Annual Report • Apr 10, 2024
Annual Report
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Siamo impegnati al fianco dei nostri clienti, trasformiamo le loro strategie e i loro progetti in infrastrutture, impianti e processi competitivi, sicuri e sostenibili, accompagnandoli nel percorso verso la transizione energetica ed ecologica e supportandoli nel viaggio verso il Net Zero.
Valorizziamo l'ingegno creativo, ci prendiamo cura delle persone e dell'ambiente, costruiamo e ci impegniamo in relazioni di fiducia, sosteniamo la valorizzazione della diversità e promuoviamo l'inclusività.
Questo documento non è stato predisposto ai sensi del Regolamento Delegato UE 2019/815 (Regolamento ESEF), adottato in attuazione della Direttiva Transparency. Il documento redatto ai sensi del Regolamento ESEF è disponibile (solo in italiano) nell'apposita sezione del sito internet della Società (www.saipem.com, sezione Risultati Trimestrali e Documentazione) e sul meccanismo di stoccaggio centralizzato autorizzato da Consob denominato "eMarket STORAGE" – consultabile all'indirizzo .
I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi i rischi pandemici, quelli geopolitici, quelli relativi alla catena degli approvvigionamenti e inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder ed altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nelle Relazioni Finanziarie. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione.
Albania, Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Jersey, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia
Argentina, Barbados, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Perù, Stati Uniti, Suriname, Trinidad & Tobago, Uruguay, Venezuela
CSI
Azerbaijan, Kazakhstan, Russia
Algeria, Angola, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Guinea Equatoriale, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Senegal, Tanzania, Tunisia
Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele, Kuwait, Oman, Qatar
Australia, Bangladesh, Cina, Giappone, India, Indonesia, Malaysia, Myanmar, Repubblica di Corea, Singapore, Thailandia, Vietnam
| CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 |
|---|
| Presidente |
| Silvia Merlo |
Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Puliti3
Consiglieri Roberto Diacetti, Alessandra Ferone, Patrizia Michela Giangualano, Davide Manunta4 , Marco Reggiani, Paul Schapira, Paola Tagliavini
COLLEGIO SINDACALE2 Presidente Giovanni Fiori
Sindaci effettivi Antonella Fratalocchi Ottavio De Marco
Sindaci supplenti Maria Francesca Talamonti Raffaella Annamaria Pagani
(1) Nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021 per gli esercizi 2021, 2022 e 2023, e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.
(2) Nominato dall'Assemblea del 3 maggio 2023 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
(3) L'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023 ha nominato, ai sensi dell'art. 2386 c.c., Alessandro Puliti quale componente del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scadrà insieme agli Amministratori in carica e dunque in occasione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023. Il Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2023 ha confermato Alessandro Puliti, già Direttore Generale della Società, quale Amministratore Delegato.
(4) L'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023 ha nominato, ai sensi dell'art. 2386 c.c., Davide Manunta quale componente del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scadrà insieme agli Amministratori in carica e dunque in occasione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023.
(5) L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.

| Lettera agli Azionisti | 2 |
|---|---|
| Struttura partecipativa del Gruppo Saipem | 5 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA Andamento operativo Assetto organizzativo Assetto organizzativo: reporting Continuing e Discontinued operations e attività non correnti possedute per la vendita |
10 13 13 13 13 |
| Il contesto di mercato | 14 |
| Le acquisizioni e il portafoglio | 14 |
| Gli investimenti | 15 |
| Asset Based Services e Offshore Wind | 17 |
| Asset Based Services | 18 |
| Offshore Wind | 22 |
| Energy Carriers, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions | 24 |
| Energy Carriers | 24 |
| Sustainable Infrastructures | 28 |
| Robotics & Industrialized Solutions | 29 |
| Drilling Offshore | 30 |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 33 |
| Risultati economici | 33 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 38 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 42 |
| Principali indicatori reddituali e finanziari | 43 |
| Ricerca e sviluppo | 45 |
| Risorse umane | 53 |
| Digital e Servizi ICT | 58 |
| Governance | 61 |
| Gestione dei rischi d'impresa | 62 |
| Altre informazioni | 77 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori | 80 |
| Glossario | 82 |
| Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario Relazione sulla gestione di Saipem SpA Commento ai risultati economico-finanziari Risultati economici Situazione patrimoniale e finanziaria Rendiconto finanziario riclassificato Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori |
87 214 214 217 219 220 |
| Bilancio consolidato Schemi di bilancio Note illustrative al bilancio consolidato Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 |
224 233 340 |
| Attestazione del management | 345 |
| Relazione della Società di revisione | 346 |
| Bilancio di esercizio Schemi di bilancio Note illustrative al bilancio di esercizio Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, |
354 363 |
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 | 451 |
| Attestazione del management | 456 |
| Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti | 457 |
| Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti | 458 |
| Relazione della Società di revisione | 467 |
| Riassunto delle deliberazioni assembleari | 473 |
L'avviso di convocazione è stato pubblicato sul sito internet della Società, e per estratto, sul quotidiano "Il Sole 24 Ore" del 4 aprile 2024.

archiviata l'operazione di aumento di capitale (luglio 2022) che ha permesso al Gruppo di rafforzare la relativa struttura patrimoniale e finanziaria e tenuto conto anche del successo dell'operazione di emissione del prestito obbligazionario convertibile (settembre 2023), abbiamo proseguito nel nostro impegno per creare valore reale e sostenibile per i nostri stakeholder, a partire dai buoni risultati economico-finanziari, migliorando l'affidabilità, la sicurezza e la reputazione nei nostri progetti, investendo in tecnologie a basso impatto ambientale per un business sostenibile e sviluppando i valori etici e le competenze delle nostre persone, ampliando le nostre responsabilità sui temi sociali, di sviluppo locale e ambientali, consolidando il nostro ruolo di facilitatore della transizione ecologica ed energetica.
I risultati del 2023 sono stati superiori alle aspettative del Piano Strategico, mostrando nel corso dell'anno una crescita continua e graduale di ricavi e margini, una buona generazione di cassa e un deciso miglioramento della situazione finanziaria; il risultato netto positivo per 179 milioni di euro con cui si è concluso l'anno e il livello di nuovi ordini acquisiti, circa 18 miliardi di euro, testimoniano la recuperata competitività del Gruppo.
Saipem ha rinnovato le linee strategiche presentate a febbraio 2023 confermando la performance in miglioramento del Gruppo e la sua abilità di beneficiare appieno del contesto di mercato favorevole. Il Piano Strategico 2024-2027 prevede un aumento degli obiettivi economico-finanziari e una diversificazione dell'offerta a favore del segmento low/zero carbon per la transizione energetica.
Il Piano Strategico 2024-2027 si basa su alcuni pilastri fondamentali, come (i) l'eccellenza nell'esecuzione del portafoglio ordini record di 30 miliardi di euro con una maggiore integrazione delle competenze e l'ottimizzazione nell'utilizzo degli asset e (ii) l'approccio "One Saipem", con la capacità di realizzare progetti integrati onshore/offshore, che costituiranno circa il 20% dei ricavi di piano previsti, associata alla (iii) flessibilità operativa, grazie anche a una strategia di gestione delle navi basata su un approccio capital-light, mirato a massimizzare la flessibilità operativa e la disciplina finanziaria senza trascurare (iv) l'innovazione e soluzioni per la transizione energetica con una focalizzazione commerciale su tecnologie consolidate come Offshore Wind, CCUS (Carbon Capture Utilization and Storage), idrogeno verde e blu, ammoniaca e sulla robotica sottomarina, unita alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie innovative nel segmento low/zero carbon. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, approvato una dividend policy che prevede l'erogazione del dividendo nel 2025, sui risultati attesi nel 2024. Il ritorno al dividendo per gli azionisti supportato sulla previsione di una generazione di cassa significativa, con un payout ratio pari al 30-40% del Free Cash Flow (al netto dei canoni di locazione).
L'acquisizione di nuovi ordini, i ricavi e i margini in significativa crescita confermano il miglioramento della performance operativa del Gruppo. Il 2023 si è chiuso con ricavi pari a 11.874 milioni di euro, in crescita di circa il 20% rispetto al 2022. L'EBITDA adjusted del 2023 è risultato positivo per 926 milioni di euro (595 milioni di euro nel 2022), grazie al contributo dell'Offshore sia Engineering & Construction che Drilling, mentre il risultato netto positivo ammonta a 179 milioni di euro (perdita di 209 milioni di euro nel 2022).
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio 2023 ammontano a 482 milioni di euro (523 milioni di euro nel 2022), inclusivi dell'acquisto del jack-up Sea Lion 7 (ora Perro Negro 10).
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 a fine 2023 è positiva per 216 milioni di euro, in miglioramento rispetto al dato positivo di 56 milioni di euro di fine 2022, grazie alla rigorosa disciplina nella gestione del circolante. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 477 milioni di euro, è negativa per 261 milioni di euro (negativa per 264 milioni di euro a fine 2022).
Il valore dei nuovi contratti, pari a 17.659 milioni di euro, registra un incremento di circa il 40% rispetto al 2022, grazie anche alla significativa acquisizione, perfezionatasi nell'ultimo trimestre del 2023, relativa al contratto Hail e Ghasha per conto ADNOC in Medio Oriente; il progetto è espressione concreta della capacità di Saipem di eseguire grandi progetti integrati onshore e offshore per i propri clienti. Il portafoglio ordini a fine 2023 si attesta a 29.802 milioni di euro, rappresentato per più del 70% da progetti del business Offshore sia Engineering & Construction che Drilling.
Il Piano di Sostenibilità "Our journey to a sustainable business", approvato dal Consiglio di Amministrazione per il periodo 2024-2027, è pienamente integrato nelle direttrici strategiche di business dell'azienda e si basa su tre

pilastri: il contrasto al cambiamento climatico e la protezione ambientale; la centralità delle persone; la creazione di valore.
Il Gruppo ha elaborato per il secondo anno consecutivo il Piano strutturato quadriennale di Sostenibilità, con cui ha potuto mostrare la coerenza e l'idoneità degli obiettivi definiti in una strategia complessa e articolata che mira a creare valore per tutti i nostri stakeholder, oltre che rendicontare le relative performance aziendali in tema di impatti ambientali e sociali tramite il reporting volontario di sostenibilità e l'obbligatoria Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario.
Il diciottesimo Bilancio di Sostenibilità Saipem 2023, strutturato in funzione delle aree strategiche del Piano di Sostenibilità, non è più solo il momento di sintesi di tutto quello che l'anno trascorso ha comportato in termini di iniziative e risultati, ma ha anche lo scopo di traguardare una visione di futuro concreto, costituito da obiettivi precisi, indicatori e target su cui misurarne il raggiungimento, nonché responsabilità e risorse assegnate.
La fase di incertezza che ancora caratterizza il mercato e i nostri settori di riferimento, visti con l'ottica della transizione energetica ed ecologica, non si è attenuata. La criticità di alcuni aspetti geopolitici e di conflitti in atto in varie parti del mondo, i conseguenti sommovimenti sociali, i problemi delle catene del valore, in relazione anche all'approvvigionamento di alcune materie prime strategiche, e le sfide che le nuove frontiere tecnologiche stanno ponendo a tutti gli attori, determinano scenari che vanno studiati e seguiti con molta attenzione e senso di responsabilità. I mercati sono per loro natura mutevoli, tanto più nel contesto di instabilità attuale; pertanto, attori primari come Saipem devono avere consapevolezza degli elementi e dei trend che li caratterizzano in modo da individuare e operare le scelte strategiche di lungo termine più adeguate a realizzare i propri obiettivi, contribuendo al raggiungimento di quelli dei propri clienti e in generale creando valore sostenibile.
Nell'organizzazione e nelle aspettative di un soggetto industriale come Saipem, impegnato nella realizzazione di infrastrutture nel settore dell'energia e dei trasporti in varie aree del mondo, la sostenibilità ha essenzialmente tre componenti.
Innanzitutto, la sicurezza sul lavoro che nel corso del 2023 è stata caratterizzata da risultati molto positivi in tutti gli indicatori di riferimento, mai raggiunti storicamente dall'azienda. In particolare, il Total Recordable Injury Frequency Rate (TRIFR) si è attestato sul valore di 0,32, il 26% in meno rispetto all'anno precedente. Risultati che confermano l'adeguatezza delle procedure e l'efficacia delle azioni messe in atto. Nonostante ciò, purtroppo, abbiamo registrato alcuni eventi che hanno coinvolto i nostri lavoratori e i nostri subappaltatori e, tra questi ultimi, una fatalità in Arabia Saudita. Riteniamo che ciò sia inaccettabile e, per tale motivo, non solo abbiamo avviato nuove iniziative di formazione e stiamo avanzando con il programma di rafforzamento culturale "Leadership in Health & Safety" guidato dalla nostra Fondazione LHS, ma abbiamo anche ribadito fortemente all'interno della nostra organizzazione che il nostro obiettivo "We Want Zero" incidenti rappresenta la nostra priorità. Per supportarci nel raggiungimento di questo obiettivo e rafforzare gli aspetti della prevenzione alla sicurezza stiamo anche prestando molta attenzione a nuove soluzioni tecnologiche come, per esempio, la tecnologia di video analytics che abbiamo recentemente implementato in Arabia Saudita e che attraverso l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale è in grado di individuare nel rispetto della privacy e in tempo reale situazioni di pericolo attraverso l'utilizzo delle infrastrutture di cantiere. Una soluzione molto efficace che intendiamo estendere progressivamente sui progetti e sulla nostra flotta.
La seconda componente della sostenibilità è rappresentata dal nostro impegno sugli aspetti sociali diretti e indiretti, basti pensare ai diritti umani e del lavoro, e sul nostro contributo allo sviluppo locale dei Paesi in cui operiamo, un contribuito che siamo in grado di quantificare in termini di creazione di occupazione, impatto economico e sviluppo del capitale umano.
L'ultima componente è rappresentata dalla capacità di orientare il nostro agire d'impresa verso soluzioni che consentano ai nostri clienti e ai nostri fornitori di affrontare i temi dell'impatto carbonico, dell'impronta ecologica e in definitiva dello sviluppo sostenibile.
In occasione della COP28 sul clima a Dubai, nonostante la strada per realizzare gli obiettivi di neutralità carbonica sottoscritti con gli accordi di Parigi sia ancora molto lunga e complessa, sono stati fatti alcuni passi avanti che sono alquanto indicativi della strada che abbiamo di fronte per un futuro energetico più equo e sostenibile.
In questa prospettiva è risultata lungimirante la scelta aziendale di lanciare alcuni anni fa il "Programma Net Zero", con obiettivi quantitativi di riduzione delle emissioni di breve, medio e lungo termine su tutta la nostra carbon footprint, che include una pianificazione strutturata e periodica di iniziative di efficienza energetica e di utilizzo di energia rinnovabile sui nostri mezzi navali e, in generale, sulle nostre attività operative. Inoltre, a partire dal 2023, si sviluppa un parallelo programma di investimenti su progetti di "offsetting", finalizzati alla protezione delle foreste, della biodiversità e degli ecosistemi, nonché alla generazione di valore per le comunità. La visione sottostante al programma è di rappresentare un riferimento di qualità e affidabilità per i clienti, anche in settori diversi dal nostro,

che necessitano di soluzioni in tema di decarbonizzazione dei loro asset produttivi. In questo scenario complesso e dinamico siamo infatti impegnati a cogliere questa opportunità di business e fornire il nostro contributo e non solo qualificarci come un soggetto imprenditoriale responsabile che intende farsi carico del proprio impatto climatico e implementare un modello di business sostenibile. Proprio nel corso della COP28, tra l'altro, il nostro impianto innovativo sviluppato a St. Félicien in Canada applicando la tecnologia proprietaria "CO2 Solutions by Saipem", basata su una soluzione enzimatica per la cattura e riutilizzo di CO2 e applicabile a settori industriali a elevata impronta carbonica, ha ottenuto il riconoscimento "Energy Transition Changemaker"; un esempio significativo del ruolo e contributo che la nostra azienda è in grado di apportare in ambito decarbonizzazione. Questa strategia così articolata unisce ambizione, trasparenza, flessibilità e approccio collaborativo virtuoso ed
etico; elementi che ci consentiranno di traguardare il successo sostenibile dell'azienda e di tutti gli stakeholder che ci accompagneranno in questo percorso.
L'attuale contesto di mercato è caratterizzato da un ciclo positivo nel segmento convenzionale dell'Oil&Gas e da una crescente necessità a livello globale di accedere a fonti energetiche sicure e sostenibili.
In linea con gli accordi relativi alla COP28, Saipem continuerà a svolgere un ruolo di primo piano nel supportare i propri clienti nella transizione energetica. L'azienda può, infatti, contare su un forte posizionamento nell'esecuzione di progetti sia offshore che onshore e, nel corso degli anni, ha maturato una significativa esperienza nel segmento dell'eolico offshore. In aggiunta, accanto alla transizione energetica, Saipem è già molto attiva nella realizzazione di infrastrutture sostenibili (come l'alta velocità ferroviaria) e vanta una lunga esperienza nel settore dei fertilizzanti. Attraverso l'esperienza consolidata e il relativo portafoglio di competenze, Saipem è pronta a supportare i propri clienti in questo percorso.
12 marzo 2024
per il Consiglio di Amministrazione
La Presidente L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Silvia Merlo Alessandro Puliti
STRUTTURA PARTECIPATIVA DEL GRUPPO SAIPEM

(società controllate consolidate integralmente)






Dopo un 2022 fortemente condizionato da un'elevata volatilità dei mercati, gli investitori hanno beneficiato di performance di mercato positive, anche alla luce di un contesto macroeconomico favorevole in termini di crescita e della moderazione del livello di inflazione.
Nel 2023 il valore del titolo Saipem ha registrato un aumento del 30%, una performance sostanzialmente allineata a quella del FTSEMIB (+28%) e dell'indice Stoxx 600 Oil & Gas (+27%), comprendente un paniere di società europee del settore Oil&Gas ed energetico.
Il titolo Saipem ha chiuso la prima giornata di contrattazioni dell'anno a 1,18 euro per azione, raggiungendo il massimo del primo semestre il giorno 1° marzo a 1,53 euro per azione. La crescita è stata sostenuta, oltre che dalla fase positiva dei mercati, da una serie di notizie positive tra le quali: l'aggiudicazione in gennaio di due contratti offshore per un importo complessivo di circa 900 milioni di dollari in Brasile e Norvegia; la sottoscrizione in febbraio di due nuove linee di credito per un ammontare complessivo pari a 860 milioni di euro, che hanno permesso al Gruppo di rafforzare ulteriormente la propria struttura finanziaria e la liquidità; sempre in febbraio, la stipula di un accordo di collaborazione commerciale con Seaway7 nel segmento dei progetti eolici offshore su fondazioni fisse e la presentazione dei risultati finanziari conseguiti nel quarto trimestre del 2022; infine, l'annuncio in marzo dell'aggiudicazione di un nuovo contratto di perforazione offshore in Costa d'Avorio.
Successivamente, il titolo ha subìto una forte contrazione, in linea con il mercato, a causa del collasso di Silicon Valley Bank e delle difficoltà di Credit Suisse, scendendo fino ad arrivare in data 15 marzo alla quotazione minima dell'anno a 1,14 euro, per poi riprendere un rapido trend ascendente che lo ha riportato, nel giro di qualche settimana, su valori prossimi al massimo del primo semestre (1,50 euro il 13 aprile).
Nei mesi di maggio e giugno il titolo ha attraversato una nuova fase discendente, determinata principalmente dai timori per il rallentamento dell'economia cinese, che si sono riflessi in un calo dei prezzi dei titoli del settore energetico; in particolare, alla fine del mese di maggio si è verificata una brusca discesa del prezzo del petrolio e l'azione Saipem ha chiuso il semestre raggiungendo il prezzo di 1,28 euro.
| 31.12.2019 | 31.12.2020 | 31.12.2021 | 31.12.2022 | 31.12.2023 | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | (euro) 2.191.384.693 | 2.191.384.693 2.191.384.693 | 501.669.791 | 501.669.791 | ||
| Numero azioni ordinarie | 1.010.966.841 | 1.010.966.841 1.010.966.841 | 1.995.557.732 | 1.995.557.732 | ||
| Numero azioni di risparmio | 10.598 | 10.598 | 10.598 | 1.059 | 1.059 | |
| Capitalizzazione di Borsa | (milioni di euro) | 4.408 | 2.235 | 1.871 | 2.255 | 2.934 |
| Dividendo lordo unitario: | - | |||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 0,01 | - | - | - | - |
| - azioni di risparmio | (euro) | 0,01 | - | - | - | 5,00 |
| Prezzo/utile per azione: (1) | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 367,32 | - | - | - | 16,39 |
| - azioni di risparmio | (euro) | 3.538,42 | - | - | - | 986,63 |
| Prezzo/cash flow (*) per azione: (1) | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 6,28 | 16,31 | - | 17,35 | 4,35 |
| - azioni di risparmio | (euro) | 60,49 | 332,07 | - | 1.181,98 | 262,03 |
| Prezzo/utile adjusted per azione: | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 26,71 | - | - | - | 16,39 |
| - azioni di risparmio | (euro) | 257,34 | - | - | - | 986,63 |
| Prezzo/cash flow (*) adjusted per azione: | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 5,64 | 6,92 | - | 12,39 | 4,35 |
| - azioni di risparmio | (euro) | 54,30 | 54,30 | - | 844,27 | 262,03 |
(*) Cash flow: utile netto più ammortamenti.
(1) Valori riferiti al bilancio consolidato.

Durante il secondo semestre del 2023 il valore del titolo Saipem ha ripreso a crescere, anche grazie ai positivi risultati finanziari riportati per il secondo e terzo trimestre 2023 e all'aggiudicazione di vari contratti offshore in Europa, Nord Africa, America Latina e Medio Oriente. In particolare, a inizio ottobre 2023, è stata annunciata l'aggiudicazione di un contratto per conto ADNOC per un progetto negli Emirati Arabi per un ammontare complessivo pari a 4,1 miliardi di dollari (Hail & Ghasha) che ha comportato un aumento importante del backlog di ordini.
A fine agosto 2023 Saipem ha collocato con successo un prestito obbligazionario equity-linked per 500 milioni di euro con scadenza al 2029. L'emissione ha permesso al Gruppo di diversificare le proprie fonti di finanziamento e a ridurre il proprio costo del debito, grazie a una cedola pari al 2,875%. L'emissione ha riscontrato un forte interesse da parte degli investitori. Inoltre, proprio il giorno del perfezionamento dell'emissione (11 settembre 2023), il titolo Saipem ha raggiunto la quotazione massima del 2023, pari a 1,62 euro.
Il titolo ha chiuso il 2023 a 1,47 euro e la capitalizzazione di mercato di Saipem si è attestata a circa 2,9 miliardi di euro. Circa 10 miliardi di azioni sono state scambiate durante l'anno, con una media giornaliera di titoli scambiati pari a 40 milioni. Il controvalore degli scambi è stato di circa 14 miliardi di euro, rispetto ai 6,5 miliardi di euro del 2022.
Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, a fine dicembre 2023 il loro numero era pari a 1.059 e il loro valore si è attestato a 88,5 euro, con un incremento del 15% rispetto all'inizio dell'anno. Gli scambi sulle azioni di risparmio rimangono molto limitati.
Si riporta di seguito il dettaglio della performance nel periodo di riferimento.
| 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | |
|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | |||||
| Azioni ordinarie: | |||||
| - massima | 12,63 | 11,28 | 6,66 | 5,12 | 1,62 |
| - minima | 8,23 | 3,42 | 4,34 | 0,58 | 1,14 |
| - media | 10,76 | 5,93 | 5,30 | 2,00 | 1,40 |
| - fine periodo | 10,93 | 5,54 | 4,63 | 1,13 | 1,47 |
| Azioni di risparmio: | |||||
| - massima | 442,00 | 450,00 | 450,00 | 350,00 | 88,50 |
| - minima | 400,00 | 420,00 | 360,00 | 72,50 | 77,00 |
| - media | 414,28 | 433,65 | 418,44 | 136,68 | 79,30 |
| - fine periodo | 420,00 | 450,00 | 370,00 | 77,00 | 88,50 |
I valori della tabella sono stati riadeguati in seguito al raggruppamento azionario e all'aumento di capitale.

A fini comparativi tutti i prezzi storici della tabella e del grafico sono stati aggiustati a seguito dei due raggruppamenti azionari perfezionati nel primo semestre 2022 legati all'aumento di capitale.
I valori indicati nella tabella non sono da considerarsi, per i periodi di riferimento, indicatori di ritorno dell'investimento azionario, principalmente per l'operazione di aumento di capitale in opzione perfezionata a luglio 2022.
Con decorrenza 14 gennaio 2022 la Società ha assunto una configurazione organizzativa declinata in quattro distinte aree di business in coerenza con il nuovo modello organizzativo che prevede:
A completamento della nuova organizzazione, a febbraio 2023, la Società ha istituito la nuova linea di business Offshore Wind, che si è aggiunta alle quattro linee di business istituite a gennaio 2022; l'attuale assetto organizzativo è quindi il seguente: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics & Industrialized Solutions, Sustainable Infrastructures e Offshore Wind.
Le business line, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze differenti per lo sviluppo tecnico ed economico delle offerte e la gestione dei progetti in fase esecutiva, nonché centri di eccellenza in ambito tecnologico e ingegneristico riconosciuti a livello globale dai nostri clienti, sono state strutturate come segue per gestire il portafoglio del Gruppo:
Facendo seguito al nuovo assetto organizzativo, l'informativa al mercato, a partire dal primo trimestre del 2023, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
≥ Energy Carriers, che include le attività Engineering & Construction Onshore, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions.
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8. Data la rilevanza e le caratteristiche economiche dello stesso, il settore Drilling Offshore continuerà a essere esposto separatamente.
Nelle Discontinued operations è rilevato il business Drilling Onshore (DRON); nel corso del 2022 sono state trasferite le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco, mentre nel primo semestre del 2023 le attività in Kuwait e America Latina, a eccezione di quelle in Argentina che, con le attività in Kazakhstan e in Romania, è atteso siano trasferite entro il primo semestre 2024.

L'attuale contesto è caratterizzato da un ciclo positivo nei mercati di riferimento per Saipem, in particolare quello dell'Oil&Gas, spinti dalla necessità di accedere a fonti energetiche sicure e sostenibili. Nel 2023 l'economia mondiale, secondo il Fondo Monetario Internazionale, è cresciuta del 3,0% rispetto al 2022, trainata da una forte crescita dell'India (+6,3% nel 2023) e dei Paesi emergenti asiatici, in grado di compensare un rallentamento di alcune economie avanzate, in particolare quella dell'area Euro. Questa tendenza si è manifestata nonostante alcuni fattori rilevanti abbiano pesato sullo scenario globale, come l'acuirsi dell'instabilità geopolitica, gravata dall'emergere della crisi israelo-palestinese e dal protrarsi del conflitto in Ucraina, e il persistere di elevati tassi di inflazione, seppur in calo rispetto all'anno precedente e previsti in ulteriore diminuzione.
Nel 2023 il settore energetico, uno dei più impattati dalla crisi vissuta a cavallo degli anni 2020-2022, ha consolidato, con sempre maggior solidità, la ripresa iniziata negli anni precedenti, sostenuta da un'attenzione crescente alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici. Tale dinamica ha favorito la crescita della domanda delle fonti energetiche tradizionali come petrolio e gas e si è mossa in un contesto di mercato più equilibrato, con il greggio Brent assestatosi attorno agli 80 dollari al barile. A livello complessivo i segnali emersi nel corso dell'anno si sono progressivamente tradotti in un ulteriore aumento degli investimenti nei settori dell'Oil&Gas, ormai stabilmente al di sopra dei valori pre-COVID. Tale crescita si è registrata in tutte le aree geografiche e con particolare intensità in Africa e America del Sud. A sostegno di questa tendenza hanno contribuito, oltre alle dinamiche inflattive prolungatesi nel 2023, gli investimenti in infrastrutture energetiche, come strategia di mitigazione dei rischi di approvvigionamento, in particolare a livello di alcune aree geografiche, come quella europea, che stanno continuando nel processo di diversificazione delle proprie fonti energetiche.
Le principali società petrolifere si sono mosse in questa direzione, anche attraverso processi di fusione e acquisizione, per garantire una crescente offerta di fonti fossili, portando avanti da un lato una strategia finalizzata a mantenere la solidità del proprio assetto finanziario, e dall'altro, continuando nel processo di diversificazione del proprio portafoglio investimenti in ambito della transizione energetica, così da rispondere alle crescenti pressioni dal mercato e ai propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare dell'energia eolica a mare, nel 2023 il mercato ha mostrato alcuni segni di rallentamento in termini di assegnazioni di nuovi contratti come conseguenza di diversi fattori, tra i quali l'aumento dei costi per materiali e servizi e gli elevati tassi di interesse. Nonostante tale dinamica abbia portato alla cancellazione o sospensione di alcuni progetti in fase di sviluppo, le prospettive di tale mercato rimangono positive nel medio e lungo termine, guidate dal crescente fabbisogno di energia pulita.
Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2023 ammontano a 17.659 milioni di euro (12.941 milioni di euro nel 2022).
Delle acquisizioni complessive, il 66% riguarda l'attività Asset Based Services, il 27% l'attività Energy Carriers e il 7% il Drilling Offshore.
Le acquisizioni all'estero rappresentano il 93% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni l'11%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 57% di quelle complessive. Le acquisizioni relative a società non consolidate ammontano a 211 milioni di euro; le acquisizioni totali raggiungono l'ammontare di 17.870 milioni di euro.


| (milioni di euro) | 2023 | 2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | |
| Saipem SpA | 10.093 | 57 | 5.634 | 44 |
| Imprese del Gruppo | 7.566 | 43 | 7.307 | 56 |
| Totale | 17.659 | 100 | 12.941 | 100 |
| Asset Based Services | 11.643 | 66 | 8.341 | 65 |
| Energy Carriers | 4.784 | 27 | 2.901 | 22 |
| Drilling Offshore | 1.232 | 7 | 1.699 | 13 |
| Totale | 17.659 | 100 | 12.941 | 100 |
| Italia | 1.148 | 7 | 733 | 6 |
| Estero | 16.511 | 93 | 12.208 | 94 |
| Totale | 17.659 | 100 | 12.941 | 100 |
| Gruppo Eni | 1.909 | 11 | 2.924 | 23 |
| Terzi | 15.750 | 89 | 10.017 | 77 |
| Totale | 17.659 | 100 | 12.941 | 100 |
Il portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2023 ammonta a 29.802 milioni di euro (24.017 milioni di euro al 31 dicembre 2022), 16.285 milioni di euro per l'Asset Based Services, 11.534 milioni di euro per l'Energy Carriers e 1.983 milioni di euro per il Drilling Offshore.
Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 54% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Asset Based Services, il 39% all'attività Energy Carriers e il 7% al Drilling Offshore.
Il 95% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 5% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 46% del portafoglio ordini residuo.
Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 29.892 milioni di euro (24.376 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | |
| Saipem SpA | 13.849 | 46 | 7.186 | 30 |
| Imprese del Gruppo | 15.953 | 54 | 16.831 | 70 |
| Totale | 29.802 | 100 | 24.017 | 100 |
| Asset Based Services | 16.285 | 54 | 10.711 | 45 |
| Energy Carriers | 11.534 | 39 | 11.812 | 49 |
| Drilling Offshore | 1.983 | 7 | 1.494 | 6 |
| Totale | 29.802 | 100 | 24.017 | 100 |
| Italia | 1.433 | 5 | 982 | 4 |
| Estero | 28.369 | 95 | 23.035 | 96 |
| Totale | 29.802 | 100 | 24.017 | 100 |
| Gruppo Eni | 1.445 | 5 | 2.210 | 9 |
| Terzi | 28.357 | 95 | 21.807 | 91 |
| Totale | 29.802 | 100 | 24.017 | 100 |
Gli investimenti tecnici effettuati nel 2023, comprensivi dell'acquisto del jack-up Sea Lion 7 (ora Perro Negro 10), ammontano a 482 milioni di euro (523 milioni di euro nel 2022) e hanno principalmente riguardato:

In sintesi, gli investimenti del 2023 presentano la seguente articolazione:
| Investimenti | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 | |
| Saipem SpA | 26 | 29 | |
| Altre imprese del Gruppo | 456 | 494 | |
| Totale | 482 | 523 | |
| Asset Based Services | 258 | 117 | |
| Energy Carriers | 22 | 56 | |
| Drilling Offshore | 202 | 350 | |
| Totale | 482 | 523 |
Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.

Il segmento dell'Offshore Wind è stato scorporato dalla Divisione Engineering & Construction Offshore ed è confluito nella nuova business line Offshore Wind, mentre i restanti progetti sono confluiti nella business line Asset Based Services; di seguito sono esposti separatamente i commenti ai progetti che sono gestiti dai nuovi responsabili di business line: Asset Based Services e Offshore Wind. Le due linee di business hanno in comune lo stesso contesto di mercato, gli asset, mezzi e yard di fabbricazione, e le risorse che contribuiscono alla loro realizzazione sono gli stessi. In particolare, il parco mezzi navali è gestito in modo unitario e integrato da parte della Società tenendo conto dei fabbisogni, delle location operative, delle tempistiche di intervento e degli obblighi contrattuali delle commesse in esecuzione riferibili (indistintamente) sia all'Asset Based Services che all'Offshore Wind.
La Business Line Asset Based Services opera nel segmento Offshore con un portafoglio di competenze, asset e servizi che le permettono di coprire un'ampia gamma di tipologie di progetti, tra cui lo sviluppo di campi sottomarini, la posa di condotte (inclusi i grandi diametri) e l'installazione e il sollevamento di strutture offshore. I servizi forniti dalla Business Line coprono l'intera catena del "life of the field" in quanto vanno dall'assistenza ai clienti nelle fasi di pre final investment decision fino allo sviluppo dell'investimento, comprendendo le attività progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione e modifica, per arrivare, in ultimo, alla fase di decommissioning.
I servizi sopra citati sono forniti grazie a una flotta di navi con caratteristiche complementari in grado di operare anche in condizioni operative e ambientali complesse, a una rete di cantieri di fabbricazione e basi logistiche in Nigeria, Angola, Brasile, Indonesia, Guyana, Italia, Stati Uniti e Arabia Saudita e a competenze ingegneristiche e di project management derivanti dall'esperienza pluridecennale nel settore. In particolare la flotta è composta al 31 dicembre 2023 da 21 navi, di cui 17 di proprietà e 4 di terzi e in gestione a Saipem. Tra le principali possiamo citare: la Saipem 7000, impiegata nel segmento dei sollevamenti pesanti e nel decommissioning; la posatubi Castorone, utilizzata nella posa di pipeline a grande diametro; la FDS e la FDS 2, impiegate nelle attività di sviluppo dei campi sottomarini; la Saipem Constellation, utilizzata per le attività di field development grazie alle sue capacità di sollevamento e di posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay; la Saipem Endeavour impiegata per la posa e il sollevamento.
La flotta e le strutture di gestione di Asset Based Services inoltre forniscono, come menzionato nel paragrafo precedente, supporto alla Business Line Offshore Wind per le attività nel campo delle energie rinnovabili. La Business Line, al fine di ottimizzare i propri processi produttivi, presta particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche, all'automazione e alla digitalizzazione.
Le attività nel segmento Offshore sono perseguite dal punto di vista organizzativo attraverso un'unica struttura rivolta al segmento SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) e alle Offshore Facilities and Pipeline, con il supporto di una funzione asset dedicata alla gestione delle navi, delle yard e delle basi della business line, inclusa la flotta Drilling Offshore con la finalità di creare sinergie.
Nel mercato Oil&Gas in generale si assiste, già a partire dal 2021, a un recupero degli investimenti in ambito Upstream sia in acque profonde (deep water) che in acque di medio-bassa profondità (shallow water), con iniziative rilevanti nei diversi segmenti: SURF (sviluppi di campi Subsea), Trunkline (condotte sottomarine per il trasporto di olio e gas intra-pozzo e a terra) e Conventional (piattaforme offshore e relativi impianti di produzione e trattamento). Le aspettative di ripresa della domanda nel breve e medio periodo si stanno già concretizzando in termini di attività commerciale e relative acquisizioni di contratti.
Nello specifico, per quanto riguarda il mercato convenzionale, si conferma la resilienza del settore legato alle acque basse del Medio Oriente. L'Arabia Saudita procede con gli sviluppi legati alla produzione di petrolio, con una spinta significativa anche verso lo sviluppo di campi non-convenzionali di gas naturale. Il Qatar continua a perseguire l'obiettivo di crescere ulteriormente come esportatore di gas naturale, attraverso anche i propri giacimenti di gas offshore (come il giacimento North Field) per supportare l'incremento di capacità di produzione di gas naturale liquefatto. Gli Emirati Arabi Uniti stanno anch'essi procedendo con diverse iniziative, mirate a soddisfare il fabbisogno interno di gas naturale per la produzione di energia elettrica. Il mercato convenzionale sta

inoltre vivendo un crescente interesse degli operatori nelle aree dell'Africa del Nord e Ovest dove vengono portati avanti diversi sviluppi, specialmente legati al gas, con differenti stadi di avanzamento.
Legato agli sviluppi del gas, il mercato delle condotte di esportazione e trasporto (Trunkline) si è sempre mostrato discontinuo, occasionalmente caratterizzato da progetti di dimensioni significative. Se da un lato alcune iniziative in Asia-Pacifico hanno ancora tempi di realizzazione incerti, nel Mar Mediterraneo stanno emergendo diversi sviluppi di infrastrutture per il trasporto gas che appaiono promettenti, anche alla luce dell'attuale situazione geopolitica.
Il mercato degli sviluppi sottomarini, che è stato tra quelli che hanno sofferto maggiormente nel recente passato e che ha visto ritardare o cancellare diversi progetti ad alto rischio o meno remunerativi, sta riprendendo le attività cercando allo stesso tempo strategie per ridurne i costi. Nell'ultimo anno sono emersi forti segnali di recupero, principalmente in Brasile e nel Golfo del Messico, ma anche in Nord Europa, in particolare in Norvegia, grazie agli stimoli istituiti dai governi per contrastare gli effetti della crisi. In Guyana gli sviluppi procedono a pieno ritmo e ci sono anche segnali di imminente ripresa del mercato africano, specialmente in Africa Occidentale, con Paesi quali Angola, Costa d'Avorio, Nigeria e Congo che hanno in previsione importanti sviluppi, dato il successo delle recenti campagne di esplorazione.
Sostenuto dal notevole interesse di investitori e operatori, il mercato dell'eolico offshore continua la sua crescita in termini di capacità installata, nonostante le criticità emerse relative alla ridotta disponibilità di asset strategici e alle difficoltà della catena di fornitura a rispondere alle aspettative di sviluppo. Tali dinamiche hanno portato a un rallentamento delle assegnazioni nel corso del 2023; tuttavia le attività commerciali ed esecutive sono previste in aumento, coerentemente con lo scenario di piano, prevalentemente in Europa e in misura inferiore in Asia-Pacifico e negli Stati Uniti. Gli sviluppi tecnologici, le partnership e i robusti afflussi di capitali sono destinati a sostenere la crescita di questo segmento, sia per le fondazioni fisse che flottanti, nel prossimo futuro e nel lungo termine
Le attività di investimento svolte nel corso del 2023 si sono focalizzate sull'esecuzione di lavori per la rimessa in classe, sull'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e sulle richieste specifiche derivanti dai progetti in portafoglio e dai clienti. Tra le navi oggetto delle attività appena descritte vi sono state principalmente la Saipem 7000, la FDS 2 e la nave postabubi Castorone. Sono state inoltre svolte attività di preparazione e programmazione di interventi di manutenzione e adeguamento che saranno eseguiti nel corso del 2024.
Le acquisizioni più significative nel corso del 2023 sono:

condotte sottomarine, flowline e cavi nel giacimento di Marjan, al largo dell'Arabia Saudita, con uno schema di fabbricazione interamente in loco;
Di seguito si riportano i principali progetti in esecuzione o completati nel corso del 2023.
Nel Golfo del Messico, per conto di Chevron, sono proseguite le attività di ingegneria per il progetto JSM-4, il cui scopo del lavoro comprende l'ingegneria, il trasporto e l'installazione di due moduli (un generation module e un water injection module) sulle esistenti strutture dell'unità di produzione galleggiante operata dal cliente.

In Brasile:
≥ per conto di Petrobras:
Sempre in Brasile, per conto di Totalenergies, sono state avviate le attività relative al progetto Lapa Southwest, il cui scopo prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di ombelicali sottomarini, riser e flowline, nonché di sistemi di produzione sottomarini.
In Argentina, per conto di Total, sono proseguite le attività relative al progetto Fenix relativo alla posa di una pipeline della lunghezza di 37 chilometri; le attività operative sono state eseguite nel corso della seconda parte del 2023 con l'impiego della nave posatubi Castorone.
In Gran Bretagna, per conto di EnQuest:
In Norvegia, per conto di Equinor, sono state avviate attività relative al progetto Irpa relativo all'installazione di una condotta pipe-in-pipe di 80 chilometri che collegherà gli impianti di produzione sottomarina del giacimento Irpa alla piattaforma esistente Aasta Hansteen; le operazioni di installazione sono previste per il 2025 e saranno eseguite dalla nave Castorone.
In Germania, per conto Gascade, sono state avviate le attività relative al progetto Ostsee per il trasporto e la posa di una linea gas da circa 50 chilometri e la realizzazione dei relativi approdi con l'utilizzo della nave posatubi Castoro 10.
In Egitto, per conto di Petrobel, nell'ambito del progetto Zohr sono proseguite le attività relative al trasporto e all'installazione di ombelicali ad alta e bassa tensione e varie strutture subsea; nel corso dell'esercizio le attività di installazione hanno visto il coinvolgimento della nave Normand Maximus.
In Grecia, per conto di Gastrade, sono proseguite le attività relative al progetto Alexsandroupolis con l'impiego nel corso del 2023 del Castoro 10. I lavori svolti da Saipem comprendono l'ingegneria, il procurement, la costruzione di un sistema subsea, di un sistema di ormeggio e di una rete di condotte per la connessione di un FSRU alla rete di trasporto nazionale di gas.
In Italia, per conto di Eni, sono proseguite le attività nell'ambito del progetto Cassiopea per il trasporto e l'installazione di una pipeline rigida, ombelicali e linee flessibili e la realizzazione di uno shore approach; le attività di installazione hanno visto l'impiego delle navi Castoro 10 e Castorone.
Sempre in Italia, sono state avviate i lavori per conto Snam Rete Gas nell'ambito del progetto FSRU Ravenna. Le attività consistono nell'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di una nuova struttura offshore, connessa ad una già esistente, per l'attracco e l'ormeggio di una nave FSRU, da collegare alla terraferma tramite una condotta offshore lunga 8,5 chilometri, più 2,6 chilometri a terra e un cavo parallelo in fibra ottica.
In Turchia, per conto di Turkish Petroleum, sono state avviate le attività nell'ambito del progetto Sakarya 2 che prevede, oltre all'esecuzione di un FEED, l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di una condotta della lunghezza di 175 chilometri in 2.200 metri di profondità; le operazioni di installazione sono previste iniziare nel corso del 2024 con l'impiego della nave Castorone.
In Romania, per conto OMV-Petrom, è stato avviato il progetto Neptun il cui scopo del lavoro prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di una piattaforma di trattamento gas in circa 100 metri di profondità, lo sviluppo di tre campi sottomarini (con profondità d'acqua comprese tra i 100 e i 1.000 metri), una

condotta di gas lunga circa 160 chilometri e un cavo associato in fibra ottica dalla piattaforma fino alla costa. La piattaforma di trattamento del gas sarà costruita nei cantieri del Gruppo in Italia e in Indonesia.
In Angola, per conto di Azule Energy:
In Mauritania e Senegal, per conto di BP, sono proseguite le attività relative al progetto Tortue, il cui scopo comprende attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione, hook-up e commissioning di un frangiflutti, del relativo pontile e di una piattaforma rialzata per il trasporto del gas, l'hook-up di un FPSO e di un FLNG al complesso Greater Tortue Ahmeyim; la fabbricazione delle strutture è stata eseguita nella yard di Karimun.
In Libia, per conto di Mellitah Oil & Gas, sono stati avviate le attività relative al progetto Bouri Gas Utilisation che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione, l'installazione e l'avviamento di un modulo di recupero del gas da circa 5.000 tonnellate sulla struttura offshore DP4 già esistente, insieme alla posa di 28 chilometri di condotte di collegamento tra le piattaforme DP3, DP4 e quella di Sabratha.
In Costa d'Avorio, per conto di Eni, sono proseguite le attività relative al progetto Baleine SURF phase 1 per lo sviluppo dell'omonimo campo; le attività di installazione hanno avuto avvio nella prima parte del 2023 con il coinvolgimento della nave FDS 2. Nel corso dell'esercizio sono state inoltre avviate le attività relative al progetto Baleine phase 2; lo scopo del lavoro prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di circa 20 chilometri di linee rigide, 10 chilometri di riser e jumper flessibili e 15 chilometri di ombelicali collegati a un'unità galleggiante dedicata. I lavori di installazione saranno eseguiti a partire dal 2024.
In Arabia Saudita, per conto di Aramco, sono proseguite le attività nell'ambito del Long Term Agreement sottoscritto con il cliente. Le attività svolte durante l'esercizio hanno visto l'impiego principalmente delle navi Dehe, Saipem Endeavour e Bautino.
Sono state inoltre completate le attività relative al progetto KJO crude oil pipeline assegnato da Aramco Gulf Operations Co e Kuwait Gulf Oil Co e che ha compreso l'ingegneria, la costruzione, l'installazione offshore e il commissioning di una nuova condotta per il trasporto di greggio.
In Qatar, per conto di Qatargas:
Negli Emirati Arabi, per conto ADNOC, sono state avviate le attività relative al progetto Hail and Ghasha, il cui scopo del lavoro comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento e la costruzione (EPC) di quattro centri di perforazione e di un impianto di trattamento da costruire su isole artificiali, oltre a varie strutture offshore e oltre 300 chilometri di condotte sottomarine. Le attività di installazione sono previste nel 2025.
≥ per conto di Chevron, sono proseguite le attività preparatorie relative al progetto Jansz-lo, il cui scopo prevede il trasporto e l'installazione di una stazione di compressione sottomarina, di un collettore, di una stazione di controllo del campo, nonché di ombelicali e altre strutture. Le attività offshore saranno svolte in due fasi. Le attività operative avranno luogo a partire dal 2024;

≥ per conto di Woodside, sono proseguite le attività relative al progetto Scarborough, il cui scopo prevede la posa di una conduttura a grande diametro di circa 400 chilometri; le attività operative hanno visto il coinvolgimento delle navi Saipem Endeavour e Castorone.
Di seguito si riportano i principali progetti, in esecuzione o completati nel corso del 2023.
Nel Regno Unito:
In Francia, per conto di Eoliennes Offshore du Calvados (EDF Renewables, Enbridge Inc e WPD Offshore), progetto Courseulles, è stata completata la fabbricazione di 64 monopali previsti per supportare i generatori per turbine eoliche (WTG) e la fabbricazione delle strutture di transizione (monopalo-WTG); il materiale è stoccato in attesa dell'inizio dei lavori a mare. La costruzione dell'impianto di perforazione del fondo marino, attività necessaria per l'installazione dei monopali di fondazione, è attualmente nella fase di assemblaggio finale e collaudo. A fine 2023 è iniziata la mobilitazione del mezzo navale, noleggiato da terzi.
ANDAMENTO OPERATIVO

| Saipem 7000 | Nave semisommergibile posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico dotata di gru per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a |
|---|---|
| profondità fino a 3.000 metri. Saipem Constellation Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità reel-lay in acque ultra-profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000 tonnellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori ciascuno con capacità di 400 tonnellate. |
|
| Saipem FDS | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre i 2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici di diametro, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri), con capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 600 tonnellate. |
| Saipem FDS 2 | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per la posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri) fino a 3.000 metri di profondità, in grado di posare con la tecnica a "S" e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate. |
| Castorone | Nave posatubi a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di stoccaggio a bordo delle stesse. |
| Saipem 3000 | Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre di perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profonde fino a 3.000 metri e per sollevamenti pesanti fino a 2.200 tonnellate. |
| Saipem Endeavour | Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate. |
| Castoro 10 | Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco profonde. |
| Castoro 12 | Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
| Bautino 1 Castoro XI Castoro 14 S43 S44 S45 S46 S47 |
Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale. Bettolina da trasporto carichi pesanti. Bettolina da carico in coperta. Bettolina da carico in coperta. Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate. Bettolina da carico in coperta. Bettolina da carico in coperta. |
| Dehe | Nave a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 m di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in configurazione a "S". |
|---|---|
| Normand Maximus | Nave a posizionamento dinamico per la posa di ombelicali e linee flessibili fino a 3.000 metri di profondità dotata di una gru con capacità di ritenuta fino a 900 tonnellate e una torre verticale con una capacità di tensionamento di 550 tonnellate e con la possibilità di posa di condotte rigide. |
| Vol au Vent | Jack-up per il sollevamento e l'installazione di pale eoliche a mare dotato di una gru da 1.500 tonnellate e un'area di stoccaggio a bordo di circa 3.500 metri quadrati in grado di operare fino a 90 metri di profondità e ospitare a bordo fino a 90 persone. |
| Skandi Acergy | Nave di supporto per l'esecuzione di progetti offshore con una capacità di trasporto di 7.000 tonnellate, dotata di ROV hangar, moon pool, gru di supporto da 100 tonnellate e torre per posa attrezzature subsea da 125 tonnellate. |

Il segmento delle Infrastrutture Sostenibili è stato scorporato dalla Divisione Engineering & Construction Onshore ed è confluito nella nuova Business Line Sustainable Infrastructures, mentre i restanti progetti sono confluiti nella Business Line Energy Carriers. Inoltre, rispondendo alle nuove esigenze del settore energetico, alcuni progetti e attività sono confluiti nella nuova Business Line Robotics & Industrialized Solutions che integra le competenze tecniche-operative dedicate allo sviluppo, ingegnerizzazione ed esecuzione di impianti modulari, ripetibili, scalabili, nonché servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali. Di seguito sono quindi esposti separatamente i commenti ai progetti che sono gestiti nelle tre business line: Energy Carriers, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions.
Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grande complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un orientamento verso attività in aree complesse, remote e in condizioni ambientali sfidanti.
Saipem è tra i principali operatori a livello internazionale e fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente al mercato dell'Oil&Gas, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.
Nel segmento delle Infrastrutture Sostenibili il Gruppo Saipem è attivo prevalentemente nella progettazione e realizzazione di progetti infrastrutturali complessi, specie in ambito trasportistico, come le linee ferroviarie e in particolare le linee ad Alta Velocità/Alta Capacità, opere complesse dal punto di vista ingegneristico e realizzativo caratterizzate sempre più dall'implementazione di soluzioni digitali e tecnologiche innovative in grado di garantire resilienza ed efficienza energetica e che rispondono ai requisiti della tassonomia europea (principio DNSH "Do Not Significant Harm"), il sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili da un punto di vista ambientale, in grado di soddisfare gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) inclusi nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il mercato di riferimento onshore ha registrato nel corso del 2023 un significativo incremento delle attività rispetto al 2022, in particolare nei segmenti upstream (ad esempio, floaters) e midstream (LNG e rigassificazione). La crescita si è distribuita in tutte le aree geografiche, a eccezione della regione russa, con particolare visibilità nelle principali aree di interesse del Gruppo Saipem, come Medio Oriente, Africa, Europa e Asia.
Con riferimento alle attività in corso nei diversi mercati, si rafforza la rilevanza dei segmenti midstream e downstream, dove si registrano diversi sviluppi significativi nei settori del gas monetization e dei fertilizzanti nelle Americhe, in Africa, in Medio Oriente ed Europa e nel settore dell'upstream e della petrolchimica in Medio Oriente e Asia. Il mercato LNG, anche a valle del conflitto Russia-Ucraina, vede il rilancio delle attività in Medio Oriente e Africa, principali poli di approvvigionamento alternativi al gas russo. Analogamente, ripartono le attività in ambito pipeline in tutte le aree geografiche, in particolare Europa e Medio Oriente, principali aree di interesse per Saipem. In ambito upstream, a valle del forte rallentamento degli scorsi due anni, sono visibili segnali di forte ripresa negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita. Per il segmento Floaters si confermano volumi di attività significativi in America Latina e Africa.
Per quanto riguarda le rinnovabili e in generale le tecnologie verdi (idrogeno, biocombustibili, biochimica e CO2 capture), aumenta la visibilità di progetti in Europa, Nord Africa, Medio Oriente e Asia.
Nel settore Energy Carriers gli investimenti sostenuti nel 2023 sono relativi all'acquisto e mantenimento di attrezzature.

Le acquisizioni più rilevanti del 2023 sono le seguenti:
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il 2023.
In Arabia Saudita,
In Kuwait:
≥ per conto di Kuwait Oil Co (KOC), per il progetto Feed Pipelines for New Refinery, sono state completate le attività di costruzione, precommissioning e commissioning degli impianti. Sono state completate le attività di crude-in dei prodotti verso la nuova raffineria ed è stato completato il commissioning di tutti i sistemi. È in fase di completamento l'handover delle opere al cliente, con l'inizio del periodo di garanzia. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning relative allo sviluppo delle linee di

collegamento e relativa stazione di pompaggio e misura della nuova raffineria di Al-Zour, situata nel sud del Kuwait;
≥ per conto di Kuwait Integrated Petroleum Industries Co (KIPIC), per la Raffineria Al-Zour, sono state completate le attività di costruzione e handover parziale al cliente delle varie unità previste dal contratto. Il progetto prevede la progettazione, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza durante i test di commissioning, avviamento e verifica delle prestazioni dei serbatoi, dei lavori stradali correlati, degli edifici, delle condotte, delle incastellature di supporto delle condotte, dei sistemi idrici e di controllo per la raffineria di Al-Zour.
In Iraq, per conto di Exxon, nell'ambito del progetto West Qurna I, sono state completate le attività di costruzione durante lo shut-down dell'impianto ed è iniziato il periodo di garanzia. Il progetto prevede l'esecuzione di infield engineering, prefabbricazione e costruzione relative ad alcuni tie-in agli impianti esistenti di proprietà di Bassra Oil Co.
In Oman, per conto di OQ8 (Joint Venture tra OQ e Kuwait Petroleum International), per il progetto di Duqm Refinery Package 3, sono completate le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione, e sono in fase di completamento le attività di commissioning delle aree di stoccaggio ed export bulk material (pet-coke e sulphur) per handover delle opere al cliente.
In Israele, per conto di Haifa Group, nell'ambito del progetto Ammonia Plant, sono in completamento le attività di ingegneria e procurement. Dopo aver iniziato le attività di costruzioni civile/meccaniche, l'esecuzione dei lavori in cantiere è stata rallentata dalle conseguenze degli eventi del 7 ottobre 2023 riferiti agli scontri tra lo stato di Israele e Hamas. In accordo con il cliente, i lavori stanno proseguendo per quanto possibile date le circostanze. Il contratto prevede la realizzazione di un'unità di Ammonia nel sito di Mishor Rotem.
In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, in joint venture con PT. Tripatra Engineers and Constructors, PT. Tripatra Engineering, PT Chiyoda International Indonesia, Chiyoda Corp e PT Suluh Ardhi Engineering, per il progetto Tangguh LNG Expansion sono state completate le attività di commissioning e l'handover al cliente del terzo treno LNG e del jetty LNG e le relative infrastrutture presso il sito di Tangguh, Papua. La produzione da parte del cliente è stata avviata.
In Australia, per conto di Perdaman Chemicals and Fertilizers Pty Ltd, in joint venture con la società locale Clough (parte del gruppo Webuild), sono state avviate le attività di ingegneria, procurement e costruzione per la realizzazione dell'impianto di produzione di urea denominato Burrup Urea Project. Il progetto prevede la realizzazione EPC Lump Sum di un impianto che avrà a regime una capacità produttiva pari a 6.200 tonnellate/giorno di urea. Il progetto si distingue per gli elevati livelli di efficienza energetica e grado di modularizzazione. A valle della Notice To Proceed del 21 aprile 2023, il progetto ha raggiunto i seguenti risultati principali: condotte 30% Model Review e Hazop, acquistati Proprietary Equipment e Long Lead Items e il primo take off per alimentare il contratto per l'esecuzione dei moduli in Yard; assegnati primi subcontratti per attività di costruzione.

In Mozambico, per conto di Total Energies E&P Mozambique Area 1 Ltda (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019 per il progetto Mozambique LNG), in joint venture con McDermott Italia Srl e Mirai Engineering Italy Srl, Saipem sta sviluppando il progetto di un impianto LNG che consiste nella realizzazione di due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione. Tuttavia, il progetto, su istruzione del cliente TotalEnergies, è in sospensione sin dalla primavera del 2021, causa una serie di attacchi di natura armata presso la città di Palma. Nonostante Saipem abbia evacuato il sito, ha continuato a gestire fuori dal Paese una parte residua delle attività di progetto non oggetto di sospensione. Saipem ha altresì cooperato e continua ad avere contatti con il cliente per mettere in atto le misure sia per preservare il valore del progetto, ma soprattutto per assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni richieste da Total Energies, tra cui la messa in sicurezza dell'area.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in ambito FPSO in esecuzione o completati durante il 2023.
Nel segmento "Leased FPSO" nel corso del 2023 hanno operato i seguenti mezzi di proprietà Saipem:
Alla conclusione del 2023 l'unico mezzo di proprietà Saipem appartenente al segmento FPSO rimane Gimboa.
In Mozambico, per conto di Coral FLNG SA (JV di Eni e altri partner), sono in corso i servizi di Maintenance (O&M) dell'unità FLNG di Coral, nell'ambito del contratto di otto anni (più uno opzionale).
In Angola, per conto di Total, proseguono i servizi di operation e maintenance (O&M) delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata complessiva di sette anni più ulteriori sette opzionali.
Si segnala che al completamento delle attività di modifica e refurbishment per la FPSO Firenze, rinominata Baleine, sono iniziate nell'ultimo trimestre del 2023 le attività di operation and maintenance dell'FPSO per conto di Eni all'interno del relativo contratto, La durata di tali attività è stata estesa da 10 a 15 anni in occasione della firma del contract amendment avvenuta a dicembre.

In Russia per il progetto Arctic LNG 2 GBS (in JV con Ronesans - cliente Arctic LNG 2 - scopo del lavoro: EPC) non risultano attività residue e la relazione contrattuale con il cliente è arrivata a conclusione e attualmente in fase di formalizzazione, in piena conformità con la normativa comunitaria. Per quel che riguarda il progetto Arctic LNG 2 - Topsides, in joint venture con Technip e NIPI, il contratto può considerarsi definitivamente concluso in quanto alla fine di aprile è stato firmato l'atto di vendita delle azioni di partecipazione da parte di Technip e Saipem a Nipigas.
Negli Emirati Arabi, nella yard di Dubai Dry Dock, per conto di Eni Côte d'Ivoire Ltd, si sono concluse in modalità "fast-track" le attività di ristrutturazione e trasformazione della FPSO Firenze, rinominata Baleine. La FPSO è stata rimorchiata in Costa d'Avorio sul campo petrolifero di Baleine, dove sono stati completati i lavori di ormeggio, messa a punto e collegamento ai pozzi di produzione ed è iniziata la produzione. L'unità opererà per i prossimi 15 anni nell'offshore della Costa d'Avorio.
In Brasile per conto di Petróleo Brasileiro (Petrobras), in joint venture con Hanwha Offshore (precedentemente denominata Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (DSME)), continuano le attività di ingegneria, procurement e costruzione relative al progetto P-79, per la realizzazione di un'unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO), per lo sviluppo del campo offshore di Búzios in Brasile, realizzata in tre yard (due in Far East e una in Brasile).
In Congo, per conto di Eni Congo, sono in corso le attività di ingegneria, procurement e costruzione per il progetto Eni Congo LNG/Scarabeo 5 Conversion. Il progetto prevede la riconversione di Scarabeo 5 in un'unità galleggiante per la separazione e compressione del gas prodotto nei campi offshore. Attualmente la nave si trova nella yard CIMC in Cina per le attività di conversione.
Per quanto concerne il settore delle Infrastrutture Sostenibili, Saipem sta focalizzando la propria attività prevalentemente sulle iniziative in Italia comprese nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nella lista delle opere strategiche per lo sviluppo della mobilità sostenibile, anche grazie alla vasta esperienza accumulata negli anni nel Paese quale leader dei consorzi costituiti per la realizzazione delle linee ferroviarie Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Bologna e Milano-Verona.
Il segmento delle Infrastrutture in Italia conferma, anche in ottica di breve e medio periodo, i segnali positivi relativi ai grandi investimenti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che si ritiene faciliterà ulteriori sviluppi nel settore ferroviario e della mobilità sostenibile anche nel lungo periodo.
Le acquisizioni più significative nel corso del 2023 sono:
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione durante il 2023.
In Italia, per conto di Rete Ferroviaria Italiana, da parte del Consorzio CEPAV 2, per il progetto Alta Velocità Brescia Est-Verona, sono in corso le attività di realizzazione su tutta la tratta. Nel mese di gennaio sono iniziati i lavori per la realizzazione della seconda canna della galleria di Lonato, posta sul cammino critico della Tratta, con termine previsto nei primi mesi del 2024. Sono stati consegnati i lavori relativi all'appalto dell'armamento ferroviario e finalizzata la gara per l'aggiudicazione delle barriere antirumore. L'avanzamento del progetto è pari a circa il 60%.

Sempre in Italia, per conto Rete Ferroviaria Italiana (RFI) nell'ambito del progetto del Passante Alta Velocità ferroviario di Firenze e annessa stazione di Belfiore, sono in corso i lavori di scavo della stazione e lo scavo meccanizzato della prima canna della galleria ferroviaria con l'utilizzo della fresa meccanica (TBM) ricevuta da RFI a metà giugno. Mentre per i due progetti minori recentemente acquisiti sono in corso le attività di progettazione e preparatorie alla costruzione nel secondo semestre dell'anno 2024.
I mercati di riferimento della Business Line Robotics & Industrialized Solutions si caratterizzano principalmente per i servizi di robotica sottomarina e delle tecnologie pulite a supporto della transizione energetica, con particolare riferimento alla cattura delle emissioni di anidride carbonica, dell'idrogeno e del riciclo chimico delle plastiche. La Business Line propone soluzioni modularizzate e industrializzate abilitanti per un'ampia gamma di nuovi clienti con necessità di ridurre la propria impronta carbonica, anche al di fuori del perimetro tradizionale del Gruppo.
Per quanto riguarda il mercato della CCUS, la Business Line si concentra in particolare sul contesto europeo, grazie a un contesto normativo maturo in grado di favorire lo sviluppo di nuove iniziative. I finanziamenti pubblici a supporto di tali iniziative risultano in forte crescita sia in Europa (Norvegia e Regno Unito, in particolare) che negli Stati Uniti. Inoltre, il valore delle quote di emissione scambiate nel mercato ETS (Emission Trading System) è rimasto su valori elevati per tutto il primo semestre dell'anno (80-100 euro per tonnellata di CO2). Tale parametro, cresciuto sensibilmente negli ultimi anni, si caratterizza come un fattore abilitante per gli investimenti nel contesto della cattura delle emissioni. In aggiunta, le recenti direttive europee emanate nell'ambito del programma Fit for 55 (in riferimento all'obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030) stanno portando all'interno del mercato delle quote nuovi settori industriali, come quello marittimo.
Nell'ambito dell'idrogeno, ancora con focus europeo, si segnalano nel corso del 2023 importanti volumi di finanziamenti a supporto del mercato come l'Innovation Fund che si pone tra gli obiettivi quello di ridurre gli impatti in termini di emissioni nei settori cosiddetti hard-to-abate, come acciaierie, cementifici, industrie chimiche e di raffinazione. In questo contesto l'idrogeno si propone come un sistema trasversale e innovativo in grado di favorire un'elettrificazione priva di emissioni. Si segnalano inoltre anche fuori dall'Europa diversi investimenti su larga scala, come in Oman, e l'implementazione di politiche a sostegno in Paesi come India e Giappone.
Particolare attenzione viene dedicata agli sviluppi del mercato del riciclo chimico delle plastiche, guidato da un nuovo e sempre più stringente contesto normativo, oltre che da una crescente attenzione verso una produzione meno impattante delle plastiche a supporto della circolarità dell'industria.
Al pari dei nuovi settori della transizione energetica continua l'impegno della Business Line anche nei mercati tradizionali, costantemente alla ricerca di soluzioni per ridurre la propria impronta carbonica e per raggiungere livelli superiori di efficienza. In questo ambito Saipem propone ai propri clienti l'utilizzo di soluzioni robotiche autonome avanzate per le ispezioni sottomarine in grado di ridurre significativamente i consumi e le emissioni rispetto alle tecnologie tradizionali. Le aree geografiche di maggior interesse risultano quelle del Sud America (Brasile) e Nord Europa (Norvegia).
Continua ancora il focus rispetto ai mercati della difesa dell'ambiente e delle strutture critiche in particolare sottomarine, mercati resi ancor più rilevanti dagli sviluppi recenti della transizione energetica e dall'evoluzione del contesto geopolitico.
L'acquisizione più rilevante del 2023 è relativa al contratto da Petrobras per lo sviluppo e il collaudo di una soluzione robotica autonoma per le ispezioni sottomarine, che sarà basata sulla flotta di droni subacquei Saipem, a partire dal FlatFish AUV (Autonomous Underwater Vehicle), e la qualifica per relativi servizi basati su droni autonomi, consentendo future opzioni per contratti di ispezione al largo del Brasile.
Questo contratto segna una tappa fondamentale per l'innovativo programma di robotica sottomarina di Saipem e per l'utilizzo su scala globale dei droni sottomarini nei progetti offshore lungo l'intera catena del valore, e permetterà di estendere alle nuove funzionalità la maturità (Technology Readiness Level 7) raggiunta dalla flotta di droni sottomarini di Saipem.
Il maggiore e più significativo progetto, in esecuzione durante il 2023, è relativo al contratto per conto Equinor, nell'ambito del contratto Njord che prevede l'utilizzo di Hydrone-R, drone per gli interventi sottomarini, e del ROV Hydrone-W, robot sottomarino a controllo remoto interamente elettrico, presso il campo Njord Field, nell'offshore norvegese. Hydrone-R ha cominciato il periodo di permanenza operativa sul fondo del mare e, dopo un'estesa campagna di test, Saipem ha ottenuto l'approvazione di Equinor per cominciare le attività di ispezione e interventi sottomarini aprendo una nuova era nella gestione delle attività subsea in modo più sicuro, economico e a minor impatto ambientale.

A dicembre 2023 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di quindici mezzi, così suddivisi: sei unità ultra deep-water/deep-water per operazioni fino a circa 3.600 metri di profondità (le drillship Saipem 12000, Saipem 10000, Santorini e Deep Value Driller; i semisommergibili Scarabeo 8 e Scarabeo 9), otto high specification jack-up per operazioni fino a 400 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Perro Negro 11, Perro Negro 12 e Perro Negro 13) e uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4). Tra gli impianti di perforazione Saipem citati i seguenti impianti sono di proprietà di terzi: i jack-up Pioneer, Perro Negro 9, Perro Negro 11, Perro Negro 12, Perro Negro 13 e la drillship Deep Value Driller. Le variazioni alla flotta rispetto all'esercizio precedente sono nel seguito elencate:
Durante l'esercizio la flotta Drilling Offshore ha operato in Italia, in Norvegia, in Egitto (lato Mar Rosso e lato Mediterraneo), in Africa Occidentale (Angola, Costa d'Avorio), in Messico, in Arabia Saudita e negli Stati Uniti.
L'esercizio 2023 si è aperto, in continuità con il precedente, in un clima di generale ripresa del mercato, come testimoniato in particolare dal trend crescente delle rate giornaliere dei nuovi contratti assegnati dai clienti; a ulteriore conferma di quanto sopra, si è iniziato a registrare un cambio di approccio da parte dei clienti, con alcuni di essi pronti a valutare l'assegnazione di contratti di medio-lungo termine pur di assicurarsi la disponibilità di impianti adeguati alle loro necessità.
La ripresa del mercato è stata anche supportata dall'andamento del prezzo del petrolio; per tutto l'esercizio si sono registrati livelli di quotazione al di sopra della soglia 70-75 dollari/barile, con oscillazioni anche sopra quota 85-90 dollari/barile in più momenti dell'anno.
Come conseguenza dello scenario sopra descritto gli utilizzi hanno continuato a mostrare un trend di crescita rispetto all'esercizio precedente, in particolare nel segmento ultra deep-water dove si è prossimi alla piena occupazione nei principali mercati regionali. In linea con quanto successo nei periodi precedenti è stata inoltre nuovamente confermata la preferenza dei clienti per impianti tecnologicamente più avanzati.
L'attività di uscita dal mercato di impianti di perforazione, già in significativa diminuzione nel 2022, ha subìto un inevitabile rallentamento e si è limitata nel corso dell'esercizio a quattro unità, con solo due casi di uscita per eccessiva vetustà (i rimanenti fanno riferimento a conversioni in unità non drilling).
La fase di ripresa del mercato ha avuto anche un impatto sulla riattivazione degli impianti in costruzione ordinati durante il precedente periodo di boom e poi abbandonati in cantiere durante la crisi; il loro numero (di poco inferiore a 40), pur in continua diminuzione, rimane ancora di una certa rilevanza. Un loro progressivo ingresso sul mercato potrà avere impatti significativi sull'offerta nel medio periodo.
Tra le acquisizioni più significative del 2023 si segnalano:

corso del primo trimestre dell'esercizio 2024, appena terminati i lavori di manutenzione straordinaria e rimessa in classe;
≥ per conto Eni, l'estensione attraverso l'esercizio di varie opzioni contrattuali per attività in Egitto con l'impiego della drillship Saipem 10000.
Nel corso dell'esercizio sono state svolte attività che hanno riguardato sia l'esecuzione di lavori finalizzati alla rimessa in classe sia l'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione e di adeguamento alle specifiche tecniche richieste dai clienti vi sono stati in particolare i jack-up Perro Negro 12, Perro Negro 13 e la piattaforma semisommergibile Scarabeo 9.
Nel corso della prima parte dell'esercizio la flotta è stata impegnata come segue:

L'utilizzo dei principali mezzi navali durante l'esercizio 2023 è stato il seguente:
| 31 dicembre 2023 | ||
|---|---|---|
| venduti | non operativi | |
| 36 | ||
| 361 | 4 | |
| 285 | 80 | |
| 365 | ||
| 365 | ||
| 365 | ||
| 83 | 32 | |
| 365 | ||
| 365 | ||
| 365 | ||
| 284 | 81 | |
| 365 | ||
| 261 | 104 | |
| 255 | 110 | |
| 304 | ||
| 217 | ||
(1) Al completamento delle attività operative l'impianto è stato ceduto a terzi nel corso del mese di ottobre 2023.
(2) Nei giorni non operativi impianto destinato a lavori di manutenzione o preparazione in vista dell'avvio di un nuovo contratto.
(3) Impianto acquisito attraverso un contratto di noleggio e consegnato a Saipem durante l'esercizio; nei giorni non operativi oggetto a lavori di preparazione in vista dell'avvio delle attività.
(4) Impianto a noleggio acquistato nel corso del mese di novembre; nei giorni non operativi l'impianto è stato oggetto di lavori di manutenzione.
(*) Impianto a noleggio.

L'attuale contesto di mercato conferma la tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con la crescita attesa sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, il perdurare di alcuni elementi di instabilità anche nel corso del 2023, tra cui lo scoppio della crisi israelo-palestinese, il protrarsi del conflitto in Ucraina e la permanenza di elevati tassi di inflazione, ha accresciuto il rischio di instabilità economica a livello globale e ciò ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività di Saipem, caratterizzate da commesse pluriennali con tempi di realizzazione di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato Oil&Gas sta attraversando e dal consolidamento delle opportunità nell'ambito della transizione energetica e delle tecnologie pulite.
In relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi, non risultano attività residue e le relative relazioni contrattuali con i clienti sono arrivate a conclusione e correntemente in fase di formalizzazione in piena conformità con la normativa comunitaria.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.
Si segnala che non ci sono né attività gestite da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Il Piano Strategico 2024-2027, in linea con i precedenti Piani, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia.
In relazione alle attività sul territorio israeliano, si segnala che Saipem ha in essere un contratto che prevede la realizzazione di un'unità Ammonia, nell'ambito del progetto Ammonia Plant per conto di Haifa Group, nel sito di Mishor Rotem le cui attività di ingegneria e procurement sono in completamento. Dopo aver iniziato le attività di costruzioni civile/meccaniche, l'esecuzione dei lavori in cantiere è stata rallentata dalle conseguenze degli eventi del 7 ottobre 2023 riferiti agli scontri tra lo stato di Israele e Hamas. In accordo con il cliente, i lavori stanno proseguendo per quanto possibile date le circostanze.
Come già argomentato nel paragrafo "Assetto organizzativo: reporting", l'informativa al mercato, a partire dal primo trimestre del 2023, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
≥ Asset Based Services, che include le attività Engineering & Construction Offshore e Offshore Wind;
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8. Data la rilevanza e le caratteristiche economiche dello stesso, il settore Drilling Offshore continuerà a essere esposto separatamente.
I risultati riesposti sulla base del nuovo reporting risultano sostanzialmente in linea con i dati comunicati al mercato nel corso del 2022; in ogni caso ai fini di una più completa comprensione degli effetti della riaggregazione si riportano alla fine di questa sezione i dati di ricavi EBITDA ed EBIT adjusted dell'esercizio 2022 relativi ai due settori oggetto di riaggregazione.

| (milioni di euro) | Esercizio 2023 |
Esercizio 2022 |
Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 11.874 | 9.980 | 19,0 |
| Altri ricavi e proventi | 23 | 9 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (9.236) | (7.822) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | 1 | 32 | |
| Costo del lavoro | (1.736) | (1.656) | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 926 | 543 | 70,5 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (489) | (445) | |
| Risultato operativo (EBIT) | 437 | 98 | n.s. |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (167) | (195) | |
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 60 | (65) | |
| Risultato prima delle imposte | 330 | (162) | n.s. |
| Imposte sul reddito | (145) | (153) | |
| Risultato prima degli interessi di terzi azionisti | 185 | (315) | n.s. |
| Risultato di competenza di terzi azionisti | - | - | |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | 185 | (315) | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Discontinued operations | (6) | 106 | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 179 | (209) | n.s. |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore in fase di dismissione sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5.
I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per 926 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono pari a 489 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel 2023 è positivo per 437 milioni di euro.
I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.
Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 167 milioni di euro, in diminuzione di 28 milioni di euro, per effetto di minori interessi e commissioni e maggiori proventi su disponibilità. In particolare, si precisa che, il saldo del 2022 era impattato da interessi e commissioni legati all'operazione dell'aumento di capitale.
Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è positivo per 60 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2022, grazie al risultato nel corrente esercizio delle commesse eseguite in società valutate al patrimonio netto, negativo nello scorso esercizio.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di 330 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 145 milioni di euro rispetto ai 153 milioni di euro dell'esercizio 2022, per effetto, tra l'altro, di un rimborso relativo a un contenzioso fiscale.
Il risultato netto - Continuing operations registra un utile di 185 milioni di euro (perdita di 315 milioni di euro nel 2022). Nel 2023 il business Drilling Onshore Discontinued operations ha registrato ricavi per 99 milioni di euro e un EBITDA negativo per 6 milioni di euro; di conseguenza il risultato da Discontinued operations è negativo per 6 milioni di euro rispetto a un utile di 106 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022, che beneficiava della plusvalenza derivante dalla differenza positiva tra il prezzo di cessione e il valore di carico in bilancio del settore Drilling Onshore ceduto.
Il risultato netto registra un utile di 179 milioni di euro (perdita di 209 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022).

| (milioni di euro) | Esercizio 2023 |
Esercizio 2022 |
Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 11.874 | 9.980 | 19,0 |
| Altri ricavi e proventi | 23 | 9 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (9.236) | (7.798) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | 1 | 32 | |
| Lavoro e oneri relativi | (1.736) | (1.628) | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 926 | 595 | 55,6 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (489) | (445) | |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 437 | 150 | n.s. |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (167) | (195) | |
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 60 | (65) | |
| Risultato prima delle imposte adjusted | 330 | (110) | n.s. |
| Imposte sul reddito | (145) | (153) | |
| Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted | 185 | (263) | n.s. |
| Risultato di competenza di terzi azionisti | - | - | |
| Utile (perdita) dell'esercizio adjusted - Continuing operations | 185 | (263) | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio adjusted - Discontinued operations | (6) | 124 | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio adjusted | 179 | (139) | n.s. |
I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.
Nell'esercizio 2023 non sono stati rilevati oneri non ricorrenti, di conseguenza il risultato netto da Continuing operations risulta allineato al risultato netto adjusted pari a 185 milioni di euro; nel corrispondente periodo del 2022 il risultato netto da Continuing operations registrava una perdita di 315 milioni di euro e scontava rispetto al risultato netto adjusted oneri derivanti dall'emergenza sanitaria e da riorganizzazione per un totale di 52 milioni di euro. Si riportano di seguito gli impatti degli oneri non ricorrenti.
| (milioni di euro) | Esercizio 2023 |
Esercizio 2022 |
|---|---|---|
| Risultato operativo (EBIT) | 437 | 98 |
| Svalutazioni e oneri da riorganizzazione | - | 52 |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 437 | 150 |
| Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
| Utile (perdita) del periodo | 185 | (315) |
| Svalutazioni e oneri da riorganizzazione | - | 52 |
| Utile (perdita) del periodo adjusted | 185 | (263) |
| (milioni di euro) | Asset Based Services |
Energy Carriers |
Drilling Offshore |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| EBIT adjusted | 100 | (52) | 102 | 150 |
| Oneri da riorganizzazione (1) | 5 | 29 | 2 | 36 |
| Svalutazione circolante/accantonamento costi (1) | (12) | - | - | (12) |
| Costi emergenza sanitaria COVID-19 (1) | 23 | 4 | 1 | 28 |
| Totale special items | 16 | 33 | 3 | 52 |
| EBIT | 84 | (85) | 99 | 98 |
(1) Totale 52 milioni di euro; riconciliazione EBITDA adjusted pari a 595 milioni di euro rispetto a EBITDA 543 milioni di euro.

| (milioni di euro) | Esercizio 2023 |
Esercizio 2022 |
Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 11.874 | 9.980 | 19,0 |
| Costi della produzione | (11.032) | (9.447) | |
| Costi di inattività | (108) | (108) | |
| Costi commerciali | (124) | (115) | |
| Costi di ricerca e sviluppo | (32) | (31) | |
| Proventi (oneri) diversi operativi netti | 19 | 4 | |
| Spese generali | (160) | (133) | |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 437 | 150 | n.s. |
Il Gruppo Saipem ha conseguito nel 2023 ricavi della gestione caratteristica per 11.874 milioni di euro, con un incremento di 1.894 milioni di euro in netta crescita rispetto al 2022.
I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, ammontano complessivamente a 11.032 milioni di euro, con un incremento di 1.585 milioni di euro rispetto al 2022, in linea con i maggiori volumi.
I costi di inattività sono pari a 108 milioni di euro, in linea rispetto al 2022. I costi commerciali, pari a 124 milioni di euro, risultano leggermente superiori al dato del corrispondente periodo del 2022, come le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 32 milioni di euro. Le spese generali, pari a 160 milioni di euro, registrano un aumento rispetto al 2022, principalmente per i costi sostenuti per il trasferimento alla nuova sede della Capogruppo Saipem SpA e la temporanea coesistenza dei costi di entrambi i palazzi uffici.
| (milioni di euro) | Esercizio 2023 |
Esercizio 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.069 | 5.026 |
| Costo del venduto | (5.455) | (4.612) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 614 | 414 |
| Ammortamenti | (313) | (314) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 301 | 100 |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | - | (16) |
| Risultato operativo (EBIT) | 301 | 84 |
I ricavi del 2023 ammontano a 6.069 milioni di euro e registrano un incremento del 20,8% rispetto al corrispondente periodo del 2022, riconducibile principalmente ai maggiori volumi sviluppati in America Latina, in Africa Sub-Sahariana, in Estremo Oriente e in Italia. Il costo del venduto, pari a 5.455 milioni di euro, aumenta in coerenza con i maggiori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2023 è positivo per 614 milioni di euro, pari al 10,1% dei ricavi rispetto ai 414 milioni di euro del corrispondente periodo del 2022, pari all'8,2% dei ricavi.
Gli ammortamenti pari a 313 milioni di euro risultano in linea rispetto a quanto consuntivato nel 2022.
Il risultato operativo (EBIT) del 2023 è positivo per 301 milioni di euro.
| (milioni di euro) | Esercizio 2023 |
Esercizio 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 5.062 | 4.389 |
| Costo del venduto | (5.051) | (4.382) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 11 | 7 |
| Ammortamenti | (53) | (59) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | (42) | (52) |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | - | (33) |
| Risultato operativo (EBIT) | (42) | (85) |
I ricavi del 2023 ammontano a 5.062 milioni di euro e registrano un aumento del 15,3% rispetto al corrispondente periodo del 2022, per effetto dei maggiori volumi sviluppati nell'area Sub-Sahariana, in America Latina e in Medio Oriente.
Il costo del venduto, pari a 5.051 milioni di euro, registra un incremento del 15,3% rispetto al 2022, in coerenza con i maggiori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2023 è positivo per 11 milioni di euro, pari allo 0,2% dei ricavi, in lieve aumento rispetto al corrispondente periodo del 2022.
Gli ammortamenti risultano pari a 53 milioni di euro, in diminuzione di 6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022, per effetto della sospensione degli ammortamenti della nave FPSO Cidade de Vitória ceduta nel mese di novembre 2023.
Il risultato operativo (EBIT) del 2023 registra una perdita di 42 milioni di euro.
| (milioni di euro) | Esercizio 2023 |
Esercizio 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 743 | 565 |
| Costo del venduto | (442) | (391) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 301 | 174 |
| Ammortamenti | (123) | (72) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 178 | 102 |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | - | (3) |
| Risultato operativo (EBIT) | 178 | 99 |
I ricavi del 2023 ammontano a 743 milioni di euro, in aumento del 31,5% rispetto al corrispondente periodo del 2022, grazie a un contesto favorevole di mercato, con rate giornaliere in crescita e al maggiore contributo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 e del jack-up Perro Negro 8 pienamente operativi nel periodo, nonché per il contributo della nave di perforazione Deep Value Driller e del jack-up Perro Negro 11 entrati in operatività nel corso del 2023. Il costo del venduto, pari a 442 milioni di euro, è in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2022, per effetto dell'entrata in operatività dei nuovi mezzi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2023 ammonta a 301 milioni di euro, pari al 40,5% dei ricavi, rispetto ai 174 milioni di euro del corrispondente periodo del 2022, pari al 30,8%, per effetto principalmente di migliori condizioni di mercato con rate giornaliere in crescita rispetto al medesimo periodo del 2022 e grazie al contributo di nuovi mezzi.
Gli ammortamenti ammontano a 123 milioni di euro, in aumento di 51 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022, nel quale alcuni mezzi erano fermi per manutenzione straordinaria, nonché per effetto del contributo nel periodo della nave di perforazione Santorini acquistata a fine 2022.
Il risultato operativo (EBIT) del 2023 registra un utile di 178 milioni di euro.
Si riportano di seguito i risultati riesposti sulla base del nuovo reporting.
| Primo | ||
|---|---|---|
| semestre 2022 |
(milioni di euro) | Esercizio 2022 |
| E&C Offshore | ||
| 2.072 | Ricavi della gestione caratteristica | 5.127 |
| 166 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 420 |
| 16 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 105 |
| E&C Onshore | ||
| 863 | Ricavi della gestione caratteristica | 4.288 |
| 10 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 1 |
| (5) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | (57) |
| Primo semestre |
||
|---|---|---|
| 2022 | (milioni di euro) | Esercizio 2022 |
| Asset Based Services | ||
| 2.024 | Ricavi della gestione caratteristica | 5.026 |
| 164 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 414 |
| 16 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 100 |
| Energy Carriers | ||
| 1.874 | Ricavi della gestione caratteristica | 4.389 |
| 13 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 7 |
| (18) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | (52) |

Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.
Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di periodo.
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari | 2.960 | 2.879 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 428 | 258 |
| Attività immateriali nette | 666 | 691 |
| 4.054 | 3.828 | |
| - Asset Based Services | 2.635 | 2.459 |
| - Energy Carriers | 501 | 519 |
| - Drilling | 918 | 850 |
| Partecipazioni | 162 | 128 |
| Capitale immobilizzato | 4.216 | 3.956 |
| Capitale di esercizio netto | (1.366) | (1.589) |
| Fondo per benefici ai dipendenti | (193) | (183) |
| Attività (passività) destinate alla vendita | - | 166 |
| Capitale investito netto | 2.657 | 2.350 |
| Patrimonio netto | 2.394 | 2.068 |
| Capitale e riserve di terzi | 2 | 18 |
| Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 | (216) | (56) |
| Passività finanziarie beni in leasing | 477 | 320 |
| Indebitamento finanziario netto | 261 | 264 |
| Coperture | 2.657 | 2.350 |
| Leverage ante IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) |
(0,09) | (0,03) |
| Leverage post IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) |
0,11 | 0,13 |
| N. azioni emesse e sottoscritte | 1.995.558.791 | 1.995.558.791 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 80.
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).
Il capitale immobilizzato si attesta al 31 dicembre 2023 a 4.216 milioni di euro, con un incremento di 260 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione deriva dagli investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni per 483 milioni di euro, dall'aumento del diritto di utilizzo dei beni in leasing pari a 312 milioni di euro, da ammortamenti per 489 milioni di euro, da disinvestimenti e write off per 68 milioni di euro, dalla variazione positiva delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 107 milioni di euro e dividendi per 69 milioni di euro.
Il capitale di esercizio netto aumenta di 223 milioni di euro, passando da un saldo negativo di 1.589 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a un saldo negativo di 1.366 milioni di euro al 31 dicembre 2023. L'incremento è da ricondurre principalmente alla variazione dei fondi per rischi e oneri per 329 milioni di euro, principalmente per l'utilizzo del fondo perdite su commesse accantonato in seguito alla backlog review dell'anno 2021.
Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 193 milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 di 10 milioni di euro, correlato all'effetto degli accantonamenti di periodo.
Le attività (passività) destinate alla vendita ammonta al 31 dicembre 2023 risultano nulle, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto dell'operazione di cessione del Drilling Onshore iniziata nel 2022, che ha comportato nel periodo il passaggio delle attività in Kuwait e in America Latina, a eccezione di quelle in Argentina.
A seguito di quanto sopra analizzato, il capitale investito netto aumenta di 307 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2023, a 2.657 milioni di euro, rispetto a 2.350 milioni di euro al 31 dicembre 2022.
Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, al 31 dicembre 2023 ammonta a 2.396 milioni di euro, in aumento di 310 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. L'aumento è riconducibile all'effetto positivo del risultato netto del periodo per 179 milioni di euro, all'effetto positivo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity per 95 milioni di euro e all'effetto positivo dell'iscrizione della riserva da conversione per emissione Prestito Obbligazionario convertibile

per 80 milioni di euro, compensati dall'effetto negativo della variazione sul capitale e riserve di terzi per 13 milioni di euro, derivante dal disinvestimento della partecipazione nella società ER SAI Caspian Contractor Llc e dall'effetto negativo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 31 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 31 dicembre 2023 è positiva per 216 milioni di euro, comprensiva dell'impatto positivo per 72 milioni di euro derivante dalla contabilizzazione del Prestito Obbligazionario. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 477 milioni di euro, è negativa per 261 milioni di euro.
Il debito lordo al 31 dicembre 2023 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 2.393 milioni di euro, la liquidità a 2.609 milioni di euro, di cui cassa disponibile per 1.323 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | (1) | (65) |
| Debiti verso banche esigibili a lungo termine | 374 | 234 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | 1.794 | 1.495 |
| Indebitamento finanziario netto a lungo termine | 2.167 | 1.664 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (2.136) | (2.052) |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (86) | (75) |
| Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine | (386) | (494) |
| Debiti verso banche esigibili a breve termine | 159 | 288 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine | 66 | 613 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine | (2.383) | (1.720) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 | (216) | (56) |
| Passività nette per leasing correnti | 201 | 113 |
| Passività nette per leasing non correnti | 276 | 207 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) | 261 | 264 |
La voce disponibilità liquide ed equivalenti include: (i) disponibilità liquide pari a 660 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 151 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli, per un totale complessivo di 814 milioni di euro.
Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021, si veda la nota 25 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto" del bilancio consolidato.

| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | 179 | (209) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | (8) | 30 |
| - rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (10) | 40 |
| - variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI - quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
- (1) |
- - |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | 3 | (10) |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | 66 | (4) |
| - variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | 124 | (52) |
| - variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | 3 | (5) |
| - differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | (31) | 35 |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | (30) | 18 |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo | 58 | 26 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 237 | (183) |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | 238 | (185) |
| - terzi azionisti | (1) | 2 |
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2023 | 2.086 |
| Totale risultato complessivo dell'esercizio | 237 |
| Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem | |
| Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate | |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto del fair value dei piani di incentivazione su base azionaria | 6 |
| Variazione interessenze di terzi | (13) |
| Aumento di capitale al netto di oneri | |
| Variazione riserva opzione obbligazioni convertibili | 80 |
| Altre variazioni | |
| Totale variazioni | 310 |
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2023 | 2.396 |
| Di competenza: | |
| - Gruppo Saipem | 2.394 |
| - terzi azionisti | 2 |
| Patrimonio netto | Utile (perdita) dell'esercizio | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
| Come da bilancio di Saipem SpA | 2.395 | 2.148 | 107 | (256) |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di esercizio, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate |
(518) | (556) | 36 | 225 |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile |
694 | 717 | (23) | (3) |
| - eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati | (163) | (191) | 25 | 23 |
| - altre rettifiche | (12) | (32) | 34 | (198) |
| Totale patrimonio netto | 2.396 | 2.086 | 179 | (209) |
| Capitale e riserve di terzi | (2) | (18) | - | - |
| Come da bilancio consolidato | 2.394 | 2.068 | 179 | (209) |
La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente l'impatto delle: (i) scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economico-temporale omogeneo all'andamento del progress di commessa consolidata; (ii) scritture necessarie per allineare a livello consolidato eventuali svalutazioni derivanti da test di impairment.


Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Continuing operations | 185 | (315) |
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Discontinued operations | (6) | 106 |
| Risultato dell'esercizio di terzi azionisti | - | - |
| a rettifica: | ||
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | 413 | 375 |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività e business | 34 | (121) |
| Dividendi, interessi e imposte | 252 | 287 |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio | 884 | 226 |
| Variazione del capitale dell'esercizio relativo alla gestione | (134) | (624) |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | (164) | (244) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 586 | (523) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | - | 46 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 586 | (477) |
| Investimenti tecnici - Continuing operations | (482) | (523) |
| Investimenti tecnici - Discontinued operations | - | (27) |
| Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda | (1) | - |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali | 145 | 503 |
| Altre variazioni relative all'attività di investimento | - | - |
| Free cash flow | 248 | (524) |
| Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa | 163 | 52 |
| Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | (235) | (919) |
| Rimborsi di passività per beni di leasing | (119) | (128) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | - | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | - | 1.918 |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | 72 | - |
| Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità | (45) | 21 |
| FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO | 84 | 420 |
| Free cash flow | 248 | (524) |
| Rimborsi di passività per beni di leasing | (119) | (128) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | - | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | - | 1.918 |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | 72 | - |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni | (41) | 13 |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ANTE PASSIVITÀ PER LEASING | 160 | 1.279 |
| Effetto prima applicazione IFRS 16 | - | - |
| Accensioni/chiusure di periodo | (286) | (124) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | 119 | 128 |
| Differenze cambio e altre variazioni | 10 | (6) |
| Variazione passività per beni in leasing | (157) | (2) |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 3 | 1.277 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 80.

Il flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations positivo per 586 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti e degli investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda pari a 483 milioni di euro e del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 145 milioni di euro ha generato un free cash flow positivo per 248 milioni di euro.
I rimborsi di passività per beni di leasing hanno generato un effetto negativo per 119 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto negativo per 41 milioni di euro.
Pertanto, l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione positiva di 160 milioni di euro.
La variazione delle passività per beni in leasing hanno generato un effetto complessivo negativo pari a 157 milioni di euro, dovuto all'effetto netto negativo tra le nuove accensioni e le chiusure dei contratti nel periodo per 286 milioni di euro, ai rimborsi di passività per beni in leasing per 119 milioni di euro e a differenze cambio e altre variazioni per un totale positivo di 10 milioni di euro.
Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo - Continuing operations, positivo per 884 milioni di euro, deriva:
≥ dal risultato positivo del periodo per 185 milioni di euro;
≥ dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali, immateriali e del diritto di utilizzo di beni di terzi per 489 milioni di euro, dalla valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto negativa per 107 milioni di euro, dalle minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività e business per 34 milioni di euro, dalla variazione positiva del fondo benefici ai dipendenti per 6 milioni di euro e da differenze cambio e altre variazioni positive per 25 milioni di euro;
≥ dagli oneri finanziari netti per 107 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 145 milioni di euro.
La variazione negativa del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, per 134 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti oggetto di backlog review in corso di esecuzione.
La voce dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati nel 2023, negativa per 164 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati.
Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana.
Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio.
Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (milioni di euro) | 179 | (209) |
| Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito | |||
| (al netto dell'effetto fiscale) | (milioni di euro) | 167 | 195 |
| Utile (perdita) dell'esercizio unlevered | (milioni di euro) | 306 | (61) |
| Capitale investito netto: | (milioni di euro) | ||
| - a inizio periodo | 2.350 | 1.892 | |
| - a fine periodo | 2.657 | 2.350 | |
| Capitale investito netto medio | (milioni di euro) | 2.504 | 2.121 |
| ROACE | (%) | 12,22 | (2,88) |
| ROACE operative | (%) | 12,22 | (2,88) |
Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è

calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Leverage ante IFRS 16 | (0,09) | (0.03) |
| Leverage post IFRS 16 | 0,11 | 0,13 |
Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori alternativi di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione.
Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.
In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione intermedia sulla gestione sono le seguenti:

Saipem è da sempre orientata all'innovazione tecnologica ed è oggi impegnata, sia sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più orientati, sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale, sia sul continuo rafforzamento della propria posizione competitiva nel business Oil&Gas.
La prima parte del presente report tratta le attività di innovazione nel campo Oil & Gas, mentre la seconda si concentra sulle iniziative relative alla transizione energetica.
Una parte rilevante delle iniziative di innovazione legate al tradizionale business offshore Oil&Gas sono raggruppate nella business line Asset Based Services. Efficienza è la parola chiave, da svariati punti di vista, negli sviluppi nel campo offshore; l'efficienza energetica è un target mandatorio per minimizzare le emissioni carboniche, ma anche l'efficienza nella realizzazione dei progetti comporta la richiesta di ricorrere a una significativa necessità di innovazione, sia offshore che in acque profonde. La sfida per lo sviluppo di nuove tecnologie è quella di ridurre l'impronta carbonica in un'area dove le sfide tecniche ed economiche stanno continuamente evolvendo in presenza di requisiti sempre più stringenti. Saipem sta quindi sviluppando e portando al mercato nuove tecnologie in diverse aree, fra esse complementari, offrendo un bagaglio di soluzioni per ottimizzare sia lo sviluppo che la decarbonizzazione dei campi offshore.
Relativamente alle attività relative alle operazioni di Pipe Laying, un importante traguardo è stato raggiunto con la Certificazione di Qualifica Tecnologica (Statement of Qualified Technology) della tecnologia proprietaria Integrated Acoustic Unit (IAU), ottenuta da DNV, il noto ente certificatore, per l'installazione di condotte con diametri da 30-36" e 42-48". La tecnologia IAU permette in tempo reale l'ispezione e il rilevamento di potenziali danni sulle condotte durante la fase di posa; in particolare permette di rilevare e localizzare ovalizzazioni, deformazioni e anomalie quali buckle e ammaccature, intrusioni d'acqua e altri tipi di ostacoli nella condotta. Inoltre, lo sviluppo della tecnologia "Hands-Free Lifting Beam", per il trasferimento automatico di sezioni di pipeline
dalla nave di rifornimento a quella di posa, sta proseguendo con il target di adozione in progetti esecutivi.
Per quanto riguarda l'ambito delle Pipeline Technologies, i fattori chiave sono rappresentati dalla velocità e affidabilità delle operazioni, offrendo al contempo un'elevata qualità di prodotto. Saipem è impegnata in continui sviluppi e miglioramenti di hardware e software delle tecnologie proprietarie di saldatura quali Saipem Welding System (SWS), Submerged Arc Welding (SAW) e SPRINT, la tecnologia interna di rifusione al plasma al fine di mantenere e aumentare l'efficacia operativa ed estendere le capacità di lavoro dell'apparecchiatura.
In particolare, sfruttando tecnologie proprietarie e competenze uniche in tutta la catena del valore ingegneristico, Saipem può personalizzare le soluzioni in base alle esigenze dei clienti e alle nostre navi al fine di mantenere il vantaggio competitivo e rimanere attraenti. Ciò è reso possibile grazie a un eccezionale sforzo di ricerca e sviluppo che garantisce il confezionamento di un insieme di soluzioni di prim'ordine adatte allo scopo. Questo, sia nel settore SURF (Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines) che convenzionale.
Proseguono inoltre con successo i test di qualifica per procedure e materiali di saldatura, e field joint coating innovativi, per pipeline adibite al trasporto di fluidi con alte percentuali di idrogeno. Questi test permetteranno a Saipem di essere pronta per la costruzione di condotte commerciali per il trasporto di miscele di idrogeno e gas naturale o di idrogeno puro. In questo contesto Saipem è anche impegnata nello sviluppo delle nuove linee guida di DNV insieme ad altri 30 principali attori del settore.
Relativamente ai prodotti in ambito SURF, grande attenzione è stata riservata alla tecnologia DEH (Direct Electric Heating) PiP (Pipe-in-Pipe), un asset critico per garantire l'idonea "flow assurance". I test di qualifica sono iniziati con successo nel 2022 con lo scopo di portare questa tecnologia qualificata con un livello TRL pari a 4, secondo la scala API, per le prime applicazioni commerciali previste per fine 2024 a valle della certificazione di DNV; in particolare, è stato già qualificato l'isolamento elettrico. Il rivestimento in alluminio, brevettato, è stato oggetto di test di qualifica concluso con successo, il cui scopo era delineare il processo di fabbricazione più adatto ai nostri cantieri e procedere con l'industrializzazione. Diversi casi studio per l'applicazione di questa tecnologia sono stati eseguiti per conto di diversi clienti (TotalEnergies, Shell ed Exxon). L'altro grande focus è stato posto sull'introduzione di rivestimenti interni polimerici per linee di iniezione di acqua, dove prove di estrazione e test di pressione su pezzi in scala 1:1 sono stati completati con successo, concludendo così il processo di qualifica di connettori ad alta pressione per applicazioni statiche a pipeline. Una soluzione concettuale per l'estensione dell'utilizzo di rivestimenti interni plastici alle linee di produzione è stata sviluppata e testata in partnership con TotalEnergies. I particolari aspetti di deformazione dei rivestimenti plastici, da affrontare in caso di depressurizzazione della linea, sono stati studiati numericamente e un primo proof-of-concept è stato prodotto e testato.
Per quanto riguarda invece lo sviluppo di tecnologie per progetti SURF, i cunei plastici, che migliorano la capacità di varo di PiP del 20%, sono stati testati con successo a bordo del mezzo FDS 2 lo scorso maggio, aprendo la strada al primo utilizzo sui progetti, con prestazioni di posa migliorate. Sotto la guida di Petrobras, un nuovo

materiale Metal Lined Pipe è stato qualificato come alternativa a rivestimenti claddati CRA (Corrosion-Resistant Alloy) per condotte soggette a corrosione. Inoltre, Saipem sta lavorando su soluzioni a lungo termine per migliorare le performance dell'operazione di varo di boe di galleggiamento su riser di tipo "Steel Lazy Wave Riser". Infine abbiamo recentemente concluso una campagna di test per dimostrare la fattibilità dell'impiego di acqua grezza invece di acqua dolce, al fine di migliorare le performance ambientale ed economica dei nostri progetti (già dimostrato il risparmio di 1.500 m3 di acqua dolce con un contemporaneo significativo risparmio economico).
Il business Drilling Offshore ha completato lo sviluppo di uno strumento per migliorare la qualità dei pozzi sfruttando l'intelligenza artificiale. Lo strumento mira a supportare i perforatori nell'individuazione dei segnali che consentano all'ingegnere di pozzo di massimizzare la qualità del pozzo. Il sistema è stato sviluppato e testato sui dati di progetti passati ed è attualmente operativo sulle navi della flotta.
Lato tecnologia sottomarina, dato il forte riscontro dei clienti e delle agenzie governative, si sta valutando anche la fattibilità tecnologica dell'utilizzo di BOP (Blow-Out Preventer) elettrici e di operazioni di perforazione in mare senza riser. Inoltre è stato sviluppato un sistema per tracciare tutto il materiale tubolare che scorre nel pozzo, e presente a bordo, al fine di avere una situazione in tempo reale e pianificare meglio le fasi del pozzo. Il sistema ridurrà i costi di manutenzione e l'impatto ambientale riducendo le movimentazioni non necessarie. Un test pilota sarà effettuato a bordo di Scarabeo 8 nel 2024.
Diverse attività sono in via di svolgimento nella business line Robotics & Industrialized Solutions.
La Società è impegnata nello sviluppo della piattaforma industriale chiamata "Subsea Factory Solutions". Questo è un approccio innovativo per portare direttamente sul fondo del mare le unità di trattamento, in prossimità dei pozzi di iniezione, al fine di ridurre i costi relativi a riser e flowline e i significativi costi delle unità di trattamento sulle piattaforme ivi liberando al contempo spazio utile; inoltre, anche le emissioni vengono significativamente ridotte.
Tale attività contribuisce alla realizzazione della visione "All Electric" relativa all'elettrificazione dei campi marini, che contempla la presenza di infrastrutture subacquee connesse attraverso linee elettriche e in fibra ottica, in sostituzione di complesse connessioni ombelicali elettro-idrauliche per l'attuazione di meccanismi e valvole. In questo quadro, la Subsea Factory fornisce soluzioni che sono facilitatori chiave per lo sviluppo di progetti brownfield dove le top side sono congestionate e lunghi "tie-back" sono richiesti.
Il programma SPRINGS™ per il trattamento e la reiniezione di acqua, facente parte di tale piattaforma, ha completato con successo la qualifica della tecnologia (in comproprietà con TotalEnergies e Veolia). L'industrializzazione dei relativi sottosistemi, anch'essi "all-electric", è vicina al compimento quando saranno conclusi gli ultimi test. Tali sottosistemi sono stati industrializzati con l'intento di disporre dei "mattoni fondanti" per l'intero portafoglio tecnologico della Subsea Factory. Grazie al processo di qualifica e all'industrializzazione, la maturità tecnologica è aumentata e riconosciuta dagli operatori a un livello sufficiente tale da essere inclusa in studi concettuali per lo sviluppo di nuovi campi.
La tecnologia FLUIDEEP™ per lo stoccaggio e l'iniezione sottomarina di additivi è anch'essa a un avanzato stadio di industrializzazione e la sua qualifica è in via di finalizzazione. Abbiamo completato uno studio per un operatore del settore per valutare l'applicazione di SPRINGS™, combinata con la tecnologia di separazione e trattamento dell'acqua di produzione, SpoolSep™, dimostrando sia una riduzione del costo dell'operazione sui campi sottomarini ma anche delle emissioni di CO2 rispetto a uno schema convenzionale di sviluppo via piattaforma.
Saipem ha anche recentemente presentato SUBGAS, tecnologia di disidratazione sottomarina del gas e di controllo del punto di rugiada, al fine di superare le problematiche di "flow assurance" e per facilitare la realizzazione di "long subsea gas tiebacks". SUBGAS si avvale anche dell'esperienza con la tecnologia Vertical Multipipe™ per la separazione di olio e gas, che era stata qualificata in passato tramite l'esecuzione di svariati Joint Industry Project (JIP) per la sua applicazione in acque profonde.
Saipem sta sviluppando un approccio innovativo alla progettazione e manutenzione di componenti critici sottomarini utilizzando sensoristica avanzata e fedeli repliche digitali, come ad esempio il "Riser Monitoring System" per applicazioni avanzate "Life-of-Field". Queste nuove tecnologie, comprensive di recenti evoluzioni (come, ad esempio, il monitoraggio tramite fibra ottica), sono state qualificate secondo gli standard di riferimento e sono attualmente in fase di primo impiego nei progetti Buzios 5 e Buzios 7.
Nel campo dei servizi di intervento, riparazione e manutenzione sottomarini, in presenza o meno di sommozzatore, la Società ha completato la qualifica e ottenuto la certificazione da DNV di un connettore meccanico sottomarino di tipo "Seal & Grip" per permettere la sostituzione e il ripristino di porzioni di condutture danneggiate; tale soluzione risulta a oggi l'unica che adotti un sistema di tenuta "metallo contro metallo" in grado di garantire riparazioni permanenti di linee con rivestimenti metallici nobili, rivestimenti polimerici e/o operanti in presenza di H2S (acido solfidrico). Al contempo è in corso la qualifica di un sistema innovativo di riparazione di condotte e spool, basato su materiali compositi a fibra rinforzata, operante in assenza di sommozzatori. Attualmente sono in corso lo sviluppo del processo e il piano di qualifica per l'applicazione di questa tecnologia nei casi di elevata profondità e alte temperature.

L'uso di avanzate soluzioni di robotica subacquea, capaci di svolgere automaticamente complessi compiti d'ispezione, permette di consentire interventi subacquei non presidiati. Con alcuni di questi strumenti, Saipem vuole svolgere un ruolo d'avanguardia nell'industria in questa profonda trasformazione tecnologica.
Tali droni saranno in grado di svolgere tali compiti, adattando automaticamente la loro missione alle condizioni ambientali e ai dati di ispezione acquisiti. Tutte queste capacità richiedono avanzate tecniche di controllo e comunicazione da intelligenza artificiale.
Lo sviluppo della piattaforma robotica sottomarina "Hydrone" si sta sempre più concentrando sulle nostre soluzioni Hydrone-R, Hydrone-W e FlatFish:
La Società sta anche collaborando con WSense per lo sviluppo di unità sottomarine che agiscano da nodi di comunicazione intelligenti in grado di comunicare tra loro attraverso canali subacquei (ad es. ottici e acustici) fortemente integrati con i sistemi robotici sottomarini di Saipem. Tale tecnologia potrebbe trovare applicazione in scenari Oil&Gas convenzionali (ad es. per il monitoraggio distribuito dell'asset integrity) come pure in nuovi ambiti, primo fra tutti il monitoraggio dello stoccaggio di CO2 nei giacimenti sottomarini.
Saipem partecipa, inoltre, al progetto "AIPlan4EU", finanziato dal programma europeo "Horizon 2020", per lo sviluppo congiunto di protocolli e applicazioni di intelligenza artificiale per la pianificazione automatica di missioni di droni autonomi, che verranno usati anche per la piattaforma Hydrone. Infine, Saipem contribuisce attivamente al programma SWiG, un JIP dedicato alla standardizzazione delle comunicazioni in ambiente subacqueo.
In aggiunta, il potenziale di queste tecnologie sottomarine in ambito offshore è importante sia per lo sviluppo di campi Oil&Gas sia per il segmento di mercato delle energie rinnovabili e anche in settori "non-energy".
Ad esempio, nell'ambito delle energie rinnovabili, l'applicabilità del FlatFish per la manutenzione dei campi eolici offshore è una soluzione di interesse per gli operatori del settore. I campi eolici offshore richiedono attività di ispezione periodica e la copertura di aree estese per cui i droni sottomarini, con la loro capacità di rimanere residenti nel sito e di svolgere missioni in completa autonomia, rappresentano una soluzione innovativa con molteplici vantaggi per la sicurezza delle operazioni in mare, riduzione del rischio, sostenibilità ambientale, riduzione dei costi operativi e completa digitalizzazione delle informazioni.
Inoltre, nel campo della difesa militare, continua lo sviluppo del sistema SDO-SuRS (Special & Diving Operations - Submarine Rescue Ship) per il salvataggio di operatori subacquei; Saipem, insieme a Drass, è stata selezionata dalla Marina Militare Italiana per l'equipaggiamento del nuovo mezzo navale SDO-SuRS, adibito al salvataggio di operatori subacquei. Il sistema integra un veicolo sottomarino di ultima generazione (ROV), con capacità di navigazione e controllo, e dotato di una capsula di recupero in grado di ricondurre in superficie i sub in difficoltà, in un ambiente controllato e in totale sicurezza. Saipem sta anche lavorando con il cantiere navale Intermarine per il sistema di lancio e recupero dei droni sottomarini da un USV (Uncrewed Surface Vessel) per contromisure antimine, nell'ambito del programma di sviluppo dei nuovi cacciamine della Marina Militare Italiana. A Saipem è stato inoltre recentemente assegnato un progetto nell'ambito del PNRM (Piano Nazionale per la Ricerca Militare)

con l'obiettivo di sviluppare un sistema robotico sottomarino speciale (Hydrone-D) per l'identificazione e disattivazione di mine e altre attività di difesa (AWS e "seabed warfare").
La business line Energy Carriers continua a perseguire obiettivi relativi alla monetizzazione del gas naturale, ai relativi processi di decarbonizzazione e di evoluzione della transizione energetica, con un focus sul consolidamento e sviluppo dei processi e delle tecnologie. A tale riguardo è in corso un piano pluriennale per mantenere le tecnologie proprietarie ai massimi livelli di competitività.
Relativamente alla produzione di fertilizzanti ("Snamprogetti™ Urea Technology"), le attività in corso includono:
Proseguono gli sforzi nel settore del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la definizione di pacchetti di processo proprietari per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala, uno strumento flessibile anche per supportare nel prossimo futuro la mobilità sostenibile. In tale ambito le tecnologie proprietarie Liqueflex™ e Liqueflex™ N2 sono state progettate proprio per conformarsi all'attuale scenario di mercato. Svariate soluzioni innovative per ridurre le emissioni di CO2 degli impianti LNG di grande scala sono state inoltre brevettate al fine di aumentare la profittabilità sia di nuovi impianti di rigassificazione LNG che di impianti esistenti, tramite il recupero delle frigorie, minimizzando le emissioni e il consumo di potenza del terminale.
In campo LNG, Saipem ha brevettato un giunto telescopico, denominato "CASS", dal design innovativo, che permette l'assorbimento della contrazione termica delle linee in applicazioni criogeniche evitando la costruzione dei loop, e che consente un'ottimizzazione costante della posa delle tubazioni e una conseguente riduzione dei relativi costi di costruzione e dei costi di impianto in generale. L'innovativo giunto sfrutta il principio dei movimenti telescopici sostituendo i loop ed è applicabile a linee criogeniche, ma anche ad applicazioni a caldo. Saipem ha ulteriormente sviluppato tale soluzione e sta completando la sua qualifica con DNV nell'anno; il prossimo passaggio sarà l'installazione di un giunto direttamente in un impianto già operante.
Per quanto riguarda le tecnologie per i prodotti alto ottanici proseguono le attività di identificazione e studio di nuove possibili configurazioni dell'unità di eterificazione per ridurre l'intensità energetica dell'intero processo, dall'acquisizione all'esecuzione.
Come anticipato, la seconda parte del report si concentra sulle attività relative alla transizione energetica. Nel medio periodo, ponendosi come obiettivo la progressiva decarbonizzazione dell'energia e la riduzione delle emissioni complessive di anidride carbonica anche nei settori Hard-to-Abate, Saipem sta perseguendo diversificate attività nelle seguenti quattro principali direzioni:
RICERCA E SVILUPPO

Il carbonio è un elemento chiave di molte industrie, petrolchimica e raffinazione nel campo Oil&Gas, e altri settori "Hard-to-Abate" come l'acciaio, dove il carbonio è parte integrante di ogni varietà di prodotto, ma è anche mandatorio decarbonizzare cementifici, cartiere, impianti di trattamento rifiuti, ecc., industrie tutte ad alta intensità energetica.
Sebbene non si potrà ottenere un abbattimento totale della CO2, è importante trovare il miglior modo per limitarlo.
La nostra Società ha un solido portafoglio di competenze nella Cattura, Utilizzo e Stoccaggio della CO2 (CCUS), sia sui processi di cattura che per l'esperienza del trasporto di fluido su grandi distanze, sia nella conversione di CO2 a prodotti chimici che nel drilling per l'iniezione di CO2. Sono in atto sforzi diversificati per supportare i nostri clienti verso i loro obiettivi di decarbonizzazione e creazione di un modello industriale più sostenibile.
Abbiamo un'estesa esperienza in tutte le tecnologie commerciali di cattura CO2 grazie al solido background nelle tecnologie di processo (principalmente nel settore Ammoniaca/Urea e in raffineria, includendo la gasificazione di residui pesanti); a conferma di questo, nell'aprile 2023 Saipem e Mitsubishi Heavy Industries ("MHI") hanno firmato un accordo che consente a Saipem di utilizzare le consolidate tecnologie di MHI per la cattura della CO2 postcombustione nella realizzazione di progetti su larga scala.
Inoltre, Saipem e Valmet, azienda finlandese leader mondiale nello sviluppo e nella fornitura di tecnologie di processo, automazione e servizi, hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per sviluppare soluzioni congiunte per la decarbonizzazione delle industrie Hard-to-Abate. Le aziende collaboreranno per offrire soluzioni efficaci che combinino le tecnologie di Saipem per la gestione della CO2 con le unità di recupero del calore e di trattamento dei fumi progettate e prodotte da Valmet per i segmenti della cellulosa, della carta e dell'energia, offrendo così alternative integrate e flessibili ai loro clienti, sia per impianti esistenti che per quelli nuovi.
Allo stesso tempo stiamo sviluppando la nostra tecnologia "CO2 Solutions by Saipem", che può ridurre sia il costo che l'impatto ambientale per la cattura di CO2 post-combustione. La tecnologia si basa su un processo di assorbimento con una soluzione di carbonati attivata da un innovativo enzima proprietario, sviluppato per operare nelle condizioni di processo. La tecnologia è stata dimostrata su scala industriale nell'impianto dimostrativo di Saint Félicien (30 t di CO2 al giorno), in funzione in Québec.
Saipem ha inoltre un accordo di collaborazione con Novozymes, società leader nel biotech e specializzata nella produzione e ottimizzazione di enzimi, per migliorare la catena di produzione dell'enzima.
Saipem ha completato l'industrializzazione di Bluenzime, un sistema modulare per la cattura di CO2 postcombustione utilizzando la tecnologia CO2 Solutions, in modo da fornire ai clienti una soluzione compatta ed efficace con un ridotto "time-to-market". Il primo prodotto industrializzato della linea è Bluenzime 200, con una capacità nominale di cattura di 200 t di CO2 al giorno. Bluenzime è un sistema plug & play sviluppato per diversi settori industriali, sia Oil&Gas, sia Hard-to-Abate; il prodotto è applicato a emissioni da post-combustione di nuovi impianti o anche preesistenti.
Infine, il progetto di cattura della CO2 condotto da Saipem a Saint Félicien in Canada è stato premiato durante la COP28 come "Energy Transition Changemaker", iniziativa per promuovere la collaborazione del settore privato nella realizzazione di progetti di decarbonizzazione innovativi, e scalabili a livello globale, che aiutino ad accelerare la transizione energetica. L'impianto di Saint Félicien è collegato a una serra che entro l'aprile 2024 utilizzerà la CO2 catturata per aumentare le rese agricole, dimostrando un approccio circolare.
Saipem sta partecipando attivamente al progetto di innovazione "ACCSESS", finanziato dalla Comunità Europea nell'ambito del programma Horizon 2020, che è iniziato nel 2021 e coinvolge 18 partner europei, e che sta dimostrando la possibilità di cattura della CO2 da effluenti gassosi provenienti da diverse industrie Hard-to-Abate come cartiere, cementifici e impianti di trattamento rifiuti.
Un impianto pilota di 2 t di CO2 al giorno, originariamente concepito per la tecnologia tradizionale ad ammine, è stato modificato durante il 2022 per operare con la tecnologia CO2 Solutions. L'impianto pilota è stato operato con successo con tale tecnologia nell'impianto di termovalorizzazione di Hafslund Oslo Celsio a Klemetsrud, segnando il primo importante traguardo del progetto ACCSESS. Dopo il completamento della campagna di test a Klemetsrud, il pilota è stato poi trasferito al Technology Center di Mongstad per l'integrazione con un'innovativa unità compatta di assorbimento (Rotating Packed Bed "RPB") sviluppata da Prospin e realizzata da Proceler. Questa seconda campagna di test ha dimostrato l'efficacia della soluzione "RPB" applicata alla tecnologia CO2 Solutions. Il pilota è stato ulteriormente trasferito in Svezia presso la cartiera Stora Enso kraft a Skutskär dove a inizio 2024 si inizierà una campagna di test di cattura di CO2 della durata di sei mesi. Seguirà, sempre nel 2024, un'ulteriore campagna di test presso il cementificio Heidelberg a Górażdże (Polonia).

Nel 2023 Saipem ha inoltre presentato domanda per il progetto di innovazione "COREu", finanziato dalla Comunità Europea nell'ambito del programma Horizon Europe. Il progetto è stato accettato e nel dicembre 2023 è stato firmato il relativo Grant Agreement (è uno dei più grandi progetti finanziati nell'ambito di tale Programma).
Il progetto COREu, sempre coordinato da Sintef, partirà nel 2024 e avrà una durata di 5 anni, e mira a dimostrare le tecnologie chiave per l'intera catena del valore CCS, a supporto dello sviluppo dei collegamenti tra gli emettitori di CO2 con i siti di stoccaggio nell'Europa centro-orientale.
Lo scopo di Saipem in tale progetto è significativo. Contribuiremo a migliorare i modelli di progettazione per le reti di trasporto della CO2 e a sviluppare tecnologie per lo stoccaggio sicuro a lungo termine della CO2 iniettata.
Saipem è inoltre attiva e concentrata sull'identificazione di tutte le possibili opportunità e tecnologie per il riuso della CO2, nell'immediato e in prospettiva, per supportare i clienti con soluzioni locali di valorizzazione dell'anidride carbonica, specialmente laddove non sono disponibili infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio.
Inoltre, l'azienda migliora ulteriormente le proprie conoscenze per il trasporto di CO2. Per esempio, dopo aver completato il FEED del progetto Northern Lights, è stata condotta una collaborazione con l'Università di Ancona per valutare gli impatti della presenza di impurità sulla fluidodinamica delle condotte di CO2 e rivedere i metodi di rilevamento delle perdite per il trasporto onshore. Sono stati avviati studi di ricerca e sviluppo finanziati da Exxon per studiare i Livelli di Maturità Tecnologica di tutti i componenti e gli equipment presenti nei sistemi sottomarini di trasporto della CO2 da terra al pozzo. È in corso l'analisi sull'applicabilità del materiale polimerico nei sistemi di tubazioni, anche grazie alla partecipazione di Saipem al progetto finanziato europeo "CO2 EPOC", un progetto di ricerca e sviluppo guidato da SINTEF (Norvegia) e promosso da Equinor e Total. Inoltre sono in corso altre iniziative come un progetto preliminare di una nave per il trasporto della CO2 liquefatta da parte della nostra consociata norvegese Moss Maritime con l'obiettivo di raccogliere e immagazzinare la CO2 da varie fonti industriali.
Al fine di supportare i clienti nei loro programmi verso il Net-Zero, Saipem ha sviluppato specifici servizi di decarbonizzazione, sia per la struttura del cliente che per i propri prodotti lungo la filiera di produzione:
Saipem continua a investire nel mercato dell'eolico offshore, sia su soluzioni a fondazioni fisse che flottanti.
Per quanto riguarda le soluzioni a fondazioni fisse, Saipem ha raggiunto risultati chiave con le campagne di installazione nei progetti Seagreen, Formosa, Fecamp e St. Brieuc, e prosegue nello sviluppo di un nuovo concetto di fondazione in più moduli destinata alle medie profondità (50-80 m) e a turbine eoliche fino a 20 MW, ampliando così il portafoglio di prodotti che possiamo offrire in questo segmento.
Saipem sta anche partecipando a un JIP, guidato da DNV, sul danneggiamento prematuro delle connessioni a base cementizia.
Nel campo dell'eolico flottante, abbiamo avanzato lo sviluppo dei due nostri concetti, "STAR1", semisommergibile, e HexaFloat™, dal disegno pendolare, per offrire una soluzione sempre ottimale per i nostri clienti.
Saipem ha aggiunto nel 2021 al proprio portafoglio tecnologico la soluzione nominata "STAR1", con una base semisommergibile a tre colonne con la turbina in posizione centrale. Durante il 2023 Saipem ha completato la progettazione e l'ottimizzazione strutturale di STAR1 per le future turbine commerciali da 15 MW con il fine di ridurre i pesi delle strutture e i costi di fabbricazione per migliorare la competitività della soluzione flottante rispetto a quella a fondazioni fisse; sono anche state studiate connessioni innovative fra le colonne e sono stati validati arrangiamenti strutturali per condizioni di mare tempestoso.
L'altra tecnologia è HexaFloat™, pendolare su base esagonale e adatta per l'impiego in acque profonde e caratterizzate da venti forti, situazione tipicamente non adatta a fondazioni fisse; in conseguenza della particolare situazione di congiuntura del mercato dell'eolico offshore, si è deciso per il momento di rallentare lo sviluppo della tecnologia, che ha già raggiunto un TRL 5, attendendo tempi più maturi per un suo completo sviluppo.
Dopo aver svolto Il progetto FLOATECH, finanziato dalla Comunità Europea all'interno del programma Horizon 2020, nel 2023 Saipem ha inoltre presentato domanda per il progetto di innovazione FLOATFARM, finanziato dalla Comunità Europea nell'ambito del programma Horizon Europe. Il progetto è stato accettato e nel dicembre 2023 è stato firmato il relativo Grant Agreement; il progetto mira a far avanzare significativamente la maturità e la

competitività della tecnologica eolica flottante e avremo l'occasione di migliorare ulteriormente la maturità tecnologica di STAR1.
Oltre a questi sviluppi, particolare focalizzazione è stata posta sul continuo sviluppo della catena di calcolo per l'efficiente progettazione di strutture eoliche galleggianti. Inoltre, un particolare sforzo è stato dedicato all'ottimizzazione della sequenza di fabbricazione, che ha portato al lancio nel 2023 del JIP denominato RECIF, con il supporto delle organizzazioni francesi ADEME e CORIMER (Consiglio di Orientamento per la Ricerca e l'Innovazione del settore industriale marino francese), e il cui obiettivo è lo sviluppo di specifici blocchi per l'ottimizzazione della fabbricazione.
Saipem è anche impegnata nello sviluppo di sottostazioni flottanti in collaborazione con Siemens Energy, sviluppando una progettazione concettuale di una sottostazione elettrica flottante da 500 MW in corrente alternata ad alto voltaggio. È stata completata una tipica progettazione di una sottostazione flottante che ha ottenuto una certificazione di fattibilità da DNV. La progettazione della sottostazione galleggiante è progredita nel 2023 mirando all'ottimizzazione dei costi e alla minimizzazione del rischio per questi nuovi complessi progetti, dalla fase di progettazione, alla fabbricazione, all'installazione.
Saipem sta sviluppando diverse altre iniziative di innovazione nel campo delle energie rinnovabili:
Saipem può offrire competenza e capacità di concepire, sviluppare ed eseguire impianti industriali basati su tecnologie a idrogeno verde e blu, dove l'idrogeno può essere utilizzato sia come materia prima, sia per settori Hard-to-Abate dove l'elettrificazione non è praticabile, sia come vettore energetico per veicoli pesanti, trasporto ferroviario e marittimo. In generale, le tecnologie legate all'idrogeno rispondono anche alla necessità di un sistema energetico resiliente in grado di integrare fonti rinnovabili variabili garantendo flessibilità e sicurezza di approvvigionamento. Ciò si traduce in un aumento dell'interesse per l'idrogeno verde, per ottenere l'integrazione tra settori industriali contigui. Saipem è in grado di offrire soluzioni industriali costituite da impianti di elettrolisi su larga scala per applicazioni industriali ibride, incluse quelle dei progetti green ammonia e green hydrogen valley.
In particolare, nel novembre 2023, l'ingresso di Sosteneo (Generali Investments) in Alboran Hydrogen Brindisi Srl a fianco di Edison (il principale azionista industriale) e Saipem è un passo fondamentale nello sviluppo della più grande Hydrogen Valley italiana per accelerare la diffusione dell'idrogeno come parte del mix energetico nazionale e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica europei e italiani entro il 2050.
Il progetto Puglia Green Hydrogen Valley mira a costruire due impianti di produzione di idrogeno verde in Italia, a Brindisi e Taranto, per una capacità totale di 160 MW e alimentati da energia elettrica rinnovabile fornita da impianti fotovoltaici dedicati da 260 MW e dalla rete elettrica tramite accordi di acquisto di energia verde. I due impianti produrranno fino a 260 milioni di metri cubi di idrogeno rinnovabile all'anno e 190.000 tonnellate di riduzione delle emissioni di CO2. L'idrogeno verde prodotto sarà trasportato agli utenti finali attraverso un gasdotto convertito a 100% idrogeno puro e una nuova rete di connessione ausiliaria, contribuendo alla decarbonizzazione dei vicini siti industriali di Brindisi (tra cui l'industria petrolchimica e le centrali elettriche) e Taranto (tra cui industrie ad alta intensità energetica come un grande impianto siderurgico e raffinerie), combinando diverse applicazioni di H2 in un ecosistema H2 integrato.
Il progetto è stato proposto al bando di finanziamento europeo IPCEI (Important Projects of Common European Interest); al momento Saipem assieme ai suoi partner ha concluso il processo durato due anni di richieste di informazioni da parte della DG Comp dell'UE e del Ministero italiano del MIMIT.
In sinergia con la cattura della CO2, l'idrogeno verde è un fattore abilitante nelle catene di valore della chimica verde e degli e-fuel, e sono in corso diversi progetti e iniziative soprattutto in Europa, Stati Uniti e Australia con capacità che vanno da 50 a 500 MW.
Per rispondere al mercato e stimolare la domanda, Saipem ha firmato un protocollo d'intesa con un importante fornitore di tecnologie elettrolitiche sia alcaline che PEM e sta per essere finalizzato un progetto di industrializzazione interna per un impianto di produzione di idrogeno verde da 100 MW.
Nel settore delle infrastrutture Saipem è anche fortemente coinvolta nello sviluppo di condotte onshore e offshore per il trasporto sia 100% idrogeno che miscelato con il gas naturale, e sta conducendo diversi studi nelle aree del Mediterraneo e del Mare del Nord. Sono in corso diverse altre iniziative, come lo studio di fattibilità per il trasporto di gasdotti di NH3 del progetto Fluxys (TSO belga) e lo studio di fattibilità di Nordion-GasGrid per un nuovo gasdotto di idrogeno puro. Saipem ha ottenuto la dichiarazione di "Approval in Principle" (AIP) dal RINA con

riferimento alla metodologia Saipem di valutazione della performance di materiali metallici e relative saldature per la realizzazione di condotte sottomarine per il trasporto di idrogeno. Inoltre, Saipem è coinvolta nella progettazione di navi per il trasporto di idrogeno liquefatto attraverso Moss Maritime, che ha ottenuto un AIP da DNV per il progetto di un sistema di contenimento dell'idrogeno liquefatto (LH2).
Il panorama energetico guida Saipem a guardare con sempre maggiore interesse alle tecnologie di produzione di fuel a bassa emissione di carbonio, siano essi liquidi (biofuel, ammoniaca e liquidi idrocarburici sintetici) o gassosi (biogas, idrogeno, metano sintetico e bio-metano). Seppure attualmente i combustibili a basse emissioni soddisfino solo una piccola percentuale della domanda energetica globale, saranno fondamentali per decarbonizzare il trasporto a lunga distanza e parti dell'industria pesante.
In tale quadro Saipem è coinvolta, in cooperazione con Versalis, nella promozione della tecnologia PROESA® usata per la produzione sostenibile di bio-etanolo e derivati chimici da biomasse lignocellulosiche. In aggiunta, Saipem è coinvolta in diverse iniziative commerciali per la produzione di combustibili sintetici, come il metano sintetico, e-SAF (Sustainable Aviation Fuel), e-nafta ed e-metanolo, valutando la tecnologia e i relativi rischi e opportunità tecnologici. Un contratto FEED è in fase di sviluppo per la produzione di un impianto di metano sintetico in Nord Europa. Le caratteristiche di questo progetto sono:
Altri progetti di produzione di combustibili sintetici sono pronti per iniziare nel 2024. Allo stesso tempo Saipem continua a studiare i mercati e analizzare il panorama tecnologico mondiale per le tecnologie di conversione della biomassa in termini di:
L'interesse si estende alla conversione dei prodotti come intermedi per la produzione di chemical, bio-prodotti o carburanti alternativi nell'ottica di entrare nel mercato per l'intera catena del valore.
Saipem porta avanti progetti anche per la riconversione delle raffinerie, in particolare per la produzione di renewable diesel e SAF a partire da oli esausti anche in integrazione a colture energetiche non in contrasto con la catena alimentare. Nell'ambito di questi progetti Saipem è generalmente coinvolta come contrattore ma supporta anche i clienti nel consolidamento tecnologico.
Nell'ambito dell'economia circolare, un asset importante per Saipem è costituito dallo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento sostenibile di rifiuti plastici con la conseguente valorizzazione in prodotti a valore aggiunto. In tale ambito Saipem promuove modelli industriali circolari per i rifiuti plastici, valutando partnership con consorzi collettori, fornitori di tecnologie e utilizzatori finali, allo scopo di costruire un modello di processo olistico per il recupero e conversione chimica.
In questo quadro, Saipem e Quantafuel ASA hanno firmato un MoU per collaborare all'industrializzazione e alla costruzione di impianti industriali di riciclo chimico di rifiuti plastici. Questo consente a Saipem di commercializzare e realizzare a livello globale, con la licenza della tecnologia di pirolisi Quantafuel che converte i rifiuti plastici solidi in prodotti liquidi o gassosi riutilizzabili come combustibili o materie chimiche per il riciclo delle materie plastiche.
Nel campo della depolimerizzazione Saipem e Garbo, azienda chimica italiana, hanno sottoscritto un accordo per il supporto all'industrializzazione, lo sviluppo e la commercializzazione a livello globale di una nuova tecnologia per il riciclo delle plastiche. Si tratta di ChemPET, una tecnologia di depolimerizzazione di cui Garbo è proprietaria, che consente di convertire i rifiuti plastici di polietilene tereftalato, comunemente noto come PET, in nuovo PET chimicamente riciclato con la stessa qualità del PET fossile vergine e quindi di alto valore per l'industria chimica e alimentare. L'accordo prevede, inoltre, la collaborazione tra Saipem e Garbo per la realizzazione su scala industriale di un impianto di riciclo chimico del PET in Italia.
Saipem, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha sviluppato un approccio "first of kind" per identificare, valutare e gestire i rischi di natura tecnologica in progetti complessi. Questa metodologia si aggiunge alla metodologia "TechInnoValue", sempre sviluppata con il Politecnico di Milano, per tracciare e misurare il valore creato dall'innovazione tecnologica, applicata nell'esecuzione dei progetti, in relazione allo sviluppo sostenibile del business e in linea con gli obiettivi ESG aziendali.
Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico, Saipem ha depositato 19 nuove domande di brevetto nel 2023.

Nell'ambito della definizione e governo del Sistema di Gestione per la Qualità, di seguito le principali attività svolte nel 2023:
In un ambiente lavorativo in evoluzione, l'abilità di essere flessibili diventa un requisito cruciale per poter competere con maggiore efficacia sul mercato del lavoro.
Nel 2023 Saipem ha mantenuto in Italia e in Francia un'alternanza tra lavoro in presenza e in modalità agile, puntando al rafforzamento di comportamenti e atteggiamenti di promozione del work-life balance e di responsabilizzazione delle proprie risorse.
Ha quindi intrapreso azioni gestionali di ricerca della massimizzazione della flessibilità operativa e di efficacia dei processi aziendali attraverso l'utilizzo sinergico delle tecnologie e della digitalizzazione.

Il rilancio societario di Saipem, avviato nel 2022, prevede investimenti sulle competenze chiave per mantenere alto il presidio del know-how aziendale. È stato in primis avviato un intenso piano di recruiting, in particolare per Saipem India Projects Ltd, Saipem SpA e Saipem SA, e retention delle risorse chiave, approvato e avviato nei primi mesi del 2023.
Sono state adottate misure volte, inoltre, a trattenere le competenze critiche per Saipem e realizzati interventi sulla motivazione e il livello di coinvolgimento del personale espatriato attraverso l'introduzione di strumenti maggiormente flessibili e politiche a supporto dell'assegnazione internazionali, allo scopo di poter offrire un pacchetto di espatrio competitivo sul mercato. In quest'ottica, negli Emirati Arabi Uniti e Qatar, aree particolarmente rilevanti, sia in termini attuali che prospettici per le attività operative societarie, è stata introdotta la Total Cash Allowance, al fine di offrire all'espatriato una soluzione caratterizzata da maggiore flessibilità.
A dimostrazione di quanto le competenze chiave siano fattore abilitante per affrontare la fase di rinnovamento in atto, Saipem ha aderito al bando Fondo Nuove Competenze, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito del PNRR, che ha consentito l'erogazione di 450 sessioni formative su temi critici per Saipem, quali la Digital e Green Transformation, destinate a una platea complessiva di oltre 3.000 risorse Saipem SpA nel periodo compreso tra luglio e novembre 2023 per un totale di circa 230.000 ore di formazione erogata.
Nel corso del 2023 è proseguito inoltre il programma di re-engineering dei processi HR, anche attraverso l'implementazione del nuovo Human Capital Management System che, grazie a una gestione integrata e ottimizzata dei dati, pone l'Employee Experience al centro dei processi HR.
Nel corso dell'ultimo trimestre del 2023 è stata finalizzata la prima wave di rilascio dei moduli Core HR, Learning, Performance and Skills Evaluation.
Al fine di supportare le strutture Risorse Umane di Saipem SpA, delle sue branch e società consociate nel comprendere e accogliere la nuova modalità di gestione dei processi, è stata programmata e implementata un'importante campagna di comunicazione, change management e formazione erogata localmente dai componenti facenti parte del team di progetto.
Nel corso degli ultimi due mesi del 2023 sono state avviate inoltre le attività di definizione di due ulteriori nuovi moduli relativi ai processi di recruiting, workforce planning, development e compensation che si concluderanno nel corso dell'anno 2024.
Infine, coerentemente con il Piano Strategico, volto al raggiungimento di un modello di business maggiormente focalizzato sui mercati e sulle attività core della Società, allo scopo di favorire il perseguimento degli obiettivi di rafforzamento finanziario e patrimoniale, nel corso del 2023, è proseguita l'operazione di cessione del business di perforazione a terra di Saipem in favore di KCA Deutag (KCAD). Nell'ambito dell'operazione, sono state cedute le attività in Kuwait a inizio 2023 ed è stato finalizzato il rilascio del personale locale e internazionale in Sud America. Si prevede che le residue attività drilling onshore saranno trasferite nel corso del 2024.
Inoltre, nel 2023 è stata finalizzata la cessione della società Sofresid Engineering SA e della Società ERSAI Caspian Contractor Llc.
| (unità) | Forza media 2023 | Forza media 2022 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 13.974 | 14.200 |
| Energy Carriers | 10.965 | 10.450 |
| Drilling Offshore | 2.515 | 2.105 |
| Drilling Onshore | 542 | 3.643 |
| Funzioni di staff | 1.112 | 996 |
| Totale | 29.108 | 31.394 |
| Italiani | 5.347 | 5.496 |
| Altre nazionalità | 23.761 | 25.898 |
| Totale | 29.108 | 31.394 |
| Italiani a tempo indeterminato | 5.316 | 5.478 |
| Italiani a tempo determinato | 31 | 18 |
| Totale | 5.347 | 5.496 |
| (unità) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Numero di dipendenti | 28.756 | 29.529 |
| Numero di ingegneri | 5.689 | 5.499 |

La Politica sulla remunerazione 2023 definisce strumenti retributivi volti ad accompagnare il percorso strategico intrapreso da Saipem, al fine di raggiungere gli importanti obiettivi dell'attuale Piano Strategico e promuovere la missione e i valori aziendali.
La Politica è stata delineata in coerenza con il modello di governance adottato e in compliance con quanto previsto dal Testo Unico della Finanza (TUF), dal Regolamento Emittenti Consob e dal Codice di Corporate Governance, con lo scopo di allineare gli interessi del management con quelli degli azionisti e di tutti gli stakeholder e di creare valore sostenibile nel medio-lungo periodo. È inoltre volta a migliorare l'engagement, consolidare il commitment e assicurare la retention dei talenti, al fine di garantire la migliore esecuzione dei progetti in portafoglio e di quelli che verranno acquisiti. Infine, gli interventi adottati sono mirati sempre più a garantire l'applicazione del principio Equal Pay for Equal Work, con la finalità di ridurre la disparità salariale tra uomo e donna. Tale impegno è stato certificato, per la prima volta nel 2023, attraverso l'inclusione di Saipem nel Gender Equality Index (GEI) di Bloomberg, indice accreditato a livello internazionale per la misurazione della parità di genere in aziende quotate con capitalizzazione superiore al miliardo di dollari.
Le Linee Guida di Politica per il 2023 prevedono un nuovo Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine per il triennio 2023-2025 e la reintroduzione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine a base azionaria per il triennio 2023-2025.
Il nuovo Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine ha natura monetaria e, in un'ottica di attenzione al miglioramento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società, prevede un entry gate identificato nella Posizione Finanziaria Netta Adjusted di Saipem alla fine dell'anno 2023.
Il Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025, di tipo azionario, è stato strutturato in un'ottica di rafforzamento della partecipazione del management al rischio d'impresa e di massimizzazione degli sforzi per il miglioramento delle performance aziendali. L'impianto della remunerazione variabile così definito è collegato a obiettivi economico-finanziari coerenti con il Piano Strategico, oltre che con le priorità del 2023, e prevede un peso significativo e crescente della componente ESG in entrambi i piani. In particolare, gli indicatori ESG sono stati individuati in coerenza con il Piano di Sostenibilità Saipem, identificando obiettivi quantitativi e misurabili relativi a tematiche di Sicurezza, Ambiente, Diversity & Inclusion, Anticorruzione, Business Integrity e People Management.
Nel corso del 2023 è stato eseguito il deployment degli obiettivi societari 2023 relativi ai Piani di Incentivazione Variabile di Breve Termine secondo una logica top-down su tutta la popolazione manageriale, ed è stato implementato il processo di verifica e monitoraggio di tali obiettivi.
La Politica sulla remunerazione 2023 è dettagliatamente descritta nella prima sezione della "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2023" ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 14 marzo 2023; successivamente è stata sottoposta al voto vincolante da parte dell'Assemblea degli Azionisti in data 3 maggio 2023, registrando una percentuale di voti favorevoli pari al 97,75%.
A seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni del management, la Società ha riconosciuto l'Incentivo Variabile di Breve Termine 2022 come previsto dalla Politica sulla remunerazione, procedendo all'erogazione del 60% dell'incentivo e deliberando il differimento del restante 40% per un periodo biennale, il cui importo effettivamente erogato sarà determinato in relazione all'andamento del prezzo medio di negoziazione del titolo Saipem nel periodo di differimento.
Relativamente all'Incentivazione Variabile di Lungo Termine, alla luce del mancato raggiungimento della soglia minima di performance degli indicatori, il Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2019-2021, con riferimento all'attribuzione 2020, non si è attivato. A luglio 2023 è invece scaduto il periodo di co-investimento per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche relativamente all'attribuzione 2018 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018, le cui azioni erano state assegnate per il 75% nel 2021.
Come riportato nelle Linee Guida di Politica sulla remunerazione 2023, Saipem ha dato inoltre attuazione alla prima attribuzione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine a base azionaria rivolto alle risorse manageriali per il triennio 2023-2025. Il Piano prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem SpA (performance share) a fronte del conseguimento di specifici indicatori di performance, misurate al termine del triennio di riferimento sulla base di due obiettivi di business (EBITDA Adjusted cumulato dei tre anni e ROAIC Adjusted medio), di un obiettivo collegato all'andamento del titolo Saipem (Total Shareholder Return) rispetto a un Peer Group composto da aziende competitor (relative ai business Engineering & Construction e Drilling) e di obiettivi ESG.
Lo scenario macroeconomico a livello globale è stato caratterizzato nel 2023 da un aumento sia del tasso di inflazione nella maggior parte delle economie, sia dei prezzi dell'energia e dei beni di prima necessità dovuto al conflitto in Ucraina, a cui si aggiungono i numerosi impatti che la transizione energetica ha sul settore Oil&Gas. Le linee guida e strumenti della Politica Retributiva 2023 sono state indirizzate a premiare l'impegno profuso dalle

risorse che, in un contesto così sfidante, assicurano il raggiungimento degli obiettivi societari, e a superare la stringente selettività della Politica precedente, applicata in ragione della manovra di rafforzamento del patrimonio finanziario e dell'importante programma di riduzione costi che hanno caratterizzato il 2022.
Per l'anno 2023, in cui si è assistito al rafforzamento del posizionamento competitivo di Saipem in varie aree geografiche e all'acquisizione di nuovi importanti ordini, la Politica di remunerazione per la popolazione non manageriale è stata volta alla retention delle risorse, in particolare in riferimento a risorse strategiche all'interno di specifici progetti, a giovani talenti e a persone con competenze critiche. Sono state inoltre portate avanti iniziative di promozione della parità di genere in termini retributivi e di allineamento della remunerazione ai trend emergenti nei singoli mercati locali, anche attraverso nuovi strumenti di compensation, volti a garantire flessibilità e tempestività nel riconoscimento del contributo fornito, nonché assicurare maggiore competitività delle retribuzioni rispetto al mercato del lavoro.
Inoltre, al fine di migliorare i tassi di retention, Saipem sta consolidando la propria offerta remunerativa in un'ottica di Total Reward, predisponendo linee guida a livello di gruppo nella gestione dei benefit e del welfare, ampliando e integrando i servizi offerti per garantire un crescente equilibrio tra obiettivi societari ed engagement e benessere dei dipendenti.
Gli attacchi informatici sono una minaccia crescente per la fragile economia globale, come sottolineato dal World Economic Forum Annual Meeting 2023. La sicurezza informatica è pertanto un pilastro importante della Funzione Sicurezza.
Il rischio connesso alle tematiche di Cyber Security, pur mostrando un trend in continuo aumento per il settore merceologico di riferimento, viene considerato tuttora stabile in virtù dei presidi implementati e costantemente integrati a protezione del perimetro aziendale, che garantiscono l'assenza di incidenti critici dal 2018.
Il mantenimento della certificazione secondo lo standard ISO/IEC 27001 per le attività di "cyber security event monitoring and incident management" è divenuto uno degli elementi di valutazione chiave considerati nella composizione dell'indice azionario di sostenibilità Dow Jones Sustainability Index.
Il rischio cyber risk & leakage of information è stabile.
Saipem ha registrato "0" casi di incidenti critici e limitati casi (6) di infezione tramite malware di singoli dispositivi di lavoro (Laptop) nel corso del terzo trimestre 2023; i diversi eventi, sia singolarmente sia nel loro complesso, non hanno generato impatti su altri sistemi aziendali e i dispositivi sono stati bonificati senza ulteriori conseguenze.
Le minacce immediate sono mitigate attraverso solidi protocolli di sicurezza e di governance. Negli ultimi anni Saipem ha adottato un approccio integrato alla sicurezza fisica e cyber, implementando un modello di cyber security seguendo le indicazioni del Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection (FNCS) e della Direttiva UE Network and Information Security (NIS).
Nel 2022 è stato avviato il programma di sicurezza delle informazioni e gestione dei dati, di durata triennale, composto dai seguenti progetti:
È in corso di implementazione un nuovo strumento di vendor management, che prevede una lista di requisiti minimi alla quale tutti i fornitori dovranno dare riscontro in modalità digitale.
Saipem operando a livello globale nel business di attività di perforazione e installazioni offshore deve adempiere anche agli obblighi derivanti dalla Risoluzione MSC.428 (98) "Maritime Cyber Risk Management in Safety Management Systems" dell'International Maritime Organization (IMO) del 2017, entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2021. Tale norma prevede che la valutazione del rischio informatico debba rientrare tra gli obiettivi del Codice ISM (Information Security Management), considerato che tale rischio rientra tra quelli che possono impattare sulla sicurezza della nave, del personale e dell'ambiente.

È stato pertanto predisposto un processo di cyber risk assessment a bordo dei mezzi navali che è parte integrante del Safety Management System on board - SMS.
Il piano di azioni in corso per la parte cyber è il seguente:
Il corretto funzionamento del Modello di Security di Saipem è costantemente monitorato e la funzione Security svolge internamente audit tecnici sulle funzioni di security aziendali periferiche, fino a livello di progetto, per verificare la compliance alle istruzioni e linee guida di security.

Nel corso del 2023 è proseguita l'attività di razionalizzazione dei costi e ottimizzazione degli investimenti in ambito Digital e Servizi ICT. Tale approccio direzionale è finalizzato a garantire una roadmap evolutiva bilanciata e sostenibile dal punto di vista economico e finanziario, ma in grado di supportare il business. In questo contesto globale si è massimizzato lo sforzo dell'azienda al fine di garantire lo sviluppo e l'adozione delle soluzioni digitali e il mantenimento di adeguati livelli di servizio in ambito ICT.
A supporto di tali indicazioni direzionali, nel 2023:
Rispetto alle principali iniziative avviate abbiamo:
L'area di sviluppo EPCI Integration è dedicata alla centralizzazione e standardizzazione dei dati provenienti da sistemi "verticali" dedicati alle singole funzioni e all'integrazione dei processi di lavoro, nell'ambito dei progetti EPCI. EPCI integration comprende due iniziative principali complementari.
La prima è la piattaforma di visualizzazione e collaborazione "EPiC" per la quale continua l'attività di supporto all'adozione delle applicazioni già industrializzate con particolare focus sull'implementazione di correzioni e nuove funzionalità richieste dagli stakeholder. Nuove versioni delle applicazioni rivolte alla Supply Chain, Management of Changes, Vendor Document Management e AWP (Advanced Work Package) sono in fase di rilascio ai progetti, mentre è iniziata la fase di sviluppo e integrazione di una Digital Control Tower e l'estensione di alcuni processi già esistenti per l'utilizzo con partner di joint venture.
La seconda è lo sviluppo della "EPC digital platform" che ha come obiettivo la standardizzazione e integrazione dei processi di ingegneria impiantistica e gestione dei materiali con i processi di supply chain e costruzione. Questa iniziativa è ancora nella fase di sviluppo e i test dei processi completi dovrebbero terminare entro il secondo trimestre del 2024.
Inoltre, per la fase Installation/Offshore Construction, si è continuata l'attività di sviluppo dell'Offshore Vessel Simulator, implementato anche per la nave Castorone a supporto delle operazioni del progetto Scarborough, del Vessel Reporting System (VRS) 2.0 e del Pipeline Productivity Tool (PPT) 2.0 – strumenti per il monitoraggio e analisi della produttività offshore – il cui rilascio in produzione è previsto per la prima metà del 2024.
In ambito digitalizzazione dei nostri asset, il programma di standardizzazione delle infrastrutture ICT e delle architetture Digital, che mira far convergere le risorse digital e ICT verso uno stesso disegno architetturale e verso una stessa capacità di performance, avviato a inizio del 2023, è stato completato. Questo permetterà a Saipem di poter adottare, per i propri asset, tutte le soluzioni digitali in fase di sviluppo e le nuove, siano esse standard di mercato o sviluppi tarati ad hoc sulle specificità delle operazioni. Consentirà, inoltre, di avere un disegno architetturale comune per tutte le soluzioni in ambito asset, garantendo una maggiore efficienza e un migliore controllo dei costi, sia nella fase di sviluppo che nella fase di adozione e gestione dei livelli di servizio.
Nel corso del 2023 abbiamo migliorato e continuato a implementare la nostra IoT e Data Platform, tenendo in conto le soluzioni verticali già presenti nel nostro portfolio tecnologico. In parallelo abbiamo avviato il piano di modernizzazione digitale della nostra flotta e la pianificazione delle soluzioni tecnologiche future, in grado di trasformare i processi tipici della gestione degli asset, migliorando il loro sfruttamento attraverso un maggior ricorso a decisioni guidate dai dati e dagli algoritmi implementati (e.g. manutenzione predittiva, remote assistance, dashboard operative).
Il paradigma su cui si basa tale programma di attività è di incrementare i livelli di governance sul dato generato dai nostri asset gestiti, utilizzando le tecniche di advanced analytics a supporto dei processi decisionali e del recupero

La piattaforma digitale consta di una componente cloud preposta alla raccolta centralizzata ed elaborazione di tutti i dati provenienti dai nostri asset, i quali sono dotati di una componente di "Edge Computing" installata a bordo al fine di ottimizzare la capacità computazionale e la trasmissione dei dati in condizioni non ottimali.
Ad oggi, tale componente risulta installata a bordo dei seguenti asset: Scarabeo 9, Saipem 7000, Castorone, Saipem 10000, FDS, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Perro Negro 7, FDS 2, Saipem 12000, Santorini, Scarabeo 8, Saipem Endeavour, Dehe, Castoro X, Castoro XII. Sono in corso, rispettivamente, un programma di industrializzazione per l'upgrade di alcune sue sub-componenti e il collegamento del modulo di acquisizione dati a sorgenti dato critiche e un processo di identificazione dei dati IoT di valore e delle tecnologie, che ne consentano un arricchimento con informazioni rilevanti e permettano la loro esposizione per utilizzo dal business.
In questo contesto siamo riusciti a ottenere un maggior livello di centralità e controllo dei nostri dati che ci ha dato l'opportunità di avviare un percorso di definizione della nuova Data Governance di Saipem. Tale percorso prevede, in parallelo, uno stream di iniziative in ambito Data Culture.
A dicembre 2023 risultano in fase di completamento le soluzioni digitali che indirizzano i seguenti ambiti di applicazione, per la linea di business Asset Based Services:
Sono state inoltre avviate iniziative relative alla valutazione dell'impiego di piattaforme digitali e autonome mobili in cantieri operativi e dell'impiego di smart wearables.
È stato avviato e portato avanti un altro stream mirato al rafforzamento della gestione della sicurezza a bordo, con il progressivo rilascio del permesso elettronico di lavoro per operare (e-permit to work) sui nostri asset navali. Si prevede di arrivare a copertura di tutta la flotta nel corso del 2024 e di estendere l'utilizzo agli yard terrestri. Sono state inoltre sperimentate e proposte ulteriori soluzioni di teleassistenza e telemedicina, aumentando la flessibilità per quanto riguarda la presenza offshore.
Altri sviluppi sono stati implementati sui primi asset di perforazione offshore per monitorare meglio le attività quotidiane e facilitare il sistema di gestione dei documenti, e sono state inoltre adottate nuove soluzioni per la gestione dell'integrità strutturale delle navi e l'ottimizzazione degli interventi di manutenzione.
Sono in fase di scouting le tecnologie e i casi d'uso di valore per l'utilizzo dell'additive manufacturing nei processi di approvvigionamento di spare part.
È stata avviata un'attività di valutazione di tecnologie in ambito HSE per il miglioramento della sicurezza a bordo, come ad esempio gli Smart DPI/PPE.
In ambito Corporate abbiamo avviato e, in diversi casi, portato a compimento, e in fase di adozione diverse iniziative digitali, tra cui ricordiamo:

Risultano in corso le attività di sviluppo, test e adozione di diverse iniziative in molteplici ambiti, ad esempio:
Risulta opportuno sottolineare che, nel complesso contesto di mercato, è stato possibile garantire la continuità delle iniziative di trasformazione digitale e di conoscere e apprezzare i nuovi modi di lavorare da remoto.
Prosegue il percorso di evoluzione e trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es., applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture dati); tale iniziativa si conferma un abilitatore chiave del programma che pone al centro la valorizzazione del dato.
In particolare, sono stati portati in produzione i nuovi ambienti di gestioni container sia in cloud che a bordo dei mezzi navali (Kubernetes) ed è stata consolidata l'adozione della metodologia low-code. Si è proceduto a focalizzarsi sulle tematiche di Machine Learning e DevOps. Si sono intrapresi i primi test per un utilizzo enterprise delle nuove tecnologie di chatbot integrati con intelligenza artificiale (ChatGPT e CoPilot).
Sono stati portati a termine gli studi a fondamento dell'attività di catalogazione delle sorgenti dati, del loro governo e del supporto al consumo autonomo (self-service) dei dati a scopo analisi.
In area infrastrutturale sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con il quale sono state indirizzate numerose aree di analisi tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.
In ambito cyber security è stato avviato il programma pluriennale di iniziative volte a migliorare ulteriormente la postura di sicurezza aziendale. Sono stati individuati 6 stream progettuali per la gestione delle identità digitali, la protezione della navigazione Internet anche quando effettuata fuori dal perimetro aziendale, la sicurezza dei sistemi OT presenti sui nostri mezzi navali, la segmentazione della rete di comunicazione Saipem, la governance e classificazione dei dati non strutturati e la gestione delle utenze privilegiate.
Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario.

