato in corrispondenza del livello 3 nella gerarchia di fair value prevista dal principio contabile IFRS 13, in quanto è determinato utilizzando tecniche di valutazione per le quali uno degli input significativi non è basato su dati osservabili dal mercato.
Le informazioni fornite a commento in precedenza unitamente a quanto esposto nelle tabelle successive forniscono una informativa adeguata a quanto richiesto dall'IFRS 13 paragrafi 91 e 92, e non ricorrono obblighi informativi di cui ai paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96 del predetto principio.

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
64.214 | 124.985 | 516.770 | 108.403 | 584.462 | 572.405 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 57.735 | 91.502 | 580 | 102.157 | 64.934 | - |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
6.479 | 33.483 | 516.190 | 6.246 | 519.528 | 572.405 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3.105.102 | - | 99.566 | 2.461.801 | - | 90.651 |
| 3. Derivati di copertura | - | 1 | - | - | 248 | - |
| 4. Attività materiali | - | - | 21.397 | - | - | 21.435 |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 3.169.316 | 124.986 | 637.733 | 2.570.204 | 584.710 | 684.491 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 68 | 20.355 | - | 9 | 47.570 | - |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati di copertura | - | 1.803 | - | - | 116 | - |
| Totale | 68 | 22.158 | - | 9 | 47.686 | - |
Nell'esercizio non si sono registrati trasferimenti di strumenti finanziari tra i tre livelli di fair value. L'impatto di CVA (Credit value adjustment) e DVA (Debit value adjustment) sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati non è significativo, anche in relazione alla presenza, per una parte consistente di esposizioni, di accordi di credit support annex (CSA).
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa – Parte A

| economico | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui: a) attività finanziarie detenute per la |
di cui: b) attività finanziarie designate al |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività |
Derivati di | Attività | Attività | ||
| Totale | negoziazione | fair value | value | complessiva | copertura | materiali | immateriali | |
| 1. Esistenze iniziali | 572.405 | - | - | 572.405 | 90.651 | - | 21.435 | - |
| 2. Aumenti | 71.659 | 5.700 | - | 65.959 | 19.905 | - | 145 | - |
| 2.1. Acquisti | 43.886 | 5.097 | - | 38.789 | 467 | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | 14.172 | 31 | - | 14.141 | 1.860 | - | 145 | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 14.172 | 31 | - | 14.141 | - | - | 145 | - |
| - di cui plusvalenze | 11.779 | - | - | 11.779 | - | - | 145 | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | - | - | - | 1.860 | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | 572 | 572 | - | - | 17.352 | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | 13.029 | - | - | 13.029 | 226 | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | 127.294 | 5.120 | - | 122.174 | 10.990 | - | 183 | - |
| 3.1. Vendite | 5.103 | 5.103 | - | - | 91 | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi | 44.829 | - | - | 44.829 | 102 | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | 19.861 | 17 | - | 19.844 | 10.207 | - | 183 | - |
| 3.3.1. Conto Economico | 19.861 | 17 | - | 19.844 | - | - | 183 | - |
| - di cui minusvalenze | 19.847 | 17 | - | 19.830 | - | - | 183 | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | - | - | - | 10.207 | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione |
57.501 | - | - | 57.501 | 590 | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 516.770 | 580 | - | 516.190 | 99.566 | - | 21.397 | - |
La diminuzione delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, nel corso dell'esercizio, è in buona parte riconducibile a strumenti finanziari (in particolare crediti) che non hanno superato il test SPPI e che, pertanto, sono stati classificati in questa voce. Questa stessa voce ricomprende anche le quote di OICR, non detenute ai fini di trading.

Non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente |
Valore Bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Valore Bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
40.061.556 | 9.917.304 | - | 30.910.801 | 39.519.379 | 9.510.538 | - | 29.818.327 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 40.061.556 | 9.917.304 | - 30.910.801 39.519.379 | 9.510.538 | - 29.818.327 | |||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
46.820.068 | 4.097.785 | 315.598 | 42.409.753 | 48.509.904 | 3.262.887 | 191.834 | 44.891.940 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 46.820.068 | 4.097.785 | 315.598 42.409.753 48.509.904 | 3.262.887 | 191.834 44.891.940 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa – Parte A

Il «day one profit/loss» regolato dall'IFRS7 e dallo IFRS 9 B5.1.2A, deriva dalla differenza all'atto della prima rilevazione tra il prezzo di transazione dello strumento finanziario e il fair value. Tale differenza è riscontrabile, in linea di massima, per quegli strumenti finanziari che non hanno un mercato attivo. Tale differenza viene imputata a conto economico in funzione della vita utile dello strumento finanziario stesso. La Banca non ha in essere operatività tali da generare componenti di reddito significative inquadrabili nel cosiddetto «day one profit/loss».
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| a) Cassa | 164.243 | 166.672 |
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 3.440.765 | 5.768.020 |
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 94.895 | 53.895 |
| Totale | 3.699.903 | 5.988.587 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 28.251 | - | 580 | 50.856 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 28.823 | 69.702 | - | 50.678 | 14.769 | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 57.074 | 69.702 | 580 | 101.534 | 14.769 | - |
| B. Strumenti derivati | ||||||
| 1. Derivati finanziari | 661 | 21.800 | - | 623 | 50.165 | - |
| 1.1 di negoziazione | 661 | 21.800 | - | 623 | 50.165 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option |
- | - | - | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option |
- | - | - | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | 661 | 21.800 | - | 623 | 50.165 | - |
| Totale (A+B) | 57.735 | 91.502 | 580 | 102.157 | 64.934 | - |
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota integrativa - Parte B

| Voci/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. ATTIVITA' PER CASSA | ||
| 1. Titoli di debito | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 28.831 | 50.856 |
| a) Banche | 3.313 | 14.394 |
| b) Altre società finanziarie | 2.306 | 5.426 |
| di cui: imprese di assicurazione | 96 | 2.575 |
| c) Società non finanziarie | 23.212 | 31.036 |
| d) Altri emittenti | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 98.525 | 65.447 |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale (A) | 127.356 | 116.303 |
| B. STRUMENTI DERIVATI | ||
| a) Controparti Centrali | - | - |
| b) Altre | 22.461 | 50.788 |
| Totale (B) | 22.461 | 50.788 |
| Totale (A+B) | 149.817 | 167.091 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| 1. Titoli di debito | 6.479 | - | 17.139 | 6.246 | - | 26.517 | |
| 1.1 Titoli strutturati | 6.479 | - | 17.139 | 6.246 | - | 26.517 | |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | 33.482 | 195.344 | - | 519.528 | 183.512 | |
| 4. Finanziamenti | - | - | 303.707 | - | - | 362.376 | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | 303.707 | - | - | 362.376 | |
| Totale | 6.479 | 33.482 | 516.190 | 6.246 | 519.528 | 572.405 |
I finanziamenti classificati in questa voce sono strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI. I titoli di debito classificati in questa voce sono strumenti rientranti in un business model di strumenti finanziari gestiti al fair value e non detenuti con finalità di negoziazione.

Nella voce «Titoli di debito» figurano i titoli Asset Backed Securities (ABS) mezzanine e junior per 1,107 milioni derivanti dalle cessioni Diana, Luzzatti, Luzzatti II, Luzzatti III e Luzzatti IV oltre alla nota della cartolarizzazione BNT Portfolio SPV Srl. Tali titoli sono classificati in corrispondenza del livello 3. Per ulteriori dettagli si fa rinvio al paragrafo «C. Operazioni di cartolarizzazione» contenuto nella Parte E della presente Nota Integrativa.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1.Titoli di capitale | - | - |
| di cui: banche | - | - |
| di cui: altre società finanziarie | - | - |
| di cui: società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di debito | 23.618 | 32.763 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 6.479 | 6.246 |
| d) Altre società finanziarie | 17.139 | 25.258 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | 1.259 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 228.826 | 703.040 |
| 4. Finanziamenti | 303.707 | 362.376 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 35 | 46 |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 6.676 | 5.047 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | 189.293 | 239.312 |
| f) Famiglie | 107.703 | 117.971 |
| Totale | 556.151 | 1.098.179 |
Le quote di O.I.C.R. sono costituite da: fondi e sicav azionari per € 41,770 milioni, fondi obbligazionari per € 96,719 milioni, fondi bilanciati e flessibili per € 18,617 milioni e fondi immobiliari per € 71,720 milioni.
In merito ai fondi comuni acquisiti nell'ambito di operazioni di cessione di crediti ricompresi tra i fondi obbligazionari si rinvia allo specifico paragrafo riportato nella Parte E della presente Nota Integrativa (Sottosezione E «Operazioni di Cessione» punto «C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente»).


| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| 1. Titoli di debito | 3.102.919 | - | 17.857 | 2.459.705 | - | 341 | |
| 1.1 Titoli strutturati | 334.190 | - | 2.906 | 234.855 | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 2.768.729 | - | 14.951 | 2.224.850 | - | 341 | |
| 2. Titoli di capitale | 2.182 | - | 81.709 | 2.095 | - | 90.310 | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 3.105.101 | - | 99.566 | 2.461.800 | - | 90.651 |
Il portafoglio di titoli di debito è per lo più costituito da titoli governativi dello Stato italiano.
| Voci/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Titoli di debito | 3.120.776 | 2.460.046 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 2.567.770 | 2.040.457 |
| c) Banche | 419.910 | 295.117 |
| d) Altre società finanziarie | 71.809 | 69.328 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | 61.287 | 55.144 |
| 2. Titoli di capitale | 83.891 | 92.405 |
| a) Banche | 51 | 46 |
| b) Altri emittenti: | 83.840 | 92.359 |
| - altre società finanziarie | 74.081 | 82.747 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| - società non finanziarie | 9.278 | 9.612 |
| - altri | 481 | - |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 3.204.667 | 2.552.451 |

| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 3.103.788 | - | 17.959 | - | - | 931 | 40 | - | - | - | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2023 | 3.103.788 | - | 17.959 | - | - | 931 | 40 | - | - | - | |
| Totale 31/12/2022 | 2.453.090 | 360.020 | 8.274 | - | - | 1.308 | 10 | - | - | - |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Livello 1 Livello 2 | Livello 3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Livello 1 Livello 2 | Livello 3 | ||
| A. Crediti verso Banche Centrali |
322.403 | - | - | - | - | 322.403 | 352.511 | - | - | - | - | 352.512 |
| 1. Depositi a scadenza |
- | - | - | - | - | - | 5.011 | - | - | - | - | - |
| 2. Riserva obbligatoria |
322.403 | - | - | - | - | - | 347.500 | - | - | - | - | - |
| 3. Pronti contro termine |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso banche |
3.857.458 | - | - 1.052.148 | - 2.771.286 3.489.664 | - | - | 741.697 | - 2.667.508 | ||||
| 1. Finanziamenti | 2.750.926 | - | - | - | - 2.743.003 2.617.262 | - | - | - | - 2.617.552 | |||
| 1.1 Conti correnti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2. Depositi a scadenza |
1.496.278 | - | - | - | - | - 1.654.411 | - | - | - | - | - | |
| 1.3. Altri finanziamenti: |
1.254.648 | - | - | - | - | - | 962.851 | - | - | - | - | - |
| - Pronti contro termine attivi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri | 1.254.648 | - | - | - | - | - | 962.851 | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di debito | 1.106.532 | - | - 1.052.148 | - | 28.283 | 872.402 | - | - | 741.697 | - | 49.956 | |
| 2.1 Titoli strutturati |
683.752 | - | - | 675.721 | - | 8.406 | 494.300 | - | - | 424.809 | - | 32.538 |
| 2.2 Altri titoli di debito |
422.780 | - | - | 376.427 | - | 19.877 | 378.102 | - | - | 316.888 | - | 17.418 |
| Totale | 4.179.861 | - | - 1.052.148 | - 3.093.689 3.842.175 | - | - | 741.697 | - 3.020.020 |
Tali crediti non sono oggetto di copertura specifica.
Il fair value dei crediti a vista o con scadenza a breve termine viene assunto pari al valore di bilancio.

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota integrativa - Parte B

| 31/12/2023 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| 1. Finanziamenti | 25.382.813 | 439.307 | 94.165 | - | - | 27.030.839 | ||||
| 1.1. Conti correnti | 3.167.315 | 123.455 | 19.137 | - | - | - | ||||
| 1.2. Pronti contro termine attivi | - | - | - | - | - | - | ||||
| 1.3. Mutui | 14.925.157 | 269.594 | 70.952 | - | - | - | ||||
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
257.053 | 2.176 | 490 | - | - | - | ||||
| 1.5. Finanziamenti per leasing | - | - | - | - | - | - | ||||
| 1.6. Factoring | - | - | - | - | - | - | ||||
| 1.7. Altri finanziamenti | 7.033.288 | 44.082 | 3.586 | - | - | - | ||||
| 2. Titoli di debito | 9.965.409 | - | - | 8.865.156 | - | 786.273 | ||||
| 1. Titoli strutturati | 1.586.329 | - | - | 799.215 | - | 765.875 | ||||
| 2. Altri titoli di debito | 8.379.080 | - | - | 8.065.941 | - | 20.398 | ||||
| Totale | 35.348.222 | 439.307 | 94.165 | 8.865.156 | - | 27.817.112 |
| 31/12/2022 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| 1. Finanziamenti | 24.957.359 | 496.026 | 107.368 | - | - | 26.022.482 | ||||
| 1.1. Conti correnti | 3.367.334 | 167.676 | 22.942 | - | - | - | ||||
| 1.2. Pronti contro termine attivi | 8.293 | - | - | - | - | - | ||||
| 1.3. Mutui | 14.542.222 | 280.098 | 78.097 | - | - | - | ||||
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
248.160 | 2.564 | 572 | - | - | - | ||||
| 1.5. Finanziamenti per leasing | - | - | - | - | - | - | ||||
| 1.6. Factoring | - | - | - | - | - | - | ||||
| 1.7. Altri finanziamenti | 6.791.350 | 45.688 | 5.757 | - | - | - | ||||
| 2. Titoli di debito | 10.116.453 | - | - | 8.768.840 | - | 775.827 | ||||
| 1. Titoli strutturati | 1.573.173 | - | - | 739.237 | - | 775.827 | ||||
| 2. Altri titoli di debito | 8.543.280 | - | - | 8.029.603 | - | - | ||||
| Totale | 35.073.812 | 496.026 | 107.368 | 8.768.840 | - | 26.798.309 |
Nel 2023 la Banca aveva in essere cinque operazioni di copertura generica (c.d. macrohedging) dal rischio di tasso di interesse su un ammontare di crediti classificati nel portafoglio al costo ammortizzato.
Tra i crediti sono ricompresi € 1.869 milioni di mutui residenziali che hanno costituito oggetto di operazioni di covered bond poste in essere dalla Banca. L'operazione di covered bond ha comportato la cessione alla società veicolo «POPSO Covered Bond s.r.l.» di un portafoglio di mutui residenziali performing nell'ambito dell'operazione di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite destinata alla clientela istituzionale.
Inoltre tra i mutui sono ricompresi € 1.266 milioni di mutui erogati a SMEs, garantiti o chirografari, che hanno costituito oggetto dell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dalla Banca a giugno 2023. Parimenti all'operazione di covered bond, la Banca ha mantenuto tutti i rischi e benefici dei crediti cartolarizzati pertanto non si è proceduto alla loro derecognition.
Il fair value dei crediti è ottenuto mediante l'applicazione alle operazioni aventi scadenza contrattuale

superiore al breve termine di modelli di valutazione basati sull'attualizzazione dei flussi di rimborso futuri, al netto delle perdite attese. Il tasso di attualizzazione viene determinato sulla base delle attese di evoluzione dei tassi di interesse di mercato, contemperando anche ulteriori componenti specifiche, volte a includere nella valutazione anche gli oneri operativi di gestione delle operazioni e quelli effettivi di finanziamento sostenuti dalla banca.
Per effetto delle operazioni di derisking intervenute nel corso dell'anno i crediti deteriorati (terzo Stadio) si sono ridotti rispetto allo scorso esercizio.
Nella voce 2. Titoli di debito, sono inclusi per 282,386 milioni i titoli senior emessi dal veicolo Diana S.p.V., POP NPLs 2020 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2021 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2022 S.p.V. e Luzzatti POP NPLs 2023; quest'ultima ha provveduto all'emissione nell'ambito dell'operazione di cessione definita nell'ultimo trimestre del 2023. Per maggiori informazioni si rinvia a quanto esposto nella Parte E, Sezione 1, «C. Operazioni di cartolarizzazione».
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Attività | |||||||
| impaired | impaired | |||||||
| Primo e | acquisite o | Primo e | acquisite o | |||||
| Tipologia operazioni/Valori | secondo stadio | Terzo stadio | originate | secondo stadio | Terzo stadio | originate | ||
| 1. Titoli di debito | 9.965.409 | - | - | 10.116.452 | - | - | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 8.485.699 | - | - | 8.728.210 | - | - | ||
| b) Altre società finanziarie | 1.136.091 | - | - | 1.099.167 | - | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | 3.039 | - | - | 2.026 | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | 343.619 | - | - | 289.075 | - | - | ||
| 2. Finanziamenti verso: | 25.382.813 | 439.307 | 94.165 | 24.957.357 | 496.026 | 107.368 | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 95.615 | 21 | - | 201.232 | 22 | - | ||
| b) Altre società finanziarie | 5.241.864 | 1.980 | 2 | 4.676.945 | 6.063 | 2 | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | - | 3 | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | 13.209.361 | 337.094 | 54.052 | 13.190.234 | 370.455 | 64.949 | ||
| d) Famiglie | 6.835.973 | 100.212 | 40.111 | 6.888.946 | 119.486 | 42.417 | ||
| Totale | 35.348.222 | 439.307 | 94.165 | 35.073.809 | 496.026 | 107.368 |
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui: | ||||||||||
| Strumenti | ||||||||||
| con basso | Impaired | Impaired | Write-off | |||||||
| Primo | rischio di | Secondo | Terzo | acquisite o | Primo | Secondo | Terzo | acquisite o | parziali | |
| stadio | credito | stadio | stadio | originate | stadio | stadio | stadio | originate | complessivi | |
| Titoli di debito | 10.948.588 | 49.913 | 131.900 | - | - | 3.395 | 5.150 | - | - | - |
| Finanziamenti | 24.720.413 | - | 3.963.005 | 1.073.406 | 158.585 | 46.407 | 180.869 | 634.099 | 64.419 | 75.412 |
| Totale 31/12/2023 |
35.669.001 | 49.913 | 4.094.905 | 1.073.406 | 158.585 | 49.802 | 186.019 | 634.099 | 64.419 | 75.412 |
| Totale 31/12/2022 |
36.233.122 | 2.558.502 | 2.823.542 | 1.233.615 | 172.821 | 39.640 | 101.040 | 737.589 | 65.453 | 81.793 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota integrativa - Parte B

| Fair Value 31/12/2023 |
Fair Value Valore 31/12/2022 |
Valore nominale |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 31/12/2023 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 31/12/2022 | |||
| A. Derivati finanziari | ||||||||
| 1) Fair value | - | 1 | - | 208 | - | 248 | - | 11.359 |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||||||
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 1 | - | 208 | - | 248 | - | 11.359 |
| Fair Value | Flussi finanziari | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Specifica | ||||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro |
credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | Investim. esteri |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Portafoglio | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Portafoglio | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Transazioni attese | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nella tabella è indicato il fair value positivo dei derivati di copertura, suddiviso in relazione all'attività o alla passività coperta e alla tipologia di copertura realizzata. Al 31 dicembre 2023 la Banca ha in essere cinque operazioni di copertura generica (c.d. macrohedging) dal rischio di tasso di interesse su un ammontare di crediti classificati nel portafoglio al costo ammortizzato.

| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Adeguamento positivo | 1.776 | 47 |
| 1.1 di specifici portafogli: | 1.776 | 47 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.776 | 47 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | (1) | (245) |
| 2.1 di specifici portafogli: | (1) | (245) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1) | (245) |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 1.775 | (198) |
Forma oggetto di rilevazione nella presente voce il saldo delle variazioni di valore delle attività oggetto di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso di interesse, per la cui applicazione la banca si avvale della possibilità, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare le previsioni consentite dallo IAS 39 nella versione «Carve–out».

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota integrativa - Parte B

| Denominazioni | Sede Legale | Sede Operativa | Quota di partecipazione % |
Disponibilità voti % |
|---|---|---|---|---|
| A. Imprese controllate in via esclusiva | ||||
| 1. BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA | Lugano | Lugano | 100,000 | 100,000 |
| 2. FACTORIT S.p.A. | Milano | Milano | 100,000 | 100,000 |
| 3. SINERGIA SECONDA S.r.l. | Milano | Milano | 100,000 | 100,000 |
| 4. PIROVANO STELVIO S.p.A. | Sondrio | Sondrio | 100,000 | 100,000 |
| 5. POPSO COVERED BOND S.r.l. | Conegliano | Conegliano | 60,000 | 60,000 |
| 6. BANCA DELLA NUOVA TERRA S.p.A. | Sondrio | Sondrio | 100,000 | 100,000 |
| 7. SERVIZI INTERNAZIONALI E STRUTTURE INTEGRATE 2000 S.r.l. |
Milano | Milano | 100,000 | 100,000 |
| 8. RENT2GO S.r.l. | Bolzano | Bolzano | 100,000 | 100,000 |
| B. Imprese controllate in modo congiunto | ||||
| 1. RAJNA IMMOBILIARE S.r.l. | Sondrio | Sondrio | 50,000 | 50,000 |
| C. Imprese sottoposte ad influenza notevole | ||||
| 1. ALBA LEASING S.p.A. | Milano | Milano | 19,264 | 19,264 |
| 2. ARCA VITA S.p.A. | Verona | Verona | 14,837 | 14,837 |
| 3. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. | Milano | Milano | 24,000 | 24,000 |
| 4. POLIS FONDI SGR PA | Milano | Milano | 19,600 | 19,600 |
| 5. ARCA HOLDING S.p.A. | Milano | Milano | 34,715 | 34,715 |
| 6. BORMIO GOLF S.p.A. | Bormio | Bormio | 25,237 | 25,237 |
| 7. LAGO DI COMO GAL S.c.r.l. | Canzo | Canzo | 14,606 | 14,606 |

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||
|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 695.768 | 612.882 | |
| B. Aumenti | 60.383 | 84.568 | |
| B.1 Acquisti | - | 84.490 | |
| B.2 Riprese di valore | - | - | |
| B.3 Rivalutazioni | - | - | |
| B.4 Altre variazioni | 60.383 | 78 | |
| C. Diminuzioni | 506 | 1.682 | |
| C.1 Vendite | - | 1.299 | |
| C.2 Rettifiche di valore | 502 | 383 | |
| C.3 Svalutazioni | - | - | |
| C.4 Altre variazioni | 4 | - | |
| D. Rimanenze finali | 755.645 | 695.768 | |
| E. Rivalutazioni totali | - | - | |
| F. Rettifiche totali | (39.990) | (39.488) |
La voce passa da € 695,768 milioni a € 755,645 milioni.
Le variazioni in aumento sono costituite da:
Per l'informativa in oggetto si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.
Per l'informativa in oggetto si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.
Per l'informativa in oggetto si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.
Per l'informativa in oggetto si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.


| Attività/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Attività di proprietà | 199.876 | 196.123 |
| a) terreni | 56.912 | 58.712 |
| b) fabbricati | 124.972 | 123.746 |
| c) mobili | 5.250 | 4.688 |
| d) impianti elettronici | 1.782 | 852 |
| e) altre | 10.960 | 8.125 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 165.905 | 170.237 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 165.661 | 170.042 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | 161 | 144 |
| e) altre | 83 | 51 |
| Totale | 365.781 | 366.360 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti accumulati e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Gli immobili hanno un fair value di € 351,201 milioni determinato da perizia interna. Il valore di bilancio di terreni e immobili di proprietà ammonta a € 181,884 milioni.
Le immobilizzazioni materiali sono libere da restrizioni e impegni a garanzia di passività.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Attività di proprietà | - | - | 21.397 | - | - | 21.435 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | 21.397 | - | - | 21.435 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing |
- | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 21.397 | - | - | 21.435 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - |
Nota Integrativa - Parte B

| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali lorde | 58.712 | 477.479 | 32.790 | 19.723 | 84.562 | 673.266 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (183.690) | (28.102) | (18.727) | (76.387) | (306.906) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 58.712 | 293.789 | 4.688 | 996 | 8.175 | 366.360 |
| B. Aumenti: | 1.200 | 23.755 | 1.702 | 1.745 | 8.023 | 36.425 |
| B.1 Acquisti | 1.200 | 4.067 | 1.702 | 1.655 | 7.957 | 16.581 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 3.132 | - | - | - | 3.132 |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | - | - | - | - |
| B.7 Altre variazioni | - | 16.556 | - | 90 | 66 | 16.712 |
| C. Diminuzioni: | 3.000 | 26.910 | 1.140 | 798 | 5.155 | 37.004 |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Ammortamenti | - | 26.710 | 1.140 | 798 | 5.156 | 33.804 |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a |
3.000 | 200 | - | - | - | 3.200 |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | 3.000 | 200 | - | - | - | 3.200 |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | - | - | - | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 56.912 | 290.634 | 5.250 | 1.943 | 11.042 | 365.781 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (208.045) | (29.242) | (19.433) | (80.494) | (337.214) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 56.912 | 498.679 | 34.492 | 21.376 | 91.536 | 702.995 |
| E. Valutazione al costo | 56.912 | 290.634 | 5.250 | 1.943 | 11.042 | 365.781 |
Le attività materiali ad uso funzionale sono pari a € 365,781 milioni con un decremento di € 0,579 milioni.
Le variazioni di maggior rilievo sono:


| Totale | ||
|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | |
| A. Esistenze iniziali | - | 21.435 |
| B. Aumenti | - | 145 |
| B.1 Acquisti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | 145 |
| B.4 Riprese di valore | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - |
| B.7 Altre variazioni | - | - |
| C. Diminuzioni | - | 183 |
| C.1 Vendite | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| C.2 Ammortamenti | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | 183 |
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - |
| a) immobili ad uso funzionale | - | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | - | 21.397 |
| E. Valutazione al fair value | - | - |
Le attività materiali detenute a scopo di investimento sono valutate al fair value.
Per le modalità di determinazione del fair value di immobili non adibiti all'esercizio d'impresa si è data informativa nella Parte A.4 della Nota integrativa nel capitolo «Metodologie di determinazione del fair value».
Al riguardo si precisa che la Banca non detiene attività di investimento rappresentate da diritti d'uso acquisiti con il leasing. Gli ammortamenti sono stati calcolati in funzione della vita utile stimata dei cespiti come di seguito indicato:
| Attività materiali | Periodo di ammortamento (anni) |
|---|---|
| immobili | 33 |
| mobili e arredi | 7 |
| impianti elettronici | 3 |
| macchinari e attrezzature varie | 5 |
| automezzi | 3 |
| banconi corazzati | 3 |
| impianti fotovoltaici | 12 |
| casseforti | 8 |
In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'art. 10 della Legge del 19 marzo 1983 n. 72, in allegato vengono fornite le indicazioni per gli immobili tuttora in proprietà e per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie.
Gli impegni contrattuali per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari ammontano a € 2,263 milioni rispetto a € 4,003 milioni dell'esercizio precedente e si riferiscono prevalentemente a mobili e arredi, impianti elettronici e hardware.

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Durata definita |
Durata indefinita |
Durata definita |
Durata indefinita |
|
| A.1 Avviamento | - | - | - | - | |
| A.2 Altre attività immateriali | 15.382 | - | 15.242 | - | |
| di cui: software | 15.382 | - | 15.242 | - | |
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 15.382 | - | 15.242 | - | |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) Altre attività | 15.382 | - | 15.242 | - | |
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - | |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) Altre attività | - | - | - | - | |
| Totale | 15.382 | - | 15.242 | - |
Le attività immateriali sono costituite da costi per acquisto di licenze d'uso di software aventi vita utile definita e pertanto ammortizzati in base alla stessa, di norma 3 anni.
Di seguito vengono riportate tali attività immateriali classificate per anno di acquisizione:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Anno di carico 2021 | - | 5.780 |
| Anno di carico 2022 | 4.821 | 9.462 |
| Anno di carico 2023 | 10.561 | - |
| Totale | 15.382 | 15.242 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota integrativa - Parte B

| Avviamento | Altre attività immateriali: generate internamente |
Altre attività immateriali: altre |
Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | |||
| A. Esistenze iniziali | - | - | - | 211.511 | - | 211.511 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | - | (196.269) | - | (196.269) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | - | - | 15.242 | - | 15.242 |
| B. Aumenti | - | - | - | 15.972 | - | 15.972 |
| B.1 Acquisti | - | - | - | 15.972 | - | 15.972 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | - | 15.832 | - | 15.832 |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | - | 15.832 | - | 15.832 |
| - Ammortamenti | - | - | - | 15.832 | - | 15.832 |
| - Svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| + patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| + conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value: | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | - | - | - | 15.382 | - | 15.382 |
| D.1 Rettifiche di valori totali nette | - | - | - | (212.101) | - | (212.101) |
| E. Rimanenze finali lorde | - | - | - | 227.483 | - | 227.483 |
| F. Valutazione al costo | - | - | - | 15.382 | - | 15.382 |
Legenda: DEF: a durata definita
INDEF: a durata indefinita
Gli impegni contrattuali per acquisizione di diritti di utilizzazione di software ammontano a € 5,198 milioni rispetto a € 6,306 milioni dell'esercizio precedente.

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| - Rettifiche di valore sui crediti | 144.907 | 208.669 |
| - Accantonamenti a fondi rischi e oneri | 49.494 | 33.320 |
| - Accantonamenti a fondi per il personale | 11.174 | 11.650 |
| - Titoli e partecipazioni | 18.469 | 36.025 |
| - Spese amministrative | 1.917 | 1.012 |
| - Ammortamenti | 1.771 | 1.714 |
| Totale | 227.732 | 292.390 |
Le imposte anticipate relative ad accantonamenti a fondi rischi e oneri riguardano gli accantonamenti al Fondo cause passive, Fondo per garanzie rilasciate e Fondo oneri per il personale. Non sono presenti passività generatrici di differenze temporanee sulle quali non siano state rilevate imposte anticipate.
La Banca ha rilevato attività per imposte anticipate (DTA — Deferred Tax Asset) per € 227,732 milioni, in contropartita del patrimonio netto per € 31,378 milioni e in contropartita al conto economico per € 196,354 milioni. Di queste ultime, € 130,286 milioni rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 e sono trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una «perdita civilistica», di una «perdita fiscale» ai fini IRES e di un «valore della produzione netto negativo» ai fini IRAP; il loro recupero è quindi certo, in quanto prescinde dalla capacità di generare una redditività futura. Per le attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta l'iscrizione è avvenuta previa verifica sulla recuperabilità degli stessi attraverso l'esecuzione del cosiddetto probability test.
Ai fini dell'espressione del suddetto giudizio è stata svolta la verifica del presupposto di recuperabilità attraverso l'analisi della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti. In particolare, la stima delle previsioni reddituali su cui fondare il giudizio di recuperabilità si basa su ipotesi ed assunzioni ragionevoli e realistiche, tenendo altresì conto anche di un fattore di ponderazione sul grado di incertezza. La verifica relativa alla capienza dei redditi imponibili futuri è stata condotta su un orizzonte temporale complessivo di sei esercizi basandosi sulle proiezioni economiche per gli anni 2024-2026 esaminate dal Consiglio di Amministrazione che ha approvato il budget annuale 2024, cui si aggiungono le previsioni economiche per gli anni 2027-2029 che sono state mantenute pari a quelle dell'esercizio 2026 contenute nelle proiezioni approvate; a tal proposito si ritiene di segnalare come la base dati utilizzata, riferita ad un orizzonte temporale complessivo di sei esercizi, sia composta da tre bilanci previsionali inerziali. Il calcolo delle incidenze delle variazioni permanenti IRES e IRAP su risultato ante imposte e margine di intermediazione è stato effettuato considerando una base dati storica riferita agli esercizi 2015–2023 e applicando regole di normalizzazione delle riprese fiscali degli anni pregressi con l'obiettivo di giungere ad una riespressione degli imponibili fiscali coerente con la normativa tributaria vigente eliminando dagli imponibili degli anni pregressi le variazioni relative alle componenti non ricorrenti o straordinarie ritenute non più ripetibili.

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota integrativa - Parte B

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| - Immobili di proprietà e in leasing | 8.193 | 8.275 |
| - Rivalutazione immobili al fai value | 5.138 | 4.839 |
| - Rivalutazione titoli e plusvalenze | 4.734 | 5.579 |
| - Altre spese amministrative | 630 | 1.256 |
| Totale | 18.695 | 19.949 |
L'importo riguardante gli immobili di proprietà comprende le imposte differite calcolate in sede di prima applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 244.715 | 264.878 |
| 2. Aumenti | 27.709 | 19.422 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 27.709 | 18.055 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 27.709 | 18.055 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | 1.367 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | 76.070 | 39.585 |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 76.070 | 39.585 |
| a) rigiri | 76.070 | 39.585 |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni: | - | - |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 | - | - |
| b) altre | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 196.354 | 244.715 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 194.187 | 223.652 |
| 2. Aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | 63.901 | 29.465 |
| 3.1 Rigiri | 63.901 | 29.465 |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | - | - |
| a) derivante da perdite di esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 130.286 | 194.187 |

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 14.515 | 9.398 |
| 2. Aumenti | 48 | 5.803 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 48 | 5.803 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 48 | 5.803 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | 458 | 686 |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | 458 | 686 |
| a) rigiri | 458 | 686 |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 14.105 | 14.515 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 47.675 | 17.608 |
| 2. Aumenti | 2.194 | 33.849 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 2.194 | 33.849 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 2.194 | 33.849 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | 18.490 | 3.782 |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 18.490 | 3.782 |
| a) rigiri | 18.490 | 3.782 |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 31.379 | 47.675 |
L'importo si riferisce principalmente per € 18,469 milioni alle minusvalenze contabilizzate a patrimonio netto afferenti titoli allocati nel portafoglio attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, e per € 11,174 milioni a perdite attuariali rilevate in sede di determinazione dei benefici di lungo periodo per il personale, ossia fondo pensione e TFR imputati a patrimonio.

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota integrativa - Parte B

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 5.434 | 18.802 |
| 2. Aumenti | 4.589 | 389 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 4.589 | 389 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 4.589 | 389 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | 5.434 | 13.757 |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | 5.434 | 13.757 |
| a) rigiri | 5.434 | 13.757 |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 4.589 | 5.434 |
L'importo si riferisce per € 4,589 milioni alla fiscalità connessa alle plusvalenze contabilizzate a patrimonio netto afferenti i titoli allocati nel portafoglio attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Acconti versati al fisco | 53.875 | 57.074 |
| Crediti d'imposta e relativi interessi | 215 | 1.080 |
| Crediti d'imposta DL «Cura Italia» e «Rilancio» | 1.964.684 | 1.451.634 |
| Assegni di c/c tratti su terzi | 16.897 | 15.237 |
| Assegni di c/c tratti su banche del gruppo | 604 | 685 |
| Operazioni in titoli di clientela | 24.821 | 23.463 |
| Anticipi a fornitori | 498 | 539 |
| Anticipi a clienti in attesa di accrediti | 31.945 | 27.221 |
| Addebiti diversi in corso di esecuzione | 31.777 | 21.001 |
| Liquidità fondo quiescenza | 18.553 | 19.310 |
| Ratei attivi non riconducibili | 54.014 | 52.309 |
| Risconti attivi non riconducibili | 10.634 | 11.242 |
| Poste residuali | 122.956 | 105.981 |
| Totale | 2.331.473 | 1.786.776 |
La voce principale si riferisce ai crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio» acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti. In base al «Documento Banca d'Italia/Consob/IVASS n. 9 del 5 gennaio 2021» questi crediti sono stati classificati, nella voce residuale «altre attività» dello stato patrimoniale. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nella presente Nota integrativa alla Sezione 16, «Altre informazioni».
Ratei e risconti non riconducibili si riferiscono principalmente a voci di ricavi commissionali e costi non imputabili a specifiche voci patrimoniali.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota integrativa - Parte B

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Fair Value | Valore | Fair Value | |||||
| Tipologia operazioni/Valori | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Debiti verso banche centrali | 4.653.679 | - | - | - | 9.053.525 | - | - | - |
| 2. Debiti verso banche | 3.992.233 | - | - | - | 1.297.406 | - | - | - |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 401.873 | - | - | - | 384.113 | - | - | - |
| 2.2 Depositi a scadenza | 245.765 | - | - | - | 213.259 | - | - | - |
| 2.3 Finanziamenti | 3.319.045 | - | - | - | 680.257 | - | - | - |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 3.239.952 | - | - | - | 627.940 | - | - | - |
| 2.3.2 Altri | 79.093 | - | - | - | 52.317 | - | - | - |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.5 Debiti per leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.6 Altri debiti | 25.550 | - | - | - | 19.777 | - | - | - |
| Totale | 8.645.912 | - | - 8.645.912 10.350.931 | - | - 10.350.931 |
I debiti verso banche centrali comprendono due finanziamenti contratti con la BCE per complessivi 4.506 milioni nel quadro delle operazioni di «Targeted Longer–Term refinancing operations» (TLTRO III), dopo il rimborso della tranche di 4.368 milioni del 28 giugno 2023 accesa il 24 giugno 2020.
Il primo è stato acceso nel corso del primo trimestre 2021 per € 806 milioni con scadenza 27 marzo 2024 e il secondo il 29 settembre 2021 per € 3.700 milioni con scadenza 25 settembre 2024. Tali finanziamenti sono assistiti da garanzie di titoli obbligazionari, prevalentemente di Stato e crediti.
La sottovoce «Finanziamenti - Altri» è principalmente costituita da provvista fondi della BEI in correlazione ai finanziamenti erogati dall'Istituto sulla base di convenzione stipulata con la stessa.
Trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine il valore di bilancio viene considerato una buona approssimazione del fair value.

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Fair Value | Valore | Fair Value | |||||
| Tipologia operazioni/Valori | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 27.881.788 | - | - | - 30.387.299 | - | - | - | |
| 2. Depositi a scadenza | 3.423.275 | - | - | - | 2.362.448 | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | 2.241.059 | - | - | - | 1.576.069 | - | - | - |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 2.241.059 | - | - | - | 1.576.069 | - | - | - |
| 3.2 Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 5. Debiti per leasing | 170.754 | - | - | - | 174.169 | - | - | - |
| 6. Altri debiti | 46.967 | - | - | - | 41.023 | - | - | - |
| Totale | 33.763.843 | - | - 33.763.843 34.541.008 | - | - 34.541.008 |
Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.
Il fair value viene assunto pari al valore di bilancio trattandosi di debiti a vista o con vincoli a breve termine.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Fair Value | Valore | Fair Value | |||||
| Tipologia titoli/Valori | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| A. Titoli | ||||||||
| 1. obbligazioni | 4.317.386 | 4.097.785 | 222.671 | - | 3.501.215 | 3.262.887 | 75.085 | - |
| 1.1 strutturate | 2.239.535 | 2.014.669 | 212.679 | - | 1.588.521 | 1.387.208 | 65.101 | - |
| 1.2 altre | 2.077.851 | 2.083.116 | 9.992 | - | 1.912.694 | 1.875.679 | 9.984 | - |
| 2. altri titoli | 92.927 | - | 92.927 | - | 116.749 | - | 116.749 | - |
| 2.1 strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 altri | 92.927 | - | 92.927 | - | 116.749 | - | 116.749 | - |
| Totale | 4.410.313 | 4.097.785 | 315.598 | - | 3.617.964 | 3.262.887 | 191.834 | - |
Il fair value della sottovoce altri titoli è pari al valore di bilancio in quanto nella voce sono ricompresi assegni circolari e similari con durata a breve termine.
I titoli a livello 1 si riferiscono in buona parte a prestiti obbligazionari quotati sul mercato Hi–mtf (Sistema Multilaterale di negoziazione).
I titoli subordinati ammontano a € 513,999 milioni e sono costituiti dai prestiti di seguito indicati per scadenza:

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota integrativa - Parte B

Flussi finanziari in uscita per i leasing
| 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Immobili | Autovetture | Altre | Totale | Totale | |
| Valore Lease Liability iniziale | 173.981 | 50 | 139 | 174.170 | 186.364 |
| Flussi finanziari | (22.934) | (34) | (74) | (23.042) | (21.930) |
| Interessi | 3.310 | 2 | 4 | 3.316 | 3.268 |
| Altre variazioni | 16.154 | 65 | 91 | 16.310 | 6.468 |
| Valore Contabile Finale | 170.511 | 83 | 160 | 170.754 | 174.170 |
Per quanto concerne le Altre variazioni nell'esercizio l'impatto è dovuto principalmente alla rideterminazione della Lease Liability a seguito delle variazioni degli indici ISTAT e all'apertura e chiusura di contratti.
Alla data del 31.12.2023 il tasso di finanziamento marginale medio ponderato del locatario dei tassi utilizzati per l'attualizzazione delle passività per leasing è pari all'1,95%.
| fino a 1 anno | oltre 1 anno e fino a 5 anni |
oltre 5 anno e fino a 10 anni |
oltre 10 anni | |
|---|---|---|---|---|
| Immobili | 22.411 | 78.884 | 57.860 | 23.916 |
| Autovetture | 36 | 50 | - | - |
| Altre tipologie | 68 | 98 | - | - |
| Totale | 22.515 | 79.032 | 57.860 | 23.916 |
Gli importi rappresentati si riferiscono a flussi finanziari non attualizzati.

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | Fair Value | ||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | VN | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Fair Value * |
VN | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Fair Value * |
|
| A. Passività per cassa | |||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Strumenti derivati | |||||||||||
| 1. Derivati finanziari | - | 68 | 20.355 | - | - | - | 9 | 47.570 | - | - | |
| 1.1 Di negoziazione | - | 68 | 20.355 | - | - | - | 9 | 47.570 | - | - | |
| 1.2 Connessi con la fair value option |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.3 Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 Di negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 Connessi con la fair value option |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | - | 68 | 20.355 | - | - | - | 9 | 47.570 | - | - | |
| Totale (A+B) | - | 68 | 20.355 | - | - | - | 9 | 47.570 | - | - |
Fair Value* = Fair Value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
VN = Valore nominale o nozionale


| Fair value 31/12/2023 | VN | Fair value 31/12/2022 | VN | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | 31/12/2023 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | 31/12/2022 | |
| A. Derivati finanziari | - | 1.803 | - | 59.906 | - | 116 | - | 36.925 |
| 1) Fair value | - | 1.803 | - | 59.906 | - | 116 | - | 36.925 |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 1.803 | - | 59.906 | - | 116 | - | 36.925 |
VN = Valore nominale
| Fair Value | Flussi finanziari | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Specifica | ||||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura |
titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro |
credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | Investim. esteri |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Portafoglio | - | - | - | - | - | - | 1.803 | - | - | - |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività | - | - | - | - | - | - | 1.803 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Portafoglio | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Transazioni attese | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

La voce presenta un saldo di € 57.270 milioni di cui 38,575 milioni riferito a imposte correnti, al netto negli acconti versati, e 18,695 milioni riferito ad imposte differite passive. Riguardo alla composizione e consistenza delle imposte differite si rinvia a quanto riportato nella presente nota integrativa «Attivo - Sezione 10». In merito alla situazione fiscale della Banca si precisa che risulta fiscalmente definito il reddito imponibile della Banca fino all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. Il D.L. 59/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/6/2016 ha introdotto la possibilità, dietro pagamento di un canone e al ricorrere di determinate condizioni, di trasformare le D.T.A. (Deffered Tax Assets) in crediti d'imposta. La Banca ha presentato nell'anno 2016 un'istanza per mantenere tale diritto anche in futuro; non è stato versato alcun canone non essendosi verificate le condizioni per il pagamento.
La Banca ha esercitato l'opzione per il consolidato fiscale che interessa le controllate Factorit S.p.a., Banca della Nuova Terra S.p.a. e Pirovano S.p.a., Sinergia Seconda S.r.l., Immobiliare San Paolo S.r.l., Immobiliare Borgo Palazzo S.r.l. e Rent2Go S.r.l..
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Somme a disposizione di terzi | 549.623 | 441.592 |
| Imposte da versare al fisco c/terzi | 153.574 | 83.526 |
| Imposte da versare al fisco | 6.721 | 1.313 |
| Competenze e contributi relativi al personale | 19.261 | 16.922 |
| Fornitori | 20.578 | 20.146 |
| Transitori enti vari | 4.862 | 3.299 |
| Fatture da ricevere | 22.206 | 17.473 |
| Scarti valuta su operazioni di portafoglio | 18.156 | 31.132 |
| Compenso amministratori e sindaci | - | 1.170 |
| Finanziamenti da perfezionare erogati a clientela | 4.947 | 9.750 |
| Accrediti diversi in corso di esecuzione | 39.497 | 45.785 |
| Ratei passivi non riconducibili | 1.898 | 3.765 |
| Risconti passivi non riconducibili | 15.500 | 14.348 |
| Poste residuali | 86.189 | 64.974 |
| Totale | 943.012 | 755.195 |
La voce «scarti valuta su operazioni di portafoglio» riguarda gli effetti ricevuti e inviati salvo buon fine o al dopo incasso e vengono registrati nei conti di stato patrimoniale solo al momento del regolamento.


| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 33.239 | 37.822 |
| B. Aumenti | 10.733 | 8.512 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 10.733 | 8.512 |
| B.2 Altre variazioni | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| C. Diminuzioni | 12.825 | 13.095 |
| C.1 Liquidazioni effettuate | 1.907 | 1.868 |
| C.2 Altre variazioni | 10.918 | 11.227 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| D. Rimanenze finali | 31.147 | 33.239 |
| Totale | 31.147 | 33.239 |
Tra le altre variazioni in diminuzione sono ricompresi gli importi riversati al Fondo Arca Previdenza per € 7,219 milioni rispetto a € 6,385 milioni dell'anno precedente, il riversamento all'INPS per € 1,805 milioni rispetto a € 1,668 milioni e per € 0,815 milioni di imposta sulla rivalutazione dell'anno rispetto a € 0,371 milioni dell'anno precedente. Per la determinazione del tasso tecnico di attualizzazione del fondo si è tenuto conto della raccomandazione dell'ESMA di cui al documento n. 725/2012 del 12 novembre 2012. Si è provveduto ad utilizzare come riferimento titoli «corporate» di alta qualità aventi un rating AA. Si è poi utilizzata una curva dei tassi che tiene conto della durata media prevista dell'obbligazione a carico della banca.
La consistenza, calcolata in base alla normativa nazionale, ammonta a € 31,789 milioni. La valutazione attuariale del TFR è stata effettuata a gruppo chiuso. Le simulazioni attuariali sono state eseguite secondo il metodo dei benefici previsti utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method).
Il criterio del credito unitario previsto prevede che i costi da sostenere nell'anno per la costituzione del TFR siano determinati in base alla quota delle prestazioni maturate nel medesimo anno. Secondo il metodo dei benefici maturati, l'obbligazione nei confronti del lavoratore viene determinata sulla base del lavoro già prestato alla data di valutazione.
Nel calcolo attuariale sono state adottate le seguenti assunzioni:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Tasso tecnico di attualizzazione | 3,19% | 2,97% |
| Tasso annuo di inflazione: | ||
| 2024 | 2,40% | 2,30% |
| Succ. | 2,00% | |
| Tasso annuo di incremento del TFR | Perequazione | Perequazione |
Il tasso tecnico di attualizzazione è stato valorizzato secondo l'indice I–Boxx Corporates Financial EUR AA 7–10 rilevato al 15 dicembre 2023.

| Voci/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
47.063 | 32.151 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | 48.935 | 30.621 |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | 159.187 | 158.508 |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 83.733 | 59.178 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 61.584 | 40.545 |
| 4.2 oneri per il personale | 21.191 | 17.847 |
| 4.3 altri | 958 | 786 |
| Totale | 338.918 | 280.458 |
| Fondi su altri impegni e altre |
Fondi di | Altri fondi per | ||
|---|---|---|---|---|
| garanzie rilasciate | quiescenza | rischi ed oneri | Totale | |
| A. Esistenze iniziali | 30.621 | 158.508 | 59.178 | 248.307 |
| B. Aumenti | 24.028 | 8.096 | 45.763 | 77.887 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 24.028 | 1.979 | 44.780 | 70.787 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 686 | 686 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di | - | - | 297 | 297 |
| sconto | ||||
| B.4 Altre variazioni | - | 6.117 | - | 6.117 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | 5.714 | 7.417 | 21.208 | 34.339 |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | 5.714 | 4.744 | 16.558 | 27.016 |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di | - | 2.668 | 421 | 3.089 |
| sconto | ||||
| C.3 Altre variazioni | - | 5 | 4.229 | 4.234 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali | 48.935 | 159.187 | 83.733 | 291.855 |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
Totale | |
| Impegni a erogare fondi | 9.091 | 21.695 | 371 | 338 | 31.495 |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 2.038 | 1.491 | 12.039 | - | 15.568 |
| Totale | 11.129 | 23.186 | 12.410 | 338 | 47.063 |
La voce non presenta requisiti di significatività.


Il fondo di quiescenza per il personale della banca è un fondo interno a prestazione definita costituito con la finalità di corrispondere ai dipendenti un trattamento pensionistico aggiuntivo rispetto a quanto corrisposto dalla previdenza pubblica. È alimentato da contributi versati dalla banca e dai dipendenti calcolati percentualmente rispetto alle retribuzioni degli iscritti e accreditati mensilmente. È configurato come fondo con patrimonio di destinazione ai sensi dell'art. 2117 del C.C..
La consistenza del fondo viene adeguata tenendo conto del gruppo chiuso di aderenti riferito al 28/04/1993. Tale gruppo chiuso è costituito da 289 dipendenti e 331 pensionati.
La congruità della consistenza del fondo rispetto al valore attuale dell'obbligazione, alla data di riferimento, è stata verificata mediante un calcolo predisposto da un attuario esterno utilizzando ipotesi demografiche distinte per età e sesso e ipotesi tecnico economiche che riflettono l'andamento teorico delle retribuzioni e delle prestazioni. Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base di una ipotesi economico–finanziaria dinamica. L'attualizzazione è stata effettuata sulla base del rendimento di primarie obbligazioni.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 158.508 | 164.887 |
| Service cost | 1.784 | 2.142 |
| Interest cost | 4.042 | 1.160 |
| Utili/perdite attuariali | (2.668) | (6.830) |
| Prestazioni | (4.744) | (4.276) |
| Altri accantonamenti | 2.265 | 1.425 |
| Rimanenze finali | 159.187 | 158.508 |
Il dettaglio delle attività del fondo di quiescenza è riconducibile alla tabella sotto esposta:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| titoli di debito | 101.052 | 100.551 |
| titoli di capitale | 281 | 1.122 |
| O.I.C.R. obbligazionari | 10.161 | 8.811 |
| O.I.C.R. azionari | 12.175 | 11.748 |
| O.I.C.R. immobiliari | 16.966 | 16.966 |
| Altre attività | 18.552 | 19.310 |
| Totale | 159.187 | 158.508 |
La consistenza del fondo aumenta di € 0,679 milioni + 0,43%.
Le prestazioni erogate per trattamenti pensionistici ammontano a € 4,744 milioni rispetto a € 4,276 milioni del 2022. I contributi versati dai dipendenti ammontano a € 0,199 milioni in linea con l'esercizio precedente.

Nel calcolo attuariale sono state adottate le seguenti assunzioni:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|
| 3,19% | 3,03% |
| 0,25% | 0,25% |
| 2,40% | 2,30% |
| 2,00% | 2,00% |
Per la valorizzazione del tasso medio di attualizzazione è stato preso come riferimento il valore dell'indice I–Boxx Corporates Financial EUR AA 10+ al 15 dicembre 2023.
In conformità a quanto previsto dai principi IAS/IFRS è stata effettuata una analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo. A tale scopo è stato utilizzato come scenario base quello utilizzato per la valutazione e da quello sono stati modificati i due parametri ritenuti più significativi, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione ed il tasso di inflazione. Di seguito i risultati ottenuti.
È stata, inoltre, effettuata una disaggregazione della passività nei prossimi anni; sono quindi state determinate le erogazioni stimate per i successivi cinque esercizi, come riportato nella seguente tabella:
| anno | 0-1 | 1-2 | 2-3 | 3-4 | 4-5 |
|---|---|---|---|---|---|
| Cash flow | 4,842 | 4,715 | 4,591 | 4,518 | 4,443 |
| Voci/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Fondo controversie legali | 61.584 | 40.545 |
| Fondo oneri personale | 21.191 | 17.847 |
| Altri fondi | 958 | 786 |
| Totale | 83.733 | 59.178 |
Il fondo controversie legali comprende gli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in corso, di cui € 2,419 milioni a fronte di azioni revocatorie instaurate da curatori fallimentari su posizioni a sofferenze o già spesate a perdite e € 59,165 milioni a fronte di altre controversie che sorgono nello svolgimento dell'attività ordinaria. La durata di tali contenziosi, dati i tempi lunghi della giustizia, è di difficile valutazione. Inoltre come riportato nella presente nota integrativa, Parte E, Sezione 5, Rischi Operativi è stato effettuato specifico accantonamento a fronte dei rischi collegati ai crediti d'imposta acquistati.
Si è ritenuto di procedere all'attualizzazione degli esborsi previsti ipotizzando una durata media

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota integrativa - Parte B

calcolata in base ai tempi delle procedure concorsuali, dei giudizi civili ed utilizzando i tassi di mercato al 31 dicembre 2023.
Il fondo controversie legali aumenta di € 21,039 milioni per differenza tra gli accantonamenti di periodo per € 27,192 milioni e rilascio di accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti per € 6,153 milioni.
Al 31 dicembre 2023 risultavano pendenti per la Banca circa 120 vertenze, diverse da quelle di tipo fiscale, con un petitum complessivo di circa 483 milioni. Tale importo comprende l'insieme delle vertenze in essere a prescindere dalla stima del rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza e, quindi, include anche vertenze con rischio remoto.
Nei paragrafi che seguono sono fornite sintetiche informazioni sulle vertenze considerate rilevanti principalmente quelle con maggiore petitum e con rischio di esborso ritenuto «possibile» - nonché su casistiche considerate di rilievo.
Le società cessionarie hanno il diritto contrattuale di avanzare richieste risarcitorie aventi per oggetto asserite violazioni delle garanzie date dalla banca sul portafoglio dei crediti ceduti. Per quanto riguarda l'operazione "Diana" risultano pendenti n. 143 richieste per un ammontare potenziale di euro 44,06 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 9,510 milioni. Per quanto riguarda, invece, l'operazione "Pop NPLS 2020" risultano pendenti n. 42 richieste per un ammontare potenziale di euro 5,45 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 3,021 milioni, per l'operazione "Pop NPLS 2021" risultano pendenti n. 126 richieste per un ammontare potenziale di euro 10,13 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 3,313 milioni. Infine, per l'operazione "Pop NPLS 2022" risultano pendenti n. 2 richieste per un ammontare potenziale di euro 1,45 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 0,100 milioni.
Le vertenze rientranti in questo filone di contenzioso rappresentano da anni una parte rilevante del contenzioso promosso nei confronti del sistema bancario italiano. Per le controversie in materia di anatocismo il petitum è pari a circa 4,80 milioni, con accantonamenti per 0,39 milioni, mentre per quelle in materia di usura il petitum è pari a 3,70 milioni, con accantonamenti per 0,61 milioni.
Risultavano pendenti 13 vertenze per un petitum di 7,748 milioni, con un accantonamento di 2,419 milioni. Nessuna con richiesta di restituzione di importo particolarmente rilevante.
Nel dicembre del 2020 è stato notificato alla banca l'atto di citazione avanti il Tribunale di Roma, avente per oggetto le richieste di accertamento e dichiarazione della nullità o dell'annullamento dell'operazione in strumenti finanziari denominata "Interest Rate Swap" stipulata il data 30 settembre 2010 e di restituzione di somme indebitamente percepite dalla banca per euro 20,67 milioni. La banca si è costituita nel giudizio e la causa è chiamata all'udienza del 29 novembre 2024 per la precisazione delle conclusioni. Il rischio di soccombenza appare "possibile".
Nel febbraio del 2015 la procedura fallimentare ha citato la banca avanti il Tribunale di Milano con richiesta di risarcimento del danno provocato alla società dalla condotta illecita del proprio amministratore, quantificato in euro 14,65 milioni. Con sentenza pubblicata il 26 maggio 2020 il citato Tribunale ha respinto la domanda di parte attrice, la quale ha però promosso appello. La Corte d'Appello di Milano ha condannato la banca alla restituzione di oltre euro 7 milioni. È stato depositato un ricorso di impugnazione in Cassazione. Il rischio di soccombenza appare "possibile".

Nel gennaio del 2019 la società e i soci signori Giuliana Piovan e Gianpiero De Luca hanno citato la banca avanti il Tribunale di Genova con richiesta di risarcimento, quantificato in euro 11,40 milioni, per responsabilità contrattuale per mancata concessione di credito, anatocismo e usura. All'udienza del 13 giugno 2023 sono stati assegnati i termini per il deposito di memorie conclusionali. Il Tribunale di Genova si è pronunciato a favore della banca. Attualmente la controparte non ha ancora promosso giudizio di appello. Il rischio di soccombenza appare "possibile".
Nel dicembre del 2022 è stato notificato un atto di citazione avente per oggetto il danno derivato alla Società dalla banca per aver concesso credito nonostante l'asserito stato di crisi conclamata e la mancanza di concrete prospettive di superamento della crisi stessa. L'importo della domanda, richiesta in solido con altri Istituti di credito, è pari a euro 389 milioni. La banca si è costituita respingendo l'addebito perché infondato e privo di supporto probatorio. Il rischio di soccombenza appare "possibile".
Il fondo oneri per il personale ricomprende principalmente accantonamenti per retribuzioni differite da corrispondere al personale e per la rilevazione degli oneri connessi al premio di fedeltà per i dipendenti. Aumenta di € 3,344 milioni, +18,74%.
Il fondo di beneficenza pari a € 0,958 milioni, costituito da utili netti a seguito di delibera assembleare, viene utilizzato per le erogazioni liberali deliberate. Aumenta di € 0,300 milioni in sede di riparto dell'utile 2022 e diminuisce di € 0,128 milioni per elargizioni effettuate nell'esercizio.


Il capitale sociale, invariato rispetto all'esercizio precedente, è interamente sottoscritto e versato, è pari a € 1.360,157 milioni ed è costituito da n. 453.385.777 azioni prive di valore nominale. Tutte le azioni in circolazione hanno godimento regolare 1° gennaio 2023.
Alla data di chiusura dell'esercizio la banca aveva in portafoglio azioni di propria emissione per un valore di carico di € 25,201 milioni.
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 453.385.777 | - |
| - interamente liberate | 453.385.777 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (3.641.718) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 449.744.059 | - |
| B. Aumenti | 9.085 | - |
| B.1 Nuove emissioni | - | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | - | - |
| - a favore dei dipendenti | - | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | - | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 9.085 | - |
| C. Diminuzioni | - | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | - | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 449.753.144 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 3.632.633 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 453.385.777 | - |
| - interamente liberate | 453.385.777 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Ammonta a € 78,949 milioni in lieve contrazione per effetto dell'imputazione delle differenze negative tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.

Si riporta qui di seguito il Prospetto della distribuibilità e disponibilità del patrimonio netto ai sensi dell'art. 2427 comma 1 n.7–bis del codice civile.
| Utili negli ultimi 3 esercizi |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31/12/2023 | Possibilità di utilizzazione* |
Quota Disponibile |
Copertura perdite |
Altri utilizzi |
| Capitale | 1.360.157 | - | - | - | |
| Sovrapprezzi di emissione | 78.949 | A,B,C (3) | 78.949 | - | - |
| Azioni proprie | (25.201) | - | - | - | - |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - |
| Riserve: | 1.364.174 | ||||
| Riserva Legale | 573.659 | B | 573.659 | - | - |
| Riserva Statutaria ante trasformazione S.p.A. | 590.411 | A,B,C | 590.411 | - | - |
| Riserva Straordinaria | 74.972 | A,B,C | 74.972 | ||
| Riserva per azioni proprie | 30.000 | - | - | - | - |
| Riserva disponibile ex art. 6 D.Lgs. 38/2005 | 5.102 | A,B,C | 5.102 | - | - |
| Riserva indisponibile ex art. 6 D.Lgs. 38/2005 | 70.742 | B (1) | 70.742 | - | - |
| Riserve da First Time Adoption IAS/IFRS | (63.530) | - | - | - | - |
| Riserva ex Art. 13 D.Lgs. n. 124/93 | 142 | A,B | 142 | - | - |
| Altre riserve | 82.676 | A,B,C | 82.676 | - | - |
| Riserve da valutazione: | 7.797 | ||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
31.710 | (2) | - | - | - |
| Perdite attuariali relative a piani previdenziali a benefici definiti |
(34.361) | - | - | - | - |
| Riserve da rivalutazione per adozione FV su immobili IAS 40 | 10.448 | (2) | - | - | - |
| TOTALE | 2.785.876 | - | - | - | - |
| Utile (perdita) d'esercizio | 392.766 | - | - | - | - |
| Totale Patrimonio | 3.178.642 | - | - | - | - |
Note:
(*) A: per aumento di capitale; B: per copertura di perdite; C: per distribuzione ai Soci.
(1) La riserva può essere utilizzata per la copertura delle perdite di esercizio solo dopo aver utilizzato le riserve di utili disponibili e la riserva legale come stabilito dall'art. 6 D.Lgs. N. 38/05. In tale caso essa è reintegrata accantonando gli utili degli esercizi successivi.
(2) Le riserve sono soggette a vincolo di indisponibilità ai sensi dell'art. 6 comma 1 lettera b) del D.Lgs. N. 38/2005
(3) La riserva "sovrapprezzi di emissione" può essere distribuita per l'intero ammontare solo se la riserva legale abbia raggiunto il quinto del capitale sociale (art. 2431 c.c.).
Le riserve di utili le cui finalità sono sostanzialmente quelle di contribuire all'adeguatezza patrimoniale della banca rispetto all'operatività attuale e prospettica ammontano a € 1.364,174 milioni, + 6,90% sul dato dell'esercizio precedente e sono costituite da:
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota integrativa - Parte B

rispetto all'esercizio precedente.
Non sono stati emessi strumenti di capitale diversi dal capitale e dalle riserve come definiti dallo IAS 32.

| rilasciate | Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie | Totale | Totale 31/12/2022 |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
31/12/2023 | ||
| 1. Impegni a erogare fondi | 15.283.398 | 2.306.380 | 76.206 | 7.857 | 17.673.841 | 14.264.543 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 549.364 | 77.805 | - | - | 627.169 | 605.928 |
| c) Banche | 1.398.094 | 15.508 | - | - | 1.413.602 | 223.702 |
| d) Altre società finanziarie | 1.829.592 | 3.904 | 23 | 1 | 1.833.520 | 2.146.790 |
| e) Società non finanziarie | 9.276.483 | 2.141.490 | 70.735 | 7.543 | 11.496.251 | 10.013.736 |
| f) Famiglie | 2.229.865 | 67.673 | 5.448 | 313 | 2.303.299 | 1.274.387 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 1.641.499 | 104.025 | 16.802 | - | 1.762.326 | 1.940.983 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 2.238 | 2 | - | - | 2.240 | 6.441 |
| c) Banche | 300.102 | 2.619 | - | - | 302.721 | 640.750 |
| d) Altre società finanziarie | 889.874 | 1.973 | 156 | - | 892.003 | 719.850 |
| e) Società non finanziarie | 401.522 | 95.771 | 16.042 | - | 513.335 | 516.730 |
| f) Famiglie | 47.763 | 3.660 | 604 | - | 52.027 | 57.212 |
| Valore nominale | |||
|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||
| Altre garanzie rilasciate | 4.344.820 | 3.979.598 | |
| di cui: deteriorati | 73.392 | 57.083 | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | 94.411 | 68.753 | |
| c) Banche | 215.542 | 158.887 | |
| d) Altre società finanziarie | 43.183 | 108.696 | |
| e) Società non finanziarie | 3.788.967 | 3.461.803 | |
| f) Famiglie | 202.717 | 181.459 | |
| Altri impegni | 4.180.199 | 4.121.347 | |
| di cui: deteriorati | 27.662 | 33.890 | |
| a) Banche Centrali | 50.000 | 50.000 | |
| b) Amministrazioni pubbliche | 70.858 | 64.496 | |
| c) Banche | 423.900 | 517.183 | |
| d) Altre società finanziarie | 53.591 | 69.781 | |
| e) Società non finanziarie | 3.493.058 | 3.332.891 | |
| f) Famiglie | 88.792 | 86.996 |


| Portafogli | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 103.070 | 108.722 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.268.168 | 1.311.977 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 12.332.150 | 13.739.806 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e quelle valutate al costo ammortizzato sono rappresentate da titoli ceduti a clientela a fronte di operazioni di pronti contro termine, a garanzia dei finanziamenti da banche centrali (TLTRO) nonché a garanzia dell'operatività della controllata elvetica.
Inoltre tra le attività valutate al costo ammortizzato sono compresi finanziamenti posti a garanzia di provvista fornita dalla Banca Centrale (crediti ABACO).
| Tipologia servizi | Importo |
|---|---|
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 26.909 |
| a) acquisti | - |
| 1. regolati | - |
| 2. non regolati | - |
| b) vendite | 26.909 |
| 1. regolate | 26.909 |
| 2. non regolate | - |
| 2. Gestioni individuale di portafogli | 1.471.375 |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | 70.701.784 |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) |
5.014.702 |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | 1.500 |
| 2. altri titoli | 5.013.202 |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 23.269.385 |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | 2.038.399 |
| 2. altri titoli | 21.230.986 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 26.249.435 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 16.168.262 |
| 4. Altre operazioni | - |

| Ammontare | Ammontare netto delle attività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto (f=c-d e) |
Ammontare netto |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche | Ammontare lordo delle attività finanziarie (a) |
delle passività finanziarie compensato in bilancio (b) |
finanziarie riportato in bilancio (c=a b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) |
31/12/2023 | 31/12/2022 | |
| 1. Derivati | 10.289 | - | 10.289 | 5.005 | 5.177 | 107 | 1.667 | |
| 2. Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2023 | 10.289 | - | 10.289 | 5.005 | 5.177 | 107 | - |
| Totale | 31/12/2022 | 30.550 | - | - | 11.027 | 17.856 | - | 1.667 |
Il principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa degli strumenti finanziari che sono compensati o compensabili nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32, in quanto regolati da accordi quadro di compensazione o accordi simili.
Non sono presenti accordi di netting per i quali si debba procedere alla compensazione dei saldi nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32.
Per quanto riguarda gli strumenti potenzialmente compensabili nelle tabelle sotto riportate sono indicati strumenti finanziari derivati regolati da «ISDA Master Agreement».
Infatti, con talune controparti, sono stati stipulati accordi di Credit Support Annex (CSA) attraverso i quali le parti si impegnano a dare e prendere assets a garanzia (nel caso della banca trattasi di giacenze di contanti in euro), che vengono rideterminati periodicamente in funzione dell'andamento del fair value dei derivati sottostanti.
I derivati oggetto di accordi della specie e qui rappresentati sono valutati al fair value.
| Ammontare | Ammontare netto delle passività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto (f=c-d e) |
Ammontare netto |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontare | delle attività | finanziarie | Depositi di | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||
| lordo delle | finanziarie | riportato in | contante | |||||
| passività | compensato in | bilancio (c=a | Strumenti | posti a | ||||
| Forme tecniche | finanziarie (a) | bilancio (b) | b) | finanziari (d) | garanzia (e) | |||
| 1. Derivati | 10.289 | - | 10.289 | 5.005 | 5.135 | 149 | 1.027 | |
| 2. Pronti contro termine | 3.481.917 | - | 3.481.917 | 3.481.917 | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Altri | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2023 | 3.492.206 | - | 3.492.206 | 3.486.922 | 5.135 | 149 | - |
| Totale | 31/12/2022 | 648.240 | - | 648.240 | 638.967 | 8.246 | - | 1.027 |
Le operazioni di pronti contro termine indicate sono oggetto ad accordi di compensazione regolati da contratti di Global Master Repurchase Agreement (GMRA). Gli importi lordi (a) indicati nella tabella relativi alle operazioni di «Pronti contro termine» sono contabilizzati nelle voci 10 a) «Debiti verso Banche» e 10 b) «Debiti verso Clientela»; i relativi strumenti finanziari correlati (d) sono rappresentati dal valore dei titoli oggetto delle operazioni stesse.

Parte C – Informazioni sul conto economico
Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa – Parte C

| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni |
31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
2.867 | 12.931 | - | 15.798 | 9.652 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 109 | - | - | 109 | 231 |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
2.758 | 12.931 | - | 15.689 | 9.421 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
74.100 | - | - | 74.100 | 18.234 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: |
258.007 | 1.252.754 | - | 1.510.761 | 613.329 |
| 3.1 Crediti verso banche | 25.601 | 207.052 | - | 232.653 | 44.203 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 232.406 | 1.045.702 | - | 1.278.108 | 569.126 |
| 4. Derivati di copertura | - | - | 274 | 274 | 2 |
| 5. Altre attività | - | - | 74.711 | 74.711 | 39.981 |
| 6. Passività finanziarie | - | - | - | 60 | 45.306 |
| Totale | 334.974 | 1.265.685 | 74.985 | 1.675.704 | 726.504 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 46.387 | - | 46.387 | 24.961 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | - | - | - | - | - |
Gli interessi attivi evidenziano un buon incremento, +130,65 % passando da € 726,504 milioni a € 1.675,704 milioni. L'aumento è da ricondursi principalmente al rialzo dei tassi di interesse che hanno interessato sia finanziamenti che i proventi del portafoglio titoli. I proventi sui crediti d'imposta acquistati sono stati pari a € 74,711 milioni rispetto a € 39,981 milioni del 2022.
| Voci | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Interessi attivi su attività finanziarie in valuta | 50.483 | 21.947 |
Nota Integrativa – Parte C

| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni |
31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (708.047) | (120.481) | - | (828.528) | (134.387) |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | (220.351) | - | - | (220.351) | (354) |
| 1.2 Debiti verso banche | (114.126) | - | - | (114.126) | (7.288) |
| 1.3 Debiti verso clientela | (373.570) | - | - | (373.570) | (48.768) |
| 1.4 Titoli in circolazione | - | (120.481) | - | (120.481) | (77.977) |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 4. Altre passività e fondi | - | - | - | - | - |
| 5. Derivati di copertura | - | - | (131) | (131) | (170) |
| 6. Attività finanziarie | - | - | - | (156) | (9.739) |
| Totale | (708.047) | (120.481) | (131) | (828.815) | (144.296) |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (3.316) | - | - | (3.316) | (3.268) |
Gli interessi passivi passano da € 144,296 milioni a € 828,815 milioni, + 474,39% con un aumento di € 684,519 milioni. L'incremento è conseguente all'aumento dei tassi ed ha interessato sia il costo della raccolta da clientela nelle varie forme di raccolta a breve sia le emissioni obbligazionarie come pure in maniera consistente quelli relativi alle operazioni di rifinanziamento T-LTRO in essere con la BCE. Al 31 dicembre 2023 su tali operazioni sono maturati interessi passivi per circa euro 220 milioni.
| Voci | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Interessi passivi su passività finanziarie in valuta | (21.499) | (6.914) |
| Voci | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 274 | 2 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (131) | (170) |
| C. Saldo (A-B) | 143 | (168) |


| Tipologia servizi/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| a) Strumenti finanziari | 66.818 | 61.878 |
| 1. Collocamento titoli | 39.917 | 38.661 |
| 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile | - | - |
| 1.2 Senza impegno irrevocabile | 39.917 | 38.661 |
| 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei | 15.450 | 11.814 |
| clienti | ||
| 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari | 15.450 | 11.814 |
| 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti | - | - |
| 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari | 11.451 | 11.403 |
| di cui: negoziazione per conto proprio | 191 | - |
| di cui: gestione di portafogli individuali | 11.260 | 11.403 |
| b) Corporate Finance | - | - |
| 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni | - | - |
| 2. Servizi di tesoreria | - | - |
| 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance | - | - |
| c) Attività di consulenza in materia di investimenti | - | - |
| d) Compensazione e regolamento | - | - |
| e) Custodia e amministrazione | 8.649 | 8.208 |
| 1. Banca depositaria | 6.146 | 5.938 |
| 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione | 2.503 | 2.270 |
| f) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive | - | - |
| g) Attività fiduciaria | - | - |
| h) Servizi di pagamento | 141.068 | 140.029 |
| 1. Conti correnti | 42.866 | 40.720 |
| 2. Carte di credito | 16.081 | 20.143 |
| 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento | 19.047 | 18.549 |
| 4. Bonifici e altri ordini di pagamento | 51.038 | 48.935 |
| 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento | 12.036 | 11.682 |
| i) Distribuzione di servizi di terzi | 32.047 | 29.636 |
| 1. Gestioni di portafogli collettive | - | - |
| 2. Prodotti assicurativi | 26.824 | 25.390 |
| 3. Altri prodotti | 5.223 | 4.246 |
| di cui: gestioni di portafogli individuali | - | - |
| j) Finanza strutturata | - | - |
| k) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| l) Impegni a erogare fondi | - | - |
| m) Garanzie finanziarie rilasciate | 37.166 | 32.454 |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| n) Operazioni di finanziamento | 54.042 | 53.091 |
| di cui: per operazioni di factoring | - | - |
| o) Negoziazione di valute | - | - |
| p) Merci | - | - |
| q) Altre commissioni attive | 22.555 | 21.491 |
| di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione | - | - |
| Totale | 362.345 | 346.787 |

| Canali/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| a) presso propri sportelli: | 83.224 | 79.699 |
| 1. gestioni di portafogli | 11.260 | 11.403 |
| 2. collocamento di titoli | 39.917 | 38.661 |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 32.047 | 29.635 |
| b) offerta fuori sede: | - | - |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | - | - |
| 3. servizi e prodotti di terzi | - | - |
| c) altri canali distributivi: | - | - |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | - | - |
| 3. servizi e prodotti di terzi | - | - |
| Tipologia di servizi/valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| a) Strumenti finanziari | (1.447) | (1.675) |
| di cui: negoziazione di strumenti finanziari | (1.447) | (1.675) |
| di cui: collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| - Proprie | - | - |
| - Delegate a terzi | - | - |
| b) Compensazione e regolamento | - | - |
| c) Custodia e amministrazione | (3.115) | (3.074) |
| d) Servizi di incasso e pagamento | (4.855) | (5.296) |
| di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento | (2.455) | (2.569) |
| e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| f) Impegni a ricevere fondi | - | - |
| g) Garanzie finanziarie ricevute | (5.188) | (3.677) |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | - | - |
| i) Negoziazione di valute | - | - |
| j) Altre commissioni passive | (1.859) | (1.874) |
| Totale | (16.464) | (15.596) |


| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Dividendi Proventi simili |
Dividendi | Proventi simili | ||
| A. Attività finanziarie di negoziazione | 1.296 | 209 | 2.691 | 308 | |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 3.286 | - | 2.521 | |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3.824 | - | 2.354 | - | |
| D. Partecipazioni | 35.455 | - | 27.669 | - | |
| Totale | 40.575 | 3.495 | 32.714 | 2.829 |
I dividendi su partecipazioni sono stati corrisposti per € 16,150 milioni da Factorit spa, € 4,085 milioni da BPS Suisse, per € 6,541 milioni da Arca Vita spa, per € 8,679 milioni da Arca Holding spa.
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 3.543 | 45.654 | (2.334) | (684) | 46.179 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 622 | - | (121) | 501 |
| 1.2 Titoli di capitale | 831 | 7.995 | (1.631) | (550) | 6.645 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 2.675 | 8.366 | (558) | (13) | 10.470 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | 37 | 28.671 | (145) | - | 28.563 |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | - | - | - | - |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio |
- | - | - | - | 87 |
| 4. Strumenti derivati | 10.128 | 17.008 | (10.282) | (14.687) | 2.380 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 10.128 | 17.008 | (10.282) | (14.687) | 2.380 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 8.558 | 9.137 | (8.635) | (8.470) | 590 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 38 | 1.519 | (88) | - | 1.469 |
| - Su valute e oro | - | - | - | - | 213 |
| - Altri | 1.532 | 6.352 | (1.559) | (6.217) | 108 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option |
- | - | - | - | - |
| Totale | 13.671 | 62.662 | (12.616) | (15.371) | 48.646 |
Il risultato netto dell'attività di negoziazione è positivo per € 48,646 milioni rispetto a un risultato positivo per € 18,514 milioni dell'esercizio precedente. Registra utili complessivi da negoziazione per € 16,300 milioni rispetto a € 2,653 milioni; il risultato netto su attività finanziarie altre per € 28,563 milioni è costituito principalmente dall'utile su cambi. Lo sbilancio tra plusvalenze e minusvalenze su titoli e quote di O.I.C.R. è positivo per € 1,317 milioni. Il risultato dell'attività su derivati è positivo per € 2,380 milioni. Sono positive, ed in diminuzione per l'andamento dei tassi, le differenze di cambio, pari a € 0,087 milioni, rispetto a quelle positive e pari a € 4,284 milioni nel 2022.

| Componenti reddituali/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | - | 255 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 1.973 | 46 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | - |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 1.973 | 301 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (2.028) | (89) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | - | (244) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | - |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (2.028) | (333) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | (55) | (32) |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto |
| A. Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 8.596 | (953) | 7.643 | 33.877 | (4.906) | 28.971 |
| 1.1 Crediti verso banche | 167 | - | 167 | 72 | (1) | 71 |
| 1.2 Crediti verso clientela | 8.429 | (953) | 7.476 | 33.805 | (4.905) | 28.900 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.479 | (3.644) | (1.165) | 12.154 | (306) | 11.848 |
| 2.1 Titoli di debito | 2.479 | - | 2.479 | 12.154 | (94) | 12.060 |
| 2.2 Finanziamenti | - | (3.644) | (3.644) | - | (212) | (212) |
| Totale attività (A) | 11.075 | (4.597) | 6.478 | 46.031 | (5.212) | 40.819 |
| B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli in circolazione | 106 | (19) | 87 | 5 | - | 5 |
| Totale passività (B) | 106 | (19) | 87 | 5 | - | 5 |
Le perdite esposte alla riga «1.2 Crediti verso clientela», complessivamente pari a € 0,953 milioni, si riferiscono principalmente agli effetti delle azioni di derisking effettuate nel corso dell'esercizio 2023 di cui € 0,742 milioni sono relative alla cessione di crediti NPL effettuata nel mese di dicembre.
Nel corso del 2023 sono state effettuate inoltre operazioni di cessione di esposizione classificate ad inadempienza probabile a favore di fondi di investimento, con contestuale sottoscrizione di quote degli stessi, che hanno comportato complessivamente la rilevazione di utili da cessione per circa € 0,912 milioni. Per ulteriori dettagli si fa rinvio alla parte E della presente nota integrativa sezione «E. Operazioni di cessione» sottoparagrafo «C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente».


7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie | 19.170 | 9.918 | (23.660) | (22) | 5.406 |
| 1.1 Titoli di debito | 233 | 1.302 | (8.940) | - | (7.405) |
| 1.2 Titoli di capitale | - | - | - | - | - |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 6.849 | 8.616 | (1.950) | (22) | 13.493 |
| 1.4 Finanziamenti | 12.088 | - | (12.770) | - | (682) |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio |
- | - | - | - | 215 |
| Totale | 19.170 | 9.918 | (23.660) | (22) | 5.621 |
Le plusvalenze, le minusvalenze, gli utili da realizzi contabilizzati riguardano quote di O.I.C.R. e titoli di Stato italiani. La voce comprende anche il risultato delle variazioni di fair value dei finanziamenti che non hanno superato il test SPPI.
8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| Rettifiche di valore (1) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | ||||||||
| 'Operazioni/Componenti reddituali | Primo stadio | Secondo stadio | Write-off | Altre | Write-off | Altre | |||
| A. Crediti verso banche | (2.345) | (1.054) | - | - | - | - | |||
| - Finanziamenti | (1.625) | (68) | - | - | - | - | |||
| - Titoli di debito | (720) | (986) | - | - | - | - | |||
| B. Crediti verso clientela | (25.083) | (148.907) | (20.497) | (211.307) | (468) | (16.475) | |||
| - Finanziamenti | (24.507) | (148.040) | (20.497) | (211.307) | (468) | (16.475) | |||
| - Titoli di debito | (576) | (867) | - | - | - | - | |||
| Totale | (27.428) | (149.961) | (20.497) | (211.307) | (468) | (16.475) |
| Riprese di valore (2) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
31/12/2023 | 31/12/2022 |
| A. Crediti verso banche | 1.168 | 130 | - | - | (2.101) | 4.181 |
| - Finanziamenti | 767 | 130 | - | - | (796) | (263) |
| - Titoli di debito | 401 | - | - | - | (1.305) | 4.444 |
| B. Crediti verso clientela | 69.733 | 23.817 | 132.729 | 10.917 | (185.541) | (162.229) |
| - Finanziamenti | 65.325 | 23.817 | 132.729 | 10.917 | (188.506) | (156.687) |
| - Titoli di debito | 4.408 | - | - | - | 2.965 | (5.542) |
| Totale | 70.901 | 23.947 | 132.729 | 10.917 | (187.642) | (158.048) |

| Rettifiche di valore (1) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | |||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo stadio | Secondo stadio | Write-off | Altre | Write-off | Altre |
| A. Titoli di debito | (429) | (41) | - | - | - - |
|
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - - |
|
| - Verso clientela | - | - | - | - | - - |
|
| - Verso banche | - | - | - | - | - - |
|
| Totale | (429) | (41) | - | - | - - |
| Riprese di valore (2) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
31/12/2023 | 31/12/2022 |
| A. Titoli di debito | 817 | - | - | - | 347 | (360) |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 817 | - | - | - | 347 | (360) |
Gli utili da modifiche contrattuali senza cancellazione ammontano a € 6,550 milioni, rispetto all'utile nell'esercizio precedente che ammontava a € 3,565 milioni.
La voce accoglie l'impatto economico delle modifiche contrattuali che non si qualificano per la derecognition delle attività finanziarie e che, di conseguenza, comportano una variazione del relativo costo ammortizzato sulla base dell'attualizzazione dei nuovi flussi contrattuali al tasso interno di rendimento originario.
Il valore complessivo deriva da perdite da modifica per € 3,152 milioni e utili da modifica per € 9,702 milioni.


| Tipologia di spese/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1) Personale dipendente | (224.826) | (202.895) |
| a) salari e stipendi | (136.189) | (126.160) |
| b) oneri sociali | (38.189) | (35.695) |
| c) indennità di fine rapporto | - | - |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (10.726) | (8.487) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | (9.671) | (6.101) |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | (9.671) | (6.101) |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (3.801) | (3.386) |
| - a contribuzione definita | (3.801) | (3.386) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (1.205) | - |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (25.045) | (23.066) |
| 2) Altro personale in attività | (552) | (415) |
| 3) Amministratori e sindaci | (2.902) | (2.058) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | 926 | 1.009 |
| 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società | (1.188) | (1.184) |
| Totale | (228.541) | (205.543) |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1) Personale dipendente | 2.956 | 2.876 |
| a) dirigenti | 28 | 25 |
| b) quadri direttivi | 643 | 596 |
| c) restante personale dipendente | 2.285 | 2.255 |
| 2) Altro personale | 9 | 8 |
| Totale | 2.965 | 2.884 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
| - Numero puntuale dei dipendenti | 3.033 | 2.916 |
| - Altro personale | 10 | 6 |
| Componenti reddituali/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Service cost | 1.784 | 2.142 |
| Interest cost | 4.042 | 1.160 |
| Contributi dipendenti | (199) | (199) |
| Riduzioni e pagamenti | 4.044 | 2.998 |
| Totale costi c/economico (A) | 9.671 | 6.101 |
| Rendimento attività a servizi del fondo (B) | 7.226 | 3.185 |
| Onere complessivo (A-B) | 2.445 | 2.916 |

I costi sono stati contabilizzati tra gli oneri del personale.
Le informazioni concernenti l'ammontare delle obbligazioni contratte, le variazioni nell'esercizio delle stesse, le attività a servizio del fondo e le principali ipotesi attuariali sono fornite nelle tabelle della parte B Sezione 10.5 della nota integrativa. L'onere per la banca è dato dai contributi che la stessa è tenuta a versare al fondo in conformità del Regolamento. Inoltre, è stato effettuato un ulteriore accantonamento per € 7,226 milioni, pari al rendimento delle attività a servizio del Fondo che viene a sua volta contabilizzato nella voce «altri proventi di gestione». Una variazione positiva di € 2,668 milioni, corrispondente all'utile attuariale, è stata contabilizzata in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 19, in contropartita di patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.
La voce comprende essenzialmente i costi per oneri e remunerazioni del personale allocati ad uno specifico fondo, e riferiti a buoni mensa, borse di studio, oneri assicurativi, rimborsi spese, spese di addestramento e provvidenze varie.
| Tipologia servizi/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Telefoniche, postali, per trasmissione dati | (12.045) | (11.427) |
| Manutenzione su immobilizzazioni materiali | (8.765) | (8.000) |
| Fitti passivi su immobili | (192) | (129) |
| Vigilanza | (4.582) | (4.290) |
| Trasporti | (1.628) | (1.589) |
| Compensi a professionisti | (47.703) | (42.518) |
| Fornitura materiale uso ufficio | (1.690) | (1.489) |
| Energia elettrica, riscaldamento e acqua | (10.808) | (3.939) |
| Pubblicità e rappresentanza | (2.518) | (2.500) |
| Legali | (9.317) | (9.924) |
| Premi assicurativi | (1.579) | (1.512) |
| Informazioni e visure | (9.626) | (8.214) |
| Imposte indirette e tasse | (63.169) | (58.021) |
| Noleggio e manutenzione hardware e software | (23.803) | (20.120) |
| Registrazione dati presso terzi | (2.504) | (3.165) |
| Pulizia | (6.015) | (6.027) |
| Associative | (1.973) | (1.783) |
| Servizi resi da terzi | (5.892) | (6.261) |
| Attività in outsourcing | (25.724) | (23.456) |
| Oneri pluriennali | (828) | (1.350) |
| Beni e servizi destinati ai dipendenti | (1.105) | (745) |
| Contributi a fondi di risoluzione e di garanzia | (38.854) | (45.878) |
| Altre | (7.682) | (6.417) |
| Totale | (288.002) | (268.754) |


La voce è negativa per € 14,911 milioni costituiti dallo sbilancio tra accantonamenti dell'esercizio e delle riattribuzioni.
La voce è negativa per € 18,315 milioni costituiti dallo sbilancio tra accantonamenti dell'esercizio e di riattribuzioni.
La voce è valorizzata per € 22,542 milioni costituiti dallo sbilancio tra accantonamenti dell'esercizio per € 27,192 milioni al fondo controversie legali e delle riattribuzioni per € 4,650 milioni.
| Rettifiche di valore per | Risultato netto (a+b | |||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituali | Ammortamento (a) | deterioramento (b) | Riprese di valore (c) | c) |
| A. Attività materiali | ||||
| 1. Ad uso funzionale | (33.804) | (3.200) | - (37.004) |
|
| - Di proprietà | (12.760) | (3.200) | - (15.960) |
|
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (21.044) | - | - (21.044) |
|
| 2. Detenute a scopo di investimento | - | - | - - |
|
| - Di proprietà | - | - | - - |
|
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - - |
|
| 3. Rimanenze | - | - | - - |
|
| Totale | (33.804) | (3.200) | - (37.004) |
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento (a) | Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a+b-c) |
|---|---|---|---|---|
| A. Attività immateriali | ||||
| di cui: software | (15.832) | - | - | (15.832) |
| A.1 Di proprietà | (15.832) | - | - | (15.832) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - |
| - Altre | (15.832) | - | - | (15.832) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | - | - | - | - |
| Totale | (15.832) | - | - | (15.832) |
Le rettifiche di valore riguardano attività immateriali con vita utile definita costituite da diritti di utilizzo di programmi software. Nell'esercizio non si sono rilevate perdite per riduzioni significative di valore per le attività immateriali. Pertanto, non viene fornita l'informativa prevista dallo IAS 36 paragrafi 130 lettere a) c) d) f) g) e 131.

La voce ammonta a € 76,407 milioni ed è data dalla differenza tra € 79,733 milioni di altri proventi di gestione ed € 3,326 milioni di altri oneri di gestione.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Sopravvenienze passive | (2.867) | (4.987) |
| Altri | (459) | (539) |
| Totale | (3.326) | (5.526) |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Recupero spese su depositi e conti correnti passivi | 1.003 | 855 |
| Fitti attivi su immobili | 1.329 | 1.267 |
| Recupero di imposte | 56.978 | 50.729 |
| Proventi finanziari fondo quiescenza | 7.226 | 3.185 |
| Sopravvenienze attive - altre | 2.615 | 3.109 |
| Altri | 10.582 | 9.017 |
| Totale | 79.733 | 68.162 |
Nella sottovoce altri sono compresi € 1,343 milioni relativi alla commissione di istruttoria veloce (CIV) allocata in conformità alla sua natura di mero recupero di costi sostenuti.
Nella sottovoce fitti attivi su immobili sono compresi € 0,620 milioni relativi a proventi dei sub–leasing di attività riferite a diritti di utilizzo.
| Componente reddituale/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Proventi | - | 1.401 |
| 1. Rivalutazioni | - | - |
| 2. Utili da cessione | - | 1.401 |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | (502) | (383) |
| 1. Svalutazioni | - | - |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | (502) | (383) |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | (502) | 1.018 |
Le rettifiche di valore da deterioramento si riferiscono alla svalutazione della controllata Pirovano Stelvio spa per € 0,502 milioni.


16.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) o al valore di presumibile realizzo delle attività materiali e immateriali: composizione
| Differenze di cambio | Risultato netto (a-b+c-d) |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituale | Rivalutazioni (a) | Svalutazioni (b) | Positive (c) Negative (d) |
||
| A. Attività materiali | 145 | (183) | - | - | (38) |
| A.1 Ad uso funzionale: | - | - | - | - | - |
| - Di proprietà | - | - | - | - | - |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| A.2 Detenute a scopo di investimento: | 145 | (183) | - | - | (38) |
| - Di proprietà | 145 | (183) | - | - | (38) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| A.3 Rimanenze | - | - | - | - | - |
| B. Attività immateriali | - | - | - | - | - |
| B.1 Di proprietà: | - | - | - | - | - |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | - | - | - | - | - |
| B.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| Totale | 145 | (183) | - | - | (38) |
| Componente reddituale/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Immobili | - | - |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | 27 | 12 |
| - Utili da cessione | 27 | 12 |
| - Perdite da cessione | - | - |
| Risultato netto | 27 | 12 |

| Componenti reddituali/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Imposte correnti (-) | (126.900) | (66.000) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
- | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (48.361) | (20.164) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 410 | 46 |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (174.851) | (86.118) |
Il tax rate inteso come rapporto tra le imposte contabilizzate e l'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte si attesta al 30,80%.
| Utile al lordo delle imposte | 567.617 |
|---|---|
| IRES | |
| Tasso teorico e imposta teorica | 156.095 |
| Dividendi (-) | (10.261) |
| Utili/perdite su cessioni di partecipazioni (PEX) (+/-) | - |
| Minusvalenze da valutazione su partecipazioni | 138 |
| Deducibilità Irap 10% e costo del lavoro (-) | (177) |
| Maxi ammortamento | (135) |
| Ace | (3.989) |
| Altre variazioni (+/-) | 924 |
| TOTALE IRES | 142.595 |
| IRAP | |
| Tasso teorico e imposta teorica | 31.616 |
| Dividendi | (1.130) |
| Rettifiche di valore nette | (7.365) |
| Spese personale | 1.118 |
| Spese amministrative | 1.870 |
| Ammortamento beni materiali/immateriali | 294 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 2.148 |
| Utili (perdite) delle partecipazioni | 28 |
| Altre poste | 3.677 |
| TOTALE IRAP | 32.256 |
| TOTALE IMPOSTE | 174.851 |
Le imposte sono calcolate nella misura del 27,50% per l'IRES e del 5,57% per l'IRAP.
Si rinvia all'esposizione presente nell'analoga sezione della nota integrativa consolidata.

Parte D – Red ditività co mplessiva
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa – Parte D

| Voci | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 392.766 | 212.902 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | (583) | 2.317 | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | (8.980) | (5.965) |
| a) variazione di fair value | (8.603) | (4.752) | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | (377) | (1.213) | |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): |
- | - |
| a) variazione del fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 40. | Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | - | |
| 50. | Attività materiali | - | 942 |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | 4.672 | 10.993 |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | 3.725 | (3.653) | |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | 38.466 | (84.491) | |
| 110. Copertura di investimenti esteri: | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 120. Differenze di cambio: | - | - | |
| a) variazioni di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 130. Copertura dei flussi finanziari: | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | - | |
| 140. Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - | |
| a) variazioni di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | 57.644 | (126.416) | |
| a) variazioni di fair value | 57.903 | (116.454) | |
| b) rigiro a conto economico | (259) | (9.962) | |
| - rettifiche per rischio di credito | (347) | 360 | |
| - utili/perdite da realizzo | 88 | (10.322) | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| - rettifiche da deterioramento | - | - | |
| - utili/perdite da realizzo | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | (19.178) | 41.925 | |
| 190. Totale altre componenti reddituali | 37.883 | (82.174) | |
| 200. Redditività complessiva (Voce 10 + 190) | 430.649 | 130.728 |
Parte E- Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Le informazioni previste nella presente parte possono basarsi su dati gestionali interni e, pertanto, possono non coincidere con quelli riportati nelle parti B e C della presente nota integrativa, fatta eccezione ove sia specificatamente richiesta l'indicazione del valore di bilancio.
L'informativa al pubblico ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013, Parte Otto e Parte Dieci, Titolo I, Capo 3, è diffusa, entro i termini previsti, sul sito internet istituzionale della banca, nella sezione «Investor relations».
L'attività di gestione e controllo dei rischi è finalizzata a garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore, a salvaguardare la solidità finanziaria e la reputazione della banca e a consentire una trasparente rappresentazione della rischiosità assunta. In particolare, mira a verificare l'osservanza dei limiti previsti per l'assunzione dei rischi, a individuare criteri e metodologie per la rilevazione e la misurazione/valutazione dei rischi, ad accertare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio eventualmente assegnati, a monitorare l'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica.
Al Consiglio di amministrazione compete la fissazione delle linee di indirizzo, degli orientamenti strategici e delle politiche di governo dei rischi aziendali, tali da assicurare che i principali rischi ai quali la banca è esposta vengano correttamente identificati e gestiti. In relazione, definisce la propensione al rischio e prende conoscenza dell'esposizione tempo per tempo registrata, verificando che i profili di rischio siano monitorati in modo adeguato dalle unità deputate al controllo interno. Inoltre, con il supporto dell'Alta Direzione, promuove lo sviluppo e la diffusione a tutti i livelli di una «cultura del rischio» in grado di valorizzare l'importanza di una sana e prudente gestione e di favorire una visione completa, integrata e coerente delle tipologie di rischio rilevanti per la banca.
Il Consigliere delegato e i membri della Direzione generale, sulla base delle rispettive attribuzioni, sovrintendono all'attuazione degli indirizzi e degli orientamenti definiti dal Consiglio, declinandoli in un sistema di limiti di esposizione, procedure e azioni gestionali suscettibili di garantire una moderata assunzione di rischio; è rimessa ai Servizi centrali, agli uffici e alle dipendenze sul territorio, a seconda dell'assetto che contraddistingue i vari comparti di operatività, l'applicazione nel concreto delle politiche di rischio rilevanti.
Il Collegio sindacale vigila sull'adeguatezza dei processi di gestione dei rischi e sulla loro rispondenza ai requisiti stabiliti dalla normativa.
La misurazione e il controllo dei rischi sono svolti da funzioni separate e indipendenti, sotto il profilo organizzativo, dalle unità incaricate della loro assunzione. In proposito, un ruolo di primaria rilevanza è attribuito al Servizio Controllo Rischi che, mediante gli uffici che ne fanno parte, attua una costante sorveglianza sull'andamento dell'operatività aziendale avvalendosi di sistemi, strumenti, procedure e metodologie per l'identificazione, la valutazione e il monitoraggio dei rischi. Per il tramite del suo responsabile, riferisce ai vertici aziendali, con obiettività e imparzialità, gli esiti delle proprie attività di controllo.
L'informativa di alto livello deputata alla rappresentazione dei rischi, elaborata dal predetto Servizio, si struttura in modo tale da consentire agli Organi apicali, secondo i compiti e le responsabilità di ognuno, una valutazione documentata, completa e consapevole dell'esposizione alle varie fattispecie di rischio e dei relativi meccanismi di gestione, controllo e mitigazione, nonché dell'adeguatezza del capitale detenuto a copertura. L'andamento dei profili di rischio è altresì veicolato alle aree operative attraverso la rendicontazione gestionale, atta a sensibilizzare le risorse a una più intensa attività di prevenzione e attenuazione dei rischi.


Le tematiche di sostenibilità, anche note con la sigla Environmental, Social and Governance (ESG), sono ormai entrate nell'attività quotidiana della banca. Le iniziative sono svariate, ma sono i temi legati ai rischi ambientali, e in particolare quelli climatici, quelli sui quali l'attività è più intensa. Aumenta in tutti la consapevolezza dell'importanza che tali materie rivestono per la robustezza prospettica del modello di business perseguito; sta corrispondentemente crescendo l'impegno profuso nell'incorporazione della valutazione ESG nelle diverse aree di attività, nel quadro di un'assunzione sempre più oculata dei relativi rischi e spinti dalla volontà di offrire un maggiore supporto ai clienti e alle comunità locali nelle proprie politiche di transizione verso un'economia circolare e a basse emissioni di carbonio. Il processo di trasformazione verso modelli di produzione e consumo sostenibili sul piano sociale e ambientale è oramai un dato di fatto imprescindibile, che impone molta attenzione nell'analisi e nel governo delle sfide insite nel percorso.
In tale ottica, non si contano gli avanzamenti compiuti dalla banca: i) nel dare specifico spazio alle considerazioni ESG e dei correlati profili di rischio nella formulazione e nell'attuazione delle strategie, delle politiche creditizie, finanziarie e di investimento nonché nell'offerta di servizi alla clientela; ii) nella comprensione dei potenziali impatti (nel breve, medio e più lungo termine) mediante l'identificazione, la misurazione e gestione dei rischi di "sostenibilità" e, infine, iii) nell'integrazione di tali elementi nelle ordinarie pratiche di gestione del rischio.
L'ultimo esercizio è stato segnato, in modo particolare, da un'intensificazione delle attività di sviluppo e implementazione di soluzioni organizzative, procedurali e metodologiche finalizzate a garantire un pieno allineamento al contenuto delle Aspettative della «Guida sui rischi climatici e ambientali» (emanate dalla BCE nel novembre 2020) e, più in generale, a dare attuazione alle indicazioni di sound practice ricevute delle Autorità di controllo nel contesto della propria azione continuativa ed ordinaria di supervisione sull'operato della banca.
Nel 2023, nell'ambito del dialogo di vigilanza intrattenuto con la BCE, si è provveduto al completamento delle attività di adeguamento previste a seguito degli esiti all'indagine tematica ("Thematic review") lanciata dalla BCE stessa a inizio 2022 in tema di gestione dei rischi alla transizione climatica e ambientale e alla manifestazione di eventi naturali avversi collegati ai cambiamenti del clima, imprimendo in questo modo un'accelerazione al processo di allineamento alle "buone prassi" dettate dalle richiamate Aspettative. Sul finire dell'anno la banca ha inoltre elaborato e rassegnato al Supervisore un nuovo più organico programma di attività diretto a rafforzare la centralità della gestione dei rischi di tipo climatico e ambientale per le strategie aziendali future e la loro integrazione nelle politiche e nei processi decisionali nevralgici, tenendo conto, nel quadro di una pianificazione di ampio respiro, di alcune osservazioni ricevute dal Supervisore in ordine all'identificazione e al monitoraggio degli impatti di tali profili di rischio.
La banca ha allo scopo definito un'organica struttura progettuale, articolata su diversi "cantieri di lavoro" che coinvolgono ad ampio spettro le principali aree organizzative e gestionali dell'istituto, allo scopo di includervi tutte le possibili attività abilitanti a una sana e corretta gestione dei rischi climatici e ambientali e alla formulazione di strategie climatiche di lungo periodo. Le iniziative di ciascun cantiere progettuale di attività, governate da una "cabina di regia" (steering committee) composta dai Vertici manageriali, sono state pianificate in modo analitico, indicando con chiarezza gli obiettivi intermedi e finali, le funzioni responsabili e le tempistiche di realizzazione, al fine di agevolarne la puntuale esecuzione. L'Organo di amministrazione, coadiuvato dai competenti comitati endoconsiliari, è direttamente investito della supervisione del piano d'azione attraverso dedicate informative afferenti specifiche aree di attività e un reporting di frequenza trimestrale sul complessivo stato di attuazione delle iniziative in programma. Anche la BCE verrà regolarmente aggiornata con apposita rendicontazione.
Di seguito si riepilogano le principali attività di rafforzamento dei presìdi ESG condotte nel periodo, riconducendole, per finalità di sintesi, ai cinque ambiti oggetto di esame tematico di Vigilanza.
A. Analisi di materialità dei fattori climatici e ambientali: sono stati compiuti significativi progressi nei processi e nelle tecniche di determinazione su basi quantitative della significatività ("materialità") dei fattori di rischio di "sostenibilità" rispetto all'entità di esposizione della banca ai rischi cd. "tradizionali".

Con particolare riguardo all'analisi dei fattori di rischio legati all'ambiente e al cambiamento climatico, sono state messe a punto apposite metodologie per stimare la portata di rischiosità di manifestazione nell'ambito delle tipiche categorie di esposizioni ai rischi bancari (credito, mercato, operativo e liquidità). All'interno delle annuali analisi ICAAP di adeguatezza patrimoniale sono state poi condotte prime attività di simulazione degli impatti quantitativi potenzialmente generati, tanto nel breve quanto nel medio-lungo periodo, dai fattori di rischio climatici e ambientali sui parametri di rischio di credito (PD e LGD). Sempre in tale ambito, nell'ultimo quarto dell'anno in commento, tenendo anche conto di specifiche raccomandazioni ricevute dal Supervisore, si è proceduto a una revisione delle risultanze delle valutazioni di materialità di tali rischi comportante diversi affinamenti alle metodologie utilizzate. Le rinnovate analisi hanno coperto un perimetro di rischi bancari più esteso che in precedenza, prevedendo la definizione di nuovi approcci di identificazione dei rischi fisici e di transizione climatica e un aggiornato workflow di processo basato sui seguenti principali aspetti: i) considerazione di tre distinti orizzonti temporali di valutazione (breve, medio e lungo termine); ii) differenti gradi di vulnerabilità all'azione di fattori climatici avversi e alle conseguenze dell'adattamento alla transizione energetica dei settori economici e delle aree geografiche di localizzazione del Gruppo e delle proprie controparti (es. imprese finanziate, fornitori di servizi essenziali o importanti). Le aggiornate valutazioni di rilevanza dei fattori climatico-ambientali saranno integrate nei prossimi esercizi annuali di determinazione dell'integrità patrimoniale (ICAAP) e di analisi degli equilibri del profilo di liquidità (ILAAP) del Gruppo.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

esposizione del portafoglio crediti alle dimensioni di rischio di sostenibilità ambientale e sociale. Sono state altresì introdotte apposite metriche di misurazione degli andamenti dei rischi di mercato e operativi connessi alle tematiche di sostenibilità. Relativamente alle infrastrutture IT e ai processi di gestione delle basi dati, si è proceduto alla realizzazione di soluzioni architetturali destinate alla raccolta e alla storicizzazione del patrimonio informativo ESG proveniente da diverse fonti, supportate da un dettagliato censimento dei data model di riferimento. Ulteriormente integrato e standardizzato anche il sistema di reporting trimestrale agli Organi apicali sull'evoluzione dello stato dei rischi ESG – e climatico-ambientali in particolare – che caratterizzano i portafogli bancari (attività creditizie e investimenti in titoli di proprietà) mediante rappresentazione andamentale di specifiche dashboard di indicatori e analisi quantitative. Quanto alla governance e all'organizzazione interna, la banca ha promosso una complessiva ridefinizione dei propri assetti al fine di distribuire le responsabilità relative all'integrazione dei rischi ESG fra le aree organizzative, provvedendo all'aggiornamento dei funzionigrammi delle strutture maggiormente impattate. L'apparato di governance societaria sulla sostenibilità è stato rafforzato dalla costituzione di un nuovo Comitato consiliare a ciò dedicato.

ESG due diligence finalizzato a effettuare una valutazione più approfondita e puntuale del profilo di impresa e delle proprie caratteristiche di sostenibilità, raccogliendo importanti informazioni tramite specifico questionario ESG interno. Una prima fase del processo di compilazione è stata chiusa nel dicembre 2023 e si è concentrata sulle principali aziende prenditrici in termini di volumi assoluti di gas serra emessi nell'atmosfera; si prevede, per il 2024, una progressiva estensione del perimetro di imprese debitrici da includere nell'assessment nonché l'integrazione degli esiti del processo ESG due diligence con le risultanze prodotte dallo scoring ESG di controparte, affinandone i giudizi di rischiosità. In relazione agli indirizzi di politica creditizia, si è inoltre provveduto a implementare un primo affinamento del relativo framework per valorizzare maggiormente la componente di valutazione climatica e ambientale, prevedendo l'utilizzo dello scoring ESG di controparte nella fase di definizione della strategia creditizia, la revisione della clusterizzazione settoriale in ottica climaterelated e una maggior peso della componente di rischio ESG nell'elaborazione dell'attrattività settoriale.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

La politica creditizia della banca è finalizzata al sostegno delle economie locali di insediamento mediante la concessione di risorse finanziarie a coloro che, nel farne richiesta, perseguono un fine meritevole e soddisfano adeguati criteri di affidabilità.
Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici segmenti di clientela: l'imprenditoria di piccola e media dimensione, in prevalenza localizzata nelle aree di insediamento dell'istituto, e le famiglie. La banca privilegia i finanziamenti alle medie imprese e ai piccoli operatori economici, in quanto realtà che, estranee ai circuiti finanziari di più elevato spessore, necessitano di un interlocutore di riferimento, in grado di comprenderne le esigenze, di soddisfarle con riconosciute doti di competenza, di efficienza e di velocità esecutiva e di seguirne nel tempo l'evoluzione. Inoltre, non vengono disattese le necessità manifestate dalle controparti di maggiore struttura dimensionale, quali grandi imprese ed enti pubblici, laddove il merito creditizio, accertato attraverso un rigoroso esame istruttorio, sia espressivo di particolare solidità e affidabilità.
In tale contesto, l'attività creditizia si fonda su canoni di sana e prudente gestione, di corretta remunerazione del rischio e su una condotta operativa corretta ed efficiente, al fine di consentire l'instaurazione di un rapporto con le controparti affidatarie basato sulla reciproca fiducia e sulla trasparenza; essa è anche finalizzata a valorizzare l'attitudine distintiva della banca a intrattenere relazioni personalizzate e di lungo periodo con gli operatori economici del territorio.
In considerazione degli obiettivi strategici e dell'operatività, la strategia di gestione del credito è quindi improntata ad una contenuta propensione al rischio e ad un'assunzione consapevole dello stesso, che si estrinseca:
Gli indirizzi strategici e gestionali illustrati non hanno subito nell'anno in commento modifiche rispetto al precedente esercizio.

Il processo di gestione del rischio di credito si fonda sul massimo coinvolgimento, ai vari livelli della struttura, al fine di contemperare la necessità di una sollecita evasione delle richieste provenienti dalla clientela con un'analitica valutazione del rischio di credito. Le fasi in cui è articolato il processo creditizio si estrinsecano nella pianificazione delle politiche creditizie, nell'istruttoria, nell'erogazione, nella revisione periodica, nel monitoraggio e nella gestione dei crediti «deteriorati».
In particolare, la politica creditizia, in attuazione degli indirizzi strategici fissati dagli Organi aziendali in sede di pianificazione e nel rispetto dei massimali di rischio stabiliti, definisce l'entità del portafoglio crediti e la relativa composizione al fine di garantire un adeguato connubio tra profilo di rischio assunto e livelli di rendimento conseguiti. Le linee guida si declinano nella definizione dei prodotti, segmenti, settori e categorie di controparti che massimizzano la redditività attesa governando, nel contempo, la qualità del portafoglio e assicurando l'adeguatezza patrimoniale prospettica. A livello di pianificazione aziendale, gli indirizzi si concretizzano in obiettivi, per le strutture operative, di qualità del portafoglio integrati con quelli di crescita e di redditività, da conseguire in coerenza con vincoli patrimoniali e di rischio.
Le procedure e l'assetto organizzativo in essere sono formalizzati specificando chiaramente attività, ruoli e responsabilità.
Al fine di evitare l'insorgere di conflitti di interesse, è assicurata la necessaria separatezza tra le funzioni operative e quelle di controllo.
Il sistema delle autonomie deliberative, statuito dal Consiglio di amministrazione attraverso il principio della delega «a cascata», prevede l'attribuzione alle strutture periferiche di facoltà contenute, privilegiando pertanto il controllo da parte delle unità specialistiche centrali.
Di seguito vengono riportati gli organi e le principali funzioni aziendali che presidiano il processo creditizio, con le loro principali competenze.


direttamente quelle di competenza, monitorano quotidianamente l'evoluzione del rapporto creditizio verificando l'insorgere di potenziali situazioni di anomalia.

quantitative e modelli di rischio (i.e.stage allocation e impairment IFRS 9, misurazione del rischio operativo e di controparte, analisi di scenari macroeconomici) e di valutazione (i.e. modelli di pricing, metodologie di Independent Price Verification, calcolo del fair value e relativi aggiustamenti).
Rilevano inoltre, le seguenti unità organizzative a riporto del Chief Risk Officer:
Il presidio del rischio di credito è supportato dall'utilizzo di modelli di rating specificatamente sviluppati dalla banca. L'istituto dispone di modelli che coprono i segmenti gestionali Privati (famiglie consumatrici residenti e non residenti), Piccoli Operatori Economici (famiglie produttrici, ditte individuali e liberi professionisti), Small Business (società non finanziarie di persone e capitali con fatturato mancante o inferiore a € 1,5 milioni e affidamenti a livello di Gruppo inferiori a € 1 milione), PMI (società non finanziarie di persone e capitali con fatturato compreso tra € 1,5 milioni e € 100 milioni, oppure con fatturato mancante o inferiore a € 1,5 milioni e affidamenti a livello di Gruppo maggiori o uguali a € 1 milione), Istituzioni non lucrative corporate (enti e associazioni senza finalità di lucro con fatturato maggiore o uguale a € 1,5 milioni o, se inferiore o mancante, con affidamenti uguali o superiori a € 1 milione), Istituzioni non lucrative retail, Grandi Imprese (società non finanziarie di persone e capitali con fatturato superiore a € 100 milioni), Imprese Pubbliche e Società non finanziarie non residenti.
Detti modelli permettono di assegnare un rating a ciascuna controparte e un'associata stima della probabilità di insolvenza (PD, Probability of Default), quest'ultima rappresentativa della stima di probabilità che il prenditore divenga insolvente entro un anno. Il rating dipende esclusivamente dalle caratteristiche della controparte e risulta perciò indipendente da eventuali garanzie acquisite. Le valutazioni di rating, prodotte da modelli statistici, sono caratterizzate da un'articolazione in 14 classi, relative alle controparti «in bonis», e una classe, relativa a quelle insolventi. I rating sono poi mappati su 8 classi di giudizio sintetico di rischiosità: «Eccellente», «Buono», «Medio», «Incerto», «Cattivo», «Pessimo», «Insolvente» e «Non classificato».
Il rating viene utilizzato nelle fasi del processo creditizio che vanno dalla pianificazione delle politiche creditizie sino al monitoraggio andamentale. A quest'ultimo fine viene calcolato mensilmente con riferimento a tutta la popolazione d'interesse, mentre viene prodotto in via estemporanea in occasione della concessione di nuovi affidamenti o di revisione di quelli esistenti.
Oltre al rating ed alla PD la Banca stima e adotta altri due importanti fattori di rischio: il tasso di perdita in caso di insolvenza (LGD, Loss Given Default) e l'esposizione stimata al momento dell'insolvenza (EAD,


Nota Integrativa - Parte E
Exposure at Default). Le stime, a livello di rapporto di controparte, derivano anch'esse da modelli interni e sono fortemente influenzate dalla presenza e dalla tipologia delle garanzie acquisite, nonché dalle forme tecniche mediante le quali viene erogato il credito.
I valori di PD, LGD, EAD consentono infine la determinazione della Perdita Attesa, che rappresenta una stima della presumibile perdita associata all'esposizione creditizia, e che costituisce, in quanto elemento di costo, supporto nella determinazione degli accantonamenti prudenziali.
La disponibilità dei fattori di rischio menzionati, aggiornati mensilmente, favorisce una valutazione del profilo di rischio completa, contribuendo a migliorare il patrimonio informativo a supporto del processo del credito.
Affiancano le valutazioni ottenute dai modelli interni pure i giudizi, raccolti in via automatica, rilasciati da agenzie indipendenti. Gli stessi sono peraltro utilizzati nell'ambito della determinazione dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito e di controparte, adottando la banca, per i segmenti non coperti da modelli interni, l'approccio valutativo denominato «standardizzato», il quale comporta l'attribuzione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni sulla base, ove disponibile, del rating assegnato a ciascuna controparte da una società specializzata (agenzie di rating quali Standard & Poor's, Moody's, Fitch Ratings, DBRS, Cerved Group).
Relativamente al rischio di controparte, oltre al monitoraggio continuo dei principali gruppi creditizi affidati è svolta periodicamente una specifica analisi di ciascuna posizione assunta, condotta attraverso la considerazione congiunta di diversi indicatori, fra i quali il giudizio rating, dati rivenienti dall'informativa contabile, dati di mercato.
Il sistema di rating rappresenta un elemento fondamentale dei processi e delle procedure creditizie della banca, pienamente integrato all'interno degli stessi coerentemente ai disposti normativi. Nello specifico, le metriche di rischio IRB trovano utilizzo nei seguenti ambiti: erogazione del credito e determinazione dell'organo deliberante, monitoraggio del credito, qualità del credito, reporting direzionale e per la rete di filiali, pricing aggiustato per il rischio, politiche creditizie e rettifiche di valore (impairment).
Nella fase di istruttoria, diretta all'accertamento dei presupposti di affidabilità attraverso la valutazione del merito creditizio dei richiedenti, si provvede all'esame della coerenza delle caratteristiche dell'operazione rispetto alle finalità del finanziamento, la verifica dell'idoneità di eventuali garanzie a coprire il rischio di un mancato rimborso, l'economicità dell'intervento creditizio. In tale ambito, il giudizio espresso dal sistema di rating interno, laddove disponibile, e le associate stime di inadempienza sono tenuti nella dovuta considerazione, in quanto elementi essenziali e imprescindibili per una compiuta valutazione del cliente.
La decisione in merito alla concessione dell'affidamento è presa dai competenti organi deliberanti, in sede di erogazione, valutando attentamente tutte le informazioni emerse durante l'iter istruttorio, nonché ogni ulteriore elemento di giudizio eventualmente disponibile. Al fine di assicurare un maggiore presidio del rischio di credito, il meccanismo di definizione dei limiti di autonomia per gli organi deliberanti alla base della scala gerarchica affianca all'utilizzo del valore nominale dell'operazione da deliberare il profilo di rischiosità della stessa, della controparte richiedente, delle eventuali controparti a essa collegate e delle relative esposizioni. Inoltre, all'interno del modello di determinazione dell'organo deliberante è integrato il parametro Loss Given Default (LGD).
Le linee di credito sono poi rese operative e, quindi, messe a disposizione del prenditore solo ad avvenuto perfezionamento di quanto previsto nella delibera, avuto riguardo in particolare all'acquisizione delle garanzie, alle verifiche e alla valutazione delle stesse in termini di idoneità ad attenuare il rischio di credito.
Successivamente alla concessione, le posizioni fiduciarie, indipendentemente dalla loro entità, vengono assoggettate a un riesame periodico, o revisione, volto ad accertare la persistenza delle condizioni riscontrate in sede di istruttoria e considerate ai fini dell'erogazione dei finanziamenti. In tale ambito, particolare importanza viene riservata all'esame delle cause che hanno comportato eventuali variazioni del rating.
La revisione può essere inoltre effettuata anche in via automatica con riferimento a posizioni che presentano livelli di rischiosità contenuti, accertati attraverso il rigoroso esame di idonei e predefiniti

indicatori, fra i quali il rating assume peso preponderante. I parametri di rischio sono valutati anche in sede di rinnovo/revisione dei fidi in essere, consentendone la revisione automatica in presenza di specifici criteri di solvibilità, inclusivi di soglie massime di probabilità di insolvenza, differenziate per segmento di rischio della posizione.
Il monitoraggio del credito e delle garanzie viene esercitato attraverso l'osservazione costante dell'affidabilità delle controparti e la periodica verifica circa la persistenza dei requisiti generali e specifici e il valore delle protezioni acquisite, al fine di assicurarne piena ed efficace escutibilità in caso di insolvenza del debitore. Le attività di monitoraggio, svolte nel rispetto di formalizzate procedure organizzative, sono esperite al fine di appurare precocemente l'insorgere di sintomi negativi e porre in atto con tempestività ed efficacia le azioni necessarie a prevenirne l'ulteriore deterioramento. In relazione, un ruolo di rilievo è conferito alle dipendenze titolari delle posizioni creditizie in quanto, intrattenendo rapporti diretti con la clientela, sono in grado di percepire con immediatezza potenziali segnali di anomalia. In tali attività le unità operative vengono supportate da una serie di evidenze informative prodotte da procedure interne o da contributori esterni; relativamente alla Banca, particolare rilievo è annesso alla reportistica che delinea gli andamenti dei fattori di rischio calcolati dal sistema di rating a livello di controparte. Specifiche strutture di sede sono dedicate all'analisi delle diverse informazioni disponibili per la valutazione nel continuo del merito di credito di ciascuna esposizione e all'individuazione di quelle a potenziale esacerbazione del rischio, con un livello di approfondimento correlato agli utilizzi espressi.
Nella fase di determinazione dello spread e della marginalità sugli impieghi la banca adotta indicatori di creazione di valore risk-adjusted (EVA). Tramite apposita applicazione integrata da tempo nella pratica elettronica di fido, è possibile infatti determinare una misura di redditività rettificata per il rischio di credito (perdita attesa determinata sulla base del rating del cliente) e per il costo opportunità del capitale regolamentare assorbito che si annette ai singoli rapporti creditizi pervenendo, così, ad una stima del valore aggiunto sulle esposizioni in essere o potenziali. Il già citato strumento, nel consolidare i presidi per il contenimento dei rischi nelle fasi di selezione, gestione e monitoraggio, consente di individuare con maggiore puntualità i rapporti non performanti, sui quali attuare interventi atti a ripristinare una situazione profittevole.
La Banca è inoltre dotata di un processo di identificazione, delibera e monitoraggio delle posizioni c.d. forborne (ovvero esposizioni creditizie per le quali sono state concesse modifiche delle condizioni contrattuali o rifinanziamento a causa di difficoltà finanziarie del debitore); l'attributo forborne è trasversale agli stati amministrativi del credito.
Vengono inoltre periodicamente prodotte eterogenee informative di tipo direzionale dirette a supportare il monitoraggio, secondo assi rilevanti di analisi, dell'evoluzione del rischio del portafoglio creditizio.
Con riguardo al monitoraggio dei crediti che presentano segnali di anomalia, rileva inoltre la puntuale analisi delle situazioni di debordo, finalizzata a intervenire con tempestività sulle posizioni problematiche. Il Servizio Gestione credito anomalo, tramite il ricorso a metodologie di misurazione e di controllo andamentale che prendono in considerazione dati interni e di sistema, congiuntamente, laddove disponibile, al giudizio assegnato dal sistema di rating, perviene all'individuazione di controparti potenzialmente problematiche e promuove interventi volti a mitigare il rischio di credito. Tali posizioni vengono sottoposte ad appropriate analisi e, qualora vengano riscontrati concreti segnali di tensione, si provvede, sulla base della gravità degli stessi, a classificarle tra le partite «deteriorate».
Il monitoraggio e la gestione dei crediti anomali sono affidati ad appositi uffici centrali, che si avvalgono pure di «gestori corporate» dislocati sul territorio e che esplicano la loro attività, diretta al ripristino «in bonis» della posizione, ove possibile, o al recupero del credito in caso di insolvenza, operando in stretta collaborazione con le dipendenze domiciliatarie dei rapporti problematici.
In seno al Servizio Controllo Rischi, una specifica unità supporta il Servizio crediti identificando la clientela «in bonis» manifestante primi segnali di difficoltà e prime anomalie di rapporto, nonché le controparti con sconfinamenti persistenti. Al fine di intervenire con celerità sulle relazioni in decadimento e di presidiare con efficacia la qualità creditizia del complessivo portafoglio crediti, sono adottati processi di monitoraggio che, supportati da strumenti dedicati, promuovono azioni volte alla regolarizzazione dei rapporti.


Con riferimento ai presidi adotta per il presidio e la mitigazione del rischio di concentrazione si precisa che, nelle fasi di istruttoria, erogazione, revisione e monitoraggio sono effettuati approfonditi controlli inerenti alla concentrazione dei rischi per le esposizioni di rilievo verso singole controparti o gruppi di controparti, tra le quali sussistano connessioni di carattere giuridico e/o economico. In particolare, per le pratiche qualificate «di maggiore rilevanza» (OMR), sulla base della dimensione dell'esposizione e dell'ammontare della nuova richiesta di fido, è previsto uno specifico iter procedurale, secondo il dettato normativo. In particolare, tali pratiche, integrate dal rapporto istruttorio dell'Ufficio Istruttoria Fidi, vengono trasmesse all'ufficio Grandi rischi e rating desk incaricato di valutare la coerenza dell'operazione, sia a livello individuale sia a livello consolidato, con il sistema di obiettivi di rischio individuati nel RAF (Risk Appetite Framework). Per le posizioni che si configurano come grandi rischi è prevista, oltre l'ordinaria analisi dell'ufficio Istruttoria fidi, anche un approfondimento dell'ufficio Grandi rischi e rating desk, a supporto degli Organi deliberanti.
L'obiettivo del presente paragrafo è di fornire una descrizione del framework metodologico implementato dalla Banca relativamente al calcolo della Expected Credit Loss (ECL) per il proprio portafoglio crediti, sulla base dei requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
La Banca ha definito uno specifico framework metodologico. Tale attività ha previsto, partendo dai modelli già in uso in altri ambiti e processi aziendali, lo sviluppo di svariate metodologie ed aspetti rilevanti per il calcolo degli impairment, quali: le metodologie di stage allocation, la modellazione specifica degli elementi di scenario-dependency e il calcolo della ECL multi-periodale che recepisca nella sua formulazione i citati aspetti caratterizzanti.
Tali metodologie sono state ritenute ottimali rispetto ai razionali del principio, la tassonomia e complessità - attuali e prospettiche - del portafoglio, la materialità degli impatti derivanti da specifiche scelte in ambito modellistico ed i seguenti driver di analisi ritenuti significativi:
Risulta infine importante ricordare come, ai fini della determinazione dell'Expected Credit Loss, gli attuali modelli ricomprendano gli effetti della nuova definizione di default (new DoD), ed al contempo includano overlay di carattere prudenziale volti a garantire che il livello complessivo degli accantonamenti collettivi sia pienamente allineato con il profilo di rischiosità attuale e prospettico delle controparti ed al contesto macroeconomico, geopolitico e di business nel quale la Banca si trova ad operare.

Il perimetro di applicazione di tali approcci metodologici include i portafogli classificati secondo i modelli di Business Held To Collect (tali portafoglio sono valutati al Costo Ammortizzato, nel caso in cui passino il test «Solely Payment of Principal and Interest» (SPPI) (riconducibili alle voci di bilancio «Crediti verso Clientela» e «Crediti verso Banche») e Held To Collect and Sell (riconducibile alla voce attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva), per determinare la quota di variazione di fair value imputabile al rischio di credito.
In aggiunta a quanto indicato in precedenza, valido per la componente «on-balance», rientrano nel perimetro di applicazione IFRS 9, anche gli strumenti finanziari riconducibili alle categorie dell'«offbalance» di margini revocabili, margini irrevocabili e garanzie finanziarie.
Il punto di partenza per la modellazione dei parametri di rischio di credito è rappresentato dai modelli interni sviluppati per finalità regolamentari. Su di essi la Banca ha definito un set di raffinamenti metodologici ed aggiustamenti per modellare in modo specifico ed adeguato la componente point-intime e forward-looking al fine di garantire una maggiore corrispondenza dell'impianto metodologico ai razionali del principio. Per la modellistica della componente di probability of default (PD) viene utilizzato un adattamento basato sui default rate con un approccio a scala variabile.
Partendo da questa base, al fine di modellare in modo puntuale e nella massima coerenza con la ratio ed i requisiti del principio contabile, la Banca ha definito una serie di approcci metodologici specifici che riguardano essenzialmente i seguenti aspetti:
Più precisamente, il parametro di LGD che viene utilizzato in ambito IFRS 9 si caratterizza per le seguenti differenze rispetto alle componenti omologhe considerate dai modelli interni:


specifico modulo metodologico che consente di condizionare il parametro di LGD per stati di sofferenza (LGS) alla realizzazione di differenti scenari macro-economici.
La componente di Exposure at Default viene modellizzata utilizzando diversi approcci metodologici differenziati a seconda del segmento di appartenenza delle controparti; in particolare:
Inoltre si segnala l'introduzione sia di specifici in-model adjustments che dei c.d. model-related add-on volti ad assicurare che i nuovi valori risultassero pienamente allineati al profilo di rischio attuale e prospettico delle controparti nel portafoglio.
Il principio prevede che tutti gli strumenti finanziari oggetto di impairment vengano classificati in tre differenti stage in relazione al livello di deterioramento dell'esposizione osservata alla data di analisi rispetto ad una data di rilevazione iniziale:
Il principale elemento di innovazione risiede nella necessità di calcolare, per gli strumenti classificati in stage 2, la perdita attesa lungo tutta la vita residua di uno strumento finanziario sulla base dell'aumentato rischio di default rispetto alla data di «initial recognition»; conformemente a quanto richiesto dal principio, la valutazione della variazione del rischio di credito deve essere basata su informazioni qualitative e quantitative.
A tal fine, la Banca ha elaborato un insieme di metodologie che consentano una classificazione delle esposizioni oggetto dell'analisi nei diversi stage sopra descritti che contemperano l'utilizzo di informazioni ed approcci qualitative e quantitativi e che prevedono l'utilizzo di criteri di staging sia assoluti che relativi. I criteri assoluti considerati per lo staging utilizzati sono:
– Low Credit Risk Exemption. La Banca, conformemente al principio, che consente di assumere che non vi sia un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla initial recognition qualora un'esposizione presenti un livello di rischio considerata come «basso», ha individuato le seguenti tipologie di operazioni per le quali si è ritenuto opportuno, data la loro natura, adottare tale opzione e procedere con una classificazione automatica a stage 1: operazioni con Banca d'Italia e Banche centrali, operazioni di pronti contro termine dalla scadenza inferiore al mese, titoli sovrani il cui emittente abbia un rating di tipo investment grade.

concessioni particolari, coincidenti con modifiche delle condizioni contrattuali oppure rifinanziamenti, a seguito delle difficoltà finanziarie del debitore. Nella metodologia definita dalla Banca al fine del calcolo della stage allocation, tale condizione viene considerata quale criterio sufficiente per la classificazione di un rapporto in stage 2, esclusivamente con riferimento alle esposizioni in bonis.
Per quanto attiene invece l'utilizzo di criteri relativi di staging, e quindi della determinazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR) che porta a classificare le posizioni in la Banca si è orientata per una metrica basata sulla PD lifetime la quale, seppure a fronte di un maggiore effort in termini di implementazione, consenta tuttavia di realizzare una maggiore aderenza con i requisiti del principio (in particolare, utilizzo di misure relative per la valutazione ed adozione di una logica point-in-time). Infatti, essa prevede la valutazione delle variazioni del merito creditizio di una generica posizione sulla base del confronto di un'opportuna metrica che dipenda dalla probabilità di default «lifetime» - relativa alla vita residua del rapporto - valutata alla data di reporting con la «PD lifetime forward» - relativa allo stesso istante temporale - stimata sulla base della curva alla data di origination della posizione.
La metodologia sopra delineata richiede pertanto la disponibilità di un set informativo ed opportune metodologie che consentano la costruzione delle curve di PD cumulate lifetime sia alla data di reporting che a quella di origination per tutte le controparti del portafoglio crediti oggetto del calcolo delle svalutazioni.
Le curve di PD lifetime da utilizzarsi alla data di reporting vengono calcolate mediante l'applicazione di metodologie markoviane non omogenee a matrici di transizione stimate mediante approccio frequentista per differenti segmenti di portafoglio e rese successivamente point-in-time e scenario-dependent mediante applicazione di modelli econometrici basati su un framework metodologico «à la Merton» ormai consolidato in letteratura.
Le curve di PD lifetime alla data di origination vengono invece ottenute mediante utilizzo di metodologia markoviana semplice applicata a matrici di transizioni stimate su un orizzonte temporale di lungo periodo qualora essa sia antecedente di quella di prima adozione del principio contabile, mentre per date successive vengono utilizzate le curve di PD lifetime calcolate a tale data.
Le curve di PD lifetime alle date di reporting ed origination per posizioni associate sia a controparti per le quali non risulti disponibile un rating calcolato mediante modello interno sia situazioni in cui le controparti appartengono a segmenti non coperti da modello interno vengono costruite utilizzando


matrici di transizione stimate da agenzie di rating esterne (c.d. ECAI) opportunamente elaborate per le controparti bancarie per le quali un rating ECAI risulta disponibile. A tale rating viene applicata una metodologia markoviana omogenea per ottenere delle curve lifetime e/o tassi di decadimento interni, opportunamente differenziati per cluster di portafoglio e macro-classi di merito creditizio, in tutte le altre situazioni. Più precisamente, sulla base dei tassi di decadimento interni, viene ricostruita una dinamica di transizione semplificata, che viene utilizzata, unitamente ai modelli econometrici ed ai meccanismi di convergenza a valori di lungo periodo descritti nei precedenti paragrafi del documento, per ottenere delle curve di PD cumulata in ottica lifetime.
Contestualmente alla scelta dell'approccio da utilizzare nel processo di stage allocation ed alla definizione di un'opportuna metrica, la Banca ha provveduto alla formulazione e successiva applicazione di un insieme di metodologie di analisi, mediante le quali risulti possibile dapprima identificare degli opportuni livelli di granularità rispetto ai quali essa debba essere differenziata e, successivamente, effettuare la calibrazione dei corrispettivi livelli di soglia mediante i quali assegnare l'appartenenza di una data posizione allo Stage 1 ovvero allo Stage 2.
In termini generali, la definizione di differenti livelli di granularità, attraverso i quali segmentare le diverse partizioni del portafoglio crediti e la calibrazione di rispettivi livelli di soglia ritenuti, ha comportato l'utilizzo di tecniche di tipo statistico, o più generalmente data-driven, nonché analisi specifiche di sensitivity e benchmarking.
Sulla base delle evidenze acquisite, a seguito delle analisi effettuate in sede di impianto secondo le metodologie sopra descritte, la Banca utilizza per il calcolo delle svalutazioni livelli di soglia differenziati sulla base della seguente granularità:
Per quanto attiene invece la calibrazione dei valori soglia per i vari segmenti del portafoglio sopra indicati, essa viene effettuata, nel caso più generale, a livello di macro-segmento, classe di rating e bucket di vita residua della posizione, considerando come valore di soglia il valore corrispondente ad un assegnato percentile assunto dalla metrica della distribuzione empirica osservata nel pool di stima sottostante. Tale valore viene determinato a partire dalla percentuale di posizioni del segmento oggetto dell'analisi che, sulla base delle dinamiche storiche osservabili, hanno esperito una transizione a classi di merito creditizio inferiore secondo un approccio di tipo notching-down a scala variabile; a tale livello possono venire applicati aggiustamenti e correzioni derivanti da arrotondamenti, applicazione di add-on prudenziali o considerazioni relative all'impatto di tali valori soglia sui calcoli finali delle svalutazioni.
Si segnala inoltre come, nelle casistiche in cui lo staging venga determinato sulla base dei c.d. criteri relativi (segnatamente, confronto tra il valore della metrica PD-based e corrispondente valore di soglia SICR) sopra esposti, sia previso un ulteriore meccanismo atto a massimizzare la corrispondenza tra le dinamiche evolutive del rating regolamentare e dello staging; in altri termini, si impone che posizioni che esperiscano un deterioramento del merito creditizio non possano esperire transizioni dallo Stage 02 allo Stage 01, e viceversa.

Uno dei punti caratterizzanti del principio contabile IFRS 9 riguarda l'impiego di previsioni future che contengano al loro interno elementi forward-looking, ed in particolare scenario-dependent.
Al fine di garantire il massimo allineamento a tali istanze, la Banca ha previsto di considerare in modo esplicito e specifico tale componente in molteplici aspetti del framework metodologico; più precisamente, la modellazione della componente di scenario-dependency sviluppata dalla Banca si articola nella scelta e definizione degli scenari macro economici, nella loro opportuna parametrizzazione e nelle «modalità di trasmissione» delle loro dinamiche evolutive in strutture a termine scenario-dependent dei parametri di rischio e nel processo di calcolo della ECL.
In linea generale, la Banca utilizza per l'adozione di tre differenti macro-scenari che consentano di realizzare, conformemente a quanto richiesto dal principio, una stima previsionale sufficientemente articolata, puntuale ed al contempo adeguata alle dimensioni, struttura ed alla complessità della Banca e del suo business:
Con riferimento alla scelta dei macro-scenari utilizzati, risulta importante precisare come, a fronte del perdurare delle incertezze che hanno caratterizzato il contesto macroeconomico, geopolitico e di business nel corso del presente esercizio, la Banca abbia confermato anche quest'anno in tale ambito la sostituzione dello scenario moderatamente favorevole con uno scenario avverso estremo, al fine di meglio garantire l'allineamento tra la quantificazione delle rettifiche e l'effettivo profilo di rischiosità attuale e prospettica del portafoglio.
A tal fine si utilizza un fornitore esterno dotato di riconosciuta esperienza specifica nell'ambito delle previsioni di scenari e di consolidata reputazione in ambito nazionale, mediante fornitura di previsioni di variabili macro-economiche, finanziarie e bancarie, nelle attività che presuppongono, in chiave previsiva o simulativa, l'anticipazione di futuri accadimenti, tanto per finalità strategiche quanto di sana e prudente gestione.
Per quanto attiene la frequenza di tali previsioni macro-economiche, si precisa come esse vengano aggiornate dal fornitore esterno con frequenza trimestrale in condizioni di mercato ritenute standard; tuttavia, suddette stime vengono aggiornate con maggior frequenza qualora il provider identifichi nel contesto generale macro-economico elementi di atipicità e/o di particolare turbolenza.
La parametrizzazione degli scenari sopra menzionati si sostanzia nella fornitura, per ognuno degli scenari considerati, di previsioni di numerose variabili di differente natura. Esse comprendono previsioni trimestrali aventi per oggetto sia fattori prettamente macroeconomici - ad esempio prodotto interno lordo italiano e dell'Unione europea, tasso di inflazione, livello di disoccupazione, debito pubblico italiano - sia variabili prettamente finanziarie - principali indici azionari, tassi di mercato monetario e tassi swap, rendimenti di obbligazioni governative, differenziali di rendimento tra titoli aventi merito creditizio differente, prezzo di materie prime quali oro e petrolio, tassi di cambio tra la valuta EUR e le altre principali divise, che insistono su un orizzonte temporale triennale.
Al fine di essere correttamente considerate all'interno della ECL multi-periodale, le dinamiche evolutive degli scenari macro-economici descritti nei precedenti paragrafi devono essere opportunamente traslate in strutture a termine scenario-dependent dei parametri di rischio di credito, segnatamente PD e di LGS, mediante l'utilizzo dei già menzionati modelli econometrici. Le relazioni di natura statistica sulle quali essi sono basati risultano differenziate rispettivamente a livello di cluster di portafoglio e tipologia di garanzia


e si avvalgono di insiemi di variabili esplicative che test statistici ed intuizione economica hanno rivelato come significativi, plausibili e rappresentativi.
Le dinamiche così generate si sviluppano inizialmente su di un orizzonte triennale che, al fine di potere coprire la vita contrattuale residua di tutte le posizioni in portafoglio, viene successivamente esteso in ottica lifetime postulando dinamiche di convergenza di natura geometrica dipendenti da parametri opportunamente calibrati in relazione alla natura e grado di severità degli scenari modellati.
Risulta tuttavia importante rilevare come, stante la natura intrinsecamente aleatoria di tali previsioni la Banca abbia provveduto all'istituzione di un dedicato «Comitato Scenari» di natura manageriale durante il quale si provvede a:
L'impairment viene calcolato a livello della singola posizione per un assegnato scenario viene come la somma del valore, attualizzato alla data di valutazione, della expected credit loss ECL, definita a sua volta dal prodotto tra il parametro di PD (scenario-dependent), LGD (scenario-dependent) ed EAD, associata ad ogni flusso di cassa contrattuale dello strumento su un orizzonte temporale che risulta dipendere dallo staging (i.e. posizioni classificate in stage 1 vengono svalutate su una durata massima di un anno, mentre quelle classificate in stage 2 vengono svalutate considerando l'intera vita contrattuale residua).
Tali stime vengono successivamente opportunamente aggregate al fine di pervenire alla miglior stima di un valore finale, che tenga in adeguata considerazione le possibili realizzazioni di vari scenari macroeconomici considerati. La Banca utilizza a tal fine un meccanismo di aggregazione da realizzarsi mediante una media ponderata delle ECL precedentemente calcolate, nella quale i fattori ponderali da applicarsi ad ognuno di essi sono legati alle probabilità associate al loro accadimento precedentemente menzionate.
Per la stima di tali fattori la Banca utilizza una metodologia, in grado di contemperare le indicazioni di un approccio puramente macro-economico e/o data-driven con considerazioni aventi una natura maggiormente qualitativa ed expert-based. Tale approccio si sostanzia nell'acquisire le stime di probabilità di accadimento degli scenari forniti dal provider, sottoporle ad analisi di plausibilità ed utilizzarle come punto di partenza di un processo di discussione formale interno alla Banca (Comitato Scenari). In questo contesto, che vede il coinvolgimento di diversi interlocutori provenienti da diverse funzioni aziendali, si provvede a condividere i risultati delle analisi svolte internamente effettuandone una disamina critica e provvedere, qualora ritenuto opportuno, ad eventuali aggiustamenti o correzioni sulla base di componenti decisionali di natura expert-based.
Il calcolo delle svalutazioni secondo le logiche adombrate dal nuovo principio contabile IFRS9 viene effettuato anche per il portafoglio titoli, la cui materialità risulta essere tuttavia secondaria rispetto a quello crediti precedentemente discusso.
Il perimetro di calcolo include in tal caso i titoli classificati secondo il nuovo modello di C&M come Held to Collect (i.e. classificazione corrispondente alla classificazione IAS «held to maturity») e quelli classificati Held to Collect & Sell (classificazione corrispondente alla classificazione IAS «available for sale»). Il calcolo dell'ECL deve essere effettuato sulle esposizioni classificate in una delle suddette categorie, per cui è superato il test «Solely Payment of Principal and Interest» (SPPI Test). In particolare, secondo il nuovo modello di C&M rientrano nel perimetro di applicazione i titoli classificati a: Costo

Per quanto riguarda il framework di calcolo, esso risulta sviluppato in coerenza con le logiche metodologiche precedente descritte, fatto salvo alcune differenziazioni (a titolo esemplificativo, stima delle strutture a termine dei parametri di rischio e loro segmentazione, modelli statistico-econometrici e macrofattori usati come predittori) rese necessarie dalla differente tipologia e profilo di rischio delle posizioni in portafoglio.
Al fine di recepire in modo adeguato nella quantificazione dei propri accantonamenti gli effetti della crisi indotta dal manifestarsi del contesto pandemico e post-pandemico, soprattutto a seguito della deflagrazione dei conflitti russo-ucraino ed israelo-palestinese e alle loro conseguenze a livello geopolitico ed economico (con particolare riferimento alla crisi energetica ed alle dinamiche inflazionistiche) la Banca ha provveduto ad introdurre una serie di specifiche evolutive all'interno del proprio framework metodologico.
Più precisamente, nel corso dell'esercizio contabile si è provveduto ad effettuare:

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

oggetto di specifica modellazione, con riferimento sia alle tipologie di rischio oggetto di modellazione (i.e. rischio fisico e di transizione) che alle componenti del modello – segnatamente, parametri di probabilità di insolvenza (PD) e di perdita in caso di insolvenza (LGD) – interessate dai medesimi, ed avente impatto sulle singole posizioni in termini sia di staging che di determinazione delle rettifiche di valore;
Si evidenziano inoltre modifiche processuali e di governance legate alla gestione ed alla quantificazione di tali componenti, che hanno trovato riscontro in un'estensione delle strutture aziendali coinvolte nel processo teso alla loro quantificazione ed in un maggiore livello di formalizzazione e più puntuale rendicontazione.