Saipem SpA adotta il modello di amministrazione e controllo tradizionale, composto da:
Tenuto conto delle raccomandazioni e dei principi contenuti nel Codice di Corporate Governance, con delibera del 18 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha istituito al proprio interno i seguenti Comitati con funzioni istruttorie, propositive e consultive: il Comitato Remunerazione e Nomine, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Parti Correlate e il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance.
Il Consiglio di Amministrazione e ciascun Comitato sono dotati di un proprio regolamento che ne disciplina, in particolare, la composizione, i compiti e il funzionamento.
Il sistema di governo di Saipem si fonda sulle migliori pratiche diffuse internazionalmente in materia e, in particolare, sui principi inclusi nel Codice di Corporate Governance, cui la Società ha aderito in data 17 dicembre 2020, nonché sulle disposizioni applicabili incluse nel quadro normativo di riferimento emanato dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob).
Nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023" (di seguito "Relazione") è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA. La Relazione, redatta ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione il 12 marzo 2024, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Governance".
La Relazione è stata redatta secondo i criteri contenuti nel "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari - X Edizione (gennaio 2022)" di Borsa Italiana SpA, avendo dunque cura di fornire, coerentemente con la peculiarità dell'attività e scopi sociali, informazioni corrette, esaustive ed efficaci, corrispondenti a quelle che il mercato richiede.
All'interno della Relazione sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira, le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione ai principi espressi dal Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance, nonché una sintesi delle principali considerazioni emerse dall'analisi e discussione dell'annuale lettera del Presidente del Comitato Italiano per la Corporate Governance, trasmessa a tutte le società quotate italiane in data 18 dicembre 2023, contenente la "Relazione 2023 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate - 11° rapporto sull'applicazione del codice di autodisciplina" e le raccomandazioni relativamente al 2024.
La Relazione contiene una descrizione dettagliata sul funzionamento e sulla composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, anche alla luce delle politiche di diversity adottate da Saipem e alla parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate, includendo altresì l'illustrazione dei ruoli, delle responsabilità e delle competenze attribuite agli organi di amministrazione e controllo della Società. La Relazione illustra inoltre le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Nella Relazione si dà altresì atto dell'adozione da parte di Saipem SpA: (i) della Management System Guideline in materia di "Operazioni con Parti Correlate e Soggetti di Interesse", che stabilisce i principi e le regole cui Saipem SpA e le società dalla stessa controllate devono attenersi al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate e con soggetti di interesse, di amministratori e sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche (DIRS) di Saipem, realizzate da Saipem o dalle società controllate da quest'ultima; (ii) della Management Systement Guideline "Market Abuse", che stabilisce i principi e le regole cui Saipem SpA e le società dalla stessa controllate devono attenersi nella gestione all'interno del Gruppo Saipem e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie riguardanti Saipem, con particolare riferimento alle informazioni rilevanti e alle informazioni privilegiate, l'istituzione, tenuta e aggiornamento dei Registri dei soggetti che hanno accesso alle predette informazioni, nonché l'identificazione dei soggetti rilevanti e le modalità di comunicazione delle operazioni effettuate, anche per interposta persona, su azioni emesse da Saipem o su altri strumenti finanziari a dette azioni collegati; (iii) della politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti e gli altri soggetti interessati, in linea con la Raccomandazione n. 3 del Codice di Corporate Governance, tenendo conto delle politiche di engagement adottate dagli investitori istituzionali e dai gestori di attivi.
Le suddette procedure sono disponibili sul sito internet di Saipem.
I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2024", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e all'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Governance" del sito internet della Società.

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Risk Management che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici e gestionali dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto e un rafforzamento della condivisione e della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
La struttura del sistema di controllo interno del Gruppo è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.
Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023", cui si rinvia.
Il modello di Risk Management Integrato prevede l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi d'impresa e la loro integrazione con i rischi a progetto individuati, aggiornati e gestiti dalle strutture di riferimento, ai fini della rappresentazione di insieme dell'esposizione societaria e delle criticità rilevate, contribuendo all'analisi del profilo di rischio aziendale.
La valutazione dei rischi è eseguita dal management attraverso sessioni di risk assessment, ovvero riunioni e workshop coordinati dalla funzione "Integrated Risk Management and Compliance", svolte su base semestrale. In particolare, viene effettuata per le aree di business e di staff e le società controllate strategicamente rilevanti, identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi. La valutazione dei rischi è finalizzata a identificare gli eventi di rischio che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia i cambiamenti del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento dell'ambiente esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), dell'industria di riferimento e dei competitor. Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale che si avvale di appositi indicatori di monitoraggio che misurano l'evoluzione del rischio e le relative attività di mitigazione.
Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business sia al settore in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Inoltre, partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità, particolare focus viene posto alle tematiche ESG (Environment Social Governance), la cui valutazione in termini di rischio risulta pertanto integrata nelle valutazioni complessive.
In particolare, per i rischi associati al clima viene poi effettuata una valutazione quantitativa della magnitudine (in termini finanziari) nell'orizzonte di piano, in accordo alle raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD).
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:
Maggiori dettagli sono presenti nella specifica sezione di "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario".
Per quanto concerne l'attuale situazione geopolitica, caratterizzata da molteplici fronti di conflitto, si segnala che: ≥ in relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi, non risultano attività residue e le relative relazioni contrattuali con i clienti sono arrivate a conclusione e
GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

correntemente in fase di formalizzazione, nel pieno rispetto della normativa comunitaria. Il Piano Strategico non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia;
≥ in relazione alle attività sul territorio israeliano, Saipem ha evacuato il proprio personale a seguito degli attacchi del 7 ottobre 2023 e ha successivamente ripristinato le attività, garantendo misure di sicurezza adeguate al contesto. Con riferimento agli attacchi e tentativi di abbordaggio verso navi commerciali in transito da/per il Canale di Suez, la Società segnala di avere attività offshore nel Mar Rosso, lontano dall'area interessata.
Sebbene la catena di approvvigionamento del Gruppo non comprenda fornitori diretti strategici e/o critici nei territori interessati dagli scontri, le attività operative di Saipem potrebbero risentire dell'eventuale peggioramento dello scenario geopolitico. Saipem si è dotata di tool specifici per monitorare e prevenire gli impatti sulla supply chain riconducibili alla disponibilità e volatilità dei prezzi delle commodity, dei servizi e dell'inflazione e includere formule ragionate di adeguamento prezzi in fase di preventivazione; tuttavia l'entità degli impatti sulle forniture, sia per i progetti in corso sia per le future iniziative, dipenderà dalla durata ed evoluzione delle situazioni di conflitto, particolarmente complesse e dinamiche dati i molti attori coinvolti.
Considerato quindi l'attuale contesto macroeconomico, influenzato da una combinazione di effetti geopolitici sopra descritti, inflazione e aumento dei tassi d'interesse, si segnala che i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza, sia per contratti lump-sum sia per servizi di perforazione, potrebbero variare rispetto agli importi stimati per effetto di: (i) variazioni del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, ecc.) e dei servizi (costo del lavoro, logistica, ecc.); (ii) aggravamento delle condizioni geopolitiche (incluse situazioni di guerra o disordini civili); (iii) ritardi nel processo di negoziazione dei nuovi contratti ed eventuale cancellazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri, nonché cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento; (iv) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento dei compensi contrattuali previsti a indennizzo della società per la cancellazione o sospensione di tali contratti; (v) pressione da parte dei clienti per rinegoziare le condizioni in essere; (vi) ritardi e difficoltà nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti di noleggio in essere relativi alla flotta di perforazione in mare.
L'eventuale peggioramento rispetto a quanto stimato del quadro economico complessivo potrebbe portare il Gruppo a effettuare svalutazioni di valore delle attività oggetto di impairment test, con effetti negativi rilevanti sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management. Nell'ambito della predisposizione del bilancio consolidato tali rischi sono stati valutati e, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato" per i procedimenti più significativi.
Il rischio liquidità è costantemente attenzionato poiché il business in cui il Gruppo opera è esposto al rischio di conseguire flussi di cassa e margini reddituali non congrui e non coerenti temporalmente (anche in relazione alle ipotesi di rimborso anticipato dei debiti) rispetto ai flussi di cassa in uscita e ai costi legati all'indebitamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale.
In aggiunta, la volatilità delle condizioni di mercato e l'instabilità dello scenario macroeconomico-geopolitico potrebbero determinare un deterioramento della posizione finanziaria dei clienti e dei partner coinvolti nell'esecuzione dei progetti esecutivi. Saipem è quindi esposta al rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte commerciale, ossia al rischio di ritardati e/o mancati incassi e di dover sopperire parzialmente o totalmente alle obbligazioni finanziarie dei partner.

Tali dinamiche potrebbero avere effetti negativi anche significativi sui flussi di cassa del Gruppo, causare il deterioramento del capitale circolante netto e della situazione economico-finanziaria, nonché determinare un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento e nei mercati finanziari.
Il Gruppo, infine, è esposto a rischi legati alla disponibilità delle garanzie bancarie necessarie alla presentazione delle offerte e all'esecuzione dei progetti, che potrebbero interessare sia Saipem sia i partner con cui essa partecipa alla realizzazione dei progetti.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari è basato su una Financial Risk Policy emanata centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione e periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del mercato in cui il Gruppo opera. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI. I principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti da Saipem sono ulteriormente dettagliati nella nota 3 "Criteri di valutazione - Gestione dei rischi finanziari" delle Note illustrative al bilancio consolidato.
In aggiunta, sin dalla fase negoziale, la Società discute con i clienti condizioni che la tutelino dal punto di vista dell'esposizione finanziaria (ad esempio, anticipi contrattuali, negoziazione performance bonds) e monitora i propri contratti (per esempio attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso una costante verifica e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) al fine di mantenere flussi di cassa positivi o neutri. Durante l'esecuzione del progetto la fluttuazione del capitale circolante netto è monitorata costantemente con un continuo coinvolgimento da parte del top management.
Il management è infine costantemente impegnato nel monitorare le evoluzioni dei mercati finanziari e nel rafforzare e incrementare le relazioni di partnership con istituzioni del settore finanziario e assicurativo, anche locali, per mitigare i rischi e ampliare le fonti di garanzie.
Saipem svolge una parte significativa delle proprie attività in Medio Oriente, nell'Africa Sub-sahariana e in America Latina, regioni caratterizzate da un basso grado di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, aumento del rischio terroristico potrebbero esporre il Gruppo e il suo patrimonio umano e materiale a potenziali danni, compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità di operare in condizioni economiche vantaggiose e richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici per assicurare, ove possibile nel rispetto delle policy aziendali, il proseguimento delle attività in corso in condizioni contestuali differenti da quelle previste originariamente. Tali piani di continuità potrebbero determinare aggravi di costi e ritardi e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in Paesi critici.
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia prima e la situazione di conflitto nell'area mediorientale poi, hanno provocato inoltre incertezze, tensioni e criticità nelle catene degli approvvigionamenti e nelle politiche energetiche dei Paesi occidentali. Sebbene le relative evoluzioni e impatti futuri siano ancora incerti e di difficile valutazione, l'intensificarsi delle ostilità, delle tensioni geopolitiche in atto e della guerra commerciale, ivi inclusa l'imposizione di sanzioni economiche internazionali crescenti, stanno portando inevitabilmente a ripercussioni negative anche significative sull'economia globale, internazionale e italiana, sull'andamento dei mercati finanziari e sul settore di attività della Società. Un rapido e imprevisto peggioramento degli scenari di rischio, sia onshore che offshore, potrebbe comportare impatti sulle operazioni e interruzioni nella catena di approvvigionamenti (supply chain), con conseguenze negative sulla continuità operativa del Gruppo.
Ulteriori rischi connessi all'attività in queste aree operative sono rappresentati da: (i) mancanza di un quadro legislativo stabile e incertezze sulla tutela dei diritti della compagnia straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato, incluso il rischio di espropriazioni e nazionalizzazioni; (ii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iii) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (iv) incrementi della fiscalità applicabile; (v) conflitti sociali interni che possono sfociare in atti di sabotaggio, attentati, violenze e accadimenti simili; (vi) atti di terrorismo, vandalismo o pirateria; (vii) mancanza o limitata copertura assicurativa per il rischio Paese, il rischio guerra e attacchi terroristici (con particolare riferimento alle operazioni in ambito onshore), in un mercato assicurativo caratterizzato da una fase di "hard market".
Saipem si avvale di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera e malgrado selezioni accuratamente i fornitori e conduca regolari attività di formazione e presidio, tali agenzie potrebbero comunque esporre il Gruppo a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security a loro assegnati.

Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche insorgenti nei Paesi in cui opera o intende investire, sia tramite risorse specializzate del Gruppo sia tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni. In particolare, nel corso dell'anno è stata monitorata la situazione del conflitto israelo-palestinese, oltre alle evoluzioni di altri fronti aperti (Russia/Ucraina, Cina/Taiwan) e del contesto politico, sociale ed economico dei Paesi d'interesse (Mozambico, Nigeria, Venezuela/Guyana, ecc.).
Saipem valuta l'esposizione a tali rischi attraverso un articolato modello di security ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che possano esporre l'azienda e il suo patrimonio (umano, materiale e reputazionale) a potenziali danni. In particolare, per ciascun Paese nel quale Saipem opera, viene effettuato un apposito monitoraggio volto ad analizzare la situazione sia da un punto di vista di security sia di andamento socioeconomico del Paese, in coordinamento con l'Unità di Crisi del Ministero Affari Esteri, al fine di verificare l'adeguatezza del Modello di Security adottato anche relativamente a tematiche connesse alla supply chain.
Nei casi in cui la capacità di operare nel Paese sia temporaneamente compromessa dall'emergere di situazioni di instabilità politica-sociale, viene valutata l'eventuale demobilizzazione dal sito al fine di proteggere il personale e i beni aziendali; una volta ripristinate le condizioni favorevoli viene pianificata la ripresa delle attività ordinarie, cercando di limitare l'interruzione di operatività e sempre nel rispetto della massima tutela delle condizioni di sicurezza.
Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse; inoltre, per un'adeguata gestione dei rischi aziendali, Saipem ha adottato come riferimento i principi e le linee guida fornite dallo standard internazionale ISO 31000.
Il Gruppo effettua regolari controlli sulle agenzie che forniscono i servizi di security e organizza attività di formazione specifiche al fine di evitare e prevenire violazioni dei diritti umani. Inoltre, per ridurre i rischi derivanti da interazioni con soggetti che operano nelle stesse aree, adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali finalizzato a mantenere il dialogo, consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socioeconomico delle aree in cui si localizzano le attività di progetto. Saipem pone attenzione massima nelle relazioni industriali nei Paesi in cui opera, rafforzando la comunicazione con il personale e con i sindacati, raggiungendo/ rinnovando specifici accordi con le parti sociali interessate.
Con riferimento alle sanzioni internazionali, Saipem monitora costantemente i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea e/o da entità extra-europee, sia nei confronti della Russia sia di altri Paesi soggetti a sanzioni, tra le quali: (i) sanzioni nel settore finanziario, per limitare l'accesso ai più importanti mercati dei capitali; (ii) sanzioni nel settore dell'energia, che introducono il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie essenziali utilizzate nel settore energetico; (iii) sanzioni nel settore tecnologico che impongono restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza.
Il Gruppo opera in Paesi caratterizzati dalla presenza di agenti biologici potenzialmente dannosi per la salute dei soggetti esposti. La situazione è estremamente variegata e mutevole nel tempo: in molti dei Paesi in cui Saipem opera o intende operare, si sono registrati focolai epidemici più o meno estesi sia di malattie già presenti sul territorio sia di malattie da importazione. Il personale del Gruppo è quindi potenzialmente esposto nello svolgimento delle proprie attività a malattie infettive.
Negli ultimi tre anni lo scenario epidemiologico è stato ulteriormente complicato dalla diffusione della pandemia da COVID-19. Nel corso del 2023 la situazione a livello globale ha mostrato un trend in diminuzione sia per quanto riguarda i casi in generale sia relativamente alle casistiche con sintomatologia grave. La fine dello stato di emergenza ha permesso il ritorno a una gestione dell'infezione che non richiedesse il ricorso a misure straordinarie; tuttavia, il perdurare della circolazione del virus SARS-COV 2 espone a un aumento della probabilità di mutazioni rendendo il virus una minaccia di sanità pubblica come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Eventuali focolai di malattie infettive, anche legati ai cambiamenti climatici e alla crescente invasione degli habitat naturali da parte dell'uomo, potrebbero rappresentare un rischio rilevante sia per gli impatti sulla salute del personale sia per possibili impatti indiretti sui risultati economico-finanziari e patrimoniali del Gruppo: interruzioni, rallentamento e aumento dei costi nell'esecuzione dei progetti e rinvio delle decisioni di investimento nei settori interessati, interruzioni nella catena di approvvigionamento, ritardo nei pagamenti dei clienti, aumento del rischio di contenzioso (relativo per esempio a contratti commerciali, materie giuslavoristiche e assicurative) e complessità del turnover delle risorse in funzione delle quarantene e delle restrizioni ai viaggi.

Attraverso l'analisi epidemiologica su fonti aperte e la raccolta dati sul territorio, Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'insorgere e l'evoluzione di tutte le malattie infettive nei Paesi di interesse e a implementare in maniera tempestiva le misure di prevenzione e risposta a eventi infettivi.
L'azienda conduce numerose campagne di sensibilizzazione rivolte al proprio personale al fine di aumentare la consapevolezza dei rischi e la conoscenza delle più efficaci misure di prevenzione. Sui siti operativi vengono effettuate regolari ispezioni igienico-sanitarie e vengono messi a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale e misure di vaccinoprofilassi e chemioprofilassi. I programmi di controllo delle malattie da vettori sono attivi presso tutti i siti a rischio. I protocolli di medicina del lavoro e il servizio di travel medicine rappresentano un efficace sistema di tutela della salute dei lavoratori e i contratti di evacuazione sanitaria costituiscono una garanzia di evacuazione sicura dei pazienti infetti.
Saipem è esposta al rischio legato alla volatilità dei prezzi delle commodity – ovvero le variazioni del costo delle materie prime come acciaio, nichel, rame, carburanti, ecc. – ma anche di beni e servizi utilizzati per l'esecuzione dei progetti. La dinamica di approvvigionamento è caratterizzata da una forte tensione nel mercato delle materie prime dovuta principalmente a uno sbilanciamento nel rapporto tra domanda e offerta e a una forte spinta inflattiva, a cui si aggiungono azioni speculative e di arbitraggio sui mercati. Materiali e beni acquistati dal Gruppo richiedono servizi di trasporto e stoccaggio per raggiungere i siti operativi e anch'essi possono essere soggetti a ritardi, limiti alla disponibilità e/o un aumento dei prezzi, soprattutto in periodi di elevata domanda e nel caso di interruzioni improvvise nella catena di approvvigionamenti. Inoltre, nel corso dell'esecuzione dei progetti, gli ordini verso i fornitori possono essere revisionati a causa di modifiche nello scopo di lavoro, nella data di completamento e consegna (per ritardi e/o accelerazioni) e ad aggiornamenti imprevisti della normativa locale, generando change order e claim verso Saipem.
Il Gruppo potrebbe non essere in grado di trasferire o condividere con i propri clienti gli aumenti di prezzo causati dalle dinamiche sopra descritte.
La ripresa dei mercati post-pandemia, unita all'incertezza generata dall'attuale situazione geopolitica, ha inoltre determinato la congestione di alcuni settori produttivi: i fornitori hanno difficoltà a rispondere alle richieste in termini di disponibilità delle materie prime, capacità produttiva e tempi di consegna e, in alcuni casi, sono diventati più selettivi rispetto alle iniziative da perseguire essendo impossibilitati ad assumere impegni contrattuali con quotazioni valide sul lungo periodo. Saipem potrebbe essere quindi esposta al rischio di non riuscire a reperire presso gli operatori della supply chain materiali, beni e servizi necessari all'esecuzione dei progetti e negoziare prezzi, condizioni commerciali e tempi di consegna compatibili con le esigenze dei progetti stessi.
Infine, Saipem lavora con un elevato numero di fornitori e subappaltatori, distribuiti su diverse geografie e con diverso livello di esperienza, in alcuni casi selezionati per soddisfare i requisiti di contenuto locale richiesti dai clienti. Le loro performance potrebbero risultare non adeguate rispetto alle esigenze del progetto, determinando conseguentemente costi addizionali legati alla necessità di attuare piani di recupero della performance attesa verso il cliente e causando eventualmente ritardi nella realizzazione e nella consegna dei progetti.
Pertanto, tali rischi sulla supply chain potrebbero determinare incrementi di tempi e di costi, deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e variazione dei risultati economico-finanziari, con impatto negativo sulla performance di Saipem.
Con l'obiettivo di prevenire e mitigare i rischi di indisponibilità e variabilità dei prezzi di beni, materiali e servizi, Saipem monitora gli impatti sui singoli progetti, in termini di continuità, prezzi e tempistica delle forniture e di capacità produttiva dei fornitori, instaurando con gli stessi un dialogo continuo. Quando vi sono le condizioni, definisce accordi commerciali a progetto con i fornitori (per esempio pre-agreement, accordi strategici per assicurare gli spazi produttivi già in fase di offerta, ecc.) per garantire l'esecuzione nei tempi e nei costi previsti o, in alternativa, concorda con i fornitori formule di variazione dei prezzi che possono essere poi riconosciute in toto o in parte dai propri clienti. In aggiunta, già in fase di preventivazione, Saipem utilizza tool specifici per monitorare e prevenire gli impatti sulla Supply Chain riconducibili alla disponibilità e volatilità dei prezzi delle commodity, dei servizi e dell'inflazione per includere formule ragionate di adeguamento prezzi.
Infine, la Società si è dotata di un sistema strutturato di qualifica e selezione orientato a collaborare con fornitori e subappaltatori affidabili e con una reputazione consolidata; le prestazioni dei fornitori e subappaltatori sono inoltre costantemente monitorate e oggetto di feedback in tutte le fasi della relazione contrattuale, al fine di perseguire un miglioramento continuo del processo di approvvigionamento e di esecuzione dei progetti attraverso Bidder Vendor List sempre aggiornate.

Nell'eseguire le attività negli uffici, nei siti operativi e sui mezzi della flotta, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura. Per effetto di un incremento generale dei processi di digitalizzazione, dell'utilizzo di reti private nel lavoro da remoto introdotto per il contenimento della pandemia da COVID-19, del costante aumento delle minacce cibernetiche e della sempre maggiore disponibilità di strumenti di attacco che si avvalgono dell'Intelligenza Artificiale (IA), i sistemi informatici del Gruppo sono sempre più esposti a potenziali attacchi informatici. Questi attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali e impatti economico-finanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti. L'utilizzo improprio di sistemi di Intelligenza Artificiale da parte di attori malevoli potrebbe amplificare gli effetti negativi legati, ad esempio, ad attacchi informatici tramite malware e phishing. Particolarmente presa di mira la catena di fornitura, le cui vulnerabilità vengono sfruttate per riuscire a penetrare le misure difensive implementate dalle aziende.
Inoltre, a seguito dell'aumento della minaccia informatica globale per effetto del conflitto in Ucraina, il Gruppo ha registrato, sin dalla fase commerciale, richieste crescenti da parte dei clienti di specifici requisiti di cyber security la cui disponibilità potrebbe quindi incidere sul livello di competitività di Saipem. Tali requisiti sono applicabili anche a fornitori e subappaltatori eventualmente coinvolti nelle attività operative. Un ritardato adeguamento agli stringenti requisiti di sicurezza informatica richiesti da clienti e/o autorità (come l'Agenzia di cyber sicurezza nazionale) potrebbe comportare la perdita di future opportunità commerciali e potenziali interruzioni di progetti e attività in fase esecutiva.
Saipem ha avviato e attuato attività di governance, risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e processi di compliance, svolti avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e di avanzate tecnologie di sicurezza informatica. Saipem si è dotata di un modello di cyber security e adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali integrati per soddisfare le richieste di sicurezza dei clienti (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Inoltre, Saipem ha implementato una serie di azioni finalizzate al rafforzamento delle attività di detection delle minacce e risposta agli incidenti cyber, adottando una piattaforma in grado di fornire una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo. Per mitigare le vulnerabilità associate alla catena di fornitura è in fase di adozione un modello di valutazione dei fornitori sulla base di precisi requisiti di cyber security.
Saipem garantisce una costante valutazione del rischio cyber sia in relazione all'Information Technology (IT), sia nell'ambito dell'Operational Technology (OT) e considera il fattore umano uno dei principali fattori di rischio per un sistema informatico; pertanto, ha sviluppato e implementato un piano di cyber awareness volto a incrementare il livello di preparazione e consapevolezza dei dipendenti. In aggiunta, Saipem considera di primaria importanza la continua collaborazione con i principali stakeholder pubblici e privati.
Il Gruppo ha ottenuto nel corso del 2021 la certificazione ISO/IEC 27001, per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo importante traguardo conferma la validità del modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response adottato da Saipem e permette di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di sicurezza aziendale.
Saipem, in ossequio alla risoluzione IMO MSC.428 (98), ha introdotto un modello di valutazione dei rischi cyber a bordo dei mezzi navali della flotta, come parte integrante del safety management system, nominando un Cyber Security Officer per ogni unità. Sono state anche avviate esercitazioni di attacco cyber a bordo dei mezzi, secondo scenari e modelli facenti parte integrante del sistema di gestione delle emergenze e crisi di Saipem SpA.
Relativamente alle tematiche di Intelligenza Artificiale (IA), nel corso del 2023 è stato istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare per: (i) monitorare l'evoluzione normativa a livello europeo e italiano (per esempio AI Act in corso di predisposizione da parte delle istituzioni europee); (ii) disciplinare l'adozione di tali tecnologie sul mercato europeo; (iii) analizzarne i rischi emergenti e valutare gli eventuali impatti dell'implementazione di tali tool/progetti all'interno del Gruppo.
Infine, sono state eseguite numerose attività di controllo sia con Internal Audit, sull'intero processo di Cyber Security, sia sull'infrastruttura e sul cloud, con assessment svolti da Microsoft, in continuità con altri fatti in passato da parte di clienti per accertare l'adeguatezza ai requisiti contrattuali in materia di cyber security.
Nella definizione delle linee strategiche Saipem valuta gli scenari macroeconomici, geopolitici e industriali, gli sviluppi tecnologici a essi applicati, l'andamento della domanda nei settori di riferimento, anche alla luce delle richieste che riceve dai propri clienti, nonché l'evoluzione del quadro competitivo all'interno del mercato di riferimento; quest'ultimo risulta definito anche dalle diverse operazioni di fusioni e acquisizioni, dalla creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale, di tipo strategico o commerciale, e dal continuo sviluppo e commercializzazione di brevetti e licenze da parte dei concorrenti per soluzioni innovative (frequenti ad esempio nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione). Pertanto, Saipem è esposta a rischi di varia

natura legati al posizionamento strategico (in relazione al posizionamento competitivo vs. andamento del mercato), sia nei servizi tradizionali del settore energetico, in particolare dell'Oil&Gas, sia delle Infrastrutture, sia nei servizi legati alla transizione energetica, il cui peso risulta meno significativo nel breve periodo, ma il cui trend evidenzia un peso crescente nel medio e lungo periodo.
Per quanto riguarda l'attuale contesto di mercato la domanda complessiva di servizi risulta visibilmente influenzata da fattori derivanti sia dai conflitti in essere, che potrebbero comportare ulteriori imprevedibili oscillazioni dei volumi di domanda e offerta di energia e conseguentemente del prezzo del petrolio e del gas naturale, sia da dinamiche pre-esistenti, quali: (i) l'andamento della domanda/offerta globale di energia; (ii) la capacità e volontà dell'OPEC di stabilire e mantenere determinati livelli di estrazione di petrolio, nonché la previsione di produzione nei Paesi OPEC; (iii) il possibile ritorno alle esportazioni dell'Iran; (iv) il contesto complessivo del mercato delle materie prime che potrebbe avere impatti sull'economia generale e sulla domanda di petrolio e gas; (v) l'incertezza nei mercati, politiche e regolamentazioni ambientali; (vi) la crescente tendenza a scegliere fonti alternative e rinnovabili di energia. Si segnala inoltre che l'andamento del prezzo delle materie prime, come il petrolio e il gas naturale, risulta essere altamente volatile e difficilmente prevedibile, per ragioni di diverso tipo, spesso interconnesse e/o interdipendenti tra loro (come, ad esempio, fattori economici, geopolitici, sociali, mutamenti della domanda, evoluzione tecnologica, transizione energetica, ecc.).
Le dinamiche presentate possono influenzare le politiche di investimento dei principali clienti del settore petrolifero, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling e di servizi di ingegneria a valore aggiunto); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alla flotta di perforazione mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi. Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate, possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di implementare il proprio Piano Strategico, sia in termini di volumi di nuove acquisizioni e relativi margini, sia in termini di ricavi e margini del portafoglio esistente.
Gli scenari attuali in ambito di transizione energetica prevedono un graduale spostamento verso un maggior utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a ridotto impatto climalterante rispetto all'attuale. Il raggiungimento di tali obiettivi si basa principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare. Saipem ritiene che l'utilizzo di tali soluzioni per la realizzazione delle nuove infrastrutture energetiche e la riduzione delle emissioni carboniche possa creare un mercato significativo e di particolare interesse.
La capacità di competere nei nuovi mercati della transizione energetica dipenderà dal raggiungimento di un posizionamento competitivo adeguato, che si ritiene possa svilupparsi attraverso alcuni elementi chiave: (i) la creazione di nuove relazioni commerciali con società attive nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie pulite; (ii) la capacità di gestire nuove tipologie di progetti e clienti, con caratteristiche diverse rispetto a quelli tradizionali; (iii) il raggiungimento di un track record specifico nei nuovi mercati; e (iv) lo sviluppo di un portafoglio tecnologico mirato.
Qualora la Società non fosse in grado di aggiornare in maniera adeguata le tecnologie e gli asset di cui dispone con l'obiettivo di allineare l'offerta dei propri servizi alle esigenze del mercato, potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi strategici, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Al fine di monitorare l'andamento della domanda, Saipem si avvale di una struttura organizzativa capillare a presidio delle aree di interesse e di società specializzate in grado di fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche. Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo.
Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo, il Gruppo è costantemente impegnato nel creare relazioni di valore con i propri clienti e per guidarli negli sviluppi dello scenario energetico globale, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem. La struttura organizzativa risponde a questo obiettivo attraverso linee di business distinte: (i) "asset-centric" (per catturare il momento di ripresa del mercato Oil&Gas); (ii) "offshore wind" (per gli impianti eolici a mare); (iii) "energy carriers" (per la progettazione o riconversione low carbon di impianti complessi); (iv) "infrastrutture sostenibili" (per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile); e (v) "robotics & industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali). A tal riguardo, la strategia definita per il quadriennio si caratterizza per la presenza di un approccio duale che, da una parte, punta ai settori tradizionali in cui la Società vanta un
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posizionamento competitivo più efficace (costruzioni e perforazione mare), e, dall'altra, con riferimento al medio e lungo periodo, si pone l'obiettivo di allargare il portafoglio di clienti e mercati geografici da servire e crescere nei settori a più alto contenuto tecnologico legati alla transizione energetica e alla difesa, come ad esempio: (i) impiantistica per fonti rinnovabili (in particolare, eolico, solare); (ii) progetti per la cattura della CO2; (iii) produzione di idrogeno verde e suoi derivati (ad esempio ammoniaca verde, metanolo); (iv) riciclo plastiche; (v) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità; (vi) robotica sottomarina; (vii) servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto nell'industria energetica in generale (incluse energie rinnovabili).
Il management persegue inoltre le diverse opportunità commerciali con una prospettiva globale sui mercati di riferimento, adottando un criterio di diversificazione tra i vari clienti del settore (International Oil Company, National Oil Company, Independent e Utility).
Saipem è impegnata costantemente nella ricerca e sviluppo di tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni e nell'ambito della decarbonizzazione dell'energia, proseguendo nell'attività di investigazione di nuove frontiere tecnologiche (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Ricerca e sviluppo"); tra di esse si segnala la tecnologia proprietaria per la cattura di CO2.
Saipem è supportata da società specializzate nell'analizzare l'evoluzione tecnologica nei segmenti di mercato di riferimento e le soluzioni prospettiche che potrebbero richiedere i clienti. Il Gruppo sigla accordi con società che sviluppano soluzioni tecnologiche nell'industria energetica e anche in altri settori (ad esempio nell'ambito della digitalizzazione), con università e con centri di ricerca, valutando anche accordi strategici (quali joint venture e alleanze) per sfruttare le opportunità di mercato. Oltre al costante impegno nel cercare ed eventualmente nel realizzare accordi di natura tecnologica con vari partner nell'ambito di tecnologie e licenze nel settore dell'energia, Saipem sviluppa internamente innovative soluzioni tecnologiche e brevetti attraverso progetti di ricerca e sviluppo con risorse interne, anche cooperando con enti esterni.
Sul piano della transizione energetica, Saipem ha posto al centro della propria agenda la lotta contro i cambiamenti climatici, che rappresenta oggi una delle principali sfide sia per il settore energetico che per l'intera società, tanto da essere considerata parte integrante del modello di business di Saipem.
La strategia per combattere i cambiamenti climatici si basa in primo luogo sulle analisi di scenario al 2050 elaborate al fine di individuare i macrotrend e i principali driver del settore energetico a livello di domanda di servizi, tecnologie, aspetti legislativi e socio-politici, ecc., e al fine di capire come complessivamente questi influenzeranno il business di Saipem. Tali scenari vengono aggiornati almeno una volta l'anno e i risultati vengono presentati al Consiglio di Amministrazione e al top management per essere poi declinati all'interno delle linee strategiche.
La strategia di Saipem in ambito cambiamento climatico prevede un importante impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili offrendo ai propri clienti soluzioni sempre più sostenibili che mirino a essere il più possibile a zero emissioni di gas climalteranti, investendo in tecnologie rinnovabili e pulite e diversificando le proprie attività; in tal senso, come global service provider, Saipem ricopre l'importante ruolo di abilitatore della transizione da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia "decarbonizzata". Saipem vuole quindi ridurre la dipendenza del proprio business dai combustibili fossili con una strategia su due pilastri: diventare un partner chiave nella decarbonizzazione dei clienti e dei player della propria value-chain, estendendo l'offerta in settori a minor impatto climatico, e migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra. Pertanto, Saipem ha da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset allo scopo di velocizzare e facilitare il proprio ingresso nel campo della transizione energetica, settore in crescita che vede tutti i grandi player internazionali sempre più impegnati sulle tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico e di riduzione dell'impatto ambientale.
A tal proposito, Saipem ha comunicato al mercato i suoi obiettivi di emissione fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di gas serra Scopo 1 e Scopo 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scopo 2 l'obiettivo prevede il raggiungimento del Net-Zero entro il 2025. Per quanto riguarda le emissioni di Scopo 3 (ovvero quelle indirette associate alle attività della value chain di Saipem), Saipem vuole assumere un ruolo leader nel supportare e stimolare tutti i player della filiera, dai clienti ai fornitori, in un processo di decarbonizzazione organico e sinergico. Maggiori informazioni sono presenti sul sito web societario nella specifica sezione "Sostenibilità".
Saipem opera principalmente nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria dell'energia e delle infrastrutture, realizzando opere e progetti complessi per i propri clienti.
L'aggiudicazione dei contratti è preceduta da una fase di offerta durante la quale Saipem elabora schemi di esecuzione, tempistiche e preventivo d'offerta; l'elaborazione del preventivo e la determinazione del prezzo sono frutto di un articolato e puntuale esercizio di stima che incorpora, attraverso l'utilizzo di contingency, opportune valutazioni di rischio.
Nel corso dell'esecuzione pluriennale del progetto i costi effettivi potrebbero differire dagli importi stimati a causa di fattori esterni (ad esempio, interruzione nella catena di fornitura di beni e servizi, condizioni geopolitiche nel Paese, ecc.) e per effetto di modifiche nei programmi di esecuzione dovute a complessità operative, tecniche e/o tecnologiche.

Questi fattori potrebbero comportare costi aggiuntivi, ritardi nell'esecuzione, mancato o ritardato riconoscimento di ricavi con conseguente riduzione dei margini originariamente stimati e peggioramento degli incassi e dell'esposizione finanziaria, con potenziale ulteriore danno reputazionale per il Gruppo.
Con l'obiettivo di supportare il raggiungimento dei risultati aziendali e aumentare l'efficienza e l'efficacia gestionale, Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento e razionalizzazione dei propri processi e attività, rivolto ad esempio al rafforzamento dei processi di stima, dei presidi di controllo e di risk management.
Al fine di migliorare la gestione dei progetti sia in fase di offerta sia in fase di esecuzione sono stati effettuati interventi per: (i) la dematerializzazione e digitalizzazione di alcuni processi di ingegneria, procurement e costruzione; (ii) una maggiore centralizzazione di alcune attività strategiche/rilevanti; (iii) l'incremento di sinergie e diffusione di lesson learned tra i centri esecutivi.
A tali iniziative si è affiancato un nuovo modello organizzativo declinato su distinte linee di business caratterizzate da dinamiche, obiettivi e competenze differenti: (i) "asset-centric" (basata su una disciplina rigorosa di ottimizzazione degli asset drilling, mezzi navali e basi di fabbricazione, e focalizzato su geografie e clienti chiave); (ii) "offshore wind" (per le attività di offerta, progettazione ed esecuzione di impianti eolici a mare); (iii) "energy carriers" (per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione low carbon con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento e con maggiore attenzione alla marginalità); (iv) "infrastrutture sostenibili" (per la realizzazione di infrastrutture strategiche nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile); e (v) "robotics & industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali).
L'operatività del Gruppo dipende in modo significativo dalle tecnologie utilizzate, dagli asset, brevetti, licenze di cui dispone e dai sistemi IT che sono stati sviluppati nel corso degli anni. In particolare, Saipem ritiene che la componente tecnologica e digitale sia particolarmente rilevante per i progetti della linea di business Robotics & Industrialized Solutions, focalizzati su prodotti innovativi e collegati ai mercati emergenti della transizione energetica e della robotica.
Considerata la rapida e costante evoluzione tecnologica in tali ambiti, il mancato sfruttamento di opportunità legate alla digitalizzazione e trasformazione dei processi e attività operative (ad esempio, automazione) e la mancata adozione di soluzioni IT innovative potrebbero compromettere lo sviluppo tecnologico, culturale e di rinnovamento della Società e conseguentemente impattare negativamente il raggiungimento degli obiettivi di breve o lungo periodo (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT").
La Società ha avviato varie iniziative finalizzate al miglioramento di efficienza ed efficacia, nelle quali è stata posta particolare enfasi alla razionalizzazione dei processi di business e al progressivo cambiamento culturale, tecnologico e digitale. In particolare, proseguono le iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione delle attività.
Saipem è impegnata nella fase di implementazione del progetto di trasformazione digitale attraverso un'agenda che prevede, tra i vari obiettivi, l'efficientamento dei servizi ICT, lo sviluppo di un nuovo sistema per la gestione delle persone, la diffusione di conoscenze digitali e l'adozione di nuove tecnologie, tra le quali anche l'Intelligenza Artificiale.
Inoltre, Saipem ha impostato varie iniziative ICT di ambito business focalizzate a una progressiva digitalizzazione e automazione dei processi di lavoro e alla valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni aziendali. A tal fine è stato implementato e verrà progressivamente esteso un modello di dati condivisi e una metodologia di governance dei dati basata sulla metodologia del Common Data Environment (CDE), su una piattaforma tecnologica collaborativa.
Nel corso ordinario delle operazioni il Gruppo può divenire parte di contenziosi che, se non risolti in via negoziale, possono sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali anche duraturi, con conseguente impiego di risorse, costi e spese legali.
Attualmente il Gruppo è parte in causa in procedimenti giudiziari di natura civile, penale, amministrativa e fiscale, in Italia e all'estero. La stima degli oneri che potrebbero ragionevolmente verificarsi e l'entità dei fondi rischi appostati sono basati sulle informazioni disponibili alla data di approvazione del bilancio o della situazione finanziaria intermedia, ma potrebbero subire aggiornamenti e revisioni anche significative di stima nel corso dell'avanzamento dei procedimenti giudiziali.
Eventuali esiti sfavorevoli di contenziosi in cui il Gruppo è coinvolto – in particolare in quelli a maggiore impatto mediatico – ovvero il sorgere di nuovi contenziosi (anche a prescindere dal relativo esito) potrebbero comportare
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delle ricadute in termini reputazionali, anche significative, sul Gruppo, con conseguenti possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi ai significativi tempi processuali. In aggiunta, l'andamento dei procedimenti legali e fiscali espone a potenziali impatti sulla sua immagine e reputazione nei media o con i clienti e partner.
Cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività, espongono Saipem a rischi di natura fiscale, i quali potrebbero generare contenziosi in alcuni Paesi (specialmente nelle economie maggiormente esposte al deterioramento del prezzo del petrolio nei mercati internazionali).
Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi, Saipem, oltre a implementare azioni volte a rafforzare in maniera costante il sistema di controllo interno, si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Saipem monitora in maniera attiva e continua l'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale.
Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità alle stesse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne e consulenti fiscali.
Al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo si è dotato di numerosi asset (mezzi navali specializzati, rig di perforazione, FPSO, equipment, yard di fabbricazione e basi logistiche). Eventuali performance operative di questi asset inferiori alle attese (dovute ad esempio a manutenzioni ritardate, a un'inadeguata pianificazione delle finestre di disponibilità degli asset rispetto alle necessità dei progetti esistenti e futuri, ecc.) potrebbero compromettere lo svolgimento delle attività, con effetti negativi su tempi e costi dei progetti in esecuzione e sulla relazione con i clienti.
In aggiunta, qualora la Società non fosse in grado di garantire le prestazioni operative e/o la disponibilità degli asset, potrebbe dover rettificare i propri obiettivi, con conseguenti impatti sull'attività, le prospettive, la reputazione, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Saipem è costantemente impegnata nel manutenere, aggiornare e rinnovare i propri asset con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato per lo svolgimento della propria attività.
Nel caso in cui gli asset proprietari non fossero idonei e/o disponibili per soddisfare i bisogni dei progetti, Saipem fa ricorso a mezzi navali di terzi con contratti a progetto o di tipo "Long Term Charter"/"Bare Boat" e a yard di fabbricazione esterne per assicurare lo svolgimento delle attività e il raggiungimento degli obiettivi del piano quadriennale.
Il Gruppo dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023" nella specifica sezione di dettaglio). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo le risorse che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risultano determinanti nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.
La capacità del Gruppo di attrarre, motivare e trattenere risorse qualificate in tutte le funzioni e aree geografiche rappresenta un fattore critico di successo il cui deterioramento esporrebbe Saipem al rischio di perdita di risorse in possesso di know-how considerato rilevante, con conseguenti effetti negativi nel medio-lungo periodo sull'attività, le prospettive, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Inoltre, lavorando su mercati internazionali, lo sviluppo delle strategie future dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere. Infine, le frequenti modifiche delle normative nel diritto del lavoro di molti dei Paesi in cui opera espongono Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane, a

causa della volatilità e incertezza delle normative locali; l'incertezza del diritto di questi Paesi può causare inefficienze interne e contenziosi.
Saipem si è impegnata a investire sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, incentivando lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani, nonché motivando e trattenendo le risorse più esperte, al fine di garantire il presidio delle competenze distintive e strategiche attraverso molteplici iniziative. In tal senso sono state avviate specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva attraverso partnership con l'associazione "Valore D" e "Parks - Liberi e Uguali". Nel corso del 2023 Saipem è stata inclusa nel Gender Equality Index (GEI), indice accreditato a livello internazionale per la misurazione della parità di genere in aziende quotate, e ha ottenuto la certificazione per la parità di genere dall'ente norvegese Det Norske Veritas.
La Politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2023, ha lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.
Saipem ha adottato un modello innovativo di gestione del capitale umano basato sulle competenze con l'obiettivo di veicolare meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli.
Pertanto, l'espansione del Gruppo in differenti linee di business è accompagnata da piani di assunzione e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, con un'estesa gamma di competenze differenti, nonché da programmi di job rotation.
Saipem inoltre presidia i mercati internazionali del lavoro sia attraverso la rete di strutture locali presenti in tutti i Paesi di attività, sia attraverso la società svizzera Global Project Services AG, che garantisce il recruitment di personale internazionale worldwide.
Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. In aggiunta, il Gruppo monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.
Le attività svolte da Saipem espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale e internazionale durante le varie attività e, nonostante il massimo impegno da parte della Società, non si può escludere completamente il rischio che si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente.
Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza e sull'ambiente, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione.
Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset che sono soggetti sia ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie sia a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente. I rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati ad esempio da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. Nonostante Saipem disponga di know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate e si sia dotata di procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere completamente il verificarsi di incidenti.
Con riferimento a tali rischi Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità.
Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:
≥ la continua e rinnovata implementazione del programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS), integrato dei principi di "human factors", con l'obiettivo di rafforzare la cultura aziendale in materia di salute e sicurezza;

Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente è stato sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta alle perdite di fluidi.
In relazione ai rischi legati alla preservazione dell'ambiente sono in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:
Inoltre, Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan.
Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle "tasks familiarisation card" per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici. In particolare, per tutti i mezzi navali di proprietà, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.
Nella fase esecutiva dei progetti EPC Lump-Sum Turnkey potrebbero registrarsi modifiche ai lavori previsti contrattualmente che determinano costi aggiuntivi legati alle modifiche stesse richieste dal committente (change order) e/o a maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Saipem e i committenti cooperano nella ricerca di un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, che soddisfino entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. Saipem è soggetta al rischio che ritardi e difficoltà nel raggiungimento dell'accordo e nel riconoscimento dei compensi legati a change order e claim possano costituire una fonte di ritardo nei pagamenti e causare un deterioramento dei margini economici dei progetti. Inoltre, qualora Saipem e committente non trovino un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, il Gruppo potrebbe essere coinvolto in contenziosi che potrebbero anche sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali e causare un deterioramento nelle relazioni con il cliente e perdita delle opportunità commerciali future.
Saipem si impegna costantemente nel mantenere solide e positive le relazioni con i propri clienti e, al fine di mitigare tali rischi, effettua controlli sui termini standard contrattuali per proteggersi in ogni giurisdizione di

riferimento, negoziando con i committenti clausole a protezione anche di eventuali rischi geopolitici (sanzioni) e macroeconomici (aumento prezzi delle commodity). In aggiunta, Saipem ha avviato varie iniziative volte al miglioramento di efficienza ed efficacia sia nella fase di negoziazione dei contratti, sulla base di un risk appetite definito e approvato dal Consiglio di Amministrazione, sia nel processo di preparazione della documentazione a supporto della richiesta di claim e change order, per una più tempestiva comunicazione degli scostamenti ai lavori previsti contrattualmente.
Saipem partecipa attivamente ad associazioni di settore che promuovono lo sviluppo e l'aggiornamento di schemi contrattuali volti a ottimizzare il bilanciamento dei rischi, attività particolarmente rilevante anche con riferimento al business delle energie rinnovabili caratterizzato da innovazioni tecnologiche e clienti non tradizionali a fronte di schemi contrattuali non standardizzati, attualmente presenti sul mercato.
Nonostante Saipem conduca il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, abbia adottato e aggiornato costantemente nelle società del Gruppo un Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), un Codice Etico e un Modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento alle società del Gruppo con sedi in Paesi esteri e svolga periodicamente attività di verifica, non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti contrari alle procedure aziendali e alla normativa applicabile, ovvero illeciti che potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, nonché sulla reputazione.
In aggiunta, nello svolgimento della propria attività, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione e si affida a subappaltatori e fornitori che potrebbero attuare condotte fraudolenti di concerto con i dipendenti ai danni della Società.
Saipem è anche esposta a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile, il cui accesso e diffusione da parte di dipendenti o terzi non autorizzati possono comportare frodi o attività illecite, con conseguente danno.
Infine, non si può escludere che all'interno del Gruppo possano verificarsi non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), le quali potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.
Saipem ha sviluppato un "Compliance Programme Anti-corruzione", costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico. Nel dettaglio il "Compliance Programme Anti-corruzione" si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.
In aggiunta, il Codice Etico (incluso nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".
Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, il Gruppo mette a disposizione di dipendenti e stakeholder diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, yellow box, caselle di posta elettronica dedicata, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate e un canale informativo dedicato che fa capo all'Organismo di Vigilanza (un organo collegiale, la cui autonomia e indipendenza sono garantite dal posizionamento riconosciuto nel contesto della struttura organizzativa aziendale e dai necessari requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità dei propri membri), attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, ecc.).
Saipem svolge periodicamente attività di audit anche con l'ausilio di consulenti esterni, tenendo in considerazione indicatori di frode e red flag, oltre a indicazioni specifiche su sospetti illeciti.
Inoltre, nel corso degli anni, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione che ha ottenuto la certificazione allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anti-corruzione, il quale rappresenta un importante presidio nella prevenzione e contrasto alla corruzione, in quanto definisce requisiti e fornisce una linea guida per aiutare l'organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni di corruzione e a conformarsi alla legislazione anti-corruzione e altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.
Saipem è consapevole che il primo passo per lo sviluppo di una strategia efficace per combattere la corruzione è il raggiungimento di una conoscenza completa degli strumenti per la prevenzione dei comportamenti corruttivi.
A tale riguardo, le persone di Saipem sono impegnate a seguire attività di formazione in relazione al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e alle normative Anti-Corruzione. In aggiunta, per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem utilizza vari strumenti, verifiche e programmi di formazione e richiede ai fornitori, subcontrattisti e partner di prendere visione e accettare il Modello 231, comprendente il Codice Etico.

Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali, si segnala che Saipem fa uso di tecnologie e procedure di sicurezza informatica, in modo da mitigare tale esposizione (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Saipem si è altresì dotata di principi e regole cui il Gruppo deve attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023").
Infine, a partire dall'aprile 2018 Saipem si è dotata di un apposito Modello Organizzativo Privacy volto a garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR). Tale modello è stato rinnovato nel dicembre 2022 in un'ottica di continuo miglioramento e rafforzamento dei presidi in materia di protezione dei dati personali.
Le linee guida generali applicabili in materia di trasferimento del rischio assicurativo per il Gruppo Saipem sono riviste annualmente.
Sulla base di tali linee guida, la Funzione Insurance definisce e implementa il programma assicurativo, con l'obiettivo di proteggere i dipendenti, il patrimonio e le conseguenze della responsabilità civile del Gruppo e di coprire alcuni dei rischi connessi all'esecuzione dei contratti con i clienti (principalmente i rischi di costruzione).
Il programma assicurativo mira inoltre a massimizzare il rapporto costi-benefici per il Gruppo, considerando le attuali condizioni del mercato assicurativo (capacità, limiti di copertura e costi) e avvalendosi della compagnia di riassicurazione captive Sigurd Rück AG per la gestione dei rischi selezionati (bassa intensità/media frequenza).
Poiché il mercato assicurativo, così come i mercati in cui opera il Gruppo, sono in continua evoluzione, non è possibile garantire che tutti i rischi rilevanti siano coperti dal programma assicurativo. Inoltre, la volatilità del mercato assicurativo rende impossibile garantire la stabilità a medio termine delle tariffe, dei termini e delle condizioni del programma assicurativo.
Saipem opera una distinzione tra le polizze assicurative applicate trasversalmente a tutte le linee di business a copertura dell'intero portafoglio (le "polizze assicurative corporate") e le polizze assicurative sottoscritte per le specifiche esigenze di un determinato progetto (le "polizze specifiche per progetto").
Le polizze assicurative corporate includono quanto segue.
Copertura infortuni dipendenti che offre tutela ai dipendenti Saipem nel rispetto delle specifiche normative vigenti nei Paesi in cui Saipem opera.
La dimensione e la natura dei progetti in cui Saipem opera rende impossibile la copertura dei relativi rischi di costruzione (rischi di perdita o di danno delle opere da consegnare) all'interno di polizze omnicomprensive e permanenti. Questi rischi sono soggetti a polizze "Specific-to-project", comunemente conosciute come polizze "Construction All Risks (CAR)". Nella maggior parte dei casi queste polizze sono stipulate dal committente (il cliente); in alternativa rientrano all'interno degli obblighi di Saipem. In ogni caso Saipem verifica che la polizza sia adeguata allo scopo del progetto e in linea con gli standard di mercato. Queste polizze coprono tutte le fasi del progetto, dall'ingegneria alla costruzione, all'installazione e alla messa in servizio, e sono estese per coprire anche il periodo di garanzia che segue il completamento del progetto.

In data 3 maggio 2023 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato l'adozione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 (il "Piano") che prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem a fronte del conseguimento di obiettivi di performance aziendali. Il Piano è stato approvato nei termini e secondo le condizioni descritte nel Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art. 114-bis del TUF e dell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento Consob n. 11971/1999 e della Relazioni Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto all'ordine del giorno, messi a disposizione del pubblico nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente, e disponibile sul sito internet della Società.
in data 3 maggio 2023 l'Assemblea ha, inoltre, approvato la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare, fino a un massimo di n. 37.000.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 59.300.000 euro, da destinare all'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2023-2025, nei termini e alle condizioni descritte nella Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto all'ordine del giorno, messa a disposizione del pubblico nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente, e disponibile sul sito internet della Società.
Saipem SpA insieme alla sua controllata Saipem Finance International BV, in data 20 novembre 2023, hanno annunciato l'avvio da parte di Saipem Finance di un'offerta di riacquisto rivolta ai portatori dei titoli in circolazione rappresentativi del prestito obbligazionario denominato "€500,000,000 2.625 per cent. Notes due 7 January 2025" emesso dall'Offerente e quotato sull'EURO MTF della Borsa del Lussemburgo, verso un corrispettivo in denaro, per un ammontare massimo complessivo pari a 200.000.000 di euro. Il termine di scadenza dell'offerta era fissato alle ore 17:00 (CET) del 24 novembre 2023. In data 27 novembre 2023 la Società ha comunicato che è stato validamente presentato un ammontare complessivo pari a 120.095.000 euro di obbligazioni e che non è stato applicato alcun fattore di proporzione alle offerte validamente effettuate di obbligazioni.
In data 13 dicembre 2023 l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti di Saipem SpA ha autorizzato la convertibilità in azioni ordinarie della Società del prestito obbligazionario equity-linked denominato "€500,000,000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked bonds due 2029" emesso in data 11 settembre 2023.
Saipem e Garbo, azienda chimica italiana, hanno sottoscritto un accordo per il supporto all'industrializzazione, lo sviluppo e la commercializzazione a livello globale di una nuova tecnologia per il riciclo delle plastiche.
Si tratta di ChemPET, una tecnologia di depolimerizzazione di cui Garbo è proprietaria, che consente di convertire i rifiuti plastici di polietilene tereftalato, comunemente noto come PET, in nuovo PET di alta qualità e, quindi, di alto valore per l'industria chimica e alimentare. L'accordo prevede, inoltre, la collaborazione tra Saipem e Garbo per la realizzazione su scala industriale del primo impianto di riciclo chimico della plastica in Italia, localizzato a Cerano in provincia di Novara.
Saipem e Mitsubishi Heavy Industries ("MHI") hanno firmato un accordo per la cattura del carbonio post-combustione. Si tratta di un General License Agreement che consente a Saipem di utilizzare le tecnologie avanzate di cattura della CO2 post-combustione di Mitsubishi Heavy Industries nella realizzazione di progetti su larga scala. Tali tecnologie sono "KM CDR Process™" e "Advanced KM CDR Process™", sviluppate insieme a The Kansai Electric Power Co Inc.
Saipem e Valmet, azienda finlandese leader mondiale nello sviluppo e nella fornitura di tecnologie di processo, automazione e servizi, hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per sviluppare soluzioni congiunte per la decarbonizzazione dei settori industriali che stanno affrontando sfide significative per ridurre le proprie emissioni di gas serra, anche conosciuti come industrie hard-to-abate.

Art. 15 del Regolamento Mercati Consob (adottato con Delibera Consob n. 20249
del 28 dicembre 2017): condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea
In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:
ii. sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.
Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a febbraio 2023 a conferma del progressivo miglioramento della performance del Gruppo e della sua capacità di cogliere pienamente il contesto favorevole di mercato. Sono stati conseguentemente rivisti i target economico-finanziari.
Nello specifico, con riferimento all'esercizio 2024, la Società prevede:
In data 8 gennaio 2024 Saipem SpA ha trasmesso ai titolari di obbligazioni del prestito obbligazionario equitylinked denominato "€500,000,000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked bonds due 2029" la Physical Settlement Notice per effetto della quale è attribuita ai medesimi titolari, a far data dal 26 gennaio 2024, la facoltà di esercitare il diritto di conversione delle obbligazioni in azioni ordinarie della Società ai sensi delle terms and conditions del prestito obbligazionario.
Avvio del programma di acquisto di azioni ordinarie a servizio del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025
In data 15 gennaio 2024, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 3 maggio 2023, ha preso avvio il programma di acquisto di azioni ordinarie di Saipem SpA avente oggetto un numero massimo di 29.500.000 azioni da destinare a servizio dell'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 della Società. Alla data del 29 gennaio 2024 sono state acquistate 22.500.000 azioni proprie per un controvalore complessivo pari a 32.933.508 euro (prezzo medio ponderato 1,4637).

In data 30 gennaio 2024 si è verificato un incidente sulla nave posatubi Castorone al largo delle acque australiane durante le normali operazioni di posa. L'incidente non ha causato feriti; si sono verificati solo danni localizzati alla condotta e la nave non ha subìto alcun danno. In data 13 febbraio 2024 l'ente regolatore del Commonwealth australiano NOPSEMA (National Offshore Petroleum Safety and Environmental Management Authority) ha comunicato il proprio parere favorevole alla ripresa delle operazioni del mezzo.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 12 marzo 2024, ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 31.900.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 77.500.000 euro, da destinare all'attribuzione 2024 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025, approvato da parte dell'Assemblea del 3 maggio 2023. Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare. Alla stessa data, la Società detiene n. 22.898.649 azioni proprie, pari all'1,15% del capitale sociale, destinate all'attuazione dei piani di incentivazione di lungo termine deliberati in anni precedenti.
Il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto previsto dall'art. 2364 del codice civile e dall'art. 11 dello Statuto Sociale, ha deliberato di convocare l'Assemblea degli Azionisti entro centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, in quanto Saipem SpA è società tenuta alla redazione del Bilancio consolidato.
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma, del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.
In particolare, il 3 gennaio 2024 è stato aggiornato l'art. 5 dello Statuto di Saipem SpA a seguito dell'iscrizione al Registro Imprese della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 13 dicembre 2023 di autorizzazione alla convertibilità del prestito obbligazionario di tipo equity linked denominato "€500.000.000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-Linked Bonds due 2029" e di aumento del capitale sociale, in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5 del codice civile, a servizio del suddetto prestito obbligazionario, mediante emissione di azioni ordinarie Saipem SpA.
Inoltre, in data 7 marzo 2024 è stato aggiornato l'art. 6 dello Statuto Sociale di Saipem SpA a seguito del ricalcolo delle espressioni numeriche riferite ai privilegi delle Azioni di Risparmio, derivante dai raggruppamenti azionari deliberati dal Consiglio di Amministrazione in data 8 giugno 2022 (in esecuzione della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 17 maggio 2022) e dall'Assemblea degli Azionisti in data 28 aprile 2017.

| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | Valori parziali | Valori | Valori parziali | Valori | |
| (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
|
| A) | Attività materiali nette | 2.960 | 2.879 | ||
| Nota 15 - Immobili, impianti e macchinari | 2.960 | 2.879 | |||
| B) | Attività immateriali nette | 666 | 691 | ||
| Nota 16 - Attività immateriali | 666 | 691 | |||
| C) | Diritto di utilizzo di attività in leasing | 428 | 258 | ||
| Nota 17 - Diritto di utilizzo di attività in leasing | 428 | 258 | |||
| D) | Partecipazioni | 162 | 128 | ||
| Nota 18 - Partecipazioni | 211 | 229 | |||
| Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | (49) | (101) | |||
| E) | Capitale circolante | (648) | (542) | ||
| Nota 9 - Altre attività finanziarie correnti | 387 | 495 | |||
| Ricl. a M) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (386) | (494) | |||
| Nota 10 - Crediti commerciali e altri crediti | 2.441 | 2.182 | |||
| Nota 11 - Rimanenze | 256 | 211 | |||
| Nota 12 - Attività contrattuali | 1.925 | 1.860 | |||
| Nota 13 - Attività per imposte sul reddito correnti e non correnti | 390 | 318 | |||
| Nota 13 - Attività per altre imposte correnti | 146 | 141 | |||
| Nota 14 - Altre attività correnti | 244 | 272 | |||
| Nota 20 - Altre attività non correnti | 52 | 30 | |||
| Nota 19 - Attività per imposte differite | 257 | 345 | |||
| Nota 21 - Debiti commerciali e altri debiti | (2.944) | (2.907) | |||
| Nota 22 - Passività contrattuali | (3.088) | (2.613) | |||
| Nota 13 - Passività per imposte sul reddito correnti e non correnti | (94) | (109) | |||
| Nota 13 - Passività per altre imposte correnti | (192) | (161) | |||
| Nota 23 - Altre passività correnti | (33) | (107) | |||
| Nota 28 - Altre passività non correnti | (3) | (2) | |||
| Nota 19 - Passività per imposte differite | (6) | (3) | |||
| F) | Fondi per rischi e oneri | (718) | (1.047) | ||
| Nota 26 - Fondi per rischi e oneri | (767) | (1.148) | |||
| Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | 49 | 101 | |||
| G) | Fondo per benefici ai dipendenti | (193) | (183) | ||
| Nota 27 - Fondi per benefici ai dipendenti | (193) | (183) | |||
| H) | Attività destinate alla vendita | - | 166 | ||
| Nota 30 - Discontinued operations, attività destinate alla vendita | |||||
| e passività direttamente associabili | - | 166 | |||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 2.657 | 2.350 | |||
| I) | Patrimonio netto | 2.394 | 2.068 | ||
| Nota 31 - Patrimonio netto | 2.394 | 2.068 | |||
| L) | Capitale e riserve di terzi | 2 | 18 | ||
| Nota 31 - Patrimonio netto | 2 | 18 | |||
| M) Indebitamento finanziario netto ante lease liability | (216) | (56) | |||
| Nota 7 - Disponibilità liquide ed equivalenti | (2.136) | (2.052) | |||
| Nota 8 - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (86) | (75) | |||
| Nota 9 - Altre attività finanziarie non correnti | (1) | (65) | |||
| Nota 24 - Passività finanziarie a breve termine | 97 | 159 | |||
| Nota 24 - Passività finanziarie a lungo termine | 2.168 | 1.729 | |||
| Nota 24 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 128 | 742 | |||
| Ricl. da E) - crediti finanziari non strumentali | (386) | ||||
| all'attività operativa (nota 9) | (494) | ||||
| N) | Passività finanziarie beni in leasing | 477 | 320 | ||
| Nota 17 - Passività nette per leasing | 477 | 320 | |||
| O) | Indebitamento finanziario netto | 261 | 264 | ||
| COPERTURE | 2.657 | 2.350 |

Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per la seguente riclassifica:
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.
Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.




per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.


Il presente documento costituisce la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (da qui in avanti DNF) del Gruppo Saipem (di seguito Gruppo, Saipem, Società, azienda) al 31 dicembre 2023. La DNF è il documento informativo che Saipem redige per assolvere agli obblighi previsti dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. n. 254/2016, recepimento italiano della Direttiva Europea 2014/95/UE. Come previsto dall'art. 5 del D.Lgs. n. 254/2016, la DNF costituisce una relazione separata nella "Relazione sulla gestione" contrassegnata con apposita dicitura al fine di una sua chiara identificazione.
Il documento descrive l'andamento della gestione degli aspetti non finanziari, le politiche del Gruppo, le attività, i rischi e la relativa modalità di gestione, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend per le tematiche indicate dalla norma, ovvero i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. Il documento è inoltre strumento integrante dell'impegno di Saipem nel dare concretezza agli orientamenti della Commissione Europea in materia, al fine di fornire agli stakeholder un'informativa non finanziaria sempre più utile, completa e trasparente per la comprensione del business della Società.
La DNF è redatta in conformità agli Standard del Global Reporting Initiative (GRI), utilizzati come standard di rendicontazione ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016 (vedi sezione "Indice dei contenuti GRI"). Si applica inoltre, per prevalente attività di business, lo standard di settore GRI 11 "Settore petrolifero e gas 2021", considerato anche per la determinazione dei temi materiali e delle informazioni rendicontate.
Al fine di garantire trasparenza sulle performance della Società e favorire la comparabilità dei dati e delle informazioni fornite agli stakeholder, il documento considera anche le indicazioni fornite dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB) per l'identificazione e la pubblicazione delle informazioni ritenute più rilevanti per la creazione di valore a lungo termine per il settore. Considerata la natura diversificata delle attività operative del Gruppo, il documento si riferisce agli standard SASB di due diversi settori: 1) Extractives & Minerals processing sector - Oil&Gas - Services; 2) Infrastructure sector - Engineering & Construction services.
Saipem ha rinnovato per il quinto anno consecutivo il suo impegno di disclosure secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board, integrandole in modo completo nel documento della DNF.
Le informazioni contenute nella DNF si riferiscono ai temi previsti dal decreto, nonché ai temi identificati come materiali e ai relativi indicatori che riflettono gli impatti economici, ambientali e sociali significativi dell'organizzazione o che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder del Gruppo. L'analisi di materialità, aggiornata annualmente con il coinvolgimento diretto di rappresentanze degli stakeholder della Società, ha guidato la definizione dei contenuti da rendicontare. In aggiunta ai temi materiali, in questo documento Saipem rendiconta sulle ulteriori tematiche incluse nel Piano di Sostenibilità (Cybersecurity) e indicate dallo standard di settore GRI 11 "Settore petrolifero e gas 2021" Sector Standard (Public Policy e Pratiche di tassazioni responsabili).
La DNF richiama altre sezioni della "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti che sono ivi trattati nel dettaglio e contiene a sua volta informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni su personale e ambiente. Inoltre, la "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti" fornisce ulteriori approfondimenti in merito agli obiettivi ESG compresi nella remunerazione variabile di lungo termine degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo.
Informazioni sulla Società, le attività operative e i Paesi di attività sono incluse nella sezione "Profilo societario e principali operazioni" del presente documento e nella "Relazione sulla gestione".
La DNF è predisposta dalla funzione Sustainability Reporting di Saipem SpA, in collaborazione con tutte le funzioni di Saipem SpA, delle società, progetti operativi e siti del Gruppo responsabili delle tematiche trattate. Il sistema di reporting di sostenibilità di Saipem è basato su specifiche procedure che definiscono ruoli, responsabilità, attività, flussi informativi e processo di validazione. Inoltre, la Società è dotata di specifici

sistemi IT, in continua evoluzione, per rendere più efficiente, automatico, integrato e solido possibile il processo.
La DNF è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in data 12 marzo 2024 ed è pubblicata sul sito internet istituzionale nei tempi previsti dalla normativa.
La predisposizione del documento rendiconta in merito al più ampio contesto di sostenibilità nel quale la Società opera, sia in termini di catena del valore, che di scenari futuri, che di obiettivi di sviluppo sostenibile a livello globale. Il documento ha lo scopo di fornire un'informativa completa agli stakeholder societari, equilibrata rispetto alle aspettative, tempestiva e comparabile nel tempo e, rispetto al settore, accurata e affidabile, grazie a dedicati strumenti di raccolta e gestione delle informazioni e uno specifico sistema di controllo interno.
La modalità di rappresentazione delle informazioni qualitative e quantitative è scelta al fine di rendere il documento di immediata comprensione e chiarezza. Con riferimento ai dati riferiti agli anni 2021 e 2022 rendicontati nel presente documento, non vi sono modifiche rispetto a quanto precedentemente pubblicato. La sezione "Indice dei contenuti GRI" contiene il dettaglio degli indicatori di prestazione rendicontati in conformità alle linee guida adottate.
In merito alla sicurezza dei dati e delle informazioni gestite dalla Società ai fini, non esclusivi, del presente documento, Saipem ha adottato misure di sicurezza affinché tutti gli applicativi e le infrastrutture tecniche siano totalmente integrati con i sistemi di sicurezza per la protezione dalle minacce di natura informatica, con effetti di maggiore garanzia anche sui sistemi di reporting.
Gli indicatori di performance sono stati raccolti su base annuale e la rendicontazione è effettuata sul triennio 2021-2023, salvo dove diversamente indicato. Il processo di rilevazione delle informazioni e dei dati quantitativi è stato strutturato in modo da garantire la confrontabilità dei dati e l'analisi dei trend nel triennio, al fine di permettere una corretta lettura delle informazioni e una completa visione a tutti gli stakeholder interessati all'evoluzione delle performance di Saipem. Eventuali variazioni delle metodologie di rilevazione rispetto agli anni passati sono opportunamente segnalate nel documento.
Saipem ha sviluppato un articolato sistema di reporting e disclosure che risponde alla varietà di stakeholder che appartengono a categorie e geografie molto differenti. Saipem pubblica volontariamente dall'anno 2006 anche il Bilancio di Sostenibilità annuale. Il documento è disponibile sul sito web istituzionale, insieme ad altri documenti specifici per tematica, ai quali si rimanda ove necessario. Inoltre, dal 2016 la Società pubblica annualmente uno Statement che descrive le misure adottate per assicurare, così come richiesto dalla legge del Regno Unito "Modern Slavery Act 2015 - Section 54", l'assenza di ogni forma di schiavitù moderna, lavoro forzato e traffico di esseri umani al proprio interno e lungo la propria catena di fornitura. Lo Statement considera, in via volontaria, le attività di tutto il Gruppo Saipem e non le sole società presenti nel Regno Unito.
La DNF è sottoposta a specifico giudizio di conformità da parte di una società di revisione indipendente, univoca rispetto al processo di revisione della Relazione finanziaria, che esprime con apposita relazione distinta un'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254/2016 e degli Standard del Global Reporting Initiative ("GRI Standard"), individuati come standard di rendicontazione. L'attività di esame limitato non riguarda l'applicazione delle indicazioni fornite dal SASB e le informazioni previste dal Regolamento UE 2020/852 sulla Tassonomia Europea riportate nei paragrafi "Attività sostenibili secondo la Tassonomia Europea", "Programma Net Zero di Saipem" e nell'Annex I. La verifica è svolta secondo le procedure indicate nella sezione "Relazione della società di revisione", inclusa nel presente documento. L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.
Tale esame limitato non si estende alle informazioni relative alla "materialità finanziaria".
La DNF rendiconta le aree previste dal D.Lgs. n. 254/2016 ritenute significative e rilevanti secondo un processo che tiene conto delle specifiche attività di Saipem e degli interessi di tutte le categorie di stakeholder della Società, come di seguito descritto. Come stabilito da quanto previsto dagli Standard GRI e in accordo con le procedure Saipem, la Società attua ogni anno un processo di consultazione e analisi sui temi materiali. Ciò è finalizzato a individuare e dare priorità agli aspetti di sostenibilità del proprio business che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni dei propri stakeholder che sono ritenuti più significativi per la Società stessa. L'analisi viene effettuata con il coinvolgimento diretto dei rappresentanti di tutte le principali categorie di stakeholder (inclusi i dipendenti), del management della Società e del Consiglio di Amministrazione.

La determinazione della materialità d'impatto è stata effettuata in accordo a quanto previsto dai GRI Standard 2021. A titolo volontario, il Gruppo ha svolto un esercizio preliminare di determinazione della materialità finanziaria, in via anticipatoria rispetto all'applicazione a partire dall'esercizio 2024 della "doppia materialità" prevista dalla CSRD, illustrato nel presente paragrafo:
L'analisi ha tenuto in considerazione l'attività di business Saipem, le evoluzioni del suo modello di business e della sua strategia, e il contesto operativo e di sostenibilità, al fine di aggiornare la lista di temi ESG afferenti al business della Società. Sulla base di valutazioni degli standard e delle evoluzioni normative, sia mandatorie che volontarie, di benchmark sul settore di riferimento e delle tematiche emergenti nel contesto globale, la Società ha coinvolto un'ampia selezione di propri stakeholder nella prioritizzazione di una selezione di tematiche basata sull'impatto da essi valutato.
Anche nel 2023 l'analisi di materialità ha integrato, attraverso l'intelligenza artificiale, insight provenienti da: ≥ bilanci di sostenibilità e finanziari di 18 clienti, 28 competitor e 12 utility;
Successivamente sono state coinvolte alcune categorie di stakeholder.
| Vista materialità | Tipologia di stakeholder | N. di rispondenti |
|---|---|---|
| Materialità finanziaria | Consiglio di Amministrazione | 7 |
| Senior Manager | 275 | |
| Comunità finanziaria | 27 | |
| Materialità d'impatto | Clienti | 20 |
| Dipendenti | 978 | |
| Fornitori | 22 | |
| Rappresentanti delle comunità locali | 5 | |
| Associazioni di business | 4 | |
| TOTALE RISPONDENTI | 1.342 |
Una rappresentazione dettagliata dei principali impatti determinati dalle operazioni Saipem e della loro significatività è fornita nella tabella "Temi materiali e impatti". Il presente documento tratta della gestione dei suddetti impatti attraverso una rappresentazione dei propri sistemi di gestione e delle performance raggiunte nelle sue attività operative.
Infine, l'analisi di materialità è basata su un modello di calcolo che attribuisce dei punteggi alle diverse componenti di indagine e permette di stilare conseguentemente una lista di temi con un gradiente di punteggio. Gli argomenti identificati come "materiali" per l'anno includono quelli con un punteggio più alto. I nuovi temi materiali emersi sono la biodiversità, il recupero e la riduzione dei rifiuti, la transizione verso un'economia circolare, la gestione dei rifiuti non pericolosi e il benessere dei dipendenti. Rispetto ai temi materiali identificati nel 2022, al netto dell'aggiornamento sulla terminologia dei temi, non sono risultati materiali nel 2023 la gestione della privacy dei dati e la Cybersecurity (tema comunque incluso nella DNF in quanto presente nel Piano di Sostenibilità).
I risultati finali sono stati condivisi in via preliminare con il Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance e con il Comitato Controllo e Rischi, e validati nella riunione del 18 dicembre 2023 dal Consiglio di Amministrazione, i cui membri hanno partecipato all'esercizio di analisi di materialità.
I temi emersi dall'analisi di materialità costituiscono anche la base per l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità di Saipem, che viene tenuto in considerazione nella definizione del piano strategico

quadriennale e nella definizione degli obiettivi societari e forniscono elementi utili al processo di gestione integrata dei rischi.
La seguente tabella rappresenta i temi materiali emersi dalla consultazione del 2023, integrati con i relativi impegni della Società, basati sulla Vision, la Mission, le Politiche societarie e le Management System Guideline.
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

| Temi materiali Primo livello |
Temi materiali Secondo livello |
Impegno | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Cambiamento climatico |
Emissioni di gas serra; energia; emissioni in atmosfera; transizione verso le energie rinnovabili; rischi e gestione del cambiamento climatico; combustibili alternativi |
Saipem Net Zero: ≥ Net Zero di Scope 1, Scope 2 e Scope 3 al 2050; ≥ riduzione del 50% delle emissioni di Scope 1 e 2 entro il 2035 (sulla base delle emissioni di GHG del 2018); ≥ Carbon Neutrality per le emissioni di Scope 2 entro il 2025. |
|||
| Biodiversità | Biodiversità | Saipem è consapevole che la biodiversità e gli ecosistemi sono alla base del benessere umano nel presente e nel futuro e che il loro rapido declino minaccia sia la natura che le persone. L'azienda sostiene i principi "Nessuna perdita netta di biodiversità", "No deforestazione netta" e, ove applicabile, approcci "Miglioramento netto" e "Guadagno netto", coinvolgendo clienti, fornitori e qualsiasi altro potenziale partner o attore del settore, mirando in generale a ottenere un impatto netto positivo sulla biodiversità nei siti operativi e nei progetti dell'azienda, anche valorizzando la natura e le comunità nelle aree in cui opera. |
|||
| Acqua | Acqua | Corretta e consapevole gestione delle risorse idriche focalizzata a massimizzare il riutilizzo dell'acqua, ove possibile, e a ridurre al minimo il consumo di essa in tutti i siti e progetti operativi, specialmente se ubicati in aree caratterizzate da particolare scarsità idrica. |
|||
| Incidenti e sversamenti |
Sversamenti; incidenti nelle operazioni e negli asset |
Ridurre e mitigare il rischio ambientale associato agli sversamenti di petrolio e di prodotti chimici garantendo l'adozione di adeguate misure di prevenzione e ripristino. |
|||
| Rifiuti | Gestione dei rifiuti non pericolosi; recupero e riduzione dei rifiuti; transizione verso un'economia circolare |
Saipem considera l'economia circolare un tema rilevante e prioritario nell'ambito della sua strategia e si impegna a minimizzare la generazione dei rifiuti, massimizzare il loro riutilizzo e riciclo e affidare il loro trasporto e smaltimento a fornitori in linea con i nostri standard ambientali. L'azienda promuove e implementa misure, anche attraverso la ricerca e sviluppo di nuovi materiali, che consentano di sostituire i materiali pericolosi con alternative non pericolose. |
|||
| Sviluppo della comunità |
Supporto e sviluppo della comunità |
Lavorare responsabilmente e collaborare con gli stakeholder per creare valore condiviso, minimizzando sempre i potenziali impatti negativi che le operazioni e la presenza della Società potrebbero avere. |
|||
| Diritti umani | Diritti umani; pratiche di security |
Rispettare le best practice internazionali in materia di diritti umani e del lavoro e monitorarne il rispetto. Collaborare con i fornitori per contribuire al loro sviluppo in termini di sostenibilità del loro business e per ridurre/minimizzare i rischi di sostenibilità lungo la catena di fornitura. Costruire e sviluppare un modello di sicurezza integrato pienamente inserito nei processi aziendali e allineato ai valori societari e alla legislazione applicabile al fine di: ≥ garantire un luogo di lavoro sicuro e protetto e proteggere tutti i dipendenti, i lavoratori subcontrattisti e le terze parti; ≥ proteggere tutte le informazioni e il know-how aziendale; ≥ tutelare l'integrità e la reputazione del management e degli stakeholder. |
|||
| Diritti del lavoro Diritti del lavoro; gestione della catena di approvvigionamento |
Rispettare le best practice internazionali in materia di diritti umani e del lavoro e monitorarne il rispetto. Collaborare con i fornitori per contribuire al loro sviluppo in termini di sostenibilità del loro business e per ridurre/minimizzare i rischi di sostenibilità lungo la catena di fornitura. |
||||
| Luogo di lavoro sicuro |
Salute e sicurezza sul lavoro; integrità degli asset |
Attuare misure volte a prevenire lesioni, impatti negativi sulla salute e danni agli asset. Progettare e realizzare iniziative volte a fornire le conoscenze e le competenze necessarie per consentire a tutti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza. Migliorare continuamente il modo in cui la Società lavora, l'efficienza delle procedure e del sistema di gestione, in linea con i più elevati standard internazionali e attraverso la trasformazione digitale e l'innovazione dei processi, per essere in grado di affrontare le sfide future. Tutelare la salute dei lavoratori e garantire la continuità dei servizi sanitari e più in generale la continuità operativa dell'azienda nelle diverse aree del mondo, con particolare riferimento alla gestione sanitaria della pandemia con l'obiettivo di ridurne l'impatto. Collaborare con i fornitori per contribuire al loro sviluppo in termini di sostenibilità del loro business e per ridurre/minimizzare i rischi di sostenibilità lungo la catena di fornitura. |
|||
| Salute | Salute pubblica | Massima attenzione a identificare e valutare i rischi relativi alla salute delle persone, al fine di adottare rapide ed efficaci misure di mitigazione. Proteggere la salute del personale e di tutte le persone influenzate dalle attività della Società, prendendo in considerazione sia le attività in esecuzione che pianificate, e le specifiche criticità o vulnerabilità dei contesti operativi. |
|||
| Diversità e inclusione |
Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
Promuovere il rafforzamento di una cultura aziendale inclusiva. | |||
| Occupazione sostenibile |
Sviluppo dei dipendenti; benessere dei dipendenti, acquisizione e fidelizzazione dei talenti |
Mantenere le competenze dei dipendenti in linea con le esigenze di business, garantendo il benessere delle proprie persone, e rafforzare l'immagine dell'azienda per trattenere e attirare persone di talento. |
|||
| Etica del business |
Etica del business; operazioni responsabili; concorrenza leale |
Operare in conformità con le migliori pratiche di etica del business. |
Nella tabella "Temi materiali e impatti" che segue sono elencati e descritti i principali impatti collegati ai temi materiali, inclusa la loro valutazione.
| Temi materiali Primo livello |
Temi materiali Secondo livello |
Principali impatti | Natura | Orizzonte temporale |
Magnitudo |
|---|---|---|---|---|---|
| Cambiamento | Emissioni di gas serra; | Accelerazione della transizione verso altre tecnologie | + | Breve termine | Media |
| climatico | energia; emissioni | efficienti mirate a ridurre il consumo di energia e | |||
| atmosferiche; transizione verso |
promuovere le fonti rinnovabili Aumento delle emissioni (CO2, climalteranti, inquinanti) |
- | Breve termine | Media | |
| energie rinnovabili; | a causa delle attività operative o lungo la catena del | ||||
| rischi e gestione del | valore | ||||
| cambiamento | Miglioramento della cultura e consapevolezza | + | Medio termine | Media | |
| climatico; combustibili alternativi |
ambientale (grazie a iniziative rivolte alla società civile e partecipazione a ricerche, studi e partnership) |
||||
| Biodiversità | Biodiversità | Miglioramento della cultura e consapevolezza | + | Medio termine | Media |
| ambientale (grazie a iniziative rivolte alla società civile | |||||
| e partecipazione a ricerche, studi e partnership) | |||||
| Impatti sulla biodiversità a causa delle attività | - | Breve termine | Alta | ||
| Acqua | Acqua | operative/progetti Promozione del trattamento e il riutilizzo delle acque |
+ | Breve termine | Media |
| reflue | |||||
| Decadimento dei servizi ecosistemici dovuto al prelievo | - | Breve termine | Media | ||
| delle risorse idriche naturali (es. nelle aree a stress | |||||
| Incidenti | Sversamenti; incidenti | idrico) Contributo al miglioramento delle tecnologie, |
+ | Breve termine | Media |
| e sversamenti | nelle operazioni e negli | competenze e preparazione aziendale in ottica di | |||
| asset | prevenzione degli sversamenti | ||||
| Impatti negativi sulla salute umana o sull'ambiente | - | Breve termine | Bassa | ||
| dovuti a perdite, fuoriuscite e scarichi di sostanze | |||||
| Rifiuti | Gestione dei rifiuti non pericolosi; recupero e |
Impatti negativi sulla salute umana o sull'ambiente dovuti a rifiuti prodotti dalle attività operative/progetti |
- | Breve termine | Alta |
| riduzione dei rifiuti; | se non smaltiti responsabilmente | ||||
| transizione verso | |||||
| un'economia circolare | |||||
| Sviluppo delle comunità |
Sostegno e sviluppo delle comunità |
Aumento del benessere e sviluppo locale per le comunità ospitanti grazie al miglioramento delle |
+ | Medio termine | Media |
| infrastrutture locali e all'incremento dell'entrata | |||||
| fiscale nei Paesi di attività | |||||
| Aumento dell'awareness culturale su tematiche di | + | Medio termine | Media | ||
| sostenibilità nei contesti locali nei quali Saipem opera | |||||
| Sviluppo del mercato locale (e dei fornitori locali) a seguito dell'acquisizione di progetti in aree remote |
+ | Breve termine | Media | ||
| Impatti sul contesto socio-economico/culturale | - | Breve termine | Alta | ||
| tradizionale a causa della presenza e attività di Saipem | |||||
| nel territorio | |||||
| Diritti umani | Diritti umani; pratiche di security |
Incremento della consapevolezza e conoscenza dei diritti umani e del lavoro, incluso nei Paesi dove non è |
+ | Breve termine | Media |
| garantito il dialogo con i lavoratori | |||||
| Violazione dei diritti umani e dei lavoratori a seguito del | - | Breve termine | Bassa | ||
| non rispetto delle decent working conditions lungo la | |||||
| catena di fornitura e/o catena del valore e a seguito di pratiche di security non conformi alle leggi |
|||||
| Diritto | Diritti del lavoro; | Violazione dei diritti umani e dei lavoratori a seguito del | - | Breve termine | Bassa |
| del lavoro | gestione della catena | non rispetto delle decent working conditions lungo la | |||
| di fornitura | catena di fornitura e/o catena del valore e a seguito di | ||||
| pratiche di security non conformi alle leggi | |||||
| Contributo allo sviluppo delle competenze e delle opportunità in contesti locali |
+ | Medio termine | Media | ||
| Diffusione della consapevolezza e cultura ESG | + | Breve termine | Media | ||
| Incremento della consapevolezza e conoscenza dei | + | Breve termine | Media | ||
| diritti umani e del lavoro, incluso nei Paesi dove non è | |||||
| Luogo | Salute e sicurezza | garantito il dialogo con i lavoratori Contributo al miglioramento tecnologico e |
+ | Medio termine | Media |
| di lavoro | sul lavoro | all'innovazione di pratiche HSE | |||
| sicuro | Aumento della cultura della salute e sicurezza e delle | + | Medio termine | Media | |
| condizioni di vita delle comunità locali | |||||
| Impatti sulla salute delle persone e sull'ambiente | - | Breve termine | Bassa | ||
| dovuti a danni imprevisti agli asset e/o esposizione a fattori di rischio associati alla natura e contesto delle |
|||||
| attività svolte | |||||
| Infortuni alle persone (Saipem e non) causati da | - | Breve termine | Bassa | ||
| incidenti |

| Temi materiali | Temi materiali | Orizzonte | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Primo livello | Secondo livello | Principali impatti | Natura | temporale | Magnitudo |
| Salute | Salute pubblica | Aumento della cultura della salute e sicurezza e delle condizioni di vita delle comunità locali nei territori in cui Saipem opera grazie a partnership e collaborazioni locali |
+ | Medio termine | Media |
| Contributo al miglioramento tecnologico e all'innovazione di pratiche HSE grazie a relazioni con istituzioni accademiche varie e partecipazione in associazioni di settore |
+ | Medio termine | Media | ||
| Impatti sulla salute delle persone e sull'ambiente dovuti a danni imprevisti agli asset e/o esposizione a fattori di rischio associati alla natura e contesto delle attività svolte |
- | Breve termine | Bassa | ||
| Diversità e inclusione |
Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
Aumento della diversità, equità e inclusione grazie alla promozione e rafforzamento di una cultura inclusiva |
+ | Medio termine | Alta |
| Non bilanciamento della forza lavoro uomo/donna a livello locale dovuto a una minor attrattività per le donne a causa della natura delle attività Saipem |
- | Lungo periodo | Bassa | ||
| Occupazione sostenibile |
Sviluppo dei dipendenti; |
Aumento del benessere dei lavoratori attraverso gli strumenti di welfare offerti |
+ | Breve termine | Alta |
| acquisizione e fidelizzazione |
Aumento della diversità, equità e inclusione grazie alla promozione e rafforzamento di una cultura inclusiva |
+ | Medio termine | Alta | |
| dei talenti; benessere dei dipendenti |
Contributo alla formazione, accrescimento delle hard e soft skill |
+ | Breve termine | Alta | |
| Non bilanciamento della forza lavoro uomo/donna a livello locale dovuto a una minor attrattività per le donne a causa della natura delle attività Saipem |
- | Lungo periodo | Bassa | ||
| Etica del business |
Etica del business; operazioni |
Diminuzione di pratiche illecite nei territori di operatività grazie ad azioni di contrasto |
+ | Medio termine | Media |
| responsabili; concorrenza leale |
Diffusione di best practice/procedure in ambito legale anche orientate ai temi di sostenibilità |
+ | Medio termine | Media |
Il modello di quantificazione è in linea con le metriche del processo di Integrated Risk Management.
La portata di un effettivo impatto positivo dipende dalla scala e dall'ambito dell'impatto stesso, mentre la portata di un potenziale impatto positivo dipende sia dalla scala e dall'ambito dell'impatto stesso che dalla sua probabilità.
La portata di un effettivo impatto negativo dipende dalla gravità dell'impatto stesso (scala, ambito e caratteristiche irrimediabili), mentre la portata di un potenziale impatto negativo dipende sia dalla sua gravità che dalla sua probabilità. Tutti gli impatti negativi collegabili ai diritti umani hanno avuto un fattore di moltiplicazione ulteriore al fine di far prevalere la gravità rispetto alla probabilità come indicato dai GRI. La magnitudo considera le azioni di mitigazione messe in atto dalla Società che sono descritte nei vari paragrafi della DNF.
Qui di seguito, nella tabella "Temi materiali e rischi" sono associati i temi materiali ai principali rischi e ai relativi potenziali effetti finanziari.
| Temi materiali | Temi materiali | ||
|---|---|---|---|
| Primo livello Cambiamento climatico |
Secondo livello Emissioni di gas serra; energia; emissioni atmosferiche; transizione verso energie rinnovabili; rischi e gestione del cambiamento climatico; combustibili alternativi |
Principali rischi Strategico - Posizionamento competitivo Strategico - ESG tendenze emergenti (transizione energetica) Strategico - Tendenze di mercato Strategico - Innovazione tecnologica e proprietà intellettuale Gestione degli asset - Disponibilità di asset adeguati e smaltimento (flotta e cantieri) Paese - Eventi naturali/ambiente severo HSE - Incidenti di esercizio, di asset e di trasporto HSE- Incidenti ambientali (incluso inquinamento) Partnership - Altre relazioni con terze parti e con gli stakeholder |
Potenziali impatti finanziari Evoluzione o cambiamento del contesto competitivo, aumento della competitività del mercato, posizionamento competitivo adeguato di Saipem (in termini di transizione energetica/progetti rinnovabili e utilizzo di combustibili alternativi; creazione di valore a lungo termine e supporto all'economia locale). Evoluzione delle normative in materia di cambiamento climatico e transizione energetica (ad es. emissioni e riduzione dei gas serra, uso ed efficienza energetica, uso di combustibili alternativi, ecc.). Possibilità di fluttuazione della domanda e degli ordini dei clienti (progetti di transizione energetica/rinnovabili/infrastrutturali, uso di combustibili alternativi ed efficienza energetica). Evoluzione dello scenario tecnologico e lancio sul mercato di tecnologie innovative. Gestione e protezione delle proprietà intellettuali della Società o di terzi nell'applicazione di nuove tecnologie (in termini di tecnologie di transizione energetica, utilizzo di combustibili alternativi/nuovi, strumenti di supporto per la mitigazione delle emissioni atmosferiche). Disponibilità di flotte, cantieri, navi, veicoli, servizi o infrastrutture per l'esecuzione del progetto. Effetti sulle attività, sulle risorse o sulle persone a causa di eventi naturali/meteorologici/ambienti difficili. Operazioni e integrità degli asset. |

| Temi materiali | Temi materiali | ||
|---|---|---|---|
| Primo livello Biodiversità |
Secondo livello Biodiversità |
Principali rischi Strategico - ESG tendenze emergenti |
Potenziali impatti finanziari Evoluzione delle normative relative ad altri temi ambientali |
| (transizione energetica) Paese - Eventi naturali/ambiente difficile |
(ad esempio, biodiversità, inquinamento, ecc.). Effetti su attività, risorse o persone a causa di eventi naturali/meteorologici/ambienti difficili. |
||
| Acqua | Acqua | Strategico - ESG tendenze emergenti (transizione energetica) |
Evoluzione delle normative relative alle tematiche ambientali. |
| Incidenti e sversamenti |
Sversamenti; incidenti nelle operazioni e negli asset |
HSE - Salute e sicurezza HSE - Incidenti ambientali (incluso l'inquinamento) HSE - Attività e incidenti logistici Paese - Vincoli ambientali/ambiente difficile |
Sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro e potenziali impatti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono nei pressi dei siti industriali Saipem. Effetti sulla biodiversità, sulle foreste e sulle risorse idriche dovuti alle attività di Saipem, corretta gestione delle risorse naturali e dei rifiuti. Capacità di raggiungere gli obiettivi ambientali/di emissione. Funzionamento e integrità degli asset. Effetti sulle attività, sulle risorse o sulle persone a causa di eventi naturali/meteorologici/ambientali avversi. |
| Rifiuti | Gestione dei rifiuti non pericolosi; recupero e riduzione dei rifiuti; transizione verso un'economia circolare |
Strategico - ESG tendenze emergenti (transizione energetica) |
Evoluzione delle normative relative alle tematiche ambientali. |
| Sviluppo delle comunità |
Sostegno e sviluppo delle comunità |
Paese - Contenuto locale/vincoli Partnership - Altre relazioni con terze parti e con gli stakeholder HSE - Incidenti ambientali (incluso l'inquinamento) |
Contributo all'economia locale, impatto sulla creazione di valore a lungo termine e relazioni con le comunità. Relazioni con gli stakeholder e i partner. Effetti sulla biodiversità, sulle foreste e sulle risorse idriche dovuti alle attività di Saipem; corretta gestione delle risorse naturali e dei rifiuti. Capacità di raggiungere gli obiettivi ambientali/di emissione. |
| Diritti umani | Diritti umani; pratiche di security |
Compliance - Integrità Paese - Instabilità sociale e politica/contesto geopolitico Strategico - ESG tendenze emergenti (Social) |
Comportamento etico o attività fraudolente commesse da dipendenti, fornitori e terze parti nell'ambito delle attività di Saipem. Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico; eventi che hanno un impatto sulla stabilità politica, sociale ed economica. |
| Diritti del lavoro Diritti del lavoro; gestione della catena di fornitura |
Persone – Turnover e disponibilità delle risorse (e know-how) Contenziosi - Altri contenziosi (es. lavoro) |
Allineare il portafoglio di competenze al business e al suo nuovo posizionamento a lungo termine (compresi gli obiettivi di diversità). Capacità di attrarre profili di talento dal mercato del lavoro, di trattenere internamente le competenze chiave e di sviluppare e gestire piani di successione adeguati. Contenziosi sul lavoro. |
|
| Luogo di lavoro sicuro |
Salute e sicurezza sul lavoro |
HSE- Salute e sicurezza Persone - Know-how e competenze Strategico - Innovazione tecnologica e proprietà intellettuale |
Sistema di gestione salute e sicurezza sul lavoro e potenziali impatti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono nei pressi dei siti industriali Saipem. Allineare il portafoglio di competenze al business e al suo nuovo posizionamento a lungo termine (compresi gli obiettivi di diversità). Evoluzione dello scenario tecnologico e lancio sul mercato di tecnologie innovative. Gestione e protezione delle proprietà intellettuali della Società o di terzi nell'applicazione di nuove tecnologie (in termini di tecnologie di transizione energetica, utilizzo di combustibili alternativi/nuovi, strumenti di supporto per la mitigazione delle emissioni atmosferiche). |
| Salute | Salute pubblica | HSE - Salute e sicurezza Altri contesti esterni - Biologico/Pandemico |
Sistema di gestione salute e sicurezza sul lavoro e potenziali impatti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono nei pressi dei siti industriali Saipem. Comparsa di pandemie o epidemie e nuove patologie nel Paese in cui Saipem opera. |
| Diversità e inclusione |
Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
Persone – Turnover e disponibilità delle risorse (e know-how) Strategico - ESG tendenze emergenti |
Capacità di attrarre profili di talento dal mercato del lavoro, di trattenere internamente le competenze chiave e di sviluppare e gestire piani di successione adeguati. Evoluzione delle normative in materia sociale (diritti umani, diversità e inclusione, ecc.). |
| Occupazione sostenibile |
Sviluppo dei dipendenti; acquisizione e fidelizzazione dei talenti; benessere dei dipendenti |
Persone – Turnover e disponibilità delle risorse (e know-how) |
Allineare il portafoglio di competenze al business e al suo nuovo posizionamento a lungo termine (compresi gli obiettivi di diversità). Capacità di attrarre profili di talento dal mercato del lavoro, di trattenere internamente le competenze chiave e di sviluppare e gestire piani di successione adeguati. |
SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2023
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

| Temi materiali Primo livello |
Temi materiali Secondo livello |
Principali rischi | Potenziali impatti finanziari |
|---|---|---|---|
| Etica del business |
Etica del business; operazioni responsabili; concorrenza sleale |
Compliance - Integrità Compliance - Corruzione Partnership - Altre relazioni con terze parti e con gli stakeholder Catena di fornitura - Performance di venditori/subappaltatori Catena di fornitura - Performance dei fornitori e dei subcontrattisti |
Comportamento etico o attività fraudolente commesse da dipendenti, fornitori e terze parti nell'ambito delle attività di Saipem. Relazioni con gli stakeholder e i partner. Prestazioni ESG di fornitori/subappaltatori e rispetto dei requisiti contrattuali. |
Come prescritto dal D.Lgs. n. 254/2016, la DNF contiene le informazioni e gli indicatori relativi alla performance di Saipem SpA e di tutte le società controllate consolidate integralmente come descritte nella sezione "Struttura partecipativa del Gruppo Saipem". Tali indicatori sono contrassegnati dalla dicitura perimetro "Consolidato integrale".
Al fine di assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, ovvero di fornire le informazioni necessarie ad assicurare la comprensione dell'attività dell'intero Gruppo Saipem e per garantire altresì la comparabilità delle performance rispetto alle informazioni pubblicate negli altri documenti societari, oltre al perimetro delle società consolidate integralmente (denominato nel documento "Consolidato integrale"), gli indicatori sono riportati anche con un perimetro di rendicontazione più esteso, includendo le società controllate non consolidate integralmente e quelle in joint operation, a controllo congiunto o collegate, in cui Saipem ha il controllo delle operazioni. Tali indicatori sono contrassegnati dalla dicitura perimetro "Totale Gruppo".
Quando non specificato diversamente, il "Totale Gruppo" corrisponde al dato del perimetro "Consolidato integrale", in quanto alcune tematiche sono gestite a livello centrale e tutti i dati rientrano nel perimetro "Consolidato integrale".
Eventuali variazioni del perimetro di reporting rispetto all'anno precedente sono descritte nella sezione "Variazioni dell'area di consolidamento" della "Relazione finanziaria annuale".
Per quanto riguarda i dati relativi alla sicurezza, essi sono stati rendicontati suddivisi tra Saipem e subcontrattisti. Invece, negli indicatori afferenti all'ambito ambientale sono inclusi anche i dati relativi a subcontrattisti operanti nei siti Saipem e dei partner nelle attività in cui Saipem è responsabile della gestione HSE.
Si specifica inoltre che per le relazioni con gli stakeholder locali sono escluse le società che non hanno attività operative significative.
Il processo di reporting degli indicatori riportati nel presente documento è basato su una raccolta capillare per singolo sito/progetto operativo, con specificità date dal modello gestionale delle tematiche alle quali gli stessi si riferiscono, al fine di permettere un consistente e completo monitoraggio e controllo da parte delle funzioni responsabili delle diverse aree e a tutti i livelli gerarchici e geografici previsti. Sono esclusi quegli indicatori che per caratteristiche intrinseche al modello di gestione hanno un'origine esclusivamente centralizzata del dato.
Per la descrizione dei rischi identificati dalla Società relativamente alle cinque aree la cui trattazione è prevista dal D.Lgs. n. 254/2016 e alle tematiche individuate come materiali per la Società, oltre a quanto rappresentato nelle specifiche sezioni della DNF, si rimanda anche alla sezione "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione sulla gestione" per una trattazione più completa e integrata nel complessivo sistema di Integrated Risk Management di Saipem e delle sue controllate.
Per la descrizione delle politiche, si trova riferimento nella sezione specifica per ogni tema dove viene descritto il sistema di gestione.

| Ambiti previsti dal D.Lgs. |
Tematiche materiali |
Tematiche materiali | |||
|---|---|---|---|---|---|
| n. 254/2016 | Primo livello | Secondo livello | GRI Sector Standard | GRI Standard | Sezioni della DNF |
| Modello aziendale di gestione e organizzazione Art. 3.1, comma a Politiche Art. 3.1, comma b |
GRI 2: General Disclosures 2021 GRI 201: Economic Performance 2016 GRI 204: Procurement Practices 2016 |
Modello aziendale di gestione e organizzazione Profilo societario e principali operazioni Governance della sostenibilità del business Valore economico generato e distribuito La gestione della catena di fornitura |
|||
| Temi ambientali: - impatti su ambiente Art. 3.2, comma c - energia ed emissioni Art. 3.2, comma a; Art. 3.2, comma b |
Cambiamento climatico |
Emissioni di gas serra; energia; emissioni atmosferiche; transizione alle rinnovabili; rischi del cambiamento climatico e gestione; carburanti alternativi |
Topic 11.1 GHG Emissions Topic 11.2 Climate adaptation, resilience, and transition Topic 11.3 Air emissions |
GRI 201: Economic Performance 2016 GRI 302: Energy 2016 GRI 305: Emissions 2016 GRI 416: Customer Health and Safety 2016 |
Emissioni di GHG Preservare la qualità dell'aria |
| - risorse idriche Art. 3.2, comma a |
Biodiversità | Biodiversità | Topic 11.4 Biodiversity | GRI 304: Biodiversity 2016 |
Biodiversità |
| Acqua | Acqua | Topic 11.6 Water and effluents |
GRI 303: Water and Effluents 2018 |
La gestione della risorsa idrica | |
| Incidenti e sversamenti |
Sversamenti; incidenti nelle operazioni e agli asset |
Topic 11.8 Asset integrity and critical incident management |
GRI 306: Effluents and Waste 2016 |
La prevenzione e il ripristino degli sversamenti |
|
| Rifiuti | Gestione dei rifiuti non pericolosi; gestione e riduzione dei rifiuti; transizione a un'economia circolare |
Topic 11.5 Waste | GRI 306: Waste 2020 | La gestione dei rifiuti | |
| Gestione delle persone Art. 3.2, comma d Impatti su salute e sicurezza Art. 3.2, comma c |
Diritti dei lavoratori |
Diritti dei lavoratori; gestione della catena di approvvigionamento |
Topic 11.10 Employment practices Topic 11.13 Freedom of association and collective bargaining |
GRI 401: Employment 2016 GRI 402: Labor/Management Relations 2016 GRI 404: Training and Education 2016 GRI 405: Diversity and equal opportunity 2016 GRI 406: Non discrimination 2016 GRI 413: Local Communities 2016 GRI 414: Supplier social assessment 2016 GRI 416: Customer health and safety 2016 |
Politiche di gestione delle persone Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze |
| Spazio di lavoro sicuro |
Salute e sicurezza sul lavoro; integrità degli assets |
Topic 11.9 Occupational health and safety Topic 11.3 Air emissions |
GRI 305: Emissions 2016 GRI 403: Occupational Health and Safety 2018 GRI 416: Customer health and safety 2016 |
La tutela della salute e della sicurezza delle persone |
|
| Salute | Salute pubblica | Topic 11.9 Occupational health and safety |
GRI 403: Occupational Health and Safety 2018 |
La tutela della salute e della sicurezza delle persone |
|
| Diversità e inclusione |
Spazio di lavoro equo e inclusivo |
Topic 11.11 Non discrimination and equal opportunity |
GRI 202: Market Presence 2016 GRI 401: Employment 2016 GRI 402: Labor/Management Relations 2016 (non presente nel GRI) GRI 404: Training and Education 2016 GRI 405: Diversity and Equal Opportunity 2016 GRI 406: Non discrimination 2016 |
Contenuto locale (in Country Value) Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze Politiche e gestione delle persone La tutela della salute e della sicurezza delle persone Governance della sostenibilità del business Segnalazione di sospette violazioni |
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

| Ambiti previsti dal D.Lgs. |
Tematiche materiali |
Tematiche materiali | |||
|---|---|---|---|---|---|
| n. 254/2016 Gestione delle persone Art. 3.2, comma d Impatti su salute e sicurezza Art. 3.2, comma c |
Primo livello Occupazione sostenibile |
Secondo livello Sviluppo dei dipendenti; benessere dei dipendenti; acquisizione e fidelizzazione dei talenti |
GRI Sector Standard Topic 11.10 Employment practices Topic 11.9 Occupational health and safety |
GRI Standard GRI 401: Employment 2016 GRI 402: Labor/Management Relations 2016 GRI 403: Occupational Health and Safety 2018 GRI 404: Training and Education 2016 GRI 414: Supplier Social Assessment 2016 |
Sezioni della DNF Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze Politiche e gestione delle persone |
| Aspetti sociali Art. 3.2, comma d |
Sviluppo della comunità |
Sostegno e sviluppo della comunità |
Topic 11.14 Economic impacts Topic 11.15 Local communities Topic 11.17 Rights of indigenous peoples |
GRI 201: Economic performance 2016 GRI 202: Market presence 2016 GRI 203: Indirect Economic Impacts 2016 GRI 204: Procurement Practices 2016 |
Contenuto locale (in country value) La creazione di valore sostenibile nel tempo La gestione della catena di fornitura Una catena di fornitura sostenibile Pratiche di security |
| Rispetto dei diritti umani Art. 3.2, comma e |
Diritti umani Diritti umani; pratiche di sicurezza |
Topic 11.12 Forced labor and modern slavery Topic 11.18 Conflict and security |
GRI 409: Forced or Compulsory Labor 2016 GRI 410: Security Practices 2016 GRI 414: Supplier Social Assessment 201 |
Segnalazione di sospette violazioni Le persone in Saipem e tutte le sotto-sezioni. Il rispetto dei diritti umani e del lavoro Pratiche di security e cybersecurity |
|
| Lotta alla corruzione Art. 3.2, comma f |
Etica di business |
Etica di business; operazioni responsabili; concorrenza leale |
Topic 11.19 Anti competitive behavior Topic 11.20 Anti corruption |
GRI 205: Anti-corruption 2016 GRI 206: Anticompetitive behaviour 2016 |
Lotta alla corruzione |

La sezione presenta sinteticamente i risultati nell'anno 2023 riferiti agli obiettivi prefissati, inclusivi anche degli obiettivi del Piano di Sostenibilità 2023-2026 di Saipem approvato dal Consiglio di Amministrazione a settembre 2023, e i principali nuovi obiettivi.
Il Piano quadriennale di Sostenibilità "Our Journey to a Sustainable Business" è stato redatto allo scopo di implementare una strategia integrata che coniughi obiettivi di business e finanziari del Piano con un complesso di fattori ESG, declinando gli impegni assunti dalla Società nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo, al fine di creare valore per tutti gli stakeholder nel breve e nel lungo termine.
L'aggiornamento annuale del Piano di Sostenibilità è guidato dai risultati dell'analisi di materialità, nonché dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria. Gli obiettivi definiti nel Piano contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) della Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare a 12 SDGs che sono maggiormente attinenti al business Saipem e in linea con gli indirizzi strategici del Gruppo.
Il Piano si articola in 3 pilastri che includono le varie aree strategiche ESG, indicando per ognuna obiettivi specifici e relativi programmi di attuazione: 1) Net Zero, 2) Progetto Carbon Neutral, 3) Biodiversità e prevenzione dall'inquinamento, 4) Occupazione sostenibile, 5) Diversità e inclusione, 6) Salute e sicurezza, 7) Impatto locale, 8) Catena di fornitura responsabile, 9) Etica del business, 10) Cybersecurity, 11) Digitale e Innovazione.
Si evidenziano nella seguente tabella con l'indicazione [Schema di incentivazione] gli obiettivi nell'ambito dei quali sono stati definiti i target del piano di incentivazione variabile di breve e lungo periodo del management.
Tematica materiale CAMBIAMENTO CLIMATICO BIODIVERSITÀ ACQUA
INCIDENTI E SVERSAMENTI RIFIUTI

| Obiettivi 2023-2026 | Risultati 2023 | Status | Riferimento | Piano 2024-2027 |
|---|---|---|---|---|
| Emissioni GHG evitate grazie a iniziative di gestione energetica (38 kt di CO2 eq per il 2023 e 138 kt di CO2 eq per il periodo 2023-2025) [Schema di incentivazione] |
47 kt di CO2 eq evitate grazie a iniziative per la gestione dell'energia |
Emissioni di GHG | Esteso al 2027 | |
| Emissioni di GHG compensate grazie alla strategia di offsetting di Saipem (250 kt di CO2 eq per il periodo 2023-2025) [Schema di incentivazione] |
Acquisite 100 kt di CO2 eq, di cui 70 kt provenienti da progetti REDD+ in crediti di carbonio |
Programma Net Zero di Saipem |
Nuovo target in nuovi obiettivi |
|
| Carbon Neutrality per lo Scope 2 al 2025: attivare l'acquisto di energia 100% rinnovabile, preferibilmente certificata, in tutti gli uffici, ove applicabile (includendo anche i certificati I-REC) e la compensazione della quota di emissioni residua |
Finalizzato un accordo per l'erogazione di crediti di compensazione con 3 società ed effettuato l'acquisto (vedi obiettivo sopra) |
Programma Net Zero di Saipem |
Confermato | |
| Valutare l'introduzione di un internal carbon price shadow nell'ambito dei processi decisionali d'investimento (2024*) |
Analisi in corso | Programma Net Zero di Saipem, sotto-paragrafo Prezzo del carbonio interno |
Esteso al 2024 | |
| Sistematizzare la mappatura dei siti operativi in aree sensibili per la biodiversità nel 2023 |
Mappatura dei siti operativi Saipem in aree sensibili secondo le categorie IUCN per la biodiversità e secondo la Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO delle Aree Protette per la biodiversità con Geographic Information System (GIS) |
Biodiversità | - |
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DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

| Obiettivi 2023-2026 | Risultati 2023 | Status | Riferimento | Piano 2024-2027 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Mappare i siti operativi dei principali fornitori in aree sensibili per la biodiversità entro il 2025 |
Definizione di una lista di fornitori significativi e analisi in corso tramite partner esterni |
Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali, biodiversità |
Confermato | ||
| Continuare l'esecuzione di mappatura degli sversamenti e analisi del rischio con 2 nuovi Oil Spill Mapping e Risk Assessment nella Business Line ABSER nel 2023 |
Realizzati 2 nuovi Oil Spill e risk assessment |
Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali. La prevenzione e il ripristino degli sversamenti |
- | ||
| Continuare l'impegno nella riduzione dei rifiuti e nell'incremento delle tipologie di rifiuti riciclabili, inviate a riciclo entro il 2023** |
Mantenere il 100% dei tipi di rifiuti riciclati nella maggior parte dei siti applicabili |
Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali. La gestione dei rifiuti |
- |
(*) Target esteso al 2024.
(**) Target year anticipato dal 2026 al 2023.
Qui di seguito sono elencati i principali nuovi obiettivi definiti nel piano 2024-2027.
Gli obiettivi ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del piano, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2024-2027".
Tematica materiale Saipem LUOGO DI LAVORO SICURO DIVERSITÀ E INCLUSIONE SALUTE DIRITTI DEL LAVORO
OCCUPAZIONE SOSTENIBILE DIRITTI UMANI

| Obiettivi 2023-2026 | Risultati 2023 | Status | Riferimento | Piano 2024-2027 |
|---|---|---|---|---|
| Mantenere un TRIFR e un HLFR non superiore alla media degli ultimi 5 anni ogni anno fino al 2026. Per il 2023 la media degli ultimi 5 anni del TRIFR corrisponde a 0,43 e si attesta a 0,98 per HLFR [Schema di incentivazione] |
Nel 2023 il TRIFR si è attestato a 0,32 e l'HLFR a 0,74 |
La sicurezza delle persone |
Confermato con nuovi target nella sezione "Nuovi obiettivi" |

| Obiettivi 2023-2026 | Risultati 2023 | Status | Riferimento | Piano 2024-2027 |
|---|---|---|---|---|
| Mantenere un TRIFR e un HLFR per i subcontractor non superiore alla media degli ultimi 5 anni per ogni anno fino al 2026. Per il 2023 la media degli ultimi 5 anni del TRIFR corrisponde a 0,32 e si attesta a 0,57 per HLFR |
il TRIFR si è attestato a 0,23 e l'HLFR a 0,44 |
La sicurezza delle persone |
Confermato con nuovi target nella sezione "Nuovi obiettivi" |
|
| Coinvolgere il management aziendale nel LiHS nel 2023 |
Nel 2023 750 manager hanno preso parte al LiHS Workshop |
Leadership nella sicurezza e cultura HSE |
L'obiettivo per il 2027 è presente nella sezione "Nuovi obiettivi" |
|
| Implementare iniziative innovative per rafforzare ulteriormente le performance di sicurezza, quali la Fire Prevention Campaign nel 2023 |
Nel 2023 sono state implementate iniziative volte a promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro |
La tutela della salute e della sicurezza delle persone |
L'obiettivo per il 2027 è presente nella sezione "Nuovi obiettivi" |
|
| Identificare iniziative di innovazione volte a eliminare il rischio di lavorare in quota e di caduta oggetti entro il 2025 |
Nel 2023 è stato portato avanti il progetto "Safety Step up" per identificare iniziative di innovazione |
La tutela della salute e della sicurezza delle persone |
Mantenuto | |
| Implementazione del "Digital Permit to Work" (E-PTW) a bordo del 100% della flotta Saipem entro il 2026 |
Nel 2023 il 32% della flotta Saipem ha a bordo il Digital Permit to Work. Sta proseguendo l'implementazione dell'E-PTW a bordo della flotta Saipem |
La tutela della salute e della sicurezza delle persone |
Target modificato | |
| Migliorare l'efficienza e l'uso dei servizi di telecardiologia |
Nel 2023 il tasso di utilizzo si è attestato al 75% dei siti identificati |
La tutela della salute e della sicurezza delle persone |
- | |
| Estendere l'applicazione dei servizi di telemedicina (2023-2026) |
Nel 2023 sono stati identificati i servizi di telepsicologia e teledermatologia in fase di avvio in tutti i siti selezionati |
La salute dei dipendenti |
- | |
| Avviare iniziative per la salute dei dipendenti sui temi: salute mentale, prevenzione rischi cardiovascolari e corretta alimentazione nel periodo 2023-2026 |
Nel 2023 sono stati eseguiti i 14 eventi su tematiche quali diabete, cancro, epatite |
La salute dei dipendenti |
Mantenuto | |
| Creare Smart Clinic per le sedi di Fano e Arbatax nel periodo 2023-2026 |
Le attività per la Smart Clinic di Fano sono in corso |
La salute dei dipendenti |
Confermato | |
| Implementare una metodologia per identificare i Paesi in cui avviare iniziative di sostenibilità in ambito health nel periodo 2023-2026 |
Nel 2023 è stata sviluppata una metodologia, in corso di applicazione nei progetti in India e in Indonesia |
Le relazioni industriali | - | |
| Revisione e aggiornamento dei contenuti dell'applicazione "Sì viaggiare" per i servizi di salute pubblica |
L'applicazione è stata aggiornata |
- | Completato | |
| Lancio del progetto di formazione Fondo Nuove Competenze, rivolto a tutti i dipendenti di Saipem Italia, con l'obiettivo di coinvolgere il 50% degli impiegati |
Le attività di formazione sono state implementate e concluse, coinvolgendo l'85% dei dipendenti in target |
Le relazioni industriali | Completato | |
| Introduzione di un programma di onboarding per i nuovi dipendenti |
Introdotte attività di formazione, mentoring e job rotation per i nuovi assunti |
Il capitale umano | Completato | |
| Prosecuzione del programma "Sinergia" | È proseguito il programma coinvolgendo 5 scuole superiori |
Il capitale umano | Completato | |
| Implementazione di corsi di formazione certificati di Project Management dall'Accademia Saipem |
Sono stati consegnati 76 diplomi |
Il capitale umano | Completato | |
| Definizione di un set di KPI su Diversity & Inclusion per garantire un costante monitoraggio della tematica nel 2023 |
Definito un set di KPI | Le relazioni industriali | Completato | |
| Predisporre uno studio di fattibilità per una "Global Employment Guideline" nel 2023 |
Studio di fattibilità eseguito | Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze |
Completato | |
| Aumentare il numero di donne STEM assunte in Saipem SpA entro il 2025 [Schema di incentivazione] |
Sono state sviluppate attività con le università ed è stato portato avanti il progetto "Role Model" |
Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze |
Confermato | |
| Ottenere la certificazione sulla Parità di Genere in linea con la Prassi di Riferimento italiana n. 125:2022 nel 2023 |
La certificazione è stata ottenuta nel mese di novembre |
Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze |
Completato | |
| Mantenere l'attestazione ISO 30415 - Human Resource Management Diversity and Inclusion nel 2023 |
L'attestazione è stata mantenuta |
Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze |
Confermato |
SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2023
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO
| Obiettivi 2023-2026 | Risultati 2023 | Status | Riferimento | Piano 2024-2027 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Adottare un criterio di Gender Equality nel processo di recruitment per le posizioni di struttura nel 2025 [Schema di incentivazione] |
Sono stati definiti i criteri per il processo di recruiting |
Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze |
Confermato |
Qui di seguito sono elencati i nuovi obiettivi definiti nel piano 2024-2027.
Gli obiettivi ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del piano, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2024-2027".
Tematica materiale Saipem ETICA DEL BUSINESS DIRITTI UMANI CAMBIAMENTO CLIMATICO Contributo agli SDG
SVILUPPO DELLA COMUNITÀ DIRITTI DEL LAVORO

| Obiettivi 2023-2026 | Risultati 2023 | Status | Riferimento | Piano 2024-2027 |
|---|---|---|---|---|
| Estendere il numero di fornitori registrati in Open-es e rafforzare le informazioni e dati disponibili sulla piattaforma (2023-2026) |
È stato effettuato l'onboarding con circa 800 fornitori internazionali coinvolti |
Programma Net Zero di Saipem |
La piattaforma Open-es è stata adottata per il processo di qualifica dei fornitori |
|
| Estendere il numero di fornitori registrati su Carbon Tracker e rafforzare le informazioni e dati disponibili sulla piattaforma (2023-2026) |
A giugno 2023 è stato eseguito un incontro con circa 250 nuovi fornitori; inoltre 30 incontri one to one sono stati eseguiti con fornitori strategici |
Programma Net Zero di Saipem |
Confermato | |
| Incrementare la consapevolezza sul tema | Il 70% dei fornitori target | Una catena di | Confermato su | |
| diritti umani e del lavoro presso i | hanno partecipato alla | fornitura sostenibile | nuovi fornitori in | |
| principali contrattisti Saipem nel 2023 | formazione | target | ||
| Eseguire verifiche (desktop) sui fornitori | Le verifiche sono state | Una catena di | Nuovo obiettivo | |
| Saipem relativamente al tema dei diritti | eseguite su 10 fornitori | fornitura sostenibile | con target | |
| umani e del lavoro nel 2023 | principali | aggiornato | ||
| Rafforzare le competenze sui temi di sostenibilità nell'ambito della funzione Supply Chain attraverso una formazione specifica entro il 2024 |
39 risorse hanno effettuato la formazione pilota |
Il rispetto dei diritti umani e del lavoro |
Confermato |

| Obiettivi 2023-2026 | Risultati 2023 | Status | Riferimento | Piano 2024-2027 |
|---|---|---|---|---|
| Realizzare nuove market survey per identificare possibili requisiti ambientali applicabili nei processi di approvvigionamento nel periodo 2023-2026 |
Sono state effettuate 2 nuove market survey su cluster di attrezzatura per la nostra flotta di perforazione e costruzione e una survey su servizi di appalto |
Il rispetto dei diritti umani e del lavoro |
Confermato | |
| Rafforzare il processo di qualifica fornitori relativamente alle tematiche ESG nell'ambito dell'aggiornamento del sistema di qualifica aziendale (2023) |
In fase di completamento a seguito di decisione di aderire, su invito, a utilizzare la piattaforma Open Es per la parte ESG della qualifica fornitori |
Una catena di fornitura sostenibile |
Obiettivo in fase di completamento |
|
| Continuare l'attività di formazione in ambito Anticorruzione e Compliance 231 per il personale a rischio, con copertura del 100% dei Paesi previsti dal piano di formazione nel 2023 [Schema di incentivazione] |
La formazione è stata effettuata in 18 Paesi e in 2 Paesi è stato eseguito un aggiornamento |
Obiettivo confermato con target aggiornato |
||
| Implementare entro il 2025 un programma di job rotation per neolaureati per garantire esperienza nelle Funzioni di Controllo e Compliance [Schema di incentivazione] |
È iniziata l'implementazione del programma che ha visto coinvolti 16 neoassunti |
Il capitale umano | Confermato | |
| Mantenere il processo "Detection and Response" in conformità alla norma ISO/IEC 27001 attraverso la conferma della certificazione nel 2023 |
La certificazione è stata confermata a febbraio 2023 |
Nuovo obiettivo con target aggiornato per ottenimento nuova certificazione |
||
| Continuare le iniziative di salute pubblica, legate ad esempio alla prevenzione della malaria e alla promozione e awareness sui temi di salute nel 2023 |
Numerose iniziative per il territorio per la promozione della salute sono state organizzate, incluse quelle sulla prevenzione della malaria |
Nuovo obiettivo con target aggiornato |
||
| Sviluppare una metodologia per monitorare l'efficacia delle iniziative sul territorio nel 2023-2026 |
È stata sviluppata una metodologia che verrà applicata alle iniziative pianificate per il 2025 |
Mantenuto | ||
| Realizzazione di un'iniziativa per la protezione della biodiversità (progetto pilota "Seabin initiative") nel 2023 |
Attività finalizzata | Nuovo obiettivo con target aggiornato |
Target raggiunto o, per obiettivi al 2024-2025-2026, in corso come da piano. Target parzialmente raggiunto o in corso.
SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2023
Qui di seguito sono elencati i nuovi obiettivi definiti nel piano 2024-2027.

GRI 2-29

Un dialogo costante e la partecipazione al raggiungimento di obiettivi condivisi con i propri stakeholder sono gli strumenti che consentono alla Società di generare valore condiviso. L'approccio che Saipem ha sviluppato nel corso del tempo è finalizzato ad assicurare relazioni aperte e trasparenti tra tutte le parti coinvolte e a promuovere interazioni positive e reciprocamente vantaggiose nella relazione con tutti i propri stakeholder, compresi quelli locali, nei territori in cui Saipem opera.
I principi e le responsabilità alla base del processo di coinvolgimento degli stakeholder di Saipem sono definiti dalla "Stakeholder Engagement" Management System Guideline, uno strumento normativo societario valido per l'intero Gruppo, atto a definire l'interazione con i suoi stakeholder, così come sancito nei suoi elementi fondanti dalla Politica di Sostenibilità del Gruppo, disponibile sul sito internet societario.
Il processo di stakeholder engagement è così strutturato:

Per identificare i temi materiali, il coinvolgimento degli stakeholder è un elemento chiave (rif. sezione "Analisi di materialità e definizione del contenuto" per informazione sul tipo e il numero di stakeholder coinvolti nel processo).
Qui di seguito sono elencate le principali categorie di stakeholder della Società, l'approccio di engagement adottato e le principali attività di coinvolgimento implementate.
La Società è impegnata per mantenere un dialogo continuo con la propria comunità finanziaria, verso la quale garantisce massima trasparenza e un accesso equo alle informazioni confidenziali. Gli azionisti individuali possono interfacciarsi direttamente con la Segreteria Societaria.
Le informazioni non finanziarie sono sempre più oggetto di analisi da parte degli investitori e del mercato finanziario che guardano in modo più analitico la capacità di un'azienda di costruire strategie di business e piani sostenibili nel tempo, con obiettivi misurabili e azioni concrete, che comprovino la capacità dell'azienda di gestire i rischi e cogliere le opportunità di scenari e mercati mutevoli.
La Società è inoltre impegnata nello sviluppare e mantenere relazioni di lungo termine con gli assicuratori e le banche, interlocutori verso i quali attua comunicazioni sulle iniziative di sicurezza e loss prevention e dei loro risultati al fine di assicurarsi termini e condizioni competitivi. Il processo di trasferimento del rischio consente di individuare la capacità assicurativa per coprire adeguatamente il profilo di rischio della Società e le esposizioni.
Gli analisti ESG monitorano le prestazioni di Saipem in relazione a criteri ambientali, sociali e di governance. Anche per il 2023 Saipem si assesta su posizioni di leadership e sempre ampiamente sopra alla media del settore di riferimento, a testimonianza di un impegno distintivo sulla sostenibilità del proprio business. La sezione "ESG Indexes and Rating" del Bilancio di Sostenibilità 2023 fornisce maggiori dettagli sugli indici e analisi rispetto al settore.
In particolare si evidenzia l'inclusione di Saipem per il settimo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability Index (World ed Europe) con il punteggio più alto del settore Energy Equipment & Services (77 rispetto alla media del settore pari a 25), a seguito del Corporate Sustainability Assessment condotto da S&P Global.

I clienti rappresentano per Saipem uno stakeholder fondamentale, e garantire la loro soddisfazione è importante, sia in termini di redditività dei progetti, che di efficacia, efficienza e sostenibilità dei processi adottati nella loro esecuzione. Oltre a un reporting costante e frequenti incontri sui progetti operativi, specifici sistemi di monitoraggio e analisi della soddisfazione dei clienti sono implementati da parte di ciascuna business line, al fine di migliorare la gestione operativa e le prestazioni di Saipem nel soddisfare le esigenze dei clienti e mantenere relazioni più strette con loro. La relazione con i clienti è finalizzata inoltre a raccogliere esigenze e aspettative in un'ottica di "solution provider" e guardando alla transizione energetica, anche attraverso la definizione di partnership e collaborazioni.
Una valutazione diretta viene regolarmente effettuata con il coinvolgimento dei clienti attraverso incontri specifici e/o la raccolta di informazioni tramite questionari di soddisfazione. Inoltre viene effettuata anche una valutazione indiretta senza il coinvolgimento esplicito del cliente, tramite il regolare monitoraggio e l'analisi di specifici indicatori che possono essere indici di soddisfazione. Tutti i risultati derivanti dal sistema di customer satisfaction sono regolarmente sottoposti al riesame della Direzione Aziendale al fine di identificare le aree critiche ed eventuali misure preventive o di miglioramento.
Nel corso del 2023 il sistema di Customer Relationship Management, che centralizza in una piattaforma digitale collaborativa flussi di lavoro, dati e insight rispetto a iniziative commerciali, clienti e mercati e che vede attivi oltre 300 colleghi, è stato ulteriormente sviluppato per abilitare l'ascolto e il miglioramento continuo della relazione con i clienti. Nello specifico è terminata l'implementazione di una nuova funzionalità di gestione digitale del processo di Project Customer Satisfaction sopra descritto, con possibilità di configurazione di questionari vestiti sulle peculiarità della Business Line e dello specifico progetto, con restituzione e storicizzazione automatica dei responsi e visualizzazione multidimensionale delle analitiche.
Saipem è da sempre impegnata in un costruttivo e trasparente dialogo con le istituzioni centrali e locali, e con le associazioni di categoria nei Paesi ospitanti.
L'attività di rappresentanza degli interessi è posta in essere dall'azienda con la volontà di creare un clima di fattiva collaborazione in una logica di confronto costruttivo e di beneficio per tutte le parti coinvolte spesso su tematiche rilevanti di interesse generale, diretto e/o indiretto.
La Funzione Public Affairs responsabile delle Relazioni Istituzionali è delegata al dialogo con le istituzioni, garantendo la coerenza delle strategie relazionali e di comunicazione verso i soggetti esterni.
In virtù della forte propensione internazionale del Gruppo, Saipem collabora e mantiene strette relazioni con la rete diplomatica italiana, impegnandosi in un dialogo costante con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con le rappresentanze diplomatiche estere presenti in Italia. In quest'ottica Saipem ritiene importante far conoscere la propria realtà operativa e le proprie eccellenze industriali alle istituzioni.
Nel 2023 Saipem ha partecipato a diversi incontri istituzionali e tavoli di lavoro internazionali.
Tra le principali adesioni si evidenzia quella alle associazioni confindustriali e nello specifico ad Assolombarda, finalizzate a ricevere supporto principalmente nella gestione delle relazioni industriali, anche a livello locale, e per aggiornamento sulle tematiche operative del settore, oltre ad accrescere la conoscenza dell'azienda e dei suoi servizi a tutto il sistema confindustriale. Nell'ambito della membership al World Energy Council (WEC), si inserisce la partecipazione di Saipem al primo Workshop bilaterale organizzato a

Washington per instaurare un dialogo con le istituzioni statunitensi, in particolare il Dipartimento di Stato e il Dipartimento dell'Energia, sulle possibili sinergie tra Italia e USA per affrontare le sfide della transizione. Saipem, inoltre, contribuisce al dialogo industriale ed economico con stakeholder internazionali attraverso la membership in ISPI e in Associazione Italia ASEAN e al Forum Ambrosetti.
Altre partecipazioni da segnalare sono quelle nelle associazioni di settore come IADC (International Association of Drilling Contractors), IMCA (International Maritime Contractors Association), IOGP (International Association of Oil and Gas producers) e Windeurope. Il totale delle quote associative speso nel 2023 ammonta a circa 1,1 milioni di euro.
Maggiore dettaglio sulle collaborazioni con associazioni e organizzazioni internazionali sul tema del climate change sono presenti nella sezione "Il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici".
In occasione di COP28 Saipem ha inoltre organizzato un evento collaterale all'interno del Padiglione Italiano, gestito dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), per discutere di temi quali l'innovazione e la tecnologia per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione. L'evento, dal titolo "Engineering for a Sustainable Future. Decarbonization Technologies and Solutions", è stata l'opportunità di presentare le soluzioni più innovative dell'azienda.
Saipem ha collaborato con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy partecipando a tavoli di lavoro, in particolare il Tavolo di Coordinamento C.EN.TRA Energia Clima e Transizione Ecologica, che ha ripreso dal 2023 i suoi lavori e confronti tecnici su progetti di interesse nazionale in cui Saipem è coinvolta. Nel giugno 2023 Saipem ha partecipato al Business Forum Italia Uzbekistan, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri, Confindustria e Italian Trade Agency, a valle del quale ha siglato un Memorandum of Understanding per cooperare nell'ambito di gas naturale, cattura della CO2 e idrogeno, con l'ambizione di realizzare un trasferimento di know-how e competenze:
Inoltre, la Società partecipa attivamente al Gas Industry Advisory Committee (GIAC) e dei relativi sottocomitati Tecnico, Economico e Normativo, nell'ambito dell'organizzazione internazionale dell'East Mediterranean Gas Forum, il cui scopo è promuovere la cooperazione e gli investimenti nell'area e avviare un dialogo politico strutturato e sistematico sul gas naturale.
Il Gruppo Saipem nel 2023 ha partecipato come membro attivo di 112 associazioni di business e di categoria a livello nazionale e internazionale. In particolare, la capogruppo aderisce a 57 associazioni e organizzazioni.
Nella relazione con i propri dipendenti la Società ha come impegno prioritario assumere e trattenere le persone di talento, promuovendo il loro sviluppo, la loro motivazione e le loro competenze, garantendo ambienti di lavoro sicuri e sani e relazioni stabili con i sindacati allo scopo di mantenere un dialogo aperto e collaborativo. La Società è inoltre impegnata nel sostenere la diversità e l'inclusività delle persone in tutte le loro forme. Le azioni volte a promuovere l'equità sono una priorità per Saipem e un dovere nei confronti della popolazione societaria.

La Società è impegnata a contribuire al progresso delle comunità locali, allo sviluppo sociale, economico e culturale e al miglioramento delle condizioni di vita. Ogni società operativa o progetto adotta un approccio mirato che tiene conto del ruolo della società stessa e del contesto specifico in cui opera, adottando a tal fine un dialogo aperto e trasparente con le comunità che vivono nei territori ospitanti.
Le comunità locali sono attivamente coinvolte nell'implementazione dei progetti di sviluppo locale e la Società fornisce un supporto proattivo nelle situazioni di crisi e di emergenza.
La Società è impegnata a fornire adeguate informazioni alle organizzazioni locali e non governative interessate alle operazioni Saipem; la regolare pubblicazione di informazioni, obiettivi e risultati sui temi di interesse attraverso i canali istituzionali di Saipem è il principale e più estensivo strumento utilizzato. È inoltre di interesse per Saipem, in un'ottica di creazione di valore condiviso e di sviluppo locale, facilitare e partecipare a progetti di sviluppo, per l'individuazione e l'implementazione dei quali ha interesse a relazionarsi con organizzazioni di provata esperienza e integrità con le quali stabilire relazioni collaborative di breve e medio termine.

Saipem crede nella condivisione di valore sostenibile lungo la propria filiera. La relazione con i propri fornitori è basata sulla fiducia reciproca e sul comportamento etico, al fine di avere una catena forte e affidabile. In questa ottica la Società è impegnata a sviluppare e mantenere relazioni di lungo termine con i propri fornitori, la cui affidabilità dal punto di vista tecnico, finanziario, organizzativo ed etico è garantita da un processo di valutazione e gestione strutturato.
I fornitori sono inoltre proattivamente coinvolti in iniziative per rafforzare la loro conoscenza su tematiche HSE e dei diritti umani e dei lavoratori. I fornitori sono inoltre partner fondamentali per la riduzione della nostra footprint ambientale con cui la Società collabora in modo continuativo e proattivo.

Saipem è impegnata per l'educazione e la formazione delle nuove generazioni attraverso investimenti nel sistema locale e nei programmi per l'educazione nelle realtà in cui l'azienda opera.
Verso i giovani talenti l'impegno si concretizza nelle opportunità di inserimento in azienda e di crescita personale e professionale attraverso iniziative di empowerment e tutoring, oltre che nel supporto nell'orientamento professionale e nella diffusione della cultura di impresa.
La Società è impegnata inoltre nel costruire una collaborazione concreta e duratura con le scuole e università, favorendo l'integrazione delle conoscenze con l'esperienza del lavoro.

GRI 2-4, 2-6 SASB IF0301-A/B/C SASB EM-SV-000. A/B/C/D SASB IF-EN-000.C
Il Gruppo Saipem è un leader globale nell'ingegneria e nella costruzione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture, sia offshore che onshore. La Società è presente in più di 50 Paesi, con 8 cantieri di fabbricazione e una flotta mare composta, a fine 2023, da 21 navi di costruzione e 15 mezzi di perforazione, di cui 8 di proprietà Saipem. Dettagli in merito agli eventi registrati nel corso dell'esercizio che hanno portato a modifiche nella composizione della flotta rispetto all'anno precedente sono presenti nella "Relazione sulla gestione". La Società opera in Europa, Americhe, CSI, Africa, Medio Oriente, Estremo Oriente e Oceania e dispone di competenze specialistiche nella gestione di progetti complessi, dall'ideazione al decommissioning, in ambienti estremi, aree remote e acque profonde.
Il contesto di mercato nel quale Il Gruppo opera è descritto nella sezione "Il contesto di mercato" della presente Relazione finanziaria.
Per favorire la transizione energetica, rispondendo e anticipando le esigenze dell'attuale e del futuro mercato, il Gruppo ha fatto dell'innovazione e della digitalizzazione elementi chiave della propria strategia. Un impegno che interessa sia il business tradizionale legato alle fonti energetiche fossili, sia lo sviluppo di nuove tecnologie per i mercati emergenti delle energie rinnovabili.
Il modello di business del Gruppo Saipem valorizza le sinergie tra le diverse aree di business e il contesto esterno in cui opera, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per aumentare l'efficienza operativa, ridurre l'impatto ambientale delle operazioni e dei prodotti forniti ai clienti, migliorare la sicurezza del personale e dei fornitori. La sezione "Assetto organizzativo" della presente Relazione finanziaria presenta la configurazione organizzativa del Gruppo.
Ulteriori informazioni sul profilo societario e le operazioni per linea di business sono disponibili al paragrafo "Assetto organizzativo" della Relazione finanziaria annuale e alla sezione "Profilo dell'emittente" della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023.
| Metriche di attività operativa nell'anno | Unità di misura | 2023 |
|---|---|---|
| Totale backlog (a) | (milioni di euro) | 29.802 |
(a) Non include le Perforazioni Terra.
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 6.069 | 5.026 |
| Energy Carriers | 5.062 | 4.389 |
| Drilling Offshore | 743 | 565 |
Saipem è una società soggetta al controllo congiunto di Eni SpA e CDP Equity SpA. Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di Saipem SpA ammonta a 501.669.790,83 euro, suddiviso in n. 1.995.557.732 azioni
ordinarie e n. 1.059 azioni di risparmio, tutte prive dell'indicazione del valore nominale. Sulla base delle informazioni disponibili e delle comunicazioni ricevute ai sensi della delibera Consob 11971/1999 (Regolamento Emittenti), al 31 dicembre 2023 il 31,19% del capitale sociale di Saipem SpA è detenuto da Eni SpA, il 12,82% è detenuto, tramite la controllata CDP Equity SpA, da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) SpA, società controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, mentre la parte restante è distribuita tra altri azionisti, tra i quali Norges Bank risulta detenere una quota rilevante pari al 3,15%.

Nell'ottica del miglioramento continuo delle performance e dei processi aziendali, nel 2023 è proseguito il processo di consolidamento del modello operativo e di governo societario definito da Saipem nel 2022, che
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prevede l'identificazione di distinte Business Line, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze peculiari allo sviluppo tecnico ed economico delle offerte e alla gestione dei progetti acquisiti nel settore di business assegnato:
A febbraio 2023 la Società ha istituito la business line Offshore Wind con l'obiettivo di consolidare il ruolo di Saipem nel settore eolico offshore attraverso la gestione e lo sviluppo unitario del business e delle opportunità di mercato.
Nel corso del 2023, in continuità con il perseguimento degli obiettivi di innovazione, efficacia ed efficienza alla base della cultura di Saipem, sono stati sviluppati i seguenti principali interventi organizzativi:
Le informazioni previsionali riportate nel presente paragrafo devono ritenersi "forward-looking statements", poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società; in particolare, le informazioni potrebbero essere oggetto di revisioni a seguito delle evoluzioni delle crisi russo-ucraina e israelo-palestinese in atto e conseguentemente del contesto di mercato di riferimento.
L'attuale contesto è caratterizzato da un ciclo positivo nei mercati di riferimento per Saipem, in particolare quello dell'Oil&Gas, spinti a livello globale dalla crescente necessità di accedere a fonti energetiche sicure e sostenibili. Nel 2023 l'economia mondiale, secondo il Fondo Monetario Internazionale, è cresciuta del 3,0% rispetto al 2022, trainata da una forte crescita dell'India (+6,3% nel 2023) e dei Paesi emergenti asiatici, in grado di compensare un rallentamento di alcune economie avanzate, in particolare quella dell'area Euro. Questa tendenza si è manifestata nonostante alcuni fattori rilevanti abbiano pesato sullo scenario globale, come l'acuirsi dell'instabilità geopolitica, gravata dall'emergere della crisi israelo-palestinese e dal protrarsi del conflitto in Ucraina, e il persistere di elevati tassi di inflazione, tuttavia in calo rispetto all'anno precedente e previsti in ulteriore diminuzione.
Nel 2023 il settore energetico, uno dei più impattati dalla crisi vissuta a cavallo degli anni 2020-2022, ha consolidato, con sempre maggior solidità, la ripresa iniziata negli anni precedenti, sostenuta da un'attenzione crescente alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici. Tale dinamica ha favorito la crescita della domanda delle fonti energetiche tradizionali come petrolio e gas e si è mossa in un contesto di mercato più

equilibrato, con il greggio Brent assestatosi attorno agli 80 dollari al barile. A livello complessivo i segnali emersi nel corso dell'anno si sono progressivamente tradotti in un ulteriore aumento degli investimenti nei settori dell'Oil&Gas, ormai stabilmente al di sopra dei valori pre-COVID. Tale crescita si è registrata in tutte le aree geografiche e con particolare intensità in Africa e America del Sud. A sostegno di questa tendenza hanno contribuito, oltre alle dinamiche inflattive prolungatesi nel 2023, gli investimenti in infrastrutture energetiche, come strategia di mitigazione dei rischi di approvvigionamento, in particolare a livello di alcune aree geografiche, come quella europea, che stanno continuando nel processo di diversificazione delle proprie fonti energetiche. Le principali società petrolifere si sono mosse in questa direzione, anche attraverso processi di fusione e acquisizione, per garantire una crescente offerta di fonti fossili, portando avanti da un lato una strategia finalizzata a mantenere la solidità del proprio assetto finanziario, e contemporaneamente continuando, dall'altro, nel processo di diversificazione del proprio portafoglio investimenti in ambito di transizione energetica, così da rispondere alle crescenti pressioni dal mercato in tema e ai propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Le aspettative del settore Oil&Gas per i prossimi anni si confermano positive in diverse regioni (ad esempio, Africa e Medio Oriente, aree in cui Saipem è storicamente presente) e trasversalmente rispetto ai diversi mercati di riferimento di Saipem, a partire da quelli più reattivi all'andamento del prezzo di petrolio e gas, come E&C Offshore e Drilling Offshore, al mercato E&C Onshore, diversificato tra attività upstream, midstream e downstream. Le capacità uniche interne alla realtà Saipem lungo la catena del valore dell'Oil&Gas verranno indirizzate verso un focus sempre maggiore alla delivery di progetti integrati tra Offshore e Onshore, come per il recente award del progetto Hail&Gasha negli Emirati Arabi Uniti (EAU). Inoltre, un particolare interesse verrà posto all'esecuzione del backlog record legato ai mercati dell'Offshore Construction tradizionale, esplorando contemporaneamente le opportunità legate al decomissioning di grandi piattaforme, soprattutto nel Mare del Nord. Nel mercato dell'Offshore Wind si proseguirà nell'attuazione di una strategia in più fasi, consolidando l'esperienza maturata finora grazie ai progetti portati a termine nell'installazione di fondazioni per poi espandersi lungo la catena del valore, parallelamente al pieno sviluppo del mercato atteso nei prossimi anni. Tale mercato, nonostante il rallentamento vissuto nel corso del 2023 per limitata capacità della catena di fornitura, aumento del costo dei materiali e alti tassi di interesse, è comunque previsto in forte crescita nel breve-medio termine. Nel settore delle Onshore Construction si continuerà con un approccio commerciale selettivo, perseguendo opportunità in simbiosi con il business Offshore, e focalizzato verso i progetti upstream e i prodotti della transizione energetica legati al gas naturale e i suoi downstream, come Gas Naturale Liquefatto (GNL) e ammoniaca verde e blu, oltre che a quelli inerenti a bioraffinerie e hub di cattura, stoccaggio e utilizzo del carbonio (CCUS). Un contributo crescente verrà fornito dalle soluzioni modulari come quelle proprietarie di BlueEnzyme™ in ambito CCUS e Flatfish in ambito Sonsub, mentre nell'ambito delle infrastrutture sostenibili si perseguirà una strategia di crescita anche verso i mercati esteri, dopo aver consolidato il proprio posizionamento nel mercato italiano.
Nel più lungo periodo l'analisi del contesto di mercato restituisce un mondo in graduale mutamento, in forte dipendenza dallo scenario considerato. Nella definizione delle proprie strategie Saipem prende in analisi gli scenari energetici di lungo termine, forniti da una parte terza (Rystad Energy). Nello scenario centrale, che prevede un aumento della temperatura a fine secolo di 1,9 °C – in linea con uno scenario di categoria C31 come identificato dall'International Panel for Climate Change (IPCC) nel suo Sixth Assessment Report – il mix energetico si evolve gradualmente espandendosi verso fonti energetiche rinnovabili, con l'energia proveniente da fonti fossili che raggiungerà il suo picco rispettivamente a fine decennio per il petrolio e a metà del prossimo decennio per il gas. In questo scenario la domanda energetica globale è in crescita fino al 2030, per poi assestarsi nel lungo termine su valori paragonabili a quelli del 2023, grazie a una maggiore efficienza dei processi e al passaggio del trasporto di energia da molecole (es., petrolio, gas) a elettroni (fonti rinnovabili). Inoltre, il sempre maggior impegno dei governi dei principali Paesi per una progressiva riduzione delle emissioni clima-alteranti si prevede continui a sostenere il graduale mutamento nell'utilizzo delle fonti energetiche tradizionali a favore di quelle rinnovabili e fonti a bassa intensità carbonica. Tali impegni, sostenuti anche dalle scelte ESG degli investitori finanziari e dalla pressione dell'opinione pubblica, hanno portato all'annuncio di diverse iniziative di riduzione delle emissioni da parte di Paesi e società in diverse aree del pianeta. Il raggiungimento di tali obiettivi si basa principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare. L'utilizzo di tali soluzioni innovative per la realizzazione delle nuove infrastrutture energetiche e per la riduzione delle emissioni carboniche si attende possa creare un mercato significativo e di particolare interesse per Saipem, che dispone già oggi in questo contesto di competenze ed esperienze che rappresentano un vantaggio competitivo nei nuovi settori della transizione energetica. In particolare, Saipem continua a concentrate i propri sforzi in alcuni ambiti chiave, quali ad esempio:
≥ partnership tecnologiche, brevetti e impianti pilota su diverse tecnologie impiantistiche pulite (es., Bluenzyme™ per la cattura di CO2, Star 1 e Hexafloat per eolico flottante);
(1) Negli scenari C3 il global warning viene mantenuto al di sotto della soglia più alta stabilita dal Paris Agreement con una percentuale del 67% e richiede di tagliare le emissioni a 44 Gt di CO2 eq (2030), 29 (2040) e 20 (2050) raggiungendo i picchi della CO2 e degli altri gas serra come nel C2. La neutralità di carbonio viene raggiunta davvero solo nel 2070-2075.