In linea generale, gli scenari adottati per il computo delle svalutazioni collettive contengono previsioni per le dinamiche evolutive di decine di variabili macro-economiche, sviluppate su orizzonti temporali pluriennali e aggiornate su base tendenzialmente trimestrale in condizioni di mercato ritenute standard1 e sono rese oggetti di specifiche analisi, discussione e approvazione in comitati manageriali dedicati. Essi risultano caratterizzati da diversi gradi di avversità / favore dell'evoluzione del contesto macro-economico generale.
Ai fini della stima delle svalutazioni sono stati storicamente considerati uno scenario base, definito in funzione della tendenza evolutiva "centrale" delle variabili macro-economiche rispetto al loro valore osservato al momento iniziale della stima e che si dovrebbe pertanto configurare come quello la cui realizzazione sia in linea generale ritenuta come maggiormente probabile e futuribile, e due scenari c.d. "alternativi" – scenario "avverso" e "favorevole" – che sottendono invece evoluzioni in senso rispettivamente più sfavorevole / favorevole, entrambe ritenute comunque plausibili e non estreme, del contesto macroeconomico. La rilevanza con la quale detti singoli scenari vengono recepiti nel computo finale delle svalutazioni viene modulata sulla base di un opportuno insieme di coefficienti ponderali che, in linea generale, risultano dipendere dalla stima della severità assegnata a ogni scenario dal fornitore esterno opportunamente elaborati e resi oggetto di specifiche analisi interne.
Tuttavia, anche nel corso del 2023 si è mantenuto l'approccio prudenziale, adottato a partire dalla deflagrazione del conflitto russo-ucraino nel corso del precedente anno, che prevede la sostituzione dello scenario "favorevole" con quello denominato "avverso estremo". Inoltre, a partire dal mese di giugno, si è altresì provveduto a una revisione dei fattori ponderali che ha comportato l'attribuzione di un peso maggiore a tale scenario. I principali fattori di rischio che hanno guidato tali scelte sono quelli relativi al perdurare del conflitto russo-ucraino, con le conseguenti tensioni diplomatiche e le incertezze legate al prezzo del gas, all'andamento dell'inflazione, ancora su livelli molto elevati, e alle decisioni delle banche centrali in tema di politica monetaria, che potrebbero comportare una contrazione del credito e maggiori difficoltà da parte di imprese e consumatori nel ripagare debiti stipulati in precedenza. Non da ultimo, un occhio di riguardo è stato dedicato al contesto nazionale, con particolare riferimento alle possibili difficoltà legate al debito pubblico in conseguenza dei tassi di interesse in crescita rispetto al recente passato che, unitamente a politiche fiscali destinate a inasprirsi ulteriormente, potrebbero rappresentare un freno alla crescita economica del Paese. Al fine di garantire un presidio ottimale di tali aspetti a fronte della particolare rilevanza acquisita dai medesimi, la Banca ha proseguito nell'attività di periodico svolgimento di analisi ad-hoc di natura sia qualitativa che quantitativa in tale ambito, anche attraverso la conduzione di regolari analisi di benchmarking con altre fonti informative disponibili, segnatamente sia provider alternativi che pubblicazioni dei principali enti e istituzioni nazionali ed esteri di acclarata reputazione (c.d. third party data).
A tale proposito, si precisa come la Banca abbia adottato, per il calcolo delle svalutazioni di Dicembre 2023, i seguenti tre differenti macro-scenari e i rispettivi fattori ponderali:
Per quanto attiene infine la ponderazione con la quale i suddetti scenari concorrono al computo finale delle svalutazioni, allo scenario baseline – che, conformemente alla propria denominazione, configura
1 Suddette stime sono tuttavia suscettibili di aggiornamenti ad-hoc qualora il provider identifichi nel contesto generale macro-economico elementi di atipicità e/o di particolare turbolenza.


l'evoluzione del contesto macro-economico ritenuta maggiormente plausibile e futuribile al momento della formulazione dei forecast – viene assegnato il più elevato coefficiente probabilistico, laddove ai cosiddetti scenari alternativi, in ragione della loro natura "residuale", vengono assegnati fattori ponderali inferiori.
In Tabella 1 vengono riportate le dinamiche evolutive delle principali variabili macro-economiche per ognuno dei suddetti scenari con riferimento a un orizzonte previsivo triennale.
| Tabella 1 - Forecast |
annuali per le principali variabili macro-economiche | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| ------------------------- | -- | -- | -- | -- | ------------------------------------------------------ |
| Scen. Base Dic. 2023 | Scen. Avv. Dic. 2023 | Scen. Estr. Dic. 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variabile macro-economica | 2024 | 2025 | 2026 | 2024 | 2025 | 2026 | 2024 | 2025 | 2026 |
| PIL Italia (% su base annuale) | 0,4% | 0,8% | 0,9% | -0,4% | 0,5% | 0,5% | -1,9% | 0,1% | 0,2% |
| Disoccupazione Italia | 7,7% | 7,5% | 7,3% | 8,0% | 8,5% | 9,0% | 8,4% | 9,6% | 10,4% |
| Inflazione Italia (% su base annuale) |
2,4% | 1,8% | 1,5% | 4,0% | 2,5% | 2,3% | 6,8% | 2,2% | 1,0% |
| Indice azionario Italia (% su base annuale) |
10,1% | 10,7% | 6,7% | -2,6% | 4,1% | 4,8% | -18,7% | 2,6% | 5,7% |
| Tasso d'interesse BTP a 10 anni (%) |
4,6% | 5,0% | 5,0% | 4,9% | 5,3% | 5,3% | 5,6% | 6,0% | 5,5% |
| Indice dei prezzi degli immobili residenziali italiani (% su base annuale) |
0,7% | 1,5% | 1,8% | 0,8% | 1,0% | 1,1% | 0,1% | 0,4% | -0,8% |
| Tasso di cambio euro/dollaro | 1,09 | 1,08 | 1,09 | 1,09 | 1,08 | 1,09 | 1,09 | 1,08 | 1,09 |
| Petrolio brent: \$ al barile | 83 | 85 | 85 | 95 | 95 | 95 | 125 | 110 | 100 |
| Euribor 3 mesi | 4,0% | 3,6% | 3,1% | 4,5% | 3,9% | 3,4% | 4,4% | 3,5% | 3,1% |
Per maggiori informazioni circa l'inclusione delle c.d. forward-looking information (FLI) nel modello di impairment si rinvia ai paragrafi precedenti.
Al fine di quantificare la variabilità introdotta nel livello finale delle svalutazioni da tutte le componenti di scenario-dependency esplicitamente considerate all'interno del proprio framework metodologico, la Banca ha altresì provveduto, conformemente sia alle best practice di settore che alle raccomandazioni emanate dalle autorità di vigilanza2 , a effettuare specifiche sensitivity analysis circa il livello di svalutazione delle proprie esposizioni performing, le cui risultanze risultano compendiate nelle tabelle sottostanti.
In particolare, in Tabella 2 vengono indicati, suddivisi per macro-segmento gestionale e stage, i diversi livelli di svalutazione che corrispondono ai tre singoli scenari – base, avverso ed estremo – utilizzati per il computo del valore ufficiale, oltre che a quello ponderato sulla base coefficienti probabilistici sopra menzionati.
2 Si veda ad esempio il paper ESMA32 -63 – 791 del 22 Ottobre 2019.

| Macro-segmento gestionale | Stage | Scen. base | Scen. avv. | Scen. est. | Scen. pond. |
|---|---|---|---|---|---|
| Stage 01 | 13,7 | 16,0 | 21,2 | 15,0 | |
| Corporate & Large Corporate | Stage 02 | 149,1 | 168,0 | 206,8 | 159,6 |
| Totale | 162,8 | 184,0 | 228,0 | 174,6 | |
| Stage 01 | 4,6 | 5,2 | 6,7 | 5,0 | |
| Small Business | Stage 02 | 18,9 | 20,4 | 23,1 | 19,7 |
| Totale | 23,5 | 25,6 | 29,8 | 24,7 | |
| Stage 01 | 4,9 | 5,3 | 6,3 | 5,1 | |
| Piccoli Operatori Economici | Stage 02 | 14,4 | 15,9 | 18,1 | 15,1 |
| Totale | 19,3 | 21,2 | 24,4 | 20,2 | |
| Stage 01 | 7,4 | 8,6 | 11,9 | 8,2 | |
| Privati | Stage 02 | 26,6 | 30,2 | 36,2 | 28,4 |
| Totale | 34,0 | 38,8 | 48,1 | 36,6 | |
| Stage 01 | 17,7 | 20,5 | 25,9 | 19,2 | |
| Altro | Stage 02 | 0,4 | 0,5 | 0,7 | 0,5 |
| Totale | 18,1 | 21,0 | 26,6 | 19,7 | |
| Stage 01 | 48,3 | 55,6 | 71,9 | 52,5 | |
| Totale | Stage 02 | 209,4 | 235,0 | 284,9 | 223,3 |
| Totale | 257,7 | 290,6 | 356,8 | 275,8 |
Dualmente, in Tabella 3 viene fornita rappresentazione del valore di svalutazioni che si otterrebbero in corrispondenza di quattro differenti parametrizzazioni di coefficienti probabilistici3 rispetto a quella ufficiale adottata.
3 I valori dei fattori ponderali per gli scenari base, avverso e favorevole sono rispettivamente pari a 60%-35%-5% (scenario ponderato alternativo 1), 75%-20%-5% (scenario ponderato alternativo 2), 55%-30%-15% (scenario ponderato alternativo 3) e 70%-30%-0% (scenario ponderato alternativo 4).


| Macro-segmento gestionale | Stage | Scen. pond. 1 | Scen. pond. 2 | Scen. pond. 3 | Scen. pond. 4 |
|---|---|---|---|---|---|
| Stage 01 | 14,9 | 14,5 | 15,5 | 14,4 | |
| Corporate & Large Corporate | Stage 02 | 158,6 | 155,8 | 163,4 | 154,8 |
| Totale | 173,5 | 170,3 | 179,9 | 169,2 | |
| Stage 01 | 4,9 | 4,8 | 5,1 | 4,8 | |
| Small Business | Stage 02 | 19,6 | 19,4 | 20,0 | 19,3 |
| Totale | 24,5 | 24,2 | 25,1 | 24,1 | |
| Stage 01 | 5,1 | 5,0 | 5,2 | 5,0 | |
| Piccoli Operatori Economici | Stage 02 | 15,1 | 14,9 | 15,4 | 14,8 |
| Totale | 20,2 | 19,9 | 20,6 | 19,8 | |
| Stage 01 | 8,1 | 7,9 | 8,5 | 7,8 | |
| Privati | Stage 02 | 28,3 | 27,8 | 29,1 | 27,6 |
| Totale | 36,4 | 35,7 | 37,6 | 35,4 | |
| Stage 01 | 19,1 | 18,7 | 19,8 | 18,5 | |
| Altro | Stage 02 | 0,5 | 0,4 | 0,5 | 0,4 |
| Totale | 19,6 | 19,1 | 20,3 | 18,9 | |
| Stage 01 | 52,0 | 50,9 | 54,0 | 50,5 | |
| Totale | Stage 02 | 222,1 | 218,3 | 228,4 | 217,1 |
| Totale | 274,1 | 269,2 | 282,4 | 267,6 |
Infine, in Tabella 4, Tabella 5 e Tabella 6 trovano rappresentazione i differenti livelli di svalutazioni collettive corrispondenti rispettivamente agli scenari baseline, avverso e favorevole nel caso le parametrizzazioni di queste ultime venissero utilizzate non solamente per il calcolo della ECL, ma anche nella stage allocation.

Tabella 4 - Svalutazioni [in €/milioni] al 31 Dicembre 2023 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo qualora le parametrizzazioni dello scenario baseline venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation
| Macro-segmento gestionale | Stage_base | Nr. Pos | EAD | Nr. Pos% | EAD% | ECL base |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Stage 01 | 43.495 | 14.281,3 | 82,6% | 79,8% | 14,1 | |
| Corporate & Large Corporate | Stage 02 | 9.167 | 3.605,5 | 17,4% | 20,2% | 146,9 |
| Totale | 52.662 | 17.886,8 | 20,9% | 57,8% | 161,1 | |
| Stage 01 | 42.397 | 1.801,4 | 84,0% | 75,6% | 4,8 | |
| Small Business | Stage 02 | 8.053 | 582,7 | 16,0% | 24,4% | 18,2 |
| Totale | 50.450 | 2.384,1 | 20,1% | 7,7% | 23,0 | |
| Piccoli Operatori Economici | Stage 01 | 54.898 | 2.065,8 | 90,0% | 90,6% | 5,0 |
| Stage 02 | 6.112 | 213,9 | 10,0% | 9,4% | 13,9 | |
| Totale | 61.010 | 2.279,7 | 24,3% | 7,4% | 18,9 | |
| Stage 01 | 78.117 | 4.320,5 | 91,9% | 92,0% | 7,6 | |
| Privati | Stage 02 | 6.895 | 377,3 | 8,1% | 8,0% | 25,0 |
| Totale | 85.012 | 4.697,8 | 33,8% | 15,2% | 32,6 | |
| Stage 01 | 2.079 | 3.638,9 | 89,8% | 98,4% | 17,7 | |
| Altro | Stage 02 | 237 | 60,7 | 10,2% | 1,6% | 0,4 |
| Totale | 2.316 | 3.699,6 | 0,9% | 12,0% | 18,1 | |
| Totale | Stage 01 | 220.986 | 26.107,9 | 87,9% | 84,4% | 49,3 |
| Stage 02 | 30.464 | 4.840,1 | 12,1% | 15,6% | 204,3 | |
| Totale | 251.450 | 30.948,0 | 100,0% | 100,0% | 253,6 |
| Macro-segmento gestionale | Stage_avv | Nr. Pos | EAD | Nr. Pos% | EAD% | ECL avv. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Stage 01 | 41.912 | 13.662,9 | 79,6% | 76,4% | 15,3 | |
| Corporate & Large Corporate | Stage 02 | 10.750 | 4.223,8 | 20,4% | 23,6% | 171,3 |
| Totale | 52.662 | 17.886,7 | 20,9% | 57,8% | 186,6 | |
| Stage 01 | 41.036 | 1.716,7 | 81,3% | 72,0% | 5,0 | |
| Small Business | Stage 02 | 9.414 | 667,4 | 18,7% | 28,0% | 21,2 |
| Totale | 50.450 | 2.384,1 | 20,1% | 7,7% | 26,2 | |
| Piccoli Operatori Economici | Stage 01 | 54.537 | 2.042,6 | 89,4% | 89,6% | 5,2 |
| Stage 02 | 6.473 | 237,1 | 10,6% | 10,4% | 16,3 | |
| Totale | 61.010 | 2.279,7 | 24,3% | 7,4% | 21,5 | |
| Stage 01 | 77.546 | 4.241,7 | 91,2% | 90,3% | 8,5 | |
| Privati | Stage 02 | 7.466 | 456,2 | 8,8% | 9,7% | 31,9 |
| Totale | 85.012 | 4.697,9 | 33,8% | 15,2% | 40,3 | |
| Stage 01 | 2.079 | 3.638,9 | 89,8% | 98,4% | 20,5 | |
| Altro | Stage 02 | 237 | 60,7 | 10,2% | 1,6% | 0,5 |
| Totale | 2.316 | 3.699,6 | 0,9% | 12,0% | 21,0 | |
| Totale | Stage 01 | 217.110 | 25.302,8 | 86,3% | 81,8% | 54,5 |
| Stage 02 | 34.340 | 5.645,2 | 13,7% | 18,2% | 241,2 | |
| Totale | 251.450 | 30.948,1 | 100,0% | 100,0% | 295,7 |


Tabella 6 - Svalutazioni [in €/milioni] al 31 Dicembre 2023 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo qualora le parametrizzazioni dello scenario estremo venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation
| Macro-segmento gestionale | Stage_fav | Nr. Pos | EAD | Nr. Pos% | EAD% | ECL fav. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Stage 01 | 37.451 | 12.315,1 | 71,1% | 68,9% | 16,8 | |
| Corporate & Large Corporate | Stage 02 | 15.211 | 5.571,6 | 28,9% | 31,1% | 217,5 |
| Totale | 52.662 | 17.886,8 | 20,9% | 57,8% | 234,3 | |
| Stage 01 | 37.240 | 1.547,3 | 73,8% | 64,9% | 5,4 | |
| Small Business | Stage 02 | 13.210 | 836,8 | 26,2% | 35,1% | 26,4 |
| Totale | 50.450 | 2.384,1 | 20,1% | 7,7% | 31,8 | |
| Stage 01 | 52.594 | 1.948,0 | 86,2% | 85,5% | 5,7 | |
| Piccoli Operatori Economici | Stage 02 | 8.416 | 331,7 | 13,8% | 14,5% | 20,9 |
| Totale | 61.010 | 2.279,7 | 24,3% | 7,4% | 26,7 | |
| Stage 01 | 57.404 | 3.205,9 | 67,5% | 68,2% | 9,0 | |
| Privati | Stage 02 | 27.608 | 1.492,0 | 32,5% | 31,8% | 68,0 |
| Totale | 85.012 | 4.697,9 | 33,8% | 15,2% | 77,0 | |
| Stage 01 | 2.076 | 3.638,9 | 89,6% | 98,4% | 25,9 | |
| Altro | Stage 02 | 240 | 60,7 | 10,4% | 1,6% | 0,7 |
| Totale | 2.316 | 3.699,6 | 0,9% | 12,0% | 26,6 | |
| Totale | Stage 01 | 186.765 | 22.655,3 | 74,3% | 73,2% | 62,8 |
| Stage 02 | 64.685 | 8.292,8 | 25,7% | 26,8% | 333,6 | |
| Totale | 251.450 | 30.948,1 | 100,0% | 100,0% | 396,4 |
Con riferimento alla determinazione delle perdite attese sulle esposizioni classificate nello stage 3, ossia sulle esposizioni deteriorate, si fa rinvio a quanto illustrato nella «Parte A - Politiche contabili». In maggior dettaglio, al 31 dicembre 2023 le perdite attese sui crediti deteriorati sono prevalentemente determinate analiticamente in base alle previsioni di recupero, attualizzate in funzione dei tassi di interesse effettivi originari e della relativa tempistica di recupero. Considerato che le previsioni di recupero assumono a riferimento la specifica situazione del debitore, si ritiene non significativo fornire una ragionevole analisi di sensitivity delle perdite attese.

Al fine dell'attenuazione del rischio creditizio vengono acquisite le garanzie tipiche dell'attività bancaria: principalmente di natura reale, su immobili e su strumenti finanziari, e di natura personale. Queste ultime, rappresentate soprattutto da fideiussioni generiche limitate, sono rilasciate, per la quasi totalità, da privati e da società produttive il cui merito creditizio, oggetto di specifica valutazione, è ritenuto congruo. Relativamente alle garanzie di natura personale, presupposto fondamentale è infatti l'accertamento della sussistenza della capacità patrimoniale del fideiussore. Questa analisi non viene limitata alla fase iniziale del rapporto, ma viene rinnovata finché esiste la relazione. Nell'ipotesi di sopravvenuta inidoneità economica del garante, la banca provvede a revisionare il rapporto, al fine di accertare la persistenza dei presupposti di affidabilità della controparte affidata.
La presenza delle garanzie è considerata al fine della ponderazione degli affidamenti complessivi concedibili a un cliente o a un gruppo giuridico e/o economico a cui eventualmente appartenga.
Al valore di stima delle garanzie reali offerte dalla controparte vengono applicati «scarti» di natura prudenziale commisurati alla tipologia degli strumenti di copertura forniti (ipoteche su immobili, pegno su denaro o altri strumenti finanziari).
Con riferimento alle garanzie ipotecarie, la banca adotta principi e standard affidabili per la valutazione degli immobili al fine di ottenere stime realistiche e circostanziate del valore dei cespiti a garanzia. La banca è inoltre dotata di un processo in grado di assicurare l'efficiente gestione e la puntuale valutazione degli immobili vincolati in via reale, tramite il censimento dei cespiti e l'archiviazione delle perizie di stima su apposita procedura informatica. Inoltre, anche al fine di adempiere alle disposizioni di vigilanza, ai fini della sorveglianza del valore degli immobili, sia per i cespiti di natura residenziale sia per quelli commerciali/strumentali, viene attuata una valutazione perlomeno annuale. La sussistenza dei requisiti specifici sugli immobili, necessari ai fini dell'attenuazione del rischio di credito (indipendenza del valore dell'immobile dal merito creditizio della controparte, indipendenza del rimborso dai flussi finanziari derivanti dal cespite e destinazione del bene residenziale all'uso diretto o alla locazione), viene verificata dalle filiali ed esplicitata nelle pratiche elettroniche di fido per il successivo controllo degli istruttori e degli organi deliberanti.
Il valore delle garanzie reali su strumenti finanziari, quotati sui mercati regolamentati, viene automaticamente rivisto, con cadenza giornaliera e sulla base dei prezzi di listino, allo scopo di verificare, rispetto all'affidamento accordato, il permanere della situazione di copertura iniziale e permettere, al venire meno di tale condizione, il tempestivo esame da parte delle preposte risorse.
La banca non dispone di accordi di compensazione relativi a operazioni in bilancio e «fuori bilancio».
Sono adottate, nelle fasi di acquisizione, valutazione, controllo e realizzo delle garanzie, configurazioni strutturali e di processo atte ad assicurarne, nel tempo, l'opponibilità a terzi e la piena escutibilità in caso di inadempienza del debitore.
Nel periodo in esame, non è stata accertata l'esistenza di vincoli contrattuali atti a minare la validità giuridica delle garanzie ricevute.
Le verifiche in discorso vengono effettuate da strutture centralizzate separate da quelle che erogano e revisionano il credito; il Servizio Revisione interna, tramite controlli periodici, si assicura che le attività vengano gestite correttamente e prudenzialmente.


Il presidio del rischio di credito viene perseguito in tutte le fasi gestionali che caratterizzano la relazione fiduciaria e, in particolare, attraverso un'efficace azione di sorveglianza e monitoraggio volta a formulare valutazioni tempestive all'insorgere di eventuali anomalie.
I crediti per i quali ricorrono segnali di tensione particolarmente gravi vengono classificati come «deteriorati» (Non-Performing Exposures).
A decorrere dal 1° gennaio 2021 sono applicate le nuove regole europee in materia di classificazione delle controparti a default a fini prudenziali. La disciplina, introdotta dall'Autorità Bancaria Europea (EBA) e recepita a livello nazionale dalla Banca d'Italia, stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione di un'esposizione creditizia a default rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari italiani, con l'obiettivo di armonizzare gli approcci di applicazione della nozione di insolvenza e di individuazione delle condizioni di improbabile adempimento fra le istituzioni finanziarie e le diverse giurisdizioni dei Paesi dell'UE. Sulla base del vigente quadro regolamentare i crediti deteriorati (non performing exposure) sono classificati dalla Banca, in funzione della tipologia e della gravità del deterioramento, in tre categorie, corrispondenti ad altrettanti stati amministrativi del credito:
– Sofferenze.
La classificazione tra le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate avviene ove vengano rilevate le seguenti condizioni:
Si classificano tra le «Inadempienze probabili» (unlikely to pay, UTP) le esposizioni creditizie per le quali la Banca giudica improbabile che il debitore adempia integralmente, in linea capitale e/o interessi, alle proprie obbligazioni senza che vengano attuate azioni volte a preservare le ragioni di credito quali, ad esempio, l'escussione di garanzie accessorie.
Infine, sono classificati a sofferenze le esposizioni per cassa e «fuori bilancio» nei confronti di soggetti in stato di insolvenza (anche non accertata in sede giudiziale) o situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate. Si prescinde, pertanto, dall'esistenza di eventuali garanzie poste a presidio delle esposizioni.
I crediti non riconducibili alle categorie testé esposte vengono considerati «in bonis» (Performing Exposures).
La classificazione dei crediti tra le esposizioni deteriorate avviene, a seconda dei casi, con modalità automatiche oppure sulla base di proposte e valutazioni esperte.
Più in dettaglio, la classificazione delle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate avviene in modo automatico al verificarsi delle condizioni previste dalla normativa. La classificazione ad unlikely to pay (UTP), invece, è basata su un sistema di trigger che possono, a seconda dei casi, generare una classificazione automatica o una valutazione da parte del Gestore di riferimento. La classificazione a sofferenze, infine, avviene su proposta del gestore, nell'ambito dell'attività di monitoraggio nel continuo della controparte.


Il ritorno in bonis delle esposizioni deteriorate, disciplinato dall'Organo di Vigilanza nonché da specifica normativa interna, avviene previo accertamento del venir meno delle condizioni di criticità e dello stato di insolvenza.
La gestione dei crediti «deteriorati» comporta l'assunzione di interventi coerenti con la gravità della situazione al fine di ricondurli alla normalità oppure, in caso di impossibilità, di mettere in atto adeguate procedure di recupero.
Più precisamente, in presenza di posizioni:
Le rettifiche di valore sono apportate nel pieno rispetto della normativa primaria e secondaria e secondo principi di assoluta prudenza. In particolare, avuto riguardo a sofferenze e inadempienze probabili, viene effettuata una valutazione analitica di ciascuna posizione debitoria, valutazione che considera pure l'effetto di attualizzazione dei recuperi attesi.
Solamente per le operazioni sottosoglia, fissata in euro 10.000 per le sofferenze e in euro 350.000 per le inadempienze probabili, è realizzata una valutazione di tipo forfettario, con la finalità di presidiare prudenzialmente il trattamento di quelle attività deteriorate che, per le loro intrinseche caratteristiche (entità non rilevante ed elevata numerosità), si prestano all'adozione di processi valutativi snelli e di contenuta onerosità prevalentemente di carattere automatico, in grado di garantire valutazioni uniformi.
Con riferimento alle partite scadute e/o sconfinanti deteriorate, la rettifica di valore è determinata sulla base delle evidenze storiche di perdita rilevate su operazioni con tale tipologia di anomalia.
Ai fini della gestione dei crediti deteriorati e dei possibili impatti derivanti dall'applicazione dell'«Addendum alle Linee guida della BCE per le banche sui crediti deteriorati (NPL): aspettative di vigilanza in merito agli accantonamenti prudenziali per le esposizioni deteriorate» la Banca ha effettuato un aggiornamento dell'NPL strategy nell'orizzonte 2023-2025 prevedendo l'utilizzo combinato di iniziative ordinarie e straordinarie.
Si rimanda al precedente paragrafo 2.2 per le informazioni relative alle politiche di gestione dei crediti deteriorati.
Il «write-off» è definito, in linea con le previsioni del principio IFRS 9, come un evento che dà luogo a una cancellazione contabile (parziale o totale) quando non si hanno più ragionevoli aspettative di recuperare i flussi finanziari rivenienti dall'attività - integralmente o parte di essi -, ivi incluse le casistiche di rinuncia al credito, dovendosi quindi ridurre direttamente il valore contabile lordo dell'attività stessa. Tale forma di svalutazione costituisce un caso di eliminazione contabile, parziale o totale, di una posizione creditizia.
Il valore contabile lordo di una posizione viene abbattuto a fronte di un'accertata inesigibilità del credito ovvero qualora non vi siano prospettive realistiche di recupero. L'accertamento tempestivo dell'irrecuperabilità si basa su alcuni criteri quali l'irrealizzabilità della garanzia ipotecaria o personale, la conclusione della procedura esecutiva/concorsuale a suo tempo esperita, l'insorgere di procedure concorsuali fallimentari, l'estinzione della ragione sociale della persona giuridica debitrice, l'irreperibilità del cliente o la sua elevata età anagrafica.


Il processo di controllo finalizzato ad individuare l'assenza di una ragionevole aspettativa di recupero è focalizzato sulle controparti che si trovano all'interno del portafogli di crediti deteriorati e viene differenziato a seconda della presenza o meno di una garanzia ipotecaria, della vetustà della posizione, e dello stadio di avanzamento del processo di recupero e della convenienza economica ad esso associata, dell'inserimento di una posizione all'interno di un portafoglio oggetto di cessione e del rischio di decadenza del diritto creditorio. Nel corso dell'esercizio sono stati effettuati write-off per un importo complessivo pari a 74 milioni.
Nella categoria attività finanziarie acquisite o originate come deteriorate (c.d. «POCI», Purchased or Originated Credit Impaired) vengono ricompresi tutti gli strumenti finanziari, acquistati o originati, che già al momento della loro prima rilevazione in bilancio risultano essere deteriorati (credit-impaired).
Le regole contabili relative ai POCI si applicano agli strumenti finanziari iscritte nelle voci di stato patrimoniale attivo 30 «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditi vità complessiva» o 40 «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». L'attributo «POCI» rimarrà attribuito per l'intera durata del rapporto e andrà soggetta al calcolo di rettifiche a fronte di previsioni di perdita attese durante l'orizzonte temporale che residua fino all'estinzione.
Si distinguono due fattispecie di categorie di prodotti connessi a rapporti POCI nati a fronte di erogazione di nuova finanza:
A prescindere dalla specifica modalità di attribuzione (manuale o automatica) adottata, l'attributo «POCI» deve essere sempre confermato dal competente Organo deliberante e, una volta approvato, mantiene la sua validità per tutta la durata del rapporto.

Vengono ricomprese in questa categoria le rinegoziazioni che prevedono modifiche delle condizioni contrattuali originarie in relazione a esposizioni creditizie per motivi commerciali su controparti che non presentano difficoltà finanziaria. Queste modifiche si differenziano quindi dalle concessioni (forborne) e sono finalizzate a adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato vigente.
Inoltre, rientrano nelle rinegoziazioni di tipo commerciale le variazioni delle condizioni economiche applicate ai rapporti creditizi di nuova accensione, ovvero a quelli esistenti da non oltre sei mesi.
Le rinegoziazioni commerciali vengono accordate principalmente allo scopo di mantenere la relazione commerciale con il cliente (retention degli impieghi).
A differenza delle misure di forbearance, le rinegoziazioni per motivi commerciali riguardano debitori che non versano in situazioni di difficoltà finanziaria, e includono tutte le operazioni volte ad adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato. Le operazioni aventi per oggetto le rinegoziazioni commerciali comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto su richiesta del debitore che attiene ad aspetti legati all'onerosità del debito o alla sua durata, con un conseguente beneficio per il debitore. In linea generale si ritiene che, ogni volta che la banca concede una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, se non fosse effettuata, il cliente si finanzierebbe presso altri istituti e la banca subirebbe una riduzione di ricavi futuri previsti. Tali operazioni sono contabilmente assimilabili ad un'estinzione anticipata del debito originario e all'apertura di un nuovo contratto.
Il Gruppo definisce misure di tolleranza («forbearance») le «concessioni» accordate a qualunque esposizione - sotto forma di prestiti, titoli di debito e impegni, revocabili o irrevocabili, all'erogazione di finanziamenti (a esclusione delle esposizioni detenute con finalità di negoziazione) - nei confronti di un debitore che si trova o è in procinto di trovarsi in difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari («difficoltà finanziarie»).
Si è in presenza di una concessione in caso di differenza a favore del debitore tra le condizioni modificate del contratto e quelle precedenti. Il Gruppo, in linea con la vigente normativa di riferimento, individua una serie di misure di concessione standardizzate, suddivise tra misure a breve e a medio-lungo termine, e ne monitora periodicamente l'efficacia in termini di regolarizzazione delle esposizioni.
Ai fini della classificazione «forborne» di un rapporto, la concessione deve essere accordata in presenza di un cliente che versi in una situazione di difficoltà finanziaria. Tale situazione risulta oggettivamente verificata in caso di controparte classificata in stato «non performing» mentre è presunta, e deve quindi essere valutata a seguito di approfondite analisi, in caso di clientela in stato «performing» che abbia un rating a livello di controparte che sia identificativo di una elevata rischiosità, che sia scaduto o sarebbe scaduto per almeno 30 giorni nel corso dei tre mesi precedenti la modifica contrattuale, che abbia avuto un deterioramento del rating interno che identifichi un rapido aumento della rischiosità oppure nel caso in cui la controparte sia stata classificata, negli ultimi 3 mesi, nel cluster gestionale c.d. «rosa - high risk».
Al fine di garantire la qualità delle proprie esposizioni creditizie e di monitorarne efficacemente l'andamento, il Gruppo si dota di processi interni che pure secondo modalità «industrializzate», sono volti a identificare le misure di concessione più idonee da esperirsi verso debitori in difficoltà finanziarie, nonché a gestire la classificazione «forborne» delle relative esposizioni.
A seguito di una richiesta di concessione, l'Unità Operativa domiciliataria del rapporto creditizio ha il compito di determinare la misura più adeguata e sostenibile per il cliente con l'ausilio di appositi strumenti orientativi.
Nell'ambito dell'identificazione deve valutare la natura della difficoltà finanziaria (di breve o di mediolungo termine) e assicura la coerenza con la durata prevista della misura di concessione anche in relazione alla natura del rapporto oggetto di concessione.


Successivamente conduce un'analisi della sostenibilità economica della misura in funzione della situazione finanziaria del cliente; in particolare, viene verificata l'adeguatezza delle disponibilità del cliente, in ottica corrente e prospettica, secondo criteri di credibilità e prudenza.
All'apertura della pratica di concessione, apposite procedure informatiche verificano la sussistenza dei requisiti per la classificazione «forborne» e, ove presenti, propongono all'Unità Operativa deputata l'assegnazione al rapporto dell'attributo «forborne». La proposta di classificazione può essere derogata solo se supportata da adeguata motivazione.
Una volta approvata la concessione e la proposta di classificazione «forborne» da parte del competente Organo deliberante, vengono stabiliti e integrati nel contratto di credito specifici obiettivi e scadenze che il cliente è tenuto rispettare all'atto del rimborso del debito.
Questi vengono fissati secondo criteri prudenziali e sono oggetto di scrutinio nell'ambito del più generale monitoraggio della posizione.
Lo stock di «forborne» al 31 dicembre 2023 è pari a € 878 milioni in termini di esposizione lorda suddiviso come dettagliato nella tabella seguente:
| Saldi lordi al 31/12/2023 €/000 | Retail Secured |
Retail Unsecured |
Corporate Secured |
Corporate Unsecured |
Large Corporate | Altro | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Performing «Forborne» - Primo anno di probation period |
117.409 | 18.631 | 56.985 | 24.866 | 5.209 | - | 223.100 |
| Performing «Forborne» - Secondo anno di probation period |
37.514 | 2.861 | 20.089 | 3.558 | 10.045 | – | 74.067 |
| Non Performing «Forborne» | 142.632 | 68.876 | 232.894 | 117.391 | 18.993 | 1 | 580.786 |
| Totale | 297.555 | 90.368 | 309.968 | 145.815 | 34.247 | 1 | 877.953 |
Di questo stock circa € 175 milioni si riferiscono a concessioni erogate nel corso del 2023 di cui il 57% riferite a rapporti «performing» il restante 43% a rapporti «non performing». Nel corso dell'anno sono state curate posizioni per circa il 6% dello stock iniziale di «forborne non performing», mentre il 36% dello stock di posizioni classificata ad inizio anno come «forborne performing» nel corso dell'anno sono tornate «fully performing», ovvero hanno perso l'attributo «forborne».
Lo stock di misure di «forbearance» associate a clientela classificata in stato «performing» all'inizio del 2023 che è stata classificata tra le attività deteriorate nel corso dell'esercizio corrisponde a circa il 13% in termini di esposizione lorda.
Il principio contabile IFRS 9 prevede che, in caso di modifiche non sostanziali su una posizione, venga determinato l'utile o la perdita derivante dalla modifica stessa. La modifica è considerata non sostanziale quando la stessa non comporta la chiusura del rapporto preesistente e/o quando la modifica non comporta l'inserimento di clausole che possano portare a determinare il fallimento del test SPPI.
L'utile o la perdita derivante dalla modifica non sostanziale per i rapporti forborne vanno calcolati quale differenza tra il valore attuale dei nuovi flussi di cassa contrattuali rinegoziati o modificati, scontati al tasso di interesse effettivo originale (tasso anteriore alla rinegoziazione o modifica del contratto di credito), e il valore attuale dei flussi di cassa contrattuali originari, scontati anch'essi al tasso di interesse effettivo originale.
Inoltre, in ottemperanza alle «Linee Guida sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013», tale calcolo (c.d. Delta Net Present Value) viene performato in presenza di una posizione oggetto di misura di concessione. In coerenza con il dettame normativo ove il delta NPV risulti superiore all'1% la stessa viene identificata come in stato di difficoltà finanziaria e classificata tra le inadempienze probabili.
Le misure di forbearance erogate nel corso dell'esercizio hanno comportato una registrazione a conto economico di perdite da modifica pari a circa € 0,9 milioni. Queste perdite determinano una riduzione del valore contabile dell'esposizione lorda, e pertanto una riduzione delle perdite attese.
Tutte le esposizioni classificate come «forborne» performing vengono classificate nello stage 2 e con riferimento alle rettifiche di valore queste vengono iscritte almeno per un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del finanziamento. La variazione in diminuzione del rischio di credito e l'allocazione a stage 1 del rapporto è legata alla perdita dell'attributo «forborne».

In ambito creditizio, sebbene rispetto alle previsioni di dicembre 2022 le incertezze legate all'andamento dei prezzi dei beni energetici si siano ridimensionate, è proseguita l'attività di monitoraggio delle potenziali dimensioni di rischio creditizio correlate ai c.d. rischi emergenti. In particolare, nel corso del primo semestre è stata completata un'indagine mirata sulle aziende operanti nei settori a più elevato consumo di energia e gas naturale, e per questo considerate particolarmente esposte alle fluttuazioni nei costi delle materie prime. L'indagine, operata tramite compilazione di appositi questionari, ha consentito di individuare una lista ristretta di controparti «potenzialmente ad alto rischio» (high risk). Inoltre, nel mese di maggio 2023, a fronte della calamità naturale che ha colpito i distretti dell'Emilia-Romagna e dei severi danni registrati su quel territorio, è stata avviata una specifica attività di monitoraggio che ha portato a individuare una seconda lista di controparti anch'esse «potenzialmente ad alto rischio» (high risk). Le posizioni complessivamente individuate come "high risk", in linea con il framework IFRS9 applicato dalla Banca sono state prudenziale classificate a Stage 2.
Per quanto attiene il processo di calcolo su base collettiva degli accantonamenti, si è provveduto ad introdurre alcune evolutive nel framework metodologico con particolare riferimento agli ambiti della stage allocation e dei c.d. ECL override. In particolare, la Banca ha provveduto: (i) alla ri-mappatura del c.d. "umbrella overlay", precedentemente in uso, in una pluralità di c.d. model-related overlays, stimati singolarmente secondo logiche data-driven allo scopo di indirizzare specifici profili di sub-ottimalità identificati in alcune componenti dei modelli e (ii) alla quantificazione di uno specifico overlay a copertura dei fattori di rischio connessi alla componente climatico ambientale dei rischi ESG. Infine, nel corso del quarto trimestre 2023, è stata completata la quantificazione di uno specifico overlay a copertura dei c.d. novel risk.
A fine 2023 non si registrano più moratorie legate al Covid-19 ancora in corso, hanno raggiunto tutte la naturale scadenza. Di queste si osserva una ripresa regolare dei pagamenti; l'esposizione dei rapporti che presentano irregolarità dopo il termine della sospensione è pari al 2,3% rispetto al totale dei rapporti con moratoria scaduta. La tabella seguente mostra i volumi dei crediti assoggettati a garanzie pubbliche originati dalla Banca al 31 dicembre 2023.
| Saldo contabile Lordo | Saldo contabile Netto | |
|---|---|---|
| (milioni di €) | (milioni di €) | |
| Crediti assoggettati a garanzie pubbliche | 1.710 | 1.682 |


A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
| Esposizioni | Altre | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | scadute | esposizioni | ||||
| Inadempienze | scadute | non | non | |||
| Portafogli/qualità | Sofferenze | probabili | deteriorate | deteriorate | deteriorate | Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 57.312 | 382.557 | 30.769 | 503.964 39.086.954 40.061.556 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 3.120.776 | 3.120.776 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 19.484 | 1.965 | 2.960 | 302.916 | 327.325 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| 31/12/2023 | 57.312 | 402.041 | 32.734 | 506.924 42.510.646 43.509.657 | ||
| 31/12/2022 | 117.813 | 412.506 | 25.309 | 449.984 41.368.952 42.374.564 |
Con il termine esposizioni creditizie si intendono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R..
| Deteriorate | Non deteriorate | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi* |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.163.798 | (693.160) | 470.638 | 75.412 39.832.098 | (241.180) 39.590.918 | 40.061.556 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 3.121.747 | (971) | 3.120.776 | 3.120.776 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
39.385 | (17.936) | 21.449 | - | - | - | 305.876 | 327.325 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 31/12/2023 | 1.203.183 | (711.096) | 492.087 | 75.412 42.953.845 | (242.151) 43.017.570 43.509.657 | |||
| 31/12/2022 | 1.373.010 | (817.382) | 555.628 | 81.793 41.590.768 | (144.335) 41.818.936 42.374.564 |
*valore da esporre a fini informativi
Per le attività finanziarie valutate al fair value l'esposizione lorda viene esposta al valore di bilancio di fine periodo comprensiva della componente di rischio di credito.
Sui portafogli sopra indicati sono state effettuate nel corso degli anni cancellazioni parziali per complessivi Euro 75,4 milioni, riferite ad attività deteriorate a «sofferenza» ancora iscritte in bilancio.
Si presentano di seguito, per le «Attività finanziarie detenute per la negoziazione e derivati di copertura», le minusvalenze cumulate e le esposizioni nette degli strumenti finanziari che presentano una evidente scarsa qualità creditizia, nonché le esposizioni nette delle rimanenti attività finanziarie.
Nota Integrativa – Parte E

| Attività di evidente | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| scarsa qualità creditizia | ||||||
| Minusvalenze | Esposizione | |||||
| Portafogli/Qualità | cumulate | netta | netta | |||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | – | – | 22.461 | |||
| 2. Derivati di copertura | – | – | 1 | |||
| Totale 31/12/2023 | – | – | 22.462 | |||
| Totale 31/12/2022 | – | 1 | 51.034 |
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
355.708 | - | - | 97.243 | 47.347 | 1.362 | 37.794 | 33.604 | 155.873 | 2.715 | 1.183 | 9.265 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2023 |
355.708 | - | - | 97.243 | 47.347 | 1.362 | 37.794 | 33.604 | 155.873 | 2.715 | 1.183 | 9.265 |
| Totale 31/12/2022 |
287.453 | - | - | 110.182 | 37.993 | 2.020 | 29.029 | 29.364 | 215.360 | 5.484 | 917 | 16.113 |

Nota Integrativa - Parte E

| Rettifiche di valore complessive | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | ||||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
|
| Rettifiche complessive iniziali |
167 | 39.640 | 1.308 | - | - | 41.114 | 245 | 101.040 | 10 | - | - | 101.295 | |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
424 | 15.372 | 489 | - | - | 16.285 | - | 43.313 | 40 | - | - | 43.353 | |
| Cancellazioni diverse dai write-off |
(550) | (11.554) | (977) | - | - | (13.081) | (1) | (20.943) | (10) | - | - | (20.955) | |
| Rett/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
468 | 5.708 | 111 | - | - | 6.288 | (139) | 62.896 | - | - | - | 62.757 | |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | (5) | - | - | - | (5) | - | (71) | - | - | - | (71) | |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altre variazioni | - | 641 | - | - | - | 641 | - | (215) | - | - | - | (215) | |
| Rettifiche complessive finali |
509 | 49.802 | 931 | - | - | 51.242 | 105 | 186.020 | 40 | - | - | 186.164 | |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rettifiche di valore complessive | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel terzo stadio | Attività fin. impaired acquisite o originate | |||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
|
| Rettifiche complessive iniziali | - | 737.589 | - | - | 737.588 | - | 65.453 | - | - | 63.115 | 2.337 | |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | 34.143 | - | - | 34.143 | - | - | - | - | - | - | |
| Cancellazioni diverse dai write-off | - | (138.661) | - | - | (138.661) | - | (1.672) | - | - | (1.321) | (351) | |
| Rett/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
- | 5.674 | - | - | 5.674 | - | 11.174 | - | - | 11.447 | (273) | |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | (112) | - | - | (112) | - | 15 | - | - | 14 | 1 | |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | (47.269) | - | - | (47.269) | - | (5.302) | - | - | (5.302) | - | |
| Altre variazioni | - | 42.735 | - | - | 42.735 | - | (5.249) | - | - | (8.893) | 3.644 | |
| Rettifiche complessive finali | - | 634.099 | - | - | 634.098 | - | 64.419 | - | - | 59.060 | 5.358 | |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | 39.330 | - | - | 39.330 | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | (20.497) | - | - | (20.497) | - | (468) | - | - | (468) | - |

| Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Causali/ stadi di rischio | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impegni a erogare fondi e garanzie fin. rilasciate impaired acquisiti/e o originati/ |
Totale |
| Rettifiche complessive iniziali | 10.138 | 9.628 | 12.364 | 21 | 977.603 |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
3.886 | 17.789 | 479 | - | 115.935 |
| Cancellazioni diverse dai write-off | - | - | - | - | (174.368) |
| Rett/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
(2.895) | (4.236) | (433) | 322 | 78.650 |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | (173) |
| Cambiamenti della metodologia di stima | - | - | - | - | - |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | (52.571) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | 37.912 |
| Rettifiche complessive finali | 11.129 | 23.181 | 12.410 | 343 | 982.988 |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | 39.330 |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico | - | - | - | - | (20.965) |
| Valori lordi/valore nominale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Trasferimenti tra primo | Trasferimenti tra secondo stadio | Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
|||||
| stadio e secondo stadio | e terzo | ||||||
| Da secondo | Da secondo | Da terzo stadio | |||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da primo a secondo stadio |
stadio a primo stadio |
stadio a terzo stadio |
a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo | |||||||
| ammortizzato | 2.600.023 | 992.540 138.669 |
33.237 | 138.150 | 7.084 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
503.508 145.036 |
2.101 | 1.017 | 7.434 | 998 | ||
| Totale 31/12/2023 |
3.103.531 | 1.137.576 | 140.770 | 34.254 | 145.584 | 8.082 | |
| Totale 31/12/2022 |
2.028.161 | 925.437 | 120.687 | 50.844 | 104.750 | 10.368 |
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Esposizione lorda | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Impaired acquisite o |
||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | originate | ||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa A.1 A vista |
3.536.274 | 3.527.430 | 8.844 | - | - | |||
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | |||
| b) Non deteriorate | 3.536.274 | 3.527.430 | 8.844 | - | - | |||
| A.2 Altre | 4.609.661 | 4.499.242 | 103.941 | - | - | |||
| a) Sofferenze | - | - | - | - | - | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||
| b) Inademp. probabili | - | - | - | - | - | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 980 | 980 | - | - | - | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 4.608.681 | 4.498.262 | 103.941 | - | - | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||
| Totale (A) | 8.145.935 | 8.026.672 | 112.785 | - | - | |||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | |||
| b) Non deteriorate | 2.275.088 | 1.492.203 | 18.127 | - | - | |||
| Totale (B) | 2.275.088 | 1.492.203 | 18.127 | - | - | |||
| Totale (A+B) | 10.421.023 | 9.518.875 | 130.912 | - | - |
| Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo | Secondo | Terzo | Impaired acquisite | Esposizione | Write-off parziali | ||
| Tipologie esposizioni/valori | stadio | stadio | stadio | o originate | Netta | complessivi* | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 A vista | 614 | 509 | 105 | - | - | 3.535.660 | - |
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 614 | 509 | 105 | - | - | 3.535.660 | - |
| A.2 Altre | 3.412 | 2.374 | 1.038 | - | - | 4.606.249 | - |
| a) Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Inademp. probabili | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 17 | 17 | - | - | - | 963 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 3.395 | 2.357 | 1.038 | - | - | 4.605.286 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 4.026 | 2.883 | 1.143 | - | - | 8.141.909 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 333 | 309 | 1 | - | - | 2.274.755 | - |
| Totale (B) | 333 | 309 | 1 | - | - | 2.274.755 | - |
| Totale (A+B) | 4.359 | 3.192 | 1.144 | - | - | 10.416.664 | - |
*Valore da esporre a fini informativi
L'esposizione per cassa comprende i crediti verso banche esposti alla voce 40 a) ed alla voce 10 nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli bancari comprese nelle voci 20 c), 30 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi per oggetto titoli di capitale e quote di O.I.C.R.). I valori complessivi considerano anche le esposizioni non in perimetro di impairment IFRS 9.
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| Esposizione lorda | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | 322.088 | - | - | 301.216 | 20.872 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 126.127 | - | - | 120.824 | 5.303 | |
| b) Inadempienze probabili | 839.938 | - | - | 733.192 | 69.401 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 452.211 | - | - | 387.352 | 43.327 | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 41.157 | - | - | 38.998 | 119 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 2.447 | - | - | 2.290 | 14 | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 519.893 | 357.217 | 157.202 | - | 2.513 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 15.527 | - | 14.850 | - | 365 | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 38.130.168 | 33.916.329 | 3.851.721 | - | 65.680 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 281.641 | - | 239.293 | - | 29.613 | |
| Totale (A) | 39.853.244 | 34.273.546 | 4.008.923 | 1.073.406 | 158.585 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | 195.523 | - | - | 93.007 | 1.462 | |
| b) Non deteriorate | 25.588.136 | 15.226.701 | 2.392.278 | - | 6.395 | |
| Totale (B) | 25.783.659 | 15.226.701 | 2.392.278 | 93.007 | 7.857 | |
| Totale (A+B) | 65.636.903 | 49.500.247 | 6.401.201 | 1.166.413 | 166.442 |
| Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| a) Sofferenze | 264.776 | - | - 248.076 | 16.700 | 57.312 | 75.412 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 101.714 | - | - | 97.623 | 4.091 | 24.413 | 19.354 |
| b) Inadempienze probabili | 437.897 | - | - 377.698 | 42.338 | 402.041 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 239.534 | - | - 207.101 | 24.319 | 212.677 | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 8.424 | - | - | 8.324 | 23 | 32.733 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 539 | - | - | 529 | 2 | 1.908 | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 13.932 | 2.472 | 11.250 | - | 210 | 505.961 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 1.430 | - | 1.407 | - | 23 | 14.097 | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 224.806 45.886 | 173.772 | - | 5.148 | 37.905.362 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 26.654 | - | 24.583 | - | 2.070 | 254.987 | - |
| Totale (A) | 949.835 48.358 | 185.022 634.098 | 64.419 | 38.903.409 | 75.412 | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Deteriorate | 44.443 | - | - | 12.409 | - | 151.080 | - |
| b) Non deteriorate | 51.223 10.822 | 23.184 | - | 338 | 25.536.913 | - | |
| Totale (B) | 95.666 10.822 | 23.184 | 12.409 | 338 | 25.687.993 | - | |
| Totale (A+B) | 1.045.501 59.180 | 208.206 646.507 | 64.757 | 64.591.402 | 75.412 |
*valore da esporre a fini informativi
L'esposizione per cassa comprende i crediti verso clientela esposti alla voce 40b nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli non bancari comprese nelle voci 20c e 30 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi per oggetto titoli di capitale e quote di O.I.C.R.). I valori complessivi considerano anche le esposizioni non in perimetro di impairment IFRS 9.
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Inadempienze | Esposizioni scadute | ||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | probabili | deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 493.762 | 851.186 | 28.061 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | 10.026 | 707 |
| B. Variazioni in aumento | 157.570 | 346.851 | 43.235 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 32.488 | 237.682 | 36.015 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | 834 | 10.207 | 14 |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 51.630 | 8.181 | - |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | 586 | 2 |
| B.5 altre variazioni in aumento | 72.618 | 90.195 | 7.204 |
| C. Variazioni in diminuzione | 329.244 | 358.099 | 30.139 |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | 5 | 47.404 | 1.555 |
| C.2 write-off | 50.689 | 22.848 | - |
| C.3 incassi | 116.696 | 192.438 | 14.734 |
| C.4 realizzi per cessioni | 31.205 | 19.346 | - |
| C.5 perdite da cessione | 14.580 | 2.305 | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | 8.181 | 51.631 | - |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | 568 | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | 107.888 | 21.559 | 13.850 |
| D. Esposizione lorda finale | 322.088 | 839.938 | 41.157 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | 27.598 | 6.368 |

| Esposizioni oggetto di | |||
|---|---|---|---|
| Esposizioni oggetto di | concessioni: non | ||
| Causali/Qualità | concessioni: deteriorate | deteriorate | |
| A. Esposizione lorda iniziale | 643.382 | 402.463 | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | 5.586 | 27.198 | |
| B. Variazioni in aumento | 180.453 | 144.194 | |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | 22.323 | 77.644 | |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 51.644 | - | |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | - | 31.531 | |
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione | 56.299 | 3.616 | |
| B.5 altre variazioni in aumento | 50.187 | 31.403 | |
| C. Variazioni in diminuzione | 243.049 | 249.489 | |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | - | 130.871 | |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 31.531 | - | |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | - | 51.644 | |
| C.4 write-off | 31.038 | - | |
| C.5 incassi | 102.637 | 65.072 | |
| C.6 realizzi per cessioni | 25.176 | - | |
| C.7 perdite da cessione | 4.213 | - | |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | 48.454 | 1.902 | |
| D. Esposizione lorda finale | 580.786 | 297.168 | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | 18.693 | 48.174 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui: esposizioni |
di cui: esposizioni |
di cui: esposizioni |
|||||
| oggetto di | oggetto di | oggetto di | |||||
| Causali/Categorie | Totale | concessioni | Totale | concessioni | Totale | concessioni | |
| A. Rettifiche complessive iniziali | 375.950 | 119.604 | 438.680 | 246.437 | 2.754 | 261 | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
- | - | 4.367 | 2.398 | 70 | - | |
| B. Variazioni in aumento | 106.902 | 40.548 | 177.646 | 75.747 | 8.042 | 516 | |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
5.502 | - | 9.217 | - | 16 | - | |
| B.2 altre rettifiche di valore | 63.086 | 27.967 | 157.085 | 72.806 | 6.941 | 348 | |
| B.3 perdite da cessione | 14.580 | 3.910 | 2.305 | 204 | - | - | |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
23.148 | 8.565 | 844 | 125 | 17 | 17 | |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | 94 | - | - | - | |
| B.6 altre variazioni in aumento | 586 | 106 | 8.101 | 2.612 | 1.068 | 151 | |
| C. Variazioni in diminuzione | 218.076 | 58.438 | 178.428 | 82.650 | 2.372 | 239 | |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 1.229 | 1.045 | 24.007 | 28.622 | 61 | 34 | |
| C.2 riprese di valore da incasso | 30.135 | 6.420 | 52.973 | 9.595 | 861 | 2 | |
| C.3 utili da cessione | 13.534 | 3.383 | 5.000 | 3.134 | - | - | |
| C.4 write-off | 50.689 | 17.440 | 22.848 | 12.905 | - | - | |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
15 | - | 22.766 | 8.504 | 1.227 | 203 | |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | 189 | - | 4 | - | |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | 122.474 | 30.150 | 50.645 | 19.890 | 219 | - | |
| D. Rettifiche complessive finali | 264.776 | 101.714 | 437.898 | 239.534 | 8.424 | 538 | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
- | - | 11.243 | 6.929 | 770 | 30 |

| Classi di rating esterni | Senza | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Classe 1 | classe 2 | classe 3 | classe 4 | classe 5 | classe 6 | rating | Totale |
| A. Attività finanziarie vautate al costo ammortizzato |
7.550.068 | 1.245.066 | 1.904.921 | 350.086 | 60.638 | - 29.885.118 40.995.897 | ||
| - Primo stadio | 7.550.068 | 1.245.066 | 1.880.978 | 285.961 | 16.766 | - | 24.690.162 | 35.669.001 |
| - Secondo stadio | - | - | 23.943 | 64.085 | 43.872 | - | 3.963.005 | 4.094.905 |
| - Terzo stadio | - | - | - | 40 | - | - | 1.073.366 | 1.073.406 |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | 158.585 | 158.585 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.262.940 | 380.773 | 382.801 | 81.808 | 5.981 | - | 7.445 | 3.121.748 |
| - Primo stadio | 2.262.940 | 380.773 | 372.409 | 74.240 | 5.981 | - | 7.445 | 3.103.788 |
| - Secondo stadio | - | - | 10.392 | 7.568 | - | - | - | 17.960 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B+C) | 9.813.008 | 1.625.839 | 2.287.722 | 431.894 | 66.619 | - 29.892.563 44.117.645 | ||
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
150.693 | 111.223 | 114.738 | 48.973 | 10.956 | - 18.999.584 19.436.167 | ||
| - Primo stadio | 150.693 | 110.699 | 113.041 | 48.703 | 956 | - | 16.500.806 | 16.924.898 |
| - Secondo stadio | - | 524 | 1.697 | 270 | 10.000 | - | 2.397.914 | 2.410.405 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 93.007 | 93.007 |
| - Impaired acquisiti/e o originati/e | - | - | - | - | - | - | 7.857 | 7.857 |
| Totale (D) | 150.693 | 111.223 | 114.738 | 48.973 | 10.956 | - 18.999.584 19.436.167 | ||
| Totale (A+B+C+D) | 9.963.701 | 1.737.062 | 2.402.460 | 480.867 | 77.575 | - 48.892.147 63.553.812 |
Viene esposta la distribuzione delle esposizioni diverse da quelle in titoli di capitale, secondo classi rappresentative di giudizi di rating, assegnati da agenzie esterne e memorizzati sugli archivi informatici della banca.
Le classi di rischio per rating esterni indicate nella presente tavola si riferiscono alle classi di merito creditizio dei debitori di cui alla normativa prudenziale. Di seguito viene indicato il raccordo tra le classi di giudizio sopra rappresentate e i rating rilasciati dalle agenzie delle quali la banca ha scelto di avvalersi. Nello specifico, per le esposizioni verso governi e banche centrali sono utilizzate le valutazioni espresse dall'agenzia DBRS, mentre per le restanti esposizioni ci si avvale di Standard&Poor's e di FitchRatings.
| Classe 1 | Classe 2 | Classe 3 | Classe 4 | Classe 5 | Classe 6 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| DBRS Limited | da AAA a AAL | da AH a AL | da BBBH a BBBL | da BBH a BBL | da BH a BL | CCC |
| Standard &Poor's Rating Services |
da AAA a AA- | da A+ a A- | da BBB+ a BBB- | da BB+ a BB | da B+ a B | CCC+ e inferiori |
| FitchRatings | da AAA a AA- | da A+ a A- | da BBB+ a BBB- | da BB+ a BB- | da B+ a B | CCC+ e inferiori- |

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

| Classi di rating interni (1) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 1 | Rating 2 | Rating 3 | Rating 4 | Rating 5 | Rating 6 | Rating 7 | Rating 8 | ||
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
19.787 | 38.126 | 107.900 | 456.377 | 1.093.689 | 879.720 | 763.851 | 363.437 | ||
| - Primo stadio | 19.252 | 37.838 | 107.104 | 448.590 | 1.065.537 | 852.477 | 711.872 | 323.053 | ||
| - Secondo stadio | 535 | 288 | 796 | 7.787 | 28.152 | 27.243 | 51.979 | 40.384 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 19.787 | 38.126 | 107.900 | 456.377 | 1.093.689 | 879.720 | 763.851 | 363.437 | ||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
||||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
24.630 | 31.472 | 46.292 | 62.340 | 69.314 | 38.741 | 67.258 | 28.681 | ||
| - Primo stadio | 24.590 | 31.436 | 46.166 | 61.456 | 68.065 | 38.297 | 64.978 | 25.815 | ||
| - Secondo stadio | 40 | 36 | 126 | 884 | 1.249 | 444 | 2.280 | 2.866 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (C) | 24.630 | 31.472 | 46.292 | 62.340 | 69.314 | 38.741 | 67.258 | 28.681 | ||
| Totale (A+B+C) | 44.417 | 69.598 | 154.192 | 518.717 | 1.163.003 | 918.461 | 831.109 | 392.118 |
| Classi di rating interni (2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 9 | Rating 10 | Rating 11 | Rating 12 | Rating 13 | Senza Rating e insolventi |
Totale (A+B+C) |
|
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
262.717 | 98.618 | 133.366 | 83.315 | 45.616 | 146.471 | 4.492.988 | |
| - Primo stadio | 209.842 | 69.926 | 77.767 | 26.711 | 2.656 | 117 | 3.952.741 | |
| - Secondo stadio | 52.875 | 28.692 | 55.599 | 56.604 | 42.960 | 1 | 393.894 | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 146.353 | 146.353 | |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) | 262.716 | 98.617 | 133.366 | 83.315 | 45.616 | 146.471 | 4.492.989 | |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
14.295 | 4.641 | 8.038 | 2.460 | 733 | 2.972 | 401.870 | |
| - Primo stadio | 11.931 | 3.365 | 5.790 | 1.458 | 94 | 1.327 | 384.768 | |
| - Secondo stadio | 2.364 | 1.276 | 2.248 | 1.002 | 639 | 434 | 15.891 | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 1.211 | 1.211 | |
| Totale (C) | 14.295 | 4.641 | 8.038 | 2.460 | 734 | 2.972 | 401.871 | |
| Totale (A+B+C) | 277.011 | 103.258 | 141.404 | 85.775 | 46.349 | 149.444 | 4.894.859 |
Nota Integrativa – Parte E

| Classi di rating interni (1) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 1 | Rating 2 | Rating 3 | Rating 4 | Rating 5 | Rating 6 | Rating 7 | Rating 8 |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
152.057 | 544.792 | 1.032.347 | 1.325.109 | 1.517.855 | 1.277.747 | 1.288.118 | 568.493 |
| - Primo stadio | 119.283 | 458.738 | 872.049 | 1.005.364 | 1.207.400 | 924.482 | 964.339 | 449.713 |
| - Secondo stadio | 32.774 | 86.054 | 160.298 | 319.745 | 310.455 | 353.265 | 323.779 | 118.780 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B) | 152.057 | 544.792 | 1.032.347 | 1.325.109 | 1.517.856 | 1.277.748 | 1.288.118 | 568.493 |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
392.982 | 1.068.145 | 1.012.940 | 882.488 | 631.630 | 428.528 | 366.638 | 147.509 |
| - Primo stadio | 346.816 | 914.746 | 867.426 | 704.879 | 530.867 | 367.085 | 300.601 | 114.795 |
| - Secondo stadio | 46.166 | 153.399 | 145.514 | 177.609 | 100.763 | 61.443 | 66.037 | 32.714 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (C) | 392.982 | 1.068.145 | 1.012.940 | 882.489 | 631.629 | 428.528 | 366.638 | 147.509 |
| Totale (A+B+C) | 545.039 | 1.612.937 | 2.045.287 | 2.207.598 | 2.149.485 | 1.706.276 | 1.654.756 | 716.002 |
| Classi di rating interni (2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 9 | Rating 10 | Rating 11 | Rating 12 | Rating 13 | Senza Rating e insolventi |
Totale (A+B+C) |
|
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
249.683 | 98.836 | 38.609 | 14.379 | 15.578 | 664.866 | 8.788.469 | |
| - Primo stadio | 153.536 | 61.389 | 6.197 | 4.106 | 558 | 10.248 | 6.237.402 | |
| - Secondo stadio | 92.969 | 37.447 | 32.412 | 10.273 | 15.020 | 3.758 | 1.897.030 | |
| - Terzo stadio | 3.178 | - | - | - | - | 650.860 | 654.037 | |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) | 249.682 | 98.836 | 38.609 | 14.379 | 15.578 | 664.866 | 8.788.469 | |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
117.885 | 106.078 | 23.528 | 15.583 | 2.449 | 70.364 | 5.266.749 | |
| - Primo stadio | 100.269 | 92.298 | 5.565 | 7.151 | 5 | 5.436 | 4.357.941 | |
| - Secondo stadio | 17.616 | 13.780 | 17.963 | 8.432 | 2.444 | 5.300 | 849.180 | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 59.628 | 59.628 | |
| Totale (C) | 117.885 | 106.079 | 23.528 | 15.584 | 2.449 | 70.365 | 5.266.749 | |
| Totale (A+B+C) | 367.567 | 204.915 | 62.137 | 29.963 | 18.027 | 735.231 | 14.055.218 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Classi di rating interni (1) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 1 | Rating 2 | Rating 3 | Rating 4 | Rating 5 | Rating 6 | Rating 7 | Rating 8 | ||
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
75.814 | 75.745 | 190.825 | 275.542 | 329.479 | 332.690 | 225.926 | 127.315 | ||
| - Primo stadio | 71.752 | 62.716 | 161.522 | 205.308 | 233.738 | 241.624 | 147.791 | 80.045 | ||
| - Secondo stadio | 4.062 | 13.029 | 29.303 | 70.234 | 95.741 | 91.067 | 78.135 | 47.270 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 75.814 | 75.745 | 190.825 | 275.542 | 329.479 | 332.690 | 225.926 | 127.315 | ||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
||||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
169.857 | 89.353 | 100.926 | 102.534 | 83.383 | 64.810 | 46.718 | 21.999 | ||
| - Primo stadio | 163.298 | 82.966 | 91.587 | 84.743 | 64.568 | 51.462 | 35.099 | 13.121 | ||
| - Secondo stadio | 6.559 | 6.387 | 9.339 | 17.791 | 18.815 | 13.348 | 11.619 | 8.878 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (C) | 169.857 | 89.353 | 100.925 | 102.534 | 83.383 | 64.809 | 46.718 | 21.999 | ||
| Totale (A+B+C) | 245.671 | 165.098 | 291.751 | 378.076 | 412.862 | 397.500 | 272.644 | 149.314 |
| Classi di rating interni (2) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 9 | Rating 10 | Rating 11 | Rating 12 | Rating 13 | Senza Rating e insolventi |
Totale (A+B+C) |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
81.365 | 66.097 | 33.746 | 17.331 | 7.390 | 183.692 | 2.022.957 |
| - Primo stadio | 48.822 | 28.705 | 12.334 | 2.185 | 113 | - | 1.296.655 |
| - Secondo stadio | 32.543 | 37.392 | 21.412 | 15.146 | 7.277 | - | 542.610 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 183.692 | 183.692 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B) | 81.365 | 66.097 | 33.746 | 17.331 | 7.390 | 183.692 | 2.022.957 |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
|||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
10.339 | 7.581 | 3.838 | 1.930 | 672 | 28.165 | 732.103 |
| - Primo stadio | 5.928 | 2.660 | 1.264 | 93 | 135 | 2.227 | 599.150 |
| - Secondo stadio | 4.411 | 4.921 | 2.574 | 1.837 | 537 | 799 | 107.814 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 25.139 | 25.139 |
| Totale (C) | 10.339 | 7.581 | 3.838 | 1.930 | 672 | 28.165 | 732.103 |
| Totale (A+B+C) | 91.704 | 73.678 | 37.584 | 19.261 | 8.062 | 211.857 | 2.755.060 |
Nota Integrativa – Parte E

| Classi di rating interni (1) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 1 | Rating 2 | Rating 3 | Rating 4 | Rating 5 | Rating 6 | Rating 7 | Rating 8 | ||
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
78.295 | 132.825 | 453.982 | 446.345 | 91.526 | 270.125 | 199.937 | 200.470 | ||
| - Primo stadio | 77.416 | 131.121 | 444.005 | 425.650 | 85.094 | 257.550 | 176.668 | 168.535 | ||
| - Secondo stadio | 879 | 1.704 | 9.977 | 20.695 | 6.432 | 12.575 | 23.269 | 31.936 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 78.295 | 132.825 | 453.982 | 446.345 | 91.526 | 270.125 | 199.937 | 200.470 | ||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
||||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
46.856 | 53.575 | 70.307 | 44.029 | 10.703 | 35.752 | 28.497 | 20.579 | ||
| - Primo stadio | 46.656 | 53.395 | 69.512 | 42.097 | 9.559 | 34.208 | 25.833 | 16.854 | ||
| - Secondo stadio | 199 | 179 | 795 | 1.933 | 1.144 | 1.544 | 2.664 | 3.725 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (C) | 46.856 | 53.575 | 70.307 | 44.029 | 10.703 | 35.752 | 28.497 | 20.579 | ||
| Totale (A+B+C) | 125.151 | 186.399 | 524.290 | 490.374 | 102.229 | 305.876 | 228.434 | 221.050 |
| Classi di rating interni (2) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 9 | Rating 10 | Rating 11 | Rating 12 | Rating 13 | Senza Rating e insolventi |
Totale (A+B+C) |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
96.888 | 48.749 | 56.016 | 38.598 | 21.254 | 98.536 | 2.233.548 |
| - Primo stadio | 73.097 | 30.310 | 23.866 | 12.804 | 1.917 | 58 | 1.908.092 |
| - Secondo stadio | 23.791 | 18.440 | 32.150 | 25.794 | 19.336 | - | 226.978 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 98.478 | 98.478 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B) | 96.888 | 48.749 | 56.016 | 38.598 | 21.254 | 98.536 | 2.233.548 |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
|||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
8.653 | 4.828 | 3.597 | 2.833 | 917 | 5.493 | 336.620 |
| - Primo stadio | 6.908 | 2.790 | 1.665 | 1.669 | 94 | 639 | 311.879 |
| - Secondo stadio | 1.746 | 2.038 | 1.933 | 1.165 | 824 | 1.015 | 20.902 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 3.839 | 3.839 |
| Totale (C) | 8.653 | 4.828 | 3.597 | 2.833 | 917 | 5.493 | 336.620 |
| Totale (A+B+C) | 105.542 | 53.577 | 59.614 | 41.432 | 22.171 | 104.029 | 2.570.168 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Classi di rating interni (1) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 1 | Rating 2 | Rating 3 | Rating 4 | Rating 5 | Rating 6 | Rating 7 | Rating 8 |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
41.525 | 419.377 | 849.847 | 776.291 | 473.433 | 563.789 | 367.713 | 210.548 |
| - Primo stadio | 33.425 | 363.868 | 665.615 | 590.931 | 333.440 | 472.276 | 197.629 | 172.435 |
| - Secondo stadio | 8.100 | 55.509 | 184.232 | 185.360 | 139.993 | 91.513 | 170.084 | 38.113 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | 27.662 | 9.741 | - | 36.239 | - | 1.990 |
| - Primo stadio | - | - | 27.662 | 9.741 | - | 36.239 | - | 1.990 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B) | 41.525 | 419.376 | 877.509 | 786.032 | 473.433 | 600.028 | 367.713 | 212.538 |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
200.618 | 741.277 | 1.580.289 | 1.663.979 | 824.110 | 618.538 | 792.585 | 344.701 |
| - Primo stadio | 157.733 | 588.636 | 1.506.334 | 1.182.081 | 686.203 | 510.136 | 261.758 | 259.828 |
| - Secondo stadio | 42.885 | 152.641 | 73.955 | 481.898 | 137.907 | 108.402 | 530.827 | 84.873 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (C) | 200.618 | 741.277 | 1.580.289 | 1.663.979 | 824.110 | 618.538 | 792.585 | 344.701 |
| Totale (A+B+C) | 242.143 | 1.160.654 | 2.457.798 | 2.450.011 | 1.297.543 | 1.218.566 | 1.160.298 | 557.239 |
| Classi di rating interni (2) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 9 | Rating 10 Rating 11 Rating 12 |
Senza Rating e Rating 13 insolventi |
Totale (A+B+C) |
|||
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
73.973 | 25.797 | - | - | - | 69.788 | 3.872.081 |
| - Primo stadio | 30.074 | - | - | - | - | - | 2.859.694 |
| - Secondo stadio | 43.899 | 25.797 | - | - | - | - | 942.599 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 69.788 | 69.788 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
5.889 | - | - | - | - | - | 81.251 |
| - Primo stadio | 5.889 | - | - | - | - | - | 81.521 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B) | 73.973 | 25.797 | - | - | - | 69.788 | 3.953.332 |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
|||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
93.367 | 30.800 | 12.685 | - | - | 69.721 | 6.972.671 |
| - Primo stadio | 63.953 | 7.476 | 12.514 | - | - | 70 | 5.236.722 |
| - Secondo stadio | 29.414 | 23.324 | 171 | - | - | 24.398 | 1.690.696 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 45.253 | 45.253 |
| Totale (C) | 93.367 | 30.800 | 12.685 | - | - | 69.721 | 6.972.671 |
| Totale (A+B+C) | 167.340 | 56.597 | 12.685 | - | - | 139.509 | 10.926.003 |
Nota Integrativa – Parte E

| Classi di rating interni (1) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 1 | Rating 2 | Rating 3 | Rating 4 | Rating 5 | Rating 6 | Rating 7 | Rating 8 | ||
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
23.226 | 3.927 | 44.735 | 77.668 | 168.289 | 25.372 | 200.238 | 10.738 | ||
| - Primo stadio | 23.226 | 3.927 | 44.735 | 77.250 | 158.109 | 13.791 | 158.571 | 8.700 | ||
| - Secondo stadio | - | - | - | 418 | 10.181 | 11.581 | 41.667 | 2.039 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 23.226 | 3.927 | 44.735 | 77.668 | 168.289 | 25.372 | 200.238 | 10.738 | ||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
||||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
39.243 | 24.074 | 78.898 | 97.345 | 228.348 | 53.878 | 156.715 | 11.223 | ||
| - Primo stadio | 39.243 | 24.074 | 78.812 | 96.991 | 225.127 | 47.780 | 98.214 | 11.223 | ||
| - Secondo stadio | - | - | 86 | 355 | 3.220 | 6.098 | 58.501 | - | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (C) | 39.243 | 24.074 | 78.898 | 97.345 | 228.348 | 53.878 | 156.715 | 11.223 | ||
| Totale (A+B+C) | 62.469 | 28.001 | 123.633 | 175.014 | 396.637 | 79.250 | 356.953 | 21.961 |
| Classi di rating interni (2) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Rating 9 | Rating 10 | Rating 11 | Rating 12 | Rating 13 | Senza Rating e insolventi |
Totale (A+B+C) |
||
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
34.514 | 4.619 | 1.736 | 2 | 1 | 18.990.786 | 19.585.852 | ||
| - Primo stadio | 34.373 | 4.357 | 1.210 | 2 | 1 | 18.886.163 | 19.414.415 | ||
| - Secondo stadio | 141 | 262 | 526 | - | 1 | 93.173 | 159.986 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 11.450 | 11.450 | ||
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | 3.039.255 | 3.039.255 | ||
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | 3.021.336 | 3.021.336 | ||
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | 17.919 | 17.919 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 34.514 | 4.619 | 1.736 | 2 | 1 | 22.030.041 | 22.625.106 | ||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
|||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
1.219 | - | - | - | 10 | 5.035.199 | 5.726.153 | ||
| - Primo stadio | 960 | - | - | - | 10 | 4.789.116 | 5.411.549 | ||
| - Secondo stadio | 259 | - | - | - | - | 245.243 | 313.763 | ||
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | 840 | 840 | ||
| Totale (C) | 1.219 | - | - | - | 10 | 5.035.199 | 5.726.153 | ||
| Totale (A+B+C) | 35.733 | 4.619 | 1.736 | 2 | 11 | 27.065.240 | 28.351.259 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

Le tabelle riportano, in ordine di rischiosità crescente, la distribuzione per classi di rating delle esposizioni appartenenti ai segmenti per i quali sono operativi i modelli di rating interno.
Per quanto concerne i segmenti relativi alla «Clientela», la scala utilizzata prevede tredici classi di rating relative alle controparti in bonis e una per quelle insolventi. La prima classe identifica una controparte a rischio minimo, mentre la tredicesima evidenzia il rischio massimo; allo stato di insolvenza viene attribuita un'ulteriore classe.
I rating interni vengono utilizzati dalla banca per il calcolo dei requisiti patrimoniali relativi ai portafogli «corporate» e «retail», per la quale la banca ha ricevuto la validazione dei modelli IRB.

Gli importi relativi alla colonna «esposizione netta» sono riportati al netto delle rettifiche di valore specifiche e di portafoglio. La classificazione delle esposizioni tra «totalmente garantite» e «parzialmente garantite» è realizzata confrontando l'importo dell'esposizione lorda con quello della garanzia, stabilito contrattualmente. Gli importi riportati nelle colonne «garanzie» si riferiscono all'effettivo valore della garanzia (cd. «fair value»), con un limite superiore rappresentato dal valore di bilancio dell'esposizione garantita: ciò significa che l'effettivo valore della garanzia può essere superiore rispetto a quanto riportato nella tavola.
| Garanzie reali (1) | Garanzie personali (2) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | ||||||||
| Immobili - | Altre | Altri derivati | ||||||
| Esposizione | Esposizione | Immobili - | finanziamenti | garanzie | Controparti | |||
| lorda | netta | ipoteche | per leasing | Titoli | reali | CLN | centrali | |
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
246.703 | 246.470 | - | - | - | - | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 205.339 | 205.172 | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 41.364 | 41.298 | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite: |
21.747 | 21.746 | - | - | 3.603 | 4.189 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 7.465 | 7.465 | - | - | 3.603 | 2.350 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | 14.282 | 14.281 | - | - | - | 1.839 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Garanzie personali (2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | Totale | |||||||
| Altri derivati | (1)+(2) | |||||||
| Altre società | Altri | Amministrazioni | Altre società | Altri | ||||
| Banche | finanziarie | soggetti | pubbliche | Banche | finanziarie | soggetti | ||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | 11.965 | 225.593 | - | - | 237.558 |
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | 9.040 | 196.132 | - | - | 205.172 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | 2.925 | 29.461 | - | - | 32.386 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite: |
- | - | - | 5.825 | 470 | - | - | 14.087 |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | 1.041 | 470 | - | - | 7.464 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | 4.784 | - | - | - | 6.623 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |

| Garanzie reali (1) | Garanzie personali (2) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | ||||||||
| Immobili - | Altre | Altri derivati | ||||||
| Esposizione | Esposizione | Immobili - | Finanziamenti | garanzie | Controparti | |||
| lorda | netta | Ipoteche | per leasing | Titoli | reali | CLN | centrali | |
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
15.947.708 | 15.246.177 | 9.153.319 | - | 452.015 | 285.782 | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 13.115.166 | 12.496.097 | 9.153.035 | - | 376.061 | 199.398 | - | - |
| - di cui deteriorate | 862.734 | 389.210 | 327.568 | - | 3.398 | 2.752 | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 2.832.542 | 2.750.080 | 284 | - | 75.954 | 86.384 | - | - |
| - di cui deteriorate | 109.707 | 47.295 | 16 | - | 2.822 | 263 | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
3.889.381 | 3.858.916 | 391.777 | - | 201.169 | 86.861 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 2.922.707 | 2.899.732 | 391.777 | - | 130.406 | 59.055 | - | - |
| - di cui deteriorate | 47.502 | 32.683 | 1.946 | - | 506 | 591 | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | 966.674 | 959.184 | - | - | 70.763 | 27.806 | - | - |
| - di cui deteriorate | 11.540 | 7.694 | - | - | 93 | 541 | - | - |
| Garanzie personali (2) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti Altri derivati |
Crediti di firma | ||||||||
| Altre società | Altri | Amministrazioni | Altre società | ||||||
| Banche | finanziarie | soggetti | pubbliche | Banche | finanziarie Altri soggetti | ||||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | 2.503.995 | 13.937 | 293.768 | 1.989.377 | 14.692.193 | |
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | 819.694 | 8.912 | 233.395 | 1.695.040 | 12.485.535 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | 25.851 | - | 5.474 | 24.076 | 389.119 | |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | 1.684.301 | 5.025 | 60.373 | 294.337 | 2.206.658 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | 33.036 | - | 2.893 | 6.333 | 45.363 | |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | 58.529 | 16.794 | 114.666 | 2.591.542 | 3.461.338 | |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | 5.912 | 10.330 | 94.313 | 2.153.858 | 2.845.651 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | 41 | - | 7.130 | 22.469 | 32.683 | |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | 52.617 | 6.464 | 20.353 | 437.684 | 615.687 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | 320 | - | 20 | 5.962 | 6.936 |

| Valore di bilancio | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione creditizia cancellata |
Valore lordo | Rettifiche di valore complessive |
di cui ottenute nel corso dell'esercizio |
||
| A. Attività materiali | - | - | - | - | - |
| A.1. Ad uso funzionale | - | - | - | - | - |
| A.2. A scopo di investimento | - | - | - | - | - |
| A.3. Rimanenze | - | - | - | - | - |
| B. Titoli di capitale e titoli di debito | - | - | - | - | - |
| C. Altre attività | 83.908 | 54.495 | - | 54.495 | 54.495 |
| D. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - |
| D.1. Attività materiali | - | - | - | - | - |
| D.2. Altre attività | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2023 | 83.908 | 54.495 | - | 54.495 | 54.495 |
| Totale 31/12/2022 | 84.126 | 32.698 | - | 32.698 | 32.698 |
Ai fini della compilazione della presente sezione, sono escluse dai valori di esposizione di cui alle tavole A.1.6. e A.1.7. le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in prestito.
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Amministrazioni pubbliche | Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche | Rettifiche | Rettifiche | ||||
| Esposizione | valore | Esposizione | valore | Esposizione | valore | |
| Esposizioni/Controparti | netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | 5 | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | - | - | - |
| A.2 Inadempienze probabili | 20 | 20 | 1.963 | 18.716 | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | 30 | 14.823 | - | - |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 1 | 1 | 17 | 6 | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | - | - | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 11.149.119 | 2.604 | 6.473.581 | 11.969 | 3.039 | 2 |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | 94 | 7 | - | - |
| Totale (A) | 11.149.140 | 2.625 | 6.475.561 | 30.696 | 3.039 | 2 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 214 | 2 | 211 | 160 | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 995.322 | 222 | 2.816.785 | 5.142 | 4.066 | - |
| Totale (B) | 995.536 | 224 | 2.816.996 | 5.302 | 4.066 | - |
| Totale (A+B) 31/12/2023 |
12.144.676 | 2.849 | 9.292.557 | 35.998 | 7.105 | 2 |
| Totale (A+B) 31/12/2022 |
11.730.173 | 8.620 | 8.923.356 | 36.518 | 116.517 | 21 |
| Società non finanziarie | Famiglie | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche valore | Rettifiche valore | ||||||
| Esposizioni/Controparti | Esposizione netta | complessive | Esposizione netta | complessive | |||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | 47.137 | 206.453 | 10.175 | 58.317 | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 18.890 | 73.329 | 5.524 | 28.385 | |||
| A.2 Inadempienze probabili | 315.890 | 332.464 | 84.168 | 86.697 | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 160.720 | 170.049 | 51.927 | 54.662 | |||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 16.036 | 3.574 | 16.680 | 4.843 | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 740 | 260 | 1.169 | 279 | |||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 13.815.645 | 161.573 | 6.972.978 | 62.592 | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 126.371 | 14.471 | 142.618 | 13.606 | |||
| Totale (A) | 14.194.708 | 704.064 | 7.084.001 | 212.449 | |||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 144.025 | 43.140 | 6.630 | 1.141 | |||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 19.071.062 | 42.752 | 2.636.213 | 3.107 | |||
| Totale (B) | 19.215.087 | 85.892 | 2.642.843 | 4.248 | |||
| Totale (A+B) 31/12/2023 |
33.409.795 | 789.956 | 9.726.844 | 216.697 | |||
| Totale (A+B) 31/12/2022 |
31.496.639 | 736.363 | 8.764.954 | 240.203 |

| Italia | Altri paesi europei | America | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| A.1 Sofferenze | 57.225 | 264.637 | 87 | 138 | - |
| A.2 Inadempienze probabili | 397.563 | 435.520 | 4.361 | 2.318 | 25 |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 32.014 | 8.262 | 720 | 162 | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 34.011.377 | 235.880 | 4.179.856 | 2.425 | 33.209 |
| Totale (A) | 34.498.179 | 944.299 | 4.185.024 | 5.043 | 33.234 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 151.074 | 44.443 | 6 | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 24.795.243 | 50.941 | 622.448 | 259 | 43.405 |
| Totale (B) | 24.946.317 | 95.384 | 622.454 | 259 | 43.405 |
| Totale (A+B) 31/12/2023 |
59.444.496 | 1.039.683 | 4.807.478 | 5.302 | 76.639 |
| Totale (A+B) 31/12/2022 |
57.001.880 | 1.007.789 | 3.813.148 | 12.271 | 63.963 |
| America | Asia | Resto del mondo | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche | Rettifiche | |||||
| valore | Esposizioni | valore | Esposizioni | Rettifiche valore | ||
| Esposizioni/Aree geografiche | complessive | netta | complessive | netta | complessive | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | 11 | 92 | 48 | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 283 | 9.955 | 128 | 176.926 | 22 | |
| Totale (A) | 294 | 10.047 | 176 | 176.926 | 22 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 8 | 42.045 | 13 | 16.241 | 2 | |
| Totale (B) | 8 | 42.045 | 13 | 16.241 | 2 | |
| Totale (A+B) 31/12/2023 |
302 | 52.092 | 189 | 193.167 | 24 | |
| Totale (A+B) 31/12/2022 |
400 | 19.188 | 1.232 | 16.943 | 12 |
Con riferimento alla distribuzione territoriale delle esposizioni verso controparti residenti in Italia, si specifica che le attività collocate nei «Crediti verso la clientela» sono concentrate nelle aree di tradizionale insediamento dell'istituto, in particolare «Nord Ovest», 60%, e «Centro», 29%. Seguono «Nord Est», 10%, e «Sud e Isole», 1%.
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Italia | Altri paesi europei | America | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 5.550.029 | 2.909 | 2.185.840 | 691 | 44.975 |
| Totale (A) | 5.550.029 | 2.909 | 2.185.840 | 691 | 44.975 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 417.732 | 162 | 1.530.777 | 161 | 47.816 |
| Totale (B) | 417.732 | 162 | 1.530.777 | 161 | 47.816 |
| Totale (A+B) 31/12/2023 |
5.967.761 | 3.071 | 3.716.617 | 852 | 92.791 |
| Totale (A+B) 31/12/2022 |
7.853.482 | 784 | 3.330.774 | 2.150 | 45.289 |
| America | Asia | Resto del mondo | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche valore |
Esposizioni | Rettifiche valore |
Esposizioni | Rettifiche valore |
||
| Esposizioni/Aree geografiche | complessive | netta | complessive | netta | complessive | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 112 | 197.618 | 270 | 163.446 | 44 | |
| Totale (A) | 112 | 197.618 | 270 | 163.446 | 44 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 2 | 200.277 | 8 | 15.671 | - | |
| Totale (B) | 2 | 200.277 | 8 | 15.671 | - | |
| Totale (A+B) 31/12/2023 |
114 | 397.895 | 278 | 179.117 | 44 | |
| Totale (A+B) 31/12/2022 |
149 | 311.116 | 82 | 42.713 | 34 |

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Numero posizioni | 35 | 30 |
| Esposizione | 35.189.628 | 33.597.333 |
| Posizione di rischio | 9.788.631 | 9.314.698 |
Il limite di esposizione del 10% rispetto al capitale di classe 1 – soglia che determina l'inclusione di una controparte fra le grandi esposizioni –, viene commisurato all'ammontare «nominale» dell'esposizione, determinato come somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi. La «posizione di rischio», grandezza sulla quale sono definiti i limiti massimi all'assunzione di ciascun singolo grande rischio, è invece data dall'ammontare del primo aggregato, ponderato secondo un sistema che tiene conto della natura della controparte debitrice e delle eventuali garanzie acquisite.
Si precisa che tra le posizioni sopra rappresentate figurano la Repubblica Italiana (Esposizione nominale, 11.966 milioni; Posizione di rischio, 10,1 milioni), prettamente in ragione di titoli sovrani detenuti nei portafogli di proprietà, e la Banca d'Italia (Esposizione nominale, 3.763 milioni; Posizione di rischio nulla), principalmente in relazione a depositi vincolati.
In aderenza a quanto previsto dall'articolo 4 punto 39) del regolamento (UE) n.575/2013 e successive modifiche e integrazioni, sono previste – nell'ambito delle segnalazioni di vigilanza prudenziale afferenti alle Grandi esposizioni - modalità convenzionali di rappresentazione dei Gruppi di clienti connessi che prevedono la ripetizione - in corrispondenza di ogni gruppo di clienti connessi direttamente controllato da un'Amministrazione centrale o ad essa legato da dipendenza economica – degli importi dell'esposizione e della conseguente posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali corrispondenti.
Si specifica che le informazioni rassegnate nella tabella in esame non seguono l'approccio segnaletico precedentemente descritto in quanto gli importi di esposizione e posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali non vengono ripetuti in relazione ai gruppi di clienti connessi interessati da legami di natura economica e/o giuridica con le citate Amministrazioni centrali.


Nel corso dell'esercizio 2023 la Banca ha proseguito nel perfezionamento di operazioni di cartolarizzazione mediante la cessione in blocco di crediti a sofferenza in linea con gli obiettivi aziendali di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi. Come illustrato nella relazione sulla gestione, la Banca nell'ultimo trimestre del 2023 ha perfezionato un'operazione di cartolarizzazione mediante la cessione di crediti a sofferenza denominata Luzzatti IV.
Si segnala che il valore di bilancio con riferimento alle cartolarizzazioni originate da società terze, esposte nella successiva tabella C.2, al 31 dicembre 2023 ammonta a 470 milioni di euro.
Nel corso del mese di dicembre 2023, la Banca ha realizzato la quarta operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 12 Banche, per un valore complessivo pari a 313 milioni in termini di Gross Book Value di cui 173,7 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.
Il pagamento del prezzo d'acquisto da parte della società Veicolo, appositamente costituita ai sensi della legge 130 del 30 aprile 1999, denominata «Luzzatti POP NPLs 2023 Srl» (l'SPV) è stato finanziato tramite l'emissione di titoli asset-backed per un valore nominale complessivo pari a 91,5 milioni così ripartiti:
In data 28 dicembre 2023, alla data di emissione dei titoli, le banche cedenti hanno sottoscritto il 100% dei titoli Senior e in applicazione della retention rule prevista dall'art 405 del CRR ciascuna delle banche cedenti ha mantenuto una quota non inferiore al 5% delle tranche Mezzanine e Junior. La restante parte dei titoli Mezzanine e Junior è stata sottoscritta da investitori terzi.
Coerentemente a quanto previsto dagli IFRS 9, per effetto del regolamento della cessione del 95% delle suddette notes (Mezzanine e Junior), nel rispetto della «retention rule», ai sensi di quanto previsto nell'Articolo 6, comma 4, del Securitisation Regulation, si sono verificate le condizioni per l'eliminazione contabile dal bilancio delle sofferenze cedute in quanto risultano trasferiti in modo sostanziale i diritti e i benefici ad esse relative.
Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.
| Seniority | Scadenza | Ammontare Nominale | Morningstar DBRS | Arc Ratings |
|---|---|---|---|---|
| Senior | Giugno 2043 | 48.392.000 | BBB (high) | BBB+ |
| Mezzanine | Giugno 2043 | 343.430 | N/D | N/D |
| Junior | Giugno 2043 | 93.663 | N/D | N/D |
| TOTALE | 48.829.093 |

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» par un valore al netto delle perdite attese rilevate in base in base al modello di impairment IFRS9 pari a 48,384 milioni, di converso le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 115.639 euro) e junior (Fair Value 33 euro) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».
La perdita da cessione, pari a 0,7 milioni di euro, confluita nella voce «Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato».
L'attività di gestione e recupero dei crediti è stata affidata dalla Società Veicolo a doNext S.p.A. e doValue S.p.A., servicer nominato ai sensi dell'articolo 2 commi terzo e sesto-bis della legge 130/1999.
Per completezza d'informazione si segnala che nel contesto dell'operazione le banche cedenti hanno concesso al veicolo Luzzatti POP NPLs 2023 S.r.l. un «Mutuo a Ricorso Limitato» («MRL») destinato, alla data di emissione dei titoli, a costituire una riserva di cassa a disposizione dell'SPV a copertura di eventuali disallineamenti tra il piano di recupero del Portafoglio ceduto ed i pagamenti da effettuarsi a favore dei portatori di titoli. Il «Mutuo a Ricorso Limitato» («MRL») erogato dalla Banca popolare di Sondrio pari a 2,196 milioni è iscritto tra le «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» e sarà oggetto di rimborso a valere sulla liquidità disponibile dell'SPV nel rispetto dell'ordine di priorità dei pagamenti e, comunque, prioritariamente rispetto al rimborso del capitale dei titoli senior, pertanto non rappresenta alcuna forma di supporto creditizio nei confronti della cartolarizzazione.
| Data di cessione del portafoglio | 15/12/2023 |
|---|---|
| Società Veicolo | Luzzatti POP NPLs 2023 S.r.l. |
| Servicer | doNext S.p.A. e doValue S.p.A |
| Data di emissione dei titoli | 28/12/2023 |
| Tipologia operazione | Cessione multi-originator tradizionale |
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
| Distinzione per settore di attività economica | Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail |
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 2,196 milioni |
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze |
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 173,7 milioni. |
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 50,7 milioni |
| Struttura Organizzativa | La società doNext S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:


Le operazioni di cartolarizzazione perfezionate nel triennio 2020-2022 hanno previsto:
Di seguito si fornisce una sintesi delle operazioni perfezionate nei precedenti esercizi.
| Data di cessione del portafoglio | 01/06/2020 |
|---|---|
| Società Veicolo | Diana S.P.V. S.r.l. |
| Servicer | Prelios Credit Servicing S.p.A. |
| Data di emissione dei titoli | 17/06/2020 |
| Tipologia operazione | Tradizionale con Garanzia del Ministero dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze). |
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
| Distinzione per settore di attività economica | Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail |
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 10,925 milioni originario, 5,013 milioni residuo al 31.12.2023 |
| Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi | Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse |
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze |
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 872 milioni. |
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 274 milioni. |
| Struttura Organizzativa | La società Prelios Credit Servicing S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
| Rating DBRS | Rating Scope | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Seniority | Scadenza | Importo emissione | Morningstar | Rating Moody's | Ratings |
| Senior | Dicembre 2038 | 235.000.000 | BBB | Baa2 | BBB |
| Mezzanine | Dicembre 2038 | 35.000.000 | N/D | N/D | N/D |
| Junior | Dicembre 2038 | 3.651.000 | N/D | N/D | N/D |
| TOTALE | 273.651.000 |
La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data chiusura dell'esercizio ammonta a 70,717 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 668.621 euro) e junior (Fair Value 528 euro) sono state iscritte invece come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Nel corso del mese di dicembre 2020, la Banca Popolare di Sondrio ha realizzato la seconda operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 15 Banche, per un valore complessivo pari a 919,9 milioni in termini di Gross Book Value di cui 371,8 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.
Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:
| Data di cessione del portafoglio | 03/12/2020 |
|---|---|
| Società Veicolo | POP NPLs 2020 S.r.l. |
| Servicer | Credito Fondiario S.p.A. e Fire S.p.A. |
| Data di emissione dei titoli | 23/12/2020 |
| Tipologia operazione | Cessione multi-originator tradizionale con Garanzia del Ministero dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze). |
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
| Distinzione per settore di attività economica | Il portafoglio oggetto di cessione è prevalentemente costituito da debitori di tipo corporate. |
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 4,505 milioni originario, 2,350 milioni residuo al 31.12.2023 |
| Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi | Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse |
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze |
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 345 milioni. |
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 112 milioni |
| Struttura Organizzativa | La società Credito Fondiario S.p.a., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio:
| Rating DBRS | Rating Scope | |||
|---|---|---|---|---|
| Seniority | Scadenza | Ammontare Nominale | Morningstar | Ratings |
| Senior | Novembre 2045 | 109.783.000 | BBB | BBB |
| Mezzanine | Novembre 2045 | 568.250 | CCC | CC |
| Junior | Novembre 2045 | 227.400 | N/D | N/D |
| TOTALE | 110.578.650 |
La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data chiusura dell'esercizio ammonta a 52,295 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 101.111 euro) e junior (Fair Value 227 euro) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

Nel corso del mese di dicembre 2021, la Banca ha realizzato la terza operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 11 Banche, per un valore complessivo pari a 789,2 milioni in termini di Gross Book Value di cui 420,9 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio (composto da crediti secured per il 57%).
Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:
| Data di cessione del portafoglio | 13/12/2021 |
|---|---|
| Società Veicolo | POP NPLs 2021 S.r.l. |
| Servicer | Zenith Service S.p.A. e doValue S.p.A. |
| Data di emissione dei titoli | 23/12/2021 |
| Tipologia operazione | Cessione multi-originator tradizionale con Garanzia del Ministero dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze). |
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
| Distinzione per settore di attività economica | Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail |
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 4,113 milioni originario, 2,910 milioni residuo al 31.12.2023 |
| Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi | Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse |
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze |
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 374 milioni. |
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 99,250 milioni |
| Struttura Organizzativa | La società Zenith Service S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.
| Rating DBRS | ||||
|---|---|---|---|---|
| Seniority | Scadenza | Ammontare Nominale | Morningstar | Arc Ratings |
| Senior | Ottobre 2045 | 97.715.000 | BBB | BBB |
| Mezzanine | Ottobre 2045 | 665.614 | N/D | N/D |
| Junior | Ottobre 2045 | 266.246 | N/D | N/D |
| TOTALE | 98.646.860 |
La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data di chiusura dell'esercizio ammonta a 67,091 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 93.142 euro) e junior (Fair Value 266 euro) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Nel corso del mese di dicembre 2022, la Banca ha realizzato la terza operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 15 Banche, per un valore complessivo pari a 545,2 milioni in termini di Gross Book Value di cui 242,5 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio (composto da crediti secured per il 57%).
Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:
| Data di cessione del portafoglio | 15/12/2022 |
|---|---|
| Società Veicolo | Luzzatti POP NPLs 2022 S.r.l. |
| Servicer | Prelios Credit Solutions S.p.A. and Fire S.p.A |
| Data di emissione dei titoli | 29/12/2022 |
| Tipologia operazione | Cessione multi-originator tradizionale |
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
| Distinzione per settore di attività economica | Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail |
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 2,520 milioni, 2,277 milioni residuo al 31.12.2023 |
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze |
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 242,5 milioni. |
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 58,2 milioni |
| Struttura Organizzativa | La società Prelios Credit Solutions S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.
| Seniority | Scadenza | Ammontare Nominale | Moody's | Arc Ratings |
|---|---|---|---|---|
| Senior | Gennaio 2042 | 56.005.000 | Baa1 | BBB+ |
| Mezzanine | Gennaio 2042 | 414.406 | N/D | N/D |
| Junior | Gennaio 2042 | 71.042 | N/D | N/D |
| TOTALE | 56.490.448 |
La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data di chiusura dell'esercizio ammonta a 43,898 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 127.165 euro) e junior (Fair Value 249 euro) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».


In data 14 giugno 2022 la Banca ha sottoscritto con il Gruppo BEI un'operazione di cartolarizzazione sintetica per un controvalore pari a € 958 milioni di euro a valere di un portafoglio di finanziamenti erogati a controparti «imprese». Sul finanziamento del portafoglio oggetto della transazione è stato mantenuto un interesse economico netto (cd. retention) di almeno il 5%.
Le cartolarizzazioni sintetiche prevedono, attraverso la stipula di contratti di garanzia, l'acquisto di protezione del rischio creditizio sottostante ad un portafoglio di finanziamenti, del quale l'Originator mantiene la piena titolarità. Tali operazioni sono quindi finalizzate a trasferire il rischio di credito dall'Originator ad una Controparte esterna, senza derecognition degli attivi che pertanto sono mantenuti nel bilancio della banca.
Mediante la cartolarizzazione sintetica la banca acquisisce, in forma sintetica e dunque aggregata, una copertura a fronte delle «prime perdite» che dovessero manifestarsi in un portafoglio di impieghi identificato. La struttura finanziaria mitiga i rischi creditizi presenti nei crediti oggetto della transazione e libera conseguentemente risorse finanziarie destinabili anche allo sviluppo di nuovi impieghi.
La struttura dell'operazione prevede che il portafoglio venga virtualmente suddiviso in 2 tranche in relazione al grado di rischio: Senior e Junior. Il portafoglio iniziale assoggettato all'operazione è stato così ripartito:
In particolare, la quota Senior non gode di alcuna garanzia, mentre la quota Junior è coperta con garanzia da parte del Fondo Europeo per gli investimenti (FEI) e controgarantita dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), mediante l'utilizzo dei fondi provenienti dall'European Guarantee Fund (EGF), strumento dell'UE di aiuto alla ripresa, lanciato nel 2020 in risposta alla crisi da Covid-19.
Le cartolarizzazioni sintetiche prevedono, attraverso la stipula di contratti di garanzia, l'acquisto di protezione del rischio creditizio sottostante ad un portafoglio di finanziamenti, del quale l'Originator mantiene la piena titolarità. Tali operazioni sono quindi finalizzate a trasferire il rischio di credito dall'Originator ad una Controparte esterna, senza derecognition degli attivi che pertanto sono mantenuti nel bilancio della banca.
Al 31 dicembre 2023 l'esposizione netta della Banca verso la cartolarizzazione è pari a 606,4 milioni, di cui 30,3 milioni rappresentati dalla componente Junior.

| Esposizioni per cassa | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Senior | Mezzanine | Junior | ||||
| Tipologia attività | Valore di | Rettif./ripr. di | Valore di | Rettif./ripr. di | Valore di | Rettif./ripr. di |
| sottostanti/Esposizioni | bilancio | valore | bilancio | valore | bilancio | valore |
| A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio |
– | – | – | – | – | – |
| Crediti non performing | 282.386 | 20 | 1.106 | – | 1 | – |
| B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio |
– | – | - | - | – | – |
| C. Non cancellate dal bilancio | 576.197 | (5.714) | – | – | 30.251 | (3.190) |
| C.1 Prestiti verso imprese (*) | 576.197 | (5.714) | – | – | 30.251 | (3.190) |
* La sottovoce «Prestiti verso imprese» è relativa all'operazione di cartolarizzazione sintetica.
Nella tabella sono evidenziate le esposizioni per cassa assunte dalla Banca Popolare di Sondrio relativamente alle operazioni di cartolarizzazione proprie Diana, Luzzatti, Luzzatti II, Luzzatti III e Luzzatti IV. Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non presenti.
| Esposizioni per cassa | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Senior | Mezzanine | Junior | |||||||
| Tipologia attività | Valore di Rettif./ripr. di |
Valore di | Rettif./ripr. di | Valore di | Rettif./ripr. di | ||||
| sottostanti/Esposizioni | bilancio | valore | bilancio | valore | bilancio | valore | |||
| Bnt Portfolio Spv Srl 15.05.2014/08.02.2042 |
|||||||||
| Mutui | 16.032 | – | – | – | – | – | |||
| Alba 6 Spv 27.06.2014/25.10.2045 | |||||||||
| Contratti di leasing | 453.720 | (131) | – | – | – | – |
La nota della cartolarizzazione BNT Portfolio SPV Srl è classificata tra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value; pertanto, è valutata al fair value il cui valore è indicato in corrispondenza della colonna «Valore di bilancio». Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non presenti.


| Attività | Passività | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Sede legale | Consolidamento | Crediti | Titoli di debito | Altre | Senior | Mezzanine | Junior |
| Alba 6 Spv Srl | Conegliano (TV) | NO | 693.106 | - | 38.815 | 453.993 | - | 143.665 |
| Bnt Portfolio Spv Srl | Conegliano (TV) | NO | 106.524 | - | 9.436 | 113.924 | - | - |
| Diana SPV | Conegliano (TV) | NO | 88.641 | - | 16.587 | 70.724 | 35.040 | 3.653 |
| Pop Npls 2020 Srl | Roma (RM) | NO | 110.583 | – | 42.190 | 121.208 | 25.000 | 10.000 |
| Pop Npls 2021 Srl | Milano (MI) | NO | 134.544 | - | 19.279 | 131.165 | 25.517 | 10.258 |
| Pop Npls 2022 Srl | Conegliano (TV) | NO | 82.075 | – | 20.436 | 92.742 | 18.546 | 3.243 |
| Pop Npls 2023 Srl | Conegliano (TV) | NO | 91.500 | - | 3.490 | 77.500 | 11.000 | 3.000 |
Ai sensi della circolare 262 di Banca d'Italia le informazioni di cui alla presente sezione non vanno fornite dalle banche che redigono il bilancio consolidato.
Al 31 dicembre 2023 la Banca non svolge attività di servicer in operazioni di cartolarizzazioni proprie nelle quali le attività cedute sono state cancellate dal bilancio ai sensi dell'IFRS 9.
Ai sensi della circolare 262 di Banca d'Italia le informazioni di natura qualitativa e quantitativa di cui alla presente sezione non vanno fornite dalle banche che redigono il bilancio consolidato.
Si rimanda alla corrispondente parte della nota integrativa consolidata.
Ai sensi dell'IFRS 7, paragrafo 42D, lettere a), b), c) nella tabella seguente figura il valore di bilancio relativo ad operazioni di pronti contro termine passivi su titoli di proprietà (in prevalenza classificati nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato») che non hanno comportato l'eliminazione contabile dal bilancio delle sottostanti attività finanziarie.
La mancata derecognition dei titoli, con riferimento alle operazioni passive di pronti contro termine, è legata al mantenimento in capo alla Banca di tutti i rischi e benefici connessi al titolo, poiché sussiste l'obbligo di riaquistarlo a termine ad un prezzo stabilito contrattualmente. In funzione della tipologia della controparte il corrispettivo della cessione è rilevato tra i debiti verso banche o verso clientela, mentre i titoli oggetto di transazione restano iscritti nei portafogli di appartenenza.

| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di | di cui: oggetto di operazioni di |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di |
di cui | Valore di | di cui: oggetto di operazioni di |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di |
||
| bilancio | cartolarizzazione | riacquisto | deteriorate | bilancio | cartolarizzazione | riacquisto | ||
| negoziazione | A. Attività finanziarie detenute per la | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Derivati | - | - | - | - | - | - | - | |
| value | B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| fair value | C. Attività finanziarie designate al | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| complessiva | D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività |
1.263.058 | - | 1.263.058 | - | 1.225.990 | - | 1.225.990 |
| 1. Titoli di debito | 1.263.058 | - | 1.263.058 | - | 1.225.990 | - | 1.225.990 | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
4.664.695 | - | 4.664.695 | - | 4.255.021 | - | 4.255.021 | |
| 1. Titoli di debito | 4.664.695 | - | 4.664.695 | - | 4.255.021 | - | 4.255.021 | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2023 | 5.927.753 | - | 5.927.753 | - | 5.481.011 | - | 5.481.011 |
| Totale | 31/12/2022 | 2.266.821 | - | 2.266.821 | - | 2.046.584 | - | 2.046.584 |
Sia nell'esercizio in corso che in quello precedente la Banca non ha attività finanziarie cedute ma ancora rilevate parzialmente e passività finanziarie associate.

Nota Integrativa - Parte E

| Rilevate per | Rilevate | Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|
| intero | parzialmente | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | |
| 4. Derivati | - | - | - | - | |
| 0,00 | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | |
| C. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | |
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.263.058 | - | 1.263.058 | 139.142 | |
| 1. Titoli di debito | 1.263.058 | - | 1.263.058 | 139.142 | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | |
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (fair value) |
4.446.783 | - | 4.446.783 | 2.047.815 | |
| 1. Titoli di debito | 4.446.783 | - | 4.446.783 | 2.047.815 | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | |
| Totale attività finanziarie | 5.709.841 | - | 5.709.841 | 2.186.957 | |
| Totale passività finanziarie associate | 5.481.012 | - | 5.481.012 | 2.046.584 | |
| Valore netto 31/12/2023 |
228.829 | - | 228.829 | - | |
| Valore netto 31/12/2022 |
140.373 | - | - | 140.373 |
Al 31 dicembre 2023 non sono presenti attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.
Ai sensi di quanto stabilito dalla Comunicazione di Banca d'Italia del 23 dicembre 2019, nella seguente sezione vengono fornite le informazioni quali-quantitative in merito alle operazioni di cessione di crediti deteriorati, classificati come «unlikely to pay», effettuate a decorrere dal 2020 di tipo multi-originator a favore di un fondo comune di investimento con contestuale sottoscrizione di quote emesse dal fondo stesso.
Nel corso del 2023 sono state effettuate tre operazioni di cessione:
In data 23 giugno 2023 si è perfezionata l'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con

lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di 6,595 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, per pari importo, di numero 6.920,142 quote di classe A, del Fondo «illimity Credit & Corporate Turnaround Fund».
Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti al 25 maggio 2023 l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico negativo pari a 0,2 milioni.
Il Fondo «illimity Credit & Corporate Turnaround Fund» è un fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso monocomparto riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da illimity SGR S.p.A.
Le politiche di gestione del Fondo sono incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti acquisti e del ritorno degli strumenti finanziari oggetto di investimento e nell'erogazione di nuova finanza nell'ambito di piani di ristrutturazione delle società in portafoglio, attraverso strumenti che consentano un grado di priorità nel rimborso superiore rispetto all'indebitamento finanziario già in essere (Debtor-in-Possession Financing).
La struttura ed il funzionamento dell'operazione sono disciplinati, anche in termini di governance, dal Regolamento del Fondo.
L'organo responsabile della gestione del Fondo è il Consiglio di Amministrazione che si avvale di un Advisory Board che può esprimere parere vincolante nei confronti del Consiglio di Amministrazione solamente in caso di qualunque operazione di investimento o disinvestimento o contratto o altro atto in conflitto di interessi, anche potenziale, tra parti correlate e con altri fondi gestiti dalla SGR. Vi è poi un terzo organo decisionale, ovvero l'Assemblea del fondo, a cui partecipano tutti i possessori di quote dei Comparti del Fondo.
Da un punto di vista contabile, coerentemente a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, la suddetta operazione di cessione ha comportato la cosiddetta «derecognition» dei crediti ceduti, in contropartita dell'iscrizione delle quote attribuite del fondo ICCT, in quanto la Banca ha trasferito in modo sostanziale tutti i rischi e benefici derivanti dal possesso delle attività oggetto di vendita e, inoltre, non ha mantenuto alcun potere sulla gestione del fondo stesso che è stato assunto dalla società di gestione del fondo.
Per maggiori dettagli sulla determinazione del fair value delle quote si rinvia alla parte A.4 della presente nota integrativa.
Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2023 risulta pari a Euro 20 milioni.
In data 22 dicembre 2023 si è perfezionata l'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di 4,6 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, per pari importo, di numero 4.568.024 quote di classe A, del Fondo «illimity Real Estate Credit Fund».
Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti al 30 settembre 2023 l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a 0,6 milioni.
Il Fondo «illimity Real Estate Credit Fund» è un fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato e monocomparto, istituito e gestito da illimity SGR S.p.A.
Le politiche di gestione del Fondo sono incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti, del valore degli immobili, del valore degli asset detenuti dalle società veicolo e in generale del valore degli attivi rientranti nel perimetro del fondo anche attraverso l'interlocuzione dinamica e propositiva con i debitori circa l'evoluzione dell'attività, nonché la definizione di una governance dei debitori coerente con la rilevanza dell'investimento e del ruolo del Fondo.
La struttura ed il funzionamento dell'operazione sono disciplinati, anche in termini di governance, dal


Regolamento del Fondo.
L'organo responsabile della gestione del Fondo è il Consiglio di Amministrazione che si avvale di un Advisory Board che può esprimere parere vincolante nei confronti del Consiglio di Amministrazione solamente in caso di qualunque operazione di investimento o disinvestimento o contratto o altro atto in conflitto di interessi, anche potenziale, tra parti correlate e con altri fondi gestiti dalla SGR. Vi è poi un terzo organo decisionale, ovvero l'Assemblea del fondo, a cui partecipano tutti i possessori di quote dei Comparti del Fondo.
Da un punto di vista contabile, coerentemente a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, la suddetta operazione di cessione ha comportato la cosiddetta «derecognition» dei crediti ceduti, in contropartita dell'iscrizione delle quote attribuite del fondo iREC, in quanto la Banca Popolare di Sondrio ha trasferito in modo sostanziale tutti i rischi e benefici derivanti dal possesso delle attività oggetto di vendita e, inoltre, non ha mantenuto alcun potere sulla gestione del fondo stesso che è stato assunto dalla società di gestione del fondo.
Per maggiori dettagli sulla determinazione del fair value delle quote si rinvia alla parte A.4 della presente nota integrativa. Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2023 risulta pari a Euro 18 milioni.
In data 22 dicembre 2023 si è perfezionata un'altra operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» e «sofferenze» da parte della Banca Popolare di Sondrio. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di 1,531 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, per pari importo, di numero 1.530.480 quote di classe A, del Fondo «Keystone».
Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti al 30 giugno 2023 l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a 0,2 milioni.
Il Fondo «Keystone» è un fondo comune di investimento di diritto italiano, di tipo chiuso, rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato a investitori professionali istituito e gestito dalla società Kryalos SGR S.p.A.
Le politiche di gestione del Fondo saranno incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti, del valore degli immobili, del valore degli asset detenuti dalle società veicolo e in generale del valore degli attivi rientranti nel perimetro del fondo anche attraverso l'interlocuzione dinamica e propositiva con i debitori circa l'evoluzione dell'attività, nonché la definizione di una governance dei debitori coerente con la rilevanza dell'investimento e del ruolo del Fondo.
La struttura ed il funzionamento dell'operazione sono disciplinati, anche in termini di governance, dal Regolamento del Fondo.
L'organo responsabile della gestione del Fondo e per lo svolgimento delle attività di investimento è il Consiglio di Amministrazione che si avvale del Comitato Consultivo che può esprimere parere vincolante nei confronti del Consiglio di Amministrazione solamente in caso di approvazione di qualunque investimento o disinvestimento o contratto o altro atto in conflitto di interessi, anche potenziale, tra parti correlate e con altri fondi gestiti dalla SGR. Vi è poi un terzo organo decisionale, ovvero l'Assemblea del fondo, a cui partecipano tutti i possessori di quote dei Comparti del Fondo.
Da un punto di vista contabile, coerentemente a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, la suddetta operazione di cessione ha comportato la cosiddetta «derecognition» dei crediti ceduti, in contropartita dell'iscrizione delle quote attribuite del fondo Keystone, in quanto la Banca Popolare di Sondrio ha trasferito in modo sostanziale tutti i rischi e benefici derivanti dal possesso delle attività oggetto di vendita e, inoltre, non ha mantenuto alcun potere sulla gestione del fondo stesso che è stato assunto dalla società di gestione del fondo.
Per maggiori dettagli sulla determinazione del fair value delle quote si rinvia alla parte A.4 della presente nota integrativa. Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state

iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2023 risulta pari a Euro 17 milioni.
In data 3 agosto 2022 è stata perfezionata l'operazione Illimity che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio al fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso monocomparto riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da illimity SGR S.p.A. denominato «illimity Real Estate Credit Fund».
Le politiche di gestione del Fondo sono incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti, del valore degli immobili, del valore degli asset detenuti dalle società veicolo e in generale del valore degli attivi rientranti nel perimetro del fondo anche attraverso l'interlocuzione dinamica e propositiva con i debitori circa l'evoluzione dell'attività, nonché la definizione di una governance dei debitori coerente con la rilevanza dell'investimento e del ruolo del Fondo.
Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico». Al 31 dicembre 2023 il fair value di tali quote ammontava a Euro 14,174 milioni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31 dicembre 2022.
In data 28 dicembre 2022 è stata perfezionata l'operazione keystone che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio al fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) di tipo chiuso riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da Kryalos SGR S.p.A. denominato «Keystone».
Le politiche di gestione del Fondo sono incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti, del valore degli immobili, del valore degli asset detenuti dalle società veicolo e in generale del valore degli attivi rientranti nel perimetro del fondo anche attraverso l'interlocuzione dinamica e propositiva con i debitori circa l'evoluzione dell'attività, nonché la definizione di una governance dei debitori coerente con la rilevanza dell'investimento e del ruolo del Fondo.
Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico». Al 31 dicembre 2023 il fair value di tali quote ammontava a Euro 15,564 milioni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31 dicembre 2022.
In data 31 marzo 2021 e 21 ottobre 2021 sono state perfezionate due operazioni Illimity che hanno visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio al fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso monocomparto riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da illimity SGR S.p.A. denominato «illimity Credit & Corporate Turnaround Fund».
Le politiche di gestione del Fondo sono incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti acquisti e del ritorno degli strumenti finanziari oggetto di investimento e nell'erogazione di nuova finanza nell'ambito di piani di ristrutturazione delle società in portafoglio, attraverso strumenti che consentano un grado di priorità nel rimborso superiore rispetto all'indebitamento finanziario già in essere (Debtor-in-Possession Financing).
Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico». Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31 dicembre 2021.


In data 7 ottobre 2020 si è perfezionata l'operazione DeA Capital che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio al fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso multi-comparto riservato a investitori qualificati, denominato «IDEA CCR (Corporate Credit Recovery) II» (di seguito IDEA CCR II), gestito da DeA Capital Alternative Funds SGR, che si pone l'obiettivo di contribuire al rilancio di imprese italiane in tensione finanziaria, ma con fondamenti industriali solidi.
Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2023 risulta pari a Euro 6 milioni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31 dicembre 2021.

In data 6 novembre 2013 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha autorizzato un Programma di obbligazioni bancarie garantite (covered bonds) per un importo massimo fino ad € 5 miliardi basato sulla cessione ad una società veicolo di mutui fondiari ed ipotecari residenziali originati dalla Capogruppo stessa.
In data 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato l'aggiornamento del Programma in narrativa recependo le novità introdotte dalle disposizioni attuative del Titolo I-bis della legge 30 aprile 199. N. 130 in materia di obbligazioni bancarie garantite (OBG), che modificano la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013.
Per ciò che concerne la cessione di attivi, in data 1 giugno 2014 è stata effettuata la cessione prosoluto, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli art. 4 e 7 bis della legge n. 130 del 30 aprile 1999, al veicolo POPSO Covered bond s.r.l. di un portafoglio di complessivi € 802 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della prima serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi € 500 milioni avvenuta il 5 agosto 2014 e con durata pari ad anni 5.
In data 5 dicembre 2015, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una seconda cessione per € 202 milioni di crediti in bonis.
Nel corso dell'anno 2016 sono state effettuate ulteriori 2 cessioni. La prima, l'1 febbraio 2016, di un portafoglio di complessivi € 576 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della seconda serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi € 500 milioni avvenuta il 4 aprile 2016. La seconda, in data 1 novembre 2016, di un portafoglio di crediti in bonis per complessivi € 226 milioni.
Nel corso dell'anno 2017, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una quinta cessione in data 1° ottobre 2017 per complessivi € 307 milioni di crediti in bonis.
Parimenti nel corso dell'anno 2018 è stata effettuata una sesta cessione in data 1° ottobre 2018 per complessivi € 323 milioni di crediti in bonis.
Nel corso dell'anno 2019, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una settima cessione in data 1° dicembre 2019 per complessivi € 352 milioni di crediti in bonis.
Nel corso dell'anno 2022, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata un'ottava cessione in data 1° novembre 2022 per complessivi € 167 milioni di crediti in bonis.
Nel corso dell'anno 2023, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una nona cessione in data 1° novembre 2023 per complessivi € 877 milioni di crediti in bonis.
Le operazioni, come sopra riportate, si sono articolate nella cessione di mutui residenziali alla società veicolo e la contestuale concessione alla stessa di un finanziamento subordinato per regolare il prezzo di cessione. Poiché in testa alla banca permangono tutti i rischi e benefici connessi a tali crediti, tali operazioni non si configurano come cessione prosoluto secondo quanto previsto dall'IFRS 9. Per questo non si è proceduto alla derecognition di tali mutui.
Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Banca di strumenti destinabili al mercato, pure mediante pubbliche operazioni. In aggiunta a questo primario obiettivo, l'attivazione di strumenti della specie può contribuire a:
È stato predisposto un complesso ed articolato processo atto a soddisfare i dettami normativi. Per consentire, in particolare, il calcolo e il monitoraggio dei test di legge e contrattuali, verificare il rispetto dei requisiti di idoneità degli attivi ceduti, redigere la reportistica chiesta dalla normativa e dalle agenzie di rating e adempiere a tutte le attività di controllo. Nello specifico si cita, tra le varie controparti a vario titolo coinvolte, la società di revisione indipendente BDO Italia Spa, in qualità di «asset monitor», deputata alle verifiche dei test regolamentari.
Le operazioni evidenziano un andamento regolare e non sono emerse irregolarità rispetto a quanto contrattualmente previsto.

La normativa dispone inoltre che gli obiettivi, i rischi, anche legali e reputazionali, e le procedure di controllo poste in essere siano valutati dagli organi sociali con funzione di supervisione strategica e di controllo.
Di seguito si riportano le informazioni relative all'obbligazione emessa dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A per le quali il veicolo, Popso Covered Bond srl, svolge il ruolo di Garante:
| Serie e Classe | Serie 3 |
|---|---|
| Codice ISIN | IT0005568529 |
| Data di emissione | 24/10/2023 |
| Data di scadenza | 24/10/2028 |
| Scadenza estesa | 24/10/2029 |
| Valuta | Euro |
| Importo | 500.000.000 |
| Tipo tasso | Fisso |
| Parametro | 4,125% |
| Cedola | Annuale |
| Legge applicabile | Italiana |
Per quanto concerne le prime due serie di obbligazioni, si informa che sono state integralmente rimborsate alla scadenza.
La banca non dispone di modelli interni di portafoglio sul rischio di credito (metodologia VaR).

La principale fonte di rischio di tasso di interesse e di rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione risiede nei titoli classificati tra le «attività finanziarie detenute per la negoziazione». In leggero aumento il valore delle attività finanziarie detenute per la negoziazione, in controtendenza rispetto al trend osservato negli anni passati (ad eccezione dello scorso anno che era stato interessato da un leggero aumento). A fine anno, le attività finanziarie detenute per la negoziazione, trascurando quelle di pertinenza del fondo quiescenza del personale e i fondi immobiliari, erano composte per il 25,7% da azioni e per la restante parte da quote di O.I.C.R.; nulla la componente obbligazionaria.
Gli obiettivi e le strategie sottostanti all'attività di negoziazione del portafoglio titoli di proprietà sono orientati alla massimizzazione della redditività cercando di cogliere le opportunità di trading anche attraverso l'uso di contratti derivati, solitamente quotati, anche in ottica di copertura. Nell'ambito di un'impostazione ispirata al contenimento dei rischi, il comparto obbligazionario, quando presente, è caratterizzato da una duration contenuta. Con riguardo ai titoli di capitale si privilegiano quelli di primarie società, di largo mercato e concentrati sul mercato europeo mentre, al fine di beneficiare di una migliore diversificazione geografica e settoriale, è stata incrementata l'esposizione in ETF e OICR.
Il ruolo svolto dalla banca nell'attività di negoziazione consiste principalmente in un'operatività di arbitraggio in titoli volta a sfruttare opportunità di trading di breve periodo più che ad assumere posizioni di rischio durature.
Tale strategia si conforma a quella generale della banca, tradizionalmente caratterizzata da una prudente gestione di tutti i rischi.
Con specifico riferimento al rischio di tasso di interesse, si segnala l'assenza di titoli di debito classificati tra le «attività finanziarie detenute per la negoziazione».
Relativamente alla trattazione di strumenti derivati (derivati in senso stretto), gli uffici svolgono saltuariamente un'attività in opzioni su tassi di interesse e in interest rate swap (escludendo gli interest rate swap utilizzati a fini di copertura del rischio di tasso di interesse riveniente dall'erogazione di mutui a tasso fisso «Macro Fair Value Hedging») al fine di rispondere a esigenze di copertura della clientela; tali operazioni sono poi pareggiate con operazioni di segno opposto concluse con primarie controparti finanziarie.
La principale fonte del rischio di prezzo è invece costituita dai titoli di capitale e dagli O.I.C.R. classificati tra le «attività finanziarie detenute per la negoziazione»; con riguardo agli strumenti derivati, si segnalano operazioni in equity option e index option quotate sul mercato IDEM.
L'aumento dei tassi di interesse operato dalle banche centrali a partire dall'ultima parte del 2022 e proseguita nel corso del 2023, pur rappresentando un elemento di incertezza, non ha avuto un impatto di rilievo sia a livello di mercati borsistici che obbligazionari, i quali sono sostanzialmente stati interessati da una buona intonazione.
L'attività di trading proprietario è proseguita con regolarità nel corso del 2023, nel rispetto delle linee guida deliberate dagli Organi competenti, e in ottica estremamente prudenziale, mantenendo coperture parziali del comparto azionario italiano tramite opzioni su indici.
L'attività in strumenti derivati per conto della clientela, con le relative operazioni di pareggiamento, è proseguita anch'essa con regolarità mostrando volumi e numerosità in linea con l'anno precedente e non ha risentito dell'evento in analisi.


I processi interni di misurazione, controllo e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione si avvalgono di due distinti sistemi di monitoraggio, basati rispettivamente su:
Con riferimento al modello basato sul calcolo del VaR, la banca adotta un complessivo sistema di limiti per l'esposizione ai rischi nell'ambito dell'attività finanziaria, in particolare di quelli di mercato (di tasso nelle componenti risk-free e credit spread -, da inflazione, di cambio, di prezzo, da merci e da opzionalità). Detto sistema di limiti presenta le seguenti caratteristiche: il Consiglio di amministrazione, nell'ambito della propria funzione di supervisione strategica, quantifica il livello massimo di perdita ritenuto tollerabile («Massima Perdita Accettabile») durante il periodo di riferimento, in coerenza con le politiche di investimento definite e con l'operatività finanziaria attesa nell'orizzonte annuale di fissazione; il Comitato Rischi stabilisce, in armonia con la misura di Massima Perdita Accettabile stabilita dall'organo consiliare, opportuni limiti di esposizione potenziale in termini di Valore a Rischio (VaR); l'ufficio Rischi finanziari, nell'ambito del servizio Controllo rischi, provvede alla misurazione su base giornaliera del rischio, alla produzione della relativa reportistica e al monitoraggio dell'osservanza dei limiti; l'ufficio Tesoreria, nell'ambito del servizio Finanza, e l'ufficio Centro cambi, nell'ambito del servizio Internazionale, assumono il rischio operando sui mercati nel rispetto dei limiti individuati.
I processi interni di controllo e gestione del rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione presentano, sia sotto il profilo della struttura organizzativa sia sotto quello dei limiti all'assunzione dei rischi, le stesse caratteristiche testé illustrate in relazione al rischio di tasso di interesse.
In coerenza con la mappa dei rischi della Banca, sono esclusi dal sistema di limiti sopra illustrato i titoli appartenenti al fondo di quiescenza del personale e i fondi immobiliari.
Il VaR è una stima probabilistica dell'ammontare massimo che può essere perduto con riferimento a uno specifico orizzonte temporale e a un dato livello di probabilità (coerente con il grado di avversione al rischio dell'investitore).
Il modello utilizzato è di tipo storico. In base a tale metodologia la distribuzione dei profitti e delle perdite di un portafoglio viene desunta dalle effettive osservazioni storiche dei rendimenti degli elementi che lo costituiscono, ottenuti effettuando il riprezzamento di ogni posizione con l'applicazione dei fattori di rischio corrispondenti a ciascuna giornata rientrante nell'intervallo temporale assunto come riferimento, tramite la metodologia di full revaluation. Il VaR corrisponde quindi al peggior valore della serie dei profitti e delle perdite così ottenuta, scelto considerando l'intervallo di confidenza desiderato. Alla data di bilancio, sono inclusi nelle relative misurazioni di rischio i seguenti strumenti finanziari del portafoglio di negoziazione di vigilanza: quanto al rischio di tasso, i titoli di debito (non presenti a fine 2023) e i contratti a termine su tassi di cambio, oltre che gli altri derivati finanziari (derivati in senso stretto) negoziati dal Centro cambi (opzioni su tassi di cambio, contratti a termine su merci, opzioni su tassi di interesse, interest rate swap); quanto al rischio di prezzo, i titoli di capitale e le opzioni su azioni e indici. Al di fuori degli strumenti inclusi nella successiva tabella 2, sono altresì coperti dal modello VaR gli O.I.C.R.. I contratti a termine su merci negoziati dal Centro cambi rientrano gestionalmente nella categoria dedicata al rischio da merce.
Per gli strumenti dotati di opzionalità viene calcolato un valore di VaR specifico (VaR da opzionalità) finalizzato a cogliere l'impatto sulla serie dei profitti e delle perdite di fluttuazioni nella volatilità del sottostante.
I parametri per il calcolo del VaR sono: periodo di detenzione di un giorno, periodo di osservazione di un anno (corrispondente a circa 252 giorni lavorativi) con fattore di decadimento dello 0,99 e intervallo di confidenza al 99%.
Per ciò che afferisce alle metodologie utilizzate per aggregare i vari profili di rischio, tale aggregazione avviene calcolando il VaR non per semplice somma ma tenendo conto delle correlazioni tra i profili di

rischio, in virtù delle quali il VaR globale risulta di norma inferiore alla somma dei VaR parziali.
Le politiche e procedure interne di verifica a posteriori dei risultati del modello con quelli reali (c.d. back testing) si estrinsecano in un confronto tra il VaR giornaliero e:
Si specifica che, ai fini del back testing, i dati di VaR e di P&L incorporano tutti i fattori di rischio impattanti sulle posizioni in analisi.
Quanto all'esposizione al rischio, misurata in termini di VaR, il VaR globale sul rischio di tasso di fine periodo si è attestato a 0,084 milioni (interamente riconducibile al tasso risk-free, essendo nullo il rischio da credit spread) rispetto ai 0,193 milioni dello scorso anno (interamente riconducibile anche in questo caso al solo tasso risk-free, essendo nullo il rischio da credit spread), mentre il VaR globale di prezzo di fine periodo è risultato pari a 1,325 milioni dai 2,952 milioni di fine 2022.
Precisiamo che il modello interno descritto non è utilizzato nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato ai fini della relativa segnalazione di vigilanza, per la quale si adotta la metodologia standard.
Con riferimento alla seconda metodologia citata, basata su analisi di sensitività, condotte attraverso una procedura ALM, si rimanda alla sezione 2.2 (Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario) nella quale sono inoltre descritte le attività di «stress testing». Relativamente ai risultati si rinvia a quanto esposto nel successivo paragrafo (Informazioni quantitative).
La sostanziale buona intonazione dei mercati ha consentito il graduale rientro delle misure di VaR e il conseguimento di positivi risultati reddituali del portafoglio. Le misure di rischio si sono mantenute costantemente entro la rispettiva propensione e non si annoverano nell'anno violazioni nel sistema di limiti all'esposizione al rischio insistente sull'insieme di strumenti detenuti con finalità di trading («portafoglio di negoziazione»).

| Da oltre 3 mesi fino a 6 |
Da oltre 6 mesi fino a 1 |
Da oltre 1 anno fino a 5 |
Da oltre 5 anni fino a |
Oltre 10 | Durata | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista Fino a 3 mesi | mesi | anno | anni | 10 anni | anni | indeterminata | |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | 1.713.559 | 530.820 | 405.432 | 1.290.337 | 518.102 | 4.784 | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | 156 | 9 | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | 156 | 9 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 156 | 9 | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 1.713.403 | 530.811 | 405.432 | 1.290.337 | 518.102 | 4.784 | - |
| - Opzioni | - | 103.470 | 112.912 | 260.410 | 1.101.710 | 501.520 | 1.758 | - |
| + Posizioni lunghe | - | 51.735 | 56.456 | 130.205 | 550.855 | 250.760 | 879 | - |
| + Posizioni corte | - | 51.735 | 56.456 | 130.205 | 550.855 | 250.760 | 879 | - |
| - Altri derivati | - | 1.609.933 | 417.899 | 145.022 | 188.627 | 16.582 | 3.026 | - |
| + Posizioni lunghe | - | 809.648 | 201.724 | 79.785 | 94.316 | 8.291 | 1.513 | - |
| + Posizioni corte | - | 800.285 | 216.175 | 65.237 | 94.311 | 8.291 | 1.513 | - |

| Da oltre 3 mesi fino a 6 |
Da oltre 6 mesi fino a 1 |
Da oltre 1 anno fino a |
Da oltre 5 anni fino a |
Oltre 10 | Durata | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista Fino a 3 mesi | mesi | anno | 5 anni | 10 anni | anni | indeterminata | |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | 1.234.839 | 212.433 | 130.942 | 22.084 | - | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 1.234.839 | 212.433 | 130.942 | 22.084 | - | - | - |
| - Opzioni | - | 24.104 | 29.060 | 53.468 | 3.820 | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 12.052 | 14.530 | 26.734 | 1.910 | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 12.052 | 14.530 | 26.734 | 1.910 | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 1.210.735 | 183.373 | 77.474 | 18.264 | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 600.771 | 91.688 | 38.737 | 9.132 | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 609.964 | 91.685 | 38.737 | 9.132 | - | - | - |

| Quotati | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Indice quotazione | ITALIA | FRANCIA | SPAGNA | PAESI BASSI | GERMANIA | ALTRI PAESI Non quotati | |
| A. Titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 14.521 | 3.523 | 1.362 | 1.136 | 5.896 | 1.813 | 580 |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale |
|||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 18 | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Derivati su indici azionari | |||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | 6.448 | - | - | - | - | - | - |

Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR suddivisi, oltre che tra rischio di tasso e rischio di prezzo, tra le operazioni esplicitamente previste dalle precedenti tabelle e le altre operazioni su cui viene comunque effettuato il calcolo.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| 1. Attività per cassa | – |
| 1.1 Titoli di debito | – |
| 1.2 Altre attività | – |
| 2. Passività per cassa | – |
| 2.1 P.C.T. passivi | – |
| 2.2 Altre passività | – |
| 3. Derivati finanziari | 84 |
| 3.1 Con titolo sottostante | – |
| - Opzioni | – |
| + Posizioni lunghe | – |
| + Posizioni corte | – |
| - Altri derivati | – |
| + Posizioni lunghe | – |
| + Posizioni corte | – |
| 3.2 Senza titolo sottostante | 84 |
| - Opzioni | 0 |
| + Posizioni lunghe | 65 |
| + Posizioni corte | 82 |
| - Altri derivati | 84 |
| + Posizioni lunghe | 272 |
| + Posizioni corte | 255 |
| Globale Rischio di tasso | 193 |
| A. Titoli di capitale | 84 |
| - Posizioni lunghe | 551 |
| - Posizioni corte | – |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale | – |
| - Posizioni lunghe | – |
| - Posizioni corte | – |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | 120 |
| - Posizioni lunghe | 120 |
| - Posizioni corte | – |
| D. Derivati su indici azionari | 87 |
| - Posizioni lunghe | – |
| - Posizioni corte | 87 |
| Globale Rischio di prezzo operazioni tab.2 | 567 |
| O.I.C.R. | 803 |
| Globale Rischio di prezzo | 1.325 |
| Globale negoziazione (al netto del cambio e delle merci) | 1.244 |


Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 195 |
| Minimo | 84 |
| Massimo | 341 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di tasso in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 174 |
|---|---|
| Febbraio | 131 |
| Marzo | 268 |
| Aprile | 308 |
| Maggio | 295 |
| Giugno | 281 |
| Luglio | 196 |
| Agosto | 172 |
| Settembre | 159 |
| Ottobre | 145 |
| Novembre | 109 |
| Dicembre | 93 |
Con riferimento ai titoli di debito rientranti nel portafoglio di negoziazione gestionale, il numero dei giorni nei quali le perdite effettive hanno superato il VaR è stato di 2 su 48 osservazioni totali; non vi sono stati giorni nei quali le perdite teoriche o le perdite teoriche da modello hanno superato il VaR.
Con riferimento ai titoli di debito del portafoglio di negoziazione di vigilanza (non presenti a fine 2023), ai contratti a termine sui tassi di cambio, alle opzioni su tassi di interesse e agli interest rate swap, riportiamo di seguito i dati rivenienti dalla procedura ALM, analoghi a quelli rassegnati nella successiva sezione 2.2 per il portafoglio bancario. Si specifica che gli esiti di seguito riportati sono riferiti agli scenari ipotetici di movimento dei tassi in uso per le analisi mensili di rischio, tra cui:

Per margine di interesse futuro si intende la differenza tra gli interessi attivi futuri e gli interessi passivi futuri, calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare, alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti. I dati di seguito rassegnati non includono gli effetti generati dai contratti a termine sui tassi di cambio.
| Variazione del margine di interesse | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | |||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 | |
| movimento parallel shock up | 991 | 1.070 | 645 | 1.331 | 543 | |
| movimento parallel shock down | -689 | -881 | -1.168 | -583 | -440 | |
| movimento steepener shock | -432 | -501 | -644 | -293 | -224 | |
| movimento flattener shock | 669 | 728 | 421 | 908 | 359 | |
| movimento short shock up | 931 | 1.009 | 590 | 1.258 | 502 | |
| movimento short shock down | -662 | -837 | -1.110 | -535 | -394 | |
| movimento ongoing | -496 | -307 | -525 | -6 | 27 | |
| movimento storico | 1.584 | 976 | 600 | 1.584 | 501 | |
| scenario peggiore | -689 | -881 | -1.168 | -583 | -440 |
Effetti di una variazione dei tassi di interesse sull'utile futuro nell'arco di dodici mesi.
Per utile futuro si intende la differenza tra i ricavi futuri e i costi futuri calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare, alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti. I dati di seguito rassegnati non includono gli effetti generati dai contratti a termine sui tassi di cambio.
| Variazione dell'utile | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | ||||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 | ||
| movimento parallel shock up | 991 | 920 | -1.039 | 1.262 | 543 | ||
| movimento parallel shock down | -689 | -713 | -1.091 | 1.302 | -440 | ||
| movimento steepener shock | -432 | -512 | -644 | -293 | -224 | ||
| movimento flattener shock | 669 | 714 | 305 | 896 | 359 | ||
| movimento short shock up | 931 | 951 | -23 | 1.226 | 502 | ||
| movimento short shock down | -662 | -777 | -1.076 | 103 | -394 | ||
| movimento ongoing | -496 | -297 | -525 | 103 | 27 | ||
| movimento storico | 1.584 | 789 | -1.550 | 1.584 | 501 | ||
| scenario peggiore | -689 | -777 | -1.550 | -293 | -440 |
Per patrimonio netto si intende la differenza tra il valore attuale delle poste attive e di quelle passive calcolata sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare, alla data di riferimento in ipotesi di volumi inerziali.
| Variazione del valore del patrimonio netto | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | |||||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 | |||
| movimento parallel shock up | 1.612 | 1.901 | 101 | 2.433 | 1.614 | |||
| movimento parallel shock down | -1.238 | -1.661 | -2.098 | 103 | -1.532 | |||
| movimento steepener shock | -342 | -368 | -444 | -114 | -47 | |||
| movimento flattener shock | 660 | 716 | 314 | 877 | 340 | |||
| movimento short shock up | 1.090 | 1.224 | 307 | 1.531 | 781 | |||
| movimento short shock down | -903 | -1.116 | -1.363 | -291 | -726 | |||
| movimento ongoing | -441 | -402 | -517 | -121 | -34 | |||
| movimento storico | 1.945 | 2.183 | 41 | 2.728 | 1.882 | |||
| scenario peggiore | -1.238 | -1.713 | -2.098 | -291 | -1.532 |


Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 2.415 |
| Minimo | 1.210 |
| Massimo | 3.540 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di prezzo in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 2.671 |
|---|---|
| Febbraio | 2.421 |
| Marzo | 2.814 |
| Aprile | 3.419 |
| Maggio | 2.941 |
| Giugno | 2.811 |
| Luglio | 2.533 |
| Agosto | 1.944 |
| Settembre | 1.907 |
| Ottobre | 2.010 |
| Novembre | 2.096 |
| Dicembre | 1.405 |
Con riferimento ai titoli di capitale e agli O.I.C.R. rientranti nel portafoglio di negoziazione gestionale, non vi sono stati giorni nei quali le perdite effettive, le perdite teoriche e le perdite teoriche da modello abbiano superato il VaR su 254 osservazioni totali.