Nel contesto delineato il focus principale della strategia per la transizione energetica di Saipem è articolato intorno ai seguenti mercati di riferimento:
Saipem continuerà inoltre nel processo di decarbonizzazione della propria flotta, grazie all'accordo siglato con Eni Sustainable Mobility nel 2023, promuovendo l'utilizzo di biocarburanti sulla propria flotta offshore di costruzione e perforazione, in modo da consentire una significativa riduzione della propria impronta carbonica durante le attività operative.
Infine, un'enfasi peculiare è stata dedicata al mercato delle infrastrutture smart e sostenibili, in particolare su quelle ad alto contenuto tecnologico e sostenibili in collegamento con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Saipem vanta nel settore un'esperienza consolidata in diversi progetti significativi sia in Italia, sia all'estero e ha tutte le credenziali per puntare a cogliere interessanti opportunità di business nei prossimi anni.
SASB IF-EN-410b.1 SASB IF-EN-410b.3
La Tassonomia Europea (denominata di seguito anche "Regolamento" o "Tassonomia") è un sistema unificato di classificazione delle attività economiche ecosostenibili, istituito dall'Unione Europea con il Regolamento 2020/852, in vigore dal 12 luglio 2020. Tale sistema mira a identificare le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale, al fine di guidare le scelte di tutti i partecipanti dei mercati finanziari promuovendo investimenti sostenibili, prevenire il fenomeno del greenwashing, nonché sostenere gli obiettivi del Green Deal europeo.
La Tassonomia stabilisce sei obiettivi ambientali (mitigazione del cambiamento climatico, adattamento al cambiamento climatico, uso sostenibile e protezione delle acque e risorse idriche e marine, transizione verso un'economia circolare, prevenzione e controllo dell'inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi) e definisce un'attività economica come ecosostenibile se:
La presente informativa è redatta in conformità al Regolamento (UE) 2020/852 e ai relativi atti delegati applicabili, in particolare:

≥ al Regolamento Delegato 2023/2486 che introduce la lista di attività economiche per i restanti quattro obiettivi ambientali.
La Tassonomia Europea definisce ammissibili (eligible) le attività economiche comprese nel Regolamento Delegato sul clima (e successivi emendamenti) e nel Regolamento Delegato sui restanti obiettivi ambientali. Saipem ha quindi individuato nell'ambito del proprio business le attività svolte in linea con le indicazioni dei Regolamenti Delegati sopra citati e determinato la loro ammissibilità.
Nel corso del 2023 Saipem ha selezionato i principali progetti per i propri clienti che sono riconducibili alla classificazione delle attività economiche ammissibili per la Tassonomia Europea, in particolare per l'obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico (Allegato I dell'Atto Delegato sul clima).
Inoltre sono stati analizzati i progetti di ingegneria e costruzione che Saipem realizza nel settore del gas naturale, che rappresentano circa il 55% dei propri ricavi. Il coinvolgimento di Saipem in questo settore riguarda la catena del valore del gas naturale (estrazione, trattamento, stoccaggio, trasporto, ecc.), che risulta esclusa dal Regolamento Delegato (UE) 2022/1214 su gas e nucleare, per cui le attività ammissibili riguardano esclusivamente quelle di produzione di energia elettrica (rif. "4.29 Produzione di energia elettrica da combustibili gassosi fossili - Costruzione o gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili").
Infine, alla luce degli aggiornamenti normativi contenuti all'interno del Regolamento Delegato (UE) 2023/2486 della Commissione, Saipem ha effettuato uno screening delle attività afferenti ai restanti quattro obiettivi ("uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine"; "transizione verso un'economia circolare"; "prevenzione e riduzione dell'inquinamento"; "protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi"), al fine di valutare l'ammissibilità delle proprie attività per l'anno finanziario 2023. La valutazione di ammissibilità per questi nuovi obiettivi amplia il panel di attività economiche individuate dalla Tassonomia e che interessano da vicino il business di Saipem. I principali progetti Saipem ammissibili rientrano negli obiettivi di "transizione verso un'economia circolare" e "prevenzione e riduzione dell'inquinamento".
Come società di ingegneria e costruzione, Saipem ha un ruolo importante nel supportare i propri clienti anche nella progettazione e costruzione di impianti e strutture in linea con i requisiti di sostenibilità ambientale; pertanto per alcune attività specifiche, in accordo con il Regolamento Delegato 2021/2139 considerando (37), l'attività di Saipem è stata inclusa in quanto propedeutica all'attività dei clienti, questo in particolare nell'ambito di "Produzione di ammoniaca anidra" (attività 3.15) per la quale Saipem possiede una tecnologia di efficientamento degli impianti di urea, nonché per le attività di analisi e studi di fattibilità svolte in diverse aree che rientrano nella classificazione di ammissibilità per la Tassonomia.
L'attività CCM 6.14 "Infrastrutture per il trasporto ferroviario" è una delle attività che più ha subìto modifiche a seguito dell'aggiornamento dell'Allegato I pubblicato nel 2023. Si precisa che tali modifiche, comunque, non incidono sull'ammissibilità delle attività già identificate da Saipem che rientrano nella descrizione già presente.
Nell'ambito delle attività di Saipem ammissibili secondo i 4 nuovi obiettivi ambientali, si segnalano i seguenti progetti:

| Obiettivo | Attività economiche secondo la Tassonomia | Descrizione delle attività di Saipem | |
|---|---|---|---|
| Mitigazione | 3.6 Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni | Progetti di cattura carbonio e altre tecnologie | |
| del cambiamento | di carbonio | a basse emissioni di carbonio | |
| climatico (CCM) | 3.10 Produzione di idrogeno | Progetti Idrogeno | |
| 3.15 Produzione di ammoniaca anidra | Progetti Ammoniaca e Urea | ||
| 3.17 Fabbricazione di materie plastiche in forme primarie | Progetti relativi a riciclo plastica | ||
| 4.1 Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica |
Progetti relativi a impianti fotovoltaici | ||
| 4.3 Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica Progetti relativi a parchi eolici offshore | |||
| 4.13 Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti | Progetti relativi a impianti biogas e bioenergia | ||
| e di bioliquidi | |||
| 4.14 Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili | Progetti relativi alla costruzione di condotte | ||
| e a basse emissioni di carbonio | per il trasporto di idrogeno | ||
| 5.1 Costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, | Progetti relativi a costruzione di condutture | ||
| trattamento e fornitura di acqua | d'acqua | ||
| 5.9 Recupero di materiali dai rifiuti non pericolosi | Progetti di circolarità e recupero materiali | ||
| 5.11 Trasporto di CO2 | Progetti relativi a costruzione di condotte | ||
| per il trasporto di CO2 | |||
| 5.12 Stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2 | Progetti relativi allo stoccaggio sotterraneo di CO2 | ||
| 6.14 Infrastrutture per il trasporto ferroviario | Progetti di costruzione di infrastrutture ferroviarie | ||
| Transizione verso | 3.3 Demolizione di edifici e di altre strutture | Progetti di decommissioning | |
| un'economia | 4.1 Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie | Utilizzo di droni sottomarini per attività | |
| circolare (CE) | dell'informazione/tecnologie operative) basate sui dati | di monitoraggio e manutenzione | |
| 5.2 Vendita di parti di ricambio | Vendita di parti di ricambio per impianti ammoniaca | ||
| e urea | |||
| 5.3 Preparazione per il riutilizzo di prodotti e componenti di prodotti a fine vita |
Progetto di riconversione di asset | ||
| Prevenzione e controllo inquinamento (PPC) |
2.4 Bonifica di siti e aree contaminate | Sistemi di prevenzione e controllo sversamenti |
Un'attività economica viene considerata allineata (aligned) alla Tassonomia Europea se contribuisce in modo sostanziale ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali, non provoca danni significativi a nessuno degli altri cinque obiettivi ambientali e rispetta le garanzie minime di salvaguardia.
Dopo l'identificazione delle attività economiche ammissibili sono state condotte analisi specifiche dei criteri tecnici stabiliti dal Regolamento e dall'Allegato I del Regolamento Delegato sul clima per i principali progetti relativi a ciascuna delle attività individuate, al fine di valutare l'allineamento. Tale verifica è stata svolta dalle funzioni aziendali e di progetto competenti, tra cui la funzione Ambiente, Sostenibilità, Ingegneria, ecc., e con il diretto coinvolgimento del Responsabile di Progetto (Project Manager/Director) ed è supportata dalla raccolta di dati specifici e dall'analisi della documentazione progettuale con particolare riferimento ai documenti di Environmental and Social Impact Assessment (ESIA) e altri documenti tecnici.
Le richieste relative al criterio di contributo sostanziale per l'attività 4.1 prevedono che l'attività produca energia elettrica utilizzando la tecnologia solare fotovoltaica. All'interno del perimetro di analisi Saipem ha considerato i progetti riguardanti la progettazione, l'installazione e la manutenzione degli impianti fotovoltaici, i quali soddisfano i criteri richiesti.
Nel rispetto di quanto richiesto dal criterio di contributo sostanziale del Regolamento Delegato sul Clima, sono considerati esclusivamente i progetti relativi alla costruzione o gestione di impianti per la produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica. All'interno della presente categoria sono state incluse le progettualità relative alla costruzione e installazione di strutture per i campi eolici offshore.
L'attività 6.14 svolta da Saipem soddisfa i criteri di contributo sostanziale in quanto le infrastrutture per il trasporto ferroviario consistono in infrastrutture elettrificate a terra e sottosistemi associati e infrastrutture e impianti adibiti al trasferimento di passeggeri da altre modalità a quella su ferrovia, non adibiti al trasporto o allo stoccaggio di combustibili fossili.

L'analisi per verificare il rispetto dei criteri che non arrecano danno significativo, anche definiti Do Not Significant Harm (DNSH) è stata condotta partendo da una verifica a livello di singolo progetto, come per la verifica di contributo sostanziale, con eventuali approfondimenti a livello di area geografica in modo da individuare potenziali di non conformità.
Il criterio DNSH dell'adattamento ai cambiamenti climatici è il medesimo per le attività 4.1, 4.3 e 6.14 e richiede la conformità con l'Appendice A del Regolamento Delegato 2021/2139, nella quale è richiesta la presenza di una solida valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità e una valutazione delle soluzioni di adattamento. Saipem identifica, per ciascun progetto ricompreso nelle attività sopra citate, i rischi climatici ritenuti rilevanti tra quelli indicati nell'Appendice A, nonché le azioni per ridurre le conseguenze negative. I rischi e le opportunità legati all'impatto del clima nei progetti vengono identificati, valutati e consolidati tramite un registro dei rischi realizzato per singolo progetto.
L'approccio adottato risulta quindi conforme alle richieste di tale criterio DNSH.
Riguardo l'obiettivo di uso sostenibile e protezione delle acque e risorse marine, per l'attività 6.14 è richiesta la verifica di conformità con l'Appendice B presente nel Regolamento Delegato sul clima. Per tali infrastrutture sono stati identificati i potenziali impatti e soluzioni di mitigazione delle opere sulle acque nell'ambito degli studi di impatto ambientale svolti.
Il presente DNSH non risulta applicabile per l'attività 4.1. Per l'attività 4.3, invece, il criterio si riferisce esclusivamente agli impianti offshore, pertanto risulta applicabile a Saipem. Tale requisito specifica che siano adottate misure adeguate a prevenire o attenuare gli impatti sonori nell'ambiente marino. A tal proposito, i potenziali impatti sono considerati all'interno dell'Environmental Management Plan o di altri documenti, in cui si stabiliscono azioni di monitoraggio del disturbo acustico, nonché misure per la sua minimizzazione. Il criterio DNSH relativo all'obiettivo di uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine si considera pertanto rispettato per le attività 4.3 e 6.14.
Per maggiori informazioni su come Saipem gestisce le risorse idriche si rimanda al paragrafo "La gestione della risorsa idrica".
Per le attività 4.1 e 4.3 il criterio DNSH relativo alla transizione verso un'economia circolare ha richiesto la disamina delle tecniche volte a favorire l'economia circolare mediante la valutazione della disponibilità e l'utilizzo di apparecchiature e componenti a elevata durabilità e riciclabilità, oltre che facilmente restaurabili. A tal proposito Saipem tiene in considerazione i materiali e le attrezzature impiegati per la realizzazione dei vari progetti valutando, laddove possibile, opzioni di circolarità nell'acquisto degli stessi o nel riutilizzo delle attrezzature in futuri progetti.
Per l'attività 6.14 si è proceduto a verificare che la produzione dei rifiuti legati alla costruzione e demolizione avvenisse secondo le migliori tecniche disponibili e che almeno il 70% (in peso) di tali rifiuti non pericolosi fossero stati preparati per il riutilizzo, riciclaggio oltre che al recupero di altri materiali. Inoltre, la valutazione di allineamento di tali progettualità ha tenuto conto dell'aggiornamento introdotto dall'emendamento dell'Allegato I dell'Atto Delegato 2021/2139.
Per maggiori informazioni relative ai rifiuti prodotti, al loro riciclo e smaltimento, si veda il paragrafo "La gestione dei rifiuti" del capitolo "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali".
Le tecniche, analisi, procedure e i sistemi di gestione adottati dalla Società sono ritenuti conformi alle richieste del DNSH per la transizione verso un'economia circolare per le tre attività economiche sopracitate.
Il DNSH prevenzione e riduzione dell'inquinamento risulta pertinente soltanto per l'attività 6.14. Nei progetti di infrastrutture ferroviarie sono svolti studi del rumore ante operam e post operam; inoltre vengono considerate le misure di mitigazione degli impatti durante i lavori di costruzione.
Con la pubblicazione del Regolamento Delegato 2023/2485 è stata introdotta una modifica ai requisiti del DNSH per l'attività 6.14. Nello specifico viene richiesto di verificare la compliance con i criteri indicati nell'Appendice C del Regolamento Delegato sul clima. Tuttavia, tale integrazione non si applica a Saipem in quanto non è ricompresa la fabbricazione di componenti durante lo svolgimento dei progetti. I requisiti del DNSH prevenzione e riduzione dell'inquinamento risultano quindi rispettati.
Il criterio DNSH per le attività 4.1, 4.3 e 6.14 fa riferimento all'Appendice D del Regolamento Delegato 2021/2139, il quale richiede lo svolgimento di una valutazione degli impatti su biodiversità ed ecosistemi. I progetti ammissibili sono soggetti a Valutazioni di Impatto Ambientale – talvolta fornite dai clienti – in cui sono riportate le relative proposte di misure di prevenzione e mitigazione di impatti negativi in particolare riguardo alle risorse ittiche, mammiferi marini e avifauna. Inoltre non sono stati identificati impatti significativi sugli habitat e le specie nelle aree protette. Anche per quei progetti situati nelle vicinanze di siti Natura 2000, i potenziali effetti della costruzione sono stati considerati tali da non compromettere lo stato di conservazione

dei siti. Per quanto concerne l'attività 4.3, e nello specifico in caso di impianti eolici offshore, Saipem attua adeguate considerazioni sulle azioni che potrebbero impattare l'integrità del fondale marino e la biodiversità, formalizzati in specifici piani di gestione ambientale. I criteri del DNSH per l'attività 6.14 sono stati integrati nel Regolamento Delegato 2023/2485 con ulteriori requisiti. In particolare, Saipem, nella costruzione delle infrastrutture non presenta incidenze significative sui siti Natura 2000 e non pregiudica il recupero o il mantenimento delle specie protette nelle zone in cui opera. I requisiti di questo DNSH risultano quindi rispettati per tutte le attività sopracitate.
L'analisi di allineamento eseguita attraverso la valutazione dei criteri applicabili, la verifica di dati specifici e l'analisi della documentazione progettuale nel suo complesso è stata realizzata con un approccio basato sulla materialità dell'attività. Per i casi di attività minori, per cui il reperimento di informazioni risultasse difficoltoso e il cui impatto sulla costruzione del KPI poco sostanziale, non è stata svolta l'analisi di allineamento ai criteri tecnici.
Inoltre, in linea con gli obblighi di disclosure previsti con l'aggiornamento del quadro normativo di riferimento e la pubblicazione del Regolamento Delegato 2023/2486, Saipem ha preso in considerazione l'elenco dei criteri utili a determinare se un'attività economica fornisca un contributo sostanziale ai restanti quattro obiettivi della Tassonomia al fine di identificare nuove attività economiche ammissibili. Tali attività sono state esposte nei paragrafi precedenti e non sono oggetto di verifica per l'allineamento per l'anno 2023 come da Regolamento.
Saipem ha esaminato il rispetto delle garanzie minime di salvaguardia (Minimum Safeguards) in materia di diritti umani, tassazione, concorrenza leale e corruzione, al fine di garantire la conformità con l'art. 3, lettera c) del Regolamento 2020/852. L'analisi è stata condotta tramite un'autovalutazione realizzata attraverso un approfondimento dei documenti e delle procedure aziendali al fine di garantire l'allineamento delle operazioni di Saipem con quanto stabilito dalle Linee Guida OECD per le imprese multinazionali, i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e le convenzioni fondamentali dell'ILO. Sono state altresì prese in considerazione le linee guida individuate dalla Platform on Sustainable Finance nel "Final Report on Minimum Safeguards" pubblicato a ottobre 2022.
La Commissione Europea ha riconosciuto un collegamento tra le garanzie minime di salvaguardia stabilite dalla Tassonomia e il principio SFDR (Sustainable Financial Disclosure Regulation) di "non arrecare un danno significativo", evidenziate nelle FAQ pubblicate a giugno 20232. Quanto individuato implica l'osservanza dei PAI (Principal Adverse Impact o Principali indicatori di impatto negativo) con riferimento alle problematiche sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva. Pertanto viene introdotta la possibilità di considerare alcuni indicatori aggiuntivi tra le garanzie minime di salvaguardia, ossia:
Saipem non risulta coinvolta nella fabbricazione o vendita di armi controverse.
Per un ulteriore approfondimento in merito ai restanti indicatori si fa rimando ai paragrafi "Governance della sostenibilità del business", "L'andamento occupazionale" ed "Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze" della presente DNF.
L'impegno di Saipem su tali tematiche e le azioni messe in atto sono descritte nel capitolo "Operare responsabilmente" del presente documento.
La policy e la strategia sulla tassazione sono descritte nel paragrafo "La trasparenza fiscale".
Per tutte le informazioni relative al sistema anticorruzione di Saipem si rimanda al paragrafo "Lotta alla corruzione" del presente documento.
Saipem mostra il suo impegno nel favorire una competizione leale all'interno del proprio Codice Etico, evidenziando come le attività commerciali e aziendali della Società debbano essere svolte in modo trasparente, onesto ed equo, in buona fede e nel pieno rispetto delle norme sulla concorrenza. Inoltre, Saipem adotta politiche di selezione dei propri fornitori al fine di garantire la qualità, i costi e la necessaria
(2) Comunicazione sull'interpretazione e sull'attuazione di talune disposizioni giuridiche di cui al regolamento sulla Tassonomia dell'UE e sui collegamenti con il regolamento relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (2023/C 211/01).

fornitura di prodotti e servizi attraverso una rete diversificata di partner commerciali, preferendo processi di selezione competitivi e favorendo la rotazione dei propri fornitori.
Si fa inoltre riferimento al capitolo "Contenziosi" presente nella Relazione finanziaria annuale per le informazioni relative.
In conclusione, Saipem svolge le proprie attività economiche nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia, in linea con quanto richiesto dall'art. 3, lettera c) del Regolamento 2020/852.
Le tabelle presenti nell'Annex I includono le informazioni relative agli indicatori dettagliati nei modelli forniti nell'Allegato V del Regolamento Delegato 2023/2486, che apporta modifiche al Regolamento Delegato 2021/2178, nonché ai modelli inclusi nel Regolamento Delegato UE 2022/1214, per le attività economiche in specifici settori energetici come il gas e il nucleare.
La proporzione di attività economiche ammissibili e allineate alla Tassonomia rispetto a Turnover, CapEx, OpEx viene calcolata in conformità ai requisiti normativi e secondo i criteri di contabilizzazione specificati all'interno dell'Allegato I del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 e dell'Allegato V del Regolamento Delegato 2023/2486.
Di seguito sono rappresentati i principali risultati e la nota sui principi contabili.
| Attività economiche | Codice | Fatturato (k€) | Quota del fatturato (%) |
|---|---|---|---|
| Attività ammissibili alla Tassonomia | 1.411.016 | 11,88 | |
| Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) | 777.839 | 6,55 | |
| Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica | CCM 4.1 | 7.644 | 0,06 |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 465.496 | 3,92 |
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14 | 304.699 | 2,57 |
| Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili | |||
| (attività non allineate alla Tassonomia) | 633.177 | 5,33 | |
| Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio | CCM 3.6 | 11.226 | 0,10 |
| Produzione di ammoniaca anidra | CCM 3.15 | 263.412 | 2,22 |
| Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi | CCM 4.13 | 22.994 | 0,19 |
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni | |||
| di carbonio | CCM 4.14 | 101.849 | 0,86 |
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14 | 34.537 | 0,29 |
| Demolizione di edifici e di altre strutture | CE 3.3 | 5.251 | 0,04 |
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie | |||
| operative) basate sui dati | CE 4.1 | 17.851 | 0,15 |
| Preparazione per il riutilizzo di prodotti e componenti di prodotti | |||
| a fine vita | CE 5.3 | 155.551 | 1,31 |
| Bonifica di siti e aree contaminate | PPC 2.4 | 12.339 | 0,10 |
| Altro (*) | 8.167 | 0,07 |
(*) Le altre attività ammissibili includono: fabbricazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio per i trasporti; produzione di idrogeno; fabbricazione di materie plastiche in forme primarie; produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica (non allineata); produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica (non allineata); produzione di energia elettrica mediante tecnologie dell'energia oceanica; costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, trattamento e fornitura di acqua; recupero di materiali da rifiuti non pericolosi; trasporto di CO2; stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2; riqualificazione del trasporto marittimo e costiero di merci e passeggeri; infrastrutture che consentono il trasporto per vie d'acqua a basse emissioni di carbonio; ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato e vendita di parti di ricambio.

| Attività economiche | Codice | CapEx (k€) | Quota CapEx (%) |
|---|---|---|---|
| Attività ammissibili alla Tassonomia | 161.353 | 20,34 | |
| Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) | 107.151 | 13,51 | |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 107.151 | 13,51 |
| Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili | |||
| (attività non allineate alla Tassonomia) | 54.202 | 6,83 | |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 2.576 | 0,32 |
| Trasporto di CO2 | CCM 5.11 | 7.589 | 0,96 |
| Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi | |||
| per l'efficienza energetica | CCM 7.3 | 4.219 | 0,53 |
| Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie | |||
| per le energie rinnovabili | CCM 7.6 | 1.333 | 0,17 |
| Acquisto e proprietà di edifici | CCM 7.7 | 31.085 | 3,92 |
| Demolizione di edifici e di altre strutture | CE 3.3 | 1.131 | 0,14 |
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie | |||
| operative) basate sui dati | CE 4.1 | 5.258 | 0,66 |
| Altro (*) | 1.011 | 0,13 |
(*) Le altre attività ammissibili includono: reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio; ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato e bonifica di siti e aree contaminate.
| Attività economiche | Codice | OpEx (k€) | Quota OpEx (%) |
|---|---|---|---|
| Attività ammissibili alla Tassonomia | 360.036 | 25,12 | |
| Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) | 305.526 | 21,32 | |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 304.592 | 21,25 |
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14 | 934 | 0,07 |
| Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili | |||
| (attività non allineate alla Tassonomia) | 54.510 | 3,80 | |
| Silvicoltura conservativa | CCM 1.4 | 485 | 0,03 |
| Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio | CCM 3.6 | 1.379 | 0,10 |
| Produzione di ammoniaca anidra | CCM 3.15 | 12.052 | 0,84 |
| Fabbricazione di materie plastiche in forme primarie | CCM 3.17 | 376 | 0,03 |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 4.817 | 0,34 |
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili | |||
| e a basse emissioni di carbonio | CCM 4.14 | 21.042 | 1,47 |
| Trasporto di CO2 | CCM 5.11 | 575 | 0,04 |
| Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato | CCM 9.1 | 1.491 | 0,10 |
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie | |||
| operative) basate sui dati | CE 4.1 | 5.808 | 0,40 |
| Preparazione per il riutilizzo di prodotti e componenti di prodotti | |||
| a fine vita | CE 5.3 | 6.164 | 0,43 |
| Altro (*) | 321 | 0,02 |
(*) Le altre attività ammissibili includono: produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica; produzione di energia elettrica a partire dall'energia geotermica; produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi; costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, trattamento e fornitura di acqua e bonifica di siti e aree contaminate.
I KPI sono stati calcolati in accordo ai requisiti del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 della Commissione del 6 luglio 2021.
I KPI del fatturato sono stati determinati come segue:
I KPI delle spese in conto capitale (CapEx) sono stati determinati come segue:

I KPI delle spese operative (OpEx), che devono includere i costi diretti non capitalizzati legati a ricerca e sviluppo, locazione a breve termine, manutenzione e riparazione degli attivi e qualsiasi altra spesa diretta connessa alla manutenzione quotidiana di immobili, impianti e macchinari necessaria per garantire il funzionamento continuo ed efficace di tali attivi, sono stati determinati come segue:
I costi per locazione a breve termine includono anche le componenti relative ai "Low Value" e "Pagamenti variabili" che hanno la stessa natura di costo.
I costi di manutenzione e riparazione degli attivi sono stati quantificati utilizzando l'approccio specifico per ciascuna Business Line Saipem al fine di consentire l'identificazione di tali costi nel modo più coerente ed efficace tenendo conto delle peculiarità di ciascuna attività svolta.
I KPI relativi alla Tassonomia sono stati calcolati sulla base dei progetti o delle commesse rilevanti per ogni attività economica ammissibile secondo la Tassonomia.
Eventuali conteggi doppi sono stati evitati attraverso l'applicazione di un'attenta analisi e definizione del processo complessivo a livello aziendale per identificare e mappare tutte le attività correlate alla Tassonomia. Ciascun valore è associato a una sola attività economica correlata alla Tassonomia ed è riferito a un unico oggetto di costo/ricavo chiaramente individuato nel sistema contabile e considerato una sola volta nell'analisi. In particolare è stato verificato il valore di eventuali costi di short-term lease compresi nel CapEx Plan e contabilizzati su commesse ammissibili alla Tassonomia al fine di evitarne il doppio conteggio.
Il numeratore del KPI di fatturato include esclusivamente i ricavi derivanti dai contratti con i clienti. La percentuale del fatturato relativo alle attività allineate sul fatturato relativo alle attività ammissibili alla Tassonomia è 55%, in forte calo rispetto al 91% dell'anno precedente, a causa del completamento di alcuni progetti di installazione in parchi eolici offshore.
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese in conto capitale (CapEx KPI) per categoria contabile.
| Categoria contabile | Quota percentuale |
|---|---|
| Incrementi a immobili, impianti e macchinari | 62,5 |
| Incrementi ad attivi immateriali, di cui: | 0 |
| - relativi ad aggregazioni aziendali | 0 |
| Incrementi ad attivi consistenti nel diritto di utilizzo capitalizzati | 37,5 |
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese in conto capitale (CapEx KPI) rispetto alla classificazione fornita dal Regolamento Delegato (UE) 2021/2178.
| Tipologia | Quota percentuale |
|---|---|
| Relative ad attivi o processi associati ad attività economiche allineate alla Tassonomia | 75,6 |
| Parte di un piano volto a espandere le attività economiche allineate alla Tassonomia (CapEx Plan) | 0,3 |
| Relative all'acquisto di prodotti derivanti da attività economiche allineate alla Tassonomia | |
| e a singole misure che consentono alle attività obiettivo di raggiungere basse emissioni di carbonio | |
| o di conseguire riduzioni dei gas a effetto serra | 24,1 |
La percentuale delle spese in conto capitale (CapEx) allineate sulle spese in conto capitale (CapEx) ammissibili alla Tassonomia è il 66%.
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese operative (OpEx).
| Principali spese operative | Quota percentuale |
|---|---|
| Locazioni a breve termine | 90,0 |
| Manutenzione e riparazione degli attivi | 5,9 |
| Piano Net Zero | 0,2 |
| Spese di ricerca e sviluppo (parte del Piano Tecnologico) | 3,9 |

La percentuale delle spese operative (OpEx) allineate sulle spese operative (OpEx) ammissibili alla Tassonomia è l'85%.
Il piano CapEx di Saipem relativo alla Tassonomia è parte del Piano quadriennale di Innovazione Tecnologica (Piano Tecnologico) della Società che mira a espandere le attività economiche allineate alla Tassonomia. A seconda della specifica tipologia dei progetti e degli investimenti lo sforzo viene ripartito sulla Ricerca & Sviluppo (OpEx) o sulla categoria degli Investimenti Tecnologici (CapEx).
Il Piano è il documento che esplicita per il quadriennio di riferimento le attività di innovazione tecnologica di breve, medio e lungo termine finalizzate a rispondere alle esigenze di business di Saipem. Allo stesso tempo presenta il quadro di riferimento strategico e le direttive di innovazione strategica assunte, il piano di spesa e di investimento quadriennale (con particolare focus sul primo anno di piano), le collaborazioni con terze parti per conseguire gli obiettivi di piano e quelle in essere, i risultati conseguiti nel precedente piano tecnologico. Esso rappresenta infine uno dei principali driver per l'elaborazione del piano quadriennale di sostenibilità.
L'approvazione del Piano Tecnologico Quadriennale di Saipem avviene in coincidenza dell'approvazione del Piano Strategico, di cui il Piano Tecnologico fa parte, e con il quale è allineato sulle principali direttive. Gli iter approvativi del Piano Tecnologico sono regolamentati in appositi documenti normativi.
Le proposte di innovazione tecnologica identificate sono selezionate sulla base dei criteri sotto riportati:
Il Piano Tecnologico 2024-2027 conferma la strategia duale della Società che vede i propri investimenti tecnologici concentrati da una parte sul mantenimento della nostra competitività nel campo Oil&Gas e dall'altra sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più digitali e orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale.
Diverse azioni sono perseguite dalla Società nei confronti della transizione energetica con una strategia caratterizzata da 4 principali pilastri:
Le quattro aree sono strettamente interconnesse e casi di loro sovrapposizione possono essere frequentemente incontrati.
Al contempo, l'attenzione viene anche posta verso temi prospettici di più lungo termine, come tecnologie innovative di energia nucleare, recupero/estrazione di minerali critici strategici, gestione della risorsa acqua e concezione di nuove infrastrutture sostenibili.
L'obiettivo principale del Piano Tecnologico è quello di portare progressivamente a completo sviluppo le diverse soluzioni tecnologiche individuate nei piani precedenti per i diversi settori, in maniera tale da essere pronti per la loro piena commercializzazione entro la fine del Piano.
Il Piano CapEx relativo alla Tassonomia nel 2023 è di circa 14 milioni di euro, mentre il valore per tutto il periodo di piano (2024-2027) è di circa 67 milioni di euro.

Nel 2023 sono stati stilati diversi accordi di partnership nell'ambito di uno sviluppo sostenibile del business della Società, soprattutto nel campo della decarbonizzazione energetica. Si dettagliano di seguito quelle particolarmente rilevanti, oltre ad alcune già attive nel campo e che hanno dato risultati interessanti nell'anno:

La Società si impegna a mantenere e rafforzare un sistema di governance allineato agli standard delle best practice internazionali, idoneo a gestire la complessità delle situazioni in cui si trova a operare e le sfide da affrontare per lo sviluppo sostenibile, secondo i principi inderogabili definiti nel proprio Codice Etico.
Maggiori informazioni sono disponibili alla sezione "Il Codice Etico" della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari e nelle successive sezioni del presente capitolo.
Saipem adotta un sistema di Corporate Governance che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile, allo Statuto, al Codice Etico, alle raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana – entrato in vigore il 1° gennaio 2021 – e alle best practice in materia.
Il sistema di Corporate Governance di Saipem è fondato sul ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione, sulla trasparenza e sull'efficacia del sistema di controllo interno.
Da segnalare il ruolo di responsabilità del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e del Comitato Controllo e Rischi per ciò che attiene all'esame dell'"informativa di carattere non finanziario" disciplinata dal decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254.
In particolare il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance ha il compito di: "verificare l'impostazione generale della dichiarazione non finanziaria e l'articolazione dei relativi contenuti, nonché completezza e trasparenza dell'informativa fornita con la medesima dichiarazione, riportando l'esito delle proprie valutazioni, tramite la propria Presidente, al Comitato Controllo e Rischi chiamato a valutare l'idoneità dell'informazione periodica non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite".
Di conseguenza, il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di valutare "l'idoneità dell'informazione periodica, finanziaria e non finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite, coordinandosi, per l'informazione periodica non finanziaria, con il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance".
Per una descrizione più dettagliata della governance degli aspetti prescritti dal D.Lgs. n. 254/2016 si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" e, in particolare, alle sezioni inerenti al Consiglio di Amministrazione, ai comitati interni al Consiglio di Amministrazione e alla sezione relativa al Controllo Interno e Gestione dei Rischi. Tale documento è presente nella sezione "Governance - Documenti - Corporate Governance" del sito internet societario.


GRI 2-9 GRI 405-1 Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2021 per tre esercizi e scade alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. La nomina degli amministratori avviene, a norma dell'art. 19 dello Statuto, mediante voto di lista al fine di consentire la presenza di rappresentanti designati dalle minoranze azionarie e per garantire l'equilibrio tra i generi. La maggioranza degli amministratori hanno più di 50 anni.
Si precisa che, in data 31 agosto 2022, a seguito delle dimissioni di Pier Francesco Ragni (comunicate in data 19 agosto 2022), il Consiglio di Amministrazione della Società ha nominato Alessandro Puliti amministratore in sua sostituzione, per cooptazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 2386, primo comma, del codice civile.
Sempre nel corso della seduta del 31 agosto 2022, l'allora Amministratore Delegato Francesco Caio ha rassegnato le proprie dimissioni con effetto immediato e il Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, nominato Alessandro Puliti Amministratore Delegato, già Direttore Generale della Società.
In ragione di quanto sopra, si è reso quindi necessario integrare la composizione del Consiglio di Amministrazione a nove membri, come fissata dall'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2021. In data 26 ottobre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha quindi nominato per cooptazione, ai sensi dell'art. 2386, primo comma, del codice civile, Davide Manunta quale amministratore non esecutivo e non indipendente. L'ingegnere Manunta è stato altresì nominato componente del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance. L'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023 ha nominato, ai sensi dell'art. 2386 del codice civile, Alessandro Puliti e Davide Manunta quali componenti del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scadrà insieme agli amministratori in carica e dunque in occasione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023. Il Consiglio di Amministrazione, sempre in data 3 maggio 2023, ha confermato (i) Alessandro Puliti quale Amministrato Delegato e Amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi della Società e (ii) Davide Manunta quale componente del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance.
Il curriculum con le caratteristiche personali e professionali degli amministratori è disponibile sul sito internet www.saipem.com nella sezione "Governance - Consiglio di Amministrazione".
Tra le responsabilità del Consiglio di Amministrazione si evidenzia quella di definire, su proposta dell'Amministratore Delegato-CEO, le linee strategiche e gli obiettivi della Società e del Gruppo incluse le politiche per la sostenibilità.
Il Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021, nella sua composizione attuale, gode di competenze relative alle valutazioni e decisioni collegate alle questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.
Il Consiglio di Amministrazione, in particolare, guida la Società perseguendone il successo sostenibile e, coerentemente con tale obiettivo, definisce, su proposta dell'Amministratore Delegato, le linee strategiche e gli obiettivi della Società e del Gruppo, incluse le politiche per la sostenibilità e ne monitora l'attuazione.
Il Board, composto per l'88% da membri con più di 50 anni e per il 12% da membri aventi un'età compresa tra i 30 e i 50 anni, è inoltre adeguatamente dotato di competenze in tema di Codice Etico, normative e best practice nazionali e internazionali in materia.
Il 75% dei comitati di Board è presieduto da un consigliere donna.

In merito alla formazione e informazione ai membri del nuovo Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021, la Società ha predisposto e dato esecuzione a un programma di "Board Induction" anche off-site, al fine di consentire ai consiglieri di approfondire progressivamente la conoscenza della Società sia sotto il profilo industriale-operativo-commerciale che sotto il profilo finanziario e della governance e compliance. Tra le altre sono state tenute le seguenti sessioni di induction che hanno coinvolto anche il Collegio Sindacale:

≥ 18 dicembre 2023: sessione di induction in materia di trasformazione digitale "Digital Transformation Roadmap 2027", che ha coperto anche tematiche di Cybersecurity.
Si specifica che il Consiglio di Amministrazione viene periodicamente aggiornato sulle metodologie di rischio aziendali nel corso dei meeting per presentare i risultati del Risk Assessment e sul monitoraggio trimestrale dei Key Risk Indicators.
Per un più efficace svolgimento dei propri compiti il Consiglio ha istituito al proprio interno:
Ulteriori informazioni sulla composizione, nomina, responsabilità, attività e formazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni sono disponibili nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023".
≥ Il Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio 2023 si è riunito 14 volte. Nell'ambito di alcune delle riunioni (n. 8 su 14 riunioni) sono state trattate le seguenti tematiche ESG:
| Tema trattato | Tema ESG corrispondente |
|---|---|
| Condivisione risultati analisi di materialità 2022 (gennaio 2023) e 2023 (dicembre 2023). Piano di Sostenibilità 2023–2026. Analisi periodica dei Risultati di Risk Assesment; Dichiarazione di carattere non finanziario 2022 e Sustainability Report 2022. |
Cambiamento Climatico, Biodiversità, Acqua, Incidenti e Sversamenti, Rifiuti, Sviluppo della comunità, Diritti Umani, Diritti del Lavoro, Luogo di lavoro sicuro, Salute, Diversità e Inclusione, Occupazione Sostenibile, Etica del Business, Innovazione, Cybersecurity. |
| Piano iniziative no profit e per le comunità locali: linee guida e budget 2023. | Sviluppo della comunità. |
| Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti | Cambiamento Climatico, Etica del |
| 2023. | Business, Diversità e Inclusione, Luogo di |
| lavoro sicuro. | |
| Andamento delle prestazioni in materia di salute, sicurezza e ambiente. | Luogo di lavoro sicuro. |
| Human Rights and Modern Slavery Statement 2022. | Diritti Umani, Diritti dei lavoratori. |
| Aggiornamento del Modello 231 | Etica del Business |
Data la trasversalità del tema, gli obiettivi di sostenibilità sono definiti, con l'indicazione di diffonderli all'interno della Società, in coerenza con i diversi contesti operativi e con le richieste emergenti dalla consultazione degli stakeholder e da altre evidenze di contesto. Il Consiglio di Amministrazione approva il piano di performance manageriale, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, attraverso il quale sono assegnati all'Amministratore Delegato e Direttore Generale gli obiettivi societari. Il piano è redatto sulla base del piano strategico aziendale e, per la parte di obiettivi afferenti a tematiche ESG, tenendo conto degli ambiti risultati a maggiore priorità da parte degli stakeholder societari. Gli obiettivi sono poi riportati con un processo a cascata sul management dell'organizzazione e sono declinati nei Piani di Incentivazione Variabile di Breve e di Lungo Termine, dettagliatamente descritti nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti" disponibile sul sito della Società.
Il coinvolgimento attivo e regolare con gli stakeholder nella determinazione delle priorità (mediante, ad esempio, l'analisi di materialità) e la predisposizione di un sistema di monitoraggio avanzato per monitorare e rendicontare le performance ESG aziendali confermano, inoltre, come i fattori ESG/Sostenibilità

costituiscano un impegno che la Società adotta verso gli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso di lungo termine.
La volontà della Società di porsi alla guida della transizione energetica è rappresentata in modo preponderante dall'obiettivo di ridurre le emissioni di GHG Scope 1 & 2 del 50% nel 2035 (valore di riferimento calcolato rispetto al 2018) e di raggiungere la Carbon Neutrality per le emissioni Scope 2 entro il 2025.
Il modello per la gestione integrata dei rischi aziendali, nel framework del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) è stato definito in coerenza ai principi e alle best practice internazionali, persegue gli obiettivi di conseguire una visione organica e di sintesi dei rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi di varia natura può incidere sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
A livello aziendale l'Integrated Risk Management, sviluppato in accordo al framework di riferimento "CoSO Report" e alle best practice nazionali e internazionali, comporta l'identificazione, la valutazione e l'analisi dei rischi. Esso prevede la valutazione degli eventi che comportano rischi strategici, esterni e operativi a livello Corporate, di Business Line e delle società controllate e il monitoraggio dei Top Risk, fornendo così un aggiornamento del profilo di rischio di Saipem in relazione agli obiettivi strategici e gestionali. La valutazione dei rischi viene regolarmente eseguita e aggiornata su base semestrale attraverso diversi incontri e workshop con i responsabili delle varie funzioni.
Dato il contesto geopolitico di estrema incertezza che ha caratterizzato il 2023, Saipem ha monitorato attentamente la situazione a livello mondiale tramite il rischio "social & political instability/geopolitical context", visto come un rischio emergente in particolare per quanto riguarda il conflitto israelo-palestinese e una sua eventuale estensione nell'intera area del Golfo, situazioni di potenziali escalation di altri fronti di guerra aperti (Cina/Taiwan, ecc.), rafforzamento delle polarizzazioni economiche già emerse a seguito del conflitto russo-ucraino.
In particolare, per ciascun Paese nel quale Saipem opera viene effettuato un apposito monitoraggio volto ad analizzare la situazione sia da un punto di vista di security che di andamento socio-economico del Paese, in coordinamento con l'Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri, al fine di verificare l'adeguatezza del Modello di Security adottato da Saipem anche relativamente a tematiche connesse alla Supply Chain.
Un rapido e imprevisto peggioramento degli scenari di rischio – sia onshore che offshore – dei Paesi in cui Saipem opera, potrebbe infatti comportare impatti sulle operazioni, oltreché interruzioni nella catena di approvvigionamenti (supply chain), con conseguenze negative sulla continuità operativa del Gruppo.
Il rischio cyber è in costante aumento nel mondo, grazie anche alla sempre maggiore disponibilità di strumenti di attacco che si avvalgono dell'Intelligenza Artificiale (IA). L'utilizzo improprio di sistemi di Intelligenza Artificiale da parte di attori malevoli potrebbe amplificare gli effetti negativi che derivano da, ad esempio, attacchi informatici tramite malware e phishing. Particolarmente presa di mira la catena di fornitura (Supply Chain) le cui vulnerabilità vengono sfruttate per riuscire a penetrare le misure difensive implementate dalle aziende.
È in fase di adozione in Saipem un modello di valutazione dei fornitori sulla base di precisi requisiti di Cybersecurity.
Nel 2023 Saipem ha avviato il processo di costituzione di un gruppo di lavoro interno e multidisciplinare relativamente a tematiche di Intelligenza Artificiale - IA (Machine Learning, Fuzzy systems, Evolutionary algorithms). Tale gruppo di lavoro, in cui è coinvolta anche la Funzione di Integrated Risk Management e Compliance, è volto, allo stato, al monitoraggio dell'evoluzione normativa a livello europeo e italiano (e.g. AI Act in corso di predisposizione da parte delle istituzioni europee), al fine di disciplinare l'adozione di tali tecnologie sul mercato europeo, oltre che di analizzarne i rischi emergenti e valutare gli eventuali impatti dell'implementazione di tali tool/ progetti all'interno dell'azienda.
È stato stabilito un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale tramite degli appositi indicatori di rischio e di controllo che permettono di monitorare l'evoluzione del rischio e l'efficacia delle relative attività di mitigazione.
Con questo presupposto Saipem ha deciso di adottare un'ottica di gestione del rischio che includa gli aspetti ESG fin dalla fase di offerta. In particolare abbiamo avviato un processo di valutazione del rischio ambientale che, partendo da alcune informazioni di base (es., tipologia, ubicazione, costo, ore lavorate, ecc., del progetto), analizza innanzitutto le emissioni di gas serra che saranno generate dal progetto pianificato: è fondamentale valutare opportunamente le emissioni di GHG prospettiche per stimare gli eventuali impatti sia sugli obiettivi aziendali che su quelli sempre più restrittivi che i Paesi si stanno ponendo per contenere i rischi legati al cambiamento climatico.

Come riportato nella sezione "Gestione dei rischi", Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business che al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi di rischio potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.
Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management di Saipem.
Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Saipem è costituito dall'insieme delle regole, procedure e strutture organizzative finalizzate a un'effettiva ed efficace identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, al fine di contribuire al successo sostenibile della Società.
La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda; è disciplinata nello strumento normativo Management System Guideline "Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi", si ispira ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.
Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale.
Saipem si impegna a garantire l'integrità, la trasparenza, la correttezza e l'efficienza dei propri processi attraverso l'adozione di adeguati strumenti, norme e regole per lo svolgimento dell'attività e l'esercizio dei

poteri e promuove regole di comportamento ispirate ai principi generali di tracciabilità e segregazione delle attività.
Saipem è da tempo impegnata a favorire lo sviluppo e la diffusione a tutto il personale aziendale della sensibilità per le tematiche di controllo interno. Il sistema di controllo interno è sottoposto nel tempo a verifica e aggiornamento, al fine di garantirne costantemente l'idoneità a presidiare le principali aree di rischio dell'attività aziendale, in rapporto alla tipicità dei settori operativi e della configurazione organizzativa della Società, e in funzione di eventuali novità legislative e regolamentari.
In tale contesto Saipem gestisce, attraverso un'apposita normativa interna, la ricezione – attraverso canali informativi facilmente accessibili –, l'analisi e il trattamento delle segnalazioni da chiunque inviate o trasmesse anche in forma confidenziale o anonima (cd. Whistleblowing), relative a problematiche di controllo interno, informativa finanziaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie. Saipem assicura la piena garanzia della tutela delle persone che effettuano le segnalazioni in buona fede e sottopone gli esiti delle istruttorie al vertice aziendale e agli organi di controllo e di vigilanza preposti. Il sistema di controllo interno è sottoposto nel tempo a verifica e aggiornamento, al fine di garantirne costantemente l'idoneità a presidiare le principali aree di rischio dell'attività aziendale, in rapporto alla tipicità dei propri settori operativi e della propria configurazione organizzativa, e in funzione di eventuali novità legislative e regolamentari
Il Responsabile Internal Audit dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione e, per esso, dal Presidente, fatta salva la dipendenza funzionale dal Comitato Controllo e Rischi e dall'Amministratore Delegato-CEO quale Amministratore incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR). È incaricato di sovrintendere alla verifica di operatività e idoneità del SCIGR.
Nel corso dell'esercizio 2023 la funzione Internal Audit ha svolto il Piano di Audit approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 7 marzo 2023, comprensivo di verifiche sull'affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemi di rilevazione contabile, e ha fornito regolare e periodica informativa in merito alla sua attuazione al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza per quanto di competenza. Il 12 marzo 2024 il Responsabile della funzione Internal Audit ha rilasciato la propria Relazione annuale sui principali risultati delle attività svolte dalla funzione Internal Audit di Saipem (riferita al periodo 1° gennaio-31 dicembre 2023 con aggiornamento alla data della sua emissione) e, in tale ambito, ha anche espresso una valutazione sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi sulla base degli esiti delle attività di monitoraggio svolte nel periodo di riferimento.
Tra i principali compiti dell'Internal Audit si segnalano: (i) sovrintendere alla verifica di operatività e idoneità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Saipem e delle società controllate, anche a supporto delle valutazioni da parte degli organi societari e delle strutture aziendali preposte, attraverso la pianificazione integrata degli interventi di audit e di vigilanza in accordo al Modello 231, lo svolgimento degli interventi, inclusi quelli non pianificati, e il monitoraggio dell'implementazione delle azioni correttive; (ii) assicurare il supporto specialistico al management in materia di Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi al fine di favorire l'efficacia, l'efficienza e l'integrazione dei controlli nei processi aziendali; (iii) contribuire allo svolgimento delle attività di monitoraggio indipendente previste dai modelli di controllo interno adottati dalla Società; (iv) assicurare la gestione delle attività di istruttoria sulle segnalazioni anche anonime.
Saipem si è dotata di un Sistema di Controllo Interno sull'informativa non finanziaria al fine di rafforzare ulteriormente l'affidabilità, la tempestività e la completezza del processo di reporting.
È stata creata un'unità dedicata che è responsabile di coordinare e pianificare le attività necessarie per l'operatività del sistema di controllo e sono state emesse specifiche procedure interne (i.e. Management System Guideline dedicata e la Matrice di Rischio e Controllo di Gruppo).
È stato definito un set minimo di controlli e monitoraggi per il Gruppo, suddiviso per macro-processi, sotto-processi e indicatori, nonché per tipologia di sito/asset, da implementarsi a seconda dell'ambito di applicazione. L'attenzione particolare al sito/asset è fondamentale in quanto sussistono delle specificità nei processi di reporting non finanziario, in particolare per la raccolta del dato primario.

Il Sistema è operativo dal 2019 e di anno in anno viene ampliato progressivamente includendo, nell'ambito di applicazione, ulteriori società e indicatori.
Dall'introduzione del Sistema a oggi, alcuni processi di reporting sono stati irrobustiti, sono state fatte integrazioni in alcune procedure aziendali, nuovi indicatori sono stati integrati nei sistemi informatici della Società e alcuni calcoli prima effettuati manualmente sono stati automatizzati. Inoltre è stato realizzato un importante sforzo nella formalizzazione delle attività di controllo già in essere, soprattutto nella progettazione di adeguate attività di monitoraggio quando non già previste.
Allo scopo di rafforzare ulteriormente l'efficacia dei processi operativi in ambito ESG, la funzione Internal Audit – a partire dal 2021 – ha previsto nell'ambito dei work programme utilizzati per gli interventi di audit e monitoraggio indipendente su società, filiali e alcuni processi rilevanti, l'integrazione di un set di verifiche su tematiche ESG.
Le tematiche considerate sono principalmente riconducibili al rispetto dei diritti umani, alla catena di fornitura sostenibile, diversità e ambiente.
Tali test sono effettuati su un campione di società e/o alcuni processi inclusi nel piano di audit annuale approvato dal Consiglio di Amministrazione.
Dalle analisi condotte, i cui risultati sono stati presentati al Comitato Controllo e Rischi nell'ambito della regolare e periodica informativa in merito all'attuazione del Piano di Audit, non sono emerse particolari criticità in merito.
Al fine di consentire la concreta attuazione di quanto enunciato nella mission e per garantire integrità, trasparenza, correttezza ed efficacia ai propri processi, Saipem adotta regole per lo svolgimento delle attività aziendali e l'esercizio dei poteri, assicurando il rispetto dei principi generali di tracciabilità e segregazione. Il Sistema Normativo Saipem è un sistema dinamico che prevede il miglioramento continuo in accordo all'evoluzione del contesto interno ed esterno ed è ispirato a una logica per processi. Pertanto, indipendentemente dalla collocazione delle attività nell'assetto organizzativo e societario di Saipem, tutte le attività sono ricondotte a una mappa di processi e/o tematiche trasversali. Saipem, attraverso il Sistema Normativo, promuove l'integrazione dei principi di compliance all'interno dei processi aziendali; i documenti normativi contengono i principi di controllo che le persone coinvolte nel processo disciplinato sono tenute a rispettare al fine di operare in conformità con normative e regolamenti vigenti. L'intero corpo normativo Saipem si fonda ed è coerente con un quadro di riferimento generale che comprende: disposizioni di legge, Statuto, Codice di Corporate Governance, CoSO Report, Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, i principi alla base dei sistemi di controllo interno.
Nel 2004 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato l'adozione di un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001, "Modello 231 (include il Codice Etico)" (di seguito, il "Modello 231"), finalizzato a prevenire la commissione dei reati sanzionati dal D.Lgs. n. 231/2001 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'art. 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300".
Successivamente, attraverso specifici progetti, sono stati approvati gli aggiornamenti del Modello 231 al fine di recepire le innovazioni normative e i mutamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA. In particolare, nei successivi aggiornamenti del Modello 231, si è tenuto conto:
≥ dei cambiamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA;
≥ dell'evoluzione della giurisprudenza e della dottrina;

Il Modello 231 è lo strumento attraverso il quale Saipem definisce chiaramente i suoi valori, principi e responsabilità al fine di massimizzare l'efficienza, l'affidabilità e la reputazione di Saipem, che sono fattori chiave per il suo successo e per migliorare le condizioni nelle quali Saipem opera.
Il Modello 231 include il Codice Etico che rappresenta un principio generale non derogabile. Il Codice Etico Saipem definisce con chiarezza, in conformità con la legge, i valori che la Società riconosce, accetta e condivide nella conduzione della propria attività; esso inoltre stabilisce le responsabilità assunte nei confronti dei portatori di interesse (stakeholder) interni ed esterni. L'osservanza del Codice Etico da parte degli amministratori, dei sindaci, del management e dei dipendenti di Saipem, nonché di tutti coloro che operano in Italia e all'estero per il conseguimento degli obiettivi di Saipem ("Persone di Saipem"), ciascuno nell'ambito delle proprie funzioni e responsabilità, è di importanza fondamentale – anche ai sensi e per gli effetti delle norme di legge e di contratto che disciplinano il rapporto con Saipem – per l'efficienza, l'affidabilità e la reputazione di Saipem, fattori che costituiscono un patrimonio decisivo per il successo dell'impresa e per il miglioramento del contesto sociale in cui Saipem opera. Tutte le Persone di Saipem, senza distinzioni o eccezioni, conformano le proprie azioni e i propri comportamenti ai principi e ai contenuti del Codice Etico nell'ambito delle proprie funzioni e responsabilità, nella consapevolezza che il rispetto del Codice Etico costituisce parte essenziale della qualità della prestazione di lavoro e professionale. I rapporti tra le Persone di Saipem, a tutti i livelli, devono essere improntati a criteri e comportamenti di onestà, correttezza, collaborazione, lealtà e reciproco rispetto. L'osservanza delle norme del Codice Etico deve considerarsi parte essenziale delle obbligazioni contrattuali di tutte le Persone di Saipem, ai sensi e per gli effetti della legge applicabile. L'Organismo di Vigilanza vigila sull'effettività del Modello 231; a esso è inoltre conferita la funzione di Garante del Codice Etico. È fatto obbligo a ogni Persona di Saipem segnalare tempestivamente possibili casi o richieste di violazione del Modello 231 ai propri superiori gerarchici o all'organo del quale si è parte e all'Organismo di Vigilanza. I segnalanti in buona fede sono garantiti contro qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione e in ogni caso sarà assicurata la riservatezza dell'identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della società o delle persone accusate erroneamente o in malafede.
Nel corso del 2023 il Modello 231 (include il Codice Etico) di Saipem SpA è stato aggiornato per recepire modifiche organizzative e legislative; un primo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 giugno 2023; relativamente agli interventi normativi, si segnalano in particolare: D.Lgs. n. 156/2022 "Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 14 luglio 2020, n. 75, di attuazione della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari mediante il diritto penale"; D.Lgs. n. 19/2023 "Attuazione della direttiva (UE) 2019/2121 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere; D.Lgs. n. 24/2023 "Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali".
Un secondo aggiornamento del Modello 231 (include Codice Etico) di Saipem SpA è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in data 18 dicembre 2023; relativamente agli interventi normativi si segnala in particolare la legge del 9 ottobre 2023, n. 137 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 105, recante disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione", che ha introdotto nel catalogo dei reati presupposto del D.Lgs. n. 231/2001 i delitti di: turbata libertà degli incanti (art. 353, c.p.), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353-bis, c.p.) e trasferimento fraudolento di valori (art. 512-bis, c.p.).
Da sempre Saipem conduce il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti. In tale contesto la corruzione rappresenta un ostacolo intollerabile all'efficienza del business e alla leale concorrenza.
Tra le varie iniziative Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anticorruzione", dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico.
In particolare, il Codice Etico (incluso anche nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "Pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".

Il "Compliance Programme Anticorruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.
Nel corso degli anni, in un'ottica di miglioramento continuo, il "Compliance Programme Anticorruzione" è stato costantemente aggiornato in linea con le disposizioni di riferimento (incluse tra le altre la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, la Convenzione dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sulla lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali, il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, lo US Foreign Corrupt Practices Act, lo UK Bribery Act, la Loi Sapin 2).
In particolare, il 23 aprile 2012 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato la "Management System Guideline Anticorruzione" (MSG Anticorruzione) che ha abrogato e sostituito la precedente Anti-Corruption Compliance Guidelines, al fine di ottimizzare il sistema di compliance già in vigore. In seguito, sono state aggiornate altresì tutte le procedure anticorruzione di dettaglio relative a specifiche aree di rischio (tra le altre, le procedure relative agli accordi di joint venture, alle sponsorizzazioni, agli omaggi, alle iniziative no-profit, ai fornitori e consulenti, ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, alle operazioni di merger & acquisition).
Nel corso del 2023 Saipem SpA ha aggiornato la "Management System Guideline Anticorruzione", in ottica di miglioramento continuo del "Compliance Programme Anticorruzione" e dei sistemi di Corporate Governance di Saipem in materia di anticorruzione. La revisione della procedura è stata emessa a inizio gennaio 2024.
L'adozione e l'attuazione della suddetta MSG sono obbligatorie per Saipem SpA e tutte le sue società controllate.
Tutte le persone di Saipem sono responsabili del rispetto della normativa anticorruzione: per questo tutti i documenti inerenti sono facilmente accessibili attraverso il sito internet e il portale intranet aziendale. In tale contesto un ruolo di primaria importanza spetta ai manager chiamati a promuovere il rispetto delle procedure anticorruzione anche da parte dei propri collaboratori.
Saipem è inoltre tra le prime aziende italiane ad aver conseguito il certificato internazionale ISO 37001:2016 "Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione", valido per tutto il Gruppo. La certificazione, assegnata da un ente terzo indipendente, identifica uno standard di gestione per aiutare le organizzazioni nella lotta contro la corruzione, istituendo una cultura di integrità, trasparenza e conformità. Il processo di certificazione, costituito da una fase di audit che è durata da gennaio ad aprile 2018, ha considerato fattori come la struttura organizzativa, la presenza territoriale, i processi e i servizi.
Successivamente sono state svolte le attività di audit necessarie per la ricertificazione e il 28 aprile 2021 è stato emesso il nuovo certificato ISO 37001: 2016 con validità triennale e scadenza il 27 aprile 2024.
Nella consapevolezza che il primo elemento per lo sviluppo di un'efficace strategia di contrasto al fenomeno corruttivo è rappresentato dalla maturazione di un'approfondita conoscenza degli strumenti di prevenzione, Saipem considera particolarmente rilevanti le iniziative di formazione e le attività di sensibilizzazione e ne conferma l'importanza strategica anche per promuovere e diffondere la conoscenza in ambito Compliance, Etica e anticorruzione.
Nel 2023 è stato formato su queste tematiche il 17% dei dipendenti per il perimetro consolidato integrale e il 18% per il perimetro di Gruppo, in aumento di 2 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Le ore di formazione erogate in questo ambito sono pari a 15.775 per il perimetro di Gruppo (15.663 per il perimetro del consolidato integrale), in flessione per entrambi i perimetri rispetto al totale delle ore di formazione erogate nell'anno precedente.
Inoltre, la funzione Internal Audit di Saipem, sulla base del proprio programma annuale di audit approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, esamina e valuta in maniera indipendente il sistema di controllo interno, al fine di verificare che sia rispettato quanto previsto dalla MSG Anticorruzione.
Qualunque violazione, sospetta o nota, delle leggi anticorruzione o delle procedure anticorruzione deve essere immediatamente segnalata tramite i canali indicati nella procedura "Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate" disponibile sul sito internet e sul portale intranet aziendale. Provvedimenti disciplinari sono previsti nei confronti delle persone di Saipem che violino le norme anticorruzione e che omettano di riportare violazioni di cui siano venuti a conoscenza.
Nel corso del 2023 non ci sono stati casi accertati di corruzione.
Maggiori informazioni in merito ai procedimenti giudiziari nei quali Il Gruppo è parte sono disponibili alla nota 33 delle Note illustrative al bilancio consolidato "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi".
Saipem richiede il rispetto da parte dei Business Partner delle leggi applicabili, incluse le leggi anticorruzione, nell'ambito delle attività di business svolte con Saipem, nonché l'impegno a conformarsi ai principi di riferimento contenuti nella MSG Anticorruzione.
Si evidenzia inoltre che Saipem non eroga contributi, diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati e organizzazioni politiche, a loro rappresentanti e candidati. È consentita l'erogazione di contributi diretti o indiretti a favore di organizzazioni sindacali e di loro rappresentanti, nei limiti e nella misura in cui ciò sia previsto da inderogabili prescrizioni legislative o dalla contrattazione collettiva applicabile.


| 2023 | 2022 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (n.) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Dipendenti formati su tematiche di compliance (1) | ||||||
| Per categoria di dipendenti | ||||||
| Blue collar | 52 | 48 | 72 | 72 | 33 | 22 |
| White collar | 3.364 | 3.342 | 3.177 | 3.171 | 2.578 | 2.447 |
| Manager | 1.672 | 1.672 | 1.711 | 1.708 | 1.486 | 1.444 |
| Senior manager | 223 | 223 | 182 | 182 | 170 | 170 |
| Per area geografica | ||||||
| Americhe | 176 | 176 | 247 | 247 | 189 | 189 |
| CSI | 25 | 25 | 175 | 175 | 2 | 1 |
| Europa | 3.290 | 3.290 | 2.888 | 2.887 | 2.823 | 2.810 |
| Medio Oriente | 1.068 | 1.067 | 713 | 709 | 678 | 634 |
| Africa Settentrionale | 34 | 34 | 24 | 24 | 35 | 35 |
| Africa sub-sahariana | 342 | 317 | 248 | 243 | 400 | 273 |
| Estremo Oriente | 376 | 376 | 848 | 848 | 141 | 141 |
(1) Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a ruolo e non a servizio.

Una parte fondamentale dello strutturato sistema di gestione delle istanze degli stakeholder di Saipem è il processo della gestione delle segnalazioni ("whistleblowing"), disciplinato in un apposito Standard Corporate reso disponibile a tutti i dipendenti (tramite vari strumenti, tra cui intranet o le bacheche aziendali) e agli stakeholder esterni (in quanto pubblicato sul sito internet della Società).
Per segnalazione si intende qualsiasi informazione, notizia, fatto o comportamento in qualsiasi modo pervenuto a conoscenza dalle persone di Saipem riguardante possibili violazioni, comportamenti, pratiche non conformi a quanto stabilito nel Codice Etico e/o che possano arrecare danno o pregiudizio, anche solo d'immagine, a Saipem SpA o a una sua società controllata, riferibili a dipendenti, membri degli organi sociali, società di revisione di Saipem SpA e delle relative società controllate e a terzi in relazioni d'affari con tali società, in una o più delle seguenti tematiche: sistema di controllo interno, contabilità, controlli interni di contabilità, revisione contabile, frodi, responsabilità amministrativa della Società ex D.Lgs. n. 231/2001, altre materie (quali ad esempio: violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, security, ecc.). Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem predispone diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, numeri di fax, yellow box, caselle di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate. La funzione Internal Audit assicura che siano effettuate tutte le opportune verifiche sui fatti segnalati garantendo che: (i) tali fasi siano svolte nel minor tempo possibile e nel rispetto della completezza e accuratezza delle attività istruttorie; (ii) sia mantenuta la massima riservatezza con le modalità idonee a tutelare il segnalante. Le attività istruttorie si compongono delle seguenti fasi: (a) verifica preliminare; (b) accertamento; (c) audit; (d) monitoraggio delle azioni correttive.

L'Internal Audit predispone un report trimestrale sulle segnalazioni che, a valle dell'esame da parte del Collegio Sindacale di Saipem, viene trasmesso ai soggetti competenti per le opportune valutazioni.
Nel corso del 2023 sono stati aperti: 11 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di discriminazione, di cui 3 ancora aperti e i restanti 8 chiusi; 1 fascicolo di segnalazione relativo a tematiche relative alle comunità locali, già chiuso; 37 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche dei diritti dei lavoratori, di cui 3 ancora aperti e i restanti 34 chiusi; 54 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di mobbing/harassment, di cui 17 ancora aperti e i restanti 37 chiusi. Tutti i 103 fascicoli sono stati trasmessi agli organi aziendali competenti (Collegio Sindacale di Saipem SpA, Organismo di Vigilanza di Saipem SpA e Compliance Committee delle società interessate dalle segnalazioni).
Relativamente alle tematiche di discriminazione, con riferimento agli 8 fascicoli di segnalazione chiusi, in 2 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati; in 1 caso, pur in assenza di violazioni, è stata identificata un'azione correttiva, mentre in 2 casi è stata confermata la violazione. Le azioni correttive individuate sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari, sensibilizzazione volta al rispetto del Codice Etico del Gruppo Saipem, spostamento di un dipendente e varie iniziative volte a migliorare la qualità della vita a bordo di un vessel per tutto il personale imbarcato.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2023 sono stati chiusi 2 fascicoli di segnalazione del 2022 aventi per oggetto tematiche di discriminazione che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 2 fascicoli chiusi, in 1 caso gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato la chiusura ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 1 caso è stata confermata una violazione. L'azione correttiva individuata è consistita in un'attività di sensibilizzazione sul rispetto del Codice Etico di Gruppo rivolta al soggetto segnalato.
| (n.) | 2023 | 2022 | 2021 |
|---|---|---|---|
| Numero di fascicoli relativi a segnalazioni | |||
| Totali, di cui: | 226 | 137 | 158 |
| - fondati o parzialmente fondati | 54 | 34 | 49 |
| - infondati | 135 | 103 | 109 |
| - aperti | 37 | - | - |
| (n.) | 2023 | 2022 | 2021 |
| Fascicoli su casi di discriminazione | |||
| Totali, di cui: | 11 | 5 | 2 |
| - fondati o parzialmente fondati | 2 | 2 | - |
| - infondati | 6 | 3 | 2 |
| - aperti | 3 | - | - |
| Fascicoli relativi alla violazione dei diritti delle comunità locali | |||
| Totali, di cui: | 1 | 1 | - |
| - fondati o parzialmente fondati | - | - | - |
| - infondati | 1 | 1 | - |
| - aperti | - | - | - |
| Fascicoli relativi a mobbing/harassment (*) | |||
| Totali, di cui: | 54 | 24 | 35 |
| - fondati o parzialmente fondati | 16 | 9 | 14 |
| - infondati | 21 | 15 | 21 |
| - aperti | 17 | - | - |
| Fascicoli relativi ad altri diritti dei lavoratori | |||
| Totali, di cui: | 37 | 29 | 22 |
| - fondati o parzialmente fondati | 3 | 7 | 3 |
| - infondati | 31 | 22 | 19 |
| - aperti | 3 | - | - |
I dati al 2021 e al 2022 sono aggiornati al 31 dicembre 2023.
(*) Nota: a partire dall'anno 2021 la Società ha incluso una nuova categoria di segnalazioni al fine di fornire un'informazione ancor più dettagliata ai propri stakeholder. La categoria "Mobbing e harassment" include mobbing, aggressioni, molestie, comportamenti offensivi, verbal harassment, minacce.
A proposito delle tematiche di diritti dei lavoratori, con riferimento ai 34 fascicoli di segnalazione chiusi, in 19 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 3 casi è stata confermata la violazione e in 12 casi, pur in assenza di violazioni, è stata identificata un'azione correttiva. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, valutazione di provvedimenti nei confronti di fornitori e loro monitoraggio in merito al corretto versamento dei contributi e delle retribuzioni dei loro dipendenti, sensibilizzazione in merito alla corretta gestione dei servizi resi, richiesta di un parere legale in merito alla corretta gestione di una particolare

tipologia contrattuale, predisposizione di una procedura per la gestione del processo approvativo degli straordinari, annullamento di provvedimenti disciplinari non corretti e accreditamento di uno studio legale.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2023 sono stati chiusi 3 fascicoli di segnalazione del 2022 aventi per oggetto i diritti dei lavoratori che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 3 fascicoli chiusi, in 2 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 1 caso è stata confermata la violazione. L'azione correttiva identificata ha riguardato l'adozione di provvedimenti volti a superare le carenze in materia di rispetto della legge locale sull'orario di lavoro.
A proposito delle tematiche di mobbing/harassment, con riferimento ai 37 fascicoli di segnalazione chiusi, in 13 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 16 casi è stata confermata la violazione e in 8 casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, attività di sensibilizzazione riguardante le molestie sessuali e al rispetto del Codice Etico, formazione in merito al Modello 231, comunicazioni verso fornitori volte a richiamarli al rispetto del Codice Etico, allontanamento di un dipendente da un progetto, svolgimento di analisi periodiche in merito al clima lavorativo e monitoraggio dei comportamenti di un dipendente.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2023 sono stati chiusi 10 fascicoli di segnalazione del 2022 aventi per oggetto tematiche di mobbing/harassment che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 10 fascicoli chiusi, in 5 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico, mentre in 3 casi è stata confermata la violazione e in 2 casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di un provvedimento disciplinare e un'attività di sensibilizzazione al rispetto del Codice Etico.
A proposito delle tematiche relative ai rapporti con le comunità locali con riferimento al fascicolo di segnalazione chiuso, gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato la chiusura ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati.
GRI 201-1 GRI 201-4 La conoscenza del contesto esterno, così come l'ascolto attivo di tutti gli interlocutori, permette di creare valore sostenibile nel lungo periodo coniugando crescita economica e sociale.
Il modello di business Saipem attraverso le attività della Società, le relazioni che la stessa intrattiene con gli stakeholder presenti sui territori, le collaborazioni e le partnership che instaura, promuove uno sviluppo sostenibile pienamente in linea con le indicazioni del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Saipem è membro attivo dal 2016, che ribadiscono l'importanza di una sempre maggiore integrazione della sostenibilità nelle scelte strategiche aziendali. Approfondimenti relativi al modello di business dell'organizzazione sono disponibili nella "Relazione sulla gestione" della Relazione finanziaria annuale, nello specifico ai capitoli "Asset Based Services e Offshore Wind", "Energy Carriers ,Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions" e "Drilling Offshore".

GRI 201-1
Saipem produce valore economico attraverso le proprie attività e redistribuisce parte di tale valore contribuendo alla crescita economica del contesto sociale e ambientale in cui opera.
Nel 2023 Saipem ha generato valore economico per un importo pari a 12.063 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto all'anno precedente. 11.878 milioni di euro sono stati distribuiti agli stakeholder sotto forma di pagamenti e altre forme di trasferimento. I principali percettori di questo valore sono stati la catena di fornitura, cui sono stati erogati 9.231 milioni di euro (78% del valore complessivamente distribuito contro il 73% del 2022) e i dipendenti, ai quali sono stati distribuiti 1.736 milioni di euro (1.656 milioni di euro nell'anno precedente), pari al 15% del totale. La quota di valore erogata a fornitori di capitale ammonta a 765 milioni di euro, pari al 6% del valore distribuito, contro i 1.075 milioni di euro del 2022, pari al 10%.
La quota destinata alla pubblica amministrazione – sotto forma di imposte e tasse – è stata pari a 145 milioni di euro (1% del valore distribuito).
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 (*) |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 11.874 | 9.980 |
| Altri ricavi e proventi | 24 | 11 |
| Proventi finanziari | 672 | 1.008 |
| Strumenti derivati | (74) | (128) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | 1 | 32 |
| Altri proventi (oneri) operativi | (5) | 7 |
| Proventi (oneri) da partecipazioni | 60 | (65) |
| Valore economico generato (lordo) | 12.552 | 10.845 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (489) | (445) |
| Valore economico generato (al netto di ammortamenti e svalutazioni) | 12.063 | 10.400 |
| Valore economico distribuito | 11.878 | 10.715 |
| - di cui Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi) | 9.231 | 7.830 |
| - di cui Salari e benefit dei dipendenti (costo del lavoro) | 1.736 | 1.656 |
| - di cui alla Collettività (*) | 1 | 1 |
| - di cui a Fornitori di capitale (interessi sul debito) | 765 | 1.075 |
| - di cui Pubblica Amministrazione (imposte) | 145 | 153 |
| Valore economico trattenuto nel Gruppo su attività continuate | 185 | (315) |
| Valore economico delle attività discontinuate | (6) | 106 |
| Valore economico trattenuto nel Gruppo | 179 | (209) |
(*) Si intendono le comunità locali nei Paesi di operatività, per progetti di sviluppo socio-economico, di preservazione ambientale, di carattere culturale, umanitario, scientifico e sportivo (0,6 milioni di euro nel 2022 e 1,2 milioni di euro nel 2023).
GRI 207-1 GRI 207-2 GRI 207-3 GRI 207-4 Saipem SpA ha revisionato e aggiornato, nel corso del 2023, la Tax Strategy di Gruppo al fine di integrare le linee guida e i principi cardine che ispirano l'operatività aziendale nella gestione della variabile fiscale.
Tale documento, redatto in conformità al Codice Etico e alla Sustainability Policy di Gruppo, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società, il quale definisce gli obiettivi in esso contenuti (cd.

"Tone at the top principle") e ne garantisce l'applicazione all'interno dell'intero Gruppo con la responsabilità di diffondere una cultura aziendale basata sui valori di onestà e integrità e sul principio di legalità.
In particolare, la Tax Strategy, resa pubblica sul sito internet aziendale, intende garantire la corretta e tempestiva liquidazione delle imposte dovute per legge, l'esecuzione degli adempimenti tributari e il contenimento del rischio fiscale, inteso come rischio di operare in violazione di norme tributarie o in contrasto con i principi o le finalità dell'ordinamento tributario.
Per garantire la concreta attuazione di tali principi e obiettivi, il Gruppo:
Al fine di rafforzare il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e garantire una corretta e continua gestione della fiscalità, è stato implementato e adottato il Tax Control Framework (TCF), in linea con i principi e le linee guida contenuti nella Tax Strategy di Gruppo.
Tale sistema, entrato in funzione a partire dal 2022 per Saipem SpA ed esteso nel 2023 alla Società Servizi Energia Italia SpA, prevede un modello di governance volto a garantire che la funzione fiscale sia coinvolta nella valutazione preliminare degli impatti fiscali delle operazioni strategiche e operative di business, già pianificate e da realizzare e che il Top Management sia informato in merito alle conseguenze fiscali delle suddette operazioni, assicurando che ogni decisione presa sia coerente con la Tax Strategy di Gruppo.
Il TCF assicura, pertanto, il presidio delle aree nelle quali il rischio fiscale può manifestarsi e, nello specifico, monitora e gestisce:
Inoltre, tale sistema è basato su tre linee di difesa, come illustrato di seguito:
Gli esiti delle attività di monitoraggio sull'operatività e sul corretto funzionamento del Tax Control Framework, nonché i principali aspetti che hanno caratterizzato la gestione del rischio fiscale, vengono rendicontati annualmente tramite un'apposita relazione destinata al Consiglio di Amministrazione e agli Organi di Controllo.
Infine, nel mese di dicembre, a seguito delle delibere di approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione, Saipem SpA e Servizi Energia Italia SpA hanno presentato istanza di adesione al regime di Adempimento Collaborativo con l'Agenzia delle Entrate ai sensi del D.Lgs. n. 128/2015, al fine instaurare un rapporto di collaborazione con l'Amministrazione Finanziaria che miri a ridurre il livello di incertezza sulle questioni fiscali rilevanti attraverso forme di interlocuzione costanti e preventive.
L'informativa e i dati riportati nel presente paragrafo sono stati elaborati sulla base della rendicontazione Country-by-Country Report ("CbCR") predisposto e presentato all'amministrazione finanziaria italiana da parte di Saipem SpA in qualità di Capogruppo del Gruppo Saipem.
Nell'ambito del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting) pubblicato dall'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), l'Action 13 (Transfer Pricing Documentation and Country‐by‐ Country Reporting) prevede la redazione da parte delle imprese multinazionali (i cui ricavi complessivi

risultanti dal bilancio consolidato relativo al periodo d'imposta precedente siano pari o superiori a 750 milioni di euro) di un documento noto come "BEPS Country‐by‐Country Report" ("CbCR") che riporta dati su volume d'affari, profitti e imposte aggregati con riferimento alle giurisdizioni fiscali in cui le stesse operano.
In forza della legge n. 208/2015, come attuata dal Decreto 23/2017 del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Saipem SpA trasmette annualmente all'Agenzia delle Entrate italiana il proprio CbCR contenente i dati relativi alle giurisdizioni in cui il Gruppo opera, in conformità con il modello di reporting approvato dall'OCSE. L'ambito soggettivo della rendicontazione comprende tutte le società direttamente o indirettamente controllate da Saipem SpA, consolidate integralmente. I dati relativi alle branch, ovvero alle stabili organizzazioni (SO) delle società in perimetro, sono rendicontati con riferimento alle giurisdizioni fiscali dove sono effettivamente registrate e operano. Pertanto, con riferimento alla giurisdizione di residenza fiscale di quelle stesse società, i relativi dati escludono quelli afferenti alle proprie branch o SO estere. I dati presentati nel report sono aggregati per giurisdizione fiscale e sono estratti dal sistema gestionale utilizzato da Saipem SpA per la predisposizione del bilancio consolidato. I dati corrispondono quindi a quanto contenuto nei modelli di reportistica finanziaria "reporting package" che le società in perimetro inviano alla Capogruppo in occasione della chiusura di bilancio e che sono certificati dal revisore dei conti.
Il periodo di reporting corrisponde all'esercizio fiscale 2022 della Capogruppo Saipem SpA, coincidente con l'anno solare.
La rendicontazione è strutturata in tabelle riferite a ciascuna delle giurisdizioni fiscali nelle quali Saipem conduce attività operative. I dati contenuti in ciascuna scheda Paese sono ottenuti aggregando quelli estratti dal Reporting Package di tutte le società controllate di Saipem SpA aventi residenza fiscale nel Paese o ivi operanti attraverso una branch o SO.
| Anno 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | |||||||
| Giurisdizione | Parte non |
Parte | Utili (Perdite) ante imposte |
Imposte sui redditi pagate (in base alla contabilità |
Imposte sui redditi maturate (anno |
Numero | |
| fiscale | correlata | correlata | Totali | sui redditi | di cassa | in corso) | di addetti |
| Albania | 0,04 | 0,00 | 0,04 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Algeria | 4,10 | (0,06) | 4,05 | (4,04) | 17,09 | 15,56 | 12 |
| Angola | 182,60 | 50,42 | 233,02 | (0,45) | 10,11 | 10,11 | 1.237 |
| Arabia Saudita | 2.283,42 | 292,04 | 2.575,46 | 309,34 | 10,61 | 22,33 | 6.092 |
| Argentina | 28,97 | 0,01 | 28,98 | (9,67) | 2,01 | 0,00 | 114 |
| Australia | 26,01 | 10,35 | 36,36 | (30,61) | 0,00 | 0,00 | 31 |
| Austria | 0,13 | 0,00 | 0,13 | (0,10) | 0,33 | 0,00 | 1 |
| Azerbaijan | 234,63 | (0,07) | 234,56 | 81,14 | 12,74 | 15,63 | 912 |
| Bolivia | 11,63 | 0,06 | 11,69 | (4,28) | 0,00 | 0,00 | 90 |
| Brasile | 283,25 | 20,48 | 303,72 | (24,10) | 5,84 | 0,00 | 402 |
| Bulgaria | 0,00 | 0,00 | 0,00 | (0,05) | (0,01) | 0,00 | 2 |
| Canada | 0,16 | 0,11 | 0,27 | (1,43) | 0,00 | 0,00 | 15 |
| Cile | 17,93 | 0,19 | 18,13 | 8,00 | (0,91) | 2,05 | 74 |
| Cina | 0,14 | 2,70 | 2,85 | 0,32 | 0,00 | 0,00 | 24 |
| Cipro | 0,00 | 3,08 | 3,08 | 0,25 | 0,03 | (0,13) | 163 |
| Colombia | 51,04 | 0,02 | 51,06 | (6,18) | 1,90 | 0,00 | 335 |
| Congo | 30,24 | 4,63 | 34,86 | 7,99 | 0,90 | 0,93 | 172 |
| Costa d'Avorio | 9,38 | 0,00 | 9,38 | (0,13) | 0,00 | 0,00 | 144 |
| Croazia | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Danimarca | 24,20 | 0,00 | 24,20 | 2,62 | 0,00 | 0,00 | 30 |
| Ecuador | 14,43 | 0,00 | 14,43 | 2,63 | 0,36 | 0,51 | 121 |
| Egitto | 126,00 | 94,58 | 220,58 | 16,76 | 0,19 | 0,33 | 444 |
| Emirati Arabi Uniti | 272,14 | 89,85 | 361,99 | 11,91 | 0,00 | 0,00 | 1.326 |
| Federazione Russa |
107,14 | 0,00 | 107,14 | 62,59 | 1,37 | 2,19 | 567 |
| Francia | 1.427,95 | 511,08 | 1.939,03 | (68,09) | 18,62 | 20,56 | 1.615 |
| Gabon | 0,01 | 0,00 | 0,01 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Georgia | 0,00 | 0,00 | 0,00 | (0,01) | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Ghana | 18,43 | 0,35 | 18,77 | 0,65 | 1,79 | 0,18 | 28 |
| Grecia | 20,69 | 0,00 | 20,69 | (1,87) | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Guinea Equatoriale | 1,48 | 0,00 | 1,48 | 0,22 | 0,15 | 3,47 | 0 |
| Guyana | 195,95 | 5,08 | 201,03 | 38,20 | 13,85 | 6,01 | 374 |
| India | 8,08 | 73,92 | 82,00 | 17,14 | 4,64 | 4,60 | 1.969 |
| Indonesia | 356,53 | 345,35 | 701,88 | 51,09 | 15,94 | 15,89 | 3.759 |
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Anno 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Giurisdizione fiscale |
Parte non correlata |
Ricavi Parte correlata |
Totali | Utili (Perdite) ante imposte sui redditi |
Imposte sui redditi pagate (in base alla contabilità di cassa |
Imposte sui redditi maturate (anno in corso) |
Numero di addetti |
| Iran | 0,01 | 0,00 | 0,01 | (0,01) | 0,12 | 0,18 | 0 |
| Iraq | 16,60 | 0,72 | 17,32 | 1,22 | 0,93 | 1,21 | 48 |
| Israele | 53,02 | 0,38 | 53,40 | (17,84) | 0,14 | 0,00 | 18 |
| Italia | 1.831,40 | 1.856,92 | 3.688,32 | (353,76) | (8,61) | 15,96 | 4.301 |
| Kazakhstan | 2,04 | 3,91 | 5,95 | (6,47) | (2,77) | 0,67 | 89 |
| Kuwait | 160,46 | 0,00 | 160,46 | 40,41 | 0,00 | 0,00 | 497 |
| Libia | 1,37 | 0,03 | 1,41 | 0,26 | 0,00 | 0,27 | 26 |
| Lussemburgo | 0,09 | 5,52 | 5,62 | (22,04) | 0,00 | 0,00 | 10 |
| Malesia | 0,08 | 0,99 | 1,07 | 1,71 | 0,00 | 0,00 | 9 |
| Mauritania | 140,90 | 0,00 | 140,90 | 2,41 | 0,08 | 2,41 | 1 |
| Messico | 59,70 | 3,41 | 63,11 | 78,36 | 0,22 | 0,00 | 284 |
| Marocco | 1,05 | 0,00 | 1,05 | 0,98 | 0,02 | 0,31 | 0 |
| Mozambico | 68,89 | 3,51 | 72,40 | 56,41 | 2,26 | 5,07 | 42 |
| Nigeria | 96,72 | 8,32 | 105,04 | (50,15) | 17,02 | 11,86 | 1.504 |
| Norvegia | 61,69 | 69,32 | 131,02 | (27,63) | 0,11 | 0,01 | 388 |
| Oman | 75,80 | 0,00 | 75,80 | 9,95 | 0,81 | (0,40) | 167 |
| Paesi Bassi | 257,38 | 840,37 | 1.097,75 | 396,82 | 8,85 | 13,24 | 360 |
| Panama | 0,00 | 0,00 | 0,00 | (0,02) | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Perù | 20,27 | 1,04 | 21,31 | (14,89) | 0,03 | 0,00 | 332 |
| Polonia | 11,78 | 0,00 | 11,78 | (2,87) | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Portogallo | 162,43 | 435,45 | 597,88 | 15,45 | 9,17 | 10,08 | 98 |
| Qatar | 1.012,75 | 0,61 | 1.013,37 | (39,56) | 0,00 | 4,93 | 1.006 |
| Repubblica | |||||||
| di Corea | 0,01 | 0,62 | 0,63 | 0,03 | 0,00 | 0,01 | 12 |
| Romania | 4,23 | 114,61 | 118,85 | 12,41 | 0,59 | 1,94 | 166 |
| Senegal | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,36 | 0,02 | 0,36 | 280 |
| Serbia | 0,45 | 0,00 | 0,45 | (0,28) | 0,35 | (0,06) | 0 |
| Singapore | 0,41 | 1,20 | 1,61 | (0,92) | 0,00 | 0,00 | 3 |
| Spagna | (0,41) | 0,70 | 0,30 | (3,30) | 0,00 | 0,00 | 230 |
| Sudafrica | 0,00 | 0,00 | 0,00 | (0,11) | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Svizzera | 75,07 | 275,37 | 350,43 | (0,22) | 2,10 | 1,92 | 338 |
| Thailandia | 232,77 | 3,96 | 236,73 | (133,28) | 7,90 | 0,50 | 172 |
| Trinidad e Tobago | 0,01 | 0,00 | 0,01 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Tunisia | 0,00 | 0,00 | 0,00 | (0,07) | (0,07) | 0,00 | 0 |
| Turchia | 91,19 | 0,00 | 91,19 | 0,81 | 4,49 | 0,00 | 326 |
| Turkmenistan | 0,00 | 0,00 | 0,00 | (0,02) | 0,00 | 0,00 | 0 |
| Uganda | 0,00 | 0,00 | 0,00 | (0,09) | 0,00 | 0,00 | 1 |
| Regno Unito | 505,61 | 163,73 | 669,34 | (82,25) | 0,00 | 0,00 | 763 |
| Stati Uniti | 96,24 | 76,39 | 172,62 | (2,62) | 0,59 | 1,22 | 330 |
| Venezuela | 0,04 | 0,00 | 0,05 | (1,06) | 0,00 | 0,00 | 8 |
I dati aggregati per giurisdizione fiscale sono i seguenti:

sostituti di imposta, applicate sui compensi corrisposti da queste ultime alle prime principalmente a fronte di prestazioni di servizi.
Maggiori dettagli sulle attività operative di ogni entity sono disponibili nell'Annex II.
Per la realizzazione dei progetti operativi e nel normale corso della propria attività, il Gruppo Saipem si affida a numerosi fornitori di lavori, beni e servizi. Saipem si impegna a mantenere e migliorare la relazione con le imprese che lavorano con e per Saipem al fine di renderla duratura, mutuamente profittevole e affidabile per entrambe le parti.
Il business di Saipem è caratterizzato da una catena di fornitura globale e di grande complessità, estesa su diverse aree geografiche e in diversi settori industriali. A oggi il Gruppo registra quasi 22.000 fornitori qualificati, con una prevalenza (31%) di fornitori appartenenti all'area europea. Con oltre 60 anni di attività in numerosi Paesi del mondo, Saipem ha costruito un network di partner e fornitori con cui mantiene una collaborazione costante; sono oltre 6.000 i fornitori che collaborano con l'azienda da almeno 10 anni.
Le categorie merceologiche di lavori, beni e servizi necessari allo svolgimento dell'attività di Saipem, classificate con lo scopo di definire abbinamenti omogenei fornitore-prodotto, ammontano a più di 1.600, di cui circa 900 classificate come categorie critiche, ritenute cioè essenziali allo sviluppo del core business della Società. Nel 2023 quelle maggiormente rappresentate in termini di ammontare acquistato sono relative a montaggi meccanici, noleggio di navi, acquisto di sistemi package per il trattamento delle acque di zavorra, costruzione di pipeline onshore, servizi relativi al personale. Durante l'anno, gli acquisti sono stati principalmente eseguiti da fornitori ubicati in Europa, Medio Oriente e Asia centrale.
La complessità ed eterogeneità della catena di fornitura della Società determinano la necessità di un sistema che garantisca un allineamento tra gli standard di Saipem e quelli adottati dai suoi fornitori, per prevenire e mitigare i rischi e avere una supply chain adeguata e resiliente alle esigenze dei progetti operativi in corso di realizzazione e alle possibili acquisizioni ed evoluzioni del contesto di mercato.
Saipem richiede ai propri fornitori l'applicazione dei più alti standard in materia di salute e sicurezza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e protezione dell'ambiente.
Il processo di approvvigionamento, volto a soddisfare i fabbisogni espressi dalle varie unità del Gruppo, ha l'obiettivo di massimizzare il valore complessivo per Saipem, garantendo la disponibilità e la qualità dei fornitori, la corretta gestione dei contratti, dei flussi logistici e delle attività post-ordine. Il processo si articola in cinque sotto-processi che comprendono, nell'ordine: la definizione della strategia di approccio al mercato da applicarsi alle diverse forniture e alla definizione dei piani degli approvvigionamenti di progetto e non di progetto mediante soluzioni di acquisto efficienti ed efficaci; le attività di elaborazione ed emissione dei contratti/ordini di fornitura, incluse le attività di relazione con i fornitori e infine le attività di post-ordine e gestione contratti. Il flusso della supply chain sin qui descritto si articola ulteriormente attraverso il sottoprocesso attinente al Vendor Management, che assicura la disponibilità di un parco fornitori quantitativamente e qualitativamente adeguato in relazione a beni, lavori e servizi necessari alle esigenze del Gruppo, nel rispetto degli standard economico-finanziari, etici, professionali-tecnici e HSE richiesti; infine, il sotto-processo del Reporting, controllo e gestione documentazione, che garantisce, attraverso la gestione della documentazione, la tracciabilità di tutte le fasi del processo Supply Chain, rendendo disponibili informazioni, indicatori di performance rilevanti e possibili azioni di miglioramento relativamente alle attività della catena di fornitura.




Secondo il principio di competitività aperta, Saipem garantisce pari opportunità commerciali a tutte le società potenzialmente fornitrici di lavori, beni e servizi per il proprio business, selezionando i propri fornitori e subappaltatori in ogni area del mondo. Il fornitore viene valutato in termini di affidabilità tecnica, finanziaria e capacità organizzativa, inclusa la sua conformità con i principi espressi nel Codice Etico di Saipem, nella Politica di Sostenibilità e nel Codice di Condotta del Fornitori, nonché con i requisiti espressi nelle politiche e negli standard specifici HSE.
I requisiti sono verificati già in fase di qualifica del fornitore per mezzo di un questionario, al quale si possono aggiungere valutazioni più specifiche e visite presso i siti produttivi in caso di forniture ritenute critiche. Ulteriori verifiche, sia tecniche che inerenti all'integrità etica del fornitore, sono anche effettuate antecedentemente alla stipula degli effettivi contratti di acquisto.
Il monitoraggio e il controllo delle prestazioni dei fornitori sono fasi fondamentali del processo relazionale con gli stessi, in quanto permettono una riduzione dei rischi associati alla fornitura e di dare degli input al fornitore volti al miglioramento dei propri processi e delle proprie prestazioni.
Maggiori approfondimenti sulla gestione della catena di fornitura per gli aspetti di sostenibilità del loro operato, con particolare attenzione al rispetto dei diritti umani e alle tematiche HSE, sono disponibili nella sezione "Una catena di fornitura sostenibile" del presente documento.
Saipem opera nel quadro di riferimento della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, delle Convenzioni Fondamentali dell'ILO, della Convenzione OCSE per le imprese multinazionali, dei Princìpi Guida sulle Imprese e i Diritti Umani e dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite.
Nel 2016 Saipem ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, ulteriormente rafforzando i propri principi sui temi di rispetto dei diritti umani e del lavoro, protezione dell'ambiente e lotta alla corruzione, integrate nelle strategie, politiche e procedure, nonché nell'operare quotidiano della Società.
Nel 2020 l'Amministratore Delegato ha firmato la "CEO Guide to Human Rights" redatta dal World Business Council on Sustainable Development (WBCSD), la call to action internazionale rivolta ai vertici aziendali sui temi dei diritti umani.
Dal 2016 Saipem pubblica ogni anno uno Statement, in conformità con il Modern Slavery Act del Regno Unito, per descrivere i processi e le misure adottate per identificare e gestire i rischi associati ai temi relativi alla schiavitù moderna e il traffico di esseri umani nelle operazioni e lungo la catena di fornitura.
L'impegno di Saipem è espresso nelle politiche e nelle procedure aziendali che sono in linea con le normative e le linee guida internazionali sul lavoro, nonché con le legislazioni del lavoro dei Paesi in cui operiamo.
Il Codice Etico di Saipem sancisce il rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione, corruzione, lavoro forzato o minorile. Il codice promuove i diritti umani e la salvaguardia della dignità, la libertà e l'uguaglianza degli esseri umani, compresa la protezione dei diritti del lavoro e la libertà di associazione sindacale e salute e sicurezza. Il Codice Etico di Saipem esige rigorosamente che non vi siano molestie sul posto di lavoro e protegge da qualsiasi forma di discriminazione, basata su genere, etnia, credenze religiose, età, stato civile o qualsiasi altro aspetto. Il Codice Etico si applica a tutta la popolazione di Saipem, nonché ai terzi con cui Saipem collabora.
La Politica di Sostenibilità rafforza l'impegno di Saipem nella promozione e nel rispetto dei Diritti Umani e del Lavoro unitamente alla protezione della salute, della sicurezza e dell'incolumità personale che sono valori non negoziabili per l'azienda e che fornitori, clienti e subappaltatori devono sottoscrivere per collaborare con la nostra Società.
La Politica sui Diritti Umani di Saipem dettaglia gli ambiti specifici nei quali l'impegno di protezione dei diritti umani si esplica, con particolare riferimento alla tutela della dignità dei lavoratori, anche nell'ambito della catena di fornitura, la relazione con le comunità locali, e la gestione della security.

GRI 407-1 GRI 408-1 GRI 409-1 SASB EM-SV-510a.1 EM-SV-510a.2 EM-SV-530a.1


L'impegno di Saipem e il proprio modello di gestione del tema è organizzato sulla base delle aree e delle attività di business ritenute più significative, in funzione dei rischi e gli impatti sui diritti umani e del lavoro (Human & Labour Rights - HLR), in linea con gli standard internazionali.

Operando in più di 50 Paesi con diversi contesti sociali, economici e culturali, è fondamentale analizzare i potenziali rischi associati alle attività nei vari contesti locali. Quindi, per ogni Paese in cui Saipem opera, viene effettuata un'analisi specifica basata su un'analisi della legislazione in vigore e il livello di ratifica delle convenzioni fondamentali dell'ILO relative a: lavoro minorile, lavoro forzato, non discriminazione nell'impiego e nell'occupazione, libertà di associazione e contrattazione collettiva. Ulteriori informazioni del Paese sono tratte da studi e analisi svolti da organizzazioni internazionali e ONG (es. ITUC, Human Rights Watch) che si occupano di diritti del lavoro e tratta di esseri umani.
Sulla base dei risultati dell'analisi i Paesi sono classificati relativamente ai rischi diritti umani e del lavoro in quattro distinte categorie di rischio: alto, medio, moderato e basso. Questa classifica viene utilizzata da Saipem per il processo di qualifica dei fornitori, l'identificazione dei fornitori ad alto rischio per eventuali audit, nonché per il processo di due diligence dei diritti umani e del lavoro a livello operativo come descritto nella sezione seguente.
Sulla base di questa analisi il 44% delle principali società operative Saipem sono basate in Paesi ad alto rischio, mentre il rimanente 56% si trovano in Paesi a medio, moderato e basso rischio.
A partire dal 2021 Saipem ha introdotto un sistema di identificazione e valutazione dei rischi di impatto sui diritti umani e del lavoro (HLR) attraverso un apposito registro che permette di identificare e classificare i potenziali impatti che la Società, attraverso le proprie operazioni può generare, e definire adeguate azioni di mitigazione. Tale registro integra anche la valutazione di rischio Paese al fine di evidenziare eventuali rischi sistemici dovuti al contesto paese stesso.
Nel corso del 2022 lo strumento è stato rivisto in un'ottica di rafforzamento della metodologia e allineamento con i requisiti della "Guida alla due diligence dell'OCSE per una condotta aziendale responsabile".
A partire dal 2022 è stata avviata l'implementazione del registro dei rischi HLR in tutti i Paesi in cui Saipem svolge attività operative che possono generare un impatto significativo sul tema. L'implementazione dello strumento e il monitoraggio dei risultati si è basata su due criteri: il livello di rischio Paese sul tema e la significatività della presenza Saipem, in termini di dipendenti presenti.

Nel corso del 2023, 36 società e filiali operanti in 35 Paesi hanno completato il registro. La mappatura dei rischi è stata realizzata dall'80% delle società operative rilevanti operanti in Paesi ad alto rischio, e dall'88% delle società operative operanti nei Paesi classificati medio e basso sul tema.
Tra i potenziali impatti mappati emergono la libertà di associazione in alcuni Paesi, la discriminazione e il rispetto degli orari di lavoro e dello straordinario, rischi di rispetto dei diritti dei lavoratori e del lavoro dignitoso presso i fornitori, e il rischio di abuso della forza per i gestori della security in alcuni contesti.

Sulla base dei risultati della valutazione dei rischi sono state identificate una serie di azioni per mitigare i potenziali impatti con azioni già effettuate nel 2023 o pianificate per il 2024 e riportate nel piano di azione per ciascuna società operativa. Tra le azioni avviate, per quanto riguarda i fornitori e le agenzie di lavoro, in alcuni Paesi sono state svolte delle verifiche di compliance con la legislazione locale in materia dei diritti del lavoro.
A marzo 2022 Saipem SpA ha ottenuto la certificazione SA8000 del Social Accountability International (SAI) che attesta l'implementazione di un sistema di gestione della responsabilità sociale nell'ambito dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori e del loro benessere in azienda. La certificazione SA8000, rilasciata da DNV, società leader internazionale di settore, è una certificazione etica globale internazionale di carattere volontario che impegna le aziende a un controllo anche delle loro filiere, innescando un circolo virtuoso in tutta la catena di fornitura. Tale certificazione garantisce la conformità alle migliori linee guida internazionali e alle regole etiche definite dalle più importanti organizzazioni mondiali in materia di tutela dei diritti umani e del lavoro, quali le convenzioni dell'ILO (International Labour Organization) e le convenzioni ONU in materia.
Il suo ottenimento e il successivo mantenimento nel corso del 2023 rappresentano un'importante conferma dell'impegno di Saipem nella sostenibilità in un percorso di miglioramento continuo, in particolare in alcune aree essenziali come il rispetto dei diritti umani, il rispetto dei diritti del lavoro, la tutela contro lo sfruttamento minorile e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro, la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva lungo tutta la catena del valore dell'attività dell'azienda.
Altre informazioni relative alla gestione delle persone e le relazioni industriali sono incluse negli specifici capitoli.
Global Projects Services (GPS AG) è una società consociata, interamente controllata all'interno del Gruppo Saipem che detiene una licenza per il reclutamento internazionale e la fornitura di manodopera dal 1994 ed è inoltre un agente di Seafarer's Recruitment and Placement Services in conformità con ILO MLC 2006. GPS AG è un centro di eccellenza delle risorse umane che fornisce una gamma complessa di servizi relativi al lavoro. GPS AG è supportata dalle agenzie per l'impiego locali che sono monitorate continuamente per verificare come gestiscono processi sensibili come le pratiche di assunzione. Tale monitoraggio include una verifica documentale delle capacità tecniche anticipatamente all'erogazione di servizi, verifiche ispettive presso i fornitori e/o in remoto, nonché colloqui telefonici con il personale reclutato per tramite di dette agenzie. Nel 2023 sono stati effettuati 2 audit ai sensi della ISO9001:2015 su fornitori già qualificati relativamente ai termini e alle condizioni contrattuali concordati per la fornitura del servizio e la valutazione documentale delle capacità tecniche di 240 potenziali nuovi fornitori di servizi HR. Oltre a ciò, 77 lavoratori internazionali reclutati col supporto di agenzie, ma con contratto d'impiego con GPS AG, sono stati intervistati telefonicamente, al di fuori del loro posto di lavoro, per raccogliere la loro percezione sulla gestione del loro reclutamento e su altre pratiche amministrative. Non sono emerse segnalazioni relative a comportamenti contrari ai diritti umani e del lavoro. GPS AG nel 2022 ha creato un ulteriore strumento per monitorare e comprendere il livello di soddisfazione del personale internazionale in modo agile, con l'intento sia di instaurare sia di facilitare la comunicazione con quei lavoratori meno padroneggianti la lingua inglese, e indirizzarli eventualmente verso il corretto interlocutore. Al termine del secondo anno di implementazione di detto tool è stato registrato un livello di soddisfazione del personale superiore al 97%. È continuata altresì l'erogazione della formazione alle agenzie per tramite di un e-learning sui principi etici di Saipem. Nel corso del 2023 sono state coinvolte 8 agenzie. Il nuovo Modulo di questo e-learning ha trattato la tematica della corruzione passiva con la condivisione di un video.
Saipem si impegna ad adottare misure preventive volte a ridurre al minimo la necessità di una risposta da parte delle forze di sicurezza pubbliche/private in caso di eventuali minacce alla sicurezza delle proprie persone e all'integrità dei propri beni. Saipem gestisce i rapporti con le forze di sicurezza locali per garantire un impegno condiviso in materia di diritti umani, nonché l'adozione di regole di ingaggio che limitino l'uso della forza e l'impatto sulle comunità locali. Prima di firmare un contratto viene eseguita la due diligence dei fornitori di sistemi e servizi di sicurezza per verificare che vi siano indicatori collegati alla violazione dei diritti umani. Saipem ha introdotto nel 2010 clausole relative al rispetto dei diritti umani nei contratti con tali fornitori e il mancato rispetto delle clausole comporta la risoluzione del contratto.
Nel corso del 2023 è continuata la collaborazione nell'ambito di Building Responsibly (BR), una coalizione di importanti società di ingegneria e costruzioni che lavorano insieme per alzare il livello nella promozione dei diritti e del benessere dei lavoratori in tutto il settore.
Nell'ambito di una più ampia iniziativa volta a diffondere la consapevolezza sui diritti umani e sui principi del lavoro dignitoso, nonché sui più recenti requisiti della legislazione europea, sono state organizzate due sessioni di formazione per 27 responsabili HSE localizzati nelle filiali Saipem all'estero. Al termine delle sessioni di formazione i responsabili HSE hanno ricevuto materiali come poster e video che riassumono i principi Saipem sui diritti dei lavoratori e il processo interno di whistleblowing da includere e utilizzare durante le attività di induction HSE nella loro area. A seguito della formazione svolta, la tematica sui diritti umani è stata integrata nelle HSE induction nelle seguenti aree e progetti: progetti onshore in Kuwait, uffici e cantiere

in Indonesia, uffici in Cina, uffici in Malesia, progetti in Nigeria, progetto in Mozambico, progetti onshore in Arabia Saudita e nell'ambito del Project Management meeting del progetto Balein in Costa d'Avorio. Saipem ha avviato dal 2020 un programma di formazione e-learning, specificamente dedicato alle persone che operano nelle funzioni di Security. La formazione include un focus specifico su etica e conformità, compreso il rispetto e la promozione dei diritti umani. Dal 2020 un totale di 129 persone ha completato la formazione.
A partire dal 2016 Saipem ha implementato un programma di formazione sui "diritti umani e la catena di fornitura" per formare le funzioni di approvvigionamento di Saipem, principalmente Post Ordine. La formazione prevede un focus sugli standard internazionali e le policy interne, le azioni che possono essere implementate e il ruolo dei dipendenti su queste criticità. La formazione ha lo scopo di istruire i dipendenti che interagiscono direttamente con i fornitori sull'importanza di segnalare situazioni gravi che possono osservare durante le visite ai fornitori. La formazione viene erogata attraverso una piattaforma e-learning. Nel periodo 2016-2023 sono stati formati complessivamente 811 dipendenti, coprendo l'intera popolazione delle funzioni Post Ordine. A partire dal 2020 la formazione è a disposizione di tutti i nuovi assunti nelle funzioni interessate.
Inoltre, al fine di coinvolgere l'intera Funzione Supply Chain, nel corso del 2023 è stata lanciata una nuova formazione su "Sustainable Supply Chain" che incorpora focus sui diritti umani e del lavoro e su temi ambientali. La formazione mira a rafforzare la conoscenza di questi temi, con particolare riferimento ai rischi e agli impatti associati ai nostri fornitori e subappaltatori, e lungo l'intera catena di fornitura. Nel 2023 sono state organizzate due sessioni formative che hanno coinvolto 38 persone della funzione Supply Chain, e nel 2024 sarà lanciata una formazione e-learning per coprire il resto della funzione.
SASB EM-SV-540a.1
Il modello di security aziendale di Saipem si basa su un'accurata analisi di quello che viene chiamato "Operational Environment", ovvero la comprensione del contesto locale dal punto di vista politico, criminale, economico, etico, sociale, di legalità, per l'individuazione delle misure di mitigazione necessarie a garantire al business un'idonea "cornice di sicurezza" all'interno della quale sviluppare le attività proprie dell'azienda. Per la sicurezza fisica delle persone che dobbiamo proteggere, il riferimento è la norma UNI 31000 sulla "Gestione del rischio - Principi e linee guida".
Alla luce di quanto sopra Saipem:
Principali azioni di mitigazione dei rischi di security portate avanti nel 2023:
La Società gestisce le relazioni con le forze di sicurezza locali volte alla condivisione dell'impegno al rispetto dei diritti umani, nonché all'adozione di regole di ingaggio che limitino l'uso della forza.

I fornitori di beni o servizi di security, prima di finalizzare un contratto, vengono sottoposti a due diligence, al fine di verificare che non sussistano eventuali controindicazioni connesse alla violazione dei diritti umani.
Saipem dal 2010 ha introdotto nei contratti di tali società delle clausole inerenti al rispetto dei diritti umani, la cui mancata osservanza implica la rescissione del contratto da parte della Società.
Per le attività di progetto, la funzione Security di Saipem, preliminarmente alla possibile offerta, effettua un Security Risk Assessment dedicato, riportato nel Project Security Execution Plan in cui viene analizzato il rischio security connesso alle attività operative e al contesto, ivi incluse tematiche di violazioni dei diritti umani. Sulla base dei rischi identificati vengono stabilite le azioni da intraprendere per la gestione e minimizzazione degli stessi.
Potenziali violazioni di diritti umani risultano di fatto valutate su tutte le operazioni della Società tramite le schede di rischio Paese, ove lo stesso è valutato sia con specifici indicatori sia qualitativi che quantitativi.
Relativamente allo scenario internazionale, la riattivazione del conflitto israelo-palestinese riporta l'instabilità in una regione che da sempre è al centro di tensioni. In questo contesto è stata completata con successo l'operazione di evacuazione dei 63 espatriati Saipem presenti in Israele (di cui 15 italiani) via aerea dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
La Cybersecurity è un pilastro importante della gestione della Security aziendale nel suo complesso. Saipem ha implementato un Data Protection (FNCS) al fine di mitigare le minacce tramite solidi protocolli di sicurezza e governance.
Saipem ha identificato un Chief Security and Information Security Officer che riporta al Direttore People, HSEQ & Sustainability.
Saipem continua a mantenere la certificazione ISO 27001 "Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni" per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cybersecurity".
Nel 2023 è proseguito il Programma di Sicurezza delle informazioni e gestione dei dati composto dai seguenti filoni: Identity Management & Access Governance, Data Governance, Encrypted Traffic Protection, Network Segmentation, Operational Technology Security, Privileged Access Management, Il programma ha la finalità di aumentare ulteriormente il livello di sicurezza informatica delle risorse applicative e infrastrutturali e di protezione delle informazioni e del know-how aziendale, minimizzando il rischio che le risorse informative critiche vengano perse, compromesse o rese indisponibili. La durata del programma inizialmente prevista essere biennale, è stata estesa di un anno.
Nel 2023 è stata sviluppata, nell'ambito del processo di Vendor Management, una lista di requisiti minimi di cybersecurity alla quale tutti i fornitori dovranno dare riscontro. Scostamenti da una soglia minima saranno seguiti da azioni e piani di remediation al fine di essere qualificati.
Per ulteriormente rafforzare le competenze interne sul tema, nel 2023 sono proseguite delle campagne di formazione, per un totale di 18.187 ore per il perimetro di Gruppo (18.177 per il consolidato integrale).
Di seguito vengono riportate le performance cybersecurity.
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Incidenti informatici | 39.396 | 32.256 |
| - di cui incidenti cyber critici | - | - |
| Vulnerabilità identificate | 104.177 | 32.968 |
| Vulnerabilità critiche | 1 | 6 |
| N. di information breach | - | - |
In merito alle valutazioni di resilienza dei sistemi, sono eseguiti su base mensile i Vulnerability Assessment. Inoltre sono eseguiti annualmente Penetration Test (un cyber-attack simulato per verificare la resilienza delle misure di sicurezza) sui perimetri rappresentativi di volta in volta definiti.
Inoltre vengono anche avviate delle campagne di phishing simulato per valutare opportunità di ulteriori iniziative di formazione. Nel 2024 si pianifica di aumentare la frequenza di queste campagne.
In linea con i requisiti della Risoluzione MSC.428 (98) "Maritime Cyber Risk Management in Safety Management Systems" dell'International Maritime Organization (IMO), considera il rischio informatico tra i rischi che possono impattare sulla sicurezza della sua flotta, del suo personale e dell'ambiente.
Sono stati altresì nominati i Cybersecurity Officer (a bordo di ogni mezzo), i quali sono idonei per acquisire competenze cyber.

Sono state altresì avviate esercitazioni di attacco cyber a bordo dei mezzi secondo scenari e modelli facenti parte integrante del sistema di gestione delle Emergenze e Crisi di Saipem SpA.
La funzione preposta mantiene stretti contatti con le autorità locali/ambasciate nei Paesi in cui opera, e a livello centrale con l'Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri.
Il corretto funzionamento del Modello di Security, che include le tematiche di cybersecurity di Saipem, è costantemente monitorato dal Comitato Controllo e Rischi che riporta al Consiglio di Amministrazione e dalla funzione INAU aziendale.
Saipem svolge internamente audit tecnici sulle funzioni di security aziendali periferiche, fino a livello di progetto, per verificare la compliance alle istruzioni e linee guida di security.

Come descritto nella sezione "Governance", il Consiglio di Amministrazione è coinvolto nella discussione strategica sulle tematiche connesse al cambiamento climatico e alle relative implicazioni sulla strategia aziendale e sui relativi programmi.
Gli obiettivi di sostenibilità per il 2023 inclusi nel Piano di Incentivazione Variabile a Breve e Lungo Termine dell'azienda includono obiettivi legati alle azioni sul tema del cambiamento climatico (con peso pari al 5% per l'obiettivo di breve termine, e complessivamente pari al 10% per l'obiettivo di lungo termine).
L'obiettivo di sostenibilità a breve termine legato al tema del cambiamento climatico, riguardante le emissioni di gas serra evitate nell'anno, è stato raggiunto con un risparmio complessivo di 47 kt di CO2 eq grazie all'implementazione di iniziative di efficienza energetica e risparmio energetico.
Anche la Politica sulla remunerazione 2024 conferma l'attenzione di Saipem verso gli obiettivi di sostenibilità e il sostegno agli obiettivi del programma Net Zero. In questo contesto, anche per il 2024, gli obiettivi climatici sono inclusi nel Piano di Incentivazione sia di Breve che di Lungo Termine, come descritto nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2024".
Il processo di analisi dei rischi legati al clima è integrato nella valutazione e nella governance dei rischi di Saipem, descritta nella sezione "Approccio alla gestione dei rischi".
Le attività dell'azienda sono intrinsecamente esposte a rischi sia fisici e sia di transizione derivanti dal cambiamento climatico.
| Categorie di rischio | Rischi legati al clima inclusi | |
|---|---|---|
| Rischi HSE e rischi connessi all'esecuzione | > | Rischio fisico - acuto |
| dei progetti | ||
| Rischi strategici e rischi connessi alla technical | > | Rischio di transizione - tecnologia |
| complexity/novelty dei progetti | ||
| Rischi strategici | > | Rischio di transizione - normativo |
| Rischi finanziari | > | Rischio di transizione- mercato |
Di seguito si riporta una presentazione dei principali rischi identificati per i quali è stato possibile effettuare una valutazione quantitativa del potenziale impatto (in termini finanziari) risultante da una valutazione interna focalizzata sulla componente climatica dei rischi.

| Tipi di rischio |
Rischio | Descrizione rischio Valutazione | Impatto finanziario |
Magnitudo dell'impatto* |
Misure mitigazione | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rischio fisico: ≥ acuto |
Incidenti negli asset e nel trasporto |
Incidenti/Impatti significativi che si possono verificare sugli asset strategici e ai progetti operativi dovuti a eventi metereologici |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio termine Probabilità: ≥ probabile |
Questo rischio può comportare impatti in termini di aumento dei costi operativi, ritardi nelle attività operative e erosione dei |
Significativo | Le principali azioni di mitigazione del rischio sono: ≥ copertura assicurativa; ≥ inclusione di clausole contrattuali legate agli eventi meteorologici; ≥ sistema di gestione HSE e dei mezzi navali; ≥ formazione specializzata per i dipendenti su |
| Rischio transizione: ≥ tecnologico |
Complessità dei progetti (technical novelty/scope of work) |
Rischio nell'esecuzione dei nuovi progetti a supporto della transizione energetica (offshore wind project) |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio periodo Probabilità: ≥ moderata |
margini di progetto. Aumento dei costi operativi nell'esecuzione dei progetti, ritardi, nei progetti operativi e erosione dei margini di progetto. |
Significativo | argomenti tecnici e HSE. Condivisione di best practice e lesson learnt, sviluppo di clausole contrattuali a protezione delle specificità di business, formazione e sviluppo competenze del personale. |
| Rischio transizione: ≥ tecnologico |
Innovazione tecnologica |
Perdita di opportunità di business per progetti di transizione energetica e legati a nuove tecnologie |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio periodo Probabilità: ≥ moderata |
Perdita di opportunità di business. |
Significativo | Analisi e identificazione dei trend di mercato e tecnologici. Benchmarking e allineamento di Saipem agli sforzi in ambito open innovation dei clienti e dei competitor. Partnership strategiche. Spesa per l'innovazione su tecnologie per la transizione energetica. |
| Rischio transizione: ≥ normativo |
Trend emergenti di sostenibilità |
Impatti dell'evoluzione del quadro normativo sulle attività di business (es., carbon tax, ETS, CBAM, ecc.) |
Orizzonte temporale: ≥ breve termine Probabilità: ≥ probabile |
Erosione dei margini di progetto per aumento dei costi operativi legati alle tasse per le emissioni di C02 in atmosfera e al costo delle forniture. |
Trascurabile | Monitoraggio della regolamentazione sulle emissioni GHG, lancio del programma Net Zero, implementazioni di iniziative per aumentare l'efficienza energetica, manutenzione periodica e upgrade degli asset di Saipem per migliorare costantemente le performance ambientali, coinvolgimento dei fornitori sulle strategie di riduzioni delle emissioni. |
| Rischio transizione: ≥ mercato |
Componenti e vincoli finanziari ESG |
Perdita di opportunità di business legati alla difficoltà nell'ottenimento di garanzie bancarie |
Orizzonte temporale: ≥ breve termine Probabilità: ≥ raro |
Perdita di opportunità di business. |
Significativo | Le principali azioni di mitigazione del rischio sono: ≥ attività per aumentare il plafond delle linee disponibili; ≥ negoziazione con i clienti; ≥ incremento dell'utilizzo del mercato assicurativo; ≥ monitoraggio continuo. |
(*) I range di Magnitudo sono 5: Trascurabile, Significativo, Rilevante, Molto rilevante ed Estremo. La probabilità stimata è organizzata in 5 range: Rara, Improbabile, Moderata, Probabile e Più che Probabile. L'entità dell'impatto economico-finanziario è stimata considerando l'orizzonte temporale del Piano Strategico.
Le opportunità associate a prodotti e servizi sono valutate e gestite principalmente in termini di sviluppo del business, tenendo conto del posizionamento competitivo di Saipem, dell'identificazione delle principali sfide future nel settore di riferimento e delle possibilità di diversificazione del portafoglio aziendale come analizzato nel Piano Strategico della Società. Le principali opportunità elencate riguardano i "prodotti e servizi" e l'uso efficiente delle risorse.
| Tipo | Magnitudo | Metodo di gestione | |||
|---|---|---|---|---|---|
| di opportunità | Descrizione | Valutazione | Impatto finanziario | dell'impatto* | delle opportunità |
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi in | Orizzonte temporale: | Impatto associato al | Molto rilevante | Focus commerciale per i |
| progetti per la | ≥ medio termine | backlog esistente e a | progetti di | ||
| decarbonizzazione e | Probabilità: | potenziali nuove | decarbonizzazione ed | ||
| l'economia circolare. | ≥ molto probabile | acquisizioni relative a | economia circolare. | ||
| progetti di | Collaborazione con clienti | ||||
| decarbonizzazione ed | e istituzioni rilevanti. | ||||
| economia circolare | Attività di innovazione e | ||||
| nell'orizzonte di piano | R&S su nuove tecnologie, | ||||
| strategico. | anche attraverso | ||||
| collaborazioni e | |||||
| partnership. | |||||
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi | Orizzonte temporale: ≥ medio termine |
Impatto associato al | Rilevante | Specifica linea di |
| nel segmento di | backlog esistente e a | business focalizzata su | |||
| business delle | Probabilità: ≥ molto probabile |
potenziali nuove | offshore wind. | ||
| rinnovabili. | acquisizioni relative a | Focus commerciale per i | |||
| progetti di energia | progetti di rinnovabili, in | ||||
| rinnovabile nell'orizzonte di piano strategico. |
particolare eolico offshore. |
||||
| Collaborazione con clienti | |||||
| e istituzioni rilevanti. | |||||
| Attività di innovazione e | |||||
| R&S anche attraverso | |||||
| collaborazioni e | |||||
| partnership. | |||||
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi | Orizzonte temporale: | Impatto associato al | Significativo | Specifica linea di |
| nei segmenti di | ≥ medio termine | backlog esistente e a | business focalizzata su | ||
| business low carbon | Probabilità: | potenziali nuove | progetti infrastrutturali. | ||
| quali infrastrutture | ≥ molto probabile | acquisizioni relative a | Focus commerciale su | ||
| ferroviarie. | progetti di | misura per le | |||
| infrastrutture | infrastrutture | ||||
| nell'orizzonte di piano | ferroviarie. | ||||
| strategico. | Collaborazione con | ||||
| partner e fornitori per | |||||
| sviluppare soluzioni | |||||
| innovative in termini di | |||||
| digitalizzazione e | |||||
| infrastrutture sostenibili. | |||||
| Collaborazione con | |||||
| clienti/istituzioni chiave | |||||
| per sviluppare nuove | |||||
| soluzioni per | |||||
| infrastrutture sostenibili. | |||||
| Efficientamento | Offerta di soluzioni | Orizzonte temporale: ≥ medio termine |
Riduzione dei costi legati | Trascurabile | Realizzazione di |
| uso risorse | più efficienti e | al consumo di | valutazioni energetiche | ||
| ottimizzate dal punto | Probabilità: ≥ molto probabile |
carburante e di | per identificare soluzioni | ||
| di vista dei costi | elettricità grazie | adeguate e massimizzare | |||
| grazie all'uso di soluzioni |
all'implementazione di soluzioni di efficienza |
i risparmi. Progettazione e |
|||
| energeticamente | energetica come | realizzazione di misure e | |||
| efficienti sulle navi e | identificate nel Piano | azioni volte alla riduzione | |||
| nei cantieri. | Net Zero. | del consumo energetico e | |||
| delle emissioni di gas | |||||
| serra. | |||||
(*) I range di Magnitudo sono 5: Trascurabile, Significativo, Rilevante, Molto rilevante ed Estremo. La probabilità stimata è organizzata in 5 range: Rara, Improbabile, Moderata, Probabile e Più che probabile. L'entità dell'impatto economico-finanziario è stimata considerando l'orizzonte temporale del Piano Strategico.
La strategia di mitigazione dei rischi e massimizzazione delle opportunità si concentra su due pilastri principali:

Saipem è consapevole che il cambiamento climatico può avere un impatto diretto e indiretto significativo sulle sue attività di business. A causa della natura di questi impatti, l'effetto può essere analizzato a breve termine, medio termine (range del piano strategico) e lungo termine, anche a seconda degli scenari socio-economici, energetici e climatici che possono essere considerati. Per il Gruppo Saipem la valutazione dei driver di lungo termine (2050) del contesto esterno si basa sull'analisi di diversi scenari: ognuno di essi rappresenta un possibile percorso verso un differente assetto di mercato.
Saipem, nella formulazione delle proprie strategie, considera una serie di scenari forniti da una parte terza (Rystad Energy), che comprendono diverse previsioni di aumento delle temperature al 2100, a partire da scenari Net Zero (+1,5 °C) fino a quelli ad alto impatto climatico (+2,5 °C). L'analisi degli scenari presentata al Consiglio di Amministrazione si conferma un elemento fondamentale per la definizione del Piano Strategico quadriennale.
In particolare, lo scenario centrale di riferimento è quello che prevede un innalzamento della temperatura a fine secolo pari a 1,9 °C, in linea con uno scenario di categoria C3 come individuato dall'International Panel of Climate Change (IPCC) nel suo Sixth Assessment Report. Per un'analisi di sensitività e per la sua resilience analysis, Saipem ricorre, oltre al sopracitato scenario centrale, anche a uno scenario migliorativo di 1,6 °C (intermedio tra quello identificato dal Net Zero Emissions (NZE) – +1,5 °C – e l'Announced Pledges Scenario (APS) – +1,7 °C – dell'International Energy Agency), mentre come scenario peggiorativo si fa riferimento a uno scenario 2,2 °C.
L'analisi degli scenari tiene conto delle tendenze macroeconomiche, sociali e delle previsioni di domanda delle diverse fonti energetiche che si ritiene possano avere un impatto visibile sui principali driver del business dell'intero Gruppo Saipem.
Sia gli scenari di lungo termine che quelli di breve e medio termine vengono analizzati nell'ambito del processo di pianificazione e vengono considerati tra gli elementi per la definizione del Piano Strategico; essi sono aggiornati ogni anno, discussi con il Top Management, e oggetto di riunioni dedicate nel Consiglio di Amministrazione, avvalendosi anche di fonti esterne (previsioni di analisti, società del settore, organizzazioni intergovernative e altri stakeholder e consulenti).
SASB EM-SV-110a.2 Come indicato nel paragrafo sull'evoluzione dello scenario di mercato e strategia, si prevede che gli idrocarburi continuino a fornire un contributo importante al mix energetico nel medio termine, per poi segnare un graduale declino nel più lungo termine (con tempistiche verosimilmente accelerate per il petrolio rispetto al gas naturale nei diversi scenari). In questo contesto, gli investimenti su larga scala negli idrocarburi e in particolare nelle infrastrutture del gas rimarranno necessari anche a medio-lungo termine e si prevede che i clienti tradizionali continuino a investire in progetti strategici a lungo termine, in particolare in alcune regioni chiave, come in Medio Oriente.
Soluzioni tecnologiche all'avanguardia con un minor impatto ambientale saranno sempre più richieste dai clienti e questo rappresenta una grande opportunità per Saipem. In linea con quanto discusso durante la COP28, in questa fase di transizione energetica, diversi scenari mettono in evidenza il ruolo di alcune tecnologie pulite e di soluzioni "ibride" che prevedono l'utilizzo integrato, laddove possibile, di combustibili fossili e fonti rinnovabili. Attraverso la tecnologia CCUS è possibile ridurre fortemente le emissioni dirette di CO2 da parte di diversi processi industriali, in particolare nelle industrie pesanti come quelle di acciaio e cemento, e consentire la produzione di "Idrogeno Blu", base attraverso la quale produrre fertilizzanti low-carbon. Nel medio-lungo termine lo sviluppo delle tecnologie e delle competenze, unite all'economia di scala e alla modularizzazione, renderanno possibile la produzione di idrogeno a partire da fonti rinnovabili ed elettrolisi dell'acqua ("Idrogeno Verde"), sia in concomitanza che in sostituzione dell'Idrogeno Blu.
L'impegno nello sviluppo tecnologico, già dimostrato con l'industrializzazione del Bluenzyme™ nell'ambito della cattura dell'anidride carbonica, il costante adattamento del mix di competenze e delle iniziative di innovazione e l'affiancamento ai clienti per definire le migliori soluzioni tecnico-operative nell'ottica dell'intero ciclo di vita degli impianti sono i più efficaci strumenti che Saipem sta utilizzando per affrontare le sfide legate al tema del cambiamento climatico che l'industria sta affrontando. Inoltre, la diversificazione in segmenti di business con una minore intensità di carbonio (es. bioraffinerie, riciclo chimico della plastica, idrogeno blu/verde, ecc.) e, nella misura possibile, in settori adiacenti in cui Saipem può sfruttare le proprie competenze (quali i più grandi e complessi progetti infrastrutturali) rimarranno tra i pilastri strategici nei prossimi anni.
Il Programma Net Zero di Saipem, all'interno del più ampio Piano di Sostenibilità "Our journey to a sustainable business", punta a raggiungere Net Zero delle emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3 entro il 2050. Inoltre, il programma ha individuato due obiettivi specifici a breve e medio termine:

≥ 50% di riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 entro il 2035 (sulla base delle emissioni GHG del 2018);
≥ neutralità carbonica per le emissioni Scope 2 entro il 2025.
Il Net Zero Programme coinvolge diverse funzioni aziendali sia a livello di Gruppo e sia a livello di Business Line che concorrono per raggiungere gli obiettivi dichiarati. I gruppi di lavoro interfunzionali che partecipano al programma sono stati creati riunendo ampie competenze e conoscenze e il piano di attuazione è trasversale a tutto il Gruppo e alle funzioni aziendali coinvolte nella sua realizzazione. Il Piano ha valenza quadriennale al pari del piano strategico ed è aggiornabile. Basandosi su una visione sistemica di medio-lungo periodo, identifica, anche azioni di lungo termine che potranno essere implementate.
Il Programma e i suoi contenuti sono stati convalidati da una terza parte indipendente (Bureau Veritas) a fine 2021.
Il rinnovo della validazione da terza parte è programmato per il 2024.
Il programma e i relativi obiettivi sono aggiornati tenendo conto delle evoluzioni in atto e future del contesto, come pressioni normative e sul mercato esterno, aspettative degli stakeholder, comprese le richieste dei clienti, analisi dei parametri di riferimento, sviluppi tecnologici, disponibilità di scenari energetici e altri input simili.
L'approccio di Saipem a Net Zero irreversibile e sistematico, mirando a un miglioramento continuo sia interno che lungo la catena del valore. Saipem ambisce a creare "agenti di cambiamento", sia all'interno che all'esterno della sua organizzazione, coinvolgendo i propri clienti, fornitori e tutti gli attori della sua catena del valore.
Le attività di riduzione previste dal Net Zero Programme si riferiscono alle emissioni di Scope 1, Scope 2 e Scope 3, secondo le modalità descritte di seguito e i principi esposti nel documento "Net Zero at a Glance" pubblicato a luglio 2023 e consultabile sul sito internet istituzionale.
La riduzione delle emissioni dirette di Saipem dipenderà dalle tre "R": retrofit, renewal e renewables. L'obiettivo principale di queste fasi è quello di ridurre l'impronta di carbonio di tutti gli asset di Saipem, come navi, impianti di perforazione e TCF (Temporary Construction Facilities).
Retrofit: I fase di incremento dell'efficienza energetica delle operazioni di Saipem tramite impiego delle migliori tecnologie disponibili (2018-2030).
Renewal: II fase di sostituzione degli asset con asset innovativi, più efficienti dal punto di vista energetico e delle emissioni di GHG, grazie anche a digitalizzazione e, ad esempio, operazioni unmanned (2030-2040).
Renewables/CCS: III fase di massiccio ricorso a energie e tecnologie rinnovabili, sia tradizionali che avanzate (quali ad esempio energia marina e solare galleggiante), e possibile applicazione di tecnologie di Carbon Capture and Storage sugli asset (2040-2050).
Inoltre, la riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 avverrà anche per:
Sarà data la priorità ai seguenti criteri, in ordine di importanza, per l'approvvigionamento di energia, al fine di centrare l'obiettivo inerente allo Scope 2:
Al fine di contenere il consumo energetico vengono periodicamente effettuati/aggiornati gli energy assessment sui nostri principali asset.
Anche i flussi e i consumi energetici saranno costantemente monitorati.
Nel corso del 2023 Saipem ha finanziato parte di progetti di offsetting, acquisendo un totale di 100.000 crediti di carbonio equivalente a 100.000 tonnellate di CO2 eq non emesse. Gli investimenti sono stati diretti verso un portafoglio diversificato di progetti, dalla conservazione forestale alla promozione di fonti energetiche rinnovabili. Il portafoglio è in prevalenza composto da progetti nature-based, di tipologia REDD+ (Riduzione delle Emissioni da Deforestazione e Degradazione delle foreste), selezionati sulla base dei benefici aggiuntivi, sia ambientali, sostenendo il ruolo proattivo di Saipem nella protezione della biodiversità e degli ecosistemi, che sociali promuovendo lo sviluppo sostenibile delle comunità locali.
Un modello di valutazione del rischio è stato sviluppato internamente per analizzare i rischi associati ai progetti di compensazione in cui abbiamo già investito, nonché per valutare i potenziali progetti per il prossimo portafoglio.
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Riguardo allo Scope 3, Saipem supporterà i clienti, i fornitori e i diversi attori della catena del valore nel loro percorso di decarbonizzazione, ponendosi come un facilitatore di strategie e tecnologie a basso impatto in termini di emissioni di gas serra e giocando allo stesso tempo un ruolo chiave nella transizione energetica. Questo con il fine ultimo di fissare quanto prima obiettivi di riduzione, nel contesto del Programma Net Zero, in aree idonee dello Scope 3, su cui è possibile esercitare un certo grado di controllo, come mobilità e Supply Chain.
A questo riguardo, nel contesto del Programma Net Zero, Saipem sta lavorando per offrire ai clienti cantieri o progetti "Carbon Neutral", introducendo, in sinergia coi clienti stessi, misure tecniche di efficienza e di riduzione delle emissioni, energia rinnovabile autoprodotta e dalla rete, il tutto completato da progetti di offsetting, per la compensazione delle emissioni residue.
Riguardo alla Supply Chain è stato identificato un filone di lavoro specifico focalizzato sulla catena di fornitura con l'obiettivo di rafforzare:
Ulteriori informazioni sono disponibili nella sezione "Responsible supply chain" del Bilancio di Sostenibilità 2023.
La Tassonomia dell'UE per le attività sostenibili è un sistema di classificazione stabilito dall'Unione Europea per identificare quali attività e investimenti sono sostenibili dal punto di vista ambientale.
Come riportato nel paragrafo "Attività sostenibili secondo la Tassonomia Europea", Saipem rendiconta le informazioni in accordo al Regolamento UE 2020/852 sulla Tassonomia. Di seguito sono riportati i KPI per le attività ammissibili e allineate alla Tassonomia per tutti gli obiettivi previsti dal Regolamento.

Il nuovo panorama energetico che emergerà nei prossimi anni sarà un mosaico formato da molte forze in competizione, complesso da prevedere oggi. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che il ritmo dell'innovazione e l'adozione di nuove tecnologie saranno fondamentali per rendere gli sviluppi convenzionali più sostenibili nell'ambito della transizione energetica.
Nel complesso delle proprie attività di innovazione tecnologica Saipem ha registrato 19 nuove domande di brevetto nel 2023, di cui 12 per nuove tecnologie di decarbonizzazione. In totale Saipem ha un portafoglio di 2.519 brevetti e nuove domande di brevetto.
€34 mio
IMPORTO SPESO PER R&S E APPLICAZIONI TECNOLOGICHE DI DECARBONIZZAZIONE
19
DOMANDE DI BREVETTI, DI CUI 12 PRESENTATI PER TECNOLOGIE DI DECARBONIZZAZIONE DELL'ENERGIA

Nel corso dell'anno è stato adottato un Internal Carbon Price Fee basato sulle emissioni annuali delle Business Line Saipem, con lo scopo di finanziare specifiche iniziative correlate al clima (quali ad esempio la partecipazione a programmi di Sustainable Aviation Fuel, il mantenimento di piattaforme ESG per la gestione dei dati dei fornitori, l'acquisto di energia rinnovabile e la partecipazione a progetti di compensazione delle emissioni).
In quanto attore chiave nel settore energetico, Saipem è membro attivo di specifiche associazioni di categoria nei Paesi in cui la sua presenza è ben strutturata, partecipando a eventi e discussioni che riguardano anche questioni ambientali e climatiche.
La partecipazione di Saipem a questi eventi, svolta tramite la propria attività associativa, è plasmata e valutata sulla base dell'allineamento con i propri obiettivi e le proprie policy. Infatti, dal 2023, Saipem pubblica il documento "Climate Policy Alignment", che riporta i risultati di un'analisi effettuata per valutare il contributo alle attività di advocacy sul clima attraverso la partecipazione attiva alle associazioni di categoria. In particolare, l'assessment si è basato su un controllo di pertinenza delle policy sul clima rispetto alle attività tipiche di Saipem e ai suoi target (raggiungimento net zero, promozione delle rinnovabili, trasparenza e attività di disclosure) e ha rilevato il grado di allineamento con le associazioni di riferimento. Inoltre, dal 2018, Saipem ha pubblicato un documento sul clima in accordo alle raccomandazioni della TCFD; a partire dal 2022 le informazioni climatiche sono interamente integrate nella presente dichiarazione di carattere non finanziario. La partecipazione attiva alla vita associativa consente a Saipem di essere coinvolta in una rete dinamica, promuovere la sua eccellenza tecnologica e condividere informazioni ed esperienze su vari argomenti, compresi gli aspetti di sostenibilità, come l'efficienza energetica e le questioni relative al clima.
Nel 2023 Saipem ha sostenuto la creazione di una nuova associazione italiana nell'ambito delle energie rinnovabili, diventando socio fondatore di AERO (Associazione Energie Rinnovabili Offshore), particolarmente attiva in ambito istituzionale e con lo scopo di promuovere lo sviluppo di una supply chain italiana per le rinnovabili a mare, che consenta di supportare le strategie nazionali di decarbonizzazione.
Inoltre, Saipem partecipa al Norwegian Solar Energy Cluster che ha l'obiettivo di favorire la cooperazione e supportare lo sviluppo delle competenze nel settore dell'energia solare, nonché di altre associazioni e network attivi sul tema della transizione energetica, come il Global Carbon Capture & Storage Institute (GCCSI), e le associazioni CO2 Value Europe, Hydrogen Europe e, tramite quest'ultima, dell'iniziativa pubblico-privata europea Clean Hydrogen Alliance.
Il totale delle membership relativo ad associazioni attive nella transizione energetica nel 2023 ammonta a circa 146 migliaia di euro.
A partire dalla fine del 2022 Saipem ha cooperato con One Ocean Foundation supportando l'approfondimento e il perfezionamento del primo strumento di reportistica per le aziende sulle tematiche legate alla protezione dell'oceano, l'Ocean Disclosure Initiative (ODI), un'iniziativa di One Ocean Foundation sviluppata in collaborazione con SDA Bocconi School of Management, McKinsey & Company e CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Científicas). L'ODI si pone l'obiettivo di diventare un quadro di riferimento e una metodologia scientifica che, attraverso un sistema di metriche e indicatori, mira a supportare le aziende nel rendere note le pressioni dirette e indirette sugli ecosistemi marini, i rischi correlati e le loro risposte strategiche e a diventare così uno strumento di rating per la misurazione dell'impatto dei diversi settori industriali sull'oceano e sull'ambiente marino.
L'ODI include infatti lo studio specifico delle pressioni esercitate sull'oceano da varie tipologie di industrie, andando così a creare degli strumenti targettizzati a livello settoriale. Nello specifico Saipem ha collaborato fornendo commenti e feedback durante la stesura delle industry review e dei questionari relativi ai settori Oil&Gas e Construction.
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Totale consumo diretto di energia | (TJ) | 14.334 | 14.092 | 16.665 | 16.041 | 14.171 | 13.325 |
| Totale consumo indiretto di energia | (TJ) | 377 | 351 | 696 | 380 | 692 | 366 |
| Totale consumi di energia | (TJ) | 14.715 | 14.447 | 17.361 | 16.421 | 14.863 | 13.691 |
| Energia da fonti rinnovabili | (%) | 9,76 | 9,92 | ||||
| Intensità energetica (TJ/mln €) |
1,2 | - | 1,7 | - | 2,1 | - |
Il calcolo dei consumi energetici in Joule è effettuato applicando il seguente fattore di conversione: tep = 41,867 GJ. Il valore dell'intensità energetica è calcolato mediante il rapporto tra il totale dei consumi di energia diretta e il totale dei ricavi, espressi in milioni di euro.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO


I consumi diretti di energia nel 2023 sono diminuiti di circa il 14% rispetto al 2022 per il perimetro di Gruppo. La causa principale è dovuta alle attività del Tangguh Expansion Project (Indonesia) che, pur avendo ancora nel 2023 uno dei consumi energetici più significativi (17 ktep), ha smobilitato molti veicoli con conseguente riduzione del consumo di diesel.
Altri siti con i consumi energetici significativi sono i seguenti: FPSO Cidade de Vitória (29 ktep), Castorone (19 ktep), Saipem 7000 (18 ktep) e Constellation (16 ktep).
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Consolidato |
Totale Consolidato |
Totale | Consolidato | ||||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Totale consumo indiretto di energia | (MWh) | 40.496 | 37.789 | 78.551 | 45.760 | 71.868 | 37.975 |
| Energia elettrica consumata da rete | (MWh) | 38.134 | 35.427 | 68.120 | 35.329 | 71.569 | 37.676 |
| Di cui prodotta da fonti rinnovabili (*) | 14.399 | 13.676 | 16.133 | 14.680 | 9.367 | 7.860 | |
| Energia termica consumata (**) | (MWh) | 1.977 | 1.977 | 10.066 | 10.066 | - | - |
| Energia elettrica autoprodotta | |||||||
| da fonti rinnovabili (MWh) |
384,3 | 384,3 | 365,2 | 365,2 | 298,9 | 298,9 |
Si specifica che dal 2023 i dati relativi agli FPSO, di cui abbiamo il pieno controllo operativo, sono stati inclusi nel perimetro di reporting, in linea con i recenti aggiornamenti dei criteri di reporting.
(*) Categoria introdotta nel 2023. (**) Categoria introdotta nel 2022.
La riduzione del 43% del consumo di energia indiretta per il perimetro di Gruppo è principalmente attribuita alla riduzione del consumo di energia elettrica da rete nel 2023. La principale causa è la conclusione del progetto Arctic LNG (Russia) che ha costituito il 43% del consumo di elettricità del 2022 per il perimetro di Gruppo.
La diminuzione dell'energia termica consumata è dovuta al trasferimento degli headquarter da San Donato a Milano in edifici efficienti dal punto di vista ambientale.
Un'ulteriore motivazione della riduzione di energia elettrica consumata è la continua implementazione, nel contesto del Net Zero Programme, delle iniziative finalizzate alla riduzione dei propri consumi energetici e, di conseguenza, di emissioni di CO2. Nel 2023 le iniziative suddette hanno permesso di ridurre i consumi energetici di 590,7 TJ a livello di Gruppo. Esempi di iniziative implementate nel corso dell'anno includono: il continuo miglioramento dell'efficienza luminosa in numerosi siti onshore e offshore, l'efficientamento delle navi Saipem (iniziative per l'ottimizzazione delle rotte e la campagna Saipem eco-Operation per la riduzione degli sprechi), una migliore gestione dell'energia nei rig offshore (Saipem 12000 e Scarabeo 8), un aumento dell'efficienza degli "Accommodation camps" nei progetti onshore, ecc.
Ulteriori informazioni possono essere reperite nella sezione "Path to Net Zero" nel Bilancio di Sostenibilità 2023.
A partire dal 2022 i consumi totali di energia includono quelli relativi ai biocombustibili e all'acquisto di calore, come previsto dalla revisione della metodologia di stima delle emissioni in atmosfera emessa dal Gruppo Saipem nel 2022.
SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2023

GRI 305-1 GRI 305-2 GRI 305-3 GRI 305-4 GRI 305-5
SASB IF-EN-410a.2 I dati relativi al consumo energetico vengono utilizzati per calcolare le emissioni di gas serra. La Società mantiene una metodologia di stima delle emissioni certificata da parte di un ente terzo indipendente in conformità ai principi della norma UNI EN ISO 14064-3. La metodologia era stata revisionata una prima volta nel corso del 2018 e successivamente nel 2019 e nel 2022, estendendo il campo di applicazione della metodologia e, in particolare, ampliando le categorie emissive delle emissioni Scope 3.
Nel documento sono considerate le seguenti emissioni di GHG:
≥ emissioni dirette derivanti dall'uso di combustibili (Scope 1);
≥ emissioni indirette derivanti dall'acquisto di energia elettrica e termica, location e market-based (Scope 2); ≥ emissioni indirette di Scope 3 derivanti da:
La metodologia per la quantificazione delle emissioni di gas serra di Scope 1, 2 e 3 è in linea con la norma UNI EN ISO 14064-1 per le parti applicabili. Le emissioni di Scope 1 sono state calcolate adottando i fattori di emissione presenti nel documento "EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook 2019" e nel database DEFRA. Le emissioni di Scope 2 location-based sono state calcolate utilizzando i fattori di emissione dell'IEA (International Energy Agency) e il database DEFRA3. Le emissioni di Scope 3 sono state calcolate utilizzando il database DEFRA e fattori di emissione dell'IEA (International Energy Agency). Gli emission factor di DEFRA e IEA sono aggiornati al 2021.

(3) Dipartimento dell'ambiente, dell'alimentazione e degli affari rurali del Regno Unito.
| DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO | |
|---|---|
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Consolidato |
Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Totale emissioni | |||||||
| (Scope 1, 2 location-based e 3) | (kt CO2 eq) | 6.446,7 | 6.340,3 | 4.385,6 | 3.642,5 | 2.664,5 | 2.355,9 |
| Totale emissioni | |||||||
| (Scope 1, 2 market-based e 3) | (kt CO2 eq) | 6.446,5 | 6.340,2 | 4.383,3 | 3.640,5 | 2.662,4 | 2.403,9 |
| Intensità emissiva | |||||||
| (Scope 1, 2 market-based) (*) | (kt CO2 eq/mln €) | 87,7 | - | 125,4 | - | 156,5 | - |
(*) Dal 2023 l'intensità emissiva viene calcolata utilizzando le emissioni Scope 2 market-based, invece delle emissioni Scope 2 location-based.
| 2023 | 2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
(kt CO2 eq) |
Gruppo |
integrale | Gruppo | integrale |
| Approvvigionamento di beni e servizi | 4.744 | 4.666 | 2.440 | 1.784 |
| Attività correlate al carburante e all'energia | 241 | 236 | 296 | 280 |
| Leased asset | 260 | 260 | 233 | 233 |
| Smaltimento dei rifiuti | 53 | 52 | 59 | 54 |
| Trasporto e distribuzione upstream | 35 | 31 | 45 | 39 |
| Viaggi di lavoro | 63 | 63 | 48 | 48 |
| Altro (*) | 9 | 9 | 10 | 10 |
(*) Altro include gli spostamenti casa-lavoro sedi permanenti, i pernottamenti in hotel, la fornitura e il trattamento dell'acqua.
| Obiettivi di risparmio | Risparmi raggiunti |
|---|---|
| 47,0 kt di CO2 eq | |
| 38,19 kt di CO2 eq | |
| 36,98 kt di CO2 eq | |
| 17,8 kt di CO2 eq | 26,69 kt di CO2 eq |
| 38,2 kt di CO2 eq 36,3 kt di CO2 eq 36,5 kt di CO2 eq |
Nel 2023 Saipem ha registrato un'intensità emissiva di gas serra pari a 87,7 t di CO2 eq/mln € (il valore è calcolato tenendo conto delle emissioni di Scope 1 e Scope 2 market-based del perimetro di Gruppo rapportate ai ricavi in milioni di euro). Nel 2022 il valore si attestava a 125,4 t di CO2 eq/mln €, in costante decremento rispetto all'anno precedente (156,5 t di CO2 eq/mln € nel 2021).
Nel 2023 si è registrato un aumento generale delle emissioni in Scope 3 (73%), dovuto principalmente a:
Si evidenzia invece una riduzione nelle emissioni well-to-tank dei consumi dei carburanti utilizzati, in maniera diretta e indiretta, -16% di emissioni per il perimetro consolidato (-19% del totale del Gruppo).
La significativa percentuale di emissioni di Scope 3 attribuibile all'approvvigionamento dei materiali conferma la necessità di migliorare continuamente le previsioni per le emissioni connesse alla catena di fornitura, al fine di perseguire obiettivi di riduzione.
Numerose iniziative sono in corso per rafforzare la partnership con i nostri fornitori al fine di migliorare la tracciabilità di questi dati e per ottimizzare le loro performance ambientali. Maggiori informazioni sono presenti nel paragrafo "Piano di Sostenibilità" del presente documento e nella sezione "Responsible Supply Chain" del Bilancio di Sostenibilità 2023,
La politica societaria di riduzione delle emissioni di GHG e gli obiettivi del Programma Net Zero hanno un forte impatto anche sulla riduzione degli altri inquinanti atmosferici, essendo anch'essi causati dai consumi di energia, e permetteranno una netta riduzione degli inquinanti atmosferici nel medio-lungo periodo.
L'andamento delle emissioni degli inquinanti segue la tendenza dei consumi energetici, in aumento. Questo è dovuto all'aumento delle attività operative dopo la contrazione del periodo pandemico.


| 2023 | 2022 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (t) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| NOX | 11.275 | 11.064 | 14.849 | 14.399 | 12.415 | 11.762 |
| SO2 | 562 | 556 | 607 | 593 | 542 | 523 |
| CO | 4.534 | 4.490 | 5.726 | 5.471 | 5.231 | 4.798 |
| NMVOC | 815 | 800 | 1.005 | 965 | 840 | 782 |
| PM10 | 425 | 416 | 576 | 550 | 477 | 442 |
Nel 2023 le emissioni di inquinanti atmosferici sono diminuite rispetto alle emissioni del 2022 e gli interventi di efficientamento e risparmio energetico, descritti alla sezione "The Path to Net Zero" del Bilancio di Sostenibilità 2023 hanno permesso di conseguire ulteriori riduzioni anche per le emissioni di altri inquinanti atmosferici quali NOx, SO2, CO, NMVOC e PM10.
| 2023 | 2022 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (t) | Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
| NOX | 475,3 | 473,6 | 433,5 | 433,5 | 426,9 | 426,9 |
| SO2 | 18,4 | 18,4 | 13,7 | 11,6 | 16,9 | 16,9 |
| CO | 98,5 | 98,3 | 146,5 | 146,5 | 121,2 | 121,2 |
| NMVOC | 26,2 | 26,1 | 25,3 | 25,3 | 24,2 | 24,2 |
| PM10 | 15,3 | 15,2 | 13,9 | 13,9 | 13,6 | 13,6 |

SASB EM-SV-160a.2 SASB IF-EN-160a.2
Saipem è consapevole che tutte le sue attività, dalle fasi di pianificazione e progettazione, fino alla costruzione e operatività, hanno la potenzialità di impattare sull'ambiente, sia in maniera diretta che lungo la catena del valore.
Nell'individuare, valutare e gestire gli effetti ambientali e sociali, sia potenziali che reali, legati alla gestione di impresa, Saipem si basa su norme internazionali, principi, approcci comuni e raccomandazioni internazionalmente riconosciuti e adottati nel settore, tra i quali i principi del UN Global Compact, i principi espressi nei Performance Standards on Environmental and Social Sustainability della International Finance Corporation (IFC - World Bank), le Linee Guida dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per le società multinazionali.
Come riportato nella Politica HSES del Gruppo Saipem, la Società si impegna a prevenire potenziali impatti ambientali causati dalle proprie attività e a usare in modo efficiente l'energia e le altre risorse naturali, "adottando misure volte a … prevenire e mitigare l'inquinamento e la contaminazione, partecipando inoltre proattivamente a un'adeguata gestione delle risorse naturali, alla protezione della biodiversità, al ripristino degli ecosistemi nei luoghi in cui lavoriamo e alla gestione efficace dei rifiuti", sia quando queste sono gestite direttamente con proprio personale e mezzi, sia nelle operazioni gestite da terzi per i propri progetti operativi (clienti, subcontrattisti, ecc.).
Inoltre, Saipem presta la massima attenzione al costante miglioramento delle prestazioni ambientali. Per garantire questi risultati Saipem ha adottato un Sistema di Gestione Ambientale certificato. Tutte le realtà operative significative del Gruppo Saipem sono infatti certificate ISO 14001:2015, a supporto e garanzia del sistema di gestione ambientale adottato dalla Società. Saipem è consapevole degli impatti reali delle proprie attività della Società e definisce, specificatamente per ogni contesto operativo, le azioni e gli strumenti necessari a gestire tali impatti.
Come previsto da sistema di gestione ambientale, tutti i progetti significativi (tenendo in considerazione l'operatività del progetto/sito, il contesto e il controllo operativo) conducono una valutazione degli aspetti ambientali/environmental risk assessment.
Nel 2023 è stato definito un modello per valutare i rischi ambientali in fase di approvazione di BID dei progetti che valuta gli impatti potenziali del progetto in termini di emissioni di GHG, biodiversità, acqua e rifiuti.
Saipem si impegna nei propri processi di acquisto a selezionare materiali e servizi che tengono conto dei criteri ambientali e incoraggia l'uso di tecnologie a basso impatto attraverso la ricerca e l'adozione di soluzioni con il minor impatto possibile sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita in termini di scarico/rilascio/emissione di inquinanti, uso di sostanze pericolose e produzione di rifiuti.
Saipem organizza diverse iniziative di formazione su tematiche ambientali coinvolgendo nei siti operativi anche i nostri subcontrattisti e nel 2023 ha erogato 92.441 ore di formazione per il perimetro consolidato (96.131 per il perimetro di Gruppo). Si specifica che, nell'ambito del programma STEP, sono stati erogati diversi corsi su tematiche ambientali, in particolare su Cambiamento Climatico ed Energy Management.
La Società, inoltre, investe in programmi di ricerca e sviluppo per la realizzazione di tecnologie che minimizzino l'impatto ambientale delle attività operative, proprie e come servizio al settore di riferimento, nonché organizza iniziative specifiche volte a promuovere la consapevolezza ambientale e la diffusione di best practice, anche coinvolgendo soggetti esterni come destinatari delle stesse.
Maggiori dettagli sono presenti nel capitolo "Ricerca e sviluppo" della "Relazione sulla gestione" e nella sezione "Biodiversity and pollution prevention" del Bilancio di Sostenibilità 2023.