In analogia a quanto descritto nella precedente sezione 2.1, pure i processi interni di misurazione, controllo e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario si avvalgono di due distinti sistemi di monitoraggio, basati rispettivamente su:
Più specificatamente, il monitoraggio basato sul calcolo giornaliero del VaR ha per oggetto le attività finanziarie classificate tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli investimenti di pertinenza del fondo quiescenza; il relativo processo interno di controllo e gestione del rischio, sia di tasso di interesse sia di prezzo, nonché la metodologia, risultano analoghe a quanto dettagliato nelle informazioni di natura qualitativa relative a «Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza». Si ricorda che le «attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» sono monitorate tramite una metrica di rischio di tipo prettamente creditizia maggiormente rappresentativa del profilo di rischio tipico di tale tipologia di investimenti. A fine anno, i titoli obbligazionari rientranti nel portafoglio bancario, trascurando quelli di pertinenza del fondo quiescenza del personale, erano composti per il 41,7% da posizioni a tasso variabile, in leggera riduzione rispetto al 51,5% di fine 2022.
Circa il monitoraggio basato su analisi di sensitività tramite metodologie di ALM strategico, si distingue tra rischio di tasso di interesse da «fair value» e rischio di tasso di interesse da «cash flow»: le principali fonti del rischio di tasso di interesse da «fair value» risiedono nelle operazioni di raccolta (specialmente a vista ma con opportuna modellizzazione delle scadenze) e di impiego (principalmente mutui e titoli di debito) a tasso fisso; il rischio di tasso da «cash flow» origina invece anche dalle restanti attività e passività a vista o a tasso indicizzato.
I processi interni di gestione e controllo del rischio di tasso di interesse adottano un sistema di indicatori che si impernia su un primo gruppo di metriche di sintesi composto da due indicatori di rischiosità detti «complementari» i cui rispettivi sistemi di soglie sono definiti dal Consiglio di amministrazione nell'ambito del Risk Appetite Framework e su un secondo gruppo di metriche composto da dieci indicatori di rischiosità detti «operativi» i cui limiti sono stabiliti dal Comitato Rischi, in armonia con la propensione al rischio stabilita dall'organo consiliare. Il primo indicatore del primo gruppo di metriche monitora l'esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario attraverso l'attribuzione di un valore-limite al quoziente percentuale tra il minimo fra la variazione di valore del patrimonio netto e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione di valore del patrimonio netto è ottenuta attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation», in condizioni inerziali, e considerando la più piccola variazione di valore del patrimonio netto simulando i sei scenari descritti nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Il secondo indicatore «complementare» monitora l'esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario calcolando il quoziente percentuale tra il minimo fra la variazione dell'utile lungo un orizzonte temporale di un anno e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione dell'utile è ottenuta considerando la più piccola variazione dell'utile ottenuta nei sei scenari descritti nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10» e risultante dal contributo dato dalla variazione del margine di interesse mediante l'utilizzo del metodo dell'«Interactive Simulation» in condizioni statiche a volumi costanti e dalla variazione di valore di strumenti con impatto sul conto economico o sullo stato patrimoniale - titoli classificati nelle categorie contabili «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» (FVOCI) e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» (FVTPLM) - calcolata attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation» ipotizzando

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

i precedenti movimenti delle curve di riferimento. Il denominatore coincide con il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). Il primo e il secondo indicatore del secondo gruppo di metriche sono calcolati rispettivamente come rapporto percentuale fra la variazione di valore dell'attivo di bilancio, e come rapporto percentuale fra la variazione di valore del passivo di bilancio, trasformati in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione di valore dell'attivo e del passivo di bilancio sono ottenuti attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation», in condizioni inerziali, con simulazione del movimento delle curve di riferimento nello scenario «parallel shock up» descritto nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Il terzo e il quarto indicatore del secondo gruppo di metriche sono calcolati rispettivamente come rapporto percentuale fra la variazione di valore dell'attivo di bilancio, e come rapporto percentuale fra la variazione di valore del passivo di bilancio, trasformati in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione di valore dell'attivo e del passivo di bilancio sono ottenuti attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation», in condizioni inerziali, con simulazione del movimento delle curve di riferimento nello scenario «parallel shock down» descritto nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Il quinto indicatore del secondo gruppo di metriche è calcolato attraverso l'attribuzione di un valore-limite al quoziente percentuale tra il minimo fra la variazione di valore del patrimonio netto e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione di valore del patrimonio netto è ottenuta attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation», in condizioni inerziali, e considerando la variazione di valore del patrimonio netto simulato nello scenario gestionale detto «ongoing» volto a cogliere rispettivamente le aspettative future del mercato. Il sesto e il settimo indicatore «operativo» sono calcolati rispettivamente come rapporto percentuale tra il minimo fra la variazione del margine di interesse e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier1). La variazione del margine di interesse è ottenuta mediante l'utilizzo del metodo dell'«Interactive Simulation», lungo un orizzonte temporale di un anno, con simulazione del movimento delle curve di riferimento rispettivamente nello scenario «parallel shock up» e «parallel shock down» descritto nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». L'ottavo e il nono indicatore «operativo» sono calcolati rispettivamente come rapporto percentuale fra la variazione di valore di strumenti con impatto sul conto economico o sullo stato patrimoniale - titoli classificati nelle categorie contabili «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» (FVOCI) e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» (FVTPLM) - calcolata attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation» e il totale del capitale di classe 1 (Tier1). Tale variazione di valore è ottenuta ipotizzando movimenti delle curve di riferimento rispettivamente nello scenario «parallel shock up» e «parallel shock down» descritto nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Il decimo indicatore del secondo gruppo di metriche si ottiene calcolando il quoziente percentuale tra il minimo fra la variazione dell'utile lungo un orizzonte temporale di un anno e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier1). La variazione dell'utile è ottenuta simulando lo scenario gestionale detto «ongoing», volto a cogliere rispettivamente le aspettative future del mercato, e risulta dal contributo dato dalla variazione del margine di interesse mediante l'utilizzo del metodo dell'«Interactive Simulation» in condizioni statiche a volumi costanti e dalla variazione di valore di strumenti con impatto sul conto economico o sullo stato patrimoniale - titoli classificati nelle categorie contabili «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» (FVOCI) e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» (FVTPLM) - calcolata attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation» ipotizzando il precedente movimento delle curve di riferimento. Il denominatore coincide con il totale del capitale di classe 1 (Tier 1).
Il monitoraggio dei suddetti indicatori, sia «complementari», sia «operativi» è effettuato con frequenza mensile. A supporto dei processi di monitoraggio del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, sono predisposte, in ottica puntuale e andamentale, adeguate informative interne atte a documentare agli Organi e alle Funzioni competenti, su richiesta o con frequenza predefinita, le analisi e le misurazioni di rischio eseguite.
Quanto alle principali assunzioni e parametri sottostanti, il modello utilizzato supporta la «Sensitivity Analysis in Full Evaluation», per l'analisi di sensitività del patrimonio netto, l'«Interactive Simulation», per l'analisi di sensitività del margine di interesse, a volumi costanti, e la combinazione di entrambe le metodologie per l'analisi di sensitività degli utili. Nello specifico, attraverso la prima metodologia si

determinano i flussi di cassa in conto capitale e in conto interessi originati dalle singole attività e passività del portafoglio bancario utilizzando, dove necessario, il tasso cedolare applicato a ciascuno strumento, o se quest'ultimo non fosse predeterminato, la curva di mercato associata al fattore di rischio cui è indicizzato il tasso. Seguentemente si calcolano i «valori attuali» («Present value») delle poste attive e passive in analisi sommando algebricamente i flussi di cassa attualizzati in funzione delle curve dei rendimenti.
Si simulano quindi movimenti («shock») delle curve di riferimento rappresentativi di altrettanti scenari di evoluzione dei tassi di mercato. I flussi in conto interessi e in conto capitale, rideterminati in coerenza con le curve modificate, vengono attualizzati in base alle nuove curve di sconto, pervenendo così alla misura del «Valore attuale stressato» di ciascuna attività e passività.
In seguito, su ogni singola operazione viene calcolata la variazione del valore attuale come differenza tra il «Valore attuale stressato» e il «Valore attuale non stressato».
In questo modo, il modello permette di stimare la sensitività del portafoglio bancario in termini di variazione del valore economico del patrimonio netto a fronte di ciascuno scenario di variazione dei tassi di mercato, sommando per tutte le operazioni appartenenti al portafoglio bancario la variazione del valore attuale precedentemente ottenuta.
Inoltre, le operazioni ricomprese fra i conti correnti in euro attivi e passivi e i depositi a risparmio, caratterizzate da elevata stabilità delle masse e da indicizzazione solitamente non definita a livello contrattuale, vengono rappresentate attraverso modelli comportamentali in grado di cogliere sia la persistenza dei volumi sia l'effettiva elasticità all'andamento dei tassi di mercato.
Un'ulteriore porzione di operatività oggetto di propria modellizzazione attiene i mutui ipotecari e chirografari in euro erogati dalla Banca. In tali operazioni il mutuatario dispone di un'opzione di estinzione anticipata e di un'opzione di rinegoziazione delle condizioni contrattuali del mutuo, entrambe esercitabili in ogni momento.
L'adozione di uno specifico modello comportamentale di tipo «scenario dependent» consente di meglio cogliere questo fenomeno, detto di «prepayment» caratterizzato dall'essere correlato negativamente con il livello dei tassi di interesse. Il modello in oggetto viene definito utilizzando una serie storica, di opportuna profondità temporale, contenente gli eventi di estinzione anticipata, quelli di rinegoziazione e altre variabili utili alla differenziazione dei comportamenti.
Le precedenti analisi sono integrate dagli esiti dell'«Interactive Simulation», metodologia che permette di misurare, assumendo uno «shock» delle curve dei tassi di mercato, la sensitività del margine di interesse dell'esercizio in corso in funzione del posizionamento dei flussi in conto capitale alla data in corrispondenza della quale le operazioni attive e passive iniziano ad essere sensibili a variazioni dei tassi di interesse di mercato.
Idealmente il portafoglio bancario, composto da poste attive e poste passive generanti il margine di interesse, è suddiviso in operatività parzialmente sensibile e in operatività totalmente sensibile alla variazione dei tassi di interesse. La prima tipologia, composta perlopiù da operazioni a tasso fisso, risulta neutra ai fini nella determinazione della sensitività del margine di interesse fino a naturale scadenza dell'operazione ma ne risulta impattata al momento del rinnovo; la seconda, rappresentata da operazioni a tasso variabile, risulta condizionata dal movimento dei tassi di interesse negli istanti di revisione del tasso cedolare.
La differenza fra il margine di interesse generato dalla singola posta attiva o passiva in applicazione delle curve di mercato sottoposte a «shock» e quello generato nella condizione di mercato corrente determina il contributo marginale alla sensibilità complessiva.
Sommando tale differenziale per tutte le operazioni che compongono il portafoglio bancario si giunge alla determinazione del valore complessivo della sensibilità del margine di interesse al rischio di oscillazione dei tassi di mercato.
Sia nella misurazione del rischio di tasso di interesse da «fair value» che nella misurazione del rischio di tasso di interesse da «cash flow» si considera l'eventuale presenza di un limite massimo «cap» o minimo «floor» sul tasso cedolare delle operazioni del portafoglio bancario.
La fonte del rischio di prezzo risiede nei titoli di capitale e negli O.I.C.R. non rientranti nel portafoglio di negoziazione di vigilanza, a esclusione delle azioni proprie. Vi rientrano pertanto i titoli di capitale classificati come partecipazioni e i titoli di capitale e O.I.C.R. classificati tra le «altre attività finanziarie


obbligatoriamente valutate al fair value» o tra le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», esclusi gli investimenti di pertinenza del fondo di quiescenza del personale e i fondi immobiliari. A fine anno, le attività finanziarie della specie erano composte per il 35,9% da azioni (13,5% a fine 2022) e per la restante parte da quote di O.I.C.R.
Le strategie di governo del rischio di tasso di interesse prevedono che, nell'ambito dello «stress testing» annuale sulle principali variabili patrimoniali, reddituali e finanziarie, vengano effettuate simulazioni congiunte per determinare gli impatti degli «shock» presi a riferimento per l'individuazione dello scenario avverso su:
Coerentemente ai metodi della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation» e dell'«Interactive Simulation» sopra esposti, si provvede alla realizzazione di «stress test» mediante la conduzione di analisi simulative che prevedono l'inclusione di dinamiche sui volumi e l'utilizzo di un insieme di scenari di andamento dei tassi volti a identificare, in condizioni di mercato particolarmente avverse, l'andamento del profilo di rischio di tasso di interesse. Principale obiettivo delle prove di stress è quello di stimare gli impatti sull'esposizione al rischio causati da cambiamenti improvvisi e non prevedibili nel livello generale dei tassi di interesse indotti dalla variazione di uno o più specifici fattori di rischio.
L'analisi di stress viene effettuata sia sotto il profilo del rischio di tasso di interesse da «fair value» (valore equo) sia sotto il profilo del rischio di tasso di interesse da «cash flow» (flussi finanziari).
Si segnala che a partire dall'esercizio 2022, la banca ha inoltre avviato iniziative di copertura del rischio di tasso di interesse riveniente dall'erogazione di mutui a tasso fisso (cosiddetto «Macro Fair Value Hedging») attraverso la sottoscrizione con controparti di mercato di dedicati contratti di interest rate swap con specifiche caratteristiche di durata, importo e tasso allineate al pool di prestiti oggetto di copertura.
Con specifico riferimento ai titoli del portafoglio bancario, analogamente a quanto riportato nella precedente sezione 2.1, la movimentazione dei portafogli è stata effettuata nel rispetto delle linee guida deliberate dagli Organi competenti sfruttando le finestre ritenute più opportune. In ottica di contenimento degli effetti della risalita dei tassi di interesse nel corso del 2023 è stata mantenuta una duration complessivamente moderata privilegiando i titoli di stato italiani a tasso variabile e i titoli di stato di paesi dell'eurozona a breve o brevissima scadenza.
Anche sui titoli del portafoglio bancario è stata osservata una graduale riduzione delle misure di VaR, soprattutto a partire dalla seconda metà dell'anno coi mercati che hanno cominciato a scontare le aspettative di un prossimo allentamento delle restrizioni di politica monetaria da parte delle Banche Centrali. Positiva la dinamica reddituale. Non si annoverano nell'anno violazioni nel sistema di limiti VaR based all'esposizione al rischio insistente sull'insieme di strumenti finanziari del portafoglio bancario.

| Da oltre 3 | Da oltre 6 | Da oltre 1 | Da oltre 5 | Durata | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A vista | 3 | mesi fino a 6 | mesi a fino a | anno fino a 5 | anni fino a | Oltre 10 anni | indeterminata | |
| Tipologia/Durata residua | mesi | 1 anno | anni | 10 anni | ||||
| 3. Derivati finanziari | 1.368.656 | 641.312 | - 135.258 | 50.670 | 3.448 | 19.270 | 18.633 | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | 311.054 | - 152.948 |
- | - 154.148 |
- | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 311.054 | - 152.948 |
- | - 154.148 |
- | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 512.136 | 198.872 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 201.082 | 351.820 | - | 154.148 | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | 1.368.656 | 330.258 | 17.690 | 50.670 | 157.596 | 19.270 | 18.633 | - |
| - Opzioni | 1.368.656 | 268.904 | 16.496 | 48.409 | 139.605 | 97 | 379 | - |
| + Posizioni lunghe | 684.328 | 236.093 | 817 | - | 35 | - | - | - |
| + Posizioni corte | 684.328 | 32.811 | 15.679 | 48.409 | 139.570 | 97 | 379 | - |
| - Altri derivati | - | 61.354 | 1.194 | 2.261 | 17.991 | 19.173 | 18.254 | - |
| + Posizioni lunghe | - | 60.114 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 1.240 | 1.194 | 2.261 | 17.991 | 19.173 | 18.254 | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio |
1.083.731 | 215.138 | 79.395 | 129.202 | 81.910 | 680 | 1.264 | - |
| + Posizioni lunghe | 288.071 | 215.138 | 79.395 | 129.202 | 81.910 | 680 | 1.264 | - |
| + Posizioni corte | 795.660 | - | - | - | - | - | - | - |
La presente tabella viene predisposta solo per i derivati finanziari in quanto per le attività e passività per cassa viene fornita un'analisi di sensitività al rischio di tasso basata su modelli interni.


Con riferimento alle attività e alle passività generanti il margine di interesse diverse dai titoli di debito del portafoglio di negoziazione di vigilanza (non presenti a fine 2023), dai contratti a termine sui tassi di cambio, dalle opzioni su tassi di interesse e dagli interest rate swap oggetto dell'informativa sul portafoglio di negoziazione di vigilanza - come definite nelle informazioni di natura qualitativa inerenti alla presente sezione - riportiamo di seguito i dati rivenienti dalla procedura ALM.
Si specifica che gli esiti di seguito riportati sono riferiti agli scenari ipotetici di movimento dei tassi in uso per le analisi mensili di esposizione al rischio, tra cui:
Sulla rilevazione di fine periodo del 31/12/2023, si è provveduto a adottare una versione aggiornata, a seguito di profonda revisione, dei modelli comportamentali afferenti alle poste a vista attive e passive.
Per margine di interesse futuro si intende la differenza tra gli interessi attivi futuri e gli interessi passivi futuri, calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.
| Variazione del margine di interesse | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | |||||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | 31/12/2022 | ||||||
| movimento parallel shock up | 117.021 | 36.411 | -2.994 | 117.021 | 31.647 | |||
| movimento parallel shock down | -97.378 | -15.653 | -97.378 | 24.650 | -17.708 | |||
| movimento steepener shock | -21.644 | 24.092 | -21.644 | 63.606 | 25.101 | |||
| movimento flattener shock | 55.717 | -1.660 | -49.310 | 55.717 | -8.158 | |||
| movimento short shock up | 87.525 | 9.176 | -47.912 | 87.525 | 1.601 | |||
| movimento short shock down | -64.875 | 13.294 | -64.875 | 72.450 | 13.183 | |||
| movimento ongoing | -38.468 | -5.916 | -38.468 | 23.095 | 3.168 | |||
| movimento storico | 155.399 | 94.817 | 52.697 | 150.399 | 102.023 | |||
| scenario peggiore | -97.378 | -15.653 | -97.378 | 23.095 | -17.795 |
Effetti di una variazione dei tassi di interesse sull'utile futuro nell'arco di dodici mesi.
Per utile futuro si intende la differenza tra i ricavi futuri e i costi futuri calcolati sulle sole operazioni in essere alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.
| Variazione dell'utile | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | ||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 |
| movimento parallel shock up | 53.948 | -33.066 | -75.592 | 86.449 | -35.208 |
| movimento parallel shock down | -22.458 | 65.116 | -22.458 | 108.767 | 61.795 |
| movimento steepener shock | -4.896 | 40.642 | -4.896 | 83.696 | 36.116 |
| movimento flattener shock | 29.069 | -29.329 | -81.026 | 29.069 | -29.792 |
| movimento short shock up | 42.629 | -38.439 | -100.329 | 42.629 | -39.676 |
| movimento short shock down | -18.018 | 62.905 | -18.018 | 126.976 | 56.177 |
| movimento ongoing | -15.780 | 6.854 | -15.780 | 41.442 | -770 |
| movimento storico | 76.137 | 22.423 | -22.504 | 76.495 | 31.963 |
| scenario peggiore | -22.458 | -38.439 | -100.329 | -2.258 | -39.676 |

Per patrimonio netto si intende la differenza tra il valore attuale delle poste attive e di quelle passive calcolata sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento in ipotesi di volumi inerziali.
| Variazione del valore del patrimonio netto | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | ||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 |
| movimento parallel shock up | 138.171 | -51.717 | -106.058 | 138.171 | -99.985 |
| movimento parallel shock down | -185.742 | 50.955 | -185.742 | 122.862 | 113.642 |
| movimento steepener shock | 123.331 | 108.846 | 90.038 | 124.297 | 97.487 |
| movimento flattener shock | -43.480 | -85.744 | -110.930 | -43.480 | -87.868 |
| movimento short shock up | 14.575 | -92.600 | -130.490 | 14.575 | -111.315 |
| movimento short shock down | 63.598 | 131.147 | 63.598 | 170.298 | 138.090 |
| movimento ongoing | -19.940 | 15.891 | -19.940 | 37.288 | -18.860 |
| movimento storico | 51.587 | -30.545 | -80.098 | 51.587 | -64.277 |
| scenario peggiore | -185.742 | -92.600 | -185.742 | -50.555 | -111.315 |
Con riferimento ai titoli di debito classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», si rassegnano di seguito le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 9.982 |
| Minimo | 4.455 |
| Massimo | 15.958 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di tasso in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 15.542 |
|---|---|
| Febbraio | 14.865 |
| Marzo | 14.707 |
| Aprile | 13.584 |
| Maggio | 11.839 |
| Giugno | 9.085 |
| Luglio | 8.228 |
| Agosto | 7.920 |
| Settembre | 7.509 |
| Ottobre | 6.394 |
| Novembre | 5.446 |
| Dicembre | 4.841 |
Con riferimento ai titoli di debito rientranti tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», il numero dei giorni nei quali le perdite effettive hanno superato il VaR è stato di 1 su 254 osservazioni totali per i titoli di Stato italiani e di 1 su 254 osservazioni per gli altri titoli di debito. Stesso numero di superi è stato osservato per le perdite effettive. Con riferimento alle perdite teoriche da modello, invece, il numero di superi è stato di 1 su 254 osservazioni per gli altri titoli di debito, mentre non ci sono stati superi sui titoli di Stato italiani.


Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR relativi ai titoli di capitale (azioni e O.I.C.R.) classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli eventuali investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari, nonché il valore corrispondente alle partecipazioni.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Titoli di capitale | 1.472 |
| O.I.C.R. | 1.722 |
| Globale | 2.962 |
| Partecipazioni | 11.269 |
Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo relativi ai titoli di capitale (azioni e O.I.C.R.) classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli eventuali investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari, sono di seguito riportate.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 5.084 |
| Minimo | 2.937 |
| Massimo | 7.412 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di prezzo in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 7.229 |
|---|---|
| Febbraio | 6.722 |
| Marzo | 6.309 |
| Aprile | 6.094 |
| Maggio | 5.872 |
| Giugno | 5.408 |
| Luglio | 4.904 |
| Agosto | 4.193 |
| Settembre | 3.904 |
| Ottobre | 3.594 |
| Novembre | 3.558 |
| Dicembre | 3.284 |
Con riferimento al sopra richiamato perimetro, le perdite teoriche da modello non hanno mai superato il VaR, mentre ci sono stati 2 superi su 254 osservazioni con riferimento a quelle teoriche ed effettive.

Le principali fonti del rischio di cambio risiedono: nella partecipazione nella Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, denominata in franchi svizzeri, in alcuni altri titoli di capitale, negli eventuali titoli di debito e O.I.C.R. in valuta, e negli sbilanci per valuta gestiti dal «Centro cambi», derivanti essenzialmente dall'intermediazione su operazioni a pronti e a termine nei confronti di clientela privata e sul mercato interbancario, nonché dalle implicazioni sulla posizione in cambi della banca riveniente dalla negoziazione di altri prodotti finanziari (differenza tra premi su opzioni in valuta, interessi su depositi in valuta, eccetera).
Escludendo quella in titoli, il ruolo svolto dalla banca nell'operatività in valuta è pertanto di tipo eminentemente commerciale, volto ad assecondare le esigenze della clientela.
I processi interni di gestione e controllo del rischio di cambio presentano, sia sotto il profilo della struttura organizzativa sia sotto quello dei limiti all'assunzione dei rischi, le stesse caratteristiche già illustrate, in relazione al rischio di tasso di interesse e al rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione di vigilanza, nella sezione 2.1, alla quale si rimanda. In aggiunta, a partire da fine settembre 2023, è stato introdotto un sistema di monitoraggio gestionale dedicato alle posizioni in cambi di natura strutturale, ovvero la partecipazione nella Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, strutturato come segue: il Consiglio di amministrazione, nell'ambito della propria funzione di supervisione strategica, quantifica il livello massimo di sensibilità del CET1 capital ratio a fronte di uno shock al tasso di cambio della valuta di denominazione della posizione medesima (SFX Sensitivity); il Comitato Rischi stabilisce il livello massimo accettabile di perdita in cui è possibile incorrere in relazione al mantenimento della posizione in cambi di natura strutturale (SFX Maximum Loss); l'ufficio Rischi finanziari, nell'ambito del servizio Controllo rischi, provvede alla misurazione su base giornaliera del rischio, alla produzione della relativa reportistica e al monitoraggio dell'osservanza dei limiti.
I metodi di misurazione e controllo del rischio di cambio constano essenzialmente di un modello interno per il calcolo giornaliero del Valore a Rischio (VaR) avente le caratteristiche già illustrate nella sopra richiamata sezione 2.1. Tale metrica è altresì alla base della quantificazione della SFX Maximum Loss.
Con riferimento alla data di bilancio, risultano coperte le seguenti attività in termini di strumenti finanziari esposti al rischio di cambio: tutte le attività e le passività in valuta riportate nella successiva tabella 1; i saldi utilizzati dal modello interno non comprendono, inoltre, i ratei e i risconti attivi e passivi, la quota interessi delle rate impagate, i differenziali da adozione del principio del costo ammortizzato e le rettifiche di valore su crediti. I derivati finanziari (in senso stretto) negoziati dal Centro cambi, diversi dai contratti a termine su tassi di cambio, comprendono, oltre a quelli previsti dalla suddetta tabella 1 (opzioni su tassi di cambio, contratti a termine su merci) pure gli interest rate swap.
I contratti a termine su tassi di cambio, i derivati finanziari (in senso stretto), i titoli di debito e i titoli di capitale sono trattati analiticamente, mentre lo sbilancio complessivo per singola valuta delle restanti poste è trattato come un deposito (attivo o passivo) con scadenza di un giorno.
Precisiamo infine che il modello interno basato sul VaR non è utilizzato nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato ai fini della relativa segnalazione di vigilanza alla Banca d'Italia, per la quale si adotta la metodologia standard.
L'operatività in valuta è proseguita con regolarità in linea con le normali attività commerciali dei clienti. Nel corso del 2023 l'operatività in cambi (operazioni a termine e opzioni) ha subito un incremento in termini di numerosità, mentre i volumi sono risultati in leggera contrazione rispecchiando la minore tensione sui mercati internazionali e la diminuita volatilità; elementi quindi non particolarmente intaccati dall'aumento dei tassi di interesse.
La rischiosità si è mossa in linea con l'andamento dei cambi, ma con un effetto comunque limitato grazie alla policy di contenimento della posizione aperta in cambi. Non si sono riscontrati episodi di violazione del rispettivo limite nel corso del 2023.


La banca non ha effettuato operazioni specifiche di copertura del rischio di cambio. Nell'ambito del «Centro cambi», la posizione viene aggiornata in tempo reale; il cambista può quindi agire sul mercato interbancario per pareggiare gli sbilanci che dovessero crearsi a causa delle operazioni sopra richiamate.
In quest'ambito, eventuali posizioni in cambi non pareggiate sono di entità modesta e comunque entro i limiti previsti dal regolamento interno del «Centro cambi».
| Valute | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Yen | Franchi | Dollari | |||||
| Voci | Dollari USA | Sterline | Giapponese | Svizzeri | Canadesi | Altre Valute | |
| A. Attività finanziarie | 553.873 | 57.262 | 26.655 | 422.294 | 38.768 | 122.735 | |
| A.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Titoli di capitale | 22.132 | - | 1.482 | 149.418 | - | 705 | |
| A.3 Finanziamenti a banche | 346.220 | 44.912 | 24.155 | 19.539 | 38.768 | 122.025 | |
| A.4 Finanziamenti a clientela | 185.521 | 12.350 | 1.018 | 253.337 | - | 5 | |
| A.5 Altre attività finanziarie | - | - | - | - | - | - | |
| B. Altre attività | 11.697 | 1.500 | 289 | 7.144 | 386 | 1.558 | |
| C. Passività finanziarie | 517.702 | 59.884 | 25.888 | 281.555 | 39.234 | 123.276 | |
| C.1 Debiti verso banche | 112.620 | 30.797 | 1.156 | 161.353 | 877 | 35.870 | |
| C.2 Debiti verso clientela | 405.082 | 29.087 | 24.732 | 120.202 | 38.357 | 87.406 | |
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | |
| D. Altre passività | 26.060 | - | - | 306 | - | 52 | |
| E. Derivati finanziari | 1.410.893 | 19.035 | 15.521 | 9.879 | 3.132 | 128.241 | |
| - Opzioni | 110.450 | - | - | - | - | - | |
| + Posizioni lunghe | 55.225 | - | - | - | - | ||
| + Posizioni corte | 55.225 | - | - | - | - | - | |
| - Altri derivati | 1.300.443 | 19.035 | 15.521 | 9.879 | 3.132 | 128.241 | |
| + Posizioni lunghe | 649.530 | 9.335 | 7.664 | 1.380 | 1.566 | 64.057 | |
| + Posizioni corte | 650.913 | 9.700 | 7.857 | 8.499 | 1.566 | 64.184 | |
| Totale attività | 1.270.325 | 68.097 | 34.608 | 430.818 | 40.720 | 188.350 | |
| Totale passività | 1.249.900 | 69.584 | 33.745 | 290.360 | 40.800 | 187.512 | |
| Sbilancio (+/-) | 20.425 | (1.487) | 863 | 140.458 | (80) | 838 |

Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR suddivisi tra le operazioni esplicitamente previste dalla precedente tabella 1 e le altre operazioni su cui viene comunque effettuato il calcolo.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Titoli di debito | – |
| Titoli di capitale | 454 |
| Sbilancio restanti attività e passività | 112 |
| Derivati finanziari | 93 |
| - Opzioni | – |
| + Posizioni lunghe | 635 |
| + Posizioni corte | 317 |
| - Altri derivati | 93 |
| + Posizioni lunghe | 3.542 |
| + Posizioni corte | 7.233 |
| Globale operazioni tab. 1 | 520 |
| - Interest Rate Swap | 0 |
| + Posizioni lunghe | 0 |
| + Posizioni corte | – |
| Globale | 521 |
| Dettaglio delle principali valute | |
| Dollari USA | 442 |
| Sterline | 1 |
| Yen giapponesi | 10 |
| Franchi svizzeri | 81 |
| Dollari canadesi | 1 |
| Altre valute | 0 |
| Globale | 521 |
| Posizione in cambi di natura strutturale | 1.128 |
Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 1.457 |
| Minimo | 214 |
| Massimo | 2.878 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di cambio in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 1.688 |
|---|---|
| Febbraio | 1.800 |
| Marzo | 2.001 |
| Aprile | 2.326 |
| Maggio | 2.118 |
| Giugno | 1.807 |
| Luglio | 1.583 |
| Agosto | 1.546 |
| Settembre | 1.423 |
| Ottobre | 289 |
| Novembre | 463 |
| Dicembre | 435 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | Over the counter | |||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | |||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse |
- | - | 538.616 | - | - | - | 1.574.549 | - |
| a) Opzioni | - | - | 83.076 | - | - | - | 46.345 | - |
| b) Swap | - | - | 455.540 | - | - | - | 1.528.204 | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
- | - | 106.858 | - | - | - | 108.818 | - |
| a) Opzioni | - | - | 106.858 | - | - | - | 108.818 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Valute e oro | - | - | 1.252.980 | - | - | - | 1.908.695 | - |
| a) Opzioni | - | - | 143.257 | - | - | - | 152.873 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | 1.109.723 | - | - | - | 1.755.822 | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Merci | - | - | 29.853 | - | - | - | 54.242 | - |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 1.928.307 | - | - | - | 3.646.304 | - |
Come previsto dalla circolare dell'Organo di Vigilanza 262/05 non sono compresi sulle tabelle di questa sezione le compravendite di titoli, merci o valute con regolamento entro una data prevista dalla prassi di mercato per le transazioni della medesima specie ovvero entro i cinque giorni lavorativi successivi alla data di stipula dell'operazione.

| Totale 31/12/2023 | Totale 31/12/2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | ||||||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | |||||||||
| Con accordi | ||||||||||
| di | Senza accordi | Senza accordi | ||||||||
| Tipologie derivati | Controparti centrali |
compensazio ne |
di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
di compensazione |
Mercati organizzati |
||
| 1. Fair value positivo | ||||||||||
| a) Opzioni | - | - | 3.030 | - | - | - | 4.070 | - | ||
| b) Interest rate swap |
- | - | 7.606 | - | - | - | 15.441 | - | ||
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Forward | - | - | 11.612 | - | - | - | 29.505 | - | ||
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| g) Altri | - | - | 213 | - | - | - | 1.772 | - | ||
| Totale | - | - | 22.461 | - | - | - | 50.788 | - | ||
| 2. Fair value negativo |
||||||||||
| a) Opzioni | - | - | 2.416 | - | - | - | 3.399 | - | ||
| b) Interest rate swap |
- | - | 6.356 | - | - | - | 13.393 | - | ||
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Forward | - | - | 11.456 | - | - | - | 29.060 | - | ||
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| g) Altri | - | - | 195 | - | - | - | 1.727 | - | ||
| Totale | - | - | 20.423 | - | - | - | 47.579 | - |
Il fair value dei forward del portafoglio di negoziazione di vigilanza comprende esclusivamente operazioni con sottostante valute.
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Attività sottostanti centrali Banche finanziarie Altri soggetti Contratti non rientranti in accordi di compensazione 1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale - 277.992 224 260.401 - fair value positivo - 7.471 - 1.035 - fair value negativo - 1.137 4 6.098 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - 106.858 - - - fair value positivo - 661 - - - fair value negativo - 68 - - 3) Valute e oro - valore nozionale - 704.347 - 548.633 - fair value positivo - 4.548 - 8.533 - fair value negativo - 9.541 - 3.380 4) Merci - valore nozionale - 14.926 - 14.926 - fair value positivo - 155 - 58 - fair value negativo - 50 - 145 5) Altri - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - Contratti rientranti in accordi di compensazione 1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 2) Titoli di capitale e indici azionari - - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 3) Valute e oro - - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 4) Merci - - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 5) Altri - - - - - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - |
Controparti | Altre società | |||
|---|---|---|---|---|---|
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| Oltre 1 anno e | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino a 1 anno | fino a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 212.086 | 246.832 | 79.698 | 538.616 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | 106.858 | - | - | 106.858 |
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 1.235.976 | 17.004 | - | 1.252.980 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 29.853 | - | - | 29.853 |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2023 |
1.584.773 | 263.836 | 79.698 | 1.928.307 |
| Totale 31/12/2022 |
3.171.468 | 417.736 | 57.100 | 3.646.304 |
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi.
La Banca in sede di prima applicazione del principio IFRS 9 ha esercitato l'opzione prevista dal principio di continuare ad applicare integralmente le regole dello IAS 39 per ogni tipologia di operazione di coperture (micro e macro). Pertanto, non trovano applicazione le previsioni dell'IFRS 9 in tema di copertura.
Banca Popolare di Sondrio effettua operazioni di copertura del rischio derivante dalle variazioni dei tassi di interesse di mercato attraverso la stipula di Interest Rate Swap. I mutui oggetto di copertura sono strumenti a tasso fisso.
La copertura è gestita con un approccio macro (a portafoglio complessivo e aperto), in quanto una copertura specifica del portafoglio mutui in essere, caratterizzati da un basso ammontare unitario e significativa numerosità, comporterebbe una inefficiente gestione delle coperture.
I derivati non sono quotati su mercati regolamentati, ma negoziati nell'ambito di circuiti OTC.
La Banca non ha effettuato operazioni di copertura dei flussi finanziari.
La Banca non ha effettuato operazioni di copertura di investimenti esteri.
In linea generale, nell'ipotesi di copertura di «tipo fair value hedge», le fonti dell'inefficacia di una relazione di copertura, durante il relativo periodo di validità, sono riconducibili a:
Nel corso dell'esercizio non sono stati rilevati elementi che abbiano determinato l'inefficacia delle coperture con conseguente valutazione in merito alla possibilità di continuare ad applicare le regole di hedge accounting.
Nel corso dell'esercizio la Banca non ha utilizzato coperture dinamiche, così come definite dall'IFRS 7, paragrafo 23C.



La Banca Popolare di Sondrio ha attualmente in essere coperture contabili, di tipo macro fair value hedge, su impieghi a tasso fisso tramite l'utilizzo di IRS plain vanilla per la copertura del rischio tasso per tutta la durata del sottostante.
Il portafoglio di impieghi a tasso fisso oggetto di copertura è di tipo aperto, ovvero è costituito dinamicamente dagli strumenti a tasso fisso gestiti a livello aggregato tramite i derivati di copertura stipulati nel tempo.
L'efficacia della copertura Macro Fair Value Hedge (MFVH) sugli impieghi a tasso fisso è periodicamente verificata sulla base di specifici test prospettici e retrospettivi. Il test prospettico mira a verificare che per ogni intervallo temporale definito dalla banca, la sensitivity delle operazioni di copertura sottoscritte (approssimate dal «meta-mutuo» sviluppato sulla base della gamba fissa del derivato) sia inferiore rispetto alla sensitivity dei mutui coperti. Si intende in tal modo accertare che gli strumenti derivati sottoscritti per finalità di copertura non creino fenomeno di sovra-copertura («overhedging») per specifici intervalli di scadenze. I test retrospettivi invece, da un lato, mirano a verificare che all'interno del perimetro di copertura potenziale si individui un sottoportafoglio e che questo sottoinsieme presenti un Delta Present Value superiore al Delta Present Value del meta-mutuo, dall'altro lato si verifica periodicamente, durante tutta la vita dell'operazione, che il rapporto tra la variazione di fair value dell'elemento coperto rispetto allo strumento di copertura è compreso nel range 80%-125%.

| Totale 31/12/2023 | Totale 31/12/2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | Mercati organizzati |
|||||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | |||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie |
Controparti | Con accordi di | Senza accordi di |
Mercati | Controparti | Con accordi di | Senza accordi di |
|||
| derivati 1. Titoli di debito e tassi d'interesse |
centrali - |
compensazione - |
compensazione 60.114 |
organizzati - |
centrali - |
compensazione - |
compensazione 48.284 |
- | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | 60.114 | - | - | - | 48.284 | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
- | - | - | - | - | - | - | - | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | - - 60.114 |
- | - | 48.284 | - |

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Fair value positivo e negativo | Variazione del valore usato per rilevare l'inefficacia della copertura |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2023 | Totale 31/12/2022 | |||||||||
| Over the counter | Over the counter | Totale | Totale | |||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | 31/12/2023 31/12/2022 | ||||||||
| Tipologie derivati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
||
| Fair value positivo | ||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | 1 | - | - | - | 248 | - | - | - |
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 1 | - | - | - | 248 | - | - | - |
| Fair value negativo | ||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | 1.803 | - | - | - | 116 | - | - | - |
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 1.803 | - | - | - | 116 | - | - | - |

| Controparti | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | centrali | Banche | finanziarie | Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | 60.114 | - | - |
| - fair value positivo | - | 1 | - | - |
| - fair value negativo | - | 1.803 | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa - Parte E

| Sottostanti/Vita residua | Fino a 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 4.696 | 17.991 | 37.427 | 60.114 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | - | - | - | - |
| A.3 Derivati finanziari su valute ed oro | - | - | - | - |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2023 |
4.696 | 17.991 | 37.427 | 60.114 |
| Totale 31/12/2022 |
3.727 | 14.520 | 30.037 | 48.284 |
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di copertura.
Alla data di bilancio non sono presenti strumenti di copertura diversi dai derivati.
Non sono presenti strumenti coperti a cui si applicano le regole contabili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 in quanto la Banca si è avvalsa della possibilità, prevista in sede di prima applicazione dell'IFRS 9, di continuare ad utilizzare in tema di «hedge accounting» quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 39.
Non sono presenti operazioni di copertura a patrimonio netto.

| Controparti | Altre società | |||
|---|---|---|---|---|
| A. Derivati finanziari | centrali | Banche | finanziarie | Altri soggetti |
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | 338.105 | 224 | 260.401 |
| - fair value netto positivo | - | 7.472 | - | 1.035 |
| - fair value netto negativo | - | 2.940 | 4 | 6.098 |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | 106.858 | - | - |
| - fair value netto positivo | - | 661 | - | - |
| - fair value netto negativo | - | 68 | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | 704.347 | - | 548.633 |
| - fair value netto positivo | - | 4.548 | - | 8.533 |
| - fair value netto negativo | - | 9.541 | - | 3.380 |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | 14.926 | - | 14.926 |
| - fair value netto positivo | - | 155 | - | 58 |
| - fair value netto negativo | - | 50 | - | 145 |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value netto positivo | - | - | - | - |
| - fair value netto negativo | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||
| 1) Acquisto protezione | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value netto positivo | - | - | - | - |
| - fair value netto negativo | - | - | - | - |
| 2) Vendita protezione | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value netto positivo | - | - | - | - |
| - fair value netto negativo | - | - | - | - |


Il rischio di liquidità si manifesta tipicamente sotto forma di inadempimento rispetto agli impegni di pagamento o di incapacità a finanziare l'attivo di bilancio con la necessaria tempestività e secondo criteri di economicità. Tali circostanze negative possono realizzarsi a causa di:
La strategia generale di gestione del rischio di liquidità della banca, caratterizzata da una contenuta propensione al rischio, si manifesta in primo luogo attraverso l'adozione di specifici indirizzi gestionali che permettono di ridurre la probabilità di manifestazione delle circostanze sfavorevoli sopra descritte.
In particolare, con riferimento alla prima delle citate fonti di rischio, l'impegno della banca è principalmente indirizzato a mantenere una ampia e stabile base di raccolta al dettaglio, per definizione adeguatamente diversificata; ulteriori rilevanti fonti di approvvigionamento sono rappresentate da enti e società nazionali e internazionali e da controparti bancarie presso le quali la banca, stante l'elevato grado di reputazione di cui gode, non incontra difficoltà a finanziarsi a tassi di mercato. La banca si avvale inoltre di finanziamenti concessi dalla Banca Centrale Europea (Targeted Longer-Term Refinancing Operations), che ammontano a 4,506 miliardi di euro al 31 dicembre 2023.
Il potenziale rischio di liquidità derivante da difficoltà nello smobilizzo di proprie posizioni viene contenuto grazie alla scelta della banca di mantenere un portafoglio di titoli obbligazionari di elevata qualità: esso è in massima parte costituito da titoli di stato, oltre che, in misura minore, da titoli di altri emittenti; nel complesso il portafoglio presenta caratteristiche di elevata liquidabilità in quanto costituito prevalentemente da strumenti facilmente vendibili sui mercati e pure utilizzabili, a fronte di fabbisogni di liquidità, sia in operazioni di pronti contro termine con controparti bancarie, sia nelle operazioni di rifinanziamento della Banca Centrale Europea qualora i titoli, come risulta per la massima parte degli stessi, siano stanziabili.
Ulteriore elemento che contribuisce positivamente alla disponibilità di riserva detta «counterbalancing capacity» è rappresentato dai prestiti conferiti alla Banca Centrale Europea, in aggiunta ai titoli di debito ammessi, in forma di collaterale (cosiddetti prestiti A.Ba.Co - Attivi Bancari Collateralizzati).
Il controllo del rischio di liquidità si realizza attraverso l'intervento di differenti unità organizzative: il primo presidio è rappresentato dall'azione in tal senso posta in essere dalle funzioni operative che prevede una puntuale verifica del corretto svolgimento delle attività di competenza e la redazione di informativa riepilogativa della quotidiana operatività.
Si affianca a esso il sistematico monitoraggio della posizione di liquidità attesa realizzato, tramite una pluralità di indicatori e su differenti orizzonti temporali di analisi, dal Servizio Controllo rischi. Focalizzandosi sui principali indicatori, circa il breve termine, giornalmente si provvede, sulla base dei dati riguardanti l'operatività di tesoreria e assimilabile e la «counterbalancing capacity», alla determinazione e alla evidenziazione su specifica tavola del profilo degli sbilanci di liquidità fino a dodici mesi. Analoghi schemi informativi sono resi disponibili settimanalmente alla Vigilanza, focalizzandosi sull'orizzonte temporale fino a 3 mesi. Sono inoltre calcolati giornalmente ulteriori indicatori, detti «di contingency», atti a cogliere tempestivamente eventuali segnali di tensione interni o esterni con riferimento alla posizione di liquidità operativa. Quest'ultima è assoggettata a specifiche prove di stress, condotte mensilmente, volte a testare la capacità della Banca di far fronte, tramite i flussi di cassa attesi e la «counterbalancing capacity», a eventi sfavorevoli di natura endogena o esogena, afferenti a un aumento dei fabbisogni di liquidità connesso ai cambiamenti climatici e ambientali o a episodi di downgrading della Banca o dello Stato italiano, nonché a potenziali combinazioni di eventi negativi tra loro correlati. La Banca risulta in grado di far fronte autonomamente a tali fattispecie di gravi eventi sfavorevoli garantendo una sopravvivenza oltre l'orizzonte obiettivo stabilito dal Consiglio di amministrazione e il mantenimento di una «counterbalancing capacity» che, sebbene ridotta, non viene in ogni caso azzerata.

Con frequenza mensile viene invece monitorata la posizione di liquidità a medio-lungo termine, senza limiti temporali, tramite un dedicato scadenziere e un set di metriche atte a monitorare l'equilibrio strutturale del bilancio della banca e misurare specifici aspetti quali la concentrazione della raccolta.
Sono inoltre quantificati gli indicatori regolamentari di breve e lungo periodo Liquidity Coverage Ratio, mensilmente, e Net Stable Funding Ratio, trimestralmente; le medesime metriche sono pure quantificate in ipotesi di stress, simulando il verificarsi degli eventi sfavorevoli sopra citati, al fine di valutare la rischiosità potenziale che si riscontrerebbe in tali circostanze ed approntare eventuali contromisure. Con frequenza mensile vengono inoltre monitorate, come previsto dalla normativa di vigilanza relativa ai cosiddetti Additional Liquidity Monitoring Metrics, ulteriori misure di rischio attinenti, tra l'altro, alla concentrazione della raccolta e al suo costo, oltre che alla composizione della «counterbalancing capacity», e sono quantificati gli indicatori relativi al rischio di liquidità infragiornaliera previsti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (questi ultimi pure sottoposti a prove di stress, applicando ipotesi in parte specifiche e in parte corrispondenti a quelle già sopra citate con riferimento alla posizione di liquidità operativa) ai quali si aggiungono indicatori di matrice gestionale soggetti a specifico limite interno. Si sottolinea che l'informativa di seguito fornita è conforme a quanto previsto dall'IFRS 7.39.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

| Da oltre 1 | Da oltre 7 | Da oltre | Da oltre 1 | Da oltre 3 | Da oltre 6 | Da oltre 1 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | giorno a 7 giorni |
giorni a 15 giorni |
15 giorni a 1 mese |
mese fino 3 mesi |
mesi fino a 6 mesi |
mesi fino a 1 anno |
anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata Indeterminata |
| A. Attività per cassa | 4.165.451 | 939.192 2.866.419 1.182.611 1.572.591 2.002.965 5.262.884 14.477.105 11.365.154 | 359.438 | |||||||
| A.1 Titoli di Stato | 89 | 49.995 | 50.238 | 39.518 | 121.339 | 356.717 | 2.110.259 | 3.693.000 | 4.626.000 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | 9.328 | - | 135 | 45.531 | 69.169 | 151.959 | 282.735 | 2.130.792 | 838.307 | - |
| A.3 Quote OICR | 292.665 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 3.863.369 | 889.197 | 2.816.046 | 1.097.562 | 1.382.083 | 1.494.289 | 2.869.890 | 8.653.313 | 5.900.847 | 359.438 |
| - Banche | 18.886 | 601.514 | 11.296 | 123 | 82.002 | 126.847 | 965.331 | 460.369 | 19.204 | 322.403 |
| - Clientela | 3.844.483 | 287.683 | 2.804.750 | 1.097.439 | 1.300.081 | 1.367.442 | 1.904.559 | 8.192.944 | 5.881.643 | 37.035 |
| B. Passività per cassa | 28.431.401 2.236.953 | 954.840 2.642.037 2.224.196 | 973.044 4.727.469 | 3.131.816 | 609.271 | - | ||||
| B.1 Depositi e conti correnti | 27.561.792 | 73.688 | 493.931 | 1.097.059 | 709.944 | 381.446 | 635.314 | 175 | - | - |
| - Banche | 314.483 | - | 8.008 | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 27.247.309 | 73.688 | 485.923 | 1.097.059 | 709.944 | 381.446 | 635.314 | 175 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | 92.930 | - | 10.279 | 894 | 16.760 | 585.438 | 285.492 | 3.017.668 | 508.891 | - |
| B.3 Altre passività | 776.679 | 2.163.265 | 450.630 | 1.544.084 | 1.497.492 | 6.160 | 3.806.663 | 113.973 | 100.380 | - |
| C. Operazioni "fuori bilancio" | 10.250.153 1.207.284 | 253.396 3.510.861 | 831.772 1.499.208 3.957.245 | 852.102 | 1.030.631 | - | ||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
- | 1.193.151 | 220.401 | 177.444 | 359.172 | 413.932 | 132.480 | 514.447 | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | 756.782 | 110.207 | 88.690 | 179.535 | 306.996 | 66.254 | 7.176 | - | - |
| - Posizioni corte | - | 436.369 | 110.194 | 88.754 | 179.637 | 106.936 | 66.226 | 507.271 | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
16.193 | - | - | - | 148 | 109 | 70 | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | 8.851 | - | - | - | 148 | 109 | 47 | - | - | - |
| - Posizioni corte | 7.342 | - | - | - | - | - | 23 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni a erogare fondi | 10.233.960 | 14.133 | 32.995 | 3.333.417 | 472.452 | 1.085.167 | 3.824.695 | 337.655 | 1.030.631 | - |
| - Posizioni lunghe | 51.408 | 14.133 | 32.995 | 3.333.417 | 472.452 | 1.085.167 | 3.824.695 | 337.655 | 1.030.631 | - |
| - Posizioni corte | 10.182.552 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nella voce B.1 - Depositi e conti correnti sono indicati i debiti verso banche e clientela allocati alle specifiche voci di bilancio.
La distribuzione temporale è determinata con riferimento alla vita residua delle attività e delle passività, come differenza tra la data del bilancio e la scadenza delle singole operazioni. In presenza di piani di ammortamento si è tenuto conto della vita residua delle singole rate. Le quote di O.I.C.R. sono convenzionalmente collocate nella fascia «a vista». Il deposito presso Banca d'Italia per riserva obbligatoria è esposto tra i crediti verso banche con durata indeterminata. I crediti deteriorati per cui siano disponibili previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate dalla banca ai fini delle valutazioni di bilancio

sono collocati nelle pertinenti fasce temporali.
Nella voce impegni irrevocabili a erogare fondi sono rappresentati tutti gli impegni irrevocabili a utilizzo certo o incerto relativi a linee di cassa accordate a banche e clientela.
| Da oltre 1 | Da oltre 7 | Da oltre | Da oltre 1 | Da oltre 3 | Da oltre 6 | Da oltre 1 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | giorno a 7 giorni |
giorni a 15 giorni |
15 giorni a 1 mese |
mese fino 3 mesi |
mesi fino a 6 mesi |
mesi fino a 1 anno |
anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata Indeterminata |
| A. Attività per cassa | 153.643 | 346.096 | 76.563 | 50.084 | 87.929 | 50.970 | 107.293 | 110.205 | 115.558 | 2.348 |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Quote OICR | 34.686 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 118.957 | 346.096 | 76.563 | 50.084 | 87.929 | 50.970 | 107.293 | 110.205 | 115.558 | 2.348 |
| - Banche | 86.934 | 261.294 | 56.087 | 35.327 | 22.864 | 21.006 | 90.887 | 25.339 | - | - |
| - Clientela | 32.023 | 84.802 | 20.476 | 14.757 | 65.065 | 29.964 | 16.406 | 84.866 | 115.558 | 2.348 |
| B. Passività per cassa | 772.048 | 79.124 | 165.616 | 16.542 | 2.995 | 5.343 | 4.887 | 968 | - | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 772.048 | 79.062 | 165.616 | 16.542 | 2.995 | 5.284 | 4.768 | 454 | - | - |
| - Banche | 88.572 | 78.831 | 162.753 | 11.430 | 173 | - | 806 | - | - | - |
| - Clientela | 683.476 | 231 | 2.863 | 5.112 | 2.822 | 5.284 | 3.962 | 454 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | - | 62 | - | - | - | 59 | 119 | 514 | - | - |
| C. Operazioni "fuori bilancio" | 107.005 | 479.264 | 214.717 | 175.217 | 357.864 | 212.433 | 130.942 | 14.308 | - | - |
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
- | 479.264 | 214.717 | 175.217 | 357.864 | 212.433 | 130.942 | 14.308 | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | 235.024 | 107.360 | 87.611 | 178.940 | 106.218 | 65.471 | 7.154 | - | - |
| - Posizioni corte | - | 244.240 | 107.357 | 87.606 | 178.924 | 106.215 | 65.471 | 7.154 | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
273 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | 146 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 127 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | 29.386 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | 14.693 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 14.693 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni a erogare fondi | 77.346 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | 38.673 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 38.673 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE


Le operazioni di auto-cartolarizzazione di crediti sono operazioni realizzate con l'obiettivo di conseguire il miglioramento della gestione del rischio di liquidità, attraverso l'ottimizzazione dell'ammontare degli attivi immediatamente disponibili per sopperire fabbisogni di liquidità. La sottoscrizione diretta ed integrale da parte della Banca dei titoli emessi dai veicoli, pur non permettendo di ottenere liquidità diretta dal mercato, consente comunque di disporre di titoli utilizzabili per operazioni di rifinanziamento presso la BCE e per operazioni di pronti contro termine sul mercato, migliorando il margine di sicurezza a fronte del rischio di liquidità della banca. Tali operazioni di cessione non hanno generato alcun impatto sul bilancio: i crediti continuano ad essere evidenziati nelle voci dell'attivo, mentre non sono rappresentati i titoli sottoscritti.
In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla Banca un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito della gestione della raccolta interbancaria a medio e lungo termine. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari pari a € 1.554 milioni, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita. L'operazione ha previsto l'emissione da parte della SPV, il 16 giugno 2023, di tre tranche di titoli per € 1.576 milioni:
I titoli sopraesposti sono dotati di rating A attribuitogli dalle agenzie di rating Standard & Poor's e DBRS Morningstar. In data 30 giugno 2023, le classi hanno avuto altresì l'eleggibilità BCE.
I titoli senior, mezzanine e junior sono stati sottoscritti dalla Banca Popolare di Sondrio, pertanto non si è proceduto ad effettuare alcuna "derecognition" dal bilancio dei crediti. La Banca ha mantenuto, infatti, il rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato ed i relativi benefici, conseguentemente, nel bilancio separato della banca originator i crediti continuano a rimanere iscritti in bilancio, come "Attività cedute e non cancellate"; il corrispettivo incassato dalla cessione viene rilevato in contropartita di un debito verso la società veicolo, al netto dei titoli sottoscritti dalla banca stessa.
L'operazione prevede, per un periodo predefinito, la possibilità per la banca di cedere alla società veicolo ulteriori portafogli di finanziamenti a SME (cosiddetto periodo di revolving) che si finanzierebbe tramite gli incassi dei crediti inclusi nei portafogli acquistati, ovvero tramite gli ulteriori tiraggi dei titoli ABS a suo tempo emessi e integralmente sottoscritti (struttura cosiddetta partly paid). Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Banca di uno strumento in grado di allungare le scadenze della raccolta e pertanto rafforzare la correlazione tra quest'ultima e la massa degli impieghi a medio/lungo termine nonché quella di potenzialmente utilizzare parte di tali titoli per poter diversificare le fonti di provvista a lunga scadenza.
È stato predisposto un complesso ed articolato processo atto a soddisfare i dettami normativi, consentendo, in particolare, il calcolo e il monitoraggio dei test di legge e contrattuali, la verifica del rispetto dei requisiti di idoneità degli attivi ceduti, la redazione della reportistica chiesta dalla normativa e dalle agenzie di rating e l'adempimento di tutte le attività di controllo. Nello specifico si cita, tra le varie controparti a vario titolo coinvolte, la società di revisione indipendente BDO Italia Spa, in qualità di «asset monitor», deputata alle verifiche dei test regolamentari. La banca svolge per conto della società veicolo Centro delle Alpi SME srl l'attività di «servicer» ossia il servizio di gestione, amministrazione e incasso dei mutui; agisce per conto della società veicolo ma è la sola controparte dei clienti e, a fronte di tale servizio, vengono incassate le commissioni di servicing.
Al 31 dicembre 2023 il valore dei titoli in essere sottoscritti dalla Banca è pari a 949 milioni per i titoli senior, a 307 milioni per i titoli mezzanine e a 142 milioni per i titoli junior.

Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, malfunzionamento e indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel perimetro del rischio operativo sono ricompresi i rischi legali (inclusi rischi di condotta) e il rischio informatico, mentre sono esclusi i rischi strategici e di reputazione.
La Banca, allo scopo di garantire un presidio del rischio il più possibile rispondente alla mutevole realtà aziendale, adotta un sistema di governo e di gestione del rischio operativo, in via di continuo affinamento, finalizzato all'adozione delle soluzioni tecnico-organizzative più idonee a prevenire e/o attenuare le criticità connesse allo svolgimento dell'operatività aziendale.
Con riferimento al governo dei rischi operativi, il Servizio Controllo rischi è responsabile di definire le metodologie e di coordinare l'esecuzione dei processi di gestione e controllo a livello di Gruppo, predisponendo dedicati flussi informativi a beneficio degli Organi e delle Funzioni aziendali competenti, con l'obiettivo di assicurare la piena conoscenza e governabilità dei fenomeni rischiosi, anche potenziali, a cui la Banca risulta esposta.
Il sistema di natura quali-quantitativa adottato per la gestione del rischio operativo si articola nelle seguenti componenti:
Tali processi, in linea con le migliori prassi promosse a livello regolamentare, risultano nel complesso funzionali al monitoraggio del profilo di esposizione storica e prospettica al rischio operativo e della relativa evoluzione temporale, nonché all'identificazione, indirizzamento e controllo di coerenti interventi di prevenzione, mitigazione ed, eventualmente, trasferimento del rischio (ad es. attraverso stipula di coperture assicurative).
Tra i fenomeni rientranti nel novero dei rischi operativi, particolare attenzione è rivolta all'analisi delle manifestazioni economiche riconducibili a procedimenti giudiziari o extragiudiziali, non direttamente ascrivibili all'ambito del recupero crediti, in cui la Banca è incorsa nello svolgimento dell'operatività ovvero attivati dalla stessa allo scopo di veder riconosciuto un proprio diritto; sono ricompresi i rischi connessi a vertenze legali ascrivibili a violazione intenzionale e/o mancato rispetto di obblighi professionali, codici e

norme interne di comportamento a tutela della clientela (rischi di condotta).
Data la peculiarità di tali fenomeni, il processo di identificazione, valutazione e monitoraggio dei rischi in parola è svolto dalle strutture aziendali deputate alla gestione del contenzioso legale.
A questi si affiancano i rischi sanzionatori connessi a mancato rispetto di leggi, regolamenti, codici di autoregolamentazione, procedure interne e codici di condotta applicabili all'attività aziendale (rischi di non conformità), la cui supervisione è attribuita alla Funzione di Conformità.
Il monitoraggio dei rischi legali e di non conformità si sostanzia nella registrazione e nella valutazione in termini prospettici di esborsi derivanti da cause legali, procedimenti stragiudiziali ovvero procedure sanzionatorie, ivi incluse spese per prestazioni di legali esterni ed eventuali accantonamenti contabili di natura prudenziale appostati a Fondo Rischi e Oneri, tempo per tempo adeguati sulla base dell'andamento dell'iter processuale e del pronunciamento di decisioni giurisprudenziali di particolare rilevanza.
Particolare attenzione è rivolta alla gestione dei rischi derivanti da violazioni della riservatezza, carente integrità e/o indisponibilità di sistemi ICT e dati (anche a fronte di minacce di natura cibernetica ovvero riconducibili a ricorso a terze parti), oltre che da mancati adeguamenti e/o aggiornamenti di tecnologia dell'informazione e della comunicazione.
Presidi operativi specifici sono adottati, in particolare, per assicurare la sicurezza dell'informazione e la protezione dei dati personali, in conformità alla normativa in materia di privacy, nonché per garantire la capacità di cambiamento tecnologico e per gestire, in una logica di resilienza, situazioni di emergenza e di interruzione dell'operatività aziendale, attraverso la definizione di piani di continuità operativa e la previsione di misure di disaster recovery volte a consentire, nell'ipotesi di evento disastroso, il tempestivo ripristino di sistemi e procedure.
Le fonti informative rivenienti dal sistema di gestione del rischio operativo si integrano con le evidenze derivanti dal modello di gestione dei rischi di natura informatica, il quale si fonda su processi dinamici di:
Anche nel corso del 2023, la Banca – e le società del Gruppo nel loro complesso – hanno prestato particolare attenzione al presidio dei rischi di natura operativa e informatica derivanti dall'adozione di prassi gestionali e misure applicative e tecnologiche, funzionali ad assicurare la continuità operativa e preservare la salute e la sicurezza di clientela e dipendenti.
Sono state mantenute condizioni abilitanti per poter assicurare idonei standard di sicurezza e funzionalità dei sistemi informativi aziendali per far fronte a un crescente ricorso a servizi bancari telematici e assicurare l'adozione di modalità di lavoro agile (smart working).

Gli impatti più significativi in termini assoluti sono in prevalenza rappresentati da manifestazioni di perdita riconducibili a errori/carenze nell'ambito dei rapporti posti in essere con controparti diverse da clientela, contestata violazione di obblighi normativi/contrattuali e adozione di prassi commerciali e di mercato improprie. Tali fattispecie di perdita si configurano prevalentemente quali accantonamenti a carattere prudenziale appostati a Fondo Rischi e Oneri a fronte di procedimenti giudiziari/pretese risarcitorie nei confronti della Banca.
Concorrono inoltre all'ammontare complessivo di perdita gli esborsi derivanti da fenomeni di natura esogena, di norma oggetto di mitigazione tramite dedicate polizze assicurative, quali rapine/scassi ATM e frodi perpetrate da soggetti esterni, nonché le manifestazioni riconducibili a errori/ritardi nello svolgimento dell'operatività, disfunzioni dei sistemi e interruzioni dell'operatività.
Tra le manifestazioni economiche ascrivibili ad azioni illecite di soggetti terzi, di particolare rilievo nel corso dell'esercizio la manifestazione di rischio legale riconducibile a procedimento di sequestro di portafoglio di crediti di imposta connessi a bonus fiscali di efficientamento energetico oggetto di acquisito nel 2021, conseguente alla contestazione alla controparte cedente di reati di natura penale; evento che ha condotto all'appostamento, in via prudenziale, a Fondo Rischi e Oneri di un accantonamento a fronte di fenomenologie di truffa potenzialmente compromettenti l'utilizzo a dei crediti derivanti da superbonus/ecobonus e altri bonus fiscali edilizi.
Di seguito viene fornita una rappresentazione tabellare delle perdite operative contabilizzate negli ultimi cinque esercizi (2019-2023), nell'ambito del processo di Loss Data Collection, secondo lo schema di classificazione regolamentare delle tipologie di eventi di rischio operativo (Event Type):

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa - Parte E

| Numerosità degli eventi di | Impatti degli eventi di perdita | |
|---|---|---|
| Event Type | perdita operativa (%) | operativa (%) |
| - Frode interna | 0,13 | 0,10 |
| - Frode esterna | 19,94 | 14,08 |
| - Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro | 0,45 | 0,39 |
| - Clientela, prodotti e prassi professionali | 21,94 | 32,24 |
| - Danni da eventi esterni | 7,64 | 0,57 |
| - Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi | 0,65 | 2,16 |
| - Esecuzione, consegna e gestione dei processi | 49,25 | 50,46 |
| Totale | 100,00 | 100,00 |

La Consob con comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011 ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.
Al riguardo si precisa che l'esposizione complessiva della banca al 31 dicembre 2023 ammontava a € 11.149 milioni ed era così articolata:
a) Titoli di Stato italiano: 6.916 milioni;
b) Titoli di altri emittenti: 4.137 milioni;
c) Finanziamenti ad amministrazioni statali e locali: 65 milioni;
d) Finanziamenti ad altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: 31 milioni.
Nella Tabella seguente si riporta il valore di bilancio dell'esposizione in titoli di debito, complessivamente detenuta dalla Banca nei confronti degli Stati sovrani al 31 dicembre 2023, per portafoglio.
| Attività finanziarie valutate | Attività finanziarie valutate | Attività finanziarie | ||
|---|---|---|---|---|
| al fair value con impatto | al fair value con impatto | valutate al costo | Valore di | |
| (in migliaia di euro) | sul conto economico | sulla redditività complessiva | ammortizzato | Bilancio |
| Titoli di Stato | ||||
| Italia | – | 1.479.931 | 5.436.120 | 6.916.051 |
| Francia | – | 300.498 | 834.928 | 1.135.426 |
| Spagna | – | 351.602 | 1.075.357 | 1.426.959 |
| Germania | – | 226.437 | 784.521 | 1.010.959 |
| Austria | – | 49.697 | 50.472 | 100.169 |
| Olanda | – | 100.167 | 50.299 | 150.465 |
| Altri Titoli verso enti pubblici | ||||
| - Italia | – | 4.870 | 132.138 | 137.008 |
| - Altri | – | 54.568 | 121.864 | 176.433 |
| Totale | – | 2.567.770 | 8.485.699 | 11.053.470 |
Nella Tabella non sono inclusi i titoli delle cartolarizzazioni assistiti da GACS.
Con riferimento alle esposizioni in titoli di stato nella tabella seguente vengono fornite informazioni relativamente alla scadenza, per portafoglio:
| (in migliaia di euro) | Fino ad 1 anno | da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Voce 30) |
632.989 | 1.323.140 | 552.203 | 2.508.332 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Voce 40) |
1.740.732 | 2.369.811 | 4.121.153 | 8.231.696 |

Parte F – Informazioni sul patrimonio

Il buon andamento del sistema bancario è una esigenza di interesse pubblico irrinunciabile e la solvibilità e affidabilità delle banche presuppone il mantenimento di adeguate risorse patrimoniali. Risorse che devono permettere alla banca l'assorbimento di eventuali perdite senza pregiudicare le ragioni dei depositanti ma la cui consistenza concorre alla reputazione della istituzione stessa.
La necessità di una adeguata dotazione patrimoniale è stata resa ancora più stringente dalla crisi e dagli interventi degli Organi di Vigilanza che ormai sono di livello sopranazionale.
La crisi economico/finanziaria ha portato in primo piano l'importanza del patrimonio delle banche, a causa delle consistenti perdite registrate, dell'esplosione delle perdite attese indotte dalla recessione e dal deterioramento della qualità del credito e dalle incertezze sulla valutazione degli attivi, esigenza resa ancor più attuale dalle tensioni in corso legate al persistere su livelli elevati dell'inflazione, al conflitto russoucraino, alla crisi energetica e ultime le tensioni in Medio Oriente. Senza dimenticare, al contempo, la necessità di sostenere l'economia al fine di stimolare la ripresa. I recenti avvenimenti che hanno interessato il sistema bancario ne sono la controprova. L'attenzione degli Organi di Vigilanza è sempre più focalizzata sulla adeguatezza patrimoniale delle istituzioni creditizie.
La banca ha sempre avuto una grande attenzione alla componente patrimoniale e alla definizione delle dimensioni della stessa, al fine di garantire un profilo patrimoniale adeguato alla propria dimensione e ai rischi assunti, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di vigilanza. Fedele alla propria origine di banca popolare, ha individuato nella politica di patrimonializzazione lo strumento che, favorendo la creazione della figura socio/cliente, ha permesso di perseguire quella strategia di sviluppo autonomo che è nella volontà dell'Amministrazione.
Con delibera assembleare del 29 dicembre 2021, la Banca, in conformità con quanto previsto dalla Legge 24 marzo 2015 n. 33, ha provveduto alla trasformazione da società cooperativa per azioni a società per azioni. La trasformazione in Spa non ha fatto venire meno i principi fondanti che sono alla base dell'attività della Banca.
La storia della banca è pertanto caratterizzata da periodici aumenti di capitale, in forme semplici e trasparenti nelle modalità tecniche, in modo che il corpo sociale percepisca con immediatezza gli estremi delle operazioni. In questa ottica non si è mai ricorsi all'emissione di strumenti innovativi di capitale e i ripetuti aumenti hanno sempre avuto corali adesioni.
I mezzi finanziari raccolti con tali operazioni, unitamente agli accantonamenti di utili effettuati in conformità dei dettati statutari hanno permesso alla banca di espandere in modo armonico la propria attività e di guardare con sufficiente tranquillità alle sfide future.
Va sottolineato come le criticità emerse sui mercati finanziari, soprattutto in materia di crediti verso clientela negli scorsi anni hanno influito negativamente sulla redditività delle banche e conseguentemente sull'autofinanziamento che in passato ha sempre contribuito in modo consistente alla patrimonializzazione degli istituti di credito. Le tensioni che hanno caratterizzato in anni recenti il sistema bancario e che hanno interessato vari istituti di credito non hanno ultimamente facilitato i progetti di rafforzamento dei mezzi propri anche per la banca nonostante il costante sviluppo operativo che proprio nell'ottica di fornire strumenti specialistici a sostegno dell'economia reale ha visto in questi ultimi anni particolarmente le acquisizioni di Factorit Spa, Banca della Nuova Terra Spa, Prestinuova Spa nonché l'incremento delle interessenze in società complementari a tale disegno. L'ultimo aumento di capitale ha avuto luogo nel 2014 in forma mista con l'incasso per la quota a pagamento di € 343 milioni.
L'adeguatezza patrimoniale è costantemente verificata e periodicamente portata all'attenzione della Direzione degli Organi Amministrativi e di controllo. Inoltre, in conformità della normativa CCRR e CRD, è valutata anche in rapporto alla capacità della Banca di resistere in situazioni di ipotetici eventi di stress in condizioni particolarmente avverse.
L'assemblea ordinaria del 29 aprile 2023, chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2022 e la

destinazione dell'utile ha deliberato il pagamento di un dividendo complessivo pari a € 126,948 milioni.
Si rinvia, oltre a quanto di seguito indicato, alla parte B del Passivo - sezione 12 della presente nota integrativa dove viene fornita l'informativa sul patrimonio della banca nelle sue varie componenti e consistenza.
| Voci/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Capitale | 1.360.157 | 1.360.157 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 78.949 | 78.978 |
| 3. Riserve | 1.364.174 | 1.276.172 |
| - di utili | 1.364.174 | 1.276.172 |
| a) legale | 573.659 | 573.659 |
| b) statutaria | 590.411 | 590.411 |
| c) azioni proprie | 30.000 | 30.000 |
| d) altre | 170.104 | 82.102 |
| - altre | - | - |
| 4. Strumenti di capitale | - | - |
| 5. Azioni proprie | (25.201) | (25.264) |
| 6. Riserve da valutazione: | 7.797 | (30.086) |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
64.267 | 69.046 |
| - Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(32.558) | (71.024) |
| - Attività materiali | 10.449 | 10.448 |
| - Attività immateriali | - | - |
| - Copertura di investimenti esteri | - | - |
| - Copertura dei flussi finanziari | - | - |
| - Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - |
| - Differenze di cambio | - | - |
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - |
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (34.361) | (38.557) |
| - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto | - | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione | - | - |
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 392.766 | 212.902 |
| Totale | 3.178.642 | 2.872.858 |

Nota Integrativa – Parte F

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | |
| 1. Titoli di debito | 7.362 | 36.408 | - | 71.024 | |
| 2. Titoli di capitale | 68.279 | 4.012 | 72.804 | 3.758 | |
| 3. Finanziamenti | - | 3.511 | - | - | |
| Totale | 75.641 | 43.931 | 72.804 | 74.782 |
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
|---|---|---|---|
| 1. Esistenze iniziali | (71.024) | 69.046 | - |
| 2. Variazioni positive | 43.726 | 1.569 | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 43.667 | 1.569 | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | - | - | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | 59 | - | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (1.748) | (6.348) | (3.511) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (1.748) | (5.997) | (3.511) |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | - | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | - | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | (351) | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | (29.046) | 64.267 | (3.511) |
La riserva di valutazione relativa a piani a benefici definiti è negativa per € 34,361 milioni. L'importo deriva dalla contabilizzazione di utili e perdite attuariali e relative imposte.
L'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale è rappresentata nel documento «Informativa al Pubblico - Pillar 3 al 31 dicembre 2023» predisposto sulla base del dettato regolamentare costituito dalla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, emanata da Banca d'Italia, e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 del parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013 (CRR), e successivi aggiornamenti. Il documento riporta un'informativa consolidata ed è congiuntamente pubblicato con i documenti di bilancio sul sito della Banca.
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

In data 30 novembre 2023 ha avuto efficacia l'operazione di fusione per incorporazione di Prima S.r.l., società immobiliare, di cui la controllata Immobiliare San Paolo S.r.l. deteneva la totalità delle quote. Per dettagli si rimanda alla parte G della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2023.
Non sono state realizzate operazioni di aggregazione aziendale dopo il 31 dicembre 2023 e fino alla data di approvazione del presente Bilancio d'esercizio.
Nel corso dell'esercizio 2023 non sono state rilevate rettifiche relative ad aggregazioni aziendali verificatesi nello stesso esercizio o in esercizi precedenti.


Parte H – Operazioni con parti correlate

Si riportano di seguito le informazioni sui compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche in coerenza di quanto previsto dal Principio contabile IAS 24.
I valori esposti con riferimento agli Amministratori (compreso l'emolumento riferibile all'Amministratore Delegato), ai Sindaci e agli altri Dirigenti con responsabilità strategica attengono agli emolumenti di competenza dell'esercizio, indipendentemente dalla loro corresponsione.
| Consiglio di Amministrazione |
Collegio Sindacale |
Altri dirigenti con responsabilità strategiche |
|
|---|---|---|---|
| Emolumenti per la carica rivestita in Banca Popolare di Sondrio |
1.941 | 281 | 1.995 |
| Benefici non monetari | - | - | 181 |
| Bonus e altri incentivi | - | - | 817 |
| Altri compensi | 246 | 30 | 510 |
In conformità a quanto previsto dall'articolo 123-ter del Decreto Legislativo 58/1998 e successive modificazioni e dell'art. 84-quater del Regolamento Emittenti (delibera Consob n.11971/1999 e successive modificazioni), la banca ha provveduto a mettere a disposizione sia presso la sede sociale che sul proprio sito internet la «Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti». Per maggiori dettagli in merito ai compensi sopra esposti si rimanda a tale documento.
La banca, in attuazione di quanto previsto dal Regolamento emanato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12.3.2010 e successive modifiche, ha adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 11 novembre 2010 un proprio Regolamento interno per la gestione delle operazioni con parti correlate.
Tale regolamento è stato aggiornato da ultimo con delibere del Consiglio di Amministrazione del 31 marzo 2023 ed è pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo www. istituzionale.popso.it.
Per parte correlata si intende il soggetto che, in considerazione della posizione coperta, potrebbe esercitare sulla banca una influenza tale da poterne condizionare l'operatività favorendo, direttamente o indirettamente, i propri interessi personali.
Si è provveduto alla individuazione delle parti correlate così come definite dallo IAS 24 e dal sopra richiamato Regolamento CONSOB. Sono state considerate parti correlate:
Sono considerati familiari stretti: il coniuge non legalmente separato e il convivente more uxorio del soggetto; i figli e le persone a carico del soggetto, del coniuge non legalmente separato o del convivente more uxorio; i genitori del soggetto, i parenti di secondo grado dello stesso e le altre persone con lui conviventi.
Si presume sussistere una situazione di influenza notevole qualora si detenga, direttamente o indirettamente il 20% o una quota maggiore dei voti esercitabili nell'assemblea della partecipata, ovvero il 10% nel caso di società con azioni quotate in mercati regolamentati, a meno che non possa essere chiaramente dimostrato il contrario.
I rapporti con le società partecipate rientrano nella normale operatività e riguardano prevalentemente

conti correnti di corrispondenza, depositi e finanziamenti. Tali rapporti sono regolati in un'ottica di Gruppo e di norma in linea con le condizioni applicate alla Banca sui mercati di riferimento e che possono discostarsi da quelli che la controllata potrebbe vedersi applicate agendo in modo autonomo.
Gli altri rapporti con le altre parti correlate, diverse dalle società partecipate, sono anch'essi regolati in base alle condizioni di mercato previste per le singole operazioni o allineati, se ve ne siano i presupposti alle condizioni applicate al personale dipendente.
Per le parti correlate che sono soggetti con funzioni di amministrazione, direzione, controllo per la concessione di affidamenti bancari viene applicata la particolare procedura deliberativa prevista dall'art. 136 del TUB che subordina l'operazione all'approvazione unanime del Consiglio di Amministrazione e al voto favorevole di tutti i componenti del Collegio Sindacale.
Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economico al 31 dicembre 2023 riferiti a parti correlate come sopra definite sulla base di quanto previsto dallo IAS 24:
| (in migliaia di euro) | Attività | Passività | Proventi | Oneri | Garanzie rilasciate e impegni |
Garanzie ricevute |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Amministratori | 459 | 9.220 | 12 | 272 | 105 | 488 |
| Sindaci | 553 | 443 | 11 | 2 | 371 | 1.565 |
| Direzione | - | 651 | - | 31 | 400 | - |
| Familiari | 1.195 | 3.062 | 57 | 67 | 197 | 6.948 |
| Controllate | 5.854.312 | 44.610 | 137.437 | 318 | 2.912.403 | 11.175 |
| Collegate | 661.127 | 103.029 | 11.549 | 1.468 | 114.710 | 612 |
| Altre | 9.779 | 1.622 | 80 | 1 | 1.117 | - |
| Totali | 6.527.425 | 162.637 | 149.146 | 2.159 | 3.029.305 | 20.788 |
La voce altre ricomprende le posizioni verso Unipol Gruppo che esercita influenza notevole sulla Banca. Le attività e passività si riferiscono principalmente alle voci 40 «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - b) crediti verso clientela» e 10 «Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - b) debiti verso clientela» e hanno un'incidenza percentuale rispettivamente del 18,19% e dello 0,48%. I proventi e gli oneri si riferiscono principalmente alle voci interessi e commissioni ed incidono rispettivamente del 7,32% e dello 0,26%.
L'esposizione verso società controllate è principalmente dovuta ai rapporti in essere con Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA, Factorit spa e Banca della Nuova Terra spa mentre quella verso società collegate è riferibile per € 136 milioni ad Arca Holding spa e € 402 milioni ad Alba Leasing spa.

Parte I – Accordi di paga mento ba sati su propri strumenti patrimo niali
Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa – Parte I

Si rimanda alla corrispondente sezione della nota integrativa consolidata.

L'informativa di settore, come richiesto dal principio contabile internazionale di riferimento (IFRS 8) è presentata esclusivamente in forma consolidata. Si rimanda alla Nota Integrativa consolidata, Parte L, per i dettagli sui settori di attività.


Parte M – Informativa sul Leasing
I contratti che rientrano nell'applicazione del principio contabile IFRS 16 possono essere raggruppati in tre distinte categorie:
In linea a quanto previsto dal principio IFRS 16 sono esclusi dall'ambito di applicazione di tale principio i diritti detenuti in forza di accordi di licenza che continuano ad essere contabilizzati ai sensi dello IAS 38 – Attività Immateriali.
I contratti di leasing sono relativi in prevalenza ad immobili destinati a filiali bancarie ed hanno, di norma, una durata maggiore di 48 mesi, tipicamente pari a 72 o 108 mesi, con opzioni di rinnovo tacita. L'aggiornamento del canone avviene annualmente a partire dal secondo anno di locazione nella misura del 75% o del 100% della variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI).
I contratti di leasing di autovetture e di apparecchiature informatiche hanno tipicamente una durata quadriennale senza esercizio di opzioni di rinnovo e/o di acquisto e pagamento con frequenza mensile.
La verifica dell'esistenza di indicatori di potenziale riduzione di valore dei diritti di utilizzo è effettuata coerentemente con i criteri pervisti per le altre attività materiali (ad esempio esistenza di piani di dismissione o negoziazione delle filiali, presenza di filiali in disuso). Non sono emerse evidenze tali da richiedere una riduzione di valore nell'attività relativa al diritto di utilizzo.
In linea con gli obiettivi informativi richiesti dai paragrafi 51, 53 e 59 del principio IFRS 16 si forniscono le seguenti informazioni integrative:
Nella Parte B della Nota integrativa sono esposti rispettivamente le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing (Tabella 8.1 - 8.6 Parte B, Attivo) e sui debiti per leasing (Tabella 1.1 - 1.2 - 1.6 Parte B, Passivo). In particolare, i diritti d'uso acquisiti con il leasing ammontano a € 166 milioni mentre i debiti per leasing ammontano a € 171 milioni.
Nella Parte C della Nota integrativa sono contenute le informazioni, richieste al paragrafo 53 del principio IFRS 16, sugli interessi passivi sui debiti per leasing e i proventi derivanti da operazioni di subleasing. Si rimanda a tali sezioni per maggiori dettagli.
Come indicato nella parte A del bilancio la Banca si avvale delle esenzioni consentite dal principio IFRS 16 per i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore, i cui costi, nel corso del 2023 ammontano a € 0,126 milioni.

Coerentemente al Paragrafo 53 del principio IFRS 16 vengono fornite le seguenti informazioni: valore contabile delle attività consistenti nel diritto di utilizzo alla data di chiusura dell'esercizio e spese di ammortamento per le attività consistenti nel diritto di utilizzo per classe di attività sottostante.
| 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Immobili | Autovetture | Altre | Totale | Totale |
| Diritto d'uso iniziale | 170.042 | 51 | 144 | 170.237 | 183.914 |
| Ammortamenti esercizio | (20.937) | (34) | (73) | (21.044) | (19.964) |
| Altre variazioni | 16.556 | 65 | 90 | 16.711 | 6.287 |
| Valore Contabile Finale | 165.661 | 82 | 161 | 165.904 | 170.237 |
Per quanto concerne le «Altre variazioni», l'impatto è principalmente legato alla rideterminazione dei valori di Diritto d'uso per effetto degli adeguamenti ISTAT e all'apertura e chiusura contratti.
La Banca ha in essere contratti di leasing operativo di immobili. I contratti di leasing operativo non trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene che rimangono in capo del locatore. Nel caso di contratti di leasing operativo, il locatore iscrive i canoni di leasing a conto economico per competenza.
Si rinvia a quanto contenuto nella Parte C -Conto Economico, tabella 14.2 (Altri proventi di gestione: composizione) per le informazioni sugli altri proventi derivanti da operazioni di leasing operativo.
Si fornisce la classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere.
| 2023 | 2022 | ||
|---|---|---|---|
| Fasce temporali | Pagamenti da ricevere per il leasing |
Pagamenti da ricevere per il leasing |
|
| Fino a 1 anno | 597 | 618 | |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 519 | 602 | |
| Da oltre 2 anno fino a 3 anni | 449 | 525 | |
| Da oltre 3 anno fino a 4 anni | 326 | 453 | |
| Da oltre 4 anno fino a 5 anni | 185 | 340 | |
| Da oltre 5 anni | 701 | 689 | |
| Totale | 2.777 | 3.227 |
Nessuna ulteriore informazione da segnalare.


Gli allegati sottoelencati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nella Nota Integrativa, di cui costituiscono parte integrante:
Allegati
Allegati

(Legge 19/3/1983 n. 72, art. 10) (in euro)
| Valore di carico | Rivalutazione Legge |
Rivalutazione | Rivalutazione Legge |
Fondo | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DESCRIZIONE | al netto | 2/12/75, n. | Legge | 30/12/91 n. | Totale al | ammortamento al | Bilancio al |
| rivalutazioni | 576 | 19/3/83 n. 72 | 413 | 31/12/2023 | 31/12/2023 | 31/12/2023 | |
| Abbadia Lariana - Via Nazionale 140/A | 813.504 | - | - | - | 813.504 | 549.115 | 264.389 |
| Abbiategrasso - Via S.Maria, Ang P.Garibaldi | 2.261.103 | - | - | - | 2.261.103 | 680.398 | 1.580.705 |
| Alassio - Via Mazzini 55 | 1.565.499 | - | - | - | 1.565.499 | 70.447 | 1.495.052 |
| Albiate - Via Trento 35 Albiolo - Via Indipendenza 10 |
661.052 211.151 |
- | - | - | 661.052 211.151 |
481.797 15.836 |
179.255 195.315 |
| Aprica - Corso Roma 140 | 450.765 | - | 356.355 | 146.929 | 954.049 | 708.138 | 245.911 |
| Ardenno - Via Libertà 24 | 561.355 | - | - | - | 561.355 | 463.118 | 98.237 |
| Berbenno Di Valtellina - Via Ranée 542 | 24.998.420 | - | - | 99.417 | 25.097.837 | 9.233.578 | 15.864.259 |
| Bergamo - Via Broseta 64/B | 3.794.327 | - | - | - | 3.794.327 | 1.869.018 | 1.925.309 |
| Bergamo - Via G. D'Alzano 5 | 2.324.744 | - | - | - | 2.324.744 | 828.990 | 1.495.754 |
| Bergamo - Via Ghislandi Vittore 4 | 1.288.525 | - | - | - | 1.288.525 | 367.230 | 921.295 |
| Berzo Demo - Via Nazionale 14 | 149.932 | - | - | - | 149.932 | 15.743 | 134.189 |
| Bonate Sotto - Via Vittorio Veneto 37/A | 765.114 | - | - | - | 765.114 | 445.065 | 320.049 |
| Bormio - Via Roma 64 | 439.238 | 46.481 | 573.267 | 136.524 | 1.195.510 | 386.584 | 808.926 |
| Bormio - Via Roma, Ang Via Don Peccedi | 3.803.773 | - | 361.520 | 301.774 | 4.467.067 | 1.790.158 | 2.676.909 |
| Breno - Piazza Ronchi 4 | 1.529.470 | - | - | 87.467 | 1.616.937 | 1.139.977 | 476.960 |
| Brescia - Via Crocifissa Di Rosa 1 | 1.645.851 | - | - | - | 1.645.851 | 210.892 | 1.434.959 |
| Brescia - Via Gramsci 15 | 6.394.776 | 6.394.776 | 279.982 | 6.114.794 | |||
| Brescia - Via Fratelli Ugoni 2 | 1.031.619 | - | - | - | 1.031.619 | 170.217 | 861.402 |
| Broni - Via Mazzini 1 | 319.475 | 319.475 | 4.792 | 314.683 | |||
| Camogli - Via Cuneo 9 | 220.960 | - | - | - | 220.960 | 49.716 | 171.244 |
| Campione D'Italia - Piazza Roma 2 | 1.971.731 | 1.971.731 | - | 1.971.731 | |||
| Cantù - Via Milano 47 Chiavenna - Via Dolzino 67 |
551.416 1.200.578 |
46.481 | 1.149.057 | 1.066.173 | 551.416 3.462.289 |
41.356 2.414.145 |
510.060 1.048.144 |
| Chiesa Valmalenco - Via Roma 138 | 1.523.025 | 17.560 | 664.795 | 133.250 | 2.338.630 | 623.934 | 1.714.696 |
| Colico - Piazza Cavour 11 | 247.411 | - | - | 96.488 | 343.899 | 207.899 | 136.000 |
| Colico - Via Nazionale 27 | 6.996.045 | - | - | - | 6.996.045 | 2.010.412 | 4.985.633 |
| Como - Via Giulini 12 | 1.370.193 | - | - | - | 1.370.193 | 797.322 | 572.870 |
| Como - Viale Innocenzo XI 71 | 4.403.823 | - | - | - | 4.403.823 | 1.483.938 | 2.919.885 |
| Conegliano - Via Carlo Rosselli 2 | 409.485 | 409.485 | - | 409.485 | |||
| Darfo Boario Terme - Corso Italia 10/12 | 1.086.632 | - | - | - | 1.086.632 | 889.425 | 197.207 |
| Darfo Boario Terme - Corso Italia 77 | 559.000 | - | - | - | 559.000 | - | 559.000 |
| Delebio - Piazza S. Carpoforo 7/9 | 1.133.580 | 23.241 | 645.773 | 688.773 | 2.491.367 | 1.360.486 | 1.130.881 |
| Dervio - Via Don Invernizzi 2 | 1.270.219 | - | - | 329.276 | 1.599.495 | 1.101.979 | 497.516 |
| Desenzano Del Garda - Via Marconi 1/A | 916.934 | - | - | - | 916.934 | 13.754 | 903.180 |
| Domaso - Via Statale Regina 71 | 584.106 | - | - | 53.817 | 637.923 | 275.745 | 362.178 |
| Dongo - Piazza V. Matteri 14 | 3.770.381 | - | - | 415.551 | 4.185.932 | 1.474.624 | 2.711.308 |
| Edolo - Piazza Martiri Della Libertà 16 | 1.058.736 | - | - | 509.161 | 1.567.897 | 1.567.897 | - |
| Genova - Via XXV Aprile 7 | 10.239.131 | - | - | - | 10.239.131 | 4.406.271 | 5.832.860 |
| Gera Lario - Via Statale Regina 14 | 292.667 | - | 131.677 | 227.733 | 652.077 | 408.852 | 243.225 |
| Gravedona - Piazza Garibaldi 10/12 | 3.372.727 | - | - | - | 3.372.727 | 1.040.345 | 2.332.382 |
| Gravedona - Via Tagliaferri 5 | 85.943 | - | - | 223.957 | 309.900 | 106.916 | 202.985 |
| Gravellona Toce - Corso Marconi 95 Grosio - Via Roma 67 |
1.533.857 95.936 |
- 7.230 |
- 229.791 |
- 51.484 |
1.533.857 384.441 |
603.333 264.405 |
930.524 120.037 |
| Grosotto - Via Statale 73 | 460.062 | 12.911 | 147.146 | 42.099 | 662.218 | 180.413 | 481.805 |
| Grumello Del Monte - Via Roma 133 | 1.809.670 | - | - | - | 1.809.670 | 793.529 | 1.016.141 |
| Isolaccia Valdidentro - Via Nazionale 31 | 933.532 | - | 290.229 | 272.602 | 1.496.363 | 526.257 | 970.106 |
| Lecco - Corso Martiri della Liberazione 63/65 | 9.408.936 | - | 351.191 | 2.124.557 | 11.884.684 | 5.729.498 | 6.155.186 |
| Lecco - Via Galandra 28 | 168.623 | - | - | 41.959 | 210.582 | 202.159 | 8.423 |
| Lecco - Viale Monte Grappa 18 | 999.369 | - | - | - | 999.369 | 609.858 | 389.511 |
| Livigno - Via S.Antoni 135, Via Prestefan | 5.946.629 | - | 345.487 | 358.828 | 6.650.944 | 2.849.191 | 3.801.753 |
| Lodi - Via Garibaldi 23/25, Angolo Via Marsala | 3.685.221 | - | - | - | 3.685.221 | 728.782 | 2.956.439 |
| Madesimo - Via Carducci 3 | 493.542 | - | - | 203.733 | 697.275 | 697.275 | - |
| Mandello Del Lario - Via Statale 87 | 1.809.143 | 1.809.143 | 334.922 | 1.474.220 | |||
| Mantova - Corso Vittorio Emanuele 26 | 7.822.343 | - | - | - | 7.822.343 | 1.299.205 | 6.523.138 |
| Mantova - Piazza Broletto 7 | 1.265.944 | - | - | - | 1.265.944 | 246.859 | 1.019.085 |
| Marchirolo - Via Cav. Emilio Busetti 7/A | 1.089.018 | - | - | - | 1.089.018 | 587.636 | 501.383 |
| Mazzo Valtellina - Via S. Stefano 18 | 645.082 | 16.010 | 163.550 | 48.833 | 873.475 | 325.511 | 547.964 |
| Melegnano - Piazza Garibaldi 1 | 3.160.750 | - | - | - | 3.160.750 | 719.181 | 2.441.569 |
| Milano - Piazza Della Trivulziana 6 | 925.400 | - | - | - | 925.400 | 455.581 | 469.819 |
| Milano - Piazza Borromeo 1 | 38.217 | - | - | 213.722 | 251.939 | 243.008 | 8.931 |
| Milano - Piazzale Cimitero Monumentale 23 Milano - Via Canova 39, Ang. Corso Sempione |
1.392.686 1.738.854 |
- - |
- - |
- - |
1.392.686 1.738.854 |
271.249 1.217.296 |
1.121.437 521.557 |
| Milano - Via Compagnoni 9 | 51.141 | - | - | 6.842 | 57.983 | 57.983 | - |
| Milano - Via Lippi 25 | 53.970 | - | - | 1.635 | 55.605 | 55.605 | - |
| Milano - Via Morigi 2/A | 73.590 | - | - | 123.930 | 197.520 | 197.520 | - |
| Milano - Via Porpora 104 | 5.318.961 | - | - | 165.381 | 5.484.342 | 2.519.918 | 2.964.424 |
| Milano - Via Porpora 104 | 5.318.961 | - | - | 165.381 | 5.484.342 | 2.519.918 | 2.964.424 |
| Milano - Via S. Maria Fulcorina 1 | 10.881.110 | 159.818 | 3.047.096 | 2.461.826 | 16.549.850 | 6.936.834 | 9.613.016 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Allegati
| SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Valore di carico | Rivalutazione Legge |
Rivalutazione | Rivalutazione Legge |
Fondo | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DESCRIZIONE | al netto | 2/12/75, n. | Legge | 30/12/91 n. | Totale al | ammortamento al | Bilancio al |
| rivalutazioni | 576 | 19/3/83 n. 72 | 413 | 31/12/2023 | 31/12/2023 | 31/12/2023 | |
| Milano - Via S. Maria Fulcorina 11 | 493.165 | - | - | - | 493.165 | 493.165 | - |
| Milano - Via Sangallo 16 | 4.752 | - | - | 11.915 | 16.667 | 16.667 | - |
| Milano - Via Sforza 48 | 3.197.671 | - | - | - | 3.197.671 | 786.491 | 2.411.181 |
| Milano - Via Solari 15 | 422.156 | - | - | - | 422.156 | 265.958 | 156.198 |
| Milano -Viale Faenza 22 | 864.004 | - | - | - | 864.004 | 168.481 | 695.523 |
| Montagna In Valtellina - Via Stelvio 30 | 472.050 | - | 328.458 | 398.008 | 1.198.516 | 731.095 | 467.421 |
| Monza - Via Cavallotti 5 | 9.784.009 | - | - | - | 9.784.009 | 845.990 | 8.938.019 |
| Morbegno - Piazza Caduti della Libertà 6 | 2.202.881 | - | 1.088.606 | 704.283 | 3.995.770 | 2.151.033 | 1.844.737 |
| Morbegno - Via Garibaldi 81 | 972.127 | 25.823 | - | 56.050 | 1.054.000 | - | 1.054.000 |
| Morbegno - Via Nani 13 | 181.261 | - | - | 17.739 | 199.000 | - | 199.000 |
| Morbegno - Via V Alpini 172 | 764.418 | - | - | - | 764.418 | 580.598 | 183.820 |
| Mozzo - Via G. D'Annunzio 4 | 65.741 | - | - | 14.259 | 80.000 | - | 80.000 |
| Novate Mezzola - Via Roma 13 | 1.079.527 | - | 251.282 | 89.219 | 1.420.028 | 537.857 | 882.171 |
| Passo Dello Stelvio | 630.416 | - | - | 296.176 | 926.592 | 909.793 | 16.799 |
| Pescate - Via Roma 98/E | 495.395 | - | - | - | 495.395 | 418.747 | 572.043 |
| Ponte di Legno - Piazzale Europa 8 | 3.670.347 | - | - | - | 3.670.347 | 2.022.679 | 1.647.668 |
| Ponte Valtellina - Piazza della Vittoria 1 | 833.767 | 12.911 | 258.098 | 86.540 | 1.191.316 | 420.849 | 770.467 |
| Regoledo di Cosio Valtellino - Piazza S.Martino 14 | 132.135 | - | - | - | 132.135 | 29.730 | 102.405 |
| Regoledo di Cosio Valtellino - Via Roma 7 | 511.300 | - | - | 78.405 | 589.705 | 109.705 | 480.000 |
| Roma - Via Laurentina 617/619 | 2.360.894 | - | - | - | 2.360.894 | 247.894 | 2.113.000 |
| Roma - Via Gherardi 45 | 2.136.068 | - | - | - | 2.136.068 | 288.369 | 1.847.699 |
| Roma - Piazza Filippo Il Macedone 75 | 2.400.000 | - | - | - | 2.400.000 | 1.404.000 | 996.000 |
| Roma - Via della Farnesina 154 | 1.011.345 | - | - | - | 1.011.345 | 442.828 | 568.517 |
| Roma - Via di Propaganda Fide 27 | 155.625 | - | 350.503 | 88.926 | 595.054 | 595.054 | - |
| Roma - Via Tagliamento 37 | 1.752.535 | - | - | - | 1.752.535 | 289.168 | 1.463.367 |
| Roma - Via Del Tritone 27 | 7.451.913 | - | - | - | 7.451.913 | 1.453.123 | 5.998.790 |
| S. Cassiano Valchiavenna - Via Spluga 108 | 397.672 | - | - | 103.093 | 500.765 | 360.895 | 139.870 |
| S. Pietro Berbenno - Via Nazionale Ovest 110 | 1.288.307 | 22.208 | 328.181 | 122.795 | 1.761.491 | 851.873 | 909.618 |
| S. Siro - Via Statale Regina 223 | 467.692 | - | - | - | 467.692 | 303.805 | 163.887 |
| Salò - Viale De Gasperi 13 | 1.672.029 | - | - | - | 1.672.029 | 822.848 | 849.181 |
| Segrate - Via Roma 96 | 1.070.468 | - | - | - | 1.070.468 | 141.991 | 928.477 |
| Seregno - Via Wagner 137/A | 123.950 | - | - | 13.282 | 137.232 | 137.232 | - |
| Sesto Calende - Piazza Mazzini 10 | 443.111 | - | - | - | 443.111 | 139.580 | 303.531 |
| Sondalo - Via Zubiani 2/4/6/8/10 | 263.671 | 25.823 | 312.456 | 158.005 | 759.955 | 220.146 | 539.809 |
| Sondrio - Corso V. Veneto 7 | 2.406.658 | - | - | 1.190.813 | 3.597.471 | 880.303 | 2.717.168 |
| Sondrio - Largo Pedrini 8 | 363.862 | - | - | 22.527 | 386.389 | 274.566 | 111.823 |
| Sondrio - Lungo Mallero Cadorna 24 | 3.441.300 | - | 196.254 | 451.249 | 4.088.803 | 1.962.651 | 2.126.152 |
| Sondrio - Piazza Garibaldi 1 – Palazzo Lambertenghi | 16.056.897 | - | - | - | 16.056.897 | 7.661.828 | 8.395.069 |
| Sondrio - Piazza Garibaldi 16 | 1.563.598 | 351.191 | 7.810.125 | 3.142.651 | 12.867.565 | 8.221.086 | 4.646.479 |
| Sondrio - Piazzale Bertacchi 57 | 2.613.732 | - | - | - | 2.613.732 | 1.986.604 | 627.129 |
| Sondrio - Piazzale Tocalli, Via Delle Prese | 348.608 | - | - | - | 348.608 | 348.608 | - |
| Sondrio - Via Bernina 1 | 181.930 | - | 82.385 | 45.795 | 310.110 | 228.035 | 82.075 |
| Sondrio - Via Caimi 29 | 357.915 | - | - | 46.342 | 404.257 | 404.257 | - |
| Sondrio - Via Cesura 4 | 388.303 | - | - | 64.149 | 452.452 | 237.457 | 214.995 |
| Sondrio - Via Cesura 3-7-9-13-15 | 13.587.487 | 13.587.487 | 502.206 | 13.085.282 | |||
| Sondrio - Via Lusardi 53 | 247.506 | - | - | - | 247.506 | 237.606 | 9.900 |
| Sondrio - Via Pio Rajna 1 | 16.195 | - | - | 40.221 | 56.416 | 56.416 | - |
| Sondrio - Via Sertorelli 2 | 2.193.892 | - | - | - | 2.193.892 | 1.123.756 | 1.070.136 |
| Sondrio - Via Aldo Moro 6 | 200.035 | - | 243.248 | 54.643 | 497.926 | 369.250 | 128.676 |
| Talamona - Via Cusini 29 | 223.475 | - | 313.640 | 203.691 | 740.806 | 586.576 | 154.230 |
| Teglio - Piazza S. Eufemia 2 | 40.150 | 13.944 | 546.700 | 148.165 | 748.959 | 506.172 | 242.787 |
| Thiene - Via Trento 2 | 1.313.627 | - | - | - | 1.313.627 | - | 1.313.627 |
| Tirano - Località Valchiosa | 200.000 | - | - | - | 200.000 | - | 200.000 |
| Tirano - Piazza Cavour 20 | 392.572 | - | 1.736.322 | 718.576 | 2.847.470 | 1.973.760 | 873.710 |
| Torino - Via XX Settembre 37 | 6.473.623 | - | - | - | 6.473.623 | 2.233.228 | 4.240.395 |
| Trescore Balneario - Piazza Cavour 6 | 1.292.789 | - | - | - | 1.292.789 | 407.229 | 885.560 |
| Tresenda di Teglio - Via Nazionale 57 | 192.524 | - | 193.671 | 67.596 | 453.791 | 453.791 | - |
| Treviso - Corso del Popolo 50 | 4.883.629 | - | - | - | 4.883.629 | 1.018.783 | 3.864.846 |
| Udine - Piazza XXVI Luglio 62 | 589.701 | 589.701 | 8.846 | 580.856 | |||
| Valmadrera - Via S.Rocco 31/33 | 1.440.570 | - | - | - | 1.440.570 | 391.315 | 1.049.255 |
| Varese - Viale Belforte 151 | 4.711.611 | - | - | - | 4.711.611 | 1.883.596 | 2.828.015 |
| Vercelli - Piazza Mazzucchelli 12 | 1.648.346 | - | - | - | 1.648.346 | 436.149 | 1.212.197 |
| Verdellino - Largo Luigi Einaudi 1/B | 336.182 | - | - | - | 336.182 | 257.180 | 79.003 |
| Verona - Corso Cavour 45/47 | 2.172.112 | - | - | - | 2.172.112 | 392.368 | 1.779.744 |
| Vezza d'Oglio - Via Nazionale 116 | 715.844 | - | - | - | 715.844 | 75.164 | 640.680 |
| Villa di Chiavenna - Via Roma 39 | 371.668 | - | - | 7.639 | 379.307 | 141.307 | 238.000 |
| Villa di Tirano - Traversa Foppa 25 | 585.623 | - | - | 7.651 | 593.274 | 250.231 | 343.044 |
| Villasanta - Via Sciesa 7/9 | 952.439 | - | - | - | 952.439 | 694.202 | 258.237 |
| Voghera - Via Emilia 49 | 2.163.073 | - | - | - | 2.163.073 | 565.689 | 1.597.384 |
| TOTALE COMPLESSIVO | 284.515.884 | 781.632 | 22.496.863 | 19.084.124 | 326.878.503 | 123.596.954 | 203.281.549 |
Gli immobili sono esposti per il valore complessivo prescindendo dalle destinazioni d'uso.

| Importi in euro | Banca Popolare di Sondrio | Società del Gruppo | Totale | Complessivo | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di servizi | EY S.p.A. | Network EY | EY S.p.A. | Network EY | EY S.p.A. | Network EY | |
| Servizi di revisione contabile | 446.889 | - | 235.811 | 534.948 | 682.700 | 534.948 | 1.217.648 |
| Servizi di attestazione | 251.123 | - | 7.500 | 5.400 | 258.623 | 5.400 | 264.023 |
| Altri servizi | 58.592 | 199.000 | - | - | 58.592 | 199.000 | 257.592 |
| Totale | 756.604 | 199.000 | 243.311 | 540.348 | 999.915 | 739.348 | 1.739.263 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Allegati

Bilanci delle società controllate
BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA FACTORIT SPA BANCA DELLA NUOVA TERRA SPA SINERGIA SECONDA SRL

(in franchi svizzeri)
| ATTIVI | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Liquidità | 703.369.021 | 888.246.726 |
| Crediti nei confronti di banche | 73.148.051 | 118.376.519 |
| Crediti nei confronti della clientela | 552.309.924 | 589.856.062 |
| Crediti ipotecari | 4.977.153.939 | 4.781.338.444 |
| Valori di sostituzione positivi di strumenti finanziari derivati | 581.903 | 13.135.548 |
| Immobilizzazioni finanziarie | 57.727.472 | 50.774.255 |
| Ratei e risconti | 26.455.517 | 9.621.717 |
| Partecipazioni | 6.394.774 | 2.421.333 |
| Immobilizzazioni materiali | 22.834.819 | 18.552.793 |
| Altri attivi | 4.957.873 | 3.240.465 |
| Totale attivi | 6.424.933.293 | 6.475.563.862 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Allegati
| PASSIVI | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Impegni nei confronti di banche | 1.756.767.674 | 1.785.437.305 |
| Impegni risultanti da depositi della clientela | 3.350.485.320 | 3.472.039.700 |
| Valori di sostituzione negativi di strumenti finanziari derivati | 45.976.073 | 68.076.436 |
| Obbligazioni di cassa | 60.952.000 | 30.232.000 |
| Mutui Presso centrali d'emissione di obbligazioni fondiarie e prestiti | 692.000.000 | 644.100.000 |
| Ratei e risconti | 31.453.705 | 24.142.974 |
| Altri passivi | 17.394.179 | 5.124.654 |
| Accantonamenti | 2.758.246 | 3.379.950 |
| Riserve per rischi bancari generali | 18.000.000 | 18.000.000 |
| Capitale sociale | 180.000.000 | 180.000.000 |
| Riserva legale da capitale | - | - |
| Riserva legale da utili | 240.980.844 | 228.633.456 |
| Riserve facoltative da utili | - | - |
| Utile d'esercizio | 28.165.252 | 16.397.387 |
| Totale passivi | 6.424.933.293 | 6.475.563.862 |
| OPERAZIONI FUORI BILANCIO | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Impegni eventuali | 260.380.061 | 294.737.638 |
| Impegni irrevocabili | 25.218.522 | 16.541.633 |
| Impegni di pagamento e di versamento suppletivo | 2.766.960 | 1.092.560 |

(in franchi svizzeri)
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Proventi per interessi: | ||
| - Interessi e sconti | 129.802.018 | 76.510.397 |
| - Interessi e dividendi da investimenti finanziari | - | - |
| - Interessi e dividendi delle attività di negoziazione | 260.202 | 304.526 |
| Oneri per interessi | (93.062.812) | (13.851.088) |
| Risultato lordo da operazioni su interessi | 36.999.408 | 62.963.835 |
| Variazione di rettifiche di valore per rischi di perdita e perdite da operazioni su interessi |
(3.097.715) | 3.834.839 |
| Risultato netto da operazioni su interessi | 33.901.693 | 66.798.674 |
| Proventi per commissioni: | ||
| - su operazioni di negoziazione titoli e d'investimento | 17.653.086 | 17.981.062 |
| - su operazioni di credito | 2.652.152 | 3.268.416 |
| - su altre prestazioni di servizio | 7.275.179 | 6.807.228 |
| Oneri per commissioni | (2.607.804) | (3.057.344) |
| Risultato da operazioni in commissione e da prestazioni di servizio | 24.972.613 | 24.999.362 |
| Risultato da attività di negoziazione e dall'opzione fair value | 62.534.380 | 10.006.546 |
| Risultato da alienazioni di immobilizzazioni finanziari | 21.575 | 54.327 |
| Proventi da partecipazioni | 42.922 | 39.028 |
| Risultato da immobili | - | 10.200 |
| Altri proventi ordinari | 2.274.686 | 2.052.862 |
| Altri oneri ordinari | (2.837.274) | (3.053.213) |
| Altri risultati ordinari | (498.091) | (896.796) |
| Costi d'esercizio | ||
| Costi per il personale | (55.429.014) | (53.235.756) |
| Altri costi d'esercizio | (24.898.437) | (23.250.731) |
| Costi d'esercizio | (80.327.451) | (76.486.487) |

Allegati
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Rettifiche di valore su partecipazioni nonché ammortamenti su immobilizzazioni materiali e valori immateriali |
(4.381.940) | (3.755.861) |
| Variazioni di accantonamenti e altre rettifiche di valore nonché perdite | (294.889) | 479.879 |
| Risultato d'esercizio | 35.906.315 | 21.145.317 |
| Ricavi straordinari | 408.634 | 2.070 |
| Costi straordinari | - | - |
| Variazioni di riserve per rischi bancari generali | - | - |
| Imposte | (8.149.697) | (4.750.000) |
| Utile d'esercizio | 28.165.252 | 16.397.387 |
| PROPOSTA D'IMPIEGO DELL'UTILE DI BILANCIO: | ||
| Utile dell'esercizio | 28.165.252 | 16.397.387 |
| Utile riportato | - | - |
| Utile disponibile | 28.165.252 | 16.397.387 |
| Il Consiglio di Amministrazione propone di distribuire un dividendo di 4.050.000 CHF e di destinare 24.115.000 alla riserva legale da utili. |
||
| Utile residuo riportato | - | - |

(in euro)
| VOCI DELL'ATTIVO | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 954.715 | 1.913.848 |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto | 1.041.024 | 793.216 |
| economico | |||
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.277.811.600 | 3.531.993.369 |
| a) Crediti verso banche | 12.430.654 | 10.206.145 | |
| b) crediti verso società finanziarie | 584.043.482 | 580.355.907 | |
| c) Crediti verso clientela | 3.681.337.464 | 2.941.431.317 | |
| 90. | Attività materiali | 16.721.377 | 17.937.171 |
| 100. | Attività immateriali | 185.215 | 171.240 |
| 110. | Attività fiscali | 10.401.288 | 17.122.232 |
| a) correnti | - | 2.046.548 | |
| b) anticipate | 10.401.288 | 15.075.684 | |
| 130. | Altre attività | 11.307.777 | 14.492.164 |
| TOTALE DELL'ATTIVO | 4.318.422.996 | 3.584.423.240 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Allegati
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.992.451.372 | 3.278.808.584 |
| a) debiti | 3.992.451.372 | 3.206.342.913 | |
| 60. | Passività fiscali | 2.408.505 | 4.871.665 |
| a) correnti | 548.078 | 2.832.503 | |
| b) differite | 1.860.427 | 2.039.162 | |
| 80. | Altre passività | 26.387.771 | 20.241.656 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 1.856.691 | 1.893.425 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 1.760.000 | 1.185.767 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 888.759 | 340.726 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 871.241 | 845.041 | |
| 110. | Capitale | 85.000.002 | 85.000.002 |
| 140. | Riserve | 165.738.838 | 157.985.405 |
| 150. | Sovrapprezzi di emissione | 11.030.364 | 11.030.364 |
| 160. | Riserve da valutazione | (317.647) | (497.061) |
| 180. | Utile (perdita) di periodo (+/-) | 32.107.100 | 23.903.433 |
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 4.318.422.996 | 3.584.423.240 | |

| VOCI | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI | 128.707.458 | 33.206.207 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 128.707.458 | 33.206.207 | |
| 20. | INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI | (86.121.989) | (5.985.691) |
| 30. | MARGINE DI INTERESSE | 42.585.469 | 27.220.516 |
| 40. | COMMISSIONI ATTIVE | 37.398.128 | 29.941.015 |
| 50. | COMMISSIONI PASSIVE | (4.894.514) | (4.243.998) |
| 60. | COMMISSIONI NETTE | 32.503.614 | 25.697.017 |
| 70. | DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI | 30.185 | 29.126 |
| 80. | RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE | (59.098) | 28.152 |
| 120. | MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 75.060.170 | 52.974.811 |
| 130. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A: |
(8.063.452) | 797.510 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (8.063.452) | 797.510 | |
| 150. | RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA | 66.996.718 | 53.772.321 |
| 160. | SPESE AMMINISTRATIVE: | (18.542.420) | (17.731.056) |
| a) spese per il personale | (13.364.527) | (12.447.609) | |
| b) altre spese amministrative | (5.177.893) | (5.283.447) | |
| 170. | ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI | (548.033) | (49.338) |
| a) impegni per garanzie rilasciate | (548.033) | (49.338) | |
| b) altri accantonamenti netti | - | - | |
| 180. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI | (1.350.901) | (1.285.911) |
| 190. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI | (75.282) | (297.384) |
| 200. | ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE | 878.415 | 863.591 |
| 210. | COSTI OPERATIVI | (19.638.221) | (18.500.098) |
| 250. | UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI | 2.721 | 8.017 |
| 260. | UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE |
47.361.218 | 35.280.240 |
| 270. | IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | (15.254.118) | (11.376.807) |
| 280. | UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE |
32.107.100 | 23.903.433 |
| 300. | UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 32.107.100 | 23.903.433 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Allegati
| VOCI DELL'ATTIVO | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 4.735.752 | 14.288.861 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 303.580.093 | 271.908.057 |
| a) Crediti verso banche | 1.530 | 1.544 | |
| b) Crediti verso clientela | 303.578.563 | 271.906.513 | |
| 70. | Partecipazioni | 100.000 | 100.000 |
| 80. | Attività materiali | 987.275 | 1.112.686 |
| 90. | Attività immateriali | 1.535 | 8.121 |
| 100. | Attività fiscali | 8.549.341 | 9.884.457 |
| a) correnti | 134.738 | 331.282 | |
| b) anticipate | 8.414.603 | 9.553.175 | |
| 120. | Altre attività | 511.623 | 697.405 |
| TOTALE DELL'ATTIVO | 318.465.619 | 297.999.587 |
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| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 232.065.055 | 214.182.811 |
| a) Debiti verso banche | 230.857.386 | 210.959.984 | |
| b) Debiti verso clientela | 1.207.669 | 3.222.827 | |
| 60. | Passività fiscali | 5.190 | 5.288 |
| a) correnti | - | - | |
| b) differite | 5.190 | 5.288 | |
| 80. | Altre passività | 5.124.814 | 4.662.421 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 107.831 | 113.753 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 1.232.733 | 1.109.212 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | - | 77 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 1.232.733 | 1.109.135 | |
| 110. | Riserve da valutazione | (18.836) | (34.828) |
| 140. | Riserve | 46.645.609 | 45.964.467 |
| 160. | Capitale | 31.315.321 | 31.315.321 |
| 180. | Utile (perdita) d'esercizio (+/-) | 1.987.902 | 681.142 |
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 318.465.619 |
297.999.587 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Allegati
| VOCI | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI | 11.040.718 | 9.619.634 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 11.040.718 | 9.619.634 | |
| 20. | INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI | (802.159) | (250.730) |
| 30. | MARGINE DI INTERESSE | 10.238.559 | 9.368.904 |
| 40. | COMMISSIONI ATTIVE | 119.178 | 83 |
| 50. | COMMISSIONI PASSIVE | (16.295) | (7.246) |
| 60. | COMMISSIONI NETTE | 102.883 | (7.163) |
| 120. | MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 10.341.442 | 9.361.741 |
| 130. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A: | 167.931 | (209.876) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 167.931 | (209.876) | |
| 150. | RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA | 10.509.373 | 9.151.865 |
| 160. | SPESE AMMINISTRATIVE: | (6.900.605) | (6.535.823) |
| a) spese per il personale | (2.835.509) | (2.579.961) | |
| b) altre spese amministrative | (4.065.096) | (3.955.862) | |
| 170. | ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI | 1.479 | (566.456) |
| a) impegni per garanzie rilasciate | 77 | (2) | |
| b) altri accantonamenti netti | 1.402 | (566.454) | |
| 180. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI | (254.299) | (236.093) |
| 190. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI | (6.586) | (21.541) |
| 200. | ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE | (366.249) | (669.440) |
| 210. | COSTI OPERATIVI | (7.526.260) | (8.029.353) |
| 250. | UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI | 5.393 | - |
| 260. | UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE |
2.988.506 | 1.122.512 |
| 270. | IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | (1.000.604) | (441.370) |
| 280. | UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE |
1.987.902 | 681.142 |
| 300. | UTILE (PERDITA) DI PERIODO | 1.987.902 | 681.142 |

(in euro)
| ATTIVO | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI | - | - |
| Di cui già richiamati € | ||
| B) IMMOBILIZZAZIONI | ||
| I - Immobilizzazioni immateriali | - | - |
| II - Immobilizzazioni materiali | ||
| 1) Terreni e fabbricati | ||
| 1 - in proprietà | 51.890.493 | 53.649.741 |
| 2) Impianti e macchinario | ||
| 1 - in proprietà | - | - |
| Totale immobilizzazioni materiali | 51.890.493 | 53.649.741 |
| III - Immobilizzazioni finanziarie | ||
| 1) partecipazioni in | ||
| a) imprese controllate | 72.904.650 | 49.604.650 |
| Totale immobilizzazioni finanziarie | 72.904.650 | 49.604.650 |
| TOTALE IMMOBILIZZAZIONI | 124.795.143 | 103.254.391 |
| C) ATTIVO CIRCOLANTE | ||
| I - Rimanenze | - | - |
| II - Crediti | ||
| 1) verso clienti | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | 188.090 | 213.514 |
| 2) verso imprese controllate | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | 43.222 | 43.222 |
| 5 bis) crediti tributari | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | 1.212.203 | 1.779.002 |
| 5 ter) imposte anticipate | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | - | - |
| 5 quater) verso altri | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | 8.131 | 22.082 |
| Totale crediti | 1.451.645 | 2.057.820 |
| III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni | - | - |
| IV - Disponibilità liquide | - | - |
| 1) depositi bancari e postali | 580.660 | - |
| 3) denaro e valori in cassa | - | - |
| Totale disponibilità liquide | 580.660 | - |
| TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE | 2.032.306 | 2.057.820 |
| D) RATEI E RISCONTI | ||
| TOTALE RATEI E RISCONTI | - | - |
| TOTALE ATTIVO | 126.827.449 | 105.312.212 |

Allegati
| PASSIVO | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A) PATRIMONIO NETTO | ||
| I - Capitale | 60.000.000 | 60.000.000 |
| II - Riserva da soprapprezzo delle azioni | - | - |
| III - Riserve di rivalutazione | - | - |
| IV - Riserva legale | 2.835.908 | 2.520.127 |
| V - Riserve statutarie | - | - |
| VI - Altre riserve | 60.000.000 | - |
| VII - Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi | - | - |
| VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio | - | - |
| VIII - Utili portati a nuovo | 1.057.342 | 1.057.342 |
| IX - Utile d'esercizio | 398.220 | 315.781 |
| X - Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 124.291.470 | 63.893.250 |
| B) FONDI PER RISCHI E ONERI | ||
| TOTALE FONDI RISCHI E ONERI | - | - |
| C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO | - | - |
| D) DEBITI | ||
| 6) acconti | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | - | - |
| 7) debiti verso fornitori | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | 72.319 | 171.148 |
| 9) debiti verso imprese controllate | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | 1.675.051 | 2.109.473 |
| 11) debiti verso controllanti | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | 747.521 | 39.107.487 |
| 12) debiti tributari | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | 4.712 | 8.688 |
| 14) altri debiti | ||
| a) esigibili entro l'esercizio successivo | 4.760 | 4.760 |
| TOTALE DEBITI | 2.504.364 | 41.401.557 |
| E) RATEI E RISCONTI | ||
| 1) ratei e risconti | 31.615 | 17.405 |
| TOTALE RATEI E RISCONTI | 31.615 | 17.405 |
| TOTALE PASSIVO | 126.827.449 | 105.312.212 |
| 0 | EMARKET SDIK |
|---|---|
| CERTIFIED |
| CONTO ECONOMICO | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A) VALORE DELLA PRODUZIONE | ||
| 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni | ||
| d) affitti unità abitative | 39.138 | 36.977 |
| e) affitti unità strumentali | 3.762.406 | 3.747.431 |
| f) rimborsi spese unità abitative | 556 | 384 |
| g) rimborsi spese unità strumentali | 287.202 | 64.776 |
| 5) altri ricavi e proventi | ||
| c) altri ricavi | 602 | 15.625 |
| TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE | 4.089.904 | 3.865.193 |
| B) COSTI DELLA PRODUZIONE | ||
| 7) per servizi | ||
| c) spese gestione unità abitative | 802 | 767 |
| d) spese gestione unità strumentali | 501.521 | 439.306 |
| 10) ammortamenti e svalutazioni | ||
| b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 1.759.248 | 1.758.910 |
| 14) oneri diversi di gestione | ||
| a) altri costi e oneri di gestione | 133.610 | 85.988 |
| b) oneri indeducibili | 367.906 | 317.946 |
| TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE | 2.763.087 | 2.602.917 |
| DIFFERENZA FRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE | 1.326.817 | 1.262.276 |
| C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI | ||
| 16) altri proventi finanziari | ||
| d) da imprese controllanti | 13.813 | - |
| 17) interessi e altri oneri finanziari | ||
| c) verso imprese controllanti | (728.283) | (763.056) |
| d) altri | - | - |
| TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI | (714.470) | (763.056) |
| D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE | ||
| TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE | - | - |
| 19) svalutazioni | ||
| a) di partecipazioni | - | - |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 612.347 | 499.220 |
| 22) imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate | ||
| a) Ires | 147.671 | 120.642 |
| b) Irap | 66.456 | 62.797 |
| c) Imposte differite | - | - |
| 23) UTILE DELL'ESERCIZIO | 398.220 | 315.781 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Attestazioni e altre relazioni


delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso del 2023.
Sondrio, 12 marzo 2024
Il consigliere Delegato Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Mario Alberto Pedranzini Maurizio Bertoletti
Relazione finanziaria annuale 2023 Attestazioni e altre relazioni


Rela zione della Società di revisione sul bilancio d'impresa


Relazione finanziaria annuale 2023 Attestazioni e altre relazioni


Relazione finanziaria annuale 2023 Attestazioni e altre relazioni



Relazione finanziaria annuale 2023 Attestazioni e altre relazioni






Signori Soci,
il nostro istituto, in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio iscritto nell'apposito Albo al n. 5696.0, ha l'obbligo della redazione del bilancio consolidato.
Il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio risulta così composto:
Banca Popolare di Sondrio spa - Sondrio;
• Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA - Lugano CH
La Capogruppo detiene totalmente il capitale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA di 180.000.000 di franchi svizzeri.
La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Sinergia Seconda srl, pari a 60.000.000 di euro.
• Banca della Nuova Terra spa – Sondrio
La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Banca della Nuova Terra spa, pari a 31.315.321 euro.
• PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria – Roma
Banca della Nuova Terra spa detiene totalmente il capitale di PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria, pari a 100.000 euro.
• Popso Covered Bond srl - Conegliano (Tv)
La Capogruppo detiene il 60% del capitale di Popso Covered Bond srl, pari a 10.000 euro.

Relazione finanziaria annuale 2023
Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Le partecipazioni sono consolidate come segue:
| Denominazione | Sede | Capitale Sociale (in migliaia) |
Quota di partecipazione % |
|---|---|---|---|
| Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA | Lugano | (CHF) 180.000 | 100 |
| Factorit spa | Milano | 85.000 | 100 |
| Sinergia Seconda srl | Milano | 60.000 | 100 |
| Banca della Nuova Terra spa | Sondrio | 31.315 | 100 |
| Pirovano Stelvio spa (1) | Sondrio | 2.064 | 100 |
| Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 srl (1) | Milano | 75 | 100 |
| PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria | Roma | 100(3) | 100 |
| Immobiliare Borgo Palazzo srl (1) | Tirano | 10(2) | 100 |
| Immobiliare San Paolo srl (1) | Tirano | 10(2) | 100 |
| Rent2Go srl (1) | Bolzano | 12.050 | 100 |
| Popso Covered Bond srl | Conegliano | 10 | 60 |
| Centro delle Alpi SME srl (1) | Conegliano | 10 | - |
(1) partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario
(2) partecipata da Sinergia Seconda srl
(3) partecipata da Banca della Nuova Terra spa
| Denominazione | Sede | Capitale Sociale (in migliaia) |
Quota di partecipazione % |
|---|---|---|---|
| Alba Leasing spa | Milano | 357.953 | 19,264 |
| Arca Vita spa | Verona | 208.279 | 14,837 |
| Arca Holding spa | Milano | 50.000 | 34,715 |
| Unione Fiduciaria spa | Milano | 5.940 | 24,000 |
| Polis Fondi Sgrpa | Milano | 5.200 | 19,600 |
| Rajna Immobiliare srl | Sondrio | 20 | 50,000 |
Relativamente al panorama internazionale in cui il Gruppo ha operato, e così pure per la situazione italiana e svizzera, si fa rimando alla relazione degli amministratori della Capogruppo sulla gestione a corredo del bilancio dell'esercizio 2023.
Le filiali sono il principale strumento grazie al quale si sviluppa il rapporto fra il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio e la sua clientela. Ciò spiega l'attenzione che viene dedicata con costanza alla rete delle dipendenze, da sempre oggetto di iniziative di rafforzamento e razionalizzazione. Anche nell'anno in esame, la Banca Popolare di Sondrio ha ampliato la propria rete con l'apertura di quattro filiali a San Donà di Piave (Ve), Thiene (Ve), Vicenza e Udine. Complessivamente, il Gruppo a fine 2023 poteva pertanto contare su 377 dipendenze.

Nell'esercizio in esame è continuata da parte delle competenti Autorità una politica monetaria restrittiva, volta a contrastare l'inflazione, con conseguente permanere dei tassi su livelli elevati. A livello di sistema, la raccolta bancaria ha subito un rallentamento a favore di strumenti, a esempio i titoli di Stato, in grado di assicurare una maggiore remunerazione.
In tale contesto, il nostro Gruppo ha comunque registrato una dinamica positiva nella raccolta diretta che, costituita dalle voci del passivo di bilancio 10b «debiti verso clientela» e 10c «titoli in circolazione», si è attestata a 42.393 milioni, +1,49%.
La raccolta indiretta da clientela, a valori di mercato, ha sommato 46.319 milioni, +18,59% mentre la raccolta assicurativa si è portata a 2.067 milioni, +5,55%.
La raccolta globale da clientela si è pertanto affermata a 90.778 milioni, +9,65%.
I depositi da banche sono ammontati a 9.918 milioni, rispetto a 11.382 milioni, e hanno contribuito a garantire un'abbondante liquidità per tutto il periodo, sia pure inferiore a quella dell'esercizio precedente.
I titoli in amministrazione affidatici dalle banche sono saliti da 8.796 a 9.627 milioni, +9,45%.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | Compos. % | 31/12/2022 | Compos. % | Variaz. % |
|---|---|---|---|---|---|
| Conti correnti e depositi a vista | 30.553.721 | 72,07 | 33.616.828 | 80,48 | -9,11 |
| Depositi a scadenza | 4.376.073 | 10,32 | 2.661.831 | 6,37 | 64,40 |
| Pronti contro termine | 2.241.059 | 5,29 | 1.576.069 | 3,77 | 42,19 |
| Passività Leasing | 163.259 | 0,39 | 171.146 | 0,41 | -4,61 |
| Obbligazioni | 4.383.516 | 10,34 | 3.531.946 | 8,46 | 24,11 |
| Assegni circolari e altri | 92.994 | 0,22 | 116.815 | 0,28 | -20,39 |
| Altri debiti | 582.189 | 1,37 | 96.372 | 0,23 | 504,11 |
| Totale | 42.392.811 | 100,00 | 41.771.007 | 100,00 | 1,49 |
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | Compos. % | 31/12/2022 | Compos. % | Variaz. % |
|---|---|---|---|---|---|
| Totale raccolta diretta da clientela | 42.392.811 | 38,43 | 41.771.007 | 40,57 | 1,49 |
| Totale raccolta assicurativa | 2.066.571 | 1,87 | 1.957.819 | 1,90 | 5,55 |
| Totale raccolta indiretta da clientela | 46.318.512 | 41,98 | 39.058.623 | 37,93 | 18,59 |
| - Risparmio gestito | 7.175.926 | 15,49 | 6.386.243 | 16,35 | 12,37 |
| - Risparmio amministrato | 39.142.586 | 84,51 | 32.672.380 | 83,65 | 19,80 |
| Totale | 90.777.894 | 82,28 | 82.787.449 | 80,40 | 9,65 |
| Debiti verso banche | 9.917.675 | 8,99 | 11.381.703 | 11,05 | -12,86 |
| Raccolta indiretta da banche | 9.626.913 | 8,73 | 8.795.626 | 8,55 | 9,45 |
| Totale generale | 110.322.482 | 100,00 | 102.964.778 | 100,00 | 7,15 |
La raccolta globale da clientela e banche è pertanto risultata pari a 110.323 milioni, +7,15%.

Quanto alle singole componenti, i conti correnti e i depositi a vista, in calo del 9,11% a 30.554 milioni, hanno costituito il 72,07% dell'intera raccolta diretta. Le obbligazioni hanno evidenziato un incremento del 24,11% a 4.384 milioni. I depositi a scadenza sono ammontati a 4.376 milioni, +64,40%. I pronti contro termine hanno segnato 2.241 milioni, +42,19%. Gli assegni circolari hanno cifrato 93 milioni, -20,39%. La voce rappresentata dalle passività per leasing, riferiti a contratti di locazione rappresentati sulla base di quanto previsto dall'IFRS16, è ammontata a 163 milioni, -4,61%, mentre le altre forme di raccolta sono salite da 96 a 582 milioni, +504,11%. Relativamente al risparmio gestito, si fa rimando al paragrafo della presente relazione dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

Nel corso del 2023 la dinamica dei prestiti bancari a livello di sistema è stata condizionata da una congiuntura generale poco dinamica e dall'incremento dei tassi in relazione alla politica monetaria restrittiva.
Ciò nonostante, i finanziamenti a clientela del nostro gruppo sono complessivamente ammontati a 34.480 milioni, +4,42%. Il rapporto finanziamenti/raccolta diretta da clientela si è così portato all'81,33%, rispetto al 79,05%.
I finanziamenti a clientela, di cui alla tabella che segue, costituiscono una riesposizione di quelli riportati negli schemi di stato patrimoniale e sono rappresentati solo dai finanziamenti, con esclusione dei titoli, fatta eccezione per quei titoli che per loro natura non rappresentano un investimento finanziario. Sono pari alla somma dei finanziamenti ricompresi nella voce «40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -b) crediti verso clientela» e nella voce «20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico -c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | Compos. % | 31/12/2022 | Compos. % | Variaz. % |
|---|---|---|---|---|---|
| Conti Correnti | 3.595.829 | 10,43 | 3.601.999 | 10,91 | -0,17 |
| Mutui | 20.820.558 | 60,38 | 19.989.083 | 60,54 | 4,16 |
| Prestiti personali e cessioni del quinto | 542.180 | 1,57 | 502.524 | 1,52 | 7,89 |
| Factoring | 3.789.704 | 10,99 | 3.273.352 | 9,91 | 15,77 |
| Altri finanziamenti | 4.978.676 | 14,45 | 4.864.391 | 14,73 | 2,35 |
| Titoli di Debito | 753.245 | 2,18 | 788.830 | 2,39 | -4,51 |
| Totale | 34.480.192 | 100,00 | 33.020.179 | 100,00 | 4,42 |
Al totale dei finanziamenti a clientela le varie voci hanno contribuito in misura diversa. La voce principale è stata costituita dai mutui, ipotecari e chirografari, che, con un aumento del 4,16% a 20.821 milioni, sono risultati pari al 60,38% dell'intero monte finanziamenti. Ricomprendono anche le attività cedute non cancellate in relazione alle operazioni di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) ed all'operazione di autocartolarizzazione per le quali non si è proceduto alla cancellazione in quanto non sono stati soddisfatti i requisiti previsti dall' IFRS 9 per l'eliminazione contabile. Significativo, come già nell'esercizio di raffronto, l'incremento dei mutui ipotecari residenziali da parte della controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA. Seguono gli altri finanziamenti (anticipi, sovvenzioni, ecc.) che si sono attestati a 4.979 milioni, +2,35%, corrispondenti al 14,45% dei finanziamenti. Buona la dinamica delle operazioni di factoring, +15,77% a 3.790 milioni, e dei prestiti personali, +7,89% a 542 milioni, mentre i conti correnti si sono ridotti leggermente, -0,17% a 3.596 milioni, e sono diminuiti pure i titoli di debito, pari a 753 milioni, -4,51%. Questi ultimi derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalle partecipate Banca della Nuova Terra spa e Alba Leasing spa e ricomprendono anche i titoli emessi nell'ambito delle cinque operazioni di cessione di crediti NPL dagli SPV Diana, POP NPLS 2020, POP NPLS 2021 e POP NPLS 2022 e

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

POP NPLS 2023.
L'aggregato crediti deteriorati netti è sceso del 7,61%, portandosi a 562 milioni rispetto a 609 milioni; nel periodo di raffronto si era evidenziata una riduzione del 27,27%. Tale aggregato è pari all'1,63% (1,84% nel periodo di confronto) della voce finanziamenti verso clientela, la sua contrazione è stata dovuta sia alle cessioni effettuate di crediti NPL, sia al perseveramento nella politica di rafforzamento delle strutture aziendali preposte all'erogazione, gestione e monitoraggio del credito.
L'ammontare delle rettifiche complessive riferite ai crediti deteriorati è stato pari a 754 milioni, -11,44%, corrispondenti al 57,29% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 58,32% dell'anno precedente. La voce ha risentito dell'effetto delle cessioni di crediti NPL effettuate. Le rettifiche di periodo sono risultate superiori rispetto a quelle dello scorso esercizio. I crediti deteriorati lordi sono scesi da 1.460 milioni a 1.316 milioni, -9,84%. L'NPL Ratio riferito a tali crediti è calato dal 4,29% al 3,71%.
L'apposita tabella riporta una sintetica esposizione dei crediti deteriorati e in bonis.
Le sofferenze nette, depurate dalle svalutazioni, sono ammontate a 62 milioni, -48,93% (- 36,64% nel periodo di confronto), e corrispondono allo 0,18% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,37% al 31 dicembre 2022. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze in essere, le rettifiche di valore sono passate da 396 milioni a 286 milioni (-27,75%), pari all'82,14% dell'importo lordo di tali crediti, rispetto al 76,48% dell'anno precedente. È una delle 
percentuali di copertura più elevate a livello nazionale. Se si tiene conto degli importi passati a conto economico in anni precedenti su posizioni già a sofferenze e per le quali la banca mantiene un'evidenza contabile, a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per tali crediti si attesta circa al 95%.
Le inadempienze probabili sono salite leggermente, al netto delle svalutazioni, a 438 milioni (+1,86%), corrispondenti all'1,27% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto all'1,30% dell'anno precedente. Le relative rettifiche con l'attuale grado di copertura del 51,03% sono state pari a 456 milioni, +1,29% sul periodo di confronto quando ammontavano a 451 milioni; l'anno precedente il grado di copertura era del 51,17%.
I crediti scaduti deteriorati netti, determinati secondo la normativa di Vigilanza, sono stati pari a 62 milioni (+9,39%), e rappresentano lo 0,18% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,17%.
Gli accantonamenti, a fronte dei crediti in bonis, hanno sommato 250 milioni, +71,43%, e sono pari allo 0,73% degli stessi rispetto allo 0,45%. Le rettifiche per 58 milioni sono relative allo Stage 1 e per 192 milioni riguardano la Stage 2. Incremento che sconta le incertezze del contesto macroeconomico e geopolitico, ma soprattutto ulteriori overlay prudenziali che interessano il portafoglio crediti ora complessivamente per circa 200 milioni.
Le rettifiche complessive sono passate da 997 milioni a 1.004 milioni.

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Per quanto attiene all'andamento dei mercati finanziari si rinvia a quanto riportato nella relazione sulla gestione della Capogruppo.
Al 31 dicembre 2023 la posizione interbancaria netta segnava un saldo negativo di 7.796 milioni rispetto a un saldo negativo di 9.516 milioni a fine 2022. Le disponibilità di cassa e liquidità ammontavano a 4.547 milioni rispetto a 6.991 milioni.
Al 31 dicembre 2023 la Capogruppo aveva in essere due operazioni TLTRO con la BCE per complessivi 4.506 milioni dopo il rimborso della tranche di 4.368 milioni del 28 giugno 2023. La prima operazione ancora in vigore, per l'importo di 806 milioni, decorre dal 24 marzo 2021 e ha scadenza 27 marzo 2024. La seconda è stata accesa il 29 settembre 2021 per 3.700 milioni e ha scadenza 25 settembre 2024. Dal 23 novembre 2022 il tasso di interesse sulle operazioni ancora in essere è indicizzato al tasso di interesse medio del Deposit Facility calcolato a decorrere da tale data, fermo restando il rispetto dei requisiti dei target assegnati da BCE sui crediti netti erogati.
La liquidità, seppur in calo a seguito del rimborso della prima tranche di TLTRO III, è rimasta abbondante per tutto il periodo in esame. L'esposizione a tale rischio viene monitorata con riferimento sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. Gli indicatori previsti dal Regolamento Delegato della Commissione Europea, quello a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio), si posizionano entrambi su livelli ampiamenti superiori ai minimi previsti il primo al 188% e il secondo al 126%. Lo stock di attività rifinanziabili presso la BCE, comprensivo di Abaco, al netto degli haircut applicati, ammontava al 31 dicembre 2023 a 17,489 miliardi, di cui 7,281 liberi e 10,208 impegnati.
L'operatività della tesoreria, sul lato degli impieghi, ha ancora privilegiato il ricorso alla Deposit Facility presso la BCE remunerata al 4% (dato al 31 dicembre) e priva di rischio. Dopo il rimborso della prima tranche di TLTRO, buona parte della liquidità depositata è stata raccolta sul mercato telematico dei pronti contro termine con controparti istituzionali (MMF Money Market Facility), tramite Euronext Clearing (ex Cassa di Compensazione e Garanzia) con sottostante titoli di Stato italiani, e sul mercato OTC, tramite operazioni bilaterali con primarie controparti finanziarie con sottostante titoli di Stato esteri in euro, titoli corporate e cartolarizzazioni. L'attività di raccolta in pronti contro termine è risultata di importo significativo e a tassi vantaggiosi, grazie al collaterale di ottima qualità presente in portafoglio. In netta ripresa, favorita dalla risalita dei tassi, anche l'attività relativa ai depositi interbancari (quasi esclusivamente di raccolta); tra questi rientrano i depositi effettuati con il MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) nell'ambito dell'operatività di money market con il Tesoro a cui partecipiamo come controparte autorizzata.
Al 31 dicembre 2023 i portafogli di attività finanziarie rappresentate da strumenti finanziari, escluse le cartolarizzazioni, ammontavano complessivamente a 13.939 milioni, in aumento dell'1,99% rispetto al 31 dicembre 2022. Il prospetto che segue evidenzia la consistenza delle singole attività e le variazioni percentuali.

| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 150.073 | 179.665 | -16,47 |
| di cui prodotti derivati | 22.717 | 63.361 | -64,15 |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 220.051 | 686.768 | -67,96 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3.212.616 | 2.555.705 | 25,70 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 10.355.943 | 10.245.242 | 1,08 |
| Totale | 13.938.683 | 13.667.380 | 1,99 |
Analizzando i singoli comparti, le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono diminuite del 67,96% a seguito dell'opera di alleggerimento sui Fondi e Sicav iniziata nel 2022 e conclusa nel secondo trimestre del corrente esercizio. Sono risultate in aumento le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (+25,70%), a seguito dell'acquisto di titoli di Stato esteri a breve scadenza, mentre sono diminuite le attività finanziarie detenute per la negoziazione (-16,47%). Poco variate invece le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (+1,08%).
Nel complesso, seppur in diminuzione, è stata ancora privilegiata la componente a tasso variabile dei titoli di Stato italiani, oltre a titoli di Stato di Paesi dell'Eurozona a breve o brevissima scadenza e obbligazioni bancarie e corporate, in prevalenza ESG.
L'ammontare complessivo di titoli di Stato a tasso variabile e indicizzati all'inflazione è stato pari a circa 5,5 miliardi, in diminuzione rispetto ai 6,3 miliardi di fine 2022. I titoli ESG, in prevalenza green e social bond, sono ammontati a oltre 1,6 miliardi, pari a circa all'11% del portafoglio.
La durata finanziaria del portafoglio obbligazionario governativo, in calo rispetto al 31 dicembre 2022, si attesta a 3 anni e 4 mesi, mentre la modified duration all'1,50%, è sostanzialmente in linea. Nel complesso, comprendendo anche le obbligazioni (al netto delle cartolarizzazioni), la modified duration è dell'1,75%, in leggera diminuzione rispetto a fine 2022.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| Titoli di capitale | 28.831 | 50.856 | -43,31 |
| Quote di O.I.C.R. | 98.525 | 65.448 | 50,54 |
| Valore netto contratti derivati | 22.717 | 63.361 | -64,15 |
| Totale | 150.073 | 179.665 | -16,47 |
Il portafoglio di trading, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022 (-16,47%), è ammontato a 150 milioni e costituisce una parte poco significativa del complessivo portafoglio titoli.
L'operatività si è focalizzata prevalentemente sui titoli di capitale e sulle quote di OICR,


oltre che sui titoli di Stato italiani ed esteri. L'incremento ha riguardato le quote in OICR che comprendono sia ETF che Fondi e Sicav in ottica di diversificazione geografica, valutaria e settoriale in alternativa all'esposizione diretta in equity. Il saldo dei titoli di Stato al 31 dicembre 2023 risulta azzerato in quanto l'attività di trading su questo comparto è piuttosto veloce, solitamente chiusa a fine giornata.
Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value sono ammontate a 220 milioni e risultano in diminuzione del 67,96% rispetto ai 687 milioni di fine 2022.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| Obbligazioni bancarie | 20.318 | 17.250 | 17,79 |
| Obbligazioni altre | 37.252 | 33.100 | 12,54 |
| Quote di O.I.C.R. in euro | 160.446 | 617.273 | -74,01 |
| Quote di O.I.C.R. in divisa (USD) | 2.035 | 19.145 | -89,37 |
| Totale | 220.051 | 686.768 | -67,96 |
Il portafoglio è rimasto principalmente concentrato sugli OICR in euro che fanno riferimento soprattutto a fondi chiusi (fondi di private debt, di private equity, immobiliari e crediti) o fondi aperti inerenti a specifiche tematiche (PIR). Nel complesso, l'esposizione risulta notevolmente ridimensionata rispetto al 31 dicembre 2022, in ottica di contenimento della volatilità complessiva del portafoglio.
Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ha evidenziato nel complesso una crescita rispetto a fine 2022, attestandosi a 3.213 milioni (+25,70%). La risalita generalizzata della curva dei rendimenti ha infatti favorito l'investimento nel comparto in titoli di Stato a breve scadenza anche di Paesi dell'Eurozona ad elevato rating.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| Titoli di stato italiani a tasso variabile | 1.059.744 | 1.492.991 | -29,02 |
| Titoli di stato italiani a tasso fisso | 420.187 | 203.978 | 106,00 |
| Titoli di stato esteri | 1.028.400 | 338.768 | 203,57 |
| Obbligazioni bancarie | 419.910 | 295.117 | 42,29 |
| Obbligazioni altre | 192.534 | 129.192 | 49,03 |
| Titoli di capitale | 91.841 | 95.659 | -3,99 |
| Totale | 3.212.616 | 2.555.705 | 25,70 |
Più nel dettaglio, è stata alleggerita l'esposizione ai titoli di Stato italiani a tasso variabile (-29,02%) che ora si attesta a 1.060 milioni, mentre è aumentata di oltre 200 milioni la componente a tasso fisso a breve scadenza (+106%). In notevole incremento anche i titoli di

Stato di Paesi dell'Eurozona a breve o brevissima scadenza (+203,57%). Il peso complessivo dei titoli di Stato italiani sul comparto si attesta al 46,07%, in netto calo rispetto allo scorso esercizio.
Anche le obbligazioni bancarie, le obbligazioni di amministrazioni pubbliche (sovranational) e le obbligazioni corporate non bancarie hanno evidenziato variazioni positive, nel complesso pari a +44,34%, rispetto allo scorso esercizio. I titoli di capitale hanno evidenziato variazioni negative per effetto delle svalutazioni (-3,99%).
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono ammontate a 10.356 milioni, in crescita dell'1,08% rispetto al 31 dicembre 2022.
Riguardo alla composizione del portafoglio, si evidenzia, rispetto al 31 dicembre 2022, la diminuzione dei titoli di Stato italiani, sia a tasso variabile (-9,24%) e sia a tasso fisso (-14,13%), e l'incremento dei titoli di Stato esteri (+20,01%), in parte di tipo ESG. La componente di titoli di Stato a tasso variabile ha favorito un ottimo incremento del flusso cedolare attenuando gli effetti derivanti dalla salita dei tassi di interesse di riferimento che sembrano aver raggiunto un picco. Nel periodo sono stati inoltre ancora privilegiati gli investimenti in obbligazioni bancarie (+26,84%), sia italiane e sia estere, e corporate (+19,04%) in prevalenza di tipo ESG, soprattutto green bond e social bond. In diminuzione a seguito di rimborsi (-19,62%) gli investimenti in altre amministrazioni pubbliche.
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variaz. % |
|---|---|---|---|
| CREDITI VERSO BANCHE | 1.106.533 | 872.396 | 26,84 |
| Obbligazioni bancarie italia | 875.468 | 662.648 | 32,12 |
| Obbligazioni bancarie estere | 231.065 | 209.748 | 10,16 |
| CREDITI VERSO CLIENTELA | 9.249.410 | 9.372.846 | -1,32 |
| Titoli di stato italiani a tasso variabile | 4.005.761 | 4.413.601 | -9,24 |
| Titoli di stato italiani a tasso fisso | 1.450.465 | 1.689.096 | -14,13 |
| Titoli di stato esteri | 2.795.577 | 2.329.482 | 20,01 |
| Obbligazioni altre amministrazioni pubbliche | 254.003 | 315.996 | -19,62 |
| Obbligazioni altre | 743.604 | 624.671 | 19,04 |
| Totale | 10.355.943 | 10.245.242 | 1,08 |
Il 2023 ha visto un andamento debole dell'industria del risparmio gestito, che si è tradotto in una raccolta netta negativa a livello di sistema. I risparmiatori hanno mantenuto un atteggiamento molto prudente e poco propenso ad effettuare investimenti di medio lungo periodo, a causa soprattutto dell'incertezza connessa alla dinamica inflattiva e alle politiche monetarie restrittive attuate dalle banche centrali. Di contro, le masse amministrate hanno beneficiato del positivo andamento dei mercati finanziari.
Per quanto attiene, nello specifico, ai fondi, l'attività di raccolta ha penalizzato soprattutto i prodotti bilanciati e flessibili, i cui deflussi sono stati solo in parte compensati dal buon

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

andamento degli obbligazionari. In particolare, questi ultimi hanno tratto giovamento sia del ritorno di interesse dei risparmiatori, dopo anni in cui il mercato si era caratterizzato per tassi sostanzialmente a zero, sia dalla reattività delle case di gestione nel modulare un'offerta commerciale più adeguata al nuovo contesto.
Le cennate dinamiche generali hanno condizionato i risultati del Gruppo, tuttavia i numeri evidenziano una lusinghiera crescita. Il totale del patrimonio gestito nelle diverse forme ha segnato 7.176 milioni +12,37%, di cui 5.286 milioni +13,99%, fondi comuni di investimento e SICAV tra cui Popso (SUISSE) Investment Fund Sicav; 1.890 milioni +8,07% gestioni patrimoniali della banca.

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE Italia All-Share, ha chiuso l'anno 2023 con una performance positiva del 55,03%, segnando un prezzo di riferimento al 29 dicembre 2023 di 5,86 euro, contro i 3,78 euro di fine 2022. L'indice generale Ftse Italia All-Share nello stesso periodo ha registrato un rialzo pari al 26,28%, mentre l'indice settoriale Ftse Italia All-Share Banks ha avuto un incremento del 42,32%.
In merito alle azioni proprie, la cui operatività è svolta nel rispetto dell'apposita delibera assembleare, si segnala che la Capogruppo deteneva in portafoglio n. 3.632.633 azioni, in diminuzione di 9.085 azioni rispetto a fine 2022 per effetto delle assegnazioni eseguite in attuazione delle Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, cui si aggiungono le n. 36.730 azioni detenute dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nell'ambito del piano dei compensi basato su strumenti finanziari previsto dalle Politiche retributive di Gruppo, per un valore di bilancio di 25,418 milioni.
Le partecipazioni sono ammontate a 376 milioni, +16,65%, essenzialmente per la valutazione al patrimonio netto delle partecipate, a eccezione delle meno significative.
Per i relativi commenti, facciamo rimando alla relazione degli amministratori sulla gestione a corredo del bilancio dell'esercizio 2023 della Capogruppo, nonché alla nota integrativa, parte A sezione 3 e parte B sezione 7.
L'operatività con parti correlate è disciplinata dal "Regolamento operazioni con parti correlate" adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, a norma del quale si forniscono, di seguito, le previste informazioni, e dalla circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia.
Le operazioni con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24 e dal predetto Regolamento Consob, rientrano nella normale operatività del Gruppo bancario e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato e nel caso di controllate e collegate comunque sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica.
Con riferimento agli obblighi informativi di cui all'articolo 5 del Regolamento Consob, si precisa che, nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2023, sono state deliberate, da parte dei competenti Organi della Capogruppo, le seguenti operazioni di maggiore rilevanza con parte correlata:


complessivi € 2.220.922.000 a revoca ed € 900.000.000 con scadenza 1/11/2023; delibere del 15/6/2023;
Nell'esercizio 2023 non sono state perfezionate operazioni con parti correlate né di maggiore, né di minore rilevanza, che abbiano influito in misura significativa sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici del Gruppo. Non si registrano, inoltre, modifiche e/o sviluppi delle operazioni con parti correlate effettuate nel 2022 - nessuna comunque atipica, inusuale o a condizioni non di mercato - che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici del Gruppo nel 2023.
In relazione alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che le operazioni o posizioni con parti correlate, come classificate dai predetti IAS 24 e Regolamento Consob, hanno un'incidenza contenuta sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari del Gruppo. Nella nota integrativa, Parte H, al paragrafo "operazioni con parti correlate", è riportata la tabella riepilogativa relativa ai rapporti intrattenuti con parti correlate.
Durante l'esercizio 2023 e in quello in corso non si segnalano posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali, per tali intendendosi, in relazione al contenuto della Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, ai conflitti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

| Collegate alla Capogruppo | Collegate alle controllate | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
| ATTIVITÀ | 589.408 | 701.255 | 71.719 | 72.908 |
| PASSIVITÀ | 89.376 | 92.214 | 13.653 | 11.347 |
| GARANZIE E IMPEGNI | 113.287 | 210.634 | 1.423 | 685 |
| Garanzie rilasciate | 20.392 | 20.402 | 418 | 364 |
| Impegni | 92.896 | 190.232 | 1.006 | 321 |
In relazione all'art. 15 (già art. 36) del Regolamento Consob n. 16191/2007 (Regolamento Mercati), in tema di condizioni per la quotazione delle società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si attesta che l'unica società interessata è Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA che ha già adottato adeguate procedure per assicurare piena conformità alla predetta normativa.
Tra le attività immateriali sono iscritti avviamenti per 16,997 milioni, di cui 7,847 milioni relativo all'acquisizione di Factorit spa avvenuta nel 2010, 4,785 milioni relativi a PrestiNuova spa acquisita nel 2018 e successivamente incorporata da Banca della Nuova Terra spa e 4,365 milioni relativi a Rent2Go srl, società di cui la Capogruppo ha acquisito il controllo totalitario in data 1° aprile 2022. Per detti avviamenti si è proceduto, in conformità a quanto previsto dallo IAS36, ai relativi test di impairment, effettuati al fine di verificare eventuali perdite di valore. Ne è data informativa nella parte B, sezione 10 Attività immateriali, della nota integrativa. L'insieme dei processi valutativi di cui sopra non ha evidenziato la necessità di svalutare gli avviamenti iscritti.
A fine 2023 i dipendenti del Gruppo erano n. 3.597 in aumento di n. 123 unità sull'anno precedente.
Le strutture preposte sono state costantemente impegnate nelle attività di selezione, formazione e gestione del personale al fine di garantire la disponibilità delle risorse professionali necessarie allo sviluppo operativo e dimensionale del Gruppo, tenuto pure conto dei processi evolutivi in corso sui mercati di riferimento.
Nella nota integrativa consolidata è indicata la ripartizione dei dipendenti per categoria.


Al 31 dicembre 2023 il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo, è risultato pari a 3,809,274 milioni. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2022 pari a 3.387,436 milioni, con un aumento di 421,838 milioni (+12,45%). La variazione deriva essenzialmente in positivo dalla contabilizzazione dell'utile dell'esercizio in rassegna e dalla riduzione delle riserve negative da valutazione e in negativo dalla distribuzione di quota parte dell'utile dell'esercizio 2022.
L'Assemblea dei Soci tenutasi il 29 aprile 2023, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2022 e la destinazione dell'utile, ha deliberato la distribuzione di un dividendo, pagato dal 24 maggio 2023, di € 0,28 per ciascuna delle n. 453.385.777 azioni in circolazione al 31 dicembre 2022. Il capitale sociale della Capogruppo, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.
I sovrapprezzi di emissione sono leggermente variati e sono risultati pari a 78,949 milioni, con una diminuzione 29 mila euro, per differenze negative tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.
La voce riserve è salita a 1.950,646 milioni (+8,95%); l'incremento di 160,178 milioni è derivato essenzialmente dall'accantonamento di quota parte dell'utile dell'esercizio 2022.
La voce riserve da valutazione, rappresentata principalmente dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, ha registrato un saldo ancora negativo di 16,222 milioni, in netto miglioramento rispetto a fine 2022, quando era negativa per 68,086 milioni; l'effetto è da ricollegarsi all'andamento positivo dei mercati finanziari. Le azioni proprie in portafoglio, pari a 25,418 milioni sono aumentate leggermente.
In merito all'adeguatezza patrimoniale, la normativa armonizzata per le banche e per le imprese di investimento è contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) che definiscono i limiti generali in materia di coefficienti patrimoniali che sono pari al 7% per il CET1 Ratio, all'8,50% per il Tier1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio. La Banca Centrale Europea, che in virtù dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di valutazione prudenziale, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunicazione del 15 dicembre 2022 a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP) condotto nel 2022, ha trasmesso alla Capogruppo la decisione del Supervisory Board riguardo ai coefficienti minimi da rispettare su base consolidata con decorrenza 1° gennaio 2023.
I livelli minimi di capitale chiesti al nostro Gruppo bancario attengono a:
˗ un requisito minimo di Common Equity Tier1 Ratio pari all'8,50%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (4,50%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (1,50%);

Mentre i primi due addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,66%.
In data 1° dicembre 2023, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale SREP condotto nel 2023, è pervenuta dalla Banca Centrale Europea la notifica della nuova decisione di requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata, con efficacia dal 1° gennaio 2024. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,79% (precedente 2,66%). Il nuovo coefficiente, da detenere sotto forma di capitale primario di classe 1 (CET1) almeno per il 56,25% e di capitale di classe 1 almeno per il 75%, include una quota pari a 0,04% a titolo di maggiorazione del requisito di secondo pilastro per le esposizioni deteriorate. Conseguentemente, il livello minimo di Common Equity Tier1 Ratio richiesto è pari all'8,57%, il Tier1 Capital Ratio minimo richiesto è pari al 10,59%, mentre il Total Capital Ratio minimo richiesto è pari al 13,29%.
Dal 2017 la BCE fornisce altresì alla banca una "Linea d'orientamento di secondo pilastro" (Pillar 2 Guidance) che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili. I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza, comprensivi di quota parte dell'utile al 31 dicembre 2023, si sono attestati a 4.053,189 milioni (Phased-in) e 3.998,239 milioni (Fully Phased), mentre le attività di rischio ponderate consolidate sono state pari a 22.852,976 milioni.
Per completezza d'informazione, si segnala che il Gruppo ha deciso di avvalersi del disposto del Regolamento (UE) 2017/2395 che ha concesso agli intermediari vigilati la possibilità di includere, in via temporanea, nel computo del proprio capitale primario di classe 1, un importo addizionale teso a «neutralizzare» gli effetti che si avrebbero a seguito dei maggiori accantonamenti contabili derivanti dall'immediata adozione del Principio contabile IFRS9 entrato in vigore il 1° gennaio 2018. Con Regolamento (UE) 2020/873 del 24 giugno 2020 sono state apportate modifiche a tali disposizioni transitorie, sia riguardo all'arco temporale e sia alle percentuali di computabilità. Mentre le rettifiche addizionali legate all'entrata in vigore del Principio contabile IFRS9 hanno mantenuto le percentuali precedentemente previste (ossia, con il totale azzeramento nel 2023), quelle legate all'emergenza Covid-19 sono applicate al valore del patrimonio CET1 tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 100% nel 2020 e 2021, al 75% nel 2022, al 50% nel 2023, al 25% nel 2024, allo 0% nel 2025.


Di seguito sono riportati i requisiti riferiti al Gruppo al 31 dicembre 2023:
| Coefficienti patrimoniali Gruppo | Phased-in | Fully Phased |
|---|---|---|
| CET1 Ratio | 15,37% | 15,13% |
| Tier1 Capital Ratio | 15,37% | 15,13% |
| Total Capital Ratio | 17,73% | 17,50% |
Il Leverage Ratio consolidato è pari al 5,54% applicando i criteri transitori (phased-in) e al 5,46% in funzione dei criteri previsti a regime (fully phased).
La Capogruppo, in conformità a quanto previsto dal documento ESMA (European Securities and Markets Authority) n. 725/2012, che originava dalla costatazione di un valore di mercato per numerose società quotate inferiore al book-value, ha provveduto a un impairment test dell'intiero complesso aziendale. I risultati di tale test, di cui viene fornita informativa più dettagliata nella parte B «Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato», Sezione 10 «Attività immateriali», della Nota integrativa consolidata, hanno evidenziato un valore economico del Gruppo superiore al patrimonio netto consolidato.
Rassegniamo di seguito i rapporti tra il patrimonio comprensivo dell'utile di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2022:
Nel prospetto che segue, si provvede al raccordo tra il patrimonio netto e l'utile della Capogruppo e quelli consolidati.
| (in migliaia di euro) | Patrimonio netto |
di cui: Utile d'esercizio |
|---|---|---|
| Patrimonio netto della Capogruppo al 31.12.2023 | 3.178.642 | 392.766 |
| Rettifiche di consolidamento | -35.247 | -35.247 |
| Differenza rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in: | ||
| - società consolidate con il metodo integrale | 501.538 | 65.085 |
| - società valutate con il metodo del patrimonio netto | 164.341 | 38.558 |
| Saldo al 31.12.2023 come da bilancio consolidato di Gruppo | 3.809.274 | 461.162 |

La solvibilità del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio è valutata dalle agenzie di rating Fitch Ratings, DBRS Morningstar e Scope Ratings. Al riguardo si fa rimando alla relazione degli amministratori della Capogruppo sulla gestione a corredo del bilancio dell'esercizio 2023.
Nonostante le debolezze del ciclo congiunturale, il nostro Gruppo ha realizzato nell'esercizio in esame un utile record. Il 2023 si è infatti chiuso con un utile di 461,162 milioni, in aumento dell'83,50% rispetto ai 251,321 milioni dell'anno precedente. Il risultato deriva dal buon andamento di tutte le componenti di ricavi, in primis dalla dinamica del margine d'interesse.
I commenti alle varie voci fanno riferimento ai dati esposti nella tabella «Sintesi conto economico», di seguito riportata, che costituiscono una riclassifica rispetto a quelli rappresentati negli schemi previsti dal provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005. Viene altresì riportata la tabella dell'evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato, che evidenzia la dinamica dell'evoluzione del conto economico nell'arco dell'anno.
Il margine d'interesse ha registrato un aumento del 37,57%, attestandosi a 936,955 milioni rispetto a 681,067 milioni. Il persistere delle pressioni inflazionistiche e della politica monetaria restrittiva della BCE hanno mantenuto alto il livello dei tassi, impattando così significativamente sui finanziamenti a clientela a tasso variabile e sulle nuove erogazioni. Il differenziale complessivo tra tassi attivi e passivi ha registrato un aumento rispetto al periodo di confronto.
La voce interessi attivi ha segnato un'eccellente performance: da 834,558 a 1.812,025 milioni, +117,12%. L'aumento è da ricondursi in primo luogo ai proventi dei crediti verso clientela, che hanno registrato volumi medi in crescita, cui seguono i proventi del portafoglio titoli riferibili in particolare a quelli di Stato indicizzati, sospinti dal perdurare dell'inflazione e dalle politiche monetarie restrittive della BCE; segue il forte incremento dei proventi relativi ai crediti d'imposta acquisiti connessi ai D.L. «Cura Italia» e «Rilancio» pari a 74,711 milioni rispetto a 39,982 milioni. Gli interessi passivi sono ammontati a 875,070 milioni rispetto a153,491 milioni +470,11%. La notevole dimensione delle masse di raccolta ha comportato un consistente aumento del costo. Di rilievo anche l'incremento degli interessi corrisposti a fronte delle operazioni di rifinanziamento TLTRO III e di quelli relativi a PCT con banche.
Le commissioni nette hanno evidenziato un discreto andamento, attestandosi a 402,560 milioni, +5,77%. A fronte di una sostanziale stabilità di quelle legate all'attività in titoli e prodotti finanziari, sono risultate in buon aumento quelle per garanzie rilasciate, per finanziamenti e conti correnti, raccolta ordini, estero, nonché incassi e pagamenti. In contrazione quelle connesse a carte di credito.
I dividendi incassati sono stati pari a 7,652 milioni rispetto a 6,464 milioni, +18,38%.

Relazione finanziaria annuale 2023
Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo
| (in migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazioni assolute |
Variazioni % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 936.955 | 681.067 | 255.888 | 37,57 |
| Dividendi | 7.652 | 6.464 | 1.188 | 18,38 |
| Commissioni nette | 402.560 | 380.590 | 21.970 | 5,77 |
| Risultato dell'attività finanziaria [a] | 115.313 | 69.565 | 45.748 | 65,76 |
| Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate al FVTPL [b] |
5.208 | -67.588 | 72.796 | n.s. |
| di cui FINANZIAMENTI | -682 | -10.460 | 9.778 | n.s. |
| di cui ALTRO | 5.890 | -57.128 | 63.018 | n.s. |
| Margine di intermediazione | 1.467.688 | 1.070.098 | 397.590 | 37,15 |
| Rettifiche di valore nette [c] | -224.542 | -169.754 | -54.788 | 32,27 |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 1.243.146 | 900.344 | 342.802 | 38,07 |
| Spese per il personale [d] | -293.042 | -269.146 | -23.896 | 8,88 |
| Altre spese amministrative [e] | -283.016 | -262.003 | -21.013 | 8,02 |
| Altri oneri/ proventi di gestione [d] | 94.336 | 82.194 | 12.142 | 14,77 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [f] | -26.488 | -14.288 | -12.200 | 85,39 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali |
-72.483 | -62.480 | -10.003 | 16,01 |
| Costi operativi | -580.693 | -525.723 | -54.970 | 10,46 |
| Risultato della gestione operativa | 662.453 | 374.621 | 287.832 | 76,83 |
| Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario [e] | -38.874 | -45.909 | 7.035 | -15,32 |
| Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti | 36.705 | 25.178 | 11.527 | n.s. |
| Risultato al lordo delle imposte | 660.284 | 353.890 | 306.394 | 86,58 |
| Imposte sul reddito dell'operatività corrente | -199.122 | -102.569 | -96.553 | n.s. |
| Risultato netto | 461.162 | 251.321 | 209.841 | 83,50 |
| (Utili) perdite di pertinenza di terzi | 0 | 0 | 0 | n.s. |
| Utili (perdite) di pertinenza della capogruppo | 461.162 | 251.321 | 209.841 | 83,50 |
Note:
[a] il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 del conto economico;
[b] il risultato delle altre attività finanziarie valutate al FVTPL è costituito dalla voce 110 del conto economico;
[c] le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 - 140 - 200 a) del conto economico comprensive degli utili da cessione per euro 4,157 milioni;
[d] le spese del personale e gli altri proventi di gestione sono stati nettati della partita di giro rappresentata dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a 7,226 milioni di euro;
[e] gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario sono stati scorporati dalla voce altre spese amministrative ed evidenziati separatamente;
[f] gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri si riferiscono alla voce 200 b).
Il risultato dell'attività finanziaria, somma delle voci 80-90-100 del conto economico, è stato positivo per 115,313 milioni rispetto a 69,565 milioni +65,76%. Il portafoglio delle attività detenute per negoziazione (voce 80) ha evidenziato un risultato positivo di 112,981 milioni, in aumento del 297,76% rispetto a 28,404 milioni. A fronte di utili da negoziazione di titoli per 2,652 milioni dell'esercizio precedente, si sono registrati utili per 16,299 milioni, mentre l'utile legato all'attività in cambi e valute da 39,987 milioni è salito a 92,963 milioni.
Positivo per 1,317 milioni lo sbilancio netto tra plusvalenze e minusvalenze su titoli, a fronte di un saldo negativo di 17,630 milioni dell'anno precedente. Il risultato dell'attività in derivati è stato positivo per 2,374 milioni, rispetto a un dato negativo per 0,919 milioni. Leggermente

positive e in riduzione da 4,314 milioni a 0,028 milioni le differenze di cambio. La voce 90 – risultato netto dell'attività di copertura – è stata negativa per 76 mila euro. L'utile da cessione/riacquisto (voce 100), riclassificato, è ammontato a 2,408 milioni rispetto a 41,324 milioni. L'importo dell'esercizio non ricomprende 4,157 milioni di utili netti da cessione su crediti NPL, che sono stati riclassificati nelle rettifiche su crediti e attività finanziarie. Nella sua articolazione, prevista dall'IFRS9, è così composto: risultato da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3,488 milioni; attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -1,166 milioni; passività finanziarie 0,087 milioni; nel periodo di raffronto erano state effettuate consistenti cessioni di titoli di Stato appostati nelle attività finanziarie al costo ammortizzato per le quali si era ritenuto opportuno realizzare le plusvalenze. Il risultato netto delle altre attività e passività valutate al fair value con impatto sul conto economico (voce 110) è stato positivo per 5,208 milioni rispetto a uno negativo per 67,588 milioni, che ricomprendeva minusvalenze per ben 57,128 milioni in buona parte riconducibili a svalutazioni di fondi mobiliari; per l'importo negativo di 0,682 milioni, rispetto a un dato sempre negativo di 10,460 milioni, si riferisce a crediti verso clientela.
Il margine d'intermediazione si è attestato a 1.467,688 milioni, +37,15%, riflettendo il buon andamento dell'attività «core», margine d'interesse, operatività in titoli, ma anche il discreto incremento delle commissioni. Nella sua composizione, il margine d'interesse ha concorso per il 63,84% rispetto al 63,65%.
Le incertezze del contesto geopolitico internazionale e il persistere di una debolezza ciclica hanno fatto ritenere opportuni il mantenimento di un solido livello di copertura e una politica di accantonamenti prudenziali. Il tutto si è tradotto in un aumento delle rettifiche/ riprese di valore per rischio di credito riferite sia all'esposizione verso clientela e verso banche e sia ai titoli, che si sono attestate a 224,542 milioni rispetto a 169,754 milioni, +32,27%. Nell'esercizio sono state perfezionate una cessione massiva di crediti NPL denominata POP NPLS 2023 e alcune cessioni Single Name con una riclassifica di utili netti da cessione per 4,157 milioni e si è registrato un accantonamento di fondi per garanzie e impegni per 32,982 milioni, a fronte di 19,937 milioni. Il perfezionamento delle operazioni di cessione di crediti NPL è in linea con la politica del Gruppo in materia di riduzione dei crediti NPL e risponde alle raccomandazioni della BCE.
Nelle sue componenti, la sottovoce 130), rettifiche su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, che sono date dall'esposizione verso clientela e banche sotto forma sia di finanziamenti e sia di titoli, riclassificata per gli utili da cessione di cui sopra, ha segnato 202,614 milioni, +32,86% rispetto a 152,505 milioni; al netto di accantonamenti e riprese di valore nette su titoli e banche per importi modesti, si riferisce a finanziamenti alla clientela. Si è registrato un rallentamento nella dinamica dei crediti deteriorati e, sia pure leggera, anche del tasso di default da ricollegarsi pure alle varie iniziative che il Gruppo ha messo in atto sia per migliorare la qualità del credito e sia per affinare i processi di valutazione dei crediti stessi, in particolare quelli appostati nelle sofferenze, nelle inadempienze probabili, nei crediti scaduti, determinati secondo le normative di vigilanza, oltre a quelli afferenti alle posizioni in bonis.
La sottovoce 130b) relativa alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva è stata positiva per 0,347 milioni a fronte di un dato negativo per 0,360



milioni. La stima delle perdite attese sui crediti performing viene determinata, in conformità a quanto richiesto dal principio IFRS 9, ricorrendo ad una modellazione che adotta ai fini del calcolo differenti macroscenari. Ad integrazione degli esisti dei modelli di stima della ECL, in continuità con quanto fatto nel bilancio 2022, sono stati introdotti, e portati a conto economico, management overlay per circa 113 milioni.
| 2023 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | IV Trimestre |
III Trimestre |
II Trimestre |
I Trimestre |
IV Trimestre |
III Trimestre |
II Trimestre |
I Trimestre |
| Margine di interesse | 268.513 | 241.105 | 235.290 | 192.047 | 203.815 | 156.943 | 164.119 | 156.190 |
| Dividendi | 3.073 | 2.271 | 1.645 | 663 | 365 | 413 | 5.448 | 238 |
| Commissioni nette | 112.466 | 95.554 | 98.058 | 96.482 | 104.231 | 91.840 | 93.057 | 91.462 |
| Risultato dell'attività finanziaria [a] | 35.643 | 21.553 | 28.306 | 29.811 | 24.183 | 4.029 | 24.260 | 17.093 |
| Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate al FVTPL [b] |
2.406 | -1.083 | -8.792 | 12.677 | 6.563 | -6.566 | -33.999 | -33.586 |
| di cui FINANZIAMENTI | -1.069 | -695 | -1.836 | 2.918 | 4.708 | 2.076 | -4.279 | -12.965 |
| di cui ALTRO | 3.475 | -388 | -6.956 | 9.759 | 1.855 | -8.642 | -29.720 | -20.621 |
| Margine di intermediazione | 422.101 | 359.400 | 354.507 | 331.680 | 339.157 | 246.659 | 252.885 | 231.397 |
| Rettifiche di valore nette [c] | -124.435 | -21.172 | -39.116 | -39.819 | -65.873 | -60.483 | -16.096 | -27.302 |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 297.666 | 338.228 | 315.391 | 291.861 | 273.284 | 186.176 | 236.789 | 204.095 |
| Spese per il personale [d] | -77.053 | -74.115 | -72.920 | -68.954 | -69.096 | -69.326 | -64.247 | -66.477 |
| Altre spese amministrative [e] | -78.915 | -66.918 | -69.210 | -67.973 | -71.288 | -60.059 | -68.154 | -62.502 |
| Altri oneri/ proventi di gestione [d] | 27.388 | 22.073 | 22.875 | 22.000 | 20.357 | 22.887 | 22.053 | 16.897 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [f] |
-7.459 | -6.453 | -7.193 | -5.383 | -6.545 | -1.495 | -6.653 | 405 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali |
-22.829 | -17.744 | -16.499 | -15.411 | -18.180 | -16.778 | -15.547 | -11.975 |
| Costi operativi | -158.868 | -143.157 | -142.947 | -135.721 | -144.752 | -124.771 | -132.548 | -123.652 |
| Risultato della gestione operativa | 138.798 | 195.071 | 172.444 | 156.140 | 128.532 | 61.405 | 104.241 | 80.443 |
| Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario [e] |
1.983 | - | -5.852 | -35.005 | -2.865 | -3.004 | -10.040 | -30.000 |
| Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti |
12.520 | 9.995 | 1.204 | 12.986 | 10.609 | 5.331 | 2.578 | 6.660 |
| Risultato al lordo delle imposte | 153.301 | 205.066 | 167.796 | 134.121 | 136.276 | 63.732 | 96.779 | 57.103 |
| Imposte sul reddito dell'operatività corrente | -40.728 | -63.563 | -55.117 | -39.714 | -36.241 | -17.507 | -32.018 | -16.803 |
| Risultato netto | 112.573 | 141.503 | 112.679 | 94.407 | 100.035 | 46.225 | 64.761 | 40.300 |
| (Utili) perdite di pertinenza di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Utili (perdite) di pertinenza della capogruppo | 112.573 | 141.503 | 112.679 | 94.407 | 100.035 | 46.225 | 64.761 | 40.300 |
Note:
[a] il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 del conto economico;
[b] il risultato delle altre attività finanziarie valutate al FVTPL è costituito dalla voce 110 del conto economico;
[c] le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 - 140 - 200 a) del conto economico;
[d], [e] e [f] i dati sono esposti in coerenza con le riclassifiche esposte nel prospetto di sintesi di conto economico consolidato riclassificato.
Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo
La voce 140, utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni, che consegue alle modifiche apportate ai flussi di cassa contrattuali, nel periodo ha registrato utili per 6,550 milioni rispetto a utili per 3,565 milioni.
È stato contabilizzato un accantonamento per impegni e garanzie rilasciate di 32,982 milioni, rispetto ad accantonamento per 19,937 milioni del periodo di raffronto.
Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela, che viene anche definito costo del credito, è salito dallo 0,51% allo 0,65%.
Il risultato della gestione finanziaria è aumentato da 900,344 milioni a 1.243,146, +38,07%.
Pur essendo continuati, come sempre, gli sforzi dedicati a migliorare l'efficienza delle strutture e a contenere le spese, i costi operativi hanno registrato un notevole aumento a 580,693 milioni rispetto a 525,723 milioni, +10,46%.
Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione, il così detto «cost income ratio», è sceso dal 49,13% al 39,57%, mentre il rapporto costi operativi/ totale dell'attivo si è attestato allo 1,01% rispetto allo 0,91%. Quanto alle singole componenti, le spese amministrative, normalizzate con l'esclusione dell'accantonamento dei proventi del fondo di quiescenza che hanno contropartita per pari importo negli altri oneri/proventi di gestione, hanno cifrato 576,058 milioni, +8,45%; di queste, le spese per il personale sono passate da 269,146 a 293,042 milioni, +8,88%, principalmente per gli adeguamenti contrattuali e l'incremento del personale per le nuove assunzioni del periodo, mentre le altre spese amministrative sono salite da 262,003 a 283,016 milioni, +8,02%. Di rilievo gli aumenti delle spese per luce acqua e riscaldamento, consulenze, noleggio e manutenzione di hardware e software, per l'utilizzo di reti interbancarie, costi informatici, manutenzione immobilizzazioni materiali, imposte e tasse informazioni e visure; in riduzione spese legali, e per servizi resi da terzi.
La voce «accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri» ha evidenziato accantonamenti di fondi per 26,488 milioni, rispetto ad accantonamenti per 14,288 milioni. Le rettifiche su attività materiali e gli ammortamenti per software sono stati pari a 72,483 milioni rispetto a 62,480 milioni. Gli altri proventi, per i quali si è provveduto a una riclassifica, come sopra accennato, al netto degli altri oneri di gestione, sono ammontati a 94,336 milioni, +14,77%.
Gli oneri per la stabilizzazione del sistema bancario, esposti separatamente, sono stati pari a 38,874 milioni rispetto a 45,909 milioni, -15,32%. L'aggregato utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti ha evidenziato un saldo positivo di 36,705 milioni rispetto a 25,178 milioni, +45,78%.
Il risultato complessivo al lordo delle imposte ha pertanto segnato 660,284 milioni, +86,58%. Detratte infine le imposte sul reddito per 199,122 milioni, in aumento del 94,14% sull'anno precedente, si è determinato un utile netto d'esercizio di 461,162 milioni, +83,50%.
Il tasso di imposizione fiscale, inteso come semplice rapporto fra imposte sul reddito e risultato al lordo delle imposte si è attestato al 30,16% rispetto al 28,98%.

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo
Di seguito sono rappresentati i principali valori economici e patrimoniali e gli indicatori economico-patrimoniali del Gruppo al 31 dicembre 2023, confrontati con quanto rilevato nell'anno precedente.
| (in milioni di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Dati patrimoniali | |||
| Finanziamenti verso clientela* | 34.480 | 33.020 | 4,42 |
| Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 34.159 | 32.633 | 4,68 |
| Finanziamenti verso clientela valutati al fair value con impatto sul conto economico |
321 | 387 | -17,19 |
| Finanziamenti verso banche | 2.122 | 1.865 | 13,77 |
| Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti | 13.939 | 13.667 | 1,99 |
| Partecipazioni | 376 | 323 | 16,65 |
| Totale dell'attivo | 57.722 | 57.854 | -0,23 |
| Raccolta diretta da clientela | 42.393 | 41.771 | 1,49 |
| Raccolta indiretta da clientela | 46.319 | 39.059 | 18,59 |
| Raccolta assicurativa | 2.067 | 1.958 | 5,55 |
| Massa amministrata della clientela | 90.778 | 82.787 | 9,65 |
| Altra provvista diretta e indiretta | 19.545 | 20.177 | -3,14 |
| Patrimonio netto | 3.809 | 3.387 | 12,45 |
| (in milioni di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Dati economici | |||
| Margine di interesse | 937 | 681 | 37,57 |
| Margine di intermediazione** | 1.468 | 1.070 | 37,15 |
| Risultato dell'operatività corrente | 660 | 354 | 86,58 |
| Utile (Perdita) di periodo | 461 | 251 | 83,50 |
| Coefficienti patrimoniali | 30/06/2023 | ||
| CET1 Capital ratio | 15,37% | 15,39% | |
| Total Capital ratio | 17,73% | 17,95% | |
| Eccedenza Patrimoniale | 2.225 | 2.095 | |
| Altre informazioni Gruppo Bancario | |||
| Numero dipendenti | 3.580 | 3.456 | |
| Numero filiali | 377 | 373 |
* comprende i crediti verso clientela (Voce 40b), con esclusione dei titoli che non rivengono da operazioni di cartolarizzazione, e i crediti al fair value inclusi nella Voce 20 c);
** il margine di intermediazione è rappresentato come da riclassifica effettuata nella tabella a commento del conto economico.
I valori sono stati calcolati utilizzando i valori esposti come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato. Finanziamenti verso clientela: l'aggregato comprende la quota di impieghi con clientela detenuta con la finalità di finanziamento inclusa nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value. Raccolta diretta: l'aggregato riunisce le poste relative alla provvista da clientela incluse nei debiti verso clientela al costo ammortizzato e ai titoli in circolazione.
Raccolta indiretta: l'aggregato rappresenta l'attività di custodia, amministrazione e gestione – di titoli, fondi comuni, gestioni

patrimoniali – svolta dal gruppo per conto terzi o in connessione con l'attività di gestione di patrimoni mobiliari. La valorizzazione degli stock è a valore di mercato.
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti: l'aggregato include la quota di attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (banche e clientela) che non sono detenute con finalità di finanziamento. Si configurano quindi in titoli di debito, obbligazioni, quote di OICR, derivati e titoli di capitale che non costituiscono partecipazioni.
Gli Indicatori Alternativi di Performance (IAP) riportati nella presente sezione tengono conto degli Orientamenti emessi dall'ESMA il 5 ottobre 2015, che Consob ha incorporato nelle proprie prassi di vigilanza (Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015). Tali Orientamenti sono divenuti applicabili dal 3 luglio 2016. Si precisa che, in linea alle indicazioni contenute nell'aggiornamento del documento «ESMA32_51_370 – Question and answer – ESMA Guidelines on Alternative Performance Measures (APMS)», pubblicato il 17 aprile 2020, non è stata apportata alcuna modifica agli IAP finalizzata a tenere in considerazione gli effetti della crisi Covid-19. Si evidenzia che, per gli IAP non direttamente riconducibili a voci di bilancio, è fornita evidenza della definizione e dei metodi di calcolo; le grandezze ivi utilizzate sono tracciabili attraverso le informazioni contenute nelle tabelle precedenti o negli schemi di bilancio riclassificati contenuti nella presente relazione consolidata sulla gestione. Gli indicatori economici e finanziari presentati sono basati su dati contabili e sono utilizzati nei sistemi gestionali interni e di performance management, in coerenza con le più comuni metriche utilizzate nel settore bancario al fine di garantire la comparabilità dei valori presentati.
Per quanto riguarda i principali dati patrimoniali del Gruppo al 31 dicembre 2023, si evidenziano ottimi livelli di patrimonializzazione e una discreta crescita per gli impieghi e più contenuta per la raccolta, nonché un ottimo risultato economico, rispetto all'esercizio di raffronto, conseguito in un contesto caratterizzato da incertezze e sostenuto in primis dalla crescita del margine di interesse e del risultato dell'attività in titoli che nell'esercizio di raffronto era pesantemente negativo.
I margini crescono sia per il positivo effetto della crescita degli impieghi, ma in particolare per il consistente contributo degli interessi da clientela a cui segue il flusso cedolare sospinto dal persistere delle tendenze inflazionistiche; segue inoltre il forte incremento dei proventi connessi ai crediti d'imposta acquistati.
In particolare:


crescita che di riflesso ha influito sulla richiesta di credito sia da parte delle imprese che dalle famiglie. Al 31 dicembre 2023, l'incidenza delle sofferenze e dei crediti deteriorati, così come il texas ratio, è scesa in modo significativo, in continuità con quanto sperimentato lo scorso esercizio. Il grado di copertura è cresciuto;
– con riferimento agli altri aggregati patrimoniali, invece, rileva un lieve incremento della Raccolta Diretta, in un contesto che a livello di sistema registra un trend negativo e un deflusso verso forme di investimento più remunerative in relazione al livello dei tassi rimasto elevato, in modo marcato, quello dei depositi a scadenza. La raccolta indiretta invece ha registrato un buon incremento, attribuibile all'andamento positivo dei mercati nel corso dell'anno dovuto al travaso da forme di raccolta a vista. Pertanto, ponendo a raffronto il patrimonio netto, che ha anch'esso registrato un incremento in virtù degli utili realizzati, con le principali grandezze patrimoniali, gli indicatori patrimoniali mostrano un miglioramento rispetto allo scorso esercizio.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Indici di Bilancio | ||
| Patrimonio netto/Raccolta diretta da clientela | 8,99% | 8,11% |
| Patrimonio netto/ Finanziamenti verso clientela | 11,05% | 10,26% |
| Patrimonio netto/Attività finanziarie | 27,33% | 24,78% |
| Patrimonio netto/Totale attivo | 6,60% | 5,86% |
| Indicatori di Profittabilità | ||
| Cost/Income | 39,57% | 49,13% |
| Margine di interesse/Margine di intermediazione | 63,84% | 63,65% |
| Spese amministrative/Margine di intermediazione | 39,25% | 49,64% |
| Margine di interesse/Totale attivo | 1,62% | 1,18% |
| Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo | 2,15% | 1,56% |
| Utile d'esercizio/Totale attivo | 0,80% | 0,43% |
| Indicatori della Qualità del Credito | ||
| NPL ratio | 3,71% | 4,29% |
| Texas ratio | 14,91% | 18,16% |
| Sofferenze nette/Patrimonio netto | 1,63% | 3,60% |
| Sofferenze nette/ Finanziamenti verso clientela | 0,18% | 0,37% |
| Finanziamenti verso clientela /Raccolta diretta da clientela | 81,33% | 79,05% |
| Costo del credito | 0,65% | 0,51% |
| Note: |
Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando i valori esposti come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato.
Cost/Income: rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione.
Texas ratio: rapporto tra i crediti deteriorati e la differenza, al denominatore, del patrimonio netto e le attività immateriali.
Costo del credito: rapporto delle Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti del Conto Economico sul totale dei finanziamenti verso clientela.
Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

In sintesi, quindi, gli indicatori di qualità del credito hanno mostrato nella quasi totalità miglioramenti rispetto allo scorso esercizio. Gli indici di profittabilità legati al margine di interesse hanno mostrato un miglioramento correlato al forte incremento degli interessi attivi, in particolare dei proventi del portafoglio titoli riferibili ai titoli di Stato indicizzati, sospinti sia dal persistere dell'inflazione che dalle politiche restrittive della BCE.
L'unico indice che non denota un miglioramento è il costo del credito che risente, come già riportato, dei consistenti overlay effettuati.
Gli indicatori di bilancio, grazie al maggiore aumento del patrimonio netto rispetto agli altri aggregati patrimoniali, sono in miglioramento rispetto all'esercizio precedente.
Per quel che attiene ai fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio, rinviamo alla relazione degli amministratori sulla gestione a corredo del bilancio della Capogruppo.
Relativamente alle controllate non vi è nulla da segnalare.
Le previsioni per l'economia italiana sono di una crescita contenuta, sui livelli dell'anno passato, pur in un quadro geopolitico complicato e contraddistinto da incertezze, specie in relazione ai conflitti in corso in Ucraina e Medio Oriente. Per quanto riguarda la politica monetaria, l'inversione di rotta sembra destinata a materializzarsi nel corso dell'anno, con una riduzione graduale da parte della BCE dei tassi di riferimento.
Relativamente al nostro Gruppo, il margine d'interesse, pertanto, dovrebbe ancora contribuire in maniera significativa alla redditività caratteristica, che continuerà a beneficiare pure del trend favorevole della componente commissionale. In tema di qualità degli attivi, si continuerà a gestire con attenzione le posizioni di credito e a mantenere elevati livelli di copertura; anche in un contesto di possibile incremento del tasso di decadimento, non si prevede una crescita del costo del rischio di credito. L'efficienza operativa è destinata a rimanere elevata, pure grazie al venir meno dei contributi al Fondo di Risoluzione Unico per la stabilizzazione del sistema bancario, la cui dote prestabilita è stata raggiunta. Alla luce di quanto sopra, è ragionevole ritenere anche per il 2024 il superamento degli obiettivi del Piano 2022-2025 "Next Step", con una redditività che si auspica possa confermare una buona intonazione.
Sondrio, 15 marzo 2024
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Relazione finanziaria annuale 2023 Schemi del bilancio consolidato

Schemi del bilancio consolidato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio

(in migliaia di euro) Stato patrimoniale consolidato
| VOCI DELL'ATTIVO | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 4.546.559 | 6.990.689 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
690.970 | 1.254.070 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 150.073 | 179.665 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 540.897 | 1.074.405 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla | 3.212.616 | 2.555.705 |
| redditività complessiva | |||
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 45.530.807 | 43.870.637 |
| a) Crediti verso banche | 2.122.051 | 1.865.249 | |
| b) Crediti verso clientela | 43.408.756 | 42.005.388 | |
| 50. | Derivati di copertura | 1 | 248 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
1.775 | (198) |
| 70. | Partecipazioni | 376.357 | 322.632 |
| 90. | Attività materiali | 677.074 | 650.908 |
| 100. | Attività immateriali | 37.756 | 36.669 |
| di cui: | |||
| - avviamento | 16.997 | 16.997 | |
| 110. | Attività fiscali | 260.813 | 342.647 |
| a) correnti | 1.375 | 17.654 | |
| b) anticipate | 259.438 | 324.993 | |
| 130. | Altre attività | 2.387.037 | 1.830.354 |
| TOTALE DELL'ATTIVO | 57.721.765 | 57.854.361 |


| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 52.310.486 | 53.152.710 |
| a) Debiti verso banche | 9.917.675 | 11.381.703 | |
| b) Debiti verso clientela | 37.916.301 | 38.122.246 | |
| c) Titoli in circolazione | 4.476.510 | 3.648.761 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 69.577 | 115.871 |
| 40. | Derivati di copertura | 1.924 | 227 |
| 60. | Passività fiscali | 71.354 | 32.359 |
| a) correnti | 41.999 | 3.160 | |
| b) differite | 29.355 | 29.199 | |
| 80. | Altre passività | 1.062.057 | 834.629 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 33.459 | 35.597 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 363.620 | 295.528 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 96.237 | 63.204 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 178.950 | 167.827 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 88.433 | 64.497 | |
| 120. | Riserve da valutazione | (16.222) | (68.086) |
| 150. | Riserve | 1.950.646 | 1.790.468 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 78.949 | 78.978 |
| 170. | Capitale | 1.360.157 | 1.360.157 |
| 180. | Azioni proprie (-) | (25.418) | (25.402) |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 14 | 4 |
| 200. | Utile (Perdita) dell'esercizio (+/-) | 461.162 | 251.321 |
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 57.721.765 | 57.854.361 | |

(in migliaia di euro) Conto economico consolidato
| VOCI | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI | 1.812.025 | 834.558 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 1.795.686 | 824.601 | |
| 20. | INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI | (875.070) | (153.491) |
| 30. | MARGINE DI INTERESSE | 936.955 | 681.067 |
| 40. | COMMISSIONI ATTIVE | 423.567 | 401.174 |
| 50. | COMMISSIONI PASSIVE | (21.007) | (20.584) |
| 60. | COMMISSIONI NETTE | 402.560 | 380.590 |
| 70. | DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI | 7.652 | 6.464 |
| 80. | RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE | 112.981 | 28.404 |
| 90. | RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA | (76) | (181) |
| 100. | UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: | 6.565 | 40.825 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.644 | 28.972 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1.166) | 11.848 | |
| c) passività finanziarie | 87 | 5 | |
| 110. | RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO |
5.208 | (67.588) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 5.208 | (67.588) | |
| 120. | MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 1.471.845 | 1.069.581 |
| 130. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A: | (202.267) | (152.865) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (202.614) | (152.505) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 347 | (360) | |
| 140. | UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI | 6.550 | 3.565 |
| 150. | RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA | 1.276.128 | 920.281 |
| 180. | RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA E ASSICURATIVA | 1.276.128 | 920.281 |
| 190. | SPESE AMMINISTRATIVE: | (622.158) | (580.243) |
| a) spese per il personale | (300.268) | (272.331) | |
| b) altre spese amministrative | (321.890) | (307.912) | |
| 200. | ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI | (59.470) | (34.225) |
| a) impegni per garanzie rilasciate | (32.982) | (19.937) | |
| b) altri accantonamenti netti | (26.488) | (14.288) | |
| 210. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI | (53.836) | (45.268) |
| 220. | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI | (18.647) | (17.212) |
| 230. | ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE | 101.562 | 85.379 |
| 240. | COSTI OPERATIVI | (652.549) | (591.569) |
| 250. | UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI | 38.524 | 27.768 |
| 260. | RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI |
(2.288) | (2.762) |
| 280. | UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI | 469 | 172 |
| 290. | UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE | 660.284 | 353.890 |
| 300. | IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | (199.122) | (102.569) |
| 310. | UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE | 461.162 | 251.321 |
| 330. | UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 461.162 | 251.321 |
| 340. | (UTILE) PERDITA D'ESERCIZIO DI PERTINENA DI TERZI | - | - |
| 350. | UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO | 461.162 | 251.321 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Schemi del bilancio consolidato
(in migliaia di euro)
Prospetto della redditività consolidata complessiva
| VOCI | 2023 | 2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (perdita) di esercizio | 461.162 | 251.321 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | |||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (4.603) | (5.822) |
| 40. | Attività materiali | - | 2.033 |
| 70. | Piani a benefici definiti | (7.110) | 18.758 |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 116 | 349 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | |||
| 120. | Differenze di cambio | 1.209 | (752) |
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
38.466 | (84.492) |
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 23.786 | (30.436) |
| 200. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 51.864 | (100.362) |
| 210. | Redditività complessiva (Voce 10+200) | 513.026 | 150.959 |
| 220. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | - | 161 |
| 230. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 513.026 | 150.798 |
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

(in migliaia di euro)
| precedente | Allocazione risultato esercizio |
Variazioni dell'esercizio | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Esistenze al 31.12.2022 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 1.1.2023 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Derivati su proprie azioni | Stock options | Variazioni interessenze partecipative | Redditività complessiva 31.12.2023 | Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2023 | Patrimonio netto di terzi al 31.12.2023 | |
| Capitale | ||||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 1.360.161 | - | 1.360.161 | - | - | - | 10 | - | - | - | - | - | - | - | 1.360.157 | 14 |
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Sovrapprezzi di emissione | 78.978 | - | 78.978 | - | - | - | (29) | - | - | - | - | - | - | - | 78.949 | - |
| Riserve | ||||||||||||||||
| a) di utili | 1.754.574 | - | 1.754.574 | 125.093 | - | 35.085 | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.914.752 | - |
| b) altre | 35.894 | - | 35.894 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 35.894 | - |
| Riserve da valutazione | (68.086) | - | (68.086) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 51.864 | (16.222) | - |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Azioni proprie | (25.402) | - | (25.402) | - | - | - | 63 | (79) | - | - | - | - | - | - | (25.418) | - |
| Utile d'esercizio | 251.321 | - | 251.321 | (125.093) (126.228) | - | - | - | - | - | - | - | - | 461.162 | 461.162 | - | |
| Patrimonio netto del Gruppo | 3.387.436 | - | 3.387.436 | - | (126.228) | 35.085 | 34 | (79) | - | - | - | - | - | 513.026 | 3.809.274 | - |
| Patrimonio netto di Terzi | 4 | - | 4 | - | - | - | 10 | - | - | - | - | - | - | - | - | 14 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Schemi del bilancio consolidato

(in migliaia di euro)
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze al 31.12.2021 | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||||||||||
| Modifica saldi apertura | Esistenze al 1.1.2022 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Derivati su proprie azioni | Stock options | Variazioni interessenze partecipative | |||||||||||||
| Capitale | ||||||||||||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 1.393.736 | - | 1.393.736 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (33.575) | - | 1.360.157 | 4 | ||||||||
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||
| Sovrapprezzi di emissione | 83.363 | - | 83.363 | - | - | - | (27) | - | - | - | - | - | (4.358) | - | 78.978 | - | ||||||||
| Riserve | ||||||||||||||||||||||||
| a) di utili | 1.578.288 | - | 1.578.288 | 184.773 | - | 56.363 | - | - | - | - | - | - | (64.850) | - | 1.754.574 | - | ||||||||
| b) altre | 37.851 | - | 37.851 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.957) | - | 35.894 | - | ||||||||
| Riserve da valutazione | 32.276 | - | 32.276 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (100.362) | (68.086) | - | ||||||||
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||
| Azioni proprie | (25.457) | - | (25.457) | - | - | - | 69 (14) | - | - | - | - | - | - | (25.402) | - | |||||||||
| Utile d'esercizio | 275.020 | - | 275.020 (184.773) (90.247) | - | - | - | - | - | - | - | - | 251.321 | 251.321 | - | ||||||||||
| Patrimonio netto del Gruppo | 3.270.494 | - | 3.270.494 | - | (90.247) 56.363 | 42 (14) | - | - | - | - | - | 150.798 3.387.436 | - | |||||||||||
| Patrimonio netto di Terzi | 104.583 | - | 104.583 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (104.740) | 161 | - | 4 |
Rendiconto finanziario consolidato

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | ||
| 1. Gestione |
899.765 | 769.584 |
| ˗ risultato del periodo (+/-) | 461.162 | 251.321 |
| ˗ plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre | (59.634) | 60.518 |
| attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) | ||
| ˗ plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 76 | 181 |
| ˗ rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 212.321 | 169.728 |
| ˗ rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 74.771 | 65.241 |
| ˗ accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) | 89.973 | 62.517 |
| ˗ imposte, tasse e crediti di imposta non liquidati (+) | 199.122 | 102.569 |
| ˗ altri aggiustamenti (+/-) | (78.026) | 57.509 |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie |
(2.078.825) | (1.676.266) |
| ˗ attività finanziarie detenute per la negoziazione | 96.421 | 39.886 |
| ˗ attività finanziarie designate al fair value | - | - |
| ˗ attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 546.098 | 92.890 |
| ˗ attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (608.587) | 464.583 |
| ˗ attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.441.591) | (1.051.404) |
| ˗ altre attività | (671.166) | (1.222.221) |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie |
(1.127.077) | 2.485.995 |
| ˗ passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.304.275) | 2.681.848 |
| ˗ passività finanziarie di negoziazione | (60.834) | (1.932) |
| ˗ passività finanziarie valutate al fair value | - | - |
| ˗ altre passività | 238.032 | (193.921) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (2.306.137) | 1.579.313 |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da |
48.971 | 16.209 |
| ˗ vendite di partecipazioni |
3 | 2.500 |
| dividendi incassati su partecipazioni ˗ |
16.303 | 12.765 |
| vendite di attività materiali ˗ |
32.665 | 944 |
| vendite di attività immateriali ˗ |
- | - |
| vendite di società controllate e di rami d'azienda ˗ |
- | - |
| 2. Liquidità assorbita da |
(120.155) | (214.655) |
| acquisti di partecipazioni ˗ |
- | (84.491) |
| acquisti di attività materiali ˗ |
(100.521) | (111.901) |
| acquisti di attività immateriali ˗ |
(19.634) | (18.263) |
| acquisti di società controllate o rami d'azienda ˗ |
- | - |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento | (71.184) | (198.446) |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
| emissioni/acquisti di azioni proprie ˗ |
26 | 523 |
| emissioni/acquisti di strumenti di capitale ˗ |
- | - |
| distribuzione dividendi e altre finalità ˗ |
(126.948) | (90.463) |
| vendita/acquisto di controllo di terzi ˗ |
- | - |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (126.922) | (89.940) |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (2.504.243) | 1.290.927 |
Legenda:
(+) generata (-) assorbita

Relazione finanziaria annuale 2023 Schemi del bilancio consolidato

| Voci di bilancio | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 6.990.689 | 5.652.733 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita dell'esercizio | (2.504.243) | 1.290.927 |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 60.113 | 47.029 |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 4.546.559 | 6.990.689 |

Nota integrativa consolidata Parte A – Politiche contabili
La Banca Popolare di Sondrio, società per azioni dichiara che il presente bilancio consolidato è stato predisposto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2023 e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002.
La predisposizione in base ai Principi Contabili Internazionali è stata effettuata in conformità di quanto previsto dall'art. 4, comma 1, 2 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 «Esercizio delle opzioni previste dall'art. 5 del regolamento (CE) n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali».
Il bilancio consolidato è predisposto nel rispetto del provvedimento Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato nell'esercizio dei poteri definiti dal D. Lgs. 38/2005 e successivi aggiornamenti ed integrazioni.
Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2024.
Nella predisposizione del bilancio consolidato sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:
Quando la presentazione o classificazione di voci di bilancio viene modificata, gli importi comparativi, qualora sia fattibile, vengono riclassificati, indicando anche la natura e i motivi della riclassifica.
4) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente in bilancio.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte A

Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.
Nella predisposizione del bilancio si è comunque applicata la normativa nazionale ove compatibile con i principi IAS. Pertanto il documento di bilancio recepisce quanto previsto in materia dal D. Lgs. 136/2015, dagli articoli del codice civile e dalle corrispondenti norme del TUF. Tutti i dati contenuti negli schemi e nella nota integrativa sono espressi in migliaia di euro qualora non diversamente specificato.

Nella seguente tabella sono elencate le partecipazioni in società controllate in via esclusiva. Il consolidamento integrale riguarda le seguenti società controllate:
| Tipo di | Capitale Sociale (in |
Rapporto di partecipazione Impresa |
Disponibilità | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Sede Operativa | Sede Legale | Rapporto (1) | migliaia) | partecipante | Quota % | voti % (2) |
| Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA |
Lugano | Lugano | 1 | (CHF) 180.000 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. |
100 | |
| Factorit S.p.a. | Milano | Milano | 1 | 85.000 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. |
100 | |
| Sinergia Seconda S.r.l. | Milano | Milano | 1 | 60.000 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. |
100 | |
| Banca della Nuova Terra S.p.a. | Sondrio | Sondrio | 1 | 31.315 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. |
100 | |
| Pirovano Stelvio S.p.a. (3) | Sondrio | Sondrio | 1 | 2.064 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. |
100 | |
| Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 S.r.l. (3) |
Milano | Milano | 1 | 75 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. |
100 | |
| PrestiNuova S.r.l. - Agenzia in Attività Finanziaria |
Roma | Roma | 1 | 100 | Banca della Nuova Terra S.p.a. |
100 | |
| Immobiliare Borgo Palazzo S.r.l. (3) |
Tirano | Tirano | 1 | 10 | Sinergia Seconda S.r.l. |
100 | |
| Immobiliare San Paolo S.r.l. (3) | Tirano | Tirano | 1 | 10 | Sinergia Seconda S.r.l. |
100 | |
| Rent2Go S.r.l. (3) | Bolzano | Bolzano | 1 | 12.050 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. |
100 | |
| Popso Covered Bond S.r.l. | Conegliano V. | Conegliano V. | 1 | 10 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. |
60 | |
| Centro delle Alpi SME S.r.l. (4) | Conegliano V. | Conegliano V. | 4 | 10 | - | 0 | |
| Centro delle Alpi RE (3) | Milano | Milano | 4 | 69.072 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. |
100 |
(1) 1= maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria. 4 = altre forme di controllo
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, solo se diversa dalla quota partecipativa, distinguendo tra voti effettivi e potenziali.
(3) Partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario ai fini di vigilanza.
Nel mese di dicembre 2023 ha avuto efficacia l'operazione di fusione di Prima S.r.l., società immobiliare, in Immobiliare San Paolo S.r.l.. Per i dettagli si rinvia a quanto esposto nell'apposita sezione della presente nota integrativa consolidata PARTE G – Operazioni di Aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.
Il perimetro delle società consolidate integralmente si è ampliato rispetto al 31 dicembre 2022 a seguito dell'ingresso della società veicolo Centro delle Alpi SME S.r.l. costituita nel giugno 2023 al fine di un'operazione di autocartolarizzazione. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella presente nota integrativa PARTE E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sottosezione 1.4 "Rischio di liquidità".

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte A

Il Bilancio consolidato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della Capogruppo e delle entità controllate direttamente e indirettamente; sono comprese le società controllate operanti in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della Capogruppo e le società veicolo (SPE/SPV), quando ne ricorrano i requisiti di effettivo controllo, anche indipendentemente dall'esistenza di una quota partecipativa.
Il controllo, così come definito dall'IFRS 10, si configura come il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento), l'esposizione o il diritto a risultati variabili derivanti dal coinvolgimento nell'investimento e la capacità di influenzare questi risultati attraverso il potere sull'investimento e può essere ottenuto in vari modi, tra cui l'esposizione ai rischi e ai benefici, e non più solo come risultato del potere di indirizzare le politiche finanziarie ed operative.
Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
Con il metodo del consolidamento integrale il valore contabile delle partecipazioni viene eliminato contro il relativo patrimonio netto, assumendo la totalità delle attività e passività, delle garanzie, impegni e altri conti d'ordine, nonché dei proventi e degli oneri delle imprese partecipate.
Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento, salvo eventuali proventi e oneri d'importo irrilevante. I bilanci delle stesse sono stati opportunamente riclassificati e ove necessario rettificati per uniformarli ai principi contabili adottati dal Gruppo.
Non sono oggetto di consolidamento le società non partecipate per le quali si sono ricevute azioni in pegno con diritto di voto poiché il pegno ha lo scopo di tutelare i crediti concessi e non di influire sulle politiche gestionali per usufruire dei benefici economici derivanti.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una società, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
Per le società per le quali è prevista una forma di controllo congiunto, il principio di riferimento per la contabilizzazione delle operazioni nel bilancio consolidato del Gruppo è l'IFRS 11 «Accordi di compartecipazione». L'operazione posta in essere si configura come una Joint Venture, ossia un accordo attraverso il quale, le parti che hanno il controllo congiunto dello stesso, hanno diritti sulle attività nette dell'accordo. Si ha controllo congiunto quando il controllo della partecipata è condiviso in modo paritetico con altri, viene concordato contrattualmente ed esiste solo se le decisioni sulle attività rilevanti richiedono il consenso unanime delle parti che condividono il controllo. Secondo tale principio, per la corretta implementazione contabile dell'operazione, l'interessenza nella joint venture deve essere rilevata come una partecipazione e deve essere contabilizzata seguendo il metodo del patrimonio netto in conformità allo IAS 28 «Partecipazioni in società collegate e joint venture».
La società a controllo congiunto di seguito indicata è valutata al patrimonio netto:
| Denominazione | Sede | Tipo rapporto (1) |
Capitale Sociale (in migliaia) |
Quota di partecipazione % |
Disponibilità voti % |
|---|---|---|---|---|---|
| Rajna Immobiliare S.r.l. | Sondrio | 7 | 20 | 50 | 50 |
(1) 7 = controllo congiunto.
Sono altresì comprese nell'area di consolidamento le partecipazioni su cui la Capogruppo esercita un'influenza notevole in quanto la quota detenuta direttamente o indirettamente è compresa tra il 20% e il 50%, oppure, pur nel caso di una interessenza minore, si è in presenza di una o più delle seguenti

circostanze:
Queste società vengono valutate al patrimonio netto con esclusione di quelle poco significative.
Il metodo del patrimonio netto prevede l'iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento di valore sulla base delle quote di pertinenza del patrimonio netto. La quota di pertinenza dei risultati d'esercizio della partecipata è rilevata a specifica voce del conto economico.
Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo.
Nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.
L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment). Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della partecipazione in una società collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce «quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
| Denominazione | Sede | Capitale Sociale (in migliaia) | Quota di partecipazione % |
|---|---|---|---|
| Alba Leasing S.p.a. | Milano | 357.953 | 19,264 |
| Arca Vita S.p.a. | Verona | 208.279 | 14,837 |
| Arca Holding S.p.a. | Milano | 50.000 | 34,715 |
| Unione Fiduciaria S.p.a. | Milano | 5.940 | 24,000 |
| Polis Fondi S.g.r.p.a. | Milano | 5.200 | 19,600 |
| Bormio Golf S.p.a. | Bormio | 317 | 25,237 |
| Lago di Como GAL S.c.r.l. | Canzo | 22 | 14,606 |
| Acquedotto dello Stelvio S.r.l. (1) | Bormio | 21 | 27,000 |
| Sifas S.p.a. (1) | Bolzano | 1.209 | 21,614 |
Le percentuali di possesso in società collegate sono specificate nella tabella seguente:
(1) partecipata da Pirovano Stelvio S.p.a.
In data 26 ottobre la società SOFIPO SA in liquidazione, controllata da Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA e già integralmente svalutata con conseguente assenza di effetti contabili, è stata radiata dal registro di commercio del Canton Ticino.

Sulla base delle previsioni dell'IFRS 10, le Società Veicolo Diana S.P.V. S.r.l., Pop Npls 2020 S.r.l., Pop Npls 2021 S.r.l., Pop Npls 2022 S.r.l. e Pop Npls 2023 S.r.l., appositamente costituite ai sensi della Legge 130/1999, non rientrano nel perimetro di consolidamento della Banca Popolare di Sondrio, in quanto:
Si rimanda alla parte E, sezione 2, C. Operazioni di Cartolarizzazione, della presente nota integrativa, per maggiori dettagli riguardanti le operazioni di cartolarizzazione perfezionate nel corso dell'anno.
Al 31 dicembre 2023, non sono presenti società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi ritenute significative per il Gruppo.
Nell'ambito delle Banche e Società che formano l'area di consolidamento del Gruppo Banca Popolare di Sondrio non sono presenti restrizioni significative di cui al paragrafo 13 dell'IFRS 12.
Per il consolidamento delle società con metodo integrale sono utilizzati i dati riferiti ai bilanci 2023 approvati dalle rispettive assemblee degli azionisti, ovvero in mancanza di questi ai progetti di bilancio approvati dai rispettivi consigli di amministrazione. Per le partecipazioni controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole, qualora non fossero disponibili tali informazioni, si è fatto riferimento all'ultima situazione patrimoniale ed economica disponibile nel rispetto delle indicazioni dello IAS 28.
La valorizzazione in euro del bilancio della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene applicando il cambio ufficiale alla data di chiusura del periodo per attività e passività di stato patrimoniale, mentre costi e ricavi sono stati convertiti sulla base di un cambio medio di periodo. Le differenze da conversione sono rilevate nel prospetto della redditività consolidata complessiva.

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione avvenuta in data 15 marzo 2024 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere una modifica dei dati patrimoniali ed economici.
In data 15 gennaio 2024, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2022-2025 "Next Step", si è conclusa con successo il quarto collocamento di un'obbligazione bancaria garantita (covered bond) da 500 milioni di euro riservata agli investitori istituzionali.
Nell'ambito dell'operazione di liability management annunciata il 4 marzo 2024 che prevede un'offerta di riacquisto del proprio prestito obbligazionario subordinato denominato in euro a tasso fisso "Euro 200,000,000 Fixed Rate Reset Subordinated Notes due 30 July 2029", Banca Popolare di Sondrio ha collocato con successo presso investitori istituzionali una nuova emissione obbligazionaria subordinata Tier 2 con scadenza 13 marzo 2034, rimborsabile anticipatamente 5 anni prima della scadenza, per un ammontare pari a 300 milioni di euro.
Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente ai fini della redazione del bilancio 2023


quelle dei contratti di assicurazione, contribuendo in tal modo a migliorare la rilevanza delle informazioni comparative per gli utilizzatori dei bilanci.
– Regolamento (UE) 2023/2468 dell'8 novembre 2023 che modifica il regolamento (UE) n. 1803/2023 per quanto riguarda l'IFRS 12. Le modifiche hanno introdotto un'eccezione temporanea alla contabilizzazione delle imposte differite determinate dall'attuazione delle norme tipo del secondo pilastro dell'OCSE, nonché informazioni integrative mirate per le entità interessate.
Con efficacia dal 1/1/2024, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio quale Gruppo Multinazionale che supera la soglia di ricavi di euro 750 milioni, per due dei quattro esercizi precedenti rientra nel campo di applicazione delle imposte sul reddito del secondo pilastro (c.d. Pillar II) previste dalla Direttiva 2022/2523, adottata in Italia dal Decreto legislativo n. 209/2023, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione. In base al paragrafo 4.A dello IAS 12, in deroga alle disposizioni ivi contenute in materia di informazioni sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del secondo pilastro, non si comunicano informazioni e non si rilevano attività o passività per imposte differite relative alle imposte sul reddito del secondo pilastro. L'esposizione alle imposte sul reddito del secondo pilastro discende, con riguardo a tutte le imprese del Gruppo (e le eventuali entità a controllo congiunto) che sono localizzate in ogni singola giurisdizione, dal livello di imposizione effettiva che, per ognuna di tali giurisdizioni, dipende da vari fattori, anche tra loro interconnessi, quali principalmente il reddito ivi prodotto, il livello dell'aliquota nominale, le regole fiscali di determinazione della base imponibile, la previsione, la forma ed il godimento di incentivi o altri benefici fiscali. Peraltro, considerata la novità e la complessità sottesa alla determinazione del livello di imposizione effettiva, la legislazione del secondo pilastro prevede, per i primi periodi di efficacia (c.d. regime transitorio valevole per i periodi che iniziano prima del 31/12/2026 e terminano non oltre il 30/6/2028), la possibilità di applicare un regime semplificato (c.d. safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese) basato principalmente su informazioni contabili disponibili per ogni giurisdizione rilevante che, in caso di superamento di specifici test, comporta la riduzione degli oneri di adempimento e l'azzeramento delle imposte da secondo pilastro.
Sulla base delle informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili l'esposizione del Gruppo Banca Popolare di Sondrio alle imposte sul reddito del secondo pilastro nelle tre giurisdizioni in cui è presente (Italia, Svizzera e Principato di Monaco) alla data di chiusura dell'esercizio è valutata essere nulla in quanto, sulla base di una prima stima, nelle giurisdizioni in cui è presente, risultano superati i CbCR Safe harbour Test (applicati tenuto conto dei chiarimenti OCSE ad oggi disponibili). Il Gruppo si sta organizzando e preparando agli adempimenti connessi alla legislazione del secondo pilastro, anche al fine di gestirne l'esposizione per i periodi successivi, tramite la predisposizione di adeguati sistemi e procedure volte a:
Nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni la cui applicazione sarà obbligatoria successivamente al 31 dicembre 2023.
˗ Regolamento (UE) n. 2822 del 19 dicembre 2023 – Modifiche allo IAS 1 "Classificazione delle passività

come correnti o non correnti e Passività non correnti con clausole". Il 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 1 che mira a chiarire uno dei criteri dello IAS 1 per la classificazione di una passività come non corrente ovvero il requisito che l'entità deve avere il diritto di differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento del bilancio. La modifica include:
Principi contabili IAS/IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC emanati dallo IASB/IFRIC, in attesa di omologazione.
L'operazione di rifinanziamento TLTRO III consiste in un programma di dieci operazioni di rifinanziamento, ciascuna con scadenza a tre anni, a partire da settembre 2019 con frequenza trimestrale, ad un tasso di interesse fissato ad un livello pari al costo medio di rifinanziamento interbancario. Nel corso del 2020, con l'intento di supportare ulteriormente il credito a famiglie e imprese, alcuni dei parametri delle operazioni in essere sono stati rivisti con particolare riferimento all'importo massimo finanziabile e alla relativa remunerazione. Le operazioni di TLTRO III sono indicizzate al tasso di interesse medio sulle operazioni di rifinanziamento principali (MRO – Main Refinancing Operation rate) o in alternativa, in funzione del raggiungimento di determinati benchmark, al tasso di interesse medio sui depositi presso la banca centrale (DF – Deposit Facility rate). A decorrere dal 27 luglio 2022 la BCE ha posto fine alla stagione dei tassi negativi al fine di contrastare l'aumento dell'inflazione e ha dato inizio ad una serie di aumenti dei tassi a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine. La BCE è intervenuta anche modificando le modalità del conteggio del tasso finale applicabile alle operazioni, al fine di normalizzare il costo del funding del settore bancario. Nel dettaglio la precedente metodologia di calcolo del tasso è stata applicata per il periodo fino al 22 novembre 2022 e dal 23 novembre 2022 il tasso di interesse applicabile è stato indicizzato ai tassi interbancari medi applicabili da tale data in poi (alzando nella sostanza il tasso applicabile sull'intera vita).
In merito alle modalità di rilevazione contabile tali operazioni presentano delle peculiarità tali da non permettere una immediata riconducibilità ad uno specifico principio contabile. Gli interessi ordinari sono

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte A

rilevati considerando le condizioni di rifinanziamento definite dalla BCE come tassi di mercato variabili definiti nell'ambito delle misure di politica monetaria che il Consiglio Direttivo può in qualsiasi momento modificare prospetticamente. A partire dal 23 novembre 2022, gli interessi vengono quindi rilevati tempo per tempo sulla base del tasso di interesse dello strumento definito come media del tasso sui depositi in essere in ciascuno dei periodi di riferimento. Questa componente di interessi passivi nel 2023 è ammontata a € 220 milioni.
Il legislatore europeo con le Direttive 2014/49/UE del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE del 15 maggio 2014, rispettivamente note come «Deposit Guarantee Schemes Directive (DGS)» e Bank Recovery and Resolution Directive (BRDD) e con l'istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014) ha introdotto significative modifiche alla disciplina delle crisi bancarie con l'obbiettivo di rafforzare il mercato unico e la stabilità sistemica. La Direttiva 2014/49/UE (DGS) armonizza i livelli di tutela offerti dai Fondi nazionali di tutela dei depositi e ha introdotto un sistema di contribuzione misto che prevede una contribuzione anticipata fino al raggiungimento, in dieci anni, di un obiettivo minimo pari allo 0,8% dei depositi garantiti. E' prevista la possibilità che la contribuzione avvenga con lo strumento costituito da impegni di pagamento, nella misura massima del 30%. Per il 2023 è stato chiesto al gruppo un contributo ordinario di 21,421 milioni che è stato interamente spesato a conto economico. Per questo contributo, il gruppo non si è avvalso della facoltà di costituire impegni irrevocabili di pagamento.
La Direttiva 2014/59/UE(BRRD) ha definito le regole di risoluzione da applicarsi a tutte le banche dell'Unione in presenza di uno stato di dissesto. Dette regole prevedono che, al verificarsi di determinate condizioni, al finanziamento della risoluzione intervenga il Fondo Nazionale per la Risoluzione di cui ogni Stato membro deve dotarsi. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari ad almeno l'1% dell'ammontare dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati in tutti gli stati dell'Unione Europea. E' prevista la possibilità che la contribuzione avvenga con lo strumento costituito da impegni di pagamento (IPC), nella misura massima del 30%. Per il 2023 è stato chiesto al gruppo un contributo ordinario di 22,514 milioni, che per 17,452 milioni è stato spesato a conto economico mentre per 5,062 milioni è stato registrato un impegno irrevocabile. Alla data del 31 dicembre 2023 il gruppo aveva pertanto in essere impegni irrevocabili di pagamento per complessivi 20,174 milioni, a fronte dei quali ha costituito, per pari importo, dei depositi vincolati a garanzia che ha iscritto tra le proprie attività di bilancio. L'impegno iscritto fuori bilancio è valutato ad ogni chiusura di bilancio e/o ogniqualvolta si verifichino elementi che possano far ritenere probabile la sua escussione. In proposito, si ritiene che il rischio di richiamo degli IPC al 31 dicembre 2023 sia remoto.
Nel mese di dicembre 2015 la Capogruppo ha aderito allo Schema Volontario costituito nell'ambito del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per l'effettuazione di interventi di sostegno a favore di banche in amministrazione straordinaria o in condizioni di dissesto o a rischio di dissesto e ad esso aderenti. Trattasi di uno strumento aggiuntivo per la soluzione delle crisi bancarie destinato ad interventi per i quali sussistono prospettive di risanamento della banca o sia prevedibile un minor onere rispetto a quello da sostenere in liquidazione della stessa. Nel corso del 2018, il fondo è intervenuto a favore di Banca Carige, che si è tradotto, per la Banca, in un esborso di 5,257 milioni a fronte dell'iscrizione di un'attività finanziaria nel portafoglio dei titoli valutati al fair value con impatto a conto economico. L'attività finanziaria è stata completamente svalutata in sede di bilancio 2018. Negli esercizi successivi e nell'esercizio in commento non sono stati contabilizzati oneri per altri interventi.

Le operazioni di auto-cartolarizzazione di crediti sono operazioni realizzate con l'obiettivo di conseguire il miglioramento della gestione del rischio di liquidità, attraverso l'ottimizzazione dell'ammontare degli attivi immediatamente disponibili per sopperire fabbisogni di liquidità. La sottoscrizione diretta ed integrale da parte della Banca dei titoli emessi dai veicoli, pur non permettendo di ottenere liquidità diretta dal mercato, consente comunque di disporre di titoli utilizzabili per operazioni di rifinanziamento presso la BCE e per operazioni di pronti contro termine sul mercato, migliorando il margine di sicurezza a fronte del rischio di liquidità della capogruppo. Tali operazioni di cessione non hanno generato alcun impatto economico sul bilancio: i crediti continuano ad essere evidenziati nelle voci dell'attivo, mentre non sono rappresentati i titoli sottoscritti.
In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla capogruppo un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito della gestione della raccolta interbancaria a medio e lungo termine. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari pari a € 1.554 milioni, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita.
Al 31 dicembre 2023 il valore dei titoli in essere sottoscritti dal Gruppo è invariato e pari a 949 milioni per i titoli senior, a 307 milioni per i titoli mezzanine e a 142 milioni per i titoli junior.
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella present e nota integrativa consolidata PARTE E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sottosezione 1.4 "Rischio di liquidità".
Nell'ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, in data 28 dicembre 2023 Banca Popolare di Sondrio S.p.A. ha concluso - insieme ad altri 11 soggetti partecipanti - l'operazione di cartolarizzazione multioriginator di sofferenze denominata "LUZZATTI POP NPLS 2023", per un valore lordo contabile complessivo di 313 milioni.
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella presente nota integrativa consolidata PARTE E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sottoparagrafo C. "Operazioni di cartolarizzazione".
La Capogruppo è stata interessata dal mese di ottobre 2022 a inizio marzo 2023 da un On Site Inspection sul portafoglio Corporate in materia di rischio di credito e controparte che si proponeva di verificare la compliance del framework IFRS9 rispetto alle normative vigenti e il relativo livello di implementazione, di analizzare la qualità del credito sul portafoglio Non Financial Corporation e di verificare i processi posti a presidio della gestione del credito e del connesso rischio.
In data 23 gennaio 2024 è giunto il "Final Report" con le considerazioni conclusive del gruppo ispettivo sull'esito dell'OSI Corporate; alla data della presente relazione, la capogruppo è in attesa di ricevere dal Supervisore la "Draft Follow-up letter" e, da ultimo, la "Final Follow-up letter".
A fronte delle raccomandazioni formulate dal gruppo ispettivo e anche nell'ambito delle annuali valutazioni SREP da parte della BCE, sono stati pianificati e avviati vari cantieri progettuali di rafforzamento dei sistemi di governo, gestionali e di controllo. I piani di lavoro vertono principalmente sui seguenti aspetti: i processi di gestione del credito, la gestione dei rischi, l'assetto dei controlli di secondo e terzo livello e le metodologie di implementazione del principio IFRS 9. Detta programmazione verrà riesaminata ed eventualmente modificata al ricevimento della documentazione definitiva da parte dell'Autorità. In particolare, sulla base delle osservazioni ricevute dalla vigilanza la Banca ha già provveduto a incrementare il rischio di credito relativo alle posizioni oggetto di verifica e prosegue nell'attento monitoraggio delle esposizioni propedeutico all'eventuale passaggio a non performing, così come richiesto dai paragrafi 5.5.9 e 5.5.17 dell'IFRS 9.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte A

In ogni caso, l'insieme degli interventi in corso e previsti non comporterà la rilevazione di significativi effetti economici aggiuntivi rispetto a quelli già registrati nel corso dell'esercizio in esame e di quello precedente.
Per maggiori dettagli in merito agli interventi effettuati nel 2023 nell'ambito della quantificazione delle perdite attese sui crediti performing si rinvia a quanto esposto nella presente nota integrativa "Sezione 16 Altre Informazioni".
La predisposizione del bilancio consolidato richiede il ricorso a stime e valutazioni che possono impattare in modo significativo sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico riguardanti in particolare:
La Capogruppo e le altre società del Gruppo hanno definito i processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento.
Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati svolti in un'ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. Nello specifico, con riferimento alle stime che potrebbero, potenzialmente, essere maggiormente impattate dall'attuale contesto post-pandemico, geopolitico e macroeconomico si rimanda al paragrafo 16 della Sezione A.2 delle presenti note illustrative consolidate.
L'indagine svolta conforta i valori di iscrizione delle poste menzionate al 31 dicembre 2023. Si precisa tuttavia che il processo valutativo descritto è reso particolarmente complesso dall'attuale contesto macroeconomico e di mercato che, caratterizzato da elevati livelli di incertezza sulle aspettative, rende sempre difficoltosa la formulazione di previsioni andamentali, anche di breve periodo, relative ai parametri di natura finanziaria che influenzano in modo rilevante i valori oggetto di stima.
I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori menzionati ai precedenti capoversi sono quindi significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato che potrebbe registrare, rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti, anche rilevanti, sui valori riportati nel bilancio al 31 dicembre 2023.
L'art. 154-ter del D.Lgs. 58/98 (T.U.F.) prevede che, entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio, sia approvato il bilancio d'esercizio e sia pubblicata la relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio di esercizio, il bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e l'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di cui all'articolo 154-bis, comma 5. Il progetto di bilancio della Banca Popolare di Sondrio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 marzo 2024 e sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci convocata per il 27 aprile 2024.

La Direttiva 2013/50/UE, che ha modificato la Direttiva 2004/109/CE (Direttiva sulla trasparenza), ha stabilito che tutte le relazioni finanziarie annuali degli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato devono essere redatte in un formato elettronico unico di comunicazione. All'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), la Direttiva sulla trasparenza ha assegnato il compito di elaborare norme tecniche per specificare tale formato elettronico di comunicazione. La Commissione europea ha adottato le suddette norme tecniche con il Regolamento delegato 2019/815 del 17 dicembre 2018 (Regolamento ESEF European Single Electronic Format, d'ora in poi Regolamento), il quale ha stabilito per gli emittenti i seguenti obblighi principali: – gli emittenti redigono e pubblicano la loro relazione finanziaria annuale nel formato XHTML (eXtensible HyperText Markup Language); – gli emittenti che redigono il bilancio consolidato conformemente agli International Financial Reporting Standard (IFRS) utilizzano il linguaggio iXBRL (Inline eXtensible Business Reporting Language) per la marcatura di tale bilancio consolidato. La combinazione del formato XHTML con le marcature iXBRL ha l'obiettivo di rendere le relazioni finanziarie annuali leggibili tanto da utenti umani quanto da dispositivi automatici, migliorando così l'accessibilità, l'analisi e la comparabilità delle informazioni incluse nelle relazioni finanziarie annuali. La tecnologia InlineXBRL consente di incorporare i mark-up XBRL nell'XHTML. Il linguaggio XBRL (eXtensible Business Reporting Language) è leggibile da un dispositivo automatico e consente l'utilizzo automatizzato di grandi quantità di informazioni. Il linguaggio XBRL è consolidato e utilizzato in diverse giurisdizioni ed è attualmente l'unico linguaggio di markup appropriato per marcare le informazioni contenute nei bilanci. L'utilizzo del linguaggio di markup XBRL comporta l'applicazione di una tassonomia per convertire il testo leggibile da utenti umani in informazioni leggibili da un dispositivo automatico. La tassonomia IFRS, resa disponibile dalla Fondazione IFRS, è una tassonomia consolidata elaborata per marcare le informazioni presentate secondo gli IFRS. L'utilizzo della tassonomia IFRS facilita la comparabilità a livello mondiale dei markup dei bilanci redatti conformemente agli IFRS. Dal 1° gennaio 2021, a seguito della proroga nel Decreto Milleproroghe (decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183 convertito nella Legge 26 febbraio 2021, n. 21), e quindi a partire dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021, è stato introdotto l'obbligo di marcare le seguenti informazioni: – Anagrafica di base – Schemi di bilancio consolidati (Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato, Prospetto della redditività consolidata complessiva, Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e Rendiconto finanziario consolidato). A partire dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022, l'obbligo di redazione secondo il nuovo formato ESEF è stato esteso anche all'informativa contenuta nella Nota integrativa.
La presente Relazione finanziaria annuale è stata redatta in conformità a quanto previsto dal Regolamento ESEF ed approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 15 marzo 2024, e sarà resa pubblica nei termini di legge.
Con riferimento alla normativa sopra richiamata si specifica che i contributi o aiuti in denaro o in natura non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria corrisposti alla banca sono stati oggetto di pubblicazione nell'ambito del Registro Nazionale degli aiuti di Stato, cui si rinvia come previsto dall'art. 125-quinquies della legge.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è sottoposto a revisione contabile da parte di EY S.p.A., a cui è stato conferito l'incarico di revisione per il novennio 2017/2025 con delibera assembleare del 29 aprile 2017, ai sensi del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010.



Di seguito si riportano i principi contabili, dettagliati per voce di bilancio, che sono stati adottati per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi introdotti da alcuni elementi di carattere generale inerenti alla classificazione delle attività finanziarie.
La classificazione delle attività finanziarie è guidata, da un lato, dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento medesimo legati alla generazione di flussi finanziari rappresentati solamente da pagamenti di capitale e interessi sul capitale da restituire (ossia che prevedono il superamento del cosiddetto «SPPI test» – «Solely Payment of Principal and Interest test»).
L'altro fattore che guida la classificazione delle attività finanziarie è il modello di business aziendale adottato che determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
L'obiettivo di tale modello di business è quello di possedere un'attività finanziaria con la finalità di incassare i flussi contrattuali durante la vita dello strumento. Si considerano ammesse le vendite solo se sono frequenti ma non significative oppure significative ma non frequenti oppure se dovute ad un incremento del rischio di credito ed in caso di prossimità alla data di scadenza dell'attività finanziaria. Per misurare la frequenza ci si basa sul numero di vendite effettuate nel periodo, mentre per misurare la significatività sul valore complessivo delle vendite in raffronto al portafoglio di inizio periodo. I criteri per definire questi requisiti sono stati inclusi dal Gruppo in un apposito Regolamento interno.
Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha associato al modello di business HTC:
L'obiettivo di questo business model è quello sia di raccogliere i flussi di cassa contrattuali sia di vendere le attività finanziarie. Il Gruppo ha stabilito di non utilizzare il modello di business HTC&S per i crediti, mentre ha deciso di utilizzarlo per i titoli.
Questo modello di business è adottato quando il Gruppo assume decisioni sulla base dei fair value delle attività finanziarie e le gestisce al fine di realizzare i medesimi oppure quando l'obiettivo del Business Model non rientra tra i due precedentemente descritti (HTC e HTC&S). Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha associato al modello Others:
Gli strumenti finanziari detenuti con finalità di negoziazione (modello di business Trading)
Gli strumenti finanziari detenuti con gestione su base Fair value.
Per l'area crediti il Gruppo non prevede un'attività di monitoraggio ex post per verificare la coerenza del portafoglio crediti rispetto al modello di business HTC associato mentre è previsto per l'area titoli, per verificare la coerenza della gestione del portafoglio titoli con i modelli di business HTC e HTC&S.

Attraverso il Test SPPI si verifica se un'attività finanziaria possa essere considerata un «contratto base di concessione del credito» (basic lending arrangement), cioè che i flussi finanziari contrattuali consistono esclusivamente in pagamenti di capitale e interessi maturati sull'importo del capitale da restituire. Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali risulta conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI con esito «superato»), l'attività potrà essere misurata al Costo Ammortizzato, a condizione che sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi finanziari contrattuali nell'arco della vita dello strumento (modello di business HTC), oppure al fair value rilevato a riserva di patrimonio netto (FVOCI), a condizione che l'attività sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è sia incassare i flussi di cassa contrattuali per tutta la durata dello strumento che vendere tale attività (modello di business HTC&S).
Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di un'attività finanziaria risulta non conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI «non superato») tale attività dovrà essere misurata al fair value rilevato a conto economico (FVTPL). In conformità con le linee guida a livello di Gruppo, il Test viene eseguito prima che un credito venga erogato o un titolo acquistato (origination). Le modalità di conduzione del test si basano sull'utilizzo del c.d. Tool SPPI.
Per l'area crediti l'approccio per l'esecuzione del test SPPI è differenziato a seconda che si tratti di:
Per il portafoglio titoli viene acquisito per ciascun ISIN il risultato del Test SPPI e del Benchmark test da un info Provider esterno. Per i rapporti per cui l'esito del Test SPPI e/o del benchmark test dall'info Provider esterno non sono disponibili e/o completi, i test vengono svolti internamente al Gruppo, attraverso l'utilizzo del tool sopra menzionato.
In tale voce sono allocate le attività finanziarie detenute per la negoziazione (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR). Sono inclusi anche i contratti derivati, con fair value positivo, ad esclusione di quelli oggetto di compensazione ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32. Un contratto derivato è uno strumento finanziario il cui valore è legato all'andamento di un tasso d'interesse, del corso di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio di una valuta, di un indice di prezzi o tassi o di altri indici, è regolato a scadenza e richiede un investimento netto iniziale limitato. Qualora il derivato fosse un derivato di copertura viene rilevato nella voce «derivati di copertura». Se un'attività finanziaria incorpora un derivato la valutazione della stessa avviene valutando l'intera attività al fair value. Il derivato associato ad uno strumento finanziario ma contrattualmente trasferibile indipendentemente dallo strumento, o avente una controparte diversa, non è un derivato incorporato ma uno strumento finanziario separato.
Tale voce comprende inoltre le attività finanziarie designate al fair value (titoli di debito e finanziamenti) a seguito dell'esercizio della fair value option. Al momento il Gruppo non applica la fair value option non escludendo di esercitarla in futuro.
Da ultimo sono incluse le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (titoli di debito, titoli di capitale, quote di O.I.C.R. e finanziamenti) ossia attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la classificazione al costo ammortizzato od al fair value con impatto sulla redditività complessiva, in quanto non superano il test per la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali (test SPPI), oltreché titoli di capitale e quote di OICR (che non hanno finalità di negoziazione) e strumenti di debito con un business model gestiti su base fair value.


Le attività valutate al fair value con impatto a conto economico vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo versato con esclusione dei costi e proventi di transazione che sono imputati direttamente a conto economico. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di «contrattazione» e vengono registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione.
Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Per gli strumenti quotati su mercati ufficiali, il fair value viene calcolato, utilizzando di norma il prezzo di riferimento rilevabile sul mercato, mentre per gli strumenti non quotati su mercati ufficiali il fair value viene rilevato attraverso l'utilizzo dei prezzi forniti da provider informativi quali Bloomberg e Reuters. Ove non sia possibile ricorrere a quanto sopra si impiegano stime e modelli valutativi che fanno riferimento a dati rilevabili sul mercato, ove disponibili; detti metodi si basano, ad esempio, su valutazione di strumenti quotati con caratteristiche simili, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, tenendo in considerazione nella determinazione del tasso il rischio creditizio dell'emittente.
Nel caso non fossero disponibili dati per effettuare valutazioni attraverso i suddetti modelli, viene effettuata una valutazione del fair value utilizzando dati non osservabili (es. patrimonio netto rettificato).
Per quanto riguarda i crediti (verso la clientela e verso le banche) i modelli utilizzati differiscono a seconda della natura e delle caratteristiche proprie degli strumenti oggetto di valutazione. Sono al momento applicati tre principali modelli base:
I modelli riportati fanno riferimento alla valutazione delle esposizioni in bonis («performing»).
Nel caso di crediti a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è considerato una buona approssimazione del fair value.
Le componenti reddituali derivanti da variazioni di fair value sono rilevate a conto economico del periodo nel quale emergono nella voce «Risultato netto dell'attività di negoziazione» e «Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico» diviso nelle sottovoci: «attività e passività finanziarie designate al fair value» e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».
Gli interessi attivi e i dividendi sono rilevati rispettivamente nelle voci di conto economico «interessi attivi e proventi assimilati» e «dividendi e proventi simili».
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

Nella presente voce figurano tutte le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale e finanziamenti) classificate nel portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva con la distinzione tra quelli con rigiro a conto economico (titoli di debito e finanziamenti) e quelli senza rigiro a conto economico (titoli di capitale). La classificazione all'interno del portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva richiede:
Le attività incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento al fair value che corrisponde, di norma, al corrispettivo versato per acquisirli.
Il Gruppo stabilisce, relativamente ai titoli di debito e i finanziamenti, che eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, saranno decisi dal Consiglio di amministrazione di ciascuna componente del Gruppo, e in tale sede verrà definita l'eventuale riclassificazione la quale è limitata a rare circostanze.
Relativamente ai titoli di capitale non è prevista alcuna possibilità di riclassifica. L'esercizio della FVOCI option, ossia l'opzione prevista dal Principio che permette al momento della rilevazione iniziale di designare gli strumenti di capitale al fair value a patrimonio netto, è infatti irrevocabile.
Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valutate in base al fair value, determinato secondo i criteri illustrati per le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.
All'interno della voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» rientrano titoli azionari detenuti in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali in cui opera il Gruppo. Tali strumenti rappresentano la prevalenza dei titoli di capitale classificati in tale portafoglio. Per dette partecipazioni e in considerazione del fatto che l'applicazione di tecniche di valutazione utilizzerebbe significativi fattori discrezionali la valutazione al costo viene considerata l'espressione migliore del fair value.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i titoli di debito classificati in questa voce sono soggetti ad impairment, sulla base di un framework di calcolo analogo a quello definito per gli strumenti finanziari valutati al «costo ammortizzato». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.
Per quanto riguarda i titoli di capitale classificati nella voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» non sono soggetti ad impairment e le variazioni di valore, anche relative al deterioramento del merito creditizio, sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto.
Gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto delle differenze tra il costo, comprensivo dei costi di transazione, e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico.
Le variazioni di fair value delle attività, al netto del relativo effetto fiscale differito, sono rilevate in un'apposita riserva di patrimonio netto, denominata «Riserve da valutazione», composta dalle sottovoci «Riserve da valutazione: Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva» e «Riserve da valutazione: Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto


sulla redditività complessiva». Fanno eccezione, per i titoli di debito, le rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito che sono imputate a conto economico nella voce 130 b) «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito».
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla riduzione del valore dell'attività finanziaria, le riprese di valore su titoli di debito sono imputate a conto economico, mentre quelle su titoli di capitale sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto denominata «Riserva da valutazione».
Al momento della cancellazione, l'utile o la perdita cumulati sui titoli di debito sono imputati a conto economico mentre sui titoli di capitale sono imputati a riserva di patrimonio netto (voce 150).
I dividendi sono registrati nella voce di conto economico «dividendi e proventi simili».
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
In tale voce sono rilevate le attività finanziarie, titoli di debito e finanziamenti, gestite attraverso un modello di business HTC che hanno superato il Test SPPI. Formano dunque oggetto di rilevazione:
Sono inoltre incluse:

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value che corrisponde di norma al corrispettivo erogato o versato comprensivo degli oneri di transazione.
Le operazioni di pronti contro termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo incassato a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come credito per l'importo versato a pronti.
Il Gruppo stabilisce che eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, saranno decisi dal Consiglio di amministrazione di ciascuna componente del Gruppo, e in tale sede verrà definita l'eventuale riclassificazione, la quale è limitata a rare circostanze.
Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale sono effettuate in base al principio del costo ammortizzato utilizzando il tasso d'interesse effettivo. Il costo ammortizzato è pari al valore iniziale, comprensivo dei costi di transazione, al netto di eventuali rimborsi di capitale, variato in aumento o diminuzione per le rettifiche e riprese di valore e per l'ammortamento della differenza tra importo erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi di cassa futuri all'ammontare del credito erogato rettificato dai costi o ricavi di diretta imputazione. I crediti a breve termine (inferiori ai 12 mesi) e quelli senza una scadenza definita o a revoca sono iscritti al costo in considerazione del fatto che il calcolo del costo ammortizzato non produce scostamenti significativi. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene utilizzato successivamente per attualizzare i flussi di cassa previsti, ancorché sia intervenuta una modifica creditizia del rapporto a seguito di misure di forbearance sul rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale.
Ad ogni data di bilancio, le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono assoggettate ad impairment secondo le regole previste dal principio IFRS 9; le rettifiche di valore operate sono rilevate a Conto Economico nella voce «130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». Per la definizione delle rettifiche di valore le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate in diversi Stadi:
La classificazione in uno degli stati di deteriorato per lo stadio 3 è in accordo con le definizioni di «Non performing exposure» previste dagli Implementing Technical Standards («ITS») dell'EBA, recepiti dalla Commissione Europea, le attività finanziarie deteriorate sono ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.
Nello specifico:

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte A

riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano le prefissate soglie di materialità assoluta (100 € per le esposizioni al dettaglio o i 500 € per le esposizioni diverse dal dettaglio) e relativa (fissata all'uno per cento (1%) sia per le esposizioni al dettaglio sia per le esposizioni diverse dal dettaglio). Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore.
Ad ogni chiusura di bilancio, l'entità deve valutare se c'è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. La determinazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR) e la successiva stima della svalutazione su un orizzonte di stima rispettivamente annuale (per posizioni classificate in stage 1) o poliennale legato alla vita residua dell'esposizione (per posizioni classificate in stage 2) viene effettuata mediante l'utilizzo di specifiche metodologie, che contemperano l'utilizzo sia di criteri assoluti – in particolare, informazioni relative al numero di giorni di scaduto/sconfino continuativo, presenza di misure di forbearance, situazioni di crediti originati o acquistati deteriorati e applicazione della low credit risk exemption per limitate e particolari tipologie di controparti e forme tecniche – che relativi. Più precisamente, questi ultimi consentono di valutare, mediante l'analisi di un'opportuna metrica PD–based («Probability of Default»), la variazione della rischiosità della posizione sull'orizzonte temporale pari alla vita residua della stessa intercorsa tra la data di analisi/reporting e quella di origination. Per la costruzione della medesima ci si avvale di strutture a termine del parametro di probabilità di insolvenza (curve di PD lifetime, differenziate secondo opportuna granularità), le quali vengono costruite partendo dal sistema di rating interno, ove disponibile, ovvero assegnato da un'agenzia esterna, e considerando altresì elementi di natura previsiva–evolutiva e specifici dello scenario macro– economico considerato come maggiormente plausibile alla data di analisi/reporting conformemente ai razionali sottostanti il nuovo principio contabile.
Nel caso in cui si è verificata una variazione significativa del rischio di crediti ci sarà un trasferimento tra stage: questo modello è simmetrico, e le attività possono muoversi tra i diversi stage. Nel caso di posizioni oggetto di misure di forberance si precisa che in coerenza con i principi prudenziali è previsto un periodo di osservazione pari ad almeno due anni prima dell'eventuale ritorno della posizione in uno stage migliore.
La valutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene sulla base del calcolo della perdita attesa («expected credit loss»), la quale è definita come una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario ponderate per la probabilità di accadimento e viene calcolato in base alla classificazione in stage sopra definite.
In particolare:
Per le posizioni in stage 2, sulla base dei risultati ottenuti applicando la metodologia statistica di calcolo definita dal Gruppo e sulla base delle informazioni gestionali delle singole controparti, nel caso in cui il valore di perdita attesa associato ad una specifica controparte non rispecchi esattamente la rischiosità della stessa, è possibile incrementare l'accantonamento della controparte sino ad un livello considerato come appropriato dalle competenti funzioni aziendali.
Con riferimento ai rapporti in bonis, la valutazione avviene su base collettiva considerando i parametri di rischio di Probabilità di Default (PD) e Loss Given Default (LGD), nonché dell'esposizione al momento al default (EAD). Le rettifiche di valore per perdite attese sono quantificate come prodotto dei parametri precedentemente riportati per la cui stima ci si avvale dei parametri similari utilizzati ai fini regolamentari opportunamente modificati e adattati in relazione ai differenti requisiti tra la normativa contabile e quella prudenziale con particolare riferimento (I) alla logica di calibrazione dei suddetti parametri di rischio secondo approccio point in time, (II) alla natura prospettica delle stime (segnatamente, modellazione delle c.d. FLI-forward-looking information) ed (III) al loro esplicito condizionamento alla realizzazione di una

pluralità di scenari macroeconomici opportunamente ponderati (c.d. aspetti di scenario-dependency).
Con riferimento ai rapporti deteriorati, la valutazione può avvenire su base collettiva oppure analitica.
La perdita di valore sulle singole attività valutate al costo ammortizzato si ragguaglia alla differenza negativa tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Nel caso della valutazione analitica il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:
Per la valutazione analitica delle attività finanziarie in sofferenza sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:
La valutazione collettiva viene applicata a posizioni con esposizione complessiva contenuta non superiore a determinati «valori–soglia» pro–tempore individuati mediante l'adozione di processi valutativi snelli, prevalentemente di carattere automatico utilizzando specifici coefficienti definiti internamente sulla base di mirate analisi quantitative.
Anche le inadempienze probabili, all'interno delle quali sono altresì classificati i crediti oggetto di piano di ristrutturazione, sono valutate in modo analitico o forfettario. Per la valutazione analitica sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:
La svalutazione collettiva avviene con metodologia simile a quella applicata alle sofferenze forfettarie per le posizioni per le quali non vi sono specifiche previsioni di perdita individualmente imputabili a livello di singolo rapporto.
A tali attività finanziarie si applica una rettifica di valore determinata in modo forfettario sulla base di mirate analisi storico/statistiche delle perdite rilevate sugli stessi.
Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate vengono rilevate per il tramite di procedure automatizzate che estrapolano le posizioni oggetto di anomalie sulla base di determinati parametri individuati dalla normativa tempo per tempo vigente.
Sulle posizioni in oggetto non sono quantificabili previsioni di perdita di tipo analitico a livello di singolo rapporto. La valutazione del livello di deterioramento delle stesse – e pertanto delle rettifiche di valore da applicarsi in modalità collettiva – si ottiene in considerazione della possibilità di rientro in bonis delle posizioni o dell'ulteriore aggravarsi dell'insolvenza e, quindi, dell'ammontare della perdita attesa stimata in coerenza con il processo di recupero individuato. Le valutazioni sono effettuate anche sulla base della disponibilità di opportune informazioni di natura macroeconomica e prospettica che vengano ritenute significative per la stima delle rettifiche di valore.
Si evidenzia come il modello di impairment relativo ai crediti deteriorati (Stage 3) previsto dall'IFRS9 è basato sulla stima della differenza tra flussi contrattuali originari e flussi finanziari attesi. Nella determinazione dei flussi attesi è necessario quindi includere le stime alla data di reporting dei diversi scenari attesi tra cui anche eventuali programmi di cessione dei crediti e/o di accordi transattivi. Qualora quindi l'entità si aspetti di recuperare una porzione di cash flow delle esposizioni attraverso procedure di vendita o accordi transattivi questi potranno essere inclusi nel calcolo dell'Expected credit loss verificate


determinate condizioni.
Il Gruppo incorpora le diverse strategie di recupero considerando le diverse probabilità di accadimento. La regolamentazione interna in ambito di calcolo dell'ECL prevede che la stima della perdita attesa e del valore recuperabile dei crediti deteriorati negli scenari di cessione segua uno specifico procedimento, suddiviso in più fasi, che inizia con l'identificazione degli scenari.
In generale, le regole contabili richiedono che la stima della previsione di perdita su crediti «non performing» rifletta una gamma di possibili risultati previsionali connessi al verificarsi di scenari di gestione, a ciascuno dei quali deve essere associata una specifica probabilità di accadimento.
I possibili scenari attualmente identificati, cui si associano modelli e risultati di valutazione tra loro differenti, consistono:
La fase successiva consiste nell'identificazione del portafoglio oggetto di potenziale cessione, sulla base della conoscenza del medesimo, dell'eventuale esistenza di vincoli interni e/o esterni, del monitoraggio delle condizioni di mercato, nonché tenuto conto dei più complessivi obiettivi strategici e gestionali. L'aggregato è definito sulla base di fattori specifici attribuiti alle singole posizioni, quali le caratteristiche contrattuali (a es. tipologia di garanzia, vetustà, dimensione dell'affidamento, ecc.), informazioni sulla situazione gestionale, quali a esempio la tipologia di procedura di recupero in atto, la geo–localizzazione della controparte, eventuali elementi ostativi o che possano incidere sulla possibilità di cessione della posizione, gli orientamenti strategici di gruppo, le condizioni di mercato secondo le quali vengono tempo per tempo trattati i crediti, le strategie adottate dai concorrenti nonché eventuali altri fattori endogeni e/o esogeni adeguatamente dettagliati.
A ciascuno scenario gestionale individuato viene attribuita una specifica probabilità di accadimento. Tale probabilità viene determinata su basi sia qualitative che quantitative, queste ultime tengono conto della correlazione tra il portafoglio target ed il portafoglio esteso selezionati per ogni scenario.
Il passo successivo riguarda la stima di perdita attesa per ogni scenario. La stima delle previsioni di perdita sui crediti «non performing» deve riflettere informazioni ragionevoli e sostenibili, disponibili senza costi o sforzi eccessivi, comprese quelle relative agli eventi passati, alle condizioni attuali e alle previsioni delle condizioni economiche future. Nel quantificare la perdita attesa su posizioni «non performing», in linea con la normativa interna, per ogni possibile scenario di gestione individuato, si provvede alla stima dei flussi degli incassi stimati. Per la stima degli incassi futuri in uno scenario di gestione interna del credito, fermo restando quanto previsto dalle specifiche disposizioni normative, si tiene conto delle informazioni macroeconomiche e di settore, della situazione del debitore, dei flussi di cassa attesi in caso di ristrutturazione del debito a «Inadempienza probabile», delle garanzie reali o personali, dell'anzianità della posizione in stato di recupero e del tempo di recupero atteso.
Per la stima degli incassi attesi in uno scenario di cessione del credito, vengono prese in considerazione sia le transazioni effettuate in passato dal gruppo per operazioni similari, sia le informazioni specifiche legate al «sottostante» (situazione del prenditore ed eventuali garanzie a sostegno del credito) e al mercato delle cessioni di impieghi «non performing» (ad es. prezzi di operazioni analoghe effettuate da altri intermediari e curve di mercato storiche e attese).
La previsione di perdita sulla singola posizione in stato di deterioramento sarà quindi determinata dal risultato della seguente formula:
| Perdita attesa | Perdita attesa Scenario Cessione* | Perdita attesa Scenario Gestione | ||
|---|---|---|---|---|
| Singola Posizione | = | Probabilità di accadimento della Cessione | + | Interna* Probabilità di accadimento della Gestione Interna |

Gli interessi su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificati alla voce «interessi attivi e proventi assimilati». Si precisa che per le attività finanziarie classificate in stage 3 e per i crediti originati o acquistati deteriorati (POCI), gli interessi sono calcolati con il metodo degli interessi netti, e contabilizzati nella voce «interessi attivi e proventi assimilati».
Le rettifiche e riprese per variazioni del rischio di credito, calcolate come sopra specificato, sono rilevate a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle svalutazioni (individuali e collettive) contabilizzate in precedenza.
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o quando non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi, nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
L'IFRS 9 prevede inoltre le previsioni di seguito riportate su:
Sono costituiti da tutte le garanzie personali e reali rilasciate a fronte di obbligazioni di terzi e dagli impegni ad erogare fondi.
I crediti di firma sono valutati sulla base della rischiosità della forma tecnica di utilizzo e tenuto conto del merito creditizio del debitore. Il modello di impairment previsto per questa categoria di attività finanziarie è il medesimo di quello delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (si veda il precedente paragrafo 3).
Le commissioni maturate sono rilevate nella voce di conto economico «commissioni attive». Le perdite di valore da impairment, nonché le successive riprese di valore, vengono registrate a conto economico alla voce «accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri» con contropartita alla voce «Fondi per rischi e oneri – a) Impegni e garanzie rilasciate».


I derivati finanziari e creditizi di copertura che presentano un fair value positivo o negativo vengono contabilizzati nella corrispondente voce di stato patrimoniale. Si evidenzia che lo IASB sta ancora sviluppando i nuovi requisiti di macro hedging a completamento di quanto già incluso nell'IFRS 9 per l'hedge accounting che sostituiranno le regole dello IAS 39, pertanto sino al completamento ed alla pubblicazione del nuovo standard, il Gruppo ha ritenuto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting dettati dallo IAS 39 sulla base della facoltà prevista dall'IFRS9.
Il portafoglio dei contratti derivati di copertura dei rischi accoglie gli strumenti derivati impiegati dal Gruppo con la finalità di neutralizzare o minimizzare le perdite rilevabili su elementi dell'attivo o del passivo oggetto di copertura.
Le relazioni di copertura dei rischi di mercato possono assumere due differenti configurazioni:
Nel caso il test di efficacia evidenzi una insufficiente relazione di copertura lo strumento viene allocato nel portafoglio di negoziazione. Gli strumenti di copertura sono contabilizzati secondo il principio della «data di contrattazione».
Affinché un'operazione possa essere contabilizzata come «operazione di copertura» è necessario siano soddisfatte le seguenti condizioni: a) la relazione di copertura deve essere formalmente documentata, b) la copertura deve essere efficace nel momento in cui ha inizio e prospetticamente durante tutta la vita della stessa. L'efficacia viene verificata ricorrendo ad apposite tecniche e sussiste quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto (il risultato del test si colloca in un intervallo tra l'80% e il 125%). La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale.
Gli strumenti derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value alla data di stipula del contratto e sono classificati, in funzione del valore positivo o negativo dei medesimi, rispettivamente nell'attivo patrimoniale alla voce «50. Derivati di copertura» o nel passivo patrimoniale alla voce «40. Derivati di copertura».
Le relazioni di copertura del fair value sono valutate e contabilizzate secondo i seguenti principi:
Qualora l'operazione di copertura non soddisfi più i criteri previsti dal principio per la contabilizzazione come tale la differenza tra il valore di carico dell'elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita viene ammortizzata

a conto economico, nel caso di strumenti finanziari fruttiferi di interessi; se si tratta di strumenti finanziari infruttiferi tale differenza è registrata direttamente a conto economico.
Nel caso di operazioni di copertura generica di fair value («macro hedge») le variazioni di fair value con riferimento al rischio coperto delle attività e delle passività oggetto di copertura sono imputate nello stato patrimoniale, rispettivamente, nella voce «60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica» oppure «50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica». La contropartita economica delle variazioni di valore riferite sia all'elemento coperto sia allo strumento di copertura, al pari delle coperture specifiche di fair value, è la voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» del conto economico. Nel caso di interruzione di una relazione di copertura generica di fair value, le rivalutazioni/svalutazioni cumulate iscritte alle voci patrimoniali suindicate sono rilevate a conto economico tra gli interessi attivi o passivi lungo la durata residua delle originarie relazioni di copertura, previa verifica della sussistenza dei presupposti di base.
Le relazioni di copertura dei flussi di cassa sono valutate e contabilizzate secondo i seguenti principi:
Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi plusvalenza o minusvalenza precedentemente rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo restano iscritte separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.
Le relazioni di copertura dei rischi cessano prospetticamente di produrre effetti contabili quando giungono a scadenza oppure viene deciso di chiuderle anticipatamente o di revocarle oppure non soddisfano più i requisiti di efficacia previsti.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte A

Nel portafoglio partecipazioni sono allocate le interessenze azionarie per le quali si verifica una situazione di controllo congiunto o collegamento, diverse da quelle ricondotte nella voce «attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico» ai sensi dello IAS 28 e dell'IFRS 11.
Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.
Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.
Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.
Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.
La voce include i fabbricati, terreni, impianti, mobili, attrezzature, arredi e macchinari. Sono ricompresi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari).
Sono compresi gli immobili detenuti a scopo di investimento posseduti con la finalità di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito e seguono le regole previste dallo IAS 40.
La voce accoglie altresì le attività materiali classificate in base allo IAS 2 Rimanenze, relative principalmente ai cespiti acquisiti nell'ottica di valorizzazione dell'investimento, attraverso anche lavori di ristrutturazione o di riqualificazione, con l'intento esplicito di venderli, compresi i beni derivanti dall'attività di escussione di garanzie ricevute.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo comprensivo degli oneri accessori sostenuti e direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.
Gli investimenti immobiliari, al momento dell'acquisto, vengono iscritti fra le attività dello stato patrimoniale al costo. In presenza di un cambiamento d'uso dell'immobile da immobile ad uso strumentale a investimento immobiliare il valore iniziale di iscrizione è pari al fair value, desunto da apposita perizia. La differenza tra il fair value e il valore contabile dell'immobile alla data del cambiamento d'uso viene trattata sulla base di quanto previsto dallo IAS 16, ovvero se si riscontra una differenza negativa tra fair value e valore contabile, il decremento viene imputato a conto economico, mentre se si rileva una differenza positiva tra fair value e valore contabile l'incremento di valore va imputato a conto economico come provento per l'ammontare che rettifica un eventuale decremento di valore già rilevato in precedenza a conto economico; qualsiasi eccedenza deve essere accreditata ad una riserva di rivalutazione inclusa nel patrimonio netto.
Secondo l'IFRS 16, i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use, per cui, alla data iniziale, il locatario ha un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per

compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.
L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent–free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale) il locatario rileva:
La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite durevoli di valore.
L'ammortamento avviene su base sistematica secondo profili temporali definiti per classi omogenee ragguagliati alla vita utile delle immobilizzazioni. Dal valore di carico degli immobili da ammortizzare «terra–cielo» è stato scorporato il valore dei terreni su cui insistono, determinato sulla base di specifiche stime, che non viene ammortizzato in quanto bene con durata illimitata. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad impairment test, contabilizzando le eventuali perdite di valore rilevate come differenza tra valore di carico del cespite e il suo valore di recupero. Il valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita ed il relativo valore d'uso del bene inteso come valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite; successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment precedentemente registrate.
Le attività materiali «rimanenza» a cui si applica lo IAS 2 sono valutate al minore tra il costo di iscrizione ed il valore netto di realizzo. Tale fattispecie non è soggetta ad ammortamento periodico.
Per gli immobili a scopo di investimento, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 40, il Gruppo adotta il metodo di valutazione del fair value in base al quale, successivamente alla rilevazione iniziale, tutti gli investimenti immobiliari sono valutati al fair value. Di conseguenza i suddetti immobili non sono oggetto di ammortamento, né di verifica dell'esistenza di eventuali riduzioni di valore.
Per quanto riguarda i contratti di leasing, nel corso della durata dello stesso, il locatario deve:


finanziamento marginale e ridurla per i pagamenti delle quote capitale e interessi. In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «rettifiche di valore nette su attività materiali».
Il metodo del fair value per gli investimenti immobiliari prevede che le variazioni di valore derivanti dalla rideterminazione periodica del fair value debbano essere rilevati a conto economico come proventi od oneri nel «Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali». Per le modalità di determinazione del fair value e della periodicità di rideterminazione del patrimonio immobiliare si fa rinvio ai criteri illustrati nella successiva «Parte A.4 – Informativa sul fair value».
Per quanto riguarda i contratti di leasing, l'ammortamento del Diritto d'uso del bene viene rilevato nella voce «Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali» mentre gli interessi passivi rilevati sulla passività finanziaria riferita al contratto sono inclusi nella voce «Interessi passivi e oneri assimilati».
Le attività materiali vengono cancellate dal bilancio all'atto della dismissione o quando hanno esaurito la loro funzionalità economica e non si attendono benefici economici futuri.
In caso di dismissione di un investimento immobiliare, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il valore di carico deve essere riconosciuta a conto economico, come «Utile (perdita) da cessione di investimenti».
Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal bilancio al termine della durata del leasing.
Nella voce sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili, ad utilità pluriennale. Le attività immateriali in essere sono costituite da software, avviamenti e altre attività immateriali rilevate nel caso di aggregazioni aziendali nell'ambito del processo di allocazione del costo dell'acquisizione (es. Customer list).
Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto, rettificato in aumento degli eventuali oneri accessori solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è spesato nell'esercizio in cui è sostenuto; eventuali spese successive sono capitalizzate unicamente se ne aumentano il valore o aumentano i benefici economici attesi. L'avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da un'operazione di aggregazione d'impresa secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente sostenuto per l'operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate costituenti aziende o rami aziendali.
Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali, ad eccezione dell'avviamento, sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. L'ammortamento è calcolato sistematicamente per il periodo previsto della loro utilità futura utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, alla presenza di evidenze di perdite

di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività: l'ammontare della perdita è pari alla differenza tra valore contabile e valore recuperabile ed è iscritto a conto economico.
L'avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, eseguita con periodicità annuale o inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono identificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.
Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «Rettifiche di valore nette su attività immateriali» o «Rettifiche di valore dell'avviamento». Per l'avviamento non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.
Le attività immateriali vengono cancellate dal bilancio quando non siano attesi benefici economici futuri.
Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Nella voce sono registrate singole attività non correnti unicamente quando la cessione è ritenuta molto probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni in quanto la Direzione si è impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Vengono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi connessi alla transazione.
I risultati della valutazione affluiscono alle pertinenti voci di conto economico o nella voce «Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte» qualora si tratti di unità operative cessate (Discontinued operations - Gruppi di attività in via di dismissione).
Crediti e debiti di natura fiscale sono esposti nello stato patrimoniale nelle voci «Attività fiscali» e «Passività fiscali». Le poste della fiscalità corrente includono eccedenze di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza dell'esercizio quindi che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Il debito tributario viene determinato applicando le aliquote fiscali e la normativa vigente.
Per la stima delle attività e passività fiscali si tiene conto di eventuali oneri derivanti da contestazioni notificate dall'Amministrazione Finanziaria e non ancora definite oppure il cui esito è incerto, nonché delle eventuali incertezze circa il trattamento fiscale adottato dalla Società e dalle altre società del Gruppo data la complessità della normativa fiscale.
In presenza di differenze temporanee deducibili o tassabili tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio viene rilevata, applicando il cosiddetto «liability method», una attività/ passività fiscale anticipata/ differita. Le passività fiscali differite sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
– le passività fiscali differite derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della

transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
– il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.
Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
La legge n. 214/2011 consente, al verificarsi di determinate situazioni, di trasformare in crediti di imposta certe tipologie di attività per imposte anticipate iscritte in bilancio quali ad esempio quelle correlate alle rettifiche/riprese di valore su crediti.
Non sono stanziate imposte differite con riguardo ai maggiori valori dell'attivo in sospensione d'imposta e a riserve in sospensione d'imposta in quanto si ritiene che non sussistano, allo stato attuale, i presupposti per la loro futura tassazione. Le attività fiscali differite sono oggetto di rilevazione solamente quando sia ragionevole la certezza del loro recupero in esercizi futuri.
Le attività per imposte anticipate determinate sulla base di differenze temporanee deducibili vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero; tale probabilità viene valutata, attraverso lo svolgimento del c.d. «Probability test», sulla base della capacità di generare con continuità redditi imponibili positivi in capo al Gruppo o, per effetto dell'opzione relativa al «Consolidato fiscale», al complesso delle società aderenti. Le attività per imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le attività/passività fiscale anticipata/differita sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Attività e passività fiscali vengono contabilizzate con contropartita, di norma, a conto economico salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente a patrimonio netto; in tali casi vengono imputate rispettivamente, al prospetto della redditività complessiva e al patrimonio coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.
Nella voce sono ricompresi i seguenti fondi:

del fondo rispetto alla obbligazione relativa ricade sulla banca.
Laddove l'effetto del valore attuale del denaro assume rilevanza, (si prevede che l'esborso si verificherà oltre 12 mesi dalla data della rilevazione) si procede all'attualizzazione del relativo fondo.
Nella presente voce figurano i debiti verso banche e verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, conti correnti, finanziamenti, titoli), diversi da quelli ricondotti nelle voci 20. «Passività finanziarie di negoziazione» e 30. «Passività finanziarie designate al fair value». Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. ed i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari. I debiti verso clientela, debiti verso banche e titoli in circolazione sono rappresentati da strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione) che configurano le forme tipiche della provvista fondi realizzata dal Gruppo presso la clientela, presso altre banche oppure incorporata in titoli. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.
Le predette passività finanziarie sono iscritte in bilancio secondo il principio della data di regolamento. La contabilizzazione iniziale avviene al valore corrente, valore che di norma corrisponde all'importo riscosso. Nel valore di iscrizione iniziale sono inclusi i costi riferiti alla transazione mentre non sono inclusi tutti gli oneri che vengono recuperati a carico della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di natura amministrativa. Le passività di raccolta di tipo strutturato, costituite cioè dalla combinazione di una passività ospite e di uno o più strumenti derivati incorporati vengono disaggregate e contabilizzate separatamente dai derivati in essa impliciti a condizione che le caratteristiche economiche e i rischi dei derivati incorporati siano sostanzialmente differenti da quelli della passività finanziaria ospite e i derivati siano configurabili come autonomi contratti derivati.
Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. Le passività a breve termine rimangono iscritte per il valore incassato.
Le passività oggetto di una relazione di copertura efficace vengono valutate in base alla normativa prevista per tale tipologia di operazioni.
I debiti per leasing vengono rideterminati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.


Gli interessi passivi collegati agli strumenti di raccolta, calcolati con il metodo del tasso interno di rendimento, sono registrati a conto economico nella voce «interessi passivi e oneri assimilati».
Gli utili e le perdite da riacquisto di tali passività sono rilevati a conto economico nella voce «utili/perdite da cessione o riacquisto di passività finanziarie».
Gli interessi passivi relativi alla passività finanziaria in relazione al contratto di leasing sono rilevati alla voce «Interessi passivi e oneri assimilati».
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scaduti, estinti, annullati ovvero adempiuti gli obblighi sottostanti le passività. Le passività di raccolta emesse e successivamente riacquistate vengono cancellate dal passivo.
La voce include gli strumenti derivati, fatta eccezione per quelli di copertura, il cui fair value risulta essere negativo. Vi sono allocati anche i valori negativi degli strumenti derivati separati contabilmente dai sottostanti strumenti finanziari strutturati quando esistono le condizioni per effettuare lo scorporo. I criteri di iscrizione in bilancio, di cancellazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti di conto economico sono le stesse già illustrate per le attività detenute per negoziazione.
Attualmente in Gruppo non classifica in bilancio passività fra le passività finanziarie valutate al fair value.
Sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall'Euro.
Le attività e passività denominate in valute diverse dall'euro sono inizialmente iscritte al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.
Alla data di chiusura dell'esercizio le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio a pronti corrente a tale data. Le immobilizzazioni finanziarie espresse in valuta sono convertite al cambio storico d'acquisto.
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. Per le attività classificate come attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che non sono elementi monetari, le differenze di cambio sono imputate alle riserve di valutazione.
Si applicano i criteri indicati per le voci di bilancio corrispondenti. Il tasso di cambio utilizzato è quello alla data di estinzione.

Il trattamento di fine rapporto è considerato un programma a benefici definiti, ossia una obbligazione a benefici definiti e pertanto, come previsto dallo IAS 19, la determinazione del valore dell'obbligazione è effettuato utilizzando il «projected unit credit method».
Tale metodologia considera ogni singolo periodo di servizio come originatore di una unità addizionale di TFR da utilizzarsi per costruire l'obbligazione finale proiettando gli esborsi futuri sulla base di analisi storico statistiche e della curva demografica e attualizzando tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. L'analisi attuariale è svolta semestralmente da un attuario indipendente.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005 n. 252 le quote di TFR maturate fino al 31/12/2006 rimangono in azienda, mentre le quote maturate successivamente devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare o mantenute in azienda per essere trasferite successivamente all'INPS. Questo ha comportato delle modifiche alle ipotesi prese a base ai fini del calcolo attuariale, in particolare non si tiene più conto del tasso annuo medio di aumento delle retribuzioni.
Il TFR maturato dopo il 31 dicembre 2006 rientra nella fattispecie di piani a contribuzione definita, Il Gruppo rileva i contributi da versare a un piano a contribuzione definita per competenza come passività dopo aver dedotto eventuali contributi già versati ai fondi di previdenza integrativa e al fondo INPS a fronte delle prestazioni di lavoro dipendente e in contropartita il conto economico.
Si evidenzia inoltre che, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 335/95 i dipendenti assunti dal 28/4/1993 possono destinare parte del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato a un Fondo di Previdenza complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono contabilizzati con contropartita ad una posta del patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte A

Il Gruppo ha in essere un piano dei compensi a favore del personale più rilevante basato su strumenti finanziari nell'ambito del quale la remunerazione variabile, qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione, è soggetta alle norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari che si ritengono idonee ad assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo.
In conformità al principio IFRS 2, i piani di remunerazione basati su azioni proprie sono rilevati come costi a conto economico (voce "190. a) spese per il personale") con contropartita un corrispondente incremento del patrimonio netto (voce "150. Riserve").
Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata in funzione della prestazione lavorativa ricevuta. In considerazione della difficoltà di misurare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute, il principio permette di valutare le prestazioni, in modo indiretto, facendo riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale alla data della loro assegnazione (c.d. "grant date"; tale data corrisponde al momento in cui le parti hanno condiviso i termini e le condizioni dell'accordo, se però l'accordo è soggetto all'approvazione del Consiglio di amministrazione la data di accordo coincide con la data di approvazione). Tale costo, va suddiviso lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio (c.d. "vesting period").
I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti di capitale che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio. Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione.
I ricavi, in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile IFRS 15, rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).
I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati a conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa. Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale

passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto. Con riferimento alla rilevazione delle commissioni di collocamento di prodotti, i ricavi vengono rettificati per tener conto della possibilità di restituzione di importi già incassati legati a ricavi variabili. Con riferimento ai corrispettivi connessi a conti correnti, le modalità di rilevazione prevedono l'allocazione dei ricavi stessi sui singoli prodotti o servizi costituenti il pacchetto «stand alone».
I costi sono iscritti contabilmente a Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti seguendo il principio della competenza. I costi relativi all'ottenimento e all'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Qualora i costi non siano associabili ai ricavi, vengono rilevati immediatamente a Conto Economico.
Con riferimento ai proventi ed oneri relativi alle attività/passività finanziarie si precisa che:
I Decreti-legge n.18/2020 (c.d. «Decreto Cura Italia») e n.34/2020 (c.d. «Decreto Rilancio») hanno previsto una serie di misure volte a sostenere privati e imprese italiane nel loro rilancio post emergenza Covid-19, tra cui misure fiscali di incentivazione connesse a spese sostenute per specifici interventi fruibili sotto forma di detrazioni d'imposta o crediti d'imposta. Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). Il Gruppo, nell'ottica di contribuire a sostenere famiglie e imprese, nel secondo semestre 2020 ha avviato un progetto specifico mirato all'acquisizione di tali crediti d'imposta.
Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono:


La contabilizzazione è avvenuta in conformità a quanto previsto dai principi contabili internazionali e coerentemente a quanto previsto dal Documento Banca d'Italia/ Consob/Ivass n. 9 («Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio» acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti») emanato in data 5 gennaio 2021.
Sulla base del documento emanato i crediti d'imposta acquistati non rappresentano attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie per tale motivo la classificazione più appropriata è quella residuale delle «altre attività» dello stato patrimoniale.
Al momento della rilevazione iniziale il credito d'imposta viene rilevato al prezzo dell'operazione (valore corrispondente al suo valore equo). Per le valutazioni successive è prevista l'applicazione delle previsioni dell'IFRS 9.
Il Gruppo in considerazione dell'andamento dei volumi di crediti acquistati, delle prospettive future e anche della recente nota di Banca d'Italia riguardo il trattamento prudenziale di tali crediti, ha ritenuto di affiancare al business model HTC anche il business model HTCS.
Il business model HTC prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo determinato al momento della rilevazione iniziale, mentre il business model HTCS prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita la redditività complessiva. Si specifica che tale operatività non genera day one profit/loss.
Su questi crediti non è calcolata alcuna perdita attesa poiché non esiste un rischio di credito della controparte considerato che il realizzo del credito avviene in compensazione o in contanti nel caso di cessione.
Con riferimento al 31 dicembre 2023, si rileva la presenza nel portafoglio del gruppo di:
Le clausole di step-up e step-down legate alle sottoscrizioni in oggetto non presentano un elevato grado di complessità; nello specifico, le clausole più comuni riguardano il miglioramento delle emissioni dirette di GHGs (Greenhouse gases) e la capacità installata di fonti di energia rinnovabile entro una determinata data.
Da un punto di vista contabile, durante l'esercizio oggetto di rendicontazione, nel momento della sottoscrizione di titoli di debito e/o erogazione di finanziamenti, il gruppo ha verificato che tali strumenti potessero essere o meno conformi ad un cd. basic lending arrangement e non determinare il fallimento del SPPI Test. Nello specifico, si è ritenuto che tali strumenti potessero superare il test, poiché:

– i flussi di cassa contrattuali legati al verificarsi dell'evento contingente non rappresentano un investimento nell'emittente/prestatore o nelle attività sottostanti.
Un ulteriore elemento considerato per il superamento del SPPI test è la rilevanza che il rischio ESG ha nella commisurazione della remunerazione dello strumento finanziario. Tali attività, al momento, riguardano solamente una parte del portafoglio creditizio; sono infatti in fase di strutturazione i processi di misurazione, controllo e mitigazione degli andamenti dei rischi di sostenibilità con l'obiettivo di estenderli poi al complessivo perimetro di esposizioni. Nel momento in cui, come nel caso del gruppo, lo stesso sia in fase di iniziale inclusione nei processi di erogazione, monitoraggio dei rischi e pricing, non si può sostenere che la caratteristica ESG sia valutata per compensare il creditore per un rischio di prestito specifico, come il rischio di credito, ma più per incentivare un comune comportamento da "buon cittadino d'impresa". In questo caso, quindi, è possibile affermare che non viene introdotta una remunerazione/rischio non tipica di uno strumento di ordinaria concessione di credito. Inoltre, a riprova del fatto che le clausole degli asset in oggetto non introducono una compensazione per rischi ESG, vi è da segnalare che, allo stato attuale, non è stato implementato dal gruppo un sistema di monitoraggio costante e granulare circa il raggiungimento di tali obiettivi da parte delle controparti, così come in fase di negoziazione contrattuale la rilevanza di tali clausole non rappresenta un elemento primario.
Infine, si segnala che per le sottoscrizioni in oggetto, il gruppo non procede ad effettuare valutazioni di natura quantitativa sulla magnitudo delle clausole all'interno della remunerazione ai fini dello SPPI test, anche in questo caso, in considerazione del fatto che non sono ancora stati sviluppati sistemi per la misurazione dei rischi ESG legati a tali clausole. In tal senso, la quantificazione dell'aggiustamento della remunerazione è determinata in maniera sostanzialmente standard: la remunerazione non è rappresentativa di una effettiva quantificazione di un rischio.
Eventuali azioni proprie detenute in portafoglio sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Allo stesso modo vengono imputati eventuali utili o perdite derivanti dalla successiva negoziazione.
Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti «a vista», nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali «a vista» sono rilevate nella voce 130. «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito».
Le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali il Gruppo vende a terzi dei titoli con l'obbligo di riacquisto degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, vengono iscritte nei debiti verso banche o verso clientela a seconda della controparte. Analogamente, le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali il Gruppo acquista da terzi dei titoli con l'obbligo di rivendita degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, sono contabilizzate come crediti verso banche o clientela (categoria contabile delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato»), a seconda della controparte. La differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine delle predette operazioni è contabilizzata come interesse e registrata per competenza lungo la vita dell'operazione. Le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nella piena disponibilità economica del prestatore vengono rilevate in bilancio come le anzidette operazioni di pronti contro termine. Nel caso di operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli, ovvero senza garanzia, il prestatore e il prestatario continuano a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale, rispettivamente, il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia. La remunerazione di tale operatività è rilevata dal prestatore nella voce «40. Commissioni attive» e dal prestatario nella voce «50. Commissioni passive».


Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.
Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo potenziale classificato come patrimonio non è oggetto di rimisurazione e il suo successivo pagamento è contabilizzato con contropartita conto economico. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scope dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare l'ammontare da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Il test impairment viene predisposto, con cadenza annuale, determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale o la partecipazione risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e fair value al netto dei costi di vendita.
Al 31 dicembre 2023 gli avviamenti iscritti relativi a Factorit S.p.A., la cui acquisizione è avvenuta nel 2010, Prestinuova S.p.a. acquisita il 23 luglio 2018 e Rent2Go la cui acquisizione è stata completata il 1° aprile 2022, ammontano complessivamente a 17 milioni. Il test di impairment delle suddette attività non ha evidenziato la necessità di effettuare alcuna svalutazione dei valori di carico. Nella Parte B della presente Nota Integrativa Consolidata, in corrispondenza della «Sezione 10 – «Attività immateriali» – voce 100» viene fornita l'illustrazione delle principali assunzioni sottostanti la verifica di recuperabilità degli avviamenti ed i relativi risultati.
Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi sono previste specifiche valutazioni che prevedono l'utilizzo di complessi modelli di valutazione e/o parametri a non osservabili sul mercato. Tali valutazioni sono pertanto caratterizzate da complessità valutative che

vengono evidenziate nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di determinazione del fair value per gli strumenti misurati in bilancio al fair value e per quelli valutati al costo ammortizzato, si fa rinvio a quanto contenuto nella presente Nota Integrativa, Parte A.4 – «Informativa sul fair value».
Per quanto concerne gli investimenti partecipativi consolidati con il metodo del patrimonio netto, il Gruppo non ha identificato segnali di deterioramento del valore. Si evidenzia che l'eventuale indisponibilità, dei progetti di bilancio delle partecipate e dei loro piani industriali previsionali aggiornati introduce ulteriori elementi di incertezza nell'ambito del processo di valutazione del valore delle partecipazioni. In tali circostanze non si può quindi escludere che il valore attribuito alle partecipazioni, sulla base delle informazioni disponibili, possa eventualmente differire da successive valutazioni formulate alla luce di diversi elementi informativi disponibili.
Il Gruppo presenta, tra le proprie attività patrimoniali significative, attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico e la data nella quale i costi potranno essere dedotti e in misura residuale da perdite fiscali riportabili a nuovo. Nella Sezione 11 – «Attività fiscali e passività fiscali» contenuta nella Parte B – Attivo della presente Nota Integrativa viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate, sui risultati della sensitivity relativi all'orizzonte temporale di recuperabilità delle DTA, in funzione di ragionevoli variazioni nei previsti flussi reddituali. La valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti implica un certo grado di complessità specialmente con riferimento ai piani a benefici definiti ed ai benefici a lungo termine laddove vengono utilizzate ipotesi attuariali di natura demografica (quali tassi di mortalità e di turnover dei dipendenti) e finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione). Nella Parte B della presente Nota Integrativa per i fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti è stata effettuata l'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.
Come indicato precedentemente l'adozione di alcuni principi contabili comporta necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nella situazione annuale e sull'informativa relativa alle eventuali attività e passività potenziali. Nella determinazione delle stime contabili il Gruppo prende in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché le eventuali ipotesi considerate ragionevoli sulla base di evidenze esterne e alla luce dell'esperienza storica dell'istituto. Non si può pertanto escludere che per quanto ragionevoli tali stime possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero infatti anche discostarsi dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione annuale o semestrale e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte.
Allo stato, tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare si annoverano le conseguenze negative sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'evoluzione del contesto geopolitico e macroeconomico.
A partire dall'invasione russa dell'Ucraina, avvenuta a fine febbraio 2022, si evidenzia invece che la stessa ha determinato un drastico peggioramento del contesto macroeconomico e delle previsioni di ripresa. In particolare, il conflitto ha avuto un impatto negativo sull'economia globale attraverso l'aumento


dei prezzi delle materie prime e dell'energia. Ciò ha aggiunto pressioni inflazionistiche, imponendo un difficile equilibrio alle banche centrali nel loro tentativo di tenere sotto controllo l'inflazione senza innescare una recessione. Inoltre, le ulteriori tensioni geopolitiche del 2023 in particolare il conflitto in Medio Oriente, hanno ulteriormente contribuito a generare incertezza.
In questo contesto, caratterizzato da una crescente incertezza sulle prospettive macroeconomiche, il Gruppo ha mantenuto i presidi già avviati nei precedenti trimestri rafforzandoli con una ulteriore specifica attività di monitoraggio del rischio di credito. Sotto questo profilo, infatti, oltre ai presidi già in essere, sono state aggiornate le liste di clienti ritenuti "ad elevato rischio" (high risk positions) in ragione della loro particolare esposizione al contesto geopolitico e alla crisi energetica e inflazionistica attuali, per le quali si è valutata, in via temporanea, una riclassificazione prudenziale a Stage 2.
Nel corso del 2023 non si segnalano novità normative, pertanto le classificazioni e le valutazioni sono avvenute in continuità del Bilancio 2022 a cui si rimanda per un'informativa dettagliata degli interventi normativi sia per la modalità di applicazione da parte del Gruppo.
Si riassume qui di seguito la dinamica dei principali aggregati economici del Gruppo registrata al 31 dicembre 2023, evidenziando quelli maggiormente influenzati dagli effetti legati ai conflitti militari, all'evoluzione del mercato dell'energia ed ai mercati finanziari. In particolare, il margine di interesse ha beneficiato degli effetti positivi derivanti dal rialzo dei tassi e dalle pressioni inflazionistiche rispetto all'esercizio 2022. I risultati dell'attività finanziaria hanno risentito dell'evoluzione positiva dei mercati finanziari registrando plusvalenze rispetto all'esercizio 2022, che era invece stato negativamente impattato da significative minusvalenze. Il costo del credito è stato influenzato dagli effetti derivanti dal mutato scenario macroeconomico; si è registrato un aumento del costo del credito complessivo rispetto all'esercizio precedente riconducibile anche ad accantonamenti connessi al contesto geopolitico, alla situazione economica caratterizzata da rincari delle materie prime energetiche e da rischi legati ad approvvigionamenti, oltre che ai rischi ambientali e climatici. Sul portafoglio di crediti non performing si sono ulteriormente incrementati i livelli di copertura in relazione anche alla cessione massiva effettuata a fine anno e all'adozione del calendar provisioning in osservanza col quadro regolamentare. Nel successivo paragrafo viene fornito un maggior dettaglio degli impatti sulla quantificazione delle perdite attese, con evidenza anche di quelli quantitativi. Nel complesso, tutto ciò ha impattato positivamente sui risultati economici parziali e totali, con conseguente effetto anche sugli indicatori di profittabilità. Si rimanda al capitolo «Risultati di sintesi e indicatori alternativi di performance» contenuto nella relazione sulla gestione consolidata per maggiori dettagli e dati quantitativi.
Con riferimento al framework metodologico utilizzato dal Gruppo per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing ("ECL") nel corso del 2023 sono state effettuate le usuali attività di aggiornamento delle parametrizzazioni degli scenari macroeconomici e dei fattori ponderali ad essi associati in base alle ultime previsioni disponibili, inclusive del mutato contesto macroeconomico.
Con specifico riferimento alla esplicita modellazione delle componenti prospettica e di scenario dependency, si precisa come si siano adottati, per il calcolo delle svalutazioni di dicembre 2023, una pluralità di scenari macroeconomici:

In sede di ponderazione delle ECL scenario-dependent, allo scenario baseline viene assegnato, in ragione della sua natura, il fattore ponderale prevalente (pari al 65%), mentre gli scenari alternativi sono assegnati fattori ponderali rispettivamente pari a 25% e 10%.
Nel corso dell'esercizio, l'approccio metodologico utilizzato dal Gruppo per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing è stato oggetto di una serie interventi evolutivi che hanno riguardato sia il framework di stage allocation con l'introduzione di un ulteriore criterio assoluto e la rimodulazione del livello di soglia del c.d. criterio assoluto di PD-backstop che quello di ECL override.
Nel corso del 2023 si è provveduto inoltre ad effettuare l'aggiornamento ed il fine tuning della specifica modellazione delle c.d. forward-looking information (FLI). In particolare, si evidenzia la definizione di c.d. in-model adjustment per la suite dei modelli statistico-econometrici, sviluppati secondo una metodologia data-driven, volti a modellare in modo esplicitamente prospettico le dinamiche evolutive dei parametri di rischio per tutti gli scenari macroeconomici.
Sono state aggiornate le liste di controparti ritenute «ad alto rischio» per le quali si è valutata una classificazione a Stage 2, con particolare riferimento sia all'aggiornamento delle posizioni afferenti alle fattispecie di casistiche in essa già presenti che all'aggiunta delle posizioni colpite dagli eventi verificatesi in Emilia-Romagna. Particolare attenzione è stata posta nella definizione delle posizioni degli stati gestionali ricompresi nello Stage 2, includendo in uno di essi anche alcune posizioni oggetto di particolare monitoraggio in seguito alla segnalazione da parte dell'Autorità di vigilanza o delle funzioni di controllo di secondo livello.
Con riferimento ai management overlay applicati nel calcolo delle rettifiche di valore sui crediti performing, si è provveduto ad includere delle evolutive metodologiche volte a recepire l'impatto, in termini sia di svalutazioni sia di staging, dei c.d. novel risk factors (i.e. energy risk, inflation risk, supply chain risk e geopolitical risk), all'aggiornamento dei c.d. moltiplicatori geo-settoriali alla luce dei nuovi forecast macroeconomici pubblicati, alla definizione e quantificazione di uno specifico "ESG add-on" per recepire nuovi fattori di rischio quali il climate and environment risk e alla ricalibrazione ed affinamento del c.d. prudential add-on ed alla sua contestuale rimappatura in una pluralità di add-on specifici (c.d. model-related overlay), volti ad indirizzare in modo puntuale tutti gli specifici ambiti.
In aggiunta, ai fini di indirizzare le raccomandazioni che sono state identificate dall'Autorità di vigilanza nei processi di gestione e monitoraggio del credito, è stata introdotta una nuova modalità di calcolo dell'ECL su un portafoglio di esposizioni oggetto di monitoraggio rilevata attraverso l'applicazione di uno specifico overlay (process deficiencies-related add-on).
Le modifiche sopra rappresentate hanno comportato un impatto sia sullo staging, con un incremento dell'incidenza delle posizioni classificate in stadio 2, che l'aumento del livello di coverage dello stadio 2. Il livello complessivo degli overlay applicati si porta quindi a 200 milioni di euro.
Infine, sono da menzionare le attività di fine tuning condotte con riferimento alla quantificazione delle svalutazioni per le posizioni in past due, nel computo delle quali si è provveduto a recepire gli effetti rivenienti dall'aggiornamento degli scenari legati alla cessione di esposizioni non performing e dei c.d. model-related add-on in analogia con le omologhe componenti applicate alle esposizioni in bonis.
In ogni caso, non è tuttavia da escludersi come l'introduzione di differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie performing del Gruppo – influenzati peraltro dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento – possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2023.
Per ulteriori dettagli in merito agli effetti di questi interventi sul calcolo delle rettifiche di valore sui crediti e sull'analisi di sensitivity si rinvia ai paragrafi «2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese» e «5 Impatti derivanti dai rischi emergenti» contenuti nella sezione dedicata al rischio credito della «Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura» della Nota Integrativa individuale.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte A

Per il Gruppo, come già nell'esercizio precedente, non sono intercorse riclassifiche di attività finanziarie dovute al cambiamento di business model.
Nel corso dell'esercizio 2023, così come per quelli precedenti, non è intervenuto alcun cambiamento del «business model» del Gruppo Banca Popolare di Sondrio, ossia delle modalità con le quali il Gruppo gestisce gli strumenti finanziari.
Di seguito viene fornita l'informativa sul fair value come richiesto dall'IFRS 13. Il richiamato principio definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di una attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato ma, mentre per alcune attività e passività potrebbero essere disponibili transazioni o informazioni di mercato osservabili, per altre attività e passività tali informazioni potrebbero non essere disponibili. Quando non è rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica è necessario ricorrere a delle tecniche di valutazione che massimizzino l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riducano al minimo l'input di quelli non osservabili.
L'IFRS 13 richiede la misurazione del rischio di inadempimento nella determinazione del fair value dei derivati OTC. Tale rischio riguarda le variazioni sia del merito creditizio della controparte sia quello dell'emittente. È stato pertanto implementato un modello di valorizzazione di questa componente di rischio che va a rettificare il valore puro di mercato dello strumento.
Per quanto riguarda i derivati con mark to market attivo la componente di rischio viene denominata CVA (Credit value adjustment) e rappresenta la perdita potenziale associata al rischio creditizio della controparte, mentre per gli strumenti con mark to market negativo il DVA (Debit value adjustment) quantifica il rischio emittente.
Questi aggiustamenti al prezzo sono ottenuti secondo un approccio model-based derivanti dalla possibilità di default sia delle controparti che della banca stessa, nonché ulteriori componenti rappresentativi di costo/convenienza associati all'operazione. Il Credit Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value dovuto al rischio che la controparte fallisca in un momento in cui la banca vanta un'esposizione positiva verso di essa. Assume quindi segno negativo e rappresenta una componente della valutazione che va pertanto a diminuire il fair value positivo dello strumento. Il Debt Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value che considera le conseguenze sulle controparti di un eventuale fallimento della banca. Contrariamente al CVA, esso rappresenta un aggiustamento di segno positivo che va pertanto a diminuire il fair value negativo dello strumento. Nel caso in cui con la controparte sia stato stipulato uno specifico accordo di CSA (Credit Support Annex) e sia quindi stato dato o preso a garanzia un deposito in contanti, il valore dello strumento non viene rettificato per la componente di CVA/DVA. Il valore di CVA/DVA contabile per gli strumenti derivati viene quindi calcolato come il prodotto tra il fair value della posizione, la probabilità di default cumulata e il complemento a 1 del tasso di recupero (RR). Il calcolo di questi aggiustamenti è effettuato giornalmente direttamente negli applicativi che gestiscono le posizioni in strumenti derivati detenute dalla banca.