Gli sversamenti ("spill") di sostanze inquinanti nell'ambiente sono uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione dell'evento accidentale e le azioni di risposta, nel caso in cui lo sversamento avvenga sono elementi assolutamente prioritari per la gestione degli stessi. La strategia di Saipem per la gestione degli sversamenti è infatti focalizzata sia alla minimizzazione del rischio di sversamento sia alle azioni di mitigazione e di gestione delle emergenze, per le quali è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia. Il sistema di gestione di Saipem è basato sulla seguente gerarchia di azioni:
≥ Prevenzione: sono attuate azioni per identificare specifiche aree di rischio e migliorare i processi e il controllo operativo dei siti e dei mezzi a maggior rischio di sversamenti.

Si specifica che, ogni qualvolta possibile o tecnicamente praticabile, attività di recovery vengono implementate, per gli sversamenti che si sono verificati.
≥ Reporting: gli incidenti ambientali e i cosiddetti "near miss" (mancato incidente, ovvero un evento che, in condizioni lievemente differenti, avrebbe potuto causare un danno ambientale) vengono riportati attraverso un software dedicato e analizzati per valutarne le cause, impedirne il ripetersi e condividere all'interno della Società le "lessons learned" (lezioni apprese).
Saipem inoltre fornisce servizi per la prevenzione e la gestione delle emergenze dovute agli sversamenti in mare. Nello specifico i servizi offerti possono riguardare la formazione, l'utilizzo di droni sottomarini e il pronto intervento da remote dell'OIE (Offset Installation Equipment), un sistema unico al mondo, progettato per intervenire in caso di sversamento di un pozzo sottomarino in acque poco profonde (fino a circa 600 m di profondità), quando non è possibile l'accesso verticale diretto.
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Numero di sversamenti | |||||||
| Totale | (n.) | 27 | 27 | 18 | 18 | 38 | 37 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (n.) | 1 | 1 | 2 | 2 | - | - |
| Sversamenti di sostanze oleose | (n.) | 20 | 20 | 9 | 9 | 27 | 26 |
| Sversamenti di sostanze biodegradabili (*) | (n.) | 4 | 4 | 4 | 4 | 8 | 8 |
| Sversamenti di fanghi di perforazione (*) | (n.) | 2 | 2 | 3 | 3 | 2 | 2 |
| Sversamenti di acque reflue (*) | (n.) | - | - | - | - | 1 | 1 |
| Volume degli sversamenti | |||||||
| Totale | (m3 ) |
10,75 | 10,75 | 7,85 | 7,85 | 3,10 | 3,10 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (m3 ) |
0,002 | 0,002 | 0,04 | 0,04 | 0,00 | 0,00 |
| Sversamenti di sostanze oleose | (m3 ) |
9,09 | 9,09 | 2,17 | 2,17 | 0,33 | 0,32 |
| Sversamenti di sostanze biodegradabili | (m3 ) |
0,04 | 0,04 | 0,15 | 0,15 | 2,20 | 2,20 |
| Sversamenti di fanghi di perforazione | (m3 ) |
1,6 | 1,6 | 5,5 | 5,5 | 0,54 | 0,54 |
| Sversamenti di acque reflue | (m3 ) |
- | - | - | - | 0,05 | 0,05 |
La regola interna di reportistica per gli sversamenti prevede un volume minimo di 1 litro, al di sopra del quale deve essere riportato come incidente.
Su 27 sversamenti totali, occorsi nel 2023, 14 sono stati sotto i 10 litri. Il volume degli sversamenti nel 2023 riconducibile sia al perimetro di Gruppo che al perimetro consolidato registra un aumento del 37% rispetto al 2022.
I 3 principali sversamenti (con più di 500 litri) sono i seguenti:
Ogni sversamento viene valutato in termini di criticità dello stesso, sulla base dei reali e potenziali impatti generati dall'evento, in termini di conseguenze tenendo conto della matrice ambientale. Tutti gli incidenti vengono accompagnati da valutazione e analisi delle cause. Per il rischio gli sversamenti viene valutata e identificata la lista di misure di mitigazione e prevenzione al fine di ridurre il rischio di accadimento futuro e/o l'impatto ambientale. Nessun evento occorso nell'anno ha avuto conseguenze gravi.

GRI 303-1 GRI 303-2 GRI 303-3 GRI 303-4 SASB EM-SV-140a.1 EM-SV-140a.2 SASB IF-EN-410a.2 Saipem è consapevole della necessità di una maggiore resilienza nella pianificazione della gestione delle risorse idriche anche per reagire agli effetti dei cambiamenti climatici. In alcune regioni, infatti, si potrebbe verificare un aumento della disponibilità di acqua, mentre in altre una riduzione della disponibilità, portando a stress idrico e alla competizione per le risorse, durante tutto il ciclo di vita di un progetto.
Saipem si sta dunque maggiormente concentrando sullo sviluppo di nuove tecnologie idriche e in generale sul miglioramento della gestione dell'acqua.
La strategia di gestione delle risorse idriche è parte integrante della strategia ambientale ed è definita nella documentazione del sistema di gestione ambientale, nonché obiettivo del piano HSE di Gruppo.
L'approccio gerarchico alla gestione dell'acqua è orientato a massimizzarne il riutilizzo, se possibile, e a ridurne il consumo in tutti i siti e progetti operativi, in particolare quelli che operano nelle aree a stress idrico.
Saipem ha scelto di andare oltre i requisiti di legge e di implementare, nei cantieri di fabbricazione, i piani di gestione per l'efficienza energetica e idrica, Yard Energy and Water Efficiency Management Plan (di seguito YEWEMP), basati sullo stesso concetto introdotto dall'IMO per le navi (MARPOL allegato VI) dello Ship Energy Efficiency Management Plan, o SEEMP.
Tra il 2019 e il 2020 i principali cantieri di fabbricazione di Saipem hanno sviluppato i propri piani di gestione per l'efficienza energetica e idrica (Yard Energy and Water Efficiency Management Plan - YEWEMP), ovvero Ambriz (Angola), Arbatax (Italia), STAR (Arabia Saudita) ed SCNL (Nigeria). Nel 2023 i suddetti siti hanno aggiornato i loro piani con nuovi target, sulla base delle prestazioni raggiunte, e proseguito nell'implementazione di iniziative come l'installazione di contatori sulla rete idrica per misurare i consumi in modo differenziato. Inoltre, i cantieri stanno provvedendo all'installazione di luci LED in sostituzione alle lampadine fluorescenti, al fine di ridurre il consumo di energia elettrica.
Anche nel 2023, nella Business Line Energy Carrier, sono state implementate azioni/attività al fine di ottenere un rilevante risparmio idrico. In Nigeria, nell'ambito del progetto LNG Bonny Train 7, sono state implementate le seguenti misure per l'efficienza dei due accomodation camp installazione di aeratori nei soffioni delle docce e nei lavandini, sistema double flush per i WC e lavandini con aeratori e push botton nelle aree comuni. Dall'implementazione delle suddette iniziative è stato stimato nel 2023 un saving di circa 88.000 m3 di acqua.
Altri esempi dell'efficacia delle misure per il risparmio idrico introdotte da Saipem sono le misure implementate nel 2022 dai progetti di Marjan pack 10 e Berri (Arabia Saudita). Tali misure (aeratori nei soffioni delle docce; water toilet tank bank; nuove lavatrici a più basso consumo di acqua) hanno portato nel 2023 a un risparmio idrico rispettivamente di 4.082 m3 e 11.731 m3 .
Inoltre, evidenziamo come pratiche di riutilizzo dell'acqua: il riutilizzo delle acque reflue trattate per l'abbattimento della polvere, l'irrigazione, gli hydrotest (in accordo a specifici limiti normativi).
La mappatura dei siti Saipem situati in aree a stress idrico, aggiornata annualmente, è la base per la definizione di tali iniziative.


Rispetto al totale dei prelievi idrici dell'anno si rileva che il prelievo di acqua dolce rappresenta il 44% dei prelievi totali per il perimetro di Gruppo e il 46% per l'intero perimetro consolidato, mentre l'acqua salata rappresenta il 38% all'interno del perimetro di Gruppo e il 40% per l'intero perimetro consolidato.
I consumi idrici sono diminuiti del 28% rispetto al 2022 per il perimetro consolidato e del 27% per il perimetro di Gruppo, principalmente a seguito della riduzione del consumo di acqua di mare, necessaria per il progetto Tangguh Expansion (Indonesia), e lo spostamento degli uffici principali dal terzo e quarto palazzo di San Donato Milanese (Milano) a Spark1, Milano.
In particolare, si registrano:
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Acqua riciclata e riutilizzata | |||||||
| Acqua riutilizzata | (103 m3 ) |
183 | 183 | 298 | 298 | 447,8 | 447,8 |
| (%) | 5 | 6 | 6 | 7 | 11 | 12 |
| 2023 | 2022 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (103 m3 ) |
Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Totale acqua scaricata, di cui: | 1.656 | 1.608 | 2.786 | 2.704 | 2.238 | 2.138 |
| - acqua scaricata nei sistemi fognari | 189 | 184 | 194 | 189 | 176 | 171 |
| - acqua scaricata in specchi d'acqua superficiali | 448 | 448 | 1.090 | 1.090 | 919 | 897 |
| - acqua scaricata in mare | 1.019 | 976 | 1.502 | 1.425 | 1.143 | 1.071 |
Gli scarichi di acqua hanno subìto una riduzione in tutte le categorie rendicontate, in linea con quanto riportato per i consumi idrici. Nello specifico gli scarichi idrici sono diminuiti del 41% sia per il perimetro di Gruppo che per il consolidato integrale.
I nostri mezzi offshore sono dotati di sistemi di trattamento acque; pertanto, qualsiasi scarico in mare viene trattato prima del rilascio in mare in linea con le più stringenti normative e linee guida applicabili.

Localizzazione dei principali siti Saipem su mappa delle aree a stress idrico, realizzata tramite sistema Aqueduct Water Risk Atlas.


| 2023 | 2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (103 m3 ) |
Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Totale acqua scaricata (*) | 333,1 | 330,0 | 401,0 | 391,9 |
(*) Indicatore modificato nel 2023. Nel 2022 sono stati riportati gli scarichi idrici per destinazione; nel 2023 l'indicatore è stato allineato alle richieste del GRI che chiede di indicare gli scarichi per tipologia di acqua. Si specifica che tutta l'acqua scaricata in aree a stress idrico rientra nella categoria acqua dolce.
Nel 2023 i prelievi di acqua in zone a stress idrico sono aumentati considerevolmente perché è cambiata la classificazione di 12 aree (su 37 in totale) che da quest'anno, secondo il sistema Aqueduct, sono classificate come a rischio stress idrico e che nel 2022 non lo erano. In queste 12 aree nel 2023 sono stati svolti progetti operativi che hanno utilizzato il 77% dell'acqua in aree a stress idrico.

GRI 306-1 GRI 306-2 GRI 306-3 GRI 306-4 GRI 306-5 La Società adotta un sistema di gestione dei rifiuti responsabile e specifico per tipologia di attività operativa, condiviso anche con le società terze con cui opera.
La gestione dei rifiuti è attuata attraverso una gerarchia di interventi che mira principalmente a minimizzare i rifiuti prodotti attraverso l'uso di procedure o tecnologie appropriate, a riutilizzarli come materiali, e a riciclarli a seguito del trattamento più opportuno.
Nell'ambito delle azioni volte a minimizzare la generazione dei rifiuti, la priorità è data ai rifiuti pericolosi. L'azienda promuove e implementa misure, anche attraverso la ricerca e sviluppo di nuovi materiali, che consentano di sostituire i materiali pericolosi con alternative non nocive.
Saipem fissa gli obiettivi analizzando i KPI degli ultimi quattro anni (dal 2019 al 2023) in considerazione dell'attività di business, della regione e del Paese di Saipem al fine di poter stabilire obiettivi di miglioramento mirati ed efficaci.
I KPI sui rifiuti sono definiti per Paese tenendo conto di tutti i progetti attivi e pensando a ciascun cantiere in termini di quantità di rifiuti prodotti e riciclati. Raggruppando i Paesi insieme è possibile definire KPI regionali. Le esperienze dei progetti passati sono considerate punto di partenza per definire la baseline.
Al fine di essere aderenti ai propri standard di gestione, Saipem controlla la tracciabilità dei rifiuti all'interno dei propri cantieri e si assicura che i subcontractor facciano lo stesso (es. attraverso requisiti contrattuali ad hoc, ispezioni, audit, ecc.).
Qualsiasi tipologia di servizio fornito da un subappaltatore è associato a un Codice Merceologico, a ognuno dei quali è associato un livello di criticità HSE.
La valutazione del livello di criticità HSE si basa sui feedback ricevuti dalle Linee di Business e sull'analisi dei dati HSE. In base al livello di criticità sono definiti i requisiti dei fornitori. Pertanto, poiché la gestione dei rifiuti è considerata altamente critica, i fornitori sono sottoposti a valutazioni aggiuntive e inoltre a sistemi di incentivi contrattuali orientati a premiare risultati eccellenti in materia di sicurezza o a scoraggiare il mancato rispetto di norme, procedure e buone pratiche volte a tutelare la salute, la sicurezza e l'ambiente dei lavoratori.
Saipem è consapevole che caratteristiche dei rifiuti, quantitativi e pericolosità dei rifiuti variano anche in base alla tipologia, al progress e peculiarità anche geografiche in cui si svolge il progetto. L'approccio pertanto è di cercare di ridurre per quanto possibile la produzione di rifiuti pericolosi e massimizzare il riciclo sia in termini di categorie prodotte che in quantitativi.
| 2023 | 2022 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (kt) | Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
| Peso totale rifiuti prodotti, di cui: | 790,2 | 709,7 | 851,7 | 762,5 | 811,9 | 743,5 |
| - pericolosi smaltiti in discarica | 6,3 | 6,2 | 19,2 | 18,5 | 10,9 | 10,4 |
| - pericolosi inceneriti in impianti esterni | 0,8 | 0,8 | 0,6 | 0,6 | 2,0 | 2,0 |
| - pericolosi inceneriti in impianti Saipem (*) | 0,5 | 0,5 | 0,7 | 0,7 | 0,8 | 0,8 |
| - pericolosi riciclati | 1,4 | 1,4 | 2,6 | 2,5 | 15,2 | 15,1 |
| - pericolosi smaltiti presso altra struttura | 33,9 | 33,9 | 97,4 | 97,4 | 108,9 | 108,8 |
| - non pericolosi smaltiti in discarica | 139,8 | 138,1 | 220,2 | 210,3 | 261,8 | 252,6 |
| - non pericolosi inceneriti in impianti esterni | 0,02 | 0,02 | 0,05 | 0,04 | 0,2 | 0,1 |
| - non pericolosi inceneriti in impianti Saipem (*) | 1,6 | 1,6 | 2,6 | 2,6 | 1,7 | 1,7 |
| - non pericolosi riciclati | 52,8 | 51,2 | 95,6 | 92,9 | 90,6 | 86,1 |
| - non pericolosi smaltiti presso altra struttura | 553,2 | 476,0 | 412,7 | 337,1 | 319,9 | 265,8 |
Tutti i rifiuti, a eccezione della categoria inceneriti, sono trattati in impianti esterni ai siti della Società.
(*) Si segnala che, al momento, nessun impianto di incenerimento Saipem permette recupero di energia.
Nell'anno 2023 si registra una riduzione dei rifiuti del 7% per entrambi i perimetri rispetto al 2022, principalmente per effetto della diminuzione (91%) dello smaltimento di rifiuti pericolosi nella raffineria di Al-Zour Refinery Project (Kuwait). Il progetto infatti è in fase di completamento.
Rispetto al 2022 si denota una diminuzione dei rifiuti pericolosi prodotti del 64% in entrambi i perimetri, mentre la produzione di rifiuti non pericolosi è aumentata del 4% per il perimetro consolidato integrale e del 2% per il perimetro di Gruppo. In generale, rispetto al 2022, si registra una riduzione della quantità di rifiuti riciclati del 45%, principalmente da attribuire al progetto onshore Nong Fab LNG (Thailandia), a seguito di una riduzione della produzione di rifiuti di terre e rocce da scavo e materiali di dragaggio che sono stati mandati nel 2022 a riciclo. Il progetto si è concluso nel 2022.
Saipem ha sviluppato e implementato dal 2022 dei KPI customizzati per progetto, location, business line volti ad aumentare categorie e quantitativi di rifiuti riciclati. I KPI sono stati raggiunti dalla maggior parte dei progetti Saipem che hanno infatti riportato un aumento dei totali rifiuti riciclati (pericolosi e non).

Da diversi anni ormai Saipem celebra la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, estendendola a tutte le proprie sedi nel mondo al fine di sensibilizzare, promuovere cambiamenti culturali, best practice per ridurre la produzione dei rifiuti e in generale migliorarla.
Tutti i dipendenti sono invitati a partecipare e contribuire alla campagna individualmente e collettivamente. In questa occasione clienti e fornitori sono invitati a partecipare alle attività organizzate.
La riduzione dei rifiuti e l'impegno a lavorare sulle modalità di smaltimento (in particolare il riciclo) sono impegni che Saipem ha incluso tra i suoi obiettivi nel Piano di Sostenibilità.
Maggiori informazioni sulle iniziative per ridurre la produzione dei rifiuti si trovano nel paragrafo "Piano di Sostenibilità" di questo documento e "Biodiversity and pollution prevention" del Bilancio di Sostenibiltà 2023.
Consapevole dell'importanza della biodiversità e degli ecosistemi per il benessere della società di oggi e di domani, del loro rapido declino che minaccia sia la natura stessa che le persone allo stesso modo, e dell'intima correlazione con la crisi climatica, Saipem si impegna a valutare, mitigare, ripristinare e compensare in modo sistematico gli impatti e i rischi sulla biodiversità e gli ecosistemi nelle aree in cui opera. Inoltre, attraverso le azioni di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico, Saipem si impegna a contribuire alla conservazione della biodiversità affrontando i principali fattori che ne causano la perdita.
La salvaguardia della biodiversità e la riduzione degli impatti sugli ecosistemi sono completamente integrate nel Sistema di Gestione Ambientale di Saipem e assumono un ruolo centrale anche nel Piano di Sostenibilità Quadriennale di Saipem, integrato nel Piano Strategico del Gruppo.
Saipem si impegna a sfruttare la sua presenza globale, in contesti culturali e ambientali vari, per giocare un ruolo significativo nel contrastare o invertire il declino della biodiversità, promuovendo azioni non solo all'interno della sua catena del valore, ma anche al di là di essa.
Saipem si impegna a sostenere i principi di "No net loss of biodiversity", "No Net Deforestation" e, se applicabile, approcci di "Net improvement" e "Net Gain", coinvolgendo clienti, fornitori e qualsiasi altro stakeholder, puntando in generale a ottenere un impatto positivo netto sulla biodiversità nei suoi siti e progetti, anche potenziando il valore della natura, delle comunità e dei territori nelle aree in cui opera.
La definizione di KPI e obiettivi adeguati, un monitoraggio sistematico e la segnalazione delle sue prestazioni nella protezione della biodiversità, oltre a informare e coinvolgere le principali parti interessate sull'argomento, rappresentano un ulteriore ambito chiave dell'ampio impegno di Saipem.
1) In qualità di contrattista EPCI, Saipem:
Il Sistema di Gestione Ambientale di Saipem, applicato nei suoi siti e progetti in tutto il mondo, integra sistematicamente la gestione dei rischi e degli impatti sulla biodiversità e gli ecosistemi, in base alle informazioni derivanti dall'ESIA e dagli studi ambientali eseguiti (es. survey).
Saipem applica requisiti ambientali nella gestione delle sue operazioni, talvolta (quando e se necessario) anche più stringenti rispetto alla normativa vigente, trasferendoli anche ai suoi subappaltatori, durante ogni fase del progetto.
La conservazione della biodiversità nei progetti di Saipem avviene attraverso una gerarchia di interventi: soccorso, protezione, sensibilizzazione e, a seconda dei requisiti e delle caratteristiche di progetti specifici, ricollocazione e ripristino.
A partire dal 2023 è stata effettuata una mappatura dei siti operativi e progetti di Saipem tramite un Sistema Informativo Geografico (GIS) per identificare sistematicamente aree potenzialmente critiche, interventi e/o ulteriori obiettivi di miglioramento.
Nel 2023 sono stati analizzati 65 siti Saipem, tutti quelli con rendicontazione ambientale e sono stati mappati tramite GIS considerando le aree IUCN e UNESCO potenzialmente vicine. Non è stata identificata alcuna criticità; i siti mappati si trovano infatti al di fuori dei confini di aree IUCN e UNESCO.

Il 78% dei siti mappati si trova a più di 5 km da aree IUCN, alcuni in aree distanti più di 150-200 km. Tutti i siti che si trovano a meno di 5 km da aree IUCN sono uffici e non determinano impatti significativi sulla biodiversità.
La maggior parte dei siti Saipem si trova a più di 50 km da siti UNESCO.
Solo 1 sito si trova nelle vicinanze di un sito UNESCO (l'ufficio di Rio de Janeiro che dista a circa 1 km dal sito archeologico di Rio Valongo Wharf Archeological Site).
Si specifica che i vessel offshore non sono considerati nell'analisi in quanto in movimento durante l'anno.


Nel 2023 sono stati selezionati più di 1.800 fornitori/subcontrattisti (tra quelli qualificati e attivi, in base alla classificazione di rischio HSE, e all'ammontare ordinato), i cui siti verranno mappati entro il 2026.

Rispetto alla mitigazione degli impatti sulla biodiversità generati dalle proprie operazioni, in particolare quelle offshore, Saipem, lavorando sull'identificazione e prioritizzazione delle aree di intervento, si concentra sui seguenti principali fattori di impatto:
2) Saipem promuove la ricerca e l'innovazione tecnologica con processi sempre più digitalizzati per migliorare la sostenibilità ambientale del settore. Ad esempio, l'uso di robot subacquei per svolgere compiti ad alta complessità subacquei, come droni subacquei - Hydrones, lo sviluppo di tecnologie di riciclaggio della plastica, decarbonizzazione, nonché sistemi avanzati di ispezione e monitoraggio per la morfologia del fondale marino, la qualità dell'acqua, l'ispezione dell'integrità degli asset (come attività di prevenzione degli sversamenti) e le specie marine, e lo sviluppo di tecnologie avanzate di riciclaggio della plastica anche per promuovere la circolarità.
Maggiori informazioni sui servizi offerti per la prevenzione degli spill che offriamo ai nostri clienti sono presenti nel paragrafo "La prevenzione e il ripristino degli sversamenti".
Saipem supporta progetti e soluzioni nature-based, in linea con la più ampia strategia di sostenibilità di Saipem, dedicati alla prevenzione della degradazione delle foreste, alla loro conservazione e al ripristino o alla riabilitazione di ecosistemi e habitat. Elevati standard di sostenibilità e modelli di rischio solidi sono applicati per valutare e selezionare investimenti in progetti di compensazione, con diversi benefici collaterali tracciabili. Nel 2023 sono stati finanziati 4 progetti per un totale di 100,000 tonnellate di CO2 eq compensate.
Gli approcci sopra descritti possono essere raggiunti attraverso due fattori abilitanti principali:
Per quanto riguarda l'impegno della comunità e le iniziative per lo sviluppo locale, i principali esempi di iniziative legate alla protezione della biodiversità realizzate nel 2023 includono iniziative di riduzione della plastica (ad es. installazione di seabin, barriere a bolle d'aria in Brasile, iniziative di pulizia e volontariato).


Il Gruppo opera in più di 50 Paesi, in situazioni geograficamente e culturalmente diverse e distanti fra loro e spesso in contesti difficili e di frontiera, caratterizzati ognuno da peculiarità di cui è necessario tenere conto nella valutazione degli aspetti sociali legati alle proprie attività.
Per la valutazione degli impatti sociali legati ai progetti operativi nei quali è impegnata, Saipem si basa su valutazioni e studi di impatto ambientale e socio-economico quali l'ESIA (Environmental & Social Impact Assessment), normalmente prodotti dai propri clienti o, se necessario e previsto contrattualmente, sviluppati internamente. Nei progetti operativi quindi Saipem supporta le attività del cliente, in linea con le richieste contrattuali e i requisiti che quest'ultimo ha ricevuto e/o concordato con le autorità locali, attraverso studi specifici quali l'ESIA (Environmental & Social Impact Assessment).
Invece le attività in cui Saipem ha la responsabilità e la gestione diretta degli impatti sociali generati a livello locale riguardano i cantieri di fabbricazione o le basi logistiche proprietarie, per i quali sono identificati e valutati i potenziali effetti delle attività sul contesto sociale e sugli stakeholder locali, al fine sia di minimizzarne gli impatti negativi che di definire e attuare attività specifiche e progetti volti a contribuire allo sviluppo del contesto socio-economico locale, in collaborazione con gli stakeholder locali identificati.
Il profilo di rischio complessivo (compreso quello ambientale e sociale) di ogni progetto viene identificato, analizzato e monitorato fin dalla fase commerciale.
Ovunque opera, Saipem si è sempre impegnata a minimizzare eventuali impatti negativi sul territorio e a contribuire alla massimizzazione di quelli positivi attraverso l'attuazione di strategie volte a promuovere uno sviluppo sostenibile locale.
Saipem si impegna a instaurare con i propri stakeholder locali relazioni improntate alla correttezza e alla trasparenza, per perseguire obiettivi concreti e condivisi di sviluppo sostenibile, attraverso il rafforzamento della fiducia reciproca, ricercando il dialogo e promuovendo le condizioni per stabilire una cooperazione duratura nei Paesi in cui opera.
Ovunque lavori, Saipem identifica gli stakeholder del territorio e i principali impatti generati, anche in base alle informazioni fornite dai clienti e inclusi nei documenti contrattuali quali l'ESIA (Environmental & Social Impact Assessment). Il grado di relazione che Saipem instaura con i soggetti presenti sul territorio dipende dalla presenza che le attività operative determinano per la Società. Si distingue tra una presenza di lungo termine, nei territori in cui la Società possiede cantieri di costruzione, basi logistiche o altre strutture operative, che permette l'instaurarsi di relazioni e collaborazioni articolate con diversi stakeholder locali o loro rappresentanze; e una presenza di breve-medio termine, in cui Saipem svolge uno specifico progetto operativo entro scadenze definite contrattualmente, che determinano la partecipazione dell'azienda a iniziative di sviluppo sostenibile più mirate e limitate nel tempo, normalmente coordinate dal cliente.
Il coinvolgimento di Saipem e il dialogo con gli stakeholder locali dipendono dunque dalla tipologia di presenza che la Società ha sul territorio, dai requisiti contrattuali imposti dai clienti sui progetti operativi e dai partner con i quali la Società lavora, oltre che dalla natura e composizione sociale del contesto di riferimento. A supporto di questo processo Saipem ha implementato specifici strumenti di analisi del contesto locale e di identificazione e analisi dei principali stakeholder finalizzati alla definizione dei piani di engagement e intervento, che possono includere incontri periodici, attività di informazione e comunicazione, confronti e indagini specifiche, risposte alle istanze segnalate, e contributo a iniziative per le comunità locali.
Un importante strumento è l'ascolto delle istanze degli stakeholder locali che può avvenire anche tramite consolidati processi di coinvolgimento. In particolar modo la Società ha redatto un criterio (Guidelines on Community Grievance Management) per la strutturazione di un sistema di raccolta e gestione delle istanze delle comunità locali, nelle realtà operative in cui ciò è ritenuto necessario o richiesto dal cliente. Tale processo permette anche di identificare potenziali impatti sociali negativi e di gestirli o mitigarli.
Inoltre, significativi esempi di collaborazione con stakeholder locali riguardano le collaborazioni con gli enti universitari e scolastici, con i rappresentanti delle istituzioni locali, le organizzazioni non governative attive sui territori e gli enti locali per la realizzazione di programmi di sviluppo e per la promozione della salute.


Per Saipem essere presente localmente significa acquistare beni e servizi da fornitori locali, creare occupazione a livello locale e sviluppare il know-how del personale locale e dei fornitori, rafforzando la loro competenza tecnologica e manageriale. In tal modo Saipem contribuisce a creare opportunità di sviluppo per le persone e per le imprese nelle comunità in cui opera. La presenza di Saipem si caratterizza anche per un impegno nello sviluppare e mantenere una continua relazione con le comunità, i clienti e i fornitori locali, che permetta di ottenere effetti positivi anche in termini di riduzione dei costi complessivi di progetto e del profilo di rischio complessivo associato alle attività operative.
Al fine di valorizzare e quantificare il valore generato nei Paesi in cui opera (local content), Saipem ha sviluppato internamente un modello (SELCE "Saipem Externalities Local Content Evaluation") per quantificare il valore della sua presenza sul territorio in termini economici, occupazionali e di crescita del capitale umano. Il modello applicato nelle principali realtà operative in cui Saipem opera mostra l'impatto sulle economie dei Paesi (rif. Bilancio di Sostenibilità, sezione "Local impact").
| 2023 | 2022 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (%) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Dipendenti locali | 71 | 69 | 72 | 70 | 79 | 75 |
| Manager locali | 53 | 54 | 55 | 54 | 50 | 50 |
| Acquistato da fornitori locali | 51 | 43 | 64 | 68 |
Per dipendente locale si intende un dipendente che lavora nel Paese di assunzione. Per manager locale si intende la somma di middle e senior manager. Dato l'elevato numero di dipendenti nei due headquarter in Italia e Francia, la percentuale di manager locali viene calcolata escludendo i dati di questi due Paesi, in modo da fornire effettiva rappresentazione dell'impegno della Società nei Paesi di operatività.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2023

Il sistema di gestione dei fornitori, descritto alla sezione "La gestione della catena di fornitura" del presente documento, è stato strutturato per garantire che essi abbiano comprovate capacità tecniche e operative, ma anche che condividano i valori di Saipem e le sue politiche. A tal fine sono stati identificati gli elementi di sostenibilità da analizzare e monitorare all'interno delle diverse fasi del sistema di gestione dei fornitori; questi elementi includono il comportamento etico, il rispetto dei diritti umani e del lavoro, compresa la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, e la protezione dell'ambiente.
In primo luogo, i fornitori di Saipem sono tenuti a rispettare i principi che sono parte integrante del Codice Etico, del Codice di Condotta dei fornitori e a rispettare i diritti umani in conformità con la politica di sostenibilità di Saipem, come richiesto dalle clausole contrattuali presenti in tutti i contratti.
Il codice di condotta dei fornitori è stato emanato nel 2022 e pubblicato anche sul sito internet aziendale. Il documento allineato al Codice Etico e alle policy aziendali di Saipem è obbligatorio per tutti i fornitori, e definisce le aspettative di Saipem in merito alle tematiche relative a etica e compliance, diritti umani e schiavitù moderna, salute, sicurezza, protezione dell'ambiente, relazione con le comunità locali, informazione e protezione dei dati, e processo di segnalazione delle violazioni. Nel corso del 2023 il Codice di condotta dei fornitori è stato integrato con un capitolo specifico relativo al tema della diversità e inclusione.
A partire dalla data di introduzione il 63% dei fornitori qualificati ha firmato il Codice; si stima che esso verrà sottoscritto dalla totalità dei fornitori qualificati entro i prossimi due anni.
I fornitori sono responsabili della gestione del rischio nelle loro operazioni e l'azienda richiede che essi stessi, a loro volta, esigano che i loro fornitori rispettino gli stessi principi e standard. Si vuole garantire in questo modo condizioni di lavoro sicure ed eque, e una gestione responsabile degli aspetti ambientali e sociali lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Durante il processo di qualifica l'analisi delle informazioni del fornitore è il primo passo per conoscere e comprendere le sue capacità. Questa fase prevede la raccolta di dati e informazioni, nonché della documentazione del fornitore al fine di valutare:
Il livello di rischio legato a tematiche di sostenibilità è determinato dal Paese di appartenenza di ciascun fornitore e dal settore industriale e/o dalla criticità della fornitura. I fornitori identificati con un elevato livello di rischio per la sostenibilità sono sottoposti a una verifica più approfondita.
In particolare, a seconda del tipo di bene o servizio offerto, i fornitori sono sottoposti a un processo di Valutazione Rischio Controparte ("VERC"), volto anche a verificare il loro comportamento etico in termini di anticorruzione, condotta illegale e diritti umani e qualsiasi altro aspetto che potrebbe danneggiare direttamente la reputazione del fornitore e indirettamente la reputazione di Saipem. La "VERC" è effettuata attraverso l'analisi delle principali caratteristiche della controparte, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: economico-finanziari; etici/reputazionali; assetto proprietario. La valutazione del rischio controparte su fornitori o fornitori potenziali avviene di norma tramite una verifica che non prevede contatti con la controparte, raccogliendo le informazioni disponibili attraverso fonti terze specializzate. La VERC può essere effettuata non solo in corrispondenza dell'avvio dell'attività di qualifica, ma anche in fase di assegnazione di un contratto o durante lo svolgimento di controlli periodici, nei casi previsti. Nel 2023 il numero di VERC redatte ammonta a 2.693, di cui 1.585 redatte nell'ambito dei processi di qualifica gestiti nell'anno e 99 per l'emissione di documenti d'acquisto.
Il trend in calo rispetto agli anni precedenti è motivato da una rivisitazione del processo di Valutazione Rischio Controparte, nell'ambito dell'ottimizzazione dei processi avviati sulla supply chain, che ha portato allo snellimento delle attività stesse di redazione delle VERC, pur mantenendo costantemente rigidi i controlli prima di ogni attività legata ai fornitori.
Inoltre, in funzione del livello di rischio di esposizione a problematiche legate ai diritti umani e/o agli aspetti di salute e sicurezza e gestione ambientale, i fornitori sono valutati analizzando i documenti forniti durante la qualifica, al fine di verificare il rispetto dei principi di Saipem e la capacità del fornitore di gestire queste tematiche. Nel corso del 2023, 474 fornitori sono stati valutati su tematiche HSE e 431 su tematiche di diritti del lavoro.
A seconda del livello di rischio, i fornitori sottoposti a un audit di qualifica possono anche essere valutati su aspetti specifici di sostenibilità, tra cui diritti del lavoro, salute e sicurezza e protezione ambientale.
Nel corso del 2023, nell'ambito del processo di qualifica, sono stati effettuati complessivamente 4 audit che hanno riguardato anche gli aspetti sociali e HSE per nuove aziende cinesi. Gli audit sono stati svolti da un auditor esterno indipendente (DNV). A seguito di tali audit sono state individuate alcune non conformità e osservazioni e richieste azioni di miglioramento ai fornitori, soprattutto in materia di salute e sicurezza, orari di lavoro, retribuzione, azioni disciplinari e clausole contrattuali, attraverso specifici piani d'azione concordati con i fornitori e in corso di completamento.
GRI 308-1 GRI 412-2

Durante la fase di offerta e di esecuzione del contratto vengono effettuati ulteriori controlli, inclusa una valutazione del rischio di controparte in funzione del valore complessivo della fornitura. Per beni e servizi valutati ad alto rischio per i temi di salute, sicurezza e ambiente (HSE) sono effettuate valutazioni specifiche finalizzate a verificare la capacità del fornitore di eseguire il contratto in accordo agli standard internazionali e a quelli di Saipem su questi temi, e la sua capacità di gestire gli aspetti HSE.
Inoltre, le condizioni contrattuali, applicate a tutti i fornitori e a tutti i tipi di acquisto, includono specifici requisiti che richiedono al fornitore di attenersi rigorosamente ai principi del Codice Etico Saipem e di rispettare i diritti umani.
Ai fini della condivisione dei principi etici, per informare e formare i fornitori su standard e requisiti Saipem e sulle relative modalità di allineamento a essi, Saipem organizza eventi, riunioni o forum specifici per i fornitori, sia prima della qualifica che durante l'esecuzione del contratto.
Altre verifiche più informali sono effettuate dal personale della funzione Post Ordine, formato con apposito corso e-learning (erogato a partire dal 2016) sulle tematiche di diritti umani e del lavoro, grazie all'ausilio di checklist predisposte per raccogliere eventuali osservazioni emerse durante le visite presso gli stabilimenti dei fornitori su problematiche relative a lavoro minorile, lavoro forzato, discriminazione, remunerazione e ore lavorate, inclusi gli straordinari. Nel 2023 sono state compilate 102 nuove checklist.
Inoltre, nel corso del 2023 è stato implementato un nuovo processo documentato per identificare i fornitori chiave che operano in alcuni Paesi e forniscono servizi specifici per Saipem. La definizione del profilo di rischio dei fornitori si basa su il rischio Paese, la tipologia di attività (codice merceologico), il totale ordinato, e altre informazioni (durata del rapporto commerciale, feedback, ecc.). La definizione delle priorità dei fornitori in base al loro profilo di rischio è essenziale data la vasta catena di fornitura coinvolta nei progetti e attività Saipem ed è necessaria per identificare azioni di mitigazione specifiche, incluse nel Piano di Sostenibilità Saipem.
Nel 2023, in linea con gli obiettivi di sostenibilità di Saipem, i principali fornitori identificati in base al processo di prioritizzazione sono stati coinvolti nelle seguenti azioni:
≥ programma di assessment;
≥ campagna di formazione sui diritti umani e del lavoro.
Il programma di assessment ha coinvolto 10 fornitori chiave (sette subappaltatori e tre agenzie per il lavoro) selezionati in base ai criteri sopra definiti, e che rappresentavano circa il 4% del totale acquistato nel 2022. Il programma di assessment è stato strutturato in varie fasi e prevede un preliminare coinvolgimento del management dei fornitori in incontri one-to-one volti a presentare le aspettative e i requisiti di Saipem in merito al rispetto del nostro Codice Etico e del Codice di Condotta dei Fornitori, e condividere con loro gli obiettivi e il processo di assessment seguito dall'invio di un questionario e ulteriore richiesta delle evidenze documentali sulla gestione dei diritti umani nelle loro attività.
Le tematiche del questionario di audit si sono concentrate sul tema diritti umani (lavoro minorile e forzato, discriminazione, ecc.) e condizioni di lavoro dignitose, come il reclutamento e l'occupazione, l'orario di lavoro e gli straordinari, il pagamento di salari, la gestione dei subappaltatori.
Tutti i 10 fornitori sono stati valutati con riferimento alle informazioni e alla documentazione fornita. I principali risultati hanno individuato potenziali criticità nella gestione dell'orario di lavoro e degli straordinari, nelle procedure di reclutamento e gestione del personale, in particolare dei lavoratori migranti, e nello sviluppo e implementazione di un processo di due diligence dei propri fornitori.
I fornitori sono stati informati dei risultati degli audit e sono state richieste azioni di miglioramento per rafforzare la capacità di gestione di questi aspetti.
La campagna di formazione sul tema diritti umani e del lavoro ha coinvolto 114 fornitori chiave identificati, che rappresentano complessivamente l'8% del totale ordinato nel 2022.
La formazione si basa sui requisiti relativi ai diritti umani e schiavitù moderna inclusi nel Codice di Condotta dei Fornitori Saipem, che sintetizzano le aspettative di Saipem in merito al divieto di qualsiasi forma di lavoro minorile e forzato o obbligato, tratta di esseri umani, schiavitù, discriminazione e molestie, e la garanzia di condizioni di lavoro dignitose, in linea con le leggi locali e i principi definiti dall'ILO. Il programma di formazione è stato lanciato alla fine del 2023 e 67 fornitori (per un totale di 140 persone) hanno partecipato alle attività di formazione nell'anno (59% del totale).
Le prestazioni del fornitore e il rispetto delle disposizioni contrattuali sono costantemente monitorati: tutte le funzioni di Saipem coinvolte nelle diverse fasi del sistema di gestione della catena di approvvigionamento sono tenute a fornire un feedback sul comportamento dei fornitori, compresi gli aspetti di sostenibilità, come ad esempio il verificarsi di incidenti durante l'esecuzione del lavoro, la conformità con la legislazione locale in materia di HSE o del lavoro, o il sopraggiungimento di procedimenti evidenze raccolte durante le visite e gli audit eseguiti in sito.
Il feedback ricevuto garantisce la valutazione dell'affidabilità complessiva del fornitore e l'eventuale possibilità di interrompere il contratto o sospendere la qualifica in caso di gravi situazioni riscontrate.
Nell'arco del 2023 sono stati compilati e pubblicati 502 questionari (Survey) di feedback delle prestazioni dei fornitori, di cui il 91% con esito positivo e il 7% con esito neutro.

| 2023 | 2022 | 2021 | ||
|---|---|---|---|---|
| Fornitori attivi | (n.) | 21.979 | 22.311 | 23.585 |
| Fornitori qualificati nell'anno | (n.) | 6.364 | 6.393 | 7.226 |
| Fornitori con contratti in essere | (n.) | 10.897 | - | - |
| Fornitori con contratti in essere in Paesi ad alto rischio violazione | ||||
| dei diritti umani e dei lavoratori | (n.) | 4.880 | - | - |
| Fornitori con contratti in essere classificati a rischio HSE | (n.) | 1.500 | - | - |
| Fornitori critici | (n.) | 11.851 | - | - |
| Ordinato da fornitori critici | (%) | 75 | - | - |
| Fornitori qualificati nell'anno che operano in Paesi ad alto rischio | ||||
| violazione diritti umani e dei lavoratori, totali di cui: | (n.) | 2.902 | 2.807 | 3.121 |
| - per qualifiche critiche () (*) | (n.) | 803 | 573 | - |
| - per qualifiche non critiche (*) | (n.) | 2.447 | 2.234 | - |
| Nuovi fornitori valutati nell'anno in materia di diritti del lavoro | ||||
| in Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori | (n.) | 431 | 446 | 598 |
| Fornitori qualificati nell'anno per attività considerate a rischio HSE | (%) | 8 | 9 | 9 |
| Fornitori valutati sulle tematiche HSE | (n.) | 474 | 578 | 595 |
Si specifica che i dati della tabella sono rappresentativi sia per il perimetro totale di Gruppo che per il perimetro di consolidamento integrale, in quanto un fornitore qualificato a livello corporate può potenzialmente lavorare con tutte le realtà del Gruppo.
Si intende per fornitori critici i fornitori qualificati in commodity code critici.
(*) Categoria introdotta nel 2022.
(**) Il 71% dei fornitori target qualificati nell'anno, che operano in Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori, sono stati valutati in materia di diritti del lavoro. Una lista di Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori viene redatta annualmente; per il 2023 i Paesi sono distribuiti nelle diverse aree geografiche con le seguenti percentuali: 14% America, 36% Africa, 8% CIS, 5% Europa, 16% Medio Oriente e 21% Oceania e Asia.

La salute e la sicurezza per tutto il personale di Saipem è un obiettivo prioritario e strategico della Società. Questo impegno è un pilastro fondamentale della politica "HSE" e della politica "Integrità nelle nostre operation".
La salute e la sicurezza delle persone è costantemente controllata, monitorata e garantita attraverso un sistema di gestione integrato di Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente che soddisfa gli standard internazionali e le leggi vigenti e che copre la totalità dei dipendenti e dei subcontrattisti che operano nei siti gestiti dal Gruppo e nell'ambito dell'esecuzione di tutti i progetti operativi.
In base ai diversi livelli organizzativi e al campionamento stabilito dal programma di audit, annualmente, il sistema di gestione HSEQ di Saipem viene monitorato, mediante attività di audit interni, al fine di verificare le prestazioni dei processi e la conformità alle norme di riferimento applicabili in ambito di Qualità, Sicurezza e Ambiente.
La Società effettua audit interni in materia di HSEQ su: sistema di gestione HSEQ, conformità delle disposizioni legislative HSEQ. Questi audit hanno coinvolto società operative, siti operativi (inclusa la flotta) e subcontrattisti.
Nel 2023 sono stati condotti più di 150 audit interni per il monitoraggio del Sistema di Gestione Integrato di Saipem (audit di prima parte). Più nel dettaglio 11 relativi al Sistema di Gestione della Salute, 22 a fronte della ISO 45001 (Sicurezza), 10 secondo lo schema ISO 14001 (Ambiente), 81 integrati Ambiente e Sicurezza, 5 in accordo allo schema dell'Asset Integrity, 17 di Conformità Legislativa e 6 sul Modello di Organizzazione e Controllo adottato per quanto concerne gli aspetti relativi ai reati afferenti alla salute e sicurezza sul lavoro, nonché quelli ambientali.
Saipem in accordo alle proprie procedure monitora costantemente anche le prestazioni HSE dei propri subcontrattisti in diversi modi, tra questi programmando ed effettuando, a campione, audit HSE e Qualità.
Sempre in accordo alle procedure aziendali le criticità emerse nel corso degli audit vengono gestite dai soggetti auditati che definiscono appropriati Piani di Azione Correttiva per la loro risoluzione. I team di audit valutano poi la loro efficacia, il tutto sempre nell'ottica del miglioramento continuo delle prestazioni HSE e Qualità.
Le criticità emerse nel corso degli audit sono oggetto, inoltre, di costante monitoraggio e di analisi quantitativa. Nel corso del 2023 sono emerse 85 non conformità, sia maggiori che minori.
Nel corso dell'anno Saipem ha inoltre proseguito il suo percorso finalizzato ad assicurare elevati standard di salute e sicurezza per tutto il suo personale conseguendo significativi miglioramenti.
A seguito dell'audit periodico da parte dell'ente di certificazione di terza parte accreditato sono state confermate le certificazioni ISO 45001 e ISO 14001 per Saipem SpA e tutte le realtà più significative del Gruppo, raggiungendo la copertura del 99% per il perimetro consolidato integrale (93% per il perimetro di Gruppo) del personale dipendente e di agenzia, esclusi i subcontrattisti, a garanzia di un approccio omogeneo e sistematico nella gestione dei processi.
Per quanto riguarda la ISO 9001 la copertura a fine 2023 risulta essere del 62% (61% per il perimetro di Gruppo) in termini di realtà coinvolte nell'attività di audit.
A partire dal 2023 Saipem ha affidato a un unico Ente di Certificazione indipendente (DNV) tutte le attività di certificazione ivi compresa quella per la ISO 9001 che è stata rinnovata nel dicembre 2023 per Saipem SpA e alcune realtà del Gruppo.
GRI 403-1 GRI 403-7
Garantire la sicurezza durante l'intero ciclo di vita del progetto, dalla progettazione alla consegna, è di fondamentale importanza per Saipem ed è chiaramente esplicitato nella Politica HSE della Società.
Durante la fase di progettazione la sicurezza viene garantita attraverso la gestione dei rischi di progettazione e l'identificazione, la valutazione e la riduzione continua dei rischi principali attraverso misure di sicurezza del processo. La gestione dei rischi di progettazione è attuata attraverso diverse attività ingegneristiche, tra cui la progettazione intrinsecamente sicura (Inherent Safe Design).
L'Inherent Safe Design è l'approccio principale da seguire per evitare qualsiasi pericolo e/o mitigare i rischi correlati: ciò richiede una discussione continua e riunioni regolari tra tutte le discipline coinvolte e gli specialisti della sicurezza dall'inizio della progettazione attraverso tutte le fasi di esecuzione del progetto, al

fine di valutare e rivedere le principali scelte progettuali (quali alternative di processo, soluzione di layout, ecc.) per:
≥ la considerazione di tutte le possibilità di riduzione del rischio (ALARP); e
≥ la tempestiva e corretta selezione dei requisiti/misure di sicurezza.
La gestione degli aspetti di sicurezza legati alla progettazione e all'esercizio è assicurata, tra le altre, dalle seguenti attività.
Revisione dei pericoli durante lo sviluppo del progetto: tutti i rischi principali che interessano ciascuna area della struttura che deve essere realizzata vengono identificati e classificati utilizzando la valutazione HAZID e HAZOP abbinata alla matrice di valutazione del rischio e/o ai risultati di altri studi sulla sicurezza. Il primo passo è lo studio di identificazione dei pericoli (HAZID/ENVID) che copre anche le fasi di costruzione, trasporto e installazione. Il secondo passo è l'analisi HAZOP che mira a enfatizzare i pericoli che possono derivare dal progetto, in termini di scenari incidentali, e fornire informazioni per l'implementazione di migliorie nel disegno delle misure protettive e preventive. Il passo finale è l'identificazione delle misure preventive e di mitigazione dei principali rischi individuati durante gli aggiornamenti delle valutazioni HAZID e HAZOP. Di solito tutte queste misure chiamate Safety Critical Design Measures (SCDM) sono incluse in un registro dedicato.
Studi sulla sicurezza che includono, ad esempio, l'analisi dei rischi di infiammabilità e la valutazione quantitativa del rischio (QRA).
Progettazione di sistemi di sicurezza quali, ma non limitati a, sistema Fire & Gas, sistema antincendio e protezione antincendio passiva.
Identificazione degli elementi critici per la sicurezza e l'ambiente (SECE): tutti i sistemi o apparecchiature che si ritiene forniscano benefici significativi nella prevenzione, rilevamento, controllo o mitigazione di un potenziale pericolo grave e il cui guasto può compromettere l'impianto che svolge la funzione di sicurezza. Per gli elementi critici SECE sono definiti e valutati gli standard di prestazione pertinenti al fine di verificarne la corretta progettazione e funzionalità/disponibilità.
Le attività del Functional Safety Lifecycle in accordo alle norme IEC 61511 e IEC 61508 fanno parte delle attività di sicurezza eseguite per le fasi di progettazione e funzionamento, come l'allocazione dei SIL (Safety Integrity Level), la specifica dei requisiti di sicurezza per i SIF (Safety Instrumented Functions) e le attività di verifica.
Operare in sicurezza, minimizzando il rischio del verificarsi di incidenti rilevanti, è una priorità per Saipem. La Società è infatti consapevole che tali eventi potrebbero generare gravi impatti sulle persone, sull'ambiente, sulla comunità in generale, sui propri asset e sulla propria reputazione.
Per Saipem, in quanto società operante principalmente come contrattista, lavorare in sicurezza vuol dire anche erogare dei servizi sicuri e affidabili ai propri clienti.
Saipem persegue con decisione l'effettiva implementazione del proprio sistema di gestione di asset integrity come il risultato di pratiche di progettazione, costruzione e operative ottimali, con l'adozione della gestione integrata di barriere per ridurre i rischi associati agli incidenti rilevanti (Major Accident Events - MAE).
L'asset integrity fa riferimento alla prevenzione e al controllo di eventi molto rari, ma di grave entità per le persone, l'ambiente, gli asset o la performance del progetto. Il modello di asset integrity segue il tipico ciclo di deming: pianificazione, operazione, monitoraggio della performance, miglioramento continuo.
Saipem si impegna a prevenire i rischi per migliorare l'integrità di tutti i servizi offerti e delle sue operazioni. A tale fine adotta un atteggiamento proattivo nella riduzione dei rischi come parte integrante delle proprie attività gestionali e imprenditoriali, sin dalle fasi progettuali iniziali.
In particolare, rischi relativi al portafoglio operativo standard di ogni unità offshore (construction, drilling e floaters) vengono analizzati in termini di possibile impatto su persone, ambiente e danno materiale all'asset e/o in termini di ritardi nell'esecuzione dei progetti. Gli scenari di incidente rilevante vengono identificati e analizzati attraverso studi specifici volti a individuare le barriere preventive e mitigative di ogni scenario con potenziale di escalation a un incidente rilevante. Vengono quindi individuati gli elementi critici per la sicurezza e l'ambiente (Safety Critical Element - SCE) e le performance attese per ciascuno di essi (performance standards), nonché le attività necessarie per assicurare il raggiungimento di queste performance durante l'intero ciclo di vita dell'asset (assurance activities). Le attività sopra descritte sono incluse nel cosiddetto "Safety Case", per il quale è stato avviato un processo di ulteriore miglioramento dell'identificazione dei Safety Critical Equipment e dei Safety Critical Tasks associati alle barriere dipendenti da un'azione umana, mappando azioni, responsabilità e competenze necessarie per svolgere il task in maniera affidabile.
Le competenze vengono gestite attraverso un processo di Competence Assessment & Assurance, volto a identificare eventuali gap di competenze e a colmarli con opportune attività formative, interne o esterne, attraverso corsi o training on the job; questo vale anche per la gestione delle emergenze per le quali vengono realizzati delle esercitazioni periodiche.

Durante tutti i cicli di vita degli asset le attività di assurance, quali manutenzione, test, formazione del personale, aggiornamento delle procedure e dei manuali, vengono svolte dai dipartimenti operativi e di gestione asset.
La gestione del cambiamento avviene attraverso procedure specifiche volte a individuare il livello di impatto del cambiamento, attivare il coinvolgimento di figure esperte nelle discipline coinvolte, identificare il corretto livello di approvazione finale, gestire il processo di cambiamento fino alla sua completa chiusura.
Saipem monitora costantemente le performance di asset integrity, raccogliendo informazioni relative allo stato di salute di tutti i safety critical elements, nonché delle competenze e delle procedure critiche. Queste informazioni vengono rappresentate attraverso un set di Key Performance Indicators, sviluppati per ognuno dei tre settori di business coinvolti: offshore construction, drilling e production floaters.
Oltre a ciò vengono svolte in modo sistematico attività di audit e di auto-verifica delle barriere (Barrier Self-Verification) da parte dei Vessel Management Teams.
Tutte le informazioni di performance vengono consolidate e presentate in momenti di riesame periodico per definire azioni di miglioramento: su base trimestrale con i Chief Operating Officer responsabili delle Business Line coinvolte e su base semestrale con il Chief Executive Officer di Saipem.
L'impegno di Saipem per la sicurezza delle persone ha portato la Società a essere oggi considerata tra le società "Best in Class" rispetto ai settori di riferimento4 .
Ogni anno Saipem definisce un piano di obiettivi di sicurezza per tutto il Gruppo legato ai piani di incentivazione dei senior manager per le aree di competenza.
La promozione della cultura della sicurezza dei lavoratori è agevolata nel settore di riferimento per la Società sia dal contesto normativo di riferimento, caratterizzato da leggi e accordi di livello nazionale e aziendale, sia da quello interno, contraddistinto da specifiche politiche in materia.
Le politiche interne definiscono criteri particolarmente stringenti e rigorosi per la salvaguardia dell'incolumità delle persone, validi anche in diversi contesti operativi locali ancora caratterizzati dalla presenza di un sistema normativo in materia in fase di evoluzione. In merito agli accordi nazionali, non tutti i Paesi in cui Saipem opera prevedono la presenza di sindacati, sia a livello nazionale che locale. Laddove Saipem operi in aree ove ha stilato accordi specifici con le organizzazioni sindacali, questi possono comprendere, in merito alla sicurezza: ≥ costituzione delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza (composizione e numero);
In Italia il Contratto Nazionale del Lavoro prevede la nomina di Rappresentanti Aziendali dei Lavoratori per la loro tutela sui temi salute, sicurezza e ambiente (RLSA). La nomina avviene per elezione; sulla base di quanto
(4) OGP - International Association of Oil&Gas Producers, IADC, International Pipeline & Offshore Contractors Association, IMCA International Marine Contractors Association, IPLOCA - International Pipeline & Offshore Contractors Association, e di numerosi competitor.

SASB EM-SV-320a.1 SASB EM-SV-000.D SASB IF-EN-320a.1

previsto dalla legge e dal Contratto Collettivo, presso le sedi Saipem italiane sono presenti un totale di 16 RLSA. Uno specifico accordo sindacale stipulato tra Saipem e le Organizzazione Sindacali definisce le competenze degli RLSA e la loro piena titolarità a svolgere il proprio ruolo anche per i lavoratori assegnati temporaneamente alle attività presso cantieri e siti diversi dalla loro appartenenza.
Nelle realtà estere si evidenzia la presenza di istituti di compartecipazione tra management e forza lavoro per la gestione di iniziative e programmi afferenti alla salute e alla sicurezza nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di riferimento presso diverse realtà nazionali.
Si specifica che il 37% della forza lavoro totale in tutte le sedi è rappresentata in comitati formali congiunti direzione-lavoratori per la salute e la sicurezza.

| Indicatori di sicurezza: |
|---|
| definizioni e metodologie di calcolo |
LTI (Lost Time Injury) - Infortuni con giorni persi: s'intende qualsiasi infortunio sul lavoro che rende l'infortunato temporaneamente incapace di svolgere qualsiasi attività regolare o lavoro limitato durante qualsiasi giornata/turno successivo al giorno in cui si è verificato l'infortunio. Gli LTI comprendono gli incidenti mortali, le invalidità totali permanenti, le invalidità parziali permanenti e le invalidità totali
temporanee. WRC (Work Restricted Case) - Casi di lavoro limitato: s'intende
qualsiasi infortunio sul lavoro, a eccezione dei decessi o dei giorni di lavoro persi, che rende la persona non idonea allo svolgimento completo di tutte le sue attività nei giorni successivi all'infortunio sul lavoro. In questo caso la persona infortunata è temporaneamente assegnata ad altro incarico o esentata dall'esecuzione di alcune parti delle sue normali mansioni. Il tempo massimo della limitazione può essere di 30 giorni. Se la limitazione supera i 30 giorni, l'infortunio viene classificato come
LTI. TRI (Total Recordable Injury) - Eventi incidentali registrabili: s'intende la somma di LTI, casi di lavoro limitato e casi di trattamento medico: TRI = LTI+WRC+MTC. TRIFR (Total Recordable Injury Frequency Rate) - Frequenza totale degli eventi incidentali registrabili: è calcolato come (n. TRI su ore lavorate) x 1.000.000. FTLFR - Indice di frequenza degli incidenti mortali (Fatal Accident Frequency Rate): è calcolato come (n. di incidenti mortali su ore lavorate) x 100.000.000. LTIFR - Indice di frequenza degli infortuni (LTI Frequency Rate): è calcolato come (n. LTI su ore lavorate) x 1.000.000. Giorni di lavoro persi: s'intende il totale dei giorni di calendario in cui la persona lesa non era in grado di svolgere il proprio lavoro come risultato di un LTI. Il calcolo dei giorni persi parte dal secondo giorno rispetto al verificarsi dell'incidente fino al giorno in cui la persona è in grado di tornare al lavoro. Nel calcolo non sono considerati gli infortuni mortali. SR (Severity Rate) - Indice di gravità: è calcolato come (n. di giorni di lavoro persi su ore lavorate) x 1.000. Infortunio con conseguenze ad alto impatto sul lavoro (High-consequence work-related injury): infortunio con più di 180 di giorni persi. Indice di frequenza degli infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (High-consequence work-related injuries Frequency Rate): è calcolato come (n. di infortuni con conseguenza ad alto impatto sul lavoro sulle ore lavorate) x 1.000.000. Tasso di assenteismo dei dipendenti: è calcolato come rapporto tra il numero di ore totali
di assenza e il numero di ore di lavoro teoriche totali annuali. Le ore teoriche di lavoro annuali vengono calcolate proporzionalmente al numero della forza lavoro al 31 dicembre. Eventi di alto livello (HL): qualsiasi evento correlato al lavoro che, in
circostanze leggermente diverse, avrebbe potuto causare LTI o incidenti mortali. Incidenti con potenziali conseguenze sulle
persone ≥ L3. Frequenza totale degli event di alto livello: è calcolato come (n. HL Events su ore lavorate) x 1.000.000).
| 2023 | 2022 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
|
| Ore-uomo lavorate | ||||||
| Totali, di cui: (milioni di ore) |
176,0 | 169,2 | 237,8 | 215,9 | 199,7 | 173,9 |
| Ore-uomo dipendenti (milioni di ore) |
83,8 | 78,1 | 98,4 | 86,7 | 90,8 | 76,4 |
| Ore-uomo subcontrattisti (milioni di ore) |
92,2 | 91,1 | 139,4 | 129,2 | 108,9 | 97,4 |
| Infortuni con giorni persi (LTI) | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
17 | 16 | 38 | 36 | 37 | 37 |
| Dipendenti (n.) Subcontrattisti |
10 7 |
10 6 |
24 14 |
23 13 |
27 10 |
27 10 |
| (n.) Di cui incidenti mortali: |
||||||
| Totali, di cui: (n.) |
1 | 1 | 1 | 1 | - | - |
| Dipendenti (n.) |
- | - | - | - | - | - |
| Subcontrattisti (n.) |
1 | 1 | 1 | 1 | - | - |
| Infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a) | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
2 | 2 | 4 | 4 | 4 | 4 |
| Dipendenti (n.) |
2 | 2 | 4 | 4 | 3 | 3 |
| Subcontrattisti (n.) |
- | - | - | - | 1 | 1 |
| Di cui con disabilità: | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
1 | 1 | 2 | 2 | 4 | 4 |
| Dipendenti (n.) |
1 | 1 | 2 | 2 | 3 | 3 |
| Subcontrattisti (n.) |
- | - | - | - | 1 | 1 |
| Giorni persi (a) | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
991 | 921 | 2.405 | 2.390 | 3.153 | 3.153 |
| Dipendenti (n.) |
706 | 706 | 1.757 | 1.754 | 2.486 | 2.486 |
| Subcontrattisti (n.) |
285 | 215 | 648 | 636 | 667 | 667 |
| Indice di gravità (a) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) |
0,006 | 0,005 | 0,010 | 0,011 | 0,016 | 0,018 |
| Dipendenti (ratio) |
0,008 | 0,009 | 0,017 | 0,020 | 0,027 | 0,033 |
| Subcontrattisti (ratio) |
0,003 | 0,002 | 0,005 | 0,005 | 0,006 | 0,007 |
| Total Recordable Injury (TRI) | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
57 | 54 | 103 | 98 | 74 | 73 |
| Dipendenti (n.) |
36 | 34 | 53 | 50 | 46 | 46 |
| Subcontrattisti (n.) |
21 | 20 | 50 | 48 | 28 | 27 |
| Near miss | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
214 | 209 | - | - | - | - |
| Dipendenti (n.) Subcontrattisti |
130 84 |
125 84 |
- - |
- - |
- - |
- - |
| (n.) Tasso di assenteismo dei dipendenti (%) |
3,5 | 3,6 | 5,5 | 5,4 | 5,6 | 5,7 |
| Indice di frequenza degli incidenti mortali (FTLFR) |
||||||
| Totali, di cui: (ratio) |
0,57 | 0,59 | 0,42 | 0,46 | - | - |
| Dipendenti (ratio) |
- | - | - | - | - | - |
| Subcontrattisti (ratio) |
1,08 | 1,1 | 0,72 | 0,77 | - | - |
| Indice di frequenza | ||||||
| degli infortuni (LTIFR) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) |
0,10 | 0,09 | 0,16 | 0,17 | 0,19 | 0,21 |
| Dipendenti (ratio) |
0,12 | 0,13 | 0,24 | 0,27 | 0,30 | 0,35 |
| Subcontrattisti (ratio) |
0,08 | 0,07 | 0,10 | 0,10 | 0,09 | 0,10 |
| Indice di frequenza degli infortuni sul | ||||||
| lavoro con gravi conseguenze (HCWRFR) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) Dipendenti |
0,011 0,024 |
0,012 0,026 |
0,017 0,041 |
0,019 0,046 |
0,020 0,033 |
0,023 0,039 |
| (ratio) Subcontrattisti (ratio) |
- | - | - | - | 0,009 | 0,010 |
| Total Recordable Injury | ||||||
| Frequency Rate (TRIFR) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) |
0,32 | 0,32 | 0,43 | 0,45 | 0,37 | 0,42 |
| Dipendenti (ratio) |
0,43 | 0,43 | 0,54 | 0,58 | 0,51 | 0,60 |
| Subcontrattisti (ratio) |
0,23 | 0,22 | 0,36 | 0,37 | 0,26 | 0,28 |
| Frequenza totale degli eventi | ||||||
| di alto livello (HLFR) (b) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) Dipendenti |
0,74 1,07 |
0,74 1,09 |
0,88 1,21 |
0,92 1,29 |
0,76 1,26 |
0,83 1,26 |
| (ratio) Subcontrattisti (ratio) |
0,44 | 0,44 | 0,65 | 0,67 | 0,46 | 0,50 |
(a) Dati 2021 aggiornati in considerazione del numero di giorni persi conteggiati durante il 2022 per gli incidenti verificatisi nel 2021. (b) Categoria introdotta nel 2021.

Nel 2023 le performance di Gruppo in termini di indicatori safety sono migliorate rispetto agli anni precedenti. Infatti, il TRIFR di 0,32 registrato nel 2023 è decisamente inferiore rispetto allo 0,43 del 2022; il LTIFR che nel 2023 è stato di 0,10 rispetto allo 0,16 del 2022.
Nel 2023 si è verificato un incidente mortale avvenuto in un cantiere a terra durante il montaggio di un'impalcatura.
L'incidente mortale ha visto coinvolto un lavoratore subcontrattista che, durante l'attività di montaggio dell'impalcatura, a circa 13 metri di altezza, con l'intento di scendere a terra per una pausa fisiologica è caduto dall'alto.
ll processo di investigazione ha identificato che le cause dirette dell'incidente sono da imputarsi all'errato comportamento del lavoratore che volontariamente non utilizzava il dispositivo di ancoraggio e la linea vita rigida nel momento della discesa dall'impalcatura. Per quanto concerne le azioni di mitigazione e prevenzione individuate, queste hanno riguardato la revisione della metodologia di installazione delle impalcature, il rafforzamento della supervisione sulle attività di erezione ponteggi e l'implementazione di strumenti innovativi per l'identificazione di "unsafe behaviour".
Inoltre, a valle dell'incidente, è stato formalmente lanciato il programma Safety Step Up, gestito da un team multidisciplinare, per identificare e implementare azioni volte al continuo miglioramento delle performance di sicurezza sul lavoro, in particolare per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni gravi e degli eventi ad alto potenziale. Il Programma è strutturato in 5 filoni: Tecnologia, Asset Integrity, Supply Chain, Comportamenti e Sistema Analisi dati.
Nel 2023 sono state realizzate diverse iniziative come, per esempio, l'implementazione della tecnologia "Video Analytics" nel progetto Berri (Arabia Saudita) che tramite l'Intelligenza Artificiale può identificare situazioni di pericolo in tempo reale, in compliance con le disposizioni per la privacy, utilizzando le strumentazioni presenti nel cantiere. È risultata essere una soluzione molto efficace e pertanto verrà progressivamente estesa nei progetti e a bordo della flotta.
Nell'anno 2023 si sono anche verificati due infortuni definiti come HCWR5 (High Consequences Work Related) che hanno causato una disabilità parziale permanente e una disabilità temporanea con più di 180 giorni persi.
Un incidente è avvenuto durante l'utilizzo del tornio e ha provocato l'amputazione parziale del dito medio dell'operatore; l'altro incidente è avvenuto durante la movimentazione manuale di una griglia, generando anch'esso un infortunio a un dito.
Dalle risultanze delle investigazioni si evince che le azioni di prevenzione e protezione identificate sono volte ad assicurare una puntuale formazione tecnica/operativa per l'esecuzione di attività specifiche e rafforzare l'importanza del rispetto delle procedure operative e delle Life Saving Rules (LSR), ovvero le regole che ciascuna risorsa Saipem è chiamata a seguire per preservare l'incolumità propria e dei propri colleghi.
Nel gennaio 2023 in Saipem si sono verificati due incidenti ad alto potenziale (HIPO), che se non fossero stati prontamente gestiti in modo efficace, avrebbero potuto portare a conseguenze molto gravi.
A seguito dei due HIPO il CEO Alessandro Puliti ha deciso di intervenire prontamente convocando una riunione con i senior manager e i responsabili operativi per focalizzare l'attenzione sul tema.
Ne è seguita una nuova campagna di comunicazione interna, con un apposito toolkit per il cascading, focalizzato sulla prevenzione e mitigazione del rischio incendi.
Inoltre, le performance di Gruppo in termini di sicurezza vengono periodicamente presentate alla direzione, non meno di una volta all'anno, per identificare ulteriori aree di miglioramento.
SASB EM-SV-320a.2
Relativamente alle iniziative promosse da Saipem in materia di divulgazione di una cultura della sicurezza organizzativa le principali azioni realizzate portate avanti nel 2023 sono state:
(5) HCWR: termine per definire una sottocategoria di LTI con conseguente fatalità o LTI con almeno 180 giorni lavorativi persi. Tutti gli infortuni con esito di disabilità permanente devono essere registrati nel sistema di rendicontazione in uso alla funzione HSE e consolidati come High Consequences Work Related (HCWR).
\ 174

Health & Safety Vision. Gli eventi, alla presenza del CEO Alessandro Puliti, hanno coinvolto 350 persone tra dipendenti Saipem e le loro famiglie, partner del Medio Oriente e comunità italiana degli Emirati Arabi Uniti;
Il Saipem Safety Day 2023 è stato l'occasione per presentare i messaggi della nuova Health & Safety Vision, interpretati e contestualizzati da testimonianze di oltre 30 manager e professionisti della nostra organizzazione, http://www.fondlhs.org/saipemsafetyday2023;
Infine, molte sono anche le iniziative portate avanti dalla Fondazione LHS di Saipem, che è attiva da 13 anni con la mission di accrescere la cultura della salute e della sicurezza nell'industria e nella società.
In linea con la sua missione, nel corso del 2023 la Fondazione LHS ha lanciato diverse iniziative interconnesse, volte a promuovere una sempre più diffusa cultura della salute e della sicurezza in Italia, rivolgendosi ai bambini, alle imprese e a tutti i cittadini. "Improsafe", "A chi esita", "Le nuovissime avventure di Pinocchio", "La linea sottile" sono stati pensati per suscitare un forte impatto emotivo, in grado di scuotere le coscienze degli individui e di mettere in discussione abitudini e convinzioni radicate, preparandoli così a una maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza.
È proseguita la diffusione della campagna di comunicazione "Obiettivo 18" – che aggiunge simbolicamente la cultura della sicurezza come diciottesimo elemento nella lista dei 17 obiettivi per un futuro sostenibile inseriti nell'Agenda 2030 dell'ONU.
Sempre nell'ottica di unire le forze e fare rete, Fondazione LHS ha continuato a supportare il progetto "Sistema HSE", un network che oggi riunisce oltre 100 HSE Manager di grandi aziende per condividere esperienze in ambito HSE e promuovere la diffusione del know-how lungo la filiera, in coordinamento con le strutture di rappresentanza del sistema produttivo.
Inoltre, per fornire un quadro coerente dello stato della cultura della sicurezza in Italia, stimolare il dibattito tra i gruppi di interesse, proporre strategie di intervento e attirare l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica su questo tema, Fondazione LHS continua a supportare lo sviluppo dell'Osservatorio sulla Leadership in Salute e Sicurezza che si avvale della consulenza scientifica di diversi esperti e della collaborazione dell'Università Cattolica di Milano.
Fondamentale è anche il coinvolgimento di cittadini, studenti e lavoratori tramite il progetto "Italia Loves Sicurezza", basato sulla piattaforma interattiva www.italialovessicurezza.it, che punta a ispirare le persone affinché agiscano ogni giorno in modo responsabile e sicuro, diventando sempre più consapevoli del valore della sicurezza, in ogni aspetto della vita. Quest'anno più di 19.000 persone hanno aderito alla campagna lanciata per la Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro del 28 aprile.

Infine, in continuità con gli anni passati, la Fondazione LHS continua a sviluppare progetti per le scuole e i giovani, nella convinzione che la sensibilizzazione e l'educazione dei ragazzi siano la vera chiave per costruire un mondo più sicuro. L'offerta di attività è molto ampia e spazia da laboratori in collaborazione con partner come Croce Rossa e LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori).
Nel 2023 Fondazione LHS è tornata a partecipare alla Milano Marathon, la grande corsa sportiva a scopo benefico che ha coinvolto più di 120 atleti e maratoneti. Grazie al loro impegno sono stati raccolti più di 19.000 euro per sostenere il nostro charity partner "Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori" e il suo progetto "Visite sospese" per le persone in difficoltà economica.
La formazione su salute, sicurezza e ambiente è una parte importante dell'implementazione del sistema HSE sia nelle sedi centrali che nei siti operativi di Saipem. Tutte le attività di formazione HSE sono azioni preventive critiche per ridurre i rischi.
Nel corso dell'anno Saipem ha continuato a investire risorse significative per formare il proprio personale sui temi HSE attraverso campagne e programmi ad hoc, con il fine di aumentare la consapevolezza dei lavoratori rispetto ai rischi associati alle attività lavorative. Tra i più critici in termini di valutazione dei rischi citiamo i lavori in quota, i lavori in spazi confinati, le operazioni simultanee e altre attività che possono comportare la caduta di oggetti dall'alto.
Nel corso del 2023 è stata avviata un'attività per realizzare strumenti basati sui principi di Human Performance (HP), da implementare in Saipem a partire dalla seconda metà del 2024, con l'obiettivo ultimo di migliorare sensibilmente le performance di sicurezza attraverso una maggiore efficacia dei processi HSE.
Il kit HP comprenderà strumenti di tipo formativo per fornire una base teorica riguardo alla Human Performance, così come attività di brainstorming di alto livello, volte a individuare aree di azione e miglioramento dei processi, e allo stesso tempo farà tesoro dell'esperienza e dei metodi che hanno determinato il successo del programma LiHS.
Una volta a regime il set di strumenti avrà la possibilità di portare benefici su attività gestite a tutti i livelli gerarchici: dai processi decisionali di alto livello all'operatività di sito.
Si segnala l'introduzione di un nuovo pacchetto formativo per dare a tutta la popolazione di Saipem, spesso in viaggio in diverse aree del mondo soggette ai più svariati fenomeni climatici, una preparazione di base su come affrontare eventi naturali estremi, sempre meno sporadici a causa dei cambiamenti climatici.
Si evidenzia una riorganizzazione e rinforzo del Saudi Arabia Saipem Training Center per fornire un supporto operativo alle attività di perforazione nell'area saudita (5 rig in Arabia Saudita e 2 in Bahrain).
Nel 2023 è proseguita l'erogazione (4 sessioni) dell'l'HSE Train the Trainer per garantire il continuo miglioramento della formazione erogata dalla nostra famiglia di formatori HSE e per aumentare le conoscenze dei partecipanti in merito alla progettazione e ai metodi di erogazione della formazione e alle risorse interne essenziali per la formazione HSE, nonché al processo di registrazione e reporting. Inoltre, nel 2023, i trainer hanno avuto l'opportunità di partecipare a 6 diverse masterclass organizzate in più sessioni. Gli oltre 130 trainer che hanno assistito alle masterclass hanno avuto l'opportunità di approfondire le seguenti tematiche: lavori in quota, lavori in spazi confinati, ISO21001, nuova Health & Safety Vision e anteprima dell'aggiornamento del film "The Safer, The Better".
Nel 2024 la HSE Training Matrix di Gruppo sarà sostituita da un nuovo modello di formazione HSE ispirato in parte all'approccio italiano (formazione generale per tutti in base alla mansione) e in parte all'approccio internazionale (rif. percorsi IOSH).
Saranno infatti previsti due percorsi di base (uno per i lavoratori e uno per supervisori e manager) e i moduli formativi saranno strutturati sulla base delle macrocategorie di rischio di appartenenza (ufficio, ufficio-cantiere, cantiere).
Il programma di formazione sarà basato sia su aspetti valoriali e culturali HSE, sia sui rischi generali dell'industria e della mansione.
La durata potrà variare da 2 a 8 ore in base al profilo di rischio.
La formazione aggiuntiva (normativa, di cantiere/progetto, contrattuale, del cliente, marittima, ecc.) sarà programmata ed erogata dai siti operativi.
Maggiori dettagli sui dati di formazione HSE sono presenti nel paragrafo "Competenze, conoscenze e attrazione dei talenti".

Come descritto nella Politica "L'integrità nelle nostre operation", Saipem considera la tutela della salute e la promozione del benessere psico-fisico delle sue persone un requisito fondamentale. Questo è un aspetto cruciale del modo di operare di Saipem che si impegna a essere leader nella tutela della salute dei propri lavoratori. La Società persegue questo obiettivo in conformità alle disposizioni sulla tutela della privacy e alle leggi nazionali e internazionali relative alla tutela della salute e alla prevenzione delle malattie. L'implementazione delle politiche sanitarie aziendali implica che il programma per la promozione della salute, per ciascun sito di lavoro, si concentri prevalentemente su misure preventive, includendo tutte le attività che possono rappresentare un rischio per la salute dei lavoratori.
Le attività operative della Società richiedono lo spostamento di un numero considerevole di persone, anche in località remote. In questo contesto la Società assicura la migliore assistenza medica possibile ai dipendenti ovunque essi lavorino, organizza visite mediche periodiche con rilascio dei certificati di idoneità e forma il personale incaricato prima di ogni viaggio o assegnazione all'estero, al fine di prevenire i rischi di contrarre malattie dovute all'effetto di fattori climatici, ambientali e di altra natura legati al luogo di destinazione. La Società ha strutturato processi specifici e di catena di responsabilità ben definita per gestire tempestivamente qualsiasi emergenza medica.
Saipem ha sviluppato un sistema di gestione della salute in continua evoluzione che si adatta agli ambienti di lavoro, integra i più recenti studi epidemiologici, ed è volto ad assicurare la migliore qualità in fatto di monitoraggio della salute e dei servizi medici disponibili. Tale sistema rispetta i principi riconosciuti a livello internazionale e le leggi locali tra i quali: la Dichiarazione di Pechino del WHO (World Health Organization), "Global Strategy on Occupational Health for All" (1994), la legislazione europea e la Direttiva 2000/54/CE relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti biologici durante il lavoro, la sua applicazione in Italia attraverso il D.Lgs. n. 81/2008 e i suoi emendamenti (denominato "Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro"). Il sistema di gestione prevede l'identificazione e la valutazione dei rischi per la salute dei lavoratori per ogni sito/progetto/asset a seguito delle quali vengono identificate e implementate adeguate misure di prevenzione e mitigazione. Un'attività periodica di monitoraggio di queste misure viene eseguita. La presenza delle cliniche Saipem nei contesti lavorativi in Italia e all'estero risponde alla volontà di creare non solo un supporto al dipendente, ma anche servizi di prossimità che integrino l'offerta sul territorio con un'attenzione specifica alle possibili esigenze delle persone Saipem sia in ambito lavorativo che personale.
La volontà di assicurare elevati standard di salute e sicurezza a tutto il suo personale si conferma nella prosecuzione del programma WHP (Workplace Health Promotion) organizzato in collaborazione con ATS Milano e la Regione Lombardia per il mantenimento dello status di "Luogo di lavoro che promuove la salute" acquisito negli ultimi anni.
In linea con il programma Saipem si è impegnata a costruire un contesto che favorisca l'adozione di comportamenti e scelte positive per la salute dei dipendenti attraverso la promozione di azioni atte a sostenere scelte salutari (abitudini alimentari e stile di vita attivo) e contrastare fattori di rischio (ad esempio il tabagismo e lo scorretto consumo di alcool).
E nonostante la proposta dei nostri ristoranti aziendali sia già orientata alla costruzione di menù bilanciati e sani, è intenzione di Saipem promuovere per il 2024 l'introduzione di indicazioni nutrizionali mirate per una migliore interpretazione, da parte degli utenti, dei benefici nutrizionali delle preparazioni anche in relazione a regimi specifici.
Saipem da sempre si occupa della salute e del benessere dei suoi dipendenti con un'attenzione specifica per la prevenzione delle malattie croniche e in particolare di quelle cardiovascolari che rappresentano una sfida significativa per la salute pubblica a livello mondiale. Quest'anno sono proseguite le campagne contro il fumo e il sovrappeso e uno specifico programma di prevenzione cardiovascolare per il quale nel 2024 è prevista una revisione in accordo agli aggiornamenti delle linee guida internazionali.
I programmi di screening regolari possono individuare fattori di rischio precoci, consentendo interventi tempestivi e personalizzati e, a conferma dell'impegno della Società, nel 2023 è stato definito un check-up gratuito di prevenzione cardiovascolare e oncologica rivolto ai lavoratori delle fasce di età a maggior rischio. Tale servizio verrà erogato a partire dal 2024.
Per la volontà di creare un servizio di prossimità che integrasse l'offerta sul territorio con le possibili esigenze del personale Saipem sia in ambito lavorativo che personale da quest'anno la sede di Milano è dotata di un presidio sanitario (Smart Clinic) che, oltre a offrire servizi quali il primo soccorso, l'esecuzione di visite di idoneità sanitaria, l'attività di formazione per caregiver e l'attività di travel medicine, è un luogo di erogazione di servizi rivolti al benessere dei lavoratori. All'interno della struttura è infatti presente un servizio di sportello psicologico che garantisce un supporto al benessere psicologico sia con un approccio tradizionale sia in ambiente virtuale con l'utilizzo del metaverso. Il servizio è svolto da uno psicologo e da una psicologa nel rispetto delle diversità.
Vi è inoltre un servizio di assistenza sociale per la gestione di problematiche familiari, di supporto agli anziani e di gestione di familiari disabili, ecc. In Saipem la prevenzione viene quindi attuata con un approccio che integra salute fisica e salute mentale con particolare attenzione all'equilibrio casa lavoro e che può
GRI 403-3 GRI 403-6 GRI 403-10

comportare benefici tangibili per i dipendenti, ma può anche ridurre le assenze per malattia, aumentare la produttività e contribuire a un clima lavorativo positivo.
Nel 2023 è stato inoltre creato un modello volto alla gestione delle disabilità che prevede, attraverso la classificazione ICF delle condizioni di disabilità, l'individuazione di eventuali gap partecipativi alla vita aziendale e proposte per la riduzione degli stessi attraverso iniziative specifiche e strutturate.
La pluriennale esperienza nell'utilizzo dello strumento della telemedicina ha favorito l'impiego dei tool informatici e di telecomunicazione a distanza per la gestione sanitaria; oltre alla telecardiologia e alla teleradiologia nel 2024 verranno attivati per l'estero un servizio di teledermatologia che fornisce un supporto medico specializzato ai dipendenti specialmente nei luoghi remoti di lavoro e un servizio di telepsicologia che sarà disponibile 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Relativamente alla gestione del virus SARS-CoV-2/COVID-19, che ha visto un costante ridimensionamento del numero dei contagi, sono stati messi a disposizione dei lavoratori presidi per la prevenzione del contagio senza al momento obbligatorietà di utilizzo.
Proseguono inoltre regolarmente le attività di sorveglianza sanitaria, rispettando le indicazioni fornite dal Ministero della Salute e dalle autorità sanitarie nazionali e territoriali e le disposizioni per i lavoratori fragili.
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Malattie professionali denunciate | (n.) | 11 | 11 | 6 | 6 | 9 | 9 |
| Tasso di malattie professionali | |||||||
| denunciate | (ratio) | 0,06 | 0,06 | 0,03 | 0,03 | 0,05 | 0,05 |


Saipem crede che le sue persone siano il fattore cruciale per l'esistenza stessa dell'impresa con la loro dedizione, proattività e professionalità; ciò è essenziale per raggiungere gli obiettivi aziendali, ed è ribadito dalla politica "Le nostre persone".
Nei paragrafi che seguono si approfondisce il tema delle competenze e conoscenze e attrazione dei talenti, l'andamento occupazionale, equità salariale e welfare, worklife balance e wellbeing.
Saipem conferma la volontà di promuovere e supportare la crescita delle proprie persone attraverso importanti iniziative di sviluppo delle competenze professionali e attitudinali. Vivere in una comunità aziendale diversificata e globale come quella di Saipem richiede un codice relazionale condiviso e funzionale al raggiungimento degli obiettivi: per questo è stato ridefinito e sviluppato un nuovo Modello Comportamentale ("One Saipem Way") che si propone di abilitare e consolidare specifiche competenze, capacità e comportamenti delle persone Saipem.
Il concetto di "One Saipem" indica la necessità di considerarci e operare come un'unica entità suddivisa in più Business Line, ma unita e coesa in vista di obiettivi condivisi. Parlare di One Saipem significa ribadire la centralità dei progetti e, di conseguenza, l'esigenza di mettere a fattor comune competenze e conoscenze in un dialogo continuo e costruttivo. In occasione dello Strategy Line-Up 2023, l'evento in cui si condivide la strategia e gli obiettivi con tutti i dipendenti, l'Amministratore Delegato ha sottolineato la necessità di capitalizzare le competenze e ribadito che la cooperazione e il sostegno reciproco tra tutti i dipartimenti e le funzioni siano un elemento chiave per il successo dei nostri progetti.
Il Modello, ispirato ai valori Saipem, costituisce la guida per i processi di attraction, sviluppo e gestione delle persone Saipem e orienta il rafforzamento delle competenze soft ritenute più rilevanti e strategiche all'interno dell'organizzazione, quali ad esempio la proattività, il commitment, i comportamenti che valorizzano l'inclusione e la diversità, nonché la centralità di tutte le tematiche relative alla sicurezza delle nostre persone. La definizione del Modello ha visto il coinvolgimento in Virtual Focus Group di circa 6.000 dipendenti provenienti dai principali Paesi in cui Saipem opera e appartenenti alle diverse funzioni aziendali e a diverse fasce di seniority. La diffusione in maniera capillare sarà garantita da una specifica campagna di comunicazione e da percorsi formativi e informativi. Inoltre, in continuità con il passato, specifici obiettivi di rafforzamento delle soft skills ispirate al nuovo Modello comportamentale, oltre a obiettivi professionali, costituiscono un'importante sezione all'interno di un sistema di Performance Management consolidato.
Con l'obiettivo di ampliare le iniziative a supporto dello sviluppo delle competenze è stato inoltre introdotto nel corso dell'anno un percorso di coaching dedicato ai giovani manager. Il servizio, realizzato attraverso una piattaforma digitale, rappresenta un nuovo strumento di autosviluppo in quanto consente al soggetto coinvolto di rafforzare la consapevolezza sul proprio potenziale e migliorare le prestazioni, grazie alla definizione e realizzazione di un piano di crescita ad hoc, con il supporto di coach certificati e qualificati. Il percorso di sviluppo delle persone rappresenta anche le fondamenta del nuovo Training Center che verrà realizzato presso l'headquarter di Milano Santa Giulia e sarà abilitatore e catalizzatore di competenze tecniche e soft, tramite il design e l'erogazione di percorsi formativi ed eventi di diffusione della cultura e valori aziendali. Ad abilitare l'Employee Experience non solo un luogo fisico, ma anche un luogo virtuale, rappresentato dal nuovo Human Capital Management system, implementato a ottobre 2023, che garantirà accessibilità ai contenuti on demand e un'offerta formativa incentrata sui needs individuali e di business.
Le competenze sono state oggetto di un'importante iniziativa di upskilling e reskilling. Da giugno a novembre 2023, infatti, Saipem ha lanciato un programma di formazione denominato STEP (Saipem Training Enabling People), che consiste in un piano simultaneo di upskilling e reskilling su larga scala, volto a consolidare le competenze delle persone di Saipem su temi trasversali coerenti con gli obiettivi del piano strategico e le evoluzioni del business (innovazione verde e tecnologica, decarbonizzazione, ingegneria sostenibile, digitalizzazione dei processi, nuovi modi di lavorare, ecc.). L'iniziativa ha sfruttato le opportunità offerte dal Fondo Nuovo Competenze, istituito dall'ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro), collegato al Recovery Fund, che mira a sostenere le aziende che vogliono investire nella formazione delle proprie persone, in particolare sui temi della transizione digitale ed ecologica. In questo modo Saipem ha confermato la propria attenzione al miglioramento della competitività, all'arricchimento del know-how aziendale e alla promozione del cambiamento culturale necessario per affrontare la transizione in atto.
Il percorso formativo STEP ha coinvolto l'intera popolazione di Saipem SpA, operante in Italia, con contratto a tempo indeterminato/apprendistato full-time (3.154 persone) in 150 giorni. Ogni risorsa è stata invitata a partecipare a 45 webinar coinvolgenti ed efficaci (2 ore ciascuno), incentrati sulla transizione verde e digitale. L'elevata partecipazione (85,09%) dimostra l'impegno di tutte le persone coinvolte che hanno dichiarato il loro apprezzamento e la loro soddisfazione.
Altra dimostrazione dell'impegno di Saipem nella valorizzazione delle proprie risorse è stato lo sviluppo e l'avvio del nuovo Processo di Onboarding, avvenuto negli ultimi mesi del 2023 che ha coinvolto per il

momento le sole sedi italiane. Tale processo si pone l'obiettivo di fidelizzare e integrare al meglio i neoassunti all'interno del contesto aziendale, attraverso specifiche attività ed eventi, per accrescere il know-how e, parallelamente, diffondere una cultura aziendale basata su valori condivisi.
Una delle iniziative previste dal processo è l'evento "Welcome to Saipem" dedicato alle nuove risorse. L'evento è volto a presentare l'azienda e il proprio business, i principali progetti, i processi organizzativi e le iniziative principali quali ad esempio di Sostenibilità, Sicurezza e Ambiente, i processi di Sviluppo e Formazione, l'impegno dell'azienda sui temi di Diversity & Inclusion e il valore del Welfare aziendale, al fine di far acquisire ai neoassunti una maggiore consapevolezza del contesto e delle sue peculiarità. Il 29 novembre 2023 si è tenuta la prima edizione dell'evento, dedicata ad oltre 400 neoassunti entrati in Saipem da gennaio a ottobre 2023. Per l'evento sono stati coinvolti vari relatori che, in qualità di rappresentanti delle relative Funzioni di appartenenza, hanno presentato alle nuove risorse il Business di Saipem, con un dettaglio su specifici progetti, l'Organizzazione aziendale, le iniziative di Sostenibilità e di HSE, i processi di Sviluppo e Formazione, l'impegno dell'azienda sui temi di Diversity & Inclusion e il valore del Welfare aziendale.
Particolare attenzione è rivolta ai giovani neoassunti, i quali sono destinatari di un'iniziativa finalizzata a promuovere lo sviluppo di una visione ampia dei processi aziendali, incrementare il livello di consapevolezza sui temi di compliance, risk, governance and control e favorire la maturazione di un approccio lavorativo e di una cultura organizzativa più orientata alla considerazione della valutazione preventiva dei rischi. Il Programma ha una durata di tre/sei mesi e viene avviato nei primi due anni di esperienza aziendale.
Prosegue il consolidato programma Sinergia avviato nel 2011 rivolto ai giovani studenti delle scuole secondarie di secondo livello che prevede, in accordo con i progetti di PCTO (alternanza scuola lavoro), la collaborazione con istituti tecnici del territorio italiano per l'erogazione di formazione, su materie di business, direttamente tenute da docenti interni Saipem.
L'importanza delle competenze tecniche in Saipem è resa evidente anche dalla recente istituzione della figura degli Area Knowledge Coordinators (di seguito "AKC") che, facendo leva sull'esperienza maturata, definiscono le competenze tecnico-esecutive per le aree di propria competenza necessarie alla realizzazione degli obiettivi di business. Ad oggi gli AKC rappresentano le Business Line di Drilling Offshore, Engineering & Construction Offshore ed Energy Carriers. Gli AKC hanno, inoltre, un ruolo di supporto nell'identificazione dei percorsi formativi a sostegno dello sviluppo delle competenze tecnico-esecutive, con l'obiettivo di rafforzare il know-how aziendale a beneficio dell'evoluzione continua del business. Ad arricchire lo scenario di conoscenza della persona sono attualmente in fase di sperimentazione la mappatura delle esperienze a progetto delle persone di Saipem e una metodologia di valutazione delle competenze funzionali all'analisi del workload aziendale.
Una delle competenze distintive e caratterizzanti di Saipem è il Project Management, il cui sviluppo e valorizzazione è stato al centro della nuova PM Academy, che ha visto integrare in maniera sinergica tutte le iniziative di formazione sia interna che esterna.
Proprio per sottolineare il valore e l'importanza di tale competenza, ad aprile 2023 si è tenuta la "PM Academy Diploma Ceremony", premiazione di 150 dipendenti provenienti dai 4 hub Saipem (Milano, Fano, Chennai e Abu Dhabi) coinvolti negli anni precedenti nel percorso formativo interno "Project Management Takeaways" composto da 15 moduli che presenta le metodologie Saipem di gestione di tutte le fasi del progetto. Il corso è proseguito nel 2023 con l'avvio a giugno di un'edizione dedicata a colleghi del Regno Unito, Francia, Oman, Sharjah e Chennai.
Sono proseguite presso il Training Center di Schiedam (Olanda) le sessioni dedicate ai Project Manager del corso PM Leading in Action, volto al consolidamento delle competenze manageriali applicate ai progetti, attraverso una metodologia di apprendimento basata su simulazioni e su casi aziendali altamente interattivi.
Cresce l'importanza per Saipem dei temi ESG che hanno un impatto su tutta la filiera aziendale. Per questo motivo è stata avviata con il Piano di Sostenibilità 2023-2026 un'importante iniziativa di formazione per tutta la famiglia professionale della Supply Chain, caratterizzato da pillole formative che hanno lo scopo principale di creare awareness sui principi ESG: cosa si intende per business sostenibile, quali sono i diritti e doveri dell'azienda a tutela dei diritti umani e a difesa dell'ambiente, nonché il programma "Saipem Net Zero" che ha come obiettivo il raggiungimento della Carbon Neutrality delle emissioni di Scope 2 entro il 2025.
La centralità delle persone Saipem si riflette anche nella creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder, sia interni che esterni.
Tale spinta si è concretizzata anche nel corso del 2023 nell'attivazione da parte di Saipem di differenti iniziative di Talent Attraction, con lo scopo di definire un ecosistema interconnesso tra società ed enti di istruzione (università e istituti superiori e ITS) e favorire un percorso di accrescimento delle competenze utili al nostro business, con particolare riferimento al mondo della green economy.
Con il Politecnico di Milano è proseguito il progetto volto alla formazione e all'orientamento professionale degli studenti tramite incontri formativi sulle abilità tecniche e trasversali (Virtual Round Tables), nonché eventi con focus sulla diversità di genere con lo scopo di promuovere l'azienda come equal opportunity employer e focalizzare l'attenzione sulla leadership femminile.
Nel 2023 è stato avviato un progetto per la condivisione con gli studenti del corso "Complex Projects Lab" del know-how di esperti Saipem su temi quali: dal solare ed eolico galleggiante, al raffreddamento dell'acqua

di mare, alle tecnologie satellitari, ai minerali critici, ai centri dati sottomarini, al retrofitting delle navi, alla diversità e all'inclusione, al finanziamento dei progetti di decarbonizzazione e ad altri temi:
Tra le nuove iniziative merita di essere menzionata la creazione del Master HSEQ SYNERGY, in collaborazione con il Consorzio QUINN, che si pone l'obiettivo di formare 15 giovani laureati, per un possibile inserimento in Saipem, attraverso un percorso in sei sezioni dedicate al mondo dell'energia, ai principi della cultura della salute, sicurezza, ambiente e qualità (HSEQ), al project management, alla sostenibilità e alla cultura digitale.
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Formazione | |||||||
| Totale ore di formazione, di cui: | (ore) 2.020.750 | 1.992.595 1.861.565 | 1.764.803 | 1.688.917 | 1.526.040 | ||
| - HSE (dipendenti e subcontrattisti), di cui: | (ore) 1.719.376 | 1.691.454 1.736.139 | 1.639.540 | 1.524.528 | 1.368.562 | ||
| - dipendenti | (ore) | 542.037 | 527.105 | 511.179 | 493.829 | 611.829 | 576.822 |
| - subcontrattisti | (ore) 1.177.339 | 1.164.349 1.224.960 | 1.145.711 | - | - | ||
| . capacità e competenze manageriali | (ore) | 83.021 | 82.989 | 10.694 | 10.669 | 13.706 | 13.694 |
| . competenze tecniche professionali | (ore) | 218.353 | 218.152 | 114.732 | 114.594 | 150.683 | 143.784 |
| Totale costi diretti di formazione | (mln €) | 15,4 | 15,2 | 9,9 | - | 7,88 | 7,12 |
Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a ruolo e non a servizio.


Nel 2023 la Società ha registrato un incremento del 29% per il consolidato integrale (22% nel perimetro di Gruppo), rispetto al 2022, nelle ore totali di formazione erogate ai dipendenti a livello di Gruppo.
Per il perimetro di Gruppo la formazione è stata erogata a 31.185 dipendenti (97% dei dipendenti). Nel dettaglio il numero di dipendenti uomini che hanno partecipato ad almeno un corso di formazione è pari a 28.029 per il perimetro di Gruppo e 26.721 per il perimetro consolidato, mentre il numero di dipendenti donne che ha fruito di almeno un corso di formazione, nel 2023, è pari a 3.156 per il perimetro di Gruppo e 3.125 per il perimetro consolidato.
Per quanto riguarda la fruizione di corsi di formazione per categoria professionale, nel 2023 si rileva che hanno partecipato ad almeno un corso di formazione 12.800 blue collar per il perimetro di Gruppo (11.808 per il perimetro consolidato), 13.707 white collar per il perimetro di Gruppo (13.387 per il perimetro consolidato), 4.372 manager per il perimetro di Gruppo (4.345 dei manager per il perimetro consolidato) e 391 senior manager in entrambi i perimetri.
Per ciò che concerne la formazione HSE, il Gruppo ha erogato in totale 1.691.454 ore di formazione per il perimetro consolidato integrale e 1.719.376 ore a livello di Gruppo.
Si registra un aumento nelle ore di formazione HSE erogate ai dipendenti; tale aumento è pari al 7% per il consolidato integrale (6% per il perimetro di Gruppo). In particolare, per i blue collar, sono state erogate 263.013 ore di formazione HSE per il perimetro di Gruppo (252.018 per il consolidato integrale), per i white collar 204.073 ore (200.306 per il consolidato integrale), per i manager sono state erogate 69.054 ore di formazione per il perimetro di Gruppo (68.883 per il consolidato integrale) e infine, per i senior manager, sono state erogate 5.897 ore di formazione HSE per entrambi i perimetri.
In termini di numero di partecipanti, per il perimetro di Gruppo 12.643 blue collar (11.655 per il perimetro consolidato integrale), ha preso parte ad almeno un corso di formazione HSE, 10.643 white collar nel perimetro di Gruppo (10.355 nel consolidato integrale), 3.283 manager nel perimetro di Gruppo (3.262 nel perimetro consolidato integrale), infine 309 senior manager in entrambi i perimetri.
Nel 2023 le ore medie di formazione pro-capite registrano un aumento del 36,5% a livello del perimetro consolidato integrale e del 33,9% per il perimetro di Gruppo. In media, nel 2023, ogni dipendente ha partecipato a 28,8 ore di formazione per il perimetro consolidato integrale (26,3 per il perimetro di Gruppo) e, nello specifico, in media ogni dipendente uomo ha partecipato 25,9 ore per il perimetro di Gruppo e 28,5 ore per il perimetro consolidato, mentre ogni dipendente donna ha partecipato a 28,9 ore di formazione per il perimetro di Gruppo e 30,9 ore per il perimetro consolidato. Infine, riguardo alla fruizione delle ore di formazione in media da parte dei dipendenti per categoria professionale, i senior manager hanno partecipato in media a 46,1 ore di formazione per il perimetro consolidato (44,8 per il perimetro di Gruppo), i manager a 39,2 ore per il perimetro di Gruppo (40,7 per il consolidato integrale), i white collar a 22,3 ore per il perimetro di Gruppo (23,8 per il consolidato integrale) e i blue collar a 26,5 ore di formazione per il perimetro di Gruppo (29,6 per il consolidato integrale).
Attraverso il processo di Performance Management, Saipem contribuisce primariamente alla diffusione della strategia e delle priorità aziendali e a orientare le attività delle persone promuovendo il miglioramento continuo e il rafforzamento delle competenze personali e professionali e dei risultati aziendali.

I responsabili su base annuale hanno la possibilità di assegnare obiettivi e valutare il contributo fornito e i risultati conseguiti dalle persone gestite coinvolgendo, oltre a queste ultime, anche eventuali stakeholder interni che collaborano con la persona su specifici progetti e/o aree geografiche. Parti cruciali e integranti del processo sono costituite dalle fasi di autovalutazione e di continuous feedback.
Il processo, gestito da oltre 15 anni su dedicati sistemi informativi, nel corso del 2023 è migrato su una nuova release dello Human Capital Management System, ora integrata a molteplici processi HR. I driver che hanno guidato il nuovo setting del sistema sono stati: la volontà di innovare il processo e semplificare lo strumento, al fine di incrementarne notevolmente la diffusione anche attraverso il miglioramento della user experience.
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Dipendenti sottoposti a valutazione | (n.) | 20.174 | 19.483 | 11.823 | 11.278 | 16.132 | 16.111 |
| delle performance | (%) | 63 | 68 | 37 | 38 | 42 | 50 |
| Dipendenti donne coinvolte | (%) | 63 | 66 | 65 | 67 | - | - |
| Dipendenti uomini coinvolti | (%) | 63 | 68 | 33 | 35 | - | - |
| Senior Manager | (n.) | 359 | 359 | 364 | 364 | 404 | 404 |
| Manager | (n.) | 3.664 | 3.606 | 3.138 | 3.085 | 2.960 | 2.960 |
| White Collar | (n.) | 10.734 | 10.245 | 6.751 | 6.398 | 9.290 | 9.273 |
| Blue Collar | (n.) | 5.417 | 5.237 | 1.570 | 1.431 | 3.478 | 3.474 |
Nel 2023 è stata modificata la metodologia de reporting degli indicatori relativi alla valutazione sulla performance. Si specifica che non è stato possibile effettuare il restatement sugli anni precedenti.
A partire dal 2023 l'indicatore sulla valutazione delle performance viene calcolato considerando le schede chiuse nell'anno di reporting sulla performance dell'anno precedente, invece che le schede aperte nell'anno di reporting. Si ritiene che questo misuri ancora più efficacemente l'effettivo impegno di Saipem nel valutare la performance dei propri dipendenti.
Infine, rispetto agli indicatori relativi alla valutazione delle performance, nel 2023 sono stati valutati, per il perimetro di Gruppo, 20.174 documenti (corrispondenti a una copertura del 63%) e 19.483 per il perimetro consolidato integrale (corrispondenti al 68% della popolazione aziendale).
Nello specifico la percentuale di dipendenti sottoposti a valutazione è pari al 66% delle donne per il perimetro consolidato integrale (63% per il perimetro di Gruppo) e al 63% degli uomini per il perimetro consolidato integrale (68% per il perimetro di Gruppo).
Considerando il cambio di metodologia intercorso, i dati del 2023 non sono comparabili con quelli degli anni precedenti.

| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Totale dipendenti a fine periodo | (n.) | 32.033 | 28.756 | 32.377 | 29.583 | 38.806 | 32.041 |
| Categorie dipendenti | |||||||
| Senior Manager | (n.) | 407 | 396 | 375 | 366 | 409 | 394 |
| (%) | 1,3 | 1,4 | 1,2 | 1,2 | 1 | 1,2 | |
| (n.) | 4.902 | 4.697 | 4.769 | 4.605 | 4.812 | 4.632 | |
| Manager | (%) | 15,3 | 16,3 | 1,2 | 15,6 | 12,4 | 14,5 |
| (n.) | 15.981 | 14.583 | 15.781 | 14.692 | 18.258 | 16.113 | |
| White Collar | (%) | 49,9 | 50,7 | 48,7 | 50,0 | 47,0 | 50,3 |
| (n.) | 10.743 | 9.080 | 11.452 | 9.920 | 15.327 | 10.902 | |
| Blue Collar | (%) | 33,5 | 31,6 | 35,4 | 33,5 | 39,5 | 34,0 |
| Tipologia di contratto | |||||||
| Dipendenti con contratto full-time | (n.) | 31.920 | 28.643 | 32.231 | 29.437 | 38.642 | 31.877 |
| Dipendenti assunti con contratto | |||||||
| a tempo indeterminato | (n.) | 16.921 | 15.945 | 15.719 | 14.789 | 15.779 | 14.779 |
| Dipendenti assunti con contratto a tempo determinato |
(n.) | 15.112 | 12.811 | 16.658 | 14.794 | 23.027 | 17.262 |
| Lavoratori non a contratto | |||||||
| Dipendenti assunti tramite agenzia | (n.) | 7.346 | 5.898 | 6.951 | 6.535 | 7.137 | 5.967 |
| Turnover | |||||||
| Turnover complessivo (2) | (%) | 25 | 25 | 41 | 27 | 28 | 22 |
| Turnover volontario (3) | (%) | 8 | 8 | 10 | 10 | 10 | 5 |
(1) Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a servizio e non a ruolo. Inoltre, si specifica che non vi sono dipendenti con ore non garantite.
A integrazione dei dati relativi all'anno 2023 del perimetro di Gruppo si specificano di seguito le percentuali di dipendenti con contratto a tempo indeterminato per le seguenti aree geografiche: Americhe 68%, CSI 19%, Europa 80%, Medio Oriente 28%, Africa Settentrionale 19%, Africa Sub-sahariana 56%, Estremo Oriente 44%. Per quanto riguarda la ripartizione per genere, invece, si segnala che il numero di risorse donne con contratto a tempo indeterminato è pari a 3.082, in lieve aumento rispetto al 2022 (2.828). Per ciò che riguarda i dipendenti con contratto a tempo determinato, nel 2023 si sono registrati i seguenti numeri per area geografica: Americhe 32%, CSI 81%, Europa 20%, Medio Oriente 72%, Africa Settentrionale 81%, Africa Sub-sahariana 44%, Estremo Oriente 56%. Il numero di donne con questa tipologia di contratto è in flessione rispetto al 2022 (581 nel 2023, contro 610 del 2022). Per quanto riguarda i contratti a tempo pieno, la percentuale è superiore al 98% in tutte le aree geografiche. Il trend nel numero di dipendenti donne è crescente (3.578 nel 2023, contro 3.326 nel 2022), contrariamente a quello registrato per le risorse con contratto part-time (85 nel 2023, rispetto a 112 nel 2022). (2) Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.
(3) Il turnover volontario è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite volontarie annue e la media delle risorse nell'anno.
Per quanto riguarda la ripartizione in fasce d'età per categoria di dipendente, i Senior Manager over 50 costituiscono la parte più cospicua della categoria, ovvero il 57% (anche per il perimetro consolidato integrale), quelli tra 30 e 50 il 43% (43% per il consolidato integrale), mentre non si registrano dipendenti Senior Manager nella fascia <30.
Per ciò che concerne la categoria dei Manager, gli over 50 sono il 37% della categoria (37% per il consolidato integrale), quelli tra 30 e 50 il 63% (anche per il consolidato integrale) e nella fascia <30 lo 0,04% (0,04% per il consolidato integrale).
La categoria di White Collar vede il 14% nella fascia over 50 (anche per il consolidato integrale), il 73% nella fascia tra 30 e 50 (73% per il consolidato integrale) e nella fascia <30 il 13% (13% per il consolidato integrale). Infine, per i Blue Collar, il 16% è over 50 (16% per il consolidato integrale), il 73% è nella fascia 30-50 (74% per il consolidato integrale) e <30 il 11% (10% per il consolidato integrale).
Il numero totale di lavoratori che non sono dipendenti Saipem e che, nel 2023, hanno operato nei siti Saipem, è stato stimato a fine anno in 36.468 per il perimetro di Gruppo e 34.628 per il consolidato integrale. In particolare, 29.122 subcontrattisti per il perimetro di Gruppo (28.730 per il consolidato integrale) e 7.346 personale d'agenzia (5.898 per il consolidato integrale).
Il dato dei subcontrattisti è stato stimato sulla base del numero di ore lavorate rapportato al numero di ore lavorative giornaliere medie considerate per la tipologia di attività operativa svolta, mentre il dato del personale di agenzia è corrispondente al numero in forza al 31 dicembre.
Il totale delle promozioni, per il perimetro di Gruppo nel 2023, ammonta a 367 per gli uomini (353 per il perimetro consolidato integrale) e 79 per le donne (dato che si conferma anche per il perimetro consolidato integrale).
I nuovi assunti, nel 2023, ammontano a 7.945, di cui l'11% donne, l'89% uomini. I nuovi assunti rientrano per il 58% nella categoria dei White Collar, per il 38% nella categoria Blue Collar, per il 4% nella categoria dei Manager e per il restante 0,1% nella categoria Senior Manager. Rispetto alla distribuzione in aree geografiche, in Medio Oriente si è registrato il maggior numero di nuovi assunti, la cui percentuale sul totale si attesta al 29%, al 21% in Africa, nelle Americhe e CSI al 15%, infine all'11% in Europa e al 9% in Estremo Oriente.

Il tasso di turnover complessivo ha registrato un decremento rispetto all'anno 2022, raggiungendo, nel 2023, quota 25% (25% anche per il perimetro consolidato integrale), un valore che si mantiene a un livello significativo dovuto alla natura del business di Saipem che, essendo una società contrattista, lavora per progetti di grandi dimensioni che hanno durate variabili (da pochi mesi ad anni) in geografie diverse. Tenuto conto di tale specificità, il dimensionamento quali-quantitativo del capitale umano di Saipem è quindi soggetto a una naturale fluttuazione connessa alle diverse fasi operative dei progetti e alla ciclicità degli investimenti dei clienti. In particolare, per l'anno 2023, la chiusura dei progetti in Russia ha portato a un significativo aumento del turnover complessivo.
Coerentemente con il turnover totale, anche il turnover complessivo della popolazione aziendale sia maschile che femminile registra un decremento rispetto all'anno 2022, attestandosi al 23% per la popolazione maschile per il perimetro di Gruppo e al 25% per il consolidato integrale; al 15% per la popolazione femminile nel perimetro di Gruppo e al 16% nel perimetro consolidato integrale. Anche il turnover volontario, come quello complessivo, registra un decremento rispetto all'anno precedente, raggiungendo l'8% per il perimetro totale di Gruppo e per il perimetro consolidato. Nel 2023 si è registrato un tasso di attrition della popolazione femminile pari al 10%, con 238 dimissioni sul totale di 2.401 dimissioni per il perimetro di Gruppo (percentuale confermata anche per il perimetro consolidato con 235 dimissioni su un totale di 2.310).
Le percentuali di turnover totale e volontario (per il perimetro di Gruppo) suddivise per genere e fasce d'età sono, nel 2023, le seguenti:
| (%) | Turnover volontario | Turnover complessivo |
|---|---|---|
| Dettaglio per genere | ||
| Dipendenti donne | 7 | 15 |
| Dipendenti uomini | 8 | 23 |
| Dettaglio per età | ||
| Dipendenti con età minore di 30 anni | 10 | 33 |
| Dipendenti con età tra 30 e 50 anni | 8 | 22 |
| Dipendenti con età maggiore di 50 anni | 4 | 21 |
| Dettaglio per categoria | ||
| Senior Manager | 4 | 6 |
| Manager | 6 | 9 |
| White Collar | 10 | 24 |
| Blue Collar | 5 | 28 |
Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.
Il turnover volontario è calcolato come rapporto tra tutte le uscite volontarie annue e la media delle risorse nell'anno.
Sul piano nazionale il 2023 è stato caratterizzato da sostanziali interlocuzioni con le Organizzazioni Sindacali di tutti i comparti rappresentati in Società (Energia e Petrolio, Metalmeccanico e Marittimo).
Nel secondo semestre è stato siglato con le Organizzazioni Sindacali sia del comparto Energia e Petrolio che del comparto Metalmeccanico un accordo quadro relativo all'impianto del premio di partecipazione per il periodo 2023-2025.
L'accordo sottoscritto prevede il raggiungimento di obiettivi pienamente coerenti e allineati con i principali target e driver definiti nell'ambito del Piano Strategico 2023-2026, in termini di:
Saipem da sempre ritiene primaria la valorizzazione e la promozione della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. In tale ottica si prevede anche l'introduzione di nuove tecnologie digitali volte alla rilevazione di condizioni di pericolo, per la gestione delle emergenze e per il miglioramento delle attività di supervisione nelle varie realtà lavorative. In linea con tali finalità, il secondo semestre pertanto è stato caratterizzato da costanti confronti con le funzioni aziendali preposte (es. Privacy, Cybersecurity) e da

interlocuzioni con le organizzazioni sindacali, propedeutici all'avvio di progetti pilota con l'impiego dell'intelligenza artificiale all'interno dei cantieri e a bordo delle unità navali che operano all'interno delle acque territoriali Italiane.
A tal proposito le prime settimane di dicembre sono state caratterizzate da un accordo con la RSU di Arbatax per una demo di un sistema di intelligenza artificiale tenutasi all'interno del cantiere con l'utilizzo di un cane robot, nell'ambito del programma Safety Step Up (maggiori informazioni sono presenti nel paragrafo "La Sicurezza delle Persone").
A luglio 2023 è stato rinnovato con le OO.SS. del comparto Energia e Petrolio l'accordo integrativo relativo alla disciplina delle trasferte di particolare natura e durata effettuate sul territorio nazionale relative al personale sia operante a bordo dei mezzi navali che a supporto delle loro attività a terra. L'obiettivo del rinnovo è tutelare sempre più la salute e la sicurezza del personale oltre che a migliorare le condizioni generali di assegnazione.
Nell'ambito del comparto marittimo il secondo semestre è stato caratterizzato dalla revisione della contrattazione collettiva di riferimento di prossima scadenza, che ha interessato aspetti giuslavoristici e normativi. A tal fine sono ancora in corso le interlocuzioni con le OO.SS.
Con riferimento alle relazioni industriali estero si evidenzia l'entrata in vigore dal 1° gennaio 2023 dell'accordo collettivo quadriennale con la International Transport Workers' Federation (ITF) a copertura del personale impiegato su 9 mezzi navali della flotta Saipem.
Nel corso del 2023 sono stati, inoltre, rinnovati accordi collettivi e avviate nuove negoziazioni presso le entità Saipem operanti in Angola, Brasile, Messico, Nigeria e Singapore. In Indonesia si segnala l'entrata in vigore nel mese di marzo del rinnovo dell'accordo collettivo stipulato dalla società PT Saipem Indonesia per il personale locale assegnato al cantiere di fabbricazione di Karimun.
In Francia, presso la società Saipem SA, è stato negoziato nell'ottobre un accordo avente per oggetto il budget della politica di revisione salariale, nonché misure a sostegno della qualità della vita (possibilità di accedere a un periodo di congedo esteso per donne affette da endometriosi) e il pagamento di un bonus a tutela del potere di acquisto. Con riferimento a quest'ultimo sono stati siglati due accordi con la previsione di un bonus per i dipendenti non Senior Manager. Nel novembre 2023 è stato stipulato un accordo integrativo di durata annuale sull'orario di lavoro che disciplina il lavoro notturno e il lavoro svolto durante il fine settimana per il personale sottoposto a turni di reperibilità a supporto di attività a bordo di mezzi navali.
Nel corso dell'anno sono state inoltre avviate interlocuzioni con le rappresentanze dei lavoratori di Sofresid e Saipem SA ai sensi delle normative di riferimento che si sono sostanziate con il perfezionamento dell'operazione di cessione di Sofresid alla società Ekium, avvenuta in ottobre.
Per quanto riguarda l'interlocuzione portata avanti a livello transnazionale attraverso il Comitato Aziendale Europeo (CAE), nel corso del 2023 sono stati organizzati in remoto incontri straordinari, nonché un incontro in plenaria a Bucarest in settembre avente come oggetto aggiornamenti riguardanti salute e sicurezza e gestione delle risorse umane, con particolare attenzione al personale impiegato dello Spazio Economico Europeo e con un approfondimento sul progetto Neart na Gaoithe (NNG) durante il quale Saipem ha lavorato alla costruzione di un parco eolico offshore in Scozia.
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Dipendenti coperti da accordi collettivi | |||||||
| di contrattazione | (%) | 42 | 40 | 50 | 52 | 46 | 46 |
| Ore di sciopero | (n.) | 7.521 | 7.521 | 63 | 63 | 248 | 248 |

GRI 405-1 GRI 405-2
A maggio 2023 è stato aggiornato il Codice di Condotta Fornitori, con l'integrazione di uno specifico paragrafo dedicato ai valori e agli impegni citati nella Policy Diversity, Equality & Inclusion emessa a novembre 2022. Infatti, per una più efficace promozione di una cultura inclusiva, è necessario il coinvolgimento della catena di fornitura. Nel corso del 2023 sono state revisionate anche le procedure aziendali MSG e Standard in ambito HR, Stakeholder Engagement e Supply Chain con integrazione dei principi DE&I espressi nella Policy stessa.
Il commitment del management, nel ridurre il divario di genere, è dimostrato anche dall'istituzione, nell'ottobre 2023, del Comitato Diversity & Inclusion incaricato di assicurare la promozione e l'adozione dei principi di parità di genere espressi nelle politiche aziendali e garantire la costante applicazione di tutti gli elementi e i requisiti della Norma Uni PdR 125:2022, per la quale Saipem ha ottenuto, nel novembre 2023, la Certificazione Parità di Genere, rilasciata dall'Ente di accreditamento DNV. Si ricorda che Saipem dal 2021 si è dotata di un Chief Diversity Officer, a riporto del Direttore People, HSEQ & Sustainability.

In coerenza con la strategia definita e con gli impegni e valori promossi attraverso la Policy Diversity, Equality & Inclusion Saipem ha aggiornato il Piano Strategico di Sostenibilità, con validità 2023-2026, nel paragrafo dedicato a Diversity & Inclusion, con precisi obiettivi e una particolare attenzione nel garantire il principio di equità e di parità di genere, come valori cardine e principi fondamentali dei diritti sociali a favore dell'inclusione di genere e dell'empowerment femminile. A dimostrazione del forte impegno si evidenzia l'obiettivo volto a garantire equa accessibilità nel processo di selezione. Il rispetto della parità di genere è un elemento cruciale che si intende garantire sin dalla fase di selezione; a tal proposito è stata emessa nel maggio 2023 una specifica linea guida interna valida a livello di Gruppo per promuovere il criterio di gender equality ed è stato progettato un corso di formazione per conoscere e contrastare i bias nel processo di recruiting.
Anche l'attenzione e valorizzazione delle competenze STEM al femminile rappresentano un elemento cardine della strategia Diversity & Inclusion; pertanto Saipem si è impegnata a incoraggiare e favorirne lo sviluppo aderendo nei primi mesi del 2023 al programma Elis, che ha visto coinvolto un pool di Role Model di Saipem Italia in giornate di orientamento professionale presso scuole professionali e licei del territorio nazionale, con l'obiettivo di aumentare l'esposizione e la fiducia nella carriera STEM, contrastando i bias cognitivi soprattutto di genere. Il percorso proseguirà anche nel corso del 2024.
L'interesse nel creare community dedicate alle donne trova spazio anche in Brasile dove, nel dicembre 2023, ha preso avvio il programma "The Women's Circle", una serie di incontri mensili riservati alle dipendenti donne di Saipem do Brasil per facilitare discussioni, condividere esperienze e fornire sostegno reciproco su argomenti legati al genere.
A marzo 2023 Saipem ha promosso, sempre in collaborazione con Elis, l'attività di orientamento Elis Open Week – per orientarsi nel futuro del lavoro, nell'ambito del progetto Sistema Scuola Impresa, al quale Saipem aderisce. L'iniziativa, resa accessibile a tutti i dipendenti e ai loro familiari, ha messo a disposizione un palinsesto variegato di eventi online dedicati all'orientamento e ai mestieri del futuro.
A settembre 2023 è stata inoltre promossa a livello Italia la prima survey sulla parità di genere al fine di tracciare un quadro complessivo del livello di soddisfazione e consapevolezza dei dipendenti su tema della parità di genere sul luogo di lavoro.
Nel dicembre 2023 l'Ente di accreditamento DNV ha inoltre rilasciato il rinnovo annuale dell'attestazione relativa alla Norma ISO 30415:2021 - Human Resource Management Diversity and Inclusion, che rappresenta una preziosa guida per l'efficace applicazione dei principi di "Diversity & Inclusion" nei processi aziendali.
Nel corso del 2023 Saipem ha proseguito la collaborazione con l'Associazione Valore D, di cui Saipem si conferma socio sostenitore promuovendo un portfolio di iniziative formative e informative in continuità con gli anni passati: percorsi di mentoring, sharing lab, eventi formativi di approfondimento tematico e talks accessibili a tutta la popolazione a livello di Gruppo.
Con l'intento di ampliare il perimetro delle pari opportunità, Saipem ha deciso di aderire, nell'ottobre 2023, all'Associazione Parks - Liberi e Uguali, attivamente impegnata in attività di formazione e informazione per favorire la sensibilizzazione e la consapevolezza sull'identità di genere e sull'orientamento sessuale.
In generale la formazione si conferma essere un canale strategico per garantire la capillare sensibilizzazione e conoscenza rispetto ai temi prioritari in ambito D&I; nel corso del 2023 è proseguita la diffusione a livello Gruppo di corsi di formazione su tematiche di Unconsciuos Bias, Disabilità e Molestie di Genere. In particolare, l'attenzione al tema delle molestie nei luoghi di lavoro si conferma cruciale e Saipem ne ha dimostrato l'impegno a contrastare il fenomeno, realizzando a livello Gruppo una campagna formativa e informativa, che proseguirà anche nel corso del 2024. Inoltre, nel corso del 2023 è stato progettato ed erogato il corso SAFER (Security Awareness for Empowerment and Resilience), di carattere sia teorico che pratico, che insegna a individuare e prevenire situazioni di pericolo e ad acquisire maggiore consapevolezza dell'ambiente urbano in cui ci si muove. Il corso, con 3 edizioni erogate nei mesi di aprile e giugno 2023 presso la sede di Milano, ha visto coinvolte 100 persone.
Saipem si è dimostrata anche quest'anno fortemente impegnata nel contrastare la violenza di genere, promuovendo la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), aderendo per il secondo anno consecutivo alla campagna UNESCO "Orange the World: End violence against women now". Attraverso la campagna interna Wear Orange tutti i dipendenti delle sedi del Gruppo Saipem sono stati invitati a indossare un capo di abbigliamento o un accessorio di colore arancione e a scrivere il loro impegno contro la violenza di genere.
La dimensione della disabilità viene considerata molto importante da Saipem, la quale si impegna attivamente anche attraverso attività di attraction mirate; ne è un esempio la partecipazione, nel mese di maggio 2023, al Diversity Day presso l'Università Bocconi di Milano, evento nato per promuovere e facilitare l'inserimento lavorativo di persone con disabilità e appartenenti a categorie protette. Inoltre, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre 2023, Saipem ha voluto ricordare il suo impegno concreto ad abbattere le barriere che impediscono l'inclusione delle persone disabili, attraverso un post pubblicato sui canali comunicativi esterni che riepiloga alcune delle iniziative promosse all'estero:

bambini con deficit mentale. Questo esempio dimostra come Saipem promuova una cultura inclusiva anche tra i suoi subappaltatori;
≥ in Brasile è stato promosso un programma di formazione specifico per il leadership team per valorizzare e sviluppare leader più inclusivi. Inoltre, nell'ambito delle azioni del Diversity Committee di Saipem do Brasil, sono stati creati due gruppi di lavoro per svolgere attività relative all'accessibilità, all'inclusione della disabilità e all'abilitazione.
| 2023 | 2022 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| (n.) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | |
| Presenza femminile | |||||||
| Occupazione femminile, per area geografica: | 3.663 | 3.428 | 3.438 | 3.248 | 3.937 | 3.524 | |
| Americhe | 273 | 273 | 363 | 363 | 348 | 348 | |
| CSI | 96 | 73 | 144 | 143 | 456 | 220 | |
| Europa | 1.922 | 1.878 | 1.843 | 1.802 | 2.019 | 1.972 | |
| Medio Oriente | 376 | 371 | 273 | 269 | 248 | 245 | |
| Africa Settentrionale | 23 | 23 | 16 | 16 | 25 | 25 | |
| Africa Sub-sahariana | 484 | 321 | 390 | 246 | 307 | 181 | |
| Estremo Oriente | 489 | 489 | 409 | 409 | 534 | 533 | |
| Donne Senior Manager | 42 | 42 | 31 | 31 | 33 | 33 | |
| (%) | 10 | 11 | 8 | 8 | 8 | 8 | |
| Donne Manager | 822 | 793 | 774 | 750 | 774 | 753 | |
| (%) | 17 | 17 | 16 | 16 | 16 | 16 | |
| Donne in posizioni non manageriali | 2.799 | 2.593 | 2.633 | 2.467 | 3.130 | 2.738 | |
| (%) | 10 | 11 | 10 | 10 | 9 | 10 | |
| Presenza femminile in posizioni ingegneristiche e informatiche sul totale di tali posizioni (*) |
(%) | 13 | 13 | ||||
| Donne promosse sul totale dipendenti promossi (*) | (%) | 18 | 18 |
(*) Indicatore introdotto nel 2023.
A integrazione dei dati relativi all'anno 2023 del perimetro di Gruppo, si specifica che più del 99% delle donne ha un contratto a tempo pieno a eccezione dell'Europa (96%) e, relativamente alla tipologia di contratto, le donne con un contratto a tempo indeterminato sono distribuite nelle aree geografiche come segue: Americhe 96%, CSI 8%, Europa 96%, Medio Oriente 67%, Africa Settentrionale 48%, Africa Sub-sahariana 74%, Estremo Oriente 69%.
Si specifica che la "Donna Manager" include le "Donne Manager" e "Senior Manager" e le "Donne in posizioni non manageriali" include le donne white collar e blue collar.
| 2023 | 2022 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (n.) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Fasce d'età | ||||||
| Dipendenti con età minore di 30 anni | 3.188 | 2.796 | 3.054 | 2.660 | 5.346 | 3.574 |
| di cui donne | 514 | 475 | 399 | 373 | 548 | 462 |
| di cui uomini | 2.674 | 2.321 | 2.655 | 2.287 | 4.798 | 3.112 |
| Dipendenti con età tra 30 e 50 anni | 22.873 | 20.524 | 23.443 | 21.448 | 27.558 | 23.077 |
| di cui donne | 2.565 | 2.392 | 2.465 | 2.318 | 2.801 | 2.501 |
| di cui uomini | 20.308 | 18.132 | 20.978 | 19.130 | 24.757 | 20.576 |
| Dipendenti con età maggiore di 50 anni | 5.972 | 5.436 | 5.880 | 5.475 | 5.902 | 5.390 |
| di cui donne | 584 | 561 | 574 | 557 | 588 | 561 |
| di cui uomini | 5.388 | 4.875 | 5.306 | 4.918 | 5.314 | 4.829 |
| Età media (*) | 41,78 | 41,82 | - | - | - | - |
| Dipendenti con disabilità | 254 | 249 | 384 | 378 | 195 | 193 |
| Multiculturalità | ||||||
| Nazionalità rappresentate nella popolazione dei dipendenti | 130 | 130 | 129 | 129 | 130 | 128 |
(*) Indicatore introdotto nel 2023.
Per quanto riguarda la diversità di genere, le donne rappresentano il 12% della forza lavoro (11% a livello di Gruppo). Relativamente alla distribuzione per fascia d'età, il 10% dei dipendenti ha meno di 30 anni, il 71% ha tra i 30 e i 50 anni e il 18% ha più di 50 anni (con dati in linea tra il perimetro di Gruppo e il perimetro consolidato).
Relativamente alla distribuzione per categoria professionale, le donne rappresentano l'1% dei Blue Collar (il 2% a livello di Gruppo), il 17% dei White Collar (16% a livello Gruppo), il 17% e dei Manager e l'11% dei Senior Manager (10% a livello Gruppo).

La percentuale delle donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale delle donne è del 24%, dato in crescita di 1 punto percentuale per il perimetro di consolidato integrale rispetto all'anno precedente.
Le donne senior manager rappresentano l'11% sul totale dei senior manager (10% rispetto al perimetro di Gruppo).
Le donne middle manager invece rappresentano il 17% sul totale dei middle manager (17% rispetto al perimetro di Gruppo).
Per quanto riguarda la prima linea manageriale, 3 dei 15 primi riporti dell'Amministratore Delegato-CEO sono donne, come di seguito specificato:
| Data | Executive Uomini |
N. Executive Uomini |
% Executive Uomini |
Executive Donne |
N. Executive Donne |
% Executive Donne |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2023 M. Bonzi | 12 | 80 S. L. Rasini | 3 | 20 | ||
| P. Calcagnini | R. Carrara | |||||
| S. Chini | O. Stella | |||||
| M. Branchi | ||||||
| F. Botta | ||||||
| P. Albini | ||||||
| F. Abbà | ||||||
| M. Toninelli | ||||||
| C. Bottaro | ||||||
| G. Secchi | ||||||
| M. Piasere | ||||||
| F. Picciani | ||||||
La Società definisce annualmente le linee guida di Politica sulla remunerazione, e in particolare predispone delle precise linee guida per normare le politiche retributive e ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne, il principio "equal pay for equal work", nella totalità delle realtà in cui opera.
L'indicatore salary gap per la categoria dei Senior Manager si attesta, nel 2023, intorno all'86% (sia per il perimetro consolidato integrale che di Gruppo), mostrando una leggera flessione rispetto al 2022; per quanto riguarda i Middle Manager l'indicatore ha un valore del 92%, per il perimetro del consolidato integrale, con un incremento di 2 punti percentuali rispetto al 2022, e del 94% per il perimetro di Gruppo, con un miglioramento di 3 punti percentuali rispetto al 2022; per i White Collar viene raggiunto un valore del 91% per il consolidato integrale e del 93% per quello di Gruppo, in netto miglioramento rispetto al 2022 su entrambi i perimetri.
L'indicatore remuneration gender pay gap, che include sia la parte fissa che la parte variabile della remunerazione, si attesta per i Senior Manager intorno all'82% (sia per il perimetro del consolidato integrale che di Gruppo), mostrando una flessione rispetto al 2022; per i Middle Manager un valore del 94% per il perimetro di Gruppo e del 92% per il perimetro del consolidato integrale, mostrando entrambi un miglioramento rispetto al 2022; per i White Collar raggiunge il 91% per il perimetro del consolidato integrale e il 93% per il perimetro di Gruppo, mostrando anche in questo caso un significativo miglioramento rispetto all'anno precedente.



Considerando la retribuzione media per genere a livello di Gruppo, si nota che le donne mediamente hanno una retribuzione superiore a quella maschile dell'11,5% nel 2023. Tale valore, anche se variato negli anni, è risultato sempre a favore del genere femminile, nel rispetto delle linee guida di politica retributiva applicate dalla Società. L'indicatore è calcolato misurando la retribuzione totale per uomini e donne, senza adeguamenti (es., ruolo, qualifica, livello, istruzione, sede, ecc.).
Si riporta, inoltre, il rapporto tra la retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la retribuzione complessiva media dei dipendenti (dipendenti a tempo pieno) di Saipem, calcolato con riferimento a Saipem SpA e alle principali società controllate, che si attesta per il 2023 rispettivamente a 37 e 51. Anche in relazione al rapporto tra la retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la retribuzione complessiva mediana dei dipendenti (dipendenti a tempo pieno) si attesta nel 2023 rispettivamente a 43 per Saipem SpA e 57 per le principali società controllate. Infine, il rapporto fra l'aumento percentuale della retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e l'aumento percentuale della media della retribuzione complessiva dei dipendenti di Saipem SpA è, nel 2023, -5.
Ulteriori approfondimenti sulla retribuzione (fissa e variabile), sui severance payment, bonus e regolamenti di clawback per i membri del Consiglio di Amministrazione, i sindaci, l'Amministratore Delegato-Direttore Generale e i dirigenti che occupano posizioni apicali sono disponibili nel documento "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2024".
Infine, prendendo a riferimento il personale assunto nel 2023 nella categoria più bassa, in Saipem SpA e nelle entità del Gruppo più significative dal punto di vista del numero di dipendenti impiegati nei Paesi, risulta che la retribuzione annua media, rispetto ai minimi contrattuali, considerando la varietà dei ruoli ricoperti dalle figure professionali in questione sia la seguente:
| Paese | Società | Uomini | Donne Riferimento calcolo |
|---|---|---|---|
| Italia | Saipem SpA | 102% | 101% Retribuzione CCNL cat. 3, CREA 3 |
| Francia | Saipem SA | n.d. | 182% Minimo previsto a livello nazionale |
| Arabia Saudita | Saudi Arabian Saipem Ltd | 110% | n.d. Minimo previsto a livello nazionale |
| Nigeria | Saipem Contracting Nigeria Ltd | 114% | 114% Minimo previsto a livello nazionale |
| Indonesia | PT Saipem Indonesia | 585% | n.d. Minimo previsto a livello nazionale |
| Angola | Petromar Lda | 796% | n.d. Minimo previsto a livello nazionale |
n.d. Dato non disponibile.

Nell'ambito delle politiche di employee engagement, le iniziative di welfare rivestono un'importanza sempre maggiore e si pongono l'obiettivo di migliorare la qualità della vita, la soddisfazione e la motivazione e favorire la conciliazione tra vita privata e professionale (worklife balance)
L'attenzione di Saipem verso il benessere dei suoi dipendenti, dalla scelta del nuovo headquarter aziendale fino a un programma di welfare strutturato, propone servizi in diversi ambiti, con attenzione rivolta particolarmente ai tre grandi pilastri, ovvero: Salute, Famiglia e Risparmio.
In quest'ottica Saipem prosegue nell'offerta di servizi dedicati ai suoi dipendenti.
Nel corso del 2023 le principali iniziative si sono concentrate presso il nuovo headquarter di Milano Santa Giulia con l'apertura del ristorante aziendale, che combina al comfort un servizio di qualità. La scelta conferma l'impegno di Saipem ai temi di sostenibilità proponendo un'alimentazione salutare, garantendo il ridotto spreco alimentare destinando le eccedenze alimentari non consumate a strutture o enti sociali di solidarietà, utilizzando materiali "green" e prevedendo iniziative, come ad esempio il Meat Free Day, volte alla riduzione delle emissioni di CO2.
Nel mese di luglio 2023 è stato inoltre inaugurato il Saipem Wellness Club. Si tratta di uno spazio dedicato al benessere e all'attività fisica e consente sia l'allenamento individuale che la partecipazione a corsi tenuti da professionisti del settore; la palestra è dotata di spogliatoi messi a disposizione anche di chi arriva in ufficio in bicicletta o ha fatto jogging in pausa pranzo.
Al fine di rendere disponibile il servizio anche da remoto e anche per il personale in assegnazioni estere è attivo il portale MyWellness che offre una vasta gamma di corsi fruibili on demand.
Una delle novità in fase di realizzazione è l'allestimento di una Smart Clinic, ovvero un punto medico dedicato ai dipendenti per soddisfare una pluralità di esigenze dell'ambito salute dal consulto infermieristico, alla profilassi di viaggio, allo sportello psicologico, all'assistenza sociale aziendale.
Il 2023 ha visto inoltre la riattivazione, con la fine dell'emergenza pandemica, del programma Estate Welfy destinato ai genitori con figli sino ai 16 anni. L'iniziativa ha consentito a circa 350 bambini e ragazzi di partecipare alle colonie estive che prevedono attività finalizzate all'apprendimento della lingua inglese, sportive e ricreative e di contatto con la natura. Questo è solo un esempio dei numerosi servizi a supporto della famiglia
In aggiunta alle iniziative di welfare consolidate nei Paesi in cui Saipem opera è da segnalare come, in un'ottica di conciliazione vita lavoro, le politiche di Remote Working sono in implementazione nelle realtà ove le esigenze di business, nonché la legislazione lo consentono.
Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit, tra cui forme di previdenza complementare; fondi integrativi sanitari; servizi e politiche di supporto alla mobilità; iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia; ristorazione; corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'interno del contesto socio-culturale di riferimento. I benefit, ove previsti, in base al Paese/società/legislazione locale vigente, vengono a oggi riconosciuti alla popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato), fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.
Saipem tutela l'equilibrio lavoro e famiglia del proprio personale attraverso normative societarie e/o politiche locali che garantiscono il congedo parentale. Tali congedi differiscono tra i Paesi di attività solamente per tempi e modalità di astensione dal lavoro. Si evidenzia un incremento del numero medio di giorni di congedo usufruiti. Nel 2023 460 dipendenti (475 se si fa riferimento al perimetro totale di Gruppo), 234 uomini (237 considerando il perimetro totale di Gruppo) e 226 donne (238 considerando il perimetro totale di Gruppo), hanno usufruito del congedo parentale per un totale di 16.697 giorni (17.603 facendo riferimento al perimetro totale di Gruppo); contestualmente si rileva, nello stesso periodo, un rientro a regime dal congedo parentale di 431 dipendenti (444 a livello di Gruppo), di cui 231 uomini (234 per il perimetro totale di Gruppo) e 200 donne (210 a livello totale di Gruppo), con un tasso di rientro dal congedo parentale nell'anno del 94% per il perimetro del consolidato integrale (93% a livello totale di Gruppo), che, dettagliato per genere, ammonta al 99% per gli uomini (in entrambi i perimetri) e all'88% per le donne (in entrambi i perimetri).
Complessivamente si segnala che i dipendenti che hanno diritto al congedo parentale sono 18.066 (20.205 per il perimetro di Gruppo), di cui 3.312 donne (3.491 considerando il perimetro di Gruppo) e 14.754 uomini (16.714 considerando il perimetro di Gruppo).
Va segnalato che considerando le società principali del Gruppo (con copertura dell'80% dei dipendenti), la Società offre almeno 20 settimane di congedo di maternità e 1,5 settimane di congedo di paternità.