I valori di input per la determinazione del fair value di livello 2 comprendono: prezzi quotati per attività o passività similari in mercati attivi, prezzi quotati per attività o passività identiche o similari in mercati non attivi, dati diversi dai prezzi quotati osservabili come tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati, volatilità implicite, spread creditizi, input corroborati dal mercato. Sono generalmente forniti da provider o desunti sulla base di prezzi calcolati grazie a parametri di mercato per attività finanziarie simili.
I valori di input per la determinazione del fair value di livello 3 sono valori non osservabili sul mercato per l'attività o per la passività e devono essere utilizzati per valutare il fair value nella misura in cui non siano disponibili gli input osservabili rilevanti. Devono riflettere le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nel determinare il prezzo dell'attività o passività, incluse le assunzioni circa il rischio. I valori di input non osservabili sul mercato derivano da stime e valutazioni interne derivanti da modelli di pricing che privilegiano l'esame dei cash flow attesi e informazioni di prezzi e spread nonché dati e serie di dati storici relativi a fattori di rischio e report specialistici in materia.
Gli strumenti derivati OTC, per cui non esistono quotazioni formulate pubblicamente da terze parti indipendenti e che sono tipicamente dei contratti siglati bilateralmente tra la banca e un'altra controparte finanziaria, vengono valorizzati attraverso opportuni modelli di pricing e classificati al Livello 2 o al Livello 3 (qualora si debba ricorrere ad assunzioni significative e/o a parametri di mercato non osservabili) della gerarchia del fair value. In particolare, tutti gli strumenti derivati possono essere ricondotti a due categorie:
Tale categoria di strumenti derivati, cui appartengono tutte le tipologie di opzioni, necessita di modelli di calcolo basati sulla volatilità del sottostante con il possibile ricorso a modelli basati su metodi numerici, nel caso di presenza di elementi path-dependent rispetto all'evoluzione attesa del valore del sottostante o elementi di esoticità nella determinazione del payoff.
La modalità di valutazione al fair value dei finanziamenti e crediti, ove non si possano utilizzare parametri relativi al rischio di credito desumibili da quotazioni di mercato, comporta la classificazione dello strumento nel Livello 3 della Gerarchia del fair value. In linea generale, il calcolo del fair value per questi crediti avviene attraverso un modello DCF, dove i singoli flussi di cassa associati alle singole scadenze, depurati della componente non recuperabile correlata al rischio di credito della controparte, sono attualizzati ad un tasso privo di rischio maggiorato di un premio per l'illiquidità dello strumento stesso. I flussi di cassa alla singola data di pagamento vengono determinati partendo dai flussi contrattuali e considerano, ove rilevanti, sia dinamiche previsive di estinzione anticipata, sia la modellazione di eventuali componenti opzionali legate all'indicizzazione dei flussi. Per i crediti a vista o senza scadenza contrattuale il valore di bilancio netto è considerata la migliore approssimazione del fair value. I Prestiti Ipotecari Vitalizi (PIV), in ragione della loro particolare struttura contrattuale e del profilo di rischio, hanno un modello di valutazione specifico che è maggiormente focalizzato sul valore dell'immobile oggetto di finanziamento.


Per quanto attiene i crediti fiscali classificati nella voce delle Altre Attività di stato patrimoniale, in attesa che si consolidi una prassi di mercato in termini di valutazione, la stima del fair value viene calcolata con una modalità «base», che replica il modello DCF precedentemente esposto. Eventuali arricchimenti del modello valutativo potranno dipendere dall'osservazione sul mercato di transazioni comparabili, avendo a riferimento, ad esempio, size, livelli di attività, prossimità temporale agli attivi oggetto di valutazione.
Gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) sono intermediari finanziari che raccolgono risparmio privato e lo investono sulla base di specifiche regole di gestione, declinate con riferimento a specifici limiti in termini di rischio, asset allocation, concentrazione ed esposizione.
Gli OICR hanno generalmente un patrimonio segregato che viene usualmente gestito in modo dinamico e la sua composizione è di solito solo parzialmente nota agli investitori. L'Ente Gestore provvede, con una frequenza prevista dal regolamento interno dell'OICR, a pubblicare una stima del valore netto complessivo del patrimonio dell'OICR stesso (denominato Net Asset Value o NAV), da cui viene calcolato il valore teorico di ciascuna quota.
Il profilo di rischio e rendimento di un investimento in OICR è estremamente variabile a seconda delle caratteristiche e della forma dell'OICR stesso, del tipo di legislazione cui è soggetto, del tipo di investimenti che effettua e delle possibilità di smobilizzo delle quote detenute. La maggior parte dei fattori connessi al profilo di rischio e di rendimento delle quote di un OICR è riflessa nella valorizzazione del patrimonio e, conseguentemente, nel valore del NAV prodotto e comunicato dall'Ente Gestore, che costituisce la base di determinazione del fair value delle quote stesse. Tuttavia, ci possono essere degli elementi di rischio non perfettamente o completamente riflessi nel NAV e che, pertanto, richiedono l'esecuzione di opportuni aggiustamenti rispetto al NAV per individuare il fair value. Ciò si riscontra particolarmente negli OICR con le seguenti caratteristiche:
Qualora non siano disponibili fonti di prezzo di Livello 1 e di Livello 2, la determinazione del fair value avviene attraverso l'utilizzo di un modello di valutazione ad-hoc, definito specificamente rispetto alle caratteristiche dello strumento in oggetto e delle informazioni finanziarie disponibili al momento della valutazione. In tal caso, lo strumento verrà classificato al Livello 3 della Gerarchia del fair value. In tali circostanze si utilizzano specifici approcci e metodologie valutative sviluppati ad-hoc dall'Ufficio Modelli di pricing e di valutazione conformente alle best practice e alla letteratura di settore in ambito di valuation

and financial modelling, che possono essere ricondotti alle due seguenti macro-tipologie di metodi valutativi analitici e empirici. I c.d. metodi analitici vengono solitamente utilizzati come approccio valutativo principale, qualora non siano rilevabili transazioni dirette sulla società oggetto di valutazione aventi a riferimento il trasferimento di una quota significativa del capitale sociale intercorso tra controparti indipendenti di mercato in un arco di tempo ragionevolmente ravvicinato. Tali metodologie stimano il valore di una società attraverso l'analisi dei suoi fondamentali per la determinazione degli input (come flussi di cassa, reddito, patrimonio, etc.) su cui la valutazione è basata. I metodi analitici si differenziano da quelli empirici (descritti in seguito), i quali stimano il valore di una società facendo affidamento ai prezzi di società comparabili sul mercato.
Per i titoli di capitale non quotati per i quali non sono disponibili input osservabili e per i quali le più recenti informazioni disponibili per valutare il fair value sono insufficienti, la miglior stima dello stesso è stata effettuata considerando il valore del patrimonio netto rettificato.
Per il Gruppo Banca Popolare di Sondrio le attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente sono rappresentate dal patrimonio immobiliare di proprietà detenuto a scopo d'investimento valutati al fair value sulla base di quanto previsto dal principio IAS 40.
Il fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento, viene determinato attraverso il ricorso ad apposite perizie predisposte da parte di indipendenti società, professionalmente qualificate ed operanti nel ramo specifico, in grado di fornire valutazioni immobiliari sulla base degli standard RICS Valuation.
Tali standard garantiscono che:
Per gli immobili di importo significativo, ossia per gli immobili di valore superiore a 5 milioni, è prevista una perizia di tipo «full», ossia condotta mediante un sopralluogo dell'immobile, oltre che attraverso un'analisi di dettaglio della documentazione disponibile. Per i restanti immobili è invece possibile ricorrere ad una perizia di tipo «drive-by», ossia basata sull'esame della documentazione oltre che attraverso un sopralluogo esterno dell'unità oggetto di valutazione.
Tenuto conto che per gli immobili destinati a scopo di investimento il criterio di misurazione è il fair value il valore viene determinato sulla base di nuove perizie ogni anno.
Il Gruppo determina il fair value delle attività e passività ricorrendo a varie metodologie definite all'interno delle policies aziendali. Sulla base degli input che possono essere utilizzati gli strumenti finanziari vengono classificati di Livello 1, Livello 2, Livello 3. Vengono classificati nel Livello 1 gli strumenti finanziari che sono oggetto di quotazione in mercati attivi per i quali il fair value è assunto sulla base delle quotazioni ufficiali sul mercato. Nel caso in cui si sia in presenza di più mercati attivi viene considerato il mercato principale; in assenza di quest'ultimo il mercato più vantaggioso. Di norma gli input di livello 1 non possono essere rettificati. Il concetto di mercato attivo non coincide con quello di mercato regolamentato ma è strettamente riferito allo strumento finanziario. Ne consegue che l'essere quotato in un mercato regolamentato non è sufficiente per essere definito quotato in un mercato attivo. I prezzi quotati sono rilevati da listini, dealer, broker ecc. e sono rappresentativi di transazioni regolarmente effettuate. Vengono classificati nel livello 2 gli strumenti finanziari per i quali gli input sono diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività.
Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa consolidata – Parte A


In tale caso si ricorre a tecniche di valutazione che sono il metodo della valutazione di mercato, il metodo reddituale che a sua volta si basa sulle tecniche del valore attuale e modelli di misurazione del prezzo delle opzioni. L'utilizzo di una tecnica del valore attuale ricomprende a sua volta i seguenti elementi:
Vengono classificati nel livello 3 gli strumenti finanziari per i quali gli input non siano osservabili. In questo caso vengono utilizzate le migliori informazioni disponibili nelle circostanze specifiche tenendo conto anche di tutte le informazioni relative ad assunzioni ragionevolmente disponibili adottate dagli operatori di mercato.
Nel caso in cui la valutazione di uno strumento finanziario avvenga mediante ricorso a input di livelli diversi allo strumento finanziario viene attribuito il livello con l'input significativo più basso. Il principio contabile IFRS 13 richiede, per le attività finanziarie classificate al livello 3, informativa in merito alla sensitività dei risultati economici a seguito del cambiamento di uno o più parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate nella determinazione del fair value.
Anche in considerazione del fatto che il peso specifico di tali strumenti all'interno del portafoglio delle attività finanziarie del gruppo è contenuto e che all'interno degli strumenti di livello 3 sono ricompresi una buona parte di titoli valutati secondo modelli i cui input sono specifici dell'entità oggetto di valutazione (ad esempio i valori patrimoniali della società) o attraverso prezzi tratti da operazioni precedenti senza ulteriori rettifiche (per i quali non è richiesta informativa quantitativa della sensibilità della misurazione), variazioni degli input non osservabili non comportano significativi impatti economici.
In relazione ai titoli Asset Backed Securities (ABS) presenti in portafoglio, rivenienti dalle operazioni di cessione tramite cartolarizzazione di portafogli di crediti in sofferenza le analisi e valutazioni sono state svolte sulla base del più recente patrimonio informativo disponibile e seguendo per la modellazione dei flussi di cassa dell'operazione di securitization la c.d. waterfall structure. Dalle analisi svolte non sono emersi elementi tali da giustificare una variazione del fair value delle tranche rispetto ai valori attualmente scritti a bilancio.
Sono inoltre presenti in portafoglio quote di fondi rivenienti da operazioni di ristrutturazione di crediti corporate, la cui misurazione al fair value viene effettuata sulla base del NAV, eventualmente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità dell'investimento.
Gli strumenti classificati al livello 3, per i quali nella determinazione del fair value vengono elaborati input non osservabili di carattere quantitativo, sono riconducibili, in buona parte, a strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI previsto per la classificazione delle attività finanziarie dall'IFRS 9. Il fair value della maggior parte di tali strumenti finanziari è determinato attraverso un modello di Discounted Cash Flow o, per prodotti a revoca, posto pari all'esposizione lorda rettificata per la componente di perdita per rischio di credito. Al cambiamento dei parametri di rischio non osservabili, i risultati economici non presentano rilevanti oscillazioni. In particolare, sono state effettuate le seguenti analisi:

Nella determinazione del fair value l'IFRS 13 richiama il concetto di gerarchia dei criteri utilizzati per la misurazione che era stato introdotto da un emendamento all'IFRS 7 recepito dal regolamento n. 1165 del 27/11/2009, il quale prevedeva l'obbligo di classificare le valutazioni sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni degli strumenti finanziari. Si distinguono i seguenti livelli:
L'allocazione nei livelli non è opzionale ma va effettuata in ordine gerarchico essendo attribuita priorità ai prezzi ufficiali su mercati attivi; in assenza di tali input si ricorre prima a metodi diversi dai primi ma che prendono comunque a riferimento parametri osservabili, altrimenti a tecniche di valutazione utilizzando input non osservabili.
I trasferimenti di una attività o passività tra i diversi livelli di gerarchia del fair value sono effettuati quando a seguito di variazioni degli input appare non coerente la classificazione precedente.


Il fair value degli immobili detenuti a scopo d'investimento è classificato in corrispondenza del livello 3 nella gerarchia di fair value prevista dal principio contabile IFRS 13, in quanto è determinato utilizzando tecniche di valutazione per le quali uno degli input significativi non è basato su dati osservabili dal mercato.
Le informazioni fornite a commento in precedenza unitamente a quanto esposto nelle tabelle successive forniscono una informativa adeguata a quanto richiesto dall'IFRS 13 paragrafi 91 e 92, e non ricorrono obblighi informativi di cui ai paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96 del predetto principio.
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| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
115.305 | 128.809 | 446.857 | 151.249 | 600.327 | 502.492 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 57.735 | 91.758 | 580 | 102.157 | 77.507 | - |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
57.570 | 37.051 | 446.277 | 49.092 | 522.820 | 502.492 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3.106.079 | - | 106.537 | 2.462.529 | - | 93.175 |
| 3. Derivati di copertura | - | 1 | - | - | 248 | - |
| 4. Attività materiali | - | - | 82.188 | - | - | 84.476 |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 3.221.384 | 128.810 | 635.582 | 2.613.778 | 600.575 | 680.143 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 68 | 69.509 | - | 9 | 115.862 | - |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati di copertura | - | 1.924 | - | - | 227 | - |
| Totale | 68 | 71.433 | - | 9 | 116.089 | - |
Nell'esercizio non si sono registrati trasferimenti di strumenti finanziari tra i tre livelli di fair value. L'impatto di CVA (Credit value adjustment) e DVA (Debit value adjustment) sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati non è significativo, anche in relazione alla presenza, per una parte consistente di esposizioni, di accordi di credit support annex (CSA).


| economico | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui: a) attività finanziarie detenute per |
di cui: b) attività finanziarie |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla |
|||||
| Totale | la negoziazione |
designate al fair value |
valutate al fair value |
redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 502.492 | - | - | 502.492 | 93.175 | - | 84.476 | - |
| 2. Aumenti | 71.659 | 5.700 | - | 65.959 | 24.352 | - | 145 | - |
| 2.1. Acquisti | 43.886 | 5.097 | - | 38.789 | 4.556 | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | 14.172 | 31 | - | 14.141 | 1.860 | - | 145 | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 14.172 | 31 | - | 14.141 | - | - | 145 | - |
| - di cui plusvalenze | 11.779 | - | - | 11.779 | - | - | 145 | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | - | - | - | 1.860 | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | 572 | 572 | - | - | 17.352 | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | 13.029 | - | - | 13.029 | 584 | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | 127.294 | 5.120 | - | 122.174 | 10.990 | - | 2.433 | - |
| 3.1. Vendite | 5.103 | 5.103 | - | - | 91 | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi | 44.829 | - | - | 44.829 | 102 | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | 19.861 | 17 | - | 19.844 | 10.207 | - | 2.433 | - |
| 3.3.1. Conto Economico | 19.861 | 17 | - | 19.844 | - | - | 2.433 | - |
| - di cui minusvalenze | 19.847 | 17 | - | 19.830 | - | - | 2.433 | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | - | - | - | 10.207 | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione |
57.501 | - | - | 57.501 | 590 | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 446.857 | 580 | - | 446.277 | 106.537 | - | 82.188 | - |
La diminuzione delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, nel corso dell'esercizio, è in buona parte riconducibile a strumenti finanziari (in particolare crediti) che non hanno superato il test SPPI e che, pertanto, sono stati classificati in questa voce. Questa stessa voce ricomprende anche le quote di OICR, non detenute ai fini di trading, precedentemente classificati nelle voci «attività finanziarie valutate al fair value» e «attività finanziarie disponibili per la vendita».

Non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente |
Valore Bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Valore Bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
45.530.807 | 9.937.520 | - | 36.424.182 | 43.870.637 | 9.529.803 | - | 33.414.057 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 45.530.807 | 9.937.520 | - 36.424.182 43.870.637 | 9.529.803 | - 33.414.057 | |||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
52.310.486 | 4.097.785 | 381.795 | 47.833.989 | 53.152.710 | 3.262.887 | 222.630 | 49.503.947 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 52.310.486 | 4.097.785 | 381.795 47.833.989 53.152.710 | 3.262.887 | 222.630 49.503.947 |
Il «day one profit/loss» regolato dall'IFRS7 e dallo IFRS 9 B5.1.2A, deriva dalla differenza all'atto della prima rilevazione tra il prezzo di transazione dello strumento finanziario e il fair value. Tale differenza è riscontrabile, in linea di massima, per quegli strumenti finanziari che non hanno un mercato attivo. Tale differenza viene imputata a conto economico in funzione della vita utile dello strumento finanziario stesso. Il Gruppo non ha in essere operatività tali da generare componenti di reddito significative inquadrabili nel cosiddetto «day one profit/loss».


Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| a) Cassa | 176.068 | 178.649 |
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 4.191.373 | 6.660.416 |
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 179.118 | 151.624 |
| Totale | 4.546.559 | 6.990.689 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 28.251 | - | 580 | 50.856 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 28.823 | 69.702 | - | 50.678 | 14.770 | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 57.074 | 69.702 | 580 | 101.534 | 14.770 | - |
| B. Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - |
| 1. Derivati finanziari | 661 | 22.056 | - | 623 | 62.738 | - |
| 1.1 di negoziazione | 661 | 22.056 | - | 623 | 62.738 | - |
| 1.2 connessi con la fair value | - | - | - | - | - | - |
| option | ||||||
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value | - | - | - | - | - | - |
| option | ||||||
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | 661 | 22.056 | - | 623 | 62.738 | - |
| Totale (A+B) | 57.735 | 91.758 | 580 | 102.157 | 77.508 | - |

| Voci/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Attività per cassa | ||
| 1. Titoli di debito | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 28.831 | 50.856 |
| a) Banche | 3.313 | 14.394 |
| b) Altre società finanziarie | 2.306 | 5.426 |
| di cui: imprese di assicurazione | 96 | 2.575 |
| c) Società non finanziarie | 23.212 | 31.036 |
| d) Altri emittenti | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 98.525 | 65.447 |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale (A) | 127.356 | 116.303 |
| B. Strumenti derivati | ||
| a) Controparti Centrali | - | - |
| b) Altre | 22.717 | 63.362 |
| Totale (B) | 22.717 | 63.362 |
| Totale (A+B) | 150.073 | 179.665 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Titoli di debito | 57.570 | - | 17.139 | 49.093 | - | 26.517 | ||
| 1.1 Titoli strutturati | 6.479 | - | 17.139 | 6.246 | - | 26.517 | ||
| 1.2 Altri titoli di debito | 51.091 | - | - | 42.847 | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | 37.051 | 125.431 | - | 522.820 | 113.599 | ||
| 4. Finanziamenti | - | - | 303.706 | - | - | 362.376 | ||
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | ||
| 4.2 Altri | - | - | 303.706 | - | - | 362.376 | ||
| Totale | 57.570 | 37.051 | 446.276 | 49.093 | 522.820 | 502.492 |
I finanziamenti classificati in questa voce sono strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI. I titoli di debito classificati in questa voce sono strumenti rientranti in un business model di strumenti finanziari gestiti al fair value e non detenuti con finalità di negoziazione.
Le quote di O.I.C.R. sono costituite da: fondi e sicav azionari per € 43,701 milioni, fondi obbligazionari


per € 98,356 milioni, fondi bilanciati e flessibili per € 18,617 milioni e fondi immobiliari per € 1,806 milioni.
In merito ai fondi comuni acquisiti nell'ambito di operazioni di cessione di crediti ricompresi tra i fondi obbligazionari si rinvia allo specifico paragrafo riportato nella Parte E della presente Nota Integrativa (Sottosezione D «Operazioni di Cessione» punto C «Consolidato Prudenziale – Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente»).
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1.Titoli di capitale | - | - |
| di cui: banche | - | - |
| di cui: altre società finanziarie | - | - |
| di cui: società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di debito | 74.709 | 75.609 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 37.252 | 31.842 |
| c) Banche | 20.318 | 17.250 |
| d) Altre società finanziarie | 17.139 | 25.258 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | 1.259 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 162.482 | 636.419 |
| 4. Finanziamenti | 303.706 | 362.377 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 35 | 46 |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 6.676 | 5.047 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | 189.293 | 239.312 |
| f) Famiglie | 107.702 | 117.972 |
| Totale | 540.897 | 1.074.405 |

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Titoli di debito | 3.102.919 | - | 17.857 | 2.459.705 | - | 341 | ||
| 1.1 Titoli strutturati | 334.190 | - | 2.906 | 234.855 | - | - | ||
| 1.2 Altri titoli di debito | 2.768.729 | - | 14.951 | 2.224.850 | - | 341 | ||
| 2. Titoli di capitale | 3.159 | - | 88.681 | 2.825 | - | 92.834 | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 3.106.078 | - | 106.538 | 2.462.530 | - | 93.175 |
Il portafoglio dei titoli di debito è per lo più costituito da titoli governativi dello Stato italiano.
Tra i titoli di capitale sono anche classificate partecipazioni detenute in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali in cui opera il Gruppo.
| Voci/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Titoli di debito | 3.120.776 | 2.460.046 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 2.567.770 | 2.040.457 |
| c) Banche | 419.910 | 295.117 |
| d) Altre società finanziarie | 71.809 | 69.328 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | 61.287 | 55.144 |
| 2. Titoli di capitale | 91.840 | 95.659 |
| a) Banche | 6.956 | 2.505 |
| b) Altri emittenti: | 84.884 | 93.154 |
| - altre società finanziarie | 74.081 | 82.747 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| - società non finanziarie | 10.321 | 10.407 |
| - altri | 482 | - |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 3.212.616 | 2.555.705 |


| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito |
3.103.788 | - | 17.959 | - | - | 931 | 40 | - | - | - | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2023 | 3.103.788 | - | 17.959 | - | - | 931 | 40 | - | - | - |
| Totale | 31/12/2022 | 2.453.090 | 360.020 | 8.274 | - | - | 1.308 | 10 | - | - | - |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Livello 1 Livello 2 | Livello 3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Livello 1 Livello 2 | Livello 3 | |||
| A. Crediti verso Banche Centrali |
322.403 | - | - | - | - | 322.403 | 352.511 | - | - | - | - | 352.512 | |
| 1. Depositi a scadenza |
- | - | - | - | - | - | 5.011 | - | - | - | - | - | |
| 2. Riserva obbligatoria |
322.403 | - | - | - | - | - | 347.500 | - | - | - | - | - | |
| 3. Pronti contro termine |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Crediti verso banche |
1.799.648 | - | - 1.052.148 | - | 726.905 1.512.738 | - | - | 741.697 | - | 690.583 | |||
| 1. Finanziamenti | 693.116 | - | - | - | - | 698.622 | 640.337 | - | - | - | - | 640.627 | |
| 1.1 Conti correnti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2. Depositi a scadenza |
620.286 | - | - | - | - | - | 568.627 | - | - | - | - | - | |
| 1.3. Altri finanziamenti: |
72.830 | - | - | - | - | - | 71.710 | - | - | - | - | - | |
| - Pronti contro termine attivi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Altri | 72.830 | - | - | - | - | - | 71.710 | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di debito | 1.106.532 | - | - 1.052.148 | - | 28.283 | 872.401 | - | - | 741.697 | - | 49.956 | ||
| 2.1 Titoli strutturati |
683.752 | - | - | 675.721 | - | 8.406 | 494.300 | - | - | 424.809 | - | 32.538 | |
| 2.2 Altri titoli di debito |
422.780 | - | - | 376.427 | - | 19.877 | 378.101 | - | - | 316.888 | - | 17.418 | |
| Totale | 2.122.051 | - | - 1.052.148 | - 1.049.308 1.865.249 | - | - | 741.697 | - 1.043.095 |
Tali crediti non sono oggetto di copertura specifica.
Il fair value dei crediti a vista o con scadenza a breve termine viene assunto pari al valore di bilancio.

| 31/12/2023 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| 1. Finanziamenti | 32.819.543 | 509.528 | 94.165 | - | - | 34.588.601 | ||||
| 1. Conti correnti | 3.416.247 | 132.715 | 19.137 | - | - | - | ||||
| 2. Pronti contro termine attivi | - | - | - | - | - | - | ||||
| 3. Mutui | 20.172.284 | 323.263 | 70.952 | - | - | - | ||||
| 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
533.310 | 6.515 | 490 | - | - | - | ||||
| 5. Finanziamenti per leasing | - | - | - | - | - | - | ||||
| 6. Factoring | 3.788.495 | 1.208 | - | - | - | - | ||||
| 7. Altri finanziamenti | 4.909.207 | 45.827 | 3.586 | - | - | - | ||||
| 2. Titoli di debito | 9.985.520 | - | - | 8.885.372 | - | 786.273 | ||||
| 1. Titoli strutturati | 1.586.329 | - | - | 799.215 | - | 765.875 | ||||
| 2. Altri titoli di debito | 8.399.191 | - | - | 8.086.157 | - | 20.398 | ||||
| Totale | 42.805.063 | 509.528 | 94.165 | 8.885.372 | - | 35.374.874 |
| 31/12/2022 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| 1. Finanziamenti | 31.211.348 | 550.253 | 107.368 | - | - | 31.595.135 | ||||
| 1. Conti correnti | 3.358.799 | 172.838 | 22.942 | - | - | - | ||||
| 2. Pronti contro termine attivi | 8.293 | - | - | - | - | - | ||||
| 3. Mutui | 19.298.777 | 324.035 | 78.097 | - | - | - | ||||
| 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
493.676 | 6.503 | 572 | - | - | - | ||||
| 5. Finanziamenti per leasing | - | - | - | - | - | - | ||||
| 6. Factoring | 3.272.354 | 998 | - | - | - | - | ||||
| 7. Altri finanziamenti | 4.779.449 | 45.879 | 5.757 | - | - | - | ||||
| 2. Titoli di debito | 10.136.419 | - | - | 8.788.106 | - | 775.827 | ||||
| 1. Titoli strutturati | 1.573.173 | - | - | 739.237 | - | 775.827 | ||||
| 2. Altri titoli di debito | 8.563.246 | - | - | 8.048.869 | - | - | ||||
| Totale | 41.347.767 | 550.253 | 107.368 | 8.788.106 | - | 32.370.962 |
I crediti per una parte non rilevante sono oggetto di copertura specifica e generica.
Tra i crediti sono ricompresi € 1.869 milioni di mutui residenziali che hanno costituito oggetto di operazioni di covered bond poste in essere della Capogruppo. I titoli emessi nell'ambito del programma di covered bond in essere sono stati collocati presso clientela istituzionale.
Inoltre tra i mutui sono ricompresi € 1.266 milioni di mutui erogati a SMEs, garantiti o chirografari, che hanno costituito oggetto dell'operazione di autocartolarizzazione posta in essere dalla Capogruppo. La Capogruppo ha mantenuto tutti i rischi e benefici dei crediti cartolarizzati pertanto non si è proceduto alla loro derecognition.
Il fair value dei crediti è ottenuto mediante l'applicazione alle operazioni aventi scadenza contrattuale


superiore al breve termine di modelli di valutazione basati sull'attualizzazione dei flussi di rimborso futuri, al netto delle perdite attese. Il tasso di attualizzazione viene determinato sulla base delle attese di evoluzione dei tassi di interesse di mercato, contemperando anche ulteriori componenti specifiche, volte a includere nella valutazione anche gli oneri operativi di gestione delle operazioni e quelli effettivi di finanziamento sostenuti dal gruppo.
Per effetto delle operazioni di derisking intervenute nel corso dell'anno i crediti deteriorati (terzo stadio) si sono ridotti rispetto allo scorso esercizio.
Nella voce 2. Titoli di debito, sono inclusi per 282,386 milioni i titoli senior emessi dal veicolo Diana S.p.V., POP NPLs 2020 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2021 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2022 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2023 S.p.V.; quest'ultima ha provveduto all'emissione nell'ambito dell'operazione di cessione definita nell'ultimo trimestre del 2023. Per maggiori informazioni si rinvia a quanto esposto nella Parte E, Sezione 1, «C. Operazioni di cartolarizzazione».
| 31/12/2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Attività impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Attività impaired acquisite o originate |
| 1. Titoli di debito | 9.985.516 | - | - | 10.136.418 | - | - |
| a) Amministrazioni pubbliche | 8.505.806 | - | - | 8.748.176 | - | - |
| b) Altre società finanziarie | 1.136.091 | - | - | 1.099.167 | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | 3.039 | - | - | 2.026 | - | - |
| c) Società non finanziarie | 343.619 | - | - | 289.075 | - | - |
| 2. Finanziamenti verso: | 32.819.547 | 509.528 | 94.165 | 31.211.349 | 550.253 | 107.368 |
| a) Amministrazioni pubbliche | 317.654 | 23 | - | 477.608 | 27 | - |
| b) Altre società finanziarie | 3.009.534 | 8.241 | 2 | 2.546.577 | 12.889 | 2 |
| di cui: imprese di assicurazione | 4.939 | - | - | 6.037 | - | - |
| c) Società non finanziarie | 17.616.325 | 352.849 | 54.051 | 16.658.736 | 376.922 | 64.949 |
| d) Famiglie | 11.876.034 | 148.415 | 40.112 | 11.528.428 | 160.415 | 42.417 |
| Totale | 42.805.063 | 509.528 | 94.165 | 41.347.767 | 550.253 | 107.368 |
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 10.968.699 | 70.024 | 131.900 | - | - | 3.399 | 5.150 | - | - | - | |
| Finanziamenti | 29.891.879 | - | 4.187.920 | 1.186.707 | 158.585 | 62.169 | 182.570 | 677.177 | 64.419 | 83.467 | |
| Totale 31/12/2023 |
40.860.578 | 70.024 | 4.319.820 | 1.186.707 | 158.585 | 65.568 | 187.720 | 677.177 | 64.419 | 83.467 | |
| Totale 31/12/2022 |
40.305.052 | 2.558.502 | 3.061.467 | 1.322.041 | 172.821 | 50.720 | 102.782 | 771.789 | 65.453 | 114.265 |

| Fair Value 31/12/2023 |
Fair Value 31/12/2022 |
Valore nominale |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 31/12/2023 Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 31/12/2022 | ||||
| A. Derivati finanziari | ||||||||
| 1) Fair value | - | 1 | - | 208 | - | 248 | - | 11.359 |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||||||
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 1 | - | 208 | - | 248 | - | 11.359 |
| Fair Value | Flussi finanziari | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Specifica | ||||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro |
credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | Investim. esteri |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Portafoglio | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Portafoglio | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Transazioni attese | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nella tabella è indicato il fair value positivo dei derivati di copertura, suddiviso in relazione all'attività o alla passività coperta e alla tipologia di copertura realizzata. Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha posto in essere cinque operazioni di copertura generica (c.d. macrohedging) dal rischio di tasso di interesse su un ammontare di crediti classificati nel portafoglio al costo ammortizzato.

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa consolidata – Parte B

| Adeguamento di valore delle attività coperte / Componenti del gruppo | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Adeguamento positivo | 1.776 | 47 |
| 1.1 di specifici portafogli: | 1.776 | 47 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.776 | 47 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | (1) | (245) |
| 2.1 di specifici portafogli: | (1) | (245) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1) | (245) |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 1.775 | (198) |
Forma oggetto di rilevazione nella presente voce il saldo delle variazioni di valore delle attività oggetto di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso di interesse, per la cui applicazione il Gruppo si avvale della possibilità, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare le previsioni consentite dallo IAS 39 nella versione «Carve-out».
| Denominazioni | Sede legale |
Sede operativa |
Tipo di rapporto |
Impresa partecipante |
Quota di partecipazione % |
Disponibilità voti % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Imprese controllate | ||||||
| in modo congiunto | ||||||
| RAJNA IMMOBILIARE S.r.l. | Sondrio | Sondrio | 7 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. | 50,000 | 50,000 |
| B. Imprese sottoposte | ||||||
| ad influenza notevole | ||||||
| ALBA LEASING S.p.A. | Milano | Milano | 8 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. | 19,264 | 19,264 |
| ARCA VITA S.p.A. | Verona | Verona | 8 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. | 14,837 | 14,837 |
| ARCA HOLDING S.p.A. | Milano | Milano | 8 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. | 34,715 | 34,715 |
| UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. | Milano | Milano | 8 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. | 24,000 | 24,000 |
| POLIS FONDI SGR PA | Milano | Milano | 8 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. | 19,600 | 19,600 |
| BORMIO GOLF S.p.A. | Bormio | Bormio | 8 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. | 25,237 | 25,237 |
| LAGO DI COMO GAL S.c.r.l. | Canzo | Canzo | 8 | Banca Popolare di Sondrio S.p.a. | 14,606 | 14,606 |
| ACQUEDOTTO DELLO STELVIO S.r.l. |
Bormio | Bormio | 8 | Pirovano Stelvio S.p.a. | 27,000 | 27,000 |
| SIFAS S.p.A. | Bormio | Bormio | 8 | Pirovano Stelvio S.p.a. | 21,614 | 21,614 |

| Denominazioni | Valore di Bilancio | Fair value | Dividendi percepiti |
|---|---|---|---|
| A. Imprese controllate in modo congiunto | |||
| 1. RAJNA IMMOBILIARE S.r.l. | 311 | - | - |
| B. Imprese sottoposte ad influenza notevole | |||
| 1. ALBA LEASING S.p.A. | 83.402 | - | - |
| 2. ARCA VITA S.p.A. | 88.106 | - | 6.541 |
| 3. ARCA HOLDING S.p.A. | 190.523 | - | 8.679 |
| 4. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. | 12.007 | - | - |
| 5. POLIS FONDI SGR PA | 1.225 | - | - |
| Totale | 375.574 | - | 15.220 |
Il fair value non viene indicato per le società non quotate in mercati attivi.
| Denominazioni | Cassa e disponibilità liquide |
Attività finanziarie |
Attività non finanziarie |
Passività finanziarie |
Passività non finanziarie |
Ricavi totali | Margine di interesse |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Imprese controllate in modo congiunto |
|||||||
| 1. RAJNA IMMOBILIARE S.r.l. | 172 | - | 464 | - | 15 | 128 | - |
| B. Imprese sottoposte ad influenza notevole |
|||||||
| 1. ALBA LEASING S.p.A. | 187.774 | 5.017.398 | 117.398 | 4.699.989 | 189.634 | 208.822 | 75.390 |
| 2. ARCA VITA S.p.A. | 223.965 | 13.077.706 | 37.918 | 2.411.813 | 10.464.815 | 357.945 | 202.785 |
| 3. ARCA HOLDING S.p.A. | 150.627 | 326.168 | 154.083 | 64.474 | 36.099 | 380.982 | 2.798 |
| 4. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. | 5.289 | 601 | 63.831 | - | 20.019 | 21.912 | 1.037 |
| 5. POLIS FONDI SGR PA | 3.418 | 3.004 | 2.766 | 735 | 2.203 | 3.481 | 72 |
| Utile | Utile | Utile (Perdita) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche e | (Perdita) | (Perdita) | dei | ||||
| riprese di | della | della | gruppi di | Altre | |||
| valore su | operatività | operatività | attività in via | Utile | componenti | ||
| attività | corrente al | corrente al | di dismissione | (Perdita) | reddituali al | Redditività | |
| materiali e | lordo delle | netto delle | al netto delle | d'esercizio | netto delle | complessiva | |
| Denominazioni | immateriali | imposte | imposte | imposte | (1) | imposte (2) | (3) = (1)+(2) |
| A. Imprese controllate in modo | |||||||
| congiunto | |||||||
| 1. RAJNA IMMOBILIARE S.r.l. | -37 | 62 | 46 | - | 46 | - | 46 |
| B. Imprese sottoposte ad influenza | |||||||
| notevole | |||||||
| 1. ALBA LEASING S.p.A. | -2.043 | 10.823 | 7.129 | 82 | 7.211 | 11 | 7.222 |
| 2. ARCA VITA S.p.A. | -240 | 92.437 | 73.385 | - | 73.385 | -1.778 | 71.607 |
| 3. ARCA HOLDING S.p.A. | -2.293 | 102.280 | 71.462 | - | 71.462 | 133 | 71.595 |
| 4. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. | -3.123 | 1.616 | 1.021 | - | 1.021 | - | 1.021 |
| 5. POLIS FONDI SGR PA | 320 | -899 | -696 | - | -696 | 120 | -576 |
I dati sopra esposti sono desunti dai progetti di bilancio al 31 dicembre 2023 forniti dalle società collegate o, qualora non disponibili, dalle più recenti situazioni patrimoniali (riferiti al 100% della partecipazione e non alla percentuale detenuta dal Gruppo, come previsto dal principio contabile IFRS 12). Si precisa che la valutazione a patrimonio netto è stata effettuata sulla base dei suddetti dati: per Arca Vita S.p.A., Alba Leasing S.p.A. e Polis Fondi SGR PA non avendo ancora approvato il proprio progetto di bilancio, è stata assunta a riferimento la più recente situazione patrimoniale ed economica della società e delle sue controllate riferita al 30 settembre 2023.

Nota Integrativa consolidata – Parte B

| Denominazioni | Valore di patrimonio netto |
Valore di patrimonio netto pro quota |
Valore di bilancio | Dividendi |
|---|---|---|---|---|
| A. Imprese controllate in modo congiunto |
||||
| 1. RAJNA IMMOBILIARE S.r.l. | 622 | 311 | 311 | - |
| B. Imprese sottoposte ad influenza notevole |
||||
| 1. ALBA LEASING S.p.A. | 432.947 | 83.402 | 83.402 | - |
| 2. ARCA VITA S.p.A. | 593.833 | 88.106 | 88.106 | 6.541 |
| 3. ARCA HOLDING S.p.A. | 548.812 | 190.523 | 190.523 | 8.679 |
| 4. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. |
50.029 | 12.007 | 12.007 | - |
| 5. POLIS FONDI SGR PA | 6.250 | 1.225 | 1.225 | - |
| Utile | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Utile | (Perdita) dei | ||||||||
| (Perdita) | gruppi di | ||||||||
| della | attività in via | Altre | |||||||
| operatività | di | componenti | Redditivit | ||||||
| Valore di | corrente al | dismissione | Utile | reddituali al | à | ||||
| bilancio delle | Totale | Totale | Ricavi | netto delle | al netto delle | (Perdita) | netto delle | complessi | |
| Denominazioni | partecipazioni | attivo | passività | totali | imposte | imposte | d'esercizio | imposte | va |
| Imprese sottoposte a influenza notevole |
784 | 6.990 | 3.339 | 2.408 | (128) | - | (128) | - | (128) |
I dati sopra esposti sono desunti dalle situazioni contabili più recenti disponibili.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 322.632 | 339.333 |
| B. Aumenti | 54.256 | 16.563 |
| B.1 Acquisti | - | - |
| B.2 Riprese di valore | - | - |
| B.3 Rivalutazioni | - | 87 |
| B.4 Altre variazioni | 54.256 | 16.476 |
| C. Diminuzioni | 531 | 33.264 |
| C.1 Vendite | - | 3.581 |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - |
| C.3 Svalutazioni | 34 | - |
| C.4 Altre variazioni | 497 | 29.683 |
| D. Rimanenze finali | 376.357 | 322.632 |
| E. Rivalutazioni totali | - | - |
| F. Rettifiche totali | (447) | (447) |
La voce passa da € 322,632 milioni a € 376,357 milioni.
Le altre variazioni in aumento derivano dalla valutazione al patrimonio netto delle partecipate. Le svalutazioni riguardano la partecipazione detenuta in Sifas S.p.A.; le altre variazioni in diminuzione derivano dalla valutazione al patrimonio netto delle partecipazioni.

L'esistenza di controllo congiunto o influenza notevole è presunta come riportato nella parte A – Politiche contabili
Non sussistono impegni che possono generare passività potenziali derivanti da eventuali responsabilità solidali.
Tra le garanzie e gli impegni rilasciati è ricompreso un impegno a favore di Alba Leasing spa assunto in sede di avvio della società stessa nell'ambito del piano di ristrutturazione organizzativa di Banca Italease spa a fronte del quale la Capogruppo ha ritenuto di effettuare specifico accantonamento al fondo per rischi e oneri.
Coerentemente a quanto previsto dall'IFRS 12 paragrafo 13 nell'ambito delle Banche e Società che formano l'area di consolidamento non sono presenti restrizioni significative.


| Attività/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Attività di proprietà | 347.774 | 317.406 |
| a) terreni | 75.316 | 75.453 |
| b) fabbricati | 182.508 | 173.198 |
| c) mobili | 6.495 | 5.852 |
| d) impianti elettronici | 4.912 | 3.220 |
| e) altre | 78.543 | 59.683 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 158.882 | 167.522 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 158.593 | 167.258 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | 161 | 144 |
| e) altre | 128 | 120 |
| Totale | 506.656 | 484.928 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| 1. Attività di proprietà | - | - | 82.188 | - | - | 84.476 | |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | |
| b) fabbricati | - | - | 82.188 | - | - | 84.476 | |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing |
- | - | - | - | - | - | |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | - | 82.188 | - | - | 84.476 | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - |
| Attività/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Rimanenze di attività materiali ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
61.929 | 69.569 |
| a) terreni | 2.128 | 2.388 |
| b) fabbricati | 59.801 | 67.181 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | - | - |
| 2. Altre rimanenze di attività materiali | 26.301 | 11.935 |
| Totale | 88.230 | 81.504 |
| di cui: valutate al fair value al netto dei costi di vendita | - | - |

| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali lorde | 75.535 | 575.279 | 44.680 | 37.601 | 181.975 | 915.070 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (82) | (234.823) | (38.828) | (34.237) | (122.172) | (430.142) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 75.453 | 340.456 | 5.852 | 3.364 | 59.803 | 484.928 |
| B. Aumenti: | 2.863 | 31.969 | 2.007 | 3.042 | 52.073 | 91.954 |
| B.1 Acquisti | 1.200 | 4.154 | 1.933 | 2.620 | 52.027 | 61.934 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 6.542 | - | - | - | 6.542 |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | 184 | 2.323 | 55 | 170 | 86 | 2.818 |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | - | - | - | - |
| B.7 Altre variazioni | 1.479 | 18.950 | 19 | 252 | (40) | 20.660 |
| C. Diminuzioni: | 3.000 | 31.324 | 1.364 | 1.333 | 33.205 | 70.226 |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | 16.098 | 16.098 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Ammortamenti | - | 30.889 | 1.364 | 1.333 | 15.668 | 49.254 |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a |
3.000 | 200 | - | - | 1.380 | 4.580 |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | 3.000 | 200 | - | - | 1.380 | 4.580 |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | - | - | - | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | 235 | - | - | 59 | 294 |
| D. Rimanenze finali nette | 75.316 | 341.101 | 6.495 | 5.073 | 78.671 | 506.656 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | (82) | (265.585) | (40.821) | (36.721) | (125.989) | (469.198) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 75.398 | 606.686 | 47.316 | 41.794 | 204.660 | 975.854 |
| E. Valutazione al costo | 75.316 | 341.101 | 6.495 | 5.073 | 78.671 | 506.656 |


| Totale | |||
|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | ||
| A. Esistenze iniziali | - | 84.476 | |
| B. Aumenti | - | 145 | |
| B.1 Acquisti | - | - | |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - | |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | 145 | |
| B.4 Riprese di valore | - | - | |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - | |
| B.7 Altre variazioni | - | - | |
| C. Diminuzioni | - | 2.433 | |
| C.1 Vendite | - | - | |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | |
| C.2 Ammortamenti | - | - | |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | 2.433 | |
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - | |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | |
| a) immobili ad uso funzionale | - | - | |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | |
| C.7 Altre variazioni | - | - | |
| D. Rimanenze finali | - | 82.188 | |
| E. Valutazione al fair value | - | - |
Le attività materiali detenute a scopo di investimento sono prevalentemente concesse in locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà (si rimanda alla Parte M, Sezione 2 per maggiori dettagli), sono valutate al fair value. Per le modalità di determinazione del fair value si è data informativa nella Parte A.4 della Nota integrativa nel capitolo «Metodologie di determinazione del fair value».
Al riguardo si precisa che il Gruppo non detiene attività di investimento rappresentate da diritti d'uso acquisiti con il leasing.
Tra le attività materiali detenute a scopo di investimento vi rientrano inoltre gli immobili di proprietà del Fondo Immobiliare Centro delle Alpi Real Estate che è stato consolidato integralmente.

| Rimanenze di attività materiali ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
Altre rimanenze di |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | attività materiali |
Totale | |
| A. Esistenze iniziali | 2.388 | 67.181 | - | - | - | 11.935 | 81.504 |
| B. Aumenti | 266 | 1.967 | - | - | - | 30.591 | 32.824 |
| B.1 Acquisti | - | 1.412 | - | - | - | 30.591 | 32.003 |
| B.2 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Differenze di cambio positive |
- | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Altre variazioni | 266 | 555 | - | - | - | - | 821 |
| C. Diminuzioni | 526 | 9.347 | - | - | - | 16.225 | 26.098 |
| C.1 Vendite | 526 | 933 | - | - | - | 15.096 | 16.555 |
| C.2 Rettifiche di valore da deterioramento |
- | - | - | - | - | 86 | 86 |
| C.3 Differenze di cambio negative |
- | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | 8.414 | - | - | - | 1.043 | 9.457 |
| D. Rimanenze finali | 2.128 | 59.801 | - | - | - | 26.301 | 88.230 |
Gli impegni contrattuali per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari assommano a € 2,263 milioni.


| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Durata definita |
Durata indefinita |
Durata definita |
Durata indefinita |
||
| A.1 Avviamento | - | 16.997 | - | 16.997 | ||
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | - | 16.997 | - | 16.997 | ||
| A.1.2 di pertinenza di terzi | - | - | - | - | ||
| A.2 Altre attività immateriali | 20.759 | - | 19.672 | - | ||
| di cui: software | 20.116 | - | 18.511 | - | ||
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 20.759 | - | 19.672 | - | ||
| a) Attività immateriali generate internamente | 15 | - | 34 | - | ||
| b) Altre attività | 20.744 | - | 19.638 | - | ||
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - | ||
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | ||
| b) Altre attività | - | - | - | - | ||
| Totale | 20.759 | 16.997 | 19.672 | 16.997 |
Le attività immateriali a vita utile indefinita iscritte nel bilancio consolidato sono rappresentate da avviamenti rilevati nell'ambito di aggregazioni aziendali a seguito del completamento del processo di allocazione del costo dell'acquisizione effettuato come previsto dall'IFRS 3. In particolare, gli avviamenti iscritti riguardano:
Secondo quanto disposto dallo IAS 36 le attività immateriali a vita utile indefinita devono essere sottoposte almeno annualmente al test di impairment al fine di verificarne la recuperabilità. Il test viene effettuato al 31 dicembre di ogni anno e, comunque, ogni qualvolta sia rilevata la presenza di indicatori di perdita di valore.
A tale fine, l'avviamento deve essere allocato a singole o a gruppi di Unità Generatrice di Flussi di Cassa (Cash Generative Units – CGU). A livello consolidato le CGU sono state individuate nelle singole entità legali di riferimento (CGU Factorit, CGU Rent2Go e CGU Banca della Nuova Terra S.p.A. in considerazione dell'operazione di fusione per incorporazione realizzata). Tali CGU rappresentano il livello più basso al quale la direzione aziendale verifica la redditività dell'investimento e tale livello non è più grande dei segmenti operativi identificati ai fini dell'informativa di settore di gruppo predisposta secondo l'IFRS 8 Segmenti operativi.
I principi contabili di riferimento richiedono che il test di impairment sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il valore recuperabile dalla stessa. Laddove tale valore risultasse inferiore al valore contabile deve essere rilevata una rettifica di valore.
Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il suo fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Ai fini della procedura di impairment è stato utilizzato il valore d'uso per la verifica della recuperabilità dell'avviamento iscritto, determinato attraverso la stima del valore attuale dei flussi finanziari

futuri che si prevede possano essere generati dalla CGU. In particolare, per lo svolgimento del test sugli avviamenti allocati alle CGU Factorit e Banca della Nuova Terra S.p.A., è utilizzato il Dividend Discount Model («DDM») secondo cui il valore di un'impresa è funzione del flusso di dividendi che essa è in grado di generare in chiave prospettica. Nella fattispecie il metodo utilizzato è il DDM nella variante Excess Capital, il quale assume che il valore economico sia pari alla somma del valore attuale dei flussi di cassa futuri generati nell'orizzonte temporale di pianificazione prescelto e distribuibili agli azionisti mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e della capitalizzazione perpetua di un dividendo considerato sostenibile dopo il periodo di pianificazione esplicita.
In considerazione della diversa natura del business di riferimento, il test sull'avviamento allocato alla CGU Rent2Go è stato condotto mediante applicazione del metodo valutativo del Discounted Cash Flow («DCF») secondo il quale il valore economico di una società (pari al valore finanziario del suo capitale investito) è definito come somma de: (i) il valore attuale dei flussi di cassa futuri disponibili per gli azionisti, in un determinato orizzonte temporale di pianificazione esplicita e (ii) il valore attuale di una rendita perpetua definita sulla base di un flusso di cassa disponibile per l'azionista sostenibile nel periodo terminale successivo al periodo di pianificazione esplicita, stimato sulla base di un utile netto di lungo periodo normalizzato.
I flussi di cassa futuri sono stati definiti mediante specifiche proiezioni formulate internamente da parte del management. Si è assunto un tasso di crescita, dopo il periodo di pianificazione esplicita, pari al 2% annuo.
Il valore attuale è stato calcolato utilizzando un tasso di attualizzazione (Ke) che corrisponde al costo del capitale di rischio, pari al tasso di rendimento dei mezzi propri richiesto dagli investitori/azionisti per investimenti con analoghe caratteristiche di rischio. Il costo del capitale (Ke) è stimato utilizzando la metodologia Capital Asset Pricing Model con un tasso di rendimento delle attività prive di rischio incrementato di un premio per il rischio azionario specifico. Tale premio viene calcolato secondo la seguente formula:
Ke = Rf + ß(Rm-Rf)
Dove:
Rf = Tasso di rendimento delle attività prive di rischio: rendimento annuo lordo dei titoli di Stato a medio e lungo termine.
ß = Coefficiente beta, che indica la rischiosità della specifica impresa in termini di correlazione tra il rendimento effettivo del titolo azionario specifico ed il rendimento complessivo del mercato di riferimento.
(Rm-Rf) = premio per il rischio richiesto dal mercato: rendimento medio del mercato determinato sulla base del differenziale di rendimento di lungo periodo tra i titoli azionari e obbligazionari.
Per Rent2Go è stato inoltre applicato un premio addizionale per il rischio specifico (ARP).
La componente priva di rischio (Rf), che ingloba in ogni caso il c.d. «Rischio Paese», è stata determinata utilizzando la media relativa al mese di dicembre 2023 dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani BTP a 10 anni, pari al 3,80%.
Con riferimento al coefficiente beta (ß):
Il premio per il rischio richiesto dal mercato azionario (Rm-Rf) è stato assunto nella misura pari al 6% valore in linea con la prassi valutativa al momento osservata. Il Premio addizionale per il rischio applicato alla CGU Rent2Go è pari al 3,02%.
L'utilizzo di tali parametri ha portato alla determinazione di un Ke pari al 9,59% per la CGU Factorit, all'10,22% per la CGU Banca delle Nuova Terra e al 13,06% per la CGU Rent2Go.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte B

L'impairment test condotto sull'avviamento iscritto nel bilancio consolidato non ha evidenziato perdite di valore dell'avviamento iscritto.
Al riguardo si segnala che i parametri e le ipotesi sottostanti la determinazione del valore d'uso risultano significativamente influenzati dal quadro macroeconomico assunto a riferimento. Come evidenziato nella Parte A della Nota integrativa consolidata, stante la particolare situazione di incertezza del quadro macroeconomico, non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli e prudenziali, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. In particolare, l'eventuale peggioramento dello scenario macroeconomico potrebbe incidere negativamente sulle proiezioni dei flussi finanziari stimati, sul costo del capitale e sul fattore di crescita, comportando risultati differenti rispetto a quelli stimati nel presente Bilancio.
Sono state effettuate specifiche analisi di sensitivity al fine di valutare gli effetti prodotti sulle stime dei valori d'uso e, di conseguenza, sui risultati degli esercizi di impairment test delle variazioni dei principali parametri posti alla base del modello valutativo. Le analisi svolte hanno evidenziato dei differenziali tra i valori impiegati nell'esercizio e i valori limite tali da non far emergere particolari criticità «prospettiche» in merito al buon esito delle valutazioni.
In particolare, per CGU Factorit e Banca della Nuova Terra sono stati verificati gli impatti sui valori d'uso derivanti da un incremento/decremento di 25 e 50 punti base del costo del capitale e di un incremento/decremento di 25 e 50 punti base del tasso di crescita di medio/lungo periodo; per tutte le combinazioni ipotizzate i valori d'uso sono risultati superiori ai valori contabile rilevato nel bilancio consolidato. Al fine di non pregiudicare il positivo esito dei predetti esercizi di valutazione è stato quantificato il massimo livello sostenibile in termini di costo del capitale (fattore di attualizzazione). Il margine di tolleranza sul costo del capitale è risultato pari a circa 3,6 punti percentuali per la CGU Factorit e a circa 3 punti percentuali per la CGU Banca della Nuova Terra.
Per la CGU Rent2Go sono stati verificati gli impatti sui valori d'uso derivanti da una variazione di +/- 50 punti base del costo del capitale con una variazione di +/- 20 punti base del tasso di crescita di medio/lungo periodo e con una variazione di +/- 10 punti base dell'Ebit margin. Per tutte le combinazioni ipotizzate i valori d'uso sono risultati superiori al valore contabile rilevato nel bilancio consolidato.
In considerazione dell'attuale contesto economico, che vede il book value di molte società non pienamente riconosciuto dal mercato finanziario, la Capogruppo ha inoltre effettuato un impairment test di secondo livello, applicato all'intero complesso aziendale anziché alla singola attività, confrontando il valore recuperabile complessivo di Gruppo con il valore contabile del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2023. Il metodo utilizzato per stimare il valore recuperabile è il Dividend Discount Model (DDM) il quale assume che il valore economico del Gruppo sia pari: alla somma dei dividendi distribuibili agli azionisti nell'orizzonte temporale prescelto (2023-2026), mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e assumendo un tasso di crescita del dividendo dopo il periodo di pianificazione esplicita pari al 2% annuo e un costo del capitale utilizzato per l'attualizzazione dei dividendi futuri pari al 11,58%. Il test effettuato ha evidenziato un valore economico del Gruppo superiore rispetto al patrimonio netto consolidato.
Sono state pure effettuate specifiche analisi di sensitivity al fine di valutare gli effetti prodotti sulle stime dei valori d'uso e, di conseguenza, sui risultati degli esercizi di impairment test delle variazioni dei principali parametri posti alla base del modello valutativo (costo del capitale e tasso di crescita di mediolungo periodo).
In particolare, sono stati verificati gli impatti sul valore d'uso derivanti da variazioni di+/-25 e 50 punti base del costo del capitale e di variazioni di +/- 25 e 50 punti base del tasso di crescita di medio/lungo periodo, per tutte le combinazioni ipotizzate il valore d'uso risulta superiore al valore di confronto.
Le analisi svolte hanno evidenziato dei differenziali tra i valori impiegati nell'esercizio e i valori limite tali da non far emergere particolari criticità «prospettiche» in merito al buon esito delle valutazioni.
È stato inoltre quantificato il massimo livello sostenibile in termini di costo del capitale, il margine di tolleranza sul costo del capitale è risultato pari a circa 4,9 punti percentuali.

| altre Avviamento Totale DEF INDEF DEF INDEF A. Esistenze iniziali 16.997 208 - 265.019 - 282.224 A.1 Riduzioni di valore totali nette - (174) - (245.381) - (245.555) A.2 Esistenze iniziali nette 16.997 34 - 19.638 - 36.669 B. Aumenti - - - 19.635 - 19.635 B.1 Acquisti - - - 19.383 - 19.383 - di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - B.2 Incrementi di attività immateriali interne - - - - - - B.3 Riprese di valore - - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - - - a patrimonio netto - - - - - - - a conto economico - - - - - - B.5 Differenze di cambio positive - - - 252 - 252 B.6 Altre variazioni - - - - - - C. Diminuzioni - 19 - 18.529 - 18.548 C.1 Vendite - - - - - - - di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - C.2 Rettifiche di valore - 1 - 18.529 - 18.530 - Ammortamenti - 1 - 18.529 - 18.530 - Svalutazioni - - - - - - + patrimonio netto - - - - - - + conto economico - - - - - - C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - - - a patrimonio netto - - - - - - - a conto economico - - - - - - C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di - - - - - - dismissione C.5 Differenze di cambio negative - - - - - - C.6 Altre variazioni - 18 - - - 18 D. Rimanenze finali nette 16.997 15 - 20.744 - 37.756 D.1 Rettifiche di valori totali nette - (175) - (263.913) - (264.088) E. Rimanenze finali lorde 16.997 190 - 284.655 - 301.845 F. Valutazione al costo 16.997 15 - 20.744 - 37.756 |
Altre attività immateriali: | Altre attività immateriali: | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| generate internamente | ||||||
Legenda: DEF: a durata definita
INDEF: a durata indefinita
Gli impegni contrattuali per acquisizione di diritti di utilizzazione di software ammontano a € 5,198 milioni.


| 11.1 Attività per imposte anticipate: composizione | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| - Rettifiche di valore sui crediti | 155.068 | 224.759 |
| - Accantonamenti a fondi rischi e oneri | 57.784 | 38.390 |
| - Oneri pluriennali | 559 | 193 |
| - Titoli e partecipazioni | 18.472 | 36.100 |
| - Spese amministrative e ammortamenti | 20.498 | 18.692 |
| - Perdite fiscali | 4.607 | 4.596 |
| - Minusvalenze crediti al FV | 2.450 | 2.263 |
| Totale | 259.438 | 324.993 |
Il Gruppo ha rilevato attività per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) per € 259,438 milioni. Di queste, € 38,606 milioni risultano in contropartita del patrimonio netto, € 143,334 milioni rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 e sono trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una «perdita civilistica», di una «perdita fiscale» ai fini IRES e di un «valore della produzione netto negativo» ai fini IRAP; il loro recupero è quindi certo, in quanto prescinde dalla capacità di generare una redditività futura. Per le attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta l'iscrizione è avvenuta previa verifica sulla recuperabilità degli stessi, supportata da un giudizio di probabilità, attraverso l'esecuzione del cosiddetto probability test. Ai fini dell'espressione del suddetto giudizio è stata svolta la verifica del presupposto di recuperabilità attraverso l'analisi della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti. In particolare, la stima delle previsioni reddituali su cui fondare il giudizio di recuperabilità si basa su ipotesi ed assunzioni ragionevoli e realistiche, tenendo altresì conto anche di un fattore di ponderazione sul relativo grado di incertezza. La verifica relativa alla capienza dei redditi imponibili futuri è stata condotta su un orizzonte temporale complessivo di sei esercizi basandosi sulle proiezioni economiche per gli anni 2024-2026 esaminate dal Consiglio di Amministrazione che ha approvato il budget annuale 2024, cui si aggiungono le previsioni economiche per gli anni 2027- 2029 che sono state mantenute pari a quelle dell'esercizio 2026 contenute nelle proiezioni approvate; a tal proposito si ritiene di segnalare come la base dati utilizzata, riferita ad un orizzonte temporale complessivo di sei esercizi, sia composta da tre bilanci previsionali inerziali. Il calcolo delle incidenze delle variazioni permanenti IRES e IRAP su risultato ante imposte e margine di intermediazione è stato effettuato considerando una base dati storica riferita agli esercizi 2016–2023 e applicando regole di normalizzazione delle riprese fiscali degli anni pregressi con l'obiettivo di giungere ad una riespressione degli imponibili fiscali coerente con la normativa tributaria vigente eliminando dagli imponibili degli anni pregressi le variazioni relative alle componenti non ricorrenti o straordinarie ritenute non più ripetibili. Il probability test relativo alle imposte anticipate iscritte è stato svolto separatamente, in ragione delle diverse condizioni di utilizzo delle sottostanti differenze temporanee, per le principali entità del Gruppo aderenti al consolidato fiscale: capogruppo, Banca della Nuova Terra SpA, e Factorit SpA.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| - Immobili di proprietà e in leasing | 8.579 | 8.621 |
| - Rivalutazione immobili al fai value | 5.680 | 5.693 |
| - Rivalutazione titoli e plusvalenze | 5.107 | 5.975 |
| - Spese amministrative | 635 | 944 |
| - Crediti | 9.354 | 7.966 |
| Totale | 29.355 | 29.199 |

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 272.994 | 296.786 |
| 2. Aumenti | 33.888 | 21.038 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 31.213 | 19.212 |
| a) relative a precedenti esercizi | 1 | – |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | – |
| c) riprese di valore | - | – |
| d) altre | 31.212 | 19.212 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | – |
| 2.3 Altri aumenti | 2.675 | 1.826 |
| 3. Diminuzioni | 86.050 | 44.830 |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 83.563 | 43.216 |
| a) rigiri | 83.563 | 42.943 |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | – |
| c) mutamento di criteri contabili | - | – |
| d) altre | - | 273 |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | – |
| 3.3 Altre diminuzioni: | 2.487 | 1.614 |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 | - | – |
| b) altre | 2.487 | 1.614 |
| 4. Importo finale | 220.832 | 272.994 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 212.924 | 244.901 |
| 2. Aumenti | 558 | 26 |
| 3. Diminuzioni | 70.148 | 32.003 |
| 3.1 Rigiri | 70.148 | 32.003 |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | – | – |
| a) derivante da perdite di esercizio | – | – |
| b) derivante da perdite fiscali | – | – |
| 3.3 Altre diminuzioni | – | – |
| 4. Importo finale | 143.334 | 212.924 |


| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 20.812 | 14.773 |
| 2. Aumenti | 2.508 | 7.584 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 1.574 | 7.306 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 1.574 | 7.306 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | 934 | 278 |
| 3. Diminuzioni | 845 | 1.545 |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | 629 | 1.545 |
| a) rigiri | 629 | 1.545 |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | 216 | - |
| 4. Importo finale | 22.475 | 20.812 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 51.999 | 24.899 |
| 2. Aumenti | 5.205 | 34.261 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 4.817 | 33.969 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 4.817 | 33.969 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | 388 | 292 |
| 3. Diminuzioni | 18.598 | 7.161 |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 18.551 | 7.161 |
| a) rigiri | 18.551 | 3.782 |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | 47 | 3.379 |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 38.606 | 51.999 |
L'importo si riferisce alle minusvalenze contabilizzate a patrimonio netto afferenti titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e a perdite attuariali rilevati in sede di determinazione dei benefici di lungo periodo per il personale, ossia fondo pensione e TFR imputati a patrimonio.

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 8.387 | 20.841 |
| 2. Aumenti | 4.589 | 1.303 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 4.589 | 1.303 |
| a) relative a precedenti esercizi | – | – |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | – | – |
| c) altre | 4.589 | 1.303 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | – | – |
| 2.3 Altri aumenti | – | – |
| 3. Diminuzioni | 6.097 | 13.757 |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | 5.434 | 13.757 |
| a) rigiri | 5.434 | 13.757 |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | – | – |
| c) altre | – | – |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | – | – |
| 3.3 Altre diminuzioni | 663 | – |
| 4. Importo finale | 6.879 | 8.387 |
L'importo si riferisce alla fiscalità connessa alle plusvalenze contabilizzate a patrimonio netto afferenti le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e alla rivalutazione degli immobili valutati al fair value.


| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Acconti versati al fisco | 55.095 | 58.772 |
| Crediti d'imposta DL «Cura Italia» e «Rilancio» | 1.964.684 | 1.451.634 |
| Crediti d'imposta e relativi interessi | 13.978 | 9.255 |
| Assegni di c/c tratti su terzi | 16.897 | 15.237 |
| Assegni di c/c tratti su banche del gruppo | 604 | 685 |
| Operazioni in titoli di clientela | 24.821 | 23.463 |
| Anticipi a fornitori | 1.191 | 1.248 |
| Anticipi a clienti in attesa di accrediti | 31.946 | 27.222 |
| Addebiti diversi in corso di esecuzione | 33.714 | 29.512 |
| Liquidità fondo quiescenza | 18.553 | 19.310 |
| Ratei attivi non riconducibili | 53.489 | 52.271 |
| Risconti attivi non riconducibili | 41.886 | 27.893 |
| Differenze di elisione | 3.930 | 5.025 |
| Poste residuali | 126.249 | 108.827 |
| Totale | 2.387.037 | 1.830.354 |
La voce principale è riferibile ai crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio» pari a € 1.964,684 milioni. In base al «Documento Banca d'Italia/Consob/IVASS n. 9 del 5 gennaio 2021» questi crediti sono stati classificati, nella voce residuale «altre attività» dello stato patrimoniale. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nella presente Nota integrativa alla Sezione 16. Altre Informazioni.

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Fair Value | Valore | Fair Value | |||||
| Tipologia operazioni/Valori | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Debiti verso banche centrali | 4.653.679 | - | - | - | 9.053.525 | - | - | - |
| 2. Debiti verso banche | 5.263.996 | - | - | - | 2.328.178 | - | - | - |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 538.811 | - | - | - | 464.716 | - | - | - |
| 2.2 Depositi a scadenza | 1.036.843 | - | - | - | 858.682 | - | - | - |
| 2.3 Finanziamenti | 3.660.258 | - | - | - | 983.304 | - | - | - |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 3.239.952 | - | - | - | 627.940 | - | - | - |
| 2.3.2 Altri | 420.306 | - | - | - | 355.364 | - | - | - |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.5 Debiti per leasing | 11 | - | - | - | 34 | - | - | - |
| 2.6 Altri debiti | 28.073 | - | - | - | 21.442 | - | - | - |
| Totale | 9.917.675 | - | - 9.917.675 11.381.703 | - | - 11.381.703 |
Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.
I debiti verso banche centrali comprendono due finanziamenti contratti con la BCE per complessivi € 4.506 milioni nel quadro delle operazioni di «Targeted Longer-Term refinancing operations» (TLTRO III), dopo il rimborso della tranche di 4.368 milioni del 28 giugno 2023 accesa il 24 giugno 2020.
Il primo è stato acceso nel corso del primo trimestre 2021 per € 806 milioni con scadenza 27 marzo 2024 e il secondo il 29 settembre 2021 per € 3.700 milioni con scadenza 25 settembre 2024. Tali finanziamenti sono assistiti da garanzie di titoli obbligazionari, prevalentemente di Stato e crediti.
Di rilievo l'incremento dei PCT che da € 628 milioni salgono a € 3.240 milioni.
La sottovoce «Finanziamenti - Altri» è principalmente costituita da provvista fondi della BEI in correlazione ai finanziamenti erogati dall'Istituto sulla base di convenzione stipulata con la stessa.
Trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine il valore di bilancio viene considerato una buona approssimazione del fair value.


| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Fair Value | Valore | Fair Value | |||||
| Tipologia operazioni/Valori | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 30.553.720 | - | - | - 33.616.828 | - | - | - | |
| 2. Depositi a scadenza | 4.376.073 | - | - | - | 2.661.831 | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | 2.241.059 | - | - | - | 1.576.069 | - | - | - |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 2.241.059 | - | - | - | 1.576.069 | - | - | - |
| 3.2 Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 5. Debiti per leasing | 163.259 | - | - | - | 171.145 | - | - | - |
| 6. Altri debiti | 582.190 | - | - | - | 96.373 | - | - | - |
| Totale | 37.916.301 | - | - 37.916.301 38.122.246 | - | - 38.122.246 |
Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.
Il fair value viene assunto pari al valore di bilancio trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Fair Value | Valore | Fair Value | ||||||
| Tipologia titoli/Valori | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| A. Titoli | |||||||||
| 1. obbligazioni | 4.383.516 | 4.097.785 | 288.801 | - | 3.531.946 | 3.262.887 | 105.816 | - | |
| 1.1 strutturate | 2.239.535 | 2.014.669 | 212.679 | - | 1.588.521 | 1.387.208 | 65.101 | - | |
| 1.2 altre | 2.143.981 | 2.083.116 | 76.122 | - | 1.943.425 | 1.875.679 | 40.715 | - | |
| 2. altri titoli | 92.994 | - | 92.994 | - | 116.815 | - | 116.815 | - | |
| 2.1 strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 altri | 92.994 | - | 92.994 | - | 116.815 | - | 116.815 | - | |
| Totale | 4.476.510 | 4.097.785 | 381.795 | - | 3.648.761 | 3.262.887 | 222.631 | - |
Il fair value della sottovoce altri titoli è pari al valore di bilancio in quanto nella voce sono ricompresi assegni circolari e similari con durata a breve termine.
I titoli a livello 1 si riferiscono in buona parte a prestiti obbligazionari quotati sul mercato Hi-mtf (Sistema Multilaterale di negoziazione).
I titoli subordinati ammontano a € 513,999 milioni e sono costituiti dai prestiti di seguito indicati per scadenza:

| 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Immobili | Autovetture | Altre | Totale | Totale | |
| Valore Lease Liability iniziale | 170.960 | 80 | 139 | 171.179 | 183.285 |
| Flussi finanziari | (24.315) | (63) | (74) | (24.452) | (21.623) |
| Interessi | 3.016 | 3 | 4 | 3.023 | 3.035 |
| Altre variazioni | 13.326 | 103 | 91 | 13.520 | 6.482 |
| Valore Contabile Finale | 162.987 | 123 | 160 | 163.270 | 171.179 |
Per quanto concerne le Altre variazioni nell'esercizio l'impatto è dovuto principalmente alla rideterminazione della Lease Liability a seguito delle variazioni degli indici ISTAT e all'apertura e chiusura di contratti.
Alla data del 31.12.2023 il tasso di finanziamento marginale medio ponderato del locatario dei tassi utilizzati per l'attualizzazione delle passività per leasing è pari all'1,85 %.
| fino a 1 anno | oltre 1 anno e fino a 5 anni |
oltre 5 anno e fino a 10 anni |
oltre 10 anni | |
|---|---|---|---|---|
| Immobili | 23.782 | 81.038 | 55.565 | 11.643 |
| Autovetture | 57 | 55 | - | - |
| Altre tipologie | 68 | 98 | - | - |
| Totale | 23.907 | 81.191 | 55.565 | 11.643 |
Gli importi rappresentati si riferiscono ai i flussi finanziari non attualizzati.

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa consolidata – Parte B

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | Fair Value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | VN | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Fair Value * |
VN | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Fair Value * |
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | - | 68 | 69.509 | - | - | - | 9 | 115.862 | - | - |
| 1.1 Di negoziazione | - | 68 | 69.509 | - | - | - | 9 | 115.862 | - | - |
| 1.2 Connessi con la fair value option |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 Di negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Connessi con la fair value option |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | - | 68 | 69.509 | - | - | - | 9 | 115.862 | - | - |
| Totale (A+B) | - | 68 | 69.509 | - | - | - | 9 | 115.862 | - | - |
Fair Value* = Fair Value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
VN = Valore nominale o nozionale

| Fair value 31/12/2023 | VN | Fair value 31/12/2022 | VN | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | 31/12/2023 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | 31/12/2022 | |
| A. Derivati finanziari | - | 1.924 | - | 63.794 | - | 227 | - | 91.358 |
| 1) Fair value | - | 1.924 | - | 63.794 | - | 227 | - | 91.358 |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 1.924 | - | 63.794 | - | 227 | - | 91.358 |
VN = Valore nominale
| Fair Value | Flussi finanziari | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Specifica | ||||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura |
titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro |
credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | Investim. esteri |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
121 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Portafoglio | - | - | - | - | - | - | 1.803 | - | - | - |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività | 121 | - | - | - | - | - | 1.803 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Portafoglio | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Transazioni attese | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |


La voce presenta un saldo di € 71,354 milioni riferito per € 41,999 milioni a imposte correnti e per € 29,355 milioni per imposte differite passive. Riguardo alla composizione e consistenza delle imposte differite si rinvia a quanto riportato nella presente nota integrativa «Attivo – Sezione 11». In merito alla situazione fiscale della Banca si precisa che sono da ritenersi fiscalmente definiti gli esercizi fino al 2017. Il D.L. 59/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/6/2016 ha introdotto la possibilità, dietro pagamento di un canone e al ricorrere di determinate condizioni, di trasformare le D.T.A. (Deferred Tax Assets) in crediti d'imposta. Il Gruppo non dovrà versare alcun canone non essendosi verificate le condizioni per il pagamento.
La Capogruppo ha esercitato l'opzione per il consolidato fiscale che interessa la Capogruppo, Factorit S.p.a., Banca della Nuova Terra S.p.a., Pirovano S.p.a. e nell'esercizio in commento è stato allargato a Sinergia Seconda S.r.l., Immobiliare Borgo Palazzo S.r.l., Immobiliare San Paolo S.r.l e Rent2Go S.r.l. In merito al contenzioso che interessava l'immobiliare Borgo Palazzo la società ha aderito alla definizione agevolata prevista dalla legge 26/12/2022 n.197.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Somme a disposizione di terzi | 549.629 | 441.597 |
| Imposte da versare al fisco c/terzi | 156.976 | 84.762 |
| Imposte da versare al fisco | 7.447 | 2.565 |
| Competenze e contributi relativi al personale | 19.714 | 17.900 |
| Fornitori | 42.462 | 30.840 |
| Transitori enti vari | 4.862 | 3.299 |
| Fatture da ricevere | 23.559 | 18.589 |
| Accrediti in corso per operazioni finanziarie | 154 | 5 |
| Scarti valuta su operazioni di portafoglio | 18.156 | 31.132 |
| Compenso amministratori e sindaci | 98 | 1.286 |
| Finanziamenti da perfezionare erogati a clientela | 7.621 | 12.351 |
| Accrediti diversi in corso di esecuzione | 47.455 | 49.110 |
| Ratei passivi non riconducibili | 25.634 | 26.882 |
| Risconti passivi non riconducibili | 15.725 | 14.867 |
| Differenze di elisione | 46.576 | 21.410 |
| Poste residuali | 95.989 | 78.034 |
| Totale | 1.062.057 | 834.629 |
La voce evidenzia un incremento del 27,25%.
La voce «scarti valuta su operazioni di portafoglio» riguarda gli effetti ricevuti e inviati salvo buon fine o al dopo incasso e che vengono registrati nei conti di stato patrimoniale solo al momento del regolamento.

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 35.597 | 40.190 |
| B. Aumenti | 10.900 | 8.714 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 10.890 | 8.596 |
| B.2 Altre variazioni | 10 | 118 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| C. Diminuzioni | 13.038 | 13.307 |
| C.1 Liquidazioni effettuate | 2.078 | 1.963 |
| C.2 Altre variazioni | 10.960 | 11.344 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| D. Rimanenze finali | 33.459 | 35.597 |
| Totale | 33.459 | 35.597 |
| Voci/Componenti | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
47.302 | 32.583 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | 48.935 | 30.621 |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | 178.950 | 167.827 |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 88.433 | 64.497 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 63.626 | 42.818 |
| 4.2 oneri per il personale | 22.237 | 18.742 |
| 4.3 altri | 2.570 | 2.937 |
| Totale | 363.620 | 295.528 |
Alla data di chiusura dell'esercizio non sussistono altre passività che possono comportare oneri al gruppo oltre quelle fronteggiate dagli accantonamenti sopra riportati. Ragionevolmente si ritiene non sussistano passività potenziali. I dati dei fondi di quiescenza aziendali relativi comprendono, oltre al fondo della capogruppo, la contabilizzazione, in base allo IAS 19, della passività per «Swiss BVG pension».


| Fondi su altri | ||||
|---|---|---|---|---|
| impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza |
Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
| A. Esistenze iniziali | 30.621 | 167.827 | 64.497 | 262.945 |
| B. Aumenti | 24.028 | 25.675 | 47.502 | 97.205 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 24.028 | 18.503 | 46.461 | 88.992 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 686 | 686 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto |
- | - | 297 | 297 |
| B.4 Altre variazioni | - | 7.172 | 58 | 7.230 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | 5.714 | 14.552 | 23.566 | 43.832 |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | 5.714 | 11.879 | 18.916 | 36.509 |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto |
- | 2.668 | 421 | 3.089 |
| C.3 Altre variazioni | - | 5 | 4.229 | 4.234 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali | 48.935 | 178.950 | 88.433 | 316.318 |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
Totale | |
| Impegni a erogare fondi | 9.895 | 21.718 | 478 | 338 | 32.429 |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 1.338 | 1.496 | 12.039 | - | 14.873 |
| Totale | 11.233 | 23.214 | 12.517 | 338 | 47.302 |
I fondi di quiescenza pari a € 178,950 milioni sono costituiti dal fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo per € 159,187 milioni e dalle passività attuariali legate alla previdenza integrativa per dipendenti della BPS Suisse SA per € 19,763 milioni.
Il fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo è un fondo interno a prestazione definita costituito con la finalità di corrispondere ai dipendenti un trattamento pensionistico aggiuntivo rispetto a quanto corrisposto dalla previdenza pubblica. È alimentato da contributi versati dalla banca e dai dipendenti calcolati percentualmente rispetto alle retribuzioni degli iscritti e accreditati mensilmente. È configurato come fondo con patrimonio di destinazione ai sensi dell'art. 2117 del C.C..
La consistenza del fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo viene adeguata tenendo conto del gruppo chiuso di aderenti riferito al 28/04/1993. Tale gruppo chiuso è costituito da 289 dipendenti e 331 pensionati. Agli assunti dal 28/04/1993, ai sensi dei vigenti accordi aziendali è stata data la possibilità di aderire a un fondo di previdenza complementare.
BPS Suisse SA ha aderito alla Fondazione collettiva LPP della Rentenanstalt che garantisce per il tramite di Swiss Life una previdenza professionale ai proprio dipendenti.
La congruità della consistenza dei fondi rispetto al valore attuale delle obbligazioni alla data di riferimento è stata verificata mediante calcolo predisposto da attuari esterni utilizzando ipotesi demografiche distinte per età e sesso e ipotesi tecnico economiche che riflettono l'andamento teorico delle retribuzioni e delle prestazioni. Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base di una ipotesi

economico-finanziaria dinamica. L'attualizzazione è stata effettuata sulla base del rendimento di primarie obbligazioni.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 167.827 | 191.565 |
| Service cost | 5.563 | 6.015 |
| Interest cost | 4.309 | 1.339 |
| Utili/perdite attuariali | 10.434 | (23.013) |
| Prestazioni | (12.233) | (10.993) |
| Altri accantonamenti | 3.050 | 2.914 |
| Rimanenze finali | 178.950 | 167.827 |
Di seguito viene fornito il dettaglio delle attività del fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| titoli di debito | 101.052 | 100.551 |
| titoli di capitale | 281 | 1.122 |
| O.I.C.R. obbligazionari | 10.161 | 8.811 |
| O.I.C.R. azionari | 12.175 | 11.748 |
| O.I.C.R. immobiliari | 16.966 | 16.966 |
| Altre attività | 18.552 | 19.310 |
| Totale | 159.187 | 158.508 |
La consistenza del fondo aumenta di € 0,679 milioni + 0,43%.
Le prestazioni erogate per trattamenti pensionistici ammontano a € 4,744 milioni rispetto a € 4,275 milioni del 2022. I contributi versati dai dipendenti ammontano a € 0,199 milioni in linea con l'esercizio precedente.
Di seguito vengono fornite separatamente per la Capogruppo e BPS Suisse SA le assunzioni adottate nel calcolo attuariale:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| tasso tecnico di attualizzazione | 3,19% | 3,03% |
| tasso atteso degli incrementi salariali | 0,25% | 0,25% |
| tasso annuo di inflazione: | ||
| - per il 2024: | 2,40% | 2,30% |
| - per gli anni successivi | 2,00% | 2,00% |
Il tasso medio annuo di aumento delle pensioni erogate dal fondo tiene conto della perequazione prevista per i trattamenti pensionistici obbligatori. Sulle modalità di individuazione del tasso tecnico di attualizzazione si rinvia a quanto riportato nel bilancio d'impresa.


| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| tasso tecnico di attualizzazione | 1,50% | 2,30% |
| tasso atteso degli incrementi salariali | 1,50% | 1,50% |
| tasso annuo di inflazione | 1,50% | 1,50% |
| tasso tendenziale degli incrementi pensioni | 0,00% | 0,00% |
Il tasso tecnico di attualizzazione è stato determinato con riferimento a corporate bond di alta qualità sul mercato svizzero, l'analisi si basa sul rendimento del SBI Basket AA al 31.12.2023.
In conformità a quanto previsto dai principi IAS/IFRS è stata effettuata una analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo. A tale scopo è stato utilizzato come scenario base quello utilizzato per la valutazione e da quello sono stati modificati i due parametri ritenuti più significativi, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione ed il tasso di inflazione per Banca Popolare di Sondrio Spa e il tasso medio annuo di attualizzazione ed il tasso degli incrementi salariali per la Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA. Di seguito i risultati ottenuti.
| Voci/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Controversie legali | 63.626 | 42.818 |
| Oneri personale | 22.237 | 18.742 |
| Altri fondi | 2.570 | 2.937 |
| Totale | 88.433 | 64.497 |
Il fondo controversie legali comprende gli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in corso, in particolare a fronte di azioni revocatorie instaurate da curatori fallimentari su posizioni a sofferenze o già spesate a perdite e altre controversie che sorgono nello svolgimento dell'attività ordinaria.
La durata di tali contenziosi, dati i tempi lunghi della giustizia, è di difficile valutazione.
Aumenta di € 20,808 milioni per differenza tra gli accantonamenti di periodo e rilascio di accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti. Inoltre come riportato nel bilancio della capogruppo è stato effettuato uno specifico accantonamento a fronte dei rischi collegati ai crediti d'imposta acquistati.
Al 31 dicembre 2023 risultavano pendenti numerose vertenze non di natura fiscale, con un petitum complessivo di circa 486 milioni. Tale importo riferito all'insieme delle vertenze in essere, prescinde dalla stima del rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza e, quindi, include anche il petitum di vertenze che presentano un rischio remoto.
Nei paragrafi che seguono sono fornite sintetiche informazioni sulle vertenze considerate rilevanti –

principalmente quelle con petitum superiore a euro 5 milioni e con rischio di esborso ritenuto «possibile» – nonché su casistiche considerate di rilievo.
Le società cessionarie hanno il diritto contrattuale di avanzare richieste risarcitorie aventi per oggetto asserite violazioni delle garanzie date dalla banca sul portafoglio dei crediti ceduti. Per quanto riguarda l'operazione "Diana" risultano pendenti n. 143 richieste per un ammontare potenziale di euro 44,06 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 9,510 milioni. Per quanto riguarda, invece, l'operazione "Pop NPLS 2020" risultano pendenti n. 42 richieste per un ammontare potenziale di euro 5,45 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 3,021 milioni, per l'operazione "Pop NPLS 2021" risultano pendenti n. 126 richieste per un ammontare potenziale di euro 10,13 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 3,313 milioni. Infine, per l'operazione "Pop NPLS 2022" risultano pendenti n. 2 richieste per un ammontare potenziale di euro 1,45 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 0,100 milioni.
Le vertenze rientranti in questo filone di contenzioso rappresentano da anni una parte rilevante del contenzioso promosso nei confronti del sistema bancario italiano. Per le controversie in materia di anatocismo il petitum è pari a circa 4,80 milioni, con accantonamenti per 0,39 milioni, mentre per quelle in materia di usura il petitum è pari a 4,60 milioni, con accantonamenti per 0,67 milioni.
Risultavano pendenti 13 vertenze per un petitum di 7,748 milioni, con un accantonamento di 2,419 milioni. Nessuna con richiesta di restituzione di importo particolarmente rilevante.
Nel dicembre del 2020 è stato notificato alla banca l'atto di citazione avanti il Tribunale di Roma, avente per oggetto le richieste di accertamento e dichiarazione della nullità o dell'annullamento dell'operazione in strumenti finanziari denominata "Interest Rate Swap" stipulata il data 30 settembre 2010 e di restituzione di somme indebitamente percepite dalla banca per euro 20,67 milioni. La banca si è costituita nel giudizio e la causa è chiamata all'udienza del 29 novembre 2024 per la precisazione delle conclusioni. Il rischio di soccombenza appare "possibile".
Nel febbraio del 2015 la procedura fallimentare ha citato la banca avanti il Tribunale di Milano con richiesta di risarcimento del danno provocato alla società dalla condotta illecita del proprio amministratore, quantificato in euro 14,65 milioni. Con sentenza pubblicata il 26 maggio 2020 il citato Tribunale ha respinto la domanda di parte attrice, la quale ha però promosso appello. La Corte d'Appello di Milano ha condannato la banca alla restituzione di oltre euro 7 milioni. È stato depositato un ricorso di impugnazione in Cassazione. Il rischio di soccombenza appare "possibile".
Nel gennaio del 2019 la società e i soci signori Giuliana Piovan e Gianpiero De Luca hanno citato la banca avanti il Tribunale di Genova con richiesta di risarcimento, quantificato in euro 11,40 milioni, per responsabilità contrattuale per mancata concessione di credito, anatocismo e usura. All'udienza del 13 giugno 2023 sono stati assegnati i termini per il deposito di memorie conclusionali. Il Tribunale di Genova si è pronunciato a favore della banca. Attualmente la controparte non ha ancora promosso giudizio di appello. Il rischio di soccombenza appare "possibile".
Nel dicembre del 2022 è stato notificato un atto di citazione avente per oggetto il danno derivato alla


Società dalla banca per aver concesso credito nonostante l'asserito stato di crisi conclamata e la mancanza di concrete prospettive di superamento della crisi stessa. L'importo della domanda, richiesta in solido con altri Istituti di credito, è pari a euro 389 milioni. La banca si è costituita respingendo l'addebito perché infondato e privo di supporto probatorio. Il rischio di soccombenza appare "possibile".
Il fondo oneri per il personale ricomprende principalmente accantonamenti per retribuzioni differite da corrispondere al personale e per la rilevazione degli oneri connessi al premio di fedeltà per i dipendenti. Aumenta di € 3,495 milioni, +18,65%.
Tra gli altri fondi è compreso il fondo di beneficenza della Capogruppo, costituito da utili netti a seguito di delibera assembleare che ammonta a € 0,958 milioni e viene utilizzato per le erogazioni liberali deliberate. E' aumentato di € 0,300 milioni in sede di riparto dell'utile 2022 e diminuisce di € 0,128 milioni per elargizioni effettuate nell'esercizio.

Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 453.385.777 azioni prive di valore nominale, per complessivi € 1.360,157 milioni, invariato rispetto all'esercizio precedente. Tutte le azioni in circolazione hanno godimento regolare 1° gennaio 2023.
Alla data di chiusura dell'esercizio erano in carico in portafoglio azioni di propria emissione per € 25,418 milioni.
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 453.385.777 | – |
| - interamente liberate | 453.385.777 | – |
| - non interamente liberate | - | – |
| A.1 Azioni proprie (-) | (3.677.816) | – |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 449.707.961 | – |
| B. Aumenti | 8.453 | – |
| B.1 Nuove emissioni | - | – |
| - a pagamento: | - | – |
| - conversione di obbligazioni | - | – |
| - esercizio di warrant | - | – |
| - altre | - | – |
| - a titolo gratuito: | - | – |
| - a favore dei dipendenti | - | – |
| - a favore degli amministratori | - | – |
| - altre | - | – |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | – |
| B.3 Altre variazioni | 8.453 | – |
| C. Diminuzioni | - | – |
| C.1 Annullamento | - | – |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | - | – |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | – |
| C.4 Altre variazioni | - | – |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | - | – |
| D.1 Azioni proprie (+) | 449.716.414 | – |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 3.669.363 | – |
| - interamente liberate | 453.385.777 | – |
| - non interamente liberate | 453.385.777 | – |
Ammonta a € 78,949 milioni in lieve contrazione per differenze negative tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.
La voce 150 «Riserve» ammonta a € 1.950,646 milioni con un incremento del 8,95%, comprendono anche il fondo acquisto azioni sociali, previsto anch'esso dall'art. 60 dello Statuto Sociale ante trasformazione in S.p.a. a disposizione, ai sensi dell'art. 8 dello statuto vigente, degli amministratori per acquistare o vendere azioni sociali a prezzi di mercato nell'ambito di una normale attività d'intermediazione volta a favorire la circolazione dei titoli. Il fondo ammonta a € 30 milioni (utilizzato per € 25,201 milioni).


La voce patrimonio di pertinenza di terzi ammonta a € 0,014 milioni in aumento rispetto al precedente esercizio a seguito dell'ingresso della società veicolo Centro delle Alpi SME S.r.l. costituita nel giugno 2023 al fine di un'operazione di autocartolarizzazione.
Non ci sono state emissioni di strumenti finanziari che contribuiscono alla formazione del capitale emessi da società del gruppo non oggetto di controllo totalitario.

| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
31/12/2023 | 31/12/2022 | |
| 1. Impegni a erogare fondi | 14.451.473 | 2.311.415 | 76.752 | 7.857 | 16.847.497 | 14.410.298 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 551.197 | 77.805 | - | - | 629.002 | 608.862 |
| c) Banche | 342.156 | 15.508 | - | - | 357.664 | 223.761 |
| d) Altre società finanziarie | 1.293.976 | 3.904 | 23 | 1 | 1.297.904 | 1.609.523 |
| e) Società non finanziarie | 9.862.793 | 2.146.525 | 71.281 | 7.543 | 12.088.142 | 10.498.974 |
| f) Famiglie | 2.401.351 | 67.673 | 5.448 | 313 | 2.474.785 | 1.469.178 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 741.719 | 104.198 | 16.802 | - | 862.719 | 907.367 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 2.238 | 2 | - | - | 2.240 | 6.441 |
| c) Banche | 10.932 | 2.619 | - | - | 13.551 | 13.031 |
| d) Altre società finanziarie | 100.729 | 1.973 | 156 | - | 102.858 | 128.849 |
| e) Società non finanziarie | 572.084 | 95.771 | 16.042 | - | 683.897 | 687.608 |
| f) Famiglie | 55.736 | 3.833 | 604 | - | 60.173 | 71.438 |
| Valore nominale | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
| Altre garanzie rilasciate | 4.339.552 | 3.968.248 |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 73.392 | 57.083 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 94.411 | 68.753 |
| c) Banche | 214.844 | 158.050 |
| d) Altre società finanziarie | 43.183 | 108.696 |
| e) Società non finanziarie | 3.784.397 | 3.451.290 |
| f) Famiglie | 202.717 | 181.459 |
| Altri impegni | 4.170.410 | 4.108.955 |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 27.662 | 33.890 |
| a) Banche Centrali | 50.000 | 50.000 |
| b) Amministrazioni pubbliche | 70.858 | 64.496 |
| c) Banche | 423.861 | 517.098 |
| d) Altre società finanziarie | 53.491 | 69.681 |
| e) Società non finanziarie | 3.483.408 | 3.320.684 |
| f) Famiglie | 88.792 | 86.996 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte B
| Portafogli | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 103.070 | 108.722 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.268.168 | 1.311.977 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 12.332.150 | 13.739.806 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Per le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e quelle valutate al costo ammortizzato trattasi di titoli ceduti a clientela a fronte di operazioni di pronti contro termine, a garanzia dei finanziamenti da banche centrali (TLTRO) nonché a garanzia dell'operatività della controllata elvetica.
Inoltre tra le attività valutate al costo ammortizzato sono compresi finanziamenti posti a garanzia di provvista fornita dalla Banca Centrale (crediti ABACO).
| Tipologia servizi | Importo |
|---|---|
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 1.334.565 |
| a) acquisti | 817.591 |
| 1. regolati | 813.363 |
| 2. non regolati | 4.228 |
| b) vendite | 516.974 |
| 1. regolate | 514.949 |
| 2. non regolate | 2.025 |
| 2. Gestioni di portafogli | 1.901.092 |
| a) individuali | 1.901.092 |
| b) collettive | - |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | 72.484.775 |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) |
5.014.702 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 1.500 |
| 2. altri titoli | 5.013.202 |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 23.293.878 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 2.104.222 |
| 2. altri titoli | 21.189.656 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 28.088.897 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 16.087.298 |
| 4. Altre operazioni | - |

| Ammontare | Ammontare netto delle attività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto (f=c-d e) |
Ammontare netto |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontare | delle passività | finanziarie | Depositi di | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||
| lordo delle | finanziarie | riportato in | contante | |||||
| attività | compensato in | bilancio (c=a | Strumenti | ricevuti in | ||||
| Forme tecniche | finanziarie (a) | bilancio (b) | b) | finanziari (d) | garanzia (e) | |||
| 1. Derivati | 10.350 | - | 10.350 | 5.203 | 5.147 | - | 1.667 | |
| 2. Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2023 | 10.350 | - | 10.350 | 5.203 | 5.147 | - | - |
| Totale | 31/12/2022 | 42.802 | - | 42.802 | 23.429 | 17.706 | - | 1.667 |
Il principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa degli strumenti finanziari che sono compensati o compensabili nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32, in quanto regolati da accordi quadro di compensazione o accordi simili.
Non sono presenti accordi di netting per i quali si debba procedere alla compensazione dei saldi nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32.
Per quanto riguarda gli strumenti potenzialmente compensabili nelle tabelle sotto riportate sono indicati strumenti finanziari derivati regolati da «ISDA Master Agreement». Infatti, con talune controparti, sono stati stipulati accordi di Credit Support Annex (CSA) attraverso i quali le parti si impegnano a dare e prendere assets a garanzia (nel caso della banca trattasi di giacenze di contanti in euro), che vengono rideterminati periodicamente in funzione dell'andamento del fair value dei derivati sottostanti.
I derivati oggetto di accordi della specie e qui rappresentati sono valutati al fair value.
| Ammontare | Ammontare netto delle passività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto (f=c-d e) |
Ammontare netto |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontare lordo delle passività |
delle attività finanziarie compensato in |
finanziarie riportato in bilancio (c=a |
Strumenti | Depositi di contante posti |
31/12/2023 31/12/2022 |
|||
| Forme tecniche | finanziarie (a) | bilancio (b) | b) | finanziari (d) | a garanzia (e) | |||
| 1. Derivati | 59.221 | - | 59.221 | 5.203 | 44.861 | 9.157 | 1.158 | |
| 2. Pronti contro termine | 3.481.917 | - | 3.481.917 | 3.481.917 | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2023 | 3.541.138 | - | 3.541.138 | 3.487.120 | 44.861 | 9.157 | - |
| Totale | 31/12/2022 | 715.422 | - | 715.422 | 651.369 | 62.895 | - | 1.158 |
Le operazioni di pronti contro termine indicate sono oggetto ad accordi di compensazione regolati da contratti di Global Master Repurchase Agreement (GMRA). Gli importi lordi (a) indicati nella tabella relativi alle operazioni di «Pronti contro termine» sono contabilizzati nelle voci 10 a) «Debiti verso Banche» e 10 b) «Debiti verso Clientela»; i relativi strumenti finanziari correlati (d) sono rappresentati dal valore dei titoli oggetto delle operazioni stesse.


Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni |
31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
3.135 | 12.931 | - | 16.066 | 9.955 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
109 | - | - | 109 | 231 |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
3.026 | 12.931 | - | 15.957 | 9.724 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
74.100 | - | - | 74.100 | 18.234 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: |
258.330 | 1.388.285 | - | 1.646.615 | 721.076 |
| 3.1 Crediti verso banche | 25.601 | 173.157 | - | 198.758 | 41.532 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 232.729 | 1.215.128 | - | 1.447.857 | 679.544 |
| 4. Derivati di copertura | - | - | 274 | 274 | 2 |
| 5. Altre attività | - | - | 74.909 | 74.909 | 39.982 |
| 6. Passività finanziarie | - | - | - | 61 | 45.309 |
| Totale | 335.565 | 1.401.216 | 75.183 | 1.812.025 | 834.558 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired |
- | 49.770 | - | 49.770 | 26.960 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | - | - | - | - | - |
L'aumento degli interessi attivi è da ricondursi principalmente al rialzo dei tassi di interesse che hanno interessato sia finanziamenti che i proventi del portafoglio titoli.
| Voci | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Interessi attivi su attività finanziarie in valuta | 164.922 | 92.800 |

| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni |
31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
(753.884) | (120.856) | - | (874.740) | (141.992) |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | (220.351) | - | - | (220.351) | (354) |
| 1.2 Debiti verso banche | (138.849) | - | - | (138.849) | (12.795) |
| 1.3 Debiti verso clientela | (394.684) | - | - | (394.684) | (50.792) |
| 1.4 Titoli in circolazione | - | (120.856) | - | (120.856) | (78.051) |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 4. Altre passività e fondi | - | - | - | - | - |
| 5. Derivati di copertura | - | - | (173) | (173) | (1.756) |
| 6. Attività finanziarie | - | - | - | (157) | (9.743) |
| Totale | (753.884) | (120.856) | (173) | (875.070) | (153.491) |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (3.022) | - | - | (3.022) | (3.038) |
| Voci | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Interessi passivi su passività finanziarie in valuta | (104.568) | (20.554) |
| Voci | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 274 | 2 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (173) | (1.756) |
| C. Saldo (A-B) | 101 | (1.754) |


| Tipologia servizi/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| a) Strumenti finanziari | 70.009 | 64.941 |
| 1. Collocamento titoli | 39.917 | 38.661 |
| 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile | - | - |
| 1.2 Senza impegno irrevocabile | 39.917 | 38.661 |
| 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti |
15.450 | 11.814 |
| 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari | 15.450 | 11.814 |
| 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti | - | - |
| 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari | 14.642 | 14.466 |
| di cui: negoziazione per conto proprio | 191 | - |
| di cui: gestione di portafogli individuali | 11.260 | 11.403 |
| b) Corporate Finance | - | - |
| 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni | - | - |
| 2. Servizi di tesoreria | - | - |
| 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance | - | - |
| c) Attività di consulenza in materia di investimenti | 115 | - |
| d) Compensazione e regolamento | - | - |
| e) Gestione di portafogli collettive | - | - |
| f) Custodia e amministrazione | 17.661 | 16.737 |
| 1. Banca depositaria | 6.146 | 5.938 |
| 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione | 11.515 | 10.799 |
| g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive | - | - |
| h) Attività fiduciaria | - | - |
| i) Servizi di pagamento | 147.652 | 145.879 |
| 1. Conti correnti | 47.012 | 44.448 |
| 2. Carte di credito | 16.249 | 20.279 |
| 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento | 19.507 | 19.576 |
| 4. Bonifici e altri ordini di pagamento | 52.756 | 49.806 |
| 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento | 12.128 | 11.770 |
| j) Distribuzione di servizi di terzi | 30.048 | 28.477 |
| 1. Gestioni di portafogli collettive | - | - |
| 2. Prodotti assicurativi | 27.052 | 25.611 |
| 3. Altri prodotti | 2.996 | 2.866 |
| di cui: gestioni di portafogli individuali | - | - |
| k) Finanza strutturata | - | - |
| l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| m) Impegni a erogare fondi | - | - |
| n) Garanzie finanziarie rilasciate | 35.734 | 31.361 |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| o) Operazioni di finanziamento | 93.933 | 86.093 |
| di cui: per operazioni di factoring | 31.093 | 26.687 |
| p) Negoziazione di valute | - | - |
| q) Merci | - | - |
| r) Altre commissioni attive | 28.415 | 27.686 |
| di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione | - | - |
| Totale | 423.567 | 401.174 |

| Tipologia di servizi/valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| a) Strumenti finanziari | (3.166) | (3.506) |
| di cui: negoziazione di strumenti finanziari | (3.166) | (3.506) |
| di cui: collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| - Proprie | - | - |
| - Delegate a terzi | - | - |
| b) Compensazione e regolamento | - | - |
| c) Gestione di portafogli collettive | - | - |
| 1. Proprie | - | - |
| 2. Delegate a terzi | - | - |
| d) Custodia e amministrazione | (3.377) | (3.329) |
| e) Servizi di incasso e pagamento | (5.348) | (5.833) |
| di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento | (2.935) | (3.099) |
| f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| g) Impegni a ricevere fondi | - | - |
| h) Garanzie finanziarie ricevute | (5.186) | (3.677) |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | - | - |
| j) Negoziazione di valute | - | - |
| k) Altre commissioni passive | (3.930) | (4.239) |
| Totale | (21.007) | (20.584) |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. Attività finanziarie di negoziazione | 1.296 | 209 | 2.691 | 308 | |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
30 | 2.249 | 29 | 994 | |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3.824 | 44 | 2.354 | 39 | |
| D. Partecipazioni | - | - | 49 | - | |
| Totale | 5.150 | 2.502 | 5.123 | 1.341 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa consolidata – Parte C

| Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali 1. Attività finanziarie di negoziazione |
67.945 | 45.654 | (2.333) | (684) | 110.581 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 622 | - | (121) | 501 |
| 1.2 Titoli di capitale | 831 | 7.995 | (1.631) | (550) | 6.645 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 2.675 | 8.366 | (558) | (13) | 10.470 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | 64.439 | 28.671 | (145) | - | 92.965 |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | - | - | - | - |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio |
- | - | - | - | 26 |
| 4. Strumenti derivati | 10.068 | 16.948 | (10.212) | (14.643) | 2.374 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 10.068 | 16.948 | (10.212) | (14.643) | 2.374 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 8.498 | 9.077 | (8.565) | (8.428) | 582 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 38 | 1.519 | (88) | - | 1.469 |
| - Su valute e oro | - | - | - | - | 213 |
| - Altri | 1.532 | 6.352 | (1.559) | (6.215) | 110 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option |
- | - | - | - | - |
| Totale | 78.013 | 62.602 | (12.545) | (15.327) | 112.981 |
Il risultato netto dell'attività di negoziazione passa da € 28,404 milioni a € 112,981 milioni.
Il risultato netto da negoziazione su attività finanziarie «altre» è costituito principalmente dall'utile su cambi.

| Componenti reddituali/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | - | 2.622 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 2.022 | 47 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | - |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 2.022 | 2.669 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (2.098) | (89) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | - | (2.761) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | - |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (2.098) | (2.850) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | (76) | (181) |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
I proventi sono dati da € 2,022 milioni per valutazione positiva del fair value dei finanziamenti oggetto di copertura a fronte di una valutazione negativa complessiva per € 2,098 milioni del fair value dei derivati di copertura. Il risultato netto della valutazione al fair value della struttura di copertura risulta pertanto essere negativo per € 0,076 milioni.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto |
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 8.596 | (953) | 7.643 | 33.877 | (4.906) | 28.971 |
| 1.1 Crediti verso banche | 167 | - | 167 | 72 | (1) | 71 |
| 1.2 Crediti verso clientela | 8.429 | (953) | 7.476 | 33.805 | (4.905) | 28.900 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.479 | (3.644) | (1.165) | 12.155 | (306) | 11.849 |
| 2.1 Titoli di debito | 2.479 | - | 2.479 | 12.155 | (94) | 12.061 |
| 2.2 Finanziamenti | - | (3.644) | (3.644) | - | (212) | (212) |
| Totale attività (A) | 11.075 | (4.597) | 6.478 | 46.032 | (5.212) | 40.820 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - |
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli in circolazione | 106 | (19) | 87 | 5 | - | 5 |
| Totale passività (B) | 106 | (19) | 87 | 5 | - | 5 |
Le perdite esposte alla riga «1.2 Crediti verso clientela», complessivamente pari a € 0,953 milioni, si riferiscono principalmente agli effetti delle azioni di derisking effettuate nel corso dell'esercizio 2023 di cui € 0,742 milioni sono relative alla cessione di crediti NPL effettuata nel mese di dicembre. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato alla parte E della presente nota integrativa consolidata sezione «C. Operazioni di cartolarizzazione».


7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) | Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
||
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie | 19.313 | 11.330 | (23.660) | (44) | 6.939 |
| 1.1 Titoli di debito | 256 | 2.508 | (8.940) | (22) | (6.198) |
| 1.2 Titoli di capitale | 42 | 11 | - | - | 53 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 6.927 | 8.811 | (1.950) | (22) | 13.766 |
| 1.4 Finanziamenti | 12.088 | - | (12.770) | - | (682) |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | - | - | - | - | (1.731) |
| Totale | 19.313 | 11.330 | (23.660) | (44) | 5.208 |
8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| Rettifiche di valore (1) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | |||||||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo stadio | Secondo stadio | Write-off | Altre | Write-off | Altre | ||||
| A. Crediti verso banche | (2.028) | (1.054) | - | - | - | - | ||||
| - Finanziamenti | (1.308) | (68) | - | - | - | - | ||||
| - Titoli di debito | (720) | (986) | - | - | - | - | ||||
| B. Crediti verso clientela | (34.756) | (149.549) | (21.051) | (227.013) | (468) | (16.475) | ||||
| - Finanziamenti | (34.180) | (148.682) | (21.051) | (227.013) | (468) | (16.475) | ||||
| - Titoli di debito | (576) | (867) | - | - | - | - | ||||
| Totale | (36.784) | (150.603) | (21.051) | (227.013) | (468) | (16.475) |
| Riprese di valore (2) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
31/12/2023 | 31/12/2022 |
| A. Crediti verso banche | 1.172 | 130 | - | - | (1.780) | 4.073 |
| - Finanziamenti | 771 | 130 | - | - | (475) | (371) |
| - Titoli di debito | 401 | - | - | - | (1.305) | 4.444 |
| B. Crediti verso clientela | 74.919 | 25.052 | 137.591 | 10.917 | (200.834) | (156.578) |
| - Finanziamenti | 70.511 | 25.052 | 137.591 | 10.917 | (203.798) | (151.038) |
| - Titoli di debito | 4.407 | - | - | - | 2.964 | (5.540) |
| Totale | 76.091 | 25.182 | 137.591 | 10.917 | (202.614) | (152.505) |

| Rettifiche di valore (1) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Secondo | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | ||||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo stadio | stadio | Write-off | Altre | Write-off | Altre | ||
| A. Titoli di debito | (429) | (40) | - | - | - | - | ||
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | ||
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | (429) | (40) | - | - | - | - |
| Riprese di valore (2) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
31/12/2023 | 31/12/2022 |
| A. Titoli di debito | 816 | - - |
- | 347 | (360) | |
| B. Finanziamenti | - | - - |
- | - | - | |
| - Verso clientela | - | - - |
- | - | - | |
| - Verso banche | - | - - |
- | - | - | |
| Totale | 816 | - - |
- | 347 | (360) |
Gli utili per modifiche contrattuali senza cancellazioni ammontano a € 6,550 milioni.


| Tipologia di spese/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1) Personale dipendente | (295.784) | (268.771) |
| a) salari e stipendi | (188.879) | (175.275) |
| b) oneri sociali | (46.016) | (43.089) |
| c) indennità di fine rapporto | (13) | (13) |
| d) spese previdenziali | (7.630) | (6.966) |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (11.022) | (8.603) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | (9.671) | (6.101) |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | (9.671) | (6.101) |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (4.704) | (4.190) |
| - a contribuzione definita | (4.669) | (4.166) |
| - a benefici definiti | (35) | (24) |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (1.205) | - |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (26.644) | (24.534) |
| 2) Altro personale in attività | (608) | (525) |
| 3) Amministratori e sindaci | (3.876) | (3.035) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (300.268) | (272.331) |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| 1) Personale dipendente | 3.522 | 3.427 |
| a) dirigenti | 38 | 34 |
| b) quadri direttivi | 891 | 842 |
| c) restante personale dipendente | 2.593 | 2.551 |
| 2) Altro personale | 13 | 10 |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
| - Numero puntuale dei dipendenti | 3.597 | 3.474 |
| - Altro personale | 14 | 9 |
| Componenti reddituali/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Service cost | 1.784 | 2.142 |
| Interest cost | 4.042 | 1.160 |
| Contributi dipendenti | (199) | (199) |
| Riduzioni e pagamenti | 4.044 | 2.998 |
| Totale costi c/economico (A) | 9.671 | 6.101 |
| Rendimento attività a servizi del fondo (B) | 7.226 | 3.185 |
| Onere complessivo (A-B) | 2.445 | 2.916 |
I costi sono stati contabilizzati tra gli oneri del personale.
Le informazioni concernenti l'ammontare delle obbligazioni contratte, le variazioni nell'esercizio delle stesse, le attività a servizio del fondo e le principali ipotesi attuariali sono fornite nelle tabelle della parte B Sezione 10.5 della nota integrativa. L'onere per la Capogruppo è dato dai contributi che la stessa è tenuta a versare al fondo in conformità del Regolamento.
Inoltre, è stato effettuato un ulteriore accantonamento per € 7,226 milioni, pari al rendimento delle

attività a servizio del Fondo che viene a sua volta contabilizzato nella voce «altri proventi di gestione». Una variazione positiva di € 2,668 milioni, corrispondente all'utile attuariale, è stata contabilizzata in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 19, in contropartita di patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.
La voce comprende essenzialmente i costi per oneri e remunerazioni del personale allocati ad uno specifico fondo e riferiti a, buoni mensa, borse di studio, oneri assicurativi, rimborsi spese, spese di addestramento e provvidenze varie.
| Tipologia servizi/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Telefoniche, postali, per trasmissione dati | (15.087) | (14.057) |
| Manutenzione su immobilizzazioni materiali | (10.602) | (9.854) |
| Fitti passivi su immobili | (459) | (703) |
| Vigilanza | (5.156) | (4.840) |
| Trasporti | (3.380) | (3.400) |
| Compensi a professionisti | (50.028) | (44.216) |
| Fornitura materiale uso ufficio | (2.351) | (2.315) |
| Energia elettrica, riscaldamento e acqua | (11.570) | (4.299) |
| Pubblicità e rappresentanza | (4.253) | (4.138) |
| Legali | (10.471) | (10.979) |
| Premi assicurativi | (2.159) | (3.757) |
| Informazioni e visure | (9.626) | (8.214) |
| Imposte indirette e tasse | (67.079) | (62.692) |
| Noleggio e manutenzione hardware e software | (32.372) | (28.134) |
| Registrazione dati presso terzi | (2.633) | (3.294) |
| Pulizia | (6.664) | (6.603) |
| Associative | (2.254) | (2.096) |
| Servizi resi da terzi | (6.277) | (10.130) |
| Attività in outsourcing | (27.991) | (25.399) |
| Oneri pluriennali | (828) | (1.350) |
| Beni e servizi destinati ai dipendenti | (1.193) | (1.305) |
| Contributi a fondi di risoluzione e di garanzia | (38.874) | (45.909) |
| Altre | (10.583) | (10.228) |
| Totale | (321.890) | (307.912) |


La sottovoce è negativa per € 14,668 milioni costituiti dallo sbilanciamento tra accantonamenti dell'esercizio e riattribuzioni.
La sottovoce è negativa per € 18,314 milioni costituiti dallo sbilanciamento tra accantonamenti dell'esercizio e riattribuzioni.
La voce è negativa per € 26,488 milioni costituiti dallo sbilanciamento tra accantonamenti dell'esercizio e riattribuzioni.
Per maggiori dettagli sugli stanziamenti effettuati si fa rinvio all'informativa contenuta nella «Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri» – Voce 100 della parte B – Passivo della presente Nota integrativa.
| Ammortamento | Rettifiche di valore per | Riprese di valore | Risultato netto | |
|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituali | (a) | deterioramento (b) | (c) | (a+b-c) |
| A. Attività materiali | ||||
| 1. Ad uso funzionale | (49.256) | (4.580) | - | (53.836) |
| - Di proprietà | (26.659) | (4.580) | - | (31.239) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (22.597) | - | - | (22.597) |
| 2. Detenute a scopo di investimento | - | - | - | - |
| - Di proprietà | - | - | - | - |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - |
| 3. Rimanenze | - | - | - | - |
| Totale | (49.256) | (4.580) | - | (53.836) |

| Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto | ||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento (a) | (b) | (c) | (a+b-c) |
| A. Attività immateriali | ||||
| di cui:software | (18.112) | - | - | (18.112) |
| A.1 Di proprietà | (18.647) | - | - | (18.647) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - |
| - Altre | (18.647) | - | - | (18.647) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | - | - | - | - |
| Totale | (18.647) | - | - | (18.647) |
Le rettifiche di valore riguardano attività immateriali con vita utile definita costituite da diritti di utilizzo di programmi EDP. Nell'esercizio non si sono rilevate perdite per riduzioni significative di valori per le attività immateriali, pertanto, non viene fornita l'informativa prevista dallo IAS 36 paragrafo 130 lettere a) c) d) f) g) e 131.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Sopravvenienze passive | (3.061) | (5.965) |
| Altri | (9.994) | (1.143) |
| Differenze di consolidamento | (2.793) | (2.194) |
| Totale | (15.848) | (9.302) |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Recupero spese su depositi e conti correnti passivi | 1.003 | 855 |
| Recuperi di spese | 1.734 | 862 |
| Fitti attivi su immobili | 6.701 | 6.089 |
| Recupero di imposte | 57.096 | 50.851 |
| Proventi finanziari fondo quiescenza | 6.894 | 2.702 |
| Sopravvenienze attive - altre | 2.949 | 3.650 |
| Sopravvenienze attive - insussistenze del passivo | - | - |
| Altri | 37.643 | 27.564 |
| Differenze di consolidamento | 3.390 | 2.108 |
| Totale | 117.410 | 94.681 |
Nella voce «Altri» sono ricompresi i ricavi da noleggio automezzi della controllata Rent2Go Srl.


| Componenti reddituali/Settori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1) Imprese a controllo congiunto | ||
| A. Proventi | 23 | 24 |
| 1. Rivalutazioni | 23 | 24 |
| 2. Utili da cessione | - | - |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | - | (1.600) |
| 1. Svalutazioni | - | (1.600) |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | 23 | (1.576) |
| 2) Imprese sottoposte a influenza notevole | ||
| A. Proventi | 38.671 | 30.042 |
| 1. Rivalutazioni | 38.671 | 30.006 |
| 2. Utili da cessione | - | 36 |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | (170) | (698) |
| 1. Svalutazioni | (170) | (698) |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | 38.501 | 29.344 |
| Totale | 38.524 | 27.768 |

18.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) o al valore di presumibile realizzo delle attività materiali e immateriali: composizione
| Differenze di cambio | Risultato netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componenti reddituale | Rivalutazioni (a) Svalutazioni (b) Positive (c) Negative (d) | (a-b+c-d) | |||
| A. Attività materiali | 145 | (2.433) | - | - | (2.288) |
| A.1 Ad uso funzionale: | - | - | - | - | - |
| - Di proprietà | - | - | - | - | - |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| A.2 Detenute a scopo di investimento: | 145 | (2.433) | - | - | (2.288) |
| - Di proprietà | 145 | (2.433) | - | - | (2.288) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| A.3 Rimanenze | - | - | - | - | - |
| B. Attività immateriali | - | - | - | - | - |
| B.1 Di proprietà: | - | - | - | - | - |
| B.1.1 Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| B.1.2 Altre | - | - | - | - | - |
| B.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| Totale | 145 | (2.433) | - | - | (2.288) |
| Componente reddituale/Settori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Immobili | 439 | 152 |
| - Utili da cessione | 439 | 152 |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | 30 | 20 |
| - Utili da cessione | 30 | 20 |
| - Perdite da cessione | - | - |
| Risultato netto | 469 | 172 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa consolidata – Parte C

| Componenti reddituali/Valori | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Imposte correnti (-) | (146.348) | (80.290) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | 4 | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | 350 | 159 |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
- | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (52.564) | (21.963) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | (564) | (475) |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (199.122) | (102.569) |
| Utile al lordo delle imposte | 660.284 |
|---|---|
| Imposte Dirette | |
| Imposta teorica | 178.449 |
| Dividendi (-) | (10.269) |
| Utili/perdite su cessioni di partecipazioni (PEX) (+/-) | - |
| Maxi ammortamento | (135) |
| Ace | (4.445) |
| Spese amministrative parzialmente deducibili | 402 |
| Altre variazioni (+/-) | (313) |
| Totale Imposte Dirette | 163.688 |
| IRAP | |
| Imposta teorica | 34.536 |
| Dividendi | (1.131) |
| Spese personale | 1.169 |
| Spese amministrative | 1.923 |
| Ammortamento beni materiali/immateriali | 304 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 2.200 |
| Altre poste | (3.567) |
| Totale IRAP | 35.434 |
| Totale Imposte | 199.122 |

Al 31.12.2023 non vi sono utili o perdite di pertinenza di terzi.
Non si segnalano altre informazioni rilevanti oltre a quanto già indicato nelle sezioni precedenti.
Nell'esercizio non si è provveduto ad alcuna operazione sul capitale sociale o all'emissione di strumenti finanziari che potrebbero comportare l'emissione di azioni. Pertanto, il numero di azioni cui spetta l'utile è pari a 453.385.777.
Il numero di azioni esposto nella tabella sottostante è la media ponderata dell'esercizio.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| numero azioni | 453.385.777 | 453.385.777 |
Gli importi riportati sono utilizzati come denominatore nel calcolo dell'utile base per azione.
Lo IAS 33 richiede l'indicazione dell'«utile per azione» definito con l'acronimo EPS «earnings per share» che viene calcolato secondo le seguenti definizioni: «EPS base» calcolato dividendo l'utile netto attribuibile agli azionisti portatori di azioni ordinarie per la media ponderata delle azioni ordinarie emesse. «EPS diluito» calcolato tenendo conto dell'eventuale effetto diluitivo di tutte le potenziali azioni ordinarie.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| utile per azione - € | 1,017 | 0,554 |
| utile diluito per azione - € | 1,017 | 0,554 |

Parte D – Red ditività con solidata co mplessiva
Relazione finanziaria annuale 2023 Nota integrativa consolidata – Parte D

| Voci | 31/12/2023 31/12/2022 | ||
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 461.162 | 251.321 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | (11.598) | 15.317 | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | (8.733) | (6.333) |
| a) variazione di fair value | (8.603) | (4.752) | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | (130) | (1.581) | |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): | - | - |
| a) variazione del fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 40. | Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | - | |
| 50. | Attività materiali | - | 2.886 |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | (9.643) | 25.667 |
| 80 | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 159 | 482 |
| 100. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | - | - | |
| 110. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | 6.619 | (7.385) | |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | 63.462 | (115.679) | |
| 120. Copertura di investimenti esteri: | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 130. Differenze di cambio: | 1.209 | (752) | |
| a) variazioni di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | 1.209 | (752) | |
| 140. Copertura dei flussi finanziari: | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | - | |
| 150. Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - | |
| a) variazioni di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 160. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | 57.644 | (126.416) | |
| a) variazioni di fair value | 57.903 | (116.454) | |
| b) rigiro a conto economico | (259) | (9.962) | |
| - rettifiche per rischio di credito | (347) | 360 | |
| - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni |
88 - |
(10.322) - |
|
| 170. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 180. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | 32.808 | (41.981) | |
| a) variazioni di fair value | 32.808 | (41.981) | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| - rettifiche da deterioramento | - | - | |
| - utili/perdite da realizzo | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 190. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi: | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 200. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione: | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 210. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | (28.199) | 53.470 | |
| 220. Totale altre componenti reddituali | 51.864 | (100.362) | |
| 230. Redditività complessiva (Voce 10 + 220) | 513.026 | 150.959 | |
| 240. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | - | 161 | |
| 250. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 513.026 | 150.798 |

Le informazioni previste nella presente parte possono basarsi su dati gestionali interni e, pertanto, possono non coincidere con quanto riportato nelle parti B e C della presente nota integrativa, fatta eccezione ove sia specificatamente richiesta l'indicazione del valore di bilancio.
L'informativa al pubblico ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013, Parte Otto e Parte Dieci, Titolo I, Capo 3 è diffusa, entro i termini previsti, sul sito internet istituzionale della Capogruppo, nella sezione «Investor relations».
La Capogruppo ha il compito di assicurare un'efficace gestione dei rischi attraverso la corretta articolazione di ruoli e responsabilità dei principali centri decisionali nonché l'integrità e la completezza del sistema dei controlli del gruppo. Tale principio si declina, in concreto, attraverso l'accentramento delle scelte essenziali in tema di gestione del rischio, allo scopo di assicurare l'unitarietà dei sistemi di valutazione e controllo dei rischi sviluppati all'interno del gruppo e di realizzare una politica di gestione del rischio il più possibile integrata e coerente.
Gli indirizzi strategici in materia di esposizione ai rischi vengono assunti dagli organi di vertice della Capogruppo, valutando l'operatività complessiva del gruppo e i rischi effettivi cui esso incorre, sulla base delle specifiche operatività e dei profili di rischio di ciascuna delle società componenti. Le decisioni sono supportate da meccanismi di monitoraggio e controllo inerenti all'evoluzione dei vari rischi assunti entro il perimetro di gruppo e alla loro compatibilità rispetto al perseguimento di obiettivi di sana e prudente gestione.
Gli equivalenti organi delle controllate, secondo le competenze proprie di ciascuno, sono responsabili dell'attuazione, in modo coerente con la realtà aziendale di appartenenza, delle politiche di gestione dei rischi definite dalla Capogruppo, assicurando il funzionamento di idonee procedure di controllo interno e un flusso informativo costante nei confronti della controllante sulle singole fattispecie di rischio rilevante.


Nel corso del 2023 ha preso avvio un organico programma di accompagnamento delle principali società controllate (Factorit, Banca della Nuova Terra e BPS Suisse) nel proprio cammino di integrazione degli elementi di "sostenibilità" e dell'attenzione ai rischi ESG all'interno delle visioni strategiche e dei processi aziendali più importanti, avendo quali essenziali punti di riferimento le politiche di "finanza sostenibile" dettate dalla Capogruppo e i compendi di metodi, strumenti, dati e attività implementative già da questa poste in essere, con l'obiettivo di una declinazione in via proporzionale sulle singole realtà societarie. Segue una panoramica di sintesi delle principali iniziative in corso e in programma presso le principali entità controllate.
Nell'aprile 2022 la Banca d'Italia ha emanato proprie "Aspettative di Vigilanza sui rischi climatici e ambientali" (sostanzialmente in linea con quelle formalizzate dalla BCE con la pubblicazione nel novembre 2020 della «Guida sui rischi climatici e ambientali») contenenti un decalogo di indicazioni non vincolanti destinate alle istituzioni bancarie less significant e agli altri intermediari finanziari vigilati in Italia circa l'integrazione dei rischi climatici e ambientali nei relativi contesti aziendali.
A dicembre dello stesso anno, la Banca d'Italia aveva richiesto a tutti i soggetti da essa vigilati di elaborare un proprio Piano di azione, con termine di trasmissione entro il marzo 2023, per dare seguito a una concreta applicazione delle suddette aspettative e favorire nel medio termine una progressiva integrazione dei citati rischi a livello aziendale.
Factorit ha provveduto quindi a definire un proprio Piano di allineamento inviato all'Autorità di Vigilanza, previa approvazione del proprio Consiglio di amministrazione, secondo le tempistiche indicate. Il Piano predisposto ha fornito evidenza degli interventi che la nostra società di factoring intende porre in essere su un orizzonte temporale pluriennale (2023-2025) per integrare le tematiche legate ai rischi climatici e ambientali nel complessivo quadro di business aziendale, in coerenza con i principi e le linee guida dettate dalla Capogruppo, fissando le priorità e i tempi necessari al completamento delle diverse iniziative, in considerazione dell'entità di esposizione ai rischi e in funzione della dimensione e complessità dell'operatività aziendale. Il Piano abbraccia molteplici aree di intervento, similmente ai programmi di attività già sviluppati e attuati presso la Capogruppo: dai meccanismi di governance e di organizzazione interna, alle strategie e ai modelli di business; dalla gestione dei rischi e dei dati fino ai sistemi di rendicontazione e disclosure.
Con l'intento di dare seguito agli obiettivi definiti nell'elaborato di Piano pluriennale, si è dato impulso a un progetto attuativo che vede coinvolte, nei diversi cantieri di lavoro, le competenti strutture della controllata e di Capogruppo. Fra le attività principali condotte nel 2023 in tema di rafforzamento dei sistemi aziendali di identificazione e gestione dei rischi climatici e ambientali si annoverano la definizione dell'impianto di metodologie e l'avvio del processo di esecuzione di una prima mappatura e analisi di materialità di tali fattori di rischio, i cui risultati saranno rendicontati all'Organo di amministrazione della società entro il primo trimestre del 2024.
Nei prossimi due esercizi proseguiranno le attività messe a piano per garantire una graduale ma completa inclusione dei fattori ESG – e, in ambito, dei rischi collegati a questioni ambientali e di cambiamento climatico – in tutti i principali processi strategici, operativi, informativi e di controllo interno della società.
Alla luce delle novità via via introdotte dalla Capogruppo in ordine a una maggiore attenzione alle istanze ESG e ai relativi rischi a livello complessivo di Gruppo, il 2023 è stato contraddistinto dall'attivazione di iniziative di "roll-out" progettuale sulle due entità controllate delle principali soluzioni gestionali già adottate dalla Capogruppo in questo ambito, promuovendo anche su tali realtà del Gruppo un

proporzionale innesto delle valutazioni di sostenibilità socio-ambientale nelle strategie, nei processi, nelle metodologie e negli atti di rilievo per la gestione aziendale.
Per Banca della Nuova Terra sono in corso le analisi preliminari finalizzate all'allineamento progressivo alle aspettative dell'Autorità di vigilanza compendiate da BCE nella propria «Guida sui rischi climatici e ambientali» pubblicata nell'ultimo quarto 2020.
Attività similare ha preso avvio a inizio 2024 presso la controllata BPS Suisse tenuto conto del peculiare contesto giuridico e regolamentare in cui essa opera.
Per maggiori dettagli in merito alle tematiche di sostenibilità nonché alle principali attività di rafforzamento dei presìdi ESG condotte nel periodo si rinvia a quanto esposto nella nota integrativa dell'impresa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione Rischi ESG (Environmental, Social and Governance)


A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica
| Inadempienze | Esposizioni scadute |
Esposizioni scadute non |
Altre esposizioni non |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | probabili | deteriorate | deteriorate | deteriorate | Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 62.223 | 418.522 | 60.116 | 584.797 44.405.150 45.530.808 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 3.120.776 | 3.120.776 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 19.484 | 1.965 | 2.960 | 354.007 | 378.416 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| 31/12/2023 | 62.223 | 438.006 | 62.081 | 587.757 47.879.933 49.030.000 | ||
| 31/12/2022 | 121.838 | 431.267 | 56.755 | 496.125 45.662.684 46.768.669 |
| Deteriorate | Non deteriorate | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off* parziali complessivi |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.277.099 | (736.238) | 540.861 | 83.467 45.248.593 | (258.646) 44.989.947 | 45.530.808 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 3.121.747 | (971) | 3.120.776 | 3.120.776 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
39.385 | (17.936) | 21.449 | - | - | - | 356.967 | 378.416 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 31/12/2023 | 1.316.484 | (754.174) | 562.310 | 83.467 48.370.340 | (259.617) 48.467.690 49.030.000 | |||
| 31/12/2022 | 1.461.442 | (851.582) | 609.860 | 114.265 45.900.615 | (157.155) 46.158.809 46.768.669 |
* valore da esporre a fini informativi
Con il termine esposizioni creditizie si intendono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R..
Per le attività finanziarie valutate al fair value l'esposizione lorda viene esposta al valore risultante dalla valutazione di fine periodo.
Sui portafogli sopra indicati sono state effettuate cancellazioni parziali per complessivi € 83 milioni, per lo più riferite ad attività deteriorate a «sofferenza» ancora iscritte in bilancio.

Si presenta di seguito, per le «Attività finanziarie detenute per la negoziazione e derivati di copertura», le minusvalenze cumulate e le esposizioni nette degli strumenti finanziari che presentano una evidente scarsa qualità creditizia, nonché le esposizioni nette delle rimanenti attività finanziarie.
| Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | ||
|---|---|---|---|
| Portafogli/Qualità | Minusvalenze cumulate |
Esposizione netta | Esposizione netta |
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | – | – | 22.717 |
| 2. Derivati di copertura | – | – | 1 |
| Totale 31/12/2023 | – | – | 22.718 |
| Totale 31/12/2022 | – | – | 63.609 |
Il Gruppo non presenta entità strutturate per le quali risulta applicabile la presente informativa.
Al 31 dicembre 2023 non risultano entità strutturate consolidate contabilmente, come definite dall'IFRS 12, diverse dalla società cartolarizzate, rientranti nel perimetro del Gruppo Banca Popolare di Sondrio.
Al 31 dicembre 2023 non risultano entità strutturate consolidate prudenzialmente rientranti nel perimetro del Gruppo Banca Popolare di Sondrio.
Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio detiene interessenze in OICR (fondi e SICAV) a scopo di investimento a lungo termine o con finalità di trading, nel quale sono comprese le quote di fondi detenute a seguito di operazioni di cessione multi-originator di esposizione creditizie deteriorate del Gruppo.
Per maggiori informazioni si rimanda a quanto indicato alla successiva sezione «D.3 Consolidato prudenziale – Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value» e all'informativa fornita in corrispondenza delle tabelle presenti nella Sezione 2: «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – voce 20», contenute nella parte B della presente nota integrativa.


La Capogruppo, nell'esercizio delle proprie funzioni di indirizzo strategico e di coordinamento nei confronti delle controllate, assicura che a livello di gruppo siano adottate politiche creditizie uniformi e fissati criteri omogenei di valutazione e monitoraggio del rischio.
Le linee strategiche promosse sono in generale finalizzate, come analiticamente delineato nella corrispondente Sezione della presente nota integrativa della Capogruppo, al sostenimento delle economie locali e, in particolare, dei piccoli e medi operatori economici e delle famiglie, perseguendo il mantenimento di un profilo di rischio e di un livello di concentrazione contenuti. Gli indirizzi sono declinati dalle controllate nel rispetto delle peculiarità che possono derivare dalla natura delle controparti servite e dalle particolari tipologie dei prodotti offerti, oltre che dalle caratteristiche del mercato di riferimento.
Il processo di gestione del rischio di credito implementato dalla Capogruppo e l'articolazione della struttura organizzativa deputata a svolgere le inerenti attività sono dettagliatamente descritti nella corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa.
L'assetto organizzativo delle controllate si conforma a quello della Capogruppo, pur nel rispetto delle specificità che possono discendere dalle dimensioni operative delle società e dall'ambito di azione delle stesse.
La Capogruppo, nell'esercizio della propria funzione di coordinamento, prescrive alle controllate l'adozione di modalità di controllo omogenee a quelle illustrate nella corrispondente Sezione della nota integrativa relativa all'impresa.
Al riguardo, si precisa che la controllata elvetica dispone di un proprio sistema di rating applicato ai finanziamenti alla clientela. Quest'ultimo è fondato sul giudizio esperienziale e statistico espresso dagli addetti del settore: l'approccio metodologico adottato prevede, nel corso dell'istruttoria del credito, a seconda della tipologia di controparte e del credito stesso (immobiliare, lombard o aziendale), la raccolta di definiti indicatori e di informazioni di carattere finanziario, andamentale e qualitativo. L'esame congiunto di tali elementi consente al valutatore finale di attribuire il rating. Anche la consorella Factorit dispone di un sistema di rating interno per la valutazione delle proprie controparti- in attesa di validazione da parte dell'Autorità di Vigilanza ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali - che si avvale dei giudizi attribuiti dalla Capogruppo relativamente ai clienti in comune. Inoltre, per quanto riguarda la componente di rischio di credito di portafoglio, particolare attenzione è stata posta nel tempo al rischio di concentrazione sia in relazione ai principali rapporti in essere sia in rapporto a valutazioni di natura geosettoriale, che interessa le esposizioni verso i principali Gruppi economici e/o giuridici. Detta analisi viene pure effettuata avuto riguardo delle posizioni condivise con la Capogruppo, per le quali la stessa valuta l'ammontare complessivo delle esposizioni in essere.
La descrizione del framework metodologico implementato da Banca Popolare di Sondrio relativamente al calcolo della Expected Credit Loss (ECL) per il proprio portafoglio crediti, sulla base dei requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9, in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, è illustrato nel corrispondente

paragrafo della nota integrativa al bilancio d'impresa.
La Capogruppo, nell'esercizio della propria funzione di coordinamento, prescrive alle controllate l'adozione di metodologie omogenee anche con l'utilizzo dei medesimi strumenti informatici. Presso le Società Controllate, i modelli sviluppati per il computo delle svalutazioni sono stati sviluppati secondo logiche che, nel rispetto di una coerenza con il framework metodologico sviluppato presso la Capogruppo rispetto agli aspetti caratterizzanti del principio (e.g. stima di parametri di rischio su orizzonti pluriennali e differenziati per scenari, orizzonte di svalutazione dipendente dallo staging della posizione), recepiscono aspetti di peculiarità delle medesime, quali ad esempio il contesto geografico ed economico nelle quali esse si trovano ad operare, la natura e livello di diversificazione del loro core business, la complessità ed il dimensionamento delle loro strutture di controllo.
Per quantificare la variabilità introdotta nel livello finale delle svalutazioni da tutte le componenti di scenario-dependency esplicitamente considerate all'interno del proprio framework metodologico, il Gruppo ha provveduto, conformemente sia alle best practice di settore che alle raccomandazioni emanate dalle autorità di vigilanza (Report On the application of the IFRS 7 and IFRS 9 requirements regarding banks' expected credit losses - ECL «del 15 dicembre 2021»), ad effettuare specifiche sensitivity analysis.
Stante la rilevanza che la Capogruppo ha sulle numeriche del Gruppo (le previsioni di perdita della Capogruppo rappresentano più del 90% di quelle complessive del Gruppo), si rimanda all'informativa già presentata con riferimento al bilancio d'impresa.
Per quanto riguarda le altre controllate rilevanti, anche in considerazione delle caratteristiche dei propri portafogli crediti e dei contesti geografici di riferimento, gli esercizi svolti non mostrano risultati significativamente differenti da quelli mostrati per la Capogruppo.
Con riferimento, infine, alla determinazione delle perdite attese sulle esposizioni classificate nello stage 3, ossia sulle esposizioni deteriorate, si fa rinvio a quanto illustrato nella «Parte A - Politiche contabili». In maggior dettaglio, al 31 dicembre 2023 le perdite attese sui crediti deteriorati sono prevalentemente determinate analiticamente in base alle previsioni di recupero, attualizzate in funzione dei tassi di interesse effettivi originari e della relativa tempistica di recupero. Considerato che le previsioni di recupero assumono a riferimento la specifica situazione del debitore, si ritiene non significativo fornire una ragionevole analisi di sensitivity delle perdite attese.
La Capogruppo, nell'ambito dell'esercizio delle proprie funzioni di coordinamento e controllo, dispone che le controllate si dotino di un processo in grado di assicurare l'efficiente gestione e la prudente valutazione delle garanzie acquisite.
La controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) adotta tecniche di mitigazione del rischio di credito sostanzialmente conformi a quelle della casa madre, queste ultime delineate nella corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa. In particolare, costituisce prassi consolidata l'attività di finanziamento assistito da protezione del credito mediante garanzia immobiliare o finanziaria: a conferma, per oltre l'80% i crediti verso la clientela sono attinenti alla componente ipotecaria, pressoché esclusivamente riferita a edilizia abitativa.
Per quanto riguarda l'operatività di Factorit, di contro, strumenti peculiari di attenuazione dei rischi assunti dal factor sono da ricercarsi nelle tecniche volte a consolidare il trasferimento di rischio verso il debitore ceduto e nel frazionamento dello stesso su una pluralità di soggetti, elementi questi che costituiscono connotati essenziali delle operazioni della specie. La più breve scadenza media del credito concesso, e quindi il più rapido turnover, che caratterizza l'attività di fattorizzazione del credito rispetto all'operatività più prettamente bancaria garantisce un apprezzabile grado di flessibilità quanto al rientro delle risorse investite.
In materia di attenuazione del rischio creditizio della controllata Banca della Nuova Terra, il cui portafoglio crediti è composto per la quasi totalità da cessioni del quinto dello stipendio/pensione e delegazioni di pagamento e solo in parte residuale dagli Anticipi PAC (Politica Agricola Comune) scaduti e relativi alle campagne 2018 e 2019, si evidenziano le caratteristiche tipiche del prodotto che prevedono l'acquisizione non derogabile di apposite polizze assicurative sul rischio di premorienza e perdita


d'impiego sottoscritte direttamente dalla Banca in qualità di contraente/beneficiaria dove il cliente è l'assicurato. Inoltre, la Banca, valutati i requisiti economico giuridici, effettua le interrogazioni banca dati Crif per tutte le richieste di finanziamento (con approccio maggiormente prudenziale rispetto a quanto previsto dal protocollo Assofin (25% delle richieste)) al fine di verificare gli impegni finanziari e la reale capacità economica del cliente garantendo il rispetto del reddito minimo «intangibile», anche questo in conformità con quanto previsto dal citato protocollo Assofin.
L'Ufficio Controllo Crediti della controllata, per il tramite del suo responsabile riferisce ai vertici aziendali, con obiettività e imparzialità, gli esiti delle proprie attività di intervento e di controllo. L'informativa di alto livello deputata alla rappresentazione del rischio di credito, si struttura in modo tale da consentire agli Organi apicali, secondo i compiti e le responsabilità di ognuno, una valutazione documentata, completa e consapevole dell'esposizione di rischio e dei relativi meccanismi di gestione, controllo e mitigazione, nonché dell'adeguatezza delle coperture. In materia di svalutazioni sui crediti la Banca è dotata altresì di apposito modello per il calcolo delle svalutazioni collettive secondo i principi contabili IFRS9.
La Capogruppo, nell'ambito dell'esercizio delle proprie funzioni di coordinamento e controllo, dispone che le controllate uniformino criteri di classificazione e modalità di gestione dei crediti deteriorati a quelli adottati dalla controllante, che trovano adeguata descrizione nella corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa.
La Capogruppo, nell'ambito dell'esercizio delle proprie funzioni di coordinamento e controllo, dispone che le controllate uniformino criteri di classificazione e gestione dei write-off a quelli adottati dalla controllante, che trovano adeguata descrizione nella corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa.
Anche in tale ambito la Capogruppo dispone che le controllate si uniformino ai principi adottati dalla controllante, che trovano adeguata descrizione nella corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa.
Si rimanda alla corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa, che illustra le politiche di gestione e di monitoraggio specifiche connesse a tali esposizioni, politiche che la Capogruppo he esteso alle società controllate.
Si rimanda alla corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa.

| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
413.385 | - | - | 97.306 | 68.233 | 3.569 | 62.804 | 34.229 | 164.731 | 2.715 | 1.183 | 9.265 | ||
| 2. Attività finanziarie complessiva |
valutate al fair value con impatto sulla redditività |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| corso di dismissione | 3. Attività finanziarie in | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2023 | 413.385 | - | - | 97.306 | 68.233 | 3.569 | 62.804 | 34.229 | 164.731 | 2.715 | 1.183 | 9.265 | |
| Totale | 31/12/2022 | 326.573 | - | - | 110.206 | 42.343 | 4.667 | 29.171 | 31.008 | 220.442 | 5.484 | 917 | 16.113 |


| Rettifiche di valore complessive | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | |||||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
||
| Rettifiche complessive iniziali | 211 | 50.720 | 1.308 | - | - | 52.239 | 246 | 102.782 | 10 | - | - | 103.038 | ||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
424 | 14.834 | 489 | - | - | 15.747 | - | 43.313 | 40 | - | - | 43.353 | ||
| Cancellazioni diverse dai write-off | (550) | (14.411) | (977) | - | - | (15.938) | (1) | (20.963) | (10) | - | - | (20.975) | ||
| Rett/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
429 | 12.821 | 111 | - | - | 13.361 | (139) | 62.863 | - | - | - | 62.724 | ||
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | 486 | - | - | - | 486 | - | (152) | - | - | - | (152) | ||
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Altre variazioni | - | 1.118 | - | - | - | 1.118 | - | (121) | - | - | - | (121) | ||
| Rettifiche complessive finali | 514 | 65.568 | 931 | - | - | 67.013 | 105 | 187.722 | 40 | - | - | 187.866 | ||
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rettifiche di valore complessive | Accantonamenti complessivi su | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel terzo stadio | Attività fin. impaired acquisite o originate | impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
|||||||||||||||
| Causali/ stadi di rischio |
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impegni a erogare fondi e garanzie fin. rilasciate impaired acquisiti/e o originati/ |
Tot. | |
| Rettifiche complessive iniziali |
- | 771.789 | - | - | 771.789 | - | 65.453 | - | - | 63.116 | 2.337 10.528 | 9.670 12.364 | 21 1.025.102 | ||||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | 34.252 | - | - | 34.252 | - | - | - | - | - | - | 3.218 | 17.789 | 479 | - | 114.838 | |
| Cancellazioni diverse dai write off |
- | (137.817) | - | - | (137.817) | - | (1.672) | - | - | (1.321) | (351) | (1) | - | - | - (176.402) | ||
| Rett/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
- | 10.423 | - | - | 10.423 | - | 11.174 | - | - | 11.447 | (273) | (2.498) | (4.257) | (326) | 322 | 90.923 | |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | 6.209 | - | - | 6.209 | - | 15 | - | - | 14 | 1 | (32) | 5 | - | - | 6.531 | |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | (52.053) | - | - | (52.053) | - | (5.302) | - | - | (5.302) | - | - | - | - | - | (57.355) | |
| Altre variazioni | - | 44.373 | - | - | 44.374 | - | (5.249) | - | - | (8.893) | 3.644 | 17 | 2 | - | - | 40.140 | |
| Rettifiche complessive finali |
- | 677.176 | - | - | 677.177 | - | 64.419 | - | - | 59.060 | 5.358 11.232 | 23.209 12.517 | 343 1.043.781 | ||||
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | 39.898 | - | - | 39.898 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 39.898 | |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | (20.522) | - | - | (20.522) | - | (468) | - | - | (468) | - | - | - | - | - | (20.990) |

| Valori lordi/valore nominale | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Trasferimenti tra primo | stadio e secondo stadio | Trasferimenti tra secondo stadio e terzo |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da primo a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.626.219 | 1.019.855 | 139.039 | 33.289 | 146.716 | 8.993 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | |||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | |||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
503.624 | 169.721 | 2.101 | 1.017 | 7.735 | 998 | |||
| Totale 31/12/2023 |
3.129.843 | 1.189.576 | 141.140 | 34.306 | 154.451 | 9.991 | |||
| Totale 31/12/2022 |
2.206.158 | 1.025.031 | 124.718 | 55.054 | 117.330 | 19.578 |

Relazione finanziaria annuale 2023
Nota Integrativa consolidata – Parte E

| Esposizione lorda | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Primo | stadio Secondo stadio Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
|||||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||
| A.1 A vista | 4.371.115 | 4.362.271 | 8.844 | - | - | |||||
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | |||||
| b) Non deteriorate | 4.371.115 | 4.362.271 | 8.844 | - | - | |||||
| A.2 Altre | 2.565.164 | 2.454.745 | 103.941 | - | - | |||||
| a) Sofferenze | - | - | - | - | - | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||||
| b) Inademp. probabili | - | - | - | - | - | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||||
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 980 | 980 | - | - | - | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||||
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 2.564.184 | 2.453.765 | 103.941 | - | - | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | |||||
| Totale (A) | 6.936.279 | 6.817.016 | 112.785 | - | - | |||||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||||
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | |||||
| b) Non deteriorate | 929.307 | 147.296 | 18.127 | - | - | |||||
| Totale (B) | 929.307 | 147.296 | 18.127 | - | - | |||||
| Totale (A+B) | 7.865.586 | 6.964.312 | 130.912 | - | - |
| Rettifiche di valore complessive e accantonamenti | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| complessivi | Esposizione | Write-off parziali complessivi* |
|||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Netta | |||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 A vista | 622 | 517 | 105 | - | - | 4.370.493 | - |
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 622 | 517 | 105 | - | - | 4.370.493 | - |
| A.2 Altre | 2.884 | 1.847 | 1.038 | - | - | 2.562.280 | - |
| a) Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Inademp. probabili | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 17 | 17 | - | - | - | 963 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 2.867 | 1.830 | 1.038 | - | - | 2.561.317 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 3.506 | 2.364 | 1.143 | - | - | 6.932.773 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 98 | 74 | 1 | - | - | 929.209 | - |
| Totale (B) | 98 | 74 | 1 | - | - | 929.209 | - |
| Totale (A+B) | 3.604 | 2.438 | 1.144 | - | - | 7.861.982 | - |
* valore da esporre a fini informativi
L'esposizione per cassa comprende i crediti verso banche esposti alla voce 40a e voce 10 nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli bancari comprese nelle voci 20c, 30, 40 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi a oggetto titoli di capitale). I valori complessivi considerano

anche le esposizioni non in perimetro di impairment IFRS 9.
| Esposizione lorda | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | |||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| a) Sofferenze | 348.409 | - | - | 327.537 | 20.872 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 126.319 | - | - | 121.016 | 5.303 | ||
| b) Inadempienze probabili | 894.501 | - | - | 787.755 | 69.401 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 452.383 | - | - | 387.524 | 43.327 | ||
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 73.577 | - | - | 71.418 | 119 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 5.811 | - | - | 5.654 | 14 | ||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 600.917 | 414.967 | 180.476 | - | 2.513 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 15.527 | - | 14.850 | - | 365 | ||
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 45.561.227 | 41.145.745 | 4.053.363 | - | 65.680 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 314.560 | 8 | 272.204 | - | 29.613 | ||
| Totale (A) | 47.478.631 | 41.560.712 | 4.233.839 | 1.186.710 | 158.585 | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| a) Deteriorate | 196.069 | - | - | 93.553 | 1.462 | ||
| b) Non deteriorate | 25.192.427 | 14.840.103 | 2.397.486 | - | 6.395 | ||
| Totale (B) | 25.388.496 | 14.840.103 | 2.397.486 | 93.553 | 7.857 | ||
| Totale (A+B) | 72.867.127 | 56.400.815 | 6.631.325 | 1.280.263 | 166.442 |
| Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi | Write-off | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Esposizione Netta |
parziali complessivi* |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| a) Sofferenze | 286.186 | - | - | 269.486 | 16.700 | 62.223 | 80.408 |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 101.906 | - | - | 97.815 | 4.091 | 24.413 | 19.354 |
| b) Inadempienze probabili | 456.494 | - | - | 396.295 | 42.338 | 438.007 | 3.018 |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 239.642 | - | - | 207.209 | 24.319 | 212.741 | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 11.496 | - | - | 11.396 | 23 | 62.081 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 848 | - | - | 838 | 2 | 4.963 | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 14.123 | 2.545 | 11.368 | - | 210 | 586.794 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 1.430 | - | 1.407 | - | 23 | 14.097 | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 242.608 | 62.105 | 175.355 | - | 5.148 | 45.318.619 | 40 |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 26.868 | - | 24.797 | - | 2.070 | 287.692 | - |
| Totale (A) | 1.010.907 | 64.650 | 186.723 | 677.177 | 64.419 | 46.467.724 | 83.466 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| a) Deteriorate | 44.550 | - | - | 12.516 | - | 151.519 | - |
| b) Non deteriorate | 51.591 | 11.162 | 23.212 | - | 338 | 25.140.836 | - |
| Totale (B) | 96.141 | 11.162 | 23.212 | 12.516 | 338 | 25.292.355 | - |
| Totale (A+B) | 1.107.048 | 75.812 | 209.935 | 689.693 | 64.757 | 71.760.079 | 83.466 |
* valore da esporre a fini informativi
L'esposizione per cassa comprende i crediti verso clientela esposti alla voce 40b nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli non bancari comprese nelle voci 20c, 30, 40 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi a oggetto titoli di capitale e quote di O.I.C.R.). I valori complessivi considerano anche le esposizioni non in perimetro di impairment IFRS 9.


| Inadempienze | Esposizioni scadute | ||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | probabili | deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 517.931 | 881.954 | 61.552 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | 10.026 | 707 |
| B. Variazioni in aumento | 161.423 | 384.424 | 68.907 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 35.415 | 261.740 | 58.934 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | 834 | 10.207 | 14 |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 52.233 | 15.839 | 103 |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | 586 | 2 |
| B.5 altre variazioni in aumento | 72.941 | 96.052 | 9.854 |
| C. Variazioni in diminuzione | 330.945 | 371.876 | 56.882 |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | 5 | 47.848 | 17.197 |
| C.2 write-off | 52.232 | 26.110 | - |
| C.3 incassi | 116.048 | 202.701 | 18.066 |
| C.4 realizzi per cessioni | 31.205 | 19.346 | - |
| C.5 perdite da cessione | 14.580 | 2.305 | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | 8.284 | 52.234 | 7.658 |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | 568 | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | 108.591 | 20.764 | 13.961 |
| D. Esposizione lorda finale | 348.409 | 894.501 | 73.577 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | 27.598 | 6.368 |
| Esposizioni oggetto di | ||||
|---|---|---|---|---|
| Esposizioni oggetto di | concessioni: non | |||
| Causali/Qualità | concessioni: deteriorate | deteriorate | ||
| A. Esposizione lorda iniziale | 653.517 | 434.460 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | 5.586 | 27.198 | ||
| B. Variazioni in aumento | 183.658 | 150.563 | ||
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | 22.448 | 82.116 | ||
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 54.364 | - | ||
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | - | 32.683 | ||
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione | 56.489 | 4.326 | ||
| B.5 altre variazioni in aumento | 50.357 | 31.438 | ||
| C. Variazioni in diminuzione | 252.661 | 254.935 | ||
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | - | 133.949 | ||
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 32.683 | - | ||
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | - | 54.364 | ||
| C.4 write-off | 31.169 | - | ||
| C.5 incassi | 111.178 | 65.072 | ||
| C.6 realizzi per cessioni | 25.176 | - | ||
| C.7 perdite da cessione | 4.213 | - | ||
| C.8 altre variazioni in diminuzione | 48.242 | 1.550 | ||
| D. Esposizione lorda finale | 584.514 | 330.087 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | 18.693 | 48.174 |

| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui: | di cui: | di cui: | |||||
| esposizioni | esposizioni | esposizioni | |||||
| oggetto di | oggetto di | oggetto di | |||||
| Causali/Categorie | Totale | concessioni | Totale | concessioni | Totale | concessioni | |
| A. Rettifiche complessive iniziali | 396.095 | 119.496 | 450.688 | 246.581 | 4.798 | 801 | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
- | - | 4.367 | 2.398 | 70 | - | |
| B. Variazioni in aumento | 109.303 | 40.741 | 190.413 | 75.981 | 10.456 | 809 | |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
5.502 | - | 9.217 | - | 16 | - | |
| B.2 altre rettifiche di valore | 63.898 | 28.068 | 167.114 | 73.040 | 8.099 | 611 | |
| B.3 perdite da cessione | 14.580 | 3.910 | 2.305 | 204 | - | - | |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
23.409 | 8.656 | 1.222 | 125 | 23 | 25 | |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | 94 | - | 1 | - | |
| B.6 altre variazioni in aumento | 1.914 | 107 | 10.461 | 2.612 | 2.317 | 173 | |
| C. Variazioni in diminuzione | 219.212 | 58.331 | 184.607 | 82.920 | 3.758 | 762 | |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 1.397 | 1.045 | 24.335 | 28.628 | 249 | 34 | |
| C.2 riprese di valore da incasso | 29.138 | 6.313 | 54.974 | 9.637 | 1.681 | 517 | |
| C.3 utili da cessione | 13.534 | 3.383 | 5.000 | 3.134 | - | - | |
| C.4 write-off | 52.232 | 17.440 | 26.110 | 13.036 | - | - | |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
21 | - | 23.027 | 8.595 | 1.605 | 211 | |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | 189 | - | 4 | - | |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | 122.890 | 30.150 | 50.972 | 19.890 | 219 | - | |
| D. Rettifiche complessive finali | 286.186 | 101.906 | 456.494 | 239.642 | 11.496 | 848 | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
- | - | 11.243 | 6.929 | 770 | 30 |

A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)
| Senza | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Classe 1 | classe 2 | classe 3 | classe 4 | classe 5 | classe 6 | rating | Totale |
| A. Attività finanziarie vautate al costo ammortizzato |
7.557.637 | 1.721.937 | 2.394.236 | 722.997 | 118.482 | 112 34.010.290 46.525.691 | ||
| - Primo stadio | 7.557.637 | 1.721.937 | 2.367.922 | 653.377 | 74.610 | - | 28.485.095 | 40.860.578 |
| - Secondo stadio | - | - | 26.314 | 68.955 | 43.872 | 112 | 4.180.568 | 4.319.821 |
| - Terzo stadio | - | - | - | 665 | - | - | 1.186.042 | 1.186.707 |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | 158.585 | 158.585 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.262.940 | 380.773 | 382.801 | 81.808 | 5.981 | - | 7.445 | 3.121.748 |
| - Primo stadio | 2.262.940 | 380.773 | 372.409 | 74.240 | 5.981 | - | 7.445 | 3.103.788 |
| - Secondo stadio | - | - | 10.392 | 7.568 | - | - | - | 17.960 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B+C) | 9.820.577 | 2.102.710 | 2.777.037 | 804.805 | 124.463 | 112 34.017.735 49.647.439 | ||
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
151.453 | 236.706 | 285.059 | 136.608 | 51.384 | 750 16.848.255 17.710.215 | ||
| - Primo stadio | 151.453 | 235.220 | 283.362 | 135.552 | 41.384 | - | 14.346.221 | 15.193.192 |
| - Secondo stadio | - | 1.486 | 1.697 | 1.056 | 10.000 | 750 | 2.400.624 | 2.415.613 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 93.553 | 93.553 |
| - Impaired acquisiti/e o originati/e | - | - | - | - | - | - | 7.857 | 7.857 |
| Totale (D) | 151.453 | 236.706 | 285.059 | 136.608 | 51.384 | 750 16.848.255 17.710.215 | ||
| Totale (A+B+C+D) | 9.972.030 | 2.339.416 | 3.062.096 | 941.413 | 175.847 | 862 50.865.990 67.357.654 |
Viene esposta la distribuzione delle esposizioni diverse da quelle in titoli di capitale, secondo classi rappresentative di giudizi di rating, assegnati da agenzie esterne e memorizzati sugli archivi informatici delle entità appartenenti al gruppo bancario.
Le classi di rischio per rating esterni indicate nella presente tavola si riferiscono alle classi di merito creditizio dei debitori di cui alla normativa prudenziale. Di seguito viene indicato il raccordo tra le classi di giudizio sopra rappresentate e i rating rilasciati dalle agenzie delle quali la banca ha scelto di avvalersi. Nello specifico, per le esposizioni verso governi e banche centrali sono utilizzate le valutazioni espresse dall'agenzia DBRS, mentre per le restanti esposizioni ci si avvale di Standard &Poor's e di FitchRatings.
| Classe 1 | Classe 2 | Classe 3 | Classe 4 | Classe 5 | Classe 6 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| DBRS Limited | da AAA a AAL | da AH a AL | da BBBH a BBBL | da BBH a BBL | da BH a BL | CCC |
| Standard &Poor's Rating Services |
da AAA a AA- | da A+ a A- | da BBB+ a BBB- | da BB+ a BB | da B+ a B | CCC+ e inferiori |
| FitchRatings | da AAA a AA- | da A+ a A- | da BBB+ a BBB- | da BB+ a BB- | da B+ a B | CCC+ e inferiori- |

Per quanto attiene alle tavole rappresentative della distribuzione delle esposizioni per cassa e «fuori bilancio» per classi di rating interni di pertinenza della Capogruppo Banca Popolare di Sondrio si fa rimando alla corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa.
La controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA dispone di un proprio sistema, applicato ai soli crediti verso la clientela, il quale prevede la distribuzione del portafoglio su una scala di 11 classi di rischio. La prima classe identifica una controparte a rischio minimo, mentre le classi da R6 a R8 identificano lo stato di insolvenza, nei diversi livelli di gravità.
| Classi di rating interni (1) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Clientela - Esposizioni | Rating 1 | Rating 2 | Rating 3 | Rating 3G | Rating 4 | Rating 4G | |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | 491 | 1.013.822 | 813.939 | 2.669.533 | 1.273.408 | |
| - Primo stadio | - | 491 | 1.010.257 | 810.414 | 2.649.481 | 1.261.359 | |
| - Secondo stadio | - | - | 3.565 | 3.525 | 20.052 | 12.049 | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) | - | 491 | 1.013.822 | 813.939 | 2.669.533 | 1.273.408 | |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | |
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | 81 | 1.124 | 183.455 | 4.831 | |
| - Primo stadio | - | - | 81 | 1.124 | 183.455 | 4.831 | |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (C) | - | - | 81 | 1.124 | 183.455 | 4.831 | |
| Totale (A+B+C) | - | 491 | 1.013.903 | 815.063 | 2.852.988 | 1.278.239 |
| Classi di rating interni (2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Clientela - Esposizioni | Rating 4G | Rating 5 | Rating 6 | Rating 7 | Rating 8 | Senza Rating |
Totale | |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
149.315 | 19.830 | 9.768 | 43.706 | 18.619 | 681 | 6.013.112 | |
| - Primo stadio | 823 | - | - | - | - | 500 | 5.733.326 | |
| - Secondo stadio | 148.492 | - | - | - | - | 181 | 187.864 | |
| - Terzo stadio | - | 19.830 | 9.768 | 43.706 | 18.619 | - | 91.922 | |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) | 149.315 | 19.830 | 9.768 | 43.706 | 18.619 | 681 | 6.013.112 | |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | |
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
205 | - | - | - | - | 121.715 | 311.410 | |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | 121.715 | 311.205 | |
| - Secondo stadio | 205 | - | - | - | - | - | 205 | |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (C) | 205 | - | - | - | - | 121.715 | 311.410 | |
| Totale (A+B+C) | 149.520 | 19.830 | 9.768 | 43.706 | 18.619 | 122.396 | 6.324.522 |


Si segnala che i rating interni vengono utilizzati solo dalla Capogruppo per il calcolo dei requisiti patrimoniali relativi ai portafogli «corporate» e «retail», per la quale la Capogruppo ha ricevuto la validazione dei modelli IRB
Gli importi relativi alla colonna «esposizione netta» sono riportati al netto delle rettifiche di valore specifiche e di portafoglio. La classificazione delle esposizioni tra «totalmente garantite» e «parzialmente garantite» è realizzata confrontando l'importo dell'esposizione lorda con quello della garanzia, stabilito contrattualmente. Gli importi riportati nelle colonne «garanzie» si riferiscono all'effettivo valore della garanzia (cd. «fair value»), con un limite superiore rappresentato dal valore di bilancio dell'esposizione garantita: ciò significa che l'effettivo valore della garanzia può essere superiore rispetto a quanto riportato nella tavola.
| Garanzie reali (1) | Garanzie personali (2) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | ||||||||
| Immobili - | Altre | Altri derivati | ||||||
| Esposizione lorda |
Esposizione netta |
Immobili - ipoteche |
finanziamenti per leasing |
Titoli | garanzie reali |
CLN | Controparti centrali |
|
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
246.734 | 246.501 | - | - | - | - | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 205.370 | 205.203 | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 41.364 | 41.298 | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
21.747 | 21.746 | - | - | 3.603 | 4.189 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 7.465 | 7.465 | - | - | 3.603 | 2.350 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | 14.282 | 14.281 | - | - | - | 1.839 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Garanzie personali (2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti Altri derivati |
Totale | |||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | 11.965 | 225.593 | 31 | - | 237.589 |
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | 9.040 | 196.132 | 31 | - | 205.203 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | 2.925 | 29.461 | - | - | 32.386 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | 5.825 | 470 | - | - | 14.087 |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | 1.041 | 470 | - | - | 7.464 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | 4.784 | - | - | - | 6.623 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |

| Garanzie reali (1) | Garanzie personali (2) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | ||||||||
| Immobili - | Altre | Altri derivati | ||||||
| Esposizione lorda |
Esposizione netta |
Immobili - Ipoteche |
Finanziamenti per leasing |
Titoli | garanzie reali |
CLN | Controparti centrali |
|
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
23.869.972 | 23.138.546 | 14.523.457 | - | 963.286 | 2.190.242 | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 20.997.256 | 20.348.425 | 14.523.173 | - | 887.332 | 2.103.858 | - | - |
| - di cui deteriorate | 947.284 | 457.116 | 386.789 | - | 6.457 | 7.648 | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 2.872.716 | 2.790.121 | 284 | - | 75.954 | 86.384 | - | - |
| - di cui deteriorate | 109.707 | 47.295 | 16 | - | 2.822 | 263 | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
4.424.981 | 4.394.282 | 671.482 | - | 201.169 | 256.320 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 3.458.307 | 3.435.098 | 671.482 | - | 130.406 | 228.514 | - | - |
| - di cui deteriorate | 47.502 | 32.683 | 1.946 | - | 506 | 591 | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | 966.674 | 959.184 | - | - | 70.763 | 27.806 | - | - |
| - di cui deteriorate | 11.540 | 7.694 | - | - | 93 | 541 | - | - |
| Garanzie personali (2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | Crediti di firma | Totale | ||||||
| Altri derivati | (1)+(2) | |||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società | finanziarie Altri soggetti | ||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | 2.527.997 | 37.165 | 298.347 | 2.008.684 | 22.549.178 |
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | 843.696 | 32.140 | 237.974 | 1.709.690 | 20.337.863 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | 26.562 | 19 | 5.474 | 24.076 | 457.025 |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | 1.684.301 | 5.025 | 60.373 | 298.994 | 2.211.315 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | 33.036 | - | 2.893 | 6.333 | 45.363 |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | 58.529 | 95.886 | 114.666 | 2.598.652 | 3.996.704 |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | 5.912 | 89.422 | 94.313 | 2.160.968 | 3.381.017 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | 41 | - | 7.130 | 22.469 | 32.683 |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | 52.617 | 6.464 | 20.353 | 437.684 | 615.687 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | 320 | - | 20 | 5.962 | 6.936 |


| Valore di bilancio | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione creditizia cancellata |
Valore lordo | Rettifiche di valore complessive |
di cui ottenute nel corso dell'esercizio |
||
| A. Attività materiali | - | - | - | - | - |
| A.1. Ad uso funzionale | - | - | - | - | - |
| A.2. A scopo di investimento | - | - | - | - | - |
| A.3. Rimanenze | - | - | - | - | - |
| B. Titoli di capitale e titoli di debito | - | - | - | - | - |
| C. Altre attività | 93.879 | 64.466 | 2.165 | 62.301 | 57.122 |
| D. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - |
| D.1. Attività materiali | - | - | - | - | - |
| D.2. Altre attività | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2023 | 93.879 | 64.466 | 2.165 | 62.301 | 57.122 |
| Totale 31/12/2022 | 91.232 | 39.804 | 1.647 | 38.157 | 33.629 |
Ai fini della compilazione della presente sezione, sono escluse dai valori di esposizione di cui alle tavole A.1.4. e A.1.5. le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in prestito.

| Amministrazioni pubbliche | Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche | Rettifiche | Rettifiche | |||||
| Esposizione | valore | Esposizione | valore | Esposizione | valore | ||
| Esposizioni/Controparti | netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | 397 | 226 | 58 | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | 20 | 20 | 1.963 | 18.716 | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | 30 | 14.823 | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 3 | 1 | 6.052 | 1.551 | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 11.391.265 | 3.160 | 4.241.250 | 12.222 | 7.978 | 9 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | 94 | 7 | - | - | |
| Totale (A) | 11.391.288 | 3.578 | 4.249.491 | 32.547 | 7.978 | 9 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 214 | 2 | 211 | 160 | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 997.154 | 223 | 1.492.498 | 4.567 | 4.286 | 2 | |
| Totale (B) | 997.368 | 225 | 1.492.709 | 4.727 | 4.286 | 2 | |
| Totale (A+B) 31/12/2023 | 12.388.656 | 3.803 | 5.742.200 | 37.274 | 12.264 | 11 | |
| Totale (A+B) 31/12/2022 | 12.029.452 | 9.394 | 5.671.462 | 37.103 | 122.561 | 26 |
| Società non finanziarie | Famiglie | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Controparti | Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| A.1 Sofferenze | 50.511 | 223.542 | 11.485 | 62.187 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
18.890 | 73.521 | 5.524 | 28.385 | |
| A.2 Inadempienze probabili | 320.667 | 339.601 | 115.356 | 98.156 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
160.784 | 170.157 | 51.927 | 54.662 | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 23.640 | 3.952 | 32.387 | 5.993 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
740 | 260 | 4.224 | 588 | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 18.189.153 | 170.807 | 12.083.744 | 70.542 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
129.145 | 14.503 | 172.549 | 13.788 | |
| Totale (A) | 18.583.971 | 737.902 | 12.242.972 | 236.878 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 144.464 | 43.247 | 6.630 | 1.141 | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 19.654.041 | 43.516 | 2.979.621 | 3.285 | |
| Totale (B) | 19.798.505 | 86.763 | 2.986.251 | 4.426 | |
| Totale (A+B) 31/12/2023 |
38.382.476 | 824.665 | 15.229.223 | 241.304 | |
| Totale (A+B) 31/12/2022 |
35.433.302 | 763.843 | 13.849.841 | 259.132 |


| Italia | Altri paesi europei | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| A.1 Sofferenze | 57.741 | 271.857 | 4.482 | 14.323 | |
| A.2 Inadempienze probabili | 401.774 | 442.163 | 36.114 | 14.267 | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 34.418 | 8.680 | 27.664 | 2.817 | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 34.739.167 | 242.379 | 10.720.097 | 13.371 | |
| Totale (A) | 35.233.100 | 965.079 | 10.788.357 | 44.778 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 151.513 | 44.550 | 6 | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 23.818.977 | 50.994 | 1.202.256 | 576 | |
| Totale (B) | 23.970.490 | 95.544 | 1.202.262 | 576 | |
| Totale (A+B) 31/12/2023 |
59.203.590 | 1.060.623 | 11.990.619 | 45.354 | |
| Totale (A+B) 31/12/2022 |
56.629.271 | 1.024.998 | 10.127.668 | 42.378 |
| America | Asia | Resto del mondo | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | 4 | - | - | - | - |
| A.2 Inadempienze probabili | 26 | 15 | 92 | 48 | - | - |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 152.563 | 410 | 61.786 | 309 | 231.798 | 262 |
| Totale (A) | 152.589 | 429 | 61.878 | 357 | 231.798 | 262 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 43.724 | 8 | 42.045 | 13 | 16.312 | 2 |
| Totale (B) | 43.724 | 8 | 42.045 | 13 | 16.312 | 2 |
| Totale (A+B) 31/12/2023 | 196.313 | 437 | 103.923 | 370 | 248.110 | 264 |
| Totale (A+B) 31/12/2022 | 125.868 | 453 | 81.354 | 1.627 | 19.896 | 16 |

| Italia | Altri paesi europei | |||
|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 5.333.979 | 2.809 | 1.171.766 | 267 |
| Totale (A) | 5.333.979 | 2.809 | 1.171.766 | 267 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 258.377 | 79 | 344.385 | 9 |
| Totale (B) | 258.377 | 79 | 344.385 | 9 |
| Totale (A+B) 31/12/2023 |
5.592.356 | 2.888 | 1.516.151 | 276 |
| Totale (A+B) 31/12/2022 |
7.674.926 | 795 | 1.904.918 | 1.859 |
| America | Asia | Resto del mondo | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche | Rettifiche | Rettifiche | ||||
| Esposizioni | valore | Esposizioni | valore | Esposizioni | valore | |
| Esposizioni/Aree geografiche | netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 50.637 | 112 | 197.618 | 270 | 163.444 | 44 |
| Totale (A) | 50.637 | 112 | 197.618 | 270 | 163.444 | 44 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 47.816 | 2 | 200.277 | 8 | 15.671 | - |
| Totale (B) | 47.816 | 2 | 200.277 | 8 | 15.671 | - |
| Totale (A+B) 31/12/2023 | 98.453 | 114 | 397.895 | 278 | 179.115 | 44 |
| Totale (A+B) 31/12/2022 | 45.289 | 149 | 311.116 | 82 | 42.712 | 36 |

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte E

| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Numero posizioni | 27 | 25 |
| Esposizione | 33.215.368 | 32.484.084 |
| Posizione di rischio | 8.321.918 | 8.283.330 |
Il limite di esposizione del 10% rispetto al capitale di classe 1 – soglia che determina l'inclusione di una controparte fra le grandi esposizioni –, viene commisurato all'ammontare «nominale» dell'esposizione, determinato come somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi. La «posizione di rischio», grandezza sulla quale sono definiti i limiti massimi all'assunzione di ciascun singolo grande rischio, è invece data dall'ammontare del primo aggregato, ponderato secondo un sistema che tiene conto della natura della controparte debitrice e delle eventuali garanzie acquisite.
Si precisa che tra le posizioni sopra rappresentate figurano la Repubblica Italiana (Esposizione nominale, 11.995 milioni; Posizione di rischio, 14 milioni), prettamente in ragione di titoli sovrani detenuti nei portafogli di proprietà, e la Banca d'Italia (Esposizione nominale, 3.763 milioni; Posizione di rischio nulla), principalmente in relazione a depositi vincolati.
In aderenza a quanto previsto dall'articolo 4 punto 39) del regolamento (UE) n.575/2013 e successive modifiche e integrazioni, sono previste – nell'ambito delle segnalazioni di vigilanza prudenziale afferenti alle Grandi esposizioni - modalità convenzionali di rappresentazione dei Gruppi di clienti connessi che prevedono la ripetizione - in corrispondenza di ogni gruppo di clienti connessi direttamente controllato da un'Amministrazione centrale o ad essa legato da dipendenza economica – degli importi dell'esposizione e della conseguente posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali corrispondenti.
Si specifica che le informazioni rassegnate nella tabella in esame non seguono l'approccio segnaletico precedentemente descritto in quanto gli importi di esposizione e posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali non vengono ripetuti in relazione ai gruppi di clienti connessi interessati da legami di natura economica e/o giuridica con le citate Amministrazioni centrali.

Nel corso dell'esercizio 2023 il Gruppo ha proseguito nel perfezionamento di operazioni di cartolarizzazione mediante la cessione in blocco di crediti a sofferenza in linea con gli obiettivi aziendali di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi. Come illustrato nella relazione sulla gestione, il Gruppo nell'ultimo trimestre del 2023 ha perfezionato un'operazione di cartolarizzazione mediante la cessione di crediti a sofferenza denominata Luzzatti IV.
Si segnala che il valore di bilancio con riferimento alle cartolarizzazioni originate da società terze, esposte nella successiva tabella C.2, al 31 dicembre 2023 ammonta a 470 milioni di euro.
Nel corso del mese di dicembre 2023, il Gruppo ha realizzato la quarta operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 12 Banche, per un valore complessivo pari a 313 milioni in termini di Gross Book Value di cui 173,7 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.
Il pagamento del prezzo d'acquisto da parte della società Veicolo, appositamente costituita ai sensi della legge 130 del 30 aprile 1999, denominata «Luzzatti POP NPLs 2023 Srl» (l'SPV) è stato finanziato tramite l'emissione di titoli asset-backed per un valore nominale complessivo pari a 91,5 milioni così ripartiti:
In data 28 dicembre 2023, alla data di emissione dei titoli, le banche cedenti hanno sottoscritto il 100% dei titoli Senior e in applicazione della retention rule prevista dall'art 405 del CRR ciascuna delle banche cedenti ha mantenuto una quota non inferiore al 5% delle tranche Mezzanine e Junior. La restante parte dei titoli Mezzanine e Junior è stata sottoscritta da investitori terzi.
Coerentemente a quanto previsto dagli IFRS 9, per effetto del regolamento della cessione del 95% delle suddette notes (Mezzanine e Junior), nel rispetto della «retention rule», ai sensi di quanto previsto nell'Articolo 6, comma 4, del Securitisation Regulation, si sono verificate le condizioni per l'eliminazione contabile dal bilancio delle sofferenze cedute in quanto risultano trasferiti in modo sostanziale i diritti e i benefici ad esse relative.
Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.
| Seniority | Scadenza | Ammontare Nominale | Morningstar DBRS | Arc Ratings |
|---|---|---|---|---|
| Senior | Giugno 2043 | 48.392.000 | BBB (high) | BBB+ |
| Mezzanine | Giugno 2043 | 343.430 | N/D | N/D |
| Junior | Giugno 2043 | 93.663 | N/D | N/D |
| TOTALE | 48.829.093 |


La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» par un valore al netto delle perdite attese rilevate in base in base al modello di impairment IFRS9 pari a 48,384 milioni, di converso le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 115.639 euro) e junior (Fair Value 33 euro) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».
La perdita da cessione, pari a 0,7 milioni di euro, confluita nella voce «Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato».
L'attività di gestione e recupero dei crediti è stata affidata dalla Società Veicolo a doNext S.p.A. e doValue S.p.A., servicer nominato ai sensi dell'articolo 2 commi terzo e sesto-bis della legge 130/1999.
Per completezza d'informazione si segnala che nel contesto dell'operazione le banche cedenti hanno concesso al veicolo Luzzatti POP NPLs 2023 S.r.l. un «Mutuo a Ricorso Limitato» («MRL») destinato, alla data di emissione dei titoli, a costituire una riserva di cassa a disposizione dell'SPV a copertura di eventuali disallineamenti tra il piano di recupero del Portafoglio ceduto ed i pagamenti da effettuarsi a favore dei portatori di titoli. Il «Mutuo a Ricorso Limitato» («MRL») erogato dalla Banca Popolare di Sondrio pari a 2,196 milioni è iscritto tra le «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» e sarà oggetto di rimborso a valere sulla liquidità disponibile dell'SPV nel rispetto dell'ordine di priorità dei pagamenti e, comunque, prioritariamente rispetto al rimborso del capitale dei titoli senior, pertanto non rappresenta alcuna forma di supporto creditizio nei confronti della cartolarizzazione.
| Data di cessione del portafoglio | 15/12/2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Società Veicolo | Luzzatti POP NPLs 2023 S.r.l. | |||
| Servicer | doNext S.p.A. e doValue S.p.A | |||
| Data di emissione dei titoli | 28/12/2023 | |||
| Tipologia operazione | Cessione multi-originator tradizionale | |||
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
|||
| Distinzione per settore di attività economica | Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail | |||
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
|||
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 2,196 milioni | |||
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze | |||
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 173,7 milioni. |
|||
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 50,7 milioni | |||
| Struttura Organizzativa | La società doNext S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
|||
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Le operazioni di cartolarizzazione perfezionate nel triennio 2020-2022 hanno previsto:
| Data di cessione del portafoglio | 01/06/2020 | |
|---|---|---|
| Società Veicolo | Diana S.P.V. S.r.l. | |
| Servicer | Prelios Credit Servicing S.p.A. | |
| Data di emissione dei titoli | 17/06/2020 | |
| Tipologia operazione | Tradizionale con Garanzia del Ministero dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze). |
|
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
|
| Distinzione per settore di attività economica | Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail | |
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
|
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 10,925 milioni originario, 5,013 milioni residuo al 31.12.2023 | |
| Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi | Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse | |
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze | |
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 872 milioni. |
|
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 274 milioni. | |
| Struttura Organizzativa | La società Prelios Credit Servicing S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
|
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
La società veicolo ha emesso i seguenti titoli:
| Rating DBRS | Rating Scope | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Seniority | Scadenza | Importo emissione | Morningstar | Rating Moody's | Ratings |
| Senior | Dicembre 2038 | 235.000.000 | BBB | Baa2 | BBB |
| Mezzanine | Dicembre 2038 | 35.000.000 | N/D | N/D | N/D |
| Junior | Dicembre 2038 | 3.651.000 | N/D | N/D | N/D |
| TOTALE | 273.651.000 |
La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data chiusura dell'esercizio ammonta a 70,717 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 668.621 euro) e junior (Fair Value 528 euro) sono state iscritte invece come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte E

Nel corso del mese di dicembre 2020, il Gruppo ha realizzato la seconda operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 15 Banche, per un valore complessivo pari a 919,9 milioni in termini di Gross Book Value di cui 371,8 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.
Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:
| Data di cessione del portafoglio | 03/12/2020 |
|---|---|
| Società Veicolo | POP NPLs 2020 S.r.l. |
| Servicer | Credito Fondiario S.p.A. e Fire S.p.A. |
| Data di emissione dei titoli | 23/12/2020 |
| Tipologia operazione | Cessione multi-originator tradizionale con Garanzia del Ministero dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze). |
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
| Distinzione per settore di attività economica | Il portafoglio oggetto di cessione è prevalentemente costituito da debitori di tipo corporate. |
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 4,505 milioni originario, 2,350 milioni residuo al 31.12.2023 |
| Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi | Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse |
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze |
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 345 milioni. |
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 112 milioni |
| Struttura Organizzativa | La società Credito Fondiario S.p.a., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio:
| Rating DBRS | Rating Scope | |||
|---|---|---|---|---|
| Seniority | Scadenza | Ammontare Nominale | Morningstar | Ratings |
| Senior | Novembre 2045 | 109.783.000 | BBB | BBB |
| Mezzanine | Novembre 2045 | 568.250 | CCC | CC |
| Junior | Novembre 2045 | 227.400 | N/D | N/D |
| TOTALE | 110.578.650 |
La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data chiusura dell'esercizio ammonta a 52,295 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 101.111 euro) e junior (Fair Value 227 euro) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Nel corso del mese di dicembre 2021, il Gruppo ha realizzato la terza operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 11 Banche, per un valore complessivo pari a 789,2 milioni in termini di Gross Book Value di cui 420,9 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio (composto da crediti secured per il 57%).
Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:
| Data di cessione del portafoglio | 13/12/2021 | |
|---|---|---|
| Società Veicolo | POP NPLs 2021 S.r.l. | |
| Servicer | Zenith Service S.p.A. e doValue S.p.A. | |
| Data di emissione dei titoli | 23/12/2021 | |
| Tipologia operazione | Cessione multi-originator tradizionale con Garanzia del Ministero dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze). |
|
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
|
| Distinzione per settore di attività economica | Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail | |
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
|
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 4,113 milioni originario, 2,910 milioni residuo al 31.12.2023 | |
| Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi | Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse | |
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze | |
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 374 milioni. |
|
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 99,250 milioni | |
| Struttura Organizzativa | La società Zenith Service S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
|
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.
| Rating DBRS | ||||
|---|---|---|---|---|
| Seniority | Scadenza | Ammontare Nominale | Morningstar | Arc Ratings |
| Senior | Ottobre 2045 | 97.715.000 | BBB | BBB |
| Mezzanine | Ottobre 2045 | 665.614 | N/D | N/D |
| Junior | Ottobre 2045 | 266.246 | N/D | N/D |
| TOTALE | 98.646.860 |
La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data di chiusura dell'esercizio ammonta a 67,091 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 93.142 euro) e junior (Fair Value 266 euro) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte E

Nel corso del mese di dicembre 2022, il Gruppo ha realizzato la terza operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 15 Banche, per un valore complessivo pari a 545,2 milioni in termini di Gross Book Value di cui 242,5 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.
Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:
| Data di cessione del portafoglio | 15/12/2022 |
|---|---|
| Società Veicolo | Luzzatti POP NPLs 2022 S.r.l. |
| Servicer | Prelios Credit Solutions S.p.A. and Fire S.p.A |
| Data di emissione dei titoli | 29/12/2022 |
| Tipologia operazione | Cessione multi-originator tradizionale |
| Attività cedute | Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie |
| Distinzione per settore di attività economica | Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail |
| Ripartizione Territoriale | I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. |
| Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) | 2,520 milioni, 2,277 milioni residuo al 31.12.2023 |
| Qualità delle attività cedute | Sofferenze |
| Ammontare attività cartolarizzate | Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 242,5 milioni. |
| Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate | Il prezzo di cessione è di Euro 58,2 milioni |
| Struttura Organizzativa | La società Prelios Credit Solutions S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. |
| Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi | Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti. |
Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.
| Seniority | Scadenza | Ammontare Nominale | Moody's | Arc Ratings |
|---|---|---|---|---|
| Senior | Gennaio 2042 | 56.005.000 | Baa1 | BBB+ |
| Mezzanine | Gennaio 2042 | 414.406 | N/D | N/D |
| Junior | Gennaio 2042 | 71.042 | N/D | N/D |
| TOTALE | 56.490.448 |
La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data di chiusura dell'esercizio ammonta a 43,898 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value 127.165 euro) e junior (Fair Value 249 euro) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

In data 14 giugno 2022 il Gruppo ha sottoscritto con il Gruppo BEI un'operazione di cartolarizzazione sintetica per un controvalore pari a € 958 milioni di euro a valere di un portafoglio di finanziamenti erogati a controparti «imprese». Sul finanziamento del portafoglio oggetto della transazione è stato mantenuto un interesse economico netto (cd. retention) di almeno il 5%.
Le cartolarizzazioni sintetiche prevedono, attraverso la stipula di contratti di garanzia, l'acquisto di protezione del rischio creditizio sottostante ad un portafoglio di finanziamenti, del quale l'Originator mantiene la piena titolarità. Tali operazioni sono quindi finalizzate a trasferire il rischio di credito dall'Originator ad una Controparte esterna, senza derecognition degli attivi che pertanto sono mantenuti nel bilancio della Capogruppo.
Mediante la cartolarizzazione sintetica la banca acquisisce, in forma sintetica e dunque aggregata, una copertura a fronte delle «prime perdite» che dovessero manifestarsi in un portafoglio di impieghi identificato. La struttura finanziaria mitiga i rischi creditizi presenti nei crediti oggetto della transazione e libera conseguentemente risorse finanziarie destinabili anche allo sviluppo di nuovi impieghi.
La struttura dell'operazione prevede che il portafoglio venga virtualmente suddiviso in 2 tranche in relazione al grado di rischio: Senior e Junior. Il portafoglio iniziale assoggettato all'operazione è stato così ripartito:
In particolare, la quota Senior non gode di alcuna garanzia, mentre la quota Junior è coperta con garanzia da parte del Fondo Europeo per gli investimenti (FEI) e controgarantita dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), mediante l'utilizzo dei fondi provenienti dall'European Guarantee Fund (EGF), strumento dell'UE di aiuto alla ripresa, lanciato nel 2020 in risposta alla crisi da Covid-19.
Al 31 dicembre 2023 l'esposizione netta della Banca verso la cartolarizzazione è pari a 606,4 milioni, di cui 30,3 milioni rappresentati dalla componente Junior.


C.1 Consolidato prudenziale -Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione «proprie» ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
| Esposizioni per cassa | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Senior | Mezzanine | Junior | |||||
| Tipologia attività | Valore di Rettif./ripr. di |
Valore di | Rettif./ripr. di | Valore di | Rettif./ripr. di | ||
| sottostanti/Esposizioni | bilancio | valore | bilancio | valore | bilancio | valore | |
| A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio |
– | – | – | – | – | – | |
| Crediti non performing | 282.386 | 20 | 1.106 | – | 1 | – | |
| B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio |
– | – | - | - | – | – | |
| C. Non cancellate dal bilancio | 576.197 | (5.714) | – | – | 30.251 | (3.190) | |
| C.1 Prestiti verso imprese (*) | 576.197 | (5.714) | – | – | 30.251 | (3.190) |
* La sottovoce «Prestiti verso imprese» è relativa all'operazione di cartolarizzazione sintetica.
Nella tabella sono evidenziate le esposizioni per cassa assunte dal Gruppo Banca Popolare di Sondrio relativamente alle operazioni di cartolarizzazione proprie Diana, Luzzatti, Luzzatti II e Luzzatti III. Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non presenti.
| Esposizioni per cassa | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Senior | Mezzanine | Junior | |||||
| Tipologia attività | Valore di | Rettif./ripr. di | Rettif./ripr. di | Valore di | Rettif./ripr. di | ||
| sottostanti/Esposizioni | bilancio | valore | bilancio | valore | bilancio | valore | |
| Bnt Portfolio Spv Srl | |||||||
| 15.05.2014/08.02.2042 | |||||||
| Mutui | 16.032 | – | – | – | – | – | |
| Alba 6 Spv 27.06.2014/25.10.2045 | |||||||
| Contratti di leasing | 453.720 | (131) | – | – | – | – |
La nota della cartolarizzazione BNT Portfolio SPV Srl è classificata tra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, pertanto è valutata al fair value il cui valore è indicato in corrispondenza della colonna «Valore di bilancio». Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non presenti.
| Attività | Passività | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli di | ||||||||
| Denominazione | Sede legale | Consolidamento | Crediti | debito | Altre | Senior | Mezzanine | Junior |
| Alba 6 Spv Srl | Conegliano (TV) | NO | 693.106 | - | 38.815 | 453.993 | - | 143.665 |
| Bnt Portfolio Spv Srl | Conegliano (TV) | NO | 106.524 | - | 9.436 | 113.924 | - | - |
| Diana SPV | Conegliano (TV) | NO | 88.641 | - | 16.587 | 70.724 | 35.040 | 3.653 |
| Pop Npls 2020 Srl | Roma (RM) | NO | 110.583 | – | 42.190 | 121.208 | 25.000 | 10.000 |
| Pop Npls 2021 Srl | Milano (MI) | NO | 134.544 | - | 19.279 | 131.165 | 25.517 | 10.258 |
| Pop Npls 2022 Srl | Conegliano (TV) | NO | 82.075 | – | 20.436 | 92.742 | 18.546 | 3.243 |
| Pop Npls 2023 Srl | Conegliano (TV) | NO | 91.500 | - | 3.490 | 77.500 | 11.000 | 3.000 |

Non si è provveduto al consolidamento delle società veicolo Alba 6 Spv Srl, BNT Porfolio Spv Srl, Diana SPV Srl, Pop Npls 2020 Srl, Pop Npls 2021 Srl, Pop Npls 2022 Srl e Pop Npls 2023 in quanto non sussiste controllo come definito dallo IFRS 10. Si rimanda alla Parte A della presente nota integrativa.
Nell'ambito delle operazioni Diana, Luzzatti I, Luzzatti II, Luzzatti III e Luzzatti IV il Gruppo ha erogato alle società veicolo mutui a ricorso limitato, alla data del 31 dicembre 2023 il valore è pari a euro 14,746 milioni, destinati, alla data di emissione dei titoli, a costituire una riserva di cassa a disposizione dell'SPV a copertura di eventuali disallineamenti tra il piano di recupero del Portafoglio ceduto ed i pagamenti da effettuarsi a favore dei portatori di titoli, iscritti tra le «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». L'esposizione massima del Gruppo Banca Popolare di Sondrio al rischio di perdita è pari alla sommatoria tra il valore di bilancio delle notes (283,493 milioni di euro) e il valore di bilancio dei mutui a ricorso limitato. Tenuto conto che la garanzia dello stato assiste le sole tranche senior (salvo per la cessione Luzzatti III e IV) si ritiene che l'esposizione al rischio di perdita si riduca a 108,135 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo non svolge attività di servicer in operazioni di cartolarizzazioni proprie nelle quali le attività cedute sono state cancellate dal bilancio ai sensi dell'IFRS 9.
Al 31 dicembre 2023 non si rilevano operazioni che utilizzano società veicolo per la cartolarizzazione consolidate.

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte E

Ai sensi dell'IFRS 7, paragrafo 42D, lettere a), b), c) nella tabella seguente figura il valore di bilancio relativo ad operazioni di pronto contro termine passivi su titoli di proprietà (in prevalenza classificati nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato») che non hanno comportato l'eliminazione contabile dal bilancio delle sottostanti attività finanziarie.
La mancata derecognition dei titoli, con riferimento alle operazioni passive di pronti contro termine, è legata al mantenimento in capo al Gruppo di tutti i rischi e benefici connessi al titolo, poiché sussiste l'obbligo di riacquistarlo a termine ad un prezzo stabilito contrattualmente. In funzione della tipologia della controparte il corrispettivo della cessione è rilevato tra i debiti verso banche o verso clientela, mentre i titoli oggetto di transazione restano iscritti nei portafogli di appartenenza.
D.1 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di | di cui: oggetto di operazioni di |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di |
di cui | Valore di | di cui: oggetto di operazioni di |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di |
|
| bilancio | cartolarizzazione | riacquisto | deteriorate | bilancio | cartolarizzazione | riacquisto | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Derivati | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.263.058 | - | 1.263.058 | - | 1.225.990 | - | 1.225.990 |
| 1. Titoli di debito | 1.263.058 | - | 1.263.058 | - | 1.225.990 | - | 1.225.990 |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
4.664.695 | - | 4.664.695 | - | 4.255.021 | - | 4.255.021 |
| 1. Titoli di debito | 4.664.695 | - | 4.664.695 | - | 4.255.021 | - | 4.255.021 |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2023 |
5.927.753 | - | 5.927.753 | - | 5.481.011 | - | 5.481.011 |
| Totale 31/12/2022 |
2.266.821 | - | 2.266.821 | - | 2.046.584 | - | 2.046.584 |

Sia nell'esercizio in corso che in quello precedente il Gruppo non ha attività finanziarie cedute ma ancora rilevate parzialmente e passività finanziarie associate.
| Rilevate per intero |
Rilevate parzialmente |
Totale | ||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - |
| 4. Derivati | - | - | - | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - |
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.263.058 | - | 1.263.058 | 139.142 |
| 1. Titoli di debito | 1.263.058 | - | 1.263.058 | 139.142 |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - |
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (fair value) |
4.446.783 | - | 4.446.783 | 2.047.815 |
| 1. Titoli di debito | 4.446.783 | - | 4.446.783 | 2.047.815 |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - |
| Totale attività finanziarie | 5.709.841 | - | 5.709.841 | 2.186.957 |
| Totale passività finanziarie associate | 5.481.012 | - | 5.481.012 | 2.046.584 |
| Valore netto 31/12/2023 |
228.829 | - | 228.829 | - |
| Valore netto 31/12/2022 |
140.373 | - | - | 140.373 |
Al 31 dicembre 2023 non sono presenti attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.

Ai sensi di quanto stabilito dalla Comunicazione di Banca d'Italia del 23 dicembre 2019, nella seguente sezione vengono fornite le informazioni quali-quantitative in merito alle operazioni di cessione di crediti deteriorati, classificati come «unlikely to pay», effettuate a decorrere dal 2020 di tipo multi-originator a favore di un fondo comune di investimento con contestuale sottoscrizione di quote emesse dal fondo stesso.
Nel corso del 2023 sono state effettuate tre operazioni di cessione:
In data 23 giugno 2023 si è perfezionata l'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di 6,595 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, per pari importo, di numero 6.920,142 quote di classe A, del Fondo «illimity Credit & Corporate Turnaround Fund».
Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti al 25 maggio 2023 l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico negativo pari a 0,2 milioni.
Il Fondo «illimity Credit & Corporate Turnaround Fund» è un fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso monocomparto riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da illimity SGR S.p.A.
Le politiche di gestione del Fondo sono incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti acquisti e del ritorno degli strumenti finanziari oggetto di investimento e nell'erogazione di nuova finanza nell'ambito di piani di ristrutturazione delle società in portafoglio, attraverso strumenti che consentano un grado di priorità nel rimborso superiore rispetto all'indebitamento finanziario già in essere (Debtor-in-Possession Financing).
La struttura ed il funzionamento dell'operazione sono disciplinati, anche in termini di governance, dal Regolamento del Fondo.
L'organo responsabile della gestione del Fondo è il Consiglio di Amministrazione che si avvale di un Advisory Board che può esprimere parere vincolante nei confronti del Consiglio di Amministrazione solamente in caso di qualunque operazione di investimento o disinvestimento o contratto o altro atto in conflitto di interessi, anche potenziale, tra parti correlate e con altri fondi gestiti dalla SGR. Vi è poi un terzo organo decisionale, ovvero l'Assemblea del fondo, a cui partecipano tutti i possessori di quote dei Comparti del Fondo.
Da un punto di vista contabile, coerentemente a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, la suddetta operazione di cessione ha comportato la cosiddetta «derecognition» dei crediti ceduti, in contropartita dell'iscrizione delle quote attribuite del fondo ICCT, in quanto la Banca ha trasferito in modo sostanziale tutti i rischi e benefici derivanti dal possesso delle attività oggetto di vendita e, inoltre, non ha mantenuto alcun potere sulla gestione del fondo stesso che è stato assunto dalla società di gestione del fondo.
Per maggiori dettagli sulla determinazione del fair value delle quote si rinvia alla parte A.4 della presente nota integrativa.
Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2023 risulta pari a Euro 20 milioni.
In data 22 dicembre 2023 si è perfezionata l'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio. L'operazione si è

realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di 4,6 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, per pari importo, di numero 4.568.024 quote di classe A, del Fondo «illimity Real Estate Credit Fund».
Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti al 30 settembre 2023 l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a 0,6 milioni.
Il Fondo «illimity Real Estate Credit Fund» è un fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato e monocomparto, istituito e gestito da illimity SGR S.p.A.
Le politiche di gestione del Fondo saranno incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti, del valore degli immobili, del valore degli asset detenuti dalle società veicolo e in generale del valore degli attivi rientranti nel perimetro del fondo anche attraverso l'interlocuzione dinamica e propositiva con i debitori circa l'evoluzione dell'attività, nonché la definizione di una governance dei debitori coerente con la rilevanza dell'investimento e del ruolo del Fondo.
La struttura ed il funzionamento dell'operazione sono disciplinati, anche in termini di governance, dal Regolamento del Fondo.
L'organo responsabile della gestione del Fondo è il Consiglio di Amministrazione che si avvale di un Advisory Board che può esprimere parere vincolante nei confronti del Consiglio di Amministrazione solamente in caso di qualunque operazione di investimento o disinvestimento o contratto o altro atto in conflitto di interessi, anche potenziale, tra parti correlate e con altri fondi gestiti dalla SGR. Vi è poi un terzo organo decisionale, ovvero l'Assemblea del fondo, a cui partecipano tutti i possessori di quote dei Comparti del Fondo.
Da un punto di vista contabile, coerentemente a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, la suddetta operazione di cessione ha comportato la cosiddetta «derecognition» dei crediti ceduti, in contropartita dell'iscrizione delle quote attribuite del fondo iREC, in quanto la Banca Popolare di Sondrio ha trasferito in modo sostanziale tutti i rischi e benefici derivanti dal possesso delle attività oggetto di vendita e, inoltre, non ha mantenuto alcun potere sulla gestione del fondo stesso che è stato assunto dalla società di gestione del fondo.
Per maggiori dettagli sulla determinazione del fair value delle quote si rinvia alla parte A.4 della presente nota integrativa. Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2023 risulta pari a Euro 18 milioni.
In data 22 dicembre 2023 si è perfezionata un'altra operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» e «sofferenze» da parte della Banca Popolare di Sondrio. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di 1,531 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, per pari importo, di numero 1.530.480 quote di classe A, del Fondo «Keystone».
Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti al 30 giugno 2023 l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a 0,2 milioni.
Il Fondo «Keystone» è un fondo comune di investimento di diritto italiano, di tipo chiuso, rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato a investitori professionali istituito e gestito dalla società Kryalos SGR S.p.A.
Le politiche di gestione del Fondo saranno incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti, del valore degli immobili, del valore degli asset detenuti dalle società veicolo e in generale del valore degli attivi rientranti nel perimetro del fondo anche attraverso l'interlocuzione dinamica e propositiva con i debitori circa l'evoluzione dell'attività, nonché la definizione di una governance dei debitori coerente con la rilevanza dell'investimento e del ruolo del Fondo.
La struttura ed il funzionamento dell'operazione sono disciplinati, anche in termini di governance, dal Regolamento del Fondo.


L'organo responsabile della gestione del Fondo e per lo svolgimento delle attività di investimento è il Consiglio di Amministrazione che si avvale del Comitato Consultivo che può esprimere parere vincolante nei confronti del Consiglio di Amministrazione solamente in caso di approvazione di qualunque investimento o disinvestimento o contratto o altro atto in conflitto di interessi, anche potenziale, tra parti correlate e con altri fondi gestiti dalla SGR. Vi è poi un terzo organo decisionale, ovvero l'Assemblea del fondo, a cui partecipano tutti i possessori di quote dei Comparti del Fondo.
Da un punto di vista contabile, coerentemente a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, la suddetta operazione di cessione ha comportato la cosiddetta «derecognition» dei crediti ceduti, in contropartita dell'iscrizione delle quote attribuite del fondo Keystone, in quanto la Banca Popolare di Sondrio ha trasferito in modo sostanziale tutti i rischi e benefici derivanti dal possesso delle attività oggetto di vendita e, inoltre, non ha mantenuto alcun potere sulla gestione del fondo stesso che è stato assunto dalla società di gestione del fondo.
Per maggiori dettagli sulla determinazione del fair value delle quote si rinvia alla parte A.4 della presente nota integrativa. Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2023 risulta pari a Euro 17 milioni.
In data 3 agosto 2022 è stata perfezionata l'operazione Illimity che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio al fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso monocomparto riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da illimity SGR S.p.A. denominato «illimity Real Estate Credit Fund».
Le politiche di gestione del Fondo sono incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti, del valore degli immobili, del valore degli asset detenuti dalle società veicolo e in generale del valore degli attivi rientranti nel perimetro del fondo anche attraverso l'interlocuzione dinamica e propositiva con i debitori circa l'evoluzione dell'attività, nonché la definizione di una governance dei debitori coerente con la rilevanza dell'investimento e del ruolo del Fondo.
Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico». Al 31 dicembre 2023 il fair value di tali quote ammontava a Euro 14,175 milioni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31 dicembre 2022.
In data 28 dicembre 2022 è stata perfezionata l'operazione keystone che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio al fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) di tipo chiuso riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da Kryalos SGR S.p.A. denominato «Keystone».
Le politiche di gestione del Fondo sono incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti, del valore degli immobili, del valore degli asset detenuti dalle società veicolo e in generale del valore degli attivi rientranti nel perimetro del fondo anche attraverso l'interlocuzione dinamica e propositiva con i debitori circa l'evoluzione dell'attività, nonché la definizione di una governance dei debitori coerente con la rilevanza dell'investimento e del ruolo del Fondo.
Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico». Al 31 dicembre 2023 il fair value di tali quote ammontava a Euro 15,564 milioni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31 dicembre 2022.
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In data 31 marzo 2021 e 21 ottobre 2021 sono state perfezionate due operazioni Illimity che hanno visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio al fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso monocomparto riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da illimity SGR S.p.A. denominato «illimity Credit & Corporate Turnaround Fund».
Le politiche di gestione del Fondo sono incentrate sulla massimizzazione del recovery rate dei crediti acquisti e del ritorno degli strumenti finanziari oggetto di investimento e nell'erogazione di nuova finanza nell'ambito di piani di ristrutturazione delle società in portafoglio, attraverso strumenti che consentano un grado di priorità nel rimborso superiore rispetto all'indebitamento finanziario già in essere (Debtor-in-Possession Financing).
Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico». Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31 dicembre 2021.
In data 7 ottobre 2020 si è perfezionata l'operazione DeA Capital che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio al fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso multi-comparto riservato a investitori qualificati, denominato «IDEA CCR (Corporate Credit Recovery) II» (di seguito IDEA CCR II), gestito da DeA Capital Alternative Funds SGR, che si pone l'obiettivo di contribuire al rilancio di imprese italiane in tensione finanziaria, ma con fondamenti industriali solidi.
Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2023 risulta pari a Euro 6 milioni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31 dicembre 2021.


In data 6 novembre 2013 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha autorizzato un Programma di obbligazioni bancarie garantite (covered bonds) per un importo massimo fino ad € 5 miliardi basato sulla cessione ad una società veicolo di mutui fondiari ed ipotecari residenziali originati dalla Capogruppo stessa.
In data 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato l'aggiornamento del Programma in narrativa recependo le novità introdotte dalle disposizioni attuative del Titolo I-bis della legge 30 aprile 199. N. 130 in materia di obbligazioni bancarie garantite (OBG), che modificano la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013.
Per ciò che concerne la cessione di attivi, in data 1 giugno 2014 è stata effettuata la cessione prosoluto, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli art. 4 e 7 bis della legge n. 130 del 30 aprile 1999, al veicolo POPSO Covered bond s.r.l. di un portafoglio di complessivi € 802 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della prima serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi € 500 milioni avvenuta il 5 agosto 2014 e con durata pari ad anni 5.
In data 5 dicembre 2015, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una seconda cessione per € 202 milioni di crediti in bonis.
Nel corso dell'anno 2016 sono state effettuate ulteriori 2 cessioni. La prima, l'1 febbraio 2016, di un portafoglio di complessivi € 576 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della seconda serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi € 500 milioni avvenuta il 4 aprile 2016. La seconda, in data 1 novembre 2016, di un portafoglio di crediti in bonis per complessivi € 226 milioni.
Nel corso dell'anno 2017, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una quinta cessione in data 1° ottobre 2017 per complessivi € 307 milioni di crediti in bonis.
Parimenti nel corso dell'anno 2018 è stata effettuata una sesta cessione in data 1° ottobre 2018 per complessivi € 323 milioni di crediti in bonis.
Nel corso dell'anno 2019, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una settima cessione in data 1° dicembre 2019 per complessivi € 352 milioni di crediti in bonis.
Nel corso dell'anno 2022, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata un'ottava cessione in data 1° novembre 2022 per complessivi € 167 milioni di crediti in bonis.
Nel corso dell'anno 2023, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una nona cessione in data 1° novembre 2023 per complessivi € 877 milioni di crediti in bonis.
Le operazioni, come sopra riportate, si sono articolate nella cessione di mutui residenziali alla società veicolo e la contestuale concessione alla stessa di un finanziamento subordinato per regolare il prezzo di cessione. Poiché in testa alla banca permangono tutti i rischi e benefici connessi a tali crediti, tali operazioni non si configurano come cessione prosoluto secondo quanto previsto dall'IFRS 9. Per questo non si è proceduto alla derecognition di tali mutui.
Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Capogruppo di strumenti destinabili al mercato, pure mediante pubbliche operazioni. In aggiunta a questo primario obiettivo, l'attivazione di strumenti della specie può contribuire a:
È stato predisposto un complesso ed articolato processo atto a soddisfare i dettami normativi. Per consentire, in particolare, il calcolo e il monitoraggio dei test di legge e contrattuali, verificare il rispetto dei requisiti di idoneità degli attivi ceduti, redigere la reportistica chiesta dalla normativa e dalle agenzie di rating e adempiere a tutte le attività di controllo. Nello specifico si cita, tra le varie controparti a vario titolo coinvolte, la società di revisione indipendente BDO Italia Spa, in qualità di «asset monitor», deputata alle verifiche dei test regolamentari.
Le operazioni evidenziano un andamento regolare e non sono emerse irregolarità rispetto a quanto contrattualmente previsto.

La normativa dispone inoltre che gli obiettivi, i rischi, anche legali e reputazionali, e le procedure di controllo poste in essere siano valutati dagli organi sociali con funzione di supervisione strategica e di controllo.
Di seguito si riportano le informazioni relative all'obbligazione emessa dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A per le quali il veicolo, Popso Covered Bond srl, svolge il ruolo di Garante:
| Serie e Classe | Serie 3 |
|---|---|
| Codice ISIN | IT0005568529 |
| Data di emissione | 24/10/2023 |
| Data di scadenza | 24/10/2028 |
| Scadenza estesa | 24/10/2029 |
| Valuta | Euro |
| Importo | 500.000.000 |
| Tipo tasso | Fisso |
| Parametro | 4,125% |
| Cedola | Annuale |
| Legge applicabile | Italiana |
Per quanto concerne le prime due serie di obbligazioni, si informa che sono state integralmente rimborsate alla scadenza.
Il Gruppo non dispone di modelli interni di portafoglio sul rischio di credito (metodologia VaR).


Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
Le società Factorit s.p.a., Sinergia Seconda s.r.l. e Banca della Nuova Terra s.p.a. non sono esposte a rischi di tasso e di prezzo inerenti al portafoglio di negoziazione, mentre Popso Covered Bond s.r.l., consolidata sinteticamente con la Capogruppo, rientra nelle analisi effettuate per il bilancio dell'impresa.
La partecipata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA non risulta essere esposta al rischio di tasso di interesse derivante dal portafoglio obbligazionario di negoziazione, non essendo in essere operatività della specie. Relativamente alla trattazione di strumenti derivati (derivati in senso stretto), gli uffici della controllata elvetica svolgono saltuariamente un'attività in opzioni su cambi e su merci al fine di rispondere a esigenze della clientela; tali operazioni sono poi pareggiate con operazioni di segno opposto concluse con primarie controparti finanziarie. Di conseguenza, tali operazioni non generano alcun rischio.
La partecipata elvetica è esposta al rischio di prezzo per le contenute quote di O.I.C.R. classificati tra le «attività finanziarie detenute per la negoziazione».
Per gli impatti derivanti dall'aumento dei tassi di interesse si rimanda a quanto indicato per la Capogruppo nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa, stante la non materialità dei contributi delle controllate.
Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
A livello consolidato, analogamente a quanto in essere a livello individuale, i processi interni di misurazione, controllo e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione si avvalgono di due distinti sistemi di monitoraggio, basati rispettivamente su:
Con riferimento al modello basato sul calcolo del VaR, la banca adotta un complessivo sistema di limiti per l'esposizione ai rischi nell'ambito dell'attività finanziaria a livello consolidato analogo a quello illustrato nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa, cui si rimanda anche per le caratteristiche del modello interno per il calcolo del Valore a Rischio (VaR) in uso.
In particolare, il modello utilizzato copre, oltre agli strumenti finanziari esposti al rischio di tasso di interesse e al rischio di prezzo inclusi nel portafoglio di negoziazione di vigilanza della Capogruppo, i contratti a termine su tassi di cambio, i derivati in senso stretto (opzioni su cambi e merci) e le quote di O.I.C.R. della controllata.
Per ciò che afferisce alle metodologie utilizzate per aggregare i vari profili di rischio, tale aggregazione avviene calcolando il VaR non per semplice somma, ma tenendo conto delle correlazioni tra i profili di rischio, in virtù delle quali il VaR globale risulta di norma inferiore alla somma dei VaR parziali.
Con riferimento alla seconda metodologia citata, basata su analisi di sensitività, condotte attraverso

una procedura per l'Asset & Liability Management (ALM) si rimanda alla sezione della nota integrativa dell'impresa nella quale sono inoltre descritte le attività di «stress testing». Relativamente ai risultati si rinvia a quanto esposto nel successivo paragrafo (Informazioni quantitative).
Analogamente a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa, l'aumento dei tassi di interesse operato dalle banche centrali a partire dall'ultima parte del 2022 e proseguita nel corso del 2023, pur rappresentando un elemento di incertezza, non ha intaccato le misure di VaR, in riduzione rispetto allo scorso anno, né ha minato la redditività del comparto. Non si annoverano nell'anno violazioni nel sistema di limiti all'esposizione al rischio insistente sull'insieme di strumenti detenuti con finalità di trading («portafoglio di negoziazione»).
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari
| Da oltre 3 | Da oltre 6 | Da oltre 1 | Da oltre 5 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista Fino a 3 mesi | mesi fino a 6 mesi |
mesi fino a 1 anno |
anno fino a 5 anni |
anni fino a 10 anni |
Oltre 10 Durata anni indeterminata |
|
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - - |
| 3. Derivati finanziari | - | 4.042.356 | 535.956 | 408.931 | 1.290.337 | 518.102 | 4.784 - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | 156 | 9 | - | - | - | - - |
| - Opzioni | - | 156 | 9 | - | - | - | - - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - - |
| + Posizioni corte | - | 156 | 9 | - | - | - | - - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 4.042.200 | 535.947 | 408.931 | 1.290.337 | 518.102 | 4.784 - |
| - Opzioni | - | 103.470 | 112.912 | 260.410 | 1.101.710 | 501.520 | 1.758 - |
| + Posizioni lunghe | - | 51.735 | 56.456 | 130.205 | 550.855 | 250.760 | 879 - |
| + Posizioni corte | - | 51.735 | 56.456 | 130.205 | 550.855 | 250.760 | 879 - |
| - Altri derivati | - | 3.938.730 | 423.035 | 148.521 | 188.627 | 16.582 | 3.026 - |
| + Posizioni lunghe | - | 3.132.207 | 202.546 | 79.933 | 94.316 | 8.291 | 1.513 - |
| + Posizioni corte | - | 806.523 | 220.489 | 68.588 | 94.311 | 8.291 | 1.513 - |
Valuta di denominazione: EURO


| Da oltre 3 mesi fino a 6 |
Da oltre 6 mesi fino a 1 |
Da oltre 1 anno fino a |
Da oltre 5 anni fino a |
Oltre 10 | Durata | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista Fino a 3 mesi | mesi | anno | 5 anni | 10 anni | anni | indeterminata | |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | 4.267.893 | 227.746 | 134.465 | 14.308 | - | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 4.267.893 | 227.746 | 134.465 | 14.308 | - | - | - |
| - Opzioni | - | 24.104 | 29.060 | 53.468 | 3.820 | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 12.052 | 14.530 | 26.734 | 1.910 | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 12.052 | 14.530 | 26.734 | 1.910 | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 4.243.789 | 198.686 | 80.997 | 10.488 | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 934.711 | 101.063 | 42.109 | 5.244 | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 3.309.078 | 97.623 | 38.888 | 5.244 | - | - | - |

| Quotati | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Indice quotazione | ITALIA | FRANCIA | SPAGNA | PAESI BASSI | GERMANIA | ALTRI PAESI Non quotati | |
| A. Titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 14.521 | 3.523 | 1.362 | 1.136 | 5.896 | 1.813 | 580 |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale |
|||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 18 | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Derivati su indici azionari | |||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | 6.448 | - | - | - | - | - | - |

Nota Integrativa consolidata – Parte E
Riportiamo, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR suddivisi, oltre che tra rischio di tasso e rischio di prezzo, tra le operazioni esplicitamente previste nelle precedenti tabelle e le altre operazioni su cui viene comunque effettuato il calcolo.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| 1. Attività per cassa | – |
| 1.1 Titoli di debito | – |
| 1.2 Altre attività | – |
| 2. Passività per cassa | – |
| 2.1 P.C.T. passivi | – |
| 2.2 Altre passività | – |
| 3. Derivati finanziari | 139 |
| 3.1 Con titolo sottostante | – |
| - Opzioni | – |
| + Posizioni lunghe | – |
| + Posizioni corte | – |
| - Altri derivati | – |
| + Posizioni lunghe | – |
| + Posizioni corte | – |
| 3.2 Senza titolo sottostante | 139 |
| - Opzioni | 0 |
| + Posizioni lunghe | 65 |
| + Posizioni corte | 82 |
| - Altri derivati | 139 |
| + Posizioni lunghe | 291 |
| + Posizioni corte | 255 |
| Globale Rischio di tasso | 139 |
| A. Titoli di capitale | 551 |
| - Posizioni lunghe | 551 |
| - Posizioni corte | – |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale | – |
| - Posizioni lunghe | – |
| - Posizioni corte | – |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | 120 |
| - Posizioni lunghe | 120 |
| - Posizioni corte | – |
| D. Derivati su indici azionari | 87 |
| - Posizioni lunghe | – |
| - Posizioni corte | 87 |
| Globale Rischio di prezzo operazioni tab.2 | 567 |
| O.I.C.R. | 804 |
| Globale Rischio di prezzo | 1.325 |
| Globale negoziazione (al netto del cambio e delle merci) | 1.280 |

Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 492 |
| Minimo | 125 |
| Massimo | 1.937 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di tasso totale, generico e specifico in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 627 |
|---|---|
| Febbraio | 570 |
| Marzo | 877 |
| Aprile | 830 |
| Maggio | 518 |
| Giugno | 483 |
| Luglio | 439 |
| Agosto | 345 |
| Settembre | 368 |
| Ottobre | 415 |
| Novembre | 267 |
| Dicembre | 161 |
Con riferimento ai titoli di debito rientranti nel portafoglio di negoziazione gestionale, il numero dei giorni nei quali le perdite effettive hanno superato il VaR è stato di 2 su 48 osservazioni totali. Non vi sono stati superi con riferimento alle perdite teoriche e le perdite teoriche da modello.
Con riferimento ai titoli di debito del portafoglio di negoziazione di vigilanza (non presenti a fine 2023), ai contratti a termine sui tassi di cambio, alle opzioni su tassi di interesse e agli interest rate swap (escludendo gli interest rate swap utilizzati dalla Capogruppo a fini di copertura del rischio di tasso di interesse riveniente dall'erogazione di mutui a tasso fisso «Macro Fair Value Hedging» e gli interest rate swap che la Capogruppo stipula con primarie controparti finanziarie per pareggiare analoghi interest rate swap che Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA stipula con la Capogruppo per coprire i crediti erogati della controllata), riportiamo di seguito i dati rivenienti dalla procedura ALM, analoghi a quelli rassegnati nella successiva sezione 1.2.2 per il portafoglio bancario. Si specifica che gli esiti di seguito riportati sono riferiti agli scenari ipotetici di movimento dei tassi in uso per le analisi mensili di rischio, tra cui:

Per margine di interesse futuro si intende la differenza tra gli interessi attivi futuri e gli interessi passivi futuri, calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.
I dati di seguito rassegnati non includono gli effetti generati dai contratti a termine sui tassi di cambio.
| Variazione del margine di interesse | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | ||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 |
| movimento parallel shock up | 991 | 1.070 | 645 | 1.331 | 543 |
| movimento parallel shock down | -689 | -878 | -1.168 | -583 | -440 |
| movimento steepener shock | -432 | -500 | -644 | -293 | -224 |
| movimento flattener shock | 669 | 727 | 421 | 908 | 359 |
| movimento short shock up | 931 | 1.008 | 590 | 1.258 | 502 |
| movimento short shock down | -662 | -834 | -1.110 | -535 | -359 |
| movimento ongoing | -496 | -315 | -525 | -6 | 27 |
| movimento storico | 1.584 | 976 | 600 | 1.584 | 501 |
| scenario peggiore | -689 | -878 | -1.168 | -583 | -440 |
Effetti di una variazione dei tassi di interesse sull'utile futuro nell'arco di dodici mesi.
Per utile futuro si intende la differenza tra i ricavi futuri e i costi futuri calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.
I dati di seguito rassegnati non includono gli effetti generati dai contratti a termine sui tassi di cambio.
| Variazione dell'utile | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | ||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 |
| movimento parallel shock up | 991 | 920 | -1.039 | 1.262 | 543 |
| movimento parallel shock down | -689 | -710 | -1.091 | 1.302 | -440 |
| movimento steepener shock | -432 | -511 | -644 | -293 | -224 |
| movimento flattener shock | 669 | 713 | 305 | 896 | 359 |
| movimento short shock up | 931 | 950 | -23 | 1.226 | 502 |
| movimento short shock down | -662 | -774 | -1.076 | 103 | -394 |
| movimento ongoing | -496 | -306 | -525 | 103 | 27 |
| movimento storico | 1.584 | 789 | -1.550 | 1.584 | 501 |
| scenario peggiore | -689 | -774 | -1550 | -293 | -440 |

Per patrimonio netto si intende la differenza tra il valore attuale delle poste attive e di quelle passive calcolata sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento in ipotesi di volumi inerziali.
| Variazione del valore del patrimonio netto | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | ||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 |
| movimento parallel shock up | 434 | 1.803 | 101 | 2.433 | 1.614 |
| movimento parallel shock down | -24 | -1.560 | -2.098 | 103 | -1.532 |
| movimento steepener shock | 478 | -299 | -444 | 478 | -47 |
| movimento flattener shock | -321 | 634 | -321 | 877 | 340 |
| movimento short shock up | -132 | 1.122 | -132 | 1.532 | 781 |
| movimento short shock down | 372 | -1.010 | -1.363 | 372 | -726 |
| movimento ongoing | 378 | -335 | -517 | 378 | -34 |
| movimento storico | -2.713 | 1.796 | -2.713 | 2.729 | 1.883 |
| scenario peggiore | -2.713 | -1589 | -2.713 | 103 | -1.532 |
Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 2.415 |
| Minimo | 1.210 |
| Massimo | 3.539 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di prezzo in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 2.672 |
|---|---|
| Febbraio | 2.421 |
| Marzo | 2.815 |
| Aprile | 3.420 |
| Maggio | 2.942 |
| Giugno | 2.812 |
| Luglio | 2.533 |
| Agosto | 1.994 |
| Settembre | 1.907 |
| Ottobre | 2.010 |
| Novembre | 2.096 |
| Dicembre | 1.405 |
Con riferimento ai titoli di capitale e agli O.I.C.R. rientranti nel portafoglio di negoziazione gestionale, non ci sono stati giorni nei quali le perdite effettive, le perdite teoriche e le perdite teoriche da modello abbiano superato il VaR su 254 osservazioni totali.


Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
Per Factorit s.p.a. il rischio di tasso di interesse è causato dalle differenze, nei tempi e modi, di riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività. La presenza di diversificate fluttuazioni dei tassi di interesse determina in generale sia una variazione del margine di interesse atteso, sia una variazione del valore corrente delle attività e delle passività e, di conseguenza, del valore economico delle poste a rischio. Si specifica che le caratteristiche dell'attivo e del passivo di Factorit rendono marginale l'impatto di una variazione nei tassi di mercato sul valore corrente delle attività e delle passività. L'elevata velocità di rotazione dei crediti e la presenza di esclusiva provvista a breve termine, assicurando riprezzamenti frequenti e ravvicinati, consentono infatti di mantenere le condizioni di impiego e di raccolta allineate alle situazioni di mercato tempo per tempo vigenti.
Per Banca della Nuova Terra s.p.a. sono presenti esposizioni al rischio di tasso di interesse legate all'operatività di impiego a clientela e al, seppur limitato, investimento in titoli, controbilanciate parzialmente dalla raccolta a scadenza presso la Capogruppo.
Per Sinergia Seconda s.r.l. sono presenti limitate esposizioni al rischio di tasso di interesse legate a rapporti in conto corrente presso la Capogruppo mentre Popso Covered Bond s.r.l., consolidata sinteticamente con la Capogruppo, concorre, sebbene in minima parte, alle esposizioni rientranti nelle analisi effettuate per il bilancio dell'impresa.
Presso la partecipata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, la fonte principale del rischio di tasso di interesse è costituita da operazioni di impiego a tasso fisso (mutui ipotecari), da operazioni di raccolta a scadenza da banche e da operazioni di raccolta a vista da clientela dotate di opportuna modellizzazione delle scadenze.
In ottica di Gruppo, i processi interni di misurazione, controllo e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario si avvalgono di due distinti sistemi di monitoraggio gestiti dalla Capogruppo servendosi di una base dati integrata a livello consolidato, basati rispettivamente su:
Il monitoraggio basato sul calcolo giornaliero del VaR ha per oggetto le attività finanziarie consolidate classificate tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari; il relativo processo interno di controllo e gestione del rischio, sia di tasso di interesse sia di prezzo, nonché la metodologia, risultano analoghe a quanto dettagliato nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa. Come già indicato nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa, per le «attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» è in vigore una metrica di rischio di tipo prettamente creditizia ritenuta maggiormente rappresentativa del profilo di rischio tipico di tale tipologia di investimenti.
Circa il monitoraggio basato su analisi di sensitività tramite metodologie di ALM strategico si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa. Similmente i processi interni di gestione e controllo del rischio di tasso di interesse adottano un sistema di indicatori che si impernia su un primo gruppo di metriche composto da due indicatori su base consolidata detti «primari» con quattro livelli di soglie definiti dal Consiglio di amministrazione nell'ambito del Risk Appetite Framework; su un secondo gruppo di metriche di sintesi composto da due indicatori di rischiosità detti «complementari» i cui rispettivi sistemi di soglie sono definiti dal Consiglio di amministrazione nell'ambito del Risk Appetite Framework su base consolidata e su un terzo gruppo di

metriche composto da dieci indicatori di rischiosità detti «operativi» i cui limiti sono stabiliti dal Comitato Rischi, in armonia con la propensione al rischio stabilita dall'organo consiliare. Il primo indicatore appartenente al primo gruppo di metriche è rappresentato dal «Supervisory Outlier Test on EVE» descritto nel «Final report on guidelines on the management of interest rate risk and credit spread risk arising from non-trading book activities» pubblicato il 20 ottobre 2022 dall'Autorità Bancaria Europea e nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Il secondo indicatore, descritto dai medesimi documenti, è rappresentato dal «Supervisory Outlier Test on NII». Il primo indicatore del secondo gruppo di metriche monitora l'esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario attraverso l'attribuzione di un valore-limite al quoziente percentuale tra il minimo fra la variazione di valore del patrimonio netto e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione di valore del patrimonio netto è ottenuta attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation», in condizioni inerziali, e considerando la più piccola variazione di valore del patrimonio netto simulando i sei scenari descritti nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Il secondo indicatore «complementare» monitora l'esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario calcolando il quoziente percentuale tra il minimo fra la variazione dell'utile lungo un orizzonte temporale di un anno e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione dell'utile è ottenuta considerando la più piccola variazione dell'utile ottenuta nei sei scenari descritti nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10» e risultante dal contributo dato dalla variazione del margine di interesse mediante l'utilizzo del metodo dell'«Interactive Simulation» in condizioni statiche a volumi costanti e dalla variazione di valore di strumenti con impatto sul conto economico o sullo stato patrimoniale - titoli classificati nelle categorie contabili «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» (FVOCI) e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» (FVTPLM) - calcolata attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation» ipotizzando i precedenti movimenti delle curve di riferimento. Il denominatore coincide con il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). Il primo e il secondo indicatore del terzo gruppo di metriche sono calcolati rispettivamente come rapporto percentuale fra la variazione di valore dell'attivo di bilancio, e come rapporto percentuale fra la variazione di valore del passivo di bilancio, trasformati in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione di valore dell'attivo e del passivo di bilancio sono ottenuti attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation», in condizioni inerziali, con simulazione del movimento delle curve di riferimento nello scenario «parallel shock up» descritto nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Il terzo e il quarto indicatore del terzo gruppo di metriche sono calcolati rispettivamente come rapporto percentuale fra la variazione di valore dell'attivo di bilancio, e come rapporto percentuale fra la variazione di valore del passivo di bilancio, trasformati in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione di valore dell'attivo e del passivo di bilancio sono ottenuti attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation», in condizioni inerziali, con simulazione del movimento delle curve di riferimento nello scenario «parallel shock down» descritto nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Il quinto indicatore del terzo gruppo di metriche è calcolato attraverso l'attribuzione di un valore-limite al quoziente percentuale tra il minimo fra la variazione di valore del patrimonio netto e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione di valore del patrimonio netto è ottenuta attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation», in condizioni inerziali, e considerando la variazione di valore del patrimonio netto simulato nello scenario gestionale detto «ongoing» volto a cogliere rispettivamente le aspettative future del mercato. Il sesto e il settimo indicatore «operativo» sono calcolati rispettivamente come rapporto percentuale tra il minimo fra la variazione del margine di interesse e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione del margine di interesse è ottenuta mediante l'utilizzo del metodo dell'«Interactive Simulation», lungo un orizzonte temporale di un anno, con simulazione del movimento delle curve di riferimento rispettivamente nello scenario «parallel shock up» e «parallel shock down» descritto nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». L'ottavo e il nono indicatore «operativo» sono calcolati rispettivamente come rapporto percentuale fra la variazione di valore di strumenti con impatto sul conto economico o sullo stato patrimoniale - titoli classificati nelle categorie contabili «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» (FVOCI) e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» (FVTPLM) - calcolata attraverso il metodo

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte E

della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation» e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). Tale variazione di valore è ottenuta ipotizzando movimenti delle curve di riferimento rispettivamente nello scenario «parallel shock up» e «parallel shock down» descritto nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Il decimo indicatore del terzo gruppo di metriche si ottiene calcolando il quoziente percentuale tra il minimo fra la variazione dell'utile lungo un orizzonte temporale di un anno e zero, trasformato in termini assoluti, e il totale del capitale di classe 1 (Tier 1). La variazione dell'utile è ottenuta simulando lo scenario gestionale detto «ongoing», volto a cogliere rispettivamente le aspettative future del mercato, e risulta dal contributo dato dalla variazione del margine di interesse mediante l'utilizzo del metodo dell'«Interactive Simulation» in condizioni statiche a volumi costanti e dalla variazione di valore di strumenti con impatto sul conto economico o sullo stato patrimoniale - titoli classificati nelle categorie contabili «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» (FVOCI) e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» (FVTPLM) - calcolata attraverso il metodo della «Sensitivity Analysis in Full Evaluation» ipotizzando il precedente movimento delle curve di riferimento. Il denominatore coincide con il totale del capitale di classe 1 (Tier 1).
Il monitoraggio dei suddetti indicatori è effettuato con frequenza mensile fatta eccezione per i due indicatori relativi al «Supervisory Outlier Test» per i quali la frequenza di monitoraggio adottata è trimestrale.
A supporto dei processi di monitoraggio del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, sono predisposte, in ottica puntuale e andamentale, adeguate informative interne atte a documentare agli Organi e alle Funzioni competenti, su richiesta o con frequenza predefinita, le analisi e le misurazioni di rischio eseguite.
Relativamente all'attività di «stress testing» si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
La fonte del rischio di prezzo per la partecipata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA risiede nei titoli di capitale e negli O.I.C.R. rientranti tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» o tra le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva».
I metodi di misurazione e controllo del rischio di prezzo constano essenzialmente del modello interno della Capogruppo per il calcolo del Valore a Rischio (VaR) avente le caratteristiche già esposte nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
Quanto al monitoraggio delle partecipazioni, il modello utilizzato copre le partecipazioni della Capogruppo, escluse le partecipazioni nelle controllate Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit s.p.a., Popso Covered Bond s.r.l., Sinergia Seconda s.r.l. e Banca della Nuova Terra s.p.a.; inoltre, è compreso il titolo di capitale di proprietà della stessa controllata elvetica classificato tra le «partecipazioni».
Analogamente a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa si è registrata una graduale riduzione delle misure di rischio rispetto allo scorso anno, soprattutto a partire dalla seconda metà dell'anno coi mercati che hanno cominciato a scontare le aspettative di un prossimo allentamento delle restrizioni di politica monetaria da parte delle Banche Centrali. Non si annoverano nell'anno violazioni nel sistema di limiti all'esposizione al rischio insistente sull'insieme di strumenti finanziari del portafoglio bancario.
Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
Per la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, importi significativi di crediti erogati aventi caratteristiche omogenee sono normalmente coperti contro il rischio di oscillazione dei tassi mediante stipulazione di contratti di IRS (interest rate swap) per il tramite della Capogruppo.

Il Gruppo non ha effettuato operazioni di copertura dei flussi finanziari.
| Da oltre 3 | Da oltre 6 | Da oltre 1 | Da oltre 5 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| mesi fino a 6 | mesi a fino a | anno fino a 5 | anni fino a | Oltre 10 | Durata | |||
| Tipologia/Durata residua | A vista Fino a 3 mesi | mesi | 1 anno | anni | 10 anni | anni | indeterminata | |
| 3. Derivati finanziari | - | 5.182 | 52 | - | 3.888 | - | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 5.182 | 52 | - | 3.888 | - | - | - |
| - Opzioni | - | 1.294 | 52 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 647 | 26 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 647 | 26 | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 3.888 | - | - | 3.888 | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 3.888 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | 3.888 | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | 106.732 | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | 53.366 | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | 53.366 | - | - | - | - | - | - | - |
La presente tabella viene predisposta solo per i derivati finanziari in quanto per le attività e passività per cassa viene fornita un'analisi di sensitività al rischio di tasso basata su modelli interni.
Con riferimento alle attività e alle passività generanti il margine di interesse diverse dai titoli di debito del portafoglio di negoziazione di vigilanza (assenti a fine 2022), dai contratti a termine sui tassi di cambio, dalle opzioni su tassi di interesse e dagli interest rate swap oggetto dell'informativa sul portafoglio di negoziazione di vigilanza – come definite nelle informazioni di natura qualitativa inerenti alla presente sezione – riportiamo di seguito i dati rivenienti dalla procedura ALM.
Si specifica che gli esiti di seguito riportati sono riferiti a scenari ipotetici di movimento dei tassi in uso per le analisi mensili di esposizione al rischio, tra cui:
Sulla rilevazione di fine periodo del 31/12/2023 si è provveduto a adottare una versione aggiornata, a seguito di profonda revisione, dei modelli comportamentali afferenti alle poste a vista attive e passive.

Per margine di interesse futuro si intende la differenza tra gli interessi attivi futuri e gli interessi passivi futuri, calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.
| Variazione del margine di interesse | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | ||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 |
| movimento parallel shock up | 94.138 | 16.232 | -59.256 | 94.138 | 18.849 |
| movimento parallel shock down | -70.248 | 9.571 | -70.248 | 79.059 | -2.184 |
| movimento steepener shock | -6.334 | 37.354 | -6.334 | 72.609 | 34.468 |
| movimento flattener shock | 39.358 | -15.036 | -57.403 | 39.358 | -16.781 |
| movimento short shock up | 67.879 | -7.244 | -69.295 | 67.879 | -7.924 |
| movimento short shock down | -39.866 | 35.873 | -39.866 | 91.116 | 25.291 |
| movimento ongoing | -19.094 | 3.323 | -19.688 | 32.021 | 894 |
| movimento storico | 109.431 | 81.230 | -14.537 | 140.954 | 100.489 |
| scenario peggiore | -70.248 | -15.036 | -70.248 | 27.597 | -17.937 |
Effetti di una variazione dei tassi di interesse sull'utile futuro nell'arco di dodici mesi.
Per utile futuro si intende la differenza tra i ricavi futuri e i costi futuri calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.
| Variazione dell'utile | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | dall'01/01/2023 al 31/12/2023 | ||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 |
| movimento parallel shock up | 30.383 | -54.030 | -133.272 | 30.383 | -48.933 |
| movimento parallel shock down | 5.382 | 91.160 | 5.382 | 164.486 | 78.293 |
| movimento steepener shock | 10.761 | 54.252 | 10.761 | 93.079 | 45.839 |
| movimento flattener shock | 12.232 | -43.205 | -89.689 | 12.232 | -38.960 |
| movimento short shock up | 22.301 | -55.600 | -119.860 | 22.301 | -50.047 |
| movimento short shock down | 7.699 | 86.255 | 7.699 | 143.814 | 69.167 |
| movimento ongoing | 3.969 | 16.834 | -5.629 | 50.637 | -2.920 |
| movimento storico | 29.054 | 7.773 | -91.678 | 73.160 | 28.932 |
| scenario peggiore | 3.969 | -55.600 | -133.272 | 9.728 | -50.047 |
Per patrimonio netto si intende la differenza tra il valore attuale delle poste attive e di quelle passive calcolata sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento in ipotesi di volumi inerziali.
| Variazione del valore del patrimonio netto | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati in migliaia di euro | |||||
| Esposizione al rischio | di fine periodo | media | minima | massima | 31/12/2022 |
| movimento parallel shock up | 111.892 | -62.327 | -113.070 | 111.892 | -104.886 |
| movimento parallel shock down | -126.987 | 82.333 | -126.987 | 147.944 | 131.642 |
| movimento steepener shock | 148.148 | 133.011 | 113.843 | 149.267 | 129.199 |
| movimento flattener shock | -63.195 | -105.501 | -132.158 | -63.195 | -116.647 |
| movimento short shock up | -18.967 | -116.498 | -153.175 | -18.967 | -137.922 |
| movimento short shock down | 98.114 | 155.639 | 98.114 | 193.638 | 165.310 |
| movimento ongoing | -12.834 | 17.492 | -12.834 | 42.416 | -24.255 |
| movimento storico | 43.350 | -29.727 | -78.864 | 43.350 | -58.300 |
| scenario peggiore | -126.987 | -116.498 | -153.175 | -63.195 | -137.922 |

Con riferimento ai titoli di debito classificati tra le «attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» si rassegnano di seguito le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 10.037 |
| Minimo | 4.466 |
| Massimo | 16.037 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di tasso in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 15.623 |
|---|---|
| Febbraio | 14.934 |
| Marzo | 14.763 |
| Aprile | 13.652 |
| Maggio | 11.901 |
| Giugno | 9.140 |
| Luglio | 8.276 |
| Agosto | 7.981 |
| Settembre | 7.561 |
| Ottobre | 6.440 |
| Novembre | 5.479 |
| Dicembre | 4.862 |


Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR relativi ai titoli di capitale (azioni e O.I.C.R.) classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli eventuali investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari, nonché il valore corrispondente alle partecipazioni.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Titoli di capitale | 1.432 |
| O.I.C.R. | 1.746 |
| Globale | 3.052 |
| Partecipazioni | 4.283 |
Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo relativi ai titoli di capitale (azioni e O.I.C.R.) classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli eventuali investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari, sono di seguito riportate.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 5.165 |
| Minimo | 3.012 |
| Massimo | 7.362 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 7.063 |
|---|---|
| Febbraio | 6.861 |
| Marzo | 6.386 |
| Aprile | 6.172 |
| Maggio | 5.933 |
| Giugno | 5.481 |
| Luglio | 4.977 |
| Agosto | 4.255 |
| Settembre | 3.980 |
| Ottobre | 3.769 |
| Novembre | 3.753 |
| Dicembre | 3.417 |

Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
Per Factorit s.p.a. il rischio di cambio risulta marginale, data la politica aziendale di copertura sistematica delle poste in valuta. Tale rischio sussiste principalmente, ma per volumi limitati, per quanto riguarda: le competenze e la quota in conto interessi attivi non compensata dagli interessi passivi espressi in divisa diversa dall'euro; le garanzie in divisa estera a fronte di operazioni in euro. Sinergia Seconda s.r.l., Popso Covered Bond s.r.l. e Banca della Nuova Terra s.p.a. non sono esposte a rischio di cambio, non presentando attività o passività in valuta estera.
Per la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, escludendo le posizioni in titoli detenute nel portafoglio di proprietà, l'operatività in divise è svolta in funzione delle esigenze della clientela, salvo sfasamenti transitori di tesoreria.
I metodi di misurazione e controllo del rischio di cambio – con riferimento alla chiusura dell'esercizio – constano essenzialmente del modello interno della Capogruppo per il calcolo del Valore a Rischio (VaR) avente le caratteristiche già esposte nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
In particolare, il modello utilizzato copre, oltre alle attività ivi elencate in termini di strumenti finanziari esposti al rischio di cambio inclusi nel portafoglio di bilancio della Capogruppo, tutte le attività e le passività in valuta (esclusi l'oro), in bilancio e fuori bilancio, di pertinenza delle controllate, che rientrano nella successiva tabella 1. Eventuali rapporti infragruppo vengono elisi.
I contratti a termine su tassi di cambio, i derivati finanziari (in senso stretto), i titoli di debito e i titoli di capitale sono trattati analiticamente, mentre lo sbilancio complessivo per singola valuta delle restanti poste è trattato come un deposito (attivo o passivo) con scadenza di un giorno.
Si ricorda l'introduzione, a partire da fine settembre 2023, di un sistema di monitoraggio gestionale dedicato alle posizioni in cambi di natura strutturale avente le medesime caratteristiche descritte nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa,
Considerando che anche l'operatività in cambi delle controllate ha natura prevalentemente commerciale, valgono le considerazioni riportate nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
A livello di rischiosità si confermano gli impatti contenuti degli eventi in analisi, grazie alla policy di contenimento della posizione aperta in cambi, e non si sono riscontrati episodi di violazione del rispettivo limite. Si segnala a fine anno un certo incremento di rischiosità connesso al rafforzamento del Franco Svizzero.
Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
Per la controllata svizzera l'operatività è omogenea con quella svolta dalla Capogruppo. La Sala Cambi della partecipata provvede alla gestione delle posizioni tramite l'adozione di una politica volta a pareggiare il rischio di cambio sul mercato interbancario e a mantenere esposizioni residuali nell'ambito dei plafond fissati dai regolamenti interni.

Nota Integrativa consolidata – Parte E

| Valute | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Dollari USA | Sterline | Yen giapponesi | Fanchi svizzeri Dollari Canadesi | Altre valute | |
| A. Attività finanziarie | 900.348 | 75.700 | 29.136 | 6.657.007 | 38.867 | 124.136 |
| A.1 Titoli di debito | 11.110 | - | - | 15.686 | - | - |
| A.2 Titoli di capitale | 22.652 | - | 1.482 | 20.108 | - | 705 |
| A.3 Finanziamenti a banche | 346.267 | 44.955 | 24.155 | 15.419 | 38.768 | 122.023 |
| A.4 Finanziamenti a clientela | 505.161 | 29.911 | 3.194 | 5.821.248 | 1 | 926 |
| A.5 Altre attività finanziarie | 15.158 | 834 | 305 | 784.546 | 98 | 482 |
| B. Altre attività | 11.697 | 1.500 | 289 | 107.215 | 386 | 1.558 |
| C. Passività finanziarie | 1.167.041 | 88.550 | 26.382 | 3.561.553 | 40.167 | 127.071 |
| C.1 Debiti verso banche | 275.685 | 33.222 | 1.155 | 927.825 | 850 | 34.537 |
| C.2 Debiti verso clientela | 891.356 | 55.328 | 25.227 | 2.526.820 | 39.317 | 92.534 |
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | 66.197 | - | - |
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | 40.711 | - | - |
| D. Altre passività | 26.927 | 32 | - | 379.518 | - | 58 |
| E. Derivati finanziari | 1.744.918 | 31.141 | 21.125 | 2.711.260 | 3.993 | 131.831 |
| - Opzioni | 110.791 | - | 81 | 252 | - | - |
| + Posizioni lunghe | 55.566 | - | 81 | 252 | - | - |
| + Posizioni corte | 55.225 | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | 1.634.127 | 31.141 | 21.044 | 2.711.008 | 3.993 | 131.831 |
| + Posizioni lunghe | 969.795 | 19.753 | 9.031 | 13.754 | 2.427 | 67.621 |
| + Posizioni corte | 664.332 | 11.388 | 12.013 | 2.697.254 | 1.566 | 64.210 |
| Totale attività | 1.937.406 | 96.953 | 38.537 | 6.778.228 | 41.680 | 193.315 |
| Totale passività | 1.913.525 | 99.970 | 38.395 | 6.638.325 | 41.733 | 191.339 |
| Sbilancio (+/-) | 23.881 | (3.017) | 142 | 139.903 | (53) | 1.976 |

Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR suddivisi tra le operazioni esplicitamente previste dalla precedente tabella 1 e le altre operazioni su cui viene comunque effettuato il calcolo.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Titoli di debito | 579 |
| Titoli di capitale | 559 |
| Sbilancio restanti attività e passività | 21.208 |
| Derivati finanziari | 30.467 |
| - Opzioni | – |
| + Posizioni lunghe | 642 |
| + Posizioni corte | 320 |
| - Altri derivati | 30.467 |
| + Posizioni lunghe | 32.884 |
| + Posizioni corte | 7.170 |
| Globale operazioni tab. 1 | 1.761 |
| - Interest Rate Swap | 1 |
| + Posizioni lunghe | 1 |
| + Posizioni corte | – |
| Globale | 1.760 |
| Dettaglio delle principali valute | |
| Dollari USA | 1.028 |
| Sterline | 18 |
| Yen giapponesi | 12 |
| Franchi svizzeri | 819 |
| Dollari canadesi | 1 |
| Altre valute | 4 |
| Globale | 1.760 |
| Posizione in cambi di natura strutturale | 1.128 |
Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.
| (dati in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Medio | 2.868 |
| Minimo | 485 |
| Massimo | 4.465 |
Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di cambio in ciascuno dei dodici mesi del 2023.
| Gennaio | 3.124 |
|---|---|
| Febbraio | 3.393 |
| Marzo | 3.577 |
| Aprile | 4.208 |
| Maggio | 3.914 |
| Giugno | 3.300 |
| Luglio | 3.061 |
| Agosto | 2.979 |
| Settembre | 2.705 |
| Ottobre | 1.024 |
| Novembre | 1.097 |
| Dicembre | 2.138 |


| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | Over the counter | |||||||
| Attività | Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | ||||||
| sottostanti/Tipologie derivati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse |
- | - | 530.840 | - | - | - | 1.465.683 | - |
| a) Opzioni | - | - | 83.076 | - | - | - | 46.345 | - |
| b) Swap | - | - | 447.764 | - | - | - | 1.419.338 | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
- | - | 106.858 | - | - | - | 108.818 | - |
| a) Opzioni | - | - | 106.858 | - | - | - | 108.818 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Valute e oro | - | - | 3.928.900 | - | - | - | 4.615.949 | - |
| a) Opzioni | - | - | 145.073 | - | - | - | 155.572 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | 3.783.827 | - | - | - | 4.460.377 | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Merci | - | - | 29.853 | - | - | - | 54.242 | - |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 4.596.451 | - | - | - | 6.244.692 | - |

| Totale 31/12/2023 | Totale 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | Over the counter | Mercati | ||||||
| Tipologie derivati | Controparti centrali |
Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | ||||
| Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | ||
| 1. Fair value positivo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | 3.057 | - | - | - | 4.116 | - |
| b) Interest rate swap | - | - | 7.469 | - | - | - | 15.291 | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | 11.977 | - | - | - | 42.182 | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | 214 | - | - | - | 1.772 | - |
| Totale | - | - | 22.717 | - | - | - | 63.361 | - |
| 2. Fair value negativo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | 2.444 | - | - | - | 3.446 | - |
| b) Interest rate swap | - | - | 6.235 | - | - | - | 13.282 | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | 60.703 | - | - | - | 97.416 | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | 195 | - | - | - | 1.727 | - |
| Totale | - | - | 69.577 | - | - | - | 115.871 | - |

Nota Integrativa consolidata – Parte E

| Altre società | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | finanziarie | Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | 270.216 | 224 | 260.401 |
| - fair value positivo | - | 7.334 | - | 1.035 |
| - fair value negativo | - | 1.016 | 4 | 6.098 |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | 106.858 | - | - |
| - fair value positivo | - | 661 | - | - |
| - fair value negativo | - | 68 | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | 3.342.309 | 7.522 | 579.069 |
| - fair value positivo | - | 4.749 | 24 | 8.701 |
| - fair value negativo | - | 58.499 | 55 | 3.642 |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | 14.926 | - | 14.926 |
| - fair value positivo | - | 155 | - | 58 |
| - fair value negativo | - | 50 | - | 145 |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| Sottostanti/Vita residua | Fino a 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 212.086 | 239.056 | 79.698 | 530.840 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | 106.858 | - | - | 106.858 |
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 3.911.896 | 17.004 | - | 3.928.900 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 29.853 | - | - | 29.853 |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2023 |
4.260.693 | 256.060 | 79.698 4.596.451 | |
| Totale 31/12/2022 |
5.777.168 | 410.424 | 57.100 6.244.692 |
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi.
Il Gruppo in sede di prima applicazione del principio IFRS 9 ha esercitato l'opzione prevista dal principio di continuare ad applicare integralmente le regole dello IAS 39 per ogni tipologia di operazione di coperture (micro e macro). Pertanto, non trovano applicazione le previsioni dell'IFRS 9 in tema di copertura.
Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa. Per la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, importi non significativi di crediti erogati aventi caratteristiche omogenee sono normalmente coperti contro il rischio di oscillazione dei tassi mediante stipulazione di contratti di IRS (interest rate swap) per il tramite della Capogruppo. L'attività di copertura del rischio tasso di interesse si pone come obiettivo di riallineare le differenze tra il portafoglio bancario dalle variazioni di fair value degli impieghi verso clientela causati dai movimenti nella curva dei tassi di interesse (rischio tasso).
I derivati non sono quotati su mercati regolamentati, ma negoziati nell'ambito di circuiti OTC.
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di copertura dei flussi finanziari.
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di copertura di investimenti esteri.
In linea generale, nell'ipotesi di copertura di «tipo fair value hedge», le fonti dell'inefficacia di una relazione di copertura, durante il relativo periodo di validità, sono riconducibili a:
Nel corso dell'esercizio non sono stati rilevati elementi che abbiano determinato l'inefficacia delle coperture con conseguente valutazione in merito alla possibilità di continuare ad applicare le regole di hedge accounting.
Nel corso dell'esercizio il gruppo non ha utilizzato coperture dinamiche, così come definite dall'IFRS 7, paragrafo 23C.


Il gruppo Banca Popolare di Sondrio ha attualmente in essere coperture contabili, di tipo macro fair value hedge, su impieghi a tasso fisso tramite l'utilizzo di IRS plain vanilla per la copertura del rischio tasso per tutta la durata del sottostante.
Il portafoglio di impieghi a tasso fisso oggetto di copertura è di tipo aperto, ovvero è costituito dinamicamente dagli strumenti a tasso fisso gestiti a livello aggregato tramite i derivati di copertura stipulati nel tempo.
L'efficacia della copertura Macro Fair Value Hedge (MFVH) sugli impieghi a tasso fisso è periodicamente verificata sulla base di specifici test prospettici e retrospettivi. Il test prospettico mira a verificare che per ogni intervallo temporale definito dalla banca, la sensitivity delle operazioni di copertura sottoscritte (approssimate dal «meta-mutuo» sviluppato sulla base della gamba fissa del derivato) sia inferiore rispetto alla sensitivity dei mutui coperti. Si intende in tal modo accertare che gli strumenti derivati sottoscritti per finalità di copertura non creino fenomeno di sovra-copertura («overhedging») per specifici intervalli di scadenze. I test retrospettivi invece da un lato mirano a verificare che all'interno del perimetro di copertura potenziale si individui un sottoportafoglio e che questo sottoinsieme presenti un Delta Present Value superiore al Delta Present Value del meta-mutuo dall'altro lato si verifica periodicamente, durante tutta la vita dell'operazione, che il rapporto tra la variazione di fair value dell'elemento coperto rispetto allo strumento di copertura è compreso nel range 80%-125%.
Anche per la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, i crediti sono coperti contro il rischio di oscillazione dei tassi mediante stipulazione di contratti di IRS.
Nota Integrativa consolidata – Parte E

| Totale 31/12/2023 | Totale 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | ||||||||
| Senza controparti centrali Senza controparti centrali |
||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse |
- | - | 64.002 | - | - | - | 102.717 | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | 64.002 | - | - | - | 102.717 | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 64.002 | - | - | - | 102.717 | - |

Nota Integrativa consolidata – Parte E
| Fair value positivo e negativo | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2023 | Totale 31/12/2022 | |||||||||||
| Over the counter | Over the counter | Totale | Totale | |||||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | 31/12/2022 | ||||||||||
| Tipologie derivati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
||||
| Fair value positivo |
||||||||||||
| a) Opzioni | - | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| b) Interest rate swap |
- | - 1 |
- | - | - 248 |
- | - | - | ||||
| c) Cross currency swap |
- | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| d) Equity swap |
- | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| e) Forward | - | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| f) Futures | - | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| g) Altri | - | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| Totale | - | - 1 |
- | - | - 248 |
- | - | - | ||||
| Fair value negativo |
||||||||||||
| a) Opzioni | - | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| b) Interest rate swap |
- | - 1.924 |
- | - | - 227 |
- | - | - | ||||
| c) Cross currency swap |
- | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| d) Equity swap |
- | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| e) Forward | - | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| f) Futures | - | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| g) Altri | - | - - |
- | - | - - |
- | - | - | ||||
| Totale | - | - 1.924 |
- | - | - 227 |
- | - | - |

| Attività sottostanti centrali Banche finanziarie Altri soggetti Contratti non rientranti in accordi di compensazione 1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale - 64.002 - - - fair value positivo - 1 - - - fair value negativo - 1.924 - - 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 3) Valute e oro - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 4) Merci - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 5) Altri - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - Contratti rientranti in accordi di compensazione 1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 3) Valute e oro - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - - 4) Merci - valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - |
Controparti | Altre società | |||
|---|---|---|---|---|---|
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 5) Altri - - - - |
|||||
| - valore nozionale - - - - |
|||||
| - fair value positivo - - - - |
|||||
| - fair value negativo - - - - |


| Sottostanti/Vita residua | Fino a 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 4.696 | 21.879 | 37.427 | 64.002 | |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | - | - | - | - | |
| A.3 Derivati finanziari su valute ed oro | - | - | - | - | |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - | |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2023 | 4.696 | 21.879 | 37.427 | 64.002 |
| Totale | 31/12/2022 | 54.504 | 18.176 | 30.037 | 102.717 |
La fattispecie non è presente per il Gruppo; si omettono pertanto le relative tabelle.
La fattispecie non è presente per il Gruppo; si omettono pertanto le relative tabelle.
La fattispecie non è presente per il Gruppo; si omettono pertanto le relative tabelle.
La fattispecie non è presente per il Gruppo; si omettono pertanto le relative tabelle.

| Controparti | Altre società | |||
|---|---|---|---|---|
| centrali | Banche | finanziarie | Altri soggetti | |
| A. Derivati finanziari | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | 334.217 | 224 | 260.401 |
| - fair value netto positivo | - | 7.335 | - | 1.035 |
| - fair value netto negativo | - | 2.940 | 4 | 6.098 |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | 106.858 | - | - |
| - fair value netto positivo | - | 661 | - | - |
| - fair value netto negativo | - | 68 | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | 3.342.309 | 7.522 | 579.069 |
| - fair value netto positivo | - | 4.749 | 24 | 8.701 |
| - fair value netto negativo | - | 58.499 | 55 | 3.642 |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | 14.926 | - | 14.926 |
| - fair value netto positivo | - | 155 | - | 58 |
| - fair value netto negativo | - | 50 | - | 145 |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value netto positivo | - | - | - | - |
| - fair value netto negativo | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||
| 1) Acquisto protezione | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value netto positivo | - | - | - | - |
| - fair value netto negativo | - | - | - | - |
| 2) Vendita protezione | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value netto positivo | - | - | - | - |
| - fair value netto negativo | - | - | - | - |


Per la Capogruppo si rimanda a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.
La strategia generale di gestione del rischio di liquidità del Gruppo, caratterizzata da una contenuta propensione al rischio, si manifesta nella scelta di privilegiare, in ottica prudenziale, l'equilibrio della struttura per scadenze di attivo e passivo rispetto al perseguimento di crescenti livelli di redditività.
Il fabbisogno di liquidità prospettico è attentamente monitorato in modo da consentire, attraverso tempestivi interventi operati sui mercati, le pertinenti sistemazioni.
In tale ambito la Capogruppo svolge nei confronti delle controllate una funzione di controparte preferenziale sia nel reperimento di fondi sia nelle operazioni di impiego di eventuali eccedenze di liquidità.
Le riserve di liquidità in forma di attività stanziabili presso la Banca Centrale Europea sono detenute in parte preponderante presso la Capogruppo; il valore totale delle attività in parola, al netto degli scarti di garanzia, ammonta a 17.489 milioni di euro, 7.281 erano liberi e 10.208 utilizzati a garanzia o a pegno (tra cui 4.622 milioni di Crediti A.Ba.Co.).
Il portafoglio della controllata Banca della Nuova Terra spa è costituito da titoli emessi dallo stato italiano e caratterizzati da un elevato grado di liquidità. Circa la controllata elvetica, essa detiene un portafoglio obbligazionario composto principalmente da titoli stanziabili presso la propria Banca Centrale.
La Capogruppo svolge un monitoraggio quotidiano del rischio di liquidità a livello consolidato. Le controllate lo presidiano attraverso l'impiego di strumenti di monitoraggio adeguati in rilevazione all'operatività svolta; per quanto attiene alla controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA essi sono conformi alle prescrizioni della vigilanza elvetica.
Si sottolinea che l'informativa di seguito fornita è conforme a quanto previsto dall'IFRS 7.39.

| Da oltre 1 | Da oltre 7 | Da oltre 15 | Da oltre 1 | Da oltre 3 | Da oltre 6 | Da oltre 1 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| giorno a 7 | giorni a 15 | giorni a 1 | mese fino | mesi fino a | mesi fino a | anno fino a | Durata | |||
| Voci/ Scaglioni temporali Attività per cassa |
A vista 4.705.918 |
giorni 513.649 |
giorni 1.216.683 |
mese 1.487.280 |
3 mesi 2.730.469 |
6 mesi 2.033.110 |
1 anno | 4.616.144 14.573.832 11.535.283 | 5 anni Oltre 5 anni | Indeterminata 359.438 |
| A.1 Titoli di Stato | 89 | 49.995 | 50.238 | 39.518 | 121.547 | 357.215 | 2.122.528 | 3.715.450 | 4.626.000 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | 9.328 | - | 135 | 45.531 | 69.169 | 151.959 | 286.673 | 2.136.139 | 838.307 | - |
| A.3 Quote OICR | 294.198 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 4.402.303 | 463.654 | 1.166.310 | 1.402.231 | 2.539.753 | 1.523.936 | 2.206.943 | 8.722.243 | 6.070.976 | 359.438 |
| - Banche | 49.799 | 16.042 | 11.471 | 368 | 80.558 | 10.292 | 57.210 | - | - | 322.403 |
| - Clientela | 4.352.504 | 447.612 | 1.154.839 | 1.401.863 | 2.459.195 | 1.513.644 | 2.149.733 | 8.722.243 | 6.070.976 | 37.035 |
| Passività per cassa | 29.513.486 | 2.277.035 | 1.041.008 | 2.712.351 | 2.430.180 | 1.019.969 | 4.798.930 | 3.140.709 | 604.574 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 28.294.380 | 114.562 | 516.100 | 1.167.373 | 780.932 | 426.488 | 705.528 | 175 | - | - |
| - Banche | 447.144 | 6.032 | 8.008 | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 27.847.236 | 108.530 | 508.092 | 1.167.373 | 780.932 | 426.488 | 705.528 | 175 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | 92.947 | - | 10.279 | 894 | 16.760 | 585.438 | 285.492 | 3.017.668 | 508.891 | - |
| B.3 Altre passività | 1.126.159 | 2.162.473 | 514.629 | 1.544.084 | 1.632.488 | 8.043 | 3.807.910 | 122.866 | 95.683 | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | 9.428.153 | 1.210.201 | 731.689 | 5.417.101 | 954.819 | 1.631.800 | 3.090.821 | 886.281 | 1.030.631 | - |
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
- | 1.193.151 | 692.781 | 2.029.417 | 363.617 | 419.068 | 135.979 | 514.447 | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | 756.782 | 582.291 | 1.937.466 | 181.235 | 307.818 | 66.402 | 7.176 | - | - |
| - Posizioni corte | - | 436.369 | 110.490 | 91.951 | 182.382 | 111.250 | 69.577 | 507.271 | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
16.193 | - | - | - | 148 | 109 | 70 | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | 8.851 | - | - | - | 148 | 109 | 47 | - | - | - |
| - Posizioni corte | 7.342 | - | - | - | - | - | 23 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi | 9.411.960 | 17.050 | 38.908 | 3.387.684 | 591.054 | 1.212.623 | 2.954.772 | 371.834 | 1.030.631 | - |
| - Posizioni lunghe | 51.408 | 14.133 | 32.995 | 3.333.417 | 472.452 | 1.085.167 | 2.928.195 | 337.655 | 1.030.631 | - |
| - Posizioni corte | 9.360.552 | 2.917 | 5.913 | 54.267 | 118.602 | 127.456 | 26.577 | 34.179 | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nella voce B.1 – Depositi e conti correnti sono indicati i debiti verso banche e clientela allocati alle specifiche voci di bilancio.
La distribuzione temporale è determinata con riferimento alla vita residua delle attività e delle passività, come differenza tra la data del bilancio e la scadenza delle singole operazioni. In presenza di piani di ammortamento si è tenuto conto della vita residua delle singole rate. Le quote di O.I.C.R. sono convenzionalmente collocate nella fascia «a vista». Il deposito presso Banca d'Italia per riserva obbligatoria è esposto tra i crediti verso banche con durata indeterminata. I crediti deteriorati per cui siano disponibili previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate dal gruppo ai fini delle valutazioni di bilancio sono collocati nelle pertinenti fasce temporali. Nella voce impegni irrevocabili a erogare fondi sono

Nota Integrativa consolidata – Parte E

rappresentati tutti gli impegni irrevocabili a utilizzo certo o incerto relativi a linee di cassa accordate a banche e clientela.
| Da oltre 1 | Da oltre 7 | Da oltre 15 | Da oltre 1 | Da oltre 3 | Da oltre 6 | Da oltre 1 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | giorno a 7 giorni |
giorni a 15 giorni |
giorni a 1 mese |
mese fino 3 mesi |
mesi fino a 6 mesi |
mesi fino a 1 anno |
anno fino a | 5 anni Oltre 5 anni | Durata Indeterminata |
| Attività per cassa | 388.338 | 398.168 | 166.805 | 131.636 | 410.114 | 496.053 | 879.667 | 2.929.660 | 1.276.736 | 2.348 |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | 6.341 | - | 2.687 | 3.609 | - | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | 902 | - | 9.498 | 3.758 | - | - |
| A.3 Quote OICR | 36.721 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 351.617 | 398.168 | 166.805 | 131.636 | 402.871 | 496.053 | 867.482 | 2.922.293 | 1.276.736 | 2.348 |
| - Banche | 127.929 | 261.294 | 56.087 | 35.327 | 22.864 | 21.006 | 90.887 | 25.339 | - | - |
| - Clientela | 223.688 | 136.874 | 110.718 | 96.309 | 380.007 | 475.047 | 776.595 | 2.896.954 | 1.276.736 | 2.348 |
| Passività per cassa | 3.038.088 | 117.150 | 233.064 | 231.343 | 244.514 | 136.265 | 194.137 | 332.726 | 417.265 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 2.848.390 | 117.066 | 232.920 | 138.765 | 209.400 | 123.011 | 180.734 | 281.459 | 415.700 | - |
| - Banche | 92.848 | 93.412 | 162.753 | 13.598 | 25.253 | 16.203 | 31.115 | 281.005 | 415.700 | - |
| - Clientela | 2.755.542 | 23.654 | 70.167 | 125.167 | 184.147 | 106.808 | 149.619 | 454 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | 50 | 22 | 22 | - | 5 | 173 | 13.284 | 50.753 | 1.565 | - |
| B.3 Altre passività | 189.648 | 62 | 122 | 92.578 | 35.109 | 13.081 | 119 | 514 | - | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | 107.629 | 516.765 | 757.870 | 2.568.319 | 429.039 | 227.798 | 134.469 | 14.308 | - | - |
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
- | 516.582 | 757.289 | 2.567.782 | 427.533 | 227.798 | 134.465 | 14.308 | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | 253.490 | 139.902 | 339.992 | 214.026 | 115.619 | 68.843 | 7.154 | - | - |
| - Posizioni corte | - | 263.092 | 617.387 | 2.227.790 | 213.507 | 112.179 | 65.622 | 7.154 | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
15 | - | - | 2 | 2 | - | 4 | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | 9 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 6 | - | - | 2 | 2 | - | 4 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | 29.386 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | 14.693 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 14.693 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi | 78.228 | 183 | 581 | 535 | 1.504 | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | 38.673 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 39.555 | 183 | 581 | 535 | 1.504 | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

Le operazioni di auto-cartolarizzazione di crediti sono operazioni realizzate con l'obiettivo di conseguire il miglioramento della gestione del rischio di liquidità, attraverso l'ottimizzazione dell'ammontare degli attivi immediatamente disponibili per sopperire fabbisogni di liquidità. La sottoscrizione diretta ed integrale da parte della Capogruppo dei titoli emessi dai veicoli, pur non permettendo di ottenere liquidità diretta dal mercato, consente comunque di disporre di titoli utilizzabili per operazioni di rifinanziamento presso la BCE e per operazioni di pronti contro termine sul mercato, migliorando il margine di sicurezza a fronte del rischio di liquidità della capogruppo. Tali operazioni di cessione non hanno generato alcun impatto sul bilancio: i crediti continuano ad essere evidenziati nelle voci dell'attivo, mentre non sono rappresentati i titoli sottoscritti.
In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla Capogruppo un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito della gestione della raccolta interbancaria a medio e lungo termine. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari pari a € 1.554 milioni, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita. L'operazione ha previsto l'emissione da parte della SPV, il 16 giugno 2023, di tre tranche di titoli per € 1.576 milioni:
I titoli sopraesposti sono dotati di rating A attribuitogli dalle agenzie di rating Standard & Poor's e DBRS Morningstar. In data 30 giugno 2023, le classi hanno avuto altresì l'eleggibilità BCE.
I titoli senior, mezzanine e junior sono stati sottoscritti dalla Banca Popolare di Sondrio, pertanto non si è proceduto ad effettuare alcuna "derecognition" dal bilancio dei crediti. La Banca ha mantenuto, infatti, il rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato ed i relativi benefici, conseguentemente, nel bilancio separato della banca originator i crediti continuano a rimanere iscritti in bilancio, come "Attività cedute e non cancellate"; il corrispettivo incassato dalla cessione viene rilevato in contropartita di un debito verso la società veicolo, al netto dei titoli sottoscritti dalla banca stessa.
L'operazione prevede, per un periodo predefinito, la possibilità per la banca di cedere alla società veicolo ulteriori portafogli di finanziamenti a SME (cosiddetto periodo di revolving) che si finanzierebbe tramite gli incassi dei crediti inclusi nei portafogli acquistati, ovvero tramite gli ulteriori tiraggi dei titoli ABS a suo tempo emessi e integralmente sottoscritti (struttura cosiddetta partly paid). Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Capogruppo di uno strumento in grado di allungare le scadenze della raccolta e pertanto rafforzare la correlazione tra quest'ultima e la massa degli impieghi a medio/lungo termine nonché quella di potenzialmente utilizzare parte di tali titoli per poter diversificare le fonti di provvista a lunga scadenza.
È stato predisposto un complesso ed articolato processo atto a soddisfare i dettami normativi, consentendo, in particolare, il calcolo e il monitoraggio dei test di legge e contrattuali, la verifica del rispetto dei requisiti di idoneità degli attivi ceduti, la redazione della reportistica chiesta dalla normativa e dalle agenzie di rating e l'adempimento di tutte le attività di controllo. Nello specifico si cita, tra le varie controparti a vario titolo coinvolte, la società di revisione indipendente BDO Italia Spa, in qualità di «asset monitor», deputata alle verifiche dei test regolamentari. La Capogruppo svolge per conto della società veicolo Centro delle Alpi SME srl l'attività di «servicer» ossia il servizio di gestione, amministrazione e incasso dei mutui; agisce per conto della società veicolo ma è la sola controparte dei clienti e, a fronte di tale servizio, vengono incassate le commissioni di servicing.
Al 31 dicembre 2023 il valore dei titoli in essere sottoscritti dalla Capogruppo è pari a 949 milioni per i titoli senior, a 307 milioni per i titoli mezzanine e a 142 milioni per i titoli junior.


Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, malfunzionamento e indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel perimetro del rischio operativo sono ricompresi i rischi legali (inclusi rischi di condotta) e il rischio informatico, mentre sono esclusi i rischi strategici e di reputazione.
Nell'ambito della «Sezione 5 – Rischi operativi» del Bilancio Individuale della Capogruppo Banca Popolare di Sondrio è descritto il sistema di gestione del rischio operativo adottato a livello di Gruppo, il quale è recepito e applicato dalle Società Controllate secondo un principio di proporzionalità rispetto alla natura e tipologia di attività svolta e alle relative caratteristiche dimensionali.
Si rinvia alla sopracitata Sezione del Bilancio Individuale della Capogruppo Banca Popolare di Sondrio anche per quanto attiene alle misure messe in atto nel corso dell'esercizio ai fini della gestione dei rischi operativi riconducibili all'emergenza pandemica Covid-19.
Gli impatti più significativi in termini assoluti sono in prevalenza rappresentati da manifestazioni di perdita riconducibili a errori/carenze nell'ambito dei rapporti posti in essere con controparti diverse da clientela, contestata violazione di obblighi normativi/contrattuali e adozione di prassi commerciali e di mercato improprie. Tali fattispecie di perdita si configurano prevalentemente quali accantonamenti a carattere prudenziale appostati a Fondo Rischi e Oneri a fronte di procedimenti giudiziari/pretese risarcitorie nei confronti delle società del Gruppo.
Concorrono inoltre all'ammontare complessivo di perdita gli esborsi derivanti da fenomeni di natura esogena, di norma oggetto di mitigazione tramite dedicate polizze assicurative, quali rapine/scassi ATM e frodi perpetrate da soggetti esterni (es. servizi di pagamento), nonché le perdite riconducibili a errori/ritardi nello svolgimento dell'operatività, disfunzioni dei sistemi e interruzioni dell'operatività.
Tra le manifestazioni economiche ascrivibili ad azioni illecite di soggetti terzi, di particolare rilievo nel corso dell'esercizio la manifestazione di rischio legale riconducibile a procedimento di sequestro di portafoglio di crediti di imposta connessi a bonus fiscali di efficientamento energetico oggetto di acquisito nel 2021, conseguente alla contestazione alla controparte cedente di reati di natura penale; evento che ha condotto all'appostamento, in via prudenziale, a Fondo Rischi e Oneri di un accantonamento a fronte di fenomenologie di truffa potenzialmente compromettenti l'utilizzo dei crediti derivanti da superbonus/ecobonus e altri bonus fiscali edilizi.
Di seguito viene fornita una rappresentazione tabellare delle perdite operative contabilizzate dal Gruppo negli ultimi cinque esercizi (2019–2023), nell'ambito del processo di Loss Data Collection, secondo lo schema di classificazione regolamentare delle tipologie di eventi di rischio operativo (Event Type):

all'applicazione di leggi, codici, norme di comportamento e obblighi professionali verso clienti ovvero dovuti a vizi nella natura o nelle caratteristiche di prodotti, servizi e modelli.
| Event Type | Numerosità degli eventi di perdita operativa (%) |
Impatti degli eventi di perdita operativa (%) |
|---|---|---|
| - Frode interna | 0,10 | 0,09 |
| - Frode esterna | 16,30 | 13,45 |
| - Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro | 0,47 | 0,45 |
| - Clientela, prodotti e prassi professionali | 30,10 | 32,65 |
| - Danni da eventi esterni | 9,11 | 0,79 |
| - Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi | 0,73 | 4,18 |
| - Esecuzione, consegna e gestione dei processi | 43,19 | 48,39 |
| Totale | 100,00 | 100,00 |



La Consob con comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011 ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.
Al riguardo si precisa che l'esposizione complessiva del Gruppo bancario al 31 dicembre 2023 ammontava a € 11.429 milioni ed era così articolata:
Nella Tabella seguente si riporta il valore di bilancio della sola esposizione in titoli di debito, complessivamente detenuta dal Gruppo nei confronti degli Stati sovrani al 31 dicembre 2023, per portafoglio.
| Attività finanziarie valutate | Attività finanziarie valutate al | Attività finanziarie | ||
|---|---|---|---|---|
| al fair value con impatto sul | fair value con impatto sulla | valutate al costo | Valore di | |
| (in migliaia di euro) | conto economico | redditività complessiva | ammortizzato | Bilancio |
| Titoli di Stato | ||||
| Italia | – | 1.479.931 | 5.456.227 | 6.936.158 |
| Francia | – | 300.498 | 834.928 | 1.135.426 |
| Spagna | – | 351.602 | 1.075.357 | 1.426.959 |
| Germania | – | 226.437 | 784.521 | 1.010.958 |
| Austria | – | 49.697 | 50.472 | 100.169 |
| Olanda | – | 100.167 | 50.298 | 150.465 |
| Altri Titoli verso enti pubblici | ||||
| - Italia | – | 4.870 | 132.138 | 137.008 |
| - Altri | 37.252 | 54.568 | 121.864 | 213.684 |
| Totale | 37.252 | 2.567.770 | 8.505.806 | 11.110.827 |
Nella Tabella non sono inclusi i titoli delle cartolarizzazioni assistiti da GACS.
Con riferimento alle esposizioni in titoli di stato nella tabella seguente vengono fornite informazioni relativamente alla scadenza, per portafoglio:
| (in migliaia di euro) | Fino ad 1 anno | da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Voce 30) |
632.989 | 1.323.140 | 552.203 | 2.508.332 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Voce 40) |
1.740.732 | 2.389.918 | 4.121.153 | 8.251.803 |

Il buon andamento del sistema bancario è una esigenza di interesse pubblico irrinunciabile e la solvibilità e affidabilità delle banche presuppone il mantenimento di adeguate risorse patrimoniali. Risorse che devono permettere al Gruppo l'assorbimento di eventuali perdite senza pregiudicare le ragioni dei depositanti ma la cui consistenza concorre alla reputazione della istituzione stessa.
La Banca Popolare di Sondrio come capogruppo svolge l'attività di coordinamento e di indirizzo sulle società appartenenti al gruppo preoccupandosi dell'adeguatezza del patrimonio di ogni singola controllata e impostando eventuali linee da adottare. Le dimensioni patrimoniali del Gruppo sono costantemente verificate e portate periodicamente all'attenzione degli Amministratori e Organi di controllo.
La necessità di una adeguata dotazione patrimoniale è stata resa ancora più stringente dalla crisi e dagli interventi degli Organi di Vigilanza che ormai sono di livello sopranazionale.
La crisi economico/finanziaria ha portato in primo piano l'importanza del patrimonio delle banche, a causa delle consistenti perdite registrate, dell'esplosione delle perdite attese indotte dalla recessione e dal deterioramento della qualità del credito e dalle incertezze sulla valutazione degli attivi, esigenza resa ancor più attuale dalle tensioni in corso legate al persistere su livelli elevati dell'inflazione, al conflitto russoucraino, alla crisi energetica e ultime le tensioni in Medio Oriente. Senza dimenticare, al contempo, la necessità di sostenere l'economia al fine di stimolare la ripresa. I recenti avvenimenti che hanno interessato il sistema bancario ne sono la controprova. L'attenzione degli Organi di Vigilanza è sempre più focalizzata sulla adeguatezza patrimoniale delle istituzioni creditizie.
Il Gruppo ha sempre avuto una grande attenzione alla componente patrimoniale e alla definizione delle dimensioni della stessa, al fine di garantire un profilo patrimoniale adeguato alla propria dimensione e ai rischi assunti, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di vigilanza. Fedele alla propria origine di banca popolare, la Capogruppo ha individuato nella politica di patrimonializzazione lo strumento che, favorendo la creazione della figura socio/cliente, ha permesso di perseguire quella strategia di sviluppo autonomo che è nella volontà dell'Amministrazione.
Con delibera assembleare del 29 dicembre 2021, la Banca, in conformità con quanto previsto dalla Legge 24 marzo 2015 n. 33, ha provveduto alla trasformazione da società cooperativa per azioni a società per azioni. La trasformazione in Spa non ha fatto venire meno i principi fondanti che sono alla base dell'attività della Banca.
La storia della banca è pertanto caratterizzata da periodici aumenti di capitale, in forme semplici e trasparenti nelle modalità tecniche, in modo che il corpo sociale percepisca con immediatezza gli estremi delle operazioni. In questa ottica non si è mai ricorsi all'emissione di strumenti innovativi di capitale e i ripetuti aumenti hanno sempre avuto corali adesioni.
I mezzi finanziari raccolti con tali operazioni, unitamente agli accantonamenti di utili effettuati in conformità dei dettati statutari hanno permesso al Gruppo di espandere in modo armonico la propria attività e di guardare con sufficiente tranquillità alle sfide future.
Va sottolineato come le criticità emerse sui mercati finanziari, soprattutto in materia di crediti verso clientela negli scorsi anni hanno influito negativamente sulla redditività delle banche e conseguentemente sull'autofinanziamento che in passato ha sempre contribuito in modo consistente alla patrimonializzazione degli istituti di credito. Le tensioni che hanno caratterizzato in anni recenti il sistema bancario e che hanno interessato vari istituti di credito non hanno ultimamente facilitato i progetti di rafforzamento dei mezzi propri anche per la banca nonostante il costante sviluppo operativo che proprio nell'ottica di fornire strumenti specialistici a sostegno dell'economia reale ha visto in questi ultimi anni particolarmente le acquisizioni di Factorit Spa, Banca della Nuova Terra Spa, Prestinuova Spa nonché l'incremento delle interessenze in società complementari a tale disegno. L'ultimo aumento di capitale ha avuto luogo nel 2014 in forma mista con l'incasso per la quota a pagamento di € 343 milioni.


L'adeguatezza patrimoniale è costantemente verificata e periodicamente portata all'attenzione della Direzione degli Organi Amministrativi e di controllo. Inoltre, in conformità della normativa CCRR e CRD, è valutata anche in rapporto alla capacità del Gruppo di resistere in situazioni di ipotetici eventi di stress in condizioni particolarmente avverse.
Si rinvia, oltre a quanto di seguito indicato, alla parte B del Passivo – sezioni 13 e 14 della presente nota integrativa dove viene fornita l'informativa sul patrimonio del Gruppo nelle sue varie componenti e consistenza.
| Elisioni e aggiustamenti |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | da consolidamento |
Totale |
| 1. Capitale | 1.360.161 | - | 10 | - | 1.360.171 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 78.949 | - | - | 78.949 | |
| 3. Riserve | 1.828.161 | (3.303) | 125.788 | 1.950.646 | |
| 4. Strumenti di capitale | - | ||||
| 5. Azioni proprie | (25.418) | - | - | (25.418) | |
| 6. Riserve da valutazione: | (17.869) | - | 197 | 1.450 | (16.222) |
| ˗ Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
64.246 | - | - | - | 64.246 |
| ˗ Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | ||||
| ˗ Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(32.558) | - | - | - | (32.558) |
| ˗ Attività materiali | 11.850 | 11.850 | |||
| ˗ Attività immateriali | - | ||||
| ˗ Copertura di investimenti esteri | - | ||||
| ˗ Copertura dei flussi finanziari | - | ||||
| ˗ Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | ||||
| ˗ Differenze di cambio | - | - | - | 1.455 | 1.455 |
| ˗ Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | ||||
| ˗ Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | ||||
| ˗ Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti |
(61.407) | - | 5 | - | (61.402) |
| ˗ Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto |
- | - | - | (5) | (5) |
| ˗ Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi |
- | ||||
| ˗ Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione |
- | ||||
| ˗ Leggi speciali di rivalutazione | - | 192 | - | 192 | |
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 437.873 | - | (49) | 23.338 | 461.162 |
| Totale | 3.661.857 | - | (3.145) | 150.576 | 3.809.288 |

| Consolidato prudenziale | assicurazione | Imprese di | Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/valori | Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
| 1. Titoli di debito | 7.362 | (36.408) | - | - | - | - | - | - | 7.362 | (36.408) |
| 2. Titoli di capitale | 68.454 | (4.209) | - | - | - | - | - | - | 68.454 | (4.209) |
| 3. Finanziamenti | - | (3.511) | - | - | - | - | - | - | - | (3.511) |
| 31/12/2023 | 75.816 | (44.128) | - | - | - | - | - | - | 75.816 | (44.128) |
| 31/12/2022 | 72.804 | (74.979) | - | - | - | - | - | - | 72.804 | (74.979) |
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
|---|---|---|---|
| 1. Esistenze iniziali | (71.024) | 68.849 | - |
| 2. Variazioni positive | 43.726 | 1.744 | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 43.667 | 1.744 | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | - | - | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | 59 | - | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (1.748) | (6.348) | (3.511) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (1.748) | (5.997) | (3.511) |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | - | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | - | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | (351) | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | (29.046) | 64.245 | (3.511) |
La riserva di valutazione relativa a piani a benefici definiti è negativa per € 61,402 milioni. L'importo deriva dalla contabilizzazione di utili e perdite attuariali e relative imposte.
L'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale è rappresentata nel documento «Informativa al Pubblico – Pillar 3 al 31 dicembre 2023» predisposto sulla base del dettato regolamentare costituito dalla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, emanata da Banca d'Italia, e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 del parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013 (CRR), e successivi aggiornamenti. Il documento riporta un'informativa consolidata ed è congiuntamente pubblicato con i documenti di bilancio sul sito della Capogruppo.


L'esercizio ha visto il perfezionamento della fusione per incorporazione della società Prima S.r.l in Immobiliare San Paolo S.r.l. La società Immobiliare San Paolo S.r.l deteneva fino alla data dell'operazione la partecipazione totalitaria dell'incorporanda (Prima S.r.l.). Tramite l'aggregazione delle due Società si è appunto inteso introdurre una semplificazione nella struttura del Gruppo. In data 27 luglio 2023 le due società hanno approvato il progetto di fusione e le rispettive situazioni patrimoniali al 30 giugno 2023.
Nel caso specifico trattasi di incorporazione di società interamente posseduta e quindi è stata applicata la procedura di fusione semplificata prevista dall'art. 2505 Codice Civile e non si è dato luogo alla determinazione di alcun rapporto di concambio. Alla data di efficacia della fusione tutte le azioni costituenti l'intero capitale sociale della società incorporanda detenute dall'unico socio sono state annullate senza alcun aumento di capitale da parte di Immobiliare San Paolo S.r.l..
Il 30 novembre è stato sottoscritto, fra Immobiliare San Paolo S.r.l. e Prima S.r.l, l'atto di fusione per incorporazione ed iscritto presso il Registro delle Imprese di Sondrio il 6 dicembre 2023.
A partire da tale data la fusione ha avuto efficacia giuridica ai sensi dell'art. 2504 bis, comma 2, Codice Civile. A partire dal 1° gennaio 2023 decorrono gli effetti contabili e fiscali ai fini delle imposte sui redditi ai sensi del punto 9 dell'art. 172 del D.P.R. 917/1986.
L'operazione rientra nella definizione di operazioni di aggregazioni fra società appartenenti al Gruppo (c.d. "business combination under common control")
Tali operazioni non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 e, sulla base delle Disposizioni della Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, vengono convenzionalmente riportate nella presente sezione. In tale contesto il Gruppo ha ritenuto che l'utilizzo del metodo pooling/continuità di valori come il metodo più appropriato nella contabilizzazione della fusione per incorporazione in Immobiliare San Paolo S.r.l. della Prima S.r.l.
Per effetto del suddetto metodo i valori di carico delle attività e passività rilevati nella situazione contabile della Prima S.r.l. alla data di fusione rimangono invariati e sono riflessi nel bilancio d'esercizio dell'entità che sopravvive alla fusione. Conseguentemente Immobiliare San Paolo S.r.l. ha incorporato il valore di carico delle attività e passività iscritte nella situazione contabile della Prima S.r.l., in applicazione del metodo del pooling/continuità di valori, alla data di ottenimento del controllo secondo il principio IFRS 10 che coincide con la data di efficacia giuridica della fusione, 30 novembre 2023.
A seguito dell'incorporazione della Prima S.r.l. si è quindi determinata l'iscrizione di un disavanzo di fusione pari a euro 0,051 milioni.