DNF23: Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023
RF23: Relazione finanziaria annuale 2023
BS23: Bilancio di Sostenibilità 2023
CG23: Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023
RP24: Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2024
| Dichiarazione d'uso | Saipem SpA ha presentato una rendicontazione in conformità agli Standard GRI per il periodo 1° gennaio 2023-31 dicembre 2023 |
|---|---|
| Utilizzato GRI 1 | GRI 1 - Principi Fondamentali - versione 2021 |
| Standard di settore GRI pertinenti | GRI 11: Oil and Gas Sector 2021 |
| Informative generali GRI Standard /Altre fonti |
Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi /ragione /spiegazione |
|---|---|---|---|
| 2-1 Dettagli organizzativi | Copertina (RF23). | ||
| 2-2 Entità incluse nella rendicontazione di sostenibilità dell'organizzazione |
"Area di consolidamento al 31 dicembre 2023", pagg. 257-261 (RF23). |
||
| 2-3 Periodo di rendicontazione, frequenza e referente |
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-97 (DNF23); "Area di consolidamento al 31 dicembre 2023", pagg. 257-261 (RF23); "Variazioni dell'area di consolidamento", pag. 262 (RF23). Seconda di copertina (RF23). |
||
| 2-4 Restatement delle informazioni |
"Valutazione delle performance", pagg. 182-183 (DNF23). |
||
| 2-5 Assurance esterna | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-97 (DNF23). |
||
| 2-6 Attività, catena del valore e altri rapporti commerciali |
"Profilo societario e principali operazioni, pag. 108 (DNF23); "Le politiche e la gestione degli aspetti sociali", pag. 164 (DNF23). |
||
| 2-7 Dipendenti | "L'andamento occupazionale", pagg. 184-185 (DNF23). |
||
| 2-8 Lavoratori non dipendenti |
"L'andamento occupazionale", pagg. 184-185 (DNF23). |
||
| 2-9 Struttura e composizione della governance |
"Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "La governance di sostenibilità", pagg. 11-13 (CG23). |
||
| GRI 2: Informative generali - versione 2021 |
2-10 Nomina e selezione del massimo organo di governo |
"Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Consiglio di Amministrazione", pagg. 20-35 (CG23). |
|
| 2-11 Presidente del massimo organo di governo |
"Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Consiglio di Amministrazione", pagg. 20-35 (CG23). |
||
| 2-12 Ruolo del massimo organo di governo nel controllo della gestione degli impatti |
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-97 (DNF23); "Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Consiglio di Amministrazione", pagg. 20-35 (CG23). |
||
| 2-13 Delega di responsabilità per la gestione di impatti |
"Consiglieri esecutivi", pagg. 33-34 (CG23); "Ruolo del Consiglio di Amministrazione", pagg. 20-23 (CG23); "Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF", pagg. 31-32 (CG23); "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-97 (DNF23). |
||
| 2-14 Ruolo del massimo organo di governo nella rendicontazione di sostenibilità |
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-97 (DNF23); "Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23). |
||
| 2-15 Conflitti di interesse | "Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Consiglio di Amministrazione", pagg. 20-35 (CG23). |
||
| 2-16 Comunicazione delle criticità |
"Segnalazione di sospette violazioni", pagg. 130-132 (DNF23). |
||
| 2-17 Conoscenze collettive del massimo organo di governo |
"Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF", pagg. 31-32 (CG23); "Consiglio di Amministrazione", pagg. 20-35 (CG23). |

| Informative generali | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard /Altre fonti |
Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi /ragione /spiegazione |
||
| 2-18 Valutazione della performance del massimo organo di governo |
"Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Autovalutazione e successione degli Amministratori - Comitato Nomine", pagg. 38-41 (CG23). |
||||
| 2-19 Norme riguardanti le remunerazioni |
"Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Il sistema di incentivazione", pagg. 123-124 (DNF23); "Il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici", pagg. 144-154 (DNF23); "Programma Net Zero di Saipem", pagg. 147-150 (DNF23); "Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 186-189 (DNF23); "Sezione II - Compensi corrisposti e altre informazioni", pagg. 34-54 (RP24). |
||||
| 2-20 Procedura di determinazione della retribuzione |
"Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Sezione II - Compensi corrisposti e altre informazioni", pagg. 34-54 (RP24). |
||||
| GRI 2: Informative generali - versione 2021 |
2-21 Rapporto di retribuzione totale annuale |
"Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 186-189 (DNF23). |
2-21a: informazione parziale: Saipem rendiconta l'indicatore calcolando la retribuzione totale annuale mediana solo per Saipem SpA e si impegna a estendere il perimetro di riferimento progressivamente nei prossimi cicli di reporting. 2-21.b: informazione parziale: Saipem rendiconta l'informazione calcolando la media della retribuzione totale dei dipendenti in quanto il dato sulla mediana, per l'anno 2021, non è disponibile. |
||
| 2-22 Dichiarazione sulla strategia di sviluppo sostenibile |
"Lettera degli azionisti", pagg. 2-4 (RF23); "Evoluzione dello scenario di mercato e strategia", pagg. 109-111 (DNF23); "Modello 231 (include il Codice Etico)", pagg. 127-128 (DNF23); "Lettera agli stakeholders", pagg. II-2 (BS23). |
||||
| 2-23 Impegno in termini di policy |
"Il modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 108-109 (DNF23); "Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali", pagg. 155-163 (DNF23); "La tutela della salute e sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23); "Piano di Sostenibilità", pagg. 98-102 (DNF23); "Come il modello di business di Saipem crea valore", pag. 133 (DNF23); "Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 186-189 (DNF23). |
||||
| 2-24 Integrazione degli impegni in termini di policy |
"Il modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 108-109 (DNF23); "Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali", pagg. 155-163 (DNF23); "La tutela della salute e sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23); "Piano di Sostenibilità", pagg. 98-102 (DNF23); "Come il modello di business di Saipem crea valore", pag. 133 (DNF23); "Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 186-189 (DNF23); "Una catena di fornitura sostenibile" pag. 166-168 (DNF23). |
||||
| 2-25 Processi volti a rimediare impatti negativi |
"Asset integrity", pagg. 170-171 (DNF23); "La prevenzione e il ripristino degli sversamenti", pagg. 155-156 (DNF23); "Le politiche e la gestione degli aspetti sociali", pag. 164 (DNF23). |

Informative generali
| GRI Standard /Altre fonti |
Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi /ragione /spiegazione |
|---|---|---|---|
| 2-26 Meccanismi per richiedere chiarimenti e sollevare preoccupazioni |
"Modello 231 (include il Codice Etico)", pagg. 127-128 (DNF23); "Segnalazione di sospette violazioni", pagg. 130-132 (DNF23). |
||
| GRI 2: Informative |
2-27 Conformità a leggi e regolamenti |
"Il modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 108-109 (DNF23); "Contenziosi", pagg. 298-313 (RF23). |
|
| generali - versione 2021 |
2-28 Appartenenza ad associazioni |
"Le istituzioni e le associazioni di categoria", pagg. 104-107 (DNF23). |
|
| 2-29 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder |
"La relazione con gli stakeholder", pagg. 103-107 (DNF23). |
||
| 2-30 Contratti collettivi | "Le relazioni industriali", pagg. 185-186 (DNF23). |
| TEMI MATERIALI | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
|
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-1 Processo di determinazione dei temi materiali |
"Analisi di materialità e definizione del contenuto", pagg. 88-95 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
|||
| 3-2 Elenco di temi materiali |
"Analisi di materialità e definizione del contenuto", pagg. 88-95 (DNF23). |
||||
| Performance economica (tema materiale: Cambiamento climatico, Sviluppo della comunità) | |||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Valore economico generato e distribuito", pag. 133 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.2.1 11.14.1 11.21.1 |
||
| 201-1 Valore economico diretto generato e distribuito |
"Valore economico generato e distribuito", pag. 133 (DNF23). |
11.14.2 11.21.2 |
|||
| GRI 201: | 201-2 Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità risultanti dal cambiamento climatico |
"Rischi legati al clima", pagg. 144-145 (DNF23); "Opportunità legate al clima", pagg. 145-146 (DNF23). |
11.2.2 | ||
| Performance economica 2016 |
201-3 Obblighi riguardanti i piani di benefit definiti e altri piani pensionistici |
Nota 27 "Fondi per benefici ai dipendenti", pagg. 284-288 (RF23); "Piani di incentivazione", pagg. 429-430 (RF23). |
- | ||
| 201-4 Assistenza finanziaria ricevuta dal governo |
Nota 47 "Adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi 125-129)", pag. 339 (RF23); "Come il modello di business di Saipem crea valore", pag. 133 (DNF23). |
11.21.3 | |||
| Presenza sul mercato (tema materiale: Diversità e inclusione, Sviluppo della comunità) | |||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 186-189 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.11.1 11.14.1 |
||
| GRI 202: Presenza sul mercato 2016 |
202-1 Rapporto tra i salari base standard per genere rispetto al salario minimo locale |
"Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 186-189 (DNF23). |
- | ||
| 202-2 Percentuale di alta dirigenza assunta attingendo dalla comunità locale |
"Contenuto locale (In Country Value)", pag. 165 (DNF23). |
11.11.2 11.14.3 |
|||
| Impatti economici indiretti 2016 (tema materiale: Sviluppo della comunità) | |||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Valore economico generato e distribuito", pag. 133 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.14.1 | ||
| GRI 203: Impatti economici |
203-1 Investimenti in infrastrutture e servizi supportati 203-2 Impatti |
"Valore economico generato e distribuito", pag. 133 (DNF23); "La relazione con gli stakeholder", pagg. 103-107 (DNF23). "Valore economico generato e distribuito", |
11.14.4 11.14.5 |
||
| indiretti 2016 | economici indiretti significativi |
pag. 133 (DNF23). |

| TEMI MATERIALI | ||||
|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ |
N. di rif. Standard di |
| spiegazione | settore GRI | |||
| Prassi di approvvigionamento (tema materiale: Sviluppo della comunità) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La gestione della catena di fornitura", pagg. 137-138 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.14.1 | |
| GRI 204: Prassi di approvvigionamento 2016 |
204-1 Proporzione della spesa effettuata a favore di fornitori locali |
"La gestione della catena di fornitura", pagg. 137-138 (DNF23). |
11.14.6 | |
| Anticorruzione (tema materiale: Etica di business) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Lotta alla corruzione", pagg. 128-130 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.20.1 | |
| GRI 205: Anticorruzione 2016 |
205-1 Operazioni valutate per determinare i rischi relativi alla corruzione |
"Gestione dei rischi d'impresa", pagg. 62-76 (RF23); "Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 166-168 (DNF23). |
11.20.2 | |
| 205-2 Comunicazione e formazione su normative e procedure anticorruzione |
"Lotta alla corruzione", pagg. 128-130 (DNF23); "Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 166-168 (DNF23); "Governance della sostenibilità del business", pagg. 122-123 (DNF23); "Formazione del Consiglio di Amministrazione", pag. 32 (CG23). |
11.20.3 | ||
| 205-3 Incidenti confermati di corruzione e misure adottate |
"Lotta alla corruzione", pagg. 128-130 (DNF23). |
11.20.4 | ||
| Comportamento anticompetitivo (tema materiale: Etica di business) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Contenziosi", pagg. 298-313 (RF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.19.1 | |
| GRI 206: Comportamento anticompetitivo 2016 |
206-1 Azioni legali relative a comportamento anticompetitivo, attività di trust e prassi monopolistiche |
"Contenziosi", pagg. 298-313 (RF23). Non vi sono azioni legali in corso o completate durante il periodo di rendicontazione riguardanti il comportamento anticompetitivo e violazioni di leggi anti-trust e contro il monopolio in cui l'organizzazione sia stata identificata come partecipante. |
11.19.2 | |
| Tasse | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La trasparenza fiscale", pagg. 133-137 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.21.1 | |
| 207-1 Approccio alle imposte |
"La trasparenza fiscale", pagg. 133-137 (DNF23). |
11.21.4 | ||
| GRI 207: Tasse 2019 |
207-2 Governance relativa alle imposte, controllo e gestione del rischio |
"La trasparenza fiscale", pagg. 133-137 (DNF23). |
11.21.5 | |
| 207-3 Coinvolgimento degli stakeholder e gestione delle preoccupazioni correlate alle imposte |
"La trasparenza fiscale", pagg. 133-137 (DNF23). |
11.21.6 | ||
| 207-4 Reportistica per Paese |
"La trasparenza fiscale", pagg. 133-137 (DNF23). |
11.21.7 | ||
| Energia (tema materiale: Cambiamento climatico) | ||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Consumo energetico", pagg. 150-152 | 11.1.1 | |
| materiali - | materiali | (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
||
| Versione 2021 | 302-1 Consumo di energia interno all'organizzazione |
"Consumo energetico", pagg. 150-152 (DNF23). |
11.1.2 | |
| GRI 302: Energia 2016 |
302-2 Consumo di energia esterno all'organizzazione |
"Consumo energetico", pagg. 150-152 (DNF23). |
Informazione non disponibile: la società si impegna a rendicontare il dato nei prossimi cicli di reporting. |
11.1.3 |
| 302-3 Intensità energetica 302-4 Riduzione del |
"Consumo energetico", pagg. 150-152 (DNF23). "Consumo energetico", pagg. 150-152 |
11.1.4 - |
||
| consumo di energia | (DNF23). |

| TEMI MATERIALI | ||||
|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/spi egazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
| Acque ed effluenti (tema materiale: Acqua) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La gestione della risorsa idrica", pagg. 157-159 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.6.1 | |
| 303-1 Interazioni con l'acqua come risorsa condivisa |
"La gestione della risorsa idrica", pagg. 157-159 (DNF23). |
11.6.2 | ||
| 303-2 Gestione degli impatti legati allo scarico dell'acqua |
"La gestione della risorsa idrica", pagg. 157-159 (DNF23). |
11.6.3 | ||
| 303-3 Prelievo idrico | "La gestione della risorsa idrica", pagg. 157-159 (DNF23). |
11.6.4 | ||
| GRI 303: Acqua ed effluenti 2018 |
303-4 Scarico idrico | "La gestione della risorsa idrica", pagg. 157-159 (DNF23). |
L'informazione relativa alla suddivisione in acqua potabile (≤1.000 mg/l di particelle solide totali disciolte) e altra acqua (>1.000 mg/l di particelle solide totali disciolte) non è al momento disponibile. |
11.6.5 |
| 303-5 Consumo idrico |
"La gestione della risorsa idrica", pagg. 157-159 (DNF23). |
11.6.6 | ||
| Biodiversità (tema materiale: Biodiversità) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Politiche e sistema di gestione ambientale", pag. 155 (DNF23). |
11.4.1 | |
| GRI 304: Biodiversità 2016 |
304-1 Siti operativi di proprietà, concessi in leasing o gestiti in aree protette e in aree di elevato valore in termini di biodiversità fuori da aree protette oppure vicini a tali aree |
"Biodiversità", pagg. 161-163 (DNF23). | 11.4.2 | |
| 304-2 Impatti significativi di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità |
"Biodiversità", pagg. 161-163 (DNF23). | 11.4.3 | ||
| 304-3 Habitat protetti o ripristinati |
"Biodiversità", pagg. 161-163 (DNF23). | Informazione non disponibile: la Società si impegna a raccogliere l'informazione entro i prossimi 3 esercizi. |
11.4.4 | |
| 304-4 Specie dell'elenco di preservazione nazionale e dell'Elenco rosso dell'IUCN con habitat in aree interessate da operazioni |
"Biodiversità", pagg. 161-163 (DNF23). | Informazione non disponibile: la Società si impegna a raccogliere l'informazione entro i prossimi 3 esercizi. |
11.4.5 |

| TEMI MATERIALI | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
|||
| Emissioni (tema materiale: Cambiamento climatico, Luogo di lavoro sicuro) | |||||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Emissioni di GHG", pagg. 152-153 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.1.1 11.2.1 11.3.1 |
||||
| GRI 305: Emissioni 2016 |
305-1 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) dirette (Scope 1) |
"Emissioni di GHG", pagg. 152-153 (DNF23). | 11.1.5 | ||||
| GRI 305: Emissioni 2016 |
305-2 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) indirette da consumi energetici (Scope 2) 305-3 Altre emissioni |
"Emissioni di GHG", pagg. 152-153 (DNF23). "Emissioni di GHG", pagg. 152-153 (DNF23). |
11.1.6 11.1.7 |
||||
| di gas a effetto serra (GHG) indirette (Scope 3) 305-4 Intensità delle |
"Emissioni di GHG", pagg. 152-153 (DNF23). | 11.1.8 | |||||
| emissioni di gas a effetto serra (GHG) |
|||||||
| 305-5 Riduzione di emissioni di gas a effetto serra (GHG) |
"Emissioni di GHG", pagg. 152-153 (DNF23). | 11.2.3 | |||||
| 305-7 Ossidi di azoto (NOX), ossidi di zolfo (SOX) e altre emissioni nell'aria rilevanti |
"Preservare la qualità dell'aria", pagg. 153-154 (DNF23). |
11.3.2 | |||||
| Rifiuti (tema materiale: Rifiuti) | |||||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La gestione dei rifuti", pagg. 160-161 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.5.1 | ||||
| GRI 306: Rifiuti 2020 |
306-1 Generazione di rifiuti e impatti significativi correlati ai rifiuti |
"La gestione dei rifuti", pagg. 160-161 (DNF23). |
11.5.2 | ||||
| 306-2 Gestione di impatti significativi correlati ai rifiuti |
"La gestione dei rifuti", pagg. 160-161 (DNF23). |
11.5.3 | |||||
| 306-3 Rifiuti generati | "La gestione dei rifiuti", pagg. 160-161 (DNF23). |
11.5.4 | |||||
| 306-4 Rifiuti non conferiti in discarica |
"La gestione dei rifuti", pagg. 160-161 (DNF23). |
11.5.5 | |||||
| 306-5 Rifiuti conferiti in discarica |
"La gestione dei rifuti", pagg. 160-161 (DNF23). |
11.5.6 | |||||
| Scarichi idrici e rifiuti (tema materiale: Incidenti e sversamenti) | |||||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La prevenzione e il ripristino degli sversamenti", pagg. 155-156 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.8.1 | ||||
| 306-3 Sversamenti significativi |
"La prevenzione e il ripristino degli sversamenti", pagg. 155-156 (DNF23). |
11.8.2 | |||||
| Valutazione ambientale dei fornitori (tema materiale: Cambiamento climatico) | |||||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 166-168 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
- | ||||
| GRI 308: Valutazione ambientale dei fornitori 2016 |
308-1 Nuovi fornitori che sono stati selezionati utilizzando criteri ambientali |
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 166-168 (DNF23). |
- | ||||
| 308-2 Impatti ambientali negativi nella catena di fornitura e misure adottate |
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 166-168 (DNF23). |
- |

| TEMI MATERIALI | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
|||
| Occupazione (tema materiale: Diritti del lavoro, Diversità e inclusione, Occupazione sostenibile) | |||||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 186-189 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.10.1 11.11.1 |
||||
| GRI 401: Occupazione 2016 |
401-1 Assunzioni di nuovi dipendenti e avvicendamento dei dipendenti |
"L'andamento occupazionale", pagg. 184-185 (DNF23). |
11.10.2 | ||||
| 401-2 Benefici per i dipendenti a tempo pieno che non sono disponibili per i dipendenti a tempo determinato o part-time |
"Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 186-189 (DNF23). |
11.10.3 | |||||
| 401-3 Congedo | "Equità di trattamento e valorizzazione delle | 11.10.4 | |||||
| parentale | differenze", pagg. 186-189 (DNF23). Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali (tema materiale: Diritti del lavoro, Diversità e inclusione, |
11.11.3 | |||||
| Occupazione sostenibile) | |||||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Risorse umane - Qualità", pag. 53 (RF23); "Risorse umane - Gestione Risorse Umane", pagg. 53-54 (RF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.7.1 11.10.1 |
||||
| GRI 402: Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali 2016 |
402-1 Periodi minimi di preavviso in merito alle modifiche operative |
"Risorse umane - Qualità", pag. 53 (RF23); "Risorse umane - Gestione Risorse Umane", pagg. 53-54 (RF23). |
11.7.2 11.10.5 |
||||
| Salute e sicurezza sul lavoro (tema materiale: Luogo di lavoro sicuro, Salute, Occupazione sostenibile) | |||||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.9.1 | ||||
| GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro 2018 |
403-1 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23). |
11.9.2 | ||||
| 403-2 Identificazione del pericolo, valutazione del rischio e indagini sugli incidenti |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23); "Segnalazione di sospette violazioni", pagg. 130-132 (DNF23). |
11.9.3 | |||||
| 403-3 Servizi per la salute professionale |
"La salute dei dipendenti", pagg. 177-178 (DNF23). |
11.9.4 | |||||
| 403-4 Partecipazione e consultazione dei lavoratori in merito a programmi di salute e sicurezza sul lavoro e relativa comunicazione |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23). |
11.9.5 | |||||
| 403-5 Formazione dei lavoratori sulla salute e sicurezza sul lavoro |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23); "La formazione HSE", pag. 176 (DNF23). |
11.9.6 | |||||
| 403-6 Promozione della salute dei lavoratori |
"La salute dei dipendenti", pagg. 177-178 (DNF23). |
11.9.7 | |||||
| 403-7 Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro direttamente collegati da rapporti di business |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23). |
11.9.8 | |||||
| 403-8 Lavoratori coperti da un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23). |
11.9.9 | |||||
| 403-9 Infortuni sul lavoro |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23). |
11.9.10 | |||||
| 403-10 Malattia professionale |
"La salute dei dipendenti", pagg. 177-178 (DNF23). |
11.9.11 |
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

| TEMI MATERIALI | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti | N. di rif. | ||||
| omessi/ragione/ | Standard di | |||||||
| Formazione e istruzione (tema materiale: Diritti del lavoro, Diversità e inclusione, Occupazione sostenibile) | spiegazione | settore GRI | ||||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Risorse umane", pagg. 53-57 (RF23); "Il | 11.7.1 | |||||
| materiali - | materiali | capitale umano", pagg. 179-191 (DNF23); | 11.10.1 | |||||
| Versione 2021 | "Metodologia e criteri di reporting", pagg. | 11.11.1 | ||||||
| 404-1 Numero medio | 84-86 (BS23). "Risorse umane", pagg. 53-57 (RF23); "Il |
11.10.6 | ||||||
| di ore di formazione | capitale umano", pagg. 179-191 (DNF23). | 11.11.4 | ||||||
| all'anno per | ||||||||
| dipendente | ||||||||
| 404-2 Programmi di aggiornamento delle |
"Risorse umane", pagg. 53-57 (RF23); "Il capitale umano", pagg. 179-191 (DNF23). |
11.7.3 11.10.7 |
||||||
| competenze dei | ||||||||
| GRI 404: A130 | dipendenti e di | |||||||
| Formazione | assistenza nella | |||||||
| e istruzione 2016 | transizione 404-3 Percentuale di |
"Risorse umane", pagg. 53-57 (RF23); "Il | - | |||||
| dipendenti che | capitale umano", pagg. 179-191 (DNF23). | |||||||
| ricevono | ||||||||
| periodicamente | ||||||||
| valutazioni delle loro performance e dello |
||||||||
| sviluppo | ||||||||
| professionale | ||||||||
| Diversità e pari opportunità (tema materiale: Diritti del lavoro, Diversità e inclusione) | ||||||||
| GRI 3: Temi materiali - |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"L'andamento occupazionale", pagg. 184-185 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", |
11.11.1 | |||||
| Versione 2021 | pagg. 84-86 (BS23). | |||||||
| 405-1 Diversità negli | "Governance della sostenibilità del business", | 11.11.5 | ||||||
| organi di governance e tra i dipendenti |
pagg. 122-123 (DNF23); "L'andamento occupazionale", pagg. 184-185 (DNF23); |
|||||||
| "Equità di trattamento e valorizzazione delle | ||||||||
| GRI 405: Diversità e pari |
differenze", pagg. 186-189 (DNF23). | |||||||
| opportunità 2016 | 405-2 Rapporto tra | "Equità di trattamento e valorizzazione delle | 11.11.6 | |||||
| salario di base e retribuzione delle |
differenze", pagg. 186-189 (DNF23). | |||||||
| donne rispetto agli | ||||||||
| uomini | ||||||||
| Non discriminazione (tema materiale: Diritti del lavoro, Diversità e inclusione) | ||||||||
| GRI 3: Temi materiali - |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Segnalazione di sospette violazioni", pagg. 130-132 (DNF23); "Metodologia e criteri di |
11.11.1 | |||||
| Versione 2021 | reporting", pagg. 84-86 (BS23). | |||||||
| GRI 406: Non | 406-1 Episodi di | "Segnalazione di sospette violazioni", pagg. | 11.11.7 | |||||
| discriminazione | discriminazione e misure correttive |
130-132 (DNF23). | ||||||
| 2016 | adottate | |||||||
| Libertà di associazione contrattazione collettiva (tema materiale: Diritti del lavoro) | ||||||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Il rispetto dei diritti umani e del lavoro", pagg. | 11.13.1 | |||||
| materiali - Versione 2021 |
materiali | 138-141 (DNF23); "Il capitale umano", pagg. 179-191 (DNF23); "Una catena di fornitura |
||||||
| sostenibile", pagg. 166-168 (DNF23); | ||||||||
| "Metodologia e criteri di reporting", pagg. | ||||||||
| 407-1 Attività e | 84-86 (BS23). "Il rispetto dei diritti umani e del lavoro", pagg. |
11.13.2 | ||||||
| fornitori presso i quali | 138-141 (DNF23); "Il capitale umano", pagg. | |||||||
| GRI 407: Libertà di associazione |
il diritto alla libertà di | 179-191 (DNF23); "Una catena di fornitura | ||||||
| e contrattazione | associazione e di | sostenibile", pagg. 166-168 (DNF23). | ||||||
| collettiva 2016 | contrattazione collettiva potrebbero |
|||||||
| essere a rischio | ||||||||
| Lavoro minorile (tema materiale: Diritti umani) | ||||||||
| GRI 3: Temi materiali - |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Il rispetto dei diritti umani e del lavoro", pagg. 138-141 (DNF23); "Metodologia e criteri di |
- | |||||
| Versione 2021 | reporting", pagg. 84-86 (BS23). | |||||||
| 408-1 Attività e | "Il rispetto dei diritti umani e del lavoro", pagg. | - | ||||||
| GRI 408: Lavoro | fornitori che | 138-141 (DNF23). | ||||||
| minorile 2016 | presentano un rischio significativo di episodi |
|||||||
| di lavoro minorile |

| TEMI MATERIALI | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ |
N. di rif. Standard di |
||||
| spiegazione | settore GRI | |||||||
| Lavoro forzato od obbligatorio (tema materiale: Diritti umani) | ||||||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Il rispetto dei diritti umani e del lavoro", pagg. | 11.12.1 | |||||
| materiali - | materiali | 138-141 (DNF23); "Metodologia e criteri di | ||||||
| Versione 2021 | reporting", pagg. 84-86 (BS23). | |||||||
| 409-1 Attività e | "Il rispetto dei diritti umani e del lavoro", pagg. | 11.12.2 | ||||||
| GRI 409: Lavoro | fornitori che | 138-141 (DNF23). | ||||||
| forzato o | presentano un rischio | |||||||
| obbligatorio 2016 |
significativo di episodi di lavoro forzato od |
|||||||
| obbligatorio | ||||||||
| Pratiche di security (tema materiale: Diritti umani) | ||||||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Pratiche di security e cybersecurity", pagg. | 11.18.1 | |||||
| materiali - | materiali | 141-143 (DNF23); "Metodologia e criteri di | ||||||
| Versione 2021 | reporting", pagg. 84-86 (BS23). | |||||||
| 410-1 Personale di | "Pratiche di security e cybersecurity", pagg. | 11.18.2 | ||||||
| security che ha | 141-143 (DNF23). | |||||||
| seguito corsi di | ||||||||
| GRI 410: Pratiche | formazione sulle | |||||||
| di security 2016 | pratiche o procedure | |||||||
| riguardanti i diritti | ||||||||
| umani | ||||||||
| Diritti delle popolazioni indigene (tema materiale: Diritti umani) | ||||||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Segnalazione di sospette violazioni", pagg. | 11.17.1 | |||||
| materiali - | materiali | 130-132 (DNF23); "Metodologia e criteri di | ||||||
| Versione 2021 | reporting", pagg. 84-86 (BS23). | |||||||
| GRI 411: Diritti | 411-1 Episodi di | "Segnalazione di sospette violazioni", pagg. | 11.17.2 | |||||
| delle popolazioni | violazioni dei diritti | 130-132 (DNF23). | ||||||
| indigene 2016 | delle popolazioni | |||||||
| indigene | ||||||||
| Comunità locali (tema materiale: Sviluppo della comunità) | ||||||||
| GRI 3: Temi materiali - |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La relazione con gli stakeholder", pagg. 103-107 (DNF23); "Le comunità locali", |
11.15.1 | |||||
| Versione 2021 | pag.106 (DNF23); "Le organizzazioni locali e le | |||||||
| ONG", pag. 106 (DNF23); "La relazione con il | ||||||||
| territorio", pag. 164 (DNF23). | ||||||||
| 413-1 Operazioni con | "La relazione con gli stakeholder", pagg. | 11.15.2 | ||||||
| il coinvolgimento della | 103-107 (DNF23); "Le comunità locali", pag. | |||||||
| comunità locale, | 106 (DNF23); "Le organizzazioni locali e le | |||||||
| valutazioni degli | ONG", pag. 106 (DNF23). | |||||||
| GRI 413: Comunità locali |
impatti e programmi di | |||||||
| 2016 | sviluppo | |||||||
| 413-2 Operazioni con | "La relazione con il territorio", pag. 164 | 11.15.3 | ||||||
| rilevanti impatti | (DNF23). | |||||||
| effettivi e potenziali | ||||||||
| sulle comunità locali | ||||||||
| Valutazione sociale dei fornitori (tema materiale: Diritti del lavoro, Occupazione sostenibile, Diritti umani) | ||||||||
| GRI 3: Temi materiali - |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 166-168 (DNF23); "Metodologia e criteri di |
11.10.1 11.12.1 |
|||||
| Versione 2021 | reporting", pagg. 84-86 (BS23). | |||||||
| 414-1 Nuovi fornitori | "Una catena di fornitura sostenibile", pagg. | 11.10.8 | ||||||
| che sono stati | 166-168 (DNF23). | 11.12.3 | ||||||
| GRI 414: | selezionati utilizzando | |||||||
| Valutazione | criteri sociali | |||||||
| sociale dei | 414-2 Impatti sociali | "Una catena di fornitura sostenibile", pagg. | 11.10.9 | |||||
| fornitori 2016 | negativi nella catena | 166-168 (DNF23). | ||||||
| di fornitura e azioni | ||||||||
| intraprese | ||||||||
| Politica pubblica | ||||||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Lotta alla corruzione", pagg. 128-130 | 11.22.1 | |||||
| materiali - | materiali | (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", | ||||||
| Versione 2021 | pagg. 84-86 (BS23). | |||||||
| GRI 415: Politica | 415-1 Contributi | "Lotta alla corruzione", pagg. 128-130 | 11.22.2 | |||||
| pubblica 2016 | politici | (DNF23). |

| TEMI MATERIALI | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
|||||
| Salute e sicurezza dei clienti (tema materiale: Cambiamento climatico, Diritti del lavoro, Luogo di lavoro sicuro) | |||||||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23); "Operare in sicurezza", pagg. 169-170 (DNF23); "Asset Integrity", pagg. 170-171 (DNF23); "La sicurezza delle persone", pagg. 171-176 (DNF23); "La salute dei dipendenti", pagg. 177-178 (DNF23); "Metodologia e criteri di reporting", pagg. 84-86 (BS23). |
11.3.1 | ||||||
| GRI 416: Salute e sicurezza dei clienti 2016 |
416-1 Valutazione degli impatti sulla salute e la sicurezza di categorie di prodotti e servizi |
"La tutela della salute e della sicurezza delle persone", pagg. 169-178 (DNF23); "Operare in sicurezza", pagg. 169-170 (DNF23); "Asset Integrity", pagg. 170-171 (DNF23); "La sicurezza delle persone", pagg. 171-176 (DNF23). |
11.3.3 |
| TEMI NEGLI STANDARD DI SETTORE GRI PERTINENTI STABILITI COME NON MATERIALI | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tema | Spiegazione | |||||
| GRI 11.16 | ||||||
| Diritti sul terreno e sulle risorse | Tema non pertinente per la tipologia di attività operative della società e le modalità contrattuali definite con le società clienti per i progetti operativi, la responsabilità e le relative attività legate all'uso di terreni e risorse naturali, incluso l'eventuale reinsediamento delle comunità locali, ricadono in capo alle società clienti. |

Tabella A - Quota del fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla Tassonomia - Informativa relativa all'anno 2023
| 2023 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri DNSH ("non arrecare un danno significativo") | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI |
Codice (1) | Fatturato | Quota del fatturato anno N | dei cambiamenti climatici Mitigazione |
ai cambiamenti climatici Adattamento |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | dei cambiamenti climatici Mitigazione |
ai cambiamenti climatici Adattamento |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | Garanzie minime di salvaguardia |
Quota di fatturato allineata (A.1) o ammissibile (A.2) alla Tassonomia anno N-1 |
Categoria attività abilitante |
Categoria attività di transizione |
| ALLA TASSONOMIA A.1 Attività ecosostenibili |
|||||||||||||||||||
| (allineate alla Tassonomia) (2) | (k euro) | (%) | (%) S/N (%) S/N AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | (%) | A | T | ||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||||||
| mediante tecnologia solare fotovoltaica | CCM 4.1 | 7.644 0,06 | S | N N/AM N/AM N/AM N/AM | S | S | S | S | S | S | S | 0,36 | |||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 465.496 3,92 | S | N N/AM N/AM N/AM N/AM | S | S | S | S | S | S | S | 6,89 | |||||||
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14 | 304.699 2,57 | S | N N/AM N/AM N/AM N/AM | S | S | S | S | S | S | S | 2,95 | A | ||||||
| Fatturato delle attività ecosostenibili | |||||||||||||||||||
| (allineate alla Tassonomia) (A.1) (2) | 777.839 6,55 | 6,55 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S 10,20 | |||||
| Di cui abilitanti | 304.699 2,57 | 2,57 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | 2,95 | A | |||
| Di cui di transizione | 0 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | 0,00 | T | ||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non |
(%) AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM | ||||||||||||||||||
| allineate alla Tassonomia) (2) | (k euro) | ||||||||||||||||||
| Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio |
CCM 3.6, CCA 3.6 | 11.226 0,10 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,05 | |||||||||||||
| Produzione di idrogeno | CCM 3.10, CCA 3.10 | 1.090 0,01 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,02 | |||||||||||||
| Produzione di ammoniaca anidra | CCM 3.15, CCA 3.15 | 263.412 2,22 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,86 | |||||||||||||
| Fabbricazione di materie plastiche | |||||||||||||||||||
| In forme primarie | CCM 3.17, CCA 3.17 | 1.919 0,02 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,00 | |||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | CCM 4.3, CCA 4.3 | 2.373 0,02 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,01 | |||||||||||||
| Produzione di biogas e biocarburanti | |||||||||||||||||||
| destinati ai trasporti e di bioliquidi | CCM 4.13, CCA 4.13 | 22.994 0,19 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,01 | |||||||||||||
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas | |||||||||||||||||||
| rinnovabili e a basse emissioni di carbonio | CCM 4.14, CCA 4.14 | 101.849 0,86 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,00 | |||||||||||||
| Costruzione, espansione e gestione | |||||||||||||||||||
| di sistemi di raccolta, trattamento | |||||||||||||||||||
| e fornitura di acqua Trasporto di CO2 |
CCM 5.1, CCA 5.1 CCM 5.11, CCA 5.11 |
1.069 0,01 897 0,01 |
AM AM |
AM AM |
N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM |
0,02 0,00 |
|||||||||||||
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14, CCA 6.14 | 34.537 0,29 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,00 | |||||||||||||
| Demolizione di edifici e di altre strutture | CE 3.3 | 5.251 0,04 | N/AM | N/AM | N/AM N/AM | AM N/AM | N/A | ||||||||||||
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie | |||||||||||||||||||
| dell'informazione/tecnologie operative) | |||||||||||||||||||
| basate sui dati | CE 4.1 | 17.851 0,15 | N/AM | N/AM | N/AM N/AM | AM N/AM | N/A | ||||||||||||
| Vendita di parti di ricambio | CE 5.2 | 260 0,00 | N/AM | N/AM | N/AM N/AM | AM N/AM | N/A | ||||||||||||
| Preparazione per il riutilizzo di prodotti | |||||||||||||||||||
| e componenti di prodotti a fine vita | CE 5.3 | 155.551 1,31 | N/AM | N/AM | N/AM N/AM | AM N/AM | N/A | ||||||||||||
| Bonifica di siti e aree contaminate | PPC 2.4 | 12.339 0,10 | N/AM | N/AM | N/AM | AM N/AM N/AM | N/A | ||||||||||||
| Altre CCM (*) | 559 0,00 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,03 | ||||||||||||||
| Fatturato delle attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili |
|||||||||||||||||||
| (attività non allineate alla Tassonomia) | |||||||||||||||||||
| (A.2) | 633.177 5,33 | 3,72 | 0,00 | 0,00 | 0,10 | 1,51 | 0,00 | 1,00 | |||||||||||
| A. Fatturato delle attività ammissibili | |||||||||||||||||||
| alla Tassonomia (A.1+A.2) | 1.411.016 11,88 | 10,27 | 0,00 | 0,00 | 0,10 | 1,51 | 0,00 | 11,20 | |||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI | |||||||||||||||||||
| ALLA TASSONOMIA Fatturato delle attività non ammissibili |
|||||||||||||||||||
| alla Tassonomia (B) | 10.463.070 88,12 | ||||||||||||||||||
| Totale (A+B) | 11.874.086 100,00 | ||||||||||||||||||
| Quota di fatturato/Fatturato totale (%) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Codice (1) | Allineata per obiettivo Ammissibile per obiettivo | ||||||
| CCM | 6,55 | 10,27 | |||||
| CCA | 0,00 | 10,27 | |||||
| WTR | 0,00 | 0,00 | |||||
| CE | 0,00 | 1,51 | |||||
| PPC | 0,00 | 0,10 | |||||
| BIO | 0,00 | 0,00 |
(*) Altre attività ammissibili includono per 2023: CCM 3.3 Fabbricazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio per i trasporti; CCM 4.1 Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica (non allineata); CCM 4.4 Produzione di energia elettrica mediante tecnologie dell'energia oceanica; CCM 5.9 Recupero di materiali dai rifiuti non pericolosi; CCM 5.12 Stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2; CCM 6.12 Riqualificazione del trasporto marittimo e costiero di merci e passeggeri; CCM
6.16 Infrastrutture che consentono il trasporto per vie d'acqua a basse emissioni di carbonio; CCM 9.1 Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato. Per 2022: CCM 3.1 Fabbricazione di tecnologie per le energie rinnovabili; CCM 3.2 Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno; CCM 3.3 Fabbricazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio per i trasporti; CCM 4.4 Produzione di energia elettrica mediante tecnologie dell'energia oceanica; CCM 5.9 Recupero di materiali dai rifiuti non pericolosi; CCM 5.12 Stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2; CCM 6.12 Riqualificazione del trasporto marittimo e costiero di merci e passeggeri; CCM 6.16 Infrastrutture che consentono il trasporto per vie d'acqua a basse emissioni di carbonio; CCM 9.1 Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato.
(1) Mitigazione dei cambiamenti climatici: CCM; adattamento ai cambiamenti climatici: CCA; acque e risorse marine: WTR; economia circolare: CE; prevenzione e riduzione dell'inquinamento: PPC; biodiversità ed ecosistemi: BIO.
(2) S – L'attività è ammissibile alla Tassonomia e allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N – L'attività è ammissibile alla Tassonomia, ma non è allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N/AM – Non ammissibile: l'attività non è ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; AM – Attività ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; N/A - Non applicabile.
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

| 2023 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri DNSH ("non arrecare un danno significativo") | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche | Codice (1) | CapEx | Quota di CapEx anno N | dei cambiamenti climatici Mitigazione |
ai cambiamenti climatici Adattamento |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | dei cambiamenti climatici Mitigazione |
ai cambiamenti climatici Adattamento |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | Garanzie minime di salvaguardia |
(A.1) o ammissibile (A.2) alla Tassonomia anno N-1 Quota di CapEx allineata |
Categoria attività abilitante |
Categoria attività di transizione |
| A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI | |||||||||||||||||||
| ALLA TASSONOMIA | |||||||||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili | |||||||||||||||||||
| (allineate alla Tassonomia) (2) | (k euro) | (%) | (%) S/N (%) S/N AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | (%) | A | T | ||||||
| Produzione di energia elettrica | 7,73 | ||||||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 107.151 13,51 | S | N N/AM N/AM N/AM N/AM | S | S | S | S | S | S | S | ||||||||
| CapEx delle attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) (A.1) (2) |
107.151 13,51 | 13,51 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | 7,73 | ||||
| Di cui abilitanti | 0 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | 0,00 | A | |||
| Di cui di transizione | 0 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | 0,00 | T | ||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla Tassonomia, | |||||||||||||||||||
| ma non ecosostenibili (attività non | |||||||||||||||||||
| allineate alla Tassonomia) (2) | (k euro) | (%) AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM | |||||||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | CCM 4.3, CCA 4.3 | 2.576 0,32 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,00 | |||||||||||||
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas | |||||||||||||||||||
| rinnovabili e a basse emissioni di carbonio | CCM 4.14, CCA 4.14 | 4 0,00 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,00 | |||||||||||||
| Trasporto di CO2 | CCM 5.11, CCA 5.11 | 7.589 0,96 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,00 | |||||||||||||
| Installazione, manutenzione e riparazione | |||||||||||||||||||
| di dispositivi per l'efficienza energetica | CCM 7.3, CCA 7.3 | 4.219 0,53 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,14 | |||||||||||||
| Installazione, manutenzione e riparazione | |||||||||||||||||||
| di tecnologie per le energie rinnovabili | CCM 7.6, CCA 7.6 | 1.333 0,17 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,01 | |||||||||||||
| Acquisto e proprietà di edifici | CCM 7.7, CCA 7.7 | 31.085 3,92 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 9,84 | |||||||||||||
| Ricerca, sviluppo e innovazione | |||||||||||||||||||
| vicini al mercato | CCM 9.1, CCA 9.1 | 431 0,06 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,26 | |||||||||||||
| Demolizione di edifici e di altre strutture | CE 33 | 1.131 0,14 | N/AM | N/AM | N/AM N/AM | AM N/AM | N/A | ||||||||||||
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie | |||||||||||||||||||
| dell'informazione/tecnologie operative) | |||||||||||||||||||
| basate sui dati | CE 41 | 5.258 0,66 | N/AM | N/AM | N/AM N/AM | AM N/AM | N/A | ||||||||||||
| Bonifica di siti e aree contaminati CapEx delle attività ammissibili |
PPC 2.4 | 576 0,07 | N/AM | N/AM | N/AM | AM N/AM N/AM | N/A | ||||||||||||
| alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non allineate alla Tassonomia) |
|||||||||||||||||||
| (A.2) | 54.202 6,83 | 5,95 | 0,00 | 0,00 | 0,07 | 0,81 | 0,00 | 10,25 | |||||||||||
| A. CapEx delle attività ammissibili | |||||||||||||||||||
| alla Tassonomia (A.1+A.2) | 161.353 20,34 | 19,46 | 0,00 | 0,00 | 0,07 | 0,81 | 0,00 | 17,98 | |||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA |
|||||||||||||||||||
| CapEx delle attività non ammissibili | |||||||||||||||||||
| alla Tassonomia (B) | 631.927 79.66 | ||||||||||||||||||
| Totale (A+B) | 793.280 100,00 | ||||||||||||||||||
| Quota di CapEx/CapEx totale (%) | |||||||||||||||||||
| Codice (1) | Allineata per obiettivo Ammissibile per obiettivo | ||||||||||||||||||
| CCM | 13,51 | 19,46 |
| Codice (1) | Allineata per obiettivo Ammissibile per obiettivo | |
|---|---|---|
| CCM | 13,51 | 19,46 |
| CCA | 0,00 | 19,46 |
| WTR | 0,00 | 0,00 |
| CE | 0,00 | 0,81 |
| PPC | 0,00 | 0,07 |
| BIO | 0,00 | 0,00 |
(1) Mitigazione dei cambiamenti climatici: CCM; adattamento ai cambiamenti climatici: CCA; acque e risorse marine: WTR; economia circolare: CE; prevenzione e riduzione dell'inquinamento: PPC; biodiversità ed ecosistemi: BIO.
(2) S – L'attività è ammissibile alla Tassonomia e allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N – L'attività è ammissibile alla Tassonomia, ma non è allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N/AM – Non ammissibile: l'attività non è ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; AM – Attività ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; N/A - Non applicabile.

| 2023 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri DNSH ("non arrecare un danno significativo") | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche | Codice (1) | OpEx | dei cambiamenti climatici Quota di OpEx anno N Mitigazione |
ai cambiamenti climatici Adattamento |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | dei cambiamenti climatici Mitigazione |
ai cambiamenti climatici Adattamento |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | Garanzie minime di salvaguardia |
(A.1) o ammissibile (A.2) alla Tassonomia anno N-1 Quota di OpEx allineata |
Categoria attività abilitante |
Categoria attività di transizione |
| A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA |
||||||||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) (2) |
(%) | |||||||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | (k euro) | (%) S/N (%) S/N AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | (%) | A | T | ||||||
| a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 304.592 21,25 | S | N N/AM N/AM N/AM N/AM | S | S | S | S | S | S | S 23,60 | |||||||
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14 | 934 0,07 | S | N N/AM N/AM N/AM N/AM | S | S | S | S | S | S | S | 0,60 | A | |||||
| OpEx delle attività ecosostenibili | ||||||||||||||||||
| (allineate alla Tassonomia) (A.1) (2) | 305.526 21,32 | 21,32 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S 24,20 | ||||
| Di cui abilitanti | 934 0,07 | 0,07 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | 0,60 | A | ||
| Di cui di transizione | 0 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | 0,00 | T | |||||||
| A.2 Attività ammissibili alla Tassonomia, | ||||||||||||||||||
| ma non ecosostenibili (attività non | ||||||||||||||||||
| allineate alla Tassonomia) (2) | (k euro) | (%) AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM | ||||||||||||||||
| Silvicoltura conservativa | CCM 1.4, CCA 1.4 | 485 0,03 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,00 | ||||||||||||
| Fabbricazione di altre tecnologie | ||||||||||||||||||
| a basse emissioni di carbonio | CCM 3.6, CCA 3.6 | 1.379 0,10 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,01 | ||||||||||||
| Produzione di ammoniaca anidra | CCM 3.15, CCA 3.15 | 12.052 0,84 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,19 | ||||||||||||
| Fabbricazione di materie plastiche | ||||||||||||||||||
| In forme primarie | CCM 3.17, CCA 3.17 | 376 0,03 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,00 | ||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | ||||||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | CCM 4.3, CCA 4.3 | 4.817 0,34 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,45 | ||||||||||||
| Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi |
CCM 4.13, CCA 4.13 | 173 0,01 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,03 | ||||||||||||
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas | ||||||||||||||||||
| rinnovabili e a basse emissioni di carbonio | CCM 4.14, CCA 4.14 | 21.042 1,47 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,04 | ||||||||||||
| Trasporto di CO2 | CCM 5.11, CCA 5.11 | 575 0,04 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,00 | ||||||||||||
| Ricerca, sviluppo e innovazione | ||||||||||||||||||
| vicini al mercato | CCM 9.1, CCA 9.1 | 1.491 0,10 | AM | AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,22 | ||||||||||||
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie operative) |
||||||||||||||||||
| basate sui dati | CE 4.1 | 5.808 0,40 | N/AM | N/AM | N/AM N/AM | AM N/AM | N/A | |||||||||||
| Preparazione per il riutilizzo di prodotti | ||||||||||||||||||
| e componenti di prodotti a fine vita | CE 5.3 | 6.164 0,43 | N/AM | N/AM | N/AM N/AM | AM N/AM | N/A | |||||||||||
| Bonifica di siti e aree contaminate | PPC 2.4 | 99 0,01 | N/AM | N/AM | N/AM | AM N/AM N/AM | N/A | |||||||||||
| Altre(*) | 49 0,00 | AM | N/AM | N/AM N/AM N/AM N/AM | 0,09 | |||||||||||||
| OpEx delle attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non allineate alla Tassonomia) (A.2) |
54.510 3,80 | 0,00 | ||||||||||||||||
| A. OpEx delle attività ammissibili | 2,96 | 0,00 | 0,00 | 0,01 | 0,84 | 1,03 | ||||||||||||
| alla Tassonomia (A.1+A.2) | 360.036 25,12 | 24,28 | 0,00 | 0,00 | 0,01 | 0,84 | 0,00 | 25,23 | ||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA |
||||||||||||||||||
| OpEx delle attività non ammissibili | ||||||||||||||||||
| alla Tassonomia (B) | 1.073.052 74,88 | |||||||||||||||||
| Totale (A+B) | 1.433.088 100,00 | |||||||||||||||||
| Quota di OpEx/OpEx totale (%) | ||||||||||||||||||
| Codice (1) | Allineata per obiettivo Ammissibile per obiettivo | |||||||||||||||||
| CCM | 21,32 | 24,28 |
| Codice (1) | Allineata per obiettivo Ammissibile per obiettivo | |
|---|---|---|
| CCM | 21,32 | 24,28 |
| CCA | 0,00 | 24,28 |
| WTR | 0,00 | 0,00 |
| CE | 0,00 | 0,84 |
| PPC | 0,00 | 0,01 |
| BIO | 0,00 | 0,00 |
(*) Altre attività ammissibili includono per 2023: CCM 4.1 Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica; CCM 4.6 Produzione di energia elettrica a partire dall'energia geotermica; CCM 5.1 Costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, trattamento e fornitura di acqua. Per 2022: CCM 3.2 Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno; CCM 3.10 Produzione di idrogeno; CCM 4.1 Produzione di energia elettrica
mediante tecnologia solare fotovoltaica; CCM 4.6 Produzione di energia elettrica a partire dall'energia geotermica; CCM 5.1 Costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, trattamento e fornitura di acqua; CCM 5.9 Recupero di materiali dai rifiuti non pericolosi; CCM 8.2 Soluzioni basate sui dati per la riduzione delle emissioni di gas
serra: CCM 9.2 Ricerca, sviluppo e innovazione per la cattura diretta di CO2 nell'atmosfera. (1) Mitigazione dei cambiamenti climatici: CCM; adattamento ai cambiamenti climatici: CCA; acque e risorse marine: WTR; economia circolare: CE; prevenzione e riduzione dell'inquinamento: PPC; biodiversità ed ecosistemi: BIO.
(2) S – L'attività è ammissibile alla Tassonomia e allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N – L'attività è ammissibile alla Tassonomia, ma non è allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N/AM – Non ammissibile: l'attività non è ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; AM – Attività ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; N/A - Non applicabile.
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

| Riga | Attività legate all'energia nucleare | |
|---|---|---|
| 1. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile. |
No |
| 2. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili. |
No |
| 3. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza. |
No |
| Attività legate ai gas fossili | ||
| 4. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
No |
| 5. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
No |
| 6. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili. |
No |
Il coinvolgimento di Saipem nel settore del gas naturale riguarda la catena del valore del gas (estrazione, trattamento, stoccaggio, trasporto, ecc.) che risulta esclusa dal Regolamento Delegato (UE) 2022/1214 su gas e nucleare, per cui le attività ammissibili riguardano esclusivamente quelle di produzione di energia elettrica (rif. "4.29 Produzione di energia elettrica da combustibili gassosi fossili - Costruzione o gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili").
Inoltre, nell'ambito di progetti complessi, l'attività di Saipem può includere anche la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica a servizio degli impianti oggetto dei contratti acquisiti; tale attività è inserita all'interno del valore complessivo del contratto e rappresenta una parte non preponderante del progetto.
Il modello 1 sulle attività legate al nucleare e ai gas fossili viene pertanto completato, mentre gli altri modelli vengono omessi, in quanto non sono disponibili le informazioni di dettaglio.

| Giurisdizione fiscale | Entità | Attività principale |
|---|---|---|
| Albania | Saipem SpA Albania Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Algeria | Saipem Contracting Algérie SpA | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Saipem SA Algeria Branch | Inattiva | |
| Saipem SpA Algeria Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA Algeria Branch |
Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Angola | Saipem Luxembourg SA Angola Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Saipem SpA Angola Branch | Inattiva | |
| Arabia Saudita | Saudi Arabian Saipem SA | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Saudi International Energy Services Ltd | Inattiva | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd | Prestazione di servizi a parte non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| Argentina | Petrex SA Argentina Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Australia | Saipem Australia Pty | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| SPCM Australia Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Austria | Saipem SpA Austria Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Azerbaijan | Saipem Contracting Netherlands BV Azerbaijan Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Bolivia | Petrex SA Bolivia Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Brasile | Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Saipem do Brasil Serviços de Petroleo Ltda | Manufacturing and Production; Prestazione di servizi a parte non correlate |
|
| Bulgaria | Saipem SpA Bulgaria Branch | Inattiva |
| Canada | Saipem Canada Inc | Ricerca e sviluppo; Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Cile | Petrex SA Chile Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Servizi Energia Italia SpA Chile Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Cina | Saipem Beijing Technical Services Co Ltd | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Cipro | SPCM Cyprus Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Colombia | Petrex SA Colombia Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Congo | Boscongo SA | Fabbricazione o produzione; Prestazione di servizi a parte non correlate |
| International Energy Services SpA - Congo Branch | Inattiva | |
| Saipem SpA Congo | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Servizi Energia Italia SpA ATE Congo | Inattiva | |
| Corea del Sud | Saipem Asia Sdn Bhd South Korea Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Costa d'Avorio | Servizi Energia Italia SpA Costa d'Avorio Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Croazia | Saipem SpA Croazia Branch | Inattiva |
| Danimarca | Saipem Ltd Danimarca Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Ecuador | Petrex SA Ecuador Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Egitto | Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Servizi Energia Italia SpA Egitto Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| SPCM Egitto Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; Prestazione di servizi a parte non correlate |
|
| Emirati Arabi Uniti | Saipem SpA Abu Dhabi Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Saipem Contracting Netherlands BV Sharjah Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| Saipem SpA Abu Sharjah Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Saipem SpA Sharjah Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| SPCM Abu Dhabi Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Servizi Energia Italia SpA Sharjah Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |

| Giurisdizione fiscale | Entità | Attività principale |
|---|---|---|
| Francia | European Maritime Construction SAS | Inattiva |
| Saipem SA | Ricerca e Sviluppo; | |
| Acquisti o Appalti; | ||
| Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; | ||
| Prestazione di servizi a parte non correlate; Detenzione di azioni o altri strumenti di capitale |
||
| Saipem SpA French Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Sofresid SA | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Sofresid Engineering SA | Prestazione di servizi a parte non correlate; | |
| Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | ||
| Gabon | Saipem SA Gabon Branch | Inattiva |
| Georgia | Saipem Contracting Netherlands BV Georgia Branch | Inattiva |
| Ghana | Saiwest Ltd | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Saipem SA Ghana Branch | Inattiva | |
| Grecia | Saipem SpA Grecia Branch | Inattiva |
| Guinea Equatoriale | Saipem Offshore Construction SpA | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Equatorial Guinea Branch | ||
| Saipem SA Guinea Equatoriale Branch | Inattiva | |
| Guyana | Saipem Guyana | Fabbricazione o produzione; |
| Prestazione di servizi a parte non correlate | ||
| Saipem America Inc Guyana Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| SPCM Guyana Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| India | Saipem India Projects Ltd | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; |
| Prestazione di servizi a parte non correlate | ||
| SPCM India Branch | Inattiva | |
| Indonesia | PT Saipem Indonesia | Fabbricazione o produzione; Prestazione di servizi a parte non correlate |
| SPCM Indonesia Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Iran | Saipem SpA Iran Branch | Inattiva |
| Iraq | Saipem SpA Iraq Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Sajer Iraq Llc | Inattiva | |
| Israele | Servizi Energia Italia SpA Israele Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Italia | Saipem SpA | Ricerca e sviluppo; |
| Detenzione o gestione dei diritti di proprietà | ||
| intellettuale; | ||
| Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; | ||
| Acquisti o appalti; | ||
| Fabbricazione o produzione; Prestazione di servizi a parte non correlate; |
||
| Detenzione di azioni o altri strumenti di capitale | ||
| International Energy Services SpA | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Saipem Offshore Construction SpA | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Servizi Energia Italia SpA | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Denuke Scarl | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Snamprogetti Chiyoda SAS | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Kazakhstan | Ersai Caspian Contractor Llc | Fabbricazione o produzione; |
| Prestazione di servizi a parte non correlate | ||
| North Caspian Service Co | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Saipem SpA Kazakhstan Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Libia | Saipem SpA Lybia Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Lussemburgo | Saipem Luxembourg SA | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sarl | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Malesia | Saipem Asia Sdn Bhd | Prestazione di servizi a parte non correlate; |
| Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | ||
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | Prestazione di servizi a parte non correlate; | |
| Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | ||
| Marocco | Saipem SpA Morocco branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Sofresid SA Morocco branch | Inattiva | |
| Mauritania | Saipem SA Mauritania Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |

| Giurisdizione fiscale | Entità | Attività principale |
|---|---|---|
| Messico | Saimexicana SA | Prestazione di servizi a parte non correlate; |
| Detenzione di azioni o altri strumenti di capitale | ||
| Saipem Offshore México SA de Cv | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Saipem SpA Mexico Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Mozambico | Saipem Moçambique Lda | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| SPCM Mozambique Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Servizi Energia Italia SpA CCS JV | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Nigeria | Saipem Nigeria Ltd | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Saipem SA Nigeria Branch | Inattiva | |
| Saipem SpA Nigeria Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Norvegia | Moss Maritime AS | Ricerca e sviluppo; Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Saipem Drilling Norway AS | Prestazione di servizi a parte non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| Saipem Ltd Norway Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| Saipem Norge AS | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | |
| Saipem SpA Norway Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; | |
| Prestazione di servizi a parte non correlate | ||
| Olanda | ERS Equipment Rental and Services BV | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Saipem Finance International BV | Finanziamento Interno del Gruppo | |
| Saipem International BV | Detenzione di azioni o altri strumenti di capitale | |
| Snamprogetti Netherlands BV | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; Detenzione di azioni o altri strumenti di capitale |
|
| Oman | Saipem SpA Oman Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Panama | Petrex SA Panama Branch | Inattiva |
| Perù | Petrex SA | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Polonia | Saipem Ltd Poland Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Saipem SpA Poland Branch | Inattiva | |
| Portogallo | Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (SPCM) |
Prestazione di servizi a parte non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Qatar | Saipem SpA Qatar Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Regno Unito | Saipem Ltd | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Romania | Saipem Romania Srl | Prestazione di servizi a parte non correlate; |
| Saipem SpA Aricestii Rahtivani Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza Inattiva |
|
| International Energy Services SpA Sucursala Arices | Inattiva | |
| Russia | Saipem SpA Russia Branch (Anapa) | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Saipem SpA Representative Office Moscow | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Saipem SpA Moscow Branch (Refinery Project) | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Servizi Energia Italia SpA Moscow Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Servizi Energia Italia SpA Murmansk Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Servizi Energia Italia SpA Salechard Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Servizi Energia Italia SpA Novyi Urengoi Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Saipem Ltd Russia Moscow Office | Inattiva | |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | Prestazione di servizi a parte non correlate | |
| Senegal | Saipem SA Senegal Branch | Inattiva |
| Serbia | Saipem SpA Serbia Branch | Inattiva |
| Singapore | Saipem Singapore Pte | Prestazione di servizi a parte non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Spagna | Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Stati Uniti | Saipem America Inc | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Sudafrica | Saipem SpA Rsa Branch | Inattiva |

| Giurisdizione fiscale | Entità | Attività principale |
|---|---|---|
| Svizzera | Global Petroprojects Services AG | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Sigurd Ruck AG | Assicurazioni; | |
| Servizi di amministrazione, gestione o assistenza | ||
| Thailandia | Saipem Asia Sdn Bhd Thailand Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Saipem Singapore Pte Ltd Thailand Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; | |
| Prestazione di servizi a parte non correlate | ||
| Trinidad e Tobago | Saipem SA Trinidad and Tobago Branch | Inattiva |
| Tunisia | Saipem SA Tunisia Branch | Inattiva |
| Saipem SpA Tunisia Branch | Inattiva | |
| Turchia | Servizi Energia Italia SpA Turchia Branch | Prestazione di servizi a parte non correlate |
| Turkmenistan | Saipem SpA Turkmenistan | Inattiva |
| Uganda | Saipem East Africa Ltd | Inattiva |
| Venezuela | Servizi Energia Italia SpA Venezuela Branch | Inattiva |


DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO






La presente "Relazione sulla gestione" comprende il solo commento sui risultati economici, patrimoniali e finanziari di Saipem SpA. Per tutte le altre informazioni richieste da disposizioni di legge e normative si rimanda alla "Relazione sulla gestione" del Bilancio Consolidato.
L'attuale contesto di mercato conferma la tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con la crescita attesa sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, il perdurare di alcuni elementi di instabilità anche nel corso del 2023, tra cui lo scoppio della crisi israelo-palestinese, il protrarsi del conflitto in Ucraina e la permanenza di elevati tassi di inflazione, ha accresciuto il rischio di instabilità economica a livello globale e ciò ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività di Saipem, caratterizzate da commesse pluriennali con tempi di realizzazione di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato Oil&Gas sta attraversando e dal consolidamento delle opportunità nell'ambito della transizione energetica e delle tecnologie pulite.
In relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi, non risultano attività residue e le relative relazioni contrattuali con i clienti sono arrivate a conclusione e correntemente in fase di formalizzazione in piena conformità con la normativa comunitaria.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.
Si segnala che non ci sono né attività gestite da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro. Il Piano Strategico 2024-2027, in linea con i precedenti Piani, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia.
I risultati economico-finanziari di Saipem SpA dell'esercizio 2023 e dell'esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).
L'informativa è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata.
Data la rilevanza e le caratteristiche economiche dello stesso, il settore Drilling Offshore continuerà a essere esposto separatamente.
Nelle Discontinued operations, in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", è rilevato il business Drilling Onshore; nel corso del 2022 sono state trasferite le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco, mentre nel primo semestre del 2023 le attività in Kuwait, a eccezione di quelle in Kazakhstan e Romania che è atteso siano trasferite entro il primo semestre 2024.

| (milioni di euro) | 2023 | 2022 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.130 | 2.898 | 29,8 |
| Altri ricavi e proventi | 150 | 83 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (3.903) | (2.592) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (7) | 4 | |
| Lavoro e oneri relativi | (571) | (519) | |
| Altri proventi (oneri) operativi | (1) | 4 | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | (202) | (122) | 39,6 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (63) | (67) | |
| Risultato operativo (EBIT) | (265) | (189) | 28,7 |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (8) | (40) | |
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 301 | (2) | |
| Risultato ante imposte | 28 | (231) | n.s. |
| Imposte sul reddito | 64 | - | |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | 92 | (231) | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Discontinued operations | 15 | (25) | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 107 | (256) | n.s. |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore, in fase di dismissione, sono stati rilevati come Discontinued operations secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5. I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla
programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.
Le informazioni economiche di dettaglio della Discontinued operations sono riportate nella nota 31 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 4.130 milioni di euro, con un aumento del 29,8% rispetto all'esercizio precedente, per i maggiori ricavi consuntivati nell'anno dai settori Asset Based Services ed Energy Carriers, come più in dettaglio commentato nel successivo paragrafo "Articolazione ricavi della gestione caratteristica".
Il margine operativo lordo (EBITDA) presenta una perdita di 202 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a 63 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) registra una perdita di 265 milioni di euro, in peggioramento di 76 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente ascrivibile principalmente ai peggiori risultati conseguiti nel settore Energy Carriers; le variazioni nelle singole business line sono commentate in seguito nel paragrafo "Risultato operativo (EBIT) per aree di attività".
La gestione finanziaria esprime oneri finanziari netti di 8 milioni di euro, in miglioramento di 32 milioni di euro rispetto ai 40 milioni di euro dell'esercizio precedente, essenzialmente per minori oneri netti da strumenti derivati per 55 milioni di euro e minori oneri relativi alla posizione finanziaria netta per 36 milioni di euro, in parte compensati da minori differenze cambio attive per 50 milioni di euro e da maggiori oneri correlati alle passività da leasing e interessi da IAS 19 per 9 milioni di euro. La voce include principalmente oneri netti su operazioni in strumenti derivati per 22 milioni di euro, oneri correlati alle passività finanziarie da leasing per 14 milioni di euro, oneri netti per operazioni di factoring e verso altri debitori per 7 milioni di euro, interessi derivanti dall'applicazione IAS 19 per 2 milioni di euro, altri proventi finanziari da imprese controllate e collegate per 32 milioni di euro, differenze cambio nette attive per 4 milioni di euro e proventi netti correlati alla posizione finanziaria per 1 milione di euro.
Il saldo dei proventi (oneri) netti su partecipazioni è positivo per 302 milioni di euro, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente (oneri netti per 2 milioni di euro), per effetto essenzialmente delle rivalutazioni parziali delle partecipazioni in Saipem International BV (203 milioni di euro), Saipem SA (55 milioni di euro) e Servizi Energia Italia SpA (10 milioni di euro), del rilascio parziale del fondo precedentemente accantonato per Snamprogetti Netherlands BV (25 milioni di euro) e per PSS Netherlands BV (8 milioni di euro), e dei dividendi distribuiti dalla Saipem Finance International BV (1 milione di euro).
Il miglioramento degli oneri finanziari netti e dei proventi (oneri) netti su partecipazioni, compensato parzialmente dalla variazione negativa registrata nel risultato operativo, determina un risultato ante imposte positivo per 28 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 231 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Le imposte a carico dell'esercizio, a zero nell'esercizio precedente, presentano complessivamente un saldo positivo di 64 milioni di euro; la variazione è dovuta essenzialmente a maggiori rettifiche di imposte per Ires (41 milioni di euro) e di imposte estere (29 milioni di euro) e a un minor accantonamento netto di fondi per imposte (19 milioni di euro), compensati parzialmente dalla maggiore incidenza di imposte differite nette (25 milioni di euro).
Il carico fiscale dell'esercizio include recuperi di imposte versate in anni precedenti e chieste a rimborso all'amministrazione finanziaria italiana (64 milioni di euro), rettifiche di imposte italiane relative a Saipem SpA e alle società italiane controllate incluse nel consolidato fiscale nazionale (22 milioni di euro), recuperi di imposte assolte all'estero (7 milioni di euro), accantonamenti netti di fondi imposte per 4 milioni di euro e imposte differite nette per 25 milioni di euro.

Il risultato netto - Continuing operations presenta pertanto un utile di 92 milioni di euro, rispetto alla perdita di 231 milioni di euro dell'esercizio precedente. Il risultato netto, comprensivo dell'utile netto Discontinued operations di 15 milioni di euro, registra un utile di 107 milioni di euro.
| Incidenza % | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valori 2023 | Valori 2022 | 2023 | 2022 |
| Asset Based Services | 2.707 | 1.474 | 66 | 51 |
| Energy Carriers | 1.363 | 1.338 | 33 | 46 |
| Drilling Offshore | 60 | 86 | 1 | 3 |
| 4.130 | 2.898 | 100 | 100 | |
| Italia | 19 | 18 | ||
| Estero | 81 | 82 | ||
| 100 | 100 | |||
| Gruppo Saipem e correlate | 48 | 29 | ||
| Terzi | 52 | 71 | ||
| 100 | 100 |
I ricavi del settore Asset Based Services, pari a 2.707 milioni di euro, rappresentano il 66% dei ricavi totali, registrano un aumento di 1.233 milioni di euro rispetto al 2022, riconducibile principalmente alla piena operatività dei progetti in Qatar e in Italia.
Il settore Energy Carriers ha rappresentato il 33% dei ricavi totali, registrando un aumento di 25 milioni di euro rispetto al 2022, da attribuirsi prevalentemente al contributo dei nuovi progetti in Africa Occidentale, in particolare in Costa d'avorio e in Congo. Tale incremento è stato quasi interamente compensato dai minori volumi derivanti dai progetti in Medio Oriente.
Il settore Drilling Offshore ha consuntivato ricavi per 60 milioni di euro, rappresentando l'1% dei ricavi totali, con una diminuzione di 26 milioni di euro rispetto al 2022, principalmente dovuto ai minori volumi derivanti dall'operatività del mezzo semisommergibile Scarabeo 5, ceduto a terzi per essere convertito in una piattaforma di separazione e compressione del gas, e della drillship Saipem 12000 che ha completato le attività in Costa d'Avorio.
I ricavi sono stati realizzati per l'81% all'estero (82% nell'esercizio precedente) e per il 48% con società del Gruppo Saipem e correlate (29% nell'esercizio precedente).
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Asset Based Services | (214) | (215) | 0,47 |
| Energy Carriers | (50) | 19 | n.s. |
| Drilling Offshore | (1) | 7 | n.s. |
| Risultato operativo (EBIT) | (265) | (189) | 28,7 |
Il risultato operativo (EBIT) 2023 del segmento Asset Based Services è negativo per 214 milioni di euro, in linea rispetto al corrispondente risultato negativo del 2022, pari a 215 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) 2023 del segmento Energy Carriers è negativo per 50 milioni di euro, rispetto al valore positivo per 19 milioni di euro nel 2022, principalmente per effetto delle minori attività in Medio Oriente.
Il risultato operativo (EBIT) 2023 del segmento Drilling Offshore è negativo per 1 milione di euro, rispetto al risultato positivo per 7 milioni di euro nel 2022, dovuto principalmente alla minore operatività del mezzo semisommergibile Scarabeo 5.

| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività materiali nette | 118 | 120 |
| Attività immateriali nette | 21 | 24 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 140 | 119 |
| Partecipazioni | 2.213 | 1.869 |
| Capitale immobilizzato | 2.492 | 2.132 |
| Capitale di esercizio netto | (405) | 166 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (92) | (101) |
| Attività (passività) destinate alla vendita | 2 | 77 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 1.997 | 2.274 |
| Patrimonio netto | 2.395 | 2.148 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante lease liability IFRS 16 | (553) | (9) |
| Passività finanziarie beni in leasing | 155 | 135 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | (398) | 126 |
| COPERTURE | 1.997 | 2.274 |
Le informazioni patrimoniali di dettaglio della Discontinued operations sono riportate nella nota 31 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".
Il capitale immobilizzato si è attestato a fine 2023 a 2.492 milioni di euro, con un incremento netto di 360 milioni di euro rispetto al 2022.
Tale aumento è da ricondurre:
Il capitale di esercizio netto diminuisce di 571 milioni di euro rispetto al 2022, attestandosi su un valore negativo di 405 milioni di euro, per effetto dell'incremento dei debiti commerciali e passività contrattuali (1.092 milioni di euro), dei crediti commerciali (307 milioni di euro) e delle rimanenze e attività contrattuali nette (90 milioni di euro), parzialmente compensati dal decremento delle altre passività correnti e non correnti (134 milioni di euro), dei fondi per rischi e oneri (19 milioni di euro), delle passività per imposte sul reddito e altre imposte (4 milioni di euro), delle attività per imposte sul reddito e altre imposte (17 milioni di euro) e delle altre attività correnti e non correnti (16 milioni di euro).
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 92 milioni di euro, con una diminuzione netta di 9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
Le attività (passività) destinate alla vendita ammontano a 2 milioni di euro, con una diminuzione di 75 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile alla vendita dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória e all'operazione di cessione del Drilling Onshore iniziata nel 2022 che ha comportato nel periodo il passaggio delle attività in Kuwait, a eccezione di quelle in Kazakhstan e Romania.
A seguito delle variazioni sopra illustrate, il capitale investito netto diminuisce di 277 milioni di euro, attestandosi a fine anno sul valore di 1.997 milioni di euro, rispetto a 2.274 milioni di euro a fine 2022.
Per quanto riguarda le coperture, il patrimonio netto ha registrato un aumento di 247 milioni di euro, raggiungendo, a fine 2023, un importo di 2.395 milioni di euro; l'incremento è riconducibile essenzialmente al risultato positivo conseguito nell'esercizio (107 milioni di euro), all'iscrizione della riserva da conversione per emissione Prestito Obbligazionario convertibile (80 milioni di euro), alla variazione positiva delle riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari (54 milioni di euro) e delle riserve di valutazione al fair value dei piani di incentivazione di lungo termine con assegnazione gratuita di azioni proprie (7 milioni di euro), e alla variazione degli oneri correlati all'aumento di capitale dell'esercizio precedente (1 milione di euro), parzialmente compensati dalla variazione negativa della riserva per benefici ai dipendenti (2 milioni di euro).
Le principali variazioni del patrimonio netto avvenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 | 2.148 |
| Incremento per: | |
| - utile 2023 | 107 |
| - riserva da conversione obbligazioni convertibili | 80 |
| - variazione riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari | 54 |
| - fair value piani di incentivazione di lungo termine | 7 |
| - variazione oneri per aumento di capitale | 1 |
| Decremento per: | |
| - variazione riserva benefici per dipendenti | (2) |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | 2.395 |
Per maggiori dettagli sulle variazioni indicate in tabella si rimanda alla nota 32 delle "Note illustrative del bilancio di esercizio".
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari | 1.609 | 1.376 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (1.292) | (1.032) |
| Crediti finanziari | (870) | (353) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante IFRS 16 | (553) | (9) |
| Passività per leasing | 155 | 135 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | (398) | 126 |
La posizione finanziaria netta della Società registra un miglioramento netto di 524 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, in quanto passa da 126 milioni di euro di indebitamento netto a 398 milioni di euro di disponibilità nette al 31 dicembre 2023; è rappresentata da disponibilità presso banche e istituti di credito per 1.292 milioni di euro, da crediti finanziari per 870 milioni di euro, al netto di debiti a breve termine per 957 milioni di euro, di debiti a lungo termine per 652 milioni di euro e da passività per leasing per 155 milioni di euro.
I crediti finanziari riguardano essenzialmente il saldo vantato verso la società controllata Saipem Finance International BV per le attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem (867 milioni di euro) e verso la società controllata a controllo congiunto PSS Netherlands BV (3 milioni di euro).
Il miglioramento della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2022 è dovuto essenzialmente al flusso positivo generato dalle attività di esercizio (599 milioni di euro) che include il flusso delle attività di esercizio – Discontinued operations negativo per 1 milione di euro, al flusso dei disinvestimenti – Continuing operations (90 milioni di euro), di cui 39 milioni di euro afferenti alle Discontinued operations, parzialmente compensati dagli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e partecipazioni (152 milioni di euro), dall'effetto negativo dei cambi sulle disponibilità (28 milioni di euro), dalla variazione netta del prestito obbligazionario convertibile (72 milioni di euro) e dalla variazione delle passività da leasing per 58 milioni di euro esclusi i rimborsi (38 milioni di euro).
Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. DEM/6064293/2006, si veda la nota 24 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)".

| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | 92 | (231) |
| Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: | ||
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | (173) | (5) |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività | (26) | (3) |
| Dividendi, interessi e imposte | (49) | 2 |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima delle variazioni del capitale d'esercizio | (156) | (237) |
| Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione | 709 | (151) |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | 47 | 13 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 600 | (375) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | (1) | 23 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 599 | (352) |
| Investimenti tecnici - Continuing operations | (26) | (29) |
| Investimenti tecnici - Discontinued operations | - | (4) |
| Investimenti in partecipazioni | (126) | (1.166) |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni e attività materiali - Continuing operations | 51 | 6 |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni e attività materiali - Discontinued operations | 39 | 87 |
| Free cash flow | 537 | (1.458) |
| Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | (517) | (86) |
| Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | 233 | (208) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (38) | (34) |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | 72 | - |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | - | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | - | 1.918 |
| Effetto delle differenze di cambio | (27) | 11 |
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | 260 | 143 |
| Free cash flow | 537 | (1.458) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (38) | (34) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | - | - |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | 72 | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | - | 1.918 |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto | (27) | 11 |
| Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante passività per leasing | 544 | 437 |
| Accensioni del periodo | (60) | (100) |
| Rimborsi di passività per leasing | 38 | 34 |
| Differenze cambio e altre variazioni | 2 | 15 |
| Variazione passività per beni in leasing | (20) | (51) |
| Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | 524 | 386 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) inizio esercizio | 126 | 512 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) fine esercizio | (398) | 126 |
Il flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations, positivo per 599 milioni di euro, il flusso negativo derivante dall'attività di investimento e disinvestimento (62 milioni di euro), al netto del flusso di cassa netto da attività operativa - Discountinued operations negativo per 1 milione di euro, hanno generato un free cash flow positivo di 537 milioni di euro.

Lo stato patrimoniale riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le sole riclassifiche indicate in tabella.
(migliaia di euro)
| 31.12.2023 31.12.2022 |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Riferimento | Valori | Valori | |||
| alle note al bilancio |
parziali da schema |
Valori da schema |
parziali da schema |
Valori da schema |
|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | al 31.12.2022 | obbligatorio | riclassificato | obbligatorio | riclassificato |
| Capitale immobilizzato | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (nota n. 12) | 117.936 | 119.508 | ||
| Attività immateriali | (nota n. 13) | 21.260 | 24.273 | ||
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 139.809 | 118.797 | |||
| Partecipazioni | (nota n. 15) | 2.213.473 | 1.869.508 | ||
| Totale capitale immobilizzato | 2.492.478 | 2.132.086 | |||
| Capitale di esercizio netto | |||||
| Rimanenze e attività contrattuali | (nota n. 8) | 895.837 | 805.767 | ||
| Altre attività finanziarie correnti | (nota n. 6) | 666 | 1.050 | ||
| Crediti commerciali | (nota n. 7) | 1.330.062 | 1.023.415 | ||
| Debiti commerciali e passività contrattuali | (nota n. 19) | (2.828.843) | (1.737.079) | ||
| Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da: | |||||
| - passività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 20) | (9.528) | (20.593) | ||
| - passività per imposte sul reddito non correnti | (nota n. 28) | (24) | (136) | ||
| - passività per altre imposte correnti | (nota n. 21) | (33.485) | (26.667) | ||
| - attività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 9) | 124.592 | 102.806 | ||
| - attività per altre imposte correnti | (nota n. 10) | 13.090 | 10.674 | ||
| - attività e passività per imposte differite | (nota n. 16) | 179.812 | 220.469 | ||
| Fondi per rischi e oneri | (nota n. 25) | (296.502) | (315.834) | ||
| Altre attività (passività) di esercizio, composte da: | |||||
| - altre attività (non correnti) | (note n. 17, 30) | 14.568 | 5.974 | ||
| - altre attività (correnti) | (note n. 7, 11, 30) | 407.228 | 432.048 | ||
| - altre passività (non correnti) | (note n. 29, 30) | (6.333) | - | ||
| - altre passività (correnti) | (note n. 19, 22, 30) | (195.690) | (335.720) | ||
| Totale capitale di esercizio netto | (404.550) | 166.174 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (nota n. 26) | (92.031) | (101.273) | ||
| Attività destinate alla vendita | (nota n. 31) | 1.926 | 76.739 | ||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 1.997.823 | 2.273.726 | |||
| Patrimonio netto | (nota n. 32) | 2.395.261 | 2.147.952 | ||
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | 651.444 | - | |||
| Passività finanziarie a breve termine | 957.276 | 1.375.462 | |||
| Passività finanziarie nette per beni in leasing | 155.493 | 135.107 | |||
| a dedurre: | |||||
| - disponibilità liquide ed equivalenti | 1.291.539 | 1.031.884 | |||
| - altre attività finanziarie correnti | 870.112 | 352.911 | |||
| Totale indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) (1) | (397.438) | 125.774 | |||
| COPERTURE | 1.997.823 | 2.273.726 |
(1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) si veda anche la nota 24.

| Valori Valori parziali Valori parziali Voci del rendiconto finanziario riclassificato da schema da schema da schema e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio obbligatorio riclassificato obbligatorio Risultato netto - Continuing operations 92.227 Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa |
Valori da schema riclassificato (231.283) |
|---|---|
| da attività operativa: | |
| - ammortamenti e altri componenti non monetari: (173.271) |
(5.217) |
| . ammortamenti 59.797 65.977 |
|
| . svalutazioni (riprese di valore) | |
| di immobilizzazioni materiali e immateriali 3.265 1.052 |
|
| . svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni (267.749) (45.125) |
|
| . altre variazioni 40.405 (25.117) |
|
| . variazione fondo per benefici ai dipendenti (8.989) (2.004) |
|
| - plusvalenze nette su cessioni di attività (26.336) |
(3.091) |
| - dividendi, interessi e imposte: (48.883) |
2.465 |
| . dividendi (504) (507) |
|
| . interessi attivi (55.757) (15.228) |
|
| . interessi passivi 71.285 18.343 |
|
| . imposte su reddito (63.907) (143) |
|
| Variazione del capitale di esercizio: 709.393 |
(149.930) |
| - rimanenze 8.962 (1.859) |
|
| - crediti commerciali (313.532) 114.217 |
|
| - debiti commerciali 362.279 350.336 |
|
| - fondi per rischi e oneri (19.331) (13.745) |
|
| - attività e passività contrattuali 634.110 (545.029) |
|
| - altre attività e passività 36.905 (53.850) |
|
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati: 47.421 |
12.764 |
| - dividendi incassati 504 507 |
|
| - interessi incassati 54.164 15.228 |
|
| - interessi pagati (63.293) (18.343) |
|
| - imposte sul reddito pagate al netto dei crediti | |
| di imposta rimborsati 56.046 15.372 |
|
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio - Continuing operations 600.551 |
(374.292) |
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio | |
| (1.274) - Discontinued operations |
22.636 |
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio 599.277 |
(351.656) |
| Investimenti tecnici: (26.326) |
(33.224) |
| - attività immateriali (9.441) (9.954) |
|
| - attività materiali - Continuing operations (16.885) (19.246) |
|
| - attività materiali - Discontinued operations - (4.024) |
|
| Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa: (126.170) |
(1.165.852) |
| - partecipazioni (76.170) (1.215.852) |
|
| - variazione debiti relativi all'attività di investimento (50.000) 50.000 |
|
| Disinvestimenti: 89.449 |
93.072 |
| - attività materiali - Continuing operations 78.837 1.640 |
|
| - attività materiali - Discontinued operations 38.671 43.790 |
|
| - attività immateriali 1 - |
|
| - rami d'azienda - Continuing operations - 4.516 |
|
| - rami d'azienda - Discontinued operations - 43.126 |
|
| - variazione crediti relativi all'attività di investimento (28.060) - |
|
| Free cash flow 536.230 |
(1.457.660) |

(migliaia di euro)
| 2023 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
|
| Free cash flow | 536.230 | (1.457.660) | |||
| (Investimenti) disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | (517.201) | (86.143) | |||
| Variazione debiti finanziari correnti e non correnti: | 267.920 | (242.891) | |||
| - assunzione debiti finanziari non correnti | 805.898 | - | |||
| - rimborsi di debiti finanziari non correnti | (261.999) | (63.220) | |||
| - variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | 72.344 | ||||
| - rimborsi di passività per beni in leasing | (37.683) | (34.237) | |||
| - incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (310.640) | (145.434) | |||
| Flusso di cassa del capitale proprio: | - | 1.918.444 | |||
| - aumento di capitale al netto di oneri | - | 1.918.444 | |||
| - cessione (acquisto) di azioni proprie | - | - | |||
| Differenze cambio sulle disponibilità: | (27.294) | 11.210 | |||
| - effetto delle differenze di cambio | (27.294) | 11.210 | |||
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | 259.655 | 142.960 |
Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a febbraio 2023 a conferma del progressivo miglioramento della performance del Gruppo e della sua capacità di cogliere pienamente il contesto favorevole di mercato. Sono stati conseguentemente rivisti i target economico-finanziari.
Per ulteriori informazioni sull'evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio si rimanda alla nota 44 del Bilancio di esercizio.


| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | ||||||
| parti | parti | ||||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) | ||
| ATTIVITÀ | |||||||
| Attività correnti | |||||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 7) | 2.136 | 2.052 | ||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (N. 8) | 86 | 75 | ||||
| Altre attività finanziarie | (N. 9) | 387 | 384 | 495 | 489 | ||
| Attività finanziarie per leasing | (N. 17) | 98 | 26 | ||||
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 10) | 2.441 | 985 | 2.182 | 675 | ||
| Rimanenze | (N. 11) | 256 | 211 | ||||
| Attività contrattuali | (N. 12) | 1.925 | 1.860 | ||||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 13) | 385 | 313 | ||||
| Attività per altre imposte | (N. 13) | 146 | 141 | ||||
| Altre attività | (N. 14 e 29) | 244 | 23 | 272 | 27 | ||
| Totale attività correnti | 8.104 | 7.627 | |||||
| Attività non correnti | |||||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 15) | 2.960 | 2.879 | ||||
| Attività immateriali | (N. 16) | 666 | 691 | ||||
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | (N. 17) | 428 | 258 | ||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (N. 18) | 211 | 229 | ||||
| Altre partecipazioni | (N. 18) | – | – | ||||
| Altre attività finanziarie | (N. 9) | 1 | 65 | ||||
| Attività finanziarie per leasing | (N. 17) | 155 | 57 | ||||
| Attività per imposte differite | (N. 19) | 257 | 345 | ||||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 13) | 5 | 5 | ||||
| Altre attività | (N. 20 e 29) | 52 | – | 30 | 1 | ||
| Totale attività non correnti | 4.735 | 4.559 | |||||
| Discontinued operations e attività destinate alla vendita | (N. 30) | 26 | – | 211 | 4 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ | 12.865 | 12.397 | |||||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | |||||||
| Passività correnti | |||||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 24) | 97 | 1 | 159 | 1 | ||
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 24) | 128 | 742 | ||||
| Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | (N. 17) | 299 | 139 | ||||
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 21) | 2.944 | 177 | 2.907 | 112 | ||
| Passività contrattuali | (N. 22) | 3.088 | 893 | 2.613 | 846 | ||
| Passività per imposte sul reddito | (N. 13) | 74 | 86 | ||||
| Passività per altre imposte | (N. 13) | 192 | 161 | ||||
| Altre passività | (N. 23 e 29) | 33 | 107 | ||||
| Totale passività correnti | 6.855 | 6.914 | |||||
| Passività non correnti | |||||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 24) | 2.168 | 1.729 | ||||
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 17) | 431 | 1 | 264 | 1 | ||
| Fondi per rischi e oneri | (N. 26) | 767 | 1.148 | ||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 27) | 193 | 183 | ||||
| Passività per imposte differite | (N. 19) | 6 | 3 | ||||
| Passività per imposte sul reddito | (N. 13) | 20 | 23 | ||||
| Altre passività | (N. 28 e 29) | 3 | 2 | ||||
| Totale passività non correnti | 3.588 | 3.352 | |||||
| Discontinued operations e passività direttamente associabili ad attività | |||||||
| destinate alla vendita | (N. 30) | 26 | – | 45 | 2 | ||
| TOTALE PASSIVITÀ | 10.469 | 10.311 | |||||
| PATRIMONIO NETTO | |||||||
| Capitale e riserve di terzi azionisti | (N. 31) | 2 | 18 | ||||
| Patrimonio netto di Saipem: | (N. 31) | 2.394 | 2.068 | ||||
| - capitale sociale | (N. 31) | 502 | 502 | ||||
| - riserva sopraprezzo delle azioni | (N. 31) | 1.622 | 1.877 | ||||
| - altre riserve | (N. 31) | 28 | (116) | ||||
| - utili relativi a esercizi precedenti | 137 | 91 | |||||
| - utile (perdita) dell'esercizio | 179 | (209) | |||||
| - riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (N. 31) | (74) | (77) | ||||
| Totale patrimonio netto di Gruppo | 2.396 | 2.086 | |||||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 12.865 | 12.397 | |||||
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 43 "Rapporti con parti correlate".

| Esercizio 2023 | Esercizio 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| parti | parti | |||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) | |
| RICAVI | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | (N. 34) | 11.874 | 3.454 | 9.980 | 2.221 | |
| Altri ricavi e proventi | (N. 34) | 24 | 2 | 11 | – | |
| Totale ricavi | 11.898 | 9.991 | ||||
| Costi operativi | ||||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (N. 35) | (9.232) | (574) | (7.831) | (547) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (N. 35) | 1 | 32 | |||
| Costo del lavoro | (N. 35) | (1.736) | (1.656) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (N. 35) | (489) | (445) | |||
| Altri proventi (oneri) operativi | (N. 35) | (5) | 7 | |||
| RISULTATO OPERATIVO | 437 | 98 | ||||
| Proventi (oneri) finanziari | ||||||
| Proventi finanziari | 672 | 29 | 1.008 | 5 | ||
| Oneri finanziari | (765) | (2) | (1.075) | (16) | ||
| Strumenti derivati | (74) | (128) | ||||
| Totale proventi (oneri) finanziari | (N. 36) | (167) | (195) | |||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | ||||||
| Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto | 107 | (65) | ||||
| Altri proventi (oneri) su partecipazioni | (47) | – | ||||
| Totale proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 37) | 60 | (65) | |||
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 330 | (162) | ||||
| Imposte sul reddito | (N. 38) | (145) | (153) | |||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO - Continuing operations | 185 | (315) | ||||
| UTILE (PERDITA) DELL' ESERCIZIO - Discontinued operations | (6) | 106 | ||||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO | 179 | (209) | ||||
| di competenza Gruppo Saipem: | ||||||
| Continuing operations | 185 | (315) | ||||
| Discontinued operations | (N. 30) | (6) | (19) | 106 | 8 | |
| Interessenze di terzi | (N. 39) | |||||
| Continuing operations | – | – | ||||
| Discontinued operations | (N. 30) | – | – | |||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem - | ||||||
| (ammontare in euro per azione) | ||||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 40) | 0,09 | (0,22) | |||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 40) | 0,09 | (0,22) | |||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem - | ||||||
| Continuing Operations (ammontare in euro per azione) | ||||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 40) | 0,09 | (0,33) | |||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 40) | 0,09 | (0,33) |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 43 "Rapporti con parti correlate".

| (milioni di euro) | Nota (1) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | 179 | (209) | |
| Altre componenti del conto economico complessivo | |||
| Componenti non riclassificabili a conto economico | |||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (N. 31) | (10) | 40 |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI | (N. 31) | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni | |||
| valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti | (N. 31) | (1) | – |
| Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | (N. 38) | 3 | (10) |
| Totale componenti non riclassificabili a conto economico | (8) | 30 | |
| Componenti riclassificabili a conto economico | |||
| Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (N. 31) | 124 | (52) |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | (N. 31) | 3 | (5) |
| Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | (N. 31) | (31) | 35 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni | |||
| valutate secondo il metodo del patrimonio netto | (N. 31) | – | – |
| Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | (N. 38) | (30) | 18 |
| Totale componenti riclassificabili a conto economico | 66 | (4) | |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale | 58 | 26 | |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 237 | (183) | |
| Di competenza Gruppo Saipem: | |||
| Continuing operations | 244 | (301) | |
| Discontinued operations | (6) | 116 | |
| Interessenza di terzi | |||
| Continuing operations | (1) | 2 | |
| Discontinued operations | – | – |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | Riserva per sovrapprezzo delle azioni |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al effetto fiscale netto dell' |
disponibili per la vendita al effetto fiscale Riserva di fair value di strumenti finanziari netto dell' |
cambio da conversione Riserva per differenze |
Riserva per piani a benefici effetto fiscale definiti per i dipendenti al netto dell' |
netto al netto dell'effetto Riserva partecipazioni valutate al patrimonio fiscale |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
esercizio Utile (perdita) dell' |
Riserva negativa per azioni in portafoglio |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
Totale patrimonio netto |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 502 | 1.877 | – | – | – | – | (76) | (4) | (20) | (16) | – | 91 | (209) | (77) | 2.068 | 18 | 2.086 |
| Utile (perdita) dell'esercizio 2023 Altre componenti del conto |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 179 | – | 179 | – | 179 |
| economico complessivo | |||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili | |||||||||||||||||
| a conto economico Rivalutazioni di piani a benefici |
|||||||||||||||||
| definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | (7) | – | – | – | – | (7) | – | (7) |
| Variazione fair value partecipazioni | |||||||||||||||||
| con effetti a OCI | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici |
|||||||||||||||||
| definiti al netto dell'effetto fiscale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (1) | – | – | – | (1) | – | (1) |
| Altre componenti del conto | |||||||||||||||||
| economico complessivo relative alle Discontinued operations |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (7) | (1) | – | – | – | (8) | – | (8) |
| Componenti riclassificabili a conto | |||||||||||||||||
| economico Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | 95 | – | – | – | – | – | – | – | 95 | – | 95 |
| Variazione fair value delle attività | |||||||||||||||||
| finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
– | – | – | – | – | – | – | 2 | – | – | – | – | – | – | 2 | – | 2 |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
– | – | – | – | – | – | – | – | (26) | – | – | (4) | – | – | (30) | (1) | (31) |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo |
|||||||||||||||||
| del patrimonio netto | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle |
|||||||||||||||||
| Discontinued operations | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | 95 | 2 | (26) | – | – | (4) | – | – | 67 | (1) | 66 |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2023 |
– | – | – | – | – | – | 95 | 2 | (26) | (7) | (1) | (4) | 179 | – | 238 | (1) | 237 |
| Operazioni con gli Azionisti Dividendi distribuiti |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | – | (256) | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 47 | 209 | – | – | – | – |
| Raggruppamento azionario | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Capitalizzazione costi aumento capitale sociale al netto delle imposte |
– | 1 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | – | 1 |
| Acquisto azioni proprie | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Acquisto/cessione interessenze di | |||||||||||||||||
| terzi | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (13) | (13) |
| Altre operazioni con gli azionisti (versamento in conto futuro aumento di capitale) |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Variazione riserva da conversione | |||||||||||||||||
| obbligazioni convertibili | – | – | 80 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 80 | – | 80 |
| Totale | – | (255) | 80 | – | – | – | – | – | – | – | – | 47 | 209 | – | 81 | (13) | 68 |
| Altri movimenti di patrimonio netto Rilevazione fair value da piani di incentivazione su base azionaria |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 3 | – | 3 | 6 | – | 6 |
| Altre variazioni | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | 1 | (1) | – | – | – | 1 | (2) | (1) |
| Operazioni under common control | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale Saldi al 31 dicembre 2023 |
– 502 |
– 1.622 |
– 80 |
– – |
– – |
– – |
– 19 |
– (2) |
1 (45) |
1 (22) |
(1) (2) |
3 137 |
– 179 |
3 (74) |
7 2.394 |
(2) 2 |
5 2.396 |
Per i dettagli si veda la nota 31 "Patrimonio netto".

| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | Riserva per sovrapprezzo delle azioni |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al effetto fiscale netto dell' |
disponibili per la vendita al effetto fiscale Riserva di fair value di strumenti finanziari netto dell' |
cambio da conversione Riserva per differenze |
Riserva per piani a benefici effetto fiscale definiti per i dipendenti al netto dell' |
valutate al patrimonio netto al netto dell'effetto fiscale Riserva partecipazioni |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
esercizio Utile (perdita) dell' |
Riserva negativa per azioni in portafoglio |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
Totale patrimonio netto |
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | – | – | (42) | 1 | (53) | (45) | – | 230 (2.467) | (84) | 326 | 25 | 351 | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | |||||||||||||||||
| 2022 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (209) | – | (209) | – | (209) |
| Altre componenti del conto economico complessivo |
|||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili | |||||||||||||||||
| a conto economico | |||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto |
|||||||||||||||||
| dell'effetto fiscale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 20 | – | – | – | – | 20 | – | 20 |
| Variazione fair value | |||||||||||||||||
| partecipazioni con effetti a OCI Quota di pertinenza delle "altre |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Altre componenti del conto | |||||||||||||||||
| economico complessivo relative | |||||||||||||||||
| alle Discontinued operations Totale |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
10 30 |
– – |
– – |
– – |
– – |
10 30 |
– – |
10 30 |
| Componenti riclassificabili a | |||||||||||||||||
| conto economico | |||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | (35) | – | – | – | – | – | – | – | (35) | – | (35) |
| Variazione fair value delle attività | |||||||||||||||||
| finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
– | – | – | – | – | – | – | (4) | – | – | – | – | – | – | (4) | – | (4) |
| Differenze cambio da | |||||||||||||||||
| conversione dei bilanci in moneta | |||||||||||||||||
| diversa dall'euro Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
1 – |
– – |
32 – |
(1) – |
– – |
1 – |
– – |
– – |
33 – |
2 – |
35 – |
| Altre componenti del conto | |||||||||||||||||
| economico complessivo | |||||||||||||||||
| relative alle Discontinued operations |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | (34) | (4) | 32 | (1) | – | 1 | – | – | (6) | 2 | (4) |
| Totale utile (perdita) | |||||||||||||||||
| complessivo esercizio 2022 | – | – | – | – | – | – | (34) | (4) | 32 | 29 | – | 1 | (209) | – | (185) | 2 | (183) |
| Operazioni con gli Azionisti | |||||||||||||||||
| Dividendi distribuiti Riporto a nuovo utile (perdita) |
– (1.721) |
– (553) |
– (2) |
– (88) |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– (103) |
– 2.467 |
– – |
– – |
(9) – |
(9) – |
| Raggruppamento azionario | (10) | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 10 | – | – | – | – | – |
| Aumento (riduzione) capitale | |||||||||||||||||
| sociale | 41 | 1.958 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 1.999 | – | 1.999 |
| Capitalizzazione costi aumento capitale sociale al netto delle |
|||||||||||||||||
| imposte | – | (81) | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (81) | – | (81) |
| Acquisto azioni proprie | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Acquisto interessenze di terzi | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Altre operazioni con gli azionisti (versamento in conto futuro aumento di capitale) |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Variazione riserva da conversione obbligazioni |
|||||||||||||||||
| convertibili | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | (1.690) | 1.324 | (2) | (88) | – | – | – | – | – | – | – | (93) | 2.467 | – | 1.918 | (9) | 1.909 |
| Altri movimenti di patrimonio netto Rilevazione fair value da piani di |
|||||||||||||||||
| incentivazione su base azionaria | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | – | 6 | 7 | – | 7 |
| Altre variazioni | 1 | – | 48 | – | – | – | – | (1) | 1 | – | – | (48) | – | 1 | 2 | – | 2 |
| Operazioni under common control |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | 1 | – | 48 | – | – | – | – | (1) | 1 | – | – | (47) | – | 7 | 9 | – | 9 |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 502 | 1.877 | – | – | – | – | (76) | (4) | (20) | (16) | – | 91 | (209) | (77) | 2.068 | 18 | 2.086 |

| (milioni di euro) | Nota (1) | Esercizio 2023 | Esercizio 2022 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Continuing operations | 185 | (315) | |
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Discontinued operations | (6) | 106 | |
| Risultato di pertinenza di terzi azionisti | – | – | |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa: | |||
| - ammortamenti - Continuing operations | 460 | 441 | |
| - ammortamenti - Discontinued operations | – | 57 | |
| - svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali | |||
| e diritto di utilizzo di attività in leasing | (N. 35) | 29 | 4 |
| - effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto | (N. 37) | (107) | 65 |
| - (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività e business | 34 | (121) | |
| - interessi attivi | (54) | (11) | |
| - interessi passivi | 161 | 127 | |
| - imposte sul reddito | (N. 38) | 145 | 171 |
| - altre variazioni | 25 | (109) | |
| Variazioni del capitale di esercizio: | |||
| - rimanenze | (45) | (13) | |
| - crediti commerciali | (261) | 7 | |
| - debiti commerciali | 20 | 567 | |
| - fondi per rischi e oneri | (324) | (289) | |
| - attività e passività contrattuali | 463 | (451) | |
| - altre attività e passività | 13 | (445) | |
| Flusso di cassa del capitale di periodo - Continuing operations | (134) | (624) | |
| Flusso di cassa del capitale di periodo - Discontinued operations | 6 | (22) | |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio/periodo | (128) | (646) | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Continuing operations | 6 | (26) | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Discontinued operations | – | 24 | |
| Dividendi incassati | 69 | 29 | |
| Interessi incassati | 51 | 8 | |
| Interessi pagati | (150) | (116) | |
| Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati | (134) | (165) | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations (a) | |||
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations (b) | 586 | (523) | |
| – | 46 | ||
| Flusso di cassa netto da attività operativa di cui verso parti correlate - Continuing operations (2) |
586 | (477) | |
| 2.711 | 1.313 | ||
| di cui verso parti correlate - Discontinued operations (2) | (17) | 6 | |
| Investimenti: | |||
| - attività materiali - Continuing operations | (472) | (513) | |
| -attività materiali - Discontinued operations | – | (27) | |
| - attività immateriali | (N. 16) | (10) | (10) |
| - partecipazioni | (N. 18) | (1) | – |
| - titoli strumentali all'attività operativa | – | – | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | – | – | |
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (483) | (523) | |
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinued operations | – | (27) | |
| Flusso di cassa degli investimenti | (483) | (550) | |
| Disinvestimenti: | |||
| - attività materiali | 58 | 6 | |
| - imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | 63 | 497 | |
| - partecipazioni | 24 | – | |
| - titoli strumentali all'attività operativa | – | – | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | – | – | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 145 | 503 | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinued operations | – | – | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 145 | 503 | |
| Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 163 | 52 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 43 "Rapporti con parti correlate".
(a) Il flusso di cassa netto da attività operativa – Continuing operations per l'esercizio 2022 non include il valore della plusvalenza su cessione del business Drilling Onshore pari a 119.
(b) Il flusso di cassa netto da attività operativa – Discontinued operations per l'esercizio 2022 include il valore della plusvalenza su cessione del business Drilling Onshore pari a 119.

| (milioni di euro) | Nota (1) | Esercizio 2023 | Esercizio 2022 | |
|---|---|---|---|---|
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (175) | 5 | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 43) | 105 | 65 | |
| Assunzione di debiti finanziari non correnti | 1.867 | 1.330 | ||
| Rimborsi di debiti finanziari non correnti | (2.042) | (1.986) | ||
| Rimborsi di passività per leasing | (119) | (128) | ||
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (60) | (263) | ||
| Flusso di cassa derivante da incrementi (decrementi) dei finanziamenti | (354) | (1.047) | ||
| Apporti netti di capitale proprio da terzi | – | 1.918 | ||
| Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate | – | – | ||
| Dividendi pagati | – | – | ||
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | – | – | ||
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | 72 | – | ||
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (282) | 871 | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 43) | – | (17) | |
| Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento | – | – | ||
| Effetto delle differenze di cambio da conversione e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed | ||||
| equivalenti | (45) | 21 | ||
| Variazione netta delle disponibilità liquide | 84 | 420 | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio | (N. 7) | 2.052 | 1.632 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio | (N. 7) | 2.136 | 2.052 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 43 "Rapporti con parti correlate".
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 24 "Passività finanziarie".

Vengono riportati di seguito gli elementi informativi obbligatori e loro applicabilità in riferimento al I requirement ESEF, come previsto dal regolamento 2019/815 e versioni successive.
| Denominazione dell'entità che redige il bilancio | Saipem SpA | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sede dell'entità | Italia | |||||
| Forma giuridica dell'entità | SpA | |||||
| Paese di registrazione | Italia | |||||
| Indirizzo della sede legale dell'entità | Via Luigi Russolo, 5 - 20138 Milano | |||||
| Principale luogo dell'attività | Via Luigi Russolo, 5 - 20138 Milano | |||||
| Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni |
Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. |
|||||
| Ragione sociale dell'entità controllante | Saipem SpA | |||||
| Ragione sociale della capogruppo | Saipem SpA |
| Nota 1 | Criteri di redazione | Pag. 233 |
|---|---|---|
| Nota 2 | Principi di consolidamento e partecipazioni | Pag. 233 |
| Nota 3 | Criteri di valutazione | Pag. 236 |
| Nota 4 | Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 251 |
| Nota 5 | Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2024 ed esercizi successivi | Pag. 255 |
| Nota 6 | Area di consolidamento al 31 dicembre 2023 | Pag. 257 |
| Nota 7 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 263 |
| Nota 8 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | Pag. 263 |
| Nota 9 | Altre attività finanziarie | Pag. 264 |
| Nota 10 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 264 |
| Nota 11 | Rimanenze | Pag. 265 |
| Nota 12 | Attività contrattuali | Pag. 266 |
| Nota 13 | Attività e passività per imposte | Pag. 266 |
| Nota 14 | Altre attività correnti | Pag. 267 |
| Nota 15 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 268 |
| Nota 16 | Attività immateriali | Pag. 270 |
| Nota 17 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing | Pag. 272 |
| Nota 18 | Partecipazioni | Pag. 274 |
| Nota 19 | Attività e passività per imposte differite | Pag. 276 |
| Nota 20 | Altre attività non correnti | Pag. 278 |
| Nota 21 | Debiti commerciali e altri debiti | Pag. 278 |
| Nota 22 | Passività contrattuali | Pag. 279 |
| Nota 23 | Altre passività correnti | Pag. 279 |
| Nota 24 | Passività finanziarie | Pag. 279 |
| Nota 25 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto | Pag. 282 |
| Nota 26 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 283 |
| Nota 27 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 284 |
| Nota 28 | Altre passività non correnti | Pag. 288 |
| Nota 29 | Strumenti finanziari derivati | Pag. 289 |
| Nota 30 | Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili | Pag. 291 |
| Nota 31 | Patrimonio netto | Pag. 292 |
| Nota 32 | Altre informazioni | Pag. 295 |
| Nota 33 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 295 |
| Nota 34 | Ricavi | Pag. 313 |
| Nota 35 | Costi operativi | Pag. 314 |
| Nota 36 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 320 |
| Nota 37 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 321 |
| Nota 38 | Imposte sul reddito | Pag. 321 |
| Nota 39 | Utile di terzi azionisti | Pag. 322 |
| Nota 40 | Utile (perdita) per azione | Pag. 322 |
| Nota 41 | Informazioni per settore di attività | Pag. 323 |
| Nota 42 | Informazioni per area geografica | Pag. 325 |
| Nota 43 | Rapporti con parti correlate | Pag. 325 |
| Nota 44 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | Pag. 337 |
| Nota 45 | Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali | Pag. 338 |
| Nota 46 | Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | Pag. 338 |
| Nota 47 | Adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi 125-129) | Pag. 338 |

Il bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")6 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio consolidato è redatto secondo il presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione di seguito riportati.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione del 12 marzo 2024, è sottoposto alla revisione contabile da parte della KPMG SpA, revisore principale, interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo.
I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.
Le imprese consolidate, controllate non consolidate e a controllo congiunto (partecipazioni in joint venture e in joint operation) e le imprese collegate sono indicate nella sezione "Area di consolidamento", nella quale sono riportate anche le variazioni rispetto all'esercizio precedente.
I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.
La classificazione di un'impresa come controllata, a controllo congiunto o collegata dipende, a prescindere dalla percentuale di possesso, dall'effettiva capacità dell'azionista nel prendere le decisioni inerenti alle attività rilevanti dell'impresa. Queste decisioni possono essere prese in modo autonomo o con il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo; in altri casi l'azionista può esercitare sull'impresa un'influenza notevole, ma non il controllo e neppure un controllo congiunto. La capacità nel prendere le decisioni rinviene dal dettato delle clausole contenute negli accordi contrattuali e parasociali.
Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Saipem SpA e delle imprese italiane ed estere controllate direttamente e indirettamente da Saipem.
Un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso l'esercizio del proprio potere decisionale sulla stessa. Il potere decisionale esiste in presenza di diritti che conferiscono alla controllante l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, ossia le attività maggiormente in grado di incidere sui ritorni economici della partecipata stessa.
I valori economici e patrimoniali delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato sulla base di principi contabili uniformi, a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.
Le società controllate sono consolidate integralmente; conseguentemente le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate.
In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.
Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.
Quando le perdite riferibili a terzi in una controllata consolidata eccedono la quota di pertinenza di terzi di patrimonio netto della controllata, l'eccedenza, e ogni ulteriore perdita attribuibile agli azionisti di minoranza, sono attribuite agli azionisti della
(6) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC). (7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.

Capogruppo a eccezione della parte per la quale gli azionisti di minoranza hanno un'obbligazione vincolante a coprire la perdita con investimenti aggiuntivi e sono in grado di farlo. Se, successivamente, la controllata realizza degli utili, tali utili sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo fino a concorrenza delle perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza, ma che erano state precedentemente assorbite dagli azionisti della Capogruppo.
Sono escluse dal consolidamento integrale alcune imprese controllate caratterizzate singolarmente e nel loro complesso da una limitata attività operativa, in quanto la loro esclusione non comporta effetti rilevanti8 ai fini della corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati nel paragrafo "Metodo del patrimonio netto" o con il metodo del costo rettificato per perdite di valore.
Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel paragrafo "Metodo del patrimonio netto".
Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo; la verifica dell'esistenza di enforceable rights and obligations richiede l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale ed è operata considerando le caratteristiche della struttura societaria, gli accordi tra le parti, nonché ogni altro fatto e circostanza che risulti rilevante ai fini della verifica. Nel bilancio consolidato è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie. Le joint operation, rappresentate da entità giuridiche separate non rilevanti, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ovvero, quando non producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.
Una collegata è un'impresa su cui Saipem esercita un'influenza notevole, intesa come il potere di partecipare alla determinazione delle scelte finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni in collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel paragrafo "Metodo del patrimonio netto", ovvero, quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.
Le partecipazioni in imprese controllate escluse dal consolidamento integrale, in joint venture e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto9 .
In applicazione del metodo del patrimonio netto, le partecipazioni sono inizialmente iscritte al costo di acquisto inclusivo dei costi di transazione, attribuendo, analogamente a quanto previsto per le business combination, l'eventuale differenza tra il costo sostenuto e la quota di interessenza nel fair value delle attività nette identificabili della partecipata; l'allocazione, operata in via provvisoria alla data di rilevazione iniziale, è rettificabile, con effetto retroattivo, entro i successivi dodici mesi per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di rilevazione iniziale. Successivamente il valore di iscrizione è adeguato per tener conto: (i) della quota di pertinenza della partecipante dei risultati economici della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione; (ii) della quota di pertinenza della partecipante delle altre componenti del conto economico complessivo della partecipata. Le variazioni del patrimonio netto di una partecipata, diverse da quelle afferenti al risultato economico e alle altre componenti del conto economico complessivo, sono rilevate a conto economico quando rappresentano nella sostanza gli effetti di una cessione di un'interessenza nella partecipata. I dividendi distribuiti dalla partecipata sono rilevati a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, si considerano le rettifiche previste per il processo di consolidamento. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (ad esempio, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte, ecc.), la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati nel paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie". Le perdite derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio netto eccedenti il valore di iscrizione della partecipazione, rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) su partecipazioni", sono allocate sugli eventuali crediti finanziari concessi alla partecipata il cui rimborso non è pianificato o non è probabile nel prevedibile futuro (cd. long-term interest) e che rappresentano nella sostanza un ulteriore investimento nella società partecipata. Quando non producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, le joint venture e le imprese collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair
(8) Secondo le disposizioni del Conceptual Framework dei principi contabili internazionali: "l'informazione è rilevante se la sua omissione, errata presentazione od occultamento può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio".
(9) Nel caso di assunzione di un collegamento (controllo congiunto) in fasi successive, la partecipazione è iscritta per l'importo corrispondente a quello derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto come se lo stesso fosse stato applicato sin dall'origine; l'effetto della "rivalutazione" del valore di iscrizione delle quote di partecipazione detenute antecedentemente all'assunzione del collegamento (controllo congiunto) è rilevato a patrimonio netto.

value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta10; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico11. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione per la successiva valutazione.
La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione e di eventuali long-term interest, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite.
Si è in presenza di un'acquisizione di un business se il contratto prevede l'acquisizione di uno (o più) input e di un processo sostanziale che, insieme, contribuiscono significativamente alla capacità di creare un output. Viceversa, se manca l'insieme delle condizioni sopra descritte, si è in presenza di un'acquisizione di un gruppo di asset, che determina la capitalizzazione del loro costo di acquisizione e il loro ammortamento in base alle disposizioni dello IAS 16.
Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l'acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.
Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value12, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.
Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata in base alla quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale goodwill ad essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In alternativa, è rilevato l'intero ammontare del goodwill generato dall'acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest'ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche il goodwill di loro competenza13. La scelta delle modalità di determinazione del goodwill (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna business combination.
Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.
Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell'acquisita è operata in via provvisoria nell'esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.
L'acquisizione di interessenze in una joint operation che rappresenta un business è rilevata, per gli aspetti applicabili, in modo analogo a quanto previsto per le business combination.
Gli utili derivanti da operazioni effettuate tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, nonché le garanzie, compresi i contratti autonomi di garanzia, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.
I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta funzionale della capogruppo, nonché la valuta di presentazione del bilancio consolidato del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).
Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo14.
La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza
(11) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex joint venture o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.
(10) Se la partecipazione residua continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto, la quota mantenuta non è adeguata al relativo fair value.
(12) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto "Valutazioni al fair value".
(13) L'adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di "goodwill negativi" (cd. gain on bargain purchase).
(14) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.
I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività. I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:
| Valuta | al 31.12.2023 Cambio |
Cambio medio 2023 |
al 31.12.2022 Cambio |
|---|---|---|---|
| USA dollaro | 1,105 | 1,0813 | 1,0666 |
| Regno Unito lira sterlina | 0,86905 | 0,86979 | 0,88693 |
| Algeria dinaro | 148,2657 | 146,9354 | 146,5049 |
| Angola kwanza | 920,402 | 746,207 | 541,198 |
| Arabia Saudita riyal | 4,1438 | 4,0548 | 3,9998 |
| Argentina peso | 892,9239 | 314,1127 | 188,5033 |
| Australia dollaro | 1,6263 | 1,6288 | 1,5693 |
| Brasile real | 5,3618 | 5,401 | 5,6386 |
| Canada dollaro | 1,4642 | 1,4595 | 1,444 |
| Egitto lira | 34,1589 | 33,1581 | 26,399 |
| Ghana nuovo cedi | 13,2254 | 12,6196 | 10,8621 |
| India rupia | 91,9045 | 89,3001 | 88,171 |
| Indonesia rupia | 17.079,71 | 16.479,62 | 16.519,82 |
| Kazakhstan tenge | 502,48 | 493,57 | 492,9 |
| Malesia ringgit | 5,0775 | 4,932 | 4,6984 |
| Nigeria naira | 974,0907 | 695,0115 | 477,9221 |
| Norvegia corona | 11,2405 | 11,4248 | 10,5138 |
| Perù nuevo sol | 4,0818 | 4,0472 | 4,0459 |
| Qatar riyal | 4,0222 | 3,9358 | 3,8824 |
| Romania nuovo leu | 4,9756 | 4,9467 | 4,9495 |
| Russia rublo | 98,5958 | 92,4209 | 79,0077 |
| Singapore dollaro | 1,4591 | 1,4523 | 1,43 |
| Svizzera franco | 0,926 | 0,9718 | 0,9847 |
I criteri di valutazione più rilevanti adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo. Saipem effettua verifiche periodiche sull'obsolescenza degli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. In ogni caso, per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene costituito un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.
Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

In considerazione della natura dei contratti (a prezzo fisso) e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati adottando un metodo basato sugli output, applicando ai costi sostenuti un margine contrattualmente previsto.
Nella valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (claim) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.
Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti o riconosciuti a fornitori sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti e mantenuti a tale cambio fino al loro totale recupero.
Gli anticipi contrattuali ricevuti rientrano nella normale prassi operativa di Saipem; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.
Saipem non effettua rivalutazioni delle attività materiali, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel successivo paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie".
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
I costi di manutenzione ciclica, sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali, vengono capitalizzati in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.
Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (vedi paragrafo "Attività destinate alla vendita e Discontinued operations"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico.
Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.
Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.
Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Le attività materiali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Un contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.
È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right-of-Use") in contropartita a una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").
Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right-of-Use" è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".
Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right-of-Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.
La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date.
Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.
Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right-of-Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.
Per i leasing a breve termine e i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore Saipem applica l'eccezione alla rilevazione prevista dal principio.
Per i locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.
In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come finanziario od operativo secondo le seguenti modalità: (a) se il leasing principale è a breve termine, il sub-leasing deve essere classificato come leasing operativo rilevando i proventi derivanti dal sub-leasing nel conto economico; (b) diversamente, il sub-leasing deve essere classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di sub-leasing; se questa copre la durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione del "Right-of-Use" rinveniente dal leasing principale.
L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:
Le principali fattispecie contrattuali rientranti nella definizione di leasing, che interessano la maggior parte della realtà del Gruppo, si riferiscono alle seguenti categorie di asset:
Relativamente ai contratti per servizi stipulati dalle società del Gruppo, viene effettuata un'analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un

diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali. Saipem non effettua rivalutazioni delle attività immateriali.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore come descritto nel paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie".
Con riferimento ai costi di configurazione e personalizzazione di software derivanti da contratti con fornitori di servizi mediante i quali si ottiene il diritto di accesso a determinati applicativi, gli stessi si rilevano come attività immateriale solo nel caso in cui l'accordo consente al cliente di ottenere benefici economici futuri e di limitarne l'accesso ad altri.
Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
La verifica della recuperabilità delle attività non finanziarie, ovvero delle attività materiali, attività immateriali e del Right-of-Use dei beni condotti in leasing, è effettuata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non è recuperabile. La recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. Indipendentemente dalla presenza di eventuali indicazioni di riduzioni di valore, la verifica di recuperabilità del goodwill viene effettuata almeno annualmente.
La valutazione di recuperabilità è effettuata per singola cash generating unit ("CGU"), che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio paese" è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing, si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Con riferimento al goodwill, quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore15.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:
(15) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la loro gestione le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti del conto economico complessivo (di seguito anche "Other Comprehensive Income" od OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model held to collect).
L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni16 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").
Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model held to collect and sell). In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti del conto economico complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.
Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".
In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).
Il modello gestionale adottato dal Gruppo prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio comporta la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti sulla base della recuperabilità degli stessi, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.
Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:
(16) I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione.

I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".
Le attività finanziarie rappresentative di partecipazioni minoritarie, in quanto non possedute per finalità di trading, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente alle altre componenti del conto economico complessivo, senza previsione del loro rigiro a conto economico in caso di realizzo; differentemente, i dividendi provenienti da tali partecipazioni sono rilevati a conto economico alla voce "Proventi (oneri) su partecipazioni". La valutazione al costo di una partecipazione minoritaria è consentita nei limitati casi in cui il costo rappresenti un'adeguata stima del fair value.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.
Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non-performance risk delle controparti della transazione (vedi paragrafo "Valutazioni al fair value"). La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti.
In particolare, le società del Gruppo sottoscrivono i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.
I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei futuri ricavi e costi in valuta di commessa.
Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).
Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano l'interruzione totale o parziale della copertura.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci, limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti dal Gruppo Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile, o per stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente riclassificato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate direttamente a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
Le obbligazioni convertibili sono strumenti finanziari composti costituiti da due componenti: una passività finanziaria (un accordo contrattuale a consegnare disponibilità liquide o altra attività finanziaria) e uno strumento rappresentativo di capitale, ovvero un'opzione call che attribuisce al possessore il diritto, per un determinato periodo di tempo, di convertirlo in un quantitativo fisso di azioni ordinarie dell'entità. Al momento della rilevazione iniziale la passività finanziaria corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, attualizzati con il tasso che si pagherebbe per una passività finanziaria analoga per durata senza la componente di patrimonio netto (fair value della passività) e il valore dell'opzione, iscritto nel patrimonio netto, è definito quale differenza tra il corrispettivo incassato all'atto dell'emissione dello strumento composto nel suo complesso e il fair value della passività finanziaria. Nei periodi successivi alla rilevazione iniziale il valore dell'opzione di conversione in azioni non si modifica e il fair value della passività finanziaria è valutato al costo ammortizzato.

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (vedi paragrafo "Attività finanziarie").
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
Le attività non correnti, le attività e le passività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si riscontra quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.
Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.
Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività non correnti e/o le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione, costituiscono una discontinued operations se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operations sono riesposti anche per gli esercizi posti a confronto.
Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come destinate alla vendita/discontinued operations interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/discontinued operations.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.
Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
Le attività e le passività potenziali, non rilevate in bilancio, sono descritte, ove richiesto, nelle note illustrative al bilancio consolidato.
Le attività potenziali, ossia attività possibili che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa, sono periodicamente riesaminate al fine di valutare la probabilità, nonché la virtuale certezza di ottenere benefici economici da parte dell'impresa.

Le passività potenziali, rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso, sono periodicamente riesaminate per determinare se l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici sia divenuto probabile.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co-investimento17), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.
I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente alle condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.
Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
L'utile (perdita) per azione semplice è calcolato dividendo l'utile o la perdita del Gruppo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escluse le azioni proprie.
Ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito, l'utile o la perdita del Gruppo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo, nonché la media ponderata delle azioni in circolazione, sono rettificati per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo. Il numero delle azioni ordinarie è dato dalla media ponderata delle azioni ordinarie calcolata secondo quanto previsto per l'utile (perdita) per azione semplice, più la media ponderata delle azioni ordinarie che potrebbero essere emesse al momento della conversione in azioni ordinarie di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Le potenziali azioni ordinarie sono considerate come aventi effetto diluitivo quando la loro conversione in azioni ordinarie riduce l'utile per azione o incrementa la perdita per azione derivante dalle attività operative in esercizio. Al contrario, le potenziali azioni ordinarie hanno effetto antidiluitivo quando la loro conversione in azioni ordinarie incrementa l'utile per azione o riduce la perdita per azione derivante dalle attività operative in esercizio.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a
(17) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti Engineering & Construction.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.
In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".
Nel primo caso, infatti, si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").
I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.
Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (vedi anche paragrafo "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".
I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.
I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.
I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale delle società del Gruppo sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
Le imposte sul reddito differite passive e differite attive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte differite è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte differite attive è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte differite attive sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte differite è verificata con periodicità almeno annuale. Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.
In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le attività e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte differite"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile.
Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, differite passive e differite attive, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.
Lo IAS 12 "Imposte sul reddito" si applica anche alle imposte sul reddito derivanti dalla legislazione fiscale per implementare le regole del modello del Secondo Pilastro (Pillar Two Model) pubblicate dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), inclusa la legislazione fiscale che implementa le imposte minime domestiche integrative qualificate. Con il documento emesso dallo IASB in data 23 maggio 2023 (Amendment to IAS 12 "International Tax Reform - Pillar Two Model Rules") è stata introdotta un'eccezione temporanea obbligatoria ai requisiti del principio secondo la quale non vanno rilevate né indicate informazioni specifiche sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del Secondo Pilastro. Il Gruppo Saipem ha applicato l'eccezione temporanea al 31 dicembre 2023.
Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").
La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura19.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per il Gruppo.
Con il Regolamento n. 2021/2036, emesso dalla Commissione Europea in data 19 novembre 2021, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a: (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata in vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023. A seguito di un'analisi effettuata il suddetto principio non è applicabile al bilancio consolidato Saipem.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 "Disclosure of Accounting Policies" con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili. Le modifiche chiariscono che le informazioni relative alle politiche contabili sono rilevanti quando, considerate unitamente ad altre informazioni presenti in bilancio, si può ragionevolmente presumere che esse influenzino le decisioni degli utilizzatori del bilancio. La descrizione fornita in merito alle politiche contabili deve essere "entity specific" mettendo in evidenza le peculiarità del trattamento contabile adottato dall'impresa fornendo informazioni maggiormente utili rispetto a una descrizione standardizzata o che si limiti esclusivamente a replicare le disposizioni degli IFRS. Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 8 "Definition of Accounting Estimates" con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a incertezza valutativa e che, pertanto, devono essere stimati mediante l'utilizzo di giudizi, assunzioni, tecniche di valutazione e input. Le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/1392, emesso dalla Commissione Europea in data 11 agosto 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction" con il quale viene precisata la modalità di contabilizzazione delle imposte differite attive e passive relative ad alcune operazioni, quali operazioni di leasing e obblighi di smantellamento, che in sede di rilevazione iniziale danno origine a differenze temporanee imponibili e deducibili di pari importo, e all'IFRS 1 "First-time Adoption of International Financial Reporting Standards" con l'introduzione di un paragrafo specifico sulla data di applicazione delle suddette modifiche, e di alcuni paragrafi riguardanti l'Appendice B dell'IFRS 1. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023. L'effetto di tali modifiche è illustrato nella nota 19 "Attività e passività per imposte differite".
Con il Regolamento n. 2022/1491, emesso dalla Commissione Europea in data 8 settembre 2022, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information" con il quale si richiede che se un'entità applica l'IFRS 17 a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 (sovrapposizione della classificazione), l'entità deve fornire informazioni qualitative che consentano agli utilizzatori del bilancio di comprendere: (i) la misura in cui la sovrapposizione della classificazione è stata applicata (per esempio, se è stata applicata a tutte le attività finanziarie eliminate nel periodo comparativo); e (ii) se e in quale misura le disposizioni sulla riduzione di valore dell'IFRS 9 sono state applicate. Lo IASB ha di conseguenza aggiunto un elemento del blocco di testo alla tassonomia IFRS per riflettere questa nuova disposizione in materia di informativa. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2023/2468, emesso dalla Commissione Europea in data 8 novembre 2023, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "International Tax Reform - Pillar Two Model Rules" con il quale si introduce un'eccezione temporanea obbligatoria ai requisiti dello IAS 12 per la rilevazione e la disclosure informativa specifica sulle attività e passività fiscali differite derivanti dal "Pillar Two Model Rules" dell'OCSE, nonché informazioni integrative mirate. Il Pillar Two mira a garantire, attraverso l'introduzione di regole comuni, che in ogni giurisdizione i grandi gruppi multinazionali, con un fatturato consolidato pari o
(18) Gli schemi del bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2022.
(19) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate alla nota 33 - Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

superiore a 750 milioni di euro, scontino un livello di imposizione effettiva non inferiore al 15%. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023. L'informativa integrativa è illustrata nella nota 38 "Imposte sul reddito".
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:
L'informativa di seguito prodotta è basata sul reporting elaborato internamente per la Direzione Aziendale.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risk Policy emanata, e periodicamente aggiornata, centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio delle società del Gruppo.
Sono oggetto di monitoraggio gli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato consolidato del Gruppo originati dal consolidamento dei risultati economici delle società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo. Il rischio cambio originato dalla conversione di attività e passività di società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo è oggetto di parziale gestione, a livello consolidato, mediante la designazione in net investment hedge di partite monetarie operative a lungo termine.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transaction). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare, i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR).
Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2023 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro: ≥ strumenti derivati su tassi di cambio;

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 68 milioni di euro (-1 milione di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -179 milioni di euro (-234 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -68 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 180 milioni di euro (236 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2023 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Δ+10% | Δ-10% | Δ+10% | Δ-10% | |||||
| (milioni di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
| Strumenti derivati | (26) | (273) | 26 | 274 | (35) | (268) | 37 | 270 |
| Crediti commerciali e altri | 121 | 121 | (121) | (121) | 76 | 76 | (76) | (76) |
| Crediti finanziari | 31 | 31 | (31) | (31) | 38 | 38 | (38) | (38) |
| Debiti commerciali e altri | (104) | (104) | 104 | 104 | (115) | (115) | 115 | 115 |
| Disponibilità liquide | 73 | 73 | (73) | (73) | 52 | 52 | (52) | (52) |
| Passività finanziarie a breve termine | (6) | (6) | 6 | 6 | (7) | (7) | 7 | 7 |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività per leasing | (21) | (21) | 21 | 21 | (10) | (10) | 10 | 10 |
| Totale | 68 | (179) | (68) | 180 | (1) | (234) | 3 | 236 |
L'analisi di sensitività dei crediti e debiti suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) Valuta |
Totale | Δ -10% | Δ +10% | Totale | Δ -10% | Δ +10% |
| Crediti | ||||||
| USD | 1.088 | (109) | 109 | 642 | (64) | 64 |
| KWD | 51 | (5) | 5 | 63 | (6) | 6 |
| PLN | 15 | (2) | 2 | 15 | (1) | 1 |
| GBP | 14 | (1) | 1 | 5 | (1) | 1 |
| NOK | 13 | (1) | 1 | 12 | (1) | 1 |
| Altre valute | 26 | (3) | 3 | 26 | (3) | 3 |
| Totale | 1.207 | (121) | 121 | 763 | (76) | 76 |
| Debiti | ||||||
| USD | 717 | 72 | (72) | 777 | 78 | (78) |
| GBP | 195 | 20 | (20) | 180 | 18 | (18) |
| AED | 29 | 3 | (3) | 36 | 3 | (3) |
| NOK | 20 | 2 | (2) | 37 | 4 | (4) |
| JPY | 27 | 3 | (3) | 30 | 3 | (3) |
| AOA | 3 | - | - | 7 | 1 | (1) |
| KWD | 32 | 3 | (3) | 62 | 6 | (6) |
| Altre valute | 14 | 1 | (1) | 20 | 2 | (2) |
| Totale | 1.037 | 104 | (104) | 1.149 | 115 | (115) |
Rischio di mercato - Tasso di interesse
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo Saipem, inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni

interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse eventualmente posti in essere in relazione alle sopra descritte operazioni, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
≥ strumenti derivati su tassi di interesse;
≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 1 milione di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 1 milione di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -1 milione di euro (-3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -1 milione di euro (-3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2023 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +100 punti base | -100 punti base | +100 punti base | -100 punti base | |||||
| (milioni di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
| Disponibilità liquide | 4 | 4 | (4) | (4) | 5 | 5 | (5) | (5) |
| Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività finanziarie a breve termine | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | (3) | (3) | 3 | 3 | (2) | (2) | 2 | 2 |
| Totale | 1 | 1 | (1) | (1) | 3 | 3 | (3) | (3) |
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentino un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transaction). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.
Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio

netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 3 milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -3 milioni di euro.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle business line e alle funzioni specialistiche corporate dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 10 "Crediti commerciali e altri crediti" e 12 "Attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità e di linee di credito committed adeguato per il Gruppo. Tale obiettivo è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve termine e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità finanziaria per i programmi di sviluppo del Gruppo Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di specifici KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.
In relazione ai contratti di finanziamento che prevedono il rispetto di Financial Covenant e altre clausole che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, si rileva che alla data del 31 dicembre 2023 tali clausole risultano tutte rispettate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
In data 10 febbraio 2023 sono state stipulate due nuove linee di credito per un importo complessivo pari a 860 milioni di euro, consistenti in (i) una nuova Revolving Credit Facility per un importo complessivo pari a circa 470 milioni di euro, per la quale non si prevedono utilizzi, e (ii) un nuovo Term Loan senior unsecured di circa 390 milioni di euro garantito per il 70% da SACE, la Export Credit Agency italiana, nell'ambito dello strumento "Garanzia SupportItalia".
Inoltre, in data 30 agosto 2023 la Società ha effettuato il collocamento di un prestito obbligazionario convertibile per un importo pari a 500 milioni di euro con scadenza settembre 2029.
Grazie ai proventi derivanti dalla stipula delle nuove linee di finanziamento e del collocamento del nuovo prestito obbligazionario convertibile di cui sopra, Saipem ha ulteriormente rafforzato la propria struttura finanziaria e la liquidità, in considerazione della quale: (i) in data 29 novembre 2023 è stato completato il riacquisto di 120 milioni di euro di obbligazioni con scadenza 7 gennaio 2025; e (ii) in data 28 dicembre 2023 è stato effettuato il rimborso parziale per 150 milioni di euro del Term Loan garantito da SACE.
In aggiunta si segnala che in data 8 settembre 2023 Saipem ha rimborsato il prestito obbligazionario in scadenza del valore di 500 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata media pari a 3,10 anni; la quota di debito a medio-lungo termine in scadenza nel 2024 è pari a 96 milioni di euro, di cui 48 milioni di euro nel corso del primo semestre e la restante quota nel corso del secondo semestre.
Le scadenze relative ai tre prestiti obbligazionari ordinari emessi dalla società del Gruppo Saipem Finance International BV sono previste negli esercizi 2025 (per un ammontare residuo pari a 380 milioni di euro), 2026 e 2028 (ciascuno per un ammontare pari a 500 milioni di euro).
In considerazione delle operazioni finanziarie sopra descritte, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine e dell'ammontare di cassa disponibile al 31 dicembre pari a 1.323 milioni di euro, Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's. In data 2 dicembre 2022 la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Global Ratings un long-term issuer credit rating pari a "BB+" con outlook "stabile", nonché un senior unsecured rating pari a "BB+" per i prestiti obbligazionari. Inoltre, in data 14 giugno 2023, la Società ha ricevuto da Moody's una conferma del long term Corporate Family Rating pari a "Ba3", precedentemente assegnato in data 19 luglio 2022, con un contestuale miglioramento dell'outlook da "stabile" a "positivo", nonché una conferma del senior unsecured debt rating pari a "Ba3" per i prestiti obbligazionari. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV rientrano nella categoria speculativa "non-investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International BV che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe determinare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti futuri oltre che un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo Saipem.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.
| (milioni di euro) | Quota a breve termine 2024 |
2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie a lungo termine | 131 | 575 | 668 | 15 | 500 | 500 | 2.389 |
| Passività finanziarie a breve termine | 97 | - | - | - | - | - | 97 |
| Passività finanziarie per leasing | 324 | 165 | 106 | 66 | 39 | 189 | 889 |
| Passività per strumenti derivati | 17 | - | - | - | - | - | 17 |
| Totale | 569 | 740 | 774 | 81 | 539 | 689 | 3.392 |
| Interessi su debiti finanziari | 82 | 72 | 52 | 30 | 30 | 14 | 280 |
| Interessi su passività finanziarie per leasing | 46 | 34 | 22 | 17 | 14 | 67 | 200 |
Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.
| Anni di scadenza | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2025-2028 | Oltre | Totale | |||
| Debiti commerciali | 2.668 | - | - | 2.668 | |||
| Altri debiti | 276 | - | - | 276 |
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2024, sono pari a 99 milioni di euro.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. Considerando il settore in cui il Gruppo opera, rivestono particolare importanza le stime contabili effettuate per la determinazione dei ricavi e dei costi di commessa a lungo termine e del relativo stato di avanzamento dei lavori. Di conseguenza, i risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono influenzati, oltre che dall'attuale contesto macroeconomico caratterizzato dagli impatti derivanti dall'aumento dei tassi di interesse, dall'inflazione e dai rischi geopolitici legati al conflitto in Israele e al perdurare della crisi russoucraina, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica che nel medio e lungo termine possono incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche del Gruppo.
Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali che comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati degli esercizi successivi.

In relazione alle poste di bilancio oggetto di stima e giudizio, sotto riportate, sono indicati i riferimenti alle note illustrative contenenti le informazioni contabili alla data di chiusura dell'esercizio.
L'attuale contesto di mercato conferma la tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con la crescita attesa sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, il perdurare di alcuni elementi di instabilità anche nel corso del 2023, tra cui lo scoppio della crisi israelo-palestinese, il protrarsi del conflitto in Ucraina e la permanenza di elevati tassi di inflazione, ha accresciuto il rischio di instabilità economica a livello globale e ciò ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività di Saipem, caratterizzate da commesse pluriennali con tempi di realizzazione di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo, si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato Oil&Gas sta attraversando e dal consolidamento delle opportunità nell'ambito della transizione energetica e delle tecnologie pulite.
In relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi, non risultano attività residue e le relative relazioni contrattuali con i clienti sono arrivate a conclusione e correntemente in fase di formalizzazione in piena conformità con la normativa comunitaria.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.
Si segnala che non ci sono né attività gestite da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Il Piano Strategico 2024-2027, in linea con i precedenti Piani, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia.
In relazione alle attività sul territorio israeliano, si segnala che Saipem ha in essere un contratto che prevede la realizzazione di un'unità Ammonia, nell'ambito del progetto Ammonia Plant per conto di Haifa Group, nel sito di Mishor Rotem le cui attività di ingegneria e procurement sono in completamento. Dopo aver iniziato le attività di costruzioni civile/meccaniche, l'esecuzione dei lavori in cantiere è stata rallentata dalle conseguenze degli eventi del 7 ottobre 2023 riferiti agli scontri tra lo stato di Israele e Hamas. In accordo con il cliente, i lavori stanno proseguendo per quanto possibile date le circostanze.
I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico.
Saipem, leader globale nell'ingegneria e nella costruzione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture, sia offshore che onshore, intende essere protagonista della transizione energetica:
Il Gruppo è comunque consapevole che questi cambiamenti possono avere un impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio consolidato, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività.
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:
Per i relativi dettagli si rinvia alla sezione "Programma Net Zero" e "Rischi e opportunità legati al clima" della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato potrebbero essere influenzati dalle azioni poste in essere per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. I rischi climatici possono infatti influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento del Gruppo; pertanto, la transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore.
Saipem ha preso in considerazione le potenziali conseguenze della transizione energetica sul valore recuperabile delle CGU nel medio-lungo termine che avrà un impatto innanzitutto sull'aumento della domanda di energia da fonti rinnovabili. A tal proposito il Piano Strategico 2024-2027 prevede un cambiamento nel mix di portafoglio verso attività non oil related, con acquisizioni di progetti green legati alla transizione energetica pari a circa il 34% (circa il 25% nel precedente Piano Strategico 2023-2026),
nonché un percorso di investimenti su nuove tecnologie abilitanti, negli ambiti Blue Solutions, Renewable refining, CO2 Management e Offshore Wind. Inoltre, in linea con il precedente Piano Strategico, sono previste acquisizioni rilevanti nel business del gas naturale considerato uno degli elementi che supporterà la progressiva evoluzione verso fonti energetiche sostenibili. Da ultimo, la transizione energetica prevede nel lungo termine l'eliminazione del carbone tra le fonti energetiche, settore in cui il Gruppo non opera. Occorre in ogni caso tenere in considerazione che la velocità di adozione di tecnologie legate alla transizione energetica, soprattutto in alcune aree del mondo, potrebbe essere più lenta rispetto alle previsioni attuali; tale rallentamento troverebbe una mitigazione nella comprovata capacità del Gruppo di continuare a operare nel business tradizionale.
Saipem è sempre più posizionata in settori non-oil, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali; nel contempo è previsto che parte degli asset sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.
La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrebbe portare in futuro a specifiche svalutazioni dei propri asset non finanziari.
Inoltre, nuove leggi o regolamenti introdotti in risposta ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che non esistevano in precedenza; di conseguenza, la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.
I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare, nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.
La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.
Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.
Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle business line.
La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base della quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.
La procedura di impairment test delle CGU del Gruppo prevede la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.
I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal CdA. Il Piano Strategico contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche business line tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano Strategico (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente obiettive (che tengono quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.

Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando i tassi approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali Offshore e yard di fabbricazione) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill ad essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di una serie articolata di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini dell'identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:
In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right-of-Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i relativi canoni di leasing.
La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.
Saipem e alcune società del Gruppo sono parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni.
La stima del valore da accantonare è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.

I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.
Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.
Con il Regolamento n. 2023/2822, emesso dalla Commissione Europea in data 19 dicembre 2023, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current" e "Non-Current Liabilities with Covenants". Le modifiche forniscono chiarimenti in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti e chiariscono il concetto di estinzione; specificano come un'entità classifica una passività derivante da un accordo di finanziamento con covenant come corrente o non corrente e definiscono le informazioni da fornire quando un'entità ha accordi di finanziamento con covenant che potrebbero richiedere che l'accordo di finanziamento diventi esigibile entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2024.
Con il Regolamento n. 2023/2579, emesso dalla Commissione Europea in data 20 novembre 2023, sono state omologate le modifiche all'IFRS 16 "Lease Liability in a Sale and Leaseback" con il quale si prevede che il venditore-locatario valuti l'attività con diritto di utilizzo derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in base alla percentuale del precedente valore contabile dell'attività mantenuta dal venditore-locatario. Di conseguenza, in un'operazione di vendita e retrolocazione, il venditore-locatario rileva solo l'importo di eventuali utili o perdite relativi ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore. Pertanto, la valutazione iniziale della passività per leasing derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione è una conseguenza del modo in cui il venditorelocatario valuta l'attività con diritto di utilizzo e l'utile o la perdita rilevati alla data dell'operazione. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2024.
Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate non abbiano impatti significativi.
In data 25 maggio 2023 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 7 and IFRS 7 "Supplier Finance Arrangements" con il quale si richiede di fornire informazioni aggiuntive sui contratti di supplier finance che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare come tali contratti con i fornitori influiscano sulle passività e sui flussi finanziari e di comprenderne l'effetto sull'esposizione al rischio di liquidità. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2024 o data successiva.
In data 15 agosto 2023, lo IASB ha pubblicato il documento "Amendment to IAS 21 "The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability" con il quale si specifica quando una valuta è convertibile in un'altra valuta e, di

conseguenza, quando non lo è, come un'entità determina il tasso di cambio da applicare quando una valuta non è convertibile e le informazioni da fornire. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2025 o data successiva.
Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti delle modifiche ai principi indicati.


| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale Soci |
% Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denuke Scarl (**) | San Donato Milanese | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
55,00 45,00 |
55,00 | C.I. |
| International Energy Services SpA () (*) |
San Donato Milanese | EUR | 50.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Offshore Construction SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Smacemex Scarl (**) | San Donato Milanese | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | Co. |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA |
Milano | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | C.I. |
| Estero | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Andromeda Consultoria Técnica e Representações Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 20.494.210 Saipem SpA Snamprogetti Netherlands BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. | |
| Boscongo SA | Pointe-Noire (Congo) |
XAF | 6.190.600.500 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| ERS - Equipment Rental & Services BV |
Schiedam (Paesi Bassi) |
EUR | 90.760 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Global Projects Services AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 5.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Moss Maritime AS | Lysaker (Norvegia) |
NOK | 40.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| North Caspian Service Co | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 375.350.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Petrex SA | Lima (Perù) |
PEN | 469.359.045 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| PT Saipem Indonesia | Jakarta (Indonesia) |
USD | 372.778.100 Saipem International BV Soci terzi |
99,99 0,01 |
99,99 | C.I. | |
| Saimexicana SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 6.424.970.342 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd |
Pechino (Cina) |
USD | 6.700.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
| Ragione sociale | Sede legale | Capitale sociale | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valuta | Soci | ||||||
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd () (*) | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 88.233.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Nigeria) Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 259.200.000 Saipem International BV Soci terzi |
89,41 10,59 |
89,41 | C.I. | |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
Caniçal (Portogallo) |
EUR | 299.300.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem America Inc | Wilmington (USA) |
USD | 1.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Argentina de Perforaciones, Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, Minera, Industrial, Comercial y Financiera () (*) |
Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 1.805.300 Saipem International BV Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | Co. | |
| Saipem Asia Sdn Bhd | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 238.116.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Australia Pty Ltd | West Perth (Australia) |
AUD | 486.800.001 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Canada Inc | Montreal (Canada) |
CAD | 100.100 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Algérie SpA | Algeri (Algeria) |
DZD | 1.101.000 Sofresid SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 827.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
97,94 2,06 |
97,94 | C.I. | |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 469.661.512 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Drilling Norway AS | Stavanger (Norvegia) |
NOK | 120.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem East Africa Ltd (**) | Kampala (Uganda) |
UGX | 3.791.000.000 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
51,00 49,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Finance International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 1.000.000 Saipem International BV Saipem SpA |
75,00 25,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Guyana Inc | Georgetown (Guyana) |
GYD | 200.000 Saipem Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem India Projects Private Ltd | Chennai (India) |
INR | 526.902.060 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU |
Madrid (Spagna) |
EUR | 80.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 172.444.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Ltd | Kingston upon Thames Surrey (Regno Unito) |
EUR | 1.107.500.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Luxembourg SA | Lussemburgo (Lussemburgo) |
EUR | 31.002 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) |
Port Said (Egitto) |
EUR | 2.000.000 Saipem International BV ERS - Equipment Rental & Services BV Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
99,92 0,04 0,04 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Moçambique Lda | Maputo (Mozambico) |
MZN | 535.075.000 Saipem SA | Saipem International BV | 99,98 0,02 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Norge AS | Stavanger (Norvegia) |
NOK | 100.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Romania Srl | Aricestii Rahtivani (Romania) |
RON | 29.004.600 Snamprogetti Netherlands BV Saipem International BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 19.870.122 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Singapore Pte Ltd | Singapore (Singapore) |
SGD | 306.090.000 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saiwest Ltd | Accra (Ghana) |
GHS | 937.500 Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | C.I. | |
| Sajer Iraq Co for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
Baghdad (Iraq) |
IQD | 300.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | C.I. | |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 155.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Sigurd Rück AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 25.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 203.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
95,00 5,00 |
100,00 | C.I. | |
| Sofresid SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 37.000 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ASG Scarl | San Donato Milanese | EUR | 50.864 Saipem SpA | 55,41 | 55,41 | P.N. | |
| Soci terzi | 44,59 | ||||||
| CCS JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 150.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
75,00 25,00 |
75,00 | P.N. | |
| CEPAV (Consorzio Eni | Milano | EUR | 51.646 Saipem SpA | 59,09 | 59,09 | P.N. | |
| per l'Alta Velocità) Due | Soci terzi | 40,91 | |||||
| CEPAV (Consorzio Eni | Milano | EUR | 51.646 Saipem SpA | 50,36 | 50,36 | P.N. | |
| per l'Alta Velocità) Uno | Soci terzi | 49,64 | |||||
| Consorzio Florentia Δ | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA | 49,00 | 49,00 | P.N. | |
| Soci terzi | 51,00 | ||||||
| Consorzio F.S.B. Δ | Venezia - Marghera | EUR | 15.000 Saipem SpA | 29,05 | 29,05 | Co. | |
| Soci terzi | 70,95 | ||||||
| Consorzio Sapro Δ | San Giovanni Teatino | EUR | 10.329 Saipem SpA | 51,00 | 51,00 | Co. | |
| Soci terzi | 49,00 | ||||||
| La Bozzoliana Scarl | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA | 30,00 | 30,00 | P.N. | |
| Soci terzi | 70,00 | ||||||
| La Catulliana Scarl | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA | 49,00 | 49,00 | P.N. | |
| Soci terzi | 51,00 | ||||||
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl Bari | EUR | 2.750.471 Saipem SpA | 10,00 | 10,00 | P.N. | ||
| Soci terzi | 90,00 | ||||||
| Rosetti Marino SpA | Ravenna | EUR | 4.000.000 Saipem SA | 20,00 | 20,00 | P.N. | |
| Soci terzi | 80,00 | ||||||
| SCD JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 100.000 Servizi Energia Italia SpA | 60,00 | 60,00 | P.N. | |
| Soci terzi | 40,00 | ||||||
| Ship Recycling Scarl (**) Δ | Genova | EUR | 10.000 Saipem SpA | 51,00 | 51,00 | J.O. | |
| Soci terzi | 49,00 |
| Gydan Yard Management Services | Shanghai | CNY | 1.600.000 Saipem (Beijing) Technical | 15,15 | 15,15 | P.N. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Shanghai) Co Ltd | (Cina) | Services Co Ltd | ||||
| Soci terzi | 84,85 | |||||
| Gygaz Snc | Nanterre | EUR | 10.000 Sofresid SA | 7,50 | 7,50 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 92,50 | ||||
| Hazira Cryogenic Engineering | Mumbai | INR | 500.000 Saipem SA | 55,00 | 55,00 | P.N. |
| & Construction Management | (India) | Soci terzi | 45,00 | |||
| Private Ltd Δ | ||||||
| KCA Deutag International Ltd | St. Helier | USD | 116.536 Saipem International BV | 9,96 | 10,00 | P.N. |
| (Jersey) | Soci terzi | 90,04 | ||||
| KWANDA Suporte Logistico Lda | Luanda | AOA | 25.510.204 Saipem SA | 49,00 | 49,00 | P.N. |
| (Angola) | Soci terzi | 51,00 | ||||
| Petromar Lda Δ | Luanda | USD | 357.143 Saipem SA | 70,00 | 70,00 | P.N. |
| (Angola) | Soci terzi | 30,00 | ||||
| PSS Netherlands BV Δ | Leiden | EUR | 30.000 Saipem SpA | 36,00 | 36,00 | P.N. |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 64,00 | ||||
| Sabella SA | Quimper | EUR | 12.946.722 Saipem SA | 8,96 | 8,96 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 91,04 | ||||
| Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ | Victoria Island - Lagos | NGN | 100.000.000 Saipem International BV | 49,00 | 49,00 | P.N. |
| (Nigeria) | Soci terzi | 51,00 | ||||
| Saipem - Hyperion Eastmed | Nicosia | EUR | 85.000 Saipem International BV | 45,00 | 45,00 | P.N. |
| Engineering Ltd Δ | (Cipro) | Soci terzi | 55,00 | |||
| Saipem Nasser Saeed Al-Hajri Contracting | Dhahran | SAR | 7.500.000 Saipem International BV | 50,00 | 50,00 | P.N. |
| Co Llc Δ | (Arabia Saudita) | Soci terzi | 50,00 |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
Δ Impresa a controllo congiunto
\ 260

| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Taqa Al Rushaid | Dammam | SAR | 40.000.000 Saipem International BV | 40,00 | 40,00 | P.N. | |
| Fabricators Co Ltd | (Arabia Saudita) | Soci terzi | 60,00 | ||||
| Saipon Snc Δ † | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 20.000 Saipem SA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. | |
| SAME Netherlands BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 50.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
58,00 42,00 |
58,00 | P.N. | |
| Saren BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. | |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée (***) Δ |
Anjra (Marocco) |
EUR | 33.000 Saipem SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. | |
| Southern Gas Constructors Ltd Δ | Lagos (Nigeria) |
NGN | 10.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. | |
| Sud-Soyo Urban Development Lda (***) Δ |
Soyo (Angola) |
AOA | 20.000.000 Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. | |
| TMBYS SAS (***) Δ | Guyancourt (Francia) |
EUR | 30.000 Saipem SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. | |
| TSGI Mühendislik İnşaat Ltd Şirketi Δ | Istanbul (Turchia) |
TRY | 10.000 Saipem Ingenieria Y Construcciones, SLU Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. | |
| TSKJ II - Construções Internacionais, Sociedade Unipessoal, Lda |
Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 TSKJ - Servições de Engenharia Lda |
100,00 | 25,00 | P.N. | |
| TSKJ - Servições de Engenharia Lda | Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 Snamprogetti Netherlands BV Soci terzi |
25,00 75,00 |
25,00 | P.N. |
Al 31 dicembre 2023 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:
| Controllate | Collegate e controllate congiunte | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | |
| Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni | 5 | 44 | 49 | 1 | - | 1 |
| Consolidate con il metodo integrale | 5 | 44 | 49 | - | - | - |
| Consolidate come joint operation | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Partecipazioni di imprese consolidate (1) | 1 | 1 | 2 | 12 | 22 | 34 |
| Valutate con il criterio del patrimonio netto | - | - | - | 10 | 22 | 32 |
| Valutate con il criterio del costo | 1 | 1 | 2 | 2 | - | 2 |
| Totale imprese | 6 | 45 | 51 | 13 | 22 | 35 |
(1) Le partecipazioni di imprese controllate valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo/joint operation riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi
Δ Impresa a controllo congiunto
† Joint operation non rilevante.

Nel corso del 2023 sono intervenute le seguenti variazioni nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022.
Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, variazione quote di partecipazioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:
Cambiamenti di ragione sociale o spostamenti da partecipata senza effetti sul consolidato:

Le disponibilità liquide ed equivalenti di 2.136 milioni di euro aumentano di 84 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (2.052 milioni di euro).
Le disponibilità liquide di fine esercizio, denominate in euro per il 45%, in dollaro USA per il 30%, in riyal saudita per il 14% e in altre valute per l'11%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio del 2,13%. La voce include denaro e valori in cassa per 4 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Le disponibilità di fine esercizio includono, per un totale complessivo di 814 milioni di euro, quanto di seguito: (i) disponibilità liquide pari a 660 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 151 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli.
Le disponibilità al 31 dicembre 2023 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Italia | 870 | 916 |
| Resto d'Europa | 241 | 305 |
| CSI | 2 | 33 |
| Medio Oriente | 523 | 361 |
| Estremo Oriente e Oceania | 195 | 128 |
| Africa Settentrionale | 6 | 5 |
| Africa Sub-Sahariana | 88 | 203 |
| Americhe | 211 | 101 |
| Totale | 2.136 | 2.052 |
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 86 milioni di euro (75 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa | ||
| Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali | 5 | 8 |
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 81 | 67 |
| Totale | 86 | 75 |
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 31 dicembre 2023 di 5 milioni di euro si analizzano come segue:
| Standard & Poors Classe di rating |
||||
|---|---|---|---|---|
| 5 | 5 | 0,00 | 2026 | AAA |
| 5 | 5 | |||
| Valore nominale | Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
I titoli quotati emessi da imprese industriali al 31 dicembre 2023 di 81 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore nominale | Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poors Classe di rating |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | |||||
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 85 | 81 | 0,13-3,64 | 2024-2028 | AA/BBB |
| Totale | 85 | 81 |
Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1, ossia basato su quotazioni in mercati attivi.
I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia al fine di incassare i periodici flussi di cassa contrattuali, che il flusso di cassa derivante dalla possibile vendita dello strumento finanziario prima della scadenza contrattuale.

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali detenuti da una società del Gruppo rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese.
Dato l'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") l'impatto delle perdite attese sui titoli in oggetto al 31 dicembre 2023 risulta irrilevante.
Le altre attività finanziarie correnti pari a 387 milioni (495 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 1 | 1 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 386 | 494 |
| Totale | 387 | 495 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa si riferiscono ai crediti vantati da Saipem SpA verso Eni SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 386 milioni di euro (494 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si riferiscono quasi interamente alla quota di competenza della controllata Servizi Energia Italia SpA sulle disponibilità liquide rilevate prevalentemente nel bilancio delle società CCS JV Scarl che sta realizzando un progetto in Mozambico (277 milioni di euro) e della società SCD JV Scarl che sta realizzando un progetto in Nigeria (102 milioni di euro).
Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
Le altre attività finanziarie non correnti non strumentali all'attività operativa, pari a 1 milione di euro (65 milioni di euro al 31 dicembre 2022), comprendono l'ammontare di conti bloccati della controllata Saipem Contracting Algérie SpA (1 milione di euro al lordo dell'attualizzazione), per effetto dei procedimenti giudiziari di natura penale in Algeria. La società ha riflesso nelle voci di bilancio le partite relative ai contenziosi in Algeria in considerazione dell'evoluzione degli stessi.
I crediti commerciali e altri crediti di 2.441 milioni di euro (2.182 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 1.906 | 1.676 |
| Acconti per servizi | 340 | 370 |
| Altri crediti | 195 | 136 |
| Totale | 2.441 | 2.182 |
I crediti commerciali di 1.906 milioni di euro aumentano di 230 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022.
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 688 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:
| (milioni di euro) | 31.12.2022 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
variazioni Altre |
31.12.2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 723 | 31 | (31) | (17) | (24) | 682 |
| Altri crediti | 30 | - | - | - | (24) | 6 |
| Totale | 753 | 31 | (31) | (17) | (48) | 688 |
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti, rappresentati dalle maggiori Oil Company di riferimento del settore, è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 36% del totale dei crediti.
Il Gruppo continua a porre particolare attenzione al monitoraggio degli incassi.
La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".
Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.
I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.624 milioni di euro (1.415 milioni di euro al 31 dicembre 2022), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 383 milioni di euro (354 milioni di euro al 31 dicembre 2022), di cui 190 milioni di euro scaduti da 1 a 90 giorni (128 milioni di euro al 31 dicembre 2022), 37 milioni di euro da 3 a 6 mesi (17 milioni di euro al 31 dicembre 2022), 7 milioni di euro da 6 a 12 mesi (73 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e 149 milioni di euro scaduti da oltre 12 mesi (136 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.

Al 31 dicembre 2023 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 101 milioni di euro (93 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sul totale del fondo svalutazione crediti di 682 milioni di euro (723 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Al 31 dicembre 2023 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali non scaduti, per un importo di 29 milioni di euro (77 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti senza notifica e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.
I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per attività contrattuali per 141 milioni di euro (164 milioni di euro al 31 dicembre 2022), di cui 49 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 92 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.
Al 31 dicembre 2023 non risultano crediti non svalutati riferiti a progetti in contenzioso come già al 31 dicembre 2022.
Gli acconti per servizi non ancora resi al 31 dicembre 2023 ammontano a 340 milioni di euro, relativi quasi interamente ad anticipi a fornitori su progetti operativi in corso di svolgimento, registrano un decremento di 30 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli altri crediti di 195 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Crediti verso: | ||
| - personale | 44 | 46 |
| - depositi cauzionali | 15 | 17 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 4 | 3 |
| Altri crediti diversi | 132 | 70 |
| Totale | 195 | 136 |
Gli altri crediti di 195 milioni di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 6 milioni di euro.
Le altre variazioni di 48 milioni di euro si riferiscono principalmente allo stralcio di crediti relativi a progetti conclusi da tempo.
I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
I crediti commerciali in moneta diversa dall'euro ammontano a 1.466 milioni di euro (1.215 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e sono ripartiti, su base percentuale, nelle seguenti principali valute:
≥ dollaro USA 75% (64% al 31 dicembre 2022);
≥ riyal saudita 10% (18% al 31 dicembre 2022);
≥ rupia indonesiana 5% (9% al 31 dicembre 2022);
≥ altre valute 10% (9% al 31 dicembre 2022).
Le rimanenze di 256 milioni di euro (211 milioni di euro al 31 dicembre 2022) aumentano di 45 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022.
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 256 | 211 |
| Totale | 256 | 211 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 96 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2022 | Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | 31.12.2023 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo | 109 | 11 | (19) | (5) | 96 |
| Totale | 109 | 11 | (19) | (5) | 96 |

Le attività contrattuali di 1.925 milioni di euro (1.860 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.936 | 1.872 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (11) | (12) |
| Totale | 1.925 | 1.860 |
Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 1.936 milioni di euro, aumentano di 64 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2024 per 735 milioni di euro, a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi e altre variazioni per 2 milioni di euro, ammontare in buona parte compensato da 671 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti e da svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti per 2 milioni di euro.
Gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato alle attività contrattuali ammontano a 11 milioni di euro.
Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | 74 | - | 43 | 1 | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 311 | 74 | 270 | 85 | |
| Totale imposte sul reddito correnti | 385 | 74 | 313 | 86 |
L'incremento delle attività per imposte sul reddito correnti per 72 milioni di euro è riconducibile principalmente al diritto al rimborso di imposte sui redditi verso l'amministrazione finanziaria italiana maturato a seguito di risoluzione favorevole di un contenzioso tributario e agli acconti versati ad alcune amministrazioni finanziarie estere in conseguenza di maggiori volumi di attività realizzate in quelle giurisdizioni.
Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | 10 | 16 | 8 | 23 | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 136 | 176 | 133 | 138 | |
| Totale altre imposte correnti | 146 | 192 | 141 | 161 |
Le attività per altre imposte correnti verso l'amministrazione finanziaria italiana di 10 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano per 2 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (4 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 8 milioni di euro altre imposte (4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Le attività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 136 milioni di euro (133 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano per 117 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (98 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 19 milioni di euro altre imposte (35 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Le passività per altre imposte correnti verso l'amministrazione finanziaria italiana di 16 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano per 3 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (2 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 13 milioni di euro altre imposte (21 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Le passività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 176 milioni di euro (138 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano per 140 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (99 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 36 milioni di euro altre imposte (39 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività |
| Amministrazione finanziaria italiana | - | - | - | - |
| Amministrazioni finanziarie estere | 5 | 20 | 5 | 23 |
| Totale imposte sul reddito non correnti | 5 | 20 | 5 | 23 |
Le attività per imposte sul reddito non correnti fanno riferimento a crediti per imposte sul reddito esigibili oltre i 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a situazioni di incertezza fiscale. Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali adottando comportamenti di massima aderenza con la normativa fiscale vigente e la prassi consolidata. Si ritiene quindi che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto già contabilizzato, che rappresenta la migliore stima di tutte le situazioni di incertezza fiscale rilevate dal Gruppo.
Le altre attività correnti di 244 milioni di euro (272 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 64 | 133 |
| Altre attività | 180 | 139 |
| Totale | 244 | 272 |
Il decremento del fair value su strumenti finanziari derivati pari a 69 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio euro/dollaro USA e di tutte le valute legate a quest'ultimo.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre attività ammontano a 180 milioni di euro, con un incremento di 41 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 e sono costituite prevalentemente da costi non di competenza dell'esercizio relativi ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio, a costi assicurativi e a contratti di locazione.
Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".

Gli immobili, impianti e macchinari di 2.960 milioni di euro (2.879 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| Terreni | Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | Immobilizzazioni e acconti in corso |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) 31.12.2023 |
|||||||
| Saldo iniziale netto | 56 | 59 | 2.602 | 24 | 14 | 124 | 2.879 |
| Investimenti | - | 3 | 316 | 6 | 7 | 140 | 472 |
| Ammortamenti | - | (28) | (281) | (14) | (4) | - | (327) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | (11) | (16) | - | - | - | (27) |
| Alienazioni | - | - | (7) | - | - | - | (7) |
| Discontinued operations | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività destinate alla vendita | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione area di consolidamento | (14) | - | (5) | - | - | - | (19) |
| Cessione di business | - | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | 2 | (1) | (8) | (1) | - | - | (8) |
| Altre variazioni | - | 16 | 71 | - | 1 | (91) | (3) |
| Saldo finale netto | 44 | 38 | 2.672 | 15 | 18 | 173 | 2.960 |
| Saldo finale lordo | 44 | 692 | 8.696 | 313 | 94 | 173 | 10.012 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | - | 654 | 6.024 | 298 | 76 | - | 7.052 |
| 31.12.2022 | |||||||
| Saldo iniziale netto | 52 | 103 | 2.784 | 53 | 7 | 114 | 3.113 |
| Investimenti | - | 3 | 438 | 11 | 10 | 78 | 540 |
| Ammortamenti (a) | - | (39) | (282) | (19) | (3) | - | (343) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette (b) | - | (1) | (2) | (1) | - | - | (4) |
| Alienazioni | - | - | (3) | - | - | - | (3) |
| Discontinued operations | (1) | (6) | (135) | (7) | - | - | (149) |
| Attività destinate alla vendita | - | - | (63) | - | - | - | (63) |
| Variazione area di consolidamento | - | - | - | - | - | - | - |
| Cessione di business | - | (15) | (206) | (11) | - | - | (232) |
| Differenze cambio da conversione | 5 | 4 | 13 | (1) | - | 1 | 22 |
| Altre variazioni | - | 10 | 58 | (1) | - | (69) | (2) |
| Saldo finale netto | 56 | 59 | 2.602 | 24 | 14 | 124 | 2.879 |
| Saldo finale lordo | 56 | 918 | 9.079 | 319 | 99 | 124 | 10.595 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | - | 859 | 6.477 | 295 | 85 | - | 7.716 |
(a) L'ammortamento comprende un importo pari a 49 milioni di euro relativo alle Discontinued operations.
(b) Le riprese di valore (svalutazioni) nette comprendono un importo pari a 3 milioni di euro relativo alle Discontinued operations
Gli investimenti tecnici effettuati nel 2023, comprensivi dell'acquisto del jack-up Sea Lion 7 (ora Perro Negro 10), ammontano a 472 milioni di euro (540 milioni di euro nel 2022) e hanno riguardato:
Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2023 è indicato nella nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali".
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | |
|---|---|
| Fabbricati | 2,50-15,00 |
| Impianti e macchinari | 7,00-25,00 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 3,33-50,00 |
| Altri beni | 12,00-20,00 |

Le svalutazioni relative a fabbricati, impianti e macchinari sono pari a 27 milioni di euro.
La variazione dell'area di consolidamento pari a 19 milioni di euro si riferisce alla cessione a terzi della società ER SAI Caspian Contractor Llc.
Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono negative per 8 milioni di euro.
Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 31 dicembre 2023 garanzie reali.
Al 31 dicembre 2023 non sono state effettuate svalutazioni di asset a seguito del test di impairment.
Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Alla data del 31 dicembre 2023 la capitalizzazione di mercato del Gruppo è risultata superiore al valore del patrimonio netto di terzo forecast per 641 milioni di euro.
In coerenza con i principi contabili e con la metodologia di impairment al 31 dicembre 2023, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 24 gennaio 2024, il test di impairment ha interessato la verifica del valore recuperabile delle Cash Generating Unit (CGU) a cui è allocato il goodwill (Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics & Industrialized Solutions); per le altre CGU sono stati analizzati gli indicatori di impairment definiti dalla metodologia che hanno evidenziato la necessità di verificare il valore recuperabile di una singola CGU della business line Drilling Offshore.
La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU è stata effettuata confrontando il valore di libro di ciascuna di esse con il relativo valore recuperabile, determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU al costo medio ponderato del capitale ("WACC") specifico per ciascun business in cui opera la singola CGU.
I flussi di cassa prospettici per la stima del valore recuperabile delle singole Cash Generating Unit (CGU) sono determinati sulla base della migliore stima di medio termine effettuabile dalla Direzione Aziendale e non condizionata al verificarsi di uno specifico evento. Tali previsioni considerano le attese future del management in relazione al rispettivo mercato di riferimento, nonché i risultati consuntivati.
Le stime, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36 non considerano eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata; o (ii) dal miglioramento o ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
Lo scenario valutativo relativo al test di impairment è stato definito considerando: (i) a livello di flussi previsionali, le stime riportate nel Piano, approvati dal Consiglio di Amministrazione il 28 febbraio 2024; (ii) le stime dei WACC calcolate internamente per singola CGU mediante l'utilizzo di una metodologia analitica (valore medio ponderato del WACC di Gruppo pari al 9,6%); (iii) un livello di tasso di crescita oltre l'ultimo esercizio di previsione, in linea con la mediana del consensus degli analisti.
Nella tabella seguente sono riportati i tassi di sconto calcolati dalla Società con riferimento a ciascun segmento di business e per completezza si riportano anche i tassi utilizzati al 31 dicembre 2022:
| (%) | 31.12.2023 WACC |
31.12.2022 WACC |
|
|---|---|---|---|
| Asset Based Services | 10,0 | 10,3 | |
| Energy Carriers | 10,8 | 10,6 | |
| Sustainable Infrastructures | 10,8 | 10,6 | |
| Robotics & Industrialized Solutions | 10,8 | 10,6 | |
| Drilling Offshore | 8,8 | 8,4 |
Tali tassi di sconto (WACC) riflettono l'apprezzamento del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi sistematici, nonché dei rischi specifici dell'attività delle singole CGU, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, e sono stati stimati, per ciascun segmento di business, tenendo conto: (i) di un costo del debito stimato a partire dai tassi base di mercato decennali maggiorati del credit spread relativo a un panel di operatori costruito per tenere conto dello specifico segmento di business, (ii) del leverage mediano del medesimo panel di operatori stimato su un orizzonte storico pluriennale; e (iii) del beta mediano dei titoli delle società appartenenti al medesimo panel di riferimento stimato su un orizzonte storico pluriennale. I flussi di cassa e i tassi di sconto al netto delle imposte adottati producono risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte. Le assunzioni adottate tengono conto di un livello dei tassi di interesse che rifletta le correnti condizioni di mercato, dei rischi delle singole attività già inclusi nei flussi di cassa, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.
Per gli anni successivi all'ultimo anno di Piano, i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un terminal value, determinato:

CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati dalla business line come benchmark di riferimento; (ii) giorni di inattività "normalizzati"; (iii) costi operativi sulla base dei valori dell'ultimo anno di piano incrementati allo 0,5%; (iv) investimenti e relativi giorni di fermo impianto per manutenzioni cicliche e sostituzioni stimati dalle business line sulla base del calendario prospettico per le manutenzioni cicliche e intermedie.
Il test di impairment eseguito al 31 dicembre 2023 non ha evidenziato la necessità di effettuare alcuna svalutazione. Di seguito si riporta una tabella sintetica con i risultati complessivi del test sulle singole CGU (per il Drilling Offshore il risultato si riferisce alla sola CGU su cui è stato effettuato il test di impairment):
| (milioni di euro) | Asset Based Services |
Energy Carriers | Perro Negro 8 | & Industrialized Solutions Robotics |
|---|---|---|---|---|
| Headroom (impairment loss) | 2.297 | 783 | 20 | 10 |
Di seguito si riportano le sensitivity analysis relative alle CGU riferite ai mezzi del Drilling Offshore, mentre quelle relative alla CGU Asset Based Services, alla CGU Robotics & Industrialized Solutions e alla CGU Energy Carriers sono riportate nella nota 16 "Attività immateriali".
Le assunzioni rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle CGU riferite ai mezzi navali riguardano principalmente il risultato operativo delle CGU (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi e i tassi di cambio) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle analisi di sensitività sui parametri utilizzati per la stima sul valore recuperabile di tali CGU.
In particolare, per la CGU su cui è stato elaborato il test di impairment:
Le attività immateriali di 666 milioni di euro (691 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Costi di sviluppo | e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno Diritti di brevetto industriale |
Concessioni, licenze e marchi |
in corso e acconti Immobilizzazioni |
Altre immobilizzazioni immateriali |
attività immateriali a vita utile definita Totale |
Goodwill | attività immateriali Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | - | 20 | 1 | 5 | 2 | 28 | 663 | 691 |
| Investimenti | - | 1 | - | 9 | - | 10 | - | 10 |
| Ammortamenti | - | (11) | - | - | - | (11) | - | (11) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | (2) | - | - | - | (2) | - | (2) |
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | 6 | - | (5) | (1) | - | (22) | (22) |
| Saldo finale netto | - | 14 | 1 | 9 | 1 | 25 | 641 | 666 |
| Saldo finale lordo | 8 | 254 | 19 | 9 | 10 | 300 | ||
| Fondo ammortamento e svalutazione | 8 | 240 | 18 | - | 9 | 275 | ||
| 31.12.2022 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | - | 20 | 2 | 8 | 2 | 32 | 667 | 699 |
| Investimenti | - | 1 | - | 9 | - | 10 | - | 10 |
| Ammortamenti | - | (13) | (1) | - | - | (14) | - | (14) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | 12 | - | (12) | - | - | (4) | (4) |
| Saldo finale netto | - | 20 | 1 | 5 | 2 | 28 | 663 | 691 |
| Saldo finale lordo | 8 | 251 | 18 | 5 | 11 | 293 | ||
| Fondo ammortamento e svalutazione | 8 | 231 | 17 | - | 9 | 265 |

I diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere di ingegno di 14 milioni di euro comprendono principalmente i costi sostenuti per l'implementazione nella Capogruppo di vari sistemi applicativi.
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | |
|---|---|
| Costi di sviluppo | 20,00-20,00 |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 6,66-33,30 |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 20,00-20,00 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 20,00-33,00 |
Il goodwill di 641 milioni di euro si riferisce alla differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto alle rispettive date di acquisizione del controllo di Saipem SA (631 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (10 milioni di euro). Il decremento di 22 milioni di euro si riferisce quasi interamente alla cessione a terzi della società Sofresid Engineering SA.
Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato, in linea alla nuova struttura organizzativa adottata dalla Società, nelle seguenti CGU:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 403 | 403 |
| Energy Carriers | 228 | 228 |
| Robotics & Industrialized Solutions | 10 | 32 |
| Totale | 641 | 663 |
Il valore recuperabile delle CGU, a cui è allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU.
La base di previsione dei flussi di cassa, il tasso di sconto utilizzato, nonché il tasso di crescita terminale per la stima del valore recuperabile delle CGU in oggetto, sono descritti nel paragrafo "Impairment" della nota 15 "Immobili, impianti e macchinari".
La tabella seguente riporta, con riferimento al 31 dicembre 2023, le eccedenze del valore recuperabile delle CGU Asset Based Services, Robotics & Industrialized Solutions ed Energy Carries rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.
| (milioni di euro) | Asset Based Services |
Energry Carries | & Industrialized Roboticss Solutions |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Goodwill | 403 | 228 | 10 | 641 |
| Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro | 2.297 | 783 | 10 | 3.090 |
Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile di ciascuna CGU riguardano principalmente il relativo risultato operativo (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill) per ciascuna delle tre CGU a cui è stato allocato il goodwill.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Asset Based Services rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Asset Based Services aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
In considerazione del contesto di incertezza nel lungo termine, anche in relazione all'impatto della transizione energetica, per la CGU sono state ampliate le sensitivity analysis verificando che l'utilizzo di un tasso di crescita pari a zero ridurrebbe l'eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro di circa il 20%; inoltre è stato verificato che l'eccedenza del valore recuperabile ottenuta nel test di impairment si azzera riducendo del 78% il risultato operativo considerato nella perpetuity.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Energy Carriers rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito non si azzera mai per qualsiasi variazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita terminale e al verificarsi di una qualsiasi riduzione del risultato operativo lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity.
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Energy Carriers aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.

L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Robotics & Industrialized Solutions rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a: ≥ una riduzione del 12,1% del risultato operativo lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;
≥ l'utilizzo di un tasso di attualizzazione dell'11,5%;
≥ l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa pari allo 0,2%.
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Robotics & Industrialized Solutions aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre è evidenziata come segue:
| Attività finanziarie per leasing |
Passività finanziarie per leasing |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti | |
| 31.12.2023 | ||||||
| Saldo iniziale | 258 | 26 | 57 | 139 | 264 | |
| Incrementi | 312 | - | 195 | - | 499 | |
| Decrementi e cancellazioni | (18) | (35) | - | (182) | (18) | |
| Ammortamenti | (122) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | (2) | (1) | (3) | (4) | (10) | |
| Interessi | - | 14 | - | 42 | - | |
| Altre variazioni | - | 94 | (94) | 304 | (304) | |
| Saldo finale | 428 | 98 | 155 | 299 | 431 | |
| 31.12.2022 | ||||||
| Saldo iniziale | 261 | 30 | 46 | 147 | 247 | |
| Incrementi | 164 | - | 42 | - | 203 | |
| Decrementi e cancellazioni | (28) | (30) | (11) | (180) | (44) | |
| Ammortamenti (a) | (141) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | 2 | 1 | 2 | 3 | 6 | |
| Interessi | - | 3 | - | 21 | - | |
| Altre variazioni | - | 22 | (22) | 148 | (148) | |
| Saldo finale | 258 | 26 | 57 | 139 | 264 |
(a) L'ammortamento comprende un importo pari a 5 milioni di euro relativo alle Discontinued operations.
Nel corso dell'esercizio il "Right-of-Use" asset evidenzia una variazione positiva pari a 170 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto principalmente di nuovi contratti, della modifica ai contratti esistenti e del relativo ammortamento.
In particolare, gli incrementi pari a 312 milioni di euro si riferiscono principalmente a nuovi contratti di leasing relativi a mezzi navali.
Il decremento netto pari a 165 milioni di euro (-200 milioni di euro delle passività finanziarie per leasing e -35 milioni di euro delle attività finanziarie per leasing) è relativo ai pagamenti dei canoni del periodo e alla chiusura di alcuni contratti.
Al 31 dicembre 2023 nessun "Right-of-Use" asset rappresenta una CGU autonoma; ai fini della determinazione del valore recuperabile le attività per diritto d'uso dei beni in leasing sono state allocate alle CGU di appartenenza e testate come descritto nel paragrafo "Impairment" della nota 15 "Immobili, impianti e macchinari".
Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 31 dicembre 2023 opzioni di rinnovo non esercitate relative principalmente a terreni e immobili per complessivi 19 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
La suddivisone delle opzioni di rinnovo per anno è la seguente:
| (milioni di euro) | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | 2029 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Opzioni di rinnovo | - | - | 1 | 1 | 1 | 2 | 14 | 19 |
Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali del business drilling offshore, iscritte in sostituzione del "Right-of-Use" asset relativo al leasing principale.
Le altre variazioni delle passività finanziarie per leasing si riferiscono principalmente alla riclassifica delle passività finanziarie da non correnti a correnti.

Il dettaglio per tipologia dei "Right-of-Use" asset al 31 dicembre è evidenziato come segue:
| (milioni di euro) | Terreni | Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||
| Saldo iniziale netto | 25 | 173 | 40 | 13 | 7 | 258 |
| Incrementi | 13 | 77 | 195 | 22 | 5 | 312 |
| Decrementi e cancellazioni | - | (16) | - | (1) | (1) | (18) |
| Ammortamenti | (6) | (40) | (58) | (15) | (3) | (122) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | (1) | (1) | - | - | - | (2) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | 31 | 193 | 177 | 19 | 8 | 428 |
| Saldo finale lordo | 58 | 323 | 317 | 41 | 14 | 753 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 27 | 130 | 140 | 22 | 6 | 325 |
| 31.12.2022 | ||||||
| Saldo iniziale netto | 21 | 157 | 61 | 13 | 9 | 261 |
| Incrementi | 14 | 83 | 45 | 17 | 5 | 164 |
| Decrementi e cancellazioni | (5) | (17) | - | (5) | (1) | (28) |
| Ammortamenti | (6) | (50) | (67) | (12) | (6) | (141) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | 1 | - | 1 | - | - | 2 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | 25 | 173 | 40 | 13 | 7 | 258 |
| Saldo finale lordo | 46 | 290 | 179 | 28 | 12 | 555 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 21 | 117 | 139 | 15 | 5 | 297 |
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 31 dicembre 2023 è la seguente:
Il tasso medio di finanziamento marginale, usato per l'attualizzazione del "Right-of-Use" asset e delle passività finanziarie per leasing, al 31 dicembre 2023 è pari all'8,2% (8,6% al 31 dicembre 2022).
I rapporti finanziari per leasing verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 211 milioni di euro (229 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore iniziale netto | e sottoscrizioni Acquisizioni |
e rimborsi Cessioni |
al patrimonio netto da valutazione Quota di utili |
al patrimonio netto Quota di perdite da valutazione |
per dividendi Decremento |
di consolidamento Variazione area |
Differenze cambio da conversione |
Variazione con effetto a riserva |
Altre variazioni | Valore finale netto | Fondo svalutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture | 65 | 1 | (1) | 4 | (1) | - | - | (3) | (1) | - | 64 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 164 | - | - | 56 | (3) | (69) | - | (3) | - | 2 | 147 | - |
| Totale | 229 | 1 | (1) | 60 | (4) | (69) | - | (6) | (1) | 2 | 211 | - |
| 31.12.2022 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture | 78 | - | (10) | 12 | (13) | (3) | - | 1 | - | - | 65 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 79 | - | - | 16 | (8) | (16) | - | 3 | - | 90 | 164 | - |
| Totale | 157 | - | (10) | 28 | (21) | (19) | - | 4 | - | 90 | 229 | - |
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono elencate nella nota 6 "Area di consolidamento al 31 dicembre 2023".
I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 60 milioni di euro, si riferiscono per 4 milioni di euro al risultato di periodo delle imprese joint venture e per 56 milioni di euro al risultato di periodo delle imprese collegate.
Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 4 milioni di euro, si riferiscono per 1 milione di euro al risultato di periodo delle imprese joint venture e per 3 milioni di euro al risultato di periodo delle imprese collegate.
I decrementi per dividendi di 69 milioni di euro si riferiscono a imprese collegate.
Le altre variazioni pari a 2 milioni di euro si riferiscono alla plusvalenza da alienazione di imprese collegate cedute a terzi.
Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:
| Partecipazione del Gruppo (%) |
al 31.12.2023 Valore netto |
al 31.12.2022 Valore netto |
|
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | |||
| KCA Deutag International Ltd | 10,00 | 85 | 88 |
| Petromar Lda | 70,00 | 61 | 61 |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 40,00 | 21 | 23 |
| Rosetti Marino SpA | 20,00 | 20 | 13 |
| Gygaz Snc | 7,50 | 19 | 25 |
| Altre | 5 | 19 | |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 211 | 229 |
Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, commentato alla nota 26 "Fondi per rischi e oneri".
Le altre partecipazioni al 31 dicembre 2023 non sono significative.

Si riportano di seguito i principali dati di bilancio IFRS delle imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto o iscritte al costo, in proporzione alla percentuale di possesso, sono i seguenti:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Imprese controllate |
Joint venture |
Imprese collegate |
Imprese controllate |
Joint venture |
Imprese collegate |
|
| Totale attività | 4 | 277 | 873 | 4 | 530 | 1.509 | |
| di cui disponibilità liquide ed equivalenti | - | 122 | 95 | - | 127 | 272 | |
| Totale passività | 4 | 262 | 776 | 4 | 557 | 1.391 | |
| Ricavi netti | - | 263 | 766 | - | 558 | 777 | |
| Utile operativo | - | 71 | 94 | - | (95) | 14 | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | 45 | 62 | - | (76) | 11 |
Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese joint venture (valori al 100%).
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 457 | 986 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 219 | 288 |
| - di cui attività finanziarie correnti per leasing | - | - |
| Attività non correnti | 38 | 70 |
| - di cui attività finanziarie non correnti per leasing | - | - |
| Totale attività | 495 | 1.056 |
| Passività correnti | 526 | 1.170 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 10 | 2 |
| - di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | - | 7 |
| Passività non correnti | 10 | 16 |
| - di cui passività finanziarie non correnti | - | - |
| - di cui passività per leasing a lungo termine | - | 3 |
| Totale passività | 536 | 1.186 |
| Patrimonio netto | (41) | (130) |
| Valore di iscrizione della partecipazione | 15 | (27) |
| Ricavi e altri proventi operativi | 535 | 1.161 |
| Costi operativi | (385) | (1.371) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (14) | (32) |
| Risultato operativo | 136 | (242) |
| Proventi (oneri) finanziari | (17) | 14 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | 119 | (228) |
| Imposte sul reddito | (26) | 22 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 93 | (206) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | (3) | 1 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 90 | (205) |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | 45 | (76) |
| Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle joint venture | - | 3 |

| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 2.699 | 5.391 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 715 | 1.368 |
| - di cui attività finanziarie correnti per leasing | - | - |
| Attività non correnti | 1.595 | 1.215 |
| - di cui attività finanziarie non correnti per leasing | 95 | 83 |
| Totale attività | 4.294 | 6.606 |
| Passività correnti | 1.963 | 4.933 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 38 | 41 |
| - di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | 50 | 37 |
| Passività non correnti | 1.547 | 858 |
| - di cui passività finanziarie non correnti | 826 | 170 |
| - di cui passività per leasing a lungo termine | 53 | 59 |
| Totale passività | 3.510 | 5.791 |
| Patrimonio netto | 784 | 815 |
| Valore di iscrizione della partecipazione | 147 | 155 |
| Ricavi e altri proventi operativi | 4.168 | 2.907 |
| Costi operativi | (3.161) | (2.846) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (158) | (32) |
| Risultato operativo | 849 | 29 |
| Proventi (oneri) finanziari | (134) | 17 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | 715 | 46 |
| Imposte sul reddito | (36) | (27) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 679 | 19 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | (29) | 7 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 650 | 26 |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | 62 | 11 |
| Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle collegate | 69 | 16 |
Le attività per imposte differite di 257 milioni di euro (345 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sono indicate al netto di passività per imposte differite compensabili per 135 milioni di euro.
Le passività per imposte differite di 6 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sono indicate al netto di attività per imposte differite compensabili per 135 milioni di euro.
La movimentazione delle attività e passività per imposte differite si analizza come segue:
| 31.12.2022 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | ||||||
| Attività per imposte differite | 345 | 72 | (142) | (4) | (14) | 257 |
| Passività per imposte differite | (3) | (25) | 31 | 2 | (11) | (6) |
| Totale attività (passività) | ||||||
| differite nette | 342 | 47 | (111) | (2) | (25) | 251 |
La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte differite, in diminuzione per 14 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (positiva per 2 milioni di euro); (ii) la rilevazione (negativa per 20 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (positiva per 3 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (positive per 1 milione di euro).
La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite, in aumento per 11 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (positiva per 2 milioni di euro); (ii) la rilevazione (positiva per 9 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (positiva per 1 milione di euro) in

contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto di imposta correlato alla valutazione al fair value delle attività finanziarie con effetti a OCI; (iv) altre variazioni (negative per 1 milione di euro).
Le attività (passività) nette per imposte differite si analizzano come segue:
| Situazione al | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 01.01.2023 | 31.12.2022 |
| Attività per imposte differite lorde | 392 | 482 | 428 |
| Passività per imposte differite compensabili | (135) | (137) | (83) |
| Attività per imposte differite | 257 | 345 | 345 |
| Passività per imposte differite lorde | (141) | (140) | (86) |
| Attività per imposte differite compensabili | 135 | 137 | 83 |
| Passività per imposte differite | (6) | (3) | (3) |
| Attività (passività) nette per imposte differite | 251 | 342 | 342 |
La situazione al 1° gennaio 2023 comprende gli effetti derivanti dall'applicazione della modifica allo IAS 12 "Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction" così come riportato nei "Criteri di valutazione", sezione "Modifiche dei criteri contabili". Le imposte differite attive e passive relative alle operazioni di leasing sono interamente compensabili. La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività (passività) nette per imposte differite è la seguente:
| 31.12.2022 | Effetto modifica IAS 12 |
Situazione al 01.01.2023 |
Accantonamenti | Utilizzi | Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | ||||||||
| Attività per imposte differite: | ||||||||
| - accantonamenti per svalutazione crediti, rischi | ||||||||
| e oneri non deducibili | 128 | - | 128 | 35 | (43) | - | - | 120 |
| - ammortamenti non deducibili | 42 | - | 42 | 7 | (20) | (1) | - | 28 |
| - contratti derivati di copertura | 46 | - | 46 | - | (13) | - | (20) | 13 |
| - benefici ai dipendenti - perdite fiscali portate a nuovo |
26 60 |
- - |
26 60 |
2 5 |
(6) (12) |
- (1) |
3 1 |
25 53 |
| - avanzamento progetti | 61 | - | 61 | 3 | (32) | - | - | 32 |
| - leasing IFRS 16 | 2 | 54 | 56 | 17 | (14) | (1) | - | 58 |
| - altre | 63 | - | 63 | 3 | (2) | (1) | - | 63 |
| 428 | 54 | 482 | 72 | (142) | (4) | (16) | 392 | |
| a dedurre: | ||||||||
| Passività per imposte differite compensabili | (83) | (54) | (137) | - | - | - | 2 | (135) |
| Attività per imposte differite | 345 | - | 345 | 72 | (142) | (4) | (14) | 257 |
| Passività per imposte differite: | ||||||||
| - ammortamenti anticipati ed eccedenti | (33) | - | (33) | (2) | 10 | 1 | - | (24) |
| - contratti derivati di copertura | (18) | - | (18) | (3) | 16 | - | (8) | (13) |
| - benefici ai dipendenti | (1) | - | (1) | (2) | - | - | - | (3) |
| - riserve non distribuite delle partecipate | (12) | - | (12) | (6) | - | - | - | (18) |
| - avanzamento progetti | (7) | - | (7) | (3) | 2 | - | - | (8) |
| - leasing IFRS 16 | (1) | (54) | (55) | (4) | 2 | 1 | - | (56) |
| - altre | (14) | - | (14) | (5) | 1 | - | (1) | (19) |
| (86) | (54) | (140) | (25) | 31 | 2 | (9) | (141) | |
| a dedurre: | ||||||||
| Attività per imposte differite compensabili | 83 | 54 | 137 | - | - | - | (2) | 135 |
| Passività per imposte differite | (3) | - | (3) | (25) | 31 | 2 | (11) | (6) |
| Attività (passività) nette per imposte differite | 342 | - | 342 | 47 | (111) | (2) | (25) | 251 |
Le attività per imposte differite non riconosciute sono pari a 1.597 milioni di euro (1.459 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e riguardano principalmente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.
Le perdite fiscali ammontano a 6.799 milioni di euro (6.614 milioni di euro al 31 dicembre 2022), di cui 5.056 milioni di euro riportabili a nuovo illimitatamente. Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 24% per le società italiane e a un'aliquota media del 22,1% per le società estere.

Le perdite fiscali sono riferibili principalmente a società estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:
| Italia | Estero | |
|---|---|---|
| (milioni di euro) | ||
| 2024 | - | 29 |
| 2025 | - | 38 |
| 2026 | - | 59 |
| 2027 | - | 3 |
| 2028 | - | 34 |
| Oltre 2028 | - | 1.580 |
| Illimitatamente | 1.871 | 3.185 |
| Totale | 1.871 | 4.928 |
Le perdite fiscali per le quali non sono state contabilizzate attività per imposte differite, in accordo con le disposizioni dello IAS 12, ammontano a 6.558 milioni di euro.
Le attività per imposte differite iscritte in bilancio al 31 dicembre 2023 relativamente alle perdite fiscali ammontano a 53 milioni di euro e si ritengono recuperabili nei prossimi 4 anni.
Le imposte sono indicate alla nota 38 "Imposte sul reddito".
Le altre attività non correnti di 52 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 3 | - |
| Altri crediti | 25 | 10 |
| Altre attività | 24 | 20 |
| Totale | 52 | 30 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati".
Gli altri crediti al 31 dicembre 2023 ammontano a 25 milioni di euro, con un incremento di 15 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, e si riferiscono a depositi cauzionali di diversa natura, perlopiù corrisposti per contratti di locazione di immobili e per l'istruttoria di procedimenti giudiziari.
Le altre attività non correnti al 31 dicembre 2023 ammontano a 24 milioni di euro, con un incremento di 4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, e includono prevalentemente costi non di competenza dell'esercizio, riferiti principalmente a costi assicurativi e per contratti in locazione.
Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
I debiti commerciali e altri debiti di 2.944 milioni di euro (2.907 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti commerciali | 2.668 | 2.630 |
| Altri debiti | 276 | 277 |
| Totale | 2.944 | 2.907 |
I debiti commerciali di 2.668 milioni di euro aumentano di 38 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 276 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti verso: | ||
| - personale | 155 | 154 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 62 | 62 |
| - compagnie di assicurazione | 3 | 2 |
| - consulenti e professionisti | 2 | 3 |
| - amministratori e sindaci | 1 | 1 |
| Altri debiti diversi | 53 | 55 |
| Totale | 276 | 277 |

La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.
Le passività contrattuali di 3.088 milioni di euro (2.613 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 2.301 | 1.880 |
| Anticipi da clienti | 787 | 733 |
| Totale | 3.088 | 2.613 |
Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) di 2.301 milioni di euro (1.880 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati.
In particolare le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) aumentano di 421 milioni di euro per effetto delle rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 1.168 milioni di euro, in parte compensati dall'impatto dell'effetto cambi e ad altre variazioni per 20 milioni di euro e dalla rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 727 milioni di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente.
Gli anticipi da clienti di 787 milioni di euro (733 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si riferiscono prevalentemente ad ammontari ricevuti alla sottoscrizione dei contratti, negli anni precedenti e nel corso dell'esercizio, e utilizzati a fronte del raggiungimento delle milestone contrattuali.
Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
Le altre passività correnti di 33 milioni di euro (107 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 17 | 94 |
| Altre passività | 16 | 13 |
| Totale | 33 | 107 |
Il decremento del fair value su strumenti finanziari derivati pari a 77 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio euro/dollaro USA e di tutte le valute legate a quest'ultimo.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre passività ammontano a 16 milioni di euro, con un incremento di 3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti verso parti correlate".
Le passività finanziarie si analizzano come segue:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quote a breve | ||||||||||
| Passività | di passività | Passività | Passività | Quote a breve di passività |
Passività | |||||
| finanziarie | finanziarie | finanziarie | finanziarie | finanziarie | finanziarie | |||||
| a breve | a lungo | a lungo | a breve | a lungo | a lungo | |||||
| (milioni di euro) | termine | termine | termine | Totale | termine | termine | termine | Totale | ||
| Banche | 63 | 96 | 374 | 533 | 82 | 206 | 234 | 522 | ||
| Obbligazioni | - | 32 | 1.794 | 1.826 | - | 536 | 1.495 | 2.031 | ||
| Altri finanziatori | 34 | - | - | 34 | 77 | - | - | 77 | ||
| Totale | 97 | 128 | 2.168 | 2.393 | 159 | 742 | 1.729 | 2.630 |
Al 31 dicembre 2023 sono presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (così come definito nei rispettivi contratti di finanziamento), non superiore a 3,5 volte. Alla data del 31 dicembre 2023 tutte le clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi compresi i suddetti Financial Covenant, le clausole di change of control, negative pledge e cross-default, risultano rispettate. La voce "obbligazioni" comprende tre prestiti obbligazionari ordinari, per un valore nominale complessivo pari a 1.380 milioni di euro (valore contabile al 31 dicembre 2023 pari a 1.405 milioni di euro), e un prestito obbligazionario convertibile, per un valore nominale pari a 500 milioni di euro, collocato in data 30 agosto 2023 (valore contabile al 31 dicembre 2023 pari a 421 milioni di euro).

L'analisi per scadenza delle passività finanziarie a lungo termine al 31 dicembre 2023 è la seguente:
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Tipo | Scadenza | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | finanziarie passività termine a lungo Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banche | 2025-2027 | 191 | 168 | 15 | - | - | 374 |
| Obbligazioni | 2025-2029 | 353 | 479 | - | 479 | 483 | 1.794 |
| Totale | 544 | 647 | 15 | 479 | 483 | 2.168 |
Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore contabile al 31.12.2023 |
Scadenza a breve termine 31.12.2024 |
2025 | 2026 | Scadenza a lungo termine 2027 |
2028 | Oltre | Totale pagamenti futuri al 31.12.2023 |
|
| Banche | 470 | 98 | 195 | 168 | 15 | - | - | 476 |
| Obbligazioni | 1.826 | 33 | 380 | 500 | - | 500 | 500 | 1.913 |
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 2.296 | 131 | 575 | 668 | 15 | 500 | 500 | 2.389 |
La differenza pari a 93 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 31 dicembre 2023 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.
L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse è la seguente:
(milioni di euro)
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso % | Tasso % | Tasso % | ||||||||||
| Valuta | Passività finanziarie a breve termine |
da | a | Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a | Passività finanziarie a breve termine |
da | a | Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a |
| Euro | 34 | 0,00 | 0,00 | 2.296 | 1,34 | 7,58 | 77 | 0,00 0,00 | 2.471 | 1,38 | 4,80 | |
| Dollaro USA | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||
| Altre | 63 | variabile | - | 82 | variabile | - | ||||||
| Totale | 97 | 2.296 | 159 | 2.471 |
Le passività finanziarie a lungo comprensive della quota a breve termine hanno una scadenza compresa tra il 2024 e il 2029. Al 31 dicembre 2023 Saipem dispone di linee di credito a breve uncommitted non utilizzate per 114 milioni di euro (169 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e di linee di credito a lungo committed non utilizzate per 473 milioni di euro (nessuna linea di credito a lungo termine committed non utilizzata al 31 dicembre 2022).
Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.
Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 2.383 milioni di euro (2.316 milioni di euro al 31 dicembre 2022) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:
| (%) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Euro | 3,91-4,84 | 5,77-6,97 |
Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'esercizio.

Nella tabella seguente è riportato il confronto tra valore nominale, valore contabile e fair value delle passività finanziarie a lungo termine:
| 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valore nominale | Valore contabile | Fair value | Valore nominale | Valore contabile | Fair value |
| Banche | 474 | 470 | 480 | 444 | 440 | 429 |
| Obbligazioni | 1.880 | 1.826 | 1.903 | 2.000 | 2.031 | 1.887 |
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 2.354 | 2.296 | 2.383 | 2.444 | 2.471 | 2.316 |
In base alle disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:
| Altre | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazione | Differenze | variazioni | |||||
| dei flussi | cambio | Variazione | non | ||||
| (milioni di euro) | 31.12.2022 | di cassa | Acquisizioni | da conversione | del fair value | monetarie | 31.12.2023 |
| Passività finanziarie a breve termine | 159 | (60) | - | (2) | - | - | 97 |
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| e quote a breve di passività a lungo termine | 2.471 | (175) | - | - | - | - | 2.296 |
| Passività (attività) nette per leasing | 320 | (127) | - | (2) | - | 286 | 477 |
| Totale passività nette derivanti | |||||||
| da attività di finanziamento | 2.950 | (356) | - | (4) | - | 286 | 2.870 |
Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".

Viene riportato il prospetto dell'indebitamento finanziario predisposto secondo le disposizioni previste nel documento Consob 5/21 del 29 aprile 2021 che recepisce gli orientamenti ESMA.
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (milioni di euro) A. Disponibilità liquide |
Correnti 2.136 |
correnti - |
Totale 2.136 |
Correnti 2.052 |
correnti - |
Totale 2.052 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - |
| C. Altre attività finanziare correnti: | 472 | - | 472 | 569 | - | 569 |
| - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI |
86 | - | 86 | 75 | - | 75 |
| - Crediti finanziari | 386 | - | 386 | 494 | - | 494 |
| D. Liquidità (A+B+C) | 2.608 | - | 2.608 | 2.621 | - | 2.621 |
| E. Debito finanziario corrente: | 396 | - | 396 | 298 | - | 298 |
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso banche | 63 | - | 63 | 82 | - | 82 |
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso entità correlate | 1 | - | 1 | 1 | - | 1 |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | 33 | - | 33 | 76 | - | 76 |
| - Passività per leasing | 299 | - | 299 | 139 | - | 139 |
| F. Parte corrente del debito | ||||||
| finanziario non corrente: | 128 | - | 128 | 742 | - | 742 |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso banche | 96 | - | 96 | 206 | - | 206 |
| - Prestiti obbligazionari | 32 | - | 32 | 536 | - | 536 |
| G. Indebitamento finanziario corrente | ||||||
| (E+F) | 524 | - | 524 | 1.040 | - | 1.040 |
| H. Indebitamento finanziario corrente | ||||||
| netto (G-D) | (2.084) | - | (2.084) | (1.581) | - | (1.581) |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 805 | 805 | - | 498 | 498 |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso banche | - | 374 | 374 | - | 234 | 234 |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing | - | 431 | 431 | - | 264 | 264 |
| J. Strumenti di debito: | - | 1.794 | 1.794 | - | 1.495 | 1.495 |
| - Prestiti obbligazionari | - | 1.794 | 1.794 | - | 1.495 | 1.495 |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | ||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente | ||||||
| (I+J+K) | - | 2.599 | 2.599 | - | 1.993 | 1.993 |
| M. Totale indebitamento finanziario | ||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | ||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (2.084) | 2.599 | 515 | (1.581) | 1.993 | 412 |
L'indebitamento finanziario netto non include il fair value su contratti derivati indicato nelle note 14 "Altre attività correnti", 20 "Altre attività non correnti", 23 "Altre passività correnti" e 28 "Altre passività non correnti".
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale |
| M. Totale indebitamento finanziario | ||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | ||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (2.084) | 2.599 | 515 | (1.581) | 1.993 | 412 |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | 1 | 1 | - | 65 | 65 |
| O. Attività per leasing | 98 | 155 | 253 | 26 | 57 | 83 |
| P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) | (2.182) | 2.443 | 261 | (1.607) | 1.871 | 264 |
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 31 dicembre 2023 è positiva per 216 milioni di euro, comprensiva dell'impatto positivo per 72 milioni di euro derivante dalla contabilizzazione del prestito obbligazionario convertibile. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 477 milioni di euro, è negativa per 261 milioni di euro. Il debito lordo ante effetti lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2023 ammonta a 2.393 milioni di euro, la liquidità a 2.609 milioni di euro di cui cassa disponibile per 1.323 milioni di euro.

I crediti finanziari sono commentati alla nota 9 "Altre attività finanziarie".
I fondi per rischi e oneri di 767 milioni di euro (1.148 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| Saldo iniziale | Accantonamenti | Saldo finale | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Utilizzi | variazioni Altre |
||||
| (milioni di euro) | |||||
| 31.12.2023 | |||||
| Fondo per imposte | 9 | - | - | - | 9 |
| Fondo rischi per contenziosi | 234 | 7 | (72) | 13 | 182 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 101 | - | (51) | (1) | 49 |
| Fondo spese contrattuali e perdite | |||||
| su commesse pluriennali | 745 | 111 | (391) | (2) | 463 |
| Fondo esodi agevolati | 1 | - | (3) | 3 | 1 |
| Altri fondi | 58 | 31 | (21) | (5) | 63 |
| Totale | 1.148 | 149 | (538) | 8 | 767 |
| 31.12.2022 | |||||
| Fondo per imposte | 14 | 2 | (7) | - | 9 |
| Fondo rischi per contenziosi | 265 | 15 | (55) | 9 | 234 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 30 | 75 | (3) | (1) | 101 |
| Fondo spese contrattuali e perdite | |||||
| su commesse pluriennali | 973 | 115 | (344) | 1 | 745 |
| Fondo esodi agevolati | 17 | 1 | (19) | 2 | 1 |
| Altri fondi | 54 | 27 | (24) | 1 | 58 |
| Totale | 1.353 | 235 | (452) | 12 | 1.148 |
Il fondo per imposte di 9 milioni di euro si riferisce principalmente a contenziosi in corso per imposte indirette con le autorità fiscali di Paesi esteri e comprendono anche gli effetti di recenti accertamenti.
Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo sta gestendo tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali gli amministratori ritengono che non deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto già accantonato.
Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 182 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione, di cui 8 milioni di euro sono relativi a contenziosi con il personale. Il fondo accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali. In particolare, il fondo include l'importo di circa 142 milioni di euro equivalenti relativi a un contezioso in Algeria in relazione a commesse completate da tempo; per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Contenziosi" della nota 33 "Garanzie, impegni e rischi".
Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 49 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto. L'utilizzo del fondo è attribuibile sostanzialmente alle negoziazioni in corso con un cliente per la chiusura di un progetto in Russia le cui relazioni contrattuali, arrivate a conclusione, sono in fase di formalizzazione.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 463 milioni di euro e include la stima di perdite su commesse pluriennali per 443 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 20 milioni di euro relativi prevalentemente a progetti del business Engineering & Construction.
Il fondo esodi agevolati ammonta a 1 milione di euro attribuibile alla Capogruppo.
Gli altri fondi ammontano a 63 milioni di euro e sono relativi ad accantonamenti per altri rischi e oneri diversi.

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 193 milioni di euro (183 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| TFR | 25 | 25 |
| Piani esteri a benefici definiti | 72 | 67 |
| FISDE e altri piani medici | 21 | 22 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine | 75 | 69 |
| Totale | 193 | 183 |
Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di ipotesi attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
I piani esteri a benefici definiti riguardano:
In base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro, viene accantonato un ammontare che rappresenta l'obbligazione dell'azienda verso i dipendenti.
Il Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) accoglie l'ammontare della passività e del costo assistenziale determinato con riferimento al contributo che l'azienda versa o verserà a favore dei dirigenti in pensione.
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione a lungo termine, i premi di anzianità, il fondo di incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) e altri piani a lungo termine.
I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio per il periodo stabilito da ciascun piano a partire dall'assegnazione del relativo incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in credito welfare.
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglati tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi | Altri fondi | |||||||||||
| Piani esteri | FISDE e altri |
per benefici a dipendenti |
Piani esteri | FISDE e altri |
per benefici a dipendenti |
|||||||
| a benefici | piani medici | a lungo | a benefici | piani medici | a lungo | |||||||
| (milioni di euro) Valore attuale dell'obbligazione |
TFR | definiti | esteri | termine | Totale | TFR | definiti | esteri | termine | Totale | ||
| all'inizio dell'esercizio | 25 | 126 | 22 | 69 | 242 | 33 | 177 | 32 | 69 | 311 | ||
| Costo corrente | - | 10 | - | 4 | 14 | - | 18 | 1 | 27 | 46 | ||
| Interessi passivi | 1 | 5 | 1 | 2 | 9 | - | 3 | 1 | - | 4 | ||
| Rivalutazioni: | 1 | 10 | (1) | 6 | 16 | (3) | (41) | (11) | (5) | (60) | ||
| - utili e perdite attuariali risultanti da | ||||||||||||
| variazioni nelle ipotesi demografiche | - | (1) | (1) | - | (2) | - | - | (3) | - | (3) | ||
| - utili e perdite attuariali risultanti da | ||||||||||||
| variazioni nelle ipotesi finanziarie | - | 8 | - | 4 | 12 | (5) | (32) | (7) | (7) | (51) | ||
| - effetto dell'esperienza passata | 1 | 3 | - | 2 | 6 | 2 | (9) | (1) | 2 | (6) | ||
| Costo per prestazioni passate | ||||||||||||
| e utili/perdite per estinzione | - | - | - | 16 | 16 | - | - | - | (3) | (3) | ||
| Contributi al piano: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - contributi del datore di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Benefici pagati | (2) | (10) | (1) | (20) | (33) | (5) | (16) | (1) | (19) | (41) | ||
| Discontinued operations | - | - | - | - | - | - | (2) | - | - | (2) | ||
| Cessione business | - | - | - | - | - | - | (14) | - | - | (14) | ||
| Variazione area di consolidamento | - | (3) | - | (2) | (5) | - | - | - | - | - | ||
| Effetto differenze cambio | ||||||||||||
| e altre variazioni | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | 1 | ||
| Valore attuale dell'obbligazione | ||||||||||||
| alla fine dell'esercizio (a) | 25 | 138 | 21 | 75 | 259 | 25 | 126 | 22 | 69 | 242 | ||
| Attività al servizio dei piani | ||||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | - | 61 | - | - | 61 | - | 80 | - | - | 80 | ||
| Interessi attivi | - | 2 | - | - | 2 | - | 1 | - | - | 1 | ||
| Rendimento delle attività | ||||||||||||
| al servizio del piano | - | - | - | - | - | - | (20) | - | - | (20) | ||
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Contributi al piano: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - contributi del datore di lavoro | - | 8 | - | - | 8 | - | 6 | - | - | 6 | ||
| Benefici pagati | - | (4) | - | - | (4) | - | (4) | - | - | (4) | ||
| Effetto differenze cambio | ||||||||||||
| e altre variazioni Attività al servizio dei piani |
- | 1 | - | - | 1 | - | (2) | - | - | (2) | ||
| alla fine dell'esercizio (b) | - | 68 | - | - | 68 | - | 61 | - | - | 61 | ||
| Passività netta (c=a-b) | 25 | 70 | 21 | 75 | 191 | 25 | 65 | 22 | 69 | 181 | ||
| Passività aggiuntiva da riconoscere | ||||||||||||
| secondo IFRIC 14 | ||||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | - | 2 | - | - | 2 | - | 7 | - | - | 7 | ||
| Incremento/decremento | - | (2) | - | - | (2) | - | (5) | - | - | (5) | ||
| Passività aggiuntiva da riconoscere | ||||||||||||
| secondo IFRIC 14 | ||||||||||||
| alla fine dell'esercizio (d) | - | - | - | - | - | - | 2 | - | - | 2 | ||
| Modifiche nel massimale di attività al servizio dei piani (e) |
- | 2 | - | - | 2 | - | - | - | - | - | ||
| Passività netta rilevata in bilancio | ||||||||||||
| (f=c+d+e) | 25 | 72 | 21 | 75 | 193 | 25 | 67 | 22 | 69 | 183 |
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di 75 milioni di euro (69 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti per 26 milioni di euro (40 milioni di euro al 31 dicembre 2022), i piani di incentivazione a lungo termine per 21 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022), altri piani esteri a lungo termine per 26 milioni di euro (24 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e i premi di anzianità per 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale | |||
| Costo corrente | - | 10 | - | 4 | 14 | - | 18 | 1 | 27 | 46 | |||
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | - | 16 | 16 | - | - | - | (3) | (3) | |||
| Interessi passivi (attivi) netti: | |||||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione | 1 | 5 | 1 | 2 | 9 | - | 3 | 1 | - | 4 | |||
| - interessi attivi sulle attività al servizio dei piani |
- | 2 | - | - | 2 | - | 1 | - | - | 1 | |||
| Totale interessi passivi (attivi) netti | 1 | 3 | 1 | 2 | 7 | - | 2 | 1 | - | 3 | |||
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | - | - | 2 | 2 | - | - | - | - | - | |||
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1 | 3 | 1 | - | 5 | - | 2 | 1 | - | 3 | |||
| Rivalutazioni dei piani a lungo termine | - | - | - | 6 | 6 | - | - | - | (5) | (5) | |||
| Totale | 1 | 13 | 1 | 28 | 43 | - | 20 | 2 | 19 | 41 | |||
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | 10 | - | 28 | 38 | - | 18 | 1 | 19 | 38 | |||
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1 | 3 | 1 | - | 5 | - | 2 | 1 | - | 3 |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 2023 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FISDE | FISDE | |||||||
| Piani esteri | e altri | Piani esteri | e altri | |||||
| a benefici | piani medici | a benefici | piani medici | |||||
| (milioni di euro) | TFR | definiti | esteri | Totale | TFR | definiti | esteri | Totale |
| Rivalutazioni: | ||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti | ||||||||
| da variazioni nelle ipotesi demografiche | - | (1) | (1) | (2) | - | - | (3) | (3) |
| - utili e perdite attuariali risultanti | ||||||||
| da variazioni nelle ipotesi finanziarie | - | 8 | - | 8 | (5) | (32) | (7) | (44) |
| - effetto dell'esperienza passata | 1 | 3 | - | 4 | 2 | (9) | (1) | (8) |
| - rendimento delle attività al servizio dei piani | - | - | - | - | - | 20 | - | 20 |
| Passività aggiuntiva da riconoscere secondo IFRIC 14 | - | (2) | - | (2) | - | (5) | - | (5) |
| Modifiche nel massimale di attività al servizio dei piani | - | 2 | - | 2 | - | - | - | - |
| Totale | 1 | 10 | (1) | 10 | (3) | (26) | (11) | (40) |
Le attività al servizio dei piani esteri a benefici definiti si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | liquide e mezzi Disponibilità equivalenti |
rappresentativi di capitale Strumenti |
rappresentativi Strumenti di debito |
Immobili | Derivati | di investimento Fondi comuni |
Attività detenute di assicurazione da compagnie |
Titoli di debito strutturati |
Altre attività | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività al servizio dei piani: | ||||||||||
| - con prezzi quotati in mercati attivi | 2 | - | - | - | - | - | - | - | 16 | 18 |
| - con prezzi non quotati in mercati attivi | - | - | 5 | - | 25 | 5 | 13 | - | 2 | 50 |
| Totale | 2 | - | 5 | - | 25 | 5 | 13 | - | 18 | 68 |

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2023 | |||||
| Principali ipotesi attuariali: | |||||
| - tassi di sconto | (%) | 3,30 | 1,35-16,60 | 3,30-7,09 | 3,10-7,09 |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,50 | 0,84-12,00 | 6,00 | 2,50-6,00 |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 1,35-4,50 | 7,09 | - |
| - tasso di inflazione | (%) | 2,00 | 1,25-15,30 | 2,00-4,00 | 15,30 |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 12-24 | - | - |
| Esercizio 2022 | |||||
| Principali ipotesi attuariali: | |||||
| - tassi di sconto | (%) | 3,70 | 2,10-20,00 | 3,70-7,25 | 3,20-7,25 |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,90 | 0,84-10,00 | 6,00 | 1,00-6,00 |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 2,10-7,25 | - | - |
| - tasso di inflazione | (%) | 2,40 | 1,25-12,55 | 2,40-4,00 | 1,00-12,55 |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 12-24 | - | - |
Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:
| Eurozona | Resto Europa | Africa | Altre | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2023 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 3,10-3,30 | 1,35-4,50 | 3,20-16,60 | 2,50-9,20 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,50 | 1,50-3,50 | 5,60-12,00 | 0,84-10,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00-2,20 | 1,25-3,00 | 3,10-15,30 | 2,00-4,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 22-24 | - | 12-14 |
| Esercizio 2022 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 3,20-3,70 | 2,10-4,90 | 3,70-20,00 | 2,10-9,32 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,50-2,90 | 1,50-3,75 | 1,00-10,00 | 0,84-10,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00-2,40 | 1,25-3,20 | 3,00-12,55 | 2,00-4,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 22-24 | - | 12-14 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario. Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali. Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19. Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| (milioni di euro) | Tasso di sconto | Tasso di inflazione |
Tasso tendenziale di crescita dei salari |
Tasso di crescita delle pensioni |
Tasso tendenziale di crescita del costo sanitario |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Incremento | Riduzione | Incremento | Incremento | Incremento | Incremento | |
| dello 0,5% | dello 0,5% | dello 0,5% | dello 0,5% | dello 0,5% | dell'1% | |
| Effetto sull'obbligazione (DBO) | (10) | 11 | 3 | 4 | 1 | 1 |
| TFR | (1) | 1 | 1 | - | - | - |
| Piani esteri a benefici definiti | (7) | 7 | 2 | 3 | 1 | - |
| FISDE e altri piani medici esteri | (1) | 1 | - | - | - | 1 |
| Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine | (1) | 2 | - | 1 | - | - |
L'analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati.
L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani esteri a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 12 milioni di euro.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
|---|---|---|---|---|
| 2024 | 2 | 13 | 1 | 23 |
| 2025 | 1 | 13 | 1 | 37 |
| 2026 | 2 | 14 | 1 | 12 |
| 2027 | 2 | 15 | 1 | 10 |
| 2028 | 2 | 15 | 1 | 5 |
| Oltre | 10 | 75 | 6 | 10 |
La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:
| (anni) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 7 | 10 | 13 | 5 |
| 2022 | 8 | 10 | 14 | 5 |
Le altre passività non correnti di 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | - | - |
| Altri debiti | 2 | 2 |
| Altre passività | 1 | - |
| Totale | 3 | 2 |

| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | |
| (milioni di euro) | attivo | passivo | attivo | passivo |
| Contratti derivati qualificati di copertura | ||||
| Contratti su tassi di interesse (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | 1 | - |
| - vendite | - | - | - | - |
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 5 | 2 | 31 | 10 |
| - vendite | 65 | 1 | 83 | 60 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | 2 | (3) | - |
| - vendite | (16) | 2 | (13) | 5 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | 2 | 4 | 2 |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 54 | 9 | 103 | 77 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | ||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 4 | 6 | 13 | 6 |
| - vendite | 12 | 1 | 19 | 9 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | 1 | - | - | (1) |
| - vendite | (4) | 1 | (2) | 3 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | - | - |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 13 | 8 | 30 | 17 |
| Totale contratti derivati | 67 | 17 | 133 | 94 |
| Di cui: | ||||
| - correnti (comprende IRS, | ||||
| nota 25 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto") | 64 | 17 | 133 | 94 |
| - non correnti | 3 | - | - | - |
La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo | |
| Impegni di acquisto | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su tassi di interesse | - | - | - | 37 | |
| - contratti su valute | 441 | 405 | 656 | 633 | |
| - contratti su merci | - | 28 | - | 46 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 840 | 737 | 486 | 1.192 | |
| 1.281 | 1.170 | 1.142 | 1.908 | ||
| Impegni di vendita | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 2.415 | 333 | 1.518 | 696 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 624 | 279 | 1.227 | 242 | |
| 3.039 | 612 | 2.745 | 938 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2023 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal

mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Al 31 dicembre 2023 non sono in essere contratti di Interest Rate Swap (IRS) (positivo per 1 milione di euro al 31 dicembre 2022).
Le operazioni di copertura cash flow hedge sono relative ad acquisti o vendite a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti a conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2023 sono previsti in un arco temporale fino al 2025.
Nel corso dell'esercizio 2023 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2023 ammonta a 54 milioni di euro (103 milioni di euro al 31 dicembre 2022). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 70 milioni di euro (114 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 61 milioni di euro (117 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 9 milioni di euro (-3 milioni di euro al 31 dicembre 2022), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -16 milioni di euro (-16 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Relativamente ai contratti su merci il fair value attivo di 0,2 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging (4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2023 ammonta a 9 milioni di euro (77 milioni di euro al 31 dicembre 2022). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 3 milioni di euro (70 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 5 milioni di euro (61 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -2 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2022), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 4 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Relativamente ai contratti su merci il fair value passivo di 2 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging (2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
La riserva di hedging, relativa ai contratti su valute, è pari a un importo positivo di 15 milioni di euro con un cambio medio ponderato degli strumenti di copertura di 1,0941 sul dollaro americano (USD), 3,7357 sul siclo israeliano (ILS) e 0,3348 sul dinaro kuwaitiano (KWD). La riserva di hedging, relativa ai contratti su merci, è pari a un importo positivo di 1 milione di euro, con un prezzo medio ponderato degli strumenti di copertura di 5.734 USD/MT (Metric Ton) per quel che concerne le coperture sul rame e di 814 USD/MT (Metric Ton) per le coperture sul carburante.
La tabella sotto riportata illustra la variazione della riserva di hedging riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| (milioni di euro) | 31.12.2022 | Utili del periodo | del periodo Perdite |
Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
annullamento sottostante Utili |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | ||||||||
| Saipem SpA | (37) | 135 | (93) | (189) | 215 | (2) | 7 | 36 |
| Saipem SA | (54) | 55 | (24) | (62) | 74 | (1) | 1 | (11) |
| Sofresid SA | 1 | 1 | (1) | (1) | 1 | - | - | 1 |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
14 | 31 | (17) | (30) | 14 | (2) | 2 | 12 |
| Saipem Ltd | - | 20 | (24) | (36) | 40 | - | - | - |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | - | 10 | (2) | (3) | 2 | - | - | 7 |
| Servizi Energia Italia SpA | (36) | 68 | (82) | (37) | 45 | - | 1 | (41) |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | (9) | 13 | (9) | (27) | 32 | - | - | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | (2) | 3 | (1) | (4) | 4 | (1) | 1 | - |
| Saipem Contracting Nigeria | 3 | 1 | (1) | (5) | 3 | - | - | 1 |
| Saipem do Brasil | - | - | (2) | - | 1 | - | - | (1) |
| Saipem Drilling Norway AS | 4 | 5 | (2) | (5) | 2 | - | - | 4 |
| Saipem Guyana | (2) | 1 | - | - | - | - | 1 | - |
| Saipem Luxembourg | 3 | 11 | (6) | (5) | 4 | - | - | 7 |
| Saipem Singapore | - | 1 | - | (1) | - | - | - | - |
| Saipem Australia Pty Ltd | 4 | 19 | (14) | (29) | 22 | (1) | - | 1 |
| Snamprogetti Engineering & Contracting | (3) | 1 | - | (1) | 2 | - | - | (1) |
| Totale riserva per contratti su cambi | (114) | 375 | (278) | (435) | 461 | (7) | 13 | 15 |
| Riserva per contratti su merci | ||||||||
| Saipem Ltd | 1 | 1 | (1) | (1) | - | - | - | - |
| Saipem SpA | 2 | 5 | (3) | (4) | - | - | - | - |
| Saipem SA | (1) | 1 | (2) | - | - | - | - | (2) |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
- | 2 | (1) | (1) | - | - | - | - |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 4 | 6 | (1) | (6) | - | - | - | 3 |
| Totale riserva per contratti su merci | 6 | 15 | (8) | (12) | - | - | - | 1 |
| Riserva per contratti su tassi di interesse | ||||||||
| Saipem SpA | 1 | - | (1) | - | - | - | - | - |
| Totale riserva per contratti su tassi di interesse | 1 | - | (1) | - | - | - | - | - |
| Totale riserva di hedging | (107) | 390 | (287) | (447) | 461 | (7) | 13 | 16 |
Nel corso dell'esercizio 2023 i margini dei progetti sono stati rettificati per un importo netto negativo di 26 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.
Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniali sono indicati alla nota 33 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".
In base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", nelle Discontinued operations è rilevato il business Drilling Onshore (DRON). Nel corso del 2022 sono state trasferite le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco, mentre nel primo semestre 2023 sono state cedute le attività in Kuwait e America Latina, a eccezione di quelle in Argentina che, con le attività in Kazakhstan e in Romania, è atteso siano trasferite entro il primo semestre 2024.
I risultati economici del settore DRON sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e limitatamente ai soli rapporti con terze parti, continuando a essere operate le elisioni delle transazioni intercompany.
Le attività e le passività direttamente associabili alle attività in Argentina, Kazakhstan e Romania sono ancora classificate come possedute per la vendita.
Infine, i flussi di cassa netti delle Discontinued operations sono stati rappresentati separatamente dai flussi di cassa netti delle Continuing operations.

Di seguito sono rappresentati i principali valori di stato patrimoniale delle Discontinued operations.
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 4 | 112 |
| Attività non correnti | 22 | 31 |
| Totale attività | 26 | 143 |
| Passività correnti | 26 | 43 |
| Passività non correnti | - | 2 |
| Totale passività | 26 | 45 |
Di seguito sono rappresentati i principali dati economico-finanziari delle Discontinued operations.
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Totale ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi | 99 | 477 |
| Costi operativi | (105) | (465) |
| Risultato operativo | (6) | 12 |
| Proventi (oneri) finanziari | - | (7) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | (6) | 5 |
| Imposte sul reddito | - | (18) |
| Plusvalenza | - | 119 |
| Risultato netto: | (6) | 106 |
| - di cui azionisti Saipem | (6) | 106 |
| - di cui interessenze di terzi | - | - |
| Risultato netto per azione | - | 0,11 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | - | 46 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | - | (27) |
| Investimenti tecnici | - | 27 |
Al 31 dicembre 2023 non sono presenti attività destinate alla vendita.
Nel corso del 2023 si è perfezionata la vendita dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória e degli asset della Saipem SpA Kazakhstan branch.
Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 31 dicembre 2023 a 2 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Di seguito viene rappresentata la composizione delle interessenze di terzi.
| Utile (perdita) dell'esercizio | Patrimonio netto | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 | 2023 | 2022 |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | - | - | - | 17 |
| Altre | - | - | 2 | 1 |
| Totale | - | - | 2 | 18 |

Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 31 dicembre 2023 a 2.394 milioni di euro (2.068 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 502 | 502 |
| Riserva sopraprezzo delle azioni | 1.622 | 1.877 |
| Riserva legale | - | - |
| Riserva per cash flow hedge | 19 | (76) |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | (2) | (4) |
| Riserva per differenze di cambio | (45) | (20) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (22) | (16) |
| Riserva OCI delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto | (2) | - |
| Altre | 80 | - |
| Utili relativi a esercizi precedenti | 137 | 91 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 179 | (209) |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (74) | (77) |
| Totale | 2.394 | 2.068 |
Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 501.669.790,83 euro, corrispondente a 1.995.558.791 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale (1.995.558.791 al 31 dicembre 2022), di cui 1.995.557.732 (1.995.557.732 al 31 dicembre 2022) azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio (1.059 al 31 dicembre 2022).
La riserva sopraprezzo della azioni ammonta al 31 dicembre 2023 a 1.622 milioni di euro (1.877 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Le altre riserve al 31 dicembre 2023 sono positive per 28 milioni di euro (negative per 116 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e si compongono come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Riserva legale | - | - |
| Riserva per cash flow hedge | 19 | (76) |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | (2) | (4) |
| Riserva per differenze di cambio | (45) | (20) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (22) | (16) |
| Riserva OCI delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto | (2) | - |
| Altre | 80 | - |
| Totale | 28 | (116) |
La riserva è positiva per 19 milioni di euro (negativa per 76 milioni di euro al 31 dicembre 2022), al netto dell'effetto fiscale di 3 milioni di euro (31 milioni di euro al 31 dicembre 2022), e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 31 dicembre 2023.
La riserva negativa per 2 milioni di euro (negativa per 4 milioni di euro al 31 dicembre 2022) comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.
La riserva è negativa per 45 milioni di euro (negativa per 20 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).
La riserva presenta un saldo negativo di 22 milioni di euro (negativo per 16 milioni di euro al 31 dicembre 2022), al netto dell'effetto fiscale di 7 milioni di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti.

La riserva OCI delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto comprende un valore negativo di 2 milioni di euro relativo ai piani a benefici definiti per i dipendenti.
Le "Altre" includono la "riserva da conversione obbligazioni convertibili", positiva per 80 milioni di euro, e rappresenta l'opzione che attribuisce ai possessori di strumenti finanziari composti il diritto di conversione in un quantitativo fisso di azioni ordinarie della Società. Tale valore è pari alla differenza tra il fair value dello strumento finanziario composto nel suo complesso e il fair value della passività finanziaria, al netto di costi di emissione per 1.041 migliaia di euro.
La riserva negativa ammonta a 74 milioni di euro (77 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attribuzione dei piani di incentivazione a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
Nel corso dell'esercizio sono state assegnate in attuazione del Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2016-2018 n. 17.308 azioni.
Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(milioni di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2022 | 415.957 | 186,183 | 77 | 0,02 |
| Acquisti anno 2023 | - | - | - | - |
| Assegnazioni 2023 | (17.308) | 186,183 | (3) | n.s. |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2023 | 398.649 | 186,183 | 74 | 0,02 |
Alla stessa data le azioni in circolazione sono 1.995.160.142 (1.995.142.834 al 31 dicembre 2022).
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Utile (perdita) dell'esercizio |
Patrimonio netto |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Patrimonio netto |
| Come da bilancio di Saipem SpA | 107 | 2.395 | (256) | 2.148 |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di periodo, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate |
36 | (518) | 225 | (556) |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: | ||||
| - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile | (23) | 694 | (3) | 717 |
| - eliminazione di utili infragruppo non realizzati | 25 | (163) | 23 | (191) |
| - altre rettifiche | 34 | (12) | (198) | (32) |
| Totale patrimonio netto | 179 | 2.396 | (209) | 2.086 |
| Capitale e riserve di terzi | - | (2) | - | (18) |
| Come da bilancio consolidato | 179 | 2.394 | (209) | 2.068 |
La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente l'impatto delle scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economicotemporale omogeneo all'andamento del progress di commessa a livello consolidato.

| (milioni di euro) | 31.12.2023 |
|---|---|
| Analisi dei disinvestimenti in imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | |
| Attività correnti | 32 |
| Attività non correnti | 47 |
| Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) | (42) |
| Passività correnti e non correnti | 24 |
| Effetto netto dei disinvestimenti | 61 |
| Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo | - |
| Plusvalenza (minusvalenza) per disinvestimenti | (24) |
| Interessenza di terzi | (14) |
| Riclassifica altre componenti | (2) |
| Totale prezzo di vendita | 21 |
| a dedurre: | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 42 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 63 |
I disinvestimenti dell'esercizio 2023 riguardano la cessione della partecipazione nella società ER SAI Caspian Contractor Llc, la cessione della partecipazione nella società Sofresid Engineering SA e, nell'ambito dell'operazione di cessione del Drilling Onshore iniziata nel 2022, la cessione delle attività in Kuwait e in America Latina, ad eccezione di quelle in Argentina.
Le garanzie ammontano a 7.898 milioni di euro (7.393 milioni di euro al 31 dicembre 2022), così suddivise:
| Totale | 65 | 7.833 | 7.898 | 105 | 7.288 | 7.393 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Proprie | - | 2.682 | 2.682 | - | 1.927 | 1.927 |
| Imprese controllate | 46 | 4.777 | 4.823 | 51 | 4.839 | 4.890 |
| Joint venture e imprese collegate | 19 | 374 | 393 | 54 | 522 | 576 |
| (milioni di euro) | Fidejussioni | garanzie personali |
Totale | Fidejussioni | garanzie personali |
Totale |
| Altre | Altre | |||||
| 31.12.2023 | 31.12.2022 |
Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 4.777 milioni di euro (4.839 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e a garanzia del rispetto degli accordi contrattuali, nonché fidejussioni e altre garanzie personali rilasciate a banche. Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o dalle sue imprese controllate, collegate e joint venture aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Il valore complessivo degli impegni di natura societaria, che comportano anche l'assunzione di un obbligo a fare, ammontano a 74.350 milioni di euro (78.607 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.
Per informazioni sulla gestione dei rischi d'impresa, sia finanziari che industriali, si rimanda a quanto descritto analiticamente alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari" e al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | di iscrizione Valore |
Proventi (oneri) rilevati a conto economico |
Proventi (oneri) rilevati ad altre complessivo componenti economico del conto |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari di negoziazione | |||
| Strumenti derivati non di copertura (a) | 5 | (74) | - |
| Strumenti finanziari valutati al fair value | |||
| Titoli | 86 | - | 3 |
| Attività finanziarie immobilizzate | |||
| Partecipazioni valutate al fair value | - | - | - |
| Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato | |||
| Crediti commerciali e altri crediti (b) | 2.441 | (11) | - |
| Crediti finanziari (c) (g) | 641 | 54 | - |
| Debiti commerciali e altri debiti (d) | 2.944 | (48) | - |
| Passività contrattuali | 3.088 | - | - |
| Debiti finanziari (e) (h) | 3.123 | (153) | - |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (f) | 45 | (26) | 124 |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai soli proventi (oneri) inseriti nella nota 36 "Proventi (oneri) finanziari".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 11 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari per 54 milioni di euro di proventi (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario), di cui 14 milioni di euro di proventi riferiti alle attività finanziarie per leasing.
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 48 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio.
(e) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 8 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio) riferiti alle passività finanziarie per leasing e per 161 milioni di euro di oneri (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario), di cui 42 milioni di euro di oneri riferiti alle passività finanziarie per leasing.
(f) I margini dei progetti sono stati rettificati a conto economico per 26 milioni di euro di oneri.
(g) La voce comprende le attività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 253 milioni di euro.
(h) La voce comprende le passività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 730 milioni di euro.
Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, ecc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value dei contratti a fine esercizio.
Al 31 dicembre 2023 non sono in essere contratti di Interest Rate Swap (IRS).
I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine dell'esercizio 2022, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|
| Valore nominale | (milioni di euro) | - | 37 |
| Tasso medio ponderato acquistato | (%) | - | 2,132 |
| Tasso medio ponderato venduto | (%) | - | 0,129 |
| Floor | (%) | - | (1,25) |
| Scadenza media ponderata | (anni) | - | 1 |
Il Gruppo stipula diversi tipi di contratti su valute per la gestione del rischio di cambio. I contratti che prevedono lo scambio di due valute estere sono indicati sia per l'ammontare acquistato sia per l'ammontare venduto.
| (milioni di euro) | al 31.12.2023 nominale Valore |
al 31.12.2022 nominale Valore |
|---|---|---|
| Contratti su cambi a termine | 1.228 | 718 |
La tabella che segue riepiloga, per le principali valute, l'ammontare dei contratti su cambi a termine e degli altri strumenti di gestione del rischio di cambio.
| Valore nominale al 31.12.2023 | Valore nominale al 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite | |
| AED | 17 | 31 | 12 | 53 | |
| AUD | 97 | 12 | 87 | 31 | |
| BRL | 20 | 35 | 46 | 79 | |
| CAD | - | - | - | 7 | |
| CHF | 1 | 3 | 1 | 3 | |
| EUR | 427 | 14 | 613 | 2 | |
| GBP | 250 | 122 | 216 | 39 | |
| IDR | - | - | 9 | - | |
| ILS | 25 | 37 | 29 | 22 | |
| JPY | 8 | - | 10 | - | |
| KWD | - | 125 | - | 120 | |
| MXN | 2 | 6 | 22 | 10 | |
| NOK | 28 | 8 | 31 | 10 | |
| RON | 5 | 93 | - | 56 | |
| SAR | 567 | 36 | 311 | - | |
| SGD | 7 | - | 2 | 100 | |
| THB | 1 | 14 | - | 34 | |
| USD | 968 | 3.115 | 1.577 | 3.118 | |
| Totale | 2.423 | 3.651 | 2.966 | 3.684 |
La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2023 per bande temporali.
| (milioni di euro) | trimestre Primo 2024 |
trimestre Secondo 2024 |
trimestre Terzo 2024 |
trimestre Quarto 2024 |
e oltre 2025 |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 1.398 | 1.594 | 1.386 | 883 | 1.543 | 6.804 |
| Costi | 999 | 974 | 946 | 476 | 1.592 | 4.987 |
Il Gruppo stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo.
La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2023 per bande temporali.
| (milioni di euro) | trimestre Primo 2024 |
trimestre Secondo 2024 |
trimestre Terzo 2024 |
trimestre Quarto 2024 |
e oltre 2025 |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi | 28 | - | - | - | - | 28 |
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi); e c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2023 si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | |
| Attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione: | |||||
| - strumenti derivati non di copertura | - | 5 | - | 5 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | |||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI | 86 | - | - | 86 | |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura | - | 45 | - | 45 | |
| Totale | 86 | 50 | - | 136 |
Nel corso dell'esercizio 2023 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.

Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data di approvazione della presente Relazione, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione.
Relativamente ai procedimenti legali pendenti, gli accantonamenti non vengono contabilizzati quando l'esito negativo del procedimento è valutato come non probabile o quando non è possibile stimarne l'esito.
In merito a tutti i procedimenti penali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come procedimenti il cui esito non può essere previsto, non vi sono accantonamenti.
Fatto salvo per quanto di seguito indicato, per i contenziosi civili/arbitrali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come dall'esito negativo non probabile, non vi sono accantonamenti.
La Società ha provveduto ad appostare degli accantonamenti in merito ai seguenti procedimenti:
Per maggiori dettagli si rinvia ai successivi paragrafi.
Di seguito è altresì riportata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Il procedimento in Algeria - Sonatrach 1: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale, beneficiando dell'autorità o influenza dei rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti era in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari a circa 40.000 euro).
La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevedeva una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contemplava la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, fossero comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammontava a circa 64,8 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023), bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, costituitosi parte civile nel procedimento, si è riservato di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Public algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che
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avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Public (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardavano. Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:
≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e
≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammontava a circa 64,8 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.
Con la decisione del 17 luglio 2019, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019, la Corte Suprema algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 accogliendo i ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie) e rinviando la causa alla Corte d'Appello di Algeri.
All'udienza del 17 febbraio 2021 il processo ha avuto inizio.
Il 12 dicembre 2022 è stata pronunciata dalla Corte d'Appello di Algeri la sentenza di secondo grado.
Con comunicato stampa del 12 dicembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Accolte in larga parte le argomentazioni difensive della Società. Nuova citazione a comparire.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 2 febbraio 2016 e 17 luglio 2019, si informa che oggi la Corte di Appello di Algeri si è pronunciata nel procedimento penale cd. Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi di Saipem Contracting Algérie relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. In tale procedimento la società Saipem Contracting Algérie era accusata della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società'.
In particolare, la Corte di Appello di Algeri accogliendo in larga parte le argomentazioni difensive della Società ha rigettato la richiesta di danni presentati dal Tesoro algerino confermando per il resto la sentenza di primo grado. Per effetto di tale decisione, la medesima Corte d'Appello ha altresì disposto la revoca del sequestro dei conti correnti per un ammontare pari a 63,2 milioni di euro equivalenti riferibili al procedimento in parola.
Si ricorda che il procedimento si era concluso in primo grado il 2 febbraio 2016 con la decisione del Tribunale di Algeri con la quale si condannava Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). La decisione di primo grado era stata impugnata alla Cassazione algerina che con la decisione del 17 luglio 2019 aveva cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui la Corte di Appello di Algeri aveva avviato il processo conclusosi oggi.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem Contracting Algérie, nell'accogliere con favore la sentenza, valuterà se ricorrere per Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello relativamente all'ammenda comminata.
Per maggiori informazioni sul procedimento in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata del procedimento contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 147-148).
Sempre con riferimento a progetti risalenti al 2008, Saipem ha, altresì, ricevuto una citazione a comparire, con altri soggetti fisici e giuridici, avanti al Tribunale algerino nell'ambito di un nuovo procedimento per 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero'. La società, che contesta ogni addebito, parteciperà attivamente al procedimento al fine di chiarire la propria estraneità ai fatti, avendo sempre agito in conformità al quadro normativo in materia".
Il 19 dicembre 2022 Saipem Contracting Algérie ha impugnato davanti alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 12 dicembre 2022 relativamente all'ammenda applicata. Il 16 febbraio 2023 Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria con i motivi di ricorso.
Il 2 marzo 2023 Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria di replica al ricorso presso la Corte Suprema presentato dal Procuratore Generale. L'udienza avanti la Corte Suprema, dapprima fissata per il 25 maggio 2023, è stata rinviata al 27 luglio 2023.
In data 27 luglio 2023, a esito dell'udienza della Corte Suprema algerina, Saipem ha diffuso il seguente comunicato stampa:
"Nel richiamare il contenuto del comunicato stampa del 12 dicembre 2022, si rende noto che, in data odierna, la Corte Suprema algerina si è pronunciata nel procedimento penale cd. Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi, tra gli altri, di Saipem Contracting Algérie SpA relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. In base alla lettura avvenuta in udienza del dispositivo della decisione della Corte Suprema algerina, il cui testo e relative motivazioni saranno disponibili secondo le modalità e le tempistiche previste dall'ordinamento locale, Saipem ha appreso con soddisfazione dai propri legali che la Corte Suprema algerina, per quanto di specifico interesse di Saipem Contracting Algérie, ha confermato la decisione della Corte di Appello di Algeri. Per maggiori informazioni su questo procedimento si rinvia, oltre che al comunicato stampa sopra citato, alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione "Contenziosi" della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2022 di Saipem SpA".
All'esito dell'udienza di rinvio dell'8 febbraio 2024, la Corte di Appello di Algeri ha assolto con formula piena Saipem Contracting Algérie e ha disposto il dissequestro dei conti correnti a suo tempo bloccati. In pari data Saipem ha diffuso il seguente comunicato stampa:

"Nel richiamare il contenuto del comunicato stampa del 27 luglio 2023, si rende noto che, in data odierna, la Corte di Appello di Algeri si è pronunciata in sede di rinvio a seguito della sentenza della Corte Suprema del 27 luglio 2023 assolvendo con formula piena Saipem Contracting Algérie SpA nel procedimento penale conosciuto come Sonatrach 1 in corso dal 2010 e relativo alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. Il testo e le relative motivazioni della decisione odierna saranno disponibili secondo le modalità e le tempistiche previste dall'ordinamento locale. Per maggiori informazioni su questo procedimento si rinvia, oltre che al comunicato stampa sopra citato, alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione "Contenziosi" della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 di Saipem SpA".
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem Contracting Algérie per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste in merito a quanto precede.
GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso della quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem Contracting Algérie. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti SpA succursale di Algeri che il Trésor Public algerino si era costituito parte civile in questo procedimento.
Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem Contracting Algérie.
Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.
Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini, aveva emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem, peraltro già oggetto di analogo provvedimento anteriore disposto nell'ambito del procedimento GK3, di cui sopra.
L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, poi rinviata dapprima al 20 dicembre 2021 e in seguito al 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi all'udienza del 31 gennaio 2022.
In tale procedimento penale, che coinvolgeva 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministro dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerine) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sosteneva che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:
(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";
(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.
Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammesse come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse, rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018, che aveva a oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.
Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.
Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.
La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza ha determinato la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.
Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".
Dei circa 208 milioni di euro di cui alla sentenza di condanna in primo grado, 145 milioni di euro sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa 63 milioni di euro sono relativi ad ammende.
Il 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 4 aprile 2022.
La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata dapprima al 10 maggio 2022 e successivamente al 24 maggio 2022.
All'udienza del 24 maggio 2022 il Giudice ha rinviato la prima udienza al 14 giugno 2022.
All'udienza del 14 giugno 2022 il Giudice ha indicato il 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, come data per l'emissione della decisione.
Con comunicato stampa del 28 giugno 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"La Corte di Appello di Algeri si è oggi pronunciata nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew. In tale procedimento le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'. La Corte di Appello di Algeri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha oggi confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022. Tale sentenza aveva stabilito a carico di Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch ammende e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 199 milioni di euro (di cui circa 60 milioni di euro quali ammende e circa 139 milioni di euro quali statuizioni a favore delle parti civili). A seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri, la Società aveva già accantonato nel bilancio al 31 dicembre 2021 un onere di pari importo, il cui versamento era rimasto, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione dinanzi alla Corte di Appello. Il Tribunale di Algeri aveva, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem era stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dalla Corte di Appello.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno tempestivamente presso la Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri. Sulla base dell'ordinamento algerino l'impugnazione sospende gli effetti della sentenza di appello quanto alla decisione relativa alle ammende (pari a circa 60 milioni di euro), mentre le statuizioni a favore delle parti civili (pari a circa 139 milioni di euro) sono esecutive anche in pendenza dell'impugnazione.
La sentenza di condanna, il cui importo è già accantonato a valere sul bilancio al 31 dicembre 2021, non pregiudica la validità della manovra finanziaria e la realizzazione degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025".
Il 31 luglio 2022 Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato dinnanzi alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 28 giugno 2022.
Con comunicato stampa del 18 novembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 15 febbraio e 28 giugno 2022, si informa che la Corte Suprema algerina si è pronunciata nell'ambito del procedimento penale relativo al progetto GNL3 Arzew, rigettando i motivi di ricorso presentati da tutti i ricorrenti avverso la decisione della Corte di Appello di Algeri emessa in data 28 giugno 2022. In particolare, in data odierna, Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno ricevuto la notifica della suddetta decisione per il tramite dei propri legali locali il 18 novembre 2022.
Si ricorda che la Corte di Appello di Algeri in data 28 giugno 2022 aveva confermato la sentenza di condanna di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022 a carico delle suddette ricorrenti per le fattispecie e per gli importi dettagliatamente indicati nei sopra richiamati comunicati stampa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch, che hanno sempre contestato gli addebiti, si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina presso ogni sede competente.
Si ricorda che, a seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022, sono stati già accantonati nel bilancio al 31 dicembre 2021 oneri corrispondenti.
Per maggiori informazioni sul procedimento relativo al progetto GNL3 Arzew in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 148-149)".
Ai sensi del diritto algerino l'ammenda e i risarcimenti non sono al momento esigibili.
Per quanto attiene ai conti correnti già oggetto di sequestro, Saipem Contracting Algérie aveva informalmente appreso di una richiesta di incameramento delle somme in giacenza sugli stessi e aveva, quindi, informato gli istituti di credito interessati, tra l'altro, circa l'esistenza di un precedente analogo provvedimento che insisteva sulle medesime somme disposto nell'ambito del procedimento GK3 che avrebbe determinato l'illegittimità di un eventuale pagamento da parte loro delle somme in parola.

Saipem Contracting Algérie aveva interessato della questione l'Autorità locale responsabile dell'esecuzione la quale, preso atto di quanto precede, aveva disposto la sospensione temporanea dell'esecuzione, in attesa della definizione del citato procedimento GK3. Nonostante gli elementi informativi messi a disposizione da Saipem, nelle more dell'emissione del citato provvedimento ministeriale, uno degli istituti bancari locali aveva provveduto a dare esecuzione alla richiesta di incameramento, prelevando da uno dei conti una somma pari a 1.693.222.124,55 dinari algerini (11,4 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023).
Dopo aver escluso la possibilità di presentare mezzi di gravame straordinario, il management della società ha svolto, anche a mezzo di consulenti legali esterni, un'analisi approfondita sul riconoscimento e sull'eseguibilità delle statuizioni della sentenza della Corte Suprema algerina al di fuori della giurisdizione locale. Parallelamente, il management di Saipem Contracting Algérie, con l'ausilio dei propri consulenti legali, ha formulato una formale richiesta di interpretazione autentica della sentenza alla Procura Generale, quale unico organo deputato all'esecuzione delle sentenze secondo la legge algerina, circa la liceità della confisca dei conti bancari che non hanno alcun collegamento con il progetto summenzionato. Tale richiesta non è ancora stata trattata.
Il procedimento in Algeria - Sonatrach 3: il 17 novembre 2022 il legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri è stato convocato dal Giudice del Polo Penale Economico e Finanziario del Tribunale di Algeri, nell'ambito di un'istruttoria riguardante alcuni contratti di Competitive FEED del 2008 nei confronti anche di altre persone fisiche e giuridiche.
Il Giudice ha indicato i capi di imputazione a carico di Saipem SpA succursale di Algeri, per presunte "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero".
Il 22 novembre 2022 si è svolta una seconda audizione del legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri, il quale ha fornito tutti gli elementi anche di carattere documentale, atti a chiarire la regolarità della posizione di Saipem SpA succursale di Algeri nell'ambito delle procedure dei Competitive FEED.
La prima udienza originariamente fissata l'8 dicembre 2022 è stata rinviata al 29 dicembre 2022 e poi successivamente al 5 gennaio 2023.
Il processo è iniziato il 5 gennaio 2023 e si è concluso con l'udienza del 10 gennaio 2023.
Con comunicato stampa del 19 gennaio 2023 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: decisione del Tribunale di Algeri nel procedimento relativo a una gara del 2008 per gli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.
La Società impugnerà la decisione dinanzi alla Corte di Appello di Algeri.
Milano, 19 gennaio 2023 - In seguito al comunicato stampa diffuso in data 12 dicembre 2022, si informa che, in data odierna, il Tribunale di Algeri si è pronunciato in primo grado nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 in Algeria nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione della società a una gara del 2008 relativa agli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.
In base al dispositivo comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, il Tribunale di Algeri, in accoglimento delle difese della Società, ha assolto quest'ultima dall'accusa del reato di 'violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero' e del reato di 'traffico di influenze'.
Il medesimo Tribunale ha altresì ritenuto Saipem SpA responsabile del reato di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura', comminando la sola sanzione pecuniaria pari a circa 34.000 euro equivalenti.
Con riferimento poi alle richieste di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Trésor Public, il Tribunale di Algeri, preso atto dell'assenza di domande risarcitorie da parte di Sonatrach nei confronti di Saipem, ha accolto in minima parte le istanze del Trésor Public, riconoscendo in favore di quest'ultimo un risarcimento complessivo pari a circa 680.000 euro equivalenti, la cui quota di diretta competenza Saipem SpA è pari a circa 170.000 euro equivalenti.
La Società, nell'accogliere con favore il contenuto assolutorio della decisione, impugnerà in appello il condannatorio del Tribunale di Algeri, con conseguente sospensione degli effetti penali e civili della stessa".
Il 26 gennaio 2023 Saipem SpA ha proposto appello avverso la decisione di primo grado.
All'esito del giudizio di appello il 16 aprile 2023 la Corte d'Appello di Algeri ha pienamente assolto Saipem da tutti i capi d'incolpazione; la Società in pari data ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: piena assoluzione da parte della Corte d'Appello di Algeri nel procedimento relativo a una gara del 2008 per gli studi di competitive FEED in relazione al progetto Rhourde Nouss QH - Saipem accoglie con soddisfazione la decisione di piena assoluzione della Corte d'Appello di Algeri - Facendo seguito al comunicato stampa diffuso il 19 gennaio 2023, si rende noto che, in data odierna, la Corte d'Appello di Algeri si è pronunciata in secondo grado nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione di quest'ultima a una gara del 2008 per gli studi di competitive FEED in relazione al progetto Rhourde Nouss QH.
In base al dispositivo della decisione, così come letto in udienza e comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, la Corte d'Appello di Algeri, alla luce degli elementi oggettivi argomentati dalla difesa di Saipem, in favorevole riforma della decisione di primo grado, ha esteso l'assoluzione della Società da tutti i capi di incolpazione e, per l'effetto, ha annullato le ammende e rigettato le richieste di risarcimento già comminate in primo grado dal Tribunale di Algeri".
Il 19 giugno 2023 l'Ufficiale Giudiziario ha notificato a Saipem la richiesta, presentata dal Procuratore Generale alla Corte d'Appello di Algeri, di annullamento della sentenza del Tribunale di Algeri pronunciata il 16 aprile 2023 che aveva, tra l'altro, assolto Saipem da tutti i capi d'incolpazione. Saipem SpA, tramite i suoi legali locali, ha depositato una memoria per contrastare i motivi di ricorso proposti dal Procuratore Generale.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

All'esito dell'udienza dell'11 gennaio 2024, la Corte Suprema algerina ha rigettato i ricorsi presentati dal Procuratore Generale e dal Trésor Public algerino, confermando quindi la sentenza del 16 aprile 2023 e rendendo così definitiva la piena assoluzione di Saipem SpA.
La Società ha emesso il seguente comunicato stampa in data 14 gennaio 2024:
"Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi il 19 gennaio e il 16 aprile 2023, si rende noto che, a valle dei ricorsi presentati da alcune delle altre parti, la Corte Suprema algerina si è pronunciata nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione di quest'ultima a una gara del 2008 per gli studi di competitive FEED relativi al progetto Rhourde Nouss QH. In base al dispositivo della decisione, così come letto in udienza e comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, la Corte Suprema, avendo rigettato tutti i ricorsi, ha confermato in via definitiva l'assoluzione della Società già pronunciata dalla Corte d'Appello di Algeri il 16 aprile 2023".
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un procedimento penale per il presunto reato di corruzione internazionale asseritamente commesso nel periodo 2004-2014; le indagini hanno riguardato tre contratti: "Mexilhao 1", "Uruguà - Mexilhao Pipeline Project" e "Operation of the Floating, Production, Storage and Offloading FPSO - Cidade de Vitória" assegnati dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). In data 30 gennaio 2023 il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Milano ha notiziato la difesa della società di aver disposto, ai sensi dell'art. 58, D.Lgs. n. 231/2001, l'archiviazione del procedimento a carico di Saipem SpA con decreto datato 24 gennaio 2022.
In data 31 gennaio 2023 i difensori hanno, pertanto, acquisito copia del decreto di archiviazione, inviandolo alla società in pari data.
Dalla lettura del citato provvedimento emerge che il procedimento è stato archiviato nei confronti di Saipem SpA ai sensi dell'art. 746-quater, comma 6, c.p.p.. A seguito della citata archiviazione, il fascicolo è stato preso in carico dalla Procura della Repubblica di Parigi (Parquet National Financier). Per assistere la società controllata Saipem SA, interessata da una richiesta di acquisizione documentale da parte del Pubblico Ministero francese, è stato incaricato uno studio legale di Parigi che si sta relazionando con lo stesso.
Con riferimento ai suddetti contratti, la società aveva appreso solo a mezzo stampa, che l'assegnazione degli stessi era oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani, tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011, nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 18.650 euro – importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".
Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem SpA.
Petrobras si è costituita parte civile (Assistente do Ministerio Publico) nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Venuti meno, secondo la Procura, i presupposti per continuare a mantenere riservato l'accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil, che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni, il 9 giugno 2017 il procedimento è ripreso. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non aveva effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem aveva impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non sarebbe stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras, imputato nel medesimo procedimento, hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem erano stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o

evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.
Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.
Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.
San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.
Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".
Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che, all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.
Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.
Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Il 29 dicembre 2022 è stata pubblicata sul Diario Oficial da Uniao la decisione della Controladoria-Geral da União che applicava nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione dell'interdizione di partecipare a gare o concludere accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana con effetto sospeso.
In data 9 gennaio 2023 le suindicate società di Saipem hanno presentato richiesta di riesame della decisione del 29 dicembre 2022 in seno alla Controladoria-Geral da União.
Il 12 gennaio 2024 è stata pubblicata sul Diario Oficial da Uniao la decisione della Controladoria-Geral da União che applicava nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione della sospensione alla partecipazione a gare o alla conclusione di accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana per un periodo di 2 anni.
In pari data, a mezzo comunicato stampa, Saipem SpA ha informato come segue:
"Con riferimento al comunicato stampa del 30 maggio 2019, si rende noto che, con provvedimento pubblicato in data odierna, la Controladoria-Geral da União (CGU) brasiliana ha concluso il procedimento amministrativo avviato nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil in riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione, risalente al dicembre 2011, del contratto per l'installazione di una gas pipeline da parte del consorzio BM-S-11.
La CGU ha riformato la sanzione indicata nel precedente provvedimento non esecutivo di interdizione a contrarre con la Pubblica Amministrazione emesso il 29 dicembre 2022, sostituendola con quella della sospensione temporanea limitata a 2 anni.
La riqualificazione della sanzione è stata ottenuta anche grazie al riconoscimento da parte della stessa CGU dell'efficacia del modello di Compliance delle due società coinvolte.
La sanzione non ha impatti sui progetti già avviati da Saipem in Brasile, essendo relativa esclusivamente a potenziali nuovi contratti, e riguarda unicamente i rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Nonostante quanto sopra, Saipem SA e Saipem do Brasil intendono impugnare la decisione nelle sedi giurisdizionali opportune, considerandola non coerente con quanto dimostrato nel corso del procedimento".
Il 18 gennaio 2024 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato il proprio ricorso presso il Tribunale del Distretto Federale a Brasilia.
L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia atteneva a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).
La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolgeva, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.
La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile (Assistente do Ministerio Publico) nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.

Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 aveva avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS "société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%). L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi. La procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.
Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG aveva richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. mise en régie). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS aveva depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG aveva depositato la Mémoire en demande. Di contro STS, il 28 gennaio 2013, aveva depositato la propria Mémoire en défense, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si era tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, aveva corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro di cui il 50% era di spettanza di Saipem SA. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG aveva impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avesse erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si era tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici avevano chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si era pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits aveva deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si era tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo aveva emesso la propria sentenza con la quale aveva dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax LNG in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax LNG avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.
In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si era dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e aveva dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte aveva annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax LNG.
Il 21 giugno 2017 Fosmax LNG aveva notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale aveva richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) fossero condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. Il 13 aprile 2018 Fosmax LNG aveva depositato la propria Mémoire en demande nella quale aveva quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS aveva depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale aveva richiesto in via riconvenzionale che Fosmax LNG fosse condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5.000.000 di euro a titolo di danno morale.
Le udienze si erano tenute dal 25 al 27 febbraio 2019. Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale aveva rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax LNG: (i) 31.966.704 euro per lavori en règie realizzati da Fosmax LNG; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) USD 204.400 a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax LNG sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio. Con un addendum al lodo, il Tribunale Arbitrale aveva fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione degli interessi moratori.
Saipem SA, il 30 luglio 2020, aveva pagato a Fosmax LNG la propria quota di sorte capitale del lodo, pari a 16.744.610 euro. Tecnimont SpA aveva comunicato di aver impugnato il lodo. Nel 2021 il processo di impugnazione del lodo proposto da Tecnimont SpA si era concluso con il rigetto dell'impugnazione.
Con lettera del 16 novembre 2020 la difesa di Fosmax LNG aveva intimato in solido a Tecnimont SpA e a Saipem SA di corrispondere entro 15 giorni la parte del lodo non ancora saldata, quantificando gli interessi e l'IVA in 11.374.761 euro. Le modalità di calcolo degli interessi non erano tuttavia condivise e il tema è tuttora oggetto di discussione tra le parti. Tecnimont SpA ha pagato la propria quota di capitale. Il 30 dicembre 2021 Saipem SA ha pagato la propria quota di IVA (3.196.670 euro). Tecnimont SpA e Saipem SA hanno concordato di pagare a Fosmax LNG solo l'importo di interessi non contestati, comunicando tale decisione a Fosmax LNG tramite i propri legali. Il 1° febbraio 2022 Saipem SA ha pertanto eseguito un pagamento di 3.073.902 euro.
Il 25 aprile 2022 Fosmax LNG ha notificato un provvedimento di sequestro di 4 conti correnti di Saipem SA fino alla concorrenza di 5.712.140 euro, oltre spese, a titolo di asseriti interessi moratori ulteriori rispetto a quelli già corrisposti. Il 20 maggio 2022 Saipem SA si è opposta all'esecuzione. La cifra posta sotto sequestro è pari a 92.154 euro. Saipem SA, che contesta la legittimità del titolo azionato da Fosmax LNG, ha notificato a Fosmax LNG un'opposizione all'esecuzione chiedendo l'annullamento del sequestro in quanto illegittimo e la condanna di Fosmax LNG a una multa di 3.000 euro per lite temeraria oltre al pagamento di 20.000 euro per danni. All'udienza del 14 settembre 2022 il Tribunale ha rinviato la causa all'udienza del 23 novembre 2022 per il deposito della memoria difensiva di Saipem SA. L'8 febbraio 2023 si è tenuta l'udienza di discussione,

all'esito della quale il Giudice si è riservato di emettere la propria decisione. A seguito del rigetto da parte del giudice dell'esecuzione dell'opposizione di Saipem SA, quest'ultima ha interposto appello. Il 29 novembre 2023 la Corte d'Appello ha emesso sentenza con la quale ha accolto il ricorso di Saipem SA e ha pertanto revocato il sequestro dei conti correnti. In data 29 gennaio 2024 Fosmax LNG ha presentato ricorso in Cassazione contro la decisione della Corte d'Appello.
Primo grado: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem SpA che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem SpA al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardata", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
A conclusione del giudizio di primo grado, in data 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem SpA nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem SpA, a titolo di rimborso delle spese legali.
Appello: il 31 dicembre 2018 gli investitori istituzionali hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem SpA al pagamento di circa 169 milioni di euro.
Con ordinanza del 23 febbraio 2021 la Corte ha disposto un'integrazione istruttoria.
In data 14 aprile 2022 il CTU ha depositato la propria relazione tecnica, poi integrata il 20 febbraio 2023. In data 6 marzo 2023, su richiesta della Corte d'Appello, il CTU ha depositato una precisazione di chiarimento. All'udienza in data 3 maggio 2023 la causa è stata trattenuta in decisione.
Con sentenza del 7 novembre 2023 la Corte di Appello di Milano ha riformato parzialmente la sentenza di primo grado e – a fronte di una domanda degli investitori di oltre 170 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione) – ha accolto parzialmente tale domanda per circa 10,2 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione). La Corte di Appello di Milano ha respinto nella sostanza le censure degli investitori, avendo ritenuto che Saipem SpA risulterebbe responsabile per un ritardo informativo solo per un limitatissimo periodo di tempo.
Cassazione: il 21 dicembre 2023 Saipem SpA ha notificato il ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano.
Il 30 gennaio 2024 gli investitori hanno depositato il proprio controricorso e ricorso incidentale.
Saipem SpA ha depositato il proprio controricorso in replica al ricorso incidentale nei termini di legge.
Primo grado: con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di impresa – Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3 c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306 c.p.c.
Il 9 novembre 2018 la Società ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem SpA e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem SpA.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano il 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale era stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione – avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti – assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

Con sentenza in data 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem SpA respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro ritenendo non provata la titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante.
Gli investitori, le cui domande sono state respinte, hanno corrisposto a Saipem SpA circa 150 mila euro per spese di lite.
Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle domande di danno formulate dagli altri attori per un importo complessivo di circa 38 milioni di euro.
Con ordinanza di correzione in data 10 marzo 2022 il Tribunale di Milano – su istanze di tutte le parti del giudizio – ha apportato alcune modifiche al dispositivo della sentenza di primo grado, aggiungendo alcuni attori e fondi/patrimoni separati al gruppo di quelli le cui domande erano state integralmente rigettate, e altri attori e fondi/patrimoni al gruppo degli investitori per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado.
Con ordinanza in data 4 ottobre 2022, comunicata in data 6 ottobre 2022, riservata ogni valutazione sulla rilevanza della sentenza penale assolutoria del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 e della CTU resa nel procedimento R.G. 28789/2015 (entrambe prodotte da Saipem SpA nel giudizio), il Tribunale ha ritenuto di dare corso all'indagine tecnica disposta con l'ordinanza del 20 novembre 2021, con un quesito cristallizzato nel contraddittorio delle parti all'udienza del 14 dicembre 2022, nominando lo stesso CTU del giudizio R.G. 28789/2015.
Il Giudice, in accoglimento dell'istanza di proroga del CTU, ha concesso il termine del 15 luglio 2024 per il deposito della CTU e fissato l'udienza del 17 settembre 2024 per l'esame delle risultanze della perizia stessa.
Appello: il 22 gennaio 2022 Saipem SpA ha proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Le altre parti si sono costituite nei termini, formulando anche appello incidentale avverso la medesima sentenza.
Il 24 gennaio 2022 anche gli investitori, le cui domande erano state respinte per mancata prova della titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021. Saipem SpA si è costituita in tale giudizio con comparsa di risposta contenente anche appello incidentale depositata in data 25 maggio 2022. Gli altri convenuti si sono costituiti depositando comparsa di risposta con appello incidentale nelle date 19 maggio e 20 maggio 2022.
Alla luce delle modifiche apportate dall'ordinanza di correzione del Tribunale di Milano del 10 marzo 2022 alla sentenza dello stesso Tribunale di Milano del 20 novembre 2021, Saipem SpA ha impugnato in data 18 marzo 2022 la sentenza dello stesso Tribunale di Milano anche nelle parti corrette con l'ordinanza di correzione del 10 marzo 2022, con riferimento agli attori e fondi dapprima omessi dal dispositivo e successivamente "aggiunti" al gruppo di quelli per cui era stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado. Le altre parti si sono costituite con comparsa di costituzione in data 25 luglio 2022.
Considerata la pendenza di tre giudizi di impugnazione avverso la stessa sentenza, su richiesta congiunta delle parti, all'udienza del 28 settembre 2022 la Corte d'Appello ha disposto la riunione dei tre giudizi. All'udienza di precisazione delle conclusioni nei tre giudizi riuniti, tenutasi il 5 luglio 2023, la causa è stata trattenuta in decisione con termini per scambio di memorie conclusionali e repliche depositate dalla Società nei termini di legge.
Con atto di citazione del 1° dicembre 2022, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio presso il Tribunale Civile di Milano – sezione specializzata in materia di impresa – Saipem SpA e due precedenti amministratori delegati della Società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio, nonché come responsabilità da reato ex art. 185 c.p.
Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
Con comparsa di risposta del 27 settembre 2023, Saipem SpA si è costituita in giudizio contestando ogni addebito e chiedendo il rigetto di tutte le domande degli investitori.
Il 22 novembre 2023 si è tenuta la prima udienza in cui sono state discusse alcune questioni preliminari di Saipem SpA e il Giudice si è riservato sul prosieguo. Il 21 febbraio 2024 il Giudice ha deciso di trattare in via anticipata il tema della legittimazione/rappresentanza degli attori rispetto al merito della causa. L'udienza è stata rinviata al 24 settembre 2024 per trattare tale questione, avendo il Giudice dato termini alle parti per presentare le relative memorie.
Il 21 dicembre 2023, 14 investitori hanno notificato a Saipem SpA un atto di citazione davanti al Tribunale di Milano, con richiesta di accertamento di una pretesa responsabilità della Società, ai sensi dell'art. 94 e ss., decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e artt. 1337 e/o 2043 c.c., per aver asseritamente comunicato al mercato informazioni errate e fuorvianti nel periodo intercorso tra la data di pubblicazione dei risultati di bilancio dei primi nove mesi del 2015, ossia il 27 ottobre 2015, e quella di pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2016, avvenuta il 25 ottobre 2016, con riguardo, inter alia, al Piano Strategico 2016-2019, al bilancio consolidato 2015 e alla documentazione relativa all'aumento di capitale del 2016.
La richiesta risarcitoria è formulata con riguardo alla differenza tra l'investimento in titoli Saipem posto in essere dagli attori nel periodo di riferimento e il valore dei titoli alla data di vendita o, se ancora nella disponibilità dell'investitore, alla data di notifica dell'atto di citazione, con una quantificazione complessiva (cumulando le domande dei singoli attori) di circa 1,7 milioni di euro.
La prima udienza è indicata in citazione per il 6 maggio 2024. Il 26 febbraio 2024 Saipem SpA si è costituita in giudizio. Il Tribunale di Milano ha confermato l'udienza del 6 maggio 2024 e ha assegnato alle parti i termini per il deposito delle memorie integrative.

Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2023 e nei primi mesi del 2024 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da tre investitori privati; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) nel luglio 2021 da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro; (xxxiii) nel maggio 2022 da 6 investitori istituzionali che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 3,9 milioni di euro e da parte di 103 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 7,9 milioni di euro; (xxxiv) nel giugno 2022 da 14 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 1,9 milioni di euro; (xxxv) nel luglio 2022 da 2 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 387 mila euro; (xxxvi) nel settembre 2022 da 7 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 385 mila euro; (xxxvii) nel dicembre 2022 da un investitore privato che ha indicato il valore complessivo della sua richiesta in un ammontare di circa 106 mila euro per un totale di oltre 1.000 richieste e un valore complessivo di oltre 300.000.000 di euro. Sono state proposte in 9 occasioni richieste stragiudiziali e di mediazione per risarcimento di asseriti danni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo;
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO
altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato; (h) nell'ottobre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato (i) nel novembre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento per circa 20.000 euro; (l) del luglio 2023, di un investitore privato, quantificata in circa 60.000 euro; (m) del gennaio 2024 di un investitore privato, quantificata in circa 40.000 euro.
Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza. A oggi, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle quattro cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano, alla Corte di Appello di Milano e Corte di Cassazione, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem SpA è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA, ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem SpA e a un'altra causa notificata a Saipem SpA con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem SpA e a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 20 mila euro.
Nell'agosto 2017 CPB aveva notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (insieme, le "Società Saipem" o insieme, ai fini del presente paragrafo, "Saipem").
La disputa scaturiva dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").
Sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda, CPB aveva chiesto che le Società Saipem fossero condannate a pagare circa AUD 1,39 miliardi (circa 900 milioni di euro). Ritenendo che le domande di CPB fossero totalmente infondate, Saipem aveva depositato la propria comparsa nella quale ne aveva chiesto il rigetto e proposto una domanda riconvenzionale di AUD 37.820.023 (circa 24,5 milioni di euro), successivamente incrementata a circa AUD 50 milioni (circa 32,4 milioni di euro), a titolo di pagamenti legati all'accordo di consorzio tra le parti, extra costi legati a inadempimenti e ritardi di CPB nell'esecuzione dei lavori e backcharges. Successivamente le parti hanno precisato i propri claims. In particolare: (i) CPB aveva precisato le proprie domande svolgendo un claim da circa AUD 1 miliardo (circa 649 milioni di euro) per asserite violazioni dell'accordo di consorzio tra le parti e un altro claim alternativo da circa AUD 1,46 miliardi (circa 948 milioni di euro) basato sull'assunto che CPB non avrebbe stipulato il Jetty Contract (e non avrebbe sofferto i relativi danni), se Saipem non avesse violato il contratto di consorzio (No Contract Claim); (ii) Saipem aveva infine quantificato i propri claims in un importo totale di circa AUD 30 milioni (circa 19,4 milioni di euro). Nel corso del 2020 e del 2021 si erano tenute le prime tranche delle udienze, mentre l'ultima si era tenuta dal 28 marzo al 1° aprile 2022. Dal 5 al 7 luglio 2022 si erano svolte le udienze di oral closing submissions.
Il 29 dicembre 2022 era stato emesso il lodo parziale sul merito delle domande delle parti. Il Tribunale aveva condannato: (i) Saipem a corrispondere a CPB AUD 10.108.655,97; (ii) CPB a corrispondere a Saipem AUD 450.513,50, 494.301,41 euro, USD 161.656,94 e MYR 491.473.
Il lodo era parziale in quanto non si era pronunciato sulla ripartizione delle spese di arbitrato né sugli interessi sulle somme aggiudicate alle parti. Il 3 febbraio 2023 sono state depositate le memorie delle parti sui costi ("Costs Submission") e sugli interessi e il 17 febbraio 2023 le repliche.
Il 20 aprile 2023 è stato emesso il lodo finale che ha condannato:
Includendo anche quanto riconosciuto alle parti dal lodo parziale, il netto a favore di Saipem era pari a AUD 23.001.455,74; USD 679.633,07; 581.503,36 euro e MYR 578.175,97. Saipem ha richiesto a CPB il pagamento spontaneo delle suddette somme (equivalenti all'incirca a 16 milioni di euro) e, a fronte della mancata corresponsione, ha avviato la procedura di esecuzione del lodo in Australia. CPB in parallelo ha avviato una procedura di impugnazione del lodo presso le Corti di Singapore.
Nel corso dei mesi di luglio e agosto 2023, le parti hanno avviato trattative per la soluzione bonaria della vertenza e in data 15 agosto 2023 è stato sottoscritto un accordo transattivo in base al quale CPB ha riconosciuto a Saipem una parte consistente delle spese legali aggiudicate in arbitrato. I giudizi avanti le Corti australiane (esecuzione) e di Singapore (impugnazione lodo) sono stati di conseguenza abbandonati.
CPB ha onorato integralmente l'accordo transattivo pagando l'ultima tranche il 10 gennaio 2024 e pertanto il contenzioso è definitivamente chiuso.
Nel marzo 2023 Saipem ha ricevuto la notifica di una domanda di arbitrato – amministrato dalla International Chamber of Commerce, ICC – dalla società omanita Galfar (subcontrattista nel progetto DUQM Refinery, Oman).
Galfar chiede che Saipem sia condannata a pagare USD 43.478.843,56 per prolongation costs (extension of time) e variation orders non riconosciuti da Saipem. Galfar contesta, inoltre, l'addebito di back charges per USD 14.617.966,13 operato da Saipem.

Saipem ha depositato la risposta alla domanda di arbitrato il 12 maggio 2023, nominando il proprio arbitro, contestando le domande di Galfar e proponendo una domanda riconvenzionale di circa 20 milioni di dollari composta da liquidated damages e back charges. Costituitosi il Collegio Arbitrale, le parti hanno concordato il calendario della procedura in base al quale l'udienza finale si terrà dal 7 all'11 aprile 2025.
Il 17 luglio 2023 Snamprogetti Saudi Arabia ("SSA") ha ricevuto la notifica di una domanda di arbitrato – amministrato dalla International Chamber of Commerce, ICC – dalla società saudita NCC (subcontrattista nel progetto Khurais Expansion Project) che ha chiesto la condanna di SSA a pagare SAR 562.305.560 (circa 135,7 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023) per prolongation costs (extension of time), variation orders oltre ad altre voci di danno.
SSA si è costituita in arbitrato il 10 agosto contestando le domande di NCC e proponendo una domanda riconvenzionale totale di circa SAR 225.315.403 (equivalenti a 54,4 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023).
Costituitosi il Collegio Arbitrale, le parti hanno concordato il calendario della procedura che prevede che l'udienza finale si tenga a partire dal 7 luglio 2025.
HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. Dopo vari rinvii, la prima udienza si è tenuta il 30 marzo 2022. A tale udienza il giudice ha rinviato all'udienza del 23 giugno 2022 e successivamente ad altre udienze senza svolgimento in sostanza di alcuna attività processuale. Nella successiva udienza del 28 settembre 2023 si è svolta la discussione di alcune questioni preliminari che verranno risolte dalla Corte in successiva udienza in data da destinarsi.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem SpA il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem SpA avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Il 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il 7 marzo 2024 si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem SpA avverso la sentenza del TAR-Lazio.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem SpA il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 del TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello ha autorizzato il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem SpA, ha autorizzato il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Saipem SpA il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.
In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente.
Il Gruppo è parte in procedimenti fiscali. La valutazione del rischio ai fini della rilevazione in bilancio di passività fiscali e fondi per imposte è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo.
Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Il 21 ottobre 2020 l'autorità fiscale saudita, a seguito di una verifica fiscale sui periodi di imposta dal 2015 al 2018, ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Ltd un accertamento di maggiori imposte sul reddito e di omesse ritenute d'imposta per un importo complessivo di circa 180 milioni di euro, aggiornato, per quanto riguarda la componente sanzionatoria, alla data di chiusura di questo bilancio.
I principali rilievi contestati che hanno generato la pretesa di maggiori imposte sul reddito riguardano:

principi contabili nazionali e internazionali. Detti storni avevano di fatto totalmente sterilizzato gli effetti economici, e dunque anche fiscali, di quegli stanziamenti sui redditi dichiarati dalla società per i periodi oggetto di accertamento.
Per quanto riguarda il rilievo relativo alle omesse ritenute d'imposta, l'autorità fiscale locale ha rilevato l'esistenza di una stabile organizzazione di alcune società del Gruppo estere, prestatrici di servizi a favore di Snamprogetti Saudi Arabia Ltd e conseguentemente ha contestato la mancata applicazione di ritenute fiscali ai relativi pagamenti in conformità con una norma domestica. Nel formulare questa contestazione l'autorità fiscale saudita non ha considerato quanto previsto dalle convenzioni contro le doppie imposizioni sottoscritte dall'Arabia Saudita con gli Stati di residenza delle società fornitrici, prevalente rispetto alla norma interna. In particolare, l'art. 5, paragrafo 21 del modello di convenzione OCSE, stabilisce che la fornitura di servizi da parte di una società residente in uno Stato contraente può dar luogo all'esistenza di una stabile organizzazione nell'altro Stato contraente solamente nel caso in cui le attività siano effettivamente svolte in quello stesso Stato. Nel caso di specie tutte le attività sono state svolte dalle società non saudite del Gruppo interamente presso le proprie sedi. In data 26 aprile 2022 Saipem SpA ha presentato istanza all'Agenzia delle Entrate per l'avvio di una procedura amichevole (Mutual Agreement Procedure, MAP) in base all'art. 25 della convenzione stipulata tra la Repubblica Italiana e il Regno dell'Arabia Saudita in quanto gli avvisi di accertamento non sarebbero conformi alle disposizioni degli artt. 5 e 7 della convenzione stessa. L'avvio della procedura amichevole ha causato la sospensione del procedimento amministrativo in Arabia Saudita, limitatamente alla questione oggetto della MAP.
Il 19 dicembre 2020 la Società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento all'autorità fiscale saudita che è stata respinta in data 16 marzo 2021. Conseguentemente, il 13 aprile 2021 è stato presentato ricorso avverso l'atto di accertamento presso la Commissione Tributaria di primo grado ("Tax Violations and Disputes Resolution Committee"), che ha solo parzialmente accolto le doglianze di parte resistente in data 31 ottobre 2021. Il 20 dicembre 2021 la Società ha pertanto impugnato la sentenza sfavorevole presso la Commissione Tributaria di secondo grado ("Tax Violations and Disputes Appellate Committee") dove il giudizio risulta ancora pendente.
Il 7 ottobre 2019 l'autorità fiscale colombiana, a seguito di una verifica sul periodo di imposta 2014, ha notificato alla locale succursale di Petrex SA un avviso di accertamento con il quale è stato contestato, in base a una norma antielusiva domestica, come fittizio il contratto di finanziamento sottoscritto quello stesso anno con Eni Finance International SA, società finanziaria del Gruppo Eni, per un valore di 120 milioni di dollari. In ossequio alla predetta norma, l'intero importo del finanziamento è stato considerato dall'autorità fiscale quale reddito imponibile con conseguente accertamento di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per un importo complessivo pari a 105 milioni di euro equivalenti, alla data di chiusura di questo bilancio. L'autorità contesta alla succursale della società di non aver presentato sufficienti evidenze a dimostrazione dell'utilizzo del finanziamento per il supporto delle proprie attività economiche. Nello stesso atto non sono inoltre riconosciuti come deducibili gli interessi passivi maturati dal finanziamento e le perdite su cambi derivanti dall'iscrizione in contabilità del debito finanziario in dollari americani, con conseguente pretesa di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per ulteriori 2 milioni di euro equivalenti.
Il 3 dicembre 2019 la società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento presso l'autorità fiscale colombiana corredata da puntuali e incontrastabili evidenze a dimostrazione dell'inerenza del contratto di finanziamento rispetto alla propria attività imprenditoriale. In estrema sintesi i fondi ottenuti a prestito erano stati utilizzati per l'acquisto di alcuni impianti di perforazione necessari per eseguire contratti commerciali sottoscritti con clienti locali. Il 14 ottobre 2020 l'autorità fiscale locale ha rigettato l'istanza.
Il 15 febbraio 2021 la società ha quindi presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento presso il Tribunale Amministrativo, che è l'organo giudicante di primo grado per le controversie fiscali, dove il giudizio risulta tuttora pendente.
A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 235 milioni di euro equivalenti, alla data di chiusura di questo bilancio. Le società hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.
A seguito di un procedimento penale nei confronti di Saipem SpA e di alcune persone fisiche che ricoprivano posizioni apicali in seno alla società avente ad oggetto le fattispecie delittuose di "corruzione internazionale" e "dichiarazione fraudolenta", la Società si è vista notificare avvisi di accertamento per gli anni d'imposta 2008 e 2009– notificati nel 2015 – e per l'anno d'imposta 2010 – notificato nel 2016 – a mezzo dei quali veniva contestata la cd. "indeducibilità dei costi da reato" legati alla suindicata ipotesi di corruzione internazionale. La Società ha impugnato gli avvisi 2008 e 2009 e, in pendenza dei procedimenti penale e tributario, entrambi persi in primo grado, in data 8 settembre 2017 ha definito le liti fiscali avvalendosi dell'art. 11, D.Lgs. n. 50/2017, norma che consentiva la definizione agevolata senza applicazione di sanzioni e di parte degli interessi. L'avviso di
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

accertamento per l'anno d'imposta 2010 è stato invece definito in adesione il 26 maggio 2017. Dopo la sentenza penale sfavorevole resa dal Tribunale di Milano (del 19 settembre 2018), in data 15 gennaio 2020 la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte di Appello di Milano ha assolto con formula piena gli apicali Saipem SpA dal reato di corruzione internazionale escludendo anche la responsabilità di Saipem SpA dal presunto illecito amministrativo. In data 14 dicembre 2020 è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione che ha chiuso in modo definitivo il procedimento penale per corruzione internazionale, confermando l'assoluzione della Società e delle persone fisiche coinvolte.
Alla luce del suindicato esito del procedimento penale, in data 1° giugno 2021 la Società ha presentato istanza di rimborso di quanto corrisposto in sede tributaria.
A seguito del silenzio-rifiuto formatosi sull'istanza di rimborso, la Società ha presentato ricorso chiedendo alla Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano di condannare l'Agenzia delle Entrate al rimborso delle maggiori imposte versate in relazione agli avvisi di accertamento aventi ad oggetto l'indeducibilità dei costi correlati all'ipotizzato reato di corruzione internazionale, per un importo complessivo pari a 64 milioni di euro. In data 5 luglio 2022 la Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano ha accolto parzialmente il ricorso di Saipem SpA. In particolare, la sentenza ha stabilito che tale diritto andasse limitato alle sole imposte versate in esecuzione dell'accertamento con adesione (anno 2010) escludendo quanto versato per la definizione delle liti relative agli anni d'imposta 2008 e 2009.
In data 6 ottobre 2022 la Società ha presentato appello nei confronti dei capi della sentenza che avevano escluso il diritto al rimborso di quanto versato a seguito della definizione delle liti pendenti in relazione agli anni d'imposta 2008 e 2009. Contestualmente l'Agenzia delle Entrate si è costituita in giudizio per difendere i capi di sentenza a sé favorevoli impugnando anche la statuizione relativa alla spettanza del rimborso per l'annualità 2010 definita in adesione. In data 12 giugno 2023 la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di II grado della Lombardia ha accolto l'appello della Società e respinto l'appello dell'Agenzia delle Entrate. In conseguenza della sentenza è maturato il diritto al rimborso di tutte le somme versate dalla Società nel 2017 oltre a interessi di legge. Alla data di chiusura di questo bilancio l'Ufficio ha già provveduto a restituire circa la metà di quanto dovuto.
Il 15 novembre 2023 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione. In data 22 gennaio 2024 la Società ha presentato controricorso. Ad oggi le Parti sono in attesa della fissazione dell'udienza davanti alla Corte di Cassazione.
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione sulla gestione".
I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Asset Based Services | 6.069 | 5.026 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Energy Carriers | 5.062 | 4.389 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling Offshore | 743 | 565 |
| Totale | 11.874 | 9.980 |
e hanno la seguente articolazione per area geografica:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Italia | 681 | 400 |
| Resto Europa | 956 | 1.040 |
| CSI | 303 | 409 |
| Medio Oriente | 3.893 | 3.821 |
| Estremo Oriente e Oceania | 739 | 676 |
| Africa Settentrionale | 288 | 210 |
| Africa Sub-Sahariana | 3.165 | 2.251 |
| Americhe | 1.849 | 1.173 |
| Totale | 11.874 | 9.980 |
Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei

ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (pending revenue), dei contratti Engineering & Construction al 31 dicembre 2023, è pari a 265 milioni di euro (236 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte del Gruppo Saipem (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2023 ammontano a 29.802 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 11.647 milioni di euro nel 2024, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling Offshore e Leased FPSO.
I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Plusvalenza da vendita di immobilizzazioni | 15 | 4 |
| Indennizzi | 2 | - |
| Altri proventi | 7 | 7 |
| Totale | 24 | 11 |
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione sulla gestione".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 3.451 | 2.704 |
| Costi per servizi | 4.945 | 4.542 |
| Costi per godimento di beni di terzi | 1.167 | 901 |
| Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri | (335) | (266) |
| Altri oneri | 72 | 31 |
| a dedurre: | ||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni | (16) | (11) |
| - variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (52) | (70) |
| Totale | 9.232 | 7.831 |
Nel corso del 2023 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.
I costi per godimento di beni di terzi pari a 1.167 milioni di euro si riferiscono per 1.158 milioni di euro a contratti di leasing, di cui 876 milioni di euro relativi a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 281 milioni di euro relativi a "Pagamenti variabili" e 1 milione di euro relativi a "Low Value".
Gli accantonamenti/utilizzi netti ai fondi per rischi e oneri per complessivi 335 milioni di euro si riferiscono al fondo rischi per contenziosi, al fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali e ad altri fondi commentati alla nota 26 "Fondi per rischi e oneri".
I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 32 milioni di euro (31 milioni di euro nel 2022).
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | - | 35 |
| Altri crediti | - | (1) |
| Attività contrattuali | 1 | (2) |
| Totale | 1 | 32 |
Il costo del lavoro si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 1.453 | 1.350 |
| Oneri sociali | 218 | 224 |
| Oneri per programmi a benefici ai dipendenti | 38 | 31 |
| Accantonamento TFR rilevato in contropartita ai fondi pensione o Inps | 24 | 22 |
| Incentivi all'esodo | (3) | (18) |
| Altri costi | 15 | 54 |
| a dedurre: | ||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni | (9) | (7) |
| Totale | 1.736 | 1.656 |
Gli accantonamenti netti ai fondi benefici ai dipendenti sono illustrati nella nota 27 "Fondi per benefici ai dipendenti".
Gli incentivi all'esodo si riferiscono al saldo netto tra accantonamenti e utilizzi del fondo per esodi agevolati commentati alla nota 26 "Fondi per rischi e oneri".
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione variabile mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attribuzioni sono articolate su cicli triennali (vesting period).
Al 31 dicembre 2023 i piani azionari attivi, approvati dall'Assemblea degli Azionisti di Saipem SpA, sono i seguenti: Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2019-2021 (attribuzione 2021), Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 (attribuzione 2023) e Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2021-2023 (attribuzione 2021).
Tutti i piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei singoli piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).
Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attribuzioni in essere, è risultato pari a 6 milioni di euro.
La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in linea con quanto definito dall'IFRS 2.
In particolare, il modello Stochastic è stato utilizzato al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR) e il modello Black & Scholes è stato utilizzato per valutare gli obiettivi economicofinanziari.

Alla data di attribuzione, la classificazione e il numero dei beneficiari, il rispettivo numero delle azioni attribuite e il successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2023 |
di competenza Fair value (2) 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 130 | 196 | |||||
| Dirigenti strategici | 98 | 74.757 | 8.210.400 | 253.190 | 650.136 | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 259 | 391 | |||||
| Dirigenti non strategici | 263 | 49.577 | 100 | 130 | 196 | 4.479.459 | - | - |
| Amministratore Delegato-CEO | ||||||||
| (marzo 2018) | 1 | 4.322 | 100 | 98 | 156 | 324.448 | - | - |
| Amministratore Delegato-CEO | ||||||||
| (luglio 2018) | 1 | 8.686 | 100 | 130 | 196 | 847.078 | - | - |
| Totale | 363 | 137.342 | 13.861.385 | 253.190 | 650.136 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto, opportunamente riesposto sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 24/07/2023 (Termine dei co-investimento), invece, corrisponde a 126.416 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 15%) |
ROAIC (peso 15%) Fair value unitario |
EBITDA (peso 20%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2023 |
di competenza Fair value (2) 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | |||||
| Dirigenti strategici (periodo di Retention Premium) |
80 | 80.552 | 25 | 175 | 175 | 104 | 104 | 104 | 3.677.054 | 943.129 | 1.028.372 |
| Dirigenti non strategici | 304 | 81.205 | 100 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | 3.467.787 | 1.131.732 | 1.153.914 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 10.326 | 75 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | 598.891 | - | 167.492 |
| (periodo di co-investimento) | 25 | 175 | 175 | 104 | 104 | 104 | |||||
| Totale | 385 | 172.083 | 7.743.732 | 2.074.861 2.349.778 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2023, invece, corrisponde a 128.437 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition stimate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario | complessivo Fair value |
di competenza 31.12.2023 Fair value |
di competenza (2) 31.12.2022 Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 132 | 19.338 | 100 | 102 | 1.344.877 | 420.756 | 447.477 |
| Totale | 132 | 19.338 | 1.344.877 | 420.756 | 447.477 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 12.324 azioni, il quale riflette i diritti decaduti per cessazione di rapporto di lavoro alla data di osservazione.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 40%) |
EBITDA (peso 20%) ROAIC (peso 15%) ROAIC (peso 20%) Fair value unitario Fair value unitario Fair value unitario Fair value unitario ESG (peso 20%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2023 |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti (vesting period) | 75 | 1,38 | 1,177 1,177 1,177 1,177 |
|||||
| Dirigenti (periodo di Retention Premium) | 395 | 13.004.900 | 25 | 2,910 | 1,177 1,177 1,177 1,177 |
1.181.762 | 2.964.754 | - |
| Amministratore Delegato-CEO | 75 | 1,38 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | |||||
| (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 744.300 | 20.648.482 | 169.672 | - | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 2,910 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | |||||
| Totale | 396 | 13.749.200 | 21.830.244 | 3.134.426 | - |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2023, invece, corrisponde a 15.738.095 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition stimate alla fine del vesting period.
| 2023 | 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
||
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 313.362 | - | 353 | 455.675 | - | 40.034 | |
| Nuovi diritti assegnati | 13.749.200 | - | 16.183 | - | - | - | |
| (Diritti esercitati nel periodo) (c) | (17.308) | - | (24) | (33.334) | - | 924 | |
| (Diritti decaduti nel periodo) | (240.493) | - | (336) | (108.979) | - | (3.021) | |
| Diritti esistenti a fine periodo | 13.804.761 | - | 20.293 | 313.362 | - | 353 | |
| Di cui: | |||||||
| - esercitabili al 31.12.2023 | - | - | - | - | - | - | |
| - esercitabili al termine del vesting period | 10.374.418 | - | - | 269.517 | - | - | |
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento/Retention Premium |
3.430.343 | - | - | 43.845 | - | - |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o decaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.
(c) I diritti esercitati nell'esercizio 2023 sono rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari del co-investimento dell'attribuzione 2018 del piano 2016-2018, così come previsto dal regolamento del piano.

I diritti esistenti al 31 dicembre 2023 e il numero dei beneficiari, si analizzano come segue:
| Attribuzioni | N. dirigenti | (a) di esercizio Prezzo |
N. azioni |
|---|---|---|---|
| ILT 2016 | 372 | - | 128.121 |
| ILT 2017 | 345 | - | 141.697 |
| ILT 2018 | 363 | - | 137.342 |
| ILT 2019 | 368 | - | 88.038 |
| ILT 2020 | 382 | - | 182.259 |
| ILT 2021 | 387 | - | 172.083 |
| IBT 2021 | 132 | - | 19.338 |
| ILT 2023 | 396 | - | 13.749.200 |
| Al 31 dicembre 2023 | |||
| Azioni assegnate | |||
| ILT 2016 | (3.323) | ||
| ILT 2017 (b) | (144.040) | ||
| ILT 2018 | (92.026) | ||
| ILT 2019 | - | ||
| ILT 2020 | - | ||
| ILT 2021 | - | ||
| IBT 2021 | - | ||
| Diritti decaduti | |||
| ILT 2016 | (124.798) | ||
| ILT 2017 | (11.908) | ||
| ILT 2018 | (45.316) | ||
| ILT 2019 | (88.038) | ||
| ILT 2020 | (182.259) | ||
| ILT 2021 | (43.646) | ||
| IBT 2021 | (7.014) | ||
| ILT 2023 | (85.200) | ||
| Diritti in essere | |||
| ILT 2016 | - | - | |
| ILT 2017 | - | - | |
| ILT 2018 | - | - | |
| ILT 2019 | - | - | |
| ILT 2020 | - | - | |
| ILT 2021 | 332 | 128.437 | |
| IBT 2021 | 104 | 12.324 | |
| ILT 2023 | 393 | 13.664.000 | |
| 13.804.761 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il numero delle azioni assegnate in relazione all'attribuzione 2017 del piano 2016-2018 include altresì l'azione aggiuntiva spettante agli aventi diritto a fronte del co-investimento.
Per i piani di incentivazione a beneficio dei dipendenti del Gruppo, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

| Attribuzione | ILT 2023 | Attribuzione | ILT 2021 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 27/06/2023 | 1,177 | 27/10/2021 | 104 |
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | - | - | ||
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 27/06/2023 | 1,177 | 27/10/2021 | 104 |
| Durata | |||||
| Vesting Period | (anni) | 3 | 3 | ||
| Co-investimento/Retention Premium | (anni) | 2 | 2 | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | 27/06/2023 | 3,71 | 27/10/2021 | 0,00 |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | 27/06/2023 | 3,63 | 27/10/2021 | 0,20 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. | ||
| Dividendi attesi | (%) | 0,00 | 0,00 | ||
| Volatilità attesa | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | 27/06/2023 | 105,53 | 27/10/2021 | 49,02 |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | 27/06/2023 | 116,72 | 27/10/2021 | 50,48 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. |
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di attribuzione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti e nella presente Relazione finanziaria annuale, la definizione di dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti. Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.
La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO/del Presidente del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA.
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 7 | 7 |
| Indennità per cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| Altri benefici a lungo termine | - | - |
| Fair value piani di incentivazione su base azionaria | 1 | 1 |
| Totale | 8 | 8 |
I compensi spettanti ai sindaci ammontano a 170 migliaia di euro nel 2023.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per la Capogruppo.

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| (numero) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 383 | 383 |
| Quadri | 4.576 | 4.533 |
| Impiegati | 14.478 | 15.248 |
| Operai | 9.434 | 11.000 |
| Marittimi | 237 | 230 |
| Totale | 29.108 | 31.394 |
Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.
Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Ammortamenti: | ||
| - attività materiali | 327 | 294 |
| - attività immateriali | 11 | 14 |
| - diritto di utilizzo attività in leasing | 122 | 136 |
| Totale ammortamenti | 460 | 444 |
| Svalutazioni: | ||
| - attività materiali | 29 | 1 |
| - attività immateriali | - | - |
| - diritto di utilizzo attività in leasing | - | - |
| Totale svalutazioni | 29 | 1 |
| Totale | 489 | 445 |
Le svalutazioni pari a 29 milioni di euro (1 milione di euro nel 2022) si riferiscono principalmente alle svalutazioni di asset afferenti alla business line Asset Based Services.
Nel corso dell'esercizio si sono registrati 5 milioni di euro di oneri operativi (7 milioni di euro di proventi operativi nel corso dell'esercizio 2022).
I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 672 | 1.008 |
| Oneri finanziari | (765) | (1.075) |
| Totale | (93) | (67) |
| Strumenti derivati | (74) | (128) |
| Totale | (167) | (195) |
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Differenze attive (passive) nette di cambio | 5 | 92 |
| Differenze attive di cambio | 575 | 993 |
| Differenze passive di cambio | (570) | (901) |
| Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto | (107) | (133) |
| Interessi attivi verso banche e altri finanziatori | 40 | 6 |
| Interessi attivi per leasing | 14 | 3 |
| Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori | (119) | (121) |
| Interessi passivi per leasing | (42) | (21) |
| Altri proventi (oneri) finanziari | 9 | (26) |
| Altri proventi finanziari verso terzi | 43 | 6 |
| Altri oneri finanziari verso terzi | (29) | (30) |
| Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti | (5) | (2) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | (93) | (67) |
I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Contratti su valute | (75) | (127) |
| Contratti su tassi di interesse | 1 | (1) |
| Totale | (74) | (128) |
Il saldo dei proventi (oneri) su contratti derivati è negativo per 74 milioni di euro (negativo per 128 milioni di euro nel 2022) e comprende la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.
I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
L'effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto | 60 | 28 |
| Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto | (4) | (21) |
| Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto | 51 | (72) |
| Totale | 107 | (65) |
La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 18 "Partecipazioni".
Nel corso dell'esercizio si sono registrati oneri netti pari a 47 milioni di euro (nessun altro provento/onere su partecipazioni nel 2022) per effetto principalmente della cessione di partecipazioni.
Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Imposte correnti: | ||
| - imprese italiane | (55) | 11 |
| - imprese estere | 136 | 152 |
| Imposte differite attive e passive nette: | ||
| - imprese italiane | 44 | (2) |
| - imprese estere | 20 | (8) |
| Totale | 145 | 153 |

La riconciliazione tra il carico fiscale teorico, che risulta applicando l'aliquota prevista dalla normativa fiscale italiana del 24% (IRES) al risultato prima delle imposte, e il carico fiscale effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2022, è la seguente:
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Risultato prima delle imposte | 330 | (162) |
| Imposte sul reddito teoriche | 79 | (39) |
| Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione): | ||
| - diversa incidenza fiscale sulle imprese estere | (34) | (10) |
| - differenze permanenti e altre motivazioni | 67 | 64 |
| - effetto Irap società italiane | 3 | 4 |
| - impatto incertezza trattamenti fiscali | (67) | 35 |
| - attività per imposte sul reddito differite non riconosciute | 91 | 99 |
| - svalutazione (rilevazione) attività per imposte differite e attività per imposte sul reddito | 6 | - |
| Totale variazioni | 66 | 192 |
| Imposte effettive | 145 | 153 |
| (milioni di euro) | 2023 | 2022 |
| Imposte sul reddito nel conto economico consolidato | 145 | 153 |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili | (30) | 18 |
| Di cui: | ||
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (29) | 17 |
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, | ||
| con effetti a OCI | (1) | 1 |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili | 3 | (10) |
| Di cui: | ||
| - effetto fiscale relativo alla rivalutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti | 3 | (10) |
| Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di esercizio | 118 | 161 |
In data 27 dicembre 2023 è stato approvato il decreto legislativo n. 209 "Fiscalità Internazionale" che, recependo la direttiva (UE) 2022/2523 del 14 dicembre 2022, ha introdotto nell'ordinamento italiano, con effetto 1° gennaio 2024, le norme volte a garantire un livello d'imposizione fiscale minimo globale per i grandi gruppi multinazionali e nazionali (cd. "global minimum tax", conformemente a quanto stabilito dall'OCSE nel Pillar Two allo scopo di ridurre i fenomeni di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili). Saipem SpA, in qualità di Ultimate Parent Entity, ha pertanto effettuato una valutazione della potenziale esposizione alle imposte sul reddito del nuovo regime Pillar Two, in considerazione del fatto che il Gruppo Saipem soddisfa i requisiti previsti per la sua applicazione. Tale valutazione si è basata sulle più recenti dichiarazioni fiscali presentate dalle entità che rientrano nel perimetro Pillar Two, sui loro bilanci e sul Country by Country Report. Dall'analisi condotta dalla Capogruppo è risultato che le aliquote fiscali effettive, determinate secondo le regole del Pillar Two, nella maggior parte delle giurisdizioni in cui opera il Gruppo sono superiori al 15%, che rappresenta l'aliquota globale minima prevista dal regime, e che vi è invece un numero limitato di giurisdizioni in cui l'aliquota effettiva è inferiore al 15%. Il Gruppo non prevede un'esposizione rilevante alle imposte sul reddito del Pillar Two.
Non si sono registrati utili di pertinenza di terzi azionisti nel corso del 2023, come nel 2022.
L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.
L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. In presenza di perdite dell'esercizio queste ultime vengono escluse nella misura in cui la loro inclusione possa produrre un effetto antidiluitivo.
Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione semplice è di 1.995.147.895 per l'esercizio 2023 e 940.341.988 per l'esercizio 2022.
Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito è di 2.008.953.715 per l'esercizio 2023 e 940.343.047 per l'esercizio 2022.

La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito, è di seguito indicata:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice | 1.995.147.895 | 940.341.988 | |
| Numero di azioni potenziali a fronte di obbligazioni convertibili | 74.220.137 | - | |
| Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di incentivazione | 13.804.761 | 313.362 | |
| Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie (a) | 1.059 | 1.059 | |
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito (b) | 2.008.953.715 | 940.343.047 | |
| Utile (perdita) di competenza Saipem - Continuing operations | (milioni di euro) | 185 | (315) |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | 0,09 | (0,33) |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | 0,09 | (0,33) |
| Utile (perdita) di competenza Saipem - Discontinued operations | (milioni di euro) | (6) | 106 |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | - | 0,11 |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | - | 0,11 |
| Utile (perdita) di competenza Saipem | (milioni di euro) | 179 | (209) |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | O,09 | (0,22) |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | 0,09 | (0,22) |
(a) Si precisa che per l'esercizio 2022 il numero di azioni potenziali a fronte di piani di incentivazione non è stato considerato nel calcolo del numero medio ponderato di azioni in circolazione al fine della determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito.
(b) Nel calcolo sono state escluse le azioni potenziali a fronte di obbligazioni convertibili in quanto hanno effetto antidiluitivo.
Come già argomentato nella "Relazione sulla gestione", a cui si rimanda, l'informativa al mercato, a partire dal primo trimestre del 2023, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
≥ Asset Based Services, che include le attività Engineering & Construction Offshore e Offshore Wind;
≥ Drilling Offshore; e
≥ Energy Carriers, che include le attività Engineering & Construction Onshore, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions.
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8. Data la rilevanza e le caratteristiche economiche dello stesso, il settore Drilling Offshore continuerà a essere esposto separatamente.
I risultati riesposti sulla base del nuovo reporting risultano sostanzialmente in linea con i dati comunicati al mercato nel corso del 2022; in ogni caso ai fini di una più completa comprensione degli effetti della riaggregazione si riportano alla fine di questa nota i dati di ricavi EBITDA ed EBIT adjusted dell'esercizio 2022 relativi ai due settori oggetto di riaggregazione.

| (milioni di euro) | Asset Based Services |
Carriers Energy |
Offshore Drilling |
allocato Non |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2023 | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 9.461 | 5.632 | 1.266 | - | 16.359 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 3.392 | 570 | 523 | - | 4.485 |
| Ricavi da terzi | 6.069 | 5.062 | 743 | - | 11.874 |
| Risultato operativo | 301 | (42) | 178 | - | 437 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 313 | 53 | 123 | - | 489 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 14 | 66 | - | (20) | 60 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 258 | 22 | 202 | - | 482 |
| Attività materiali e immateriali | 2.320 | 400 | 906 | - | 3.626 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 315 | 101 | 12 | - | 428 |
| Partecipazioni (a) | 102 | (25) | - | 85 | 162 |
| Attività correnti | 1.904 | 2.447 | 613 | 3.140 | 8.104 |
| Passività correnti | 2.938 | 3.090 | 335 | 492 | 6.855 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 349 | 306 | 33 | 30 | 718 |
| 31 dicembre 2022 | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.969 | 4.875 | 914 | - | 12.758 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 1.943 | 486 | 349 | - | 2.778 |
| Ricavi da terzi | 5.026 | 4.389 | 565 | - | 9.980 |
| Risultato operativo | 84 | (85) | 99 | - | 98 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 314 | 59 | 72 | - | 445 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 10 | (75) | - | - | (65) |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 146 | 27 | 350 | - | 523 |
| Attività materiali e immateriali | 2.293 | 440 | 837 | - | 3.570 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 166 | 79 | 13 | - | 258 |
| Partecipazioni (a) | 98 | (58) | - | 88 | 128 |
| Attività correnti | 1.841 | 2.343 | 348 | 3.095 | 7.627 |
| Passività correnti | 2.194 | 3.293 | 279 | 1.148 | 6.914 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 599 | 403 | 28 | 17 | 1.047 |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore, in fase di dismissione, sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5.
(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 80. I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli
lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.
| 2022 |
|---|
| 5.127 |
| 420 |
| 105 |
| 4.288 |
| 1 |
| (57) |
| (milioni di euro) | 2022 |
|---|---|
| Asset Based Services | |
| Ricavi della gestione caratteristica | 5.026 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 414 |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 100 |
| Energy Carriers | |
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.389 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 7 |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | (52) |
Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alle specifiche sezioni della "Relazione sulla gestione".

In considerazione della peculiarità del business Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali.
L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 34 "Ricavi".
| (milioni di euro) | Italia | Resto Europa | CSI | Resto Asia | Settentrionale Africa |
Sub-Sahariana Africa |
Americhe | Non allocabili | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 22 | 104 | - | 7 | - | 5 | 2 | 342 | 482 |
| Attività materiali e immateriali | 63 | 36 | - | 249 | 1 | 41 | 61 | 3.175 | 3.626 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 110 | 98 | - | 60 | 17 | 4 | 13 | 126 | 428 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.602 | 641 | 39 | 2.711 | 138 | 1.205 | 1.016 | 752 | 8.104 |
| Attività destinate alla vendita | - | - | 3 | - | - | - | 23 | - | 26 |
| 2022 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 22 | 27 | - | 5 | - | 11 | 3 | 455 | 523 |
| Attività materiali e immateriali | 64 | 33 | 21 | 69 | - | 42 | 70 | 3.271 | 3.570 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 98 | 60 | - | 60 | 4 | 10 | 12 | 14 | 258 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.629 | 729 | 103 | 2.632 | 55 | 947 | 870 | 662 | 7.627 |
| Attività destinate alla vendita | - | - | - | 38 | - | 4 | 168 | 1 | 211 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.
Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA ("Saipem") da parte di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem, sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate.
Con effetto al 31 dicembre 2022, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CDP Industria SpA in CDP Equity SpA, entrambe società interamente e direttamente controllate da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP SpA"). Pertanto, sempre con efficacia dal 31 dicembre 2022, CDP Equity SpA è subentrata nel Patto in luogo di CDP Industria SpA e in tutti i diritti e gli obblighi precedentemente in capo a quest'ultima ai sensi del patto stesso mediante sottoscrizione di apposita lettera di subentro.
Eni SpA e CDP Equity SpA non esercitano un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF.
Eni SpA è soggetta al controllo di fatto del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"), in virtù della partecipazione da quest'ultimo detenuta sia direttamente sia attraverso CDP SpA. CDP Equity SpA è società interamente detenuta da CDP SpA, il cui azionista di maggioranza è il MEF.
Le operazioni compiute da Saipem e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano principalmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate di Eni SpA e CDP SpA, con società controllate da parte del MEF; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra parti non correlate. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem.
Inoltre, sono stati considerati i rapporti con i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci, i dirigenti con responsabilità strategiche, i loro stretti familiari e le entità da loro controllate, anche congiuntamente, di Saipem, Eni SpA, di CDP SpA e di CDP Equity SpA.

Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Saipem non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile.
Nell'ambito delle operazioni con parti correlate, ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso dell'anno 2023 sono state effettuate e comunicate a Consob le seguenti operazioni che hanno superato la soglia di rilevanza individuata in conformità al citato Regolamento nella procedura Saipem Management System Guideline "Operazioni Parti Correlate e Soggetti di Interesse" (la "Procedura"), pubblicata sul sito internet di Saipem nella sezione "Governance", per le operazioni di maggiore rilevanza.
In data 10 febbraio 2023 è stata sottoscritta un'operazione di finanziamento consistente in:
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem controlla SAFI; (ii) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) CDP Equity SpA è controllata da CDP SpA; (iv) CDP SpA ed Eni SpA sono a loro volta controllate dal MEF; (v) SACE è a sua volta controllata dal MEF, la sottoscrizione dei Finanziamenti si configura come un'operazione con Parti Correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem a comune controllo, anche congiunto.
La sottoscrizione dei Finanziamenti, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza dal Regolamento e dalla Procedura, in considerazione dei seguenti elementi:
In data 22 febbraio 2023 è stato sottoscritto un Contratto tra Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (SPCM) ed Eni Côte d'Ivoire Ltd, avente ad oggetto le attività di perforazione offshore al largo della Costa d'Avorio con l'utilizzo del mezzo a noleggio Deep Value Driller. Il contratto prevede la perforazione di diversi pozzi offshore con una durata stimata pari a circa 985 giorni più periodi opzionali.
Il valore del contratto ammonta a 400.000.000 di dollari al lordo dei costi di leasing del mezzo navale Deep Value Driller. Al momento dell'eventuale esercizio delle opzioni contrattuali, saranno concordate con il cliente le relative condizioni economiche.
In considerazione della circostanza che: (i) SPCM è controllata indirettamente da Saipem (100%) tramite la società controllata Saipem International BV, anch'essa controllata interamente da Saipem (100%); (ii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) Eni Côte d'Ivoire Ltd è una società controllata da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
L'operazione in questione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società.
In particolare, l'operazione si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:
≥ rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare della Business Line Asset Based Services, settore di attività Drilling Offshore (servizi di perforazione a mare);

In data il 27 febbraio 2023 è stato sottoscritto il Contratto Engineering, Procurement, Construction and Installation tra Saipem SA, Petromar Lda, Saipem Luxembourg SA Angola Branch, da un lato, ed Eni Angola SpA, dall'altro, avente ad oggetto l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di circa 12 km di condotte in Angola. Il Contratto ha una durata di 30 mesi e il valore ammonta a 499.000.000 di dollari, di cui 445.000.000 di dollari per la parte lump sum e 54.000.000 di dollari per la parte rimborsabile.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SA e Saipem Luxembourg SA sono controllate (rispettivamente direttamente e indirettamente) da Saipem; (ii) Petromar Lda è una società a controllo congiunto di Saipem con terzi; (iii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iv) Eni Angola SpA è una società controllata da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
L'operazione in questione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura.
In particolare, l'operazione si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:
In data 1° marzo 2023 è stata comunicata da Rete Ferroviaria Italiana ("RFI") al Consorzio Florentia (49% Saipem) l'efficacia dell'aggiudicazione definitiva relativa al contratto per "Esecuzione e completamento dei lavori del Passante Ferroviario ad Alta Velocità e della Stazione Alta Velocità del Nodo di Firenze" (il "Progetto"). Il Progetto consiste nella realizzazione di una nuova linea ferroviaria AV/AC di circa 7 chilometri in sotterranea con due gallerie parallele, completate con due tratti terminali in superficie, a nord tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi, e a sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte. Lungo il tracciato in sotterraneo verrà realizzata la nuova stazione AV/AC Firenze Belfiore. Il Progetto avrà una durata di 2.291 giorni (circa 76 mesi) e un valore di 1.079 milioni di euro (quota Saipem 529 milioni di euro).
In considerazione della circostanza che: (i) il Consorzio Florentia è controllato congiuntamente da Saipem con terzi; (ii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) Eni SpA e CDP Equity SpA sono controllate dal MEF; (iv) RFI è a sua volta controllata dal MEF; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
L'operazione in questione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società.
In particolare, l'operazione si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:
In data 2 marzo 2023 è stato sottoscritto l'Agreement for Preliminary Activities "Scarabeo 5 Engineering, Procurement and Conversion for Congo LNG Project" (l'"APA") tra Eni Congo SA ("Eni Congo") e Saipem, relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, project management, acquisto materiali e selezione della Yard dove sarà condotto il mezzo semisommergibile Scarabeo 5 (di proprietà di Saipem) per le attività di conversione e fabbricazione.
L'importo massimo dell'APA è pari a 55.000.000 di dollari (circa 51.862.329 euro equivalenti). L'APA si colloca nell'ambito dell'iniziativa denominata "Scarabeo 5 Conversion in a Separation & Boosting Platform", relativa all'espansione della capacità produttiva collegata al giacimento gas del committente sito in Nené (Congo) e del progetto più ampio Congo LNG. Lo scopo del

lavoro complessivo prevede la conversione dell'unità semisommergibile Scarabeo 5 in una piattaforma di separazione e compressione del gas proveniente dal giacimento Nené da inviare all'unità offshore FLNG, e include le attività di installazione e di Operation & Maintenance.
L'APA è da considerarsi propedeutica alla potenziale futura sottoscrizione di diversi contratti per l'esecuzione dell'intero scopo EPCIC (Engineering, Procurement, Construction, Installation, Commissioning) e delle successive attività di Operation & Maintenance.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (ii) Eni Congo è una società controllata da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
L'operazione in questione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società.
In particolare, l'operazione si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:
In data 12 aprile 2023 è stato sottoscritto un accordo di mandato e manleva (l'"Accordo") tra Saipem e SACE SpA ("SACE"), connesso alla copertura parziale da parte di SACE dell'importo di una garanzia di performance (Performance Security Guarantee, "PSG") del valore iniziale complessivo di 353.125.000 dollari (circa 325 milioni di euro equivalenti) emessa da HSBC Australia in favore del cliente Perdaman Chemicals and Fertilisers Pty Ltd ("Perdaman"). La PSG è stata emessa a garanzia delle obbligazioni previste dal contratto sottoscritto tra la Unincorporated Joint Venture paritetica composta dalle società Saipem Australia Pty Ltd e Clough Projects Australia Pty Ltd, da un lato, e Perdaman, dall'altro, per la realizzazione del progetto "Design, engineering, procurement, and supply of equipment, construction and commissioning of the Burrup Urea Plant" in Australia.
Il valore iniziale della quota di Saipem della PSG (50% del valore totale), pari a 176.562.500 dollari (circa 163 milioni di euro equivalenti), è stato coperto dal rilascio, in favore di HSBC Australia, delle controgaranzie di seguito indicate:
(i) una controgaranzia rilasciata da parte di HSBC Continental Europe per un importo iniziale di 114.781.250 dollari (circa 106 milioni di euro equivalenti);
(ii) una controgaranzia rilasciata da UniCredit SpA per un importo iniziale di 61.781.250 dollari (circa 56 milioni di euro equivalenti). L'Accordo ha previsto la copertura da parte di SACE del 50% del valore della quota di Saipem (pari a, come sopra indicato, 176.562.500 dollari) attraverso l'emissione di una controgaranzia a favore di HSBC Continental Europe per un valore iniziale di 88.281.250 dollari (circa 81,3 milioni di euro equivalenti), a copertura parziale della controgaranzia di cui al punto (i).
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem Australia Pty Ltd è controllata da Saipem; (ii) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA;, (iii) CDP Equity SpA è controllata da CDP SpA; (iv) CDP SpA e Eni SpA sono a loro volta controllate dal MEF; (v) SACE è a sua volta controllata dal MEF, l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
L'operazione oggetto dell'Accordo, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i motivi di seguito descritti:
In data 17 aprile 2023 è stato sottoscritto un amendment al contratto n. 2500039715 (il "Contratto"), tra Saipem ed Eni SpA ("Eni"), che prevede un'estensione delle attività di perforazione offshore con la nave di perforazione "Santorini". L'amendment prevede la possibilità di utilizzare l'impianto in specifiche aree con impegni contrattuali successivi, anche con altre società del Gruppo Eni.