Non sono state realizzate operazioni di aggregazione aziendale dopo il 31 dicembre 2023 e fino alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato.
Nel corso dell'esercizio 2023 non sono state rilevate rettifiche relative ad aggregazioni aziendali verificatesi nello stesso esercizio o in esercizi precedenti.


Si riportano di seguito le informazioni sui compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche in coerenza di quanto previsto dal Principio contabile IAS 24.
I valori esposti con riferimento agli Amministratori (compreso l'emolumento riferibile all'Amministratore Delegato), ai Sindaci e agli altri Dirigenti con responsabilità strategica attengono agli emolumenti di competenza dell'esercizio, indipendentemente dalla loro corresponsione.
| Consiglio di Amministrazione |
Collegio Sindacale | Altri dirigenti con responsabilità strategiche |
|
|---|---|---|---|
| Emolumenti per la carica rivestita in Banca Popolare di Sondrio |
1.941 | 281 | 1.995 |
| Benefici non monetari | - | - | 181 |
| Bonus e altri incentivi | - | - | 817 |
| Altri compensi | 246 | 30 | 510 |
In conformità a quanto previsto dall'articolo 123-ter del Decreto Legislativo 58/1998 e successive modificazioni e dell'art. 84-quater del Regolamento Emittenti (delibera Consob n.11971/1999 e successive modificazioni), la banca ha provveduto a mettere a disposizione sia presso la sede sociale che sul proprio sito internet la «Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti». Per maggiori dettagli in merito ai compensi sopra esposti si rimanda a tale documento.
La banca, in attuazione di quanto previsto dal Regolamento emanato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12.3.2010 e successive modifiche, ha adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 11 novembre 2010 un proprio Regolamento interno per la gestione delle operazioni con parti correlate.
Tale regolamento è stato aggiornato da ultimo con delibere del Consiglio di Amministrazione del 31 marzo 2023 ed è pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo www. istituzionale.popso.it.
Per parte correlata si intende il soggetto che, in considerazione della posizione coperta, potrebbe esercitare sulla banca una influenza tale da poterne condizionare l'operatività favorendo, direttamente o indirettamente, i propri interessi personali.
Si è provveduto alla individuazione delle parti correlate così come definite dallo IAS 24 e dal sopra richiamato Regolamento CONSOB. Sono state considerate parti correlate:
Sono considerati familiari stretti: il coniuge non legalmente separato e il convivente more uxorio del soggetto; i figli e le persone a carico del soggetto, del coniuge non legalmente separato o del convivente more uxorio; i genitori del soggetto, i parenti di secondo grado dello stesso e le altre persone con lui conviventi.
Si presume sussistere una situazione di influenza notevole qualora si detenga, direttamente o indirettamente il 20% o una quota maggiore dei voti esercitabili nell'assemblea della partecipata, ovvero il 10% nel caso di società con azioni quotate in mercati regolamentati, a meno che non possa essere

chiaramente dimostrato il contrario.
I rapporti con le società partecipate rientrano nella normale operatività e riguardano prevalentemente conti correnti di corrispondenza, depositi e finanziamenti. Tali rapporti sono regolati in un'ottica di Gruppo e di norma in linea con le condizioni applicate alla Capogruppo sui mercati di riferimento e che possono discostarsi da quelli che la controllata potrebbe vedersi applicate agendo in modo autonomo.
Gli altri rapporti con le altre parti correlate, diverse dalle società partecipate, sono anch'essi regolati in base alle condizioni di mercato previste per le singole operazioni o allineati, se ve ne siano i presupposti alle condizioni applicate al personale dipendente.
Per le parti correlate che sono soggetti con funzioni di amministrazione, direzione, controllo per la concessione di affidamenti bancari viene applicata la particolare procedura deliberativa prevista dall'art. 136 del TUB che subordina l'operazione all'approvazione unanime del Consiglio di Amministrazione e al voto favorevole di tutti i componenti del Collegio Sindacale.
Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economico al 31 dicembre 2023 riferiti a parti correlate
come sopra definite sulla base di quanto previsto dallo IAS 24: (in migliaia di euro) Attività Passività Proventi Oneri Garanzie rilasciate e impegni Garanzie ricevute Amministratori 459 9.220 12 272 105 488 Sindaci 553 443 11 2 371 1.565 Direzione - 651 - 31 400 - Familiari 1.195 3.062 57 67 197 6.948 Collegate 661.127 103.029 11.549 1.468 114.710 612 Altre 9.779 1.622 80 - 1.117 - Totali 673.113 118.027 11.709 1.842 116.902 9.613
La voce altre ricomprende le posizioni verso Unipol Gruppo che esercita influenza notevole sul Gruppo. Le attività e passività si riferiscono principalmente alle voci 40 «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) crediti verso clientela» e 10 «Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) debiti verso clientela» e hanno un'incidenza percentuale rispettivamente del 1,55% e dello 0,31%. I proventi e gli oneri si riferiscono principalmente alle voci interessi e commissioni ed incidono rispettivamente del 0,52% e dello 0,21%.
L'esposizione verso società collegate è riferibile per € 136 milioni ad Arca Holding spa e € 402 milioni ad Alba Leasing spa.


Banca Popolare di Sondrio S.p.A., in qualità di Capogruppo, predispone l'annuale Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 37° aggiornamento, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art. 450 della CRR (Regolamento EU N.876/2019), dell'art. 123-ter, del D. Lgs 58/1998 e successive modificazioni, dell'art. 84-quater e Allegato 3A del Regolamento Emittenti Consob approvato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni e integrazioni.
Coerentemente con le politiche retributive approvate dall'Assemblea e nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazione e di incentivazione della Banca d'Italia si è proceduto alla definizione di un sistema retributivo variabile basato in parte su pagamenti in contanti e in parte attraverso l'assegnazione gratuita di azioni.
Il sistema è volto a favorire la competitività e il buon governo del Gruppo. La remunerazione, in particolare di coloro che rivestono ruoli rilevanti all'interno dell'organizzazione aziendale, tende ad attrarre e mantenere nell'azienda soggetti aventi professionalità e capacità adeguate alle esigenze dell'impresa. Al contempo, i sistemi retributivi sono definiti in coerenza con gli obiettivi e i valori aziendali, ivi inclusi gli obiettivi di finanza sostenibile che tengono conto, tra l'altro, dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), e con le strategie di lungo periodo e le politiche di prudente gestione del rischio della banca, ivi comprese le strategie di monitoraggio e gestione dei crediti deteriorati, coerentemente con quanto definito nell'ambito delle disposizioni sul processo di controllo prudenziale.
La circolare n. 285/2013 al fine di assicurare che i sistemi di remunerazione e incentivazione rispondano agli obiettivi fondamentali della regolamentazione: collegamento con i rischi, compatibilità con i livelli di capitale e liquidità, orientamento al medio-lungo termine, rispetto delle regole, prevede una serie di criteri che la componente variabile della remunerazione deve rispettare. In particolare, la componente variabile deve essere bilanciata, ovvero almeno il 50% della remunerazione variabile erogata al "Personale più rilevante" deve essere attribuita mediante l'assegnazione di azioni o strumenti finanziari ad esse collegati (ex art. 114-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58) e corrisposta mediante sistemi di pagamento a pronti ("up-front") o differiti per un periodo non inferiore ai 4-5 anni in modo da tenere conto dell'andamento nel tempo dei rischi assunti dalla banca (c.d. meccanismi di malus).
In ottemperanza delle sopraccitate disposizioni regolamentari, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha previsto:
˗ Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2023: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli strumenti. Il Piano 2023, previsto dalle Politiche retributive di Gruppo, è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione del 17 marzo 2023.
Quanto alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano 2023 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2023 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni. Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano 2023 si potrà concludere nel 2029. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.
˗ Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli

strumenti. In merito alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo 2023 - 2025 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2025 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni (2031). Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo, misurato al termine di valenza del piano industriale (2025) si potrà concludere nel 2031. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.
Per entrambi i piani (di breve e di lungo termine) l'assegnazione degli strumenti finanziari è funzionale all'autorizzazione da parte dell'Assemblea dei soci al Consiglio di amministrazione della banca per l'utilizzo delle azioni proprie già in carico. Il Piano incentivante 2023 e il Piano collegato al Sistema premiante di lungo periodo (2023 -2025), previsti dalle Politiche retributive di Gruppo, sono stati deliberati dal Consiglio di amministrazione del 17 marzo 2023. Alla data del 17 marzo 2023, il prezzo di mercato dell'azione della Banca Popolare di Sondrio, negoziata al Mercato Euronext Milan è risultato pari a 3,812 euro.
La determinazione della remunerazione variabile a breve termine riferita al 2022 ha comportato l'assegnazione, nel 2023, di n. 37.101 azioni Banca Popolare di Sondrio S.p.A..
Tenuto conto della pregressa giacenza di azioni proprie oltre alle consegne di azioni effettuate nel corso del 2023 avvenute nell'ambito dell'attuazione delle politiche di remunerazione e incentivazione, al 31 dicembre 2023 Banca Popolare di Sondrio possiede n. 3.669.363 azioni proprie.
Con riferimento al Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2023, la remunerazione variabile verrà deliberata ed erogata nel corso del 2024; in sede di presentazione del bilancio per l'esercizio 2023 si è provveduto ad effettuare una stima dell'esborso rilevando un accantonamento a conto economico in contropartita di patrimonio netto per la parte attribuibile in azioni per un importo pari a euro 0,8 milioni.
Con riferimento al Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025 l'esatta individuazione delle azioni da assegnare è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e alle determinazioni del Consiglio di amministrazione. Per l'esercizio 2023 si è provveduto a stimare la quota costo di competenza dell'anno contabilizzando un accantonamento a conto economico di euro 0,4 milioni in contropartita di patrimonio netto.
Per informazioni di dettaglio sui contenuti del Piano Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2023 e al Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025 si rinvia ai Documenti informativi redatti ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento Emittenti e dell'art. 114-bis del TUF a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Banca www.popso.it – Sito Istituzionale > Investor relations > Assemblea dei Soci.


L'informativa di settore è stata redatta in conformità al principio contabile IFRS 8 – Settori operativi.
Ciascun comparto è individuato in considerazione della natura dei prodotti e dei servizi offerti e della tipologia della clientela di riferimento, in modo da presentare al proprio interno caratteristiche adeguatamente omogenee sotto il profilo di rischio e di redditività.
La classificazione, pur rifacendosi alle linee di business previste dal metodo Standardizzato per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, trova sostanziale riscontro nelle prassi interne di suddivisione delle attività, utilizzate al fine di impostare le politiche aziendali e valutarne a consuntivo i risultati.
La distribuzione geografica si basa sulla distribuzione degli sportelli sul territorio nazionale e sulla Svizzera.
Vengono individuati e rendicontati i seguenti settori:
Gli schemi sottostanti riportano i risultati economici, al lordo delle imposte, riferiti agli esercizi 2023 e 2022 per ogni singolo settore.
Gli interessi attivi e passivi sono comprensivi di una componente figurativa, necessaria al fine di rilevare il contributo al margine finanziario fornito dal singolo settore.
La gestione di tale componente avviene mediante l'utilizzo di un tasso di trasferimento interno multiplo («pool di tesoreria»), differenziato in base a divisa e durata, che consente il riequilibrio tra attività e passività e che viene regolato all'interno del settore «struttura centrale».
Le spese amministrative di pertinenza dei vari settori, ove possibile, vengono attribuite direttamente; negli altri casi sono allocate mediante l'utilizzo di opportuni indicatori (driver), rappresentativi di massima della scala dimensionale dell'attività svolta.
Il raccordo con i dati di bilancio è ottenuto attraverso la colonna «riconciliazione».

| Voci | Imprese | Privati e altra clientela |
Settore titoli | Struttura centrale |
Totale | Riconciliazione | 31/12/2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Interessi attivi | 937.906 | 1.039.165 | - | 1.489.052 | 3.466.123 | -1.654.098 | 1.812.025 |
| Interessi passivi | -700.855 | -869.181 | - | -959.132 -2.529.168 | 1.654.098 | -875.070 | |
| Margine di interesse | 237.051 | 169.984 | - | 529.920 | 936.955 | - | 936.955 |
| Commissioni attive | 191.062 | 87.556 | 120.509 | 25.001 | 424.128 | -561 | 423.567 |
| Commissioni passive | -6.546 | -9.338 | -6.009 | 1.330 | -20.563 | -444 | -21.007 |
| Dividendi e proventi simili | 30 | - | - | 7.622 | 7.652 | - | 7.652 |
| Risultato netto attività negoziazione |
- | - | - | 112.979 | 112.979 | 2 | 112.981 |
| Risultato netto attività copertura |
- | - | - | -76 | -76 | - | -76 |
| Utili/perdite da cessione o riacquisto |
4.961 | -524 | - | 2.128 | 6.565 | - | 6.565 |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value |
-1.779 | 1.097 | - | 5.890 | 5.208 | - | 5.208 |
| Margine di intermediazione | 424.779 | 248.775 | 114.500 | 684.794 | 1.472.848 | -1.003 | 1.471.845 |
| Rettifiche di valore nette attività finanziarie |
-175.276 | -27.182 | - | 6.741 | -195.717 | - | -195.717 |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
249.503 | 221.593 | 114.500 | 691.535 | 1.277.131 | -1.003 | 1.276.128 |
| Spese amministrative | -132.624 | -191.008 | -62.094 | -171.042 | -556.768 | -65.390 | -622.158 |
| Accantonamenti netti e fondi per rischi e oneri |
-41.698 | -14.616 | - | -3.156 | -59.470 | - | -59.470 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali |
-10.417 | -15.229 | -5.057 | -23.133 | -53.836 | - | -53.836 |
| Rettifiche di valore nette su attività immateriali |
-4.815 | -6.846 | -2.245 | -4.741 | -18.647 | - | -18.647 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 4.432 | 2.598 | -40 | 28.179 | 35.169 | 66.393 | 101.562 |
| Utile/perdite delle partecipazioni |
- | - | - | 38.524 | 38.524 | - | 38.524 |
| Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali |
- | - | - | -2.288 | -2.288 | - | -2.288 |
| Utile/perdite da cessione di investimenti |
- | - | - | 469 | 469 | - | 469 |
| Risultato lordo | 64.381 | -3.508 | 45.064 | 554.347 | 660.284 | - | 660.284 |

Nota Integrativa consolidata – Parte L

| Voci | Imprese | Privati e altra clientela |
Settore titoli | Struttura centrale |
Totale | Riconciliazione | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Interessi attivi | 381.418 | 322.554 | - | 368.057 | 1.072.029 | -237.471 | 834.558 |
| Interessi passivi | -103.237 | -181.686 | - | -106.039 | -390.962 | 237.471 | -153.491 |
| Margine di interesse | 278.181 | 140.868 | - | 262.018 | 681.067 | - | 681.067 |
| Commissioni attive | 176.317 | 87.112 | 114.470 | 23.731 | 401.630 | -456 | 401.174 |
| Commissioni passive | -6.219 | -8.201 | -6.687 | 922 | -20.185 | -399 | -20.584 |
| Dividendi e proventi simili | 29 | - | - | 6.435 | 6.464 | - | 6.464 |
| Risultato netto attività negoziazione |
- | - | - | 28.404 | 28.404 | - | 28.404 |
| Risultato netto attività copertura |
- | - | - | -181 | -181 | - | -181 |
| Utili/perdite da cessione o riacquisto |
-63 | -454 | - | 41.342 | 40.825 | - | 40.825 |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value |
-7.443 | -3.017 | - | -57.128 | -67.588 | - | -67.588 |
| Margine di intermediazione | 440.802 | 216.308 | 107.783 | 305.543 1.070.436 | -855 | 1.069.581 | |
| Rettifiche di valore nette attività finanziarie |
-122.885 | -27.617 | - | 1.202 | -149.300 | - | -149.300 |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
317.917 | 188.691 | 107.783 | 306.745 | 921.136 | -855 | 920.281 |
| Spese amministrative | -125.664 | -179.210 | -57.107 | -163.189 | -525.170 | -55.073 | -580.243 |
| Accantonamenti netti e fondi per rischi e oneri |
-21.638 | -9.504 | - | -3.083 | -34.225 | - | -34.225 |
| Rettifiche di valore nette attività materiali |
-10.094 | -14.715 | -4.864 | -15.595 | -45.268 | - | -45.268 |
| Rettifiche di valore nette attività immateriali |
-4.502 | -6.382 | -2.073 | -4.255 | -17.212 | - | -17.212 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 3.578 | 2.657 | -181 | 23.397 | 29.451 | 55.928 | 85.379 |
| Utili/perdite delle partecipazioni |
- | - | - | 27.768 | 27.768 | - | 27.768 |
| Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali |
- | - | - | -2.762 | -2.762 | - | -2.762 |
| Utili/perdite da cessione di investimenti |
- | - | - | 172 | 172 | - | 172 |
| Risultato lordo | 159.597 | -18.463 | 43.558 | 169.198 | 353.890 | - | 353.890 |
Di seguito viene fornito il dettaglio delle commissioni attive disaggregate in funzione dei servizi prestati, definiti in ottica gestionale, e del settore operativo IFRS 8, in linea con i requisiti informativi introdotti dall'IFRS 15.
Nota Integrativa consolidata – Parte L

| Privati e | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di servizi | Imprese | altri clientela |
Settore titoli |
Struttura centrale |
Riconciliazione | 2023 | 2022 |
| COMMISSIONI ATTIVE | 191.062 | 87.556 | 120.509 | 25.001 | (561) | 423.567 | 401.174 |
| Garanzie rilasciate | 30.968 | 6.533 | - | - | 37.501 | 32.882 | |
| Gestione, Intermediazione e Consulenza |
- | - | 120.509 | - | 120.509 | 114.470 | |
| di cui risparmio amministrato | - | - | 38.291 | - | 38.291 | 33.786 | |
| di cui risparmio gestito | - | - | 55.166 | - | 55.166 | 55.073 | |
| di cui raccolta assicurativa | - | - | 27.052 | - | 27.052 | 25.611 | |
| Servizi incasso e pagamento | 45.967 | 36.009 | - | 18.496 | 100.472 | 101.296 | |
| Tenuta e gestione dei conti correnti |
30.774 | 17.263 | - | - | 48.037 | 45.316 | |
| Altre commissioni | 83.353 | 27.751 | - | 6.505 | (561) | 117.048 | 107.210 |
| di cui finanziamenti | 75.960 | 18.640 | - | - | 94.600 | 86.246 | |
| di cui prodotti di terzi | 3.160 | 2.064 | - | - | 5.224 | 4.245 | |
| di cui altro | 4.233 | 7.047 | - | 6.505 | (561) | 17.224 | 16.719 |
| COMMISSIONI PASSIVE | (6.546) | (9.338) | (6.009) | 1.330 | (444) | (21.007) | (20.584) |
| COMMISSIONI NETTE | 184.516 | 78.218 | 114.500 | 26.331 | (1.005) | 402.560 | 380.590 |
Si precisa che la disaggregazione per servizi è effettuata secondo logiche gestionali e pertanto la suddivisione risulta differente rispetto alle singole voci di bilancio richieste dallo schema 262/2005 per la composizione delle commissioni attive.
| Voci | Imprese | Privati e altra clientela |
Settore titoli | Struttura centrale | 31/12/2023 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | 20.181.412 | 16.873.574 | - | 12.757.540 | 49.812.526 |
| Altre attività | - | - | - | 7.194.409 | 7.194.409 |
| Attività materiali | 117.593 | 166.693 | 54.581 | 338.207 | 677.074 |
| Attività immateriali | 4.910 | 7.692 | 2.631 | 22.523 | 37.756 |
| Passività finanziarie | 12.061.995 | 30.381.558 | - | 9.938.434 | 52.381.987 |
| Altre passività | 17.914 | 8.474 | - | 1.107.023 | 1.133.411 |
| Fondi | 176.387 | 127.761 | 25.345 | 67.586 | 397.079 |
| Garanzie rilasciate | 4.473.892 | 499.984 | - | 228.396 | 5.202.272 |
| Impegni | 15.866.773 | 4.279.517 | 40.267 | 831.348 | 21.017.905 |
| Voci | Imprese | Privati e altra clientela |
Settore titoli | Struttura centrale | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | 19.621.423 | 16.042.907 | - | 12.338.764 | 48.003.094 |
| Altre attività | - | - | - | 9.163.690 | 9.163.690 |
| Attività materiali | 119.152 | 168.887 | 54.851 | 308.018 | 650.908 |
| Attività immateriali | 4.784 | 7.073 | 2.358 | 22.454 | 36.669 |
| Passività finanziarie | 11.818.328 | 30.002.023 | - | 11.448.457 | 53.268.808 |
| Altre passività | 14.730 | 5.512 | - | 846.746 | 866.988 |
| Fondi | 135.086 | 115.546 | 25.272 | 55.221 | 331.125 |
| Garanzie rilasciate | 4.148.632 | 566.414 | - | 160.569 | 4.875.615 |
| Impegni | 14.258.167 | 3.526.854 | 46.449 | 687.783 | 18.519.253 |


Con riferimento ai risultati conseguiti si rileva quanto segue.
Settore imprese: apprezzabile in particolare è il contributo di «Factorit», che presenta in tale ambito un risultato positivo, pari a 38.743 migliaia di euro, in aumento rispetto all'anno precedente (+15,7%), prevalentemente per la significativa crescita del margine di interesse e delle commissioni nette.
Il settore contribuisce al risultato globale nella misura del 9,8%.
Le attività finanziarie e le passività finanziarie si commisurano rispettivamente a € 20.181 milioni e a € 12.062 milioni.
Rispetto al margine di intermediazione, l'incidenza delle rettifiche di valore nette per deterioramento delle attività finanziarie è pari al 41,3% e quella delle spese amministrative al 31,2%.
Il confronto con l'esercizio precedente pone in evidenza una significativa contrazione del risultato di settore (-95.216 migliaia di euro), riconducibile essenzialmente al contributo della Capogruppo e principalmente ascrivibile all'operare sinergico dei seguenti fattori:
Settore privati e altra clientela: il settore contribuisce al risultato globale nella misura del - 0,5%.
Le attività finanziarie e le passività finanziarie si commisurano rispettivamente a € 16.874 milioni e a € 30.382 milioni.
Rispetto al margine di intermediazione, l'incidenza delle rettifiche di valore nette per deterioramento delle attività finanziarie si posiziona al 10,9% e quella delle spese amministrative al 76,8%.
Il confronto con l'esercizio precedente pone in evidenza un significativo miglioramento del risultato di settore (+14.955 migliaia di euro) riconducibile essenzialmente alla Capogruppo e principalmente ascrivibile all'operare sinergico dei seguenti fattori:
Settore titoli: Il settore contribuisce al risultato globale nella misura del 6,8%.
Rispetto al margine di intermediazione le spese amministrative incidono nella misura del 54,2%.
Il confronto con l'esercizio precedente pone in evidenza un sensibile miglioramento del risultato di settore (+3,5%), dovuto principalmente al contributo della Capogruppo, ove si registra un incremento pari a +2.019 migliaia di euro, grazie anche al positivo andamento dei comparti relativi alla raccolta ordini e ai fondi di investimento.
Struttura centrale: il settore contribuisce al risultato globale nella misura dell'84,0%.
Il confronto con l'esercizio precedente pone in evidenza un marcato incremento del risultato (+227,6%), dovuto in massima parte all'apporto della Capogruppo, in cui essenzialmente si è registrata una positiva dinamica del margine di interesse, per effetto in particolare di un notevole incremento del flusso cedolare

riveniente dal portafoglio di proprietà, unitamente al miglioramento del risultato dell'attività finanziaria (risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value e utili da negoziazione).
La distribuzione geografica è stata effettuata sulla base all'ubicazione degli sportelli, la rappresentazione secondo il criterio alternativo, basato sulla residenza delle controparti, non comporta delle differenze significative.
Gli sportelli, per la Capogruppo, vengono aggregati nelle aree geografiche corrispondenti al «Nord Italia» e al «Centro Italia» in quanto, tra le due zone, a fronte di una completa omogeneità dei prodotti e dei servizi offerti e delle politiche di vendita e gestionali, è possibile rilevare una significativa difformità nella composizione della clientela di riferimento.
Difatti, in termini di volumi intermediati, nel Nord Italia le quote di mercato maggiormente significative afferiscono alle «società non finanziarie» e alle «famiglie consumatrici e produttrici» mentre nel Centro Italia assume una particolare rilevanza il settore delle «amministrazioni pubbliche».
Le difformità esistenti tra la Capogruppo e la controllata elvetica, in ordine alla tipologia di clientela servita, ai prodotti e ai servizi offerti, alle politiche di vendita e gestionali, rendono significativa la rappresentazione separata dell'area operativa «Svizzera».

Relazione finanziaria annuale 2023 Nota Integrativa consolidata – Parte L

| Centro Sud | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Nord Italia | Italia | Svizzera | Totale | Riconciliazione | 31/12/2023 |
| Interessi attivi | 2.986.216 | 311.655 | 135.146 | 3.433.017 | -1.620.992 | 1.812.025 |
| Interessi passivi | -2.137.482 | -263.650 | -95.930 | -2.497.062 | 1.621.992 | -875.070 |
| Margine di interesse | 848.734 | 48.005 | 39.216 | 935.955 | 1.000 | 936.955 |
| Commissioni attive | 343.154 | 57.418 | 28.381 | 428.953 | -5.386 | 423.567 |
| Commissioni passive | -18.365 | -2.830 | -2.683 | -23.878 | 2.871 | -21.007 |
| Dividendi e proventi simili | 44.100 | - | 44 | 44.144 | -36.492 | 7.652 |
| Risultato netto attività negoziazione |
48.584 | - | 64.416 | 113.000 | -19 | 112.981 |
| Risultato netto attività copertura | -55 | - | -4 | -59 | -17 | -76 |
| Utili/perdite da cessione o riacquisto Risultato netto delle attività e |
5.405 | 1.160 | - | 6.565 | - | 6.565 |
| passività finanziarie valutate al fair value |
4.966 | 655 | -413 | 5.208 | - | 5.208 |
| Margine di intermediazione | 1.276.523 | 104.408 | 128.957 | 1.509.888 | -38.043 | 1.471.845 |
| Rettifiche di valore nette attività finanziarie |
-149.836 | -38.804 | -7.562 | -196.202 | 485 | -195.717 |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
1.126.687 | 65.604 | 121.395 | 1.313.686 | -37.558 | 1.276.128 |
| Spese amministrative | -442.086 | -41.448 | -75.816 | -559.350 | -62.808 | -622.158 |
| Accantonamenti netti e fondi per rischi e oneri |
-56.284 | -3.640 | -279 | -60.203 | 733 | -59.470 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali |
-48.703 | -3.017 | -5.805 | -57.525 | 3.689 | -53.836 |
| Rettifiche di valore nette su attività immateriali |
-14.726 | -1.413 | -2.008 | -18.147 | -500 | -18.647 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 39.254 | 1.410 | 419 | 41.083 | 60.479 | 101.562 |
| Utile/perdite delle partecipazioni | -587 | - | - | -587 | 39.111 | 38.524 |
| Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali |
-2.288 | - | - | -2.288 | - | -2.288 |
| Utile/perdite da cessione di investimenti |
469 | - | - | 469 | - | 469 |
| Risultato lordo | 601.736 | 17.496 | 37.906 | 657.138 | 3.146 | 660.284 |
| ed | EMARKE SDIR |
|---|---|
| CERTIFIED |
| Centro Sud | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Nord Italia | Italia | Svizzera | Totale | Riconciliazione | |
| Interessi attivi | 930.454 | 72.221 | 77.054 | 1.079.729 | -245.171 | 834.558 |
| Interessi passivi | -341.409 | -44.376 | -14.416 | -400.201 | 246.710 | -153.491 |
| Margine di interesse | 589.045 | 27.845 | 62.638 | 679.528 | 1.539 | 681.067 |
| Commissioni attive | 325.249 | 51.981 | 27.925 | 405.155 | -3.981 | 401.174 |
| Commissioni passive | -16.094 | -3.550 | -3.043 | -22.687 | 2.103 | -20.584 |
| Dividendi e proventi simili | 35.592 | 29 | 39 | 35.660 | -29.196 | 6.464 |
| Risultato netto attività negoziazione |
18.542 | - | 10.134 | 28.676 | -272 | 28.404 |
| Risultato netto attività copertura | -32 | - | -25 | -57 | -124 | -181 |
| Utili/perdite da cessione o riacquisto |
41.924 | -1.099 | - | 40.825 | - | 40.825 |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value |
-64.453 | -1.847 | -1.306 | -67.606 | 18 | -67.588 |
| Margine di intermediazione | 929.773 | 73.359 | 96.362 | 1.099.494 | -29.913 | 1.069.581 |
| Rettifiche di valore nette attività finanziarie |
-137.235 | -17.020 | 5.006 | -149.249 | -51 | -149.300 |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
792.538 | 56.339 | 101.368 | 950.245 | -29.964 | 920.281 |
| Spese amministrative | -418.536 | -38.075 | -70.549 | -527.160 | -53.083 | -580.243 |
| Accantonamenti netti e fondi per rischi e oneri |
-27.805 | -5.911 | -997 | -34.713 | 488 | -34.225 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali |
-43.028 | -2.952 | -5.290 | -51.270 | 6.002 | -45.268 |
| Rettifiche di valore nette su attività immateriali |
-13.817 | -1.336 | -1.684 | -16.837 | -375 | -17.212 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 34.295 | 898 | -37 | 35.156 | 50.223 | 85.379 |
| Utile/perdite delle partecipazioni | 1.106 | - | - | 1.106 | 26.662 | 27.768 |
| Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali |
-2.762 | - | - | -2.762 | - | -2.762 |
| Utile/perdite da cessione di investimenti |
172 | - | - | 172 | - | 172 |
| Risultato lordo | 322.163 | 8.963 | 22.811 | 353.937 | -47 | 353.890 |


| Voci | Nord Italia | Centro Sud Italia | Svizzera | 31/12/2023 |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | 40.268.786 | 3.507.029 | 6.036.711 | 49.812.526 |
| Altre attività | 6.307.530 | - | 886.879 | 7.194.409 |
| Attività materiali | 595.297 | 34.557 | 47.220 | 677.074 |
| Attività immateriali | 31.841 | 1.373 | 4.542 | 37.756 |
| Passività finanziarie | 37.600.298 | 8.363.991 | 6.417.698 | 52.381.987 |
| Altre passività | 1.075.181 | 6.725 | 51.505 | 1.133.411 |
| Fondi | 332.034 | 44.124 | 20.921 | 397.079 |
| Garanzie rilasciate | 4.099.876 | 854.834 | 247.562 | 5.202.272 |
| Impegni | 17.559.339 | 3.146.458 | 312.108 | 21.017.905 |
| Voci | Nord Italia | Centro Sud Italia | Svizzera | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | 39.020.849 | 3.428.554 | 5.553.691 | 48.003.094 |
| Altre attività | 8.151.871 | - | 1.011.819 | 9.163.690 |
| Attività materiali | 570.927 | 35.346 | 44.635 | 650.908 |
| Attività immateriali | 32.410 | 1.389 | 2.870 | 36.669 |
| Passività finanziarie | 37.736.905 | 9.406.554 | 6.125.349 | 53.268.808 |
| Altre passività | 825.453 | 5.945 | 35.590 | 866.988 |
| Fondi | 279.010 | 41.164 | 10.951 | 331.125 |
| Garanzie rilasciate | 3.842.674 | 763.838 | 269.103 | 4.875.615 |
| Impegni | 14.979.362 | 3.204.445 | 335.446 | 18.519.253 |
Tale informativa viene messa a disposizione sul sito aziendale all'indirizzo www.popso.it nella sezione «Governance» del sito istituzionale.

I contratti che rientrano nell'applicazione del principio contabile IFRS 16 possono essere raggruppati in tre distinte categorie:
a) immobili, che rappresentano la casistica più rilevante con le relative pertinenze (es. parcheggi anche se presentano un'incidenza marginale);
b) autovetture;
c) altre tipologie, in cui sono ricompresi i contratti di noleggio di apparecchiature informatiche.
In linea a quanto previsto dal principio IFRS 16 sono esclusi dall'ambito di applicazione di tale principio i diritti detenuti in forza di accordi di licenza che continuano ad essere contabilizzati ai sensi dello IAS 38 – Attività Immateriali.
I contratti di leasing sono relativi in prevalenza ad immobili destinati a filiali bancarie ed hanno, di norma, una durata maggiore di 48 mesi, tipicamente pari a 72 o 108 mesi, con opzioni di rinnovo tacito. Per i contratti con vita utile indefinita, come previsto dalle policy in essere, la vita utile è stata definita sulla base della durata rilevata storicamente per il contratto alla data di prima applicazione dell'IFRS 16. In assenza di tale informazione viene posta pari a quella del contratto a cui è strettamente funzionale, se esistente, oppure a quella di contratti che presentino caratteristiche simili.
L'aggiornamento del canone avviene annualmente a partire dal secondo anno di locazione nella misura del 75% o del 100% della variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI).
I contratti di leasing di autovetture e di apparecchiature informatiche hanno tipicamente durata quadriennale senza esercizio di opzioni di rinnovo e/o di acquisto e pagamento con frequenza mensile.
La verifica dell'esistenza di indicatori di potenziale riduzione di valore dei diritti di utilizzo è effettuata coerentemente con i criteri pervisti per le altre attività materiali (ad esempio esistenza di piani di dismissione o negoziazione delle filiali, presenza di filiali in disuso). Non sono emerse evidenze tali da richiedere una riduzione di valore nell'attività relativa al diritto di utilizzo.
In linea con gli obiettivi informativi richiesti dai paragrafi 51, 53 e 59 del principio IFRS 16 si forniscono le seguenti informazioni integrative:
Nella Parte B della Nota integrativa sono esposti rispettivamente le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing (Tabella 9.1 – 9.6 Parte B, Attivo) e sui debiti per leasing (Tabella 1.1 – 1.6 Parte B, Passivo). In particolare, i diritti d'uso sono pari a circa 159 milioni e i debiti per leasing ammontano a 164 milioni di Euro.
Nella Parte C della Nota integrativa sono contenute le informazioni, richieste al paragrafo 53 del principio IFRS 16, sugli interessi passivi sui debiti per leasing e i proventi derivanti da operazioni di subleasing. Si rimanda a tali sezioni per maggiori dettagli.
Coerentemente a quanto previsto dall'IFRS 16 il Gruppo si avvale delle esenzioni consentite dal principio per i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore, i cui costi, nel corso del 2023 ammontano a 0,132 milioni di euro.


Coerentemente al Paragrafo 53 del principio IFRS 16 vengono fornite le seguenti informazioni: valore contabile delle attività consistenti nel diritto di utilizzo alla data di chiusura dell'esercizio e spese di ammortamento per le attività consistenti nel diritto di utilizzo per classe di attività sottostante.
| 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Immobili | Autovetture | Altre | Totale | Totale |
| Diritto d'uso iniziale | 167.258 | 120 | 144 | 167.522 | 180.968 |
| Ammortamenti esercizio | (22.456) | (69) | (73) | (22.598) | (21.646) |
| Altre variazioni | 13.791 | 77 | 90 | 13.958 | 8.200 |
| Valore Contabile Finale | 158.593 | 128 | 161 | 158.882 | 167.522 |
Per quanto concerne le Altre variazioni, nell'esercizio l'impatto è dovuto alla rideterminazione del diritto d'uso a seguito delle variazioni ISTAT e all'apertura/chiusura di contratti.
Il Gruppo ha in essere contratti di leasing operativo di immobili. I contratti di leasing operativo non trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene che rimangono in capo del locatore. Nel caso di contratti di leasing operativo, il locatore iscrive i canoni di leasing a conto economico per competenza.
Si rinvia a quanto contenuto nella Parte C - Conto Economico, tabella 16.2 (Altri proventi di gestione: composizione) per le informazioni sugli altri proventi derivanti da operazioni di leasing operativo.
Si fornisce la classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere.
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Fasce temporali | Pagamenti da ricevere per il leasing |
Pagamenti da ricevere per il leasing |
| Fino a 1 anno | 116 | 131 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 119 | 133 |
| Da oltre 2 anno fino a 3 anni | 123 | 134 |
| Da oltre 3 anno fino a 4 anni | 126 | 134 |
| Da oltre 4 anno fino a 5 anni | 131 | 135 |
| Da oltre 5 anni | 402 | 409 |
| Totale | 1.017 | 1.076 |
Nessuna ulteriore informazione da segnalare
Relazione finanziaria annuale 2023 Attestazioni e altre relazioni



delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso del 2023.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Sondrio, 12 marzo 2024
Il consigliere Delegato Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Mario Alberto Pedranzini Maurizio Bertoletti
Relazione finanziaria annuale 2023 Attestazioni e altre relazioni

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO
Relazione finanziaria annuale 2023 Attestazioni e altre relazioni



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Relazione finanziaria annuale 2023 Attestazioni e altre relazioni


664


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bilancio
Il progresso della Banca nelle princiapali voci di

| Impieghi finanziari | Crediti verso clientela | Massa fiduciaria | Patrimonio (capitale e riserve) | Utile d'esercizio | Dividendo | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | euro | euro | euro | euro | euro | euro |
| 1871 | 26 | 93 | 37 | 47 | 1 | 0,001 |
| 1875 1880 |
109 46 |
675 1.024 |
569 777 |
181 360 |
21 33 |
0,002 0,002 |
| 1885 | 213 | 1.431 | 1.161 | 410 | 42 | 0,002 |
| 1890 | 459 | 1.805 | 1.646 | 457 | 49 | 0,002 |
| 1895 | 840 | 1.380 | 1.631 | 453 | 36 | 0,002 |
| 1900 | 860 | 1.627 | 1.987 | 465 | 43 | 0,002 |
| 1905 | 940 | 2.330 | 2.834 | 504 | 53 | 0,002 |
| 1910 1915 |
1.460 2.425 |
3.717 3.399 |
4.738 5.178 |
563 658 |
68 59 |
0,003 0,002 |
| 1920 | 7.906 | 9.100 | 22.320 | 1.232 | 186 | 0,005 |
| 1925 | 9.114 | 35.692 | 39.924 | 2.303 | 523 | 0,006 |
| 1930 | 12.899 | 43.587 | 54.759 | 3.230 | 561 | 0,006 |
| 1935 | 21.402 | 30.912 | 53.190 | 3.543 | 339 | 0,004 |
| 1940 | 24.397 | 32.808 | 57.064 | 3.091 | 312 | 0,002 |
| 1945 | 112.239 | 101.840 | 191.619 | 6.491 | 817 | 0,002 |
| 1950 1955 |
608.460 1.413.363 |
892.440 2.372.139 |
1.359.864 3.573.499 |
50.496 262.122 |
10.834 25.998 |
0,041 0,124 |
| 1960 | 3.474.898 | 5.864.314 | 9.124.181 | 495.960 | 45.997 | 0,150 |
| 1965 | 6.564.058 | 9.861.955 | 18.238.851 | 670.265 | 60.044 | 0,170 |
| 1970 | 11.228.709 | 21.140.462 | 34.440.002 | 1.577.469 | 86.800 | 0,196 |
| 1975 | 49.247.998 | 46.458.454 | 103.136.018 | 4.940.413 | 336.351 | 0,284 |
| 1980 | 248.877.713 | 135.350.391 | 386.128.259 | 44.618.760 | 2.298.768 | 0,620 |
| 1981 1982 |
303.227.605 434.505.499 |
149.856.755 168.991.589 |
435.958.220 564.440.308 |
70.294.839 93.988.765 |
3.543.126 5.876.973 |
0,878 0,930 |
| 1983 | 551.731.767 | 201.889.280 | 722.876.267 | 105.498.725 | 9.795.722 | 1,394 |
| 1984 | 657.323.707 | 244.311.938 | 885.640.690 | 117.286.747 | 11.754.271 | 1,911 |
| 1985 | 669.773.787 | 327.572.423 | 985.454.131 | 123.347.208 | 13.332.058 | 2,582 |
| 1986 | 854.978.708 | 381.346.894 | 1.108.118.326 | 129.106.270 | 13.582.958 | 2,169 |
| 1987 | 954.429.924 | 407.643.937 | 1.205.007.005 | 134.486.897 | 13.588.657 | 2,169 |
| 1988 1989 |
950.465.324 958.277.398 |
510.164.638 634.760.956 |
1.285.408.512 1.431.120.712 |
139.730.318 145.100.954 |
13.665.548 13.984.014 |
2,272 2,324 |
| 1990 | 919.261.388 | 819.877.375 | 1.567.539.101 | 170.006.961 | 14.919.668 | 1,653 |
| 1991 | 886.480.827 | 1.014.385.379 | 1.708.284.250 | 192.743.654 | 16.018.859 | 1,653 |
| 1992 | 1.162.262.510 | 1.202.265.949 | 2.151.786.340 | 198.979.714 | 16.304.997 | 1,704 |
| 1993 | 1.675.065.908 | 1.441.158.530 | 2.862.510.529 | 250.913.662 | 17.860.906 | 1,136 |
| 1994 | 1.438.251.891 | 1.701.208.296 | 2.922.731.483 | 258.100.923 | 16.976.601 | 1,136 |
| 1995 1996 |
1.828.374.994 1.817.497.737 |
1.903.530.111 2.120.842.006 |
3.401.567.857 3.590.238.215 |
335.480.368 345.127.951 |
18.688.353 20.685.619 |
0,413 0,439 |
| 1997 | 1.730.940.393 | 2.485.706.688 | 3.844.781.082 | 353.507.281 | 20.796.084 | 0,439 |
| 1998 | 2.005.202.039 | 2.990.333.100 | 4.343.203.973 | 535.162.454 | 24.784.724 | 0,196 |
| 1999 | 1.993.529.114 | 3.724.763.745 | 5.058.960.710 | 557.555.696 | 30.555.532 | 0,232 |
| 2000 | 2.043.141.602 | 4.443.945.484 | 5.829.901.035 | 576.036.331 | 38.428.768 | 0,300 |
| 2001 | 2.618.137.267 | 5.579.546.805 | 7.374.954.358 | 731.304.438 | 46.064.525 | 0,180 |
| 2002 2003 |
3.218.789.508 2.827.584.863 |
6.246.734.925 7.117.211.453 |
8.626.473.276 9.139.503.657 |
752.369.741 773.957.639 |
46.703.800 60.117.119 |
0,190 0,230 |
| 2004 | 3.492.730.224 | 8.078.424.234 | 10.498.481.204 | 1.031.391.991 | 73.210.556 | 0,170 |
| 2005 | 4.029.597.013 | 9.197.849.967 | 11.928.279.967 | 1.119.500.111 | 85.178.406 | 0,190 |
| 2006 | 4.216.404.673 | 10.560.504.042 | 13.316.179.364 | 1.231.012.722 | 107.113.135 | 0,230 |
| 2007 | 5.174.395.815 | 12.402.268.867 | 15.844.113.698 | 1.592.235.650 | 130.823.404 | 0,220 |
| 2008 | 5.260.646.663 | 14.936.103.083 | 18.469.073.506 | 1.492.021.195 | 13.735.247 | 0,030 |
| 2009 | 4.794.397.579 | 16.711.080.589 | 19.779.755.056 | 1.683.715.881 | 190.674.454 | 0,330 |
| 2010 2011 |
5.063.550.816 5.742.516.051 |
18.247.861.145 20.606.382.386 |
21.243.136.724 24.261.565.885 |
1.722.830.035 1.676.472.699 |
133.319.754 57.283.707 |
0,210 0,090 |
| 2012 | 7.098.208.844 | 22.390.051.929 | 27.490.789.964 | 1.711.323.846 | 25.822.369 | 0,033 |
| 2013 | 8.696.206.457 | 20.843.577.225 | 27.752.052.266 | 1.773.767.299 | 48.831.672 | 0,050 |
| 2014 | 11.078.365.152 | 20.535.826.086 | 29.329.977.518 | 2.221.418.922 | 97.552.111 | 0,060 |
| 2015 | 10.945.940.157 | 20.021.406.321 | 28.704.284.801 | 2.334.513.952 | 100.064.082 | 0,070 |
| 2016 | 11.185.303.807 | 21.331.910.550 | 30.252.182.840 | 2.334.785.742 | 80.047.620 | 0,060 |
| 2017 2018 |
15.201.247.408 14.716.303.975 |
21.819.028.458 21.483.735.791 |
34.664.943.911 33.770.793.630 |
2.426.948.619 2.366.819.712 |
118.400.102 83.623.117 |
0,070 0,050 |
| 2019 | 12.258.037.925 | 22.314.013.776 | 33.139.673.205 | 2.517.571.741 | 100.695.191 | 0,000 |
| 2020 | 15.725.255.450 | 24.097.378.444 | 41.392.257.234 | 2.641.048.692 | 75.045.078 | 0,060 |
| 2021 | 18.378.602.771 | 25.039.636.995 | 45.539.331.233 | 2.831.986.698 | 212.099.145 | 0,200 |
| 2022 | 17.320.911.729 | 26.711.957.796 | 48.509.904.000 | 2.872.857.462 | 212.901.668 | 0,280 |
| 2023 | 17.754.599.125 | 26.973.237.775 | 46.820.066.615 | 3.178.641.981 | 392.765.866 | 0,560 |
I dati relativi agli anni antecedenti al 1993 non sono stati resi omogenei con quelli degli esercizi successivi che, sono aggregati con criteri diversi a seguito delle variazioni normative intervenute.
Il progresso della Banca nelle principali voci di bilancio


1




Redatta ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 37° aggiornamento, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art. 450 della CRR (Regolamento EU N.876/2019), dell'art. 123-ter, approvato con D. Lgs 58/1998 e successive modificazioni, dell'art. 84-quater e Allegato 3A del Regolamento Emittenti Consob approvato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni e integrazioni.





| INDICE 5 | ||
|---|---|---|
| DEFINIZIONI 8 | ||
| LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO REMUNERAZIONE 11 | ||
| PREMESSA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 13 | ||
| SEZIONE I – POLITICHE DI REMUNERAZIONE 2023 DEL GRUPPO BANCARIO BPS 15 | ||
| 1. PRINCIPALI NOVITÀ INTRODOTTE PER IL 2024 15 | ||
| 2. DIALOGO CON LA COMUNITÀ DI INVESTITORI, ANALISTI E AGENZIE DI RATING 19 | ||
| 3. GOVERNANCE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE 20 | ||
| 3.1 ORGANI SOCIALI 20 | ||
| 3.1.1 ASSEMBLEA DEI SOCI 20 | ||
| 3.1.2 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 20 | ||
| 3.1.3 COMITATO REMUNERAZIONE 21 | ||
| 3.1.4 COMITATO CONTROLLO E RISCHI 23 | ||
| 3.2 FUNZIONI AZIENDALI 23 | ||
| 3.2.1 CONSIGLIERE DELEGATO 23 | ||
| 3.2.2 DIRETTORE GENERALE 23 | ||
| 3.2.3 | UNITÀ ORGANIZZATIVE DELL'AREA CFO 24 | |
| 3.2.4 SERVIZIO PERSONALE E MODELLI ORGANIZZATIVI 24 | ||
| 3.2.5 UNITÀ ORGANIZZATIVE DELL'AREA CRO 24 | ||
| 3.2.6 FUNZIONE DI CONFORMITÀ 25 | ||
| 3.2.7 REVISIONE INTERNA 25 | ||
| 3.3 SOCIETÀ CONTROLLATE 25 | ||
| 4. IDENTIFICAZIONE DEL PERSONALE PIÙ RILEVANTE 26 | ||
| 5. PRINCIPI FONDANTI E FINALITÀ DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE 30 | ||
| 5.1 LA BANCA POPOLARE DI SONDRIO: LA SUA MISSIONE, IL SUO PERSONALE 30 | ||
| 5.2 NEUTRALITÀ DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE 33 | ||
| 5.3 POLITICHE DI REMUNERAZIONE, PIANO INDUSTRIALE E TEMATICHE ESG 34 | ||
| 6. CATEGORIE DI PERSONALE DESTINATARIE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE 36 |
||
| 7. REMUNERAZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO 37 | ||
| 7.1 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA CAPOGRUPPO 37 | ||
| 7.2 COMPENSI PER CARICHE STATUTARIE 37 | ||

| 7.3 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLE CONTROLLATE 38 | |
|---|---|
| 7.4 IL COLLEGIO SINDACALE 38 | |
| 8. POLITICA DI REMUNERAZIONE 2024 39 | |
| 8.1 COMPONENTI DELLA RETRIBUZIONE PER IL PERSONALE DIPENDENTE 41 | |
| 8.1.1 REMUNERAZIONE FISSA 41 | |
| 8.1.2 REMUNERAZIONE VARIABILE 42 | |
| 8.1.2.1 COMPONENTI DELLA REMUNERAZIONE VARIABILE PER IL PERSONALE DIPENDENTE 42 |
|
| 8.1.2.2 RAPPORTO TRA COMPONENTE VARIABILE E FISSA DELLA REMUNERAZIONE 43 |
|
| 8.1.2.3 SISTEMA PREMIANTE DI BREVE PERIODO 44 | |
| 8.1.2.4 SISTEMA PREMIANTE DI LUNGO PERIODO FIGURE APICALI 49 | |
| 8.2 REMUNERAZIONE PERSONALE PIU' RILEVANTE 55 | |
| 8.2.1 REMUNERAZIONE DELLE FIGURE APICALI 55 | |
| 8.2.1.1 REMUNERAZIONE DEL CONSIGLIERE DELEGATO 55 | |
| 8.2.1.2 REMUNERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 55 | |
| 8.2.1.3 REMUNERAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA CAPOGRUPPO E/O RESPONSABILI AREE DI GOVERNO 60 |
|
| 8.2.2 REMUNERAZIONE RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO 65 | |
| 8.2.3 REMUNERAZIONE RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE 66 |
|
| 8.2.4 REMUNERAZIONE ALTRO PERSONALE PIU' RILEVANTE DELLA CAPOGRUPPO 66 |
|
| 8.2.5 REMUNERAZIONE ALTRO PERSONALE PIU' RILEVANTE DELLE CONTROLLATE 67 |
|
| 8.3 REMUNERAZIONE DEL PERSONALE NON PIU' RILEVANTE69 | |
| 8.3.1 REMUNERAZIONE DEI DIRIGENTI NON APPARTENENTI AL PERSONALE PIÙ RILEVANTE 69 |
|
| 8.3.2 REMUNERAZIONE DEL PERSONALE GERARCHICAMENTE DIPENDENTE DALLA NPE UNIT DELLA CAPOGRUPPO 70 |
|
| 8.3.3 REMUNERAZIONE QUADRI DIRETTIVI E AREE PROFESSIONALI 71 | |
| 8.3.4 REMUNERAZIONE CONSULENTI FINANZIARI E AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA 75 |
|
| 8.3.5 REMUNERAZIONE PERSONALE DELLA CONTROLLATA ELVETICA 75 | |
| 8.4 PATTI DI NON CONCORRENZA E DI PROLUNGAMENTO DEL PREAVVISO 76 | |
| 8.5 COMPENSI ACCORDATI IN VISTA O IN OCCASIONE DELLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DEL PERSONALE PIÙ RILEVANTE 76 |
|
| 8.6 BENEFICI PENSIONISTICI DISCREZIONALI 79 | |
| 9. ATTIVITÀ E VERIFICHE DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO 80 |

| SEZIONE II – RELAZIONE ANNUALE SULLA REMUNERAZIONE 2023 81 | |
|---|---|
| INTRODUZIONE E CONTESTO 81 | |
| PARTE I 83 | |
| 1.1 VOCI CHE COMPONGONO LA REMUNERAZIONE E MODALITÀ CON CUI LA REMUNERAZIONE CONTRIBUISCE AI RISULTATI DI LUNGO TERMINE DELLA SOCIETÀ 83 |
|
| 1.1.1 COMPENSI DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO 83 |
|
| 1.1.2 COMPENSI DEL DIRETTORE GENERALE E DEI VICE DIRETTORI GENERALI . 83 | |
| 1.1.3 PIANO DI INCENTIVO A LUNGO TERMINE 92 | |
| 1.2 INDENNITÀ PER LA CESSAZIONE DALLA CARICA O PER LA RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO 92 |
|
| 1.3 DEROGHE ALLA POLITICA DI REMUNERAZIONE 93 | |
| 1.4 EVENTUALE APPLICAZIONE DI MECCANISMI DI CORREZIONE EX POST DELLA COMPONENTE VARIABILE 93 |
|
| 1.5 VARIAZIONI ANNUALI 93 | |
| 1.6 VOTAZIONE ESPRESSA DALL'ASSEMBLEA DEI SOCI 2023 96 | |
| PARTE II: COMPENSI CORRISPOSTI AI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO, AI DIRETTORI GENERALI E AGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE 97 |
|
| PARTE III: INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO, DEI DIRETTORI GENERALI E DEGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE. 103 |
|
| ALLEGATO – INFORMAZIONI QUALITATIVE E QUANTITATIVE AI SENSI DELL'ART. 450 DEL CRR – EBA 104 |

Banca: Banca Popolare di Sondrio S.p.a.;
Bonus: parte variabile della retribuzione definita in base alle Politiche di remunerazione di Gruppo;
Bonus pool: le risorse economiche previste nel budget di esercizio destinate al pagamento della parte variabile della retribuzione;
Capogruppo: Banca Popolare di Sondrio S.p.a.;
Comitato remunerazione: il Comitato consiliare della Capogruppo;
Consiglio di amministrazione: l'organo con funzione di supervisione strategica di Banca Popolare di Sondrio e delle controllate;
Common Equity Tier 1 Ratio (CET1 Ratio): indicatore di Gruppo che riflette l'adeguatezza della dotazione patrimoniale derivante dal rapporto tra i mezzi patrimoniali di maggiore qualità e le attività ponderate per il rischio;
Correttivi per il rischio: meccanismi ulteriori di correzione delle performance in base al rischio che, in caso di mancato rispetto delle soglie indicate nel Risk Appetite Framework per CET1 Ratio e LCR, riducono, fino all'azzeramento, l'importo di remunerazione variabile da erogare;
Cost-income ratio: indicatore di efficienza operativa calcolato sulla base dei prospetti contabili consolidati riclassificati del Gruppo: viene misurato come rapporto tra gli oneri operativi e i proventi operativi netti;
Dirigenti con responsabilità strategiche: i soggetti così definiti nell'Allegato 1 al Regolamento CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, come successivamente modificato;
Disposizioni di Banca d'Italia o Vigilanza: "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" emanate da Banca d'Italia con l'Aggiornamento 37° - Circolare n.285/2013;
Emittente: l'emittente azioni quotate Banca Popolare di Sondrio S.p.a.;

Figure apicali: insieme di soggetti comprendente il Direttore generale, tutti i componenti della Direzione generale e i Responsabili delle Aree di governo della Capogruppo;
Gruppo Bancario BPS (nel documento anche "Gruppo BPS" o "Gruppo"): Banca Popolare di Sondrio S.p.a. e le Società controllate appartenenti al Gruppo Bancario;
Liquidity coverage ratio (LCR): indicatore di liquidità del Gruppo, calcolato come il rapporto tra stock di attività liquide di elevata qualità e outflows netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di rilevazione;
Masse amministrate: indicatore di volumi comprendente i debiti verso la clientela, i crediti lordi e la raccolta indiretta di Gruppo;
NPL ratio lordo: indicatore di Gruppo che rapporta i crediti deteriorati al totale dei crediti;
Personale più rilevante: il personale del Gruppo che, per l'attività svolta, ha o può avere un impatto significativo sul profilo di rischio del Gruppo, identificato sulla base dei criteri quali-quantitativi previsti dal Regolamento Delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021 e dalle disposizioni di Vigilanza;
Politiche di remunerazione: Politiche approvate dall'Assemblea dei Soci di Banca Popolare di Sondrio S.p.a. sulla scorta delle Disposizioni di Banca d'Italia;
Redditività core: indicatore di redditività derivante dal core business del Gruppo, composto da margine di interesse e commissioni nette da servizi;
Responsabili delle Funzioni di controllo: Responsabile della Revisione interna, Responsabile Compliance, Responsabile Funzione Antiriciclaggio, Risk manager e, al fine delle Politiche di remunerazione, il Dirigente Preposto alla verifica dei dati contabili e finanziari;
ROE (Return On Equity): indicatore di redditività del capitale proprio del Gruppo;
RORAC (Return on Risk Adjusted Capital): indicatore di redditività corretto per il rischio a livello di Gruppo;
Sistemi di remunerazione e incentivazione: insieme delle regole, dei processi, dei meccanismi e degli strumenti di determinazione e attribuzione delle diverse componenti della retribuzione;

Società controllate appartenenti al Gruppo bancario (nel documento anche "Società controllate" o "Controllate"): Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit S.p.a. e Banca della nuova Terra S.p.a.;
Soglie di accesso (entry gate): parametri minimi di solidità patrimoniale e liquidità, al di sotto dei quali non viene assegnato il bonus.


Consigliere di Amministrazione del Gruppo BPS Presidente del Comitato remunerazione
Egregi Signori e Signore Soci,
è con grande soddisfazione che, in qualità di Presidente del Comitato remunerazione, vi introduco alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione per il 2024 e sui compensi corrisposti nel 2023.
Il 2023 è stato un anno record per il Gruppo BPS, con risultati finanziari che segnano il miglior esercizio di sempre in 154 anni di storia e che ne confermano la vocazione al servizio della propria Clientela e dei territori in cui è radicato.
Il modo distintivo del Gruppo BPS di "fare banca" è al centro del Piano Industriale "Next Step" 2022 – 2025, che insiste sui punti di forza del nostro modello imprenditoriale e definisce le direttrici di crescita e di sviluppo sostenibile dell'istituto.
La profonda rivisitazione delle Politiche di remunerazione promossa nel 2023 ci ha permesso di introdurre un nuovo sistema di incentivi per valorizzare il nostro più importante elemento di valore, ovvero le nostre Persone, e allinearne i comportamenti agli obiettivi del Piano, ricompensando le performance coerenti o superiori ai target.
La relazione sui compensi corrisposti nel 2023 permette di "toccare con mano" come il nuovo impianto si sia tradotto in eccellenti risultati conseguiti dal management del Gruppo BPS, rappresentando un'efficace declinazione delle direttrici strategiche del Gruppo, una bussola ancor più importante nel contesto di incertezza e instabilità che caratterizza gli attuali scenari di geo-politica e di macroeconomia.
La documentazione relativa alle Politiche per il 2024 conferma i sistemi premianti introdotti nel 2023, promuovendo al contempo un insieme di innovazioni mirate, volte a perfezionare nel continuo gli strumenti a supporto e di misurazione delle performance.

In particolare, come più approfonditamente descritto nel paragrafo 1, le principali novità promosse con le presenti Politiche abilitano una sofisticazione delle metriche utilizzate per sostenere le performance (gli obiettivi), l'ampliamento dei correttivi per il rischio volti a prevenire eventuali comportamenti non prudenti e l'aumento della rilevanza attribuita alle tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG).
Il lavoro del Comitato remunerazione proseguirà, a sostegno dell'operato del Consiglio di amministrazione, per garantire che il Gruppo coltivi anche in futuro la propria cultura meritocratica e fortemente collaborativa, al contempo rafforzando i meccanismi di accountability del management e di trasparenza verso gli Investitori e i mercati.
Presidente del Comitato remunerazione

La "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione per il 2024 e sui compensi corrisposti nel 2023" è redatta in adempimento al capitolo "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" delle vigenti Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e recepisce il Regolamento Delegato (UE) n° 923/2021 del 25 marzo 2021, pubblicato il 9 giugno 2021, concernente le norme tecniche di regolamentazione per l'identificazione del personale più rilevante, e il Regolamento (UE) 2021/637, relativo alle norme tecniche per redigere l'informativa in merito ai principali elementi della politica in materia di remunerazione e alla relativa modalità di attuazione.
Inoltre, vengono attuate le previsioni normative indicate nel paragrafo 2-quater delle "Disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari – correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti", emanate da Banca d'Italia in data 19 marzo 2019, con cui è stata data attuazione agli " Orientamenti in materia di politiche e prassi di remunerazione per il personale preposto all'offerta dei prodotti bancari e per i terzi addetti alla rete di vendita" emanati dall'EBA a settembre 2016.
Nel recepire le indicazioni di Vigilanza, si è tenuto adeguatamente conto – sia per la Capogruppo e sia per le Controllate – delle finalità istituzionali, del tipo di attività svolta e degli ordinamenti giuridici di appartenenza.
L'obiettivo è quello di pervenire a sistemi di remunerazione e incentivazione in linea con i valori, le strategie e gli obiettivi aziendali di lungo periodo, tra cui anche le tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG).
I sistemi di remunerazione devono premiare i comportamenti più virtuosi per il Gruppo, promuovendo l'allineamento tra interessi individuali e aziendali, evitando effetti distorsivi che possano indurre a violazioni normative o a un'eccessiva assunzione di rischi.
La remunerazione costituisce uno degli strumenti fondamentali per poter attrarre e mantenere risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo e la loro capacità competitiva sui mercati.

Il sistema retributivo deve coordinarsi al meglio con le politiche di prudente gestione del rischio e deve essere coerente con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio del Gruppo.
A tal proposito occorre assicurare un corretto bilanciamento fra le componenti fisse e quelle variabili della remunerazione.
Le componenti variabili devono essere compatibili con i livelli di capitale e liquidità previsti dalla normativa e devono essere sostenibili rispetto alla situazione finanziaria del Gruppo e non limitare la sua capacità di mantenere o conseguire un livello di capitalizzazione adeguato ai rischi assunti. Esigenze di rafforzamento patrimoniale conducono, quindi, a una contrazione della remunerazione variabile.
All'Assemblea dei Soci deve essere garantita un'informazione chiara e completa sulle politiche e prassi di remunerazione e sulla loro attuazione.

Costruendo sulla profonda revisione dell'impianto delle Politiche promossa nel 2023, le novità introdotte per il 2024 si sono focalizzate su alcune innovazioni mirate a un continuo perfezionamento dei meccanismi di incentivo del Gruppo BPS.
Insistendo nel solco della cultura meritocratica e fortemente collaborativa da sempre presente nel Gruppo, le presenti Politiche contribuiscono a incentivare comportamenti coerenti con gli indirizzi definiti nel Piano industriale "Next Step" 2022 – 2025, rafforzando i meccanismi esistenti di accountability del management e di trasparenza nei confronti degli Investitori e dei mercati.
In particolare, le principali novità introdotte per il 20241 riguardano:
1 Rispetto alla versione precedente, ovvero alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", approvato dall'Assemblea ordinaria dei Soci del 29 aprile 2023 con più del 99% di voti favorevoli


Gli interventi descritti sono stati svolti in modo da non comportare un appesantimento dell'attuale struttura complessiva dei costi del Gruppo, pure al fine di preservare uno dei principali vantaggi competitivi della banca, ovvero gli elevatissimi livelli di produttività del personale, richiamati nel Piano industriale.

Gli interventi effettuati sono stati informati, per la retribuzione del Consigliere delegato e Direttore generale, anche dal confronto con un peer-set costituito sia da banche italiane sia da banche europee, come illustrato in figura 1.


La trasformazione in Società per Azioni e la predisposizione del Piano industriale "Next step" 2022-2025 sono state accompagnate da un'attività particolarmente estesa e intensa di dialogo con i mercati, in particolare con la comunità di investitori, analisti e agenzie di rating.
Tali attività sono proseguite anche nel corso del 2023 e nei primi mesi del 2024 al fine di identificare le principali aspettative della comunità di investitori, analisti e agenzie di rating, per quanto di attinenza del sistema di remunerazione e incentivazione. Le risultanze sono state oggetto di vaglio del Comitato remunerazione e del Consiglio di amministrazione e recepite nelle modifiche delle presenti Politiche esposte nel paragrafo precedente.
Per quanto attiene ai confronti con i principali Azionisti, la banca si è attenuta a quanto previsto dal "Regolamento per la gestione del Dialogo Amministratori-Azionisti" approvato dal Consiglio di amministrazione nel mese di gennaio 2022.
Il monitoraggio delle novità introdotte nelle Politiche 2024 potrà portare all'identificazione di ulteriori interventi di rafforzamento nelle versioni successive.

Il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio ha delineato il processo di governo delle politiche di remunerazione finalizzato a disciplinare la definizione, l'implementazione e la gestione delle Politiche di remunerazione. Tale processo prevede il coinvolgimento di molteplici Organi sociali e Funzioni aziendali e ha riflessi significativi sulle Società controllate.
L'Assemblea dei Soci detiene i seguenti poteri:
Il Consiglio di amministrazione detiene i seguenti poteri:

Il Consiglio di amministrazione ha inoltre un ruolo di indirizzo, supervisione e monitoraggio del dialogo tra Amministratori e Azionisti, pure con attinenza all'evoluzione del sistema di remunerazione e incentivazione, in coerenza con la normativa di riferimento e la regolamentazione interna al Gruppo.
Il Consiglio di amministrazione della banca ha nominato al proprio interno il Comitato remunerazione.
Il Comitato remunerazione è composto da tre amministratori non esecutivi e indipendenti. Il Comitato nomina al proprio interno il Presidente, al quale spetta convocare le riunioni tramite avviso da inviare ai membri del Comitato con l'indicazione delle materie da trattare.
Il Comitato remunerazione può, all'occorrenza, invitare soggetti che non ne sono membri a partecipare alle sue riunioni.
| Componenti | Ruolo | Indipendente2 |
|---|---|---|
| Nicola Cordone | Presidente | Sì |
| Alessandro Carretta | Membro | Sì |
2 Ex. art. 21, Statuto sociale, art. 147-ter, comma 4, TUF e Circolare Banca d'Italia n.285/2013, Parte I, Titolo IV, Capitolo I, Sezione IV

| Maria Chiara Malaguti | Membro | Si | |
|---|---|---|---|
| -- | ----------------------- | -------- | ---- |
La composizione del Comitato Remunerazione potrà variare nel corso del 2024, a valle dell'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2024, anche in ragione di cambiamenti nell'insieme degli Amministratori effettivamente eletti.
Le principali funzioni svolte dal Comitato sono le seguenti:

Il Comitato remunerazione dispone delle risorse finanziarie sufficienti a garantirne l'indipendenza operativa e può avvalersi della collaborazione di esperti, anche esterni, per le materie di sua competenza. Per la validità delle riunioni del Comitato remunerazione è necessaria la presenza della maggioranza dei suoi componenti. Le deliberazioni sono assunte con votazione palese e sono prese a maggioranza assoluta di voti.
Delle adunanze e delle deliberazioni assunte viene redatto apposito verbale che, iscritto nel relativo libro, deve essere firmato dai partecipanti.
Il Comitato Controllo e Rischi, ferme restando le competenze del Comitato remunerazione, accerta che gli incentivi sottesi al sistema di remunerazione e incentivazione della banca siano coerenti con il RAF (Risk Appetite Framework).
Il Consigliere delegato è posto a capo del Personale di cui indirizza e coordina le attività. Salvi i casi in cui ciò sia di competenza del Comitato remunerazione ovvero di altri organi sociali o funzioni aziendali, avanza al Consiglio di amministrazione le proposte per la retribuzione del personale dipendente.
Il Consigliere delegato detiene inoltre la responsabilità di assicurare un'effettiva gestione del dialogo tra Amministratori e Azionisti, pure con attinenza all'evoluzione del sistema di remunerazione e incentivazione, in coerenza con la normativa di riferimento e la regolamentazione interna al Gruppo.

Il Direttore generale, per il tramite dei Servizi Segreteria affari generali e Personale e modelli organizzativi, coordina le strutture nel dare concreta attuazione alle decisioni assunte dagli organi e fornisce agli stessi tutta l'assistenza di cui necessitano.
Le unità organizzative dell'Area CFO detengono i seguenti poteri:
Le unità organizzative dell'Area CFO, per il tramite dell'investor relator, fungono da primo Contact Point per le richieste di dialogo degli Azionisti con la società, incluse quelle di attinenza del sistema di remunerazione e incentivazione, in coerenza con la normativa di riferimento e la regolamentazione interna al Gruppo.
Il Servizio personale e modelli organizzativi detiene i seguenti poteri:

Le unità organizzative dell'Area CRO detengono i seguenti poteri:
La funzione di Conformità verifica che il sistema di remunerazione e incentivazione sia coerente con gli obiettivi di rispetto delle norme, dello statuto e del codice etico o altri standard di condotta applicabili, così che siano opportunamente contenuti i rischi legali e reputazionali.
La Revisione interna verifica, con frequenza almeno annuale, la rispondenza delle prassi di remunerazione alle Politiche di remunerazione e alle disposizioni di Vigilanza.
Come parte della sua attività di indirizzo e coordinamento, la Capogruppo trasmette le Politiche alle Società controllate (anche "Controllate") e ne monitora il recepimento e l'attuazione. Le Controllate recepiscono le Politiche e adeguano i loro sistemi di remunerazione in coerenza.
Il ruolo dei diversi Organi sociali, Funzioni aziendali e Società controllate, richiamato nel presente paragrafo, è disciplinato in un apposito Regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione nel mese di giugno 2022.

Il Gruppo, in ottemperanza alle vigenti disposizioni di Vigilanza, si è dotato di una politica sul processo di identificazione del "personale più rilevante", ovvero le categorie di soggetti la cui attività professionale ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo. Tale politica definisce: i) i criteri e le procedure utilizzati per l'identificazione del personale più rilevante; ii) le modalità di valutazione del personale; iii) il ruolo svolto dagli organi societari e dalle funzioni aziendali competenti per l'elaborazione, il monitoraggio e il riesame del processo di identificazione.
Il Consiglio di amministrazione della banca provvede all'identificazione e, dove necessario, all'esclusione del personale più rilevante, previo parere del Comitato remunerazione, secondo le specifiche tecniche e i criteri dettati dal Regolamento delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021, dalle disposizioni di Vigilanza e in attuazione dei Regolamenti, definiti dai Consigli di amministrazione, che, presso la Capogruppo e presso le Controllate, disciplinano il processo di identificazione del personale più rilevante.
In tale attività occorre in particolare provvedere a:

economico e territoriale ove esse operano, al fine di assicurare la complessiva coerenza a livello di Gruppo.
Nell'attività della Capogruppo sono coinvolte le seguenti funzioni aziendali: Servizio Personale e modelli organizzativi, Servizio Revisione interna, Funzione di conformità, strutture dell'Area CRO e dell'Area CFO, Servizio Consulenza legale e normative, Servizio Segreteria e affari generali.
Il processo di identificazione è documentato e formalizzato, deve essere svolto con cadenza almeno annuale e comunque ogni qual volta vi siano modifiche organizzative e/o funzionali a livello di Gruppo o di singole società del Gruppo che incidono sull'identificazione e/o esclusione del personale che ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo Bancario.
| Numero Figure – 2023 | Numero Figure – 2024 | |
|---|---|---|
| TOTALE | 57 | 60 |
| % sul totale del personale del Gruppo | 1,66% | 1,69%4 |
3 Il valore rappresentato si riferisce al numero di persone fisiche appartenenti al personale più rilevante
4 Valore aggiornato all'ultimo dato disponibile sul totale del personale di Gruppo (FTE)


Responsabile Ufficio Legale e Compliance Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.
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La Banca Popolare di Sondrio, grazie all'intensa crescita operativa e dimensionale realizzata in particolare negli ultimi decenni, è oggi un istituto di dimensione sovraregionale, dotato di una Rete territoriale presente in tutte le province lombarde; inoltre, in Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Roma e territorio circostante, e nella città di Napoli.

Il legame con il territorio caratterizza fortemente l'operatività aziendale. La natura di banca locale non è infatti venuta meno per effetto del progressivo ampliamento delle aree servite né per effetto della trasformazione in Società per Azioni (da Società Cooperativa per Azioni).
Destinatari privilegiati dell'offerta sono le famiglie e le piccole e medie imprese. Una scelta in linea con la storia della banca e con la struttura produttiva italiana; soprattutto, una scelta di grande attualità.
In tale visione, le risorse umane, importanti per qualsiasi tipologia d'impresa, assumono valenza centrale nell'azione della banca. Infatti, spetta ai collaboratori farsi portatori e interpreti dei principi aziendali e darvi pratica attuazione nelle intense relazioni con I soci, la clientela e il territorio.
Fondamentale è quindi la valorizzazione delle risorse umane anche tramite la collocazione in ruoli via via di maggiori responsabilità.
A tal proposito, le Politiche di remunerazione della Capogruppo, soggette a revisione annuale, si sono evolute, riflettendo e supportando la crescita aziendale. Quest'ultima ha, fra l'altro, progressivamente evidenziato l'esigenza di disporre di risorse professionali sempre più qualificate, a livello centrale e periferico, in riferimento sia ai nuovi ambiti operativi cui è stata estesa l'azione e sia all'aumento del livello di competizione nel sistema bancario. Fondamentale, quindi, la necessità di motivare i collaboratori,

favorendo l'emergere del potenziale insito in ognuno di loro, accompagnandone la crescita nelle competenze e nei ruoli.
Nel tenere in giusto conto le logiche generali di mercato e con il fine di attrarre, mantenere e motivare le migliori risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo, la banca ha tenuto fermi alcuni principi di fondo: l'attenzione alla sostenibilità nel medio e lungo periodo delle Politiche di remunerazione, l'equilibrio generale, la meritocrazia, la gradualità e la volontà di impostare rapporti duraturi nel tempo.
La filosofia aziendale è quella di rendere chiari ai collaboratori ai vari livelli, e quindi fin dall'assunzione, la missione della banca e gli obiettivi da perseguire nel rispetto dei principi statutari.
L'obiettivo è quello di pervenire a sistemi di remunerazione e incentivazione in linea con i valori, le strategie e gli obiettivi aziendali di lungo periodo – tra cui anche le tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG) – tali da evitare incentivi con effetti distorsivi, che possano indurre a violazioni normative o a un'eccessiva assunzione di rischi.
Le Politiche di remunerazione sono redatte in coerenza con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio del Gruppo (RAF) e con la prudenza gestionale che contraddistingue la banca.
In linea con tale impostazione, non sono previste per i consiglieri forme di retribuzione variabile basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali. Ugualmente, per i componenti del Collegio sindacale non vi sono compensi basati su strumenti finanziari o bonus collegati a risultati economici.
Le nuove Politiche di remunerazione sono presentate all'approvazione dell'Assemblea del 27 Aprile 2024.
La scelta strategica della Capogruppo di attuare una crescita operativa e dimensionale principalmente per linee interne – fondata, come già accennato, sulla collocazione in ruoli via via di maggiore responsabilità e complessità del personale – ha favorito lo sviluppo di una visione di lungo periodo anche in ambito retributivo. Alla gradualità con cui vengono attuati i percorsi professionali corrisponde infatti un'equilibrata politica di remunerazione volta a motivare e trattenere le migliori risorse che, in coerenza con

i valori aziendali, supportano i processi di sviluppo. Tale visione è stata fatta propria anche dalle altre Società del Gruppo Bancario.
Le Politiche di remunerazione sono improntate al rispetto delle disposizioni normative e contrattuali proprie del settore del credito che ne garantiscono anche la neutralità di genere. In particolare, il contratto collettivo nazionale di lavoro e la contrattazione integrativa, oltre che gli accordi stipulati a livello aziendale.
In tale ambito, assurgono a elementi fondanti della politica retributiva: il merito, le competenze, l'etica professionale e l'impegno profuso dalle collaboratrici e dai collaboratori, principi che si riassumono nella generale condivisione delle visioni e strategie aziendali, improntate al servizio e al rispetto dei propri clienti.
L'attuazione di tali principi si realizza attraverso specifiche procedure di rilevazione formalizzate e con una sistematica interazione tra il Servizio Personale e modelli organizzativi e le altre strutture.
L'equilibrio tra componente fissa e variabile della remunerazione, da sempre primario oggetto di valutazione, consente di evitare comportamenti eccessivamente orientati al rischio e ai risultati immediati, favorendo, al contrario, la creazione di valore nel mediolungo periodo.
Nelle linee guida aziendali sono fondamentali il rispetto, l'attenzione, la diligenza, la trasparenza e la correttezza verso il cliente, che viene individuato, sin dall'acquisizione, come bene primario con l'obiettivo di rafforzare il legame con il Gruppo, in ottica pluriennale.
In attuazione al Regolamento delegato (UE) n.923 del 25 marzo 2021 è stato individuato il personale più rilevante, cioè le categorie di soggetti la cui attività professionale ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo. Ciò, in esecuzione anche delle disposizioni di Vigilanza e degli appositi Regolamenti che, presso la Capogruppo e presso le Controllate, disciplinano il processo di identificazione e/o esclusione del personale più rilevante.
Le Politiche di remunerazione risultano conformi alle previsioni normative indicate nel paragrafo 2-quater delle "Disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari – correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti", emanate

da Banca d'Italia in data 19 marzo 2019. Vengono infatti applicate anche ai "soggetti rilevanti", ossia il personale che offre prodotti ai clienti, interagendo con questi ultimi (1.878 soggetti alla data di redazione del documento appartenenti all'area di attività Retail Banking), nonché a coloro a cui questo personale risponde in via gerarchica (322 soggetti alla data di redazione del documento appartenenti all'area di attività Retail Banking).
Le Politiche di remunerazione del Gruppo garantiscono il rispetto di pari opportunità di crescita durante l'intero ciclo di vita in azienda e sono neutrali rispetto al genere.
Come indicato nelle "Linee guida in materia di Diversità e Inclusione" approvate dal Consiglio di amministrazione della banca, uno dei principali obiettivi perseguiti riguarda l'equità, che viene garantita sia nei processi di selezione e assunzione del personale, sia nelle Politiche di remunerazione, attraverso attività volte a eliminare ogni tipo di discriminazione.
Tutti i collaboratori, attuali e potenziali, sono trattati senza distinzione o preferenze basate su: genere, identità e/o espressione di genere, orientamento affettivo-sessuale, stato civile e situazione familiare, età, etnia, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizione socioeconomica, nazionalità, lingua, estrazione culturale, condizioni fisiche e psichiche, né di qualsiasi altra caratteristica.
Durante l'iter di selezione e assunzione delle risorse, il Servizio Personale e modelli organizzativi si impegna a valorizzare ogni dimensione della diversità e a considerare gli elementi di multiculturalità, intesa come espressione delle specificità sociali e territoriali dei contesti in cui la banca opera.
Inoltre, la banca tiene conto del principio di equità nelle proprie assunzioni, impegnandosi a migliorare l'equilibrio di diversità del proprio organico.
Le Politiche di remunerazione si basano su trattamenti improntati alla coerenza retributiva tra ruoli e responsabilità confrontabili e alla valorizzazione del merito, prevedendo piena parità di trattamento a prescindere dal genere, nel rispetto dei principi di neutralità, così come da ogni altra forma di diversità.

Ciò si esplicita nell'offerta di un equo livello retributivo – in linea con le declaratorie del Contratto collettivo nazionale e aziendale di lavoro – che riflette le competenze, le capacità, l'esperienza professionale, le specializzazioni, il ruolo ricoperto e il grado di responsabilità di ogni dipendente.
L'attribuzione delle qualifiche, delle mansioni e il percorso di sviluppo della carriera lavorativa si fondano su strutturati e oggettivi criteri di classificazione professionale che tengono adeguatamente in considerazione gli elementi richiamati, senza alcuna diversificazione di genere né di altro tipo.
Il sistema interno di mappatura delle competenze prevede, per ogni ruolo professionale, la strutturazione in processi, conoscenze e capacità, declinati secondo oggettivi livelli di sviluppo.
Nei percorsi di progressione nel ruolo rileva il possesso di specifiche competenze coerenti con i livelli richiesti. Pertanto, il processo risulta strutturato, ben definito e rispondente a criteri di assoluta oggettività.
Nell'assegnazione dei ruoli e delle responsabilità connesse, emerge altresì come criterio rilevante la condivisione degli stessi con il collaboratore, evitando la logica dell'imposizione.
Nell'ambito del riesame periodico delle Politiche di remunerazione, il Consiglio di amministrazione, con il supporto del Comitato remunerazione, analizza la neutralità delle politiche di remunerazione rispetto al genere e sottopone a verifica il divario retributivo di genere (Gender Pay Gap) e la sua evoluzione nel tempo.
Le Politiche di remunerazione costituiscono una leva di attuazione della strategia del Gruppo BPS. Gli interventi di aggiornamento effettuati sono dunque mirati ad accompagnare e incentivare le attività di "messa a terra" degli obiettivi previsti dal Piano industriale 2022-25 "Next step", nell'interesse dei diversi stakeholder.
In tale ottica, le Politiche 2024 prevedono sia un'evoluzione e sofisticazione del set di KPI considerati nella determinazione della remunerazione variabile, volta a garantire l'allineamento tra le metriche di valutazione delle performance e le priorità strategiche

della banca, sia l'aumento del peso delle metriche ESG, coerentemente con l'impegno del Gruppo sul tema della Sostenibilità e Responsabilità Sociale.
Rimangono, invece, immutate le disposizioni relative al meccanismo di remunerazione di lungo periodo introdotto nelle Politiche 2023.

I principi dettati dalle Politiche di remunerazione sono riflessi in meccanismi declinati sulle diverse figure aziendali, con l'obiettivo di assicurare la più ampia generazione di valore per le diverse categorie di personale e garantire piena efficacia nello svolgimento dei ruoli:
| Organi sociali | Par. 7 |
|---|---|
| Personale Più Rilevante | Par. 8.2 |
| Dirigenti non appartenenti al Personale Più Rilevante | Par. 8.3.1 |
| Personale NPE Unit | Par. 8.3.2 |
| Dipendenti – distinti in base ai diversi inquadramenti | Par. 8.3.3 |
| Consulenti finanziari e Agenti in attività finanziaria | Par. 8.3.4 |
| Personale della controllata elvetica – Banca Popolare di Sondrio | |
| (SUISSE) SA | Par. 8.3.5 |

Il compenso del Consiglio di amministrazione, secondo quanto previsto dall'art. 2389, comma 1, del Codice civile e dall'art. 30 dello statuto, viene fissato annualmente dall'Assemblea, che lo determina in un importo fisso, comprensivo di una voce relativa alla partecipazione ai Comitati consiliari, senza incidere, stante la contenuta misura, sull'equilibrio delle grandezze di bilancio.
L'Assemblea determina inoltre l'importo delle medaglie di presenza e, eventualmente in misura forfetaria, il rimborso delle spese per l'intervento alle riunioni e i compensi per la partecipazione ai Comitati.
Non sono previste per i consiglieri forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali.
Per gli amministratori con incarichi esecutivi non sono previste forme di remunerazione diverse dagli altri amministratori.
Per il Consigliere delegato valgono le stesse regole previste per gli altri consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo statuto descritte nel paragrafo successivo.
Quanto sopra è in linea con la tradizionale impostazione prudenziale della gestione e trova ragione nella natura della nostra istituzione e nello spirito di servizio che ha sempre contraddistinto i componenti dell'Amministrazione nello svolgimento delle loro funzioni.
Va peraltro sottolineato che attualmente le cariche di Consigliere delegato e di Direttore generale sono in capo a un solo soggetto, a cui, nella qualità di Direttore generale, viene riconosciuta una quota variabile della remunerazione. I relativi dettagli sono indicati al paragrafo 8.2.1
Ai sensi della normativa richiamata al precedente paragrafo, spetta al Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, sentito il Collegio sindacale,

fissare la remunerazione dei consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo statuto.
Il Consiglio di amministrazione determina tali remunerazioni, sempre di natura fissa, tenuto conto: dell'importanza dell'incarico e del connesso livello di responsabilità; delle qualità professionali necessarie; dell'effettivo impegno che esso comporta anche in termini di tempo e di energie; della situazione patrimoniale ed economica della banca pure in proiezione futura; del livello di mercato delle remunerazioni per incarichi paragonabili in società di analoghe dimensioni e caratteristiche.
In ogni caso, ai fini della determinazione delle remunerazioni viene sempre considerato il criterio della loro sostenibilità, attuale e prospettica.
Per le Controllate, il compenso del Consiglio di amministrazione viene fissato annualmente dall'Assemblea in un importo fisso, senza incidere, stante la contenuta misura, sull'equilibrio delle grandezze di bilancio.
L'Assemblea determina l'emolumento annuale, valevole per l'intero periodo di durata della carica, dei componenti il Collegio sindacale. Determina inoltre l'importo delle medaglie di presenza e il rimborso delle spese sostenute per l'espletamento del mandato.
Non sono previsti compensi basati su strumenti finanziari e bonus collegati ai risultati economici.

La Politica di remunerazione del Gruppo trova la sua definizione nei principi e nelle finalità delineati nel capitolo 5 e in ottemperanza a quanto previsto dalle disposizioni di Vigilanza.
Le Politiche di remunerazione sono state aggiornate per il 2024, pure avvalendosi della collaborazione di consulenti esterni con solide esperienze in materia (società del Gruppo Marsh & McLennan Companies, Inc.), rafforzando gli elementi di allineamento alle migliori prassi di mercato sulla base di un confronto con i principali istituti bancari italiani significativi.
Gli interventi svolti hanno consentito anzitutto di sofisticare ulteriormente e rafforzare il nesso tra crescita sostenibile del Gruppo, misurazione delle performance individuali del management e remunerazioni erogate.
Sono stati altresì ampliati i correttivi per il rischio, ulteriori rispetto alle soglie di accesso già previste, per assicurare l'allineamento alla normativa di riferimento e incentivare comportamenti allineati all'interesse di lungo termine del Gruppo.
Il limite massimo del rapporto tra componente variabile e componente fissa della remunerazione è stato confermato al 100% per il Direttore generale e le altre figure apicali e al 50% per il restante personale, mentre è stato confermato il limite per la retribuzione variabile a un terzo di quella fissa per i Responsabili delle Funzioni di controllo. Le Politiche prevedono inoltre un crescente impiego di strumenti finanziari nel corrispondere le remunerazioni variabili, immediate e differite, così incentivando ulteriormente l'allineamento dell'interesse del management a quello di medio-lungo termine del Gruppo.
Gli interventi svolti trovano attuazione nei paragrafi che seguono: sono descritte le componenti della retribuzione del personale dipendente in generale (par. 8.1), sia quelle di natura fissa (par. 8.1.1) e sia quelle di natura variabile (par. 8.1.2); sono esposte le modalità di calcolo della componente variabile, distinguendo tra quelle che discendono dall'applicazione del sistema premiante di breve periodo (par. 8.1.2.3) e quelle, previste per le figure apicali, che derivano dal sistema premiante di lungo periodo (par. 8.1.2.4).

Le componenti sono poi declinate sulle categorie di personale, anzitutto quello appartenente all'insieme del personale più rilevante (par. 8.2) e poi per il resto del personale (par. 8.3).
Sono infine esposti i patti di non concorrenza e di prolungamento del preavviso (par. 8.4), i compensi accordati in vista o in occasione della cassazione del rapporto di lavoro del personale più rilevante (par. 8.5) e i benefici pensionistici discrezionali (par. 8.6).

La retribuzione fissa costituisce la parte stabile e irrevocabile della remunerazione del personale dipendente, corrisposta sulla base di criteri prestabiliti, non discrezionali e non dipendenti dalla performance del Gruppo o del singolo individuo.
La componente fissa è finalizzata a compensare le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno dimostrato. Tali fattori sono alla base dello sviluppo meritocratico dei percorsi di carriera disegnati in modo da garantire la neutralità rispetto al genere.
La struttura retributiva, nel pieno rispetto delle disposizioni contrattuali, si sviluppa all'interno delle dinamiche degli inquadramenti del personale (avanzamento dei livelli retributivi) e mediante riconoscimenti economici (Ad Personam) e/o l'attribuzione di specifiche indennità di ruolo correlate all'attività svolta e all'anzianità nel ruolo o nella funzione.
In aggiunta alle componenti sopra richiamate, il Gruppo è attento a dare attuazione a quegli istituti, espressione di valenza sociale, che sono a corredo della prestazione lavorativa. Lo sviluppo della previdenza complementare e dell'assistenza sanitaria completa e integra la struttura retributiva del personale, favorendo il senso di appartenenza e la soddisfazione delle risorse. Ai collaboratori vengono inoltre riconosciuti alcuni benefici rappresentati da condizioni speciali di accesso a determinati prodotti bancari (mutui, finanziamenti, ecc.) e ad altri servizi.
La politica seguita in tema di benefici non monetari è limitata all'uso promiscuo di auto aziendali, al riconoscimento di alloggi a canoni ridotti e al riconoscimento di finanziamenti a tassi agevolati; ha lo scopo di accrescere la soddisfazione delle risorse. Tali benefici sono revocabili in caso di modifica dell'attività lavorativa o del luogo di lavoro.
Si precisa che, per il calcolo del limite massimo della retribuzione variabile delle figure apicali, è considerata la componente fissa al netto degli altri elementi retributivi fissi sopra richiamati. In particolare, per la persona del Direttore generale, che ricopre anche

la carica di Consigliere delegato, il calcolo del limite massimo della remunerazione variabile avviene sulla base della sola remunerazione fissa corrisposta per la carica di Direttore generale.
Inoltre, come richiamato in precedenza (cfr. Sezione I, par. 1), non sono state apportate modifiche di rilievo ai compensi di natura fissa del Consigliere delegato e Direttore generale né a quelli del personale più rilevante.
| Contrattuale | |
|---|---|
| Ad Personam fissi | |
| Remunerazione fissa | Indennità di ruolo / funzione |
| Benefit |
La retribuzione variabile rappresenta la parte di remunerazione collegata alla performance, aziendale e individuale, ed è finalizzata a gratificare una prestazione professionale di rilievo e qualificante per l'ottenimento di risultati aziendali duraturi. È strutturata secondo le seguenti logiche:
5 I sistemi premianti di breve e di lungo periodo applicano anche ad eventuali nuovi soggetti che dovessero assumere le cariche rientranti nella definizione di figure apicali in un momento successivo alla redazione delle presenti Politiche

Rientrano nella componente variabile anche le pattuizioni non collegate alla performance: i "patti integrativi del rapporto di lavoro", ovvero il Patto di non concorrenza (PNC), il Patto di Prolungamento del Termine di Preavviso, i bonus di ingresso (cosiddetti "Entry Bonus") e i pagamenti in vista o in occasione della cessazione anticipata del rapporto o della carica (severance).
| Personale più rilevante |
Figure apicali | Sistema premiante di breve periodo |
|
|---|---|---|---|
| Sistema premiante di lungo periodo |
|||
| Remunerazione | Altro personale più rilevante |
Sistema premiante di breve periodo |
|
| variabile | |||
| Premio produttività CCNL | |||
| Resto del Personale | Sistema motivazionale | ||
| Altre componenti «variabili» | Patti integrativi del rapporto di lavoro |
||
| Severance |
Figura 4, Composizione della remunerazione variabile per le diverse figure dipendenti
La Politica 2024 ha confermato il peso relativo delle componenti variabili della remunerazione rispetto a quelle fisse già rivisto nel 2023, con limite pari al 100% per il Direttore generale e le figure apicali e al 50% per il restante personale.

Per i Responsabili delle Funzioni di controllo appartenenti al personale più rilevante la remunerazione variabile non può superare un terzo della retribuzione fissa.
Il sistema premiante di breve periodo determina la ricompensa del personale in funzione dei risultati ottenuti nel breve termine, ovvero nell'anno.
All'inizio dell'anno è stabilito un bonus pool, ovvero l'ammontare complessivo delle risorse di budget di esercizio destinate al pagamento della remunerazione variabile. Sono fissate delle soglie di accesso (entry gate), al cui rispetto è subordinata l'erogazione delle retribuzioni variabili. La performance è misurata sulla base di una serie di indicatori, in prevalenza quantitativi. Alla performance del personale più rilevante sono quindi applicati degli ulteriori correttivi per il rischio, volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto per il tramite dell'assunzione di rischi eccessivi.
La metodologia di calcolo dell'importo da erogare prevede la definizione ex ante dei livelli su cui le componenti variabili delle retribuzioni del personale più rilevante si attesteranno come funzione delle performance (reward).
Le modalità di erogazione disciplinano il differimento e il riconoscimento in strumenti finanziari della remunerazione variabile, in un'ottica di ulteriore allineamento dell'interesse di medio-lungo termine del Gruppo a quelli del management. Sono previsti i meccanismi di malus e claw-back richiesti dalla normativa.
I paragrafi che seguono descrivono nel dettaglio i meccanismi del sistema premiante di breve periodo.
Il bonus pool corrisponde alle risorse di budget di esercizio, destinate al pagamento della remunerazione variabile. L'ammontare annuo del bonus pool assegnato ai sistemi premianti per il personale più rilevante viene fissato dal Consiglio di amministrazione nel corso del processo di budgeting, in base ai risultati attesi del Gruppo. Il bonus pool può essere adeguato, in caso di variazioni significative degli stessi. Il Consiglio di amministrazione può inoltre deliberare la riduzione dell'ammontare stabilito nel caso in cui l'utile corrente al lordo delle imposte (al netto delle componenti non ricorrenti) risulti particolarmente ridotto o negativo. Viene altresì stabilito dal Consiglio di

amministrazione il bonus pool per il premio di produzione, nonché per il sistema motivazionale. Similmente a quanto descritto per il personale più rilevante, tale importo è determinato nel corso del processo di budgeting e può essere rivisto in caso di variazioni significative nelle previsioni di risultato.
L'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al rispetto di alcuni criteri prudenziali, in particolare la solidità patrimoniale e la liquidità del Gruppo. Nel concreto, l'attivazione del sistema premiante di breve periodo è subordinata al rispetto di due soglie di accesso (entry gate) definite in coerenza con i livelli di "Massimo rischio assumibile / Minimo regolamentare" del RAF di Gruppo.
| SOGLIE DI ACCESSO | ||||
|---|---|---|---|---|
| Ambito | Indicatore | Valore soglia | ||
| Adeguatezza patrimoniale | CET1 Ratio | Massimo rischio assumibile / Minimo regolamentare (8,09% nel 2024) |
||
| Adeguatezza della liquidità | Liquidity Coverage Ratio | Massimo rischio assumibile / Minimo regolamentare (100% nel 2024) |
Il mancato rispetto delle soglie di accesso, anche solo di uno degli indicatori, determina la mancata erogazione della retribuzione variabile del personale del Gruppo (a eccezione dei patti integrativi del rapporto di lavoro, indicati ai paragrafi 8.4 e 8.5).
Sono previsti ulteriori correttivi per il rischio, descritti in dettaglio nel prosieguo del presente paragrafo. Nell'ambito di tali correttivi, è prevista la mancata erogazione del bonus al superamento della soglia di risanamento anche solo di uno degli indicatori. Come riportato nella seguente tabella, il valore delle soglie di risanamento è significativamente superiore a quelle di "Massimo rischio assumibile / Minimo regolamentare". Queste soglie assumono quindi la natura di soglie di accesso de facto in luogo di quelle riportate nella Tabella 3.

| Ambito | Indicatore | Valore soglia |
|---|---|---|
| Adeguatezza patrimoniale | CET1 Ratio | Soglia di risanamento (12,10% nel 2024) |
| Adeguatezza della liquidità | Liquidity Coverage Ratio | Soglia di risanamento (115% nel 2024) |
Appurato il rispetto delle soglie di accesso, si procede alla misurazione della performance. La performance è misurata sulla base di una serie di indicatori, in prevalenza quantitativi.
Gli indicatori sono selezionati al fine di premiare il contributo individuale al conseguimento degli obiettivi del Gruppo definiti dal Consiglio di amministrazione in ottica di successo sostenibile. Tali obiettivi sono sfidanti, seppur raggiungibili, e tengono in considerazione le direttive strategiche delineate nel Piano industriale e il contesto economico di riferimento nel quale il Gruppo opera.
Nella relazione annuale sui compensi corrisposti nel 2024 sarà fornita piena disclosure degli indicatori considerati e, per ciascuno di essi, del livello di raggiungimento degli obiettivi.
A ogni modo, il set di metriche utilizzate nel sistema premiante di breve periodo è esplicitato già ora, nelle presenti Politiche al paragrafo 8.2.1.2.

Nel sistema di remunerazione e incentivazione per il personale più rilevante, in aggiunta agli entry gate (cfr. supra) e alle clausole di malus e claw-back (cfr. infra) sono previsti ulteriori correttivi per il rischio, volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto attraverso l'assunzione di rischi eccessivi. Tali strumenti limitano fortemente o impediscono l'erogazione di componenti variabili al verificarsi di dinamiche ed esiti non pienamente coerenti con l'appetito al rischio definito dal Consiglio di amministrazione (in particolare nel RAF). È prevista in particolare l'applicazione di un correttivo di valore crescente al superamento delle diverse soglie definite nel RAF: dalle soglie di propensione al rischio a quelle di primo intervento, tolleranza, e infine di risanamento, sino all'azzeramento completo dei bonus (cfr. Tabella 4).
Sono considerati come indicatori il CET1 Ratio e il Liquidity Coverage Ratio (LCR).
In aggiunta, il Consiglio di amministrazione potrebbe valutare l'inserimento, per alcune delle figure in esame, di ulteriori correttivi specifici per il rischio in funzione delle attività legate allo specifico ruolo.
La remunerazione variabile del personale più rilevante, qualora superi la soglia di rilevanza prevista dalla normativa di Vigilanza di 50.000 euro e rappresenti più di un terzo della remunerazione totale annua, è soggetta alle seguenti norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari:

Nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile di breve periodo risultasse particolarmente elevato – essendo superiore al 25% della remunerazione complessiva degli high earners italiani (424.709 euro6 ) – la quota up-front sarà ridotta, secondo quanto indicato ai paragrafi 8.2.1.2 e 8.2.1.4.
Queste norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari contribuiscono all'orientamento complessivo del sistema di remunerazione e incentivazione al lungo periodo.
L'erogazione delle quote differite della remunerazione è soggetta a regole di malus che portano all'azzeramento della quota in caso di mancato raggiungimento delle soglie di accesso previste per l'esercizio precedente l'anno di erogazione di ciascuna quota differita e in caso di provvedimenti disciplinari.
È inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di clawback sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza. In particolare, tali clausole sono applicate nelle seguenti eventualità:
Le clausole di claw-back hanno una durata di 5 anni a decorrere dal pagamento della singola quota di retribuzione variabile (sia up-front, sia differita).
Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front e sia quella differita non sono corrisposte. Nelle eventualità di quiescenza e morte il riconoscimento delle quote di remunerazione variabile non ancora corrisposte avviene pro quota in relazione al periodo effettivamente lavorato.
6 Dato aggiornato all'ultimo report EBA "EBA Report on High Earners - Data as of end 2021" pubblicato nel gennaio 2023

Possono essere previsti compensi in vista o in occasione della cessazione del rapporto di lavoro, in coerenza con quanto previsto dalla normativa di Vigilanza. Per il dettaglio si veda il paragrafo 8.5.
Non sono previsti benefici pensionistici discrezionali, secondo quanto previsto al paragrafo 8.6.
Il sistema premiante di lungo periodo si inserisce nel solco del Piano Industriale "Next Step" 2022-2025 presentato ai mercati nel giugno 2022 e determina la ricompensa del personale in funzione dei risultati ottenuti nel medio-lungo termine, ovvero sull'orizzonte 2023-2025. È previsto per le sole figure apicali.
Il Sistema in parola rafforza ulteriormente il nesso tra successo sostenibile del Gruppo e remunerazione delle figure apicali, anche grazie al suo riconoscimento integrale in azioni Banca Popolare di Sondrio Spa. Il riconoscimento avverrà mediante l'utilizzo di azioni proprie, con autorizzazione specifica dell'Assemblea ai sensi dell'art. 2357 e 2357 ter del Codice civile.
Il sistema premiante di lungo periodo è strutturato secondo logiche coerenti a quelle previste per il sistema premiante di breve periodo (cfr. par. 8.1.2.3).
Il bonus pool nell'anno 2025 è definito, secondo logiche coerenti con quanto illustrato nel paragrafo 8.1.2.3, considerando pure l'esigenza di corrispondere la remunerazione derivante dal sistema premiante di lungo periodo.
L'erogazione della retribuzione variabile di lungo periodo è subordinata al rispetto di alcuni criteri prudenziali, in particolare la solidità patrimoniale e la liquidità del Gruppo. Nel concreto, l'attivazione del sistema premiante di lungo periodo è subordinata al rispetto delle medesime soglie di accesso (entry gate) previste per il sistema di breve

termine (CET1 Ratio e Liquidity Coverage Ratio, secondo quanto dettagliato al paragrafo 8.1.2.3), valutate nell'anno 2025.
Il mancato rispetto delle soglie di accesso, anche solo di uno degli indicatori, determina la mancata erogazione della retribuzione variabile di lungo periodo.
Appurato il rispetto delle soglie di accesso, si procede nell'anno 2025 alla misurazione della performance al completamento dell'orizzonte di Piano industriale.
La performance è misurata sulla base di tre indicatori quantitativi. Gli indicatori sono selezionati per premiare il contributo al conseguimento degli obiettivi del Gruppo, in coerenza con il Piano industriale e in ottica di successo sostenibile nel lungo periodo.
| SISTEMA PREMIANTE DI LUNGO PERIODO | ||||
|---|---|---|---|---|
| Ambito | Indicatore | Peso | ||
| Volumi | Masse amministrate | 30% | ||
| Qualità dell'attivo | NPL Ratio | 25% | ||
| Redditività | ROE | 40% | ||
| ESG | Indicatori vari di verifica del raggiungimento degli obiettivi ESG |
5% |
La performance ESG riflette il successo dimostrato dalle figure apicali nell'attuazione del Piano operativo sulla Sostenibilità di Gruppo e nella gestione dei rischi di sostenibilità, in coerenza con la normativa di riferimento (in particolare, il Regolamento (UE) 2019/2088 SFDR).
La sostenibilità riguarda trasversalmente i diversi ambiti di operatività del Gruppo. Gli indicatori di verifica del raggiungimento degli obiettivi ESG riflettono questa trasversalità. Gli obiettivi nel lungo periodo, qui in esame, distinti da quelli previsti per il breve periodo (cfr. par. 8.2.1.2), sono i seguenti:

Per ogni obiettivo è stabilito dal Consiglio di amministrazione un livello target, un livello minimo e un livello che si qualifica come overperformance.
Sono definiti ex ante i livelli su cui la remunerazione variabile di lungo termine delle figure apicali si attesta come funzione delle performance (reward).
In caso di raggiungimento dei target (100% degli obiettivi di Piano industriale), in aggiunta alla remunerazione fissa e alla remunerazione variabile che discende dal sistema premiante di breve periodo, verrà corrisposta un'ulteriore remunerazione variabile pari, per il Direttore generale, al 30%, per le altre figure apicali, al 15% della retribuzione fissa percepita nel 2025.
In caso di overperformance, ovvero in caso di risultati pari o superiori al 120% degli obiettivi, la remunerazione variabile crescerà ulteriormente sino a raggiungere nel suo complesso il 50% della remunerazione fissa percepita nel 2025.
Il bonus è ridotto nel caso in cui non siano raggiunti i target del Piano industriale. In caso il raggiungimento dei target si attesti su livelli inferiori al 70%, non è corrisposto un bonus associato al sistema premiante di lungo periodo.
Figura 5, Raggiungimento obiettivi e bonus corrispondente, sistema premiante di lungo periodo


In coerenza con quanto previsto nel breve termine, anche nel lungo termine sono stati introdotti ulteriori correttivi per il rischio, in aggiunta agli entry gate e alle clausole di malus e claw-back.
Sono impiegati a tal fine il CET1 Ratio e il Liquidity Coverage Ratio (LCR), pure in questo caso facendo riferimento alle soglie del RAF, nonché eventuali ulteriori correttivi di rischio in funzione delle attività legate allo specifico ruolo definiti dal Consiglio di amministrazione.
Qualora la remunerazione variabile superi la soglia di rilevanza prevista dalla normativa di Vigilanza di 50.000 euro e rappresenti più di un terzo della remunerazione totale annua – è soggetta alle seguenti norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari:

Queste norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari supportano ulteriormente l'orientamento al lungo periodo del sistema di remunerazione e incentivazione.
La percentuale indicata in figura rappresenta la quota parte del bonus nella sua interezza, erogata secondo specifiche modalità nell'anno indicato

La remunerazione variabile che discende dal sistema premiante di lungo periodo è soggetta alle medesime clausole di malus e claw-back previste per il sistema premiante di breve periodo (cfr. 8.1.2.3).
Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front e sia quella differita non sono corrisposte. Nelle eventualità di quiescenza e morte il riconoscimento delle quote di remunerazione variabile non ancora corrisposte avviene pro quota in relazione al periodo effettivamente lavorato,

secondo quanto riportato nel paragrafo 8.1.2.3, salvo nei casi in cui il rapporto cessi prima del 31 dicembre 2025.

La Remunerazione del Consigliere delegato viene fissata dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, sentito il Collegio sindacale. Come per tutti i consiglieri, tale compenso è di natura fissa.
Alla data di predisposizione delle Politiche, le cariche di Consigliere delegato e di Direttore generale sono in capo al medesimo soggetto.
Al Direttore generale viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile. La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.
La componente fissa compensa le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno profuso. La struttura della parte fissa della retribuzione del Direttore generale si compone di una parte "tabellare", prevista dalle disposizioni contrattuali, da riconoscimenti economici individuali (Ad Personam) e da specifiche indennità di funzione manageriale correlate all'attività svolta, che vengono riconosciuti con cadenza mensile. La parte "tabellare" segue le dinamiche di incremento previste dalla contrattazione nazionale. La componente "Ad Personam" può essere incrementata solo previa deliberazione del Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, mediante l'attribuzione di nuovi riconoscimenti economici individuali.
La parte variabile della retribuzione non può superare il 100% della retribuzione fissa, secondo quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.
Per quanto attiene al sistema premiante di breve periodo, la performance annuale è misurata sulla base di obiettivi quantitativi economico finanziari e qualitativi, specificati nella scheda obiettivi del Direttore generale. Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari all'80% della valutazione del Direttore generale, e

catturano sia i risultati di "top line", ovvero la redditività core, sia l'efficienza operativa, tramite il cost-income ratio, sia i risultati di "bottom line", mediante l'utilizzo del RORAC.
| SCHEDA OBIETTIVI DEL DIRETTORE GENERALE – BREVE PERIODO | |||
|---|---|---|---|
| Categoria indicatori | Indicatore | Peso | |
| Redditività core | 25% | ||
| Quantitativi economico finanziari |
Cost-income ratio | 25% | |
| RORAC | 30% | ||
| ESG | Indicatori vari di verifica del raggiungimento degli obiettivi ESG |
10% | |
| Qualitativi | Metriche qualitative di funzione |
10% |
La performance ESG è valutata a livello di Gruppo e riflette il successo dimostrato dalle figure apicali nell'attuazione del Piano operativo sulla Sostenibilità di Gruppo e nella gestione dei rischi di sostenibilità, in coerenza con la normativa di riferimento (in particolare, il Regolamento (UE) 2019/2088 SFDR).
La sostenibilità riguarda trasversalmente i diversi ambiti di operatività del Gruppo, e gli indicatori di verifica del raggiungimento degli obiettivi ESG riflettono questa trasversalità. Per il 2024, gli obiettivi nel breve periodo in esame sono stati rivisti rispetto alle precedenti Politiche, aumentando i riferimenti quantitativi (e.g. ore di formazione; controparti da analizzare) a supporto della valutazione di sintesi, che continua a prevedere una misurazione qualitativa dei risultati raggiunti. In particolare, gli obiettivi di breve periodo sono i seguenti:

A testimonianza della rilevanza che tali tematiche ricoprono per la banca, il peso relativo degli obiettivi legati alla componente ESG è stato innalzato rispetto alle Politiche 2023 sino al 10%. Per ognuno di tali obiettivi il Consiglio di amministrazione valuterà il livello di raggiungimento per determinare il raggiungimento del target, una "sottoperformance" o una "sovra-performance", analizzando i seguenti riferimenti oggettivi:
| RIFERIMENTI OGGETTIVI OBIETTIVI ESG – BREVE PERIODO | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Obiettivo | Sotto-performance | Target | Sovra-performance | ||
| Rating ESG | Mantenimento attuale corporate rating di Standard Ethics (EE) |
Miglioramento del corporate rating di Standard Ethics (EE+) |
Miglioramento del corporate rating di Standard Ethics (EE+) e miglioramento del rating di lungo periodo e/o mantenimento dell'outlook |
||
| Prodotti e servizi ESG |
Mantenimento della stessa offerta di prodotti ESG |
Ampliamento dell'offerta di prodotti ESG: +10% numerosità |
Ampliamento significativo dell'offerta di prodotti ESG: +20% numerosità |
||
| Finanza ESG | Innalzamento della "percentuale ESG" della componente obbligazionaria del portafoglio di proprietà al 10,5% |
Innalzamento della "percentuale ESG" della componente obbligazionaria del portafoglio di proprietà al 15% |
Innalzamento della "percentuale ESG" della componente obbligazionaria del portafoglio di proprietà al 18% |
||
| Iniziative internazionali |
Elaborazione di un set parziale di target da condividere con NZBA entro giugno 2025 |
Elaborazione di un set di target da condividere con NZBA entro giugno 2025 |
Elaborazione e condivisione di un set di target con NZBA prima di giugno 2025 |
||
| Governance ESG |
Completamento parziale del piano operativo D&I |
Completamento e approvazione entro il mese di dicembre 2024 del piano operativo D&I |
Completamento e approvazione entro il mese di settembre 2024 del piano operativo D&I |
||
| Credito ESG | Completamento Due Diligence ESG su ca. 280 controparti corporate |
Completamento Due Diligence ESG su ca. 400 controparti corporate; rendicontazione dello Score C&E (perimetro ampliato) |
Completamento Due Diligence ESG su ca. 480 controparti corporate; implementazione nei sistemi operativi dello score C&E (perimetro ampliato) |

Gli indicatori qualitativi, il cui peso nella misurazione complessiva delle performance è pari al 10%, ricomprendono una valutazione delle capacità manageriali e di visione strategica, della continuità nel ruolo ricoperto, dell'etica nel lavoro e negli affari, delle capacità di interpretare e dare attuazione alle politiche e ai valori aziendali. Includono inoltre una valutazione della «disciplina» dimostrata dal Direttore generale nell'esecuzione dei processi chiave per l'evoluzione di lungo termine del Gruppo, in particolare quelli di attuazione delle iniziative di sviluppo previste dal Piano industriale e di gestione dei rischi e dei rilievi delle Funzioni Aziendali di Controllo.
Il dettaglio relativo alla valutazione qualitativa effettuata sulla performance del Direttore generale, nonché il livello di raggiungimento degli obiettivi, sarà pubblicato ex post nella relazione sui compensi corrisposti nel 2024, all'interno della relativa scheda obiettivo.
In caso di raggiungimento dei target (100% degli obiettivi) previsti per l'anno di misurazione, è corrisposta una remunerazione variabile pari al 15%7 della retribuzione fissa, in aggiunta alla remunerazione fissa e alla remunerazione variabile che discende dal sistema premiante di lungo periodo.
In caso di superamento dei target, quindi di overperformance, il bonus è aumentato; raggiunge il 50% della remunerazione fissa nel caso in cui il conseguimento degli obiettivi si attesti al 120% di quanto previsto o su un livello superiore.
Il bonus è ridotto nel caso in cui non siano raggiunti i target. In caso il raggiungimento dei target si attesti su livelli inferiori al 70%, non è corrisposto un bonus associato al sistema premiante di breve periodo.
Sono adottati i correttivi per il rischio, le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.
È esposto di seguito il dettaglio delle quote riconosciute up-front, quelle differite, quelle cash e quelle riconosciute in strumenti finanziari per il sistema premiante di breve periodo:
7 Il livello della componente variabile del Direttore generale è stato stabilito in considerazione dell'attuale componente fissa e delle analisi svolte sul peer set.

Nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile risultasse particolarmente elevato – essendo superiore al 25% della remunerazione complessiva degli high earners italiani (424.709 euro) – la quota up-front sarà pari al 40% del totale. In termini di riconoscimento in strumenti finanziari, sono applicate le medesime logiche sopra descritte: il riconoscimento in azioni Banca Popolare di Sondrio avviene per il 50% della quota upfront e per il 55% della quota differita.
La percentuale indicata in figura rappresenta la quota parte del bonus nella sua interezza, erogata secondo specifiche modalità nell'anno indicato


Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front e sia quella differita non sono corrisposte.
Non sono previsti benefici pensionistici discrezionali.
Possono essere invece previsti compensi in vista o in occasione della cessazione del rapporto di lavoro, secondo quanto previsto dalla normativa di Vigilanza, come illustrato al paragrafo 8.5.
Il Direttore generale è beneficiario, inoltre, del sistema premiante di lungo periodo descritto nella Sezione I, al paragrafo 8.1.2.4.
Agli altri membri della Direzione generale e ai Responsabili delle Aree di governo viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.
La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.

La componente fissa compensa le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno profuso. La struttura della parte fissa si compone di una parte "tabellare", prevista dalle disposizioni contrattuali, da riconoscimenti economici individuali (Ad Personam) e da specifiche indennità di funzione manageriale correlate all'attività svolta, che vengono riconosciuti con cadenza mensile. La parte "tabellare" segue le dinamiche di incremento previste dalla contrattazione nazionale. La componente "Ad Personam" può essere incrementata solo previa deliberazione del Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, mediante l'attribuzione di nuovi riconoscimenti economici individuali.
La parte variabile della retribuzione non può superare il 100% della retribuzione fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.
Per quanto attiene al sistema premiante di breve periodo, la performance annuale dei membri della Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo, esclusi coloro che ricoprono Funzioni di controllo, è misurata sulla base di obiettivi che ricalcano anzitutto quelli previsti per il Direttore generale: sono previsti indicatori quantitativi economico-finanziari, ESG e qualitativi, specificati nelle schede obiettivi individuali.
Gli obiettivi quantitativi catturano sia i risultati di "top line", ovvero la redditività core, sia l'efficienza operativa, tramite il cost-income ratio, sia i risultati di "bottom line", mediante l'utilizzo del RORAC.
A queste metriche, volte a misurare il contributo dei membri della Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo al risultato in un'ottica "di squadra", sono affiancate metriche specifiche definite in funzione del ruolo di ciascuno. Le metriche sono selezionate almeno nei seguenti ambiti:

Il Responsabile della NPE Unit è valutato sulla base di metriche attinte dal Piano NPE di Gruppo, in particolare con riguardo:
Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari all'80% della valutazione dei membri della Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo.
Gli obiettivi di performance ESG, il cui peso nella misurazione complessiva delle performance di breve periodo è pari al 10%, dei componenti la Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo sono definiti secondo quanto riportato nel paragrafo 8.2.1.2 per il Direttore generale.
Gli indicatori qualitativi, il cui peso nella misurazione complessiva delle performance di breve periodo è pari al 10% e quindi minoritario rispetto agli indicatori quantitativi, ricomprendono una valutazione delle capacità manageriali e di visione strategica, della continuità nel ruolo ricoperto, dell'etica nel lavoro e negli affari, delle capacità di interpretare e dare attuazione alle politiche e ai valori aziendali. Includono inoltre una valutazione della «disciplina» dimostrata nell'esecuzione dei processi chiave per l'evoluzione di lungo termine del Gruppo, in particolare quelli di attuazione delle iniziative di sviluppo previste dal Piano industriale e di gestione dei rischi e dei rilievi delle Funzioni Aziendali di Controllo. Il dettaglio relativo alle valutazioni qualitative effettuate sulla performance dei componenti la Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo, nonché il livello di raggiungimento degli obiettivi, sarà pubblicato ex post nella relazione sui compensi corrisposti nel 2024, all'interno della scheda obiettivo di ciascun soggetto.

In caso di raggiungimento dei target (100% degli obiettivi) previsti per l'anno di misurazione, è corrisposta una remunerazione variabile pari al 30% della retribuzione fissa, in aggiunta alla remunerazione fissa e alla remunerazione variabile che discende dal sistema premiante di lungo periodo.
In caso di superamento dei target, quindi di overperformance, il bonus è aumentato; raggiunge il 50% della remunerazione fissa nel caso in cui il conseguimento degli obiettivi si attesti al 120% di quanto previsto o su un livello superiore.
Il bonus è ridotto nel caso in cui non siano raggiunti i target. In caso il raggiungimento dei target si attesti su livelli inferiori al 70%, non è corrisposto un bonus associato al sistema premiante di breve periodo.
Sono adottati i correttivi per il rischio, le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3. Possono essere stabiliti dal Consiglio di amministrazione ulteriore correttivi declinati per ruolo.
È esposto di seguito il dettaglio delle quote riconosciute up-front, quelle differite, quelle cash e quelle riconosciute in strumenti finanziari.
Nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile risultasse particolarmente elevato - essendo superiore al 25% della remunerazione complessiva degli high earners italiani (424.709 euro) - la quota up-front sarà pari al 40% del totale. In termini di riconoscimento in strumenti finanziari, sono applicate le medesime logiche sopra descritte: il riconoscimento in azioni Banca Popolare di Sondrio avviene per il 50% della quota upfront e per il 55% della quota differita.

La percentuale indicata in figura rappresenta la quota parte del bonus nella sua interezza, erogata secondo specifiche modalità nell'anno indicato

Trovano inoltre applicazione le clausole di malus e di claw-back descritte al paragrafo 8.1.2.3.
Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front e sia quella differita non sono corrisposte.
Non sono previsti benefici pensionistici discrezionali.
Possono essere invece previsti compensi in vista o in occasione della cessazione del rapporto di lavoro, secondo quanto previsto dalla normativa di Vigilanza, come illustrato al paragrafo 8.5.
I membri della Direzione generale e i Responsabili delle Aree di governo, esclusi coloro che ricoprono Funzioni di controllo, sono beneficiari, inoltre, del sistema premiante di lungo periodo descritto al paragrafo 8.1.2.4.

Le Politiche 2024 confermano per i Responsabili delle Funzioni di controllo il sistema di remunerazione e incentivazione già previsto nelle Politiche 2023.
La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.
La remunerazione applicata risulta adeguata alla responsabilità e all'impegno connessi al ruolo ricoperto; nel rispetto della normativa di Vigilanza, non sono previsti incentivi legati a risultati economici.
La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per i membri della Direzione generale e per i Responsabili delle Aree di governo.
Diversamente da quanto previsto per i membri della Direzione generale e per i Responsabili delle Aree di governo, la parte variabile della retribuzione non può superare un terzo della retribuzione fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.
La performance annuale è misurata esclusivamente sulla base di obiettivi qualitativi individuali e di funzione che ricomprendono una valutazione del grado di responsabilità e di continuità nel ruolo ricoperto, della qualità del lavoro, della capacità di valorizzare le risorse e di lavorare in squadra, nonché del rispetto e attuazione delle politiche e dei valori del Gruppo e dell'etica dimostrata nello svolgimento della funzione. Il dettaglio relativo agli obiettivi qualitativi e al loro livello di raggiungimento da parte dei Responsabili delle Funzioni di controllo sarà pubblicato ex post nella relazione sui compensi corrisposti nel 2024, all'interno della scheda obiettivo di ciascun soggetto.
I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance annuale sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione.
Sono adottate le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previste al par. 8.1.2.3.

Ai Responsabili delle Funzioni di controllo delle società Controllate si applica la medesima disciplina prevista per i Responsabili delle Funzioni di controllo della Capogruppo.
Al resto del personale più rilevante della Capogruppo viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.
La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.
La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per i membri della Direzione generale e per i Responsabili delle Aree di governo. La remunerazione variabile non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.
La performance annuale è misurata sulla base di indicatori quantitativi economico finanziari, ESG e qualitativi, specificati nelle schede obiettivi individuali.
La performance ESG è misurata in funzione del contributo annuale del singolo al raggiungimento degli obiettivi ESG di lungo termine delineati nel Piano operativo sulla Sostenibilità di Gruppo e alla gestione dei rischi di sostenibilità, in coerenza con la normativa di riferimento (in particolare, il Regolamento (UE) 2019/2088 SFDR).
I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance annuale sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione. Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari ad almeno il 70% della valutazione. Non trova invece applicazione, per il resto del personale più rilevante della Capogruppo, il sistema premiante di lungo periodo.
Sono adottati i correttivi per il rischio, le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3. Possono essere stabiliti dal Consiglio di amministrazione ulteriore correttivi declinati per ruolo.

Al personale più rilevante delle Controllate viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.
La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.
La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per i membri della Direzione generale, per i Responsabili delle Aree di governo e per il resto del personale più rilevante della Capogruppo.
La remunerazione variabile non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.
La performance annuale è misurata sulla base di indicatori quantitativi economico finanziari, ESG e qualitativi, specificati nelle schede obiettivi individuali. Gli indicatori quantitativi afferiscono al risultato della Società controllata di appartenenza rispetto agli obiettivi definiti nel Piano industriale di Gruppo.
I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance annuale sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione della controllata. Non trova invece applicazione, per il resto del personale più rilevante delle Società controllate, il sistema premiante di lungo periodo.
Sono adottati i correttivi per il rischio, le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3. Possono essere stabiliti dal Consiglio di amministrazione ulteriore correttivi declinati per ruolo.
L'applicazione dei principi qui descritti presso la controllata elvetica Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene nel rispetto delle caratteristiche, delle particolarità tecniche e di composizione strutturale del mercato bancario svizzero.
La remunerazione variabile erogata da Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.

Il sistema di remunerazione e incentivazione della controllata elvetica è, nel suo complesso, in linea con i principi in materia di remunerazione emanati dall'Autorità Federale di Vigilanza sui Mercati Finanziari (FINMA) ed è strutturato in modo semplice, trasparente e orientato al lungo periodo, garantendo continuità nello sviluppo aziendale correlata a un'attenta valutazione dei rischi.

All'interno della struttura aziendale, la figura professionale del dirigente ha assunto nel tempo un ruolo di primaria importanza, dovendo rispondere a necessità crescenti di specializzazione operativa e coordinamento organizzativo.
I dirigenti presidiano gli ambiti strategici e attuano la filosofia aziendale con spirito imprenditoriale. Sono responsabili della qualità e del controllo dei processi operativi e, attraverso il coinvolgimento del proprio personale, devono qualificare le loro prestazioni e mirare all'efficienza e all'efficacia, controllando e contenendo i rischi effettivi e potenziali nel comune intento di creare valore.
Ai dirigenti non appartenenti al personale più rilevante viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.
La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.
La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per il personale più rilevante.
La remunerazione variabile non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.
La performance annuale è misurata sulla base di un indicatore quantitativo di Gruppo, derivato dagli obiettivi ricompresi nel Piano industriale, e obiettivi qualitativi, organizzativi e di funzione.
Gli obiettivi qualitativi ricomprendono una valutazione della qualità del lavoro svolto e sono in particolare funzione delle capacità manageriali, della continuità nel ruolo, dell'etica nel lavoro e del rispetto e attuazione delle politiche e dei valori del Gruppo.
I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione della società di appartenenza.

Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari ad almeno il 70% della valutazione. Non trova invece applicazione, per il Personale non Più Rilevante, il sistema premiante di lungo periodo.
L'erogazione avviene entro il mese di giugno dell'anno successivo a quello di competenza, senza applicazione di differimento ulteriore e senza il ricorso a strumenti finanziari. Sono adottate le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.
Il Gruppo gestisce con particolare attenzione la qualità del credito e i Non Performing Loans, in coerenza con il proprio Piano NPE. La Capogruppo svolge attività di de-risking e gestione dei Non Performing Loans anzitutto grazie all'azione della NPE Unit, che si avvale di addetti qualificati e competenti con adeguate deleghe operative.
In ragione degli importanti obiettivi stabiliti dal Consiglio di amministrazione nel Piano NPE, è previsto un meccanismo di remunerazione specifico e aggiuntivo per il Personale gerarchicamente dipendente dalla NPE Unit.
Al Personale gerarchicamente dipendente dalla NPE Unit viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.
La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.
La remunerazione variabile non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.
La performance annuale è misurata sulla base di metriche attinte dal Piano NPE di Gruppo, in particolare con riguardo:

Gli obiettivi qualitativi ricomprendono anche una valutazione del contributo all'efficientamento dei processi, della continuità nel ruolo, dell'etica nel lavoro e del rispetto e attuazione delle politiche e dei valori del Gruppo.
I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance annuale sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione di Capogruppo che stabilisce anche l'importo complessivo da erogare, su proposta del Consigliere delegato. È demandata al Consigliere delegato la definizione degli importi singoli e il loro riconoscimento in base ai criteri stabiliti dal Consiglio di amministrazione, nel rispetto dei limiti individuali indicati.
Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari ad almeno il 75% della valutazione. Non trova invece applicazione, per il personale gerarchicamente dipendente dalla NPE Unit della Capogruppo non Più Rilevante, il sistema premiante di lungo periodo.
L'erogazione avviene entro il mese di giugno dell'anno successivo a quello di competenza, senza applicazione di differimento ulteriore e senza il ricorso a strumenti finanziari. Sono adottate le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.
Al personale gerarchicamente dipendente dalla NPE Unit della Capogruppo potrà essere riconosciuto anche quanto previsto dal successivo par. 8.3.3.
Agli appartenenti alla categoria dei quadri direttivi e delle aree professionali viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.
La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.
La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per il personale più rilevante; costituisce in via generale l'entità remunerativa prevalente.

Nel pieno rispetto delle disposizioni contrattuali, si sviluppa all'interno delle dinamiche degli inquadramenti del personale (avanzamento dei livelli retributivi) e mediante riconoscimenti economici (Ad Personam) e/o l'attribuzione di specifiche indennità di ruolo correlate all'attività svolta.
La parte variabile della retribuzione non può superare il limite individuale del 50% della retribuzione fissa ed è composta dal premio di produzione aziendale e dal sistema motivazionale. La sua erogazione è subordinata al rispetto delle soglie di accesso descritte nel paragrafo 8.1.2.3.
Il premio aziendale è disciplinato dalla normativa contrattuale di settore, che rimanda alla trattativa di secondo livello la definizione delle condizioni e dei criteri di erogazione, in stretta correlazione ai risultati aziendali conseguiti.
Secondo le disposizioni contrattuali, obiettivo del premio è il riconoscimento di "incrementi della produttività del lavoro, della qualità ed altri elementi di competitività (…) tenendo anche conto degli apporti professionali".
Le disposizioni aziendali, d'intesa con le parti sindacali, stabiliscono in modo specifico le formule di calcolo e i parametri da impiegare per la determinazione del premio in funzione dei risultati economici; parimenti, le condizioni per l'erogazione del premio.
L'erogazione avviene entro il mese di giugno dell'anno successivo a quello di competenza, senza applicazione di differimento ulteriore e senza il ricorso a strumenti finanziari. Non sono adottate le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.
Il sistema prevede il riconoscimento di importi una tantum in base alla valutazione di una serie di parametri relativi alla capacità dei singoli di interpretare al meglio il loro ruolo, adottando comportamenti finalizzati al conseguimento degli obiettivi strategici definiti dal Gruppo nonché rispettando, condividendo e promuovendo i principi e i valori aziendali.

A tal fine, sono considerati elementi della prestazione professionale, correlati ai risultati qualitativi ottenuti nell'ambito del ruolo ricoperto e della struttura operativa di riferimento. Le aree di valutazione sono le seguenti:
Il sistema premiante consente, in un'ottica di gestione sostenibile delle risorse, di conciliare la crescita professionale del dipendente con il riconoscimento del lavoro svolto e dei risultati ottenuti nel medio-lungo periodo.
La procedura di valutazione coinvolge diverse strutture aziendali, coordinate e indirizzate dal Servizio personale e modelli organizzativi in un'ottica di sintesi e rispetto di equità retributiva; per la valutazione del personale delle diramazioni territoriali, coinvolge in particolare il servizio Presidio della Rete.
L'arco temporale di riferimento è annuale ed è completato da valutazioni di continuità di più ampio periodo.
Questo sistema motivazionale si discosta dai tradizionali sistemi incentivanti, previsti pure dalla contrattazione collettiva di settore: riconosce e considera una componente non oggettivabile e comunicabile a priori, seppur legata a valutazioni di sostanza. I superiori, nel processo di interazione con i propri collaboratori, sono tenuti a rappresentare chiaramente gli elementi che identificano le qualità richieste.
All'interno di tale sistema, è opportunamente valutata la continuità temporale nello sviluppo degli obiettivi strategici aziendali e di Gruppo e l'adeguatezza alla gestione

prudenziale del rischio, nell'ambito del settore di competenza (finanza, credito, credito anomalo, commerciale, attività di supporto ecc.).
L'importo complessivo da erogare viene stabilito dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Consigliere delegato. È demandata al Consigliere delegato la definizione degli importi singoli e il loro riconoscimento al raggiungimento e al mantenimento di tali obiettivi qualitativi, nel rispetto dei limiti individuali indicati.
Il Consiglio di amministrazione può altresì valutare il riconoscimento di premi, attribuiti al personale di specifiche Filiali, in funzione del raggiungimento di obiettivi di budget.
L'erogazione avviene entro il mese di giugno dell'anno successivo a quello di competenza, senza applicazione di differimento ulteriore e senza il ricorso a strumenti finanziari. Sono adottate le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.

Il sistema di retribuzione e incentivazione previsto per gli appartenenti ai quadri direttivi e alle aree professionali è adottato pure per i consulenti finanziari che operano in qualità di lavoratori dipendenti.
Una società del Gruppo prevede l'opportunità di utilizzare soggetti non dipendenti in qualità di Agenti in attività finanziaria, per la promozione e la conclusione di contratti relativi alla concessione di finanziamenti.
Per tali soggetti verrà prevista una componente retributiva esclusivamente "ricorrente", mediante la pattuizione e l'erogazione di importi fissi e/o di provvigioni legate alla conclusione dei contratti. Non verranno erogate somme "non ricorrenti" di valenza incentivante.
Fermi restando i principi sopra delineati per il sistema di remunerazione della Capogruppo, l'applicazione del sistema di remunerazione e incentivante per il personale non più rilevante avviene, presso la controllata elvetica Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nel rispetto delle caratteristiche, delle particolarità tecniche e di composizione strutturale del mercato bancario svizzero.
Le diversità esistenti fra l'ordinamento giuridico italiano e quello elvetico in tema di rapporti di lavoro e di sistemi di remunerazione e incentivazione non rendono sempre possibile l'estensione automatica alla controllata delle regole previste per gli altri dipendenti del Gruppo.
Le particolarità del mercato finanziario svizzero, infatti, correlate a una diversa classificazione del personale, determinano in generale una differente composizione della struttura retributiva.
Il sistema di remunerazione e incentivazione della controllata elvetica è, nel suo complesso, in linea con i principi in materia di remunerazione emanati dall'Autorità Federale di Vigilanza sui Mercati Finanziari (FINMA) ed è strutturato in modo semplice, trasparente e orientato al lungo periodo, garantendo continuità nello sviluppo aziendale correlata a un'attenta valutazione dei rischi.

Per specifiche categorie di personale e/o su base individuale, in costanza di rapporto di lavoro o alla sua cessazione, il Gruppo può stipulare specifici patti di non concorrenza, in coerenza con le disposizioni di Vigilanza, le prassi di mercato e nel rispetto dei criteri e limiti massimi indicati.
Il Gruppo può altresì sottoscrivere accordi volti a estendere le tempistiche di preavviso dei dipendenti in caso di dimissioni. I patti citati, volti anche a soddisfare l'esigenza del Gruppo di garantirsi nel tempo la collaborazione di lavoratori particolarmente qualificati, prevedono come compenso importi contenuti, erogati per i relativi periodi di effettivo rispetto dell'impegno assunto.
Eventuali forme di retention bonus e/o patti di stabilità verranno disciplinati in conformità alle disposizioni regolamentari e normative tempo per tempo applicabili.
I gate cui sono soggette le somme corrisposte a compenso di patti in costanza di rapporto di lavoro corrispondono ai requisiti regolamentari minimi di Vigilanza in materia di patrimonio e liquidità, verificati al momento dell'erogazione.
Gli importi erogati in relazione alle menzionate pattuizioni sono soggetti alle disposizioni specifiche previste dalla Vigilanza.
Le disposizioni di Vigilanza in tema di remunerazioni delineano una specifica disciplina per i compensi pattuiti in vista o in occasione della conclusione anticipata del rapporto di lavoro o per la cessazione anticipata della carica per il personale più rilevante (c.d. golden parachute o compensi aggiuntivi). Le stesse disposizioni prevedono alcune deroghe, cui si fa specifico rinvio.
Ferme restando le citate deroghe, non rientrano nei predetti compensi aggiuntivi:

Nel caso in cui si intendesse procedere in via unilaterale o consensuale alla risoluzione del rapporto di lavoro su iniziativa e/o per interesse della banca o del Gruppo, potranno essere previsti compensi aggiuntivi a titolo di incentivo all'esodo per l'accompagnamento alla pensione o al prepensionamento o per la composizione di una possibile controversia al fine di evitare un eventuale contenzioso.
L'importo dei menzionati compensi aggiuntivi, fra i quali non rientrano i trattamenti sopra elencati – ferme restando le citate deroghe – non potrà superare le 2 annualità di remunerazione fissa – derivante dal rapporto di lavoro subordinato dirigenziale e dalle eventuali altre cariche all'interno del Gruppo – e sarà soggetto al limite massimo di 2,4 milioni di euro (lordo per il dipendente).
In ogni caso, fermo quanto precede, l'ammontare complessivo dell'insieme dei predetti compensi aggiuntivi, di eventuali patti di non concorrenza e degli importi corrispondenti alle indennità di mancato preavviso riferiti al Consigliere delegato, al Direttore generale e Vice direttori generali e ai Responsabili delle Aree di governo, non potrà superare le 2 annualità di retribuzione complessiva (retribuzione fissa corrente più media della retribuzione variabile effettivamente assegnata nel corso degli ultimi tre esercizi).
Verranno considerati i più volte citati criteri delle disposizioni di Vigilanza per la definizione del rapporto fra remunerazione fissa e variabile.
Questi eventuali compensi aggiuntivi potranno essere riconosciuti solo nel caso in cui, al momento della sottoscrizione, i livelli di liquidità e solidità patrimoniale del Gruppo risultino superiori alle soglie di Vigilanza.
Ai compensi aggiuntivi sono applicati i meccanismi di differimento e utilizzo di strumenti finanziari previsti per il riconoscimento della retribuzione variabile di breve periodo relativa al personale più rilevante, nonché le relative clausole di malus e clawback.
Le Disposizioni di Vigilanza prevedono inoltre la possibilità di utilizzare una formula predefinita, contenuta nelle Politiche di remunerazione della banca, che definisca l'importo da riconoscere per la cessazione anticipata della carica oppure la conclusione

anticipata del rapporto di lavoro, in caso di accordo tra la banca e il personale, per la composizione di una controversia attuale o potenziale, qualunque sia la sede in cui tale accordo viene raggiunto. I compensi aggiuntivi definiti attraverso l'utilizzo di tale formula non sono inclusi nel calcolo del suddetto limite massimo di incidenza della componente variabile rispetto a quella fissa.
La formula adottata riguarda il personale più rilevante e prevede che l'importo sia così determinato:
Le mensilità così definite sono decurtate del 50% in caso di:
Gli importi sopra indicati, stabiliti dalla formula, non sono riconosciuti in caso di comportamenti dolosi o di colpa grave riscontrati negli ultimi 5 anni di calendario.
Il personale appartenente al personale più rilevante può aderire ad accordi di incentivazione all'esodo definiti con le Organizzazioni sindacali, compresi quelli riferiti all'accesso al Fondo di Solidarietà di settore. In tal caso la quantificazione dell'incentivo definito in tale sede è considerato quale "formula predefinita" ai sensi delle disposizioni di Vigilanza, fermi restando i limiti pari a 2 annualità di retribuzione complessiva previsti per l'ammontare dei compensi aggiuntivi riferiti al Consigliere delegato, al Direttore generale e Vice direttori generali e ai Responsabili delle Aree di governo.
In caso di applicazione delle formule sopra previste le relative somme non concorrono pertanto alla determinazione del rapporto variabile/fisso.

Si precisa che accordi analoghi destinati a dirigenti non appartenenti al personale più rilevante potranno essere previsti nei limiti dettati dal CCNL per i procedimenti arbitrali specifici.
Per i non appartenenti alle figure apicali, il Gruppo può prevedere che il rapporto massimo tra la remunerazione variabile e quella fissa possa raggiungere il limite massimo del 1:1 per poter erogare eventuali pagamenti in vista o in occasione della cessazione anticipata del rapporto o della carica.
Non sono previsti per alcuna figura aziendale benefici pensionistici discrezionali individuali per la conclusione anticipata del rapporto di lavoro o per la cessazione anticipata della carica. In caso di eventuale eccezionale assegnazione saranno applicate le regole previste dalla normativa vigente.

Nel corso del 2023 le Funzioni di controllo hanno svolto gli adempimenti di competenza in relazione al già citato "Regolamento del processo di definizione delle Politiche retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio" (cfr. Sezione I, par. 3).
La funzione di Conformità effettua una valutazione ex ante in merito alla rispondenza delle Politiche di remunerazione e incentivazione di Gruppo al quadro normativo, verificando che le stesse siano coerenti con gli obiettivi di rispetto delle norme, dello statuto e del codice etico o altri standard di condotta applicabili, così che siano opportunamente contenuti i rischi legali e reputazionali.
La Revisione interna verifica, con frequenza almeno annuale, la rispondenza delle prassi di remunerazione del personale alle presenti Politiche e alle disposizioni normative tempo per tempo vigenti.
Nel dettaglio, la Revisione interna ha appurato l'aderenza delle Politiche retributive del Gruppo Bancario BPS approvate dall'Assemblea dei soci del 30 aprile 2022 alle disposizioni di Vigilanza.
Secondo quanto previsto dalle disposizioni di Vigilanza, la funzione di Controllo dei rischi dell'Area di governo CRO contribuisce ad assicurare la coerenza del sistema di remunerazione e incentivazione con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della banca, così come definita nel RAF, anche attraverso la definizione degli indicatori di rischio da utilizzare per i meccanismi di correzione (ex ante ed ex post, cfr. Sezione I, par. 8.1.2.3 e 8.1.2.4), e si esprime sulla correttezza dell'eventuale attivazione di questi ultimi.

La presente sezione del documento descrive l'attuazione delle Politiche di remunerazione 2023, approvate dall'Assemblea dei Soci il 29 aprile 2023, secondo quanto previsto dalle disposizioni normative e di vigilanza.
Nonostante un contesto geopolitico e macroeconomico sfidante, con particolare riferimento al conflitto Russia-Ucraina e alle dinamiche inflazionistiche, il Gruppo ha confermato anche nel 2023 la propria capacità di creare valore per i propri Azionisti e in generale per tutti gli stakeholder.
I risultati finanziari, infatti, segnano un anno record per il Gruppo BPS, con utile netto e proventi dell'attività bancaria caratteristica in forte crescita rispetto all'anno precedente, a testimonianza della capacità del Gruppo BPS di sapersi adattare con successo ai mutevoli contesti di riferimento, azionando opportunamente le leve operative identificate nel Piano industriale.
Il Gruppo ha incrementato i finanziamenti alla clientela e la raccolta, confermando la propria vocazione quale motore dello sviluppo economico e sociale delle realtà presidiate.
Il Gruppo è stato in grado di raggiungere una buona performance mantenendo l'approccio prudente al rischio che lo contraddistingue. I livelli di solidità patrimoniale e di liquidità del 2023 si confermano infatti ampiamente al di sopra delle soglie regolamentari previste.
In particolare, sono state rispettate le soglie di accesso corrispondenti ai parametri minimi fissati annualmente dall'Autorità di Vigilanza e recepiti nel RAF, che abilitano il riconoscimento della remunerazione variabile per i soggetti che ne sono destinatari.

| SOGLIE DI ACCESSO - 2023 | |||
|---|---|---|---|
| Indicatore Rispetto soglia di massimo rischio assumibile |
|||
| CET1 Ratio | |||
| Liquidity Coverage Ratio (LCR) |
Le remunerazioni corrisposte, il cui dettaglio è illustrato nel prosieguo della Sezione, riflettono dunque la volontà del Gruppo di compensare i propri dipendenti per il lavoro svolto nel corso del 2023, fermi restando i principi di prudenza e il rispetto delle disposizioni di Vigilanza.