L'estensione contrattuale ha una durata di 2 anni e il valore del Contratto è pari a 280 milioni di dollari, cui si aggiungeranno proventi aggiuntivi legati a investimenti per migliorie all'impianto per circa 15 milioni di dollari.
In considerazione della circostanza che Saipem è controllata congiuntamente da Eni e da CDP Equity SpA; il Contratto si configura come operazione con parti correlate.
L'operazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i motivi di seguito descritti:
In data 30 maggio 2023, nell'ambito del progetto "Baleine Phase 2", è stato sottoscritto tra Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA, da una parte, ed Eni Côte d'Ivoire Ltd, dall'altra, l'Amendment 1 dell'Agreement for Preliminary Activities ("APA SURF") per l'esecuzione di servizi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione (EPCI) per attività Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines (SURF) ai fini del collegamento del Floating, Production, Storage and Operations (FPSO) a n. 6 pozzi. Il valore complessivo dell'APA SURF è pari a 75 milioni di dollari.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA sono interamente controllate da Saipem; (ii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni e CDP Equity SpA; e (iii) Eni Côte d'Ivoire Ltd è società controllata da Eni; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
L'operazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i motivi di seguito descritti:
In data 7 agosto 2023, nell'ambito dell'iniziativa denominata "Scarabeo 5 Conversion in S&B Platform" (relativa all'espansione delle offshore facilities collegate al giacimento gas di Eni SpA sito in Congo), è stato sottoscritto tra Saipem e Servizi Energia Italia SpA, da una parte, ed Eni Congo SAU, dall'altra, un contratto (il "Contratto") avente ad oggetto la conversione dell'unità semisommergibile Scarabeo 5 in una piattaforma di separazione e compressione del gas proveniente dal giacimento Nené e da inviare all'unità Offshore FLNG. In particolare, lo scopo del lavoro del Contratto prevede: (i) attività di conversione dell'unità Scarabeo 5 in una piattaforma di produzione; (ii) attività di trasporto dell'unità stessa al giacimento sito in Congo; (iii) attività di commissioning, start up e performance test dell'impianto per la sua messa in produzione. Il valore complessivo del Contratto è pari a 662 milioni di euro.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (ii) Servizi Energia Italia SpA è società controllata da Saipem; e (iii) Eni Congo SAU è società controllata da Eni SpA, l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere tra società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
L'operazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i motivi di seguito descritti:
In data 9 agosto 2023, nell'ambito del progetto "Bouri Gas Utilisation Project", è stato sottoscritto tra Saipem Libyan Branch e Mellitah Oil & Gas BV Libyan Branch un contratto avente ad oggetto attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e avviamento (EPCIC) di un modulo di recupero del gas (GRM) da circa 5.000 tonnellate sulla struttura offshore DP4,

nonché la posa di 28 km di condotte di collegamento tra le piattaforme DP3, DP4 e quella di Sabratha. Il valore complessivo del contratto è pari a circa USD 1.050.000.000.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (ii) Mellitah Oil & Gas BV Libyan Branch è un consorzio costituito da National Oil Corporation of Libya ed Eni North Africa; e (iii) Eni North Africa è società controllata da Eni SpA, l'operazione si configura come operazione con parte correlata, in quanto posta in essere tra società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
L'operazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:
In data 6 settembre 2023 è stato sottoscritto il contratto relativo al progetto FSRU Ravenna per l'esecuzione di lavori offshore (il "Progetto"), tra Snam Rete Gas SpA ("Snam") e Saipem, in qualità di mandataria del Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da Saipem, Rosetti Marino SpA e Micoperi Srl.
Il Progetto consiste nell'esecuzione di servizi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione (EPCI) di una nuova struttura offshore, collegata alla struttura esistente, per l'attracco e l'ormeggio della nuova nave FSRU, da collegare alla terraferma tramite una nuova condotta offshore da 26" lunga 8,5 km, più 2,6 km a terra e un cavo parallelo in fibra ottica. Il valore totale del Progetto è pari a circa 522 milioni di euro e la quota di competenza di Saipem è pari a circa 204,6 milioni di euro.
L'operazione si configura come "operazione con parti correlate", in quanto posta in essere tra società sottoposte a comune controllo da parte di Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP") (nel caso di Saipem, congiunto). In particolare: (i) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (ii) CDP Equity SpA è controllata da CDP SpA; (iii) Snam Rete Gas SpA è a sua volta controllata da CDP, tramite Snam SpA e CDP Reti SpA.
L'operazione, ancorché si qualifichi come "operazione di maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i seguenti motivi:
In data 7 settembre 2023 è stato sottoscritto tra Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA, da un lato, ed Eni Côte d'Ivoire Ltd, dall'altro, un contratto Subsea Umbilicals, Risers and Flowlines (SURF) per lo sviluppo del progetto Baleine Phase 2, relativo all'omonimo giacimento di olio e gas situato nell'offshore della Costa d'Avorio, a 1.200 metri di profondità (il "Progetto").
Lo scopo del lavoro del Progetto prevede attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione (EPCI) di circa 20 km di linee rigide, 10 km di riser e jumper flessibili e 15 km di ombelicali collegati a un'unità galleggiante dedicata. Il valore totale del Progetto è pari a circa 675,16 milioni di euro equivalenti.
L'operazione è qualificabile come "operazione con parti correlate", in quanto posta in essere tra società sottoposte a comune controllo da parte di Eni SpA (nel caso di Saipem, congiunto). In particolare: (i) Saipem controlla sia Saipem SA che Servizi Energia Italia SpA; (ii) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) Eni Côte d'Ivoire Ltd è a sua volta controllata da Eni SpA.
L'operazione, ancorché si qualifichi come "operazione di maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i seguenti motivi:
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

In data 10 ottobre 2023 è stata trasmessa da RFI al RTI composto da Impresa Pizzarotti & C SpA, Saipem, ICM SpA, Salcef SpA, la comunicazione di efficacia dell'aggiudicazione definitiva relativa alla procedura di affidamento avente ad oggetto la "Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova, tratta da Piadena a Mantova" (l'"Operazione"). Lo scopo dell'Operazione riguarda l'esecuzione di lavori di raddoppio della linea ferroviaria da Piadena a Mantova. Il valore totale dell'Operazione (inclusivo anche della quota Saipem) è pari a 470.406.216,44 milioni di euro.
L'Operazione è qualificabile come operazione con parti correlate in quanto posta in essere tra società sottoposte a comune controllo, in particolare: (i) Saipem è parte del RTI; (ii) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) Eni SpA e CDP Equity SpA sono controllate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"); (iv) RFI è a sua volta controllata dal MEF.
L'Operazione, ancorché si qualifichi come "operazione di maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i seguenti motivi:
In data 12 ottobre 2023 è stata trasmessa da RFI al RTI composto da Impresa Pizzarotti & C SpA, Saipem e Salcef SpA la comunicazione di efficacia dell'aggiudicazione definitiva relativa alla procedura di affidamento avente ad oggetto la "Progettazione esecutiva e l'esecuzione in appalto dei lavori relativi a Opere Civili, Armamento Ferroviario, Trazione Elettrica e Impianti Tecnologici del Nodo AV/AC di Verona: Ingresso Ovest" (l'"Operazione").
Lo scopo dell'Operazione riguarda l'esecuzione di interventi nel nodo ferroviario di Verona Ovest, i quali prevedono la realizzazione di 3,6 km di nuova linea AV/AC, 4,2 km di nuova linea storica e 3,3 km di linea indipendente merci oltre alla sistemazione del piano regolatorio generale di Verona Porta Nuova. Il valore totale dell'Operazione (inclusivo anche della quota Saipem) è pari a 253.440.139,19 euro.
L'Operazione è qualificabile come operazione con parti correlate in quanto posta in essere tra società sottoposte a comune controllo, in particolare: (i) Saipem è parte del RTI; (ii) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) Eni SpA e CDP Equity SpA sono controllate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"); (iv) RFI è a sua volta controllata dal MEF.
L'Operazione, ancorché si qualifichi come "operazione di maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i seguenti motivi:
In data 13 dicembre 2023 è stato sottoscritto tra Saipem e SACE FCT SpA ("SACE FCT") un accordo quadro di factoring (di seguito l'"Accordo Quadro") per la conclusione di operazioni aventi ad oggetto la cessione pro-soluto di crediti vantati da Saipem nei confronti di Eni Congo SAU ("Eni Congo") relativi al contratto "Engineering, Procurement, Construction and Commissioning for Scarabeo 5 Conversion Project" ("Contratto Scarabeo 5") in favore di SACE FCT. Il Contratto Scarabeo 5 è stato comunicato alla Consob in data 7 agosto 2023 quale operazione di maggiore rilevanza, ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
L'Accordo Quadro, il quale prevede che le singole operazioni di cessione saranno di volta in volta oggetto di proposta da parte di Saipem ed eventuale accettazione da parte di SACE FCT, ha un valore complessivo stimato massimo pari a 79,2 milioni di euro. L'Accordo Quadro si colloca nel contesto di un'operazione di reverse factoring tra SACE FCT, da un lato, ed Eni Congo ed Eni SpA ("Eni") dall'altro, derivante dall'esigenza di queste ultime di posticipare i termini di pagamento previsti dal Contratto Scarabeo 5. A tal riguardo si precisa che il costo associato alle cessioni oggetto dell'Accordo Quadro sarà sostenuto esclusivamente da Eni Congo ed è stato negoziato da questa con SACE FCT, mentre Saipem manterrà le condizioni di pagamento in linea con quanto già previsto dal Contratto Scarabeo 5. Con particolare riferimento all'interesse di Saipem rispetto all'Accordo Quadro, si evidenzia che le operazioni di cessione del credito permetteranno di assicurare a Saipem un cash flow neutrale del progetto.

L'Accordo Quadro è qualificabile come operazione con parti correlate in quanto posta in essere tra società sottoposte a comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"), in particolare: (i) Saipem è controllata congiuntamente da Eni e CDP Equity SpA; (ii) Eni e CDP Equity SpA sono controllate dal MEF; (iii) SACE FCT è controllata da SACE SpA, a sua volta controllata dal MEF.
L'Accordo Quadro, ancorché si qualifichi come "operazione di maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i seguenti motivi:
In data 20 dicembre 2023 sono stati sottoscritti i seguenti accordi:
Detti Accordi Modificativi sono volti a ricomprendere servizi e materiali aggiuntivi, nonché a regolare i relativi costi necessari al completamento dei lavori oggetto dei contratti n. 5000000171 e n. 5000000172. In particolare, l'Accordo Modificativo SURF ha un valore complessivo pari a 233 milioni di dollari (portando il valore complessivo del contratto n. 5000000171 da 452 milioni di dollari a 685 milioni di dollari), mentre l'Accordo Modificativo FPSO ha un valore complessivo pari a circa 306 milioni di dollari (portando il valore complessivo del contratto n. 5000000172 da 295 milioni di dollari a circa 601 milioni di dollari).
I contratti n. 5000000171 e n. 5000000172 oggetto di modifica erano stati comunicati alla Consob in data 29 settembre 2022 quali operazioni di maggiore rilevanza, ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard. Gli Accordi Modificativi sono qualificabili come operazioni con parti correlate, in quanto poste in essere tra società sottoposte a comune controllo anche congiunto, in particolare: (i) Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA sono interamente controllate da Saipem; (ii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) Eni Côte d'Ivoire Ltd è società controllata da Eni SpA.
Gli Accordi Modificativi, ancorché si qualifichino come "operazioni di maggiore rilevanza" in quanto superano l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configurano come operazioni ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i seguenti motivi:
Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione: ≥ imprese controllate non consolidate integralmente;
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2023 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | ||||||||
| Crediti | commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Continuing operations | ||||||||
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | ||||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 1 | - | - | - | - | - | |
| CCS JV Scarl (2) | 78 | 439 | - | - | 120 | 179 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 110 | 213 | 332 | - | 277 | 294 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 34 | - | - | - | - | |
| Consorzio Florentia (2) | 7 | 30 | - | - | 28 | 7 | - | |
| Gygaz Snc | 5 | - | - | - | - | 5 | - | |
| KCA Deutag International Ltd | 9 | 8 | - | - | (1) | 15 | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 4 | - | - | 3 | (4) | - | |
| Petromar Lda | 12 | 2 | 1 | - | (1) | 14 | 2 | |
| PSS Netherlands BV | 2 | 3 | - | - | - | 1 | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 7 | 1 | 26 | - | 1 | - | - | |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| SAME Netherlands BV | 74 | - | - | - | - | 281 | - | |
| Saren BV | - | - | - | - | - | 7 | - | |
| SCD JV Scarl (2) | 13 | 88 | - | - | 111 | 145 | - | |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | 320 | 789 | 393 | - | 538 | 945 | 2 | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Azule Energy Angola BV | 39 | 5 | 12 | - | - | 191 | - | |
| Azule Energy Angola SpA | 55 | 1 | - | - | 3 | 377 | - | |
| Eni Congo SAU | 41 | 33 | 1 | - | - | 174 | - | |
| Eni Côte d'Ivoire Ltd | 199 | 34 | - | - | - | 1.041 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 29 | - | 29 | - | - | 175 | - | |
| Eni México, S de RL de Cv | 6 | 1 | - | - | - | 45 | - | |
| Eni SpA (3) | 16 | 1 | 10 | - | 1 | 46 | - | |
| Eni US Operating Co Inc | - | 1 | - | 6 | - | 79 | - | |
| Mellitah Oil & Gas BV | 60 | 107 | 105 | - | - | 47 | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo |
164 | 36 | 61 | - | - | 250 | - | |
| non superiore a 21 milioni di euro) | 9 | 4 | 9 | 3 | 3 | 22 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 618 | 223 | 227 | 9 | 7 | 2.447 | - | |
| Gruppo CDP | ||||||||
| Snam Rete Gas | 33 | 42 | 29 | - | - | 51 | - | |
| Trans Adriatic Pipeline AG | - | - | 26 | - | - | - | - | |
| Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 7 | 7 | 3 | - | 5 | 11 | - | |
| Totale Gruppo CDP | 40 | 49 | 58 | - | 5 | 62 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.
(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power ed Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2023:
(milioni di euro)
| Esercizio 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Ricavi | |||||
| commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri |
| 2 | 5 | - | - | 15 | - | - |
| 985 | 1.070 | 678 | 9 | 565 | 3.454 | 2 |
| 40,35 | 17,74 | 8,62 | 0,26 | 9,14 | 29,09 | 8,33 |
| 2.441 | 6.032 | 7.862 | 3.451 | 6.184 | 11.874 | 24 |
| - | - | - | - | 20 | 1 | - |
| - | - | - | - | 20 | 1 | - |
| - | - | - | - | 20 | 1 | - |
| - | 26 | 36 | 4 | 73 | 99 | - |
| 985 | 1.070 | 678 | 9 | 585 | 3.455 | 2 |
| 2.441 | 6.058 | 7.898 | 3.455 | 6.257 | 11.973 | 24 |
| 40,35 | 17,66 | 8,58 | 0,26 | 9,35 | 28,86 | 8,33 |
| Crediti | 31.12.2023 altri debiti |
Costi |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||||
| Debiti | |||||||
| Crediti | commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
| commerciali | e passività | Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri |
| Continuing operations | |||||||
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | |||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 2 | - | - | (1) | - | - |
| CCS JV Scarl (2) | 44 | 405 | - | - | 105 | 161 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 131 | 263 | 503 | - | 274 | 269 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 34 | - | 1 | - | - |
| Gydan Lng Ltd | 1 | - | - | - | - | 5 | - |
| Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd | - | - | - | - | - | 1 | - |
| KCA Deutag International Ltd | 6 | 1 | - | - | - | 2 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 5 | - | - | 2 | 5 | - |
| Novarctic Ltd | - | - | - | - | - | 8 | - |
| Petromar Lda | 6 | 1 | 3 | - | (1) | 16 | - |
| PSS Netherlands BV | - | 3 | - | - | - | 30 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 13 | 10 | 36 | - | 4 | - | - |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - |
| SAME Netherlands BV | - | - | - | - | - | 82 | - |
| Saren BV | 76 | 1 | - | - | - | 41 | - |
| SCD JV Scarl (2) | 32 | 161 | - | - | 142 | 191 | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | 2 | - | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale joint venture e imprese collegate | 314 | 852 | 576 | - | 526 | 811 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | ||||||||
| commerciali, Crediti altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Azule Energy Angola BV | 15 | 7 | - | - | - | 34 | - | |
| Azule Energy Angola SpA | 96 | 1 | 34 | - | - | 319 | - | |
| Eni Cote d'Ivoire Ltd | 77 | 4 | - | - | - | 351 | - | |
| Eni Kenya BV | - | - | - | - | - | 21 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 2 | - | 29 | - | - | 11 | - | |
| Eni México, S de RL de Cv | 5 | - | - | - | - | 49 | - | |
| Eni US Operating Co Inc | 21 | 19 | - | - | - | 99 | - | |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | - | - | - | - | - | 184 | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 38 | 17 | 107 | - | - | 198 | - | |
| Solenova Ltd | 16 | - | - | - | - | 33 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 26 | 15 | 23 | - | 9 | 68 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 296 | 63 | 193 | - | 9 | 1.367 | - | |
| Gruppo CDP | ||||||||
| Snam Rete Gas | 23 | 23 | 1 | - | - | 29 | - | |
| Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 4 | 5 | 5 | - | - | 13 | - | |
| Totale Gruppo CDP | 27 | 28 | 6 | - | - | 42 | - | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 33 | 11 | - | - | 12 | 1 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 675 | 958 | 775 | - | 547 | 2.221 | - | |
| Incidenza (%) | 30,93 | 17,36 | 10,57 | - | 9,99 | 22,25 | - | |
| Totale generale - Continuing operations | 2.182 | 5.520 | 7.333 | 2.704 | 5.474 | 9.980 | 11 | |
| Discontinued operations | ||||||||
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| KCA Deutag International Ltd | - | 2 | - | - | - | 2 | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | - | 2 | - | - | - | 2 | - | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Eni Congo SAU | 4 | - | - | - | - | 6 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 4 | - | - | - | - | 6 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | 4 | 2 | - | - | - | 8 | - | |
| Totale generale - Discontinued operations | 54 | 43 | 60 | 75 | 187 | 476 | 1 | |
| Totale rapporti con parti correlate | 679 | 960 | 775 | - | 547 | 2.229 | - | |
| Totale generale | 2.236 | 5.563 | 7.393 | 2.779 | 5.661 | 10.456 | 12 | |
| Incidenza (%) | 30,37 | 17,26 | 10,48 | - | 9,66 | 21,32 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 10 "Crediti commerciali e altri crediti", 21 "Debiti commerciali e altri debiti", 22 "Passività contrattuali", 33 "Garanzie, impegni e rischi", 34 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 35 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".
Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Altre attività |
Altre passività |
Altre attività |
Altre passività |
|
| CCS JV Scarl | 22 | - | 22 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 1 | - | 1 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
- | - | 5 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 23 | - | 28 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | |
| Totale generale - Continuing operations | 296 | 36 | 302 | 109 | |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | 14 | - | |
| Incidenza - Continuing operations (%) | 7,77 | - | 9,27 | - |

I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2023 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| CCS JV Scarl | 277 | - | - | 2 | 17 |
| Petromar Lda | - | - | - | - | 1 |
| PSS Netherlands BV | 3 | - | - | - | - |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - |
| SCD JV Scarl | 102 | - | - | - | - |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée | 1 | - | - | - | - |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
1 | - | - | - | 11 |
| Totale rapporti con parti correlate | 384 | 1 | - | 2 | 29 |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività finanziarie a breve termine | 97 | 1 | 1,03 | 159 | 1 | 0,63 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 2.296 | - | - | 2.471 | - | - | |
| Totale | 2.293 | 1 | 2.630 | 1 |
| Esercizio 2023 Esercizio 2022 |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Proventi (oneri) finanziari | (93) | 27 | n.s. | (67) | (11) | 16,42 | ||
| Strumenti derivati | (74) | - | - | (128) | - | - | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | (5) | - | - | 7 | - | - | ||
| Totale - Continuing operations | (172) | 27 | (188) | (11) | ||||
| Totale - Discontinued operations | - | - | (7) | - |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2023 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Consorzio FSB | - | 1 | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1 | - | - | - |

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 730 | 1 | 0,14 | ||
| Totale - Continuing operations | 730 | 1 | |||
| Totale - Discontinued operations | - | - |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2022 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | |||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Consorzio FSB | - | 1 | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1 | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 403 | 1 | 0,25 | |
| Totale - Continuing operations | 403 | 1 | ||
| Totale - Discontinued operations | - | - |
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 3.456 | 2.221 |
| Costi e oneri | (574) | (547) |
| Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati | 27 | (11) |
| Variazione crediti/debiti commerciali e altri | (198) | (350) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 2.711 | 1.313 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | (17) | 6 |
| Variazione crediti finanziari | 105 | 65 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Continuing operations | 105 | 65 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Discontinued operations | - | - |
| Variazione debiti finanziari | - | (17) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Continuing operations | - | (17) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Discontinued operations | - | - |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Continuing operations | 2.816 | 1.361 |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Discontinued operations | (17) | 6 |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Flusso di cassa da attività operativa | 586 | 2.711 | n.s. | (523) | 1.313 | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di investimento | (175) | 105 | n.s. | 32 | 65 | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) | (354) | - | n.s. | (1.047) | (17) | 1,62 |
(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie, gli apporti di capitale proprio da terzi, l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate e la variazione della riserva da conversione obbligazioni convertibili.
Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.
Nel corso dell'esercizio, a eccezione delle fattispecie commentate in precedenza, non vi sono stati eventi e operazioni significative di natura non ricorrente, così come definiti dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Nel corso dell'esercizio non vi sono state posizioni o transazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
In data 8 gennaio 2024 Saipem SpA ha trasmesso ai titolari di obbligazioni del prestito obbligazionario equity-linked denominato "€500,000,000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked bonds due 2029" la Physical Settlement Notice per effetto della quale è attribuita ai medesimi titolari, a far data dal 26 gennaio 2024, la facoltà di esercitare il diritto di conversione delle obbligazioni in azioni ordinarie della Società ai sensi delle terms and conditions del prestito obbligazionario.
In data 15 gennaio 2024, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 3 maggio 2023, ha preso avvio il programma di acquisto di azioni ordinarie di Saipem SpA avente oggetto un numero massimo di 29.500.000 azioni da destinare a servizio dell'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 della Società. Alla data del 29 gennaio 2024 sono state acquistate 22.500.000 azioni proprie per un controvalore complessivo pari a 32.933.508 euro (prezzo medio ponderato 1,4637).
In data 30 gennaio 2024 si è verificato un incidente sulla nave posatubi Castorone al largo delle acque australiane durante le normali operazioni di posa. L'incidente non ha causato feriti; si sono verificati solo danni localizzati alla condotta e la nave non ha subìto alcun danno. In data 13 febbraio 2024 l'ente regolatore del Commonwealth australiano NOPSEMA (National Offshore Petroleum Safety and Environmental Management Authority) ha comunicato il proprio parere favorevole alla ripresa delle operazioni del mezzo.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 12 marzo 2024, ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 31.900.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 77.500.000 euro, da destinare all'attribuzione 2024 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025, approvato da parte dell'Assemblea del 3 maggio 2023. Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare. Alla stessa data la Società detiene n. 22.898.649 azioni proprie, pari all'1,15% del capitale sociale, destinate all'attuazione dei piani di incentivazione di lungo termine deliberati in anni precedenti.
Nel corso dell'esercizio 2023 Saipem SpA e le società italiane in ambito non hanno ricevuto erogazioni pubbliche rientranti nel perimetro di applicazione della Legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129) e successive modificazioni.
In particolare, non rientrano nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa: (i) le forme di incentivo/sovvenzione ricevute in applicazione di un regime generale di aiuto a tutti gli aventi diritto; (ii) i corrispettivi afferenti a prestazioni di opera/servizi, incluse le sponsorizzazioni; (iii) i rimborsi e le indennità corrisposti a soggetti impegnati in tirocini formativi e di orientamento; (iv) i contributi ricevuti per la formazione continua da parte di fondi interprofessionali costituiti nella forma giuridica di associazione; (v) i contributi associativi per l'adesione ad associazioni di categoria e territoriali, nonché a favore di fondazioni, od organizzazioni equivalenti, funzionali alle attività connesse con il business aziendale. Le erogazioni sono individuate secondo il criterio di cassa. L'informativa rientrante nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa include le erogazioni di importo superiore a 10 mila euro effettuate da un medesimo soggetto erogante nel corso del 2023, anche tramite una pluralità di atti.
Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem SpA ("Saipem") ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
(A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.
Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.
Per la precisione, Consob contesta:
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato ai flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.
INFORMAZIONI RELATIVE ALLE CONTESTAZIONI CONSOB

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il 7 marzo si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem SpA avverso la sentenza del TAR-Lazio.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".
Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno 'Scenario Eni' sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
INFORMAZIONI RELATIVE ALLE CONTESTAZIONI CONSOB

≥ ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem SpA, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.
Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente.

≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2023.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre che:
3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023:
12 marzo 2024
/firma/ Alessandro Puliti /firma/ Paolo Calcagnini Alessandro Puliti Paolo Calcagnini
Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari




| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
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|---|---|---|---|---|---|
| Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2023 include attività contrattuali per €1.925 milioni, passività contrattuali per €3.088 milioni, Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali per €463 milioni e ricavi della gestione caratteristica per €11.874 milioni relativi anche a significativi contratti con clienti di durata pluriennale per l'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo. I ricavi relativi a tali progetti sono rilevati "over time" utilizzando il criterio della percentuale di completamento ed applicando il metodo del "cost to cost". La valutazione delle attività contrattuali e delle passività contrattuali si basa su stime complesse relative ai ricavi ed ai costi complessivi di commessa ed al relativo stato di avanzamento, che richiedono l'esercizio di un elevato grado di giudizio da parte degli Amministratori. Tali stime possono essere influenzate da molteplici fattori tra i quali: · le richieste di corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente convenuti; · la durata pluriennale, la dimensione e la complessità ingegneristica ed operativa dei progetti; · il profilo di rischio di alcuni Paesi in cui i lavori vengono eseguiti. |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso: la comprensione del processo posto in essere dalla Direzione del Gruppo Saipem per l'attribuzione dei ricavi contrattuali e aggiuntivi di commessa, l'esame della configurazione e la messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia operativa dei controlli ritenuti rilevanti: · la selezione di un campione di commesse, sul quale sono state svolte, tra le altre, le seguenti procedure: analisi dei contratti stipulati con i committenti, al fine di verificare che le principali condizioni contrattuali fossero state adeguatamente considerate nelle valutazioni effettuate dalla Direzione del Gruppo Saipem; analisi della ragionevolezza delle assunzioni alla base dei budget e dei forecast di progetto, tramite (i) discussione con la Direzione del Gruppo Saipem e i singoli responsabili di commessa corroborando le informazioni ottenute con analisi storiche, (ii) analisi della documentazione a supporto di tali valutazioni, tra cui le eventuali comunicazioni intercorse con i clienti e fornitori e pareri tecnico legali eventualmente predisposti da esperti esterni incaricati dalla Direzione del Gruppo Saipem, (iii) analisi degli scostamenti maggiormente significativi tra le stime effettuate negli esercizi |
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| Tali stime richiedono, pertanto, valutazioni significative da parte degli Amministratori della Capogruppo che possono avere effetti significativi sul riconoscimento dei ricavi e sulla valutazione delle attività e passività contrattuali. Conseguentemente abbiamo considerato la rilevazione dei ricavi e la valutazione delle attività e passività contrattuali un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
precedenti ed i dati consuntivati; l'analisi della rilevazione dei costi sostenuti nell'esercizio e della loro imputazione ai progetti in corso di esecuzione; |
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| l'esame dell'accuratezza del calcolo della percentuale di completamento e della conseguente rilevazione dei ricavi e delle attività/passività contrattuali; |
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| · l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione delle stime effettuate dalla Direzione; |
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| · l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento ai ricavi, alle attività contrattuali e alle passività |


| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
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|---|---|---|---|---|---|
| Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2023 include Fondi per rischi ed oneri per €767 milioni, di cui €463 milioni per spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali. Saipem S.p.A. e alcune società del Gruppo sono parte di alcuni procedimenti giudiziali e amministrativi a fronte dei quali la Direzione del Gruppo effettua accantonamenti a tali fondi rischi ed oneri, in presenza di passività con eventualità di accadimento ritenuta probabile ed il cui ammontare risulta stimabile con attendibilità. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione del Gruppo Saipem, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi ovvero tra le passività e alla adeguatezza dell'informativa fornita in bilancio anche in relazione alle passività potenziali con previsione di esito possibile. Per tali ragioni abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione. |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso: | ||||
| · la comprensione del processo di valutazione dei contenziosi, esame della configurazione e messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia operativa dei controlli ritenuti rilevanti; |
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| · l'analisi dei criteri di valutazione adottati dagli Amministratori in merito alla stima dell'esito dei contenziosi significativi; |
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| · l'analisi delle valutazioni effettuate dalla Direzione del Gruppo Saipem dei procedimenti e della loro ragionevolezza, tramite l'esame della principale documentazione interna, degli atti relativi e delle relazioni tecniche eventualmente predisposte da |
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| esperti nominati dalla Direzione oltre che attraverso informazioni ottenute dai legali esterni ed interni e dalla Direzione del Gruppo Saipem; |
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| gli scambi di informazioni con il Collegio Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi, l'Organismo di Vigilanza e la funzione Internal Audit della Capogruppo; |
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| · l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione dei contenziosi significativi; |
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| · l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nella relazione finanziaria annuale con riferimento ai contenziosi significativi |
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
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|---|---|---|---|---|---|
| Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem include al 31 dicembre 2023 immobili, impianti e macchinari per €2.960 milioni, attività immateriali per €666 millioni inclusivi dell'avviamento pari a €641 milioni, e diritto di utilizzo di attività in leasing per €428 milioni. |
Le procedure di revisione, svolte anche mediante il coinvolgimento di esperti del Network KPMG, hanno incluso: |


| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
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|---|---|---|---|---|
| Gli Amministratori della Saipem S.p.A. hanno identificato tredici cash generating Unit ("CGU"): Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics and |
la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment approvato dagli Amministratori della Capogruppo; |
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| Industrialized Solutions, Sustainable Infrastructures, e nove mezzi navali inclusi nella divisione Drilling Offshore. L'avviamento è stato allocato dagli Amministratori della Capogruppo alla divisione Asset Based Services per un ammontare pari a €403 milioni, alla divisione Energy Carriers per un ammontare pari a €228 milioni e alla divisione Robotics and Industrialized Solutions per un ammontare pari a €10 milioni. La recuperabilità dei valori iscritti in bilancio è verificata dalla Direzione del Gruppo Saipem ogni volta che si manifestano degli indicatori di potenziale perdita di valore per tutte le CGU e almeno annualmente per le CGU che includono un avviamento confrontando il valore recuperabile della singola CGU, basato sul valore d'uso determinato mediante il metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi ("Discounted Cash Flows"), con il capitale investito netto allocato alla stessa CGU ("test di impairment"). Il valore recuperabile di tali attività si basa su assunzioni, a volte anche complesse, che contengono un'elevata componente valutativa ed è legato al realizzarsi dei flussi di cassa futuri previsti nel piano strategico 2024-2027 approvato dagli Amministratori della Saipem S.p.A. nonché successivi a tale periodo. L'acquisizione futura degli ordini, unitamente alla loro marginalità e alle tariffe con cui il Gruppo riuscirà a locare la propria flotta navale, principalmente inclusa nella divisione Drilling Offshore, sono le principali assunzioni alla base della determinazione dei flussi di cassa futuri stimati dagli Amministratori della Capogruppo. Per tali ragioni abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione. |
la comprensione del processo adottato nella predisposizione dei dati previsionali dai quali sono estratti i flussi finanziari futuri attesi alla base del |
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| test di impairment; l'analisi dei criteri di identificazione delle CGU e della relativa allocazione di attività e passività; l'analisi della ragionevolezza delle principali assunzioni del piano strategico 2024-2027 approvato dagli Amministratori della Saipem S.p.A. principalmente mediante incontri con i responsabili |
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| delle divisioni a cui appartengono le CGU identificate, analisi della documentazione sottostante le principali assunzioni e confronto degli ordini previsti con quelli già in portafoglio; |
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| la verifica della corrispondenza tra i dati previsionali inclusi nel piano strategico 2024-2027 approvato dagli Amministratori della Saipem S.p.A. e i dati alla base dei flussi finanziari futuri attesi utilizzati nel test di impairment; |
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| l'esame degli scostamenti tra i dati previsionali e i dati consuntivati negli esercizi precedenti al fine di comprendere l'accuratezza del processo di stima adottato dalla Direzione di Gruppo; |
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| l'analisi della ragionevolezza delle metodologie di valutazione e delle assunzioni chiave utilizzate dagli Amministratori della Capogruppo, con particolare riferimento alla: |
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| corretta applicazione del metodo del "Discounted Cash Flows"; |
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| definizione dei criteri e dei parametri utilizzati nella determinazione del tasso di attualizzazione applicato alle proiezioni dei flussi finanziari e del tasso di crescita di lungo termine; |
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| · l'esame dell'analisi di sensitività riportata nelle note illustrative al bilancio con riferimento alle assunzioni chiave utilizzate per lo svolgimento dell'impairment test; |
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| · l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione delle stime effettuate dalla Direzione; |
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| · l'analisi dell'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio in relazione alla valutazione degli immobili impianti e macchinari, delle attività immateriali e del diritto di utilizzo di attività in leasing. |









31.12.2023 31.12.2022

| di cui verso | di cui verso | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | Nota | Totale | parti correlate |
Totale | parti correlate |
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 5) | 1.291.538.759 | 1.892.140 | 1.031.883.672 | 1.588.277 |
| Altre attività finanziarie correnti | (N. 6) | 870.778.202 | 870.757.542 | 353.961.459 | 353.940.799 |
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 7) | 1.672.273.669 | 1.185.394.381 | 1.341.839.596 | 974.099.722 |
| Rimanenze | (N. 8) | 13.314.304 | - | 16.756.497 | - |
| Attività contrattuali | (N. 8) | 882.522.526 | - | 789.010.206 | - |
| Attività per imposte sul reddito correnti | (N. 9) | 81.986.247 | - | 56.063.993 | - |
| Attività per altre imposte correnti | (N. 10) | 13.090.133 | - | 10.673.788 | - |
| Altre attività correnti | (N. 11, 30) | 106.846.251 | 68.106.283 | 159.592.557 | 111.786.675 |
| Totale attività correnti | 4.932.350.091 | 3.759.781.768 | |||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 12) | 117.936.323 | - | 119.508.220 | - |
| Attività immateriali | (N. 13) | 21.259.848 | - | 24.272.462 | - |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | (N. 14) | 139.808.708 | - | 118.797.221 | - |
| Partecipazioni | (N. 15) | 2.213.473.318 | 2.213.473.318 | 1.869.507.910 | 1.869.507.910 |
| Attività per imposte differite | (N. 16) | 179.812.328 | - | 220.468.805 | - |
| Altre attività non correnti | (N. 17, 30) | 14.568.582 | 6.361.796 | 5.973.952 | 648.718 |
| Totale attività non correnti | 2.686.859.107 | 2.358.528.570 | |||
| Discontinued operations e attività destinate alla vendita | (N. 31) | 1.926.149 | - | 102.245.988 | 5.936.929 |
| TOTALE ATTIVITÀ | 7.621.135.347 | 6.220.556.326 | |||
| PASSIVITÀ | |||||
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 18) | 952.822.987 | 949.046.972 | 1.263.462.600 | 1.259.264.667 |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 23) | 4.452.949 | - | 111.998.830 | - |
| Quota a breve delle passività per leasing | (N. 14) | 25.929.159 | 565.380 | 35.728.861 | 425.721 |
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 19) | 1.691.036.329 | 1.505.890.020 | 1.406.609.450 | 1.058.938.924 |
| Passività contrattuali | (N. 19) | 1.299.877.397 | 466.231.133 | 572.254.825 | 306.619.612 |
| Passività per imposte sul reddito correnti | (N. 20) | 8.803.003 | - | 14.792.876 | - |
| Passività per altre imposte correnti | (N. 21) | 31.406.595 | - | 20.550.218 | - |
| Altre passività correnti | (N. 22, 30) | 35.646.417 | 28.226.995 | 105.078.708 | 99.243.895 |
| Totale passività correnti | 4.049.974.836 | 3.530.476.368 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 23) | 651.444.446 | - | - | - |
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 14) | 129.563.309 | 220.675 | 99.378.289 | 415.393 |
| Fondo per rischi e oneri | (N. 25) | 296.502.212 | - | 315.833.571 | - |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 26) | 92.031.427 | - | 101.273.091 | - |
| Passività per imposte differite | (N. 27) | - | - | - | - |
| Passività per imposte sul reddito non correnti | (N. 28) | 24.314 | - | 136.056 | - |
| Altre passività non correnti | (N. 29) | 6.333.473 | 4.933.473 | - | - |
| Totale passività non correnti | 1.175.899.181 | 516.621.007 | |||
| Discontinued operations e passività direttamente associabili | (N. 31) | - | 25.506.965 | (11.641.927) | |
| ad attività destinate alla vendita TOTALE PASSIVITÀ |
5.225.874.017 | 4.072.604.340 | |||
| PATRIMONIO NETTO | (N. 32) | ||||
| Patrimonio netto: | |||||
| - capitale sociale | 501.669.791 | 501.669.791 | |||
| - riserva sopraprezzo azioni | 1.621.695.255 | 1.876.983.378 | |||
| - altre riserve | 101.501.440 | (34.606.626) | |||
| - utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi | 137.337.114 | 137.337.114 | |||
| - utile (perdita) dell'esercizio | 107.279.268 | (255.987.678) | |||
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (74.221.538) | (77.443.993) | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 2.395.261.330 | 2.147.951.986 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 7.621.135.347 | 6.220.556.326 |

| 2023 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | ||||
| (euro) | Nota | Totale | parti correlate |
Totale | parti correlate |
| RICAVI | (N. 34) | ||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.130.291.825 | 1.974.545.851 | 2.897.933.568 | 837.712.904 | |
| Altri ricavi e proventi | 149.955.081 | 87.370.286 | 83.559.572 | 66.146.022 | |
| Totale ricavi | 4.280.246.906 | 2.981.493.140 | |||
| Costi operativi | (N. 35) | ||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (3.902.912.880) (1.834.338.671) | (2.591.945.083) | (966.187.286) | ||
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (6.799.397) | 3.498.771 | |||
| Costo del lavoro | (571.184.425) | (16.704.737) | (519.294.435) | 19.443.478 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (63.062.063) | (67.028.589) | |||
| Altri proventi (oneri) operativi | (1.242.386) | (1.242.386) | 4.369.666 | 4.369.666 | |
| Totale costi operativi | (4.545.201.151) | (3.170.399.670) | |||
| Risultato operativo | (264.954.245) | (188.906.530) | |||
| Proventi (oneri) finanziari | (N. 36) | ||||
| Proventi finanziari | 197.162.472 | 53.229.431 | 252.386.541 | 36.076.424 | |
| Oneri finanziari | (183.318.095) | (21.679.536) | (215.823.382) | (18.432.967) | |
| Strumenti derivati | (22.171.800) | (11.349.650) | (76.887.810) | (8.688.426) | |
| Totale proventi (oneri) finanziari | (8.327.423) | (40.324.651) | |||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 37) | 301.601.493 | 301.601.493 | (2.195.420) | (2.195.420) |
| Risultato ante imposte | 28.319.825 | (231.426.601) | |||
| Imposte sul reddito | (N. 38) | 63.906.909 | 143.456 | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | 92.226.734 | (231.283.145) | |||
| Utile (perdita) dell'esercizio - Discontinued operations | (N. 31) | 15.052.534 | (570.038) | (24.704.533) | 12.107.480 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (N. 39) | 107.279.268 | (255.987.678) |
| (euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | 107.279.268 | (255.987.678) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | ||
| - valutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (1.938.674) | 12.140.274 |
| - partecipazioni valutate al fair value | 46.427 | (58.890) |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | 465.282 | (2.964.291) |
| Totale | (1.426.965) | 9.117.093 |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | ||
| - variazione del fair value derivati cash flow hedge (2) | 70.639.149 | (1.925.292) |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (3) | (16.953.395) | 462.069 |
| Totale | 53.685.754 | (1.463.223) |
| Totale altre componenti del conto economico, al netto dell'effetto fiscale | 52.258.789 | 7.653.870 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 159.538.057 | (248.333.808) |
(1) Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto. (2) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda essenzialmente rapporti con la società finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV.
(3) Effetto fiscale della variazione del fair value derivati cash flow hedge.

| Altre riserve | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
obbligazioni convertibili Riserva da conversione |
Riserva legale | legge 30.12.1991, di rivalutazione n. 413, art. 26 Riserva |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
per cash flow hedge Riserva |
a benefici definiti Riserva per piani per dipendenti |
a esercizi precedenti Altre riserve e utili (perdite) relativi |
in conto futuro aumento Altre Riserve - Apporto di capitale |
esercizio Utile (perdita) dell' |
per azioni proprie Riserva negativa in portafoglio |
patrimonio netto Totale |
| Saldi al 31.12.2022 | 501.670 1.876.983 | - | - | - | (58) | (26.562) | (9.162) | 138.513 | - | (255.988) | (77.444) 2.147.952 | ||
| Utile (perdita) esercizio 2023 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 107.279 | - | 107.279 |
| Altre componenti del conto economico complessivo |
|||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
|||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici | |||||||||||||
| definiti per i dipendenti al netto | |||||||||||||
| dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | (1.474) | - | - | - | - | (1.474) |
| Adeguamento per valutazione | |||||||||||||
| partecipazioni valutate al fair value | - | - | - | - | - | 46 | - | - | - | - | - | - | 46 |
| Componenti riclassificabili | |||||||||||||
| a conto economico | |||||||||||||
| Variazione del fair value | |||||||||||||
| derivati cash flow hedge, | |||||||||||||
| al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | 53.686 | - | - | - | - | - | 53.686 |
| Totale utile (perdita) | |||||||||||||
| complessivo esercizio 2023 | - | - | - | - | - | 46 | 53.686 | (1.474) | - | - | 107.279 | - | 159.537 |
| Operazioni con gli Azionisti | |||||||||||||
| Ripianamento perdita esercizio 2022 | - | (255.988) | - | - | - | - | - | - | - | - | 255.988 | - | - |
| Variazione riserva da conversione | |||||||||||||
| obbligazioni convertibili | - | - | 80.334 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 80.334 |
| Capitalizzazione oneri aumento | |||||||||||||
| di capitale | - | 700 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 700 |
| Altri movimenti di patrimonio netto | |||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Trasferimento riserva benefici | |||||||||||||
| dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.516 | - | - | 3.222 | 6.738 |
| Saldi al 31.12.2023 | 501.670 1.621.695 | 80.334 | - | - | (12) | 27.124 | (10.636) | 142.029 | - | 107.279 | (74.222) 2.395.261 |

| Altre riserve | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | per soprapprezzo Capitale sociale delle azioni Riserva |
obbligazioni convertibili Riserva da conversione |
Riserva legale | legge 30.12.1991, di rivalutazione n. 413, art. 26 Riserva |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
per cash flow hedge Riserva |
a benefici definiti Riserva per piani per dipendenti |
a esercizi precedenti Altre riserve e utili (perdite) relativi |
in conto futuro aumento Altre Riserve - Apporto di capitale |
per azioni proprie Riserva negativa esercizio Utile (perdita) dell' |
in portafoglio | patrimonio netto Totale |
|
| Saldi al 31.12.2021 | 2.191.385 | 553.425 | - | 88.282 | 2.286 | 570 | (25.098) | (18.609) | 144.438 | - (2.382.569) | (83.651) | 470.459 | |
| Utile (perdita) esercizio 2022 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (255.988) | - | (255.988) |
| Altre componenti | |||||||||||||
| del conto economico complessivo | |||||||||||||
| Componenti non riclassificabili | |||||||||||||
| a conto economico | |||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici | |||||||||||||
| definiti per i dipendenti al netto | |||||||||||||
| dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | 9.176 | - | - | - | - | 9.176 |
| Adeguamento per valutazione | |||||||||||||
| partecipazioni valutate al fair value | - | - | - | - | - | (58) | - | - | - | - | - | - | (58) |
| Componenti riclassificabili | |||||||||||||
| a conto economico | |||||||||||||
| Variazione del fair value | |||||||||||||
| derivati cash flow hedge, | |||||||||||||
| al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | (1.464) | - | - | - | - | - | (1.464) |
| Totale utile (perdita) | |||||||||||||
| complessivo esercizio 2022 | - | - | - | - | - | (58) | (1.464) | 9.176 | - | - | (255.988) | - | (248.334) |
| Operazioni con gli Azionisti | |||||||||||||
| Ripianamento perdita esercizio 2021 | (1.720.926) | (553.425) | - | (88.282) | (2.286) | (570) | - | - | (17.080) | - 2.382.569 | - | - | |
| Raggruppamento azionario | (10.250) | - | - | - | - | - | - | - | 10.250 | - | - | - | - |
| Versamento in conto futuro | |||||||||||||
| aumento di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 646.000 | - | - | 646.000 |
| Aumento di capitale | 41.461 1.958.533 | - | - | - | - | - | - | - | (646.000) | - | - 1.353.994 | ||
| Capitalizzazione oneri aumento | |||||||||||||
| di capitale | - | (81.550) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (81.550) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | |||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.176 | - | - | 6.207 | 7.383 |
| Trasferimento riserva benefici | |||||||||||||
| dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | 271 | (271) | - | - | - | - |
| Saldi al 31.12.2022 | 501.670 1.876.983 | - | - | - | (58) | (26.562) | (9.162) | 138.513 | - | (255.988) | (77.444) 2.147.952 |

| (euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio – Continuing operations | 92.226.734 | (231.283.145) |
| Utile (perdita) dell'esercizio – Discontinued operations | 15.052.534 | (24.704.533) |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa | ||
| Ammortamenti - Continuing operations | 59.796.79 | 65.977.022 |
| Ammortamenti - Discontinued operations | - | 13.947.007 |
| Svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali - Continuing operations | 3.265.265 | 1.051.567 |
| Svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali - Discontinued operations | - | 2.579.199 |
| Effetto valutazione partecipazioni | (267.749.040) | (45.125.650) |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività - Continuing operations | (26.335.520) | (3.091.537) |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività - Discontinued operations | (12.969.095) | 30.569.042 |
| (Dividendi) - Continuing operations | (503.640) | (506.973) |
| (Dividendi) - Discontinued operations | - | (12.121.995) |
| (Interessi attivi) | (55.756.886) | (15.227.031) |
| Interessi passivi | 71.284.848 | 18.343.098 |
| Imposte sul reddito - Continuing operations | (63.906.910) | (143.456) |
| Imposte sul reddito - Discontinued operations | - | 1.729.000 |
| Altre variazioni | 40.405.163 | (25.116.284) |
| Variazioni del capitale di esercizio: | ||
| - rimanenze | 8.961.424 | (1.857.640) |
| - crediti commerciali | (313.531.533) | 114.217.134 |
| - debiti commerciali | 362.278.605 | 350.336.018 |
| - fondi per rischi e oneri | (19.331.359) | (13.745.377) |
| - attività e passività contrattuali | 634.110.253 | (545.030.337) |
| - altre attività e passività | 36.905.399 | (53.847.113) |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio - Continuing operations | 709.392.789 | (149.927.315) |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio - Discontinued operations | (2.099.216) | 12.353.929 |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio | 707.293.573 | (137.573.386) |
| Variazione fondo benefici ai dipendenti - Continuing operations | (8.989.081) | (2.003.860) |
| Variazione fondo benefici ai dipendenti - Discontinued operations | (1.258.419) | 13.517 |
| Dividendi incassati | 503.640 | 506.73 |
| Interessi incassati | 54.163.994 | 15.227.31 |
| Interessi pagati | (63.292.507)) | (18.343.098) |
| Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati - Continuing operations | 56.045.617 | 15.371.288 |
| Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati - Discontinued operations | - | (1.729.000) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 600.551.263 | (374.291.370) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | (1.274.196) | 22.636.166 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 599.277.067 | (351.655.204) |
| di cui verso correlate - Continuing operations | 663.589.079 | 166.012.000 |
| di cui verso correlate – Discontinued operations | 17.008.818 | 28.756.000 |
| Investimenti: | ||
| - attività immateriali | (9.440.669) | (9.953.897) |
| - attività materiali - Continuing operations | (16.884.793) | (19.245.648) |
| - attività materiali - Discontinued operations | - | (4.023.639) |
| - partecipazioni | (76.169.941) (1.215.851.400) | |
| - crediti finanziari | (573.513.125) | (86.143.119) |
| - variazione debiti relativi all'attività di investimento | (50.000.000) | 50.000.000 |
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (726.008.528) (1.281.194.064) | |
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinued operations | - | (4.023.639) |
| Flusso di cassa degli investimenti | (726.008.528) (1.285.217.703) | |
| Disinvestimenti: | ||
| - attività immateriali | 1.018 | - |
| - attività materiali - Continuing operations | 78.836.608 | 1.638.126 |
| - attività materiali - Discontinued operations | 38.671.057 | 43.791.092 |
| - partecipazioni | - | - |
| - rami d'azienda - Continuing operations | - | 4.516.500 |
| - rami d'azienda - Discontinued operations | - | 43.125.578 |
| - variazione crediti relativi all'attività di investimento | (28.060.444) | - |
| - crediti finanziari | 56.312.110 | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 78.836.608 | 6.154.626 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinued operations | 38.671.057 | 86.916.670 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 145.760.349 | 93.071.296 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (580.248.179) (1.192.146.407) |

| (euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (580.248.179) (1.192.146.407) | |
| di cui verso correlate | (592.536.641) (1.159.194.000) | |
| Assunzione dei debiti finanziari non correnti | 805.897.395 | - |
| Rimborso di debiti finanziari non correnti | (261.998.830) | (63.220.451) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (37.683.046) | (34.236.761) |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (310.6399.613) | (145.434.673) |
| Flusso di cassa derivante da incrementi (decrementi) dei finanziamenti | (195.575.906) | (242.891.885) |
| Apporti netti di capitale proprio | - | 1.918.444.298 |
| Cessione (Acquisto) di azioni proprie | - | - |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | 72.344.001 | - |
| Dividendi pagati | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | 267.919.907 1.675.552.413 | |
| di cui verso correlate | (267.491.485) | 5.038.000 |
| Effetto delle differenze cambio | (27.293.708) | 11.209.108 |
| Variazione netta delle disponibilità liquide ed equivalenti | 259.655.087 | 142.959.910 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo | 1.031.883.672 | 888.923.762 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo | 1.291.538.759 1.031.883.672 |
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 23 "Passività finanziarie a lungo termine". Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

L'accordo a controllo congiunto, definito Joint Arrangement (JA), è un accordo contrattuale tra due o più parti che condividono il controllo assumendo in modo unanime le decisioni relative alle attività rilevanti.
Secondo le disposizioni dell'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto può essere classificato come Joint Operation (JO) o come Joint Venture (JV).
Nel caso di un accordo qualificato come JO, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.
Nel caso di un accordo qualificato come JV, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo.
In Saipem SpA, alla luce di tale principio, la società Ship Recycling Scarl è stata qualificata come Joint Operation.
Seguendo le disposizioni dell'IFRS 11, tutti gli accordi a controllo congiunto qualificati come JV sono stati rilevati nel bilancio di esercizio di Saipem SpA secondo il criterio del costo.
Con riferimento invece all'unico accordo a controllo congiunto qualificato come JO, Ship Recycling Scarl, Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.
Ship Recycling Scarl è stata costituita il 30 luglio 2014 da Saipem SpA congiuntamente con Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio SpA al fine di realizzare la demolizione e lo smaltimento della nave passeggeri "Costa Concordia". L'interessenza di Saipem SpA in Ship Recycling Scarl è del 51%.
Sulla base delle disposizioni dell'IFRS 11, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 della JO Ship Recycling Scarl è stato consolidato al 51% nel bilancio di Saipem SpA elidendo le partite intercompany.
In particolare, si segnala che per avvenuto conseguimento dell'oggetto sociale, la società è stata posta in liquidazione il 4 ottobre 2017.
Al fine di garantire completezza informativa, si riporta di seguito il bilancio al 31 dicembre 2023 di Ship Recycling Scarl in liquidazione oggetto del consolidamento.
| (euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||
| Attività correnti | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 3.127.234 | 2.940.521 |
| Crediti commerciali e altri crediti | 40.979 | 122.423 |
| Attività per imposte correnti | 14.753 | 15.591 |
| Attività per altre imposte correnti | 687.546 | 1.041.656 |
| Altre attività correnti | - | - |
| Totale attività correnti | 3.870.512 | 4.120.191 |
| Attività non correnti | ||
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | - | - |
| TOTALE ATTIVITÀ | 3.870.512 | 4.120.191 |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||
| Passività correnti | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 3.732.330 | 3.867.950 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 122.133 | 233.283 |
| Passività per imposte correnti | 5.749 | - |
| Passività per altre imposte correnti | 300 | 8.958 |
| Altre passività correnti | - | - |
| Totale passività correnti | 3.860.512 | 4.110.191 |
| Passività non correnti | ||
| Fondi per rischi e oneri | - | - |
| Altre passività non correnti | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| TOTALE PASSIVITÀ | 3.860.512 | 4.110.191 |
| PATRIMONIO NETTO | ||
| Capitale sociale | 10.000 | 10.000 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 10.000 | 10.000 |
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 3.870.512 | 4.120.191 |

| (euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| RICAVI | ||
| Ricavi della gestione caratteristica | 40.979 | 122.423 |
| Altri ricavi e proventi | 117.222 | 218 |
| TOTALE RICAVI | 158.201 | 122.641 |
| Costi operativi | ||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (190.005) | (88.097) |
| Ammortamenti e svalutazioni | - | - |
| Totale costi operativi | (190.005) | (88.097) |
| Utile (perdita) operativo | (31.804) | 34.544 |
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 38.588 | 365 |
| Oneri finanziari | - | (34.909) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | 38.588 | (34.544) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Utile (perdita) prima delle tasse | 6.784 | - |
| Imposte sul reddito | (6.784) | - |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | - |

| Nota 1 | Criteri di redazione | Pag. 363 |
|---|---|---|
| Nota 2 | Criteri di valutazione | Pag. 363 |
| Nota 3 | Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 378 |
| Nota 4 | Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2024 ed esercizi successivi | Pag. 382 |
| Nota 5 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 382 |
| Nota 6 | Altre attività finanziarie correnti | Pag. 383 |
| Nota 7 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 383 |
| Nota 8 | Rimanenze e attività contrattuali | Pag. 385 |
| Nota 9 | Attività per imposte sul reddito correnti | Pag. 385 |
| Nota 10 | Attività per altre imposte correnti | Pag. 386 |
| Nota 11 | Altre attività correnti | Pag. 386 |
| Nota 12 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 387 |
| Nota 13 | Attività immateriali | Pag. 389 |
| Nota 14 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing | Pag. 391 |
| Nota 15 | Partecipazioni | Pag. 392 |
| Nota 16 | Attività e passività per imposte differite | Pag. 396 |
| Nota 17 | Altre attività non correnti | Pag. 396 |
| Nota 18 | Passività finanziarie a breve termine | Pag. 396 |
| Nota 19 | Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | Pag. 397 |
| Nota 20 | Passività per imposte sul reddito correnti | Pag. 398 |
| Nota 21 | Passività per altre imposte correnti | Pag. 398 |
| Nota 22 | Altre passività correnti | Pag. 398 |
| Nota 23 | Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine | Pag. 399 |
| Nota 24 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | Pag. 400 |
| Nota 25 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 401 |
| Nota 26 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 402 |
| Nota 27 | Passività per imposte differite | Pag. 406 |
| Nota 28 | Passività per imposte sul reddito non correnti | Pag. 406 |
| Nota 29 | Altre passività non correnti | Pag. 406 |
| Nota 30 | Strumenti finanziari derivati | Pag. 407 |
| Nota 31 | Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili | Pag. 408 |
| Nota 32 | Patrimonio netto | Pag. 409 |
| Nota 33 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 412 |
| Nota 34 | Ricavi | Pag. 425 |
| Nota 35 | Costi operativi | Pag. 426 |
| Nota 36 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 433 |
| Nota 37 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 433 |
| Nota 38 | Imposte sul reddito | Pag. 434 |
| Nota 39 | Risultato d'esercizio | Pag. 434 |
| Nota 40 | Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche |
Pag. 434 |
| Nota 41 | Rapporti con parti correlate | Pag. 435 |
| Nota 42 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | Pag. 445 |
| Nota 43 | Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | Pag. 446 |
| Nota 44 | Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | Pag. 446 |

Il bilancio di Saipem SpA è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")21 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio di Saipem SpA è redatto secondo il presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
Il bilancio al 31 dicembre 2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione del 12 marzo 2024, è sottoposto alla revisione contabile da parte della KPMG SpA, revisore principale, interamente responsabile per la revisione del bilancio di Saipem S.p.A.
I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in migliaia di euro, valuta funzionale del bilancio di esercizio.
I criteri di valutazione più rilevanti adottati per la redazione del bilancio di esercizio sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo. Saipem effettua verifiche periodiche sull'obsolescenza degli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. In ogni caso per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene costituito un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.
Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.
In considerazione della natura dei contratti (a prezzo fisso) e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati adottando un metodo basato sugli output, applicando ai costi sostenuti un margine contrattualmente previsto.
Nella valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente
(21) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (claim) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.
Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti o riconosciuti a fornitori sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti e mantenuti a tale cambio fino al loro totale recupero.
Gli anticipi contrattuali ricevuti rientrano nella normale prassi operativa di Saipem; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.
Saipem non effettua rivalutazioni delle attività materiali, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel successivo paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie".
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
I costi di manutenzione ciclica sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali vengono capitalizzati, in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.
Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (vedi paragrafo "Attività destinate alla vendita e Discontinued operations"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico.
Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.
Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.
Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico. Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Le attività materiali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Un contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.
È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right-of-Use") in contropartita a una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").
Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right-of-Use" è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".

Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right-of-Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.
La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date.
Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.
Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right-of-Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.
Per i leasing a breve termine e i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore Saipem applica l'eccezione alla rilevazione prevista dal principio.
Per i locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.
In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come finanziario od operativo secondo le seguenti modalità: (a) se il leasing principale è a breve termine, il sub-leasing deve essere classificato come leasing operativo rilevando i proventi derivanti dal sub-leasing nel conto economico; (b) diversamente, il sub-leasing deve essere classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di sub-leasing; se questa copre la durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione del "Right-of-Use" rinveniente dal leasing principale.
L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:
Le principali fattispecie contrattuali rientranti nella definizione di leasing, che interessano la maggior parte della realtà del Gruppo, si riferiscono alle seguenti categorie di asset:
Relativamente ai contratti per servizi stipulati dalle società del Gruppo, viene effettuata un'analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali. Saipem non effettua rivalutazioni delle attività immateriali.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore come descritto nel paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie".
Con riferimento ai costi di configurazione e personalizzazione di software derivanti da contratti con fornitori di servizi mediante i quali si ottiene il diritto di accesso a determinati applicativi, gli stessi si rilevano come attività immateriale solo nel caso in cui l'accordo consente al cliente di ottenere benefici economici futuri e di limitarne l'accesso ad altri.

Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
La verifica della recuperabilità delle attività non finanziarie, ovvero delle attività materiali, attività immateriali e del Right-of-Use dei beni condotti in leasing, è effettuata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non è recuperabile. La recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. Indipendentemente dalla presenza di eventuali indicazioni di riduzioni di valore, la verifica di recuperabilità del goodwill viene effettuata almeno annualmente.
La valutazione di recuperabilità è effettuata per singola cash generating unit ("CGU") che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo. Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio Paese" è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing, si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Con riferimento al goodwill, quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore22.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:
I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la loro gestione le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti del conto economico complessivo (di seguito anche "Other Comprehensive Income" od OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.
(22) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model held to collect).
L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni svalutazioni23 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").
Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model held to collect and sell). In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti del conto economico complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.
Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto expected credit loss model.
In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).
Il modello gestionale adottato dalla Società prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio comporta la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti scaduti sulla base della recuperabilità degli stessi, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.
Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:
I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".
Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate e in imprese classificate come Joint Venture, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate e iscritte al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione. In relazione invece alle partecipazioni in imprese classificate come Joint Operation, si rilevano le attività, le passività, i costi e i
ricavi in base alla propria interessenza nell'accordo. La recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell'asset. Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi dalla partecipazione e, se significativi e
ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto dei costi di dismissione, ovvero considerando il complesso degli esiti

degli impairment test condotti dalle partecipate, Il valore d'uso è generalmente determinato facendo riferimento al patrimonio netto dell'impresa partecipata desunto dal bilancio sub-consolidato (dati a uso consolidato).
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico24. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Con riferimento alle partecipazioni in società classificate come joint operation, nel bilancio di esercizio è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie.
Le altre partecipazioni iscritte tra le attività non correnti sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo"; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo. Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato non regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino.
Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.
Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non-performance risk delle controparti della transazione (vedi paragrafo "Valutazioni al fair value"). La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti.
In particolare, Saipem sottoscrive i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.
I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei futuri ricavi e costi in valuta di commessa.
Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).
Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano l'interruzione totale o parziale della copertura.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci, limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti da Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile, o per stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere.
Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente riclassificato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto.
(24) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata congiunta o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate direttamente a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
Le obbligazioni convertibili sono strumenti finanziari composti costituiti da due componenti: una passività finanziaria (un accordo contrattuale a consegnare disponibilità liquide o altra attività finanziaria) e uno strumento rappresentativo di capitale, ovvero un'opzione call che attribuisce al possessore il diritto, per un determinato periodo di tempo, di convertirlo in un quantitativo fisso di azioni ordinarie dell'entità. Al momento della rilevazione iniziale la passività finanziaria corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, attualizzati con il tasso che si pagherebbe per una passività finanziaria analoga per durata senza la componente di patrimonio netto (fair value della passività) e il valore dell'opzione, iscritto nel patrimonio netto, è definito quale differenza tra il corrispettivo incassato all'atto dell'emissione dello strumento composto nel suo complesso e il fair value della passività finanziaria. Nei periodi successivi alla rilevazione iniziale il valore dell'opzione di conversione in azioni non si modifica e il fair value della passività finanziaria è valutato al costo ammortizzato.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie").
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti, ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
Le attività non correnti, le attività e le passività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si riscontra quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.
Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.
Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività non correnti e/o le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione costituiscono una Discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle Discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle Discontinued operations sono riesposti anche per gli esercizi posti a confronto.
Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come destinate alla vendita/Discontinued operations interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/Discontinued operations.

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.
Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
Le attività e le passività potenziali, non rilevate in bilancio, sono descritte, ove richiesto, nelle note illustrative al bilancio consolidato.
Le attività potenziali, ossia attività possibili che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa, sono periodicamente riesaminate al fine di valutare la probabilità, nonché la virtuale certezza di ottenere benefici economici da parte dell'impresa.
Le passività potenziali, rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso, sono periodicamente riesaminate per determinare se l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici sia divenuto probabile.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato, ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co-investimento25), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.
I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente alle condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.
Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
(25) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti Engineering & Construction.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.
In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".
Nel primo caso infatti si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").
I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.
Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (vedi anche paragrafo "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".
I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.
I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.
I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale della Società sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
Le imposte sul reddito differite passive e differite attive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte differite è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte differite attive è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte differite attive sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte differite è verificata con periodicità almeno annuale. Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.
In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le attività e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte differite"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile.
Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, differite passive e differite attive, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.
Lo IAS 12 "Imposte sul reddito" si applica anche alle imposte sul reddito derivanti dalla legislazione fiscale per implementare le regole del modello del Secondo Pilastro (Pillar Two Model) pubblicate dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), inclusa la legislazione fiscale che implementa le imposte minime domestiche integrative qualificate. Con il documento emesso dallo IASB in data 23 maggio 2023 (Amendment to IAS 12 "International Tax Reform - Pillar Two Model Rules") è stata introdotta un'eccezione temporanea obbligatoria ai requisiti del principio secondo la quale non vanno rilevate né indicate informazioni specifiche sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del Secondo Pilastro. Saipem ha applicato l'eccezione temporanea al 31 dicembre 2023.
Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").
La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura27.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per Saipem.
Con il Regolamento n. 2021/2036, emesso dalla Commissione Europea in data 19 novembre 2021, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a: (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata in vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 "Disclosure of Accounting Policies", con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili. Le modifiche chiariscono che le informazioni relative alle politiche contabili sono rilevanti quando, considerate unitamente ad altre informazioni presenti in bilancio, si può ragionevolmente presumere che esse influenzino le decisioni degli utilizzatori del bilancio. La descrizione fornita in merito alle politiche contabili deve essere "entity specific" mettendo in evidenza le peculiarità del trattamento contabile adottato dall'impresa fornendo informazioni maggiormente utili rispetto a una descrizione standardizzata o che si limiti esclusivamente a replicare le disposizioni degli IFRS.
Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 8 "Definition of Accounting Estimates", con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a incertezza valutativa e che, pertanto, devono essere stimati mediante l'utilizzo di giudizi, assunzioni, tecniche di valutazione e input. Le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/1392, emesso dalla Commissione Europea in data 11 agosto 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", con il quale viene precisata la modalità di contabilizzazione delle imposte differite attive e passive relative ad alcune operazioni, quali operazioni di leasing e obblighi di smantellamento, che in sede di rilevazione iniziale danno origine a differenze temporanee imponibili e deducibili di pari importo, e all'IFRS 1 "First-time Adoption of International Financial Reporting Standards" con l'introduzione di un paragrafo specifico sulla data di applicazione delle suddette modifiche, e di alcuni paragrafi riguardanti l'Appendice B dell'IFRS 1. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023. L'effetto di tali modifiche non ha prodotto impatti sul bilancio dell'esercizio, come illustrato nella nota 16 "Attività e passività per imposte differite".
Con il Regolamento n. 2022/1491, emesso dalla Commissione Europea in data 8 settembre 2022, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information", con il quale si richiede che se un'entità applica l'IFRS 17 a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 (sovrapposizione della classificazione), l'entità deve fornire informazioni qualitative che consentano agli utilizzatori del bilancio di comprendere: (i) la misura in cui la sovrapposizione della classificazione è stata applicata (per esempio, se è stata applicata a tutte le attività finanziarie eliminate nel periodo comparativo); e (ii) se e in quale misura le disposizioni sulla riduzione di valore dell'IFRS 9 sono state applicate. Lo IASB ha di conseguenza aggiunto un elemento del blocco di testo alla tassonomia IFRS per riflettere questa nuova disposizione in materia di informativa. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2023/2468, emesso dalla Commissione Europea in data 8 novembre 2023, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "International Tax Reform - Pillar Two Model Rules", con il quale si introduce un'eccezione temporanea obbligatoria ai requisiti dello IAS 12 per la rilevazione e la disclosure informativa specifica sulle attività e passività fiscali differite derivanti dal "Pillar Two Model Rules" dell'OCSE, nonché informazioni integrative mirate. Il Pillar Two mira a garantire, attraverso l'introduzione di regole comuni, che in ogni giurisdizione, i grandi gruppi multinazionali, con un fatturato consolidato pari o
(26) Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2022.
(27) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate nella nota 33 "Garanzie, impegni e rischi - Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

superiore a 750 milioni di euro, scontino un livello di imposizione effettiva non inferiore al 15%. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:
L'informativa di seguito prodotta è basata sul reporting elaborato internamente per la Direzione Aziendale.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risk Policy emanata e periodicamente aggiornata centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività di Saipem SpA in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
≥ sul risultato economico per effetto del differente controvalore di costi e ricavi denominati in valuta al momento della loro rilevazione rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo e per effetto della conversione e successiva rivalutazione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta.
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR). Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2022 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati di Saipem e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -128 migliaia di euro (-2.968 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -127.056 migliaia di euro (-106.955 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 369 migliaia di euro (3.115 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 127.296 migliaia di euro (107.103 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di cambio alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2023 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +10% | -10% | +10% | -10% | |||||
| (migliaia di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
| Strumenti derivati | 21.899 | (105.029) | (21.658) | 105.269 | 50.316 | (53.671) | (50.168) | 53.820 |
| Crediti commerciali e altri | 31.683 | 31.683 | (31.683) | (31.683) | 28.962 | 28.962 | (28.962) | (28.962) |
| Crediti finanziari | 7.369 | 7.369 | (7.369) | (7.369) | 15.654 | 15.654 | (15.654) | (15.654) |
| Debiti commerciali e altri | (20.222) | (20.222) | 20.222 | 20.222 | (31.466) | (31.466) | 31.465 | 31.465 |
| Disponibilità liquide | 53.745 | 53.745 | (53.745) | (53.745) | 25.290 | 25.290 | (25.290) | (25.290) |
| Passività finanziarie a breve termine | (92.003) | (92.003) | 92.003 | 92.003 | (88.960) | (88.960) | 88.960 | 88.960 |
| Passività finanziarie da leasing | (2.599) | (2.599) | 2.599 | 2.599 | (2.764) | (2.764) | 2.764 | 2.764 |
| Passività finanziarie a medio/lungo termine |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (128) (127.056) | 369 | 127.296 | (2.968) (106.955) | 3.115 | 107.103 |
L'analisi di sensitività dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.
| 2023 | 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valuta | Totale | Δ -10% | Δ +10% | Totale | Δ -10% | Δ +10% |
| Crediti | |||||||
| USD | 264.297 | (26.428) | 26.430 | 223.058 | (22.305) | 22.305 | |
| DZD | 4.269 | (427) | 427 | 4.343 | (434) | 434 | |
| AED | 238 | (24) | 24 | 3.568 | (357) | 357 | |
| KZT | 2.672 | (267) | 267 | 2.057 | (206) | 206 | |
| KWD | 45.366 | (4.536) | 4.536 | 56.601 | (5.660) | 5.660 | |
| Totale | 316.842 | 31.682 | 31.684 | 289.627 | (28.962) | 28.962 | |
| Debiti | |||||||
| USD | 159.882 | 15.988 | (15.987) | 272.405 | 27.240 | (27.240) | |
| GBP | 3.761 | 376 | (376) | 1.826 | 183 | (183) | |
| QAR | 13.587 | 1.359 | (1.359) | 11.690 | 1.169 | (1.169) | |
| AED | 24.632 | 2.463 | (2.463) | 25.435 | 2.544 | (2.544) | |
| DZD | 366 | 37 | (37) | 3.320 | 330 | (330) | |
| Totale | 202.228 | 20.223 | (20.222) | 314.676 | 31.466 | (31.466) |
Rischio di mercato - Tasso di interesse
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo Saipem inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.

Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
≥ strumenti derivati su tassi di interesse;
≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 11.047 migliaia di euro (-4.470 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 11.047 migliaia di euro (-4.320 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Una variazione negativa dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -11.047 migliaia di euro (4.416 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -11.047 migliaia di euro (4.260 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2023 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +100 punti base | -100 punti base | +100 punti base | -100 punti base | |||||
| Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | |
| (migliaia di euro) | economico | netto | economico | netto | economico | netto | economico | netto |
| Strumenti derivati | - | - | - | - | 16 | 166 | (16) | (169) |
| Disponibilità liquide | 4.195 | 4.195 | (4.195) | (4.195) | 4.743 | 4.743 | (4.743) | (4.743) |
| Crediti finanziari | 8.666 | 8.666 | (8.666) | (8.666) | 2.963 | 2.963 | (2.963) | (2.963) |
| Passività finanziarie a breve termine | - | - | - | - | (11.815) | (11.815) | 11.761 | 11.761 |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | (1.814) | (1.814) | 1.814 | 1.814 | (377) | (377) | 377 | 377 |
| Totale | 11.047 | 11.047 | (11.047) (11.047) | (4.470) | (4.320) | 4.416 | 4.260 |
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle business line e alle funzioni specialistiche corporate dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, Saipem SpA adotta le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività non si può
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

escludere che una parte dei clienti possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 7 "Crediti commerciali e altri crediti" e 8 "Rimanenze e attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità e di linee di credito committed adeguato per il Gruppo. Tale obiettivo è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve termine e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità finanziaria per i programmi di sviluppo del Gruppo Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di specifici KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.
In relazione ai contratti di finanziamento che prevedono il rispetto di Financial Covenant e altre clausole che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, si rileva che alla data del 31 dicembre 2023 tali clausole risultano tutte rispettate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
In data 10 febbraio 2023 sono state stipulate due nuove linee di credito per un importo complessivo pari a 860 milioni di euro, consistenti in (i) una nuova Revolving Credit Facility per un importo complessivo pari a circa 470 milioni di euro, per la quale non si prevedono utilizzi, e (ii) un nuovo Term Loan senior unsecured di circa 390 milioni di euro garantito per il 70% da SACE, la Export Credit Agency italiana, nell'ambito dello strumento "Garanzia SupportItalia".
Inoltre, in data 30 agosto 2023 la Società ha effettuato il collocamento di un prestito obbligazionario convertibile per un importo pari a 500 milioni di euro con scadenza settembre 2029.
In considerazione delle operazioni finanziarie sopra descritte, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine e dell'ammontare di cassa disponibile al 31 dicembre pari a 1.292 milioni di euro, Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's. In data 2 dicembre 2022 la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Global Ratings un long-term issuer credit rating pari a "BB+" con outlook "stabile", nonché un senior unsecured rating pari a "BB+" per i prestiti obbligazionari. Inoltre, in data 14 giugno 2023, la Società ha ricevuto da Moody's una conferma del long term Corporate Family Rating pari a "Ba3", precedentemente assegnato in data 19 luglio 2022, con un contestuale miglioramento dell'outlook da "stabile" a "positivo", nonché una conferma del senior unsecured debt rating pari a "Ba3" per i prestiti obbligazionari. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV rientrano nella categoria speculativa "non-investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International BV che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe determinare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti futuri oltre che un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo Saipem.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi.
| Quota a lungo termine | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Quota a breve termine 2024 |
2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale | |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine |
- | 129.139 | 108.277 | - | 500.000 | - | 737.416 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 952.823 | - | - | - | - | - | 952.823 | |
| Passività finanziarie per leasing | 25.929 | 13.657 | 7.596 | 6.873 | 6.715 | 94.722 | 155.492 | |
| Passività per strumenti derivati | 33.093 | 4.934 | - | - | - | - | 38.027 | |
| Totale | 1.011.845 | 147.730 | 115.873 | 6.873 | 506.715 | 94.722 1.883.758 | ||
| Interessi su debiti finanziari | 191.042 | - | - | - | - | - | 191.042 |
I pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti, pari a 1.691 milioni di euro al 31 dicembre 2023, sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2024, sono pari a 11.861 migliaia di euro.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. Considerando il settore in cui Saipem opera, rivestono particolare importanza le stime contabili effettuate per la determinazione dei ricavi e dei costi di commessa a lungo termine e del relativo stato di avanzamento dei lavori. Di conseguenza, i risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio civilistico al 31 dicembre 2023 sono influenzati, oltre che dall'attuale contesto macroeconomico caratterizzato dagli impatti derivanti dall'aumento dei tassi di interesse, dall'inflazione e dai rischi geopolitici legati al conflitto in Israele e al perdurare della crisi russo-ucraina, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica che nel medio e lungo termine possono incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche di Saipem SpA.
Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali che comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati degli esercizi successivi.
In relazione alle poste di bilancio oggetto di stima e giudizio, sotto riportate, sono indicati i riferimenti alle note illustrative contenenti le informazioni contabili alla data di chiusura dell'esercizio.
L'attuale contesto di mercato conferma la tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con la crescita attesa sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, il perdurare di alcuni elementi di instabilità anche nel corso del 2023, tra cui lo scoppio della crisi israelo-palestinese, il protrarsi del conflitto in Ucraina e la permanenza di elevati tassi di inflazione, ha accresciuto il rischio di instabilità economica a livello globale e ciò ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati della Società data la natura delle attività di Saipem, caratterizzate da commesse pluriennali con tempi di realizzazione di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo, si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato Oil&Gas sta attraversando e dal consolidamento delle opportunità nell'ambito della transizione energetica e delle tecnologie pulite.
In relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi, non risultano attività residue e le relative relazioni contrattuali con i clienti sono arrivate a conclusione e correntemente in fase di formalizzazione in piena conformità con la normativa comunitaria.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa. Si segnala che non ci sono né attività gestite da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

Il Piano Strategico 2024-2027, in linea con i precedenti Piani, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia.
I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico.
Saipem, leader globale nell'ingegneria e nella costruzione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture, sia offshore che onshore, intende essere protagonista della transizione energetica:
La Società è comunque consapevole che questi cambiamenti possono avere un impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività.
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:
Per i relativi dettagli si rinvia alla sezione "Programma Net Zero" e "Rischi e opportunità legati al clima" della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio civilistico potrebbero essere influenzati dalle azioni poste in essere per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. I rischi climatici possono infatti influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento della Società; pertanto, la transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore.
Saipem ha preso in considerazione le potenziali conseguenze della transizione energetica sul valore recuperabile delle CGU nel medio-lungo termine che avrà un impatto innanzitutto sull'aumento della domanda di energia da fonti rinnovabili. A tal proposito il Piano Strategico 2024-2027 prevede un cambiamento nel mix di portafoglio verso attività non oil related, con acquisizioni di progetti green legati alla transizione energetica pari a circa il 34% (circa il 25% nel precedente Piano Strategico 2023-2026), nonché un percorso di investimenti su nuove tecnologie abilitanti, negli ambiti Blue Solutions, Renewable refining, CO2 Management e Offshore Wind. Inoltre, in linea con il precedente Piano Strategico, sono previste acquisizioni rilevanti nel business del gas naturale considerato uno degli elementi che supporterà la progressiva evoluzione verso fonti energetiche sostenibili. Da ultimo, la transizione energetica prevede nel lungo termine l'eliminazione del carbone tra le fonti energetiche, settore in cui Saipem non opera. Occorre in ogni caso tenere in considerazione che la velocità di adozione di tecnologie legate alla transizione energetica, soprattutto in alcune aree del mondo, potrebbe essere più lenta rispetto alle previsioni attuali; tale rallentamento troverebbe una mitigazione nella comprovata capacità della Società di continuare a operare nel business tradizionale.
Saipem è sempre più posizionata in settori non-oil, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali; nel contempo è previsto che parte degli asset sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.
La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrebbe portare in futuro a specifiche svalutazioni dei propri asset non finanziari.
Inoltre, nuove leggi o regolamenti introdotti in risposta ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che non esistevano in precedenza; di conseguenza, la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.
I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare, nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.

La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.
Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.
Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle business line.
La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base della quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.
La procedura di impairment test delle CGU del Gruppo prevede la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.
I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal CdA. Il Piano Strategico contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche business line tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano Strategico (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente obiettive (che tengono quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.
Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando i tassi approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali Offshore e yard di fabbricazione ) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di una serie articolata di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini dell'identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:
≥ la determinazione della ragionevole certezza di esercitare o meno un'opzione di estensione e/o di risoluzione prevista da un contratto di leasing, che incide sulla valutazione dei periodi coperti da opzioni di estensione (o di terminazione anticipata) ai fini della determinazione della durata del contratto. Al riguardo, la ragionevole certezza di esercitare tali opzioni è verificata alla commencement date, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico a esercitarle, nonché quando si verificano eventi o modifiche significativi nelle circostanze che sono sotto il controllo del locatario e che influenzano la valutazione precedentemente effettuata;
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right-of-Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i relativi canoni di leasing.
Saipem è parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni. La stima del valore da accantonare è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.
I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.
Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.

Con il Regolamento n. 2023/2822, emesso dalla Commissione Europea in data 19 dicembre 2023, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current" e "Non-Current Liabilities with Covenants". Le modifiche forniscono chiarimenti in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti e chiariscono il concetto di estinzione; specificano come un'entità classifica una passività derivante da un accordo di finanziamento con covenant come corrente o non corrente e definiscono le informazioni da fornire quando un'entità ha accordi di finanziamento con covenant che potrebbero richiedere che l'accordo di finanziamento diventi esigibile entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2024.
Con il Regolamento n. 2023/2579, emesso dalla Commissione Europea in data 20 novembre 2023, sono state omologate le modifiche all'IFRS 16 "Lease Liability in a Sale and Leaseback" con il quale si prevede che il venditore-locatario valuti l'attività con diritto di utilizzo derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in base alla percentuale del precedente valore contabile dell'attività mantenuta dal venditore-locatario. Di conseguenza, in un'operazione di vendita e retrolocazione, il venditore-locatario rileva solo l'importo di eventuali utili o perdite relativi ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore. Pertanto, la valutazione iniziale della passività per leasing derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione è una conseguenza del modo in cui il venditorelocatario valuta l'attività con diritto di utilizzo e l'utile o la perdita rilevati alla data dell'operazione. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2024.
Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate non abbiano impatti significativi.
In data 25 maggio 2023 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 7 and IFRS 7 "Supplier Finance Arrangements" con il quale si richiede di fornire informazioni aggiuntive sui contratti di supplier finance che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare come tali contratti con i fornitori influiscano sulle passività e sui flussi finanziari e di comprenderne l'effetto sull'esposizione al rischio di liquidità. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2024 o data successiva.
In data 15 agosto 2023, lo IASB ha pubblicato il documento "Amendment to IAS 21 "The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability" con il quale si specifica quando una valuta è convertibile in un'altra valuta e, di conseguenza, quando non lo è, come un'entità determina il tasso di cambio da applicare quando una valuta non è convertibile e le informazioni da fornire. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2025 o data successiva.
Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti delle modifiche ai principi indicati.
Sono costituite dalle disponibilità temporanee generate nell'ambito della gestione di tesoreria e sono relative a conti correnti ordinari presso banche in Italia per 1.059.020 migliaia di euro, presso banche all'estero per 232.401 migliaia di euro, e a denaro e valori in cassa per 118 migliaia di euro, di cui 36 migliaia di euro presso la sede e le basi operative in Italia e 82 migliaia di euro presso le filiali estere.
Le disponibilità liquide di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: AED (dirham degli Emirati Arabi Uniti) per 203.003 migliaia di euro, RON (LEU romeno) per 13.603 migliaia di euro, KWD (dinaro kuwaitiano) per 7.612 migliaia di euro e QAR (rial qatariano) per 3.678 migliaia di euro.
Sulle disponibilità liquide non esiste alcun vincolo e, relativamente ai conti cassa e ai conti bancari attivi all'estero, non esistono restrizioni valutarie, o di altro genere, alla loro trasferibilità in Italia, a eccezione delle disponibilità presenti su otto conti correnti di quattro filiali estere (per un totale di 124 migliaia di euro) prevalentemente dovuto a un blocco temporaneo su disposizione delle autorità competenti locali.
Le disponibilità liquide ed equivalenti presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 259.655 migliaia di euro. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2023 è pari a 1.595 migliaia di euro.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

Le disponibilità presentano la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Italia | 868.650 | 894.918 |
| Resto d'Europa | 84.901 | 32.539 |
| CSI | 1.627 | 26.334 |
| Resto Asia | 215.392 | 54.778 |
| Africa Settentrionale | 683 | 1.433 |
| Africa Sub-Sahariana e Resto Africa | 23 | 493 |
| Americhe | 120.263 | 21.389 |
| Totale | 1.291.539 | 1.031.884 |
Le altre attività finanziarie correnti sono pari a 870.778 migliaia di euro (353.961 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 666 | 1.050 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 870.112 | 352.911 |
| Totale | 870.778 | 353.961 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa si riferiscono prevalentemente a crediti vantati verso Eni SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa ammontano a 870.112 migliaia di euro, di cui 866.638 migliaia di euro verso la finanziaria di Gruppo "Saipem Finance International BV", per attività inerenti alla gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem, 3.258 migliaia di euro verso PSS Netherlands e 216 migliaia di euro verso Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl. Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl ha comportato l'elisione in Saipem SpA di crediti finanziari strumentali all'attività operativa verso la Joint Operation di 666 migliaia di euro.
I crediti commerciali e altri crediti ammontano a 1.672.274 migliaia di euro, con un incremento di 330.434 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| Valore netto al 31.12.2023 | Valore netto al 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui | di cui | |||||
| scadenti | di cui | scadenti | di cui | |||
| oltre | scadenti | oltre | scadenti | |||
| l'esercizio | oltre | l'esercizio | oltre | |||
| (migliaia di euro) | successivo | i 5 anni | successivo | i 5 anni | ||
| Crediti verso: | ||||||
| - joint venture | 78.590 | - | - | 62.367 | - | - |
| - clienti | 491.628 | 77.955 | - | 392.384 | 56.681 | - |
| - imprese controllate | 823.496 | - | - | 608.575 | - | - |
| - imprese collegate | 138.062 | - | - | 187.974 | - | - |
| - altri | 140.498 | 1.303 | - | 90.540 | 1.303 | - |
| Totale | 1.672.274 | 79.258 | - | 1.341.840 | 57.984 | - |
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 202.241 migliaia di euro, in diminuzione di 39.607 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, così come risulta dalla seguente tabella:
| (migliaia di euro) | svalutazione commerciali crediti Fondo |
svalutazione altri crediti Fondo |
Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2022 | 217.553 | 24.295 | 241.848 | |
| Accantonamenti dell'esercizio | 21.252 | 21.252 | ||
| Utilizzi dell'esercizio | (37.688) | (24.205) | (61.893) | |
| Riclassifica Discontinued operations | 1.034 | 1.034 | ||
| Valore al 31.12.2023 | 202.151 | 90 | 202.241 |
Le ritenute a garanzia ammontano a 104.191 migliaia di euro, di cui 77.955 migliaia di euro a lungo termine. I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota 41.

Gli altri crediti di 140.498 migliaia di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 90 migliaia di euro, quest'ultimo in diminuzione di 24.205 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente in seguito allo stralcio di un credito verso un subcontrattista.
La composizione degli altri crediti è dettagliata nella seguente tabella:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Importi esigibili entro l'esercizio successivo: | ||
| - acconti a fornitori terzi | 27.281 | 40.725 |
| - crediti verso il personale | 37.335 | 38.386 |
| - depositi cauzionali | 2.981 | 3.495 |
| - assicurazioni | 14 | 59 |
| - crediti verso enti previdenziali | 647 | 1.503 |
| - crediti diversi | 71.027 | 29.364 |
| a dedurre: | ||
| - fondo svalutazione altri crediti | (90) | (24.295) |
| Totale entro l'esercizio successivo | 139.195 | 89.237 |
| Importi esigibili oltre l'esercizio successivo: | ||
| - depositi cauzionali | 1.303 | 1.303 |
| Totale oltre l'esercizio successivo | 1.303 | 1.303 |
| Totale generale | 140.498 | 90.540 |
I crediti di natura commerciale compresi nella voce "Crediti commerciali e altri crediti" ammontano a 1.330.062 migliaia di euro, con un incremento di 306.647 migliaia di euro.
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività della Società e rappresenta circa l'8% del totale dei crediti.
Saipem SpA continua a porre particolare attenzione al monitoraggio degli incassi in quanto, come noto, i maggiori clienti sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore.
La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" adottato in ottemperanza all'IFRS 9, come indicato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Al 31 dicembre 2023 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 63.546 migliaia di euro sul totale del fondo svalutazione crediti commerciali di 202.151 migliaia di euro.
Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.
I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.104.445 migliaia di euro (902.628 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 225.617 migliaia di euro (176.377 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), di cui 99.171 migliaia di euro scaduti da 1 a 90 giorni (34.765 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), 25.653 migliaia di euro da 3 a 6 mesi (26.890 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), 8.118 migliaia di euro da 6 a 12 mesi (24.681 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e 92.675 migliaia di euro scaduti da oltre 12 mesi (90.041 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2023 sui crediti commerciali è stato di 21 migliaia di euro e ha comportato in Saipem SpA un'elisione di pari importo.
Non vi sono crediti con esigibilità prevista oltre i cinque anni.
I crediti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD (dollaro americano) per 264.297 migliaia di euro, KWD (dinaro Kuwait) per 45.366 migliaia di euro e DZD (dinaro algerino) per 4.269 migliaia di euro.
L'articolazione dei crediti commerciali e altri crediti per area geografica risulta la seguente:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Italia | 519.666 | 389.447 |
| Estero | ||
| Resto Europa | 383.516 | 247.049 |
| CSI | 10.054 | 27.726 |
| Resto Asia | 350.707 | 454.206 |
| Africa Settentrionale | 124.899 | 22.631 |
| Africa Sub-Sahariana e resto Africa | 167.338 | 159.873 |
| Americhe | 97.082 | 32.133 |
| Altre aree | 19.012 | 8.775 |
| Totale | 1.152.608 | 952.393 |
| Totale generale | 1.672.274 | 1.341.840 |
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

Il valore delle rimanenze al 31 dicembre 2023 ammonta a complessivi 13.314 migliaia di euro, con un decremento di 3.442 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 13.314 | 16.756 |
| Totale | 13.314 | 16.756 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita. Le rimanenze di magazzino sono esposte al netto del fondo svalutazione di 30.403 migliaia di euro, analizzato come segue:
| svalutazione rimanenze |
||
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Fondo | |
| Valore al 31.12.2022 | 40.205 | |
| Accantonamenti dell'esercizio | 952 | |
| Utilizzi dell'esercizio | (10.754) | |
| Valore al 31.12.2023 | 30.403 |
Le rimanenze di magazzino non sono soggette ad alcun gravame giuridico (pegno, patto di riservato dominio, ecc.).
La voce di 882.523 migliaia di euro (789.010 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si analizza come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 884.195 | 791.091 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (1.672) | (2.081) |
| Totale | 882.523 | 789.010 |
Le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 884.194 migliaia di euro, aumentano di 93.103 migliaia di euro per effetto del riconoscimento dei ricavi sulla base dello stato avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2024 per 241.013 migliaia di euro, in parte compensato dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti per 144.339 migliaia di euro, a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti, per 3.571 migliaia di euro.
Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano a 81.986 migliaia di euro, con un aumento di 25.922 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana | 73.930 | 41.215 |
| Amministrazioni finanziarie estere | 8.056 | 14.849 |
| Totale | 81.986 | 56.064 |
In particolare, l'incremento dei crediti verso l'Amministrazione finanziaria italiana di 32.715 migliaia di euro è relativo essenzialmente alla rilevazione di crediti di imposta a recupero di imposte versate in anni precedenti.
I crediti per imposte estere diminuiscono di 6.793 migliaia di euro e comprendono, principalmente, crediti vantati da alcune filiali estere nei confronti delle amministrazioni finanziarie locali per imposte versate anticipatamente.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 8 migliaia di euro.
Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 38.
I crediti per imposte verso l'amministrazione finanziaria italiana includono crediti chiesti a rimborso per un valore di 87.394 migliaia di euro, di cui svalutati 22.061 migliaia di euro.

Le attività per altre imposte correnti ammontano a 13.090 migliaia di euro, e risultano così composte:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana: | ||
| - per crediti Iva | 465 | 3.202 |
| - per altri rapporti | 8.472 | 3.728 |
| Amministrazioni finanziarie estere: | ||
| - per crediti Iva | 4.095 | 2.568 |
| - per altri rapporti | 58 | 1.176 |
| Totale | 13.090 | 10.674 |
L'apporto complessivo della Joint Operation Ship Recycling Scarl per crediti Iva italiani è pari a 350 migliaia di euro, di cui 343 migliaia di euro chiesti a rimborso.
Durante l'esercizio sono stati utilizzati crediti tributari svalutati di competenza filiali estere per 56 migliaia di euro.
Le altre attività correnti ammontano a 106.846 migliaia di euro, con un decremento di 52.747 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono analizzabili nel modo seguente:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute e merci | 70.924 | 120.990 |
| Altre attività | 35.922 | 38.603 |
| Totale | 106.846 | 159.593 |
Le altre attività al 31 dicembre 2023 sono composte da 32.712 migliaia di euro da costi di competenza di futuri esercizi e da 3.210 migliaia di euro e da commissioni su fidejussioni di competenza di esercizi futuri.
Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Saipem Finance International BV | 67.570 | 111.348 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 407 | 336 |
| Consorzio F.S.B. | 110 | 103 |
| Eni SpA | 19 | - |
| Totale | 68.106 | 111.787 |
Le altre attività verso la società Saipem Finance International BV, pari a 67.570 migliaia di euro, riguardano operazioni su strumenti finanziari derivati.

Gli immobili, impianti e macchinari di 117.936 migliaia di euro (119.508 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| Valore netto al 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attrezzature | Immobilizzazioni | Totale | ||||
| Terreni | Impianti | industriali | in corso | immobilizzazioni | ||
| (migliaia di euro) | e fabbricati | e macchinari | e commerciali | Altri beni | e acconti | materiali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2022 | 136.342 | 674.271 | 138.045 | 28.915 | 53.310 | 1.030.883 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - acquisizioni da terzi | 631 | 5.603 | 372 | 2.764 | 5.528 | 14.898 |
| - produzione interna | - | 388 | 4 | 62 | 1.422 | 1.876 |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | - | 49 | 62 | - | - | 111 |
| - trasferimenti | 5.990 | 12.724 | 197 | 1.480 | (20.391) | - |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso | - | - | - | - | - | - |
| - alienazioni | (36.907) | (503.507) | (34.031) | (388) | - | (574.833) |
| - radiazioni | (1.095) | (13.871) | (3.181) | (3.390) | - | (21.537) |
| Saldo al 31.12.2023 | 104.961 | 175.657 | 101.468 | 29.443 | 39.869 | 451.398 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | ||||||
| Saldo al 31.12.2022 | 123.989 | 632.210 | 135.409 | 19.470 | 297 | 911.375 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - ammortamenti | 795 | 7.860 | 1.203 | 2.166 | - | 12.024 |
| - altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| - trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| - svalutazioni | 966 | 516 | - | - | - | 1.482 |
| - alienazioni | (36.865) | (499.530) | (33.818) | (388) | - | (570.601) |
| - radiazioni | (1.095) | (13.190) | (3.181) | (3.352) | - | (20.818) |
| Saldo al 31.12.2023 | 87.790 | 127.866 | 99.613 | 17.896 | 297 | 333.462 |
| Valore netto di bilancio | 17.171 | 47.791 | 1.855 | 11.547 | 39.572 | 117.936 |
| Valore netto al 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attrezzature | Immobilizzazioni | Totale | ||||
| (migliaia di euro) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
industriali e commerciali |
Altri beni | in corso e acconti |
immobilizzazioni materiali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2021 | 194.467 | 1.362.712 | 208.349 | 21.452 | 77.096 | 1.864.076 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - acquisizioni da terzi | 146 | 4.025 | 733 | 7.833 | 7.548 | 20.285 |
| - produzione interna | - | - | 13 | - | 2.787 | 2.800 |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | - | - | 185 | - | - | 185 |
| - trasferimenti | - | (1.038) | 1.308 | (263) | - | 7 |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso | 1.053 | 31.497 | 443 | 1.045 | (34.038) | - |
| - alienazioni | (26.900) | (247.798) | (32.807) | (315) | - | (307.820) |
| - radiazioni | (5.906) | (4.562) | (7.978) | (783) | (83) | (19.312) |
| - attività destinate alla vendita | - | (295.759) | - | - | - | (295.759) |
| - Discontinued operations | (26.518) | (174.806) | (32.201) | (54) | - | (233.579) |
| Saldo al 31.12.2022 | 136.342 | 674.271 | 138.045 | 28.915 | 53.310 | 1.030.883 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | ||||||
| Saldo al 31.12.2021 | 168.004 | 1.181.251 | 192.915 | 19.585 | 297 | 1.562.052 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - ammortamenti | 2.171 | 19.991 | 3.378 | 1.258 | - | 26.798 |
| - altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| - trasferimenti | - | (978) | 1.229 | (251) | - | - |
| - svalutazioni | 1.306 | 1.484 | 744 | 14 | 83 | 3.631 |
| - alienazioni | (21.855) | (188.143) | (26.127) | (312) | - | (236.437) |
| - radiazioni | (5.812) | (4.558) | (7.966) | (781) | (83) | (19.200) |
| - attività destinate alla vendita | - | (248.516) | - | - | - | (248.516) |
| - Discontinued operations | (19.825) | (128.321) | (28.764) | (43) | - | (176.953) |
| Saldo al 31.12.2022 | 123.989 | 632.210 | 135.409 | 19.470 | 297 | 911.375 |
| Valore netto di bilancio | 12.353 | 42.062 | 2.636 | 9.445 | 53.013 | 119.508 |

Nel corso dell'esercizio 2023 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:
| (migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Terreni e fabbricati: | ||
| - terreni | - | |
| - fabbricati | 586 | |
| - costruzioni leggere | 45 | |
| Totale | 631 | |
| Impianti e macchinari: | ||
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di costruzione | 5.593 | |
| - nuovi investimenti e migliorie su macchinari vari per le attività di costruzione e perforazione | 430 | |
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di perforazione | 17 | |
| Totale | 6.040 | |
| Attrezzature industriali e commerciali: | ||
| - acquisto di attrezzature e strumenti vari per controlli radiografici e per l'attività di costruzione | 403 | |
| - acquisto di mezzi mobili speciali, automezzi e fuoristrada, escavatori e altri mezzi | 35 | |
| Totale | 438 | |
| Altri beni: | ||
| - personal computer, unità di sistema e stampanti | 987 | |
| - mobili, arredi | 1.839 | |
| Totale | 2.826 | |
| Nel corso dell'esercizio 2023 si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione: | ||
| (migliaia di euro) | Alienazioni | Radiazioni |
| Terreni e fabbricati: | ||
| - terreni | 485 | 488 |
| - fabbricati | 704 | - |
| - costruzioni leggere | 35.718 | 607 |
| Totale | 36.907 | 1.095 |
| Impianti e macchinari: |
impianti specifici di costruzione 217.937 323 Totale 503.507 13.871 Attrezzature industriali e commerciali: - mezzi mobili speciali, automezzi, escavatori, pale meccaniche e altri mezzi 25.602 726 - attrezzatura varia di costruzione 6.128 905 - attrezzatura varia di perforazione 350 1.312 - autovetture, motoveicoli e simili 1.951 238 Totale 34.031 3.181 Altri beni: - mobili e macchine ordinarie d'ufficio ed elettroniche 388 3.390 Totale 388 3.390
impianti generici 41.239 7.560 - impianti perforazione 244.331 5.988
Nel corso dell'esercizio sono state acquistate da altre società del Gruppo (Boscongo SA) attrezzature e impianti e macchinari per complessivi 111 migliaia di euro.
Sono state realizzate inoltre vendite ad altre società del Gruppo, principalmente attrezzature industriali e commerciali, nonché impianti e macchinari alle società: Saipem Romania Srl, Petrex SA e Petromar Lda.
Nel corso dell'esercizio sono stati venduti a terzi il mezzo di perforazione mare Scarabeo 5, nonché la Branch di Saipem Kazakhstan, comprensiva della Base di Kurik.
Complessivamente le vendite e le radiazioni hanno generato:
≥ plusvalenze per 11.839 migliaia di euro;
≥ minusvalenze per 1.453 migliaia di euro.
Gli effetti economici delle alienazioni ed eliminazioni di immobilizzazioni materiali sono indicati alle voci del conto economico "Altri ricavi e proventi" (nota 34) e "Altri oneri" (nota 35).
Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati, ancora in uso, riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.
Sono state registrate svalutazioni per un totale di 1.482 migliaia di euro, principalmente relative alla Base di Kurik.
Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2023 ammonta a 11.861 migliaia di euro (9.457 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Ammontano a 39.572 migliaia di euro e si riferiscono principalmente al progetto "SPRINGS" (Subsea process and Injection Gear for Seawater), un impianto di filtraggio di acqua sottomarina.
Lo stato di ammortamento delle singole voci di bilancio alla fine dell'esercizio è il seguente:
| (%) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 77 | 88 |
| Impianti e macchinari | 37 | 88 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 98 | 96 |
| Altri beni | 61 | 67 |
| Immobilizzazioni materiali nel complesso | 62 | 86 |
Le quote di ammortamento imputate a conto economico sono definite in base alla durata economico-tecnica dei cespiti con le seguenti aliquote:
| (%) | min | max |
|---|---|---|
| Fabbricati industriali | 3 | 12,5 |
| Impianti e macchinari | 10 | 15 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 20 | 40 |
| Altri beni | 12 | 20 |
Le attività immateriali di 21.260 migliaia di euro (24.273 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| Valore netto al 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti |
||||||
| di utilizzazione | Immobilizzazioni | Totale | ||||
| Costi | delle opere | in corso | immobilizzazioni | |||
| (migliaia di euro) | di sviluppo | dell'ingegno | Goodwill | Altre | e acconti | immateriali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2022 | 7.688 | 242.430 | - | 95 | 5.392 | 255.605 |
| Acquisizioni | - | 548 | - | - | 8.884 | 9.432 |
| Produzione interna | - | 5 | - | - | 3 | 8 |
| Trasferimenti | - | 5.809 | - | - | (5.809) | - |
| Dismissioni | - | (11) | - | - | - | (11) |
| Saldo al 31.12.2023 | 7.688 | 248.781 | - | 95 | 8.470 | 265.034 |
| Ammortamenti accumulati | ||||||
| Saldo al 31.12.2022 | 7.688 | 223.549 | - | 95 | - | 231.332 |
| Ammortamenti | - | 10.669 | - | - | - | 10.669 |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| Svalutazioni | - | 1.784 | - | - | - | 1.784 |
| Dismissioni | - | (11) | - | - | - | (11) |
| Saldo al 31.12.2023 | 7.688 | 235.991 | - | 95 | - | 243.774 |
| Valore netto | - | 12.790 | - | - | 8.470 | 21.260 |

| Valore netto al 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti |
||||||
| di utilizzazione | Immobilizzazioni | Totale | ||||
| Costi | delle opere | in corso | immobilizzazioni | |||
| (migliaia di euro) | di sviluppo | dell'ingegno | Goodwill | Altre | e acconti | immateriali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2021 | 7.688 | 230.551 | 3.241 | 95 | 7.816 | 249.391 |
| Acquisizioni | - | 1.051 | - | - | 8.903 | 9.954 |
| Produzione interna | - | - | - | - | - | - |
| Trasferimenti | - | 11.264 | - | - | (11.271) | (7) |
| Alienazioni | - | (281) | - | - | - | (281) |
| Dismissioni | - | (155) | (3.241) | - | (56) | (3.452) |
| Saldo al 31.12.2022 | 7.688 | 242.430 | - | 95 | 5.392 | 255.605 |
| Ammortamenti accumulati | ||||||
| Saldo al 31.12.2021 | 7.688 | 211.158 | - | 95 | - | 218.941 |
| Ammortamenti | - | 12.726 | - | - | - | 12.726 |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| Alienazioni | - | (281) | - | - | - | (281) |
| Dismissioni | - | (54) | - | - | - | (54) |
| Saldo al 31.12.2022 | 7.688 | 223.549 | - | 95 | - | 231.332 |
| Valore netto | - | 18.881 | - | - | 5.392 | 24.273 |
Nel corso dell'esercizio 2023 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno: | |
|---|---|
| - licenze e software | 522 |
| - brevetti | 31 |
| Totale | 553 |
Nel corso dell'esercizio 2023 si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione:
(migliaia di euro)
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno: | |
|---|---|
| - brevetti | (11) |
| Totale | (11) |
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Variazioni in aumento | |
| Ottimizzazioni applicazioni gestionali | 1.953 |
| Connected Industrial Worker | 1.311 |
| Acquisto Software | 1.237 |
| Human Capital Management | 1.071 |
| Small Digital Initiative | 922 |
| Costi brevettuali | 592 |
| Digital Smart Initiatives | 568 |
| IT transformation | 391 |
| Altri progetti | 842 |
| Totale | 8.887 |
| Variazioni in diminuzione | |
| Costi brevettuali | (1.252) |
| Acquisto Software | (1.178) |
| High-Priority Business Clusters | (833) |
| Ottimizzazioni applicazioni gestionali | (687) |
| Digital Smart Initiatives | (628) |
| IT trasformation | (404) |
| Altri progetti | (827) |
| Totale | (5.809) |
Le immobilizzazioni immateriali comprendono principalmente "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" relativi al potenziamento dei programmi di software, nonché a processi sviluppati internamente per migliorare e ammodernare i sistemi operativi e tecnologici, con aliquote di ammortamento comprese nell'intervallo 6,66% e 33,3%.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate svalutazioni di immobilizzazioni immateriali relativi a brevetti per 1.784 migliaia di euro.
La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2023 è la seguente:
| (migliaia di euro) | Passività finanziarie per leasing |
|||
|---|---|---|---|---|
| Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | ||
| Saldo finale al 31.12.2022 | 118.797 | 35.729 | 99.378 | |
| Incrementi | 59.863 | 28.239 | 60.084 | |
| Decrementi e cancellazioni | (1.747) | (51.606) | (29.970) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (37.104) | |||
| Differenze cambio | (381) | 78 | ||
| Interessi | 13.948 | |||
| Altre variazioni | (7) | |||
| Saldo finale al 31.12.2023 | 139.809 | 25.929 | 129.563 |
Il dettaglio per tipologia dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2023 è la seguente:
| Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Terreni | Totale | ||||
| Saldo iniziale netto | 9.918 | 90.952 | 9.585 | 4.415 | 3.927 | 118.797 |
| Incrementi | 2.234 | 46.285 | - | 9.094 | 2.250 | 59.863 |
| Ammortamenti | (595) | (20.272) | (9.585) | (4.566) | (2.086) | (37.104) |
| Decrementi e cancellazioni | (1.114) | - | (129) | (504) | (1.747) | |
| Differenze cambio da conversione | ||||||
| Altre variazioni | ||||||
| Saldo finale netto | 11.557 | 115.851 | - | 8.814 | 3.587 | 139.809 |
| Saldo finale lordo | 12.152 | 136.123 | 9.585 | 13.380 | 5.673 | 176.913 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | (595) | (20.272) | (9.585) | (4.566) | (2.086) | (37.104) |
L'incremento di 59.863 migliaia di euro dei "Right-of-Use" asset si riferisce prevalentemente al secondo palazzo uffici della Capogruppo (Spark2), all'affitto di palazzi uffici di filiali estere in Qatar e ad Abu Dhabi e al noleggio di attrezzature destinate all'esecuzione dei progetti.
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie per leasing al 31 dicembre 2023 è la seguente:
| Quota a lungo termine | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quota a breve termine |
|||||||
| (migliaia di euro) | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale |
| Passività finanziarie per leasing | 25.929 | 13.657 | 7.596 | 6.873 | 6.715 | 94.722 | 155.492 |

La voce è costituita da partecipazioni per un ammontare complessivo di 2.213.473 migliaia di euro, con un incremento di 343.965 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Il dettaglio è il seguente:
| Tipo operazione | ||
|---|---|---|
| Valore | ||
| (migliaia di euro) | ||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2023 | 1.869.508 | |
| Operazioni su partecipazioni 2023 | ||
| Saipem SA | Apporto in conto capitale | 76.000 |
| La Bozzoliana Scarl | Costituzione | 3 |
| La Catulliana Scarl | Costituzione | 5 |
| International Energy Services SpA | Apporto in conto capitale | 162 |
| Andromeda Consultoria Tecnica | Svalutazione | (63) |
| International Energy Services SpA | Svalutazione | (105) |
| Nagarjuna Fertilizers and Chemicals | Valutazione al fair value | 46 |
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | Svalutazione | (34) |
| Saipem International BV | Ripresa di valore | 203.474 |
| Saipem Maritime Asset Management | Trasferimento quota in Saipem Luxembourg SA | (16.473) |
| Saipem Luxembourg SA | Trasferimento quota da Saipem Maritime Asset Management | 16.473 |
| Saipem SA | Ripresa di valore | 54.944 |
| Servizi Energia Italia SpA | Ripresa di valore | 9.533 |
| Totale partecipazioni al 31 dicembre 2023 | 2.213.473 | |
Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari".
Le partecipazioni in imprese controllate ammontano a 2.213 migliaia di euro, con un incremento rispetto all'esercizio precedente pari a 343.945 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | Costo | Rettifiche di valore |
Totale |
|---|---|---|---|
| Imprese controllate | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 4.191.161 | (2.322.573) | 1.868.588 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - apporto in conto capitale International Energy Services SpA | 162 | - | 162 |
| - Riduzione quota in Saipem Maritime Asset Management per trasferimento | |||
| in Saipem Luxembourg SA | (16.473) | - | (16.473) |
| - Aumento quota in Saipem Luxembourg SA trasferita da Saipem Maritime Asset Management | 16.473 | - | 16.473 |
| - apporto in conto capitale Saipem SA | 76.000 | - | 76.000 |
| - svalutazione partecipazione Andromeda Consultoria Tecnica | - | (63) | (63) |
| - svalutazione partecipazione International Energy Services SpA in liquidazione | - | (105) | (105) |
| - ripresa di valore Saipem International BV | - | 203.474 | 203.474 |
| - ripresa di valore partecipazione Saipem SA | - | 54.944 | 54.944 |
| - ripresa di valore partecipazione Servizi Energia Italia SpA | - | 9.533 | 9.533 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 4.267.323 | (2.054.790) | 2.212.533 |
| Imprese controllate | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2022 | 2.975.590 | (2.367.733) | 607.857 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - apporto in conto capitale Saipem SA | 565.571 | - | 565.571 |
| - apporto in conto capitale Saipem International BV | 650.000 | - | 650.000 |
| - ripresa di valore Andromeda Consultoria Tecnica | - | 322 | 322 |
| - svalutazione partecipazione International Energy Services SpA | - | (252) | (252) |
| - ripresa di valore Saipem International BV | - | 186.925 | 186.925 |
| - svalutazione partecipazione Saipem Maritime Asset Management | - | (11.466) | (11.466) |
| - svalutazione partecipazione Saipem SA | - | (120.836) | (120.836) |
| - svalutazione partecipazione Servizi Energia Italia SpA | - | (9.533) | (9.533) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 4.191.161 | (2.322.573) | 1.868.588 |
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

Le operazioni su partecipazioni controllate sono analizzate come segue:
Ammontano a 320 migliaia di euro e presentano un decremento rispetto all'esercizio precedente di 27 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | Costo | Rettifiche di valore |
Totale |
|---|---|---|---|
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 382 | (35) | 347 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - costituzione La Bozzoliana Scarl | 3 | - | 3 |
| - costituzione La Catulliana Scarl | 5 | - | 5 |
| - svalutazione Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | - | (35) | (35) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 390 | (70) | 320 |
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2021 | 102 | - | 102 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - costituzione Alboran Hydrogen Brindisi Srl | 275 | - | 275 |
| - costituzione Consorzio Florentia | 5 | - | 5 |
| - svalutazione Alboran Hydrogen Brindisi Srl | - | (24) | (24) |
| - svalutazione PSS Netherlands BV | - | (11) | (11) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 382 | (35) | 347 |
Le operazioni su partecipazioni collegate e a controllo congiunto sono analizzate come segue:
≥ in data 24 ottobre 2023 è stata costituita la società "La Bozzoliana Scarl" con sede a Parma, con fondo consortile pari a 10 migliaia di euro, interamente versato. La quota di interessenza di Saipem SpA è pari a 30%. Lo scopo della società consiste, tra le altre cose, nella progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di raddoppio linea Codogno-Cremona-Mantova. La partecipata, iscritta nel Registro delle Imprese in data 3 novembre 2023, è stata qualificata a controllo congiunto;
≥ in data 4 dicembre 2023 è stata costituita la società "La Catulliana Scarl" con sede a Parma, con fondo consortile pari a 10 migliaia di euro, interamente versato. La quota di interessenza di Saipem SpA è pari a 49%. Lo scopo della società consiste, tra le altre cose, nella progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori relativi a opere civili, armamento ferroviario,

trazione elettrica e impianti tecnologici del nodo AV/AC di Verona. La partecipata, iscritta nel Registro delle Imprese in data 14 dicembre 2023, è stata qualificata a controllo congiunto;
≥ in data 22 dicembre 2023 la società Alboran Hydrogen Brindisi Srl ha cambiato denominazione in Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl;
≥ la valutazione nella partecipazione Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 35 migliaia di euro.
Ammontano a 619 migliaia di euro e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 46 migliaia di euro.
| Rettifiche di valore |
|||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Costo | Totale | |
| Altre imprese | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 601 | (28) | 573 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd | 46 | - | 46 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 647 | (28) | 619 |
| Altre imprese | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2022 | 659 | (28) | 631 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd | (58) | - | (58) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 601 | (28) | 573 |
La valutazione al fair value della partecipazione Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd ha comportato l'incremento del valore di bilancio per un importo di 46 migliaia di euro, generando un aumento della corrispondente riserva di patrimonio netto.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO
| (migliaia di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto |
Quota | Valore | Valore con il metodo del patrimonio |
Differenza rispetto valutazione al patrimonio |
Fondo copertura perdita su partecipazioni |
|||||
| (escluso | Utile | posseduta | di bilancio | netto | netto | su base | ||||
| Descrizione | Sede | Valuta | Capitale | risultato) | (perdita) | (%) | (a) | (b) | (c=b-a) | cumulativa |
| Partecipazioni che costituiscono |
||||||||||
| immobilizzazioni in: | ||||||||||
| Imprese controllate | ||||||||||
| Saipem SA (2) | ||||||||||
| Montigny le Bretonneux |
EUR | 19.870 | 41.425 | 43.573 | 100,00 | 808.305 | 808.305 | - | - | |
| Saipem International BV (2) | Amsterdam | |||||||||
| EUR | 172.444 1.134.118 (194.048) | 100,00 | 1.133.172 | 1.133.172 | - | - | ||||
| Saipem Luxembourg SA | Strassen | EUR | 31 | 13.897 | 12.797 | 100,00 | 16.473 | 26.695 | 10.222 | - |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações |
||||||||||
| Ltda (3) | Rio de Janeiro | BRL | ||||||||
| Snamprogetti Netherlands |
20.494 | 17.043 | (1.178) | 99,00 | 2.929 | 2.929 | - | - | ||
| BV (2) | Amsterdam | EUR | 203 | (4.096) | (7.675) | 100,00 | - | 25.360 | 25.360 | (10.032) |
| SnamprogettiChiyoda sas | ||||||||||
| di Saipem SpA | Milano | EUR | 10 | (25.939) | 18 | 99,90 | - | 18 | 18 | (25.895) |
| Servizi Energia Italia SpA (2) | San Donato | |||||||||
| Milanese | EUR | 20.000 | 46.614 | 68.663 | 100,00 | 21.000 | 82.462 | - | - | |
| Saipem Finance | ||||||||||
| International BV | Amsterdam | EUR | 1.000 | 41.453 | 1.128 | 25,00 | 10.000 | 10.645 | 645 | - |
| Saipem Offshore | San Donato | |||||||||
| Construction SpA | Milanese | EUR | 20.000 | 35.997 | (507) | 100,00 | 20.500 | 35.490 | 14.990 | - |
| International Energy | San Donato | |||||||||
| Services SpA in liquidazione | Milanese | EUR | 50 | 248 | (105) | 100,00 | 142 | 142 | - | - |
| Smacemex Scarl | San Donato | |||||||||
| in liquidazione | Milanese | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 60,00 | 6 | 6 | - | - |
| Denuke Scarl in liquidazione San Donato | ||||||||||
| Milanese | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 55,00 | 6 | 6 | - | - | |
| Totale | 2.012.533 2.125.218 | 51.235 | (35.927) | |||||||
| Imprese collegate | ||||||||||
| e a controllo congiunto | ||||||||||
| PSS Netherlands BV (3) | Leiden | USD | 33 | (176.983) | 18.094 | 36,00 | - | - | - | (51.765) |
| CEPAV (Consorzio Eni | ||||||||||
| per l'Alta Velocità) Uno | San Donato Milanese | EUR | 52 | 52 | Pareggio | 50,36 | 26 | 26 | - | - |
| CEPAV (Consorzio Eni | ||||||||||
| per l'Alta Velocità) Due | San Donato Milanese | EUR | 52 | 52 | Pareggio | 59,09 | 27 | 31 | 4 | - |
| Consorzio F.S.B. | Marghera | EUR | 15 | 18 | Pareggio | 29,10 | 5 | 5 | - | - |
| ASG Scarl | San Donato Milanese | EUR | 51 | 51 | Pareggio | 55,41 | 28 | 28 | - | - |
| Consorzio Sapro | San Giovanni Teatino | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 51,00 | 5 | 5 | - | - |
| Consorzio Florentia | Parma | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 49,00 | 5 | 5 | - | - |
| Puglia Green Hydrogen | ||||||||||
| Valley - PGHyV Srl | Bari | EUR | 2.750 | 2.508 | (341) | 10,00 | 216 | 216 | - | - |
| La Bozzoliana Scarl | Parma | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 30,00 | 3 | 3 | - | - |
| La Catulliana Scarl | EUR | 10 | 10 Pareggio | 49,00 | 5 | 5 | - | - | ||
| Ship Recycling Scarl | ||||||||||
| in liquidazione (4) | Genova | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 51,00 | - | - | - | - |
| Totale | 320 | 324 | 4 | (51.765) |
(1) Approvati dalle Assemblee degli Azionisti o predisposti dai Consigli di Amministrazione per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee.
(2) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto si riferisce al subconsolidato coerente con i valori utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.
(3) Il patrimonio netto della controllata è espresso in moneta di conto; i valori di bilancio sono espressi nella moneta funzionale EUR.
(4) Sulla base dell'IFRS 11 la Ship Recycling Scarl è un accordo a controllo congiunto qualificato come Joint Operation; pertanto Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo. La società è stata posta in liquidazione dall'Assemblea degli Azionisti il 4 ottobre 2017.
Le partecipazioni possedute direttamente dalla Società al 31 dicembre 2023, in imprese controllate e a controllo congiunto, sono elencate nelle tabelle in precedenza riportate; la Società non possiede partecipazioni per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.
Non esistono restrizioni alle disponibilità delle partecipazioni immobilizzate, né diritti di opzione e privilegi sulle stesse. Rispetto al 31 dicembre 2022 le partecipazioni non sono state oggetto di cambiamento di destinazione.

Il credito per imposte differite ammonta a 179.812 migliaia di euro. Il credito è esposto al netto delle passività per imposte differite in quanto totalmente compensabile ed è così analizzabile:
| 31.12.2022 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altre variazioni | a patrimonio netto Altre variazioni |
31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) Attività per imposte differite su: |
|||||||
| - contratti derivati di copertura | 9.094 | - | - | - | - | (9.094) | - |
| - fondo svalutazione crediti | 55.862 | 3.367 | (14.295) | - | - | - | 44.934 |
| - fondo svalutazione magazzino | 11.273 | 64 | (4.019) | - | - | - | 7.318 |
| - fondi rischi e oneri | 43.556 | 5.623 | (1.624) | - | - | - | 47.555 |
| - fondi svalutazione immobili, | |||||||
| impianti e macchinari | 13.222 | 911 | (4.224) | - | - | - | 9.909 |
| - fondi svalutazione attività contrattuali | 581 | 164 | (278) | - | - | - | 467 |
| - fondo benefici ai dipendenti | 14.916 | 1.344 | (4.240) | - | - | 465 | 12.485 |
| - ammortamenti non deducibili | 1.855 | 173 | (910) | - | - | - | 1.118 |
| - fondo commesse pluriennali | 10.758 | 6.311 | (6.547) | - | - | - | 10.522 |
| - perdita fiscale Saipem SpA | 32.446 | - | - | - | - | - | 32.446 |
| - eccedenza A.C.E. | 19.843 | - | - | - | - | - | 19.843 |
| - altre | 10.195 | 75 | (6.761) | - | - | - | 3.509 |
| Totale attività per imposte differite | 223.601 | 18.032 | (42.898) | - | - | (8.629) | 190.106 |
| - discontinued operations | (932) | - | 932 | - | - | - | - |
| Totale attività per imposte differite | 222.669 | 18.032 | (41.966) | - | - | (8.629) | 190.106 |
| Passività per imposte differite su: | |||||||
| - contratti derivati di copertura | (706) | - | - | - | - | (7.859) | (8.565) |
| - fondo benefici ai dipendenti | (598) | (805) | 428 | - | - | - | (975) |
| - altre | (896) | (50) | 192 | - | - | - | (754) |
| Totale passività per imposte differite | (2.200) | (855) | 620 | - | (7.859) | (10.294) | |
| Totale come da bilancio | 220.469 | 17.177 | (41.346) | - | - | (16.488) | 179.812 |
La perdita fiscale di 32.446 migliaia di euro si riferisce alla perdita fiscale di Saipem SpA ed è illimitatamente utilizzabile.
Le attività per imposte differite non riconosciute pari a 502 milioni di euro (444 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano interamente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.
La modifica allo IAS 12 "Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction" così come riportato nei "Criteri di valutazione", sezione "Modifiche dei criteri contabili", non ha prodotto effetti sul bilancio in quanto la disciplina fiscale italiana, in linea con il principio contabile IFRS 16, ha dato rilevanza fiscale alla modalità di contabilizzazione ordinaria di un'attività relativa al diritto d'uso (ROU Asset) e di una passività di leasing (Lease Liability).
Ammontano a 14.569 migliaia di euro, con un incremento di 8.595 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono composte da 8.592 migliaia di euro (5.974 migliaia di euro nell'esercizio precedente) per costi di competenza futuri e da 5.977 migliaia di euro relative al fair value da contratti derivati di copertura cash flow su valute. Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
Le passività finanziarie a breve termine di 952.823 migliaia di euro (1.263.463 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) riguardano:
Per l'esercizio corrente risultano azzerati (112.690 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

Ammontano al 31 dicembre 2023 a 32.796 migliaia di euro, con una diminuzione di 43.148 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Saipem Finance International BV | 920.027 | 1.181.330 |
| Servizi Energia Italia SpA | - | 6.080 |
| Saipem Ltd | - | 109 |
| Altri finanziatori | 32.796 | 75.944 |
| Totale generale | 952.823 | 1.263.463 |
I debiti finanziari verso Saipem Finance International BV, holding finanziaria del Gruppo Saipem, sono generati dal sistema accentrato di cash pooling a livello di gruppo.
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2023 ha comportato la rilevazione nei debiti finanziari di un apporto pari a 1.904 migliaia di euro, e la contestuale elisione in Ship Recycling Scarl di 1.105 migliaia di euro verso Saipem SpA, con un effetto netto di 799 migliaia di euro.
Le passività finanziarie a breve termine di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente SAR (riyal saudita) per 542.927 migliaia di euro e USD (dollaro americano) per 247.558 migliaia di euro.
Il tasso di interesse medio ponderato del 2023 per le passività finanziarie verso Saipem Finance International BV è 1,33%.
I debiti commerciali e altri debiti ammontano a 1.691.036 migliaia di euro, con un incremento di 284.427 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | di cui scadenti oltre l'esercizio successivo |
di cui scadenti oltre i 5 anni |
Totale | di cui scadenti oltre l'esercizio successivo |
di cui scadenti oltre i 5 anni |
|
| Debiti verso: | |||||||
| - joint venture | 50.989 | - | - | 50.838 | - | - | |
| - fornitori | 496.976 | - | - | 528.327 | - | - | |
| - imprese controllate | 998.796 | - | - | 667.918 | - | - | |
| - imprese collegate | 52.349 | - | - | 25.885 | - | - | |
| Debiti enti previdenziali | 27.943 | - | - | 24.346 | - | - | |
| Debiti verso altri | 63.983 | - | - | 109.295 | - | - | |
| Totale generale | 1.691.036 | - | - | 1.406.609 | - | - |
I debiti commerciali ammontano a 1.528.966 migliaia di euro, con un aumento di 364.142 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente
I debiti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 159.882 migliaia di euro, AED per 24.632 migliaia di euro e QAR per 13.587 migliaia di euro.
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2023 ha comportato la rilevazione nei debiti commerciali verso terzi di un apporto di 62 migliaia di euro e un'elisione di 21 migliaia di euro, per un totale di 41 migliaia di euro.
I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono relativi a debiti verso Inps per 10.461 migliaia di euro, verso Inail per 22 migliaia di euro e per 17.460 migliaia di euro verso altri istituti previdenziali.
Gli altri debiti ammontano a 63.983 migliaia di euro, con un decremento di 45.313 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli importi sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo e sono analizzati come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Creditori diversi | 7.519 | 16.671 |
| Debiti verso dipendenti | 54.186 | 39.843 |
| Consulenti e professionisti | 1.672 | 1.829 |
| Compagnie di assicurazione | 138 | 11 |
| Amministratori e Collegio Sindacale | 468 | 941 |
| Partecipazioni sottoscritte da versare | - | 50.000 |
| Totale | 63.983 | 109.295 |

Le passività contrattuali, pari a 1.299.877 migliaia di euro (572.255 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Acconti da clienti | 505.927 | 288.815 |
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 793.950 | 283.440 |
| Totale | 1.299.877 | 572.255 |
Le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 793.950 migliaia di euro al 31 dicembre 2023, aumentano di 510.510 migliaia di euro per effetto di rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato avanzamento operativo dei progetti per 587.230 migliaia di euro, in parte compensati dalla rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 76.720 migliaia di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente.
Le passività per imposte sul reddito correnti ammontano al 31 dicembre 2023 a 8.803 migliaia di euro, con un decremento di 5.990 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività per imposte sul reddito corrente si distinguono come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti per imposte sul reddito - Italia | - | - |
| Debiti per imposte sul reddito - Estero | 8.803 | 14.793 |
| Totale generale | 8.803 | 14.793 |
Sono stati definiti i periodi d'imposta fino al 2017 per le imposte dirette e per le imposte indirette. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 38.
Le passività per altre imposte correnti ammontano a 31.407 migliaia di euro, con un incremento di 10.857 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti per Iva italiana/estera | 15.896 | 1.154 |
| Debiti per ritenute | 15.254 | 19.063 |
| Debiti per altre imposte e tasse | 257 | 333 |
| Totale | 31.407 | 20.550 |
Le altre imposte e tasse riguardano principalmente debiti verso l'Amministrazione finanziaria italiana.
Le altre passività correnti di 35.646 migliaia di euro si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute e merci | 33.093 | 102.618 |
| Altre passività | 2.553 | 2.461 |
| Totale | 35.646 | 105.079 |
Le altre passività di 2.553 migliaia di euro sono relative essenzialmente a risconti di contributi di ricerca e sviluppo per 1.490 migliaia di euro, a ratei su commissioni per fidejussioni per 963 migliaia di euro, nonché ad altri risconti passivi per 100 migliaia di euro.
Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
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Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine e dei ratei su interessi maturati a fine esercizio, di 655.897 migliaia di euro (111.999 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), si analizzano come segue:
| Verso altri finanziatori Totale |
416.900 651.444 |
- 4.453 |
416.900 655.897 |
- - |
- 111.999 |
- 111.999 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Verso banche | 234.544 | 4.453 | 238.997 | - | 111.999 | 111.999 | |
| (migliaia di euro) | termine | termine | Totale | termine | termine | Totale | |
| a lungo | a breve | a lungo | a breve | ||||
| Quote | Quote | Quote | Quote | ||||
| 31.12.2023 | 31.12.2022 |
Le passività finanziarie a lungo termine, tutte denominate in euro, risultano per un importo di 651.444 migliaia di euro per la quota a lungo termine, mentre risultano per un importo di 4.453 migliaia di euro per la quota a breve termine, per una differenza totale rispetto all'esercizio precedente di 543.898 migliaia di euro.
Tale variazione è dovuta essenzialmente:
Al 31 dicembre 2023 sono presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA consolidati (così come definito nei rispettivi contratti di finanziamento), rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Alla data del 31 dicembre 2023 tutte le clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi compresi i suddetti Financial Covenant, le clausole di change of control, negative pledge e cross-default, risultano rispettate.
In particolare, in relazione ai contratti di finanziamento che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile italiano, Saipem ha ottenuto dalle rispettive banche il rilascio di tutti i waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile in relazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.
Si precisa che sono presenti clausole di "change of control" per le quali si rimanda alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023".
La scadenza dei pagamenti futuri contrattualmente dovuti delle passività finanziarie a lungo termine si analizza come di seguito indicato:
| Scadenza a breve |
Totale pagamenti futuri al |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| termine | Scadenza a lungo termine | 31.12.2023 | |||||
| (migliaia di euro) | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 e oltre | Totale | |
| Verso banche | - | 129.139 | 108.277 | - | - | 237.416 | 237.416 |
| Verso altri finanziatori | - | - | - | - | 500.000 | 500.000 | 500.000 |
| Totale | - | 129.139 | 108.277 | - | 500.000 | 737.416 | 737.416 |
La differenza di 81.519 migliaia di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto in bilancio al 31 dicembre 2023 di 655.897 migliaia di euro, e il totale dei pagamenti futuri di 737.416 migliaia di euro, deriva dalla valutazione delle passività finanziarie con il metodo del costo ammortizzato.
In base alle nuove disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso di cassa da attività di finanziamento:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | Variazioni dei flussi di cassa |
Variazioni senza impatti sui flussi di cassa |
31.12.2022 |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie a breve termine | 952.823 | (310.640) | 1.263.463 | |
| Passività finanziarie a lungo termine (incluse quote a breve termine) | 655.897 | 543.898 | 111.999 | |
| Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento | 1.608.720 | 233.258 | 1.375.462 |

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) è la seguente:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (migliaia di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale |
| A. Disponibilità liquide | 1.291.538 | - | 1.291.538 | 1.031.884 | - | 1.031.884 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti: | ||||||
| - Attività finanziarie valutate al fair value | ||||||
| con effetti a OCI | - | - | - | - | - | - |
| - Crediti finanziari | 870.112 | - | 870.112 | 352.911 | - | 352.911 |
| D. Liquidità (A+B+C) | 2.161.650 | - | 2.161.650 | 1.384.795 | - | 1.384.795 |
| E. Debito finanziario corrente: | ||||||
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso banche | - | - | - | - | - | - |
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso entità correlate | 920.826 | - | 920.826 | 1.188.325 | - | 1.188.325 |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | 31.997 | - | 31.997 | 75.138 | - | 75.138 |
| - Passività per leasing | 25.929 | - | 25.929 | 35.729 | - | 35.729 |
| F. Parte corrente del debito finanziario | ||||||
| non corrente: | ||||||
| - Passività finanziarie a lungo termine | 93 | - | 93 | 111.999 | - | 111.999 |
| - Prestiti obbligazionari | 4.360 | - | 4.360 | - | - | - |
| G. Indebitamento finanziario corrente | ||||||
| (E+F) | 983.205 | - | 983.205 | 1.411.191 | - | 1.411.191 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto | (1.178.445) | - | (1.178.445) | 26.396 | - | 26.177 |
| I. Debito finanziario non corrente: | ||||||
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso banche | - | 234.544 | 234.544 | - | - | - |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing | - | 129.563 | 129.563 | - | 99.378 | 99.378 |
| J. Strumenti di debito: | - | - | - | |||
| - Prestiti obbligazionari | - | 416.900 | 416.900 | - | - | - |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | ||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente | ||||||
| (I+J+K) | - | 781.007 | 781.007 | - | 99.378 | 99.378 |
| M. Totale indebitamento finanziario | ||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | ||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (1.178.445) | 781.007 | (397.438) | 26.396 | 99.378 | 125.774 |
Il miglioramento della posizione finanziaria netta di 523.212 migliaia di euro è dovuto alle seguenti variazioni inclusive sia delle Continuing che delle Discontinued operations:
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2022 | 125.774 |
| Flusso monetario del risultato corrente | 136.712 |
| Flusso monetario del capitale di esercizio | (743.356) |
| Flusso monetario degli investimenti | 152.495 |
| Flusso monetario dei disinvestimenti | (89.448) |
| Flusso di passività finanziarie per leasing | 20.385 |
| Flusso da acquisto di azioni proprie | - |
| Flusso monetario del capitale proprio | - |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2023 | (397.438) |
Nell'espletamento della sua attività l'impresa utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell'impresa, inclusi i contratti derivati, sono riportate di seguito:
≥ crediti commerciali e altri crediti: il valore di mercato dei crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
≥ altre attività finanziarie non correnti: il valore di mercato delle altre attività finanziarie non correnti è relativo al fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse;
≥ altre attività non correnti: il valore di mercato delle altre attività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
≥ passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine: il valore di mercato delle passività finanziarie esigibili oltre l'esercizio successivo, inclusa la quota a breve, è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;

≥ altre passività non correnti: il valore di mercato delle altre passività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri.
L'attualizzazione dei flussi di cassa futuri è effettuata applicando i tassi di interesse che Saipem SpA avrebbe potuto ottenere su posizioni analoghe. Il valore di mercato dei crediti e debiti è stimato equivalente al relativo valore contabile.
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| Valore | Valore | Valore | Valore | |
| (migliaia di euro) | contabile | di mercato | contabile | di mercato |
| Crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo | 79.258 | 79.258 | 57.984 | 57.984 |
| Altre attività non correnti | 14.569 | 14.569 | 5.974 | 5.974 |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve (1) | 655.897 | 788.979 | 112.691 | 112.222 |
| Altre passività non correnti | 6.333 | 6.333 | - | - |
(1) La voce non include il fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse.
I fondi per rischi e oneri presentano rispetto all'esercizio precedente un decremento di 19.332 migliaia di euro e si analizzano come segue:
| Fondo oneri sociali |
per esodi agevolati Fondo |
su commesse Fondo spese contrattuali pluriennali e perdite |
Fondo oneri presunti |
partecipazioni perdita su copertura Fondo |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||||||
| Saldo al 1° gennaio 2022 | 162 | 1.219 | 121.599 | 132.631 | 73.213 | 328.824 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - riclassifiche | - | - | - | - | - | - |
| - accantonamenti | 19 | 37 | 33.130 | 14.346 | 65.260 | 112.792 |
| - utilizzi | (162) | (438) | (106.913) | (140) | (17.433) | (125.086) |
| - utilizzi per esuberanza | - | - | - | (696) | - | (696) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 19 | 818 | 47.816 | 146.141 | 121.040 | 315.834 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - riclassifiche | - | - | - | - | - | - |
| - accantonamenti | 635 | 25 | 25.303 | 17.363 | - | 43.326 |
| - utilizzi | - | (162) | (25.593) | (1.419) | (33.348) | (60.522) |
| - utilizzi per esuberanza | - | - | - | (2.136) | - | (2.136) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 654 | 681 | 47.526 | 159.949 | 87.692 | 296.502 |
Il fondo oneri sociali su incentivo di lungo termine si movimenta per accantonamenti dell'esercizio per 635 migliaia di euro. Il fondo esodi agevolati, relativo a personale di una filiale estera, si movimenta per utilizzi di 162 migliaia di euro e per accantonamenti dell'esercizio per 25 migliaia di euro.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali è relativo alla stima di perdite previste per il completamento di opere e include inoltre il fondo costi finali di progetto per un importo di 9.811 migliaia di euro.
Il fondo oneri presunti accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali.
Il fondo copertura perdite su partecipazioni rileva l'utilizzo parziale del fondo precedentemente accantonato inerente alle partecipate Snamprogetti Netherlands BV (25.360 migliaia di euro), SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA (18 migliaia di euro) e PSS Netherlands BV (7.971 migliaia di euro). Per maggiori informazioni sulle operazioni su partecipazioni, si rimanda alla nota 15 delle "Note illustrative al bilancio di esercizio".

I fondi per benefici ai dipendenti di 92.031 migliaia di euro si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 24.982 | 24.560 |
| Fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili | - | - |
| Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni | 21.126 | 21.516 |
| Piani anzianità | 1.417 | 1.418 |
| Piani incentivi monetari dirigenti | - | - |
| Piani incentivi lungo termine | 1.953 | 56 |
| Fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) | 25.745 | 39.749 |
| Piani pensione esteri a benefici definiti | 16.808 | 13.974 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti | - | - |
| Totale | 92.031 | 101.273 |
Il fondo per benefici ai dipendenti presenta rispetto all'esercizio precedente un decremento di 9.242 migliaia di euro, analizzabile come segue:
| (migliaia di euro) | TFR | trattamento quiescenza Fondo |
integrativo sanitario Fondo |
anzianità Piani |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani pensione esteri |
Altri benefici | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2022 | 24.560 | - | 21.516 | 1.418 | - | 56 | 39.749 | 13.974 | - | 101.273 |
| Movimenti dell'esercizio | 422 | - | (390) | (1) | - | 1.897 | (14.004) | 2.834 | - | (9.242) |
| Valore al 31.12.2023 | 24.982 | - | 21.126 | 1.417 | - | 1.953 | 25.745 | 16.808 | - | 92.031 |
Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.
I piani di incentivazione a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio per il periodo stabilito da ciascun piano a partire dall'assegnazione del relativo incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in credito welfare.
I piani esteri a benefici definiti si riferiscono al personale in forza presso alcune filiali di Saipem SpA, principalmente Abu-Dhabi, Kuwait, Qatar e Sharjah. Tali piani sono relativi in particolare all'erogazione di un beneficio al momento del pensionamento o della risoluzione del contratto di lavoro; la prestazione è un'indennità una tantum determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.
Il fondo incentivazione all'esodo è stato stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012 tra la società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici. Il Fondo accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro. Attraverso gli accordi attuativi siglati con le organizzazioni sindacali si è definito il numero delle risorse che hanno potuto ricorrere a quanto previsto dall'art. 4 e per le quali l'Inps è stata tenuta a effettuare un'istruttoria al fine di accertare gli effettivi aventi diritto, il programma di esodo e le prestazioni a cui il dipendente aveva diritto.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | Fondo | |||||||||||||||
| Piani | Piani | incentivazione esodo |
Piani | Piani | incentivazione esodo |
|||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | |||||||||
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
| Valore attuale dell'obbligazione all'inizio dell'esercizio |
24.560 | 1.418 | 21.516 | - | 56 | 39.749 | 13.974 | - | 33.153 | 6.338 27.782 | - | 486 | 31.609 | 5.275 | 8 | |
| Costo corrente | 174 | 101 | 596 | - | 924 | - | 2.901 | - | 234 | 141 | 889 | - | 56 | 25.007 | 1.701 | - |
| Interessi passivi | 868 | 51 | 776 | - | 2 | 1.053 | 656 | - | 267 | 16 | 327 | - | - | - | 116 | - |
| Rivalutazioni: | ||||||||||||||||
| - utili (perdite) attuariali | ||||||||||||||||
| risultanti da variazioni | ||||||||||||||||
| nelle ipotesi demografiche | 21 | (43) | (84) | - | (8) | - | - | - | (24) | (60) | (19) | - | - | - | - | - |
| - utili (perdite) attuariali | ||||||||||||||||
| risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
236 | (1) | 22 | - | 602 | 39 | 217 | - | (5.635) | (290) (6.612) | - | - | (599) | (2.820) | - | |
| - effetto dell'esperienza | ||||||||||||||||
| passata | 541 | (42) | (650) | - | (9) | 1.131 | 1.636 | - | 1.548 | 39 | 250 | - | - | 52 | 1.164 | 7 |
| Costo per prestazioni passate | ||||||||||||||||
| e utili (perdite) per estinzione | - | - | - | - | 386 | - | 108 | - | - | (4.579) | - | - | - | - | - | - |
| Contributi al piano: | ||||||||||||||||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore | ||||||||||||||||
| di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Benefici pagati | (1.418) | (67) | (1.050) | - | - | (16.227) | (3.114) | - | (4.486) | (50) (1.067) | - | (486) | (16.320) | (1.480) | (1) | |
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto aggregazioni aziendali, | ||||||||||||||||
| dismissioni, trasferimenti | - | - | - | - | - | - | (242) | - | (497) | (137) | (34) | - | - | - | 10.819 | (14) |
| Altri eventi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto differenze cambio | ||||||||||||||||
| e altre variazioni | - | - | - | - | - | - | (586) | - | - | - | - | - | - | - | 158 | - |
| Altre rettifiche per piani | ||||||||||||||||
| precedentemente allocati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 299 | - |
| Valore attuale | ||||||||||||||||
| dell'obbligazione alla fine dell'esercizio (a) |
24.982 | 1.417 | 21.126 | - | 1.953 | 25.745 | 15.550 | - | 24.560 | 1.418 21.516 | - | 56 | 39.749 | 15.232 | - | |
| Attività al servizio del piano | ||||||||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Interessi attivi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rendimento delle attività | ||||||||||||||||
| al servizio del piano | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Contributi al piano: | ||||||||||||||||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore | ||||||||||||||||
| di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Benefici pagati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Costo per prestazioni passate | ||||||||||||||||
| e utili (perdite) per estinzione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto aggregazioni aziendali, | ||||||||||||||||
| dismissioni, trasferimenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto differenze cambio | ||||||||||||||||
| e altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre rettifiche per piani | ||||||||||||||||
| precedentemente allocati Attività al servizio del piano |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| alla fine dell'esercizio (b) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività netta | ||||||||||||||||
| rilevata in bilancio (a-b) | 24.982 | 1.417 | 21.126 | - | 1.953 | 25.745 | 15.550 | - | 24.560 | 1.418 21.516 | - | 56 | 39.749 | 15.232 | - | |
| Riclassifica | ||||||||||||||||
| per Discontinued operations | ||||||||||||||||
| e attività destinate | - | - | - | - | - | - | 1.258 | - | - | - | - | - | - | - | (1.258) | - |
| Passività netta rilevata | ||||||||||||||||
| in bilancio | 24.982 | 1.417 | 21.126 | - | 1.953 | 25.745 | 16.808 | - | 24.560 | 1.418 21.516 | - | 56 | 39.749 | 13.974 | - |

La passività lorda relativa a piani pensione esteri a benefici definiti caratterizzati dall'assenza di attività al servizio del piano ammonta a 16.808 migliaia di euro (13.974 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
I piani medici dei dirigenti ammontano a 21.126 migliaia di euro (21.516 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
I piani per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano gli incentivi di lungo termine per 1.953 migliaia di euro (56 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e i premi di anzianità dei dipendenti per 1.417 migliaia di euro (1.418 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti rileva una passività pari a 25.745 migliaia di euro.. L'utilizzo del fondo per i dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2018 è pari a 7 migliaia di euro, quello per i dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso del 2019 è pari a 4.934 migliaia di euro, quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2020 è pari a 1.536 migliaia di euro, quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2021 è pari a 2.585 migliaia di euro, mentre quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso del 2022 è pari a 7.165 migliaia di euro. La componente attuariale del fondo decrementa il valore del fondo di 1.170 migliaia di euro.
I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico, si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | Fondo | ||||||||||||||||
| incentivazione | Incentivazione | ||||||||||||||||
| Piani | Piani | esodo | Piani | Piani | esodo | ||||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | ||||||||||
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
|
| Costo corrente | 174 | 101 | 596 | - | 924 | - | 2.901 | - | 234 | 141 | 889 | - | 56 | 25.007 | 1.701 | - | |
| Costi per prestazioni passate | |||||||||||||||||
| e utili/perdite per estinzione | - | - | - | - | 386 | - | 108 | - | - (4.579) | - | - | - | - | - | - | ||
| Interessi passivi (attivi) netti: | |||||||||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione | 868 | 51 | 776 | - | 2 | 1.053 | 656 | - | 267 | 16 | 327 | - | - | - | 116 | - | |
| - interessi attivi sulle attività | |||||||||||||||||
| al servizio del piano | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale interessi passivi (attivi) netti: | 868 | 51 | 776 | - | 2 | 1.053 | 656 | - | 267 | 16 | 327 | - | - | - | 116 | - | |
| - di cui rilevato nel costo lavoro | - | 51 | - | - | 2 | 1.053 | - | - | - | 16 | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui rilevato nei proventi | |||||||||||||||||
| (oneri) finanziari | 868 | - | 776 | - | - | - | 656 | - | 267 | - | 327 | - | - | - | 116 | - | |
| Rivalutazione dei piani | |||||||||||||||||
| a lungo termine | - | (86) | - | - | 585 | 1.170 | - | - | - | (311) | - | - | - | (547) | - | 7 | |
| Altri costi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 1.042 | 66 | 1.372 | - | 1.897 | 2.223 | 3.665 | - | 501 (4.733) | 1.216 | - | 56 | 24.460 | 1.817 | 7 | ||
| Di cui rilevato nel costo lavoro | 174 | 66 | 596 | - | 1.897 | 2.223 | 3.009 | - | 234 (4.733) | 889 | - | 56 | 24.460 | 1.701 | 7 | ||
| Di cui rilevato nei proventi | |||||||||||||||||
| (oneri) finanziari | 868 | - | 776 | - | - | - | 656 | - | 267 | - | 327 | - | - | - | 116 | - |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Piani | Piani pensione |
Piani | Piani pensione |
|||||||
| (migliaia di euro) | TFR | medici | esteri | Totale | TFR | medici | esteri | Totale | ||
| Rivalutazioni: | ||||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti | ||||||||||
| da variazioni nelle ipotesi demografiche | 21 | (84) | - | (63) | (24) | (19) | - | (43) | ||
| - utili e perdite attuariali risultanti | ||||||||||
| da variazioni nelle ipotesi finanziarie | 236 | 22 | 217 | 475 | (5.635) | (6.612) | (2.820) (15.067) | |||
| - effetto dell'esperienza passata | 541 | (650) | 1.636 | 1.527 | 1.548 | 250 | 1.164 | 2.962 | ||
| - rendimento delle attività al servizio del piano | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 798 | (712) | 1.853 | 1.939 | (4.111) | (6.381) | (1.656) (12.148) |
Non è stata rilevata alcuna attività a servizio del piano.

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | Fondo | ||||||||||||||||
| incentivazione | Incentivazione | ||||||||||||||||
| Piani | Piani | esodo | Piani | Piani | esodo | ||||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | ||||||||||
| Piani | Piani | monetari | lungo | (art. 4, legge | pensione | Altri | Piani | Piani | monetari | lungo | (art. 4, legge | pensione | Altri | ||||
| TFR | anzianità | medici | dirigenti | termine | n. 92/2012) | esteri | benefici | TFR | anzianità | medici | dirigenti | termine | n. 92/2012) | esteri | benefici | ||
| Tassi di sconto | (%) | 3,30 | 3,30 | 3,30 | - | 3,20 | 3,20 4,71-5,00 | - | 3,70 | 3,70 | 3,70 | - | 3,20 | 3,30 3,70-5,20 | - | ||
| Tasso tendenziale | |||||||||||||||||
| di crescita dei salari | (%) | 2,50 | 2,50 | - | - | 2,50 | - 1,50-2,96 | - | 2,90 | 2,90 | - | - | - | - 1,00-2,96 | - | ||
| Tassi di rendimenti | |||||||||||||||||
| attesi delle attività | |||||||||||||||||
| al servizio del piano | (%) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Tasso di inflazione | (%) | 2,00 | 2,00 | 2,00 | - | - | - | 2,00 | - | 2,40 | 2,40 | 2,40 | - | - | - 2,00-3,00 | - | |
| Aspettativa di vita | |||||||||||||||||
| all'età di 65 anni | (anni) | - | - | 22-26 | - | - | - | 18-20 | - | - | - | 22-26 | - | - | - | 18-20 | - |
Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Eurozona Resto Europa | Africa | Altre | Eurozona Resto Europa | Africa | Altre | ||||||
| Tassi di sconto | (%) | 3,20-3,30 | - | - | 4,71-5,00 | 3,70 | - | 3,70 | 4,71-5,20 | ||
| Tasso tendenziale | |||||||||||
| di crescita dei salari | (%) | 2,50 | - | - | 1,50-2,96 | 2,90 | - | 1,00 | 1,50-2,96 | ||
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00 | - | - | 2,00 | 2,40 | - | 3,00 | 2,00 | ||
| Aspettativa di vita all'età di 65 | (anni) | 22-26 | - | - | 18-20 | 22-26 | - | - | 18-20 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.
Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.
Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali nell'elaborazione delle valutazioni IAS 19, tenendo conto di eventuali aggiornamenti.
Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| Tasso di sconto | Tasso di inflazione |
Tasso tendenziale di crescita dei salari |
Tasso di crescita delle pensioni |
Tasso tendenziale di crescita del costo sanitario |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Incremento | Riduzione | Incremento | Incremento | Incremento | Incremento | |
| (migliaia di euro) Effetto sull'obbligazione (DBO) |
dello 0,50% | dello 0,50% | dello 0,50% | dello 0,50% | dello 0,50% | dell'1,00% |
| TFR | (840) | 891 | 530 | 35 | - | - |
| Piani anzianità | (53) | 56 | 57 | - | - | - |
| Piani medici | (1.260) | 1.400 | - | - | - | - |
| Piani incentivi monetari dirigenti | - | - | - | - | - | - |
| Piani incentivi lungo termine | (19) | 19 | - | 1 | - | - |
| Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) | (191) | 194 | - | - | - | - |
| Piani pensione esteri | (568) | 606 | 540 | 617 | - | - |
| Altri benefici | - | - | - | - | - | - |
Tale analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati dell'analisi effettuata per ogni piano a livello locale, elaborando le valutazioni con i parametri modificati come evidenziato nella tabella sopra.
Nell'esercizio successivo non si prevede di versare alcun contributo ai piani a benefici definiti.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici ai dipendenti è di seguito indicato:
| (migliaia di euro) | TFR | anzianità Piani |
medici Piani |
monetari incentivi dirigenti Piani |
incentivi termine lungo Piani |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani esteri a benefici definiti |
Altri piani |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2.224 | 26 | 1.061 | - | 253 | 10.980 | 2.030 | - |
| 2024 | 1.626 | 68 | 1.093 | - | 5.901 | 7.581 | 1.755 | - |
| 2025 | 2.095 | 95 | 1.112 | - | 1.365 | 4.624 | 2.289 | - |
| 2026 | 2.172 | 162 | 1.126 | - | 353 | 2.610 | 2.657 | - |
| 2027 | 2.304 | 116 | 1.137 | - | - | 1.035 | 2.715 | - |
| Oltre | 9.824 | 1.269 | 5.911 | - | - | 235 | 15.150 | - |
La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:
| (anni) | TFR | anzianità Piani |
medici Piani |
monetari incentivi dirigenti Piani |
incentivi termine lungo Piani |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani esteri a benefici definiti |
Altri piani |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2022 | 7,8 | 8,6 | 13,9 | - | 3,0 | 1,8 | 7,0 | - |
| 2023 | 7,2 | 8,0 | 13,0 | - | 2,2 | 1,5 | 7,3 | - |
Il "fondo imposte differite" è stato portato interamente a riduzione della voce "Attività per imposte differite" (nota 16) in quanto riconducibili per la loro interezza a imposte compensabili.
Le passività per imposte sul reddito non correnti pari a 24_ migliaia di euro al 31 dicembre 2023 (136 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) riguardano situazioni di contenzioso in corso con autorità fiscali estere.
Le altre passività non correnti, pari a 6.333 migliaia di euro al 31 dicembre 2023 (pari a zero nell'esercizio precedente), sono relative al fair value su contratti derivati per l'importo di 4.933 migliaia di euro, nonché a un risconto passivo di lungo termine per 1.400 migliaia di euro.
Per il commento al fair value su contratti derivati si rimanda alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".

| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | |
| (migliaia di euro) | attivo | passivo | attivo | passivo |
| Contratti derivati qualificati di copertura | ||||
| Contratti su tassi di interesse (componente Spot) | ||||
| - acquisti | - | - | 692 | - |
| Contratti su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | 3.589 | 98 |
| - vendite | - | - | 33 | 23 |
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 143 | 35.212 | 822 | 50.894 |
| - vendite | 75.179 | 564 | 109.046 | 4.240 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | 2.001 | (7.657) | 1.197 | (8.445) |
| - vendite | (13.551) | 1.884 | (17.293) | 4.658 |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 63.772 | 30.003 | 98.086 | 51.468 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | ||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 782 | 6.697 | 3.549 | 51.190 |
| - vendite | 15.158 | 741 | 15.794 | 4.710 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | 1.677 | (654) | (331) | (6.156) |
| - vendite | (4.488) | 1.240 | 4.584 | 1.406 |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 13.129 | 8.024 | 23.596 | 51.150 |
| Totale contratti derivati | 76.901 | 38.027 | 121.682 | 102.618 |
| Di cui: | ||||
| - correnti (comprende IRS, nota 23 "Passività finanziarie | ||||
| a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") | 70.924 | 33.093 | 121.682 | 102.618 |
| - non correnti (comprende IRS, nota 23 "Passività finanziarie | ||||
| a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") | 5.977 | 4.934 | - | - |
La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2023 | 31.12.20222 | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo |
| Impegni di acquisto | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su tassi di interesse | - | - | - | 37.500 |
| - contratti su valute | 263.878 | 1.511.781 | 62.476 | 1.171.295 |
| - contratti su merci | - | - | - | - |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 1.161.289 | 937.217 | 506.952 | 1.797.562 |
| 1.425.167 | 2.448.998 | 569.428 | 3.006.357 | |
| Impegni di vendita | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 3.029.015 | 296.192 | 2.118.170 | 304.070 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 634.841 | 352.400 | 1.561.788 | 100.238 |
| 3.663.856 | 648.592 | 3.679.958 | 404.308 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2023 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Il fair value relativo all'IRS è pari a zero (692 migliaia di euro di attività al 31 dicembre 2022), ed è classificato nella nota 23 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2023 con il valore

attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.
Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2023 sono previsti in un arco temporale oltre il 2025.
Nel corso del 2023 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2023 ammonta a 63.772 migliaia di euro (93.772 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 75.322 migliaia di euro (109.868 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 69.475 migliaia di euro (103.103 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 5.847 migliaia di euro (6.764 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 11.550 migliaia di euro (16.095 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2023 ammonta a 30.003 migliaia di euro (51.347 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 35.776 migliaia di euro (55.134 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 35.765 migliaia di euro (52.673 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 11 migliaia di euro (2.461 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 5.773 migliaia di euro (3.787 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
La tabella sotto riportata illustra la variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023, riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.
| (migliaia di euro) | 31.12.2022 | Utili del periodo | del periodo Perdite |
Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
annullamento sottostante Utili |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | (37.894) | 134.612 | (91.913) (189.127) | 214.762 | (1.555) | 6.804 | 35.689 | |
| Riserva per contratti su tassi di interesse | 627 | - | (627) | - | - | - | - | - |
| Riserva per contratti su merci | 2.317 | 4.877 | (3.395) | (3.799) | - | - | - | - |
| Totale riserva di hedging | (34.950) | 139.489 (95.935) (192.926) | 214.762 | (1.555) | 6.804 | 35.689 |
Nel corso dell'esercizio i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati (utili e perdite per rettifiche EBITDA) per un importo netto negativo di 25.635 migliaia di euro a fronte delle coperture effettuate.
Le informazioni relative ai rischi di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniale sono indicati alla nota 33 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 2 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".
In base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", nelle Discontinued operations è rilevato il business Drilling Onshore (DRON). Nel corso del 2022 sono state trasferite le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco, mentre nel primo semestre 2023 sono state cedute le attività in Kuwait. In relazione alle attività in Kazakhstan e in Romania è atteso il loro trasferimento entro il primo semestre 2024. I risultati economici del settore DRON sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico.
Le attività e le passività direttamente associabili alle attività in Kazakhstan e Romania sono ancora classificate come Discontinued operations.
Infine, i flussi di cassa netti delle Discontinued operations sono stati rappresentati separatamente dai flussi di cassa netti delle Continuing operations.

Di seguito sono rappresentati i principali valori di stato patrimoniale delle Discontinued operations.
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 501 | 21.428 |
| Altre non correnti | 1.408 | 28.040 |
| Totale attività | 1.909 | 49.468 |
| Passività correnti | - | 24.248 |
| Passività non correnti | - | 1.258 |
| Totale passività | - | 25.506 |
Di seguito sono rappresentati i principali dati economico-finanziari delle Discontinued operations.
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Totale ricavi | 29.204 | 72.066 |
| Costi operativi | (14.152) | (107.160) |
| Risultato operativo | 15.052 | (35.094) |
| Proventi (oneri) finanziari | - | (4) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | 12.122 |
| Risultato ante imposte | - | (22.976) |
| Imposte sul reddito | - | (1.729) |
| Risultato netto | - | (24.705) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | - | 22.636 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | - | 82.892 |
| Investimenti tecnici | - | (4.024) |
Al 31 dicembre 2023 le attività destinate alla vendita, esposte separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale ai sensi dell'IFRS 5, ammontano a 17 migliaia di euro così rappresentate.
Saipem SpA, insieme alle società Eni SpA e Italgas SpA, ha venduto in data 19 dicembre 2011 la propria quota di partecipazione nella società Acqua Campania SpA a favore di altri soci della stessa società. La cessione delle quote però è stata parziale e una parte minima di azioni è stata temporaneamente trattenuta dai soci venditori per rispettare il diritto di prelazione degli altri soci che non hanno partecipato all'acquisto. La quota trattenuta è pari a 17 migliaia di euro.
Nel corso del 2023 si è perfezionata la vendita dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória.
| Valore al | Valore al | |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
| Capitale sociale | 501.670 | 501.670 |
| Riserva da sopraprezzo azioni | 1.621.695 | 1.876.983 |
| Riserva legale | - | - |
| Riserva da conversione obbligazioni convertibili | 80.334 | - |
| Riserva per cash flow hedge | 27.124 | (26.562) |
| Riserva valutazione partecipazione al fair value | (12) | (58) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (10.636) | (9.162) |
| Altre riserve e utili (perdite) relativi a esercizi precedenti: | 142.029 | 138.513 |
| - riserve da fair value piani di incentivazione | 4.692 | 1.176 |
| - utili relativi a esercizi precedenti | 137.337 | 137.337 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (74.222) | (77.444) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 107.279 | (255.988) |
| Totale | 2.395.261 | 2.147.952 |
Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a 501.670 migliaia di euro, composto da 1.995.557.732 azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio.

Gli azionisti della Società e le relative quote di partecipazione che risultano dalle comunicazioni ricevute sono riassunte nella tabella seguente:
| di partecipazione | ||
|---|---|---|
| Azionista | Quota (%) |
di azioni Numero |
| Eni SpA | 31,19 | 622.414.787 |
| CDP Equity SpA | 12,82 | 255.830.637 |
| Altri azionisti | 55,97 | 1.116.914.718 |
| Saipem SpA | 0,02 | 398.649 |
| Totale | 100,00 | 1.995.558.791 |
La riserva da soprapprezzo delle azioni ammonta a 1.621.695 migliaia di euro e presenta le seguenti variazioni rispetto all'esercizio precedente:
≥ diminuzione di 255.988 migliaia di euro al fine di coprire la perdita dell'esercizio 2022 come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023;
≥ incremento di 700 migliaia di euro a seguito di una variazione negli oneri relativi dell'aumento di capitale eseguito nel 2022. Secondo quanto disposto dall'art. 2431 del codice civile la riserva non è disponibile alla distribuzione fino a quando la riserva legale non avrà raggiunto il quinto del capitale sociale.
La riserva presenta un saldo pari a zero.
La riserva positiva per 80.334 migliaia di euro è relativa al prestito obbligazionario convertibile con scadenza settembre 2029 emesso in data 11 settembre 2023.
Rappresenta l'opzione che attribuisce ai possessori di strumenti finanziari composti il diritto di conversione in un quantitativo fisso di azioni ordinarie della Società. Tale valore è pari alla differenza tra il fair value dello strumento finanziario composto nel suo complesso e il fair value della passività finanziaria, al netto di costi di emissione per 1.041 migliaia di euro.
La riserva presenta un saldo positivo netto di 27.124 migliaia di euro ed è analizzata come segue:
| Riserva lorda derivati di copertura |
Attività (passività) per imposte differite |
Riserva netta |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Cambi | Merci | Interessi | Cambi | Merci | Interessi | |
| Riserva al 1° gennaio 2023 | (37.894) | 2.317 | 627 | 9.094 | (556) | (150) | (26.562) |
| Movimentazione dell'esercizio | 73.583 | (2.317) | (627) | (17.659) | 556 | 150 | 53.686 |
| Riserva al 31 dicembre 2023 | 35.689 | - | - | (8.565) | - | - | 27.124 |
La variazione della riserva lorda rispetto all'esercizio precedente riguarda l'imputazione a conto economico degli effetti della copertura effettuata nello stesso periodo in cui l'oggetto della copertura partecipa alla determinazione dei risultati dell'impresa.
La riserva negativa è pari a 12 migliaia di euro e presenta una variazione positiva di 46 migliaia di euro relativa all'aumento del fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd per il medesimo importo.
La riserva presenta un saldo negativo di 10.636 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 3.597 migliaia di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19 Revised, accoglie gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.
L'effetto sull'utile (perdita) complessivo dell'esercizio 2023 è pari a 1.474 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 465 migliaia di euro (9.447 migliaia di euro nel 2022, al netto dell'effetto fiscale di 2.964 migliaia di euro).
Le "Altre riserve" ammontano a 142.029 migliaia di euro e sono analizzate come segue.
La riserva, pari a 4.692 migliaia di euro, presenta un aumento di 3.516 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente per la copertura della perdita dell'esercizio 2021 come da delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022, e un incremento di 1.176 migliaia di euro, e accoglie il fair value delle azioni ordinarie assegnate gratuitamente ai dirigenti, in esecuzione dei piani di incentivazione, e gli effetti derivanti dalla cessione e assegnazione delle azioni proprie non transitati a conto economico.

La voce accoglie gli utili residui relativi agli esercizi precedenti, pari a 137.337 migliaia di euro, senza variazioni rispetto all'esercizio precedente.
L'importo di 74.222 migliaia di euro, pari al valore della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, è da considerarsi indisponibile e indistribuibile.
La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, costituita ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile modificato per recepire il D.Lgs. n. 139/2015, ammonta a 74.222 migliaia di euro per 398.649 azioni ordinarie e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione su base azionaria a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
Nel corso dell'esercizio sono state assegnate in attuazione del Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2016-2018 n. 17.308 azioni.
Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(migliaia di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2022 | 415.957 | 186,183 | 77.444 | 0,02 |
| Acquisti anno 2023 | - | - | - | - |
| Assegnazioni 2023 | (17.308) | 186,183 | (3.222) | n.s. |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2023 | 398.649 | 186,183 | 74.222 | 0,02 |
Alla stessa data le azioni in circolazione sono 1.995.160.142.
| Importo | di utilizzazione Possibilità |
disponibile Quota |
|
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| A) Capitale sociale | 501.670 | ||
| B) Riserve di capitale | |||
| Riserva da sopraprezzo azioni | 1.621.695 | A, B | 1.621.695 |
| Riserva da conversione obbligazioni convertibili | 80.334 | - | |
| C) Riserve di utili | |||
| Riserva legale | - | B | |
| Riserva per cash flow hedge | 27.124 | - | |
| Riserva da fair value piani di incentivazione | 4.692 | B | 4.692 |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (10.636) | B | |
| Riserva per adeguamento partecipazioni | (12) | B | |
| Utili portati a nuovo | 137.337 | A, B, C | 63.115 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 107.279 | A, B, C | |
| D) Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (74.222) | ||
| Totale | 2.395.261 | ||
| Quota non distribuibile | 2.332.146 | ||
| Residua quota distribuibile | 63.115 |
Legenda: A: disponibile per aumento di capitale; B: disponibile per copertura perdite; C: disponibile per distribuzione ai soci.

Le garanzie prestate che ammontano a complessivi 7.898.288 migliaia di euro (7.392.762 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fidejussioni prestate nell'interesse: | ||
| - di imprese controllate | 46.457 | 51.550 |
| - di imprese collegate | 19.252 | 53.810 |
| Totale fidejussioni | 65.709 | 105.359 |
| Altre garanzie personali prestate nell'interesse: | 5.150.589 | 5.360.687 |
| - di imprese controllate | 4.884.968 | 4.839.957 |
| - di imprese collegate | 265.621 | 520.730 |
| Altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio: | 2.681.990 | 1.926.716 |
| - buona esecuzione lavori | 1.714.557 | 1.397.624 |
| - partecipazione a gare d'appalto | 19.050 | 29.460 |
| - acconti ricevuti | 510.266 | 132.834 |
| - ritenute a garanzia | 155.171 | 108.799 |
| - oneri fiscali | 127.811 | 126.291 |
| - altre causali | 155.135 | 131.709 |
| Totale altre garanzie personali | 7.832.579 | 7.287.403 |
| Totale generale | 7.898.288 | 7.392.762 |
Le fidejussioni e le altre garanzie prestate nell'interesse di controllate e collegate sono state rilasciate a garanzia di affidamenti bancari, di finanziamenti e di anticipi ricevuti.
Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.
Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.
I contratti derivati sono posti in essere al fine di ridurre l'esposizione ai rischi di mercato connessa con le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le diverse valute nelle quali sono espresse le operazioni commerciali e finanziarie.
| Valore nominale al | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||
| Contratti su cambi a termine: | ||||
| - impegni di acquisto valuta | 3.874.165 | 3.538.285 | ||
| - impegni di vendita valuta | 4.312.448 | 4.084.266 | ||
| Totale | 8.186.613 | 7.622.551 |

L'ammontare distinto per valuta è il seguente:
| Valore nominale al 31.12.2023 | Valore nominale al 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite |
| Dollaro USA | 2.893.689 | 3.751.105 | 2.954.047 | 3.556.384 |
| Corona norvegese | 34.032 | 27.804 | 14.407 | 10.014 |
| Zloty polacco | - | - | - | 212 |
| Dirham Emirati Arabi | 22.602 | 31.200 | 11.817 | 52.346 |
| Yen giapponese | 3.610 | 3.836 | 5.205 | - |
| Riyal saudita | 593.676 | 36.189 | 310.562 | 37.107 |
| Dinaro kuwaitiano | 6.053 | 130.847 | 52.829 | 172.664 |
| Peso messicano | 6.166 | 6.370 | 21.650 | 9.667 |
| Franco svizzero | 1.064 | 2.605 | 1.529 | 2.545 |
| Dollaro Singapore | 6.901 | 66.888 | - | 100.002 |
| Lira sterlina | 152.230 | 144.658 | 24.336 | 23.755 |
| Dollaro australiano | 91.448 | - | 86.967 | 31.103 |
| Rublo russo | - | - | 11.028 | 11.028 |
| Leu rumeno | 44.280 | 92.543 | 25.968 | 55.698 |
| Dollaro canadese | - | - | - | 6.930 |
| Baht thailandese | - | 263 | - | 269 |
| Siclo israeliano | 18.414 | 18.140 | 17.940 | 14.542 |
| Totale | 3.874.165 | 4.312.448 | 3.538.285 | 4.084.266 |
Il valore di mercato dei suddetti contratti riflette l'ammontare stimato da pagare o ricevere per porre termine al contratto alla data di chiusura dell'esercizio includendo, quindi, gli utili o le perdite non realizzati relativi ai contratti ancora aperti. Per stimare il valore di mercato dei contratti sono state utilizzate le quotazioni degli operatori di Borsa e adeguati modelli di pricing che hanno determinato il seguente plus (minus) valore teorico complessivo:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Contratti derivati su valute: | ||
| - plusvalore | 76.901 | 120.990 |
| - minusvalore | (38.027) | (102.618) |
| Totale | 38.874 | 18.372 |
La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2023 per bande temporali:
| (migliaia di euro) | trimestre Primo 2024 |
trimestre Secondo 2024 |
trimestre Terzo 2024 |
trimestre Quarto 2024 |
Oltre 2025 | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 580.125 | 1.030.583 | 852.003 | 383.411 | 169.935 | 3.016.057 |
| Costi | 249.077 | 284.976 | 321.623 | 157.000 | 634.277 | 1.646.953 |
Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse la Società ha stipulato con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).
Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento.
I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|
| Valore nominale | (migliaia di euro) | - | 37.500 |
| Tasso medio ponderato venduto | (%) | - | 0,129 |
| Tasso medio ponderato acquistato | (%) | - | 2,132 |
| Floor | (%) | - | (1,25) |
| Scadenza media ponderata | (anni) | - | 1 |
I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante. Al 31 dicembre 2023 non sono in essere contratti per la gestione del rischio dei tassi di interesse.
Al 31 dicembre 2023 non sono in essere contratti su merci per la gestione del rischio prezzo.

CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI
Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| complessivo componenti economico del conto Altre |
||
|---|---|---|
| 46 | ||
| 33.769 | (25.635) | 70.639 |
| di iscrizione Valore 5.105 618 1.672.274 870.778 2.990.913 1.634.649 |
economico Proventi a conto rilevati (oneri) - (11.445) (54.609) 1.015 (17.735) |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai proventi (oneri) inseriti nella nota 36 "Proventi (oneri) finanziari" e nella nota 35 "Costi operativi - Altri proventi (oneri) operativi".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (svalutazioni e perdite su crediti) e nella voce "Proventi (oneri) finanziari".
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nella nota 36 "Proventi (oneri) finanziari".
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale, secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
(a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
(b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi); (c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2023 si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | |
| Attività finanziarie valutate al fair value: | |||||
| - partecipazioni | 618 | - | - | 618 | |
| Fair value su contratti derivati: | |||||
| - totale attività | - | 76.901 | - | 76.901 | |
| - totale passività | - | 38.027 | - | 38.027 | |
Saipem SpA è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data di approvazione della presente Relazione, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione.
Relativamente ai procedimenti legali pendenti, gli accantonamenti non vengono contabilizzati quando l'esito negativo del procedimento è valutato come non probabile o quando non è possibile stimarne l'esito.
In merito a tutti i procedimenti penali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come procedimenti il cui esito non può essere previsto, non vi sono accantonamenti.
Fatto salvo per quanto di seguito indicato, per i contenziosi civili/arbitrali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come dall'esito negativo non probabile, non vi sono accantonamenti.
La Società ha provveduto ad appostare degli accantonamenti in merito ai seguenti procedimenti:
Per maggiori dettagli si rinvia ai successivi paragrafi.
Di seguito è altresì riportata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Il procedimento in Algeria - Sonatrach 1: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la

production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale, beneficiando dell'autorità o influenza dei rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti era in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari a circa 40.000 euro).
La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevedeva una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contemplava la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, fossero comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammontava a circa 64,8 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023), bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, costituitosi parte civile nel procedimento, si è riservato di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Public algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Public (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardavano. Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:
≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e
≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammontava a circa 64,8 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.
Con la decisione del 17 luglio 2019, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019, la Corte Suprema algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 accogliendo i ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie) e rinviando la causa alla Corte d'Appello di Algeri.
All'udienza del 17 febbraio 2021 il processo ha avuto inizio.
Il 12 dicembre 2022 è stata pronunciata dalla Corte d'Appello di Algeri la sentenza di secondo grado.
Con comunicato stampa del 12 dicembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Accolte in larga parte le argomentazioni difensive della Società. Nuova citazione a comparire.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 2 febbraio 2016 e 17 luglio 2019, si informa che oggi la Corte di Appello di Algeri si è pronunciata nel procedimento penale cd. Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi di Saipem Contracting Algérie relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. In tale procedimento la società Saipem Contracting Algérie era accusata della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società'.

In particolare, la Corte di Appello di Algeri accogliendo in larga parte le argomentazioni difensive della Società ha rigettato la richiesta di danni presentati dal Tesoro algerino confermando per il resto la sentenza di primo grado. Per effetto di tale decisione, la medesima Corte d'Appello ha altresì disposto la revoca del sequestro dei conti correnti per un ammontare pari a 63,2 milioni di euro equivalenti riferibili al procedimento in parola.
Si ricorda che il procedimento si era concluso in primo grado il 2 febbraio 2016 con la decisione del Tribunale di Algeri con la quale si condannava Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). La decisione di primo grado era stata impugnata alla Cassazione algerina che con la decisione del 17 luglio 2019 aveva cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui la Corte di Appello di Algeri aveva avviato il processo conclusosi oggi.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem Contracting Algérie, nell'accogliere con favore la sentenza, valuterà se ricorrere per Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello relativamente all'ammenda comminata.
Per maggiori informazioni sul procedimento in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata del procedimento contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 147-148).
Sempre con riferimento a progetti risalenti al 2008, Saipem ha, altresì, ricevuto una citazione a comparire, con altri soggetti fisici e giuridici, avanti al Tribunale algerino nell'ambito di un nuovo procedimento per 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero'. La società, che contesta ogni addebito, parteciperà attivamente al procedimento al fine di chiarire la propria estraneità ai fatti, avendo sempre agito in conformità al quadro normativo in materia".
Il 19 dicembre 2022 Saipem Contracting Algérie ha impugnato davanti alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 12 dicembre 2022 relativamente all'ammenda applicata. Il 16 febbraio 2023 Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria con i motivi di ricorso.
Il 2 marzo 2023 Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria di replica al ricorso presso la Corte Suprema presentato dal Procuratore Generale. L'udienza avanti la Corte Suprema, dapprima fissata per il 25 maggio 2023, è stata rinviata al 27 luglio 2023.
In data 27 luglio 2023, a esito dell'udienza della Corte Suprema algerina, Saipem ha diffuso il seguente comunicato stampa:
"Nel richiamare il contenuto del comunicato stampa del 12 dicembre 2022, si rende noto che, in data odierna, la Corte Suprema algerina si è pronunciata nel procedimento penale cd. Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi, tra gli altri, di Saipem Contracting Algérie SpA relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. In base alla lettura avvenuta in udienza del dispositivo della decisione della Corte Suprema algerina, il cui testo e relative motivazioni saranno disponibili secondo le modalità e le tempistiche previste dall'ordinamento locale, Saipem ha appreso con soddisfazione dai propri legali che la Corte Suprema algerina, per quanto di specifico interesse di Saipem Contracting Algérie, ha confermato la decisione della Corte di Appello di Algeri. Per maggiori informazioni su questo procedimento si rinvia, oltre che al comunicato stampa sopra citato, alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione "Contenziosi" della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2022 di Saipem SpA".
All'esito dell'udienza di rinvio dell'8 febbraio 2024, la Corte di Appello di Algeri ha assolto con formula piena Saipem Contracting Algérie e ha disposto il dissequestro dei conti correnti a suo tempo bloccati. In pari data Saipem ha diffuso il seguente comunicato stampa:
"Nel richiamare il contenuto del comunicato stampa del 27 luglio 2023, si rende noto che, in data odierna, la Corte di Appello di Algeri si è pronunciata in sede di rinvio a seguito della sentenza della Corte Suprema del 27 luglio 2023 assolvendo con formula piena Saipem Contracting Algérie SpA nel procedimento penale conosciuto come Sonatrach 1 in corso dal 2010 e relativo alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. Il testo e le relative motivazioni della decisione odierna saranno disponibili secondo le modalità e le tempistiche previste dall'ordinamento locale. Per maggiori informazioni su questo procedimento si rinvia, oltre che al comunicato stampa sopra citato, alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione "Contenziosi" della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 di Saipem SpA".
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem Contracting Algérie per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste in merito a quanto precede.
GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso della quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.

Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem Contracting Algérie. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti SpA succursale di Algeri che il Trésor Public algerino si era costituito parte civile in questo procedimento.
Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem Contracting Algérie.
Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.
Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini, aveva emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem, peraltro già oggetto di analogo provvedimento anteriore disposto nell'ambito del procedimento GK3, di cui sopra.
L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, poi rinviata dapprima al 20 dicembre 2021 e in seguito al 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi all'udienza del 31 gennaio 2022.
In tale procedimento penale, che coinvolgeva 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministro dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerine) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sosteneva che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:
(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";
(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.
Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammesse come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse, rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018, che aveva a oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.
Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.
Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.
La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza ha determinato la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.
Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".
Dei circa 208 milioni di euro di cui alla sentenza di condanna in primo grado, 145 milioni di euro sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa 63 milioni di euro sono relativi ad ammende.
Il 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 4 aprile 2022.
La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata dapprima al 10 maggio 2022 e successivamente al 24 maggio 2022.
All'udienza del 24 maggio 2022 il Giudice ha rinviato la prima udienza al 14 giugno 2022.
All'udienza del 14 giugno 2022 il Giudice ha indicato il 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, come data per l'emissione della decisione.
Con comunicato stampa del 28 giugno 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"La Corte di Appello di Algeri si è oggi pronunciata nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew. In tale procedimento le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.
La Corte di Appello di Algeri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha oggi confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022. Tale sentenza aveva stabilito a carico di Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch ammende e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 199 milioni di

euro (di cui circa 60 milioni di euro quali ammende e circa 139 milioni di euro quali statuizioni a favore delle parti civili). A seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri, la Società aveva già accantonato nel bilancio al 31 dicembre 2021 un onere di pari importo, il cui versamento era rimasto, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione dinanzi alla Corte di Appello. Il Tribunale di Algeri aveva, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem era stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dalla Corte di Appello.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno tempestivamente presso la Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri. Sulla base dell'ordinamento algerino l'impugnazione sospende gli effetti della sentenza di appello quanto alla decisione relativa alle ammende (pari a circa 60 milioni di euro), mentre le statuizioni a favore delle parti civili (pari a circa 139 milioni di euro) sono esecutive anche in pendenza dell'impugnazione.
La sentenza di condanna, il cui importo è già accantonato a valere sul bilancio al 31 dicembre 2021, non pregiudica la validità della manovra finanziaria e la realizzazione degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025".
Il 31 luglio 2022 Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato dinnanzi alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 28 giugno 2022.
Con comunicato stampa del 18 novembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 15 febbraio e 28 giugno 2022, si informa che la Corte Suprema algerina si è pronunciata nell'ambito del procedimento penale relativo al progetto GNL3 Arzew, rigettando i motivi di ricorso presentati da tutti i ricorrenti avverso la decisione della Corte di Appello di Algeri emessa in data 28 giugno 2022. In particolare, in data odierna, Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno ricevuto la notifica della suddetta decisione per il tramite dei propri legali locali il 18 novembre 2022.
Si ricorda che la Corte di Appello di Algeri in data 28 giugno 2022 aveva confermato la sentenza di condanna di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022 a carico delle suddette ricorrenti per le fattispecie e per gli importi dettagliatamente indicati nei sopra richiamati comunicati stampa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch, che hanno sempre contestato gli addebiti, si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina presso ogni sede competente.
Si ricorda che, a seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022, sono stati già accantonati nel bilancio al 31 dicembre 2021 oneri corrispondenti.
Per maggiori informazioni sul procedimento relativo al progetto GNL3 Arzew in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 148-149)".
Ai sensi del diritto algerino l'ammenda e i risarcimenti non sono al momento esigibili.
Per quanto attiene ai conti correnti già oggetto di sequestro, Saipem Contracting Algérie aveva informalmente appreso di una richiesta di incameramento delle somme in giacenza sugli stessi e aveva, quindi, informato gli istituti di credito interessati, tra l'altro, circa l'esistenza di un precedente analogo provvedimento che insisteva sulle medesime somme disposto nell'ambito del procedimento GK3 che avrebbe determinato l'illegittimità di un eventuale pagamento da parte loro delle somme in parola. Saipem Contracting Algérie aveva interessato della questione l'Autorità locale responsabile dell'esecuzione la quale, preso atto di quanto precede, aveva disposto la sospensione temporanea dell'esecuzione, in attesa della definizione del citato procedimento GK3. Nonostante gli elementi informativi messi a disposizione da Saipem, nelle more dell'emissione del citato provvedimento ministeriale, uno degli istituti bancari locali aveva provveduto a dare esecuzione alla richiesta di incameramento, prelevando da uno dei conti una somma pari a 1.693.222.124,55 dinari algerini (11,4 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023).
Dopo aver escluso la possibilità di presentare mezzi di gravame straordinario, il management della società ha svolto, anche a mezzo di consulenti legali esterni, un'analisi approfondita sul riconoscimento e sull'eseguibilità delle statuizioni della sentenza della Corte Suprema algerina al di fuori della giurisdizione locale. Parallelamente, il management di Saipem Contracting Algérie, con l'ausilio dei propri consulenti legali, ha formulato una formale richiesta di interpretazione autentica della sentenza alla Procura Generale, quale unico organo deputato all'esecuzione delle sentenze secondo la legge algerina, circa la liceità della confisca dei conti bancari che non hanno alcun collegamento con il progetto summenzionato. Tale richiesta non è ancora stata trattata.
Il procedimento in Algeria - Sonatrach 3: il 17 novembre 2022 il legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri è stato convocato dal Giudice del Polo Penale Economico e Finanziario del Tribunale di Algeri, nell'ambito di un'istruttoria riguardante alcuni contratti di Competitive FEED del 2008 nei confronti anche di altre persone fisiche e giuridiche.
Il Giudice ha indicato i capi di imputazione a carico di Saipem SpA succursale di Algeri, per presunte "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero".
Il 22 novembre 2022 si è svolta una seconda audizione del legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri, il quale ha fornito tutti gli elementi anche di carattere documentale, atti a chiarire la regolarità della posizione di Saipem SpA succursale di Algeri nell'ambito delle procedure dei Competitive FEED.

La prima udienza originariamente fissata l'8 dicembre 2022 è stata rinviata al 29 dicembre 2022 e poi successivamente al 5 gennaio 2023.
Il processo è iniziato il 5 gennaio 2023 e si è concluso con l'udienza del 10 gennaio 2023.
Con comunicato stampa del 19 gennaio 2023 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: decisione del Tribunale di Algeri nel procedimento relativo a una gara del 2008 per gli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.
La Società impugnerà la decisione dinanzi alla Corte di Appello di Algeri.
Milano, 19 gennaio 2023 - In seguito al comunicato stampa diffuso in data 12 dicembre 2022, si informa che, in data odierna, il Tribunale di Algeri si è pronunciato in primo grado nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 in Algeria nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione della società a una gara del 2008 relativa agli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.
In base al dispositivo comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, il Tribunale di Algeri, in accoglimento delle difese della Società, ha assolto quest'ultima dall'accusa del reato di 'violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero' e del reato di 'traffico di influenze'.
Il medesimo Tribunale ha altresì ritenuto Saipem SpA responsabile del reato di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura', comminando la sola sanzione pecuniaria pari a circa 34.000 euro equivalenti.
Con riferimento poi alle richieste di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Trésor Public, il Tribunale di Algeri, preso atto dell'assenza di domande risarcitorie da parte di Sonatrach nei confronti di Saipem, ha accolto in minima parte le istanze del Trésor Public, riconoscendo in favore di quest'ultimo un risarcimento complessivo pari a circa 680.000 euro equivalenti, la cui quota di diretta competenza Saipem SpA è pari a circa 170.000 euro equivalenti.
La Società, nell'accogliere con favore il contenuto assolutorio della decisione, impugnerà in appello il condannatorio del Tribunale di Algeri, con conseguente sospensione degli effetti penali e civili della stessa".
Il 26 gennaio 2023 Saipem SpA ha proposto appello avverso la decisione di primo grado.
All'esito del giudizio di appello il 16 aprile 2023, la Corte d'Appello di Algeri ha pienamente assolto Saipem da tutti i capi d'incolpazione; la Società in pari data ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: piena assoluzione da parte della Corte d'Appello di Algeri nel procedimento relativo a una gara del 2008 per gli studi di competitive FEED in relazione al progetto Rhourde Nouss QH - Saipem accoglie con soddisfazione la decisione di piena assoluzione della Corte d'Appello di Algeri - Facendo seguito al comunicato stampa diffuso il 19 gennaio 2023, si rende noto che, in data odierna, la Corte d'Appello di Algeri si è pronunciata in secondo grado nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione di quest'ultima a una gara del 2008 per gli studi di competitive FEED in relazione al progetto Rhourde Nouss QH.
In base al dispositivo della decisione, così come letto in udienza e comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, la Corte d'Appello di Algeri, alla luce degli elementi oggettivi argomentati dalla difesa di Saipem, in favorevole riforma della decisione di primo grado, ha esteso l'assoluzione della Società da tutti i capi di incolpazione e, per l'effetto, ha annullato le ammende e rigettato le richieste di risarcimento già comminate in primo grado dal Tribunale di Algeri".
Il 19 giugno 2023 l'Ufficiale Giudiziario ha notificato a Saipem la richiesta, presentata dal Procuratore Generale alla Corte d'Appello di Algeri, di annullamento della sentenza del Tribunale di Algeri pronunciata il 16 aprile 2023 che aveva, tra l'altro, assolto Saipem da tutti i capi d'incolpazione. Saipem SpA, tramite i suoi legali locali, ha depositato una memoria per contrastare i motivi di ricorso proposti dal Procuratore Generale.
All'esito dell'udienza dell'11 gennaio 2024, la Corte Suprema algerina ha rigettato i ricorsi presentati dal Procuratore Generale e dal Trésor Public algerino, confermando quindi la sentenza del 16 aprile 2023 e rendendo così definitiva la piena assoluzione di Saipem SpA.
La Società ha emesso il seguente comunicato stampa in data 14 gennaio 2024:
"Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi il 19 gennaio e il 16 aprile 2023, si rende noto che, a valle dei ricorsi presentati da alcune delle altre parti, la Corte Suprema algerina si è pronunciata nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione di quest'ultima a una gara del 2008 per gli studi di competitive FEED relativi al progetto Rhourde Nouss QH. In base al dispositivo della decisione, così come letto in udienza e comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, la Corte Suprema, avendo rigettato tutti i ricorsi, ha confermato in via definitiva l'assoluzione della Società già pronunciata dalla Corte d'Appello di Algeri il 16 aprile 2023".
Primo grado: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem SpA che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem SpA al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardata", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale

ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
A conclusione del giudizio di primo grado, in data 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem SpA nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem SpA, a titolo di rimborso delle spese legali.
Appello: il 31 dicembre 2018 gli investitori istituzionali hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem SpA al pagamento di circa 169 milioni di euro.
Con ordinanza del 23 febbraio 2021 la Corte ha disposto un'integrazione istruttoria.
In data 14 aprile 2022 il CTU ha depositato la propria relazione tecnica, poi integrata il 20 febbraio 2023. In data 6 marzo 2023, su richiesta della Corte d'Appello, il CTU ha depositato una precisazione di chiarimento. All'udienza in data 3 maggio 2023 la causa è stata trattenuta in decisione.
Con sentenza del 7 novembre 2023 la Corte di Appello di Milano ha riformato parzialmente la sentenza di primo grado e – a fronte di una domanda degli investitori di oltre 170 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione) – ha accolto parzialmente tale domanda per circa 10,2 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione). La Corte di Appello di Milano ha respinto nella sostanza le censure degli investitori, avendo ritenuto che Saipem SpA risulterebbe responsabile per un ritardo informativo solo per un limitatissimo periodo di tempo.
Cassazione: il 21 dicembre 2023 Saipem SpA ha notificato il ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano.
Il 30 gennaio 2024 gli investitori hanno depositato il proprio controricorso e ricorso incidentale.
Saipem SpA ha depositato il proprio controricorso in replica al ricorso incidentale nei termini di legge.
Primo grado: con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano - sezione specializzata in materia di impresa- Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3 c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306 c.p.c.
Il 9 novembre 2018 la Società ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem SpA e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem SpA.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano il 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale era stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione – avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti – assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.
Con sentenza in data 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem SpA respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro ritenendo non provata la titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante.
Gli investitori, le cui domande sono state respinte, hanno corrisposto a Saipem SpA circa 150 mila euro per spese di lite.
Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle domande di danno formulate dagli altri attori per un importo complessivo di circa 38 milioni di euro.
Con ordinanza di correzione in data 10 marzo 2022 il Tribunale di Milano – su istanze di tutte le parti del giudizio – ha apportato alcune modifiche al dispositivo della sentenza di primo grado, aggiungendo alcuni attori e fondi/patrimoni separati al gruppo di quelli le cui domande erano state integralmente rigettate, e altri attori e fondi/patrimoni al gruppo degli investitori per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado.
Con ordinanza in data 4 ottobre 2022, comunicata in data 6 ottobre 2022, riservata ogni valutazione sulla rilevanza della sentenza penale assolutoria del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 e della CTU resa nel procedimento R.G. 28789/2015 (entrambe prodotte da Saipem SpA nel giudizio), il Tribunale ha ritenuto di dare corso all'indagine tecnica disposta con l'ordinanza del 20 novembre 2021, con un quesito cristallizzato nel contraddittorio delle parti all'udienza del 14 dicembre 2022, nominando lo stesso CTU del giudizio R.G. 28789/2015.
Il Giudice, in accoglimento dell'istanza di proroga del CTU, ha concesso il termine del 15 luglio 2024 per il deposito della CTU e fissato l'udienza del 17 settembre 2024 per l'esame delle risultanze della perizia stessa.

Appello: il 22 gennaio 2022 Saipem SpA ha proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Le altre parti si sono costituite nei termini, formulando anche appello incidentale avverso la medesima sentenza.
Il 24 gennaio 2022 anche gli investitori, le cui domande erano state respinte per mancata prova della titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021. Saipem SpA si è costituita in tale giudizio con comparsa di risposta contenente anche appello incidentale depositata in data 25 maggio 2022. Gli altri convenuti si sono costituiti depositando comparsa di risposta con appello incidentale nelle date 19 maggio e 20 maggio 2022.
Alla luce delle modifiche apportate dall'ordinanza di correzione del Tribunale di Milano del 10 marzo 2022 alla sentenza dello stesso Tribunale di Milano del 20 novembre 2021, Saipem SpA ha impugnato in data 18 marzo 2022 la sentenza dello stesso Tribunale di Milano anche nelle parti corrette con l'ordinanza di correzione del 10 marzo 2022, con riferimento agli attori e fondi dapprima omessi dal dispositivo e successivamente "aggiunti" al gruppo di quelli per cui era stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado. Le altre parti si sono costituite con comparsa di costituzione in data 25 luglio 2022.
Considerata la pendenza di tre giudizi di impugnazione avverso la stessa sentenza, su richiesta congiunta delle parti, all'udienza del 28 settembre 2022 la Corte d'Appello ha disposto la riunione dei tre giudizi. All'udienza di precisazione delle conclusioni nei tre giudizi riuniti, tenutasi il 5 luglio 2023, la causa è stata trattenuta in decisione con termini per scambio di memorie conclusionali e repliche depositate dalla Società nei termini di legge.
Con atto di citazione del 1° dicembre 2022, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio presso il Tribunale Civile di Milano – sezione specializzata in materia di impresa – Saipem SpA e due precedenti amministratori delegati della Società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio, nonché come responsabilità da reato ex art. 185 c.p.
Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
Con comparsa di risposta del 27 settembre 2023, Saipem SpA si è costituita in giudizio contestando ogni addebito e chiedendo il rigetto di tutte le domande degli investitori.
Il 22 novembre 2023 si è tenuta la prima udienza in cui sono state discusse alcune questioni preliminari di Saipem SpA e il Giudice si è riservato sul prosieguo. Il 21 febbraio 2024 il Giudice ha deciso di trattare in via anticipata il tema della legittimazione/rappresentanza degli attori, rispetto al merito della causa. L'udienza è stata rinviata al 24 settembre 2024 per trattare tale questione, avendo il Giudice dato termini alle parti per presentare le relative memorie.
Il 21 dicembre 2023, 14 investitori hanno notificato a Saipem SpA un atto di citazione davanti al Tribunale di Milano, con richiesta di accertamento di una pretesa responsabilità della Società, ai sensi dell'art. 94 e ss., decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e artt. 1337 e/o 2043 c.c., per aver asseritamente comunicato al mercato informazioni errate e fuorvianti nel periodo intercorso tra la data di pubblicazione dei risultati di bilancio dei primi nove mesi del 2015, ossia il 27 ottobre 2015, e quella di pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2016, avvenuta il 25 ottobre 2016, con riguardo, inter alia, al Piano Strategico 2016-2019, al bilancio consolidato 2015 e alla documentazione relativa all'aumento di capitale del 2016.
La richiesta risarcitoria è formulata con riguardo alla differenza tra l'investimento in titoli Saipem posto in essere dagli attori nel periodo di riferimento e il valore dei titoli alla data di vendita o, se ancora nella disponibilità dell'investitore, alla data di notifica dell'atto di citazione, con una quantificazione complessiva (cumulando le domande dei singoli attori) di circa 1,7 milioni di euro.
La prima udienza è indicata in citazione per il 6 maggio 2024. Il 26 febbraio 2024 Saipem SpA si è costituita in giudizio. Il Tribunale di Milano ha confermato l'udienza del 6 maggio 2024 e ha assegnato alle parti i termini per il deposito delle memorie integrative.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2023 e nei primi mesi del 2024 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da tre investitori privati; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019

per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) nel luglio 2021 da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro; (xxxiii) nel maggio 2022 da 6 investitori istituzionali che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 3,9 milioni di euro e da parte di 103 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 7,9 milioni di euro; (xxxiv) nel giugno 2022 da 14 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 1,9 milioni di euro; (xxxv) nel luglio 2022 da 2 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 387 mila euro; (xxxvi) nel settembre 2022 da 7 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 385 mila euro; (xxxvii) nel dicembre 2022 da un investitore privato che ha indicato il valore complessivo della sua richiesta in un ammontare di circa 106 mila euro per un totale di oltre 1.000 richieste e un valore complessivo di oltre 300.000.000 di euro. Sono state proposte in 9 occasioni richieste stragiudiziali e di mediazione per risarcimento di asseriti danni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato; (h) nell'ottobre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato (i) nel novembre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento per circa 20.000 euro; (l) del luglio 2023, di un investitore privato, quantificata in circa 60.000 euro; (m) del gennaio 2024 di un investitore privato, quantificata in circa 40.000 euro.
Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza. A oggi, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle quattro cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano, alla Corte di Appello di Milano e Corte di Cassazione, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem SpA è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA, ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia

favorevole a Saipem SpA e a un'altra causa notificata a Saipem SpA con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem SpA e a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 20 mila euro.
Nel marzo 2023 Saipem ha ricevuto la notifica di una domanda di arbitrato – amministrato dalla International Chamber of Commerce, ICC – dalla società omanita Galfar (subcontrattista nel progetto Duqm Refinery, Oman).
Galfar chiede che Saipem sia condannata a pagare USD 43.478.843,56 per prolongation costs (extension of time) e variation orders non riconosciuti da Saipem. Galfar contesta, inoltre, l'addebito di back charges per USD 14.617.966,13 operato da Saipem.
Saipem ha depositato la risposta alla domanda di arbitrato il 12 maggio 2023, nominando il proprio arbitro, contestando le domande di Galfar e proponendo una domanda riconvenzionale di circa 20 milioni di dollari composta da liquidated damages e back charges. Costituitosi il Collegio Arbitrale, le parti hanno concordato il calendario della procedura in base al quale l'udienza finale si terrà dal 7 all'11 aprile 2025.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem SpA il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem SpA avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Il 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il 7 marzo 2024 si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem SpA avverso la sentenza del TAR-Lazio.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem SpA il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 del TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020. Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello ha autorizzato il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem SpA, ha autorizzato il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Saipem SpA il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.
In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente.
Saipem SpA è parte in procedimenti fiscali. La valutazione del rischio ai fini della rilevazione in bilancio di passività fiscali e fondi per imposte è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisita da parte dei consulenti esterni che assistono la Società.
Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 235 milioni di euro equivalenti, alla data di chiusura di questo bilancio.
Le società hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.
A seguito di un procedimento penale nei confronti di Saipem SpA e di alcune persone fisiche che ricoprivano posizioni apicali in seno alla società avente ad oggetto le fattispecie delittuose di "corruzione internazionale" e "dichiarazione fraudolenta", la Società si è vista notificare avvisi di accertamento per gli anni d'imposta 2008 e 2009– notificati nel 2015 – e per l'anno d'imposta 2010 – notificato nel 2016 – a mezzo dei quali veniva contestata la cd. "indeducibilità dei costi da reato" legati alla suindicata ipotesi di corruzione internazionale. La Società ha impugnato gli avvisi 2008 e 2009 e, in pendenza dei procedimenti penale e tributario, entrambi persi in primo grado, in data 8 settembre 2017 ha definito le liti fiscali avvalendosi dell'art. 11, D.Lgs. n. 50/2017, norma che consentiva la definizione agevolata senza applicazione di sanzioni e di parte degli interessi. L'avviso di accertamento per l'anno d'imposta 2010 è stato invece definito in adesione il 26 maggio 2017. Dopo la sentenza penale sfavorevole resa dal Tribunale di Milano (del 19 settembre 2018), in data 15 gennaio 2020 la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte di Appello di Milano ha assolto con formula piena gli apicali Saipem SpA dal reato di corruzione internazionale escludendo anche la responsabilità di Saipem SpA dal presunto illecito amministrativo. In data 14 dicembre 2020 è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione che ha chiuso in modo definitivo il procedimento penale per corruzione internazionale, confermando l'assoluzione della Società e delle persone fisiche coinvolte.
Alla luce del suindicato esito del procedimento penale, in data 1° giugno 2021 la Società ha presentato istanza di rimborso di quanto corrisposto in sede tributaria.
A seguito del silenzio-rifiuto formatosi sull'istanza di rimborso, la Società ha presentato ricorso chiedendo alla Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano di condannare l'Agenzia delle Entrate al rimborso delle maggiori imposte versate in relazione agli

avvisi di accertamento aventi ad oggetto l'indeducibilità dei costi correlati all'ipotizzato reato di corruzione internazionale, per un importo complessivo pari a 64 milioni di euro. In data 5 luglio 2022 la Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano ha accolto parzialmente il ricorso di Saipem SpA. In particolare, la sentenza ha stabilito che tale diritto andasse limitato alle sole imposte versate in esecuzione dell'accertamento con adesione (anno 2010) escludendo quanto versato per la definizione delle liti relative agli anni d'imposta 2008 e 2009.
In data 6 ottobre 2022 la Società ha presentato appello nei confronti dei capi della sentenza che avevano escluso il diritto al rimborso di quanto versato a seguito della definizione delle liti pendenti in relazione agli anni d'imposta 2008 e 2009. Contestualmente l'Agenzia delle Entrate si è costituita in giudizio per difendere i capi di sentenza a sé favorevoli impugnando anche la statuizione relativa alla spettanza del rimborso per l'annualità 2010 definita in adesione. In data 12 giugno 2023 la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di II grado della Lombardia ha accolto l'appello della Società e respinto l'appello dell'Agenzia delle Entrate. In conseguenza della sentenza è maturato il diritto al rimborso di tutte le somme versate dalla Società nel 2017 oltre a interessi di legge. Alla data di chiusura di questo bilancio l'Ufficio ha già provveduto a restituire circa la metà di quanto dovuto.
Il 15 novembre 2023 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione. In data 22 gennaio 2024 la Società ha presentato controricorso. Ad oggi le Parti sono in attesa della fissazione dell'udienza davanti alla Corte di Cassazione.
Sono stati assunti verso committenti impegni ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 67.128 milioni di euro (71.450 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
In occasione dell'operazione di rifinanziamento del Gruppo Saipem e a supporto dei loan richiesti a un pool di banche necessari a rifinanziare gli impegni della Società e permettere al Gruppo Saipem di operare autonomamente sul mercato finanziario, Saipem SpA insieme ad altre società del Gruppo ha siglato un contratto di garanzia a supporto e a garanzia delle obbligazioni di rimborso delle rate dei loan alla scadenza.
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi", che ammontano a 4.280.247 migliaia di euro, con un aumento di 1.298.754 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 4.130.292 migliaia di euro, con un aumento di 1.232.358 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 2.706.923 | 1.473.886 |
| Energy Carriers | 1.362.832 | 1.338.531 |
| Drilling Offshore | 60.537 | 85.517 |
| Totale | 4.130.292 | 2.897.934 |
Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem, le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" includono vendite di materiali diversi per 283.315 migliaia di euro.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2023 è stato di 20 migliaia di euro di ricavi della gestione caratteristica verso Saipem SpA, completamente elisi.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro, eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim) al 31 dicembre 2023, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 129.764 migliaia di euro (129.925 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte di Saipem SpA (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2023 ammontano a 13.849.000 migliaia di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 4.376.000 migliaia di euro nel 2024, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
Il portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2023 comprensivo di società non consolidate ammonta a 13.850.000 migliaia di euro. La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling Offshore e Leased FPSO.
Gli altri ricavi e proventi ammontano a 149.955 migliaia di euro, con un incremento di 66.395 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni | 28.094 | 1.094 |
| Plusvalenze da chiusura contratti di leasing | 10 | 946 |
| Ricavi diversi della gestione ordinaria | 90.565 | 72.829 |
| Altri proventi | 31.286 | 8.691 |
| Totale | 149.955 | 83.560 |
Le "Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni", pari a 28.094 migliaia di euro, sono state generate dalla vendita dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória, nonché alla vendita di immobilizzazioni materiali. I "Ricavi diversi della gestione ordinaria" pari a 90.565 migliaia di euro accolgono essenzialmente riaddebiti ad altre società del
Gruppo Saipem per servizi a loro resi dalla controllante Saipem SpA.
La voce "Altri proventi", pari a 31.286 migliaia di euro, include 15.071 migliaia di euro per rimborsi assicurativi, 6.016 migliaia di euro relativi a contributi inerenti il programma di formazione denominato STEP (Saipem Training Enabling People) svoltosi nell'esercizio, 2.393 migliaia di euro (2.193 migliaia di euro nell'esercizio precedente) relativi a contributi per attività di ricerca e sviluppo ai sensi della legge n. 9/2014.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2023 è stato di 60 migliaia di euro di "Altri proventi".
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi", che ammontano a 4.545.201 migliaia di euro, con un incremento di 1.374.801 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali costi includono 88.523 migliaia di euro relativi a spese generali.
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ammontano a 3.902.913 migliaia di euro, con un aumento di 1.310.968 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 1.735.298 | 900.773 |
| Costi per servizi | 1.733.424 | 1.390.890 |
| Costi per godimento di beni di terzi | 379.092 | 239.749 |
| Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 3.294 | (3.681) |
| Altri accantonamenti netti | 40.530 | 46.024 |
| Altri oneri | 11.275 | 18.190 |
| Totale | 3.902.913 | 2.591.945 |
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2023 ha comportato la rilevazione di 45 migliaia di euro nella voce "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi", di cui 43 migliaia di euro oggetto di elisione.
I "Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" ammontano a 1.735.298 migliaia di euro, con un incremento di 834.525 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Rientrano in questa voce i costi di acquisizione di materie prime e materiali vari impiegati nell'esecuzione delle commesse e i costi per acquisto di materiali di ricambistica e di consumo.

I "Costi per servizi" ammontano a 1.733.424 migliaia di euro, con un incremento di 342.534 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende i seguenti costi:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Subappalti e prestazioni d'opera | 395.842 | 437.161 |
| Progettazioni, direzioni lavori e altre prestazioni | 43.389 | 18.845 |
| Costi per servizi relativi al personale | 102.702 | 63.853 |
| Altri servizi di carattere operativo | 545.745 | 389.697 |
| Altri servizi di carattere generale | 152.086 | 8.602 |
| Trasporti | 49.040 | 40.388 |
| Consulenze e prestazioni tecniche professionali | 26.424 | 47.904 |
| Consulenze e prestazioni tecniche amministrative | 3.431 | 11.694 |
| Assicurazioni | 49.314 | 39.826 |
| Manutenzioni | 43.135 | 36.616 |
| Spese legali, giudiziarie e notarili | 4.635 | 10.756 |
| Servizi postali, fax e telefonia fissa e mobile | 7.181 | 8.785 |
| Pubblicità, propaganda e rappresentanza | 2.137 | 1.483 |
| Quote costi consortili | 306.611 | 275.850 |
| Incrementi di attività per lavori interni | (518) | (719) |
| Penalità contrattuali applicate a fornitori | 2.270 | 149 |
| Totale | 1.733.424 | 1.390.890 |
I costi di ricerca e di sviluppo imputati a conto economico ammontano a 20.653 migliaia di euro (18.778 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
I "Costi per godimento per beni di terzi" ammontano a 379.092 migliaia di euro (239.749 migliaia di euro nell'esercizio precedente), e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Locazione di natanti | 225.705 | 88.697 |
| Locazione di mezzi d'opera e di costituzione | 73.925 | 80.942 |
| Locazione di fabbricati | 8.066 | 8.283 |
| Locazione e noleggio di hardware | 1.768 | (1.496) |
| Locazioni e noleggi diversi | 59.311 | 55.339 |
| Canoni per brevetti, licenze, concessioni | 6.128 | 6.777 |
| Affitto di terreni | 919 | (648) |
| Locazioni per macchine d'ufficio | 3.270 | 1.855 |
| Totale | 379.092 | 239.749 |
I costi di locazione derivano da contratti valutati secondo il principio IFRS 16 come "short term lease" o "low value lease" e, pertanto, non sono soggetti all'applicazione dello stesso.
La "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" presenta un importo negativo di 3.294 migliaia di euro, con un decremento di 6.976 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli "Altri accantonamenti netti" presentano un valore di 40.530 migliaia di euro, con una riduzione di 5.494 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Accantonamento fondo oneri presunti | 17.363 | 13.591 |
| Rilascio fondo oneri presunti | (2.136) | (696) |
| Accantonamento fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali | 25.303 | 33.129 |
| Totale | 40.530 | 46.024 |
Gli "Altri oneri" ammontano a 11.275 migliaia di euro, con un decremento di 6.916 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Minusvalenze da alienazioni/radiazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali | 1.452 | 208 |
| Minusvalenze da chiusura contratto di leasing | 316 | 62 |
| Perdite e oneri per transazioni e liti | 73 | (137) |
| Accantonamento fondo svalutazione altri crediti tributari | 93 | 93 |
| Imposte indirette e tasse | 5.983 | 15.840 |
| Altri oneri diversi | 3.358 | 2.125 |
| Totale | 11.275 | 18.191 |

Nel corso dell'esercizio le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali, altri crediti e attività contrattuali presentano un valore netto di 6.799 migliaia di euro (negativo per 3.499 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Accantonamento fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti | 21.064 | 16.564 |
| Accantonamento fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 587 | - |
| Utilizzo fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti | (61.893) | (15.973) |
| Utilizzo fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (997) | (4.089) |
| Perdite su crediti | 48.038 | - |
| Totale | 6.799 | (3.499) |
Ammonta a 571.184 migliaia di euro, con un aumento di 51.890 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per trattamento di fine rapporto e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali, in applicazione dei contratti e della legislazione vigente. La situazione della forza lavoro viene evidenziata nella seguente tabella:
| Organico al | Organico medio dell'esercizio (*) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (numero) | 31.12.2023 | 31.12.2022 | 2023 | 2022 | |
| Dirigenti | 258 | 231 | 249 | 240 | |
| Quadri | 2.462 | 2.330 | 2.374 | 2.301 | |
| Impiegati | 3.627 | 3.530 | 3.589 | 3.323 | |
| Operai | 209 | 354 | 225 | 403 | |
| Marittimi | 12 | 4 | 10 | 8 | |
| Totale | 6.568 | 6.449 | 6.447 | 6.275 |
(*) Calcolato come media aritmetica semplice delle medie mensili.
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 452.508 | 381.008 |
| Oneri sociali | 93.218 | 86.320 |
| Trattamento fine rapporto | 22.281 | 20.899 |
| Trattamento di quiescenza e simili | 5.109 | 5.157 |
| Oneri per il personale ricevuto in comando | 1.230 | 2.044 |
| Proventi per il personale dato in comando | (6.448) | (7.496) |
| Altri proventi per il personale distaccato presso società del Gruppo | (11.850) | (9.631) |
| Altri costi | 16.502 | 43.072 |
| Capitalizzazione a incremento di immobilizzazioni materiali | (1.366) | (2.079) |
| Totale | 571.184 | 519.294 |
Il trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2023 include 22.270 migliaia di euro relativi ai costi per trattamento di fine rapporto post-riforma che viene qualificato come piano a contributi definiti, e un importo di 11 migliaia di euro legato all'effetto della valutazione attuariale dei debiti residui.
Gli altri costi comprendono un importo di 6.880 migliaia di euro relativo a esodi agevolati.
Il costo lavoro include il fair value di competenza dell'esercizio riferito ai diritti assegnati in applicazione dei piani di incentivazione dei dirigenti del Gruppo; il costo di competenza dell'esercizio, al netto dei riaddebiti eseguiti alle controllate e dei diritti decaduti e assegnati, è risultato pari a 3.774 migliaia di euro e si analizza come segue:
| costo lavoro Fair value |
|
|---|---|
| (migliaia di euro) | |
| Piano ILT 2016-2018: Attribuzione 2018 | 180 |
| Piano ILT 2019-2021: Attribuzione 2020 (a) | (423) |
| Piano ILT 2019-2021: Attribuzione 2021 | 1.305 |
| Piano IBT 2020-2022: Attribuzione 2021 | 344 |
| Piano ILT 2023-2025: Attribuzione 2023 | 2.368 |
| 3.774 |
(a) Il fair value riferito all'attribuzione 2020 è risultato positivo in quanto riflette la mancata attivazione dell'attribuzione, a fronte del mancato raggiungimento della soglia minima di performance degli indicatori previsti.

Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione variabile mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attribuzioni sono articolate su cicli triennali (vesting period).
Al 31 dicembre 2023 i piani azionari attivi, approvati dall'Assemblea degli Azionisti di Saipem SpA, si suddividono in: Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2019-2021 (attribuzione 2021), Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 (attribuzione 2023) e Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2021-2023 (attribuzione 2021).
Tutti i piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei singoli piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).
Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attribuzioni in essere, è risultato pari a 3.525 migliaia di euro.
La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.
In particolare, il modello Stochastic è stato utilizzato al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR) e il modello Black & Scholes è stato utilizzato per valutare gli obiettivi economicofinanziari.
Alla data di attribuzione, la classificazione e il numero dei beneficiari, il rispettivo numero delle azioni attribuite e il successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2023 |
di competenza Fair value 2022 (2) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 130 | 196 | |||||
| Dirigenti strategici | 98 | 74.757 | 8.210.400 | 253.190 | 650.136 | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 259 | 391 | |||||
| Dirigenti non strategici | 263 | 49.577 | 100 | 130 | 196 | 4.479.459 | - | - |
| Amministratore Delegato-CEO (Marzo 2018) |
1 | 4.322 | 100 | 98 | 156 | 324.448 | - | - |
| Amministratore Delegato-CEO (Luglio 2018) |
1 | 8.686 | 100 | 130 | 196 | 847.078 | - | - |
| Totale | 363 | 137.342 | 13.861.385 | 253.190 | 650.136 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto, opportunamente riesposto sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 24/07/2023 (Termine dei co-investimento), invece, corrisponde a 126.416 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 15%) |
ROAIC (peso 15%) Fair value unitario |
EBITDA (peso 20%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2023 |
di competenza Fair value (2) 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | |||||
| Dirigenti strategici (periodo di Retention Premium) |
80 | 80.552 | 25 | 175 | 175 | 104 | 104 | 104 | 3.677.054 | 943.129 | 1.028.372 |
| Dirigenti non strategici | 304 | 81.205 | 100 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | 3.467.787 | 1.131.732 | 1.153.914 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 10.326 | 75 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | 598.891 | - | 167.492 |
| (periodo di co-investimento) | 25 | 175 | 175 | 104 | 104 | 104 | |||||
| Totale | 385 | 172.083 | 7.743.732 | 2.074.861 2.349.778 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2023, invece, corrisponde a 128.437 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 12.324 azioni, il quale riflette i diritti decaduti per cessazione di rapporto di lavoro alla data di osservazione. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
Totale 132 19.338 1.344.877 420.756 447.477
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 40%) |
EBITDA (peso 20%) ROAIC (peso 15%) ROAIC (peso 20%) Fair value unitario Fair value unitario Fair value unitario Fair value unitario ESG (peso 20%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2023 |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti (vesting period) | 75 | 1,38 | 1,177 1,177 1,177 1,177 |
|||||
| 395 | 13.004.900 | 1.181.762 | 2.964.754 | - | ||||
| Dirigenti (periodo di Retention Premium) | 25 | 2,910 | 1,177 1,177 1,177 1,177 |
|||||
| CEO (vesting period) | 75 | 1,38 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | |||||
| 1 | 744.300 | 20.648.482 | 169.672 | - | ||||
| CEO (periodo di co-investimento) | 25 | 2,910 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | |||||
| Totale | 396 | 13.749.200 | 21.830.244 | 3.134.426 | - |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2023, invece, corrisponde a 15.738.095 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition stimate alla fine del vesting period.
L'evoluzione dei predetti piani azionari è la seguente:
| 2023 | 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero | Prezzo medio di esercizio (a) |
Prezzo di mercato (b) |
Numero | Prezzo medio di esercizio (a) |
Prezzo di mercato (b) |
||
| di azioni | (migliaia di euro) | (migliaia di euro) | di azioni | (migliaia di euro) | (migliaia di euro) | ||
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 313.362 | - | 353 | 455.675 | - | 40.034 | |
| Nuovi diritti assegnati | 13.749.200 | - | 16.183 | - | - | - | |
| (Diritti esercitati nel periodo) (c) | (17.308) | - | (24) | (33.334) | - | (924) | |
| (Diritti decaduti nel periodo) | (240.493) | - | (336) | (108.979) | - | (3.021) | |
| Diritti esistenti al 31 dicembre | 13.804.761 | - | 20.293 | 313.362 | - | 353 | |
| Di cui: | |||||||
| - esercitabili al 31 dicembre | - | - | - | - | - | - | |
| - esercitabili al termine del vesting period | 10.374.418 | - | - | 269.517 | - | - | |
| - esercitabili al termine del periodo | |||||||
| di co-investimento/Retention Premium | 3.430.343 | - | - | 43.845 | - | - |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o decaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.
(c) I diritti esercitati nell'esercizio 2023 sono rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari del co-investimento dell'attribuzione 2018 del piano 2016-2018, così come previsto dal regolamento del piano.

I diritti esistenti al 31 dicembre 2023 e il numero dei beneficiari si analizzano come segue:
| Attribuzioni | N. dirigenti | (a) di esercizio Prezzo |
N. azioni |
|---|---|---|---|
| ILT 2016 | 372 | - | 128.121 |
| ILT 2017 | 345 | - | 141.697 |
| ILT 2018 | 363 | - | 137.342 |
| ILT 2019 | 368 | - | 88.038 |
| ILT 2020 | 382 | - | 182.259 |
| ILT 2021 | 387 | - | 172.083 |
| IBT 2021 | 132 | - | 19.338 |
| ILT 2023 | 396 | - | 13.749.200 |
| Azioni assegnate | |
|---|---|
| ILT 2016 | (3.323) |
| ILT 2017 (b) | (144.040) |
| ILT 2018 | (92.026) |
| ILT 2019 | - |
| ILT 2020 | - |
| ILT 2021 | - |
| IBT 2021 | - |
| Diritti decaduti | |
|---|---|
| ILT 2016 | (124.798) |
| ILT 2017 | (11.908) |
| ILT 2018 | (45.316) |
| ILT 2019 | (88.038) |
| ILT 2020 | (182.259) |
| ILT 2021 | (43.646) |
| IBT 2021 | (7.014) |
| ILT 2023 | (85.200) |
| Diritti in essere |
| ILT 2016 | - | - |
|---|---|---|
| ILT 2017 | - | - |
| ILT 2018 | - | - |
| ILT 2019 | - | - |
| ILT 2020 | - | - |
| ILT 2021 | 332 | 128.437 |
| IBT 2021 | 104 | 12.324 |
| ILT 2023 | 393 | 13.664.000 |
| 13.804.761 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il numero delle azioni assegnate in relazione all'attribuzione 2017 del piano 2016-2018 include altresì l'azione aggiuntiva spettante agli aventi diritto a fronte del co-investimento.
Per i piani di incentivazione a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value relativo all'attribuzione 2023 del piano ILT 2023-2025 e attribuzione 2021 del piano ILT 2019-2021, sono i seguenti28:
| Attribuzione | ILT 2023 | Attribuzione | ILT 2021 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 27/06/2023 | 1,177 | 27/10/2021 | 104 |
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | - | - | ||
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 27/06/2023 | 1,177 | 27/10/2021 | 104 |
| Durata | |||||
| Vesting Period | (anni) | 3 | 3 | ||
| Co-investimento/Retention Premium | (anni) | 2 | 2 | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | 27/06/2023 | 3,71 | 27/10/2021 | 0,00 |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | 27/06/2023 | 3,63 | 27/10/2021 | 0,20 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | |||
| Dividendi attesi | (%) | 0,00 | 0,00 | ||
| Volatilità attesa | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | 27/06/2023 | 105,53 | 27/10/2021 | 49,02 |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | 27/06/2023 | 116,72 | 27/10/2021 | 50,48 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. |
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di attribuzione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 63.062 migliaia di euro, con una diminuzione di 3.967 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono costituiti dalle quote di competenza dell'esercizio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e dei diritti di utilizzo delle attività in leasing e dalle svalutazioni effettuate nell'esercizio.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 10.669 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Attività immateriali".
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 12.024 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Immobili, impianti e macchinari".
Nel corso dell'esercizio sono state effettuate svalutazioni di immobilizzazioni materiali per 1.482 migliaia di euro e di immobilizzazioni immateriali per 1.784 migliaia di euro.
Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti di utilizzo delle attività in leasing ammontano a 37.103 migliaia di euro e sono commentati alla voce "Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing".
La voce "Ammortamenti e svalutazioni" indicata nel conto economico è così determinata:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 10.669 | 12.726 |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 12.024 | 12.851 |
| Svalutazioni immobilizzazioni materiali | 1.482 | 1.052 |
| Svalutazioni immobilizzazioni immateriali | 1.784 | - |
| Ammortamenti diritti utilizzo attività in leasing | 37.103 | 40.400 |
| Totale | 63.062 | 67.029 |
Nell'esercizio 2023 sono stati rilevati altri proventi operativi netti pari a 1.242 migliaia di euro relativi a strumenti derivati su merci.
(28) Per maggiori informazioni sui parametri utilizzati per le attuazioni pregresse e ancora attive al 31 dicembre 2023, si rimanda alla Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA degli esercizi 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022.

Gli oneri finanziari netti ammontano a 8.327 migliaia di euro, rispetto agli oneri finanziari netti di 40.325 migliaia di euro dell'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | ||
| Interessi attivi su crediti verso altri | 11.518 | 68 |
| Interessi attivi su crediti finanziari verso imprese controllate | 21.615 | 13.133 |
| Interessi su c/c bancari e postali | 22.625 | 2.025 |
| Altri proventi da imprese controllate e collegate | 31.614 | 22.943 |
| 87.372 | 38.169 | |
| Oneri finanziari | ||
| Accantonamento (Utilizzo) fondo svalutazione IFRS 9 disponibilità liquide | (9) | 288 |
| Interessi per debiti verso banche | 21.241 | 7.713 |
| Interessi per debiti verso altri e altri oneri | 23.974 | 38.106 |
| Interessi per debiti finanziari verso controllate | 14.537 | 2.332 |
| Interessi per debiti finanziari per beni assunti in leasing | 13.948 | 6.480 |
| Altri oneri finanziari verso collegate e a controllo congiunto | 1.995 | 431 |
| Oneri finanziari su piani a benefici definiti - IAS 19 revised | 2.302 | 748 |
| 77.988 | 56.098 | |
| Differenze di cambio | ||
| Differenze attive di cambio | 109.791 | 214.216 |
| Differenze passive di cambio | (105.330) | (159.726) |
| 4.461 | 54.490 |
L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2023 è pari a 20 migliaia di euro di interessi passivi. Gli oneri netti derivanti da strumenti derivati sono pari a 22.172 migliaia di euro, rispetto agli oneri netti di 76.888 migliaia di euro dell'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di cambio | (22.772) | (76.850) |
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di tasso di interesse | 600 | (38) |
| Totale | (22.172) | (76.888) |
I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue:
| 2023 | 2022 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale | |
| Partecipazioni in imprese controllate | |||||||||
| Andromeda Consultoria Tecnica | |||||||||
| e Rapresentações Ltda | - | - | (63) | (63) | - | 322 | - | 322 | |
| International Energy Services SpA | - | - | (105) | (105) | - | - | (252) | (252) | |
| Saipem SA | - | 54.944 | - | 54.944 | - | - | (120.836) | (120.836) | |
| Servizi Energia Italia SpA | - | 9.533 | - | 9.533 | - | - | (9.533) | (9.533) | |
| Saipem Finance International BV | 500 | - | - | 500 | 500 | - | - | 500 | |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | - | 18 | - | 18 | - | - | (5.525) | (5.525) | |
| Snamprogetti Netherlands BV | - | 25.360 | - | 25.360 | - | 17.431 | - | 17.431 | |
| Saipem Maritime Asset | |||||||||
| Management Luxembourg Sàrl | - | - | - | - | - | - | (11.466) | (11.466) | |
| Saipem International BV | - | 203.474 | - | 203.474 | - | 186.925 | - | 186.925 | |
| Partecipazioni in imprese collegate | |||||||||
| e a controllo congiunto | |||||||||
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | - | - | (35) | (35) | - | - | (24) | (24) | |
| PSS Netherlands BV | - | 7.971 | - | 7.971 | - | - | (59.746) | (59.746) | |
| Partecipazioni in altre imprese | |||||||||
| Acqua Campania SpA | 4 | - | - | 4 | 7 | - | - | 7 | |
| Totale | 504 | 301.300 | (203) | 301.601 | 507 | 204.678 (207.382) | (2.195) |
Si rimanda alla nota 15 "Partecipazioni" per maggiori dettagli.

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | ||
| Ires | (86.005) | (45.176) |
| Irap | (5) | - |
| Imposte estere | (6.548) | 22.202 |
| Accantonamento (utilizzo) fondo imposte | 3.551 | 22.526 |
| Totale | (89.007) | (448) |
| Imposte differite attive | (18.033) | (55.189) |
| Imposte differite passive | 855 | 3.401 |
| Utilizzo imposte differite attive | 42.898 | 55.346 |
| Utilizzo imposte differite passive | (620) | (3.253) |
| Totale | 25.100 | 305 |
| Totale imposte sul reddito | (63.907) | (143) |
Le imposte positive a carico dell'esercizio ammontano a 63.907 migliaia di euro, in aumento di 63.764 migliaia di euro rispetto al 2022; la variazione è dovuta essenzialmente a maggiori rettifiche di imposte per Ires e Irap (40.834 migliaia di euro) e di imposte estere (28.750 migliaia di euro) e a un minor accantonamento netto di fondi per imposte (18.975 migliaia di euro), compensati parzialmente dalla maggiore incidenza di imposte differite nette (24.795 migliaia di euro).
Il carico fiscale dell'esercizio include rettifiche di imposte italiane relative a Saipem SpA e alle società italiane controllate incluse nel consolidato fiscale nazionale e crediti di imposta (86.010 migliaia di euro), imposte nette positive assolte all'estero (6.548 migliaia di euro), accantonamenti netti di fondi imposte per 3.551 migliaia di euro e imposte differite nette (25.100 migliaia di euro).
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) ante imposte (a) | 28.320 | (231.427) |
| Differenza tra valori e costi della produzione | (264.954) | (188.907) |
| Totale costi per il personale | 571.184 | 519.294 |
| Differenza tra valori e costi della produzione rettificato (b) | 306.230 | 330.387 |
| Imposte teoriche Ires (a* 24%) | 6.797 | (55.542) |
| Imposte teoriche Irap (b* 3,9%) | 11.943 | 12.885 |
| Totale imposte teoriche (c) | 18.740 | (42.657) |
| Tax rate teorico (c/a* 100)% | 66,17 | 18,43 |
| Imposte sul reddito (d) | (63.907) | (143) |
| Tax rate effettivo (d/a* 100)% | (225,66) | 0,06 |
| Imposte teoriche | 18.740 | (42.657) |
| Differenza base imponibile Irap | 5.815 | 803 |
| Valore della produzione realizzato all'estero (Irap) | (2.758) | (1.466) |
| Accantonamento (utilizzo) fondo imposte | 3.551 | 22.526 |
| Apporto Ship Recycling Scarl | 4 | - |
| Imposte differite filiali estere | - | - |
| Altre differenze | (89.259) | 20.651 |
| Imposte effettive | (63.907) | (143) |
Le altre differenze pari a un importo negativo di 89.259 migliaia di euro derivano essenzialmente da recuperi di imposte italiane ed estere rilevati nell'esercizio e dalle rettifiche di imposte italiane delle società italiane controllate incluse nel consolidato fiscale nazionale.
Il risultato d'esercizio è pari a un utile di 107.279 migliaia di euro, rispetto alla perdita registrata nell'esercizio precedente pari a 255.988 migliaia di euro.
In attuazione dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (TUF) introdotto a seguito del D.Lgs. n. 259 del dicembre 2010, Consob ha modificato il Regolamento Emittenti con delibera del 23 dicembre 2011 introducendo tra l'altro il nuovo art. 84-quater che disciplina le modalità di pubblicazione e i contenuti della relazione sulle retribuzioni che le società quotate sono

tenute a predisporre nei termini previsti. La "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2024" è predisposta dalla Società quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2024 e pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com. La relazione è stata redatta secondo quanto previsto nello "Schema 7-ter dell'Allegato 3" al Regolamento Emittenti. La relazione è articolata su due sezioni; nella prima sono illustrate le politiche adottate per il 2023 per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dei Sindaci, le finalità generali perseguite, gli organi coinvolti e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica, mentre nella seconda sezione i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci, Direttori generali e altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2023 a 170 migliaia di euro.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per Saipem.
Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e nella presente Relazione finanziaria annuale, la definizione di Dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.
Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.
La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato e del Presidente del Consiglio di Amministrazione.
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 7.130 | 7.310 |
| Altri benefici a lungo termine | 159 | 129 |
| Fair value piani di incentivazione | 648 | 526 |
| Totale | 7.937 | 7.965 |
A seguito dell'adozione del Regolamento Parti Correlate Consob e tenuto conto delle raccomandazioni stabilite dall'allora vigente Codice di Autodisciplina, nel 2010 il Consiglio di Amministrazione di Saipem, con il parere favorevole del Comitato competente sulle operazioni con parti correlate (Comitato Controllo e Rischi fino alla nomina da parte del Consiglio di Amministrazione, in data 18 maggio 2021, del Comitato Parti Correlate), ha approvato all'unanimità una specifica procedura in materia, da ultimo aggiornata in data 25 ottobre 2023 e denominata "Management System Guideline Operazioni con Parti Correlate e Soggetti di Interesse" (la "MSG Parti Correlate").
La MSG Parti Correlate stabilisce i principi e le regole cui Saipem e le società dalla stessa controllate devono attenersi al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate e con soggetti di interesse, di amministratori e sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche (DIRS) di Saipem, realizzate da Saipem o dalle società controllate da quest'ultima. La MSG Parti Correlate adottata definisce i tempi, le responsabilità e gli strumenti di verifica da parte delle funzioni interessate, nonché i flussi informativi che devono essere rispettati ai fini della corretta applicazione della stessa. Nel 2016 è stata inoltre emessa una procedura operativa interna "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate - ruolo e responsabilità dei procuratori", con l'obiettivo di disciplinare ulteriormente, a livello operativo, attività, ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti nella procedura stessa, anch'essa di volta in volta aggiornata coerentemente alle modifiche alla MSG Parti Correlate.
Per ulteriori dettagli si rinvia alla MSG Parti Correlate, disponibile sul sito web di Saipem all'indirizzo www.saipem.com (sezione "Governance - Procedura parti correlate - operazioni con parti correlate").
Le operazioni compiute da Saipem e dalle società dalla stessa controllate con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione; sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse di Saipem.
Nel corso del 2023 l'Amministratore Delegato ha reso periodica informativa al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'esecuzione di operazioni con parti correlate.

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2023 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | Esercizio 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | 31.12.2023 Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
| commerciali | e passività | Beni | |||||
| Denominazione Continuing operations |
e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 5 | - | 4.071 | - | - | - | 2 |
| Boscongo SA | 4.341 | 1.037 | 5.314 | 111 | 1.195 | 360 | 525 |
| Consorzio Sapro | - | - | - | - | 5 | - | - |
| Denuke Scarl | - | - | 244 | - | (76) | 6 | 7 |
| Energy International Services SpA | - | (26) | - | - | - | - | - |
| Energy International Services SpA Row Sharjah Branch | 1.506 | - | - | - | (580) | 978 | 1.001 |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | - | - | - | - | (9) | (170) | 924 |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | 224 | 38 | 130 | - | 23 | 161 | 275 |
| European Maritime Construction sas | - | - | - | - | - | - | (1) |
| Global Petroprojects Services AG | 865 | 15.258 | - | - | 29.000 | 28 | 742 |
| Saipem Offshore Construction SpA | 48 | (18) | - | - | (93) | 270 | 13 |
| Moss Maritime AS | 450 | 840 | - | - | 3.969 | 19 | 351 |
| North Caspian Service Co Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Petrex SA | 2.380 | 60 | 31.869 | - | 34 | - | 993 |
| Professional Training Center Llp | - | - | - | - | - | - | - |
| PT Saipem Indonesia | 20.838 | 8.663 | 107.295 | - | 8.581 | 1.310 | 13.781 |
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao | - | - | - | - | - | - | - |
| Saigut SA de CV | - | - | - | - | - | - | 124 |
| SAIMEP Lda | 9.013 | 111 | 1.183 | - | 111 | 978 | 291 |
| Saimexicana SA de Cv | 7.301 | 1.099 | 400 | 10 | 793 | 4.089 | 912 |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 936 | 1.536 | 1.528 | - | 3.245 | - | 104 |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | - | - | - | - | - | 1 | 8 |
| Saipem (Nigeria) Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
85.452 | 11.099 | 9.057 | 3.950 | 58.282 | 76.883 | 5.719 |
| Saipem America Inc | 5.290 | 1.932 | 5.014 | - | 1.986 | 2.560 | 1.725 |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 4.813 | 110 | 8.267 | - | 260 | (2) | 1.039 |
| Saipem Australia Pty Ltd | 17.890 | 1.223 | 307.746 | 885 | 338 | 9.915 | 691 |
| Saipem Canada Inc | 481 | 234 | - | - | 232 | 212 | - |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 9.201 | 217 | 270.134 | 27 | 308 | 5.185 | 550 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 14.053 | 241 | 17.667 | - | - | - | 6 |
| Saipem Contracting Prep SA | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 17.456 | 5.057 | 34.648 | - | 3.839 | 11.091 | 1.711 |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 5.858 | 572 | 582.806 | - | 12.451 | 4.432 | 132 |
| Saipem Drilling Co Pvt Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Drilling Norway AS | 11.205 | - | - | - | - | 9.487 | 327 |
| Saipem Finance International BV | 5.038 | - | - | - | 296 | - | 486 |
| Saipem Guyana Inc | 1.489 | - | 14.073 | - | - | 612 | 303 |
| Saipem India Projects Ltd | 2.182 | 15.605 | 1.674 | - | 20.950 | 475 | 1.076 |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 1 | - | 4.870 | - | - | - | 5 |
| Saipem International BV | 24 | - | 34 | - | - | - | 71 |
| Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Ltd | 66.219 | 23.474 | 240.254 | 1.703 | 14.607 | 56.096 | 8.285 |
| Saipem Luxembourg SA | 33.651 | 523 | 905 | - | 4.280 | 8.974 | 3.338 |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | - | - | 102 | - | - | - | - |
| Saipem Misr for Petroleum Services (SAE) | 4.339 | 489 | 30.962 | - | 407 | (40) | 652 |
| Saipem Norge AS | 503 | - | - | - | - | 20 | 640 |
| Saipem Offshore Norway AS | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Romania Srl | 20.858 | 59.101 | 15.907 | - | 65.677 | 2.436 | - |
| Saipem SA | 69.145 | 29.484 | 336.690 | - | 29.096 | 48.429 | 13.687 |
| Saipem Services Mexico SA de Cv | - | - | - | - | - | - | (1) |
| Saipem Singapore Pte Ltd | 2.372 | 86 | 52.577 | - | (16) | (18) | 853 |
| Saipem Ukraine Llc | - | - | - | - | - | - | - |

(migliaia di euro)
| Debiti Costi Ricavi commerciali, Crediti altri debiti commerciali e passività Beni Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni Servizi e servizi Altri Sajer Iraq Company for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc 384 - - - - 1 57 Saiwest 3.549 - - - - 3 Saudi Arabian Saipem Ltd 18.790 1.466 73.474 - 773 6.298 Saudi International Energy Services Ltd Co 1.125 - - - - - Servizi Energia Italia SpA 258.212 819.762 860.118 1.023.958 237.636 459.907 Sigurd Rück AG 113 - 1.956 - - - Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 9.560 106 157.399 - 82 2.876 2.994 Snamprogetti Engineering BV - - 64 - - - - Snamprogetti Netherlands BV 12 - - - - - 43 Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 94.035 1.745 1.644.255 - 777 38.485 17.974 Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA 27 - 596 - - - 58 Sofresid Engineering SA - - - - 2.737 9 663 Sofresid SA 549 (5.483) - - - 2 11 Sonsub International Pty - - - - - - - Saipem Drill Llc - - - - - - - Altre controllate - - - - - - - Totale controllate 811.783 995.641 4.823.283 1.030.644 501.196 - 752.358 92.510 ASG Scarl 550 1.453 - - - - - CCS JV SCARL 3.820 31.152 - - - 7.324 1.301 CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 109.394 212.454 143.300 - 276.962 349.984 5 CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 54 - - 192 155 - 222.906 Charville - Consultores e Serviços Lda - - - - - - - CMS&A Wll - - - - - - - Consorzio FSB 49 110 - 2 233 - - GYDAN LNG Snc - - - - - (372) - GYGAZ Snc 3.991 - - - - 3.991 - KWANDA Suporte Logistico Lda - - - - - 787 - Modena Scarl - - - - - - - Novarctic Snc - - - - - (372) - Petromar Lda 5.120 105 1.130 - 105 2.338 3.359 PSS Netherlands BV 1.935 3.400 - - - 1.264 - Rodano Consortile Scarl - - - - - - - Rosetti Marino SpA - - - - - - Saipar Drilling Co BV - - - - - - Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 6.274 - 25.680 - - (408) Sairus Llc (ex Katran-K Llc) - - - - - - - SAME Netherlands BV A - - - - - - SAREN Llc A - - - - - - - SCD JV Scarl 985 156 - - - 4.129 Southern Gas Constructors Ltd - - - - - - TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi - - - - - - SAREN BV - - - - - - - Xodus Subsea Ltd - - - - - - - Altre collegate e a controllo congiunto - - - - - - - Totale collegate e a controllo congiunto 132.172 248.830 2 277.492 368.820 9.124 393.016 Agenzia Giornalistica Italia SpA - - - 36 - - - Compagnia Napoletana - - - - - - - Ecofuel SpA 100 - - 76 47 18 - Eni Adfin SpA - - - - - - - Eni Angola SpA 10.182 - - - - 2.561 - Eni Angola Exploration BV - - - - - - - |
Esercizio 2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 36 | |||||||||
| 1.634 | |||||||||
| 1.124 | |||||||||
| 6.500 | |||||||||
| 69 | |||||||||
| - | |||||||||
| - | |||||||||
| 1.393 | |||||||||
| - | |||||||||
| 3.066 | |||||||||
| - | |||||||||
| - | |||||||||
| Eni Benelux | - | 21 | - | 76 | - | - | - |

| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Costi | ||||||
| Crediti | altri debiti | Ricavi | |||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri |
| Eni Canada Holding Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Congo SAU | 3.691 | 33.095 | - | - | - | 157.965 | 90 |
| Eni Corporate University SpA | - | 20 | - | - | 20 | - | - |
| Eni Côte d'Ivoire Ltd | 33.067 | 18.510 | - | - | - | 342.765 | - |
| Eni Cyprus Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Mozambique Rovuma Venture SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Fuel SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Fuel Centrosud SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni gas e luce SpA | - | 141 | - | - | 1.167 | - | - |
| Eni Insurance Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Iran BV | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Lasmo Plc | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 1.500 | - | - | - | - | 160.926 | - |
| Eni New Energy SpA | 1.685 | - | - | - | - | 387 | - |
| Eni Norge AS | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni North Africa BV | - | - | - | - | - | - | - |
| EniPower Mantova SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| EniPower SpA | 76 | - | - | - | - | 4 | - |
| Eni Pakistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni SpA | 252 | 931 | - | - | 224 | 282 | - |
| Eni SpA - Divisione Exploration & Production | 2.455 | 300 | - | - | 1.162 | 19.406 | - |
| Eni SpA - Divisione Gas & Power | 1 | - | - | - | - | - | - |
| Eni SpA - Divisione Refining & Marketing | 3.607 | 111 | - | - | 112 | 26.225 | - |
| EniServizi SpA | - | 787 | - | - | 1.764 | - | - |
| Eni Tunisia BV | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Turkmenistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Floaters SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Raffineria di Gela SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Serfactoring SpA | - | 236 | - | - | - | - | - |
| Servizi Aerei SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Società Adriatica Idrocarburi SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Società EniPower Ferrara Srl | - | - | - | - | - | - | - |
| Scogat - Société pour la Construction | |||||||
| du Gazoduc Transtunisien SA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Rewind | 110 | - | - | - | - | - | 527 |
| Eniprogetti SpA | 3.108 | 305 | - | - | 76 | 2.918 | 355 |
| Trans Tunisian Pipeline C SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Versalis SpA | - | 76 | - | - | - | 40 | - |
| Totale Eni e controllate | 59.834 | 54.533 | - | 76 | 4.637 | 710.965 | 3.551 |
| Blue Stream Pipeline Co BV | 821 | - | - | - | - | 777 | - |
| GreenStream BV | 216 | - | - | - | - | 3.242 | - |
| Mellitah Oil & Gas BV | 59.655 | 106.575 | - | - | - | 46.020 | - |
| Raffineria di Milazzo ScpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Transmediterranean Pipeline Co Ltd | 161 | - | - | - | - | 395 | - |
| Totale controllate congiuntamente e collegate Eni | 60.853 | 106.575 | - | - | - | 50.434 | - |
| Cetena SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| CDP SpA | - | - | - | - | 686 | - | - |
| Fincantieri | - | - | - | - | - | 21 | - |
| Fintecna SpA | - | 22 | - | - | - | - | - |
| GNL Italia SpA | 219 | - | - | - | - | 44 | - |
| Italgas Reti SpA | 5 | - | - | - | - | - | - |
| Snam Rete Gas SpA | 32.664 | 42.153 | - | - | - | 50.736 | - |
| Tamini Trasformatori Srl | - | 3 | - | - | - | - | - |
| Terna SpA Rete Elettrica | - | - | - | - | - | - | - |

(migliaia di euro)
| 31.12.2023 Esercizio 2023 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
| commerciali | e passività | Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| Stoccaggi Gas Italia | 7.174 | - | - | - | - | 10.803 | - |
| Valvitalia | - | 195 | - | - | 4.112 | - | - |
| Altre | 258 | 1.534 | - | - | 146 | 558 | - |
| Totale Gruppo CDP SpA | 40.320 | 43.907 | - | - | 4.944 | 62.162 | - |
| Enura | 163 | - | - | - | - | 242 | - |
| E-Geos SpA | - | 17 | - | - | - | - | - |
| Enel Energia | - | (2) | - | - | 35 | - | - |
| Gestore dei Servizi Energetici | 613 | - | - | - | - | - | 92 |
| GMCS Cost Control Risk Management | - | 188 | - | - | 443 | - | - |
| Infrarail Srl | - | - | - | - | - | - | - |
| Leonardo SpA | - | 593 | - | - | 1.783 | - | - |
| Sace FCT SpA | - | 1.080 | - | - | 248 | - | - |
| Sogin | 1.066 | - | - | - | - | - | - |
| Telespazio | - | 3.209 | - | - | 12.869 | - | - |
| Trenitalia TPER Scarl | - | - | - | - | - | 6 | - |
| Totale entità controllate e possedute dallo Stato | 1.842 | 5.085 | - | - | 15.378 | 248 | 92 |
| Totale joint venture | 78.590 | 50.989 | - | - | 292 | 29.558 | - |
| Altre correlate | - | 330 | - | - | 893 | - | 14 |
| Totale | 1.185.394 1.505.890 | 5.216.299 | 1.030.722 | 804.832 | 1.974.545 105.291 | ||
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | (17.920) |
| Costi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a incremento del costo lavoro | - | - | - | - | (1.215) | - | - |
| Totale | - | - | - | - | (1.215) | - (17.920) | |
| Totale generale - Continuing operations | 1.185.394 1.505.890 | 5.216.299 | 1.030.722 | 803.617 | 1.974.545 | 87.371 | |
| Discontinued operations | |||||||
| Boscongo SA | - | - | - | - | 96 | - | - |
| Petrex SA | - | - | - | - | - | 102 | 20 |
| Saimexicana SA de Cv | - | - | - | - | - | - | 13 |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | - | - | - | - | 166 | 10 | - |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | 20 | - | - |
| Totale controllate | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Congo SAU | - | - | - | 1 | 432 | - | - |
| Totale Gruppo Eni | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | 1 | 714 | 112 | 33 |
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | - |
| Costi contabilizzati verso correlate a incremento | |||||||
| del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | - | 1 | 714 | 112 | 33 |
| Totale generale | 1.185.394 1.505.890 | 5.216.299 | 1.030.723 | 804.331 | 1.974.657 | 87.404 |

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | |||||||
| commerciali, | Costi | Ricavi | |||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| Continuing operations | |||||||
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 6 | - | 2.572 | - | - | - | 2 |
| Boscongo SA | 10.622 | 502 | 5.314 | 3 | 19 | 239 | 409 |
| Consorzio Sapro | - | - | - | - | 4 | - | - |
| Denuke Scarl | 4.708 | 3.870 | 244 | - | 27 | 9 | 12 |
| Energy International Services SpA | 58 | (26) | - | - | - | - | (12) |
| Energy International Services SpA Row Sharjah Branch | 503 | 2.172 | - | - | 2.180 | 2.248 | 214 |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | 1.672 | 288 | 31.956 | - | 237 | 112 | 837 |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | 442 | 89 | 130 | - | 112 | (76) | 329 |
| European Maritime Construction SAS | 12 | - | - | - | - | - | 12 |
| Gydan Yard Management Services | - | - | - | - | - | - | 146 |
| Global Petroprojects Services AG | 788 | 19.049 | - | - | 27.994 | 269 | 607 |
| INFRA SpA | 6.884 | 7.637 | - | - | (19.200) | 384 | 11 |
| Moss Maritime AS | 369 | 373 | 337 | - | 512 | 19 | 333 |
| North Caspian Service Co Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Petrex SA | 2.826 | 193 | 32.024 | - | 115 | - | 2.083 |
| Professional Training Center Llp | - | - | - | - | - | - | - |
| PT Saipem Indonesia | 20.403 | 15.708 | 179.898 | - | 15.693 | 3.589 | 13.226 |
| Saigut SA de CV | 34 | - | - | - | - | - | 91 |
| SAIMEP Lda | 7.501 | - | - | - | - | (223) | 268 |
| Saimexicana SA de Cv | 3.251 | 1.693 | - | - | 941 | 2.919 | 802 |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 934 | 105 | 1.631 | - | 132 | - | 23 |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | 80 | 1 | - | - | 1 | - | 50 |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | |||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | 62.679 | 36.842 | 21.234 | 7.586 | 67.494 | 49.592 | 5.229 |
| Saipem America Inc | 4.198 | 1.934 | 5.131 | - | 1.691 | 823 | 1.583 |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 2.191 | 1 | 8.522 | - | 25 | 370 | 1.525 |
| Saipem Australia Pty Ltd | 8.764 | - | 90.449 | - | - | 6.599 | 437 |
| Saipem Canada Inc | 1.493 | 3 | - | 58 | - | 56 | (100) |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 17.780 | 63 | 315.018 | - | 141 | 1.712 | 29 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 14.656 | 713 | 32.879 | - | 3 | - | 6 |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 28.214 | 45.944 | 37.299 | - | 26.910 | 9.330 | 5.560 |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 3.421 | 3.027 | 263.718 | - | 13.047 | 1.286 | 91 |
| Saipem Drilling Norway AS | 14.040 | - | - | - | - | 12.231 | 221 |
| Saipem Finance International BV | 2.655 | - | - | - | 272 | - | 346 |
| Saipem Guyana Inc | 845 | - | 10.961 | - | - | 341 | 265 |
| Saipem India Projects Ltd | 884 | 12.542 | 2.114 | - | 30.387 | 217 | 190 |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 7.378 | - | 6.167 | - | - | - | 3 |
| Saipem International BV | 75 | - | 34 | - | - | - | 74 |
| Saipem Ltd | 33.447 | 10.891 | 278.009 | 652 | 9.154 | 46.339 | 4.913 |
| Saipem Luxembourg SA | 25.355 | 7.936 | 1.507 | - | 7.654 | 8.241 | 2.945 |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | 45 | - | 102 | - | - | - | 43 |
| Saipem Misr for Petroleum Services (SAE) | 6.227 | 411 | 43.174 | - | 341 | 395 | 230 |
| Saipem Norge AS | 464 | - | - | - | (4) | 37 | 668 |
| Saipem Romania Srl | 16.522 | 53.065 | - | - | 68.751 | 1.093 | - |
| Saipem SA Saipem Services Mexico SA de Cv |
46.570 | 46.632 | 474.879 | 25 | 19.621 | 38.137 | 11.389 |
| Saipem Singapore Pte Ltd | - | - | - | - | (1) | - | 19 |
| 1.873 | 201 | 54.202 | - | 150 | 288 | 885 | |
| Sajer Iraq Company for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
295 | - | - | - | - | 4 | 40 |
| Saiwest Ltd | 6.098 | 1 | 2.237 | - | - | 11.475 | 74 |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 9.757 | 512 | 123.374 | (131) | 311 | 2.765 | 3.433 |
| Saudi International Energy Services Ltd Co | 194 | - | - | - | - | - | 581 |
| Servizi Energia Italia SpA | 170.550 | 391.240 | 909.470 | 244.640 | 137.060 | 131.691 | 8.695 |
| Sigurd Rück AG | 65 | - | 19.817 | - | - | - | 63 |

| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| commerciali, Costi Ricavi Crediti altri debiti commerciali e passività Beni Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni Servizi e servizi Altri Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 13.984 25 181.457 - 26 2.186 553 Snamprogetti Netherlands BV 36 - 2.933 - - - 34 Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 49.895 2.638 1.628.507 157 2.073 22.360 7.311 SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA 17.708 - 603 - - - 59 Sofresid Engineering SA 664 1.586 1.013 - 3.292 34 650 Sofresid SA 1.341 827 120.945 - - 535 121 Totale controllate 631.456 668.688 4.890.180 252.990 417.165 357.626 77.608 ASG Scarl 550 1.569 - - (1.068) - - CCS JV Scarl 17.319 29.695 - - - 2.305 2.401 CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 130.734 262.781 503.041 - 275.427 273.349 - CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 184 - 34.086 - 481 151 - Consorzio FSB 44 103 - 1 215 - - Gydan LNG SNC 372 - - - - 1.971 - KWANDA Suporte Logistico Lda - - - - - 719 - Novarctic Snc 372 - - - - 5.919 27 Petromar Lda 3.007 - 3.147 - - 1.407 2.548 P.S.S. Netherland BV 249 2.977 - - - 29.987 - Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 12.846 - 35.592 - 9 6 561 SCD JV Scarl 8.931 34 - - - 3.149 4.053 Saren BV 16.129 - - - - - - Totale collegate e a controllo congiunto 190.737 297.159 575.866 1 275.064 318.963 9.590 Agenzia Giornalistica Italia SpA - 36 - - 36 - - Ecofuel SpA 100 - - - 73 232 19 Eni Angola SpA 10.182 - - - - 32.166 - Eni Congo SAU 3.691 - - - - - - Eni Corporate University SpA - - - - (4) - - Eni Côte d'Ivoire Ltd 31.979 - - - - 35.564 - Eni Gas e Luce SpA - 104 - - 922 - - Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 1.500 71 - - - 10.658 - Eni New Energy SpA 1.685 328 - - - 1.953 - EniPower SpA 76 - - - - 222 - Eni SpA 252 1.322 - - 1.366 3.016 - Eni SpA - Divisione Exploration & Production 2.455 - - - 125 8.580 - Eni SpA - Divisione Gas & Power 1 21 - - 21 - - Eni SpA - Divisione Refining & Marketing 3.607 (1) - 5 - 3.726 - EniServizi SpA - 1.394 - - 6.115 - - Serfactoring SpA - 236 - - 63 - - Eni Rewind 111 - - - - - 566 Eniprogetti SpA 3.108 - - - 27 10.600 321 Versalis SpA - - - - - 50 - Totale Eni e controllate 58.747 3.511 - 5 8.744 106.767 906 Blue Stream Pipeline Co BV 178 - - - - 277 - GreenStream BV 623 - - - - 4.181 - Mellitah Oil & Gas BV 359 - - - - 6.751 - Raffineria di Milazzo ScpA - - - - - 10 - Transmediterranean Pipeline Co Ltd 164 - - - - 658 - Totale controllate congiuntamente e collegate Eni 1.324 - - - - 11.877 - Cetena SpA - 301 - - - - - Fincantieri 5 72 - - - - 23 Fintecna SpA - 22 - - - - - GNL Italia SpA 219 44 - - - 814 - Italgas Reti SpA 32 - - - - 44 - |
31.12.2022 | Esercizio 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | |||||||

(migliaia di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
|||||||
| Crediti | altri debiti | Costi | Ricavi | ||||
| commerciali | e passività | Beni | |||||
| Denominazione Snam Rete Gas SpA |
e altri crediti 23.120 |
contrattuali 23.483 |
Garanzie - |
Beni - |
Servizi - |
e servizi 28.564 |
Altri - |
| Terna SpA Rete elettrica | |||||||
| - | - | - | - | 3 | - | - | |
| Stoccaggi Gas Italia | 4.129 | 4.084 | - | - | - | 11.453 | - |
| Totale Gruppo CDP SpA | 27.505 | 28.006 | - | - | 3 | 40.875 | 23 |
| Enura | 179 | - | - | - | - | 497 | - |
| E-Geos SpA | - | 17 | - | - | - | - | - |
| Enel Energia | - | - | - | - | 75 | - | - |
| Gestore dei Servizi Energetici | 522 | - | - | - | - | - | 111 |
| Infrarail Srl | - | - | - | - | - | 3 | - |
| Leonardo SpA | - | 4.261 | - | - | 1.754 | - | - |
| Sace FCT SpA | - | 804 | - | - | 142 | - | - |
| Sogin | 1.066 | - | - | - | - | - | - |
| Telespazio | - | 5.655 | - | - | 9.947 | - | - |
| Totale entità controllate e possedute dallo Stato | 1.767 | 10.737 | - | - | 11.918 | 500 | 111 |
| Totale joint venture | 62.367 | 50.838 | - | - | - | 3.092 | - |
| Altre correlate | 197 | - | - | - | 297 | - | 8 |
| Totale | 974.100 1.058.939 | - | 252.996 | 713.191 | 839.700 | 88.246 | |
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | (17.099) |
| Costi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a incremento del costo lavoro | - | - | - | - | (2.345) | - | - |
| Totale | - | - | - | - | (2.345) | - (17.099) | |
| Totale generale - Continuing operations | 974.100 1.058.939 5.466.046 | 252.996 | 710.846 | 839.700 | 71.147 | ||
| Discontinued operations | |||||||
| Boscongo SA | - | 1.906 | - | - | 558 | - | - |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | - | - | - | - | 13 | - | - |
| Global Petroprojects Services AG | |||||||
| Petrex SA | - | 195 | - | - | 417 | - | - |
| 4.931 | 50 | - | - | 3 | 82 | - | |
| Energy International Services SpA | 78 | - | - | - | - | 61 | - |
| Saipem America Inc | - | 2 | - | - | 1 | - | - |
| Saipem Contracting Algérie SpA | - | 42 | - | - | - | - | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | 2 | - | - | 1 | - | - |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | |||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | - | 81 | - | - | 81 | - | - |
| Saimexicana SA de Cv | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem India Projects Ltd | - | 9 | - | - | 9 | - | - |
| Saipem SA | - | 3 | - | - | 1 | - | - |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 847 | - | - | - | 3.038 | 11.421 | - |
| Saudi International Energy Services Ltd Co | - | - | - | - | - | - | - |
| Servizi Energia Italia SpA | - | 471 | - | - | 392 | - | - |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 70 | 8.880 | - | - | 66 | 72 | - |
| Totale controllate | 5.926 | 11.641 | - | - | 4.580 | 11.636 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 11 | - | - | - | - | - | - |
| Totale collegate | 11 | - | - | - | - | - | - |
| Eni Congo SAU | - | - | - | - | - | 5.263 | - |
| Totale Gruppo Eni | - | - | - | - | - | 5.263 | - |
| Totale | 5.937 | 11.641 | - | - | 4.580 | 16.899 | - |
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | - |
| Costi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a incremento del costo lavoro | - | - | - | - | 212 | - | - |
| Totale | - | - | - | - | 212 | - | - |
| Totale generale - Discontinued operations | 5.937 | 11.641 | - | - | 4.792 | 16.899 | - |
| Totale generale | 980.037 1.070.580 5.466.046 | 252.996 | 715.638 | 856.599 | 71.147 | ||

I rapporti finanziari dell'esercizio 2023 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | |||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Saipem Finance International BV | 866.638 | 920.027 | 6.662.550 | 14.531 | 23.393 | |
| Saipem SA | - | - | - | - | 3.208 | |
| Saipem Contracting Algerie SpA | - | - | - | - | - | |
| Serfactoring SpA | - | - | - | - | - | |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | 6.497 | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | - | - | - | 6.072 | |
| Saipem Luxembourg SA | - | - | - | 1 | 839 | |
| Saipem Ltd | - | - | - | 5 | 2.130 | |
| Consorzio FSB | - | - | - | 38 | - | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | - | - | - | 1.224 | |
| Eni SpA | - | - | - | 5 | - | |
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | 216 | - | - | - | - | |
| CCS JV Scarl | - | - | - | 1.838 | - | |
| SCD JV Scarl | - | - | - | 157 | - | |
| PSS Netherlands BV | 3.258 | - | - | - | - | |
| SACE SpA | - | - | - | 5.104 | - | |
| Imprese controllate, collegate e altre | - | 799 | - | - | 9.851 | |
| Totale | 870.112 | 920.826 | 6.662.550 | 21.679 | 53.214 |
I rapporti finanziari dell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | |||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Saipem Finance International BV | 296.392 | 1.182.136 | 6.130.788 | 2.330 | 15.740 | |
| Saipem SA | - | - | - | - | 2.391 | |
| Saipem Contracting Algerie SpA | 56.312 | - | - | - | - | |
| Serfactoring SpA | - | - | - | 90 | - | |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | 3.163 | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | - | - | - | 4.922 | |
| Saipem Luxembourg SA | - | - | - | 2 | 721 | |
| Saipem Ltd | - | - | - | - | 1.306 | |
| Consorzio FSB | - | - | - | 45 | - | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | - | - | - | 1.023 | |
| Eni SpA | - | - | - | 15.244 | - | |
| Alborangen Brindisi Srl | 207 | - | - | - | 1 | |
| CCS JV Scarl | - | - | - | 397 | - | |
| SCD JV Scarl | - | - | - | 34 | - | |
| SACE SpA | - | - | - | 291 | - | |
| Imprese controllate, collegate e altre | - | - | - | - | 6.810 | |
| Totale | 352.911 | 1.182.136 | 6.130.788 | 18.433 | 36.077 |

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Entità | ||||||
| (migliaia di euro) | Totale | correlate | Incidenza % | Totale | correlate | Incidenza % | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 1.291.539 | 1.892 | 0,15 | 1.031.884 | 1.588 | 0,15 | |
| Altre attività finanziarie correnti | 870.778 | 870.758 | 100,00 | 353.961 | 353.941 | 99,99 | |
| Crediti commerciali e altri crediti | 1.672.274 1.185.394 | 70,89 | 1.341.840 | 974.100 | 72,59 | ||
| Altre attività correnti | 106.846 | 68.106 | 63,74 | 159.593 | 111.787 | 70,05 | |
| Altre attività non correnti | 14.569 | 6.362 | 43,67 | 5.974 | 649 | 10,86 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 952.823 | 949.047 | 99,60 | 1.263.463 | 1.259.265 | 99,67 | |
| Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 4.453 | - | - | 111.999 | - | - | |
| Quote a breve delle passività per leasing | 25.929 | 565 | 2,18 | 35.729 | 426 | 1,19 | |
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.691.036 1.505.890 | 89,05 | 1.406.609 | 1.058.938 | 75,28 | ||
| Passività contrattuali | 1.299.877 | 466.231 | 35,87 | 572.255 | 306.620 | 53,58 | |
| Altre passività correnti | 35.646 | 28.227 | 79,19 | 105.079 | 99.244 | 94,45 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 651.444 | - | - | - | - | - | |
| Passività per leasing a lungo termine | 129.563 | 221 | 0,17 | 99.378 | 415 | 0,42 | |
| Altre passività non correnti | 6.333 | 4.933 | 77,89 | - | - |
L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 2023 | 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | |||
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.130.292 | 1.974.546 | 47,81 | 2.897.934 | 839.700 | 28,98 | |
| Altri ricavi e proventi | 149.955 | 87.370 | 58,26 | 83.560 | 88.246 | 105,61 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (3.902.913) (1.834.339) | 47,00 | (2.591.945) | (966.187) | 37,28 | ||
| Costo del lavoro | (571.184) | (16.705) | 2,92 | (519.294) | 19.443 | n.s. | |
| Altri (oneri) proventi operativi | (1.242) | (1.242) | 100,00 | 4.370 | 4.370 | 100,00 | |
| Proventi finanziari | 197.162 | 53.229 | 27,00 | 252.386 | 36.076 | 14,29 | |
| Oneri finanziari | (183.318) | (21.680) | 11,83 | (215.823) | (18.433) | 8,54 | |
| Strumenti derivati | (22.172) | (11.350) | 51,19 | (76.888) | (8.688) | 11,30 |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2023 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| -- | -------------------- | -- | -- |
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Consorzio FSB | - | 155 | - | 39 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 155 | - | 39 | - |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2022 sono di seguito analizzati:
(migliaia di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Consorzio FSB | - | 368 | - | 45 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 368 | - | 45 | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate al 31 dicembre 2023 relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 155.492 | 155 | 0,10 | |
| Totale | 155.492 | 155 | 0,10 |

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate al 31 dicembre 2022 relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 105.107 | 368 | 0,35 | |
| Totale | 105.107 | 368 | 0,35 |
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (migliaia di euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi - Continuing operations | 2.061.916 | 927.672 |
| Ricavi e proventi - Discontinuing operations | 145 | 16.900 |
| Costi e oneri - Continuing operations | (1.834.339) | (966.187) |
| Costi e oneri - Discontinuing operations | (715) | (4.793) |
| Variazione dei crediti commerciali e altre attività - Continuing operations | (105.221) | (110.822) |
| Variazione dei crediti commerciali e altre attività - Discontinuing operations | 5.937 | 17.749 |
| Variazione dei debiti commerciali, altre passività e passività contrattuali - Continuing operations | 535.646 | 304.471 |
| Variazione dei debiti commerciali, altre passività e passività contrattuali - Discontinuing operations | 11.642 | (1.100) |
| Dividendi incassati | 504 | 507 |
| Interessi incassati | 21.615 | 13.134 |
| Interessi pagati | (16.532) | (2.763) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 663.589 | 166.012 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinuing operations | 17.009 | 28.756 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 680.598 | 194.768 |
| Investimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali - Continuing operations | (111) | (185) |
| - immobilizzazioni materiali - Discontinuing operations | - | - |
| - partecipazioni | (76.170) | (1.165.852) |
| - rami d'azienda | - | - |
| - crediti finanziari | (573.513) | (86.143) |
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (649.794) | (1.251.995) |
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinuing operations | - | (185) |
| Flusso di cassa degli investimenti | (649.683) | (1.251.995) |
| Disinvestimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali - Continuing operations | 801 | 1.417 |
| - immobilizzazioni materiali - Discontinuing operations | 34 | 43.742 |
| - rami d'azienda - Continuing operations | - | 4.516 |
| - rami d'azienda - Discontinuing operations | - | 43.126 |
| - partecipazioni | - | - |
| - crediti finanziari | 56.312 | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 57.113 | 5.933 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinuing operations | 34 | 86.868 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 57.147 | 92.801 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (592.536) | (1.159.194) |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (267.491) | 5.038 |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (267.491) | 5.038 |
| Totale flussi finanziari verso entità correlate | (179.430) | (959.388) |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Flusso di cassa da attività operativa | 599.277 | 680.598 | n.s. | (345.176) | 194.768 | |
| Flusso di cassa da attività di investimento | (580.248) | (592.536) | n.s. | (1.192.147) (1.159.194) | 97,24 | |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento | 267.920 | (267.491) | n.s. | 1.669.073 | 5.038 | 0,30 |
Nel corso dell'esercizio, a eccezione delle fattispecie commentate in precedenza, non vi sono stati eventi e operazioni significative di natura non ricorrente, così come definiti dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Nel corso dell'esercizio non vi sono state posizioni o transazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
In data 8 gennaio 2024 Saipem SpA ha trasmesso ai titolari di obbligazioni del prestito obbligazionario equity-linked denominato "€500,000,000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked bonds due 2029" la Physical Settlement Notice per effetto della quale è attribuita ai medesimi titolari, a far data dal 26 gennaio 2024, la facoltà di esercitare il diritto di conversione delle obbligazioni in azioni ordinarie della Società ai sensi delle terms and conditions del prestito obbligazionario.
In data 15 gennaio 2024, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 3 maggio 2023, prende avvio il programma di acquisto di azioni ordinarie di Saipem SpA avente oggetto un numero massimo di 29.500.000 azioni da destinare a servizio dell'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 della Società. Alla data del 29 gennaio 2024 sono state acquistate 22.500.000 azioni proprie per un controvalore complessivo pari a 32.933.508 euro (prezzo medio ponderato 1,4637).
Il Consiglio di Amministrazione, in data 12 marzo 2024, ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 31.900.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 77.500.000 euro, da destinare all'attribuzione 2024 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025, approvato da parte dell'Assemblea del 3 maggio 2023. Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.

| (migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Compensi |
| Revisore della capogruppo | Società capogruppo | 1.749 | |
| Revisione legale dei conti | Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | |
| Servizi di attestazione | Revisore della capogruppo (1) | Società capogruppo | 341 |
| Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | 40 | |
| Altri servizi | Revisore della capogruppo | Società capogruppo | |
| Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | - | |
| i) Revisore della capogruppo (2) | i) Società controllate | 399 | |
| Revisione legale dei conti | ii) Rete del revisore della capogruppo (3) | ii) Società controllate | 2.327 |
| iii) Revisori diversi dalla rete della capogruppo (4) | iii) Società controllate | 634 | |
| Servizi di attestazione | i) Revisore della capogruppo | i) Società controllate | - |
| ii) Rete del revisore della capogruppo | ii) Società controllate | 315 | |
| Altri servizi | i) Revisore della capogruppo | i) Società controllate | - |
| ii) Rete del revisore della capogruppo | ii) Società controllate | - | |
| Totale | 5.805 |
(1) Di cui 100.431 migliaia di euro per il controllo di conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario e 48.115 migliaia di euro per la revisione limitata del Bilancio di sostenibilità.
(2) Di cui 123.326 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.
(3) Di cui 62.170 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto. (4) Di cui 267.489 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

Partecipazioni azionarie e non azionarie al 31 dicembre 2023
| Capitale sociale | Impresa | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Numero azioni |
Moneta | Valore nominale |
|||
| o quote | di conto | unitario | Importo | Ragione sociale | Sede |
| Imprese controllate dirette | |||||
| Andromeda Consultoria Tecnica | |||||
| 20.494.210 | BRL | 1,00 | 20.494.210 | e Rapresentações Ltda | Rio de Janeiro |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Denuke Scarl in liquidazione | San Donato Milanese |
| 380.000 | EUR | 453,80 | 172.444.000 | Saipem International BV | Amsterdam |
| 25.835 | EUR | 1,20 | 31.002 | Saipem Luxembourg SA | Strassen |
| 19.870.122 | EUR | 1,00 | 19.870.122 | Saipem SA | Montigny le Bretonneux |
| 20.000.000 | EUR | 1,00 | 20.000.000 | Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Smacemex Scarl in liquidazione | San Donato Milanese |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | Milano |
| 203.000 | EUR | 1,00 | 203.000 | Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam |
| 1.000.000 | EUR | 1,00 | 1.000.000 | Saipem Finance International BV | Amsterdam |
| 20.000.000 | EUR | 1,00 | 20.000.000 | Saipem Offshore Construction SpA | San Donato Milanese |
| 50.000 | EUR | 1,00 | 50.000 | International Energy Services SpA | San Donato Milanese |
| Totale imprese controllate dirette | |||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||||
| 50.864 | EUR | 1,00 | 50.864 | ASG Scarl | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | Consorzio FSB | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | Consorzio Sapro | San Giovanni Teatino |
| 30.000 | EUR | 1,00 | 30.000 | PSS Netherlands BV | Leiden |
| 2.750.471 | EUR | 1,00 | 2.750.471 | Puglia Green Hydrogen Valley - PGHYV Srl | Bari |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Consorzio Florentia | Parma |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | La Bozzoliana Scarl | Parma |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | La Catulliana Scarl | Parma |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | |||||
| Altre imprese partecipate | |||||
| 32.050 | LYD | 45,00 | 1.442.250 | Libyan Italian Joint Co | Tripoli |
| 598.065.003 | INR | 1,00 | 598.065.003 | Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd | Hyderabad (India) |
| 428.181.821 | INR | 1,00 | 428.181.821 | Nagarjuna Oil Refinery Ltd | Hyderabad (India) |
| Totale altre imprese partecipate | |||||
| Totale | |||||
| Joint Operation | |||||
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Ship Recycling Scarl (1) | Genova |
| Totale generale |
(1) In liquidazione.

| Numero azioni Valore o quote nominale Valore Ragione sociale possedute Possesso % moneta di conto di bilancio Imprese controllate dirette Andromeda Consultoria Tecnica 20.289.268 99,00 20.289.268 2.929.407 e Rapresentações Ltda Denuke Scarl in liquidazione 5.500 55,00 5.500 5.500 Saipem International BV 380.000 100,00 172.444.000 1.333.171.810 Saipem Luxembourg SA 25.835 100,00 31.002 16.473.361 Saipem SA 19.870.121 100,00 19.870.121 808.305.550 Servizi Energia Italia SpA 20.000.000 100,00 20.000.000 21.000.000 Smacemex Scarl in liquidazione 6.000 60,00 6.000 6.000 SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA 9.990 99,90 9.990 - Snamprogetti Netherlands BV 203.000 100,00 203.000 - Saipem Finance International BV 250.000 25,00 250.000 10.000.000 Saipem Offshore Construction SpA 20.000.000 100,00 20.000.000 20.500.000 International Energy Services SpA 50.000 100,00 50.000 142.510 Totale imprese controllate dirette 2.212.534.138 Imprese collegate e a controllo congiunto ASG Scarl 28.184 55,41 30.516 28.184 CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due - 59,09 26.855 26.856 CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno - 50,36 26.009 26.009 Consorzio FSB - 29,10 4.358 5.000 Consorzio Sapro - 51,00 5.268 5.268 PSS Netherlands BV 10.180 36,00 10.800 - Puglia Green Hydrogen Valley - PGHYV Srl 275.047 10,00 275.047 216.747 Consorzio Florentia 4.900 49,00 4.900 4.900 La Bozzoliana Scarl 3.000 30,00 3.000 3.000 La Catulliana Scarl 4.900 49,00 4.900 4.900 Totale imprese collegate e a controllo congiunto 320.864 Altre imprese partecipate Libyan Italian Joint Co 300 0,94 13.557 - Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd 4.400.000 0,74 4.400.000 618.316 Nagarjuna Oil Refinery Ltd 4.000.000 0,93 4.000.000 - Totale altre imprese partecipate 618.316 Totale 2.213.473.318 Joint Operation Ship Recycling Scarl (1) - 51,00 5.100 5.100 Totale generale 2.213.478.418 |
Partecipazione | |||
|---|---|---|---|---|
(1) In liquidazione.

La società, di diritto francese, opera direttamente o tramite le proprie controllate e collegate nel campo dell'ingegneria e costruzione. Nell'anno ha realizzato ricavi per 1.608.444 migliaia di euro e un utile pari a 43.573 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha come oggetto il reperimento e la gestione delle risorse finanziarie, la concessione di finanziamenti e garanzie alle società del Gruppo e terze parti, nonché la gestione di servizi di regolamento monetario. Il 2023 si è chiuso con un utile di 1.128 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione di parte delle partecipazioni estere del Gruppo. Il 2023 si è chiuso con una perdita di 194.049 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione delle partecipazioni estere che appartenevano al Gruppo Snamprogetti acquisito nel 2006. Il 2023 si è chiuso con una perdita dell'esercizio di 7.675 migliaia di euro.
La società opera prevalentemente nel settore Energy Carriers. I ricavi conseguiti nel 2023 ammontano a 2.130.375 migliaia di euro, realizzando un utile dell'esercizio pari a 68.663 migliaia di euro.
La società, con sede in Lussemburgo, ha come oggetto l'acquisto, la vendita, il noleggio e la gestione delle navi marittime, nonché le operazioni finanziarie e commerciali direttamente collegate o indirettamente a questo oggetto. I ricavi conseguiti nel 2023 ammontano a 11.823 migliaia di euro, realizzando un utile dell'esercizio pari a 12.797 migliaia di euro.
Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
(A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
≥ "immobili, impianti e macchinari";
≥ "rimanenze";
≥ "attività per imposte".
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.
Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.
Per la precisione, Consob contesta:
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.
INFORMAZIONI RELATIVE ALLE CONTESTAZIONI CONSOB

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il 7 marzo si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem SpA avverso la sentenza del TAR-Lazio.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".
Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno 'Scenario Eni' sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
INFORMAZIONI RELATIVE ALLE CONTESTAZIONI CONSOB

Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente.

I sottoscritti Alessandro Puliti e Paolo Calcagnini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2023.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre che:
3.1 il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023:
12 marzo 2024
/firma/ Alessandro Puliti /firma/ Paolo Calcagnini Alessandro Puliti Paolo Calcagnini
Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione vi propone di:
Siete altresì invitati ad approvare la proposta di mettere in pagamento il dividendo a partire dal 29 maggio 2024, con stacco cedola fissato al 27 maggio 2024; record date 28 maggio 2024.
12 marzo 2024
Per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Silvia Merlo

Signori Azionisti,
la presente relazione è redatta dal Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023, il cui mandato scade con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 il Collegio ha svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, secondo i principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale, raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni Consob in materia di controlli societari e dalle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance per le società quotate, promosso da Borsa Italiana.
Inoltre, avendo Saipem SpA (di seguito anche "Saipem" o la "Società") adottato il modello di governance tradizionale, il Collegio Sindacale si identifica con il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" cui competono ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall'art. 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016, n. 135.
Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza a esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati consiliari, le audizioni del management della Società e del Gruppo, gli incontri con il revisore legale e con i corrispondenti organi di controllo delle società del Gruppo, l'analisi dei flussi informativi acquisiti dalle competenti strutture aziendali, nonché le ulteriori attività di controllo.
Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 ha evidenziato un utile di esercizio al 31 dicembre 2023 pari a 107.279.268,28 euro (rispetto a una perdita di 255.987.677,71 euro rilevata al 31 dicembre 2022). Il patrimonio netto al 31 dicembre 2023 risulta pari a 2.395.261.330 euro (2.147.951.986 euro al 31 dicembre 2022), di cui 501.669.791 euro a titolo di capitale sociale e 1.621.695.255 euro a titolo di riserva da sovrapprezzo azioni.
I compiti di vigilanza del Collegio Sindacale sono disciplinati dall'art. 2403 del codice civile, dal D.Lgs. n. 58/1998 e dal D.Lgs. n. 39/2010. Il Collegio ha tenuto conto delle modifiche occorse al D.Lgs. n. 39/2010 con il D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE, e del Regolamento Europeo 537/2014.
Sulle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio, considerate le indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001, modificata e integrata con comunicazione DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006, il Collegio rappresenta quanto segue.
Il Collegio ha vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto. Nel corso dell'esercizio 2023 il Collegio Sindacale si è riunito n. 13 volte e ha inoltre partecipato a: n. 14 riunioni del Consiglio di Amministrazione, n. 18 riunioni del Comitato Controllo e Rischi, n. 5 riunioni del Comitato Parti Correlate, n. 12 riunioni del Comitato Remunerazione e Nomine e n. 10 riunioni del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance. Nel corso dell'esercizio 2024, e sino alla data della presente Relazione, il Collegio Sindacale si è ulteriormente riunito n. 2 volte. Il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 e, nel quadro degli scambi di informazioni tra organo di controllo e revisore, previsti dalla legge, ha tenuto numerosi incontri con la società di revisione.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Saipem alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri e scambi di documenti con la società di revisione, ai fini della reciproca condivisione di dati e informazioni. Anche dall'esame della Relazione del Collegio Sindacale delle società controllate e dagli scambi informativi con questi intercorsi, non sono emersi elementi meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione.
Il Collegio ha monitorato l'evoluzione della struttura organizzativa, che, nel corso dell'esercizio, ha recepito, tra l'altro, i seguenti aggiornamenti:

BILANCIO DI ESERCIZIO
Il Collegio Sindacale ha verificato che il Modello 231 (che include il Codice Etico) è stato pubblicato sul sito internet della Società all'esito dell'ultimo aggiornamento approvato dal Consiglio di Amministrazione il 18 dicembre 2023, che ha tenuto conto: (i) delle attività di risk assessment condotte nel corso dell'esercizio; (ii) degli aggiornamenti normativi intervenuti nel periodo; e (iii) delle più recenti modifiche organizzative adottate dalla Società in materia di anti-corruption.
Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
Nell'esercizio 2023 il Collegio Sindacale non ha ricevuto comunicazioni ai sensi della procedura societaria "TeamPeg-Presidio eventi giudiziari-STD_GR-GROUP-LGC-002" che regolamenta il processo di comunicazione e diffusione interna di notizie concernenti Eventi Giudiziari Rilevanti e le opportune azioni conseguenti. Il Collegio Sindacale è tuttavia informato che: (i) detta procedura societaria è attualmente in corso di revisione al fine di recepire le più recenti modifiche organizzative adottate dalla Società e che; (ii) i flussi informativi verso i competenti organi sociali, in relazione a Eventi Giudiziari Rilevanti, sono stati costantemente garantiti dalle periodiche informative rese in sede consiliare dal General Counsel di Saipem SpA;

Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sull'espletamento degli adempimenti correlati alle normative "Market abuse" e "Tutela del risparmio" in materia di informativa societaria e di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico.
In particolare, anche in ordine al rispetto delle disposizioni applicabili (Market Abuse Regulation "MAR", D.Lgs. n. 58/1998, Regolamento Consob n. 11971/1999, Regolamento (UE) n. 2014/596), il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie comunicate all'esterno, la tenuta e l'aggiornamento dei registri delle persone che hanno accesso a informazioni rilevanti/privilegiate, nonché il rispetto degli obblighi informativi inerenti alle operazioni su strumenti finanziari compiute dai soggetti rilevanti (cd. internal dealing). A tal fine, il Collegio Sindacale ha preso atto che il 19 aprile 2023 il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, ha approvato la più recente proposta di aggiornamento della procedura societaria Management System Guideline "Market Abuse" che prevede, tra l'altro, un rafforzamento dei flussi informativi e dei presidi in relazione al processo di individuazione e gestione delle informazioni rilevanti/privilegiate, oltre che opportuni aggiornamenti di carattere procedurale e organizzativo.
Il Collegio Sindacale ha ricevuto periodici aggiornamenti dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, anche nel corso di riunioni svolte dal Comitato Controllo e Rischi, circa le procedure amministrative e contabili in uso, relative all'attività di formazione del bilancio della Società, del bilancio consolidato e della relazione finanziaria semestrale, oltre che in merito agli altri documenti contabili periodici.
Il Collegio Sindacale ha, inoltre, avuto evidenza del processo che consente al Dirigente Preposto e all'Amministratore a ciò delegato, di rilasciare le attestazioni sopra citate, previste dall'art. 154-bis del TUF, al fine di controllare il processo di informativa finanziaria, oltre che l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio dell'impresa, per quanto attiene l'informativa finanziaria, senza con ciò violarne l'indipendenza (ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, come aggiornato dal D.Lgs. n. 135/2016).
In particolare, il Collegio, sentita la società di revisione legale, ritiene adeguate le disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi della normativa vigente, anche di natura regolamentare, avendo constatato che le società del Gruppo Saipem, cui sono applicabili tali previsioni, sono dotate di procedure idonee a far pervenire regolarmente alla direzione della Società e al revisore della società controllante, i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.
Per quanto sopra esposto, all'esito dell'attività svolta, non sono, pertanto, emerse situazioni o criticità tali da far ritenere non adeguato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società, nel suo complesso.
Il 18 marzo 2022 la Consob ha richiamato l'attenzione degli emittenti vigilati sull'impatto della guerra in Ucraina in ordine alle informazioni privilegiate e alle rendicontazioni finanziarie.
In data 13 maggio 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" afferente agli effetti dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, sulle rendicontazioni finanziarie semestrali 2022 redatte secondo lo IAS 34 "Bilanci intermedi".
Il 19 maggio 2022 la Consob ha pubblicato un richiamo di attenzione avente ad oggetto: "Conflitto in Ucraina - Richiamo di attenzione degli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione Europea nei confronti della Russia", richiamando l'attenzione degli organi di amministrazione, degli organi di controllo, anche nella loro qualità di audit committee, e delle società di revisione, coinvolti nel processo di produzione dell'informativa finanziaria pubblicata dai soggetti vigilati, sulle raccomandazioni fornite dall'ESMA nel suddetto Public Statement. Il Collegio Sindacale ha verificato che la Società ha agito informata in merito ai contenuti dei sopra citati richiami di attenzione, anche avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate, delle misure restrittive adottate dall'UE ("Richiamo Banca d'Italia, Consob, Ivass e Uif al rispetto delle misure restrittive adottate dall'UE in risposta all'aggressione militare russa in Ucraina" del 7 marzo 2022).
Nel merito, si rimanda alla sezione "Gestione dei rischi d'impresa" nell'ambito della Relazione sulla gestione, contenuta nella Relazione finanziaria annuale della Società al 31 dicembre 2023, ove la Società specifica che:
≥ per quanto concerne l'attuale situazione geopolitica, caratterizzata da molteplici fronti di conflitto, si segnala che:
il conflitto si è esteso nel Mar Rosso. La Società segnala di avere attività offshore nel Mar Rosso, lontano dall'area attualmente interessata dagli attacchi.
Come reso noto dalla Società in data 25 ottobre 2023, la Consob, pronunciandosi sull'istanza proposta dalla Società, ha comunicato in data 18 ottobre 2023 la revoca dall'obbligo di divulgazione di informazioni integrative nelle rendicontazioni contabili periodiche, ai sensi dell'art. 114, comma 5, del D.Lgs. n. 58/1998, al quale Saipem era soggetta a decorrere dalla richiesta di Consob del 10 maggio 2022.
La società di revisione legale KPMG SpA (di seguito anche "KPMG") ha rilasciato in data odierna le relazioni ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento Europeo 537/2014, per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2023, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data. KPMG ha espresso, inoltre, il proprio giudizio senza rilievi sulla conformità del bilancio di esercizio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo, alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di predisposizione dell'informativa finanziaria nel formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format).
In data odierna la società di revisione ha inoltre rilasciato la "Relazione aggiuntiva per il comitato per il controllo interno e la revisione contabile" che illustra i risultati della revisione legale dei conti effettuata e include la dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014 oltre che le informative richieste dall'art. 11 del medesimo Regolamento, senza individuare "carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria, né questioni fondamentali ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010". Il Collegio Sindacale provvederà a informare l'organo di amministrazione della Società in merito agli esiti della revisione legale, trasmettendo a tal fine la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo 537/2014, corredata da eventuali osservazioni, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, e del Regolamento Europeo 537/2014.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha tenuto numerose riunioni con i responsabili della società di revisione, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, nel corso delle quali sono stati svolti opportuni scambi informativi e non sono emersi altri fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati-
Il Collegio Sindacale (i) ha analizzato l'attività svolta dalla società di revisione, e in particolare, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative di bilancio e la pianificazione del lavoro di revisione e (ii) ha condiviso con la società di revisione le problematiche relative ai rischi aziendali, potendo così apprezzare l'adeguatezza della risposta pianificata dal revisore con i profili, strutturali e di rischio, della Società e del Gruppo.
Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, coerentemente con le indicazioni del documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha preso in esame la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, beneficiando anche del conforto espresso nel merito da consulenti specialisti, a cui ha fatto seguito l'approvazione dei risultati dell'impairment test, avvenuta il 28 febbraio 2024 in occasione dell'approvazione dei risultati preconsuntivi consolidati al 31 dicembre 2023.
In allegato alle Note illustrative al bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio, riconosciuti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. I "Servizi di attestazione" forniti dalla società di revisione KPMG e dai soggetti appartenenti alla sua rete a Saipem e alle società da questa controllate, comprendono i compensi per la revisione limitata del Bilancio di sostenibilità e per il controllo di conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Saipem. Alla società di revisione KPMG non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. n. 39/2010.
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. n. 135/2016, il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione legale a norma degli artt. 10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del sopra citato decreto e dell'art. 6 del Regolamento Europeo, in particolare per quanto concerne l'adeguatezza della prestazione di servizi diversi dalla revisione, conformemente all'art. 5 di tale Regolamento. A tal fine il Collegio Sindacale ha preso in esame tutte le proposte di incarico alla società di revisione per servizi diversi dalla revisione, oltre che gli adeguamenti dei corrispettivi riconosciuti per lo svolgimento dell'attività di revisione legale dei conti in relazione a intervenute circostanze eccezionali e/o imprevedibili al momento del conferimento dell'incarico, tali da determinare l'esigenza di un maggior numero di ore e/o un diverso impegno delle qualificazioni professionali previste, secondo i termini e le modalità approvati dall'Assemblea Ordinaria della Società il 3 maggio 2018 in sede di conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027. Tenuto conto:
≥ della dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a), del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014, contenuta nella Relazione aggiuntiva per il Comitato per il Controllo Interno rilasciata da KPMG, e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa ai sensi dell'art. 18, comma 1, del D.Lgs. n. 39/2010, che contiene le informazioni richieste dall'art. 13 del Regolamento Europeo 537/2014, come pubblicata sul proprio sito internet; nonché
≥ degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Saipem e dalle società del Gruppo; il Collegio ritiene che sussistano le condizioni per attestare l'indipendenza della società di revisione KPMG.
Al fine di vigilare sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre ad aver partecipato, come sopra esposto, a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati del Consiglio, il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 2381, comma 5, del codice civile, dell'art. 150 del D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art. 21 dello Statuto Sociale, ha ottenuto dagli amministratori le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio da Saipem e dalle società controllate; tali informazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla gestione. Sulla base delle informazioni rese disponibili al Collegio, lo stesso può ragionevolmente ritenere che le suddette operazioni siano conformi alla legge e allo Statuto Sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Come reso noto dalla Società con proprio comunicato in data 13 dicembre 2023, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti di Saipem SpA, riunitasi in pari data, ha autorizzato la convertibilità in azioni ordinarie della Società del prestito obbligazionario equity-linked emesso in data 11 settembre 2023, con scadenza a settembre 2029 e con un importo nominale pari a 500 milioni di euro. Sempre nell'ambito delle attività di esecuzione dell'operazione, al solo servizio del Prestito Obbligazionario Convertibile, l'Assemblea Straordinaria della Società ha di conseguenza approvato il relativo aumento del capitale sociale, a pagamento e in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell'art. 2441, comma 5, cod. civ., per massimi 500 milioni di euro, comprensivi dell'eventuale sovrapprezzo, da liberarsi in una o più volte mediante emissione di nuove azioni ordinarie della Società, con godimento regolare, aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione, modificando di conseguenza l'art. 5 dello Statuto Sociale. In data 8 gennaio 2024, a seguito dell'iscrizione presso il competente Registro delle Imprese, delle deliberazioni assunte dall'Assemblea Straordinaria del 13 dicembre 2023, la Società ha trasmesso ai titolari di obbligazioni del prestito obbligazionario equity-linked denominato "€500,000,000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked bonds due 2029" (il "Prestito Obbligazionario") la Physical Settlement Notice per effetto della quale è attribuita ai medesimi titolari, a far data dal 26 gennaio 2024, la facoltà di esercitare il diritto di conversione delle obbligazioni in azioni ordinarie della Società ai sensi delle terms and conditions del Prestito Obbligazionario.
Saipem, in quanto ente di interesse pubblico (EIP) e società madre di un gruppo di grandi dimensioni, è tenuta a comunicare le informazioni di carattere non finanziario a partire dall'esercizio 2017, in conformità alle disposizioni del D.Lgs. n. 254/2016, emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE (di seguito anche "Decreto") entrato in vigore il 25 gennaio 2017.
La DNF è pubblicata in una specifica sezione della Relazione sulla gestione, assolvendo in tal modo agli obblighi di comunicazione relativi a fatti non contabili, richiesti limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.
In ottemperanza alle sopra richiamate normative, la DNF del Gruppo Saipem contiene una descrizione di tematiche che riguardano: il business, la corporate governance, il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, le iniziative e i risultati conseguiti dalla Società in ordine a tematiche rilevanti in materia di ambiente, aspetti sociali, capitale umano ed etica del business. La DNF richiama la "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti rilevanti trattati dai suddetti documenti e contiene, a sua volta, informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.
Il 12 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle informazioni ricevute dal management e dell'attività istruttoria svolta del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e dal Comitato Controllo e Rischi (chiamato a valutare l'idoneità dell'informazione periodica finanziaria e non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite coordinandosi, per l'informazione periodica non finanziaria, con il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance oltre che chiamato a esaminare il contenuto dell'informazione periodica a carattere non finanziario, rilevante ai fini del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, per il successivo esame del Consiglio di Amministrazione) ha approvato la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254.
La DNF è resa pubblica insieme ai documenti relativi alla Relazione finanziaria annuale dell'esercizio e depositata presso il competente Registro delle Imprese.
Il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza di Saipem hanno ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF. La società di revisione ha verificato l'avvenuta predisposizione della DNF e ha emesso, inoltre, la relazione circa la conformità delle informazioni fornite nella DNF rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione utilizzati. L'attestazione è contenuta in un'apposita relazione distinta dalla relazione di revisione, allegata alla DNF e pubblicata congiuntamente ad essa. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni di cui al sopra citato Decreto nell'ambito delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento. Con Determinazioni n. 84 del 27 luglio 2023 e n. 91 del 26 gennaio 2024, Consob ha pubblicato l'elenco dei soggetti che, entro il 31 dicembre 2023, hanno pubblicato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ("DNF") relativa all'esercizio finanziario avente inizio a partire dal 1° gennaio 2022 ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, individuando in tale elenco, anche la Vostra Società.
BILANCIO DI ESERCIZIO

La Società, inoltre, redige e pubblica su base volontaria un separato bilancio di sostenibilità, sottoposto a revisione limitata da parte della società di revisione KPMG.
A partire dal 1° gennaio 2022 Saipem SpA ha implementato un proprio sistema di controllo interno del rischio fiscale ex art. 4 del D.Lgs. n. 128/2015 ("Tax Control Framework").
In data 22 novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato la strategia fiscale di Gruppo aggiornata ("Tax Strategy") che definisce i principi fondamentali e le linee guida a cui le società facenti parte del Gruppo Saipem devono attenersi nella gestione della variabile fiscale e nei rapporti con le autorità fiscali. Tale documento è pubblicato sul sito internet aziendale.
In data 29 dicembre 2023, dando seguito alla relativa delibera consiliare, la Società ha presentato istanza di adesione al regime di adempimento collaborativo con l'Agenzia delle Entrate ai sensi del D.Lgs. n. 128/2015 ("Cooperative Compliance") al fine di instaurare un rapporto di collaborazione con l'Amministrazione Finanziaria che si prefigge di ridurre il livello di incertezza sulle questioni fiscali rilevanti, attraverso forme di interlocuzione costanti e preventive.
Il 18 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha istituito un apposito Comitato Parti Correlate che svolge le funzioni previste dalla normativa vigente in materia di Operazioni con parti correlate.
Il Collegio ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società, tramite l'MSG (Management System Guideline) "Operazioni con parti correlate e soggetti d'interesse" (approvata in data 24 novembre 2010, e successivamente aggiornata da ultimo il 25 ottobre 2023 dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, nei termini proposti dal Comitato Parti Correlate), ai principi indicati nel Regolamento Consob di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 aggiornato con le modifiche apportate dalla delibera n. 19974 del 27 aprile 2017 e da ultimo con delibera n. 22144 del 22 dicembre 2021, in vigore dal 31 dicembre 2021.
Nel corso del 2023 l'Amministratore Delegato ha reso periodica informativa al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'esecuzione di Operazioni con Parti Correlate.
Il Collegio Sindacale, in particolare: (i) ha partecipato agli approfondimenti svolti dal Comitato Parti Correlate, il quale ha monitorato l'allineamento delle procedure della Società in materia di operazioni con parti correlate e soggetti di interesse, alle più recenti modifiche regolamentari adottate da Consob e, all'esito di adeguata istruttoria, ha proposto un aggiornamento della procedura societaria Management System Guideline "Operazioni con Parti Correlate e Soggetti di Interesse", approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società il 25 ottobre 2023, avente ad oggetto, tra l'altro, il rafforzamento dei presidi in relazione a contratti di consulenza con soggetti di interesse, oltre che un aggiornamento delle soglie relative alle operazioni di importo esiguo; (ii) ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dal Consiglio di Amministrazione, nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico, al fine di verificare la conformità alla normativa di riferimento dell'impianto procedurale approntato dalla Società, nonché sulla corretta applicazione dello stesso in occasione del compimento di operazioni con parti correlate.
Il Collegio Sindacale valuta adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate. La funzione Internal Audit, sulla base del piano annuale di audit approvato in sede consiliare, sentito il Collegio Sindacale e l'amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, svolge attività di monitoraggio sull'applicazione di tale normativa.
Nel corso dell'esercizio 2023 le verifiche svolte dalla funzione Internal Audit sulle operazioni con parti correlate e soggetti di interesse, effettuate nel periodo di osservazione, hanno evidenziato un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi "adeguato e operativo". Le operazioni compiute da Saipem con parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tali operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. I sindaci, gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate, sono adeguatamente evidenziati nelle Note illustrative al bilancio.
Il Collegio Sindacale è stato costantemente tenuto informato in ordine alle predette operazioni e ha vigilato sul rispetto delle procedure applicabili da parte della Società. Per quanto a conoscenza del Collegio, e richiamato quanto sopra rappresentato, non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.
Dalla data della precedente relazione del Collegio Sindacale e sino ad oggi, non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell'art. 2408 del codice civile.
(i) Con riferimento alla deliberazione Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 in merito alla quale il Collegio ha reso informativa nella propria relazione all'assemblea dei soci degli ultimi esercizi e il cui contenuto è illustrato nell'informativa finanziaria della Società nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", si ricorda che, come reso noto dalla Società con proprio comunicato del 6 luglio 2021: con sentenza depositata in pari data, il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si era

data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera"). Con la Delibera (il cui contenuto era stato dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2021) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
(ii) Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera, riservandosi di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio. Il 6 novembre 2021 Saipem ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il procedimento è, allo stato, pendente.
Dal 1° dicembre 2006 la Società è dotata di una propria procedura "Segnalazioni anche anonime ricevute da Saipem SpA e da società controllate in Italia e all'estero" che prevede l'istituzione di canali informativi idonei a garantire la ricezione, l'analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie, inoltrate da dipendenti, membri degli organi sociali o terzi anche in forma confidenziale o anonima. Da ultimo il 15 dicembre 2022, al fine di recepire le più recenti modifiche organizzative, la Società ha aggiornato tale procedura, la quale prevede tra l'altro che, in presenza di eventuali segnalazioni relative a fatti rilevanti, come definiti dalla procedura stessa, la funzione Internal Audit informa tempestivamente il Comitato Segnalazioni, il Team Segnalazioni della Società, il Collegio Sindacale e, per quanto di competenza, l'Organismo di Vigilanza di Saipem. La funzione Internal Audit è responsabile di assicurare i previsti flussi di reporting. A tal riguardo abbiamo esaminato i rapporti trimestrali elaborati per il 2023 dall'Internal Audit, con l'evidenza delle segnalazioni pervenute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati, svolgendo una costante attività di monitoraggio.
Abbiamo vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis, del D.Lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Corporate Governance delle società quotate, promosso da Borsa Italiana SpA, alle cui raccomandazioni e principi la Società ha aderito, recependo nel corso del tempo i relativi aggiornamenti e le raccomandazioni contenute, da ultimo, nella "Relazione 2023 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate - 11° rapporto sull'applicazione del codice di autodisciplina".
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem il 12 marzo 2024, previo esame da parte dei comitati consiliari, in particolare: (i) sentito il Comitato Remunerazione e Nomine che ha confermato l'allineamento della Politica sulla Remunerazione di Saipem alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance; (ii) sentito il Comitato Controllo e Rischi in merito alla descrizione nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023", degli elementi essenziali del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) e delle modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, anche alla luce della Relazione 2023 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate; nonché (iii) sentito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance che ha confermato il sostanziale allineamento della corporate governance di Saipem rispetto alle raccomandazioni 2024 di cui alla sopracitata "Relazione 2023 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate - 11° rapporto sull'applicazione del codice di autodisciplina" e in generale ha valutato positivamente la coerenza della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023" di Saipem rispetto ai principi e alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, ha approvato la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023 di Saipem, pubblicata sul sito internet della Società.
Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure applicate dal Consiglio di Amministrazione della Società che ha proceduto all'accertamento dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori in carica, ai sensi del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF") e del Codice di Corporate Governance.
Il Collegio ha preso atto che la Relazione Annuale sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem, in adempimento degli obblighi normativi e regolamentari in materia, contiene le informazioni sugli assetti proprietari, sull'adesione al Codice di Corporate Governance e sull'osservanza degli impegni conseguenti, evidenziando le scelte che la Società ha effettuato nell'applicazione dei principi di autodisciplina.
Il Collegio Sindacale ha effettuato la periodica verifica del rispetto dei criteri di indipendenza oltre che di professionalità e onorabilità, in capo ai propri componenti come previsto, tanto dalla legge (art. 148, comma 3, del TUF), quanto dai principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché dal Codice di Corporate Governance (Raccomandazioni 9 e 7), prendendo atto che i propri componenti:
Nella composizione del Collegio Sindacale è garantito l'equilibrio tra i generi, secondo quanto previsto dallo Statuto Sociale, dalla Legge 12 luglio 2011, n. 120 "Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società

quotate in mercati regolamentati" e dalla delibera Consob n. 18098 dell'8 febbraio 2012, anche ai sensi dell'art. 123-bis del D.Lgs. n. 58/1998, aggiornato con le modifiche apportate dalla Legge n. 145/2018 e dalla Legge n. 160/2019. Quanto al proprio funzionamento, il Collegio:
Il 22 gennaio 2016 è divenuto efficace il patto parasociale stipulato il 27 ottobre 2015 tra Eni SpA e il Fondo Strategico Italiano - FSI SpA (successivamente CDP Industria SpA, ora CDP Equity SpA). Il Collegio Sindacale ha verificato l'eventuale aggiornamento delle informazioni essenziali relative al sopra citato Patto Parasociale pubblicate in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Emittenti Consob 11971/1999 le cui "Informazioni Essenziali", nella versione aggiornata da ultimo il 3 gennaio 2023 sono state pubblicate in pari data dalla Società. In particolare: in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 122 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF") e degli artt. 129 e 131 del Regolamento Emittenti Consob 11971/1999, a integrazione di quanto già reso noto al mercato in data 21 gennaio 2022 e in data 20 luglio 2022, le parti hanno reso noto che "in data 31 dicembre 2022 è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CDP Industria SpA in CDP Equity SpA ('CDP Equity'), entrambe società interamente e direttamente controllate da Cassa Depositi e Prestiti SpA".
In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (successivamente CDP Industria SpA, ora CDP Equity SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile. Il Patto Parasociale aveva una durata di tre anni dalla data di efficacia con scadenza alla data del 22 gennaio 2019. Le parti avevano peraltro previsto che, alla suddetta data di scadenza, il Patto Parasociale si sarebbe automaticamente rinnovato esclusivamente per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta da parte di alcuna di esse con un preavviso di almeno sei mesi. Fermo quanto precede, essendo scaduto il termine di sei mesi senza esercizio della facoltà di disdetta, alla data di naturale scadenza il Patto Parasociale è stato automaticamente rinnovato per un ulteriore triennio, vale a dire fino al 22 gennaio 2022. Il 22 gennaio 2022 (data di efficacia) è entrato in vigore l'accordo sottoscritto il 20 gennaio 2022 tra Eni SpA e CDP Industria SpA, ora CDP Equity SpA, in sostituzione del Patto originario in scadenza, confermandone la durata di tre anni a decorrere dalla sopra citata data di efficacia. Saipem esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle proprie società controllate ai sensi dell'art. 2497 e ss. del codice civile.
Nel periodo intercorso dalla precedente relazione, il Collegio Sindacale:

Sulla base delle attività di controllo svolte, il Collegio, per quanto di sua competenza, esprime parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 e di destinazione del risultato di esercizio, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione:
Si ricorda che, con l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti, chiamata ad approvare il bilancio di esercizio di Saipem SpA al 31 dicembre 2023, scadranno dalla carica gli amministratori della vostra Società. Pertanto, l'Assemblea degli Azionisti sarà chiamata a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione e il suo Presidente, stabilendo il numero dei componenti, la durata della carica e il relativo compenso.
Milano, 4 aprile 2024
Il Collegio Sindacale
Prof. Giovanni Fiori (Presidente)
Dott. Ottavio De Marco
Dott.ssa Antonella Fratalocchi
BILANCIO DI ESERCIZIO



| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| Il bilancio della Società al 31 dicembre 2023 include attività contrattuali per €882.523 mila, passività contrattuali per €1.299.877 mila, fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali per €47.526 mila e ricavi della gestione caratteristica per €4.130.292 mila relativi anche a significativi contratti con clienti di durata pluriennale per l'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo. I ricavi relativi a tali progetti sono rilevati "over time" utilizzando il criterio della percentuale di completamento ed applicando il metodo del "cost to cost". La valutazione delle attività contrattuali e delle passività contrattuali si basa su stime complesse relative ai ricavi ed ai costi complessivi di commessa ed al relativo stato di avanzamento, che richiedono l'esercizio di un elevato grado di giudizio da parte degli Amministratori. Tali stime possono essere influenzate da molteplici fattori tra i quali: · le richieste di corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente convenuti; · la durata pluriennale, la dimensione e la complessità ingegneristica ed operativa dei progetti; · il profilo di rischio di alcuni Paesi in cui i lavori vengono eseguiti. Tali stime richiedono, pertanto, valutazioni significative da parte degli Amministratori della Società che possono avere effetti significativi sul riconoscimento dei ricavi e sulla valutazione delle attività e passività contrattuali. Consequentemente abbiamo considerato la rilevazione |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso: la comprensione del processo posto in essere dalla Direzione della Società per l'attribuzione dei ricavi contrattuali e aggiuntivi di commessa, l'esame della configurazione e la messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia operativa dei controlli ritenuti rilevanti; la selezione di un campione di commesse, sul quale sono state svolte, tra le altre, le seguenti procedure: - analisi dei contratti stipulati con i committenti, al fine di verificare che le principali condizioni contrattuali fossero state adeguatamente considerate nelle valutazioni effettuate dalla Direzione della Società; - analisi della ragionevolezza delle assunzioni alla base dei budget e dei forecast di progetto, tramite (i) discussione con la Direzione della Società e i singoli responsabili di commessa corroborando le informazioni ottenute con analisi storiche, (ii) analisi della documentazione a supporto di tali valutazioni, tra cui le eventuali comunicazioni intercorse con i clienti e fornitori e pareri tecnico legali eventualmente predisposti da esperti esterni incaricati dalla Direzione della Società, (iii) analisi degli scostamenti maggiormente significativi tra le stime effettuate negli esercizi precedenti ed i dati consuntivati; l'analisi della rilevazione dei costi sostenuti nell'esercizio e della loro imputazione ai progetti in corso di esecuzione; · l'esame dell'accuratezza del calcolo della percentuale di completamento e della conseguente rilevazione dei ricavi e delle attività/passività |
| dei ricavi e la valutazione delle attività e passività | |
| contrattuali un aspetto chiave dell'attività di revisione. | contrattuali; l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione delle stime effettuate dalla Direzione della Società: |
| l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita |
BILANCIO DI ESERCIZIO

| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
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|---|---|---|---|---|
| Il bilancio della Società al 31 dicembre 2023 include | Le procedure di revisione svolte hanno incluso: | |||
| Fondi per rischi ed oneri per €296.502 mila, di cui €47.526 mila per spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali. |
· la comprensione del processo di valutazione dei contenziosi, esame della configurazione e messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia |
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| La Società è parte di alcuni procedimenti giudiziali e | operativa dei controlli ritenuti rilevanti; | |||
| amministrativi a fronte dei quali la Direzione della Società effettua accantonamenti a tali fondi rischi ed oneri, in presenza di passività con eventualità di |
· l'analisi dei criteri di valutazione adottati dagli Amministratori in merito alla stima dell'esito dei contenziosi significativi; |
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| accadimento ritenuta probabile ed il cui ammontare risulta stimabile con attendibilità. |
· l'analisi delle valutazioni effettuate dalla Direzione | |||
| Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione della Società, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi ovvero |
della Società dei procedimenti e della loro ragionevolezza, tramite l'esame della principale documentazione interna, degli atti relativi e delle relazioni tecniche eventualmente predisposte da esperti nominati dalla Direzione oltre che attraverso informazioni ottenute dai legali esterni ed interni e dalla Direzione della Società; |
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| tra le passività e alla adeguatezza dell'informativa fornita in bilancio anche in relazione alle passività potenziali con previsione di esito possibile. |
· gli scambi di informazioni con il Collegio Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi, l'Organismo di Vigilanza e la funzione Internal Audit; |
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| Per tali ragioni abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione. |
· l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione dei contenziosi significativi; |
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| · l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nella relazione finanziaria annuale con riferimento ai contenziosi significativi. |


BILANCIO DI ESERCIZIO





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Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)
Bilancio di Sostenibilità 2023 (in italiano e inglese)
Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com
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