In coerenza con le Politiche di remunerazione adottate nel 2023, i compensi riconosciuti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo si basano esclusivamente su componenti fisse.
Tale impostazione è in linea con i valori e le strategie del Gruppo e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di lungo periodo, evitando incentivi con effetti distorsivi, che possano indurre a violazioni normative o a un'eccessiva assunzione di rischi.
Non sono previste forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance di Gruppo.
Il compenso del Consiglio di amministrazione, secondo quanto previsto dalla normativa e dallo statuto, viene fissato annualmente dall'Assemblea che determina altresì l'importo delle medaglie di presenza e, eventualmente in misura forfettaria, il rimborso delle spese per l'intervento alle riunioni.
Sono previsti dei compensi per i consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo statuto.
Per il Collegio sindacale, l'Assemblea determina l'emolumento annuale, valevole per l'intero periodo di durata della carica, l'importo delle medaglie di presenza e il rimborso delle spese sostenute per l'espletamento del mandato.
Il dettaglio dei compensi riconosciuti è illustrato nelle tabelle contenute nella seconda parte della presente sezione.
La struttura retributiva del Direttore generale, e degli altri membri della Direzione generale, come stabilito dalle Politiche di remunerazione 2023, si compone di una parte fissa prevalente e di una parte variabile.
La componente fissa è divisa in una parte "tabellare", prevista dalle disposizioni contrattuali, da riconoscimenti economici individuali (Ad Personam) e da specifiche

indennità correlate all'attività svolta, che vengono riconosciuti con cadenza mensile. La parte "tabellare" segue le dinamiche di incremento previste dalla contrattazione nazionale. La componente "Ad Personam" può essere incrementata solo previa deliberazione del Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, mediante l'attribuzione di nuovi riconoscimenti economici individuali.
Come specificato nelle Politiche 2023, la componente variabile della retribuzione per il Direttore generale e le altre figure apicali non può superare il 100% della componente fissa. Tale limite è fissato al 50% per il resto del personale, con l'eccezione delle Funzioni di controllo, per le quali il limite è fissato a un terzo della retribuzione fissa.
Nel rispetto dei limiti sopra citati, l'ammontare della remunerazione variabile è funzione delle performance registrate, con riferimento a i) indicatori quantitativi economicofinanziari, ii) indicatori ESG e iii) indicatori qualitativi.
Per tutte le figure in esame, a eccezione delle Funzioni di controllo, per le quali la valutazione viene effettuata esclusivamente a livello qualitativo mediante metriche qualitative di funzione, sono considerate le seguenti metriche di Gruppo: i) redditività core, ii) cost-income ratio e iii) RORAC.
A queste, per i membri della Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo, sono affiancate metriche individuali specifiche, definite in funzione del ruolo, coerentemente con le Politiche 2023. Tali metriche sono state selezionate nei seguenti ambiti:

Similmente alle metriche di Gruppo, anche gli indicatori ESG sono valutati a livello di Gruppo e prevedono una valutazione di sintesi rispetto al grado di raggiungimento degli obiettivi esposti nelle Politiche 2023 e qui richiamati:
Da ultimo, gli indicatori qualitativi sono analizzati a livello individuale e comprendono valutazioni in merito a:
I criteri e i parametri per l'attribuzione della componente variabile legata agli indicatori sopra richiamati vengono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione.
L'importo della retribuzione variabile da erogare ai singoli viene deliberato dal Consiglio di amministrazione su proposta del Comitato remunerazione, previa verifica del

raggiungimento totale o parziale degli obiettivi indicati, sulla base della parametrizzazione stabilita.
La remunerazione variabile determinata in applicazione delle regole sopra descritte – qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione in relazione sia all'entità dell'importo e sia alla sua incidenza sulla retribuzione fissa – è soggetta, tenuto conto dei limiti posti all'entità delle remunerazioni variabili, alle seguenti norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari che si ritengono idonee ad assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo:
Il riconoscimento del 50% della quota up-front e del 55% della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio spa. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention pari a 1 anno.
L'erogazione delle quote differite della remunerazione è soggetta a regole di malus che portano all'azzeramento della quota in caso di mancato raggiungimento delle soglie di accesso previste per l'esercizio precedente l'anno di erogazione di ciascuna quota differita e in caso di erogazione di provvedimenti disciplinari.
È inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di clawback sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza.
Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front sia quella differita non sono corrisposte.
Non sono previsti benefici pensionistici discrezionali.
Il Chief Risk Officer, ai fini delle Politiche di remunerazione, rientra tra i Responsabili delle Funzioni di controllo e pertanto la parte variabile della retribuzione è legata esclusivamente a obiettivi qualitativi e di funzione.

Prima di entrare nel merito delle singole schede obiettivi, si riportano di seguito i risultati ottenuti dal Gruppo in termini di performance economico-finanziaria e in ambito ESG.
| Tabella 2, consuntivo degli indicatori di performance economico-finanziaria di Gruppo | ||||
|---|---|---|---|---|
| BREVE PERIODO - VARIABILI DI GRUPPO ECONOMICO - FINANZIARIE | |||
|---|---|---|---|
| Indicatore | Target | Consuntivo | Raggiungimento |
| Redditività core (€ Mln) | 1208 | 1340 | 110% |
| Cost-income ratio (%) | 43% | 39.6% | 110% |
| RORAC (%) | 10% | 12.4% | 130% |
| BREVE PERIODO - VARIABILI DI GRUPPO ESG | ||||
|---|---|---|---|---|
| Indicatore | Target | Consuntivo | Raggiungimento | |
| Rating ESG | 1 | 1 | 100% | |
| Credito ESG | 1 | 1 | 100% | |
| Finanza ESG | 1 | 1 | 100% | |
| Iniziative ESG | 1 | 1 | 100% | |
| Formazione ESG | 1 | 1 | 100% |
(Schema di valutazione performance ESG: 0. Sotto-performance; 1. Target; 2. Sovra-performance)
Gli obiettivi ESG di breve termine definiti per l'esercizio 2023 sono stati pienamente raggiunti, a testimonianza dell'impegno del Gruppo in tale ambito. In particolare:

proprietà e l'emissione di strumenti finanziari di debito con caratteristiche di sostenibilità;
Si riporta di seguito la scheda obiettivi di breve termine del Direttore generale per l'esercizio 2023, fornendo disclosure delle performance raggiunte e dei conseguenti impatti sulla remunerazione variabile di breve termine di competenza.
| CONSUNTIVO SCHEDA OBIETTIVI BREVE PERIODO – DIRETTORE GENERALE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Categoria indicatori |
Indicatore | Peso | Target | Raggiungiment o |
|
| Quantitativi | Redditività core (€ Mln) | 25% | 1208 | 110% | |
| economico finanziari di Gruppo |
Cost-income ratio (%) | 25% | 43% | 110% | |
| RORAC (%) | 35% | 10% | 130% | ||
| ESG | Indicatori vari di verifica del raggiungimento degli obiettivi ESG |
5% | Target | ||
| Qualitativi | Metriche qualitative di funzione | 10% | Sopra le attese | ||
| Totale | 118% |
Il risultato complessivo di performance del Direttore Generale per l'esercizio 2023 si attesta al 118%. Il valore della componente variabile di remunerazione di breve termine assegnato, pertanto, è pari a 377.908 euro, equivalente al 40% della remunerazione fissa.
BREVE PERIODO - PERFORMANCE QUALITATIVA

| Indicatore | Target | Consuntivo | Raggiungimento |
|---|---|---|---|
| Capacità manageriale | 2 | 3 | 120% |
| Continuità nel ruolo ricoperto | 2 | 3 | 120% |
| Etica nel lavoro e negli affari | 2 | 3 | 120% |
| Capacità di interpretare e di dare attuazione alle politiche e ai valori aziendali |
2 | 3 | 120% |
| Gestione dei processi chiave per l'evoluzione di lungo termine del Gruppo |
2 | 2 | 100% |
(Schema di valutazione performance qualitativa: 0. Non adeguata al ruolo; 1. Adeguata al ruolo; 2. Soddisfacente; 3. Sopra le attese)

Si riporta di seguito il consuntivo delle performance complessive di breve periodo raggiunte dalle figure apicali nell'esercizio 2023, fornendo disclosure dei conseguenti impatti sulle rispettive remunerazioni variabili di breve termine.
| Tabella 6, consuntivo delle performance di breve periodo 2023 per le altre figure apicali |
|---|
| ------------------------------------------------------------------------------------------- |
| CONSUNTIVO SCHEDA OBIETTIVI BREVE PERIODO – FIGURE APICALI | ||||
|---|---|---|---|---|
| Ruolo | Livello delle performance (%) | Bonus (% retribuzione fissa) | ||
| Chief Financial Officer | 112% | 40% | ||
| Chief Commercial Officer | 115% | 43% | ||
| Chief Lending Officer | 112% | 40% |

| Chief Information and Operations Officer |
107% | 35% |
|---|---|---|
| Responsabile NPE Unit | 112% | 40% |
| Totale remunerazione erogata | 340.511 |


Figura 4, curva di incentivazione del Chief Lending Officer




Figura 6, curva di incentivazione del Responsabile NPE Unit


È stato inoltre corrisposto al Vicedirettore generale vicario un compenso variabile pari al 27.5% della remunerazione fissa, a fronte di una performance pari al 115%. Tale compenso è stato corrisposto pro-rata, in virtù della cessazione anticipata della carica durante l'esercizio 2023.
Per ogni dettaglio si rimanda ai dati indicati nelle tabelle contenute nella seconda parte della presente sezione.
Gli interventi di innovazione effettuati nell'impianto delle Politiche 2023 hanno introdotto per il Direttore generale e per le altre figure apicali, in aggiunta ai meccanismi di remunerazione variabile di breve termine, un piano di incentivo a lungo termine sull'orizzonte 2023-2025. L'erogazione della remunerazione variabile di lungo periodo è funzione del livello di performance consuntivato nell'anno di completamento dell'orizzonte di Piano. In particolare:
Il valore di tale Piano sarà quindi valutato ed erogato nel 2025, tuttavia, considerando i livelli attuali di remunerazione fissa del personale ricevente, il montante complessivo da erogare sarebbe pari a:

Non sono stati corrisposti compensi relativi alla conclusione anticipata della carica o del rapporto di lavoro.
Non sono state effettuate deroghe all'applicazione delle Politiche di remunerazione 2023.
Non è stato adottato alcun meccanismo di correzione ex post, né in termini di malus né di claw-back.
Sono illustrate di seguito le variazioni annuali della remunerazione totale erogata tra il 2022 e il 2023 per il Consiglio di amministrazione, il Collegio sindacale e la Direzione generale.

| Nominativo | Carica | Retribuzione totale 2020 (€) |
Retribuzione totale 2021 (€) |
Retribuzione totale 2022 (€) |
Retribuzione totale 2023 (€) |
Variazione % 2022- 2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Francesco Venosta8 |
Presidente | 357.196 | 301.741 | 292.151 | 378.186 | 29,45% |
| Mario Alberto Pedranzini |
Consigliere delegato |
286.714 | 339.227 | 362.974 | 396.547 | 9,25% |
| Lino Enrico Stoppani |
Vicepresidente | 145.190 | 182.220 | 181.516 | 225.693 | 24,34% |
| Paolo Biglioli | Amministratore | 46.400 | 49.000 | 62.600 | 18.200 | -70,93% |
| Alessandro Carretta |
Amministratore | 44.700 | 48.900 | 56.100 | 103.400 | 84,31% |
| Nicola Cordone |
Amministratore | - | - | 35.529 | 92.733 | 161,01% |
| Cecilia Corradini |
Amministratore | 46.000 | 48.000 | 59.400 | 18.300 | -69,19% |
| Loretta Credaro |
Amministratore | 50.550 | 52.900 | 59.600 | 90.900 | 52,52% |
| Donatella Depperu |
Amministratore | 47.600 | 52.900 | 63.500 | 90.867 | 43,10% |
| Anna Doro | Amministratore | - | - | 38.229 | 107.900 | 182,25% |
| Federico Falck |
Amministratore | 46.500 | 47.000 | 57.214 | 87.200 | 52,41% |
| Attilio Piero Ferrari |
Amministratore | 47.900 | 18.747 | - | 90.763 | - |
| Maria Chiara Malaguti |
Amministratore | - | - | - | 69.667 | - |
| Pierluigi Molla |
Amministratore | - | 11.844 | 56.600 | 102.767 | 81,57% |
8 Importo comprensivo di altri compensi riconosciuti per incarichi professionali

| Annalisa Rainoldi |
Amministratore | 51,800 | 54,800 | 60,500 | 33,250 | -45.04% |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Serenella Rossi |
Amministratore | 47,200 | 50,800 | 54,900 | 86,400 | 57.38% |
| Silvia Stefini | Amministratore | - | - | - | 74,600 | - |
| Rossana Zambelli |
Amministratore | - | - | - | 107,000 | - |
| Nominativo | Carica | Retribuzione totale 2020 (€) |
Retribuzione totale 2021 (€) |
Retribuzione totale 2022 (€) |
Retribuzione totale 2023 (€) |
Variazione % 2022- 2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Serenella Rossano |
Presidente | - | 71.326 | 106.550 | 106.850 | 0,28% |
| Laura Vitali | Sindaco effettivo |
75.400 | 87.600 | 104.818 | 116.800 | 11,43% |
| Massimo De Buglio |
Sindaco effettivo |
55.649 | 86.000 | 87.400 | 1,63% | |
| Paolo Vido | Sindaco supplente |
22.752 | 19.240 | 19.560 | 1,66% |
| Nominativo | Carica | Retribuzione totale 2020 (€) |
Retribuzione totale 2021 (€) |
Retribuzione totale 2022 (€) |
Retribuzione totale 2023 (€) |
Variazione % 2022- 2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Mario Alberto Pedranzini |
Direttore generale |
1.114.108 | 1.135.247 | 1.132.984 | 1.405.849 | 24.08% |
| Giovanni Ruffini |
Vice direttore generale vicario |
403.247 | 402.012 | 413.214 | 330.748 | -19.96% |
| Mario Erba | Vice direttore generale |
240.848 | 243.534 | 241.182 | 272,730 | 13.08% |

| Milo Gusmeroli |
Vice direttore generale |
268,427 | 271,586 | 271,323 | 288,474 | 6.32% |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Cesare Poletti |
Vice direttore generale |
255,682 | 260,858 | 258,031 | 254,760 | -1.27% |
Vengono indicate di seguito le variazioni annuali dei risultati del Gruppo:
| Utile netto di Gruppo | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2022 (€) | 2023 (€) | Variazione % 2022-2023 | ||
| 251.321 | 461.162 | 83,5% |
Di seguito sono indicate le variazioni annuali della retribuzione annua lorda media dei dipendenti del Gruppo:
| Retribuzione annua lorda media dei dipendenti del Gruppo | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2022 (€) | 2023 (€) | Variazione % 2022-2023 | ||
| 47.367 | 49.952 | 5.46% |
In linea con quanto previsto dall'art. 123-ter del TUF, l'Assemblea dei Soci del 29 aprile 2023 si è espressa in modo favorevole (98,36% dei voti espressi, corrispondenti al 50,85% del capitale sociale complessivo), con deliberazione non vincolante, sulla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti (SEZIONE II)", posta al punto 2, lettera a2) dell'OdG.
Il Gruppo, nel definire la Politica di Remunerazione 2024 descritta nella Prima Sezione del presente documento, ha tenuto in considerazione il voto favorevole espresso dall'Assemblea dei Soci nel 2023, sia sulla Prima e sia sulla Seconda Sezione. Alla luce di tale riscontro positivo, le innovazioni introdotte con le Politiche 2024 promuovono un insieme di innovazioni mirate, volte a perfezionare nel continuo gli strumenti a supporto delle performance.

Tabella 1: Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche (€)
| value Periodo di Scadenza Compensi non di Nominativo Carica partecipazio compen Totale dei Bonus riferimento della carica fissi moneta cessazion ne ai si compen ed altri Partecipazio ri e del comitati si equity incenti ne agli utili rapporto vi di lavoro Francesco Presidente 2023 31/12/2024 Venosta (I) Compensi nella società che redige il bilancio 355.733 1,400 14.838 371.971 (II) Compensi da società controllate e collegate 18.400 18.400 (III) Totale 374.133 1,400 390.371 Nota: Comitato esecutivo 1.400 euro Mario Alberto Consigliere delegato 2023 31/12/2025 Pedranzini (I) Compensi nella società che redige il bilancio 215.733 21.600 237.333 (II) Compensi da società controllate e collegate 159.214 159.214 (III) Totale 374.947 21.600 396.547 Nota: Comitato esecutivo 21.600 euro Lino Stoppani Vicepresidente 2023 31/12/2025 (I) Compensi nella società che redige il bilancio 180.933 23.100 204.033 (II) Compensi da società controllate e collegate 21.660 21.660 (III) Totale 202.593 23.100 225.693 Nota: Comitato esecutivo 23.100 Paolo Biglioli Amministratore 2023 29/04/2023 (I) Compensi nella società che redige il bilancio 17.000 1.200 18.200 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 17.000 1.200 18.200 Nota: Comitato Remunerazione 600 euro; Comitato Parti Correlate 600 euro Alessandro Amministratore 2023 31/12/2023 Carretta (I) Compensi nella società che redige il bilancio 66,233 37.167 103.400 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 66,233 37.167 103.400 Nota: Comitato Controllo e Rischi 28.700 euro; Comitato Remunerazione 8.467 euro Nicola Cordone Amministratore 2023 31/12/2024 (I) Compensi nella società che redige il bilancio 66.933 25.800 92.733 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 66.933 25.800 92.733 Nota: Comitato Remunerazione 15.534 euro; Comitato Parti Correlate 10.266 euro Cecilia Amministratore 2023 29/04/2023 Corradini (I) Compensi nella società che redige il bilancio 17.100 1.200 18.300 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 17.100 1.200 18.300 Nota: Comitato Nomine 800 euro; Comitato Remunerazione 400 euro Loretta Amministratore 2023 31/12/2023 Credaro (I) Compensi nella società che redige il bilancio 66.633 24.267 90.900 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 66.633 24.267 90.900 Nota: Comitato esecutivo 24.267 euro Donatella Amministratore 2023 31/12/2023 Depperu (I) Compensi nella società che redige il bilancio 67.233 23.634 90.867 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 67.233 23.634 90.867 Nota: Comitato Controllo e Rischi 20.934 euro; Comitato Parti Correlate 2.700 euro Anna Doro Amministratore 2023 31/12/2024 (I) Compensi nella società che redige il bilancio 65.233 42.667 107.900 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 65.233 42.667 107.900 Nota: Comitato Nomine 21.734 euro; Comitato Controllo e Rischi 20.933 euro Federico Falck Amministratore 2023 31/12/2024 (I) Compensi nella società che redige il bilancio 65.333 21.867 87.200 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 65.333 21.867 87.200 Nota: Comitato esecutivo 21.867 euro Piero Attilio Amministratore 2023 31/12/2023 Ferrari (I) Compensi nella società che redige il bilancio 71.763 19.000 90.763 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 71.763 19.000 90.763 Nota: Comitato esecutivo 19.000 euro Maria Chiara Amministratore 2023 31/12/2025 Malaguti (I) Compensi nella società che redige il bilancio 48.533 21.134 69.667 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 48.533 21.134 69.667 Nota: Comitato Nomine 12.667 euro; Comitato Remunerazione 8.467 euro Pierluigi Molla Amministratore 2023 31/12/2023 (I) Compensi nella società che redige il bilancio 71.033 31.734 102.767 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 71.033 31.734 102.767 Nota: Comitato Controllo e Rischi 21.534 euro; Comitato Parti Correlate 2.200 euro; Comitato Sostenibilità 8.000 euro Annalisa Amministratore 2023 29/04/2023 Rainoldi (I) Compensi nella società che redige il bilancio 17.800 2.800 20.600 (II) Compensi da società controllate e collegate 12.650 12.650 (III) Totale 30.450 2.800 33.250 Nota: Comitato esecutivo 2.800 euro Serenella Rossi Amministratore 2023 31/12/2024 (I) Compensi nella società che redige il bilancio 65.133 21.267 86.400 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 65.133 21.267 86.400 Nota: Comitato Nomine 1.800 euro; Comitato Parti Correlate 11.467 euro; Comitato Sostenibilità 8.000 euro. Silvia Stefini Amministratore 2023 31/12/2025 (I) Compensi nella società che redige il bilancio 48.933 25.667 74.600 (II) Compensi da società controllate e collegate (III) Totale 48.933 25.667 74.600 Nota: Comitato Nomine 12.667 euro; Comitato Sostenibilità 13.000 euro. Rossana Amministratore 2023 31/12/2025 Zambelli (I) Compensi nella società che redige il bilancio 50.933 37.467 88.400 (II) Compensi da società controllate e collegate 18.600 18.600 |
Compensi | Compensi variabili non equity |
Benefici | Altri | Fair | Indennità di fine carica o |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| per la | ||||||||||
| (III) Totale 69.533 37.467* 107.000 |

| *Nota: Comitato Controllo e Rischi 19.333 euro; Comitato Parti Correlate 18.134 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| euro. | |||||
| Carica | Compensi fissi |
Compensi per | Compensi variabili non equity |
Benefici non monetari |
Altri compensi |
Fair value dei compensi equity |
Indennità di fine carica o di |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominativo | Periodo di riferimento |
Scadenza della carica |
la partecipazione ai comitati |
Bonus ed altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
Totale | cessazione del rapporto di lavoro |
|||||
| Serenella Rossano |
Presidente collegio sindacale |
2023 | 31/12/2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 100.250 | 6.600* | 106.850 | |||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | 100.250 | 6.600 | 106.850 | |||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 6.600 euro | ||||||||||||
| Laura Vitali | Sindaco effettivo |
2023 | 31/12/2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 78.600 | 8.200* | 86.800 | |||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate | 30.000 | 30.000 | ||||||||||
| (III) Totale | 108.600 | 8.200 | 116.800 | |||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 8.200 euro | ||||||||||||
| Massimo De Buglio |
Sindaco effettivo |
2023 | 31/12/2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 78.600 | 8.800* | 87.400 | |||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | 78.600 | 8.800 | 87.400 | |||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 8.800 euro | ||||||||||||
| Paolo Vido | Sindaco supplente |
2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | ||||||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate | 19.560 | 19.560 | ||||||||||
| (III) Totale | 19.560 | 19.560 | ||||||||||
| Compensi per la partecipazione ai comitati |
Compensi variabili non equity | Altri compensi |
Totale | Fair value dei compensi equity |
Indennità di fine |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominativo | Carica | Periodo di riferimento |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Bonus ed altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
Benefici non monetari |
carica o di cessazione del rapporto di lavoro |
||||
| Mario Alberto Pedranzini |
Direttore generale |
2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 944.771 | 181.396 | 83.170 | 1.209.337 | 196.512 | |||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | 944.771 | 181.396 | 83.170 | 1.209.337 | ||||||||
| Giovanni Ruffini |
Vice direttore generale vicario |
2023 | 08/04/2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 173.001 | 47.575 | 1.871 | 222.447 | ||||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | 108.302 | 108.302 | ||||||||||
| (III) Totale | 281.303 | 47.575 | 1.871 | 330.748 | ||||||||
| Mario Erba | Vice direttore generale |
2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 190.502 | 38.862 | 1.265 | 230.629 | 42.101 | |||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | 190.502 | 38.862 | 1.265 | 230.629 | ||||||||
| Milo Gusmeroli |
Vice direttore generale |
2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 199.473 | 33.512 | 19.185 | 252.170 | 36.304 | |||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | 199.473 | 33.512 | 19.185 | 252.170 | ||||||||
| Cesare Poletti | Vice direttore generale |
2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
187.873 | 50.000 | 16.887 | 254.760 | ||||||||
| (III) Totale | 187.873 | 50.000 | 16.887 | 254.760 | ||||||||
| Dirigenti con responsabilità strategiche |
3 | 2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 298.733 | 109.943 | 10.997 | 419.674 | 79.789 | |||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | 399.675 | 47.871 | 447.546 | |||||||||
| (III) Totale | 698.408 | 109.943 | 58.868 | 867.220 | ||||||||

| Periodo di | Scadenza della | Compensi fissi | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominativo | Carica | riferimento | carica | Totale | Importo Assemblea |
Gettoni presenza |
Rimborsi spese |
Compenso cariche statutarie o incarichi |
Lavoro dipendente |
|
| Francesco Venosta |
Presidente | 2023 | 31/12/2024 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
355.733 18.400 |
58.333 15.000 |
7.400 3.400 |
290.000 | ||||||
| (III) Totale | 374.133 | 73.333 | 10.800 | - | 290.000 | |||||
| Mario Alberto Pedranzini |
Consigliere delegato | 2023 | 31/12/2025 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
215.733 159.214 |
58.333 159.214 |
7.400 | 150.000 | ||||||
| (III) Totale | 374.947 | 217.547 | 7.400 | - | 150.000 | |||||
| Lino Stoppani | Vicepresidente | 2023 | 31/12/2023 | 180.933 | 58.333 | 7.400 | 15.200 | 100.000 | ||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
21.660 | 17.500 | 4.160 | |||||||
| (III) Totale | 202.593 | 75.833 | 11.560 | 15.200 | 100.000 | |||||
| Paolo Biglioli | Amministratore (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
2023 | 29/04/2023 | 17.000 | 15.000 | 2.000 | ||||
| (III) Totale | (II) Compensi da società controllate e collegate | 17.000 | 15.000 | 2.000 | ||||||
| Alessandro | Amministratore | 2023 | 31/12/2023 | |||||||
| Carretta | (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 66.233 | 58.333 | 6.800 | 1.100 | |||||
| (III) Totale | (II) Compensi da società controllate e collegate | 66.233 | 58.333 | 6.800 | 1.100 | |||||
| Nicola Cordone | Amministratore | 2023 | 31/12/2024 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 66.933 | 58.333 | 7.400 | 1.200 | ||||||
| (III) Totale | (II) Compensi da società controllate e collegate | 66.933 | 58.333 | 7.400 | 1.200 | |||||
| Cecilia Corradini | Amministratore | 2023 | 29/04/2023 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
17.100 | 15.000 | 2.000 | 100 | ||||||
| (III) Totale | 17.100 | 15.000 | 2.000 | 100 | ||||||
| Loretta Credaro | Amministratore (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
2023 | 31/12/2023 | 66.633 | 58.333 | 6.800 | 1.500 | |||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | ||||||||||
| (III) Totale Donatella |
66.633 | 58.333 | 6.800 | 1.500 | ||||||
| Depperu | Amministratore (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
2023 | 31/12/2023 | 67.233 | 58.333 | 7.400 | 1.500 | |||
| (III) Totale | (II) Compensi da società controllate e collegate | 67.233 | 58.333 | 7.400 | 1.500 | |||||
| Anna Doro | Amministratore | 2023 | 31/12/2024 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 65.233 | 58.333 | 6.800 | 100 | ||||||
| (III) Totale | (II) Compensi da società controllate e collegate | 65.233 | 58.333 | 6.800 | 100 | |||||
| Federico Falck | Amministratore | 2023 | 31/12/2024 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
65.333 | 58.333 | 6.400 | 600 | ||||||
| (III) Totale | 65.333 | 58.333 | 6.400 | 600 | ||||||
| Piero Attilio Ferrari |
Amministratore | 2023 | 31/12/2023 | |||||||
| (III) Totale | (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
71.763 71.763 |
48.833 48.833 |
5.600 5.600 |
1.200 1.200 |
16,130 16,130 |
||||
| Maria Chiara | Amministratore | |||||||||
| Malaguti | (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 2023 | 31/12/2025 | 48.533 | 43.333 | 4.800 | 400 | |||
| (III) Totale | (II) Compensi da società controllate e collegate | 48.533 | 43.333 | 4.800 | 400 | |||||
| Pierluigi Molla | Amministratore | 2023 | 31/12/2023 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
71.033 | 58.333 | 7.400 | 5.300 | ||||||
| (III) Totale | 71.033 | 58.333 | 7.400 | 5.300 | ||||||
| Annalisa Rainoldi |
Amministratore | 2023 | 29/04/2023 | 17.800 | 15.000 | 2.000 | 800 | |||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
12.650 | 10.250 | 2.400 | |||||||
| (III) Totale | 30.450 | 25.250 | 4.400 | 800 | ||||||
| Serenella Rossi | Amministratore (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
2023 | 31/12/2024 | 65.133 | 58.333 | 6.800 | ||||
| (III) Totale | (II) Compensi da società controllate e collegate | 65.133 | 58.333 | 6.800 | ||||||
| Silvia Stefini | Amministratore | 2023 | 31/12/2025 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
48.933 | 43.333 | 4.800 | 800 | ||||||
| (III) Totale | 48.933 | 43.333 | 4.800 | 800 | ||||||
| Rossana Zambelli |
Amministratore | 2023 | 31/12/2025 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
50.933 18.600 |
43.333 15.000 |
5.400 3.600 |
2.200 | ||||||
| (III) Totale | 69.533 | 58.333 | 9.000 | 2.200 | ||||||
| Nominativo | Periodo di Carica riferimento |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |

| Totale | Importo Assemblea |
Gettoni presenza |
Rimborsi spese | Compenso cariche statutarie o incarichi |
Lavoro dipendente |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Serenella Rossano Presidente collegio sindacale |
2023 | 31/12/2023 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 100.250 | 85.000 | 5.600 | 9.650 | |||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 100.250 | 85.000 | 5.600 | 9.650 | |||||
| Laura Vitali | Sindaco effettivo | 2023 | 31/12/2023 | ||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 78.600 | 65.000 | 5.600 | 8.000 | |||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | 30.000 | 20.000 | 10.000 | ||||||
| (III) Totale | 108.600 | 85.000 | 15.600 | 8.000 | |||||
| Massimo De Buglio |
Sindaco effettivo | 2023 | 31/12/2023 | ||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 78.600 | 65.000 | 5.600 | 8.000 | |||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 78.600 | 65.000 | 5.600 | 8.000 | |||||
| Paolo Vido | Sindaco supplente | 2023 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | |||||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | 19.560 | 17.000 | 2.560 | ||||||
| (III) Totale | 19.560 | 17.000 | 2.560 |
| Carica | Periodo di riferimento |
Scadenza della carica |
Compensi fissi | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominativo | Totale | Importo Assemblea |
Gettoni presenza |
Rimborsi spese | Compenso cariche statutarie o incarichi |
Lavoro dipendente |
||||||
| Mario Alberto Pedranzini |
Direttore generale | 2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 944.771 | 944.771 | ||||||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | 944.771 | 944.771 | ||||||||||
| Giovanni Ruffini | Vice direttore generale vicario |
2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 173.001 | 173.001 | ||||||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | 108.302 | 105.002 | 3.300 | |||||||||
| (III) Totale | 281.303 | 105.002 | 3.300 | 173.001 | ||||||||
| Mario Erba | Vice direttore generale |
2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 190.502 | 190.502 | ||||||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | 190.502 | 190.502 | ||||||||||
| Milo Gusmeroli | Vice direttore generale |
2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 199.473 | 199.473 | ||||||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | 199.473 | 199.473 | ||||||||||
| Cesare Poletti | Vice direttore generale |
2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 187.873 | 187.873 | ||||||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | 187.873 | 187.873 | ||||||||||
| Dirigenti con responsabilità strategiche |
3 | 2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
297.108 399.675 |
35.664 | 3.600 | 297.108 360.411 |
||||||||
| (III) Totale | 696.783 | 35.664 | 3.600 | 657.519 |
Non sono previsti piani di Stock-option.

Tabella 3: Piani di incentivazione a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.
Tabella 3A: Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle stock-option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.
| (A) | (B) | (1) | Strumenti finanziari assegnati esercizi non vested nel corso dell'esercizio |
negli precedenti |
Strumenti finanziari assegnati nel corso dell'esercizio | Strumenti finanziari vested nel Strumenti corso vested nel dell'esercizio dell'esercizio e attribuibili e non attribuiti |
finanziari corso |
Strumenti finanziari di competenza dell'esercizio |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (2) | (3) | (4) | (5) | (6) | (7) | (8) | (9) | (10) | (11) | (12) | |||||||
| Nominativo | Carica | Piano | Numero e tipologia di strumenti finanziari |
Periodo di vesting |
strumenti finanziari |
Numero e tipologia di |
Fair Value alla data di assegnazio ne |
Periodo di vesting |
Data assegnazio ne |
di | Prezzo di mercato all'assegnaz ione |
Numero e tipologia di strumenti finanziari |
Numero e tipologia di strumenti finanziari |
Valore alla data di maturazion e |
Fair Value | ||
| Mario Alberto Pedranzini |
Direttore generale |
||||||||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
29/04/2023 | 29.330 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
196.512 | Bonus attribuito in quote annuali uguali nei cinque esercizi successivi a quello di assegnazione |
15/03/2024 | 29.330 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
N.d. | 196.512 | |||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate |
|||||||||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
30/04/2022 | 3.617 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
Bonus attribuito in quote annuali uguali nei quattro esercizi successivi |
1.154 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
N.d. | ||||||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate |
|||||||||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
11/05/2021 | 3.644 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
Bonus attribuito in quote annuali uguali nei quattro esercizi successivi |
1.215 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
N.d. | ||||||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate |
|||||||||||||||||
| (III) Totale | 196.512 | 196.512 | |||||||||||||||
| Mario Erba (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
Vice direttore generale |
29/04/2023 | 6283 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
42,101 | Bonus attribuito in quote annuali uguali nei cinque esercizi successivi |
15/03/2024 | 6.283 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
N.d. | 42,101 | ||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate |
a quello di assegnazione |
||||||||||||||||
| (III) Totale | 42.101 | 42.101 | |||||||||||||||
| Milo Gusmeroli |
Vice direttore generale |
||||||||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
29/04/2023 | 5.418. Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
36,304 | Bonus attribuito in quote annuali uguali nei cinque esercizi successivi a quello di assegnazione |
15/03/2024 | 5 418Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
N.d. | 36,304 | |||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate |
|||||||||||||||||
| (III) Totale | 36.304 | 36.304 | |||||||||||||||
| Dirigenti con responsabilità strategiche |
2 | ||||||||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
29/04/2023 | 11.908 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
79.789 | Bonus attribuito in quote annuali uguali nei cinque esercizi successivi a quello di assegnazione |
15/03/2024 | 11.908 Azioni della Banca Popolare di Sondrio |
N.d. | 79.789 | |||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate |
|||||||||||||||||
| (III) Totale | 79.789 | 79.789 |

| (A) | (B) | (1) | (2) | (3) | (4) | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bonus dell'anno | Bonus di anni precedenti | ||||||||
| Nominativo | Carica | Piano | (A) Erogabile / |
(B) | (C) Periodo di |
(A) Non più |
(B) Erogabile / |
(C) Ancora |
Altri bonus |
| erogato | Differito | differimento | erogabili | erogato | differiti | ||||
| Mario Alberto Pedranzini |
Direttore generale | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 29/04/2023 | 113.372 | 68.024 | quote annuali uguali nei cinque esercizi successivi a quello di assegnazione |
|||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 30/04/2022 | 3.600 | 14.400 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 05/11/2021 | 3.600 | 10.800 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 113.372 | 68.024 | 7.200 | 25.200 | |||||
| Giovanni Ruffini | Vice direttore vicario | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 29/04/2023 | 47.575 | |||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 47.575 | ||||||||
| Mario Erba | Vice direttore | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 29/04/2023 | 24,289 | 14.573 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 24.289 | 14.573 | |||||||
| Milo Gusmeroli | Vice direttore | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 29/04/2023 | 20.945 | 12.567 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 20.945 | 12.567 | |||||||
| Cesare Poletti | Vice direttore | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 29/04/2023 | 50.000 | |||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 50.000 | ||||||||
| Dirigenti con responsabilità strategiche |
3 | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 29/04/2023 | 61.252 | 14.976 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | 21.072 | 12.643 | |||||||
| (III) Totale | 82.324 | 27.619 |

SCHEMA N.7-ter: Schema relativo alle informazioni sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.
| Nominativo | Carica | Società partecipata |
Numero azioni possedute al 31/12/2021 o alla data di nomina |
Numero azioni acquistate |
Numero azioni vendute |
Numero azioni possedute al 31/12/2022 o alla data di cessazione della carica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Francesco Venosta | Presidente | Banca Popolare di Sondrio |
163.743 | 1.000 | 0 | 164.743 |
| Lino Stoppani | Vicepresidente | Banca Popolare di Sondrio |
220.000 | 0 | 0 | 220.000 |
| Mario Alberto Pedranzini |
Consigliere delegato | Banca Popolare di Sondrio |
113.283 | 9.085 | 0 | 122.368 |
| Paolo Biglioli (1) | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
60.000 | 0 | 0 | 60.000 |
| Alessandro Carretta | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
0 | 0 | 0 | 0 |
| Nicola Cordone | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
0 | 0 | 0 | 0 |
| Cecilia Corradini (1) | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
11.883 | 0 | 0 | 11.883 |
| Loretta Credaro | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
10.880 | 0 | 0 | 10.880 |
| Donatella Depperu | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
19.000 | 0 | 0 | 19.000 |
| Anna Doro | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
0 | 0 | 0 | 0 |
| Federico Falck | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
10.000 | 0 | 0 | 10.000 |
| Attilio Piero Ferrari (3) | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
42.500 | 0 | 0 | 42.500 |
| Maria Chiara Malaguti (2) |
Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
0 | 0 | 0 | 0 |
| Pierluigi Molla | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
625 | 0 | 0 | 625 |
| Annalisa Rainoldi (1) | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
11.982 | 0 | 0 | 11.982 |
| Serenella Rossi | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
1.000 | 0 | 0 | 1.000 |
| Silvia Stefini (2) | Consigliere | Banca Popolare di Sondrio |
0 | 0 | 0 | 0 |
| Rossana Zambelli (2) | Consigliere | 16.500 | 0 | 0 | 16.500 | |
| Serenella Rossano | Presidente Collegio Sindacale | Banca Popolare di Sondrio |
0 | 0 | 0 | 0 |
| Massimo De Buglio | Sindaco effettivo | Banca Popolare di Sondrio |
1.500 | 0 | 0 | 1.500 |
| Laura Vitali | Sindaco effettivo | Banca Popolare di Sondrio |
517 | 0 | 517 | 0 |
| Mario Alberto Pedranzini |
Direttore generale | Banca Popolare di Sondrio |
113.283 | 9.085 | 0 | 122.368 |
(1) In carica fino al 29/04/2022 (2) In carica dal 29/04/2022
(3) In carica dal 17/03/2023
| Numero dirigenti | Società partecipata | Numero azioni possedute al 31/12/2021 |
Numero azioni acquistate |
Numero azioni vendute |
Numero azioni possedute al 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| 7 | Banca Popolare di Sondrio | 149.596 | 4.063 | 0 | 153.659 |

Il presente allegato è redatto in attuazione delle vigenti disposizioni di Banca d'Italia in tema di Politiche e prassi di remunerazione – Circolare n. 285/2013, 37° aggiornamento – che, fra l'altro, stabiliscono obblighi informativi in merito alle politiche e prassi di remunerazione per il personale le cui attività professionali hanno un impatto rilevante sul profilo di rischio della banca da soddisfare tramite pubblicazione sul sito internet aziendale. Le medesime informazioni devono essere fornite annualmente all'Assemblea.
Di seguito vengono pertanto indicate le informazioni previste dall'art. 450 del CRR in base alle specifiche tecniche previste dall'art. 17 del Regolamento di esecuzione (UE) 2021/637 della Commissione, del 15 marzo 2021.
a) Informazioni relative al processo decisionale seguito per definire la politica di remunerazione, nonché numero di riunioni tenute dal principale organo preposto alla vigilanza sulle remunerazioni durante l'esercizio, comprese, se del caso, informazioni sulla composizione e sul mandato del Comitato per le remunerazioni, il consulente esterno dei cui servizi ci si è avvalsi per definire la politica di remunerazione e il ruolo delle parti interessate.
Nel processo di determinazione delle Politiche di remunerazione intervengono diversi organi sociali e funzioni aziendali.
Il Direttore generale assicura la predisposizione delle Politiche. Il Servizio segreteria e affari generali coordina diverse funzioni aziendali che danno il loro apporto al processo di determinazione delle Politiche di remunerazione. Dette funzioni aziendali sono:

Il documento così elaborato è sottoposto alla valutazione del Comitato remunerazione. La relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, una volta deliberata dal Consiglio di amministrazione, è presentata all'approvazione dell'Assemblea dei soci. La Politica di remunerazione del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio è adottata dalle Società controllate.
Il Consiglio di amministrazione provvede alla nomina al proprio interno del Comitato remunerazione. Tale organo nel corso del 2023 si è riunito 5 volte e, nell'esercizio della sua attività, ha svolto funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di amministrazione e ha vigilato sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni di controllo interno.
Il Comitato remunerazione nel corso dell'esercizio 2023 ha posto in essere le seguenti principali attività:

Il Comitato remunerazione non ha riscontrato nell'esercizio delle proprie funzioni anomalie nell'applicazione delle Politiche retributive.
Il Comitato remunerazione è composto da tre amministratori non esecutivi e indipendenti. Il Comitato nomina al proprio interno il Presidente, al quale spetta convocare le riunioni con avviso da inviare ai membri del Comitato con l'indicazione delle materie da trattare. Le principali funzioni svolte dal Comitato sono le seguenti:

Per la validità delle riunioni del Comitato remunerazione è necessaria la presenza della maggioranza dei suoi componenti. Le deliberazioni sono assunte con votazione palese e sono prese a maggioranza assoluta di voti.
Delle adunanze e delle deliberazioni assunte viene redatto apposito verbale che, iscritto nel relativo libro, deve essere firmato dai partecipanti.
Particolare attenzione è dedicata all'individuazione e/o esclusione del personale più rilevante, ovvero soggetti la cui attività professionale ha un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo. Tale attività è svolta dalle singole società componenti il Gruppo e, quindi, dalla Capogruppo, con specifico riferimento alle disposizioni di Vigilanza e al Regolamento delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021.
Per l'anno 2023 in attuazione delle disposizioni previste da Regolamento delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021, erano stati individuati come personale più rilevante sul profilo di rischio del Gruppo i seguenti soggetti:


Le politiche presentate all'approvazione dell'Assemblea del 29 aprile 2023 introducono importanti variazioni rispetto a quelle del precedente esercizio, come esposto nelle Politiche 2023.
In linea con l'impostazione di prudenza gestionale della banca, la remunerazione per gli Amministratori e per i componenti il Collegio sindacale è esclusivamente di natura fissa.
La struttura retributiva dell'altro personale più rilevante è articolata in una componente fissa e in una componente variabile. La componente fissa, che risulta prevalente, remunera le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno profuso. La componente variabile rappresenta la parte di remunerazione collegata alla performance, aziendale e individuale, ed è finalizzata a gratificare una prestazione professionale di rilievo e qualificante per l'ottenimento di risultati aziendali duraturi.
Sono definite soglie di accesso cui è subordinata l'erogazione della retribuzione variabile. Ciò trova esplicazione al successivo punto c).
Nel 2023, il peso relativo delle componenti variabili della remunerazione rispetto a quelle fisse è accresciuto, dal 35% delle precedenti Politiche, al 100% per il Direttore generale e le altre figure apicali e al 50% per il resto del personale. La retribuzione variabile si compone di una quota legata al conseguimento di obiettivi quantitativi aziendali, di una quota legata

al raggiungimento di obiettivi qualitativi ESG di Gruppo e di una quota collegata al raggiungimento di qualitativi individuali.
Gli obiettivi quantitativi catturano sia i risultati di "top line", ovvero la redditività core, sia l'efficienza operativa, tramite il cost-income ratio, sia i risultati di "bottom line", mediante l'utilizzo del RORAC.
Gli obiettivi ESG riguardano trasversalmente i vari ambiti di operatività del Gruppo, valutando il livello di attuazione del Piano operativo sulla Sostenibilità di Gruppo e nella gestione dei rischi di sostenibilità
Gli obiettivi qualitativi sono determinati in base al ruolo e alla funzione individuale, e ricomprendono, tra gli altri, la valutazione del grado di responsabilità associato al ruolo, delle capacità manageriali e di valorizzazione delle risorse, del rispetto e attuazione delle politiche e dei valori del Gruppo e dell'etica dimostrata nello svolgimento della funzione.
Gli obiettivi sopra citati sono specificati al successivo punto c).
Ai Responsabili delle Funzioni di controllo applica una disciplina differente.
La retribuzione fissa, che risulta l'entità prevalente, ha la stessa struttura sopra richiamata per il personale più rilevante, mentre la remunerazione variabile, che non può superare un terzo della retribuzione fissa, è misurata esclusivamente sulla base di obiettivi qualitativi individuali e di funzione specificati al successivo punto c).
Le Politiche di remunerazione della Capogruppo, soggette a revisione annuale, si sono evolute, riflettendo e supportando la crescita aziendale. Quest'ultima ha, fra l'altro, progressivamente evidenziato l'esigenza di disporre di risorse professionali sempre più qualificate, a livello centrale e periferico, in riferimento sia ai nuovi ambiti operativi cui è stata estesa l'azione e sia all'aumento del livello di competizione nel sistema bancario. Fondamentale, quindi, la necessità di motivare i collaboratori, favorendo l'emergere del potenziale insito in ognuno di loro, accompagnandone la crescita nelle competenze e nei ruoli. Nel tenere in giusto conto le logiche generali di mercato e con il fine di attrarre, mantenere e motivare le migliori risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo, la banca ha tenuto fermi alcuni principi di fondo: l'attenzione alla sostenibilità nel medio e lungo periodo delle Politiche di remunerazione, l'equilibrio generale, la meritocrazia, la gradualità e la volontà di impostare rapporti duraturi nel tempo.

Di seguito sono descritte in sintesi le caratteristiche di maggior rilievo del sistema di remunerazione e incentivazione applicato ai diversi soggetti nel 2023.
Come già detto al precedente punto b) in linea con la consolidata prudenza gestionale della nostra istituzione, non sono previste per gli Amministratori e i componenti del Collegio sindacale forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali.
Per gli altri soggetti appartenenti al personale più rilevante, la struttura retributiva prevede una componente fissa e una componente variabile, articolate secondo quanto descritto al punto b). La retribuzione variabile è stabilita per l'esercizio 2023 entro un valore massimo individuale del 100% della retribuzione fissa percepita per il Direttore generale e le altre figure apicali, e del 50% per il restante personale.
Il sistema di remunerazione e incentivazione 2023 è basato sul principio secondo cui le componenti variabili della remunerazione devono essere compatibili con i livelli di capitale e liquidità previsti dalla normativa e devono essere sostenibili rispetto alla situazione finanziaria, senza limitare la capacità di mantenere o raggiungere un livello di capitalizzazione adeguato ai rischi assunti.
A tal fine, l'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al rispetto di alcuni criteri prudenziali, in particolare la solidità patrimoniale e la liquidità del Gruppo. Nel concreto, l'attivazione del sistema premiante di breve periodo è subordinata al rispetto di due soglie di accesso (entry gate) definite in coerenza con i livelli di "Massimo rischio assumibile / Minimo regolamentare" del RAF di Gruppo.
In particolare, vengono presi a riferimento:
La performance annuale è misurata sulla base di obiettivi quantitativi a livello aziendale, obiettivi ESG di Gruppo e obiettivi qualitativi, organizzativi e di funzione.
Per tutti i soggetti appartenenti al personale più rilevante, la misurazione quantitativa considera:

Fa eccezione il Responsabile della NPE Unit per il quale sono state prese a riferimento metriche relative al Piano NPE di Gruppo.
La parte qualitativa della remunerazione variabile è parametrata a indicatori che evidenziano i risultati del Gruppo in ambito ESG e la qualità della prestazione fornita individualmente.
Gli indicatori di verifica del raggiungimento degli obiettivi ESG riflettono la trasversalità delle tematiche di sostenibilità nell'operatività di Gruppo. Gli obiettivi per il breve periodo sono i seguenti
I parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile legata ai sopra indicati obiettivi vengono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione. L'importo della retribuzione variabile da erogare ai singoli viene deliberata previa verifica del raggiungimento totale o parziale degli obiettivi indicati, sulla base della parametrizzazione stabilita.

La remunerazione variabile - qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione in relazione sia all'entità dell'importo e sia alla sua incidenza sulla retribuzione fissa - è soggetta alle seguenti norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari, volte assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo:
Nell'ambito delle prescrizioni della normativa di Vigilanza, per la determinazione dei periodi di differimento si è tenuto conto della ridotta entità della quota variabile della remunerazione e dell'idoneità dei citati periodi ad assicurare gli interessi di lungo periodo perseguiti.
L'erogazione delle quote differite della remunerazione è soggetta a regole di malus che portano all'azzeramento della quota in caso di mancato raggiungimento delle soglie di accesso previste per l'esercizio precedente l'anno di erogazione di ciascuna quota differita. È inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di claw-back sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza. Non sono previsti benefici pensionistici discrezionali, né compensi pattuiti in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro.
Nel 2023, il peso relativo delle componenti variabili della remunerazione rispetto a quelle fisse è accresciuto, per il Direttore generale e le altre figure apicali, al 100% e, per il resto del personale, al 50%, dal 35% delle precedenti Politiche. Fanno eccezione i Responsabili delle funzioni di controllo per i quali la retribuzione variabile non può superare un terzo della retribuzione fissa percepita.
A livello di Gruppo, per i soli membri della Direzione generale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, tale limite è fissato al 50%.

I criteri di valutazione delle performance ai fini dell'attribuzione della quota variabile della remunerazione sono quelli descritti al precedente punto c).
È stabilita una politica in tema di benefici non monetari in un'ottica di incremento della soddisfazione delle risorse della banca e loro retention. La politica seguita nell'esercizio 2023 è limitata ai seguenti benefici:
Tali benefici sono revocabili in caso di modifica dell'attività lavorativa o del luogo di lavoro.

Le retribuzioni del personale più rilevante del Gruppo sono riepilogate nella seguente tabella sinottica:
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Remunerazione dell'organo di amministrazione | Aree di business | ||||||||||
| Organo di amministrazione – funzione di supervisione strategica |
Organo di amministrazione – funzione di gestione |
Totale organo di amministrazione |
Banca d'investimento |
Servizi bancari al dettaglio |
Gestione del risparmio (asset management) |
Funzioni aziendali |
Funzioni di controllo indipendenti |
Tutte le altre | Totale | ||
| 1 | Numero dei membri del personale più rilevante |
57 | |||||||||
| 2 | Di cui membri dell'organo di amministrazione |
17 | 8 | 25 | |||||||
| 3 | Di cui membri dell'alta dirigenza |
5 | 7 | 1 | |||||||
| 4 | Di cui altri membri del personale più rilevante |
1 | 3 | 8 | 7 | ||||||
| 5 | Remunerazione complessiva del personale più rilevante |
2.007.002 | 3.302.982 | 5.310.004 | 156.408 | 2.427.654 | - | 3.376.277 | 1.621.388 | - | |
| 6 | Di cui remunerazione variabile |
694.872 | 694.872 | 44.000 | 542.453 | 766.654 | 282.293 | ||||
| 7 | Di cui remunerazione fissa |
2.007.022 | 2.608.110 | 4.615.132 | 112.408 | 1.885.201 | 2.609.623 | 1.339.095 |
Il totale lordo delle retribuzioni del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio è stato di 203,658 milioni di euro. La componente variabile è stata di 17,607 milioni di euro di cui 7,588 milioni per premi di produzione pattuiti con le rappresentanze sindacali.
I dati complessivi a livello di Gruppo, evidenziano che l'incidenza percentuale della componente variabile sul totale delle retribuzioni erogate al personale dipendente, nel 2023, si è attestata all'8,65%, in leggera crescita rispetto agli anni precedenti.
I compensi del personale più rilevante, così come identificato nelle politiche retributive 2023, sono riportati nella seguente tabella sinottica:

| 1 | Numero dei membri del personale più rilevante |
17 | 8 | 13 | 19 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2 | Remunerazione fissa complessiva |
2.007.022 | 2.608.110 | 3.157.285 | 2.789.042 | |
| 3 | Di cui in contanti | 2.007.022 | 2.608.110 | 3.157.285 | 2.789.042 | |
| 4 | ||||||
| EU-4a | Remunerazione fissa | Di cui azioni o partecipazioni al capitale equivalenti |
||||
| 5 | Di cui strumenti collegati alle azioni o strumenti non monetari equivalenti |
|||||
| EU-5x | Di cui altri strumenti | |||||
| 6 |

| 7 | Di cui altre forme | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 8 | ||||||
| 9 | Numero dei membri del personale più rilevante |
4 | 13 | 19 | ||
| 10 | Remunerazione variabile complessiva |
694.872 | 920.104 | 715.295 | ||
| 11 | Di cui in contanti | 373.053 | 920.104 | 686.175 | ||
| 12 | Di cui differita | 111.397 | 10.080 | |||
| EU-13a | Di cui azioni o partecipazioni al capitale equivalenti |
321.813 | 29.120 | |||
| EU-14a | Di cui differita | 136.152 | 12.320 | |||
| EU-13b | Remunerazione variabile | Di cui strumenti collegati alle azioni o strumenti non monetari equivalenti |
||||
| EU-14b | Di cui differita | |||||
| EU-14x | Di cui altri strumenti | |||||
| EU-14y | Di cui differita | |||||
| 15 | Di cui altre forme | |||||
| 16 | Di cui differita | |||||
| 17 | Remunerazione complessiva (2+10) | 2.007.022 | 3.302.982 | 4.077.389 | 3.504.337 |
Nella seguente tabella sinottica sono riportati gli importi delle remunerazioni variabili garantite e dei trattamenti di fine rapporto erogati o riconosciuti nell'esercizio 2023:
| a | b | C | d | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Organo di amministrazione – funzione di supervisione strategica |
Organo di amministrazione – funzione di gestione |
Altri membri dell'alta dirigenza |
Altri membri del personale più rilevante |
|||
| Premi facenti parte della remunerazione variabile garantita | ||||||
| 1 | Premi facenti parte della remunerazione variabile garantita – Numero dei membri del personale più rilevante |
1 | ||||
| 2 | Premi facenti parte della remunerazione variabile garantita – Importo complessivo |
50.000 | ||||
| 3 | Di cui premi facenti parte della remunerazione variabile garantita versati nel corso dell'esercizio che non sono presi in considerazione nel limite massimo dei bonus |
50.000 | ||||
| Trattamenti di fine rapporto riconosciuti in periodi precedenti che sono stati versati nel corso dell'esercizio | ||||||
| 4 | Trattamenti di fine rapporto riconosciuti in periodi precedenti che sono stati versati nel corso dell'esercizio – Numero dei membri del personale più rilevante |
|||||
| 5 | Trattamenti di fine rapporto riconosciuti in periodi precedenti che sono stati versati nel corso dell'esercizio – Importo complessivo |
|||||
| Trattamenti di fine rapporto riconosciuti nel corso dell'esercizio | ||||||
| 6 | Trattamenti di fine rapporto riconosciuti nel corso dell'esercizio – Numero dei membri del personale più rilevante |
|||||
| 7 | Trattamenti di fine rapporto riconosciuti nel corso dell'esercizio – Importo complessivo |
|||||
| 8 | Di cui versati nel corso dell'esercizio |
|||||
| 9 | Di cui differiti | |||||
| 10 | Di cui trattamenti di fine rapporto versati nel corso dell'esercizio non considerati nel limite massimo dei bonus |
|||||
| 11 | Di cui l'importo più elevato riconosciuto a una singola risorsa |

Nella seguente tabella sinottica sono riportati gli importi delle remunerazioni variabili differite:
| a | b | C | d | e | f | EU-g | EU-h | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Remunerazione differita e soggetta a mantenimento |
Importo complessivo della remunerazione differita riconosciuta per periodi di prestazione precedenti |
Di cui importi che maturano nel corso dell'esercizio |
Di cui importi che matureranno negli esercizi successivi |
Importo della correzione delle performance, effettuata nell'esercizio, sulla remunerazione differita che sarebbe dovuta maturare nel corso dell'esercizio |
Importo della correzione delle performance, effettuata nell'esercizio, sulla remunerazione differita che sarebbe dovuta maturare in successivi anni di prestazione |
Importo complessivo delle correzioni effettuate nel corso dell'esercizio dovute a correzioni implicite ex post (ossia variazioni di valore della remunerazione differita dovute alle variazioni dei prezzi degli strumenti) |
Importo complessivo della remunerazione differita riconosciuta prima dell'esercizio, effettivamente versato nel corso dell'esercizio |
Importo complessivo della remunerazione differita riconosciuta per il precedente periodo di prestazione che è stata maturata ma è soggetta a periodi di mantenimento |
|
| 1 | Organo di amministrazione – funzione di supervisione strategica |
||||||||
| 2 | In contanti | ||||||||
| 3 | Azioni o partecipazioni al capitale equivalenti |
||||||||
| 4 | Strumenti collegati alle azioni o strumenti non monetari equivalenti |
||||||||
| 5 | Altri strumenti | ||||||||
| 6 | Altre forme | ||||||||
| 7 | Organo di amministrazione – funzione di gestione |
302.833 | 81.265 | 221.568 | 81.265 | 44.696 | |||
| 8 | In contanti | 136.275 | 36.569 | 99.706 | 36.569 | ||||
| 9 | Azioni o partecipazioni al capitale equivalenti |
166.558 | 44.696 | 121.862 | 44.696 | 44.696 | |||
| 10 | Strumenti collegati alle azioni o strumenti non monetari equivalenti |
||||||||
| 11 | Altri strumenti | ||||||||
| 12 | Altre forme | ||||||||
| 13 | Altri membri dell'alta dirigenza |
||||||||
| 14 | In contanti | ||||||||
| 15 | Azioni o partecipazioni al capitale equivalenti |
||||||||
| 16 | Strumenti collegati alle azioni o strumenti non monetari equivalenti |
||||||||
| 17 | Altri strumenti | ||||||||
| 18 | Altre forme | ||||||||
| 19 | Altri membri del personale più rilevante |

| 20 | In contanti | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 21 | Azioni o partecipazioni al capitale equivalenti |
||||||||
| 22 | Strumenti collegati alle azioni o strumenti non monetari equivalenti |
||||||||
| 23 | Altri strumenti | ||||||||
| 24 | Altre forme | ||||||||
| 25 | Importo totale | 302.833 | 81.265 | 221.568 | - | - | - | 81.265 | 44.69 |
Solo il Consigliere delegato e Direttore generale della Capogruppo percepisce un compenso superiore al milione di euro.
| a | ||
|---|---|---|
| EUR | Membri del personale più rilevante che hanno una remunerazione elevata ai sensi dell'articolo 450. lettera i). del CRR. |
|
| 1 | Da 1.000.000 a meno di 1.500.000 | 1 |
La retribuzione complessiva dei membri del Consiglio di amministrazione. del Collegio sindacale e dei componenti la Direzione generale è riportata nelle seguenti tabelle sinottiche:
| Compensi per | Compensi variabili non equity |
Benefici | Altri | Fair value | Indennità di fine carica o di |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominativo | Carica | Periodo di riferimento |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
la partecipazion e ai comitati |
Bonus ed altri incentivi |
Partecipazion e agli utili |
non monetar i |
compens i |
Totale | dei compensi equity |
cessazion e del rapporto di lavoro |
| Francesco Venosta |
Presidente | 2023 | 31/12/2024 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
355.733 18.400 |
1.400* | 14.838 | 371.971 18.400 |
||||||||
| (III) Totale | 374.133 | 1.400 | 390.371 | |||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 1.400 euro | ||||||||||||
| Mario Alberto Pedranzini |
Consigliere delegato | 2023 | 31/12/2025 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 215.733 | 21.600* | 237.333 | |||||||||
| (III) Totale | (II) Compensi da società controllate e collegate | 159.214 374.947 |
21.600 | 159.214 396.547 |
||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 21.600 euro | ||||||||||||
| Lino Stoppani | Vicepresidente | 2023 | 31/12/2025 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
180.933 21.660 |
23.100* | 204.033 21.660 |
|||||||||
| (III) Totale | 202.593 | 23.100 | 225.693 | |||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 23.100 | ||||||||||||
| Paolo Biglioli | Amministratore | 2023 | 29/04/2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
17.000 | 1.200* | 18.200 | |||||||||
| (III) Totale | 17.000 | 1.200 | 18.200 | |||||||||
| *Nota: Comitato Remunerazione 600 euro; Comitato Parti Correlate 600 euro | ||||||||||||
| Alessandro Carretta |
Amministratore | 2023 | 31/12/2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
66.233 | 37.167* | 103.400 | |||||||||
| (III) Totale | 66.233 | 37.167 | 103.400 | |||||||||
| *Nota: Comitato Controllo e Rischi 28.700 euro; Comitato Remunerazione 8.467 euro | ||||||||||||
| Nicola Cordone | Amministratore (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
2023 | 31/12/2024 | 66.933 | 25.800* | 92.733 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | ||||||||||||
| (III) Totale | *Nota: Comitato Remunerazione 15.534 euro; Comitato Parti Correlate 10.266 euro | 66.933 | 25.800 | 92.733 | ||||||||
| Cecilia Corradini | Amministratore | 2023 | 29/04/2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
17.100 | 1.200* | 18.300 | |||||||||
| (III) Totale | 17.100 | 1.200 | 18.300 | |||||||||
| *Nota: Comitato Nomine 800 euro; Comitato Remunerazione 400 euro | ||||||||||||
| Loretta Credaro | Amministratore | 2023 | 31/12/2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
66.633 | 24.267* | 90.900 | |||||||||
| (III) Totale | 66.633 | 24.267 | 90.900 | |||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 24.267 euro | ||||||||||||
| Donatella Depperu |
Amministratore | 2023 | 31/12/2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
67.233 | 23.634* | 90.867 | |||||||||
| (III) Totale | 67.233 | 23.634 | 90.867 | |||||||||
| *Nota: Comitato Controllo e Rischi 20.934 euro; Comitato Parti Correlate 2.700 euro | ||||||||||||
| Anna Doro | Amministratore (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
2023 | 31/12/2024 | 65.233 | 42.667* | 107.900 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate |

| (III) Totale | 65.233 | 42.667 | 107.900 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| *Nota: Comitato Nomine 21.734 euro; Comitato Controllo e Rischi 20.933 euro | |||||||||
| Federico Falck | Amministratore | 2023 | 31/12/2024 | ||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 65.333 | 21.867* | 87.200 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 65.333 | 21.867 | 87.200 | ||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 21.867 euro | |||||||||
| Piero Attilio Ferrari |
Amministratore | 2023 | 31/12/2023 | ||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 71.763 | 19.000* | 90.763 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 71.763 | 19.000 | 90.763 | ||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 19.000 euro | |||||||||
| Maria Chiara Malaguti |
Amministratore | 2023 | 31/12/2025 | ||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 48.533 | 21.134* | 69.667 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 48.533 | 21.134 | 69.667 | ||||||
| *Nota: Comitato Nomine 12.667 euro; Comitato Remunerazione 8.467 euro | |||||||||
| Pierluigi Molla | Amministratore | 2023 | 31/12/2023 | ||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 71.033 | 31.734* | 102.767 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 71.033 | 31.734 | 102.767 | ||||||
| *Nota: Comitato Controllo e Rischi 21.534 euro; Comitato Parti Correlate 2.200 euro; Comitato Sostenibilità 8.000 euro | |||||||||
| Annalisa Rainoldi |
Amministratore | 2023 | 29/04/2023 | ||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 17.800 | 2.800* | 20.600 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | 12.650 | 12.650 | |||||||
| (III) Totale | 30.450 | 2.800 | 33.250 | ||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 2.800 euro | |||||||||
| Serenella Rossi | Amministratore | 2023 | 31/12/2024 | ||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
65.133 | 21.267* | 86.400 | ||||||
| (III) Totale | 65.133 | 21.267 | 86.400 | ||||||
| *Nota: Comitato Nomine 1.800 euro; Comitato Parti Correlate 11.467 euro; Comitato Sostenibilità 8.000 euro. | |||||||||
| Silvia Stefini | Amministratore | 2023 | 31/12/2025 | ||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 48.933 | 25.667* | 74.600 | ||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 48.933 | 25.667* | 74.600 | ||||||
| *Nota: Comitato Nomine 12.667 euro; Comitato Sostenibilità 13.000 euro. |
| Compensi variabili non equity | Indennità di fine carica o |
||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominativo | Carica | Periodo di riferimento |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Compensi per la partecipazione ai comitati |
Bonus ed altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
Benefici non monetari |
Altri compensi |
Totale | Fair value dei compensi equity |
di cessazione del rapporto di lavoro |
|
| Serenella Rossano |
Presidente collegio sindacale |
2023 | 31/12/2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 100.250 | 6.600* | 106.850 | ||||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate | |||||||||||||
| (III) Totale | 100.250 | 6.600 | 106.850 | ||||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 6.600 euro | |||||||||||||
| Laura Vitali | Sindaco effettivo | 2023 | 31/12/2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 78.600 | 8.200* | 86.800 | ||||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate | 30.000 | 30.000 | |||||||||||
| (III) Totale | 108.600 | 8.200 | 116.800 | ||||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 8.200 euro | |||||||||||||
| Massimo De Buglio |
Sindaco effettivo | 2023 | 31/12/2023 | ||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 78.600 | 8.800* | 87.400 | ||||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate | |||||||||||||
| (III) Totale | 78.600 | 8.800 | 87.400 | ||||||||||
| *Nota: Comitato esecutivo 8.800 euro | |||||||||||||
| Paolo Vido | Sindaco supplente |
2023 | |||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | |||||||||||||
| (II) Compensi da Società controllate e collegate | 19.560 | 19.560 | |||||||||||
| (III) Totale | 19.560 | 19.560 | |||||||||||
| Nominativo | Carica | Periodo di | Scadenza della | Compensi fissi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| riferimento | carica | Totale | Importo Assemblea |
Gettoni presenza | Rimborsi spese | Compenso cariche statutarie o incarichi |
Lavoro dipendente |
||
| Mario Alberto Pedranzini |
Direttore generale | 2023 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
944.771 | 944.771 | |||||||
| (III) Totale | 944.771 | 944.771 | |||||||
| Giovanni Ruffini | Vice direttore generale vicario |
2023 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 173.001 | 173.001 | |||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | 108.302 | 105.002 | 3.300 | ||||||
| (III) Totale | 281.303 | 105.002 | 3.300 | 173.001 | |||||
| Mario Erba | Vice direttore generale |
2023 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 190.502 | 190.502 | |||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 190.502 | 190.502 | |||||||
| Milo Gusmeroli | Vice direttore generale |
2023 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 199.473 | 199.473 | |||||||
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||||||
| (III) Totale | 199.473 | 199.473 | |||||||
| Cesare Poletti | Vice direttore generale |
2023 |

| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 187.873 | 187.873 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (II) Compensi da società controllate e collegate | |||||
| (III) Totale | 187.873 | 187.873 | |||
| Dirigenti con responsabilità 3 2023 strategiche |
|||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da società controllate e collegate |
297.108 399.675 |
35.664 | 3.600 | 297.108 360.411 |
|
| (III) Totale | 696.783 | 35.664 | 3.600 | 657.519 |
La Banca applica al personale più rilevante la deroga prevista dall'art. 94. paragrafo 3. lettera b) della direttiva 2013/36/UE. In particolare, la deroga prevede che al personale più rilevante che percepisce una retribuzione variabile non superiore a 50.000 euro e che non rappresenti più di un terzo della retribuzione annua totale. non vengano applicate le disposizioni inerenti al pagamento con strumenti finanziari (art. 94. paragrafo 1. lettera l) della direttiva 2013/36/UE) e al differimento (art. 94. paragrafo 1. lettera m) della direttiva 2013/36/UE). Di seguito si riportano i dati relativi al personale più rilevante della Banca che percepisce una retribuzione variabile e a cui si attua la deroga:
| Numero (FTE) | Retribuzione totale (€) | Retribuzione fissa (€) | Retribuzione variabile (€) |
|---|---|---|---|
| 29,00 | 6.431.857,78 | 55.080.676,87 | 1.351.181 |


Redatto ai sensi dell'art. 84 bis e dello schema 7 dell'allegato 3A del Regolamento Emittenti adottato da Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, in attuazione dell'art. 114-bis del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998
Sondrio, marzo 2024

Assemblea: l'assemblea dei Soci che approverà il Piano.
Banca: Banca Popolare di Sondrio S.p.a..
Bonus o Bonus pool: parte variabile della retribuzione riferita ai dipendenti appartenenti al Personale più rilevante, stabilita in base alle Politiche retributive del Gruppo;
Capogruppo: Banca Popolare di Sondrio S.p.a..
Comitato remunerazione: il Comitato consigliare della Capogruppo.
Consiglio di amministrazione: l'organo con funzione di supervisione strategica di Banca Popolare di Sondrio e delle Controllate.
Common Equity Tier 1: indicatore che riflette l'adeguatezza della dotazione patrimoniale derivante dal rapporto tra i mezzi patrimoniali di maggiore qualità e le attività ponderate per il rischio.
Correttivi per il rischio: meccanismi ulteriori di correzione della performance in base al rischio che, in caso di mancato rispetto delle soglie indicate nel Risk Appetite Framework per CET1 Ratio e LCR, riducono, fino all'azzeramento, l'importo di remunerazione variabile da erogare;
Cost-income ratio: indicatore di efficienza operativa calcolato sulla base dei prospetti contabili consolidati riclassificati del Gruppo. Viene misurato come rapporto tra gli oneri operativi e i proventi operativi netti;
Dirigenti con responsabilità strategiche: i soggetti così definiti nell'Allegato 1 al Regolamento CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, come successivamente modificato.
Disposizioni di Banca d'Italia o Vigilanza: "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" emanate da Banca d'Italia con l'Aggiornamento 37° - Circolare n.285/2013.
Emittente: l'emittente azioni quotate Banca Popolare di Sondrio S.p.a..
Entry gates: parametri minimi al di sotto dei quali non viene assegnato il bonus.
Figure apicali: insieme di soggetti comprendente il Direttore generale, tutti i componenti della Direzione generale e i Responsabili delle Aree di governo della Capogruppo.
Liquidity coverage ratio (LCR): indicatore di liquidità del Gruppo, calcolato come il rapporto tra stock di attività liquide di elevata qualità e outflows netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di rilevazione.
Personale più rilevante: il personale di Banca Popolare di Sondrio e delle società del Gruppo che, per l'attività svolta, ha o può avere un impatto significativo sul profilo di rischio del Gruppo, identificato sulla base dei criteri quali-quantitativi previsti dal Regolamento Delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021 e dalle disposizioni di Vigilanza.
Piano incentivante 2024 o Piano: Sistema incentivante 2024, basato anche su compensi in strumenti finanziari (azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio S.p.a).
Politiche retributive o di remunerazione: Politiche approvate dall'Assemblea dei Soci di Banca Popolare di Sondrio S.p.a. sulla scorta delle Disposizioni di Banca d'Italia.

Redditività core: indicatore di redditività derivante dal core business del Gruppo, composto da margine di interesse e commissioni nette da servizi.
Regolamento Emittenti CONSOB: il Regolamento emanato da CONSOB con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999 (e successive modificazioni e integrazioni) in materia di emittenti.
Responsabili delle Funzioni di Controllo: Responsabile della revisione interna, Responsabile Compliance, Responsabile Funzione Antiriciclaggio, Risk manager e, al fine del Piano, il Dirigente Preposto alla verifica dei dati contabili e finanziari.
RORAC (Return on Risk Adjusted Capital): indicatore di redditività corretto per il rischio a livello aziendale.
Società controllate di maggior rilevanza: Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit Spa e Banca della nuova Terra Spa.
TUF: il Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza).
TUB: il Decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario).

Il presente Documento Informativo è stato predisposto dalla Banca, al fine di fornire un'informativa in merito all'adozione del Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari, sottoposto all'approvazione dell'Assemblea ordinaria dei soci della Banca in data 27 aprile 2024.
In particolare, il Documento Informativo è stato redatto ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento Emittenti ed in coerenza con le indicazioni contenute nello Schema n. 7 dell'Allegato 3A al Regolamento Emittenti.
Il Piano è finalizzato all'eventuale erogazione di azioni Banca Popolare di Sondrio, al verificarsi delle particolari condizioni previste nelle Politiche Retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio.
Il Piano è da considerarsi di "particolare rilevanza" ai sensi dell'art. 114 bis, comma 3, del TUF e dell'art. 84 bis, comma 2, del Regolamento Emittenti in quanto rivolto al personale della Banca Popolare di Sondrio e delle altre società del Gruppo, identificato dal suddetto art. 114 bis, del TUF.
Il Documento Informativo è pubblicato nel sito internet https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci, ed è a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Banca Popolare di Sondrio Spa, Piazza Garibaldi, 16, Sondrio.

1.1 L'indicazione nominativa dei destinatari che sono componenti del consiglio di amministrazione ovvero del consiglio di gestione dell'emittente strumenti finanziari, delle società controllanti l'emittente e delle società da questa, direttamente o indirettamente, controllate.
Il dott. Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato della Capogruppo, rientra fra i potenziali beneficiari del Piano in quanto ricopre anche l'incarico di direttore generale della Banca Popolare di Sondrio.
Il rag. Luigino Negri, vice presidente della Banca della Nuova Terra Spa, rientra tra i potenziali beneficiari del Piano nella sua funzione di Responsabile risorse umane della Capogruppo.
Il rag. Umberto Seretti, Consigliere Delegato della Banca della Nuova Terra Spa, rientra tra i potenziali beneficiari del Piano nella sua funzione di dirigente di Banca della Nuova Terra Spa.
Il rag. Antonio De Martini, Consigliere di Factorit Spa, rientra tra i potenziali beneficiari del Piano nella sua funzione di Chief Lending Officier della Capogruppo.
L'erogazione mediante strumenti finanziari prevista dal Piano verrà attuata esclusivamente qualora la componente variabile della retribuzione assegnata agli stessi superi la specifica soglia di rilevanza prevista dalle disposizioni di Vigilanza e recepita nelle Politiche retributive. Nessun altro amministratore della Banca Popolare di Sondrio e delle società da questa controllate è potenzialmente interessato dal Piano.
Il Piano riguarda i dipendenti di Banca Popolare di Sondrio e delle società appartenenti al Gruppo, legati da rapporti di lavoro subordinato, che rientrano tra il Personale più rilevante del Gruppo, individuato ai sensi del Regolamento (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021 e dalle disposizioni di Vigilanza.
1.3 L'indicazione nominativa dei soggetti che beneficiano del Piano appartenenti ai seguenti gruppi:
Tra i destinatari del Piano non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.

c) persone fisiche controllanti l'emittente azioni, che siano dipendenti ovvero che prestino attività di collaborazione nell'emittente azioni.
Tra i destinatari del Piano non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.
n. 5 Dirigenti della Capogruppo (Vicedirettori generali e Responsabili aree di governo); n. 4 Dirigenti (equiparati) della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA (Presidente e membri della Direzione generale); n. 1 Dirigente di Factorit (Direttore generale).
Anche per i soggetti di cui sopra, l'erogazione mediante strumenti finanziari prevista dal presente Piano verrà attuata esclusivamente qualora la componente variabile della retribuzione assegnata agli stessi superi la specifica soglia di rilevanza prevista dalle disposizioni di Vigilanza e recepita nelle Politiche retributive.
b) nel caso delle società di "minori dimensioni", ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lett. f), del Regolamento n.17221 del 12 marzo 2010, l'indicazione per aggregato di tutti i dirigenti con responsabilità strategiche dell'emittente strumenti finanziari;
La Banca Popolare di Sondrio non è qualificabile di minori dimensioni.
c) delle altre eventuali categorie di dipendenti o di collaboratori per le quali sono state previste caratteristiche differenziate del Piano (ad esempio, dirigenti, quadri, impiegati etc.).
Tra i destinatari del Piano non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.

Per quel che riguarda gli obiettivi che si intendono conseguire mediante il Piano dei compensi, si fa rinvio alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'art. 84-quater del Regolamento adottato con Deliberazione CONSOB 14 maggio 1999 n. 11971 e successive modifiche ed integrazioni, in attuazione del Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 5.
In ogni caso, la politica retributiva adottata intende anzitutto assicurare che le modalità di erogazione delle retribuzioni variabili per il Personale più rilevante siano conformi alle disposizioni di Vigilanza per le banche in tema di Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione.
L'obiettivo è quello di pervenire a sistemi di remunerazione in linea con i valori, le strategie e gli interessi aziendali, tali da evitare incentivi con effetti distorsivi, che possano indurre a violazioni normative o a un'eccessiva assunzione di rischi.
La remunerazione costituisce uno degli strumenti fondamentali per poter attrarre e mantenere risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo e la loro capacità competitiva sul mercato di riferimento.
Il sistema retributivo deve coordinarsi al meglio con le politiche di prudente gestione del rischio e deve essere coerente con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio del Gruppo.
2.1.1 Per i piani rilevanti come definiti nell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento emittenti
La retribuzione dei dipendenti appartenenti al Personale più rilevante è strutturata in ottemperanza alle disposizioni emanate dalla Vigilanza, le quali prevedono che parte della retribuzione variabile sia riconosciuta attraverso strumenti finanziari. Al fine di allineare gli incentivi economici con gli interessi aziendali di lungo termine, alla parte variabile della remunerazione si applica il così detto "pagamento differito", con una quota up-front del 60% e cinque quote pari complessivamente al 40% da differire in un periodo quinquennale.
Nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile risultasse particolarmente elevato – essendo superiore al 25% della remunerazione complessiva degli high earners italiani - la quota up-front sarà pari al 40% del totale.

Inoltre, il riconoscimento del 50% della quota up-front e del 55% della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention di 1 anno.
L'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al rispetto di soglie di accesso individuate in coerenza con i parametri minimi fissati annualmente dall'Autorità di vigilanza e recepiti nel Risk Appetite Framework.
In particolare, vengono presi a riferimento:
Superate le soglie sopra indicate, per l'erogazione del bonus pool, vengono presi a riferimento: obiettivi quantitativi economico finanziari e qualitativi, che tengono in considerazione sia i risultati di "top line", ovvero la redditività core, sia l'efficienza operativa, tramite il cost-income ratio, sia i risultati di "bottom line", mediante l'utilizzo del RORAC. Vengono altresì previste metriche specifiche definite in base alle funzioni e attività svolte da ciascuno beneficiario del piano. In particolare, per il Chief Financial Officer, la gestione delle attività finanziarie e dei crediti fiscali; per il Chief Commercial Officer, lo sviluppo della raccolta indiretta e assicurativa, lo sviluppo dei servizi commissionali in generale e gestione dei crediti fiscali; per il Chief Lending Officer, lo sviluppo del credito e l'attuazione delle Politiche creditizie di Gruppo; per il Chief Information and Operations Officer, la gestione dell'architettura IT e operativa.
Per il Responsabile della NPE Unit vengono presi a riferimenti quali obiettivi economico finanziari, il raggiungimento totale o parziale degli obiettivi del piano NPE definiti dal Consiglio di amministrazione. In particolare:
Sono inoltre previsti ulteriori correttivi per il rischio, volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto attraverso l'assunzione di rischi eccessivi. Tali strumenti limitano fortemente o impediscono l'erogazione di componenti variabili al verificarsi di dinamiche ed esiti non pienamente coerenti con l'appetito al rischio definito dal Consiglio di amministrazione (in particolare nel RAF). È prevista in particolare l'applicazione di un correttivo di valore crescente al superamento delle diverse soglie definite nel RAF: dalle soglie di propensione al rischio a quelle di primo intervento, tolleranza e infine di massimo rischio assumibile, sino all'azzeramento completo dei bonus. Sono considerati come indicatori il CET1 Ratio e il Liquidity

Coverage Ratio (LCR). Per i Responsabili delle Funzioni di Controllo, in ottemperanza alle disposizioni della Vigilanza, vengono presi a riferimento solo i parametri qualitativi individuali e di funzione.
2.2.1 Per i piani rilevanti come definiti nell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento emittenti l'informazione è di maggiore dettaglio e include ad esempio:
In linea con la tradizionale impostazione prudenziale della gestione e della banca, la remunerazione per i consiglieri di amministrazione è esclusivamente di natura fissa.
La struttura retributiva del Direttore generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche è articolata in una componente fissa e in una componente variabile che si attiva come già descritto nel precedente punto 2.2.
La retribuzione variabile massima erogabile è pari al 100% del compenso fisso per il Direttore generale e le figure apicali. Per il restante personale la percentuale è pari al 50%.
Per il personale più rilevante delle funzioni aziendali di controllo la retribuzione variabile non può comunque superare un terzo della retribuzione fissa percepita.
I parametri e i criteri per l'attribuzione della retribuzione variabile legata ai sopra indicati obiettivi (punto 2.2) vengono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione. L'importo della retribuzione variabile da erogare ai singoli viene deliberato, previa verifica del raggiungimento totale o parziale dei suddetti obiettivi, sulla base della parametrizzazione stabilita.
Per quel che riguarda la disciplina del differimento, si fa rinvio al precedente punto 2.1.
L'erogazione delle quote differite della remunerazione è soggetta a regole di malus, che portano all'azzeramento della quota in caso di mancato raggiungimento delle soglie di accesso previste per l'esercizio precedente l'anno di erogazione di ciascuna quota differita e in caso di erogazione di provvedimenti disciplinari.
E' inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di claw back sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza.
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La finalità generale che ha presieduto alla scelta degli specifici compensi previsti è sintetizzabile nella volontà di allineare gli incentivi economici agli interessi aziendali di lungo periodo.
L'entità del compenso viene stabilito dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, in base ai seguenti criteri:
Misurazione della performance annuale Appurato il rispetto delle soglie di accesso(Entry gate), si procede alla misurazione della performance. La performance è misurata sulla base di una serie di indicatori, in prevalenza quantitativi.
Gli indicatori sono selezionati con l'obiettivo di premiare il contributo individuale al conseguimento degli obiettivi del Gruppo, in ottica di successo sostenibile.
Metodologia di calcolo dell'importo da erogare Misurata la performance, si procede al calcolo dell'importo da erogare sulla base di criteri e parametri stabiliti dal Consiglio di amministrazione.
Sono definiti ex ante i livelli su cui le componenti variabili delle retribuzioni delle figure apicali si attesteranno come funzione delle performance (reward), in particolare nel caso di raggiungimento dei target del Piano industriale o di loro superamento (overperformance).
Correttivi per il rischio
L'importo da erogare viene eventualmente ridotto in funzione dell'applicazione dei correttivi richiamati al punto 2.2.
Modalità di erogazione della remunerazione variabile
La remunerazione variabile del personale più rilevante, qualora superi la soglia di rilevanza prevista dalla normativa di Vigilanza, verrà riconosciuta in parte tramite azioni, secondo le modalità e i criteri illustrati al punto 2.1.1.
2.3.1 Per i piani rilevanti come definiti nell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento emittenti
Una volta superati gli entry gates di Gruppo come sopra indicati, l'ammontare della retribuzione variabile individuale è determinato dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, nel rispetto dei limiti e sulla base dei criteri definiti ai numeri 2.2.1 e 2.3.

2.4 le ragioni alla base dell'eventuale decisione di attribuire piani di compenso basati su strumenti finanziari non emessi dall'emittente strumenti finanziari, quali strumenti finanziari emessi da controllate o, controllanti o società terze rispetto al gruppo di appartenenza; nel caso in cui i predetti strumenti non sono negoziati nei mercati regolamentati informazioni sui criteri utilizzati per la determinazione del valore a loro attribuibile.
Il Piano non prevede l'assegnazione di strumenti finanziari non emessi dalla Banca Popolare di Sondrio.
2.5 valutazioni in merito a significative implicazioni di ordine fiscale e contabile cha hanno inciso sulla definizione dei piani.
Per la definizione del Piano non hanno inciso valutazioni in merito a significative implicazioni di ordine fiscale e contabile.
2.6 l'eventuale sostegno del Piano da parte del Fondo speciale per l'incentivazione della partecipazione dei lavoratori nelle imprese, di cui all'articolo 4, comma 112, della legge 24 dicembre 2003, n. 350.
Non è previsto il sostegno del Piano da parte del Fondo speciale per l'incentivazione della partecipazione dei lavoratori nelle imprese, di cui all'art. 4, comma 112, della Legge 24 dicembre 2003, n. 350.
* * *
Per qualsiasi altra informazione circa l'adozione del Piano si rinvia alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti – sezione I.

L'Assemblea dei soci delibera le Politiche retributive che prevedono l'attuazione di un Piano di remunerazione basato su strumenti finanziari. In tale ambito, viene conferita la facoltà al Consiglio di amministrazione di definire tutti i profili tecnici di dettaglio funzionali all'attuazione del Piano, nel rispetto dei termini e delle condizioni stabilite dall'Assemblea stessa ed illustrate nel Documento Informativo e in ottemperanza alle vigenti disposizioni. In particolare spetta al Consiglio di amministrazione della Banca, su proposta del Comitato remunerazione, definire i parametri e i criteri per l'attribuzione della retribuzione variabile nell'ambito dei principi approvati.
Fatte salve le competenze del Consiglio di amministrazione e del Comitato remunerazione, il Consigliere delegato, per il tramite del Servizio personale e modelli organizzativi, dà concreta attuazione alle decisioni assunte dagli organi aziendali superiori e fornisce agli stessi tutta l'assistenza di cui necessitano.
Spetta al Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, provvedere ad eventuali variazioni dei parametri e criteri per l'attribuzione della retribuzione variabile legati agli obiettivi indicati nelle Politiche retributive. Ciò può avvenire nell'ambito dei processi di pianificazione e budgeting.
Successivamente all'approvazione da parte dell'Assemblea dei soci delle Politiche retributive che prevedono l'applicazione di un Piano di remunerazione basato su strumenti finanziari, ai fini dell'attuazione di quest'ultimo, il Consiglio di amministrazione della banca valuta il raggiungimento degli obiettivi attesi da parte dei soggetti beneficiari e definisce l'assegnazione del bonus, che, nei casi previsti, sarà erogato per il 50% o 55% attraverso l'assegnazione gratuita di azioni della Banca Popolare di Sondrio. Si veda al riguardo quanto detto al punto 2.3. E' prevista l'autorizzazione da parte dell'Assemblea dei soci al Consiglio di amministrazione della banca per l'utilizzo delle azioni proprie già in carico, al servizio del piano dei compensi.
3.5 il ruolo svolto da ciascun amministratore nella determinazione delle caratteristiche dei citati piani; eventuale ricorrenza di situazioni di conflitti di interesse in capo agli amministratori interessati.

Ai fini della definizione della proposta sottoposta all'Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione ha individuato gli elementi essenziali del Piano, contenuto nelle Politiche retributive di Gruppo, su proposta del Comitato remunerazione, tenuto conto delle disposizioni normative vigenti. Il Consiglio di amministrazione ha definito altresì i criteri e gli importi da erogare, su proposta del Comitato remunerazione, tenuto conto delle disposizioni contenute nelle Politiche retributive del Gruppo.
Poiché tra i potenziali beneficiari del Piano vi è anche il Consigliere delegato della Capogruppo, lo stesso, ottemperando alle previsioni di legge in merito agli interessi degli amministratori, non ha partecipato alla decisione consiliare concernente la determinazione dell'importo della retribuzione variabile a lui erogabile.
3.6 ai fini di quanto richiesto dall'art. 84-bis, comma 1, la data della decisione assunta da parte dell'organo competente a proporre l'approvazione dei piani all'assemblea e dell'eventuale proposta dell'eventuale comitato per la remunerazione.
Il Piano incentivante 2024, previsto dalle Politiche retributive di Gruppo, è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione del 15 marzo 2024, su proposta del Comitato remunerazione del 12 marzo 2024.
3.7 ai fini di quanto richiesto dall'art. 84-bis, comma 5, lett. a), la data della decisione assunta da parte dell'organo competente in merito all'assegnazione degli strumenti e dell'eventuale proposta al predetto organo formulata dall'eventuale comitato per la remunerazione.
L'erogazione della retribuzione mediante strumenti finanziari avviene in applicazione dei principi contenuti nelle Politiche retributive di Gruppo. In data 15 marzo 2024 il Consiglio di amministrazione, in attuazione delle predette Politiche retributive, già definite dalla precedente Assemblea dei soci, ha stabilito il bonus da erogare ai dipendenti appartenenti al Personale più rilevante, su proposta del Comitato remunerazione del 12 marzo 2024.
3.8 il prezzo di mercato, registrato nelle predette date, per gli strumenti finanziari su cui sono basati i piani, se negoziati nei mercati regolamentati.
Alla data del 15 marzo 2024, il prezzo di mercato dell'azione della Banca Popolare di Sondrio, negoziata al Mercato Euronext Milan è risultato pari a 6,70 euro.
3.9 nel caso di piani basati su strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, in quali termini e secondo quali modalità l'emittente tiene conto, nell'ambito dell'individuazione della tempistica di assegnazione degli strumenti in attuazione dei piani, della possibile coincidenza temporale tra: i) detta assegnazione o le eventuali decisioni assunte al riguardo dal comitato per la remunerazione, e ii) la diffusione di eventuali informazioni rilevanti ai sensi dell'art. 114, comma 1; ad esempio, nel caso in cui tali informazioni siano:
a. non già pubbliche ed idonee ad influenzare positivamente le quotazioni di mercato, ovvero
b. già pubblicate ed idonee ad influenzare negativamente le quotazioni di mercato.

L'intera fase esecutiva del Piano si svolgerà nel pieno rispetto degli obblighi informativi gravanti sulla Banca, derivanti dalle leggi e dai regolamenti applicabili, in modo da assicurare trasparenza e parità dell'informazione al mercato.

4.1 la descrizione delle forme in cui sono strutturati i piani di compensi basati su strumenti finanziari; ad esempio, indicare se il Piano è basato su attribuzione di: strumenti finanziari (c.d. assegnazione di restricted stock); dell'incremento di valore di tali strumenti (c.d. phantom stock); di diritti di opzione che consentono il successivo acquisto degli strumenti finanziari (c.d. option grant) con regolamento per consegna fisica (c.d. stock option) o per contanti sulla base di un differenziale (c.d. stock appreciation right).
Il Piano prevede l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio, al verificarsi dei requisiti già indicati ai numeri 2.2.1 e 2.3 e con le modalità ivi previste.
Il periodo di attuazione del Piano 2024 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2024 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni.
Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano 2024 si potrà concludere nel 2030.
4.4 il massimo numero di strumenti finanziari, anche nella forma di opzioni, assegnati in ogni anno fiscale in relazione ai soggetti nominativamente individuati o alle indicate categorie.
Attualmente non è possibile indicare il numero di azioni della Banca Popolare di Sondrio che verranno assegnate ai sensi del Piano 2024, in quanto la loro esatta individuazione è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e all'effettiva assegnazione dei bonus da parte del Consiglio di amministrazione.
4.5 le modalità e le clausole di attuazione del Piano, specificando se la effettiva attribuzione degli strumenti è subordinata al verificarsi di condizioni ovvero al conseguimento di determinati risultati anche di performance; descrizione di tali condizioni e risultati.
Le modalità e le clausole di attivazione del Piano sono già state definiti nei precedenti punti 2.2 e 2.3.
4.6 l'indicazione di eventuali vincoli di disponibilità gravanti sugli strumenti attribuiti ovvero sugli strumenti rivenienti dall'esercizio delle opzioni, con particolare riferimento ai termini entro i quali sia consentito o vietato il successivo trasferimento alla stessa società o a terzi.
Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.
4.7 la descrizione di eventuali condizioni risolutive in relazione all'attribuzione dei piani nel caso in cui i destinatari effettuano operazioni di hedging che consentono di neutralizzare eventuali divieti di vendita degli

Ai sensi delle vigenti disposizioni contenute nel Codice interno di autodisciplina è vietato ai dipendenti effettuare operazioni in strumenti derivati e comunque porre in essere operazioni e/o strategie operative aventi caratteristiche altamente speculative. Conseguentemente, i beneficiari non potranno effettuare operazioni di hedging sugli strumenti finanziari attribuiti nell'ambito del Piano.
Inoltre, coerentemente a quanto previsto dalle disposizioni di Vigilanza, i beneficiari del Piano non potranno avvalersi di strategie di copertura personale o di assicurazioni sulla retribuzione o su altri aspetti che possono alterare o inficiare gli effetti di allineamento al rischio insiti nei meccanismi retributivi previsti dalle Politiche retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio. La tematica è stata disciplinata dal Regolamento in tema di Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, approvato nel febbraio 2022.
Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up - front e sia quella differita della quota variabile della retribuzione non sono corrisposte.
L'erogazione delle quote di retribuzione variabile assegnate non verrà attuata nei casi indicati al punto 4.8. E'inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di claw back sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza. Le clausole di claw back hanno una durata di 5 anni a decorrere dal pagamento della singola quota di retribuzione variabile (sia up-front, sia differita).
4.10 le motivazioni relative all'eventuale previsione di un "riscatto", da parte della società, degli strumenti finanziari oggetto dei piani, disposto ai sensi degli articoli 2357 e ss. del codice civile; i beneficiari del riscatto indicando se lo stesso è destinato soltanto a particolari categorie di dipendenti; gli effetti della cessazione del rapporto di lavoro su detto riscatto.
Non è prevista alcuna facoltà di riscatto da parte della Banca Popolare di Sondrio o di altre società del Gruppo delle azioni oggetto di attribuzione.
4.11 gli eventuali prestiti o altre agevolazioni che si intendono concedere per l'acquisto delle azioni ai sensi dell'art. 2358, comma 3 del codice civile.
Non applicabile.
4.12 l'indicazione di valutazioni sull'onere atteso per la società alla data di relativa assegnazione, come determinabile sulla base di termini e condizioni già definiti, per ammontare complessivo e in relazione a ciascuno strumento del Piano.

Allo stato attuale non è possibile indicare l'ammontare complessivo dell'onere atteso, in quanto la determinazione del costo è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e all'effettiva assegnazione dei premi da parte del Consiglio di amministrazione.
4.13 l'indicazione degli eventuali effetti diluitivi sul capitale determinati dai piani di compenso.
Le modalità di attuazione del Piano attraverso l'assegnazione gratuita di azioni già emesse, possedute in portafoglio o da acquistare sul mercato, non comporteranno alcun effetto diluitivo sul capitale della Banca.
4.14 gli eventuali limiti previsti per l'esercizio del diritto di voto e per l'attribuzione dei diritti patrimoniali.
Al riguardo ci si attiene alle disposizioni normative vigenti.
4.15 nel caso in cui le azioni non sono negoziate nei mercati regolamentati, ogni informazione utile ad una compiuta valutazione del valore a loro attribuibile.
Non applicabile
4.16 numero di strumenti finanziari sottostanti ciascuna opzione.
Non applicabile
4.17 scadenza delle opzioni.
Non applicabile
4.18 modalità (americano/europeo), tempistica (ad es. periodi validi per l'esercizio) e clausole di esercizio (ad esempio clausole di knock-in e knockout).
Non applicabile
4.19 il prezzo di esercizio dell'opzione ovvero le modalità e i criteri per la sua determinazione, con particolare riguardo:
a) alla formula per il calcolo del prezzo di esercizio in relazione ad un determinato prezzo di mercato (c.d. fair market value) (ad esempio: prezzo di esercizio pari al 90%, 100% o 110%
del prezzo di mercato), e
b) alle modalità di determinazione del prezzo di mercato preso a riferimento per la determinazione del prezzo di esercizio (ad esempio: ultimo prezzo del giorno precedente l'assegnazione, media del giorno, media degli ultimi 30 giorni ecc.).
Non applicabile
4.20 nel caso in cui il prezzo di esercizio non è uguale al prezzo di mercato determinato come indicato al punto 4.19.b (fair market value), motivazioni di tale differenza.
Non applicabile
4.21 criteri sulla base dei quali si prevedono differenti prezzi di esercizio tra vari soggetti o varie categorie di soggetti destinatari.

Non applicabile
4.22 nel caso in cui gli strumenti finanziari sottostanti le opzioni non sono negoziati nei mercati regolamentati, indicazione del valore attribuibile agli strumenti sottostanti o i criteri per determinare tale valore.
Non applicabile
4.23 criteri per gli aggiustamenti resi necessari a seguito di operazioni straordinarie sul capitale e di altre operazioni che comportano la variazione del numero di strumenti sottostanti (aumenti di capitale, dividendi straordinari, raggruppamento e frazionamento delle azioni sottostanti, fusione e scissione, operazioni di conversione in altre categorie di azioni ecc.).
Non applicabile
4.24 Gli emittenti azioni uniscono al documento informativo l'allegata tabella n. 1 compilando: a) in ogni caso la sezione 1 dei quadri 1 e 2 nei campi di specifico interesse; b) la sezione 2 dei quadri 1 e 2, compilando i campi di specifico interesse, sulla base delle caratteristiche già definite dal consiglio di amministrazione.
In allegato la tabella 1 quadro 1, compilata nella sezione 1 e 2 in quanto di specifico interesse in considerazione dell'assegnazione gratuita di azioni. Il quadro 2 della predetta tabella non è applicabile.

| Data 15 marzo 2024 | ||
|---|---|---|
| -------------------- | -- | -- |
| QUADRO 1 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nome e cognome o categoria riportati |
Strumenti finanziari diversi dalle stock option | ||||||||
| Carica (da riportare solo per i soggetti |
Sezione 1 Strumenti relativi a piani, in corso di validità, approvati sulla base di precedenti delibere assembleari | ||||||||
| nominativamente) | Data della delibera assembleare |
Tipologia degli strumenti finanziari |
Numero strumenti finanziari |
Data assegnazione | Eventuale prezzo di acquisto degli strumenti |
Prezzo di mercato all'assegnazione |
Periodo di vesting |
||
| 0 | |||||||||
| Presidente Direzione | Azioni Banca | 40.244 | 18 febbraio 2020 | ND | 2,62 | 1 | |||
| Mauro De Stefani | generale Banca | 27 aprile 2019 | Popolare di | 2 3 |
|||||
| Popolare di Sondrio (Suisse) Sa |
Sondrio | 4 | |||||||
| 5 | |||||||||
| 0 | |||||||||
| Presidente Direzione | 12 giugno 2020 | Azioni Banca Popolare di Sondrio |
42.656 | 2 marzo 2021 | ND | 2,43 | 1 | ||
| Mauro De Stefani | generale Banca Popolare di Sondrio |
2 | |||||||
| 3 4 |
|||||||||
| (Suisse) Sa | 5 | ||||||||
| 0 | |||||||||
| Presidente Direzione | 11 maggio 2021 | Azioni Banca Popolare di Sondrio |
26.919 | 22 febbraio 2022 | ND | 4,08 | 1 | ||
| Mauro De Stefani | generale Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa |
2 | |||||||
| 3 | |||||||||
| 4 | |||||||||
| 5 0 |
|||||||||
| Consigliere delegato e | CPR 16 marzo | 1 | |||||||
| Mario Alberto | Direttore generale Banca Popolare di Sondrio |
11 maggio 2021 | Azioni Banca Popolare di Sondrio |
14.356 | 2022 CDA 21 marzo 2022 |
ND | 3,622 | 2 | |
| Pedranzini | 3 | ||||||||
| 4 | |||||||||
| 5 |

| Mauro De Stefani | Presidente Direzione generale Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa |
30 aprile 2022 | Azioni Banca Popolare di Sondrio |
23.460 | 27 febbraio 2023 | ND | 4,78 | 0 1 2 3 4 5 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Mario Alberto Pedranzini |
Consigliere delegato e Direttore generale Banca Popolare di Sondrio |
30 aprile 2022 | Azioni Banca Popolare di Sondrio |
13.641 | CPR 13 marzo 2023 CDA 17 marzo 2023 |
ND | 3,81 | 0 1 2 3 4 5 |
| Mauro De Stefani | Presidente Direzione generale Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa |
29 aprile 2023 | Azioni Banca Popolare di Sondrio |
17.632 | 27 febbraio 2024 | ND | 7,165 | 0 1 2 3 4 5 |
| Mario Alberto Pedranzini |
Consigliere delegato e Direttore generale Banca Popolare di Sondrio |
29 aprile 2023 | Azioni Banca Popolare di Sondrio |
29.330 | CPR 12 marzo 2024 CDA 15 marzo 2024 |
ND | 6,70 | 0 1 2 3 4 5 |

Tabella 1 dello schema 7 dell'Allegato 3A del Regolamento n.111971/1999
Data 15 marzo 2024
| Carica (da riportare | QUADRO 1 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari diversi dalle stock option | ||||||||
| Sezione 2 | ||||||||
| Nome e cognome o | solo per i soggetti | Strumenti di nuova assegnazione in base alla decisione: | ||||||
| categoria | riportati nominativamente) |
Data della delibera assembleare |
Tipologia degli strumenti finanziari |
Numero strumenti finanziari |
Data assegnazione |
Eventuale prezzo di acquisto degli strumenti |
Prezzo di mercato all'assegnazione |
Periodo di vesting |
| Non disponibile | ||||||||
| Note: In ottemperanza alle disposizioni contenute nelle Politiche retributive del Gruppo, l'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al raggiungimento |
delle performance attese e alla definizione dei criterei e parametri di erogazione definiti dal Consiglio di Amministrazione della Banca. Inoltre l'utilizzo di strumenti finanziari è subordinata al superamento di una soglia di rilevanza determinata dal medesimo Consiglio di Amministrazione. Pertanto, non è al momento possibile esporre ex -ante i soggetti che effettivamente beneficeranno del piano.

GESTIONE DEI RISCHI – Regolamentazione generale
Versione documento: V6 Data di approvazione: 31 marzo 2023
| Data | Versione | Descrizione |
|---|---|---|
| 05/2012 | 1 | Prima stesura |
| 08/2014 | 2 | Primo aggiornamento |
| 02/2017 | 3 | Secondo aggiornamento |
| 03/2018 | 4 | Terzo aggiornamento: recepimento di modifiche negli assetti organizzativi e nelle prassi gestionali |
| 03/2022 | 5 | Quarto aggiornamento: recepimento di modifiche negli assetti organizzativi e nelle prassi gestionali; allineamento agli sviluppi della regolamentazione in materia di operatività con soggetti collegati |
| 03/2023 | 6 | Quinto aggiornamento: recepimento di modifiche negli assetti organizzativi e nelle prassi gestionali; modifica dei limiti dimensionali previsti per l'identificazione delle operazioni esigue |

| Aggiornato da: | Ufficio Rischio di credito | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sara Viganò | Data | ||||||||
| Ufficio Grandi rischi e rating desk | |||||||||
| Andrea Franzini | Data | ||||||||
| Verificato da: | Resp. Servizio Controllo rischi | ||||||||
| Enton Resuli | Data | ||||||||
| Sottoposto preventivamente a: |
Chief Risk Officer (CRO) | ||||||||
| Cesare Poletti | Data | ||||||||
| Vistato da: | Funzione di Conformità e DPO | ||||||||
| Costantino Tornadù | Data | ||||||||
| Approvato da: | Consiglio di amministrazione | Delibera di approvazione | 31/03/2023 | ||||||
| previo parere del Comitato Operazioni con parti correlate e del Collegio sindacale |
Data |

| 1. | INTRODUZIONE6 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1.1. | OBIETTIVI 6 | ||||
| 1.2. | PERIMETRO DI APPLICAZIONE 6 | ||||
| 1.3. | DESCRIZIONE DEI CONTENUTI 7 | ||||
| 1.4. | MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE 7 | ||||
| 1.5. | MODALITÀ DI APPROVAZIONE E REVISIONE 7 | ||||
| 1.6. | DEFINIZIONI 8 | ||||
| 2. | DEFINIZIONE DEI RISCHI DERIVANTI DALL'OPERATIVITA' CON SOGGETTI | ||||
| COLLEGATI13 | |||||
| 3. | PROPENSIONE AL RISCHIO E MODELLO PER LA GESTIONE DEI RISCHI | ||||
| DERIVANTI DALL'OPERATIVITA' CON SOGGETTI COLLEGATI 14 |
|||||
| 3.1. | PROPENSIONE AL RISCHIO DA OPERATIVITÀ CON SOGGETTI COLLEGATI 14 | ||||
| 3.2. | MODELLO DI GESTIONE DEL RISCHIO DA OPERATIVITÀ CON SOGGETTI COLLEGATI 14 | ||||
| 3.2.1. | Linee guida per la gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati 15 | ||||
| 3.2.2. | Settori e attività rilevanti 15 | ||||
| 3.2.3. | Casistiche di esclusione e di esenzione 16 | ||||
| 3.2.4. | Modello organizzativo 17 | ||||
| 4. | IL PROCESSO E L'ASSETTO ORGANIZZATIVO A SUPPORTO DELLA GESTIONE | ||||
| DEI RISCHI CONNESSI ALL'OPERATIVITA' CON SOGGETTI COLLEGATI 18 |
|||||
| 4.1. | IL PROCESSO DI GESTIONE DEI RISCHI CONNESSI ALL'OPERATIVITÀ CON SOGGETTI COLLEGATI 18 | ||||
| 4.1.1. | Misurazione e valutazione del rischio 18 | ||||
| 4.1.2. | Monitoraggio e controllo del rischio 18 | ||||
| 4.1.3. | Informativa 19 | ||||
| 4.2. | STRUTTURA ORGANIZZATIVA: COMPITI E RESPONSABILITÀ 20 | ||||
| 4.2.1. | Consiglio di amministrazione 20 | ||||
| 4.2.2. | Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati 21 | ||||
| 4.2.3. | Consigliere delegato 21 | ||||
| 4.2.4. | Collegio sindacale 22 | ||||
| 4.2.5. | Comitato Rischi 23 | ||||
| 4.2.6. | Ulteriori Unità organizzative coinvolte 23 | ||||
| 4.2.6.1. Funzione di Conformità e DPO 23 | |||||
| 4.2.6.2. Area di Governo Chief Risk Officer (CRO) 23 |
| 4.2.6.3. Servizio Revisione Interna 24 | |||
|---|---|---|---|
| 4.2.6.4. Unità operative 24 | |||
| 4.3. | GRUPPO BANCARIO 24 | ||
| 4.3.1. | I compiti della Capogruppo 25 | ||
| 4.3.2. | I compiti presso le Società controllate 25 | ||
| 5. | DESCRIZIONE DEI PRESIDI IN MATERIA DI CONTROLLI INTERNI27 | ||
| 5.1. | IDENTIFICAZIONE E GESTIONE DEL PERIMETRO DEI SOGGETTI COLLEGATI 27 | ||
| 5.1.1. | Censimento dei rapporti di gruppo 28 | ||
| 5.1.2. | Raccolta dei dati dagli esponenti aziendali 28 | ||
| 5.1.3. | Censimento dei soggetti collegati (esponenti, famigliari, affini, personale più rilevante, società | ||
| partecipate) 28 | |||
| 5.1.4. | Censimento delle relazioni dei soggetti collegati (famigliari, incarichi societari e legami partecipativi) | ||
| 29 | |||
| 5.1.5. | Verifica delle informazioni sui soggetti collegati con fonti esterne 30 | ||
| 5.1.6. | Produzione dei questionari e aggiornamento delle informazioni fornite dagli esponenti aziendali 30 | ||
| 5.1.7. | Messa a disposizione del perimetro dei soggetti collegati 31 | ||
| 5.2. | ITER DELIBERATIVO SUPPLEMENTARE 31 | ||
| 5.3. | DOCUMENTAZIONE DEI DATI RELATIVI ALLE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO 32 | ||
| 5.4. | MONITORAGGIO DEI LIMITI ALLE ATTIVITÀ DI RISCHIO 33 | ||
| 5.5. | PROCEDURE DI RIENTRO 34 |
Il presente "Regolamento generale in materia di rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati" risponde all'esigenza del Gruppo Banca Popolare di Sondrio (di seguito "Gruppo") di formalizzare i principi generali, le linee applicative essenziali e l'assetto dei presidi che caratterizza il processo di gestione del rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi, nonché le regole organizzative e di controllo interno idonee a prevenire e gestire correttamente detti rischi, in ottemperanza ai dettami della vigente normativa di vigilanza ("Disposizioni di vigilanza per le banche" – Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti).
Il presente documento costituisce la disciplina interna di riferimento degli assetti organizzativi e di controllo posti a prevenzione e gestione dei rischi di conflitti di interesse che potrebbero insorgere a fronte dell'operatività svolta dal Gruppo con soggetti capaci di condizionarne la gestione ("soggetti collegati").
In particolare, stanti i requisiti regolamentari e le esigenze interne di governo, detta le "Politiche in materia di controlli sulle attività di rischio e sui conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati". In relazione, descrive l'insieme di fasi in cui si articola il processo di gestione dei rischi derivanti dall'operatività con tali soggetti, nonché i ruoli e le responsabilità di pertinenza degli Organi e delle Unità organizzative coinvolti nel processo e i presidi posti in essere per il monitoraggio sull'operatività in oggetto.
Il documento rappresenta la cornice normativa di riferimento in cui si inquadrano le procedure operative aziendali per la gestione dell'operatività con soggetti collegati disciplinate nel "Regolamento in materia di operazioni con soggetti collegati" pubblicato sul sito internet istituzionale di Banca Popolare di Sondrio.
La responsabilità della realizzazione dell'impianto regolamentare di Gruppo per il governo e la gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati è di competenza della Capogruppo; i principi ivi espressi si applicano sia a livello di singola Società appartenente al Gruppo, sia a livello consolidato.
La Capogruppo fornisce gli indirizzi necessari ad assicurare la coerenza delle scelte compiute dalle singole Società del Gruppo e supervisiona il processo di gestione e controllo dei rischi di conflitto di interesse, verificando il rispetto della normativa esterna di
riferimento e l'attuazione delle disposizioni in oggetto.
Le Società controllate recepiscono, mediante atto deliberativo del proprio Organo competente, le linee generali del processo di gestione delle operazioni con soggetti collegati e del correlato rischio formalizzate nel presente Regolamento. Provvedono affinché le stesse trovino attuazione nell'ambito delle rispettive realtà aziendali, in misura proporzionale alle caratteristiche dimensionali, alla natura e alla tipologia di attività svolta, alla complessità e specificità operativa di ciascuna, nonché, qualora insediate all'estero, compatibilmente con i vincoli imposti dalla giurisdizione di appartenenza.
Il Regolamento descrive le linee guida, le attività e i presidi organizzativi e di controllo interno che caratterizzano il processo di gestione dei rischi derivanti dall'operatività nei confronti di soggetti collegati e le annesse responsabilità in capo agli Organi aziendali, alle funzioni di controllo e alle altre Unità organizzative coinvolte presso la Capogruppo e le Controllate. In particolare, tratta:
Il presente documento è comunicato all'Assemblea dei Soci della Capogruppo, tenuto a disposizione per eventuali richieste della Banca d'Italia e/o altre Autorità di Vigilanza e tramesso agli Organi, alle funzioni di controllo e alle strutture operative interessate presso le varie componenti del Gruppo.
Al Chief Risk Officer (CRO) della Capogruppo, con l'ausilio dei competenti Uffici, è attribuito il compito di diffonderlo alle Società del Gruppo, affinché le stesse provvedano al recepimento per gli aspetti di competenza, nonché di darne idonea informativa interna.
L'approvazione del presente Regolamento è di competenza del Consiglio di amministrazione della Capogruppo, previo parere favorevole del Collegio sindacale e del Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati.
Il documento viene sottoposto a revisione con cadenza almeno triennale e, in ogni caso, a seguito di cambiamenti rilevanti nella normativa di riferimento, negli assetti organizzativi e di governo del Gruppo e nell'operatività svolta dalle singole Società di appartenenza.
Ogni modifica e/o integrazione rilevante al documento è approvata dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo, previo parere favorevole del Collegio sindacale e del Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Qualora gli adeguamenti siano meramente ricognitivi di deliberazioni consigliari o di revisioni organizzative intervenute, nonché in caso di ulteriore modificazione formale, l'approvazione è demandata al Consigliere delegato della Capogruppo.
Al presente Regolamento possono essere in ogni momento acclusi Allegati contenenti deliberazioni tempo per tempo assunte ai sensi del Regolamento medesimo – relative tra le altre, ove di rilievo, alla fissazione di limiti gestionali – senza che ciò comporti la necessità di risottoporre il documento al descritto iter di approvazione.
Compete al Chief Risk Officer della Capogruppo, avvalendosi degli Uffici competenti, mantenere aggiornato il presente Regolamento.
d) "Organo con funzione di controllo": l'organo aziendale al quale viene attribuita la responsabilità di vigilare su completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del sistema dei controlli interni. Presso la Capogruppo l'organo con funzione di controllo è rappresentato dal Collegio sindacale.
e) "Organi aziendali": il complesso degli organi con funzioni di supervisione strategica, di gestione e di controllo. La funzione di supervisione strategica e quella di gestione attengono, unitariamente, alla gestione dell'impresa.
Nelle situazioni di controllo congiunto, inteso come la condivisione, contrattualmente stabilita, del controllo su un'attività economica, si considerano controllanti:
Il controllo rileva anche quando sia esercitato indirettamente, per il tramite di società controllate, società fiduciarie, organismi o persone interposti. Non si considerano indirettamente controllate le società e imprese controllate da entità a loro volta sottoposte a controllo congiunto.
1 Tale situazione ricorre, ad esempio, in presenza di due o più soggetti aventi ciascuno la possibilità di impedire l'adozione di decisioni finanziarie e operative di natura strategica dell'impresa controllata, attraverso l'esercizio di un diritto di veto o per effetto dei quorum per le decisioni degli organi societari
risulti inferiore ai seguenti importi: i) se il soggetto collegato è una persona fisica, una cointestazione tra persone fisiche o una ditta individuale: euro 150.000; ii) se il soggetto collegato è un soggetto diverso da quelli indicati al punto i): euro 750.000.
Regolamento generale in materia di rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati
Secondo la definizione riportata nella "Mappa dei rischi" di Gruppo, i rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati consistono nella possibilità che sia compromessa l'oggettività e imparzialità delle decisioni in merito alla concessione di finanziamenti e all'erogazione di altre transazioni nei confronti di soggetti che, in virtù della vicinanza ai centri decisionali, possono esercitare, direttamente o indirettamente, un'influenza sulla gestione della Banca o del Gruppo bancario, nonché dei soggetti ad essi connessi ("soggetti collegati"), con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, potenziali danni per depositanti e azionisti.
I rischi della specie sono prevalentemente ricondotti alla famiglia dei rischi di non conformità alle norme in quanto presidiati attraverso l'osservanza della disciplina in materia di prevenzione e gestione dei conflitti di interesse.

In coerenza con quanto previsto nell'ambito del Risk Appetite Framework (RAF), il Consiglio di amministrazione della Capogruppo individua i parametri rappresentativi della propensione al rischio del Gruppo nell'operatività con soggetti collegati e ne stabilisce i rispettivi livelli di riferimento, declinati in una misura di sintesi espressiva della massima esposizione di tipo aggregato e in una serie di soglie di sorveglianza finalizzate a preallertare rispetto al raggiungimento della massima esposizione consentita verso le diverse tipologie di soggetti collegati individuate dalla normativa. Tali soglie interne, previste per finalità gestionali, assumono di norma valori pari o inferiori ai rispettivi limiti regolamentari.
In relazione il Gruppo, coerentemente con il proprio profilo strategico e con le proprie caratteristiche organizzative, stabilisce la propensione al rischio complessiva quale limite massimo all'entità totale delle attività di rischio nei confronti della totalità dei soggetti collegati, da contenersi entro l'80 per cento dei fondi propri su base consolidata.
I limiti e le soglie gestionali definiti a livello consolidato si applicano all'intero perimetro del Gruppo, mentre quelli definiti a livello individuale si applicano alle sole componenti del Gruppo sottoposte a vigilanza prudenziale.
Al raggiungimento o superamento dei suddetti limiti e/o soglie sono avviate specifiche azioni di contenimento del rischio descritte nei successivi paragrafi 5.4 e 5.5.
Il modello di gestione dell'operatività con soggetti collegati mira in generale a:

L'adeguata gestione dei rischi connessi all'operatività con soggetti collegati comporta la necessità di dotarsi di una configurazione organizzativa e di controlli interni idonei a rafforzare il presidio su tali rischi.
A questo proposito, la Banca individua le seguenti linee guida generali alle quali attenersi per la definizione dei relativi assetti organizzativi e di controllo:
La normativa richiede che vengano identificati i settori, anche diversi da quelli che comportano assunzione di rischio, che possono ingenerare conflitti di interesse e, in particolare, le tipologie di attività per le quali può essere compromessa l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni in merito alla concessione di finanziamenti e all'effettuazione di altre transazioni nei confronti dei soggetti collegati.
Ogni componente del Gruppo individua, in relazione alla propria operatività, i settori e le attività economiche suscettibili di generare conflitti di interesse.
In particolare, la Banca individua come attività e tipologie di rapporto rilevanti:
La remunerazione degli esponenti aziendali, in quanto conforme alle disposizioni di vigilanza in materia di sistemi di remunerazione e incentivazione, e le eventuali operazioni realizzate sulla base di istruzioni con finalità di stabilità impartite dall'Autorità di Vigilanza ovvero dalla Banca in qualità di Capogruppo, costituiscono fattispecie di operazioni escluse dall'applicazione della disciplina.
In analogia, le Società controllate individuano, avuto riguardo all'operatività svolta, i settori e le attività rilevanti soggetti ai rischi della specie.
Sono escluse dalla disciplina in materia di operatività con soggetti collegati:
Sono altresì esentate dal calcolo dei limiti, ai sensi della normativa prudenziale, le operazioni concluse tra le componenti del Gruppo.
Il Gruppo adotta un modello organizzativo di tipo accentrato; pertanto, la gestione del perimetro dei soggetti collegati e l'iter decisionale richiesto per l'operatività con tali soggetti sono attribuiti a Uffici centralizzati presso la Capogruppo, individuati in relazione alla natura dell'attività svolta. Ai medesimi Uffici spetta il compito di interagire con le componenti del Gruppo per lo svolgimento degli adempimenti di competenza.
Il Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati, istituito unicamente presso la Capogruppo, viene messo a conoscenza delle operazioni riferite a soggetti collegati e/o parti correlate istruite dalle componenti del Gruppo, in modo che possa ottemperare agli adempimenti previsti in base alla natura delle operazioni.
Spetta inoltre alla Capogruppo:
In particolare, il presidio del perimetro dei "soggetti collegati" su base consolidata è attribuito alla medesima Unità organizzativa della Capogruppo incaricata di seguire il fenomeno dei gruppi economici ai fini dell'osservanza della disciplina delle "Grandi esposizioni" ai fini di vigilanza.
Spetta alle singole componenti del Gruppo:
− recepire il perimetro dei soggetti collegati;
− riconoscere le operazioni della specie e, in relazione, comunicarle alla Capogruppo;
La responsabilità del completamento degli adempimenti connessi all'iter procedurale per i nominativi qualificati come "soggetti collegati" è assegnata alle medesime strutture aziendali che svolgono l'operatività generatrice del rischio in oggetto.
Nel seguito sono descritte le sole attività specificamente attinenti alla gestione dei rischi in oggetto, rimandando, per quelle aventi carattere più generale, al "Regolamento del processo di gestione dei rischi".
La Capogruppo determina, ai fini del controllo dei limiti e delle soglie di sorveglianza, l'esposizione per singolo soggetto collegato e quelle riferita al complesso dell'operatività con i soggetti della specie, tanto a livello consolidato quanto a livello individuale, con riferimento a tutte le componenti di rilievo del Gruppo.
L'ammontare dell'esposizione viene aggiornato nel continuo ogniqualvolta viene effettuata una nuova transazione avente come controparte un soggetto collegato rientrante nei settori che possono generare rischi della specie e non ricadente nelle casistiche di esclusione ed esenzione.
Il Gruppo individua un assetto organizzativo e dei controlli interni atto a prevenire e a gestire correttamente i potenziali conflitti di interesse che possono insorgere nei rapporti intercorrenti con soggetti collegati. In relazione, la Capogruppo:
aggiornata dei soggetti collegati al Gruppo, a registrare le relative movimentazioni e a monitorarne l'andamento unitamente all'ammontare complessivo delle connesse attività di rischio;
In relazione, mitiga il rischio di conflitto di interesse tramite l'adozione di un insieme di strumenti e di tecniche di attenuazione. In particolare:
Il Gruppo mette a disposizione degli Organi e delle Unità organizzative competenti i risultati delle attività di monitoraggio e di controllo attraverso la produzione di report e informative periodiche e/o estemporanee.
In relazione, le competenti funzioni della Capogruppo elaborano, tra gli altri:
singole o aggregate, in relazione alla loro significatività rispetto alla normativa in oggetto, destinata al Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati, al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale;
– ulteriori informative e comunicazioni al Consiglio di amministrazione, al Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati e ad eventuali ulteriori funzioni coinvolte nella gestione dell'operatività, nei casi stabiliti dalle disposizioni operative interne in materia.
Ogni componente del Gruppo si adopera al fine di produrre adeguati flussi informativi, in modo da consentire alla Capogruppo di assicurare il rispetto nel continuo del limite consolidato sulle attività di rischio, di verificare la correttezza delle procedure deliberative adottate e di valutare l'esposizione nei confronti dei soggetti collegati a livello di Gruppo.
Il Gruppo provvede inoltre alla trasmissione delle segnalazioni dovute all'Autorità di Vigilanza, su base sia individuale sia consolidata, secondo le cadenze prestabilite.
Le attività di individuazione, gestione e controllo dei rischi assunti nell'ambito dell'operatività con soggetti collegati si inquadrano all'interno di una struttura costituita da un insieme di Organi e Unità organizzative.
Il Gruppo attribuisce specifici compiti e responsabilità a ciascuna delle funzioni aziendali coinvolte nel governo dei rischi della specie. I principi trovano concreta attuazione nell'esecuzione di attività svolte da definite funzioni, che si avvalgono di idonee procedure organizzative e informatiche.
Di seguito sono elencati gli Organi e le Unità organizzative della Banca a ciò deputati ed è fornita la descrizione del ruolo da essi ricoperto con riferimento alle attività peculiari dei rischi in oggetto, rimandando, per i compiti e le attribuzioni che prescindono dalla specifica tipologia di rischio, al "Regolamento del processo di gestione dei rischi".
Il Consiglio di amministrazione:
applicarsi nell'operatività con tali soggetti; ii) sentito il Collegio sindacale, uno specifico piano di rientro proposto dal Consigliere delegato qualora l'esposizione nei confronti dei soggetti collegati superi uno o più limiti regolamentari;
Il Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati, in particolare, svolge un ruolo valutativo, propositivo e di supporto in materia di organizzazione e svolgimento dei controlli interni sulla complessiva attività di assunzione e gestione di rischi verso soggetti collegati nonché per la generale verifica di coerenza dell'attività con gli indirizzi strategici e gestionali.
Il Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati è l'Organo collegiale preposto alla valutazione, al supporto e alla proposta in materia di organizzazione e svolgimento dei controlli interni sulla complessiva attività di assunzione e di gestione dei rischi nei confronti di soggetti collegati e per la verifica di coerenza dell'attività con gli indirizzi strategici e gestionali stabiliti dal Consiglio di amministrazione. In relazione:
Il Consigliere delegato, in attuazione delle politiche di gestione dei rischi nei confronti di
soggetti collegati stabilite dal Consiglio di amministrazione e coadiuvato dai Responsabili delle Aree di Governo e dai componenti della Direzione generale secondo le rispettive competenze:
Il Collegio sindacale esercita, in ordine al processo di gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati, le facoltà previste dalla vigente normativa, che gli assegna la responsabilità di vigilare sull'adeguatezza, funzionalità e affidabilità del processo e del relativo assetto procedurale e di controllo, nonché sulla loro aderenza alle indicazioni normative, riferendo all'Assemblea dei Soci secondo i dettami regolamentari.
In relazione, promuove gli interventi correttivi delle carenze e delle irregolarità rilevate nell'ambito dei controlli svolti sul processo e sulle strutture organizzative coinvolte.
E' periodicamente messo al corrente della complessiva situazione dell'esposizione al rischio verso soggetti collegati mediante idonee informative e comunicazioni. Viene altresì specificamente sentito in merito ai piani di rientro proposti dal Consigliere delegato nei casi di superamento dei limiti regolamentari.
Fornisce inoltre un parere preventivo alla sottoposizione al Consiglio di amministrazione sulle singole operazioni di maggiore rilevanza che hanno ricevuto un parere negativo o condizionato a rilievi da parte del Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati.
Il Comitato Rischi vigila sull'esposizione ai rischi connessi all'operatività con soggetti collegati, supportando il Consigliere delegato nell'individuazione delle iniziative da intraprendersi a fronte dell'emergere di criticità, specie legate a situazioni di superamento delle soglie gestionali o dei limiti regolamentari ovvero a un particolare inasprimento dei livelli di rischiosità, effettiva o potenziale.
Inoltre, esamina le proposte di definizione, integrazione o modifica significativa delle tecniche, delle metodologie e dei criteri di monitoraggio dei rischi in parola, formulando propri pareri e valutazioni; in relazione, fissa, in coerenza con la misura massima di esposizione complessiva (propensione al rischio), le soglie interne di sorveglianza applicabili alle esposizioni verso singole tipologie di soggetti collegati.
La Funzione di Conformità e DPO, in ordine al processo di gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati, verifica l'esistenza e l'affidabilità delle procedure e dei sistemi idonei ad assicurare il rispetto degli obblighi stabiliti dalla normativa e la coerenza con la regolamentazione interna. Svolge inoltre le ulteriori incombenze stabilite dalle disposizioni operative aziendali in materia.
L'Area di Governo CRO, tramite l'Ufficio Grandi rischi e rating desk:
Tramite l'Ufficio Rischio di credito rende disponibile apposita reportistica trimestrale
relativa al rischio inerente all'operatività con soggetti collegati.
Nell'ambito delle proprie responsabilità di verifica del corretto funzionamento del sistema dei controlli interni, il Servizio Revisione Interna:
Spetta alle Unità organizzative della Capogruppo operanti nei settori o esecutrici delle attività rilevanti ai fini della normativa in oggetto il compito di sovraintendere, secondo le rispettive attribuzioni, all'iter deliberativo supplementare previsto a fronte delle operazioni con soggetti collegati, di iniziativa della Capogruppo o delle altre componenti del Gruppo.
La Capogruppo, nel quadro dell'attività di direzione e coordinamento del Gruppo, formalizza e rende note a tutte le Società del Gruppo le politiche interne in materia di gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati.
In particolare, spetta alla Capogruppo:
Ogni componente del Gruppo recepisce gli indirizzi generali dettati dalla Capogruppo, dotandosi, previa valutazione di materialità del rischio nello specifico contesto aziendale, di politiche, sistemi e processi per la gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati, in coerenza con le linee guida impartite della Casa madre. In relazione, assicura alla Capogruppo tutti i dati e le informazioni necessarie ad assumere le pertinenti
decisioni in merito all'operatività con i soggetti della specie e a valutare in modo tempestivo, sistematico e completo i relativi rischi su base consolidata.
Il Consiglio di amministrazione, con il supporto del Consigliere delegato e dei competenti Comitati endoconsiliari, definisce le politiche relative all'operatività con soggetti collegati e le procedure applicabili a livello di Gruppo, avendo piena consapevolezza dei rischi assunti. Determina inoltre le linee di indirizzo dei sistemi di gestione e controllo dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti da adottarsi in ambito di Gruppo.
Il Consigliere delegato, coadiuvato dai Responsabili delle Aree di Governo e dai componenti della Direzione generale secondo le rispettive competenze, sovrintende alla comunicazione delle politiche di gestione e controllo dei rischi connessi all'operatività con soggetti collegati, nonché della relativa propensione al rischio, verificandone il recepimento in base al principio di proporzionalità e nel rispetto della normativa di settore e della diversa giurisdizione di insediamento delle Società controllate.
L'Area di Governo CRO, tramite i pertinenti Uffici:
Le Unità operative preposte alla conduzione dell'operatività nei settori e nelle attività rilevanti per il rischio in oggetto sovraintendono all'iter deliberativo supplementare previsto in caso di operatività con soggetti collegati. Nello specifico:
Il Consiglio di amministrazione, in funzione della materialità del rischio nel contesto
aziendale di riferimento:
L'Organo con funzione di gestione comunica alla Capogruppo il recepimento delle politiche di Gruppo in materia di operatività con soggetti collegati e ne cura l'attuazione interna attraverso la definizione di regole, attività, procedure e strutture organizzative inerenti al processo aziendale di gestione dei rischi della specie.
Le Unità operative preposte alla conduzione dell'operatività nei settori e nelle attività rilevanti per il rischio in oggetto forniscono alle omologhe Unità della Capogruppo tutte le informazioni necessarie al fine di avviare l'iter deliberativo supplementare previsto in caso di operatività con soggetti collegati, ricevendo dai medesimi l'esito del processo decisionale prima di dare corso all'iter deliberativo usuale.

Il Gruppo presidia i rischi derivanti dall'operatività con soggetti che, per la loro vicinanza ai centri decisionali del medesimo, sono suscettibili di influenzare l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e di altre transazioni nei loro confronti, attraverso l'approntamento di specifici controlli. Questi sono finalizzati a valutare l'efficacia e l'efficienza delle procedure deliberative e delle altre misure adottate, in modo di perseguire obiettivi di integrità e imparzialità del processo decisionale rispetto agli interessi della generalità di soci, azionisti, clienti e controparti di qualsiasi natura.
Nel seguito sono descritte le procedure applicate al fine di assicurare il rispetto costante dei limiti e delle soglie di esposizione prefissati e l'attuazione degli adempimenti deliberativi previsti dalla disciplina in materia di operazioni con soggetti collegati.
L'attività viene svolta dalla Capogruppo, con riferimento al perimetro dei soggetti collegati rilevanti per l'intero Gruppo, sulla base delle seguenti linee guida:
2 Le informazioni in merito agli affini fino al secondo grado devono essere mantenute a disposizione per eventuali richieste della Banca d'Italia.
– è dovere dei soggetti interessati comunicare tempestivamente le circostanze sopravvenute che possano comportare modifiche al perimetro dei soggetti collegati.
Le Società controllate hanno la responsabilità di acquisire e registrare nel proprio sistema informativo la perimetrazione dei nominativi qualificati come "soggetti collegati", in modo da garantire la corretta gestione delle operazioni concluse con i medesimi.
Ai fini della perimetrazione dei soggetti collegati, è compito dell'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo, sentita la Funzione di Conformità e DPO, sovrintendere al censimento delle componenti del Gruppo bancario e dei rapporti partecipativi, diretti e indiretti, riconducibili a ciascuna di esse.
Spetta alla Funzione di Conformità e DPO della Capogruppo, tramite il referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, raccogliere dagli esponenti aziendali e dal personale più rilevante del Gruppo i dati di rilievo inerenti agli incarichi e ai rapporti partecipativi, interni ed esterni al Gruppo, oltre che ai rapporti di parentela.
In particolare, il referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, anche coordinandosi con le altre componenti del Gruppo, interagisce periodicamente con gli esponenti aziendali, allo scopo di raccogliere informazioni circa:
Per quanto attiene agli incarichi interni al Gruppo, il referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, recupera le informazioni rilevanti (nuovi incarichi, cariche decadute) da documenti ufficiali redatti in concomitanza delle sedute consiliari o assembleari.
Inoltre, con periodicità almeno annuale, provvede a inviare agli esponenti aziendali specifici questionari, acquisendo le informazioni di ritorno.
Spetta all'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo, con l'eventuale
supporto del referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative e dell'Ufficio Centro rischi per gli aspetti di pertinenza, il compito di sovrintendere al censimento a sistema di un nuovo soggetto collegato, sia esso un esponente, un soggetto appartenente al "personale più rilevante" o un soggetto ad essi connesso, persona fisica o giuridica (famigliari, affini, società esterne al Gruppo bancario nelle quali esponenti e loro famigliari hanno rapporti partecipativi o ricoprono cariche dirigenziali o svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo).
Completato il censimento, l'Ufficio Grandi rischi e rating desk, ove ne ricorrano i presupposti, richiede all'Ufficio Istruttoria fidi di avanzare alla Banca d'Italia una richiesta di prima informazione, allo scopo di acquisire il codice Centrale rischi riferito al soggetto censito 3 . La casistica rileva a fronte di:
Contestualmente, il medesimo nominativo deve essere censito a sistema, così come gli affini fino al secondo grado, seppure solo a fini informativi.
E' cura dell'Ufficio Grandi rischi e rating desk sovrintendere all'aggiornamento delle informazioni presenti a sistema ogniqualvolta si verifichino eventi che comportino modifiche nel perimetro dei soggetti collegati (sia in ingresso che in uscita) e/o delle rilevanze di carattere normativo.
Spetta all'Ufficio Grandi rischi e rating desk presso la Capogruppo, per ogni esponente aziendale e soggetto qualificato come "personale più rilevante", sovrintendere al censimento a sistema delle seguenti tipologie di relazioni:
3 Ciò fermo restando che, preliminarmente all'invio delle segnalazioni di vigilanza in tema di attività di rischio verso soggetti collegati, l'Ufficio Sistemi di sintesi effettua un controllo sull'eventuale esistenza di nominativi sprovvisti di codice Centrale rischi, provvedendo se del caso a promuovere una richiesta di censimento e di acquisizione del relativo codice CR, a cura dell'ufficio Segreteria fidi, prima della trasmissione dei dati alla Banca d'Italia.
tra cognati4 );
Al fine di ottemperare alla normativa, è necessario che sia mantenuta una visione completa e aggiornata del perimetro dei soggetti collegati, avvalendosi di tutte le fonti informative, sia interne che esterne, disponibili.
A tale scopo, la Capogruppo riscontra da fonte esterna indipendente le informazioni inerenti agli incarichi e ai legami partecipativi degli esponenti aziendali delle Società del Gruppo e dei loro famigliari, provvedendo, ove necessario, ad aggiornare il perimetro dei soggetti collegati e a censire anagraficamente eventuali soggetti mancanti.
Spetta alla Funzione di Conformità e DPO della Capogruppo, per il tramite del referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, generare, con periodicità almeno annuale, i questionari da inviare agli esponenti aziendali delle componenti del Gruppo. Essa valuta la possibilità di predisporre e inoltrare i questionari alla luce delle modifiche agli incarichi e/o ai rapporti partecipativi degli esponenti intercorse dall'ultimo invio.
I formulari, precompilati con le informazioni disponibili relativamente agli esponenti (dati anagrafici, legami di parentela, incarichi in Società del Gruppo, quote partecipative detenute, incarichi assunti esternamente al Gruppo), sono trasmessi ai medesimi sia su modulo cartaceo che elettronicamente.
Poiché la normativa attribuisce agli esponenti aziendali la responsabilità di confermare o meno le informazioni presenti nei questionari e di comunicare tempestivamente ogni circostanza sopravvenuta che possa comportare modifiche nel perimetro dei soggetti collegati, agli stessi è richiesto di confermare le informazioni riportate nei formulari e di provvedere ad aggiornare le informazioni mancanti o errate.
4 Il coniuge del cognato non è considerato un affine, così come i cognati del coniuge.
Il referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, acquisiti dagli esponenti i questionari aggiornati, effettua un confronto con quanto riportato negli ultimi formulari compilati, al fine di individuare quali informazioni sono state confermate e quali non sono più valide.
A seguito di tale verifica, segnala le situazioni che possono comportare una variazione del perimetro dei soggetti collegati all'Ufficio Grandi rischi e rating desk, al quale a sua volta compete la responsabilità di sovrintendere all'eventuale aggiornamento anagrafico del perimetro dei soggetti.
Giornalmente, mediante un procedimento automatico, viene estratto e messo a disposizione delle componenti del Gruppo un flusso informativo contenente il perimetro aggiornato dei soggetti collegati.
La disciplina in tema di operatività con soggetti collegati richiede di avviare un iter deliberativo supplementare rispetto all'usuale, secondo un approccio basato sul rischio, così strutturato:
La responsabilità in merito al corretto svolgimento dell'iter deliberativo supplementare
richiesto per le operazioni relative a soggetti qualificati come "soggetti collegati", di iniziativa della Banca o delle altre componenti del Gruppo, è attribuita a un Ufficio centrale presso la Capogruppo, individuato in relazione alla natura dell'attività. In particolare:
Le Unità operative della Capogruppo o delle Controllate, in caso di operatività con un soggetto collegato, comunicano l'operazione all'Ufficio competente della Capogruppo e attendono l'esito dell'iter supplementare dal medesimo Ufficio, prima di proseguire l'usuale procedimento deliberativo.
Con particolare riferimento alle sole operazioni di finanziamento deliberate in favore dei seguenti soggetti:
è previsto un ulteriore specifico processo di registrazione delle seguenti informazioni affinché possano essere prontamente messe a disposizione delle Autorità competenti su richiesta:

− il fatto che il prestito sia stato concesso, o meno, a condizioni disponibili per tutto il personale.
La responsabilità in merito al corretto svolgimento del processo è attribuita all'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo.
Fra i presidi contemplati dalla normativa sulle operazioni con soggetti collegati, alle banche e ai gruppi bancari viene richiesto:
In relazione, la Banca, in qualità di Capogruppo:
avuto riguardo alla tipologia (esponente aziendale, partecipante, ecc.) e alla natura (parte correlata non finanziaria) del medesimo.
In particolare, le operazioni di finanziamento nei confronti di soggetti collegati sono oggetto di controllo in fase di inserimento a sistema, per verificare che l'ammontare dell'operazione, sommato alle attività di rischio correnti riferite al medesimo soggetto collegato, non determinino un'esposizione eccedente le soglie di sorveglianza, la propensione al rischio o i limiti regolamentari.
In caso di superamento della propensione al rischio o dei limiti prudenziali, l'operazione in fase di procedimento istruttorio viene automaticamente bloccata, mentre nel caso di superamento delle soglie di sorveglianza il sistema fornisce adeguate informative.
Spetta all'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo comunicare l'esito della verifica al soggetto istruente, il quale non darà corso all'operazione o ne diminuirà l'importo, riconducendo così l'esposizione al rischio entro i valori ritenuti accettabili.
Compete all'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo monitorare nel continuo che le attività di rischio, complessive e per soggetto collegato, sia a livello individuale che consolidato, siano contenute entro la propensione al rischio, le soglie di sorveglianza e i relativi limiti regolamentari.
L'Ufficio Grandi rischi e rating desk, nel caso in cui l'esposizione corrente ecceda la propensione al rischio ovvero uno o più limiti regolamentari, ne effettua il ricalcolo, ponderando le attività di rischio secondo i fattori definiti dalla regolamentazione di vigilanza prudenziale in tema di Grandi esposizioni che tengono conto della rischiosità connessa alla natura della controparte e delle eventuali forme di protezione del credito esistenti.
Qualora si verifichi anche in tale circostanza il mancato rispetto della propensione al rischio ovvero di uno o più limiti regolamentari, l'Ufficio Grandi rischi e rating desk rende tempestiva comunicazione al Responsabile del Servizio Controllo rischi e al Chief Risk Officer e, per il tramite di quest'ultimo, al Consigliere delegato al fine di dare avvio alle previste procedure di rientro.
Nel caso in cui, a seguito di una nuova operazione o nel continuo, si determini il superamento di una o più soglie di sorveglianza definite per singola tipologia di soggetto collegato, l'Ufficio Grandi rischi e rating desk, provvede a rafforzare i livelli di presidio, analizzando le esposizioni di maggiore ammontare e valutando, di concerto con le unità operative che gestiscono direttamente le relazioni, l'opportunità di ridurne l'importo.
A seguito di una modifica del perimetro dei soggetti collegati, le attività di rischio potrebbero superare la propensione al rischio e/o uno o più limiti regolamentari.
In tali circostanze, spetta all'Ufficio Grandi rischi e rating desk segnalare al Responsabile del Servizio Controllo rischi, al Chief Risk Officer e, per il tramite di quest'ultimo, al
Consigliere delegato l'ammontare di esposizione che eccede i limiti stabiliti. Il Consigliere delegato ha la responsabilità di definire, di concerto con il Chief Risk Officer e le ulteriori funzioni aziendali competenti, nonché con l'eventuale supporto del Comitato Rischi, le iniziative da porre in essere affinché l'esposizione al rischio venga ricondotta entro limiti confacenti.
Qualora si determini la mancata osservanza di uno o più limiti regolamentari, è compito del Consigliere delegato della Capogruppo presentare, entro 45 giorni dal superamento del limite, uno specifico piano di rientro, da sottoporre all'approvazione del Consiglio di amministrazione, sentito il Collegio sindacale.
Il piano di rientro viene trasmesso all'Autorità di Vigilanza entro 20 giorni dall'approvazione, unitamente ai verbali recanti le deliberazioni degli Organi aziendali competenti.
Spetta al Consigliere delegato comunicare alla competente Unità organizzativa del Servizio Finanza della Capogruppo le situazioni di sconfinamento dei limiti regolamentari riferiti a una parte correlata in virtù della partecipazione dalla stessa detenuta, affinché vengano sospesi i diritti amministrativi connessi alle partecipazioni che riguardano la parte correlata medesima.
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